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Palm: Foto-sintesi di unazienda

Palm spa
Lazienda e la sua storia Impresa artigianale impegnata nella lavorazione del legno, fondata negli Anni 80 da Guido Barzoni, padre dellattuale generazione imprenditoriale al comando. Vi lavorano insieme tutti gli otto fratelli Barzoni. Primo, Antonio, Lorenzo, Maurizio, che forniscono liniziale del loro nome per far nascere, nel 1985, PALM. Fin dalle origini Palm -oggi 80 dipendenti e una produzione di 2,5 milioni di pezzi all'anno- ha basato la sua strategia competitiva nel mercato dei pallet e degli imballaggi in legno sulla differenziazione, puntando su un approccio innovativo sia nella fase di progettazione sia in quella di realizzazione. Tale approccio pu essere sintetizzato nei concetti di eco-design ed eco-progettazione, finalizzati ad ottenere un risparmio economico oltre che alla tutela ambientale. Palm progetta in modo di ottimizzare, a parit di prestazione, peso e volume dellimballaggio, nellottica di impiegare meno materia prima e diminuire la tara trasportata. Palm impiega in prevalenza materia prima - legno di abete e pino - proveniente da Paesi del Nord Europa, da tempo impegnati nella gestione di foreste secondo i criteri eco-sostenibili dellFSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) ma anche da produttori di legname autoctoni: Palm infatti capofila del progetto Pallet a chilometro 0 per la piantumazione locale di pioppi, lo sviluppo dellagricoltura del territorio e la riduzione dellimpatto ambientale del trasporto del legno su lunghe distanze. Palm sostiene inoltre il sistema Rilegno che coordina e promuove la raccolta, il recu47

pero e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggi in legno che vengono sottratti a uno smaltimento non corretto (discarica) e reinseriti nel ciclo produttivo come compost, pannelli truciolati, pasta cellulosica ed energia termoelettrica. Infine, in ottemperanza al D. Lgs. Ronchi 22/1997 (e art. 6 Trattato di Amsterdam), Palm effettua poi anche un servizio di recupero e ricondizionamento dei pallet danneggiati di propriet dei clienti. I prodotti di Palm il core business di Palm incentrato sulleco-progettazione e produzione di pallet in legno eco-sostenibili attraverso lutilizzo delle pi innovative tecniche di eco-design (per eco-progettare un pallet personalizzato per il cliente riducendo peso e volume a parit di prestazioni e ridurre limpronta ecologica), di LCA (per diminuire gli impatti ambientali in ogni fase del ciclo di vita del pallet), di Carbon Foot Print di filiera (per la rendicontazione delle emissioni di CO2 equivalen48

te generate dallintera filiera e per il singolo pallet). Recentemente Palm ha ampliato la propria attivit con la produzione di ecoarredi e prodotti di allestimento, Linea Palm Design, con i quali si vogliono mantenere i requisiti di sostenibilit ed ecodesign,allargando la gamma di prodotti che veicolano questi valori e fornendo soluzioni di arredo ed allestimento funzionali alle esigenze odierne. Greenpallet: il pallet ecosostenibile Il Greenpallet di Palm sano (attenzione alle materie prime utilizzate e garanzia di salubrit), sistemico (segue criteri di sostenibilit ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita) e giusto (eticamente e socialmente). Inoltre sicuro anche in termini di portata, secondo i requisiti del marchio PalOK; per la sua realizzazione si utilizza: il 25% di materia prima riciclata, il 75% dellenergia elettrica generata da fonte rinnovabile.

Il disciplinare Green Pallet Regola, attraverso ladozione dellapproccio sistemico, le prassi operative cui il produttore certificato deve attenersi e rappresenta lessenza stessa della certificazione, poich definisce le qualit garantite al consumatore che acquista il prodotto. In questo senso strumento di comunicazione dei valori connessi a un prodotto e un indicatore di sviluppo sostenibile, sociale ed etico. Il disciplinare -per riassumere- ha lobiettivo di salvaguardare lambiente, il paesaggio e gli equilibri sociali, etici e di legalit in cui il pallet viene generato e distribuito. Analizza infatti tutti gli elementi caratterizzanti il prodotto, lungo il suo intero ciclo di vita,avendo come parametri di riferimento le tre sfere della sostenibilit (ambientale, sociale ed economica) e combina aspetti che vanno dalla funzionalit, alla valutazione sensoriale, dalle ricadute sociali, a quelle culturali ed etiche, fino ai parametri di sostenibilit ambientale legati alle

fasi di generazione delle materie prime, produzione, stoccaggio, distribuzione, commercializzazione, consumo e smaltimento del prodotto. Il potenziale impatto del disciplinare sistemico consiste nel favorire una crescente attenzione e sensibilit allutilizzo di pallet di qualit, che diventa espressione della cultura del territorio di appartenenza ed educa il consumatore verso scelte consapevoli, stimolandolo nel ruolo di co-produttore". Le certificazioni Certificazione ISO9001 Palm dal 1999 certificata secondo gli Standard ISO 9001,Certificazione Qualit. Certificazione FSC - Forest Stewardship Council (FSC) Organizzazione internazionale fondata da un gruppo di associazioni ambientaliste, rappresentanze di popoli indigeni, organizzazioni per la cooperazione allo sviluppo, produttori forestali, lavoratori, industrie del legno, scienziati e tecnici forestali, per 49

promuovere una gestione delle foreste mondiali che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Certificazione PEFC (Programme for Endorsement Forest Certification) - Organizzazione indipendente che promuove la certificazione della gestione forestale, con modalit rispondono a requisiti di sostenibilit. Certificazione PalOK - Palm stata la prima azienda del settore ad adottare sui pallet la marcatura di sicurezza PalOK, che ne certifica la portata massima secondo lo standard UNI-EN ISO 8611. Uno strumento efficace per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni. Certificazione FitOk - Sistema di Gestione Fitosanitaria Certifica che tutti gli imballaggi in legno grezzo destinati ai Paesi extra UE siano trattati per evitare la diffusione di fitoparassiti pericolosi. Al momento il numero dei pallets prodotti da Palm attraverso il sistema fitosanitario IPPC/ 50

ISPM 15 FAO rappresenta circa una quota del 7% della produzione totale, Palm si pone l'obiettivo di raggiungere il 100%. Assoscai AssoSCAI AssoSCAI, Associazione per lo sviluppo della Competitivit Ambientale dImpresa,di cui Palm socio fondatore, unassociazione senza scopo di lucro la cui mission sviluppare una nuova cultura imprenditoriale, in cui la gestione ambientale sia adottata quale elemento competitivo. Prima e pi importante iniziativa lEtichetta Ambientale, grazie alla quale Palm in grado di fornire con il prodotto un'etichetta nella quale vengono esplicitate tutte le caratteristiche del Green Pallet. Carboon Footprint di filiera e di prodotto Il Carbon Footprint la misura in termini di CO2 equivalente dellimpatto complessivo che un prodotto, un servizio o un organizzazione ha sullambiente lungo il suo ciclo di vita. Palm e il Consorzio Universitario di Ricerca Applicata (CURA) dellUni-

versit degli Studi di Padova hanno dato vita a un progetto per sviluppare un modello affidabile per il calcolo e la gestione del Carbon Footprint dellintera filiera di cui Palm parte. Dato che limballaggio sostenibile oggi una parte integrante del mercato globale, tramite la Norma ISO 14064, Palm si dotata di un sistema che rendiconta tutta la sua filiera e analizza dettagliatamente il ciclo di vita del prodotto e i processi che lo costituiscono. Palm fornisce la CO2 emessa e risparmiata a tutti i suoi clienti e questo le permette di avere relazioni privilegiate e credibili con tutti i suoi stakeholder. Uno strumento di equit sociale, perch permette di agire localmente,conoscendo precisamente il proprio impatto per migliorarlo quotidianamente. A testimonianza di questo, nel 2008 lattivit di Palm ha dato vita ad un importante risultato ambientale: -10% emissioni di CO2, rispetto al 2007 che entro il 2010 dovrebbe arrivare a una riduzione del 20% al 2010.

Life Cycle Assessment (LCA): Il Life Cycle Assessment (LCA) un metodo che permette di quantificare e valutare gli impatti ambientali legati allintera filiera di produzione, distribuzione e uso di un pallet. La fase di progettazione viene quindi preceduta da unanalisi di LCA che, unita ad unanalisi dei costi e del livello di qualit percepito dal cliente, consente di identificare i punti critici del ciclo di vita del pallet e di diminuire gli impatti ambientali in ogni fase del suddetto ciclo, di ridurre i consumi di energia nellintero processo produttivo, di minimizzare gli oneri ambientali e socio-economici associati ad un prodotto attraverso il suo intero ciclo di vita e la catena di fornitura. Il pallet definito a chilometro zero CO2, che Palm Spa. ha introdotto sul mercato a partire dal 2004, progettato in modo da consentire un impatto ambientale minore rispetto a tipologie tradizionali di pallet che hanno la sua stessa funzione. I risultati a cui si giunti mostra 51

Certificazione HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) Controllo qualit che verifica il soddisfacimento dei requisiti igienico sanitari degli alimenti, per assicurare la salubrit dei prodotti alimentari attraverso lanalisi dei potenziali pericoli microbiologici, chimici, fisici presenti nel ciclo produttivo e lidentificazione dei punti critici del processo. Valore Sociale Palm la prima azienda profit ad aver ottenuto a livello nazionale la certificazione Valore Sociale, a seguito delle verifiche compiute da ICEA, lEnte Accreditato. Tra i principi e le linee guida dei codici di condotta interni: l Codice Etico Palm; l Codice Integrazione Accoglienza delle varie Etnie; l Integrazione di categorie svantaggiate e disabili; l Bilancio Sociale; l Firma della Carta per le pari opportunit; l Impostazione di una rigorosa 52

etica di impresa in cui la famiglia proprietaria si riconosce. Il Network Ecofriends Palm inoltre socia fondatrice di Ecofriends: cittadini e Imprese Amiche dellAmbiente, associazione composta da imprese desiderose di fare da ponte tra cittadini e imprese attraverso la sostenibilit e la creazione di una filiera responsabile legata alla materia prima legno. I premi ricevuti Social Award 2003 l Premio Imprese Ambiente 2007 l Premio 2009 Progetti Sostenibili e Green Public Procurement l Sodalitas Social Award 2010
l Sodalitas

Box 1 - Euro pallet EUR-Epal veri o falsi? Come evitare di alimentare filiere scorrette e illegali LItalia come tutti i Paesi Europei e mondiali adotta due sistemi di pallet: il pallet bianco o eco-progettato ad hoc (che in Palm equivale al 90% della produzione)e il sistema EUR-Epal. Rientrano nellambito del sistema le categorie di produttori e riparatori dei pallet che abbiano richiesto e conseguito la licenza di utilizzo dei marchi Epal ed Eur da parte dellEuropean Pallet Association. La gestione del 'parco pallet' pi comune nel settore della grande distribuzione organizzata (GDO) lo scambio alla pari di pallet (interscambio) che richiede ladozione di un unico pallet standard a qualit controllata, come il sistema pallet EUR-Epal. Il principio che sta alla base di questo sistema intende minimizzare lutilizzo di pallet e uniformare il sistema a livello europeo, ma gli studi domostrano che -su un flusso di circa 1,5 milioni di unit di carico prese in esame- il pallet risulta mancante in 2 casi su 3. Da un recente atto parlamentare, seduta del 7/04/2009, rivolto al Ministero dello sviluppo economico emerge come da anni le aziende GDO assistano al dilagare di fenomeni illeciti legati al traffico dei pallet. La rivendita dei bancali, spesso reclamizzata da rudimentali insegne pubblicitarie, ha portato alla nascita di un vero e proprio mercato parallelo, ampliamente sviluppato nei pressi delle zone industriali e dei caselli autostradali. Le problematiche principali sono la contraffazione mediante lalterazione o la riproduzione del marchio distintivo EUR Epal, limmissione sul mercato di falsi a prezzi molto pi bassi; la riparazione dei pallet da parte di personale non autorizzato e in nero (concorrenza sleale verso produttori e riparatori regolari); le contraffazioni del trattamento fitosanitario ISPM15 (i pallet potrebbero essere contaminati). Infine ad oggi si sviluppato un mercato illegale parallelo con la sottrazione furtiva di bancali usati dai centri di distribuzione e successivamente rivenduti alle industrie produttrici, con lemissione di fattura, sulla quale i ricettatori/venditori riscuotono 53

Palm Spa Via Gerbolina 7 Zona ind. Gerbolina - 46019 Viadana (MN) Tel. 0375.785855 E-mail info@palm.it Sito web www.greenpallet.it

lIva, senza poi riversarla allErario: un fenomeno che procura una frode fiscale per lerario stimabile in euro 396.000.000 di imponibile evaso. Tali esternalit ricadono sullanello pi debole, i trasportatori: per alcune aziende di autotrasporto la gestione dei pallet incide per il 6% sul fatturato totale. Oltre che dal punto di vista etico e sociale lutilizzo dei pallet EUR-Epal usati presenta problematiche anche igenico-ambientali: la provenienza del legname doltralpe spesso alimenta il mercato del taglio illegale senza poter, nel caso di Paesi dellEst Europa, garantire lassenza di contaminazione da radiazione degli stessi. La non tracciabilit del prodotto stesso portano allutilizzo di pallet EUR-Epal per la movimentazione di prodotti incompatibili tra loro, come industria chimica e alimenti con conseguenti contaminazioni del prodotto alimentare. Molte aziende e molti consumatori usano pallet contraffatti a volte senza saperlo e non sanno che, quotidianamente, con i loro acquisti possono alimentare un mercato illecito. Come risolvere questo problema? PALM insieme ad Ecofriends -Associazione che si pone come punto dincontro tra chi produce e consuma responsabilmente- ha colto linvito di Federlegno Arredo e ha sostenuto la prima edizione della Giornata Nazionale Anticontraffazione (Roma, 7 luglio 2010). Con la campagna Creiamo filiere sostenibili Palm ed Ecofriends hanno voluto sensibilizzare i cittadini che non sono a conoscenza del fenomeno, perch ritengono che lopinione pubblica abbia un grande ruolo da svolgere: i cittadini devono divenire parte attiva della filiera e richiedere (allindustria ma anche alla GDO) la tracciabilit completa dei prodotti, pallet compreso. Palm infine,tramite letichetta AssoSCAI infatti in grado di nobilitare lEUR-Epal usato, che viene rigenerato e riparato, garantendo cos una forma di gestione corretta, trasparente e legale dei pallet e informando opportunamente il consumatore.

Limpresa che segue la natura


Conversazione con Primo Barzoni
Premessa
Primo Barzoni il Presidente di Palm spa, azienda che pi di ogni altra diventata il simbolo della filiera sostenibile in tema di pallet e logistica. Partito dalla semplice produzione di pallet ha sviluppato una linea di prodotti sia standard sia on demand rispettosi dellambiente, della giustizia sociale e al futuro dellintero sistema e del Pianeta. Per questo abbiamo proposto a Palm spa di essere partner di questo libro. Lunit base di tutti i mobili proprio il loro greenpallet. Abbiamo incontrato Primo a Milano, nel luglio 2010. Prima di rispondere alle nostre domande, ha esordito con un auspicio: Vorrei che questo libro fosse un invito a un uso quotidiano del legno, com il grano per il pane. Vorrei che mettesse in evidenza il concetto di filiera sostenibile, dalla nascita al fine vita e che ha per fase finale la dematerializzazione. In pratica, nessun rifiuto: il pallet si pu riutilizzare come materia viva. Vorrei che il nostro lavoro produca segni, simboli, prodotti che parlano di chi li ha realizzati, quasi vedendone le mani che lavorano Ma soprattutto, emozioni, che mi fanno capire il senso del perch sto facendo una scelta, piuttosto che una altra. Ecco, ho bisogno di capire il senso e il valore o i valori partendo dallalbero come bene
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relazionale, patrimonio per chi lo detiene (pubblico o privato) e in grado di produrre beni comuni e per la collettivit, fino dalle radici (con la fitodepurazione), al fusto (il cui utilizzo produce economie locali, posti di lavoro) e ai rami che fungono da sequestratori di CO2 (ogni metro cubo di legno -rami e radici- ha la capacit di sequestrarne una tonnellata che rimane imprigionata nel manufatto del legno lungo tutto lintero ciclo di vita). Grazie ai valori in azione della nostra azienda, che vede luomo al centro del progetto, compiendo un cauto prelievo dalla natura della risorsa rinnovabile albero (con una ri-forestazione programmata che salvaguarda lambiente, il paesaggio) e rispettando gli equilibri sociali etici e di legalit, si pu creare un ciclo virtuoso economico sociale e ambientale. Allora gli elementi di legno con cui realizzer la mia cameretta saranno davvero unici, personali, autentici. E parleranno di me.

P .A.L.M. Unimpresa ispirata alla natura


Lintrapresa di Palm una storia antica e dinnovazione. Antica nei valori e nello spessore umano, ampio come certi muri che destate ti tengono al fresco. Nuovo nellapproccio imprenditoriale: per Palm la sfida prioritaria del nostro millennio per linnovazione risiede nella ricerca di modelli di sviluppo in grado di conservare le risorse del pianeta, preservando e aumentando la qualit della vita dei suoi abitanti. Il suo salto culturale labbandono della mera logica di prodotto e un approccio imprenditoriale orientato a uneconomia di sistema, la sostenibilit economica e ambientale. Un approccio che incorpora nel modo quotidiano di fare impresa i valori della responsabilit sociale e d un senso al prodotto, il pallet, che diventa cos strumento di comunicazione e di tutela dei suoi stessi valori e indicatore di sviluppo sostenibile, in grado di offrire un valore ag56

giunto a chi lo sceglie. Palm in sintesi fa impresa senza trascurare lecologia, la salvaguardia dellambiente, delle risorse naturali e della biodiversit, il rispetto dei diritti dei lavoratori senza alcuna distinzione, compresi quelli svantaggiati, il recupero della civilt contadina, la dimensione di fiducia e collaborazione tra produttori e consumatori, la legalit e la lotta contro le contraffazioni. In sintesi il futuro del Pianeta. Tema di queste pagine scoprire, attraverso i pallet, come si pu essere azienda senza dimenticare luomo, i lavoratori, lambiente. Non a caso i pallet stanno -simbolicamente e concretamente- alla base di tutti i movimenti di merci, prodotti e servizi che quotidianamente consumiamo. Ogni italiano,dato che il costo del pallet incluso nel prezzo dei prodotti che acquistiamo, contribuisce allacquisto di 4 pallet allanno. Per questo conviene a tutti i consumatori responsabili essere parte attiva e consapevole della filiera boscolegno. Nella prima parte di questo libro abbiamo imparato quanto un semplice incrocio di legno pu essere bello, funzionale, economico ed entrare a far parte della nostra vita. Parlando con Primo scopriremo che cosa c dietro e che cosa c sotto.

Profumo di legno
Il pallet umile come lasino. Viaggia silenzioso, porta e sopporta il peso delle merci, che siano preziose o meno. Anche la storia di Palm un lungo percorso, a partire dal nome. Palm non unessenza esotica, ma lacronimo di Primo, Antonio, Lorenzo e Maurizio, i fratelli Barzoni che nel 1980 hanno trasformato la segheria di famiglia, tra Cremona e Parma, nella Palm Spa di Viadana. Primo senza scorza, si emoziona e si accalora spesso, quando le sue idee si intrecciano con la sua grande cultura della respon57

sabilit, accatastata come la legna portata da un fiume in piena. Nella nostra famiglia eravamo in 9 fratelli. Mio padre Guido faceva il falegname. In quella civilt contadina non cera solo il medico o il farmacista del villaggio, ma anche il falegname di famiglia. Alla nostra porta bussavano le famiglie, spesso contadine, che ci portavano il loro legno per fare i mobili, ch serviva anche come 'dote' per 'mettere su casa' ai figli che si sposavano. Il falegname era quello che trasformava la materia-legno in mobili per la casa dando dignit al lavoro dei contadini che coltivavano tradizionalmente gli alberi di noci, di pioppo, di platano, di olmo e di quercia. Se il falegname e i contadini lavoravano con onore, rispetto e passione nel trasformare il legno, allora i mobili che arredavano le case delle famiglie potevano ben rappresentavare il ruolo multifunzionale dellalbero. Un albero non era solo legno passato dalla lavorazione del falegname ma dietro cera una storia di estetica paesaggistica, di ombra per il riposo dal caldo, di produzione di fitodepurazione, le foglie degli olmi erano anche ottimo cibo per le mucche in periodi di carestie di erba. I contadini sono stati quindi, come si usa dire, i primi 'custodi' di biodiversit ma sono stati anche i primi a rendersi conto che gli alberi facevano parte delleconomia, nel produrre legno che serviva da opera per la casa, per la costruzione di porte, finestre, mobili, tetti e anche per gli attrezzi da lavoro. Di l dalla cucina non cera il salotto ma il laboratorio di mio padre. Il profumo del legno era fortissimo. Da ragazzino, insieme a quel profumo, mi rimasto straordinariamente impresso il concetto della trasformazione e della valorizzazione della materia attraverso attrezzi artigianali ma soprattutto attraverso labilit delle mani (e la sapienza di guidarle) che trasformavano la materia prima legno. Poi i tempi sono cambiati: i contadini hanno smesso di portarci il legno
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e mio padre ha smesso di essere il riferimento come falegname dei contadini e della comunit. Mio padre era un vero falegname artigiano: forse non accettando il cambiamento, i duri anni con poco lavoro e noi bambini che diventavamo adulti, trasform la bottega da falegname in una piccola segheria per realizzare fondi e cassettine e imballaggi per meloni, insalate e quindi per fornire gli imballaggi dei prodotti locali. Questo fino ai primi giorni del 1980 quando mancato prematuramente. Primo si interrompe un attimo e raccoglie il pensiero. Dalle origini dellesperienza maturata -prosegue poi- nasce su iniziativa e partecipazione dei fratelli maggiori, Antonio, Lorenzo e Maurizio, oltre che da me, lidea imprenditoriale di sviluppare pallet e imballaggi in legno rivolti allindustria oltre che allagricoltura. Un modo per programmare e pianificare uno sviluppo economico e sociale che potesse garantire un futuro migliore al resto del gruppo familiare (a nostra madre, che aveva, oltre alla responsabilit che tale ruolo comporta, anche la gestione della casa, e alle nostre sorelle minori Maria Rosa, Angela Aldina e Tina, che ancora in giovane et stavano intraprendendo gli studi). Allinizio non stata affatto unimpresa facile. Ognuno di noi fratelli aveva talenti diversi. Abbiamo definito un piano organizzativo e un patto di lealt, trasparenza e coesione tra noi, un progetto che abbiamo definito spirito dimpresa. Lo scopo primario era garantire la continuit e la testimonianza dei valori che i nostri genitori ci avevano trasmesso: lo spirito di abnegazione, la promozione del bene comune, al nostro interno per mantenere i valori della nostra diversit, e allesterno nel costruire relazioni trasparenti e di collaborazione con clienti, fornitori, banche e con i primi collaboratori esterni che entravano a far parte del nostro progetto dimpresa.
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Il pioppo e le relazioni
Che cosa cambiato in questi 30 anni? Tantissime cose, ma il patto vale ancora. Limpegno di Palm nel ventunesimo secolo -dice Primo- farsi portavoce di nuove necessit economiche, sociali e ambientali per migliorare la qualit della vita delle generazioni future preservando le risorse del pianeta e divenire un vero modello di riferimento per uneconomia che mette ai primi posti linnovazione tecnologica, la centralit delle persone, la multiculturalit, la tutela dellambiente, il rispetto dei bisogni fondamentali, una nuova qualit della vita, le opportunit per le giovani generazioni". Quali motivazioni muovono Primo, ancora oggi? "Mi fa muovere lidea di valore; oggi si parla tanto di beni relazionali, tanto che vengono promossi come se fossero un prodotto. Per me invece una scoperta antica: nel pieno della globalizzazione mi piace pensare e scoprire che il legno di un albero davvero un bene relazionale e soprattutto un bene primario. Per me importante continuare a vedere il pallet -il prodotto del core business di Palm- non solo per la sua mera funzione, ma come materia da valorizzare. Non un semplice prodotto, ma un progetto a favore dellambiente. Abbiamo in sostanza capito come restituire dignit al pallet, a partire dal contadino che mette lalbero e poi attraverso tutta la filiera, che diventa una narrazione e racconta i protagonisti e i criteri valoriali su cui si fonda in tutte le sue fasi: la dignit umana, la giustizia sociale e ambientale, la legalit. Un esempio? la battaglia contro il taglio illegale e la deforestazione, o la valorizzazione del legno locale, con piantumazioni di boschi e pioppeti, seguendo le linee guida degli schemi di corretta certificazione forestale Pefc e Fsc. Le due cose sono interconnesse. Agendo localmente aiuteremo anche global60

mente, riducendo la pressione del taglio sulle foreste native, e salvandole da piani di deforestazione selvaggia ed illegale. Ma anche abbattendo la nostra impronta ecologica, diminuendo i l viaggi su strada e la CO2 emessa: tra laltro dopo il petrolio, la voce legno la seconda tra le importazioni di materia prima da altri Paesi; litalia infatti oggi in grado di fornire alle sue industrie solo il 25% del legno di cui abbisognano". Primo un uomo che fa crescere alberi e racconti... Se posso ti racconto una storia che riguarda leconomia del legno. La materia prima legno in Italia fin dal dopoguerra erano i pioppi, quelli della zona del litorale del Po, potenzialmente migliaia e migliaia di ettari. Ma contadini e pioppicoltori, hanno dovuto subire una globalizzazione in anteprima: il mercato ha cominciato a chiedere merci al ribasso di costi. Lindustria della trasformazione non aveva pi convenienza a acquistare localmente. I contadini e gli agricoltori non avevano pi convenienza a coltivare, perch il ciclo di sviluppo di un pioppo -in media 10 anni- era troppo lungo. Sul mercato si spuntavano prezzi bassissimi e incombeva lentrata dei mercati dellEst e la delocalizzazione. Le stesse istituzioni incoraggiavano a produrre in quei Paesi i prodotti a basso valore aggiunto, come i pallet e imballaggi in genere. Molte imprese abbandonavano gli impianti produttivi delle segherie per importare e commercializzare invece manufatti gi pronti, con costi bassi, vuoi per la manodopera vuoi per i prezzi competitivi delle materie prime legno. Altre industrie nazionali poi avevano imparato a delocalizzare gli acquisti di pallet finiti, baipassando gli stessi produttori -che avevano gi chiuso le segherie in Italia- e provavano a importare. Sempre con una corsa continua al prezzo pi basso, ma a costo di scorrettezze commerciali, ingiustizia sociale e pochissimo rispetto dei diritti umani".
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Insomma il pallet non era pi prodotto per lItalia? S, ma non abbiamo mollato: abbiamo investito su innovazione, di prodotto, di servizio e soprattutto ri-considerato e visto con occhi nuovi il pallet in legno. Forse non era conveniente come investimento ma era la vita, quel pallet, per noi, era il nostro lavoro, e quindi aveva un valore grande. Abbiamo capito che dovevamo ripartire dal nostro territorio: abbiamo coinvolto i contadini, ragionato sui primi concetti di filiera, sui nuovi bisogni, un po con il cappello di cittadino e un po con quello di consumatori responsabili. In particolare ci parsa una sfida avvincente -anche se molto visionaria- ragionare nellottica del costo del ciclo di vita del prodotto e abbiamo commissionato uno studio ad hoc. In questo modo chi utilizza questi pallet per la movimentazione delle sue merci in grado di riconoscere e valorizzare il suo contributo a favore del ambiente, dei territorio, e della salubrit dei prodotti food e biologici. E diventa cos protagonista delle proprie scelte di responsabilit, del sostegno delle economie locali e dellinvestimento nel territorio e ne fa conoscere a macchia dolio i benefici. A completare il processo di innovazione e di sistema abbiamo dato il via a un approccio innovativo -il carbon footprint di filiera- per misurare non solo la impronta ecologica di Palm, ma anche quella dei nostri fornitori e dei nostri clienti. In tal modo abbiamo potuto misurare la diminuazione della CO2 lungo tutta la catena di fornitura: il 20% rispetto ai due anni prima, dal inizio del proceso di rendicontazione. Il coinvolgimento di tutti gli attori fondamentale... Abbiamo sviluppato accordi di filiera con i coltivatori dei pioppi certificati, scelta che, in quel del comune di Castelnuovo Bormida, ha addirittura portato alladozione di 120 ettari di pioppi lanno, per un totale di 1.400 alberi che, compensando la CO2, metteranno a
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impatto zero tutto il nostro ciclo produttivo. Pian piano tutto il legno che cresce entrer nel ciclo produtivo di Palm a kilometro 0 CO2, con una impronta ecologica lieve e ridotto impatto ambientale. Solo cos, con la consapevolezza che i consumatori possono essere parte attiva nel favorire la moltiplicazione di economie di sistema, faremo in modo che la movimentazione delle merci diventi un vero bene comune, come tanti altri servizi essenziali. In ballo c... limballaggio... Continua Primo: Sapevi che ci sono tre tipi dimballaggio? Limballaggio primario (quello che comunica e protegge, il cosiddetto venditore silenzioso), limballaggio secondario (la scatola che contiene il primo) e limballaggio terziario -come il pallet- che movimenta le merci con un sistema al tempo stesso flessibile e universale. Limballaggio sar lossessione del XXI secolo. Nel senso che ci accompagner per tutta la vita, nostra e dei nostri figli, ma lo dobbiamo trasformare in nostro alleato ed amico del ambiente, attraverso lapproccio dellecodesign e lanalisi del ciclo di vita del prodotto e dellimpatto dellintera filiera. Si dovr co-progettare limballaggio in modo responsabile con lindustria e collaborando con il consumatore, tenendo conto dei limiti del Pianeta. Qui si pu fare della vera innovazione.

Per fare i pallet ci vuole un albero


Un approccio etico allimballaggio? LItalia il terzo produttore europeo di imballaggi e pallet in legno. Eppure l80 del legno viene importato da Paesi lontani perch in Italia non piantiamo alberi. Il legno una delle risorse naturali e rinnovabili, biodegradabili e compostabili che esistono sul pianeta. Nasce e ha origine da un seme, si alimenta con lacqua e col sole e
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sviluppa la fotosintesi. Piantare molti alberi oltre a generare economia locale e posti di lavoro fa bene allambiente in quanto ha unimportante funzione di immagazzinamento del carbonio in tutte le sue parti, dalle radici al fusto, ai rami. E il sequestro della CO2 avviene anche dopo che il legno stato trasformato in prodotto finito: ogni metro cubo di legno tiene sequestrata una tonnellata di CO2... Il pallet in legno in Italia, pur essendo essenziale, per quasi il 100% dei prodotti e servizi non aveva finora subito una vera evoluzione culturale, n era stato pensato al pallet in una prospettiva etica; non si considerava ancora limballaggio come parte del prodotto. Palm lo ha fatto: il pallet fa infatti parte di una filiera, che inizia da una pratica antica come la silvicoltura, in cui il legno insieme bene immateriale, bene economico e anche estetico. Siamo partiti dalla materia prima per determinare il valore del pallet: lalbero un valore per i contadini, per il paesaggio, per laria stessa. La piantumazione dei pioppi certificati -secondo gli accordi di filiera- ha permesso di favorire economia e lavoro locale, riqualificazione rurale, fitodeputrazione dei terreni, eliminazione delle esternalit negative, riduzione del particolato 2.5 per la minor circolazione di camion. In questo modo clienti e consumatori che sceglieranno i pallet Palm sono gi parte attiva di una filiera bosco-legno-consumatore responsabile. Inoltre ogni pallet si pu recuperare e riusare, usandone gli scarti: ad esempio quando sul mio balcone metto un Ortopallet (il contenitore per piante in pallet riciclato ndr) questo oggetto comunicher questa attenzione perch il simbolo di una battaglia per luso completo del legno e per una filiera corretta e legale.

che focalizzi lattenzione verso le necessit umane/ambientali, pi che verso quelle pi strettamente estetico/produttive. La progettazione sistemica cambia la prospettiva: le tavole e gli altri residui delle lavorazioni del pallet vengono infatti utilizzate per dar vita ad altre produzioni come ad esempio Ortopallet, sedie, tavoli, stand a ridotto impatto ambientale. O come legna per lenergia da riscaldamento o tavole per realizzare piccoli complementi darredo. Per promuovere economie non dissipative bisogna prendere spunto dalla natura, dove non esiste il concetto di rifiuto,. Mutuando questa metodologia ogni tipo di produzione -alla quale oggi manchi ancora una cultura produttiva e ambientale matura- riuscirebbe a raggiungere lobiettivo delle zero emissioni".

Il greenpallet sistemico
Una responsabilit da dividere con i consumatori? Certamente s. Lecodesign prevede la collaborazione fattiva di tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita di un prodotto industriale, dal progettista al produttore, dal manutentore al distributore, dallutente/ consumatore allo smaltitore. Un concetto di responsabilit condivisa da diffondere a livello di marketing, di ricerca, di informazioni su mass media, che ha per obiettivo levoluzione della coscienza collettiva e linnesco di circoli virtuosi correlate ai prodotti e al loro consumo. Il consumatore per ha un ruolo perch parte integrante dellintera filiera produttiva, ma ne pu divenire parte attiva solo se informato: deve pretendere dalle imprese e dalla grande distribuzione una completa tracciabilit e trasparenza. Il Greenpallet sano, sistemico e giusto un progetto a favore dell'uomo, che utilizza esclusivamente legno proveniente da boschi certificati FSC e PEFC, a garanzia di una corretta gestione forestale
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Progettare per luomo e per unaltra economia


Che cosa si intende per progettazione sistemica? Oggi lesigenza a definire una nuova modalit di progettazione
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e di una totale tracciabilit della provenienza del legno. Il Greenpallet inoltre accompagnato dalletichetta ambientale AssoSCAI, 'carta didentit', che ne certifica lintera filiera produttiva e la comunica al consumatore in modo chiaro e trasparente. Letichetta parla infatti delle nostre scelte: materia prima rinnovabile e certificata FSC o PEFC, ferramenta a basso contenuto di piombo. Descrive le scelte per la mitigazione dellimpatto del prodotto attraverso: luso minimale di materia prima, il recupero o il ripristino in uso o in riciclo, la cura del fine vita del prodotto e le azioni per la riduzione o la compensazione delle emissioni di gas serra, in particolare con unazienda che monitora le emissioni di CO2 attraverso un disciplinare Carbon Foot Print di filiera (Iso 14064). Questo un vero e proprio design sistemico, quello che progetta lintera filiera in modo che sia responsabile in campo sociale e ambientale. Passo dopo passo, pallet dopo pallet, lobiettivo finale essere sostenibili al 100% entro il 2020. Non solo. Il nostro obiettivo pi elevato: contribuire a ricostruire il sistema sociale a partire dal basso. Non ci basta coltivare il nostro orticello. Vogliamo zappettare in quello degli altri: pensiamo che ogni impresa faccia parte di un sistema e che noi possiamo influenzarlo. Per il Greenpallet arriviamo a confrontarci con i clienti dei nostri clienti, fino a coinvolgere attivamente il consumatore finale. Saltare il Business to business, si potrebbe dire. Ma che cos la responsabilit sociale dimpresa per Palm? Per noi essere socialmente responsabili significa riuscire -quotidianamente- ad avere un approccio di sistema con tutti i protagonisti della filiera: fornitori, clienti, banche, competitors, settore pubblico, associazioni di consumatori, quindi con il consumatore finale. Il nostro prodotto importante ma attraverso le relazioni, i clienti, i fornitori, attraverso i network, i movimenti vogliamo che ci si trovi
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a parlare del legno non solo sui tavoli delle federazioni ma anche dove si fa innovazione socio-culturale e nei contesti dove si decidono le politiche della mobilit delle merci.

Arreda-menti
Dal pallet puro, come si arrivati ai mobili? Abbiamo cominciato a partecipare alle fiere delleconomia solidale come Fa la cosa giusta!, o Terra Futura. E invece di acquistare stand pronti e freddi, li abbiamo costruiti noi, abbiamo eco-progettato e realizzato stand a ridotto impatto ambientale per veicolare un messaggio forte a tutti i visitatori. Pareti attrezzate, tavoli, tutti realizzati con gli scarti e le ottimizzazioni della produzione del pallet. Non sono passati inosservati. Gli altri espositori e perfino gli organizzatori hanno cominciato a chiederci perch non li fate anche per me?. Al Sana di Bologna, pi precisamente a Sana Kids, abbiamo poi conosciuto Dario e Lucy di Salamanca Design&Co, due professionisti operanti nellambito del Design per lo sviluppo di prodotti e progetti per le imprese, e ci siamo subito riconosciuti. Ho chiesto a Lucy Salamanca come un minipallet poteva diventare duso quotidiano in casa. Allora abbiamo cominciato a ragionare come se si trattasse di una cosa componibile, di un Lego. Col pensiero siamo andati oltre il ruolo funzionale del pallet e lo abbiamo immaginato come un elemento modulare per farlo entrare nelle case delle persone per un suo uso quotidiano: nata cos la linea Palm design. Non c limite alla creativit: in un altro concept i pallet gi utilizzati da alcune aziende prima diventano stand -come quello di Lavazza al Salone del Gusto di Torino- e poi finito levento vengono rimessi nel ciclo produttivo. Con lorto-pallet invece si valorizzano gli scarti del pallet e si utilizzano i pezzi che avanzano, smontati con una macchina che taglia i chiodi. Per non parlare del pallet a dondolo.
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Box 2 - La cultura sociale di Palm La Cooperativa sociale Work&Project Nel 2003 limprenditorialit socialmente orientata di Palm spa ha consentito lavvio di una nuova iniziativa imprenditoriale: la cooperativa sociale di tipo B Palm Work&Project. Una Onlus nata dalla volont di promuovere cambiamento sociale e ambientale nel distretto di Viadana e orientata non solo allassistenza ma allintegrazione e allinserimento attivo dei ragazzi diversamente abili nel mondo del lavoro. Anche cos il lavoro in Palm W&P diventa un diritto civile fondamentale; un momento importante di educazione, socializzazione e acquisizione di status; un luogo di apprendimento di abilit e tecniche lavorative per acquisire maggiore autonomia e fiducia in s stessi e nelle proprie potenzialit. Lattivit che svolgono i ragazzi della Cooperativa supporta lattivit industriale di Palm: inserimento dati, call center, progettazione e web marketing oltre che supporto nella vendita ed esposizione dei prodotti della linea Palm Design. Gli spazi di Palm Work&Project, in particolare la sala convegni, vengono inoltre spesso utilizzati per lorganizzazione di eventi (convegni, meeting, workshop,...) volti a promuovere la consapevolezza del cittadino sui temi ambientali e della sostenibilit o sul Green Public Procurement (GPP) delle Pubbliche Amministrazioni; oltre a corsi di educazione ambientale e naturalistica rivolti alla scuola primaria e secondaria. Palm Work & Project, prima cooperativa sociale in Italia certificata PEFSC/FSC, stata scelta da AssoSCAI come sua sede e segreteria operativa per laffinit con i suoi valori e la sua mission ed anche sede dellAssociazione Ecofriends, di cui Palm socia fondatrice. Nel centro di Viadana, infine, aperto il negozio Da legno nasce legno, concepito come atelier di lavoro per promuovere e vendere prodotti a base legno certificati FSC/ PEFC per la casa, per lufficio, la famiglia, idee regalo, bomboniere e imballaggi eco-sostenibili. 68

Lasse del dono


Primo ricorda il senso del lavoro, ben oltre il pallet. Per Palm il lavoro per luomo, accoglienza, integrazione tra le diverse culture. Palm vuole dare a ciascuno la possibilit di vedere il proprio lavoro come dono. Ogni uomo e donna sono importanti e preziosi per lazienda: per questo ognuno pu e deve vivere il proprio ruolo da protagonista, portando soluzioni e prendendo decisioni tempestive con determinazione, professionalit e proattivit. Limpegno il patto fondamentale dellindividuo-lavoratore con lazienda: nasce dal fare le cose con passione condividendo la visione aziendale e perseguendo gli obiettivi della propria area e specifica attivit. La qualit del lavoro? A mio parere nasce proprio dal dedicarsi alla massima soddisfazione del cliente e alleccellenza, migliorando e innovando le proprie competenze. In questo modo il successo aziendale e personale raggiunto in piena trasparenza e lealt nei confronti di tutti gli interlocutori. Come si rappresenta Primo Barzoni come imprenditore? Penso di gestire limpresa con luomo al centro, coerentemente con la mission di Palm pensare, eco-progettare, produrre, riutilizzare per un futuro sostenibile. Promuovere leccellenza italiana nellinnovazione dei pallet nel segno della sostenibilit e delleco compatibilit e divenire unazienda sostenibile al 100% entro il 2020, per rispondere ai bisogni delluomo e del pianeta nellofferta di un GreenPallet sano, sistemico e giusto. Il valore di Palm fatto da uomini e donne tra i quali vige una sorta di patto fondante dellazienda con lindividuo. Limpegno per un ben-fare dovrebbe sviluppare anche uneconomia per un ben-essere, ovvero garantire con i profitti di un lavoro ben fatto un futuro ai lavoratori, dare continuit allazienda e promuovere innovazione".
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E linnovazione? Nellera della green economy servono nuove competenze per creare valore al prodotto attraverso un approccio alleconomia della conoscenza. Questo diventato limpegno quotidiano di Palm, che attraverso i suoi prodotti -tracciati e certificati-, tramite simboli segni, certificazioni, informazione e comunicazione, promuove e vuole essere un modello di riferimento sostenibile da emulare anche per uscire dalla crisi. Palm in sintesi non vende solo il prodotto, ma il pallet diventa un modo di veicolare i nostri valori sociali e ambientali. Lo facciamo anche colorandolo con pigmentazione naturale, oppure ispirandoci ai colori del logo delle aziende clienti o anche su richiesta. Questo secondo me il compito dellimprenditore, far crescere le persone in un contesto di valori con lobiettivo finale di generare valore dimpresa. Cos data la possibilit ad ogni giovane uomo e donna di essere al centro dellazienda, vista come comunit e come famiglia. Palm ha assunto un alto numero di giovani laureati nelle varie discipline e 2,5% del nostro fatturato investito su ricerca e sviluppo. Let media dei lavoratori circa 32 anni. Molti sono laureati in discipline economico-ambientali. Gli ultimi assunti si chiamano Tommaso, Paolo, Silvia, Christian... In tempo di crisi abbiamo investito sul lavoro". Una scelta che non certo orientata al profitto, gli diciamo a taccuino chiuso. Questa la risposta. Lavoro sullaspetto valoriale, non solo sulleconomia del prodotto. Cerco di guardare pi lontano. Per me il bilancio dimpresa deve produrre e testimoniare un valore Il mio spirito questo: io mangio con due mani, mica con quattro!.

Sitografia
www.greenpallet.it, www.palm-wp.org il sito di Palm l www.ecofriends.it l www.salamancadesign.com, Salamanca Design http://palletecologico.wordpress. com (video con camera da letto in pallet) l http://www.junktion.co.il (designer israeliani, la foto di copertina una loro creazione)
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http://www.bckdesign.ca/ index.php?id=7&mid=1&zid=3 (una chaise in pallet)


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Palettenhaus, casa di pallet di Gregor Pils e Andreas Claus Schnetzer, vincitore del concorso studentesco europeo GAU:DI intitolato, Minimal sustainable house

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Il capitale delle relazioni, 2010 - 14 e Le donne reggono il mondo, 2010 - 12 e l Anatomia della fame, 2010 - 16.50 e l I vestiti nuovi del consumatore, 2010 4,50 e l Il frutto ritrovato, 2010 - 4,50 e l Lerba del vicino, 2010 - 5 e l Lacqua una merce, 2010 - 10 e l Imbrocchiamola!, 2010 - 3 e l Il cuoco leggero, 2010 - 4.50 e l Idee eretiche, 2010 - 11 e l Io lo so fare, 2010 - 3 e l Lenergia che ho in mente, 2010 - 4 e l In fuga dalla mia terra, 2010 - 13 e l Stati di paura e precarie sicurezze, Annuario geopolitico della pace, 2010 - 19 e l Unaltra birra!, 2009 - 13 e l Il caro armato, 2009 - 12 e l LItalia eco-solidale, 2009 - 13.50 e l Coltivare la citt, 2009 - 13 e l Riprendiamoci la terra, 2009 - 3 e l Piccola guida al consumo critico, 2009 - 3 e l Come depredare il Sud del mondo, 2009 - 3 e l Laltra via, 2009 - 3 e l Dalla povert al potere, 2009 - 29 e l Giro di vite. Annuario geopolitico della pace, 2008 - 18 e l Il manuale del piccolo usuraio e del grande speculatore, 2008 - 3 e
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Il manuale del risparmiatore etico e solidale, 2008 - 3 e l La banca dei ricchi, 2008 - 9 e l Darfur, 2008 - 10 e l La vita dopo il petrolio, 2008 - 12 e l Juan Gerardi. Il vescovo che ruppe il silenzio, 2008 - 10 e l Tutti per uno, 5xmille, 2008, 2 e l Noi della Diaz (nuova ediz.), 2008 - 12 e l Dalla parte sbagliata del mondo, 2008 - 12 e l Guida al telefono critico, 2007 - 10 e l Chico Mendes. Una vita per lAmazzonia, 2007 - 10 e l Mappamondo postglobale, 2007 - 14 e l 11 settembre. I miti da smontare, 2007 - 14 e l Rose & Lavoro, 2007 - 9 e l Tutte le bugie del libero commercio, 2006 - 9 e l Tra verit e menzogna. Annuario geopolitico della pace, 2006 - 18 e l Scommessa Sudan, 2006 - 10 e l Cambieresti? con Dvd, 2006 - 9 e l Destra e sinistra nellEuropa del XXI secolo, 2006 - 10 e
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