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Clonazione: il dibattito biogiuridico in Francia e il contesto internazionale

M. Casini*, M.L. Di Pietro**

La lunga marcia verso una bioetica alla francese La legislazione francese sulla bioetica risale al 1994 ed strutturata principalmente attorno a due leggi, le cosiddette Lois biothiques, che riguardano il rispetto del corpo umano, il dono e lutilizzazione dei gameti e prodotti del corpo umano, la procreazione assistita, la diagnosi prenatale.1 Per completezza va detto che il corpus delle leggi bioetiche comprende un terzo testo che ha avuto, per, meno risalto per la minore problematicit etico-giuridica dellargomento in esame (trattamento dei dati nominativi a fini di ricerca).2 Tale normativa ha costituito il punto di arrivo di una profonda riflessione - definita, per lappunto, la lunga marcia verso una bioeti* Dottore di ricerca in Bioetica; ** Associato di Medicina Legale e delle Assicurazioni, Istituto di Bioetica, Facolt di Medicina e Chirurgia A. Gemelli, Universit Cattolica del S. Cuore, Roma (recapito per la corrispondenza: mldipietro@rm.unicatt.it). Loi n. 94-653 du 29 juillet 1994 relative au respect du corps humain, Journal Officiel de la Rpublique Franaise, 30.7.1994, n. 175, pp. 11056-11059; Loi n. 94-654 du 29 juillet 1994 relative au don et lutilisation des lments et produits du corps humain, lassistance mdicale la procration et au diagnostic prnatal, ibid., pp. 11060-11068. Sulla storia e i contenuti di queste leggi si veda: VENTURA M., I diritti del nascituro nella legislazione francese: la sfida alla laicit, in TARANTINO A., (a cura di), Culture giuridiche e diritti del nascituro, Milano: Giuffr, 1997: 205-211; MAIO G., La nuova legge francese sulla sperimentazione umana, Medicina e Morale 1995, 5: 985-1001; CARUSI D., Le nuove leggi francesi sulle biotecnologie, Rivista di Diritto Civile 1996, 5/II: 537-577; FERRANDO G., Appunti sulle leggi francesi relative al rispetto del corpo umano, Politica del diritto 1995, 2: 315-322; MEMETAU G., Le statut de lembryon aprs les lois dites biothiques, in DONORIO J.B. (a cura di), Le respect de la vie en droit franais, Paris: Pierre Tqui diteur, 1997: 111-145; VERSPIEREN P., La legislazione francese sulla procreazione assistita. Riflessioni etiche, in CATTORINI P. (a cura di), Procreazione assistita e tutela del figlio, Milano: Europa Ricerche Umane Editrice, 1996: 79-95. 2 Loi 94-458 du 1 juillet 1994 relative au traitement de donn nominatives ayant pour fin la recherche dans le domaine de la sant et modifiant la loi n. 78-17 du 6 janvier 1978 relative linformatique, aux fichiers et aux libert, Journal Officiel de la Rpublique Franaise, 2.7.1994, n. 152, pp. 9559-9565.
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ca alla francese3 - avviata sin dal 1978 quando sono stati presentati al Governo francese alcuni DDL sulla fecondazione artificiale. Tra questi vi era anche un disegno di legge - DDL del 26 ottobre 1978, n. 47 - di iniziativa dei senatori Henri Caivallet e Jean Mezard sullinseminazione artificiale: il Disegno di legge (DDL) stato approvato nel 1980 dal Senato ed passato successivamente alla Commissione Affari Sociali non continuando, per, poi liter parlamentare.4 Un momento significativo della lunga marcia stato - nel 1983 - la costituzione, su iniziativa di Francois Mitterand, del Comit Consultatif National dEthique5 (CCNE) e - con la Loi n. 83609/83 - dellOffice Parlamentaire dEvaluation des Choix Scientifiques et Technologiques (OPECST). Questultimo organismo, avendo il compito di informare il Parlamento delle conseguenze delle scelte di carattere scientifico e tecnologico al fine specifico di prendere delle decisioni, raccoglie informazioni, predispone programmi di studio e procede a valutazioni.6 Tali iniziative sono state poi seguite dallattivazione di organi e commissioni di studio impegnati nellesame dei problemi relativi alla biogiuridica. Nel 1988, in assenza di normative specifiche sempre in materia di fecondazione artificiale, il Presidente della Repubblica ha emanato il Dcret n. 327 del 1988, sullinseminazione artificiale e sulla fecondazione in vitro allo scopo di regolamentare i centri che erogavano

MATTEI J.F., Rapport fait au nom de la Commission spciale en deuxime lecture, sur les projets de loi (Prsidente E. Hubert), Assemble Nationale N. 1057, p. 10. Per una sequenza cronologica delle tappe del dibattito biogiuridico in Francia si veda www.ladocumentationfrancaise.fr/dossier_actualite_bio_ethique/chrono 4 Proposta di legge del 26 ottobre 1978, n. 47, tendente ad impiegare linseminazione artificiale come mezzo di procreazione, in LUZI F. (a cura di), Le nuove tecnologie di riproduzione umana: legislazione e dibattito in alcuni Paesi, Roma: Senato della Repubblica Italiana, 1986: 537-538. 5 PRSIDENT DE LA RPUBLIQUE FRANAISE, Dcret du 23 fvrier 1983. Il ruolo del CCNE ha trovato consacrazione giuridica proprio nella legge n. 94-654 del 29 luglio 1994 nel cui art. 23 si chiarisce che Le Comit Consultatif National dEthique pour les sciences de la vie et de la sant a pour mission de donner des avis sur les problmes thiques soulevs par les progrs de la connaissance dans les domaines de la biologie, de la mdecine et de la sant et de publier des recommandations sur ces sujets. Un dcret du Conseil dEtat prcise la composition et les modalits de saisine, dorganisation et de fonctionnement du Comit. Nel maggio 1997 poi intervenuto il decreto a cui si fa riferimento (Dcret n 97-555 du 29 mai 1997). 6 http://www.senat.fr/opecst.fr/.

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tali servizi.7 Nel 1991, nonostante lattivit parlamentare relativa alla disciplina delle tecniche di fecondazione artificiale fosse bloccata, stata approvata una legge concernente diverse disposizioni in materia sociale - Legge del 31 dicembre 1991, n. 1406 - che d indicazioni per la regolamentazione delle banche del seme, facendo esplicito divieto di uso di miscele di seme (tra pi donatori) nei programmi di fecondazione artificiale e di seme fresco da donatore (art. 73). Nel 1992, a seguito della pubblicazione nel 1991 del Rapporto a cura di Nolle Lenoir sui punti di accordo e divergenza nella societ francese in materia di fecondazione artificiale,8 sono stati elaborati due diversi Progetti di legge (PDL) (Projet de Loi n. 2600/92; Projet de Loi n. 2599/92) sulle tematiche attinenti alla bioetica e, quindi, anche la fecondazione artificiale e la sperimentazione sugli embrioni. Questi due PDL sono stati largamente dibattuti alla fine del 1992 allAssemblea Nazionale e sono stati oggetto di un primo voto, senza, per, venire trasmessi al Senato. Nel 1993 stata resa pubblica la relazione presentata da J.F. Mattei al Primo ministro francese.9 Accanto a questo contributo, che testimonia la molteplicit di interventi per lelaborazione delle lois biothiques, vanno ricordati anche quelli legati allattivit consultiva e di studio del CCNE,10 del Consiglio di Stato,11 dellOPECST12 e della Commissione Affari Culturale Familiari e Sociali congiuntamente alla Commissione delle Leggi.13 Nel 1994,
Dcret du 8 avril 1988, n. 32, relatif aux activits de procration mdicalment assiste, in BYK C. (ed.), Etat comparatif des rgles thiques et juridiques relatives a la procration artificielle - 1988, Paris: Ministre de la Justice - Direction des Affaires Civiles et du Sceau, 1988: 228-232. 8 LENOIR N., Aux frontieres de la vie: pour une demarche franaise en matire dthique biomedicale, Rapport au Premier Ministre, Paris: Ed. La Documentation Franaise - Collection des Rapports Officiels, 1991. 9 MA T T E I J.F., La vie en questions: pour une thique biomdicale, Rapport au Premier Ministre, Paris: Ed. La Documentation Franaise - Collection des Rapports officiels, 1993. 10 COMIT CONSULTATIF NATIONAL DETHIQUE (CCNE), Recherche biomdicale et respect de la personne humaine, Paris: Ed. La Documentation Franaise, 1988; ID., Ethique et recherche biomdicale - rapports annuels du Comit, Paris: Ed. La Documentation Franaise, 1984. 11 BRAIBANT G. (sous la direction de), Sciences de la vie: De lthique au droit, Paris: Ed. La Documentatione Franaise, 1988. 12 OFFICE PARLAMENTARIRE DEVALUATION DES CHOIX SCIENTIFIQUES ET TECHNOLOGIQUES (OPECST), Rapport sur le sciences de la vie et de le droits de lhomme: Boulversement sans contrle ou legislation a la franaise (http://www.senat.fr/opecst.fr). 13 MISSION COMMUNE DINFORMATION DE LA COMMISSION DES AFFAIRES CULTURELLE, FAMI7

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il dibattito sulle lois biothiques ripreso al Senato e, poi, di nuovo allAssemblea. Seguendo la sorte comune delle vicende legislative che hanno ad oggetto questioni altamente delicate e controverse come quelle biogiuridiche, il lungo e complesso iter parlamentare delle lois biothiques ha presentato momenti alterni riguardo allaggregazione del consenso sui singoli punti in discussione. Se su alcuni aspetti il consenso stato pressoch unanime (inviolabilit e indisponibilit del corpo umano, e intangibilit del patrimonio genetico), su altri la discussione stata pi intensa e vivace: tecniche di fecondazione artificiale eterologa, anonimato del donatore e diritto del bambino a conoscere le proprie origini genetiche, accesso anche alle coppie omosessuali e ai single. In particolare, il punto pi cruciale stato la questione dello statuto dellembrione soprattutto in relazione alla possibilit di utilizzare gli embrioni soprannumerari, alle tecniche diagnostiche pre-impianto e prenatali. In ogni caso, il dibattito sfociato - nel luglio 1994 - nellapprovazione delle lois biothiques che hanno subito suscitato una grande quantit di commenti.14 Dalla lettura combinata dei due testi di legge (sul rispetto del corpo umano; sul prelievo di organi, sullassistenza alla procreazione etc.), si ricavano le seguenti indicazioni: laccesso alle tecniche di fecondazione artificiale consentito solo alle coppie coniugate o conviventi in modo stabile da almeno due anni; la coppia deve essere in et riproduttiva e devono essere accertate le motivazioni e le indicazioni a tali procedure; entrambi i partner devono essere viventi e consenzienti; non possono essere fecondati in vitro embrioni per scopi diversi dal trasferimento nelle vie genitali della donna; gli embrioni possono essere mantenuti in stato di crioconservazione per non oltre cinque anni; la sperimentazione sullembrione vietata ad eccezione di studi con finalit mediche e che questi studi non arre-

LIALES ET SOCIALES ET LA COMMISSION DES LOIS, Rapport dinformation sur la biothique, febbraio 1992 14 Si vedano a tal proposito gli interventi contenuti nel numero speciale di Petites Affiches, 149, 14 dcembre 1994 [BYK C., pp. 49-53; NEIRINK C., pp. 54-62; VIGNEAU D., pp. 62-69]. Ed ancora: BYK C., La loi relative au respect du corps humain, La Semaine Juridique [JCP], 1994, 39: 405-414; RAYMOND G., Lassistance mdicale la procration (Aprs la promulgation des lois biothique), La Semainez Juridique [ JCP] 1994, 43: 453-462.

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chino danni allembrione; vietato utilizzare embrioni a scopi industriali o commerciali; consentita la donazione di ovocellule e di sperma; il donatore di sperma deve essere gi coniugato o convivente e padre di almeno un figlio; vietato utilizzare seme fresco da donatore e ottenere pi di cinque bambini con lo stesso seme; la donazione deve essere coperta dallanonimato, potendo accedere ai dati sul donatore solo in casi eccezionali e per necessit terapeutiche. Va aggiunto, perch parte integrante della storia del biodiritto francese, che le lois biothiques sono state oggetto - prima della loro promulgazione - di un sindacato di costituzionalit da parte del Conseil Constitutionnel su iniziativa del Presidente dellAssemblea Nazionale e di 68 deputati in base allart. 61, 2 comma della Costituzione.15 Tra le ragioni dellimpugnativa troviamo lipotizzata violazione del patrimonio genetico dellumanit, la violazione del diritto di ciascuno alla conoscenza delle proprie origini, la violazione dei diritti della famiglia effettuata attraverso la fecondazione artificiale eterologa, la violazione del diritto alla vita del concepito. Questultimo, in particolare, risulta offeso - secondo i ricorrenti - quando la legge consente: la distruzione degli embrioni generati da oltre cinque anni in stato di abbandono; la sperimentazione sugli embrioni in vitro; la diagnosi prenatale in vivo e in vitro destinata alla soppressione di embrioni malformati. Loriginalit dei ricorsi consiste nel richiamo al principio di uguaglianza, oltre che a quello del rispetto dovuto ad ogni vita umana. La sinteticit della decisione con cui il Consiglio Costituzionale dichiara la costituzionalit delle leggi non corrisponde, per, allampiezza del dibattito parlamentare che laveva preceduta e si concretizza in una sorprendente declinazione di responsabilit poich il Consiglio Costituzionale, che non ha un potere di valutazione e di decisione identico a quello del Parlamento, non pu rimettere in discussione, allo stato delle conoscenze e delle tecniche, le disposizioni adottate dal legislatore.16
15 CONSEIL CONSTITUTIONNEL, Dcision du 27 juillet 1994, n. 94-343-344, Journal Officiel

de la Republique Franaise 29. 7. 1994, 174 : 11024-11026 (www.conseilconstitutionnel.fr/decision/1994/94343dc.htm). 16 Si vedano: EDELMAN B., Le Conseil Constitutionnel et lembryon, Recueil Dalloz Sirey 1995, 27 (Cahier -chronique): 205-210; FAVOREU L., Commento alla decisione n. 94-343344 del 27 luglio 1994, Revue Franaise de Droit Constitutionnel, 1994, 20: 799-811; ID.,

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Il cammino di revisione e gli emendamenti presentati al Senato sulla clonazione La vicenda costituzionale, di cui si detto prima, non conclude il capitolo della legislazione biogiuridica in Francia per due ragioni. La prima iscritta nella genesi stessa delle leggi, laddove allart. 21 della Loi du 29 juillet 1994 n 94-654 (relative au don et lutilisation des lments et produits du corps humain, lassistance mdicale la procration et au diagnostic prnatal), si stabilisce che entro cinque anni dalla sua entrata in vigore la legge sar oggetto di un nuovo esame dopo una valutazione da parte dellOPECS: una legge a tempo, dunque, sottoposta a revisione periodica secondo uno stile inaugurato nel 1975 con la disciplina sullaborto17 (rivista una prima volta nel 1979) e nel 1988 con la legge sulla protezione dei dati personali nella ricerca biomedica.18 Una seconda ragione sembra essere legata allinquietudine che accompagna le decisioni legislative sui

Nota a Conseil Constitutionnel 27. 7. 1994, Recueil Dalloz Sirey 1995, 36 (Cahier-sommaire comments): 299-301; LUCHAIRE F., Le Conseil Constitutionnel et lassistance mdicale la procration, Revue de Droit Public et de la Science Politique, 1994, 6: 1643-1658; MATHIEU B., Biothique: un juge constitutionnel rrerv face aux dfis de la science, Revue Franaise de Droit Administratif, 1994, 5: 1019-1032; ID, Pour une reconnaissance de principes matriciels en matire de protection constitutionnelle des droits de lhomme, Recueil Dalloz Sirey 1995, 27 (Cahier-Chronique): 211-212; ID., Linsuffisance des normes constitutionnelles face aux dveloppements des sciences biomdicales, Recueil Dalloz Sirey 1995, 16 (Cahier-Jurisprudence): 238-24; DESWARTE M.P., Le droit la vie dans la dcision du Conseil Constitutionnel du 27 juillet 1994, Journal International de Biothiques 1994, 7/1: 10-15; 1019; LACHAUME J.F., A la recherche dune protection constitutionnelle du corps humain: la dcision 94-343/344 DC du 27 juillet 1994, Les Petites Affiches, 14 dcembre 1994, 149: 34. 17 In: http://www.ladocumentationfrancaise.fr/BRP/994001756/0000.htm. Nel novembre 2000, il limite legale per praticare linterruzione volontaria di gravidanza stata portata da 10 a 12 settimane. 18 Si tratta della cosiddetta Loi Huriet - Seruscalt relative la protection des personnes qui se prtent des recherches biomdicales du 20 dcembre 1988, n 88-1138, Journal Officiel de la Rpublique Franaise du 22 dcembre 1988. Tale normativa stata periodicamente modificata dalle seguenti leggi: Loi n 90-86 du 23 janvier 1990 (J.O. du 25 janvier 1990); Loi n 90-549 du 2 juillet 1990 (J.O. du 5 juillet 1990); Loi n 91-73 du 18 janvier 1991 (J.O. du 20 janvier 1991); Loi n 92-1336 du 16 dcembre 1992 (J.O. du 23 dcembre 1992); Loi n 93-5 du 4 janvier 1993 (J.O. du 5 janvier 1993); Loi n 94-89 du 1 fvrier 1994 (J.O. du 2 fvrier 1994); Loi n 94-630 du 25 juillet 1994 (J.O. du 26 juillet 1994); Loi n 96-452 du 28 mai 1996 (J.O. du 29 mai 1996); Loi n 98-535 du l juillet 1998 (J.O. du 2 juillet 1998); Loi n2002-303 du 4 mars 2002 (J.O. du 5 mars 2002).

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temi della bioetica: i beni e i valori in gioco rendono difficile pensare a soluzioni che abbiano il carattere della stabilit. In questo senso ci pare di poter interpretare le parole del CCNE: Ces rflexions sinscrivent dans un dbat philosophique et thique qui nest pas clos et qui ne le sera peut-tre jamais.19 Come la fase che ha portato allapprovazione delle lois biothiques, anche quella volta alla loro revisione ha visto intrecciarsi lattivit parlamentare con numerosi contributi di riflessione, di cui riportiamo in tabella 1 i riferimenti pi significativi.
Tabella 1 Interventi sulla revisione delle lois biothiques CONSEIL DETAT -ASSEMBLE Le lois de Biothique: cinq ans aprs, 25 novembre 199920 GNRALE OPECS Rapport de M. Alain Claeys, dput, et de M. Claude Huriet, snateur: lapplication de la loi n 94-654 du 29 juillet 1994 relative au don et lutilisation des lments et produits du corps humain, lassistance mdicale la procration et au diagnostic prnatal, 18 febbraio 199921 Rapport de M. Franck Srusclat, snateur: Gnomique et informatique: limpact sur les thrapies et sur lindustrie pharmaceutique, 13 ottobre 199922 Rapport de M. Alain Claeys, dput et de M. Claude Huriet, snateur: Clonage, la thrapie cellulaire et lutilisation thrapeutique des cellules embryonnaires, 24 fvrier 200023 Rapport de M. Alain Claeys dput: La brevetabilit du vivant, 20 dicembre 200124 Avis n. 60 del 25. 6. 1998: Rexamen des lois de biothique25 Avis n. 67 del 18. 1. 2001: Avis sur lavant projet de rvision des lois de biothique26

COMIT CONSULTATIF NATIONAL DETHIQUE

19 CCNE, Avis sur lavant-projet de rvision des lois de biothique, N67 - 18 janvier 2001 www.ccne-ethique.fr. 20 www.ladocumentationfrancaise.fr/BRP/994001756/0000.htm. 21 www.assemblee-nat.fr/rap-oecst/bioethique/r1407-01.asp. 22 www.senat.fr/rap/o99-020/o99-020.html. 23 www.assemblee-nat.fr/rap-oecst/clonage/r2198-1.asp. 24 www.assemblee-nat.fr/rap-oecst/i3502.asp. 25 www.ccne-ethique.fr/francais/start.htm. 26 www.ccne-ethique.fr/francais/start.htm.

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Segue: Tabella 1 Interventi sulla revisione delle lois biothiques COMMISSION NATIONALE CONSULTATIVE DES D ROITS DE LHOMME Avant-projet de loi tendant la rvision des lois relatives lthique biomdicale, adopt le 25 janvier 200127 Portant sur la rvision des lois de 1994 sur la biothique, adopt le 29 juin 200028 Rapport Les Cellules souches adultes et leurs potentialits dutilisation en recherche et en thrapeutique: comparaison avec les cellules souches embryonnaires, novembre 2000.29 Vers un droit europen de la biothique ? Les institutions productrices en matire de reproduction humaine: rapport de synthse (de M. Blumberg - Mokri), fevrier 199930 Lassistance medicale a la procreation et la recherche sur lembryon, 23 mai 200031 Les istances nationales de biohique, 18 avril 200132 Rapport dInformation n. 267 sur le fonctionnement des comits consultatifs de protection des personnes dans la recherche biomdicale, 6 avril 2001 (Rapp. M.C. Huriet, Snateur)33 Rapport n. 128 fait au nom de la Commission des Affaires Sociales sur le projet de loi adopt par lAssemble Nationale relatif la biothique (Rapporteur M.F. Giraud, Senateur), 15. Janvier 200334 Rapport dInformation n. 125 sur le projet de loi adopt par lAssemble Nationale relatif la biothique (n. 189, 2001-2002) (Rapporteur, Mme S. Desmarescaux, Senateur), 14 janvier 200335

A CCADEMIA DELLE S CIENZE (Gruppo di lavoro presieduto da Franois Gros) su richiesta di Roger-Grard Schwartzenberg, Ministre de la recherche. MISSION INTERMINISTERIELLE R ECHERCHE E XPERIMEMTA TION - I NSTITUT DE D ROIT COMPARE (PARIS) SENAT, SERVICES DES AFFAIRES EUROPEENNES - DIVISION DES ETUDESDE LEGISLATION COMPARE SENAT, COMMISSION FAIRES SOCIALES
DES

AF-

SENAT, DELEGATION DU SENAT AUX DROITS DES FEMMES ET A LEGALIT DES CHANCES ENTRE LES HOMMES ET LE FEMMES

27 www.commission-droits-homme.fr/binTravaux/AffichageAvis.cfm?IDAVIS=610&iClas-

se=1. 28 www.commission-droits-homme.fr/binTravaux/AffichageAvis.cfm?IDAVIS=595&iClasse=1. 29 www.ladocumentationfrancaise.fr/BPR/014000287/0000.pdf. 30 www.ladocumentationfrancaise.fr/BPR/0040000100/0000.pdf. 31 www.senat.fr/europe/lc75.pdf. 32 www.senat.fr/lc89/lc89.pdf. 33 www.senat.fr/rap/r00-267/r00-267_mono.html#toc0. 34 www.senat.fr/rap/102-128/102-128_mono.html#toc0. 35 www.senat.fr/rap/r02-125/r02-1251.pdf.

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Segue: Tabella 1 Interventi sulla revisione delle lois biothiques ASSEMBLEE NATIONALE ASSEMBLEE NATIONALE, COMMISSION AFFAIRES CULTURELLES, FAMILIALES ET SOCIALES ASSEMBLEE NATIONALE, COMMISSION DE LOIS C ONSTITU TIONNELLES, DE LA LEGISLATION ET DE LADMINISTRATION GENERALE DE LA REPUBLIQUE Dossier sur la rvision des lois biothique, juin 200236 Rapport n. 761 (!re partie) sur le projet de loi, modifi par le snat, relatif la biothique, (Rapporteur M. P.-L. Faignez, Dput), 1 avril 200337 Avis n. 709 sur le projet de loi, modifi par le snat, relatif la, 19 mars 2003, biothique (Rapp. V. Pecresse, Dput)38

Questo nutrito materiale, arricchito anche da altri rapporti e studi raccolti sotto forma di dossier, ha accompagnato il lavoro parlamentare che si fatto pi intenso nel corso della XI legislatura, quando allAssemblea Parlamentare il 25 giugno 2001 viene presentato nella fase di prima lettura il PDL n. 3166.39 Il dibattito si conclude - attraverso il passaggio di audizioni e lelaborazione di alcuni rapporti - il 22 gennaio 2002 con il testo n. 763,40 che arriva al Senato il 29 gennaio 2002 con il n. 189.41 Dopo la ripresa dei lavori alla Commissione Affari Sociali,42 segue la pubblicazione di due Rapporti43 e, al termine di un intenso dibattito in aula (28, 29, 30 gennaio) il testo

www.assemblee-nat.fr/dossiers/bioethique.asp#loi. www.assemblee-nationale.fr/12/rapports/r0761. www.assemblee-nationale.fr/12/rapports/r0709.asp. A SSEMBLEE N ATIONALE, Projet de Loi n. 3166 relatif la biothique, 20 juin 2001 (www.assemblee-nationale.fr/projets/pl3166.asp). 40 ASSEMBLEE NATIONALE, Projet de Loi n. 763 relatif la biothique, 22 janvier 2002 (www.assemblee-nationale.fr/ta0763.asp). 41 www.senat.fr/leg/pjl/01-189.html. 42 www.senat.fr/doslegcom/pjl01-189-com.html. 43 COMMISSION DES AFFAIRES SOCIALES, Rapport n. 128 fait au nom de la Commission des Affaires Sociales sur le projet de loi adopt par lAssemble nationale relatif la biothique (Rapporteur, M.F. Giraud, Senateur), 15. Janvier 2003, www.senat.fr/rap/102-128/102128_mono.html#toc0; SENAT, DELEGATION DU SENAT AUX DROITS DES FEMMES ET A LEGALIT DES CHANCES ENTRE LES HOMMES ET LE FEMMES, Rapport dInformation n. 125 sur le projet de loi adopt par lAssemble Nationale relatif la biothique (n. 189, 2001-2002) (Rapporteur, Mme S. Desmarescaux, Senateur), 14 janvier 2003, www.senat.fr/rap/r02125/r02-1251.pdf.

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viene approvato con gli emendamenti sulla clonazione umana il 30 gennaio 2003.44 Rinviato allAssemblea Nazionale il 31 gennaio 200345 per lesame in seconda lettura, il testo attualmente in discussione.46 Nei giorni 29 e 30 gennaio 2003, i lavori del Senato sono stati concentrati particolarmente sulla discussione relativa alla disciplina della clonazione umana, giungendo al divieto di ogni forma di clonazione, non solo a scopi riproduttivi ma anche terapeutici. Si tratta di un risultato importante - anche se per il momento solo provvisorio - perch contrasta con il diffuso atteggiamento favorevole alla clonazione a scopi terapeutici e contrario alla clonazione a scopi riproduttivi. Come noto, la distinzione tra clonazione a scopi riproduttivi e clonazione a scopi terapeutici stata introdotta al fine di utilizzare gli embrioni ottenuti con la tecnica del nucleo-transfer come fonte di produzione di cellule staminali e di evitare i possibili fenomeni di rigetto a seguito del trapianto di cellule o tessuti eterologhi.47 Si cominciato, cos, ad indicare la clonazione finalizzata alla produzione di embrioni da trasferire nellutero materno per portarli a vita autonoma come clonazione riproduttiva, e la clonazione finalizzata alla creazione di embrioni per produrre cellule staminali come clonazione terapeutica.48
44 SENAT, Projet de loi n. 63 relatif la biothique, 30.1.2003, www.senat.fr/leg/tas02-

063.html.
45 ASSEMBLEE NATIONALE, Projet de loi n 593 (2001-2002), modifi par le Snat relatif

la biothique, 31 janvier 2003 (http://www.assemblee-nationale.fr/12/projets/pl0593.asp).


46 COMMISSION AFFAIRES CULTURELLES, FAMILIALES ET SOCIALES, Rapport n.761 (1re par-

tie) sur le projet de loi, modifi par le snat, relatif la biothique, (Rapporteur M. P.-L. Faignez, Dput), 1.4.2003,www.assemblee-nationale.fr/12/rapports/r0761.asp; COMMISSION DE LOIS CONSTITUTIONNELLES, DE LA LEGISLATION ET DE LAMMINISTRATION GENERALE DE LA R EPUBLIQUE , Avis n. 709 sur le projet de loi, modifi par le snat, relatif la, 19.3.2003, biothique (Rapp. V. Pecresse, Dput), www.assemblee-nationale.fr/12/rapports/r0709.asp. 47 COLMAN A., KIND A., Therapeutic cloning: concepts and practicalities, Titech 2000, 18: 192-196. 48 Per distinguere la clonazione riproduttiva dalla clonazione terapeutica, vi chi ha proposto di chiamare la prima clonazione umana riproduttiva e la seconda trapianto nucleare, quasi a voler sottolineare che nel caso della finalit terapeutica si ricorrerebbe alla stessa tecnica - il trasferimento di nucleo - ma lottenimento delle cellule staminali non comporterebbe la formazione di un clone (VOLGSTEIN B., ALBERT B., SHINE K., Please

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Tale distinzione andrebbe, per, attentamente valutata, perch in questo caso, come in altri settori della bioetica, lartificio delle parole nasconde un sottile inganno dai pesanti risvolti pratici:49 vi sono, infatti, doveri di correttezza linguistica e concettuale che con la contrapposizione tra clonazione terapeutica e clonazione riproduttiva vengono completamente disattesi. Basti pensare che il diverso fine perseguito vede, in generale, una concentrazione di consensi sulla clonazione terapeutica e, al contrario, un atteggiamento di rifiuto nei confronti della clonazione riproduttiva senza che, in questo secondo caso, si tenga conto di due importanti aspetti: 1. ogni clonazione sempre di per s riproduttiva anche quando si ricorre ad essa nella speranza di poter curare una malattia: , infatti, necessario porre sempre in essere una nuova realt, lembrione umano. Sarebbe, allora, pi corretto parlare di clonazione riproduttiva allo scopo di far nascere un bambino e clonazione riproduttiva a scopo terapeutico;50 2. laccento sul fine terapeutico della clonazione mette in ombra una tappa dobbligo intermedia del tragitto tra la formazione del clone e il prelievo delle cellule staminali: la morte dellembrione, prodotto al solo scopo di essere distrutto. E, dal punto di vista dellembrione, la clonazione terapeutica senza dubbio pi devastante di quella riproduttiva. Cosa stabilisce in materia di clonazione il PDL francese? Sulla clonazione a scopi riproduttivi, il PDL prevede allart. 21 che venga inserito nel libro II del Codice Penale (crimini contro la persona) il titolo Dei crimini contro la specie umana in cui, accanto al crimi-

Dont Call It Cloning, Science 2002, 295: 1237). errato, per, affermare che il trasferimento nucleare non sia clonazione solo perch non si (ri)produce un essere umano sviluppato. Il problema fondamentale il risultato della metodologia del trasferimento nucleare: a prescindere dalla finalit perseguita, si ottiene una nuova cellula epigeneticamente totipotente da cui prende avvio lo sviluppo embrionale. 49 DI PIETRO M.L., FIORI A., Manipolazioni lessicali e semantiche in bioetica, in: Zaninelli S. (a cura di), Scienza, tecnica e rispetto delluomo. Il caso delle cellule staminali, Milano: Vita e Pensiero; 2001: 123-141. 50 Che il procedimento del trasferimento nucleare porti alla produzione di cellule staminali attraverso la formazione di un embrione umano viene sottolineato, ad esempio, da Cibelli e coll. (CIBELLI J.B., KIESSLING A.A., CUNIFF K., ET AL., Somatic cell nuclear transfer in humans: Pronuclear and early embryonic development, The Journal of Regenerative Medicine, 2001, 2: 25-31), che parlano sempre di embrione.

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ne di eugenismo, compare il crimine di clonazione riproduttiva. Nella relazione che accompagna il PDL si motiva tale qualifica con la considerazione che poich la clonazione riproduttiva equivale a una riproduzione asessuata delluomo e ad una negazione della differenza e dellalterit, al di l della dignit umana, la specie umana che deve essere penalmente protetta. Le fait de mettre en uvre une pratique eugnique tendant lorganisation de la slection des personnes e le fait de procder une intervention ayant pour but de faire natre un enfant gntiquement identique une autre personne vivante ou dcde sono accomunati anche dalla medesima sanzione: 30 anni di reclusione e 7.500.000 di ammenda. La sanzione ricade sugli autori della clonazione riproduttiva (ricercatori, scienziati, operatori, organizzatori o promotori), ma non sui clienti della clonazione o su coloro che, ignorando le procedure della clonazione, seguono la gravidanza e fanno nascere il bambino. Il sistema sanzionatorio , poi, completato da un regime repressivo rinforzato che prevede - tra laltro - laggravante della banda organizzata, pene complementari sia per le persone fisiche sia per gli enti morali, prescrizione, automatica applicabilit della legge penale per il reato commesso allestero da un cittadino francese. Al fine di prevenire e scoraggiare ogni iniziativa volta a favorire la clonazione riproduttiva, previsto anche il reato di prelievo di cellule o di gameti a fini di clonazione riproduttiva - Art. 511-1-2 (nouveau). - Est puni de trois ans demprisonnement et de 45.000 damende le fait, par don, promesse, menace, ordre, abus dautorit ou de pouvoir, de provoquer autrui se prter un prlvement de cellules ou de gamtes, dans le but de faire natre un enfant gntiquement identique toute autre personne, vivante ou dcde - e di propaganda e di pubblicit della clonazione riproduttiva - Est punie des mmes peines la propagande ou la publicit, quel quen soit le mode, en faveur de leugnisme ou du clonage reproductif . La clonazione vietata anche quando persegue finalit non riproduttive ma terapeutiche: sono previsti 7 anni di reclusione e 1.000.000 di ammenda per il fatto di: procder la conception in vitro ou la constitution par clonage dembryons humains des fins industrielles ou commerciales; procder la conception in vitro ou la constitution par clonage dembryons humains des fins de re-

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cherche; procder la constitution par clonage dembryons humains des fins thrapeutiques. Per poter comprendere la novit degli emendamenti approvati e gli stessi termini del dibattito, necessario ripercorrere per punti la riflessione sulla clonazione in Francia a partire dalle lois biothiques del 1994. stata, infatti, vietata ogni pratica eugenetica tendente allorganizzazione della selezione delle persone, specificando che senza pregiudizio delle ricerche tendenti alla prevenzione e al trattamento delle malattie genetiche, nessuna trasformazione pu essere apportata alle caratteristiche genetiche allo scopo di modificare la discendenza umana (art. 3). Non viene, quindi, vietata in modo esplicito la clonazione, sia perch allepoca tale tecnica non sembrava applicabile alluomo, sia perch tale interdizione non sembrava indispensabile da un punto strettamente giuridico. Come nota infatti il Consiglio di Stato in un suo rapporto del 1999: il ne fait gure de doute que larticle 16-4 du Code Civil contient dj, dans sa rdaction actuelle, une interdiction de jure du clonage reproductif car celui-ci porte videmment atteinte lintgrit de lespce humaine et constitue une transformation des gnes dans le but de modifier la descendance de la personne, toutes choses formellement prohibes.51 Tuttavia il CCNE, intervenendo nel dibattito sulla riforma delle lois biothiques52 e ricordando il precedente parere reso su richiesta del Presidente della Repubblica, 53 ha ritenuto che vada introdotta lespressione clonage dit reproductif nella parte della legge in cui si vieta toute intervention ayant pour but de faire nitre un enfant ou de laisser se dvelopper, compter du stade de la diffrentiation tissulaire un embryon humain, richiamando di nuovo la distinzione tra clonazione riproduttiva e clonazione terapeutica senza che questultima venga vietata. Il 20 giugno 2001, il Governo francese ha proposto di consentire la sperimentazione su embrioni umani in soprannumero congelati,
51 CONSEIL DETAT, Le lois de Biothique: cinq ans aprs, 25.11.1999. 52 COMIT CONSULT IF NATION L DETHIQU (CCNE), Avis n. 67 sur lavant-projet de rvision

des lois de biothique, 18.1.2001 (http://.ccne-ethique.org/francais/avis/a_067.thm). 53 COMIT CONSULTATIF NATIONAL DETHIQUE (CCNE), Rapport n. 54 du 22 avril 1997. Rponse au Prsident de la Rpublique au sujet du clonage reproductif (http://www.ccne-ethique.org/francais/avis/a_054.htm).

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rifiutando per di togliere il divieto sulla clonazione terapeutica, come, daltra parte, previsto anche nel PDL in discussione allAssemblea Nazionale. Lutilizzo di cellule staminali di embrioni non clonati sembra, per, essere stato contrastato dal Consiglio di Stato, che - su domanda dellAssociation Alliance pour les droits de la vie - ha annullato lordinanza del Tribunale amministrativo di Parigi il quale aveva autorizzato - in data 18 giugno 2002 - il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica a importare, a fini di ricerca, cellule staminali provenienti da embrioni umani.54

3. La clonazione a scopi riproduttivi e terapeutici nei documenti giuridici europei e internazionali La distinzione tra clonazione riproduttiva e clonazione terapeutica viene esplicitamente respinta anche dal Parlamento Europeo, che nella Risoluzione del 7 settembre 2000 cos scrive: una nuova strategia semantica cerca di indebolire il significato morale della clonazione umana (considerando G); non vi alcuna differenza tra clonazione a fini terapeutici e clonazione a fini di riproduzione [] qualsiasi allentamento del divieto creer pressioni per ulteriori sviluppi nella produzione e nellutilizzo di embrioni (considerando H) e pertanto la clonazione umana, al di l del fine perseguito, viene definita come la creazione di embrioni con lo stesso patrimonio genetico di un altro essere umano vivente o morto in qualsiasi stadio del suo sviluppo senza distinzione possibile per quanto riguarda il metodo seguito (considerando I).55 Tale defini54 CONSEIL DETAT, dcision n. 248310 del 13.11.2002 (www.conseil-etat.fr/ce/jurispd/index_ac_Id0237.shtml). 55 PARLAMENTO EUROPEO, Risoluzione sulla clonazione umana, 7.9.2000, pubblicata anche in: Medicina e Morale 2000; 1: 797-800. Sulla situazione europea, vedi anche: EVERS K., European perspectives on therapeutic cloning, NEJM 2002,; 346: 1579-1582; BELLVER CAPELLA V., Clonare? Etica e diritto di fronte alla clonazione umana, Torino: Giappichelli, 2002. Per una panoramica del dibattito biogiuridico sulla produzione/uso di cellule staminali, vedi: DI PIETRO M.L., CASINI M., Riflessione etico-giuridica sulla produzione e sullutilizzo delle cellule staminali: unanalisi alla luce dei documenti nazionali e internazionali, in: DI PIETRO M.L., SGRECCIA E., Biotecnologie e futuro delluomo, Milano: Vita e Pensiero, 2003: 109-147.

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zione ricorda quella della direttiva sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche: i procedimenti di clonazione dellessere umano possono essere definiti come qualsiasi procedimento [] volto a produrre un essere umano con le stesse informazioni genetiche nucleari di un altro essere umano vivo o morto.56 Daltra parte in molti Stati europei, sia nella legislazione sia nella giurisprudenza, vi un generale divieto della clonazione di esseri umani, anche se, in alcuni, si va facendo strada la distinzione sul piano anche giuridico tra clonazione terapeutica e clonazione riproduttiva. Ad esempio, la legge tedesca del 1990 vieta la clonazione umana, qualificando come delitto la creazione di un embrione geneticamente identico a un altro embrione, feto o altra persona vivente o morta, a prescindere dallo scopo perseguito (art. 6).57 Qualunque sia lo scopo perseguito: questo significa che vietata non solo la clonazione riproduttiva, ma anche la clonazione terapeutica. Vi , per, chi ritiene che la legge tedesca non sia chiara quando parla di embrione e clonazione, dal momento che, nel definire allart. 8 lembrione, recita come segue: luovo gi fecondato, capace di sviluppo dalla fusione dei nuclei. Non sembra, dunque, che venga previsto il caso dellembrione ottenuto con la tecnica del trasferimento di nucleo, che in base alla definizione dellart. 8 non sarebbe un embrione.58 Attualmente lorientamento del Parlamento di proibire in modo definitivo qualsiasi tipo di clonazione. La legge spagnola 35/1988 (capitolo VI, art. 20) ritiene che sia un grave attentato contro i diritti delluomo creare esseri umani mediante clonazione o mediante altre tecnologie a fini selettivi.59 Sempre in Spagna, la legge di riforma del Codigo Penal (1995)60 interviene allart. 161,1 prevedendo sanzioni penali per la creacin de seres hu56 PARLAMENTO EUROPEO E CONSIGLIO DELLUNIONE EUROPEA, Direttiva 98/44/CE del 6 lu-

glio 1998 sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche, pubblicata anche in: Medicina e Morale 1998, 4: 746-757. 57 Gesetz zum Schutz von Embryonen, 13.12.1990, in Bundegesetzblatt, J., Teill, n. 69, 19.12.1990, pp. 2746-2748 (trad. it. in: Medicina e Morale 1991; 3: 509-512). 58 ESER A. ET AL., La clonacion humana. Fundamentos biologicos y valoracion etico-juridica, Revista de Derecho y Genoma Humano 1998, 9: 369ss. 59 Ley 35/1988 del 22 de noviembre sobre tcnicas de reproduccin asistida, pubblicata anche in: Medicina e Morale 1989; 2: 381ss. 60 Ley Orgnica 10/1995 de 23 de noviembre del Codigo Penal, Boletin Oficial de Estado, n. 281, de 24.11.1995.

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manos idnticos por clonacin u otros procedimientos dirigidos a la seleccin de raza. Un divieto, che non risolve, per, il dilemma: quale forma di clonazione vietata? La clonazione riproduttiva? La clonazione terapeutica? O entrambe?. Probabilmente lautore del Codigo Penal non aveva in mente la clonazione terapeutica quando ha redatto la norma e non ha, quindi, previsto in modo esplicito tale fattispecie, lasciando la difficolt di interpretazione del suddetto articolo. La distinzione tra clonazione terapeutica e riproduttiva stata, invece, introdotta dalla Comision Nacional de Reproduccion Humana Asistida nel suo Primer Informe Anual del 1998,61 nel quale specifica che in entrambi i casi vi la creacin de uno cigoto artificial capaz de evolucionar hacia un desarollo embrionario, trasformandose, por tanto, en un verdadero embrion (p. 46), il che solleva el problema etico de haber creado un embrion humano que ha de ser destruido para poder establecer los cultivos celulares deseados. Problema, la cui soluzione dipende, secondo la Commissione, por la valoracin que se tenga a priori sobre el estatuto del embrion preimplantatorio y del momento en el que se considere que comienza una via de reproduccin distinta a la habitual(p. 42). Fatte queste premesse, si arriva a delle conclusioni decisamente pragmatiche: trantandose de una linea de investigacin que puede proporcionar grandes beneficios en el futuro [] no debe darse por cerrada la discusion etica (p. 42). Queste indicazioni della Comision Nacional de Reproduccion Asistida hanno portato alla stesura di PDL che hanno introdotto la differenza tra clonazione terapeutica e clonazione riproduttiva. In Portogallo, nellaprile 1997, il Consiglio Nazionale di etica per le scienze della vita ha dichiarato, in assenza di legislazione, che la clonazione di esseri umani, a causa delle questioni che pone in relazione alla dignit umana, allequilibrio della specie umana e alla vita in societ, eticamente inaccettabile e deve essere vietata62. Nel Regno Unito, la Commissione Donaldson ha approvato il ricorso alla clonazione di individui umani a scopi terapeutici qualora
61 COMISIN NACIONL DE REPRODUCCIN ASISTIDA, Primer Informe Anual, Ministerio de Sanidad y Consumo, Madrid, diciembre 1998. 62 CONELHO NACIONAL DE ETICA PARA AS CINCIAS DA VIDA, Parecer 21/CNECV/97 sobre implies ticas da clonagem, http://www.new.gov.pt/pareceres/html/pareceres.htm.

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non ci siano altri mezzi per raggiungere questo obiettivo della ricerca (racc. 2: In licensing any research using embryos created by cell nuclear replacement, the Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA) should satisfy itself that there are no other means of meeting the objectives of the research), a condizioni che sia soggetta ai controlli previsti dallo Human Fertilisation and Embriology Act del 1990 e che sia stato ottenuto il consenso informato da parte delluomo e della donna da cui derivano i gameti (racc. 3).63 Viene, invece, vietata la clonazione interspecie [The mixing of human adult (somatic) cells with the live eggs of any animals species should not be permitted (racc. 6)]. Gli embrioni ottenuti con la tecnica del trasferimento del nucleo non devono essere trasferiti nellutero di una donna, al fine di evitare la clonazione riproduttiva [The transfer of an embryo by cell nuclear replacement into the uterus of a woman (so called reproductive cloning) should remain a criminal offence (racc. 7)]. La legge del 1990 vieta, per, la clonazione: per questo motivo, pur rimanendo fermo il divieto sulla clonazione riproduttiva,64 vi chi ha richiesto di modificare la legge per consentire la clonazione a scopi terapeutici. Si veda a tale proposito la posizione della Royal Society, che ha chiesto una moratoria internazionale sulla clonazione riproduttiva umana, dando per parere favorevole alla clonazione terapeutica.65 Nel febbraio 2002, la House of Lords Select Committee on Stem Cell Research ha espresso parere positivo sulla ricerca su embrioni clonati, ricerca che non deve spingersi oltre il 14 giorno di sviluppo e che deve essere eseguita - anche se tale richiesta contrasta con il divieto alla clonazione riproduttiva - su embrioni soprannumerari,
63 CHIEF MEDICAL OFFICERS EXPERT GROUP, Stem Cell Research: Medical Progress with Responsibility, London: Department of Health, June 2000. 64 Secondo la High Court of Justice Queens Bench Division, Administrative Court, la legge del 1990, definendo lembrione umano a live human embryo where fertilisation is complete, non comprende per anche la possibilit dellembrione clonato, considerandolo quindi diverso dallembrione ottenuto con la fecondazione. Per superare questa situazione, nel 2001 stata emanata unaltra legge, Human Reproductive Cloning Act, che vieta il trasferimento nella donna di un embrione ottenuto in modo diverso dalla fecondazione (MAYOR S., UK legislation planned to outlaw human reproductive cloning, BMJ 2001, 323: 1203). 65 ID., Ban on human reproductive cloning demande, BMJ 2001, 322: 1566.

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tranne casi eccezionali.66 Tale decisione, approvata dal Governo inglese con un documento ufficiale del luglio 2002,67 mette la HFEA nella possibilit di dare le licenze necessarie per la sperimentazione. Ed ancora, mentre dalla lettura delle leggi svedese (1991),68 danese (1997),69 norvegese (1994)70 e slovacca (1994), si ricava il divieto di clonare embrioni umani, al Parlamento olandese in discussione un progetto di legge in cui si vieta esplicitamente qualsiasi forma di clonazione di embrioni umani.71 Il Senato belga ha, invece, approvato - nel 2002 - un PDL che vieta espressamente solo la clonazione riproduttiva (art. 7).72 In Italia, essendo allesame del Senato il DDL approvato dalla Camera dei Deputati il 18 giugno 2002,73 sono punto di riferimento giuridico sia lordinanza ministeriale del 5 marzo 199774 (prorogata pi volte fino al 31 dicembre 200175), con la quale si vieta qualun66 HOUSE OF LORDS, Select Committee on Stem Cell Research Report, http://www.publications.parliament.uk/pa/1d200102/1dselect/1stem/83/8305.htm. 67 DEPARTMENT OF HEALTH, Government Response to he House of Lords Select Commitee Report on Stem Cell Research, Presented to Parlamient by the Secretary of States for Health by command of Her Majesty, July 2002. 68 Legge 155/1991 concernente provvedimenti a scopo di ricerca oppure trattamento degli ovuli umani fecondati, [trad. it. in: Luzi F. (a cura di ), Procreazione assistita e ricerca embrionale in Svezia, Roma: Senato della Repubblica Italiana, 1992: 113-114. Vedi anche: Comitato Nazionale per la Bioetica, La legislazione straniera sulla procreazione assistita, Roma: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per linformazione e leditoria, 1992. 69 Legge sulla fecondazione artificiale del 10 giugno 1997, n. 460. Cfr. anche: Loi n. 353 du 3 jiun 1987 relative la cration dun Conseil dEthique et la rglementation de certaines expriences biomdicales (trad. fr. in: Recueil International de Lgislation Sanitarie 1988, 39: 101-103). Il Danish Council of Ethics ha prodotto un documento sulla clonazione, in cui affronta in generale tutta la problematica della produzione/utilizzazione di cellule staminali. Per quanto concerne la clonazione, il Council si pronuncia in modo negativo sulla clonazione a scopi riproduttivi, mentre appare diviso nel giudizio etico sulla clonazione a scopi terapeutici e sullutilizzo degli embrioni in soprannumero per la produzione di cellule staminali (The Danish Council of Ethics, Clonng. Statement from the Danish Council of Ethics, Copenhagen: The Danish Council of Ethics, 2002). 70 Norwegian Law on assisted reproduction and genetics, Bullettin of Medical Ethics 1994, June/July: 8-10. 71 Cfr.: http://www.minvws.nl. 72 SENAT DE BELGIQUE, Session de 2002-2003, Proposition de Loi relative a la recherche sur les embryons in vitro (doc.leg. 2-695/24), 28 novembre 2002, http://www.senate.be). 73 Cfr. DI PIETRO M.L., CASINI M., Il dibattito parlamentare sulla procreazione medicalmente assistita, Medicina e Morale, 2002, 4: 617-666. 74 Ordinanza ministeriale, 5 marzo 1997, Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7.3.1997. 75 Tra le ordinanze di proroga si ricorda: Ordinanza ministeriale, 22.12.1999, Proroga del-

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que forma di sperimentazione e di intervento, comunque praticata e finalizzata, anche indirettamente, alla clonazione umana e animale, sia la legge n. 145 del 28 marzo 2001.76 Sulla questione ha preso posizione anche il Comitato Nazionale per la Bioetica, intervenendo con una serie di documenti tra il 1996 e il 2003.77 Tra questi, quelli che pi interessano la materia oggetto di questo studio sono il parere sulla clonazione (17.10.1997), che fa seguito ad un parere preliminare del 21.3.1997, il parere sullimpiego terapeutico delle cellule staminali (27.10.2000), la Mozione sulla clonazione umana a fini riproduttivi (17.01.2003) e, da ultimo, il parere su ricerche utilizzanti embrioni umani e cellule staminali (11.4.2003). Se nel primo documento il Comitato Nazionale per la Bioetica rifiuta la clonazione a scopi riproduttivi, ma non si pronuncia sulla clonazione terapeutica, discutendo sul fatto se un embrione nelle prime fasi di sviluppo possa essere considerato o meno un non-embrione, nel secondo documento ribadisce lilliceit dellimpiego della tecnica del trapianto nucleare somatico a fini riproduttivi (clonazione riproduttiva). Il parere dellaprile 2003, particolarmente significativo. Elaborato a seguito della richiesta del Ministro dellIstruzione, Universit e Ricerca, Letizia Moratti, il documento prende posizione in relazione al VI Programma Quadro di Ricerca dellUE, che - come noto lefficacia dellordinanza 5 marzo 1997 relativa al divieto di pratiche di clonazione umana o animale, Gazzetta Ufficiale, n. 12 del 17.1.2000. Pi recentemente lOrdinanza ministeriale del 21.12.2001 ha prorogato fino al 30.6.2002 il solo divieto di clonazione umana e non anche il divieto di clonazione animale (Ordinanza ministeriale del 21 dicembre 2001. Proroga dellefficacia concernente il divieto di pratiche di clonazione umana, Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5.2.2002). Il divieto di pratiche di clonazione umana stato ulteriormente prorogato. Dapprima con lordinanza del 18.6.2002 (Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12.7.2002) fino al 31.12.2002, successivamente con lordinanza del 4.12.2002 (Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30.12.2002) fino al 30.12.2003. 76 Si tratta della legge che ha ratificato la Convenzione europea sui diritti delluomo e la biomedicina e il relativo protocollo sulla clonazione (Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24.4.2001). 77 COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA (CNB), Identit e statuto dellembrione umano, 1996; La clonazione, 17.10.1997; Dichiarazione sulla possibilit di brevettare cellule di origine embrionale umana, 25.2.2000; Parere sul progetto di protocollo europeo sulla protezione dellembrione e del feto umani, 31.3.2000; Parere sullimpiego terapeutico delle cellule staminali, 27.10.2000; Mozione sulla clonazione umana a fini riproduttivi, 17.1.2003; Parere su ricerche utilizzanti embrioni umani e cellule staminali, 11.4.2003 (http://www.palazzochigi.it/bioetica).

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il principale strumento dellUnione Europea per il finanziamento della ricerca in Europa. Durante la discussione allU.E. stato, infatti, approvato un emendamento che permetteva i finanziamenti dellattivit di ricerca su embrioni umani soprannumerari in uno stadio precoce (fino al 14 giorno). A seguito della pressione di alcuni Stati membri tra cui lItalia, il Consiglio dei Ministri dellUE ha proposto una moratoria: limpegno da parte dellUnione di non concedere fino al dicembre 2003 alcun tipo di finanziamento a progetti di ricerca che utilizzassero embrioni umani o cellule staminali embrionali umane, fatti salvi i progetti gi finanziati.78 La decisione stata subordinata ad un seminario interistituzionale di esperti che si svolto a Bruxelles il 24 aprile 2003 e i Governi sono stati invitati a trasmettere il loro parere.79 Il Comitato Nazionale per la Bioetica , per lappunto, intervenuto su richiesta del Ministro Moratti in ordine a tre quesiti, cio se eticamente lecito: a. svolgere sul territorio nazionale ricerche utilizzanti embrioni umani anche soprannumerari che ne determinino la distruzione; b. svolgere ricerche utilizzanti cellule staminali derivate da embrioni umani prodotte in data successiva allavvio del VI Programma Quadro di Ricerca dellUnione Europea; c. produrre cellule staminali derivate da embrioni umani anche soprannumerari. Il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica, approvata dalla maggioranza, stato negativo su tutti e tre i quesiti e ha preso le mosse dalle seguenti considerazioni: Considerando: a. che gli embrioni umani sono vite umane a pieno titolo; b. che esiste quindi il dovere morale di sempre rispettarli e sempre proteggerli nel loro di78 (www.newton.rcs.it/PrimoPiano/News/2002/10-ottobre/embrioni.shtml). In attesa che

vengano elaborate disposizioni attuative pi dettagliate, la Commissione europea ha elaborato delle linee-guida circa i sovvenzionamenti per la ricerca su cellule staminali embrionali. La Commissione si in sostanza dichiarata favorevole al finanziamento di progetti di ricerca basati sullimpiego di cellule staminali provenienti da embrioni umani soprannumerari a condizione che: 1. gli embrioni siano destinati alla distruzione; 2. vi sia il consenso dei genitori; 3. gli embrioni siano stati creati prima del 27.6.2002 (data dellapprovazione del VI PQ); 4. gli obiettivi della ricerca siano particolarmente rilevanti; 5. sia dimostrato che non vi siano valide alternative; 6. non vi sia scopo di lucro da parte dei donatori; 7. sia garantita la privacy dei donatori (Cfr.: European Commission proposes strict ethical guidelines on EU funding of human embryonic stem cell research, Brussels, 9.7.2003, in offset). 79 Interistitutional Seminar on Bioethics, Human embryonic Stem Cell Research under the 6th Framework Programme for Research, Bruxelles, 24.4.2003.

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ritto alla vita, indipendentemente dalle modalit con cui siano stati procreati e indipendentemente dal fatto che alcuni di essi possano essere qualificati - con una espressione discutibile, perch priva di valenza ontologica - soprannumerari; c. che (secondo il dettato della c.d. Convenzione di Oviedo) la sperimentazione a loro carico giustificata unicamente se praticata nel loro specifico interesse e non possa essere giustificata dal pur rilevante interesse generale della societ e della scienza e che quindi non possa in alcun modo sostanziarsi nella loro distruzione; d. che la Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea, proclamata a Nizza, riconosce la dignit di tutti gli esseri umani e lesistenza di diritti fondamentali quali il diritto allintegrit fisica e psichica di ogni individuo nei confronti delle applicazioni della medicina e della biologia; e. che leventuale finanziamento pubblico alla ricerca sugli embrioni non pu che rafforzare e avallare ingiustificatamente lerronea opinione che gli embrioni siano un mero insieme di cellule, prive di valore intrinseco, e quindi conseguentemente lidea dellirrilevanza bioetica della vita umana nella fase embrionale; f. che la limitazione della sperimentazione agli embrioni soprannumerari, oltre a non avere motivazione logica, ma solo occasionale e pragmatica, favorirebbe surrettiziamente la pratica di produzione di embrioni in vitro a soli scopi di ricerca, indipendentemente cio da specifiche finalit inerenti alla fecondazione assistita e in violazione quindi di consolidati principi bioetici; g. che il prelievo di cellule staminali umane da embrioni, comportando la distruzione di questi ultimi, deve essere a pari titolo stigmatizzato, anche per lulteriore effetto eticamente inaccettabile di non orientare la ricerca verso la sempre pi promettente ed eticamente impeccabile utilizzazione di cellule staminali prelevate da cordone ombelicale o da feti spontaneamente abortiti o di cellule staminali adulte; h. che le precedenti considerazioni trovano conferma nelle valutazioni espresse da alcuni membri del CNB, segnatamente nel documento Identit e statuto dellembrione umano (del 22.6.1996) e nel Parere del CNB sullimpiego terapeutico delle cellule staminali (del 27.10.2000). Nel 1999 stato reso noto il documento sulla clonazione umana e animale del Comitato Nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie, che cos si pronunciato: Con riguardo allorganismo gene-

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rato per clonazione, il divieto di clonazione deve essere espressamente riferito a tutte le fasi di sviluppo dellessere umano fin dallo stadio di zigote Con riguardo alle modalit di realizzazione, il divieto deve essere esteso a tutte le possibili attuali o future tecniche di clonazione. Deve altres essere fatto divieto di clonazione di linee cellulari o tessutali umane che comportino la distruzione di embrioni.80 Complesse e di non facile interpretazione, sono, invece, le argomentazioni della cosiddetta Commissione Dulbecco, istituita presso lallora Ministero della Sanit e che nelle Raccomandazioni finali afferma: La nuova tecnica del trasferimento nucleare per la produzione di cellule staminali autologhe (TNSA) viene raccomandata perch offre la prospettiva di risolvere le esigenze quantitative, cos come di superare i problemi di compatibilit immunologica. La Commissione ha riconosciuto che questa tecnica, essendo in grado di evitare lavvio della formazione dellembrione, appare esente da problemi etici.81 Dalla lettura del paragrafo relativo alla descrizione di questa tecnica (1d), si pu evincere che, secondo la Commissione Dulbecco, il trasferimento di nucleo di una cellula somatica adulta in una cellula uovo denucleata (TNSA) non porterebbe necessariamente alla formazione di una blastocisti, ma di corpi embrioidi (che - secondo la Commissione - non sarebbero embrioni), da cui poi ricavare le cellule staminali. Questa affermazione muove da alcuni presupposti che non sembrano assolutamente giustificarla: 1. un oocita ricostituito con il nucleo di una cellula somatica adulta non pu considerarsi uno zigote in senso classico, in quanto non deriva dallunione dei due gameti; 2. loocita cos ricostituito non d spontaneamente luogo allo sviluppo embrionale, poich ci pu avvenire solo grazie a stimolazioni artificiali che lo forzano a svilupparsi in blastocisti; 3. solo poche di queste blastocisti hanno la capacit di formare un embrione e, quin80 COMITATO NAZIONALE PER LA SICUREZZA E LE BIOTECNOLOGIE, Documento sulla clonazione umana ed animale, 13.4.1999 http://www.governo.it/biotecnologie/attivita/att_doc_clonazione.html. 81 MINISTERO DELLA SANIT COMMISSIONE MINISTERIALE, Relazione conclusiva sul lavoro della Commissione ministeriale per luso delle cellule staminali , 22.12.2000, http://www.sanita.it/sanita/bacheca/cellstam.

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di, un feto, se trasferite in utero; 4. loocita ricostituito pu essere indotto a proliferare e incanalarsi verso la formazione di sfere embrioidi (non di blastocisti), la cui differenziazione pu essere indirizzata verso specifici stipiti cellulari. Quanto detto per non chiarisce affatto come sia possibile arrivare alla formazione di sfere embrioidi senza passare dalla formazione di un embrione, cio di unentit in grado di svilupparsi in un organismo umano completo, e se esiste una evidenza sperimentale in tal senso sullanimale. In Europa, lAssemblea Parlamentare del Consiglio dEuropa si pronunciata in materia di clonazione gi con la Raccomandazione 1046 del 1986, con cui chiedeva ai Membri dei Governi del Consiglio dEuropa di proibire [] la creazione di esseri umani per clonazione o mediante qualsiasi altro metodo a fini di selezione della razza o non (punto 14, 4). Nel 1998, sempre il Consiglio dEuropa vieta allart. 1 del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione europea sui diritti dellUomo e la biomedicina un intervento finalizzato alla creazione di un essere umano geneticamente identico (cio con lo stesso patrimonio genetico) ad un altro essere umano sia vivo o morto.82 In tema di clonazione il Parlamento europeo intervenuto a pi riprese (1989, 1993, 1997, 1998, 2000),83 con la ferma convinzione che la clonazione di esseri umani [] non pu essere assolutamente giustificata o tollerata dalla societ in quanto essa rappresenta una grave violazione dei diritti umani fondamentali; contraria al principio di parit tra gli esseri umani [] offende la dignit dellessere umano e richiede una sperimentazione sulluomo,84 invitando tutti gli Stati membri a introdurre normative vincolanti che proibiscano una qualsiasi ricerca sulla clonazione umana e chiedendo di adottare tutte le

82 COUNCIL OF EUROPE, Protocole additionnel la Convention sur les droits de lhomme et

la biomdecine, texte et rapport explicatif portant interdiction du clonage dtre humains, Srie des Traits Europens, n168, 1998. Il testo del Protocollo si pu leggere anche nellappendice del volume MCLAREN A. (ed.), Ethical eye: Cloning, Strasbourg: Editions du Conseil de lEurope, 2002: 187-190. 83 PARLAMENTO EUROPEO, Risoluzione (doc. A2-372/88) concernente la fecondazione artificiale in vivo e in vitro del 16.3.1989; Risoluzione sulla clonazione umana del 28.10.1993; Risoluzione sulla clonazione del 12.3.1997; Risoluzione sulla clonazione di esseri umani del 15.1.1998; Risoluzione sulla clonazione umana del 7.9.2000. 84 ID., Risoluzione sulla clonazione del 12.3.1997.

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misure necessarie per istituire un divieto universale ed esplicito, giuridicamente vincolante, della clonazione di esseri umani.85 Nel dicembre 2000, la Carta dei diritti fondamentali dellUnione Europea (art. 3), adottata a Nizza, proibisce le pratiche eugenetiche e la clonazione riproduttiva, ma non interviene in modo esplicito sulla ricerca sugli embrioni.86 Sempre nel 2000 lEuropean Group on Ethics in Science and New Technologies to the European Commission (E GE ) ha adottato il parere n. 15 del 14 novembre sugli aspetti etici della ricerca e uso delle cellule staminali, ove richiede che ogni Stato membro deve scegliere se vietare o autorizzare la ricerca sugli embrioni.87 Considera, inoltre, eticamente non accettabile la produzione di embrioni per ricavarne cellule staminali e prematuro luso della clonazione. Nel novembre 2001 stata bocciata la proposta di Risoluzione del Parlamento europeo sulle implicazioni etiche, giuridiche, economiche e sociali della genetica umana, in cui veniva stabilito il divieto di clonazione riproduttiva di esseri umani (punto 54) e il divieto di attivit finalizzate o facenti ricorso alla clonazione riproduttiva o a cellule staminali embrionali o a embrioni umani creati in vitro per fini diversi dalla gestazione (punto 55 lettere b e d). Il divieto della sola clonazione riproduttiva ci pare in contrasto con il considerando Q in cui si afferma che non vi alcuna differenza tra la clonazione a fini terapeutici e la clonazione a fini riproduttivi, e che qualsiasi rilassamento dellattuale divieto contribuir ad ulteriori sviluppi nella produzione e nelluso dellembrione.88

85 ID., Risoluzione sulla clonazione di esseri umani del 15.1.1998. 86 Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunit Europee del 18.12.2000. 87 E UROPEAN G ROUP ON E THICS IN S CIENCE AND N EW T ECHNOLOGIES TO THE E UROPEAN

COMMISSION (EGE), Opinion n. 15 del 14 novembre 2000, Starsburgo, in offset. (http://europa.eu.int/comm/european_group_ethics). Il 7.5.2002, lEGE ha prodotto un Avis sur les aspects ehiques de la brevetabilite des inventions impliquant des cellules souches humaines nel quale vieta la brevettazione delle procedure di clonazione umana, consentendo invece la brevettazione delle procedure per la produzione di cellule staminali (In: GROUPE E UROPEN D E THIQUE DES S CIENCES ET DES N OUVELLES T ECHNOLOGIES AUPRS DE LA COMMISSION EUROPENNE (EGE), Avis sur les aspects thiques de la brevetabilit des inventiones impliquant des cellules souches humaines, Luxemburg: Office des publications officielles des Communauts europennes, 2002: 1-22). 88 PARLAMENTO EUROPEO, Documento di Seduta Finale A5-0391/2001, 8 novembre 2001,

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Il 21 novembre 2002, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione in cui si insiste nuovamente sulla necessit di un divieto universale e specifico a livello di Nazioni Unite, della clonazione di esseri umani a qualsiasi stadio della formazione e dello sviluppo ed esorta la Commissione e gli Stati membri ad adoperarsi a tal fine (punto 23).89 Il Parlamento europeo nello stesso documento ricorda solennemente che bisogna rispettare la vita e la dignit di ogni essere umano, in qualunque fase di sviluppo si trovi e qualunque sia il suo stato di salute, e respinge qualunque forma di ricerca o di utilizzo delle scienze della vita e della biotecnologia contraria a questo principio fondamentale (punto 53). Al di fuori dellEuropa, il dibattito sulla clonazione umana sembra propendere verso il no a tale pratica, anche se si ripresenta una qualche apertura verso la clonazione terapeutica. Negli Stati Uniti, la National Bioethics Advisory Commission nella Racc. n. 3 afferma che le agenzie federali non dovrebbero sovvenzionare ricerche che prevedono la derivazione o luso di cellule staminali embrionali provenienti da embrioni ottenuti con il nuclear-transfer (Federal agencies should not fund research involving the derivation or use of human ES cells from embryos made soley for research purposes). 90 Tale divieto viene ribadito dalle Guidelines for research using human pluripotent stem cells del National Institute of Health,91 che vietano, per lappunto, lutilizzo di fondi federali per ricerche su cellule staminali provenienti da embrioni prodotti ad hoc o ottenuti con la tecnica del trasferimento di nucleo. Per quanto riguarda il dibattito parlamentare, il 31 luglio 2001 la House of Representatives ha votato (265 voti a favore; 162 voti contrari) a favore del divieto della clonazione sia riproduttiva sia tera-

Relazione sulle implicazioni etiche, giuridiche, economiche e sociali della genetica umana, in offset. 89 PARLAMENT EUROPEN, Rsolution sur la communication de la Commission concernant les sciences du vivant et la biotechnologiee n- une stratgie pou lEurope [COM (2002) 27C5-0260/2002-2002/2123 (COS)], in offset. 90 NATIONAL BIOETHICS ADVISORY COMMISSION, Ethical Issues in Human Stem Cell Research, september 1999, http://bioethics.gov/pubs.html. 91 NATIONAL INSTITUTES OF HEALTH FOR REASEARCH USING HUMAN PLURIPOTENT STEM CELLS, August 25 2000, http://www.nih.gov/news/stemcell/stemcellguidelines.htm.

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peutica, approvando cos il progetto di legge (H.R. 2505, Human Cloning Prohibition Act of 2001) presentato da Dave Welton e che definisce il ricorso alla clonazione un crimine punibile con 10 anni di carcere.92 Questo progetto di legge stato inviato, insieme con un altro (H.R. 2608, Cloning Prohibition Act of 2001), presentato da Jim Greenwood e favorevole alla clonazione terapeutica, al Senato per la successiva discussione.93 Anche al Senato stato presentato dal Senatore Sam Brownbach un progetto di legge, i cui contenuti riprendono quello presentato alla House of Representatives da Welton. Di diverso orientamento, in quanto favorevole alla clonazione terapeutica , il progetto di legge S.1758, presentato dai Senatori Edwards Kennedy e Dianne Feinstein e noto come Feinstein-Kennedy Bill. In Canada, il Canadian Institute of Health Research ha vietato nel documento Human Pluripotent Stem Cell Research: Guidelines for CIHR-Funded Research del 4 aprile 200294 il ricorso alla clonazione anche terapeutica: Research ineligible for CIHR funding The following types of research are not eligible for C IHR funding: []7.4.2 Research involving somatic cell nuclear transfer into human oocytes for the purposes of developing human embryonic stem cell lines or other cell lines of a pluripotent nature (e.g., cloning). Il divieto di clonare embrioni a prescindere dalla finalit perseguita contenuto anche nel progetto di legge in discussione in Parlamento.95 In Argentina, il decreto presidenziale del 7 marzo 1997 proibisce los experimentos de clonacin relacionados con seres humanos (art. 1). In Giappone, tra il 1997 e il 1998, sono stati istituiti su iniziativa

92 HOPKINS TANNE J., US tries to ban human cloning, BMJ 2001; 323: 302. Il divieto nasce dalla constatazione dellinutilit della clonazione teraputica e della distruzione di embrioni: science continues to show that destructive embryonic cell research is unnecessary. Vedi anche: ANNAS G.J., Cloning and U.S. Congress, NEJM 2002; 346: 1599-1602. 93 BARBOUR V., US debate on human cloning side tracked by stem cell patent disclosure, The Lancet 2002; 359: 416. 94 Il Canadian Institutes of Health Research and Ethics in Research (CIHR) stato istituito dal Governo del Canada nel 2000. Si tratta di unagenzia federale per la ricerca sulla salute in Canada ed ha il dovere di assicuare lo standard etico di tale ricerca. 95 EGGERTSON L., Cloning in Canada? Dont hold your breath, JAMC 2001; 165(1): 76-77.

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ministeriale diversi gruppi di studio per esaminare la questione della clonazione umana e nel novembre 2000 si giunti allapprovazione di una legge96 che - entrata in vigore nel giugno 200197 - definisce la clonazione a scopi riproduttivi un crimine. La legge vieta in modo specifico il trasferimento in utero di embrioni umani clonati (art. 3: No person shall transfer a human somatic clone embryo into an uterus of a human or an animal ). La clonazione umana a scopo di ricerca permessa alle condizioni previste in unapposita normativa e dopo lapprovazione da parte del Ministero dellEducazione, Sport, Scienza e Tecnologia. In Tunisia il Comitato Nazionale di Etica Medica ha affrontato tra il 1996 e il 1997, su richiesta del Ministro della Sanit, la questione della clonazione, concludendo nel senso del divieto della clonazione umana, perch viola la dignit e la procreazione umane. La stessa fermezza si riscontra nel documento sui principi etici fondamentali nella ricerca medica sui soggetti umani elaborato dal Consiglio indiano della ricerca medica (dicembre 1997) e nella legge neozelandese sulla tecnologia della riproduzione umana assistita (1997).98 Ed ancora, il 12 gennaio 1998 lIstituto russo di ricerca sulla genetica molecolare ha fatto richiesta di una legge che vieti la clonazione umana, cos come gi nel 1997 lAccademia cinese delle scienze. Nella Corea del Sud in discussione un testo di legge che vieta ogni forma di clonazione umana, sia a scopi riproduttivi sia a scopi terapeutici. A livello internazionale, lOrganizzazione Mondiale per la Salute (OMS) con la Dclaration sur le clonage del 199799 e lUNESCO con la Dclaration universelle sur le gnome humain et les droits de lhomme100 del 1997, esprimono il proprio dissenso nei confronti
96 JAPAN, Law of 30 November 2000, n. 146, concerning regulation relating to the techni-

que of human cloning and other similar techniques (www.mext.go.jp/a_menu/shinkou/seimai/esummary.pdf) 97 AKIBA E., SERRA A., Bioethical considerations on the japanese law and governement reports on human cloning, the embryo and the genome, Medicina e Morale 2002, 2: 229-245. 98 Human assisted Reproductive Tecnology Act, entrata in vigore l1.1.1997. 99 ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANIT, Dclaration sur le clonage, 18.3.997, Medicina e Morale 1997; 2: 323-325. 100 U NESCO , Dclaration universelle sur le gnome humain et les droits de lhomme, 11.11.1997, Medicina e Morale 1998; 1: 158-166.

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della clonazione umana. Nel primo documento, reso noto allindomani delle sperimentazioni di Wilmut e coll., si ritiene la clonazione di individui umani non accettabile dal punto di vista etico, perch viola alcuni principi fondamentali della procreazione medicalmente assistita. Questi principi includono il rispetto della dignit della persona umana e la protezione della sicurezza del materiale genetico. La dichiarazione dellUNESCO, primo documento a carattere universale in materia di bioetica, considera contrarie alla dignit umana pratiche quali la clonazione a fini riproduttivi di esseri umani (art. 11). Questa norma - osserva Andorno - pone un problema interpretativo:101 vietata solamente la clonazione riproduttiva con ammissione implicita della clonazione di embrioni umani a fini ricerca ivi compresa la produzione di cellule staminali o vietata la clonazione tout court? LAutore appena ricordato opta per la seconda soluzione in base ad alcune motivazioni che ci paiono fondate. In primo luogo, egli scrive, la clonazione di embrioni a fini di ricerca sia pure terapeutica pi denigrante per la dignit umana di quanto non avvenga con le tecniche di procreazione; inoltre sul piano internazionale almeno a livello europeo marcata la tendenza a rifiutare la produzione di embrioni umani a fini di ricerca. A conferma viene citata la Convenzione europea sui diritti delluomo e la biomedicina, il cui art. 18 secondo comma vieta la costituzione a fini di ricerca di embrioni umani. per questo, conclude Andorno, che lart. 11 della Dichiarazione dellUNESCO deve essere interpretato nel senso che vieta ogni produzione tramite clonazione di un individuo completo, cio di un embrione, indipendentemente dalla finalit ultima. LInternational Bioethics Committee (ICB) dellUNESCO intervenuto successivamente sullargomento con un documento del 6 aprile 2001, The Use of Embryonic Stem Cells in Therapeutic Research, in cui, pur lasciando ai singoli Stati la discussione in materia di uso di cellule staminali embrionali, auspica un consenso su questo tipo di ricerca, chiedendo che, qualora non sia vietato luso di embrioni in soprannumero, questo avvenga previo consenso informato dei dona101 ADORNO R., Rflexions sur le clonage humain dans une perspective thico-juridique et de droit compar, Les Cahiers de Droit 2001; mars: 129-145.

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tori dei genitori genetici e approvazione dei protocolli di sperimentazione da parte di appositi comitati etici. Auspica, inoltre, una maggiore attenzione alle fonti alternative di cellule staminali, tra cui i tessuti adulti e il ricorso alla clonazione.102 A tal proposito lICB si premura di precisare che in this respect, it should be recalled that nuclear transfer should be used only for therapeutic research. Successivamente, nel novembre del 2001, accogliendo una proposta formulata dalla Francia e dalla Germania, il Comitato dellassemblea generale delle Nazioni Unite ha stilato un documento che prevede il bando universale della clonazione umana a scopi riproduttivi.103 Attualmente il dibattito si esteso al decreto anche della clonazione a scopi terapeutici, il che non ha incontrato il favore di molti Stati membri.

Considerazioni conclusive Senza entrare in merito al dibattito bioetico sulla clonazione umana104 e rimanendo nella prospettiva del diritto, da sottolineare come al centro vi sia, ancora una volta lembrione umano, clonato, manipolato e distrutto per ottenere le cellule staminali: un uso deliberato dellindividuo umano come mezzo per un finediverso da s e giustificato dalla necessit di rispondere allumana sofferenza.105 Si pu, per, sacrificare un individuo umano per salvarne un altro? La risposta non viene fatta passare, come sarebbe logico, dalla considerazione che un fine buono non pu mai giustificare unazione in se stessa cattiva, quanto piuttosto dalla negazione dellindivi102 INTERNATIONAL BIOETHICS COMMITTEE (ICB), UNESCO, The Use of Embryonic Stem Cells in Therapeutic Research, 6.4.2001, http://www.unesco.org/ibc. 103 http://staminali.aduc.it/php_newsshow_0_1339.html Osserviamo una certa contraddittoriet da parte della Francia che da un lato, al suo interno, approva un PDL contrario ad ogni tipo di clonazione e, dallaltro, si adopera perch venga vietata a livello internazionale solamente la clonazione riproduttiva. 104 Per una sintetica ed esaustiva analisi delle problematiche bioetiche della clonazione si veda: C E N T R O D I B I O E T I C A , Clonazione umana, Documento n. 5/1999 (www.rm.unicatt.it/cdb). 105 MCGEE G., CAPLAN A., The ethics and politics of small sacrifices in stem cell research, Kennedy Institute of Ethics J. 1999, 9(2): 151-158.

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dualit umana e, pertanto, personale dellembrione umano. La questione non certamente nuova, avendo attraversato il dibattito sulla legalizzazione dellaborto, prima, e sulla fecondazione artificiale extracorporea, poi: ora si ripropone con forza a proposito della clonazione. Anzi, proprio in ordine a questultima situazione che questi interrogativi si pongono in tutta la loro radicalit. La finalit terapeutica, spesso invocata per giustificare la clonazione, mette in gioco uno degli scopi pi alti della medicina. Siamo, infatti, ben al di l della tolleranza (come nel caso dellaborto) o dell incoraggiamento (come nel caso della fecondazione artificiale): il dovere da compiere che viene chiamato in causa. Se lembrione una cosa, la sua distruzione non va soltanto incoraggiata, ma diviene obbligatoria e deve essere finanziata generosamente dalla collettivit. Se, per, lembrione un soggetto, uguale in dignit ai gi nati, evidente che non pu essere strumentalizzato per nessun fine, pena il tradimento della finalit stessa della Medicina. Rimandando ad altri contributi106 per unanalisi dello status giuridico dellembrione umano, ci limitiamo - in questa sede - a richiamare quelle indicazioni che proprio il diritto offre alla nostra riflessione. Tali indicazioni riguardano il principio di relazionalit del diritto, il principio di uguaglianza e i diritti delluomo (vita, famiglia identit genetica), il principio di solidariet, il principio cautelativo. 1. Il principio di relazionalit del diritto. Il principio di relazionalit del diritto si inquadra nella teoria del rapporto giuridico. Infatti, la categoria essenziale del pensare giuridico quella del rapporto: il diritto disciplina di una relazione tra soggetti (persone) in ordine ad oggetti (cose). Lalterit dunque una nota tipica del diritto107 e
106 Si veda: CASINI M., I diritti delluomo, la bioetica e lembrione umano, Medicina e Morale

2003, 1: 67-110; EUSEBI L., La tutela giuridica dellembrione umano, in ZANINELLI S., (a cura di), Scienza, tecnica e rispetto delluomo. Il caso delle cellule staminali, Milano: Vita e Pensiero 2001: 161-177; CASINI C., Lo statuto giuridico dellembrione umano, Iustitia 2001, 4: 557572; TARANTINO A., Sul fondamento dei diritti del nascituro: alcune considerazioni bioeticogiuridiche (I), Medicina e Morale 1995, 5: 951-984; ID., Sul fondamento dei diritti del nascituro: alcune considerazioni bioetico-giuridiche (II), Medicina e Morale 1995, 6: 1209-1248. 107 Cfr. COTTA S., Diritto, persona, mondo umano, Torino: Giappichelli, 1989; ID., Il diritto nellesistenza. Linee di ontofenomenologia giuridica, Milano: Giuffr, 1991; DAGOSTINO F., Bioetica nella prospettiva della filosofia del diritto, Torino: Giappichelli, 1998.

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la distinzione tra oggetti e soggetti indispensabile per il diritto. Non ammissibile una categoria intermedia, quella di una entit che non sia n oggetto, n soggetto, n una cosa, n un uomo. Ogni tentativo di introdurre un tertium genus (realt definibili pi di una cosa e meno di una persona) fuorviante, perch di fatto finisce per relegare la via di mezzo nel regno delle cose, ritornando alle due categorie iniziali. Infatti anche se le cose considerate non sono tutte sullo stesso piano - alcune sono pi importanti di altre -, esse sono sempre sottoposte al dominio di qualcuno che in un modo o nellaltro pu disporne. Se il valore degli oggetti graduabile, il valore dei soggetti non lo . La risposta perci decisiva in quanto radicalmente differenti sono i due valori e le conseguenti forme di tutela giuridica. Un oggetto vale perch serve: cio funzionale ad un fine ad esso estrinseco; un soggetto, invece, vale in s e per s e, dunque, non pu essere mai considerato uno strumento. Dei beni possono essere certamente meritevoli di protezione (pensiamo per es. al patrimonio artistico o ambientale, ma anche alla tutela del cadavere), ma non sono titolari di diritti propri. La loro protezione perci cedevole perch pu venire meno di fronte ad interessi ritenuti pi rilevanti, e strumentale perch finalizzata al raggiungimento di obiettivi che con quel bene si vogliono raggiungere. Tanto vero che, quando una cosa non serve pi (viene meno la finalit che ne motivava la protezione), in qualche modo si distrugge o si elimina. Un soggetto, invece, protetto in quanto titolare di diritti; il fine del nostro agire lui stesso. La proibizione di uccidere luomo - scrive Romano Guardini rappresenta il coronamento della proibizione di trattarlo come una cosa.108 Applicato allembrione questo pensiero smaschera talune espressioni frequentemente ripetute come uomo in potenza o progetto di uomo. Se solo in potenza o solo progetto lembrione diverrebbe attualmente una cosa non un essere umano. Se essere umano, egli non pu essere che un soggetto, non un oggetto: ed a questa conclusione si giunge riflettendo sul principio di uguaglianza.

108 GUARDINI R., Il diritto alla vita prima della nascita, Vicenza: La Locusta, 1985: 20.

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2. Il principio di uguaglianza. Caratterizzante la moderna concezione del diritto, il principio di uguaglianza esprime lidea che ogni essere umano uguale ad ogni altro essere umano in dignit e diritti fondamentali. Il riconoscimento dellembrione umano come individuo unico ed irripetibile della specie umana, che si manifesta gi dalla fecondazione, si fonda sullaccettazione dei dati scientifici obiettivi. A questi si appoggia, come gi detto, il Comitato Nazionale per la Bioetica italiano quando afferma che gli embrioni umani sono vite umane a pieno titolo, da proteggere e rispettare nel loro diritto alla vita, indipendentemente dalle modalit con cui siano stati procreati e giudica erronea lopinione che gli embrioni siano un mero insieme di cellule, prive di valore intrinseco.109 Per essere autentica luguaglianza tra tutti gli uomini deve fondarsi su una dignit che dipende solamente dallappartenenza alla famiglia umana, senza graduazioni o distinguo di sorta. Per essere concreta deve manifestarsi in comportamenti che pongono sempre lessere umano come fine e mai come mezzo, ci incompatibile con qualsiasi forma di strumentalizzazione della vita umana. Il tema delluguaglianza nella dignit strettamente connesso al riconoscimento dei diritti umani fondamentali che per lembrione sono il diritto alla vita, alla famiglia e allidentit genetica e alla nota questione della capacit giuridica del concepito. Nel diritto moderno, che vuole essere coerente con i diritti delluomo, chi biologicamente uomo deve automaticamente essere riconosciuto soggetto dallordinamento, dotato di una capacit giuridica generale senza spazi di discrezionalit lasciati al legislatore. 3. Il principio di solidariet. Dal principio di uguaglianza scaturisce quello di solidariet e questa suppone una attenzione privilegiata al debole. Modernamente, dunque, in quanto finalizzato alla difesa della uguale dignit di tutti, il timbro della giuridicit luomo debole. Luomo forte non ha bisogno della forza del diritto. colui che non conta, che incapace di affermarsi da solo nel suo uguale valo-

109 CNB, Parere su ricerche utilizzanti embrioni umani e cellule staminali.

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re, che fa appello al diritto.110 La legge non il comando del pi forte, ma la forza prestata al pi debole. Lo Stato tale non perch la pi complessa organizzazione umana, ma perch si pone come il forte difensore dei deboli. La preferenza per il debole gi consacrata nel diritto positivo, quando esso ha tradotto in norma certa, scritta e coercibile la teoria dei diritti umani. Basti rileggere, ad esempio, lart. 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo (1989) dellOrganizzazione delle Nazioni Unite, ove si afferma che In tutte le decisioni relative ai fanciulli [] linteresse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.111 La questione dellembrione umano si presenta dunque in tutta la sua drammaticit: se egli non cosa, allora uomo nel quale si incarnano le pi estreme, insuperabili, debolezza e povert umana. Quando la collettivit con le sue leggi decide se distruggere, utilizzare, manipolare, lembrione umano, nella sua fragilit e impossibilit di difendersi, la domanda soggetto od oggetto non riguarda solo lui, ma anche il concetto stesso di diritto, la radice della giuridicit. 4. Il principio cautelativo. I principi precedentemente ricordati trovano un approdo nella semplice norma di prudenza secondo cui nei casi dubbi deve essere scelta quella interpretazione che sviluppa nel modo pi penetrante la forza giuridica del diritto fondamentale.112 In altri termini, di fronte al dubbio (soggetto/persona od oggetto/cosa?) lordinamento giuridico chiamato a raccogliere fino in fondo la sfida della modernit: non esistono esseri umani che non sono soggetti di diritto; tutti gli esseri umani sono uguali, tutti gli esseri umani sono persone.

110 CASINI C., Appello al diritto, Siena: Cantagalli 2003. 111 ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE, Convenzione sui diritti del fanciullo, New York,

20.11.1989 (in vigore internazionale dal 2. 9. 1990; firmata dallItalia il 26.1.1990 e ratificata il 5.9.1991 in seguito ad autorizzazione disposta con la legge del 27.5.1991 n. 176), Gazzetta Ufficiale dell11.6.1991 n. 135. 112 TRIBUNALE COSTITUZIONAKLE DELLA REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA, Sentenza del 25 febbraio 1975, Quaderni della Giurisprudenza Costituzionale, Laborto nelle sentenze delle Corti Costituzionali, Milano: Giuffr, 1976: 273.

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M. CASINI / M.L. DI PIETRO

Parole chiave: clonazione, diritto, etica. Key words: cloning, law, ethics.

RIASSUNTO Nel gennaio scorso il Senato francese nellambito dellintenso dibattito sulla revisione delle Lois Biothiques del 1994 ha approvato un disegno di legge che vieta ogni forma di clonazione, vale a dire non solo la clonazione c.d. riproduttiva, ma anche la clonazione c.d. terapeutica. Si tratta di un risultato importante, ma non ancora definitivo perch su di esso pende la decisione dellAssemblea Nazionale. Tuttavia merita di essere segnalato, perch controcorrente rispetto al generale atteggiamento favorevole alla clonazione terapeutica e contrario alla clonazione riproduttiva ed in linea, dunque, con le indicazioni del Parlamento Europeo secondo cui una nuova strategia semantica cerca di indebolire il significato morale della clonazione umana poich non vi alcuna differenza tra clonazione a fini terapeutici e clonazione a fini di riproduzione. Nellarticolo la decisione del Senato viene inserita in un duplice contesto: quello del dibattito biogiuridico in Francia e quello che, pi o meno contemporaneamente, andato e va svolgendosi nel panorama internazionale. I numerosi documenti passati in rassegna mettono in evidenza come, ancora una volta, lembrione umano sia al centro della discussione: se lembrione un oggetto, pu essere utilizzato per raggiungere gli obiettivi della medicina rigenerativa, ma se un soggetto non pu essere strumentalizzato per nessun fine. Il principio di relazionalit, il principio di uguaglianza, il principio di solidariet, il principio cautelativo sono le indicazioni che la moderna concezione del diritto offre per dire che ogni soggetto umano sempre un soggetto giuridico.

SUMMARY Cloning: the debate in France and the international context. In the last January the French Senate - during the intense debate on the revision of the Bioethics Law of 1994 - has approved a law that forbids every form of cloning, both reproductive and therapeutic. It concerns an important, but not yet definitive, result, because it is necessary the approval of the French National Assembly. This result, that deserves to be underlined, is countercurrent in comparison to the general favourable attitude to the thera-

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peutic cloning and contrary to reproductive one. The French law is lined up with the indications of the European Parliament according to which a new semantic strategy tries to weaken the moral meaning of the human cloning since there is not some difference between therapeutic and reproductive cloning. In the article the decision of the Senate is inserted in a double context: the biolaw debate in France as well as in the international panorama. The numerous reviewed documents put in evidence that, once more, the human embryo is the centre of the discussion: if the embryo is an object, he can be used for reaching the objectives of the regenerative medicine, but if he is a subject he cannot be exploited for any purpose. The principle of relationship, the principle of equality, the principle of solidarity, the principle of prudence are the indications that the modern conception of the law offers for saying that every human subject is always a juridical subject.

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