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PITTURA ZEN

La pittura Sumi-e la Via Zen del pennello, il cui termine giapponese significa
"inchiostro nero (sumi) e "pittura (e).
una forma darte in cui i soggetti sono dipinti con linchiostro nero in
gradazioni variabili dal nero puro a tutte le gradazioni del grigio, sfumature che
si possono ottenere diluendolo con lacqua.
Questa tecnica originaria della Cina, dove nacque tra il 618 e il 907, durante
la dinastia Tang. Fu introdotta in Giappone, nella met del XIV secolo, da
alcuni monaci buddisti Zen, crescendo in popolarit fino al suo periodo di
massimo splendore ossia tra il 1338 e il 1573, nellera Muromachi.
Il buddhismo Zen ebbe una profonda influenza sull'arte pittorica giapponese e
poich lo Zen costituisce una libera espressione del Buddhismo, si potrebbe
pensare che la pittura Zen sia una parte dellarte buddhista. Niente di pi
sbagliato poich la pittura Zen molto diversa dalla pittura buddhista
tradizionale sia nel proposito che nellimpostazione. Si pu dire, in generale
che nella pittura buddhista sono scelti come temi il Buddha e gli aneddoti sulla
sua vita in unambientazione idilliaca, la Pura Terra della beatitudine, una sorta
di paradiso. La pittura Zen, invece, predilige rappresentare gli uomini che
operano nel mondo, i maestri Zen in particolare, immersi nel mondo reale,
nonch temi ispirati alla natura quali: fiori, alberi, uccelli, montagne e fiumi,
paesaggi.
Il motivo che nello Zen luomo risvegliato gi un Buddha.

Nella pittura Sumi-e non essenziale la bravura dellartista o il suo talento, o
meno ancora la perfezione tecnica poich non vuole essere una
rappresentazione precisa della realt, ma tende ad esprimere ci che sentiamo
dentro di noi, tutti gli esseri umani.

L'obiettivo lasciar fluire attraverso l'opera lo spirito della vita, senza
soffocarlo con la ragione, la tecnica o la volont individuale.

Per ottenere questo risultato, ossia che il dipinto appaia vivo, si deve fare in
modo che tutti i componenti del dipinto siano vivi.
A questo proposito le parole del Maestro Su Tung Po (1036-1101), poeta e
pittore della dinastia Sung, ci vengono in aiuto illuminandoci sul giusto
atteggiamento da tenere quando si dipinge: "Prima di dipingere un bamb,
bisogna che esso vi cresca nellanimo. Allora, col pennello in mano e lo sguardo
concentrato, vi nasce innanzi la visione. Coglietela subito coi tratti del
pennello, perch pu dileguarsi presto, come la lepre allapprossimarsi del
cacciatore.
Una mente vuota e calma, libera da qualunque idea precostituita, fa s che
lartista crei "dal nulla il bamb, solo cos egli diventa ci che dipinge, e riesce
a cogliere lo spirito che anima il soggetto e rende vivo il dipinto.
Nella pittura Sumi-e, i movimenti del pennello dovevano essere spontanei e
immediati per non lasciare alcuno spazio n ostacolo tra ispirazione ed
esecuzione.
Questo tipo di pittura include in s gi il disegno, non c bisogno di alcun
tratto preparatorio, viene cos tralasciata ogni forma o dettaglio superfluo.
Con un semplice pennello, una tavoletta di china, una pietra e un foglio di
carta di riso, concentrando lattenzione sul momento presente, sul qui e ora,
lasciando scorrere i pensieri, sciogliendo le tensioni del corpo mediante una
giusta postura e una corretta respirazione, questo modo di dipingere pu
risvegliare in colui che la pratica la creativit, rendendolo pi sensibile,
armonioso, attento, disponibile nellaccettare se stesso, gli altri e le proprie
difficolt, pi recettivo e in contatto con la fonte della vita stessa che in lui.
La figura rappresentata resa tramite le sole linee di contorno in uno stile
essenziale, conciso e sobrio, ma con effetti certamente impressionistici.

Qui entrano in gioco i colori della pittura Sumi-e, colori simbolici per la cultura
orientale, dato che sono propri del Tao e dello Yin e Yang: il bianco e il nero,
dove simbolicamente il bianco della carta rappresenta l'universo nella sua
totalit, e il nero dell'inchiostro di china nelle sue infinite sfumature, dove sono
simbolicamente racchiusi tutti i colori, rappresenta le forme materiali, la
materia stessa delluniverso. Il compito che si assume il vero maestro di pittura
zen proprio quello di esprimere visivamente l'essenza vitale di queste forme
materiali e il significato eterno che esse celano.
Questa operazione, che a prima vista potrebbe sembrare di una semplicit
sconcertante, richiede in realt una preparazione interiore davvero
straordinaria, che solo pochi grandi maestri di Zen e di pittura possedettero
pienamente.
Il pi grande e conosciuto pittore di Sumu-e fu il monaco zen Sesshu Toyo.
Ricordiamo anche il monaco Josetsu, il monaco Tensho Shubun, il monaco
Oguri Sotan , Hasegawa Tohaku, i pittori cinesi Liang-Kai e Mu-chi.


Da questi grandi artisti impariamo che il primo passo nella creazione di
unopera darte Zen consiste nella preparazione del materiale, nel rito di
allestimento che richiede molto tempo in assoluta calma e concentrazione,
durante il quale lessenza, lanima dell'immagine da raffigurare dev'essere
interamente presente alla mente dell'artista, sgombra il pi possibile da
pensieri ingombranti. Tutto ci introduce alla pratica della meditazione che
reca in s i semi del risveglio, dellispirazione, dellintuizione, della fusione con
limmagine rappresentata e, infine, dellilluminazione.
questo il momento dellesecuzione vera e propria dove limmagine viene
completata nello spazio materiale di pochi minuti; l'esecuzione del dipinto
appare di un'immediatezza fulminea, e questo anche perch linchiostro viene
assorbito quasi immediatamente dalla fibrosa carta di riso spesso utilizzata,
non permettendo alcuna correzione una volta che la linea sia stata tracciata. Il
pennello usato imbevuto di inchiostro nero e nel dipingere il movimento deve
essere realizzato senza incertezze o sbavature.
Tutte le opere Zen rispettano quattro punti fondamentali:
1) la limpidezza; evitare di accumulare troppi elementi, omettere quelli inutili e
lasciare spazi vuoti;
2) una umidit equilibrata; il dipinto non deve comunque mai risultare arido
ma ricco e pieno;
3) la spontaneit; non si devono ritoccare i segni gi tracciati sulla carta;
4) una nobile bellezza; assenza di violenza e di aggressivit.

inoltre necessario, per imparare a maneggiare correttamente il pennello,
prendere ispirazione dalle forme della natura, e concentrarsi su quattro
elementi simbolici, quattro specie di piante, rappresentanti ognuna una
stagione:
1) il bamb, (inverno), per esercitarsi a fare le linee diritte;
2) le foglie di orchidea, (primavera), per ottenere le linee curve;
3) i fiori di albicocco, (estate), per realizzare i cerchi delicati;
4) le foglie di crisantemo, (autunno), per esprimere la resistenza.

Per il rito di allestimento dei materiali, descriviamo di seguito gli elementi
base:
SUMI: il bastoncino di inchiostro solido ottenuto impastando con la colla
la fuliggine ricavata dalla combustione di resina vegetale, estratta da
alberi di camelia, di pino e di lacca. Nelle sfumature del nero del Sumi,
gli orientali "sentono tutti gli altri colori.
SUZURI: la piccola lastra di pietra nera, estratta dalle miniere cinesi o
giapponesi, la quale produce linchiostro nero quando viene strofinata
con il Sumi.
KAMI: il tipo di carta fatta di fibre vegetali, ricavate da alberi come il
Kajinoki o il Mitsumata, della famiglia del gelso. Per la preparazione della
carta si adoperano strisce di corteccia, macerate a lungo, che vengono
cotte insieme a paglia di grano, di riso o di bamb. un procedimento
lungo, eseguito completamente a mano, dalla raccolta della corteccia fino
al termine delloperazione.
FUDE: il pennello. Esso il messaggero dellinchiostro e trasporta lidea
dellartista sulla carta. I pennelli sono costruiti con peli di animali che
vengono inseriti nella canna di bamb. Molti sono gli animali che offrono
il loro pelo: pecore, conigli, volpi, cinghiali, tassi, lupi, cervi, cavalli,
scoiattoli. La punta del pennello assottigliata, caratteristica
indispensabile allo stile Sumi-e. Ogni pennello produce degli effetti
diversi, per esempio quelli piccoli di peli di lupo possono fare linee sottili,
quasi come quelle delle biro, quelli di pecora, assorbono acqua ed
inchiostro in grande quantit, lasciando sulla carta una traccia di
inchiostro con una miriade di sfumature che vanno, gradualmente, dal
grigio al nero.
Concludendo, utile sottolineare che larte, secondo lo Zen, seppure valorizzi
la spontaneit, non prevede alcun improvvisazione e neppure la ricerca da
parte dellartista di una sua soggettivit creativa che appaia originale ed
innovativa. Se la creazione risulta di elevata qualit estetico-comunicativa ci
deriva proprio dalla capacit dellartista di spersonalizzare la sua soggettivit e
di diventare una sorta di "canale attraversato da un flusso di ispirazione
spontanea che ha le sue sorgenti nelle radici della tradizione. Il processo
artistico deve allora esprimere una ritualit altamente codificata secondo gli
insegnamenti dei maestri e secondo gli archetipi costituenti le forme originarie.
Il risultato creativo non da intendersi in modo separato dal processo che lo
ha generato: esso la traccia visibile dellatto artistico, ma ci che pi conta
appunto la sua messa in atto.

Shi Tao (1641-1708 ca.) uno dei pi importanti pittori e teorici dellarte cinesi
dice in un antico insegnamento sullarte:
La pittura risulta dalla percezione dellinchiostro.
Linchiostro dalla percezione del pennello.
Il pennello dalla percezione della mano.
La mano dalla percezione dello spirito.



PASSERO DI MYAMOTO MUSASHI ( 1584-1645)



"Amanohashidate di Sesshu Toyo

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