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ALLA RICERCA DELLA LIQUIDITA PERDUTA Data: Luned, 13 maggio @ 08:59:04 CEST Argomento: Economia DI MARCO DELLA LUNA

marcodellaluna.info Il sistema-paese soffre di arretratezza tecnologica e infrastrutturale, di inefficienza e dispendiosit della macchina amministrativa, di lentezza e corruzione di quella giudiziaria, di costi elevati di una politica e di una burocrazia ampiamente parassitarie, per non parlare dellinfluenza istituzionale della criminalit organizzata e, ovviamente, della insostenibile pressione fiscale. Il male di fondo, che toglie i mezzi anche per affrontare gli altri mali, e da cui direttamente dipendono insolvenze, fallimenti, licenziamenti, crollo di speranza, investimenti e consumi, per un altro, ossia la carenza di mezzi monetari, il costo eccessivo (rispetto ai paesi competitori) del denaro, le difficolt ad ottenere credito. Una carenza crescente, sempre crescente, che, attraverso la deflazione, rende sempre pi oneroso, difficile o impossibile, il pagamento degli interessi e dei debiti. E delle imposte. E dei contributi. Non dimenticate che la Corte dei Conti ha rilevato che molti enti pubblici sono morosi di parecchi miliardi di versamenti contributivi allInpdap-Inps. Corre voce, forse gonfiata, che questa mina esploder presto. Immaginiamo una pozza in cui lacqua stia calando lentamente progressivamente. I pesci rossi, gialli e verdi boccheggiano. Perch cala lacqua nella pozza? In parte evapora, in parte defluisce seguendo rigagnoli, in parte la parte maggiore si raccoglie in una cavit nascosta sotto il fondo dello stagno. I pesci non hanno pi lo strumento della creazione di liquido e non possono usarlo per compensare lacqua che se ne va. Hanno ancora lo strumento fiscale, con cui possono distribuire lacqua diversamente tra pesci rossi, gialli, verdi ossia, tra settore pubblico e privato, tra nord e sud ma non possono trattenerla n rabboccarla. Anzi, le misure fiscali tendono a far aumentare la fuga dei liquidi e scoraggiano gli investimenti stranieri. La gente comune non ha ben chiaro che i soldi che lo Stato prende con imposte e con la lotta allevasione sono soldi che semplicemente si spostano allinterno della pozza, ma non aumentano la quantit di liquidi disponibile, quindi non alzano il livello dellacqua nella pozza, ma semmai accelerano il suo deflusso. Lacqua che evapora sono quei capitali miliardi di Euro che si spostano allestero e vengono investiti in modi tali da sottrarsi al fisco nazionale (vedi scandalo Offshore-Leaks: 32.000 miliardi di dollari scoperti sinora, ovviamente in ambito globale). Lacqua che defluisce nei rigagnoli sono i liquidi che vanno allestero come pagamenti di interessi e capitali (disavanzo commerciale), come rimesse degli immigrati (pensiamo particolarmente ai cinesi), come trasferimenti netti a favore di

UE, MES, etc. Su queste perdite di liquidi si pu intervenire, ma solo marginalmente e non certo risolutivamente, anche perch per attrarre liquidit dallestero mediante saldi attivi della bilancia commerciale, turismo e investimenti, dovremmo svalutare rispetto ai partners, ma questa opzione preclusa dallEuro, dalla cessione del controllo sui cambi. Il calo del livello dellacqua continuer inevitabilmente e mortalmente. Possiamo ritardare il calo, guadagnare qualche mese, ma non fermarlo, non cambiare lesito, e lesito che i pesci moriranno uno dopo laltro, sempre pi velocemente. Lo stanno gi facendo. Diversamente dai pesci della pozza USA e della pozza del Sol Levante, noi non possiamo creare acqua per ristabilire il livello vitale, poich anche questo potere labbiamo trasferito alla BCE, la quale, per statuto, non pu fare interventi di questo tipo, che invece fanno la Fed con Obama e la BoJ con Shinzo Abe. La BCE e altri istituti internazionali ed esteri intervengono abbassando i tassi e dando denaro fresco alle banche e al settore finanziario, per questa liquidit non arriva, sostanzialmente alla pozza, ai pesci, alleconomia reale rimane dei circuiti finanziari, in impieghi che non pagano tasse nel Paese, perch le banche usano quei soldi non per prestiti alleconomia reale, ma per chiudere buchi di bilancio (contenzioso sommerso) e per investimenti speculativi, pi redditizi e sicuri in unepoca di depressione con outlook sfavorevole. Anche i tassi rimangono alti e handicappanti nella competizione internazionale. In conclusione, le possibilit di intervento sono scarse, marginali e nessuna idonea a risanare la situazione e a rilanciare leconomia. Il dibattito attuale quindi improduttivo. Rimane lacqua nascosta nella caverna sotto il fondo dello stagno. E la falla attraverso cui quellacqua finita nella caverna. E una falla causata da principi contabili errati, cio non corrispondenti alla realt economica, in materia monetaria e creditizia. Il concetto estremamente semplice cos semplice, da risultare sfuggente, ma oggettivo e verificabile. Si tratta di riuscire a riflettere sullovvio. Se si chiude la falla, migliorano drasticamente i bilanci delle banche commerciali, sia come conto economico, sia come stato patrimoniale; inoltre la erogazione dei crediti diventa molto pi leggera patrimonialmente. Do per scontato che tutti sia noto che il sistema bancario opera attraverso un moltiplicatore, che gli consente di prestare un multiplo della raccolta le banche non sono soltanto intermediari del credito, non si limitano a prestare la raccolta applicando una forbice sui tassi, ma creano liquidit ecco perch il credit crunch anche un liquidity crunch. La falla consiste nel mancato rilevamento contabile, in conto di ricavo della banca, di una realt economica oggettiva e fondamentale, ossia dellacquisizione di potere dacquisto (valore) da parte dei mezzi monetari denaro primario e denaro creditizio, come assegni circolari, bonifici, lettere di credito, saldi attivi di conti correnti. I mezzi

monetari non hanno un valore intrinseco non essendo fatti di metalli pregiati, n sono convertibili in metalli pregiati. Il loro valore, cio il potere dacquisto, non prodotto dalla banca, ovviamente, la quale non produce beni reali; esso deriva dalla loro accettazione da parte del mercato, dal fatto che il mercato disponibile a dare beni o servizi reali in cambio di essi, sebbene essi non siano beni reali. Essi quindi, nel momento in cui la banca li emette sotto forma di erogazione di credito o di acquisto diretto di titoli finanziari, assorbono o ricevono dallesterno il valore, il potere di acquisto, e cessano di essere meri pezzi di carta o impulsi elettronici per divenire moneta. La banca preleva dal mercato, dalla generalit dei soggetti, un potere dacquisto che essa non crea, e lo presta a un soggetto determinato, percependo da questo soggetto un interesse. Orbene, questa trasformazione, questa acquisizione di valore, un fatto economico reale, esattamente un ricavo della banca che emette la moneta primaria o quella creditizia. Un ricavo che, con i principi contabili vigenti, non viene contabilizzato. Conseguentemente abbiamo che la banca, quando eroga 100, dovrebbe, nel conto economico, registrare, a scalare: ricavo da acquisizione di potere dacquisto: + 100 costo da erogazione di potere dacquisto: 100 ricavo da acquisizione di credito: + 100 SALDO OPERAZIONE: + 100 Sotto gli attuali principi contabili, la prima registrazione non avviene, quindi il ricavo di 100 sparisce nella caverna sotterranea, non viene tassato, non si traduce in attivo patrimoniale, in possibilit di credito. Le sorti di questi ricavi non contabilizzati dovrebbero essere indagati. Probabilmente prendono la via di paradisi fiscali, dove riaffiorano, carsicamente, e sono impiegabili in operazioni speculative o in vantaggiosi investimenti reali. Con questo concludo, ritenendo di aver perlomeno indicato in linee generali dove bisogna metter mano, se non si vuole sprofondare domani o fra una settimana nel buco nero dellindebitamento. E di aver anche dimostrato la sostanziale impotenza, o il valore meramente dilatorio, delle altre opzioni sul tavolo. Unultima osservazione: nel mondo laggregato del debito soggetto a interesse di almeno 2 milioni di miliardi di Dollari, e laggregato degli interessi da pagare sicuramente supera i 100.000 miliardi, mentre il prodotto lordo globale arriva a 74.000 miliardi. Il servizio del debito esistente viene quindi pagato contraendo nuovo debito. Il mondo un grande schema Ponzi, e non vedo altre vie che la riforma contabile suddetta, per prevenire che lo schema Ponzi scoppi in un global meltdown.

Marco Della Luna Fonte: http://marcodellaluna.info Link: http://marcodellaluna.info/sito/2013/05/12/alla-ricerca-della-liquiditaperduta/Mm 13.05.2013

La moneta primaria emessa dalla testa della piovra, la BC, mentre il grosso della moneta circolante, quella creditizia, emessa dai tentacoli della piovra, le banche commerciali coordinate tra loro tramite la "loro" BC. Le due contabilit (di BC e di Banca "normale") sono radicalmente diverse: la prima si patrimonializza emettendo moneta primaria, le altre "solo" speculando sugli interessi del fiat-money da loro emesso, dal che risorge prepotentemente la commistione tra Istituto di Credito e Banca d'Affari (private equity). E infatti una banca "normale" pu anche fallire, preferibilmente approfittando per l'occasione assorbendo il massimo di titoli tossici da annichilire nel buco nero delle perdite riciclate a Stati e parco buoi privati, mentre una BC non pu fallire, salvo armagheddon sistemico globale che non si pu escludere del tutto. In un tale sistema (folle, primordiale, anacronistico) non c' soluzione al problema della giusta valorizzazione del denaro, che o interamente pubblica (di Stato), o non , se non truffa finanziaria. Per arrivare a dare agli Stati il loro ruolo naturale di attori primari dell'economia, occorre restituire loro il monopolio naturale dell'emissione di moneta primaria, riportandola a percentuali prevalenti sulla moneta complessivamente in circolazione. Solo allora il valore del denaro corrisponder alla "ricchezza delle nazioni", e potr realisticamente essere ripartito equamente tra le rispettive popolazioni, in un clima di fiducia ben riposta e di stabilit di cui ormai abbiamo perso la percezione. Per arrivarci per necessaria una rivoluzione cruenta, tipo chiusura delle borse, nazionalizzazione dell'intero sistema bancario tramite esproprio forzoso di Stato, controllo sui movimenti di capitali, messa al bando dei "paradisi fiscali", reintroduzione dei dazi doganali concordati tra paesi che hanno relazioni reciproche di scambio commerciale, ecc. ecc. La piovra globale non affatto riformabile.

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