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Ricognizione e campionature: William Bechtel, Filosofia della mente, Bologna, il Mulino, 1992 (ed. or.

1988) [WB]
CAPITOLO SECONDO LE ANALISI FILOSOFICHE DEL LINGUAGGIO 2. L'analisi referenziale del significato: il primo Wittgenstein
Un ulteriore sviluppo dell'idea centrale che il linguaggio funzioni tramite il riferimento agli oggetti reali e dovuto a Ludwig Wittgenstein (in particolare nel Tractatus logico-filosoficus, Torino, Einaudi, 1964). Wittgenstein cerc di spiegare in che modo il linguaggio pu essere usato per fornire informazioni sul mondo. Wittgenstein, con gli strumenti della logica degli enunciati, analizz gli enunciati sul mondo in enunciati o proposizioni semplici, che rappresentano fatti semplici del mondo. Wittgenstein si interess principalmente al modo in cui queste proposizioni rappresentano i fatti, elaborando una teoria che nota come teoria raffigurativa del significato: secondo questa teoria, le proposizioni rappresentano le caratteristiche del mondo nello stesso modo in cui lo fanno i disegni o le mappe. In modo analogo, Wittgenstein sostenne che le parole di una proposizione stanno per le cose e che le relazioni fra le parole rappresentano le relazioni fra le cose: il linguaggio descrive il mondo; tutti i termini vengono considerati come nomi; la relazione del nominare diviene centrale. (WB pagg. 42-43 Riferimento)

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