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PIAZZA E VIOLENZA: UN EXCURSUS STORICO

Avvertenza: anche in questo caso non nelle intenzioni del modesto autore denigrare i movimenti di opposizione a cui va, comunque, la piena solidariet e lapprezzamento per le parole dordine lanciate contro il neoliberismo e la finanziarizzazione delleconomia. Si vuole, invece, mettere in guardia i promotori e i fautori del cambiamento circa i pericoli insiti nelle pratiche violente pi nocive e le difficolt che, inevitabilmente si incontrano quando gli spazi di agibilit politica sono, comunque, molto pi ristretti di quanto non si pensi. Occorre inventarsi nuove forme di opposizione che siano veramente efficaci e che non offrano al poteri forti il destro per diffamare chi si sta impegnando per un cambiamento veramente positivo della nostra societ. Chi di voi disposto a giurare che la violenza non paga ? Che le pratiche apparentemente pi dure e radicali contro il sistema non producano effetti solidi e duraturi nel contesto politico e sociale ? La guerriglia urbana, le devastazioni, gli scontri di piazza, le violenze a persone e cose, il vandalismo e il teppismo cos gratuiti da essere fini a s stessi, certe manifestazioni di disagio, rabbia e trasgressione giovanile sono manna per i cosiddetti poteri forti. Gli scontri e le violenze di piazza servono perch si possono colpire opposizioni e avversari politici, coloro che cercano di imporre la propria autonomia nelle scelte e nelle opzioni fondamentali. Servono perch orientano decisamente e immancabilmente le linee di politica economica e sociale. Servono perch in tal modo possibile additare un manovratore esterno, il nemico della civilt (occidentale) pronto a mettere in discussione il progresso e la democrazia seminando il terrore e il caos. Servono perch consentono di sviare da i problemi di carattere sociale posti dalle crisi congiunturali. Servono perch influiscono sullagenda politica dei governi, ponendo in primo piano la questione dellordine pubblico da affrontare con misure informate ad un approccio fondato sulla cosiddetta tolleranza zero, spostando lasse politico decisamente a destra. Servono perch, costantemente, possono essere utilizzate per criminalizzare, diffamare e denigrare i movimenti di opposizione scaturenti dalla societ civile, instillandovi divisioni e tensioni che ne preparino la dissoluzione. Servono perch sempre bene indicare il capro espiatorio dei fallimenti politici ed economici e coltivare le paure dei certi medi e delle persone perbene, nei confronti di chi, presumibilmente, minaccia lordine sociale come gli immigrati, la piccola delinquenza e i vituperati giovani. Infine servono perch nella societ dellimmagine, dei mass media e dello spettacolo, come la cronaca nera, quella rosa, le notizie sugli spettacoli e sportive e le ultime novit sulluniverso fatato dei vip, la violenza di piazza vende bene e attira una miriade di spettatori completamente disinteressati rispetto alle questioni che dovrebbero fa parte del bagaglio collettivo. Per quanto siano programmati o spontanei, per quanto esprimano unopposizione estrema ma genuina oppure altro non siano se non il frutto di sofisticate operazioni di manipolazione o di penetrazione ed infiltrazione, gli esiti delle violenze sulle strade e sulle piazze saranno sempre i medesimi E ci vale tanto per le deflagrazioni insurrezionaliste di guerriglia urbana dal presunto contenuto ideologico o politico quanto per i riots delle metropoli che coinvolgono i giovani e i giovanissimi. Il Potere ne esce rafforzato, prende respiro e pu riorganizzarsi mettendo in campo le proprie risorse militari e poliziesche. Le multinazionali, le corporations, i grandi istituti finanziari e bancari costituiscono un grande network globale e flessibile che coincide con le rete delle relazioni della Superclasse, la minuscola classe di super ricchi che ha concentrato nelle proprie mani una quantit di potere, ricchezze e lusso materiale che non possiamo ancor oggi quantificare. Potendo comprarsi forse finanche il cielo, costoro possono condizionare le scelte e le decisioni dei governi occidentali democraticamente eletti e retti sia dal centrodestra che dal centrosinistra, potendo disporre delle vaste strutture militari e repressive allestite dalle gendarmerie globali stanziate nelle basi americane e della NATO con il denaro preso dalle tasche dei contribuenti. La grande gendarmeria globale offre le proprie innegabili professionalit al servizio della difesa del 1

Mercato e dei suoi cinici e spietati operatori. Un sistema che, grazie alle innovazioni tecnologiche, pu impiegare le pi moderne apparecchiature e strumentazioni per le operazioni di repressione, persecuzione, manipolazione, provocazione e intercettazione. La guerra psicologica, culturale e mediatica per la conquista delle menti, daltronde, ha fatto passi da gigante per convincere che, nonostante le difficolt, i cittadini vivono la migliore delle esistenze possibili. Questo scritto cerca di offrire al lettore una panoramica degli ultimi cinquantanni sulle azioni provocatorie e manipolatorie poste in essere sfruttando la violenza di piazza per condizionare governi ed opinioni pubbliche dei paesi occidentali. Ovviamente non possibile offrire un quadro completo attraverso la documentazione disponibile e, tuttavia, si possono citare i fatti essenziali e significativi in modo da poter farsi unidea precisa sui meccanismi e sulle costanti che governano queste esecrabili operazioni. A grandi linee possiamo tracciare il solco che divide la modernit dalla postmodernit negli anni Sessanta quando sulla scena della storia si affacciano come protagonisti nuovi soggetti che rivendicano dignit e diritti. Per la prima volta almeno in apparenza i giovani conquistano la scena e si impongono allattenzione della stampa e dei mass media portando avanti istanze inerenti i diritti civili e un profondo cambiamento culturale. Studenti di mezzo mondo arrivano a contestare lautoritarismo insito in tutte le strutture delle societ dalle scuole alle universit, dalle famiglie ai luoghi di lavoro fino alle sedi della politica istituzionale -. Si attizza il conflitto generazionale fra padri e figli, svolto sul terreno della morale e dei valori. Daltronde le societ occidentali stanno mutando profondamente e, il primitivo produttivismo capitalistico viene soppiantato dal consumismo favorito dallespansione dei mercati. Le innovazioni tecnologiche si pensi allambito strettamente domestico e la liberazione del tempo libero creano anche le condizioni per le rivendicazioni di nuovi diritti. La lunga onda giovanile e giovanilista attraversa il decennio con le sue istanze a volte anche confuse e la sua nuova concezione di una militanza pi libertaria e creativa partendo dagli USA, il nuovo Impero afflitto dalle sue insanabili contraddizioni fra la rivendicazione di una superiorit morale e sul piano della libert e della democrazia da un lato e, dallaltro, il suo volto oscuro e anche terribile offerto dallo spettacolo della guerra in Vietnam, dalla compressione dei diritti civili delle minoranze e dal razzismo esercitato soprattutto verso la popolazione di colore estendendosi agli altri paesi dellEuropa Occidentale per raggiungere il culmine con il Sessantotto. Il carattere e la forza del protagonismo giovanile era ben presente nei giudizi e nelle considerazioni degli strateghi al soldo della provocazione Agli inizi del maggio del 1965 venne tenuto un convegno sulla guerra rivoluzionaria allHotel Parco dei Principi di Roma con il fattivo sostegno dello Stato Maggiore dellEsercito italiano. La conferenza rappresentava il culmine della formulazione strategica sulla guerra non ortodossa o a bassa intensit avanzata innanzitutto allinterno dellOAS, lorganizzazione terroristica e colonialista francese che si opponeva con ogni mezzo al processo di indipendenza dellAlgeria. In soldoni, per contrastare il complotto internazionale del comunismo per il dominio del mondo si doveva agire sul piano della guerra psicologica senza escludere la realizzazione di sofisticate operazioni terroristiche e provocatorie anche tramite elementi infiltrati della contro insorgenza. Gi dalla fine degli anni Cinquanta la guerra non ortodossa era entrata nellorizzonte strategico di settori della NATO facendo fruttare lesperienza degli uomini dellOAS, i pi versati in tale materia. Il convegno dellHotel Parco dei Principi costituisce, tuttavia, il momento terminale in cui si delineano i punti salienti della strategia e delle tattiche da adottare per dare impulso alla crociata atlantica e anticomunista. Vi partecipano alti ufficiali dellesercito, collaboratori dei servizi segreti, esperti di questioni militari, politici ed altri eminenti rappresentanti del campo atlantista e anticomunista e militanti dellestrema destra. Lattenzione rivolta alle giovani generazioni gi oggetto di una riflessione da tradurre nei termini pratici che ormai conosciamo. Il leader del movimento neonazista Ordine Nuovo, Pino Rauti, sottolinea come nella sinistra e nellestrema sinistra anche allinterno della base del PCI sia presente un diffuso estremismo che attecchisce 2

soprattutto fra le giovani generazioni e che pu essere adeguatamente sfruttato conducendolo sul terreno dellaperta illegalit. I vertici del PCI identificato come il vero nemico da combattere non sarebbe stato in grado di contenere e di controllare lestremismo della sua base. Un altro relatore, il giornalista neofascista Guido Giannettini afferma che se gli anticomunisti avessero maggiore sensibilit politica, ne approfitterebbero della situazione per sfruttare in senso anticomunista la naturale tendenza alla ribellione delle nuove generazioni culturali contro il conformismo della dottrina ufficiale. Una chiara dichiarazione dellintento di utilizzare la giovent che era emersa alla ribalta della scena nazionale ed internazionale con la rivendicazione di nuovi principi e nuovi valori e piegarla ai propri scopi Giannettini non un personaggio qualsiasi, una figura di secondo piano Il suo nome emerger nel corso dellinchiesta sulla strage di piazza Fontana e, nella famosa intervista a Il Mondo del 1974, il Ministro della Difesa Andreotti ammetter che il giornalista era stipendiato dal SID. Ai tempi Giannettini coltivava un intenso rapporto informativo con leditore trevisano Giovanni Ventura, unambigua figura che contava su rapporti ed entrature sia nellestrema destra che con lestrema sinistra. Specialista ed esperto nelle questioni militari, Giannettini sempre stato in contatto con gli ambienti militari americani e della NATO oltre che con quelli italiani. Nel 1961 venne invitato a tenere una conferenza alla scuola militare dei marines di Annapolis su Tecniche e possibilit di un colpo di stato in Europa alla presenza di funzionari della CIA e del Pentagono. Ed proprio dagli USA che dobbiamo partire per narrare la nostra storia Fra il 25 e il 29 agosto del 1968 il Partito Democratico tenne una Convenzione a Chicago in vista delle prossime elezioni presidenziali. In quelloccasione si present una miriade di hippie e di giovani dei movimenti underground con lintenzione di contestare la candidatura del senatore Hubert H. Humphrey favorevole alla prosecuzione della guerra in Vietnam. Si scatenarono durissimi scontri i pi aspri dopo i riots nei ghetti neri fra la polizia e i giovani che si protrassero per tutta la durata della riunione. Quelle giornate di guerriglia urbana e violenza sono ricordate sui libri di storia come i riots di Chicago e, a lungo, sono state celebrate ed esaltate dai movimenti giovanili come un esempio di strenua e combattiva resistenza al sistema. Sotto lAmministrazione Clinton si procedette alla declassificazione di molti documenti federali Top Secret in base al FOIA (Freedom of Information Act) e, fra questi, anche quelli relativi ai riots di Chicago. Ebbene, risult che circa un sesto dei giovani manifestanti apparteneva ad organismi di intelligence e ad agenzie federali sottintendendo che gli incidenti erano stati voluti, programmati ed attuati. Nulla di troppo strano, in realt, poich nel 1967, era stata varata loperazione CHAOS dalla CIA, autorizzata dal Presidente democratico Lyndon Johnson e proseguita sotto lamministrazione del repubblicano Richard Nixon. Il piano prevedeva innanzitutto linfiltrazione negli ambienti pi radicali ed ideologizzati della Nuova Sinistra, dai maoisti ai trockisti, dai castristi agli anarchici dai marxisti leninisti ai terzomondisti. In concomitanza con le operazioni militari in Vietnam si voleva tenere sotto controllo e sorveglianza il movimento contro la guerra, nonch raccogliere le prove di un coinvolgimento dei gruppi radicali in un complotto sovietico per allargare lopposizione al conflitto. Destituita evidentemente di ogni fondamento tale congiura, loperazione CHAOS promosse essenzialmente azioni provocatorie e manipolatorie per portare il movimento pacifista sul terreno della violenza e screditarlo. Non sorprende, allora, che la direzione del piano della CIA venne affidata a una vecchia volpe come James Jesus Angleton, un accanito anticomunista che si era gi fatto notare in Italia - in qualit di agente dellOSS - per aver reclutato ex nazisti ed ex fascisti da usare in funzione antisovietica. Ad Angleton viene attribuito il merito di aver sottratto il principe nero Junio Valerio Borghese, comandante del corpo militare repubblichino della X Mas dalle grinfie dei partigiani. Indubbiamente si trattava di un soggetto che non si faceva molti scrupoli in vista dellobiettivo da raggiungere Nellambito delloperazione CHAOS vennero sviluppati molti programmi di controspionaggio e di controinsorgenza fra cui vale la pena di menzionare il Progetto 2 predisposto fra il 1969 e il 1970 che prevedeva limpiego di agenti con lincarico di valutare, conoscere e sviluppare la sinistra dello spettro maoista. Avendo ben 3

valutato come, in quegli anni, il campo della sinistra comunista si fosse diviso fra i filosovietici e i maoisti filocinesi, la CIA, come altri organismi di intelligence americani ed occidentali cercavano di approfondire i contrasti e le divisioni supportando e infiltrando i gruppuscoli maoisti. Gi nel citato convegno allHotel Parco dei Principi, Renato Mieli che durante la guerra aveva collaborato con il PWB (Psychological Warfare Branch), lorganismo militare angloamericano per la guerra psicologica e padre del futuro direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli aveva sostenuto che la divisione nel campo del comunismo internazionale costituiva un motivo di debolezza da poter sfruttare. In quei tempi il confronto fra URSS e la Cina, le due potenze comuniste che si contendevano la scena internazionale e la rivendicazione della corretta interpretazione del pensiero marxista leninista, assumeva spesso toni molto aspri e duri sfociando in situazioni di insanabile conflittualit che si rifletteva sui partiti e sui movimenti. Sulla questione avremo comunque modo di portare qualche elemento in pi nella prosecuzione di questa trattazione Un altro settore in cui la CIA mostr un infaticabile attivismo fu quello delle droghe e degli allucinogeni che impegn anche altri organismi di intelligence americani, soprattutto militari. I programmi sullo sviluppo e sullutilizzo delle droghe concernevano quella delicata branca di attivit inerenti il controllo della mente. Operazioni come MK- ULTRA, ARTICHOKE, BLUEBIRD (CIA), DERBY HAT (Esercito), CHATTER (Marina) sono diventati familiari a coloro che si sono confrontati con questa tematica molto scottante per la democrazia americana. Con lesplosione dei movimenti studenteschi a partire da Barkeley (1964) e tutta londata protestataria giovanile, si congegnarono gli strumenti pi adatti per minare lattivismo politico e linedito protagonismo giovanile. Innanzitutto si cerc di appoggiare quei gruppi che privilegiavano i temi del privato e i movimenti libertari ed underground meno impegnati sul piano sociale e coinvolti in atteggiamenti e condotte trasgressive. In questo ambito fu incoraggiata la diffusione dellLSD e degli altri allucinogeni, mentre non mai stato fugato il dubbio che lo stesso padre dellLSD Timothy Leary che aveva precedentemente lavorato per istituti legati e finanziati della CIA nelle ricerche relative alla sintesi delle droghe avesse collaborato consapevolmente con gli organismi di intelligence americani. Interrogato dal capitano Massimo Giraudo del ROS dei carabinieri su delega del Giudice Guido Salvini che stava conducendo uninchiesta delicata sulla strage di piazza Fontana, il sedicente gladiatore Roberto Cavallaro dichiar che, durante un corso di addestramento in Francia, aveva appreso lesistenza delloperazione della CIA BLUE MOON consistente nella distribuzione di stupefacenti negli ambienti giovanili italiani. Tale operazione che si sarebbe servita degli abituali collaboratori provenienti dallOAS avrebbe utilizzato i canali delle rappresentanze ufficiali statunitensi in Italia. Cavallaro non un personaggio qualsiasi per quel che concerne la guerra non ortodossa e le operazioni di terrorismo e provocazione avvallati da strutture sovranazionali e governi riferibili al Patto NATO. Nel 1974, al cospetto del giudice padovano Giovanni Tamburino descrisse una struttura molto simile alla STAY BEHIND denominata organizzazione X che, tramite i suoi quadri intermedi, avrebbe contattato e utilizzato i cosiddetti gruppi paralleli, i vari gruppi di estrema destra (ma anche di estrema sinistra) per alimentare situazioni di caos e di violenza in modo da giustificare successivi interventi repressivi. Questimmensa opera di manipolazione, provocazione e pure di palese terrorismo e criminalit coperta e autorizzata dai vertici politici e caldeggiata dai settori pi influenti dellindustria e della finanza, ha coinvolto un gran numero di agenzie statunitensi oltre lonnipresente CIA, agenzie federali altrettanto efficienti e operative come la DIA, lNSA, lFBI, ecc Un fiume di dollari speso per unopera di destabilizzazione volta a stabilizzare. Particolarmente utile sar rievocare loperazione COINTELPRO (Counter Intelligence Operation) congegnata e portata avanti dal potente direttore dellFBI Edgar J. Hoover. Il piano era finalizzato allannientamento dei cosiddetti gruppi di odio, ossia quei movimenti o gruppi politici che si opponevano allAmerican Way of Life e che, comunque, erano percepiti come nemici di un certo modo di intendere lAmerica. Non solo, la paranoia di Hoover si scaten contro chiunque metteva in discussione i suoi schemi mentali retrivi controllando, sorvegliando e minacciando artisti, cantanti, registi, attori, ecc Lonnipotente direttore dellFBI non lesin sui mezzi, promuovendo ed organizzando provocazioni nel corso delle 4

manifestazioni, attentati dinamitardi e altre violenze grazie al supporto dei propri agenti e, a volte, di bande di estrema destra. Secondo il celebre linguista americano ed ebreo Noam Chomsky maitre a penser della sinistra internazionale da lunga data lFBI di Hoover si distinse in numerose operazioni provocatorie fra cui il finanziamento e il sostegno a bande terroristiche di estrema destra che compivano furti, attentati e sparatorie. LUniversit di Seattle venne bersagliata da una campagna di terrore con tanto di incendi dolosi e attacchi dinamitardi, mentre, in altra occasione, venne costituito un gruppuscolo maoista e filocinese che cercava di convincere i dimostranti a incendiare degli autobus durante una Convention del Partito Repubblicano. Oltre allSDS (Students for a Democratic Society), il movimento studentesco universitario dalla cui scissione nacque il Weather Underground, un gruppuscolo armato che impervers agli inizi degli anni Settanta, il bersaglio preferito dellFBI erano le Black Panthers, un movimento che si era fatto strada nei ghetti neri e che si rifaceva allultimo Malcolm X, a Mao e ai movimenti di liberazione del Terzo Mondo, promuovendo lemancipazione della popolazione nera delle metropoli americane. La guerra privata dellFBI e di Hoover vennero condotte nellassoluta illegalit senza escludere lomicidio. Uno dei capolavori dellAgenzia fu quello di mettere alcune bande giovanili metropolitane contro le Black Panthers alimentando violente guerre di quartiere. Alla fine le Black Panthers si dissolsero e la dirigenza venne decimata Limportanza del contributo di Hoover nella vasta opera di provocazione e di infiltrazione nei movimenti giovanili, studenteschi, underground e, pi generalmente, di opposizione, venne riconosciuto quando alla scuola di infiltrazione della base della Marina di Quantico in Virginia venne affibbiato familiarmente il nome di Hoover University. Allepoca si istruivano gli agenti ad adottare labbigliamento e laspetto degli hippie e, addirittura, alle modalit del consumo ed assunzione delle droghe. Il vasto attivismo delle agenzie di intelligence statunitensi non si limit al territorio degli USA, ma, come documentato soprattutto per quel che riguarda loperazione CHAOS della CIA, invest i paesi europei alleati nel Patto NATO e, in particolare, Gran Bretagna, Germania occidentale, Francia, Italia e Spagna. Ed questa la storia che ci apprestiamo a raccontare Nel 1970 il generale William Westmoreland, capo di Stato Maggiore dellEsercito statunitense, sigl il Field Manual 30 31 B, manuale destinato alle forze speciali USA per le covert operations. Una fotocopia fu rinvenuta nel doppio fondo della valigia di Maria Grazia Gelli, figlia del discusso Venerabile Gran Maestro della loggia Propaganda 2 allaeroporto di Fiumicino nel giugno del 1982. Per comprendere la portata e il significato del documento val la pena riportarne il seguente estratto. Pu capitare che i governi dei paesi ospiti dimostrino una certa passivit o indecisione nei confronti delleversione comunista o comunque di ispirazione comunista , e che reagiscano con inadeguato vigore alle proiezioni dei Servizi trasmesse dalle agenzie USA. Tali situazioni si verificavano particolarmente quando linsorgenza cerca di acquisire un vantaggio tattico astenendosi temporaneamente da azioni violente , coltivando quindi in seno alle autorit del paese ospite un falso senso di sicurezza. In questi casi i servizi dellesercito USA debbono avere i mezzi per lanciare particolare operazioni atte a convincere i governi dei paesi ospiti e lopinione pubblica della realt del pericolo dellinsorgenza e della necessit delle azioni per contrastarla. A questo fine , i servizi dellesercito USA dovrebbero cercare di penetrare linsorgenza mediante agenti in missioni particolare e speciali con il compito di formare gruppi dazione tra gli elementi pi radicali dellinsorgenza. Quando il tipo di situazione prospettata pocanzi si verifica , in tali gruppi , i quali agiscono sotto il controllo dei servizi dellesercito USA , dovrebbero essere usati per lanciare azioni violente o non violente , a seconda delle circostanze (). Nei casi in cui linfiltrazione da parte di tali agenti nel gruppo guida dellinsorgenza non sia stata efficacemente attuata , si possono ottenere gli effetti summenzionati utilizzando le organizzazioni di estrema sinistra.

Cercare di spiegare ed esporre il contenuto del succitato estratto quasi superfluo. Le istruzioni sono rivolte ai servizi di intelligence e alle forze speciali USA di stanza nelle basi allestite nei paesi alleati. Compito degli agenti speciali dellesercito americano quello di infiltrare e indirizzare le azioni dei gruppi della sinistra pi estrema e radicale per compiere azioni che possano convincere i governi dei paesi alleati della necessit di mantenere vivo lallarme nei confronti del comunismo e del pericolo rosso. Questo genere di operazioni viene, infatti, predisposta quando i paesi alleati non sono abbastanza impegnati nel contrasto del sovversivismo rosso che, presumibilmente, sarebbe diretto dai sovietici. In sostanza, tuttavia, si tratta di mettere a punto gli strumenti e i mezzi pi adatti per giustificare la presenza militare americana nei paesi alleati. Inutile aggiungere che gli uomini delle forze speciali americane incaricati di penetrare ed infiltrare lestrema sinistra devono essere impiegati in attivit di provocazione violenta. Non ancora possibile appurare quante e quali azioni terroristiche e violente firmate da gruppi e gruppuscoli dellultrasinistra condotte anche nel nostro paese siano state portate a termine con lausilio dei militari americani. Un supporto importante alle covert operations e ai dirty jobs attuate allestero dalle agenzie di intelligence americane viene fornito dallUSIS (United States of Information Service), un organismo che conta le proprie sedi presso le ambasciate e i consolati americani nei vari paesi, citato in uno dei manuali da campo delle forze speciali militari americane. Ufficialmente utilizzato per la diffusione della cultura e dei prodotti culturali statunitensi nel mondo, lUSIS ha sicuramente avuto un ruolo mai totalmente chiarito durante la Guerra Fredda. Fra le sue attivit principali si segnalano la selezione di personale politico e diplomatico straniero di estrazione progressista e liberale e lopera di promozione della demarxistizzazione e occidentalizzazione dei partiti socialisti europei. Sicuramente il personale dellUSIS fu massicciamente impiegato in operazioni di guerra psicologica volte a condizionare e a influenzare lopinione pubblica dei paesi stranieri. Peraltro la guerra psicologica era considerata parte integrante della guerra non ortodossa almeno dai tempi del convegno dellIstituto Pollio allHotel Parco dei Principi. Terrorismo, caos, scontri di piazza, violenza politica e pseudopolitica servono soprattutto a fare opera di persuasione presso la cittadinanza e, quindi, diventano anche armi di guerra psicologica per convincere la gente della bont del rafforzamento delle politiche della difesa e della sicurezza. Praticamente allindomani della strage di piazza Fontana e degli attentati compiuti a Roma e a Milano sicuramente grazie ad una regia e ad un coordinamento di un certo livello (12 dicembre 1969) il SID, il servizio informazioni della Difesa, stende uninformativa solo parzialmente depistante, ma, in realt suscettibile di ulteriori approfondimenti. Il testo il seguente - Gli attentati hanno certamente un certo collegamento con quelli organizzati a Parigi nel 1968 e la mente e organizzatore di essi potrebbe essere un certo Y. Guerin Serac , cittadino tedesco (sic !) ; - risiede a Lisbona ove dirige lAgenzia Ager Interpress; - anarchico , ma a Lisbona non nota la sua ideologia ; - ha come aiutante tale Robert Leroy , residente a Parigi BP - 55 83 la Seyne sur mer (sic !); - a Roma ha contatti con Stefano Delle Chiaie; - ha i seguenti connotati : anni 40 circa , altezza 178 cm , biondo , parla tedesco e francese; - certamente in rapporti con la rappresentanza diplomatica della Cina comunista a Berna; - Stefano Delle Chiaie dovrebbe aver avuto gli ordini degli attentati dal Serac ed avrebbe disposto che lesecuzione fosse attuata dal Merlino Trascurando gli errori, magari anche voluti per le ragioni che facilmente emergeranno nella trattazione, vengono elencati numerosi elementi che portano a individuare talune precise responsabilit circa lesplosione della stagione della strategia della tensione. Particolarmente interessante risulta la menzione del collegamento fra gli incidenti del Maggio francese e gli attentati del 12 dicembre nei quali sarebbero stati coinvolti gli stessi personaggi francesi ed italiani 6

evidentemente interessati ad esacerbare ed alimentare il clima di caos e di violenza. Ci occuperemo pi avanti del Maggio parigino per soffermarci meglio sul crogiolo di terrorismo e di provocazione che ha steso la sua mano sullEuropa negli anni Sessanta. Sappiamo che nella guerra non ortodossa e nella guerra psicologica lanciate da settori dellintelligence americana e della NATO contro il comunismo internazionale, fu preziosa la consulenza di uomini, civili e militari, provenienti dalle fila dellOAS. Fra questi proprio il personaggio citato nellinformativa del SID, il francese e non tedesco - Yves Guerin Serac alias Yves Guillou, quello pi celebre e citato in relazione ad episodi di terrorismo internazionale. Decorato con la Bronze Star americana per la partecipazione della guerra di Corea a fianco degli americani (1950 1953) e poi con la Legion donore nella guerra colonialista in Indocina (1954), Guerin Serac un grande esperto di guerriglia e di controguerriglia e fornir un grande contributo pratico e teorico alle concezioni della guerra non ortodossa che si stavano facendo strada negli ambienti delloltranzismo atlantico. Convinto colonialista e assolutamente contrario allindipendenza dellAlgeria, diserter dallesercito per unirsi allOAS. Dopo una breve permanenza nella Spagna franchista, si stabilir a Lisbona nel Portogallo salazarista, clericofascista e colonialista. Con la protezione della PIDE, i servizi segreti del paese ospitante e il supporto dei camerati dellOAS, fonder una finta agenzia di stampa dietro la quale si cela una centrale internazionale di terrorismo, provocazione ed infiltrazione al servizio dellanticomunismo atlantico e del colonialismo europeo. Nel dettaglio le attivit dellAginter Press prevedevano la formazione e lo sviluppo di un movimento di matrice cattolica integralista lideologia di riferimento del Serac Ordre et Tradition al fine di cementare lunione e la relativa coesione fra le destre internazionali in vista della crociata contro il comunismo, la parallela organizzazione del braccio armato Ordre et Tradition, lOACI (Organization dAction contre le Communisme International) da attuare con il reclutamento di mercenari terroristi e sabotatori da impiegare per le azioni di destabilizzazione che creassero le condizioni per soluzioni in senso pi autoritario e da utilizzare come volontari nelle ultime guerre colonialiste, intensi rapporti con i servizi segreti della NATO e, in particolare con la CIA, lOrganizzazione Gehlen la rete dellomonimo ufficiale ex nazista che aveva contribuito alla fondazione postbellica della BND, il servizio segreto della Germania Federale oltre che con quelli dei paesi fascisti o retti da dittature militari come la Spagna franchista e la Grecia dei colonnelli e, naturalmente, il Portogallo. Anche se non esiste una prova documentale definitiva permane il dubbio che lAginter Press fosse stata inserita e assorbita nella rete paramilitare atlantica della STAY BEHIND e, daltronde, sulla finta agenzia di stampa stato apposto il segreto dalla NATO stessa. Da buon crociato e combattente anticomunista, Guerin Serac auspicava la formazione di unalleanza fra gli elementi atlantici e filoamericani e quelli provenienti dalle file della destra neonazista e neofascista con cui coltiv ampi rapporti operativi di collaborazione superando quella discriminante antifascista ritenuta obsoleta e inutile nel clima della Guerra Fredda. Infatti sia lAginter Press che lOAS annoveravano nelle loro file sia ex partigiani fieramente antifascisti che collaborazionisti con il regime di Vichy. Guardando da una prospettiva internazionale e dalla sua ottica di integralista cattolico votato alla difesa della civilt europea contro la barbarie asiatica e levantina, aveva anche allacciato intensi rapporti con gli israeliani, ritenuti un baluardo a difesa dellOccidente. Sul campo, in occasione della guerra per il canale di Suez (1956) nel corso della quale gli eserciti inglese, francese e israeliano avevano congiuntamente attaccato lEgitto di Nasser, aveva avuto modo di apprezzare le qualit militari dei colleghi israeliani. La visione di Guerin Serac non dissimile da quella dello Scontro di Civilt teorizzato e praticato nel corso dei decenni successivi soprattutto da studiosi americani come Samuel Huntington, gi mente speculativa della Trilaterale di Rockefeller, e i neoconservatori. Si doveva cementare lunione fra cristiani e israeliani per combattere gli arabi e i musulmani che, naturalmente, sarebbero diventate le pedine del complotto comunista internazionale. In questo senso ebbe un certo significato lopera di propaganda e di persuasione che lAginter Press esercit sui movimenti internazionali di estrema destra per farli desistere dai consueti atteggiamenti antisemiti e portarli su posizioni decisamente filoisraeliane. I dettami della guerra non ortodossa non escludevano lutilizzo di qualsiasi risorsa per contenere lespansione del 7

comunismo mondiale e, certo, gli uomini dellOAS e dellAginter Press capirono prima degli altri, quanto fosse strategicamente e tatticamente importante appoggiare i maoisti per indebolire il comunismo filosovietico. Guerin Serac incaric di tenere i rapporti con i maoisti filocinesi al suo braccio destro Robert Leroy, filonazista ed ex Waffen SS. Come specificato nellinformativa summenzionata e dettagliata, Leroy riusc a entrare in contatto con lambasciata cinese a Berna in Svizzera, lunica vera sede diplomatica concessa alla Cina di Mao in tutta Europa. Sempre grazie a Leroy, lAginter Press riusc a stabilire rapporti con il partito comunista filocinese svizzero di Gerard Bulliard, informatore del SID, nome in codice Bill, a dimostrazione che gli ambienti filocinesi erano pesantemente infiltrati e penetrati dagli organismi di intelligence occidentali. Sia Leroy che il Bulliard parteciparono nellottobre del 1967 a Torino a una riunione nel corso della quale venne fondato un sedicente Fronte Rivoluzionario Clandestino Marxista Leninista e pare che il braccio destro di Guerin Serac avesse costituito un partito filocinese a Marsiglia. Appare chiaro, allora, come tutto questo attivismo avesse finalit provocatorie e fosse inquadrabile nella crociata anticomunista portata avanti dai legionari dellAginter Press e dai loro protettori. Eppure nel corso degli anni Sessanta ci furono approcci per un avvicinamento ed unalleanza internazionale fra lestrema destra e lestrema sinistra per consolidare una sorta di terzo polo tanto antiamericano quanto antisovietico da incuneare fra le due Superpotenze Nel 1965 la capitale della Romania, Bucarest, ospit lincontro fra il Ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Chou En Lai numero due del regime dopo Mao Tze Tung e il leader del movimento internazionale di estrema destra Giovane Europa, lex Waffen SS belga Jean Francois Thiriart. La Romania faceva parte della coalizione militare sovietica del Patto di Varsavia, ma sotto il dittatore Ceausescu che non trascur di intrattenere una sorta di diplomazia parallela con i paesi leader del Patto NATO si cerc la strada per una maggiore autonomia nelle decisione anche di carattere internazionale. Lincontro sanc un rapporto di collaborazione fra lestrema destra e lestrema sinistra europee ed internazionali che, apparentemente, non doveva trovare alcuna giustificazione. In quel tempo la Cina di Mao mirava a porsi alla guida quantomeno dal punto di vista morale delle lotte di liberazione dal contenuto terzomondista e anticolonialista, mentre, al contrario movimenti come quello di Thiriart vagheggiavano il ritorno nostalgico al passato imperialista e colonialista della Vecchia Europa, rimasta devastata e umiliata dallultimo conflitto mondiale. La stessa Giovane Europa o Jeune Europe aveva fiancheggiato lOAS nella sua disperata guerra per la conservazione francese dellAlgeria e nella sua crociata per la restaurazione anacronistica della restaurazione colonialista della Vecchia Europa. Bisognerebbe allora capire quali e quanti furono i contatti di Thiriart con i professionisti del terrorismo e della provocazione gi militanti nellOAS e ora al servizio delle strutture atlantiche. Un punto di contatto rilevante fra i cinesi e il movimento di Thiriart era rappresentato dalla comune avversione al bipolarismo delle Superpotenze basato sulla rinnovata coesistenza pacifica. Su questo terreno i comunisti filocinesi anticolonialisti e i reazionari nostalgici della potenza delle Vecchia Europa potevano indubbiamente incontrarsi e collaborare per destabilizzare lordine mondiale. Un panorama complesso che, certamente, implicava sia lunione sincera di intenti fra frange dellestrema destra e quelle di estrema sinistra, ma che, certo, non escludeva i tentativi di infiltrazione e di manipolazione per finalit per certi versi opposte a quelle auspicate dai giovani militanti estremisti. Per rendere attuabile e operativa la suddetta alleanza molti giovani militanti di estrema destra affluirono nelle formazioni filocinesi. Difficile avere una precisa cognizione su chi e quanti fossero i provocatori al servizio delle strutture di intelligence o di altri organismi similari. Fra questi studenti, indubbiamente val la pena citare un certo Renato Curcio, futuro fondatore e capo della formazione terroristica di estrema sinistra Brigate Rosse. Sul passato del futuro capo delle BR sono rimaste a lungo alcune ombre e solo abbastanza recentemente si scoperto che la prima vera esperienza politica venne fatta da Curcio nelle organizzazioni di Thiriart, Giovane Nazione e Giovane Europa. Successivamente, iscrittosi alla Facolt di Sociologia dellUniversit di Trento, si avvicin agli ambienti della contestazione studentesca e, dopo unesperienza consumata fra il gruppo cattolico di 8

Marco Boato futuro fondatore di Lotta Continua e, in seguito, militante radicale e parlamentare nelle file dei Verdi si iscrisse nel 1967 al Partito Comunista Marxista Leninista dItalia di ispirazione maoista. Funestato da scissioni e divisioni, questultimo ritenuto da alcuni un ricettacolo di provocazione utilizzato dalla CIA e da altri organismi di intelligence evidentemente nel quadro delloperazione CHAOS. Sembra che la conoscenza e lintesa fra Renato Curcio e Corrado Simioni - ex socialista autonomista ed ex collaboratore della citata USIS, futuro animatore della scuola di lingue parigina Hyperion di cui aggiungeremo qualcosa pi avanti risalga a questo periodo. Dopo un periodo di allontanamento dallattivit politica in seguito allespulsione dal PSI per imprecisati motivi di indegnit morale a detta dellinteressato Simioni si avvicin al maoismo ed allacci rapporti con gli ambienti filocinesi di Berna pi o meno nello stesso periodo in cui questi erano frequentati anche da personaggi riconducibili allAginter Press come il summenzionato Leroy Nellaprile del 1974 un gruppo di ufficiali democratici dellesercito portoghese avviarono e portarono a termine con il sostegno popolare la cosiddetta Rivoluzione dei Garofani che mise fine al regime dittatoriale ormai da tempo declinante e morente. Alcuni fucilieri dellesercito fecero irruzione nella sede dellAginter Press ormai smantellata e i cui animatori si erano nel frattempo eclissati. Nei locali viene rinvenuta una copiosa documentazione fra cui una sorta di comunicato di provenienza italiana, un documento intitolato La nostra azione politica che espone il programma di destabilizzazione promosso da unorganizzazione nazifascista che potrebbe essere identificata in Ordine Nuovo che, si scoprir, coinvolta negli attentati pi sanguinari della strategia della tensione e conta al suo interno parecchi stipendiati e collaboratori dellintelligence americana, soprattutto quella militare Pensiamo che la prima parte della nostra azione politica debba essere di favorire lo stabilirsi del caos in tutte le strutture del regime. E necessario cominciare con il minare leconomia dello Stato per giungere a creare una confusione in tutto lapparato legale. Questo produce una situazione di forte tensione politica, di paura nel mondo industriale, di antipatia verso il governo e tutti i partiti , a questo scopo deve essere pronto un organismo efficiente capace di radunare e ricondurre a s tutti gli scontenti di tutte le classi sociali al fine di riunire questa vasta massa per fare la rivoluzione. A nostro avviso la prima azione che dobbiamo scatenare la distruzione delle strutture dello Stato, tramite lazione dei comunisti e dei filocinesi, abbiamo daltronde elementi infiltrati in tutti questi gruppi, seguendo latmosfera dellambiente occorrer evidentemente che adattiamo la nostra azione (propaganda e azione di forza che sembreranno opera dei nostri avversari comunisti e pressioni sugli individui che accentrano il potere a tutti i livelli). Questo creer un sentimento di antipatia verso coloro che minacciano la pace di ognuno e della nazione , e daltra parte fiaccher leconomia nazionale. A partire da questo dato di fatto dovremo rientrare in azione nel quadro dellesercito, della magistratura, della Chiesa per agire sullopinione pubblica e indicare una soluzione e mostrare la carenza e lincapacit dellapparato legale costituito, e farci apparire come i soli in grado di offrire una soluzione sociale, politica ed economica adeguata al momento. Nello stesso momento dovremo elevare un difensore dei cittadini (sic) contro la devastazione della sovversione e del terrorismo. Dunque una fase di infiltrazione , informazione e pressione dei nostri elementi sui nuclei vitali dello Stato. Il nostro elemento politico dovr essere estremamente abile , capace di intervenire a valorizzare la propria forza , dovr formare dei quadri e dirigenti e nello stesso tempo effettuare unazione di propaganda massiccia e intelligente. Questa propaganda dovr essere una pressione psicologica sui nostri amici e i nostri nemici e dovr creare una corrente di simpatia per il nostro organismo politico , dovr polarizzare lattenzione popolare alla quale saremo presentati come il solo strumento di salvezza per la nazione.

Questa propaganda dovr inoltre attirare lattenzione sul problema europeo e attirarci sostegni internazionali politici ed economici. Dovr convincere lesercito , la magistratura , la Chiesa e il mondo industriale ad agire contro la sovversione, bench la loro azione non sia determinante, avr un peso solo la situazione. Per condurre una tale azione al suo fine, evidente che occorre disporre di grandi mezzi finanziari, si dovr agire in questo senso (questo affinch il maggior numero possibile di uomini possano consacrarsi alla lotta in Italia , e per corrompere o finanziare i gruppi politici che possono esserci utili). Il documento di questa organizzazione neofascista che, con tutta evidenza, gode dellappoggio e del sostegno dellAginter Press nonch come facile intuire della preziosa consulenza tecnica, espone un piano di presa del potere e di annientamento della Repubblica italiana tramite la diffusione di unatmosfera di caos e di disordine esacerbati dai gruppi e dai gruppuscoli maoisti e di estrema sinistra che come specificato sono tutti infiltrati dai cospiratori. Daltronde, La nostra azione politica risale al 1968, a ridosso del golpe militare greco che, nel 1967, aveva ricevuto lappoggio benevolo della CIA ed era stato compiuto dopo aver creato condizioni destabilizzanti strumentalizzando sia le formazioni di estrema sinistra che quelle di estrema destra. I colonnelli greci avevano suscitato rinnovati entusiasmi nei cuori dei movimenti neofascisti di tutto il mondo e aveva fatto fiorire tentativi di imitazione e di emulazione. Nellaprile del 1968 alla vigilia della grande ondata contestatrice e studentesca del Sessantotto alcuni neonazisti e neofascisti italiani si recarono in viaggio premio ad Atene e, molti di questi, al loro ritorno, si sarebbero convertiti al maoismo e allanarchismo. Fra costoro, alcuni dei partecipanti del pi volte ricordato convegno dellIstituto Pollio sulla guerra rivoluzionaria fra cui il leader del movimento neonazista e terrorista Ordine Nuovo Pino Rauti e i giovani militanti della neofascista Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie e Mario Merlino, gi indicati nellinformativa del SID come gli esecutori degli attentati a Milano e Roma del 12 dicembre 1969 la cui paternit sarebbe da far risalire alla stessa Aginter Press. I rapporti fra gli ex legionari dellOAS raccolti nella finta agenzia stampa e le organizzazioni terroristiche neofasciste italiane come Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale furono molto stretti ed assidui. Fra i contatti e i collaboratori italiani dellAginter Press parecchi avevano partecipato al convegno dellIstituto Pollio, mantenevano contatti con lo Stato Maggiore dellEsercito ed evidentemente tenevano i collegamenti fra gli uomini dellOAS e luniverso dellestrema destra italiana. Fra questi citiamo alcuni stimati giornalisti destrorsi come il solito esperto di questioni militari e agente Zeta del SID Guido Giannettini, leterno Pino Rauti stipendiato dal quotidiano conservatore Tempo e altri collaboratori dello stesso quotidiano come Giorgio Torchia e Gino Agnese. Insomma era stata costituita una vasta e pericolosa rete internazionale che contava sia sugli esponenti politici e militari filoamericani e filoatlantici pi visceralmente anticomunisti che su convinti adepti del cattolicesimo intransigente, tradizionalista ed integralista e sugli elementi pi reazionari ed apertamente nazifascisti. Sappiamo per certo che questo network al servizio di poteri forti non rimasto inerte Londata delle proteste dal contenuto antiautoritario dei movimenti studenteschi e giovanili che culmin con il cosiddetto Sessantotto - costitu innanzitutto un fenomeno antropologico e culturale prima che politico, immettendo nelle societ conflittualit e tensione generazionali, fra i valori tradizionali e quelli nuovi Tuttavia, talune azioni scontri ed occupazioni delle universit ebbero certamente riflessi politici, condizionando il quadro istituzionale ed elettorale delle forze in campo o, quantomeno, si tent di orientarle in tal senso. Non si pu negare che levento che stato assunto a simbolo del Sessantotto contestatore e protestatario - ovvero quel Maggio francese che, partendo dalloccupazione delluniversit di Nanterre, port nel quartiere Latino una guerriglia urbana con pochi precedenti venne usato innanzitutto per silurare lorientamento politico del Presidente della Repubblica, generale Charles De Gaulle, soprattutto per quel che concerneva la politica estera della Francia. Il generale era rispettato e ammirato dalle destre internazionali per la 10

fermezza con cui era riuscito a sbloccare la gravissima crisi algerina che poteva far dilagare in Francia una sanguinosa guerra civile, a pochi anni di distanza dalla fine del conflitto mondiale. Si prese la responsabilit di attuare una sorta di colpo di stato per rimpiazzare il debole ed instabile regime parlamentare della Quarta Repubblica con una Quinta caratterizzata da un acceso autoritarismo plebiscitario che dopo la morte del generale sarebbe stato attenuato -. Tuttavia il carattere autonomo e indipendente della guida di De Gaulle, fondato su una sorta di bonapartismo inteso a proiettare la Francia nel firmamento delle potenze mondiali e, comunque, volto alla strenua difesa delle prerogative di sovranit nazionale, faceva storcere le labbra a molti Determinato a chiudere la guerra algerina, trattando con lFLN e concedendo definitivamente lindipendenza alla colonia maghrebina, il generale intendeva aprire un nuovo corso di relazioni con i paesi arabi che, nel decennio precedente e anche a causa della crisi di Suez (1956) , avevano raggiunto i minimi storici. Un bel problema per un paese che accoglieva una bella fetta di immigrazione proveniente dal Maghreb africano. Inoltre, da tale calcolo, non era esclusa la considerazione della possibilit di rafforzare la propria politica energetica e petrolifera. La linea adottata in merito alla questione algerina non manc di deludere parecchi francesi soprattutto quelli che venivano dalla colonia algerina che pure erano simpatizzanti gaullisti e riponevano nel generale le proprie speranza che avrebbe saputo portare a termine la guerra con onore. LOAS venne fondato proprio per combattere due guerre, una contro lFLN e i sostenitori dellindipendenza dellAlgeria dalla Francia, laltra contro il traditore De Gaulle che si era permesso di trattare con il nemico. Negli anni Sessanta scoppi una specie di guerra civile combattuta con mezzi terroristici, fra il servizio dordine del generale le SAC e i colonialisti dellOAS e lo stesso De Gaulle dovette subire una serie di attentati dai quali rimase spesso miracolosamente illeso. Il maggiore storico della STAY BEHIND Daniele Ganser descrive questo conflitto a bassa intensit come lunico autentico caso di guerra allinterno della struttura atlantica. La svolta filoaraba del Presidente francese lo condusse naturalmente a contestare e criticare, seppure rispettando le cortesi formalit, diplomatiche la politica di occupazione militare di Israele soprattutto in occasione della Guerra dei Sei Giorni (giugno 1967). Naturalmente questa iniziativa irrit le autorit e i vertici dellesercito israeliano che avevano deciso di intraprendere una massiccia e improvvisa offensiva per piegare definitivamente il regime egiziano di Nasser. Anche nellambito pi strettamente europeo, De Gaulle intendeva distinguersi fieramente. Geloso delle prerogative della sovranit nazionale francese, critic aspramente e a pi riprese il processo di integrazione europea che, a sui giudizio, era unicamente finalizzato a estendere linfluenza angloamericana sul continente. Dopo aver combattuto nazisti e collaborazionisti del regime di Vichy come leader della Resistenza francese al fianco degli americani e inglesi, De Gaulle non risparmi mai frecciate agli ex alleati che avevano partecipato alla spartizione delle sfere di influenza del pianeta. Quasi provocatoriamente miglior le relazioni con il naturali nemico nel confronto della Guerra Fredda, lURSS. La goccia che forse fece veramente traboccare il vaso arriv nel 1966 quando unilateralmente decise di ritirare la Francia dal sistema militare integrato della NATO dopo aver denunciato quei protocolli segreti dellAlleanza Atlantica sui quali evidentemente si era basata la formazione della STAY BEHIND che, con il pretesto di contenere il comunismo, ledevano il principio della sovranit nazionale degli stati. Non sorprende, quindi, se dietro agli attentati progettati e realizzati dallOAS si pu intravedere la mano della CIA Americani, inglesi, israeliani, europeisti, OAS e altri violenti detrattori francesi del generale Una miscela esplosiva che sarebbe deflagrata proprio in occasione dei violenti scontri del Maggio parigino in cui la politica internazionale del generale verr esposta al tiro di fuoco incrociato di diversi soggetti probabilmente raccolti in una coalizione Un ex agente dei servizi segreti della Spagna franchista e collaboratore della CIA tale Luis Manuel Gonzalez Mata fece un resoconto puntuale, dettagliato e credibile di quel che covava sotto la cenere in un libro di memorie. In un passo viene riportato il colloquio con il coordinatore dei servizi segreti americani a Parigi di nome Donovan avvenuto nel maggio del 1968.

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La CIA fu ben pi esigente. Essa mi fece incontrare un membro della missione americana. Era il gran coordinatore dei servizi americani a Parigi e si faceva chiamare Donovan. Lei deve continuare la sua azione contro il governo francese, mi disse Io (sorpreso) : Come ? Donovan : Forse questa loccasione buona per sbarazzarsi del generale De Gaulle. IO : Gli preferite i gauchisti ? Donovan : I gauchisti non arriveranno mai al potere , ma se il disordine si allarga , la borghesia francese si spaventer. Costringer De Gaulle a cambiare politica , ad allontanarsi dai paesi dellEst e del Terzo Mondo per riavvicinarsi agli Stati Uniti. Oppure toglier la propria fiducia al generale e la rivolger ad altri partiti con i quali potremo intenderci pi facilmente. Io : In concreto , cosa significa tutto questo ? Donovan : Significa che dobbiamo incoraggiare il disordine , creare incidenti tra i rivoltosi e il servizio dordine. Solo cos scateneremo lindignazione della maggioranze silenziosa. Di l a pochi giorni, Donovan mi inform che la CIA aveva gi alcuni uomini allinterno del movimento ; si trattava per la maggior parte di ex componenti della legione o dellOAS che erano riusciti ad infiltrarsi nei gruppuscoli dellestrema sinistra. Alla Sorbona , mi spieg , abbiamo solidi agganci tra i katanghesi , quelle bande che occupano i sotterranei e che si battono con tanta violenza contro la polizia. Lei si unir a loro. Se lo tenga in mente : vogliamo il massimo dei feriti e dei danni. Mi mescolai dunque ai rivoluzionari. Identificai immediatamente numerosi agitatori che si erano infiltrati , agenti segreti poliziotti in borghese dei servizi francesi , militanti del movimento di estrema destra Occidente , membri del SAC , delinquenti comuni. Tutti costoro si agitavano , sorvegliavano , tentavano di familiarizzare con i capi gauchisti. Non una semplice operazione allestita per influenzare la politica adottata da un altro stato, ma il tentativo subdolo e inquietante di creare le condizioni della violenza e del disordine per minarne lautonomia e lindipendenza a proprio vantaggio servendosi anche di tutte le componenti che hanno un conto da regolare. Oltre agli infiltrati, agli agitatori e ai provocatori delle agenzie di intelligence, dellOAS, dellestrema destra, prezzolati o provenienti dalla criminalit comune, possiamo anche dare un occhiata ai leader studenteschi, professori e studenti per la maggior parte anarchici libertari e marxisti leninisti. I vari Andr Glucksmann, Bernard Henry Levy, Daniel Cohn Bendit, ecc sono per la maggior parte di origine ebraica e non si sono poi distinti per una militanza particolarmente rivoluzionaria. Alcuni fra questi professori si distingueranno come nouveaux philosophes impegnati soprattutto a stigmatizzare e smontare non solo il comunismo sovietico, ma, spesso, lidea stessa di socialismo. Bernard Henry Levy, pi che per il passato sessantottino, si far notare come intellettuale salottiero, perfettamente e organicamente inserito nel Sistema, con spiccata propensione filoamericana spesso in sintonia con le istanze degli amici americani neoconservatori. Su Daniel Cohn Bendit ci soffermeremo in seguito Comunque il focolaio di ribellismo giovanile si spegner anche piuttosto in fretta e, negli anni successivi, mentre lEuropa continentale entrer in una stagione segnata dal terrorismo praticato soprattutto da formazioni di estrema sinistra, la Francia rimarr miracolosamente risparmiata da tali lutti. Come vedremo, parr che, anzi, proprio dalla Francia si propaghino i fermenti di terrorismo e di violenza politica che funestano gli altri stati dellEuropa occidentale. Invece, come vedremo, lipotesi di una fitta ed intensa attivit provocatoria condotta dal MOSSAD come da altri organismi di intelligence israeliani, soprattutto attraverso linfiltrazione e il condizionamento dellarea dellultrasinistra internazionale a partire dal Maggio francese non sembra senza fondamento. Come previsto da Mr. Donovan, De Gaulle sar costretto a cambiare rotta Dopo aver mobilitato la cosiddetta maggioranza silenziosa borghese, benestante e benpensante per arginare le violenze dei rivoltosi, il generale si recher in Germania per chiedere aiuto al generale Massu, capo del corpo dei paracadutisti francesi tristemente noti in Algeria acclamato nel 1958 Presidente del Comitato di Salute Pubblica ad Algeri, organismo che rompeva con la madrepatria francese rispondendo alle 12

richieste dei coloni francesi algerini. Dopo qualche mese, sempre nel 1968, De Gaulle conceder unamnistia agli uomini dellOAS per reati di terrorismo compresi quelli che riguardavano gli attentati alla sua persona. E facile intuire come la perizia militare di questi veterani possa essere stata ancora adoperata in dirty jobs che sempre questione delicata affidare ai servizi ufficiali. Negli anni successivi la politica francese di orgoglio nazionale si attenuer moltissimo rispondendo meglio alle sollecitazioni e alle richieste dei Mercati e di quei meccanismi che regolano le dinamiche sovranazionali anche a dispetto di una sempre dichiarata indipendenza che i francesi sono soliti sbandierare. E comunque chiaro che i tempi del generale De Gaulle anche con i loro limiti sono ormai lontani Nelle giornate del maggio parigino si era distino il gruppo neoanarchico e libertario del 22 Marzo capeggiato da Daniel Cohn Bendit, leader riconosciuto del Sessantotto francese, e poi principale e popolare esponente del partito dei Verdi. Allepoca Cohn Bendit professava una violenza di piazza a supporto delle lotte studentesche ed operaie da praticare nelle forme della guerriglia urbana. Nellottobre del 1968 il leader del Sessantotto francese si rec in Italia a Carrara per partecipare al terzo Congresso della FAI (Federazione Anarchica Italiana) con lintenzione di imporre la propria linea basata sullesasperazione le lotte e le tensioni sul modello francese. Venne spalleggiato da un gruppo di giovani neoanarchici e di neofascisti - per la maggior parte romani - che attaccarono violentemente la linea ufficiale della FAI e se ne andarono annunciando la formazione di un gruppo anarchico e giovanile scissionista. Fra costoro era presente un certo Pietro Valpreda, il famoso ballerino anarchico che verr imputato e poi assolto per la strage di piazza Fontana. Sul modello della formazione del 22 marzo di Daniel Cohn Bendit, verr fondata da Valpreda e da un certo Mario Merlino che, nel corso della trattazione, abbiamo incontrato pi volte, un gruppo omonimo. Dalle spiccate inclinazioni estremiste, il gruppo italiano e romano del 22 Marzo risulter infarcito oltre che da giovani neoanarchici, neofascisti ed informatori della polizia. La maggior parte del gruppuscolo verr indagata e imputata per la strage di piazza Fontana, oltre che per altri attentati dimostrativi. Fra gli aderenti compare un certo giovanissimo Roberto Mander, gi iscritto alla Giovane Italia, movimento giovanile legato al partito delle destra italiana, il MSI, convertitosi poi allanarchismo e, infine, arrestato per il favoreggiamento di esponenti della formazione terroristica di estrema sinistra NAP qualche anno pi avanti. Pare che Mander per un certo tempo sia stato convivente di Lorenza Giuseppina Pozzi, futura moglie del noto provocatore ex comunista Luigi Cavallo. Al di l di qualsiasi considerazione o giudizio rispetto alla posizione di Valpreda nella strage di piazza Fontana, quel che appare certo che gruppi come il 22 Marzo possono trasformarsi facilmente in strumenti di provocazione ad uso e consumo per oscuri giochi di potere. Mario Merlino e Pietro Valpreda si rifacevano a Daniel Cohn Bendit e al suo movimento radicale e libertario tentando di replicarne lesperienza sul suolo italiano. Ma noi sappiamo che Mario Merlino aveva un passato neofascista e non era solo stato uomo di fiducia del capo di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie, ma aveva anche partecipato al famoso convegno romano sulla guerra rivoluzionaria e aveva appreso i rudimenti dellarte dellinfiltrazione e penetrazione nei gruppi dellinsorgenza. Dopo il viaggio nella Grecia dei colonnelli dellaprile del 1968 in compagnia di un buon numero di camerati, si era convertito allanarchismo e, secondo alcune fonti, aveva partecipato agli scontri del Maggio francese. In tale occasione aveva probabilmente conosciuto Daniel Cohn Bendit e aveva esportato in Italia quellesperienza fondando il circolo XXII Marzo (in numeri romani, non arabi) che, in realt, era composto da neofascisti romani ed era legato al leader di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie e solo qualche tempo pi avanti verr costituito insieme a Valpreda il 22 Marzo con numeri arabi. Oggi generalmente e ufficialmente riconosciuto che la conversione dal fascismo allanarchismo compiuta da Merlino non era sincero, ma che, invece, era solo un espediente per infiltrare un parte dei gruppi anarchici per portarli sulla strada di una violenta deriva estremistica. Alla luce, per, della citata informativa del SID e della testimonianza dellagente del servizio segreto spagnolo che lavor per far degenerare il movimento della contestazione parigina, non ci si pu sottrarre alla domanda circa le eventuali connessioni fra lOAS, lAginter Press, gli infiltrati neofascisti e i gauchistes a partire da quelli 13

della 22 Marzo e i loro collegamenti con organismi di intelligence americani, inglesi, israeliani e, pi generalmente, della NATO. C stato realmente un filo che collegava il Maggio francese del 1968 al 12 dicembre del 1969 a Milano e Roma ? Nessuno ha mai saputo darsi una risposta I fatti del Maggio francese sono stati comunque anticipati dalla celebre battaglia di Valle Giulia a Roma nel marzo del 1968. Inizialmente il Movimento Studentesco italiano sorto dallesperienza delle occupazioni universitarie non possedeva una decisa matrice ideologica, ma con spirito anarcoide e libertario, accoglieva i bisogni e le istanze giovanili di opposizione radicale ad istituzioni autoritarie ed obsolete. Il fattore generazionale prevaleva su quello sociale e di classe che si sarebbe imposto solo successivamente, con lAutunno Caldo e la diffusione delloperaismo. Per come lo abbiamo conosciuto, studiato o analizzato il Sessantotto si manifestato sulla scena internazionale come la rivolta dei primi figli della societ del benessere contro i loro padri naturali ancora ancorati a codici tradizionali e sorpassati. Apparentemente in maniera contraddittoria, questi giovani attaccavano il neocapitalismo edonista e consumista che stava prendendo piede in quegli anni. Per questi motivi il Movimento Studentesco non aveva tracciato solchi e posto discriminanti fondate sulle divisioni fra destra e sinistra considerate ormai superate e senza alcuna reale giustificazione. Al suo interno erano presenti maoisti, trockisti, marxisti leninisti, anarchici e cattolici del dissenso. Ma, in maniera altrettanto sorprendente contava nelle sue file anche gli studenti di estrema destra nazimaoisti del gruppo di Lotta di Popolo. O anche i pacciardiani di Primula Goliardica Questi ultimi erano i giovani seguaci dellex Ministro della Difesa repubblicano e massone Randolfo Pacciardi che si batteva strenuamente per la costituzione di una repubblica presidenziale sul modello gaullista. A differenza di De Gaulle, per, il neogaullista Pacciardi aveva mantenuto una linea rigorosamente filoamericana e quando era stato Ministro aveva coltivato unintensa amicizia con lambasciatrice americana Claire Boothe Luce, anticomunista di ferro e moglie di uno dei pi ricchi e potenti editori e tycoon statunitensi. La posizione di Pacciardi era, invece, piuttosto in sintonia con quella dellambasciatore ed ex partigiano bianco Edgardo Sogno, monarchico, liberale, antifascista, anticomunista e con saldi agganci americani ed inglesi. A Valle Giulia studenti universitari di sinistra e di destra attaccarono in forze e congiuntamente le forze dellordine, causando un inedito scenario da guerriglia. Oltre che ai futuri leader di Potere Operaio e dellAutonomia Operaia (i vari Piperno, Scalzone, Pace, ecc) negli scontri si distinsero proprio i giovani nazimaoisti che diedero limpressione di essere molto preparati dal punto di vista militare. Loccupazione dellUniversit della Sapienza verr interrotta dai mazzieri dellMSI guidati da Almirante che attaccarono gli studenti. Fino ad allora coloro che leggevano Marcuse e quelli che consultavano i testi di Evola erano rimasti uniti, ma lintervento dei missini scompagin il fronte studentesco. Gli studenti di destra affiancarono i militanti dellMSI negli attacchi ai colleghi di sinistra e rientrarono nei ranghi delle destra ufficiale. In seguito i nazimaoisti vennero allontanati dal Movimento Studentesco anche perch cominciavano a farsi strada sospetti di un coinvolgimento degli studenti di estrema destra in tentativi poco chiari di provocazione. Se dobbiamo prestare fede al documento rinvenuto nella sede dellAginter Press La nostra azione politica dobbiamo ammettere che, effettivamente, i neofascisti si infiltrarono nei vari gruppi dellultrasinistra (maoisti, marxisti leninisti, trockisti, anarchici, ecc) per diffondere il disordine con la loro copertura, per cui i timori allinterno del Movimento non erano infondati. Lattenzione dei provocatori neofascisti venne allora riservata ai gruppi anarchici, pi deboli e permeabili. E possibile ipotizzare una strumentalizzazione dellinsurrezione studentesca di Valle Giulia ai fini della politica interna ? Riallacciandosi al Maggio francese non poi cos improbabile che londata di violenza e disordine scatenata dagli studenti universitari sia stata attizzata per diffondere il clima di insicurezza che avrebbe creato le condizioni per la liquidazione di un centrosinistra che fra laltro aveva esaurito le spinte riformiste e, quantomeno, il ritorno della formula centrista di governo rinsaldata grazie alla domanda di legge e ordine. Non sono emerse prove certe a riguardo Rispetto agli studenti nazimaoistidi Lotta di Popolo che, seppur minoritari, avevano mostrato una 14

particolare decisione e spavalderia negli scontri con i poliziotti si pu aggiungere qualcosa Fondata dai fratelli Serafino e Bruno Di Luia e da Enzo Maria Dantini e sorta da una costola di Avanguardia Nazionale, Lotta di Popolo proponeva a una bizzarra e originale commistione fra ideologie radicali di destra e di sinistra dal contenuto provocatorio. Fra gli slogan lanciati dal gruppuscolo rimasero impressi nella memoria Hitler e Mao uniti nella lotta e Viva la dittatura fascista del proletariato. Apparentemente Lotta di Popolo doveva importi come luogo di raccordo di unalleanza fra gli opposti estremismi per demolire il sistema. Fra i maggiori promotori del movimento si distingue certo Enzo Maria Dantini, gi pacciardiano ed esperto di esplosivi. Secondo uninformativa del SID gli approcci fra gli studenti di estrema sinistra e quelli di estrema destra sarebbero sfociati in un patto dazione fra il leader di Lotta di Popolo Dantini e lo studente della Facolt di Architettura Franco Russo riconducibile ai gruppi maoisti e trockisti interessati da diversi punti di vista ad assaltare le sezioni del PCI. Ma il nome di Dantini si imposto alla cronaca anche perch apparve nella lista degli attenzionati per il reclutamento nellorganizzazione paramilitare atlantica GLADIO, la sezione italiana della STAY BEHIND. Ma Lotta di Popolo era anche profondamente legata allorganizzazione di Delle Chiaie Avanguardia Nazionale che, come abbiamo illustrato, era gi molto attiva sul fronte dellinfiltrazione negli ambienti anarchici tramite Merlino. Per quanto genuina fosse la natura di movimento fascista populista e popolare, consapevolmente o meno, Avanguardia Nazionale venne utilizzata per equivoche operazioni dal sapore provocatorio. A parte i gi citati rapporti con la centrale terroristica Aginter Press, lorganizzazione neofascista si fece manovrare dallUfficio Affari Riservati del Ministero degli Interni che era praticamente nelle mani del prefetto Federico Umberto DAmato che a buon diritto stato soprannominato lHoover italiano. Gi nel 1965, per il tramite del giornalista del foglio di destra Il Borghese, Mario Tedeschi, DAmato era riuscito ad agganciare Avanguardia Nazionale per usarla nelloperazione Manifesti Cinesi. Giovani neofascisti del movimento di Delle Chiaie camuffati da maoisti dovevano affiggere manifesti in diverse citt dItalia. Loperazione si inseriva nel quadro di azioni congegnate per approfondire le divisioni nella sinistra comunista fra filosovietici e filocinesi. La spregiudicatezza di DAmato ha contribuito a diffondere la sua immagine di architetto della strategia della tensione e, in effetti, dalla sua biografia, emerge lamicizia con lagente americano dellOSS e poi della CIA James Jesus Angleton dai tempi della guerra. Questultimo ha diretto per quasi dieci anni loperazione CHAOS negli USA e in Europa con riflessi sulla stagione della strategia della tensione italiana. Lo stesso DAmato il cui nominativo sarebbe comparso nella lista degli iscritti alla loggia P2 di Licio Gelli si spesso vantato di essere egli stesso agente della CIA e, inoltre, ha ricoperto la carica di capo dellUfficio Sicurezza del Patto Atlantico, lorganismo preposto al rilascio dei NOS che consentono laccesso alla documentazione della NATO al pi alto livello di segretezza. Visto il curriculum dello zelante ed indomito prefetto con inclinazioni spionistiche naturale dedurre un saldo rapporto di fiducia con gli americani e i loro organismi di intelligence, a partire dalla CIA. Ma per ragioni di servizio DAmato ha coltivato rapporti con personaggi noti nel panorama sovversivo ed eversivo sia dellestrema destra che dellestrema sinistra. Oltre allonnipresente Delle Chiaie, con il militante veneto del neonazista Ordine Nuovo imputato e assolto dallaccusa di essere luomo che colloc materialmente lordigno esplosivo nella Banca dellAgricoltura a Piazza Fontana e con il leader di Lotta Continua Adriano Sofri come da documentazione emersa recentemente Se la qualifica di Grande Vecchio della strategia della tensione certamente esagerata, Federico Umberto DAmato stato sicuramente uno dei protagonisti di una triste stagione e ha contribuito ad alimentare un clima surriscaldato anche dietro sollecitazione degli amici americani. Ogni epoca ha i suoi simboli e tali simboli spesso si identificano con particolari luoghi A Milano nel novembre 1968 gli studenti occuparono lex Hotel Commercio che divenne una comune in grado di ospitare i soggetti pi disparati Un ambiente fluido e magmatico che poteva lasciare presagire tutto e il suo contrario Maoisti, anarchici, capelloni, hippie, studenti, tipi underground 15

riconducibili al mondo della controcultura, ma anche pacciardiani ed estremisti di destra. E infiltrati, sabotatori e provocatori di professione Lex Hotel Commercio era situato in Piazza Fontana proprio di fronte alla Banca dellAgricoltura Arrivano i gloriosi anni Sessanta e gli episodi di violenza politica e pseudopolitica a volte confuse con atti ed episodi imputabili pi alla delinquenza comune o a taluni comportamenti giovanili si intensificano anche in un paese come lItalia ove la guerriglia urbana e la violenza di piazza diventano fenomeni usuali, comuni, quasi quotidiani. Se spesso nelle metropoli italiane, tengono banco i servizi dordine dei movimenti sorti dal Movimento Studentesco in primis Lotta Continua e Potere Operaio e ringalluzziti dal frasario e dal linguaggio marxista leninista e antifascista, che nelle strade e nelle piazze finiscono per scontrarsi con le forze dellordine e con lestrema destra, Reggio Calabria diviene teatro di uno spettacolo insurrezionale che, partendo da una protesta dal sapore campanilistico appoggiata da quasi tutte le forze politiche locali e da uno schieramento sociale trasversale, finisce per essere egemonizzata dalle destre parlamentari ed extraparlamentari e degenerare in una guerriglia che provocher un buon numero di vittime. In questo caso lMSI e le destre extraparlamentari dai tratti spiccatamente eversivi erano riusciti a inserirsi nel malcontento e nelle condizioni di arretratezza economica, sociale e culturale della popolazione. Lobiettivo sempre quello: ribaltare lassetto istituzionale in senso autoritario creando le condizioni per giustificare tale pericolosa svolta. Non certo un caso se nellinsurrezione reggina si inseriranno gli uomini del Fronte Nazionale del golpista Junio Valerio Borghese, lamico di Angleton, e della solita Avanguardia Nazionale di Delle Chiaie. Sorvoliamo sullesacerbazione apertamente terroristica con contorno di stragi ed attentati che, in gran parte esulano dalla trattazione per fare un salto di qualche anno A partire dal 1974 si chiude la fase che abbiamo precedentemente esposto, descritto e analizzato. Ancora una volta, probabilmente, i cambiamenti vengono agevolati da ci che accade negli USA. Lo scandalo Watergate costringe il Presidente Nixon alle dimissioni provocando una sorta di effetto domino. Nellarco di appena un anno cadono le dittature militari o fasciste di Portogallo, Grecia e Spagna ormai prive di qualsiasi sostegno nella popolazione. La caduta di Nixon costringe i golpisti bianchi Sogno, Cavallo e Pacciardi a rinunciare al progetto di un colpo di stato presidenzialista che avrebbe dovuto portare allinstaurazione di uno stato autoritario con il sostegno di tutti i partiti di centro compresi gli autonomisti del PSI e dichiarare fuorilegge sia il PCI che il MSI oltre alle formazioni extraparlamentari di estrema sinistra ed estrema destra. Il deciso colpo di mano supportato dalle forze militari e dellordine non pi considerato praticabile e viene decisamente mutata la strategia. Con la caduta del regime salazarista in Portogallo anche la centrale terroristica Aginter Press costretta a chiudere bottega. Ci che era la finta agenzia di stampa sul lato della destra verr in qualche modo rimpiazzato a sinistra Unasserzione tanto ardita ? Non proprio se si assumono talune testimonianze provenienti da personaggi che erano molto pi che ben informati Lagente Zeta del SID Guido Giannettini non ha certo un ruolo di secondo piano in queste vicende. Abbiamo gi anticipato come il Ministro della Difesa Andreotti ammise come egli fosse inquadrato nel servizio segreto militare italiano nella famosa intervista al Mondo. Erano emersi i contatti con leditore trevisano Giovanni Ventura che frequentava contemporaneamente ambienti maoisti e neonazisti ed era implicato nelle campagne dinamitarde del 1969, compresa la strage di Piazza Fontana. Teorico della guerra non ortodossa e della strategia della tensione in contatto con ambienti NATO oltre che con i legionari dellOAS e dellAginter Press, Giannettini si costitu l11 agosto del 1974 allAmbasciata italiana di Buenos Aires. Durante il viaggio di ritorno compil un documento manoscritto per illustrare lattivit di ricerca e analisi svolta per lUfficio D del SID diretto dal generale Maletti che, infatti, cerc di proteggere e coprire il proprio sottoposto. In proposito lelenco degli argomenti trattati da Giannettini era piuttosto illuminante - Estate 1967, sui retroscena degli interventi della CIA per le aperture a sinistra in Europa (); 16

- 1968, sulle centrali americana e britannica della internazionale della contestazione (); - Inizio 1969 , sui movimenti della sinistra extraparlamentare in Italia e sui suoi collegamenti internazionali (); - 1973, su alcune operazioni segrete inglesi sulla politica italiana (); - 1973, su una centrale clandestina di estrema sinistra operante sul vertice dellEsercito italiano, in contatto con i servizi speciali di Brandt (); - 1973, sullinternazionale della contestazione europea (Eures) , sui collegamenti e sue attivit. Sotto certi aspetti la rivelazione pi importante, ancorch trascurata, dellagente Zeta del SID riguardava una centrale terroristica di estrema sinistra costituita a Parigi da trockisti filoamericani e dal MOSSAD. Il Think Tank questo era il nome in codice attribuito allo snodo terroristico dai servizi di intelligence sarebbe stato costituito nel 1973 con la copertura della IV Internazionale dominata dai trockisti e dagli anarcosituazionisti e avrebbe dovuto condizionare le sinistre extraparlamentari dei paesi europei in senso filoisraeliano. Secondo Giannettini, tanto i partiti socialisti o socialdemocratici quanto le formazioni della sinistra extraparlamentare sarebbero diventati strumento della politica del MOSSAD teso a contenere e ad arginare le spinte filoarabe. Le rivelazioni di Giannettini che saranno riprese nel 1977 da un articolo del giornalista piduista Pecorelli su OP nel quale verr precisato che il Think Tank aveva sede a Bruxelles che, come noto, era gi sede anche della NATO erano praticamente e significativamente state anticipate dallo stesso Andreotti nella citata intervista al Mondo. Un tentativo di riportare lattenzione sul pericolo rosso nel momento in cui la Magistratura italiana concentrava la sua attenzione sui tentativo golpisti e sulle trame nere ? La consueta mossa andreottiana di dare colpi a destra e a manca anche sul piano internazionale per estendere la propria influenza e il proprio potere basato sulla mediazione e sulla moderazione ? Pu darsi Ma se in nessuna inchiesta sono scaturite tracce del misterioso Think Tank, pur vero che proprio in quegli anni Parigi divenne il punto di incontro fra lintellighenzia francese postsessantottina e dai connotati sinistrorsi e i fuoriusciti italiani soprattutto dalle BR e dallAutonomia. I rapporti non si limitavano ad una mera solidariet militante, ma implicavano il supporto della lotta armata e della violenza politica praticate ampiamente dalle formazioni armate italiane. Questa attivit venne concentrata soprattutto nella scuola di lingue ed istituto culturale parigino denominato prima Agor e poi Hyperion. Centro di raccordo fra lOLP e i gruppi delleuroterrorismo (IRA, ETA, RAF, BR, ecc), nonch di coordinamento delle attivit di terrorismo e guerriglia attraverso i traffici di armi, il finanziamento delladdestramento dei militanti e la protezione della latitanza, Hyperion venne descritto in un documento dellUCIGOS addirittura come il pi importante ufficio di rappresentanza della CIA in Europa. Alcuni elementi fanno pensare a un effettivo collegamento con i servizi di intelligence americani, della NATO e israeliani La scuola di lingue venne fondata da un gruppo di professori ed intellettuali italiani e di militanti di estrema sinistra che avevano lasciato lItalia per problemi giudiziari di una certa gravit Il gruppo si era raccolto intorno al gi citato Corrado Simioni e raccolto nella banda nota ai compagni come Superclan, che faceva pi generalmente parte del Partito Armato. Con lamico Renato Curcio si era attivato per allargare larea della sinistra extraparlamentare da reclutare per la lotta armata, ma le strade fra i due si divaricheranno per insanabili contrasti. Curcio e i compagni che daranno vita alle BR erano interessati alla situazione operaia italiana e volevano fare proselitismo nelle fabbriche con la propaganda armata (incendi delle auto dei dirigenti e capireparto, sequestri dimostrativi, ecc), mentre Simioni si rifaceva ad una visione pi sofisticata ed internazionale della guerriglia mutuata dallesperienza della RAF tedesca. Nella sua concezione, si sarebbe dovuto colpire limperialismo americano e della NATO con attentati alle strutture militari. Questo non avrebbero dovuto essere rivendicati oppure avrebbero dovuto essere firmati in maniera depistante utilizzando perlopi la sigla di Lotta Continua, la maggiore fra le formazioni dellultrasinistra italiana. Inoltre Simioni concepiva un organismo di direzione della lotta armata che avrebbe dovuto infiltrare tutte le organizzazioni e i movimenti dellestrema sinistra per piegarle alla propria strategia. In effetti i progetti di attentati 17

antimperialisti contro le basi della NATO rispondeva perfettamente a quella strategia della tensione che mirava a rinfocolare il fuoco del pericolo rosso e giustificare cos svolte politiche repressive e restrittive, oltre che maggiori stanziamenti al budget militare. Il comportamento ambiguo di Simioni non convinceva Curcio e Franceschini e le strade del Partito Armato si divisero Alcuni ex studenti dellUniversit di Trento e giovani militanti del PCI soprattutto reggiano decisero di seguire Simioni con il quale costituirono il gruppo dei Superclandestini, cos soprannominati negli ambienti dellultrasinistra italiana per la loro fissazione sul problema della clandestinit. Oltre alla matrice inevitabilmente marxista leninista, Simioni mutuava dallesperienza underground e controculturale delle comuni di ispirazione pi americana. Troppe pagine devono essere ancora scritte sui Superclandestini e sullHyperion che essi fondarono essenzialmente per quel che riguarda il ruolo assunto nellambito del terrorismo internazionale di estrema sinistra e, con ogni probabilit, nella clamorosa azione brigatista portata contro lo statista democristiano Aldo Moro. Certo non si possono trascurare i rapporti oscuri e ambigui con organismi di intelligence soprattutto appartenenti alla NATO. A questo riguardo piuttosto curioso come nella storia dei Superclandestini e dellHyperion si incontrino spesso personaggi legati allex partigiano bianco Sogno, filoamericano e filoinglese, e alle sue creature Pace e Libert e i Comitati di Resistenza Democratica -. Simioni conosceva bene Roberto Dotti, un ex comunista con forti entrature in Cecoslovacchia, con il quale collaborava per organizzare il suo gruppo. Ma Dotti era amico e uno dei pi stretti collaboratori di Sogno che, in quel periodo stava aiutando per promuovere i Comitati di Resistenza Democratica che, qualche tempo dopo, sarebbero stati utilizzati per il progetto del golpe bianco. Ex partigiano delle Brigate Garibaldi, espulso dal PCI, Dotti si era iscritto al PSDI e aveva assistito lamico Sogno nellorganizzazione del movimento anticomunista Pace e Libert nei lontani anni Cinquanta. Daltronde Edgardo Sogno aveva ben compreso come sfruttare le potenzialit di quegli ex comunisti ed ex partigiani rossi che, delusi dal partito, si erano convertiti allanticomunismo pi radicale. Un buon serbatoio di risorse disponibili a effettuare azioni provocatorie nei confronti degli ex compagni. In tale sfera si distinse un altro amico di Sogno e Dotti, il provocatore professionale Luigi Cavallo che, pur assistendo spesso lambasciatore nelle sue iniziative, si ingegn in una sua personale attivit volta dividere e creare tensioni nel PCI e negli altri partiti di sinistra attraverso la distribuzione di opuscoli, volantini, fogli, ecc Le sue specialit furono meglio apprezzate nella grande industria specie la FIAT ove, oltre alla capillare schedatura degli operai sospetti e alla creazione dei sindacati gialli padronali, mise in piedi squadre di picchiatori in funzione antisindacale ed antioperaia. Da buon giornalista ex comunista, Cavallo studiava e conosceva bene il linguaggio rivoluzionario e, a quanto pare, nel corso degli anni Settanta, mentre forniva il suo contributo alloperazione golpista di Sogno, avrebbe realizzato unaattivit di infiltrazione nelle BR, in Prima Linea, nellAutonomia e in altre formazioni della sinistra extraparlamentare. Insomma esperti di guerra psicologica e di attivit provocatorie e, daltronde, lo stesso Simioni aveva lavorato presso lUSIS, un organismo strategicamente importante nellambito della Guerra Fredda. Unaltra militante del Superclan, Sabina Longhi, era stata assistente di un altro amico di Sogno, il Segretario Generale della NATO Manlio Brosio, liberale, massone, pi volte ambasciatore e ministro. Il suo nome compare nella lista dei futuri ministri del governo golpista concepito da Sogno e Pacciardi In definitiva parecchie tracce lasciate da Hyperion e il Superclan portano ai servizi di intelligence targati USA, NATO o Israele. Oltre alla sede parigina, la scuola di lingue aveva aperto succursali e uffici di rappresentanza a Londra, Bruxelles, Roma, Milano, ecc Lo sguardo dei servizi di intelligence della NATO stato pi che benevolo In un certo qual modo si pu ipotizzare che Hyperion avesse sostituito da sinistra lormai defunta Aginter Press che, invece, agiva da destra Entrambe, comunque, cotto lombrello americano, israeliano ed atlantico Se gli ex legionari dellOAS erano stati protetti e sostenuti soprattutto dalle dittature militari e fasciste di Portogallo, Grecia e Spagna, i Superclandestini e i loro amici francesi godevano dellappoggio dei governi europei retti dai partiti socialisti o socialdemocratici o anche liberali come quello del Presidente francese gaullista di sinistra Valery Giscard DEstaing. Ma quale fu, invece, il reale apporto esercitato dai 18

Superclandestini nei tumulti e nelle violenze di piazza ? Lasciamo la parola al brigatista Franceschini: (Simioni) doveva rimanere coperto perch stava preparando il passaggio alla lotta armata, stava organizzando la rete logistica, le strutture clandestine. () aveva organizzato una specie di servizio dordine con il compito di eseguire azioni durante le manifestazioni: gruppi di compagni si staccavano dal corteo, colpivano determinati obiettivi, e poi rientravano mimetizzandosi in mezzo agli altri. La funzione di questo gruppo era alzare il livello dello scontro. () era un gruppo semiclandestino allinterno dello stesso CPM (Collettivo Politico Metropolitano): lo chiamavano ironicamente le Zie Rosse perch lala pi dura e determinata era costituita da donne. Ne faceva parte anche Mara Cagol. Indubbiamente le modalit di azione delle Zie Rosse costituivano un modello per i servizi dordine e i futuri giovani agitatori dellAutonomia. Gruppi ristretti e compatti allinterno dei cortei, militarmente organizzati e mimetizzati per colpire ed estendere la guerriglia urbana. Che esito ebbe veramente lopera di infiltrazione dellHyperion/Superclan nei confronti dellintera area della sinistra extraparlamentare radicale ? (Il Ministro dellInterno Roberto) Maroni dovrebbe fare quel che feci io quando ero (al suo posto). In primo luogo lasciar perdere gli studenti dei licei, perch pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito (Gli universitari invece deve) lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universit, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citt (). Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovr sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri (). Le forze dellordine non dovrebbero avere piet e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libert, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Non dico quelli anziani, certo, , ma le maestre ragazzine s (). Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale. Balle, (in Italia non tornerebbe il fascismo), questa la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi lincendio. Verso la fine del 2008 lItalia assistette a una replica soft di quanto accadde nel corso degli anni Settanta. Un ampio movimento di studenti liceali e universitari si mobilit sotto le insegne dellOnda per contestare la riforma del Ministro dellIstruzione Maria Stella Gelmini. A Roma si verific un ritorno di fiamma con scontri fra i giovani estremisti di destra inseriti soprattutto nella rete di Casa Pound da una parte e studenti e militanti dei centri sociali di sinistra dallaltra. Nellestratto della succitata intervista al giornalista del Quotidiano Nazionale Andrea Cangini (Bisogna fermarli, anche il terrorismo part dagli atenei), lex Presidente della Repubblica ed ex Ministro degli Interni Francesco Cossiga si permise di dare qualche crudo e cinico suggerimento allattuale collega e tuttora in carica il leghista Maroni per reprimere duramente il movimento degli studenti. Lineffabile, compianto e irascibile Cossiga ha abituato il popolo italiano a boutades dal sapore provocatorio e aggressivo a cui non sempre stato dato il giusto peso, ma, in questo caso, limpressione che, forse con qualche esagerazione, lintervista dia lesatta misura di quel che successo quando diresse il prestigioso dicastero degli Interni. Non solo le parole riecheggiano neanche troppo vagamente le istruzioni impartite da coordinatore dei servizi di intelligence americani Donovan allagente spagnolo Gonzalez Mata, ma sintetizzano puntualmente ed efficacemente quello che in genere accade nelle strade, nelle piazze e negli atenei quando le manifestazioni degenerano nella violenza. Ministro degli Interni del governo monocolore democristiano della solidariet nazionale (1976 1978) retto da Giulio Andreotti con lappoggio parlamentare di PSI, PSDI, PRI e PLI e la significativa astensione del PCI, Cossiga indubbiamente stato uno dei peggiori amministratori della sicurezza e dellordine pubblico che lItalia repubblicana ricordi, se si deve prestare fede ai dati statistici che, proprio in quegli anni, indicano unimpennata di atti di terrorismo, omicidi e attentati politici e pseudopolitici, sparatorie, 19

devastazioni, scontri di piazza oltre a una recrudescenza delle attivit della criminalit comune. E allora singolare che Cossiga mostri tutta questa sicumera nel voler istruire Maroni sulla gestione di piazza anche in senso repressivo Se torniamo indietro nel tempo agli anni di quella gestione dellordine pubblica, si ha quasi la sensazione che i responsabili di questo delicato settore volessero attizzare ed espandere il caos In realt lazione per contenere il terrorismo, gli scontri fra opposte fazioni estremiste e la violenza di piazza cala al suo minimo storico e si rivela fallimentare. Se Cossiga si dimetter dopo il rinvenimento del cadavere di Aldo Moro nella Renault 4 rossa di via Caetani, aveva molti buoni motivi per dimettersi anche prima. Gi pupillo del Presidente della Repubblica Antonio Segni colui che diede il suo sostegno al generale dellArma dei carabinieri De Lorenzo per la predisposizione del piano SOLO golpista e cugino del segretario del PCI fautore delleurocomunismo Enrico Berlinguer, Cossiga aveva fatto parte dellorganizzazione paramilitare atlantica GLADIO, militanza di cui andr sempre fiero. Sicuramente un uomo soprattutto sensibile e ricettivo nei confronti delle volont espresse dagli amici americani ed inglesi. Nel 1977 il governo varer unambiziosa riforma dei servizi segreti che avrebbe dovuto sancire il controllo diretto da parte dellesecutivo: i servizi di informazioni si sarebbero suddivisi in SISMI dipendente dal Ministero della Difesa e con competenze nella raccolta di informazioni utili al sistema di sicurezza militare e in SISDE dipendente, invece, dal Ministero degli Interni e preposto alla raccolta informativa per la sicurezza interna con il coordinamento del CESIS. Lintero sistema di intelligence risponde direttamente al governo nella persona del Presidente del Consiglio. Nonostante le apparenti buone intenzioni, i vertici dei servizi segreti verranno occupati da iscritti alla loggia P2 di Licio Gelli (Santovito, Grassini e Siracusano) cos come quelli delle forze armate, delArma dei carabinieri, della polizia e della Guardia di Finanza. Cossiga si avvarr della preziosa collaborazione dei piduisti nella (volutamente) disastrosa gestione dellordine pubblico. Lintento dovrebbe essere piuttosto chiaro: esasperare i cittadini per preparare una svolta a destra in maniera, per, pi sottile e calibrata rispetto ai tentativi di colpo di mano. Allinterno della loggia di Gelli e della massoneria italiana era stato redatto il famoso Piano di Rinascita Democratica con cui si cercava di dissolvere lassetto costituzionale attraverso una penetrazione e uninfiltrazione istituzionale che avrebbe permesso di attuare un deciso cambiamento di rotta in senso conservatore. Il parlamentarismo dei partiti avrebbe dovuto essere decisamente attenuato con un rafforzamento consistente dellesecutivo Cera tutto linteresse di insinuare nelle menti dei cittadini lidea che il parlamentarismo fosse malato e producesse solo inefficienza. Inoltre in quel periodo si era imposta la linea del Compromesso Storico, ossia dellaccordo fra i due maggiori partiti del paese DC e PCI per portare a compimento i propositi inseriti nella carta costituzionale e realizzare finalmente una reale democrazia dellalternanza. Inoltre, in quel frangente caratterizzato da una grave crisi economica, politica e morale (stagflazione, crisi petrolifera, terrorismo, corruzione politica e amministrativa, ecc), la DC, perduto definitivamente il ruolo egemonico allinterno dello stato italiano, ricercava unampia unit di intenti con gli altri partiti per governare garantendo una maggiore stabilit. Naturalmente questa linea non gradita ai piduisti e ai soggetti a loro contigui sensibili anche alle sollecitazioni provenienti dagli americani, dagli inglesi, dallinterno dei paesi NATO e parte del gruppo della Trilateral. Labbraccio fra Moro e Berlinguer deve essere fermato per riportare il paese sulla giusta carreggiata. Non forse un caso, allora, che nel 1977 si assista a un innalzamento del livello dello scontro di piazza e compaiano fra giovani e giovanissimi manifestanti pistole puntate contro poliziotti e carabinieri. Il bilancio per un paese che tutto sommato non si pu definire in stato di guerra civile impressionante: l11 marzo la polizia interviene per sedare lo scontro fra studenti dellAutonomia e quelli di Comunione e Liberazione nellateneo bolognese e muore il giovane militante di Lotta Continua Francesco Lorusso; il 21 aprile a Roma gli autonomi sparano per uccidere e cade lagente di polizia Settimio Passamonti; il 14 maggio a Milano, durante una manifestazione, viene ucciso da un colpo di pistola lagente Antonino Custr. In questultima occasione un fotografo dilettante ritrae la famosa foto dellautonomo a gambe divaricate e con la pistola in pugno che diventa lemblema della stagione di violenza dellItalia di fine anni Settanta. Lapice viene comunque raggiunto con la manifestazione 20

radicale indetta Roma il 12 maggio per festeggiare il terzo anniversario della vittoria dei no al referendum abrogativo della legge sul divorzio (Baslini-Fortuna) e per sfidare il divieto di festeggiare. In seguito agli ultimi accadimenti e al clima di guerriglia urbana che lui stesso aveva contribuito ad alimentare, allindomani della morte dellagente Passamonti e con il solito tatto, il Ministro degli Interni Cossiga emana un provvedimento che vieta qualsiasi manifestazione politica e sindacale. Una misura gravissima che viene applicata dalla questura di Roma anche in occasione della manifestazione radicale. La situazione degenera prevedibilmente: fra i radicali si inseriscono autonomi e militanti della sinistra extraparlamentare che cercano lo scontro, mentre dallaltra parte la polizia non si fa pregare e comincia a caricare pesantemente i manifestanti. Si notano immediatamente poliziotti in borghese camuffati da autonomi pronti ad usare le pistole di ordinanza. Dopo le cariche si odono gli spari Alla fine la giornata di scontri, cariche e sparatorie pu contare numerosi feriti anche da arma da fuoco e una caduta, la giovane studentessa Giorgiana Masi, colpita alla schiena da un colpo di pistola sparato con ogni probabilit da un poliziotto camuffato da autonomo. Fra i responsabili dellordine pubblico risulter il commissario di PS Elio Cioppa che risulter regolarmente iscritto alla loggia P2 e che entrer nel SISDE diretto dal generale piduista Giulio Grassini. Inevitabilmente il dibattito parlamentare si infiammer, ma nonostante le gravissime responsabilit del Ministro Cossiga e le relative contestazioni, la maggioranza parlamentare finir per fare quadrato e il PCI si limiter a avanzare rilievi piuttosto blandi rispetto a quanto la situazione avrebbe richiesto. Paradossalmente, in un contesto generale in cui si privilegia il caos, considerazioni riguardanti la necessit di garantire la stabilit del paese consentiranno a Cossiga di rimanere al suo posto. Lapparente e probabilmente calcolata inefficienza di un Ministro guerrigliero che, pi che alla polizia e agli organi investigativi, sembra orientato a seguire le esperienze delle forze speciali antiterrorismo inglesi nella gestione della questione nordirlandese - e dei suoi collaboratori piduisti basta a spiegare londata di caos, disordine e violenza che funestarono lItalia nel 1977. In quellanno si impose allattenzione un movimento giovanile inedito, piuttosto diverso dal precedente Sessantotto, e che sar appunto battezzato Movimento del Settantasette. Rispetto ai fratelli maggiori sessantottini, i nuovi giovani sono i principali testimoni di una societ neocapitalista in crisi, nella quale ogni residuo di speranza. Nelle manifestazioni campeggia lo slogan No Future Immersi in un caleidoscopio originale di marxismo ludico, anarchismo libertario, anarcosindacalismo, futurismo, dadaismo ed edonismo consumistico, questi ragazzi non sono culturalmente e politicamente preparati come i sessantottini. In sostanza non appartengono e non si riconoscono n nella sinistra, n nella destra tradizionali e fanno ormai parte di una generazione che si sta disinteressando al discrimine fra fascismo e antifascismo passato durante la Guerra Mondiale. Probabilmente, dal punto di vista antropologico e culturale, i settantasettini autonomi e quelli della nuova destra radicale sono accomunati da molti pi fattori che non nel passato. La composizione sociale molto pi ricca e variegata: pi che i rampolli della buona borghesia, i nuovi contestatori sono studenti lavoratori, precari, disoccupati, soggetti marginali delle periferie metropolitane. Non vogliono pi perdersi nella sperimentazione politica tipica della stagione sessantottina con il suo assemblearismo e le sue comuni, ma si concentrano soprattutto nella conquista e nelloccupazione degli spazi e dei tempi sottratti dal Sistema. In questo orizzonte centrale la teoria del desiderio del filosofo francese Gilles Deleuze alla base delle pratiche per il soddisfacimento di bisogni e desideri impedito dalla mera disponibilit pecuniaria come, di conseguenza la naturale idiosincrasia per qualsiasi appello berlingueriano e non allausterity ritenuta indispensabile nella crisi. Da qui le autoriduzioni per il prezzo dei trasporti pubblici, dei concerti, del cinema, ecc Tracciando motivi, temi e stili delle successive contestazioni giovanili, il Settantasette manifesta la sua originalit nei campi pi creativi e nei nuovi linguaggi che, peraltro, la televisione riuscir ad assorbire. Non va sottaciuto come un magma del genere, non solo finisca per giustificare una cultura consumista ed edonista ormai invadente e ponga qualche premessa per il successivo rifugio nel privato tipico degli (edonisti e rampanti) anni del riflusso e per il disastroso fenomeno della diffusione delleroina, ma abbia prestato il fianco a infiltrazioni e provocazioni. La 21

genesi del Settantasette contiene anche la sua inevitabile e rapida fine. Sarebbe certamente ingiusto e ingeneroso quantomeno affibbiare la patente terroristica a un movimento complesso come tutti i movimenti. E comunque vero che una frangia cerc di egemonizzarlo e di accentuarne le derive pi aggressive e radicali fino al terrorismo praticato nelle piazze. Nonostante lapparente carattere complesso e variegato, lAutonomia Operaia, nata sulle ceneri di Potere Operaio, si pose lobiettivo di dare al movimento un carattere insurrezionale e armato. Abbandonato labituale operaismo, figlio dei Quaderni Rossi di Panzeri, professori e intellettuali dellAutonomia, fra cui, soprattutto, Toni Negri avevano elaborato nuove analisi dei soggetti sociali potenzialmente rivoluzionari. Loperaio massa vedeva intaccata la propria supremazia dalloperaio sociale, ovvero da tutti quei soggetti dai precari ai lavoratori creativi ed intellettuali passando per gli abitanti delle periferie che non potevano usufruire delle garanzie previdenziali ed assistenziali e non erano tutelati dai sindacati. I non garantiti si contrapponevano ai garantiti, quei lavoratori soprattutto nella grande industria e nel settore pubblico che, invece, beneficiando delle suddette garanzie, erano perfettamente inseriti nel Sistema. Sono certo poste le basi di un conflitto aspro allinterno delle sinistre, che oppone coloro che innalzano la bandiera dei non garantiti (gli Autonomi e altri gruppi di estrema sinistra) ai rappresentanti dei garantiti (PCI in primis, ma anche i tre maggiori sindacati). A tale proposito rimarr impressa nella memoria la cacciata del segretario della CGIL Luciano Lama dallUniversit Sapienza occupata dagli studenti, in seguito agli scontri fra giovani comunisti ed autonomi. In effetti accanto ai classici scontri con la polizia e i confronti brutali fra bande dellAutonomia e quelle neofasciste come i futuri NAR, non sono infrequenti i pestaggi fra giovani comunisti della FGCI e gli autonomi. Un micro conflitto che, alfine, non vedr n vinti n vincitori perch se londata di arresti porr fine allaggressivo estremismo degli autonomi, il PCI rimarr fuori dalla porta del potere reale Il generale indebolimento delle sinistre istituzionali far fregare le mani a molti a livello nazionale ed internazionale. Se cera lintenzione di diffondere limmagine di un paese in preda al caos e lanarchia, soggiogato al pericolo rosso, lobiettivo stato raggiunto in pieno e non importa quanto vi abbiano contribuito per la loro parte i poliziotti infiltrati travestiti da manifestanti, gli autonomi o i giovani neofascisti. Per il resto, per spendere ancora qualche frase sullAutonomia, bisognerebbe ancora approfondire i rapporti con i professori e intellettuali di questarea e lintellighenzia francese filtrati e mediati quasi sicuramente attraverso i compagni dellHyperion/Superclan. Certi rapporti erano antichi e risalivano alle lotte sessantottine Sussistono, invece, pochi indizi e tracce di connivenze e complicit fra frange dellestrema sinistra e dellestrema destra in questo periodo anche il cronista del quotidiano comunista LUnit Mauro Brutto che morir investito da un auto in circostanze oscure seguir la pista dellalleanza fra fazioni dellAutonomia e neofascisti nellesercizio della violenza politica e dello spaccio di stupefacenti. Il giornalista investigava soprattutto sullassassinio dei giovani leoncavallini Fausto Tinelli e Iaio Jannucci, gi impegnati in una delicata inchiesta sulle piazza milanesi dello spaccio. In una realt tanto fluida ogni possibilit pu difficilmente essere esclusa La drammatica e per certi versi tragica stagione della strategia della tensione, dei golpe tentati e minacciati, delle stragi, delle bombe, del piombo terroristico e dei violentissimi tumulti di piazza si concluder simbolicamente con il rinvenimento del corpo di Moro crivellato dai proiettili brigatisti il 9 maggio 1978. Gli anni del reaganismo e del rampantismo sfacciati, della restaurazione centrista del pentapartito e della televisione berlusconiana sono dietro alla porta. Daltronde la gente si stancata della cronaca giornaliera dei morti ammazzati Fra la fine degli anni Settanta a i successivi anni Ottanta le manifestazioni internazionali si incardinano sulle tematiche dellambientalismo, del pacifismo e dellopposizione alle centrali nucleari e bisogner attendere la fine degli anni Novanta per veder emergere un movimento planetario paragonabile allondata contestatrice e protestataria degli anni Sessanta. Dopo circa un ventennio di egemonia neoliberista e neocapitalista avviata dallamministrazione repubblicana del 22

Presidente USA Ronald Reagan e della premier britannica conservatrice Margaret Thatcher, comincia a svilupparsi unampia opposizione internazionale che, per iniziativa di gruppi, associazioni, ONG, ecc di varia estrazione culturale ed ideologica, comincia a darsi appuntamento in occasione dei vertici internazionali per manifestare il proprio deciso dissenso alle pratiche del nuovo Impero fondato sul Mercato. Presto anarchici, cattolici, militanti di estrema sinistra, scout, volontari, ecc si mettono a sfilare fianco a fianco durante gli appuntamenti promossi dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale, lOrganizzazione Mondiale del Commercio, del G8, ecc C molta consapevolezza in quello che giustamente verr battezzato con il nome di Movimento dei movimenti che indirizza le sue frecce verso corporations e multinazionali che sono gli autentici beneficiari di uneconomia di mercato sempre pi invadente ed estesa, promossa sotto il dettato di una deregulation che avvantaggia solo i pi ricchi. Cos com, la globalizzazione non pu che accentuare i pi gravi problemi che affliggono il pianeta come la fame nel mondo, il divario fra le fasce pi abbienti delle popolazioni e le altre, lo strangolamento dei paesi di Asia, Africa ed America Latina sotto il peso del debito internazionale, linquinamento, il peggioramento generale delle condizioni climatiche e ambientali, ecc Tantissima la buona volont, ma nessuno al timone per dare la rotta Al vertice dellOrganizzazione Mondiale del Commercio del dicembre del 1999 a Seattle negli USA, il Movimento etichettato come Popolo di Seattle guadagna la scena e riscuote un successo imprevisto con il lancio dello slogan della cancellazione del debito degli stati africani. La sua vita sar travagliata e fondamentalmente breve, perch intanto si sta affacciando quella grande Crisi che investir anche le ricche democrazie occidentali a partire dagli USA che, sotto lamministrazione Bush jr., adotteranno le consuete ricette americane per affrontare la situazione, politica internazionale bellicista e misure fiscali a vantaggio dei grandi elettori. Il Movimento dei movimenti dei no global rimarr soffocato nel clima di emergenza imposto dalla Crisi che riassume e moltiplica gli effetti economici, politici, sociali, culturali e morali di quelle precedenti Dal 19 al 21 di luglio del 2001 il capoluogo ligure ospit il vertice dei capi di stato e di governo delle otto potenze mondiali democratiche e occidentali (USA, Russia, Giappone, Gran Bretagna, Francia , Germania, Canada e Italia) per negoziare le misure inderogabili da applicare per talune questioni imposte dai no global. In realt si tratta di una vergognosa kermesse allestita prima dal governo di centrosinistra di Amato e poi da quello di centrodestra retto da Berlusconi, una passerella per uno spettacolo inverecondo che costringe gli abitanti di una citt come Genova a vivere praticamente blindati e imprigionati per un periodo di tempo non indifferente di tempo che copre naturalmente anche i preparativi. Fuori dalla cosiddetta zona rossa, il centro sequestrato dai grandi della terra, si svolge un altro spettacolo che, per dimensioni e potenziale distruttivo, annulla laltro concentrando inevitabilmente lattenzione dellopinione pubblica italiana e mondiale. Camere, macchine fotografiche, cellulari, ecc ritraggono come mai accaduto prima di allora, quello che uno scenario di repressione e di guerriglia urbana come raramente si sono visti precedentemente in un paese europeo. Rimarranno impresse nella memoria soprattutto le scene di incredibile brutalit poliziesca che tradisce un chiaro intento repressivo nei confronti dei manifestanti. Oltre alle cariche, alluso indiscriminato di lacrimogeni, alle manganellate dispensate senza risparmio per le vie di Genova, desteranno naturale sconcerto la mattanza alla scuola Pascoli e le sevizie e le torture della caserma di Bolzaneto. Nel corso della giornata del 20 luglio, durante la battaglia fra i reparti dei carabinieri e le tute bianche, alcune frange dei centri sociali di sinistra, il giovane Carlo Giuliani viene ucciso dal colpo di pistola sparato da un Defender dei carabinieri. Tralasciando di ripercorrere la cronaca di quei terribili giorni, vengono in mente le dichiarazioni di Cossiga riguardo allOnda studentesca. Per mobilitare le forze dellordine e le forze armate in una spietata opera di repressione che non indietreggia di fronte alluso della violenza pi efferata indispensabile provocare disordini, incidenti e devastazioni infiltrando i movimenti o lasciando fare le fazioni pi oltranziste. In effetti, nelle giornate di Genova, soprattutto il 20 luglio, si assiste alla scientifica e precisa opera di demolizione e devastazione di banche ed esercizi pubblici e di incendio di automobili e cassonetti da parte di un misterioso gruppo di teppisti organizzati e nerovestiti che si fa chiamare Black Bloc. Dietro di loro 23

un certo numero di cani sciolti che si unisce ai demolitori neri. Il Black Bloc non una novit: ad ogni vertice internazionale si inserisce e mimetizza fra i manifestanti per poi colpire i simboli del capitalismo e della finanza con precisione chirurgica tale da far pensare ad unorganizzazione accurata e articolata o, quantomeno, da una preparazione che richiede un certo training. I blockers si erano gi fatti notare ed erano stati ripresi dalle reti di tutto il mondo durante il vertice di Seattle. Non sembrano fare riferimento ad unideologia precisa se si esclude la volont di colpire e danneggiare le propriet e i beni di multinazionali e corporations e i suoi aderenti sono perlopi giovani e giovanissimi, ma la base sociale piuttosto trasversale dal punto di vista culturale. In realt ben poco si sa dei neri Sono certo i figli di una societ multimediale in cui conto la visibilit e lapparire. Degli anni Sessanta in avanti il settore produttivo e tecnologico delle comunicazioni stato quello che ha conosciuto lo sviluppo maggiore e senza precedenti. Tramite internet ora si possono vedere eventi e spettacoli di ogni tipo anche in presa diretta. Richiamandosi ad un vago anticapitalismo e allantiliberismo i blockers sfasciano i simboli del capitale delle multinazionali catturando lattenzione dei media internazionali. Allestiscono, insomma, veri e propri spettacoli allinterno delle citt a beneficio delle televisioni di tutto il mondo, oltre che, naturalmente, della rete. Al di fuori del riferimento immateriale ai simboli non pare ravvisare alcun progetto politico dietro il gruppo Demolizioni, vandalismo e teppismo che finiscono per essere fini a s stessi con scorno per il Movimento. Ma il Black Bloc forse non neanche un gruppo, ma una pratica che viene assunta da tutti coloro che vi si riconoscono per varie ragioni. Un espediente ingegnoso per mobilitare risorse di ogni tipo: verosimilmente fra i blockers sarebbe possibile identificare estremisti di ogni colore, anarcoinsurrezionalisti, autonomi, estremisti ecologici, centri sociali oltranzisti, naziskin, casseurs, punk, punkabbestia, hooligans, ultr da stadio, ravers e ogni genere di soggetto che, pur di spaccare e devastare, disposto a darsi anche una disciplina. Insomma, elementi di radicalismo politico ma anche frustrati, arrabbiati, disagiati e persone che rompono per il solo gusto di farlo. La giovane et della maggior parte dei blockers induce a riflettere sulle ragioni per cui tali manifestazioni attraggono ragazzi e adolescenti come spesso successo anche in passato. Inoltre non c solamente il teppismo di rompe vetrine, saccheggia bancomat e incendia veicoli, perch i blockers sono estremamente aggressivi, spesso attaccano le forze dellordine e non mancano i casi di scontri con gli stessi manifestanti. Lispirazione viene dagli Autonomen tedeschi che, a loro volta, hanno attinto dalle esperienze dellautonomia internazionale negli scontri di piazza durante gli anni Settanta. Gi provvisti di un bagaglio notevole di pratiche aggressive e di conflitti con la polizia, gli Autonomen avevano deciso di dotarsi di un servizio dordine di militanti vestiti con felpe nere durante le manifestazioni antinucleari. Questo servizio dordine finisce come di prammatica per avere non solo una funzione difensiva nei confronti delle cariche e delle aggressioni poliziesche, ma anche per essere utilizzato nelle pratiche di resistenza degli Autonomen. Una parte ingrosser le file dei cosiddetti casseurs, devastatori che organizzano dimostrazioni e cortei per ingaggiare violenti scontri con la polizia. Secondo altre fonti il Black Bloc sarebbe stato costituito negli USA allepoca della prima guerra del Golfo contro Saddam Hussein (1991) per opporsi alloperazione Desert Storm. Ancora una volta oltreoceano che occorre far cadere lo sguardo Quel che certo che in questi anni c stata una reticenza diffusa sullargomento e pochi giornalisti e cronisti si sono avventurati su questo terreno cercando di approfondire la questione del Black Bloc. Un testo che forse aiuter a capire il fenomeno soprattutto in relazione al G8 di Genova senza dubbio G8 Gate del giornalista e documentarista Franco Fracassi ed edito da Alpine Studio (2011). Fracassi ne ha tratto anche un documentario rimasto tuttora inedito e le ragioni sono piuttosto ovvie. La tesi dellinchiesta di una semplicit pura e cristallina ma supportata da numerose testimonianze: a Genova stato scritto il copione per un grande spettacolo dellorrore allo scopo di dare un colpo mortale e definitivo al Movimento dei movimenti. Quel copione sarebbe stato ideato dalle multinazionali, dai centri di potere internazionale finanziario e dai principali governi occidentali fra cui, manco a dirlo, gli USA. A quellepoca il Movimento stava 24

raggiungendo il suo apice e continuava a mietere adesioni e simpatie di chi si riconosceva nelle tematiche e nelle istanze portate avanti. Occorreva allontanare cittadini e opinioni pubbliche mondiali dai no global instillando il sospetto che fra loro si annidassero focolai di eversione terroristica e violenta. In tal modo si sarebbe recuperato il consenso intorno allideologia del libero mercato che era stata concepita con pretese totalizzanti. A Genova viene consumato lultimo atto di una guerra combattuta dal poteri forti internazionali contro un movimento che intende restituire la voce a popoli e cittadini sulle tematiche economiche e finanziarie. Nel libro non mancano le interviste di esperti e storici americani Il famoso Webster Griffin Tarpley, che, in una sua antica ricerca sul delitto Moro punt il dito contro i circoli americani e inglesi, accusa le fondazioni americane (Rockefeller, Ford, Gates, ecc) di raccogliere i fondi privati per sostenere i devastatori in modo che si attivino in occasione delle manifestazioni di opposizione al neoliberismo. Secondo Tarpley tutti i gruppi anarcoidi come lo stesso Black Bloc o come la Rookus Society, un movimento di estremisti ecologici vengono utilizzati per lo stesso scopo. Di concerto sarebbe impiegata la CIA che ormai costituirebbe un organismo privato e al servizio diretto delle grandi corporations americane piuttosto che una struttura statale. Il giornalista di inchiesta Wayne Madsen, ex agente della NSA ed esperto sullargomento, sottolinea il ruolo dei servizi segreti e, soprattutto delle agenzie di intelligence americane (DIA, CIA, NSA, FBI, ecc), non solo nellinfiltrazione, ma anche nella diretta costituzione di gruppi vandalici e violenti da utilizzare durante le manifestazioni. Madsen cita direttamente il vertice del Fondo Monetario Internazionale svoltosi a Washington il 17 aprile 2000 nel corso del quale elementi infiltrati della DIA e del Dipartimento di polizia si sarebbero affiancati agli anarchici per bruciare auto, sfasciare vetrine, spruzzare spray, ecc per screditare i manifestanti. Viene rievocata loperazione CHAOS di cui ci siamo occupati e che costituisce un modello per le attivit di provocazione appoggiate dai poteri forti economici, finanziari e politici. Madsen concorda con Tarpley liniziativa di queste operazioni parte dai poteri economici e, in particolare, fa menzione delle societ della Silicon Valley, di quelle quotate in borsa a Wall Street e alle corporations dellenergia con sede a Houston. Cos si spiega linerzia delle forze dellordine italiane di fronte al Black Bloc e la violenza brutale, parossistica ed eccessiva esercitata sugli altri manifestanti nel corso delle giornate di Genova. Si doveva lasciar fare i blockers preparati appositamente per arrecare il maggior danno possibile e intervenire per reprimere solo successivamente. Preparati militarmente il Black Bloc avrebbe fatto il suo dovere grazie alla presenza di infiltrati dei servizi di intelligence stranieri e al supporto logistico e finanziario delle corporations in primis americane. Il Movimento dei movimenti stato centrato ed affondato Dieci anni dopo la situazione economica internazionale di gran lunga peggiorata soprattutto in seguito alla crisi americana del 2008 determinata da una bolla speculativa del mercato immobiliare e dalla relativa immissione nei mercati di prodotti finanziari tossici da parte delle maggiori banche internazionali. Lattuale congiuntura finanziaria ed economica che promette recessione e ulteriore aggravio delle condizioni della maggioranza delle popolazioni dei paesi occidentali viene affrontata con le consuete ricette che hanno invece causato la Crisi. La finanziarizzazione delleconomia e la de regolazione della Borsa e dei mercati azionari non viene messa in discussione da chi in teoria dovrebbe affrontare la situazione con lausilio di nuovi e pi adeguati strumenti. Ancora una volta si pretendono sacrifici solamente da quelle categorie sociali gi colpite dalla fase recessiva e su cui regolarmente vengono scaricati i costi dellattuale assetto economico e finanziario. Inevitabile che, a un certo punto, la marea della protesta si alzi, dalla Spagna degli Indignados agli USA di Occupy Wall Street. A differenza del movimento no global nato in un periodo in cui ancora si poteva pensare a una realizzazione concreta di un altro mondo possibile gli Indignati dei vari paesi sono il prodotto della Crisi che non ha offerto ancora degli sbocchi praticabili. Mentre allora i bersagli delle contestazioni erano le multinazionali e alcuni organismi internazionali, adesso il dito viene puntato soprattutto contro i grandi istituti finanziari e le banche 25

che hanno incentivato la speculazione internazionale. Il 15 ottobre di questanno le piazze delle capitali mondiali si riempiono, ma solo a Roma accade qualcosa che ricorda in qualche misura le giornate genovesi. Ricompaiono i giovani nerovestiti che, con le loro devastazioni e le loro violenze, riescono ad attirare lattenzione di stampa, televisione e media in generale. Gli Indignati italiani hanno ora una bella gatta da pelare e rischiano una fine alquanto prematura. Assisteremo a una replica di dieci anni fa ? Riuscir a resistere e a maturare il movimento degli Indignati ?

Conclusioni
Guardando indietro e ripercorrendo a ritroso il percorso storico per un excursus sulle violenze e i moti di piazza nel nostro paese ma non solo scopriremmo che spesso viene adattato un copione scritto dallalto che viene modificato a seconda delle varie situazioni. Come sappiamo la degenerazione delle manifestazioni conviene sia perch serve a liquidare quei governi non graditi allestablishment o per regolare conti interni ad esso sia perch imponendo nellagenda politica la questione dellordine e della sicurezza svia lattenzione proprio da quei problemi che, invece, dovrebbero essere prioritari se si ha a cuore il bene collettivo. Inoltre la strumentalizzazione delle frange oltranziste e violente effettuate nei modi pi disparati come il finanziamento, il supporto logistico, la penetrazione, linfiltrazione, la concessione della libert dazione, ecc - serve a criminalizzare e screditare la massa pi ampia e pacifica dei manifestanti mettendone a rischio la sopravvivenza politica. Lo sfruttamento dei giovani, in tal senso, non che naturale e consequenziale, data la precariet e la fragilit della loro condizione ed esistenziale oltre al carattere spesso istintivo delle loro azioni. Il naturale ribellismo giovanile si pu esprimere in vari modi e, non solo nelle forme politiche offerte dai tradizionali gruppi estremisti e radicali. Pu manifestarsi in comportamenti trasgressivi, nellabbigliamento, ecc In ogni caso quel ribellismo ha sempre rischiato di essere sfruttato dalle solite mani. Non dimentichiamoci che, come noi tutti del resto, i giovani sono stati omologati dalla societ edonista dei consumi e non possono non vivere in una situazione di smarrimento. Occorre uscire dal nostro guscio esistenziale e serrare i pugni per poter finalmente smascherare i tentativi di strumentalizzazione e di provocazione. Bisogna dotarsi della robusta dose di coraggio oltre che di strumenti intellettuali andati perduti per affrontare le nuove battaglie E necessario creare da noi il terreno su cui affrontare i poteri forti Il presente non che la logica conseguenza del nostro passato cos come, inevitabilmente, lo sar il nostro futuro. Armiamoci e armatevi di pazienza FINE HS 30 Ottobre 2011

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