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IL LATO OSCURO DELLA FORZA

Affrontiamo adesso un accenno di metodo che potremmo applicare solo ai


personaggi, ma che sicuramente utile anche per le situazioni, le storie,
lambientazione; e noi stesse.
Scopriamo e utilizziamo il lato oscuro della forza.
Cos? la zona cupa di ognuna di noi, la parte meno indagata e conosciuta
perch poco piacevole, ci che siamo ma che non vorremmo essere.
La definiamo con la bellissima ed efficace metafora presente in Guerre stellari
anche se non scriviamo forza con la maiuscola lombra, per dirla in un
altro modo: nostra e dei nostri personaggi: puoi essere forte, intelligente
e saggio, agile e veloce; ma queste possibilit possono volgersi al servizio del
male, dellegoismo e della sete di potere che tutti noi abbiamo.
Non ce ne dobbiamo spaventare, ma accettarlo e viverci assieme al meglio.
per dirla con il poeta statunitense Robert Bly la lunga valigia che ci
trasciniamo dietro, appesantita da parti di noi che genitori e comunit non
hanno approvato. Sono i difetti, ma anche ci che non abbiamo elaborato e
vissuto con serena consapevolezza.
Il distruttivo e laggressivo.
Il vietato.
Ci che esce di colpo dopo una vita apparentemente felice.
La parte inespressa, ferita, rinnegata, inaccettabile.
Lorribile.
Il diabolico.
Il perverso.
Il lato oscuro della forza diventa quindi importante per arricchire di spessore i
tuoi personaggi.
Prima di questo, per, la cosa fondamentale: bisogna che il tutto abbia inizio
da te stessa, perch ogni personaggio che ti inventi riflette comunque una
parte di te.
Pertanto fingendo di essere tu stessa il personaggio di una storia prova a:
elencare i tratti prevalenti della tua personalit, sia dal tuo punto di
vista che da quello di persone che conosci, scrivendoli uno sotto
laltro;
scrivere, a lato di ciascuno di questi aspetti, il suo esatto opposto;
selezionare, fra questi ultimi, quelli che sinceramente ti puoi o ti si
pu attribuire. Hai scoperto lati nuovi di te stessa?
Poi, utilizzando la scrittura zen:

racconta un fatto o inventa una scena con altro personaggio in cui


emergono alcuni aspetti della tua ombra;
individua poi lIncidente Scatenante dellevento che hai raccontato
cio: quale fatto, parola, situazione ha fatto scattare il tuo lato
oscuro?

Infine, continuando a prendere in esame te stessa come personaggio:


elenca le cose che, in modo diretto o indiretto, ti sempre stato
insegnato di non fare;
elenca le azioni vietate o anche illegali che hai commesso o sei stata
sul punto di commettere.
Naturalmente puoi tenere tutto per te! Limportante che tu sia sincera.
Passiamo a un personaggio che hai inventato. Chiediti se potrebbe:
rubare in un supermercato
indossare abiti del sesso opposto (con lintero discorso dellidentit
sessuale, il pregiudizio sociale, lomofobia, le morali sullaffettivit)
compiere unazione violenta o meschina
frequentare un campo nudista
provare soddisfazione per unazione illegale compiuta
pensato a uccidere qualcuno, anche solo come fantasia passeggera;
provare una gelosia cieca;
ferire qualcuno con le parole;
provare desideri sessuali incontrollati;
vendicarsi pesantemente per un piccolo torto.
Puoi aggiungere molte altre cose a questa lista, naturalmente, in base ai tuoi
criteri di giudizio e la tua esperienza.
Chiedersi tutte queste cose - anche se nessuna di esse connessa alla storia
che stai scrivendo pu diventare loccasione per capire di pi il personaggio,
crearsi occasioni narrative impreviste e molto vere (il lato oscuro della forza,
appunto, abita in tutti noi), tirare fuori dal cilindro colpi di scena improvvisi
quanto credibili.
Per poi proseguire:
come reagisce il personaggio (reazioni fisiche, emotive, di espressivit
verbale) al suo rendersi conto di un lato oscuro di s;
come reagiscono gli altri;
come lo racconti, che parole usi;
quali scene descrivono meglio questo cambiamento.
Per fare un esempio: spesso gli assassini sono descritti dai vicini di casa come
persone schive e gentili. Di colpo, un atto inconsulto ed estremo ce li mostrano
invece uomini e donne complesse, difficili, al centro di forze che non capiamo.
E, nonostante la grande inquietudine, ci sembra siano diventati pi
interessanti. Perch, ora, ne conosciamo il lato oscuro.

ALTRI SUGGERIMENTI
Quando scriviamo, bene farlo senza pensarci troppo, lasciare scorrere
lispirazione, prendere per buone tutte le parole che spontaneamente ci si
presentano, non fare caso allo stile. Se si riflette troppo in fase di prima
scrittura ci si blocca e si perde il gusto di scrivere.
Ricordiamo che le quattro forme di base della narrazione sono lazione, la
descrizione, il dialogo e linteriorit.
I suggerimenti che seguono valgono nella seconda fase, quella della revisione
del testo.
Andare oltre
- le coppie di opposti buono/cattivo e bello/brutto: conta linteressante di
ci che si racconta, non il giudizio morale e quello estetico; specialmente
i giudizi morali sono inconsapevoli e immediati.. es.: definire squallido
un amore clandestino moralistico, raccontarlo letteratura;
- i personaggi monodimensionali, definiti da una sola caratteristica, una
sola dimensione della vita, un solo modo di reagire alle cose (solo
studenti, solo angosciati, solo francesi);
- i giudizi generalizzati sulla societ, la politica, i gruppi, gli individui, i
generi sessuali; in caso ci vengano in mente, chiedersi cosa voglio dire in
particolare e con esempi concreti (es.: i politici sono tutti ladri, i
numismatici sono degli stronzi; i siciliani sono gelosi);
- le frasi fatte (es.: forte come un toro);
- gli stereotipi da personaggi o storie televisive, specialmente statunitensi
(es.: lo sbirro da telefilm);
- i personaggi troppo prevedibili, che si comportano sempre alla stessa
maniera, che non escono da un copione iniziale; trovare sempre in
ciascuno qualcosa che sia una sorpresa;
- i dialoghi di sola circostanza;
- le espressioni: strano, squallido, infinito, un senso di, una sensazione di,
assolutamente; sono generiche; ed necessario analizzare a fondo cosa
dovremmo scrivere al loro posto;
- lunghe prese di posizione di tipo ideologico, religioso, filosofico e di
valutazione universale delle cose piuttosto attribuiamole a un
personaggio;
- la descrizione di una sensazione fisica attraverso la sola coppia
piacere/dolore.
Sullo stile
- se abbiamo due personaggi antagonisti non devono esprimersi, avere
emozioni, avere reazioni esattamente identiche; troviamo qualcosa che li
differenzi a fondo;
- evitiamo la moltiplicazione di aggettivi che dicano la stessa cosa; meglio
uno solo;
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- chiedersi i perch profondi di ogni comportamento, pensiero, scelta,


emozione;
- chiedersi spesso il nostro concreto comportamento se fossimo uno dei
nostri personaggi nelle varie situazioni; Quello che cerchi dentro di te.
Il resto ancora nel frigo. (Snoopy).
- ogni tanto descrivere una cosa, una situazione o un personaggio
attraverso una metafora di nostra invenzione;
- conoscendo le debolezze e il lato oscuro di ogni personaggio, creare
situazioni che li facciano venire a galla, esplodere provochiamo lombra;
- utilizzare tutti i cinque sensi nelle descrizioni di ambienti, situazioni,
azioni.
- evitare il pi possibile le espressioni di diminuzione: un po, quasi,
appena, etc.

Corso SCRITTURA CREATIVA BASE 2015


una produzione
Luciano Sartirana www.edizionidelgattaccio.it
Crusm - www.crusm.unimi.it

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