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ADITI

Associazione Italiana Sri Aurobindo e Mre

Creativit e intuizione fra Mre e psicologia umanistica


Claudio Tolomelli

INCONTRO DI DARSHAN

Creativit, intuizione, visione: lo yoga della mente superiore

Pescia novembre 2003

Creativit e intuizione fra Mre e psicologia umanistica

Perch questo accostamento fra Mre e la psicologia umanistica parlando di creativit e intuizione? Che cosa accomuna Mre con questo importante filone della psicologia, che a partire dalla met del 900 andato sviluppandosi attraverso un moltiplicarsi di autori e di linee di ricerca, e numerosi diramazioni quali la psicologia transpersonale e la psicosintesi? Come vedremo laccostamento non n casuale, n forzato. Sia Mre che la psicologia umanistica assegnano un ruolo rilevante alla creativit e allintuizione nel percorso di evoluzione dellessere umano e soprattutto nella crescita spirituale. Allo stesso modo della psicologia umanistica, Mre ci dice che queste facolt sono in noi, possono essere sviluppate, possono essere di grande aiuto. Inoltre Mre non esita a parlarci di immaginazione, una parola che non ha mai avuto molto spazio nello yoga, e che invece Lei utilizza ampiamente e soprattutto in riferimento a tecniche potenti da utilizzare nella sadhana. Infine utilizza, similmente alla psicologia, un approccio che potremmo definire operativo: possiamo verificare molto spesso, leggendo i suoi testi, che mentre d la spiegazione di un termine o di un concetto, fornisce al tempo stesso indicazioni fondamentali su strumenti e tecniche per la scoperta di s e la ricerca interiore. La psicologia umanistica ha, per molti versi, un approccio simile. Essa guarda con grande attenzione agli stati sovracoscienti dellessere umano, alle facolt latenti che possiamo sviluppare, alle pi alte esperienze toccate nella storia dagli esseri umani, quelle che con una felice espressione sono state definite le esperienze delle vette. Essa studia in profondit tutti questi aspetti, e cerca di darci al contempo i mezzi per sviluppare in noi queste pi alte facolt, nella convinzione che in ognuno di noi, in misura pi o meno grande, sia presente il genio, lartista, il poeta, la persona in grado di trascendere i propri limiti. La psicologia umanistica , nellambito delle varie discipline psicologiche, fra quelle che meno si sono sentite vincolate alla dimensione terapeutica delle situazioni problematiche e pi si sono sospinte nello studio della fascia alta e pi evoluta dellumanit, cercando di cogliere i segni del futuro della razza, le facolt nascoste, i poteri latenti e che potranno essere sviluppati. Per molti aspetti la psicologia umanistica d una descrizione dellessere umano simile a quella di Sri Aurobindo, che vede un continuum di coscienza fra lessere umano e la Coscienza divina, in una serie di livelli ascendenti che, per quanto riguarda
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il piano mentale, Egli ha identificato nella mente propriamente intesa, nella mente superiore, nella mente illuminata e nella mente intuitiva. La differenza che, mentre Sri Aurobindo ha guardato ben oltre, in quanto il suo obiettivo era quello di aprirci la strada verso i piani spirituali pi alti, la sovramente, la supermente ed il satcitananda e da qui far scendere il potere trasformatore della divina Shakti, la psicologia umanistica si concentrata sugli stati a noi pi prossimi della creativit, dellimmaginazione, dellintuizione, del potere di visualizzazione e, come estremo limite, dellilluminazione. In qualche modo in un approccio pi operativo e pi immediatamente alla nostra portata, pi simile a quello che usava Mre con i bambini dellashram e con i suoi discepoli. Ecco quindi alcune interessantissime pagine di Mre sullargomento, tratte dalle Conversazioni e dallAgenda. Inizierei proprio dallesperienza che descrive in questo bellissimo dialogo con Satprem.

27 ottobre 1962 (Una malaugurata serie di interruzioni di corrente ha impedito di registrare tutt' intera questa conversazione, salvo qualche brano. Satprem ha perci annotato a memoria i pezzi mancanti,. Mre ha poi completato queste annotazioni con un certo numero di commenti e di aggiunte.) Adesso sul terrazzo costruiremo una stanzetta per metterci l'armonium. Ho voglia di fare delle esperienze... Quando suonavo, il corpo prendeva un brutto atteggiamento, che mi dava sempre fastidio; adesso che l'ha perso vorrei vedere che cosa succede. Nel subconscio qualcosa andava storto: tutto quello che ti insegnano quando impari a suonare, che la tal nota non va bene assieme alla tal altra, e via dicendo. Io mi sintonizzavo lass e ascoltavo da l, per s'intromettevano sempre quelle vecchie abitudini subconsce. Adesso che non pi cos vorrei vedere che cosa ne verr fuori - magari delle cacofonie! Non che mi metta a far musica, non cerco di suonare una musica: la mia solo una specie di meditazione con i suoni. Sento di continuo come delle grandi onde musicali. Basta che mi faccia un po' da parte, ed eccole, le sento. Ci sono sempre. Non sono suoni, eppure musica! Grandi onde di musica. E ogni volta che le sento, le mani hanno voglia di suonare. Cos adesso far delle esperienze, rester completamente passiva, con le mani inerti, cercando di trascrivere queste onde.

Mi hanno detto che avrebbero messo dei fili elettrici nel soffitto per registrare automaticamente ogni volta che suono. Io ho risposto: Affari vostri, ma poi non aspettatevi di sentire della musica!. Una volta sono andato nel mondo della musica, e ho sentito cose cos stupende, cos incredibilmente belle, che dopo essermi svegliato sono rimasto per ore come sotto shock. Era incredibile. Ma dove si trova, quel mondo l? Lo conosco molto bene, ci sono stata tantissime volte. Si trova in alto in alto alla coscienza umana, al confine tra quello che Sri Aurobindo chiama emisfero superiore e l'emisfero inferiore. Si trova molto, molto in alto. E' un campo che ho studiato a fondo. E' un mondo creativo con diversi stadi o diversi livelli. Ecco, vorrei proprio capire come funziona. Perch nel mio libro ne devo parlare. La prima zona che ci trovi quella della pittura, della scultura, dell'architettura: insomma, di tutto quello che ha una forma materiale. E la zona delle forme: forme colorate che si esprimono in dipinti, in sculture o in architetture. Ma non si tratta di forme del genere di quelle che conosciamo noi, si tratta piuttosto di archetipi: ad esempio ci puoi vedere giardini-tipo stupendamente belli e pieni di colori, oppure certe costruzioni-tipo. Poi c' la zona della musica, e l ci trovi l'origine dei suoni che hanno ispirato i vari compositori: grandi onde musicali, che per non sono suoni! Potr magari sembrare buffo, ma cos. Ma quando tu suoni, senti musica oppure che altro? In genere, quando suono, sento quello che sto suonando. Difficile dire... Non un suono come s'intende di solito con questa parola: un insieme di suoni, non... No, non lo stesso suono, certo, ma qualcosa che come l'essenza di quel suono. Io per esempio ho come una sensazione che quello che sento dovrebbe venir espresso da una grande orchestra... Sai, VEDO delle grandi orchestre, me le vedo proprio davanti, a destra, a sinistra... Mentre io devo accontentarmi di esprimere tutto questo su un armonium, pensa un po'! Dovrebbe essere un'orchestra composta di vari gruppi di musicisti, a ognuno dei quali spetterebbe di esprimere una parte di tutto l'insieme, cio un suono molto pi completo di quello che possono percepire le nostre orecchie. Ecco, s. Non una cosetta qualsiasi che si pu tradurre canticchiando un motivetto: ma un complesso di vibrazioni musicali. E contemporaneamente vedo come si potrebbe esprimerle. Vedo attorno a me delle grandi orchestre. Per anche la mia visione di un altro genere: non come quella che si pu avere con gli occhi, con quel tipo di precisione l; no, una visione molto... E' la visione della coscienza. Ma come
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vuoi fare a dirla, una cosa del genere? Tutto quello che possiamo dirne che non si tratta del nostro solito tipo di vista e di udito. Si tratta di una specie di conoscenza proprio completa, che visione, conoscenza dell'insieme dei suoni e del modo in cui bisognerebbe esprimerli. Al di l della zona musicale c' quella del pensiero: i pensieri, le organizzazioni di pensiero che servono per i libri e i lavori teatrali, le astrazioni che formano i sistemi filosofici. Quello che mi interessava in modo particolare, per, erano le combinazioni che possono dare origine a dei romanzi o a dei lavori teatrali. In questa zona intellettuale si sentono dei suoni? No, ci sono solo formazioni di pensiero, e le formazioni di pensiero si traducono nel cervello di ciascuno nella sua propria lingua. Ci sono combinazioni di pensiero per romanzi, drammi, ecc., perfino sistemi filosofici. Si tratta di composizioni di pensiero allo stato puro, non espresso ancora in nessuna lingua. Un pensiero che poi si traduce automaticamente nel cervello di ciascuno nella lingua corrispondente. E' il regno del pensiero puro. l che va chi vuole lavorare per tutta la terra: e di l non invia pensieri espressi in parole, ma il pensiero puro, che poi prende forma in una lingua qualsiasi, nel cervello di una qualsiasi persona - di chiunque sia ricettivo. Infatti sono formazioni a disposizione di tutti, cio nessuno pu dire: E' la MIA idea, il MIO libro. Chi ha la capacit di arrivare fin lass pu cogliere queste formazioni e trascriverle materialmente. Io ho fatto appunto un'esperienza di questo genere: volevo verificare, e cos un giorno ho fatto io una formazione e 1'ho mandata in giro. Entro quell'anno due persone completamente diverse, che neanche si conoscevano tra loro, una in Inghilterra e l'altra in America, hanno colto la mia formazione: l'inglese ha scritto un libro e l'altro, in America, ha messo su una cosa per il teatro. E le circostanze si sono concatenate in modo da far arrivare fino a me sia il libro che il testo teatrale. Al di sopra ancora c' una quarta zona: una zona di luci di tutti i colori, di giochi di luce colorati. Le varie zone sono infatti disposte in quest'ordine: prima le forme, poi i suoni, poi le idee, poi le luci colorate. Ma l'ultima gi piuttosto remota rispetto all'umanit. una zona di forze, che assumono l'aspetto di luci colorate. L non ci sono forme: solo luci colorate che rappresentano certe forze. Forze che uno pu combinare per farle agire sull'atmosfera terrestre, per portare certi avvenimenti nell'atmosfera della terra. E' una zona di azione, indipendente dalla forma, dal suono e dal pensiero: sta al di sopra. E' una zona di potere e di potenza attiva che uno pu utilizzare a un fine particolare - supposto che abbia la capacit di farlo. Questa la zona pi alta. Abbiamo dunque, nell'ordine: forma, che si traduce in pittura, scultura o architettura; suono, che si traduce in temi musicali; e pensiero, che si traduce in libri, soggetti drammaturgici, romanzi, o anche teorie intellettuali, filosofiche o altro (ed
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proprio da qui che si possono mandare idee che agiscono sul mondo, su tutta la terra, perch la loro influenza viene percepita dai cervelli ricettivi in qualsiasi paese, traducendosi nei pensieri corrispettivi e nella lingua di ciascuno). Al di sopra di questa zona ce n' un'altra, priva di forme, di suoni e di pensieri: la zona del gioco delle forze, che appaiono come luci colorate. A entrarci dentro con il potere necessario, possibile combinare queste forze in modo che pi tardi (ci vuole un po' di tempo, di rado una cosa immediata) si traducano sulla terra in opere creative. Ma quelle grandi onde musicali che senti, e che avevi detto si trovano al di l dei suoni, non fanno parte del campo delle vibrazioni luminose? S... Ma si tratta del livello pi alto della zona musicale. Ognuna di queste zone infatti suddivisa in diversi livelli, e nella parte pi alta della zona musicale cominciano gi ad apparire delle onde vibratorie. Che per sono sempre in rapporto con la musica; mentre le forze colorate di cui parlo sono in rapporto con le trasformazioni della terra, con le azioni - colle grandi azioni. Sono poteri d'azione. Questa zona in cui non si sente nessun suono in seguito si traduce in suoni, in musica - ed la zona pi alta. Poi in ogni zona ci sono diversi livelli. Insomma, lass nell'Origine c' un'unica vibrazione, che poi pu esprimersi in musica, in pensiero, o in forme architettoniche e pittoriche - cos? S, ma strada facendo subisce certe particolari trasformazioni. Passando attraverso una zona o l'altra, la vibrazione originale subisce certe trasformazioni per adattarsi al modo speciale di una particolare espressione. Le onde musicali sono un modo speciale in cui si esprimono queste onde colorate - anzi bisognerebbe dire 'luminose', perch hanno una luce di per s. Onde di luce colorata. Grandi onde di luce colorata. (silenzio) Tutte queste zone della creativit artistica si trovano in una parte molto alta della coscienza umana: ecco perch l'arte pu essere uno stupendo mezzo di progresso spirituale. Infatti questo mondo creativo anche il mondo degli di anche se gli di, mi spiace dirlo, non hanno affatto il gusto della creazione artistica1; non provano nessun

La volta dopo Mre ha fatto questa rettifica: Appena sei uscito sono venuti f qui. Non che sia stata io a ricordarmene, sono stati loro a ricordarmelo! C'era , Saraswati, che mi ha detto: "E il mio sitar?"; e Krishna: "E il mio flauto?" (Mre ride). Ce n'era anche qualche altro, non ricordo pi chi. Non erano per niente contenti! Infatti mi hanno detto subito: "Ma che cosa dici?! A noi piace MOLTISSIMO la musica!", Bene, e cosl io ho risposto: "Ma sicuro!" (Mre ride). Verissimo, Krishna un grande musicista, Saraswati la perfezione dell'espressione artistica... E adesso che abbiamo riconosciuto i loro meriti (Mre s'inchina), continua pure a leggermi quello che hai scritto.

bisogno di forme durature, per loro non hanno nessunissima importanza! Loro, quando vogliono qualcosa, gli basta volerlo; se hanno voglia di un particolare ambiente o di un'atmosfera particolare, basta il loro desiderio a crearli - possono avere qualsiasi cosa gli piaccia, e cos non sentono certo il bisogno di forme fisse. Mentre l'uomo, che non pu ottenere quello che vuole nel modo che pi gli piace, deve fare uno sforzo per trovare delle forme, ed perci che progredisce ecco perch l'arte un potente strumento di progresso spirituale. Ma a proposito di quelle grandi onde musicali che mi stanno a cuore, io ho sempre avuto l'impressione che si trovino ben al di sopra del mondo del pensiero. . . Non mica come in geografia, sai! Comunque, si trovano proprio al limite dell'emisfero superiore... Sono la prima espressione della Coscienza in forma di gioia. Ricordo di aver trovato la stessa vibrazione di gioia in Beethoven e in Bach, e anche in Mozart, per meno forte. La prima volta che ho ascoltato il concerto in re di Beethoven - il concerto in re maggiore, per violino e orchestra... quando d'improvviso comincia l'assolo di violino (non proprio all'inizio, prima viene un movimento d'orchestra, ripreso dal violino), beh, fin dalle primissime note dell'assolo di violino - era Ysaye2 a suonare, che musicista era! - stato come se d'improvviso mi si fosse spalancata la testa, e sono stata proiettata in uno splendore tale, ah!... una cosa assolutamente magnifica. Per pi di un'ora sono rimasta in uno stato di beatitudine. Ysaye, che musicista era! E pensare che di quei mondi l io non ne sapevo proprio niente, non ne avevo neanche la pi pallida idea. Tutte le mie esperienze, del resto, mi sono sempre capitate cos, senza che me le aspettassi, senza andarle a cercare. Stavo per esempio guardando un quadro, e d'improvviso, stessa cosa: mi si spalancava qualcosa nella testa e vedevo l'origine del quadro - e con che colori!... A quel mondo l ci si pu arrivare direttamente dal vitale, senza passare per tutte le gradazioni mentali. Poco dopo . .. Ancora adesso, dopo tanti anni e dopo tutte le esperienze che ho avuto, come fosse ancora una cosa sempre nuova, come se il mondo fosse sempre nuovo e io non sapessi niente. Passo certe notti... Al risveglio mi viene da dire: Bene, ecco un'altra cosa che non conoscevo ancora!. Da credere che dopo tanti anni la vita sia sempre la stessa - e invece no! Forse il fatto che vado avanti con la stessa velocit del Signore!

2 Eugne Ysaye: celebre violinista belga (1838-1931), collega dell'altrettanto celebre pianista Rubinstein.

INTUIZIONE Madre, come si pu sviluppare la facolt di intuizione? Ci sono diversi tipi d'intuizione, e si portano queste capacit in s. Sono sempre un po' attive, ma non le riconosciamo perch non facciamo sufficiente attenzione a ci che succede in noi. C', dietro le emozioni, profondamente nell'essere, in una coscienza che si trova suppergi all'altezza del plesso solare, una specie di pre-scienza, come una capacit di previsione, ma non sotto forma didee: piuttosto sotto forma di sentimenti, quasi una percezione di sensazioni. Ad esempio, quando stiamo per decidere di fare qualcosa, alle volte proviamo una specie di disagio o di rifiuto interiore e, di solito, se si ascolta questa indicazione pi profonda, ci si accorge che essa era legittima. C', in altri casi, come una cosa che spinge, che indica, che insiste (non parlo di impulsi, capite, di tutti i movimenti che vengono dal vitale e da molto pi in basso), delle indicazioni che stanno dietro i sentimenti, che provengono dalla parte affettiva dellessere; anche in quel caso si pu ricevere un'indicazione abbastanza esplicita della cosa che si deve fare. Sono forme d'intuizione o d'istinto superiore che si coltivano con l'osservazione ed anche con lo studio dei risultati. Naturalmente, bisogna farlo in modo assolutamente sincero, oggettivo, senza partito preso. Se si vuole vedere le cose in un certo modo e allo stesso tempo fare questa osservazione, non si conclude nulla. Bisogna farlo come se si guardasse l'evento avvenire al di fuori di s, in qualcun altro. E' una forma d'intuizione, e pu essere la prima forma che generalmente si manifesta. Esiste unaltra forma, ma quella molto pi difficile da osservare perch, per quelli che sono abituati a pensare, ad agire secondo ragione - non secondo gli impulsi ma razionalmente, - a riflettere prima di fare qualcosa, c', nel pensiero semicosciente, un processo estremamente rapido da causa ad effetto, che fa in modo che non si veda la linea, tutta la linea del ragionamento, e che di conseguenza non si pensa che ci sia un ragionamento e ci alquanto ingannevole. Avete l'impressione di un'intuizione, ma non un'intuizione, si tratta di un ragionamento estremamente rapido, subcosciente, che prende un problema e che va dritto alle conseguenze. Non va confuso con l'intuizione. L'intuizione, nel funzionamento cerebrale ordinario, qualcosa che cade tutto a un tratto, come una goccia di luce. Se si ha la capacit, un inizio di capacit di visione mentale, questo d l'impressione di qualcosa proveniente dall'esterno, o dal di sopra, e che come il piccolo shock nel cervello, di una goccia di luce, assolutamente indipendente da ogni ragionamento. Ci si percepisce pi facilmente, quando si riesce a fare tacere il proprio mentale, a tenerlo immobile e attento attraverso un blocco del suo funzionamento ordinario, come se il mentale si trasformasse in una specie di specchio, che si volge
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verso una facolt superiore in un'attenzione sostenuta e silenziosa. Anche questo si pu imparare a fare. Bisogna imparare a farlo, una disciplina necessaria. Quando occorre risolvere un problema, qualunque esso sia, abitualmente si concentra l'attenzione qui (gesto fra le sopracciglia) nella parte centrale, proprio al di sopra degli occhi, che il centro della volont cosciente. Ma allora, se fate cos, non potete essere in relazione con l'intuizione. Potete essere in relazione con la sorgente della volont, dello sforzo, persino di un certo tipo di conoscenza, ma nel dominio esteriore, quasi materiale; mentre se volete avere un rapporto con l'intuizione, occorre che questa (la Madre indica la fronte), sia tenuta completamente immobile. Il pensiero attivo deve arrestarsi per quanto possibile e tutta la facolt mentale formare come in cima al cranio, un pochino pi su, se ci si riesce, una specie di specchio, molto tranquillo, molto immobile, rivolto verso l'alto, in una attenzione silenziosa molto concentrata. Se si riesce, allora si pu - magari non subito - ma si pu avere la percezione di quelle gocce di luce che cadono da una regione ancora sconosciuta, sullo specchio, e che si traducono in un pensiero cosciente che non ha nessun rapporto con tutto il resto del proprio pensiero, poich si riusciti a tenerlo in silenzio. E' questo il vero inizio dell'intuizione intellettuale. una disciplina da seguire. Per un lungo periodo, si pu tentare e non riuscire, ma dopo che si riesce a fare lo specchio immobile e attento, si ha sempre un risultato, non necessariamente sotto forma di un pensiero preciso, ma sempre con la sensazione di una luce che viene dall'alto. E allora, quando si pu ricevere questa luce che viene dall'alto senza entrare immediatamente in un'attivit turbinosa, riceverla nella calma e nel silenzio e lasciarla entrare profondamente nell'essere, passato qualche tempo, essa si traduce o in un pensiero luminoso o in un'indicazione molto precisa qui (la Madre indica il cuore), in quest'altro centro. Naturalmente, all'inizio, bisogna arrivare a sviluppare queste due capacit; poi, una volta ottenuto un risultato, bisogna osservare il risultato come ho detto e vedere il rapporto con quanto accade, le conseguenze: vedere, osservare molto attentamente cosa si introdotto, che cosa ha potuto deformare, quanto ragionamento pi o meno cosciente si aggiunto, quanta volont inferiore, pi o meno cosciente; con uno studio approfondito (in fondo quasi in ogni istante, in ogni caso quotidiano e molto frequente) che si arriva a sviluppare la propria intuizione. E' una cosa lunga. una cosa lunga e presenta delle insidie: ci si pu ingannare da soli, si possono prendere per intuizioni delle volont subconsce che tentano di manifestarsi, delle indicazioni date da impulsi che si sono rifiutati di ricevere apertamente, insomma ogni tipo di difficolt. Bisogna aspettarselo. Ma se si persevera, si sicuri di riuscire. E c' un momento in cui si avverte come una direzione interiore, un qualcosa che nettissimamente vi guida in tutto quello che fate. Ma a quel punto, affinch l'indicazione abbia il massimo del suo potere, bisogna aggiungervi, naturalmente, la sottomissione cosciente: bisogna essere sinceramente decisi a seguire l'indicazione
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data dalla forza superiore. Se si fa cos, allora si saltano anni di studio, ci si pu impadronire del risultato molto rapidamente. Con quella aggiunta il risultato viene rapidissimamente. Ma bisogna farlo con sincerit e una specie di spontaneit interiore. Se lo si vuole fare senza questa sottomissione, si riesce - come pure si riesce a sviluppare la propria personale volont e a farne un potere molto considerevole, - ma quello prende molto tempo, e si incontrano molti ostacoli e il risultato assai precario. Bisogna essere estremamente persistenti, ostinati, perseveranti, e si certi di riuscire, ma dopo un grande lavorio. Fate la vostra sottomissione in un dono di s sincero, completo e brucerete le tappe, andrete molto pi in fretta, ma non bisogna farlo per calcolo, poich questo guasta tutto! La Madre LIMMAGINAZIONE L'immaginazione un potere di formazione. Infatti, coloro che non hanno immaginazione sono persone che sotto il profilo mentale non sanno creare, che non possono dare ai loro pensieri una forza concreta. Limmaginazione un mezzo d'azione molto potente. Per esempio, se hai un dolore da qualche parte e puoi immaginare di fare sparire il dolore, o di rimuoverlo o annientarlo - o qualsiasi altra immagine di questo tipo - ebbene ci riesci perfettamente. Si racconta la vicenda di una persona che perdeva i capelli in modo disastroso, rischiando di diventare calva in qualche settimana, e allora qualcuno gli ha detto: "Immagini, quando si pettina, che i suoi capelli stiano ricrescendo e che ricresceranno molto in fretta." Ogni giorno quella persona, pettinandosi diceva: "Oh! i miei capelli stanno ricrescendo, oh! vanno ricrescendo molto in fretta." E cos stato! Di solito, invece, quello che fa la gente dirsi: "Ah! ecco che i miei capelli stanno ancora cadendo ed io diventer calvo, sicuro, questione di tempo!" E' certo che questo accade! La Madre

Come si fa per educare l immaginazione? Limmaginazione una cosa molto complessa e varia . Pu essere la capacit di vedere e registrare, di notare delle forme esistenti in un campo mentale o in un altro. Vi sono i campi artistici, i campi letterari, i campi poetici, i campi dazione, i campi scientifici, che appartengono tutti al mentale - non un mentale superiore e astratto, un mentale che sopra il piano fisico e che, senza che lo
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sappiamo, si riversa senza sosta attraverso il mentale singolo e il mentale collettivo per manifestarsi nellazione. Certe persone, grazie ad una speciale capacit, sono in rapporto con questi campi, raccolgono una o l'altra delle formazioni che vi si trovano, le attirano a s e danno loro un'espressione. Questo potere despressione differisce secondo le persone, ma coloro che hanno la capacit d'aprirsi a questi domini, di vedere in essi, di attrarre a s queste forme, di esprimerle - sia in letteratura, sia in pittura, sia in musica, o in azione o nelle scienze - sono, secondo il grado di potere della loro espressione, o persone di gran talento, oppure dei geni. Ci sono geni di livello superiore. Sono quelli che possono aprirsi ad una regione pi alta, ad una forza pi alta che, attraverso gli strati mentali, assume una forma in uno spirito umano e si manifesta nel mondo come nuove verit, sistemi filosofici, nuovi insegnamenti spirituali, che sono le opere e, al tempo stesso, le azioni dei grandi personaggi che vengono a prendere nascita sulla terra. E' questa un'immaginazione che potremmo chiamare l'immaginazione della Verit. Queste forze superiori, quando scendono nellatmosfera terrestre, prendono delle forme vive, attive, potenti e si disperdono nel mondo a preparare i tempi nuovi. Questi due generi d'immaginazione sono quelli che si potrebbero chiamare le immaginazioni superiori. E allora, per ritornare a un livello pi ordinario, ciascuno ha in s, in misura pi o meno grande, la capacit di dare forma alla sua attivit mentale e di servirsi di tale forma, sia nella sua ordinaria attivit, sia per creare o realizzare qualcosa. Noi stiamo continuamente, sempre, a creare immagini, a creare forme. Le immettiamo nell'atmosfera senza neppure rendercene conto - esse vanno in giro, passano dalluno allaltro, incontrano delle compagne, alle volte sassociano, vanno dintesa, alle volte si scontrano e ci sono dei conflitti; perch spesso (molto spesso), in queste immaginazioni mentali c' un piccolo elemento di volont che cerca di realizzarsi, e allora ognuno tenta dinviare la sua formazione affinch essa agisca, affinch le cose avvengano secondo il desiderio, e poich ciascuno lo fa questo crea una confusione generale. Se i nostri occhi fossero aperti alla visione di tutte queste forme nellatmosfera, si vedrebbero delle cose a dir poco stupefacenti: campi di battaglia, onde, assalti, ripiegamenti di un mucchio di piccole entit mentali che sono costantemente lanciate nell'aria e che cercano sempre di realizzarsi. Tutte queste formazioni hanno in comune la tendenza a volersi materializzare, a realizzarsi fisicamente, e poich sono innumerevoli (pi numerose dello spazio disponibile sulla terra per manifestarle), allora ci si spinge, ci si sgomita, si cerca di ricacciare quelle che non sono daccordo con noi, oppure si formano delle armate che avanzano in buon ordine, sempre per occupare il posto disponibile nel tempo e nello spazio (nientaltro che un posticino in confronto alla smisurata quantit di creazioni).

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Dunque, ecco quello che accade individualmente. Ci sono quelli che fanno tutto ci senza saperlo - e tutti fanno cos - e che sono sballottati continuamente da una cosa allaltra e sperano, vogliono, desiderano, rimangono delusi, talvolta contenti, alle volte disperati, poich non hanno il controllo n la padronanza di queste cose. Ma linizio della saggezza osservarsi pensare, analizzare questo fenomeno, accorgersi di questa continua proiezione nellatmosfera di piccole entit piene di vita, che tentano di manifestarsi. Tutto ci viene dallatmosfera mentale che ci portiamo dentro. Una volta che noi vediamo e osserviamo, allora possiamo iniziare a fare una scelta, vale a dire a respingere ci che non corrisponde alla nostra volont o alla nostra pi alta aspirazione e a consegnare alla manifestazione solamente le formazioni che possono aiutarci a progredire e a svilupparci normalmente. E' il controllo del pensiero attivo, era questo che volevo dire l'altro giorno. Quante volte ci sediamo e ci accorgiamo che il pensiero comincia a comporre delle immagini, a raccontarsi una storia; e allora, quando si diventati un po' pi esperti, non solamente si vede la storia svilupparsi nel modo che vorremmo avvenisse nella vita, la nostra vita, ma si pu togliere qualcosa, aggiungere un particolare, perfezionare il proprio lavoro, comporre una bella storia, dove tutto quello che si fa conforme alla nostra migliore aspirazione. E una volta che si fatta una costruzione armoniosa, completa, perfetta per quanto ci possibile, allora si schiudono le mani e si lascia che luccello spicchi il volo. Se la cosa ben fatta, questa finisce sempre col realizzarsi. Questo ci che nessuno sa. Ma la cosa si realizza nel tempo, qualche volta molto tempo dopo, quando ci si dimenticati della propria storia, quando non ci si ricorda pi di essersela raccontata si molto cambiati, si pensa ad altro, si costruiscono altre storie, e quella non ci interessa pi; e se non si sta molto attenti, quando arriva il risultato di quella prima storia, ci si gi molto allontanati da essa e non ci si ricorda pi che si tratta del risultato della nostra storia. Ed per questo che talmente importante controllarsi, poich, se nel vostro intimo ci sono delle volont molteplici e contraddittorie - e non solo delle volont ma anche tendenze, orientamenti, livelli di vita - tutto questo scatena delle battaglie nella vostra vita. Ad esempio, stando al vostro pi alto livello, avete creato una bella storia che mandate nel mondo, a quel punto, forse l'indomani, forse il giorno stesso, forse qualche tempo dopo, siete discesi ad un livello molto pi materiale, e quelle cose di lass vi appaiono un po' fantastiche, irreali; e si comincia a fare delle formazioni molto concrete, utilitaristiche, non sempre molto gradevoli. Anche quelle spiccano il volo. Ho conosciuto degli individui con dei lati cos contrapposti nella loro natura, cos contraddittori, che un giorno potevano fare una formazione magnifica, luminosa, potente, realizzatrice; il giorno dopo una formazione disfattista, cupa, nera - una formazione senza speranza - entrambe poi spiccano il volo. Ho potuto seguire nei fatti la cosa bella che diveniva realt e quella brutta, che, man mano che la prima si
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realizzava, demoliva ci che l'altra aveva costruito. Ed cos per i grandi percorsi della vita, come per i piccoli dettagli. E tutto questo perch non ci si osserva quando si pensa, perch ci consideriamo schiavi di questi movimenti contraddittori, perch si dice: "Oh! oggi non mi sento bene, oh! oggi le cose mi sembrano tristi!" e lo si dice come se si trattasse di una fatalit ineluttabile contro la quale non si potesse nulla. Ma se si fa un passo indietro o si sale di un grado, si possono osservare tutte queste cose, sistemarle al loro posto, fissare, oppure distruggere e scacciare quelle che non si vogliono e mettere tutta la propria forza immaginativa (cos noi la chiamiamo) solamente in quelle che si vogliono e che rispondono alla pi alta aspirazione. E' questo che chiamo controllare la propria immaginazione. E' molto interessante. Quando s'impara a farlo e si fa con regolarit, non c' pi tempo d'annoiarsi. Invece d'essere un turacciolo in balia delle onde del mare, sballottato e senza difese, si diviene un uccello che schiude le ali, vola al di sopra delle onde e va dove vuole. La Madre

Qual la funzione, qual lutilit dell immaginazione? Se si sa come servirsene, ci si pu creare la propria vita interiore ed esteriore; ci si pu costruire la propria esistenza con la propria immaginazione, se si sa come servirsene e se si ha un potere. In fondo un modo elementare di creare, di formare delle cose nel mondo. Ho sempre avuto limpressione che se non si avesse la capacit dimmaginare, non si farebbero progressi. La vostra immaginazione precede sempre la vostra vita. Quando pensate a voi, generalmente immaginate che cosa volete essere, non vero, e questo viene prima, poi si prosegue, e questo continua a precedervi e si va avanti cos. L'immaginazione vi apre il cammino della realizzazione. E' difficile mettere in moto le persone prive d'immaginazione; esse vedono solo quello che hanno sotto il naso, capiscono chi sono solo in un dato momento e non possono avanzare, perch sono bloccati dalla cosa immediata. Molto dipende da ci che si chiama immaginazione. Ma insomma! Gli uomini di scienza devono possedere immaginazione! Molta, in caso contrario non scoprirebbero mai niente. In fondo, ci che si chiama immaginazione una capacit di proiettarsi al di l delle cose realizzate, verso quelle realizzabili, e poi tirarle tramite limmagine proiettata. E' evidente che si possono avere sia immaginazioni progressive, sia regressive. Ci sono persone che immaginano sempre tutte le catastrofi possibili, ma sfortunatamente hanno anche il potere di provocarle. Sono come antenne che vanno nel mondo che non ancora realizzato, che agganciano qualcosa l e lo tirano qui. Allora, naturalmente, unaggiunta allatmosfera terrestre, sono cose che tendono alla manifestazione. E' uno strumento che si pu disciplinare, di cui ci si pu servire a volont, che si pu dirigere, orientare.
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E' una delle facolt che si possono sviluppare dentro di s e rendere disponibili, vale a dire utilizzare per scopi precisi. La Madre

Allora con l immaginazione si possono realizzare sia desideri sia aspirazioni? Sarebbe a dire? Cosa vuoi dire esattamente? Immaginarsi che il desiderio si avverato, e, in questo modo, aiutarne la realizzazione? S. Assolutamente, assolutamente. Anche gli ideali? S, ma generalmente, in modo quasi, s, totale, quello di cui la gente non dispone il tempo che ci vuole. Ma se, per esempio, tu hai una viva immaginazione e costruisci la realizzazione del tuo desiderio, e la costruisci bene nei minimi particolari, e in tutto, e come una formazione mirabilmente eseguita, che esiste in s, capisci, in tutto e per tutto, ebbene, puoi essere certo che, se vivi abbastanza a lungo, la cosa si realizzer. Pu realizzarsi domani, pu realizzarsi un minuto dopo, pu prendere degli anni, o pu prendere dei secoli. Ma certo che si realizzer. E dunque se a tale potere dimmaginazione si aggiunge una specie di vigorosa forza creatrice, a quel punto se ne fa una forza veramente vivente; e siccome tutte le forze viventi tendono alla manifestazione, tutto ci eserciter una pressione sugli avvenimenti terrestri per potersi realizzare pi in fretta, e si realizza. Solamente, come ho gi detto, ci sono due cose. In primo luogo, in quanto ai desideri, alle circostanze personali, non si molto perseveranti n molto stabili e, trascorso un certo periodo, qualcosa che vinteressava moltissimo non v'interessa pi. Si pensa a un'altra cosa, si ha un altro desiderio, e si fa un'altra formazione. A quel punto la prima cosa che si immaginata, formata benissimo; dopo avere percorso la sua traiettoria nello spazio, si realizza. L'individuo per ha dato inizio ad un'altra costruzione, perch per una ragione qualsiasi la cosa non linteressa pi, si trova di fronte la realizzazione del suo precedente desiderio, mentre preso dalla seconda, dalla terza o dalla quarta; ne rimane del tutto contrariato: "Ma io non voglio pi questo, perch viene?", senza rendersi conto che si tratta semplicemente del risultato di un'azione precedente. Ma se, invece dessere dei desideri, si tratta d'aspirazioni per cose spirituali e si prosegue sulla propria linea con una progressione regolare, allora si pu essere
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assolutamente sicuri d'ottenere un giorno ci che si immaginato. Pu essere un giorno abbastanza lontano, qualora gli ostacoli sul cammino siano tanti; ad esempio, se la formazione che avete fatto ancora molto estranea allo stato dell'atmosfera terrestre, ebbene, quello prende un po' di tempo per preparare le condizioni per il suo avvento. Ma se si tratta di qualcosa che gi stato realizzato molte volte sulla terra e non rappresenta una trasformazione troppo categorica, si pu attuarla abbastanza in fretta, purch si segua la stessa linea con persistenza. E se a questo s'aggiunge l'ardore di una fede e di una fiducia nella Grazia divina e quella specie di dono di s alla Grazia che fa s che ci si attenda tutto da Essa, allora pu diventare formidabile; si possono vedere le cose realizzarsi sempre di pi e le pi stupefacenti possono realizzarsi una dopo l'altra. Ma l ci sono delle condizioni che vanno soddisfatte. La Madre

UN MEZZO POTENTE PER LA SCOPERTA DI SE' Quando si va alla scoperta del proprio essere interiore, di tutte le diverse parti del proprio essere, molto spesso si ha l'impressione di entrare in un locale o in una stanza e, secondo il colore, l'atmosfera, le cose che contiene, si ha la chiarissima percezione della parte dellessere che si sta visitando. Allora si pu passare da una stanza all'altra, aprire delle porte ed entrare in stanze sempre pi profonde, ciascuna col proprio carattere. E spesso queste visite interiori si possono fare di notte. Allora questo assume una forma ancora pi concreta, come nel sogno, e si ha l'impressione di entrare in una casa, e questa casa vi molto familiare. Secondo il momento, le epoche, essa ha un interno differente, qualche volta in uno stato di grandissimo disordine, di grandissima confusione, in cui ogni cosa si mescola alle altre; alle volte ci sono anche delle cose in frantumi; tutto un caos. In altri momenti quelle cose si organizzano, sono rimesse al loro posto; come se si fossero fatte le pulizie, si pulisce, si riordina, ed sempre la stessa casa. Questa casa l'immagine, una specie dimmagine oggettiva del vostro essere interiore. E, secondo quello che vi vedete o che vi fate, avete una rappresentazione simbolica del vostro lavoro psicologico. E' molto utile alla realizzazione. Questo dipende dalle persone. Ci sono delle persone che sono solamente degli intellettuali, per i quali tutto si traduce con le idee e non con le immagini. Ma appena si scesi in un ambito pi materiale, ebbene, si rischia di non toccare le cose nella loro concreta realt e di restare unicamente nel campo delle idee, di restare nel mentale e di restarci indefinitamente. Allora si crede di fare dei progressi e mentalmente se ne sono fatti, bench sia una cosa assolutamente indefinita. Il progresso del mentale pu durare migliaia d'anni, perch si tratta di un campo vastissimo e molto indeterminato, che si rinnova costantemente. Ma se si vuole
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progredire nel vitale e nel fisico, allora questa rappresentazione per immagini diventa utilissima per fissare l'azione, per renderla pi concreta. Ovviamente tutto ci non si fa affatto a piacere: la cosa dipende dallindole di ciascuno. Per coloro che hanno il potere di concentrarsi sulle immagini, bene, essi hanno una facilit in pi. Mettersi seduti in meditazione davanti ad una porta chiusa, come se fosse una pesante porta di bronzo - ci si siede davanti con la volont che essa si apra - e varcarla; e allora tutta la concentrazione, tutta l'aspirazione si raccoglie in un fascio e preme, preme, preme contro questa la porta, preme sempre pi con una crescente energia, fino a che, improvvisamente, clak, si apre. Questo d un'impressione molto potente. E allora si come catapultati nella luce e si ha la felicit piena di un cambiamento improvviso e radicale di coscienza, con una illuminazione che vi prende totalmente e con l'impressione di diventare un'altra persona. E questo un modo molto concreto e potente di entrare in contatto col proprio essere psichico. La Madre

LA PSICOLOGIA UMANISTICA Ho ricompreso per comodit sotto questa espressione, coniata da uno dei fondatori, A. Maslow, linsieme di diversi orientamenti della psicologia, fra loro abbastanza simili, che ricomprendono anche la psicosintesi di R. Assagioli e la psicologia tranpersonale, che fa sempre riferimento a A. Maslow oltre ad altri autori. Come gi dicevo in apertura, una delle caratteristiche della psicologia umanistica quella di avere colto lesistenza di un ampio spettro di stati di coscienza, di cui la nostra mente ordinaria non sarebbe che un piccolo segmento, cos come la luce visibile non che una piccola parte dello spettro del campo elettromagnetico. Confermando in questo, e per altre vie di indagine, quanto gi affermato allinizio del 900 da Sri Aurobindo e Mre. Al di sopra della nostra mente ordinaria vi sarebbe ampia gamma di stati supercoscienti, che vanno dalla pi semplice ed elementare creativit alle pi alte facolt dellintuizione, della genialit, della creazione artistica, della composizione musicale, dellascolto interiore di verit spirituali, della visione di altri piani dellessere e della coscienza. In particolare poi, la psicosintesi di Assagioli individua la possibilit di conoscere e integrare questi piani attraverso unazione consapevole dellio fondata sulla volont e su una concreta azione di consapevolezza rispetto alle diversi parti del proprio essere: un lavoro su s stessi, da compiersi da soli o meglio sotto la guida di un esperto, di esplorazione dellinconscio, di individuazione e sviluppo delle proprie facolt latenti, di scoperta del s e di integrazione intorno a questo nuovo e pi elevato centro dellessere delle diverse parti costituenti. Tutto ci, come si pu ben capire,
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richiama molto strettamente aspetti importanti della parte iniziale del percorso dello yoga integrale. Rispetto a questo lavoro Assagioli fornisce una ricca gamma di tecniche, che possono rivelarsi assai utili anche nella pratica dello yoga integrale; tecniche che per molti versi assomigliano a quelle illustrate da Mre. E anche se non certamente possibile in questa sede illustrare in dettaglio i contenuti della psicosintesi e della psicologia umanistica, pu essere utile riportare alcuni aspetti salienti che rimandano allo yoga integrale ed in particolare allinsegnamento di Mre, strumenti e tecniche che possono esserci daiuto sulla via. Un testo molto importante di riferimento costituito da Esperienze delle vette di P. Ferrucci (ed. Astrolabio) in cui viene effettuata una ricognizione di stati di creativit, di estasi e di illuminazione sulla base dellanalisi oltre 500 casi di artisti, scienziati, saggi , filosofi, mistici, pionieri, leader in ogni campo. Lo studio sviluppato sulle linee della psicologia transpersonale e raggruppa ed esamina i diversi casi sulla base delle diverse vie: quella della bellezza, dellilluminazione, dellazione, della danza e del rito, della scienza, della devozione e della volont. Il risultato la constatazione che caratteristiche eccezionali in una molteplicit di individui sono presenti in varie epoche e civilt e quindi trascendono le vicende della storia e le diversit delle culture. Sono modi di essere semplici e naturali. Li vediamo allopera anche in noi stessi e nelle persone attorno a noi. Tutti, in maniera embrionali, li possediamo. Tutti, probabilmente, possiamo svilupparli. Questo porta a concludere che: possiamo capire appieno la natura umana solo studiando le sue manifestazioni pi riuscite; le conquiste delle persone pi creative e illuminate ci riguardano da vicino; gli aspetti da loro espressi in maniera pura che archetipica esistono in tutti, anche se latenti, rudimentali o repressi; possiamo trovare in noi questi aspetti e attivarli. Un aspetto estremamente interessante che lesame di questi casi rimanda quasi sempre a una parte dellessere umano che pare rappresentarne la quintessenza e che viene chiamata il s, il suo centro pi vero. Ferrucci non d una descrizione precisa del S ma per farne comprendere il significato rimanda ai momenti migliori della nostra vita: momenti in cui ci vengono le idee pi valide, oppure il tempo sembra fermarsi, osiamo pi che mai sensibili alla bellezza; attimi in cui sentiamo i confini del nostro essere allargarsi fino ad includere unaltra o molte altre persone, con sentimenti di solidariet e una genuina dimenticanza di noi stessi. Il S la sostanza di ci che noi siamo nei momenti in cui ci sentiamo pi noi stessi.
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Di particolare interesse il fatto che non viene operata una cesura fra ci che spirituale e ci che non lo . Quando si trascende il piano umano ordinario si entra in uno spazio di esperienza che ci mette in contatto con la spiritualit. I poteri di intuizione, di visione e di illuminazione propri di questi piani sovracoscienti ci aprono ad una vera spiritualit, nelle mille forme che questa assume quando esperienza vera, dalle cose di tutti i giorni alle pi alte manifestazioni dello spirito. Ed questo il vero campo in cui lessere umano risvegliato pu agire e conoscere. Cos come sulla base di questa nuova coscienza che tutta la nostra vita pu assumere un significato nuovo, riecheggiando direttamente la famosa frase di Sri Aurobindo tutta la vita yoga. Nella ricerca di Ferrucci lelemento importante la rilevazione di questo centro di coscienza unificante, che egli chiama il S. E evidente lassonanza di questo S con i due elementi del nostro essere che Sri Aurobindo chiama essere psichico e S spirituale. Lanalisi delle esperienze delle vette porta anche ad individuare le strade e gli strumenti che ci possono portare a sviluppare il pi possibile queste facolt. E lobiettivo che si posto principalmente Assagioli nello sviluppo della psicosintesi. Nel suo volume Principi e metodi della psicosintesi terapeutica (ed. Astrolabio) egli individua una serie di tecniche di grande interesse, fra cui pu essere ricordare: gli esercizi di disidentificazione, che ricordano molto la tecnica yogica di disidentificazione dal corpo, dal vitale e dalla mente che sta alla base dello jnana yoga che molto spesso viene ricordata da Sri Aurobindo; le tecniche di visualizzazione; le tecniche basate sullimmaginazione che ricordano in parte quelle di Mre; le tecniche volte ad esplorare il supercosciente. Laspetto particolarmente interessante della Psicosintesi che ampiamente ricca di aspetti pratici e di tecniche di impiego semplice e dai risultati verificabili. Per un primo ed essenziale lavoro di autoconsapevolezza, sia sui nostri nodi che sui condizionamenti simbolici a cui soggetta la nostra psiche queste tecniche possono risultare di notevole utilit. Altre tecniche interessanti derivano da un altro filone psicologico, quello descritto nelle varie opere di D. Goleman volto a esaminare nella pratica le potenzialit dellintelligenza umana e dello spirito creativo e ad evidenziare condizioni e modalit per svilupparlo.
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E risaputo che Goleman conosce ampiamente le tecniche di meditazione, avendo scritto un libro sullargomento, tuttavia particolarmente interessante vedere come le condizioni che egli individua per lo sviluppo della creativit quali il rilassamento vigile, la fede nella nostra creativit, losservazione precisa e neutra realt, la presenza mentale e il porsi domande penetranti e profonde siano molto vicine a quelle contemplate dalle discipline orientali e talvolta citate da Mre. Molto importante negli studi di Goleman lo spazio dedicato ai bambini e alleducazione alla creativit (e in questo interessante vedere come egli abbia tratto ampio materiale da una delle esperienze pi avanzate in campo mondiale: gli asili nido di Reggio Emilia). In questa attenzione rivolta ai bambini riecheggia molto il lavoro compiuto da Mre con i bambini dellashram. Il campo della Creativit superiore, studiato da W. Harman e H. Rheingold (ed. Astrolabio), ci introduce nella fascia pi alta dellesperienza umana che parte dallintuizione e si estende attraverso le esperienze mentali pi alte, alla percezione del maestro interiore, alla visione di altri piani della realt, ai lampi di genio in campo scientifico, alle illuminazioni di carattere artistico, filosofico e spirituale. Viene ribadita anche da questi autori lesistenza di un continuum che a partire dagli aspetti pi vicini a noi, giunge fino alla pi alta esperienza mistica e spirituale e non relega questa in un mondo lontano di trance o di esperienza assolutamente soggettiva e opinabile. Tutto ci viene indagato e descritto sulla base di numerosissimi esempi nella storia dellumanit. Sulla base di questo si giunge a ritenere che: la capacit di ottenere intuizioni fondamentali non solo dei geni me , almeno in parte, una capacit che si apprende; l'ispirazione profonda non rigorosamente riservata agli artisti, ma pu essere una dimensione significativa della vita di ciascuno; la potenza dell'intuizione profonda pu essere fonte di guida sia per le persone che per le collettivit; ciascuno di noi ha la capacit di diventare molto di pi di quanto ritiene di essere, se decide di crederci. L'importante l'apertura mentale all'esperienza intuitiva, saper accogliere informazioni eventualmente contrastanti, essere centrati in s stessi e avere un centro interiore di valutazione. Vengono quindi illustrate tecniche, peraltro ben conosciute da secoli, per lo sviluppo della facolt intuitiva. Vi un ciclo di preparazione, incubazione, elaborazione, illuminazione e verifica a cui normalmente si attengono coloro che utilizzano normalmente le facolt intuitive e creative.

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Un passaggio ulteriore dedicato al lavoro sulle nostre convinzioni pi profonde e al limite inconsce. Si tratta di un lavoro essenziale per superare i nostri tab e i nostri limiti auto-imposti. C' un lavoro di riprogrammazione delle nostre parti inconsce e pre-consce, che pu condurci a grandi risultati. Vi sono poi le tecniche che ci preparano a ricevere dall'alto, a divenire un canale, ad aprirci alla luce, all'ascolto interiore: un rilassamento vigile, la concentrazione di tutto l'essere, una forte aspirazione. E in parallelo la capacit di leggere tutti i materiali che ci vengono dall'inconscio, dalle nostre parti subliminali, dalla nostra parte immaginative e intuitiva. Naturalmente il lavoro sui sogni rienjtra in questa parte. Particolarmente interessante la tecnica delle porte, che richiama al brano di Mre che abbiamo letto. Infine viene segnalato come all'estremit superiore dello spettro intuitivo ci si immerga sempre pi in stati che possono essere definiti spirituali, che sono molto simili a quelli descritti da Sri Aurobindo in Savitri, allorch parla delle mente superiore e dei piani mentali ancora pi alti. La parte finale del libro ci riporta quindi direttamente allinsegnamento di Mre e Sri Aurobindo che ci ricordano, ad ogni momento, che la strada verso la Coscienza divino aperta e percorribile solo che noi vogliamo, ci apriamo alla Luce e ci lasciamo guidare. Gli strumenti non mancano, le indicazioni abbondano e la Grazia sempre pronta ad aiutarci e sostenerci.

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