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ABSTRACT

(RIASSUNTO DI ALCUNE PARTI DELLA RELAZIONE FINALE) 1. Descrivi dove situata la Struttura e come sono organizzati gli spazi al suo interno; La Scuola dellInfanzia ILVA NESCI situata in San Felice, via di San Felice e Piteccio n. 46, un tessuto urbanistico al di fuori del centro di Pistoia, tutelata dal 5 Circolo Didattico Pistoia. Ledifico scolastico stato costruito nel 1962, e ha subito numerose ristrutturazioni nel 2002/2003, quando sono state aggiunte 3 aule alla struttura originaria e in particolare le aule attualmente adibite a Scuola Elementare, accogliendo nelledificio la Scuola dellInfanzia che attualmente occupa le aule, prima a disposizione della Scuola Elementare. La struttura e composta di due ingressi collegati tra loro da un grande salone. Il giardino e alcuni spazi interni, come la mesa, biblioteca e la palestra sono condivizi dalle due scuole. Scuola dellInfanzia composta da un grande corridoio dove si trova la cucina della scuola, un grupo di servici igienici per i bambini, un grupo di servici igienici per gli personale, un ingresso independente, un locale per la centrale termica, un locale per limpianto antincendio , laula per la biblioteca e sala TV, tre aule per i bambini di 3, 4, 5 anni che hanno in medie una superficie di 36 mq, un grande salone per attivit colletive, sala pranzo e la palestra/ dormitorio per lattivit fisiche. Laula viene allesita con piccoli letti a dormitorio per i bambini di tre anni. 2. Descrivi le attivit quotidiane proposte dalla Struttura; La giornata tipo si suddivide nei momenti qui di seguito riportati: 8,00-9,00 Laccoglienza: i bambini vengono accolti dalle maestre e dalle collaboratrice in classe omogenee. Adesso il momento delle prime attivit libere a caratere ludico. 9,00-9,30 Routine e attivit organizzate in sezione: conversazioni, appello, conte. 9,30-10,00 Colazione: dopo riordinare la stanza si passa in modo organizzato nella sala per la mensa dove prendono la colazione, secondata da ligiene personale nel bagno. 10,00-12,00 Attivit in sezione: iniziano le attivit strutturate dallapprendimento, attivit pratiche con i materiali, attivit manuale, raconte, disegni, valutare le competenze. 12,00-13,00 Routine e pranzo: riordinare la sala e i giochi; igiene personale; insieme alle maestre si va nella sala mensa per fare il pranzo. 13,00-14,00 Attivit libere in clase, nella sala grande o in giardino. I bambini trascorrono un momento di riposo o di tranquille attivit ludiche.
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14,00-15,30 Riposo per i bambini di 3 anni e attivit calme e non impegnative per i bambini di 4 e 5 anni: musica, drammatizzazione, legere una soria, attivit manuali, chiacchere. 15,30-16,00 Riordinare la stanza e i giochi, igiene personale, attesa dei genitori e uscita per i bambini a tempo lungo. 3. Descrivi le varie figure professionali presenti in quipe e le mansioni svolte da ciascuno di esse; Lquipe professionale e composta da: 6 maestre insegnante, linsegnante di sostengo, linsegnante di religione cattolica, 3 collaboratrice scolastice e 2 persone per il servizio mensa. La maestra insegnante contribuisce alla formazione e allo sviluppo delle capacit cognitive, relazionali e psicomotorie dei bambini, stimolando la sua autonomia, creativit e aprendimento; prepara, organizza e svolge attivit ludico-educative; monitora e verifica landamento e lesito del percorso educativo; favorisce lapprendimento e lintegrazione in sezione dei bambini; gestisce la relazioni con genitori, insegnanti ed esperti del settore. Linsegnante di sostengo a il ruolo di integrazione degli bambini in disagio e di realizzare interventi individualizzati; un mediatore tra il bambino e: i compagni, linsegnanti, la scuola, e i genitori; collabora con altri insegnanti. Linsegnante di religione cattolica ha il ruolo di trassmetre il messaggio evangelico dellamore, della fratellanza, della pace, di crescere spirituale. I collaboratori scolastici svolgono le attivit di sorveglianza, accoglianza, assistenziali, pronto soccorso, entrata e uscita dei bambini, pulizia dei locali, custodia dei beni, preparare la colazione. Personale per il servizio mensa distribuie i pasti, ritirano il materiale risultato dopo la mensa, realiza la pulizia del locale cucina e delle attrezzature. 4. Descrivi la tipologia di utenza presente in Struttura e come viene eventualmente suddivisa; I utenti sono bambini tra 3 e 6 anni suddivisi in tre classe: i bambini di 3 anni nella classe delle COCCINELLE ROSSE, i bambini di 4 anni nella classe dei BRUCHI VERDI, e i bambini di 5 anni nella classe delle FARFALLE. La scuola dellinfanzia accoglie tutti bambini, anche quelli che presentano difficolt di adattamento, comportamento e di apprendimento, per i quali costituisce una opportunit educativa rilevante. Ogni bambino si pu integrare nella esperienza educativa che esso offre, cosi da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunit scolastica. La presenza nella scuola dei bambini in difficolt fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni, ocazione di maturizare per tutti. Una accurata diagnosi fa cuonoscere eventuali deficit e lindividuazione delle capacit potenziali, e di ridurre le situazioni di disagio, se possibile anche eliminare, attraverso le risorse educative, con i servici specialistici, con gli insegnanti di sostengo, il personale non insegnante ed ausiliario. Nella scuola sono anche dei bambini provenienti dalle famiglie
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miste con uno o ambedue genitori stranieri provenienti da Marocco, Romania, Santo Domingo, Senegal, Cina e la Federazione Russa. Grazie alle maestre questi bambini vengono inseriti ed integrati nellambiente scuolastico. 5. Descrivi i casi significativi presentandone le caratteristiche e gli interventi effettuati da te e dallquipe; Per il primo caso ho scelto un bambino di 4 anni, con ambedue genitori stranieri. La sua solitudine mia tirrato lattenzione. Un bel bambino moro, sereno, tranquilo, per niente triste. Gioca poco con altri bambini, di solito sta solo in un posto, e le ruote sono le sue preferite. Ostacola la relazione con le persone, a difficolt di stare atento, non segue i feedback esterni, ha episodi di ansia e di rabbia e la difficolt di esprimere le proprie necessit, perch il suo disturbo si chiama : autismo. Con laiuto delle maestre, con mio impegno, con la colaborazzione dei bambini e con il suporto dalla logopedista e dalla neuropsichiatra, il bambino ha cominciato a fare i progressi. Ho scoperto che li piace la musica, che a bisogno di affezione, attenzione , amore e sicurezza. Ho imparato a comunicare con lui, facendosi sentire quello che desidera. Si lasciava portato insieme ai altri bambini nel bagno e a tavola, cominciando di mangiare con i bambini. Si faceva insieme qualche disegno e si partecipava alle lezioni, anche se lo faceva per un tempo limitato. A cominciato a imparare e seguire qualche regole: mette a posto i giochi, impara qualche regole del gioco, qualche volta gioca insieme a 2-3 bambini e si lascia tocato. Per il secondo caso ho scelto un bambino di 5 anni, proveniente da una famiglia mista. un bambino iperattivo , di intelligenza normale, che viene curato dalla neuropsichiatra da poco tempo. Ha una scarsa propensione di stare fermo, sempre agitato, non riesce a stare seduto, ha difficolt di stare atento, non ascolta quando li si parla, non riesce a rispettare il suo turno, non riesce a finire i compiti, ha difficolt di integrazione scolastica per un ecceso di energie che lo ha. Non presenta difficolt di integrazione, impara le regole, pero non riesce a rispetarle. Spinge o picchia i bambini e sparisce dalle classe, e con il suo comportamento aggressivo non riesce a fare amicizie. Con laiuto dalle maestre , ho seguito questo bambino a fare i compiti, giocare con altri bambini nelle classe o fuori nel giardino, imparare le regole e rispetarli, letturare i libri, tecniche di stimolare lautostima. 6. Descrivi le attivit che hai svolto nella Struttura e le soddisfazioni e difficolt durante questa esperienza; Dopo il periodo di familiarizare con lambiente, di conoscere i regolamenti, lorganizzazione e il funzionamento della stuttura, ho comnciato di aiutare le maestre per portare i bambini nel bagno, la tavola, durante lo svolgimento delle attivit giornaliere; di prestare aiuto nel governo dellallogio, pulizia delle stanze; di mediare le situazioni e di tranquilizzare i
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bambini quando litigano; aiutare i bambini piccini nellinserimento; giocare con loro nel salone, la palestra o nel giardino; aiutare i bambini in difficolt; appogiare e incoraggiare i bambini, ascoltandolo e stimolandolo apprendimento; leggere le storie, disegnare, modelare la pasta salata o il DAS; relazionare con linsegnante di sostengo; rapporti con le familie degli utenti ;piccoli interventi come: misurare la febbre, la glicemia, mettere il ceroto, mettere il ghiacio. Alinizio non sapevo come muovermi, cosa posso fare e come fronteggiare e gestire le situazioni delicati, pero con laiuto d elle maestre e dal personale ho cominciato ha svolgere il mio ruolo. Sono stata fortunata di incontrare insegnante tutor molto profesionale, di lavorare con i bambini, di giocare con loro, di sentire lamore incondizionato che loro offrono, i loro sentimenti, una grande soddisfazione di entrare nel contato con la loro naturaleza, la loro sincerit, di ritrovarmi me stessa, la mia infanzia.

CATRINOIU ELENA , OSA PER INFANZIA

2013

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