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Scheda film ALMANYA Anno: Paese: Durata: Regia: Cast: 2011 Germania, Turchia 96 Yasemin Samdereli Aylin Tezel,

Vedat Erincin Fahri Yardin, Lilay Huser Genere: Commedia

Trama: la famiglia turca Yilmaz emigrata in germania (Almanya) negli anni 60, oramai alla terza generazione e il patriarca Huseyin, non senza sacrifici, ha realizzato il sogno di acquistare una casa in Turchia e ora vorrebbe farsi accompagnare nella terra dorigine da figli e nipoti per risistemarla; mettere insieme tutti non risulta facile ma poi, finalmente, la famiglia parte unita anche se, tra ricordi e presente, si trova a dover affrontare la difficile sfida di restare unita. Il regista: del 73, fresca di scuola di cinema alle prese con il primo lavoro di un certo respiro, in ci coadiuvata dalla sorella Nesrim che co-sceneggiatrice del film; lentusiasmo autobiografico e levidente dimestichezza con i mezzi tecnici portano ad importanti premi a Berlino come miglior opera prima e miglior sceneggiatura e comunque a decuplicare un non cospicuo investimento (4 milioni) con gli incassi. La critica: ormai le commissioni dei principali festival, come Berlino, premiano sulla scorta, sempre dei contenuti, ma anche e soprattutto delloriginalit e della sorpresa che esercitano le opere presentate; il caso di questo lavoro nel quale si sviluppa e si tratta un problema serio, come quello della faticosa integrazione degli immigrati che si chiudono in loro stessi e nella loro concezione del mondo proprio perch non riescono a condividere una nuova cultura che non perde occasione per ghettizzarli, un problema serio che si pu tenere sotto controllo con riferimento ai valori universali, come quello della famiglia unita che non difforme da quello del nuovo mondo; limportante, ci dice questa interessante regista, cercare il filo rosso che tiene insieme le generazioni, a prescindere dagli adattamenti culturali e tre generazioni (50 anni) solo apparentemente sono troppo distanti tra loro per perdere di vista le radici comuni; appunto un tema importante sia dal punto di vista sociologico che pi in generale da quello culturale ma trattato con una leggerezza e unautoironia che non scaricano responsabilit se non sulla natura umana, sulle sue identit e sui suoi razzismi, che si coltivano e non si controllano.

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