Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
IL MARKETING ON-LINE
E I SUOI STRUMENTI OPERATIVI
Strategie e tecniche per le-business
contactum.com
A Eleonora
INTRODUZIONE
Questo libro si rivolge agli imprenditori che hanno deciso di
affrontare seriamente largomento Internet. In particolare destinato a coloro che, dopo una fase iniziale di scetticismo e incertezza giustificata soprattutto dalla rapidit con cui il fenomeno
si sviluppato e imposto desiderano capire come la propria
azienda possa sfruttare al meglio le potenzialit di questo mezzo.
Va subito detto che fino a pochissimo tempo fa nel nostro paese Internet e la comunicazione attraverso la rete sono stati argomenti ampiamente sottovalutati, e ci ha innegabilmente prodotto uno scarto rispetto alle nazioni pi evolute, un divario che gi
ci penalizza e sempre pi potrebbe penalizzarci. Se consideriamo
che Internet rappresenta la massima espressione della globalizzazione in quanto permette di abbattere le barriere geografiche,
culturali e linguistiche mettendo in diretta competizione ogni
operatore e trasformando lintero globo in un potenziale mercato
in spietata concorrenza dove informazione, innovazione e agilit sono sinonimo di competitivit ci rendiamo conto di quanto sia importante rimboccarci le maniche e recuperare il tempo
perduto.
La situazione attuale si pu cos sintetizzare: quasi tutte le
aziende possiedono una connessione ad Internet e la maggior parte di esse hanno pubblicato il proprio sito, spinte dalleco di successi importanti che provenivano soprattutto doltre oceano. Ep-
realt la cui portata economica e sociale non facile da comprendere. Se consideriamo poi che chi utilizza questo mezzo appartiene alla fascia ricca e produttiva della popolazione e che allinterno delle imprese Internet divenuto uno strumento di utilizzo
quotidiano, possiamo capire come il modo di operare della maggioranza delle aziende sia destinato a mutare radicalmente.
La domanda che, in veste di imprenditori, ci dobbiamo porre
non quindi pi se dobbiamo o meno investire su questo strumento, ma come possiamo impiegarlo per trarne il massimo beneficio.
Se fino a poco tempo fa eravamo abituati a pensare a Internet
come a un semplice mezzo di comunicazione o a un contenitore
di informazioni dove ogni utente, in base ai propri interessi, autonomamente individuava loggetto della propria ricerca, oggi ci
rendiamo conto che le sue potenzialit vanno ben oltre questa limitata concezione. E sono proprio i nostri clienti attuali e potenziali, i nostri partner, ma soprattutto i nostri concorrenti a stimolarci a porci le giuste domande.
Come possibile trasformare la nostra presenza in Internet da
passiva, una realt immobile in pigra attesa della visita di altri
utenti, ad attiva un soggetto consapevole in grado di raggiungere e stimolare lattenzione degli interlocutori pi interessanti?
Quali sono le leve attraverso cui un potenziale cliente sceglier la nostra azienda piuttosto che quella concorrente?
Possiamo condurre campagne mirate su paesi o regioni specifiche?
Come possiamo consolidare la fedelt dei nostri clienti in un
mercato che si presenta sempre pi impersonale e al tempo stesso competitivo?
Di cosa dobbiamo tener conto se desideriamo vendere i nostri
prodotti o servizi direttamente allutilizzatore finale?
Quali sono i livelli di sicurezza garantiti da Internet?
Lobiettivo che mi sono prefissato nella stesura di questo vo-
10
lume quello di offrire, con un linguaggio che mi auguro comprensibile anche per i non addetti ai lavori, alcune risposte a queste domande, allo scopo di offrire una visione sufficientemente
chiara di ci che oggi la rete e di quello che sar nel prossimo
futuro, per orientare limprenditore verso linvestimento pi adeguato alla realt della propria azienda.
Per rendere la lettura pi stimolante desidero proporre un ulteriore spunto di riflessione: abbiamo la fortuna di vivere nella
fase iniziale di un importante processo di trasformazione e, come
sempre accade nei momenti storici caratterizzati dallintroduzione di nuove tecnologie, loperatore attento, che sa interpretare al
meglio questi momenti e tradurli in opportunit concrete, sar in
grado di trarne il massimo vantaggio anche in una prospettiva
di lungo termine.
Buona lettura
11
RINGRAZIAMENTI
Sentiamo dire che il capitolo dei ringraziamenti quello pi
difficile da scrivere... Sottoscrivo in pieno questa affermazione.
Per evitare imbarazzanti dimenticanze cercher di andare con
ordine.
Incomincio dai miei affezionati clienti, che mi hanno dato fiducia crescendo insieme con me in questi anni di lavoro in un settore pionieristico.
Grazie a tutti gli interlocutori istituzionali, che hanno dimostrato professionalit e grande disponibilit facendo fronte alle
infinite richieste di dati statistici... provveder senzaltro a recapitare loro almeno una copia del libro anche se in lingua italiana in segno di riconoscenza e soprattutto per mostrare loro che
tanto lavoro non stato completamente inutile.
Grazie anche a tutti i miei collaboratori: la loro autonomia mi
ha permesso di distrarmi nella stesura di questo libro.
Massima gratitudine alla mia socia, Maria Luisa Corbolani,
senza la quale non so dove sarei oggi.
Un pensiero davvero riconoscente a Dante Moccetti: il confronto continuo e schietto con lui stato fondamentale non meno
dei suoi preziosi consigli. Senza il suo costante stimolo questo
libro non avrebbe visto la luce.
Lultimo ringraziamento (non certo il meno importante e sentito) per i miei genitori e per la loro infinita pazienza.
13
SOMMARIO
INTERNET. DI COSA STIAMO PARLANDO? ............... 21
CERA UNA VOLTA, QUALCHE ANNO FA... ..................................... 23
Un progetto militare ...................................................................... 23
In origine era Arpanet ....................................................................24
La nascita del World Wide Web ...................................................... 25
Come funziona il Web ................................................................... 26
LE MOLTE ANIME DI INTERNET ....................................................... 29
La posta elettronica .......................................................................29
World Wide Web ........................................................................... 30
Ftp server ......................................................................................30
Gopher server ................................................................................31
Mailing list server ........................................................................... 31
Usenet e i newsgroup ....................................................................32
14
SOMMARIO
LA POSTA ELETTRONICA
COME STRUMENTO DI MARKETING ........................ 85
CAPIRE LA POSTA ELETTRONICA .................................................... 87
SOMMARIO
15
16
SOMMARIO
SOMMARIO
LA VISIBILIT.
PROMUOVERE IL SITO A VARI LIVELLI ................... 173
TROVARE ED ESSERE TROVATI:
MOTORI DI RICERCA E DIRECTORY .............................................. 175
I motori di ricerca ......................................................................... 177
Le directory .................................................................................. 178
La coerenza o la completezza? ..................................................... 179
Operazioni controllabili e no ......................................................... 181
Siamo pronti? .............................................................................. 181
Non aspettate che vi vengano a cercare! ...................................... 182
Registrarsi, ma come? .................................................................. 182
Quale servizio? ............................................................................ 183
Un esempio di registrazione ......................................................... 185
Brutte sorprese ............................................................................ 186
Un errore da non commettere ...................................................... 186
Da che parte stanno? ................................................................... 187
I criteri di ordinamento ................................................................. 187
I meta tag ................................................................................ 189
La scelta delle parole-chiave ......................................................... 191
La popolarit ............................................................................... 192
Il cosiddetto spamdexing .......................................................... 192
Lerba del vicino pi verde? ....................................................... 193
Indici stranieri .............................................................................. 193
Le jump pages ......................................................................... 194
Tecniche di guerriglia ................................................................... 194
Se serve tenete lontani i crawler ................................................... 195
Regole generali di registrazione .................................................... 196
Uneccezione da considerare: Yahoo! ........................................... 197
Fa un buon sito e individua la categoria giusta ............................. 199
Non siate schiavi dellalfabeto ...................................................... 199
17
18
SOMMARIO
SOMMARIO
19
20
SOMMARIO
INTERNET.
DI COSA STIAMO PARLANDO?
22
Un progetto militare
Per passato, va detto, si intende un passato molto prossimo:
il principio proprio dietro langolo e si chiama Arpanet, ma
andiamo con ordine.
23
24
25
26
disponibili e di facile accesso le informazioni: questa lesigenza. Ecco dunque lintuizione di un nuovo ed estremamente
semplice sistema di archiviazione e di ricerca delle informazioni. I documenti (testi, immagini fisse o in movimento, suoni ecc.) vengono organizzati in modo ipertestuale, in modo
cio che ognuno di essi sia collegabile ad altri (tramite i cosiddetti link) e accessibile a richiesta dellutente. Ogni documento, purch registrato in un sito della rete ed identificato in
modo univoco con il suo indirizzo (URL, cio Universal Resource Locator), diventa immediatamente accessibile da qualsiasi angolo del mondo.
Per cominciare a prendere familiarit con termini che sono
di uso quotidiano nella rete, diremo che il World Wide Web, o
pi semplicemente Web, la ragnatela mondiale, funziona
grazie al protocollo HTTP (Hypertext Transfer Protocol), che
consente il trasferimento di pagine scritte utilizzando il linguaggio HTML (Hypertext Markup Language).
La crescita del fenomeno www. Come mostra il grafico, i siti nel mondo
sono passati dalle poche centinaia dellinizio degli anni 90 ai quasi 20
milioni attuali. Il dato, tra laltro, tiene conto solo dei domini .com.
27
28
Il www pu venir anche usato per fare telefonate e videoconferenze, e questa possibilit particolarmente popolare
nelle situazioni e nei paesi in cui sono gi disponibili connessioni a banda larga, tali cio da consentire un flusso di dati incomparabilmente superiore a quanto non permetta oggi un
modem domestico.
La popolarit e la versatilit del protocollo, inoltre, lo rende sempre pi utilizzato dalle aziende tanto per le loro reti
interne (Intranet) quanto per i collegamenti con le loro strutture commerciali o con i partner, con i fornitori, con qualsiasi altra realt decidano di collegarsi distribuite ovunque nel
mondo. In questultimo caso, tecnicamente parlando, si ha a
che fare con unExtranet, cio con una rete privata geograficamente distribuita. facile rendersi conto degli enormi vantaggi e delle potenzialit offerti dal sistema: laccesso immediato a dati e informazioni, resi disponibili con vari livelli di
riservatezza, offre alle aziende nuove straordinarie opportunit di business.
La posta elettronica
Dal punto di vista concettuale del tutto paragonabile alla
posta tradizionale, solo che molto pi veloce, facile da utilizzare, semplicissima da archiviare e, soprattutto, molto pi
conveniente. Al prezzo di una telefonata urbana, e talvolta
nemmeno di quella, si possono spedire messaggi in tutto il
mondo, avendo la certezza, se non si sbagliato lindirizzo,
che verr recapitata in tempo reale.
29
30
Ftp server
I server FTP (File Transfer Protocol) sono degli elaboratori collegati in rete e che funzionano come immensi magazzini
di dati, di tutti i formati masticabili in qualche modo dai
computer: immagini, filmati, pacchetti software ecc. Le aziende che li utilizzano sono principalmente quelle informatiche e
dellintrattenimento, che li trovano utili come centri di distribuzione dei loro prodotti, soprattutto per farli pervenire agli
sviluppatori e ai beta tester.
Limpiego dei server FTP, regolato dagli standard del File
Transfer Protocol, non propriamente semplice, e richiede una
certa conoscenza informatica. Inoltre, il protocollo non consente tutti quegli effetti speciali a cui il web ci ha abituati, e
pertanto il suo utilizzo rimane confinato a un ambito di lavoro: ho bisogno di copiare un file messomi a disposizione da un
server FTP e per fare ci utilizzo un software ce ne sono
Gopher server
Da un certo punto di vista, i Gopher server sono la faccia
simpatica degli Ftp server: sono molto pi facili da usare, e in
pi i programmi che su questi canali si distribuiscono sono
particolarmente rivolti al pubblico dei normali navigatori, con
poche conoscenze tecniche e poca voglia di impararle. Un altro vantaggio non indifferente costituito dalla possibilit di
link con le pagine del www.
Pur con tutti questi vantaggi, i Gopher vengono usati sempre di meno, bench nei primi anni di sviluppo della rete fossero molto diffusi. La diminuzione di popolarit si spiega proprio con la diffusione del web, come per i server FTP. Se tuttavia quelli sono sopravvissuti, bench relegati a unutenza
professionale, i Gopher non hanno alcuna possibilit di competere con la spettacolarit e la semplicit duso del web.
31
32
Pensiamo ai vantaggi di questa tecnologia per la distribuzione della pubblicit, o per la diffusione di importanti informazioni tecniche su un prodotto; pensiamo alla straordinaria
utilit che pu avere una mailing list quando si ha lesigenza
di testare un prodotto, o di monitorare le aspettative, i desideri e gli umori dei clienti, o ancora se serve fare il punto sullimmagine dellazienda verso lesterno... Attraverso queste
discussioni, lazienda ha la possibilit di capire, con una rapidit e unefficacia difficilmente raggiungibili con altri mezzi,
quello che sta succedendo al suo business.
Usenet e i newsgroup
Se i newsgroup non fossero sulla rete, ma nel mondo reale,
si definirebbero pi semplicemente bacheche. E come bacheche in effetti funzionano, nel senso che chiunque pu inviarvi
dei messaggi usando la posta elettronica, e chiunque pu leggere tutti i messaggi arrivati. Una caratteristica dei Ng, che li
rende molto utili soprattutto in certi ambienti, per esempio
quelli accademici, che ognuno di essi dedicato a un argomento specifico. Dalle scienze agli sport, dalla cucina al calcio, non esiste argomento che non abbia il suo apposito gruppo di discussione.
Il settore di Internet che raccoglie i Ng chiamato Usenet,
e comprende ormai decine di migliaia di gruppi (ma un censimento nei fatti impossibile, vista la dinamicit della vita
della rete). In lingua italiana, i Ng censiti sono circa 2000,
anche qui in dinamica incertezza.
Una caratteristica particolarmente utile dei Ng, che ogni
messaggio depositato riporta in calce lindirizzo e-mail del
mittente, la qual cosa importante nel caso in cui si voglia rispondere a un messaggio particolarmente interessante non in
forma pubblica ma privatamente.
34
35
36
le genera informazioni di grande valore, e se ci non bastasse, la rete mette a disposizione a costo zero uninfinit di
dati: demografici, comportamentali, previsionali.
Grazie al fatto che Internet uno strumento di comunicazione
estremamente veloce ed economico, il modo ideale di condurre
strategie di marketing, come del resto cercheremo di mostrare in
gran parte delle pagine di questo libro
37
38
39
40
il catalogo dei prodotti, nel gestire il traffico e il flusso dei pagamenti ecc.
rete rispetto ad altre. I prodotti possono essere classificati in sette categorie, in base al successo di vendite.
Prodotti tecnologici. Un elemento che tutti su Internet hanno in comune linteresse per i gadget. Il prodotto o il servizio
pi facile da vendere in rete quello che ha attinenza con i computer o gli accessori. Infatti la rete il modo migliore per vendere soprattutto prodotti tecnologici: computer, elettrodomestici,
videogame, ecc.
Prodotti informatici. Gli utenti di Internet sono appassionati
di informatica, e acquistano prodotti di questa categoria in grande
quantit: libri, video, cd-rom, corsi on-line ecc. I prodotti informatici si vendono bene e sono facili da pubblicizzare in rete, ma la
concorrenza in questo settore cresciuta in modo esponenziale e il
mercato diventato sempre pi ristretto.
Non solo prodotti ma anche servizi. Lo studio Tommasi offre servizi legali
on-line ed specializzato proprio nelle consulenze in merito alle tematiche
connesse a Internet
41
42
tra le categorie elencate, allora avremo davvero delle buone possibilit di venderlo, e potremo anche decidere per il grande passo della vendita diretta on-line.
43
44
45
46
47
48
Quali vantaggi?
I vantaggi di questa modalit di accesso alle informazioni sono
molteplici e facilmente comprensibili:
immediatezza ed efficacia nel ricevere le risorse disponibili
attraverso il PC, sul lavoro o da casa, previa connessione alla rete;
una forma estremamente facile da gestire e da interpretare;
la possibilit di arricchire le informazioni grazie a risorse di
tipo multimediale;
la possibilit di aggiornare il materiale in rete in modo rapido e facile;
la possibilit di utilizzare modalit di comunicazione prevalentemente asincrone (come la posta elettronica) e del tipo molti a molti, in modo che anche gruppi numerosi di persone possano interagire a distanza. infatti possibile integrare, tramite
sistemi di groupware, posta elettronica, forum di discussione,
conferenze virtuali, chat vocali e di testo.
un elevato rapporto prestazioni\costo, grazie agli investimenti estremamente ridotti che sono necessari per la sua realizzazione.
Grazie a queste caratteristiche il network Intranet diventato
49
50
51
52
A chi si rivolge?
I destinatari cui si rivolge unIntranet possono essere sia individui singoli, sia unit produttive, reti di assistenza tecnica, reti
di distribuzione decentrate geograficamente, sia infine gruppi di
individui accomunati da pratiche professionali simili, che ricorrano con una certa familiarit a strumenti informatici.
Il fatto che la rete Intranet sia collegata ad Internet non un
dato indispensabile, e tuttavia questa risorsa si pu rivelare di
grande utilit. In tal modo risulta infatti possibile stabilire connessioni con clienti, fornitori, partners industriali e commerciali,
cos da poter loro inviare direttamente tutte le informazioni di interesse comune. Tutto questo possibile mantenendo anche un
53
54
elevato livello di sicurezza, che la rete Intranet in grado di offrire, grazie ai nuovi e sempre pi affidabili protocolli di sicurezza messi a punto dai principali produttori.
Di cosa ho bisogno?
La realizzazione di una rete Intranet si rivela davvero di grande semplicit. Tutto ci di cui si ha bisogno, infatti, sono dei server (in realt semplici personal computer), un software per linterfaccia grafico con gli utenti, e dei browser come gli ormai famosi Navigator di Netscape e Internet Explorer di Microsoft.
Nonostante ci, la rete presenta ancora alcuni limiti di utilizzo, che sono i limiti delle connessioni, dunque limiti tecnologici
e infrastrutturali che potranno essere superati in un futuro molto
prossimo. Appare per esempio ancora problematico inviare con
accettabile velocit informazioni pesanti, come filmati, grafica, animazioni ecc.
Il funzionamento di Intranet
Una rete Intranet pu essere limitata, nel suo utilizzo, in un
solo ufficio, o portare informazioni tra uffici diversi dislocati ai
quattro angoli del globo. La possibilit di connettere luoghi cos
distanti tra loro, in una modalit pi sicura di una rete Internet,
crea nuove ed esaltanti prospettive.
Tre possibili applicazioni
1 - Quando un intero ufficio pu scambiarsi informazioni, senza aver bisogno di riunioni del personale, molti benefici diventano ovvi.
Immaginiamo di considerare unazienda con circa cinquanta
dipendenti, che voglia sviluppare le proprie possibilit di comunicazione. Molti degli impiegati sono spesso lontani per incontrare clienti e non sono immediatamente disponibili per effettuare esperienze di lavoro di gruppo con chi invece rimane in uffi-
55
56
57
58
sito e orientarsi tra i diversi livelli ipertestuali in scioltezza. Tanto pi elevato sar il livello di complessit del sito, quanto maggiore sar lesigenza di renderlo chiaro.
La navigabilit strettamente collegata ad una serie di caratteristiche quali:
la velocit di scaricamento o download. In particolare la
home page o pagina iniziale, e le schermate ricche di immagini
devono potersi visualizzare prima che si esaurisca la pazienza
dellutente.
la presenza di pulsanti di navigazione comprensibili. Questi
pulsanti dovrebbero essere autoesplicativi e consentire un facile
ritorno alla home page da qualsiasi livello ipertestuale
la presenza di una mappa del sito chiara e funzionale e la
possibilit di usufruire di una funzione di orientamento.
la chiarezza ed il pronto funzionamento dei link di collegamento.
la presenza di un numero non troppo elevato di schermate a
scorrimento verticale.
la presenza di testi scritti non troppo lunghi fitti.
lefficacia e la velocit dei motori di ricerca interni, che hanno il compito di facilitare il reperimento di informazioni.
Inoltre il possibile cambio di colore dei link di collegamento,
linserimento di una funzione di history (una memoria delle ultime scelte effettuate dallutente) e la possibilit di personalizzazione, sono solo alcune dei semplici trucchi per rendere pi
accattivante la navigazione.
Un altro aspetto di rilevante importanza la costruzione dellinterfaccia utente, che dovrebbe essere di buon impatto comunicativo. Una buona comunicazione visiva si pu ottenere grazie
allinserimento di immagini interessanti fin dalla Home Page, ponendo in evidenza il logo dellazienda e modificando la grafica
in funzione sia degli scopi di informazione, sia delle tipologie di
destinatari (clienti, fornitori, dipendenti, ecc.). Requisito fondamentale per le icone deve comunque rimanere limmediata comprensibilit.
Sotto laspetto cromatico, un policromatismo eccessivo pu
risultare dispersivo, mentre soluzioni basate su pochi colori o
addirittura monocromatiche, sono nettamente pi veloci da scaricare. Sarebbe utile che le scelte cromatiche si indirizzassero
verso la specifica identit dellazienda, in modo da integrare linformazione con limpatto visivo.
Dal punto di vista dei contenuti di testo, importante adeguarsi alle caratteristiche dei destinatari e uniformarsi a un criterio di
essenzialt. La scelta deve considerare che una carenza eccessiva di testi potrebbe condurre ad unimpressione di scarsa completezza, ma una loro sovrabbondanza, oltre che renderne difficoltosa la lettura, grava pesantemente sullattrazione del sito.
Nella scelta del registro comunicativo, poi, le forme di espressione linguistica e lo stile di enunciazione devono essere coerenti con le caratteristiche dellazienda, dei possibili destinatari e con
il tipo di messaggio che si vuole trasmettere. Una modalit oggettivante o in terza persona appropriata per rapporti non confidenziali, mentre lutilizzo del tu o del noi, si adatta ad un
uso pi coinvolgente. importante dare unimpressione di unit
allutente, evitando quindi di inserire troppi registri differenti.
Infine, se la rete Intranet progettata per unazienda internazionale, opportuno prevedere la funzione multilingue direttamente nella Home page.
In sintesi il sito deve essere progettato tenendo principalmente in conto le funzioni duso finali che dovranno essere garantite
allutente e dei servizi che si vogliono offrire. Il destinatario deve
sentirsi coinvolto nel processo di progettazione, partecipando a
test intermedi, in cui si analizzano anche i suoi bisogni e le sue
aspettative. fondamentale che una rete Intranet sia caratteriz-
59
60
61
62
difficolt che altrimenti comprometterebbero le scelte imprenditoriali. E poich si rischia di perdersi in una sterile discussione su chi sia nato prima, come con luovo e la gallina, non staremo qui a vedere se sia Internet a fornire delle soluzioni alle
nuove sfide delleconomia o non siano piuttosto i fenomeni economici a evolversi in una determinata maniera dietro la spinta
potente del nuovo rivoluzionario protagonista della scena
mondiale.
63
64
distanze che spesso si rivelano insormontabili per il consumatore che desidera concludere lacquisto dopo aver effettuato gli
opportuni, e a volte necessari, confronti in termini di qualit,
prezzi e prestazioni.
La novit dellEuro
Infine, lultimo elemento che merita di essere sottolineato in
quanto modifica lo scenario socioeconomico, il recente ingresso dellItalia nel sistema europeo della moneta unica.
Questo dato certamente pi importante per lItalia e per
lEuropa di quanto non lo sia per gli Stati Uniti, ma a parte le
trasformazioni economiche e produttive che il fenomeno provocher anzi sta gi provocando nel nostro paese, certo che
1500
1331
1998
2003
1000
500
43
Business to Business
108
Business to Consumer
Previsioni di crescita del commercio elettronico negli Stati Uniti dal 1998
al 2003. I valori sono in miliardi di dollari. Da tenere presente che il
mercato americano storicamente molto pi abituato di quello europeo agli
acquisti a distanza, e che nel 1999, per esempio, il 50% delle auto vendute
negli Stati Uniti sono state scelte sul web.
Da notare anche come lesplosione del fenomeno prevista molto pi
nel settore del B-to-B che non in quello del B-to-C.
Fonte: Forester Research
65
66
dollari fino al 2002. Anche chi possiede gi unattivit commerciale in rete ha in previsione di migliorare e rendere pi
efficienti i propri sistemi di vendita in rete. Lo stesso governo
degli Stati Uniti sostiene una proposta di legge che blocchi per
cinque anni ogni aumento delle tasse sui beni e sui servizi che
vengono venduti via Internet, al fine di favorire lo sviluppo del
commercio in rete.
Quali motivazioni?
Le motivazioni che spingono produttori e consumatori ad avventurarsi nel commercio elettronico sono molteplici: comodit, disponibilit di informazioni offerte dal venditore, mancanza di pressione da parte dei venditori stessi, risparmio di tempo
e infine un minor costo per lo sviluppo delle transazioni commerciali nel caso della loro realizzazione in forma elettronica,
rispetto alla gestione in forma tradizionale. Laumentare del
numero di utenti e della loro familiarit con questa nuova modalit di commercio, influenzer il miglioramento dei sistemi di
sicurezza in rete e le procedure di accesso alla rete e ai suoi siti.
Quali prodotti?
Per quanto riguarda le tipologie di prodotti acquistati in
rete, senza dubbio gli acquisti nel campo dellinformatica occupano saldamente il primo posto. Questo appare evidente in
quanto chi possiede gi un certo grado di dimestichezza nelluso del computer supera pi facilmente le barriere psicologiche legate alla navigazione in rete e allesperimento dellacquisto elettronico. Subito dopo i prodotti informatici si colloca lacquisto di libri, a conferma del fatto che lutente appartiene ad un livello culturale abbastanza elevato. A questi seguono poi gli acquisti nel campo della musica, del vestiario,
dei prodotti per Internet, dellelettronica e delle comunicazio-
67
68
ni, dei viaggi, dellhobbistica, fino ad arrivare ad acquisti anche nel campo alimentare.
Tuttavia, nonostante le prospettive pi che positive, i futuri
potenziali clienti del commercio elettronico nutrono ancora forti
preoccupazioni riguardo al livello di sicurezza che la rete Internet in grado di garantire, soprattutto per i pagamenti con carte di credito.
vantaggio dato dal fatto che queste informazioni non necessitano pi di essere stampate in un momento della loro transazione, ma si rendono visibili sulla schermata del computer.
ovvio che questo nuovo metodo di trattazione degli affari
comporti anche lutilizzo di tecnologie appropriate per poter
essere realizzato, come lEDI (Electronic Data Interchange), cio
il trasferimento di dati fra pi aziende attraverso i canali di trasmissione di una rete telematica, la posta elettronica, il World
Wibe Web ecc.
Le aziende sono spinte allingresso in rete per supportare il
proprio business dalla riduzione dei costi, dalla possibilit di offrire un diverso servizio ai clienti, da maggiori profitti e da questioni di marketing. Non quindi un immediato ed effettivo aumento delle vendite le spinta principale, ma piuttosto lutilizzo
del web a fini promozionali. Alle molteplici motivazioni corrispondono di conseguenza numerosi vantaggi per le aziende, tra
cui:
Comunicazioni notevolmente pi veloci, soprattutto considerando quelle di livello internazionale. La formalizzazione
dellacquisto immediata, mentre le metodologie tradizionali
comportano, in questo caso, attese anche di alcune settimane o
mesi.
Sviluppo della procedure necessarie alla definizione delle singole transazioni molto pi efficiente. Aspetto che spazia
dallinoltro degli ordini alla compilazione della fatture, dei documenti di viaggio, alle quietanze di pagamento.
Riduzione dei cicli di acquisto-produzione dei beni. Il risparmio si ottiene, per esempio, nello stoccaggio delle merci e
negli immobilizzi finanziari che conseguono dalla loro produzione.
Minori costi di elaborazione delle transazioni, ottenuti
dallimpiego di risorse telematiche.
69
70
Riduzione dei costi conseguente alleliminazione di qualsiasi attivit di intermediazione. questo un vantaggio che si
ottiene reciprocamente con il produttore.
Possibilit di individuare i prodotti di volta in volta pi rispondenti alle proprie esigenze, superando i limiti imposti dai
confini geografici. Al consumatore si presenta infatti una gamma praticamente illimitata di prodotti, conseguentemente alla
logica di apertura al mercato globale.
Verifica e confronto rapido ed efficiente su qualit, costi
e disponibilit dei diversi prodotti. Lacquisto viene cos ad essere effettuato con consapevolezza e convinzione senza che questo comporti un enorme dispendio di energie e denaro, come
71
72
rete telematica o di quante sostituiranno Internet nel futuro, escludendo lutilizzo di altri canali come la televisione, con cui del resto gi da anni si commerciano e promuovono beni e servizi.
Quale e-commerce?
Il commercio elettronico si sviluppa in due principali categorie, a secondo che il rapporto sia tra aziende entrambe produttrici di beni o servizi, o tra aziende e consumatori. Si avranno cos rispettivamente le due modalit di:
Business to business: definisce il rapporto tra tutti i soggetti economici la cui attivit precede lutilizzatore finale di un
prodotto o di un servizio. Tipico il caso del rapporto tra
unazienda e i suoi vari distributori, oppure tra unazienda e suoi
fornitori di materie prime. Allinterno della rete ciascuna impresa ha lopportunit di selezionare i propri fornitori senza vincoli geografici, avendo accesso alla globalit dellofferta in un rapporto di mercato autenticamente regolato da una sana concorrenza. La rete consente inoltre di sottoporre gli ordini in tempo
reale e di effettuare direttamente i pagamenti.
Business to consumer: in questo caso il rapporto che si
sviluppa tra azienda e consumatori. I clienti acquistano in rete
beni o servizi, effettuano i pagamenti, ma anche possono solo
limitarsi a visitare i diversi cybershop o negozi virtuali, semplicemente per avere una visione globale di un determinato settore, dei prezzi praticati per un certo prodotto, delle condizioni di
vendita o delle occasioni offerte in certo momento.
Un negozio virtuale
Come si detto, linvestimento economico necessario allingresso in rete decisamente modesto, e soprattutto trascurabile
se considerato in rapporto ai benefici che tutte le aziende ne potranno trarre.
73
74
75
76
Attraverso questa tipologia di organizzazione si elimina completamente il problema del collegamento allISP, e potendosi
collegare direttamente ad Internet con il server mediante un
canale a banda larga, non sussisterebbe pi la difficolt circa
lampiezza di banda del canale stesso.
Presso uno dei numerosi centri che operano nel settore
della gestione dei servizi on-line. Il centro servizi concede in affitto allutente uno spazio adeguato su un server di sua propriet, eliminando quindi la necessit di acquistare un server. Inoltre spesso i server presi in affitto sono pi potenti di quelli che
si acquisterebbero per destinarli ad un uso riservato alle proprie
esigenze. Prima di affidarsi ai gestori del centro servizi, sarebbe per opportuno verificare innanzitutto quanti altri siti si trovano sullo stesso server, per evitare che un sovraffollamento ne
diminuisca le potenzialit, e poi qual il contenuto degli altri
77
78
79
80
I certificati digitali
I certificati digitali (o ID) forniscono una prova dellidentit di un soggetto, come la carta didentit o la patente di
guida. un sistema per garantire a chiunque ci rivolgiamo
elettronicamente che il messaggio che stanno ricevendo proviene effettivamente da noi. La crittazione del dato, in effetti,
non sufficiente, in quanto non fornisce alcuna prova dellidentit del mittente, cos come la garanzia di identit senza
la crittazione del dato non fornisce sufficienti garanzie. Sar
allora lunione dei due sistemi la base su cui si effettueranno
le transazioni future.
Le pi moderne versioni dei browser gi prevedono queste
81
82
forme di sicurezza, e gli esperti sono concordi nel ritenere che nei
prossimi due anni tutti noi avremo a disposizione nel nostro PC
tanti certificati digitali quante carte di credito e tessere di riconoscimento abbiamo oggi nel portafoglio. Unanalisi delle tecnologie che sottendono a queste forme di certificazione ci porterebbe
alle prese con complesse questioni informatiche, per le quali si
pu in questa sede rimandare al sito web www.verisign.com.
Le firme digitali
Tra le forme di certificazione digitale di cui abbiamo parlato
c la cosiddetta firma digitale, che non affatto come potrebbe sembrare a un profano la trasmissione telematica dellimmagine ripresa a scanner della propria firma, ma una complessa serie di caratteri che vengono generati in coda a ciascun
documento elettronico e che garantiscono la paternit di quel
documento.
Addirittura, certi software di posta elettronica o di EDI possono generare una sorta di impronta digitale che identifica un
soggetto e un documento e quel singolo soggetto come autore di
quel preciso documento.
sarie allacquisto. Ma che cos in effetti il software SSL (Secure Sockets Layer)?
Facciamo un passo indietro. Seduti alla tastiera del nostro personal e navigando nel web viviamo in una illusoria sensazione di
privacy. Illusoria, perch ogni bit che esce dal nostro PC passa
attraverso molteplici computer e network prima di arrivare a destinazione. La privacy non certo uno dei cardini di Internet, e
ci diventa un problema nel momento stesso in cui ci troviamo a
inviare in Internet dei dati sensibili, cio dei dati che hanno a che
fare con la nostra sfera del privato. Internet ci ha messo poco a
diventare un irrinunciabile canale di business, ci ha messo molto
meno tempo di quanto non ne occorresse per mettere a punto dei
sistemi di sicurezza, e questo ha ritardato di molto lo sviluppo del
commercio elettronico e ha generato una pericolosa diffidenza nel
consumatore.
Ora per le cose sono molto cambiate, perch i browser pi
nuovi supportano la tecnologia SSL e garantiscono la sicurezza
del collegamento quando ci connettiamo a un sito che utilizza
La finestra di allarme con cui Internet Explorer ci avvisa che il sito a cui ci
stiamo connettendo utilizza sistemi di certificazione digitale e di crittazione
dei dati
83
84
LA POSTA ELETTRONICA
COME STRUMENTO DI MARKETING
86
87
88
Un successo imprevisto?
Da un certo punto di vista non possiamo negare visto in
unottica di marketing un tale successo dello strumento posta
elettronica rappresenta una sorta di sorpresa. Non che lo si
considerasse superato, intendiamoci, anzi, abbiamo gi detto
della sua ormai irrinunciabile presenza nella vita e nel lavoro
di tutti, ma la domanda che viene spontanea la seguente: perch societ e aziende ormai abituate a basare il loro branding
su strumenti graficamente molto ricchi televisione, web
dovrebbero affidare cos tanto a uno strumento che evidenzia
lo stesso impatto visivo dei primi personal computer?
Cercheremo di dare e di darci delle risposte, ma prima occorre guardare un po pi da vicino la posta elettronica: come
funziona, come si presenta, come si usa.
@@@@@@@@@@@
Un simbolo che nel giro di pochi anni si imposto come
segno tra i pi rappresentativi della modernit, delle nuove
tecnologie, dellepoca di Internet. Un simbolo universale e di
meravigliosa semplicit, che noi italiani chiamiamo pi volentieri chiocciolina e gli anglofoni pronunciato at. il simbolo della posta elettronica, perch compare in tutti gli indirizzi
e-mail, che si presentano tutti nello stesso modo. Vediamo un
esempio e proviamo a scomporlo nei suoi elementi base. Se
leggiamo questo indirizzo: marior@contactum.com dobbiamo
sapere che marior il nome proprio dellutente, o un suo alias.
Potrebbe anche essere mariorossi, oppure mario.rossi, o anco-
89
90
91
92
Le righe di intestazione
Sono quattro e sono molto semplici da comprendere e da utilizzare. A partire dallalto, nel primo campo contrassegnato dal
tasto A, o To se si dispone di una versione inglese del software bisogna obbligatoriamente inserire lindirizzo del destinatario (o dei destinatari) del nostro messaggio, poniamo il nostro mario.rossi@contactum.com.
Il campo che segue contrassegnato da un tasto Cc, che
sta per carbon copy: l andr inserito lindirizzo della persona o delle persone che desideriamo ricevano il messaggio in
copia.
Poco pi in basso un tasto Ccn (nelle versioni inglesi Bcc,
cio Blind carbon copy) affianca il campo in cui possiamo
inserire, se lo desideriamo, lindirizzo o gli indirizzi delle persone cui vogliamo far pervenire il messaggio ma senza che gli
altri destinatari quelli indicati nei campi precedenti ne abbiano una traccia. Se cio voglio che il mio messaggio sia letto
da Tizio e da Caio ma non desidero che Tizio sappia che lho
mandato anche a Caio, lindirizzo di questultimo dovr scriverlo proprio nel campo contrassegnato dal tasto Ccn.
Infine, ma non meno importante, troviamo il campo definito
Oggetto, o Subject nelle versioni inglesi del software.
Riempire questo campo, bench non obbligatorio (il messaggio verr recapitato ugualmente, se c un indirizzo del destinatario) fondamentale per pi di un motivo.
A quasi tutti quelli che utilizzano la posta elettronica e che
magari hanno attivato pi di un account di posta, capita di trovarsi
la mailbox frequentemente affollata di messaggi, di molti dei quali, non richiesti, farebbero volentieri a meno.
Se allinizio, entusiasti del nuovo mezzo, siamo portati almeno ad aprirli tutti, se non proprio a leggerli, ben presto ci si rende
conto che si tratta per lo pi di spam, la cosiddetta spazzatura
elettronica (in gran parte pubblicit) e si finisce per cancellarli
senza neppure aprirli. Ora, bisogna sapere che al momento di scaricare la posta dal server, lutente ha sotto gli occhi due indizi per
decidere in un batter docchio se si tratta di spam (e dunque da
cancellare) o di un messaggio da leggere. I due indizi sono gli elementi normalmente visualizzati sullo schermo del pc da tutti i
programmi di gestione della posta elettronica: il nome del mittente o meglio il suo nickname, ovvero il nome identificativo che
questi ha voluto dare al proprio indirizzo e-mail una volta che lha
attivato e loggetto del messaggio.
Dunque quella stringa di testo fondamentale perch chi non
ci conosce potrebbe decidere solo da quella se aprire o meno il
nostro messaggio.
A maggior ragione, se stiamo affrontando una campagna promozionale tramite e-mail e operiamo nel settore del b-to-b, possiamo solo immaginare quante inutili promozioni e offerte ricevano i responsabili acquisti delle aziende, tanto delle grandi quanto delle piccole. Quante possibilit avr la nostra offerta di veni-
93
94
benissimo, in certi casi se le persone alle quali inviamo i messaggi ci conoscono e ci hanno in qualche modo espresso il loro
consenso a ricevere messaggi da noi. Le due condizioni vengono
soddisfatte in due fondamentali situazioni: linvio a una comunit costituitasi nel nostro sito web (di qui limportanza di creare
una mailing list nel sito) e, soprattutto, lavvio di una campagna
di opt-in e-mail, uno strumento fondamentale di cui ci occuperemo nelle pagine successive.
95
96
Un messaggio efficace
Se il nostro scopo non quello di scrivere alla fidanzata, ma
propriamente quello di vendere o promuovere un prodotto o un
97
98
ta, sottoposta al correttore ortografico del nostro software, adeguatamente formattata. A questo punto, e solo ora, siamo pronti a spedire il messaggio.
Aspetto professionale
A tutti sar capitato di ricevere un messaggio e-mail formattato in modo stravagante, per esempio cos:
Gentile signore,
ho molto apprezzato tutte le informazioni
che mi ha
spedito a riguardo del
suo prodotto.
Un aspetto assai poco professionale, un effetto cos sbandierato da compromettere quasi la corretta lettura del messaggio. Nel
caso di una promozione di marketing, un effetto simile da considerarsi grave.
Linconveniente, detto stilting in inglese, provocato dai sistemi di a capo automatico dei word processor e va detto che
oggi si riscontra pi raramente di qualche tempo fa, grazie alla
standardizzazione e allevoluzione dei software di scrittura. In
ogni caso buona regola, e ottima precauzione contro leffetto
stilting, non protrarre le righe dei messaggi oltre le 65 battute e
andare a capo manualmente quando le righe superano quella lunghezza.
Unaltra ottima regola, per controllare leffetto della nostra
formattazione sui vari server di posta, consiste nel fare dei test di
invio su differenti account di posta, precauzione che si consiglia
vivamente prima di spedizioni importanti per numero e per contenuto del messaggio.
Per concludere con questo argomento, bisogna aggiungere che
la povert estetica delle-mail un limite ormai superato, perch
oggi tutti i software di posta elettronica sul mercato supportano
99
100
il formato html, ed quindi possibile inviare via e-mail documenti del tutto simili alle pagine web. Per le aziende che non vogliono rinunciare allimmagine e che tuttavia sono attratte dalle-mail
marketing ci rappresenta certamente una buona notizia.
Gli allegati
In realt non esistono pi limiti alla lunghezza di un messaggio e-mail, e tuttavia generalmente condiviso il limite di un paio
di schermate video, limite per lo pi di carattere psicologico.
Qualora fosse necessario inviare messaggi pi lunghi si pu
ricorrere agli allegati, detti attachment. Un allegato un file che
viaggia insieme al messaggio e-mail e che pu essere dei pi diversi formati: testo, immagine, suono, foglio di calcolo ecc.
Ovviamente, perch il destinatario possa aprire lallegato indispensabile che disponga di un programma adatto, perch il software di posta elettronica in grado per cos dire di trasportare
il messaggio allegato ma non di aprirlo e di consentirne la visualizzazione. Per questa ragione, quando si decide di inserire un attachment alle-mail, bisogna assicurarsi che risulti leggibile dal
destinatario. Se non conosciamo questultimo e non sappiamo
quali sono i programmi residenti nel suo computer, potremo tuttavia contare su un paio di certezze, o meglio su una certezza e
una quasi certezza. Di certo potr aprire un documento in formato solo testo (.txt); quasi certamente utilizza o dispone del programma Microsoft Word, praticamente lo standard universale per
il word processing. Un documento di Word avr dunque buone
probabilit di risultare leggibile, e ancora maggiori probabilit se
ci preoccuperemo di salvare il nostro documento Word in formato .rtf (Rich Text Format) invece che .doc. Questo perch il destinatario, pur avendo Word, potrebbe tuttavia utilizzare una vecchia versione del programma, o comunque precedente alla nostra.
Per quanto riguarda le precauzioni, bisogna stare bene attenti
Gli autoresponder
Come abbiamo gi detto, da un punto di vista del marketing
poche cose sono pi dannose allimmagine dellazienda del fatto
di non rispondere e in tempi brevi ai messaggi e-mail dei
clienti, acquisiti o potenziali. Daltra parte si possono verificare
delle situazioni in cui non possibile soddisfare questa esigenza,
perch i messaggi in arrivo sono troppi, perch tutte le risorse
umane dellazienda sono impegnate altrove, per mille altri motivi che possono essere validissimi.
101
102
Inoltre, in altri casi, il tipo di risposta ai messaggi della clientela, o alla stragrande maggioranza di essi, deve essere standard: informazioni su un prodotto, istruzioni, novit in catalogo, risposte
alle cosiddette FAQ, cio le domande pi frequenti...
In tutti questi casi e non trascuriamo di segnalare anche situazioni pi private, quando ci fosse lesigenza di rispondere in
automatico che siamo in vacanza, o non reperibili per svariati
motivi lutilizzo di un autoresponder rappresenta una soluzione economica ed efficiente.
Gli autoresponder, o mailbot (bot la contrazione di robot) sono programmi residenti su un server impostati per rispondere in automatico alle richieste, o ad alcune richieste, che arrivano via e-mail. Istantaneamente e automaticamente, gli autoresponder possono inviare in risposta messaggi che avremo predisposto e che al destinatario risulteranno inviati da noi.
103
104
105
106
107
108
la rete se ne possono scovare tante, magari affidandosi per la ricerca a www.emailtoday.com) ci affittano le loro liste, e fanno le
spedizioni per nostro conto, avendo cura di identificare lelenco
di indirizzi potenzialmente pi sensibile al nostro prodotto e procedendo in prima battuta a una campagna test limitata, sullesito
della quale forniscono indicazioni sul risultato che lecito attendersi in una campagna vera e propria.
Quanto costa?
I prezzi dipendono ovviamente dal numero di messaggi spediti, ma in genere variano dai 15/20 centesimi di dollaro a spedizione per gli invii test (5 mila indirizzi) ai 13/15 centesimi per
spedizioni fino a 40 mila, fino ancora alle cifre di 0,2/0,3 centesimi per spedizioni oltre il milione di indirizzi.
Per una societ che non dispone di un grande budget, 40 mila
109
110
111
112
di successo cos clamoroso da attirare sulle newsletter sponsorizzazioni e pubblicit. accaduto per esempio a eXpofile, la
newsletter del portale tsnn.com, che in due anni si trasformata
da una semplice e-mail di informazioni interne a un raffinato e
prezioso strumento di marketing, realizzato in html e sponsorizzato da una dozzina di grandi aziende.
Noi non invitiamo a mirare cos in alto e forse sbagliamo
ma sia chiaro che una newsletter serve anche alle piccole realt,
se non vogliono dissipare scioccamente il patrimonio di indirizzi
e contatti raccolti sul sito.
Quale newsletter?
Promuovere, fidelizzare, stimolare il feedback: tutto facile?
Neanche un po, naturalmente. Perch per funzionare una newsletter non pu essere un foglio elettronico zeppo di stupidaggini. Si leggono anzi si vedono, perch leggerle impossibile
troppe newsletter assolutamente non distinguibili dalla montagna
di spam che sommerge la rete, e una orrenda newsletter, oltre a
non apportare alcun beneficio alla nostra azienda, potr anche
fare dei seri danni.
A parte la forma, pure importante, bisogna stare molto attenti
anche agli aspetti tecnici del problema. Guai alla societ la cui
newsletter si faccia inconsapevole strumento di trasmissione di
virus, guai anche a chi per incompetenza spedisce magari dieci
newsletter identiche allo stesso indirizzo; sar la fine di ogni velleit promozionale o di marketing.
Quanto ai contenuti, quelli di informazione sul prodotto vanno benissimo, come quelli pi generici. Ma gli uni e gli altri devono essere intelligenti, cio l sotto ci deve essere del lavoro
serio, e la newsletter settimanale, mensile, semestrale o come
si vuole non deve essere considerata lultima preoccupazione
del management aziendale. Altrimenti meglio lasciar perdere.
IL SITO WEB.
UN ELEMENTO STRATEGICO
PER LO SVILUPPO DELLE AZIENDE
114
115
116
Be, sono domande impegnative, ma si pu tentare di rispondere, almeno in parte. Tutta quella gente user Internet per scambiarsi messaggi, per cercare informazioni di ogni genere, per acquistare prodotti e servizi di ogni genere. Alle informazioni, ai
servizi e alle merci avr accesso innanzi tutto attraverso i siti web.
Le aziende dunque, dal canto loro, potranno e dovranno in
primo luogo, come condizione necessaria anche se non sufficiente per sfruttare una opportunit cos allettante, disporre di
unadeguata presenza nel web e cominciare a pensare a quella
presenza come a uno strumento di lavoro.
I siti Internet
Guardandoli un po di sfuggita, i siti Internet possono sembrare semplicemente levoluzione multimediale della pagina
pubblicitaria tradizionale, pubblicata su un mezzo nuovo: il
web.
Ma basta osservarli meglio e rifletterci un poco sopra per capire che i siti sono qualcosa di pi: pi completo, pi importante, pi utile. Sono straordinarie opportunit di comunicazione, in
prospettiva le pi straordinarie, in un mondo nel quale la comunicazione destinata a svolgere un ruolo sempre pi decisivo per
i destini delle aziende.
I siti Internet sono strumenti di lavoro basati sullutilizzo delle pi aggiornate tecnologie informatiche, che possono consentire alle aziende ma ovviamente anche ai singoli individui, ai
gruppi, alle associazioni ecc. di presentarsi al mondo, di farsi
conoscere nel modo migliore di cui saranno capaci, con unefficacia del tutto nuova e incisiva e a un costo molto pi basso rispetto a qualsiasi altra forma di comunicazione. Come se non
bastasse, i siti offrono la possibilit di tastare il polso del mercato in tempo reale, di tener docchio la concorrenza e di assecondare le aspettative dei potenziali clienti.
117
118
i visitatori immensamente superiore, perch possibile ed estremamente semplice presentare loro delle form da compilare o,
addirittura e a prescindere dalle intenzioni dei visitatori, tracciare i loro movimenti allinterno del sito e trarne le informazioni del caso.
Poich sul web la ricerca di informazioni libera e attiva, i
navigatori hanno un senso di libert e, soprattutto, di concentrazione e partecipazione a quello che fanno molto maggiore rispetto ai media tradizionali. Possono fare domande, interessarsi, fare
le pulci ai contenuti, alla grafica, ai prodotti o ai servizi offerti (e
in effetti, fanno tutto questo e molto di pi, quasi non c limite
alle scorribande curiose di questi segugi di informazioni). Questo significa che ogni contatto seguito con molta pi attenzione
e senso critico, quasi si trattasse di un esame. E se un azienda lo
supera, ha guadagnato se non un cliente un consumatore attento
e consapevole ai suoi prodotti.
Il tutto, ribadiamolo ancora una volta, a costi per contatto
quasi irrisori, decisamente inferiori rispetto agli standard del
marketing tradizionale, tanto da rendere gi adesso, in un Paese come lItalia in cui solo un decimo della popolazione o
poco pi collegato a Internet, estremamente redditizio lo
sbarco in rete. Non difficile prevedere cosa succeder quando e secondo le previsioni questione solo di pochi anni
sar collegata la maggioranza della popolazione, e la totalit
di quella abbiente...
facciano la differenza. Ogni sito ha un indirizzo Ip, e pu capitare che un navigatore si metta a digitare nella linea di comando del
suo browser lindirizzo di una megamultinazionale, ma sbagli
qualche lettera e finisca nel sito di un minimarket di uno sperdutissimo villaggetto dallaltra parte del mondo.
Intendiamoci, la visibilit si conquista con la forza anche in
Internet, e questo significa che la multinazionale, la grossa societ, avr modo di investire in pubblicit con campagne a tappeto
sui mass media dove lindirizzo di un sito venga messo ben in
evidenza, oppure stringer accordi con altri siti per linserimento
reciproco di link, oppure ancora seminer banner a pagamento nei
luoghi pi frequentati del web: i portali e i motori di ricerca (che
di fatto rappresentano delle sorte di ingressi privilegiati alla rete,
dove il navigatore pu fruire di una serie di servizi e opportunit). Per una sorta di democraticit strutturale del web rimane,
rimane un senso profondo di pari opportunit che fa del web
una vera e propria sfida. I navigatori sono dei segugi in continua
ricerca di informazioni: bisogna imparare ad attirarli, ad affascinarli, a convincerli a tornare.
119
120
Uno tra i siti pi importanti che offrono statistiche su Internet e sul WWW.
Uno strumento molto utile agli operatori del settore.
121
Proteggere il dominio
Cosa vuol dire proteggere il proprio dominio? Semplice:
tutelarsi nei confronti dei tanti malintenzionati e sfruttatori che
affollano la rete. Un settore cos dinamico e per lo pi privo
di una storia giuridica inevitabilmente pi esposto di ogni
altro ai rischi derivanti da un utilizzo improprio e fraudolento
del nome e del marchio di una societ terza. Nonostante la
Legge di riordino recentemente approvata dal Parlamento italiano, e nonostante le legislazioni ancora pi restrittive di molti Paesi, ci sono ancora diversi Stati al mondo e parliamo
60.0
40.0
20.0
Com, Org, Net
Edu, Gov, Mil
All Other TLDs
Jan-00
Jul-99
Jan-99
Jul-98
Jan-98
Jul-97
Jan-97
Jul-96
Jan-96
Jul-95
Jan-95
Jul-94
Jan-94
Jul-93
Jan-93
0.0
Jul-92
122
Grafico delle percentuali di composizione dei domini web dal 1992 al 2000.
Fonte: Internet Software Consortium
123
124
delle scelte: andarsene o fermarsi. Di qui lenorme importanza che limmagine e la grafica della home page assumono nelleconomia complessiva del sito: in pochi secondi, il navigatore deve potersi fare unidea di quello che ha di fronte: di
cosa si tratta? Ne vale la pena? Dove andr a parare? Da ricerche sul campo si appurato che se il navigatore decide che
non ne vale la pena, sar molto improbabile che in futuro torner a far visita a quel sito e molto difficilmente sar disposto
a rivedere il giudizio, magari inconscio ma pur sempre inoppugnabile, espresso la prima volta.
Unaltra verit riguardo al comportamento di chi utilizza
Internet, o almeno di una buona percentuale di essi, che
molto spesso vogliono vedere solo la prima pagina e non sono
affatto interessati alla profondit. Il fatto cio che un potenziale cliente giudichi bella la home page non vuole ancora dire
che sia disposto ad accedere alle pagine successive; per ci
sono molte probabilit che quel sito finisca nella lista dei preferiti, che vi piazzi un bookmark in previsione di future visite, e come sa bene ogni pubblicitario indurre un simile comportamento costituisce un autentico successo.
Due esempi molto alti di Home Page. Molto centrato sul prodotto, il sito
dalla Apple nello stesso tempo un capolavoro di grafica. Limmagine di
IBM, pure molto raffinata, invece pi orientata sulla vastit dei servizi
125
126
Molto giovanile e colorato il sito Fiat. A Torino sanno bene quale fascia del
loro vasto mercato si rivolge la comunicazione on-line.
Di tuttaltro stile il sito della Gucci. Come per tante aziende del settore
moda, toni scuri per unimmagine di raffinata eleganza
127
128
Le tecnologie xDSL
Lacronimo DSL (Digital Subscriber Line) indica uno standard
che permette collegamenti a Internet sulle normali linee telefoniche alla velocit di milioni di bit al secondo.
In effetti ci si accorti che sul doppino in rame possono
viaggiare molte pi informazioni di quanto si pensasse, e che
i limiti attuali non dipendono affatto dal cavo telefonico ma dai
filtri di carico in uso nelle centrali. Lo scopo di questi filtri era,
comprensibilmente, quello di aumentare la qualit della comunicazione vocale: il telefono in effetti era fino a non molto tempo fa esclusivamente finalizzato alla trasmissione della voce. Cos
per aumentare in qualit di audio i filtri riducono la banda del
segnale, e con essa le capacit di trasmissione di dati. Proprio
per sfruttare lintera banda del segnale ed eliminare le limitazioni imposte dai filtri di carico sono state messe a punto diverse tecniche, definite xDSL.
129
130
ADSL
La pi efficiente tra le tecniche xDSL, quella che in effetti
gi disponibile sul mercato a prezzi ragionevoli, la tecnologia ADSL (Asymmetric Subscriber Digital Line), inizialmente concepita per la trasmissione di video e televisione sui
cavi del telefono. La parola Asymmetric sta a indicare che la
velocit di trasferimento dati dalla rete verso lutente (downstream) molto pi elevata rispetto a quella in senso inverso (upstream). In effetti non serve che la velocit di upstream sia molto
elevata, in quanto il volume di dati in risposta sempre molto
superiore al volume di dati inviati come richiesta (se chiedo al
server unimmagine di 20Mb il codice della domanda sar trascurabile in termini di peso).
Le velocit di trasmissione raggiungibili con la tecnologia
ADSL per una lunghezza di cavo di circa 3000 metri sono di circa 8Mbps in downstream e di 640Kbps in senso inverso. Si pu
capire che questi dati prefigurano una rivoluzione dietro langolo, anzi gi davanti a noi, laddove invece lofferta di connessioni
via cavo a 10Mbps rappresenta e rappresenter ancora per parecchio tempo un privilegio riservato a poche citt (anzi a pochi quartieri).
Stiamo ai fatti
Senza alcun dubbio, dunque, la tecnologia consentir molto
presto di superare la lentezza critica della rete, ma a tuttoggi
dobbiamo lavorare al nostro sito pensando a un utente medio che
quando va bene si connette a 56Kbps, e che ha tutto il diritto
di spazientirsi se lo costringiamo a lunghe attese.
Cercheremo allora di fare tutto quello che nelle nostre possibilit per rendere il nostro sito il pi possibile veloce ed efficiente, ma senza innervosirci pi di tanto di fronte a un limite
che, in fondo, non che un sano problema di crescita.
131
132
133
134
doro ancora tutta da sfruttare in termini di potenzialit di introiti pubblicitari e in termini di business legato al commercio elettronico.
Secondo gli esperti, lo sviluppo italiano dei portali sta ripercorrendo fatte le debite differenze le medesime tappe che negli anni Ottanta vide protagoniste le televisioni private. probabile che non tutti sopravviveranno, e che ai pochi fortunati andr
in palio lintera posta. E stiamo parlando di una posta stimata in
migliaia di miliardi.
Ma che questa sia la direzione di sviluppo del mondo web, e
non solo del caso italiano, dimostrato dal fatto che gli stessi
signori mondiali del web, i grandi motori di ricerca e le directory, si stanno trasformando in portali, anzi lhanno gi fatto.
Yahoo!, Altavista, Excite, Lycos ecc. si presentano gi oggi come
dei portali molto complessi, in cui le funzioni originali e specifiche delle societ appaiono corredate e quasi sommerse da una
molteplicit di servizi al navigatore che sono propriamente i servizi dei grandi portali.
135
136
ri, e ne parleremo un po pi avanti a proposito dei siti che si rivolgono a un pubblico selezionato, sullo sviluppo di siti di aggregazione, che sappiano offrirsi come il risultato di moderne sinergie tra aziende complementari attive in settori contigui.
137
138
quali i canali futuri sui quali si indirizzer il commercio. Nonostante le voci dubbiose di quanti sostengono che per cultura e
struttura del territorio il commercio nel vecchio continente, e
soprattutto in Italia, rimarr molto legato alle forme classiche
di rapporto fisico con la merce nel negozio, pi di un segnale ci
induce a ritenere con una verosimiglianza che rasenta la certezza assoluta che le resistenze verranno presto superate, quelle
culturali e psicologiche come pure quelle legate alla sicurezza
degli acquisti in rete, e anche il consumatore europeo si rivolger sempre pi spesso al proprio computer (o pi probabilmente, in un futuro molto vicino, alla propria web-television) per i
propri consumi pi disparati.
Se tuttavia, allo stato attuale e per molte categorie merceologiche, il commercio elettronico una scelta che pu risulta-
139
140
Un po di elasticit
La distinzione tra b-to-b e b-to-c, bench decisamente utile per
distinguere tra modi diversi di essere presenti nel web, tra esigenze differenti di linguaggio, di marketing, di strategia, rischia per
di risultare troppo rigida e di far passare un messaggio scorretto,
come a dire che lazienda che commercia con altre aziende non
debba tener conto, nel costruire il suo sito Internet, del consumatore finale dei suoi prodotti o dei suoi servizi.
141
142
Lelasticit e la flessibilit sono valori essenziali alla cosiddetta nuova economia, ed ecco che molte aziende sono giunte
naturalmente a elaborare dei siti che, a partire da una home page
comune, offrono subito dei percorsi di navigazione distinti a partner e consumatori, per un discorso promozionale a tutto campo.
Altre aziende, poi, intenzionate a costruire un sito di e-commerce ma preoccupate dei possibili conflitti con la rete di vendita tradizionale (soprattutto quella che garantisce lesportazione e
la presenza sui mercati esteri), hanno fatto la scelta di lavorare
su domini distinti (.it e .com), riservando lesperienza pionieristica di e-commerce al dominio .it.
143
144
e li mettono on-line, magari farciti di quante pi animazioni possibili: video, musiche, movimenti vari.
Be, non c niente di pi sbagliato.
Se unazienda si rivolge al business to business deve sapere
che il suo possibile acquirente non effettuer ordini perch attratto da una grafica ad effetto. Il management aziendale, il responsabile acquisti, non hanno tempo da perdere e vi possiamo assicurare che detestano dover cercare informazioni nascoste tra GIF
animate o annegate in spanne di testo inutile. La richiesta pi frequente, la pi comune e ovvia questa: Datemi quello che sono
qui a cercare.
145
146
vizi sono effettivamente i migliori del mondo, ci dovr emergere dalla loro evidenza, e non dalle cortine fumogene con cui
avrete avuto la malaugurata idea di occultarli.
Muovere il testo. Secondo una ricerca americana (lautore
Jakob Nielsen, un autentico esperto del web) solo il 16% dei
navigatori leggono i testi dei siti parola per parola, mentre la
stragrande maggioranza, ben il 79%, scorre il contenuto di un
sito soffermandosi su quelle che individua come parole chiave. Insomma, tendiamo a comportarci come dei motori di ricerca, un tipo di approccio visivo di cui occorre tenere conto
quando si preparano i contenuti di un sito. Rompere il testo in
una serie di brevi incisivi paragrafi, utilizzare dei sommarietti,
cambiare corpi, utilizzare il bold, il sottolineato, il corsivo (con
giudizio, sia chiaro; se tutto evidenziato finir col non esserlo
nulla): sono tutti accorgimenti utili, da discutere con il grafico
che si occuper della costruzione fisica delle vostre pagine web.
Rendere possibile la stampa. Accertatevi che sia possibile
stampare le informazioni pi importanti, dunque fate molta attenzione ai fondini colorati, che a volte rendono un testo ben
leggibile a video assolutamente invisibile una volta stampato.
Per testi di una certa lunghezza, o complicati nellimpaginazione, molto utile consentire allutente di scaricare il file in formato PDF. La grande diffusione di questa tecnologia, la leggerezza del formato e la gratuita reperibilit in rete del software
di lettura, rendono i file PDF particolarmente adatti alla trasmissione in rete.
Siate confidenziali. Cercate di costruire una relazione confidenziale con il vostro visitatore. La comunicazione nel web dovrebbe assomigliare di pi a un rapporto faccia a faccia che non a una
brochure di vendita. Ricordate sempre che il web unesperienza
one-to-one, il vostro interlocutore vi star a sentire solo se avr
la sensazione che vi state rivolgendo proprio a lui, uno singolare.
147
148
149
150
Cooperare
Non poi detto che unazienda debba rimanere sola nella gestione di un sito di questo genere: esiste infatti tutta una serie di
tecnologie recentemente affermatesi che vanno sotto il nome di
web link, e che permettono alle aziende di farsi affiancare da
altri soggetti allo scopo di creare dei portali.
Una delle caratteristiche dei web link che sotto lo stesso
cappello, che di solito il marchio di una delle aziende del
gruppo, operano diverse realt: altre aziende, fornitori, partner
commerciali, consulenti. Tutti ingolositi dal grande afflusso di
visitatori garantito dallazienda principale, e con siti facilmente
e immediatamente raggiungibili grazie ai link condivisi nelle rispettive home page (che spesso non sono per altro che pagine
interne del sito principale, solo non gestite direttamente dallazienda principale).
Incidentalmente, attraverso la formazione del portale ovvero
la segmentazione del sito tramite i web link, lazienda pu ottenere quelle informazioni analitiche e qualitative che da sola potrebbe avere difficolt a gestire. Ovviamente, condividendole con
gli altri soggetti che la coadiuvano, che sono poi coloro che svolgono il lavoro sul campo.
Arrivano i vortali
Appena il concetto di portale fa la sua comparsa nel mondo
Internet (siamo alla fine degli anni Novanta), tutti gli analisti
prendono atto dellimmediato boom e concordano nel prevedere
un ulteriore rapidissimo sviluppo, che abbiamo sotto gli occhi
oggi.
Ma nel vertiginoso mondo di Internet succede che il nuovo
si rincorra e si trasformi in mille modi, spinto dal mercato e da
tutte le forze che questa nuova rivoluzione sta mettendo in campo. La novit definita con il neologismo vortal, che la contrazione di portale verticale e che indica un fenomeno molto
interessante sia per le aziende rivolte al b-to-b, sia per quelle
orientate al business-to-consumer (b-to-c), cio al grande pubblico dei consumatori.
Si definisce vortal un portale specializzato in un segmento
definito del mercato, in unarea delimitata o in un particolare settore merceologico. Concettualmente sono quanto di pi nuovo offre oggi il web, e gli analisti prevedono che saranno questi i siti
di maggiore successo nei prossimi anni, perch consentiranno e
anzi incoraggeranno le sinergie tra aziende e gruppi, perch potranno sfruttare meglio dei generici portali le potenzialit della
rete in termini di comunicazione pubblicitaria, sponsorizzazioni
e commercio elettronico.
Ci saranno gi ci sono vortali orientati al consumatore e
vortali rivolti alle aziende: pi spartani questi ultimi, e pi tecnici, meno ricchi di gadget (oroscopo, previsioni del tempo
ecc.) ma pi focalizzati sul core-business e sui servizi di consulenza tecnica.
Non superfluo ribadire, come gi si detto per i portali, che
si tratta di siti complessi e onerosi nella costruzione e nella gestione, da affrontare con prudenza e attenta valutazione dei costi-benefici.
151
152
153
154
ogni visitatore, pu avere di questo una conoscenza quasi personale, e quindi calibrare le offerte con una precisione altrimenti impossibile.
Dal punto di vista pratico, loperazione consiste nella preparazione di un catalogo generale con tutte le offerte (che sar presente nel sito, e anzi ne costituir una delle parti sostanziali),
abbinata alla capacit di proporre a ogni visitatore dei percorsi di
navigazione personalizzati, ricavati dallanalisi dei comportamenti di quel visitatore nel corso di visite e ricerche passate, in modo
da fargli trovare subito ci che pi gli interessa. Ovviamente nulla
impedir al visitatore di curiosare nelle altre pagine, anzi, ogni
deviazione servir a personalizzare la proposta futura, rendendogli cos un servizio probabilmente gradito. Le tecnologie indispensabili a tracciare i visitatori verranno illustrate nei capitoli
seguenti.
155
156
A che pro, dunque, costruire adesso un sito per il grande pubblico? Per almeno due ragioni: perch il pubblico dei navigatori
e dunque dei clienti potenziali comunque gi enorme, nellordine di milioni di persone; e perch, come spesso succede, chi
primo arriva meglio alloggia, comincia a rendersi visibile, fa in
tempo a maturare tutta lesperienza necessaria e al contempo togliere spazio e possibilit ai concorrenti.
157
158
Differenza e personalit
Proprio la differenza un concetto chiave in questo discorso:
chi scrive i testi di un sito web deve assolutamente partire dal
presupposto che dovr cercare di differenziare limmagine dellazienda di cui si sta occupando da quella delle altre aziende,
soprattutto se concorrenti. Il sito, insomma, deve avere una sua
decisa personalit.
Personalit, ovvio, una componente cruciale dellazienda
nel suo complesso e non solamente del suo sito web, e capire chi
sono i propri clienti potenziali e come soddisfarne i bisogni rappresenta la questione di ogni responsabile marketing. Per il
copywriter, allora, il concetto di personalit sar da elaborare in
159
160
un rapporto di collaborazione sinergica con il management dellazienda, e sar suo compito specifico quello di individuare le
caratteristiche pi peculiari di una realt aziendale e tradurle in
un messaggio efficace e comprensivo.
Poche parole?
Che una pagina breve ottenga migliori risultati, dal punto di
vista del marketing, rispetto a una pagina lunga, che scorre attraverso pi schermate, una questione tutta da dimostrare. Sicuramente per, nel caso si scelga di scrivere testi di una certa lunghezza, ed una scelta spesso obbligata, sar opportuno spezzettare il discorso in sezioni pi brevi connotate da un titolino che
ne riassuma il contenuto, in modo da facilitare il lettore nella ricerca delle informazioni che pi gli interessano.
Tanti rimandi
Di sicuro, invece, ogni pagina dovrebbe offrire la possibilit
di accedere subito alla home page, e magari ad altre pagine e ad
altre sezioni. Teniamo presente sempre che a seguito di una ricerca mediante un motore di ricerca pu capitare che un visitatore
acceda direttamente a una pagina molto interna del sito. Consentirgli di saltare sulla home page non sar solo una cortesia per
lospite, ma una strategia fondamentale del nostro progetto di
comunicazione. infatti nella home page, come abbiamo gi visto, che avremo concentrato tutti quegli elementi utili a farci conoscere, a promuoverci, a vendere.
Il consiglio migliore, ancora una volta, quello di affidarsi a
una societ di professionisti in grado di gestire ogni fase del lavoro nel migliore dei modi, di capire quale stile si adatta meglio
alla vostra azienda e ai vostri prodotti e quale dovr essere la strategia per la promozione in rete del vostro sito.
161
162
La richiesta di feedback della casa editrice Einaudi sul suo sito web
163
164
165
166
I log file
Qualunque sia il software utilizzato dal vostro server, rientra nei suoi compiti elementari aggiungere una stringa di informazioni al vostro log file ogni volta che un navigatore richiede
qualcosa del vostro sito al vostro server.
Senza volersi perdere in un discorso troppo tecnico, possiamo dire che i log file sono fondamentalmente di due tipi, ciascuno dei quali fornisce diverse informazioni.
Nel vostro access log file, innanzi tutto, ad ogni visita verr
registrato lhostname, la data e lora, il tipo di richiesta, il tipo di
risposta fornita dal vostro server e la consistenza di questa risposta. Va notato che lhostname non identifica il computer del navigatore, ma lelaboratore pi potente che connette diversi computer alla rete: linformazione, insomma, non solo non si riferisce a una persona fisica, ma nemmeno al suo computer.
Tuttavia il vostro access log file vi consentir di conoscere
e di analizzare alcuni dati molto importanti: il volume di traffico giornaliero, il traffico orario (importantissimo per sapere
se la gente visita il nostro sito dallufficio o da casa), la percentuale di attivit per il tipo di dominio (.com o .it, per esempio), le pagine e i file pi richiesti del vostro sito e il numero
di messaggi di errore, informazione questultima molto utile
per accertare eventuali errori nella costruzione delle pagine e
nella navigazione.
Tutte informazioni utili, indubbiamente, ma troppo poco
per consentire unanalisi soddisfacente del traffico. Un access
log file, infatti, non consente di tracciare e dunque di conoscere i singoli visitatori; potremo sapere che il visitatore arriva da
un determinato luogo, ma non chi quel visitatore, inoltre se
167
168
ni siti addirittura il 30% dei visitatori sceglie di non visualizzare le immagini. La principale ragione di questo rifiuto sta ovviamente negli eccessivi tempi di attesa e ha un solo rimedio:
alleggerire, alleggerire, alleggerire.
Oltre i log
Come abbiamo visto, bench forniscano preziose informazioni, i log file di fatto non ci dicono nulla dei singoli individui
che sbarcano sul nostro sito e noi abbiamo bisogno di sapere di
pi. Non ci dato di sapere, per esempio, quale delle pagine del
nostro sito stata aperta pi di una volta dalla medesima persona, un comportamento estremamente interessante dal punto di
vista del marketing, perch tradisce unintenzionalit, un interesse.
A placare la nostra sete di conoscenza, ancora una volta, ci
viene in soccorso la tecnologia.
Si sono molto sviluppati negli ultimi anni dei particolari programmi basati sul protocollo CGI, acronimo di Common Gateway Interface. Se il vostro server utilizza un programma CGI,
e oramai tutti lo fanno, sar possibile tracciare il percorso di
ogni vostro singolo visitatore allinterno del vostro sito con una
straordinaria ricchezza e precisione di informazioni: quali pagine il signor Pinco Pallino ha visitato, quanto tempo si soffermato, quali tasti ha cliccato ecc.
Perch tutto ci sia possibile, ovviamente, bisogna che sia
resa possibile lidentificazione di ogni singolo visitatore e conservare una traccia precisa del suo passaggio, proprio del suo e
di nessun altro. A questo pensano i token e i cookie.
169
170
tatore: in pratica ogni pagina scaricata dispone del suo numero di serie e viene creata appositamente per quel visitatore. I vantaggi sono che ciascun visitatore rimarr il qualche
modo agganciato ad ogni pagina del vostro sito che decider
di scaricare: le informazioni si ricavano dallanalisi delle
pagine linkate. I limiti sono evidenti: trattandosi di un vero
e proprio servizio on-demand, lutilizzo dei token obbliga il
vostro server a fare gli straordinari, e cos pure i programmatori e le persone incaricate della gestione e dellamministrazione del sito.
Quali informazioni?
Come appare evidente, i cookie offrono una miniera di informazioni, assai pi precise e utili di quanto non consentano i log file.
Lanalisi del traffico, innanzi tutto, sar molto pi affidabile, perch ci sar possibile sapere se il numero complessivo di
visite corrisponde al numero dei visitatori, ovvero se una stessa
persona arrivata pi volte. A quanti sono tornati a visitarci, si
potr poi ricordare la loro visita precedente e informarli subito
sulle novit, si potr costruire campagne pubblicitarie mirate o
fare in modo che un visitatore fedele non veda mai due volte lo
stesso messaggio promozionale.
Quali vantaggi?
Il marketing on line trae insomma indubbi vantaggi dallaffinarsi delle tecnologie che consentono lidentificazione di ogni
visitatore del sito web: permette di misurare, cio di conoscere,
cio di migliorare, cio di guadagnare in competitivit, battere
la concorrenza, vendere.
Sul vostro sito web sar possibile misurare e testare uninfinit di opzioni utili alla vendita dei vostri prodotti, e queste operazioni risulteranno molto pi economiche e veloci rispetto alle
tradizionali ricerche di mercato.
171
LA VISIBILIT.
PROMUOVERE IL SITO
A VARI LIVELLI
174
175
176
MOTORI DI RICERCA
96%
63%
PASSAPAROLA
85%
58%
NEWSGROUP
32%
32%
TELEVISIONE
32%
ALTRO
28%
LIBRI
28%
20
40
60
80
100
I motori di ricerca
In primo luogo, opportuno fare un po di chiarezza e distinguere tra motore di ricerca e directory. Il motore di ricerca
pensiamo per esempio al pi famoso, Altavista utilizza un sistema automatico di ricerca nel web, basato sullimpiego di software specifici, chiamati in vario modo: spiders, robots, bots,
crawlers. Il compito di questi software quello di esplorare ogni
angolo del Web (o anche di altri segmenti della rete, come per
esempio i newsgroup), alla ricerca dei siti, dai quali estraggono
intere colonne di testo, che vengono inserite nei database del
motore di ricerca organizzate in indici automatici. Quando un
navigatore attiva una ricerca, allinterno del database che il
motore va a cercare le risposte, cio allinterno dei suoi indici
automatizzati.
177
178
Le directory
Le directory, delle quali la pi nota nel web Yahoo!, non
sono costruite automaticamente dagli spiders, anche se utilizzano a loro volta degli indicizzatori automatici per alcune funzioni
specifiche. Una directory indicizza il web, per cos dire alla vec-
chia maniera, cio assoldando un esercito di neodiplomati e fanatici navigatori che vanno alla ricerca di siti da indicizzare. La
stragrande maggioranza dei siti allindice, tuttavia, vi si trova
perch registrata intenzionalmente dal webmaster. Compito dello staff della directory in questo caso quello di qualificare i siti
registrati per inserirli correttamente in una categoria piuttosto che
in unaltra.
La coerenza o la completezza?
Come abbiamo visto, motori di ricerca e directory sono basate su logiche completamente diverse, che daranno luogo a risultati di ricerca altrettanto diversi, cui devono tener conto tanto i
navigatori quanto i promotori dei siti. Si tratta di decidere, di
volta in volta a seconda di quello che si sta cercando, se sia preferibile la completezza di un motore di ricerca o la coerenza di
una directory. Se stiamo cercando una frase specifica o un concetto complicato che pu essere sepolto allinterno di qualche
pagina del web poniamo che si debba cercare numero di allevamenti di trote nellItalia del nord , allora sar molto pi sensato utilizzare un motore di ricerca, mentre se siamo alla ricerca
di una organizzazione nota o di una specifica risorsa di cui conosciamo il nome sar pi indicato partire da una directory. Stando
alle cifre di traffico, i navigatori sembrano premiare proprio la
coerenza, tant vero che Yahoo! risulta utilizzato da pi del 40%
degli utenti di Internet.
Daltra parte, se vero che i motori di ricerca sono pi esaurienti rispetto alla miniera di informazioni presenti su Internet,
anche vero che la crescita esponenziale delle pagine web rende
la completezza e lomnicomprensivit pi un miraggio utopico
che una concreta possibilit, anche se Altavista sostiene che il suo
motore di ricerca arriva a livello mondiale a oltre 350 milioni di
pagine web.
179
180
Limpossibilit di arrivare dappertutto e la necessit di organizzare in qualche modo lenorme mole di dati archiviata dagli
spider nei database ha condotto negli ultimi tempi alla progressiva trasformazione dei motori di ricerca, che ormai quasi tutti offrono elenchi organizzati proprio come le directory classiche, con
la differenza che il materiale organizzato quello raccolto con i
sistemi automatizzati di sempre.
Unaltra trasformazione, ne un valido esempio Virgilio, il pi
frequentato dei motori di ricerca italiani, evidente nel tentativo
di offrire ai visitatori tutta una serie di servizi non propriamente
di ricerca: dalle chat alle mailbox, dal meteo alle informazioni
sportive, allattualit, allinvio di SMS. Insomma, i motori di ricerca assomigliano sempre di pi a portali: probabilmente il futuro va in quella direzione.
Operazioni controllabili e no
Per chi si trovi di fronte al compito di promuovere un sito, ed
questo largomento che pi ci interessa, lapproccio automatico dei motori di ricerca consente qualche margine di controllo in
pi su come verr mostrata la lista al ricercatore.
Non sar forse superfluo chiarire che lo scopo di chi promuove il sito quello di farlo visitare dal maggior numero di persone, e che se saremo riusciti a fare in modo che il nostro sito
compaia in cima alla lista presentata come risultato di unoperazione di ricerca il nostro obiettivo potr dirsi in gran parte raggiunto.
Attraverso lutilizzo di tecniche quali i meta tag di cui
diremo e prestando attenzione al momento della costruzione
grafica delle pagine, si pu cercare di influenzare i motori di ricerca e dargli per cos dire una mano a prendere nella dovuta
considerazione il nostro sito.
Daltra parte, come abbiamo visto, le directory sono compilate da esseri umani che possono venire facilitati nel loro compito
di descrizione e categorizzazione del sito.
Siamo pronti?
Non appena il sito sar pronto, ci preoccuperemo di registrarlo in tutte le principali directory e nei pi importanti motori di ricerca. Come per tutte le forme di promozione on-line,
tuttavia, indispensabile non cedere alla fretta ed evitare di
compiere queste operazioni prima che il sito sia pronto per il
grande pubblico. Abbiamo gi avuto modo di dire che ogni
sito sempre in costruzione e sempre va considerato tale,
tuttavia aprire le porte al mondo quando la casa impresentabile o piena dei trabocchetti inevitabilmente lasciati in giro
dagli operai che la stanno costruendo un errore grave. Sap-
181
182
Registrarsi, ma come?
Registrare il proprio sito, anche soltanto in una decina di servizi di ricerca, comporta una notevole perdita di tempo, perch
ogni servizio richiede informazioni diverse, descrizioni di varia
lunghezza, pi o meno parole-chiave ecc.
Il consiglio quello di preparare un documento di testo con le
informazioni base del vostro sito e tre descrizioni: una in 150 battute (tre righe di testo), una in 300 battute (sei righe) e una in 600
battute (12 righe); inoltre mettete insieme una lista di 5 parole-