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Maurizio Bonanni

Roma, 1^ Dicembre 2012

LOPERA BUFFA DELLE PRIMARIE

Primarie da.. Brecht! Ma davvero non vi sembra unOpera Buffa, questo accapigliarsi tra veri (Bersani-Renzi) e finti candidati (ovvero: tutti quelli del Pdl, che devono esclusivamente a Berlusconi le loro fortune politiche, del tipo gli sdoganati di An!)? Diciamocelo francamente: a che serve fare finti concorsi, fissando regole che valgono soltanto a casa propria? vera democrazia quella che impedisce alla gente di votare, con la scusa del sospetto dinquinamento, da parte di infiltrati di partiti avversi, che voterebbero per far perdere il candidato pi scomodo per i propri interessi? Tiriamo tutti il freno, per piacere.. Le regole, per la scelta delle leadership, non sono un bene disponibile di parte, in base al colore e alla fazione politica. Al contrario, devono essere fissate con legge e regolamento di esecuzione e uguali per tutti! Quindi, in parole poverissime: si stabiliscano elenchi unici (nazionali e regionali) per le primarie, denominati con il nome dei Partiti che ne facciano richiesta e abbiano una rappresentanza in Parlamento, ai quali possano chiedere di iscriversi i cittadini aventi diritto al voto, in occasione di tornate elettorali politiche e amministrative regionali. Le liste sono comunicate ufficialmente ai Partiti interessati, con i nominativi degli elettori iscritti, aventi diritto al voto, a ciascuno dei quali sar associato un codice identificativo. I cittadini interessati dovranno, poi, presentare ai seggi/gazebo un documento didentit e il certificato elettorale, in modo da evitare ogni possibile disguido (per non dire broglio). Al seggio, il rappresentante di partito incaricato ha lobbligo di inviare, in tempo reale, via sms, al tenutario degli elenchi (ad es., il Ministero dellInterno) il codice identificativo del votante, che sar spuntato automaticamente dal sistema sulla lista corrispondente. Il patto con il cittadino che chieda liscrizione a una delle suddette liste deve essere formulato chiaramente: per ogni tornata elettorale, ti puoi iscrivere a una sola di esse. Punto. Celebrate le elezioni, sei libero di ripensarci e cambiare lista a tuo piacimento, anche perch si pu desumere che, nel nuovo Parlamento/Consiglio, abbiano fatto ingresso altre formazioni politiche, portatrici di offerte e programmi alternativi. Il problema si pone, tuttavia, per chi non ha una rappresentanza parlamentare e concorra per la prima volta alle elezioni. Una soluzione possibile consiste nel fare obbligo (per richiedere la creazione di una lista ad hoc, da parte di chi si presenta per la prima volta alle elezioni) del deposito di un numero di firme pari, ad es., al 10% della soglia di sbarramento (ove esistente, ovviamente), oppure con identica percentuale, applicata al numero di voti della formazione politica -gi rappresentata- che abbia ottenuto il minimo numero di voti. Veniamo ora al dopo primarie del Pd. chiaro che il successo scontato di Bersani una vittoria dellapparato interno al Partito. Basta aver seguito la pasionaria bersaniana Rosy, per capire che siamo sempre in un regime filosovietico da Comitato centrale del Pcus o del Pci cinese! Questo significa una cosa sola: se Bersani dovesse

guidare il Governo, ci ritroveremo con una sinistra alla Vendola-Bertinotti che conta! con buona pace di Monti, Draghi, Napolitano e di tutti i ricatti che ci vengono da Bruxelles e dalla Germania di Merkel. In altre parole, un bel pastrocchio, anche perch se -come praticamente certo- non dovesse cambiare la legge elettorale, Bersani si trover obbligato a mettersi assieme a Casini-Montezemolo, i Lancillotti (o lanzichenecchi?) di Monti. Con le frizioni e gli scontri che tutti possiamo immaginare. Morale: lItalia smetter di crescere, e la disoccupazione aumenter. Resta da capire che cosa far Renzi. Tutti sperano che trovi una scusa plausibile per mettersi in proprio. E, in questo caso, Berlusconi (che fa benissimo a sdoppiare la sua Forza Italia da An) pu dare una grandissima mano al movimento socialdemocratico del sindaco di Firenze, adottando e proponendo agli elettori un programma liberale affine a quello di Renzi stesso, in modo che unalleanza post-elettorale sia sempre possibile sulle cose concrete. Facciamoci un po furbi tutti quanti!

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