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C’è un problema

a Desio e in tutti i
comuni della Brianza
Il vecchio

inceneritore non ce

la fa più a smaltire

i rifiuti

dei cittadini
Ma per fortuna i nostri politici hanno
già pronta la soluzione:
costruiamo un nuovo inceneritore!

più grande

più efficiente

più bello!

COME QUELLO DI BRESCIA!


Potete stare tranquilli perché
il nuovo termovalorizzatore
“darà ampie garanzie sotto il
profilo ambientale” - dice il
sindaco di Desio!
Ma siamo
proprio sicuri
che bruciare i
rifiuti sia la
soluzione
migliore?
Vediamo cosa esce, nel rispetto delle
norme di legge, dal moderno
inceneritore di Brescia
Per 552.138 tonnellate/anno di rifiuti bruciati:
Inquinanti emessi a camino – Rifiuti prodotti
tonnellate/anno tonnellate/anno
CO 48 Ceneri 130.276
SO2 4,2 pesanti
NOx 207 Ceneri 28.286
HCl 9,4 volanti
Polveri 0,9
Carbonio Tot 1,4 Dati ufficiali del gestore dell’impianto
quindi per ogni 100 tonnellate di
rifiuti bruciati, escono circa 30
tonnellate di ceneri
“Nelle ceneri,
la concentrazione di metalli tossici
e di composti organici persistenti
cancerogeni e mutageni
(diossine, policiclici aromatici)
è maggiore di quelle presenti nei
rifiuti inceneriti e questi inquinanti
sono più tossici, in quanto resi più
bio-disponibili dall’incenerimento”
Professor Federico Valerio, Direttore del
Dipartimento di Chimica Ambientale
dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul
Cancro di Genova
ma soprattutto escono dal camino
tonnellate e tonnellate di gas tossici
contenenti sostanze cancerogene:

Fonte: Arpa (agenzia


regionale protezione
ambiente) Piemonte
Possiamo stare tranquilli?
Parliamo di DIOSSINE:
Un esempio: l’inceneritore di Scarlino (Grosseto)

Concentrazione di diossina nei fumi “garantita” dal


gestore dell’impianto, nel rispetto della norma di legge
100 picogrammi/metro cubo

Volume di fumi giornaliero: 3.427.200 metri cubi

Quantità di diossine emesse giornalmente:


342.720.000 picogrammi
Fonte: IST istituto nazionale
per la ricerca sul cancro
La quantità di DIOSSINA emessa giornalmente
dall’inceneritore di Scarlino equivale alla
dose tollerabile giornaliera di

2.448.000 adulti!!!!
(due milioni quattrocento
quarantottomila)

Fonte: IST istituto nazionale


per la ricerca sul cancro
Ma l’inceneritore di Desio cosa emette? Di
certo non “solo vapore acqueo” come
qualcuno pensa…

Fonte: Piano rifiuti


della Provincia di
Milano
Il bio accumulo delle diossine
lungo la catena alimentare

Fonte: IST istituto nazionale


per la ricerca sul cancro
Un possibile scenario per l’impatto di diossine nei
terreni a qualche chilometro dall’inceneritore, a
causa dell’effetto accumulo:
tempo Picogrammi/m2
1 10
giorno
1 anno 3.422
5 anni 13.164
10 anni 19.746
15 anni 23.038
Fonte: IST istituto
20 anni 24.683 nazionale
per la ricerca sul
cancro
Quindi gli inceneritori inquinano pur
rispettando i limiti di legge.

Per non parlare di quando non li rispettano…


Possiamo stare tranquilli?
Non è finita: gli inceneritori
“producono” nanoparticelle
Sono polveri sottilissime e

altamente tossiche, che non

vengo prese in considerazione

dalle attuali leggi. Provocano

innumerevoli danni alla salute

come infarti, ictus,


Nanoparticella di ferro
malformazioni fetali e tumori
Fonte: Laboratorio
Nanodiagnostics
“Le nanopolveri
sono la maggior
minaccia alla
salute umana da
inquinamento
I puntini bianchi sono
dell’aria” nanoparticelle all’interno
di organismi umani

Organizzazione Mondiale foto tratte da


www.nanodiagnostics.it
della Sanità
Continuiamo a stare
tranquilli?
Ma quali effetti ha avuto il vecchio
inceneritore di Desio sui terreni e sui
cittadini della zona?

NESSUNO LO SA
Abbiamo chiesto al Dottor Paolo Crosignani, direttore
del Registro Tumori di Milano; al Professor Pier
Alberto Bertazzi del Dipartimento di Medicina del
Lavoro dell’Università degli Studi di Milano; al Dottor
Emilio Benfenati, Capo Laboratorio del Dipartimento
di Tossicologia e Chimica Ambientale dell’Istituto
Tumori Mario Negri di Milano… e pare che non siano
mai state fatte indagini.

Abbiamo chiesto informazioni anche alla nostra ASL,


ma non esiste un Registro Tumori nella nostra zona.
Però sappiamo i danni che gli inceneritori come
quello di Desio hanno provocato in altre parti
d’Italia, perché sono stati fatti degli studi
medico-scientifici
Io non sono per niente
tranquillo
Lo sapevi che…
in ogni luogo dove vogliono
costruire un inceneritore i
cittadini si oppongono
intere associazioni
mediche si sono
schierate contro gli
inceneritori

l’Unione Europea
indica il recupero di
materia dai rifiuti
come preferibile
all’incenerimento
I politici e i gestori degli
impianti raccontano la
favola del risparmio
energetico tramite il
teleriscaldamento,
dimenticando di dire che
con l'incenerimento dei
materiali si ottiene solo ¼
dell'energia usata per
produrli, mentre con il
recupero e il riutilizzo dei
materiali stessi si
eviterebbe di usare tutta
l'energia necessaria per
produrne di nuovi.
Ma i gestori la sparano anche più grossa:

Dicono che con il teleriscaldamento si “evita”


l’emissione di anidride carbonica delle caldaie degli
edifici allacciati alla rete… dimenticandosi di dire
quanta anidride carbonica si è prodotta con la
combustione dei rifiuti!
E hanno anche il coraggio di chiamarli
“TERMOVALORIZZATORI”…

dato che il vero nome “inceneritori” poteva spaventare i


cittadini, i politici italiani, con un colpo di genio, hanno deciso
di inventarsi una parola nuova…
facendo ridere il resto del mondo.

Se proprio dobbiamo inventare


parole nuove, allora
chiamiamoli
CANCROVALORIZZATORI…
è più onesto.
Ma esiste un’alternativa agli
inceneritori?
ALTROCHE’ SE ESISTE!!!
Innanzitutto serve la raccolta
differenziata spinta.

In Brianza siamo bravi: con il porta a


porta differenziamo più del 50% dei
rifiuti!

Ma si può tranquillamente arrivare al 75%


introducendo la tariffazione premiante
(“meno rifiuti indifferenziati produco,
meno pago”).
… e per il rimanente 25% dei rifiuti?

Esistono impianti di
Trattamento
Meccanico Biologico
(TMB) che
gestiscono “a
freddo” la quota
indifferenziata di
rifiuti, recuperando
energia e materiali
senza bruciare nulla.
Pochi lo sanno, ma l’Italia è leader
mondiale in questa tecnologia pulita.

Gli impianti di TMB costano ¼ degli inceneritori, si


costruiscono in molto meno tempo e sono molto più
ecologici.

L’impianto più vicino a noi si trova il Località Cascina


Maggiore, Giussago (PV) - Lachiarella (MI)
Fino a poco tempo fa gli
impianti TMB avevano
un problema: il 30% dei
rifiuti in ingresso, reso
innocuo, diventava
scarto non recuperabile.

E’ lo stesso problema
degli inceneritori... solo
che in questo caso il
30% di scarto sono
ceneri tossiche,
ricordate?
Oggi invece gli impianti TMB più innovativi riescono
a recuperare anche questa parte…

utilizzandola per la
produzione di sabbia
sintetica di qualità
venduta alle aziende
edili

oppure mescolandola
con il catrame per la
produzione di asfalto

E COSI’ IL CICLO RIFIUTI SI CHIUDE SENZA


INCENERIRE NULLA!
Ci sarebbero tante altre cose da dire sulla riduzione
alla fonte, sul riutilizzo e il riciclo dei rifiuti;

sulla strategia “Zero Rifiuti” che prende sempre più


piede in tante parti del mondo…

ma visto lo spessore e il livello culturale dei nostri


politici, sarebbero solo parole sprecate…
Una cosa però va detta…

…i nostri politici sanno che esiste l’alternativa agli inceneritori… il Piano


Rifiuti della Provincia di Milano parla diffusamente del TMB, dicendo
addirittura che gli impianti esistenti sono sottoutilizzati!
Ma allora…

…se gli inceneritori inquinano,


provocano tumori, costano di più di
altri impianti e sprecano risorse
naturali…

perché si continua a costruirli?


… c’entra forse il fatto che attorno agli
inceneritori girano un sacco di soldi?

L’Italia è l’unico Paese al In molti paesi europei


mondo che sovvenziona la l’incenerimento è tassato
produzione di energia tramite pesantemente, perché va
inceneritori con soldi contro gli interessi collettivi
pubblici.
Il nuovo inceneritore di Desio costerà 82 milioni
di euro. Se continueranno gli incentivi pubblici,
i gestori incasseranno:

140 mila ton/anno di rifiuti bruciati


(ipotesi di funzionamento a pieno regime)

70 € circa di sovvenzioni per


tonnellata bruciata
=
9.800.000 € circa ogni anno
(soldi prelevati dalla nostre tasche che
vanno letteralmente in fumo)
Tra coloro che vogliono far costruire il
nuovo inceneritore, ricordiamo
Il presidente della Regione Lombardia
Roberto Formigoni
Centrodestra

Il presidente della Provincia di Milano


Filippo Penati
Centrosinistra

E i responsabili per legge della tutela della salute pubblica, i sindaci:

Desio Bovisio Varedo Cesano Maderno


Giampiero Mariani Giuseppina Stella Sergio Daniel Paolo Vaghi
Centrodestra
Centrosinistra Centrosinistra Centrosinistra
Gli Amici di Beppe
Grillo di Monza,
Saronno, Desio e
Carate Brianza
hanno creato il
“Comitato per
l’alternativa al
nuovo
inceneritore”
Cosa fa il Comitato?

Raccoglie le firme dei cittadini (oggi circa 3200, ma stiamo andando


avanti) per chiedere al Presidente della Provincia di

-bloccare l’iter di costruzione del cancrovalorizzatore

-organizzare un’assemblea pubblica con medici ed esperti del settore,


per discutere, di fronte a tutti i cittadini, dei cancrovalorizzatori e delle
alternative possibili.
Cosa fa il Comitato?

Ha ottenuto un’audizione presso la Commissione Ambiente della Provincia,


dove ha portato il Professor Federico Valerio dell’Istituto Tumori di Genova
che ha confermato pienamente le tesi del Comitato sugli impianti di TMB
Cosa fa il Comitato?
3

Ha ottenuto l’appoggio del dottor Federico Balestreri, specialista in


Tossicologia dell’Ambiente, che, sulle pagine del Cittadino di Monza e
Brianza, ha demolito la politica pro-cancrovalorizzatori dei nostri politici.
Cosa fa il Comitato?
4

Ha organizzato un incontro pubblico a Desio sul tema “inceneritore, danni


alla salute, alternative” con la partecipazione di esperti del settore, che ha
visto una grande partecipazione di cittadini.
La risposta dei politici?
“Sono tutte stupidaggini,
raccolgano le firme che
vogliono… sarà solo una
perdita di tempo”
Silenzio assoluto sul
“Sono contrario ad una cancrovalorizzatore. In
Comune a Cesano si
assemblea pubblica dormono sonni placidi…
perché i cittadini non
sono in grado di capire
le problematiche di un
inceneritore”

Da ottobre 2008 abbiamo


cominciato a consegnare a I primi segnali di attenzione
Penati le firme… ad oggi arrivano dal Comune di
nessuna risposta. Bovisio Masciago…
Io ho 36 anni e ho vissuto tutta la mia
vita sotto il camino del vecchio
inceneritore di Desio…

Credendo alla balle


che mi hanno
raccontato, ho sempre
pensato che fosse
innocuo.
Ora che so la verità, ho deciso che non voglio
invecchiare sotto il camino del nuovo inceneritore

e soprattutto non voglio che il mio bimbo


diventi grande respirando i suoi fumi!

Per questo motivo faccio parte del Comitato per


l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio
Se non lo fermiamo ADESSO che non
sono ancora partiti i lavori, non lo
fermeremo più.

E saremo costretti ad avere un


inceneritore dietro casa
PER ALTRI 30 ANNI!
Se verrà stipulato un contratto standard, i nostri
Comuni PER 30 ANNI saranno obbligati a
garantire al cancrovalorizzatore una certa
quantità di rifiuti da bruciare (altrimenti
dovranno pagare sanzioni), in barba a qualsiasi
politica di riduzione e riciclo di rifiuti indicata
nelle normative europee.
Come (mi pare) dice Robert De Niro
in Taxi Driver

“o fai parte della soluzione

o fai parte del problema

o fai parte del paesaggio”


Ora che sai come
stanno le cose, non
puoi più far parte del
paesaggio

Devi decidere se vuoi


far parte del problema
(non facendo nulla) o
della soluzione
Cosa puoi fare?
quattro cose
1)Vai sul sito del Comitato http://blog.libero.it/NoIncDesio, scarica il
modulo firma, fallo firmare a tutti i tuoi amici e parenti e spediscilo il
più presto possibile.

2)Invia questo file a tutte le persone che conosci.

3)Scrivi due righe a questi signori per dire cosa pensi della loro decisione di
costruire un nuovo cancrovalorizzatore:

roberto_formigoni@regione.lombardia.it - presidenza@provincia.milano.it -
gigi.ponti@provincia.milano.it - sindaco@comune.desio.mi.it urp@comune.varedo.mi.it -
sindaco@comune.cesano-maderno.mi.it sindaco@comune.bovisiomasciago.mi.it

4)Unisciti al Comitato, più siamo e più forte faremo sentire la nostra voce.
Già che ci siamo, ricordati di questi personaggi
quando tra pochi mesi si andrà a votare alle
Provinciali di Milano e Monza e alle Comunali
di Bovisio Masciago e Cesano Maderno…

Nel 2010 toccherà a Desio e alla Regione


Lombardia.
Articolo 32 della Costituzione Italiana
la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e della collettività

Le persone educate si
fanno avvelenare

Le persone indignate
si danno da fare
Desideriamo ringraziare:

Andrea Gaiardelli, presidente Commissione Ambiente della Provincia di Milano


Federico Balestreri, Associazione Medici per l’Ambiente
Ivan Bavuso, giornalista de Il Cittadino di Monza e Brianza
Luca Guerra e Piero Maestri, consiglieri della Provincia di Milano
Stefano Montanari, direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics
Sergio Mariani, consigliere comunale di Desio

e grazie infinite al Professor Federico Valerio, direttore del Dipartimento di Chimica


Ambientale dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, per la sua
preziosissima e disinteressata collaborazione.

Esistono ancora persone perbene a questo mondo.

2° versione redatta il 15.12.2008 da


Gianmarco Corbetta
Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio
http://blog.libero.it/NoIncDesio
noinceneritoredesio@libero.it

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