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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia

Rapporto 2007

Il rapporto stato Curato da Saverio Merzliak, esperto dellAgenzia del Lavoro e della Formazione Professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,

Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Indice Sintesi del lavoro 1. 2. 3. 3.1. 3.2. 3.3. La dimensione degli infortuni sul lavoro nellUnione Europea La dimensione degli infortuni sul lavoro in Italia La dimensione degli infortuni sul lavoro nel Friuli Venezia Giulia Gli infortuni in Friuli Venezia Giulia nel 2006 Gli infortuni indennizzati nel Friuli Venezia Giulia Analisi di gravit semplificata e frequenze - Eventi denunciati e definiti Anni 2003-2005 - Eventi definiti e eventi alla guida - Eventi rilevanti, indennizzabili, disabilitanti, mortali - Analisi di gravit semplificata La mappa dei rischi nel Friuli Venezia Giulia Lo scenario produttivo La distribuzione territoriale degli infortuni 5 7 11 20 20 26 30 30 30 32 34 39 39 40

4. 4.1. 4.2.

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Sintesi del lavoro Il Rapporto prende avvio da una breve analisi degli infortuni sul lavoro in ambito comunitario, parametro medio di riferimento per le valutazioni estraibili dallanalisi nazionale e regionale. Se il dato medio dellUnione Europea ha tale valenza, la sua composizione per Paese consente alcune ulteriori valutazioni. NellUnione Europea la tendenza generale degli infortuni sul lavoro complessivamente in diminuzione negli ultimi dieci anni, in maniera pi accentuata in alcuni Paesi, come la Germania, e in modo sostanzialmente allineato alla media in Italia. Per grandi linee, nei Paesi comunitari si individuano tre tipologie di dinamiche degli infortuni sul lavoro: la sostanziale stabilit del fenomeno, con oscillazioni che sembrano riflettere quelle pi generali delleconomia (ad esempio: media UE, Italia); la riduzione progressiva degli infortuni (tra il 20% ed il 40%) realizzata da alcuni Paesi, anche a prescindere dallandamento delleconomia (Austria e Germania); la crescita del fenomeno degli infortuni sul lavoro, in presenza di significative performance di crescita delleconomia nazionale (ad esempio: Spagna e Francia). Il posizionamento dellItalia in ambito europeo leggermente inferiore alla media UE a 15 Paesi, sia nel tasso di infortunio (3,5 ogni 1.000 occupati contro i 4 dellUE), sia nei casi mortali; la posizione migliora qualitativamente qualora si consideri lelevata incidenza in Italia degli occupati nei settori pi a rischio (industria e costruzioni) e, di conseguenza, la minore incidenza relativa di infortuni. Il tasso di infortunio dellItalia (dati Eurostat) inoltre significativamente inferiore a quello dei Paesi maggiormente industrializzati (Germania 4 per mille, Francia 4,9 per mille, Spagna 6,7 per mille). Nel complesso dellUE, la gerarchia dei settori economici negli infortuni vede al primo posto lindustria manifatturiera (30,8%), seguita dalle costruzioni (21,6%) e dal Commercio (14,8%), mentre i servizi, i trasporti e le comunicazioni e lagricoltura presentano unincidenza inferiore al 10% ciascuno. Sotto il profilo degli infortuni con conseguenze mortali, nellUE al primo posto si trovano le costruzioni con il 29,8% dei casi mortali, seguite dallindustria manifatturiera (20,2%), dai trasporti e comunicazioni (16,9%) e dallagricoltura (13,6%). La tendenza alla diminuzione degli infortuni sul lavoro nel quinquennio 2002-2006 emerge anche dallanalisi della situazione del fenomeno in Italia, con un decremento nel periodo pari al 6,5%. In diminuzione nel periodo sono anche gli infortuni mortali, pur con una ripresa del fenomeno nel 2006 (da 24 a 28 infortuni mortali). I tassi di incidenza per 1.000 occupati1 sono scesi per gli infortuni nel complesso del 10,9% (dal 45,3 per mille al 40,4 per mille occupati) e per gli infortuni mortali del 17,4% (dallo 0,0674 per ogni mille occupati allo 0,0557 per mille). Tra il 2005 ed il 2006, pur rimanendo nel rapporto di 4 a 1, gli infortuni dei lavoratori maschi sono diminuiti dell1,7% e quelli delle lavoratrici del solo 0,1%, cos come gli infortuni mortali nei maschi sono rimasti invariati e sono lievemente aumentati nelle femmine. Nellultimo biennio, a fronte della diminuzione complessiva dell1,3% degli infortuni il Friuli Venezia Giulia registra un incremento dello 0,4% (da 28.096 infortuni nel 2005 a 28.217 nel 2006). Landamento degli infortuni per settore economico in Italia nel periodo 2002-2006 evidenzia una riduzione rilevante nellindustria manifatturiera (-20,1% con occupazione sostanzialmente stabile), seguita dallagricoltura (-14,3% con occupazione in diminuzione) e dalle costruzioni (-7,5% con occupazione in aumento). Lincidenza dellindustria negli infortuni del 21,7% del totale, nelle costruzioni del 10,6% e negli altri comparti uguale (commercio) o inferiore all8%, mentre negli infortuni mortali il settore pi rilevante quello delle costruzioni (22%), seguito dallindustria (21%) e dai trasporti e comunicazioni (12%). In Italia tra il 2005 ed il 2006 sono aumentati dell1% gli infortuni in itinere (nel Nord Est sono diminuiti dell1,5%), mentre sono rimasti stabili gli infortuni stradali nel complesso (diminuiti quelli mortali).

Nel periodo 2002-2006 in Italia gli occupati sono aumentati del 4,9%. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Gli infortuni a lavoratori extracomunitari costituiscono in Italia il 13% del totale (il 10% dei casi mortali) e presentano una dinamica crescente, come crescente lapporto di questi lavoratori al mercato del lavoro. Nel Friuli Venezia Giulia landamento degli infortuni sul lavoro nel 20062 ha ricalcato lanno precedente (+0,4% nel complesso, con 28.217 infortuni denunciati), per un tasso di incidenza grezzo stimabile di poco al di sopra del 50 infortuni per mille occupati; nello stesso anno gli occupati sono aumentati in regione del 3%, per cui il tasso di incidenza o frequenza degli infortuni sarebbe di conseguenza diminuito. Per quanto riguarda la gestione industria e servizi dellINAIL laumento dello 0,6% (26.420 infortuni denunciati), con una riduzione nellindustria del 5,6% (7.262 infortuni denunciati) e nelle costruzioni (-7,2% per 2.704 infortuni denunciati nel 2006). Landamento su base provinciale diversificato: nella provincia di Trieste si riscontra una diminuzione complessiva dell1,1% e in quella di Gorizia dell1,8%, mentre nella provincia di Pordenone vi stato un aumento del 2,7% e in quella di Udine dell1%. Landamento nel periodo 2002-2005 mostra peraltro una riduzione generalizzata degli infortuni indennizzati, in ogni caso superiore a quella registrata negli infortuni denunciati. Nellindustria manifatturiera gli infortuni indennizzati nel periodo 2000-2005 si sono ridotti nel Friuli Venezia Giulia di quasi il 30%, mentre nelle costruzioni sono rimasti tendenzialmente stabili. Lanalisi condotta sulle frequenze e sulle gravit degli eventi infortunistici denunciati e definiti per il triennio 2003-2005, si basa sui 92.407 infortuni complessivamente definiti (98,9%) rispetto ai 93.399 infortuni complessivamente denunciati nel periodo. Gli infortuni in itinere costituiscono il 26,2% del totale e, tolti anche gli infortuni degli addetti a servizi familiari e domestici, gli eventi infortunistici avvenuti sui luoghi di lavoro nei diversi settori costituiscono il 72,3% di quelli denunciati e definiti. Cinque settori economici coprono il 65,2% degli eventi infortunistici complessivamente definiti: a) i servizi (14.430 infortuni nel triennio); b) lindustria metalmeccanica (10.747 infortuni); c) le costruzioni (9.029 infortuni); d) gli infortuni della gestione conto Stato (6.836 infortuni); e) lindustria del legno (4.207 infortuni). I medesimi cinque settori economici sono quelli prevalenti considerando gli infortuni definiti e non accaduti alla guida, ma con una diversa distribuzione per quantit: a) industria metalmeccanica (9.182 infortuni nel triennio) b) i servizi (9.060 infortuni); c) le costruzioni (7.581 infortuni); d) lindustria del legno (3.580 infortuni); e) la gestione conto Stato (2.822 infortuni). La definizione degli eventi infortunistici denunciati nel triennio ha portato: - esiti negativi, cio nessuna conseguenza, l11,3% dei casi (10.466 infortuni denunciati); - in franchigia (cio con inabilit temporanea inferiore a 3 giorni) 21.197 denunce di infortunio, pari al 22,9%; - inabilit temporanea superiore a 3 giorni per 53.486 eventi infortunistici nel triennio, pari al 57,9%; - morte nello 0,1% dei casi (84 infortuni, di cui 40 avvenuti alla guida). La distribuzione degli eventi infortunistici definiti nel triennio in quattro gruppi a crescente rilevanza nelle conseguenze, indica rispettivamente; - rilevanti3 8.953, pari al 9,7% degli infortuni complessivamente definiti; - indennizzabili4 1.606, pari all1,7%; - disabilitanti5 73, pari allo 0,08%;
Fonte INAIL, dati provvisori eventi che originano inabilit temporanea superiore a 40 giorni, riconoscimento di inabilit permanente o di esito mortale 4 eventi che originano inabilit permanente superiore o uguale al 6% ovvero di esito mortale 5 eventi che originano uninabilit temporanea permanente superiore o uguale al 33% ovvero di esito mortale
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mortali 40, pari allo 0,04%. Ponendo quindi la soglia minima di rilevanza allinabilit temporanea superiore ai 40 giorni, gli infortuni rilevanti costituiscono circa il 10% del totale degli eventi infortunistici. Lanalisi territoriale degli infortuni, svolta per provincia e comune in cui si sono verificati gli eventi infortunistici nel triennio 2003-2005, evidenzia alcuni scostamenti significativi a livello provinciale e introduce il tema della mappatura regionale dei danni e dei rischi infortunistici. Lanalisi affianca gli indici di frequenza6 e di gravit7 ed evidenzia tra le province come quella di Gorizia presenti i valori pi elevati in entrambi i casi (rispettivamente 11,6% e 3,02 per mille), mentre le restanti province si collochino allinterno di un range pi contenuto (tra il 7,0 ed il 7,8% nellindice di frequenza e tra il 2,32 ed il 2,51 per mille nellindice di gravit). Nei settori industriali maggiormente rappresentativi per numero di addetti e cio la metalmeccanica ed il legno, si registrano situazioni differenziate. Nella metalmeccanica il range dellindice di frequenza varia dal 6,6% di Pordenone, al 6,7% di Udine, al 9,9% di Trieste, al 16,0% di Gorizia, per un valore medio regionale dell8,5%. Lindice di gravit, nello stesso settore e periodo, a fronte di un valore medio regionale del 3,54 per ogni mille addetti, oscilla dal 2,61 per mille di Pordenone, al 3,28 di Udine, al 4,85 di Trieste, fino al 5,43 di Gorizia. Nellindustria del legno, significativo per addetti nelle province di Udine e Pordenone, lindice di frequenza compreso tra il 6,0% ed il 6,2%, mentre quello di gravit si colloca tra il 2,25 ed il 2,68 per mille. La distribuzione territoriale degli indici di frequenza e di gravit fornisce quindi una prima mappatura del fenomeno nella regione, sulla base degli scostamenti pi rilevanti rispetto alla media regionale, evidentemente correlata alle concentrazioni di attivit produttive ed alla densit di occupazione. 1. La dimensione degli infortuni nellUnione Europea8

La dimensione del fenomeno degli infortuni sul lavoro nel Friuli Venezia Giulia e in Italia hanno una sede di confronto naturale con il contesto dellUE, date le similitudini riscontrabili nei modelli di
Unione E uropea - Tas s i d'infortunio ogni 100.000 occupati

Irlanda Sv ezia Olanda Regno Unito Grecia Danimarca Austria Finlandia IT ALIA UE a 15 Belgio AREA EURO Germania Francia Portogallo Lussemburgo Spagna 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000

Incidenza percentuale del numero degli infortuni denunciati nel periodo 2003-2005 rispetto agli addetti Incidenza - per ogni mille addetti - delle giornate perse per infortunio e indennizzate, delle inabilit permanenti e degli eventi mortali
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sviluppo e conseguentemente negli assetti economici e sociali. Inoltre, vi un indubbia correlazione negli obiettivi che lUE si pone, in termini sia di sviluppo che di coesione sociale, con particolare riferimento a quelli concernenti il lavoro, loccupazione complessiva e per genere, la disoccupazione e cos via. Le prime viste sul fenomeno degli infortuni nellUE (fonte: Eurostat) indicherebbero la posizione dellItalia al di sotto della media comunitaria nel tasso di infortunio per ogni 100.000 occupati e, in misura ancora migliore, nellincidenza degli infortuni con conseguenze mortali, confutando la percezione che vorrebbe in Italia tassi pi elevati di quelli europei. Le correlazioni con gli occupati nei settori produttivi, cio con la presenza di maggiori rischi infortunistici, non mutano la situazione, come anche il confronto con i tassi di disoccupazione, indirettamente indicatori di tendenze allo sviluppo o meno delle economie nazionali. La sintesi di dette correlazioni fornita dalla tabella seguente.
G li i n f o r t u n i s u l la v o r o n e ll'U E - P a r a m e t r i c o r r e la t i T asso di in fo rtu n io (1 ) C a s i m o rta li (2 ) A d d e tti a ll'in d u s t r ia (3 ) 2 9 ,6 1 7 ,0 3 0 ,5 2 3 ,9 2 9 ,9 2 7 ,6 2 4 ,4 2 6 ,5 3 0 ,7 2 5 ,9 2 7 ,0 2 4 ,1 2 2 ,4 2 2 ,1 1 9 ,6 2 1 ,8 2 7 ,8

P aese

T asso di d is o c c u p a z io n e ( 4 )

Spagna 6 .7 2 8 4 ,3 L u s s e m b u rg o 5 .1 3 1 2 ,4 P o rto g a llo 4 .9 8 6 9 ,0 F r a n c ia 4 .8 8 7 2 ,6 G e rm a n ia 4 .0 8 2 2 ,5 AREA EURO 4 .0 5 4 2 ,9 B e lg io 3 .6 8 5 2 ,6 U E a 15 3 .5 3 6 2 ,5 IT A L IA 3 .3 8 7 2 ,1 F in la n d ia 2 .9 1 4 2 ,0 A u s tria 2 .7 8 8 5 ,1 D a n im a rc a 2 .6 3 0 2 ,0 G re c ia 2 .4 4 1 3 ,8 R e g n o U n ito 1 .5 8 5 1 ,3 O la n d a 1 .4 4 2 1 ,9 S v e z ia 1 .3 4 7 1 ,2 Ir la n d a 1 .2 0 4 2 ,6 F o n te : E u ro s ta t (1 ) ta s s i d i in c id e n z a s ta n d a rd iz z a ti p e r o g n i 1 0 0 .0 0 0 o c c u p a ti ( 2 ) e s c lu s i in c id e n ti s t ra d a li s u q u a ls ia s i m e z z o d i tr a s p o r to ( 3 ) p e r c e n t u a l e a d d e t t i a l l 'i n d u s t r i a s u t o t a l e a d d e t t i - E u r o s t a t 2 0 0 5 (4 ) E u ro s ta t, 2 0 0 5

9 ,2 4 ,5 7 ,6 9 ,5 9 ,5 8 ,6 8 ,4 7 ,9 7 ,7 8 ,4 5 ,1 4 ,8 9 ,8 4 ,7 4 ,7 7 ,8 4 ,3

Alcuni confronti specifici evidenziano come lItalia presenti un tasso di infortunio significativamente inferiore ai Paesi maggiormente industrializzati (Germania, Spagna, Francia), anche nel confronto con lincidenza dei casi mortali.
Unione Europea - Incidenza degli infortuni con esiti mortali
Svezia Regno Unito Olanda Danimarca Finlandia ITALIA Lussemburgo UE a 15 Germania Irlanda Belgio Francia AREA EURO Grecia Spagna Austria Portogallo

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

8,0

9,0

10,0

Fonte: Eurostat Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Levoluzione nel recente decennio 1995-2004 delle dinamiche infortunistiche sembra anchessa indicare un posizionamento nazionale relativamente soddisfacente. Lanalisi maggiormente esplicativa nei confronti tra alcuni Paesi comunitari.
Infortuni sul lavoro nell'Unione Europea per Stati Membri e anno: Anni 1995 - 2004 STATI MEMBRI UE - 15 UE - 12 Belgio Danimarca (*) Germania Grecia Spagna Francia Irlanda (*) Italia Lussemburgo Paesi Bassi (*) Austria Portogallo Finlandia Svezia (*) Regno Unito (*) 1995 4.820.451 4.329.622 113.595 58.652 1.672.585 50.809 547.003 677.188 11.196 718.453 9.363 169.101 174.044 177.894 59.200 38.965 342.403 1996 4.757.611 4.221.430 100.339 61.063 1.571.418 54.300 566.563 660.265 12.936 740.544 9.221 169.101 158.224 177.894 54.925 49.944 370.874 1997 4.620.395 4.146.336 96.867 73.837 1.523.160 51.467 572.692 660.996 14.688 693.768 9.329 169.101 111.714 184.328 58.226 35.527 364.695 1998 4.678.586 4.193.392 102.461 73.837 1.488.199 47.531 666.191 660.996 14.688 698.240 9.712 169.101 105.770 169.853 60.650 45.332 366.025 1999 4.786.898 4.283.010 103.652 76.717 1.477.039 41.436 705.766 701.729 13.764 710.031 10.173 191.080 107.244 160.525 60.571 49.641 377.530 2000 4.815.629 4.317.670 96.889 71.508 1.424.665 39.098 756.592 732.903 11.288 718.443 10.611 194.478 100.089 172.599 60.014 51.837 374.615 2001 4.702.295 4.186.377 95.285 75.681 1.309.331 39.307 783.117 725.644 26.362 693.549 11.433 174.554 90.559 177.059 60.176 56.168 384.069 2002 4.408.616 3.890.170 85.441 66.031 1.186.803 38.029 792.773 747.602 21.107 614.390 12.167 80.189 90.197 161.405 60.067 55.153 397.261 2003 4.176.286 3.663.060 77.807 62.076 1.040.303 36.150 792.565 710.282 21.547 599.708 11.305 69.240 88.792 156.856 58.504 51.387 399.763 2004 3.998.612 3.556.434 75.803 68.902 990.193 34.370 792.565 (a) 680.384 21.967 588.152 10.613 59.010 88.398 156.856 (a) 58.123 49.015 324.261

Fonte: Eurostat (*) Paesi in cui i dati non provengono dal sistema assicurativo e presentano livelli consistenti di sottodenuncia. (a) valori del 2003

Nel periodo 1997-2004, le dinamiche presentano alcune determinanti: Paesi con incidenza degli infortuni a fine periodo superiori a quella di inizio periodo: la Spagna presenta dinamiche crescenti, che a partire dal 2002 sembrano stabilizzarsi; in relazione alla crescita del Paese, rimasta piuttosto elevata anche nel ciclo economico 2001-2005, generalmente rallentato o critico per lUE, la stabilit degli infortuni nellultimo triennio pu rappresentare un relativo miglioramento; analogamente in Francia si registra un rallentamento negli infortuni nellultimo triennio; Paesi inizialmente stabili, con tendenza alla riduzione degli infortuni corrispondente al ciclo economico recessivo avviatosi con il 2001: landamento medio dei Paesi UE e dellItalia (lievemente migliore) evidenzia una apparente correlazione diretta tra il ciclo di crescita della seconda met degli anni 90 e laumento o la stabilit degli infortuni, nonch, a partire dal 2001, tra il rallentamento e la progressiva stagnazione economica e la diminuzione degli infortuni 2001-2004; Paesi con andamenti virtuosi indipendenti da quelli delleconomia nazionale: la Germania registra la diminuzione costante degli infortuni in tutto il periodo considerato, pur attraversando differenti momenti sotto il profilo della crescita economica del Paese; lAustria evidenzia una sensibile riduzione del fenomeno tra il 1997 ed il 2001, con una stabilizzazione/lieve riduzione nel triennio seguente.
U nione E uropea - D inamiche infortunis tiche in alcuni Paes iU E Fonte: Eurostat (numeri indice: 1997=100) 150 140 130 120 110 100 90
U E- 15 G erm ania F rancia Austria

80 70 60

Spagna Italia

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

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I confronti non autorizzano quindi una correlazione necessaria tra andamento delleconomia e tassi dinfortunio sul lavoro, se non forse quando si effettuino delle medie comprensive di situazioni anche molto differenziate allinterno (media UE, e in qualche misura anche media Italia). Soprattutto, la correlazione sembra poter essere smentita (Germania e Austria) che hanno diminuito lincidenza degli infortuni anche nei periodi di crescita ed espansione economica. Le correlazioni tra struttura economica e infortuni nellUnione Europea forniscono indicazioni complessive circa la distribuzione degli eventi infortunistici nei diversi settori delleconomia. I dati disponibili pongono in confronto gli infortuni per settore e genere, considerandone due tipologie: gli infortuni che hanno dato luogo ad assenze dal lavoro superiori ai tre giorni e che non si siano svolti in itinere, ovvero gli eventi infortunistici verificatisi negli ambienti di lavoro.
Unione Europea - Infortuni sul lavoro per attivit economica* - Anno 2003 Fonte: Eurostat Infortuni in complesso Casi mortali Attivit economica Maschi Femmine Totale** Maschi Femmine INDUSTRIA MANIFATTURIERA 920.298 153.803 1.074.249 804 33 COSTRUZIONI 741.018 13.529 754.739 1.228 8 COMMERCIO 357.379 159.119 516.593 338 34 SERVIZI 237.280 102.692 340.098 288 39 TRASPORTI E COMUNICAZIONI 278.688 36.796 315.502 688 13 AGRICOLTURA 211.707 58.728 270.445 533 33 ALBERGHI E RISTORANTI 99.109 98.192 197.314 46 15 ENERGIA 19.636 1.391 21.029 53 0 9 SETTORI NACE COMUNI 2.865.115 624.250 3.489.365 3.978 175 TOTALE 3.224.000 955.729 4.180.836 4.426 238 * esclusi i casi con assenza dal lavoro fino a 3 giorni e casi in itinere ** compresi i casi con sesso non determinato

Totale 837 1.236 372 327 701 566 61 53 4.153 4.664

La vista degli infortuni per settore economico in valori assoluti evidenzia lelevata quantit di eventi che si verificano nellindustria manifatturiera e nelle costruzioni, settori nei quali si manifestano la met dei casi mortali.
Unione Europea - Infortuni sul lavoro per attivit economica* - Anno 2003 Incidenza percentuale per settore e genere Infortuni in complesso Casi mortali Attivit economica Maschi Femmine Totale** Maschi Femmine INDUSTRIA MANIFATTURIERA 32,1% 24,6% 30,8% 20,2% 18,9% COSTRUZIONI 25,9% 2,2% 21,6% 30,9% 4,6% COMMERCIO 12,5% 25,5% 14,8% 8,5% 19,4% SERVIZI 8,3% 16,5% 9,7% 7,2% 22,3% TRASPORTI E COMUNICAZIONI 9,7% 5,9% 9,0% 17,3% 7,4% AGRICOLTURA 7,4% 9,4% 7,8% 13,4% 18,9% ALBERGHI E RISTORANTI 3,5% 15,7% 5,7% 1,2% 8,6% ENERGIA 0,7% 0,2% 0,6% 1,3% 0,0% 9 SETTORI NACE COMUNI 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Eurostat

Totale 20,2% 29,8% 9,0% 7,9% 16,9% 13,6% 1,5% 1,3% 100,0%

Lanalisi per settore di attivit economica e genere evidenziano i differenti rapporti di rischio per maschi e femmine evidentemente correlati alla diversa incidenza negli occupati per settore.
Unione Europea - Infortuni sul lavoro per attivit economica* - Anno 2003 Incidenza percentuale per genere Infortuni in complesso Casi mortali Attivit economica Maschi Femmine Totale** Maschi Femmine INDUSTRIA MANIFATTURIERA 85,7% 14,3% 100,0% 96,1% 3,9% COSTRUZIONI 98,2% 1,8% 100,0% 99,4% 0,6% COMMERCIO 69,2% 30,8% 100,0% 90,9% 9,1% SERVIZI 69,8% 30,2% 100,0% 88,1% 11,9% TRASPORTI E COMUNICAZIONI 88,3% 11,7% 100,0% 98,1% 1,9% AGRICOLTURA 78,3% 21,7% 100,0% 94,2% 5,8% ALBERGHI E RISTORANTI 50,2% 49,8% 100,0% 75,4% 24,6% ENERGIA 93,4% 6,6% 100,0% 100,0% 0,0% 9 SETTORI NACE COMUNI 82,1% 17,9% 100,0% 95,8% 4,2% Fonte: Eurostat

Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Complessivamente, balza agli occhi in ogni caso la prevalenza degli infortuni nei maschi, specie nei casi mortali, ben oltre la fisiologica prevalenza del genere negli occupati. Infine, il riferimento comunitario presenta alcuni spunti di riflessione nella distribuzione per classi det.
Infortuni sul lavoro nell'Unione Europea per Stati Membri e classe di et - Anno 2004 Fonte: Eurostat Classi di et STATI MEMBRI TOTALE fino a 17 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65 e oltre UE - 15 Belgio Danimarca (*) Germania Grecia Spagna (a) Francia Irlanda (*) Italia Lussemburgo Paesi Bassi (*) Austria Portogallo (a) Finlandia Svezia (*) Regno Unito (*) 3.998.612 75.803 68.902 990.193 34.370 792.565 680.384 21.967 588.152 10.613 59.010 88.398 156.856 58.123 49.015 324.261 30.934 705 758 : 41 5.948 9.144 120 3.995 78 870 3.809 : 168 80 5.218 621.154 13.382 7.619 161.484 4.333 138.202 129.096 3.122 64.298 1.434 9.762 14.162 22.134 6.276 4.358 41.491 1.052.259 23.366 15.129 206.782 11.422 260.068 195.901 5.777 167.641 3.077 18.453 18.250 42.707 11.944 9.259 62.484 1.053.646 21.801 18.894 275.318 8.739 197.235 174.758 4.351 169.024 3.387 14.018 23.168 40.758 15.396 12.293 74.506 779.233 13.498 16.194 210.425 6.842 130.534 126.999 3.006 123.658 2.096 11.410 18.493 28.936 15.914 12.424 58.802 349.442 2.909 9.557 102.320 2.448 58.602 42.394 1.425 49.408 474 4.498 7.424 12.097 8.070 10.424 37.392 32.828 82 477 11.956 54 1.976 1.487 106 8.578 67 : 3.023 1.841 348 176 2.657

nd 79.116 60 273 21.908 490 : 605 4.060 1.549 : : 69 8.383 7 : 41.711

(*) Paesi in cui i dati non provengono dal sistema assicurativo e presentano livelli consistenti di sottodenuncia. (a) valori del 2003 STATI MEMBRI UE - 15 Germania Spagna (a) Francia Italia Austria TOTALE 3.998.612 990.193 792.565 680.384 588.152 88.398 Classi di et 35-44 45-54 26,4% 19,5% 27,8% 21,3% 24,9% 16,5% 25,7% 18,7% 28,7% 21,0% 26,2% 20,9%

fino a 17 0,8% 0,8% 1,3% 0,7% 4,3%

18-24 15,5% 16,3% 17,4% 19,0% 10,9% 16,0%

25-34 26,3% 20,9% 32,8% 28,8% 28,5% 20,6%

55-64 65 e oltre 8,7% 0,8% 10,3% 1,2% 7,4% 0,2% 6,2% 0,2% 8,4% 1,5% 8,4% 3,4%

nd 2,0% 2,2% 0,1% 0,3% 0,1%

In particolare, il confronto tra i Paesi maggiormente industrializzati con la composizione media comunitaria degli infortuni per classi det evidenzia: la Germania, che ha ridotto sensibilmente gli infortuni negli ultimi anni, presenta incidenze minori alla media nella classe det compresa tra i 25 ed i 34 anni e pari alla media nelle precedenti; viceversa, Spagna e Francia, che presentano incidenze negli infortuni superiori a quelle di un decennio fa, presentano incidenze superiori alla media comunitaria proprio nelle classi giovanili; lItalia, le cui dinamiche infortunistiche sembrano direttamente correlate alle dinamiche di crescita o stagnazione economica, superiore alla media negli infortuni delle classi det centrali (25-54 anni); lAustria, che dopo una forte riduzione degli infortuni sembra essersi stabilizzata, presenta scostamenti minimi rispetto alle incidenze medie comunitarie nelle diverse classi det.

2. La dimensione degli infortuni sul lavoro in Italia Sulla base dei dati dellINAIL9, gli infortuni nel 2006 hanno proseguito la tendenza alla riduzione degli ultimi anni, con una diminuzione complessiva dell1,3% rispetto al 2005 e del 6,5% rispetto al 2002.

Per il 2006 si tratta di dati provvisori Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

ITALIA - ANDAMENTO GENERALE DEGLI INFORTUNI (2002-2006) Infortuni in complesso 2002 2003 Industria e Servizi Agricoltura Dipendenti conto Stato TUTTE LE GESTIONI Variazione % su anno precedente Variazione % su anno 2002 894.664 73.515 24.476 992.655 --880.242 71.379 25.573 977.194 -1,6 -1,6

2004 869.439 69.263 28.027 966.729 -1,1 -2,6

2005 844.944 66.440 28.564 939.948 -2,8 -5,3

2006 836.393 62.973 28.590 927.956 -1,3 -6,5

Fonte: INAIL

Italia - Andamento generale degli infortuni (2002-2006) Fonte: INAIL (numeri indice: 2002=100)
115 110 105 100 95 90 85 80 2002 2003 2004 2005 2006 Industria e Serv izi Agricoltura Dipendenti conto Stato

La diminuzione pi vistosa quella registrata nella gestione agricoltura, ma appare apprezzabile anche la diminuzione nella gestione Industria e Servizi, mentre la gestione conto Stato ritornata ai livelli 2002, dopo aver subito un aumento negli anni 2003 e 2004. Un lieve aumento si verificato invece nel 2006 sotto il profilo degli infortuni mortali, che nei quattro anni precedenti erano nel complesso costantemente diminuiti, sia pure con oscillazioni diverse nelle diverse gestioni. Laumento dovuto principalmente agli infortuni in occasione di lavoro (80% dei casi mortali nel 2006), dato che gli infortuni mortali in itinere si sono ridotti.
ITALIA - ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI MORTALI (2002-2006) Infortuni mortali Gestione / Tipologia di accadimento Industria e Servizi Agricoltura Dipendenti conto Stato TUTTE LE GESTIONI In occasione di lavoro In itinere 2002 1.287 167 24 1.478 1.082 396 2003 1.308 129 12 1.449 1.091 358 2004 1.137 175 16 1.328 1.028 300 2005 1.113 137 15 1.265 991 274 2006 1.155 114 11 1.280 1.025 255

Fonte: INAIL

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Italia - Andam ento degli infortuni m ortali (2002-2006) Fonte: INAIL (numeri indice: 2002=100)
110 100 90 80 70 Industria e Serv izi 60 50 40 2002 2003 2004 2005 2006 (*) Agricoltura Dipendenti conto Stato T UT T E LE GEST IONI

Italia - Andamento occupazionale e incidenza infortunistica Occupati / Tassi di incidenza Occupati ISTAT (x 1.000) Variazione % su anno 2002 Tassi di incidenza (x 1.000 occupati): - Infortuni in complesso Variazione % su anno 2002 - Infortuni mortali Variazione % su anno 2002 45,30 -0,0674 -43,94 -3 0,0651 -3,4 43,15 -4,7 0,0593 -12 41,66 -8 0,0561 -16,8 40,37 -10,9 0,0557 -17,4

2002 21.913 --

2003 22.241 1,5

2004 22.404 2,2

2005 22.563 3

2006 22.988 4,9

Fonte: INAIL

Tali andamenti sono ovviamente da riferire a quelli occupazionali: nel periodo 2002-2006 gli occupati (Istat) sono aumentati del 4,9%, mentre gli infortuni sono diminuiti del 10,9% ed i casi mortali del 17,4%. Si quindi in presenza di una riapertura della forbice tra occupati ed infortuni, compresi quelli mortali.
Italia - A ndam ento occupazionale e infortuni Fonte: INAIL (Var. % su 2002)
10
O ccupati Infortuni x 1.000 occupati

Infortuni mortali x 1.000 occupati

0 2003 -5 2004 2005 2006

-10

-15

-20

Tra il 2005 ed il 2006, pur rimanendo nel rapporto di 4 a 1, gli infortuni dei lavoratori maschi sono diminuiti dell1,7% e quelli delle lavoratrici del solo 0,1%, cos come gli infortuni mortali nei maschi sono rimasti invariati e sono lievemente aumentati nelle femmine.

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

I ta lia - I n fo r tu n i p e r s e s s o e c la s s e d 'e t ( 2 0 0 5 -2 0 0 6 ) I n fo r tu n i in c o m p le s s o 2 0 0 6 /2 0 0 2005 2006 5 6 .6 7 0 2 7 9 .1 2 3 2 7 6 .3 9 1 1 1 5 .9 5 4 9 .5 1 0 2 .5 6 0 6 9 0 .2 0 8 1 .8 6 6 8 9 .0 4 7 1 0 5 .8 8 7 5 0 .5 4 3 1 .6 9 2 705 2 4 9 .7 4 0 8 .5 3 6 3 6 8 .1 7 0 3 8 2 .2 7 8 1 6 6 .4 9 7 1 1 .2 0 2 3 .2 6 5 9 3 9 .9 4 8 6 .6 8 4 2 6 7 .8 3 0 2 7 6 .4 7 4 1 1 5 .5 3 0 9 .3 7 4 2 .6 5 8 6 7 8 .5 5 0 1 .8 1 3 8 6 .0 5 4 1 0 6 .9 9 2 5 2 .0 5 4 1 .8 1 1 682 2 4 9 .4 0 6 8 .4 9 7 3 5 3 .8 8 4 3 8 3 .4 6 6 1 6 7 .5 8 4 1 1 .1 8 5 3 .3 4 0 9 2 7 .9 5 6 0 ,2 -4 0 -0 ,4 -1 ,4 3 ,8 -1 ,7 -2 ,8 -3 ,4 1 3 7 -3 ,3 -0 ,1 -0 ,5 -3 ,9 0 ,3 0 ,7 -0 ,2 2 ,3 -1 ,3 I n fo r tu n i m o r ta li 2005 8 343 474 297 47 8 1 .1 7 7 35 35 18 88 8 378 509 315 47 8 1 .2 6 5 2006 6 336 433 319 66 17 1 .1 7 7 1 42 45 14 1 103 7 378 478 333 66 18 1 .2 8 0

S e s s o e c la s s e d 'e t M aschi 1 5 -1 7 1 8 -3 4 3 5 -4 9 5 0 -6 4 6 5 e o ltre n o n d e te rm in a ta TO TA LE F e m m in e 1 5 -1 7 1 8 -3 4 3 5 -4 9 5 0 -6 4 6 5 e o ltre n o n d e te rm in a ta TO TA LE M a s c h i e F e m m in e 1 5 -1 7 1 8 -3 4 3 5 -4 9 5 0 -6 4 6 5 e o ltre n o n d e te rm in a ta TO TA LE

F o n te : IN A IL
I t a lia - I n fo r t u n i s u l la v o r o p e r R e g io n i ( 2 0 0 5 - 2 0 0 6 ) I n fo r t u n i in c o m p le s s o R e g io n e P IE M O N TE V A L L E D 'A O S T A LO M B A R D IA LIG U R IA B o lz a n o - B o z e n T r e n to T R E N T I N O A L T O A D IG E VEN ETO F R IU LI V . G . E M IL I A R O M A G N A TO SC ANA U M B R IA M ARCHE LA Z IO ABRUZZO M O L IS E C A M P A N IA P U G LIA B A S IL I C A T A C A LA B R IA S I C I L IA SARDEGNA ITA LIA N O R D -O V E S T N O R D -E S T C EN TR O SUD IS O LE 2005 7 5 .6 6 0 2 .6 6 5 1 5 8 .9 8 2 3 0 .2 9 7 1 7 .3 7 6 1 2 .8 3 4 3 0 .2 1 0 1 1 3 .8 9 9 2 8 .0 9 6 1 3 5 .5 0 0 7 3 .1 8 1 1 9 .5 3 2 3 4 .5 2 7 5 7 .9 3 4 2 4 .1 8 8 4 .3 6 3 3 3 .2 3 8 4 3 .2 7 0 6 .8 7 9 1 4 .7 9 0 3 3 .8 1 9 1 8 .9 1 8 9 3 9 .9 4 8 2 6 7 .6 0 4 3 0 7 .7 0 5 1 8 5 .1 7 4 1 2 6 .7 2 8 5 2 .7 3 7 V a r. % 2006 2 0 0 6 /2 0 0 5 7 4 .0 0 9 -2 , 2 2 .5 8 3 -3 , 1 1 5 7 .9 4 6 -0 , 7 2 9 .9 6 3 -1 , 1 1 7 .5 3 7 0 ,9 1 2 .6 6 1 -1 ,3 3 0 .1 9 8 0 1 1 3 .4 5 7 -0 , 4 2 8 .2 1 7 0 ,4 1 3 3 .2 3 6 -1 , 7 7 2 .4 4 4 -1 1 8 .8 3 2 -3 , 6 3 3 .5 8 7 -2 , 7 5 7 .8 2 0 -0 , 2 2 3 .9 6 3 -0 , 9 4 .1 2 6 -5 , 4 3 2 .1 1 3 -3 , 4 4 1 .6 9 5 -3 , 6 6 .8 2 5 -0 , 8 1 4 .4 0 2 -2 , 6 3 4 .0 3 9 0 ,7 1 8 .5 0 1 -2 , 2 9 2 7 .9 5 6 -1 ,3 2 6 4 .5 0 1 3 0 5 .1 0 8 1 8 2 .6 8 3 1 2 3 .1 2 4 5 2 .5 4 0 -1 , 2 -0 , 8 -1 , 3 -2 , 8 -0 , 4 I n f o r tu n i m o r t a li

2005 91 2 191 38 12 7 19 98 24 137 86 26 39 116 34 12 87 89 16 42 88 30 1 .2 6 5 322 278 267 280 118

2006 107 5 230 35 12 19 31 116 28 119 94 26 29 95 41 9 70 86 12 38 78 31 1 .2 8 0 377 294 244 256 109

F o n te : IN A IL

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

A livello territoriale, a fronte della diminuzione complessiva in Italia dell1,3% degli infortuni, nonch della diminuzione registrata in tutte le ripartizioni nazionali, il Friuli Venezia Giulia registra un incremento dello 0,4%. Peraltro, la suddivisione degli infortuni verificatisi nelle regioni del Nord Est dItalia, evidenzia unincidenza pi elevata nel Trentino Alto Adige e nel Veneto rispetto al Friuli Venezia Giulia, nel rapporto pro-capite, ovvero con gli occupati residenti.
Italia - Infortuni sul lavoro per ripartizione - 2006 Fonte: INAIL

SUD 13%

ISOLE 6%

NORD-OVEST 29%

CENTRO 20% NORD-EST 32%

Nord Est d'Italia - Infortuni sul lavoro per Regione - 2006 Fonte: INAIL

T RENTINO ALTO ADIGE 30.198 EMILIA ROMAGNA 133.236

VENETO 113.457 FRIULI V. G. 28.217

Landamento degli infortuni per settore economico, nel periodo 2002-2006, evidenzia dinamiche differenziate tra i settori produttivi ed i servizi. La diminuzione di infortuni pi rilevante, tra il 2002 ed il 2006, quella nellindustria manifatturiera (-20,1%), seguita dallagricoltura (-14,3) e dalla costruzioni (-7,5%). Mentre nellagricoltura si verificata una diminuzione di addetti, nellindustria e nelle costruzioni il periodo ha presentato stabilit o aumenti occupazionali. E peraltro necessario ricordare il fatto che nellambito dellincremento di infortuni nel settore dei servizi si collocano quelli occorsi a lavoratori interinali, a prescindere dal settore di effettivo impiego.

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Italia - Andamento degli infortuni per settore economico (2002-2006) Infortuni in complesso Var. % 2006/2002 -14,3 -20,1

Settore di attivit Agricoltura Industria manifatturiera di cui: - Metalmeccanica - Tessile - Lav. minerali non metalliferi Costruzioni di cui: - Edilizia e genio civile - Installazione dei sevizi in fabbricato - Lavori di completamento degli edifici Commercio Trasporti e comunicazioni Attivit immobil. e servizi alle imprese Sanit e servizi sociali Altri e non determinati TOTALE

2002 73.515 252.099

2003 71.379 241.209

2004 69.263 229.118

2005 66.440 218.620

2006 62.973 201.303

% 6,8% 21,7%

100.809 15.620 18.746 106.057

98.112 13.700 18.000 110.529

93.633 12.038 17.207 110.365

89.754 10.881 15.923 106.062

83.543 9.436 14.851 98.149

9,0% 1,0% 1,6% 10,6%

-17,1 -39,6 -20,8 -7,5

54.567 26.238 19.322 76.316 70.748 58.594 32.648 322.678

59.823 26.349 20.031 76.290 69.410 58.190 32.973 317.214

58.701 26.377 20.354 78.481 70.025 59.371 33.924 316.182

55.140 25.395 19.729 79.249 70.410 53.065 35.041 311.061

49.653 23.734 17.770 74.789 67.990 64.469 34.300 323.983

5,4% 2,6% 1,9% 8,1% 7,3% 6,9% 3,7% 34,9% 100,0%

-9,0 -9,5 -8,0 -2,0 -3,9 10,0 5,1 0,4 -6,5

992.655 977.194 966.729 939.948 927.956

Fonte: INAIL

Altres degno di nota, sotto un profilo qualitativo, lincidenza (stabilmente pari a circa un terzo degli infortuni) dei non determinati, che tradizionalmente danno luogo ad indennizzi in minima parte dei casi denunciati. Lincidenza degli infortuni denunciati per settore di attivit economica rappresentata di seguito.
Italia - Infortuni sul lavoro per settori economici - anno 2006 Fonte: INAIL

Altri e non determinati 34% Sanit e serv izi sociali 4% Attiv it immobil. e serv izi alle imprese 7% Trasporti e comunicazioni 7% Commercio 8% Agricoltura 7%

Industria manifatturiera 22% Costruzioni 11%

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Come evidenziato dal grafico, lincidenza degli infortuni mortali in Italia vede crescere in particolare i settori delle costruzioni, dei trasporti, dellagricoltura e del commercio.
Italia - Infortuni mortali sul lavoro per settori economici - anno 2006 Fonte: INAIL

Sanit e serv izi sociali 2% Attiv it immobil. e serv izi alle imprese 6% Trasporti e comunicazioni 12%

Altri e non determinati 19%

Agricoltura 9% Industria manifatturiera 21%

Commercio 9%

Costruzioni 22%

Sotto il profilo della dinamica 2002-2006 degli infortuni mortali, i valori assoluti sono esposti nella tabella seguente:
Italia - Andamento degli infortuni mortali per settore economico (2002-2006) Infortuni mortali

Settore di attivit Agricoltura Industria manifatturiera di cui: - Metalmeccanica - Tessile - Lav. minerali non metalliferi Costruzioni di cui: - Edilizia e genio civile - Installazione dei sevizi in fabbricato - Lavori di completamento degli edifici Commercio Trasporti e comunicazioni Attivit immobil. e servizi alle imprese Sanit e servizi sociali Altri e non determinati TOTALE

2002 167 332

2003 129 340

2004 175 291

2005 137 273

2006 114 266

% 8,9% 20,8%

130 11 27 321

152 15 35 352

125 8 31 311

104 11 35 276

89 13 31 282

7,0% 1,0% 2,4% 22,0%

183 62 56 116 193 87 15 247 1.478

210 63 52 120 182 79 20 227 1.449

185 58 50 106 164 79 17 185 1.328

165 46 41 119 179 68 13 200 1.265

146 52 47 117 158 78 27 238 1.280

11,4% 4,1% 3,7% 9,1% 12,3% 6,1% 2,1% 18,6% 100,0%

Fonte: INAIL

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Complessivamente, in Italia cinque macrosettori economici presentano dinamiche decrescenti nel periodo 2002-2006, due (industria e agricoltura) in modo progressivo e costante e gli altri tre (costruzioni, commercio e trasporti) soltanto a fine periodo. Viceversa, nei servizi si individuano tendenze alla stabilit o allaumento degli infortuni complessivi.
Italia - A ndam ento degli infortuni 2002-2006 Settori econom ici con infortuni in dim inuzione Fonte: INAIL (numeri indice: 2002=100) 115 110 105 100 95 90 85 80 75 2002 2003 2004 2005 2006
Agricoltura Industria manifatturiera Costruzioni Commercio T rasporti e comunicazioni

Italia - Andamento degli infortuni 2002-2006 Settori economici con infortuni stabili o in aumento Fonte: INAIL (numeri indice: 2002=100)
115 110 105 100 95 90 85 80 2002 2003 2004 2005 2006 Attiv it immobil. e serv izi alle imprese Sanit e serv izi sociali Altri e non determinati

Sotto il profilo degli infortuni mortali, come detto in precedenza, il 2006 propone una ripresa del fenomeno, nel periodo complessivamente in lievissima riduzione.
Italia - A ndam ento degli infortuni m ortali per settori econom ici 2002-2006 Fonte: INAIL (valori assoluti)
400 350 300 250 200 150 100 50 0 2002 2003 2004 2005 2006
Agricoltura Industria manifatturiera Costruzioni Commercio T rasporti e comunicazioni Attiv it immobil. e serv izi Sanit e serv izi sociali Altri e non determinati

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Nellinsieme, la disamina degli infortuni complessivi e mortali per settore economico sembra indicare alcuni miglioramenti a livello nazionale, per una tendenza alla diminuzione non particolarmente significativa e, soprattutto, non chiaramente intrapresa, alla luce delle oscillazioni ed anche degli aumenti che periodicamente si registrano. A parziale attenuazione delle percezioni di miglioramenti troppo deboli, vi certamente il dato contestuale dellincremento degli occupati, ma anche quello delle aspettative rispetto ai potenziali effetti positivi derivanti dallinnovazione tecnologica e dalle buone prassi stimolate dalla normativa di settore. Una riflessione va quindi dedicata anche ai fattori esterni agli ambienti di lavoro che pur originano problematiche infortunistiche ad essi correlate: gli infortuni in itinere sono infatti diminuiti nel solo nord est dItalia (-1,5%) e nellevidenza seguente degli incidenti stradali in genere sembrano porre il tema della sicurezza stradale come correlato significativamente al lavoro. Infortuni in itinere (a) Ripartizioni geografiche Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole Infortuni in complesso Var. % 2005 2006 (*) 2006/2005 30.702 29.003 18.798 10.608 31.288 28.554 18.730 11.334 1,9 -1,5 -0,4 6,8 Infortuni mortali 2005 76 78 56 64 2006 (*) 88 75 34 58

ITALIA 89.111 89.906 0,9 274 255 (a) infortuni che si verificano lungo il tragitto casa-lavoro o luogo di ristoro e viceversa o in occasione di spostamenti necessitati per raggiungere eventuali altre sedi di servizio Infortuni stradali (b) Ripartizioni geografiche Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole Infortuni in complesso Var. % 2005 2006 (*) 2006/2005 39.436 41.048 28.929 18.358 38.751 41.091 28.619 18.684 -1,7 0,1 -1,1 1,8 Infortuni mortali 2005 177 161 148 192 2006 (*) 203 160 119 169 651

ITALIA 127.771 127.145 -0,5 678 (b) infortuni avvenuti nella pubblica via e causati da circolazione stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti di infortuni occorsi nellesercizio di unattivit lavorativa o in itinere (*) dati provvisori e non consolidati

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Gli infortuni a lavoratori extracomunitari rappresentano circa il 13% del totale degli infortuni (il 10% dei casi mortali) e presentano un dinamica crescente, come crescente lapporto dei cittadini extracomunitari al mercato del lavoro.
I ta lia - A n d a m e n to in fo r tu n is tic o n e i la v o r a to r i e x tr a c o m u n ita r i 2002 2003 2004 2005 2006 I n fo r tu n i in c o m p le s s o 9 2 .7 4 6 1 0 9 .8 4 7 1 1 7 . 0 3 9 1 1 2 .0 4 9 1 1 6 .1 5 0 V a ria z io n e % s u a n n o 2 0 0 2 -1 8 ,4 2 6 ,2 2 0 ,8 2 5 ,2 I n fo r tu n i m o r ta li 120 166 175 148 137 V a ria z io n e % s u a n n o 2 0 0 2 -3 8 ,3 4 5 ,8 2 3 ,3 1 4 ,2 N o ta : a p a rtire d a l 2 0 0 5 n o n s o n o c o m p re s i tra g li e x tra c o m u n ita ri i 1 0 n u o v i P a e s i e n tra ti n e lla U .E . a m a g g io 2 0 0 4

F o n te : IN A IL

I Paesi di origine dei lavoratori extracomunitari vittime di infortuni propongono una correlazione, purtroppo non supportata da dati certi, con il settore delle costruzioni e, per altri versi, sembrano riflettere lincidenza nel mercato del lavoro.
Italia - Infortuni di lavoratori extracomunitari per Paese di nascita - Anno 2006 Infortuni in complesso Paese di nascita Totale MAROCCO 22.601 ALBANIA 14.641 ROMANIA 11.233 TUNISIA 6.093 5.180 EX-JUGOSLAVIA SVIZZERA 4.418 SENEGAL 4.365 INDIA 3.041 PAKISTAN 2.748 MACEDONIA 2.628 EGITTO 2.406 PERU' 2.292 BANGLADESH 2.265 ARGENTINA 2.117 ALTRI PAESI 30.122 TOTALE 116.150 Infortuni mortali Paese di nascita Totale ROMANIA 28 ALBANIA 22 MAROCCO 13 SENEGAL 10 EX-JUGOSLAVIA 9 CINA 6 TUNISIA 6 SVIZZERA 5 BOSNIA - ERZEGOVINA 4 BRASILE 3 EGITTO 3 INDIA 3 MOLDAVIA 3 UCRAINA 3 ALTRI PAESI 19 TOTALE 137

% 19,5 12,6 9,7 5,2 4,5 3,8 3,8 2,6 2,4 2,3 2,1 2,0 2,0 1,8 25,9 100,0

% 20,4 16,1 9,5 7,3 6,6 4,4 4,4 3,6 2,9 2,2 2,2 2,2 2,2 2,2 13,9 100,0

Fonte: INAIL

3. 3.1.

La dimensione degli infortuni nel Friuli Venezia Giulia Gli infortuni in Friuli Venezia Giulia nel 2006

Lanalisi degli infortuni nel Friuli Venezia Giulia risente dellincompletezza delle statistiche INAIL per il 2006. Per tale motivo la sua dimensione nella regione si basa sui dati provvisori (denunce di infortunio) della gestione amministrativa industria e servizi, che mettono in evidenza, nel complesso e per singola attivit economica, in che termini si sia formato il dato complessivo di un lieve aumento degli infortuni in regione, dopo quattro anni di costante diminuzione: nel complesso delle attivit industriali e del terziario ed escludendo le gestioni conto Stato e agricoltura, si registra un complessivo aumento dello 0,6% degli infortuni. Nel dettaglio, le principali attivit evidenziano diminuzioni anche significative: le costruzioni diminuiscono del 7,2%, lindustria del 5,6%, il commercio del 4,5%, gli alberghi e ristoranti del 9%, i trasporti del 3,3%. Per contro, vi sono gli aumenti dei servizi (att. Immobiliari e altri +32%), dove si concentrano i contratti interinali, a prescindere dai settori di utilizzo, ma anche i servizi pubblici (+13,2%) e, soprattutto, la categoria non determinati, pari a oltre un
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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

terzo degli infortuni denunciati, il cui aumento rilevante (9,3% per oltre 700 infortuni), ma i cui riflessi in termini di indennizzi pressoch nullo (0,8% nel 2005). Pur essendo aumentati i non determinati di quasi quattro volte, laumento a saldo tra tutti i settori economici (166 infortuni in pi, su oltre 26.000 complessivi), porterebbe a considerare il fenomeno reale degli infortuni in diminuzione rispetto al 2005. In considerazione del fatto che la rilevazione delle forze di lavoro dellISTAT ha indicato, per il 2006, un aumento degli occupati in FVG di 15.000 unit, si avrebbe anche in regione (come a livello nazionale) una positiva riapertura della forbice tra infortuni e occupati.
R e g io n e F V G
G e n n a io - D ic e m b r e S e tt o r i d i A t tiv it E c o n o m ic a A B C A G R IN D U S T R IA P E S C A E S T R A Z . M IN E R A L I IN D . A L IM E N T A R E IN D . T E S S IL E IN D . C O N C IA R IA IN D . L E G N O IN D . C A R T A IN D . P E T R O L IO IN D . C H IM IC A IN D . G O M M A 2 0 0 5 1 0 4 6 2 5 4 2 3 1 7 5 2 6 5 5 9 2 6 6 1 8 6 2 9 4 5 0 6 2 .2 1 2 1 .1 4 9 3 4 1 6 6 8 9 8 6 7 .6 9 3 1 1 4 2 .9 1 4 3 2 9 4 7 6 9 7 1 1 .7 7 6 7 6 7 1 .5 4 1 1 4 4 1 .4 7 0 7 1 6 1 7 3 1 .1 0 9 4 6 9 4 3 1 9 .0 6 4 7 .1 9 0 2 6 .2 5 4 2 0 0 6 9 2 8 2 3 4 0 6 1 2 7 2 9 4 6 5 2 5 7 2 8 7 2 9 7 4 5 3 2 .1 2 2 1 .0 7 9 3 6 7 5 8 5 9 8 2 7 .2 6 2 1 0 1 2 .7 0 4 3 0 4 4 5 3 9 3 9 1 .6 9 6 6 9 8 1 .4 9 0 1 5 6 1 .9 4 2 5 7 1 1 5 4 1 .0 8 3 5 3 1 4 7 1 8 .5 5 8 7 .8 6 2 2 6 .4 2 0 V a r. % -1 1 ,5 % 3 3 ,3 % -8 ,0 % -4 ,0 % -2 7 ,4 % 1 1 ,5 % -1 6 ,8 % -3 ,4 % 1 0 0 ,0 % 1 ,2 % 1 ,0 % -1 0 ,5 % -4 ,1 % -6 ,1 % 7 ,6 % -1 2 ,4 % -0 ,4 % -5 ,6 % -1 1 ,4 % -7 ,2 % -7 ,6 % -4 ,8 % -3 ,3 % -4 ,5 % -9 ,0 % -3 ,3 % 8 ,3 % 3 2 ,1 % -2 0 ,3 % -1 1 ,0 % -2 ,3 % 1 3 ,2 % 9 ,3 % -2 ,7 % 9 ,3 % 0 ,6 %

D A D B D C D D D E D F D G D H

D I IN D .T R A S F O R M A Z . D J IN D . M E T A L L I D K D M D N * D E F IN D . M E C C A N IC A IN D .M E Z Z I T R A S . A L T R E IN D U S T R IE T O T .IN D .M A N IF . A C Q U A D L IN D . E L E T T R IC A

E L E T . G A S

C O S T R U Z IO N I

G 5 0 C O M M . R IP . A U T O G 5 1 C O M M . IN G R O S S O G 5 2 C O M M . D E T T A G L IO * G H T O T . C O M M E R C IO R IS T .

A L B E R G . E

I T R A S P O R T I J IN T E R M . F IN A N Z . K L M N O P A T T . IM M O B IL IA R I P U B B L IC A S A N IT A ' S E R V . P U B B L IC I P E R S O N A L E D O M E S T IC O A M M IN . IS T R U Z IO N E

T O T A L E X IN N O N D E T E R M IN A T O

C O M P L E S S O

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Nella provincia di Trieste gli infortuni verificatisi sono diminuiti complessivamente rispetto al 2005 dell1,1%, nonostante lincremento del 17,1% dei non determinati. Le riduzioni pi significative si sono verificate nellindustria manifatturiera (-8,4%), nel commercio (-15,6%), negli alberghi e ristoranti (24,6%) e nei diversi rami della pubblica amministrazione.
P r o v in c ia : T R IE S T E G e n n a io - d ic e m b r e S e t to r i d i A ttiv it E c o n o m ic a A B C A G R IN D U S T R IA P E S C A E S T R A Z .M IN E R A L I IN D . A L IM E N T A R E IN D . T E S S IL E IN D . C O N C IA R IA IN D . L E G N O IN D . C A R T A IN D . P E T R O L IO IN D . C H IM IC A IN D . G O M M A 2 0 0 5 1 0 2 7 8 3 3 0 2 2 5 4 1 4 1 4 2 1 1 7 1 1 5 4 6 5 5 2 2 3 7 0 3 4 6 5 4 0 4 8 8 0 2 5 6 3 8 4 2 2 4 5 2 0 5 4 4 5 8 2 4 6 2 8 4 5 3 9 4 7 3 .7 7 6 1 .2 7 8 5 .0 5 4 D O M E S T IC O 2 0 0 6 1 3 2 4 9 6 2 8 2 2 5 3 9 1 8 9 1 4 0 1 4 7 5 9 4 0 2 0 6 4 4 4 8 5 0 1 5 1 6 1 2 1 2 3 2 4 1 6 9 5 0 8 5 7 4 4 1 1 5 1 1 7 5 0 5 1 1 0 1 0 3 .5 0 4 1 .4 9 6 5 .0 0 0 V a r. % 3 0 0 -4 2 ,9 1 5 ,7 -6 ,7 0 -1 ,9 -3 5 ,7 2 8 ,6 -5 7 ,1 -1 8 ,1 -4 ,5 -9 ,2 -2 3 ,1 -1 3 -8 ,4 4 ,3 -7 ,2 6 ,3 -2 3 ,8 -1 7 ,2 -1 5 ,6 -2 4 ,6 -2 ,3 5 ,6 -3 ,7 -3 8 ,6 -3 9 ,3 1 1 ,5 1 7 4 2 ,9 -7 ,2 1 7 ,1 -1 ,1

D A D B D C D D D E D F D G D H

D I IN D .T R A S F O R M A Z . D J IN D . M E T A L L I D K D M D N * D E F IN D . M E C C A N IC A IN D .M E Z Z I T R A S . A L T R E IN D U S T R IE A C Q U A T O T .IN D .M A N IF . D L IN D . E L E T T R IC A

E L E T . G A S

C O S T R U Z IO N I C O M M . R IP . A U T O C O M M . IN G R O S S O C O M M . D E T T A G L IO T O T . C O M M E R C IO R IS T .

G 5 0 G 5 1 G 5 2 * G H

A L B E R G . E

I T R A S P O R T I J IN T E R M . F IN A N Z . K L M N O P X IN A T T .IM M O B IL IA R I P U B B L IC A S A N IT A ' S E R V . P U B B L IC I P E R S O N A L E N O N A M M IN . IS T R U Z IO N E

T O T A L E D E T E R M IN A T O C O M P L E S S O

Anche a Trieste i dati occupazionali del 2006 hanno registrato un significativo incremento di
Provincia di Tries te - Infortuni denunciati e infortuni indennizzati (2000-2004) Fonte: Inail (numeri indice: 2000=100)
115 110 105 100 95 90 85 80 2000 2001 2002 2003 2004

addetti Inail infortuni denunciati infortuni indennizzati

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

occupati, sia nelle attivit produttive che nei servizi, stabilizzandosi nel settore del commercio. Landamento nel periodo precedente (2000-2004), mostra una diminuzione degli infortuni, sotto i profili delle denunce dinfortunio e degli infortuni indennizzati, pi sensibile a partire dal 2002. Nella provincia di Gorizia, vi stata una riduzione complessiva dell1,8% degli infortuni, tra il 2005 ed il 2006, a saldo delle diminuzioni avvenute nei settori dellindustria (-13%), delle costruzioni (-4,4%), del commercio (-0,9%) e dei diversi rami della pubblica amministrazione, e degli aumenti registrati nei non determinati (10,6%) e nei settori degli alberghi e ristoranti , dei trasporti e dei servizi. A fronte dellaumento degli occupati segnalato dallISTAT e sia pure su quantit relativamente ridotte, anche in questa provincia si possono trarre considerazioni relativamente positive, specie con riferimento alla connotazione produttiva industriale, tradizionalmente presente con settori a rischio, ed anche in relazione alla stagionalit delle attivit turistiche (Grado) che si avvalgono quindi di personale con contratti temporanei.
P r o v in c ia : G O R IZ IA G e n n a io S e t t o r i d i A t t iv it A B C A G R IN D U S T R IA P E S C A E S T R A Z .M IN E R A L I IN D . A L IM E N T A R E IN D . T E S S IL E IN D . C O N C IA R IA IN D . L E G N O IN D . C A R T A IN D . P E T R O L IO IN D . C H IM IC A IN D . G O M M A IN D . M E T A L L I IN D . M E C C A N IC A IN D . E L E T T R IC A IN D .M E Z Z I T R A S . A L T R E IN D U S T R IE A C Q U A T O T .IN D .M A N IF . E c o n o m ic a 2 0 0 5 1 2 3 2 6 3 4 0 3 4 4 1 2 2 3 0 3 7 3 1 4 1 5 5 7 4 5 5 4 7 9 1 .4 4 4 3 8 4 0 7 4 0 4 1 1 4 6 2 2 7 8 3 1 5 6 9 1 6 7 1 4 9 1 4 7 1 7 1 5 2 .8 5 8 1 .0 5 8 3 .9 1 6 D O M E S T IC O - d ic e m b r e V a r. % 6 4 3 6 2 2 3 2 1 4 5 1 7 3 3 3 1 2 5 3 1 2 7 6 8 4 8 2 9 4 1 .2 5 6 1 7 3 8 9 2 8 4 3 1 5 4 2 2 5 9 0 1 8 0 1 0 2 0 1 1 1 6 1 0 8 9 7 7 3 2 .6 7 6 1 .1 7 0 3 .8 4 6 -5 0 3 3 ,3 5 0 -1 ,6 -4 2 ,5 -3 8 ,2 9 ,8 -2 2 ,7 1 0 -1 6 ,2 -1 9 ,4 -1 8 ,1 -8 ,1 -1 3 1 9 -1 3 -5 5 ,3 -4 ,4 -3 0 4 ,9 5 ,5 -0 ,9 8 ,4 1 5 ,4 1 1 ,1 2 0 ,4 -2 2 ,1 -2 8 ,6 2 5 ,4 8 ,5 -4 0 -6 ,4 1 0 ,6 -1 ,8 2 0 0 6

D A D B D C D D D E D F D G D H D J D K D L D M D N * D E F

D I IN D .T R A S F O R M A Z .

E L E T . G A S

C O S T R U Z IO N I C O M M . R IP . A U T O C O M M . IN G R O S S O C O M M . D E T T A G L IO T O T . C O M M E R C IO R IS T .

G 5 0 G 5 1 G 5 2 * G H J K L M N O P X IN

A L B E R G . E

I T R A S P O R T I IN T E R M . F IN A N Z . A T T .IM M O B IL IA R I P U B B L IC A S A N IT A ' S E R V . P U B B L IC I P E R S O N A L E N O N A M M IN . IS T R U Z IO N E

T O T A L E D E T E R M IN A T O C O M P L E S S O

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Anche nella Provincia di Gorizia, landamento delle denunce e degli indennizzi degli infortuni evidenzia una tendenza alla diminuzione, dal 2002 al di sotto dei valori di inizio periodo.
Provincia di G orizia - Infortuni denunciati e infortuni indennizzati (2000-2002) Fonte: Inail (num eri indice: 2000=100)
115 110 105 100 95 90 85 80 2000 2001 2002 2003 2004 addetti Inail infortuni denunciati infortuni indenniz z ati

Nella provincia di Pordenone gli infortuni sul lavoro sono complessivamente aumentati nel 2006 del 2,7%, mostrando una tendenza a cui non hanno contribuito i due settori dellindustria e delle costruzioni, che rispettivamente hanno registrato una diminuzione degli infortuni del 3,3% e del 9,3%.
P r o v in c ia : P O R D E N O N E G e n n a io - d ic e m b r e S e t t o r i d i A t t iv it E c o n o m ic a A B C A G R IN D U S T R IA P E S C A E S T R A Z .M IN E R A L I IN D . A L IM E N T A R E IN D . T E S S IL E IN D . C O N C IA R IA IN D . L E G N O IN D . C A R T A IN D . C H IM IC A IN D . G O M M A 7 0 5 9 3 2 3 4 6 2 4 1 7 8 2 9 0 6 6 2 4 3 4 7 1 2 6 4 4 4 2 .5 3 7 7 7 1 0 7 9 1 4 8 1 8 4 4 1 1 1 4 5 2 8 9 3 7 3 1 3 5 2 8 3 1 8 6 1 1 2 1 2 4 .9 3 6 1 .9 9 0 6 .9 2 6 D O M E S T IC O 2 0 0 5 3 5 7 5 9 4 4 6 1 8 5 4 9 6 1 4 9 2 7 0 6 9 7 4 4 9 8 8 1 9 4 3 1 2 .4 5 3 1 2 6 4 4 8 0 1 4 4 1 8 3 4 0 7 1 2 3 2 5 5 4 1 5 8 1 5 6 6 7 1 6 1 1 2 1 9 4 .9 6 6 2 .1 4 6 7 .1 1 2 2 0 0 6 3 2 4 -1 5 ,7 -2 5 ,4 1 0 0 -2 0 ,9 -2 1 5 0 -1 6 ,3 -6 ,9 5 ,3 3 ,5 2 3 ,9 -2 6 ,9 -2 ,9 -3 ,3 7 1 ,4 -9 ,3 1 ,3 -2 ,7 -0 ,5 -1 -1 5 ,2 -1 1 ,8 1 0 ,8 8 5 ,6 7 ,7 -1 9 ,3 -1 3 ,4 8 -2 5 0 ,6 7 ,8 2 ,7 V a r. % -8 ,6 -4 2 ,9

D A D B D C D D D E D G D H

D F IN D . P E T R O L IO

D I IN D .T R A S F O R M A Z . D J IN D . M E T A L L I D K D M D N * D E IN D . M E C C A N IC A IN D .M E Z Z I T R A S . A L T R E IN D U S T R IE A C Q U A T O T .IN D .M A N IF . D L IN D . E L E T T R IC A

E L E T . G A S

F C O S T R U Z IO N I G 5 0 C O M M . R IP . A U T O G 5 1 C O M M . IN G R O S S O G 5 2 C O M M . D E T T A G L IO * G H T O T . C O M M E R C IO R IS T . A L B E R G . E

I T R A S P O R T I J IN T E R M . F IN A N Z . K M N O P X IN A T T .IM M O B IL IA R I A M M IN . IS T R U Z IO N E S A N IT A ' S E R V . P U B B L IC I P E R S O N A L E N O N L P U B B L IC A

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Le due maggiori fonti di incremento degli infortuni sono i servizi alle imprese (+85,6%) e i non determinati (+7,8%). La potenziale redistribuzione dei non determinati (per quanto generalmente non correlati a infortuni indennizzati) sembra attenuare le positive performance settoriali. Nella provincia loccupazione rimasta sostanzialmente costante, in presenza di un incremento di lavoratori immigrati. In provincia di Pordenone, solo gli infortuni indennizzati scendono lievemente al di sotto dei valori di inizio periodo, mentre le denunce dinfortunio rimangono sostanzialmente costanti.
Provincia di Pordenone - Infortuni denunciati e degli infortuni indennizzati (2000-2004) Fonte: Inail (numeri indice: 2000=100)
115 110 105 100 95 90 85 80 2000 2001 2002 2003 2004

addetti Inail infortuni denunciati infortuni indennizzati

Nella provincia di Udine, tra il 2005 ed il 2006, si verificato un lieve incremento negli infortuni sul lavoro nel complesso (+1,0%).
P r o v in c ia d i U d in e G e n n a io S e t t o r i d i A t t iv it A B C A G R IN D U S T R IA P E S C A E S T R A Z . M IN E R A L I IN D . A L IM E N T A R E IN D . T E S S IL E IN D . C O N C IA R IA IN D . L E G N O IN D . C A R T A IN D . P E T R O L IO IN D . C H IM IC A IN D . G O M M A IN D . M E T A L L I IN D . M E C C A N IC A IN D . E L E T T R IC A IN D .M E Z Z I T R A S . A L T R E IN D U S T R IE A C Q U A T O T . IN D . M A N IF . E c o n o m ic a 2 0 0 5 4 7 1 9 2 0 7 4 6 2 3 2 6 9 1 0 9 1 4 6 7 2 1 5 8 1 .0 6 5 4 0 6 1 3 1 3 6 4 4 0 3 .0 0 9 2 3 1 .2 5 7 1 6 2 2 0 7 3 8 5 7 5 4 3 1 5 5 7 6 4 4 5 3 2 2 6 9 4 8 3 9 9 1 9 2 1 9 7 .4 9 4 2 .8 6 4 1 0 .3 5 8 D O M E S T IC O - d ic e m 4 1 2 1 2 1 8 9 3 2 2 3 2 3 7 1 1 0 2 5 5 9 7 1 4 3 1 .0 3 2 3 5 6 1 5 2 4 4 4 3 7 2 .9 0 9 2 4 1 .1 7 0 1 4 5 2 0 5 3 9 0 7 4 0 3 1 6 5 4 7 4 8 7 1 9 2 4 8 6 0 3 2 8 2 2 3 2 5 7 .4 1 2 3 .0 5 0 1 0 .4 6 2 b re V a r. % -1 2 ,8 1 0 0 3 3 ,3 -8 ,7 -3 0 ,4 0 -1 1 ,9 0 ,9 1 0 0 1 9 ,6 3 4 ,7 -9 ,5 -3 ,1 -1 2 ,3 1 6 2 2 ,2 -0 ,7 -3 ,3 4 ,3 -6 ,9 -1 0 ,5 -1 1 ,3 -1 ,9 0 ,3 -5 9 ,1 3 5 ,2 -7 ,8 2 5 -1 7 ,8 1 6 ,1 3 1 ,6 -1 ,1 6 ,5 1 ,0

2 0 0 6

D A D B D C D D D E D F D G D H D J D K D L D M D N * E F D

D I IN D .T R A S F O R M A Z .

E L E T . G A S

C O S T R U Z IO N I C O M M . R IP . A U T O C O M M . IN G R O S S O C O M M . D E T T A G L IO T O T . C O M M E R C IO R IS T .

G 5 0 G 5 1 G 5 2 * H J K L M N O P X IN G

A L B E R G . E

I T R A S P O R T I IN T E R M . F IN A N Z . A T T . IM M O B IL IA R I P U B B L IC A S A N IT A ' S E R V . P U B B L IC I P E R S O N A L E N O N A M M IN . IS T R U Z IO N E

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Provincia di Udine - Infortuni denunciati e indennizzati (2000-2004) Fonte: Inail (numeri indice: 2000=100)
120 115 110 105 100 95 90 85 80 2000 2001 2002 2003 2004

addetti Inail infortuni denunciati infortuni indennizzati

Alcune considerazioni finali possono essere tratte dallanalisi sommaria e su dati provvisori e parziali, per quanto rappresentativi, dellandamento degli infortuni sul lavoro nel 2006. La prima concerne la relazione generale tra landamento delleconomia regionale e le dinamiche infortunistiche, rispetto alla quale i dati provvisori sembrano indicare una sorta di positiva riapertura della forbice occupazione/eventi infortunistici. La relazione non evidentemente omogenea nei diversi territori, dove i dati complessivi mutano di segno, attribuendo una diminuzione a Trieste e Gorizia ed un aumento di infortuni a Udine e Pordenone. Nella realt dei contesti produttivi e dei servizi, peraltro, indicazioni positive emergono in specifici e rilevanti settori delleconomia friulana, come di quella giuliano-isontina, specie con riferimento allindustria ed alle costruzioni. Nellandamento degli anni 2000 si riscontra in tutte le province una tendenziale lieve diminuzione sia negli infortuni complessivamente denunciati sia negli indennizzati, che sembra aver inizio attorno al 2002 e rallentare a fine periodo (2006). Anche per questi motivi, lanalisi seguente svolta in buona misura sugli infortuni indennizzati, cio su quegli infortuni che hanno portato ad assenze e ripercussioni consistenti sulle persone e sulle organizzazioni produttive e di servizio.

3.2.Gli infortuni indennizzati nel Friuli Venezia Giulia

Lanalisi regionale degli infortuni indennizzati per settore economico mette in evidenza la prevalenza del settore industriale (39%) e di quello delle costruzioni (14%), ma, considerata la minore esposizione ai rischi dinfortunio, mostra una consistenza non irrilevante nei settori terziari (36% complessivamente).

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Friuli Venezia Giulia - Infortuni indennizzati per settore econom ico (2005) Com posizione percentuale Fonte: Inail

D ATO ASSE N TE A /B/C - AG R IC OLTU R A, 11% O/Q - ALTR I SE R VIZI P E SC A, E STR AZ. M IN E R ALI P U BBLIC I, OR G. 0% E XTR ATE R R ITOR IALI 2% N - SAN ITA' ESE R VIZI SOC IALI 4% M- ISTR U ZION E 0% L- P U BBLIC A AM M IN ISTR AZIO N E 3%

D - ATTIVITA' M AN IFATTU R IE R E 38%

E- E N E R G IA 1%

F- C OSTR U ZION I 14% J - IN TE R M E D IAZIO N E FIN AN ZIAR IA G- C OM M E R C IO 0% 9% R G H I ER ISTO R AN TI I - TR ASP OR TI E H - ALBE K - ATTIVITA' D E I SE R VIZI 4% C O M U N IC AZION I 7% 7%

Friuli Venezia Giulia - Andamento degli infortuni indennizzati per settore (2000-2005) Fonte: Inail (numeri indice: 2000=100)
130

120

110

100
D- A TTIV ITA 'M A NIFA TTURIERE

90

F - COSTRUZIONI G - COM M ERCIO H- A LBERGHI E RISTORA NTI I - TRA SPORTI E COM UNICAZIONI

80

K- A TTIV ITA ' DEI SERV IZI N - SA NITA ' E SERV IZI SOCIA LI Totale

70 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Landamento nel periodo 2000-2005 vede una minore riduzione degli infortuni nelle costruzioni e nel commercio rispetto agli altri settori delleconomia regionale.

La provincia di Gorizia Generalmente, le analisi degli infortuni sul lavoro a livello territoriale, presentano una sostanziale omogeneit tra le province con leccezione di quella di Gorizia, dove gli indici di frequenza e gravit appaiono pi elevati. Per tale motivo, nel seguito si propone unanalisi specifica per larea isontina. Lanalisi per province mostra a Gorizia come le attivit manifatturiere rappresentino quasi la met degli infortuni indennizzati, nonostante la progressiva riduzione generalmente verificatasi nel periodo 20002005.

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Provincia di Gorizia - Distribuzione Infortuni per Settore Economico (anno 2005) Fonte: Inail
M- IST R U ZIO N E N - SAN ITA' ESE R VIZI SOC IALI 0% 2% O - ALTR I SE R VIZI P U BBLIC I 2% [D ato assente] 8% A - AG R IC O LT U R A 0%

J - IN T E R M E D IAZIO N E U BBLIC A AM M IN IST R AZIO N E FIN AN ZIAR IA L - P 5% 0% K - SE R VIZI 5% I - TR ASP OR T I EC O M U N IC AZION I 5% H - ALBE R GH I ER ISTO R AN TI 2% G- C OM M E R C IO 7%

C- E STR AZIO N EM IN E R ALI 0% D - AT TIVITA' M AN IF ATT U R IE R E 49%

F- C OSTR U ZIO N I 14%

E- P R O D U ZIO N EE D ISTR IBU ZIO N EE N E R GIA 1%

Lanalisi per classi det nei due settori maggiormente a rischio dellindustria manifatturiera e delle costruzioni indica una distribuzione ampia degli eventi indennizzati
Provincia di Gorizia - Andamento infortuni nei principali settori economici (2000-2005) Fonte: INAIL (numeri indice: 2000=100)
110 100 90 80
D- ATTIVITA' M AN IFATTU R IE R E

70 60 50

F- C O STR U ZIO N I G- C O M M E R C IO I - TR ASP O R TI EC O M U N IC AZIO N I K - SE R VIZI L- P U BBLIC A AM M IN ISTR AZIO N E

2000

2001

2002

2003

2004

2005

Provincia di Gorizia - Infortuni indennizzati per classi d'et ATTIVITA' MANIFATTURIERE (anno 2005) Fonte: Inail
65 e oltre 0% 15 - 19 20 - 24 2% 7%

60 - 64 1% 55 - 59 3% 50 - 54 5% 45 - 49 10%

25 - 29 19% 30 - 34 20%

40 - 44 15%

35 - 39 18%

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Provincia di Gorizia - Infortuni indennizzati per classi d'et COSTRUZIONI (anno 2005) Fonte: Inail
55 - 59 4% 50 - 54 7% 60 - 64 65 e oltre 0% 15 - 19 2% 3%

20 - 24 11% 25 - 29 16%

45 - 49 9%

40 - 44 16% 35 - 39 17%

30 - 34 15%

Landamento nel periodo 2000-2005 evidenzia la generale riduzione avvenuta nellindustria (specie nella classe compresa tra i 20 e i 24 anni) e, al contrario, un andamento altalenante pressoch in tutte le classi det nel settore delle costruzioni.
Provincia di Gorizia - Andam ento degli infortuni per classi d'et (2000-2005) ATTIVITA' M ANIFATTURIERE Fonte: Inail
450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 15 - 19 20 - 24 25 - 29 30 - 34 35 - 39 40 - 44 45 - 49 50 - 54 55 - 59

Provincia di Gorizia - Andamento degli infortuni per classe d'et (2000-2005) COSTRUZIONI Fonte: Inail
90 80 15 - 19 70 60 50 40 30 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 20 - 24 25 - 29 30 - 34 35 - 39 40 - 44 45 - 49 50 - 54 55 - 59 60 - 64

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

3.3. Landamento degli infortuni sul Lavoro in Friuli Venezia Giulia (2003-2005): analisi di gravit semplificata e frequenze10 Eventi denunciati e definiti. Nel periodo sono stati denunciati 93.399 infortuni, con un calo tra il 2003 e il 2005 di oltre l8,5%. Tabella 1: Infortuni denunciati in FVG Anno 2003 2004 2005 Totale N 32.476 31.181 29.742 93.399 % 34,8 33,4 31,8 -4,0 -4,6

Di questi eventi sono stati oggetto di definizione 92.407 infortuni pari al 98,9% del totale. ANNO DEFINIZIONE Anno Denuncia 2003 2004 2005 TOTALE 2003 26.764 ----26.764 2004 5.282 27.061 --32.343 2005 350 3.880 25.381 29.611 2006 --93 3.596 3.689 TOTALE 32.396 31.034 28.977 92.407 % DEFINITI 99,8 99,5 97,4 98,9

Eventi definiti e eventi alla guida. Su un totale di 92407 infortuni 75895 (82,1%) accadono a dipendenti dellindustria e dei servizi, seguono i titolari, familiari, soci di aziende artigiane con 6193 (6,7%) eventi definiti e quindi gli studenti con 4763 (5,2%) infortuni definiti (grafico 1). Grafico 1.
0,12% 0,42% 3,22% 0,00% 0,01% 82,13%

5,15% 2,24% 6,70%

Dipendenti Industria / Artigianato Dipendenti stato Detenuti civili industria Agricoli trattamento agricolo Addetti servizi domestici e fam.
10

Titolari, familiari, soci di az. artigiana Studenti Agricoli in conseg. calamit nat. Agricoli trattamento industriale

a cura di P. Barbina, S. Birri, E. Clagnan, V. Patussi, C. Venturini. Nel capitolo si analizza landamento degli infortuni sul lavoro accaduti in FVG nel periodo 2003-2005 e indennizzati dallIstituto Assicuratore INAIL nel periodo 2003-2006. Lanalisi stata condotta sui flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni di cui allaccordo del luglio 2002. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Nella seconda parte dellanalisi (grafico 2) abbiamo eliminato gli infortuni accaduti alla guida, cio quelli accaduti in itinere, quelli che riconoscevano come forma di accadimento incidente a bordo di oppure incidente alla guida di e gli eventi riconducibili ai tipi di lavoro classificati INAIL nel gruppo 60: circolazione, attivit sportiva, attivit artistica, circolazione, con o senza mezzi di trasporto, attivit sportiva, artistica, altro tipo di lavoro del gruppo 60 non indicato sopra. Grafico 2.
0,12% 0,4 4% 3, 6 7% 0 ,0 0% 0 ,0 1% 8 4,48 %

2, 3 8% 1,7 5% 7,15 %

D ip e n d e n ti In d u s tria / A rtig ia n a to D ip e n d e n ti s ta to D e te n u ti c iv ili in d u s tria A g ric o li tra tta m e n to a g ric o lo A d d e tti s e rv iz i d o m e s tic i e fa m .

T ito la ri, fa m ilia ri, s o c i d i a z . a rtig ia n a S tu d e n ti A g ric o li in c o n s e g . c a la m it n a t. A g ric o li tra tta m e n to in d u s tria le

Nella prima tabella riportata la diminuzione negli infortuni complessivamente definiti e pertanto riconducibili ad eventi accaduti genericamente alla guida in quanto definiti o in itinere o per forma o per tipo di lavoro ad una delle classi indicate. Gli eventi riconducibili alla tipologia alla guida sono pari complessivamente al 26,2% ed il calo degli eventi risulta maggiormente evidente per quanto riguarda gli studenti (-65,9%) e i dipendenti conto stato (- 42,4%).
T u t t i g li in f o r t u n i d e f in it i N. 7 5 .8 9 5 6 .1 9 3 2 .0 6 6 4 .7 6 3 6 1 2 .9 7 6 392 115 9 2 .4 0 7 In fo r tu n i n o n a lla g u id a N. 5 7 .5 8 8 4 .8 7 6 1 .1 9 1 1 .6 2 5 5 1 2 .5 0 2 298 81 6 8 .1 6 7

T IP O L O G IA L A V O R A T O R E D ip e n d e n t i I n d u s t r ia / S e r v iz i T it o la r i, f a m ilia r i, s o c i d i a z . A r t ig . D ip e n d e n t i s t a t o S tu d e n ti D e t e n u t i c iv ili in d u s t r ia A g r ic o li in c o n s e g . C a l. n a t . A g r ic o li t r a t t a m e n t o a g r . A g r ic o li t r a t t a m e n t o in d . A d d e t t i s e r v iz i d o m e s t ic i e f a m . T o t a le

D iff . % - 2 4 ,1 - 2 1 ,3 - 4 2 ,4 - 6 5 ,9 - 1 6 ,7 0 - 1 5 ,9 -2 4 - 2 9 ,6 - 2 6 ,2

Per quanto riguarda i comparti i dati sono indicati per il 75,1% degli eventi e pi precisamente oltre a non essere indicati per gli addetti ai servizi familiari e domestici sono indicati nel 72,3% (pari a 54839 casi) dei dipendenti dellindustria/artigianato e nel 69,6% (pari a 64310 casi) dei titolari, familiari, soci di azienda artigiana. Sempre indicati nelle restanti tipologie di lavoratori. Analoga situazione accade se si tolgono gli eventi accaduti alla guida dove il comparto definito complessivamente nel 74,6%. Se consideriamo i primi 5 comparti interessati dagli eventi infortunistici complessivi questi sono i servizi (14.430 infortuni), la metalmeccanica (10.747 infortuni), le costruzioni (9.029 infortuni), gli infortuni della gestione conto stato (6.836 infortuni), e lindustria del legno (4.207 infortuni). Complessivamente questi eventi rappresentano il 65,2% degli eventi definiti.

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Se analizziamo i primi 5 comparti degli infortuni definiti e non accaduti alla guida troviamo gli stessi 5 comparti: la metalmeccanica (9.182 infortuni), i servizi (9.060 infortuni), le costruzioni (7.581 infortuni), il legno (3.580 infortuni) e la gestione conto stato (2.822 infortuni)
T u tti g li in f o r tu n i d e f in iti N % 3 .3 6 8 4 ,9 324 0 ,5 112 0 ,2 1 .1 5 5 1 ,7 807 1 ,2 100 0 ,1 4 .2 0 7 6 ,1 795 1 ,1 1 .2 8 5 1 ,9 141 0 ,2 1 .4 0 1 2 ,0 1 .7 0 7 2 ,5 1 0 .7 5 7 1 5 ,5 547 0 ,8 1 .9 9 6 2 ,9 324 0 ,5 9 .0 2 9 1 3 ,0 3 .3 2 6 4 ,8 2 .5 1 6 3 ,6 3 .5 9 2 5 ,2 1 4 .3 3 0 2 0 ,7 6 .8 3 6 9 ,9 698 1 ,0 6 9 .3 5 3 1 0 0 ,0 In f o r tu n i n o n a lla g u id a N % 2 .8 0 0 5 ,5 266 0 ,5 92 0 ,2 926 1 ,8 658 1 ,3 88 0 ,2 3 .5 8 0 7 ,0 678 1 ,3 1 .0 9 7 2 ,2 122 0 ,2 1 .2 1 9 2 ,4 1 .5 0 9 3 ,0 9 .1 8 2 1 8 ,1 403 0 ,8 1 .5 8 9 3 ,1 239 0 ,5 7 .5 8 1 1 4 ,9 2 .3 9 2 4 ,7 1 .4 2 8 2 ,8 2 .5 5 4 5 ,0 9 .0 6 0 1 7 ,8 2 .8 2 2 5 ,6 554 1 ,1 5 0 .8 3 9 1 0 0 ,0

S e tt o r e 0 0 A g r ic o ltu r a 0 1 A g r in d u s tr ia e p e s c a 0 2 E s tr a z io n i m in e r a li 0 3 In d u s tr ia A lim e n ta r e 0 4 In d u s tr ia T e s s ile 0 5 In d u s tr ia C o n c ia r ia 0 6 In d u s tr ia L e g n o 0 7 In d u s tr ia C a r ta 0 8 In d u s tr ia C h im . e P e tr o lio 0 9 In d u s tr ia G o m m a 1 0 In d . T r a s f . n o n m e ta llif e r i 1 1 In d u s tr ia M e ta lli 1 2 M e ta lm e c c a n ic a 1 3 In d u s tr ia E le t tr ic a 1 4 A ltr e in d u s t r ie 1 5 E le t tr ic it G a s A c q u a 1 6 C o s tr u z io n i 1 7 C o m m e r c io 1 8 T r a s p o r ti 1 9 S a n ita 2 0 S e r v iz i 2 1 C o n to S t a to 9 9 C o m p a r t o n o n d e te r m in a b . T o t a le

D if f . % - 1 6 ,9 - 1 7 ,9 - 1 7 ,9 - 1 9 ,8 - 1 8 ,5 -1 2 - 1 4 ,9 - 1 4 ,7 - 1 4 ,6 - 1 3 ,5 -1 3 - 1 1 ,6 - 1 4 ,6 - 2 6 ,3 - 2 0 ,4 - 2 6 ,2 -1 6 - 2 8 ,1 - 4 3 ,2 - 2 8 ,9 - 3 6 ,8 - 5 8 ,7 - 2 0 ,6 - 2 6 ,7

Complessivamente rappresentano il 63,4% degli eventi cos definiti. Per quanto riguarda il calo dovuto agli eventi accaduti alla guida questi pari complessivamente al 26,7%, con punte del 58,7% nella gestione per conto stato, 43,2% nei trasporti e 36,8% nei servizi. Gli eventi definiti hanno dato origine a diverse definizioni.
T ip o D e f in iz io n e F r a n c h ig ia M o r t e c o n s u p e r s t iti M o r t e s e n z a s u p e r s t it i N e g a t iv a In a b . P e rm a n e n te R e g o la r i s e n z a in d e n n iz z o In a b . T e m p o ra n e a T o ta le T u tti g li in fo r tu n i d e fin iti N % 2 1 .1 9 7 2 2 ,9 56 0 ,1 28 0 ,0 1 0 .4 6 6 1 1 ,3 2 .2 7 3 2 ,5 4 .9 0 1 5 ,3 5 3 .4 8 6 5 7 ,9 9 2 .4 0 7 1 0 0 ,0 In fo r t u n i n o n a lla g u id a N % 1 6 .1 3 5 2 3 ,7 26 0 ,0 14 0 ,0 6 .7 3 5 9 ,9 1 .5 6 6 2 ,3 1 .9 4 5 2 ,9 4 1 .7 4 6 6 1 ,2 6 8 .1 6 7 1 0 0 ,0 D if f % -2 3 ,9 -5 3 ,6 -5 0 -3 5 ,6 -3 1 ,1 -6 0 ,3 -2 1 ,9 -2 6 ,2

Complessivamente negativi sono risultati 10.466 infortuni (11,3%), in franchigia (ossia con inabilit temporanea < 3gg) 21197 infortuni (22,9%) e hanno dato origine a sola inabilit temporanea superiore ai 3gg, 53486 infortuni (57,9%). Se togliamo gli incidenti alla guida invece interessante notare come diluiscano di oltre il 50,0% gli eventi mortali a fronte del calo complessivo gi indicato pari al 26,2% (24.240 infortuni). Eventi definiti rilevanti, indennizzabili, disabilitanti, mortali. Lanalisi degli infortuni prosegue definendo 4 gruppi complessivi: - tutti gli eventi rilevanti ossia gli eventi che dessero origine ad uninabilit temporanea > 40gg o ad un riconoscimento di inabilit permanente, ovvero ad esito mortale; - tutti gli eventi indennizzabili ossia gli eventi che dessero origine ad uninabilit inabilit permanente 6%, ovvero ad esito mortale;
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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

- tutti gli eventi disabilitanti, intendendo nel termine gli eventi che dessero origine ad uninabilit temporanea permanente 33%, ovvero ad esito mortale; - tutti gli eventi mortali ossia tutti gli infortuni con esito mortale. Esaminando le differenze che ci sono tra il gruppo degli eventi definiti non alla guida e tutti gli eventi definiti rilevanti, si pu notare che gli eventi accaduti a studenti tendono a sparire nel gruppo degli infortuni rilevanti. Solo lo 0,7% degli infortuni definiti ed accaduti a studenti rientra tra il gruppi definito come eventi rilevanti.
T IP O L O G IA L A V O R A T O R E D ip e n d e n t i I n d u s t r ia / S e r v iz i T it o la r i, f a m ilia r i, s o c i d i a z . a r t ig ia n a D ip e n d e n t i s t a t o S tu d e n ti A g r ic o li t r a t t a m e n t o a g r ic o lo A g r ic o li t r a t t a m e n t o in d u s t r ia le A d d e t t i s e r v iz i d o m e s t ic i e f a m . T o t a le N 7 .2 3 8 992 67 11 551 70 24 8 .9 5 3 % 8 0 ,8 1 1 ,1 0 ,7 0 ,1 6 ,2 0 ,8 0 ,3
% s u to t n o n " a lla g u id a "

1 2 ,6 2 0 ,3 5 ,6 0 ,7 22 2 3 ,5 2 9 ,6 1 3 ,1

Per quanto attiene al comparto, gli infortuni accaduti non alla guida che assumono la tipologia di rilevanti sono il 17,4% con un range compreso tra l11,5 e 28,5% se si esclude la gestione per conto stato che raggruppa al suo interno gli eventi accaduti a studenti. Aggravandosi le conseguenze dellevento la differenza registrata nella completezza dei dati forniti tra tipologia di lavoratore e comparto di appartenenza tende ad annullarsi.
S e tto re 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 99 To A g r ic o lt u r a A g r in d u s t r ia e p e s c a E s t r a z io n i m in e r a li I n d u s tr ia A lim e n t a r e I n d u s t r ia T e s s ile I n d u s tr ia C o n c ia r ia I n d u s tr ia L e g n o I n d u s tr ia C a r t a I n d u s t r ia C h im ic a e P e t r o lio I n d u s tr ia G o m m a I n d . T r a s f . N o n m e t a llif e r i I n d u s tr ia M e t a lli M e t a lm e c c a n ic a I n d u s tr ia E le tt r ic a A lt r e in d u s t r ie E le t tr ic it G a s A c q u a C o s t r u z io n i C o m m e r c io T ra s p o rti S a n it a S e r v iz i C o n to S ta to C o m p a r to n o n d e t e r m in a b ile ta le N 621 58 22 182 78 14 640 140 165 23 173 277 1 .4 9 9 72 183 68 1 .5 7 5 341 393 526 1 .6 5 0 78 62 8 .8 4 0 % 7 0 0 2 0 0 7 1 1 0 2 3 17 0 2 0 17 3 4 6 18 0 0 100 ,0 ,7 ,2 ,1 ,9 ,2 ,2 ,6 ,9 ,3 ,0 ,1 ,0 ,8 ,1 ,8 ,8 ,9 ,4 ,0 ,7 ,9 ,7 ,0
% s u to t n o n " a lla g u id a "

2 2 ,2 2 1 ,8 2 3 ,9 1 9 ,7 1 1 ,9 1 5 ,9 1 7 ,9 2 0 ,6 15 1 8 ,9 1 4 ,2 1 8 ,4 1 6 ,3 1 7 ,9 1 1 ,5 2 8 ,5 2 0 ,8 1 4 ,3 2 7 ,5 2 0 ,6 1 8 ,2 2 ,8 1 1 ,2 1 7 ,4

Se poi analizziamo i 4 gruppi sopra indicati notiamo alcune differenze. Innanzitutto la tipologia di definizione risente delle esclusioni fatte nei diversi passaggi. Lesclusione degli eventi con sola inabilit temporanea e degli eventi con inabilit permanente che non d origine ad un indennizzo INAIL (inabilit permanente < 6%) comporta un dell82,1%, mentre se si considerano gli eventi disabilitanti questi sono solo lo 0,8% degli eventi rilevanti ( -99,2%).
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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Tipo Definizione Morte con superstiti Morte senza superstiti Inab. Permanente Regolari senza indennizzo Inab. Temporanea Totale

rilevanti N % 26 0,3 14 0,2 1566 17,5 54 0,6 7293 81,5 8953

indennizz.li N % 26 1,6 14 0,9 1566 97,5 ----1606

disabilitanti N % 26 35,6 14 19,2 33 45,2 ----73

mortali N 26 14 ------40 % 65 35

Nella torta successiva sono illustrati complessivamente gli infortuni in base al gruppo come sopra definito. Per quanto riguarda lo stesso periodo i SPSAL delle ASS territoriali hanno indagato il 2,49% di questi eventi.

1,66% 7,95%

0,04% 0,04% 26,23%

39,33%

7,29%

17,46%

"Alla guida" Franchigia Inab. Temp. > 40g Perm < 6% Disabili (Inab. Perm > 33%)

Negativa Inab. Temp. < 40gg Inab. Perm 6-33% Mortali

Analisi di gravit semplificata11 Nelle tabelle per singola provincia i dati di ogni comune, riportando gli addetti del 2004 e gli infortuni denunciati per il periodo 2003-2005. Sono stati riportati i dati regionali, provinciali e dei comuni che presentavano oltre 500 lavoratori complessivi, ovvero 100 lavoratori per i comparti oggetto di approfondimento specifico (metalmeccanica e legno). I lavoratori indicati sono quelli riportati nei citati flussi informativi INAIL, ISPESL, Regioni e pertanto non sono indicati i lavoratori iscritti alle gestioni agricoltura e conto stato. I comuni in cui il fenomeno si discostava di oltre il 20% rispetto al dato medico regionale, che indica nell11,0% il numero di infortuni denunciati per le citate gestioni, sono stati riportati in corsivo. I dipendenti sono attributi al comune in cui la ditta ha comunicato allINAIL la propria posizione assicurativa territoriale (PAT), mentre per gli eventi sono indicati tutti gli infortuni registrati nel comune (comune evento). Pertanto il dato risente del fenomeno della mobilit dei lavoratori sul territorio. Gli indici sono stati cos calcolati:
Abbiamo qui preso in considerazione tutti gli eventi denunciati allINAIL nel triennio 2003-2005 (93399 infortuni) e calcolato la loro frequenza complessiva di accadimento rispetto alla popolazione occupata nellanno 2004 (ultimo anno per cui i dati INAIL forniscono il dato relativo ai dipendenti pari a 399237 occupati). Inoltre in base alla definizione di questi dati stato calcolato lindice di gravit. Nellelaborazione si sono utilizzati i dati forniti dai nuovi flussi informativi INAILISPESL-Regioni. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
11

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Indice di frequenza = (N. infortuni denunciati 2003-2005/(n. addetti 2004*3))*100 Indice di gravit = ((Giornate perse per infortunio ed indennizzate INAIL + ( % inabilit permanenti riconosciute * 75)+( eventi definiti mortali * 7500) / (N. addetti 2004 *3 *1700))*1000. Il dato dellindice di gravit perci stato calcolato attribuendo ad ogni lavoratore 1700 ore annue. Non si voluto comunque indicare il dato numerico ma lo scostamento dal dato regionale cosi indicato:

SCOSTAMENTO - 20% (-20% -10%] (-10% + 10%] (10% 20%] > 20 %

SFONDO

PROVINCIA TRIESTE GORIZIA PORDENONE UDINE REGIONE FVG

N. DIP. TOT 2004 82.465 40.977 108.760 167.035 399.237

N. INDICE DI INFORTUNI FREQUENZA 2003-2005 17.323 7,0 14.218 11,6 25.151 7,7 36.707 7,3 93.399 7,8

INDICE DI GRAVITA 2,36 3,02 2,32 2,51 2,48

Lanalisi per province indica una distribuzione omogenea degli indici di frequenza e di gravit, con leccezione della provincia di Gorizia, che in entrambi i casi presenta indici pi elevati. Nella provincia di Trieste uno scostamento negativi si riscontra nel comune di Duino Aurisina sotto il profilo del la gravit.

PROVINCIA DI TRIESTE DUINO AURISINA MUGGIA SAN DORLIGO DELLA V. SGONICO TRIESTE

N. INFORTUNI 2003N. DIP. TOT 2004 2005 2.041 2.459 428 442

INDICE DI FREQUENZA

INDICE DI GRAVITA

3.735 909 72.899

681 66 15.679

Nella provincia di Gorizia unincidenza elevata degli indici di gravit e frequenza si riscontra in modo diffuso, mentre in quella di Pordenone si segnalano le zone a pi elevata industrializzazione.

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PROVINCIA DI GORIZIA CORMONS GORIZIA GRADISCA GRADO MARIANO MONFALCONE ROMANS RONCHI SAVOGNA STARANZANO VILLESSE PROV. DI PORDENONE AVIANO AZZANO DECIMO BRUGNERA BUDOIA CANEVA CASARSA DELLA DELIZIA CHIONS CORDENONS FIUME VENETO FONTANAFREDDA MANIAGO MEDUNO MONTEREALE VALC. MORSANO AL TAG. PASIANO DI PORDENONE POLCENIGO PORCIA PORDENONE PRATA DI PORDENONE PRAVISDOMINI ROVEREDO IN PIANO SACILE S. GIORGIO DELLA R. SAN QUIRINO SAN VITO AL TAG. SEQUALS SESTO AL REGHENA SPILIMBERGO TRAVESIO VALVASONE ZOPPOLA

N. DIP. TOT 2004 2.091 13.408 1.499 2.153 525 11.209 1.265 3.259 627 830 1.059

N. INFORTUNI 2003-2005 577 2.935 384 641 147 6.910 321 629 100 221 373 N. INFORTUNI 2003-2005 1054 703 734 112 236 384 529 654 644 951 1737 167 374 262 627 234 1322 5059 795 254 487 1061 418 471 1943 203 442 1205 177 268 640

INDICE DI FREQUENZA

INDICE DI GRAVITA

N. DIP. TOT 2004 3970 3671 4435 577 1152 1400 2261 2907 4899 4288 4741 566 844 793 2843 617 8054 28303 4511 1082 1591 4669 743 1976 5190 692 1897 3369 563 987 2242

INDICE DI FREQUENZA

INDICE DI GRAVITA

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Nella provincia di Udine, gli indici di frequenza e di gravit pi elevati sono relativamente contenuti nella diffusione territoriale. N. INDICE DI INDICE DI N. DIP. TOT INFORTUNI FREQUENZA GRAVITA PROVINCIA DI UDINE 2004 2003-2005 AIELLO DEL FRIULI 512 166 AMARO 956 183 AQUILEIA 533 138 ARTEGNA 544 99 ATTIMIS 686 162 BAGNARIA ARSA 726 146 BASILIANO 1667 224 BUJA 1869 363 BUTTRIO 4379 515 CAMPOFORMIDO 2689 525 CASSACCO 546 121 CASTIONS DI STRADA 855 213 CERVIGNANO 2499 789 CIVIDALE 4346 1336 CODROIPO 3807 895 CORNO DI ROSAZZO 694 163 COSEANO 1007 240 FAGAGNA 1809 408 FIUMICELLO 818 159 GEMONA 2993 745 GONARS 895 194 LATISANA 2504 696 LIGNANO SABBIADORO 3441 904 MAGNANO 622 169 MAJANO 1739 317 MANZANO 4261 734 MARTIGNACCO 2484 509 MOIMACCO 897 231 MORTEGLIANO 991 232 OSOPPO 2421 748 PAGNACCO 560 144 PALMANOVA 3604 607 PASIAN DI PRATO 4142 305 PAVIA DI UDINE 2950 674 POCENIA 1168 227 POVOLETTO 1129 245 POZZUOLO DEL FRIULI 2606 674 PRADAMANO 1261 270 PREMARIACCO 1571 334 REANA DEL ROJALE 1900 541 REMANZACCO 1536 470 RIVIGNANO 1336 221 RONCHIS 666 127 SAN DANIELE 5035 908 S. GIORGIO DI NOGARO 3952 977 SAN GIOVANNI AL NAT. 4678 714
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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

SAN PIETRO AL NAT. SAN VITO AL TORRE SEDEGLIANO TALMASSONS TARCENTO TARVISIO TAVAGNACCO TOLMEZZO TORVISCOSA TRICESIMO TRIVIGNANO UDINESE UDINE VARMO VENZONE VILLA SANTINA

593 513 950 708 1916 1410 5075 5559 1243 1220 563 35723 677 1388 561

144 116 322 107 332 393 743 1409 346 206 122 8039 173 76 147

I settori della metalmeccanica e del legno presentano diversificazioni provinciali negli indici di frequenza e gravit. Comparto Metalmeccanica N. INFORTUNI 2003-2005 963 3500 2868 3426 10757 INDICE DI FREQUENZA 9,9 16,0 6,6 6,7 8,5 INDICE DI GRAVITA 4,85 5,43 2,61 3,28 3,54

PROVINCIA TRIESTE GORIZIA PORDENONE UDINE REGIONE FVG Comparto Industria legno

N. DIP. TOT 2004 3228 7271 14442 17149 42091

PROVINCIA TRIESTE GORIZIA PORDENONE UDINE REGIONE FVG

N. DIP. TOT 2004 470 1124 9917 10989 22501

N. INFORTUNI 2003-2005 110 246 1859 1992 4207

INDICE DI FREQUENZA 7,8 7,3 6,2 6,0 6,2

INDICE DI GRAVITA 5,58 3,05 2,25 2,68 2,57

Nella metalmeccanica il range dellindice di frequenza varia dal 6,6% di Pordenone, al 6,7% di Udine, al 9,9% di Trieste, al 16,0% di Gorizia, per un valore medio regionale dell8,5%. Lindice di gravit, nello stesso settore e periodo, a fronte di un valore medio regionale del 3,54 per ogni mille addetti, oscilla dal 2,61 per mille di Pordenone, al 3,28 di Udine, al 4,85 di Trieste, fino al 5,43 di Gorizia. Nellindustria del legno, significativo per addetti nelle province di Udine e Pordenone, lindice di frequenza compreso tra il 6,0% ed il 6,2%, mentre quello di gravit si colloca tra il 2,25 ed il 2,68 per mille.

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

4.

La mappa dei rischi nel Friuli Venezia Giulia

4.1. Lo scenario produttivo Le caratteristiche ambientali, linfrastrutturazione, lo sviluppo delle urbanizzazioni e degli insediamenti produttivi definiscono nel Friuli Venezia Giulia tre sotto-sistemi regionali orizzontali, che sotto il profilo socioeconomico sembrano riflettere destinazioni (e prospettive) economiche e sociali, adatte a rappresentare per sotto-insiemi il sistema regionale, anche in funzione di una macromappatura dei rischi di infortunio sul lavoro. I tre sotto-insiemi sono: a. il sistema costiero-confinario, che comprende la fascia costiera regionale e larea giulianoisontina; b. il sistema centrale (della pianura friulana), che congiunge larea pordenonese dai confini con il Veneto con larea udinese; c. il sistema montano e pedemontano.

Sistema montano e pedemontano

Sistema Centrale

Sistema Costiero-Confinario

Il sistema costiero-confinario caratterizzato dalla presenza delle maggiori infrastrutture del trasporto, porti, autoporti e interporto, aeroporto, reti ferroviarie, stradali e autostradale, che concorrono ad unincidenza di addetti al settore dei trasporti doppia (15% circa) rispetto agli altri due sistemi (7-8% circa). Lo stesso sistema racchiude le due localit a netta vocazione turistica (Lignano e Grado), che contano il 75% delle presenze turistiche del Friuli-Venezia Giulia e di conseguenza, operando quasi esclusivamente nella stagione estiva, sono caratterizzate da unelevata presenza stagionale di addetti al turismo. Il sistema industriale della pianura friulana (ma anche di parte del sistema pedemontano e montano) costituisce uno dei pilastri economici del Friuli Venezia Giulia. In questa area si ritrovano i

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

distretti industriali consolidati della regione. Nello stesso sistema, lartigianato di produzione ha assunto proporzioni di riguardo. Lo sviluppo dei servizi e una dimensione non trascurabile dellagricoltura, determinano un sistema produttivo tendenzialmente completo. Il sistema pedemontano e montano presenta potenzialit e problematiche tipiche di unarea che ha lottato con lo spopolamento, ma che pu ritrovare linee e filiere di sviluppo, sia nei settori produttivi che nei servizi. Il sistema presenta non di rado criticit occupazionali, ha una certa caratterizzazione nel commercio e nel turismo, nelle costruzioni e nellagricoltura, ma anche unalta presenza del settore manifatturiero industriale e artigianale, non molto distante dallincidenza industriale nel sistema centrale. La cartina a fianco evidenzia la distribuzione sul territorio regionale dei sistemi industriali a maggiore concentrazione, centrati sulla pianura friulana delle province di Udine e Pordenone e distribuiti, per insiemi minori, nella montagna e nella bassa friulana, nonch nelle province di Gorizia e Trieste. Nelle province di Udine e Pordenone i settori UD prevalenti sono quelli della metalmeccanica PN e del legno, presenti anche in provincia di GO Gorizia, con un rilievo particolare per la cantieristica, ed in quella di Trieste, dove una certa diversificazione produttiva vede emergere il settore alimentare. Su circa TS 500.000 occupati complessivi nella regione, circa 140.000 lo sono nellindustria manifatturiera, per unincidenza di poco inferiore al 30%, dei quali circa 115.000 nelle province di Udine e Pordenone e i restanti 25.000 in quelle di Trieste e Gorizia. 4.2. La distribuzione territoriale degli infortuni Allo scenario produttivo complessivo descritto in precedenza fanno riferimento le mappature del fenomeno degli infortuni sul lavoro, che possono risultare introduttive rispetto ad analisi territoriali pi approfondite. Friuli Venezia Giulia - Indici di frequenza degli infortuni (periodo 2003-2005, media FVG 7,8%) Friuli Venezia Giulia - Indici di gravit degli infortuni (periodo 2003-2005, media FVG 2,48 x 1000)

7,3% PN UD 11,6% GO TS 7,7% 7,0%

2,51 x 1000 PN UD 3,02 x 1000

GO TS 2,32 x 1000 2,36 x 1000

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Provincia di Gorizia Indici di gravit e di frequenza rilevanti (2003-2005, indici +20% rispetto alla media regionale)

Provincia di Pordenone Indici di gravit e di frequenza rilevanti (2003-2005, indici +20% rispetto alla media regionale)

Villesse

Monfalcone

Grado

Settori prevalenti: Grado, turismo; Monfalcone, cantieristica; Villesse, industria.

Comuni interessati: Maniago, Meduno, Montereale, Morsano, Polcenigo, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della R., San Quirino, San Vito, Spilimbergo, Zoppola (settore prevalente: industria) Provincia di Trieste Indici di gravit e di frequenza rilevanti (2003-2005, indici +20% rispetto alla media regionale)

Provincia di Udine Indici di gravit e di frequenza rilevanti (2003-2005, indici +20% rispetto alla media regionale)

Comuni interessati: Aiello, Buja, Cassacco, Comune interessato: Duino Aurisina (settore Cervignano, Cividale, Coseano, Fiumicello, prevalente: industria) Latisana, Osoppo, Pagnacco, Povoletto, Pozzuolo, Reana, Remanzacco, San Pietro al N., Sedegliano, Varmo, Villa Santina (settori prevalenti: industria, agricoltura, artigianato, costruzioni)

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Gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia - Rapporto 2007

Friuli Venezia Giulia Sistemi industriali e distribuzione dei maggiori indici di frequenza e gravit (2003-2005, indici +20% rispetto alla media regionale)

UD PN GO

TS

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