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- MANUALE DI SOPRAVVIVENZA DEL CICLISTA URBANO -

PARTE Ia

PERCHE ANDARE IN BICICLETTA


Molte buone ragioni per evitare automobili, scooter e veicoli inquinanti

Chiunque, posto di fronte al problema della mobilit urbana, prende in considerazione tre sole opzioni: auto, scooter e mezzi pubblici. Quasi nessuno disposto a dare credito a quel cimelio impolverato che giace in cantina e che potrebbe tornare a nuova vita con sforzi minimi: la bicicletta. Eppure la bici, in ambito cittadino, pu risultare il mezzo di trasporto pi vantaggioso, e non solo sulle brevi distanze. Ecco alcuni argomenti in favore delluso quotidiano della bici, lasciando a te il piacere di scoprire, montando in sella, i mille altri motivi che suffragheranno questa scelta.
Ricordi quando imparasti a pedalare? Torna indietro col pensiero e monta in sella! Il corpo non dimentica: facile e divertente come allora. La bicicletta il mezzo di trasporto pi efficiente, garantisce velocit media cittadina superiore a quella di autobus e auto (15-25 km/h1), pesa poco e necessita di scarsa energia per essere mossa. Non lavorare come uno schiavo per sostenere i costi esagerati di unautomobile! Non usare energia prodotta da sostanze inquinanti! Non diventare prigioniero del traffico! Lenergia necessaria ai percorsi cittadini puoi produrla tu, senza inquinare2: invece di fermarti al distributore, entra in trattoria!!! Il 39% delle distanze3 coperte quotidianamente in ambito urbano inferiore ai 2 km, mentre il 90% entro i 10. Sotto il profilo statistico la bici, nei percorsi urbani, il mezzo pi veloce e, per andare oltre i 2 km basta un minimo allenamento! In molti, una volta trovato il giusto ritmo, si spingono ben oltre i 10 km giornalieri. Uff! che fatica. Andare in bici faticoso solo se non si usa un mezzo adatto ai propri spostamenti, o se non si presta attenzione alla manutenzione ordinaria (freni, gomme, lubrificazione dei cavi dei freni e del cambio). Usare biciclette con pi rapporti consente anche a chi non allenato di affrontare i sette colli. Pi avanti ti verranno dati suggerimenti e informazioni su cosa fare e a chi rivolgerti per mantenere efficiente la bici. Hai mai trascorso interminabili attese nella calura dellabitacolo in mezzo ad assordanti rombi e clacson di altre auto? Pensa che in quegli attimi avresti potuto sfrecciare via con la bici tra una macchina e laltra, il vento sul viso e senza far rumore! Beh! Se vivi nei pressi di una tangenziale puoi ben comprendere il problema, no?!

L'energia necessaria per andare in bici inferiore a quella di qualsiasi altro mezzo di trasporto, compreso il camminare! Un ciclista percorre 37 chilometri con 500 calorie, contenute in 100 grammi di zucchero. Lo stesso contenuto calorico dato da 55 grammi di benzina, con i quali unauto media percorre 700 metri. Lo spreco energetico dellautomobile sottovalutato: il consumo di tutte lampadine di una casa media, accese per 3-4 ore, equivale a una percorrenza di 4 km in auto. A ci va aggiunto il consumo legato alla costruzione e manutenzione del veicolo (acciaio, plastica, gomma, vetro, etc) e lenergia necessaria per costruire strade, viadotti, ponti, gallerie e quella necessaria a produrre il carburante e portarlo fin sotto casa tua. 3 vedi nota 1

AVANTI C POSTO? Report annuale AS.STRA-ISFORT - sulla mobilit urbana: bisogni dei cittadini, le risposte della citt 13 Aprile 2005.
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Fascia blu, ZTL, passi carrabili, strisce pedonali, vicoli, parcheggi riservati, scarico merci, aree pedonali dove mettere lauto? A casa!! Con la bici bastano un palo e una buona catena. PENSIERI SPARSI, N1: chiudo il finestrino la puzza insopportabile che masochista quel tipo in bici, respira tutto lo smog! Ecco un pensiero che sembra logico, e invece errato. Usando la bicicletta si respira meno smog che in auto, soprattutto in coda ed ai semafori: molti studi scientifici lo dimostrano!4 Molti inquinanti sono inodori e gassosi, i filtri dellaria servono per polvere e pollini, non altro, e laria condizionata varia esclusivamente la temperatura, non la qualit dellaria. Qualcuno ha mai contato il numero delle palestre della nostra citt? Quanto costa iscriversi?!!! In bicicletta si fa esercizio fisico senza spendere, e si possono scordare le diete da asceta necessarie a mantenersi in forma. Andare in bicicletta riduce il rischio di infarti, diabete e di alta pressione. Lattivit fisica stimola la produzione dendorfine e di sostanze eccitanti nel corpo: per questo che i ciclisti sono spesso di buon umore. Utilizzare i mezzi pubblici un buon metodo per non inquinare e diminuire il traffico; a Roma, tuttavia, molti bus sono lenti e affollati, le preferenziali invase, i vigili urbani latitanti. La bici una valida alternativa, in particolare la bici da palo: un ferrovecchio in perfetta efficienza che si mette su con cinquanta euro, meno dellabbonamento annuale per il trasporto pubblico. Ah, dimenticavo! Sapevi che gli introiti totali derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti ricoprono a malapena le spese per mantenere la rete di vendita (tabaccai, giornalai)?5 I pi avanzati studi durbanistica dimostrano che creare nuove strade per smaltire il traffico un palliativo: la vecchia utenza si concentra sui nuovi percorsi peggiorando la condizione di traffico, perch altri mezzi privati sono richiamati dallillusione di strade scorrevoli: aumenta il traffico complessivo e la richiesta di ulteriori arterie!6 ma le strade sono appalti miliardari. Lautomobile costruita in acciaio, gomma, plastica. Smaltire questi materiali ha costi enormi, Lautomobilista vede nella macchina solo i costi che direttamente lo toccano, senza soffermarsi su quelli che investono la collettivit, ai quali comunque contribuisce con le tasse7.
ciclisti ed inquinanti: Tonkelaar, W den, 1983, Exposure of Car Passengers to CO, NO, NO2, Benzene, Toluene and Lead, TNO Research Institute for Environmental Hygiene, Delft, The Netherlands. Hickman, AJ, 1989, Personal Exposures to Carbon Monoxides and Oxides of Nitrogen, Research Report 206, Transport and Road Research Laboratory, Berkshire. Shikiya D, Liu C S, et al., 1989, In Vehicle Air Toxics Characterisation Study in the South Coast Air Basin of California, Air and Waste Management Association, Pittsburgh, Pennsylvania. Chan C-C, Ozkaynak H, et al., 1991, Driver Exposure to Volatile Organic Compounds, CO, Ozone and NO2 Under Different Driving Conditions, Environmental Science and Technology vol 25, pp.964-72. WHO, 1987, Air Quality Guidelines for Europe, World Health Organisation Regional Office for Europe, Copenhagen. Commissione Europea e mobilit ciclistica (tab. 4.2, pag. 35) http://europa.eu.int/comm/environment/cycling/cycling_it.pdf Rank J., Folke J., and Jespersen P.H., 2001, differenze nell'esposizione di ciclisti ed autisti di autoveicoli all'inquinamento atmosferico da traffico nella citt di Copenhagen. Science of the Total Environment 279: 131-136. http://www.montesolebikegroup.it/ciclistieinquinanti.htm 5 http://www.inventati.org/gratis/annunci/viewtopic.php?t=54 6 (rapporto ARPAT): la citt con pi autovetture per 1.000 abitanti risulta essere Roma (761); seguita da Houston (695), e dalle altre citt italiane che si attestano quasi tutte al di sopra delle 600 unit. Ultime Londra (330) e Tokyo (305) (http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=2731). 7 http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenbic/39/2003/0121/s020.htm;
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PENSIERI SPARSI, N2: ogni giorno devo fare gli straordinari per le rate dellauto, il bollo, lassicurazione, il carrozziere, la manutenzione, la benzina, il parcheggio. Come arrivare a casa in tempo dopo gli straordinari? Se usassi la bicicletta risparmierei il tempo dedicato agli straordinari che servono a pagare le spese della macchina! In bici, prendendomela comoda, impiegherei pochi minuti in pi nel tragitto quotidiano, ma eviterei di perdere ore e ore di lavoro aggiuntivo, noioso e malpagato!!! Cosa accade in un garage ermeticamente chiuso con una macchina allinterno, accesa anche solo per qualche minuto? Le emissioni non sono aromi di campo! Prova a immaginare cosa succede in una citt con due milioni di automobili accese nello stesso istante fatto?! Certo, non la stessa cosa, ma non allunga la vita!! Nel 2000, a causa dellinquinamento da trasporto, nellUnione Europea si sono avuti, in media: 3 anni di vita persi per ogni soggetto esposto a lungo; 8,6 mesi per ogni cittadino. In Italia: 600 decessi infantili e 31.000 casi di bronchite cronica in soggetti sotto i 15 anni. Con la partecipazione dei cittadini, si potrebbero risparmiare 161 billioni di Euro lanno !! 8 Le emissioni inquinanti sono in buona parte causate dal trasporto (78% monossido di carbonio; 66% ossidi di azoto; 53% composti organici volatili; 28% anidride carbonica); in ambito urbano, sul complesso dei veicoli, lautomobile contribuisce per l81% allemissione di anidride carbonica e per il 68% allemissione di composti organici volatili non metanici9, ossido dazoto, monossido di carbonio e PM1010. La scienza cerca da anni fonti energetiche rinnovabili, ma saranno disponibili su larga scala prima di essere soffocati dallo smog? Nonostante lo sviluppo delle possibili fonti energetiche alternative al petrolio ed ai suoi derivati, lUnione Europea prevede che le emissioni di CO2 aumenteranno fino al 2015 e resteranno non inferiori a quelli attuali per diversi decenni11. Attualmente tutte le soluzioni alternative sono estremamente costose e molte non fanno altro che spostare il problema dellinquinamento e della produzione energetica fuori citt o fuori dalla nostra vista; nel migliore dei casi
http://www.ocs.polito.it/mobilitatrasporti/html/impatti/biblioteca/RapportoAmiciDellaTerra3.doc: Per ogni chilometro percorso da un passeggero (pkm), i costi esterni della produzione, dell'esercizio e dello smaltimento dell'autovettura privata sono di 182,7 lire, pi che doppi di quelli dell'aereo (82,3 lire pkm) e addirittura 3 volte maggiori di quelli dell'autobus (65,4 lire pkm) e del treno (58,3 lire pkm). I servizi di trasporto collettivo, oltre a costare meno all'utente, consentono minori costi ambientali nelle varie fasi del ciclo di vita dei veicoli. Se si tiene conto dell'uso effettivo dei veicoli nel loro arco di vita, il costo ambientale della produzione di un'autovettura privata cinque volte maggiore rispetto a quello dell'autobus e del treno, e 35 volte maggiore rispetto a quello dell'aereo. Usando l'auto per circa 14 anni spenderemo mediamente 28,7 milioni di lire per l'acquisto dei carburanti, 2,4 milioni per pedaggi autostradali, 1,7 milioni per i cambi d'olio, 3,4 milioni per sostituire i pneumatici e ben 16,2 milioni dal meccanico per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Totale? 117,9 milioni di lire. 8 milioni l'anno! 22.000 lire al giorno, 900 lire l'ora. 8 Ufficio Stampa Unione Europea: Press Release EURO/08/05 - Berlin, Copenhagen, Rome, 14 April 2005 European Union can save up to 161 billion a year by reducing air pollution deaths . 9 Relazione del Ministero dellAmbiente: www.minambiente.it/Sito/pubblicazioni/Collana_RSA/RSA_2001/Parte_a/6_trasporti.pdf http://www.minambiente.it/Sito/pubblicazioni/Collana_RSA/RSA_2001/Parte_b/1_inquinamentoatmosferico.pdf 10 PM10 e PM2.5: da soli causano, in Italia e secondo lOMS, pi di 3500 morti all'anno. Sono costituiti da particelle di diametro inferiore a 10 ed a 2.5 micron rispettivamente. BENZENE: prodotto dell'evaporazione della benzina, un idrocarburo volatile cancerogeno. E responsabile di 10 casi di leucemia ogni milione di abitanti. Il 95% delle emissioni dovuto alle auto. ANIDRIDE SOLFOROSA: prodotta soprattutto dalla combustione di gasolio e oli combustibili, responsabile delle piogge acide e di disturbi alle vie respiratorie e all'apparato visivo. IDROCARBURI: sono rilasciati in aria come derivati della combustione di benzina. Tra i pi tossici ci sono i policiclici aromatici (Ipa) pari al 30% del totale delle emissioni di idrocarburi nel settore dei trasporti. MONOSSIDO DI CARBONIO: gas incolore e inodore, provoca danni all'apparato respiratorio e cardiovascolare. In Italia ne vengono emesse 5,5 milioni di tonnellate allanno. BIOSSIDO DI AZOTO: irrita mucose e occhi e pu provocare danni polmonari e in elevate concentrazioni, pu risultare letale. 11 http://gruppi.camera.it/misto/verdi/bici/pubblicazione.htm#_Toc505762793: La bicicletta ed il Piano generale dei Trasporti: un ruolo trascurabile? Donati A., responsabile trasporti WWF Italia.

rimangono consumi energetici estremamente superiori a quelli di una bicicletta12. La soluzione nel ridurre il consumo di energia. Cosa fare? Nellattesa possiamo usare il pi possibile la migliore tra le fonti energetiche rinnovabili, quella metabolica, ovvero il nostro corpo: basta salire in sella e pedalare!! Pensi che il problema dei parcheggi si risolva con silos sotterranei o verticali? Hanno costi molto elevati, sottraggono spazio al verde pubblico e alla costruzione di immobili ad uso abitativo. Inoltre lo spazio di una macchina parcheggiata equivale a quello di dieci biciclette. Usare lo scooter? Che dire... alcuni dei problemi si risolvono, ma solo in parte. Il petrolio una risorsa limitata ed fonte irreversibile dinquinamento. Molti scooter riducono i consumi e i costi per lutente, ma hanno un impatto ambientale superiore a quello dellauto, a parit di volume. La bici o, perlomeno, lo scooter elettrico possono aiutare a ridurre questi problemi. Usare la bici crea problemi etici verso i lavoratori occupati nelle fabbriche di auto o del suo indotto? Una buona parte potrebbe essere occupata nella produzione di biciclette o mezzi pubblici, nella gestione di parcheggi di scambio, nel riciclaggio e nello smaltimento del materiale ciclabile usato, nella manutenzione ordinaria dei mezzi e in quella di percorsi ciclabili, nelluso della bicicletta come mezzo collettivo (pensa ai rikshaw), in attivit alternative di riqualificazione degli spazi liberati da enormi parcheggi e strade.. Spesso si sale in macchina perch in bicicletta temi il traffico urbano e i guidatori poco coscienziosi? Guidare lauto o lo scooter a velocit di 40/50 km/h, rispetto i 15/25 di un ciclista medio, vuol dire ridurre il campo visivo. Questo sia a causa della velocit che delle caratteristiche dellabitacolo dellauto o dei caschi da moto13. In auto a percezione dei suoni ridotta da abitacolo e traffico, e per attirare la tua attenzione chi ti attorno deve usare rumorosi e fastidiosi clacson o sirene, come i mezzi di soccorso. Campo visivo pedone Campo visivo a 30 km/h Campo visivo a 50 km/h

Ovviamente anche landare in bici comporta rischi, tuttavia simili a quelli dei pedoni. Se si considera il tempo in cui, lungo un tragitto, il ciclista si trova su strada e non su un marciapiede o sede separata e protetta, si evidenzia che il rischio non trascurabile, ma riducibile con strutture adeguate. Ci nonostante utilizzare lautomobile su tragitti non strettamente necessari, incrementa le situazioni di stress per tutti i cittadini. Riflettiamoci.

Insomma: sei spaventato dal traffico? Non ti fidi degli altri? E va bene! ma qualcuno deve pur iniziare a rendere le nostre citt vivibili! Gli Enti Locali, senza unutenza consistente, non costruiranno mai le piste ciclabili che servono per recarsi al lavoro o al parco con i figli. Noi abbiamo iniziato a pedalare e a fare numero: vuoi farci compagnia?
Alcuni esempi tra i pi discussi: vetture Euro4 (i nuovi diesel sono persino pi inquinanti delle vetture a benzina pre-euro: emettono meno piombo ma pi polveri ed ossido di azoto); olio di colza (aumentano le emissioni da mezzi agricoli e le aree sottratte alla produzione alimentare in contesti di sovrapopolamento); energia solare (gli impianti hanno costi elevatissimi); idrogeno (le metodiche di produzione sono costosissime oppure necessitano di energia da altre fonti per creare lidrogeno stesso). http://gruppi.camera.it/misto/verdi/bici/pubblicazione.htm#_Toc505762809: Traffico sicuro tra le case; Proposte per interventi finalizzati alla sicurezza dei cittadini nel traffico urbano , Passigato M.
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MANUALE DI SOPRAVVIVENZA DEL CICLISTA URBANO PARTE IIa

COME ANDARE IN BICICLETTA


Suggerimenti per luso della bicicletta tratti dallesperienza di chi ogni giorno pedala per le strade di Roma, divertendosi e rispettandola. Andare in bici pu essere pericoloso, faticoso e scomodo ma solo se non si sa come farlo.
S, usare la bici come mezzo di trasporto in citt pu essere PERICOLOSO per via del traffico, dello smog, del buio, ma in fondo non lo pi dellandare in macchina, in motorino o dellattraversare le strisce pedonali! Per provare a godere delluso della bicicletta ovunque e comunque, ti suggeriamo questi accorgimenti. SFRECCIA SEMPRE - segnala gli spostamenti col braccio teso nella direzione di svolta; chi ti segue deve capire le tue intenzioni... ma se non ti senti sicuro, tieni le mani sul manubrio14. TIENI LA DESTRA (ma non troppo) - pedala ad almeno un metro dal marciapiede o dalle macchine parcheggiate: eviterai sportelli che si aprono improvvisamente, tombini, schegge e detriti (che si accumulano al margine della strada). Cos facendo sarai pi visibile e gli autoveicoli dietro si sentiranno scoraggiati dalleffettuare sorpassi azzardati. Anche in caso di rotatorie non tenere troppo la destra e segnala pi volte il tuo spostamento. In presenza di bus in fermata o automezzi alti davanti a te, sorpassa con attenzione segnalando ripetutamente. Ai semafori portati davanti alla colonna dauto; nei casi in cui il flusso del traffico fermo, lento o mantiene la tua stessa velocit possibile procedere sulla destra superando le macchine15. Al semaforo, posizionandoti in corrispondenza delle strisce pedonali, respirerai meno smog e sarai pi visibile per le auto e avrai pi tempo per riprendere a pedalare. IL PERICOLO NON E' IL TUO MESTIERE - evita gli elementi di pericolo o, se non puoi farlo, presta grande attenzione a: rotaie (attraversale con un angolo non inferiore a 30 per evitare che le ruote si incastrino), sampietrini, vernice stradale (con il bagnato scivolosa), pozzanghere (possono celare buche, tombini, detriti). Quando piove i freni producono meno attrito, quindi hai bisogno di pi spazio per rallentare: modera landatura e, volendo, puoi sgonfiare leggermente le ruote per aumentare la superficie a contatto con il terreno. CONSIDERATI INVISIBILE - QUINDI BRILLA DI LUCE TUA - utilizza catarifrangenti gialli per ciascuna ruota; uno posteriore di colore rosso; due per ogni pedale, anchessi gialli16. Inoltre puoi indossare sopra gli abiti vari tipi di fasce o giubbetti riflettenti. Sono in commercio strisce catarifrangenti per caviglie: usandole sarai pi visibile la notte ed eviterai limbrattamento dei pantaloni con il grasso della catena. E ILLUMINATI DIMMENSO - oltre ai catarifrangenti, utilizza luce anteriore bianca e posteriore rossa, siano queste a dinamo o a batteria. Attenzione: la dinamo funziona solo durante la pedalata, rendendola leggermente pi faticosa, mentre la luce a batteria ha un funzionamento costante, a patto che ricordi di avere sempre con te pile di ricambio! Assicurati che le luci siano resistenti alla pioggia. ALZA LA CACIARA - la bici ha il pregio di essere silenziosa ed perci necessario
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Direzione di svolta: Articolo 153 C.D.S. Sorpasso delle biciclette: Articolo 148 C.D.S. 16 Art. 68 del C.D.S. e 223/4/5 del Regolamento di esecuzione.

richiamare lattenzione degli altri: usa campanelli, fischietti e, soprattutto, la voce!!! ABBI FIDUCIA IN TE STESSO - mantieni un'andatura sicura, non lenta e non ondeggiante: gli automobilisti si accorgeranno di te e susciterai rispetto. Ricorda che un manubrio largo permette maggior controllo, uno stretto aiuta a passare in spazi angusti. CONCENTRATI - la velocit di una bicicletta inferiore a quella di un motorino o unauto, ma questo, insieme al fatto che mantieni una posizione pi alta rispetto allautomobilista e non hai impedimenti dovuti alla carrozzeria, costituisce un vantaggio: consente di avere un raggio visivo pi ampio e di prestare maggiore attenzione a ci che accade. In particolare: GUARDATI INTORNO - alterna sempre lo sguardo verso terra e verso il traffico; soprattutto agli incroci cerca il contatto visivo con gli automobilisti per stabilire informalmente la precedenza. Presta attenzione alle buche, alle macchine in rallentamento, ai riflessi dei fanali, agli sportelli che si aprono; usa uno specchietto o voltati rapidamente mentre pedali; impara a valutare e anticipare la presenza di oggetti o persone davanti e dietro di te! E APPIZZA LE RECCHIE - a volte le macchine e gli oggetti in movimento sono nascosti alla tua vista: presta attenzione ai suoni che possono indicare veicoli in avvicinamento. FATTI FURBO - la bicicletta libera, non dipende da traffico, semafori o attese dei bus. Con essa anche tu sei libero, non vincolato da sensi unici, cortei e ZTL che costringono gli automobilisti ad allungare il tragitto. Con la bici, hai tempi di percorrenza costanti, sai sempre quando parti e quando arrivi! Crea il tuo percorso: evita le grandi arterie e privilegia le piccole strade. Marciapiedi, sensi vietati, aree e strisce pedonali si possono attraversare con la bici a mano: sfrutta la possibilit di diventare giuridicamente pedone ogni volta che serve. Se il traffico ti stressa, puoi accostare e scendere: lautomobilista non pu! Attenzione: se non puoi evitare di andare contromano, procedi sulla destra e presta pi attenzione del solito ad auto parcheggiate, curve e incroci, poich gli altri non saspettano il tuo arrivo dalla parte sbagliata: suona il campanello! VOLEMOSE BENE!!! - PROTEGGITI DAGLI URTI - Il casco, anche se non obbligatorio, utile in caso di cadute, specialmente quelle da fermo. E DALLO SMOG - E dimostrato che il ciclista non respira pi inquinanti di un automobilista17, anche perch pu evitare le zone pi trafficate. Se vuoi salvaguardare meglio i polmoni usa le mascherine. Ne esistono varie, adatte a filtrare solo polveri sottili o solo alcuni inquinanti come il benzene; puoi sceglierle usa e getta o con filtro sostituibile. Purtroppo una protezione totale confortevole e a prezzi accessibili non esiste! Respirara col naso, soprattutto quando lo sforzo maggiore (salite, partenze ai semafori): il migliore elemento protettivo.

Ok, la bici pu essere FATICOSA, ma molto meno dellandare in palestra! Inoltre labitudine a pedalare e la conoscenza dei percorsi presto ti permetter di ridurre la fatica. Trova il tuo ritmo e non forzare. Chiunque pu affrontare una bella pedalata ad andatura tranquilla.
SUDORE o TREMORE? - andare in bici comporta sudorazione. Se senti di sudare troppo puoi variare labbigliamento. In inverno non coprirti come se dovessi uscire a piedi: dopo poche pedalate ti riscalderai. consigliabile indossare maglie in lana a pelle ed evitare cotone e tessuti sintetici, che col freddo gelano addosso. Se vuoi puoi far uso di abbigliamento tecnico, come gore-tex o pile. Puoi portare con te un ricambio o tenerlo sul posto di lavoro, cosa
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vedi nota 4

utile soprattutto i primi tempi, quando non sei ancora abituato a dosare le energie. Evita il troppo peso nello zainetto, (che inoltre fa aumentare la sudorazione): meglio un buon portapacchi. Proteggiti dal freddo coprendo testa, orecchie, petto e mani, ossia i punti dove la dispersione di calore maggiore. DISTANZE E FATICA - la distanza non un problema se affrontata con un ritmo di pedalata tale da tenere sotto controllo battito cardiaco e respirazione. Farsi prendere dalla fretta dannoso, un dato tragitto non si copre in meno tempo pedalando forsennatamente: il solo risultato il sudare! Se la tua bici dotata di cambio, mantieni in pianura un rapporto non troppo duro n leggero. Se ti sembra di pedalare a vuoto, inserito un rapporto sbagliato: cambia!!!. In salita scala marcia con anticipo, prima di affrontarla, onde evitare di non fare in tempo. Ai semafori sfrutta il rosso a tuo vantaggio, rallenta e fa che il verde scatti prima del tuo arrivo: partire da fermo fa sprecare energie!

Si, andare in bici pu sembrare SCOMODO, ma non cos fastidioso come cercare parcheggio! Con qualche dritta ci che sembra un problema si riduce a poca cosa.
CICLI & CICLONI (AVVERSITA' ATMOSFERICHE) - non esiste il cattivo tempo, ma il cattivo abbigliamento! In caso di maltempo, se usi giacche e sovrapantaloni impermeabili tipo cerata non scegliere vestiti troppo pesanti, ma un abbigliamento stratificato e pi leggero del solito. Non indossare abiti svolazzanti e ombrelli: sono dintralcio e pericolosi. Per evitare schizzi di fango, monta i parafanghi. CAPACITA' E PESI - con la bicicletta puoi trasportare qualunque cosa. Per un maggior controllo del baricentro i pesi vanno agganciati in modo simmetrico e disposti pi in basso possibile: per esempio, sono da preferire le borse laterali agganciate al portapacchi posteriore ai cestini sul manubrio, che se caricati eccessivamente rendono difficile il controllo del mezzo. NON BASTA DIRE BICI - esistono moltissimi tipi di biciclette, ma prima di acquistarne una meglio chiedersi quale ne sar luso: su strade cittadine e non particolarmente accidentate, una bici da corsa con manubrio da passeggio pu essere una soluzione ottimale per prestazioni e leggerezza (si porta in spalla con poca fatica sulle scalinate!). Se invece vuoi un mezzo pi versatile puoi usare una MTB, ma per fare meno fatica, sostituisci i copertoni tassellati e larghi con pneumatici stradali pi lisci e scorrevoli. La maggior parte delle biciclette dotata di cambio, utile se devi affrontare molte salite. Puoi impararne lutilizzo corretto chiedendo ad altri ciclisti, pedalando e sperimentando con loro. Se la tua bici dotata di cambio con corona doppia o tripla (gruppo di cerchi dentati in corrispondenza dei pedali ), ricorda di non usare mai la corona grande con il pi grande dei pignoni (cerchi dentati sulla ruota posteriore), e viceversa: le catene non sopportano torsioni. Preferisci componenti meccaniche in metallo, non in plastica e il cambio con leve al posto di quello con manopole delicato e difficile da riparare). Ricorda inoltre che una buona bici una bici facilmente riparabile!

CHE TAGLIA PORTI? - TELAIO E MESSA A PUNTO - scegli il telaio adeguato alla tua corporatura; non solo in base all'altezza del cavallo, ma considera anche l'angolo tra il tubo orizzontale e quello diagonale da cui esce la sella. Per non faticare troppo la bici deve avere: 1) cambio funzionante (la catena si deve spostare con facilit su ogni corona e pignone 2) sellino alla giusta altezza (quando il pedale nel punto pi basso di rotazione, poggiandovi il tallone la gamba deve essere quasi tesa 3) ruote ben gonfie (vai pi veloce e eviti le forature) e copertoni sottili (presta sempre grandissima attenzione a rotaie e tombini). LADRI DI BICICLETTE? - LEGA BENE LA BICI a un palo ogni volta che ti allontani, accertandoti che non sia possibile sfilarla dallalto una volta chiusa la catena. Blocca palo, telaio e parti removibili (ruote e sellino). preferibile usare lucchetti e catene di tipo cementato, il ciclista di fiducia sapr consigliarti il modello pi adatto alle tue esigenze. SICUREZZA PASSIVA - Per legare la bici preferisci luoghi illuminati, frequentati, ben visibili (negozi, fermate bus, incroci). Se devi lasciarla in luoghi poco sicuri scegli una bicicletta vecchia, ma funzionante: sar poco appetibile e ti porter ugualmente lontano. BICI DARREDAMENTO - se possibile, a fine giornata parcheggia la bici in casa o sul balcone: oltre a essere la soluzione pi sicura, avrai uno splendido oggetto darredamento! MANUTENZIONE - Mantieni la bicicletta in efficienza, periodicamente puliscila con vecchi panni e lubrifica glingranaggi. La manutenzione della bici estremamente semplice, anche per parti sottoposte a usura, come copertoni, camere daria e freni. NON RIMANERE A PIEDI - RIPARAZIONI - porta sempre con te il kit demergenza: due cacciacopertoni (leve che servono a sfilare il copertone dal cerchione per consentire la riparazione della camera daria), una camera daria, una pompa tascabile e una chiave inglese adatta a svitare i dadi della ruota. Lattrezzatura completa (chiavi inglesi e a brugola, giraviti, tiptop, pinza) non occupa pi spazio dunautoradio ma ti consente di smontare lintera bici! SERVE AIUTO? - Se hai bisogno dun consiglio, un aiuto, se vuoi trovare un posto dove mettere a punto la bici o restaurarne una vecchia (contro la ruggine si possono fare miracoli!!!), nelle ciclofficine popolari troverai ciclisti-critici abili nella meccanica e desiderosi, come te, di riconvertire al fruscio della bicicletta le nostre splendide, puzzolenti citt. A Roma: Ciclofficina Pop. Macchia Rossa, via Pieve Fosciana, 82 (Magliana), c/o CSOA Macchia Rossa (http://www.inventati.org/macchiarossa/bicicletta/cicloffi.htm ) Ciclofficina Popolare Don Chisciotte, via Prenestina, 173 c/o CSOA Ex-Snia (http://www.zingarelli.biz/ciclofficina/ ) Ciclofficina Pop. Centrale, via degli Zingari, 8 (Monti), c/o Ist. Angelo Mai Occupato (http://www.ciclofficina.org ) Ciclofficine popolari a Milano, Firenze, Bergamo, Vicenza. e in ogni citt civile del mondo!

La bicicletta genera buonumore, piacevole, leggera, ludica, utile. Chi usa la bici in citt, gode di una splendida condizione psicofisica! Utilizzandola bici per gli spostamenti quotidiani non spendi, non inquini, non hai bisogno della palestra e ti diverti un mondo nellassaporare la leggerezza del movimento.
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suggerimenti e informazioni utili:

http://www.criticalmass.it http://www.fiab-onlus.it/ http://www.tmcrew.org/cm http://www.romapedala.splinder.com/ http://www.tmcrew.org/eco/bike/index.htm http://www.biciedintorni.org/info_ciclotur/normecircolaz/it.htm http://www.comune.venezia.it/biciclette http://www.palermoinbicicletta.org/Codice_Strada.htm http://www.palermoinbicicletta.org/decalogo_del_ciclista_urbano.htm http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=1344 http://users.libero.it/grassanoguidomaria/ http://www.alessandropardi.it/index.htm http://www.ecofoot.net/ http://www.rprogress.org/programs/sustainability/ef/ http://www.bestfootforward.com http://www.ecologicalfootprint.com http://www.iclei.org/iclei/ecofoot.htm http://www.provincia.bologna.it/ambiente/impronta_ecologica/ informazioni per il calcolo delle misure del telaio http://www.sportpro.it/technics/misure/index.htm http://www.guidorubino.com/bici/ http://www.ruotalibera.org/ in libreria - Rigatti E., Minima pedalia Ediciclo Editore - Sovilla Z., Bicicrazia Nonluoghi Libere Edizioni (2004) -AA.VV.., Manuale di sopravvivenza ciclica urbana Ed. Terre di Mezzo (2004) - Bairo L., Bella Bici, Ed.Stampa Alternativa - Catania G., Amica bicicletta Ed. EGA (1995) - Grioni, U., Il ciclista Hoepli (1910) - Chambers N., Simmons C., Wackernagel M. (2002) Manuale delle Impronte ecologiche. Edizioni Ambiente S.Caserini, R. Salvetti (2003) L'impronta ecologica come strumento della Valutazione Ambientale Strategica. Atti del 58 Corso di aggiornamento in Ingegneria Sanitaria Ambientale: "Valutazione di impatto ambientale: metodi, indici ed esempi", Politecnico Milano, 26-30 maggio 2003. Edito a cura del DIIAR Politecnico di Milano, Costanza R. Bibliografia esaustiva su: www.biciedintorni.org/biblioteca/libri_elenco.php

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