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· Rassegna Stampa

Mensile

~ BENZINA: rincari di Pasqua

~ TAXI:consumatori contro aumento tariffe

~ ENERGIA: gas, la stangata di primavera

Marzo 2010

www.adoc.org .

____________ Rassegna Stampa 2010 _

nSole 00 millIE

30 Marzo 2010

DISTRIBUTORI Vacanze all'insegna deirincari

_ Stangata in arrivo per chi partira in auto per Ie vacanze di Pasqua. Con il recente aumento di Total (+0,2 centesimi al litro) tutte Ie compagnie sono ormai sopra quota lAO euro allitro per la benzina. II che si traduce in un aumento medio di 10 euro a pieno rispetto a un anno addietro. Protestano i consumatori che parlano di «speculazione strutturale» sul periodo pasquale.

Le vacanze di Pasqua «rischiano di diventare un incubo per chi parte» dice il presidente dell' Adoc, Paolo Pileri, ricordando che «un litro di benzina costa il16,9% in pili della scorso anno, per un rincaro di 10 euro a pieno. Solo nell' ultimo mese il prezzo di un litro di benzina e aumentato del 6,6%».

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LASTAMPA

30 Marzo 2010

I CONSUMATORI: LE SPECULAZIONI SULLE VACANZE STANNO DIVENTANDO STRunURAU

Stangata sull'esodo di Pasqua il "pieno" costa 10 euro in pili

Prezzi in calo per i prodotti

al imentari ti pici

da portare a tavola

.. FABIO POZZO

• TORINO

Pasqua amara, dicono i consumatori, sul fronte dei carburanti. «E maxi-stangata», afferma il Codacons, che calcola in 10,25 e 8,75 euro l'aumento rispettivamente di un «pieno» di benzina e di gasolio rispetto alIo stesso periodo di un anno fa.

Listini alIa mano. «La benzina ieri ha toccato quota 1,419 euro al litro, mentre il gasolio arriva a costare 1,249 euro/litro. Lo scorso anno, in occasione delle vacanze di Pasqua, la benzina costava mediamente 1,214 euro e il diesel 1,07 4 euro/litro», i conti del presidente Carlo Rienzi, che parla di «aumenti stratosferici» per chi si mettera in macchina a Pasqua. «Ancora una volta l'esodo degli italiani diventa l'occasione per rincari selvaggi alia pompa, a tutto beneficio delle compagnie petrolifere, dimostrando come nel nostro paese man chino del tutto strumenti in grado di limitare la crescita fuori misura dei listi-

ni, e controlIare che l'andamento dei prezzi alIa pomna sia in linea con le quotazioni internazionali del petrolio».

II presidente dell' Adoc, Paolo Pileri, calcola in punti percentuale. «Un litro di benzin a costa il 16,9% in pili dello scorso anno. Solo nell'ultimo mese il prezzo un litro di verde e aumentato del 6,6%. Le speculazioni sulle vacanze oramai stanno diventando strutturali».

II monitoraggio di quotidianoenergia.it segnala solo un ritocco nel weekend da parte di Total: +0,2 cent per la verde (a 1,411 euro) e +0,3% per il diesel (1,241). «Ad oggi - spiega una nota - i margini lordi sulla verde (da non confondere con i profitti in quanto remunerativi anche dei costi di filiera, tra cui la remunerazione del gestore, i costi distribuzione e la commercializzazione) appaiono superiori alIa media dei tre anni precedenti per quasi 2 cent in modalita servito e per 1 centesimo se si guarda al self serviL'uovo di marca si paga

iI 9,8% in meno,

la colomba a -7,5%

E aumentata la carne

ceo Quelli sul diesel si attestano rispettivamente a +1 cent

e sostanzialmente Invarlati».

Note dolenti, insomma, che vanno a rincarare la dose. Sabato scorso i consumatori avevano gia aggiornato la stangata tariffaria 2010, aumentando a 761 il surplus per famiglia previsto. L'unica consolazione, COSI, arriva dalla spesa per la tavola pasquale. «I prezzi dei prodotti tipici pasquali, escluse le carni, sono in ribasterrotta» segnala l' Adoc .. Un

uovo medio di marc a, dal peso di circa 200-250 grammi, costa infatti il9,8% in meno che il 2009; una colomba semplice il 7,5% in meno, per una spesa media di 4 euro. «In calo - aggiunge il presidente Pilieri - anche il costo della pastiera (-6,2%) e dei carciofi violetti (-7,7%). Di conseguenza cala la spesa anche per il pranzo di Pasqua: una famiglia di quattro persone risparmiera circa il2,9% in pili rispetto aI2009». Quanto aile carni, un chilo di abbacchio costa il 9,4% del 2008, il salame corallina e aumentato del 2,7%.

Rassegna Stampa 2010 _

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CDBBIEBE DELLA SEBA

30 Marzo 2010

Consumi Per un pieno 10 euro in pi II

• • •

Benzina, nncan

di Pasqua: sopra 1,4 euro

Gas, oggi i nuovi aumenti

MILANO - Speculazione strutturale. Per Ie associazioni dei consumatori non puo essere definita in rnaniera divers a l'ondata di rincari che sta per abbattersi sugli automob.ilisti in vista delle vacanze pasquali. E che appare come un refrain che puntualmente si ripete alia vigilia di ogni grande esodo.

Da una decina di giorni il prezzo di un litro di benzina verde aveva sfondato la soglia di 1 euro e 40 centesimi. Ma ieri, precisano dal Codacons, e stata toccata quota 1,419, mentre un litro di gasolio e arrivato a costare 1,249 euro.

«Le speculazioni sulle vacanze oramai stanno diventando strutturali: dal 2007 a oggi, a ridosso delle partenze estive, il prezzo di benzina e gasolio aumenta in modo repentino e immotivato» de-

. nunda il presidente dell'Adoc, Carlo Pileri.

Secondo il numero uno di Codacons Carlo Rienzi, «l'anno scorso, in occasione delle vacanze di Pasqua, la benzina costava mediamente 1 214 euro allitro e il diesel 1,074-

, .,

Visto che la matematica non e

un'opinione, i conti so no presto fatti: chi deciders di partire per Ie vacanze di Pasqua, dovra mettere in conto rispetto a un anno fa un aggravio di spesa pari a 10,25 euro per un pieno di benzina e 8,75 euro per un pieno di gasolio. E ancora una volta

- prosegue Rienzi - l'esodo degli italiani diventa l'occasione per rincari selvaggi alia pompa, a tutto beneficio delle compagnie petrolifere, dimostrando come nel nostro Paese manchino del tutto strumenti in grado di limitare la crescita fuori misura dei listini, e controllare che l'andamento dei prezzi alIa pompa sia in linea con Ie quotazioni intemazionali del petrolio».

A tutte queste critiche l'Unione petrolifera, che raggruppa le compagnie, preferisce non controbattere: «Le risposte sarebbero sempre le stesse, rna qualcuno non 10 vuol~ capire: i prezzi del petrolio e quelli dei carburanti sono legati a quotazioni differenti e alI'andamento dei

mereati intemazionali. Ormai pero associare i rincari alIe testivita e diventato un loro cavallo di batta-

glia». . .

Ma siccome Ie brutte notizte non arrivano mai sole, sono nell' aria «ritocchi» anche per Ie tarif - fe di luce e gas. Federconsumato-

ri e Adusbef lanciano gia l'allarme: «Da aprile scatters per il gas un aumento del 3%, pari a un rincaro di 34 euro all'anno». Oggi la conferma ~ 0 la smentita - dall'Autorita dell'energia.

Gabriele Dossena

____________ Rassegna Stampa 2009 _

runita

30 Marzo 2010

BENZINA

Caro-pieno, a Pasqua

.. ,

viaggrare costera

molto di pin

_ Stangata in arrivo per chi partira in auto per Ie vacanze di Pasqua. Con iI recente aumento di Total (+02 centesimi al litro) tutte Ie compagnie sono ormai sopra quota 1!40 euro allitro per la benzina.1I che si traduce in un aumento meoio di 10 euro a pieno rispetto ad un anna addietro. Protestano i consumatori che parlano di <<speculazione strutturaIe» sulle vacanze. Quotidianoenergia.it segnala «un solo ritocco»: sabato Total ha aumentato il prezzo di riferimento della benzina di 02 centesimi portandosi a 1.411 euro al litro e di 0,3 centesimi

quello del diesel, ora a 1241 euro allitro. Ferme tutte Ie altre compagnie che avevane gia superato quota 1.4. «Ad oggi - spiega una nota - i margini lordi sulla verde (da non confondere con i profitti in quanto remunerativi anche dei costi di filiera, tra cui la remunerazione del gestore, i costi distribuzione e la com mercializzazione) appaiono superiori alia media dei tre anni precedenti per quasi 2 centesimi in modalita servito e per 1 centesimo se si guarda al self service. Quelli sui diesel si attestano rispettivamente a +1 centesimo e sostanzialmente invariati». Contro questi margini si esprimono ancora una volta i consumatori che tornano a chiedere (come nel caso dell'Adoc) una riduzione di almeno 20 centesimi del prezzi alia pompa.

30 Marzo 2010

L'indagine. Rispetto allo scorso anna si risparmia sulla spesa (carni a parte). maxi-stangata per i carburanti

Per Pasqua

., . .

glu I prezn

delleuova

ma la benzina volaancora

o La protesta di Adoc e Codacons: un I itro di "verde" costa i116,9% in piu del 2009

_ Uova e prodotti tipici pasquali in diminuzione, rna per Ie feste arriva l'ennesima stangata-carburanti.

SPESA PIU SOSTENIBILE rispetto al 2009 per Ie prossime feste, con un risparmio del 2,9%. Un uovo medio costa il 9,8% in meno, una colomba il 7,5% in meno, per una spesa media di 4 euro. E quanto emerge da un'indagine Adoc. «Cala la spesa anche per il pranzo di Pasqua - aggiunge l'associazione - una famiglia di quattro persone risparmiera circa il 2,9% in pili rispetto al 2009. Un risparmio generato pili che altro dalle scelte dei consumatori pili propensi a spendere meno rna meglio». Nota dolente il rialzo delle carni. Un chilo di abbacchio costa il 9,4% in pili e il salame corallina il2,7% suI 2009.

AIle buone notizie suI fronte alimentare fanno da contraltare le brutte notizie per chi viaggia. «Le vacanze di Pasqua rischiano di diventare un incubo per chi parte - aggiuge il presidente diAdoc, Carlo Pileri - un litro di benzina costa iI16,9% in pili della scorso anno, per un rincaro di 10 euro a pieno. Solo nell'ultimo mese il prezzo di un litro di benzina eaumentato del 6,6%, passando da 1,32 euro ad oltre 1,40 euro di oggi. Le speculazioni sulle vacanze oramai stanno diventando strutturali, dal2007 ad oggi a ridosso delle partenze estive il prezzo di benzinae gasolio aumenta in modo repentino e immotivato. Gli automobilisti gia spendono, mediamente, oltre 2500 euro l'anno solo peri carburanti, un nuovo e inziustiftcato rincaro e inaccettabile. Crediamo, in

questa senso, che sia necessario - conclude Pileri - un taglio di 10 centesimi di tasse e prezzo del prod otto industriale ad opera dei petrolieri, per complessivi 20 centesimi». Anche il Codacons parla di maxi-stangata suI fronte carburanti: «Oggi la benzina ha toccata quota 1,419 euro al litro, mentre il gasolio arriva a costare 1,249 euro. Lo scorso anno, in occasione delle vacanze di Pasqua, la benzina costava mediamente 1,214 euro e il diesel 1,074 euro. Visto che la matematica non e un'opinioneafferma il presidente Coda-

cons, Carlo Rienzi - i conti sono presto fatti: chi decidera di partire dovra mettere in conto rispetto allo scorso an no un aggravio di 10,25 euro per un pieno di benzina, e 8,75 euro per un pieno di gasolio» .•

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25 Marzo 2010

• Rincari benzina, in un anno + 17%

II prezzo della benzina ha superato abbondantemente quota 1,4 euro, costando oggi i116,9% in pili rispetto allo scorso anne: 10 euro in pili per un pieno. Lo sottolinea

I' Adoc, temendo che all'avvicinarsi delle vacanze di Pasqua ci possano essere "rincari speculativi come accade a ridosso degll esodi".

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LASTAMPA

7 Marzo 2010

Chiuso i(,l'i iJ mercato del fiore-slmboln della ricorrenza dell'S marzo. Bllancio ok nonostante iJ g(\lo

BRUNO MONTICONE SANREMO

Ci sara da fidarsi dei sondaggi (in questa caso quello on line di Virgilio) che dicono che la mimosa non e pili it fiore-simbolo della donna? A sostenerlo sarebbe rimasto solo il 39 per cento degli intervistati. Per gli altri e un simbolo superato.

Per fortuna - di Sanremo e della Riviera s'intende - devono essere in molti a pensarla diversamente. Ieri il Mercato dei Fiori, dove Ie vendite di mimosa hanno caratterizzato gli ultimi 15 giorni, ha osservato un'apertura straordinaria - straordinaria pcrche di sabato il mercato e chiuso - per far fronte agli ultimi colpi di coda del mercato. «C'e stato un buon movimento. Abbiamo visto commercianti arrivare da lontani, operatori che non sono mai venuti prima», dicono alIa direzione del mercato. Dove, tra l'altro, passa solo una parte della merce. Addirittura non piu delIO-15 per cento di quella trattata che viene, sempre piu spesso, venduta direttamente alla produzione saltando l'area di contrattazioni in Valle Armea.

Donne & mimose

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Sanremo e un osservatorio affidabile per valutare il «trend» del mercato della mimosa. Perche e al centro di una filiera che produce, con ben 1600 aziende, addirittura il 95 per cento della mimosa coltivata in Italia (il restante 5 per cento si fa al sud, segna-

tamente nel Lazio). Un mercato che, almena per quanta riguarda la «tournaire» e la «gaulois», varieta che floriscono tra gennaio e febbraio, e soprattutto nazionale legato alla Festa della donna. All'estero il classico fiore giallo non e abbinata all'8 marzo.

Quest'anno la mimosa ha dovuto fare i conti con il gelo che ha pesantemente colpito la produzione: almena un 30 per cento in meno, rna una qualita, comunque, di tutto rispetto. A Sanremo, sul mercato, sono sta-

ti trattati circa due milioni e mezzi di chili per un valore, si dice, di pili di 10 milioni di euro. Ogni scatola (tre chili) e stata trattata fra dai 30-32 euro dei giorni scorsi ai 18-20 degli ultimi. AI consumo, poi, i prezzi lievitano notevolmente, specie quest'anno che c'e me no produzione: secondo l'Adoc, una delle associazioni dei consumatori, si arriva a pagare anche 10 euro per un semnlice mazzetto.

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Ia RepobbIica

11 Marzo 2010

Taxi, 45 euro per Fiumicino: via libera dalla giunta

CECILIA GENTILE

.

DA 40 a 45 euro la corsa per Fiumicino, da 30 a 35 quella per Ciarnpino. Ieri la giunta ha approvato gli aumenti delle tariffe taxi, rna anche l'inasprimento delle sanzioni perdu non rispetta le regole: «Aumenti inopportuni», protestano i consumaton dell'Adoc.

ILCOMUNE-elicecarloPileri,

« preside~te dell'Adoc - nonha

tenuto ill nessun conto Ie obiezioni delle associazioni, mentre sono state integralmente accolte le richieste dei tassisti».

«Ad oggi non ab biamo ottenuto ancora un bel niente - ribatte Nicola Oi Giacobbe, segretario eli U nica Taxi Cgil- Pa eranno almeno tre 0 quattro mesi prima chela riforma vada in consiglio comunale per il via libera. on ganda elettorale in vista delle elezioni regionali».

«L'iter amministrativo - chiarisce l'assessore Marchi - prevede entro 20 giornile controd duzioni da parte dei municipi, alle quali seguira il vagLio delle cornmissioni competenti, Mobilita, Turismo, Personale e Statuto, e la definitiva votazione in Aula Giulio Cesare».

11 pacchetto di rnisure ha fissato anche una nuova tariffa per Civitavecchia, pari a 120 euro, l' abolizione della tariffa2, quella che scatta oltre ilraccordo anulare, l'obbligo di esporre Ie tariffe ben visibili sugli sportelli, l' allestimento di un box informativo all' aeroporto di Fiurnicino per dare al turista informazioni certe sulservizio. Per chi nonrispetta le regole, sospensione della licenza fino a sei mesi. Le corse da epergliaeroportirimangonoa tassametro se la partenza 0 I' arrivo sono fuori delle Mura Aureliane. Accantonata l'ipotesi della tariffa progressiva di cui si parla dai tempi del sindaco Veltroni. «Questi aumenti - protesta ancora l' Adoc - farmo seguito ai rincari spropositati fatti solo due anni e mezzo fa, quando la tariffa venne aumentata del 18%». «La proposta e nel segno di un adeguamento equilibrato, nelrispetto di tutti», ribatte Marchi.

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9 Marzo 2010

Taxi e parcheggi pili cari maglia nera a Fiumicino

I) L'Assodemoscoop: «L'unico modo per confrontare Ie tariffe e il prezzo chilometrico»

_ Non olovoliinrita.rdo,ma anche parcheggi e taxi pill cari:

ono questi gli altri primati di cui pUD "vantarsi" dall'aeroporto di Fiumicino. A denunciarlo e l'Adoc, nel commentare la classificastilatadaEurocontrol in materia di puntualita degli aeroporti. «L'analisi di Eurocontrol conferma quanto l'Adoc va affermando da tempo, Fiumicino 10 calo dei di servizi - dichiara Carlo Pileri, pre-

idente dell'Adoc - e la maglia neragli viene assegnata non solo per i ritardi dei voli maanche per i prezzi da capo giro dei servizi sterni e per il ritardo at ritiro bagagli». Secondo l'Adoc i costi per i parcheggi e per le cor-

e in taxi che collegano 10 scalo al centro citta sono fuori mercato. Per tre giorni di sosta si paga il 47,5% in pill che a ew York, il 44% in pill di Parigi e il 5% in pill di Londra. Con i rincari previ ti per la tratta Fiumicino aeroporto-centro citta, pari al 12 5%, prendere il taxi all'aeroporto di Roma costera il doppio che a Barcellona e Ia-

drid, il 60% in piti della media europea, con la sola Londra piu cara' Una critica pe ante di fronte alla quale risponde prontamente Daniele Lupi presidente di Assodemoscoop, a sociazione di tas i ti romani: «Ribadiarno ancora una voltaai cari amici dell'Adoc e a quanti altri siano desiderosi di mettere in confusione i nostri clienti, che l'unico metro di paragone per confrontare tariffe taxi di citta diver e e il costa chilometrico. Se le corse in taxi dal centro di Madrid e Barcellona ver- 50 i rispettivi aeroporti costano la meta di Roma e p rche gli aeroporti distano la meta rispetto a quanto dista Fiumicino dal centro storico di Roma». Dai taxi il commento dell'Adoc pa sa rapidamente ai ritardi per il ritiro bagagli: «Il ritardo medio al ritiro bagagli e di oltre 35 minuti, con punte di un ' ora e mezza quando in altri cali uropei, come Parigi Londra, Istanbul 0 Praga i bagagli sono ritirabili al contemporaneo arrivo dei uassezzeri ai nastri -

pro egue Pileri - Tempi destinati anche ad allungarsi con I' installazione d i discutibili body SC<'t11I1er, per cui crediamo che sia necessario aurnentare del 30% il numero del personale di controllo e dei varchi al fine di non rallentare Ie operazioni di imbarco e di non creare file chilornetriche che danneggerebbero pesantemente i consumatori e l'intero si tema aeroportuale. E necessario - conclude - individuare standard qualitativi nella carta dei servizi, che dovrebbe essere di cu sa con i rappresentanti dei consumatori p r una rapida soluzion delle controversie» .• F.T.

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9 Marzo 2010

10 scalo nel mirino

«Laeroporto di Fiumicino e il piu caro in E uroo a»

» Non bastasse la classifica stilata da Eurocontrol, in cui Fiumicino si e posizionato al penultimo posto per ritardi (18,8 minuti al giorno in media), che per 10 scalo e gia tempo di nuove graduatorie negative. Per l~doc«Fiumicino e 10 scalo pili caro d'Europa anche per i servizi esterni, come i parcheggi e le corse in taxi. Le tariffe sono fuori mercato. per tre giorni di sosta si paga il 47,5% in pili che a New York,il44%inpilidiParlgieil 5% in pili di Londra. Con i rincarl previsti per la tratta Fiumicino aeroporto-centro citta, pari alI2,5%, prendere il taxiall'aeroportodiRomacostera il doppio che a Barcellona e Madrid, il 60% in pili della media europea, con la sola Londra pi\l CC!Ta. II ritardo medio al ritiro bagagli e di oltre 35 minuti, con punte di un'ora e mezza, quando in altri scali europei, come Parigi, Londra, Istanbul 0 Praga, i bagagli sono ritirabili al contemporaneo arrivo dei passeggeri ai nastri. Tempi geologici ai check-in e ai controlli, destinati ad allungarsi con l'installazione dei discutibili

body scanner, per cui sara forse necessario aumentare del 30% il numero del personale». Anche l'associazione Codici attacca 10 scale. «Sono frequenti e numerose le segnalazioni che arrivano alnostro sportello per denunciare i continui disservizi all'aeroporto di Fiumicino. Un altro neo tutto italiano che da un'immagine negativa del nostro paese all'estero». «

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4 Marzo 2010

L'Adoc denuncia: «In tre anni per una corsa di 5 km aumenti medi del 55%»

Taxi, la rivolta dei consumatori

di Franco Pasgualetti

Gli aumenti delle tariffe taxi seatenano l'ira dei consumatori. L'annuncio dell'assessore alla Mobilita sulla decisione di ritoccare i prezzi sul tassametro hanno messo sul piede di guerra le rnaggiori associazioni che chiedono a gran voce di congelare delle tariffe.

«E assurdo che in tre anni una corsa di 5 km venga a costare il 55% in pili - tuona Carlo Pileri, Presidente dell' Adoc - considerando l'aumento del 19% di tre anni fa e quello ipotizzato del 36% per quest'anno. In base ai dati fomiti dai tassisti il costo attuale di una corsa media fino a 5 km e di 7,70 euro. Con gli aumenti previsti il costa medio passed a 10,50 euro. Oltre ad essere esageratamente sproporzionati, sono anche non veritieri, qualsiasi utente puo verificare da se che una corsa media oggi costa almena il doppio di quanto dichiarato dai tassisti. Nessun dipendente, nessun lavoratore autonomo e nessun commerciante ha mai ricevuto aumenti cosi cospicui, neanche in

15 anni di rinnovi contrattuali. Come Adoc diciamo no anche agli aumenti delle tariffe per le tratte aeroporto-centro, i rincari previsti per la tratta Fiumicino aeroporto-centro citta, pari al 12,5%, sono vergognosi, superiori anche ai prezzi praticati dagli NCe. Con l'aumento a 45 euro, prendere il taxi all' aero porto costera i1 doppio che a Barcellona e Madrid».

Eppure proprio l'altro ieri l'assessore alla Mobilita, Sergio Marchi, aveva annunciato massima collaborazione con i consumatori. «Sulla revisione delle tariffe - dice l'assessore - sono state registrate opinioni differenti. Rimane comunque la piena disponibilita dell' Amministrazione ad accoghere tutti quei suggerimenti che siano in linea con una maggiore trasparenza per l'utenza e a tolleranza zero verso o.gI_li forma di illegal ita nel servizio».

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9 Marzo 2010

L' Adoc: con gli aumenti previsti sara l'aeroporto pili caro d'Europa

Fiumicino. taxi+sosta: la tariffa vola

di Valeria Arnaldi

La durata della sosta e la stessa, tre giorni, rna decisamente diversi sono i costi per i parcheggi. Le tariffe di quelli dell'aeroporto di Fiumicino, infatti, sono superiori del 47,5% a queUi di ew York, del 44% a queUi di Parigi e del 5 per cento a queUi di Londra. A denunciare Ie pesanti "differenze" e l'Adoc, che attribui ce allo scalo romano la ' maglia nera" di aeroporto piu caro d'Europa. Ovviarnente, non e uno solo il dato che deterrnina il primato. Quando p r superar l'ostacolo parcheggio i opra per il taxi, la situazione non rnigliora. Se aranno applicati i rincari previ ti nei costi della corsa Rorna-aeroporto, la

differenza di prezzo tra citra aumentera sensibilmente: prendere il taxi a ROl11a costera circa il triplo di Praga, il doppio di Barcellona e adrid e, in generale, il 60 per cento in piu deUa media europea. Solo Londra manterra costi pill alti. Aile " pe e" economiche si aggiungono quelle in termini di tempo. Per il ritiro bagagli, i pill fortunati a Fiumicino attendono "solo" 35 rninut i, rna quanti non 10 sono possono arrivare fino a un'ora e mezzo. Nelle altre strutture europee Ie valigie sono ritirabili al mornento dello sbarco. (ass)

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Ia Repubblica

31 Marzo 2010

Bollette a due velocita, luce in calo rna sale il gas

L 'Authority: con le nuove tarffe da aprile risparmi annuifino a 60 euro

LUCAIEZZI

ROMA - Sale la bolletta del gas (+3,6%) escende quella della luce (-3,1 %). L' effetto combinato e unleggero aumento medio di2l euro di qui a fine anno, rna comunque il costa delle utenze per le famiglie italiane rimarra inferiore del 4% a quello di un

annofa.

Ela stessa Autorita per l'Energia a fare icon ti: «La s pesa media per l' elettricita di una famiglia tiposiriduceoradicirca l3eurosu base annua; questa nuova riduzione sisomrnaaquelledi39 euro de12009 e di 10 euro del primo trimestre 2010». Per il metano invece l'aumento deciso ieri fa salire di 34 euro la bolletta 2010, rna ricorda I'Autorita, le forti riduzioni registrate nel corso del 2009 (-16,4,%) consentono di mantenerelaspesaannuaancora inferiore, di 32 euro, rispetto a quella dell aprile 2009. Il risparmio complessivo rispetto ad un anna fa e del 4% (-59 euro).

Gran parte dell' elettricita in Italia viene prodotta dal gas naturale, dunque e inconsueto che le tariffe abbiano andamento divergente, tanto pili che il prezzo in borsa dell' elettricita continua a crollare (-7,7% nellultima settiman a secondo i dati del Gme). Secondo il presldente dall'Autorita Alessandro Ortis, la causa va ricercatanellamancanzadicon-

correnza nel rnetano:« el mercato elettrico gli effetti positivi della crescente concorrenza hanno consentito di contrastare efficacemente anche gli aumenti dei prezzi petroliferi. Il prezzo dell' energia elettrica segna un - 3,1 % mentre dall'inizio dell'anno, il prezzo del petrolio ha registrato un ulteriore aumento del 6,1% in euro. el settore del gas invece le inefficienze internazionali e nazionali di settore, i ritardi nella sviluppo delle infrastrutture, 10 scarso grado di competizione fra operatori, non consentono ancora di superare le onerose rigid ita legate ai contratti internazionali di lunge periodo».

Per questa l'Autorita sta studiando una riforma del meccanismo di determinazione della tariffa, da completarsi entro il primoottobre e quindi prima del prossimo inverno. Anche secondo il rninistro per 10 Sviluppo Economico Claudio Scajola: «Lo sviluppo di nuove infrastrutture, il potenziamento di quelle esistenti, oltre all'avvio della borsa del gas illS marzo SCOl"SO consentiranno, come per il settore elettrico di trasferire i benefici della liberalizzazione del mercato del gas ai clienti finali, riducendo in particolare la correlazione dei prezzi del gas alle

quotazioni del petrolio».

Nell'immediato invece le famiglie a basso reddito possono richiedere il riconoscimento del bonus gas, se la domanda viene presentata entro il 30 aprile si avra diritto allo sconto retroattivo pertutto il2009. Per accedervi bisogna avere un reddito Isee inferiore a 7.500 euro che sale a 20.000 con oltre tre figli a carico oinfamigliaammalaticheutilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita.

Divisi i consumatori: Codacons chiede che il governo blocchi ogni aumento di luce e gas fino alla fine dell'anno, mentre l'Adoc sottolinea che il calc dell' elettricita portera ad un risparmio di circa 120 euro a famiglia.

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n Sole ~ (Dill]]

31 Marzo 2010

to del metano. «Le inefficienze internazionali e nazionali di settore, i ritardi nello sviluppo delle

infrastrutture (specie per stoccaggi, importazioni 0 transiti), 10 scarso grado di competizione fra operatori (in ltalia legato al persistere di una posizione dominante sui rnercato), non consentono

ancora di superare le onerose rigidita legate ai contratti internazioni dei prezzi e sostanzialmen- zionali di lungo periodo e non ante determinata dalla differenza cora disaccoppiati dai prezzi petra I'efficienza dei due mercati: troliferi. Tutto cio non favorisce migliorata per I'elettrico - spie- la concorrenza e non ci consente ga l'organismo indipendente di ancora disfruttare i primi vantagregolazione - ancora insoddisfa- gi emergentisui mercati interna-

cente per il gas». zionali spot del gas».

Gli effetti per famiglia-tipo, La conseguenza e che l' Auto-

cioe per il cliente ipotetico che ritadell'energialntendecamblacorrisponde ai consumi medi di re il sistema di cal colo delle bolchilowattora e di metri cubi, so- lette del gas. Non a caso il minino assai diversi. La spesa media stro della Sviluppo economico, in un anna si riduce per la fami- Claudio Scajola, ha appena avglia di 13 euro (in aggiunta ai 39 viatolaBorsadelgas,checorninrisparmiati l'anno scorso e ai 10 cera a scambiare Ie partite intereuro in meno su base annua ta- nazionali dopo il io maggio. «E gliati nei primi tre mesi dell'an- imminente - conferrna Scajolanol.mentre il metana da una bot- una riforrna del settore del gas

. . . ,che rendera piu dinamica e con-

ta di nncaro 9i 34 euro 1 anno: correnziale l'offerta». Lo stesso s~ompare C?~1 parte del ben~~- Scajola sottolinea i benefici dei CIO c.onsegulto nel aooo con 1 n- tagli all'energia elettrica per faba~s~deh?4%.<?0~unquel'A~- miglie e imprese. L'organismo tonta dell ~ner~a ncor~a che n- guidato da Ortis vuole «riforrnuspetto all ~pr.ile ~oo9 ~ cons~- lare i metodi di aggiornamento matore medio Italiano nspanrua dei prezzi del gas, con l'obiettiancora 32 euro l'anno. Somman- vo di trasferire tempestivarnendo ~~ce e. gas, la. s~es~ totale te ai clienti finali gli effetti positidell'ipotetica famiglia ideale e vi dei cambiamenti che stanno p~u ~assa d~14°/? I'anno (59 euro emergendo». II dibattito su codi risparrnio) nspetto a quella me ritoccare il sistema di calcodeli" aprile 2009. 10 e in corso; un "documento di

. Ne.l ~e~ore elettrico «gli effet- consultazione pubblica" e gia ditipositlvidellacrescenre concor- sponibile; entro ottobre il nuorenza hanno consentito di con: vo sistema sara messo a punto. trastare. ef~cac,em~nte an.che. g~ Inoltre, entro fine aprile pub esaum~nt1 del prezzi petroliferi, at sere chiesto il bonus gas retroatquali resta comunque ancora tivo a tutto il2009.

~ol~o e~posto il sistema energe- Qualche commento. Secondo nco Italiano. n prezzo dell'ener- I'associazione dei consumatori

gia elettrica - commenta Ales- Adoe, il.ribasso elettrico puo essandroOrtis,presidentedell'Au- sere una «prima inversione di torita - segna un -3.1% mentre tendenza» anche per Ie altre vodall'inizio dell'anno, il prezzo ci di costa mentre il Codacons, del petrolio ha registrato un ulte- l' Adusbef e la Federconsumatori riore aumento del 6,1% in euro». contestano I'andamento del me-

Ortis invece ancora una volta tano e chiedono un intervento protesta per le rigidita del merca- del governo.

Energia. Le nuove tariffe dell'Authority, sconti sull'elettricita

Bolletta del gas pili salata Ortis: scarsa concorrenza

Jacopo Giliberto ROMA

_ Rincara il gas, ribassa la luceo L'ha deciso l'Autorita dell'energia con il consueto aggiornamento trimestrale delle bollette dell'energia elettrica e del metano. Le tariffe varranno aprile, maggio e giugno per i consumatori che non hanno scelto il mercato libero e quindi so no ancora nel segmento della "maggior tutela". Nel frattempo l' Autorita dell' energia ha deciso di ritoccare il sistema con cui calcola gli aggiornamenti del gas, per evitare scostamenti troppo accentuati e per fare in modo che i consumatori paghino in modo contenuto Ie inefficienze del mercato del metano, ancora piuttosto rigido.

Le tariffe aggiornate valgono per chi non vuole andare sul mercato libero, tuttavia hanno effetto anche per i consumatori liberalizzati poiche diverse formule tariffarie proposte ai c1ienti dalle aziende energetiche collegano le bollette con le decisioni dell'Authority.

Qualche dettaglio. L'energia elettrica continua a ribassare in modo consistente, ora del 3,1% dopo piu di un anno di continue limature e riduzioni, mentre al contrario il gas cresce in modo altrettanto vivace, del 3,6%. Vola del +84% il prezzo del Gpl, oggetto di una recentissima condanna dell'Antitrust per cartello tra le maggiori aziende.

Visto che buona parte delle centrali elettriche marciano con ilmetano, come mai c'e questa divergenzar Risponde l' Autorita dell'energia: «Oltre alla persistente influenza delle quotazio-

ni petrolifere (circa il 60% in 12 mesi), l'asimmetria delle varia-

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LASTAMPA

31 Marzo 2010

DADOMANI LE NUOVE TARIFFE. L'AUTHORITY ACCUSA: SCARSA CONCORRENZA

Stangatina da 21 euro Elcttrleita meno cara Ma il gas eostcra di pili

I consumatori: basta coi rincari ScajoIa: pre to unariforrna

.. LUCA FORNOVO

• TORINO

Scende il prezzo dell'elettricita, sale quello del gas. Dal primo aprile cambiano Ie tariffe energetic he e, nonostante il calc della luce, Ie famiglie italiane saranno costrette comunque a sborsare di piu, in media 21 euro all'anno. La colpa, denuncia l' Autorita per I'energia - che come ogni trimestre ha annunciato la revisione - sta tutta nel mercato del gas, su cui pesa un «basso grade di concorrenza».

Le bollette del gas, ha reso noto I' Authority, saranno pili care del 3,6% (dopo il +2,8% del primo trimestre 2010) con un aggravio di 34 euro I'anno. Per quelle della luce si spenderanno in media 13 euro in meno, grazie ad un calc del 3,1%, che arriva dopo piu di un anne di diminuzioni ininterrotte. «L'asimmetria della variazione dei prezzi - spiega I' Autorita - e determinata dalla differenza tra I' efficienza dei due

mercati: migliorata per l'elettrico, insoddisfacente per il gas». Anche perche in Italia bisozna fare i conti con il «persistere di una posizione domi-

nante sul mercato». «Le inefficienze internazionali e nazionali, i ritardi nella sviluppo delle infrastrutture, 10 scar so grado di competizione fra operatori (in Italia legato al persistere di una posizione dominante sul mercato), - insiste il Garante - non consentono di superare le one rose rigidita legate ai contratti internazionali di lungo periodo e non ancora disaccoppiati dai prezzi petroliferi».

Da qui I'avvio di nuove regole sulle tariffe per «promuovere prezzi meno sfavorevoli ai consumatori». Secondo il presidente dell' Autohrity, Alessandro Ortis, occorrera tener conto della possibile evoluzione del contesto normativo che «potra permettere all' Autorita di definire coerenti evoluzioni anche

per Ie modalita di determinazione dei prezzi di riferimento». A vantaggio di imprese e famiglie arrivera la riforma del mercato del gas prevista dalla legge sviluppo, assicura il ministro delle Sviluppo, Claudio Scajola.

«Nuove infrastrutture, oltre all'avvio della Borsa del gas il18 marzo scorso, consentiranno - spiega Scajola - di trasferire i benefici della liberalizzazione del mercato ai clienti fin ali, riducendo la correlazione dei prezzi del gas aIle quotazioni del petrolio». Intanto pero l'associazione dei consumatori Codacons chiede al governo di intervenire ora, bloccando i rincari per il2010 e invita I' Antitrust a indagare sul mercato del gas.

- -

L' Adoc punta invece l'attenzio-

ne suI calc del prezzo della luce, che, considerando «costi diretti e indiretti», potra comportare un risparmio di 120 euro l'anno.

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31 Marzo 2010

di Marco Pasciuti

11 prezzo della luee seende. Faecetta che ride. Quello del gas sale. Faeeetta che piange. Ma i due movimenti non si equivalgono: nel eomplesso gli italiani spenderanno 21 euro in piu all'anno. La eolpa, denuneia I'Autorita per l'energia, sta tutta nel mereato del gas, su cui pesa un «basso grado di concorrenza».

Le bollette del gas, ha reso noto l'Authority, saran no piu care del 3,6% (dopo il +2,8% del primo trimestre 2010) con un aggravio di 34 euro l'anno. Per quelle della luee inveee si spenderanno in media 13 euro in meno, grazie ad un ealo del 3,1%, ehe arriva dopo piu di un anna di diminuzioni ininterrotte (ad eeeezione di una parentesi di stabilita nel quarto trimestre 2009). Alia fine dei conti si spenderanno 21 euro in pill. Di chi e la eolpa? «L'asimmetria della variazione dei prezzi - spiega l'Autorita - e detenninata dalla differenza tra l'effieienza dei due mereati: migliorata per l'elettrieo, aneora insoddi-

sfaeente per i1 gas». Anehe perche in Italia bisogna fare i conti con i1 «persistere di una posizione dominante sul mercato». Di qui l'avvio di un proeedimento per rivedere i meeeanismi di aggiomamento dei prezzi, per «promuoverne di meno sfavorevoli» in vista dei prossimi mesi invernali, quando i eonsumi torneranno ad aumentare.

11 ministro della Sviluppo, Claudio Seajola, promette: «Lo sviluppo di nuove infrastrutture, il potenziamento di quelle esistenti e l'avvio della Borsa del gas portera benefiei, ridueendo la eorrelazione dei prezzi del gas alle quotazioni del petroIio». II Codacons chiededi bloecare i rincari per tutto il 2010 e in vita l' Antitrust ad indagare sul mereato del gas. Per l'Adoe il ealo del prezzo della Iuee potra eomportare un rispannio di 120 euro l'anno.

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LASTAMPA

5 Marzo 2010

"Le multe non vanno pagate alla Sorls"

. nnuflate le in .tunzforu per le anzioni arretrate

rappello dell'Adoc «Ora il Comune apra un tavolo di confronto, e chiaro che sulla materia c' e confusione»

RAPHAEL ZANOTTI

La Soris non na alcun titolo per emettere un'ingiunzione di pagamento per una multa arretrata, dunque il cittadino non dovra saldare nulla a Soris. 10 ha stabilito il giudice di pace Pasquale Lanzone accogliendo il ricorso di un torinese per una multa risalente a1 2004 pel' sosta in zona vietata.

La decisions e di quelle destinate a far discutere, anche perc he se altri magi strati dovessero accogliere Ie tesi sostenute nella sentenza, questa metterebbe a rischio l'intero sistema di risco sione delle multe non pagate, attualmente affidato dal Comune alla Soris, la societa partecipata al 100% da Palazzo Civico. Un sistema che vale circa 130 milioni di euro, secondo i calcoli effettuati dal Comune nell'agosto scorso.

La cau a pilota vinta dal torinese e stata intentata grazie alia consulenza dell'associazione dei consumatori Adoc che ha deciso di contestare I'ingiunzione della Soris. L'avvocato dell'Adoc, Bartolomeo Grippo, ha sostenuto davanti al ziudice che. a norma di lelZge, il Comune incapace di recuperare la multa non pagata, non pub affidarsi aile ingiunzioni della Soris per riuscire a recuperare quel credito. Ci-

tando la legge 689 del 1981 e alcune sentenze della Cassazione e del Con iglio di Stato, l'Adoc ha sostenuto che il Comune ha un'unica possibilita quando i tentativi di farsi pagare sono andati a vuoto: iscrivere a ruolo il debito e girarlo all'intendenza di finanza come si fa per Ie imposte dirette.

II Comune e la Soris si sono opposte a questa linea interpretativa, sostenendo che dalla fine del 1990 molte leggi e molte sentenze hanno fatto rientrare Ie sanzioni da codice della strada tra queUe «entrate di propria spettanza» che Comuni e Province possono far recuperare a societa per azioni esterne.

Ma l'Adoc ha sollevato un'eccezione: quelle leggi generali non modificano la normativa prevista per Ie sanzioni del codice della trada, regolamentate da una legge speciale. II giudice ha accolto in pieno la tesi. Secondo il mazistrato onorario la cosiddetta «ingiunzione fisc ale», di cui i serve la Soris per chiedere il pagamento delle multe arretrate. e uno strumento riservato ai soli enti mihhlici p non n1l0 p~~prp nsato da societa private, anche se integralmente possedute da enti oubblici come Saris.

Ma I'annullamento dell'in-

giunzione, azzera anche la multa? «Tecnicamente no, rna e molto probabile - ostiene l'avvocato Grippo - Come si possono inviare due ingiunzioni diverse per 10 stes 0 debito?».

Per Silvia Cugini, presidente regiona1e Adoc, «questa sentenza e esemplare perche pone alcuni paletti in una materia dove regna ancora molta confusione. Sarebbe forse il caso che il Comune aprisse un tavolo di confronto con Ie associazioni dei consumatori su queste tematiche perche il rischlo, come dimostrato, e che si prendano strade poi difficili da seguire. Noi siamo pronti».

Per l'associazione consumatori forse sarebbe il caso che I'assessore al Bilancio Gianguido Passoni riveda il suo netto rifiuto ad aderire alia sanatoria prevista dal decreto Milleproroghe per Ie multe antecedenti al 2004. «Non capiamo questa chiu ura - conclude Grippo - chi ha viola to la legge pagherebbe la multa piu un aggio del 4% al concessionario rna senza i folli incrementi dovuti al tempo trascorso. Un Comune che non riesce a recuperare un credito in sette anni, non pub scari care tutto ul cittadino».

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8 MaTZO 2010

COSI La Stemaa

_ II 4 marzo scorso La Stampa ha pubblicato un articolo sulla sentenza di un giudice di pace di Torino che, dando ragione a un cittadino, ha annullato l'ingiunzione di pagamento emessa dalla Soris. n giudice, accogliendo la tesi dell' Adoc, ha stabilito che per legge solo il Comune pub usare questa strumento. Per le multe non pagate deve iscrivere il credito a ruolo.

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24 Marzo 2010

AUTOMOBILISTACONDANNATOA PAGARE LA SANZIONE. L'ASSESSORE MANGONE: niL COMUNE 01 TORINO £ LEGlmMATOA INCASSARE IL DOWTO)

Multe arretrate, Soris alIa riscossa

Il tribunale ribalta la sentenza del giudice di pace: "Hail diritto di riscuotere"

GRAZIA LONGO

Multe riscosse dalla Soris: 1-1 palla al centro. Lo annuncia un gongolante assessore ai Vigili urbani Domenico Mangone: «La terza sezione civile del Tribunale di Torino, a differenza di quanta deciso giorni fa da un giudice di pace ha dichiarato pienamente legittime Ie ingiunzioni emesse dalla Soris per Ie multe arretrate». E, per documentare il fatto ha inviato ai giornali copia del dispositivo in cui si legge che il Tribunale di Torino condannava un ric or rente contro la Soris al rimborso di meta delle spese di entrambi i gradi di giudizio.

«Quanto sostenuto da quel giudice di pace (Pasquale Lanzone, ndr) qualche settimana fa - aggiunge Mangone - e ora stato confutato dal giudice Maura Arisio deb Tribunale di Torino e orova che il Comune richiede legittimamente di incassare, tramite la Soris, Ie multe arretrate». II giudice di pace cui allude l'assessore tempo fa - gettando nello scompiglio tutti i cittadini che fino ad allora avevano pagato le multe arretrate il cui pagamento era stato richiesto dalla Soris - aveva accolto il ri-

corso di un torinese per due multe risalenti al2005 per sosta vietata in Ztl.

La decisione era in grado di mettere a rischio l'intero sistema di riscossione delle multe non pagate, attualmente affidato dal Comune alla Soris, la societa partecipata all00% da Palazzo Civico. Un sistema che vale circa 130 milioni di euro, secondo i calcoli effettuati dal Comune nell'agosto scorso.

Tra l'altro, la causa vinta dal torinese - difeso dall'avvocato Michele Pote - non e l'unica. Sempre il giudice di pace Pasquale Lanzone ha infatti accolto il ricorso di un altro torinese, per una multa del 2004 per sosta in zona vietata. In quel caso, la causa e stata intentata grazie alla consulenza dell'associazione dei consumatori Adoc che ha deciso di contestare l'ingiunzione della Soris. L'avvocato dell' Adoc, Bartolomeo Grippo, ha sostenuto davanti al giudice che, a norma di legge, il Comune incapace di recuperare la multa non pagata, non pub affidarsi aile ingiunzioni della Soris per riuscire a recuperare cuel credito.

Citando la legge 689 del 1981 e alcune sentenze della

adesso, il Tribunale ribalta Ie carte in tavola. «Devo aspettare le motivazioni del giudice Arisio - spiega Pete -, solo quando Ie avro a disposizione, spero entro una settimana, potro valutare la convenienza di un ricorso in Cassazione. AI momento posso, tuttavia, ribadire che per il mio cliente non c'erano stati vizi formali. Contestava due multe per divieto di sosta in Ztl, per un totale di 300 euro compresa la mora. Evidentemente adesso il giudice ha accolto l'interpretazione del Comune e della Soris, rna io insisto sulla mia posizione. Come del resto e stabilito dall'articolo 27 della legge 689/'81 e dall'articolo 206 del Codice della strada».

suua decistone di un ricorso pesera anche la valutazione delle spese legali. «Per una multa complessiva di 300 euro - osserva l'avvocato Michele Pete -, il mio cliente si trova ora a doverne sborsare circa mille».

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Ia Repubblica

26 Marzo 2010

Cala ancora il commercio a gennaio: -2,6% crollano i consumi alimentari degli italiani

LUISAGRION

ROMA - Pane quanta basta, un taglionettoailacarne, viai urgelati e di pen a emivuota, anche perche a riempirla troppo i rlschia poi di dover burtare via la merce caduta. E meglio non esagerare con iJ «3x2», puntando piutto to alla promozione del singoloprodotto.Addio alcarrel- 10 trapieno: la crisi eenrrara nelIe cucine degli Irallaru e ha modificato u i e co tumi della pe a aJimentare. icon umadimeno,

i mangia - non di meno - icuramente in modo diver 0 tando molto pill attenti allo contrino.

La tendenza e evidente, ba ta guardare i dati I tat: cadono Ie vendite aJ dettaglio, tulte, rna ill particolare quelle che riguardano pranzo e cena. A gennaio, ri-

petto allo te 0 me e de1200B, i con umi ono diminuiti del 2,6 per cento, rna e per il «no food» la caduta e tatadeI2,3perglialimentari e arrivata a13,3 per cento. In unsolomese- daldicembre 2009 aI gen naio 2010 -Ia perdi ta e

tatad 1100,5% (m no 1 p r cento per la ola voce alimentari).

E que ta volta non i tratta di cri i dei piccoli negozi davanti alIa grande di tribuzione, a perdere e tata tutta la rete: dai «piccoli» (menoz.z percento), al uper-

mercati (3,1) fino ai di count (2,9). Una caduta che econdo quanta egnala la Cia (confederazioni agricoltori) ha toccatosoprattutto il consumo di cereali (m no 2 per cento), cam ros a (meno 2,1), carne bianca (meno 1,2) e olio d oliva (meno 3,4 per cento) e ha invece ri parmiato frutta e verdura: tant'e che la Coop parla di celte che vanno al di la dell e igenze del bilancio familiare e egnano una « volta

aluti ta» all'in egna di una minore ouannra e mazetore freschezzad gliaJimenti(tantoch si parla di Wl crolla nella vendita dei urgelati).

Certo e che la crisi dei con umi e netta: al di la dei carrelli ernivuoti, diminui co no anche Ie vendite dei prodotti farmaceutici (meno 4,2%), di quelLi informatici e telefonici (meno 4,3 per cento). Confcommercio, che egnala come il2009 ia tato I annoincui ono tatichiu i2BmiJa negozi, chiede che «la spirale negativavengacontra tatae iponga pill attenzione al ettore al fine di irrobu tire la ripre a». enturi della Confesercenti preci ache «anche e. vi ti i dati I tat. non i po a dire che il pae e ia aJla fame, il calo delle vendire alimen-

tari eundato preoccupante: lefamiglie tringono la cinghia». Federdi tribuzione egnala come la caduta delle vendita ia avvenuta nono tante la riduzionedei prezzi (meno 1,9 a febbraio) e comeormaioltreil28p rcentodellaspe a iacopertodallemerciin promozione.

Chiare Ie richieste dei consumatori: Adu bef e Federcon umatori chiedono deta azioru per i redditi fi i e avvertono che nel2010 «l'onda Junga dei licenziamentiedellaca aintegrazione continuera a produrre effetti dirompenti fino ad una cre cita delPil pari all 0 zero». L'AdocvuoIe una riduzione del20 per cen to nei prezzi di benzina, spe e per la cas a e alimentari. Quanto all'oppo izione e are Damiano, del Pd, parla di «ultimo aUarme I tat: vengono colpiti icon umi primari delle famiglie. periamo ill non dover entirenuovamentele litaniedi mini tricomeSacconie Trernonri che, di fronte aUa r alta, continuano a ripetere che andiamo meglio del re to dell'Euroua».

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ibero

26 Marzo 2010

Analisi di Confagricoltura

Effetto crisi: si consuma di pili, si spreca di meno

L1stat dice che la pesa alimenuue e ill diminuzione, in realta c'e pill auenzione negli acqui ti

::: Dall'inviato a Taormina

ANTONIO CASTRO

••• Italiani pill prudenti nella spesa, intimoriti dalla cri i economica 0 forse solo pili parsimoniosi e attenti. Di cerro - stando alle statistiche - a gennaio Ie vendite al dertaglio dei prodorti alimentari sono diminuite dell'l % ri petto a dicembre e del 3,3% ul 2009. U dato peggiore da aprile 2007. Se gLi italiani hanno rid otto la spesa per rnangiare, si e ridotta anche la pe a per prodotti farmaceutici (-4,2%) e informatica (-4,3%). Abbigliamente e calzarure (-1,2% per entrambi i cornparti) la foto ottica (-0,6%) e il settore dei giocattoli, sport e campeggio (- 0,9%), sembrano reggere meglio.

Due dati che sembrano in contraddizione. Ma come gli italiani tagliano u pa ta, olio e farrnaci e invece comprano macchine fotografiche e giocattoli? Scorrendo pero un'altra ricerca - condorta dall'l po di Renato Mannheirner e COIlUniS ionata dalla Confagricoltura - emerge infatti che il 15% degli intervi-

stati amrnertono di fare la spesa molto pill pesso ri petto ad lU1 anno fa.

Insomma, econdo il sondaggio, sarebbe cambiato l'atteggiamento di acqui to degli italiani, 0 per 10 meno qua i un italiano su cinque ha modificato Ie precedenti abitudini. GLi acqui ti qua i quotidiani limitano di fatto gLi sprechi (anche i dati sulla raccolta della nettezza urbana 10 confermano). Ma c'e dell'altro. GLi italiani one diventati pill pragmatici e re i tono rneglio alle irene

pubbLicitarie, mentre so no pill attratti dalle opportunita di ri parmio. on a caso 1'87% dei consumarori preferisce il supermercato. E Ie grandi catene distributive hanno reagito alia maggiore attenzione dei con umatori per il prezzo, aumentando prornozioni e conti.

Mentre le associazioni dei consuma-

tori (Adu bef Federcon umatori, Adoc e Coda con ) chiedono a gran voce un intervento fi cale compen ativo per allineare i redditi delle famiglie al costa della vita, proprio la Confagricolrura Iancia dal quarto Forum di Taormina un progetto per offrire ai con urnatori prodotti a co ti pill cornpetirivi - riducendo Ie spese di produzione - e aumentando i redditi degli agricoltori. Un vera e proprio progetto politico-economico (denominate "Futuro Fertile") pre entato ieri dal presidente della Confederazione Federico Vecchioni. L'idea - nata 4 anni fa ed oggi pronta a decollare - e di lanciare una societa commerciale nazionaIe e indipendente che erva a razionaLizzare il i tema delle forniture dei mezzi tecnici (trattori, trutture, macchinari, ecc) e a rendere piu efficiente la commerciaLizzazione dei prodotti. ei prossimi due cum! verranno coinvolte nel piano indu triale aziende per circa 3501nila ettari, e lU1 giro d'affari complessivo vicino ai 500 milioni.

Un vero e proprio business planning industriale, come se I' oltre milione e set-

tecentomila aziende agricole attive in ltalia fos ero un'unica enorme "holding verde" in grado di puntare prezzi migLiori con i fornitori e, soprarrutto, con la grande di tribuzione che e il principale acquirenre dei prodotti agricoli. Un iniziativa che Vecchioni ha gia sottoposto ad alcuni importanti gruppi della grande distribuzione e bancari, per la parte relativa al crediro, Ma anche un progetto politico per avviare in Parlarnento una profonda rifonna del errore. A pcu'tire dalla semplificazione normativa, senza dimenticare quella burocratica e fiscale, proprio per «per rimuovere i disincentivi economici all'impre <1»,

ottolinea il pre idente che lascia aperta la porta anche al mondo della cooperazione.

Se il progetto "Futuro Fertile" decollera i potranno ribaltare Ie logiche di mercato: andando a di cutere da posizioni di forza con i fornitori (ma anche con Ie banche) e potendo imporre alia grande distribuzione i prezzi, senza pill

ubire Ie poLitiche di prezzo. 0 1 come invece avviene da anni con olio e cereali. Owero i primi due cornparti che verranno testati in questa nuova struttura commerciale. Con l'augurio, per gli agricoltori e i consumatori, che I'idea di Vecchioni e ca dalla fa e concettuale e

i trasformi in realta,

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COBBIEBE DELLA SEBA

7 Marzo 2010

II caso L'annuncio della chiusura intimato a quattro minuti dalla conclusione e il video su YouTube

Indagine sulla custode anticoncerto

Vivaldi interrotto al Pantheon, scatta l'ispezione del 111 inis tero

ROMA - Per un pugno di minuti - «quattro» secondo gli organizzatori, di pili «quarantar per la vigilanza - piovono pietre sui custodi del Pantheon.

Domani mattina ispettori del ministero dei Beni Culturali cercheranno di ricostruire Ie ragioni di quanto e accaduto domenica scorsa. Quando il quintetto russo Bach Consort, mentre si accingeva al finale con Vivaldi, e state irnpietosarnente sbaraccato per chiudere le porte della Rotonda secondo l'orario previsto. Da aliora, blog, quotidiani e un filmato su YouTube gridano al paradosso e «allo scandalo». Puo, ci si chiede, la citta che punta al traguardo olimpico rivelarsi l'inaffidabile Roma dei tempi andati con burocrazia paleolitica e maleducazione?

«Quanto e accaduto al Pantheon, domenica 28 febbraio, e una brutta pagina che poteva essere evitata semplicemente con l'applicazione delle regole che 10 stesso rninistero viola costantemente. Respingiarno il linciaggio mediatico dei lavoratori» diceva ieri Gianfranco Cerasoli segretario generale Uil, accusando invece la soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici, Federica Galioni. La questione e, di fatto, racchiusa in quel pugno di rninuti. Gli organizzatori infatti avevano fatto slittare il concerto di un'ora, rna la vigilanza non erastata autorizzata a gestire l'orario in modo fiessibile. Ingabbiato dai

ponteggi del nuovo restauro (a 3 anni dall'ultimo) ieri il Pantheon viveva il suo solito traffico. Turisti, scolaresche, visitatori singolarmente assorti. Dal gabbiotto Francesco Pagnini (il nome e sul suo cartellino) assiste al viavai di gente e s'affida al comunicato sindacale: <<11 nostro lavoro credo parli per noi: il Pantheon non e precisamente un oscuro monumento di qualche paesino. Superiamo i tremila visitatori al giomo. Siamo aperti 362 giorni l'anno. Chiusi solo il 25, ill 0 gennaio e illo maggio ... Da 13 anni passo qui la Vigilia di Natale». La collega che compare sui blog mentre sbrigativarnente invita i musicisti ad andarsene c'e, rna non e disposta a parlare. Pagnini la difende: «Abbiamo inviato una lettera di scuse al ministero e una relazione sull'argomento alia Soprintendenza».

Sabato, il ministro Sandro Bondi s'era detto «esterrefatto» per l'accaduto e aveva offerto a Gianni Alemanno, in quanto sindaco, Ie scuse per quanto avvenuto, ieri il ministro s'e scusato per lettera con i concerti-

sti: «Per l'inqualificabile comportarnento di alcuni custodi del Pantheon» e per «l'immagine insopportabilrnente odiosa del nostro Paese» offerta dalI' episodio. «La burocrazia uccide l'arte» aveva tuonato anche I'Adoc, associazione dei consumatori. Ma il pili severo era stato il sottosegretario ai Beni culturali. Francesco Giro: «Roma ne esce a pezzi. 1 custodi hanno

dimostrato di non avere alcuna consapevolezza delloro delicato ruolo e della loro professione». 11 rettore del Pantheon, monsignor Daniele Micheletti, ha invece invitato a «non dare la croce al personale custode», Mentre un altro assistente chiedeva: «Qualcuno ha pensato a cosa sarebbe accaduto invece se, in deroga all'orario, fosse state danneggiato il monumento? Cosa avrebbero detto allora di noi?». Chissa che l'ispezione di domani non risponda anche a questo.

lIaria Sacchettoni

____________ Rassegna Starnpa 2009 _

I'Unita

17 Marzo 2010

Acqua, i consumatori contro Ie societa Ietturiste

_ Bollette dell'acqua poco chiare che riportano la cifra da versare rna non i consumi. E solo i1 primo di una lunga lista di ornbre denunciate da Federconsumatori, Adiconsum, Adoc e Adusbef. 1 consumatori chiedono l'intervento delle istituzioni nei confronti delle 16 societa letturiste di Firenze, Prato e Pistoia che gesriscono Ie bollette delle utenze condorniniali per un giro d'affari annuo di 56 milioni solo nel capoluogo. Con i singoli utenti Publiacqua ha rapporti diretti, rna dai condomini pretende solo it oazarnento del consumo com-

plessivo: la lettura dei contatori e la riscossione delle bollette spetta cosl alle societa letturiste con cui ogni condominio ha un contratto private spesso oscuro perche di vecchissima data. «I cittadini cosi non sanno se pagano l'esatto corrispettivo dei loro consumi - denuncia Beppe Minigrilli di Federconsumatori - e spesso non conoscono la possibilita di ottenere sgravi». Inoltre «spesso se un solo condomino e moroso, la societa letrurista non gira una lira a Publiacqua, che interviene staccando l'acqua a tutto it palazzo» .• :.

----------- Rassegna Stampa 2010------------

18 Marzo 2010

La novita

II ministro della salute Fazio ha vietato ieri luso degli speciali occhialini ai ragazzi con meno di sei anni

Negli altri casi dovranno essere utilizzati quelli monouso. L'allarme degli esercenti. I Ba ._ ... Lea, .. ,

A rischio il grande sogno 30

TreD' si cambia. Obbligo di occhiali usa e getta, no al riciclo e divieto di in dossarli per i bambini al di sotto dei sei anni. Con una circolare pionieristica il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha regolamentato l'uso della tecnologia ch sta rivoluzionando il cinema e, in particolare, il modo di fruire delle immagini nella salabuia: «Siamo i primi ad avere introdotto queste limitazioni, credo che presto altri paesi ci seguiranno». Esultano le associazioni dei consumatori protestano - di brutto - gli esercenti cinernatografici: "14 milioni di spettatori hanno visto film in 3D. E una campagna di ingiustificato allarmismo. 0 a un provvedimento che restringe la liberta del mercato". Intanto, ad Arez-

zo la Procura fa equestrare 24mila occhiali 3D privi del marchio della Comunita Europea. Un provvedimento drastico, sull'onda emotiva di a1cuni episodi a cominciare dalla bambina milanese ricoverata per una forte infiammazione agli occhi dopo la visione di 'Alice in Wonderland" di Tim

Burton. E anche sulla scia degli esposti delle associazioni dei consumatori che hanno sollecitate interventi a tutela della salute.

LA CIRCOLARE del ministero ti-

ra su paletti rigidi che se rispondono a preoccupazioni, rischiano di sconvolgere in Italia il neonate mercato del cinema in 3D. D'ora in poi gli occhiali dovranno essere "usa-e-getta" con la raccomandazione di indossarli pertempi limitati - esu questa versante l'Adoc chiede intervalli di almena cinque minuti fra un tempo e l'altro - e il divieto per i minori di sei anni. Fazio si fa forte del parere del Con iglio Superiore della Sanita e rivendica il primato europeo della disposizione . Ricor-

diamo, come funziona la magia del 3D. Le immagini del film vengono registrate da due angolature leggermente sfasate, in modo da riprodurre l'effetto stereoscopico della profondita. Le lenti polarizzat degli occhiali servono a separare Ie immagini a inviarle all'occhio cui sono destinate. II cervello le ricompone con la conseguente illusione stereo. Gli esperti concordano sulla necessita della

prudenza, anche se qualcuno abbassa la soglia dell'allarme: «Gli occhiali in 3D non cornportano danni, ne penalizzazioni permanenti per gli adulti - dice Matteo Pianello, presidente della Societa Oftalmica ltaliana - Quanto ai bambini, va ricordato che la visione binoculare si sviluppa dai quattro mesi in poi». Fuoco di sbarramento dagli esercenti. Lamentano di non essere stati consuItati, ricordano gli investimenti in proiettori e occhiali, sull onda di un suecesso culminato con "Avatar" e "Alice", e sottolineano che la tecnologia e tutt'aItro che stabilizzata e che, oltre al 3D, esistono almeno altre tr soluzioni - Real D Dolby 3d e XpanD3D - che richiedono occhiali ad alta tecnologia dal costa elevato e, dunque, non monouso. «Un eccesso di zelo», dice Daniele Protti/Anec che contrappone i 14 milioni di spettatori registrati in Italia ai pochi casi negativi. Per non parlare dell'arrivo della tv in 3D e dei suoi, dedicati e costosi, occhiali. Per la circolare il futuro sembra in sal ita .•

17 Marzo 2010

Adoc: per prevenire danni da film 3D intervallo obbliaatorio e divieto a bimbi

D opo il parere del Consiglio superiore della sanita che consigliava di non far usare gli occhialini per i film 3D ai minori di 6 anni, non si placano Ie polemiche. L'associazione dei consumatori Adoc propone di introdurre I'obbligo d'intervallo, di minima 5 rninuti, nei film proiettati in 3D, I'obbligo di consegna di un «bugiardino» sulle controindicazioni d'uso degli occhiali 3D e la dicitura esplicita «sconsigliata la visione ai minori di 6 anni» nelle sale e nei film. L'Adoc ha anche effettuato un'indagine sui costi, da cui emerge che nei cinema italiani si spende meno per vedere un film in 3D che negli altri Paesi d'Europa. «A Roma il biglietto per un 3D

costa 10 euro, come a New York, e il 15% in meno che a Parigi 0 Berlino il 13% in meno che ad Amsterdam e 1'8% in meno di Londra. Ma per un film tradizionale si paga il 10% in

piu che in Spagna e il 36% in piu che in Olanda. Quanto ai prezzi di popcorn e bibita gassata, i cinema italiani sono i Diu cari d'Eurooa».

10 Marzo 2010

Pronto il DI incentivi Ultima chiamata per Ie polizze dormienti

n govemo getta la spugna sulle polizze dormienti e Adiconsum, Adoc e Lega consumatori tomano alia carica contro Poste vita e Ina, minacciando di riprendere la causa collettiva annunciata gia alcuni mesi fa Dopo aver disatteso la promessa di sanare nel Dl Milleproroghe il pasticcio relativo ai contratti assicurativi scaduti e finiti nel Fondo del Tesoro, la norma salva-risparmiatori, ca1deggiataanche da1 presidente Isvap Giancarlo Giannini, non compare infatti neanche nel decreto incentivi, che approdera venerdi sul tavolo del Consiglio dei ministri. La bozza del provvedimento, come annunciato qualche tempo fa da1 sottosegretario alio Sviluppo economico, Stefano Saglia, rappresenta l'ultimo treno per porre riparo alla situazione, che riguarda decine di migliaia di risparmiatori, privati dei rimborsi delle polizze vita da1 cosiddetto «decreto Alitalia» (la legge, retroattiva a tutto il 2005, prevede che le assicurazioni sulla vita decadono se non vengono reclamate entro due anni dalla morte del titolare e che i soldi finiscano al ministero dell'Economia, nel Fondo per le vittime delle frodi finanziarie). Ormai il tempo stringe: e fissata infat-

ti al 31 marzo la data entro laquale le societa assicurative dovranno ufficializzare tutte le posizioni fomendo al ministero dell'Economia l'elenco delle posizioni assicurative considerate rientranti tra le polizze dormienti. Ma nel testo del provvedimento, che F&M ha avuto modo di consultare, non si fa nessun accenno alia questione. L'ultima possibilita e affi-

Il provvedimento Sara venerdl sul tavolo del Cdm Stretta sulle frodi fiscali. Manca pero la norma sui contratti assicurativi

data alio stesso Saglia, che ora punta ad inserire un emendamento in extremis nel decreto del govemo. Nel testo, che dovrebbe essere approvato venerdi, si prevede una stretta sulle frodi operate in forma di carosello e cartiere (ossia quelle societa che emettono una grande quantita di fatture false). Le societa dovranno inviare telematicamente ali'Agenzia delle Entrate tutti i dati relativi alie cessioni effettuate 0 ricevute, entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto. n Dl interviene anche per contrastare le false compensazioni di crediti d'imposta, potenziando 10 scambio di dati sui crediti. L'articolo 2 riguarda, invece, il «potenziamento e l'effettivita del recupero di imposte italiane all'estero e l'adezuamento comunitario».

----------- Rassegna Stamp a 2010------------

26 Marzo 2010

II dato ::

Carburanti troppo cari •• «Tagliare subito del 20% i prezzi degli alimentari, dei carburanti edelle spesedi casa per ridare ossigeno aile famiglie e all'economia, unico modo- dice il presidente dell'Adoc, Carlo Pileri - per uscire dalla crisi.1 prezzi dei carburanti sono troppo elevati, la benzina costa iI16,9% in piu.

----------- Rassegna Stamp a 2010--

25 Marzo - 1 Aprile 2010

L'Europa ostaggio delle lobbies

e dei potentati

• CARLO PILERI Presidente di Adoc

• , Europa sta prendendo una brutta piega, almeno per noi consumatori. Lo scor... so giugno l'Ue ha autorizzato il gelato che non si scioglie, prodotto con la proteina Isp da un lievito ogm, rna non etichettato come transgenico, Venti giorni fa e arrivato I'Ok alia patata transgenica Amflora e la fine della moratoria sulla coltivazione di Ogm. Una decisione assunta senza aver ascoltato i consumatori e per la quale forse varrebbe la pena arrivare a un referendum europeo, per capire se il pensiero dei cittadini e in sintonia con quello di deputati che li rappresentano sempre meno

e sempre di pill sono influenzati da potentati e lobbies econo-

miche e finanziarie. La coltivazione e la commercializ-

zazione degli Ogm rappresentano un problema su

cui ancora si dibatte, rna la Ue taglia ogni possi-

bile discussione futura sui rischi sulla salute

e sulla fine delle produzioni autoctone.

Di questi giorni e infine la decisione della

Commissione per l'ambiente, la salute e

la sicurezza alimentare del Parlamento

europeo di eliminare i profili nutrizionail

sulle etichette, relativamente ai grassi,

agli zuccheri e al sale. Una nuova vergogna

europea. I cittadini non potranno pill sapere

quail valori nutrizionali possiede cia che acqui-

stano. Una decisione che lede pesantemente quel

diritto all'informazione, alia trasparenza e alia salute

per cui ci battiamo da anni. E una scelta pericolosa soprattut-

to per chi soffre di patologie gravi, quali diabete, colesterolo alto e iper-

tensione. Singolare, poi, che si vada in controtendenza rispetto alia direzione "salutista" intrapresa negli Usa e importata pedissequamente in Europa: mentre si lotta contro l'obesita, rna anche contro i rischi di diabete e di altre patologie legate ali'alimentazione, la Ue sceglie, ancora una volta} di allinearsi alie richieste delle multinazionail e dei grandi produttori, eliminando quei dati che, secondo una voce circolata nei corridoi, "comprometterebbero la libera concorrenza perche dividono i prodotti buoni da quelli cattivi". Ma non era proprio questa una delle basi della concorrenza?

Uultima parola spetta a Strasburgo che, ci auguriamo, non vari la direttiva, per evitare di cadere nel ridicolo e annullare i piccoli passi fatti col trattato di Lisbona che darebbe (molto in teoria fino ad ora) pill spazio alia consultazione dei consumatori.

----------- Rassegna Stampa 2010------------

11 GI RNALE

dei CARABINIERI

Gennaio Febbraio 2010

, LA CLASS ACTION

E FINALMENTE OPERATIVA

Dopo anni di rinvii e aggiustamenti, dal 1° gennaio 20 lOla class action entra in vigore

,

E l'articolo 140-bis del Cod ice del Consumo ch~ disciplina la class action, L'azione collettiva 51 avvia nel momento III cui

uno 0 piu soggetti che ritengono di essere stati danneggiati da un comportamento di un'lrnpresa o di un ente agiscono per l'acccrtamento della responsabilita e per chiedere un risarcimento del danno valida per tutti coloro che hanno aderito alia causa.

L'azione legale puo essere proposta con un atto di citazione al Tribunale cornpetente dal singolo cittadino, da unassociazione 0 da un comitate. Se pill soggetti presentano dornande per gli stessi fatti, le procedure vengono riunite. II nuovo emendamento toglie aile associazioni dei consumatori lesclusiva nel promuovere l'azione, prevista invece nella prima versione della lcgge.

Chi intende avvalersi della class action aderisce direttamente alia causa collettiva senza avere bisogno di un avvocato. Con ladesione. pero. si rinuncia a ogni altra azione individuale. L'atto di citazione dell'irnpresa 0 dellente che ha provocato il danno deve essere depositato presso la can-

celleria del Tribunale competente. I tribunali abilitati sono undici e si trovano nei seguenti capoluoghi di regione: Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Rorna, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari. A Torino, Venezia, Roma e Napoli fanno capo anche i tribunali di altre regioni. Una volta depositata la richiesta di class action, il Tribunale dovra verificare i requisiti di ammissibilitao Saranno respinte, ad esempio, Ie richieste che non riguardano identici diritti, oppure quando iI proponente non e' in grado di curare adeguatamente I'interesse della "classe" di consumatori rappresentati. Se invece la domanda viene giudicata legittima, il giudice ne consente I'opportuna pubblicita, utilizzando anche il site internet del ministero della Sviluppo economico, in modo che anche gli altri consumatori che ritengano di aver subito il medesimo danno possano aggiungere Ie proprie firme. Le adesioni si accettano per 120 giorni dal mom en to della pubblicazione della richiesta .• Una volta chiusa la lista degli aderenti, parte la f§S'e processuale che segue Ie regole del rito civile. Se la causa si conclude con il successo

dcll'nzionc collctt iva, con la sentenza di condan- 11:' il Trthunnlc liquida le somrne dovutc (0 fiss;) i critcri per i1 catcolo della liquidazionr-) ai singoli on urnatori chc hanno adcrlto,

Sono sosranzlalmcnte tre i scttori in cui puo' ('S:;('I'C applicata In nor-runtiva italiana sulle azioni coltcuivc.

I. Cont rnt ti per servizi di fornitura: In class act ion si applies per difcnderc i diritt i contrattuaf di un .. plurulita di consumatori chr utilizznno scrviz l bancari, assicurativi, tclcfonici r , pill in gcncralc. di Iornit ura. (11 qucsto setlore ricntrano anchc i scrvizi flnauziari (' si colloca il possibi!c profilo di responsebilita. per 1H.·~liS(·llza. dcll'Interrnediar io finanziario 11('1 caso in cui non vcnganc rispcttat i i vincoli di informnzronr corrcttczza e trasparcnza irnposti d.ll Tcsto ttuico della finanz a.

2, Prodott i di consume difettosi: l'azionc collett iV;\ puo esserc pro posta dai consumatori fin. Ii di lin dato prodotto difettoso 0 pcricoloso nci cunfronti del produttore. In questa (.:'lSO, n diffcrcllza del prccedcntc. non serve I'esistcnzn til un contrnuo tra le parti.

J. Prnt iche commcrciali scorrctte: si pctra applicare 1.1 class net ion auche contra qucllc lmprcsc chc adottnno comportarnenti anticoncorrenzfnli

11 nuovo cmcndamento pone limiti prccisi:

'I. Limitaz ionc della rct roatt ivita: In possihilit:) per i consumntori di ricorrcrc alln class action $('.111:1 soltanto pel' gli illeciti avvenut i tI pnrf ire ,Ial primo luglio del 2008. In tal modo si viet" di far ricorso collcltivo sulk pill note viccude chr hanno colpito i risparmiator i, d" Cirio a Giacornclli. da Parmclat ai bond :!rgentini,

2. Nkntt." soldi dalla class action contro la Pubbllen nmminist rnzionc: 1.1 legg'" delega Stili" riforma della pubblicn amministrazionc volutn dnl ministro Brunetta f il conscgu('nh' ch.'crdo Icgislativo in fnse di redaziorlC' :unmcttOJ1U ]'<.]ziollr colleUivOl nci confronti dci servizi pubblici. lvta dalla class action net puhhlico ~Ii utrllti non ricaveranno un I..'uro: nOn si tr:ltt:1 di un'azione it cawttcrc risarcitorio. mn di lIllO strumrnto p~:r te-Ilcrr sotto pressiol1r I'nmlninistr<lzimw pubblica e costringt·rl.1 a rispett:1r(' dclerminali standard eli qllo1lit~ cd rffici(,llza, 11 deere-to drlt.'gato :lInll'let(r :mchr 1;'1 possibiltOl' tli class action nei confront i (!(oi con(,fssionari del servizi pubbliri 111.', prr allC"nutlrn(" I'impalto, bloc("il 1',1Ziol1e colletti,,:. Sf un'/\uthorit), 0 lin org.lnismo con [unzioni di

vigilanzc c (0111r01l0 abbia avvinto 1I1l procedimente sulla st cssa ipotcsi di reate.

3. EscJusi i bcni dcstinat i ad attivita professiouali: SOIlO csclusi dalla normativn i dir it t i delle pcrsoJ\c giuridiche e dei profcssicnist i in rclazionc a un difct to d i fahhricazione di un bene eli ccnsumo. La lcggc parla infatti di consumetori c ut cnt i cd esclude i IJrni acquistati, ad cscmpio, da un profrssioniste ncll'escrcizio della sua att ivit a.

Con (a class action introdotta in qucsto modo e stato rcalizzato il primo passctuno per inscrire ncl nostro ordinnmcnto giuridico una fntfispecir di tutela del consumatore finora estrnnca, rna prescntc nrgli ordinamenti di m a trice anglosassonc.

Ma iI passcttino ~ stain ccccssivarnentc timido, non essendo state create Ic giustc condizioni di ngcvolcaionc. sia in termini burocratici che proccdurali. Di fatto. non SOIlO cvidcnti vautngg: IlC per i consurnator! chc si associano .,11.1 causa nt per le cause promossr cia Associazioni uri consumarori rlconosciute. il cui ructo avrcbbc consentiro una mnggtorc rcsponsabiliz zazionc C un maggiore filtro net patrocinio delle aziont lcgali,

L'Adoc rite-neva f." r-iticnc la class action un'ultima splnggta in un sistema che non c- in grndo di trovarc altrc forme di tutela. Come la conciliaz.ionc. un modello rnpido, sncllo c rneno costoso di soluztonc ext ragiudizialc delle coni roversie. LAdoc Ita siglato numerosi accordi di conctllazlonc con lc imprese di divcrsi scttori, dalla t clefouia (per <5. vodafonc. Tim, 113G. Will<i) all'cnergia (Edison, Eni, Sorg cnia) al sistema hancarlo (Banca lnt csa. l'v\ontepaschi. Capit alia), gli arhit rati. come l'Arbitro Bnncario Finanz inrios istcma di risoluxione delle lit! tra i clicnt i (' lc banche c Sli altri intcrmcdinri chc rigunrdano opcrnzioni c scrviz i bnucar i c finanziari, uu'altcrnativa pill semplicc. rapida ed economica rispctto [II ricor so al giudicc. che spesso invccc comport'l procedure complf."ssf." e anche molto lunghe. 0 anche tramitr accordi "politici"', per trovare soluzioni che valgano prJ" la totnlita dri dannrggi.1ti. Ad ogni modo, rsistono .111re forme eli tutela per i consumntori [tssociati, quali Ie cause collettive, per cui Ie As~ociazioni dd conSllllloltori POSSOIlO palrocinare cause per pi(, citt<ldini.

COI11(, Allor non I'itrnimno nt or.] sballdicraJ"e 1.1 class acton, ne intcntarc cause tcmrraric, che potrebbero portnrr Ll rilorsioni per i consllm<ltori e per I.) st('ssa i'lZionr collrttivn, mol la consitleria- 1110 come ultimo strumento p('r la difesa dd diriltic degli interessi dei (:iHauini e pcr riportnrr un giuslo cquilibrio itl Ull mercato squi(ihrato.

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