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EFFICIENZA

1) EFFICIENZA E BENI PUBBLICI 2) LE ESTERNALIT

EFFICIENZA E BENI PUBBLICI


Il meccanismo di mercato efficiente solo nel caso dei beni privati puri: le transazioni di beni privati vengono coordinate attraverso lapplicazione di un prezzo monetario che rende compatibili le decisioni di domanda e le decisioni di offerta. Per tali beni, il mercato applica il principio dellesclusione dal consumo e della rivalit nel consumo.
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Rivalit: una caratteristica tecnologica del bene, in base alla quale un soggetto che consuma il bene preclude il consumo del bene da parte di un altro soggetto attraverso il pagamento di un prezzo; Esclusione: fa riferimento ad aspetti tecnologici e legali del bene, in base alla quale il proprietario ha il diritto di escludere altri dal consumo del bene attraverso il pagamento di un prezzo.
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Tutti i beni possono essere distinti sulla base delle due propriet:  Esclusione  Rivalit Ciascuna di queste caratteristiche pu essere presente in modo completo o parziale. Se vengono scambiati beni non esclusivi e non rivali, il mercato non in grado di garantirne la fornitura e luso efficiente. Risulta infatti difficoltosa lintroduzione di un prezzo monetario unitario.
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I BENI PUBBLICI PURI


Definizione: un bene pubblico puro un bene indistruttibile, indivisibile e non appropriabile per cui non vale il potere di esclusione e di rivalit nel consumo, in contrapposizione ai beni privati puri. I beni pubblici puri sono caratterizzati da non-rivalit e non-esclusione Esempi di beni pubblici puri sono costituiti dalla difesa nazionale e dallamministrazione della giustizia.
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Rivalit (probabilit di congestione)

Bene privato puro

Beni di club

Bene quasi pubblico

0 Bene pubblico puro

Esclusione

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Fra i beni pubblici e i beni privati puri si collocano altri beni. I beni di club sono parzialmente non rivali e il loro utilizzo pu essere regolato sulla base dellesclusione.

Perch esiste un problema di coordinamento delle decisioni economiche in presenza di beni pubblici puri? Oppure, perch si parla di fallimento di mercato in presenza di beni pubblici puri?
I. Un bene non divisibile per quote, indistruttibile dal

consumo di un ulteriore consumatore e non appropriabile attraverso un contratto di propriet privata impedisce lintroduzione di un prezzo monetario unitario.

II. Un bene per cui non vale il principio di esclusione, una volta prodotto, risulta disponibile per tutti i consumatori; dunque, nessuno di loro disposto a pagare per un bene che potrebbe essere utilizzato gratuitamente. III. Un bene per cui non vale il principio di rivalit, consente lutilizzo del bene da parte di un nuovo consumatore senza compromettere luso che dello stesso bene possono continuare ad avere gli operatori gi presenti nelleconomia; pertanto, il costo marginale di utilizzo nullo mentre positivo il costo marginale di produzione del bene.
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Ne consegue che:
 risulta impossibile (e inutile) razionare il consumo del

bene attraverso un prezzo;


 i consumatori non esplicitano la propria disponibilit a

pagare e dunque la domanda del bene non si manifesta;


 nessuna impresa privata trova conveniente produrre un

bene che, pur avendo costi di produzione positivi, non consente di ottenere dei ricavi dal singolo utilizzatore: viene a mancare lofferta del bene. Il bene pubblico puro, pur avendo un valore economico potrebbe non essere prodotto dal mercato.
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Meccanismi di scelta politica, di organizzazione privata volontaria e di scelta sociale (che vedremo in dettaglio nel seguito) possono correggere il fallimento del meccanismo di mercato per la fornitura di beni pubblici puri. N.B.: nel caso di scelta politica, la quantit di bene pubblico puro che il policy maker decide di rendere disponibile per la collettivit potrebbe rispondere a logiche di potere politico e non di efficienza economica.

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IL PREZZO DEI BENI PUBBLICI PURI


In un mercato di perfetta concorrenza con beni privati puri lequilibrio rappresentato dalla seguente uguaglianza:
pX 1 2 N = MRS X ,Y = MRS X ,Y = = MRS X ,Y = MRTX ,Y pY
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In presenza di beni pubblici puri la condizione di efficienza analoga. Tuttavia, mentre nel casi di beni privati puri i soggetti scelgono quantit diverse in corrispondenza di un unico prezzo di mercato, nel secondo caso si scelgono prezzi diversi in corrispondenza di una data quantit di bene pubblico.

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L equilibrio di mercato dato da:


N PG N PGi i = =  MRSG , X = MRTG , X PX i=1 PX i=1

Il prezzo del bene pubblico uguale alla somma delle disponibilit a pagare degli N individui e uguale al costo marginale. Ci troviamo dinanzi allequilibrio efficiente di Lindahl.
(vedi appunti di approfondimento su equilibrio con beni pubblici)
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LA FORNITURA DEI BENI PUBBLICI


I beni pubblici possono essere forniti:  dallo Stato attraverso limposizione fiscale e la spesa pubblica (lo Stato copre i costi di produzione attraverso limposizione
fiscale e stima la domanda di ogni consumatore sulla base della dotazione di reddito, non potendo conoscere la reale disponibilit a pagare di ciascuno).

 dal settore privato attraverso i contributi volontari;  da una combinazione dei due.
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La fornitura dei beni pubblici attraverso il settore privato (contributi volontari) pu indurre un comportamento free- rider : ciascun individuo potrebbe dichiarare una disponibilit a pagare inferiore rispetto a quella reale per scaricare su altri individui il costo del bene pubblico. In tal caso il bene pubblico potrebbe essere prodotto in quantit inferiore a quella efficiente o non essere prodotto.
(vedi appunti di approfondimento su equilibrio con beni pubblici)
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Consideriamo due individui, A e B, il cui beneficio individuale derivante dalla disponibilit del bene pubblico 8 e il costo totale 10. Ci troviamo dinanzi ad un gioco non cooperativo il cui esito rappresentato dalla non fornitura del bene pubblico equilibrio (d) in quanto nessun soggetto contribuisce.
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Contribuire

Non contribuire

Contribuire

(a) 3, 3

(b) -2, 8

A
Non contribuire

(c) 8, -2

(d) 0, 0

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Il gioco precedente ci dice che ciascun individuo sta meglio se tutti contribuiscono al bene pubblico (punto (a)) rispetto al caso in cui nessuno contribuisce (punto (d)), e allo stesso tempo ogni individuo sta meglio se si comporta da free-rider ed il solo a non contribuire (punti (b) e (c)).

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UN ESEMPIO DI BENE PUBBLICO: LA GIUSTIZIA


Consideriamo due individui: A e B. A produce carote e B alleva bestiame. Entrambi possono migliorare il proprio benessere scambiando tra loro ai prezzi di mercato carote con prodotti dallevamento. In alternativa a scambiare i beni sul mercato ciascun individuo pu decidere di rubare allaltro. A ruba il bestiame a B invece di privarsi di parte delle proprie carote; e viceversa potrebbe fare B nei confronti di A.
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Rappresentiamo lesempio con il seguente gioco: B

Non Rubare

Rubare

Non Rubare

(a) 10, 9

(b) 7, 11

A
Rubare

(c) 12, 6

(d) 8, 8

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Entrambi gli individui stanno meglio se non rubano (punto (a)) e scambiano, ma ciascuno sta meglio se il solo a rubare (punti (b) e (c)). La strategia dominante rubare e lequilibrio sarebbe in (d). In tale esempio listituzione propriet privata insieme al bene pubblico giustizia che tutela la propriet privata potrebbero garantire lequilibrio (a) a condizione che il costo del bene pubblico sia inferiore al guadagno collettivo.

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LE ESTERNALIT
In un mercato perfettamente concorrenziale, i prezzi rappresentano lunico segnale allocativo necessario per lefficienza delleconomia. La situazione cambia in presenza di asimmetrie informative ed incompletezza dei mercati: lesistenza di esternalit pu portare ad una perdita di benessere e di efficienza.
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UNA DEFINIZIONE
Lesternalit tecnica una relazione economica diretta fra due o pi soggetti, non mediata da un prezzo di mercato, in base alla quale un soggetto registra effetti positivi o negativi non dipendenti da una sua scelta economica. Lesternalit rappresenta pertanto una situazione di conflitto di interesse tra due (o pi) operatori economici non risolvibile attraverso il meccanismo dei prezzi.
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AREA DI PROPRIETA

AREA DI PROPRIETA

A sfera economica

Possono manifestarsi nel sistema economico diverse forme di esternalit.


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Esse si distinguono in:  esternalit di consumo, se influenzano lutilit del consumatore;  esternalit di produzione se influenzano la funzione di produzione di una impresa;  esternalit positive e negative se aumentano o diminuiscono lutilit o i profitti;  esternalit bilaterali e multilaterali se riguardano due o pi soggetti.
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ESTERNALIT PECUNIARIA
Lesternalit pecuniaria viene definita come la perdita di benessere causata dal sistema dei prezzi in presenza di asimmetrie informative, mercati incompleti e aspettative.

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ESTERNALIT ED EFFICIENZA
In un mercato concorrenziale lefficienza delleconomia legata al fatto che il prezzo e il costo privato coincidono con il prezzo ed il costo sociale. Tale condizione viene a mancare in presenza di esternalit: ci che efficiente per il singolo non lo per la collettivit.
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Quali sono gli effetti per il sistema economico di questa mancata coincidenza tra dimensione individuale e collettiva?
La tabella seguente permette di considerare quelle che sono le conseguenze sui prezzi di mercato e sulla produzione delle esternalit positive (come leducazione o la salute) e negative (come linquinamento).

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ESTERNALIT Prezzi priv. e sociali Costi marginali

POSITIVA PP>PS CMAP>CMAS

NEGATIVA PP<PS CMAP<CMAS

Produttivit Marginale PMAP<PMAS PMAP>PMAS Produzione totale Prezzi di equilibrio Politica economica PTP<PTS PP-PE=PS sussidio PTP>PTS PP+PE=PS tassazione
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Ne consegue che leconomia di mercato, in assenza di interventi correttivi,  produce una quantit inferiore a quella ottimale di beni che causano esternalit positive perch i prezzi di mercato (privati) risultano essere troppo alti;  produce una quantit superiore a quella ottimale di beni che causano esternalit negative perch i prezzi di mercato (privati) risultano essere troppo bassi. Sono queste le conseguenze del fallimento di mercato che devono essere corrette.
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UN ESEMPIO: LE ESTERNALIT NEGATIVE DI PRODUZIONE


Le esternalit negative di produzione possono causare inefficienza nel mercato anche quando si assegna un prezzo allesternalit. Ci troviamo dinanzi ad una esternalit fondamentale che non pu essere eliminata.
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Consideriamo un esempio: unacciaieria produce inquinamento, scaricando rifiuti nel fiume, a danno di una impresa ittica posta a valle.

Limpresa siderurgica massimizza la propria funzione di produzione senza tenere conto degli effetti negativi che influenzano la funzione di produzione dellimpresa ittica.

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In altre parole, limpresa siderurgica tiene conto solo dei suoi costi privati, ma non dei costi sociali della sua produzione che coincidono con i danni causati allimpresa ittica. Questo lesito di un meccanismo di razionalit economica per un produttore che si trova nella disponibilit di una risorsa economica che pu utilizzare gratuitamente. Non dunque una cattiva scelta di tipo morale.
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La soluzione al problema dellimpresa ittica potrebbe essere costituita dallattribuzione del diritto allacqua pulita. Limpresa ittica vende permessi di inquinamento allacciaieria. In tal senso, vi sarebbe una quantit di inquinamento che permetterebbe ad entrambe le imprese di massimizzare i profitti.

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F Produzione ittica Rette di isoprofitto

Permessi di inquinamento

I A inquinamento
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Nel punto E entrambe le imprese massimizzano le proprie funzioni. Tuttavia, limpresa ittica ha convenienza ad abbandonare la produzione ittica e cedere solo permessi di inquinamento (a causa di un insieme delle possibilit di produzione non-convesso). In tal modo si colloca su curve di isoprofitto pi elevate (A). Ci troviamo dinanzi ad una esternalit fondamentale.
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UNA POSSIBILE SOLUZIONE


Una soluzione tecnica interna al mercato per il problema dellesternalit lintegrazione di impresa. Nel nostro caso, limpresa siderurgica e quella ittica si fondono dando vita ad una sola impresa permettendo nuovamente la coincidenza fra prezzi privati e prezzi sociali: la quantit di acciaio prodotta sar determinata tenendo conto del danno prodotto alla produzione ittica. Limpresa, che nasce dalla fusione, massimizza il profitto internalizzando la dimensione sociale dellesternalit.

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Si risolverebbe il problema tecnico, ma non sempre esistono gli incentivi economici perch questo si realizzi concretamente. Quindi, la soluzione dellintegrazione di imprese non costituisce una soluzione generale (e automatica) al problema delle esternalit. Leconomia deve essere ricondotta verso lequilibrio efficiente attraverso lassegnazione di un prezzo allesternalit (PE) in modo da correggere il fallimento di mercato. Infatti, la presenza di esternalit impedisce la coincidenza fra prezzi privati (PP) e prezzi sociali (PS) che deve invece essere ripristinata. 39

LA POLITICA ECONOMICA DELLE ESTERNALIT


Lobiettivo della politica economica in presenza di esternalit quello di ristabilire luguaglianza fra prezzi privati e prezzi sociali.
Due possibili interventi di Politica Economica sono: 1. una soluzione contrattualistica (Coase); 2. una soluzione fiscale (Pigou).
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LAPPROCCIO DI COASE
La soluzione contrattualistica pu essere definita sulla base del TEOREMA DI COASE: Se il mercato concorrenziale, i costi di transazione sono nulli e non esistono asimmetrie informative, allora il problema dellesternalit si risolve con unesatta definizione dei diritti di propriet. Inoltre, lefficienza delleconomia non dipende da chi titolare del diritto e la quantit di esternalit non dipende dalle modalit di assegnazione dei diritti di propriet.
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Secondo Coase, le esternalit nascono da una mancata definizione dei diritti di propriet. Nel mercato non si scambiano beni, ma diritti: il mercato funziona se ben definito loggetto dello scambio. Lo Stato deve definire in modo esatto il diritto di propriet e lasciare, poi, ai privati la libert di contrattazione del suo valore e della sua quantit. E una posizione compatibile con uneconomia di solo Mercato (liberista) in quanto lo Stato interviene solo ex-ante nel definire il quadro contrattuale e legislativo del sistema (cio modifica solo i fondamentali) 42

Quali sono i problemi relativi allapproccio di Coase? Nella realt, sono spesso violate le ipotesi che rendono applicabile il teorema. I. Sorgono difficolt di applicazione in presenza di molteplici soggetti o molteplici esternalit. In tal caso: - le contrattazioni diventano complesse ed i costi di transazione saranno positivi; - si pone un problema di asimmetria informativa tra chi crea il danno economico (lo sottostima) e chi lo subisce (lo sovrastima).
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II. Se i soggetti sono pochi, il mercato dei diritti diviene sottile e non pi concorrenziale. In tal caso: - esiste un potere di mercato sui prezzi; - si pone un problema relativamente ai diritti gi esistenti e ci potrebbe creare conflitto sociale. III. Esistono beni su cui si concentrano diritti diversi. In tal caso: - esiste un problema di coordinamento dei diritti e non di scambio dei diritti stessi; - quale lAutorit giuridica competente in presenza di esternalit internazionali?
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LAPPROCCIO DI PIGOU
Lapproccio di Pigou prevede che lo Stato intervenga con il sistema fiscale sostituendo al prezzo dellesternalit una tassa (esternalit negativa) o un sussidio (esternalit positiva): chi inquina paga alla collettivit il costo sociale dellesternalit; chi produce un beneficio alla collettivit viene sussidiato. Certamente rappresenta una modalit pi corretta dal punto di vista etico.
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Quali sono i problemi relativi allapproccio di Pigou? I. La tassa non distorsiva se e solo se la soluzione coincide con quella che si otterrebbe dallintegrazione di impresa. In tal caso, lo Stato dovrebbe disporre di informazioni sulla struttura produttiva delle imprese (che non sono disposte a fornirle) per poterle tassare in modo corretto. Risulta difficile tassare o sussidiare in modo corretto se i danni o i benefici sono di scarsa entit e riguardano molti soggetti.
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II. Il gettito dovrebbe essere restituito ai soggetti danneggiati in modo da garantire lefficienza. In realt, vi una difficolt nella misurazione dellentit dei danni individuali. Se lo Stato disponesse di tutte le informazioni necessarie, per introdurre tasse non distorsive, potrebbe regolamentare direttamente le quantit efficienti di esternalit. In pratica, molte esternalit vengono gestite dallo Stato attraverso la regolamentazione delle attivit economiche perch questa procedura meno costosa della tassazione.
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Ne consegue che, solo teoricamente, lintervento pubblico diretto in grado di correggere la presenza di esternalit e dunque di ricondurre leconomia allefficienza. Questo non si realizza in pratica in quanto linformazione privata di difficile osservazione e gli operatori economici non hanno incentivi a dichiarare la verit. E razionale per chi crea esternalit negative minimizzare la consistenza del danno arrecato alla collettivit e, viceversa, per chi lo subisce esagerarne la dimensione per poter essere maggiormente risarcito.
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