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Diocleziano 284-305 d.C.

- nasce in Dalmazia nel 247 d.C.; - di umili origini, fa carriera nellesercito e si rende conto fin da subito dei gravi problemi dellimpero e delle possibili soluzioni.

La tetrarchia
- scopo: assicurare stabilit istituzionale allimpero; - Associa al trono il suo compagno di carriera miliare, Massimiano, prima come cesare, poi come augusto, anche se di posizione subordinata; - Diocleziano augusto dOriente --> capitale Nicomedia; - Massimiano augusto dOccidente --> capitale Milano; - Roma perde il rango di capitale: la scelta della capitale dipende dalle necessit strategiche; - Diocleziano si dedica alla guerra contro i Persiani, riconquistando lArmenia; - Massimiano respinge le incursioni di Alemanni e Franchi in Gallia e reprime la rivolta dei Baguadi; - Diocleziano vuole che ognuno dei due imperatori si scelga un successore esterno alla famiglia con il titolo di cesare e che gli affidasse il controllo diretto su una parte del proprio territorio; - Diocleziano --> Galerio che pone la propria capitale a Sirmio; - Massimiano --> Costanzo Cloro, che pone la capitale a Treviri; - dopo ventanni di regno i due augusti devono lasciare il potere ai due cesari che, divenuti augusti avrebbero dovuto scegliere due nuovi cesari; - in questo modo si limitava il potere del Senato e anche quello delle truppe.

Riforma dellesercito
- scopo: rendere inoffensive le ribellioni delle truppe; - diminuisce il numero dei soldati per ogni legione e aumenta il numero delle legioni; - divide lesercito in due parti con compiti strategici diversi: - truppe di frontiera --> incaricate della difesa die confini presso cui risiedevano - truppe da combattimento --> intervenivano qualora le frontiere venissero sfondate o minacciassero di esserlo; erano stanziate nelle retrovie, in posizioni adatte a poter accorrere su pi fronti; - la riforma va a gravare sulle casse dello Stato e sulla popolazione.

Riforma amministrativa
- scopo: evitare ribellioni di governatori locali; - provincie: aumentate di numero, ma ridotte di espansione; - raccolte in 12 diocesi, al loro volta raccolte in quattro prefetture, corrispondenti alle quattro parti dellimpero; - lItalia (eccetto Roma) viene inserita in questi sistema, perdendo ogni privilegio rispetto alle altre provincie;

Burocrazia imperiale
- la struttura amministrativa dellimpero viene trasformata in una vera e propria burocrazia; - i governatori delle provincie non sono pi magistrati scelti dal senato, ma vengono nominati direttamente dal principe e vengono inquadrati in una struttura gerarchica; - si definisce una precisa carriera burocratica e il ceto dei funzionari amministrativiventa una vera e propria casta; - laristocrazia senatoria viene cos totalmente privata di ogni ruolo.

Limperatore dominus et deus


- viene abbandonata la finzione secondo cui limperatore era un supremo magistrato: Diocleziano si presenta come un vero e proprio monarca (dominus); - gli viene anche attribuita natura divina, che rafforza la sua autorit; - Diocleziano --> Giovio; - Massimiano --> Erculio ( semidivino, quindi inferiore a Diocleziano); - creazione di un cerimoniale di corte per rafforzare il carattere sacrale (es.: proscinesi).

Riforma fiscale
- le riforme in ambito militare a amministrativo avevano fatto crescere le necessit finanziarie; - tassazione: non tiene conto dei raccolti, ma considera fattori fissi (estensione e qualit delle terre, quantit di bestiame e di manodopera); - chi non viveva di agricoltura viene inquadrato in corporazioni ereditarie; - creati funzionari incaricati di calcolare il lammontare delle somme dovute dai contribuenti delle comunit locali; - il calcolo avveniva ogni 5 e poi ogni 15 anni; - lammontare dovuto restava quindi fisso indipendentemente da fattori come pestilenze, carestie, cattivo raccolto, ecc - inoltre, proprio perch il calcolo delle imposte avviene ad intervalli di tempo molto distanti, si inizia a legare gli uomini al loro luogo di lavoro e a pretendere che i figli esercitino lo stesso mestiere dei padri; - i contadini si trasformeranno da liberi coloni (legati da un contratto) a servi delle gleba: si riduce la differenza tra coloni liberi e schiavi; - le conseguenze si estenderanno fino al Medioevo e al mondo feudale.

Declino della vita cittadina e nuovo ruolo dei grandi latifondi


- la raccolta dei pagamenti grava sulle classi dirigenti locali, che devono provvedere di tasca propria; - le classi dirigenti cittadine, strette tra le richieste delle autorit centrali e i mancati pagamenti di molti, entrano in crisi; - la carica di curiale non pi un onore, ma un obbligo; - levergetismo entra definitivamente in crisi; - i contadini si pongono sotto la protezione dei latifondisti a causa del peso della tassazione, il che permetteva di evitare anche larruolamento forzato; - loppressione fiscale porta anche allindifferenza/odio nei confronti dellImpero;

- il declino della vita cittadina d sempre pi peso ai grandi latifondisti.

Politica monetaria
- Diocleziano cerca di ridare valore alla moneta dargento; - aumenta la quantit di metallo prezioso nelle nuove emissioni, ma la nuova moneta scompare presto dal mercato perch si preferisce conservarla; - per contenere linflazione stabilisce con lEditto sui prezzi (301) i prezzi massimi delle merci; - alcuni prodotti scompaiono dal mercato e diventano merce di contrabbando, in cui a causa delle speculazioni avevano prezzi ancora pi alti; - leditto allora viene ritirato.

Persecuzione anticristiana
- scopo: consolidare lunit dello Stato; - combatte ogni manifestazione religiosa che contrastasse con il suo progetto; - la divinizzazione serviva a rafforzare lautorit imperiale, ma viene rifiutata dai cristiani; - nel 303 viene avviata la persecuzione: i cristiani erano esclusi dalle cariche pubbliche e limpossibilit di tutelare i propri interessi in sede legale, chiese distrutte, riti proibiti, clero imprigionato; - la persecuzione fall ed ebbe fine nel 306 in Occidente e nel 311 in Oriente.

Ritiro dal potere


- nel 305, dopo ventanni di regno si ritira dal potere, insieme a Massimiano; - si ritira a vita privata nel suo palazzo a Dalmazio, dove vive isolato, rifiutando ogni coinvolgimento nelle lotte per la successione.

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