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EF .

FE

in questo numero

Chi desidera collaborare pu mandare i propri elaborati a : ef.fe@libero.it A questo numero hanno contribuito: Chiara Baiamonte, Stefania Guglielmi, Valentina Marzola, Michela Poser e Cristina Zanella

Sarebbe stato bello incontrarci e parlare un p tra noi visto che la formula "conversazione nel tinello" squisita come la biretta di accompagnamento che nel nostro caso avrebbe sostiuito il th di vittoriana memoria. Cos - ahinoi - non e, come tanti altri accidenti di questa simpatica esistenza dove tocca lavorare, respirare e far la lavatrice, le energie si rivelano esauribili o esaurite verso le 7 di sera impedendo la trasferta verso Bologna dove tu abiti (tralasciando poi il dettaglio che io sono esaurita dall'82): non il mondo migliore possibile per cui acconteniamoci di una conversazione tramite mail. Neanche il tempo di usare calamaio e inchiostro oh tempora oh mores! Veniamo a noi: che abbia inizio la conversazione semiseria con Paola Brandolini attuale presidente Arcilesbica Nazionale. Tono a volte simil scherzoso, a volte no. Argomenti e parole da leggere. Ciao Paola come stai? E come sta Arcilesbica? Mi scappa, ormai che ci sono, di chiedere a te come sta un nostro comune conoscente di cui a volte ci si chiede "ma esiste davvero o me lo sono solo inventato??" e si rimane l un p perplessi... insomma come sta il fantomatico movimento Glbt italiano? (A te la scelta di rispondere come pi ti aggrada, scegliendo di dilungarti o meno). Cara Zanella, sempre un piacere parlare ed essere intercettata con tono simil scherzoso, a volte s a volte no, da una storica militante di

ArciLesbica quale tu sei. Peccato per il mancato incontro che ancor pi piacevole avrebbe reso questo nostro dialogo ma si sa, le distanze, separano A mio avviso ArciLesbica sta abbastanza bene (sai cerco sempre di tenere un profilo basso, una questione di eleganza). La campagna "Adesso", attivata prima del congresso tenutosi a marzo 2012, finalizzata a promuovere la costituzione di circoli arcilesbica e dunque limpegno politico attivo delle lesbiche, ha contribuito alla nascita di tre circoli nel giro di 6 mesi. un ottimo risultato, significa che unassociazione di sole donne che prendono parola in modo autonomo e diretto sulle questioni che le riguardano, sempre pi un punto di riferimento, e significa ancor pi che le lesbiche hanno fatto un importante percorso verso la visibilit e la consapevolezza. Allultima assemblea nazionale allinizio di febbraio eravamo pi di 40 socie a discutere del futuro politico di questo paese e a condividere le azioni comuni da compiere e che si compiono ogni giorno nei territori. Azioni per promuovere visibilit, cultura, impegno contro omofobia e discriminazioni. Tante iniziative nei circoli, e, soprattutto, nelle citt, nelle comunit, insieme agli interlocutori pi vari, dalle istituzioni, alle altre associazioni, ai partiti. Abbiamo riattivato la presenza a livello nazionale in tavoli importanti come quello di Unar, continuiamo a lavorare dentro ILGA, e queste elezioni politiche, nellazione di dialogo con i partiti, ci hanno portato ad aprire canali di contatto nuovi e speriamo percorribili anche in fase di sollecitazione al lavoro legislativo che dovr essere compiuto in Parlamento. Insomma, credo che ArciLesbica, si stia impegnando molto (a volte non sempre visibilmente purtroppo, la comunicazione ancora il nostro tallone dAchille), sia a livello nazionale sia, meravigliosamente, a livello locale grazie al grande lavoro dei circoli appunto. Come quello di Ferrara ad esempio (non

ruffianeria, lo sai vero?). Il movimento LGBT. Sta un po in crisi. Le tante batoste parlamentari, le batoste derivanti dalle istanze inascoltate in tanti decenni nonostante limpegno e la fatica, hanno messo in difficolt la nostra capacit di mantenere la seppur precaria unit (anche tra le associazioni nazionali), hanno messo in crisi la nostra fiducia nelle strategie, hanno destabilizzato, le nostre strategie. Difficolt a scendere in piazza, paura di non riempirle perch la comunit stanca e delusa oltre ad essere pi povera, criticit interne alle grandi associazioni (a parte la nostra ovviamente). Sono fattori che limitano una azione forte, che si comprendono per anche allinterno di un contesto politico difficile che ha visto il radicamento del berlusconismo per un ventennio quasi interrotto e una azione politica dei partiti di sinistra fortemente inefficace.Ora dobbiamo riprenderci la nostra capacit di essere un interlocutore importante nella societ, in un momento in cui i nostri temi sono allordine del giorno dellagenda politica italiana, costretta da quella europea, dobbiamo riconquistare la nostra capacit di scendere in piazza, di chiedere la pienezza dei diritti, essendo per anche in grado di guardare con onest e senso di responsabilit allimportanza di eventuali, seri, primi passi. Iniziamo a prenderla da Adamo e Eva: Ella (Arcilesbica ndr) nacque scegliendo l'autonomia per sottolineare la basilare importanza della differenza di genere. Come proseguito questo percorso? Quali le gioie e i dolori? Il rapporto con Arcigay forse un elemento importante in questo discorso. Mha, a volte ho la sensazione che Arcigay, a diversi livelli, non abbia mai veramente accettato la nostra nascita Per quel che ci riguarda il percorso proseguito bene perch noi siamo cresciute, siamo diventate un soggetto autonomo, autorevole e, soprattutto, lunica associazione lesbica nazionale. Quella nascita stata un bene per noi e per il movimento. Sicuramente quando il dialogo, o sintonia di intenti con arcigay forte, anche le azioni politiche lo sono. Tuttavia, credo che a oggi ArciLesbica sia matura abbastanza per non avere timore di interloquire alla pari, di spronare, e guidare se serve, lazione del movimento stesso. E, nel caso lo ritenga giusto, anche di agire da sola, come

successo con la campagna Una volta per tutti. Anche questo fa parte della forza dellautodeterminazione che ci ha sempre animate. Sai cosa si dice in giro di Arcilesbica? Che siamo delle straordinarie pallose.Mentre io roteo le pupille verso l'empireo stufa agra della solita risposta che tendo a dare, tu cosa rispondi? Intanto, valuto chi me lo dice. Et, sesso, condizione sociale, livello di consapevolezza di s in caso di lesbica E di solito trovo sempre una motivazione frutto di inquinate valutazioni personali e politiche. Una fra tutte che spesso il problema che usiamo troppo la parola e il fare lesbismo Eh gi. Parliamo troppo di cultura e politica. Ma noi questo siamo, unassociazione lesbica, culturale e politica. Spesso rispondo, in tono ameno e lieve eh Zanella (pure io lo so usare talora..), che anche grazie a noi che oggi il territorio, diversamente da zona a zona certo, pieno di feste lesbiche, bar, locali in cui si pu ballare e divertirsi. Questi locali abbondano perch ci sono associazioni come questa che hanno contribuito a rendere pi legittimo il lesbismo, perch lo hanno reso pi visibile, perch lo abbiamo portato alla scoperta. Poi, so e gli dico a questi e soprattutto a queste, che se ci conoscessero meglio e ci frequentassero di pi, libere da pregiudizi, scoprirebbero in tante, che la nostra simpatia e capacit di accoglienza direttamente proporzionale a quella che ritengono essere la nostra pallosit Cio siamo un vero spasso. Il 24 febbraio si torna a votare... Qui si aprono praterie sconfinate di riflessioni pi o meno impressionanti (nel vero e proprio significato del termine, insomma a me fa tutto un p impressione). Riesci a esprimere un guidizio sull'attuale scenario politico? E che traiettoria ti senti di tracciare? un momento cruciale secondo me. Dobbiamo dare una svolta e lasciarci alle spalle il berlusconismo. Che diventato pratica politica, cultura, sistema. E sar fondamentale che si riaffermino principi di solidariet sociale, equit, legalit, giustizia. Tutto ci in un contesto in cui limmaturit finora agita dalla classe politica, anche di sinistra, e il nostro sistema elettorale, non danno certo speranze di serena e certa

riuscita. Tuttavia, dobbiamo provarci. Alla Convention Cambia Italia, tenutasi a Roma il 16 febbraio e organizzata dalle associazioni nazionali lgbt, i partiti di centro sinistra (PD, SEL e Rivoluzione Civile), nonch M5S, si sono espressi a favore di leggi per le persone lgbt e le loro famiglie. Dandoci tempi certi di realizzazione. Il PD ha parlato addirittura di 6 mesi per una legge contro lomofobia e di un anno per una legge sulle coppie di stampo tedesco (ultimo modello, quello che comprende ladozione interna). Gli altri partiti, favorevoli al matrimonio, si sono dichiarati disponibili a convergere su una legge del tipo indicato dal PD. Per noi questo un passo importante,e per nulla scontato. Questi partiti sicuramente hanno maggiore maturit su questi temi rispetto al passato, e soprattutto pi chiara consapevolezza dellurgenza di legiferare, se non altro perch ormai lItalia sola nellEuropa occidentale, con la Grecia, a non averlo fatto. E sentono la pressione dellEuropa civile, anche rispetto a questo.Io voglio pensare che con un governo di centro sinistra sia possibile farcela stavolta. Tuttavia non agiranno mai, anche essendo al governo, in autonomia. Il cauto disegno di legge da approvare in Parlamento parla dei soliti inutili e ostacolanti timori di chi teme, appunto, di offendere qualcuno, di trovare unopposizione sociale che non esiste in realt. E questo non va bene. Vorr dire che mentre discutono di ci che ci hanno promesso, mentre votano, e, se serve anche dopo,noi saremo in piazza a ricordargli quello che ci hanno promesso. Sempre. Uno dei fattori che sento essere stati per me essenziali nell'incontro con Arcilesbica stato quello di aver avuto modo di conoscere persone da cui ho tratto forza.Il potere della visibilit, insomma. A te come andata? Io ho iniziato la mia esperienza politica a Bologna, circa dodici anni fa. E l cerano donne come Nera Gavina, Barbara Marzocchi, Antonia Ciavarella, Eva Mamini, che sono state punto di riferimento importante nel mio percorso di consapevolezza e nella mia crescita politica. E poi le altre donne che si incontravano nelle assemblee nazionali, Gramolini e Polo fra tutte. Ma in realt tutte le donne che da anni si impegnavano facendo

della loro vita lo strumento di cambiamento del mondo che le circonda,semplicemente dicendosi. vero, la forza che ci pu dare chi agisce la visibilit immensa. Perch vediamo la realt di ci che siamo nelle altre, e soprattutto vediamo la forza dirompente che la nostra vita pu avere nel mondo se la viviamo alla luce del sole e in libert. Pride s, Pride no. Non sto parlando delle usate e abusate argomentazioni che pur continuano ad esserci sul fatto che sia una carnevalata ecc ecc.. vorrei farti una domanda un p pi maleducata: meglio un unico pride nazionale o pi pride sparsi nel territorio? Zanella?? Pure tu!!! Io credo che i pride locali siano importantissimi e debbano esserci. Credo che siano una grande forza di contaminazione dei territori, di cambiamento. Credo che rappresentino la cartina di tornasole della relazione che le associazioni e la comunit lgbt hanno nel territorio, e al tempo stesso che creino nuove o prima inesistenti relazioni che possono essere volano di successive utili azioni di cambiamento delle societ. Tuttavia, il Pride nazionale non pu non esserci. lunica grande manifestazione della comunit che noi organizziamo, che ha sempre certezza di esserci, al di l dei timori di riempire le piazze. Perch il momento che unisce tutti e tutte noi, perch il momento in cui, semplicemente, prima di tutto, diciamo, noi siamo e siamo orgogliosi/e di essere ci che siamo. Per questo ha un immenso valore politico a prescindere, e pu aggregare tutte le nostre istanze e la nostra piattaforma in modo pieno. il momento in cui chiamiamo tutto un paese lgbt e non solo a scendere in piazza per dire in migliaia: vogliamo pari diritti e libert. Deve continuare a essere un momento unico in cui convergono tutte le nostre forze, unitariamente. Rosy Bindi quando venne qui a Ferrara urlammo "D qualcosa di sinistra". A te chiedo "D qualcosa di lesbico" (...ah aaah ahh aah,scusa. Sii seria, almeno tu. Se ti va). ArciLesbica!

MARZO allARCI Bolognesi dalle 18,30 alle 20,30 Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie organizza un incontro sul tema "Donne e Resistenza" Seguir cena a buffet.

Partecipano insieme a Arcilesbica, l'UDI, il Centro Donna Giustizia e lautrice del libro Al nostro posto. Donne che resistono alle mafie, Ludovica Ioppolo.

24 marzo per il gemellaggio fra Arcilesbica Ferrara e Arcilesbica Treviso andiamo


a Treviso per festeggiare il quarto anno di attivit del circolo

1 maggio tradizionale Pic Nic al Parco Urbano. Per l'occasione verr a


trovarci il circolo Arcilesbica di Treviso

Il convegno di studi "Buone prassi di contrasto allomofobia", tenutosi a Ferrara il 15 Gennaio 2013, stato promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dellUniversit di Ferrara, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato della citt, Circomassimo Arcigay e Arcilesbica di Ferrara, Famiglie Arcobaleno, Agedo, e patrocinato dal Comune di Ferrara. Il convegno in continuit con il convegno dello scorso anno Le nuove famiglie: contrastare i pregiudizi omofobici, che aveva come tema le famiglie con genitori omosessuali e che ha avuto notevole rilevanza sul territorio nazionale. Lo scopo delliniziativa di quest anno era quello di illustrare, documentare, proporre e discutere le azioni e gli interventi che alcune realt istituzionali, amministrative e associative hanno intrapreso nella lotta alle varie forme di omofobia ed al bullismo omofobico: il caso ad esempio della citt di Torino che allinterno di un coordinamento europeo ha dato vita con risultati unici ed esemplari, ad un servizio LGBT presso il Comune e che stato illustrato, insieme allesperienza condotta dal comune di Bologna, rispettivamente da Roberto Emprin e Manuela Corazza. E anche il caso di Ferrara dove, da anni, le associazioni LGBT attuano nelle scuole superiori specifici progetti di educazione alle differenze e che sono stati illustrati da Chiara Baiamonte, psicoterapeuta e consulente psicologa per Arcilesbica Ferrara. La psicoterapeuta Margherita Graglia ha illustrato gli orientamenti teorici necessari per

individuare e rilevare le diverse forme di omofobia ed attuare buone pratiche per contrastarla, mentre la prof.ssa Paola Bastianoni, Professore Associato di Psicologia Dinamica dellUniversit di Ferrara, ha descritto i progetti di formazione specifica su identit di genere ed omogenitorialit per educatori ed insegnanti di scuole dellinfanzia e primarie realizzati nel territorio emiliano. Ilaria Trivellato e Sara De Giovanni hanno invece illustrato i laboratori per bambini condotti allinterno del Centro di Documentazione Il Cassero di Bologna nellanno 2012. Ha chiuso i lavori lavvocata Stefania Guglielmi, consulente legale per Arcilesbica Ferrara che, nellambito della convenzione NO MORE (la convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne) ha descritto il tema dellassenza di diritti per le persone lgbt quale forma di violenza omofobica.

DALLA CASSAZIONE UNA VENTATA DI LAICIT


INTORNO ALLA SENTENZA NUM.

601/2013

La sentenza che ci accingiamo a sinteticamente commentare costituisce un clamoroso esempio di quello che andiamo da tempo sostenendo, ovvero che la magistratura pu essere - senza che ovviamente ci possa darsi per scontato - il luogo nel quale pu trovare accoglienza quel principio di giustizia che le persone omosessuali, nel nostro paese, vanno da tempo invano cercando. Ci - sia chiaro risulta dovuto non tanto ad una supposta benevolenza dei magistrati nei confronti delle persone omosessuali n ad una supposta apertura mentale, quanto al semplice fatto che i magistrati applicano la legge e la Costituzione secondo i prinicipi del diritto. Veniamo al caso concreto. Un padre, di religione musulmana, contestava la decisione assunta dal Tribunale per i minorenni e confermata dalla Corte d'Appello- di

affidare il figlio minorenne in via esclusiva alla madre. A tal fine egli sosteneva che, poich il bambino viveva insieme alla madre, ex tossicodipendente, ed alla compagna di quest'ultima, una ex educatrice della comunit di recupero in cui era stata ospitata, non veniva assicurato al minore uno sviluppo equilibrato in relazione al suo diritto ad essere educato nellambito di una famiglia quale societ naturale fondata sul matrimonio nonch ad essere educato secondo i principi educativi e religiosi di entrambi i genitori. Contro la decisione della Corte d'Appello, il padre ricorreva alla Suprema Corte, che, con sentenza della I sezione civile 8 novembre 2012 11 gennaio 2013, n. 601 (Presidente Luccioli Relatore De Chiara), rigettava il ricorso confermando l'affidamento esclusivo alla madre. A tal fine, la Suprema Corte,

ribadendo quanto gi sostenuto dai giudici di merito, disponeva che il padre non aveva offerto alcuna specificazione delle ripercussioni negative, sul piano educativo e della crescita del bambino, dellambiente familiare in cui questi viveva presso la madre. Laffidamento esclusivo del figlio alla madre era, in realt, giustificabile in considerazione della condotta del padre, che aveva agito un episodio di violenza ai danni della convivente della madre davanti al bimbo, ch eveva provocato in lui un sentimento di rabbia nei confronti del genitore. Il fatto che la violenza non avesse avuto ad oggetto la madre, bens la sua convivente, risultava irrilevante, essendo pur sempre, proprio in quanto tale, una persona familiare al bambino. La dedotta difficolt del padre di accettare, data la sua origine e formazione culturale, il contesto familiare in cui suo figlio cresceva e veniva educato, inoltre, non poteva alleviare la gravit della sua condotta, considerata appunto la reazione che essa aveva provocato nel bambino. Concludeva, infine, la Corte che "alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, bens il mero pregiudizio che sia dannoso per lequilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale. In tal modo si d per scontato ci che invece da dimostrare, ossia la dannosit di quel contesto familiare per il bambino". Ebbene, non si pu non esultare di fronte ad una pronuncia di tal fatta.

Oltre a spianare la strada al pieno riconoscimento giuridico della famiglia tra persone dello stesso sesso, che comprenda il rapporto giuridico tra i figli di un partner ed il genitore non biologico, nonch il diritto della coppia ad adottare, questa sentenza rappresenta, si pu dire, un manifesto di laicit, in quanto la Corte - cos come i giudici di merito - fa prevalere la necessit del dato scientifico sia sul pregiudizio sia sulla appartenenza culturale e religiosa, tante volte considerata una sorta di giustificazione in nome di un non meglio precisato "relativismo culturale". Ma non solo. La Corte, infatti, offre una risposta adeguata a quanti soprattutto politici e uomini di Chiesa usano sparare "sentenze" offensive e mortificanti nei confronti della popolazione omosessuale, disvelandone la totale assenza di scientificit e, quindi, di autorevolezza. Da oggi sar pi facile opporre alle "sentenze" di fantasia una sentenza reale!

Si avvicinano le elezioni e non passa giorno che non si parli di lesbiche, gay e delle famiglie omogenitoriali. Una specie di ossessione sulla bocca di tutti. Perfino il leader di Casa Puond ai microfoni di Radio24 ha dichiarato di essere favorevole alla regolamentazione delle unioni civili dimostrandosi pi progressista di certi sedicenti moderati. Un segno dei tempi che cambiano? O una lotta allultimo voto? Ma siccome verba volant e scripta manent (anche se manent poco anche le cose scritte, come ben sappiamo dopo le scene isteriche e gli arzigogoli da operetta dei pacs, poi dico, poi didore), utile dare unocchiata ai programmi dei partiti politici. Iniziamo con il programma del Pdl: gente pratica, che va dritto al sodo, senza preamboli, n introduzioni. Diciotto pagine di elenchi puntati, per ogni punto una cosa da fare. Tranne per la sezione 5 intitolata Famiglia, unica sezione che ospita, giusto per essere chiari, un cappello introduttivo, in grassetto, dove si spiega che la comunit naturale fondata sul matrimonio, e perch non ci siano dubbi, fra un uomo e una donna e che questa lesatta definizione di famiglia. Con buona pace di chi ha creduto di vedere alla radio (sic!) un cenno di assenso col capo di B. alla domanda se fosse favorevole o no alle nozze gay. Chiaro e cristallino anche il pensiero della Lega Nord che nel programma scrive: La Lega Nord, in ottemperanza agli artt. 29 30 e 31 della Costituzione, riconosce nella famiglia il naturale nucleo educativo e formativo per lo sviluppo degli individui che compongono la societ e la concepisce come unione matrimoniale tra eterosessuali avente funzione sociale e genitoriale. Ma non finisce qui, e pure poteva

bastare. Continuando a leggere questo appassionante testo, ecco che si arriva a un punto su cui qualche giovane cuore ancora confuso potrebbe sperare. Si legge infatti che La Lega Nord, consapevole dei profondi e radicali mutamenti che stanno attraversando la societ e attenta alle implicazioni che essi hanno sulla vita quotidiana della nostra gente, ritiene che, in ottemperanza allart. 3 della Costituzione, il quale riconosce la pari dignit sociale di tutti i cittadini di fronte alla legge e qui qualche gay o qualche lesbica di ispirazione leghista si sente fremere perch il discorso proprio quello giusto pur restando la famiglia naturale la formazione privilegiata alla base della societ lemozione non vi attraversa lo stomaco? - non ci si possa esimere dal predisporre alcune tutele anche per le forme di unioni vi trema il cuore in petto? eterosessuali che non hanno contratto il matrimonio, soprattutto nellinteresse dei figli, che rappresentano la parte pi debole e pi bisognosa di assistenza del corpo sociale. Bene, limportante essere chiari nelle vita, e su questo tema alla Lega non si pu negare lonore della perfetta coerenza negli anni. Il cugino cattivo di questi signori, che per lo meno negli anni hanno imparato a scrivere i programmi con meno veemenza degli esordi, Magdi Cristiano Allam che ha fondato Io amo lItalia. Sar pur vero che ama lItalia ma gli omosessuali italiani invece non devono stargli granch simpatici se come scrive nel suo programma contrario a tutto ci che nega la promozione della vita, quale laborto, leugenetica, leutanasia e il matrimonio omosessuale. Se poi avete voglia di farvi venire un vero mal di stomaco potete andare sulla pagina

dedicata ai valori non negoziabili dove si possono leggere tanto carinerie come: Io amo lItalia assolutamente contraria ad ogni legge sullomofobia, in quanto lesiva dellart. 3 della Costituzione (principio di uguaglianza), e non vi dico cosa si pu leggere in difesa della legge 40. Ma voltiamo pagine e passiamoi al PD. Nella sezione Diritti si dichiara di voler dare sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale per il quale una coppia omosessuale ha il diritto di vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico. Ecco, lascio a ognun* il compito di decriptare che cosa possa significare perch a mio avviso pu voler dire tutto e niente dato che come sappiamo le forme giuridiche sono molte, varie e eventuali. Il candidato premier ha pi volte detto che intende adottare il modello tedesco, ma non ce lo ha mai spiegato esattamente. Speriamo bene. Chi vivr vedr. Fortunatamente nella coalizione c anche Sel che parla molto pi chiaro affermando nel suo manifesto che la laicit dello Stato un bene non negoziabile e continua affermando che uno Stato laico riconosce le forme di vita e gli orientamenti sessuali di tutte e di tutti. Si regge sul rispetto di tutte le concezioni religiose, di tutte le visioni del mondo. Combatte lomofobia e il maschilismo. Assume dal femminismo la critica delle strutture patriarcali. Crea le condizioni sociali e istituzionali per rendere effettivi i diritti e le scelte libere di tutte e di tutti. Il primo riconoscimento di questi diritti passa dall estensione del matrimonio civile anche alle coppie omosessuali. Le coppie di persone omosessuali devono veder riconosciuto il diritto all omogenitorialit , ovvero al legame, di diritto o di fatto, con uno o pi bambini, sia figli biologici sia adottati." Posizione vicina anche quella di Rivoluzione Civile. Nel loro manifesto si legge: Affermiamo la laicit dello Stato e il diritto allautodeterminazione della persona. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia di genere. Contrastiamo lomofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. C da notare che a differenza di Sel non ci si spinti tanto avanti da mettere nero su bianco la parola "matrimonio". Comprensibile, mica a tutti garba. C anche chi

pensa che il matrimonio vada abolito. Se siete fra quest* allora per voi c Democrazia Atea la quale ritiene fra i suoi obiettivi fondamentali labrogazione delle parole fondata sul matrimonio dallart. 29 della Costituzione che dunque diventerebbe cos: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societ naturale. Punto e fine. Forse una visione un po troppo futuribile per la maggioranza delle/dei cittadine/i Siccome poi non affatto detto che tutta la popolazione lgbt voti a sinistra, ecco che fra i simboli ammessi alle elezioni spunta Gay di destra La rosa Nera. Ora le destrorse e i destrorsi possono divertirsi a cercare traccia di questo fantomatico partito. Io ho trovato solo una pagina internet con un logo e la scritta Salvatore Fiorello candidato premier. A chi giustamente nei commenti faceva notare che non c uno straccio di programma o anche solo una proposta, Salvatore Fiorello, in persona, rassicurava, il 13 gennaio che presto ci sarebbe stato tutto. Oggi che il 20 febbraio ancora non s visto nulla. Sicch alle elettrici o elettori di destra non rimane che votare i soliti che ce lhanno con loro. Ma chi potrebbe meglio rappresentare il sentimento universale dellammmore se non il D.n.a. ovvero Democrazia Natura Amore fondata da Ilona Staller? E infatti la Staller si dichiara favorevole al matrimonio gay, ma dice anche che lo Stato ha trasformato lICI in IMO (c' scritto cos lo giuro) e anche che stata tolta la tassa di soggiorno per gli stranieri incentivando cos larrivo di altra gente da altri paesi ed gravissimo. Una menzione va anche ai Liberali per lItalia sigla P.L.I. che scrivono che vogliono che siano riconosciute le coppie di fatto anche gay e gli vengano riconosciuti gli stessi diritti delle altre coppie, affinch non esistano pi gesti discriminatori. "Il mutuo soccorso e la convivenza more uxorio su base affettiva non determinato dal sesso dei suoi protagonisti". Il tema dei diritti civili sembra invece non essere in cima alla lista dei pensieri, ma nemmeno in fondo alle agende e ai programmi, di Monti e Grillo. Non una parola sui documenti programmatici del Movimento 5 Stelle e di Scelta Civica. Ma perch le donne non dovrebbero votare le donne, ci si chiede in molte, no? Bene ecco allora il Movimento Eudonna, un movimento che aspira a unire tutto i movimenti femminili e che afferma a

chiare lettere che leadership DONNA. Leggo allora le proposte contenute nel programma e al capitolo Nuove dinamiche, antropologiche, familiari, comportamentali e affettive (in cui secondo me c una virgola di troppo) trovo che ci che vi si propone il rilancio delleterosessualit come vero motore della storia il che significa ripresa del dialogo etero e superamento della conflittualit tra uomo e donna; ma anche la creazione di Modelli diversi per superare lomologazione al modello maschile di comportamento". Ci sono anche due punti che riguardano educazione allo sport inteso come sana e giocosa competizione e anche di Educazione alla gestione e convivenza con gli animali domestici: formazione sugli aspetti della vita di branco e sulle caratteristiche del mondo animale per un reciproco rispetto ed un costruttivo rapporto fra le diverse specie per evitare che siano tutte subordinante al solo mondo affettivo degli umani. Be ecco giusto per non lasciare fuori nulla.

Insomma un testo di materialismo storico sdrammatizzato da una deliziosa cornicetta rosa tutta intorno, pagina dopo pagina del programma. Siccome non mi era del tutto chiaro il loro pensiero (ma solo perch sono un po dura di comprendonio) ho voluto chiedere espressamente la loro posizione sui diritti civili e mi hanno risposto che loro non sono ASSOLUTAMENTE (maiuscolo il loro) omofobe, non aggiungendo altro. E non potrebbe essere diversamente per questo partito a met fra Marx, e le ammiratrici del Girl Power alla Spice Girls che insomma hanno altre priorit prima fra tutte sta storia dellEterosessualit e sta storia della Madre e della Donna con la M e la D maiuscola. Per concludere, buon voto a tutt*, sperando che questa volta le forze politiche trovino il coraggio di dar voce ai principi da tempo contenuti nella nostra Costituzione.

Settimana intensa anche e soprattutto per la convention Cambia Italia avvenuta il 16 febbraio e organizzato dalla principali associazioni lgbt del paese. Lo scopo quello di far prendere alle forze politiche quattro precisi impegni ovvero: lestensione della legge Mancino anche ai reati di omofobia e transfobia, riconoscimenti delle coppie di fatto, modifica della legge 40, uguali tutele per i bambini presenti nelle coppie omosessuali. Invitati i rappresentanti di Sel, Pd M5S e Rivoluzione Civile Paola Concia legge una lettera di Bersani inviata alla Convention in cui dice che entro sei mesi si impegna a estendere la legge Mancino, entro un anno di prendere la legge tedesca sulle unioni omosessuali e di tradurla nella legislazione italiana, compreso il nodo del riconoscimento del diritto del bambino che cresce allinterno di un nucleo famigliare omogenitoriale a vedere riconosciuto dalla legge il legame affettivo con il genitore non biologico, soprattutto nei casi di malattia o morte del genitore biologico. Il leader

del centro sinistra ha anche detto come sua necessaria una seria revisione della legge 40. Nichi Vendola ha sottolineato come sia finito il tempo della pazienza, cos come sta accadendo in tutto lOccidente . Lui si impegner perch sia possibile al pi presto approvare una legge di tipo matrimoniale. Antonio Ingroia si detto a favore del matrimonio e delle adozioni, assicurando il sostegno del suo movimento delle istanze della comunit gay e lesbica. Mentre per il M5S ha parlato Stefano Vignaroli capolista alla Camera in Lazio, il quale ha ammesso che la sua formazione non ha ancora sviluppato proposte precise sui temi dei diritti civili, ma ha sottolineato come in alcune realt regionali, in particolare in Piemonte il gruppo regionale ha presentato una proposta di legge sui diritti delle coppie. Vignaroli ha sottolineato come il Movimento 5 Stelle sia disponibile a un stretto confronto con la comunit gay e lesbica.

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