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Modelli di e-Learning
Una tassonomia degli usi
della rete telematica per l’apprendimento
■ Monica Banzato, Università Ca’ Foscari, Venezia
banzato@unive.it
■ Vittorio Midoro, CNR - Istituto Tecnologie Didattiche
midoro@itd.cnr.it
più indicate saranno quelle funzionali alla 3. Autoapprendimento lungo percorsi forma- zione (ove si esclude la
cooperazione [Trentin, 1999]. tivi predeterminati con accesso a un Depo- comunicazione umana).
Modelli di e-Learning
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si realizza il monitoraggio sull’andamento utilizzare sia durante il processo di appren-
del corso che può essere condotto pren- dimento, sia per la messa a punto dei corsi.
dendo in esame aspetti come la qualità dei Riguardo alla gestione, alti numeri di uten-
materiali, l’efficacia tecnologica (tempi e ti pongono problemi di accesso contempo-
semplicità di accesso alle informazioni e raneo.
alla comunicazione), il gradimento e la In questo caso il sistema deve garantire un
soddisfazione dei corsisti. servizio che sia in grado di sostenere un
grande numero di accessi e evitare crash o
Alcune considerazioni sospensioni o disservizi dell’erogazione dei
Analizziamo ora alcune caratteristiche di corsi online.
questa classe di sistemi di e-learning accen- Il sistema informatico deve inoltre prevede-
nando brevemente a problematiche di rea- re la gestione di tutti i dati dei partecipanti:
lizzazione e gestione del sistema e conclu- anagrafica, curriculum, profitto al corso at-
dendo con una sintetica elencazione dei traverso schede e report facilmente consul-
punti di forza e criticità di questi sistemi. tabili in qualsiasi momento dagli organizza-
tori del corso per monitorare e valutare il
Considerazioni corso e gli utenti.
sulla realizzazione dei materiali
Le principali problematiche qui riguardano Punti di forza e limiti
la produzione, la manutenzione e classifica- Di seguito sono sinteticamente elencati i
zione dei materiali, lo sviluppo di interfacce punti di forza e i limiti di questa classe di si-
amichevoli e la realizzazione di un efficace stemi di e-learning:
ambiente di valutazione dell’apprendimen- Punti forza
to. - Gestione di un alto numero di utenti;
Riguardo alla produzione di materiali per - flessibilità di fruizione (tempo e luogo);
autoistruzione, mancando una figura di me- - bassi costi di gestione;
diazione tra il discente e i materiali, questi - materiali didattici dinamicamente incre-
devono essere espressamente pensati per mentabili;
l’autoapprendimento. La progettazione di- - memorizzazione dei contenuti in un data
dattica è quindi molto impegnativa e richie- base centralizzato;
de, oltre ad esperti dei contenuti altamente - flessibilità nella scelta dei materiali e/o dei
qualificati, figure professionali specializzate percorsi;
nella progettazione didattica di materiali - possibilità di avere sistemi per l’autova-
per autoistruzione. lutazione dei progressi nell’apprendi-
Per facilitare il reperimento dei materiali, mento.
questi potrebbero essere classificati in ac- Limiti
cordo con standard internazionali suggeriti - alto costo per realizzare, manutenere e
per i “learning object”. Inoltre, il sistema classificare materiali strutturati di qualità,
dovrebbe permettere di modificare e ag- realizzati per l’autoapprendimento e l’au-
giornare continuamente i materiali disponi- tovalutazione; 65
bili nel sistema. - alto costo di sistemi di valutazione affida-
Infatti, dal momento che i materiali didatti- bili;
ci hanno un loro ciclo di vita, è importante - strategie didattiche che sfruttano limitata-
che essi siano continuamente aggiornati, fi- mente le potenzialità della rete;
no a che non diventi più conveniente pro- - mancanza di qualsiasi tipo di assistenza.
durne di nuovi.
Riguardo allo sviluppo dell’interfaccia siste- MODELLO DI FORMAZIONE
ma/studente, la piattaforma di e-learning ASSISTITO
dovrebbe offrire un’interfaccia amichevole Modalità di apprendimento
per assicurare un’usabilità intuitiva ed effi- L’apprendimento assistito prevede sia mo-
cace del sistema, consentendo all’utente di menti di studio individuale basato su mate-
accedere in ogni istante velocemente e con riali prelevati dalla rete, predisposti ad hoc
semplicità ai materiali desiderati, seguendo per l’autoapprendimento, sia momenti di
il percorso consigliato. interazione, mediata da computer, con un
Riguardo allo sviluppo di un sistema di va- tutor/esperto, che ha il compito di assiste-
lutazione automatico, questo dovrebbe as- re e di rispondere a eventuali domande e di
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sistere l’autore nella progettazione delle assistere i corsisti. Possono anche essere
prove di valutazione e gestirne la sommini- previsti momenti di interazione-comunica-
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sabile organizzativo possono essere così collaborativi che riguardano la classe suc-
riassunti: cessiva di modelli. In estrema sintesi i
compiti del tutor on-line qui sono: • qualsiasi problema tecnico possa insor-
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- organizzare la rete delle relazioni perso- gere localmente.
na-contesto-istituzione sotto il profilo Esperti. L’esperto è la persona competente
dell’interazione interpersonale, svilup- riguardo ad alcuni contenuti del corso.
pando padronanza comunicativa nel da- L’impiego dell’esperto può essere previ-
re informazioni e istruzioni; sto per alcuni moduli e per periodi limita-
- interagire in modo corretto e produtti- ti nel tempo. Il suo intervento può essere
vo con docenti, esperti ecc.; richiesto dai partecipanti o dagli assistenti
- analizzare ed interpretare i bisogni di operatori del corso. Il suo compito è quel-
formazione dei singoli e adoperarsi per- lo di fornire chiarimenti e delucidazioni ai
ché abbiano le opportune risposte; corsisti, proporre possibili soluzioni a
- assistere, motivare, dirigere, gratificare i problemi o studi di caso, suggerire docu-
partecipanti allo studio e alle attività di mentazione di approfondimento, siste-
autovalutazione, assicurando rinforzi mare cattive conoscenze, fornire consu-
misurati e opportuni; lenza a soluzioni proposte.
- osservare e valutare atteggiamenti e Tenendo conto del numero elevato di
comportamenti dei corsisti e intervenire corsisti che possono essere amministrati in
propositivamente per aumentarne e assi- un corso assistito, è fondamentale che a
curare l’assimilazione delle conoscenze monte ci sia un lavoro di selezione delle
e/o competenze; domande dei corsisti da parte di un assi-
- avere competenza nella materia in cui si stente/operatore di rete. Questo lavoro
svolge il tutoraggio; di “selezione delle domande” consenti-
- essere in grado di amministrare gli stru- rebbe di organizzare e di ottimizzare la
menti di monitoraggio, verifica e valuta- comunicazione e il lavoro dell’esperto.
zione; A differenza del modello formativo di co-
A tale scopo il tutor dovrà: munità di apprendimento, gli esperti non
- conoscere gli scenari istituzionali, opera- sono responsabili della conduzione di un
tivi e comportamentali in cui eserciterà modulo.
la sua azione; Classi virtuali. Nella formazione assistita, i
- conoscere e condividere le modalità partecipanti al corso possono essere rag-
operative per l’attivazione e la realizza- gruppati virtualmente in base alla figura di
zione del programma del corso; supporto a cui riferirsi:
- conoscere e governare le dinamiche che • ciascun corsista si riferirà ad un respon-
si attivano nella comunicazione e nella sabile organizzativo online;
formazione in rete ai fini della ottimizza- • ciascun discente si riferirà ad un assi-
zione della sua produttività; stente online (massimo 150 corsisti per
- conoscere gli elementi fondamentali del- assistente);
la progettazione e gestione di processi • ciascun discente si riferirà ad un tutor
formativi. online (massimo 100 corsisti per tutor);
Per mantenere la qualità e l’efficacia dell’in- • ciascun discente si riferirà ad un tutor
tervento formativo, un tutor online a tem- tecnologico (massimo 200 discenti per 67
po pieno potrà assistere al massimo 100 cor- tutor tecnologico);
sisti, mentre un tutor online a part-time po- • tutti i discenti si riferiranno all’esperto o
trà gestire al massimo 50 corsisti. al gruppo di esperti (numero variabile a
Staff tecnico. Lo staff tecnico, previsto an- seconda dell’impostazione del corso).
che nel modello di formazione delle co- La definizione dei suddetti limiti massimi
munità d’apprendimento, ha il compito di corsisti per ciascuna figura di sistema ri-
di assistere i corsisti per quanto riguarda chiede un’accurata analisi delle compe-
l’uso della tecnologia, in qualunque atti- tenze in ingresso e del grado di autono-
vità connessa alla fruizione dei materiali e mia della popolazione a cui l’intervento
dei servizi formativi online. formativo si rivolge.
La necessità di queste figure nasce dall’u- Per ogni corso, vengono inoltre stabiliti i
so di strumenti di comunicazione previsti tempi massimi di attesa della risposta a cu-
dal modello formativo. Lo staff tecnico ra delle figure del sistema.
definisce e assiste:
• le procedure di accesso e di uscita dal si- Funzioni del sistema
stema o dalla piattaforma di e-learning; In aggiunta a tutte le funzioni tipiche della
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• le funzioni e i servizi del sistema o della classe precedente, i sistemi di e-learning ap-
piattaforma di e-learning; partenenti a questa classe offrono funzioni
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meno non di tipo contenutistico. Infatti mentari come leggere, comporre e inviare
un filtro (ad esempio per controllare la messaggi;
- fornire funzioni di editing. Predisporre prendimento, assicura la comunicazione
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vari tipi di carattere, i simboli, le funzioni con appositi professionisti che offriranno
di controllo ortografico e i modelli per assistenza e supporto nelle attività di stu-
l’invio di messaggi; dio;
- consentire la comunicazione di emozioni - facilitazione dell’interazione tra pari: a
e intenzioni. Includere un dizionario di differenza del modello in autoapprendi-
icone facili da capire che possono essere mento, in questo caso è offerta l’opportu-
inserite nei messaggi per chiarirne il signi- nità ai corsisti di interagire a distanza su-
ficato; gli argomenti del corso.
- supportare i livelli di esperienza. È oppor-
tuno includere una serie di comandi di ba- MODELLO DI FORMAZIONE
se (esempio, funzioni di editing avanzate) COLLABORATIVO
che gli utenti possono successivamente ar- Modalità di apprendimento
ricchire man mano che loro esperienza In questo caso l’apprendimento è il risultato
aumenta; di attività collaborative svolte all’interno di
- proteggere i diritti degli utenti. Se la pri- una piccola comunità virtuale [Midoro,
vacy, la sicurezza e il copyright sono im- 2006]. I materiali di studio prelevati in rete
portanti all’interno degli ambienti di co- fanno parte del repertorio comune di questa
municazione, occorre informare gli uten- comunità, che usa la rete anche come sup-
ti sui meccanismi di protezione; porto della comunicazione e della collabora-
- fare in modo che la comunicazione possa zione [Harasim, 2000] [Midoro, 1998].
essere guidata con facilità. Per esempio, Le attività collaborative implicano una con-
mostrare sullo schermo tutte le richieste divisione di compiti, e un’esplicita intenzio-
di “conversazione” possibili; ne di “aggiungere valore” - per creare qual-
- agevolare gli avatar e la conversazione. cosa di nuovo o differente attraverso un
Sullo schermo è possibile che si verifichi processo collaborativo deliberato e struttu-
un sovraffollamento o sovrapposizione di rato, in contrasto con un semplice scambio
messaggi quando vari avatar partecipano di informazioni o esecuzione di istruzioni.
nello stesso momento. Possono essere Una definizione di apprendimento collabo-
dunque necessarie modalità alternative rativo potrebbe essere l’acquisizione da par-
per la visualizzazione dei messaggi; te degli individui di conoscenze, abilità o at-
- usare grafici per indicare l’attività degli teggiamenti che sono il risultato di un’inte-
utenti. Fornire una serie “storica” dei da- razione all’interno di un gruppo che opera
ti delle attività degli utenti e accertarsi che in modo collaborativo per realizzare un
essi comunichino le informazioni deside- prodotto, un servizio o una soluzione a un
rate. determinato compito. Una collaborazione
di successo prevede un qualche accordo su
Punti di forza obiettivi e valori comuni, il mettere insieme
Di seguito sono sinteticamente elencati i competenze individuali a vantaggio del
punti di forza di questa classe di sistemi: gruppo come un tutt’uno, l’autonomia di
- gestione di un numero di utenti abbastan- chi apprende nello scegliere con chi lavora- 69
za alto. Questo modello gestisce un nu- re e la flessibilità nell’organizzazione di
mero più elevato di utenti rispetto al mo- gruppo [Kay, 1994].
dello di apprendimento collaborativo, ma Perché ci sia un’efficace collaborazione o
minore rispetto al modello in autoappren- cooperazione, ci deve essere una reale inter-
dimento. È importante sottolineare che il dipendenza tra i membri di un gruppo nel-
numero massimo di utenti gestibili, può la realizzazione di un compito, un impegno
variare anche considerevolmente a secon- nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità
da della qualità e del tipo di assistenza che per il gruppo e i suoi obiettivi e deve essere
si fornisce; posta attenzione alle abilità sociali e inter-
- flessibilità nella scelta dei percorsi e nella personali nello sviluppo dei processi di
fruizione: i corsisti possono seguire auto- gruppo.
nomamente e liberamente la fruizione dei Riassumendo, l’apprendimento collaborati-
moduli nei tempi e negli spazi a loro più vo riguarda gli apprendimenti individuali
consoni, anche se ciò può escludere derivanti dall’attività di un gruppo impe-
un’organizzazione della tempistica della gnato nella realizzazione di un compito co-
fruizione del corso (calendario didattico); mune che in generale riguarda la realizza-
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pali: la preparazione e lo svolgimento del gazioni e dimostrazioni su argomenti par-
corso. ticolari, o indicando materiali che possano
Nella preparazione, spesso i formatori so- chiarirli.
no coinvolti nella progettazione del corso Moderazione. Fanno da moderatori nelle di-
e nello sviluppo dei materiali. Altre volte i scussioni tra i partecipanti, scoraggiando
formatori hanno già seguito come stu- atteggiamenti aggressivi o fuorvianti, e in-
denti il corso di cui saranno tutor. In ogni coraggiando la conversazione quando
caso, in questa fase, essi sono responsabili questa langue.
della predisposizione dei tre elementi ne- Pianificazione. Possono intervenire per mo-
cessari per lo svolgimento del corso per la dificare la pianificazione dei moduli, ad
data d’inizio. “Reclutano” gli studenti, esempio spostando le date d’inizio e di fi-
organizzando se necessario i gruppi, ne, o introducendo nuovi moduli.
prendono contatto con gli esperti, inter- Valutazione. Raccolgono dati per valutare il
pellano gli osservatori. Fanno in modo corso, sia durante il suo svolgimento sia al
che i materiali siano disponibili per gli stu- termine.
denti. Si accertano che tutti i membri del- È importante notare che il ruolo del forma-
la comunità virtuale possano usare i servi- tore in rete richiede una forte propensione
zi di rete necessari. Infine pianificano le per le interazioni sociali, un grande interes-
attività previste stabilendo i punti miliari. se all’apprendimento dei singoli partecipan-
Nella fase di conduzione i formatori svol- ti, una disponibilità alla flessibilità ad ade-
gono diverse funzioni. guarsi a nuove situazioni, la capacità di co-
Socializzazione. Si adoperano per creare un gliere opportunità non previste, doti di me-
clima d’appartenenza alla comunità. Per diazione e savoir-faire per mettere a proprio
far ciò, possono usare una molteplicità di agio i partecipanti. Molte di queste qualità
strumenti. Ad esempio possono proporre possono essere acquisite con l’esperienza,
attività di socializzazione, invitando i par- altre invece fanno parte della personalità di
tecipanti a presentarsi. Possono organiz- ciascun individuo [Bocconi et al., 1998]
zare incontri in presenza. Questi sono [Banzato, 2006].
forti momenti di socializzazione ed è be- Staff Tecnologico. Lo staff tecnico aiuta i
ne prevederli ogni qualvolta ci sia la pos- partecipanti che hanno difficoltà con la
sibilità. I formatori possono proporre e tecnologia. Fornisce aiuti su aspetti come:
accettare chat in tempo reale con i parte- - le procedure d’installazione del sistema
cipanti o spedire messaggi di posta perso- CMC;
nale. Insomma un buon formatore in rete - le funzioni e i servizi del sistema CMC;
deve saper individuare di volta in volta le - qualsiasi problema tecnico possa insorge-
iniziative e gli strumenti adatti a creare re localmente.
motivazione, solidarietà ed entusiasmo tra Gli esperti. L’esperto è la persona competen-
i partecipanti. te riguardo ad alcuni contenuti del corso.
Stimolo. Di volta in volta, i formatori pro- Di solito quindi non interviene durante
pongono ai partecipanti le attività, i mate- tutto l’arco del corso, ma solo in alcuni 71
riali, gli strumenti e le strategie più idonee moduli. Il suo intervento può essere ri-
per raggiungere gli obiettivi del corso. chiesto sia dal formatore, sia dai parteci-
Assistenza. Assistono gli studenti nello svol- panti. Il suo ruolo è quello di fornire spie-
gimento delle attività, intervenendo su gazioni, aiutare i partecipanti a risolvere
precise richieste oppure quando dalla di- problemi, indicare materiali di approfon-
scussione in rete si rendono conto che le dimento, correggere cattive conoscenze,
attività non convergono verso alcun risul- fornire un feedback su soluzioni proposte.
tato. Durante l’assistenza, possono richie- Il formatore può chiedere all’esperto di
dere l’intervento di esperti o possono sti- fornire stimoli ai partecipanti, presentan-
molare gli altri partecipanti ad aiutare do casi interessanti o questioni aperte.
quelli in difficoltà. Quando insorgono Ad alcuni esperti può anche essere richie-
difficoltà, possono intervenire per inco- sto di assumere la responsabilità della
raggiare e motivare i partecipanti. conduzione di un modulo.
Risposta. Rispondono a precise domande Gli osservatori. Sono persone che per diver-
dei partecipanti, riguardanti sia la condu- si motivi sono interessate ad osservare lo
zione del corso sia le attività proposte. svolgimento del corso senza però interve-
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per raccogliere impressioni ed opinioni Fa parte del repertorio condiviso dalla co-
sull’andamento del corso o per avere dati munità di apprendimento l’ambiente fisico
qualitativi al termine del corso. Il loro che supporta il corso (ambiente CMC, ma-
ruolo di solito è quello dell’amico confi- teriali, ecc.). È opportuno strutturare l’am-
dente dei formatori, ma in alcuni casi può biente CMC sulla base della rappresentazio-
essere anche quello del committente inte- ne del compito. È necessario poi individua-
ressato a valutare l’efficacia del processo re, o sviluppare, i materiali didattici e utili
didattico finanziato. nello svolgimento dell’impresa comune.
Le modalità generali di partecipazione al
Alcune considerazioni corso devono essere accuratamente proget-
Analizziamo ora alcune caratteristiche di tate, anche se poi ogni studente potrà per-
questa particolare classe di sistemi di e-lear- sonalizzare il modo in cui partecipare al cor-
ning accennando brevemente a problemati- so. Più in generale è necessario progettare le
che di progettazione del sistema, conclu- modalità di partecipazione dei diversi mem-
dendo con una sintetica elencazione dei bri della comunità di apprendimento (non
punti di forza e criticità di questi sistemi. solo degli studenti) e le linee guida per lo
svolgimento delle attività.
Problematiche di progettazione Il progettista dovrà prevedere fasi di rifles-
La progettazione dei sistemi appartenenti a sione collettiva sul senso di quanto viene
questa classe, richiede un know how specifi- fatto. Dovranno essere previsti espressa-
co che riguarda sia le modalità di costituire mente momenti che attivino questa rifles-
le comunità virtuali di apprendimento sia sione e la sostengano. Questa fase riguarda
quella di configurare l’apparato tecnologi- anche la predisposizione di strumenti di
co. supporto a una riflessione sul senso genera-
Nell’impostazione di un corso in rete è op- le del corso e dei risultati conseguiti.
portuno innanzitutto definire che cosa deve Appare infine opportuno predisporre stru-
diventare (identità) un partecipante e in menti di valutazione dell’apprendimento
quale comunità di pratica potrà cominciare dei singoli partecipanti e dell’intero corso.
ad operare (appartenenza). Questi strumenti serviranno sia per una va-
È necessario poi rappresentare il cuore del- lutazione formativa che per una valutazione
le competenze minime che dovrebbero es- sommativa.
sere sviluppate per cominciare a operare Ad ogni esecuzione del corso, il repertorio
nell’ambito di quella comunità di pratica. condiviso si arricchisce dei contributi dei
Affinché un individuo possa partecipare a partecipanti, che consistono sia in nuovi do-
un corso in rete, deve possedere alcune cumenti sia in indicazioni sull’efficacia del
competenze prerequisite. Pertanto è neces- sistema CMC. Il progettista potrà usare
sario che il progettista individui tutte quelle questi nuovi oggetti e le indicazioni sulle
competenze richieste per poter partecipare procedure messe in atto per mettere a pun-
all’impresa comune della comunità di ap- to le edizioni successive del corso.
prendimento che sta prefigurando.
72 La definizione di un’impresa comune è uno Punti di forza e limiti
dei punti focali della progettazione di que- Di seguito sono sinteticamente elencati i
sti sistemi. Si tratta qui di progettare il com- punti di forza e i limiti di questa classe di si-
pito che deve essere svolto in modo colla- stemi di e-learning.
borativo durante l’arco del corso e di de- Punti di forza
scrivere la struttura di questo compito. La - Concezioni dell’apprendimento che van-
struttura del corso sarà isomorfa a quella del no al di là sia di quella che vede l’appren-
compito. È necessario prevedere una fase in dimento come trasferimento di conoscen-
cui realizzare il contratto formativo per fare ze sia di quella che lo considera una co-
in modo che l’impresa comune sia condivi- struzione individuale di conoscenza.
sa, e i partecipanti si sentano coinvolti, par- - L’interazione tra i partecipanti all’interno
tecipando loro stessi nell’organizzazione della comunità virtuale produce nuove
della comunità per lo svolgimento del lavo- conoscenze, che arricchiscono sia i singo-
ro cooperativo. Questa fase può essere una li che il processo didattico.
giornata iniziale in presenza e una fase di fa- - I materiali prodotti durante un corso in
miliarizzazione in rete. La fase di familiariz- rete possono essere riusati per edizioni
zazione è utile anche per sviluppare la co- successive e gli stessi materiali del corso
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scienza della mutua rilevanza di ogni mem- possono essere rivisti alla luce dell’espe-
bro per l’esecuzione dell’impresa comune. rienza.
- L’insieme dei messaggi dei partecipanti
Modelli di e-Learning
CONCLUSIONI
costituisce la traccia del processo di ap- È stata illustrata una tassonomia dei model-
prendimento, che può essere riusata sia li di e-learning adottabili all’interno di pro-
per valutare la qualità del corso sia per una getti di formazione integrata in cui le diver-
metariflessione all’intermo della comunità se classi si differenziano per le modalità
virtuale. d’apprendimento e il modello del sistema
- Non è necessario sviluppare materiali per che lo realizza.
autoapprendimento, perché un ruolo de- La tassonomia proposta si articola in tre
terminante nella loro comprensione è classi fondamentali:
giocato dall’interazione con i tutor e con • modello di formazione in autoappren-
gli altri partecipanti. dimento;
Limiti. La formazione di un tutor esperto • modello di formazione assistita;
richiede persone dotate e processi di for- • modello di formazione collaborativa.
mazione molto lunghi (da uno a due an- Queste sono state brevemente descritte, di-
ni). Essendo il settore della formazione in scutendo anche delle problematiche di pro-
rete relativamente nuovo, non ci sono gettazione e gestione e dei punti di forza e
sufficienti tutor per supportare processi di di criticità.
formazione di massa. Tuttavia è possibile È chiaro che i modelli che sfruttano piana-
innescare precessi di formazione a catena mente le potenzialità della rete sono quelli
per cui nel giro di pochi anni potrebbero più prossimi al vertice della piramide. Tali
essere disponibili tutor sufficienti anche modelli sono anche quelli in grado di forni-
per interventi di massa. re esperienze formative destinate a modifica-
Un corso in rete per essere gestibile deve re più profondamente le identità professio-
avere un numero di partecipanti ridotto nali dei partecipanti. Tuttavia solo un’accu-
(20-25), pertanto se si vuole coinvolgere rata analisi delle esigenze formative di un da-
una vasta popolazione di utenti è necessa- to contesto determinerà i requisiti del siste-
rio prevedere edizioni parallele di uno ma formativo e quindi la scelta del modello
stesso corso. di e-learning più adatto a quel contesto.
73
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