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Intorno al 1300 si riscontrò il picco più alto della crescita demografica in Europa.

In questo periodo le tecnologie disponibili (soprattutto quelle agricole) non erano abbastanza avanzate da poter
far fronte ad una cosi numerosa popolazione; sarebbe bastata una fase di ripetuti cattivi raccolti rompere
l·equilibrio tra questa e risorse disponibili.

Il rapporto tra l·uomo e l·ambiente dipendeva dall·equilibrio fra Ê Ê
 


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IVO (terreni coltivati) la sua espansione poteva realizzarsi solo a spese di una delle altre due
componenti del sistema delle risorse naturali, tramite il dissodamento o il disboscamento;
½V 0OSCO la dipendenza delle economie europee dalle materie prime provenienti dalla foresta
(soprattutto dal legno) era troppo forte per far si che si ponesse il problema di arrestare il
disboscamento perché molte attività come l·edilizia, le costruzioni navali, il riscaldamento etc« erano
strettamente legati alla disponibilità di legname;
½V ºëSCOLO anche la riduzione dei pascoli era rischiosa perché così facendo si poteva indebolire
l·allevamento e ridurre la disponibilità di fertilizzanti animali, la cui scarsità poneva limiti alla
produttività.

Oltre questi squilibri,nell·Europa di questo periodo si poté assistere anche ad un peggioramento climatico che
durò più di un secolo che ridusse il raccolto di oltre un terzo in molte nazioni.

Inoltre,nonostante ciò, i proprietari terrieri continuarono ad esercitare sui contadini forti pressioni,
pretendendo di ottenere un terzo o la metà del raccolto, una misura insostenibile per i contadini, i quali,
dovettero ridurre la loro domanda di beni manifatturieri, mettendo in crisi i mercati regionali e locali.

Una delle risposte alla crisi fu l·Ê Ê


 ʏ questo riduceva il bisogno di manodopera e poteva essere
realizzato in territori spopolati e abbandonati al degrado.

edditizia fu anche la scelta di 
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Ê  come il luppolo, fibre tessili e
piante usate nella tintoria dei tessuti.