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Obiettivi:

1. 2.

Promuovere la salute individuale e della comunit Promuovere una mobilit sostenibile e sicura

Strumenti:
1. 2.

Pianificazione urbanistica e progettazione edilizia Formulazione dei pareri igienico-sanitari da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASS

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

Non unattivit esclusiva della sanit Si riferisce ad un concetto positivo di salute (non assenza di
malattia, ma il pieno godimento del benessere fisico, psichico, economico e sociale)

un processo sociale, nel quale svolgono un ruolo strategico tutti i soggetti istituzionali ( la salute in tutte le politiche) e non (guadagnare salute) Mira a ri-orientare in senso favorevole alla salute tutti i setting (strutture, organizzazioni, cultura)

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

Ambientale: Economica: Sociale:

impatto delle pianificazioni sullambiente

impatto delle decisioni sulleconomia del contesto

inclusione di tutti i soggetti e impatto delle pianificazioni sullo stato di salute

Istituzionale:

modelli partecipativi

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

Obiettivo: redarre un documento/linea guida sulla

mobilit sostenibile e sicura in ambito urbano


Composizione: D.C.S.P.S., Federsanit ANCI, ANCI,

Dipartimenti di Prevenzione ASS, DD.CC. Ambiente e lavori Pubblici, Mobilit e infrastrutture di trasporto, pianificazione territoriale, autonomie locali e sicurezza, ARPA, UPI, Comuni, Ceformed, Ordine regionale degli Architetti, rete regionale Citt Sane.

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

Deve assicurare laccessibilit ai luoghi da parte delle persone senza mettere in pericolo gli equilibri ambientali e la salute umana. Definisce i criteri di riferimento per la pianificazione territoriale per promuovere la salute e la mobilit sostenibile Individua un sistema di indicatori chiave focalizzato sugli aspetti principali della sostenibilit, utilizzabile da parte di unamministrazione comunale, anche per valutare gli effetti delle azioni intraprese.

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

5
1.

aree tematiche

Qualit ed efficienza del sistema di mobilit: Qualit dellaria e prevenzione del rumore Sicurezza del sistema di mobilit urbana:

capacit del sistema di mobilit di promuovere laccessibilit ai luoghi attraverso modalit sostenibili

2. 3.

gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte, specie tra i giovani. LU.E. si data lobiettivo di dimezzare entro il 2010 il numero di incidenti stradali e quello delle vittime e dei feriti.

4.

5.

Vivibilit sociale nellambiente urbano e qualit del patrimonio urbano verde Tutela delle persone (bambini, anziani, disabili)
dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

La mobilit ciclo-pedonale rappresenta una valida alternativa ed esprime rilevanti vantaggi sia ambientali (riduzione delle emissioni inquinanti e consumo di risorse finite) che di salute (contrasto della sedentariet).

a.

Metri per cittadino di percorsi ciclo-pedonali sicuri: lunghezza di marciapiedi e piste ciclabili utilizzabili per raggiungere i servizi (scuole, ambulatori, farmacie,ecc.) Spostamento dei residenti: % spostamenti sistematici a piedi. In bici, auto, mezzi pubblici, ecc.; definizione ISTAT

b.

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

a.

Esposizione a inquinanti atmosferici: (sono indicatori


raccomandati dallOMS) concentrazione media annua e numero di superamenti dei limiti di legge per NO, NO2, Nox, PM10, PM2,5; valore medio annuo di benzene; concentrazione media annuale del valore massimo giornaliero della media mobile di O3

b.

Numero di residenti entro 300 metri dalle strade ad alta densit di traffico: (autostrade e strade urbane con media di veicoli
die >10.000)

c.

Zonizzazione acustica:
omogenee di clima acustico.

divisione del territorio comunale in zone

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

La regione FVG presenta rispetto alla media nazionale indicatori sfavorevoli in riferimento agli incidenti stradali. La letteratura scientifica conferma che gli incidenti stradali sono eventi evitabili se si adottano interventi sui fattori ambientali, strutturali e comportamentali che li determinano.

a.

Dati incidenti stradali georiferiti: in Regione stato realizzato un


sistema di monitoraggio integrato con georeferenziazione sia degli eventi sia degli esiti sanitari, consultabile dai Comuni tramite tecnologie WebGIS.

b.

Lunghezza strade urbane di attraversamento:

misura delle strade ad elevato volume di transito che passano allinterno dei centri urbani.

Accessi stradali sicuri alle nuove aree residenziali d. Discontinuit dei percorsi ciclo-pedonali: punti di interruzione.
c.
dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

La facilit di accesso alle aree ricreative libere e ai servizi pubblici diviene requisito essenziale per migliorare la qualit della vita. Tale facilit di accesso correlata alla ridotta distanza di tali siti dalla residenza dei potenziali utilizzatori e dallassenza di ostacoli (marciapiedi idonei, attraversamenti pedonali in sicurezza,.). Tale requisito evita il ricorso sistematico ai mezzi privati di trasporto e al contempo offre luoghi di socializzazione. Per definire laccessibilit lAgenzia Europea per lAmbiente e lISTAT utlizzano il concetto di un quarto dora di cammino (sostanzialmente 500 metri a piedi per una persona anziana)

Mq per cittadino di verde comunale fruibile o accessibile: b. Mq per cittadino di verde di vicinato (di quartiere) fruibile c. Numero di servizi per cittadino facilmente accessibili (MMG,
a.

PLS, farmacia, punti prelievo, fermata dei mezzi di trasporto pubblico, scuole, negozi alimentari, edicole, isole ecologiche,)
dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

a.

Numero di servizi per cittadino

(scuole, ambulatori, negozi di vicinato, TPL,..) facilmente raggiungibili dagli utenti deboli a piedi o in bicicletta in sicurezza.

b.

Numero di scuole

lontano da strade ad elevato flusso di traffico

c.

Partecipazione a progetti di mobilit sostenibile:

ad esempio, gruppi di cammino, pedibus, chiamaME, trasporto a chiamata, ecc. Sostanzialmente si ricerca la % di persone, che potenzialmente usufruiscono di un determinato servizio, ne facciano realmente uso saltuario o costante nel tempo (% di persone che usufruiscono rispetto ai target di riferimento).

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

Obbligo di legge per tutti i piani e/o programmi che hanno impatto sullambiente preliminare e nel tempo

Prevede precise fasi: a. Elaborazione del Rapporto Ambientale (analisi del contesto e dellimpatto delle azioni programmate) b. Consultazioni c. Decisione d. Informazione e. Monitoraggio

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

Rapporto Ambientale Consultazioni Informazione Monitoraggio

dott. Cavallini - Gorizia 5 ottobre 2010

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