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2 COMMA 20/ BL 662/96 - ROMA ISSN 0025-2158

ANNO XLII . N. 162 . DOMENICA 8 LUGLIO 2012

EURO 1,50

LA POLITICA DOPO GENOVA


Mauro Palma ccountability parola inglese di non semplice traduzione in italiano: per lo meno in tutte le modulazioni di significato che essa originariamente esprime. Indica la responsabilit di ci che si fatto, il risponderne, il darne compiuta spiegazione, lassumere le conseguenze dei propri comportamenti. La mancanza di questa traduzione indica metaforicamente le mancanze che registriamo dopo la benvenuta sentenza della Corte di Cassazione sui fatti della Diaz. La responsabilit di chi agisce in funzione pubblica non si limita, infatti, alla sfera penale, include anche altri ambiti: amministrativo, politico, culturale. Sul piano della responsabilit amministrativa, le tardive decisioni del capo della polizia non sanano la ferita inferta dalla promozione discrezionale, non certo automatica di coloro su cui gravava il sospetto di responsabilit per unazione cos grave da definirsi come tortura. Una promozione avvenuta mentre costoro erano prima indagati e poi sotto processo, cos inviando un messaggio di irrilevanza dei loro comportamenti e di sostanziale impunit agli agenti di polizia che sotto di essi operavano. Sul piano della responsabilit penale le forze di polizia, istituzionalmente deputate al cooperare alle indagini dei reati e allindividuazione dei responsabili, hanno fatto di tutto perch lidentit degli autori materiali della mattanza venissero tenuti al riparo dalla possibile identificazione e oggi resta lamaro di una situazione in cui a fatti accertati non corrispondono autori direttamente individuati. Ma sul piano politico che lassenza di accountability mostra tutte le sue evidenze: le forze dellordine, ai vari livelli, non hanno agito in proprio, secondo proprie derive comportamentali. Perch soprattutto quando alla responsabilit materiale si aggiunge quella della falsificazione per coprire gli eventi, che diviene chiara la responsabilit di disegno e di copertura di chi ha la responsabilit dellesercizio della forza in un Paese: cio degli attori politici e dei massimi vertici dei corpi impiegati, del ministro dellinterno, del ministro della giustizia, del capo della polizia e dellamministrazione penitenziaria, delle massime autorit istituzionali. Solo con questa copertura se non con questo diretto avallo i vari funzionari si sentono autorizzati a impartire ordini, a consentire, a falsificare. Su tutto ci la ferita ancora aperta e le pur apprezzate scuse non possono chiedere di chiudere la partita. Al contrario la aprono. Proprio questa carenza apre al tema pi ampio della dimensione culturale delle forze dellordine: Genova non stata seguita da segnali di controtendenza, dalla percezione di un mai pi implicitamente inviato come messaggio agli operatori di polizia. CONTINUA |PAGINA 2

N sani n salvi
Sulla sanit si rischia il bis degli esodati. Bersani ferma il governo sui 18mila posti letto da tagliare. Cgil e Confindustria vanno a braccetto: No alla macelleria sociale. Il bosone non basta, colpito dai tagli anche lIstituto nazionale di fisica nucleare. Le manovre non salvano lItalia e leconomia peggiora. Domani il vertice Ecofin PAGINA 3

IL FATEBENEFRATELLI DI ROMA /FOTO PAOLO POCE - EMBLEMA

G8 GENOVA | PAGINA 2

DIRITTO ALLA SALUTE | PAGINA 3

BASSA FINANZA | PAGINA 6

Diaz e non solo: 29 poliziotti condannati in via definitiva per le violenze del 2001 sono tutti ancora in servizio
ALESSANDRA FAVA

Parla Ignazio Marino (Pd): La scure senza la verifica il ritorno dei tagli lineari. Il decreto cos io non lo voto
DANIELA PREZIOSI

A Londra lo scandalo Barclays travolge tutto e tutti. E in Italia le banche in crisi pensano solo ai licenziamenti
RICCARDO CHIARI, GIUSEPPE ACCONCIA

VOI SIETE QUI

PRESIDENZIALI IN MESSICO | PAGINA 4

Abbattiamo gli statali con gli F35


on vero che il governo Monti non ne azzecca una. Anzi, se ci pensate, chiamare "spending review" dei ferocissimi tagli unidea geniale. Tipo chiamare "delete wedding" un sanguinoso divorzio, oppure "leg reducing" lamputazione di una gamba. dunque lecito tirare un sospiro di sollievo nellapprendere che spariranno 18.000 posti letto negli ospedali, ma che in compenso compariranno 90 cacciabombardieri Strike Fighter F-35 che costano una dozzina di miliardi. Non fate quella faccia e non fatevi prendere dalla demagogia. Amici, sveglia! Quegli aerei ci servono come il pane, e sapete perch? Perch abbiamo speso una fortuna per costruirci una nuova portaerei, la Cavour, che per ha il ponte un po

Alessandro Robecchi corto. Quindi ci servono aerei che decollano in poco spazio, anche se sono cari, e i vecchi catorci a decollo verticale non vanno pi di moda. La Cavour in navigazione ci costa 200.000 euro al giorno, e sono soldi buttati se sopra non ci mettiamo aerei adatti. Tecnicamente come spendere un sacco di soldi per comprare un ferro da stiro e poi scoprire che pu stirare solo camicie di cachemire purissimo. O butti il ferro bestemmiando come un carrettiere, o cominci a investire in camicie pi di Briatore. Dunque spenderemo 12 miliardi in aerei da bombardamento per non avere il senso di colpa di spendere 200 mila euro al giorno per niente. Avessimo investi-

EX

di Alberto Piccinini

La guardia stanca
Singoli episodi di violenza, mai giustificati, possono comunque essere attribuiti ai prolungati turni di servizio.

(Francesco Colucci, ex questore di Genova, 28 agosto 2001)

to di pi in psichiatri per generali, ministri e lobby degli armamenti non saremmo a questo punto. Ma ora che la cosa fatta conviene ottimizzare. Come potremmo usare 90 cacciabombardieri fighissimi e supertecnologici in modo produttivo e addirittura proficuo nellattuazione della spending review? Magari facendogli bombardare, incenerendolo allistante, un lavoratore statale su dieci e abbattendo con i razzi intelligenti a ricerca termica un miliardo allanno del fondo sanitario nazionale. Chiss, forse passando a volo radente sulle spese dei comuni si potranno tagliare servizi ai cittadini per 7,2 miliardi, il che equivale a fare il pieno di carburante alla portaerei Cavour per una decina danni. Niente male, no?

Il voto in cambio di buoni pasto. Amlo incalza Pea Nieto


Il riconteggio parziale delle schede conferma la vittoria del candidato del Pri, ma esplode lo scandalo delle schede "omaggio". Ed solo la punta delliceberg

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il manifesto

DOMENICA 8 LUGLIO 2012

POLITICA
LEX CAPO DELLA POLIZIA E ATTUALE SOTTOSEGRETARIO AI SERVIZI GIANNI DE GENNARO /FOTO EMBLEMA

CARABINIERI

SANTA SEDE Nessun taglio ai 5mila dipendenti

Ganzer va in pensione Parente capo del Ros


Dopo i servizi di sicurezza della polizia, cambio al vertice anche al Ros dei carabinieri. Il generale Mario Parente il nuovo comandante del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dellArma. Parente subentra al generale Giampaolo Ganzer, che dopo dieci anni al vertice lascia il servizio per raggiunti limiti det. Nato a Roma il 16 marzo 1958, Parente ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella e lAccademia Militare di Modena. Laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche, ha ricoperto incarichi di comando a Roma, Genova, Bologna e Palermo, dove sin dagli anni 80 ha condotto importanti operazioni antimafia collaborando con Giovanni Falcone. Attualmente era il vicecapo operativo del Ros.

A San Pietro niente crisi casse vaticane in salute


un risultato positivo di 7 milioni. Inferiore al +30 del 2010, ma in tempi di crisi lo stato del papa pu riteneriente spending rewiew in si pi che soddisfatto. Vaticano. I conti del papa, Anche perch ingenti iniezioni nonostante qualche scivodi liquidit arrivano da altre parti: lone causato da investimenti finanlo Ior ha versato al papa 49 milioni ziari infelici, godono di ottima salua sostegno del suo ministero apote. Inoltre lo Ior, bench assediato stolico; le diocesi del mondo handa corvi, magistrati e funzionari no versato 26 milioni per il manteeuropei, si rivela sempre ricco e genimento della Curia romana; e neroso, e fedeli e diocesi di mezzo lObolo di San Pietro le offerte dei mondo provvedono a non lasciare fedeli al pontefice per le necessit mai vuote le casse di della Chiesa univerDallo Ior 49 Oltretevere. sale e per le opere di Non a caso, dalla carit ha fruttato milioni al papa. santa Sede si espriquasi 57 milioni di Greg Burke (Fox) euro. me soddisfazione per la situazione ecoQualche segnale dellOpus Dei nomica. Compare di insofferenza si in il nuovo anche qualche invitravede, ma sembrato al contenimento no gocce nelloceaspin doctor delle spese, ma pano, come quello di dre Lombardi, direttore della sala don Vitaliano Della Sala, amministampa vaticana, rassicura: nessustratore parrocchiale a Mercogliano dei quasi 5mila dipendenti del no: Dopo le recenti notizie riguarVaticano sar tagliato o finir esodanti il Vaticano che, tra laltro, sodato. no una ulteriore prova dellopaca I bilanci del Vaticano del 2011 sogestione della sua banca e delle sue no stati resi noti gioved sera al terfinanze, penso sia un dovere cristiamine della riunione del Consiglio no dare un segnale forte perch si dei cardinali per lo studio dei prometta mano subito ad una riforma blemi organizzativi ed economici seria dello Ior e della Curia, ha detpresieduto da Tarcisio Bertone. to il prete pochi giorni fa, alla vigiLa santa Sede, cio il governo lia della raccolta dei fondi per centrale della Chiesa cattolica monlObolo del 2012. Celebreremo la diale che comprende tutti gli orgaGiornata della carit devolvendo le nismi della Curia, lAmministrazioofferte raccolte durante le messe al ne del patrimonio della santa Sede Fondo di solidariet per le famiglie e i mezzi di comunicazione ha rein difficolt economica, da poco gistrato entrate per poco meno di istituito a Mercogliano. 249 milioni di euro ed uscite per Se le finanze stanno bene, altretquasi 264 milioni, con un saldo netanto non si pu dire della situaziogativo di 14 milioni e 890mila euro ne politica vaticana. Nonostante le (lo scorso anno invece cera stato rassicurazioni di Ratzinger che un utile di quasi 10 milioni). prima di partire per Castel GandolLe spese pi ingenti sono state fo ha pubblicamente confermato, quelle relative agli stipendi dei diin ossequio al galateo, la fiducia a pendenti e ai mezzi di comunicaBertone il futuro del segretario di zione, Osservatore Romano e Radio Stato, al centro del Vaticanleaks, paVaticana. In attivo invece il Ctv il re segnato: a dicembre compir 78 Centro televisivo vaticano che rianni (3 in pi del pensionamento prende in esclusiva le immagini del canonico) e probabilmente intorpapa e degli eventi in Vaticano e le no a quella data lascer lincarico. vende alle tv di tutto il mondo e la Ratzinger ha gi avviato delle conLibreria editrice vaticana (Lev), prosultazioni informali con alcuni carprietaria dei diritti dautore sui didinali (fra cui Ruini, principale avscorsi e gli scritti di Ratzinger, dei versario di Bertone), per preparare papi dellultimo cinquantennio e la successione. dei vari dicasteri. E intanto ha scelto un consulenAd incidere sul disavanzo, spiete per la comunicazione il corrigano i cardinali, anche landamenspondente da Roma di Fox news, to negativo dei mercati finanziari Greg Burke, dellOpus Dei, come mondiali: ovvero operazioni sui era Navarro Valls ai tempi di Wojtymercati azionari e monetari finite la da affiancare a Bertone, per evimale. tare le fughe di notizie e il caos meAffari decisamente migliori per il diatico delle scorse settimane. Governatorato della Citt del VatiDopo lestate verr nominato ancano, lorgano a cui il papa che riche il successore di Gotti Tedeschi mane il sovrano assoluto ha affialla presidenza dello Ior. E a giorni dato il potere esecutivo e la gestioarriver il responso degli ispettori ne del territorio: lattivo di quasi di Strasburgo di Moneyval che do22 milioni, grazie soprattutto ai muvranno decidere se inserire o no lo sei vaticani, che hanno incassato 9 il Vaticano (e lo Ior) nella white list degli Stati giudicati affidabili in temilioni in pi del 2010. ma di riciclaggio. Complessivamente, quindi, c Luca Kocci
CITT DEL VATICANO

G8 2001 Diaz e non solo. Negli altri processi mai rimossi i condannati in via definitiva

29 agenti violenti in servizio


Alessandra Fava
GENOVA

e dichiarazioni del ministro dellinterno Anna Maria Cancellieri, le scuse undici anni dopo i fatti del capo della polizia Antonio Manganelli, il pensionamento del capo del dipartimento analisi dellAisi Giovanni Luperi e la sostituzione di Francesco Gratteri alla direzione centrale anti-crimine e del capo dello Sco Gilberto Caldarozzi, limminente rimozione degli altri dirigenti firmatari dei verbali falsi dopo loperazione alla scuola, fra cui il capo della squadra mobile de lAquila Fabio Ciccimarra (almeno stando alle dichiarazioni che ha rilasciato al Tirreno), potrebbero far pensare a unimmediata applicazione delle pene previste dopo la condanna in Cassazione dei poliziotti presenti alla Diaz nel 2001. Guardando per al passato c da dubitare che le sospensioni dagli incarichi pubblici vengano effettivamente applicate a tutti i condannati e che siano irrevocabili. Che cosa succeder di preciso non lo sanno gli avvocati delle parti offese e neppure quelli dei poliziotti. Ad esempio Silvio Romanelli, legale di Canterini e degli uomini del VII nucleo, spiega di non aver idea delle sospensioni o di quanto contribuiranno ai risarcimenti i suoi assistiti, perch sono questioni disciplinari che riguardano il Viminale. Allindomani del G8 si ripet da pi parti che solo a condanne definitive si poteva pensare a un ritiro definitivo di determinati poliziotti. Ma questo della Diaz non lunico processo terminato con la Cassazione. Per gli arresti dei manifestanti in piazza Manin che, come venne provato a processo, erano stati fatti accusando falsamente di resistenza dei manifestanti spagnoli, furono condannati a quattro anni di carcere quattro poliziotti il 19 dicembre 2011. Sono stati sospesi dal servizio per sei mesi e sono ancora affidati ai servi-

zi sociali, ma non risulta si siano dimessi. Un altro processo, quello per il calcio al ragazzo minorenne di Ostia, avvenuto non lontano dalla questura ad opera di un gruppo di funzionari della polizia genovese, fra cui lallora vicecapo della Digos Alessandro Perugini, fin con altre cinque condanne definitive, con pene tra un anno e mezzo e otto mesi (sospese) per falso, calunnia e arresto illegale. Gli imputati non fecero ricorso in Cassazione, forse perch il Viminale voleva evitare una pericolosa condanna in ultimo grado per falso, con la Diaz ancora in ballo. Perci divenne definitiva la condanna in appello. In quel caso non cera la pena accessoria della sospensione dagli incarichi, i poliziotti pagarono una piccola pena pecuniaria e sono rimasti ai loro posti visto che Perugini continua ad essere vicequestore ad Alessandria. Il processo per le violenze avvenute a Bolzaneto deve ancora andare in Cassazione e cos inizier in autunno il processo di primo grado per le dichiarazioni false dellallora questore di Genova Francesco Colucci, che durante il processo Diaz disse di aver nominato responsabile delloperazione Murgolo, oltre a dichiarare di avere mandato lui stesso il portavoce del Viminale Sgalla alla scuola Diaz, correggendo la dichiarazione resa prima che Sgalla era stato mandato dal capo della polizia De Gennaro. Questione non di lana caprina, visto che nelle intercettazioni con pi interlocutori Colucci dice di aver cambiato la versione come diceva il capo. Ma, come sappiamo, in Cassazione De Gennaro e lallora capo della Digos genovese Spartaco Mortola sono usciti innocenti. Poi ci sono altri piccoli strascichi: un dirigente della mobile di Bologna, Luca Cinti, accusato di falsa testimonianza al processo per i fatti di Manin e perci stato rinviato a giudizio. A ottobre si aprir il processo. Poi ci sono Ledoti e Stranieri, i due dei reparti

mobile alla Diaz accusati di falsa testimonianza per le accuse mosse a un manifestante arrestato venerd 20 luglio 2001: anche in questo caso il primo grado si apre con lautunno. Infine deve andare in Cassazione un processo contro lallora capo del VII nucleo Vincenzo Canterini, condannato per falso in Cassazione al processo Diaz per una violenza privata: il gas cs spruzzato in faccio a un paio di manifestanti in corso Torino. In undici anni abbiamo assistito a sedici condannati per falso e calunnia per i fatti della Diaz (le calunnie erano gi prescritte in appello) dice uno dei legali delle parti offese al processo Diaz, Emanuele Tambuscio - per falso e calunnia ci sono altri quattro poliziotti condannati in via definitiva a Manin, pi altri cinque compreso Perugini in via Barabino, altri quattro poliziotti denunciati per falsa testimonianza al processo dei 25. Mi pare un numero preoccupante. Tra i processi ancora pendenti c anche quello contro i dieci manifestanti accusati di devastazione e saccheggio: la sentenza di Cassazione attesa per venerd prossimo. Premesso che con la sentenza Diaz la magistratura ha dimostrato tra tanti problemi di essere l unico pezzo di stato che funziona, c unevidente sproporzione fra le pene commenta ancora Tambuscio - Alla Diaz nessuno paga col carcere e dallaltra prendono dai dieci ai quindici anni per danneggiamenti. Quindi in Italia c da concludere che se spacco le teste prendo tre anni, se spacco una vetrina ne prendo quindici.

DALLA PRIMA
Mauro Palma
Al contrario la cronaca stata costellata da episodi, meno sistematici ma non per questo meno gravi, di pestaggi, di tentativi di ritorsione verso la vittima accusata di falso se non tramutata da aggredito ad aggressore, di tentativi di copertura e nessuna collaborazione con chi provava ad indagare sui singoli episodi. Non necessario riportare la lista dei cognomi ben noti ai lettori che hanno costituito casi sempre visti, quando emersi, come eccezioni comportamentali di singoli. Tutti casi che solo la pervicace azione di parenti il nostro sembra essere un paese centrato sulla famiglia, anche in questo (sic!) hanno portato ad esito diverso dalloblio e larchiviazione. Tutti casi in cui hanno operato diversi corpi, dalla polizia di stato , ai carabinieri, alla polizia penitenziaria; e ci rende ancora pi preoccupante la dimensione culturale di chi ha la responsabilit dellesercizio di privare della libert una persona. Le scuse che questo paese avrebbe voluto erano, quindi, quelle di un voltar pagina culturale che invece negli undici anni che ci separano da quel luglio non c stato. Il caso ha voluto che proprio in questa settimana fosse in Italia per monitorare la situazione il Commissario europeo per i diritti umani: ha avuto incontri con varie autorit e ha avuto modo di capire dal vivo perch in Italia non ci sia ancora un reato di tortura e perch tanti procedimenti di questo tipo sono contro ignoti e destinati a rapida archiviazione o prescrizione. * Ex presidente del Comitato contro la tortura del Consiglio dEuropa

CGIL Nel faccia a faccia con Squinzi (Confindustria) critiche a Monti

Camusso esclude sciopero generale Per ora non ci sono le condizioni


ROMA

DOPO LA SENTENZA DIAZ

RIFORME

Assemblea ad Alessandria con Maurizio Landini


Nemmeno Minosse ferma la mobilitazione contro la riforma del mercato del lavoro e la cancellazione dellart. 18. Le scelte della Fiat mettono in discussione il contratto e la dignit delle persone. Allo stesso modo governo e Confindustria vogliono manomettere larticolo 18. Un attacco inaccettabile. Il modo per uscire dalla crisi estendere diritti a chi non li ha, ridurre la precariet, avviare un piano straordinario di investimenti per lavoro e occupazione. Viceversa, la scelta di non attuare un freno legislativo alla precariet, significa che si vuol far pagare la crisi ai soliti noti: giovani, disoccupati e pensionati, per finanziare le banche. La Cgil, lobiettivo, deve dispiegare a livello nazionale e provinciale iniziative e pratiche coerenti per contrastare queste scelte. Marted 10, ad Alessandria, in Via Cavour 27, l'area programmatica La Cgil che Vogliamo organizza unassemblea pubblica con la presenza del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.

Assessore del Pdl insulta Vendola su twitter


Sei un buffone, le tue dichiarazioni sulla sentenza Diaz sono roba da circo equestre. Sei un pagliaccio. Nichi Vendola abituato agli insulti via twitter (del resto con oltre 210mila follower non una novit). Stavolta per lautore del battibecco non uno sconosciuto qualsiasi ma Giorgio Silli, giovane assessore del Pdl (classe 1977) al comune di Prato. Imprenditore e coordinatore locale del partito di Berlusconi nella citt toscana, Silli era fino a pochi mesi fa consulente ministeriale di Giancarlo Galan ai Beni e alle attivit culturali. I tweet di Vendola sulla Diaz che hanno scandalizzato Silli erano cose cos: La sentenza per me, lo dico con viva emozione, un raggio di verit e giustizia che illumina una pagina buia della storia italiana.

i quello che ha detto la signora Susanna Camusso condivido praticamente tutto. Sono daccordo con lei al cento per cento. La loda troppo, e la inguaia, il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi alla segretaria della Cgil. Ma laria che tira quella del minuetto, al primo faccia a faccia fra i due avversari - in senso istituzionale, per lo meno - a Serravalle Pistoiese, dove si svolge la tradizionale festa Cgil Incontri. andata talmente bene che c chi scherzando lha definito il patto di Serravale. Scherzando fino a un certo punto. Squinzi si schierato contro il voto anticipato, di tutto abbiamo bisogno fuorch di ulteriori traumi, come se le urne fossero un guaio e non un esercizio di democrazia. Ma poi tutto miele per la leader sindacal: Ci vorrebbe pi concertazione ma concertazione non vuol dire diritto di veto. In questo momento storico fondamentale la concertazione. Servono tutte le parti sociali intorno ad un tavolo, io personalmente auspico sempre il dialogo, un dialogo costante e continuo, non solo momenti di scontro. Lei aveva appena detto: Il governo

non ha neanche provato a trovare soluzioni condivise nelle scelte di politica economica. Una scelta miope e supponente. Non una trattativa, meno male, perch i due sono quasi daccordo anche sul giudizio sul governo Monti: sei meno meno per lui, assolutamente insufficiente per lei. Camusso registra con favore i numerosi punti di convergenza: Mi hanno fatto piacere le parole di Squinzi sulla patrimoniale. Che non sono un gran ch, aveva detto: Se non tocca le imprese, mi sta anche bene. Bellincontro, unoccasione per confrontarsi sulle rispettive posizioni, ha tubato lui. Applausi. Lunico momento in cui si raffreddata laria quando Squinzi ha avuto lagio di dichiararsi perplesso sui blitz della guardia di finanza a Cortina o Portofino. Le convergenze sono cos esibite che Massimo Giannini, il vicedirettore di Repubblica, che celebra il rito, fa una battuta finale: Siete praticamente daccordo su tutto, ora mi aspetto che quando ci sar il prossimo sciopero generale Squinzi sia in piazza con i sindacati. Sorrisi, strette di mano, foto. Tanto per ora di sciopero generale in Cgil non se ne parla proprio. Dice lei: A luglio non ci sono le condizioni per lo sciopero generale, ma probabilmente per una grande iniziativa sulla sanit. d.d.

DOMENICA 8 LUGLIO 2012

il manifesto

pagina 3

N SANI N SALVI
SANIT Ignazio Marino (Pd): un decreto che toglie senza valutare nel merito pericoloso IL COMMENTO SPENDING REVIEW

Cos sono nuovi tagli lineari


Daniela Preziosi artiamo da una presa datto: il governo in questo momento fa una ricerca disperata soldi da recuperare subito. E non attraverso una programmazione che, evidente, richiede tempo . Ma anche accettando questo principio, questa spending review fa temere il peggio: il ritorno dei tagli lineari. Perch, senatore Ignazio Marino? Fra i 15 paesi dellEuropa continentale, siamo il penultimo per spesa sanitaria complessiva. LOms calcola che lItalia spende 3027 dollari lanno per persona, la Germania 4129, la Francia 3934. Dietro di noi c solo Portogallo. Ora dobbiamo dirci una cosa: consideriamo il servizio sanitario pubblico un punto fondamentale per la vita e luguaglianza delle persone, oppure pensiamo che tutto sia sacrificabile al debito pubblico, e a riparare i danni

Una manovra dura, altro che spending...


Roberto Romano comunicato del governo sulla spending review un pugno allo stomaco. Le misure adottate non sono una rivisitazione della spesa, ma una vera e propria manovra correttiva da 4,5 miliardi per 2012, 10,5 per il 2013 e 11 per il 2014. Misure di contenimento della spesa pubblica peraltro parziali. Siamo infatti in attesa di un altro provvedimento legato alle agevolazioni fiscali, che secondo l'ex ministro del tesoro valeva 20 miliardi. Il tutto senza evitare l'aumento dell'Iva, solo posticipato. Altri 4 mld di euro. La sanit sar colpita da un taglio aggregato di 13 mld di euro, non di meno le regioni e comuni. In altre parole, il governo nega che la minore crescita del pil non ha minacciato i conti pubblici, ma le misure adottate sono esattamente pari alle minori entrate che la riduzione del pil determiner. Se le previsioni di crescita erano negative tra il meno 2% e il meno 2,5%, con queste misure si riduce la domanda e, per questa via, determiner una ulteriore contrazione della crescita. Cos come il governo afferma che un euro di investimenti crea 3 euro di pil (scusate, ma la stupidit nella relazione tecnica del decreto sviluppo), se dovessimo adottare lo stesso de-moltiplicatore, il taglio della spesa della pubblica amministrazione - per forza di cose lineare - dovrebbe determinare una contrazione del pil di un ammontare identico a quello paventato dal decreto sviluppo. Ovviamente non utilizziamo questo metro di misura; i bocconiani riescono a far di tutto, ma l'andamento delle esportazioni, della domanda interna, degli investimenti, unitamente al taglio secco della spesa pubblica, con il taglio del 10% degli impiegati e meno 20% dei dirigenti, determiner una crescita del rapporto debito/pil ben oltre il 120%. Magari i bocconiani dovrebbero studiare Paolo Sylos Labini e Pasinetti. Sarebbero un po' meno stolti. Attenzione: questo provvedimento interessa le misure che riguardano il recupero del mancato gettito legato alla recessione. Non ci sono ancora le misure che dovrebbero essere adottate per implementare il patto euro plus e poi fiscal compact, cio delle misure pari a 1/20 del rapporto debito pil superiore al 60%. L'Europa si impegna per 120 mld di euro per la crescita, ma obbliga gli stati a misure che valgono il doppio delle risorse stanziate per la crescita. Questa crisi molto peggio di quella del '29. Krugman l'ha descritta efficacemente. Ma gli europei si meritavano dei dirigenti-tecnicipolitici cos scadenti? Ci sar un momento in cui la forza delle idee diventer pi forte degli interessi costituiti (Keynes)?

Il Pdl approva. Bersani: attenti a esodati bis


Ma.Gi. a valanga di proteste che si levata contro il decreto ammazza Italia non smuove il governo neanche di un millimetro. Ma non trova molte sponde neanche tra i partiti della sfilacciata maggioranza parlamentare che lo sostiene. E mentre il Pdl definisce le misure necessarie del decreto e lUdc di Casini ne va quasi quasi orgoglioso, il Pd altolocato naviga come sempre in mezzo al guado, non sa che pesci prendere. Pierluigi Bersani ha impiegato ventiquattro ore prima di uscire allo scoperto. Lo ha fatto ieri - dopo la dura presa di posizione delle Regioni e dei sindacati, della Cgil in particolare, e delle altre categorie e enti colpiti dai 26 miliardi di tagli alla spesa pubblica - mandando a dire a Mario Monti che nel decreto ci sono s cose buone ma che per quanto riguarda i tagli rischia di ripetere la situazione caotica creata nei mesi scorsi dal ministro del lavoro Fornero sugli esodati. Quello che soprattutto non va - spiega il segretario del Pd - riguarda il taglio delle risorse agli enti locali, gi troppo indeboliti, e lintervento sulla sanit. Lerrore prima di tutto tecnico perch non c sufficiente comprensione di come funzioni nella realt il servizio sanitario nazionale. Bersani non minaccia barricate, ma rimprovera ai tecnici di Palazzo Chigi di aver azionato la mannaia a casaccio, senza conoscere la realt sociale dei fatti, rischiando di fare appunto il bis della vicenda degli esodati, con il risultato di avere pi confusione che risparmio. Da qui il suo invito a correggere il decreto, che arriver per in parlamento semi-blindato alla fine di questo mese: Siamo pronti a ragionare su altre soluzioni con il governo, le Regioni e in Parlamento - dice ancora Bersani - Ci auguriamo che tutte le forze politiche che vogliano impegnarsi costruttivamente su un tema cos delicato e che in particolare il Pdl sia disposto a occuparsi, oltre che della Rai, anche della salute degli italiani. Ma dal Pdl parlano unaltra lingua. Sono misure necessarie per evitare laumento dellIva dice Sandro Bondi annunciando il sostegno dei berlusconiani. Il nostro obiettivo - aggiunge lex ministro del welfare Maurizio Sacconi - ridurre la pressione fiscale. Appoggiamo la spending review, ma tiriamo la giacca al governo per sollecitarlo a una pi coraggiosa operazione di revisione della spesa. Il decreto sulla parte sanitaria insufficiente. Il Pdl vuole sostenere un percorso di rivisitazione del complesso della spesa pubblica che ripercorra alcuni interventi avviati dal precedente governo. A partire dal federalismo fiscale. Ma a Bersani arriva anche lo schiaffo di Casini, suo presunto alleato per il prossimo futuro: Lo spartiacque chiaro: chi si illude di sopravvivere, difendendo sprechi e corporazioni, e chi sceglie la seriet. Ci sono costi da pagare e forse voti da perdere. Confidiamo nellintelligenza degli italiani, taglia corto il leader dellUdc. Pronto a scendere in guerra invece Antonio Di Pietro, che non vede lora che il provvedimento arrivi in parlamento: Tra tutte le porcherie che questo governo ha fatto con tanta sobriet - dice il capo dellIdv - il decreto sulla spending review una delle peggiori. C una forte sproporzione tra i tagli che colpiscono davvero gli sprechi e che sono troppo pochi e i tagli che penalizzano le fasce sociali medie e basse, che invece sono massicci e drastici. Per questo lo contrasteremo ovunque: in parlamento, nelle piazze nei luoghi di lavoro. Saremo al fianco dei lavoratori se decideranno di scioperare per dire basta. Sulla stessa sponda, anche se fuori dal parlamento, il verde Angelo Bonelli perch cos si uccide un Paese e si demolisce lo stato sociale italiano.

O cambia o non lo voto. Se la crisi tanto grave da tagliare sulla salute, prima tocca agli F35
che la finanza ha determinato, quindi anche il diritto e la parit di accesso alle cure, come alla scuola e allo studio? La risposta del governo Monti a noi sembra scontata: sacrifici anche ai diritti costituzionali. Sulla sanit il governo propone tagli e indicatori numerici precisi - 3,7 posti letto per mille abitanti - ma poi non prevede un meccanismo di valutazione. grave: chi valuta quello che si fa? Nel 2009 ho presentato una proposta di legge per unagenzia di verifica dellefficienza del servizio sanitario nazionale. Senza una valutazione, ancora una volta ci troviamo di fronte a un taglio lineare: ovvero a una raccolta di soldi per la grave crisi economica. Ma se la situazione tanto grave che si taglia il servizio sanitario, perch non si sente mai parlare di riduzione dellacquisto di armamenti, come gli F35 da 15 miliardi di euro? Perch quellarea di spesa intoccabile? Considero Monti una persona seria, ma piuttosto che tagliare la sanit meglio ritirare le truppe dalle missioni di militari allestero. Ma in parlamento il Pd non chiede il ritiro delle truppe dallestero, anzi. Io non ce lho particolarmente con la difesa. Ma allultimo sopralluogo fatto in un pronto soccorso ho trovato una donna legata alla barella. Fra due mesi rischio di trovarne cinque, di persone, perch non ci saranno pi posti letto per pazienti acuti. Bisogna stare molto attenti. Dietro un letto per pazienti acuti in meno pu esserci una morte in pi. Tutto questo, in un settore gi funestato dalle manovre di Tremonti-Berlusconi. Le ultime manovre di Berlusconi, le due dellestate 2011, hanno portato a 17 miliardi di riduzione di investimento per i prossimi tre anni, di cui 6 miliardi tolti in beni e servizi, 2 recuperati con i ticket e 9 dal personale. In pi bisogna pensare che le regioni commissariate hanno un piano di rientro gi durissimo: se vanno in pensione tre chirurghi, tre anestesisti, tre neurologi e un ortopedico, lospedale pu assumere una sola figura. Non dico che non si debba puntare alla razionalizzazione della spesa. Ma se non c verifica, le misure del decreto indicano un percorso di taglio lineare. Ma nella sanit ci sono aree dove si pu razionalizzare la spesa? S. Ad esempio. Nel 2011 abbiamo avuto 400mila interventi chirurgici programmati. In un paese efficiente si entra in ospedale la mattina e si esce la sera. Da noi si fa un ricovero precedente che parte da un minimo di una notte in Friuli fino alle sei notti di alcuni ospedali della Calabria. Nel Lazio sono 2,5. E qui bisogna incidere: una notte in pi costa mille euro e non serve al malato. Con un calcolo al ribasso di due notti in meno a ricovero si risparmia un miliardo. Ma ci vuole un lavoro serio di revisione della spesa. Ma alla fine voterete il decreto, come sempre? Ho letto che intenzione del governo sottoporre il decreto in prima battuta al senato. Garantisco una lettura del testo parola per parola, avverbio per

/FOTO PAOLO POCE - EMBLEMA

avverbio. Cercher di introdurre un criterio di valutazione. Altrimenti, come ho fatto sullabolizione della peer review da parte del ministro Profumo, voto contro. Tornano dunque anche i tagli lineari: il governo Monti non sta esagerando con il rigore? Il rigore necessario. Ma non capisco perch certi capitoli, come gli armamenti, restano sempre fuori dallarea del rigore. E comunque fin qui di rigore non se n fatto: il decreto ministeriale per chiudere i punti nascita sotto i 500 parti lanno del 2001. Siamo al 2012 e non ancora attuato. Casini dice che confida sullintelligenza degli italiani per sopportare i tagli. Gli italiani sono intelligenti. Ma se Casini entra in un pronto soccorso vedr che hanno perso la pazienza. LUdc un partito a cui il Pd si avvicina a grandi passi. La sua area laica dentro il Pd apprezza? Contemporaneamente alla sua candidatura alle primarie, Bersani ha detto che favorevole a una legge sulle unioni omosessuali, al testamento biologico e allo ius soli per i bimbi nati in Italia. Se Casini daccordo, benissimo. Del resto non essere daccordo roba da leader del secolo scorso. Ai quali nessuno pi d retta.

RICERCA KO

Il bosone non basta, tagli pesanti a Infn e Cnr


Il bosone non basta. Nonostante il Cern e i complimenti di Napolitano, il governo ha usato la mano pesante anche con la ricerca e soprattutto con lIstituto nazionale di fisica nucleare. Il decreto sulla spending review (in teoria un esame selettivo degli sprechi a servizi invariati) toglie 30 milioni di euro in 3 anni allInfn. Esaminando lallegato 3 del decreto forbici su tutto. Al Cnr, il maggior ente pubblico di ricerca italiano i tagli per il 2012 sono del 1,23 per cento e del 3,28 per cento nel 2013. L'Agenzia spaziale italiana vede i suoi fondi ridotti dello 0,21 per cento per l'anno in corso e dello 0,56 per il prossimo anno. Nonostante lemergenza terremoti, l'Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, affronta un taglio dell'1,31 per cento nel 2012 e del e 3,59 nel 2013. Mentre all'Inaf, Istituto nazionale di astrofisica, andranno 389mila euro in meno nel 2012 e oltre un milione nel 2013. Oltre ai finanziamenti decurtati, tutti questi enti di ricerca dovranno anche tagliare il 10% del personale tecnico e amministrativo. un taglio di bilancio che ci impedir di continuare a essere protagonisti nel contesto internazionale,commenta amareggiato il presidente dell'Infn, Fernando Ferroni. Con conseguenze non difficili da prevedere: Distruggere l'eccellenza semplice, ricrearla sar un lavoro di molte generazioni. I tagli riguardano poi il Consorzio Area di Trieste (-740mila euro nel 2012 e -1,9 mln nel 2013), l'istituto di Alta Matematica (-40mila in 2012 e -128mila in 2013), l'Istituto di ricerca meteorologica Inrim (-330mila nel 2012 e -880mila nel 2013), l'Invalsi (-10mila nel 2012 e -29mila nel 2013), il Museo storico della Fisica (-70mila nel 2012 e -189mila nel 2013), la Stazione geologica Antonio Dohrn di Napoli (-251mila nel 2012 e -670mila nel 2013) e l'Istituto di Italiano di Studi Germanici (-20mila nel 2012 e -55mila nel 2013).

FUSIONE FREDDA Dopo il convegno con Scilipoti bufera sul presidente dellInrim Carpinteri

I truffatori della scienza parallela


a ricerca del moto perpetuo rappresenta il Santo Graal per chi vuole contribuire a risolvere i problemi energetici dellumanit. Gli addetti ai lavori ricevono annualmente decine di segnalazioni e idee per la soluzione al problema, tutte in violazione del principio di conservazione dellenergia o del secondo principio della termodinamica. Trattasi di una forma di ribellione creativa allestablishment scientifico, di per s innocua e portatrice di valori, se non positivi, almeno non-negativi. Il moto perpetuo solo un esempio, ma si possono evidenziare altri mille casi, classificabili come risultato del wishful thinking. Che bello sarebbe se potessimo avere movimento senza spreco di energia, se potessimo curare le malattie bevendo un bicchiere di acqua, se potessimo. Questo se potessimo il prodotto di menti libere, spesso senza adeguata preparazione scientifica sul piano metodologico. Il metodo scientifico prescrive la riproducibilit, la verificabilit, la peer review; parla di falsificabilit, di relativismo come valore fondante, di rappresentazioni della realt anzich di verit immanenti. I liberi pensato-

Giancarlo Ruocco ri para-scientifici si riconoscono dalle lacune metodologiche riscontrabili nelle loro opere. Nel marzo del 2014 ricorreranno 25 anni dalla scoperta della fusione fredda, che ha presto attraversato il mainstream scientifico per finire nei garage dei wishful thinker : che bello se ognuno di noi potesse produrre lenergia in casa, con una cella elettrolitica realizzata con poche centinaia di euro. Purtroppo gli esperimenti degli anni 90 del secolo scorso non danno risultati e queste attivit sono finite fra le ricerche di para-scienza condotte con le pi disparate declinazioni (dalle celle elettrolitiche classiche al prendere a martellate il granito, dagli idruri metallici ai gas ad alte pressioni). Anche questo capitolo potrebbe chiudersi con un sorriso. Ma cos non . La devastazione culturale prodotta nellultimo ventennio da politici a-culturati ha causato un grave vulnus alla normale operativit scientifica: i fondi per la ricerca, sempre meno gestiti dagli organismi preposti secondo i canoni progettuali classici, sono in parte passati a una gestione clientelare. Questo fenomeno ha generato nuove figure, non pi wishful thinker, ma profittatori e traffichini. in questo contesto che va letto il convegno tenutosi il 2 luglio presso la sala della Mercede della camera dal titolo apparentemente innocuo di Verso una rivoluzione energetica non inquinante, sponsorizzato da Domenico Scilipoti ma politically correct per la presenza della radicale Elisabetta Zamparutti e di Giulietto Chiesa. Lonorevole Scilipoti si recentemente distinto per un interrogazione parlamentare con cui chiedeva lapprofondimento dei risultati dellulteriore esperimento di fusione fredda condotto dallimprenditore Andrea Rossi che aveva coinvolto inizialmente lUniversit di Bologna e dal quale lo stesso Ateneo bolognese ha successivamente e risolutamente preso le distanze. Il fine del convegno, evidente a chi vuol vederlo, iniziare un percorso per il finanziamento della scienza parallela. Al convegno era assente lEnea, che di politica energetica si occupa, e lInfn, che di fisica nucleare si occupa, se non per

un suo dipendente. Ha partecipato invece Alberto Carpinteri, attuale presidente dellInrim (lIstituto di metrologia). Carpinteri, nominato presidente dellInrim dallex ministro Gelmini, ha annunciato il trasferimento della ricerca sul piezonucleare (trasmutazioni nucleari indotte dallenergia liberata nella frantumazione di rocce, le martellate sul granito in sintesi) nellistituto da lui diretto. Tale annuncio ha indignato la comunit scientifica, la quale ha prodotto un appello di oltre 1.000 firme, positivamente raccolto dal ministro Profumo, ed di venerd la notizia che circa l80% dei ricercatori dellInrim ha sottoscritto la richiesta di dimissioni del loro presidente. Nonostante la chiara posizione del ministro e della comunit scientifica, c ancora molto da fare. La scienza parallela sta muovendo i primi passi ed compito della politica sana e della comunit stessa preservare lautonomia e la dignit della ricerca scientifica, ineludibili per la rispettabilit del nostro paese nel mondo. * Direttore del Dipartimento di Fisica. Prorettore alla ricerca scientifica Sapienza Universit di Roma

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il manifesto

DOMENICA 8 LUGLIO 2012

INTERNAZIONALE
Gianni Proiettis dispetto delle felicitazioni di numerosi presidenti americani ed europei Giorgio Napolitano tra loro che si sono affrettati a congratularsi con il candidato del Pri Enrique Pea Nieto per la sua presunta vittoria, le elezioni messicane non sono affatto concluse, ma anzi sollevano dubbi e contestazioni sempre pi pesanti. Mentre il riconteggio della met dei voti non ha cambiato di molto il risultato annunciato fin dalla domenica - 38,21 % a Pea Nieto, 31,59% a Lpez Obrador - le prove di brogli e irregolarit sono cos tante che la coalizione di sinistra ha deciso di chiedere la nullit dellintero processo. Il caso delle schede magnetiche dei grandi magazzini Soriana, "omaggio" con cui il Pri ha comprato milioni di voti, solo la punta delliceberg di una gigantesca operazione di costruzione del consenso messa in moto da pi di cinque anni. Operazione doppiamente fraudolenta, visto che le schede prepagate di Soriana non contenevano neanche i mille pesos promessi (60 euro), ma solo cento e a volte addirittura niente. Gi da luned, le succursali della catena Soriana sono state prese dassalto da una folla che faceva acquisti da panico, non per qualche emergenza naturale ma perch era circolata la voce che i crediti delle schede sarebbero stati cancellati. Se si considera che questo "regalo" solo una minima parte degli enormi capitali sotterranei impiegati dal Partido Revolucionario Institucional per tornare al potere dopo dodici anni di assenza, non c da stupirsi che la coalizione di sinistra chieda, come suo diritto, lannullamento delle elezioni. Lpez Obrador, di fronte ai corrispondenti della stampa estera in una casa di campagna con i muri tappezzati di schede prepagate di Soriana, sostiene di avere sempre pi elementi per sostenere lipotesi che questa elezione presidenziale stata comprata da quelli che non vogliono un cambiamento nel paese. una

MESSICO Il riconteggio parziale delle schede conferma Pea Nieto presidente. Ma Amlo accusa

La vittoria dei buoni-pasto


messo dal Pri soldi e un cellulare ma non mantenuto. Frode nella frode insomma, in perfetto stile del Pri, se si considera che questo partito, nato nel 1929 per regolare la successione presidenziale, ha iscritto nel suo codice genetico corruzione, impunit e coercizione del consenso. Nel 1988, quando una scissione del Pri catalizz un ampio fronte di sinistra e candid lingegnere Cuauhtmoc Crdenas, il regime allora era ancora il partito-stato, la dittatura perfetta favor il suo candidato, Carlos Salinas de Gortari, tuttora fra i padroni del paese, con un sospettissimo black out del computo. Dopo quelle elezioni, palesemente truccate, si cre nel 1990 lInstituto Federal Electoral (Ife), "autonomo" dal governo centrale, sottraendo cos al ministero degli interni lorganizzazione, la valutazione e il verdetto delle elezioni. Ma nel 2006 il governo del Pan, il partito della destra clericale che aveva vinto per la prima volta la presidenza nel 2000 con Vicente Fox, approfittando della parzialit dellarbitro e della complicit del sindacato magisteriale, oper la frode nelle urne sottraendo voti al candidato delle sinistre Andrs Manuel Lpez Obrador (Amlo), che si presentava per la prima volta e perse per uno sparuto 0,56%. Questa volta la frode viene da pi lontano e comprende la costruzione di immagine del candidato del Pri da parte di Televisa, il consorzio mediatico pi grande dallAmerica latina, con contratti illegali per centinaia di milioni, luso di inchieste dopinione e sondaggi pagati per falsare la percezione dellelettorato cos come finanziamenti occulti che hanno decuplicato la spesa consentita per la campagna elettorale.

60 MORTI IERI IN SIRIA BOMBE E SCONTRI ARMATI, VITTIME ANCHE IN LIBANO Sarebbero 60 le persone morte ieri in Siria, a causa degli scontri e dei bombardamenti che hanno interessato le province di Aleppo e Deir Ezzor: 31 civili, 19 soldati e 10 tra ribelli e disertori. Lo afferma l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh, con sede in Gran bretagna), che fissa a oltre 16.500 le vittime provocate dalla guerra civile dal marzo 2011 a oggi. Ma ieri stato anche il giorno in cui il conflitto tornato a varcare la frontiera con il Libano, provocando la morte di tre donne (due secondo alcune fonti) e il ferimento di altre 9 persone nella regione di Wadi Khaled, dove risiedono molti siriani oppositori del regime di Assad e dove erano in corso scontri tra ribelli ed esercito siriano. Stato di massima allerta per le unit dell'esercito libanese nella zona. CATASTROFE IN RUSSIA IL NUBIFRAGIO FA STRAGE SULLE RIVE DEL MAR NERO Venti fortissimi, onde giganti, frane, smottamenti e case sommerse da un muro dacqua alto in alcuni punti 7 metri, all'improvviso, in piena notte. Sono almeno 100 i morti provocati dal violentissimo nubifragio che per giorni si abbattuto sulla sponda russa del Mar Nero. E il bilancio purtroppo pi che provvisorio. I cadaveri continuano ad affiorare dalle campagne invase dallacqua e ci sono timori per 7 mila bambini in vacanza nella cittadina balneare di Gelanzhik. Oltre che per il blocco del grande porto e terminale petrolifero di Novorossiirsk. Migliaia gli abitanti evacuati, trasporti interrotti, aerei ed elicotteri mobilitati per i soccorsi. Sulla regione di Krasnodar, un corridoio di pianura fra i monti del Caucaso e il Mar Nero, e in particolare sul distretto di

MANIFESTAZIONE DEL MOVIMENTO YO SOY 132 A MONTERREY CONTRO I BROGLI ELETTORALI/FOTO REUTERS

vergogna nazionale, hanno comprato milioni di voti. Ma stiamo lavorando per dimostrare con seriet e precisione quanti voti, dove e con quanti soldi stata fatta questa operazione immorale e fraudolenta. Quando gli stato chiesto se intende lanciare un movimento di protesta come quello che nel 2006 si oppose allelezione di Felipe Caldern occupando per 50 giorni il centro di Citt del Messico, Amlo ha risposto

negativamente. Per ora ci basta far valere larticolo 41 della Costituzione, che stipula la libert e la segretezza del voto. Pea Nieto un immorale, non si pu imporre lantidemocrazia nel paese, ha concluso. Per parte sua, Pea Nieto ha sfidato la coalizione di sinistra a presentare prove delle irregolarit registrate nella giornata elettorale di domenica scorsa. In un comunicato emesso dal suo team di campagna, si mi-

nimizza il cumulo di anomalie denunciate e si dichiara che alcune irregolarit possono evidentemente aver avuto luogo, ma sono isolate. A smentire latteggiamento di festa e sicumera ostentato dai dirigenti del Pri, decine di filmati visibili in Youtube mostrano inequivocabili operazioni di compera del voto, distribuzione di regali e perfino delle manifestazioni di protesta di gente che reclamava il pagamento pro-

LIBIA Il Cnt auspica una nuova costituzione islamista

TOKYO Il summit sullAfghanistan oggi ufficializza lentit degli aiuti

Al voto tra sharia, affari e guerra per bande


Geraldina Colotti roub, auspicando che nella nuova costituzione la legge islamica (la sharia) din un clima di forte tensione, la Libia venti la principale fonte legislativa e sensi recata ieri alle urne. I seggi sono za che questa decisione venga sottoporimasti aperti dalle 8 di mattina alle sta a referendum. 20, ma i risultati ha fatto sapere la ComPrivo di credibilit, contestato dalla missione elettorale - non si conosceranpiazza per mancanza di trasparenza e no prima di luned o marted. Gli iscritti messo in questione dalle organizzazioni a votare erano 2,7 milioni (l80% degli umanitarie che denunciano il moltipliaventi diritto). Si sono presentati 3.707 carsi delle pratiche di tortura sui detenucandidati per 72 circoscrizioni complessiti, il Cnt assicura che lavorer alla riconve. Per le candidature individuali sono ciliazione. Il paese per sempre pi stati previsti 120 posti, 80 per le liste dei frammentato, in preda alla guerra per partiti politici. bande e alle rivalit claniche. Venerd un Come in Tunisia e in Egitto, gli islamifunzionario della Commissione elettorasti sono i grandi favoriti: il Partito della le morto mentre trasportava materiale giustizia e della ricostruzione (Pgr), lala elettorale a bordo di un elicottero preso libica dei Fratelli musulmani, diretto da di mira da gruppi armati, a sud di BengaMohammad Hassan Sowan, e il Partito si. Dove i miliziani hanno bloccato met della nazione (Pn), fondato dal jihadista delle esportazioni petrolifere del paese. pentito Abdelhakim Belhaj. Nella correnIntanto le grandi compagnie petrolifete non religiosa, quella dei cosiddetti parre che hanno avuto campo libero con titi liberali, la pi quotata risulta lAllelintervento armato, devono affidarsi alle anza delle forze naziomilizie presenti nelle nali, una coalizione di Favoriti i due partiti zone estrattive. Le ar58 partiti, guidata dal mi rubate nei depositi ricco uomo daffari ed militari si vendono a religiosi. Sabotaggi ex numero 2 del Cnt, peso doro a beneficio e urne boicottate, Mahmoud Jibrill. di bande armate e miliSu 1.554 seggi, un un morto in Cirenaica. zie radicali islamiche, centinaio per rimasoprattutto nella regioRisultati forse domani ne del Sahel, dove arristo chiuso a causa dei sabotaggi, soprattutto va la rete di al-Qaeda nellest del paese. Le province della Ciredel Maghreb islamico (Aqmi). A 8 mesi naica, dove milizie e capi trib avevano dal linciaggio e luccisione di Muammar gi tentato di proclamare lautonomia il Gheddafi, la guerra civile ufficialmente 6 marzo, hanno boicottato il voto. A Ajdaconclusa il 23 ottobre del 2011 sembra biya ieri un uomo stato ucciso mentre solo aver moltuplicato i contendenti. tentava di rubare un'urna. Sotto accusa Quella di ieri stata la prima scadenza la ripartizione dei seggi nella futura Aselettorale dal 1965, quattro anni prima semblea nazionale: 100 allovest, 60 alche Gheddafi prendesse il potere e lo lest e 40 al sud. conservasse per 42 anni. Unoccasione LAssemblea nazionale designer il goenfatizzata dalle cancellerie di quei paesi verno e il Primo ministro e rediger la occidentali che hanno visto la produzionuova costituzione per preparare poi le ne petrolifera tornata comera prima dellegislative del 2013. Il Consiglio nazionala guerra civile (1,6 milioni di barili al le di transizione (Cnt), messo in sella dai giorno). Il mercato per la ricostruzione paesi dellAlleanza atlantica durante linpromette circa 200 miliardi di dollari in tervento armato dellanno scorso, doventanni. Le compagnie di sicurezza privrebbe sciogliersi con la costituzione delvate costituiscono una grossa fetta del lAssemblea. Il popolo libico fedele albusiness. Facile prevedere che la tanto lIslam come religione e come legge, ha decantata stabilit democratica non sadichiarato il portavoce del Cnt, Saleh Dar per domani.

16 milioni a Karzai, poi si vedr


Emanuele Giordana
TOKYO

ino allultimo quel che mancava sul documento finale preparato per la Conferenza di Tokyo sullAfghanistan, stata la cifra che i 70 paesi presenti si sarebbero impegnati a sottoscrivere oggi. Poi nel pomeriggio laccordo e, ieri sera, la comunicazione del ministro degli esteri nipponico Koichiro Gemba: oltre 16 milioni in quattro anni a colpi di 4 fino al 2015. Di questi 16, tre li garantir Tokyo stessa ma fino al 2016 e con questa percentuale: due terzi per la ricostruzione, un terzo per la sicurezza. Poi si vedr. La cifra e limpegno temporale saranno ufficializzati oggi nella capitale nipponica e per ora di certo c che, se la comunit internazionale disposta a dare a Karzai la cifra che ha chiesto per quattro anni, dopo quella data il futuro resta incerto. Lappoggio politico alla ricostruzione scontato per almeno dieci anni, quello finanziario un po meno (gli Usa hanno intanto garantito a Kabul uno status di speciale privilegio economico riservato agli alleati non Nato). Entrato ieri nel suo secondo giorno di pre-conferenza, il summit di Tokyo ha visto per una novit importante e fortemente sostenuta dai giapponesi. La presenza attiva della societ civile afghana e dunque unattenzione a quella parte di societ che rappresenta un po una terza via tra una guerriglia conservatrice e tradizionalista e un governo che, nonostante limpegno contro la corruzione (un punto fermo del vertice), resta dominato da signori della guerra, della terra e della speculazione urbana. Dimostrando unelevata qualit di analisi politica, i rappresentanti (pi di trenta) di circa 25 reti nazionali e di oltre 4mila organizzazioni, hanno colpito nel segno: chiedono che il loro Paese sia considerato altro che una semplice retrovia da cui combattere il terrorismo internazionale e un impegno che sostenga la presenza attiva della societ civile come strumento di controllo di quanto fa il governo. Chiedono un impegno perch la legge in Afghanistan diventi legge, le elezioni siano trasparenti, i bisogni primari e i diritti, donne in primis, davvero una priorit e non solo unenunciazione di principio. Nella due giorni di pre-conferenza, ospitata dal Comitato non governativo giapponese per la societ civile, il dibattito stato qualitativamente alto. Peccato che i rappresentanti del governo di Kabul, salvo rare eccezioni (come il ministro delle Finanze Zakhilwal), abbiano disertato. La societ civile stata protagonista anche nel dibattito tra ministri: nel documento finale la parte che la riguardava era trattata in un capitolo che comprendeva anche il settore privato, come se organizzazioni non profit e imprenditori fossero la stessa cosa. LItalia prima, poi la Svezia, infine lUnione europea, si so-

no battute per dividere i due capitoli. Piccole cose, si dir, ma indicative di sensibilit che cambiano. Gli italiani, raccogliendo un ordine del giorno del parlamento, hanno anche chiesto pi precisi riferimenti alla difesa dei diritti delle donne (la famosa risoluzione 1325), per altro gi presente in un documento dove la questione di genere occupa un posto rilevante. Il che si deve anche alla societ civile: alle donne afghane, molto agguerrite e con le idee molto chiare. Ancora sul fronte italiano, a Tokyo la rete Afgana ha rilanciato la proposta, per ora solo del Belpaese, gi fatta nel dicembre scorso con Rete disarmo e Tavola della pace: destinare il 30% del risparmio originato dal ritiro del contingente militare a operazioni di cooperazione civile che vengano discusse sia con la societ civile italiana, sia con quella afgana. Si vorrebbe ora che la cosiddetta Iniziativa 30% diventasse europea e afghana, non solo italiana. Lunica maniera perch, in qualche modo, i governi che dovrebbero applicarla tendano lorecchio. Ora la preoccupazione pi presente tra gli attivisti afgani il "dopo Tokyo". Io ci dice una delegata di questi diplomatici mi fido poco. Lappuntamento con la prossima "ministeriale" tra due anni. E si vedr se vero quel che si dice del summit. La chiamano ci diceva a Kabul un funzionario Onu l"ultima conferenza". Chiusi i riflettori, tutti potrebbero girare lo sguardo da unaltra parte. Rete Afgana

Krymsk, fa sapere la polizia russa, caduta in poche ore la quantit di pioggia che ci si aspetta in oltre due mesi. Il governatore del Krasnodar, Aleksandr Tkachov, ha detto che nulla del genere s'era mai visto in almeno 70 anni, aggiungendo che almeno 5.000 famiglie sono state colpite per un totale stimato di circa 13.000 persone. L'agenzia meteo russa segnala nuove piogge abbondanti per oggi.
ROMANIA BASESCU DESTITUITO, ORA TOCCA AL REFERENDUM All'indomani del voto col quale venerd sera il parlamento romeno ha destituito il presidente conservatore Traian Basescu, il governo di centro-sinistra si riunito in seduta straordinaria per mettere a punto il piano organizzativo del referendum del 29 luglio, nel quale i romeni saranno chiamati a confermare o meno la destituzione. A volere la sospensione del presidente dalle sue funzioni - in uno scontro istituzionale senza precedenti per la Romania - stato il governo del premier socialdemocratico, Victor Ponta, che accusa Basescu di azioni contrarie alla Costituzione. Al presidente viene contestato l'aver avocato a s poteri che non gli spettano e l'aver impoverito il paese imponendogli misure di pesante austerit economica. Soddisfatto il premier Ponta - che sempre venerd ha denunciato minacce contro la sua famiglia. Basescu - in carica dal 2004 e il cui secondo mandato scadr nel 2014 - era gi stato sfiduciato una prima volta dal parlamento nel 2007, ma nel successivo referendum i romeni lo avevano reintegrato, accordandogli la fiducia. Intanto il Consiglio d'Europa vuole capire se i fatti siano compatibili con i principi democratici e lo stato di diritto. Un parere stato chiesto alla Commissione costituzionale.

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DOMENICA 8 LUGLIO 2012

il manifesto

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PORCI CON LE ALI


cos il rapporto deficit/Pil. Tutto va gi, nessuno si ribella e la Ue contenta di un paese modello tra i Pigs
Goffredo Adinolfi
LISBONA

Austerity Il governo taglia le tredicesime a lavoratori pubblici e privati, ma il debito aumenta e


spetto al passato, la salute pubblica ha ottenuto risultati incoraggianti, i salari sono pi alti, le garanzie sono migliori e, soprattutto, grandissimi investimenti sono stati fatti sull'istruzione. L'austerit come politica interviene a modificare quella che da 40 anni stata la colonna portante della democrazia portoghese: lo sviluppo. Chi troppo formato viene invitato dal primo ministro a trovarsi un lavoro all'estero perch il Portogallo deve tornare a essere quello che era prima: un paese povero, un paese di miseria, un paese sottosviluppato. I salari dei dipendenti pubblici sono stati temporaneamente tagliati del 30% e nulla indica che il temporaneo non sia in realt definitivo, cos come i tagli possano estendersi anche al settore privato. Un paese di miseria perch l'accesso ai servizi sociali viene drasticamente ridimensionato, meno sanit gratuita, meno ospedali, asili pi costosi, pi giorni di lavoro e meno garanzie. C' un aspetto in particolare che mostra la ferocia di questo governo: imporre alle imprese di costituire un fondo per finanziare il licenziamento dei lavoratori. o meglio, la flessibilit in uscita. Un paese sottosviluppato perch se ai pi "bravi", a quelli che maggiormente potrebbero contribuire a una economia competitiva, viene detto di andarsene all'estero a rifarsi una vita questo vuole semplicemente dire che qui la classe dirigente, sta scommettendo su un modello economico basato esclusivamente sulla mano d'opera a bassissima qualificazione. Le politiche ispirate all'austerit il Portogallo le conosce bene, meglio di chiunque altro, perch il vecchio dittatore Antonio Oliveira Salazar rappresenta il simbolo per antonomasia di questo approccio macro-economico. Lui che neanche si era sposato pur di dedicarsi a tempo pieno ai "fedeli" della sua "parrocchia". Lui che aveva un modello di vita morigerato, che mai lo si vedeva nelle occasioni mondane, lui che nei fine settimana tornava nella sua spartana casa di campagna a Santa Comba Do. I conti portoghesi sotto la dittatura erano, prima dello scoppio della guerra coloniale, tra i migliori al mondo, immense riserve di oro sono state trovate nei cauveaux del Banco de Portugal quando la dittatura era finita. Il rapporto Pil/debito pubblico sceso dal 60% nel 1930, momento della presa del potere, al 15% quando la dittatura crollata. Non esisteva stato sociale ma il paese aveva soldi da spendere e sono stati spesi dopo il 25 aprile per costruire ex-novo proprio quello stato sociale di cui Salazar aveva tanta paura. Probabilmente a quel paese che si sta pensando oggi quando si riscrive o si cancella tutto quanto stato conquistato in 40 anni di lotte e di democrazia. Il Portogallo di oggi sta lentamente planando verso un baratro da cui molto difficilmente si riprender. Sono davvero in pochi quelli che pensano che quanto stia succedendo oggi sia solo temporaneo. Forse non sar l'apocalisse greca, ma solo perch i pasdaran delle politiche di austerit hanno bisogno di quello che chiamano "un caso di successo", dove per successo si intende non la ripresa economica o il miglioramento delle condizioni di vita delle persone ma il fatto di essere riusciti a togliere ogni forma di umanit senza provocare una rivoluzione. Le politiche di austerit, interpretate da un punto di vista politico e non economico, mostrano tutta la loro efficacia: la crisi economica provoca l'aumento della disoccupazione, l'aumento della disoccupazione aumenta i livelli di paura e la paura rende tutti ricattabili, tutti disponibili a subire qualsiasi vessazione pur di mantenere il lavoro e non precipitare nella disperazione. Tutto insomma si muove in una sorta di tragico quanto irreale torpore. Il dubbio, adesso, : quali saranno le prossime misure restrittive che il governo adotter?

crivere di un posto dove apparentemente non succede nulla non molto facile. Si finisce con l'essere ripetitivi. I sondaggi non annunciano prossimi terremoti elettorali, non ci sono nuovi partiti in ascesa e quelli vecchi mantengono, bene o male, inalterati i loro equilibri. A movimentare, poco direi, le acque, la sentenza con cui il Tribunale Costituzionale annulla il taglio delle tredicesime operato esclusivamente contro il pubblico impiego: ci sarebbe infatti una violazione flagrante di un principio di uguaglianza. Il primo ministro Jos Passos Coelho annuncia quindi che verranno tagliate le tredicesime anche nel settore privato e l'eguaglianza verr prontamente ristabilita. Fmi e Ue sono gi con i loro fucili spianati a minacciare tranches e ramanzine se al pi presto da Lisbona non arriveranno spiegazioni e, soprattutto, manovre correttive. Insomma: nulla di nuovo sul fronte occidentale. Da un mese all'altro basta aggiornare i dati e il punto della situazione fatto: aumento del deficit (all'8%), aumento del debito di 5,8 miliardi di euro (circa il 113% del Pil), aumento della disoccupazione (dal 14% al 14,9% in poche settimane) diminuzione del Pil (solo nel primo trimestre dell'anno ha segnato un -2,2%), aumento dell'inflazione del 2,7% e diminuzione delle entrate fiscali: -300 milioni di euro solo nel trimestre scorso. Insomma, all'orizzonte si intravede un probabilissimo ulteriore giro di vite nelle politiche di restrizione del bilancio. Peccato perch solo a gennaio il governo solennemente annunciava: il 2012 segner l'inizio della fine della crisi. Anche perch se vero che l'avanzo primario sia in decisa crescita ogni sforzo vanificato dagli aumenti esponenziali dei tassi di interesse sul debito che segnano: +80% (i tabloid dei paesi virtuosi AAA potrebbero ricordare ai loro lettori che prendere soldi allo 1% e prestarli al 5 in fin dei conti un buon affare). Nonostante numeri da brivido, i grandi leader mondiali si mostrano soddisfatti con i risultati ottenuti dal Portogallo: da Li Keqiang, vice-premier cinese, a Christine Lagarde direttrice del Fondo Monetario, passando per Olli Rehn, commissario agli Affari Economici e Monetari, ed Herman Van Rompuy presidente del Consiglio d'Europa. Eppure i dati citati non dovrebbero esser loro sconosciuti essendo pubblicati sui siti del Banco de Portugal, dell'Instituto Nacional de Estatistica e dall'Instituto de Gesto da Tesouraria e do Crdito Pblico: ovvero tutti organismi statali. Ci si potrebbe chiedere sulla base di quali misteriosissimi dati in loro possesso il Portogallo sarebbe incamminato sulla buona strada nella direzione di un prossimo rilancio. Forse pensano all'aumento delle esportazioni? Gi vero le esportazioni sono aumentate, ma guarda un po' l'indice di produzione industriale diminuisce del 6,7% in maggio. E infatti se dalle percentuali passiamo ai dati assoluti il Portogallo ha esportato per il mese di aprile del 2011 3.440.000 e nell'aprile del 2012 beni e servizi per 3.535.000! Il miglioramento del disavanzo nella bilancia dei pagamenti in gran parte concentrato su di una riduzione drastica delle importazioni, 5 miliardi nell'aprile dello scorso anno 4 miliardi e mezzo nell'aprile scorso? Il risultato per mi sembra pi da associare alla radicale diminuzione del potere di acquisto che non ad un incremento della capacit di produrre beni, e infatti le vendite al dettaglio segnano un -5%. Trai paesi in cui la bilancia maggiormente deficitaria vale la pena segnalarne due: Spagna 600 milioni e Germania 100. Die Bild, che ama sempre soffiare sul fuoco e strillare contro i paesi del sud Europa, non si ricorda mai di dire ai suoi test citati assatanati lettori che parte del loro lavoro dipende dai

/FOTO REUTERS

Il Portogallo sprofonda, evviva il Portogallo

-6,5%
PRODUZIONE INDUSTRIALE Di tanto calata la produzione, e contestualmente diminuiscono anche le esportazioni e le importazioni, le vendite al dettaglio e il potere dacquisto dei cittadini
compratori portoghesi e che forse chiudere i rubinetti, come loro vorrebbero, potrebbe non essere molto conveniente. Come fa il governo a difendere lindifendibile? Un dialogo, oramai datato, tra il ministro della finanze tedesco Wolfgang Schuble e quello portoghese Vitor Gaspar, tuttora disponibile su You Tube, potrebbe forse fornire alcune chiavi interpretative. Il video era stato ripreso di nascosto durante una riunione dell'Eurogruppo dello scorso febbraio. Schuble si mostra soddisfatto delle misure adottate dal suo omologo portoghese e promette un aiuto. Una revisione dei tempi e dei modi per la restituzione del debito? Chiss, quel che certo la Germania si mostrava disponibile con quello che senza dubbio il suo allievo prediletto, quello che i compitini a casa, per usare una

espressione tanto cara alla cancelliera Merkel, li fa tutti e ci aggiunge pure del suo. Dopotutto anche se i conti saranno ancora pi disastrati di adesso una formula, un eufemismo che spieghi senza rivelare, lo si trover, anche perch diciamocela tutta: davvero difficile capire quello che succede negli intricatissimi meandri dei bilanci statali ed un po' di maquillage, al momento opportuno, potrebbe risolvere tanti problemi. Cos, da quel che emerge, la Germania pi che premiare i risultati premierebbe il conformismo e la fedelt. Perch se c' un punto su cui non ci sono dubbi la tenacia e la precisione con cui il governo di Pedro Passos Coelho sta applicando tutte le misure previste nel memorandum concordato con la troika. Anzi, l'opposizione di sinistra, generalmente molto timida, su questo punto si mostra pi combattiva, e accusa il centrodestra di voler strafare, adottando misure ancora pi draconiane di quelle proposte dall'Europa e dall'Fmi. Per capire cosa sta succedendo in Portogallo si pu provare ad adottare una differente prospettiva e guardare alle politiche di austerit non come misure per rilanciare l'economia ma come un vero e proprio progetto politico di riscrittura dei precedenti equilibri. In questo senso il quadro si fa davvero ben pi inquietante. Facciamo un passo indietro: la dittatura salazarista si basata sempre su un assioma incrollabile: ogni sviluppo economico dev'essere rigidamente sottomesso al rigido mantenimento degli equilibri sociali. Cio, detto in altre parole: meglio rimanere poveri che provo-

-300
MILIONI Tanto sono calate le entrate fiscali nel trimestre scorso. Linflazione salita al 2,7% e il Pil andato gi del 2,2%. Il debito aumentato di 5,8 miliardi (al 113% del Pil), e la disoccupazione al 14,9%.
care un terremoto che alla lunga possa minare la stabilit della dittatura. Lo sviluppo economico c' stato, questo innegabile, ma il Portogallo uscito dalla dittatura rimanendo il paese europeo di gran lungo pi povero. Dal 25 aprile del 1974 al marzo del 2011 tutti i governi che si sono succeduti hanno avuto per obiettivo quello di colmare le differenze portoghesi col resto dell'Europa: pi stato sociale, pi istruzione, salari pi alti, garanzie di lavoro. Insomma, il Portogallo avrebbe dovuto diventare un paese conosciuto per il suo paesaggio, per la sua cultura, per le sue citt e non pi per essere quel posto dove sembra di fare un tuffo indietro negli anni 50. I risultati sono stati notevoli, anche se la sperequazione tra ricchi e poveri si mantenuta alta, i portoghesi oggi hanno livelli di vita decisamente migliori ri-

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il manifesto

DOMENICA 8 LUGLIO 2012

BASSA FINANZA
Gli investitori internazionali scappano e i bilanci degli istituti di credito italiani soffrono. La nuova linea di austerity meno intermediazione creditizia, pi servizi e meno spese
CRISI Lunica ricetta dei manager la brutale riduzione dei costi. E i lavoratori si mobilitano

Banche

IMPERIA

Tagli e licenziamenti, i bancari scioperano


Riccardo Chiari nche i bancari nel loro piccolo si arrabbiano. Di fronte a piani industriali che stanno cambiando in corso dopera, come nel caso del gruppo Intesa Sanpaolo, un primo sciopero c gi stato: i numeri dicono che luned scorso fra l80 e il 90% delle filiali sono rimaste chiuse. Anche i lavoratori del Monte dei Paschi di Siena sono sul piede di guerra e incroceranno a breve le braccia, dopo aver visto che il piano di impresa 2012-15 prevede 4.600 addetti in uscita dal gruppo e la chiusura definitiva di 400 sportelli. Quanto a Unicredit, le procedure per la mobilitazione sono state avviate dopo che il management ha anticipato ai sindacati che prima si dovr dare lok al nuovo piano industriale e solo dopo si potr parlare di integrativo aziendale. Anche se ogni banca ha una storia a s, per capire cosa stia accadendo pu essere una utile chiave di lettura questa osservazione di Alessandro Profumo, presidente del gruppo Mps: I bilanci delle banche italiane non sono sostenibili, perch c un eccesso di crediti rispetto alla raccolta ordinaria, che prima era colmato dagli investitori esteri e ora dalla Bce. Quindi la strada meno intermediazione creditizia, pi servizi e meno costi. Pi in dettaglio, oggi le banche italiane hanno in media crediti pari al 130% dei depositi, ma dovranno scendere almeno al 110% perch gli investitori internazionali non intendono pi finanziarle. Questo vorr dire minori ricavi, di conseguenza dovranno essere offerti pi servizi, non solo finanziari, per aumentare le entrate. E soprattutto, nei piani dei vertici bancari, dovranno essere ridotti i costi. Ridimensionando le strutture, chiudendo gli sportelli, potenziando linternet banking, riducendo il personale. Ma questultimo, comprensibilmente, non vuole fare la parte del capro espiatorio di strategie manageriali che si sono rivelate a dir poco sbagliate, vedi lenorme quantit di titoli pubblici deprezzati che restano nella pancia degli istituti: oltre il triplo del patrimonio tangibile per il gruppo Mps, oltre il doppio per Intesa Sanpaolo. Il tutto ulteriormente aggravato da una recessione di cui non si vede la fine. Lo sciopero di inizio settimana al gruppo Intesa Sanpaolo, che nel paese conta 70 mila addetti e 5.300 sportelli, era stato deciso unitariamente dai sindacati Dircredito, Fabi, FibaCisl, Fisac-Cgil, Sinfub, Ugl e Uilca, che lo avevano annunciato cos: Diciamo no al tentativo di scaricare di nuovo la riduzione dei costi su tutti i lavoratori, e di procedere alla revisione, mai ufficializzata, del Piano di impresa 2011-13, con McKinsey che pialla banca, lavoratori e gli stessi clienti. Di fronte a un progetto che ipotizza la chiusura di oltre mille sportelli, con un risparmio stimato di circa 400 milioni di euro nel 2012, le organizzazioni sindacali hanno replicato che, in proiezione, calerebbero i ricavi. Quanto alla riduzione del personale, per complessivi 250 milioni di euro di risparmi, la risposta stata secca: Sono ben altri i costi da tagliare: le spese milionarie per le consulenze, le centinaia di poltrone nei consigli di amministrazione, e i compensi stellari dei manager, consigliere delegato compreso. Il successo dello sciopero, in una banca che ha avuto un risultato netto di circa 2 miliardi di euro nel 2011 e la conferma dei dividendi nel 2012, ha fatto dire a Giuseppe Milazzo, coordinatore Fabi

Occupato e sgombrato il giardino Bankitalia


ccupare gli spazi dismessi e restituirli alluso comune. Per questo i ragazzi del centro sociale imperiese La talpa e lorologio, insieme ad altre associazioni del Ponente ligure hanno occupato il giardino della Banca dItalia a Porto Maurizio, nella centralissima Via Cascione. Un grande stabile abbandonato da anni: Alla propriet interessa solo il suo valore finanziario in un fondo immobiliare scrivono gli occupanti in un comunicato Noi invece vogliamo farne un orto collettivo. Ieri gli attivisti hanno sfidato il sole rovente di fine mattinata e si sono calati fra le erbacce del giardino interno, spaventando qualche lucertola. Ai poliziotti del vicino commissariato hanno spiegato che non intendono abbandonare la postazione finch non ottengono un colloquio con un rappresentante della propriet. Non vogliamo aprire un nuovo centro sociale dice Giovanni al manifesto a Imperia ne abbiamo gi uno. Non vogliamo neanche occupare il posto per abitarci. Il nostro scopo un altro: istituire una contrattazione collettiva, tra propriet, enti locali e popolazione perch questo giardino venga restituito alla popolazione. In che modo? Facendone un orto collettivo, da mettere a disposizione delle scuole, per uso didattico. Anche solo per un tempo limitato. Che senso ha che un posto simile rimanga allabbandono?. Aspettando larrivo dei mediatori, nel fine pomeriggio i ragazzi hanno tenuto unassemblea allinterno dello stabile dismesso, mentre un gruppo di attivisti presidiava la strada: Di questi tempi sembra che per i cittadini tutto sia un lusso dice Michele si smantellano sempre pi pezzi di Welfare. Alle banche e alla finanza, invece, nessuno fa i conti in tasca. Aggiunge Francesco: I manager possono guadagnare in un mese quello che un operaio non vede per tutta una vita. Loro ricevono credito illimitato dalla Bce e nessuno gli chiede conto dei disastri che combinano o delle vite rovinate. Voci che scavano sotto il tappeto di questa citt perbene, il cui comune gestito da un commissario prefettizio dopo i disastri compiuti dal centrodestra. Commissariata anche la Porto di Imperia S.p.a., un buco nero in cui banchine e pontili, in concessione al Comune, rischiano di finire agli istituti di credito. ora di dire basta, di ripartire dai bisogni della gente scrivono gli attivisti -. Basta con lo Spread, vogliamo lavoro! Basta con il Pil, vogliamo case, ospedali, scuole che stiano in piedi! La politica esca da Piazza Affari e torni nelle piazze. In tarda serata la doccia fredda: la polizia ha eseguito lo sgombero. Loro rispondono: Torneremo. g. c.

Abbandonato da anni, i centri sociali e i movimenti del Ponente lo vogliono come orto collettivo

/FOTO EMBLEMA

del gruppo: Adesso ci aspettiamo che lazienda riapra il confronto, adottando posizioni meno intransigenti e pi improntate alla logica del buonsenso. E se il management di Intesa Sanpaolo ha obiettato che il piano di impresa deve cambiare dopo la riforma Fornero delle pensioni, la replica sindacale arrivata a stretto giro di posta: Non accettiamo il ricatto della banca che, per garantire loccupazione derivante dal caos del decreto esodati (circa 600 dipendenti

A Intesa San Paolo uno sciopero ha bloccato il90% dellefiliali, al Monte dei Paschidi Siena sono previsti 4.600 dipendenti in uscita e la chiusura di 400 sportelli, a Unicredit si parler di integrativo aziendale solo dopo lok dei sindacati al piano industriale

richiamati al lavoro, ndr), toglie le tutele e le garanzie di tutti, esclude lutilizzo del Fondo di solidariet del settore bancario e inserisce lo spettro finale di licenziamenti collettivi. Ancora Milazzo: Se cambia una norma di legge non che possono pagare solo i lavoratori: lo sforzo deve essere condiviso. Rispetto a Intesa Sanpaolo, enormemente pi complicata la realt del Monte dei Paschi di Siena. Gli acquisti a carissimo presso della Banca del

LONDRA Nellaggiustamento dei tassi Libor coinvolti Labour e Tories. E la City rischia

Lo scandalo Barclays travolge tutto e tutti


Giuseppe Acconcia
LONDRA

olpiti dallennesimo scandalo finanziario, gli attivisti di Move your money coprono di adesivi le vetrine delle filiali di Barclays a Westminster. I banchieri responsabili dovrebbero essere arrestati, denuncia Levent, impegnato nel movimento Anticuts, contro i tagli alla spesa pubblica voluti dal governo Cameron. Ci aspettiamo che ora i rischi e gli investimenti che hanno reso la Barclays cos vulnerabile vengano ridotti drasticamente, prosegue il giovane. Lo scandalo Barclays ormai fuori controllo, si esteso alla politica e allintero mercato bancario britannico. I primi chiarimenti potrebbero arrivare luned quando Paul Tucker, vicegovernatore della Banca dInghilterra, sar ascoltato dalla neonata Commissione parlamentare dinchiesta sui tassi Libor. Fanno parte della commissione solo deputati. Nessun giudice, come voleva invece il leader dei Labour, Ed Milliband, sul modello Leveson per la riforma del sistema giornalistico. Tucker deve chiarire i contenuti della telefonata dellottobre 2008 con lex amministratore delegato della Barclays, Robert Diamond. Dopo la telefonata, Diamond aveva riferito di figure del governo preoccupate dei tassi interbancari di prestito ammessi da Barclays. E cos, uno dei dirigenti di Barclays, Jerry Del Missier, dimessosi nei giorni scorsi, aveva dato lordine di abbassare i tassi per ridurre le preoccupazioni sulla stabilit finanziaria della banca. A complicare le cose sono arrivate venerd le

accuse del ministro delle finanze inglese. Secondo George Osborne, a fare pressioni sui dirigenti della Barclays sarebbe stato lallora ministro delle finanze, Ed Balls. Per il Financial Times, oltre a Balls, sarebbero coinvolti anche lex ministra Shriti Vadera e lo stesso ex primo ministro laburista Gordon Brown. Nel novembre 2008, Vadera avrebbe commissionato un report dal titolo Ridurre il Libor. Migliorare le condizioni dei prestiti. Nel documento si farebbe riferimento a politiche finanziarie per abbassare i tassi di interesse interbancario. Ma la City sempre la stessa, sta reagendo con distacco al terremoto Barclays. Tra gru e grattacieli, a Threadneedle street, i dirigenti della Banca dInghilterra si avventano su porzioni di sushi in ristoranti giapponesi minimalisti. Mentre allingresso della Torre 42 fervono i preparativi dei decori per le Olimpiadi. Siamo shoccati dalle notizie che ci vengono dal regolatore americano. Stiamo formando un gruppo di osservazione sul Libor, ci ha detto Brian Mairs della British bankers association. Barclays dovrebbe agire ora come difensore della trasparenza nella procedura di definizione dei tassi, cooperando con lassociazione bancaria britannica, ha continuato Mairs. Pi avanti, giovani banchieri discutono di Libor tra litri di birra al pub Phoenix. Mentre emergono le responsabilit politiche, tutto il mercato bancario britannico in subbuglio. LAgenzia governativa anti-corruzione ha annunciato ieri lavvio di uninchiesta penale contro i trader coinvolti nella manipolazione dei tassi di interesse. Secondo lAutorit finanziaria britannica anche altre banche avrebbero aggira-

to il sistema di tassi interbancari. Come se non bastasse, crescono le polemiche sulluscita di scena di Diamond. Lex amministratore delegato volato negli Stati uniti. Gli sarebbe stata accordata una liquidazione di 100 milioni di sterline con un bonus ulteriore (per un totale di 153 milioni di euro). Mentre uno dei maggiori azionisti di Easyjet ha chiesto le dimissioni del dirigente, Michael Rake, per i suoi incarichi in Barclays. Simili malumori riguardano Richard Broadbent, amministratore delegato della catena di supermercati e telefonia Tesco. E colpiscono anche Naguib Kheraj, vice direttore di Berclays, direttore della fondazione Aga Khan. E cos, con implicazioni politiche e finanziarie, la crisi appare quanto mai sistemica. Anche le maggiori agenzie di rating sarebbero pronte a retrocedere Barclays dopo il recente scandalo finanziario. Con i bassi profitti del sistema capitalistico, pi semplice agire sui mercati finanziari che attivare investimenti produttivi, spiega al manifesto Alex Callinicos, docente di Economia internazionale al Kings College. Le speculazioni bancarie sono il vero sintomo della grave crisi europea, conclude il professore a margine del Festival del marxismo in corso a Londra. I legami tra banche e politica rendono la vita difficile anche ai conservatori. Tra i Tories, le accuse avanzate ai laburisti dal ministro delle finanze hanno creato non pochi malumori. Mentre lo scandalo Barclays rischia di creare nuova opposizione alle politiche di tagli e austerit del governo Cameron che hanno messo in ginocchio il settore pubblico britannico, dalla scuola, allUniversit fino al sistema sanitario.

Salento e di Antonveneta, uniti alla tagliola dei titoli di Stato di cui Mps ricolma (316% del patrimonio netto tangibile), hanno messo in ginocchio la banca pi antica del mondo, che ha dovuto ricorrere allaiuto dello Stato per circa 3,4 miliardi di euro, cifra ben superiore allattuale capitalizzazione del gruppo. Si trattato nei fatti di una nazionalizzazione, di fronte alla quale il nuovo presidente Alessandro Profumo ha replicato: Con il percorso previsto nel nuovo piano industriale ci ricompreremo lindipendenza. Ma il piano 2012-15 lacrime e sangue, anche sul versante dei costi del personale, che dovranno calare di 300 milioni di euro. Tradotto in pratica, degli attuali 31 mila dipendenti del gruppo se ne dovranno andare 4.600. La met con lesternalizzazione dei servizi informatici del Consorzio Mps al gruppo Bassilichi, laltra met con la cessione di rami di azienda, pensionamenti e incentivi alla mobilit, oltre che con la disdetta del contratto integrativo aziendale. Inevitabile lo sciopero, di cui non stata ancora fissata la data ma che i sindacati hanno deciso allunanimit: Si tratta di un piano basato esclusivamente su tagli occupazionali e del salario denunciano - questo progetto non ha nessuna possibilit di rilanciare la banca, ma anzi decreta il ridimensionamento della strategia del gruppo. Lazienda svela il suo unico obiettivo: la messa in discussione dei posti di lavoro e il drastico peggioramento delle condizioni del personale. Come nelle pi deleterie realt produttive si sceglie di scaricare sui lavoratori lassoluta incapacit del top management, e la totale mancanza di idee a livello di progetto industriale. Scontro aperto dunque, in vista di un autunno che si annuncia caldissimo per lintero settore del credito a causa di una congiuntura pesantissima; di una redditivit degli sportelli ritenuta troppo bassa dai vertici degli istituti; dalla riforma Fornero delle pensioni; di gestioni sbagliate cui ora si cerca di porre riparo con "ristrutturazioni aziendali" che potrebbero portare anche a una serie di licenziamenti collettivi.

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il manifesto

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BASSA FINANZA
ECOFIN Riunione dei ministri finanziari per dettagliare tecnicamente gli accordi politici presi la settimana scorsa

Vietato sembrare incerti, ma lo sono


Francesco Piccioni naltra settimana decisiva, che dovrebbe sciogliere alcuni dei nodi in cui rimasto subito impigliato il successo del vertice europeo di fine giugno. Domai si riunisce a Bruxelles lEurogruppo (i ministri finanziari e i capi di governo della zona euro a 17), e il giorno successivo lEcofin, con tutti e 27 i paesi dellUnione. Monti parteciper ad entrambe le scadenze prima di volare negli Stati uniti. Sul tavolo europeo ci sono dossier pesanti, che non potranno essere semplicemente aperti e richiusi. La pressione dei mercati, in questi giorni, quasi violenta e limpressione che i leader del Vecchio Continente non sappiano come procedere lultima cosa che si pu far loro capire. Sullo sfondo, c gi il possibile attacco della speculazione contro il debito pubblico di Parigi. Il primo punto da dettagliare l'aiuto alle banche spagnole. Madrid non vuole che gli aiuti passino attraverso le casse pubbliche, perch questo appesantirebbe il suo debito. Ma il fondo Efsf (e il prossimo Esm) non possono finanziare direttamente le banche prima che sia sta creata unautorit continentale di supervisione. Laccordo dellaltra settimana sulluso pi flessibile di questo fondo deve ora essere articolato tenendo conto che la Germania (pi Finlandia e Olanda) chiedono di inserire delle condizionalit molto precise, per non rischiare di buttare i propri soldi in calderoni improbabili. Del resto bisogna sapere che anche la Germania ha ormai un debito pubblico all88% del Pil e quindi, secondo i parametri fissati nel fiscal compact, deve cominciare anchessa a tagliare la spesa per riportarlo al 60% nellarco di un ventennio. In pi, il fondo Esm non pu a sua volta decollare se prima il trattato che lo istituisce non viene ratificato almeno dal 90% dei sottoscrittori. E ancora non ci siamo. In pi, bisogner discutere e decidere di nuovi aiuti per la Grecia, che chieder due anni in pi per realizzare tutte le misure impostele dalla Ue. Anche in questo caso c un no tedesco da smussare il pi possibile. Infine c il capito nomine. La carica pi importante dellEurogruppo sta per restare vacante, visto che JeanClaude Juncker scade il 16 di questo mese. I candidati ci sono, ma restano ancora coperti. Juncker potrebbe quindi restare pro tempore, per qualche mese. Alla Bce deve lasciare il posto Jos Manuel Gonzales-Parammo, spagnolo, ma qui ci sono tre candidati ufficiali tra cui scegliere (lo spagnolo Antonio Sainz de Vicuna, il lussemburghese Yves Mersh e lo sloveno Mitja Gaspari. Mentre per la presidenza del futuro fondo Esm la Germania ha gi imposto Klaus Regling, che guida il fondo Efsf. Basteranno quelle poche ore per sciogliere tutti questi nodi? Difficile. Quindi ci potremmo trovare a met settimana con la situazione degli ultimi due giorni di borsa: crollo generale e sfiducia montante. Perch la crisi europea solo fino ad un certo punto puramente economica: la credibilit della sua moneta unica infatti minata da una governance inadeguata, da un sistema istituzionale zoppicante che non produce decisioni in tempi rapidi.

SPECULAZIONE

La Cnn anticipa: Ora tocca a Parigi


I mercati internazionali, spiega la Cnn, stanno per prendere di mira la paciosa Francia di Francois Hollande, considerata troppo tenera in materia di tagli alla spesa pubblica. Il titolo addirittura shakesperiano (C del marcio a Parigi)Riesce indigeribile laumento delle tasse fino al limite del 75% per i pi ricchi. Soprattutto, sotto tiro la sfida la riduzione del debito pubblico francese (in questo momento al 105% del Pil), ma anche del deficit. Indigesto pure un rialzo della Tobin tax dallo 0,1 allo 0,2%; dovrebbe portare nelle casse di Parigi appena 350 milioni. I mercati sanno che molte delle grandi banche transalpine non se la passano bene. Se una di queste dovesse arrivare vicino a un crack, il governo Ayrault interverrebbe in salvataggio. Le agenzie di ratimg, nelle prossime settimane, sforneranno unaltra raffica di giudizi su Parigi. Se il governo anticipa la Cnn alleggerir il taglio dei debiti, non sarebbe sorprendente vedere un downgrade pi severo del debito sovrano francese. In questo modo, il paese diventerebbe la prossima vittima nella crisi finanziaria europea. Gli gnomi stanno gi lavorando per questo.

FRANCIA

LEliseo prepara i tagli ma vuole la concertazione


Anna Maria Merlo
PARIGI

Sul tavolo gli aiuti per salvare le banche spagnole, i due anni in pi chiesti da Atene per fare i compiti e il rinnovo di alcune cariche pesanti. A cominciare dal presidente

LANALISI

UnEuropa senza baricentro


e opinioni non sono divise se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto, ma se sia successo qualcosa, oppure quasi nulla; e se lunico ad avvantaggiarsi di questo quasi sia stato il Presidente del consiglio spagnolo, Rajoy, oppure se anche Mario Monti abbia davvero portato a casa qualcosa. La violenta reazione tedesca fa sospettare la seconda ipotesi. Angela Merkel aveva tentato gi il giorno dopo di riaffermare il no, in realt assente dal comunicato finale dellincontro, a qualsiasi apertura. Poi ci hanno provato finlandesi e olandesi, rintuzzati da Barroso per scarsit di peso specifico. Messa sotto accusa al Bundestag, il parlamento tedesco, dalla destra della sua coalizione per aver ceduto a Bruxelles, la Merkel ha riaffermato di aver difeso il principio che non ci saranno interventi di sostegno senza condizionalit; solo una mezza verit, perch non deciso se debba essere stilato un nuovo accordo, o se basti la certificazione del rispetto degli accordi passati. Laltra questione indecisa in che cosa consista lintervento dei due fondi, il Fondo Europeo di Stabilizzazione Finanziaria, FESF, e il Meccanismo Europeo di Stabilizzazione, MES, per stabilizzare i mercati, nel caso lo spread superi certe soglie. Molti hanno sostenuto che non cambiato nulla rispetto a prima del summit, sia perch i due fondi erano gi intervenuti ad acquistare titoli gi emessi dagli Stati, sia perch i mezzi a disposizione sono limitati e, in parte, gi impegnati. Peraltro, tutti siamo daccordo sul fatto che fondi limitati non possono fermare la speculazione, che deve solo aspettare lesaurimento dei fondi. Solo fondi potenzialmente

Gabriele Pastrello illimitati, possono farlo; e infatti Draghi, a Dicembre 2011, parl di finanziamento illimitato delle banche. Tutto vero. Per, primo, il MES eredita da un fondo precedente una caratteristica importante. Il MES, infatti, come dice lart. 3 del trattato istitutivo, ha il potere di raccogliere fondi con lemissione di strumenti finanziari; cio non distribuisce semplicemente i mezzi versati dagli Stati, ma li pu invece usare a garanzia di ulteriore raccolta. Il meccanismo disegnato era molto complesso, e non se ne fatto praticamente nulla; ma la facolt rimane. Secondo, perch mai si menziona la Banca centrale europea, la Bce, come agente dei due fondi? Quando mai ne hanno avuto bisogno? Finora avevano distribuito fondi ai vari paesi senza che ci fosse alcun coinvolgimento ufficiale della Bce. Invece nel comunicato finale addirittura si esprime il compiacimento perch la Bce ha accettato il ruolo di agente. Siccome improbabile che abbiano svegliato Draghi alle tre di notte per chiederglielo, lunica ipotesi che sia stato lui, invece, dietro le quinte, a suggerirlo. Ma cosa vuol dire agente? Lagente, o broker, pu acquistare titoli per conto di un principale, utilizzando un margine; cio i fondi del principale servono a coprire le eventuali perdite, e in questo modo si mette in moto un effetto leva. Il principale, quindi, compra pi titoli dei fondi che ha a disposizione. Se il ruolo di agente non vuole dire questo, allora stato completamente inutile menzionarlo con tanta enfasi, dedicandogli perfino

un punto del comunicato. Che i fondi salvastati abbiano conti con la Bce, e ci lavorino quotidianamente, non pu essere un fatto degno di menzione. Riepilogando. Larma finale contro la speculazione che la Bce possa agire come prestatore di ultima istanza anche rispetto ai debiti sovrani degli stati membri delleuro. Ma a meno di catastrofi impellenti, questa soluzione del tutto esclusa. Mario Draghi aveva trovato una sostituto debole di questo ruolo con le operazioni LTRO, di rifinanziamento illimitato delle banche nel dicembre scorso. Ma, primo, la Germania inizi nel Marzo un contrattacco a tutto campo per inibire ulteriori azioni di Draghi; secondo, il finanziamento a un ente privato per ricoprire funzioni pubbliche ha mostrato tutti i suoi limiti: le banche commerciali non sono disposte a sostenere eccessivi rischi caricandosi troppi titoli di paesi in bilico. Ci sarebbe un second best, un sostituto forte del prestatore di ultima istanza: la concessione al MES della licenza bancaria. Non si passerebbe pi attraverso entit private, e il MES potrebbe rifinanziarsi utilizzando le procedure gi esistenti. Ma anche questo stato rifiutato dalla Merkel. Resta il third best, che ancora indeciso se potr essere messo in grado di funzionare: la Bce come agente del MES. Ed quello che scritto nel comunicato; sapendo tutti che la Germania far limpossibile per impedirlo. Ricordando per, anche, che sar Draghi a decidere il da farsi nel momento cruciale, e che le sue dichiarazioni sul rispetto dei Trattati, sono in aperta contraddizione con le sue azioni.

LUTTO

Fond il manifesto nelle Marche, morto Nazareno Re


Massimo Raffaeli l nostro compagno Nazareno Re mancato ieri allospedale di Ancona, dopo una lunga malattia. Non facile in questo momento (specie per chi labbia conosciuto e abbia voluto bene a una persona cos limpida, cos naturalmente essenziale e presente nella vita di molti) provare a dire in poche parole chi fosse e cosa davvero rappresentasse da quarantanni. Nazareno stato uno dei fondatori del manifesto, il primo che abbia dato vita nelle Marche ai circoli nati nel 1971 insieme col giornale. Di formazione scientifica (era nato a Macerata nel 47 e aveva studiato chimica allUniversit di Camerino) nella sua lunga attivit di intellettuale e

di organizzatore di cultura ha testimoniato linquietudine e lapertura che facevano di lui un autentico umanista. Attivo nelle Marche, era un intellettuale di rango nazionale che aveva prestato la sua intelligenza e la propria passione (sempre dissimulata, mai esibita) al servizio di grandi organizzazioni di massa quali lArci e lAnpi. Per lArci si era a lungo occupato di cinema organizzando una quantit di rassegne, convegni, pubblicazioni, sempre affascinato dal linguaggio che sentiva pi suo, sempre informato sulla produzione corrente e tuttavia sospettoso della qualifica di cinphile, perch Nazareno percepiva il cinema come il linguaggio diretto della contemporaneit ma lo sentiva come uno strumento cognitivo, una

forma specifica della conoscenza del mondo. Una lunga parentesi alla Regione Marche, come consulente alla cultura per la giunta dAmbrosio, aveva rivelato fino in fondo tanto la sua capacit operativa (e a lui si deve per esempio una legge regionale sulleditoria che fece scuola) quanto la totale indipendenza da un potere politico che peraltro lo ha sempre omaggiato di un silenzio glaciale. Da ultimo, allAnpi, aveva prodigato il tesoro della sua lunga esperienza: non sentiva affatto lAnpi come una affiliazione di reduci ma come una organizzazione militante, aperta ai giovani, uomini e donne, attiva sui temi che gli erano pi cari, la difesa della Costituzione e della memoria antifascista, la tutela dei lavoratori da un attacco padronale

senza precedenti, il no alla guerra che infatti aveva visto Nazareno in prima fila fin da una marcia per Sarajevo, affollatissima, che aveva organizzato, da solo, una ventina danni fa. Il garbo, la misura, una profonda civilt ne segnavano la natura riservata ma talora capace di aprirsi in un filo di sottilissima e tanto pi indimenticabile, affettuosa, ironia. Era e resta un vivo testimone della dignit, di cosa possa essere una umana integrit, il nostro compagno Nazareno Re. A sua figlia Silvia, a sua moglie Francesca Alfonsi, va labbraccio commosso di tutto il collettivo del manifesto. I funerali di Nazareno Re si svolgeranno luned 9 luglio, alle ore 17.30, nella Chiesa dellImmacolata, in corso Cavour, a Macerata

li incontri bilaterali nella Ue si moltiplicano, in vista dellEcofin di domani, nuovamente definito decisivo e gi seguito da un altro appuntamento da ultima chance il 20 luglio. Leffetto del Consiglio europeo del 28-29 giugno gi sgonfiato, la crisi cresce. Oggi Franois Hollande riceve Angela Merkel a Reims, per celebrare i 50 anni del Trattato dellEliseo, firmato nel 63 da Charles De Gaulle e Konrad Adenauer. Unoccasione per celebrare lamicizia tra i due paesi e rispondere alle accuse, per Hollande, di aver rotto lasse franco-tedesco. Il problema che le posizioni restano inamovibili: la Germania, assieme ai suoi alleati rigoristi (Finlandia, Austria, Olanda), continua a pretendere che prima di mettere in moto una qualche solidariet intra-europea tutti facciano i compiti a casa. E domani la Francia comincer i suoi, alla sua maniera. convocata per luned e marted infatti una grande conferenza sociale. Circa 200 rappresentanti di sindacati e padronato si riuniscono in sette tavole rotonde, presiedute da altrettanti ministri, per definire i termini del nuovo dialogo sociale nellera del potere socialista. Si tratta di gettare le basi di un progetto a medio termine, di stabilire un calendario delle trattative. Il metodo cambia rispetto allera Sarkozy, caratterizzata dallautoritarismo del governo, ma non certo che muti molto la sostanza. Il governo cerca di proteggere la crescita, rifiuta di parlare di rigore. Nella sostanza, Hollande intende sottomettere gi entro luglio al voto parlamentare il Fiscal Pact cos com (aveva promesso di modificarlo), mettendo sul tavolo tutti i passi avanti dellultimo Consiglio: il misero Patto di crescita (che avr un valore giuridico inferiore a quello del Fiscal Pact), lunione bancaria e lintervento del futuro Mes (il nuovo salva-stati) a favore delle banche e lanti-spread, per rendere un po meno amara la partita. In parlamento si annuncia una battaglia rude, con il Front de Gauche, che non ha votato la fiducia al governo Ayrault, pronto a far rinascere lo scontro epocale del 2005, con il referendum che bocci il Trattato costituzionale (e che spacc il Ps, con la direzione a favore del s). Il governo prova a proteggere la crescita. Per il momento, ha annunciato un aumento delle tasse di 7,2 miliardi per il 2012, soprattutto sui pi ricchi e sulle grandi imprese. Ayrault cerca di evitare che la pressione fiscale vada a detrimento del potere dacquisto della classi medie e popolari. Non ci sono ancora annunci chiari sui tagli alle spese, salvo un numero costante di pubblici dipendenti, che andr a detrimento dei ministeri non prioritari (tutti, salvo tre: scuola, polizia e giustizia) e riduzioni nella spesa. Alle tavole rotonde della conferenza sociale verranno definite le proposte dei lavori davvenire e le modalit del nuovo contratto di generazione promesso in campagna elettorale: sgravi di contributi per le imprese che assumono un giovane e conservano un senior che far da tutore. Il governo pronto a concedere ai sindacati pi sanzioni contro le imprese che licenziano per ragioni finanziarie, senza motivi reali. In cambio per sar sul tavolo la controversa questione della flessibilit del lavoro: per ora sono stati sospesi i contratti competitivit-lavoro di Sarkozy, che permettevano di abbassare i salari per mantenere loccupazione in caso di crisi. Il governo si prepara a presentare una proposta di flexi-sicurezza sul modello danese (pi flessibilit ma percorsi professionali sicuri).

pagina 8

il manifesto

DOMENICA 8 LUGLIO 2012

LULTIMA
Elena Ciccarello
MESSINA

ranco non parla con gli uomini, parla solo con Dio. Soffre di delirio mistico. La criminalit organizzata calabrese lo sfruttava per trasportare armi, piccoli pacchi da portare in sella al motorino dove e quando gli indicavano gli amici. Un servizio utile e silenzioso, durato fino al giorno in cui le ruote hanno sbandato e la ferraglia si sparpagliata sullasfalto svelando il segreto dei viaggi. Da quel momento per Franco si sono aperte le porte dellospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona, in provincia di Messina, uno dei sei istituti in Italia in cui vengono reclusi gli infermi psichici che hanno commesso un reato. Gli Opg sono luoghi di vite a perdere, dove la detenzione pu essere prorogata sino a trasformarsi in un ergastolo bianco se, scontata la pena, non si presenta la possibilit di percorsi alternativi di assistenza. Anche Franco rischiava di rimanere rinchiuso ancora a lungo - spiega Gaspare Motta, psichiatra dellAsp di Messina - oggi invece libero e vive in una comunit casa-famiglia. Franco uno dei sessanta ex internati restituiti alla vita dal progetto Luce e Libert promosso dalla Fondazione di Comunit di Messina e finanziato dalla Cassa delle Ammende del ministero della Giustizia. Un progetto di reinserimento in societ che si rivolge soprattutto ai reclusi in regime di proroga. Li accompagniamo attraverso un percorso personalizzato - precisa Motta, che anche uno dei coordinatori del progetto tentando di ricostruire con loro una rete di relazioni sociali e affettive, la possibilit di lavorare e di avere una casa. In una parola: la libert di poter scegliere. La Fondazione di Comunit di Messina, presentata venerd scorso a Roma e promotrice del progetto, presieduta da un uomo singolare. Un fisico teorico con il pallino del sociale, da sempre abile nel coniugare amore per la scienza e impegno civile. Si chiama Gaetano Giunta. Dopo le stragi del 92-93, durante la primavera siciliana, stato anche assessore alle politiche sociali e giovanili del comune di Messina sotto la guida dell'allora sindaco-magistrato Franco Provvidenti. Quellesperienza mi ha segnato per sempre - racconta -. Dopo gli anni in assessorato ho lasciato la fisica teorica e mi sono dedicato alla ricerca di modelli matematici per economisti. Volevamo tradurre il movimento in unazione duratura e strutturata sul territorio, ma per farlo avevamo bi-

storie
Nasce Comunit di Messina, distretto socioeconomico che riqualifica luoghi disastrati. Al lavoro gli uomini dimenticati negli ospedali psichiatrici giudiziari. Guidati da un fisico che ama la Sicilia. E la legalit

DELLA LUCE
sogno di capire quali leggi regolano leconomia. Con questo obiettivo Giunta e il suo gruppo hanno fondato nel 1998 Ecosmed, un centro di ricerca dedicato allo studio di forme di economia altra. Una prima cellula della realt che dieci anni dopo confluir nella Fondazione di Comunit di Messina. Al suo interno stato sperimentato per la prima volta il modello di sviluppo che rappresenta la cifra dellintero programma di interventi: la sovrapposizione di competenze professionali deccellenza al lavoro di cooperative sociali e di imprenditoria giovanile, in un mix capace di generare ricchezza e quindi di includere e sostenere situazioni di disagio, svincolandole dallintermittente sostegno pubblico. Abbiamo messo in campo le nostre capacit per provare che possibile un welfare improntato alla sostenibilit ambientale e alla coesione sociale - continua il padre della Fondazione - e lo abbiamo fatto in un territo-

La fondazione
CON LONU E LOMS CONTRO LE MAFIE La fondazione di Comunit di Messina stata scelta da Onu e Organizzazione della sanit come modello di eccellenza di welfare e sviluppo locale. Produce energia pulita e reinserimento sociale.
rio segnato invece da una forte sperequazione della ricchezza e dalla presenza del crimine organizzato. Il know how e il management di alto livello servono anche a favorire le relazioni internazionali: un patrimonio indispensabile per superare il gap che grava sulle avventure imprenditoriali del sud Italia. Il gruppo che fa capo a Giunta ha inaugurato la propria opera riqualificando luoghi disastrati. Se oggi la punta nord della Sicilia un paradiso accessibile a tutti anche grazie alla loro determinazione. La spiaggia di Capo Peloro e il vicino complesso monumentale giacevano in stato di completo abbandono. Erano deposito illegale di rifiuti e rifugio per gli spacciatori. Oggi invece ospitano una riserva naturale e un polo scientifico-letterario aperto a tutti. Giuseppina Sindoni un architetto designer che collabora con le attivit di Ecosmed sin dai suoi esordi, stata lei a progettare gli spazi che adesso ospitano altri due cluster del progetto: il parco letterario Horcynus Horca e il centro di ricerca sulle tecnologie ambientali marine. Parla del suo lavoro al fianco di Giunta come di unesperienza totalizzante, che lha costretta a continue e fruttuose contaminazioni. La sua abilit al servizio delle cooperative sociali che producono oggettistica e arredo urbano, ma stata fondamentale anche per il restauro e la rifunzionalizzazione di luoghi dismessi come Forte Pedrazza, un sito militare utilizzato come contraerea durante la seconda guerra mondiale, poi abbandonato e occupato abusivamente dalla mafia che ne aveva fatto un rifugio per latitanti, e oggi diventato sede delle cooperative che fanno capo alla Fondazione. Un motore di cultura e sviluppo economico frequentato assiduamente anche da giovani del posto, che usufruiscono delle sue sale prova musicali. Oltre alla ricerca scientifica e allinserimento lavorativo, c stata anche la lotta alle mafie tra i primi ambiti di intervento del centro Ecosmed. Un passo fondamentale per ogni progetto che voglia contaminare positivamente un territorio difficile come la Sicilia. nata cos la fondazione antiracket e antiusura Don Pino Puglisi e la decisione di accettare tra i propri partner lavorativi solo le ditte emancipate dal pagamento del pizzo.

Da quel lontano 1998 stato un crescendo di attivit e progetti, un moltiplicarsi di realt produttive capaci, attualmente, di impiegare oltre duecento persone e collaborare con altre mille ancora, sommando professionalit di ogni tipo: dallo psicologo agli assistenti sociali (pochi), a fisici, ingegneri, artigiani, fino agli ex internati degli ospedali penitenziari. Da lanno scorso il lavoro pionieristico generato a partire da Ecosmed confluito nella neonata Fondazione di Comunit di Messina, costituita con limportante partecipazione di Fondazione Con Il Sud (che ha contribuito al 50 per cento della creazione del suo fondo di dotazione) e la partnership di Caritas Italia. La Fondazione, che riconosciuta dallOcse, dallUnops e dallOrganizzazione Mondiale

della Sanit come uno dei pi interessanti casi al mondo di sperimentazione di modelli di welfare e sviluppo locale, sin da quando si costituita ha deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo per avviare un nuovo, importante, progetto. Ha investito il proprio fondo nella creazione di un parco diffuso di energie rinnovabili. I pannelli sono stati installati su serre, edifici privati, cooperative, parrocchie, centri sociali e istituzioni. Lelettricit che se ne ricava donata gratuitamente alla comunit mentre il guadagno del conto energia viene utilizzato per finanziare nuovi interventi. Da Luce e Libert alla realizzazione di laboratori multimediali destinati ai ragazzi. Ma anche iniziative culturali e di sostegno alle famiglie in difficolt. Per concludere il viaggio chiediamo a Giunta cosa lo spinga a fare tutto questo: Quello che faccio nasce come atto damore verso la mia terra e la Costituzione italiana - ci risponde - che secondo i padri costituenti doveva ergersi a baluardo dei diritti paritetici di libert, dignit delle persone e uguaglianza. Purtroppo invece tali principi sono stati messi in competizione e alluguaglianza sono state lasciate le briciole avanzate dalla libert economica. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo provato a ricomporli.

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