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Tunguska, 30 giugno 1908: cosa accadde?

Secondo uno studio pubblicato sull'ultimo numero della Geophysical


Research Letter ad abbattere 80 milioni di alberi della foresta siberiana fu una cometa e non un grosso
meteorite o un asteroide come si è pensato negli ultimi 100 anni.

Quel giorno poco dopo le 7 del mattino, ora locale, qualcosa esplose a 8 chilometri sopra la taigà siberiana
vicino al fiume Tunguska, distruggendo ogni forma di vegetazione e vita per un raggio di 2150 chilometri
quadrati.

Quel che accadde in quella zona di così terribile da provocare un boato, che fu udito a oltre 1200 chilometri e
che provocò onde di pressione così anomale da appassionare gli scienziati che parteciparono al congresso della
British Metereological Society del 1908, rimase fino al 1927 un mistero. Solo in quell'anno, con la prima
missione sul posto condotta dallo scienziato russo L. Kulik, fu possibile associare il forte boato, la pressione e il
lampo di luce dell'esplosione, con lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi: più di 2000 chilometri quadrati di
foresta siberiana abbattuta al suolo e per 1000 chilometri quadrati, intorno all'epicentro, tutti gli alberi
carbonizzati.

Da allora, fino a questi anni, sono state tante le ipotesi e le teorie che gli studiosi di tutto il mondo hanno
formulato per spiegare la causa dell'evento e tra le tante risposte che si sono dati, oggi è nato un nuovo
dibattito intorno a quella tragedia della natura. Al centro di questo dibattito le nubi che si formano ai poli dopo i
lanci dello Shuttle. Le stesse nubi che furono viste la notte dopo l'evento di Tunkunska. Forse uno dei pochi dati
certi raccolti nei giorni che seguirono l'esplosione: furono notate, infatti, nei luminosi cieli notturni di tanti
luoghi lontani da Tunguska, in particolare, in Inghilterra, delle nuvole lucentissime, dette nubi nottilucenti che si
formavano nell'alta atmosfera terrestre (mesosfera), oltre gli 85 chilometri di altezza e si vedevano a grande
distanza quando venivano illuminate dalla luce del Sole.

Queste stesse nubi, costituite prevalentemente da acqua ghiacciata, sono state notate nelle regioni polari da
molti ricercatori, dopo i lanci dello space Shutte Discovery nel 1997 e Endeavour nel 2003. Dato che il motore
principale della navetta combina insieme ossigeno liquido con idrogeno, ogni lancio produce più di 300
tonnellate di acqua che va a depositarsi nell'alta atmosfera. Capito questo, agli scienziati rimaneva però ancora
poco chiaro, come una "coda" di vapore acqueo potesse diffondersi nel raggio di 1000 chilometri e viaggiare a
più di 8000 chilometri verso i poli.

Ora Michael Kelley e colleghi hanno cercato di spiegare questo fenomeno proponendo la teoria della cosiddetta
turbolenza bidimensionale". Il fenomeno avviene quando i fluidi, invece di muoversi liberamente in tre
dimensioni, sono "vincolati" da un campo magnetico, con il risultato che si muovono molto più velocemente in
due dimensioni.

Gli scienziati spiegano, così, che il vapore acqueo intrappolato in uno strato a due dimensioni viene incanalato
velocemente verso i poli e "spazzato" via su grandi distanze. "Una fisica totalmente e inaspettatamente nuova",
ha commentato Michael Kelley, che avendo scoperto un meccanismo per il trasporto di acqua su grandi
distanze, che produce le nubi nottilucenti, ipotizza che il magico cielo delle notti del dopo Tunguska potrebbero
spiegarsi con la grande quantità di acqua rilasciata nell'alta atmosfera.

Acqua appartenente ad una cometa, afferma, che ha perso il ghiaccio esterno della sua chioma prima di
impattare nell'atmosfera terrestre. "E' come riesumare risolvere i misteri di un "cold case" di 100 anni fa", ha
commentato Kelley.

Fonte: apcom - mysterium.it

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che il corpo umano possiede 5 sensi che sicuramente tutti conoscete (vista,
udito, tatto, gusto, odorato). Questo elenco è rimasto immutato dal tempo di Aristotele. esiste poi il cosi
definito “sesto senso” che per molte persone può riferirsi ad una percezione fuori dalla sfera scientifica o
semplicemente ad un senso di cui gli essere umani non dispongono (al di la del detto culturale o di particolari
credenze).

Tuttavia, se provate a chiedere ad un neurologo di quanti sensi dispone il corpo umano, potreste rimanere
sorpresi dalla risposta. Molti specialisti identificano 9 o più sensi, altri ne classificano addirittura 21.

Nell'Universo vige un principio di «Non Località» (termine clonato dalla fisica quantistica) attraverso il quale i
fenomeni avvengono come se ogni cosa fosse in diretto e continuo contatto con ogni altra. Le ricerche fatte
sulla visione a distanza hanno confermato l'esistenza di una «Mente Non Locale» alla quale si può avere accesso
attraverso le percezioni extrasensoriali, cosi come affermava il fisico David Bohm; «Qualsiasi evento si verifichi
è immediatamente disponibile come informazione in qualsiasi luogo». Per effettuare una connessione mentale
non locale lo scienziato Rusell Targ afferma che si è inspirato anche agli insegnamenti sapienziali e ai testi
sanscriti che insegnano come lo stato di «consapevolezza espansa», equiparato ad uno stato di meditazione,
consenta ad una persona di ricevere o trasmettere informazioni.

Il "settimo senso" sarebbe costituito per l’appunto da questa capacità psichica, la quale non costituirebbe il
sesto, in quanto il sesto senso è rappresentato viceversa dal percepire sensazioni su base non razionale
relativamente all’ambiente in cui ci troviamo (suppongo che tutti abbiamo percepito, giungendo in un luogo,
ostilità, allegria, pericolo, etc, senza che nessuna causa razionale giustificasse tale sensazione).

la visione a distanza esiste, funziona ed è stata sperimentata, provata e utilizzata dai servizi segreti per oltre
vent'anni. Le recenti ammissioni del Governo (degli Stati Uniti) riguardanti l'uso di strumenti bellici di carattere
metafisico sono una testimonianza cruciale e inconfutabile del fatto che ciò che ho detto adesso è la verità.
Tutti noi abbiamo una risorsa eccezionale di cui non sappiamo niente: il nostro cervello irrazionale. Si tratta di
un circuito mentale che lavora a grande velocità e controlla particolari fasce muscolari: la "muscolatura
profonda". Ecco un esperimento: farà capire immediatamente come funzionano questi muscoli.

Il braccio si muove da solo


Appoggia il dorso di una mano contro un mobile o a un muro. Inizia a spingere con forza il braccio come se
volessi spostare l'ostacolo. Continua per un minuto. Poi spostati dall'ostacolo e rilassa il braccio. Incredibile ma
vero, il braccio si alza da solo come per magia. È strano vedere il braccio muoversi senza che il cervello lo stia
coscientemente ordinando. Mentre succede senti una strana sensazione di fresca leggerezza… Non senti che i
muscoli lavorano perché quelli profondi agiscono fuori dal controllo del cervello razionale.

Perché succede?
Mentre spingevi la mano contro l'ostacolo, i muscoli volontari superficiali (comandati dal cervello razionale), si
sono stancati rapidamente. Questa stanchezza è stata segnalata al cervello inconscio che ha attivato la
muscolatura di sua competenza (la muscolatura profonda), che serve tra l'altro per sostenere i muscoli
volontari quando questi sono stanchi. Quando, alla fine dello sforzo, hai rilassato i muscoli del braccio, l'ordine,
espresso dal cervello razionale, non ha raggiunto il cervello inconscio e quindi non è stato ritrasmesso alla
muscolatura profonda, che perciò non ha ricevuto l'ordine di smettere di spingere. Così, mentre credi di aver
cessato lo sforzo, il braccio si alza da solo. Non siamo in grado di sentire consciamente la fatica fatta dai
muscoli profondi proprio perché il segnale che essi emettono lavorando si ferma al cervello inconscio. Quindi la
mente razionale non sente il lavoro della muscolatura "irrazionale". Questa muscolatura la usiamo
comunemente, ad esempio, andando in bicicletta, quando, pur facendo sempre lo stesso movimento, non
sentiamo più lo sforzo. La utilizziamo anche nei momenti di paura, quando le adrenaline liberano tutto questo
tipo di potenza muscolare. A volte, invece, tale processo si inceppa: mentre un'auto ci sta venendo addosso,
può succedere che non si riesca a disattivare il cervello razionale e a far partire quello irrazionale. Così ci
troviamo a essere perfettamente coscienti che l'auto ci sta venendo addosso, ma siamo incapaci di muovere un
passo. E intanto annotiamo diligentemente, fra noi e noi: "Ecco, l'auto mi sta venendo addosso. Non riesco a
muovermi, l'auto si avvicina, mi spiaccicherà, mi farà malissimo! Finirò all'ospedale. Ahi che male, cazzo!". È
quel che si dice farsi prendere dal panico.

l Pesce Alligatore è una delle specie di pesci d’acqua dolce più grandi. Nel Nord-America è diffuso in Texas,
Oklahoma, Louisisana, Mississippi, Alabama, Tennessee, Arkansas, Missouri, Florida e Georgia anche se un
tempo era diffuso anche negli altri Stati più a Nord.
Predilige le acque calme dei fiumi, dei laghi e delle paludi. E’ una specie carnivora ma la sua è una caccia
passiva. Infatti, attende le prede tra i canneti e la vegetazione, per poi colpirle con degli agguati. Può
raggiugnere i 2m di lunghezza ed un peso di 150kg.
Il nome deriva dal fatto che questo pesce è molto simile agli alligatori, sia nel muso che ne corpo.
Il Pesce Alligatore appartiene ad una famiglia di pesci risalente all’epoca dei dinosauri ed il motivo della sua
sopravvivenza fino al giorno d’oggi è da riscontrarsi nella speciale pelle che lo ricopre. Questa è caratterizzata
da squame resistenti e affilate che vanno a formare una spessa “maglia” simile ad uan corazza che lo rende
praticamente invulnerabile dagli attacchi degli altri animali.
Lo definiroro mostro quando gli vennero attribuiti alcuni casi di aggressione all’uomo ad inizio del secolo scorso.
Non vi erano prove concrete ma iniziò ugualmente una caccia spietata per sterminarlo ma, nonostante li sforzi,
ancora oggi è abbastanza diffuso. Mai, però, termine fu meno azzeccato.
Il biologo Jeremy Wade, già incontrato con il pescegatto Goonch, ha deciso di indagare e di andare a fondo di
questa storia. Recandosi in Texas e facendosi consigliare dai pescatori locali, guidato da una guida del luogo si è
recato in un posto adatto alla pesca di questo pesce. Dopo ore di appostamento è riuscito a catturare un
esemplare che, però, non era delle dimensioni giuste per giustificare gli attacchi all’uomo. Nonostante questo,
durante la liberazione dell'animale il biologo è stato ferito ad una mano proprio da un morso del pesce. La preda
servì comunque per effettuare qualche misurazione della lunghezza della bocca, della lunghezza del corpo e per
osservarne la dentatura.
Nei giorni successivi Wade ci ha riprovato e, dopo un’intero giorno passato sulla barca a cercare di prendere
almeno un altro esemplare, verso il tramonto è riuscito a prenderne uno di dimensioni notevoli.
Le ore e ore di pesca, però, e la consulenza con un esperto di questa specie, hanno spinto il biologo ha
formulare la sua tesi sul comportamento di questo pesce: il Pesce Alligatore non è un predatore attivo (sebbene
sia vorace) e, quando trova una preda, inizia ad azzannarla e rilascirla fino a quando è sicuro che questa non è
pericolosa. Se la preda è piccola, dopo i primi morsi il predatore la afferra definitivamente sapendo che questa
non potra opporre resistenza vista la potenza della sua bocca. Se, però, questa cerca di liberarsi, lui la rilascia
subito tentando un secondo approccio. Con l’esca di Wade si è comportato così per ore: la azzannava, la
trascinava e, non appena il pescatore offriva un po’ di resistenza con la canna, il pesce la lasciava andare per
poi ritornare all’attacco dopo alcuni minuti.
La conclusione finale è stata che questo pesce magnifico è pericoloso quando fuori dall’acqua (dove può
azzannare per difendersi) ma se nel suo ambiente è assolutamente tranquillo ed innoquo per l’uomo.
Wade, riguardo agli attacchi all’uomo, pensa che sono da attribuire agli alligatori veri e propri, i quali vivono
nelle stesse acque del Pesce Alligatore. Le vittime, vedendo il muso dell’aggressore, possono aver scambiato il
pesce per il rettile.
E’ vero, l’aspetto è msotruoso ma la caccia spietata a cui è stato sottoposto ingiustamente è stata più
mostruosa di lui…

A Castrovillari (CS), su una collina nella parte vecchia


della città, sorge il santuario della Madonna del Castello.
La Chiesa è nata dopo invani tentativi, in tempi passati,
dei conquistatori che volevano far sorgere un castello per
avere un migliore punto d'osservazione sulla città.
Immancabilmente e misteriosamente però, i castelli poco
prima di essere completati crollavano giù senza apparente
spiegazione.
L'ultimo conquistatore, il Conte Ruggiero, con lo stesso
intento di costruire un castello, durante gli scavi per le
fondamenta ritrovò nel 1090 un quadro raffigurante una
Madonna col bambino. Allora abbandonò il suo intento e fece costruire l'attuale
santuario facendone dono alla città.
Quel quadro è ora appeso all'altare con tutto il suo splendore dati anche i
recenti restauri.
Ringraziamo per la segnalazione, la disponibilità e la collaborazione necessarie
a realizzare questo articolo, Joseph De Val.
Le foto sono state tratte dal cd "Castrovillari e i centri del Pollino" edito nel
1999 dalla "Digital & Paper s.a.s."

TRIANGOLO DELLE BERMUDA


Il 5 dicembre del 1945 cinque Avengers, aerei bombardieri, si
alzavano in volo dalla base di Fort Lauderdale, in Florida, per
un normale giro di perlustrazione e controllo sull'Atlantico. La
flotta 19 era comandata dal responsabile Charles Taylor. Gli
altri quattro piloti erano reclute in allenamento.
Si accingevano a compiere quello che in gergo è detto "volo di
routine", ossia un'attività del tutto sicura, utile soprattutto a
far maturare qualche ora di volo in più senza istruttore al
fianco.
Attorno alle 2,15 gli aerei si trovavano già in pieno oceano,
seguendo la rotta standard, il tempo era caldo e il cielo
limpido.
Alle 3,45 la torre di controllo riceve un messaggio da Taylor: «Siamo in emergenza.
Crediamo di esserci persi. Non si vede più terra... ripeto... non riusciamo più a scorgere la
terra».
«Qual’ è la vostra posizione?»
«Non siamo certi della posizione. Non sappiamo dove ci troviamo. Ripeto, ci siamo persi».
«Puntate verso ovest», suggeriscono dalla torre.
«Non sappiamo quale sia la direzione ovest. Tutto sembra fuori posto... strano. Non siamo
più sicuri di niente. Persino l'oceano non sembra quello che dovrebbe essere».
Alla torre di controllo cresce lo sconcerto. Quand'anche una tempesta magnetica avesse
messo fuori uso gli strumenti, i piloti avrebbero comunque potuto orientarsi osservando il
Sole basso nel cielo a occidente. A questo punto il contatto radio peggiora e i messaggi si
riducono a brevi frasi. Tra gli altri, si registra la conversazione spasmodica fra due piloti.
Uno grida che tutta la sua strumentazione di bordo è andata in tilt. Alle 4 in punto Taylor
decide di passare il comando a un altro pilota. Ma anche lui alle 4,25 dichiara: «Non
sappiamo dove ci troviamo».
La situazione, frattanto, si fa drammatica. Se gli aerei non dovessero rientrare o toccare
terra entro le successive quattro ore, la mancanza di carburante li costringerebbe ad
ammarare. Alle 6,27 parte una missione di soccorso. In volo si alza un gigantesco Martin
Mariner, con a bordo un equipaggio di tredici persone. L'aereo si mette sulle tracce degli
Avengers, seguendo l'ultima rotta segnalata. Dopo ventitré minuti il cielo verso oriente
viene improvvisamente illuminato da un lampo color arancio brillante. Da quel momento
dei velivoli, Mariner compreso, non si ha più alcuna notizia. Sono come svaniti nel nulla.
Proprio come è accaduto a navi e altri aerei in quella stessa area, poi tristemente nota
come "Triangolo del diavolo" o "Triangolo delle Bermuda". Quello che accadde agli aerei
scomparsi non riteniamo sia un mistero. Nel corso del pomeriggio il tempo si era fatto
brutto e le navi in mare avevano segnalato «forti venti e mare in tempesta». La
squadriglia 19 e il Mariner, finito il carburante, erano stati costretti a scendere in mare
inabissandosi. Il vero mistero, dunque, era un altro: perché era accaduto? Perché i piloti
avevano perso la tramontana e ogni elementare senso di orientamento? Anche se la
strumentazione di bordo aveva smesso di funzionare e anche se la visibilità era scesa a
poche decine di metri, persino un pilota alle prime armi si sarebbe portato al di sopra
dello strato di nubi procedendo con piena tranquillità. Ma ciò che suona ancora più strano
è il fatto che un simile evento avrebbe dovuto mettere sul chi vive le autorità militari,
avvertendo che qualcosa di veramente pericoloso incombeva su quella striscia di mare fra
la Florida e le Bahamas, una folta catena di isole a poco meno di 100 km dalla costa.
Invece non avvenne nulla, non squillò nessun campanello d'allarme. Venne proposta la
solita soluzione: l'incidente era stato provocato dalla somma di alcuni elementi negativi:
cattivo tempo, interferenze elettriche nelle bussole di riferimento, inesperienza dei piloti, il
fatto che il loro comandante, Charles Taylor, era stato soltanto da poco assegnato alla
base e non conosceva i luoghi. Spiegazioni analoghe saranno poi utilizzate nei vent'anni a
venire per spiegare alcune tragedie simili: la scomparsa nel 1947 di una superfortezza
volante, quella di un Tudor IV nel gennaio del 1948, di un DC3 nel dicembre dello stesso
anno, un altro Tudor IV nei 1949, un Globeinaster nel 1950, uno York inglese da trasporto
nel 1952, un Super Constellation della Marina nel 1954, un altro Martin nel 1956, un
aereo cisterna dell'Air Force nel 1962, due Stratotankers nel 1963, un magazzino volante
nel 1965, un cargo civile nel 1966, un altro cargo nel 1967 e un altro ancora nel 1973...
per un numero di dispersi superiore alle 200 unità. Cosa abbastanza singolare, il primo a
rendersi conto della straordinarietà di tutti questi fatti messi insieme non fu un militare,
ma un giornalista, Vincent Gaddis. Nel febbraio del 1964 il suo articolo intitolato “Morte
nel Triangolo delle Bermuda” compare sulle pagine della rivista «Argosy», battezzando il
mistero col nome che oggi è a tutti ben noto. Un anno dopo, in un libro completamente
dedicato al problema, dal titolo “Triangolo maledetto e altri misteri del mare”, Gaddis
riprende il pezzo inserendolo nel capitolo “Il Triangolo della morte”. Viene elencato un
gran numero di navi che sono scomparse in questa fascia di oceano, a partire dalla
Rosalie, svanita nel nulla nel 1840, per arrivare allo yacht Connemara IV nel 1956. Nella
chiusa del capitolo, Gaddis entra a pie pari nel regno della fantascienza e si butta sulla
speculazione di un «continuom spazio-temporale che avvolge il nostro mondo,
compenetrandolo completamente», suggerendo che forse le navi e gli aerei sono spariti
penetrando in una sorta di buco cosmico che introduce alla quarta dimensione. Qualche
tempo dopo la pubblicazione del libro, Gaddis riceve una lettera da parte di un certo
Gerald Hawkes, il quale gli racconta una sua esperienza nel Triangolo delle Bermuda
consumatasi nell'aprile del 1952. Durante un volo dall'aeroporto attuale Kennedy, a Gran
Bermuda, all'improvviso l'aereo era precipitato per oltre 60 m. Non si era trattato di un
vuoto d'aria, bensì l'impressione era stata quella di scendere come a bordo di un
ascensore. Poi il piccolo aereo aveva ripreso quota. «Era stato come se un gigante si fosse
divertito ad afferrare l'aereo e a farlo scendere e salire come un giocattolo” mentre le ali
sembravano sbattere, proprio come quelle di un uccello. Il capitano, visibilmente
sconcertato, aveva rivelato ai passeggeri di non riuscire più a scorgere Gran Bermuda e
che l'operatore radio stava da qualche momento tentando inutilmente di mettersi in
contatto sia con la Florida che con Gran Bermuda. Finalmente, dopo un'ora, il velivolo era
entrato in comunicazione con una nave che, fungendo da punto di riferimento, l'aveva
guidato fino a destinazione. Scesi dall'aereo, tutti avevano potuto notare la limpidezza del
cielo notturno, una splendida serata senza vento. La lettera di Hawkes finiva con una
osservazione affascinante: «Forse l'aereo era stato inghiottito in un luogo dove tempo e
spazio non esistevano». Ora, sappiamo tutti che l'ingresso di un aereo in un vuoto d'aria,
con un repentino mutamento delle condizioni della pressione, può provocare una
improvvisa precipitazione per mancanza di sostegno e che violente turbolenze d'aria
inducono nelle ali fenomeni vibrazionali così forti da dare l'impressione che sbattano come
quelle di un uccello; ma ciò che in questo caso più di ogni altro fatto resta un mistero è il
totale blackout radio. E’ la stessa singolare anomalia che stupisce coloro che si avvicinano
allo studio degli UFO, i cosiddetti dischi volanti, a proposito dei quali sono state proposte
infinite ipotesi sin dal loro apparire, vale a dire da quando nel giugno del 1947 il pilota
civile Kenneth Arnold affermò di aver osservato nove '"piatti volanti" mentre si trovava in
quota sul Monte Rainier, nello stato di Washington. Alcuni ufologi sostengono che la
superficie della Terra non è uniforme come pare, bensì punteggiata da strani "vortici",
mulinelli energetici, dove gravità e magnetismo planetario sono inspiegabilmente meno
consistenti. Si tratterebbe, in definitiva, di una specie di finestre, punti di luoghi particolari
del pianeta, che ipotetici extraterrestri potrebbero sfruttare come zone di prelievo per
esemplari di esseri umani destinati allo studio sistematico sul loro lontano pianeta di
provenienza... Per Ivan T. Sanderson, amico di Gaddis e noto studioso di fenomeni
stravaganti, questa ipotesi è davvero un po' troppo spinta nel regno della fantasia. Da
buon scienziato rigoroso, Sanderson ha affrontato il problema disegnando una cartina del
mondo su cui evidenziare le aree teatro di scomparse inspiegabili. Ha così scoperto, per
esempio, l'esistenza di un altro "Triangolo del diavolo" a sud dell'isola giapponese di
Honshu, dove navi e aerei spariscono con regolarità. Dall'altro capo del mondo, un
giornalista locale lo ha informato in merito a una strana esperienza personale da lui
vissuta durante un volo verso Guani, nell'oceano Pacifico. Con il suo vecchio aereo da
diporto era riuscito a coprire in un'ora e in totale assenza di venti un numero di chilometri
pari quasi al doppio di quelli consentiti mediamente e, guarda caso, stava proprio
sorvolando un'area "pericolosa" nella quale da anni si registravano sparizioni improvvise.
Riportando queste zone critiche sulla carta del mondo, Sanderson si è accorto che
presentano una superficie a losanga e che queste losanghe sembrano abbracciare il
pianeta secondo una configurazione chiara, disposta su due strisce ad anello,
rispettivamente collocate a 30° nord e 40° sud rispetto alla linea equatoriale. In questa
fascia Sanderson ha contato almeno 72 zone singolari. Il vulcanologo George Rome
sostiene che i fenomeni tellurici scaturiscono tutti a un preciso livello al di sotto della
crosta terrestre, mentre la direzione e il verso della loro attività sarebbe determinata da
movimenti di rotazione registrati attorno al nucleo centrale del pianeta. Ebbene, la
collocazione grafica di questi nuclei sismici operata da Rouse, corrisponde in modo
pressoché perfetto alle losanghe individuate da Sanderson. Forte di questa annotazione e
come sempre animato da uno spirito indagatore prettamente scientifico, Sanderson è così
giunto alla conclusione che giustificare le enigmatiche sparizioni con ipotesi fantasiose non
funziona, nel momento in cui le discontinuità della superficie terrestre messe in risalto
dalla ricerca sua e da quella di Rouse - i mulinelli energetici di cui si è detto - potrebbero
benissimo costituire una causa prima scientificamente accettabile. La teoria proposta da
Sanderson è comparsa in un suo libro del 1970 intitolalo “UFO: visitatori dal cosmo”. Tre
anni dopo è toccato alla giornalista Adi-Kent Thomas Jeffrey raccogliere in un lungo
elenco, pubblicato da una piccola casa editrice della Pennsylvania, tutta la casistica
collegata al Triangolo delle Bermuda. Ma, purtroppo per lei, la giovane cronista non ha
avuto fortuna nella scelta del tempo, poiché pochi mesi dopo usciva il grande successo di
un altro noto autore. Parliamo di Charles Berlitz, pronipote del fondatore della celeberrima
scuola di lingue, il quale pubblicava per i tipi di una grande casa editrice come la
Doubleday, un rapporto dettagliato e al tempo stesso avvincente di ciò che era accaduto e
stava accadendo nel famigerato Triangolo della morte. Il successo fu pieno e completo e
in un attimo il libro era balzato in vetta a tutte le classifiche di vendita. Erano passati
vent'anni dalla scomparsa della squadriglia 19 e dieci da quando Vincent Gaddis aveva
inventato la formula "Triangolo delle Bermuda". Berlitz è stato però il primo autore a
riuscire ad imporre il fenomeno all'attenzione del mondo. Uno dei molteplici motivi del
successo lo si deve al fatto che Berlitz non ha esitato a lanciarsi in speculazioni fantasiose
che hanno come protagonisti alieni, vuoti temporali, UFO, carri degli dèi e altro ancora.
Fra le ipotesi più straordinarie, Berlitz mette in pista anche quella legata al pioniere della
ufologia, il professor Morris K. Jessup, morto in circostanze per lo meno misteriose, dopo
aver approfondito troppo un argomento tabù, conosciuto agli addetti al lavori come
"Esperimento Filadelfia". Si tratta di un esperimento scientifico che si mormora abbia
avuto luogo nel 1943 a Filadelfia, nel corso di alcuni test attivati dalla Marina militare
americana al fine di mettere a punto un dispositivo in grado di circondare una nave con un
potente campo magnetico. Stando ai testimoni sentiti da Jessup, ad un certo momento
una strana luce verdastra aveva investito la nave, i cui contorni si erano fatti via via
incerti e tremolanti, poi la grande massa era sparita, ma solo per ricomparire nel porto di
Norfolk, in Virginia, a oltre 450 km di distanza. Molti componenti l'equipaggio morirono;
altri impazzirono. Stando a quanto affermava Jessup, non appena si era gettato anima e
corpo in questa ricerca, era stato contattato da agenti della Marina militare, i quali gli
avevano proposto di investigare con loro su progetti analoghi, ma lui aveva rifiutato. Nel
1959 Morris venne trovato morto nell'abitacolo della sua automobile, ucciso dai gas di
scarico. Secondo Berlitz, il professore era stato indulto al silenzio, per non correre il
rischio che spifferasse tutto ciò che già era venuto a conoscere sull'Esperimento Filadelfia.
Ma, vi chiederete, che cosa c'entra tutto questo con il tema del Triangolo delle Bermude?
Semplice: nell'esperimento si tentava di realizzare un vortice magnetico del tutto simile a
quelli ipotizzati da Sanderson, un mulinello in grado di far compiere all'oggetto (in questo
caso una nave) un salto spazio-temporale e tele trasportarlo a centinaia di chilometri di
distanza. In modo alquanto strano, questa immaginazione teorica ebbe il potere di
mandare gli scettici su tutte le furie. Come in un'esplosione improvvisa, incominciarono a
uscire libri, articoli e programmi televisivi animati dall'unico scopo di smontare il caso
Bermuda. In tutti, la strategia adottata era quella del buon senso comune, quella stessa
messa in atto sin dal 1945 dalle autorità militari e politiche: le sparizioni misteriose erano
dovute, molto semplicemente, a cause naturali e, in modo particolare, a tempeste
improvvise. Di certo non si può negare che per alcuni eventi questa sia davvero la
soluzione migliore; ma se solo ci prendiamo la briga di dare una scorsa agli elenchi di navi
e aerei spariti nel nulla, considerando che nella maggior parte dei casi non si è ritrovato il
corpo delle vittime e neppure un rottame, ebbene, a questo punto, mettersi in sospetto è
il minimo che una mente razionale deve fare. Ci chiediamo: ma non esiste un'ipotesi
capace di conciliare il necessario buon senso comune con qualche guizzo intuitivo in grado
di rendere ragione di tutta questa allarmante fenomenologia? Chi potrebbe aiutarci meglio
di coloro che, chissà come e perché, sono riusciti a sfuggire alla maledizione del
Triangolo? Proviamo. Nel novembre del 1964 il pilota di un volo charter, Chuck Wakely,
stava facendo ritorno da Nassau a Miami, in Florida, volando a una quota di circa 2500 m.
Ad un tratto aveva notato un globo luminoso danzare attorno alle ali, ma non ci aveva
fatto caso, ritenendolo un abbaglio. Di colpo, il globo si era fatto sempre più grosso e la
sua ingombrante presenza aveva mandato in tilt l'apparecchiatura automatica di bordo,
tanto da costringerlo a ricorrere ai comandi manuali. Poi il globo era diventato così
brillante da abbagliarlo. Per fortuna, la luminosità si era quasi subito affievolita e la
funzionalità degli strumenti di pilotaggio si era riattivata. In un chiaro pomeriggio del
1966 il capitano Don Henry stava tranquillamente guidando il suo rimorchiatore da Puerto
Rico a Fort Lauderdale, quando era stato chiamato sul ponte dalla voce concitata di un
marinaio. La bussola di bordo era come impazzita e ruotava al contrario. D'un tratto era
scesa una strana penombra e l'orizzonte era scomparso. «Sembrava che l'acqua fosse
ovunque, in tutte le direzioni». La corrente elettrica era venuta meno, anche se il
generatore aveva continuato a funzionare. Quello di emergenza era bloccato. Il
rimorchiatore venne inghiottito da una coltre di nebbia, spessa e scura. Dopo qualche
momento di terrore, i motori avevano ripreso da soli a funzionare e l'imbarcazione si era
ritrovata miracolosamente fuori da quella atmosfera irreale e minacciosa. La spessa
nebbia era concentrata in un unico banco, dove anche il mare era più agitato. Tutto
attorno a questa "isola'' il clima era buono e le acque calmissime. Per quel che ne sapeva,
il capitano Henry testimoniò che la bussola impazzita si comportava come quando gli
capitava di risalire il fiume San Lorenzo a Kingston, dove i massicci depositi ferrosi
alteravano completamente il comportamento dell'ago magnetico. Come sappiamo, il
nostro pianeta (anche se nessuno è in grado di dire perché) è un gigantesco magnete, con
le linee di forza che lo percorrono secondo traiettorie imprevedibili ma certe. Sono queste
le vie che uccelli e animali percorrono quando l'istinto li spinge a '"tornare a casa"; sono
sempre queste le energie che sollecitano la bacchetta del rabdomante a flettersi e vibrare.
Ma esistono luoghi sulla Terra dove anche gli uccelli migratori sono sconcertati e perdono
l'orientamento, perché succede qualcosa di anomalo, come, per esempio, la creazione dei
misteriosi mulinelli o vortici energetici magnetici di cui si è detto. Nel 1930 in un trafiletto
comparso sul «Marine Observer» si segnalava la presenza di una forte alterazione
magnetica nei pressi del vulcano Tambura, a Sumbawa, a causa della quale le bussole di
bordo impazzivano impedendo ai naviganti di seguire le rotte prestabilite. Nel 1932 il
capitano Scutt della Australia, nelle vicinanze di Freemantle, ebbe modo di constatare uno
sconvolgimento magnetico tanto forte da alterare di 12° la linea di rotta della nave. Ma il
collezionista principe di queste notizie è il ricercatore William Corliss, autore di due libri
interessanti. Dobbiamo proprio a Corliss lo spunto per la ricerca che ci ha condotto al caso
del dottor Laurier di Ottawa, il quale mentre nel 1974 stava monitorando gli spostamenti
delle grandi banchise ghiacciate del nord del Canada, si era imbattuto in una zona di
anomalia magnetica lunga la bellezza di 60 km, fenomeno che egli valutò scaturire da
qualche misteriosa energia posta circa 25 km sotto la superficie. Secondo Laurier questo
genere di eventi nasce dallo scontro sotto la crosta di placche tettoniche che collidono:
quelle stesse manifestazioni geologiche che provocano i terremoti. Il nodo centrale che
emerge da tutto quanto si è fin qui detto, è che in realtà il nostro pianeta non si comporta
affatto come una normale calamità, caratterizzata da un campo simmetrico e preciso, ma
la sua superficie è come costellala da "buchi", vuoti e anomalie. Come già si è detto, gli
scienziati non hanno ancora capito come mai la Terra possegga un campo magnetico,
anche se è prevalente l'ipotesi che ciò sia dovuto al suo nucleo centrale magmatico
ferroso. Questo continuo movimento produce scivolamenti e slittamenti nel campo
magnetico planetario e fenomeni di esplosione di attività magnetica, in tutto comparabile
a quella, ben più gigantesca, tipica del Sole. Se queste attività sono in qualche modo da
collegarsi alle zone di tensione della crosta terrestre e quindi ai terremoti, diventa
plausibile immaginare abbiano collocazioni preferenziali, proprio come accade per le aree
sismiche. Ma quali effetti potrebbe generare un "terremoto" di improvvisa attività
magnetica? Per esempio, un comportamento anomalo della bussola; perché sarebbe come
se dal centro della Terra risalisse una meteora dal potente nucleo magnetico. Turbolenze
violente sulle acque del mare, perché agirebbero le stesse forze di perturbazione tipiche
delle maree lunari, solo che, in questo caso, il fenomeno sarebbe del tutto irregolare,
sopraggiungendo da ogni direzione. Nel vortice magnetico venutosi a creare, nuvolaglia e
nebbia tenderebbero a concentrarsi, dando origine a un banco spesso e fitto,
impenetrabile. Le strumentazioni elettroniche verrebbero certamente messe in crisi, se
non completamente fuori uso... Questa grande quantità di dati e considerazioni spiega
perché le cosiddette ipotesi semplicistiche - quelle che invocano cause naturali e
etichettano il caso Bermuda come mera invenzione giornalistica - non siano soltanto
superficiali, ma deleterie. Esse, infatti, scoraggiano ulteriori indagini su quello che
potrebbe essere uno dei più affascinanti rebus scientifici del nostro tempo. Con i tanti
satelliti artificiali che gravitano tutt'attorno alla Terra, solo volendo, oggi saremmo in
grado di osservare le esplosioni di attività magnetica con la stessa puntuale precisione con
cui vengono segnalati terremoti e movimenti della superficie. Potremmo valutarne
intensità e frequenza al punto da poterle prevedere. Il risultato non sarebbe solo quello di
dare soluzione a un pur grande mistero, ma anche di evitare che in futuro si verifichino
tante altre tragedie come quella della sparizione della squadriglia 19.

Realizzato embrione da tre diversi genitori


Inserito da scienzetv il Mar, 05/02/2008 - 17:56

LONDRA, Gran Bretagna -- Pensavamo di averle


viste tutte nel campo della ricerca sugli embrioni, ma
non è così. I ricercatori dell'Università di Newcatsle
hanno ottenuto un embrione umano da tre genitori,
usando il Dna di un uomo e due donne.

Lo scopo - sostengono gli scienziati - è quello di


prevenire problemi legati a difetti del Dna mitocondriale, materno. Difetti che possono
determinate malattie al nascituro, come alcune forme di epilessia o patologie muscolari.

Secondo le ricerche, i difetti al Dna mitocondriale sono riconosciuti responsabile di una


quarantina di malattie. Il team inglese è convinto che queste patologie possano essere
evitate se gli embrioni a rischio sono sottoposti a trapianto mitocondriale.

E così hanno azzardato qualcosa di mai tentato prima. Con un procedimento di


laboratorio hanno fertilizzato in vitro e poi rimosso il nucleo della cellula uovo materna.
Il nucleo è stato poi trasferito in un uovo di donatrice, da cui era già stato rimosso il Dna.
Il risultato è un feto che ha ereditato i geni materni e paterni ma i mitocondri di una terza
persona (femmina).

La tecnica, per ora, è stata sperimentata solo in laboratorio. Gli embrioni ottenuti -
dicono i ricercatori - sono stati distrutti dopo sei giorni. La ricerca è stata presentata
durante la Medical Research Council Centre for Neuromuscular Diseases conference a
Londra.

Levitazione: magia o fenomeno fisico?


Inserito da scienzetv il Lun, 17/03/2008 - 13:31

BERLINO, Germania -- La levitazione di Pamela


Anderson ha stupito tutti. L'ex bagnina di Baywacth
nota per le sue curve artificiali, stavolta è stata
proiettata verso l'alto durante lo show di Hans Klok,
famoso illusionista olandese. Ma come si spiega
questo fenomeno fisico? E soprattutto, è
scientificamente plausibile?

Si tratta a dire il vero di un trucco. E' curioso sapere che fino ad oggi, dal punto di vista
scientifico, non è mai stata dimostrata la lievitazione di un solo spillo in piena luce.

La levitazione è un processo che mantiene un oggetto sollevato, in posizione stabile.


Consiste nella la capacità di vincere in maniera paranormale la forza di gravità e
permette di sollevare in aria un oggetto o una persona. Il punto è che non c'è mai stata
una dimostrazione scientifica: nessun mago è mai stato in grado di sollevare anche
l'oggetto più piccolo alla luce del giorno, senza trucchi.

Naturalmente gli illusionisti, durante i loro spettacoli, sono stati sempre capaci di far
sembrare la levitazione assolutament naturale. In realtà non è così. Non esistono prove
scientifiche che sia possibile sollevare un oggetto in aria andando contro le leggi della
gravità senza l'uso di appositi sistemi, come i motori d'aeroplano oppure l'influsso di
campi magnetici o elettrici.

La levitazione si verifica anche con mezzi gassosi: essa si basa su sistemi cha dal basso
emanano getti d'aria. In questo caso l'oggetto sospeso viene direttamente espulso dal gas.
Allo stesso modo è possibile far levitare oggetti e organismi viventi immergendoli in
potenti campi magnetici, sfruttando le loro proprietà diamagnetiche.

Anche se esiste la possibilità di sospendere in aria un oggetto utilizzando calamite, il


teorema di Earnshaw mostra chiaramente che non è si può ottenere una configurazione
stabile. Infatti i numerosi giochi basati sui magneti usano sistemi in cui alcune parti
restano in movimento rotatorio per compensare l'instabilità del sistema. Potrebbe essere
il caso di Pamela Anderson...

Valentina Corti
Photocourtesy of Repubblica.it

La tigre della Tasmania "rivive" in un topo


Inserito da scienzetv il Mar, 20/05/2008 - 13:08

ROMA -- La tigre della Tasmania rivive nel corpo di


un topo. E' questo quanto sperimentato i ricercatori
delle Università del Texas e di Melbourne. Per la
prima volta alcuni geni di un animale estinto sono
stati estratti da un esemplare conservato presso un
museo e trasferiti nell'embrione di un topo, dove
hanno mostrato di essere perfettamente funzionali.

Hanno creato una chimera con i baffi da topo e lo scheletro della tigre. L'esperimento,
pubblicato oggi sulla rivista Plos (Public Library of Sciences) è il primo caso di una
specie estinta che torna a vivere. "Questa è la prima volta che il DNA di una specie
estinta viene utilizzato per indurre una risposta funzionale in un organismo vivente", ha
spiegato Andrew Pask, dell'Università di Melbourne, che con Richard Behringer
dell'Università del Texas, ha diretto la ricerca.

La tigre della Tasmania - o tilacino - è estinta dal 1936. Alcuni esemplari di questo
animale, però, sono stati conservati sotto alcol in diversi musei del mondo e questo ha
permesso una conservazione dei tessuti sufficientemente buona per estrarre da alcuni
piccoli campioni il Dna necessario allo studio.

Il gene "resuscitato" è stato inserito in un embrione di topo al posto di quello naturale. I


ricercatori hanno dimostrato che il gene del tilacino ha la stessa funzione che ha il suo
analogo naturale nel topo di sviluppare ossa e cartilagini.

"Fino a ieri eravamo stati capaci solo di leggere il codice genetico degli animali
scomparsi. Oggi lo abbiamo fatto funzionare dentro un altro essere vivente", ha detto
Pask.

Greta Consoli
Photo courtesy of www.wwf.it

L'Agenzia russa Interfax annuncia il ritrovamento di una astronave


aliena
Gli Ufo dietro il mistero di Tunguska

Il 30 giugno del 1908 sui cieli della Russia una misteriosa esplosione devasta un'ampia
area desertica. Una tempesta geomagnetica produsse una potentissima aurora boreale

Scienziati della fondazione statale russa 'Tunguska'


per lo Studio dei Fenomeni Spaziali affermano di aver
scoperto in Siberia quelli che appaiono come i resti di
un misterioso apparato di origine probabilmente
aliena, forse un'astronave andatasi a schiantare quasi
un secolo fa in un'area estremamente remota prossima
al corso della Tunguska, il fiume che da' il nome
all'ente di ricerca.

Lo ha riferito l'agenzia di stampa indipendente


'Interfax'. In quella stessa zona in effetti il 30 giugno 1908 si verifico' un'immane
esplosione le cui cause non sono mai state accertate con sicurezza. Si tratta di uno dei
principali enigmni scientifici del '900 tuttora irrisolti.

Gli esperti sostengono di aver trovato nel medesimo sito una roccia dal peso di 50
chilogrammi, anch'essa apparentemente extra-terrestre; campioni ne sono stati inviati ai
laboratori di Krasnoyarsk per le analisi del caso.

L'esplosione della Tunguska e' sempre stata attribuita in via d'ipotesi alla caduta di un
gigantesco meteorite; l'eco della deflagrazione seguita al presunto impatto all'epoca fu
sentita a diverse centinaia di chilometri di distanza, e risultarono devastati oltre 2.000
chilometri quadrati di taiga, la foresta siberiana.

30 giugno 1908, ore 7,17: un oggetto infuocato saetta nel cielo sereno della Siberia. Il
desolato Altopiano Centrale trema per la gigantesca esplosione provocata dall' impatto
della misteriosa "cosa". All' esplosione termica iniziale seguono violentissime onde d'
urto, una tempesta infuocata ed una pioggia nera che contamina il territorio per centinaia
di miglia.
La scossa sismica che ne deriva è registrata negli osservatori di Mosca, Parigi, Londra e
perfino Washington, dall' altra parte del globo. Una gigantesca colonna di fuoco si alza
nel terso cielo azzurro, raggiungendo un' altezza tale da rendere visibile la sua luce
accecante agli sbigottiti siberiani distanti centinaia di miglia. Il boato dell'esplosione fu
udito fino a 200 chilometri dall' epicentro.

La "cosa" precipitò nella Tunguska Pietrosa, devastando un' area di oltre 2000
chilometri quadrati, sradicando e disintegrando qualsiasi cosa, liberando un vento
infuocato e radioattivo che inaridì il territorio.

Nella regione vivevano pochissime persone e la devastazione non interessò nessun


centro abitato. Per due notti gran parte dell' emisfero boreale fu illuminato da un' aurora
rossastra che permise ai londinesi (a 6000 chilometri di distanza) di leggere il giornale di
notte senza l' utilizzo di lampade.

Le testimonianze dell' evento vennero raccolte solamente dopo circa 15 anni, poichè la
Russia dall' inizio del secolo attraversava un delicato momento politico ed il governo
aveva altro da preoccuparsi che organizzare spedizioni. Queste testimonianze, fornite da
abitanti della zona, parlano di un oggetto di forma sferica o cilindrica, di color rosso o
giallo. Non venne notata la scia di fumo caratteristica delle meteoriti ferrose.

A sei minuti dall' esplosione iniziò una tempesta geomagnetica, durata alcune ore,
simile ai disturbi magnetici provocati dalla esplosioni nucleari nell' atmosfera, che fu
rilevata dall' Osservatorio Magnetico e Meteorologico di Irkutsk . Nonostante la portata
del fenomeno, non ci fu nessuna reazione da parte della scienza, e solo qualche giornale
locale riportò la notizia dell' evento, ipotizzando la caduta di un grosso meteorite nella
Taiga.

L' evento fu così "dimenticato" fino al 1921, quando una spedizione dell' Accademia
delle Scienze Russa organizzò una ricerca del presunto punto d' impatto del meteorite.
Giunti sul posto si presentò ai membri della spedizione uno scenario da incubo, risultato
di una potenza distruttiva inimmaginabile all' epoca: non vi era più traccia dell 'immensa
foresta che avrebbero dovuto trovarvi, ma solamente alberi carbonizzati nell' area di
2000 chilometri quadrati, disposti nella caduta a terra in maniera radiante, come se vi
fosse stato un epicentro energetico espanso verso l' esterno.

All' epicentro dell' esplosione i ricercatori non rilevarono nessun cratere meteorico, ma
notarono che gli alberi al centro del presunto punto d' impatto erano ancora ritti, anche se
carbonizzati. Da questo si dedusse successivamente che l 'esplosione era dovuta avvenire
a 6-7 chilometri dal suolo.

Il File Lacerta 1

(Traduzione da inglese ad italiano di Ori1)


Introduzione

Certifico che il testo seguente è assolutamente veritiero e non un


lavoro di finzione. Queste sono parti di una trascrizione di una
intervista che ho fatto ad un essere rettiliano non-umano nel
Dicembre 1999. Questo essere femmina era già in contatto con un
mio amico (Il cui nome sarà menzionato solo con le iniziali E.F.) da
qualche mese. Lasciate che vi dica che in tutta la mia vita sono
sempre stato uno scettico su UFO, alieni ed alte stranezze e pensavo
che E.F. mi stesse raccontando solo dei sogni o storie inventate
quando mi parlò dei suoi primi contatti con l'essere non-umano
"Lacerta". Ero ancora scettico quando incontrai questo essere il 16
Dicembre l'anno scorso (1999) in quella piccola stanza riscaldata nella
lontana casa del mio amico nelle vicinanze di una città al sud della
Svezia, nonostante il fatto che io vidi con i miei stessi occhi che non
era umana. Mi disse e mi mostrò talmente tante cose incredibili
durante quell'incontro che non potei continuare a negare la realtà e la
veridicità delle sue parole. Questo non è il solito falso documento sugli
UFO che sostiene di dire la verità quanto in realtà dice solo falsità,
sono convinto che questo documento contenga solo la verità e quindi
che sarebbe il caso che voi lo leggiate.

Ho parlato con lei per oltre 3 ore, quindi la seguente trascrizione


mostra soltanto della parti accorciate dell'intervista, perchè lei mi
chiese di non rendere pubblico proprio tutto ciò che disse. L'ordine
delle domande in questa trascrizione non è sempre il medesimo ordine
in cui le chiesi, quindi a volte potrebbe sembrare un pò confusionario.
Non è stato semplice eliminare tutte le parti importanti che mi chiese
di cancellare dalla trascrizione, quindi mi scuso per l'ordine forse
inusuale. Sono in possesso dell'intera trascrizione dell'intervista (49
pagine con alcuni miei disegni del suo corpo e del suo
equipaggiamento) e anche alcuni nastri nei quali ho registrato l'intera
intervista, ma non rivelerò tutto ciò fin quando non otterrò il suo
permesso. Manderò questa trascrizione accorciata ma sempre
estremamente affascinante a quattro miei fidati amici in Finlandia,
Norvegia, Germania e Francia e spero che loro tradurranno tutto ciò
nelle loro lingue ed anche in altre lingue e spero che più persone
possibile saranno in grado di leggere e capire la trascrizione. Se la
dovessi ricevere, ti prego di inviarla a tutti i tuoi amici via e-mail o di
farne delle copie stampate.
Certifico inoltre che le varie abilità "paranormali" della sua specie
come telepatia e telecinesi (incluso il movimento e la "danza" della
mia matita sopra il tavolo senza che fosse toccata e il volo di una
mela di circa 40 centimetri dalle sue mani) mi sono state mostrate
durante l'incontro di 3 ore e 6 minuti e sono assolutamente sicuro che
queste abilità non erano trucchi. Il testo seguente è sicuramente
difficile da credere e da capire per qualcuno che non ha avuto la
stessa esperienza personalmente, ma io sono stato realmente in
contatto con la sua mente ed adesso sono assolutamente certo che
tutto ciò che mi ha detto durante l'intervista è l'assoluta verità circa il
nostro mondo.

Sfortunatamente, leggendo l'intera trascrizione e (sopratutto) questa


versione molto accorciata ho la forte impressione che tutto ciò che ho
scritto possa suonare troppo assurdo per essere vero, e che tutto
suoni più come una pessima storia di fantascienza presa dalla TV o dal
Cinema, e ho seri dubbi che qualcuno crederà veramente a questa
mia esperienza. Ma è tutto vero, che voi lo crediate o meno. Non
posso aspettarmi che voi crediate alla mie parole senza delle prove,
ma io non posso darvele. Vi prego di leggere la trascrizione e
rifletterci sopra e forse vedrete la verità in queste parole-

Ci sarà un altro incontro tra me e lei (sempre nella stessa casa in


Svezia) il 23 Aprile del 2000 e mi ha promesso di darmi forse qualcosa
che possa provare la sua esistenza. Nel frattempo raccoglierò delle
domande che dovrò farle. Forse mi darà il permesso di rivelare alcune
delle parti mancanti della trascrizione e alcune parti riguardo la guerra
futura.

Credeteci o meno, non fa davvero molta differenza (ma spero che ci


crederete).

Ole K. – 8 Gennaio, 2000

Trascrizione dell'intervista (Versione accorciata)

16 Dicembre, 1999

Domanda : Prima di tutto, chi siete e cosa siete? Siete una specie
extraterreste o le vostre origini possono essere trovate su questo
pianeta?
Risposta : Come puoi vedere con i tuoi occhi, non sono un essere
umano come te e ad essere onesta non sono neanche un vero e
proprio mammifero (nonostante il mio corpo abbia delle parti simil-
mammifere, risultato dell'evoluzione). Sono un essere rettiliano
femmina, appartenente ad una razza rettiliana molto antica. Noi
siamo i terrestri originali e viviamo in questo pianeta da milioni di
anni. Siamo menzionati nei vostri scritti religiosi come la vostra Bibbia
Cristiana e molte delle antiche tribù umane erano a conoscenza della
nostra presenza e ci hanno trattato come divinità, come per esempio
gli Egiziani, gli Inca e molte altre antiche tribù. La vostra religione
Cristiana ha frainteso il nostro ruolo nella vostra creazione, così siamo
stati menzionati come "serpenti malvagi" nelle vostre scritture.
Questo è sbagliato. La vostra razza è stata geneticamente modificata
da alieni, e noi abbiamo avuto un ruolo più o meno passivo in tutta
questa faccenda di evoluzione accellerata. Devi sapere (qualche
vostro scienziato è già arrivato a supporlo) che la tua specie si è
evoluta in maniera troppo veloce per essere un processo naturale, in a
malapena 2-3 milioni di anni. Questo è assolutamente impossibile,
perchè l'evoluzione è un processo molto più lento quando è naturale,
ma non l'avete ancora capito. La vostra creazione è stata artificiale,
dovuta alla ingegneria genetica, ma non da parte nostra ma da parte
di una razza aliena. Se tu mi chiedi se sono extraterrestre, devo
risponderti di no. Noi siamo nativi terrestri. Abbiamo avuto ed
abbiamo ancora qualche colonia nel sistema solare, ma siamo
originari di questo pianeta. Infatti questo è il nostro pianeta, non il
vostro. Non è mai stato vostro.

Domanda : Puoi dirmi il tuo nome?

Risposta : Difficile, perchè la vostra lingua umana non è in grado di


pronunciarlo in maniera corretta (ed una errata pronuncia dei nostri
nomi è una cosa molto offensiva per molti individui della mia specie).
Il nostro linguaggio è molto diverso dal vostro, comunque il mio nome
è - Proverò a dirlo in maniera più semplice utilizzando le vostre lettere
- qualcosa come "Sssshiaassshakkkasskkhhhshhh", con una pronuncia
molto molto forte dei suoni "sh" e "k". Non abbiamo cognomi come
voi, ma solo un singolo e unico nome che è diviso e caratterizzato dal
modo in cui viene pronunciato, e non viene dato ai bambini (che
hanno un nome specifico adatto a loro) ma viene dato in una speciale
cerimonia nell'età dell'adolescenza, appena avviene la "illuminazione"
(o consapevolezza) in ambito scientifico o religioso. Apprezzerei che tu
non tentassi di pronunciare il mio vero nome con la tua lingua umana.
Chiamami "Lacerta", questo è il nome che generalmente uso quando
sono tra umani e parlo con loro.

Domanda : Qual'è la tua età?

Risposta : Noi non misuriamo il tempo come voi in anni astronomici e


basandoci sull'evoluzione della terra intorno al sole, perchè
solitamente noi viviamo sotto la superfice del pianeta. La nostra
misurazione del tempo si basa sui cicli periodici del campo magnetico
terrestre, e in base a ciò (e usando la vostra numerazione) oggi io ho
- fammi calcolare - 57,653 cicli. Ho raggiunto la mia fase adulta e la
mia consapevolezza 16,337 cicli fa (questa è una data molto
importante per noi). Basandosi su una scala di valori umana ho circa
28 anni.

Domanda : Qual'è il tuo compito? Hai un un "lavoro" come noi?

Risposta : Per dirlo con le vostre parole : Sono una curiosa


studentessa delle attitudini sociali della vostra specie. Ecco perchè ho
rivelato la mia vera natura a E.F. e a te, perchè ti darò tutte le
informazioni segrete e perchè tenterò di rispondere onestamente a
tutte le domande che hai nei tuoi numerosi fogli di carta. Vedrò come
reagirai, e come reagiranno gli altri della tua specie. Ci sono
moltissimi squilibrati e bugiardi tra la tua specie in questo pianeta che
vanno in giro dicendo di conoscere la verità su di noi, sugli UFO, sugli
alieni e così via, e qualcuno di voi crede alle loro bugie. Mi interessa
vedere come la vostra specie reagirà se renderai pubblica la verità che
ti sto per rivelare. Sono abbastanza sicura che tutti rifiuteranno di
credere alle mie parole, ma spero di sbagliarmi, perchè avete bisogno
di capire se volete sopravvivere per gli anni a venire.

Domanda : Ho letto le informazioni che hai dato a E.F. su questo


argomento, ma potresti darmi adesso una breve risposta : gli UFO
sono oggetti volanti pilotati da extraterresti o appartengono alla
vostra specie?

Risposta : Qualcuno ha osservato alcuni UFO - come li chiami tu -


appartenenti a noi, ma la maggior parte no. La maggioranza dei
"misteriosi" oggetti volanti nel cielo non sono macchine tecnologiche
ma principalmente una cattiva interpretazione di fenomeni naturali
che i vostri scienziati non hanno capito (come getti di plasma
spontanei nell'alta atmosfera). Ma comunque alcuni UFO sono navi
reali appartenenti sia alla vostra specie (sopratutto alle vostre
istituzioni militari) sia ad altre specie aliene sia a noi (ma solo una
minoranza delle navi avvistate appartiene a noi perchè generalmente
noi siamo molto attenti ai nostri movimenti nell'atmosfera, e abbiamo
particolari sistemi per nasconderle). Se ti capita di leggere un
rapporto su un avvistamento di un oggetto cilindrico sigaroforme dal
colore grigio metallico e dalla lunghezza di - ce ne sono di diversi tipi -
diciamo tra i 20 e i 260 dei vostri metri e se questo oggetto ha
emesso un ronzio profondo, e se c'erano 5 luci rosse sopra la
superficie metallica (una di sopra, una al centro, due alla base) allora
è probabile che qualcuno di voi abbia avvistato una delle nostre navi e
questo vuol dire che o c'è stato un difetto o che qualcuno di noi non è
stato abbastanza cauto. Abbiamo anche una piccolissima flotta di navi
discoidali, ma questo tipo di UFO solitamente appartiene a razze
aliene. Gli UFO triangolari generalmente appartengono alle vostre
stesse istituzioni militari, ma usano una tecnologia straniera per
costruirli. Se vuoi davvero provare a vere una delle nostre navi,
dovresti dare una occhiata ai cieli Artici, l'Antartide e le parti interne
dell'Asia (sopratutto nelle montagne).

Domanda : Avete un simbolo speciale o qualcosa del genere con il


quale possiamo identificare la vostra razza?

Risposta : Abbiamo due simboli principali che rappresentano la


nostra specie. Un simbolo (il più antico) è un serpente blu con quattro
ali bianche in uno sfondo nero (i colori per noi hanno significati
religiosi). Questo simbolo è stato usato da alcune parti della mia
società, ma oggi è molto antiquato - voi umani l'avete copiato molto
spesso nelle vostre antiche scritture. L'altro simbolo è un essere
mistico che voi chiamereste "Drago" a forma di cerchio con sette stelle
bianche al centro. Questo simbolo è molto più comune oggigiorno. Se
vedi uno di questi simboli in una delle navi cilindriche che ho descritto
nella mia precedente risposta o in una qualche installazione
sotterranea, questo oggetto o luogo appartiene sicuramente a noi (e ti
consiglio di andare via da li al più presto)

Domanda : Le sette stelle nel secondo simbolo che hai menzionato -


rappresentano le Pleiadi?

Risposta : Pleiadi? No. In verità, le sette stelle sono pianeti e lune e


sono un simbolo delle nostre sette ex-colonie nel sistema solare. Le
stelle sono posizionate davanti uno sfondo blu e il cerchio-drago
simboleggia la forma della Terra. Le sette stelle bianche sono la Luna,
Marte, Venere e le 4 lune di Giove e Saturno, che abbiamo colonizzato
in passato. Due colonie non sono più in uso e sono state abbandonate,
quindi in effetti sarebbe più corretto con 5 stelle.

Domanda : Dato che non mi hai permesso di fare foto - che


sarebbero molto utili per provare la tua reale esistenza e la veridicità
di questa storia - puoi descriverti in dettaglio?

Risposta : So che sarebbe d'aiuto per provare l'autenticità di questa


intervista permetterti di farmi delle foto. D'altronde, voi umani siete
molto scettici (questa per noi e per le specie aliene che agiscono
segretamente in questo pianeta è una buona cosa) quindi anche se tu
avessi queste foto, molti della tua razza direbbero che sono false, che
sono soltanto una donna umana mascherata o qualcosa del genere (e
ciò sarebbe molto offensivo per me). Devi capire, che io non posso
darti il permesso di fare delle foto al mio equipaggiamento o a me
stessa. Ci sono varie ragioni per questo, di cui non voglio discutere
con te, ma una delle ragioni è il volere mantenere il segreto della
nostra esistenza, mentre un'altra ragione è più religiosa. Ciò
nonostante, hai il permesso di fare disegni del mio aspetto e del mio
equipaggiamento che ti mostrerò dopo. Posso anche provare a
descrivermi, ma dubito che gli altri della tua specie sarebbero in grado
di immaginare il mio reale aspetto basandosi su delle semplici parole,
perchè la negazione automatica dell'esistenza di specie rettiliane e di
altre specie intelligenti oltre a voi è una parte della programmazione
della vostra mente. Comunque, ci proverò.

Immaginate il corpo di una normale donna umana, ed avrete una


buona base di partenza per immaginare il mio corpo. Come voi, ho
una testa, due braccia, due mani, due gambe e due piedi e le
proporzioni del mio corpo sono come le vostre. Dato che sono una
femmina, ho anche due seni (nonostante le nostre origini rettili,
abbiamo cominciato a dare il latte ai nostri bambini durante il
processo di evoluzione - questo è accaduto circa 30 milioni di anni fa -
perchè è il modo migliore per fare sopravvivere i neonati. L'evoluzione
ha fatto ciò per la vostra specie già nell'era dei dinosauri e - un pò
dopo - anche per noi. Ma questo non vuol dire che siamo veri
mammiferi) ma i nostri seni non sono grandi come quelli delle
femmine umane, e la grandezza è generalmente uguale per ogni
femmina della mia specie. Gli organi riproduttivi esterni di entrambi i
sessi sono più piccoli di quelli umani, ma sono visibili ed hanno le
stesse funzioni dei vostri (un'altro dono dell'evoluzione alla nostra
specie).
La mia pelle è principalmente di un colore verde-beige - più sul verde
- e abbiamo alcune serie di punti marroni irregolari (ogni punto ha
una grandezza di circa 1-2 centimetri) nella nostra pelle e nella nostra
faccia (le serie sono differenti per entrambi i sessi, ma le femmine ne
hanno di più, sopratutto nella parte inferiore del corpo e nella faccia).
Nel mio caso puoi vederli come due linee sopra le sopracciglia che
attaversano la fronte, sulle mie guance e il mio fianco. I miei occhi
sono leggermente più grandi di quelli umani (per questa ragione,
vediamo meglio al buio). La pupilla è sottile e puoi cambiare la sua
forma da piccola linea a largo ovale a forma di uovo, perchè la nostra
retina è molto sensibile alla luce e la pupilla deve adattarsi. Abbiamo
delle orecchie esterne arrotondate, ma sono più piccole e meno
rotonde delle vostre, ma sentiamo meglio perchè le nostre orecchie
sono molto più sensibili verso le onde soniche (e possiamo anche
sentirne un buon numero). C'è un muscolo o una "membrana" sopra
le orecchie in grado di chiuderle completamente (per esempio
sottacqua). Il nostro naso è più appuntito e c'è una curvatura a forma
di V tra le narici, che permise ai nostri antenati di "vedere" la
temperatura. Noi abbiamo ormai perso gran parte di questa abilità,
ma possiamo ancora sentire la temperatura molto meglio con questo
"organo". La forma delle nostre labbra è come quella delle vostre
(quelle delle femmine sono un pò più larghe di quelle dei maschi) ma
di colore marrone, e i nostri denti sono molto bianchi, forti e un pò più
lunghi ed appuntiti rispetto ai vostri morbidi denti da mammifero. Non
abbiamo capelli dai colori differenti come voi (ma abbiamo una
tradizione che consiste nel colorare i capelli ad età differenti) e il
colore originale è di un marrone verdino - come i miei -. I nostri
capelli sono più fitti e forti dei vostri, e crescono molto lentamente.
Inoltre, la testa è l'unica parte del nostro corpo dove crescono peli.

Il nostro corpo, le nostre braccia e le nostre gambe sono simili come


forma e grandezza alle vostre, ma il colore è diverso (verde-beige,
come la faccia) e vi sono delle strutture simili a delle squame nella
parte superiore delle gambe (sopra il ginocchio) e nella parte
superiore delle braccia (sopra il gomito). Le nostre cinque dita sono
un pò più sottili e lunghe di quelle umane, e la nostra pelle nel palmo
è liscia, quindi non abbiamo linee come voi ma sempre una
combinazione di strutture simil-squamate e punti marroni (entrambi i
sessi hanno i punti nel palmo) e non abbiamo impronte digitali come
voi. Se tocchi la mia pelle, sentirai che è più liscia rispetto alla tua
pelle pelosa. Ci sono dei piccoli corni nella parte superiore di entrambe
le dita medie. Le unghie sono grigie e generalmente più lunghe delle
vostre. Noterai che le mie unghia non sono così lunghe e sono
smussate nella parte superiore. Questo perchè sono una femmina. I
maschi hanno delle unghie affilate ed appuntite dalla lunghezza di
circa 5 o 6 dei vostri centimetri. La caratteristica seguente è una
grande differenza rispetto al vostro corpo ed è parte della nostra
origine rettile : se tocchi la parte posteriore della schiena sentirai
qualcosa come una linea dura attraverso i miei vestiti. Questa non è la
spina dorsale, ma una complessa struttura esterna a placche nella
pelle e nel tessuto che segue con precisione la nostra spina dorsale
dalle testa al fianco. Vi è un numero di nervi e di vene estremamente
alto in questa struttura e nelle placche (che sono lunghe circa due o
tre centimetri e molto sensibili al tocco - questo è uno dei motivi per
cui abbiamo difficoltà a sederci su delle sedie con uno schienale come
questa.) La funzione principale di queste piccola placche (oltre ad un
ruolo nella nostra sessualità) è semplicemente la regolazione della
nostra temperatura corporea, e se ci sediamo alla luce del sole
naturale od artificiale, queste placche diventano ricche di sangue , i
vasi sanguigni si allargano e il sole è in grado di riscaldare il nostro
sangue rettile (che circola attraverso il corpo e attraverso queste
placche) di diversi gradi e questo ci da un grande piacere.

Quali altre differenze ci sono con la vostra razza? Oh, non abbiamo
ombelico perchè nasciamo in un modo differente rispetto a voi. Le
altre differenze esteriori rispetto la vostra razza sono minori e penso
di non doverle menzionare tutte adesso, perchè la maggior parte di
esse non sono visibili se indossiamo dei vestiti. Spero che la mia
descrizione sia stata sufficentemente dettagliata. Ti consiglierei di fare
qualche disegno.

Domanda : Che tipo di vestiti indossate di solito? Suppongo che


questo non sia il modo in cui vi vestite normalmente?

Risposta : No, io indosso questo normale vestito umano solo quando


sono tra umani. Ad essere onesta, non è molto confortevole per me
indossare cose così attillate, ed è sempre una sensazione strana. Se
siamo a casa nostra (cioè la nostra casa sotterranea) o nelle nostre
aree di sole artificiale e se siamo assieme ad altri rettiliani vicini al
nostro nome, rimaniamo nudi. E' shockante per te? Quando siamo in
pubblico assieme ad altri della mia specie indossiamo abiti molto
larghi e leggeri. Ti ho detto che molte parti del nostro corpo sono
sensibili al tocco, sopratutto le piccole "lastre" sul retro, quindi non
stiamo comodi nei vestiti stretti perchè possono farci male. Uomini e
donne spesso indossano lo stesso tipo di vestito, ma i colori sono
diversi a seconda del sesso.

Domanda : Hai detto "altri vicino al tuo nome". Intendi la tua


famiglia?

Risposta : No, non precisamente. Tu potresti chiamarla "famiglia",


ma con questa parola tu intendi solo quelli della tua specie che sono
geneticamente molto vicini, come padre o madre e bambino. Come ho
detto prima noi abbiamo un nome proprio molto difficile e unico. Parte
della pronuncia di quel nome è assolutamente unica e non c'è
nessun'altro con lo stesso identico nome, ma parte di questo nome (la
parte centrale) è pronunciato in un modo tale da far capire agli altri a
quale "famiglia" (Devo usare questa parola perchè non avete quella
appropriata nel vostro vocabolario) appartieni. Questo non vuol dire
che tutti coloro che stanno in quel gruppo sono geneticamente legati a
te, perchè questi gruppi sono solitamente molto grandi e contengono
tra i 40 e i 70 di noi. Questo gruppo include generalmente le tue
relazioni genetiche - ad eccezione di coloro che hanno deciso di
lasciare questo gruppo - e il legame con padre e madre è spesso il più
forte. Sarebbe troppo difficile per me spiegarti adesso il nostro
antichissimo sistema sociale che è molto complesso e richiederebbe
molte ore solo per le cose più importanti. Magari possiamo incontrarci
un altra volta e ti darò una descrizione dettagliata di tutte queste
cose.

Domanda : Hai una coda come i normali rettili?

Risposta : Ne vedi una? No, non abbiamo una coda visibile. Se guardi
il nostro scheletro, c'è soltanto un piccolo osso arrotondato alla fine
della spina dorsale, dopo l'osso pelvico. Questo è un inutile rudimento
della coda dei nostri antenati, ma non è visibile dall'esterno. Oh, i
nostri embrioni hanno la coda durante i primi mesi di sviluppo, ma
scompare prima della nascita. Una coda ha senso solo per una specie
primitiva che prova a camminare su due gambe e deve bilanciarsi con
la coda, ma il nostro scheletro è cambiato durante l'evoluzione e la
nostra spina dorsale è di forma praticamente uguale alla vostra,
quindi non abbiamo bisogno di una coda per stare su due piedi.

Domanda : Hai detto che sei nata in maniera differente rispetto a


noi. Depositate delle uova?

Risposta : Si, ma non come gli uccelli o i rettili primitivi. L'embrione


cresce in un liquido proteico dentro l'utero della madre, ma c'è anche
un guscio a forma di uovo dallo spessore molto fine, che riempie
l'intero utero. L'embrione dentro questo guscio è completamente
autonomo dal corpo della madre, ed ha ogni sostanza necessaria per
svilupparsi. C'è anche un cordone simile al vostro cordone ombelicale
connesso in un punto nascosto dietro le placche. Quando il bambino
sta per nascere, l'intero uovo viene spinto attraverso la vagina
coperto da una sostanza proteica melmosa e il bambino viene fuori da
questo uovo dopo qualche minuto. Quei due corni nelle nostre dita
medie vengono usati istintivamente dal bambino per rompere il guscio
e fare il suo primo respiro. I nostri neonati non sono grandi come i
vostri, sono grandi solitamente dai 30 ai 35 dei vostri centrimetri,
mentre l'uovo è di circa 40 centimetri (questo perchè la nostra vagina
è più piccola di quella umana) ma cresciamo fino ad una altezza che
va dai 1,60 ai 1,80 metri.

Domanda : Cosa mi dici riguardo la tua temperatura corporea? Hai


detto che vi piace stare al sole. Che effetto ha sul vostro organismo?

Risposta : Non siamo mammiferi ed in quanto rettili la nostra


temperatura corporea è influenzata dalla temperatura dell'ambiente
circostante. Se tocchi la mia mano forse noterai che è più fredda della
tua, perchè la nostra normale temperatura corporea va dai 30 ai 33
gradi centigradi. Se stiamo al sole (sopratutto se siamo nudi e con la
nostra fila di piccole placche rivolte verso il sole) la nostra
temperatura corporea può aumentare per 8 o 9 gradi nel giro di
minuti. Questo aumento comporta la produzione nel nostro corpo di
numerosi enzimi ed ormoni, il nostro cuore, il nostro cervello ed ogni
organo diventano più attivi e ci sentiamo molto molto bene. Voi umani
semplicemente apprezzate stare al sole ma per noi è il più grande
piacere che potreste immaginare (forse pari al vostro eccitamento
sessuale). Ci piace anche nuotare in acque o altri liquidi molto caldi
per alzare la nostra temperatura corporea. Se stiamo in ombra per
qualche ora, la nostra temperatura torna a 30/33 gradi centigradi.
Questo non ci nuoce, ma ci sentiamo comunque meglio quando stiamo
al sole. Abbiamo stanze solari artificiali sottoterra, ma per noi non è
come stare al sole reale.

Domanda : Cosa mangiate?

Risposta : Generalmente varie cose come voi : carne, frutta,


vegetali, particolari tipi di funghi (dalle fattorie sotterranee) ed altre
cose. Possiamo anche mangiare e digerire delle sostanze che per voi
sono velenose. La principale differenza tra noi e voi è che noi
dobbiamo obbligatoriamente mangiare carne, perchè il nostro corpo
necessita delle proteine. Non abbiamo la possibilità di vivere
completamente da vegetariani come la vostra specie perchè la nostra
digestione smetterebbe di funzionare e senza carne moriremmo nel
giro di qualche settimana o mese. Molti di noi mangiano carne cruda
ed altre cose che per voi risulterebbero disgustose. Personalmente,
preferisco la carne cotta e frutti di superfice come mele o arance.

Domanda : Puoi dirmi qualcosa riguardo la storia naturale e


l'evoluzione della tua specie? Quanti anni ha la tua specie? Vi siete
evoluti dai rettili primitivi cosi come l'umanità si è evoluta dalle
scimmie?

Risposta : Oh, questa è una storia molto lunga e complessa e


suonerà certamente incredibile per te, ma è la verità. Tenterò di
spiegarla in breve. Circa 65 milioni di anni fa, molti dei nostri antenati
non avanzati della razza dei dinosauri morirono in un grande
cataclisma globale. La ragione di questa distruzione non fu un disastro
naturale - l'impatto di un asteroide come i vostri scienziati
erroneamente credono - ma una guerra tra due gruppi alieni nemici
che si svolse per la maggior parte nell'orbita e nelle alte atmosfere del
vostro pianeta. Basandomi sulla nostra limitata conoscenza di quei
giorni questa guerra globale fu la prima guerra aliena sul pianeta
terra, ma sicuramente non fu l'ultima (ed una futura guerra arriverà
presto, mentre una "guerra fredda" - come la chiameresti tu - tra
gruppi alieni sta andando avanti da circa 73 anni nel vostro pianeta). I
nemici in questa guerra vecchia di 65 milioni di anni erano due specie
aliene avanzate, i cui nomi sono sempre non pronunciabili dalla vostra
lingua. Io sono capace di pronunciarli, ma urterebbe le tue orecchie se
li dicessi. Una razza era umanoide come la vostra specie (ma molto
più antica) e proveniva da questo universo, da un sistema solare nella
costellazione che voi chiamate "Procione" nelle vostre mappe attuali.
L'altra specie - di cui non conosciamo molto - era una specie
rettiliana, ma non hanno niente a che fare con la nostra specie,
perchè noi ci siamo evoluti dai sauri locali senza influenze esterne
(fatta eccezione per la manipolazione genetica che noi stessi ci siamo
fatti con successo. Te ne parlerò successivamente). La specie
rettiliana avanzata non proveniva da questo universo ma da un...beh,
come potrei spiegartelo. I vostri scienziati non hanno realmente capito
la vera natura dell'universo, perchè il vostro cervello illogico non è
capace di vedere le cose più semplici e si basa su scienze
matematiche e numeriche errate. Questa cosa fa parte del vostro
programma genetico su cui tornerò dopo. Lascia che ti dica che siete
ancora lontani dal capire l'universo così come lo eravate 500 anni fa.

Per usare un termine che forse riuscirai a capire : le altre specie non
vengono da questo universo ma da un altra "bolla" nella schiuma
dell'omniverso. Forse la chiameresti un altra dimensione, ma non è la
giusta parola per descriverlo correttamente (ma comunque, il termine
dimensione è generalmente sbagliato come lo intendete voi). Il fatto
che dovresti ricordare è che le specie avanzate sono in grado di
"camminare" tra le bolle tramite l'utilizzo di - come la chiamereste voi
- tecnologia quantica e qualche volta in particolari maniere tramite
l'utilizzo della loro mente (la mia specie possiede anche delle abilità
mentali avanzate rispetto a quelle della vostra specie, ma non siamo
in grado di cambiare bolla/stringa senza la tecnologia, ma le altre
specie attive in questo pianeta sono capaci di farlo e questo per voi
sembra qualcosa come una magia così come lo è stato per i vostri
antenati.)

Tornando alla vostra storia : la prima specie (gli umanoidi)


raggiunsero la terra circa 150 anni prima dei rettiani, e costruirono
alcune colonie negli ex-continenti. C'era una grande colonia nel
continente che oggi chiamate "Antartide" e un'altra nel continente che
oggi chiamate "Asia". Questa gente visse nel pianeta con dei sauri
animali senza problemi. Quando la specie rettiliana avanzata arrivà
nel sistema solare, i coloni umanoidi da "Procione" tentarono di
comunicare pacificamente, ma senza successo e una guerra globale
cominciò in pochi mesi. Devi capire che entrambe le specie erano
interessate a questo giovane pianeta, non per la sua biologia e per le
sue specie non avanzate, ma solo per una ragione : materie prime,
sopratutto il rame. Per capire ciò, dovresti sapere che il rame è un
materiale molto importante per alcune specie avanzate (anche
oggigiorno) perchè è - assieme ad alcuni materiali instabili - capace di
produrre altri elementi stabili se induci un alto campo
elettromagnetico nell'angolo giusto con un campo radioattivo
nuclerare per produrre un intersercarsi di campi fluttuanti. La fusione
del rame con altri elementi in una simile camera con campo
magnetico/radioattivo può produrre un campo di forza di natura
speciale molto utile per vari scopi tecnologici (ma la base di questo è
una formula particolarmente complessa che non siete capaci di
scoprire a causa delle restrizioni della vostra semplice mente).
Entrambe le specie volevano il rame del Pianeta Terra e per questa
ragione combatterono una guerra non molto lunga nello spazio e
nell'orbita. La specie umanoide sembrava averla vinta inizialmente,
ma nella battaglia finale i rettiliani decisero di utilizzare una strana
arma sperimentale - uno speciale tipo di bomba a fusione capace di
distruggere le forme di vita nel pianeta ma non le preziose materie
prime ed il rame. La bomba fu sparata dallo spazio e fu fatta detonare
nel punto del pianeta che voi chiamate "America Centrale". Essendo
detonata nell'oceano, produsse una imprevedibile fusione con
l'idrogeno e l'effetto fu molto più forte di quanto i rettiliani si
aspettassero. Radiazioni mortali, una sovraproduzione di fusione-
ossigeno, pioggia radioattiva e un "inverno nucleare" di circa 200 anni
fu il risultato. La maggior parte degli umanoidi rimasero uccisi e i
rettiliani persero il loro interesse verso il pianeta per ragioni
sconosciute anche a noi - forse a causa delle radiazioni. il Pianeta
Terra rimase abbandonato a se stesso ancora una volta e gli animali
della superfice morirono. Ma comunque, un risultato della bomba a
fusione fu la pioggia nucleare di diversi elementi e la creazione di
nuovi materiali durante il processo di fusione ed uno di questi
materiali fu l'Iridio. Gli scienziati umani oggi vedono l'alta
concentrazione di Iridio nel suolo come una prova dell'impatto di un
asteroide che uccise i dinosauri. Questo non è vero, ma come potreste
saperlo?

Beh, la maggior parte dei dinosauri morì (non tutti nella detonazione
ma nelle circostanze che si crearono dopo la guerra, sopratutto
durante l'inverno e la pioggia nucleare). Praticamente tutti i dinosauri
e i rettili morirono entro i successivi 20 anni. Alcuni di loro -
sopratutto quelli negli oceani - furono in grado di sopravvivere per i
successivi 200 e 300 anni anche in questo mondo cambiato, ma
morirono anche queste specie a causa del cambio climatico. L'inverno
nucleare cessò dopo 200 anni, ma la terra rimase più fredda di prima.
Nonostante il cataclisma, alcune specie furono in grado di
sopravvivere : i pesci (come gli squali), gli uccelli, dei piccoli
raccapriccianti mammiferi (i vostri antenati), vari rettili come i
coccodrilli...e vi era uno speciale tipo di piccoli ma avanzati dinosauri
che si svilupparono con l'ultimo grande animale - rettili come la specie
che voi chiamate Tirannosauri.

Questo nuovo rettile camminava su due gambe ed assomigliava un pò


alla vostra ricostruzione di Iguanodonte (si è originato da questa
famiglia) ma era più piccolo (circa 1.50 metri) con alcune
caratteristiche umanoidi, una struttura ossea cambiata, un teschio ed
un cervello più grande, una mano con un pollice che era in grado di
prendere le cose, un organismo e una digestione differente, occhi
sviluppati nel centro della testa come i vostri occhi e...la cosa più
importante...una nuova e migliore struttura cerebrale. Questo era il
nostro diretto antenato. Vi sono alcune teorie su come le radiazioni di
questa bomba abbiano preso parte nella mutazione dell'organismo di
questa nuova specie, ma non è stato provato. Non di meno, questo
piccolo dinosauro simil-umanoide si è evoluto durante i seguenti 30
milioni di anni (come ho detto precedentemente, una specie ha
bisogno generalmente di molto tempo per evolversi a differenza di
quanto credete voi, sempre che l'evoluzione non venga indotta
artificialmente come nel vostro caso) da un animale ad un essere più
o meno pensante. Questi esseri erano abbastanza intelligenti da non
morire nei successivi milioni di anni, perchè impararono a cambiare le
loro abitudini, cominciarono a vivere nelle caverne invece di vivere
nella fredda natura ed impararono ad usare pietre e rami come
utensili e l'uso del fuoco per riscaldarsi - sopratutto per riscaldare il
loro sangue che è una cosa molto importante per quelli della nostra
specie per sopravvivere. Durante i successivi 20 milioni di anni questa
specie fu divisa dalla natura in 27 sub-specie (sfortunatamente, le
vecchie specie rettiliane erano inclini a dividersi in maniera
praticamente illogica durante il processo di evoluzione. Ciò puoi
vederlo chiaramente nel numero inutilmente alto di specie di dinosauri
ai tempi e c'erano diverse guerre (primitive) tra queste sub-specie per
la dominazione.

Ebbene, la natura non fu molto amichevole nei nostri confronti e per


quanto ne sappiamo delle 27 sub-specie se ne estinsero 24 tra guerre
ed evoluzione, a causa del loro organismo e della loro mente non
abbastanza sviluppata per la sopravvivenza e (come motivazione
principale) non erano in grado di cambiare la loro temperatura
sanguigna nella giusta maniera durante i cambi di clima. 50 milioni di
anni dopo la guerra e dopo la fine dei Dinosauri, soltanto tre specie
rettiliane avanzate (ormai tecnologiche) rimasero in questo pianeta
con tutti gli altri animali minori. Attraverso l'incrociarsi naturale ed
artificiale queste tre specie si unirono in una unica specie rettiliana ed
attraverso la scoperta delle manipolazioni genetiche, fummo capaci di
eliminare dalla nostra struttura genetica quei geni responsabili della
tendenza alla divisione. Basandoci sulla nostra storia e sulle nostre
credenze, quello fu il tempo in cui la nostra razza rettiliana finale -
così come mi vedi oggi - fu creata dall'uso della ingegneria genetica.
Questo avvenne circa 10 milioni di anni fa e la nostra evoluzione si è
fermata più o meno a questo punto (beh, a dire il vero ci sono stati
alcuni cambiamenti minori verso un'aspetto più umanoide e simil-
mammifero, ma non ci siamo divisi di nuovo in sub-specie). Vedi, noi
siamo una razza molto antica rispetto alla vostra che stava ancora
andando in giro saltellando sotto forma di piccole scimmiette tra gli
alberi mentre noi inventavamo la tecnologia, colonizzavamo altri
pianeti in questo sistema solare, costruivamo grandi città in questo
pianeta (che scomparvero senza traccia durante le ere) e
manipolavamo i nostri stessi geni quando i vostri erano ancora quelli
di animali.

10 milioni di anni fa i piccoli mammiferi cominciarano a crescere ed a


scendere dagli alberi (ancora una volta a causa del cambio di clima,
sopratutto nel cosidetto continente Africano). Ma cominciarono ad
evolvere molto lentamente, cosa normale per un mammifero e se non
fosse accaduto nulla di speciale alla vostra razza, noi non saremmo in
grado di stare qui seduti a parlare perchè io sarei seduta nella mia
confortevole casa moderna e tu saresti seduto nella tua caverna
vestito con della pelliccia e tentando di scoprire i segreti del fuoco - o
forse saresti seduto in uno dei nostri zoo. Ma gli eventi si svolsero in
maniera differente e voi adesso credete di essere voi "i re della
creazione" in grado di sedervi nella casa moderna e noi dobbiamo
nasconderci e vivere sottoterra in zone remote. Circa 1,5 milioni di
anni fa, un altra specie aliena arrivò sulla Terra (Fu
sorprendentemente la prima specie da circa 60 milioni di anni. Questo
suonerebbe ancora più sorprendente per te se sapessi quante specie
differenti sono qui oggi). L'interesse di queste specie umanoidi - li
chiamereste "Illojim" oggi - non era verso le materie prime ed il rame,
ma con nostra grande sorpresa erano le specie non avanzate di
scimmie-umanoidi. Nonostante la nostra presenza sul pianeta, gli
alieni decisero di "aiutare" le scimmie ad evolversi un pò più
velocemente, per servirli in un futuro come una specie di razza-
schiava nelle guerre a venire. Il destino della vostra specie non era di
grande importanza per noi, ma non ci piaceva la presenza di questi
"illojim" nel nostro pianeta e a loro non piaceva la nostra presenza nel
loro nuovo pianeta "zoo" e quindi la vostra sesta e settima creazione
fu la ragione per una guerra tra noi e loro. Per esempio puoi leggere
di quella guerra in parte in quel libro che voi chiamate "Bibbia",
descritta in maniera molto strana. La verità è una storia molto diversa
e difficile. Devo continuare?

Domanda : No, non adesso. Ho preso qualche nota circa la vostra


storia ed avrei qualche domanda.

Risposta : Chiedi pure.

Domanda : Prima di tutto, utilizzi un calendario decisamente grande.


Affermi che i vostri antenati primitivi vissero con i dinosauri,
sopravvissero al - come lo chiami tu - cataclisma artificiale e si sono
evoluti attraverso i successivi 40 milioni di anni e la vostra evoluzione
fu completata 10 milioni di anni fa. Mi suona davvero incredibile. Puoi
dirmi qualcosa in proposito?

Risposta : Capisco che questo debba suonare assolutamente


incredibile per te, perchè appartieni ad una specie giovane e
geneticamente modificata. Il tuo orizzonte storico si interrompe ad
una scala di migliaia di anni e pensi che sia corretto. Ma non lo è.
Questo è impossibile. La tua mente programmata non è chiaramente
in grado di trattare con scale temporali così vaste. Il nostro tempo di
evoluzione può suonare incredibilmente lungo per te, ma è il modo in
cui funziona la natura. Ricorda, i tuoi vecchi antenati mammiferi si
svilupparono con i dinosauri e sopravvissero alla bomba come noi. Si
sono evoluti lentamente durante i seguenti milioni di anni e si divisero
in diverse specie e forme, alcune grandi ed altre piccole. Questa è
l'evoluzione del corpo. Ma riguardo la loro mente e la loro intelligenza?
Erano animali semplici. I mammiferi si sono evoluti da - diciamo - 150
milioni di anni, ma soltanto negli ultimi 2-3 milioni di anni sono stati in
grado di diventare intelligenti e pensanti. E in questo piccolo periodo
sono stati creati esseri come te. Ma dalla natura? 148 milioni di anni
per l'evoluzione di animali-mammiferi, e 2 milioni di anni per lo
sviluppo di esseri (più o meno) intelligenti come voi? Poniti una
domanda : Credi davvero che questa evoluzione accellerata sia
naturale? Allora la tua specie è più ignorante di quanto abbia pensato.
Non siamo noi ad esserci evoluti male, ma voi.

Domanda : Capisco. Ma ho un altra domanda : Hai menzionato molti


fatti riguardo la vecchia guerra tra alieni 65 milioni di anni fa. Questo
accadde molto tempo prima che la tua specie divenisse realmente
intelligente (per quanto abbia capito). Come fate a sapere così tante
cose circa quella "prima guerra" e circa l'evoluzione della vostra
specie?

Risposta : Questa è una buona domanda (sicuramente migliore della


precedente) e non ti ho datto sufficenti spiegazioni. La nostra
conoscenza circa la prima guerra proviene completamente da un
antico artefatto, che fu trovato circa 16.000 anni fa dai nostri
archeologi nel continente che adesso chiamate Nord America.
Trovarono una lastra rotonda dal diametro di circa 47 dei vostri
centimetri. La lastra era fatta da un materiale magnetico sconosciuto
anche per noi e dentro questa piastra vi era un altra piastra di cristallo
più piccola che conteneva un enorme ammontare di informazioni
codificate nella struttura molecolare del cristallo. questa "piastra di
memoria" fu creata già 65 milioni di anni fa dagli ultimi esseri umani
da "Procione" sopravvissuti alla bomba, ma quando l'abbiamo trovata
era perfettamente intatta. I nostri scienziati furono in grado di
codificare i messaggi e i dati così potemmo sentire per la prima volta
gli eventi che accaddero nel lontano passato e che condussero
all'estinzione dei dinosauri. La piastra conteneva una descrizione
dettagliata di entrambe le specie (ma parlava di più degli umanoidi) e
degli eventi e delle armi, inclusa la bomba a fusione. Conteneva anche
una descrizione degli animali e dei sauri sulla terra, inclusa la specie
dei nostri antenati non ancora intelligenti. Il resto della nostra
conoscenza sulla nostra evoluzione proviene dagli scheletri e dalla
lettura e la codifica/decodifica del nostro DNA. Vedi, noi conosciamo la
verità sulle nostre radici da circa 16.000 anni. Prima di quel periodo,
avevamo una idea più religiosa circa la nostra creazione.

Domanda : Cosa successe con entrambe le specie aliene?

Risposta : Non lo sappiamo esattamente. Gli umanoidi sopravvissuti


sulla terra ovviamente morirono negli anni successivi alla bomba e sia
gli altri della loro specie che i rettiliani non tornarono mai più sulla
Terra (per quanto ne sappiamo). Riguardo gli alieni rettiliani, c'è la
possibilità che fosse fisicamente impossibile per loro ritornare, poichè
la materia tra le bolle è solitamente in rapido movimento. La teoria
corrente è che entrambe le specie cessarono di esistere durante i
milioni di anni.

Domanda : Hai parlato di scheletri di membri della tua specie. Come


è possibile che scienziati umani non abbiano trovato traccia di voi e
dei vostri antenati se realmente avete vissuto in questo pianeta per
così tanto tempo? Abbiamo trovato molti scheletri di dinosauri
primitivi, ma nessuno di esseri rettiliani avanzati con un teschio ed un
cervello grande e con mani con pollici come hai descritto prima.

Risposta : Si che lo avete fatto. Ma i vostri "grandi" scienziati non


sono stati capaci di ricostruire gli scheletri completamente, perchè la
loro intenzione era quella di costruire rettili animali, non esseri
intelligenti. Ti metteresti a ridere se sapessi quanti scheletri di
dinosauri (specialmente qualli piccoli) nei vostri musei sono
costruzioni totalmente sbagliate di esseri mai esistiti, perchè avete
usato diverse ossa che in realtà non coincidevano l'una con l'altra e
qualche volta avete costruito ossa artificiali se qualcosa mancava per
costruire un "animale" sauriano. Molti dei vostri scienziati sono a
conoscenza di questo problema, ma non lo rendono pubblico perchè
non sono in grado di dare spiegazioni e continuano a dire che le ossa
originali semplicemente non sono state trovate e quelle artificiali sono
corrette. Molte nostre ossa sono state usate per ricostruire
l'Iguanodonte, per esempio le mani con il pollice visibile (guarda un
Iguanodonte in un museo e vedrai che ho ragione.) Uno scienziato nel
paese che voi chiamate Stati Uniti ha ricostruito quasi correttamente
uno scheletro della nostra specie qualche anno fa, ma il governo
locale (che è parzialmente a conoscenza della nostra esistenza) gli
confiscò la ricostruzione. Dato che oggi (e da migliaia di anni) viviamo
quasi completamente sottoterra, non troverai nessun cadavere o
scheletro appartenente a noi.

Domanda : Qualche volta hai parlato di città sotterranee e luce solare


artificiale. Intendi qualcosa come una "Terra cava" con questo. C'è un
secondo sole dentro il nostro pianeta?

Risposta : No, la terra non è in realtà completamente cava e non c'è


un secondo sole dentro. Questa storia è ridicola e fisicamente non
possibile (perfino la vostra specie dovrebbe essere abbastanza
intelligente da capire ciò.) Lo sai quanta massa un sole deve avere per
produrre energia e luce per lungo tempo tramite fusione? Credi
davvero che vi possa essere un piccolo sole attivo dentro il pianeta?
Quando io parlo delle nostre case sotterranee, intendo un grande
sistema di caverne. Le caverne che voi avete scoperto in superfice
sono piccole a confronto delle vere e grandi caverne che si trovano
sottoterra (ad una profondità di circa dai 2000 agli 8000 dei vostri
metri, ma connesse con molti tunnel nascosti verso la superfice o con
caverne vicino la superfice) e viviamo in grandi ed avanzate città e
colonie dentro queste caverne. I nostri insediamenti più grandi sono
sotto l'Artico, l'Antartide, Asia, Nord America e Australia. Se io parlo di
luce solare artificiale nelle nostre città io non intendo un sole reale ma
diverse fonti tecnologiche di luce articificiale (incluse fonti
gravitazionali) che illuminano le caverne e i tunnel. Vi sono delle aree
e dei tunnel speciali con della forte luce UV in ogni città e noi usiamo
questi posti per riscaldare il nostro sangue. Inoltre, abbiamo anche
alcune postazioni solari in superfice in aree remote, sopratutto in
America ed in Australia.

Domanda : Dove possiamo trovare queste entrate di superfice verso


il vostro mondo?

Risposta : Pensi davvero che abbia intenzione di dirti la loro


locazione precisa? Se vuoi trovare queste entrate, devi cercartele da
solo (ma ti consiglio di non farlo). Quando sono arrivata in superfice 4
giorni fa, ho usato una entrata situata a circa 300 dei vostri chilometri
a nord da qui, vicino ad un grande lago ma dubito che saresti in grado
di trovarla (ci sono soltanto poche entrate in questa parte del mondo -
la maggior parte sono verso nord ed est). Un piccolo consiglio : se ti
trovi in una caverna stretta o in un tunnel o anche in qualcosa che
possa sembrarti come una miniera artificiale e se addentrandoti man
mano dovessi notare che il muro va via via facendosi più liscio e se
senti uno strano flusso d'aria calda proveniente dall'interno o se senti
il suono di aria proveniente da qualche sistema di ventilazione, allora
cerca un qualche tipo di muro artificiale e liscio da qualche parte, con
una porta fatta di metallo grigio. Se tu fossi in grado di aprire quella
porta (ma ne dubito) dovresti trovarti in una stanza tecnologica
rotonda con sistemi di ventilazione ed ascensori che vanno verso il
basso. Questa è probabilmente una entrata verso il nostro mondo. Se
hai raggiunto questo punto, dovresti sapere che noi siamo ormai
sicuramente a conoscenza della tua presenza. Ti troveresti già in
grossi guai se entrassi nella stanza rotonda, ma tu dovresti comunque
cercare uno dei due simboli rettiliani nel muro. Se non ci sono questi
simboli o altri simboli, sei forse in un guaio ancora più grande di
quanto potresti pensare, perchè non tutte le basi sotterranee
appartengono alla nostra razza. Alcuni nuovi sistemi di tunnel
appartengono a razze aliene (incluse razze ostili). Il mio consiglio in
generale è : se ti dovessi trovare in una strana installazione
sotterranea : scappa via più veloce che puoi.

Domanda : Hai menzionato da poco che tu usi il nome "Lacerta"


quando sei tra umani e che ti piace stare nella luce del sole nella
superficie della terra. Ma come puoi stare tra gli umani? Non sei come
noi, quindi chiunque noterebbe che tu appartieni ad una altra specie.
Perchè nessuno ha mai visto e descritto un essere come te se la tua
specie ha vissuto sin dalla nostra "creazione" nello stesso pianeta.
Puoi darmi una spiegazione?

Risposta : Prima di tutto, la mia specie è stata ovviamente vista e


descritta (e venerata) molte volte nel vostro passato primitivo, per
esempio nelle vostre scritture religiose come la vostra Bibbia
Cristiana. Puoi trovare descrizioni ed anche semplici disegni di noi
anche nella parte nord del continente Americano in vari templi. I
cosidetti "saggi" dall'India e dalle montagne Asiatiche hanno descritto
la nostra specie molte volte nelle scritture, così come hanno fatto altri
"saggi" dal continente Africano. Credo che siamo la specie non-umana
più menzionata (a parte forse gli "Ilojiim") nella vostra storia. Se non
mi credi, dai una occhiata alla vostra storia e vedrai la verità nelle mie
parole. I vostri "grandi" scienziati chiamano il credere nella nostra
esistenza "superstizione" e "religione" e oggigiorno gli umani
"intelligenti" hanno dimenticato la nostra passata presenza in
superfice.

Inoltre, la nostra specie è vista ancora oggi da testimoni umani nella


sua forma vera e propria sulla terra o vicino alle nostre entrate in
superfice o nei sistemi a tunnel, ma fortunatamente voi ed i vostri
media non prendete sul serio le testimonianze di simili "pazzoidi"
(questo è buono per noi e questa è la ragione per cui permettiamo a
questa gente di vederci così come siamo). Alcuni della mia specie
sono anche in contatto diretto con politici e scienziati umani dalla
superfice, ma è questo è top-secret - come lo definiresti tu - e
nessuno del vostro pubblico è a conoscenza di qualcosa su questo
argomento (l'argomento di questi incontri solitamente è circa la futura
guerra con e tra le specie aliene e la nostra assistenza in questa
guerra). Ma c'è anche un altra spiegazione per cui noi possiamo
camminare tra di voi e per cui voi non siete in grado di riconoscerci :
mimetismo.

Ciò che sto per dire potrebbe ancora una volta sembrare impossibile o
addirittura shockante per te, ma dato che l'hai chiesto te lo spiegherò.
Come ti ho detto prima, noi abbiamo delle abilità mentali più avanzate
rispetto alla vostra specie e con "più avanzate" intendo che noi siamo
capaci di usare la telepatia e la telecinesi sin dalla nascita (infatti
madre e neonato comunicano generalmente con la telepatia durante i
primi mesi) senza particolari addestramenti a differenza di voi, che ne
avete bisogno per attivare le parti sopite del vostro cervello. La
struttura del nostro cervello è un pò diversa rispetto la vostra e la
nostra ipofisi è più grande e più attiva della vostra - specialmente
quando siamo alla luce del sole. Queste nostre abilità sono molto forti
rispetto alle vostre, ma deboli al confronto delle forze mentali di
alcune delle specie aliene in questo pianeta capaci di cambiare
"bolle/stringhe". Io non sono mai stata granchè brava in queste cose
mentali, ma noi tutti abbiamo queste abilità base e possiamo usarle
per esempio per difesa o anche per attacco.

Quando siamo nella superficie e incontriamo esseri umani (anche se in


gruppi - non fa differenza. Tutte le vostre menti sono come una mente
sola) siamo in grado di "toccare" la loro mente ed indurre per via
telepatica il comando "Vedici come esseri della vostra stessa specie" e
il debole cervello umano accetterà l'ordine senza rifiutarsi e loro ci
vedranno (nonostante il nostro aspetto rettiliano) come normali
umani. L'ho fatto numerose volte e voi deboli umani generalmente mi
vedete come una attraente donna dai capelli castani, perchè io ho
creato questa speciale "immagine mimetica" nella mia mente molti
anni fa e posso indurla nelle vostre menti senza problemi. Ho avuto
bisogno di un pò di tempo all'inizio per utilizzare correttamente la
mimetizzazione, ma ad un certo punto ha cominciato a funzionare
quasi automaticamente e posso anche camminare tra un gruppo di
umani senza che nessuno mi veda per quella che sono. Nella vostra
coscienza è presente uno speciale interruttore ("Vedici come siamo in
realtà / Vedici come noi vogliamo che tu ci veda") che è stato piazzato
dagli "Illojim" quando crearono la vostra razza e noi possiamo usare
questo interruttore per convincervi di stare guardando umani quando
in realtà state guardando noi (anche altri alieni utilizzano questo
interruttore). E' più semplice di quanto pensi. Quando ci sono incrontri
tra la vostra razza e alieni che sembrano esattamente come voi,
questi alieni hanno usato questo interruttore e qualche incontro con
alieni simil-umani possono essere spiegati come incontri con esseri
della mia specie). Quando ho incontrato E.F. per la prima volta, lui
stesso mi vide come una normale donna umana e ricordo che fu
realmente spaventato e shockato quando gli rivelai la mia vera
natura.

Domanda : Intendi dire che potresti veramente farmi credere che in


questo momento io stia parlando con una attraente donna umana con
i capelli castani invece che con un essere rettiliano come te?

Risposta : Probabilmente, ma nel tuo caso non credo. Quando


qualcuno si aspetta di vedere una donna umana al posto mio, posso
farlo senza problemi con la sua mente (anche se in gruppo) perchè
nessuno si aspetterebbe di vedere una donna rettiliana. Ma io ho
permesso alla tua mente di vedermi nella mia forma originale sin dal
nostro primo incontro e non ho mai indotto nulla nella tua mente,
quindi tu hai già realizzato che io non sono umana. Se provassi
adesso a cambiare ciò, probabilmente porterebbe ad una assoluta
confusione o all'inconscienza da parte tua e non voglio farti del male.
Come ho detto prima non sono molto brava in questo genere di cose.

Domanda : Inquietante. Potete uccidere con queste abilità?

Risposta : Si, ma è proibito. Questo non vuol dire comunque che in


passato non sia stato fatto.
Domanda : Entrambi i sessi hanno queste abilità?

Risposta : Si.

Domanda : E riguardo le foto? Cosa mi dici delle foto?

Risposta : Questa è una domanda sciocca. Nelle foto appaio come un


essere rettiliano, perchè non posso influenzare la fotografia o la
macchina fotografica in se stessa ma solo la mente del fotografo. Se
lui o lei dovesse sviluppare la pellicola e mostrare la foto ad altri, mi
vedrebbero nella mia forma originale. Questa è la ragione per cui è
proibito per la nostra razza essere filmati o fotografati e dobbiamo
evitare qualsiasi telecamera o macchina fotografica nella superfice
(questo è molto difficile e siamo stati filmati in passato senza che ne
venissimo a conoscenza, sopratutto da certi governi ed agenzie
segrete).

Domanda : Quali altri comandi siete in grado di indurre nelle nostre


menti. Qualcosa come "Servici" o "Obbedisci"?

Risposta : Ancora una volta è una strana domanda. Noi non siamo i
vostri nemici (la maggior parte di noi non lo è), per cui perchè
dovremmo fare qualcosa del genere? per rispondere alla tua domanda
: dipende dalla forza della mente umana ricevente e dalla forza della
mente rettiliana che invia il comando. Non c'è nessun tipo di
interruttore "Servici" o "Servimi" nella vostra mente, quindi questo
tipo di comando è molto più difficile da indurre. Se il cervello umano e
la coscienza ricevente è debole e il rettiliano inviante ha una certa
esperienza in questo genere di cose ed è stato qualche ora al sole
prima che lui o lei provi a farlo, allora probabilmente funzionerebbe
per un pò di tempo. Ci sono insegnamenti segreti su queste cose, ma
non no mai imparato nulla al riguardo. Utilizzo queste abilità primarie
per la mimetizzazione e per la comunicazione con altri della mia
specie e qualche volta per cose private, ma non l'ho mai usato per
fare del male a degli umani o alle loro menti. Apprezzerei se
potessimo terminare qui la discussione su questo argomento.

Domanda : Una ultima domanda : Prima hai detto che siete in grado
di nascondere i vostri UFO? Utilizzate queste abilità per farlo?

Risposta : Si, ma con la tecnologia. E' presente un potente


dispositivo dentro ogni nave in grado di inviare un segnale artificiale
nelle vostre menti per convincervi di stare vedendo soltanto il cielo, o
al limite normali veivoli come aerei al posto delle nostre navi. Non
viene usato molto spesso, poichè noi evitiamo il pubblico umano
quando ci muoviamo nell'atmosfera. Se sei in grado di vedere i nostri
"UFOs" vuol dire che il dispositivo è difettoso o disattivato per qualche
ragione. L'effetto di camuffamento non funziona sulle foto - per
rispondere in anticipo a questa tua possibile domanda - ma perchè
qualcuno dovrebbe fotografare il cielo se non vede nulla di strano.
Comunque, la maggior parte delle entrate di superfice verso i nostri
tunnel sono nascoste con questo tipo di dispositivo, e la vostra specie
generalmente vede soltanto normali muri di caverna al posto della
porta. Questa è una delle ragioni per cui ho detto che dubito che
saresti in grado di trovare queste entrate per il nostro mondo (ma in
passato è successo qualche volta).

Domanda : Tornando alla vostra e nostra storia. Hai menzionato la


razza degli "Illojim" che hanno creato la nostra razza umana. Da dove
provenirono e che aspetto avevano? Cosa successe esattamente
quando arrivarono? Sono loro il nostro "Dio"?

Risposta : Gli "Illojim" provenivano da questo universo, dal sistema


solare che voi chiamate "Aldebaran" nelle vostre mappe. Erano una
specie umanoide molto alta, con i capelli solitamente biondi ed una
pella molto bianca (evitavano la luce del sole perchè nuoceva alla loro
pelle e ai loro occhi. Questo era assolutamente incredibile per una
specie amante del sole come noi). Inizialmente sembravano
intelligenti e pacifici, per cui iniziammo una comunicazione più o meno
amichevole con loro, ma dopo mostrarono le loro vere intenzioni e i
loro veri piani : volevano evolvere le scimmie verso una nuova specie
e noi eravamo un fattore di disturbo per loro e per il loro nuovo
pianeta zoo. All'inizio, catturarono circa 10,000 o forse anche 20,000
dei vostri antenati e lasciarono il pianeta per qualche centinaio di anni.
Quando ritornarono, portarono indietro i vostri antenati (adesso più
umani). Quindi lasciaro la terra di nuovo per qualche migliaio di anni e
i primitivi pre-umani vissero con noi senza particolari problemi (erano
semplicemente spaventati dalla nostra tecnologia e dalle nostre navi).
Gli "Illojim" rinforzarono la loro mente e migliorarono il loro cervello e
la loro struttura corporea e adesso erano in grado di utilizzare fuoco e
utensili. Gli "Illojim" ritornarono circa sette volte nel giro di 23,000
anni e accellerarono il processo di evoluzione di alcuni membri della
vostra specie. Devi capire che voi non siete la prima civiltà umana nel
pianeta. I primi umani avanzati (Che vissero assieme ai meno
sviluppati pre-umani, poichè gli "Illojim" sperimentarono differenti
velocità e stadi di evoluzione) con l'uso della tecnologia e della parola
esisterono circa 700,000 anni fa in questo pianeta (i vostri scienziati
non hanno ancora capito questo, perchè hanno trovato solo le ossa
dei pre-umani e qualche disegno primitivo nelle caverne che mostrava
gli umani avanzati e i dispositivi di volo.). Questi umani
geneticamente avanzati vissero insieme a noi, ma evitarono il
contatto con la mia specie perchè gli "Illojim" li misero in guardia con
l'inganno contro di noi, dicendo che eravamo esseri malvagi e che gli
avremmo solo mentito.

Bene, dopo qualche secolo gli alieni decisero di estinguere la loro


prima creazione e accellerarono l'evoluzione di una seconda e migliore
specie e così via. La verità è che la vostra moderna civiltà umana non
è la prima nel pianeta Terra, ma già la settima. Le costruzioni delle
prime specie sono ormai perse, ma la quinta civiltà fu quella che
costruì le grandi costruzioni triangolari che voi chiamate "piramidi
Egizie" circa 75,000 anni fa (i vostri Egiziani semplicemente trovarono
queste antiche piramidi nella sabbia e provarono con scarso successo
a costruire simili oggetti) e la sesta civiltà fu quella che circa 16,000
anni fa costruì le città le cui rovine oggi possono essere trovate sotto
il mare nella cosidetta area Bimini. L'ultima creazione della specie - la
vostra - fu fatta soltanto circa 8,500 anni fa e questa è l'unica
creazione che potete ricordare e alla quale si riferiscono le vostre
scritture religiose. Vi basate su artefatti archeologici e paleontologici
che vi mostrano un passato erroneo e corto, ma d'altronde come
potreste conoscere qualcosa a proposito delle precedenti sei civiltà. E
se trovate prove della loro esistenza, negate e interpretate male i
fatti. Questo è dovuto parte alla programmazione della vostra mente e
parte a semplice ignoranza. Ti parlerò soltanto della vostra creazione,
perchè le sei precedenti civiltà sono perdute e quindi non dovrebbero
interessarti.

Ci fu una lunga guerra tra noi e gli "Illojim" e anche fra certi gruppi
degli stessi "Illojim", poichè molti di loro erano dell'opinione che la
continua creazione di specie umane in questo pianeta non aveva
molto senso. Le ultime battaglie di questa guerra furono combattute
circa 5,000 anni fa nell'orbita e nella superfice. Gli alieni usarono
potenti armi soniche per distruggere le nostre città sotterranee ma di
contro noi fummo in grado di distruggere molte delle loro installazioni
di superfice e loro basi nello spazio. Gli umani della vostra specie
erano molto spaventati quando osservarono le nostre battaglie, e le
scrissero sotto forma di miti religiosi (le loro menti non erano ancora
in grado di capire cosa stava succedendo). Gli "Illojim" - che
apparirono come "Dio" per la sesta e la settima razza - gli dissero che
era una battaglia tra il bene e il male e che loro rappresentavano il
bene e che noi rappresentavamo il male. Secondo me, era nel nostro
diritto combattere per il nostro pianeta. Fu esattamente 4,943 anni fa
- basandoci sulla vostra scala temporale - che gli Elohim lasciarono il
pianeta di nuovo per ragioni sconosciute (questa è una data molto
importante per noi, perchè molti dei nostri storici la considerarono una
vittoria). Ma il fatto è che in realtà non sappiamo cosa accadde. Gli
"Illojim" se ne andarono da un giorno all'altro, scomparirono senza
lasciare traccia con le loro navi e scoprimmo che la maggior parte
delle loro installazioni di superfice furono distrutte da loro. Gli umani
rimasero soli e la vostra civiltà si sviluppò. Molti di noi erano in
contatto con alcune tribù della vostra specie (sopratutto del sud) nei
secoli a venire e siamo stati in grado di convincere alcuni di loro che
noi non eravamo il "Male" che gli alieni gli fecero credere. Durante il
periodo che va da circa 4,900 anni fa ad oggi, molte altre specie
aliene sono arrivate nel pianeta (alcuni di loro sfruttarono gli antichi
insegnamenti e le antiche programmazioni delle vostre menti e
"giocarono" a fare gli Dei con voi) ma proprio gli "Illojim" non
tornarono mai più indietro. Prima di questi avvenimenti loro lasciarono
il pianeta per un periodo di qualche migliaio di anni, quindi ci
aspettiamo un loro ritorno in futuro per terminare i loro progetti o
forse per estinguere anche la settima razza, ma a dire il vero non
sappiamo realmente cosa sia accaduto loro (per rispondere in anticipo
a questa tua domanda).

La tua civiltà corrente non conosce nulla delle sue reali origini, del suo
vero passato, del mondo e dell'universo e conoscete molto poco sul
nostro passato e su di noi. E non sapete nulla di ciò che sta per
accadere. Finchè non capirai e crederai alle mie parole - ti sto dicendo
la verità perchè non siamo i vostri nemici - la tua specie sarà in
pericolo. Se non hai creduto a nulla delle cose che ti ho detto prima,
dovresti almeno cercare di credere e ricordare questo.

Domanda : Perchè pensi che io non ti creda?

Risposta : Percepisco una certa sensazione di incredulità da parte


tua, nonostante io sia seduta qui di fronte a te. Tutto ciò che ti ho
detto nelle ultime due ore è la assoluta verità circa il nostro mondo.

Domanda : Quanti specie aliene sono attive sulla terra in questo


momento?
Risposta : Per quanto ne sappiamo 14 specie. 11 da questo universo,
2 da altre "bolle" e 1 molto avanzata da un piano completamente
diverso. Non chiedermi i nomi, perchè praticamente tutti non sono
pronunciabili per voi, otto di loro non sono pronunciabili neanche per
noi. La maggior parte delle specie - sopratutto le più avanzate - vi
stanno soltanto studiando come animali e non sono molto pericolose
per voi e per noi e lavoriamo assieme ad alcuni di loro, ma tre specie
sono ostili, compresa quella che era in contatto con alcuni vostri
governi e scambiarono la loro tecnologia con il rame e altre cose
importanti e che hanno tradito la vostra razza. C'è stata anche una
"guerra fredda" tra due di queste razze ostili durante gli ultimi 73 anni
e la terza specie sembrò essere la "vincitrice" in questa inutile lotta. Ci
aspettiamo una guerra più "dura" tra loro e voi nel vicino futuro (direi
nei prossimi 10 o 20 anni) e siamo preoccupati circa questi sviluppi.
Ultimamente ci sono state dicerie a proposito di una nuova,
quindicesima specie approdata sulla terra solo da 3 o 4 anni, ma non
sappiamo nulla circa le loro intenzioni e non siamo ancora in contatto
con loro. Forse le dicerie sono sbagliate.

Domanda : Cosa vogliono le razze aliene ostili?

Risposta : Diverse materie prime, incluso il rame per la loro


tecnologia, la vostra acqua (o per meglio dire l'idrogeno nella vostra
acqua, che è una fonte di energia nei processi avanzati di fusione) e
certi elementi chimici nella vostra aria. Inoltre, due di queste specie
sono anche interessate al vostro corpo, ai vostri tessuti e al vostro
sangue, perchè la loro struttura genetica è difettosa a causa di una
cattiva evoluzione e a causa delle radiazioni (per quanto ne sappiamo)
e tentano di fare degli incroci più compatibili tra voi e loro usando
fertilizzazioni artificiali e uteri artificiali. Supponiamo che la prossima
guerra tra le tre razze e tra voi e tutte o una di queste razze sarà
combattuta per le materie prime, l'idrogeno, l'aria e il DNA.

Domanda : E' questa la ragione per le "abductions"?

Risposta : In parte, sopratutto quando gli alieni prendono campioni di


ovaie e di sperma da voi. Qualche volta i rapitori appartengono ad una
altra razza più avanzata e vogliono soltanto studiare il vostro corpo e
la vostra mente (che è molto più interessante del vostro corpo solido
per alcuni di loro) così come voi studiereste un animale primitivo.
Come ho detto, tre specie aliene sono ostili e ciò vuol dire che non si
interessano del vostro del destino o della vostra vita e le persone che
sono state "abdocte" da loro tornano vive molto raramente. Se
qualcuno è in grado di testimoniare una abduction, secondo me vuol
dire che lui o lei non ha incontrato una delle specie ostili o che
semplicemente è stato molto fortunato. Le razze avanzate e
"amichevoli" qualche volta prendono campioni di ovaie e di sperma,
ma per altre ragioni.

Domanda : Hai detto che ci sono solo 14 specie attive nel pianeta.
Ma allora come mai le persone che hanno visto esseri alieni riportano
spesso descrizioni così bizzarre e differenti tra di loro?

Risposta : Penso di avere già risposto a questa domanda. Come ho


detto, la maggior parte delle razze aliene ha abilità mentali molto più
avanzate delle vostre e perfino delle mie (c'è solo una razza aliena
completamente priva di queste abilità). Sono capaci di apparire nelle
vostre menti e nella vostra memoria come vogliono e questa
"immagine" indotta non ha niente a che fare con il loro vero aspetto.
Li ricordate come normali umani, nani grigi o anche come animali
estremamente bizzarri perchè sono loro a volere che li ricordiate in
questo modo e qualche volta fanno in modo di farvi dimenticare tutto
a proposito del vostro incontro con loro. Un altro esempio : potete per
esempio ricordare che eravate semplicemente in uno dei vostri
normali ospedali umani e che dei dottori vi stavano esaminando e non
pensate ulteriormente a ciò che vi è accaduto (forse finchè non
scoprite che in realtà non c'era nessun ospedale nella strada dove
dovrebbe essere) ma in realtà siete stati esaminati da loro in uno dei
loro laboratori. Non puoi basarti sulla tua mente in questi casi.
Compaiono sotto diverse forme per confondervi e per fare apparire
pubblicamente ridicoli i cosidetti testimoni delle abductions in grado di
ricordare gli eventi - e coloro che credono che loro li ricordino - e per
quanto ne sappiamo ci riescono. Credimi, ci sono solo 14 razze aliene
nel pianeta e soltanto otto di loro rapiscono umani al momento
(ancora una volta, per quanto ne sappiamo). Inoltre, non tutti i vostri
"abdocti" sono realmente tali, ed alcuni alieni nei loro resoconti sono
soltanto immaginazione o bugie.

Domanda : Come possiamo proteggerci da queste influenze mentali?

Risposta : Non lo so. Dubito che possiate farlo, perchè la vostra


mente è come un libro aperto in lettura e scrittura per praticamente
tutte le specie che conosco. Questa è in parte colpa degli stessi
"Illojim" perchè hanno costruito - o per meglio dire mal costruito (in
parte di proposito) - la vostra mente e il vostro inconscio senza
nessun reale meccanismo di protezione. Se ti dovessi rendere conto
che qualcuno sta provando a manipolare la tua mente, puoi solo
concentrarti su questo sospetto e provare ad analizzare ogni tuo
pensiero ed ogni tua memoria. Importante : non chiudere gli occhi
(questo porterebbe ad una differente forma di onde cerebrali più
semplici da gestire) e non sederti o sdraiarti per riposare. Se riesci a
stare sveglio durante i primi minuti, puoi forse provare a filtrare gli
altri pensieri e le onde nel tuo cervello e l'induttore si arrenderà dopo
qualche minuto se non ha successo, perchè comincerà a danneggiare
il suo cervello. Tutto ciò è molto difficile e sicuramente doloroso e può
farti del male quindi è meglio non cercare di resistere ma sarebbe la
tua unica possibilità. Comunque puoi provare a farlo solo con le specie
più deboli, non con quelle forti.

Domanda : Cosa intendi con "una specie proveniente da un piano


molto differente"?

Risposta : Prima che io possa spiegartelo correttamente, dovresti


essere in grado di capire l'universo e questo vorrebbe dire una forse
inutile sessione di insegnamento della tua mente (inclusa la rimozione
di alcune barriere) di diverse settimane, e con insegnamento non
intendo solo insegnamento con le parole. Ho detto quella frase usando
la parola "piano" o "livello" perchè non avete una parola migliore e più
adatta nel vostro vocabolario e "dimensione" in questo caso sarebbe
un termine assolutamente sbagliato (sarebbe piuttosto errato anche il
termine "bolla") perchè una dimensione non può esistere senza piani.
Se tu fossi una specie che vive in un altro piano e se fossi in grado di
entrare nei piani senza la tecnologia così che il tuo corpo non sia
formato dello stesso tipo di materia che conosci, allora saresti la
specie più potente che tu possa immaginare. Questa razza molto
avanzata di cui ho parlato prima si è sviluppata al di fuori di qui e si
sono evoluti attraverso miliardi di anni. Sarebbero capaci di
distruggere la vostra e la nostra intera razza con un solo pensiero.
Siamo stati in contatto con loro soltanto 3 volte in tutta la nostra
storia, perchè il loro interesse verso il vostro pianeta è diverso da
quello di tutte le altre razze. Decisamente non rappresentano un
pericolo per voi o per noi.

Domanda : Cosa accadrà quando comincerà la guerra?

Risposta : Questo è difficile da dire. Dipende dalla razza aliena e


dalle loro tattiche. la "Guerra" non è sempre quella cosa primitiva che
voi umani intendete, la "guerra" può essere combattuta a diversi
livelli. Una delle possibilità che hanno è la "distruzione" del vostro
sistema sociale tramite l'influenza nei leader politici, un altra è
l'utilizzo di sistemi di armi avanzate che possono causare terremoti,
eruzioni vulcaniche o altri disastri (compresi quelli metereologici) che
potrebbero apparire come naturali per voi. Gli speciali campi nati dalla
fusione del rame che ho menzionato prima sono capaci di influenzare
il clima globale. Penso che non attaccheranno direttamente il pianeta
prima che civiltà umana si sia indebolita, perchè persino voi avreste la
possibilità di distruggere le loro navi (ma non molte). Lasciami dire
che noi non siamo assolutamente sicuri se ci sarà realmente una
guerra così "grave" nei prossimi anni. Non voglio più parlare di questa
storia.

Domanda : Questa è la fine della intervista. Vuoi lasciare un ultimo


messaggio?

Risposta : Aprite gli occhi e guardate. Non credete solo alla vostra
storia sbagliata, ai vostri scienziati e ai vostri politici. Alcuni di loro
conoscono la verità su molte cose, ma non informano l'opinione
pubblica per evitare panico e confusione. Io penso che la vostra specie
non sia così male come pensano alcuni della mia specie, e sarebbe
davvero un dispiacere assistere alla vostra fine. Questo è tutto quello
che posso dire. Osservate il vostro mondo e forse vedrete la verità - o
forse no. La vostra specie è ignorante.

Domanda : Pensi che qualcuno crederà alla veridicità di questa


intervista?

Risposta : No, ma è un esperimento interessante per i miei studi


sociologici. Ci incontreremo di nuovo tra qualche mese e mi dirai cosa
è successo dopo la pubblicazione del mio messaggio. Forse c'è
speranza per la tua razza.

Viaggio nel tempo - fra teorie e paradossi


Scritto da Sirius_Cily
Il viaggio nel tempo è l'ipotetico spostamento tra diverse epoche temporali, verso
il passato o il futuro. Per "visualizzarlo" si usa comunemente l'analogia dello
spostamento su un filo, una linea che rappresenta il tempo nella sua totalità.

Alcune teorie scientifiche consentono, ad oggi, il viaggio nel tempo, ma


solamente attraverso condizioni estreme impossibili da realizzare con le
tecnologie attuali.
Fra queste la teoria della relatività prende in esame il fenomeno della dilatazione
del tempo, registrabile soprattutto da osservatori che si spostino a velocità
prossime a quella della luce (299.792.458 m/s), fenomeno verificato da numerosi
esperimenti e che sembrerebbe lasciare la porta aperta all'ipotesi dello
spostamento nel futuro (vedi Curve chiuse di tipo tempo). Ma bisogna notare
come tale viaggio nel futuro non ha probabilmente nulla in comune con l'idea dei
viaggi nel tempo usata nella fantascienza.

Il concetto del viaggio temporale è un'idea che affascina da tempi immemorabili


l'umanità, ed è presente in svariati miti e tradizioni religiose, che sia mago
Merlino a sperimentare delle regressioni temporali, o Maometto in viaggio a
Gerusalemme che ascende al Paradiso ritornando prima che un bicchiere spezzato
abbia versato il suo contenuto.
La macchina del tempo "classica" a cui il cinema e le storie di fantascienza ci
hanno abituato è solitamente rappresentata come un qualche veicolo o
apparecchio dalle dimensioni di una piccola stanza: si entra, si configurano i
parametri di viaggio e si aziona il dispositivo: dopo pochi secondi si può uscire e
ci si ritrova nell'epoca voluta.
Qualora ciò fosse possibile, non sarebbe tuttavia sufficiente. Il pianeta Terra
infatti occupa, secondo per secondo, una posizione diversa lungo l'orbita intorno
al sole: a sua volta, il sole orbita intorno al centro galattico e così via. In
conclusione, un viaggio nel tempo così concepito dovrà necessariamente essere
anche un viaggio nello spazio, altrimenti il crononauta si ritroverebbe sperduto
nel vuoto spaziale al momento dell'arrivo.
Campo della Fisica

Nel campo della fisica, l'esperimento ideale del viaggio nel tempo è talvolta usato
per esaminare le conseguenze di teorie scientifiche come, ad esempio, la relatività
speciale, la relatività generale e la meccanica quantistica.

È stato ampiamente approvato con prove sperimentali che lo scorrere del tempo
non esiste come tempo assoluto: infatti, come previsto dalla relatività ristretta, lo
scorrere del tempo è differente per osservatori che siano in moto uno rispetto
all'altro.
Alle velocità infraluminali, al di sotto della soglia della velocità della luce nel
vuoto, esistono corpi dotati di masse, sia a riposo che accelerata, superiori a zero:
tali corpi possono muoversi avanti ed indietro nello spazio ma non nel tempo (nel
nostro "universo" la direzione del tempo è preordinata e corre dal "passato" al
"futuro").

Alla velocità della luce, lo spazio ed il tempo si annullano: il fotone, dotato di


massa a riposo ed accelerata quasi nulle può muoversi a questa fantastica velocità
in quanto virtualmente privo di inerzia. Esso si trova contemporaneamente
dappertutto ed in un eterno presente. Un corpo dotato di massa superiore a quella
del fotone non può raggiungere la velocità della luce, in quanto, come compendio
della legge einsteniana dell'equivalenza tra materia ed energia (E = mc2), tutta
l'energia fornita per accelerare il corpo massivo a velocità prossime a quelle
luminali viene convertita automaticamente in materia andando, in ultima analisi,
a massificare ulteriormente il corpo stesso, accrescendone l'inerzia, il che richiede
ulteriore energia per accelerarlo (in pratica si crea un circolo vizioso in cui
l'energia non accelera più il corpo ma addirittura ostacola il movimento del corpo
stesso incrementandone la massa, in quanto convertita in materia).
A velocità sopraluminali, invece, l'ipotetico corpo dovrebbe possedere soltanto
una massa virtuale, sia a riposo che accelerata. A questa ipotetica particella è
stato attribuito il nome di "Tachione". Esso si muoverebbe in uno spazio ancora
nullo (in realtà, dovrebbe muoversi in uno spazio negativo, il che non ha senso)
ed in un tempo "invertito". Praticamente, non sarebbe libero di muoversi nello
spazio, e la sua successione temporale andrebbe dal futuro al passato, paradossale
solo per la nostra esperienza quotidiana, ma non per la fisica. Nel "mondo
sopraluminale", in pratica le conseguenze precederebbero la causa generante;
l'effetto precederebbe la causa. Anche il secondo principio della termodinamica
verrebbe ad esser invalidato: ad esempio vedremmo i cocci di vetro ricomporsi e
generare un bicchiere; oppure un cadavere riprendere vita e ringiovanire fino al
momento del concepimento.
Da notare a questo proposito che la teoria einsteniana non vieta le velocità
superiori a quella della luce. Essa vieta il raggiungimento della velocità della luce
per un corpo massivo, ma non vieta il superamento di questo estremo limite.

Sappiamo, dalla relatività ristretta, che il tempo rallenta in un sistema di


riferimento in movimento. In altri termini, più un oggetto si sposta velocemente
rispetto ad un altro (perché è minore la differenza tra la velocità del corpo in
movimento e la velocità massima relativa, cioè la velocità della luce), più il
tempo per il primo oggetto passa più lentamente rispetto al secondo, spostando in
pratica il primo nel futuro del secondo. La possibilità realmente offerta dalle due
grandi teorie relativistiche di Albert Einstein permettono di sperimentare quasi
ordinariamente già oggi piccoli viaggi nel tempo.

Nella pratica, ponendo un orologio di precisione su di un mezzo ad alta velocità,


tipicamente un velivolo, è normale riscontrare una discrepanza con il rispettivo
orologio di riferimento precedentemente sincronizzato, posto ad esempio sulla
pista, dimostrando evidentemente che l'orologio spostatosi ad alta velocità dal suo
riferimento ha viaggiato qualche frazione di secondo nel futuro dell'orologio
posto a terra.
A tale proposito dobbiamo pensare che la "velocità" con cui scorre localmente il
tempo in un sistema in quiete è di 1 secondo (del sistema di riferimento) al
secondo (del sistema locale che coincide col riferimento). Nel precedente
esempio sul velivolo il tempo scorre a più di 1 secondo al secondo (sempre tra
tempo locale e tempo del sistema di riferimento che non coincidono) in quanto
sul mezzo in movimento la dimensione temporale è allungata (mentre quella
spaziale si accorcia) provocando un lievissimo balzo in avanti nel tempo
riscontrabile da evidenze strumentali sperimentali, ma non dalla mente umana.

Per viaggi temporali riscontrabili dall'esperienza umana, tali teorie ci dicono che,
se un corpo è soggetto ad una velocità (commensurabile con quella della luce nel
vuoto) oppure a campi gravitazionali significativi (come in prossimità di un buco
nero o di una stella di neutroni), il tempo ne viene enormemente influenzato nel
suo scorrere, fino ad arrivare a fermarsi per un osservatore (orizzonte degli
eventi). In prossimità dell'orizzonte degli eventi, lo scorrere del tempo verrebbe
arrestato solo per colui che si trovasse proprio sull'orizzonte medesimo, ovvero
sul confine tra il nostro universo "familiare" e l'universo chiuso (una sorta di
"punto di non - ritorno") che si trova oltre l'orizzonte e che termina sulla
singolarità ("collapsar") implosa e collassata che genera l'orizzonte e gli effetti
fisici e relativistici associati al buco nero. Per semplificare il concetto,
praticamente, un astronauta che si trovasse sul confine delineato dall'orizzonte
degli eventi si muoverebbe in modalità sincrona col ruotare dell'orizzonte e
vedrebbe ogni oggetto al di là dell'orizzonte come se fosse in un eterno presente:
un oggetto che dovesse cadere nel buco nero avrebbe un tempo nullo per
l'osservatore posto sull'orizzonte degli eventi, che mai lo vedrebbe, per tutta
l'eternità, ed un tempo suo proprio, talmente accelerato da esser incompatibile con
lo stato della materia ordinaria, che lo schianta in una frazione di secondo sulla
singolarità stessa. Da questo concetto ne consegue che non soltanto la materia
(perché la collapsar generante il buco nero non può fisicamente esser costituita da
materia ordinaria) può influenzare lo spazio-tempo, bensì anche le concentrazioni
massive d'energia, il che è plausibile, essendo la materia una forma particolare
d'energia, in base alla teoria einsteniana.

Per capire un po' meglio questo concetto assolutamente poco intuitivo dobbiamo
infatti raffigurarci lo spaziotempo (o "cronotopo", mutuando il termine dalla
geometria) come un telo perfettamente elastico, ben tirato, increspato in qualche
punto da alcuni gravi (curvatura spaziotemporale). La gravità è rappresentata
dalla deformazione di questo telo che flette, ad esempio, nei dintorni della massa
di una stella, proprio come farebbe una palla da biliardo su un telo elastico. Il
tempo può essere visto invece come l'inclinazione di questo tessuto, che in
prossimità delle infossature si accentua (si dilata e si allunga) mentre come
accade nel tessuto, lo spazio tra un punto e l'infossatura si accorcia (e
diminuisce), tanto più quanto più la massa è pronunciata .
Un'estensione di questa teoria porta ad ipotizzare che lo stesso spazio-tempo non
sia un qualcosa di unitario, come da noi percepito, bensì un'entità "discreta",
ovvero composta da quanti, esattamente come tutta la materia e l'energia: a livello
ultramicroscopico, pertanto, esisterebbero dei quanti non ulteriormente divisibili
di spazio-tempo e lo scorrere del tempo rappresenterebbe solo una nostra
illusione ottica. Il divenire, pertanto, altro non sarebbe che lo spostamento tra
quanti contigui di spazio-tempo. Anche la nostra esistenza sarebbe dettata da
questa regola: ogni quanto di spazio tempo può contenere o meno una copia di
ciascuno di noi: se non la contiene si tratta del periodo anteriore alla nascita o
posteriore alla morte. Se la contiene, invece, ogni quanto conterrà una nostra
copia in un dato "istante" temporale, cosicché la durata della "nostra vita" altro
non sarebbe che la sequenza precisa, ordinata, accurata e lineare di singoli quanti
spaziotemporali contenenti una copia di noi in una data "epoca". Ovviamente, a
livello macroscopico, essa viene da noi interpretata come un divenire dalla
nascita alla morte, ovvero quello che chiamiamo "Vita".
Una macchina del tempo tecnologica che viaggi nel futuro potrebbe perciò
funzionare accorciando lo spazio e dilatando il tempo, che ad esso è relativo,
procedendo a velocità astronomiche, oppure potrebbe piegare la struttura dello
spaziotempo creando l'increspatura da cavalcare come una tavola da surf
sull'onda. Ad oggi comunque non si conosce un modo né per accelerare a tali
velocità, né per piegare lo spaziotempo.

I buchi neri

I buchi neri in veste di "macchine del tempo" naturali non sono sfruttabili per vari
motivi. Vediamo i più immediati:
Di buchi neri ne esistono tanti, di
dimensioni estremamente variabili.
Il problema principale è quello di
andarsi a collocare presso
l'orizzonte degli eventi senza
esserne inghiottiti. Ma gli effetti
gravitazionali del buco nero si
fanno sentire anche prima di
giungere all'orizzonte stesso, e non
è facile quantificare la massa della
singolarità centrale da cui dipende
l'area coperta dall'orizzonte ed il
volume del buco nero medesimo.
basta un'inezia nel calcolo e l'effetto
sarebbe davvero poco piacevole per
gli sperimentatori.
Come macchina del tempo un buco nero sarebbe limitato, nel senso che potrebbe
portare indietro nel tempo uno sperimentatore non oltre il momento della sua
formazione.
Se il buco nero fosse di tipo "non rotante" - e nessuno lo può sapere a priori - non
ci sarebbe verso di attraversare indenni l'orizzonte degli eventi: il verso preso
sarebbe inevitabilmente diretto sulla singolarità centrale, dopo esser stati ridotti
ad una stringa monodimensionale per ipercompressione a densità infinita.

Questo discorso vale solo in parte nel caso d'un buco nero rotante. Durante gli
anni ‘60 il matematico neozelandese Roy Kerr scoprì che lo schianto sulla
singolarità può anche non avvenire se il buco nero è rotante. In questo caso, si
forma pur sempre una singolarità, ma sotto forma di anello toroidale e non come
punto adimensionale, come il biscotto col buco al centro. In via di principio
sarebbe possibile immergersi in un buco nero di questo tipo e passare attraverso
l’anello per emergere in un altro luogo ed in un altro tempo, forse in un universo
parallelo, purché la direzione d’incontro col buco nero rispetti un certo angolo
d’incidenza. Questa "soluzione Kerr" è stato il primo esempio matematico di
macchina del tempo, Negli anni’80, comunque, Kip Thorne, del CalTech (uno dei
principali esperti al mondo sulla teoria generale della relatività) ed i suoi colleghi
si misero a provare una volta per tutte che tali sciocchezze non erano ammesse
realmente dalle equazioni di Einstein. Studiarono la situazione da tutte le parti ma
furono costretti alla conclusione non tanto gradita che non c’era realmente nulla
nelle equazioni che vietasse il viaggio nel tempo ammesso che si abbia la
tecnologia per manipolare i buchi neri (e questa è una grossa clausola restrittiva).
Nessun candidato buco nero si trova nei nostri paraggi.
Oggigiorno non esistono tecnologie atte a generare buchi neri artificiali in
laboratorio.

Paradossi

Coerenza

Esistono numerose speculazioni teoriche sui paradossi che potrebbero insorgere


quando si ha a che fare con i viaggi nel tempo. Ad esempio, supponiamo che voi
decidiate di utilizzare una macchina del tempo per tornare a fare visita a vostro
nonno, nel passato. Il viaggio riesce vi trovate finalmente a tu per tu con vostro
nonno, che però giovane e non si è ancora sposato con quella che diventerà, in
seguito, la vostra nonna. Ebbene, mentre sbalordite il nonno con particolari che
solo lui può conoscere della sua famiglia, ecco che egli si distrae e si dimentica
dell’appuntamento con una bella ragazza che sarebbe potuta diventare sua
moglie. La signorina, indispettita dal comportamento del giovanotto, non lo vuole
più vedere. Ed ecco quindi che per colpa vostra il nonno non si sposerà più e di
conseguenza voi stessi non sareste più potuti nascere; ma se non foste mai nati,
come avreste potuto impedire ai nonni di incontrarsi? Tale paradosso è
comunemente definito Paradosso del nonno. Un esempio di questo problema è
rappresentato dai film della serie di fantascienza Ritorno al Futuro: il viaggiatore
nel tempo, impedendo ai suoi genitori di incontrarsi, sarebbe dovuto scomparire
dalla realtà in quanto mai nato. Questo tipo di paradosso è detto di "coerenza".

Conoscenza

Un'altra variante di paradosso è quella proposta dal filosofo Michael Dummett.


Un critico d'arte torna nel passato per conoscere quello che diventerà il più
famoso pittore del futuro. Ebbene, questo pittore quando incontra il critico
dipinge quadri in verità molto mediocri, ben lontani dai capolavori che il futuro
potrebbe conoscere. Ed ecco quindi che il critico d'arte gli mostra delle stampe
dei futuri capolavori. Il pittore ne è talmente entusiasta che glieli sottrae e li va a
ricopiare. Nel frattempo, il critico d'arte si deve reimbarcare nella macchina del
tempo per tornare alla sua epoca e lascia quindi le copie nel passato.

La domanda è questa: considerando l'intera vicenda globalmente, da dove arriva,


in definitiva, la conoscenza necessaria a creare i capolavori? dal pittore o dal
critico d'arte?
Nella fantascienza questo problema viene ad esempio ripreso nel film Terminator
con i suoi seguiti: il microchip che sta alla base tecnica degli androidi che
vengono sviluppati è copiato da un androide che ha viaggiato nel tempo.

Paradosso fisico

Un altro paradosso è questo: supponiamo, di nuovo, che il viaggio nel tempo sia
possibile e che un oggetto qualsiasi torni indietro nel tempo. Limitiamo l'infinita
gamma di momenti passati in cui potrebbe tornare a quelli in cui l'oggetto già
esisteva. Dal punto di vista dell'universo al momento di arrivo nel passato, la
massa costituente l'oggetto comparirebbe praticamente dal nulla; la "copia
ridondante" sarebbe dunque priva di passato. Ciò sembra inconcepibile in quanto
violerebbe molte delle leggi fisiche (oltre che logiche) esistenti.

Risoluzioni

Censura cosmica

Alcuni scienziati come i celebri Stephen Hawking e Roger Penrose ritengono che,
qualora tentassimo in qualche modo di fare qualcosa in grado di mutare
significativamente il passato, ad impedirlo interverrebbe una sorta di "censura
cosmica".
Nell'esempio sopra esposto del "Paradosso del nonno", la nostra voce potrebbe,
secondo qualche meccanismo fisico ancora ignoto, affievolirsi o essere proprio il
motivo per cui la conversazione tra il potenziale (a questo punto) nonno e la
nipote potrebbe finire esattamente nel momento giusto, cosicché il nonno
potrebbe essere puntuale all'appuntamento con la ragazza e tutto andrebbe al
meglio.

Un esempio di questo problema è rappresentato dal film di fantascienza L'esercito


delle 12 scimmie: nonostante i viaggi a ritroso nel tempo non era possibile
modificare il presente in quanto tutto ciò che faceva il viaggiatore era già
accaduto e documentato nella storia. Egli poteva soltanto raccogliere
informazioni nel passato per modificare il futuro agendo dal presente da cui
proviene. Domande che sorgono partendo dalla censura cosmica sono: che ne
sarebbe del libero arbitrio? E poi in che modo questa censura agirebbe? Come
farebbe l'universo ad "accorgersi" che qualcosa non va e che c'è il rischio che un
piccolo crono-vandalo provochi seri guai alla storia futura?

Dimensioni parallele

Per evitare la bizzarra "censura cosmica" si può utilizzare una teoria quantistica
nota come "teoria a molti mondi" che fu proposta nel 1956 da Hugh Everett III.
Questa teoria ci dice che ci sono tante copie del nostro mondo quante sono le
possibili variazioni quantistiche delle particelle che lo compongono. Ne
risulterebbe dunque un numero altissimo di mondi (o dimensioni) paralleli.
Per chiarirci le idee pensiamo ad un elettrone che ruota intorno ad un protone
nell'atomo di idrogeno. Tale elettrone - secondo la meccanica quantistica - non ha
un valore dell'energia ben determinato, ma si può solo dire che quella energia sarà
contenuta in un certo set di valori con una certa distribuzione di probabilità:
l'impredicibilità della natura a livello quantistico è una caratteristica intrinseca.

Ebbene, secondo la teoria a molti mondi, per ogni livello di energia dell'elettrone
esiste un differente universo; lo stesso per tutte le altre particelle.

Quindi, nelle variazioni più evidenti, ci saranno mondi in cui il nonno si sposa
con la nostra nonna e mondi in cui questo fatto non avviene più.

Tornando al nostro ipotetico viaggio nel tempo, qualora facessimo perdere


l'appuntamento al nonno approderemo in un mondo variante in cui "noi" non
siamo mai nati, e quindi non si genererà alcun paradosso temporale grossolano.

Ovviamente in questo caso ci si sposterà nelle dimensioni parallele e non nel


tempo, e comunque rimane da spiegare quale sia il principio (e quali le forze) di
carattere generale che ci permettano di scegliere l'universo "giusto"; in questo
caso, però, sia il libero arbitrio che il principio di causalità sono salvi, anche se le
varianti possibili sarebbero potenzialmente infinite.
Questo problema nella fantascienza è trattato nel libro La fine dell'eternità di
Isaac Asimov, nelle serie televisive I viaggiatori (Sliders) e In viaggio nel tempo
(Quantum Leap) solo per fare qualche esempio: il viaggiatore visita mondi
possibili, anche coevi del presente, ma sempre con variabili parallele rispetto alla
realtà, e spesso il malcapitato non riesce a ritornare al suo universo di partenza tra
tutte le infinite possibilità.

La sonda Voyager 2 invia misteriosi messaggi "alieni"


Astronomia — Nasa

La sonda Voyager 2 sta inviando sulla Terra dei segnali in formato sconosciuto, che stanno
facendo impazzire gli scienziati: inviata nel cosmo nel 1977, è provvista di un disco di 12 pollici, con
all’interno incisi musica e saluti in 55 lingue terrestri. Questo nel caso in cui una eventuale civiltà
extraterrestre ne venisse a conoscenza. La sonda ha attraversato Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Attualmente si trova a circa 14 miliardi di chilometri di distanza dal Sole. A quanto pare il segnale, che
impiega 13 ore per raggiungere la Terra, non si è mai interrotto. La notizia è stata portata in primo piano
dal quotidiano tedesco Bild nella sua versione inglese, e rilanciata da tutti i principali media del mondo,
dalla Bbc al Telegraph.
L’anomalia è iniziata il giorno 22 aprile 2010 e, aspetto sconcertante, solo i dati scientifici non sono
tornati indietro come segnale. Ecco quindi le ipotesi inquietanti, che mettono in relazione ciò a un
sabotaggio extraterrestre. Infatti secondo l’ipotesi dell’esperto in misteri Hartwig Hausdorf, 54 anni e
autore del libro “UFOs – They Are Still Flying”, ha dichiarato: “sembra quasi come se qualcuno avesse
dirottato o riprogrammato la sonda, forse così non conosceremo ancora tutta la verità“. Ci sarà da
credere?
La Voyager 2 è stata una delle prime sonde spaziali automatiche realizzate per l'esplorazione del Sistema
Solare esterno, ed è ancora in attività. Fu lanciata il 20 agosto 1977 dalla NASA da Cape Canaveral, a
bordo di un razzo Titan-Centaur, poco prima della sua sonda sorella, la Voyager 1, in un'orbita che
l'avrebbe portata nel tempo a visitare i maggiori pianeti del Sistema Solare.

Il famoso disco d'oro


Ricordiamo che il Voyager 2 è concepito proprio per un'eventuale incontro con cinviltà extraterrestri. Per
questo motivo contiene il celebre disco d'oro.
Il Voyager Golden Record è un disco per grammofono inserito nelle prime due navicelle del Programma
Voyager, lanciato nel 1977, contenente suoni e immagini selezionate al fine di portare le diverse varietà
di vita e cultura dellla Terra. È concepito per qualunque forma di vita extarterrestre o per la specie umana
del futuro che lo possa trovare. La navetta Voyager impiegherà 40.000 anni per arrivare nelle vicinanze
di un'altra stella.
Con questo tentativo invece,la NASA ha voluto inserire un messaggio omnicomprensivo, una sorta di
capsula temporale con l'intenzione di comunicare la storia del nostro mondo ad eventuali forme di vita
extraterrestri.

Il contenuto del disco venne selezionato per la NASA da una commissione guidata da Carl Sagan della
Cornell University. Il dottor Sagan e la commissione misero insieme una varietà di 115 immagini e un
gran numero di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da
animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene. Con questi venne inserita una selezione musicale
proveniente da diverse culture e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse
e la riproduzione del messaggio del presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle
Nazioni Unite Kurt Waldheim.

Dopo le critiche ricevute dalla NASA sull'inserimento nelle placche del programma Pioneer dell'immagine
di un corpo maschile e uno femminile nudo, l'agenzia spaziale non permise a Sagan di inserire immagini
di uomini e donne nude

I saluti nelle diverse lingue iniziano con l'accadico, parlata dai Sumeri circa 6.000 anni fa e finiscono con
la lingua Wu, parlata attualmente in Cina.

Il Computer di Antikythera

Pochi giorni prima della domenica di Pasqua del 1900


alcuni subacquei greci della piccola isola diAntikythera
scoprirono il relitto di un'antica nave piena di statue di
marmo e bronzo e artefatti vari, datati tra l' 85 e il 50
a.C.

Tra i reperti spiccava un frammento informe di bronzo


corroso e legno marcio che fu mandato insieme agli
altri oggetti al Museo nazionale di Atene per ulteriori
studi.

I frammenti di legno, nell'asciugarsi si spaccarono,


rivelando al loro interno lo schema di una serie di
ingranaggi simili a quelli di un moderno orologio.
Nel 1958 il dottor Derek J. De Solla Price riusci' a ricostruire con successo l'aspetto e
l'impiego dellamacchina.

Il sistema di rotelle calcolava i movimenti annuali del


Sole e della Luna e si poteva muovere facilmente da
dietro a qualsiasi velocità.

L'apparecchio quindi non era un orologio, ma piu'


verosimilmente una sorta di calcolatore, che poteva
mostrare le posizioni passate, presenti e future del
cielo.

In dettaglio.........
Come spesso accade, una delle più spettacolose scoperte
scientifiche della storia è stata fatta per puro caso. Poco
tempo prima della Pasqua del 1900, un gruppo di pescatori
di spugne greci s’imbatté in una terribile tempesta e la loro
barca venne spinta alla deriva. Il capitano, Demetrios
Condos, si rese conto che l’unica possibilità di
sopravvivenza era quella di fuggire dai pericolosi stretti della zona di Creta e trovar riparo in acque
più tranquille, oltre la punta settentrionale dell’Isola di Andikithira.

L’uragano continuò a imperversare per una settimana e il capitano, per mantenere la disciplina e
tenere occupato l’equipaggio, mandò i tuffatori a cercare spugne. Uno dei suoi uomini più esperti,
Elias Stadiatis, si tuffò fino a una profondità di 42 m, tenuto giù dai pesi di piombo attaccati alla
sua persona con funzione di zavorra. A un tratto il tuffatore diede uno strattone alla fune che lo
legava alla barca, per avvertire che voleva risalire immediatamente. Stadiatis riemerse in stato di
choc. Borbottò qualcosa su "donne nude e cavalli", ma non seppe dare altre spiegazioni. Il
capitano Condos s’era molto incuriosito e cosi decise di risolvere il mistero. Scese sul fondo e li
trovò un’antica nave, ch’era naufragata intorno all’80 a.C., con un importante carico di statue e
altri oggetti ancora perfettamente visibili.

Alla fine del novembre del 1900, cominciò l’opera di recupero del relitto, che continuò per nove
mesi. Il governo greco forni una nave per appoggiare le operazioni, ma le condizioni atmosferiche
erano talmente proibitive e le tecniche subacquee cosi rudimentali che un tuffatore mori e altri due
riportarono gravi ferite. Otto mesi dopo, però, tutto il tesoro era finalmente sistemato nel Museo
Archeologico Nazionale di Atene. Fu allora che un attento archeologo del museo, Valerios Stais,
individuò un oggetto di grandissima importanza. Trovò i resti di un meccanismo in bronzo,
somigliante a un orologio, a cui diede il nome di "meccanismo di Andikithira". Quell’oggetto era
rimasto fino allora ignorato in mezzo a un mucchio di pezzi di bronzo e di marmo non catalogati.
Un frammento del meccanismo portava un iscrizione che risultò, in seguito, essere stata scritta nel
I secolo A.C.; la parte più completa dell’iscrizione era simile a un calendario astronomico, datante
intorno al 77 a.C.
Nel 1902, Stais diede l’annuncio della sua scoperta: egli sosteneva che si trattasse di un antico
congegno astronomico greco. La cosa provocò delle controversie, che rimasero irrisolte per quasi
70 anni. Infatti, gli storici avevano pensato, in un primo tempo, che l’esistenza di un meccanismo
così complesso fosse impossibile, e che gli antichi Greci, nonostante il loro brillante ingegno
matematico, non possedessero in pratica la minima tecnologia meccanica. Ciò era dovuto in parte
alla loro dipendenza dagli schiavi e in parte alla pessima considerazione in cui tenevano le
occupazioni meccaniche. Ora, tuttavia, la scoperta del meccanismo di Andikithira — la prima
grande scoperta dell’archeologia subacquea — sembrava mettere fine a tanto discredito.
Ciononostante, bisognava ancora stabilirne lo scopo e la funzione, e gli anni successivi videro
spuntar fuori tutta una serie di teorie. Si pensò che il meccanismo, che era grande circa la metà di
una macchina per scrivere portatile, fosse un astrolabio, uno strumento usato dai naviganti per
misurare l’altezza angolare di un corpo celeste sull’orizzonte. Alcuni pensarono che potesse
trattarsi di un piccolo planetario, sul genere di quelli che si diceva facesse il matematico
Archimede: altri sostenevano ch’era troppo complicato per essere sia l’uno sia l’altro. Alcuni
accademici più conservatori insinuarono addirittura che fosse stato buttato in mare da qualche
altra nave di passaggio sopra il relitto, secoli dopo.

Finalmente, nel 1975, lo strano mistero di Andikithira fu risolto, quando Derek de Dolla Price,
dell’Università di Yale, annunciò la conclusione dei suoi lunghi studi su quel meccanismo. Per tale
impresa s’era valso della collaborazione della commissione greca per l’energia atomica, e, con
l’uso dei raggi gamma, aveva potuto, dai frammenti, studiare il sistema interno del meccanismo,
che comprendeva più di 30 ingranaggi in bronzo. Era un meccanismo, affermò lo studioso,
realizzato intorno all’87 A. C., che serviva a calcolare i movimenti del Sole, della Luna e dei
pianeti. La complessità del meccanismo, con tutte le sue sofisticate ruote dentate, i quadranti, le
piastre incise, era talmente sorprendente che, secondo lui, l’aver scoperto quell’antico relitto
equivaleva ad <aver trovato un’aereo a reazione nella tomba di Tutankhamon ". Infatti i risultati
erano cosi sensazionali, che ci fu persino qualcuno il quale giunse a sostenere che i creatori del
meccanismo non potevano essere stati gli antichi Greci, ma piuttosto degli extraterrestri, venuti
dallo spazio.

Il recupero del meccanismo di Andikithira sovvertì l’opinione popolare in merito all’evoluzione


tecnica degli antichi Greci. Oggi gli esperti riconoscono che la meccanica era un importante
elemento della scienza di quel popolo, e che il meccanismo trovato è un precursore delle moderne
apparecchiature scientifiche.

UN PRECURSORE DELL’ERA DEL COMPUTER


Il meccanismo di Andikithira (o Anticitera), chiamato anche il calcolatore di Rodi, era una specie di
computer a ruote per calcolare i movimenti degli astri. Probabilmente venne costruito da un
discepolo del filosofo Posidonio di Rodi, versol’87 a.C. Oppure avrebbe potuto essere opera
dell’astronomo, matematico e filosofo Gemino, contemporaneo di Posidonio.

Il meccanismo simulava meccanicamente i movimenti dei corpi celesti, in un’epoca in cui molti
Greci credevano ancora che la Terra fosse un disco circolare sostenuto da un immenso oceano,
sopra al quale c’era l’emisferica coppa del cielo. Si credeva che i pianeti e la Luna si muovessero
lungo certi piani geometrici. Lo scopo del meccanismo era di riprodurre meccanicamente i loro
movimenti, senza bisogno di laboriosi calcoli.

L’evidenza porta a dire che si tratta di un congegno astronomico, anche se il meccanismo poteva
aver l’apparenza di un moderno orologio meccanico e i suoi meccanismi possono essere stati
adattati in seguito per creare un orologio meccanico. Alcuni esperti sostengono che coloro che lo
usavano, più che astronomi, dovevano essere astrologi, desiderosi di conoscere l’aspetto dei cieli
in un tempo prestabilito, passato o futuro. Il meccanismo aveva tre sistemi di ruote dentate: uno
davanti e due dietro. Quello davanti conteneva due fasce concentriche. Su una fascia erano incisi
i nomi dei segni dello zodiaco; sull’altra, mobile, c’erano i nomi dei mesi in greco. Una lancetta
indicava la posizione del Sole nello zodiaco, per ogni giorno dell’anno. I sistemi di ruote sul dietro
sembra indicassero i moti della Luna e dei pianeti. Una manovella, girata ogni giorno, caricava il
meccanismo.

La raffinatezza del congegno di Andikithira è veramente straordinaria se si pone quest’oggetto sul


piano delle meridiane, degli orologi ad acqua e dei vari strumenti astrologici di quel tempo.

A grandi passi verso l'uomo invisibile


Inserito da scienzetv il Lun, 11/08/2008 - 11:15

LOS ANGELES, Usa -- Pare che gli scienziati


americani stiano arrivando a grandi passi al sogno
dell'invisibilità. I tecnici del Pentagono avrebbero
messo a punto un materiale che controlla la direzione in
cui si muove la luce, rendendo invisibile l'oggetto che
si trova dietro a questo schermo.

Il contenuto della ricerca, finalizzata alle implicazioni


militari, è stato pubblicato in questi giorni della prestigiose riviste scientifiche Science e
Nature.

Dopo aver creato gli aerei (quasi) invisibili ai radar, i militari ora puntano a qualcosa in
più. Una cappa di completa invisibilità che potrebbe tornare molto utile in caso di
conflitti o operazioni "coperte".

I ricercatori dell'Università di Berkeley, in California, hanno messo a punto la materia


che potrebbe portare a una schermatura, mentre i colleghi all'Imperial College London
sono riusciti a deflettere le microonde. Come la luce, anche le microonde sono una
forma di radiazione elettromagnetica, ma la loro maggiore lunghezza d'onda le rende più
facili da manipolare.
Il prossimo passo potrebbe essere quello di piegare la luce visibile. Difficile da
realizzare a breve, ma l'idea dei ricercatori è che "piegando" la luce attornoa un oggetto,
questo può essere reso invisibile.

"Nel caso di cappe o scudi dell'invisibilità, il materiale dovrebbe piegare le onde


luminose completamente attorno all'oggetto - ha spiegato Xing Zhang, che guida l'equipe
californiana -, un po' come l'acqua di un fiume che scorre attorno a una roccia. In quel
caso, un osservatore vedrebbe la luce che viene da dietroall'oggetto, facendolo
scomparire alla sua vista".

Arriva Cocoon, la capsula virtuale


Inserito da scienzetv il Lun, 15/09/2008 - 12:25

NEW YORK, Usa -- Visto così, sembra un po' la sfera


olografica del celebre film Minority report: un luogo in
cui le informazioni comparivano in modo virtuale su
schermi trasparenti in 3D. Ebbene, una società francese
sta studiando una capsula in cui lavorare, studiare,
intratternersi e quant'altro.

Il "bozzolo" in 3D - che prenderà il nome di cocoon -


verrà piazzato magari in salotto dove il suo elegante design di certo non sfigurerebbe. Lo
sta mettendo a punto la NAU, un collettivo internazionale di design che si propone di
rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il computer.

Quando sarà completato sarà una capsula grande abbastanza da farci entrare un uomo
che, una volta dentro, si troverà circondato da uno schermo a 360 gradi con un sistema di
audio surround. Dentro l'aggeggio non ci saranno nè joystick nè mouse, bensì una serie
di videocamere in grado di rilevare i movimenti di braccia, gambe e viso e saranno in
grado di capire anche se si sta camminando o correndo.

Si tratta di un'esperienza globale, alla Minority Report, confessano i progettisti. Uno


degli sviluppatori del sistema 3D di rilevamento del movimento è John Underkoffler, lo
scienziato del Mit che ispirò la tecnologia del celebre film di fantascienza.

Nella capsula sarà possibile prendere informazioni muovendo le mani o spostando lo


sguardo, proprio come faceva Tom Cruise nel film. Attraverso questi sistemi, ipotizzano
i costruttori, si potranno fare riunioni di lavoro a distanza con colleghi presenti solo in
maniera virtuale. Oppure fare shopping fra gli scaffali "virtuali" di Amazon. O visitare in
maniera virtuale

il Guggenheim di New York. Insomma, il cocoon potrebbe introdurre una rivoluzione


virtuale senza precedenti e portare il mondo in una nuova epoca.

Il "cocoon" verrà completato per ottobre 2009, e i primi modelli dovrebbero entrare in
commercio nel 2015.

Primo decollo per l'auto volante


Inserito da scienzetv il Ven, 20/03/2009 - 13:45

NEW YORK -- Dopo sogni, speranze e miti, la


macchina volante è diventata realtà. Una modello della
Terrafugia Transition, la prima vera auto-aereo ibrida
in grado di trasformarsi in uno o nell’altro in soli 30
secondi, è riuscito a decollare dalla pista dell'aeroporto
di Plattsburh, New York.

Il veicolo ha effettuato il rullaggio sulla pista. Poi, con


qualche sforzo, è riuscito a decollare. Per una ventina di secondi è rimasto sollevato a
pochi metri d'altezza, parallelo al terreno. La prova, hanno detto i costruttori, era
necessaria al collaudo delle ali. Poi si proverà a salire in quota.

La Terrafugia Transition è spinta da un motore Rotatx 912S da 100 cavalli e le sue ali si
dispiegano per 8 metri. L'auto può raggouingere la velocità di 180 km/h e ha
un'autonomia di 700 chilometri. Il suo prezzo di listino al momento non è proprio da
utilitaria. L'auto volante costa infatti 180 mila euro.

Certo il prezzo cambierà se verrà prodotta in serie e commercializzata come nelle


intenzioni dei produttori. La strada di Terrafugia però sembra piacere anche ad altri.
Dopo la Transition usciranno altri modelli, il più interessante è senza dubbio la Moller
Autovolantor basata su una Ferrari 599 GTBha due posti e ali retrattili per usarla "sulle
strade di tutti giorni".

Questo modello, a detta dei costruttori, si trasformerebbe in aereo in soli 30 secondi e


utilizzerebbe normale benzina del distributore sottocasa.

Scimmia muove braccio robot col pensiero


Inserito da scienzetv il Gio, 29/05/2008 - 12:00

NEW YORK, Usa -- Alcuni ricercatori della


University of Pittsburgh School of Medicine sono
riusciti ad addestrare una scimmia fino a farle
muovere un braccio robotizzato con il pensiero.
All'interno del cervello dell'animale sono stati messi degli elettrodi collegati al braccio
robot. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista "Nature".

La scimmia è stata addestrata per alcuni giorni a comandare col pensiero il braccio
robotico fissato sulla spalla, sfruttando i segnali elettrici prodotti nelle diverse aree del
cervello.

I ricercatori hanno disposto dei micro-elettrodi nella corteccia motoria della scimmia,
l'area che impartisce i comandi per i movimenti volontari.

Questi segnali elettrici - si legge su New Scientist - che normalmente indurrebbero il


movimento delle zampe della scimmia, bloccate nell'esperimento, vengono raccolti e
interpretati da un computer che tramite essi fa muovere la protesi del braccio in modo
fluido e naturale.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, apre gli orizzonti alle persone paralizzate che
hanno bisogno di una protesi capace di sostituire in modo il più possibile funzionale una
parte lesa o mancante del corpo.

Riproduzione: fermare l'orologio biologico è


possibile?
Inserito da scienzetv il Gio, 04/06/2009 - 11:40

ROMA -- E’ possibile ritardare la fine dell’età


riproduttiva della donna? L’orologio biologico che
pone fisiologicamente intorno a 45 anni la fine dell’età
fertile, può essere fermato? E’ la nuova sfida
scientifica della procreazione medicalmente assistita
(Pma) e il tema del convegno "Fermare l’orologio
biologico nella riproduzione?" organizzato da
BioRoma che si terrà sabato 6 giugno alla casa del
Cinema della capitale con relatori di rilievo internazionale.

Un tema di grande attualità strettamente legato all’evoluzione della ricerca in questo


settore e le sue tecniche. Ma anche una necessità sociale non più eludibile, di fronte alla
tendenza, riscontrata negli ultimi 15 anni nei paesi economicamente sviluppati e in
particolar modo in Italia, a procreare in età avanzata da parte delle donne.
L’emancipazione femminile e il migliore tenore di vita hanno infatti determinato un
generale ritardo nella formazione della coppia stabile e conseguentemente, nella
procreazione che interviene dopo ben oltre i 30anni di età, quando la fertilità tende
fisiologicamente a diminuire determinando così un aumento dell’infertilità di coppia.

E’ dunque possibile arrestare le lancette dell’orologio biologico della fertilità femminile?


La ricerca scientifica ha recentemente dato alcune risposte a questa richiesta e il
convegno rappresenta un’occasione per analizzare le strategie terapeutiche per le donne
in età riproduttiva avanzata e l’evoluzione delle tecniche di Pma per poter preservare più
a lungo la fertilità femminile.

Aprono i lavori del convegno Massimo Moscarini, Direttore del Dipartimento di Scienze
Ginecologiche, Perinatologia e Puericultura dell’Università di Roma “La Sapienza” e
Mauro Schimberni, docente di “Tecniche di Riproduzione Assistita” della facoltà di
Ostetricia dell’Università “La Sapienza”di Roma.

Relatori del convegno sono, tra gli altri: Jaques Donez, del Dipartimento di Ginecologia
dell’Università Cattolica di Louvain, Belgio e Carlo Bulletti, Direttore della Unità
Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Ospedale Cervesi di Cattolica, ASL
di Rimini e Università di Bologna.

La telepatia per comunicare in battaglia


Inserito da scienzetv il Lun, 18/05/2009 - 12:02

WASHINGTON, Usa -- Sembra fantascienza. Ma


quando di mezzo ci sono le apparecchiature militari
spesso la fantasia è superata dalla realtà. Pare che la
Darpa, l'agenzia della Difesa Usa che si occupa di
sviluppare le tecnologie da combattimento del futuro,
abbia finanziato un progetto che prevede la telepatia
come mezzo di comunicazione fra i soldati.

Il progetto si chiama Silent Talk. Ha l'obiettivo di "consentire la comunicazione tra


utenti su un campo di battaglia senza l'uso della voce, attraverso l'analisi dei segnali
neurali", si legge in un documento pubblicato dalla rivista Wired.

Per realizzarlo il Pentagono ha stanziato 4 milioni di dollari. Si sommano ad altri 4 già


messi dall'esercito americano un anno fa per indagare, insieme alla University of
California, la possibilità della cosiddetta "computer-mediated telepathy".

Il concento che sta alla base è semplice. Le frasi, prima di essere pronuciate, si formano
nella mente attraverso un complesso processo neuronico che finisce con l'emissione di
parole. La tecnologia immaginata dalla Darpa dovrebbe intercettare i segnali emessi dal
cervello nel momento in cui le parole vengono pensate e trasmetterle al destinatario
senza passare dalla bocca. Dici niente.

Qualora fosse realizzata si tratterebbe di una tecnologia rivoluzionaria. Anche per le sue
ricade pacifiche. Nell'assistenza ai disabili, per esempio, negli ultimi anni sono stati
creati apparecchi in grado di trasformare le onde cerebrali in comandi interpretabili dai
computer. Comandi che poi vengono trasmessi a prototipi di protesi ortopediche e sedie
a rotelle comandate con la mente. Oppure che permettono di comporre frasi attraverso
una tastiera senza usare tasti.

Il progetto "Silent Talk" cerca addirittura di trovare un modo di estrarre parole e concetti
da un elettroencefalogramma. Poi cercherà di capire se tra i segnali neurali d'individui
differenti esistano pattern comuni o generalizzabili. Infine, tenterà di costruire un
sistema in grado di decodificare questi segnali e trasmetterli a breve distanza. In
prospettiva, il sistema allo studio della Darpa punta anche ad intercettare i pensieri del
nemico direttamente alla fonte.

Sembra davvero fantascienza. Ma una ventina d'anni fa lo era anche internet. Eppure la
Darpa lo stava già utilizzando per le sue comunicazioni militari. Era il 1969 e si
chiamava Arpanet.

Scienziati Usa tentano il "teletrasporto"


Inserito da scienzetv il Mer, 23/12/2009 - 13:10

LOS ANGELES, Usa -- Sembra fantascienza, ma


quanto stanno sperimentando in un laboratorio degli
Stati Uniti è realtà. Gli scienziati cercheranno di
realizzare qualcosa di simile al "teletrasporto" reso
celebre dal telefilm Star Trek.

Ricorderete che nella serie del Capitano Kirk e del


signor Spock, un raggio laser smaterializzava i corpi
per poi trasferirli e farli materializzare, come nulla fosse, in un'altra parte dell'universo.
Ebbene,al California Institute of Technology (Caltech) gli scienziati non si spingeranno
a tanto, ma proveranno a"teletrasportare" delle sferette di silicio.

Finora avevano compiuto la prodezza di "riprodurre" le caratteristiche di un atomo da un


luogo all’altro. Ora cercheranno di farlo con sfere decisamente più grandi. L’impresa è
ardua ma il tentativo è stato ufficializzato sui Proceedings of the National Academy of
Sciences statunitense.

In verità, il teletrasporto della scienza non ha niente a che vedere con quello della
fantascienza. Nessuno viaggerà attraverso macchine che scompongono il corpo in atomi
e lo ricompongono da un'altra parte, come ha insegnato "Star Trek". Quello che si
trasferisce sono semplicemente le proprietà delle due particelle. Per questo, alla fine
forse sarebbe meglio parlare di una sorta di clonazione a distanza.

In altre parole le particelle restano distinte, anche se strettamente legate da una relazione
fisica. Quello che accade all'una, accade anche all'altra. Il teletrasporto di materiale,
oggetti o addirittura corpi, resta quindi confinato alla fantasia di scrittori, registi e
sognatori.

Gli esperimenti del Caltech sono basati sulle temerarie teorie delle meccanica quantistica
di Darrik Chang. Lo scienziato propone di utilizzare fasci di luce laser, proiettandoli su
sferette di silicio del diametro di cento nanometri (milionesimi di millimetro) equivalenti
a un centesimo del capello umano.

Il fascio di luce isola le sferette facendole levitare, ed elimina i disturbi ambientali


circostanti che potrebbero ostacolare la duplicazione.Poi trasmette le proprietà delle
sferette ad altre due che si trovano a distanza.

Qualora funzionasse, dal "teletrasporto del singolo atomo" si passerebbe a quello di


sferette da 10 milioni di atomi.

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