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Un percorso molto personale tra capolavori antichi e contemporanei alla scoperta della bellezza
MONDO
La mia storia dellarte quadro per quadro
MELANIA MAZZUCCO
utti i musei in cui sono stata, le gallerie, le esposizioni, le chiese, le cripte, i gabinetti di disegni e stampe, i siti archeologici, le caverne, le regge, le rovine, mi hanno lasciato qualcosa. A volte un ricordo molto concreto. Per molto tempo, ho scattato la foto oppure comprato la cartolina dellopera che aveva dato un senso alla penosa fila in strada magari sotto la pioggia, alla fatica di aver attraversato cento stanze di un museo sterminato, al viaggio stesso che mi aveva condotto, che so, ad Algeri, a Teheran, a Washington, alla Chaise-Dieu Con gli anni, quel mucchio disordinato eppure non casuale diventato alto come una colonna. Poi franato, e ha cominciato a vagare per la mia casa, di scatola in scatola, tracimando sul pavimento. Ogni tanto lo frugo alla ricerca di unimmagine. I miei gusti sono cambiati, le mie conoscenze si sono arricchite. Eppure, ogni cartolina ormai sbiadita racconta una folgorazione, un innamoramento, talvolta una rivelazione. O anche linizio di unavventura durata anni e anni e destinata a orientare la mia stessa vita, come fu per La Presentazione al Tempiodi Tintoretto alla Madonna dellOrto di Venezia. C di tutto. Tavole, quadri dipinti a olio, affreschi, graffiti, vetrate, idoli di legno e di pietra, REPUBBLICA.IT statue, maschere, cammei, exSu Repubblica.it da voto, bronzetti, noccioli di peoggi un intero sito sca, disegni, reliquiari, cariatidedicato al Museo di, capitelli, miniature Opedel Mondo con la re disparate di cinque contivideointervista a nenti e almeno cinquanta seMelania Mazzucco, coli: create come amuleti, prele fotogallerie e i ghiere o bestemmie, da profili degli artisti e uomini e donne, cacciatori e il sondaggio: che stregoni, assassini e santi, ilquadro vorreste letterati e intellettuali, gente in nel museo del stato di alterazione alcolica, vostro mondo? psichica o tossica oppure in
ILMUSEO DEL
Parler solo di pittura che meglio pu essere riprodotta su un giornale: niente arti plastiche, niente land art, body art o arti decorative. Solo opere di artisti coi quali vale la pena trascorrere del tempo anche solo i dieci minuti che ci vogliono per leggere il mio articolo. Non necessariamente i maestri pi celebrati, che pure non saranno certo esclusi. Ma anche gli irregolari, gli anomali, quelli che non hanno fondato scuole, non si lasciano etichettare o che hanno vissuto per concepire un solo capolavoro. Nel mio museo non c biglietto dingresso, e dunque nemmeno ingresso. Insomma, le opere non saranno esposte in ordine cronologico. Non ho mai creduto che il tempo sia una strada a senso unico, da percorrere in una sola direzione. Esso pu essere reversibile. Inoltre dalle deviazioni e dagli andirivieni si impara molto, talvolta pi che da una linea retta. N le opere saranno esposte in ordine gerarchico o tematico per generi: tipo pittura sacra, di storia, paesaggio, fiori, ritratto, astrazione. Per un artista, sono di-
Il riconoscimento
stinzioni senza senso: non il soggetto che conta, ma la pittura stessa. N in ordine geografico (intendo la classificazione accademica per scuole regioni, nazioni, etc.). Gli artisti non vedono larte cos. Velzquez pu illuminare Nicholas de Stal, anche se nulla apparentemente unisce la pittura figurativa di corte di un maestro spagnolo del XVII secolo alle sperimentazioni di un giovane russo degli anni Trenta del XX. Non seguir nemmeno un criterio unicamente estetico. Cio, non intendo costruire unantologia dellarte mondiale n un canone. Mi metto-
Lopera
Ad Parnassum di Paul Klee lopera con cui Melania Mazzucco inaugura domenica la sua serie Il Museo del Mondo. Il dipinto (1932) si trova al Kunstmuseum di Berna. (Nella foto grande, visitatori davanti al doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca) aver iniziato un dialogo che non si pi interrotto. E infine, ma soprattutto, devo desiderare di rivederla. Il desiderio di unopera lunico criterio veramente fondamentale della mia selezione. Non perch abbia mai desiderato possederla, o collezionarla (collezionare da
troppo tempo un privilegio del denaro, degli imperatori, dei re, dei finanzieri: i veri musei sono spesso una lezione di storia economica, e le opere i trofei dei vincitori). Ma perch ho il desiderio di ascoltarla ancora, consapevole che essa ha tutto da insegnarmi, e non smetter mai di parlarmi. Ne scrivo appunto per ritrovarla, e rivivere lesperienza di quellincontro. Se dopo aver letto questi articoli, o qualcuno di essi, sentirete anche voi voglia di vedere (o rivedere) questa o quellopera coi vostri occhi, allora questo museo esister davvero e sar nostro.
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