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Dio dei miei poveri giorni

Testi: Karl Rahner da: Tu sei il Silenzio Foto: Maria Rota Elaborazione: Monache Benedettine S. Margherita
Fabriano

La povert della mia vita quotidiana voglio portarti dinanzi Signorela monotonia della mie abitudini, lunghe ore, lunghi giorni, pieni di tutto fuorch di Te

Guarda, Dio mite che hai compassione di chi tutto in questa povert; guarda la mia anima che linfinita sagra di questo mondo consuma quasi per intero, nella sua ridda di inezie senza numero

chi mi dar di evadere dalla miseria delle mie vane sollecitudini, di rivolgere la mia anima alluno necessario che sei Tu?

Non ero gi perduto e sommerso nella vanit di questo mondo quando ho cominciato la prima volta a intravedere in Te il vero senso di questa mia vita che non potevo abbandonare alla giostra delle mie abitudini?

Non sei Tu che mi hai fatto? Questo essere insoddisfatto, che nel desiderio della tua infinit, cammina e cammina incontro alle tue stelle; e saffanna su tutte le vie della terra e in capo a tutte le vie della terra, ecco, le tue stelle brillano mute sempre ugualmente lontane

E vedi Signore, se io volessi fuggire la povert della mia vita ordinaria? e se volessi restare sempre in silenzio e adorazione, alla tua santa presenza, mi sarei con questo sottratto davvero al ricorso dellabitudine?

non le occupazioni mondane rendono monotoni e vani i miei giorni;io svuoto i miei giorni, non i miei giorni me.

Io vedo che se c una via che a Te mi possa condurre, essa passa attraverso le povert della mia vita quotidiana; altra via per rifugiarmi in Te non potrei trovare che lasciando indietro me stesso nella mia fuga.

Ma si pu giungere a Te attraverso questa povert?...Dove ti si trover, Signore, se le voglie che riempiono i miei giorni ti fanno dimenticare e la disillusione non tha ancora trovato, anzi affligge il cuore e lo rende anche pi inadatto al tuo incontrro?

tutto vanit, che mi nasconde e mi toglie quello di cui ho bisogno, Te, mio Dio.

Ma pure se non c luogo dove io debba andare per averti trovato, se tutto pu essere la perdita di te, dellUnico, allora devo poterti trovare in tutto Bisogna allora che ti cerchi in tutto.Tutto ti nasconde e tutto ti rivela

Dio viene senza posa in noi, attraverso le cose e senza le cose, e vuole da noi quiete amorosa e lavoroLuomo interiore perci possiede la sua vita in queste due maniere, nella quiete e nel lavoro. E in ciascun di esse egli intero e indiviso. Egli tutto in Dio godendo la sua quiete, ed tutto in se stesso, rimanendo attivo in amore

E costantemente riceve egli da Dio il monito e lincitamento a rinnovare luna e laltro: la quiete e lamoreEgli simile a un doppio specchio, che rispecchia dalle due facce

nella parte superiore del suo spirito lessere umano rispecchia e riceve Dio con tutti i suoi doni.

e nella parte inferiore riceve, attraverso i sensi, le immagini corporee (G.Ruysbroeck)

Ad un tempo devo essere nella povert delle cose e nella tua veritCome? Solo Tu mi puoi mantenere , nel mio intimo, vicino a Te, quando io esco quasi da me per essere con le cose

Non langoscia, n il nulla, n la morte mi liberano dall dispersione sulle cose del mondo.ma solo il Tuo amore, lamore per te, Tu che sei di tutte le cose fine e attrattiva, Tu beatitudine che sola basti a te stessa

Davanti a Te diventa uno ogni molteplicit; ogni dissipazione si raccoglie in Te; ogni esteriorit ritorna alla sua interiorit nel tuo amore. Nel tuo Amore ogni uscire sulle cose diventa un ritorno nella tua unit, che la vita eterna.

Ma Tu solo mi puoi donare questo amore, che lascia alla vita quotidiana la sua povert, e la converte tuttavia in vita di incontro con Te.

Che mi resta pi da dirti, Signore, ora che mi presento cos a te nella povert mia quotidiana? Solo una timida invocazione ancora: Il tuo Amore , mio Dio, il dono che Tu sempre dispensi, il sommo dei tuoi doni. Tocca il mio cuore con la tua grazia

Quando nella gioia o nel dolore, tratto le cose di questo mondo, fa che, attraverso di esse, giunga allamore e al contatto con Te, che di tutte le cose sei lunico primordiale principio. Tu che sei lamore, dammi lamore, donami te stesso, perch tutti i miei giorni sfocino finalmente nellunico giorno, che la tua vita eterna.

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