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MANTARO PERU SAC: LA STORIA SI RIPETE

13/9/2011 Carlo Tregambe volontario Focsiv in servizio a Huancayo, Per

Come si comportano le compagnie minerarie sudamericane, pronte a sfruttare giacimenti multimilionari, nei confronti della popolazione locale che reclama i propri diritti.

Me ne stavo tranquillamente in ufficio, a revisare alcuni documenti, quando Daniel, vicedirettore del progetto, si avvicina: Sta per arrivare a Huancayo una manifestazione delle comunit del distretto di Aco. Leo fa le foto, tu filmi. Bene, dico io, un po di movimento. Prendiamo armi e bagagli e ci dirigiamo verso la bajada del Tambo. (ecco il link del filmato: http://www.youtube.com/watch?v=0xiu6Fquc3U) Altro che movimento, qui c del casino di prima categoria: sotto i cappelli da contadini wanka, le facce delle persone raccontano pi di quanto si possa leggere sui giornali. Il serpentone diretto verso il governo regionale di Junn, la motivazione semplice: la societ mineraria Mantaro Per S.A.C (MPS) non sta rispettando la volont popolare nel contesto del progetto di esplorazione Mantaro, che prevede il successivo sfruttamento delle concessioni minerarie non metalliche situate nel distretto di Aco, provincia di Concepcin, acquisite dallimpresa nel 2008 (si tratta di roccia fosforica, dalla quale si estraggono fosfati utilizzabili per produzioni di fertilizzanti). Secondo il presidente del comitato ambientale di Vicso, Roberto Lopez Rojas: Il 90% della popolazione ha detto no alla miniera. Le persone che appoggiano limpresa sono 20. I cartelli impugnati dai campesinos sono eloquenti: No a la minera, No a la concesin, Minera rata (miniera ladra, ndr), Mina es muerte. Ma chi la Mantaro Per S.A.C? Sfogliando il prospetto di offerta pubblica iniziale della Stonegate Agricom L.T.D., casa madre canadese dellimpresa peruana, si scopre il solito meccanismo di scatole cinesi che caratterizza molte societ minerarie locali, tra le quali la Doe Run Per: StoneGate possiede la MPS tramite la Mantaro Ltd. (con sede nel paradiso fiscale delle British Virgin Islands). Con meccanismi simili a questo, la proprietaria di Doe Run, Renco Group di Ira Rennert, ha esportato ingenti capitali allestero, inventandosi un debito inesistente con la propria casa madre, ed evitando in questo modo

di investire denaro nelle migliorie ambientali richieste dal complesso metallurgico de La Oroya. Che il caso MPS segua le oscure ombre di quello di Doe Run? Di sicuro sta succendendo qualcosa di strano nella comunit di Visco: secondo il periodico La Verdad del 6 settembre, lo stesso Roberto Lopez Rojas e Felipe Martinez Mosquera, presidente della comunit contadina, furono minacciati di morte dal signor Manuel Garcilazo de la Vega, facente parte del servizio di sicurezza della MPS. Stai attento, ti stiamo dietro, e successivamente avrebbe alluso alla possibilit, concessa dalla sua mansione, di portare sempre con s la pistola. Il motivo della minaccia sarebbe la richiesta, da parte dei due dirigenti, di realizzare il taller informativo previsto per il fine settimana dalla impresa (riguardante le attivit esplorative che si svolgeranno in loco) nella piazza del pueblo invece che in un capannone, perch fosse pi democratico. Le ambiguit proseguono confrontando le dichiarazioni campesine della manifestazione del 26/8 con alcuni estratti della Dichiarazione dImpatto Ambientale (DIA) di MPS. Nel paragrafo 1.4.2.6 del riassunto esecutivo del DIA del dicembre 2010, intitolato Idrografia, si legge che nella zona interessata dallesplorazione non si incontrano lagune n pantani acquosi (bofedales ndr). Lo stesso Lopez Rojas, per, durante la manifestazione del 26/8, parla della perforazione, da parte dellimpresa, di una sorgente acquifera (manantial ndr) la cui presenza non menzionata nel DIA. Giusta protesta da parte dei comuneros, se si considera oltretutto che nel Plan de desarrollo regional 2008-2015 (desarrollo significa sviluppo ndr) della regione Junn vengono destinati 1.200.000 soles per il miglioramento del sistema acquifero delle comunit di Aco e Vicso. Risultato: la impresa rompe, la regione paga. Come rispondono i mezzi dinformazione locali a questo stato di cose? Lo spazio dedicato alla questione ristretto, e non mancano imprecisioni (involontarie?): per esempio, nel sito della impresa viene pubblicata, con data 7 agosto 2010, una foto del periodico Correo. Secondo larticolo, la concessione comprende 1000 ettari, mentre nel prospetto di offerta pubblica Stonegate, datato 20 aprile, si parla di 12.800 ettari, cifra che emerge nel periodo Primicia (molto meno letto del Correo, principale periodoco regionale) del 17 agosto. Nel frattempo, la MPS organizza conferenze dal titolo La verit rende credibile il giornalismo (Con la Verdad hay que Hacer Creble el Periodismo, ponente Augusto Alvarez Rodrich, Huancayo, 2/4/2011 ndr). Insomma, la storia si ripete. Nonostante il Per sia dilaniato da casi come questo. E, come la solito, chi ci rimette sono i pi deboli. Non basta lesempio de La Oroya, trasformata in un cancro nero dalla fonderia Doe Run. E non bastato lesempio di tutti i casi di sfruttamento minerario nel Sudamerica: Potos, regina dellargento coloniale, e Cerro Rico ridotto ad uno scolapasta; Minas Gerais, una delle regioni pi indigenti del

Brasile dopo lo sfruttamento delloro; Huancavelica, la citt del mercurio, ora centro abitato pi povero di tutto il Per. Mantaro Per S.A.C. sta solo iniziando le sue operazioni. I contadini di Aco e Vicso sanno gi come finir.

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