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Il tantrika in grado di destrutturare la visione normale della realt perch non si appoggia a teorie preconfezionate per rappresentarsela, egli

i si affida ai soli sensi. Alla innocenza fanciullesca dei sensi che lo porta a sperimentare vie nuove e diverse di percezione della realt senza i tab culturali che creano, nel normale facili rifugi di coerenza mentale per evitare dissonanze cognitive tra lui e il mondo che lo circonda. Uno dei tab pi frequenti quello legato alla capacit di sperimentare il piacere senza provare colpa o sentirsi a disagio. Pi difficile unire al piacere la coscienza e spostare a piacimento tale piacere in maniera non locale nel corpo e trasformarlo in altro: in trascendenza. La nostra cultura giudeo-cristiana ha elaborato una filosofia che vede nel piacere e nella donna un pericolo in grado di evocare i fantasmi del Demonio e degli Inferi. Con questa zavorra mentale non materialmente possibile provare piacere senza inserire questa percezione in un ambito di lussuria e trasgressione che di fatto portano la vittima di queste convinzioni a sentirsi il protagonista di un film a luci rosse. Con ci inibendo nel senso letterale del termine la possibilit di essere nellesperienza. Di fatto ci si limita a partecipare alla stessa avendo piacere, o possedendo la persona con la quale si ha piacere, ma di fatto non ci si lascia trasportare e non si il piacere. La proposta di sentirsi perversi e trasgressivi semplicemente un tentativo di creare una consonanza cognitiva creando una nuova coerenza tra noi e lesperienza. Il problema per legato al desiderio di mantenere un controllo mentale e dunque rendere lesperienza coerente con la nostra visione mentale e non viceversa. La mente rimane fortemente la fonte del controllo e non molla. Lesperienza falsa e vissuta come da unaltra persona. Lappagamento e lautenticit dellesperienza mancano. Lunico metodo per poter rimanere coerenti fermare il cervello e limmaginazione a priori per affidarsi al solo sentire. In tal modo lesperienza pu crescere in noi e il corpo pu essere libero di esprimersi e di muoversi senza interferenze mentali e paure. Il sentire privo di giudizio mentale permette al nostro cervello di elaborare lesperienza senza il filtro degli stati mentali appoggiandosi a tutto il corpo (il Buddha pensava con tutto il corpo), con il cuore e con tutte le cellule. In tal modo lesperienza pu essere vera e totale. Il tempo passato in tal modo non immediatamente passato ma diviene opportunit di cambiamento e di scoperta. Come dice Lao Tzu pu divenire meraviglia. Solo in assenza di giuidizio possibile la stupefazione e la scoperta. Il giudizio impacchetta linformazione e la inserisce in un insieme di informazioni gi esistenti come in una sorta di insiemistica. Tale insieme ha un collante emozionale che alla base del giudizio per il quale linformazione viene incollata e tenuta insieme da un campo energetico emotivo che definisce il giudizio valoriale e latteggiamento di piacere o di dispiacere di fronte ad esso. Tale categorizzazione la separazione alla base della assenza di coscienza. Se c coscienza in quel momento essa impedisce questo incollaggio e mantiene viva la percezione e lindagine sulla realt. Ma allo stesso tempo espone al rischio di creare dissonanza cognitiva in grado di smentire la categorizzazioni gi effettuate e di creare letteralmente panico o terrore di fronte alla morte delle proprie categorie mentali. Lesperienza vera ci espone al rischio di vivere e di sperimentare. Tale esperienza viene erroneamente definita esperienza limite, ma in realt non lo affatto, il limite

percepito quello delle nostre convinzioni e non ad esempio quello della paura, perch se il risultato di rinforzare lego allora meglio tenersi la paura. In merito allesperienza il Vignanabhairava dice:Fonditi nella gioia provata durante il godimento della musica o in quello che rapisce gli altri sensi. Se tu sei solo questa gioia, accedi al divino. Non deve esserci il giudizio, il commento, altrimenti lesperienza si riduce, cos come Lao Tzu consider inutile il commento dato da un amico di un amico ad una splendida passeggiata. Egli semplicemente si limit a dire che era stata bella e che il cielo era bellissimo. Lao Tzu chiese allamico di non invitare pi questo chiacchierone. Il commento era totalmente inutile. Quel soggetto era ancora troppo preso dallattivit mentale. Questo confluire dellenergia nel pensiero assomiglia alla creazione del fotone che pu manifestarsi sia come onda che come corpuscolo. Se evitiamo di pensare lenergia dellesperienza pu mantenersi come onda nel nostro sistema nervoso senza fermarsi e trasformarsi il un corpuscolo. Il ricondurre lesperienza alla assenza di giudizio e quindi alla equanimit permette la chiara visione delle cose raggiunta nella meditazione vipassana. La chiara visione di cosa un rapporto amoroso, anche fisico, passa dalla capacit di non giudicare lesperienza e dunque di non caricarla di ci che non c o di nascondere per avere la percezione reale delle sensazioni corporee non deformata e incistata da un loop mentale che vuole che le esperienze confermino il suo punto di vista. Il punto di vista tantrico oggettivo perch non coinvolge la dimensione mentale giudicante e quindi temporale (perch pone nel passato o nel futuro le percezioni per poterle controllare) ma solo nella sua capacit percettiva che pu espandersi e andare in profondit cumulando energia pranica dalla esperienza stessa. In particolare nel rapporto di coppia lesplorazione delle infinite sfumature che il corpo pu dare, unito alla psiche, al Maituna, pu aprire le porte a stati alterati di coscienza che vanno oltre il normale rapporto fisico perch lapertura di porte percettive plurime impedisce allego e al guazzabuglio di sciocchezze che lo caratterizza, di imporsi sulla esperienza stessa. In tal modo i due amanti o meglio senzienti sperimentano le energie alte dello spirito che li rapisce assorbendo le loro percezioni corporee in dimensioni non terrene, ma non per questo irreali, dal momento che il giudizio della psiche ordinaria su ci che reale sospeso. Ovviamente il giudizio legato alla aspettativa dellorgasmo sospeso anchesso, con un susseguirsi di stati di eccitazione fisica non guidati dalla mente ma dalla esplorazione percettiva libera di muoversi. Il movimento stesso diviene libero e dunque liberatorio andando a favorire la salita delle energie laddove queste hanno il loro sbocco di energia trasformata e sottile, verso lalto. Lo sblocco energetico sar possibile solo a coloro che non hanno timori e ansie legate alla sparizione dellio. Questultimo infatti appollaiato nella sua rete di blocchi fisici ed emotivi legati a traumi e esperienze passate che rimangono intatte sino a quando il

corpo non decide da solo di liberarsene come degli impedimenti alla sua normale volont di vita.

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