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Allumino e Ferro vengono utilizzati nella miscela di cottura per i seguenti vantaggi:
• per diminuire la temperatura di cottura in quanto questi, essendo metalli, fondono
più velocemente;
• permettono l’utilizzo di materie prime meno pure, comprendendo quindi gli stessi
fondenti ed altre impurità normalmente presenti nei minerali in natura;
• contribuiscono alle resistenze alle brevissime stagionature.
Questi per attivare le trasformazioni chimiche, devono essere in forma di Ossidi e quindi
sottoposti ad elevate temperature (1450° C circa). Alla fine del processo di cottura si
ottengono i seguenti elementi:
• C3S e C2S che sono detti silicati e rappresentano la parte “migliore” del cemento;
• C3A e C4AF che sono detti fondenti, originati dall’utilizzo di Allumino e Ferro, i quali
recano con sé alcuni svantaggi:
o il C3A è il maggior responsabile del calore di idratazione;
Alla fine della cottura e quindi di tutte le trasformazioni chimiche, si ottiene il clinker. Le
percentuali degli elementi evidenziati determina le caratteristiche del cemento che,
ovviamente, dipendono da quelle delle materie prime utilizzate. Ad esempio, il clinker
prodotto a Gubbio ha un C3A alto e per questo è tendenzialmente aggressivo, a Caravate
è il contrario.
Nella foto sottostante è possibile vedere questi elementi al microscopio.