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ITALIA

9 SETTEMBRE 2011

VITA

Spese militari Lo stop ai 131 Stealth F35 fa risparmiare 13 miliardi


di Antonio Sgobba a decollo verticale. Costo per esemplare: 91 milioni di euro. LItalia ne vuole 131. Come se si preparasse ad attaccare non si sa bene quale obiettivo. Costo delloperazione: 13 miliardi di euro, per un progetto che terminer nel 2026. Gli aerei in questione sono gli Stealth F35-Joint Strike Fighter. A produrli un gruppo di aziende guidate dalla Lockheed Martin e da Base System; in Italia coinvolta Finmeccanica, con limpegno in particolare di Alenia. Capo la del progetto sono gli Usa - per cui si tratta del progetto pi costoso della storia del Pentagono - pi otto partner internazionali: lItalia partecipa al 5%. Lultimo stanziamento, contenuto nella manovra del dicembre 2010, era di mezzo miliardo. Solo nei prossimi tre anni se ne spenderanno altri due per lavvio del progetto. Con quei soldi avremmo potuto evitare i tagli agli enti locali e ai servizi sociali, osserva Giulio Marcon, coordinatore della campagna Sbilanciamoci che da due anni chiede di rinuciare al progetto dei caccia. Ma dal governo non arriva nessuna marcia indietro. Agli inizi di agosto un blackout del sistema di controllo dei velivoli ha bloccato a terra tutti gli esemplari in prova nelle basi americane. solo lultimo di una serie di problemi che hanno fatto lievitare i costi. Se oggi un singolo aereo costa 131 milioni di dollari, allinizio la spesa prevista era di 81 milioni. Tanto che alcuni partner hanno incominciato a s larsi: la Norvegia, che ha rinunciato ai suoi 21 caccia, e lOlanda, dove la Corte dei Conti ha calcolato come dallinizio del progetto i costi siano lievitati dell80%. Cos gli organismi di controllo contabile degli Stati coinvolti hanno stabilito di incontrarsi ogni sei mesi per una veri ca. La Corte dei Conti italiana non vi ha mai partecipato. Tra i sostenitori dellole proposte perazione ci sono Umberto Bossi e di Vita Roberto Cota, presenti allavvio dei lavori presso la fabbrica dei velivoli a Cameri, presso Novara. Porteremo duemila nuovi posti di lavoro, ha detto Bossi. In realt i dipendenti saranno 600, e tutti ricollocati da altri progetti, come quelli degli Euro ghter, a erma Gianni Alioti, dellu cio internazionale Fim-Cisl. Inoltre non ci sar nessuna conseguenza positiva per lindustria italiana, sottolinea Francesco Vignarca, gli Stati Uniti si terranno il know how. Intanto in Senato stato presentato dallopposizione un emendamento alla Manovra: alcuni esponenti di Pd e Radicali chiedono di ritirare il nanziamento del 2010. Destineremmo quei soldi al fondo per la non autosu cienza, dice Roberto Della Seta (Pd). Le speranze che vada in porto sono poche: Sulle spese militari sono tutti molto cauti, sia a destra che a sinistra, aggiunge. Le spese militari valgono una manovra, ha detto padre Alex Zanotelli lanciando un appello per chiederne la riduzione. I numeri gli danno raN CACCIABOMBARDIERE DI QUINTA GENERAZIONE

Contromanovra
U
gione: la spesa italiana ammonta all1,7% del Pil. Nel mondo siamo al decimo posto per spese nel settore: 415 euro pro capite, pi di Germania, Russia e Giappone, secondo le stime dellultimo rapporto Sipri (lIstituto internazionale di Stoccolma di ricerca per la pace). E se la recessione ha portato molti Paesi a ridurre questa voce di bilancio, da noi no: nel 2011 sono stati stanziati circa 20,5 miliardi di euro. Ovvero 130 milioni in pi rispetto al 2010, con un incremento della spesa dello 0,6%. talia di 350, osserva Paolicelli. Non si capisce poi lutilit dellinvestimento: vengono messe in cantiere dieci nuove navi quando la Marina si detta disposta a rivenderne quattro. Ma una delle voci pi pesanti del bilancio della difesa riguarda il personale. Bisognerebbe fare una cura dimagrante non tanto alle truppe, ma ai vertici e ai quadri intermedi, in esubero rispetto alle esigenze, dice Vignarca. E invece il ministro La Russa lanno scorso si inventato la campagna Vivi le forze armate, la cosiddetta mini naia: tre settimane per provare il fascino della divisa. Come se con il personale in esubero il problema fosse trovare nuove reclute. Costo per lo Stato? Quasi 20 milioni di euro, per uniniziativa di facciata, come la de nisce Massimo Paolicelli. Spiccioli, di fronte ai 4 miliardi che si potrebbero risparmiare se si portassero gli organici a 120mila elementi, come chiede Sbilanciamoci: Si potrebbe ridurre del 20% la spesa militare, aggiunge Marcon. Un obiettivo raggiungibile.

Dalla aire dei cacciabombardieri alla mini naia, i costi inutili della Difesa

Finch la barca va...

Le cifre sono messe in la da Francesco Vignarca e Massimo Paolicelli nel libro Il caro armato (Altraeconomia). E le spese che lasciano perplessi non vengono solo dallaeronautica. Nel 2004 infatti stato rmato un programma per la costruzione di dieci navi: le fregate Fremm. Al progetto partecipa anche la Francia. Lazienda che si occupa della costruzione delle navi italiane la Orizzonte Sistemi Navali spa, di propriet di Finmeccanica al 51% e Fincantieri al 49%. La ne dei lavori prevista per il 2017 e il costo del progetto sar di 5,7 miliardi. Non chiaro perch il costo unitario di una fregata francese sia di 280 milioni di euro, mentre per lI-

Per sottoscrivere lappello Manovra e armi, il male oscuro lanciato da Alex Zanotelli: www.ildialogo.org

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Migranti Regolarizzare i senza permesso vale 3,5 miliardi di euro


Caroli (Extrabanca): Il loro gettito contributivo alleggerirebbe il de cit pensionistico
C un tesoretto sfuggito a Tremonti, vale 3 miliardi lanno e potrebbe aiutare lItalia a uscire dalla crisi. I conti sono stati fatti dagli esperti del sito Stranieri in Italia sulla base dei dati Ismu. Basterebbe una norma di poche righe, inserita nella Manovra, che preveda la regolarizzazione dei lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno. Quanti sono? Di cile dirlo, ma anche lultima prudente stima dellIsmu, che ssa lasticella oltre quota 500mila, fotografa un esercito di persone tagliate fuori dallultima sanatoria e dallultimo decreto ussi, perch non erano lavoratori domestici o cittadini di Paesi che hanno accordi con lItalia, che non vedono lora di uscire alla luce del sole. Regolarizzando la loro posizione, il governo garantirebbe unentrata molto consistente. Se si fa lipotesi di mezzo milione di adesioni e se per ogni regolarizzazione si chiedesse, come due anni fa, un contributo una tantum di 500 euro, frutterebbe subito 250 milioni di euro. Ma il vero guadagno, consistente e duraturo, sarebbe quello rappresentato da mezzo milione di nuovi contribuenti. sempre lIsmu a stimare che ogni immigrato regolare versa in media quasi 6mila euro lanno tra tasse e contributi. La regolarizzazione porterebbe quindi nelle casse dello Stato tre miliardi di euro ogni anno. Una scelta di questo tipo darebbe la possibilit a centinaia di migliaia di immigrati che vivono e lavorano in Italia di contribuire al benessere della loro nuova patria, commenta Gianluca Luciano, amministratore unico della casa editrice Stranieri in Italia. Numeri confermati anche da Paolo Caroli, ad di Extrabanca, il primo istituto nato per servire in prevalenza i cittadini stranieri. Al di l di come la politica voglia pensare ai cittadini stranieri, dice Caroli, guardiamo ai numeri: il loro gettito contributivo e scale di circa 11 miliardi e i contributi previdenziali da loro versati, pari a circa il 4% del totale, hanno alleggerito il nostro de cit pensionistico. Se una realt come Extrabanca funziona perch si rivela vincente la scommessa sulle capacit laeuro annui vorative, imprenditoriali e progettuali di questi nuovi citquanto versa un immigrato tra tasse e contributi tadini. Non vedo perch lo Stato italiano non possa coniugare allo stesso modo integrazione e sviluppo. [G.F.]

Immigrazione

LItalia ha ordinato 131 nuovi caccia F35, al costo di 91 milioni di euro luno. La nostra spesa militare vale l1,7 del Piln

6mila

VITA

9 SETTEMBRE 2011

ITALIA
Lavoro Contributi ssi al 33% per tutti i contratti
Olivero (Acli): Larticolo 18 non un tab
Guardi, lelemento fondamentale non larticolo 18, ma il diritto che esso ha regolamentato. Andrea Olivero, presidente delle Acli, sa bene che parlare di articolo 18 come giocare con il fuoco, ma la proposta di contratto prevalente a tempo indeterminato che ha presentato al 44esimo incontro nazionale di studi delle Acli - dedicato al lavoro scomposto - mette le mani proprio l. Qual esattamente la proposta? Andare verso una riduzione della precariet attraverso un contratto nuovo, che sia a tempo indeterminato ma contempli la possibilit di licenziamento nei primi tre anni. Formalizzeremo la proposta alle parti sociali e ai rappresentanti del governo, e speriamo si tramuti nelle speci che di una proposta di legge. Facile immaginare le critiche... C naturalmente una resistenza, sia da parte del governo che teme che questo riduca la essibilit, sia da parte dei sindacati, che temono si voglia toccare larticolo 18. Non cos. Innanzitutto per noi la essibilit in ingresso nel mondo del lavoro non un male, a patto che resti circoscritta allentrata. meglio allora prevedere la possibilit di licenziare nei primi anni di lavoro, ma con un contratto a tempo indeterminato, piuttosto che condannare i giovani al supplizio di contratti che vanno di tre mesi in tre mesi. E il nuovo Testo unico sullapprendistato? Qualcosa ha recepito, soprattutto andando a scoraggiare il continuo ricambio da parte delle imprese dei lavoratori in apprendistato. Paradossalmente questo strumento stato visto pi come sostegno alle imprese che come occasione per i giovani. In concreto, cosa propongono le Acli? Unaliquota contributiva unica al 33% sia per i contratti di lavoro dipendente sia per i parasubordinati. Cancellare il sistema della doppia aliquota contributiva ed eliminare il vantaggio economico dellimpresa ad utilizzare il contratto parasubordinato eliminerebbe i falsi contratti a progetto. [Sara De Carli]

Spese militari

2,3%
Spesa militare Mondiale

spesa italiana calcolata sul totale mondiale

20.494 mln di euro

1,7%
PIL italiano

ministero della Difesa +0,6% rispetto al 2010

del PIL destinato alle spese militari

20.248 mln di euro


ministero dello Sviluppo economico

415 spesa pro capite

La aire F35

F35 Stealth
91 mln di euro

modello degli aerei ordinati

costo di ogni singolo aereo

131 Stealth
13 MLD di euro
costo totale

aerei ordinati da oggi al 2026

1.950 mln di euro

risparmio annuo dal 2012 al 2014 se si rinuncia allordine

Paniere Istat Per una stretta sullin azione riponderare il valore-casa


Luigi Campiglio: Sulle abitazioni andrebbero strutturati indici mirati per centro urbano. Negli Stati Uniti lo fanno
di Maurizio Regosa iPad, salmone a umicato e fast food: coshanno in comune? Fanno parte del paniere, lelenco di prodotti e servizi su cui lIstat rileva landamento dei prezzi e quindi dellinazione. Un monitoraggio che tien conto di alcuni aumenti (a luglio il tasso tendenziale della benzina arrivato al 10,7%) e di alcune diminuzioni (-2,5% per i beni alimentari non lavorati). Ma quanto rappresentativa la fotogra a scattata dallIstat? Non molto, risponde Luigi Campiglio, docente di Politica economica in Cattolica: Lindice dei prezzi non entra nel dettaglio, anche se lin azione ha e etti sociali straordinari. Perch conta il paniere? Registra le variazioni di prezzo sui grandi capitoli di spesa, concorre al tasso di in azione armonizzato europeo che fa da ncora alla politica monetaria della Bce. Ed lindice di riferimento per i contratti indicizzati. Lin azione u ciale spesso minore di quella percepita. Lobiettivo del paniere la rappresentazione di un tasso in attivo attendibile. Il che non semplice. Per esempio, un supermercato ha circa 20mila referenze, ovvero prodotti cui corrisponde un prezzo. Nellarco di due anni, vengono cambiate circa diecimila referenze. Stesso discorso per le automobili. Ci sono centinaia di modelli. Decidere quali debbano essere monitorati determinante. Poi, lIstat non tiene conto delle diverse modalit di consumo e delleterogeneit territoriale: il livello dei prezzi al Sud diverso da quello al Nord. di cile riuscire a catturare in pochi numeri un mondo eterogeneo e vario. In un supermercato quanti tipi di yogurt si trovano? In tempi normali uno magari ne acquista uno s zioso, nella crisi sceglie quello pi andante: dentro la variet nascosta una dimensione quantitativa molto importante. Che per non emerge. Non riguarda solo lIstat. LAgenzia delle entrate fa un Rapporto immobiliare, in cui analizza il rapporto fra il prezzo della casa e il reddito. Conclude che servono quattro anni di stipendio per acquistare una casa. Ma se si considerano le grandi citt, si arriva a sei anni. In pratica il costo dellabitazione per chi vive ad esempio a Milano il 50% pi elevato della media nazionale. Nel paniere la casa ha una ponderazione al 10%. Non poco? Certo, e lho detto molte volte. Non conosco nessuno che per labitazione - fra a tto o mutuo, spese condominiali, forniture - spenda cos poco. LIstat risponde che una media trilussiana. Ma non potrebbe invece strutturare indici mirati per i centri urbani? Negli Stati Uniti lo si fa. Una ponderazione al 10% fa registrare unin azione minore. Certo, fosse al 20% i risultati sarebbero molto diversi. E questo in tempi di crisi fa la di erenza. I tre grandi capitoli di spesa - la casa, lalimentazione e i trasporti legati al lavoro hanno senza dubbio avuto sui redditi medi e bassi un impatto pi forte di quanto riconosca il tasso din azione. Negli ultimi tre anni il prezzo dei servizi regolamentati, per esempio, cresciuto in modo nettamente superiore alla media, per e etto della stretta scale sugli enti locali. Alla ne il tenore di vita ha subto una riduzione di almeno 6/7 punti. Non sarebbe il caso di introdurre nuovi parametri? Certo. Se si tien conto ad esempio delle dimensioni familiari landamento dei prezzi assai diverso. Nellarco di dieci anni si vista una erosione lenta ma costante soprattutto dei redditi bassi.

Immobili

10%

peso dato alla casa nel paniere Istat

Per capire come funziona il paniere Istat www.istat.it

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