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1984 George Orwell

Recensione L'ho finito di leggere da qualche giorno, ma non ho ancora avuto tempo di recensirlo. Forse stato un bene cos, perch la digestione non mi risultata facile... Premetto che il libro mi piaciuto tantissimo e, a parte i primi capitoli che mi sono sembrati un po' lenti, non vedevo l'ora di sapere come andava a finire. Mi ha colpito incredibilmente come le visioni distopiche, scritte da Orwell negli anni '20 (anche se il libro stato pubblicato solo alla fine degli anni '40) rispecchino in maniera incredibile la realt attuale. Mentre leggevo, mi chiedevo: ma magari proprio questo che sta succedendo? Mi spiego meglio. Il mondo descritto da Orwell diviso in tre blocchi, o super-stati: l'Oceania (che non quella che adesso chiamiamo "Oceania"), dove vive il protagonista, l'Eurasia e l'Estasia. Questi stati sono perennemente in guerra tra di loro e l'Oceania per un periodo alleata con uno stato, per un certo tempo con un altro. Fin qui nulla di strano, se non fosse che ci implica una determinata politica, gestita fin nei dettagli pi minimi particolari dal partito del "Gran Fratello" (s, proprio lui!), con la creazione di una societ in cui i sentimenti vengono banditi e in cui l'unica religione ammessa quella per il Gran Fratello, considerato alla stregua di Dio stesso, eterno ed infallibile. Poich gli abitanti dell'Oceania devono aderire in modo assoluto al partito, questo ha adottato la strategia di falsificare la realt per ottenere i suoi scopi: solo il partito e il Gran Fratello non sbagliano mai. Cos, nonostante le alleanze cambino circa ogni 4 anni, si deve far credere che se putacaso al momento di turno l'Eurasia, sempre stato alleato dell'Eurasia e l'Estasia invece sempre stato il nemico. Anche se questo va contro il senso comune, il partito riesce comunque a darla a bere alla popolazione, attraverso il lavoro certosino svolto dal Partito della Verit, di cui fa parte il protagonista del libro, Winston, che addetto alla modifica, a posteriori, di tutti i giornali che potrebbero minare l'idea di infallibilit del partito. Anche tutti gli altri documenti sono sottoposti a questo tipo di censura, compresi i libri della letteratura classica! A questo punto viene da pensare a quale sia il ruolo dei media, nella societ orwelliana e, soprattutto nella nostra societ attuale: sono davvero i messaggeri di verit inconfutabili o sono strumenti mossi in un certo modo al solo scopo di farci credere qualcosa che non esiste? Illuminante quello che risponde O'Brien durante l'interrogatorio a Winston: Noi controlliamo la materia perch controlliamo lo spirito. La realt sta dentro il cranio.... Non c' nulla che noi non possiamo fare. Invisibilit... levitazione... tutto! Io potrei librarmi su questo pavimento come una bolla di sapone, se lo volessi. Ma ancora pi illuminante la riflessione successiva di Winston: Se egli crede davvero di sollevarsi dal pavimento, e io, nello stesso tempo, credo di vedere che lo fa, allora la cosa succede. Dunque cos che funziona? questo il potere dei media? Quello di farci credere ci che altri vogliono che noi crediamo? Le citazioni, tratte dal libro, esprimono in modo chiaro ed inequivocabile quanto sia fragile e malleabile la mente umana. Pi inquietanti ancora sono altre riflessioni che traspaiono qua e l nel romanzo: i concetti non sono espressi chiaramente, ma fatti di mezze parole e di frasi che sembrano buttate l. Mi riferisco allo stato permanente di guerra in cui tenuta la popolazione dell'Oceania, in particolare della Londra in cui vive Winston. Di quando in quando, nei quartieri dei prolet (la fascia pi bassa della popolazione, considerata alla stregua di animali da soma), cadono dei razzi che distruggono abitazioni e uccidono persone. Il dubbio si insinua nella mente di Winston e anche nella nostra: chi ci dice che i razzi li abbia buttati davvero l'Eurasia o l'Estasia o che invece non si tratti di una manovra del partito, per mantenere la popolazione (prolet e non) in uno stato di continuo terrore e precariet, in modo da rafforzare se stesso? Sembra quasi di leggere un passaggio delle attuali teorie complottiste! Tanto pi che tutti i contatti con le popolazioni non appartenenti all'Oceania sono filtrati e strumentalizzati in modo da sviluppare l'avversione contro di loro: tutto quello che sanno dell'estero quello che abilmente comunicano i media.

Ci sono poi altri punti in cui le similitudini con la societ attuale sono altrettanto evidenti, ma preferisco non dilungarmi troppo, anche per lasciarvi il piacere di scoprirli da soli. Di certo, superficialmente possibile leggere una critica dell'autore nei confronti del comunismo. Ma, alla luce dei tempi moderni, mi sembra riduttivo ridurre il libro a questo. Forse Orwell riuscito a vedere pi lontano di noi? Dopotutto non sarebbe cos strano, visto che molti altri libri di fantascienza si sono rivelati profetici. Nonostante il tema sia abbastanza pesante (un macigno, soprattutto nei tempi attuali), la lettura piacevole e leggera, prevedendo anche degli sprazzi romantici garantiti dalla storia d'amore tra il protagonista e Julia, con cui nasce una complicit non solo affettiva, ma anche oppositiva nei confronti del partito. La loro storia d'amore riflette la societ stessa in ci si inserisce: nonostante la forza e la determinazione di entrambi, soccombe al partito e al Gran Fratello. Ma in fin dei conti, chi riuscirebbe a resistergli? Il mondo presentato da Orwell si sporto ormai troppo, fino ad arrivare ad un punto di non ritorno. Succeder anche a noi?

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