gli angoli da cui non si guarda indietro e ti stupisci per un riflesso improvviso nel finestrino di una macchina parcheggiata in cui ti vedi sorprendentemente bella il cielo grigio è così vicino che quasi commuove e sotto una bandiera distrutta dallo smog e sfilacciata dal tempo due ragazzini si baciano con la lingua.
Dal letame che sigilla i campi prima del freddo
sale viscida la nebbia e si arrampica sui restauri conservativi, corrompe i sequestri preventivi, compro lenzuola costose perché a te piace passarci le mani sopra prima di dormire ci sono cose di te che tengo per me come la mattina quando ti svegli e controlli nel buio il Secolo decimo nono sul palmare e mi accarezzi le cosce calde sono cose piccole e fragili mentre mi giro nelle lenzuola piuttosto costose che compro per noi per i santuari di ogni anniversario quotidiano
canto canzoni ad alta voce e
le persone hanno facce importanti anche alla cassa dell’ipercoop mentre canto canzoni ad alta voce e vorrei che la vecchia che salta la coda con una faccia piuttosto importante inciampasse e si frantumasse il cranio vorrei il cervello esploso della vecchia a sporcare le nostre facce importanti ma questo non traspare dalle parole delle canzoni e poi sorrido sempre in modo affabile
in ogni caso è l’amore che muove
le cose, anche negli ospedali e nelle chiese protestanti anche mentre sistemo i pezzi del mio futuro e la bambina gioca a costruire una casa gialla e grigia anche quando cerco di proteggerla dal male con le canzoni, una scelta appropriata di libri e di mostre d’arte figurativa, lei canta legge e osserva ma è inutile l’amore che muove le mie cose perché se lui andrà via con un’altra sarà una porta chiusa sui singhiozzi
infatti è importante l’autunno e la morte
per distrazione quando cammino danzando intorno agli angoli che separano dai rimpianti e non ho occhi per capire manca il respiro e il dolore dolce colora di viola la nebbia e migliora.