Sei sulla pagina 1di 829

Informazioni su questo libro

Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nellambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere pi protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio
un libro che non mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio pu variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono lanello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dalleditore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Linee guide per lutilizzo
Google orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire lutilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
limposizione di restrizioni sullinvio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:
+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per luso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantit di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo luso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dallutilizzo che ne farai, ricordati che tua responsabilit accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poich un libro di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro consentito. Non dare per scontato che poich un libro compare in Google Ricerca Libri ci significhi che pu
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.
Informazioni su Google Ricerca Libri
La missione di Google organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico pi ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nellintero testo di questo libro da http://books.google.com

OMA

DIZIONARIO
DEL

DIALETTO VENEZIANO

1
1

illliillli

DEL

DIALETTO

VENEZIANO

D I

V E N E Z I A
COI TIPl DI ANDREA SANTINI E FIGLIO
MDCCCXX1X.

EDITO PER CURA.


DI
DANIELE, MANIN

DISCORSO PRELIMINARE,
e' tempi della Romana potenza le provincie dell'Italia superiore, che s' estendono dal Miaci e dal Benaco sino al Timavo e alle alpi Giu
lie, e che comprendevano presso al mare le citt
d' Aquileia che n'era metropoli, Trieste, Aitino e
Concordia, e fra terra Oderzo, Belluno, Trevigi,
Adria, Padova, Esie , Vicenza, Verona, furono abi
tate da popoli chiamati Eneti o Veneti, \ quali,
formavano una sola regione alleata de'Romani sot
to il nome della Venezia. Preiendesi che questi
popoli fossero discendenti dagli Eneti della Paflagonia , provincia dell' Asia minore, donde venisse
ro in due differenti emigrazioni, la prima delle qua
li si vuoi assegnare ali' epoca della irruzione degli
Sciti primitivi , cio 1900 anni prima di Crislo (i).
Le poche isolette delle nostre lagune orano luoghi
presso che abbandonali ed incolti o soltanto abita
ti da qualche- meschina famiglia che procacciavasi
il vitto colla pesca, colla caccia e col sale.Nell'ul
timo. decadimento, dell' Impero qua e l invaso da
barbare nazioni, anche il Veneto continente sog
giacque a sovversione, perch prima fu devastalo
da' Goti circa l'anno 4P2 P* dagli Sciti o Tarta
ri, e finalmente l'anno 453 in segnalato modo dagli
Unni condotti dal feroce Aitila, il, cu terribile no
me rimasto ancora per tradizione fra uoi. Lo spa
vento universalmente sparso per- l'avanzare in Ita
lia di questo Flagello di Dio , fece emigrare da.
tntle le Citt Veuele molti ricchi abitanti e rifug
gire peri luogo d sicurezza nel nostro estuario: on
de formaronsi Grado, Caorle, Eraelea >. Torcello ,
Barano, Murano , Malmocco, Peleslrina, Chioggia, Cavarzere- ed altri luoghi minori , i quali riu
niti composero il Ducala o sia. tutta, l'estensione
del territorio Veneto marittimo de'primi secoli re
pubblicani, e negli i< hi mi (esclusa Eraelea che non
pi ) una delle quindici provincia dello Stato Ve
neto appellala DOG.UH.

Della lingua che usassero i popoli della Ve


nezia
zia terrestre prima di aver da' Romani l' idioma
idu
latino, non v'ha certamente memoria .-bench cre
dasi da qualche autore eh' essi parlassero un dia
letto greco o quasi greco, qual era appunto quello
della Paflagonia ond' ebbero i primi Eueti la deri
vazione.
Sorto poi- e diffuso l' idioma latino e fallosi
comune a tutta Italia, siccome gl'Insubri, che abi
tavano l'attuale Lombardia , lasciarono la lingua
Celtica, .ritenendone per i dittonghi, le aspre e
fischiami desinenze e L suoni nasali e gutturali che
rimasero sino a' d nostri j siccome i Toscani per
dettero l' antica loro lingua Etnisca j cos i Veneti
adottarono anch'essi il nuovo linguaggio e lo par
larono comunemente, meschiandolo e modifican
dolo cogli accenti e colla dolcezza dell'amica loro
lingua grecanica , e latinizzando non meno una?
quantit di termini nazionali, che non erano cono
sciuti in allri luoghi d' Italia
Del dialetto proprio del popolo Veneto nei
primi tempi dell'impero Romano , cio quando la
lingua latina era nel fiore, non abbiamo generai^
mente alcuna traccia (2)3 le memorie all'opposto :
abbondano de' bassi tempi ne' quali ebbe luogo il
sovvertimento della comune lingua trasformatasi
nell'italiana ch'ora parliamo , trovandosi pieni gli
atti pubblici e gli archivii di scritture in lingua vol
gare, e dove appunto, facendosi il confronto d'un.,
secolo coli' al iro, si vede il progresso, la formazio
ne,, e se pu dirsi, il miglioramento o la perfezio
ne della lingua coni' a' giorni nostri parlata.
Uno solo ' cadi calme o te il dialetto- oggi co
mune a tutte le provinole degli antichi Veneti, po
che essendo le variet notabili e le differenze di
qualche voce da un luogo ali" altro. Ma non punegarsi che il migliore, come il, pi facile nella
struttura, .dolce nell'inflessione , metrico ne' nume*

(i) Che questi Eneti Paflagoni si aggiungessero dopo moltisecoli i.Fene/i abitatori di-I parse di Vannes nella Hretagna, nel
la memorabile irruzione de'Galli avvenuta in questa parie superio
re d'Italia all'epoca di Tarcjuinio il Prisco, come opina Strabene
con altri autori , ella quistione immersa, nella caligine de' tempi ,
bench affermativamente sostenuta. dalla. erudita penna del dottis
simo Sig. Girolamo Barone Trevisan Padovano, nella sua bella dis
sertazione intitolata Illustrazione d'un antico sigillo iliPaduva,
stampatasi a Parma l'anno 1800, libro per fatto raro.

(2) Fors non sareblwlonhmo dal vero- l'asserire che il dialttoIalino di cui sci-v ii ansi i Veneti, come tutti gli altri popoli italiani ,
fosse a un di presso quello slesso volgare del Popolo Romano. Ab
biamo da Plauto molte voci latinizzale, che non erano propriamen
te della lingua forbita latina- usala, da,' doni.- come Orum in vece
di Annuii ; Oricula in vece di Auricula ; Coda prr Cuda ; Vo
stri per Vesti-i, ed altre moltissime, che parlavansi in Roma e che
hanno tanta analogia colle nostre vernacole, liai iu m poi del neslro Calullo Yeroue*e.

r-

ti
ri, omogeneo ad ogni genere di scrittura, sia quel
lo che parlasi propriamente dal popolo della Citt
di Venezia, la quale per tanti secoli fu metropoli
d'un floridissimo Stato e madre feconda d'uomini
illustri nelle scienze, nella politica , nella nautica ,
nella poesia, nell' eloquenza estemporanea, nelle
jbelle arti e in ogni maniera di coltura,
Qual. altro in fatti de' dialel italiani si mo
str cou pi facile riuscita rivale ut-Ila forza e nel
le grazie alPantica sua madre (i)? Grave e fecoa
do persuase nella tribuna de' comizii Veneti, e si
ricordano con onore nella storia , tra mille altri , i
nomi illusili degli arringatoti puui/i, Francesco
Foscari Doge, siivigi Mvlin, Bernardo Navagero , Marcantonio Cornare, Giacomo Soranzo ,
Girolamo Grimo-rii, Nicolo Contarmi, Alessandro
Zorzi, Leonardo Donato, Leonardo Emo, Gio
vanni da Pesaro, Batista Nani; e li recenti Mar
co Foscarini Doge, Carlo Contarini, Giuliano
(1) Fon lieo Vintolo che fior uri secolo XV, ne* tuoi Commen
tarii alla grammatica greca del. Guarino, fa molto elogio all'idio
ma Veneto , nel quale rileva appunto luna Li maest della lingua
greca , appellandolo francamente Putcherrimu* et doctiltimus
o/nruum termo, in quo tota redolet lisiguae grecae maitttat. E notantlo poi 1' uio dir areano i Vigjziaqi di qunme.ltere in alcune pa
role la lettera t, come a dire ANDAO, ToarfAO,in vece del toscano
indatu , Tornato, In rassomiglia all'idioma Ionico che pur arer
. nu.ili desinenze, allribuendolo al commercio che i Vini/i. .M ..-. r...jii.-. a. Snni nr, dote dopo Alene fioriremo le sciente. (Ponlic..ViVW. pag. 4;- JW- )
(2) Qui cade it> a.'concio di riportare alcuni periodi della applauditMsinia allocuzione pronunziala in novembre ijBli .I.'T.-I
tra. rolla citato. Nubi le Sig. Girolamo Bar. Trevisan, allora Regio
Pvocuralor generale- presso la Corte d' appello in Venezia , > <-r la
solenne riapertura delle udienae: squarcia oratorio che forma l'elo
gio, speciale e la caraHerislica intieine di varii Avvocali Veneti di
quel tempo i pi distnti nel foro, i quali saranno da noi per noie
alfabetiche qui solto indicati:
Non qui mancar per nostra fede, gli Anlonii (<a), che grafi
d' anni., dj senno, !i aulorit , tutto raccolgono con. fresca, ed
" aujmi i i\J memoria qjaaqto pufavorire la causa. che imprendono a perorare; che ogni cosa dispongono al sito proprio, sicch
o ogni cosa accqncia siasi a produrre per insensibili gradi quelai' impressiaae a cui la voglion diretta; che a foggia di Lisia tan11 la mostrano ed hanno eviden-aa.e semplicit nel narrare , e lan la scioltezza, e spontaneit nel discutere . che non laneiaao so spello mai di premeilijazione, ;' di ari* ; e che ugualnynle di~. slanli da qnalsirogHa affeltazion di eleganza,, che da ogni bassa
trivialit , via via, bellamente s* insinuano sema (forzo, e senza
i iui|it- i- n violenza compiolanne-ale trionfano.
Ma non qui rnaucan n menp li Cai Gracchi C i e i-Slpizii
Rufi nati fatti dalla ualurn e dall'arie pel sublime e pel grandf:
grandi udir parole, elevali e squisiti nette sentenze, zeppi di ftw-losofia e di dottrina, in tulio- i I genrre loro. dignitosi sempre e
gravissimi e al lempo slessa e nello scrivere e 'nello arringare al
pap de' Derooslrni concitati, vibrati , agili., concettosi, neeflien ti , tali in fine che se avessero o il tempo, o la voglia di ilare allo
-!-.... orazioni l'ultima mano, potrebbero senza nifii presrqtarsi
v> come assoluti modelli di vera e somma grandi ioqiirnza.
Vanta coleste foro i suoi Scevoli e i suoi Servii Sulpizii (e),
quanto profood.amente dotti ajlrellanio squisitamente ipgegnon si nel rifrugare e nel cogliere nell'immensa congerie delle mowderpo leggi e delle vetusle quanlo pud abbisognare alla salvezza
dc'loro clienli, e rh'eminenlemenlf posseggono spirilo d'ordine,
di perspicuit, d'evidenza, arte <ti ben sepRrare, di ben conner-

Griman, Francesco Donado , Angelo Querin.


Robusto e flessanirne incant e vinse nei tribunali
per la bocca dei Cocchia , Svario , Cordellina ,
Todeschini, Santonini , Costantin , lcaini^ Silvestriniy Gallini, Stefani, Cromer, Piazza, Sa
via , Mullinelli celeberrimi Avvocati de'nostri temE'i, e de' viventi Antonelli , Caiacci , Biagi ec. (a\
a tromba meonia squilla in tutta l'energia del na
tivo di lei suono nelle ottave dell' eruditissimo
Abate Francesco Boaretti ; n sempre il Tasso de
grad dalla sua dignit in quelle del dottore Tomtiuiso Mondini.liSk Commedia nell'inimitabile sue
rutauratore Carlo Goldoni e ne' suoi rinomati se
guaci; il Didascalico e il Descrittivo nella CARTA DEL
NAVEG\R PITORESCO di Marco Boschini; la Satira
nelle rime inedite del Dotti e nelJe edile del frotarie del Pozzobbn, detto comunemente SCHIESW;
la Pescaloria nelle egloghe di Andrea Calmo ; e il
Berniesco finalmente, nelle poesie pregiabilidi MttrM li ri- . .li bea, dedurre, tanto in fin d'efoqaenza quanto basta abn bondantemente a rendere sul loro labbro non inamene pel pnb*
blico e pi efficaci presso de' Giudici le loro dottrine.
- Udiamo con gran dilellocbi unisce i., .ir sue arringhe la gra vil,e I* copia de'Crassi alla nitidezza ed aj nerbo de'Calidii (</),
la faceta amenit non iscurcile de' primi alla scorrevole rena e
dignit de* secondi; che al par di questi rottissimo neh musical
M suo dialetto-, si tieu lontano del pari dall'Asiatica profusione
m che da iu> arido o digiun laconismo; che serve alla propriet
n delle voci, ma non trascura la vivacit delle imagini; che a voglia
di-" Mini snbbietli , quando s' estolle senza passare nel lurgido ,
quando s' abbassa. soma scendere nel pedestre ; che alla conjpo,!>slezza. libera dell'astone congiupge l'armonia [socratica. sempre
r? svariata ile' numeri, e che tutta in somma possed Parte Tujlia- na di penetrar negli assorti ascoltanti per guisa da piegarne ,
com muoverai J} trasportare per. le rie del. diletto.1* anima, e il
n cu. .--i-.
n Ammiriam finalmente chi (e) nelle greche lettere e nelle lati ne assai bene istruito , congiungendo ali* assiduita del domesli co studio un esercizio forense alla.sorpresa instancabile, nel col- to suo dire , presenta congiunta in s solo la sugosit de' Focia- ni , l' acutezza de' Demosleni , la pazienle ed induslre diligrnza
n de' Carboni, la scioltezza e la rapidit de' Filippi , dei lurenzii
la callidit ; e colla, stretta dialettica degli Stoici e colla rersatile
agilit de' Peripatetici, ha per costume di spingere l'arrersario.
allo stretto o di coglierlo al varco, e volteggiando e schermendosi-di escir incolume dalle r.eli.e d'eludere rittocioso ogni in sidia,
E dopo. di tutti questi reagono ben-altri molti che se s'ascol- tino a pello de' pi prestanti , frse scadono alquanto nel parangone , ma se soli s' intendano , certamente non lasciano drsidc<
rarli ; la alo pi che in parecchio cause un dici ini- par che basii
9 senza ch'esigasi un oratore. Cos a.d cigni tempra de'giovaiii ap55 prenditori s' offrono qui svariali esempli in ogni genere drgois5simi d'imitazione, giacch, come osserva benissimo Tullio, posn sono arervi oratori ugualmr nlr sommi comunque del tutto in fra
vloro dissomigliami, e tanti' colpisce la semplice verit de'Tizia5? ni, quanto i dolli e passionali alleggiamene de'Raffaeli, n men
si apprezzano dell' ilare magnificenza de' Paoli , le rie terribili
de* Michelagaeli ec. .-

(a)
(4)
(e)
Sd)

Stefano Stefani.
Marco Piazza.
Giamoatista Mulinelli e Pietro Biagi
Girolamo d~ntonflli.

e) SpiriJione Caiacci

.VII
mtonio Zorzi e in quelle di Giorgio Baffo che
tante grazie sommerse pur troppo nella laidezza la
pi schifosa ; serbano tutte nel dialetto Veneziano
le native sembianze, e fanno mostra d'una origina
lit incantatrice.
E per parlare di alcuni altri, non forse An
tonio Lamberti che gareggia nella squisitezza del
la Lirica co' pi ralenti poeti d'Italia, e va all'ani
ma nelle sue canzonette quanto Molli e Bettola ;
ora e nitido e tenero come V'Morelli ; ora scher
za arguto con apologhi tali che niente lasciano ad
invidiare 4 Pignotti n a Passeronil E non abbia
mo il nostro Redi in Lodovico Pa sto, autore del
Ditirambo veramente originale sul V1N FRIULARO e
di quello altrettanto spontaneo sulla POLENTA ? E
Francesco Grilli si mostra forse men saporito ne'
sali della gioconda poesia vernacola di quel che
>lo ne'suoi versi toscani e -nell'applaudita sua ver
sione del Tempio di Montesquieu? Parecchi com
ponimenti di colai genere burlesco ci diede Giani
batista Maratti, che g' intitol SAGGI METRICI DI
TATI REMITA. Piacciono a chi ha dilicatczza d'ani
ma e sapor di gusto li CENTO SONETTI SU I CAVEI DE
NINA di Giacomo Mazzola. Divertono in fine le
fantasie bizzarre .parse nelle poesie facete del no
stro Buratti. Sicch pu francamente asserirsi -che
dall' assortimento di modi s varii, lustro, ornamen
to e fertilit maggiore ridondi alla stessa lingua ita
liana, che potrebbe li tanti espressivi ed omogenei
andare connaturando e moltipllcare cos, senza il
sussidio di sorgente straniera, le proprie bellezze,
non che que' suoni che tra le lingue viventi niiiiiiiitrice sovrana la rendono della poesia e della musica.
JNon mio questo pensiero, ma del celebratissimo pubblico professore Abate Melcnorre Cesarotti di cara nostra memoria1 il quale nel suo
Saggio sopra la 'filosofia, delle lingue , propose
che tutte le Citt d' Italia formassero i rispettivi vo
cabolarii, per poter indi compararli tra loro, estrarne i migliori e pi comuni termini , arricchire la
lingua de' dotti ed accrescere il gran Vocabolario
della Crusca ( Parte IV. . XVI. )
Se varie Citt italiane corrisposero sin ora a
questo voto zelante e patriotico, se Milano, Bresoia , Padova, Napoli, Palermo, Osmio, Bologna,
Ferrara, Torino, Mantova, Verona (i), hanno i loro
vocabolarii gi pubblicati; come averlo non doveva
la Citt marittima di Venezia, il cui dialetto gene
ralmente ricco di locuzioni e di modi esprimenti e
Vivaci suoi proprii ed originali, di tante belle voci
etimologiche e imitative, e particolarmente di ittio-

logiche e della ni AI ina? Come non conservare a po


steri almeno la memoria d'un linguaggio, dopo il
toscano , il pi bello tra i dialetti italiani , il quale
passalo in mezzo a tanle vicende politiche va sen
sibilmente alterandosi e perdendosi da treni' auqi
in qua, et/me l'esperienza dimostra e tutti confer
mano: in guisa che se sono a quest' ora gi quasi
spente dalla memoria le voci del Foro e del Go
verno repubblicano, lo saranno coll'andar del tem
po anche le familiari e le pi volgari?
Tra tanti eruditi e cultori della letteratura che
decorano la Citt nostra , non fuvvi alcuno sin ora
che si accingesse a quest'impresa; ed era dunque
dal destino riscibato ali' uliinio di tal numero e al
pi meschino di cognizioni, qual io mi reputo , di
dar cominciamento a quesl' opera , di perseverarvi
per cinque lustri continui tra le difficolt degl'im
pieghi pubblici sostenuti ; di ricopiarla senza noia
per cinque volte di mano in mano che un ammas
so di giunte , di riforme, di correzioni sopragginugeva, e <Ii compilar finalmente una collezione, che
se non pu vantarsi perfetta , sar certo sufficiente
nella quantit , perche compren-de tutte quelle voci
e locuzioni che sono le pi comuni e le pi usitatc Ira noi?
Comunque sia, io fu di pubblico diritto il mio
Dizionario vernacolo, e mi pregio di presentarlo a
voi Veneti colti, non gi come lo avreste degna
mente meritato, ma come ho potuto e saputo farlo.
jiliis post me memoranda rclinquo, dir con Vir
gilio, lasciando e desiderando che altro ingegno
pi adallo possa un d riprodurlo, supplire alle mie
mancanze, correggere gli errori, illustrarlo di mag.
giori erudizieni e ridur cos alla possibile iutcrczza e 'Convenienza un opera nazionale importante.
Ella senza dubbio importante, perch diretta a
conservare la storia del dialetto che qui pai lavasi al
finire del governo repubblicano o sia del secolo
XVlll, a conservar nella sua purezza la memoria
delle cousueiudini e de' costumi pubblici e privati
d'una Nazione resasi per tanti secoli famosa; e mol
to poi importante perch pu da un lato contribui
re ai lumi della storia patria, e dall'altro offerire un
mezzo d'istruzione per intendere i tanti significati
delle nostre voci e modi antichi e moderni; e sopra
tutto a promuovere fra noi e rendere familiare alla
giovent studiosa la cultura del bell'idioma italiano.
Questo mio Dizionario comprende, oltre a tul
le voci e le frasi familiari, che si usano presentemcnle , quelle ancora che appartenevano al Gover
no ed al Foro repubblicano; le nostre voci aiili-

(l)llaggio di Dizionario Veronese pubblicatosi alcuni anni fa


dall'erudito Sig. Abate Venturi, ci lascia il desiderii e la speran

za insieme che ad onore della sua degna e colla Patria sia egli per
darci un' opera compiuta di questo genere.

quale e perdute; i neologismi che dall' epoca del


1797 sonosi introdotti specialmente nel Foro e
nella Pubblica amministrazione, e che ora si hanno
come nostrali. V'hanno 4e voci marinaresche; i termini sistematici , per lo pi di'Lintieo, che appartcngono alla storia naturale; e parecchie elimologie , cio quelle che 'diedero immediatamente origiue alle parole vernacole. Ti sono aggiunte, se ur,a confusione delle nostre, ^moltissime -voci del Padovano, tratte dal vocabolario dell'Abate Palriarchi, giacch il Distretto del Dolo fin dal 1807 appartiene alla provincia di Venezia. E siccome quelle che si riferiscono alla pesca ed alle produzioni
del -mare, sono per lo .pi proprie di Clnoggia; co51 ho pensalo che sar gradevole di trovare in questa collezione molti altri termini particolari di quella Citt, 3 a quale .fa parie della Veneziana provincia;
Ciu non meno benemerita della Repubblica letterana per aver prodotto anche a' nostri tempi lanti
insigni cultori della zoologia Adiiatica, che hanno
molto contribuito a quest'opera nd suo pi incipio-e
nci suo fermine. Seguendo poi il metodo ragione<vole degli altri Vocabolarii vernacoli , ho lascialo
fuori, generalmente .parlando., 'tulle le voci simili
si quelle della buona lingua italiana, le quali av-rebbero fajjlo un ingombro del tulio inutile, perch gi
trovatisi n' dizionarii italiani ; ma "ho ritenuto necessariamentc .quelle che portano modi e riboboli
particolari del nostro dialello, ed alcune altre anara che panno tuttavia a mio giudizio impegnare
la curiosit e il bisogno delle varie pei-sone -che
av rati no a consultare la mia opera.
Esponendo gli articoli delle voci radicali cbbi lolla attenzione di distinguere in paragrafi i di
vcisi loro significali coi corri-spondenii^dclla lingua
italiana: -nel che dee principalmente consislere il
soccorso d'viu Dizionario vernacolo; e non ho mancalo, ove credei opportuno , di .aggiungervi degli
esempi! per essere nvelio inteso.
Nel comporre quest'opera mi sono accerialo
che non tutte Je voci -e maniere nostre Veneziane
hanno o aver possono l' immediata corrispondenza
della lingua italiana, sia perch >i Dizionarii pi diligenli ed estesi *)e sono difettivi, sia perch sono
particolari alle differenti Cill della nosira -penilola alcune cose., alcune arti , alcuni vocaboli , alcuni si. Gl'Italiani nonlianrxo poi un Dizionario prrnio di storia naturale, come lo hauno i Franzesi
e gl'inglesi : il quale noti potrebbesi pe.i. ben fwmare senza aver notizia e senza il confronto delle
lanto svaiiate nomenclature dc1pesci,dUe piante,deeli uccelli cc. che i .danno ne' di versi luoghi d'Ita]i.i:giaoch nou sono per la maggior parte attendibili le voci aibiirariameiitc ilalianate nelle traduzioni

dell' opera di BufTon. Ed ecco il motivo per cui in


un Dizionario vernacolo de' nostri 'tempi conviene
molte vlte contentarsi di leggere la definizione o
la spiegazione dei termini del paese, o per somma
grazia un vocabolo della Toscana , senza prelendere il -corrispondente della lingua dei dotti , perche
non v'ha -o non vi pu essere, e perche 'bisogna
persuadersi -e -cotvvetiire col nostro Cesarotli, che
senza la contribuzione effettiva di tutte le Citt d'Italia non possibile compilare -un Vocabolario italiano universale.
Parlando delle voci di lingua mancami , voi
bens Iroverele ne' Vocabolarii italiani, per eserapio Beccaio, Cuoca, Gabeller, Fattorcssa, Fornaciaia, Medichessa ec. per la Moglie o Femmina di .Beccaio, di Cuoco, di Gabelliere ec., ma
non le Femmine <li Bilancialo, Lattalo, larbiere, Barcaiulo e di -cento altri mestieri. Voi non
vi troverete le voci corrispondenti alle nostre vernacole AMB1Z\R, AMER, BIGLIARDR, BATIFOGM,
JJAVEL1NA , COMPROFESSR , CONZAOSSI, FKLCBR , Pi
RON\UA ,SGNANFO,-SGNANFfzXR, n a moltissime
altrettali; e non per questo sarebbe permesso -di
scrivere Bilanciala , Lattaia , Barbiera , Barca'iuola, Cimbro, Forchettata , Nasiloquo , ma dovrebbesi far uso <li perifrasi. Nondimeno poich
- mio assumo di dare un catalogo di tulle le voci
vernacole conti apponendovi le adottate da' buoni
scrittori, e se non trovo di alcune 1' equivalente
ne' Dizionarii di lingua , sdegner fWse chi mi ha
per 'mano di sentire -dopo la spiegazione o la def-niziooe, -anche il mio parere, cio quali poirebbero essere per avvenlura i termini o i modi corrispendenti, se mi vengono a taglio? A me sernbrato di poterlo e doverlo fare; e questo caso es
sendomisi affacciato moltissime volte , io ini ere<letli in dovere di apporvi quelle voci o maniere,
dito presuntive, che la ragione., l'evidenza , Tana3ogia e sopra lutto l'inclinazione della lingua iialiana m'hanno suggerito E se avverr quindi, co
me -e da tulli desiderato, che il gran Vocabolario
niella Crusca venga quando che sia riformato e
compiuto, non sar forse anche inutile il Lessico
Veneziano, che .ricorder agli eludili compilatori
qualche cenlinaio di voci siate fin qui ommcsse
nelle scorse edizioni.
L'Ortografia del dialetto ha non meno impe
gnalo le mie sollecitudini ; e per questo conto non
ho mancato -di attenermi , generalmente parlando ,
agli Autori che abbiamo a stampa, e dei quali si ve-drn il catalogo die precede il Dizionario. Io son per
altro d'avviso che Ja prima regola <3ell' ortografia
-d'una lingua sia quella di scrivere, se fia possibiJe , come si parla. Se leggiamo delle scritture vene

IX
sciane antiche, per esempio leprose e i versi diAnclrea Calmo stampati nel 1 565, noi vi troviamo delle sconciature ortografiche , he tanno arricciale il
naso e che rendono talvolta oscuro e iuioielligibile il sentimento. Dario Varolari, che fu nel secolo
Festeriore, un po' pi corretto, ma lontano dalimitare colla scrittura la semplicit del nostro parlare. Carlo Goldoni scrittore del secolo ultimo scorso do\rebl>e auch'egli aver conosciuto questa regola e aversene fatto carico; ma o ch'egli la credesse inutle,o che volesse segui tare gli usi de'suoi contemporanei, o forse che avesse Io scopo d'essere
pi facilmente inteso da' Toscani , le prime edizioni d'ette applaudite sue opere veneziane sono zeppe
di queste cacografie , le <juali per nelle ristampe
e molto pi nelle recenti, si veggono a bastanza
corrette. Ma comunque sia il lano e 1' opinione iu
contrario, poich da un canto non abbiamo precetti che ci obblighino di scrivere a modo altrui , e
siam dall'altro suffragali dalla ragione e dal lnum
senso, noi adotteremo alcune regole che crediamo
proprie a scrivere cor-rellamente nel dialetto nostro
fissandone de1 principii.
I. Tulli gli usi e le regole doHa grammatica
italiana sono mantenuti ove non siavi il contrasto*
della pronuncia c'he alteri la parola. Si mantengono .gli accenti, gli apostrofi , ' interpunzione e luiti i segni adottati dulie scuole. Il DA verbo si accentua per distinguerlo dall' articolo ; l'HA verbo
( sebbene pi spesso si muti in GA ) si scrive coll'aspi rata per non confonderlo col segnacaso e simili.
II. Mai non si raddoppiano le consonanti, se ii ou
in quanto sia necessario ad -esprimere la parola,
Quindi scriveremo SPESSO, LESSO, CASSA con due
ss; cos STRAMAZZO, BULEZZO, GRAMAZZO e simili
con due zz perla necessit della pronuncia. Gli
articoli Della, Dalla, Colla che da noi si esprimono con una sola consonante, si scrivono DE LA,
DA LA, CO LA ; in conseguenza DE L'jDA L*c.
lli. I Veneziani non usano pronunziare il Ci
e Ce come i Toscani, ma dicono Cera, Cerchio,
Certo, Cicerone , come, se in vece di C vi fosse
una Z aspra : anzi per meglio dire , a quella stessa
maniera onde i Latini pronunciavano il 27, come sarebbe nelle voci Citius->Duratio, Tertius, JRtio,ec.
e cos pronunziano modernamente anche iFranzesi
e gl'Inglesi. Quando leggiamo Chiamare, Chiodo,
Chiave, Chiesa e simili , noi le pronunciamo come pronuncici ebbero i Toscani CIAMARE , C10DO,
CIAVE,CIESA, senza l'aspirata. Tra CITO, C1B1BO,
e CIBALDN scritti col C e ZITO , Z1B1BO e ZIBALDON culla Z aspra, noi non facciamo alcuna differenza nella pronuncia. Egli per vero che qualche volta si pronunzia il CHI naturale, coin nel

le vqci vernacole CHICHIRICH , CHIGIA, CHIMINI,


CHI1VCAGL1E e in lante altre che non sono a confondere colle prime. Abbiamo dunque due C di
suoui diversi o Ma due diverse inflessioni per pro
f i i rii. Fusto davanti aU'A,O,U, il C ha un suono
muto o tondo, come in COSTA, CARO, CUOR, CAMELO , CAM1SA ec. , posto dinanzi ali' E ed all'i,
come in CENA, CERTO, CINTO, CIBO non va da noi
pronuncialo schiaccialo o aspiralo come dai Toscani: onde ne viene che nelle voci vernacole CHIAVK
CU1CARA , CH1ACOLE , CHIESA , CHIAM' ? , CHICONA
fa d'uopo tra il e e l'i interporre l'acca, altrimenti
diremmo come se fosse scritto C1AVE, CIC.ARA, C1ACOLE, CIAMOR, CICONA; e quindi se ad alcuno sal
lasse il grillo di scrivere in questa guisa, dovrebbe
necessariamente alterarsi l'ordine dell'alfabeto e
mettersi in dichiarata ed assurda contraddizione
l'ortografia della lingua vernacola colla pronuncia.
Per far conoscere la differenza del C schiacciato o aspiralo dall'altro. di suono muto o naturare, ci vorrebbe una specie di segno , ed io i a veramenie tentato d'imitar l'esempio de'Frauzesi e
di mettere sotto il C medesimo quella vii golena
ch'essi chiamano Cedillc : onde scrivendosi, per
esempio, CHIAVE, CH1CARA, CHIARE, CH1AMR, CHICONA, SCH1APN , SCHIARAR, SCH1OPO e simili, si
facesse con quel seguelto sottoposto conoscere
come la parola dovesse essere all'uopo nostro prounciata. Ma avendo dopo qualche riflessione osservato che una tale innovazione pubblicata dal
l'Autore limitalissimo di questo Dizionario, avrehbe forse dato motivo d'una critica senza confine
dal canto di coloro che sono tenaci degli usi antichicche d'altro canto quasi (ulte le lingue Europee,
n>a in distinto modo la Frauzcse , si pronunziano
differentemente dalla scrittura; e che questo mio
libro non distrettamente che ad uso de' Veneti, i
quali m'intenderanno benissimo a prima giunta:
ho pensato per tutto ci i lasciar le cose nello sta
to primiero, ma non di meno di render noto il mio
pensiero per abbandonarlo agli studii e<I alla cura
di qualche altro zelante dell' ortografia vernacola,
il quale sapr forse inventare e suggerire un espediente migliore. 1'-, qui ripetiamo Jtlispost me me
inorando relinquo.
IV. Voi sentirete che non solo la plebe Vnela, ma molte altie persone hanno il bel vezzo di
pronunziare il CE e il CI ed anche la z aspra, co
me se fossero ima s dolce. Dicono per esempio
S1NQUE per Cinque , SINQUESSEM'O per Cinque*
cento, SEOLA per Ceola , SEND per Cend, S1EVOLO per Cievolo; cos pure CUSSO per Guzzo,
FASSA per Fazza, SARSEGNA per Zaraegna, SATA.
per Zata , SARATN per Zarat&n ec. Ma questo

non che appunto un vezzo o mendo , contratto mi prefissi d'osservare sulla ortografa del dialetto:
fin dalla fanciullezza per l' ignoranza o V inavver
dichiarando per che non intendo di leggere in
tenza di chi insegna a parlare : maniera o uso parli- cattedra , n di fare il saccente , ma di esporre li
colare d'una parte del popolo, eccezione della pro beramente il vqto mio, posto che la volont di stu
nuncia. Ho sentito qualche zelatilo dell'ortografia diare la buona lingua comparata alla nostra, mi fe
ad opinare che cosi dunque si dovesse scrivere co
ce intraprendere e condurre a qualche discreto ter
me la maggior parte pronunzia. < i nardi Dio ch'io mine un' opera tanto laboriosa e affatto nuova , la
sia giammai per adottare una tale opinione. Non quale non forse che un saggio di quella migliore
iroveiassi alcun Autore Veneziano amico o moder
che potcvasi fare e che un d sar falla, come peno , comunque egli slesso cos parlasse, che siasi i "_, da quello stimabilissimo mio amico zelante del
pensato di scrivere in colai guisa : e questa sola le cose patrie, che la fa ora comparire alla luce.
sarebbe una buona ragione ; ma v'iia poi l'altra che
Nel chiudere il mo discorso preliminare, deb
converrebbe alterare anzi capovolgere 1" ordine al
bo pubblicare e manifestare la mia gratitdine gene
fabetico di migliaia di voci, e che quindi molli si ralmente a tutti quelli che contribuirono alla compi
discervellcrebbero cercando all'uopo qualche pa
lazione ed al vantaggio di questo Dizionario. E sin
rola nel Dizionario.
golarmente mi protesto obbligatissimo alla Commis
V. Dicono i Toscani ed anche i Lombardi sione di rispeilabili Soggetti, stata nominala a mia
che noi non sappiamo ben pronunciare il g avan- richiesta dall'Ateneo Veneto l'anno 1821 peresami'liV^lle: per esempio le parole Pacotiglia, Spa- nare con occhio critico quest'opera: nella qual Com
tliglia, Manglia, Pastiglia, n drtiglier, Artiglie
missione si distinsero in ispezial modo Ji Signori Avria, perch essi vi fanno appena sentire il g,e a ' vocato Ci. Francesco dvesani , Dottore Filippo
noi pare che dicano PacOtitia, Spadlia, Manilla, Scolari e Abate Pietro Pasini. Fo egualmente
pubblici i mici ringraziamenti all'eruditissimo Dot
Postilla, j4rtiUer, Artilieria : laddove noi le pro
nunciamo come se ft sse scritto PACOTILG1A , SPA- tore Paolu Zannini, a quel tempo Segretario per
DILGIA , MAMLlA , PAST1LG1A , ART1LGIR , ARTIL- petuo dell' Ateneo medesimo , pe'suoi riputati giu
G1ERIA. Questa nostra maniera di pronunciare diziosi consigli diretti alla correzione ed ni miglio
verissima, e mi era per ci venula la tentazione di ramento dell'opera-, de' quali cercai d'approfittare
scrivere tali esimili parole nel modo preciso come nelF ultima ricopia; e desidero di averlo fatto se
suona ali' orecchio che siano -da noi proferite. Ma condo la sua vera intenzione. Ringrazio in distinto
avendo poi riflettuto che mi sarei troppo discostato modo il Nobil Uomo Nicolo Contarmi del fu Ber
dall'uso comune senza bisogno; che dovevasi per tucci , egregio cultore nelle scienze di storia natu
ci stesso alterar 1' ordine alfabetico ; e chn d" al
rale anche della parte ornitologica, per le memo
tronde non o questa che una maniera nostra di rie da lui favoritemi con tanta bont su questo ar
pronunciare, la quale, volendo, si potrebbe facil
gomento; come pure il chiarissimo ora Pubblico
mente correggere: ho pensato di pigliarmela in baia Professore di Storia naturale a Padova Dottore Ste
e di non far torto all'ortografa ordinaria, libero gi fano dndrca Renicr , al quale sono dovuti i mei
primi lumi sulla zoologia del mare; all'ingrandi
a noi di pronunciare secondo il nostro uso.
mento
e perfezionamento della qual pane ha poi
VI- Nella pronuncia nostra non si fa alcuna
differenza tra Ysc el's o due ss. Diciam, per esem moltissimo contribuito il giovane Dottore di medi
pio, Pesce, Scialacquamento, Sciatica, Scimia^ cina Gio. Domenico Nardo di Chioggia, studioso
come se fosse scritto PESSE, SIALAQUAMENTO, SU- appassionato di questa scienza , che vcdcsi a suo
TICA,SIMIA. In questa parte ho creduto necessaria onore nominato in tanti luoghi del mio libro, ov'egli spieg le sue teorie cos per la correzione degli
e permessa una novit, aderente per alla sempli
cit della nostra pronuncia, cio di non far mai se, errori, che v' erano nella nomenclatura ittiologica,
ma di attenermi alla maniera pi semplice dei due come per li nuovi individui marini da esso cono
sciuti , anatomizzati e nominati.
SS o del solo s rispettivamente.
Ho fallo in fine quel che ho potuto e saputo .
VII. 11 XE poi, che ci tramandarono i nostri
maggiori, voce di frequentissimo uso , bench da Lascio ad altri la palma di migliorare e perfeziona,
re la mia opera e di riprodurl quando che sia pi
'altri sia stato scrilto talvolta SE, forse per l'inflessio
ne dolce o affeliat'a con cui taluno lo pronuncia , degnamente; e conchiuder, come disse nel i8ofj
il XE, dissi, bisogna lasciarlo originale com' , il Sig. Abate Francesco Nannini pubblicando il
per non confonderlo col SE dubitativo, ovvero col suo Vocabolario portatile Ferrarese-Italiano, io avr
sempre la compiacenza di poter dire.- Eco PLANTA
SE, Siete. Vedasi la voce XE nel Dizionario. .
Queste sono le poche regole o canoni eh' io VI.

XI

INDICE
DEGLI AUTORI E DE' LIBRI CONSULTATI PER L'OPERA PRESENTE.
Dizionario universale dell' Abate Alberti da Villanova.
Calepinus septem linguarurn, edizione VI.
Glossarium tolius latinitatis di Du-Cange.
Le opere edite del Padre Bergantini Veneziano.
Il Malmantile di Lorenzo Lippi.
Il Morgante maggiore di Lorenzo Pulci.
Le opere del Fagiuoli.
Le Lettere private e scientifiche del Conte Magalotli.
Prose sacre di Anton Maria Salvini.
Il Bacco in Toscana di Francesco Redi.
Rime del Burchiello.
Novelle di Francesco Sacchetti.
La Coltivazione di Luigi Alamanni.
Le Api di Giovanni Rucellai.
Opere di Messer Agnolo Firenzuola-.
Le Osservazioni della lingua italiana del Cinonio.
Scelta di prose italiane stampale a Parigi nel 1812.
Le Opere dell' Abate Giuseppe Parini.
Modi di dire toscani del Padre Sebastiano Pauli.
Proverbii , Riboboli e Detti proverbiali dell'Abate Paran elio Vicentino.
Collezione delle frasi dell'Abate Giuseppe Marlinelli Ve
neziano.
Enciclopeda metodica: li tomi 12. delle arti e mestieri.
Ornitologia fiorentina del 1776. Tomi sei.
Il Vespaio stuzzicato Ji Dario Varolari , Satire, stampa
te a Venezia nel 1671.
Lettere e Rime di Messer Andrea Calmo Veneziano,
Le Commedie dell'Avvocato Carlo Goldoni.
Vocabolario del dialetto Bresciano.
Vocabolario Milanese-Italiano di Francesco Cherubini.
Vocabolario del dialetto Padovano dell'Abate Patriarchi.
Vocabolario Siciliano etimologico italiano e Ialina dell'A
bate Pasqualino.

Vocabolario Ferrarese Italiano dell'Abate Francesco Nnnnini.


Vocabolario Mantovano-Italiano di Francesco Cherubini.
Dizionario militare italiano di Giuseppe Grassi di Torino.
Vocabolario agronomico italiano di Gio, Batista Gagliar
do.
Vocabolario della Musica.
Le Istituzioni botaniche di Targioni Tozzel.
Il Giardiniere avviato, del Cav. Re.
Catalogo degli uccelli della provincia Pisana del dottore
Paolo Savi.
Trattato degli alberi della Toscana di Gaetano Savi Pro
fessore di botanica a Pisa.
Le Memorie venete dell'Abate Gallicciolli.
Delle pompe nuziali gi usate presso i Veneziani : Dis
sertazione dell'Abate lacopo Morelli.
Origine delle feste Veneziane della NobiI Donna Giustina Renier Michiel.
La Zoologia
Adrialica dell" Abate Olivi di Chioffjria.
D
OD
Dizionario del diritto Comune e Veneto di Marco Ferro.
Collezione di Poesie Veneziane, moderne ed antiche di
molti autori stampate nella tipografia AIrisopoli di
Venezia.
Dizionario etimologico scientifico di Verona.
Lo Statuto Veneto repubblicano.
Illustrazione d* un antico sigillo di Padova. Parma 1800.
in 4to*
Teoria e pratica del nuovo sistema di misure e pesi.
Osservazioni su alcune voci del dialetto veneziano, Scrit
tura inedita del signor Francesco Negri , comunica
ta all'Autore dalla gentilezza del chiarissimo signor
Ernmanuele Cigogna, legatario de' Manuscrilti di
quell'illustre suo amico.

Xlll

SPIEGAZIONE
DI alcuni segni e- abbreviature efie s'incontrano nell'Opera.

Mei.

Metafora o Metaforicamente'.

Peg.

Peggiorativo.

Addie t tivo.

Pese.

Pescatori.

Aggiunto.

Prep.

Preposizione.

Prop.

Propriamente.

Prov.

Proverbio o Proverbiale.

mente.

s. mi

Sustantivo mascolino.

Barb.

Barbarico.

Sustantvo femminino.

Coinun.

Comunemente.

Sign.

Significato.

Simil,

Similitudine.

Sistcm.

Sistematico o Sistematici.

Acer.

Accrescitivo.
A e ere se.
Add.

Assolut.

Assolutamente.

Avverbio o Avverbiale o Avverbial

Dira.

Diminutivo.
Dimin. >
Fani.

Familiare.

Stamp.

Stampatori o Stamperia.

Fig

Figurato o Figuratamente.

T.

Termine.

liai.

Italiano o Italianamente.

T. Ant.

Termine antiquato.

Lat.

Latino o Latinamente.

T. Agr.

Termine agrario.

Line.

JJnneo.

T. For.

Termineforense.

Locuz.

Locuzione.

T. Mar.

Termine marinaresco.,

T. Mil.

Termine militare.

v.

Verbo.

Y.

FWi o fce.

Mar.
Marina e Marinaresco.
in. >
Mario

Mere.

Mercantile.

DIZIONARIO

ABA.
A , Lettera vocale e prima dell* alfabeto,
sust. masc. Un A grande, un A picco
lo _i_ pi comunemente tli genere fcui.
e allora TI si sottintende Lettera.
DAT-'ATO AL ZETA, ovv. DA t' A AL
BBVOLTBLOB3, Maniera fai, e fig. Dalia
fno al zeta; Dati alfa, alt omega i DalI uovo alle frutte; Da imo a sommo; e
vogliono , Dal principio al fine.
A , Preposizione , A o Ad.
A? con inflessione interrogativa , cor
risponde alla risposta, Che? Che cosa?
Che cosa vuoi? Che volete ?0vv. cos?
Che cas' hai tu detto?
A, pronunziai o con un po' di forza e con
alzamento di spalle, vale per Atto disprez
zativo o d' impazienza , e corrisponde al
l'italiano Eh, Interiezione delta da' Fran
cesi Tarare , eoa cui si mostra beffarsi di
ci che altri dice , o non prestarvi creden
za. Vale ancora per V ..
A -('ii'-i., finalmente il grido o specie d
comando, detto COMANDAIZZA , usalo da'
nostri Barcaiuoli e dai Pescatori nel gira
re per qualche rivo della Citt, per av
vertire la barca che sta per incontrarsi ad
una cantonata di fabbrica e potersi vol
gere a destra o a sinistra. V . PBEXEH e
STALR.
A'BACO , . m. Abaco, Nome volgare del
l'aritmetica.
Ancora, Picco'Io libricciuolo dal quale
s'impara a rilevar la gomma de' numeri
dell' arilmclica.
SA VR DE BACO, Saper di ragione, Sa
per di conto Detto poi fig. Saper a
quanti d e S. Biagio o Saper dove il
diavol tien la coda, vagliono Esser accor
to e scaltro.
ABANDONA , adii. V. SBANDON.
ASANDON DAI M1DEGHI , V. SABBIO.

AflANDON.XR, v. V. SBAWDOWR.

ABANDONHSB, Abbiosciarsi; Abbando


narsi ; Sbigottirsi , Mancar d'animo.
ABASSAMENTO, s. m. Basamento, par
lando di pitture o di vesti donnesche ,
chiamasi Qucll' ornamento che termina
da piede.
ABASS.R , v. V. SBASSA.
AB.\TE , s. m. Abate od Abbate.
SIOB ABATE CANOLA , detto per ischerzo,
vale Abaluzzo, piccolo Abate ; Chiericuzzo; o anche Alatacelo , in seguo di
disprezzo.
ABATE DEL CAMPO , chiamasi qui comu
nemente quel Piedestallo o Colonnella di
pietra viva eh' piantata stabilmente ne*
campi o piazzuole delle nostre Chiese , su
cui s' inalzano bandiere o vessilli religio
si in alcune feste solenni XB MAZZA
L' ABATE DEL CAMPO , Locuz. fam. di gergo , e vale Fa gran freddo.
ABATN , E. m. Abatuzzo, Piccolo Abaie.
ABAT\, s. m. Alatone, Abate grande.
A BATUA , modo avv. A battuta, e vale A
tempo di battuta. V. I! ni i.
ABATO, add. Abbattuto, cio Spoisalo,
'Debilitalo. l)il><i<iut-i.:\\i-r>i dello Spiri
to oppresso.
I

ABI
TROVRSB o SBNTISS ABATUO , Acca
sciare o Accasciarsi , Aggravarsi delle
membra o indebolirsi per et o per ma
lattia.
ABDICAR , v. Abdicare o Fare abdicazio
ne o rinunzia ubdicativa , vagliono La
sciare o i-inunziarc , e inlendesi propria
mente d' un comando o carica suprema :
per esempio , II gran Consiglio della Re
pubblica Veneto, abdico il governo nel
giorno iz. Maggio l'jg'j. V. RncoNzia.
ABECk ( coli' e chiusa ) s. m. Abbicc o
Alfabeto Abbecedario, dicesi ad una
Serie di voci disposte con ordine alfabe
tico. V. RUBRICA.
IVo SAVR L' ABEC , Non saper f abbic
c , vale Esser ignorantissimo , non saper
i principii ; Esser pia grosso che F acqua
de' maccheroni
A BEL BELTO
A BEL BELO
ABENCU , avv. V. SIBBN.
ABNZE (colla i aspra) s.f. (dal lai. Ba
lenila) Adiacenze , Appendici. CASA
CO TUTE LE SO ABBNZE E PERTINENZE, Ca
ia con tutte le sue adiacenze, cio Con
tutti i luoghi clic ne dipendono.
A EEVLO, modo avv. A livello, Allo stes
so plano , e s' intende dell' acqua.
ABIANDO \ Voci nntiq. dal verbo Avere,
ABlENDO ) e vagliene Avendo.
ABILITADXZZA , s. f. Grande abilita o
attitudine, Grande ingegno.
ABINR , v. (dal lai. Bini , Bina tic. )
Voce per lo pi usata nel Foro criminale,
ove scrivcsi Abinare nel sign. di Congiun
gere , Metter insieme processi differenti ;
Unire , Accoppiare Combinare, si di
ce per Mcllerc o accozzare insieme pi co
se coli' immaginazione Mescolare vale
Confondere, Mctlere.insieme cose diverse.
AB1NAZ10N, s. f., Attuazione? la-mine
di pratica nel nostro Foro criminale , e
vale Unione, Accoppiamento: s'inlendc
di processi riunili e formanti una sola
causa.
ABISSRjV. V. SOBISSAR.
ABISSO , s. m. Abuso; Nabisso; Affondo;
Precipizio.
ABISSO DB STRADA , Strada affondata.
Visi va sino al ginocchio a a pancia di
cavallo o vi si sfonda.
ANDAR. D'ABISSO n ABISSO, L' abisso
-chiama F abisso : detto metaf. e vale , Un
primo errore chiama l'altro.
ABITANTE, s. m. Abitante; Abitatore;
e nel fera. Abitatrice.
ABITANTE NOVLO, Abitante avvenitic
cio o veniticcio , Ch' venuto poco la ad
abitare.
ABITANTE DB CITA, Cittadino; DE Bonoo, Borghigiano;DxTKa\, Terrazzano;
DB CASTELO, Castellano; DB ISOLA Isola
no ; DB COLINA , Colligiano ; DE MONTA
GNA , Montanaro ,- DB ALPE , Alpigiano o
A/pigino ; DE COLNIA, Colono ; DEL PIAN
o DE LA PIANURA , Pianigiano; DE VALE ,
Valligiano; DE TALE VICINA AL MAH, Ma

ABI
remmano; DB PALUO, Paludoso; DB LI
DO , Lutarono o Litorano ; DB sA&CHIA
Popolano ; e dicesi Parrocchiani quando
ti parli delle persone o del popolo d' una
parrocchia. V. PAB.OCHJN.
ABITAR, v. Abitare, Dimorare.
TORNA A ABITAR, Riabitare.
LOGO DA ABITAR , Luogo abitabile o abitevole.
ABITAR A PEPN, Stare terra a terra
V. PEPIN.
ABITAR INSIEME , Coabitare.
ABITAR, parlando dell'ancora, V.BrrX.
ABITN, S. m. Abitino ; Vesli.tu.cclo; festitello; fiobicciuola, Piccolo abito o ve
ste. Abitello o Abituccio , direbbesi per EVviliiivo. Un abitino strozzato ; Unabitello corto.
ABITN DB LA MADONA , Abitino , Pia
mente dicesi Quella piccola divisa o sca
polare che portano appeso al collo i divo
li di Maria Vergine.
TAGIR UN ABfrrnr ADOSSO A p.vo, deli
mrUtf. Attaccare altrui un campanello o
una campanella ; Appiccare i sonagli ad
alcuno, dicesi dell'Apporgli alcun difetto.
Dir male. V. TAOIR e IKC.UIUM.
BITO , s. m. Abito.
ABITO CHE NO GA MCULA. V. MCULA.
ABITO CHE STA BEN O CHE SETA , Ab/O

che torna bene ; Abito assestato ; Abito


accostante; Abito fatto a suo dossv.
ABITO CHE VA A TOCHI , Non se ne tener
brano o Cascare a brani, vale Avere la
veste lacci'a. Abito sbrandellato , si dice
Quello cui mancano alcuni pezzi.
Asito DA FESTA, Abito dominicale o dei
d delle feste o // dominicale assolut.
ABITO DA PARADA, Abito di parata, cio
di comparsa, da portarsi con distinzione.
ABITO DA STRAPAZZO O DA STRASSINR,

Abito usuale.
ABITO DB CENTO TOCHI , CeRtonc.
ABITO FHU , V. FRU.
ABITO IN CHESSBR, Pestilo tagliato a
crescenza. Tagliar un vestito a crescen
za, vale Pi lungo del bisognevole* .
ABITO RIGO, Abito agiato o vantaggia
to, cio Lungo e largo.
ABITO SBRISETO , r estuacelo.
ABITO SCAN o INGOGI o TIRA A LA VITA
O AL CULO , O CHE ACANA O CHE STRANGO
LA , Saltamindosso , Voce fatta in ischcrzo per significare un vestimento misero e
scarso per ogni vrso, che direbbesi anche
Abito strozzato, tirato, stretto, attilla
to; s stretto che pi ignudo non avreb
be mostrato F ignudo staso. V. ACAN.
ABITO STRAZZOLOSO o STBAZZO , Abito
stracciato , Quello eh' rotto : Abito cen
cioso , Fatto di cenci , rattoppalo.
ABITO TOLTO IN mi srio j Abito acca*tato.
ABITO VECCHIO CHB ss LASSA, Sferra, e
lioes anche Cencio.
ABITO SENZA 1. 1 'su: n r. ; Abito inconsiitile; Senza cucitore.

ABO
Consolar un , V. CoifSOLn.
FODRA DB L , V. FoDRA.
Far su un , V. Su.
L' abito fa 'l Monaco L" abito fauomo / panni rifanno le stanghe , dier^i
nielaf. vale Gli abiti abbrlliscono l'uomo.
L' abito no 'l moaco , //falto d-;'
cavalli non ista nella groppiera. L' alito
la veste nan fa il moaco , e vale Gli
abilinoucuoprono i difetti morali drll'uonio; simile a quell' allro , La barba non
fa ilfilosofo ; ne la toga il dottore.
Mandar i abiti a studiar , Mandare i
vestid a leggere, Melterli in peg^io.
Metter su o zo l'abito, Pigliaro Lasciar l' abito, Farsi di Chicsa o Tornar
sccolare.
Sbuelarsb dei abiti, V. Sbuelr.
RoVERSAR UN ABITO , V. RoVERSAR.
TibAia oRedur u.v abito a la vita d' un
, Racconciare o Rassettar un abi
to al dosso et un altro.
Abito, si dice per Consuetudine, qualit aequistata col frquente uso e difficile
a mutarti, che anche, si cbiama iV'atura
ibiluatezza, Usanza aequistata con al
l frequenti e replical Cativo abito ,
Mal abito, Natura guasla ed usanza ma
lamente seguita.
Per abito, Maniera avv. Abilualmente,
Per abito, per usanza.
ABITUDINE, s. f. Abito; Abitualezza;
Consuetudine. Alcuni scrivono Abitudine
anche in italiano , ma questa parola non
fu usata da nessun buouo scriltorc con ta
le signifcalo.
ABLCO , s. m. Voce corrotla dalf idiotis
mo volgare , Blocao ; Bloccatui'a , L'assedio d'un* Piazza alla larga.
, modo avv. A bizzeffe { Abun
dantemente ; In gran copia.
ABOCAMENTO , . m. Abboccamento ,
Congrcbso , Confcrenza. Dare un abboeeamento ; Proporre un abboccamento.
Abocamiento d' un dazio. Appalto. Appaltare un dazio.
ABOG ATO , add. Vin abocato, V. Vin.
ABOCATOR, s. m. Appaltaiore . Arrendatore. Colui che assume in appalto e a
proprio rischio qualche rendila dello Stato o un' impresa quaiunque V. Apaltadob
e FoRNITon,ABOMBAR , v. Voce antiq. V. Imbombr.
AB0MIN10 , s. m. Abhominio; Abbominamenlo.
Aver in abominio , Aver a nausea a
schifo; e dicesi de* cibi e simili cose.
ABONADLRA , s. f.
ABONAMENTO, s. m. / AUonamento,
in T. Merc, vaie L'abbonore un conto ,
una partita. V. Abonar.
Direbbesi Appalto rclalivanieutcal Tea
tro o simile. V. Adonh.
ABONAR, v. Abbonare, T. Merc. Menar
ouono, Far buono.
Abonarse al teatro, Appaltarsi.
ABONATO, s. m. Appaltato dicesi per agg.
a Colui ehr: ha pagato la sua quota per aver dnitto di entrar iu teatro in ajlri
luoghi simili.

ABR
ABONDANTN , ad. Abbondanlissimo ;
Abbondevolissimo , dicesi del Raccolto e
iinile. Traboccante,Cbe eccede la misara
Slita.
ABONDANZA, e. f. Abbondanza; Abbondevolezza; Abbondezza. V. Bub.Vna.
Abondanza de parole-, Ridondanza.
Un o Un pocketo de abondanza ,
Abbondanzetta.
In abondanza , detto avv. Abundante
mente o Abbondevolmente ; In buon dato
o Buondato.
Perderse in te l' abondanza , V. .
L' abondanza stupa , V. Stufr.
ABORDAR , v. V. Bordar.
ABORDO, col primo o chiuso, s. m. Voce
Iriviale. V. Aborto.
ABORTR , v. V. Bortib.
Abortird'undessegno, deilo Gg. Svcntare; Svanire; Guastarsi; Sfumarc ,Ridursi in nulla un pensiero, una inlenzione. Chi disegna non sempre colorisce , e
vale Non sempre i disegni riescono.
ABORTO, s. m. Aborto, che dicesi anche
Sconeialura,
Aborto fig. si dice a Cosa falla alia p?ggio Detto a persona, Sconciatura; Caramogio; Caricatura , vagliono Piccola ,
conlrafiatui. Scriato vale Vcnuto a siento.
ABOZZETO,s . m. Piccolo abbozzo; Scbizzo; Moslra Abbozzaliccio , per Non
inlieramcnte abbozzato.
ABOZZO, s. m. Abbozzo ; Abbozzamento;
Abbozzata ; Abbozzatura, Prima forma
d'un' opera di phtura, scultura ec. sola
mente sgrossata. Abbozzo, dicesi anche lig.
d'Ogni allra cosa nel suo genere impcrfclta Sceda, Scrillura abbozzala.
Bozza si dice propr. La prima forma
non pulila e non ridotla a perfezione.
Sc/l/rzo,secondo i Pitlori,e Quel leggier
boceo di penna o inalita , cou che accennano i lor concelli.
A BRAZZACOLO , modo avv. Abbraccioni , Abbracciando.
Buttarsk a brazzacolo, Gitlare il brc
elo in eolio a uno.
Star a brazzacolo , Stare in eolio di
uno o di una , vale Giacersi colle braccia
al pello altrui. Stare abbraccioni.
Zafa a brazzacolo, V. Zafar.
ABRAZZAR , v. Abbracciare , Strigwre
fra le braccia Rabbracciare , Abbrac- k
ciar di nuovo.
Abrazar, si dice fig. per Seguir , Adotlare Abrvzzar un' opinin , Abbrac
ciare una opinione , un partito, un voto
etc. V. Aceder.
Abrazz'ui, dicesi pure fig. per Conte
ner; Comprendere; RaccJiiudere e simi
li Svo libro abrazza pii cosse, Qucslo
libro comprende o contiene etc.
ABRAZZO, s. m. Abbracciare ; Abbracciameiilo ; Abbracciata. In plur. Gli abiracciuri , Le abbracciale o Le bracciate Far le abbracc iale , vaie Abbracciarsi viccnde\ olinrnle.
ABR-JO, s. m. V. Ebreo.
ACF.ES (In) Modo aw. (dal fiancese en

ACA
abrege') Alia breve, Accorciatamente ;
Per la piii breve ; Compendiosamente.
ABREVIAR oBasvrit,v. /ooreetare, Com
pendiare; Rislrignere : direbbesi d'un di
scorso o simile.
Abreviar uva parola , Abbreviarla ,
Accorciarla di qualche sitiaba. Assincopare o Sincopare, Far una sincope. V. bbreviatura.
ABREVIATURA o BnsviATuaA , s. f. Abbreviatura, Accorciamenlo d' una parola
o d'una frase Abbreviaturaccia , dicesi la Calliva abbreviature.
Apocope, chiamasi il tronzamente d'una
letici a o d' una sitiaba in fine d' una paro
la , come Amar per Amare. Net principio
direbbesi Afcrcsi, come Spreszare perDispre*zarc,Rcde per Erede. Quandoil inancamento in mezzo, dicesi Sincope o Sin
copa , delta anche da' Toscaui Leva '
mezzo., come Sgoinbro per Sgoinbero. V,
ZlFERA.
ABRCO , s. m. Voce dlia plebe , Blocco.
ABSINZIO , s. m. Assenzio, El ba mdi
cinale amarissima e nolissiina , delta da
Linn. Artemisia Pontica.
ABSTMIO , add. (dal barb. Abslemius)
Astemio o Abstemio e nel fein. Astema ,
Quello o Quea che non beve vino , e che
s' asliene ancora da qualche altro cibo. Di
cesi anchi* evilacqua.
ABU, Avulo , Add. del verbo Avre.
ABUE , s. . Oboe, Slrumento da ato notissimo.
ABUSAR
\
ABUSARSE / T- Abusaren Abusarsi, t
dicesi anche Soprusare , Servirsi d' una
cosa fuori del buon uso. Abusarsi delta
sofferenza altrui. Abusare, del perdono ricevuto, delta grazia etc.
Abusare, in sign, altivo vale Usar male,
Par cattivo uso. Abusare un libro; Abu
sare il danaro. Soprusare t autorita.
ABUSO, s. ni. Abuso e Abusione; Misujo, Mal uso e nel peggior. Abusaccio.
L' abuso fa uso , V. Uso.
ACA , Acca , 1' Ottava lellera dril' alfabe
to. Come sustantivo mascolino, detto
poi per aggiunlo a lettera , fem.
Nol val un , iVozt vale un acca , o
un zero, unfico, NieBle.
Ene , V. Ene.
ACADEMIA , V. Cademia.
Academia d'avocato, Accadumia di declamazione. Radunanza degli sludenti
d'avvocalura ov' essi si esercilano nell ar
te della declamazioneoaringa estemporanea, com' era una volta iu Venczia ed altrove dcllo Stalo Venci.
ACADEMICAMENTE , aw. Acadmica
mente , In maniera accademica.
DlSCORER ACADEMICAMENTE , Dialogizzare; Confabulare; Discorrere, Favellar
con alcuno.
ACADMICO , add. Accademico, Che ap
partiens all' accademia.
Afar acadmico, Affre problematic,
Dispulabile per una Tallra liarle, Di!>bioso , da non risolversi cos facilmenie.

A G
ACADDO, add. Accaduto, Avvenuto.
ACAMPAR , o CAMPAR , o METEO A CAM
PO, Mettere, lenire, Entrare o Estera
in campo o a campo; f simili. Mettere in
campo delle ragioni, de' dubbii, delle pre
tensioni e,lc.
ACAXPU , dello in T. MiJ. , -i::, ;-.
Mettere in campo , Schierare. Accampar
si, o Attendarsi, Fermarsi coli' esercito
e porre gli alloggiamenti alla campagna,.
ACAN, adii. Affaticato o Faticato, Stan
cato sotto la fatica.
ACAN AL STUDIO , AL LAVORO , Accaili-

to allo studio , al lavoro e simili , vale In


defsso , coni UHI. iiiu'iit r applicalo.
ACAN IN TI ABITI , Vestito accollato ,
dicesi Quello che serra troppo il collo. V.
ABITO.
ACANAMENTO , s. m. Accanimento, Di
sagio sotto la fatica , Assiduita travagliosa.
ACANAR, v. Accanire, Tener assidtiamrntc uno sollo la fatica , come si tengono i
cani alla catena. Accanir uno al lavoro.
ACANARSE , Accanirsi , Star qual cane
sullo la catei:a, cio sotto il lavoro.
ACANIMENTO, s. m. Rabbia, Slizza o
anche Dispetto; Mal talento.
FAR U.VA COSSA CON ACAIVIMENTO , Far
che che sia accanitamente , cio Sugosa
mente.
ACASA, add. Accasato vale Domiciliato,
Dimorante , Abitante Accasala , Allo
gata e Maritata dicesi d' una Figlia.
ACASARSE , v. Accasarsi, Fissarsi di ca
ca e dimora in un luogo.
Accasarsi; Maritarsi; Andare a mari
to, dicesi delle Figlie.

ACASERMR, v. V. CASIWCAU.
A CASO, V. CASO.
ACEDER, v. Accedere, Accostarsi, Aderi
re all'altrui sentimento, e s' usa in modo
fig. per Acconsentire.
ACENTAR, v. Accentuare, Porre sulle
vocali scrivendo 1' accento ; o Pronunziar
cogli accenti. E quindi dicesi Pronunzia
accentuale Quella falla cogli accenti.
ACENTO, s. m. Accento o Segnaccento,
Quella posa che si fa nel pronunziar la pa
rola pi in una sillaba che in su i ' altra ;
o La linea o segno che la nota.
No L' MA DITO U.V ACENTO , Non dlSft

una parola ; Non fece un motto , Non


parl.
ACIIIMO , add. Acerrimo.
AVBH U.Y ODIO ACERiito, Avere un odio
cordiate o mortale, Gran odio.
ACESSO , s. m. V. SORALOGO.
ACESSORIO , add. V. Asswsonio.
ACETANTE , s. e add. Accettante o Ac
cettatore, Che accetta.
Accettante d' una cambiale,Dicono i ne-'
gozianti di Colui che accetta la cambiale
per pagarne il valore alla scadenza. Ve
chi anche dice Accettatore. V. Traente.
ACETAR, v. Accettare, Acconsentire.
TORNAR A ACETAR, Riaccettare.
Accettare 1: lettere, Promettere il paga
mento della umilia compresa nella Iellera di ci,rul)ij.

AGO
ACETAZIN, V. Acaro ut.
ACETAZIN D' UNA CAMBIAI , Accettazione, L/atto del Trattario il quale promet
te in iscritto di pagare alla scadenza 1
cambiale che gli vien presentala.
ACETO (coli' e larga) s. m. Accettazione
o Accettagione, Accoglimento cordini* ad
altrui in casa propria , clic anche diccsi
Accecamento.
FAR ACETO , Far accoglienza o accogli
mento, Accogliere coi-dialuienle.
ACETO, add. Accetto, Accettevole, Ac
cettissimo, Caro, grato.
ESSER BEN ACETO DA PER TUTO , Esser
come il matto n" taroccii, detto Cg. e va
le Esser caro e ben ricevuto dappertutto.
No ESSER ACETO , Disaggradare , verbo
n. Esser discaro, a disgrado j Esser di
saggradevole.
ACETN, s. m. Superi, di ACETO, Gran
de accoglienza o accoglimento.
EL GA FATO UN ACETON , Gli fece un ac
coglimento de' pi cordiali, de' pi affet
tuosi.
ACETOSA o ERBA GARBA , s. f. Acetosa,
Sorta d* Erba cognita , cosi denominata
dal suo sapore acidulo; detta da Linn. Bu7ncx Acetosa.
ACETOSLA , s. f. o PAN z vw, Acetosel
la o Pancuclo , Altra pianta , eh' la mi
nore dell'Acetosa, e vien chiamai a<la Lin n.
Rumex Acetosella; ed il Trifoglio ace
toso delMallioli.
ACIlICIITO
A CIUCO
/ Mdi avv. Appena; A ma
la pena ; Appena appena; Con diffcult.
ACIDENTE , i. m. Accidente; AccidentaZiVj Casualit , Caso repentino.
PIGOLO ACIDBNTE , Accidentuccio o Accidentucciaccio.
AciDENTE CURIOSO , V. CURIOSO.

PER ACIDENTE , modo avv. Per acciden


te; A un bel bisogno ; A caso; Per avven
tura, Eventualmente.
I ACIDENTI DEI OMENI NO i SE SA , Men
tre uno ha denti in bocca, e' non sa quel
che gli tocca. Gli avvenimenti della vita
non si possone prevedere.
ACIDENTB, dicesi da noi per Deliquio
ANDAR IN ACIDE-VTE , Svenire ; Misvenire ; Andare in delii/uio; Venir meno.

ACIDIA, s. f. Accidia, Fastidio con tedio


del ben fare.
OMO KCBN D' ACIDIA , Accidioso , Accidiato.
ACIDIARSE , v. Seccarsi; Stufarsi; Fi
nire a fastidio o no/a. V. SECAR.
AC1EC , add. V. ORBO.

ACIECDA , s.f. o ACIECAMENTO, Acceca


mento o Acciccamento , L'accecare.
ACIECR,v. V. ORBA*.
AGIO e antic. Azz , Congiunzione , Ac
ciocch; Perche; Affinch ; Colf oggetto.
ACOLGENZA , . f. Accoglienza; Raccoglienza ; Accoglimento e Accolta. Far
accoglienza ; Ricevere con amorosa acco
glienza o accoglimento.
CATJVA ACCLCENZA, 'Iccyglimentacco;

AGO

Festoccia; Carezzacela ; A morevoleizoccia.


ACOLGER, y. Accogliere; Accorre, Ri
cevere con dimostrazioni d'affetto.
ACOLGER UN' OPINION , Accogliere una
opinione , un parere , vale Adottare , ap
provare. V. ACDER.
ACOLGIMENTN, s. m. Grande acctglienza o accoglimento.
ACOMPAGNA, add. Accompagnato, Se
guitalo.
OMO ACOMPACX , Ammogliato.
COLOMBI ACOMPAGNAI , Colombi appaia
ti o accoppiati.
FILO ACOMPAGBT , Filo adeguato , Ac
coppiato con altro filo eguale.
ACOMPAGNAMENTO , s. m. Accompa
gnamento o Accompagnatura , Seguiumcnto, scorta.
CWazzo, dicesi il seguito di moltitudine
dietro n gran personaggio per corteggiarlo.
Corto ^ Codazzo (C persone che accom
pagnano la Sposa, o pur anco il Figliuola
nato al battesimo.
Associazione o Accompagnamento, si
dice propriam. de' cadaveri alla sepoltura.
ACOMPAGNAMECTO DE COLOMBI, Appa-

iatura; Appaiamento; Accoppiamento.


Dal che dicesi Appaiatoio allo Stanzino o
Luogo appartalo ove si pongono per appa
iarsi.

ACOMPAGNR o COMPAGXUI , v. Accom


pagnare.
TORTVH A coMPAGsrXn, Raccompagnare.
AcoMPAGJTR MASCHIO B FBMENA , Ae-

compagnare; Appaiare; Accoppiare: il


che si dice de' colombi , de' bovi e di altri
animali.
AcOMPAGNARSE O CoMPAGNARSE, Accom-

pagnarsi vale Marilarsio Ammogliarsi


TORNAR A COMPAGNARSE , Ricillogarsi , Ri
maritarsi, Raccompagnarsi Dio LI FA
E PO EL LI ACOMPAGNA , Dio fa gli uo"nini
e poi gli appaia, ovvero Dio fa gli uomi
ni , essi s' appaiano.

AGGRADA , 8. f.

ACORAMENTO , s. m./ Accoramento o


decorazione, Afflizione.
A CORANDO, modo avr. Correndo, dal
verbo Correre, e inlendiamo Su bito VEGNin A COBJNDO , Venire subitamente ,
Senza perder tempo.
ACORARSE, v. Accorarsi o Accuorars,
Affliggersi Afjegatare, verbo n. vale
Accorarsi , quasi cascare il fgalo.
ACORDABILE, add. Accorderai, Atto,
acconcio ad accordare.
ACORD\DA , s. f. Accordamento, Conso
nanza di strumenti e di voci.
ACORDR, v. Accordare ; Incordare, 'V->
nirc e concordare gli strumenti e le voci,
che anehe dicesi Temperare.
Accordare, vale anche Mcllere d'accordoi
e placare gli animi Accordarsi, detto fig.
per Convenire, concordare TracordarQ
o Tracordarsi, Grandemente concordare.
ACORDR , significa presso a noi acche
Concedere , Dare EL M' HA ACORD L\ so
, Mi concesse la sua protezione.

Non acordarse , Disconsentire o Disconvenire.


m
ACORDO, s. m. Accorio o Accordio , Convenzione , accomodamento.
sser <t aecordo ; Star d' aecordo ; A ndar cF aecordo simili , vagliono Concor
dare. D accordisimo, dicesi in supcrl. di
Aecordo.
Darse i.' acord , Avere o Darsi intesa, Intcndersisegretamented'alciinacosa.
AconDo de soni, Accordamento, Accordanza, Consonanza di strumenti edivoci.
LlTIGA , CHE b' ACOHDO NO MANCA
mai , Muovi lite, acconcio non tifalla
* meglio un magro aecordo che una grat
ta sentenza, diresi anche in dialelto; e
vale Esser pin utile il ceder qualchc co
ta per via di palto, che aver lultopcrvia
(ll .filien / . V. Transazjon.
ACORZpRSE , v. o [narrzrrsr , Accorgersie Baccorgersi ; Avve<lrrsi ; Addivedersi.
Se SE NB ACORZE CUB LA XE FATA ,
Ifasino non conosce la codase nonquando ha, detto fig. e vale IVon conoteere il ben* se non qnando ne siam- privi.
SXz' ACORZERSE EL s' HA SPANTO \DOeo ti/tij h' ocio de la Lev? , Yon se n avftggendo si rovescib addosso una lucernata d" olio.
ACORZMENTO , . m. Accorgimento ,
Sagacil , Perspicacia.
agostXr , v. Accostare, Far ricino, avvicinare.
Acostarse, Accoslarsi > Appressarsi.
Acostar i albori de gabia bl papafico, Accostare i gabbiozzi o i parrocchetti, Locuz. Mar. Far loccare gli angoli dei
gabbiozziodei parrocchettialla girelbi che
per tale eflette posta in cima agli an~
tennali.
AGRESSER, t. V. Cressbr.
ACRIMONIOSO , add. Acrimonieo , Che
ba acrimonia ; E igur. vale Acre , niordace , maldicenlc.
AQUMULAR, V. Cumular.
ACUpAr, v. T. antiq. Hender cupo, mahnconieo , e dicesi deilo spirilo , Allrislare , aflliggcre.
ACUSADA ,i.V. Acso.
ACUSXR , v. Aecusare Beccusare vale
Accusar di nuovo.
Acusar a torto, Apporre.
Acusar, Accusare, in T. di giuoco. va
le Notare i punti dclla partita,
ACSO, s. m. T. di alcuiii giuocbi , Acn
sala , dicesi di quelle verzkole elle vengono accusalc o sia dichiarile da' giuocalori,
a tenor dlie regle del giuoco , per ritrarne qualche vanlaggio. Verzicola o VerzXgola chianiasi il Numero di tre pi car
te andan I i che si seguitano secondo ordineevalorcstabililo dalle regle del giuo
co. 1 giuoco del Tresette dicousi Verzicole le sequence di aleone carle, come Asso
Due e Tre, o l'unione di qualtro Assi
quallro Re etc. per cui facendosi l'accusata, si guadagnano dei punli Cricca si
chiamano Ire carte unite, conic tre Fanti,
tre Assi } ire Re etc. V. in -nto.

ADE
Avbr Non avr da far acuso, Avere
0 Non aver verzicola. V.Ronfa e Napoli
tana.
ACtlTO, adit Acuta, Sottile d'ingrgne*
Andr in t' i acut, Voce acuta. Inacutire ; Inacutirsi.
XdANO o Ldano, s. m. Adelte o Adeno.
Pesce di mare clic la primavera ririionta
fra noi il fiunic Po ; ed Acipenser Hu
so di Linneo , cio il Colpesce ( V. Cpe
se ) cresciulo e grandemente impinguatn,
it quale non si piglia che ne! Po: onde Plinio indicndolo col nome AttilusXo cred.
proprio del detto finme. Qucslo Colppsce
mgrassato arriva perfmo al peso d' ollre
inila libbre grosse Venete. La nominaziene poi di Ldano del Polesine, giacch
1 iioeti'i pescatori non- lo conoscono.
ADAQUAR, v. Abbeverare, Dar l'ncqiia
ad im campo prima di seminarlo. Dopo seminato dicesi Adacquare; lnacquare; InaJTmre o Annajfiare e Inrigare.
Adaqur la risbra , Inoadare.
Tera da adaqur, Terra inrigatoria
adacqualoria , cio Facile ad irrigarsi.
ADASIETO, detto avv. Dimin. di Adasio,
lo stesso che Belbblo, V.
adAsio , avv. Adagio ; Ad agio ; A beltagio, Con comedil, che dicesi anche Len
tamente; Dolce dolee ; Adagio adagio ;
Passo innanzi passa ; Passo passo; Piede innanzi piede.
.
Andar adasio, Andar adagio ad agio , Andar lentamente. Lellare , modo
basso , Andar lento nel risolversi e nell'operare Andb pi adasio, Alintate o
Lentate il passo.
Adagio, detto sust. T. di Msica, e var
le Meno lento del movimento indcalo dal
Largo. Suonare un adagio.
adatX, add. Adatlato cio. Acconcio, proporzionato. Disadatto il suo contrario.
Quatro bastone be.v adatae , Busse
adattate, cioc Date a tempo ncl itamente.
ADATXR, v. Adattare, Accoinodare una
cosa ad un' aUra ; Altare , Applicarla , asscttarla. Adattacchiare vale Adittar
malamente.
Adatarse, Adatlarsi , Attarsi.
Adatase al paese, Pacsc che vai usa
che trovi, Adaltali all' usanza del paesc.
Adatarse al bisogno, Tagliarc secan
do il panno, dclto fig. vale Adatlarsi al bTornarse a adatar, liadatlarsi.
ADEMPIO, add, Adempito o Adempiulo.
ADEQL'XtO, add. Adeguato, cio Adattato , proporzionato.
No gh' pena adeouita , Non v' pena
adeguala, aggitagliala, ragguaghata ,
pan , cio ; Non v d pena che ugguagli il
mrito della colpa.
XdESE, s. m. Adige o Adice, deito antieam. Athesis, Fiume nolissiino dello Stato Vneto.
ADESSAESSO , V. Dessadsso.
ADESSO, avv. Adesso; Ora; Presente
mente,
Adesso adesso, Advsso adesso; Mo ;
Or era; Teste, Un momento fa, V. Mo.

AFA.
Adesso veno, Ora vengo; Fengo su
bito ; A momenti vengo.
ADI, avv. di tempo , A di o anche Addl ,
vagliono In qael giorno , in quel di che
nuivi si menziona.
AD INSTAR , avv. Maniera latina che si
mantiene fra le persone colle nel signif. di
A guisa, A Joggia.
ADIO, Specie d'avv. Addio e A Dio, Modo
di salut le amichevolmente.
Dar l' ado. Dar addio o gli addii ,
vale Licenziarsi, prender connu ato Dar
F ultimo addio F estremo addio , Torre
congedo por l'ultinia volta,che eziandiosi
dice Dar ulmo addio in sign, di Morir.
Dar l' ado servitor e simili , Dar
il concio il puleggio, Dar licenza di partire, Mandar via. Pigliare puleggio it
puleggio, vale Parlirsi, andarsene.
adorX , add. Addoblato.
Dona adobada de tuto , Fornila; Ben
fornita; Provvediita; Corredata V. Pisx.
ADUNCA, V. Donca.
ADONTARSE , V. in Ofso.
adoperXr, V. Doperr.
adossXr, v. Addossare , e dicesi per la
pi in scntimenlo fig. per Incaricare, Ditegrave cura occupazione.
AdossVruna colpa, Addossare una col
pa, detto pur fig. vale Acensare, incolpare.
Adossarse un peso. Addossarsia Accollarsi che che sia, Prendersi la briga, l'irapegno , il carico.
ADOSSO , avv. Addosso , sul dosso.
Andar adosso a qualcn, Scender su
pra uno ; Scagliarsi addosso a uno ; Avventarsi sopra ad alcuno In altro si
en. Far addosso ad alcuno. vale
Alterrirlo.
Dar adosso a UNO , Dare alle gamba
a* alcuno, vale Perseguitarlo , Atlt aversargli i suni negozii , ed anche Lacerar la
fama d' uno quando lontano , che si di
ce altrimenti, Suonargliele per di dielro.
Meterse adosso un abito , Addossarst
o Baddossarsi, Porsi addosso.
No SO COSSA ' bl caba adosso, lo non
so che cosaegliabbia nclF animo, nel peitsiero.
BuTAR ADOSSO UNO SORA t' ALTRO , Baddossars, vale Porro adosso. Furono raddotsali un sopra altro.
Abito che che pianzbadosso, Abitoche
gli piange in dosso , cio Che non gli fa
appariscenza,
adotXr, v. V. Dotar.
Adotar un* massima , detto fig. Pensa
re; Prefiggersi; Stabilire; Bisclvere; Fermare ll suo consiglio ; Determinare
Portar una opiniotie, un consiglio, una
massima, un parere.\ .Sposar un' opinion.
ADRiXn, Adriano,Nome proprio di uomo.
ADVOCAZIN, s. f. T. antiq. Citazione
in giudizio, Chiamata.
AFAaXr , v. AJfannarc , Trambasiare ,
Dare aftanno.
No AFANARSE DE GNENTE, Pigliar 1 mon
do come viene, Non affannarsi di nulla.
AFXnO, s. m. AJfanno ; AJfannamento ,
Dolor di cuore , ed auchc*Affliionc

AFI

AGI

A FAVA DB CALDO , Afa , Vampa affanno


sa, fastidio.
AFANO DB STOMEGO , Stomacaggine ;
Stomacazione. V. STOMEGAWA.
Ti KB FA AFAWO , Maniera fm. Tu sei
ricadioso; Mi dai ricada.; Mifai afa;
Mi spezzi la testa : dicesi ad un impor
tuno.
TORSE \v\xi,Affannarsi, Prendersi bri
ghe o impacci. V. TORSE GATI A PELAR in
G.VTO Prendere affanno di che che sia,
Sentir dispiacere per alcuna cosa. V. TRAVACJB.
AFR , s. m. Affare, Negozio, Faccenda,
clic In anche detto Bisogna.
AFR DB POCHE TAVOLE, Affare di poco
conto o rilievo.
AFR ADAT PER MI B PER LU ,~~ Terren
da miei e da suoi ferri, detto Cg.
AFB CATIVO, Jfaraecio.
AFR I:.TMG\ o IMBROCI , Affare o Ne
gozio intrigato, imbrogliato, implicalo,
complicato.

AFITANZA o FITANZA , s. f. Locazione o>


Conduzione di beni Pigione dicesi la
Locazione delle case. Fitto ovvero Affit
tanza propr. quella de' fondi rurali. V
.i
I
AFITUAL.
FAR UN'AFTTATTZA , Appigionare, dicesi
delle Case ; Affiliare, de' fondi rurali.
PAGH L' AFITANZA , Pagare t appigio
namento o la pigione, parlando di case;
Fitto dicesi de' terreni., e s'intende il Prez
zo convenuto.

L' AFR NO XE TASTO DBSPBR, // da-

vol non brutto o nero com' . Chi vede


il diavol da davvero , lo vede con men cor
na e manco nero ; e vale che L' affare non
co disperato.
L' AF\H s' HA ROVINA SUL PI BELO , Ap-

punlo ci caduta la gragnuola nel far


della ricolla: dello fig. Il negozio si gua
stato in sul buono della conclusione.
L'AFB VA BBJT, Avere o Tener buno
in mano, dicesi tuetaf. dell' Essere in buo
no slato l' affare.
AVER DEI r.ji w AFARI, Affogar nelle fac.
j
T
T
*
cende
; Aver pujaccende
che
un merca
to; Aver pi chefare che a un paio di
nozze ; Av?r le brache alle ginocchio ; Le
faccende mi si affollano.
DIGERIR u AFAH , V. DIGERH.
FAR BE.V i so AFABI, Accomodare o Ac
conciare itfornafo ; Assettare o Accon
ciar le. uova nel panicruzzo o panieruz
zolo o paneruzzo, detto fig. Accomodar
benissimo i fatti suoi.
U?f AFR DE U.v' ORA ; U AFR DB TUE
LIRE, DE QUATRO BRKZZI ClC. Un COSO tf U-

n'ora, di tre lire, di quattro braccia.0\v.


Qualche tre lire, Qualche quattro brac
cia, Qualche dieci miglia etc. e vale La
quantit , la distanza.
VEGITR BENISSIMO va AFH, V. VBGNR.
AFARETO, s. m. Affaruccio; Interessuceio; Faccenduola, Affare poco importante.
"AFARON o AFARAZZO , s. m. Grande affa
re, D'importanza o di lucro. Affaracvio
i peggiorativo d'affare.
AFEDEDA, Affededieci, Sorta ili giuramertto scherzevole.
AFETA , adii. Affettato, dicesi a Colui clic
usa sovercllia squisitezza in ci che opera.
AFETADN, add. Affettatuzzo , Un poco
affettato.

AFIDR, V. Froln.
AFIN , s. m. Affine , Parente per affinila.
V. Ahssjn, MADOSCA, PARBG.VO, MARBG.XA , ZBNBRO , NIORA , FRADBLASTBO , SoRELASTRA , FlASTRO ,

.AFITALTI, V.

AFITANZIR, V. FITANZIR.
AFITAREZZA, s.f. T. de'Valligiani, chia
masi l' Affittanza o Locazione delle valli.
AFTO, s. m. Fitto ed anche Affitto, il
Prezzo che si paga da' filiamoli della pos
sessione. Pigione il prezzo per uso di ra
sa o d' altra abitazione. Allegagione o Al
logamento , s' appropriano ad uno od al1' altro prezzo. Terraneo l'Affitto che si
riceve dalla terra.
ROBA D'AUTO, Fittereccio.
DAR i.v AFJTO, Appigionare ; Locare
Tor in a filo, Prendere a pigione, a fitto
o ad affitto Ricondurre un podere,
Prenderlo di nuovo a fitto.
Sui AFITI NO GH* TEMPESTA , Delfitto

non ne beccan le passere , e vale II fitto


una rendita che non soggiace a' disastri
delle campagne.
AF1TUAL, s. m. Locatario o Conduttore
e Condottore, Quegli che tiene in affitto i
beni altri, siano case o terreni Pigio
nale; Pigionante o Inquilino propr. Chi
tiene a pigione una casa ; Abituale, Fittuario, Fittaiuolo o djjfitt'aiuol,-- ,~ dircsi
Chi tiene in affitto i terreni altrui. V. SuBAFITUl.

AFLIZIN , s. f. Afflizione AJ/lizioncella, Piccola a fili /ione.


Co LE AFLIZIX XO SE CONZA I MALI ,

Niun pensiero non pag mai debiti. Per


affliggersi non si ripara il male.
A FOTN, detto avverb. Lo slesso che A
boae, V.
AFRANCR
i V. FHAWCR e FIUNAFRANCAZI.\ / CAZIW.
AFRICA , s. m. Avaro. V. Avarn ePitima.
AFRONTR,, v. Affrontare, Assaltare il
nemico ; Ingiuriare.
AFUOSTARSE , Adontarsi ; Secarsela,
Chiamarsi offeso.

AFRONTE ) s. m. Affronto , AdonlamenAFRONTO) to, Oltraggio.


GATA, Agata, Nome proprio di femmina.
SIOR* AGATA DA LE SAGRE, dello anche
CORLO MATO, Bandiera, dicesi a Donna
e sciamannala.
sregolata
n
AGERE , s. m. Aere ; Aiere ; Aria ; Ven
to. La voce vernacola per triviale , di
cendosi da moltissimi Aria.

AGEVOLEZZA , s. f. Agevolezza.
FAR UN'AGEVOLEZZA, Dare una mancia,
o Far un piacere, una cortesia.
AGI1TO, s. m. Spilletto, Pfccolo ago o
spillo.
AGUTO A PETO , V. PONTAPBTO.
AGIDA, . f. Agliata, Vivanda appetito
sa di biscollo premurata con aglio . ilio }

AGI

aceto e pepe, la quale molto in uso fra


i nostri naviganti. V. B/SCOTO.
FAR 1' AGIDA , Maniera anliif. e Gg. che
vale Aggradir le minuzie.
AGIARE , V. AGERE.
AGIAZZAR, V. GIAZZ\H.
AGITO, s. m. Aglietto, .igiettino, Pic
colo aglio.
AGIO, s. m. Aglio, Erba nostrale aroma
tica detta da Linn. Alium sativum.
AGIO DE TESTA ROSSA , dglio capitato.
Verde come Faglio, si dice d'Uomo di
apparente mala sanit.
MAGNAR L'AGIO, detto fm. e fig. Ro
dersi dentro; Rodere i chiavistelli o ilfre
no o le mani, e vale Avere una grande ira
* non poterla sfogare. Rodere i guanti, si
dice propr. degli innamorati. vivere il
tarlo con uno, vale Avere rabbia.
AGIO D' w PUTLO , Aio ; Allevatore ,
Custode e soprainleudentc ali' educazione
di personaggio grande.
GIO su LB MO:VEDB, Aggio. Vanta ""do
che si ritrae dal cambio della moneta
Aggiotaggio, dicesi l'abuso o eccesso del
la moneta; e quindi Aggiotatori si chiama
no quelli che abusano.
AGIORNAR, v. Aggiornare, Assegnare il
giorno, Terminare. Aggiornare un dibat
timento, dicevasi sotto il regime Italiano,
il Destinare un dato giorno pel dibattimen
to criminale.
Siccome poi dicesi in vernacolo, METEH
A ZORNO (jUALCN , nel sign. di Dargli no
tizia di alcuna cosa eh' ei non sapeva ; co
s in questo medesimo senso alcuno fra noi
scrive Aggiornare ; ma voce arbitraria.
V. Al I T r i; A ZORNO , in ZoBPfO.

AGITAR , v. Agitare, cio Travagliar , In


quietare.
AGITAR tw AFR o IWA LITE, Agi-tare un
negozio, una lite, cio Trattar un affare,
dirigere o regolare una lite. La lite si agi
ta nel Foro di Padova.

AGIUNTA , s. f. V. ZOJ.TA.
AG1UTANTE, s. m. Aiutante, Ufiziale che
serve agli ordini del suo superiore.
AGIUTANTB DEL BOGIA, V. BOGIA.

AGIUTAR, v. Aiutare, Fare aiuto, Sov*


venire.
AGIUTAR LA BARCA ; detto fig. Sovveni
re o Aiutar la barca, vale Sovvenire il
compagno in qualche affare. Cooperare ,
Operar insieme, concorrere all'opera. Far
peduccio o Dar del buono, Mettere buone
parole a vantaggio di chi che sia.
Dio V'AGIUTA , Dio v' aiuti o vi salvia
simili, un Nostro modo di salutare al
trui quando starnuta. Duto voce fanciul
lesca.
AGIUTARSE, Aiutarsi; Adoperarsi; In
gegnarsi ; Tenersi in tenore AGIUTARB UN co L' ALTRO, Aiutarsi; Giovarsi ;
Fare a giova giova < AGIUTITE TI CH
TB AGrcTARo ANCA MI, Aiutati e s arai ajutato: Prov. cio Procura da te slesso il
tuo ben essere ; lavora se vuoi avere pro
fitto. Non attendere i maccheroni in locca. Non rimanere colle mani in mano o
sulla cintola. Chi s'aiuta Dio F aiuta. 4
tela ordita Dio manda ilflo.

AGO
Cm no s'aciuta si , Chi non s'aiuta suo danno. I merlotli restan jielntL
Gonvien adoprarsi e aflaticarsi gbiribiizare por cavarsi di siento. Al battilana it
lapo non caca lana; vale CI per se non
s'affalica, aiuto da allri e moli men dal
uemico, sperar- non dee.
axdr zo . Sa.vto agiuta, V.
Zo.
AGIUTIN, s. in. , Aiuterello, Piocole akito.
AGNLO, s. m. Agnello, che dicesi anche
Pecorino Manneriiio si chioiaa guello castrato.
ACXELO VBRXIZZO MARZADBGO AGOstarolo, Agnello vernlo o marzaiuolo
agoslino, cio Clic nato o d' invern
dl marzo o d' agosto, fuor di slagione.
Agnelo che salta , Agnello lascivo.
Agxelo , detto per agg. a uoiao , vale
fig. Semplice; Innocente ; Tmido; Man
sueto.
AGXUS X
agnusdeq /' '" As,ty* dei a Jgnus'
deo, che diresi anche Brevicello e reviino. Picculissimo invollo o guanrialino ,
con entro poca cera bcuedotta, che pi rtasi per divozionc anche appeso alia corona
Dello metaf. vale Bacto Dar .Gsrus deo, Dar un bacio.
AGO, s. m. Ago e nel plur. Aghi e antic.
Agora. Piccolo slvumenlo d'acciaio ad usa
di cucire.
Rechia o Buso dell' ago , Cruna.
Ago la , Ago scrunato.
Ago da bojjolo, Spillo, Spilletto.
Ago da peto, Chiavacuore. Spillo che
'alicea alio tparatodinanzi della camicin.
Ago da BEDE o Lengeta, Agocchia*
Stiumeolo Liforcuto da una parle e dal.if ira. con cui si fanno le reti. Quelle
quanlil di filo che si adalla sull'Agocchia,
si chiama Agata. V. Lejgueta.
Acq da saccui, Ago da bas fieri; Agone ; Aguglione. Grande ago di ferro che
serve per cucire la tela pi grossa.
Ago da testa , 1 nfilaoappio , L'ago col
quale s'infilano i cappi ne'capelli.
Ago da relogio da sol, G . Sil
lo luva i,i nel muro che serve d'indice negii orologi solar.
Ago del spinorv del VASSELO, Affo. Par
te dello sperone d'un vascello, ch' com
presa fra la gorgiera e i porta antennali.
Ago da spartir i caveli, Dtrizzatoio;
Discrimnale ; Fuscellino ; Dirizzacrine.
AGON, t. m. Agone, Ago grande.
AGON, s. m. T. de' Pesc. detlo nell' Istria
Rizzoto e Mexeloto, Agone o Alosa. Pe propriamente di mare , che nella pri
mavera rimonta i fiumi , ma rgna ancora
Belle acque dolci. Quelle che prendesi in
mare i chiama pi comuneniente Cheppia o Laccia ( Chtepa ) ; Agone Ab
Alosa
cq.ua rtolce.
ci dice qnaudo preso ncll
do.
Linneo chiama la Cheppia Cluj>ea alosa;
ma il bravo Sig. Ciro Pollini Veronese ,
Naturalista moderno , indica Agone col
nome Clupea alosa maior, distingnendolo da altre dae specie , che chiama minor
e prvula. V. SaRDELA BELLACO eBoCIANA.
AGONA, V. .
6

AGR
AGOSTXn o Agostarolo , add Agosta,
Nato prodotto d' agosto.
AGOSTO , s. m. Agosto.
El d'agosto, Ferragosto Fab.
el primo d'agosto o Magxa-r l'axara d'a
gosto, Ferrare Agosto; dicesi Quando ad
imitazioqe dellc ferie Augustali, il primo
giorno di questo mese si fanno gozzoviglie
e conviti.
ProVA d'agosto, Pioggia agostina.
AGRAMXn, s. ni. Voce storpiata dal Frn
cese Agrment, e vale Cortesa; Placer}
Grazia; Vezxo, Allcnzionc piacevole.
Agram-x , chiamasi dalle Donne anche
Una foggia d' ornanienlo che ha la forma
d'un gailone traforato e che serve per or
nare i loro veslimen ti, non mena che le
tappezzeiie.
A GRATIS, modo aw. Gra/, Gratuita
mente, V. in Baxdo.
AGRAVA , add. Aggravate.
Agbav d.vi axi, Grave d'eta o itanni,
vale Vecchio Grvalo dagli anni; Gravato per vecchiezza, cio Traiagalo, afflilto.
AcitAv'i de l'oeesa, Aggravate deW r>JJisa, Adontalo, dicesi di Colui che si lagna, che si stima offeso.
Agrava dafamecia, Grave inJamiglia,
eio Garico, aggravalo di numerosa famiglia.
Agrava la testa, Grave, Agg. di Tesla,
vale Piena di catarro , invasala. otlusa etc.
AGRAVAMEINTO. V. Abravio de tbsta.
AGRAVAR , v. Aggravare Gravare ; Aggrevare.
AGRAVIO, s. m. Aggravio , Torto ovvcro
Daano Grvame, per Peso, carico, aggravamento.
Aggravioo Gravamento pubblico, Gravezza imposta dal Governo.
Sevpre agba vi , Sempre nuovi cessi.
Dicesi Cesso anche a'Aggravio pubblico,
debituzzo ed a qualunque altra simil cosa
piccola che arrivi , ma noiosa.
Acbavio de stomego, Gravezza o Crudezza di stomaco. Aver roba posatasu lo
stomaco.
Acbavio de testa, Gravezza di testa o
Gravedine% Far un capo come uncestone.
AGRAZlXo, add. Voce autiq. Avventuroso; Fortunato.
AGREDIO, add. Aggresso, dicesi nell'uao
de' Tribunali Colui conlro il quale fu fatta violenza, nel sign, di rapia; Rapa
te; Assaltalo o Assalito.
AGRESSION j s. f. Aggressione ; Assallo
o Rapia.
AGRESSOR, s. m. Aggressore , Assaliiore, dicesi Colui che ingiuslamrnte alic
ea ed assalisce una persona.
AGRESTA, s. f. Agreste, Uva acerba. V.
Gresta.
Sugo d' ARRESTA , V. SGO.
Sobbeto d' agresta, Agrestato.
Deventar agresta, Inagrare, Inagrestire, Inagrire*
AGRESTO , add. Agrestino o Agrestoso,
Che ba sapor d' agreslo.
AGRETI, s. . . Ei'bolai, Astuzia.

AID
Pianta che dicesi da alcuni Nasturzio in
dia o indico, perch ha tutte le proprieta
del Nasturzio. I Botanici la chiamano Tro~
polum mai as. Quest' erba si suol usare
nelle insalate. A Milano dicesi Mestega.vza capusciuta.
AGRICOLTOR , s. m. Agricoltore e Agr
cola, Colui ch'esercita agricoltura , ce
rne il Villano. Ma quewli ene conosce G1qsoficamentc le regle e la pralica ilell'agriooltnra, dicesi prapiameatc Agrnomo
Geovgofilo , sust. vale Dilellaute e studioo dell' agricoltura.
AGRICOLTURA, s.m. Agricoltura, L' ar
te di cultivar la terra per rrnderla fertile
Agronoma , dicesi la Conoscenza del agricoltura. V. Arab , Lvgrassah, Arpbgar, Semexr, Vaxgr.
AGR1ZZARSE, v.T.antiq. V. Lygeemirsb.
AGRO, s. m. Agrezza ; Agrume; Forlore;
Forzore; Fortume-. Sugo che specialmente si spreinc dalla pulpa dri linioni.
AGRO, add. Agro, Uno de'sapori conlrarii d dolce, e dicesi propi-. del limone. del1* uva acerba etc.
Devextar acro, Inagrire; lnagrare;
Inagrestue ; Inacetarc Inacetire.
MO agro, dello fig. Agro, cio Severo,
ruvido Putlo poco agro, Agro,
eio Importuno, fastidioso.
Sox agro, Espressione fam. SonJradicio, cio Anuoiato, infaslidito.
AGUATO , s. m. Aguato o Agguato. Luogo nascosto donde puter osservare e i-piare
i nemici.
Meterse ts aguato, Agguatare ; Porsi in aguato; Tendere un aguato; Andar
all" aguato.
Star ur aguato, detto ih senso pi mo
derato , Stare alle vedette o sulle vedette
sulle velette, alla veleita e simili, vagliono Stare atiento per osservare Stare
in sentore, Stare aspetundo cun altenzione qualunque aotizia. V. Aldia.
AGUAZZO , s. m. Guazza o Rugiada.
AGURR V. Ixgurar.
AGUSTO, s. m. Voce antiq. Gusto, Pia , Consoizione. V. Gusto.
AGUZIN, s. m. Aguzzino e Auzzino, Bitso uhziale di galera che ha incoinbenza
di levare e di nmettere le catene ai galrotti e forzali, che invigila sopra essi.
Aguzi.v, dicesi talora nel parlar fam. per
Agg. a Uomo, in signifcalo di Crudele,
Disumano, Spietato, e si riferisce a Marito o a Padre o a Maestro che ballono la
moglie , i figliuoli , gli Scolari.
AI! coll'ammir. O, Voce che si manda fuore per dolore corporale, e vi eorrispondono Ah; Ahi; Hui; Uh; Oim.
AIDA; Voce da noi usata per eeritarealtrui
ad affretlare e a proseguir il cammino ,
qiiasi dicendo Va la, Faavanti, Va via,
Sbrigati, Vanne S'usa nonn.enonel
sign, di Addio.
Se 340 VE PIASE , AIDA , Se V
non me n importa, non me ne cale.
. da cbna qvatro sculierj
de panada , do pometi cot e aida , muli*
greme a cena ouattro cucchiaJ-aie di

ALA:
pappa, due mele cotte e salto, Quasi dir
re Salta a letto, e vale. Cosi basi*, Niente
altro.
ADA (coli1 accento sull'i) * T- antfqAita, Aiuto.
AIDAR, v. Antiq. Aiutare. V. ACIUTA. .
Al.lli'l . Ahim; Alme; Cime, Interiezio
ne di dolore Espressa per segno di regpiro finito il dolore, O Dei respiro. Ora
mi sento bene.
AffiN, s. m. Airone; Aghirone ed A rio
ne, detto da'SislPin.^rdea Maior. Uccel
lo acquatico del genere delle Ardec. Il machiodiquestapecie citiamosi specialmen
te l'Airone. Qui non conosciamo che le sue
lunghe penne della lesta, delle quali si m
pennacchi pT'eisitissimi, che sono chiama
ti col nome d'Airone. V. GARZATA.
ALA , s. f. Ala e Ale , Membro col quale vo
lano gli uccelli e gli altri animali. Vanni.,
Volo sono voci poetiche Sommalo, dices? all'estremila, Punta dell'ala.
ALE DEI FESSI, Pinne; Alletta i Alette;
Pennuzze,lc quali si distinguono come
i-giic ALB DEL PETO , Pinne pettorali
ALE DE LA PAVZA , Pinne ventrali
ALE DE LA COA , Pinne anali ALE DB
LASCHEYA, Pinne dorsali.\. COA DEL FES
SE e SGUAZZA.
ALE DEL JEXESTRJT A MEZA LOTTA, Cor
ni della lunetta.
ALA DEL Fic.X, Lelo, Parlk-ella del fe
gato. V. F*G\.
ALA DEL CAPLO, V. C.VPLO.

ALA DE LA VELAPA, Quarti, Falda, cio


La parte cadente di qualsivoglia vesti
mento.
ALA DEL NASO, Pinne o Ale del naso,
Le parli inferiori e laterali del naso.
. ALA DEL MURO, Alia, Cortina o Lato
di. muro, che si stende a guisa d'ala.
DAR ALA A QUALOTV, Dare il rombane,
modo basso, che vale Dar ardire, baldanza.
SBASSAR LE ALE A u\o, Abbassare il ci
miero a uno, Rintuzzargli l'orgoglio, la
superbia Tarpare le ale ad uno, detto
fig. vale Indebolirlo , Togliergli le forze.
SBATER LE ALE , Dibattere le ale
Starnazzare, vale Gillarsi addosso la ter
ra col dibattimento dell'ali. V. SDATER LB
ALE in SBATEH.
TAGIR o LEVAR LE ALB, Tarpare, Spun
tar le penne delle ale agli uccelli.
FAR LE ALE, Metter F alt, vale Comin
ciar a nascere o spumare.
FAR LEALE, detto Gg. Andarsene o An
darsi, si dice dello Scappar degli uccelli
dalle insidie dell' uccellatore Andarse
ne, dicesi ancora delle cose che svaniscono,
si perdono , diminuiscono o si consumano.
Andarsene si direbbe di chi fugge o spa
risce.
' *
STAR nf ALA o SEMPRE rv ALA, frase de'
Cacciatori , Villeggiare o Volare a giuc
co, dicesi degli Uccelli da caccia quando
vanno a spasso per l' aria girando.
ALA DEL COGOLO , Ala , chiamano i no
stri pescatori valligiani Un pezzo di gratc
cio che vien posto ali' estremit del canna
io, il quale serve di conduttor al pesce per
farlo entrare nella coriaria. V.CoGotitRA.
FAB ALA, in T. Alii. V. SPALIEBA.

ALB
ALA A BORDO , s. m. T. Mar. Alla a lor
do, Nome d'un Caro manesco , cui rac
comandato lo gcliifo , e con cui , tirandolo,
s n'ir da PU al bordo della nave.
ALA BASALA, detto a modo a-rv. AIla baibaia ( Voce derivata dal!' Arabo che Apo
stolo Zeno interpreta per Alla buona di
Dio) Alla carlona; A benefizio di natu
ra., A vanvera; Alla balorda.
D\n A LA BABALA, Andare alla sba
data, Andar avanti inconsideratamente.
Essere inaspettalivo o inriservalo , vale.
Non badnre, Non attendere a che che si.
Dormire aljuoco o colla fante , Non ba
dare a quel che si dovrebbe, Vivere spen
sierato.
B'AR A LA BABAL\ , Fare alla sciaman
nata, a caso, coni ella viene Acciapinare, vale Far una cosa in fretta menan
do le li::!!!.
PARLAR A LA BASALA, V. PAiuAn.
ALABARDA, s.-m. V. LABARDA.
A LA CARLNA, modo KYV. Alla carlo
na, vale trascuratamente, spensieratamen
te. Onde Andare, Fare, Stare alla car
lona, \ale Andar eie. alla buona. Uicesi
anclic fare a brace.
i ivere alla carlona, Viver alla buona,
senza pensieri.
ALAF o "I
ALAFETX / Aff, Infede,MoAo di giu
ramento.
A LA NEGLISN , modo avv. Disadorno;
Incitilo; Negletto, Senza ornamenti Alla
luona, Alla domestica, Negligentemente.
A LA TNSIGHE TI , V. A LA BABALA.
ALAR , T. T. Mar. Alare, Tirare una cor
da Ala la borina, Ala la bulina, per
dire Tira la bulina.
Alare sopra un cavo, vale Tirarlo con
forza e con tutto il peso del corpo.
Alare dentro, dicesfr del Tirare o ricu
perar dentro una gomona o gherlino che
eia in mezzo al mare.
ALARM1STA , s. m. Vocabolo sentitosi
nel tempo democratico, verbale di Allar
mare : dicevasi Allarmista Colui che in
odio del sistema democratico spargeva no
vit vere o false allarmanti, come di per
dite di battaglie e cimili.
A LA SBARAGIA, modo avv. A sbaraglio;
In disordine, A ir aperto; Allo scoperto.
DORMIR A LA SBARAGIA , Lo stesso che
Dormir a ciel seren, V. CIEL.
ALBA, s. m. Alba, Aurora.
NOL M' HA DA G.VAXCA L* ALBA , Non me

ne diede mica, Nulla affatto.


ALBARA s. f. Alberello o Tremolo o Piop
po tremolo ; specie d' albero pioppo comu. nissimo, detto da Linn. Populus tremula,
t dal Matiteli Pop/o bianco. V. PIOPA.
ALBASA, s>f. Albagia; Burbanza, Boria,
fasto, ambizione.

ALBEGIR, V. ALBIZ.XR.
ALBO o PEZZO, s. m. Abete oAletor Abczzo o Pino Abeto bianco, Specie di Pi
no montano , chiamato da Linn. Fimts
Abifs ; albero che si sega per lungo e se
ne fa tavole.

ALB

POMOLB n* ALI FU , Pina, Specie di frut


to dell'abete Abetella chiamasi l'Abe
te reciso dal suolo , rimondo ed intiero.
TOLE D'ALMO, Tavole abeline.
Bosco D'ALBO, Abetaia.
LAGRBHA D' ALBO , Lagrima abetina^
Resina che scola dalle intaccature della
scorza dell'abete, e si converto in pece ne
ra e in catrame.
ALBERGO , *. m. Cos chiamasi quel Ma
gazzino o Stanza annessa alle Chiese di
Venezia , che serve per luogo di deposito
degli arnesi e masserizie delle stesse Chie
se; e dove ancora si mette provigionalmenle qualche cadavere ricuperato dall'acque.
ALBIO, s. m. (forse dal Barb. Albius pr
Alveus) italianamente Truogolo o Trogo
lo, e nel Contado <li Toscana ALBIO. V si
to che serve per tenervi entro il mangiare
dei polli e de' porci, e talora a tenervi ac
qua per diversi usi. V. ALBUL.
TEGX LB MAS A TU E 't MUSO A L' AL-.

Bio, Maniera popolare e fam. Sta ne' tuoi


cenci o ne' luoipanni, cio Bada a te, non.
allungar le mani. V. MAX A CASA, in MAX.
ALBITR\RIA s. f. Arbitrato, Giuilizio di
arbitri.
ALBTRO, s. m. Voce bassa, Arbitrio.
XLBITRO, s. m. Arbitro, Giudice eletto
dalle parli per decidere le loro quistioni.
A.LllZAR,v. Albeggiare, Cominciar l'alba.
ALBOL oAlBUL, t. m. Madia dicesi Quel
la de'Fornai, e rea quelle delle case par
ticolari: Cassa dove s'impasta la farina per
far il pane.
ALBVOL DA BEVEH , Abbeveratoio o Be
veratoio. Ogni sorta di vaso dove beono le
bestie. V. ALBIO e BEVERARA.
RAS* 'une DE L'ALBUL, V, RASSAVXA.
ALBORADA o ALBORADUBA, s. f. Alberatu
ra, II complesso di tulli gli alberi della
barca.
ALBORAME, s. m. Arborato, Luogo pie
no di varie specie di alberi Per ALBOBADA , V.
ALBORANTE , s. m. Inalleralorc , Maeslro fabbricante d'alberi di nave.
Inaiberatore , ilicesi anche in T. i\Tar.
a quel Legnaiuolo che sopra le nnvi assiste
alla visita ed al racconciamento degli alberi.
ALBOR\R , v. Inarborare o Piantar albori,e dices della Campagna.
- ALBORAR UVA WAV* , Alberare o Inalbe
rare una navt; Ammaliare una nave, di
cesi del Wettere al loro luogo gli alberi
maggiori , passarli per le loro mastre e
piantarli nelle loro scasse. V. MATR E DEMATR.

ALBORTO, s. m. Alberello; Arboscello;


Arluscello; Attienilo*
Frutice e Nome generico di quegli ar
busti che tengono il luogo di mezzo fra gli
alberi e l' erbe , e che mettono molti rami
dalle radici.
ARBORETO DA ciESA , Abbracciaboschi ,
Agg. di quegli arboscelli che gel lano mol
ti rami lunghi e sermentosi , che s attac
cano o legano agli alberi vicini.
LBORO , s. m. Alier; Albore, Nome g

8
ALG
nerale d'ogni piailla che ba lrgno spande
jrami.
Alborodafruti, Albero afrult ofruttifero.
Albobo da far tole, Aibero segaticcio.
Alboro stouto, Tortiglione.
Albobo che ingrossisse , Albero die
j' impedala , Forma il pcdale.
Al PRIMO COLPO NO CASCA US ALBOBO ,
V. Gascii.
D l l' ALBORO SB C0N0S3E I FRUTI , detlo
fig. Gli asini si conoscono a bast: cio Le
operazioui esterne indicano la disposizione dell' animo.
Nol trova albobo ba PICARSE, Non tro
va cappa che gli cappi ; Non trova bra
che che gli entrino: dicesi fig. di Persona
fastidiosa e insolente.
I.VTiCAR LA SCORZA DE L* ALBORO, Callerire ScaIJire.
Alboro de le barchb , Antenna.l vascelli grossi hanno quattro albcri, cio uno verso la poppa ehe addimandasi Albero di mezzana o Mezzano; il se
conde nel mezzo del vascello dello Albe
ro di maestra o sia l'albero grande o maggiore ; il terzo verso la prua si chiama
Albero di trinchetto ; il quarto adagiato
sull'avaiili sopra losperone, ove sporge
in fuori a piano elevato, si nomina Al
bero di bompresso compresse. Ogni al
bero di nave diviso in due Ire pezzi sovrapposti lateralmente uno sopra all'altro, i superiori de'cjiiali si fanno all'uopo
calar a ridosso del primo che resta immo
bile , ( V. Trevo ). L' Albero cb' innestato sul mezzano chiama Albero di contromezzana; e il terzo Belvedere. L' albero
inneslato sul maggiore si dice Albero di
gabbia o Gabbiozzo;c il terzo pezzo, Pappafico di maestra. Quello sovrimposlo al
Trinchetto dicesi Albero di parrocchetto;
e il terzo inneslato al di sopra , Pappqfico di trinchetto. Finalmente il pezzo d' al
bero inneslato al Bompresso dicesi fra noi
Bastn de floco Parrocchetto di Com
pressa.
ALBORO , s. m. T. de' Pesc. iletto nell' Istria Rabn, Fravolino o Fragolino, Pesec di mare d<4to da Linn. Sparus Erythrynus. Egli dlia figura , bench un
po' pi allungala, dell'rala, ma tullo di
color rosso di fragola onde trassc il nome
italiano.
ALBORO BASTARDO, s. m. T. de' Pesc.
V. Ochil.
ALBORO PAGNESCO, s. m. T,de'pcscatori. L' Acarnane degli anlichi. Pesce di
mare clic assomiglia molio alio Sparus
Erythrynus Linn, e che fu riguai dalo dal
jsig. Nardo di Cliioggia iielle sue osservaBioni itliologiche come una varela del detto pesce. Ne diversifica per per aver la te
sta pi gros.sa per esserc di colore meno
acceso.Fra noi non commie, ma fiequcnte a Roma, dove si vende per lo Sparus
Erythrynus.
ALBORON, s. m. Alberone; Alberonaccio,
Grand' albero.
ALBUL, V. ALBbb.
ALCHEVIIA, V. AncHiMiA.

LE
ALCIN, e. m. Alciont o Alcionio, Sorta
di produzione marina che ha vita eeniiente , ma non forma animale , ed prossima
alleSpugne;dai Naturalisti classilicato Ira
i Zoofili o Piantanimali. V. Piantantmal.
AL DE l\. V. L\.
ALDIA , s. in. verbale da , Ascollare.
Star in ald'ia, Star in senlore, in traccia, in attenzione, in osservazione ; Sta
re in aguato , Tenersi atiento a quel che
debba avvenire.
ALDIR, v. Vdire, Ascoltare. Parola vernacola antica , ch' era pert) in uso anche negli ullimi tempi del Govcrno Vneto nelle scritlure forensi, non nclla lingua volgare. Dicevasi in alcunc sentenze civili ,
Aldide le raio.m delle , cio Sentite le ragioni etc. V. Rbald'jr.
ALE ANDRO, Voce triviale, V. Leandro.
ALEARSE , v. Fare alleanze ; Strigiiere
alleanza ; Collegarsi ; Unirsi.
XLEGA, s. f. Alga ed Aliga. Pianla o Erba marina notissiina ,. delta da Linn. Zostera Ocenica , che nasce ne' bassi fondi
del mare e della laguna.
Pes\r un' alega, Pesar come una
paglia o un' alga , vale Nicnte.
San Zorzi in a legi, <S. Giorgio in al
ga, chiainasi un'isoletla dell'Estuario Veneto verso Fusina , ov' era gi a' tempi del
Governo Vneto un Monastero tli Doraenicani.
ALEgXT0, add. e s. ni. Allgalo, o Alligato , vale Annesso , inchiuso , acchiuso.
Termine introdotto all' poca della pri
ma dominazione Austriaca in Veiiezia dopo il 1798; e intendesi di Quelle carle
document! che vengono prodolli da una
delle parti in giudizio a prova di ci eh'cssa allega. Chiainasi pi propriam. Docu
mento.
ALEGRARSE, v.T. aniiq. RallegrarsL V.
Ra LEGRAR.
ALEGREZZA, s. f. Allegrezza.
VeDEBSE ALEGREZZA DEI SO FIOI , Vcdersi consolazione del proprifigli , cio Vcdersi consolali colla buona riuscita de'proprii figliuoli.
N0 POSSO VEDERME ALEGRBZZ \ DE GNENTE, Locuz. fam. Non potersi veder costrutto, protto , frutto , utile di che che sia.
ALEGRA, s. f. Allegria, Allegrezza, Rallegramento, Ilarit, conlenlezza tli euore
Alegra da xati, Zurro ; Zurlo ; Gazzurro. Esserc stare in giolito, in zurro,
' in gazzurro ; Essere o Andar in eimberU ; FarJesta o galloria ; Galluzzare , gliono Strepitarc per allegrezza.
Goder co.v alegra, Sguazzare , Godcre, Irionfare, far temponc.
AlEGRIE CURTB FA DA PIA.VZEn ,
Allegrezze di pan caldo, cio. Che duran
poco.
Gossa che fa alegra, Cosa allegraliva; Cosa gioconda.
MesSO IJ ALEGRIA DA QALCOSSA , GlOcondato per le vittorie, per la lileguaJagnala, perqualche buona nuovaofortuna,
ALEGRO o AlibgO, add. Allegro, Listo,

ALI
Festoso, Gaio , Gioioso, Giulivo. Ester
pi lieio che lungo.
Alegbo dal tu o Alegro assolutamen%e, Ebrifestoso, Festevolmente briaco
Brillo; Cotticcio ; Alticcio; Albiccio; Ciusebero , dicesi per Altralo alquanto del
vino.
ALEGROTOLO, add. Allegroccio, Alquan
to allegro , Allegro anzi che no Seriogwcoso, vale Misto di serio e di giocoso.
A LE QUANTE LA VUSTU, V. Quanto.
ALESTIMENTO, t.m.Apparecchio ; Ammannimento o Ammannamento.
Dicesi ancora p?.- Euuipaggio; Corredo.
ALESTO, add. Allestito, Prepralo.
ALESTO, add. V. Lmto.
ALEVXR , v. V. Arleta.
alguXro.s. m. T. agr. Soleo; ma ;ntendesi quando si fa di nuovo coll'aratura V.
Folgo.
ALGLN, T. antiq. Alcuno, Qualcheddno.
ALIEGRO, V. Alegro,
a limpXro , modo avv. Di pari ; In parita.
El Gera un frica a l'iwpiro de quel
altro, Egli era un avaraccio al pari del altro: cio A somiglianza di quello.
Cami.yar o Esssr a l'imparo, Camminare o Esser pari, cio In forma che uno
non preceda altro.
Star a l'imparo de try altro, Stare
a paraggio o al pari alla pari d" un al
tro, cio Stare al paragone , Agguagliarlo.
AL'IMPENSXA, modo avv. AIT impensata; AlCimpravvista ; Per la non pensata, Improvvisanienle.
A L' INCIRCA , /' , -Incirca. Prepos.
Presso a poco , Pi o meno. Dicesi anche
Di circa A un bel circa. V. Ixcirca.
AL'INCONTRARIO 1
AL'INCONTRO
/modi aw. Alt opposto ; Per opposto ; Alt incontro ; A riscontro ; Allronde ; Al contrario.
A L'INGROSSO, modo avv. Indigrossoo
Indi grosso Ingrosso, Grossamcnte,
A un di presso.
Comprar Vender a l' ingrosso , Cmnperare o Vender indigrosso ingrosso ,
Vender in grossa summa.
Vedi il suo contrario in .
Computar a l'ingrosso , Computare in
grossoFare slaglioo Stagliare vagliono
Computare alia grossa che che eia a fine
-di farne saldo e quietanza.
Tor su a l' ingrosso , PigUare affatlo:
tlicesi del Contrallare senza discernimento o distinzione.
ALIPIO , Alippio, Nome proprio di uomo,
ra passato in disuso.
ALTE o A lite, Modo avv. che potrebbe
<rederi introdotto dalla manira barb.
Ad litem sala nel sign, di A rigore o A
ulto rigore di diriUo o digiustizia; fra
se che sombra venuta dalle concession! di
propriel che si fanno in consegueiiza d'una lile perdula, in cui si d quanto si dee
per ubbidire alia senleuza, ai nicnle di
pi.

ALO
Questo modo vernacolo per ueasi da
Boi eomunemente nel sign, di Appena;
Con pena i A malo stent ; A briga ; A
mala briga: cio Con difficoll , come si
ha da'segurnli csempi.
A LITE QUEL PAO HA BASTA FARB una velaba,Appena appena qua! pan
no mi bstalo pel gistacare lit
on vegnuo dele spesb, A malo sien
to ho poluto indenizzarmi della spesa.
Dicesi pure: Son sta a lite casca! ,
Son stalo in bilico o sal bilico della bilancia o H Ii per dare un cimbuttolo in
terra. V. Bnuso.
Star a ltte de l' acqua , Stare a galla. V. Gala.
ALMANCO , aw. Almeno o Almanco; Non
che altro; Se non allro; Per lo meno. V.
in Pezo.
ALMIRANTE, . ni. Almirante o Ammiraglio, Vascello ove naviga la persona del
Generale Ii flotta ; e Tibolo del Generale
medesimo.
ALMOR), Ermolao, Nome proprio di no
mo. E persin l dove si parla in co, Sen
t dir / per Ermolao.
ALOCADA
ALOCAG1NE fS.t.Allocchcria;Attontaggine ; Baloccamento ; Astraltaggine ;
Sbidalaggirie , A/ionc d' uno sbadato.
ALOCO (' chiuio), s. ni. Aliceo ed
anche Barbagianni e Ulula, detto In Tu
scani volgarin. Gufo. Uccello notturno . Ve u' ha di varie specie. Quello da
noi conosciuln , eh' Allocco comune ,
vlilamasi da Linn. Slrix Aluco,e da altri
Ulula Aluco. fl maggiore e dclla grandez d'un cappone.
Aloco, Allocco, dicesi fig. per la crdula
goffagginc dell'uccellOjUnuonio goffocbaerdo.
l' aloco, Fare il goffo il balar
n; Far la galla mora, vale Fingere il
balordo.
ALOCON , add. lloccaccio ; Allocconr ,
Grande allocco ; e tanto si dice nel senso
proprio, cio dell' uccello Allocco, quanto nel fig. cio dell'aggiunto ',
rale Gran balordo minchione.
ALOGIR, v. V. A .OZAR.
ALGIO, s. m. Lo stesso che Alozo, V.
Alocjo per lo pin da noi si dice per Alloggiamento, che la Casa dove alloggia
il soldato, quando, non avendo quarlieri
o caserme , albergato dall' abitante del
bogo.
ALON, Voce fam. eceitatoria ( tratta dal
Francese Alions, cio andiamo) ; con cui
si sollecita o anima altrui a far che che sia o
a lacere, Animo; fia; Su ; Zitto; Taci;
Ola. Nelle commedie del Fagiuoli s'incontra spesso la voce Alb.
ALOZAR o LozXr , v. Alloggiare ; Alber
gare ; ficevere ad albergo Ospiziare;
Jticevere in casa.
Stare ad albergo; Stare in casa d'u
ne ; Prendere Avre alloggiamento; Abitare.
ALOZAR A LA PRIMA OSTERIA , detto fig.
Pion cercare Non voler saprre pi in l,

ALT
ALZ
9
Appagarsi dlia prima apparenza An
nella marcia Detto fig. Dsistera; Fer'
dar Stare alle grida o preso alle grimarsi; Cessare. V. Fermatva.
Sta alto db prezzo , Stare in sul t
da , Far checchessia sul fondamento di ci
ralo, Vender care le suc merci. Alzarla
che si sentito, prima di esaminare la re*
mira, vale Portar alto le sue pretensioni.
rit. E dicesi anche fig. Alloggiare alla
prima osteria.
ALTOTO , V. Alteto nel primo sign.
Chi primi AttivA aloza, Chi pri
ALTRO, add. Altro, Diverso detto sumo arriva primo macina. E per contrario
st. Altro o Altra cosa.
Chi tardi arriva maie alloggia, dicesi di
Altri compagxi Altri cussi, Altretpersona che arrivasse dove noli polesse be
tali o Altroitali, Altri simili.
lie adaginrsi.
Altri, De altri, A altm:, Da altrt
Questa no la alozo, detto fig. Questa
Altrui, vale quanto Altro , ma non ha re<io non la bevo, cio Non la credo. V. in
lazione se non all'nomo, e regolatamente
RlCVER.
non s' adopera nel caso relto : corne ne' seALOZO, s. m. Alloggio ; Albergo.
guenti esempi. Le cose altrui if altrui
Dar alozo, Alloggiare; Ospiziare; Al
U altrui assolut. detto in forza di sust. Di
bergare alcuno.
te altrui ad altrui. Non per odio altrui
Andar va da l' alozo , Disalbergare.
of altrui. Uccidere altrui. Con altrui.
Scazzar da l' auozo , Disalloggiare.
Farsi in contre altrui ad altrui. Saper
Alozo militar , V. Alogio.
da altrui. Per le altrui cose. Pi altrui
ALTXnA, e.f. detto antic. Lobia, Altana,
fallo che il mio mal mi duole Che i al
Loggia aperta di tavole, riparala da spaltri goda , Che gli altri godano.
Se >-o ti Ca altro , Se non hai altri
letle e posta sopra una casa per gli usi do*
moccoli simili: cio Se non bai altro asmestici. V. Terazza.
segnamento.
ALTANLA, s. f. Piccola altana.
D' altra parte , Altronde , Da altro
ALTAR, . Altare; Mensa sacra. V.Pacanto.
1 , SlLO, ToLLB.
Altro! , coll'ammir. Di l cio Assai
ScoVEnZER I ALTARI, dettO fig. ScUOprlpi; Molto pi ; In oltre Alto che
rc'gli altari, vale Scuoprirc un segreto.
becaure-, Son altro che puntura assilALTARN, s. ni. Altarbw ; Altarello ; Tali, cio Ass'ai maggiori Se no ALTno ,
bcrnacolo ; Tabernacoletlo.
detto a modo aw. Almeno; Per lo meno;
ALTEA, s. f. A-ltaa, Arboscello noto che si
Intanto.
colliva ne'giardini , e chiamasi da Linn.
Ghe vol altro ! Maniera fam. E altro
male che di biacca ! Di altra tasta ha biHibiscus palustris.
sogno la piaga ! Fi vuol altro che s'toppa
ALTENA, s. f. Voce bassa, V. Antbna.
e chiara f uovo! cio II male o iltlisordiALTERIA, s. f. Arteria^ Vena principale
ne esige ripieghi maggiori.
Arteriuzza , Piccola arteria.
No TI XB BON DA ALTRO DA LAVAR t
ALTEP.IZARSE , . Alierarsi , CommuopiATi, Va via, tu non sei da altro che da
versi, Perturbarsi.
lavar le scodelle.
ALTTO , add. Altetto ; Allerello.
ALTUR1AR, v. T. antiq. Alloriare, Voce
Alteto dal VTjr, Albiccio; /libo ; Alticparimenli antica vale Aiutare.
cio; Altetto; Alto dal vino; Ubbriacchello.
S Dio m'altria, Se Dio m'aiuli, m'as
ALTEZZA , s. f. AItezza, Distanza da bas
sista.
so ad alto.
ALTURIO. ClGR ALTURIO, V. ClGa.
Per allezza determnala , Vetta , Cima,
al ME , s. m. V. LmiE DE ROCA.
Sommita.
alzXda, s. f. Alzamenlo; Alzata o AlzaAltezza de l'arco, Sjogo Sigoglio
tura, L' alzare, elevazion.
deir arco.
ALZXNA , s. f. A(zaia,Qur\\a fune che ser
Altezza db par, Alterezza o Altierezve a tirar le barche per acqua.
za; Alterigia, Superbia, boria.
Molar l' alzana , Allentare o Staccare
ALT1ER , add. Altiero; Alteroso, Che ha
T alzaia.
alterczza, arrogante, orgoglioso.
TinA L* alzana , Alare, Tirar la corda
ALTO , add. Alto , Elevato dal piano.
detla Alzaia, e con essa le barche. V. Ti
Alto d'una tola simile, Bitorzo o Birante.
lorzolo; Bernoccolo, Rialto che scappa so
Alzana , detto in T. Mar. Ansiera , Ca
pra la natural superficie di che che sia.
vo manesco per lo pi da tonneggio o da
Logo de travadura alta , SJbgato , di
rimburchio.
cesi per Agj. di stanza di luogo, e vale
ALZANLA
, s. f. Alzanella, T. Mar. Cor
Alto. Archi sfogati; Volte sfegate*
da del vascello che serve per sollevare e al
Alto, si dice anche da noi per Agg.a uo"
zare le manovre per condurre i gabbiozwo nel sign, di Elato, supei-bo
zi e le vele di staggio.
Star alto , Andar in contcgno ; An
dar Stare conlegnoso ; Stare o Sedere
alzXr , v. Alzare Alzar assab , Rinin sote; Stare in gota contegna; Star
nalzare.
sul grave ; Andar tronfio.
Alzar el comi, Alzare il gombito; Ca
Alto dal vijt, Altetto; Alticcio\ Alto,
rlear orza colfiasco, Bere.
Alquanto ubbriaco. V. Alegro e Alteto.
Alzar el deo, Maniera ant. ApplaudiALTO , aw. Alto, Voce di comando per fi
re; Inanimire.
nir che che sia,
Alzar i corni, Bizzar la cresta; Alza
re le coma ; Levare il capo o in capo ; In,
Fa alto. Far alto, T. Mil. Fermarti

10
AMA
superbire; Izare il viso o la coda ; Me
nor orgoglio.
AlzaII I POLI O I BEGISTRI , deIto fig. P'lgliare o Prendere baldanza ; Venire in
superbia; Dar alto.
Far alzar i fou a qualctn, detto fig.
Titlare, che dicesi auclie liifiammare ;
Invogliare ; Suscitare.
. Alzare le carte o Alzare assoliit. vale Se
parar il mazzo in due parti prima di distribuir le carte a' giuocatori.
Alzar le vele, V. Ghinda.
Alzarsb dal leto , Scorcare ; Bizzar*
si; Levarsi; Sorgere; Surgere; Uscirdel
letto.
Alzarse in ponta de pie, Bizzarsi sal
le punte de' piedi.
Alzar un poco , Sullalzare.
Tornar a alzar , Rialzare.
LZERE, s. m. V. Arzare.
ALZTA, s. f. (colla aspra)T. fam. Basta. Piega che si fa con cucilura abbozzata dappi o in alto alie vesti lunghc propr.
de'banibini fanciuHV per potera disfare,
od accrcscerne occorrendo la lunghczza.
V. Filzeta.
ALZETXr, v. Lavorare in laste. V. Alzta.
ALZO (colla z aspra) s. m. Alzala; Ah
rnenlo, in T. de Calzolai,chiamansi que'
pezzi di cuoio che si meltono sopra le for
me per ridurre le scarpe alia necessaria
lunghezza.Gorrisponde al francese Hausse.
Alzo , dicesi da alcuni talvolta per Alzeta, V.
AMALA, add. Ammalato o Malato.
Cosse da amalai, Seitigliume , dicesi
comunemente di Cibi di poca sostanza.
CoMODETA DA AMALAI, V. CoMODETA.
AMALAZZ0)
AMALATA / &dd. A mmalaticcio; Malaticcio; Ammalatuccio ; Ammalazzato;
che dicesi anche Malo; Malescio; Vagionevole; Cagionoso; Infermiccio; Valetu
dinario.
Malnaturalo; Malcubato; Tristanzuolo \ Sparuto ; Afato; Afatuccio ; Gracile,
direbbesi di mala complessione.
AMAjN'CXR, v. Mancare, Restare, Non essere il dovuto numero o quantit.
AMANGO, s. m. Mancanza; Scemo, Difetto,Diminuzione,Scemamento, Il meno.
AMXR, v. Amare Trasuntare, val Ama
re aecesamente, eccessivamente Idola
trare, Amare disordinatamentc.
Amare, val anche per Bramare, desiderare o voler pittosto.
No amar piu , Disamare , Crssar d' amarc.
Chi ama Dio ama i so Sxsm , Chi ama
me ama il mi cane, dicesi propr. per far
intendere Che gli amici amano natural
mente lutte le cose che vcggono ester
lAY amito.
Si, quanto amo Dio, che te bastono ,
AJfe o AJfededieci che ti baslono, Modo
di minaccia.
AMARIZA , add. Mai ezzato; Amarezzato
o Amarizzalo, Scrpeggiato a onde, a ma-.77.0.
.

AMB
AMARIZAR , v. Amarezzare; Amarizzare
o Marezzare , Dare il marezzo.
AMARIZO o Marzo , s. m. Marezzo. A
marezzo; A foggia a" onde; a onde, Ondeggiamento di color varalo a guisa d'on
de di mare che s'imprime sui panni colla
forza del mangano.
Cocion pato a marizo , Locuz. fam.,
delta per agg. a nomo , Bue; Buaccio;
Beccone ; Bizzocone ; Babbaccione; Pili
grosso deW acqua de' maccheroni. V.VisDECAZZO.
AMARO, Voce di gergo che talora si pro
nuncia in forza di sust. che significa Gergo ; Parlare Jurbesco.
Parlar in amaro e Smartir i' amaro ,
V. Parlar Smartir.
AMARTICO, add. Amarognolo, Che ha
dell' amaro.
Vi* amarotico, V. Vnv.
A MARTELTO, modo avv. Pen a marteleto, Pieno stivato, afusone, inciocca, a cqfisso, a bizzejfe.
AMASSO, s. m. Ammasso;Ammassamento , Mucchio.
Un amasso cocionarie, Un JasteUo
oJ'astellamento di ininchienerie , di facezie , di buffoiicric , di bagatlellc , di ei rori ele.
AMAZZX o Amazzao e Mazza o Mazzo ,
add. Ammazzato; Ucciso; Interfetto.
Ammazzato anche Voce popolare d'ingiuria o di disprezzo, tanto dii elta ad una
persona , come se si dicesse Maledetto ;
Briccone ; Manigoldo ; Galeone o simili ,
quanto ancora a Checchessia che riesca
incomodo dannoso e fastidioso. Leggesi
neileletterc del Magalotti, Solamente quegli ammazzati Buccheri mi son usciti
afj'atto di grazia.
AM AZZXR, V. V. MvZZAR.
AMDASSADA, s. f. V. Imbassada.
AMBASSADOR, s. m. V. Imbassadr.
AJ1BIGU, s. m. Parola francese ch' anche
qui in uso , vale Pasto o Merenda a guifa di cena, il cui servito iusieme di carni frutlc.
AMB1ZI0SET0, add. AmbizioscUo.
AMUIzXr, v. T. del Lotto, Giuocar per
ambo ; dicesi Quando ti e o pi numer
gruorali per terno, si giuocano anche per
nmbo.
AMBO, s. m. Ambo, che nelplur. dicesi Ambi. Due nunieri giuocati al lotto.
Zogr per ambo, V. Ambizr.
A J1BRA, s. f. Ambra, Sostanza bitumino
sa concreta di colore per lo piu giallo, la
quale confricandola in un panno ha attivit di attrarre la paglia.
Gossa chi.uia come l'ambra, Cosa-cina
ra specchiata, Evidentissima. V. Chiaro.
ambragXn,s. m. Voce disusata, Amhracane, Amhra odorfera che sembra esser
lo stesso che Ambra gi igia.
AMBRO s. ni.Gliiamasida'Prscatori di Val
le una specie di Amo, che non lia barbet1n come gli ami ordinarii, ma la punta rivoltata della seguenle figura
con cui si pesca a Jrnza V. T-ogna.

AMI
AMBROSMA, V. Mandola.
AMBROSIO, Ambrogio e Ambrosio, Nome
proprio di uomo.
AMBULSE. V. Ochio de S. Lucia.
AMBL'ORO , s. m. Arcanna, Specie di ter
ra rossa della quale i falegnami costruttori di barche si servono per tignere i cordoni con cui segnano il loro legno che hanno a segare.
AMEN - Dormir fina amen,Dormir assai,
lungo tempo ; Dormirfino altalba detafani, cio sino al mezzodi. V. Dormir.
A MENADEO, modo avv. A menadito o su
per le dita, vale Per l'appunlo, benissimo.
Saver o Far una cossa a menadeo ; GoNossER uno a menadeo, Sapere, Fare, Conoscere simili a menadilo o su per le
dita per la puna dlie dita, vagliono'
Benissimo, Per l'appunto.
AMIA, s. f. (dal lat. Amila) Zia, SorcUa
del padre della madre.
AMICIZIA, s. f. Amicizia,
Far amicizia, Inamistarsi; Amicarsi;
Strignere amicizia.
Far de le amicikie o molte amicizie a
uno, Amorevoleggiare uno, Fargli alti amorevoli per contrassegno d' affelto.
Pati chiari amicizia longa, V. Pato.
Destacarse un tantin a la volta a
un' amicizia, Discucire F amista, Modo
Dg. che vale Dislaccarsi a poco a poco dal amicizia. V. Mesta.
AMICIZIETA, s. Piccola amicizia, Ami
cizia di poco conto.
AMIGAZZO , s. m. V. Amicn.
AMIGHETO, s. m. Piccolo amico; Amico
da poco; Amico di cappella.
AMIGO, s. m. Amico.
Amigo de capelo, A mico e guard, Ami
co sospetto.
Amigo intimo, Amico distretto o intrn
seco ; Fratello giuralo. Di amore e diJe
de incollati e confitti.
Amigo per interesse , A mico da bonaecia, cio Amico iu buona ventura.
Amici ! e cati, V. in Can.
Esser amigo de qualcun , Dirsi con al
amo Esserghe AMicissJMo, Jissere perduto d alcuno; Non veder pi avanti ni
pi qua ne pi l; Non vedere alcuno a
mezzo, cio Volergli il meglio del mondo.
Frse amigo de qualcn, Amicarsi ;
Guadagnar uno.
(jjje vol Dei , Chi non An amici
non fil granfiorluna , Prov. chiarissuno.
I amici se conosce ai bisogni , Calami
ta scHopre amista.
I veri amici zb pochi, Chi vuoleamici
assai ne provi pochi, cio Nel provarU
molli mancano.
A l' .amigo curiche el figo etc. V. SEGO.
Quel amigo, detto in gergo, Il Culo; Il
di dietro; Il Diretano.
Seiivir da amigo. Dicesi Ti ho servito
dalCamico, cio Da amico.
AM1GN , s. m. Grande amico; Amicissimo Amicone voce Fiorenlina.
AMIRXgIO , Io stesso che Almirante , V.
AMIRAR. v. A m mirare-

AMO
VB Amo , Espressione fam. clic come
si dicesse fi guardo con istupore, con sor
presa, con ammirazione ; e licesi ad al
cuno talvolta cos nel senso ili lodarlo per
la disinvoltura delle sue azioni , come an
che in sentimento di rimprovero per qual
che imprudenza.
AMISlX, V. MESTA.
AMITO, s. m. Amido, Materia spremuta
da grano o da barba di gichero, che ser
ve per dar la salda alla biancheria.
DAR L'AVITO, Inamidare; Dar ramid ; Saldare ; Dar la salda : dicesi della
biancheria.
AMITO, s. m. Ammitlo , Quel pannolino
con due nastri da legare , rhe si inette in
capo il Sacerdote quando si para.
AMNISTIA, add. Grazialo deir amnistia.
Nell'uso per i Tribunali dicono Amni
stiato.
AMO, s. m. Amo, Uncino d'acciaio notis
simo che serve per pigliare i pesci. (V. ToCYA e THRSIOLA ) Spaderno chiamans
Tre ami che. con alcune funicelle si lega
no ad uso di pesca. V. AMBRO.

AMOBIGLI\R, v. V. MOBIGLIA*.
AMOLER, s. m. Susino , Albero che pro
duce le usine. V. AMOLO..
AMOLIO, add. Ammollito e Mollilo.
AMOLR, v. Ammollire o Mo/lire ; Eammoltare e jiammol/iv, Far molle.
Ammollire, detto fig. vale Addolcire ,
Intenerire.
AMOLIR EL CORPO, Ammollire ; Ammor
bidare; A mmorbidirc, Sciogliere il ventre.
AMOLIK UNA COMPOSIZIN , Locuz. degli
Speziali, Malassare, cio Intridere gl'in
gredienti per renderli pi morbidi , pi
pastosi e appiccaticci.
A MOLO, s. m. Susina. Frutto notissimo
dell'albero Susino.
AMOLO AQUAHOLO, Susina acquaiuola,
Fruito primaticcio.
AMOLO DE FBANZAJ Mirabella; Susina
di Provenza.
AMOLO SALVADEGO , Prugnola , Fruir
pi piccolo degli altri. V. MAROBOLN.
AMONIZIN, s. f. V. COREZJN.
ASCOLTA LE AMONIZMJN, Se t' detto, tu
hai meno il naso, ponvili la mano: cio
Non fare beffe degli avvertimenti anche
nelle piccole cose o inverisimili.
AMONTR, v. Rilevare; Sommare dicesi
de' numeri d' una somma.
AMOR, s. m. Amore, Sentimento-di tene
rezza e benevolenza.
Amore, preso in mala parte, significa
Desiderio libidinoso, che direbbrsi anche
Amar carnale o Amoruccio AMOR IN
TERESSA , Amar di tarlo , Cke ama solo per
utile _ Amorazzo, fu dello all'Amore
contadinesco.
Amore, dicesi per Cura, attenzione Aver o Non aver amore alla roba.
AMOR, dicesi per Gusto, Sapore BRO
DO CHS NO CA AMH NE SAH. V. SA.
AMOH DE FRADEI, V. FSADLO.
< AMOH FA AMOR B CRUDELT CONSUMA A-

MOH , Amore il vero prezzo con che si


compra amore; Amore non si compra ne

AMO
si vende, ma in premio delt amore amttr
si rende: Dall'amore nasce l'amore. // me
le sifa leccare perdi egli dolce.
FAR L' AMOR , Far alC amore o femore,
Far da innamorato.
FAR L' AMOR co LE OCHIE, Fare agli oc
chi. V. MAGNAR coi OCHJ in MAGNAR.
FAR L' AMH A QUALCOSSA , Uccellare ad
alcuna cosa, vale Desiderarla con avidit.
L'AMR FA FAR DE TUTO , Amar regge
Usuo regno senza spada; Amar regge sen
za legge; A Ila forza d'amore soggiace ogni valore; e vagliono che Tulio cede all' amore.
L'AMR SE ORBO, Affezione acceca ra
gione Ogni disugguaglianza amore
agguaglia, cio L'amore non fa differen
za di gradi.

L'AMR PASSA EL GUANTO, L'amore o


L'amicizia passa il guanto: cio Tra ve
ri amici non sono necessario le apparenze.
Do AMORI NO I SE POL AVER , C/li due

bocche bacia, F una convien che gli pule;


Non si pu aver verace affetto per due per
sone.
N AMOR NE TOSSE NO SE POL SCONDBR ,

Amar, tossa, fummo e argento non sipon


celar gran tempo : cio Sono cose che fa
cilmente si conoscono.
ANDAR IN AMOR, Andar in amore o in
caldo ; Essere o Venire in caldo .- dicesi
degli Animali Parlando di Piante , Es
sere in succhio o in sugo, Quando le pian
te cominciano a muovere generando le fo
glie e i fiori.
Osto SENZA AMH, Disamorato, Che non
conosce amore ne benevolenza.
PERDER L'AMR, Disaffezionarsi.
PER AMOR, posto avveri^ Per amore, e
vale A causa , A cagione.
AMOREDI, Latinismo, che si spiega Per
amar di Dio L' HO suo AMOHT-.DEI , L'ho
avuto erqtuitamentc, a grato, per grazia.
AMOREVOLE , add. Amorevole cio Bene
volo, cortese.
AMOREVOLE DE CASA, Affezionato in for
za di sust. vale Amico di famiglia. Esser
di casa come la granata.
A L'AMOREVOLE, AIT amorevole, Alt ajnorevolezza , In amicizia, senza compli
menti.
AMORFA, s. f. Amorfafruticosa, Frutice
detto da'Sistematiri Amorphafruticosa.E
nativo della Carolina , e ve n'ha anche nel
nostro pubblico giardino a Castello.
AMORIN, s. m. Amorino; Amoretto, Amor
ieggieroUN AMORN, Un Cupidno, Slaturtla di Cupido.

AMORINI, s. m. Amorino o Amorino d'Efitto o Amoretto. Pianta erbacea detta da*


istem. Reseda odorata , che si coltiva an
che fra noi pel grato odore, come di pesca,
che tramandano i suoi fiorellini.
AMOROSISSIMO , add. Amorosissimo
Madre carnalissima de'figliuoli, vale A-,
morosissima.
AMOROSO , add. Amoroso , Pien d' amore,
Amorevole.
Amatorio, dircbbesi nel senso di passio
ne disonesta.

AMORTIZAZ1N. . V.

,,
AMPLAMENTE , avv. d.' ,pMM>-in bocc
delle persone idiote, e vale Sinceramente;
Ingenuamente; Col cuore in mano, Con
animo ingenuo ed aperto.

Lo DICO AMPLAMENTE , Lo dico aperta


mente, ingenuamente.
AMPLIAR, y. V. INGRAND.
AiMPOLNA, s. f. Ampollina; Ampolletta;
Ampolluzza, Vasetto di vetro inserviente
a tenervi l' acqua e '1 vino ad uso della
messa.
PIATELO DE LE AMPOLJNE, Bacinella.

AMPULOSO, add. Ampolloso, dicesi del


Parlare.
AMUER , s. m. Moerro. Stoffa di seta ma-'
siccia , e per lo pi a onde Grossa-ra-'
na, dicesi alla stoffa di seta pi forte'del
Moerro ordinario.
AMUN\NO, Gi un anno; Un anno fa;
ria un anno.
AMUTINARSE, v. V. SOLEVARSE.
ANA, s.f.Anna,Nome proprio di femmina
DON* ANA SPASSIZA, V. DON' ANA.
ANALISI, s. f. Voce che usasi fra noi sem
pre Cg. e ne' seguenti modi.
IN ULTIMA ANALISI, Alt ultimo O AlFul-

timo degli ultimi o Da ultimo o In ulti


mo, vagliono per Ultimamente, Alla fine,
Finalmente; e anche per In istretto senso.
FAR UN'ANALISI, Analizzare o Far F analisi; detto per traslato , vale Esaminare'
diligentemente un discorso, una proposi
zione ctc.

ANALIZR,v. ANALISI.
\ARA, s. f. Anitra o AnatraedAnetra,
Uccello acquatico ma domestico, notissi
mo, detto da'Sisteui. Anas Boscas varietas domestica.
ANARA SALVADEGA , Anatra salvatica o
Germano minore (V. M AZORN) Appartie
ne al genere dei Germani , e dicesi da' Si
stematici Anas Bosca<t variet! fera.
CAMINH DA ANAHA, V. CAMIN*.
MAG>R L' ANARA EL PRIMO D'AGOSXO, V.
AGOSTO.
ANARTA, s. f. Anitrella, Anatrella, Anitraccio, Piccola anitra o giovane.
AXARETA DE FESSE , T. de' Pizzicagnoli,
Chiamasi volgarmente quell'Involto di car
ta in cui i pizzicagnoli di Venezia metto
no il pescialello fritto clic vendono, fatto
l'involto stesso quasi a imitazione grosso
lana di anitrella notatile.
ANARTA diccsi pure a una certa forma'
di pane, forse perch- somiglia un poco al
la figura di quell'animale.
AJVARIN, s. m. Anitrino, II pulcino dell'anilra.
A IV AROTA , Agg. a Donna piccola e gras
sa , Tozzotta ; Tangoccia. ; Intozzata ;
Tozza.

ANAROTO, s. tn. Anitrino, II pulcino delI' anitra.


AN\TA , V. ANO.
ANCA, avv. Anche; Anco; Ancora; Altres.
ANCA si, E che ti! ANCA si, BAROUTATO , CHE TE BASTONO O TE LE PUZO ,
che ti, scorrettaccio, eh' io ti zombo.
CA s,i BEN, Ancorch; Sebbene; Co-

Ii
Am
meche , Congunzione contrarianteAn
ca er ben era no go vociA, Ancorch io
non sia di buona voglia.
ANCHI, V. Inchio.
ANCIN, i. m. Uncino; Oncino; Appiccagnolo;Attaccagnolo; Rampino, Strunien
to di ferro per attaccarvi, che che sia.
Ancjn da calafai , Uncino da calafa
te, detto ancora Becco corvino , Unciuetto di ferro col quale, i calafali cavan fuori
de'commeuti la stoppa vecchia.
Ancin da bestie, Randello, Quel przzo di legno piegato in arco che serre per
istrignere e fermare le some al corpo de*
giumenti , come pure le carratc di legne,
di fieno etc..
Ancn d'un REbor.ro da carsela , Pen
dente Dicesi la parle del bnssolo d'una ruostra a oui s' attacca la catena il cordoiie.
Chapr l' ancin, Uncicare Unci
nate ; Dar d1 uncino uncico.
Tuti.ancini rampini, dctto metafor.
Tutti appicchi o pretesti o cavillazioni.
V. Endecolo e Rampin
Appiccarsi a'
rasoi, vale Ricorrerc per disperazione an
che A cose nocive , V. Tacarse sui spechi,
in Tacar Catar, bei anini, Pigliar
occasion? del petrosemolo , Pigliare de'
pretesti vani..
Dar tjuALCHE ancin da tacarse, Dare
appicco, favellare di maniera ad ajrano.
cfi egli possa appicearsi , cio Pigliare speranza di dover conseguir quelle ch' ei
chipde Addentellato sust, dicesi di Co
xa che porga occasione di prodprne una si
mile..
ancinX , add. Uncinate o Oncinato, Adunco.
A uncinate, Pigliato coll' uncino.
AONAR, v. Uncinare; Aoncinare, Pi
gliar coll' nncino.
ANCINETO , s. m. Oncinetto; Gangherello , Fil di ferro o d'ottone che serve per affibbiare ; e dicesi anche Uncinello; Rafj/to.
AN.CPRETE, s. m. roce Lassa Aniprete.
ANC, V.Anco.
XnCORA , s. f. Anora , Strumento di fer*ro con ra Iii uncinati , il quale gettato in
mare legato ad una gomona , serve per ar
restare la nave e tenerla ferma. Le sue par
ti sono le srguenli.
Girlanda , Cicala delt ancora e Grillanda o Ghirlanda, Quel grosso anello
ch' Habilito nell' Qccliio dell' ancora, a
cui si ormeggia la gomona Capon de
la girlanda , Bozza della cicala , Corda
stabilila al castello di pina , di poppavia
alia gra di cappone ( V. Bozzar , Dbsboz2AR, CaPOW ) Buso DEL BASTON, Occflio,
Quell' apertura rotonda nclla parte simerioredrl fasto in cui, entra la cicala Fii8T0, Fusto o Asta delt ancora , dicesi al
Lungo e tonda pezzo di ferro che ha nel occhio attaccata la cicala e nell' altra etrem ta le marre Mare,.Marre si di
son que'due bracci drll'ancora che ad una .
dlie eslremit dell' asta {anno una quasi
croce angelare Patte delt ancora sono .
Ii due pezzi di grossa lamina di ferro di
figura triangolarr, annesso imo a ciqscnna
slrcmit dlie marre Cepo, Ceppo del-

AITO
/' ancora, Legno solt l'anello dell'ancora.
Traversar ancora, vale Metterla lun
go il lato del vascello per rimelterla nel
suo luogo.
ANCORAGIO,s. m. Ancoraggio, dicesi in
T. Mar. al Posto dove si gelta ancora in
mare..
A ncoraggio, si chiama non metila Ga
bella che si paga per fermarsi in porto.
ANCORARSE, v. Ancorare o Ancorarsi,
Fermer coll' ancora giltandola in mare ,
che dicesi anche Ormeggiarsio Darjondo.
AJforcare , Calare o gettare una secon
da ancora. V. Armizr.
ANCOROTO, s. m. Ancorotto, T. Mar. Piccola ancora che serve per a(Torearsi per
lonneggro.
Ancoradormesgio o di andrivello, Piccola ancora ehr s usa per ornieggiarsi da
un lttogo all'altro.
ANCROGIA o I.VCR0GIA, add. Ancroia no
me usato sust.da vani aulori, e suona Don
na vecchia grinzosa deforme. Ma nel
srntimentovernacolo, detto per agg. a per
sona , vale Cagionevolc; Cagionoso ; Tisicuzzo; Tristanzuolo; ConC(ifbssa,cioi Che
ha poca sanita.
ANCO (e-anticamenle Anci) che allrore si dice Avcb, e AlTCira ( Voci che si hanno per sincpate dajguastatolatinode'bas'
si tempi, Hanc hodie) Quest' oggi ; Og
gi) Oggidi; Oggigiai-no. <
In anco Al m i' ancuo , Al di d" og
gi; Odiernamente; Oggi; In questo gior
no; In questi tempi; Ne' tempi present.
la moda d' anco, Al modo et oggidi.
De bel axco , Dentro il giorno d' og
gi; Dentro a qursta giornata..
Ancuo Ancuo qi i mie se , Oggi a
otto o a quindici giorni; e si esprime tan
to per Ii passali ene- per Ii fuluri.
PENSAR A l' ANCUO E NO PESSAR AL DO
MAN , Cavr.mi et oggi e mettimi in domani. Non t' infastidire per lo. futuro.
ANCZENE, s. m. Aneudineo Inaudine,
Strumento di ferro sul quale i fabbri battpno il. ferro per layorario. Tusso dice
si Incudine grossa.
Zoco de l' anctjzene, V. Zoco..
Esser tra l'ancozene e 'l martelo ,
Esserefra incudine e'l martello; Esser
tra Scilla e Cariddi,fra le forehe e S.
Candida, fra tusch e 7 , Aver fiericoli da tutte le bande- Bisogna here
affogare; Trovarsifra il rotto e lo stracciato, Pericolarc per ogni. verso Fuggir acqua sotto le grondait, tale Cer
cando di fuggir un pericolo incorrerne un
allro.
ANCUZENELA, . f. Bicomia o Caccianfuori, Soria d'ancudine con corna lunghe,
della qtiale si servono i fabbri e coloro che
fanno figure o lavoro di cesello.
ANCUZENTA , .. Ancudinetta e Ancudinuzza, Piccola. incudine.
ANDA , s. f. Andar ; Andamento , Guisa
di portarsi, tratlo, maniera.
Aver una bel' anda , Aver un belt an
dar, una bella andatura.
Andar de anda, V. Andar..
Conosser a l' anda , Conosccre air an
dar, alt andamento..

AND
EsSBR N ANDA DA MACNAB , A</tT gth
zato il mulino, Esser nell'azione del mU
einare, cio del mangiare.
Dar l'anda, Dar t andata, Metterein
molo per andar.
Star su l'anda, Star per andar; Star
sultali, Stare in punto di partirsi.
ANDADURA , s. f. Andatura, modo dell'andare, V. Anda.
ANDAMENTO , s. m. Andamento* Andatura , L' a/ion dell' andar o del camminare.
Bon o Cativo andamento , Andamen
to, e per lo pi Andamenti in plur., e
Andatura dicesi fig. per Condotta, 31odo
di proceder o Azioni delle persone.
Andamento d' un afar , Corjo o Disposizione d'un aftire.
ANDANA . s. f. T. Mar. Andana, Disposi-.
zionc e collocamenlo delle mcrcanzie in
una nave.
Chiass)ar l' andana , Romper tandana,
Espressione mar. che significa ScomporsL
lier qualchc accidente I andana , o Aprir
la stiva e levar una parte delle ntercanzie,
ANDANTE, s. m. Andante, T. di Msica.
Passo andante , Passo mediocre , cio
?i arrellato n tardo.
Gossa andante , Cosa mediocre o mezzana,
ANSAR, . m. Andar; Andamento; An
datura, Passo, gita, canimino, Modo di
catnminare.
Avr un cativo andar, Aver una cattiva andatura, Un cattivo camminarr.
Sul vostro andar , Falto alia vostra
foggia o maniera Sulla vostra taglia.
Cosse de STO andar, Cose di questo an
dar, cio Di qttesta fatla.
Andar del cvalo, Andatura o Andare, Modo di calumniar del cavallo e brstie
simili. V. Caminari dbl cvalo , in C
valo.
A longo andar, A lungo andar, posto
avv. Col lempo , Con lungbezza di lempo.
Co L' ANDAR DEL TEMPO, Col trattO del
tempo , cio col passaggio del lempo.
ANDAS v. Andar, Far cainmino.
And'vr a baron , Andar giione; An
dar a zonzo. V. Andar a dindon.
Andar a bruolongo, Andar pe' suoi piedi : dicesi Delle cose che vadano secondo
Pontine della giustizia e della convenienza.
Andar a c del davol calza e vestio,
Andar a sua posta a casa deldiavolo in
pianelne in peduli o a cahe solate.
Andar a cagar , Andar a sella ; Andare al cesso ; Andar Ande a cacar, h h
va via. Modo di rispondere quando si niostra di non credere a ci che rien detlo.
Andar a camin francese, Andar per
linea retta ; Navigare a golfo lanciato.
Andar adasio , V. Adasio.
Andar a contraria , V. Andar contro
aqua.
Andr a dindon o a dindonon , A ndare
attorno perdendo il tempo; A ndar aiato;
Andar alone.
Andar a Frse buzauar o squartar ,
Andar al diavolo, in unjorno, alla ma
lera ; Andar a farsi rastrelfre.
Andar a gatogno, V. Gatogno.

ATNB
AlflA A LA BABAL, V. A LA BABAL.
A-.VDH A I* BIRBA , V.^BlRBA.
ANDAR AL DE L, . L.^

ANDAR A ORBN , V. OBBN.


AWDR A PALP.V, V. PALPO.N.
AYDR A ROMA E NO VEDER u PAPA, det
to fig. Cadere il presente sulC uscio; Diteenare e non colorire; Fiorire e non gra
nire , Modi fig. che vagliono Gondur un
negozio bene un quasi alla fine e guastar
lo in sulla conclusione.
A. \ I li A SRRJNDOL*, V. ANDAR A DINDN
ANDAR A SPASSO , V. SPASSO.
ANDAR A TORZIO , V. TORZIO.

ANDAR AVANTI, Precedere; Antrandare*


ANDAR TBOPO AVANTI, detto fig. Entra
re o Andar trippa innanzi, ale Avanzar
si troppo col discorso ; Uscir de termini;
Eccedere; Andar al d'i l.
ANDB A znuNDOLON, V. ZIRANDOLN.
ANDAR CO LA PAN.ZA AVANTI , V. PANIA.
ANDAR CON DlO , V. Dio.

ANDAR CONTRO AQUA, Rimontare il fiu


me Andar contro are/ u, dircbbesi del
Far andare la barca contro la corrente del
flusso marittimo Dello in sign. fig. An
dar contro acqua, vale Far che che sia
contro ali' uso od opinione comune , far in
opposto.
ANDAR CON UVA DONA, Mescolarsi; Gia
cere; Albergare^
ANDA PA so POSTA, Andare a sua pa
tta; Andar da s; Andar so'.o; Andar
da per f, Senz'aiuto d'alcuno.
ANDAR DA STRAMAN, V. STRAMAN.

ANDAR DE ANDA o DE FICHETO; Andar di


filato-. Muoversi afuria ; Andare in cac
cia e infuria; Trambasciarsi, Cammi
nar con fretta.
ANDAR DEL CORPO, Cacare; Evacuare-^
Far i suoi agi.
ANDAR DE MAL , V. MAL.
ANDAR DB MAH VOCIA , V. VOCIA.
ANDAR DE PITBJIA , V. PITUBA.
ANDAR DE THAMBAU, V. TBAMBALT.
ANoXn DE THASTO IN SENTINA , Saltaredi trasto in sentina ; Saltare o Passare
ili palo infrasca, dotto Cg. In altro,
senso. Vacillare , Tale essere incostante.
ANDB DB TWWANI, Andare a croscio;.
Tentennare; Barcollare; Balenare; An
dar a onde come sefosse infortuna; An
dar alla banda ; e si dice degli ubbriachi
Andar alla trulul o col capo fra le
game; Andare a spinapesce, Traballa
te Rancare o Ranchettare, dicesi del
lo storto andar degli zoppi,.
ANDAR IN BIZARB. V. BIZARA.
ANDAR IN BRIO , V. DRIO.
ANDAR iv EPICO , significa propriamente
nsare l' epica, seriet fuor di proposito sia
nel fare sia nel dire.
ANDAR ur FURIA, V. FURIA.
ANDAR IN LETO , V. LUTO.
AxoXa IN MALORA, V. MALORA.

ANDARSENE, Andar a far i fatti suoi;


Pigliar f ambio; Andar con Dio; Farti
con Dio; Ambulare, Andar via,
ANDAR su, V. Su.
ANDAR VIA A LA ROMANA , Partire alla
romana, cio Senza salutare. V. ARI.
coi so AjfzoLBTi, Trasogna-

AND
re, Andar vagando colla mente. Andarmi
fondo dtlla Luna; Avere gli occhia' fru
goli; Porre una vigna; ragillare, Distrart( ; Levarsi a volo ; Trasvolare ; Te
nere, Andare o Stare soprafantasia, Es
ser distratto col pensiero.
ANDAR VIA co LA TESTA, Andar vagan
do colla mente; Fantasticare; Esser so
pra pensiero. VACO VIA co LA TBSTA co
PAZZO GRAZIO*, Ncl[ orare mi si sparge
la mente.
ANDAR VIA co LA RABIA , Partire alla,
rotta o in rotta , Con ira.
ANDAR VIA DEL so PAESE, Cessarsi dal
la patria, Allontanarsi.
ANDAR VIA DE LE BONE zoRNAB , Conti
nuare il buon tempo; Continuare delle
buone o delle belle giornate.
ANDAR VIA DURO DUUO. V. DURO.
ANDAR VIA EL ORILO , Uscire il ruzzo ,
Cacciar il buon umore.
ANDAR VIA IN PRESSA, Battersela; Giuocar di calcagna, Fuggir lestamente.
ANPR VIA LA CLARA , Uscir f ira.
ANDB UN DOPO L'ALTRO, Andare alla
sfilata, vale Successivamente, ma senz'or
dine.
ANDA zo, V. Zo.
Arvo A LE CACHE , un'ilo basso e scher
zevole, Andate; Andate via; Andate con
Dio.
A TUTO ANDAR-, A lutili andare, Tale Al
pi, A rigore.
CHI VOL VAGA E CHI NO VOL MANDA , Chi

tuoi ottenere una cosa, vada a chiederla..


Non pi bel messo che s stesso. Chi
vuoi vada e chi non vuoi mandi. Chi va
lecca e chi sta. si secca. Chi fa per s' fa
per tre. Chi per man d'altri s'imbocca,
tardi si satolla ; E Taglione che Negli in
teressi proprii ciascuno pi accurato de
gli altri.
FAR ANDAR UN NEGOZIO, Dirigere, Am
ministrare un negozio.
LASSAR AJVDR, Trascorrere; Trasanda
te; Negligere; Far vista di non vedere.
LASSAR AXDR UNA COB.TBLADA , Lasciar
andare un colpo o simile, vale Scagliarlo.
LASSARLA ANDB ITI-, ir. BRAGKBSSB , La
sciarla andar nelle calze; Cacarsi sotto.
LASSAR ANDAR L' AQUA PER BL SO MOLIN..

Y. AQUA.
L' ANB, Mor; s'addormenti.
MONEA CHE VA, Moneta che corre o ch'
in corso, cio Che si spende ed ricevuta,
No CHE NB TA E ITO GHB NB VIEN , Non

gli appartiene, Non. cosa che debba in


teressarlo:. .ZVon ci ha che fare.
No L'ANDAB SEMPRE cussi, DISEVA QUELO CHB MENAVA EL HosTO, Sempre non ist.
il mal dov ei si posa , cio Gli stati talor
si imitano dal mule al bene. Sempre non
ride la moglie del ladro, A lungo andare
sono scoperte lo tristizie.
E VA E VA E PO TI CHB CASCHI , Tanto va
la gatta al lardo, ch'ella vi lascia la ram
pa , Chi non s' astiene dal cimentar i pe
ricoli - vi cade.

LA GHB ANDAVA , Appartenere ; Spetta


re; Esser di dovere, di giustizia o ai con
venienza.
SE NO L' ANDA L' PER ANDAR , Chi BOB

e inforno in sulla pala, cio Chi noi


rovinalo e fallito, in sul rovinare.
SE LA VA LA VA , o VA co VA , o SE ir
IA VA BURLAVA, Se coglie colga; O gua
sto o fatto: dicpsi di Cosa a ripentagbo di
dubbio evento, l'assi capra zoppa se lupa
non F intoppa ; e vale Che si seguita a far
male in sin che si da nel gastigo Sortaccia , L' accidente. La sai-taccia contro
Fopinion de' medici lo f' guarire VA .
B VA B PO SE CHE CASCA, A lungo andare
bisogna cadere VAGA co 1. 1 SA ANDAR,
Sia come si voglia ; Comunque sia lafac
cenda.
COME VA LA? V. COMODO.
ANDATA, s. f. Andata, L'andar*.
SOSPENDER
L'ANDATA. Sospendila osita.
n
j
I
o andata.
ANDMO (coll'e larga) Andiamo, Presen
te del verbo Andare.
ANDMO, dicesi anche per Voce eccitatoria e corrisponde al Sa via; Alto; O via
che Tagliano Presto, Finiamola, Spiccia
moci.
TalTolta voce di rimprovero clic im
pone silenzio o moderazione, V. AKXMO.
ANDITO, s. m. A nditino, Piccolo andito. '
ANDITO DEI ZARDINI, Piattola; Anda
re, Piccolo andare ne' giardini ed altrove,
ben accomodato e disegnato.
ANDIO, s. m. Andito, Stanza stretta e lun
ga a uso di passare , o che unisce le case
disgiunte. V. CORIDR Androne , Andi
to lungo per lo quale dall' uscio, della via
ci portiamo ai cortili delle case.
A.VDIO DB LE STALE O DEI TEATRI , CoT-

t'ui, cio Duello spazio volo e non impac


ciato nel mezzo di essi.
ANDRI, s. m. Andrienne, Sorta d'abi
to femminile con coda , che ora pi non
s' usa.
ANELO, s. m. Anello. CASTON DE L'A
NELO, Castone,y. CASTO* VERA DE L'A
NELO, Gambo.
ANBLO MATRJMONTL , Anello , Fede
Dar fanello, vale Confermare lo sposali
zio , congiujjgcndo in matrimonio,
ANELI DB LA CAEVA, Anelli ANELO DB
TERO, Ghiera, V, VERA.
ANELO DE CAVBI Cincinno ; Anello, Pie
ga de' caprili a forma d'anello.
FATO A ANELI, A anelli; Inanellato,
A foggia d' anelli.
ZoGR A L' ANELO , V. ZoGR.

ANELTO , s. m. V. in SCHIOPO.
ANEMA , s. f. Anima , 11 principio della vi
ta d' ogni creatura vivente.
Anima o Fiato, dicesi per Persona in
dividua TANTE \-.i MK IN T'UNA CASA,
Tanti fiati o Tante anime, cio Tante
persone.
Anima si dice per 1 Parte intcriore di
molte cose, come V Anima delle radici.
ANEMA DE BOTN, Fondello o Anima.
ANEMA DEL CANON, V. CASN.
AjraiA DE LA COLAIIINA , Goletta del cal
ittre, Quel ripieno trapuntalo e rinforzat s> -ini osstcini di balena che s'involge da
quella striscia di pannolino che portasi al
collo. I Francesi la chiamano Porte-collet.
ANEUA|DEL couxo , Gemma del corni'.

ii
ANE
La seconda scorza dlie corna del cstralo,
dlia quale si fa lu coppella.
Axema sel da sopressXr , Anima,
Grossa piastra di ferro, che scaldala re
vente si mette nel ferro da dar la salda.
del folo, Anima o Animella,
Pezzetto di pelle che forma nelsoffiettoiuia
specie di turacciolo per ricever aria.
Axema de polo, detto fig. Sgherra; Si~
cario; Gente da scarriera; Gente da bo
beo e da riviera: dicesi degli Uomini pre
st a ogni mal fare.
ANEMA DEL . V GarGTO.
AxEMA DEL VIOLIX, .
Axema buzeva Axema x'egra Axe
ma fata dita , Anima Ligia, dicesi baseamentc per ingiuria a Persona malvagia.
V. Axemta.
AxEMA SA.XTA CORPO BABIOSO , inglUria che si suol dire a' bacchcltoni stizzosi,
Axdr a l'ax-ema, Andar 1 anima;
Andar al cuore, a genio, a sangue.
AvER l' AXEMA VERDS O XECRA CO ICTO ,
Aver animo grosso con alcuno, Esser iu
collera
AySR U.v' AXEMA PICOLA O DE MERDA , Avere un animuccio, Esser un dappoco, un
codardo.
BuTAit fora l' AXEMA, Recere anima,
Vomitare.
Sexz'axema, Innanimato.
Dar l axema e 'l corpo per qualcux ,
Darla vita, Espressione d'affetlo per al
eono.
Darsb a l' axema Darsi al buono, a
Dio , alio spirilo, air anima.
Dio che daga dfx a l' axema boa, Dio
glifaccia pace alt anima ove egli , Dicesi di qualche defurrto.
Do ANXME e confo solo, Due anime
in un noetiolo, si dice di Due iutiiusecissimi amici. sser una peverada.
Ix CARGO DB l' AXEMA , V. CaRCO.
Mb desiase ix te l' axema, Mi displa
ce infino at cuorc
Mia o Mo nox' axema, AIa
madre o mi padre di buona me/noria,
cio Defunti.
No SE SEXTE AXEMA XATA , V Uli tUCCre, un s/leiizio profondo. Non si sente un
ZttO No RESTA IX CASA AXEMA XATA,
l'ion rimas to in casa ni can ne gattoy
Ncssuno affalto No passa axema viva.
Non passa anima viva, Nesnino.
che ca DB l*axema , Uumo che ha
coraggio, cuore in pello, ingegno, valore.
Pexsar a l' axema , Acconciarsi dell' anima.
Torxr l' axema ix COKPO , Turnar anima in corpo; Farpisciar la paura, Ripigliar il coraggio smarrito.
ANEMX , add. Anmalo cio IncoraggialoAnimatissimo il superlativo.
Animate, si dice anche per Affcltuoso,
di cuore.
Corpo axema , Aniato , Che ha vita
senzicnte.
ANEML,s. m. Animale.
Bestia, Bruto, Belva son nomi generali di tutti gli animali irragionevoli.
Ar. BMAL significa anche Bue Ux PBB
D ANEWLI, Un palo di bud.

ANE
AXEMAL DA TBRA DA AQUA , A llfibio.
AxbmXl da do pie, Bipede, 1" , i
polli etc. Da quatro pie, Quadrupde o
Quadrupedo, come il eavallo, il cane etc.
Da pru pie , Polipede Moltipede, Che
ha inolti piedi, come diversi inselti.
Axem L porotc, V. Porclo.
Axemali da mortura, T. dc'Beccai, Animali da macello.
Cossa da axem\l, Animalesco Da axemal dclto avv. Brutalmente; Brutamen
te, vale Sconvcnevolmente , villanamen
te Far da axeml, Bruteggiare , Far
da bruto.
Ti xe axemal , Animale ; Stupido, dicesi ad una persona sciocca, V. Ax-emalizzo.
ANEMALAZZO , A. Animalaccio; Animaleltucciaccio; Animahne; Bestialaccio, Agg. ad uoino quando senza ragionc
o discorso.
Dello per Axemalox, V.
ANEMALETO, s. m. Animaletto; Animalino; Animaluccio A nimaluzzo.
Animlculo , direbbesi a minutissimo
animale microscpico.
ANEMALON, s. m. Animalone, accresc. di
Animale, e |>cr lo piu dclto per ischerno a
camion dell'icnoranza o dola goffaesine.
ANE.MAR, v. Animare o Inanirnare e Inanimire, Riacorare, Incuraggiarc, Dar co
raggio.
ANEMELA,*.f.i#m'mefl!a e Fatvula,Qur\fingegno dentro a cliccchessia, il (piale fa
cilita o impedisce entrare uscire dclV aria o di qualche liquore, come nelle
trombe da trar arqua.
AxEMELA DEL CACAO O DB LA FAVAe simi
li , Germe.
ANEMER,s. m.V. Coroxeta.
ANEMETA , s. f. Animetta, preso per dimin. di Anima, si dice pervezzi ocompassionc , di Picciol fanciullino, come Creaturiila.
Detto per agg. a Persona, Animuccio, e
vale Malizioso, accorto Ux bocoxxiv db
axemeta! detto coll'ainmir. CVc/no,direbbesi ironicamrnle di Persona trista e maliziosa. V. Axema.
Axemta de Ca lmb, Lumhietlo, QuelI'anelletto dove s'infila il lucignolo dclla
lucerna.
Axemta del calice, Pala o Animetla
del calice, Quadrello di biancheriaben insaldata ad uso di coprir il calice.
ANEMO. s. m. Animo, La parle ntelletluale dell' anima ragionevole.
Animo, dieesi per Ardii e, Ardimeulo,
Animosil, Audacia.Me dastaria l'anemo DEMAttxn, Alidarebbeanimodi mangiarc CiriAPAR AXEMO , V. Chiapar.
Animo , per Volout, Desiderio, Talen
to. Animo crudo, imperversato, contrario
di Animo buono, inclinato al bene.
Akemo CRAXDO , Magnnimo.
ANEMO, detto avv. r in modo imper. Alto;
Bene; Su via ; Fia su; A noi; 0 via; Ola,
e vagliono Presto, Finiscila.
^HiVno,dettoin forza d'iiiteriezione, va
le Sta di buon cuore, Confua , Coraggio.
ANMOLO , s. m. Anemone de' giardini ,

ANG
Fiore annuale notissimo , che chiamasi da
Linn. Anemone Coronaria.
ANEMDSITX , s. f. Odio; Raneare; Inclinazione air odio o alia malevolenza ; Perlecuzioned' alcuno; Invidia del[bene altvui. Tali sono i varii sensi che noi atlacchiamo alia voce Animosila,
Aver de l'axemosit coxtro uxo, Aver
delt odio contra uno; Odiarlo.
NESE, s. m. Allice. o Anace, Sementi d'una Piaula cosi nominata, detta da'Botauici Pimpinella Anisum, e che hanno moli
rapporlo con quelle del finocchio.
Axesi coxfeti, Anici in camicia , diconsi per ischei-zo gli Anici coperti di zucchero ovvero confetti.
A\ESON , s. m. Anisetlo,T. del Conimercio, Acquavilc stillata con infusione di anici.
ANETOjS. m. Ux aketOj Un annuccio.
Un anno breve.
Sara do axti che etc. Sara per la via
di due anni che etc.
La ga i so axti , Ella non e come lw>vo-esco ne d' oggi ne di ieri , Dicesi di
Donna non giovane, vale Aver degli an
u; Aulico d' anni. Fu pur detto, La mel
la ha passu/o il Po, ovv. Il merlo ha pasalo di la del l io.
A\ETO,s. m. Anclo, Pianta annuale che
si coltiva negli orti, delta da' lidian i ci Anelhum graveolens, la quale multo simi
le al finocchio.
A.NETODO , s. m. Voce triviale per Ancddoto.
ANFIBIO , s. e add. Anfibio o Ancipile, Animale da terra da acqua. Per simil. dicesi metaf. d' un uomo , e vale Equivoco , da
non idarsene.
NFORA, . ilfora chiamasi in oominerci una lisura di liquidi che contiene quattro bigoncL \ . Bigowzo.
A.\ GOLO , s. m. Angola.
Axcolo, icll'uso pi comrme, noi lo diciamo per Alodo; Alotivo ; Alezzo; Aper
tura; Jiipiegn; Opportii Hila.
Nogh' axcolo, Non ci modo; Aion
c' mezzo a via.
Kol ga axcolo da defexderse , on lut
luogo o puiiii di difesa; Non ha giuslificazione.
Nol ' D AXCOLO DE PARLAR, Non mi
die lempo o campo appicco di parlare.
Trovar axcolo scampar o ter altro , Trovar la gretola ; Scappare o Usci
re per i] ludche gretola, Uscire o Cavari da
qualche difficolt.
ANGOMA,s. f. ( probabilmenle dal radi
cale latino Ango) Agomao Aiigon'iae ngoscia.
Far l'axgoxa, Raccomaiidar anima.
Soxr l' axgoxja , Sonar il transito.
Essbr IX axgox'ia , AgoiiizzoTe.
Axgox'ia de soxo, Morir di sonno o Ca
scar di sonno, vale Aver voglia grandissi
me di dormir , un sonno eccessivo.
'
ANG0N1ZAJNTE, add. Agonizzante, Ch'
vicino a morir.
ANGOSSA, s. f. Angoscia, Travaglio, affauno, afjlizione-

ANO
ANGOSSA , da noi si dice anche per Spa
vento, Terrore, Paura terribile. XE MKG10 AVER PAURA CHE ANGOSSA , Meglio dir

un poltrone qui fugg, che qui fermassi


un bravo e ti mori.
AVER ANGOSSA, Spaventarsi; Atterrirsi.
AVER ANGOSSA DA LA VOCIA, V. ScANGOLIR.

FAR ANGOSSA, dello in altro sign. Fare


stomaco-. Stomacarsi.
ANGOSSAR , v. Angosciarsi, Affannarsi.
ANGOSSR DA LA VOCIA , V. STRAN-COSSR.
ANGULA, s. C T. de' Pese. Specie di Ate
rina, dello da alti-i Pesce argentino: ben
ch questo nome sia dato nel nostro Ternacolo ad altro pesce ( V. ARZENTIN). Pesce
minuto di mare , di laguna e di valli ma
remmane, detto da Lin. Atherina Hepsetus.
QUEL DA LE ASCITELE, dilaniasi da noi
Quel pescatorello che va per la Citt ven
dendo di tal pesciatcJlo clic per lo pi ser
ve di cibo ghiotto a' gatti. Gattaia dices
in Firenze a quel Beccaio che va attorna
vendendo carne per darla ai gatti.
ANGULA AGON\ , s. C T . de" nostri pe
scatori che nell'Istria diresi AGN ed a Trie"
sic GARBL. Pesciatello di mare eh' forse
nna variet dell' Afherina Hepsetus sopra
indicata, bench sia molto pi grande.
Egli di corpo fusiforme , con testa pi
piccola e muso pi acuto dell'ANGUELA co
mune, brilla d mi argento pi vivo, ed
commestibile ottimo. Vell'Istria tomune,
ir. i raro fra noi.
ANGULA , . C Anguilla. V. BIBTO;
ANGURIA, s. f. (forse dal Greco Agguroif,
che vale Cucumis o dal barb. Angurius)
toscanamente Cocomero. Fruito notissimo,
delto da' Francesi Mellone <f acqua, che
chiamasi Anguria anche in altri luoghi
d' Italia ; ed nominato da' Botanici Cu
curbita Citrullus. V. CUCUMEHO.
ANGURIKR , s. m. Cocomeraio , Colui che
vende i cocomeri o sia le angurieANGURIERA, s. f. Cocomeraio, o Cucumer.aio, Campo tlovc nascono i cocomeri.
ANGURITA, s. f. Cocomeraio, Piccolo co
comero.
ANGUSGOLA ( probabilmente dal lat. Acus) s. f. T. de'Pesc. Angusigola, detto gi
latio. Belone e poscia da Linn. Esox Belo
ne. Pesce di mare notissimo, di corpo mol
to allungato a guisa di biscia, girello e qua
si quadrangolare, ch'i buonissimo cito.
ANGUSIGOLA FALSA , s. f. T. de' Pese.
Ago o Aguglia. Pesce di mare chiamato da
l,irm.Syngnatus Aeus. Egli somiglia mol
to ali' Angusigola , bench sia pi picco
lo e sottile ; in oltre di pelle assai grossa,
onde non buono a mangiare.
ANI ANI, Ani ani, Voce rolla quale si chia
mano e allettano le anitre doniesliche.
ANIANRUM, ovv. A coi ALTRI ARI, Anni domini, Lunghezza di tempo indeter
minato, quantit di anni. Sono anni do
mini che non ti vedo.
ANLMI CONCORDI, Unanimi e concordi
Di consenso unanime.
ANO, s. m. Anno, I] tempo che si percorre
dal gennaio al dicembre.

ANT
Annata , dicesi Io Spazio d'un anno in
tiero, cio di dodici mesiBiennioDi due
anni; Duennale, Che dura due anni o che
ricorre ogni due anni, Periodo duennale
Triennio, lo Spazio di tre anni, Trien
ne ,W ogni tre anni o che ricorre ogni Ire
anni. Passando un triennio; Festa trien
nale, Di triennio, appartenente a triennio
Quadriennio, Lo spazio di quattro an
ni, e quindi potrcbbesi dire Quadrienna
le; Quinquennio^ Quinquennale; Sessen
nio e Sessennale; Settennio e Settennale;
Ottennio; Novennio e Novenniale; De
cennio e Decennale Nel dizionario enciclop. dell' Alberi! non si trovano le vo
ci Quadriennale, Settennio, Ottennio.
OGNI ANO PASSA UN ANO, gni d ne va
un di , 11 tempo passa.
ANI DE LA DISCREZIN, V. DlSCREZIN.

ANI D'ITALIA, dicesi scherzevolmente per


gimil. della Lira italiana, che vale il dop
pio della Lira venela ; onde dicendo IL ta
le ha trentanni d'Italia, intelidesi il dop
pio , cio sessanta.
AvR I ANI DE NO OVV. I ANI DE LA MATA

SCUFIA, Aver pi anni del Disiile o di Noi:,


Vivere lunghissimo lenipo, Esser assai vec
chio
XE ANI O ANI ANOHtni CHE NO SE VEDEMO,

Sono_ anni domini che non ci vediamo,


cio E gran pezzo o Intona pezza etc.
TRA CN ANO E L' ALTRO, ovv. UN ANO REFANDO L'ALTRO , Un anno per f altro, ovv,
Di rio in buono o Di rmbuono, vale Raggu.tglialamente.
LA CA i so ANI , V. in ANETO.
L'ANO DEL DO o DEL DIESE, Maniera fam.
Ab antico, Fino da antico tempo.
LE DONE SE SCONDE i ANI, Le donnefro
dano gli anni: due Dicono di averne meno.
Bo.x CAPO D'ANO, Dare il buon capo d'an
no o il capo anno.
PORTAR BEN i so ANI, V. PonTR.
,
ANOGlXR , v. V. SECAR e STUFAR.
ANSA , s.f. o ANSO e ANSIO, m. Afa, Vampa
affannosa, fastidio, inquietudine provegnenle da gravezza d'aria o soverchio cal
do che rende diffcile la respirazione An-
siel; Ambascia; Anelito e Bussa, dicesi
l'Angustia o affanno di respiro che nasce
da soverchio correre oda gran fatica Ansamenlo Quell'impeto o roniore che fa il
respiro quando si ripiglia il fiato frequen
temente con affanno.
A nsa, dicesi anche nel sign. d Avidit,
desiderio grande di checchessia.
ANSAR , s. m. Ansamento, Alenarne/ito,
L'ansare o l'alenare. V. ANSA.
ANSAR, -v. Ansare, che dicesi anche Anelitare e Anelare, Respirar con affanno.
ANSIET, s. Ansiet, Noi intendiamo
Impazienza che si ha nell'aspellar qualche
cesa. Ansia lo slesso che Ansiel.
ANTA- RIVA A L'ANTA, dicesi per ischerzo
di rima, e vale Quaranta, cio Giunlo al
l'et degli anni quaranta : volendosi indi
care che Quand' uno arriva a quell' eia, co
mincia ad invecchiare. Sul qua! proposilo
fa detto, Quando ha passato f anta digli
Tordo: cio Stordito: giacch dopo i 4o an
ni l'uomo comincia a divenire tardo e me
no svelto.

ANT

,5

ANTETO, s.m. Termine usalo spesse vol


te nel Foro, e vale Atto anteriore, o ante
cedente-. Scrivesi da taluno, Si unisca agli
anteatti, e vale 5' unisca agli atti antece
denti ovv. al processo.
ANTENA , s. f. Antenna , Propriamente
quello Stile che s' attraversa ali' albero del
naviglio, e per l'Albero stesso; E ancora
per Ogni legno lungo e diritto come stile.
V. PENN e FIORIR.
COGIN DE L'A.YTNA, T. Mar. Carro del
l'antenna, dicesi anche alla Parte inferio
re dell'antenna.
ANTENELA , s. T. Cucchittja , chiamasi
quella Pala di ferro ribordala da tre lali,
con manico di legno lunghissimo, che ser
ve per -avare il sabbione , il fango o altre
sozzure dal fondo dei canali o de' fiumi. I
Francesi la chiamano Drague.
ANTEFNER , v. Anteporre, Preferire.
ANTlAN , s. m. Tegame, Arnese di terra
colla che serve all'uso di cucina per frigge
re V. TECHIA.
METER IN AWTJN , Integamare.
COLPO D'ANTMN, Tegamata.
ANTIANLO, s. m. Tcgamino.
ANTFONA,*. (.Antifona.
LA SOLITA ANTIFONA, Locuz.fam. La so
lita canzone, cio Le solite querele o la
menti L1 antifona e pi lunga del sal
mo , dicesi in prov. Quando altri per dire
alcuna sua cosa , si va avviluppando con
lunghi giri di parole prima d'incominciar
la , ed simile a que' altro , Pi la giun
ta che la derrata.
ANTIGGIA, g. f. Anticaglia, Nome gene
rico di cose antiche.
Anticaglia e Antcfiit, dicesi anche in
vernacolo per dispregio di Donna vecchia.
Anticagliaccia avviliti di Anticaglia.
ANTIGACTA DB PAROLE, Arcaismo, Vcc-

diiunie e s'intende di parole e maniere di


parlare rancide ed antiquate.
ANTIGHTO, add. Amichetto, Antico anzi che ne.
ANTICO, ailA.Antco, Trapassato da pi se
coli; o anche por Vecchio semjdicPiiienlc, e
s'aggiunge a cosa che sia ancora in essere.
MANIERA DE SCRIVER ATTIRA, Maniera
antiquata^ cio invecchiala.
Anticheggiare, vale Aver dell'antico.
OMO TAGIA A L'AJVTIGA, V. OMO.
ANT1GONISTA, s. m. Antagonista, Contraddillore , emulo nella disputa o simile ,
Competitore.
ANTIM\MA, s. f. T. Mar. Risacca, Signififa il ritorno dell'onde o dei Cotti del ma
re clie si stendono con impeto contro una
spiaggia o sopra uhn costa e vi si rompono
ed alternativamente si ritirano, ftimpoto
o Ribollo, dicesi ad Una piccola maretta
molto frequente ed incomoda che si fa sen
tire talvolta anche in porto.
ANTIPASTO, s. m. Antipasto, Le prime
vivande pella tavola, clic dal volgo della
Toscana dicesi Comincio, e dalle persone
civili Principii
ANTIQUARIO, s. m. Antiquario, Colui che
attende allo studio delle cose anlii-Iie. Me
daglista , Chi raccoglie e slu.lia antiche

l
AINZ
Medaglie. Museante, Chi si diletta di musci , Chi sta sul far luusci.
Anticuario , rifrrito ad uomo , ZazzcToue, delto fig. vale Uomo di coslunii al antica.
ANTIV1DENZA, s. Antivedimento, L'antivedcre, prescieuza Previdenza, 11 prevederc
ANTIVIZILIA, s. Antivigilia.
ANTONIO, V.
ANTRO, Idiotismo deHa bafea gente, ebe
dicesi per Altro.
ANUALITX, s. Tributo i Fitto annuo;
Quota annua; Bendita o Pesosso.
ANUIR , v. ( dal lat. Annuire) Condiscendere; Secondare; iccoiisentire.
AVZA, s. (colla z aspra) e pi comuneroente Lanza , Voce rurale , A ligue ; Serpicella Serpetta , Piccola serpe come viiera , che sta sotierra e specialmente ne'
uoglii uuiidi della campagua.
ANzXnA, V. Alzxa.
ANZEL1CO, add. Voce antiq. Anglico.
ANZI, aw. Aiizi, Ma piuttoeto.
Vale ancora fi a noi per Si; Appunto;
Per appunto; Certamenle.
ANZOLETO, s. m. Angiolello; Angeletlo;
A ngeluCcio , Piccolo angelo A ngioletto
chiamasi fi a noi uu Bambino niorlo.
A.VDAli VIA COI SO A.VZOLBTI, V. AnDAB.
ANZOLTO PICOLO, s. m. T. de PesePesce di mare cliiamato dal Sig. Nardo TWgla Bodinogaster. Egli ba il rostro subifido, la bnea laterale aculeala,le pinne peltorali minori deU'altre; il dorso e le pin
ne son di color rosso , il venire bianco e
tinto in parle d'un bel colore roseo. Egli
buono a mangiare; ed arriva a mezzo picde in circa di lunghczza.
ANZOLTO GRANBO.Altro pesce che somiglia al precedente , ma non ha la linea
laterale aculeata , giungc a gr.-.ndczza
maggiorc, sorpastando talora il piede di
lunghczza. Qucsto dctlo da Linn. Trigla
Cuculus, cd buono a manglare.
ANZOLTO DE LA MADONA. Abro pe
sco che i Romani chiamano Pesce Fora,
e che Laccpde nomino Peristedioii Cataphraclum, buono a mangiare.Fu dello A.vzoleto de la Mado.ya perch non pigliaudosi qnesto pesce che di rado , ed essendo
facile a diseccarsi per la durezza dlie sue
scaglie, i Pesca tori lo offrono e lo appendono per divozionc alia Madonna.
ANZOLTO, UcceUo di marc, V. Mrore;.
ANZOLO, s. ra. Angelo o Angolo.
Angelo, dello per agg. a nomo, vale Pa
cifico , (juicio, di cotuini soavi.
DA ANZOLO , V. CaNT.VR.
Angelo o Agulo, Nome proprio di uorno. Angela o Agitla la l'ciiniiina.
de ' anzolo , Parrocchia di
S. Raffaele Arcangelo , Tilolare d' una
Cbicsa parrocchialc. di Vcnczia.
Anzolo, Voce marin. Angelo o A ngiolo,
Palledi cannone altaecate ai due capi auna
catena d'lina spranga di ferro, ad uso di
tagliare il sartiainc dcllc navi nrmichc.

APAGAR, . Avpagare, Complacer,


Apagarse, Appagarsi; Acquiescere.1
Apagabsb de l'oxbsto, Leccare e non
jnorerejcioConlentarsid'un oneato guadagno o di che che sia.
AP ALTADOR, s. m. Appalta tore , Chi as
sume un appullo o impresa del I'ubblico.
Finanziere Fermire, dicesi Appallatorc di oggclli di pubblica finan za.
APAAR, v. V. Panb.
APARAR, . V. Pabb.
AFARECHiXr, t. V. Parechie.
APAREVZA , s. Apparenta.
MO DE BELA ArAIlE.VZA, UomO di Dpariscenza appariscente, avvisUito; Un
bel coram vohis.
L'afarenza ingana, L" apparenza ingiinna; Quello che vero appare sempre ve
ro non ; Chi vede il diavol da dovvero,
la vede con men corna e manco ; 0gni lucciola non fuoeo. In altro sign.
Dentro chi la pesta, e vale L'aflarc non
si disperato corne apparisce.
MoLTA APPARENZA E POCA SOSTANZA, I doratura; Palliamenlo; Gran rombazzo
e poca lana; Assai pampam e poca uva,
e vale Gran dimostrazioni e pochi eficlti.
Moli fumo poco arrosto. V. Fumo.
No basta l' aparexza , Parre e non es
tere , come filare e non tessere , Prov. e
vale Che apparenza non basla dove bisognan gli eflelti.
APARIZION, s. Apparizione, Apparimento.
Aparizion de itotiTJ,Apparimcntoo Apparita di morti, La comparsa che alcuui
suppougono de' trapassati.
APARTEGNR, v. Appartenez, Conve
nirsi, Richiedersi.
Aparteg.vjr a QUALCU.v , Apparlenerc ;
Esser apparlcnenlc o appartegnente;Caderc in alcuno.
APASSIONARSE , V. Passionarse.
APELAZIN, s. Appellation*. Ne' tem
pi del Governo Vneto si distingnevano le
seguenli maniere di appellazioni ci i ili.
ApBLAXio.y Lx ATi, dicevasi la Dichiara2ione falta dinanzi al primo giudice,di aggravarsi da qualche sua scnlenza n ilecrclo, anche non serillo. Ci potevasi fare
nello Stato, ma non a Venczia. Vedasi Uleti.varia.
Apelazio.v geserica , Appellazione lela Seutenza pronuilziala e da pronunziarsi. Tale modo di apprllazione aveva vigo
re per due anni , ed era concesso ai soli
sudditi Veneti delle provincie ollremarine.
Apelaziox de sbalzo dicevasi a Quella
che veniva immedialamenle insinala di
nanzi ai Consigli e Collegi.
L'appellazionc dalle Senlenze ed all i cri
minal] facevasi per mezzo degli Avvogadori di Comn, che chiamavano il processo al loro ufizio con decreto detto d'iuiromissione lo poi tavano alia censura di
nanzi al Consiglio di XCCivil o del
Crimnale i-ispcltivamcnle. V. Intujjissiby.
APELO fcoll'e larga) s. m. Tribunale Jappellu o di appellazione o appcliitcrio.

APO
Apblo o Apelo \omi\ l , Franaetisma ,
Appellazione, che vale Esprcssione del
Fab. l' apelo , Far la chiamata ,
Chiamare i soldali pel loro nome ad uno
ad uno. Si dice altresi Cerca ; onde Far la
cerca ; Trovarsi alie cerche.
apetXr.v. T. antiq. V. Petar.
APET1R , v. Appetire o Appetere.
Piatajtza APETissE, Vivandaappellitesa, Che desla appetito: Tornairusto,
V. PetIto.
APETITOSO , add. V. .
APIASR, v. T. anliq. Piacere, V. PiasbrAPIO , s. m. Soi i a di Mela, V. apio.
apizzolXo, add. e nel plur. Apizzoladi,
T. ant. dervate, come pare, dal greco Pi~
cilos, Vario, direbbesi in italiano Brizzolato, cio Macchiato di varii color.
APLICANTE, s. m. Concurrente; Offe
renten Chi nel publico incanlo concorre all'acqnislo dici che si vende o di quello
che si delibera.
aplicXr, v. Offerire; Profferire; Concorrere, Quando parlnsi ili eslbire alia pub
blica asta e nel pubblico concoi so.
Aplicar a u.va cossa, Inclinare o Inchinare ad una cosa ; Pender, Esscr ilisposlo o propenso.
Aplicarse a studiar , Applicarsi alio
studio /tmmazzarsi in una cosa, dicesi
esagerataineiile per Esservi tullo ltenlo!
APL1CAZ10N, s. Applicazione; Applicatezza.
Farlb cosse se-z' aplicazioiY, Fare o
Operare a stampa.
A POCO A POCO, modo avv. Appoco appoco o A poco a poco; A poco nsteme.
A poco a poco se tuto , Pian pia
no si va ben ratio; una a una, disse colui cheferrava le oche: per esprimerc D'aver alle inani cose diflicili e lunglie.
APOLINE, s. m. Voce usala ne' seguenli
deltali
Star i.v apouxe , Stare a meraviglia ;
Star bene, Godcre buona salute.
in apolie, Stare in Apolline
in Apollo, vale Maugiar lautamente r di
buon gusto.
La cossa va rjv apoli.vb , V affarc va a
maraviglia, benissimo, a vanga, per ap
punto. V. Petachio.
APO.YTAME\T0, s. m. Appuntamento ,
Accordo, Convenziene. Bcsiure in appuntamenlo di che che sia. V. Re.vdevl'.
Appuntamento, dicesi anche per Assegnamenlo, Onorario, Paga, Salario.
APONTO, s. . T. Merc. V appunto, e
s'intendc Quella somma con cui si liqui
da un conlo.
APONTO, avv. Appunto; Pcrfappunlo ;
A capello; Di ccrio; Come di pepe; Giusto APOvro! Sul proposito; A tal
proposito; Ora che mi risovvicne; Oh nun
me ne ricordava.
APOPLESA , s. f. V. Cascata e Colpo.
APOPLETICO, add. Apopltico, Inferme
di apoplessia.
Peti AropLETici, Mamme tremolartli,

AQU
ondeggianti , a onde , cio Flosce rilas
sate.
APOSITAMENTE, aw. Apposta; A posta;
Appostatamente. V. A POSTA.
APSITO, dal lai. Appostus, Add. clic
s' osa ne' publici uffzi , in sign. di Opportu.no, Acconcio.
APOSTA , modo avv. V. POSTA.
APOSTARSE , T. Aguatare ; Insidiare.;
Mettersi a posta; Poni in aguato; Met
tere agnato; Appostare alcuno o far la
pasta ad alcuno, Insidiar la vita ad alcu
no, mettendosi in aguao.
APSTOLO , s. m. Apostolo o Appostolo.
< AVER UM GIUDIZIO DA APOSTOLO, Aver
senno o cervello o previdenza, Saper con
tenersi.
PARLAR DA APOSTOLO, Parlare con veri
t, con lealt; Ow. Parlar bene, Parlar
ron facondia.
APOZXO, add. Voce ani. Appoggialo.
APRENSIN, s. t Apprensione o Appren
dimento, vale quasi Timore.
STA COSSA ME FA o ME DA APRENSIN ,
Dare apprensione o Mettere in appren
sione , vale lo stesso che Indur sospetto.
Stare in apprensione, vale Apprendere,
sospettare, dubitar temendo.
Apprensione, verbale di Apprendere ,
in T. dell'antico Governo Veneto, diccvasi l'Atto di .apprendere , cio di pren' ! <T in nota o sequestrare i beni del dcbitore. V. IifTENUTAR.
APREZL\R o APRIEZAR (colla z dolce) r.
T. ani. dal barb. Apprettare , e vale Ap
prezzare, Dar il valore alle cose.
A PROPOSITO , modo avv. A proposilo;
Opportunamente; Acconciamente; A buo
na stagione.
MOLTO A PROPOSITO., Appositissimo; A
pror.ositissimo ; Convenientissimo.
ESSER A PROPOSITO, Essei-e il caso, il
momento, f opportunit. V. PROPOSITO.
A PROPOSITO DE ZUCHE O DE CARBN TUE

SOLDI AL BRAZZO , .Maniera ba.-sa fam. Sen' za proposito; Fuor di proposito; A spro
posito; Mal a proposito; Malapproposito.
Mescolar le lance colle mannaie. A pro
posito d'un chiedo di carro. Ricordare i
morti a tavola, Unire insieme fuse dispa
rate. Son linone legne^ dicesi Quando uno
non risponde a tuono.
APROPRIAMENTO, s. m. Appropriazio
ne; e in cattivo senso , Usurpazione.
APROVAR, Approvare, Assentire.
ApBOV.Xn, dicesi qui da molti idioti per
Provare, Far prova CH'BL MB L'APROVA , Che me lo provi , Che mi dia prove
L'ALO APRO VA? L'ha egli pmvato Mi
NO LO POSSO APROVB , Io non lo posso pro
vare.
APUNT AMENTO, V. APOXTAMEWTO.
AQUA, s. f. Acqua.
AQUA BORENTE, Acqua bollente.
AQUA NASCENTE, Acquitrino, Acqua che
geme dalla terra Sorgiva, sust. vale.
l' itti-amento o trapelamenlo d' acqua at
traverso d'un argine o simile Gemito
o Gemitivo, dic-esi Qu.-lla poca acqua che

QU

AQU

ci Tede in alcuna grotta quasi sudare dal


la terra o simili ; ed manco che Acqui
trino.
VENA D'AQUA. V. VBITA.
AQUA MORTA e STAGNASTE, Legume ;
Slagno ; Acqua moria.
AQUA TOBBIA D'U* FIUME, Acqua alla.
Acqua, dicosi anche per Pioggia. Acqua
fiovana o di pioggia o Piovana assol.
AQUA o PIOVA SALSA, Melarne, cio Quel
lo che alidiscc le vili.
AQUA E TEMPESTA , Broda e crei', detto
Jn modo basso e fig. cio Tempesta e piog
gia.

ANDB. TUTO nv T'UW* ACQUA, Trasuda


re , Sudare assai. V. ESSER TUTO m T' u-

AQUA SALMASTRA O MESCHIZZA , ActJUa

talmaslra, V. MBSCHIZZO.
AQUA ALTA, V. COLMA.
Acqua magra , dicesi anche -in verna
colo, e vale Basso fondo. V. MAGRA.
AQUA SPESSA, T. de'Pec. Acqua torLida o fangosa, dicesi dell' Acqua delle no
stre lagune eh talvolta torbida per l'agi
tamento che sommuove la terra del fendo.
AQUA STACCA , Mare stallato ; Marea
Stallata; Perno deW acqua , Stalo quieto
dell' acqua Ira il calare ed il crescere o Ira
.il crescere ed il calare, V. UOS.VA e CEVE.YTE.
AQUA DE TEIA o DE FAVO , Acqua che
cova, dicono i Pescatori all'acqua -delle la
gune che fa poco moto, come nel line del
jirimo terzo e quarto di luna. Dicesi in pro
verbio SETE OTO E JTOVB L'AQUA NO SE MO
VE; OVV. VlNTI , ViVTJUNO E VENTID l*A.QUA NO VA u su jfi zo.
AQUA DE FIEGORA (ficono i Pescatori ali' acqua divenuta fangosa dal moto che fa
il pesre piatto , come le Passere e i Rombi
nel levarsi dal fondo.

MOTO DE L' AQUA , V. MOTO.


AQUA co L' ASO , Pasca, Bevanda d'ac
qua mista ad aceto.
AQUA COPDA o AQUA CHE LA SE SOGNA ,
LOCUZ. fam. Acqua ttepidetta o tepidetta;
tiejiideliu anzi che no. A<-qua da bere ,
che abbia appena appena perduto il fresco:
come P acqua che si beve in togno.
AQU* COL zucAao , Acqua acconcia o
concia.
AQUA MBLDA, Idromle e Acqua me
lata.
AQUA WAITPA , Acqua nanfa e lanfa ,
Acqua di fior d' aranci.
AQUA PAJTADA , Acqua panata , cio Me
dicata coli' infusione di poco pane abbruIUtlil.
AQUA SPORCA, Sciacquatura. Broda di
cesi l'acqua bruita di fango e d'altre spor
cizie.
AQUA TENTA, Acqua avvinata; Pscianzio, Piscialello, Vino molto adacqualo e
debole.
AQUA DA PARTIR, V. AQUAFOBTE.
AQUA DE SETE COTE, Acquarzente, Ac
quavite raffinata.
AQUA DA BABBI , Ran.no, Quell'acqua
calda con cui s'insapona la barba per ra
derla AHI BARBIER L'AQUA HE SCOTA ,
Pian Barbier die il ranno caldo.
AQUA TEPIDA , Acqua dolce, T. de' For
nai Detto fig. Acqua cheta ad un Uo
mo che fa la gatta morta , V. GATAPIATA.
ANDAR oosfTRO AQUA , V. ANDAR.

I?

>' AQUA.

AVH L'AQUA SUL POA , V. FRA.


BATERSB D'AQUA, V. FAR AQPA.
CONSERVA D' AQUA , V. CONSERVA.
DAR L'AQUA, Battezzare, Dar l'acqua
del battesimo.
DEPOSIZIBT DB i" AQUA, Belletta.
ESSER FRA LE DO AQUE, Esser fra T li
scio e 'I muro o fra il rotto e lo stracciato,
Tra due opposte difficolt.
ESSER TCTO IN T' U.V'AQUA , Esser molle
o grondante di sudore; Essere dal sudo
re tutto una broda; Esser tutto sudato;
Trasudare ; Esser tutto molle.
FAR AQUA , T. Mar. Far acqua, Provedersi^ d'acqua dolce per uso dell'equipag
gio d'un vascello Acquala dicesi il Luo
go ove i vascelli spediscono 1* equipaggio
per far acqua ; e quindi Far acquata
Far acqua, si dice pure in T. Mar. della
.nave slessa in cui entri l'acqua per qual
che apertura. V. FALA.
FAR AQUA, detto fmil. Levare o Alzar
la coda, figur. Pigliar baldanza o Ralle
grarsi.- lolla la mi-liti; da' pavoni e simili.
LA PIUMA AQUA D' AGOSTO* RINFRESCA Et

aosco, Dettato fam. indicante Che la pri


ma pioggia che viene in agosto fa mitigar
J' eccesso del caldo e cominciare il fresco.
LASSAR AXDH L'AQUA PER EL so MOLI.Y
o PER. EL so GHEBO, Ltisciuivindar ['acqua
alla china o alF ingi: detto fig. e vale Lasciar che "le cose camminino naturalmen
te senza impedirle.
LASSARSB VBG.WR L'AQUA ADOSSO, Hidiirsi alC olio santo, Ridursi agli ultimi. La
sciarsi sopraffar dalla piena, dicesi di
Chi perde l'occasione; IVoti prevalersi del
tempo. E mal per chi ha tempo e tempo
aspetta, che mentre piscia lcan, la le
pre sbietta. Convien prevenir il male e
non perder tempo.
VEGivVHL'AQtTA rvBoCA, Venir r acqua
in su r ugola; Venir t acqua o f acquo
lina in bocca; Lagola glifa come un falisccndo. La gola glifa tappe lappe. Venir
voglia.
MTER AQUA , tletto fig. Metter tene tra
alcuni, Rappacificare: contrario di Giugnere o Metter legne alfuoco.
PESTAR L'AQUA nr TEL JJORTR. V. MoaTR.
SCHIZZO B' AQUA , V. SCHIZZO.
SCOTA DA L'AQUA CALDA, V. SCOTA.
SPANDER AQUA, Far aequa , Orinare.
STAR TRA DO AQUE , Starfra le due ac
que; Stare a tocca e non lacca; Rasen
tare tra 'I si e 'I no, vagliono Slar sospe
so, in dubbio.
TIRAR AQUA AL MOLJT. V. MoLy.
TRA AQUA , Attgnere A Chioggia
dicono ORIRE, dal lai. Haitrire.
VOCIO VEDER I.V QUANTI PIB D* AQUA CKB

STATO, Po' vedere in quanta acqua io pe


schi, cio Voglio consultarmi , esaminar
ben bene prima di risolvere.
i/.AQU-l IMAHCJSSE I PALI , V. IMARCB.

AQUE , dicevasi sotto il Governo Veneto


ad una Gravezza pubblica , che altrimen
ti si chiamava QUINTLO, V.
MAGISTRATO ALL' AQUE cliiamavasi ai

ARA
AQU
i8
AQUE D'OJGARIA, Acqua della regina,
tempi Veneti una Magistratura Senatoria ,
Acqua minrale, di cui si fa uso anche
composta di tre patrizii col titolo di Savi
presso di noi.
alie acque, clelti dal Sealo, e di allri tre
AQUETA, s. f. Acquelta; Acquicella; Ricol titolo di hsecutori alie acque, ch'eran
vo; Rigagno; Rigagnolo , Piccola acqua
nominati dal Maggior Consiglio.
Vera ancora u;i Collegia ! aeque di
cociente.
quaranta senatori, da cui si cstraevano va
Acquerugiola ; Acquerela ; Sprttzzarie Deputazioni , che dicevansi Zovte ,
glia, Pioggia minulissima.
Giunte, per alterniere alla materia drll'acAqueta de cola , Acqua, dicesi a Quel
que, e preservar la capitale dalle inondala materia che slemperala coli' acqua si da
a' drappi per crcsccr loro la lucentczza e
lioni del mare.
distender.
AQUA DE MAR, s. t.Aaua marina, PieAqueta de vnr, Chiarello, vale Vino
tra preziosa la quale lia la sua cristallizzamolto annaequato ; che anche dicesi Aczione di forma polgona: il suo colore
quaticcio.
verdastro.
AQUILA, s. Aquila, La regina deg ucAQUA DE VITA s. o Aqavita, Acquacelli. Moltc son le specie di quest' anima
vite.
le. Quella che noi conosciamo che alcuAqua de vita , V. Aqua de se
ne voile si piglia, detta Aquila o
xe .
Valeria, da Linn. Falco Melanelus , ma
Quel da l' aquavita , Acquavitaio,
non della grandezza delle altre.
Quello clic vende acquavite.
Criar come u.v' aquila, V. Criar.
AQUAFORTE Aqua da partie, s. f. cAQUN, V. Aquazza.
quaj'orte Acq ta da partir, che si dice
anche Spirilo di nitro o Acido ntrico.
AQUOS, add. Acquoso; Acqueo o AcquiQuesta composizione serve per corrodere
doso e Acquitoso.
i metalli ad eccezione dell" oro e del pla
Tehe.v aquoso, Terreno acq uitrinoso o
acq idrioso.
tino.
AQUAZZA , s. f. T. Mar. Empinando, AlARA (dal latino Area) s. f. Aia, Spazio di
zamenlo o gonliatnrnto straordinario delterra accomodate per batiere il grano.
l'acqua del mare che suol preceder al
Ara picn, Aiella.
sofliar de'vcnli che fanno travrrsia ad un
Colmo o Colmegva de l' ara , arca
ne, Quel silo dell'aia pii'i alto ove si abporto.
barcano le gregne. V. Cavaoi-.
AQUAR, v. Adaquare o Inacquare , DicePagarse su l'ara, Pagarsi in sulasi del vino che si inescola coli' acqua.
ia, detto fig. Pigliar congiuntura licura di
AQUAR.\SA,s. f. Olio esseuziale o Essenfarsi pagare, Pagarsi prontamente.
za di trementina.
Qua.vto pol star t' u.v' ara, Aiata,
AQUAREGIA, s. f. Acrjua regia o Acqua
Tanta quantil di grano o di biade in paregale, T. de'Chimici, che la chiamano
glia, quanto basli a empierc aia.
propr. Acido idroclbro ntrico. Y. Spirito
Meter su l'ara , Inature il grano, Di
stender le spiche luIPaia per batterie.
DE SAL.
AQUARKLA, s. f. Acquerclla o AcquarelARA o anrhc Era, s. f. T. de'Velraii, Ca
lo, T. de' Pittori, Acquerellclto , Acqucmera o Tempera, Dicesi a quel luogo sorello molto annaequato.
pra la fornace in ca si mcltono i vasi di
MijiW a aquasela, Acquerellare, Tocvetro appenafalti|)cr crogiolarli, rio por
' car i disegni con acquerela.
che peruano gradatauirnle la rovrntezza
poss.ino stagionarc e freddare. In queslo
AQUAIHOL, s. ni. Acqutiiuolo o Acqueruosenso si dice anche Temperare o Dar la
lo, Golui che porta o vende acqua dolce
per uso delle famiglie j ed anche Quello
tem era o 7 crogi'olo.
che porta le acque minerali.
ARA e ARE, sincpalo da Varda e Varee,
Acquaiuolo, dicesi pure a Chi d ac
Guala, J'edi o Redete.
qua ai prali per irrigarli. V. Portaqua.
ARADURA , s. f. Aralura, Aramento.
AQUARIOLA, s. f. La Feminina dell" Ac
ARANA, V. Avara.
quaiuolo, che per analoga di altre voci
ar\r,v. Arare; Soleare il terreno coll'aronsimili potrrbhe dirsi Acquaiuolao Aratro ; Fare solchi ; Dissodare.
cqnaruola.
Feadere, dicesi Arare la prima rolla.
AQUARO,s. w. Voce agr. Bucchella. QurlRiarare o Rijendere , Arare la seconda
apertura che si Fa nclle capezzagini che
voila. Interzare o Terzare, La terza. Intraversano il campo seniinato per far cor
quartare, La quarta Afutrare, Arare
rer acqua fuori con pi facilita. Dicesi
dopo seniinato l nlraversare , Arare a
anche Acquaio o Soleo acquaio.
traverso del lavoro gi fatlovi. V. 1.\. iAQUAROSA, s. f. Acquarosa Rsala. Ac
versr.
qua preprala con rose. M ucchero si dice
Arar den soto, Richieder la terra . Pe
a Quella in ni siano stale infuse Ic rose
netrare addentro lavorando.
_ i le viole.
An\n a gomb.w, Arare a magolato. V.
'"QUAVITA . V. Aqua db vita.
Gomb.va.
Ar'ir del vasselo, T. Mar. llvascello
AQUAZZA , s. f. Acquaccia, Acqua cattistrascica, toccajnndo; L'ancora ara: he
va o corrotta Acquazzone , Gran piog Correr colla barca toccando il fondo
gia e conlinuata, che dicesi anche Acquatrascinandosi dietro 1 ancora. Cosi digionc e Acqnazione.
*

ARC
cesi Arare, quando la palla del cannone
strisciandosi per terra la smuovecome farebbe 1 aralro.
Arar dreto, Locuz. fam. fig. Arar di
ntta; R,gar dirilto, vagliono Par che che
sia per I appnnto.
A RASO, modo aw. V. Raso.
ARATVO, ad.l. Lavorao; Lavoralivo ;
Lavoratoto. Agg. di Campo o Ierra acconcia ad essere lavorata.
ARATRO. V. Versuho.
, Voce triviale, V. Erba
arborXr . v. V. Alborr.
ARBORE o ARBORO, V. Alboro.
ARCA, s. f. Arca; Scpoltura; Sepolcro ,
che dicesi anche Tomba; Avello; Urna;
Canea ; Sotterratoio.
Arca de sievza , Arca di teienza; Ar
ca di No'e, dicesi di Uomo dollissinio.
Arca de vituperio, Mariuolo; Scellerato. V. Spiuma.
ARCADA , s. f. Areata; Arca'"; Arco; Fol
ia. Arco di ponte o di porta.
Arcada db viol.y, rcala; Tirata di
plettro.
ARCANO, s. m. Arcano , Segrelo Far
arcani, Tenerc in credenza; tn,Usar
silenzio.
ARCAR, v. A rcheggiare, Torcer o plega
re in arco.
Arcaius, parlandosi d'un vascello, Arcarsi, vale Curvarsi in arco; e queslo accade alia colomba d' un \ascello, le cui co
ste si son piegatc o per accidente o per
vecchiezza.
ARC\ZA,s.f. Chiurlo, detto da Linn. Scolopax arcuata maior. Soi-ta d' Uccello nolissimo che frrquenta i grandi acquilrini;
che ha il becco lungo, inarcalo al di sol
t. Chiamasi anche Chiurlo reale o Fischione mag'g-iore,perdistingnrrlodal mi
nore ( TarXc.voh ). Quest'uccello nell'ornitologia di Latham forma ora parte del
genere Numenius, col nome dilYumcnius
arcuata.
AnczA vr.aoE, s.m. Mignaltone. Allro
uccello acqualico che frquenta particolarir cntc le valli d'ac(pia dolce: che ha il bec
co lungo arcuato, le gambe lunghc verdastre, lutta la parir superiorc delle ale e
drl corpo colorita d'un bel verde a rilb'Ssi melallici , e il di sollo di rosso cupomarrone. Fu chiamato da Linn. Tantalus
Falcinellus e da' uioderni Ibis Falcinellus. I Francesi gli ilicono Courlifverd d'I
talie. Qui raro.
ARCHTO, s. m. Archetlo; Arconcello;
Archicello, Piccolo arco.
Archeto da violi.v, Archetlo; Plrltro.
Archeto da oseli, Archetto o Saepjialo. Ingegno formato con un pezz.o di lrgno
arcuato, con cui si pigliano gli uccelli. Ten
dere gli an-hetli agli uccellini Scarprllo, chiamasi Quello truniento da pi
gliar uccelli, falto con due archi poco di
Iungi un dall' allro, in tra i quali si pone
il cibo
per aUeltarlL
Archeto
da DiRbv, detto fig. Gherminella; Furberia; Baralleria, Macchinazione posta in opera per agatino altrui.

ARD
ARCHIM1A , s. f. Alchimia e Archima ,
Quasi dicasi la Chimica pi sublime. V.
LAPIS FILOSOFORUM.

STUDIJI D'ARCHIMIA, Stillare o Beccar


ti il cervello , vale Affaticar l' intelletto.
Stuzzicare iferruzzi,lngen*rsi. Lavora
re <f alchimia , Operare cou artilmo. V.
SCJUMIA.
ARCHLMISTA , s. m. Alchimista ; Colui
li' esercita l' alchimia. Col solo ilire // ta
le soffia, s'intende senza nominarlo, ch'e
gli Alchimista.
ARCHITRAVE, V. Sooiin.
ARCHIVIO, s. m. Archivio.
CAUTA MESSA IN ARCHIVIO, Carta archi
viata, e quindi Archiviare, Riporre in ar
chivio.
ARCIDIMBARNE, s. m. Arcidiavolo o
Arcidemonio , Acerete, ili Diavolo e De
monio.
ARCISTUPENDONAZZISSEMO, add. Vo
ce ditirambica, nccresc. di STUPB.YDO.VAZzo, V.
ARCO, s. m. Arco, T. d'Architettura. Ar
cale, dicesi propr. l'Arco della porta o si
mili. Rigoglio o Sfogo, l'Altezza mas
sima delle volte e degli archi Sesto, la
Curvit degli archi Imbotte, la Super
ficie dell'arco d'un ponte dalla parte di
colto per quanto lunga e larga Anco
VALAifGHbr, Arco di tutto sesto: cio Di
mezzo cerchio FAR FORTI i ARCHI, Fian
care; Farforti ifianchi.
ARCO DA CU.VE , V. CBHCBIO DA CUME.
AHCO DA VIOLW e Minili , Archetto o
Plettro. Quello con cui si suona.
ARCO DE LE CECIE, Arco; Arconcello
delle ciglia.
PIBG.\U i.v Anco, Archeggiare ; Inarca
re; Incurvare.
ARCOCELESTE , V. ARCOVBRZEXB.
ARCGER, v. T. antiq. Cogliere; Racco
gliere.
ARCOVA , s. f. Arcoa; Alcova; Arcava, Ri
cetto capace d'un letto e di pochi arnesi,
la cui fronte per lo pi falla ad arco.
ARCOVRZENE o Arco celeste, s. m. Ar
co baleno ; Arco celeste ; Iride.
ARCUMB , Voce aniiq. quasi Arco bello,
e v.ile Arco baleno. V. AHCOVERZB:VE.
ARDA , V. ALDA.
ARDO, V. Anso.
ARDO, dello per vece fam. Divorato;
Consunto Et, LA CA AHDA QUELA MAjfESTiu , ' se la papp o ingoi in un
momento o in untato.
ARDIR , t. m. Ardire , Ardimento ; Arditezza, Audacia.
AUDIR, v. Ardire, Aver ai-dimenio.
Detto fig. Consumare ; Distruggere ;
Divorare EL s' HA ARD!O TUTO , Egli
hti del tutto consumalo o distrutto Usuo
slato.
ARDITTO , adi Alquanto ardito , Ar
dito anzi che no. Arditetlo, non trovasi
nella Crusca.
ARDITEZZA, s. f. V. ABD., nome.
ARD1TON, add. Arditissimo, superi, di
Ardito, sfacciatissimo. V. SFAZZADIV.

ARF
ARDORE DE MAR. T. de' pese. .Fu/gore,
dicesi a quella specie di Chiarore dell'ac
qua marina , clic si vede nel tempo del
maggior caldo , prodotto come ben si sa ,
dalle lucciolelle marine: su di che si veg
ga la voce LUSAHILA.
ARECORDARSE , Lo stesso che RzcoaDARSE, V.

ARECRDO , V. RECORDO.
AREDODESE , s. f. Befana o Befania ,
chiamali le donnicciole Quella larva o
buona o cattiva che, secondo esse, vien
uclle case per la via del cammino del fo
colare la notte avanti l'Epifania, onde fan
no che i ragazzi appicchino le calze ai cam
mini, acciocch le Befane gliele empiano
di roba o buona o cattiva, secondo che es
si si sono bene o mal comportati../?e/na si
prende come il Ceppo, per una specie di
mancia o regalo. V. BOWAMAW.
DAB L' AREDODESE o I1 u.Vit L'ARBDODESE,
Dar la befana o Far ad alcuno la befana.
Befana in generale si ilice pure come
Orco; Tregenda; Trentamila; Trentavecchia; ailiorsa; Versiera , in sign. di
Spauracchio per intimorire i bambini.
AaEDODESE, Dicesi anche per traslalo
a Donna brutta e malfatta, di cui vedi al
la voce MARAOTBGA.
AREDOSSO, modo avv. V. Rimosso.
ARLA , s. f. V. GRISILA.
ARNA , $. f. Matraccio , Vaso di vetro a
guisa di fiasco con collo lungo ad uso di
Stillare.
ARENAR, v. T. Mar. Arrenare o Incaglia
re , Dar in secco , e dicesi delle navi.
'i ;i.\ ni -r. - dello per trafelato, Arrena
re, vale Esser impellilo sul pi bello dal
proseguire qualsivoglia azione o negozio.
ARENTE oDARBWTE, \v. Appresso; Pres
so; Appo; Fidilo ; Accanto ; Accosto;
A lato.
AXDR AREXTE, Accostarsi; Avvicinar
si; Appressarsi.
BAH AREXTE, Darrasentc, cio Tanto
vicino eh* e' si tocchi quasi la cosa ch' al
lato.
SOX * HI \ TK A SETAVTATHE A3TI , San d

presso a' settantatre anni.


ARENTB A QUESTO , Maniera che vale ,
Di soprappi ; Sopra mancia; Giunta di
soprappi ; In oltre AHEJVTB DE ivo s.vVERGHEXE , Per giunta di non saperne.
ARNTEGHE, Allato a quello o a quella.
AREPOSSO, V.RBPOSSO.
ARTA , s. f. Aletta , Piccola aia dove si
balle il grano.
ARFIR, v. Alitali-, Propr. e Mandar fuo
ri l'alito a bocca aperta. Respirare si dice
dell'Attrarre che fanno gli animali l'aria
esterna , che diccs anche Fiatare o Rifiatare.
ARFIER, s. m. Alfiere , dicevasi sotto il
Governo Veneto , a quell' Ufl/.iale di go
letta che nei reggimenti d'infanteria por
tava l' insegna. Quello della Cavalleria di
cevasi Cornetta. Ora si chiamano Porta
insegna.
ALFJR DBI SCACHI , A/fiere; Delfino;

ARG

->

l{>

Alfido , Pezzo degli scacchi , eh' il terzo


de'principali pezzi che fiancheggia il Re e
la Regina.
ARFOSSAR.v. V.REFOSSR.
AR CAGNO, s. m. Fabbrica della tira,
Edilizio composto d' un cilindro coperto
di eardoni , con cui si scardassano i pannilani.
ARGAGNTO s. m. Scardastiere , Co
lui che cava il pelo a' panni collo scar
dasso.
ARGALIFO, s. m., Fersuzia, Macchina
zione posta in opera per inganno o dan
no altrui. Mulinello; Rigiro ; Andirivie
ni; Invollura ; Arzigogoli, diconsi le In
venzioni sottili e fantasliche. V. IMPIAN
TO, En'DEOOLO.
VtT SA VE QUANTI ARCALIFI SE CATA CO

NO SE VOL PAGAR, Poi sapete quanti bin


doli e quanti arzigogoli e gretole trova
un mal pagatore.
COSSA XE STI ARCALIFI ? Che cosa sono
queste involture, queste bindolerie? Ma
niera di rimprovero ad uno che cercad'ingann.trr.
ARCANA , s. C Argano ; Arganetto ; Ar
ganello, Strumento da tirar pesi Bur
bera , Strumento di legno intorno a cui
s' avvolge un canapo per uso di tirar in
alto pesi Aspo dicesi a quel legno so
pra il quale s'avvolge il canapo Verri
cello si chiama Un'altra sorte di strumen
to meccanico , eh' una specie ili argauo
da tirar pesi.
ARCANA DA OBESI, Cinghia o Cigna.
Se ne servono gli Orefici per tirare.
GHB VOL LE ARGAXE A FARLO VBGMH ,

Ci vogliono gli argani o le tanaglie per


farlo venire. Far che che sia tiratovi colr argano o a forza d' argani , per dire
Ch' egli fa quella tal cosa molto mal vo
lentieri. Andare alla dura, si dice di Chi
fa una operazione per forza. Ci vogliono
mille sloggi , mille lotte, mille invenie o
cerimonie o fregagioni, mille moine eie.
PARLAR co L' ARCANA , Ponzare, dicesi
di uno che non possa o non voglia favel
lare se non adagio Parlar colle seste
o per supplica, dello fig. vale Parlar con
cautela.
ARGAJNLA , s. f. garganella , T. Mar.
Pezzi di legno curvi da un capo , che ser
vono ad innalzar le sponde delle lance.
ARGENTARA, V. AHZE*TARIA;
ARGENTN , T. degli Stampalori , Pari
gino, II pi piccolo dei caratteri di stamARGENTNA, s. f. Antica monta d' ar
gento che non pi in corco , venuta da
Argentina o Strasburgo , Citt di Fran
cia, la qual era del valore di lire 4 vcnetc.
ARGUZIA, s. f. Arguzia, Concetlo argu
to, molto, facezia. Arguzia frizzante, vi
brata, pungente, spiritosa, pronta.
ARGUZIA MI.VCHIOA, Concettino; Monnino, Concetto puerile , Piccolo motto.
DIR SEMPRE ARGUZIE , Concettizzare ,
Formar concetti o conceltini. Esstre tra
sportalo dal desio d'argutezze. Essere ar
guto o arguteUo.

20

ARI

ARI, Arri o Arrb, Modo d'incitare le be


stie da soma al cammino. V. I.
SENZA DIB N AHI irit STA^RI , V motto
n tatto ; Ne pur addio : Senza dire ne
Dio n al biavolo. I Latini dicevano
Insalutato hospite.
ARIA , s. f. Aria ed Aere.
AHIA BO^A, Aria sana, buona, abba
iile, di buona temperatura; Aere aprico.
ARIA CATI VA, A ria grossa, malsana,
umida, corrotta.
ARIA COL'VDA , Aria colata , vale Aria
Ile viene non di ciclo aperto , ma quasi
per canale L'ARIA COLDA r\ MAL, Aria
difinestra colpo di balestra. Dinota che
l'aria colala delle finestre nuoce alla testa.
ARIA COMPAGNA, V. COMPAGNO,
ARIA FINA, Aria sottile, vale Netta, pu
rificata.
ARIA FRESCA, Brezza VARD CHE
Si' ARIA FRESCA NO VE SFREDISSA , Che

questa brezza in auesforlo, in quest'ora


non vi faccia pigliar T imbeccata. Quin
di Brezzeggiare vale Spirar brezza FA
ARIA, Brezzeggia, Spira venticello fresco.
ARIA DE VALE, Aria maremmana.
Aria mefitica ( dal lai. Mephiticut ,
Puzzolente ) Chiamasi l'aria per lo pi di
luogo rinchiuso o basso o posto a bacio;
la cjuale sia graveolcnle , e ili conseguen
za impura e malsana.
ARIA Dj| MAR, Marino, BUSL Venlo che
viene dal uVef che anche si die, di Levante.
CHIAPR ARIA, Pigliar aria: s'intende
Aria aperta , per sollevarsi NOL XB
sii.v.,1 VEGN'UO QUA PER CIIIAPH ARIA, Non
andare o non venire per pigliar aria ;
Non venire per foglie di porro , dicesi di
Chi va in un luogo per far qualche cosa
d'importante o per averne ulile.
SPAUROSO DE L'ARIA, Aerifubo; e quin
di Aerofobia, T. Medico, Timore del1' aria.

ANDAR IN ARIA , Montar sulle furie ;


Montare in bica ; Incollerire.
AVER L'ARIA DA SOLD , Aver aria leilicosa, marziale, guerresca.
AVER BON'ARIA, Aver bella o buon'aria,
cio Bell' aspetlo, bella ciera.
AVER L' ARIA DB uxo , Rendere aria ;
Arieggiare ad alcuno, Rassomigliare ad
alcuno nella figura.
FARSE i' AMA nb BONA , Raddolcirsi
dell aria, Farsi benigna.
GH' QUALCOSSA PER ARIA , // Celo

turbato; La marina turbata o torbida


o gonfiata , Mal segno.
IN ARIA , dello avveri'. In aria , vale
Senza fondamento , Malfondato : come
Favellare in aria, Fondarsi in aria, Co
sa in aria , Castelli in aria eie.INTEN
DER ix ARIA , V. INTENDER.
LE STRAZZE VA A L* ARIA , V. STRAZZA.

MANDIR TX ARIA UN AFH , Far abortiTe un affare MANDAR IN ARIA QUALCJT,


Rovinare o Mandar alcuno in rovina o
in precipizio ; E tatara anche Ucciderlo.
VEDER IN ARIA , Veder in aria o per
T aria , Vedersene vicino l' effetto.
ARIA DA LEVANTE , Vento di levante ,
. VENTO Dello fig. Alterigia ; Altu
ra ; Superbia ; Rigoglio ; Orgoglio

ARI
Ari ASIA DA LEVANTE, Aliarli vita; Le
vare o Aliar la coda; Prender rigoglio;
Andar colla tefta alta , Averfummo.
CON va' AVA DA LEVANTE , detto avv. .11tezzosamente , Burbanzoiamente ; Or
gogliosamente.
\Ji( PLESB CHE VOL F ui AIUA , V. PlJSOL DB VERO E ARIA DE FESSURA M INO A

PRESTO i.v SEPOLTURA, proverbio che signi


fica chr il sole che passa per un ?etro e
i aria eh' entra per gli spiragli sono cose
dannose alla salute. V. ARIA COLADA.
AR1TA , s. f. Ariaccia , Aria cattiva
Brezza, Aria o Vento fresco ma inrumtv
do , che si sente nelle stagioni di mezzo.
ARIAZZA , s. f. Brezzatone o Brezzane ,
Vento freil lj e gagliardo.

AVER UA'ARJAZZA, dello fig. Aver im'arioie , Un portamento grande.


ARICHR, v. V.Ricmn.
AR1KTA, s.f. Arietta; Arietdna, dira, di
Aria, in T. musicale.
Aura o Auretta , Piacevole e leggerissimo venticello.
AVER DE L' ARIETA , detto fi^. Aver del
la tuperbiuzza , delC orgogliuzzo , delF ambizioncella.
ARIONA , s. f. Ariane , Composizione di
musica vocale , accompagnala da piena
orchestra , forte e di carattere.
ARIOSO , add. Arioso, propr. dicesi di
Abitazione alla a ricevere molla aria e
mollo lume.
OMO ARIOSO , Bizzarro ; Capriccioso ;
Fantastico Vistoso ; Appariscente ,
Di bella veduta Scialato , vale Pompo
so, magnifico; dicesi di un abito e simde.
ARITMETICA, s. Voce antuj. in vece di
Aritmetica o Arimmetica.l-a scienza dei
numeri. Arisnielrica dicevasi anticamente
in Toscana.
AR1VAR, v. Arrivare, Giungere ad alcun
silo.
Arripare propr. Approdare, accostar
si colla prora alla ripa ARJVK, dicono
i nostri Barcaiuoli, Arripate} cio Veuile alla ripa. V. RIVR.
AHIVR u.vo, Arrivare ; Aggiungere o
Raggiungere uno: cio nel camminare o
nel corrergli dietro ARIVR A DOSSO A
QUALCJ.V , Sopravvenire ad alcuno, Arrii-e improvvisamente.
AIUVR A CAPIR , Arrivare la verit o
alla verit; Arrivare un sentimento d'un
autore, un negozio o simili, significa In
tenderlo.
ARIVR A QUEL CHE SE VOL, Arrivare a
che che sia, vale Ottener l'inlenlo, riu
scire.
ARIVAH A QUALCOSSA PER STRADE STOK-

TB , Passar per lefinestre a Passar per


lefinestre e non per fu&cio.
ARIVR A LE HBCHIE, Giungere a sape
re ; Intendere^ Sapere; Penetrare. Per
venire o Fenire alle orecchie o ad orec
chio, Aver seniore, indizio e notizia.
ARIVR DA TANTO, V. TANTO.
Co i CHE ARIVA NOL GHS METE SCALA,

Non debite bisognar le scale ove aggiun


ge con mano.

ARM
No CHE AMVO , Io non arrivo , ci*
Non comprendo, non giungo a capire.
ARLASSO, s. m. T. ani. Bravata a cre
denza , V. MERDE COL CROSTOLO.
ARLECHIN , i. m. Arlecchino, detto an
che per idiotismo Truffaldino, e da alcuni
Trappolino e Mezzcttino. Nome di ma
schera ridicola rappresentante un Berga
masco, che un Servo sciocco in comme
dia , e come un secondo Zanni. V. TanFALDIN , TRACAGNIN e STENTARE.
ARLECHINDA, s.f. Zannata; Cosa da
Zanni, Cosa frivola, Buffoneria, V. BuTON\DA.

AELEV\,a(l. Allevato; Kifevato e Ralle


vato , e dicesi delle piccole creature.
Allevato, vale anche presso noi per Am
maestrato, Coslumalo PUTO BEN o MAL.
ARLEVA , Giovane bene o malr allevato o
disciplinato Mal creato, dicesi a Cly
senza creanza.
BEN AHUE VA. dicesi scherzevolmente per
Atticciato , cio ili grosse membra e vi
goroso.
AHLEVDA, s.f. I!levatura; Allevamen
to, Educazione.
ARLEVAR , T. Allevare, Nutrire, alimen
tare piccole creature Rilevare; Hallevare; Tirar su; Far allievi, dicesi insign.
di Ammaestrare , educare, istruire.
ARLEVO o AIILIEVO, s.m. Allievo, Quegli
eh' educato o con allindili o con ammaeslrnmenli , che dicesi anche Creato ;
Creatura, ed Allevalo siisi.

BEL ARLEVO , Buona o ben costumata


allevatura.
CATIVO ARLEVO, Allevaturaccia.
ARMA, s. Arme ed Arma, die nel nume
ro del pi si dice egualmente bene Arme
ed Armi. Termine generico d'ogni arne
se o strumento per uso di difendersi o di
oflndcre.
Arme o Bocche da fuoco, diconst Quel
le in cui s'adoperano la polvere e le palle.
Arma bianca, Quella in cui non s'usa
fuoco, come spada, baionetta, pugnale eie.
Armi di punta, e da taglio , Quelle che
feriscono colla minia e col taglio , come
sono i collelli. V. SCIMOPO, PISTOLA, ConTELO, CANON, AHMARIL, CO>ITELH,SCHJOPETIBR.
ARMA AL BRAZZO , Imbracciar f armi.
Operazione del soldalo nel maneggiti del
fucile.
ARMA A PU.YERL , Rovesciar F arme ,
Capovolgere l'arme colla bocca verso ter
ra, in segno di lutto.
Arma, prendesi anche in vernacolo pelArnese, strumento di qualunque Arie o
professione.
ARMA DE F>. .iir.'.n . Arma o Stemma
gentilizio.
ARME DE LE DONNE, Le arme delle fem
mine sono la lingua, I iigne, le lagrime.
V. CAREZZA.
LA SO ARMA CHE L' INCORONA , II diavol

che se lo porti, Specie d'imprecazione.


JiKUNZIAR L' ARME AL TEMPIO , RnUl-

ziar r armi a Giove, Lo stesso che Ti


fi Xa IH n-:..v. V. TJI; ui.

ARM

AR.M

ARMA , add. Armato; gestito dettarmi;


In punto di tutf armi.

Armare un vascello o Allestire o Gncrnirf o Attrazzare , vale Equipaggiarlo di


lutto quello eh' necessario per far viag
gio e per combattere. V. AaMizn.
AJUR DB MARIWERI tra VALSELO, Am
marinare o Marinare un vascello, vale
Fornirlo de' marinati necessari.
MAGISTRATO ALL'ARMAR o ALL'AIUIAME.VTO, chiamavasi sotto l' impero Veneto una
Magistratura che soprintendeva 1' arma
mento de' pubblici legni e in conseguenza
le ciurme e i condannati al renio.
ARMARIOL o ARMARL , s. ni. Armaiuo
lo , Colui che fabbrica . accomoda o ven
de ar'iii dn fuoco , che pi propr. si dice
Archibugiere o Archibusiere.

ARMA A BECAFRO O COME UJf SASSJY ,

Armato come un Orlando, come un Pa


ladino; Armato alla sglierra, come un
bargello, come un assassino ; Egli ha
tutta Brescia addosso, Per intendere che
ha molle armi indosso.
PESSB ARMA. V. PBSSE.
VASSBLO ABJI\, Vascello armato, Tale
Equipaggiato.
ARMADA, s. f. Armala , che chiamasi an
che Esercito; Truppe; Milizia.
AIIMDA , detto assolul. s'intendeva ai
tempi della Repubblica, l' Armala nava
le o marittima , la Flotta.
OMO D'AKMDA , Uomo d" arme o d'ar
mi cio Militare.
ARMADIO A, s. f. Armatella o Armatetta.
ARMADOR o AHMATR, s. m. Armatore,
Capilano di nave armala dal Governo o
autorizzata da esso per corseggiare e far
prede sopra i nemici dello Stato. 11 Pira
ta o Corsale ladrone di mare che pre
da indistintamente ogni sorta di nave. Ar
matore si dice anche la Nave stessa che
corseggia.
ARMADRA , . f. Ponte; Bertesca, So
stegno o palco sul quale stanno i Murato
ri a murare e i Pittori a dipiguere. Gril
lo, chiamasi il Ponte o armadura volan
te ad uso de' Muratori.
Armadura ed anche l'Armato, chiama
no alcuni artefici Tulle quelle cose ch'es
si pongono per sostegno, fortezza o difesa
delle lorp opere ; e specialmcnlc que' le
gnami che si mettono per sostegno delle
fabbriche.
METER t'AnnAntniA, Armare, cio Far
l'armadura alle fabbriche e ad altre cose.
LEVAR L'AHMABIJRA , Disarmar volle,
Disarmar fabbriche e simili.
A:iM Ui'. ;i\ DE LA REDE DA PESCA ,

/;-

i:/- :l/<f<t , dicesi a quel Pezzo pi o meno


lungo di rete a maglie larghissime , clic
da una parte tiene atlaccalo il panno del
la rel a maglie pi filte, che va con un'e
stremit a toccare il fondo dell'acqua, e
dall'altro superiormente sta raccomanda
ta con filetti (PjOLB) alla spilorcia (!MA )
Armatura o Armatura, dicevasi a quel
Riparo o Vestimento di ferro ad uso mi
litare de' bassi secoli sino al secolo XV. ,
nel quale si distinguevano e nominavano
tulle le parli.
ARMAMENTO , s. m. Armamento, Ogni
sorta d' armi e di munizione ad uso di
guerra. Armera o Armamentario, chia
masi il Luogo o Magazzino dove le ai mi
sono riposte.
Armamento f un vascello , dicesi an
che in lingua vernacola , e vale Equipag
giamento generale d'un Vascello tla guer
ra , o anche d' n mercantile destinalo a
far un viaggio lungo.
ARMAR, v. Armare, Provvedere d'armi.
T ORMAR A ARMAR, Riarmare.
ARMAR SE, Armarsi, Munirsi d'armi
Dello fig. vale Disporsi anlicipatamente a
dissi inui are, a sopportare o simili, Armafti di pazienza } di toJTercnza,

ARMA RA, V. AnMADiniA.


ARMELIN, s. m. Armellino o Ermellino,
dello da Linn. Mustela Erminea, Picco
lo animale quadrupede , di corpo bianco
nell' inverno , eccetto la coda , ch' in ci
ma nera ; di estale rossiccio . eccello il
venire, il petto e la gola. La sua pelle che
pur chiamasi con tal nome . preziosa.
Egli abita nelle parti pi fredde dell'Eu
ropa e dell' Asia.
.
NETO COME vx AuiELbr , V. NETO.
ARMELIN, 8. m. Albicocca e Meliaca o
i ';t"i tufi'. Frullo notissimo prodolto dall' Albicocco.
ARMELINF.R, s.m. Albicocco comune ed
anche Melaco o Umilaco, Albero che
produce le albicocche, d<-Mo gi da Linneo Prunut Armeniaca , mu pi comu
nemente chiamato Armeniaca vugaris.
Cretini protenuto dall'Armenia.
ARMER, 6. m. Armario o Armadio , Ar
nese o ripostiglio di tavolo, notissimo.
A ii i. DA ABITI o DA vEsxi'nB , Cassellone.
PORTELE DEI .un:;..., , Sportelli.
ARMER DE LA SCAFA, V. JCAFA.

ARMERAZZO , s. m. Armadiaccio , Cat


tivo armadio Detto per ARMERX , V.
ARMERETO, s.m. Armadino, Piccolo ar
madio. Stipo o Stipetto diurni, chia
masi L!na sorte d' armadio colla fronte e
parli di fuorn ornate per conservar cose
minute di pregio o d'importanza.
ARMERON, . ni. Armadionc, Grande ar
mario.
ARMTA, s. f. Borchia, Scudetto d' ot
tone o d' altro che serve per ornamento.
ARMTA, Parie dcll'archibuso, V. Scmopo. Dello per Armicelia, Arma offensiva
di poco prezzo o Arme piccola.
ARMIGL1A , s. m. Fraggiragolo o Giracolo o Bagolaro e Loto Bagolaro , dello
in Toscana Spaccasais, Albero di cui
Te n'ha anche nel nostro pubblico giardi
no, che i Sislematici chiamano Celtis Austrais , ed a cui il Mallioli diceva Loto.
Mei Veronese ditesi PERLA no. Quindi BaT".' s} chiama il frullo del Lolo , ch'i
una bacca nericcia, dolce, coli nocciolo
astai duro.
ARM1RGIO , s. m. V. AMIHACIO.
ARMIZ\R, T.T. Mar. Ormeggiare un la-

stimento, vale Ritenerlo 1 1 .1 uuo o pi

ARP

ai

cavi fermali a punti stabili in terra o ad


ancore in mare.
ARMIZARSE JJT BARBA DE GATO , Affor
care, Dar fondo ad una seconda ancora
ili posta, in maniera che venga a far col
la prima quasi una forca , tal che 1* una
scemi la forza dell'altra nel sostener il va
scello, e si dice anche Ormeggiarsi a due
o a barba di gatto. V. POGIH.
AiiMiz.\n vx BASTIMB3VTO, Arrazzare,
Equipaggiare un bastimento, cio Munir
lo di tulio quello che gli necessario. V ;
ARMAR.
ARMZO, s.m.T . Mar. Ormeggio, Cavo che
lien ferma la nave dalla parte di Poppa.
Ormeggi si dicono altres gli Attrezzi
necessari! per ormeggiarsi , come Gome
ne , Ancore eie.
ARMO, s. in. Armamento, Tulio cii[ che ha
relazione ad arme e munizioni da guerra.
FAR UA- ARMO , Fare armamento ; Ar
mare, Mellcrsi in arme. 11 suo contrario
Disarmo.
ARMOR , Voce cori-olla da ALMORO, V.
ARNSO, s.m. Botte, Arnese da vino. V.
BOTA.
ARO, s.m. o EBBA BIZSA, T. degli Erbolai , Asaro , Erba di moulagna , della dai
Sislemalici Asarum Europaeum. Tutta Li
pianla polverizzala fa slarnutirc.
AROGANT.V, add. Arrogantuccio; Pre
suntuoso; Procacetlo.
AROMTICO , add. Aromatico o A rama
to, Che ha odore o sapore d'aroinalo.
Tanfo , chiamasi il Mal odore che con
servano i luoghi chiusi
.-'A\ rii DA ARO
MATICO , Saper di tanfo.

ARMATO, s. m. Aromato o Aroma, Nor


me generico d' ogni Specieria e profumo.
Gli Aromi Gomme sono lo Storace ,
l' Incenso , il Belzuino e '1 Balsamo. Gli
Aromi Scorze sono la Cannella e '1 Mace
o sia la spoglia reticolala della Noce moscada. Gli \romi liuti i sono il Garofano,
la Nocemoscaila e '1 Pepe Droga no
me generico degli ingredienti medicinali
e singolarmente degli aroraati. Spezi o
Spezie miscuglio d' a.-ornali in polvere
per uso di medicina, e per condizione dei
cibi.
ARON , s. Voce della bassa gente elle iutende di dire RUM , V.

AROSTO , s. m. V. Rosro.
ARPEG.\R , \. Voce agr. Erpicare, Spia
nare e lirar coll'erpice la terra de' campi
lavorali. V. ROPECB.
ARPEGO , s. m. Erpice , Slrumento no
tissimo da tirar la terra ne'campi, il qua
le ha le punte di ferro o anche di legno.
ARPESE, s. m. Ai-pese^ Pezzo di ferro con
cui negli r, liti/i si tengono unite insieme
pietre qpa pietre. Spranga , chiamasi il
Ferro che si conficca a traverso per lenere insieme e unire le commessure.
AurBSE DA ATCO , V. GaAMPIA.

ARPESTO, s. m. Spranghetta, Piccola


spranga.
ARPA s. f. Arpia ; Avaro ; Pillacchera;
Spilorcio; Taccagno. V.

23
ARS
ARPIGiXr, v. . aar. Appigliarsi ; Barbicare, Produr barbe e radici, che dicesi anche Barbare e Radicare : s' inlcude
dcllc Piante.
ARQUANTI, Alquanti, cio Non so quan
ti , V. Diverso.
arquilX , s. m. T. de'Pescalori, con cui
essi chiamano ancora il pesce As. Si osserva che quesla voce lia qualchc relazione con la Franccsc Aiguillt, che deriva
dal latino Aculeatus, avendo appuuto questo pesce un acleo alia pinna dorsale.
ARSA , add. Innarsicciato o Inarsicciato; Arsicciato; Abbruciaticcio; Arsiccio;
Abbronzalo.
ARSADIN, add, Abbronzatello, Alquantc.
abbronzalo.
arsXr o Ansln , v. Arsicciare ; Abbronzare; Abbruciacchiare , Quel primo abbruciare che fa il fuoco nella superficie
V estremiti delle cose. Per esempio un
panno bianco accostalo alia Gamma s' infuoca, piglia il ero e si abbronza. V. brcandir Incroiare, djeesi d'un cuoio.
.ARSEnXl, s. m. Arsenale, una voila Ai-sanalc eil anche Arzan.
Vx arsexl , rsenalepcr tras
lato, si dice di un luogo nellc case dove
si ripongono le vecchie masserizie, che
non sono d' uso momentneo. V.
e Visdomixo.
ARSENALOTO, s.m. Arsenalolti
coUetlivo che si d in Venezia agli Arlcfici d'ogni classe che lavorano nclT Arse
nale. Erano gli Arsenalolti la guardia del
Maggior Consiglio dlia Repubblica ,
andavano armali di brandiiloccui e d'un
legno dipinto rosso, che tenevano in ma
no come si tiene uu bastonc. V. MAE
STRANZA.
ARSINICO, s.m. Arsnico, dicesi a Quella specie di farina che si lolleva dal Co
balto brucialo, e ch' uu ptenle veleno.
ARSIO o AnsinV , add. Inarsicciato ; Arsicciato ; Arsiccio Abbruciaticcio , Alquaulo arso. V. Ans.
Arsjo da se, Sitibondo; Assetato; Che
lia la gola pi arida de/la pomice.
arsirda , Arsione , Setc ardente.
ARS1RAR , v. Arsicciare o Inarsicciare*
V. Arsr.
ARSO, add. Arso, Consmalo did fuoco.
Ditto per Ans , V.
Arso , diciamo per Inaridito ; Diseccato.
Arso de BEzzi , Arso ; Asciutto. Esser
bralo; aggiustato; scusso.
Arso da se, Assetato ; Assetito ; Assctatissimo.
Boca ARSA , Aver la bocea asciutta to
me una pomice; Aver asciugaggine in
bocea.
Odor da arso , V. Odr.
ARSON, s. in. Arcione, Quella parte po
sterior delta sella ch' a guisa A arco.
ARSRA , s. f. Ars Ardura, Eccessiva caldura.
Deltoper agg. auomo, Spiantato; Bruciato y Saisso; ed anche Arsura, e vale
Uomo che nun ha lasca un qualtriuo.

ART
ARTANTO , add. Allanto o Altreltanlo ,
Tanto quanto altro.
Usandosi per avv. Egualmcnte; Smil
mente ; Altresi.
Do o TRE volte artanto , Due o tre
tantio due cotanli etc. vagliono 11 doppio.
APiTE, s. f. Arte, vale Profesionc , Mesliere. Gli idioti noslri fauno Arle di gen.
mascolino, e dicono El mo arte, nel
plur. 1 ARTI.
Arte da poco guadagno, Articella. Ar
te miserabile.
Impara l' arte e met la da parte, Chi
haarte trova ricapito. Chi ha arte ha par
te. Chi sa lavorare trova pane da per tul
lo A chi sa non manca nulla. Ad ogn ar
te, sia pur ella meschina, Tutlo it mon
do ricetto da efarina.
Senz'arte n parte, dicesi come por
agg. ad uomo , e vale Scioperato ; Perdigiorno; Ozioso.
\tiTE,Arte si dice per Artifizio, astuzia,
fraudolenza. Far che che sia con arle.
Operar con arle.
Co l'arte e l'ingnose vive me
zo ano , etc. V. Ingano.
Con arte, posto avverb. Arlatamenle
o Con arle , vale Industriosamente , iugegnosaiuenle.
Arte, Arte, dicono i Pescalori nel si
gn, di Slromcnli o aruesi dclla lor arle
Calar le arte, Calare le reli in acr/ua
per pescare, V. Rede Conzar le arte,
Ralloppare o Conciare le reli Tor su
ix so arte, Pigliare ; Ripigliare ; Depor
ro ; Riporre le sue aril.
ARTELARA , s. f. Voce ant. V. ArtigliarIa.
ARTESAN, s. m. Arligianoo Artegiano;
Artiere ; Artefice.
ARTESANAZZO, add. Plebeacciot Cialtrone.
ARTESANLO , s. m, Artigianelto , dim.
di Artigiano , ArleficMo ; Arleficiuolo ;
Atrtejiciuzzo.
ARTICHIOGHRA, s. f. Carciofaiao Carciofoleto , Luogo piantalo di carciofi.
ARTICHIOCIIETO,s.m.Crcio#?/io,Carciofo piccolo.
ARTICIIICO, s. m. Carciofo o Carciofano e Cdreiqfala fem., da alcuni anclie
\lelto Articlliocco. Pianta dlia classe dei
Cardi, <letla da Linn. Cynara Scolymus
e frutlo conosciulissimo. V. Cardo.
ARTiciifoca de cima , Carciofo vetlaiuolo, di velta , che nasce in vet la. Nel Dizionario agron. del Gagliardi travasi Carciofamadornale. A Roma Io chiamano Pedone.
ArTICHIOCO SALVADEGO , V. . RE
CRIELA.
ARTIGLIARA , s. f. A,tiglieria.
Nelgoverno Repubblicano Venelo v'era
fra le tante Magistrature anche quella detta dell' artiglieriay composta di tre senatori coltilolo di Provveditori alie artiglierie, ch'erano elctti dal Senato esoprintendevano alia fondita de'cannoni, alia fabbrica delle polveri, al Corpo dc'Bouibardieri ele.

ARZ
ARTISTA , s. m. Artista dicesi propriamcnle Colui ch' esercita arte liberale
Artefice o A rtiere, dicesi Colui che eser
cita arte meccanica Bottegaio, Quel
le che esercita tien bottega Operaia
Quello che lavora per opera.
V. Artesan e Botecuier.
ARVEGNIR , v. Rinvcnire; Riaversi ; Risentirsi ; E intendesi Da un deliquio o
smarrimento. V. Revegnir.
ARZARAN, s. m. Cos vicn oh amato Co
lui che sollo la dipendenza d' un capo , soprintende al ( degli argini de fiunii.
V. Cavarzar.\n.
arzarXr, v. Arginare , Far argini , difendersi o ripararsi con argini Ciglionare, direbbesi il Far i ciglioni ai campi.
RZARE , s. m. Argine , Riallo di terra
posticcia fallo sopra le rive de'fiumi per
ch non ribocchino. Se argine assai rilevato, chiaiuasi Berga, alla Francese ;
se ili pielra , Pignone , e se di pali , Palafitta o Patata. V. B.us-.
Magnamento de arzare, V. Mag.vamento.
Arzare dei campi , A rgine ; Ciglione
Berga, Quoi terreno rilevato sopra la fos
sa che sovrasta al campo , e che si fa per
difenderlo dalle inondazioni. Giltata , di
ces! alla trrra traita dalla fossa giltata
suif orlo di essa.
Desfr i ARZARi, Disarginare Dilamare o Smottare^ vagliouo Smuovere la
Ierra da luog pendi.
Arzari, diciam noi per Arginatura ;
Arginazione; Arginamento, cio per la
Forniazione degli argini.
ARZARTO , s. m. Arginetlo o Arginello,
Piccolo argine. V. A HZare.
Cigliare Ciglione, Quel terreno rile
vato sopra la fosba che sovrasta al campo.
Cisale , dicesi al Ciglione che spartisce
o chiude i campi.
Greppo o Greppa, si dice alla soniniil del Cigliare dlia lossa.
Rjleiiitoio ; Riparo , dicesi di Qualunqne cosa che serva a riteucr che che sia ,
e chiamasi anche Sponda.
ARZARIVA, s. f. Gttaime ; Fieno serti
no; Rimessiticcio , Erba che rinasce dopo la prima segalura^
ARZ ARON, s.m. A rginone, Argine grande.
ARZENTXR , V. bARZENTAR.
ARZENTARA, s. f. Argentera , Quantil d' argenta lavorato.
ARZENT1R, s.m. Argentiere; Argnta
la e Argentarlo , Lo slcsso che Onisr,^.
ARZENTr>.,add. Argentino o Arzentino,
Che ha il suono dcll' argeulo.
ARZENTN, s. m. T. de'Pesc. Sfivena. Pe
sce piccolo di mare, delto da Linn. Ar
gentina Sphirena. gli deUa ^raudezza
quasi doppia del Pesce Argentino (Anguela ) mangiasi fritlo. Se ue piglia in pi
cola quanlil.
11 cel-bre ora defunlo Abbate Stefano
Chiereghin di Chioggia , amico dell'Aulore, ingegnoso Naturalis! a ed esimio di gnalore , applied alla Piltura la vescica
natatoria di queslo pesce, la quale, lui

ASE

ASE

ASO

la d sostanza argentina , e diede con essa


la tinta rilucente d'argento ai suoi eccel
lenti disegni de* pesci del nostro mare, che
ora si conservano nel Liceo di Venezia.

Detto figur. a uomo , vale IgnorantuZ'


zo, Ignorantella.
ASEMTA, s. f. Asinit; Asinera; Asi
naggine, Modo di procedere indiscreto.
ASENO, s.m. As ino, dello altrimenti Giu
mento:, Somaro; Somiere ; Miccio, Ani
male da basto, comunissimo, che i Siste
matici chiamano Equus Asinus L'A
sino salvalico si dice Onagro.
Asino , per melaf. detto per agg. ad uo
mo, vale Ignorante , zotico ; E dicesi pu
re nel sign. di Incivile , scortese ASENO
VESTO DA osto , Un pezzo o pezzaccio di
carne cogli occhi, si dice di Persona rozxa DEVEJTK ui ASBNO , Imbuire.
ASEVO DA BAZZA, Asino emissario, Quell' asino che si manda a far razza.
ASEWO IN T\B , detto fi, a uomo , Asi
naccio; Asinone; Buaccio; Castronaccio, vale Ignorantaccio.
ANDAR su L""ASENO, An dar s ulf asino,
detto fig. vale Incorrere in disgrazie.
CARO L' ASENO! Locuz. fam. Zucca al
vento; Zucca mia da sale: diccsi di Per
sona vana clic non La abilit.

ancora in sentimento stravolto e scherze


vole, LlGR Et PARON DOVB VOt t' ASB.VO ,

AnZBKTIJf , V. ClVOLO.

ARZENTO, s. m. Argento, Uno <V me


talli preziosi che i Chimici chiamano per
fetto.
ARZENTO VIVO , s. m. Argento vivo o
Mercurio, V. MERCURIO.
E i. GA L,' ARZEJfTO VIVO AD053O , Egli e

un frugolo un nabisso $ Hat argento vi


vo addosso; un mercuriale , cio Vivo;
impaziente : si (lice per lo pi de'fanciullin che non istanno mai fermi.
ARZIGNN , s. m. Ardiglione , Fcrruzzo
-appuntato rhe o nella fibbia, e serve ad as
sicurarla alla scarpa.
ASBANDONR, v. V. SBANDOS\H.
ASCOLTAR , v. o ScoLTtt ; Ascoltare ;
Scollare ; Dare orecchio.
ASCOLTAR BEN , Aguzzare le orecchie ;
Sture cogli orecchi levali o tesi; Stare in
orecchi.
ASCOLTAR i Fin DEI ALTRI, Jtaccorre i
bioccoli, Modo basso e fig. ed Lo ascollar
attentamente le altrui paroleper riferirle.
ASCOLTA i SCOS'DN, Origliare o Orec
chiare, Slare nascoso e atte11 lamen te ascol
tare; Porre orecchi ; Stare pi in orecchi
-che una lepre.
STAR ATEISTI A SCOLTH, Slare in ascol
to, Ascoltar con attenzione.
AscoLTAnsE , Ascoltarsi o Ascoltar s
Medesimo , vale Star in soverchia appren
sione della salute. Per fuggire f ipocon
dria non bisogna ascollarsi.
ASCOLTO, s. m. Ascolto; Ascoltamelo,
L' ascoltare.
No GITE DE ASCOLTO , Non gli abbadate;
Nuli gli date retta.
ANDAR A L'ASCOLTO, Andare alF ascol
ta, dicesi Quando, per esempio, i Carce
rati vanno ad uno ad uno a dire le ler
bisogna al Presidente del Tribunale o ad
altra persona delegata a sentirli.
ASCSO, add. Voce ani. Scusa/o. V. SCUSA.
ASEGI\R , v. Voce ag. Pungolare, Slimo
lare col pungolo , V. ASEGIO.
ASGIO (coli' e chiusa) s. m. Pitgnetto;
Pungolo; Stimolo, Mazza con una punta
di ferro in cima o -altra cosa simile alta a
pungere, e s'usa per [stimolare i Luci af
tinch camminino.
AsEGIO DE LE AVE O DE LE VESPE , PllK-

golo; Ago; Aguglione ; Pinco; Pungi


glione, Quella piccolissima spina che han
no nella coda le vespe , le pecchie , i cala
broni e simili animaluzzi, colla quale pun
gono.
ASENADA , s. f. Asinaggine ; Asinit ;
Asineria, Azione da asino.
QUESTE XB T0TE ASENDB , Queste SO-

no asinerie, sguaiataggini , villanie, Azioni da non sopportare.


ASENAZZO, s. m. Asnaccio, Grosso o
Cattivo asino Detto fig. per agg. a uo
mo, vale Ignoranlacco.
ASENLO , s. m. Asinelio; Annetto , Pic
colo Asino.

Coi ASENI CHE VOL BAST!, /Sln duro,

laston duro : cio Con gli ostinati bisogna


usare ostinazione; A sgararc un ostinato
bisogna un altro ostinato L' asin non
va se non col bastone, Dicrsi di chi non
si muove ad operare che con asprezze e
scortesie.
CniXn DE L* ASENO, V. Ciu.Xn.
DAB DA INTENDER CHE I ASEXI SVOLA ,

Dar ad intendere che gli asini volino o


che il mal sia sano, cio Voler far sup
porre una <?osa impossibile.
ESSER L' ASENO DEI ALTRI , Esser f asi
no ; Far come C asino che porta il vino e
bee Pacnua, Affaticarsi in pr d'altri.
PAD L ASENO-, Fare il calandrino , Far
l'ignorante cio Fingersi.
FAR IA BARBA A L' ASENO , Lavare il ca
po alT'-asino ; Lisciar la coda al diavolo;
Dar r incenso ai grilli o ai morti, vale
Far benefizio a chi noi conosce e non ne
fa capitale: simili agli altri, Perdersi C ac
conciatura o la lifciatuj'a ; Dar F erba a*
cani ; Gettare via il ranno e il sapone.
ESSER in ASESO D' ORO, Asino col pelo
ef oro o Asino coronato , Dicesi <!' un Ricco e scortese o ignorante.
L' ASEHO SE FA EMME COGTTOSSETl , Chi

nsin nasce sempre asino, per dire die


Chi nasce bassamente poco animelle gli
ammaestramenti civili; simile agli altri,
Chi asino nasce asino muore; Chi nasce
goffo sempre si mantien goffo.
L' UN ASSNO SEI?. A CREANZA , Par che
yia nato nella Fallerona , eh" un deser
to
L' TJX ASENO ORANDO SGROSSO, Egli
ben atticciato, Forte vigoroso: diecsi di
Persona. V. ASENN.
LIGH L'ASEMO A LA CAVEZZA, Legar l'a
sino a buona caviglia, detto melaf. vide
Attaccare un placidissimo sonno, Dormire.
LlGB i," ,:,:.',.< DOVE VOL EL PATN.V. Le
gar r asino dove vuole il padrone , PJ-OV.
che vale Accomodarsi senza pensarvi mol
to al sentimento altrui, Far l'ubbidien
za cieca; simile all'altro, Lasciar andar
r acqua alla china o alt ingi Dicesi

*Z

Maniera riportala dal Lalli nell' Eneide


travestila , ove scrisse Ma poi per obbedir
dicono ancora che si leghi il padron do
ve vuoi [' asino.
VOSE D' ASENO NO VA 11 CIELO , Raglio
osino non arrivo mai in Cielo, e vale
che Le preghiere degli sciocchi e indiscre
ti non sono ud le.
ASENON, s. m. Asinone ; Asinaccio, Asino grande.
Approprialo fig. ad uomo, Asinone;
Asinaccio e Asino d'Arcadia, dicesi d'uo
mo corpulento e robusto ma di poco in
gegno.
ASEO,. m. Aceto ; Finagro, detto da'
Chimici ella loro lingua Acido acetico,
Liquore vinoso inforzato e divenuto acido.
Asso CHE Min r.c \ , V. SBRJEGAR.
AND\R U.VA COS.IA m ASEO o DEVENTA
ASSO , Inacetire ; Ingarbire ; Inagrire.
METEO L'ASEO, Inacetare.
GARBO COME L' ASEO , Acetato , Che ha
preso l' odore dell' aceto: Acetoso , Di sapor dell'aceto, acido.
COMPOSTE i.v ASEO, V. COMPOSTA.
ASEO! Modo ammir. Zucche fritte! Ajffogaggine! V. SGXSOLE.
ASFORO (coll'o stretto) s. m. o ZAFRAJTN
BASTARDO, Zaffrone e anche Gruogo o
Zafferano saracinesco o bastardo e sel
vatico. Pianta annuale erbacea della da
Linn. Carthamus tinctoriut, i cui fiori
sono adoperati nella tintura pel color di
fuoco e di rosa.
ASIA o ASIO, s. m. (che in antico trovasi
scritto Azio) T. de' Pese. Pesce di m ara
conosciulissimo, del genere degli Squali ,
detti Cani di maro, chiamalo da Linneo
Sijualus AcJiantias ; ed < pesce ottimo a
mangiare. Fu detto Asia perch s'usa ven
derlo srorlicato ed affettato , cio Prepa
ralo a cuocere. V. AsiX add.
ASIA , s. tn. T. de' Cacciatori valligiani ,
Anatra di coda lunga , detta in Toscana
Germano marino e Codone, e nel Roma
no Coda-lancea. Specie d' Anatra marina,
chiamala da' Sistematici Anas longicautfa ed anche Anas acuta. Ella pi gran
de del Palctlonc (FoFAico).
ASIA , add. dal verbo AsiXa, che vale Ag
giustato; Ammannito; Preparato, vo
ce anliquala , che usaci per nel seguente
dettalo metaf.
POVAHTO L' BEN ASIA! Misero, egli
ben acconciato o aggiustato pel di delle
feste! cio Sta male de' falli suoi.
ASI\R, v. V. PHEPAR\R.
ASIO,s.m. Agio, Comodo; Luogo DAR
ASIO; Dar luogo o comedo.
ASME, s. f. Azziniile, Pane fatto di Pa
sta azzima, e dicesi di Quello di cui si ci
bano gli Ebrei durante il tempo della lo
ro Pasqua.
ASM1RAGIO, V. AMIRAGIO.
ASMO , . m. Asma e Asima, Difficolt di
respiro , che dicesi anche Ambascia. V.
RESPIRO e SIBC:.
ASOLA , s. f. in generale significa una Ma

"4
ASP
glirtta ili qualunque materia che serva a
guisa d* ucchiello per ricevere boltoni ,
ganghcri od altro : italianamente forse
chiamasi Asolo.
Asla o Asla arzextina una specie
di Fermaglio composto d'un piccolo strumenlo di til di ferro adunco con due picgature da pi simili al calcagno delle forbioi , chiamato Ganghero ( Maschio) ; e
d'una maglirlla drlla stessa materia chiamala Femminella (Fbmbxa), nella qua
le entra la punta del Ganghero, semino
ad aflibbiare vestimeiiti.
Asla per similit. chiamasi anehe una
parte del Cappio ( Galas ) , la quale somiglia all' Asla , srbbene non serva per
ricevere n boltoni, n altro. Un Cappio
per slito ne ha due , ma talvolta se ne fa
una sola , e talvolta Ire , qualtro e pi
quando il Cappio dee servir per orna
mento.
Asla , Ciappa, Addoppiatura falta al
le eigne, a cordelle etc. che viene forma
re come una rampaiirda per passarri e stabilirvi un;i fibbia , una cintura o altro.
Asla del capli.o, Laccio, Quella fettnecia che raddoppiaia e rnccomandatu ad
un boltoncino, tien come erclla una tesadel cappello di fellro.
Asla del tivjl, Borchia; Gioia; Gioiello; Boltone, Scudetto colmo di mtal
lo con che si alicea il piviale.
ASOLETA, s.f., Cappietio, Piccolo cappio.
AsOLETA DE FERO DA QUADRO, ApplCCOgnolo.
A SPHTE, delto a modo . A sparte;
Indisparte , Scparatanienle.
ASPE, s. f. T. Mar. Aspe e Aspi deW Ar
gano, Lunghi e forli pezzi di legno che si
mettono ne' fon del cappello dril' rgano,
e su di ci fcmno forza i Marinai per tira
re quando si salpa.
ASPERGE, s. m. Aspersorio ; Aspergolo,
Strumenlo per asperger d' acqua benedetta.
ASPETAR, v. Aspetlare; Stare in aspel10; in asaltare ; Stare aspettando.
Aspetr cov axsiet, Stare a piiiolo o
a bocea aperta ; Fare la lionessa ; Fare
le volte del leone o Hone, Modi fig. e vagliono Aspetlare con somma ansiet, V.
ScAXCOLIH.
Aspetr qualche \oVA, Star in sentore di qualche notizia.
AsPETR CHE I MACAROVI VEGVA IV BO
CA , Aspettav a bocea aperta che le lasa
gne piovano in bocea in gola , Dicesi di
cbi vuol conseguir alcuna cosa senza falica. Aspeltarc il corbo , vale Aspettar chi
non viene.
Aspetr xo ^, star IX leto
yo dormr, servir e XOGRAdIr, le xb
cosse da morr, Aspettare e non venire,
stare in hito e nondormire, servir non
gradirc, son tre pene da morir. Il senso
chiai'o Aspelta aspella e non ' veduto ne fummo ne Iruciaticcio, ovv. n
Jiioco ne fummo.
Aspetr che tegxa la *oa oelbalox
sul drazzl, Aspettar la palla al balzo;
Aspeltar l' occasione , clic dicesj anche Aspettare il porco alla querela Aspeta,

ASP
capitar l'ocasix , Siedl e. sgambetla che vedrai tua vendetta , Non cor a furia a vendicarli, potendo conse
guirlo col tempo.
Aspetime, che vegxir pib, Ci ver
ra domani; A rivederci alie calende greche , Non ci verr mai Aspeta , che ti
la vedar vi,A Lucca ti riveddi; Fa conto <T averia vista, Non la vedrai pi.
Aspeta u.v taxtix, E' non ancora n
dalo a lelto chi ha a avere la mala notte, Prov. che si dice per Minacciare pro
nosticare altrui male.
Far aspetr , Porre ; Metiere re a piuolo Far aspetr qualc'ux a
magxr, Fare allungare o dilungare il
collo; Tenere in disagio Far aspetr
A DIS.VR , V. DlS.VR.
L' ASPETR FA DAXO , L indugio pigHa
vizio.
Aspetr, Aspetlarsi;Spetlare; Apparienere ; Convenire Nol me aspeta,
Non mi appartiene ; Yon mi spelta ; Non
mi conviene.
No me aspbtava tanto da l, riuscilo meglioa pane che aJarina,eioh Fece
migliorriuscita chenonsicrcdcva da prin
cipio. V. Spetr.
Chi la ta l' aspeta, V. Fab.
ASPETATVA , s. f. Aspettaliva o Espeltativa e Espettazione , Speranza, opinione che si ha del bene che sia per venire.
Aspettativa, senz' altro aggiunto, vale
Speranza e assicuramento di succedere alV altrui redil, oflizio o provento.
ASPETAZION, V. Aspbtativa.
ASPTO , s. m. ( coli' e larga ) Aspetlo ,
cio Semblanza Semblante, Aria; pa renza*
No l' bruto aspeto de omo, Non
mala presenza d'uomo, cio E un bell'upmo.
Aspbto , anche T. di msica, Pausa,
Arresto, Posa, cio Indugio, formata di
suono.
ASPIRO, ,tn. Tendenza, Speranza o mira
di conseguir.
Aver trx aspiro , Tendere a un posto
cio A conseguirlo.
ASPORTAR , V. PORTR FORA in PoilTR.
ASPORTO , s. m. Asporlazione , 11 tra
sportar fuori d* uno Stato i suoi prodotli
nalurali o quelli dell' arle : contrario
<i'Iniportazione. VJxtroduziox, elxsiDA.
Aspobto , poi voce fain, nel sign, di
Bapimento , quando si loglie la roba al
trui con violeiizaj di Fuflo Uubamcnto
o -Sottrazione , quando si porta via di
nascosto del padrone; di Truffa o Froda,
quando si sollrae con inganuo. Dirciumo
poi per voce di pratira Asporlazione il
Prendere che fa la giustizia solt la sua
custodia i corpi di drlitlo o le robe sospclle , togliendole al possessore.
ASPREZZA , a. Asprczza ; Asprume ,
Ast ra lio di aspro; l'asprezza delle trulla
immature. AJrezza , vale Sapore asm o
che ha iu s dell'acerbo, come ijuello dl
ie niele cotogne. Agrczza, dicesi Aspro
dei limoni. Lazzezza o Lazzit'a, il sapo
re d"lle nespole, cio Aspro e astringente.
Asprezzu,t\ello tig. vale Iligidezza, du-

ASS
rezz Procbder cok asprezza, Aspreggiare.
ASPRIT, s. f. V. Asprezza.
ASPRO, add. Aspro, Propr. dicesi del Sa
pore delle frutta acerbe.
Aspro come l'agresta, Agio, Proprio
generalmente delle frutta non mature, co
me .uva , susine , etc. Susine strozzatoie , dicesi di quelle che non sono per
anco mature, e che allegano i demi.
Aspro o Garbo l'aso, Acido.
Aspro come i cooor.xr , Afro Afrello ;
Ajruzzo, Che ha in s dell austero e del
l'acerbo come quello delle niele cologne.
Aspro come le xespole , Lazzo, Di sa
pore aspro e astringente.
Aspro, fig.agg. a persona, vale Severa,
austera , burbera.
ASSA, s. f Ascia o Asee, Slrumento di
ferro da tagliare , proprio de' Legnaiuoli
de* PettiliagnolL
Desgrossr l'assa, Asciare e As
cii}aro.
ASSA FETIDA , s. f. Zajfetica o Zaffetica , dptla anche Assia o Assa futida,
chmala da'Sislema.lici Ferula assafetida. Gomma giallircia d'un odor forte ,
puzzolentissimo insoffribile.
ASS VE , aw. anticam. Purasse , Assai ;
Molto ; Di molto ; Di moltone ; Grande
mente.
MoLTI POCHI FA UV ASSAE. V. in PoCO.
Assae ASSAE j Moltci molto , cosi raddoppiato equivale al Mollissinio.
Assae pib c.raxdo de quel altro, Maggiore (f assai di quell' altro . ovv. Assai
pi grande delC altro.
assaltXr, v. Assalire; Aggredire ; As
sallare.
ASSAR , v. . de'Botlai, Asciare le bolti:
cio Levar via la superficie interna delle
doghe per tor loro la mufla.
assassinXr Sassix\r,v. Assassinare,
Assaltarc alia strada i viandanli per uccidergli e tor loro la roba.
Assassixb significa eziandio Danneggiare ; Nuocere , ed anche Guastare;
Sciupare.
ASSEDIAR, v. Assediare , Assediare una
piazza.
Per simil. Assediare alcuno Por iissedio , vale Insislere , tormentare alcuno
con parole a fin d'ottenere qualche cosa,
importunareSobillare o Subillare uno,
Tanto dire e con tutti i modi pregarlo,
ch'egli a viva forza e quasi a suo marcio
dispctto, prometa di lare ci da lui si richiede.
ASSEDIO , s. m. Assedio o Assediamento, assediare una piazza.
Assedio , delto fig. vale Importunit ,
sercatura, insistenza importuna. Por l'aseedio, vale Importunare, inbstidire.
El xe assedio , Locuz. fain. Egli r
un assedio , struggimento , uno sfinimento, una morte , Dicesi di persona
importuna.
Morir d' assedio , Morir di siento , di
ncessita. V. Sidio.
ASSEGNO , s. m. Asscgnamento Aise

ASS
gna, Rendita, enlrata, provento , prov
vigione. Assegnamento per lo vestiario :
Assegna di dte, di patrimonio.
ASSECURR, T. V. aniiq, V. SBGtnB.
ASSE:\DENTE , . m. Ascendente T. Le
gale. Ascendente o Ascendenza , dieesi
anche per Superiorit Avin ASSJVDE.VTB BOBA QVAicta, Aver ascendente sonra
vno; O fig. Aver dato la zampa della bot
ta ad alcuno, vaje Essersi guadagnato la
grazia d' alcuno. Aver gran superiorit
allo spirito di uno, Aver ascendente sul
l'animo di uno.
ASSENTR, v. (dal lai. Assentor, aris,
nel sign. di Assentior) T. di Palazzo inIrodollosi dopo l' associamento nostro coi
Lombardi, nel sign. di Conchiudere ; Sisolvere ; Determinare , Decidere ; Stabi
lire f accordo , Quasi Consentire o ap
provare.
ASSENTATAMENTE , Aw. datoci dai
Lombardi , e da essi usato nelle pubbli
che carte , e vale Accertatamele ; Per
certo; Sicuramente.
ASSERTO, s.m. Asserto, Affermazione ,
Asserzione. V. ASSUNTO.
Asserto , add. da Asserire , Asserito ;
Affermato.
ASSESA , g. f. Salita , 11 luogo per cui si
ale. V. SALA.
ASSESA E;. TI , Acclivit ; Ripidezza ;
E quindi Acclive o Ripido si dice al luo
go per cui si sale.
,
A SS KSSIST A , . m. Termine qui usalosi
fin dal tempo della prima dominazioni:
Austriaca del 1798 e si chiama presso al
Governo , il Minore degli impiegali civi
li Mi!ia!trr M i con paga: forse dettosi dal
lat. Accessor, Qui accedit} Inizialo agli
uffizii.
ASSESSOR , s. m. Assessore , Propr. Giu
dice aggiunto ai tribunali. Assessori si
chiamavano appunto sotto il governo drlla Repubblica Veneta quc' Giudici ch'era
no associali ai pubblici Rappresentanti per
giudicare in civile e criminale.
ASSESSORA, s. f. (dal Barb. Assestala,
Assestoris seu iudicis munus) Assessora
to, L* uffizio dell'Assessore.
ASSESSORIO , add. Accessorio , T. Leg.
E ci che si aggiunge e che accresce il prin
cipale ; i-- 1 r voce di molto uso fra noi pres
to le persone colle , e suona come MI-I . per
Giunta, Di pi.
PER A38Essonio , dello a modo avv. Per
giunta; Per di pi; Per soprappi ; Per
o A tofraccarico.
ASSIA, s. C V. ASSA.
ASSICURADR, s. m. V. SIGURADB,
ASSICURAR, o STCUER, T. Assicurare e
Rassicurare, Far sicuro.
ToaxXn A ASSICURAR , Riassicurare o
Saccertare , Assicurare o Accertar di
nuovo.
GHE LO ASSICCRO : Glielo dico io, Modo
di affermare la verit d'una cosa.
AssicuitAnsB , Assicurarsi , cio Avve
rare. V. ACBKTARSB.

ASSICURAZ1N, .. f. V. SICWIAZIO.Y.
ASSUME, TV.V.

ASS
ASSL, s. m. T. <ic' Carradori , Sala delle
ruote. V. Asso.
ASSISTENTE, s. m. Assistenti di Can
celleria Si chiamavano ai tempi Veneli i
Coadiulori delle Cancellerie -de' Reggimenli dello Slalo, i quali erano elelti, tenuli e manlenuli lai Cancellieri principa
li, del cui ordine era l'Autore di quest'o
pera.
ASSISTENZA , s. f. Assistenza.
XE MEGIO POCA ASSISTENZA MA PRONTA,
CHE MOLTA HA TARDA , Meglio VCHO da

presso ette fratello da Iunge, dello fig. e


vale che In presto soccorso, bench meno
efficace , vai pi che un lardo o remolo
quantunque polente.
AVER DA DOMANDAR ASSISTENZA , Andar
all'altrui mercede.
ASSO , s. ni. Asse o Perno, Legno o ferro
nlondo sopra il quale si aggirano le cose
che si volgono in giro.
Asso DE LE RODE , Sala , Pezzo di legno
o di ferro ohe entra ne' mozzi dellr ruote,
intorno all'estremila del quale esse girano.
V. IIKHM e TESTA DE LE RODE.
Asso , diccsi ad una Carta di giuoco ,
eh' la prima d' ogni seme.
Aso DE DANABJ , delle in lingua furbe
sca , vale // culo, II bel di Roma.
Asso, licito in T. de' Bottai, Rasiera,
Specie di raspa per uso di lavorar le botti.
RESTAR i?f ASSO o RESTAR DE ASSO, Re
stare o Rimanere in asso o i; Nassa, che
dicesi anche Rimaner nelle secche o Tro
varsi sulle secche di Barberia, tale Re
stare abbandonato seni' aiuto e senza con
siglio; restar solo.
EL XB FURBO COME i TRE ASSI , maniera
faro. Egli ha pisciato ni pi d" una ne
ve; putta scodata i E uomo scaltrito ;
E uomo trincato.
ASSOLUTISSIMAMENTE, avv. Lo slesso
che Afsolutamente,m& ha maggior espres
sione nel uoslro sign. ili decisa fermezza.
AsSOL-UTISSIBAMEXTB NO LA TBGNO , 1--

AST

25

Assunto, vai anche Asserzione, Propo


sizione che si TUO! provare. Assunto ripi-ovato , direbbe*! d' una asserzione che fosse
convinta di falso.
ASSUNZIN DE GIUDIZIO , T. del Fo
ro ci Veneto. Intervento in causa , dicesi
Quando un Terzo credendosi interessato
nella i-ausa pendente, entra in qualit <li
Golliligante per l' una delle parli o pel so
lo interesse proprio.
ASTA , s. f. Asta e Aste , e nel diminutivo
Asticciuola, Arma, Legno lungo col fer
ro in cima, che non a' nostri tempi pi
in uso.
Per istrnmento con pnnto d'acciaio di
diverse forme, detto Saetti/zza, usalo da^li Scultori e dagli Scarpeilini , Trapano
a petto.
ASTA DEL TAMBuno , T. degli Oriolai ,
Barile del tamburo o Bariletto ASTA
DEL TEMPO , P-aletta.
Afta, dicesi al Luogo della pubblica vcndita all'incanto; e quindi Su bastare o Mvt-ter Sotto fasta, Vendere -ali' asta.
ASTA DB PUPA , T. Mar. Ruota di pop
pa , dello Napoli Dritto di poppa , Le*
gno diritto e grosso, ed uno de pezzi prin
cipali d* una nave , che si dispone quasi
verticalmente suH'cslreniil posteriore del
la chiglia , e forma il sostegno di tut la
poppa della nave.
ASTA DE PROVA, Ruota di prora , Legno
-curvo che forma il davanti della nave, po
llo sopra la chiglia e rinforzato al di den
tro da un allro legno simile che si chiama
(Jonlraruota di prora.
BEL' ASTA DB OMO o ex in i \ 4 , Bella tacca <f uomo o di donna; cio Di bella sta
tura e qualit.
ASTANDO , Idiotismo dell'antico rernacolo, Gerundio del verbo Essere, e rale ssendo.
ASTASI, . C Voce bassa, V. STAST.
ASTESE, s. m. Astaco, Sorta di Gra
marino a coda lunga, detto da Linn.ConcerGammarus; in Toscana si chiama Lu-

solutamente io non mifo sture.


ASSOLUTO , add. Assoluto, vale Independente , non limitato. Comando assoluto ;
Polonia assolata ; Esser padrone asso
luto.
TRE MESI ASSOLUTI , Tre mesi intieri*
PER ASSOLUTO , dello a modo avv. Asso
lutamente o Assoluto, vagliono Di cerio,
Di sicuro.
ASSOLUTORIO, s.w. (dal lai. Absolvelv,
Finire, Condurre al fine) chiamasi il Cer
tificale che al termine del quadriennio vie
ne concesso dati' Universit allo Sludente, in prova degli esami da lui debitamen
te sostenuti ogni anno negli studii legali.
ASSORBIR , v. Assorbire o Assorbere, In
goiare, inghiottire.
EL MAGibn ASSORSE EL .-HI v-n . Zi' acces
sorio seguita la natura del suo principa
le. M ansima legale.
ASSUEFATO, add. Assuefatto, Avvezzo.

Astice , s dice alla Locusta marina


( SCHILA ).
ASTIN , -s. m. Nome che davasi sotlo il overno Veneto a quel Soldato della guardia
<l'un pubblico Rappresentante,che portava
in mano un bastone inastalo, ed aveva l'i ncumbeuza di recare gli ordini e le citazio
ni.
ASTIO , s. m. Astio e Aschio, Invidia ; Li
vore; Malignit.
Pisx D'ASTIO, Astioso, e schioso.
AVER DE L'ASTIO, Astiare. Portare o
Tener broncio, vale Essere o Stare adirato.
STIO, add. Tegnente -, Tenace ; Aspro ;
Ruvido , Aggiunto a cosa malagevole a
maneggiarsi
ASTNI, s. m. T. degli Erbolai , Cimo
campestre , Erba medicinale , delta da'

AsSUEFATO DA TAJfTO TEMPO , A liticato,

Botanici Cardus Monspessulanus. Fa i

cio Invecchiato e assuefatto per lungo


tempo.
ASSUNTO , s. m. Assunto, cio Cura, ra'> , incumbenza.

fiori biancaslri.
ASTOR, s. m. Astore, Uccello di rapina,
dello da' Sislem. Falco palumbarius. V.
FALCHETO.

ficante.

2,6
ATE
ASTOSO, ild. Astifero, Porlalore di aste,
Chisman, quel Mercenario, che porta' le
Aile nelle processioni.
IUgazzo astoso, <letto fam. Insolente;
Impronto; Fastidioso.
ASTROLABIO, s. m. Astrolabio,8tramento astronmico che serve ad Otterrare le
stelle tul .
StUDiXr l'astrolabio per yiver, Fantasticare; Stuzzicarsi Beccarsi il cervello per vivere.
AST ORA, s. f. Nome che si d in Levante
al Crostaceo che da' nostri pescatori diccsi Palostrega , V.
ASVELTO, V. Svblto.
ATACR , v. Atlaccare, V. TacXr.
EsSER ATAcX AL SERVIZIO DE UNO , Es
ter adtetto al servigio di uno, Applicalo
al servigio.
ATACO,*, m. Atlacco, nel Militare si di
ce Assalire una terra o cilla Atlac
care la baltaglia. Dar aliceo.
Aliceo, hg. dicesi per Relazioue , affinit, corrispondeiiza.
Aver dei atachi , A ver degli amoretii o amorueci, Aver dlie piceule passioni
di cuore, degli affetli, dellc incliaxioni.
ATACO, Bsente, Proposizione , e vale
Tanto vicino che si tocchi quasi la cosa
ch' alalo. Alalo; Accoslo.
Ataco, ataco, Alalo allato; Viein vi
cino; Da presse; Da canto Esser ata
co ataco, Esser alie costle cTalcuno; Esten o Stare a tocca e non tocca, vale Vicinissimo.
ATEDIAR , v. V. Secar Tediar.
ATEDIO, s. ni. Tedio, Noia; imporlunil;
V. Tedio.
Ghe levo l'atedio, La sollevo deltin
comodo , delta noia della mia visita : di
cesi da laluno nell'atto del congedarsi con
civilt da qualchc persona.
ategiXr , v. AHitare , Incamminare e
proseguir gliatti giudiziarii, quiudi Atlilazione.
ATEGIO, s.ra. Altitazione o Serie di alti , Complrsso di alii d' una causa , Pro
cess uro.
Ear ategio, Attitare, V. AtegiXr.
ATEGNHt , v. Attenere ; Attenersi, Esser
parente ; apparlenere per parentela o ni
tro. // tale mi atticne.
ATEMPA , add. Atlempato, Ch' avnza
lo nel tcuipo , uegli anni.
Pitjtosto atemp , A ttcmpatelto,
AtempX ma che se best , Atlempalotlo, accresc. di Atlempato, e vale Vecchio fresco, ben consrvalo, nulla abballulo dagli anni.
Rbgazze atewpae, Giovani soprastale,
dicesi per Provctle , Atleinpale. V. DokZKLONA.
Molto atempX, Attempalissimo.
ATENDER, v. AHender. V. Tender.
ATENER, v. Attenere, Apparlenere.
Nol ghe 1, Non gil atliene o Non
ha attinenza.
L'ereditX o ghe atib.y , Non gli attiene cio Non gli apparlienc. V. PeiiYEg.vIr.

ATI
atentXto , s. m. Attentate, cio Ardi
re, Ardilezza.
Atentato, parlandosi di cose criminali, vale in sign, vernacolo per Delitto tentato e non consmalo. Atintalo prendesi pi coniuncmeulc per Delilto , mulat
to , commesso.
ATENTO , add. Aliento, Che usa altcnzione.
Star ATEWTi a scoltXr , Stare in atcolto.
Sta bej atento a quel che tb voi
Da , Attendi quello ch' io ti voglio dire.
Atento che, Maniera ant. Atlesoche;
Perch.
Ate.vti ! Badatc lene; State attenti;
State in guardia.
ATENZION, s.f. Atlenzione, Applicazione di mente , Allendiinenlo , Oculalezza.
Picola atenziox, Attenzioncella.
Star i.y ateyzixy de qualcuj o o>b
oualcossa , Atindete , dicesi per Aspcltare. Atlenzione non usasi in questo sign,
comunque sia verbale di Alterniere ,
dicesi pi tost Aspetlamenlo ; Aspettazione.
Tegwir ix atejzio.y, in orecchi.
Atbjtziw, ne'modi fumiliari vale appo
noi per Finezza ; Biguardo ; Cortesa ;
Placer UsXr a u.yo de le ateivziox ,
Far ad uno delle cortesie , delle finezze.
ATERAR, . Atterrare, Abbattere, getiare a terra , smanlellare.
Aterr ujy aio , Interrare o Inlerriare un rivo, riempirlo di Ierra.
atergXr , v. Attergare , T. del nostro
Foro, vale Scrivcre al di dietro di qual
chc Memoriale; ed la risposta o decisione , ovvero ordinazione che d Autorit
alla demanda espressa nel Memoriale.
ATERgXtO, s. m. Attergato,T ermme
di iiuovo uso nel Foro vale Serillo al
tergo : cio Le parole scrilte al di dielro
di un memoriale, che espriniono la risoluzione del Tribunale o Autorit sulla
domauda falta.
ATERIO, add. Atterrito, Divenulo per
stnorto , quasi del color della Ier
ra ; Spavenlato.
ATESA , s. Aspcltazionc o Espettazione, Aspettaniento, per lo pin s'intende
colla Speranza di buona riuscila.
I.Y ATESA DEI VOSTRI COMAA DI , NelC <2speltazioiie de' vostri cotnandi.
Far u.va lu.yga atesa , Altendere o
Aspeltar lungamenle.
ATESOCHE, avv. Allesoch; Con cib sia
che; Siceome; Giacche; Considralo che.
Ates che go da far, Altesoch ho de
gli ajfari ; Siceome , Perche ho degli a
JaV\'
.
r,
Ates che el m ha promesso , Consi
dralo ch'egli mi ha promesso; Avendomi promesso.
Ates chb l' u.y baro.y , Perche egh
un barone , un guidone ; Siceome es;li
etc.
XTILA, Atila, Nome d'un Re brbaro de
gli Unni che venne a devastare Italia , e
che qui si registra pel seguenle dettato
L' u.y atila , dclto per agg. a uomo ; e

ATO
s' intende Brbaro ; Crudele ; Tiranno ;
Jnumano.
ATIlX, add. Atlilato, Con acconci e bei
vestimenti indosso Gerbo/a; Figurina;
ellimbusto, in forza di suit, dicesi a Giovane vanerello che sta sulle morle.
Vbchio atilX, Bi/arsi dal barbiere, di
cesi delle Persone altempale che si lisciano o strebbiano per esser pi appariscenti.
ATIMO, s. m. V. Atomo.
ATINENTE, add. Alinenle, Appartenente Alinente vale non ineno per Pa
rente , congiunlo.
ATITXr,v. V. AtegiXr.
ativXr, y. Attuare, Porre ad cflfctlo, ad
esecuzione; Asseguire; Ejfettuare.
AtivXr u.ya lege, Porre ad esecuzione
una legge, un reglamento , una disci
plina.
AT1VAZIN, s. f. Esecuzione, Effelto,
Adcmpimento.
Meter i.y ativaziy, lo stesso che AnvXr, V.
ATlVITX,s.f. Altivita, Pronlezza di ope
rare.
Meter i.y atiyitX , V. AtivXr.
Essbr ity atiyitX, Esser in altualila;
Essere in esercizio; in atto pralico.
ATO , s. m. Atto , Azione , gesto , modo ,
maniera.
Alto , dicesi per Lczia , Smorfia. V.
Smorfia.
Atto, si dice ancora per Cenno.
Far dei ati , Atleagiare , Fare atli'e
giuochi In T. di Foro , Attitare , In
camminare e proseguir gli atli giudizia
rii ; Proceder giudiziariamente o giudizialmente contre alcuno.
Ati a leze o a lege , Cos chiamavansi sollo il Governo Vneto le Senleuze
tulle dette a legg1". Si senlenziavano a leg
ge le Succession! intestate ; le Assicurazioni i pagamenli di dole; i Vadinionii,
gl'Interdetti a legge; i Chiamori; e dicevausi alii a legge le Terminazioni a diviilere : Veggansi queste voci al loro luogo.
Scome.yzr i ati , Inlavohire la lite.
Far corer dei ati , Dare o Mandare
spesa, Aggravai' uno di spese per lile.
Ati de colr, Atli di colore, cioc Gradazione di colori.
Magislratosopra atli, Magistratura di
prima istanza civile del cessalo Governo
Vneto, composta di Ire Itnatori, cui competevano le cause che crano ad essa del
gale dalla Serenissima Signoria.
ATO , add. Atto cio Adatto ; Adallato; Idoneo.
G.yexte ato , Disadalto.
Tuti semo ati a falar, Chifa falla e
chi non ja sfaifalla, ovvero e chi nonfa
non falla, proverb, che vuol dire chcCiascun falla.
, o Atimo, s. m. Atomo.
I.y t'u.y tomo, In un tomo o In un
atimo, vale In un momento di lempo ; in
unoslante. Far checchessia in un allano,
in un istanie, in un balen, in un bacchio baleno.
'
ATORNO, aw. Attorno; Intorno ; D' at

AVA
torno ; U interno Atorno ta , Altorno alterno, Tullo attorno, da ogni lato.
MbtEBSS ATOB.NO EL MAG-NAB, V. MeTER.
Stbazzarsb la roba d' atorno, Lace
rar*i le vest; Mandar male ; Dissipare.
DlR ATORNO , V. Din. .
TOBSB D* ATORNO O DAI FRESCHI QUAtcu.v , Dare o Porre il lembo o il lembuccio in mano ad alcuno ; Torsi d'addosso
o dinanzi alcuno, Allontanarselo.
Darse le max atorno , V. Man.
ATRAPAMENTO, s. m. Attrapperia, Sor
presa con ingannoj Incappo; l'"rode.
ATRAZZI \
ATREZZI J s. m. Attrazzo eil anche Attrezzo, per lo pi Attrazzi ed Attrezzi
nel num. plur.Termine collellivo clic espri
me Una gran quantil di cose nccessaric
per certi usi, come per la guerra, per la
marinera , per fabbriche e simili. Arredi
pi proprio delle cose che servono per
abbellimento. Arnesi, dicesi particolarmenlcdegli Slrumenli appropriati alle arti , e delle cose che servono dl fornimento
nclle case Attrazzi necessarii per la
navigazione , come Manuvre , pennoni,
braaeffi, vele, ancore, gomone ele. E quindi A Itrazzare vale Corrcdar la nave di
lutli gli allrazzi necessarii. E Attrazzalore, dicesi Coluichcproredegliatti'azzi dclla nave.
AVA , s. f. e per lo pi Ave, plur. Ape ; Pecchia, \ runale! to volante nolo che produce
il mirle e la erra , ed chiamato da Linn.
Apis mellica.
de le ave o Ava salvadega, Fu
co o Pecchione , II masrhio delle api senza acleo, detto da Linn. Apis mellifica
mas, e da'Naturalisli italiani anche Bordone o Falso bordone.
Buso o Bozzo de le ave, Alveare, Al
veario, Il luogo dove si custodiseono le ar
me, detlo anche Apiario Amia Coviglio dicesi la Cassetta entro cui diniorano le api; e se fatta a doghe, chiamasi Bugno , V. Bozzo Favo o Faitmele,
Quel pezzo di cera lavorata a cellclte che
le api fabbricano per depositar^ il miele.
Fiale si dice a Quella parle di cera dove
sono le celle, dove le api ripongono il
mle. Alveoli alle Piccole cellule fatlc ne'
favi li cera d' un alveare Propolo o Pegola ia T. Agr. a Quella sostanza resino
sa ch le api traggono dalle piante , con
cui turano le screpolaturc e i buchi delle
arnie.
IA-*- iravoLO de ave, Uno sciame di api
U- MUCHIO O SCHIAP0 DE AMI , Un gOm itolo.
A VALIO, modo aw. derivnto dal vernacolo Valivo Guauvo, Diriltamenle, In
. dirittura.
AVANTARSE , v. V. Vantarsb.
avantXzo , e. m. V. Vantagio AverCheve d'avawtazo, Averne d avvantaggio , cie Pi del bisogno.
. Avantazo , delto in T. de'Stamp. Vantaggio , chiamasi Quell' asse sopra cui il
Gompositore assetta le linee dopo che le
ha composte.L'assicella incanalala nel Vantaggio, dicesi anche in vcinacolo ales tra.

AD
AVANTI, aw. Avanti o Avante, Dinanzi,
Nanti e Innanzi, In presenza.
Andar avanti, V. Andar Ottare,
dicesi dell'Aspirare o Pretendere che alri
faccia per gius di sucerssione, ad alcun c
modo o posto.
Avanti o Innanzi, dicesi anche per
Prima.
Per Di rimpetlo, V. Dava.vti.
Avanti tempo , inmaturamente; In
nanzi Anzi tempo; Prematuramente.
And\r avanti, V. A\Dn.
Avanti, assolut. pronunziato in tuono
imperativo per sollecitar altrui ad affrettare il passo o a camminare , corrisponde
al toscano Trana o Tran trana, cio SbrigaliDa qua xv\Trri,Daqui;Da qui innan
zi; Da quinci innanzi; Da oggi innan
zi; Da quindi innanzi, Per 1 avvenire.
El davanti, // dinanzi, e risponde alYlndietro, posto in modo sust. come II
di dentro e // difuori.
Avanti e indrVo, Andirivieni; Dirivieni; Gliirigoro, V. Davanti.
Metbr avanti, V. Meter.
AVAINTO,s. m. Vanto; Vantamcnlo,\a\.tanza, millanleria. V. Vanto.
AVANZO, i. m. Avanzo, II rimancnle, il
residuo.
Avanzi de tola, RilieVo o Bilevo.
V. Resto Vanzaura.
FaRI AVANZI I GUADAGTI DE DONA CA , Locuz. domestica , Far avanzo del
grosso Catlani; Far F avanzo del Cibacca che a capo d anno avanzava i pi'efuori del leite ; Far F avanzo del Cazzetta ,
che bruciava il panno di Spagna perfar
cenere morbdosa ; Fare il civanzo di
Monna Ciondolina che dava tre galline
grandi per averne due e cappellute per en eran brizzolate.
No gh' da far avanzi, Non v' i da Jar
cala, vale Non v' da guadagnare.
AVARAZZO, V. Avarox.
AVARO, add. Avaro, detto anche Spilorcio; Srdido; Guillo; Pillacchera; Mignatta.
Farse o DkventXr avaro , Gettarsi alFavaro Far l'avaro, Avarizzare o Inavarire.
Coi AVAR! BISOGXA FAR DA AVARO , Cllelesine bisogna esser punteruolo, detto
fig. per far intenderc che Cogli avari bi
sogna essere spilorcio.
L' avaro xe i.vsAziABiLE , V avaro co
me Fidropico, quantopi beve pi lia sete.
AVARN, s. m. Avarone; Avaraccio; Avaronaccio; Scorticapidocchi ; Pclanibbii; Cane barbino che tien la b.cca stretta. Non darebbefuoco al cenco. Largo
come una pinna verde.
AUDITOR, s. m. La Repubblica Vneta aveva tre Magistrature drill, una chi.-imata Auditor vecchio, alia quale ciano devolute alcune appellazioni ; l'altra delta Au
ditor novo, cui si apprllavano le sentenze
della Terraferma ; la terza dicevavi Au
ditor novissimo per ascoltare le appella
zioni dalle sentenze delle cause dette de triinori, e per otto mesi deli'anno anche quel
le de maiori. L' Auditor novo cd il mis-

AVE
27
simo turnavano fra loro , cio pacsavano i
giudici da uua magistratura all' altra. V.
Uditor.
AVE , V. Avemakia.
AVEDN, s. m. Abete , albero , V.-Albbo.
AVEDDO , add. Aweduto , Avvedimen
teso , Cauto.
AVEGNERo Aveg\r, v. Avvenire, Accaderc, V. Intravegnir.
AVEMARIA , s. f. Avemaria o Avemmaria, Orazione che si porge alia Beata VerAvemaria, chiamasi Un certo locco di
campana che si alle chirse tanto alia
mattina che nel chiudere del giorno.
AVENENTE, V. Evenente.
AVENTARIO, Voce bassa s.m. Inventario
o Nota, che anche dicesi Legaggio, Carla
o Libello in cui son ntate capo per ca
po le masserizie ed altro che si trova.
Far l' aventario, Inventariare.
AVENT0R, s. m. Avventore e Bottegaio,
Quegli che continua a servirsi d'una bottega per comprare i generi occorrcnli.
DesGUStXr DER I AVE.VTORI, Svare la colombaia o Tirare i sassi alia colombaia , dicesi fig. Quando i Bottegai
fanno iu maniera che gli avrentori non
capitino pi alia loro botlrga.
Saversb far aventori , Dare il cami
no, AUetlare i compratori.
AVENTUR1R, s. m. Venturier.
AVER, 8. m. Avre, cio Facolt, possessi,
patrimonio , renditc.
AVER , v. Avre , Possedere Tornar a
aver, Biavere.
AvBR DEL FATO S00 DEL PBOPRIO, Avere in propriel. V. Aver dei campi al sol,
in Sol.
Aver db uno. Aver aria di uno, vale
Assomigliargli.
Aver el xalan la mala pasqua , V.
Ma r.N.
No AVEBGHENB u.v per la iudia , Non
ne aver un per medicina ; Esser arso,
distrutto, Esser senza danaro.
Aver in te la jcentb in aseo in
quel sebvizio , V. Servizio e Culo.
A VERLA AL CULO, V. CULO.
Aver la Luna, V. Luna.
AvERLA SU CON UNO, V. Su.
Aver la testa dura, ) y fSJ
Aver la testa via , )
"
Aver man con uvo , V. .
Aver per man, V. Per.
AVEASEXE PER MAL, V. Mal.
Aver un gran da far, V. Far.
Chi ha bu ha bu, Ovv. Chi ha audo
audo , vagliono La cosa fatta ; Non
' rimedio; Addio fave, Chi ha tenga e
chi n e Ho , peggio ; Suo danno. Dicono
i Napoletani su di ci Acqua passata non
macina mulino.
Avebta s. f. V. Verta.
AVERTALRA , s. f. Apertura , Sj>arato ;
Fesso , Quell' apertura che v' ai hanchi
delle veste da donne.
Avertira de la redb, Entrmente,
Entrala, La parte per cui entra il pesco
V. Vertaura.

38
AVI
A VERTIO, Awertito, add da Awertire.
AVERTIR , v. Avvisare, Dar avviso o no
tifia
AVERTI MIA MAUS CHE LA VERNA A
tola , Avvisate mia madre che venga a
desinare AvertVr i amici che dimav
os pa academia , Dar awiso agli amici
<eir accademia di domani, Ovv. Far sa
fere agli amici etc.
Avvertire o Fare aweduto , ral Dare
avvertimenti , Ammonire L' A VERTO EL DE REGOLA U.v' ALTRA VOLTA , V ho awertito o reso awertito a re
gola deir avfenire o perche sia pi cauta
cnnsigliato.
A /vertir, dicpsi per Considerare , Rfletterc Aveht , Avvertite o Av
vertite bene-, cio Balate ; Abbiate ocvhio o State in avvertenia,
AVERTO, add. Aperto.
Camisa tuta avkbta , Sdruscita e
Sdrucita, vale Rotla Pigjata averta,
Pignatta Fessa, Civpala, Spaccata.
Atesto come u.va capa, Alerto come
una melagrana.
Parta averta, Partita o Conto aper
to o acceso, vale Debito sussistcnte.
AVRZER, v. Aprire.
Avbbzer i ocki; delta fig, Aprire gli
occhi , nel sign, di lHuminarsi , rendent
ccorto.
Averzer la boca al saco , Sciorre lu
bocea al sacco.
AvERZEnsE EL PETO DA LA TOSSE , Fe/ldersi il petto per la tosse.
Chi bey averze , La buona
cura caccia la mala ventura, La- diligen di ciistodire le cose glose le preserva:
il che pu anche applicarsi alie cose rarali. V. Avrr, Verzer.
AVTA (coli strctla) s.f. Agugliata, ma
pi comunem. Gugliala , Quella quanti
t di refe , seta simili che s' infilcrebbe
iiella cruna d' un ago per cucire.
AVETIN A, s. f. Pitela guglata.
AVEZZO, add Avvezzo o Avvezzata.
Avbzzo Avezza a tuto ; Avvezzo al
la scarmaglia, dicesi di clii uso a soffrire il bene e '1 maie, ed allevato in fra
le sciagure.
A UFE , modo . A ufo ; A macea;
maceo A isonne , A spese altrui.
. a ufb; Sfamarsi o Mangiare
a scrocco , a ufo ; Strippare o. Mangiar
aile spalle altrui.
AUGURAR, . V. IXGURB.
AVIC ARIO , s. m. Voce bassa, Vicario,
Quegli che fa le veci d'un altro in carica.
AVILIO, add. Awilito; Svilito; lnvilito;
Scorato; Abbiosciato; Gli e casca/oil cuore ; Ha il cuore ncllc budella; Glifuggi
animo come se it mondo sollo i piedi
gli fosse venuto meno.
AVl'sX , add Avvisalo L'omo avjsX xe
mezo armX, Uomo awertito mezzo mu
nito , prov. di chiaro sign. Dicesi poi Pia*a antiveduta assai men duale, che signiica che II male prevedulo si sopporla pi
pazicnlemente.
AVISO, s. m. Avviso, Ragguaglio.
Star su l' avuo , Sbir s:W intesa ,

AVR
cio esser rimasli d' accordo , amto
istruzione.
XULA, s. f. T. de' Pese. Sorta di pesce d' accpia <lolce,ch' forse VAlbula degli antichi e il CyprinUS Chatcordes de'moderni. Egli ha la forma della Cheppia , un
bel colore argnteo, buono a mangiare,
e n' ha in abbondanza ne' fiumi , ma
specialinenle nel Lago di Garda.
XULA, s. f. Aula, Termine latino datoci
dagli Austriaci, e vale Numero o parle di
giudici l'un tribunale, che s'uniscono per
giudicare. Sollo il Governo itlico dicevasi Sezione , sollo i Veneli Commissione.
AVOCATO, un. Awocato, Difensore dl
ie cause eivili.
Far l'avocato, Avvocare.
AVOCATO DE LB CAUSE PERSE , DottOT
d miei stivali; Dottor da nulla ; Dotlotello, Schiccheratore; Frugascannelli.
Academia d'avocato , V. Academia.
L'Ufliziodell'Avvocazione inVenezia era
in origino appoggiato ai Patrizii a tal uopo
nomiuali meldicamente dal Maggior Cousiglio, in numero fra tutli di 3.a nan obbgati pera slndii legali n ad esanii. Sei
erano detti Avvocati ai Consigli; diciotlo
Avvocali per le Corli , cio por le Magistrature di giudicatura civile dette Corti
(V. Zudegado); sei per gli VJjfizii di fialto ; e duc Avvocati de prigioni. Quindi
gli Avvocati patrizii si dicevano Ordinarii per distinguerli dagli Estraordinarii,
che erano i non patrizii, detti anzi sola
mente Avvocali. Era permesso a tutli lo
serivere a favorc degl' imputati criminali,
e qursti chiamavansi Avvocati criminali;
ma arriiigare nellc cause criminali era
di esclusivo dirillo degli Avvocati ordinarii o eslraordinarii.
Per gli Avvocati Fiscali, V. Fiscal.
AVOCATLRA , s. f. Avvocazione, Patro
cinio e difesa delle cause altrui. Avvocheria e Avvocaria eono voci antiqnale.
AVOGADOR, s.m. Avvogadure o Avvocatore , Magislralo della cenata. Repubblica
Venca instituilo Panno 8t4, ch'era composto di Ire patrizii col litlo di Avogadori di Comn , detti gi latin. Advoca
tors Communis ; i quali avevano una
grande autorit, e molle ilislinte attribuzioni. Il loro uffizio dicevasi Avvogarui.
In qnesta Magistratura si seinprr inanlenuto uso fino a' giorni nostri , di seri
vere gli atti pubblici in latino. V. Missiox.
AVOLIO , s. m. Avolio Avorio.
Roba d'avolio, Ebrneo o Eburno
Spodio dicesi al Capo morlo dell' avo
rio bruciato.
AVOLTOGIO, s. m Avoltoio e Avoltore,
Uccello di rapia grandee forte come quila. Ve ne sono di moite specie. Quelle
che qui talvolta vediamo chiamasi Avol
toio indiano o Avoftoio moaco o fe de
gli avoltoi, detto da Linn. Vultur Papa.
AVRIL, s. f. Aprile.
Avril scovr'ir, Magio adagio
Zucjro CAVITE EL CODECUGJfO , Q liando
il giuggiolo si veste , tu ti spoglia , e
aunado egli si spoglia tu ti vest. L' al-

AZI
bero Giuggiolo ( ZizoLR ) nltimo a
germogliare e il primo a tve*tirai di foglie.
Avril dolce dormir, Aprile dolce dor
mir cio Nel mese di aprile riesce dolcissimo il dormir. Aprile cava la peechia del covile, vuol dire ehe in aprile
romincia aria ad esser calda.
Marzo suto e avril bagn, beato
eojfTADis che ha sembxa, Aprile piovoso,
maggio ventoso, annofruticoso, e signifi
ca Che quando nell'aprde piove e nel mag
gio fa rento, ill quell' anno abbondante
la ricolla. Di aprile ogni giorno un tari
fe, e vale Che nel mese d'aprile ogni gior
no qualehe poco piove. Dicono i Toscani
Terzo aprilante, quaranta dl durante, ed
Proverbio di jirognoslico perch si vuo
le che il di 3. d aprile avr 40. giorni suo
cessivi consimili. V. Setembrw.
AVRIR, v. Aprire, Dischudere.
Avrirse El PAsso , il guado ,
vale Essere il primo a fare o a tentar
fin e alcona cosa.
AURORA, s. f. V. Alba.
AUTLNTICO o Autentico , add. Auten
tica.
AUTORIZAR, v. Autorizzarc , Dar facolt autorit di fare.
Soy autoriza da la legge , La legge
mi autorizza, cio m'invesle del potere 9
lo permette.
So.V AUTORIZA A CRSDER Mil l>' ' MO
DO che i.v t'u.v ALTno, So/ in liberta di
credere, Mi lie credere piu in un modo
che in un altro.
AUT0RIZAZ1N , s. f. Facolt ; Adesione; Consenso.
Vu KO GAVE ATJTOErZAZly , Voi non
avetefacolt, voi non siele autorizzato.
azardXr v. (dal francese hasarder) Arrischiare; Arrisicare; ed anche Osare.
AZARDO , s. m. Rischio ; Cimento ; fipenlaglio.
Per azardo, detio a modo avv. A caso;
Casualmente ; Accidentalmente , Inconsideratamente, Senza pensarvi.
AZIENDA, s.m. Azienda, Amministrazione degli alTari economici. Oggidi si dice
\\ Zienda; per lo pi in materia di
Finanze. La parola Azienda era usata nei
tempi del Governo Vneto, ma i Lombatdi ci diedero poi in pratica la voce Ge
stione, ch' un latinismo e che si dice
appunto parlando di affari di Finanza
pubblica o simile. In termine amminislrativo dicesi anche Esercizio.
ZIMO, o XzEMo, add. Azzimo; :Ze
ro, v ale Non lievitato, e iutendesi di pane.
V. Asme.
AZIN, . Azione o Atto, Tallo, operazione.
/.kj.v de l'omo, Azione, riferila al co
stume, Buona o Bella azione; Trista o
Mala azione.
Azi.v de 8BWA , parlando di Teatro ,
Azione o Atteggiamento , V. Sejtbgia-"
ment.
Aziby d'avocato, Azione, per la Diccria o Aringamento ; ed anche per la buo
na o catliva maniera nell' aringare , che
dicesi Bel porgere , o Mal porgere.

AZZ

AZZ

Azio, detto in T. Mere. Azione o an


che Voce o Messa, Quella somma di da
naro che somministra ciascuno degK as
sociati per corpo della compagnia in un
gran negozio od impresa fruttuosa.
Azio*, detto in T. Leg. Azione chiama
si il Diritto, di domandar che che sia in
giudizio.
AZIONARIO , s. m. Azionario o Azioni
sta, T. Mere, dicesi a Colui che con allri
contribuisce una determinata comma di
danaro per un negozio o per un' impresa
fruttuosa , e si dice anche Associato. V.
Socio.

CCBTB IB AZZE, Maniera faro. Alle cor


te; Sbrighiamola; Finiamola.

AZONZER , v. Aggiungere o Aggiugnere. V. ZOXZBH.


AZUNTA, s. f. T. ant. Aggiunta o Giun
ta, Aggiungimelo. V.ZojfTA e XAZOJTTA.
AZZA, s. f. Accia; Refe, Lino filalo e im
bianchito.
QUEI DA IB AZZB, Rtfaiuolo.

TACABSH A u.v KIL DB AZZB , V. in BAVLA.


AZZL , s. m. Acciaio, Acciaro e Azzale,
Ferro raflinato. Calibe voce latina, usa
ta soltanto in medicina.
AZZALA, add. Acciaiato o Inacciaiato, e
si riferisce al ferro. Calibeato vale Prepa
rato coli' acciaio, ed voce usata da' me
dici Ferrigno , ali' Uomo , e vale Di
buon nervo, robusto, gagliardo.
AZZALR, v. Inacciaiare, Unire il fer
ro coli' acciaio pr renderlo tagliente e
pi saldo.
A //. A L'MI DB i.' ACQUA , Calbeare , Pre
parar un liquore o una medicina coll'ao
ciaio.
AZZALIN, t. m. Acciarino; Acciaiitelo;
Acciaiino; Focile o Fucile, Ordigno d'ac
ciaio per batter fuoco.

AZZ

ag

AZZAI.U- DEL SCHIOPO , V. SoiroPQ.

AZZAL.V DA CALBGHB, Acciarino, Pez


zo di ferro tondo da un capo per dar il fi
lo ai coltelli.
AZZALJT, detto pur in termine de'Beccai e de'Piizicagnoli, Acciaiuolo; Accia
rino.
AzZAI.br DEI RsLOGEBI, V. RASCHIADOtt.

BATEB L'AZZAL!N o BL CATTAMO, dello fig.


Fare il battifuoco ; Far il mezzano , il
ruffiano ; Arruffare le matasse ; Portar
i polli.
AZZALIN o COJTTBAPASSO, s.m. T. de'Pesc.
Azzalino, detto da Linn. Cancer Khomboides. Specie di Granchio marino aven
te il corpo di figura quadrilunga , colle
braccia anteriori lunghissime , le quali
piegate rappresentano la figura d' un ac
ciarino o focile , onde ha preso il uome,

AZZUFARSE,v. ZOTU.


. Vedi .
BABA, s. m. Voce de' fanciuUini ill vece di
abba, Zia ; e vale anche per Zia, detta
volgarmente da noi Amia.
BABALA , V. A LA BABALA.
BABXN, add, Babbano; Babb'eo; Babbaccio; Bachiocco; Badalone; Sciocconex
Uomo rozzo.
, s. ni. Barbariccia ; Baconero ;
Faifarello, Nome finta di Demonio.
I" ab BABAO, Far baco o Far baco baco.
bau bau, Certo scherzo per far paura ai
fanciulli , coprendosi il viso
! detto con ainmir. Canchero!
Zucchefritte! Cacasego! Cacalocchio. V.
CoGIONI.
Babai, Voce delta per vezzi o fanciullesca , e vale Pidbcchl.
Babai , si diceva per antonomasia ne'
tempi Veneli ag' Inquisitori di Stato,
cosi cbiamali famil. dalBabao, che fa pau
ra ai fanciulli e dal terrorc che iuspirava.
il loro tribunale.
BABASSO, add. Babbuasso; Babbaccio;
Babbo; Babbaleoi Babbione, Sciocco ,
Scimunito.
BABILONIA, t. i. de babble, Ba
bilonia, Si prende fig. per Confusionc, lumulto di gente disordinala.
BABIO , s. m. Moslaccio; Visino; s' al
iud; a quelle d' una giovane bella.
La X8 UN BEL BABIO O UN BABIO GUSTO
SO, un bel visino; un viso che ha.
un non so che di ghiotto.
BABO, s. m. Treccone ; Insalataio, Rivendugliob di erbaggi ; ed propr. Quello
che gira per la Gitta venciendo erbaggi.
BABUN, 3.AA.Babbuino} Babbuasso; Bab
bione; Bambo. Non buono che da mostra;
Baggiano , Agg. a uoino sciocco..
Pablar da babuYn , V. Parlt
BACA , s. f. Cocela ; Coccolina e Bacca ,
Frutti del Cipresso, del Gincpro, de'Alloro e simili. Quella del Pino domestico
dicesi propr. Pina e Stivbilo; quella del Alloro Orbflcca.
BACAGiXR, v. Chiacchierare ; Cornacchiare, Stucchevolmente parlare senza
conchi udere.
aga, dicesi ancora per Andar a
diporto, a svagarsi, a ricrearsi, a goizoviglar.e, V.BXcara.
BAGALX , s. m. Baccala e Baccalare, Pesce che si secca al vento e tabella si sala.
Da Plinio fu detto Asellus e da Linn. Gadus Morhua. Si dice anche Pesceda ba
st one.
Merluzzo o Nasello, detto da Sislematici Gudus Merluccius , un' altra specie
di Baccalare pi piccolo, che, a noi vienedai mari del Nord parimenle seccalo. V.
Stocfs.
Oltre alle suddelte due specie vengonoivur preparati e mangiali sollo lo stesso no
me h pesci delti da eoi Loto, Molo e Mormiaba , raccolti in que' mari , dove si trovaiK di assai maggior grandezza-'che nel
nosli'o.
Bacalai, detto in T. Mar. Baccalari si

ebiamano certi Pezzi di legno calettali ed


imhiodati sopra la coverla della poppa.
Bracciuoli de'baccalari sono legni conficcati sopra la coverla della galea che sporgono in muri sopra il mare.
BAcXn, s. m. Baccano; Fracasso;Susurvo ; Rumore.
Far BAC.Y, Sbaccaneggiarc; Foi- il laccano; Bomoreggiare.
Fab bacan, delto in altro siguif. Far
rumore, che vale Aver grido, fama 0MO CUB AI SO ZOIINI FATO BACAN , Uomo
che mena romore , che ebbe gran fama
a suoi giorni ; Uomo chefufamos*.*
BACANAL, s. in. Baccanalia e Baccaner\a, Fracasso di chi giuoca o scherza con
. clamori e strepilo. Baccano, vale II, .mu
re , fracasso che risulla dallo scherzare
sconciamcnle.
Far bacanal , Far baccanalia o baocano.
bacainXr, v. Sbaccaneggiare.
BACANELA, s. f. Baccanella, Allegra coinpagnia.
BACANOSO,add. Romoroso; Festoso; Fcstante, Che fa romore, Che tiene in festa.
Delto per agg. a uomo, Allegroccio, va
le Inclinato all' allegria. V. Stkepit.v.
BACANTE , add. Festante; Festoso; Gioieso; Allegro Baccato vale Furioso; in
furiateMatterullo, Quasi mallo Ba
cante dal gusto, Quasi matlo dal gusto.
BACARA a Bachera, s. Baccanella, Brigalella di persone che fauno slrepito sconcio romore.
Far bacar,Stare ingozzoviglia; Scialacquare; Fare del ben bellezza; Gavazzare ; Gozzovigliare ; Far tempone ; o
Darsi tempone , Darsi buon tempo , Pigliar diletlo mangiando in brigala , che si
dice anche Godere. V. Chiassna.
BACARANA , s. f. Zurlo o Zurro, Allegria
smoderata Baccanella , Rauuala slrcpitosa di gente.
BACEGA, s. f. Bazzica, Giuoco nolo di
carte. V. Zogr A bciga , in Zogar.
BACHEIDE , s. f. Voce litirambica iisala
da' noslri Poeli vernacoli , vale Poema
in onore di Bacco.
BACHTA , s. f Bacchetta , Mazza soltile, che dicesi anche Scudiscio o Scuriscio,
Verga Fuscello e Fuscellino o Ftcelluzzo, Pezzuolo di sotlil ramicello. V. VinCHIO.
Bacheta a cbopi gropolosa , Camato, Baechella nodosa.
Bacheta da bater lana, Vetta di cornio; Camato, Baechella nodosa e per lo
pi di legname di comilo.
Bacheta Bachetina da chebe , Gretola , Ciascuno di que' vimini ond' com
posta la gabbia.
Bacheta da CHIapar rane a bocn ,
Mazzacchera. Onde Pigliar le rane a
mazzachera.
Bachta da impizz, Accenditoio a
Mazza, Canna per uso d' accendere le
cndele le lampad.
Bacheta del teleu, T. de' Tcssilori

Compastoio, Baechella del lelaio , cioe Una di quelle che intrecciate ordinalameute nel lib preparato su! telaio, servono al
la manovra della lessilura.
BaCHETE DA T tMBUflO , V. Mazze.
Bachta Bachetina da vischio, Paniuzza; Paniuzzo Paniuzzola, Fuscellelto impaniato tli vischio. V. Vebgn.
Bachta del costando, Bacchettao Ba
stone di comando , si dice Lo sceltro o ba~
slone che pona il Principe o il Capo di ma
gistrate in segno di signoria e di comalido.
Dab zo la bachta, Maniera fig. Dece
dere; Pronunciar sentenza,l)ir la sua opiuionc senza riguardo o convenienza a
chi che sia.
Bachta , dicevas per anlonomasia e
metafor. sollo il Governo Venet a Colu
che,ad ogni convocazionc del Maggior Consiglio, era destinato a guillare dall'Ospitalc della Piel al palazzo pubbliro e custodire un dato numero di fanciulli di po
ca cta , i quali dovevano portare i bossoli
pel salonc e raecogliere i suffragii dai votanti. Questo pedante o custode era anche
il loro moderatore, e teneva a tal fine in
mano una lunga bacchetta di legno per
contencrli in disciplina e batterli quando occorreva j e quindi gli fu dato un tal
uome.
Bacheta del schiopo , V. Schiopo.
Comandara bacheta, Governai-e o Co
mandare o simili , a bacchetta , vale Far
ci con suprema auloril.
Pass.Vr ter LB BACHTE, T. Mil. Fs.te
re bacchetlaio Passar per le bacchette.
Tbgnir a bachta , Teuere alcuno a
spese ; Tener a dovere*
Tegnir su le bachete, detto fig.
uno sulla corda o sulla fue; Mandarlo
a" oggi in domani ; Dai- altrui erba trastulla; Tenere alcuno in sulla grucciaoin
croce ; Tenere alcuno a cresima. Tener
sospeso o in incerlezzaPer gabbarsid'alcmio, dicesi Tenere in ponte; Tener soseso ; Tenere a loggia ; Tenere a bada ;
'enere a dndolo.
BACHET1N , s. m. V. Bachetna..
Bachetn , T. drgli Occhialai , Manichi o Lisciatoi, Chiamansi i pezzi di le
gno o di bosso a cui gli Occhialai atlacca con cemento i pezzi di vetro che vogliono lavorare.
BACHETNA , s. f. Bacchettina ; chellino ; Bacchettuzza Piccola bac
chetta.
Bachetina de le chebe , V. Bacheta.
Bachf.tine da \ , Frusco ; Fruscolo; t'ruscolino; Bruciaglia.
. ra. V. Bacheta e Bachetina.
Bachto, T. degli Occhialai, Palla oSfera, Pezzo di rame ferro mntalo sul
mastice sopra un manico di legno , con
cui gli Occhialai fanno li vclri concavi.
Bacheto a mazza, dicesi Un altro stromento per lavorar i vetri di superficie
piaa ; Piastra di livello perfetto.
BACHETN, s. m. Bacchettone ; Pinzocherone ; Pappalardo ; Baciapile ; Stropiccione, Picchinpello; Ipocrila ; Falsa
divoto. V. Chjetin.

BAD
BACHETN HA OSELI , Panione, Verga
impaniata di vischio per pigliar gli uccel
lini.
BACHETNA , s. f. Bacchettona ; Pic
chiapetto; Salamistra; Culi/essa; Graffasanti; Pinzochera. V. CHIETINA.
BACHETOXA, per Bacchetta grande.
BACHRI, s.m. Popone vernino, Spfcie i
Popone ora resosi comune, la cui polpa
di color verdolino bianco, che dura anche
e si mangia nella stagione fredda. Questa
una delle tante variet del Cucumis me
lo. V. MBLN.
BACIAMN , s. m. Baciamano.
BACL,s. m. V. BACX.
BACILAMENTO, s.m. Vacillamento; Vagtlamento ; Vacillazione ; Vagillazione ; Vacillila o VagiHil , Dubbiezza ,
Ambiguit.
BACILAR, v. Vacillare; Vagellare o Vagillare, Errar colla monte.
vj STAR A BACILAR, Maniera fam. Non
ci pensare ; Non prenderli pena o fa
stidio.
BACILTA, s. f. Gemella, T. Mar. Cali
no di legno in cui si pone la minestra de
stinata per l'equipaggio sul mare. V. VBRA-EGL.
BACILTO, add. Vacillante, Di cervello
non fermo.
BCN , s. m. Bacile ; Bacino ; Bacinel
la; Catinella; Nappo, Arnese che serve
per lavarsi le mani e ad altri usi.
TIGNAR EL BACIA- A LA SABBA A QUALC.V,
Tenere altrui il bacile alla barba ; Far
la vedere in candela ; Farla vedere al
trui ; Tener la puntaglia , vale Contra
star con altrui senza timore e con supe
riorit. V. VASCO.
BACNA, s. f. Tit. de' Fornai, Fontana,
Vuoto formato in un canto della madia ,
dove si versa dell' acqua per temperare
il lievito e la farina.
BACIMELA, s. f. Calderotto, Vaso fatto a
guisa di caldaia piccola, che s'usa per ca
var sangue ai piedi.
BACINTO, s. m. Bacinella, Piccolo ba
cino.
BADA, DAR BADA o No DAR GJTAIVCA BADA,
Maniera fam. A biadare o Non albadare ; Dare o Non dar retta.

BADAGlXR, v. V. SBADAGJR.
BADALCO o BADALCCO, add. Badalone;
Sabbione; Pippione; Soro, Sciocco, det
to per agg. a uomo.
BADAN , add. Trambasciato; Affanna
to , e si dice per lo pi dal caldo. ,
Jn altro sign. Alterato; Travaglialo;
Disgustato, Di mal umore.
BADANARSE, v. Affannarsi; Inquietar
si; Alterarsi.
BADAR, v. Badare o Abbadare , Attende
re, Applicare.
BADAR BEN , Porre T animo ad alcuna
cosa, Badarvi seriamente.
li M.' i; A QUALCUN, Badare in alcuno^
Guardarlo amorosamente Stare a bada d'uno, vale Slare aspettando l'opera,
i favori etc. d' uno.

BAG
No BADAR A CJTEXTE , Tirare o Mandar
gi la buffa , vale Operare senza riguardo
e senza soggezione In altro senso, Es
sere inriscrvato o inaspettativoflon abbadare, Non esser canto. Essere inavveduto.
No M i IMI', prti A DOS, Avere stoppato
tutte le donne, detto fig. vale Non curar
sene pi.
No BADAR A oft.vi MINUZIA, Non la guar
dare in un filar d'embrici o in un filar
di case ; Filar grosso No T,M>\:I A coGIOKARB, Non uccellare a pispole, cio
A cose di poco momento. /. Aquila non
prende mosche No BADAR PI CHE TAWTO, Aver gli occhi a' nugoli ; Passar a.
chiusi occhi che che sia No OHE BADO
GjfAjfCA, Non ne fare' un tombolo in sutT erba ; ovv. Non ne volterei la mano sossopra. Maniere proverb. che l'usano quan
do si vuoi mostrare di non curarsi tli che
che sia. Non lo curo; Non ci abbado; Non
me ne curo ; Non me ne cale LA LAS
SA CH'EL GIGA r. CH'EL TRACA DE CULO QUAN
TO CH'EL VOL, wo LA CHE BADA, Lo lasci
imperversare quanto sa, non gli dia retta.
BADERNA, s.f.T. Mar. Baderne o Pater
ne, Specie di Trinellc pi grosse delle sal
mastre, le quali servono per riparar la goraona ncll' occhio della nave.
BADESSA, s. f. V. BAKSSA.
BADIAL, add. Badiale, cio Stupendo;
Squisito; prezioso. Aver una cera badiale.
BAD1NR, v.(dal franceseZ?a<//ner) Scher
zare; Burlare; BuJfare}J)irciance; scher
zi ; Esser faceto.
BATO. PAH BASTO, V. BAO.
BAFA, s. T. antiq. e vale Ladro.
BAFI, s. m. Baffi; Mustacchi; Basetla,
Quella parte della barba eh' e sopra il lab
bro.
BAFI DEL GATO, Mustacchi.
BACA, s. O/re o Otro, Vaso tli pelle da
vino o cosa simile.
Detto per agg. ad uomo , Cincglione ;
Gran bevitore; Beane Grassottone ;
Pentolone; Corpulento, Uomo soverchia
mente grasso.
SAGCIA , s. f. Fanciulla; ditola, V. PcTELA.

BAGAGIAR , T. Lavoracchiare , lavorar


poco o lentamente. V. ZOGATOLR.
BAGGlE,.f.T. degli Stamp. Bottelli,
Quc' lavori di settimana che sono brevi,
come gli Avvisi al pubblico, i Sonetti e co
se simili , quasi bagattelle , cose da poco.
BAGAGN, s. m. Fanciullino; Jtagazetto; tabacchino f Fantolino.
BAGAGIO, s. m. Bagaglio ; Bagaglia e
Bavaglie, Nome generico delle some , ar
nesi e masserizie che si conducono dietro
i soldati nell'esercito o qualsivoglia viag
giante per servizio della propria persona.
PIGOLO BAGAGIO , Bagagtiole.
CONDOTIBR DE BACACI; Bogaglone; SaC-

cardo, Colui che conduce o porta le bae aglie. Galuppo specie di soldato, quasi
B agaglionc, servitore dell'esercito.
QUANTIT DE BACACI, Bagagliume.
BAGAGIO, diccsi da noi per Fanciullno,
alludendo alla u piccolezza.

BAG

31

BACAMO, Masserizia, si dice ancora


scherzevolmente pel Membro virile.
Salmeria, dicesi ad una Compagnia di
bestie da soma cariche di bagaglie.
BAGAGIN, T. degli Stampatori, Facchino di stamperia.
BAGARN, s. m. Bambnello; Fanciullin; Bamberottolo; Mammoletto; Rabacchiuolo;'Habacchino, Picciol fanciullo.
CHE BEL BAGARN! Che bel naccherino!
Dicesi per vezzi ad un fanciullino vezzo
so , o anche ad un piccolo animaletlo.
BAGAIJT , in altro senso , Decimo, dicc
si un Fanciullino scriato, gracile e poco
vegliente.
AGAnrjr, Cece , 11 membro virile dV
bambini.
BAGARON, s. m. Bagherone, Moneta di
rame antica e vile, una volta di Bologna.
BACATELA, s. f. Bagattella; Inezia;
Chiappola ; Chiappoleria ; Frascheria ,
Cosa frivola, vana o di poco pregio Bec
cati-Ila; Cosel/ina, Cosa di poco momen
to Ciammengola , Cosa di poco prez
zo BACATELE DA PUTEI, Baiocco, Quel
le cose che si danno in mano a'fanciulletr
ti per baloccargli.
HAGATELE.' Espressione ammir. Bagat
telle! Capperi! Zucchefritte! O questo
ben altro che una buccia di porro!
EL GUADAGNER UNA BACATELA , Caver

altro che giuggiole! Detto ironie, e vale,


Che non ne caver poco.
GHE XB USTA BACATELA! Evv un centellino. un ghiandellino! (per ironia) e
vale Uno spazio grande.
No L'MBVGA UAA BACATSLA EL FA etc.
Non cosa da pigliare a gabbo il fare
etc. e vale Non impresa cos facile.
SAR U.VA BACATELA DE DIEs'ANI, Egli

e un bordello di dieci anni, Maniera usa


ta dalla plebe di Toscana , per determina
re un grande spazio di tempo. Dicesi per
meglio, per esempio, Egli un coso di
quattro miglia; Egli un negozio di tre
o (juattr anni. E per antifrasi , la po
vert, Eia miseria di dicci o dodici anni,
BAGATELAR,v. Giuocare; Trattenersi in
bagattelle; Frascheggiare; Taccolare ;
Turlare; Chicchirillare.
Dicesi anche per Lavoracchiare. V. LAOHACHIAII C PorvCHIH.

BACATELE, s. f. Galenterie ; Arneselti,


come Forbicine ; coltelli ; spilli etc.
Detto per Ciancerelle; Cianciafruscole;
Zacchere; Bagattelle, V. BACATELA, nel
primo signif.
QUEL DA LE BACATELE, Fantoccaio, Co
lui che fa e vende fantocci , bambole , ba
locchi ed altre coserelle di cenci , di le
gno, di slagno per divertimento de' fan
ciulli. Pare che Bambocciata sia una voce
simile all'altra, ma non trovasi nei dizio
narii.
BAGATELETA, s.f. Bagattelluccia o Bagattelluzza, Piccola bagattella.
BAGATN, s. m. Bagattino e Baghero,
Frazione di moneta che equivale alla duo
decima parte del gi soldo Veneto, e che
una volta (non per a' tempi nostri) era
moneta reale.

BAG
No vales , Non valere un
lupino o una buccia di porro.
No GHB DAGO 1 BAGATN, Non
do un baghero una stringa o un lupi
no o unajrulla o un ghiaialdano: diccsi Quando si vuol mostrare la vilipensione uiaggiorc il' una cosa.
Avia bezzi un , Manie
ra fam. che allude alio slato misero d'una
Lollega , e rale Essere spallata ,Jallita.
BAGUELO \
BAGHTA / s. Otrello; Otricello, Picco
lo otre. V. Baga.
Panza dura cove u.v baghlo , Ventre
duro o leso come un otricello.
BACIA, s. Baia; Baiata, Ciancia, Bur
la , Bufia , Scherzo.
Dar la bagia , Dar la baia ; Scherni
re; Befpggiare uno; Bejfare.
Baia, 1. Mar. Braccio di mare che si
stende fi-a due Ierre va a terminare in
un culo di sacco.
Baia, pur in T. Mar. dicesi ad un Va
so di legno da contener acqua.
BAGiXdA , s. f. Baiata ; Abbaiamenlo ;
Latrato Detto per Gridata ; Homore, V.
Criada.
BAGiXn , add. Baggiano , detto per agg.
a uomo e vale Stolido, seimunilo.
BAGIANADA, s.f. Baggianata; Bcssaggine; Bessezza; Sciocchezza, seipitezza.
BAGIANTE, uccello, V. Smergo.
BAGIAR, v. Baiare; Abbaiare; Latrare,
ed la voce del cane.
Riferilo fig. a persona , Cianciare j
Chiacchierare; Ciaramellare; Gracchiare ; Gracidare , Parlare inconsideratamrnle In altro senso, Ciaramellare
Ciarpare, vagliono Avviluppar parole scuza conclusione.
Abbaiare o Balare, diccsi fig. per Ma
nifestare , V. SbagiAr e CantXr.
BagiXr a la lu.va , Dir le sue ragioni
ai birri alla malrigna, drtto fig. vale Raocomandarsi a chi non pu non vuole far
servigi, anzi ha caro il suo male. Bultar
le parole al vento; Predicare a'porci; An
dar in pozzo asciutto. Abbaio, albaio ,
e di vento empio lo staio.
Lasse ch'el bagia quakto ch'el vol e
ridbche Sora, Oh loscialclo abbaiare o
gracchiare efatevene bejfe.
BAGITA , s. f. Baiuola ; Baiuzza; Baiucola.
BAGIGI, s. m. Cipero o Cippero commeslibik , dello da Linn. Cyperus esculentus. Pianta annuale onde uascono sotier
ra de'piccoli bulbi di figura olivare, che
ne sono il frullo, ed haniio lo stesso nome.
In qualchc luogo d'Italia si dicono Bacicci e Dulcichlni , dal Matlioli Trasi , in
Germania Mandarle di terra , ed i vi sono abbroslili ed usali in vece di caff.
BAGIO , add. Baio , Color di cavallo o di
mulo, che cannelliiio lnguido. // pelo
balo oscuro da tutt i sempre tenu lo pi
bello.
Detto per Sbagio , V.
BAGIOCO , s. m. Baiocco , Moneta roma
na di raine, del valore di due soldi veneti..

BAG
BAGION, add. detto a Uomo , Cicalone ;
Cicala; Ciarlalore ; ianciatore ; C'tancero; Gracchiatore; Cornacchione, si di
ce di Chi favella troppo senza conclusio
ne: quasi dicasi Abbaialore.
BAGIONA , Ciarlatrice ; Cianciatrice ,
dicesi alia Fcmmina.
BAGIONETA , s. f. Baionetta, Ferro appuntato nolissimo che inaslato sulla boc
ea del fucile , serve al olilato di arme in
asta, e ilicesi alio: a Baionetta inastata o
in asta o incannata.
BAGIONETXdA, s. f. Colpo oferita di ba
ionetta.
BAGLIAR , v. Abbagliare o Abbarbagliare, Offenderc e offuscar la vista con soverchia luce.
BAGN.XdA, s.f. Bagnatura; Bagnamento.
BAGNADN, add. Moiccio o Molliccico,
Alquanto molle.
BAGNAFIORI , t. m. V. Rjwrbscadoba.
BAGNAR , v. Bagnare e Imbagnare.
Asperger o Cospergere , dicesi del Ba
gnare o spruzzar leggermente InnafJiare ; Bigare e Irrigare , parlandosi di
terreno Ammollare o Ammollire lmmollare , vagliono inzuppare che che sia
ncir acqua Intridere vale stemperare o
ridur in paniccia con acqua o altra cosa
liquida che che sia.
TornXr a bagnar , Bibagnare , Rimmollare.
Bachab, la boca o 'l beco , Locuz. fam.
Far la zojfa per bimmolle ; Metiere o
Tenere o Forre il becco in molle, vale Bere un tratterello BagnXr la boca a
ualcun, Immollare il becco ad aleuno,
detto fig. s' intende Dargli qualche mancia , dicesi per lo pi in mala parte.
BagnXr la calosa , Lievilare la calce.
BaGmXr LA PENA NEL CARAML, TlgllCre
la penna < inchiostro.
BagnXr i tbrazzi, Innajjfiare il pavi
mento.
agitaReg, Immollarsi; Bagnarsi.
BAGNAROL, s. m. Bagnaluolo e Bagnaiore , Colui che tiene il bagno , Maestro
del bagno. Bagnatore e Bagnaiuolo
Eer si usano per Colui che frquenta il
agno che si bagua Bagnalrice la
femmina.
BAGNRA (coll' larga ) s. f. e Bagnerta nel diniin. T. de noslri VaHigiaui ,
chiamasi qualche piccolo Laghetto di po
ca acqua senza erna, che trovasi qua e l,
tanto nel padule quanto ne' bassi rilcvali
fondi dlia laguna, dctli Barene.
BAGNETO, s. m. Bagnuolo, dimin. di Ba
gno. Bagnetto dicesi propr. di quel Luo
go d'un Bagno pubblico dove 1 acqua da
bagnarvisi una sla persona.
BAGM , s. m. Bagni ; Bagni caldi; Ter
me ; Stufe , come presse nui quelli d' Abano, di Monlortoirc , di Monfalconc etc.
BAGNO, s. m. Bagno, S'intende il prrvato, quello che pu farsi in casa propria.
Bagno sin a meza vita , Semicupio.
Far u.v bagno, Embroccare; Fare embrocea , Irrigare la parle inferma _sp:cmendo una spugna, un panno simile Lcn

BAI
mbevuto di qualche liquore medicamen
toso.
, Bagno , detto in T. di Zecca o Fusio
ne. Dicesi che oro argento in ba
gno quando il fuoco ha ridotto questi mctalli in istalo di lliiidit.
Bagno, ne' arte dello Slillare Quel
liquore in cui si tiene immerso alcun vaso
per digeslione o distillazione dclle soslanze che in esso son contenule.
Bagnuolo, dicono i Medici a Quel quore o semplicc o composto con che bagnano qualche parte del corpo.Dare un ba
gnuolo; Farsi un bagnuolo. Un bagnuo
lo di vin caldo per le ammaccature.
Bagno dei Go.vDAXAi, Bagno, dicesi
Quel serraglio entro al quale si tengono i
condannati al lavoro pubblico, com' iit
Venezia nel gi Monis tero detto delle Yergini a Castello.
bagnomara,. m. Bagnomarla, Spe
cie di coperchio di rame o di ferro concavo
che conlien dell' acqua , U quale si soprappone alia pignatta per cuocere , ed impedisce alia materia bollitalo svaporameuto.
Bagnomarla o Bagnomarle , chiamasi
anche la Stufa umida o acqua bllente iu
cui si mette alcun vaso per uso di distil
lare.
BAGOLAMNTO . s. m. Tremolamento ;
Ondeggiamenlo.
BAGOLAR , v. Tremolare , Ondeggiare.
Detto per ScaxtwXr , V.
Bagolar dal frbdo , Batter la diana;
Abbrividire.
BagolXr dal gusto, Giubbilare, V.GosgolXr.
Bagolar da paura , Scacazzare o Scacazzarsi di paura; Fare il cul lppe lppe.
BagolXr , parlando di fanciulli , Saltel
lare; Trescare, Proprio de' fanciulli che
non istanno mai ferniL
BagolXr drento ist ti abiti , Ballare
dentro ai vestid, Maniera esagerala di dire
per indicar un abito eslremamente largo.
AGOLNA, s. f. Giannetta, Bacchetta o
Mazza per lo pi di canna d'india, da por
tare in mano. V. Hambuch.
BAGOLO, s. m. Bordello, cioi far baie e
beffe.
Esser bl bacolodetuti, Essereilziinbello Servir di zimbello per zimlello a
tutti Esserfatto il cordovano ; Binmncr scorto , vale Servir di trastullo, ess>r
fceffato da tulti. Parre il capo o la tesiti
di lolla.
Meter ne baglo uno, Metler in novclle in canzona, Burlare, deridere.
Torse baglo de u.vo, Pigliarsigiuoeoz.
Schernire; Burlare ; Strazieggiare ; Te
nere a giuoco.
Baglo, dicesi ancora per Patsatempo^
Sollazzo; Placer; Divertimento. Dar
baglo, Far eivetterie, lezii e atti donneschi, Dicesi dellc donne che eivettano per
adcscare i giovani.
BAGTI,o Ua BAGOTA , V. VoVT DE GALO.
BAI, s. m. Voce fanciiillesca, sincpalo ii
Baba , vale Pidocchi.
Tonchi, si chiamano i Vermetti che si
trovano ne' legumi.

BAL
BAICOLETO \
imiuuLU, s. m. / 1<1 specie del
, V. Cibtolo. Ed anche del BranciBAICOLI, s.m. Cantuccio, Pastareale conditadi zucchero, spugnosa, biscottata e
tagliata in fetlucce sottilissime , che s'in?. el caff o iniiJi bevande. Dicesi
Baicolo per similitucu'ne,bench grossola, alla gura dei piecolissinii Ccfali,chiamali appunto BaicolL
BAIL, s. in. Badile, Strumento di ferro
nolo , che serve per vangare la Ierra.
BAILA, s.f. V.Balia.
BAIl\DA , s. f. V. Sd.ui.ada.
bailXgio I
BAIlXtO J s. m. Usio o Carica del
JJailo. Nell' uso pi coinunc di questa vo-ce s' intende Impiega ricco, lucroso, per
ch la Carica del Bailo Vneto alla Porla
Ottomana si stimava lucrosa.
BAILE , s. m. T. de' Pese. Pesce balesIra o
Ciambetta o Squalo martello. Peece di
mare del genere de' Cani , chiamato da
Linnco Squalus Zygena.W nouie vernacolo preso dalla forma dclla testa di queslo pesce che somiglia ad un Badile. Un cgual neme porta lo Squalus Tiburushinn.
ch'i pi raro (lell'altro. Questo pesce Ba
ak mangiabile.
ILO , e. m. Bailo, Titolo che davasi alJ' Ambsscialore dclla Repubblica Vneta
residente presso alia Porta Ottomana.
BAILON, s. m. Accresc. di'BAlb, Gran ba
dile.
Bailor del cavafango , Cucchiaia de
curaporti. Serve per cavar la fangliiglia
rial fondo dei caiiali e de' por ti. V. CavaFANCO.
BASE, s.f. branchie. Fauci del pesce.
Base db la lengua, Animellata,T.<W
. Macellai, Quella porzione di carne che nel
taglio resta attaccala alia lingua de'manzi
altri nimali da maccllo.
BlTA,s. Capanna, Stanza di frasrhc
o di paglia,dovc ricoverano la notte al coperto quelIi che abitano la campagna eapscialmente sui monti.
B ALA , s. f. Baila , quantita di roba messa
inseme p rinvolta in tela o smil materia.
Gran DALA DE MERCANzIe, 11,1ln grande Fab bale db mbrCanzIa, Im
itafiare o Abballare.
Bala dazogr, Palla semplicemente,
s'iratende Quella dc'giuocatoii , detla in
lingua gerga La balzanle Bala db cu
raste , Palla lesina o di lesina Dab db
reucando la bala, Dure alia palla di co
sta, cio Innanzi ch' ella balzi in terra.
Bala , si dice ancora per Ubbriachezza
o Ebbriachezza o Elbrezza Chiapr
la dala, Uhhriacarsi , V. Lmbrtagabse
Aver la bala , Esser ubbriaco Pair la
BALA, V. PaIb.
Per Palla , Corpo di figura rotonda.
Fahde le bale, Bappallottolare o Rappallozzolare , Ridurre a forma di pallottola.
Palla o Mela, chiamasi quel corpo so5

BAL

BAL

m^fl4msbe fbflp^ff rrm" ~


Bala da bigliabdo, Biglia Mktersb
o la bala, Achittarsi o Dar achitto
Chiapb. la bala , V. Chiapb ; V. Boss
DEL BIGLIARDO.
Bala dbl vovo , Tuorh o Torio, che an
che dicesi Rosso a" novo.
Bala de saon , Saponetta o Saponetto.
Bala dbl forno , V. FoafO.
Bale da schiopo , Palle.
Bale da canon , Palle.
Bale da dalotr , Voti ; Civaie, Pallottole per lo pi fatte di cenci , che specialmente nel cessato Governo Vneto crano
in uso per dar il voto deliberare.
Bale non sincere , V. Sincero.
Bale dei barbari, V. Spavento.
Esser db bala , detlo furbesco fam. Esser di balala o di baila con alcuno, vale
Essere dclla lega, cio d'accordo, e si pren
de in caltiva parte. Dicesi anche IndettarjL V. Ikbocoxarse.
Avr la so bala , Aver la sua parte.
Baratr bale , V. Baratar.
Roba fata ix bala , Rola o Che che
-!, abbalnalo , Ridotlo in baila.
ZoGAR A LA BALA , V. ZoGR.
BALA, add. Ubbriaco. V. Imbal.
BALADOR DA CORDA, s. m. Funmbu
lo. V. Saltador.
BALANZA (colla z aspra) s. Bilancia,
Strumento notissirao che serve per pesare
Lance in vece di Bilancia voce poti
ca , e dicesi pi-opr. del]a Giustizia.
Fusto de la balanza, Fuslo; Stile o
Raggio pesatore, dicesi a Quel ferro o baetone da cni pendono le coppc.
Piati oCope, Coppedellabilanciao Guei.-Si chiamano Soodelletle se son piccole.
Lb.vgvbla o Giudice , Ago o Lingua o
Bilico, Quel ferro appiccato alio etile, che
stando a piombo niostra equilibrio.
Marco, Romanoo Sgoma, 11 contrappeso.
Segnatura , Tacche, I segni snllo stile.
Balanza , T. de' Pese. Bilancia , Rete
di forma quadra , ehe adoperasi ne'fiumi
Sferzlna dicesi Quella corda attaecata alia rete stessa, che serve per allung?
la e tirarla.
Balanza da pozzi, Mazzacavallo e Attigniloio , Legno bilicato sopra un allro
che serve per facilitare l'altigner l'aequa
da'pozzi.
Bilancia, in T. de'Carrozzieri, chia
masi un Pezzo di legnaniefermato sopra il
timonc dlie carrozzc e simili , a cui son
raccomaudati i bilancini a'quali s'attaccano le tirelle. Giogo si dice Un pezzo di
cerli legni all' Inglese ch' posto ttraverso al timone.
Balanza d'un ponte levador, Bilico
d' un ponte levatoio , cio Quelle stanghe
che servono ad alzarlo ed abbassarlo.
Ua da balanza, Uva vnale , cio Da
vender a peso , a bilancia.
Giustr la balanza ; Aggiustare la bi
lancia per appunto.
Meter in balanza , delto fig. Bilicare$
Pom in bilico.

stare in pendente, in bilico; Star sulla


gruccia , Star sospeso.
Trato de la balanza , V. Trato.
BALANZR,,. m. Staderaio o Bilancialo, Qucllo che fa le bilance e le stadere.
BALANZTA , s. (colla z aspra) Bilancetta; Bilancinae Bilancino.
Balanzete da sazi , T. di Zecca ; Saggiuolo, Bilancette piccolissime ad uso de'
Saggiatori.
BALANZIR ,s.m. Bilanciere, T. degli
Oriolai , Cerchio d' acciaio d' oltonc che
in un oriuolo da tasca serve a regolarc e
moderare il inovimeiito dlie ruote.
BALANZIN, s.m. Bilancina o Bilancino,
Quella parte del Calesso a cui s'allaccano
le tirelle del cavallo di fuor dlie stanghe.
Cvalo balanzn, Cavallo del bilanci
no. Anche il Vetturino che lo cavalca di
cesi Bilancino.
BALANZN, s. m. Staderone , Sladerai
grande.
Dotor BALANzbv , Doitor Balanzone ,
Nome che si d ad mi Personaggio ridicolo in inaschera, clic ncllc commedie fa il
caraltere d'un Avvocato Bolognese.
BALANZII, s. m. T. de' Tessitori , Stof
fe, diconsi quelle Funicellc che reggono le
licciate e le calcle. V. Lizzo e Calcolb.
BALAR, v. Ballare; Danzare.
Balr a saltt, Bailare alla Bergamasca, cio Ad uso de' Montanari.
Balr ix circolo , Carolarc, Bailare e
nirnar carole.
Balr in conpuso , Ballonzare o Ballonzonare.
Balr i denti, V. Scantiutr.
Balr su la corda , dello met. Starc M
sulla eorda in sullafue ; Stare in tentenne; Barcollare ; 4 innarla ; Metterla
sul Huto ; Stare in pendente ; Fiver ira
duc, Stare irresoluto Ira '1 si e '1 no Ba
ienare, dicesi d'un Mercatante quando il
suo crdito comincia a diminuir Se
uro l' palIo, el bala su la couda, Se
non in forno in su la pala ; Se non
marzolino sara raviggiuolo , detli figur.
e vagliono Se non rovinato in sul rovinare.
Gl/E LA BALO COME Ch'eL LA SONA ,
Bailare seconde il verso e 4 suoilo , Accomodarsi al tempo e al luogoj ond' 1' altro, Quai balala, tal sonata.
Balar i smerghi , V. Balotna.
BALARV, s. m. Ballerino o Danzatoree
Danzante, Quegli che baila. Ballerino ,
dicesi ancora al Maestro di bailo.
BalahVn da corda, Giuocolatore sulcanapo; Saltatore; Ballerino da corda; Andatore sul canapo,Funambolo. V. Salta
dor.
BALARIN, add. Equivoco o Equivocoso,
Dubbio; Ambiguo, Che ha due o pi significati.
Causa balaiii \ a , Lile o Causa dulbiosa.
Omo balarv, Dubbioso della sua sorte ; Sta II Ii per cadere , Dicesi di Negozianle la cui fortuna periclitante, V. Ba
lar SU LA CORDA.

53

34

BAL
lULjiaOAU U.V.
"j
re un certifcalo equivocse, cio Che pao
una doppia interpretazione.
BALASSO , . m. Balascio , Pietra preziosa , che i una specie di rubino.
BALBETR , v. Balbettare. V. PontXr e
Coconar.
Dei puteli ; Cinguettare ,
Ciancicare; Linguettarc, II parlare de'
famiulli quaudo e' cominciano a favrllare.
BALBTO , add. e s. m. Scilinguatello ,
C!i' un poco troglio.
bXlBORA, Voce baisa, Barbera, Nome
proprio di donna.
balcXr, v. T. antiq. e vale Guardare.
BalcXr sul pato, Maniera anticf. e fig.
CogliereoCorre unosulfatto, In flagranti.
BALCO ; s. m. T. anliq. Occhio.
In ' un volzer db BALcm , In un bacchio baleno, In un batter <f occhio.
BALCON, s. m. Balcone Finesira.
Balcn mezo , Finestra ribattuta
o socchiusa. V. Fenestra.
BALCONADA, s. f. Balcone ; ed intendianio quell'Apertura a guisa di nuestra gran
de che d lume alie bolleghe.
BALDANZA , s. f. Baldanza.
ChiapXr baldanza, Pigliar baldanza;
Imbaldanzire; Imbaldire; Levar la coda.
BaLDAN/.A DE PATIlN CAPEL DA MATO ,
Prov. famil. che allude al Rigoglio teme
rario che hanno i Servitori per la prolezione o predilczione del loro padrone.
BALDEZZA, s. f. Voce ant. Baldezza, e
vale Baldanza.
Baldezza pur voce sala tuttnviaaBurauo , in sign, di Autorit, comando El
CA D CO LA BALDEZZA DE .SU PARE , cio GU
die' le busse colC autorit di suo padre ,
che vale Essendone nuiorizzato dal padre
del balluto. V. Stantaltera.
BALDIN, Vbaldo, Nome proprio di uomo.
BALDISSERAj Baltassare, Nome proprio
d* uomo.
BALDON, s. m. V. Boldn.
BALDONA , s. f. V. Boldna.
BALDRIA, t. f. Baldona, cio Pompa ,
boria. Far millan/eria ; Far brlate, Far
pompa, vanagloria.
Delto per Falb, cio Fiamma presta accesa per allrgrezza.
BALDRACA , s. . Baldracca ; Buldriana.
Squaldrina ; Landra ; Mandracchia,
Pu llana sozzn.
BALCO , add. Biecoj Travolto, Dicesi dcl occhio.
Dicesi ncora per Balusante} Uomo di
corta vista.
V. Bazto.
BALEGXR,v. Vacillare; Vagellarc-, Vagillare; Ondeggiare, Vaciilar catnniinando , non potersi reggcre.
El bXlec.a , delto in altro sign. alerta,
in pericolci di fallir. V. ScantinXr.
Vovi oalec.a , V. Sbacecr.
BALENA, s. f. Balena, Anmale che abi
ta i mari de'cliinifrcddi, delto gi lat. a'

BAL

!.c:-^Aic trt^ndnno va
ne specie cu Cetacei. V . Gao ogo.
Ossidbbalewa, Stecche di balena, Strisce di una carlilaginccomunemente appel
late Ossa di balena.
Ogio de balena , Olio balenino.
Balena , detto per agg. a donna, BasfJta; Corpulenta, irrassa che si fcnderebbc.
BALENGO , add. Pirlo e vale Sciocco, Be
stia , delto per Agg. a Persona.
BALESTRA, s. Balcslra o Arco, Strumento da guerra ulico per uso di saetlare.
Balestra , T. degli Stamp. V. in Avantazo.
BALESTRIER, s. m. Balestriere Bales tratore e Arder, Tirator di balestra.
BALESTRIERA, s. f. Baies triera, Luogo
tra un remo e altro dlia sponda dlia
galea dove stavano i soldati per combatiere.
Balestriera d' una casa , Balestriera
ed ora nieglio Archibusiera o Feritoia ,
Piccola apertura nelle muraglie corne a mo
do di fissura, per cuipoter guardare e trai
re archibusate. V. Feridora.
BALTA I
BALETNA / s. f. Palletta ; Pallottola ;
Pallottoletta ; Pallotlolina , Piccola pal
lottola.
Balete db zinspro, Cocele di ginepro.
de le balete, Bappallottolare
Bappallozzolare.
BALTO, s. m. Balletto, Danzetta.
Far balsti eu la corda , Detto fig. Sta
re in bilico, Esser dubbioso.
BALIA , s. f. V. Nena e Latadura.
BALA, g.f. alia, Podc'st, arbitrio.
In so bala , In suo arbitrio.
BALIN DE LE SBOCBIE , s. m. V. Dao.
Baln da RELor.ERi , Granchio Stilet
to, Specie di bulino o strumento taglientc, di tempera assai dura, ad uso degli
Oriolai. V. O.VGLA.
Baln, dctlo fig. Sospctlo; Dubbio; Inquieludine Avr un baln in testa , Aver un cocomero o Stare con un cocomero in corpo, vale Avero alcun dubbio che
faccia stare sospeso o (moroso Meter
u.v baln testa a uno , Mettere una
pulce neir orecchio ; Metiere un calabrone o una zanzara in testa.
Balini da schiopNj, Pallini, e i pi minuti Migliarole.
Baln de carte da zoco, Ballella, Invollura che contiene qualtro mazzi di carie.
BAL10, s. m. Balio, Marilo della Balia.
BALIVERNA, . f. Casolare; Casolaraccio. Casa scoperta spalcala. V. Ratiia.
Spazzavcnto, dicesi al Luogo ove il ven
to abbia gran possanza senza alcun litegno.
Stau i.v t' una baliverna , Stare sollo
un letto alia nuda.
BALO, s. m. Bailo; Danza; Ballata,
bailare. Ballonchio c. Berlingozza , di
cesi al Bailo ronlailinesco.
Balo da soldo , V. Festa da soldo.
Balo de l' imiaNtn , V. Impiantn.
Entrar )n balo, delto fig. Esserc o En
trare in danza o in bailo , vale Impacciato in qualchc affare.

BAL
7 ?? Ii?;*,
poco guasta il giuoco. gni troppo torna
in fastidio e Ogni soperchio rompe il -,
perchio ; e vaglieno che Non si debbe con
tinuare gli scherzi e le burle, ma tornare
al conveuevole.
BALOARDO , s. m. Baluardo e BastioneBaloardj, detto in gergo, vale Testicoli
BALOCADA , s. f. Palala o Paltata di ne
ve , Percossa data con una palla di neve.
Far le alocas, Far alla neve; faloccare; Baloccarsi, Scagliarsi a vicenda dl
ie pallottole di neve.
ZogXr A BA LOCAR, V. ZoGAR.
BALCO DE NEVE , s. m. Pallottola di
neve.
Baloco de pene , Piumata , Pallottola
di piuine Db stopa , Batiiffolo di stoppa o di capecchio De strazzb, Panello, cio Viluppo di cenci uniti De tera, Zoila.
La vien a balochi , Nevka a c'toeca.
Far balochi de nevb , Appallottolare;
Far pallotie.
BALON, s. m. Pallonp, Palla grande falla
dicuoioe ripiena d'aria, con cui si giuoca.
Baln , dicesi balsmente per Krnia o
Botlura; Crepalura o Allentatura Ba
rnice a Ernia umorale, si dice Quando il.
tumoir nello scrolo Ernia intestina
le o Epiplocele , Quando cagionata dalla
caduta dell' epiploo, che vale Omento ven
trale, neli'.inguinaia e nello scrolo Er
nia ombellicule, se il tumore nel belli
co Ernia inguinale, se nell'anguiuaia Femorale se nclla parle interna del
la coscia Ernia varicosa, se il tumo
re nelle vene spermatichc.
MO COL BALON , EmioSO CaSCAR EL
baln, Sbonzolarc , Cadere intieramente
gl' inteslini nella coglia El camina che
par ch'el caba el baln , E' pare una
piedica , cio Cammiiia come rauiminerebbe una piedica di segatori (Catalbto).
Baln dei osu, Culata, dicesi la Pancia degli uccelli stantii ingrossata per lo
calare degFintestini.
Baln, dicesi per Danza o Contadtna,
Bailo in molli, hidda o Rigolctlo, Hallo
di moite persone fatto in giro; che dicesi
anche Carbla.
Baln da vento , Pallonaccio , Agg. a
nomo vano e vuoto di senno Parabola
no; Sparatore; Bubbolone; Millantato ; 'antatore Gonfianugoli ; Vano;
Vanaglorioso.
Baln da mbrli, Tombolo delle trineo
Guanciale, Cuscino tondosul quale le don
ne lavorano i merlelti.
Baloni, Lanternoni , Diconsi que'Lumi che nascosi in fogli dipinti si mettono
alie finestre o in altre parti , in occasione
di fuochi allegrezza.
Baln che va in aria, Aerstato, Ve
ce nuova esprimente quel Pallone di nuova invenzione che mediante aria inliammabile s' alza da terra va per aria. V olgarmente diersi Pallone volante dreonaula , dicesi a Colui che naviga per I aria.
^
Far baln de uno . Locuzion. . Far

BAL

BAL

BAM

alla palla <f alcuno; Bistrattarlo, V. Zo-

dal consesso del Senato, perch, essendo


chiusa 1 di dentro la porta , nessuno dei
convocati poteva uscire senz'appesita vo
tazione affermativa del Corpo.
BALOTN, s. m. Ballottino, Titolo di Co
lui che sotto il Governo Veneto aveva l'i
spezione di trascrivere gli squittin del
Gran Consiglio e del Senato, detti comunemcnte Contigli, perch fossero divnlgali. V. in GOWSEGIO.
I! YI.T * DEL Dos , Titolo che davasi
volgarmente a quel Fanciullo ch'era pre
scelto per privilegio dal nuovo Doge - e
che assumeva quindi di diritto il grado
di Notaio Ducale , cio di Regio Segre
tario.
BALOT!N , dicesi famil. per Menno ,
cio Colui che per difetto di barba appa
risce castralo, o che ha un testicolo solo.
BALOTNA, s.f. Cos chiamasi in Venezia
un Battello leggiero, preparato ad uso del
la corsa nelle regate , e nel quale han luo
go solamente quattro rematori (V. BISSO
NA e MARGAROTA ) Sappiamo per tra
dizione che questa specie di barchelta fuchiamata Balotina dall'uso che ne faceva
no gli antichi cacciatori veneziani, andan
do con essa in valle ad uccidere gli smer
ghi colle pallottole di terra colla delle volgarmenle BALOTE , eh' essi oravano colla
balestra. Dicevano i 1 u,\ o SBALB, i SMER
GHI , l' uccidergli colle pallottole.
BALTO, s.m. Balletta, Piccola balla di
mercanzia.
BALTO DB LANA , V. in BOZZOLO.
B.\LSAMO \
BLSEJVIO / s. m. Balsamo e Balsime.
I 'r\ K vr'Ms BALSAMO , Imlinlsamire. o
Imbalsimire.
BALSAMO DB LA MBCA , Opobalsamo ;
Balsamo bianco $ Balsamo della Mecca ;
Balsamo vero ; Balsamo orientale.
BALSAMO DEL COPAI, Balsamo di Copahu, Specie di resina che cola dall'incisione dell" albero americano detto da' Bota
nici Copatfera ojfficinalis.
BALTRESCA. V. DONA DB xoxoo.
BALUC\GI1VE , s. f. Baloccaggine ; Baloccheria , Stupidezza.
BALUCAR , v. Badaluccare ; Abbacinar
si, Star come un musorno, uno stupido.
BALUCAR DA MINCHIN, Cadere da scioc
co j Trappolarsi, Cadere in rete.
BALICO, add. Balocco, Balordo, Stupi
do Baloccone il peggiorativo.
BALZA (colla z aspra) s. f. Pastoia, Fu
ne che si mette ai piedi delle bestie , ac
ciocch non possano camminare a loro ta
lento BALZE, per simil. diciam noi ai
Ceppi onde stanno legati i piedi ai con
dannati.
BALZAN ( colla z aspra ) Balzano , add.
dicesi del Cavallo quando, essendo d' al
tro mantello, ha i piedi segnati di bian
co: si chiama ancora Cavallo calzato
Balzano travato, dicesi Quando il bian
co nel piede dinanzi e nel piede di die
tro dalla tessa banda; Trastravato, Quan
do il bianco nrl piede anteriore destro
e nel posteriore sinistro. Balzano da tre,

Quando il cavallo ha tre piedi fregiati di


bianco/ e dicesi proverb. Balzano da tre,
balzano da Re.
Anche i nostri Vetturali dicono , BAL-

CO E BXGOLO.

CHE TE VEGWA EL BALN , Che ti venga


la rabbia o la cantina,- Che tritio e dolen
te tifaccia Iddio. Specie d'imprecazione.
ZoGAR AL BALX , V. ZoGB.

BALONAZZO, s. m. Palknaccio, Pegg. di


Pallone.
BALONCN, s. m. Palloncino, Piccolo pal
lone.
BALONCIW, Palloncino o Borsa , detto
meglio da'Fraucesi Ridicale. Arnese o spe
cie di borsa di pannolino o seta fatto in for
ma rotonda o altrimenti , che ha al di so5ra un* apertura , e che portasi in mano
alle donne civili o galani i a risparmio di
saccocce, per tenervi dentro il fazzoletto,
i danari ed altre bagaltelle.Ora non pi
in uso.
BALONR, s. m. Pallonaio, Colui che fa
i palloni da giucco.
I'. 1 1.-. M'- , dicesi anche al Gonfiatoio ,
cio a Quello che gonfia i palloni pei giuocator.
Detto per agg. a uomo , Ernioso ; Al
lentato ; Crcpato ; Sbonzolato, Afflitto ili
crepatura Brachieraio o Bacheca, det
to per ischerto , vale Uomo non buono a
nulla, sciatto.
VECHIO BALONKR, V. VECHIO.
BALONN , s. m. Pallonaccio , Pallone
grande.
BALORDTO, add. Stupidetto; Introna
teli.
BALORDO , add. Balordo ; Babbacco ;
Stupido; Stolido; Sbadato. Detto per agg.
a nomo.
BALORDO LA TESTA , V. INTRONA.
BALORDN, add. Balordaccio ; Stolidaccio.
BALTA, s. f. Ballotta; Ballottala; Fo
to, Piccola palla di cenci o altro, con cui
i raccolgono i suffragi negli squittin.
BALOTE , dicesi fig. per Testicoli.
BALTA vuoi dire anche Pallottola di
terra cotta, V. BALOTINA.
BALOT\ , add. Ballottato ; Squittinato.
XBLO GNAWCORA BALOTX ? /'.' \ Itilo egli

nominato? cio Ad un uffizio.


BALOT\DA, s. f. Squillino; Ballotta
zione.
BALOTADOR, s.m. Sifuittinatoreo Bailottatore. Quello che da il voto nelle bal
lottazioni.
( r, t> BAZ.OTADOR , Frase che nsavasi
ile* tempi del Governo Veneto; allusiva a
quel Patrizio che a merito del suo credi
to e del partito e aderenze di famiglia ,
era facilmente eletto a qualche ufiizio, a
competenza d'altri aspirali, E voleva di
re sser uomo di gran partito.
BALOTR, v. Ballottare o Squitlinare ;
Mandar a parlilo ; Rendere ofar il par
tito.
BALOTR EL HAZZO , dicevasi nel Sena
to Veneto , quando i Savi proponevano
molte cose o deliberazioni in una volta
cola.
BALOTB LE CHIAVE , diceva pure drl
Da r permesso ad un Senatore di uscire

55

ZJT DA DO, CAVAL PER Mi NO , BALZ.V DA


THE , CAVAI DA RB j \>\i./.\\ DA QUATRO ,
CAVAL DA MATO.

BALZA* , dicesi per agg. a nomo , Cervel balzano; Testa balzana, per dire Stra
vagante, bestiale.
BALZXNE , s. Manopole ; Paramani ;
Balzane, 11 giro da mani ch' nelle mani
che della vesta. Aliotta , dicesi il Girello
della zimarra altomo al braccio.
BALZI (colla z aspra) s. m. T. Mar. Bai:
zi, sono alcune cinture colle quali si at
taccano alle antenne e si sostengono in
aria i Marinari e le maestranze nelle oc
correnze de' vascelli.
BAMBN, s.m. Bambino; Bambolo; Bim
bo; Mammolo; Naccherino; Pargoletto;
Infante.
TARE o.v IUMDI.V DA LUCA, Parere un
angiolino di Lucca , dicesi comunemen
te d'una donna lisciata.
BAMBN DA RAVENA o DA MODBNA, det
to a Uomo ironicamente , Mascagno ;
Furbo in cremisi; Bagnato e cimato;
Che sa dove il diavolo tien la coda. Chi
per lepre ti comprasse , gitterebbe via i
danari.
BAMBEYLO, s. m. Bambolino; Bambin uccio.
BAMBOLIN 1
fiXMBOLO / v- BAMBN.
BAMBOZZXDA
1
BAMBOZZXGEVE / * Bambocciata;
Bambocccria ; Fantocceria ; Fantoccia
ta ; Bambinaggine ; Bambolin aggine ,
Atto da bambino.
Fantoccio, dicesi da'Pitlori e Sculto
ri Una figura mal fatta , brulla, spropor
zionata.
BAMBOZZO, s.m. Bamboccio; Bamboc
ciata ; Bamboccino ; Fantaccino , Barnboccino in fsce.
Detto per agg. a uomo , Bacchiltone ,
Uomo che da in fanciullaggini, semplice,
sciocco.
BAMBOZZN , s. m. Bamboccione, accr.
di Bamboccio.
BAMBCH, s. m. Bamb o Mamb, Spe
cie di canna ad uso di sostenersi , nativ*
dell' Indie, da una Pianta detta da Limi.
Arando Bambos , e da altri Bambusa
arundinacea.
BAMPA , s. f. Fiamma ; e dicesi anche
Vampa difuoco Vampa si dice il Va
pore e ardore eh' esce da gran Gamma.
BAMPA D'D.VA CANDLA , Linguetta
CIMA DE LA BAMPA , Lingua della fiam
ma ; e Linguetta se piccola. V. BAMPR1A.

CHIAPR LA BAMPA , Avvampare ; Pi


gliar la vampa; Levarfiamma.
FAR BAMPA CHIARA , dello ug. Scialac
quare Usuo; Prodigalizzare ; Fare del
ben bellezza.
BAMPXDA,"s.f. Vampaccia, Vampa gran

36
BAN
de Lleta dicesi a Finmma cLiara setiza fumino.
Chiapar una bampada, Darsi un caldo.
BAMPADRA , s. f. lo stesso che Chivkca? V.
BAMPXR, . Avvampare; Vampeggiare ;
Svampare , Arder.
BAMPORIA, s.f. Vampaccia, Gran ram
pa
Fiammaccia, dicrsi Quella che fa
lueignolo troppo grosso della candela a
simile.
BANCA, s. f. ; Sedik, Luogo da se
dere Manganella, Panca fissa nel co
ro de'Religiosi e dlie compagnie Cassapanca, Cassa a foggia <i panca.
Banca di scon, delto fig. Presidenza , Unione o Ciinsiglio de* capi d' una
onfraternita. Deseo, si cliiama il Lnogo
tavola a cui essi siedono. V. Bancal.
Banche da botega, Pancaccia , Panca
in alcdni luoghi pnbbliei dore si radonaiio gli uomini a ciralare.
Banca , detto in T. de' Pettinagnoli ,
Panca, Arnesc su cui si fa qualche lav
lo di petti of.
Banca , detlo in T. di Fortificazioni ,
Banchina, Alzameato di leiTa non moi
te riietato, dietro al parapetto^ dove mon
tano i soldali per affacciarsi e far la scarica a* nemici.
Roba de soto banca, V. Sotobanca.
BANCADA, s.f. Pancata, Quantila di per
sone die siedona ad una panca.
bancXl, Cos da noi chiamasi per agg.
Ognuno de' Capi di Coiifralrruita o Luogo pi , che formano insieme la Banca o
sia la Presidenza derla sociel religiosa.
Bancal del fobno, V. Fobno.
BANCAROTA , s. f. voce francese Banco
Jallila; Fallimente., dicesi il Mancamen
te de' mercatanti. Nel Codice di commepcio itlico dicesi Bancarotta.
Far bancarota , Far banco fallito
Fallire. V. Falr.
BANCHAZZE, s. f. T. Mar. V. PabassbCHIE.
BANCHETA , s. f. Panchetta ; Panchetiina; Panehettino,Picco\a panca, e quella su cui si siede Belle Lrche. SgaLello ,
vale Panchetta di legno.
Bancheta de pieba, Murieciolo o Muretlo, Sedile di pietra o di coito che sta dijaanzi alie porte di alcune case per seder
la sera al fresco.
Banchete , detlo in T. Mar. Banchettt, sono le Tavole alle quali appoggia il
piede la cinrma quando voga.
eanciietXr , v. Banchettare ; Cenvilare; Far banchetti.
Crapulare; Gozzovigliare ; Sguazzare ; Scialacquare, Spendero profusamen
te e tratlarc con iscialacquo.
BANCHETO , s. m. Banchelto , Piccolo
banco.
Banchetto o Convito, Pranzo magnifi
co e di formalit, com'era, per oscnipio,
il Banchetto pubblico che a errte deter
minate solennit fra anno facera il Do
ge Vneto ai membri di alcune principaJi Magistrature.

BAN
Fab bancheto, Banchettare ; Convi
tare i Fare scialacquo , guasto ; Sguazzare Sgallinare vale Mangiar lauta
mente.
Far bancheto o le nozze sul folo, V.
NoZZE.
Bancheto da zavatLw, Deseo; Bischetto, Piccola tavola a cui lavorano i ciabaltini.
BANCniER , s. m. Banchiere o Bancjaero , Colui che fa il banco il commercio
di danaro per mezzo delle traite . rimcssc, ec.
,
BANCHINA , s. o anche alla Francese,
Bebma, T. degl' Ingegneri-, Banchina
Panchina di un argine , di un fosso ec.
chiamasi Qucllo spazio in piano che ser
ve per assicurare maggiormente argine
la ripa del fosso quando essi sono limi
to al ti e '1 fosso profundo.
Banchina hisga, dicesi Quell'avanzamento di muro de] fondamenlo su cui
e piantala la pila d'un poule. V.. Pilon.
, s. m. Panca, Arnese di legno sul
uale possono sedere pin persone nnile.
'anca di Chiesa; Panca con ispalliera,
eogli appoggiatoi e eogF inginocchiatoi.
Cassapanca , quella Cassa a foggia (H
panca che s' usa al doppio uso di cassa e
di sedere.
Pancaccia , dicesi la Panca in luoghi
pubblici dove si ragunano gli uomini a
cicalare.
Banco da , Deseo, Tavolone su
cui i Beccai tagliano la carne.
Banco da marangon, Pancone, Panca
Tavolaccio su oui i Falegnami lavorano.
Banco da nodro , Scannelto , Specie
di Scritloo.
Banco, delto in T. de* Fabbricatori di
labacco, Mastrina, Specie di Cassone
sia di Tavola brdala aH* entreraitA, dove
si staccia a mano il tabacco, si raffina e
se gli d odre.
Banco da orest, Tavoletlo.
Banco, detlo per Bancozjbo, V.
Banco db galYa , Banco, Luogo de'rematori nelle galce e neue minor! Lrche.
V. Bancheta.
Banchi de' fiumi , Benai o Bidossi ,
Que' rialli di arena o di terra che si for
mano nel lclto del fiume. Se tale deposizione composta di sass e ghiaie, si chiama Grcti Sorrenamento , dicesi al
Banco d' arena formato dal mare alle fo
ci de' fmnii e quindi Sorrenare. V. Mo
ta , SCAGNO DE MAR GRAVE.
Banchi , detto in T. de' Costrnttori navali, Taceaia/Pezzi di legno che si mellono sopra coperta fra uno schermolto e l'altro. Piu comunementc si dicono Chiavi.
No l' banco lu, Espressioiic fam.
Non nicchia per lui, Non posto , uffizio che possa convenirgliEsser nel so
b\nco , ssere nella sua beva, Essere in
nffare di suo genio. Esser alinalo , Es
sere attissimo, tult' a proposito.
BANCON,s.ni, Pancone, Tavola grossa
Bancone accr. in sign, di Scanno o Sgabello tavola d'artrlire.
BANCOZRO, s. m. Banco di Vcnezia
del giro j Banco mercantile che * era

BAN
cess col finir della Repubhlica. Vi presiedcva una Magistratura dell' online Se
natorio.
BANDA, s. f. Banda; Fianco; Lato.
Banda, in Marineria dicesi Uno de'lati o fianchi della nave : Banda diritta
quella che resta a mano dritta d'uno che
guardi verso prua, e Banda sinistra l'opposla Andar alia banda , dicesi della
Nave allorch va sull' aeque col corpo che
pende sur una delle part.
Banda o Bandta de cavei , Cernecchio, Ciocca di capelli pendenli dalle leinjie all'orecchio. V. Bandeta.
Banda de fiori , Intrecciatura difior, Mazzo di fiori ben disposti. V. Boch.
Banda de l' altar, Corno delt aliare.
Banda dei ponti , Sponda ; Parapetto ; Spalletla.
Banda de strumenti o Banba MiLrtXr, Banda militare, che fu delta anche
Suono.
Banda, dicesi per Lata, Lamiera di
ferro disteta, di falda sottile , coperta di
stagno. Diconsi anche Bajide stagnate
Ferro bianco.
In banda , modo aw. Per- banda ; In
iscorcio ; Per tato ; In prolo.
Andar a la ianda de uno , Apprrssarsi; Accostarsi ad alcuno; Andar all*,
volta ( alcuno.
Meter da banda o da parte , Metier
da banda o Porre da parte, vale risparmiare Laseiar da banda, vale Ommettere.
Saver una cosa da bona banda, Saper
una cosa da buen luogo, da buen fonle,
da buona parte.
BANDARILA 1
BANDARLA / s- f- Banderuola ; Ven.
taruolo, Quell' islrnmenlo che si volta a
tutti r venti. V. Mostravento.
Bandariola de la lume , Ventola ,
Quella piccola rosta che sei-vc per parare
il lume della lucerna.
Bandariola , detto per agg. a persona,
Leggiero; Vuhibile : Voiandolino ; Ban
deruola da campanile; Girndola ; Caruccola.
Pobt.Xb LA bndariola , Biporlar lapalma, cio la villora, la gloria. Portar
la corona , vale la precedenza o il primo
Tanto fi a tutti.
BA.\DR, s. m. Lallaio, Artefire che lavora iu vaiie manifallure di lalta. Lanternaio , dircbbesi chi fa lanterne ; Stringaio, chi melle i puntali agli aghrtti ed al
ie slringhe.
BANDERA, s. f. La Moglie del Lattaio.
BANDETA, s. f. Cernecchio, Ciocca di ca
pelli pendente dalle tempie all' orecchio.
V. BandIna.
AND1ERA, s. f. Bandiera; Slendardo,
Drappo legato ad asta , dipintevi le armi
dello Stato. Le bandiere della Cavalleria
cbiamansi pi propr. Slendardi.
Bandiere, T. Mar. Fiammolc poste in
cima degli alberi delle navi perch mo
st rio il vento che soffia. Hanno esse i loro nomi sccondo gli alberi cui son sovrapposle, si dicono Bandhrd di maistra,

BAO
di mezzano, di trinchetto, di lompresso
e. V altres la Bandiera grande a pop
pa che indica la Nazione alla quale appar
tiene la nave , detta anche per voce di
uso, Paviglione. Finalmente vi sono altre
Fiammole minori dette tutte Banderuo
le che si piantano in varii siti della nave.
A BANDIERA SPIEGADA, A bandiere leva
te o spiegate ; A pennoni spiegali, dice
si .uni."- fig. e vale A chiare note , Alla
svelata, A lettere di scatola.
BANDIERA VECHIA ONOR BEL CAPITARIO j
Bandiera vecchia fa onore al capitano.
QUEL DA LE BANDIERE , Bandieraio ;
Maestro difar bandiere.
FAR EL Tino DE LA BANDIERA , Assicu
rar la bandiera, T. Mar. Sparare un
cannonata nel!1 inalzar la propria ban
diera.
ZoCAR. A LA BANDIERA , V. ZoGB.

BANDIERA , Bandiera, detto metaf. a


Donna , vale Inconsiderata. Donna a ban
diera. V. BANDARIOLA.
BANDIBBA, dicono i fanciulli a quel ba
locco , che chiamano anche STELA COME
TA, V.
BANDIEREZZO , s. m. e per lo pi BAN
DIERE/M in plur. lo stesso che CAVALEZZO,V.

BANDIERNA, s. f. V. SBANDIERO.
BANDNA , s. f. Cerneccho ; Cerfuglio ;
Fiaccagote, Piccola ciocca di capelli se
parala dal resto della capelliera, pen
dente dalle leznpic all'orecchie.
BANDITELA, s.f. Bandinella, T. de'Merciai, Quella tela o involto con cui da'pannaiuoli si sogliono coprire le pezze eli pan
no , p^er difenderlo dalla polvere.
BANDO, add. Bandito; Sbandilo; Esi
liato; Proscritto.
TEGNIR CORTE BANDA, Tener corte lau
dila o corredo bandito , Far feste e pub
blici conviti.
LOGO i .ii.i , Luogo disbandeggiato ,
cio Compreso nella periferia del bando.
BANDIZXR, v. Voce antiq. Bandire; e tan
to nel sign. di Mandare in bando , quan
to nell'altro di Pubblicare o Comandar
per bando.
BANDO, s. m. Bando; Esilio.
PIER DEL BANDO, V. FIBRA.
DE BANDO , detto a modo avv. Di ban
do i In dono; Per niente; Gratit. V. A
CRATIS.
DE BANDO, dicesi anche awerb. per A
macco ; A buon prezzo ; A buon merca
to; Per un tozzo di pane AVER DE BAN30 <yjALcoss.i , Aver di bazza, Averla a
buonissimo prezzo.
STAR IN CASA DE BANDO, Starci gratui
tamente, gratis, per somma grazia, Sen
za pagar nulla.
FAR EL VIAZO DE BANDO, Fare il viag
gio al Papa, cio Inutilmente.
STAR DE BANDO, Star neghittoso, ozioio; Star colle mani in mano o alla cin
tola.
BANDORIA, lo stesso che BALDORIA V
BAO
-i
BAO SETE /Certo scherzo per baloccare
J bambini , il quale si fa cnoprendo il vol-

BAR
to con che che sia o nascondendolo dietro
un'imposta od altro e dicendo BAO BAO, poi
scoprendolo un tratto e gridando SETE, al
qua! allo i fanciullini le pi volle si scom
pisciano dalle risa.
Il far questo giucco chiamasi FAR BAO
SETE , ed in italiano dicesi Far bau; Far
bau bau; Far baco; Far baco baco, tolta la
similitudine, conforme dice l' Alberti, dal
baco , che si rattorzola allorch s' incrisa
lida.
FAR BAO SETE significa eziandio Far capolino, Affacciarsi in guisa di non esse.r
veduto.
BAI DEI LEGUMI , V. in VERME.
BAI anche voce fanciullesca e signifi
ca Pidocchi.
BAOC.\R,v^V. BAUCR.
BA OSO o BAVSO , add. Bavoso , Pieu di
bava.
V ECHIO BAOSO, V. VECHIO.
i
BAOSO , s. m. T. de' Pescalori , Nome che
si da ad un Pesce di mare del genere del
le Razze, che differisce dalla Baia Oxyrinthus I .imi. , come anche dalla Saia
Batis Limi., e che venne poi chiamato co
me specie distinta dal Naturalista signor
Nardo, Saia mucosissima, a cagione del
la gran quantit di muco ond' coperta.
Pesce commestibile.
BARA, s. f. Bara o Cataletto, Quell'arne
se a guisa di tavola aperta, su cui portansi i cadaveri alla sepoltura.
BARA , s. m. Voce Marin. Specialmen
te nelle tarlane pescareccc voga sulla po|>pa il padrone, e a prua i pescalori giova
ni / cio di ininor et; quelli di et mag
giore vogano a mezza barca , e questi si
dicono volgarmente BARA , come se si di
cesse BARBA ( Zio ), eh' tilolo di perso
na allcmpala'; e quindi si chiamano BARA
BEPO , BARA TOJTO , BARA PIERO e.
BARABAO, s. m. Voce fanciullesca, con
cui s indica qualunque spauracchio.
Comunemente per altro EL BARAsXo, e
pi spesso EL BRUTO BRABAO, significa //
Diavolo; il Tentennino; il Demonio.
LA PAR EL BARABXO, Par la befana o la
befanacca, dello di donna bruita. V.MAHANTEGA.

BARXCA, s. f. Baracca ; Ricinto d' assi o


di frasche ad uso de'solihiti in campagna.
METEB BARACA, Baraccare o Barac
carsi.
BARACA DEL LETO , V. PADTGLION.
BARCA detto in sign. di STROZZO, V.
BARACXN , s. m. Baracane , T. di Com
mercio, Specie di Stoffa fgrle di lana, ch'
come un Ciambellotlo.
BARACANX, add. Di baracane.
ROBA BARACANADA, Panno di baracane.
BARACHN, V. BIRICHIN.
BARACCOLO, s. m. Albicocca o Albercocca, Fruito che nasce dall'Albercocco,
chiamalo da' Sislcmalici Prunus Armeniaca. I Sancsi lo appellano Bacocca. V.
AOMBLN.
BARXCOLA, s. f. T. de'pesc. Piccola Razza. Chiamami per lo pi con lai nome da'
Pescivendoli gl'individui giovani della Ha-

BAR

5?

la Clavata Linn. ed in conseguenza buo


na a mangiare.
BARACN,add. Furfantane; Scampafr
ca , V. FUBBAZZO e GALIOTO.
BAR\DA,s.f. Bararia, Frode fatta per
lo pi nel giucco.
BARADR, g. m. Baro o Barro , V, BARAR
BARAFUSOLA ,. f. Barabuffa; Bugila;
Subuglio ; ^o4r>,to, Qndlacoiifusione che nasce da rissa o mischia di
persone contendenti che siano venute alle
mani.
Tafferuglio o Tafferia , Rissa di mol
le persone unite Bulina, Frolla con
fusa Parapiglia , Subila e numerosa
l perSnc ~ Schermaglia ,
BARAFUSOLXR,v. ..
BARAMBXGOLE, s. f. Grinte; Crespe,
Carne floscia che pende dal mento e dalk
guance.
BAHAMBGOLE DEI GALI, V. BARBOLE.
BARAMBACOLI, s. m. Pendagli, Cenci a
altro che sia penzolone.
BARAMBGOLI, Masserizie, Dello in sen
so che non giova spiegare.
BARXO. A.VDR ZODEBARO, VscrdlsOUO-

dra, Uscir de' termini, infuriarsi. V. BlZARI.

BARANDA, s.f. Vicenda; Avversit; Pe


ricolo; Sfortuna.
Ho PASSA MOLTE BARAONDE, Molte VCCn-

de o pericoli ho io sofferto.
BARAR, v. Barare e Barrare, Far frodi
ed inganni e per lo pi nel giuoco Ac
cozzar le carte si dice de'giuocatori di van
taggio quando mettono insieme le buone
per farcele venir in mano.
BARARIA , s. f. Bararia o Barreria e Ba
ratteria.
BARATXDA, s. C Barattamento.
BARATXR, v. Barattare; Fare a barat
to; Bazzarrarc.
BAB.AT.XR SALE , detto fig. Render pan
perfocaccia; Render guaine per coltelli o
malvagia per vin dolce; Ricattarsi; Ri
scuotersi.
BARATXR PAROLE, Parlare; Ciarlare ;
Entrare in parole No GH' E un CAN
PER BARATAR UNA PAROLA, Non c' per-

sona con cui dir verbo Talvolta signi


fica Altercare ; Bisticciare , p. e. No MB
DEGNO DB BARATAR PAROLE CO QUEL BERE-

ciw. Non mi degno d'altercare con quel


m arinolo.
BARATXR L> PAROLE, Vale dire o promet
tere una coa , e poi negare d'averla detta
e promessa.
BAHATR PLTEI IN CUNA , Scambiar le
carte o i dadi in mano, che il Voler con
fugacit far pigliar a uno una cesa in cam
bio d' un altra.
No ME BARATARIA CON CARLO IN

ZA , Non so grandezza colla quale iofa


cessi, baratto.
SE CERCA SEMPRE DB BARATAR EL PEZO ,

Chilaratta imbratta; Chi barattaharozze: perciocch trainandosi di besliame scmpresi cerca di barattare il disutile; il che si

BAR
58
dice anco Bazzarrare, ma in modo basso.
Baratar mal , Scamhiare o Barattetr
muschioagalla, SuoUlirsi quando si danno cose elette e buone per ricevernc dello
triste. Barattar galla a muschio Dare
dellc cose trisli o vili per avcrnc dclle buonc^
BARATlN, s. m. Piccolo barato scambio.
Baratnda cavali, Sensale; Cozzone;
Cavallivendolo ; Barattatore di bestie
Barrazzatore; Mercante baraltatore di
bestie.
BARATO, s. m. Barato; Bazzarro; Cam
bio ; Scambio; Permita, 11 barultarc, il
dare una cosa per altra Implastro
e Impastrcelo, per metaf. vale Convenzione , patio concluso con imbroglio o al inipazzala. V. Baratar.
BARBA, s.m. Zio, Presso gli anlichi scriltori si trova talvolla anche Barba e Bar
barlo, ma sono voci disusate.
Secondo darda, Prozio, Lo zio di mia
padre.
BARBA , s. f. Barba.
Barda grisa, Barba grigia Barba
canLa , Barba canuta o orita.
la barba, Uomobarbato, Che
ha la barba Uomo barbuto , vale Giovane uomo , Fatto uomo. V. Omo fato , in
Owo.
Co MOLTA babba , Barbuto Co
barba , Co la barba da deco; Barbucino, Di barba rada o spelazzata Senza
barda, Imberbe o Sbarbato Co la bar
ba fata , Colla barba rasa Ca la bar
ba che ghb sponta, Colla barba nascenle o che spunla.
Dio me varda da l* omo de poca bar
ba , Poca barba e men colore sotto il Ciel
, non il peggiore. Prov.
Co LA BARBA AL BIANCOLIN , LASSA
LA DONA E TIENTE AL VIN. Prov. il quale ci
avvertisce che Quando gli uomini cominciano ad inveechiare , debbono aver cura
di conservarsi in vigore di sanil*.
Far la barba , Badere la barba o Ru
dere assolut.
Barba db la palostrega , V. PalostrbCA.
Barba de la carta, Zazzera,\. Carta.
In barba, In barba o Alia barba ; In
ischerno ; In anta; A suo mal grado
Farla in barba db , Barbarla , Accoccarla ad uno; Farla di (/tarta.
No che XB barba dk omo cas sia capacb etc. Non o Non v ha uomo al monda
che sia capaee etc.
Aqua da barba, V. Aqua.
Nova la barba , V. Nova.
Server db barba de feruca, V. Ser
vir.
Barba de gato , T. Mar. V. in AbmizXb.
BARRACAN, s. m. Barbacane, Parle della muraglia da basso falla a scarpa.
BARBACHlPO,add. Voce ant. Barbacheppo Barbalacc/tio, Dctto a uomo per
iugiuria.
BARBACOSXCO, Termine di nuova data,
nsalu dai Mcrciai dalle donne; cd Agg.
di colore, cu i polrcbbc corrispondere Ta
e, cioc lionalo curo , mezzano ira il ros-

BAR
so ed il ero, com* il guscio della castagna.
BARBAGIAN, s. m. Ucceo notturno re
pace, Lo stesso che Aloco, V..
Barbagjax dctto Ggur. a uomo, Barbalacchio; Babbaccio, vagliono Sciocco, Balordo.
BARBAGOLA , V. Barble.
barban, s. m. Termine .ntico, ma salo
ancora dai Chiozzotti e in allre isole dcl Estuario : dalla voce barbrica Barbanus, e vale Zio, Anche alcuni scrittori toscani anlichi usaron la voce Barbano,
ma ora sarebbe arcaismo.
BARBARLA , s. f. Ai tempi del Governo
Vneto ogn' anuo nel giorno di S. Barba
ra , il Doge stando assiso in Collegio , estraeva a sorle da un'urna li nomi di trel
la Patrizii d'anni venti compiuli sino li
a 5 , per essere ammessi al Maggior Consiglio. E '.riindi Vegxr ala barbarela, voleva dire Essere estrallo net di di s. Bar
bara , Essere abilitato ad entrar con voto
nel Gran Consiglio prima dell" et legale
degli arini z5. compiuti. In questo giorno
il Doge dispensara la raedaglia. V. Osla.
BARBARICELO o Barbar'in cedrato , s.
m. Bizzarria, Sorta, d'agrume ch' insieme in parte ced alo e in parte arancia.
BARBARITX , s. Barbarie, Crude! l ,
immanil.
BRBARO , add. Rarbaro , Barbasico ,
Barbaresco.
Cavl brbaro, Barbero , Cavallo ridore, quello che si fa correr nella cor
sa dc'barberi.
Devbntb brbaro, Imbarbarirsi , Divcnlar crudcle.
LavorXr come un BAnBARO, Lavorare a
mazza e slanga, modo basso , e vale La
vorare di lutta forza, Lavorar con ogni attenzione.
BARBASTLO e anticam. Barbastregio,
s. m. Pipistrelle. V. Notla.
BARBASTLO DE MAR , s. m. T. de' Pe
se, che neir Istria dicesi Pesse Rondi.v.
Esocto, detto anche Muggine- alato o
Pesce volante, da Linn, lixocaetus volilans. Pesce di mare che ha le pimo peltorali grandi, colle quali sorvola per alcnn
tratto sull'acqua. Egli somiglia nella for
ma del corpo e ne'colori al Cefalo. I Pescalori Cliioggiolti gli danno il nome di
Barbastlo perchi ha qualehc simiglianza alla Libellula grandis (Corgolo) co
s da essi chiamata.
BARBATOFOLTO , s. m. T. antiq. va
le Puzza; Mal odore.
BARBAZZA, s.f. Barbaccia, Barba ranga.
Una bardazza che la podara servir da
8COVQLO j Barba da ungere aringhe. V.
Bardona.
BARBAZZN, s. m. V. BarbagiXn.
BARBAZZON, detto anche Bardasso, s.m.
Voci anlichc , ed era il nome A' nna spe
cie di Gabbano ad uso di donna , di cui
non pi ola la forma.
UN BARBAZzbY DE GARTSEA BIANCA RICAmato a sgazzaroni , s' interpreta dagli

BAR
ei ndi d'antichit, Un gabbano difilaticcio bianco (di Bavela) con pendagli.
BARBETA , s. Barbetta ; Barbettina,
Piccola barba.
Riferito a Uomo , Barbucino , vale Di
barba rada e spelazzata Mezza barba ,
dicesi di Chi ne ha mezza.
Barbeta de la l ta ; Barbetta della
lancia, T. Mar. Dicesi alia Corda sottile
appartcnente aduna lauciaper darle volla.
Barbette , si dicouo anche Le rani con
le quali si tira lo schifo nella galea, ed U
cannone di corsia alia proraBARBIER, s.m. Barbiere Barbilonsere dicesi nello stile burlesco.
Barbiere si dice anche al Chirurgo che
cava sangue.
La bottega del Barbiere ehiamasi Barberta o Barbierla.
BARBIERA, s. f. Lafemmina del Barbie
re , la quale sull' esculpi di altre voci consimili potvebbe dirsi Barbiera.
BARB1ERT0 , s. m. Barbiere, e nel si
gnifcalo vernacolo iutendiamo Colui che
rade la ciurina d'un naviglio.
BARBSI,s. m. Mostacchi; Basetta, l
eli sotto il naso Barbigi fu salo da
ortiguerri nel Ricciardelto dall'ab.Parini nel suo Discorso sullc caricalnre.
Bardisi suol dirsi anche in luogo di
Barbiso.yi, V. Santiglioni.
BARBN, add. aggiunto di cane. V.Can.
BARBISNA, V. Mustachiona.
BARBISiM, V. Santigliom.
BARBO, s. m. Barbio o Bavbo Cefalo
d"acqua dolce.Fesce di acqua dolce, che
Lrovasi specialnieuto ne'umi , come nel
Po e noll'Adige, detto gi da' latini
bius da'Sistomalici Cyprinus Barbus ;
cd. buonissimo a mangiare.
DARBOLE, s. f. Bargigfia; Bargiglioi
Bargiglione; Quelle carne rossa ehe pen
de sotto al becco de'galli, drllc gallinc de'
becchi , e dicesi anche Teltola.
In altro sign. Grinze o Crespe , ehia
masi quella Pelle che pende lalvolta dai
mcnloalle persono grasse edavanzatein el.
Barble de le scufie de le mitrie ,
Bendone.
BARBOLSO, add. Bargiglioso, Che ha
bar{igli.
Vechio barboloso, Vecchio grinzoso ocresposo Jloscio.
BARBON, s. m. Barbone, Che nutriscr la
barba lunga Barbuto, add. Che ha gran
barba.
Can barbon, V. Can.
BARBN , s. m. T. de' Pese. Acarna , det
to anche Mugih barbata e Triglia volgare. Posee coaiunissimo del nostro maro ,
dol genere dclle Triglie, dclto da Linn.
Mullus barbatus. Il suo eslerno d'un colorito rosso macchialo di bianco tost che
gli siano lvate le scaglic , o fa cos piu bol
la mostra; onde i Pescatori lo scagliano pri
ma di espolio in vendila ; e cos fanno dol
a Triglia. Dicesi poi Barbone perch*: ha
due cirri o barbe solt al racnto. Well Istria si chiama Tbja. V. Tria.

BAR

BAR

BARBN DE PORTO, s.m. I Pescatori di


stinguono con qesto nome un'altra Tri
glia volgare, eh una variet dell'antece
dente specie, di color pi scuro ; COBI volgai-mcnte chiamata perch s pesca per lo
pi in prossimit a' porti , ed La la carne
pi tosta del primo.
BARBNA, s. f. Barba, a spazzola, Dice"
ti con esagerazione di Barba lunga e lar"
ga a foggia di spazzola. V. BARBA/ZA.
BARBOTDA , s. f. Tartagliata,- Trogliala , II tartagliare.
BARBOT\R,v. Balbettare ,- Babotire ;
r Balbezsare ; Pronunziai le parole con
qualche difetto di lingua: Per esempio Non
poter pronunziare la lettera r o simili, e
dir Fate, .in luogo di Frate.
frastagliare; Frappare; Tartagliar* ,
Affollarsi rie] chiacchierare avviluppando
si ed imbrogliandosi.
Barbugliare, vale Parlare in gola e con
parole interrotte ; ed proprio di coloro
che favellano risvegliandosi, che dicesi an
che Trogliare.
BARBOTAB. su , Bario tiare, Dolersi fra
s con voce sommessa e confusa, che an^he dicesi per sitnil. Fiottare.
BARBOTR A PIAN , Mormorare , Som
messamente parlare BAHBOTAR i?r KECHIA, Barboltare o Brontolare alC orccvhio, Parlar fra' denti con sommessa o con
fusa voce.
BARBOTAH FHA i DENTI, Bufonchiare o
Brontolare e Fiottare.
V. CocojrXa , BBTBGXK e TAWACIB.
BARBTO , add. Ballo; Bleso; Scilingua
to; Troglio; Balbuziente; Balbettante;
Che balbetta , che troglia. Barbigi e Bi
sciola propr. si chiama uno che scilingua
per accostar troppo le labbra a' denti, fa
cendo sentire come un certo strscico nel
la pronunzia delle lettere e, g,sc.

CORBE DB LA BARCA, V. CORBA.


BARCA DA PADOA , Mctaf. Zambracca ;
Zambraccaccia; Donna del mondo; Put
tana.

VECHIO DARBOTO , V. VECIIIO.

BARBOTN, Borbottone, Che borbotta


Bufonchiello, dicesi a Quello che bor
botta fra' denti.
BARBOZZE , Parte dell'archibnso.V.ScHio*o.
BARBUZZADA s. f. Summomolo , Colpo
dato sotto il mento. Sergozzone o Sorgozzone, Colpo che si da nella gola a man
chiusa ali' ins.
BARBUZZAL, s. m. Barbazzale, Catenel
la che va attaccata all'occhio dritto del
morso della briglia.
BAMUZZ.\L, dello in T.di Teatro, Gutirdagole,C-Jsl'Ma per le gote, che come
nna sorte di maschera che fasciai! mento:
Eropria anche del Pantalone , del Brighellelc.
BARBUZZO , s. in. Mento, Parte estrema
del viso sotto la bocca.
BARDUZZO scArX, Mento sporto, appun
tato. Bazza, chiamasi il Olente allun
galo e un po' arriccialo.
BARBUZZO DEL CAVALO, Barbozzo.
BARCA , s. f. Barca , che dicesi anche Na
vglio o Legno Gondola si dice ad una
Bacchetta-particolare di Venezia, V. GON
DOLA.

A BARCA ROTA XO OHE VOL SSSOLA } V.


S3SOLA.
LA BAUCA , V. AciUTB.

DA o CAPITAR IN TE LA BARCA DEI CAI,


Incappare, Cadere e intende principal
mente in iiMdie e in pericoli o simili. Dar
nel bargello o Dar nel guanto , vagliono
Capitare alle mani altrui o nelle altrui
forze.
DOVE VA LA BARCA POL ANDAR ANCA Et

SA TLO, Dove va la nave pu ire il bri


gantino : cio Dove ne va il pi pu ire il
meno.
FAR UNA BARCA O UNA BARCA IN CAO, (let

to fig. Far una trappoletta , un traboc


chetto, una gherminella.; Fare una ca
valletta a uno.
MONTAR IN BARCA, Montare in barca
DBSXONTR DB BARCA, Smontare o Scen-dere.
PARN DB BARCA , V. PAK.V.
SAVJI DA CHE BARCA MEVR, V. SA VR.

TEGNH DHETA LA BARCA, detto Cg. Go


vernar bene; Aver buona regola, buon
governo: diccsi degli affari di famiglia o
di qualche negozio ben diretto ; f ivere
assegnato In altro senso, Secondare j
Seguire alla seconda o Andare alla se
conda , Piaggiare, Secondar le altrui voglie , Compiacere. V. ESSER DE SALA , E*
SALA.

BARCADA, s. f. Barcata, II carico d'una


barca , che anche dicesi Navicellaio.
BARCAGNO o BARCOGNO, s. m.T. de'PescCos chiamasi il Custode de serbatoi ,
cio de' luoghi ove si conserva il pesce.
BARCARIL i
BARCAROL f s. m. Barcaiuolo o Barvaruolo e Barcarola o Navicellaio. In Ve
nezia si dicono Barcaiuoli quelli che vo
gano nelle gondole, e si distinguono da
essi i BATELANTI, PEATBIU, BUKCHIEBI,
cio que' che vogano ne' baltelli , nelle
piatte, ne'burchi, e finalmente i MARINERI.
BARCAROL.\DA, s. f. Azione o Motto da
Barcaiuolo. Ogni atto o detto breve, ar
guto, pungente o proverbiale che ci dice
da qualche barcaiuolo , ovvero da altri
conli-.-iffacendo o imitando il Barcaiuolo
folgaresimo, dicesi a Maniere o co
stumi del volgo.
BARCAROLAZZO, s. m. Barcaiuolo ple
beo, ed intendcsi Quegli che appartiene
alla feccia, popolare. V. VENEZIANAZZO.
BARCAZZA, s. f. Barcaccia, Cattiva bar
ca e Barca grande Per CFANO , V.
llcggeritore, dicesi al Vascello di mez
zana grandezza da portar le mercanzie
d'un altro vascello. Barcaccia, dicesi
anche la Maggiore delle lance d'una nave.
BARCAZZA , si dice dalla plebe ancora
per Puttanaccia; Zamlraccaccia , Put
tana vile.
BARCHESSA , s. m. Fabbricato coperto,
vicino o aderente ad una casa dominicale
di campagna. Portico o Porticato dii'ebkcsi se il luogo a guisa di loggia per te-

BAR

3g

Bervi fieno, ^gne, animali ec. Fattoria


se v' abita il Fattore ; Ala se la fabbrica
laleralinente annessa alla Casa. V. TEZA.
BARCnTA, s. f. Barchetta; Barciettina; Barchettino ; Barchetto.
FAR LA BARCHITA, detto fig. Far una
pedina; Fare una cavalletta a uno o u<<n
marachella, vale Ingannarlo con astuzia
V. BARCA.
BARCHIZAR , V. Barcheggiare, dicesi
in senso fig. per Destreggiare, Maneggiar
si con destrezza , come chi dicesse Con
durre bene la sua barca. V. TRACHEGAB
e BoHDtz\n.
INARCO , s. m. T. Agr. Chiamasi un Co
perto di paglia o pendio, infilato e soste
nuto da quatlro Elili di legno diritti e
piantati in terra , sui quali s' alza e s' ab
bassa per tenere al coperto Una massa di
fieno o di paglia. V. PACIAUO.
BARCOLME, s. m. Barchereccio; Una
facciata di barche, Quantit di barche.
BARDADRA, s. f. Bardatura ; Bardamenta, Tulli gli arnesi che servono a bardamentare il cavallo.
BARDAR, v. Sardamentare, Guernire di
bardamento un cavallo , sellarlo e porgli
addosso gli altri arnesi.
BARDASSA , s. m. Bardassa; Bardasela;
Zanzero; Bagascione, V. Busy. Signi
fica eziandio frasca ; Fraschetta ; liagazzaccio, Giovane leggieri e di poco giu
dizio.

BARDASSXDA, s. f. Ragazzata; Fanciul


laggine , Cosa degna iji ragazzo.
BARDASS\ME, s.m. FancuUaia; Ra
gazzame; Ragazzaglia, Moltitudine di
ragazzi Lanugine vuole dire Giovani ili
primo pelo.
BARDASS1LA, s. D. Fraschetta] divi-si
per mctaf. a Giovanotto leggieri e di po
co giudizio.
Foramello; Frugolino; Frugoletto, s'in
tende d'un Saccentino presuntuose! lo che
s'ingerisce in tulio e contraddice a lutto.
V. CACHETE e CACOV.
Busciarra, s. f. Voce Fiorentina, vale
Suggellino , persona maliziosa, insolente,
usala a fare stranezze.
BARDASSON, s.m. Bardassonacelo, Peggior. di Bardassa.
BARDLA, s.f. Bardella, Imbottitura che
si conficca sotto l'arcione delle selle.
BADDLA, detto per agg. a persona, l.ui^udcciuto; Chiacchierone; Gracchione;
Parolaio ; Ovvero Voce stridula , acuta,
V. LETVGUA.
BARLA, s. f. Carretta; Cesta, Arnese
per portar robe , posto su due stanghe ,
con due ruolc e tirato da un sol cavallo.
Detto per Biroccio o Baracelo , Sorta
di Carrella piana a due ruote , che serve
a trasporlar robe.
Carrettone , dicesi a Carrella grande.
Dello per Calessino da posta, V. SEDIA.
BARENA, s. f. che alcuni vogliono dire BARJUA , Voce formata , come pare , da Bal-o C Rena. BARO, da noi,detlo il Cespu
glio sparso d'crbeodi virgulti vivi colla ra

BAR
4o
BAR
BARETONA , s. f. , Berreltone Berrcldice. DABO anlicamciite dicevasi ad untfrtona, Grande brrrctta.
reno paludoso ed incolto , e tale convien
Mipporre che si rhiamasse quel tratlo di
BARICADA, s. f. Barricata, 11 barricarc.
terreno, ora fabbricato, che nclla parrocBARICAR,v. Barricare, Asserragliare una
ehia una volta di S. Giacomo dall Orio ,
tirada o simile con impcdimenli per osla
oi diS. Simeone profeta, delto oggidi i
re al passaggio. Sbarrare ; Slangare ;
. Comunque sia, diciamo Bare.ya a
Sprangarc, vaglioiioTramezzar con isbarquel basso fondo di laguna o sia a quel
ra , si a liga o spranga.
Ridosso rilevato, di natura arenoso-erctoBABIL, s. m. Bariglione , Vaso di legno
sa , tullo sparso di pianle erbacee , clic
doghc, per uso di tener saluini o allro.
non va coperlo daU'acqua marina se non
Covebchio del baril, Bocea del bari
uel tempo dei grandi colmi , e dove si va
le, si chiama II fondo con cui si chiude.
anche a caccia. V. Dosso.
BarVl per incapel'vr l' alboro , T. Ma
/>;/;te,chiainansi que'Monlicelli di sabrin. Titte presso i Marinari si chiamano
bia che restao quasi seiiipre scoperti dal
Que'barili sfondali dall' cstreinit pii lar
l'acqua. Ma la nostra voce Barexa spiega , de' quali si fa uso per cuoprire le teste
ga un fondo diffrente. V. .
degli alberi (piando son sguerniti. In ToBARTA, s. f. Berretta, Copertura del
scana diconsi Cappelletti o Cappelleflo.
capo. V. Bechieiia Papali.va.
Barilazzo detto in T. Mil. Barile ad uso
Montiera, Soria di berrcltino in for
di
lenervi polvere cartocci da liasportarsi.
ma di piccolo cappello cou mezza piega.
BARILA, s. f. Barile mase. Vaso di legno
BaRETA VOLTADA IN" SU, Berretta fallo a doghe come la botte , della capaci
vesciala , falta a gronda.
ta ordinaria di sei secchie.
coi Bir.oj.r, Berretta a lucignoUna barila de vi.v, Un barile divino.
latli , Berretta di bambagia , da cui sorDab la volta a la barila , detto fig.
tono molle fila grosse.
D ir la volta al barile : Dar la volta o Dar
de lesca , Berrettafellrala ,
la volta al canto; Dar nolle girelle, ImSoi ta diberreltc di lana ordinarie, di va
pazzare.
rie fogge, fatle a panno di fellro. Diconsi
BARILTA s. f. >
de lesca, perch sono pin comuneincnle giallognole o cannellatc , com'
BARILTOs.m. JBariletla o Barletta ,
il colore dell' csca da focile.
Piccolisimo barile da portare a'cintola per
Barta , Berretta a spiccfii o
cammino. Barleita, dicesi il Vaso di le
a croce , Berretta dei Preti quaudo fungno di figura simile al barile ma assai mi
zionano.
nore.
a tozzo , V. in Testa.
BABLLOTO, . m. Barilotto, Barile alquanMeterse la bAiieta , Mcttersi in capo.
lo grande.
Cavarse la baheta, Scuoprirsi il ca
Bariloto , detto in T. de'Pescat. , Sacpo ; detto figur. Ceder ; Portar dielro
co a barilolto, Specie di Cappollo grossoi libri, cio Dirsi inferiore a uno.
lano ad uso de' Pescalori, alquanto corlo,
PlETA DE LA BABETA , V. PlETA.
con bottoniera al davanti, che pu aflibBabeta da vin, Chiamasi Uno strumenbiarsi.
to di legno cupo di cui si servono i Travasalori del vino per aaciugare i tini, col
BARISELO , s. m. Bargello , Capitano di
quale bevonoil pii delle volle, donde nabirri. Bargelluzzo o Bargcllino ne sono i
sce che usano il gergo Ave.mo bevudo nrdiminutivi.
siEME u\\ babeta, do baretb, ec. perch
BARLICHE
BARLOCHE ; Berlich berlo.
se la ripassano, come fra'villici il boccale.
ch, Voci di niun signifcalo , ma che fi a
Sogliono anche esigere una di queste B
noi son piii comuncmente alte a chisma
sete a regalo per ogni barile o allro carire per ischerzo il demonio.
co di vino che fanno, dai compratori.
BARLIFO, add. dello per agg. a Uomo ,
BABETAZZA, s.f. Berrettaccia, Cattiva
vale Furbo; Destro ; Scaltro , Che diffiberrella.
cilmente si lascia svolgere.
BABETR \
BARLUME
, s. in. Barlume, Tra lumc e
BARET1N SS- m- Berretlaio , Facilore e
buio. Mel dialelto si usa fip. e vale Idea .
veiidilorc di berrette J'eletlaio, dirrlb
confusa; Mendicata ricotxanza.
besi al Venditore di veli o d' lire simili
Go un bablume sul tal afar, Mi pare;
mauifollurc Borsaio, Che fa e vende
iV" ho qualche. piccola memoria; Ne ho
borse da parrucca Collettaio, Chi fa e
qualche idea, quahche lame; Mi pare e
vende collctti Figheraio , Chi fa e ven
non mi pare.
de bigheri, cio forniture falte di filo n
BARLUSER
o Sbari.vser , v. Luccicare ;
mrrlctti. V. Modista.
Luccre; BHuccre; Lampare; LampeggtaBARETVA, s. f. Berrettiucia; Berretlire; dicesi del Risplendere delle cose iscc
na; Berrettucciuola, Piccola berretta.

lustre, come pietre, armi e simili.


Creslaia, dicesi alia Lavoratrice ili ccrBARNABTO, s. m. L'elimologia di queti abbigliamenli donueschi. V. Babetn.
sla voce a'tempi Veneli cosi comune, semCanagia babeti.va , V. Canagia.
bra indicare Abitante di S. amala ,
BARETON, s. m. Berreltone
cb'e una conlrada di l del Canal grande,
B.ir.ET.v da viazo, Pappafico , Amese
siluazione ulicamente abilala da povere
di paimoche si melle in capo ecuoprc parpersone.Finoagli ultimi tempi del Govcrno
te (tel viso per difenderlo dalla pioggia
Vneto pero dicevasi Barxabto adunPa<la' yen.

BAR
trizio quand' era povero, e aveva bisogno
di pubbhci impieghi per vivere. E talvolla dicevasi Barnaboto ad uu pstrio per
ngiuria o ilisprezzo. Comunemente par
lando voleva dire Povero gentiluomo.
BARNABOTW, acrese, di Barnaboto, e
vale Gentiluomo assai povero , Miserabilissimo.
BARO, s. ni. Baro o Barro, Truffalorc al
giuoco, V. Baba.
Baro d' erbe, Cesto, Pianta che sopra
una radicc niollipbca molti ^Cgliuoli. Cespo o Cespuglio, dicesi il Mucchio d' erbe
o di virgulti vivi dalla radice ; se hanno
pruni , Cespuglio spinoso.
Baro de fogie, Frondura Baro de
salvia , Cesto di salvia Baro de fe.vochi, Bappa Ciocca difinocchio.
Far baro, T. degli Ortolani ; Incespare o Incespicare , Nascere jn sul ccs|x> ,
propagare. Ces tire, Far il cesto j e quindi Plana eestita.
Baro de cavbli, Ciocca, Mucchio di capelli.
BARMETRO, s. 111. Barmetro, delto an
che To torricelliano , dal famoso suo inventorc Evangelista Torricelli di Faenza,
matemtico del seclo XVII. Slrumcnlo
notissimo che serve per far conoscerc la gra
vita (lell'aria la sua pressione', col mez
zo del mercurio , e quindi il sereno o la
pioggia. V. Tbrmometro.
Balta del btro , Botloncello.
Igromelro, dicesi ad uno Slrumcnlo col
quale si misurano i gradi del secco e del umido sparso per 1' aria.
BARON, s. ni. Barone, Signorc con giuris"
dizronc o per litlo.
Barone, dicesi poi per termine ingiurioso e vale Mariuolo ; Bio ; Malvagio ,
Tristo.
Barone irone, dicesi anche in atlo scherzevolescnza ingiuria. V.Raro\celo.
Raroj de piazza, Baronrio, Nome di
quei Ragazzi sudici sformati che veggonsi birboneggiare per la cilla.
Meterse a far el bar>", Giltarsi al
barone o al cattivo o al farfante ; Farsi
un pallone , un bricconc , un birbantc ,
un gaglioffo , uno sciatlo ; Farsi un ri
baldo ; Divenire unfior di virtu.
Tun BAROivi coMPAGNi, Sono tutti dl
ia medesima pannina o pecca o tacca o
lana; Come i poponi di Chioggia, tutti
d una buccia, d'un sapore;D'uno stesso
peame; Tutti imbrattatidellastessa pece.
Le feste dei baro>i dura poco , Da ul
timo bel tempo; Allafine si canta il glo
ria. Le allegrezze de' triSti duran poeo^
Sempre non ride la moglie del ladro; Tulte le volpi alla fine si nvcggono in pellicceria. Tulte maniere figrate indicanti che
La trisiizia non ha forluna per molto lem
po.
Ociii BAHOHI, V.Ochio.
A la BARONA , dello a modo vv. Alia
bitona, Rozzamente. Alia sfuggiasca o Di
sfuggiasco, Di passaggio.
Fora baroxi, Fuor bruchi, detto mctaf. che vale Ors parlitcvi di qui.
Tornar baroni come prima , Tornare
alie medesime; DiMessere tomato Sere;

BAR

BAS

D Badessa Conversa, Da buona ricade


re in bassa forluna.
BARON\DA, s. f. Baronata, Azion da ba
rone, Bricconata; Guidoneria; Furfan
teria, Bricconeria.

BARUL, s. m. Barale, dal Frane. Bas


roule's. Cercine o Avvolutura falla insie
me delle estremit della calza e de' calzo
ni solto o sopra il ginocchio. Foggia auli
ca di calzare , eh fin poco dopo la met
del secolo XV1IL Calze a barul.
BARUSCO, s. m. T. dc'Cacciatori, lo stes
so che BARO, V.
BARSOLA , -s. f. Uccello palustre che fre
quenta le nosli-e BARENE umide e salse ,
dello da Linn. Tringa Squatarola. Egli
presso a poco della grandezza del Pivie
re ( PIVARO ) a cui mollo somiglia ; ed
Jiell' autunno ottimo cibo.

BARONADLA \
BARONADNA / s. f. Piccola baronata.
BARONGIA , s. f. Canaglia ; Cessarne;
Gente berrettina, Mollitudine di baroni
o gente trista. Poveraglia, Moltitudi
ne di mendicanti e di persone di poco
pregio Bibaldaglia, Moltitudine di ri
baldi.

MILE BARONACIE, Mille ingiurie o contumelie od offese.


BARON\TO, s. m. Saccardello; Lavace
ci; Scalzagatli; Pelapiedi , si dicedi
Uomo vile.
BAHONATO, nell'uso fnmil. dicesi in si
gnificato mcn catlivo. V. BAHOXCBLO. '
ANCA S BARONATO CHE TE LE PUZO , V.
PUZAR.
BAROiNCLA , s. f. Berghinella ; Poltroniera; Sudicina, Donna di mala fama.
Detto per vezzi , Cattivella ; Catlivcluccia; Ladrina; Ghiotterella.
BARONCLO, s. m. Baroncello; Sciaguratello ; Bigerognolo , Malizioso , Di ma
la qualit. Capestruolo ; Forca , dicesi
a Uomo per ingiuria.
Cattivello; Catlivelluccio; Ghiotterelo; Ghiotterellino; Baroncello, a Ragaz
zo per vezzi.
In altro sign. Buffone; Monello, dice
si di Chi fa o dice delle buffonerie basse.
BARONEZZO ,. m. V. BARONDA In
cannata, dicesi Intrigo fatto con inganno.
LA CA UN BARONEZZO , Fa lazzi ; Ca
sca di vezzi; Fa della vezzosa o schifo
sa, dicesi di Donna che cerchi d'inna
morare. V. MERDA.
BARONN. ANDAR A BARONN, V. ANDAR.
BARNZOLO , s. m. Pendaglia ; Pendadaglio : intendiamo noi il lembo della ca
micia cbe sta fuori e pendente dall'aper
tura di mezzo deJle brache a' fanciuilelti
di primo vestire.
EL MOSTRA EL BARNZOLO, Egli hot rU-

bato la tovaglia alC oste. Fu dello fig. e


per ischerzo.
ESSER EL BARNZOLO DE Turi , JEssere

il zimbello di lutti; Servir di zimbella a


tutti ; Servir di trastullo a tulli.
BARICELA, V. BERTOLA.
BARTOLO, V. BERTEVBLO.
BARIFA , s. f. Baruffa.
BARUFANTE , add. Rissoso; Litigioso;
Contenditore; Brigoso; Garoso.
\
BARUFAR, v. Altercare ; Rissare; Arrissare , Far rissa o contesa.
Bisticciare o Bisliccicarc, Contrariare
perlinaccmcnte proverbiandosi.
Abbaruffare o Babbaruffai-e , Metter
sossopra facendo baruffe , Mcltcr in con
fusi one.

Accapigliarsi; Accapellarsi; Scarmi


gliarsi; Acciuffarsi; Scardassarsi; Pet
tinarsi ; Spellicciarsi. V. BARAFUSOLA e
DARSENE UN BUZAAOTO in DAR.

BARZELTA, s. Barzelletta; Molto ridevole.


DlH DE LE BARZELETB, V. BAHZELETR.

PIE- DE n\izzt.ZTS,Metleggevole; Mot


teggiato ; Faceto ; Scherzevole ; Sollaz
zevole.
BARZELETAR, v. Barzellettare , Dire
delle barzellette;-Buffare, Dir ciance, Dir
facezie, Molleggiare, Scherzare Trat
teggiare, vale Dir be' molli arguii o pun
genti in conversazione , che anche diccsi
trottolare ; Far frollale ; Dir baie
Bcrgolinare , fu dello per Molleggiare e
ner lo pi bislicciando e Iraendo barzclielle dai nomi.
BARZGOLA, s. m. Fraschetta, Giovane
Jeggieri e ili poco giudizio. V. BARDASSA.
BASADOVE , s. m. Brezza , e nel dim.
B-ezzolina. o anche Serezzana. Picciol
renio ina gelalo e crudo
VIE va CERTO BASADOTO , Brezzeggia,
Spira brezza, Viene velilo freddo.

BASAR , . Baciare.
BASAR A LA FIORENTINA , Baciar alla
franciosa o allafrancete, cio Prendendo
gcnlilmenle colle dita ambedue le guance
e baciando.
BASAR i FX o 'L CULO A QUALcb , det
to fig. Baciare il manipolo, Umiliarsi ad
alcuno BASAR DOVE CH'EL ZAVA, Baciar
dov' ei calca, onde Slimarlo, venerarlo.
BASAR QUELA MAN CHE BASTONA, Baciar
tal man che si vorrebbe veder mozza: di
cesi di Chi spinlo dalla necessit a ri
dere in bocca di colui che gli nuoce.
BASARSE, Baciarsi; Combaciarsi, Con
giungersi insieme legno con legno, piclra
con pietra.
. .
BASARSE LE MAX , o BASARSE EL CULO ,
Leccarsi le dita , Contentarsi d' una co
sa Aver di catto o di catti , Slimare
d'aver ^ran sorte. AvreiIdi callose buscas
si dieci soldi.
BASAR, Fondare, dicesi metaf. e vale
Aver per base, per principio, per fonda
mento che che sia Mi BASO su STO
PRINCIPIO, Ho per base questo principio;
Io mifondo: cio Ho per fondamento, per
norma.
BASO LA JTA\ , Baciavi fa mano o Ba
cio la mano ; ed Modo di salutare una
persona di grado maggiore.
BASME EL DAOTO. V. in NASO.
BASEGO, s. m. Basilico o Bassilicoo Ozziino. Pianta annuale odorosissima, di cui
si conoscono e si coltivano varie specie.
BASIS ( colla s dolce ) s. m. Basino, T.

BAS

4t

del Commercio. Specie di bombngino si


mile al Fruslagno , ma pi fine e pi for
te, e talvolta tessuto con mescolanza di
canapa. Basino liscio, rigata, a opera , a
spina. Basino colorito , stampato , tra
punto d1 Inghilterra.
BASTO, s. m. Baciucchio, Piccolo bacio.
BASILISCO , s. m. Basalischio ; Basalisco; Badalischio e Basilischio. Animale
favoloso e nella forma e nella qualit.
Basaltico , detto per agg. a uomo, va
le Feroce, arrabbiato, bestiale.
BASIN, s. m. Lo slesso cbe BASTO, V.
BASO , s. m. Bacio ; Baciare , L' allo ilei
baciare. Basium e Basia sono voci slate
usale latinamente da Calullo , che sem
brano quindi proprie del dialetto Veneto
ai tempi Romani.
BASO D'APARENZA, Bacio asciutto, In-concludenle. Molti baci e pochi quattri
ni , vale Gran promesse e poche esecu
zioni.
BASO DA MORTO , Succio ; Rosa in pel
le , Quel sangue eie viene in pelle e ros
seggia a guisa di rosa, liralovi da lia.-i.ni
cimile.
BASO CHE scnioct, BaciozzO) Bacio for
te da lo di i uni e.
BASOTO, s. m. Baciucchio, Piccolo bacio.
BASSA, s. f. Fondura; Fondo, Luogo bas
so e profondo a guisa di valletla Bas
so a rovescio^ dicesi al Luogo basso ab
braccialo da due monti.
I! i.vi v DB MAR , Banco di mare; Qucll' alzamento di rena in mare, eh' in par
te soli' acqua.

LE BASSE, La pianura,
BASSA , add. Bassato o Abbassato. V.
SBASSAR.
BASS.\ , dello sust. Ba.tci o Basia e
Pasci, Governatore de' Turchi.
BASSAMENTO, s. m. V. ABASSAMEKTO.
BASS\R,v. V. SBASSAR.
BASSETA, s. Bassetto, Giucco nolo di
carie violento e di rischio.
L' UN PONTO A LA BASSETA, ili! fu n-

go di rischio, Prov. E si ilice eli cosa che


sia pericoloso il fidarsene,
Sassella, si ilice anche da noi per Ma
la azione, inganno, frode FAR UNA BAS
SETA A UNO, Far una bassetta o unafal
della; Far una pedina a uno; Fare un
sopraminano, una cavalletta, un trucco.
BASSO , s. m. Basso.
BASSO DE LA PERUCA, Liscio, Nome che
danno i parrucchieri ai capelli lunghi e dirilli che si cuciscono alla lesta deJle par
rucche e occupano tulio il deretano che
s' unisce in coda.
ESSER AL BASSO, Avi-r del basso, e li
<lice del vino quando sta per finire in una
botte.
ESSER AL BASSO , significa eziandio Es
sere alla fine di qualche cosa. La candela
al verde, cio la cosa in eul finire.
ANDAR AL BASSO, Andar in rovina; An
dar in fascio; Consumare ogni avere; e
quindi'EssERE AL BASSO significa anche
Essere in rovina i -Aver consumato ogni

BAS
. el MSTS y al basso , dette
Proverb, per ammonire che le ricchezze
adopcrale senza risparmio sfumauo fcil
mente simili.
Parte da basso , Parti Ja basso , cio
le Parti vergognose.
L'aqua me FAVA bassa, Locuz. de'Barcaiuoli, e vale L'acqua mancava, declinava , Era il tempo del riflusso.
BASSO, add. Basso, Fondo, profonde.
Basso, Basso, vale uomo Abbietto, umile , intimo. Uomo basso; Prezzo basso;
Lane basse; Modo basso; Sculture basse;
Oro basso.
Basso de tbsta , Chino; Curvo, In Hto supplicheYole.
De CONNUM bassa , Di bassa gente ;
Di bassa mano ; Di vile nazione , cio
Nascita.
Teg.v'jb basso u.vo, Tener uno a se
gno; Tenerlo corto o cheto soggezio Abbiettare alcuno vale Avviirc.
BASSORILEVO, s. m. Bassorilievo. Sor
te di scultura che non contiene alcuna fi
gura tonda, cio che veder si possa girn
dola attorno, ma che poco si sollcva dal
piano dov' scolpita.
Basso stiacciato rilievo , dicesi Quelle
che non contiene se non il disegno dlia
figura con un rilievo stiacciato e animaecato.
BASSRA , .f. Bassum; Bassezza; Fondura. Dicesi di slrada o di terreno basso
* profondo a guisa di Valletta.
BASTA, s.f. o Basto, ni. Basto o Bardella,
Specie di sella con piccolo arcionc dinanzi , della quale si servono i poveri uomini
per volcare sui muli o sugli asini Bastina si dice ad una Specie di Basto leggieri senza arcioni.
Basta o Bastn da pachini, Cercine ,
Ravvollo a foggia ili cerchio usato da'fcchini per salvar il capo dall'oiTesa de'pesi.
Quel Dai bastj, Bastaio o Bastiere, V.
Selr.
Meteb el basto a le bestie, Imbaslare le Leslie.
BASTANZA,avv.,4 bastanza; Abbastanza.
Avehche.vb bastanza, Avernc bastan
temente.
BASTAR, v. Bastare, Essrre a liastanza.
Basta la parola , La jxirola e corta ,
cio A' galantuomini la parola data co
me fosse un contralto.
Poco basta viver , Ogni acqua
spegne ilfuoco, Delto fig.
No m'ha basta l'animo de trovar u.va
COS8A , Non fui cajiace mi e s tato
possibile o IVora mifu dato di trovare etc.
BASTARDA, s. f. Bastarda, Soria <li Ga
lea pircla, che mullo usa v.T. i sotto i Vcneztam.
Bastarda, si dice ancora alia Piii gran
de, delle vele latine d' una galea ; Ba
starde tutte uelle Vele robmti che son
al di sopra delle vele di straglioedigabbia.
Bastarda chiamasi pure dalla voce
Francese un Carrozziito da due persone
sole.
bastardXda, %. L Imbastardimento ,
Degenerazione.
4

BAS
Dab wa bastabdada, Imbastardirc.
BASTARDXr , y. Imbastardire Tralignare o Degenerare, dicesi delle razie
degli animah ed anche de' frutti, delT erbc e di tult'altro che per cagion del suolo o del clima cambiano in peggior natu
ra: Dischiatlare ; Tralignare la razza, e,
s' appropria al costume.
BASTARDAZZO, s.m. Bastardaccio, Peg
gior. di Bastardo.
BASTARDELA, s.f. Bastardella o Ba
starda, Vaso di rame stagnate, chiuso ,
per cuocervi dentro carne.
B ASTARDELO, Baslardello, s. m. V. MuI.TO.
BASTARDEZZA, s. f. Baslardaggine ;
Bastardigia.
BASTARDO, s. m. Bastardo, Figlio d'illegittimo congiungimento di due persone
libere , a differenza dello Spurio. V. MuLETo. Dicesi parimenti Bozzo e Sterpone
o Fatto a straccio.
Razza db bastardi , Bastardume. Di
cesi Bastardigia Lo stato o condizione
del bastardo.
Bastardo , dicesi pure a Quella razza
0 piaula o fruit o che degenera 1'or va
1 bastardi o i bebL'TI , Locuz. agr. Scacchiare o Sbaslardare , Levare tutti i nuovi capi d'un magliuolo (Raslo) senz'uve,
a riserva di quello venuto dall' occhio Iascialo su alto, vicino aU'eslrcmit.
Pasta bastarda , V. Pasta.
BASTARDN , s. m. Bastardone ; Ba
stardaccio.
bastXzo, e.m. (dal greco Baslazo) BaJafflOjFacchino impiegato al servizio del
le Dogane e de' Lazzeretli li sanit , che
dicesi anche Facchino ; Portatore ; Bagaglione.
BASTTO, . m. Bastina, Basto leggieri
senz' arcioni , senza ferri e senza coiamc.
BASTiXn , Sebastiano , Nome proprio di
uomo.
BASTIN, .m. Cercine, Quella specie d'involto di pannolino o di stuoia che i Facchini o allri si mettono sul cape , e lalr
sulla spalla sinistra per ripararsi portan
do i pesi.
BASTION , s m. T. Milit. Baslione, che
alcuni dicono Baluardo , Forlificazione.
Bastion , Canev. Specie d' Osleria
grande dove si vende vino al minuto. V.
Magazn.
BASTIONR, s. m. Lo slesso che Macazexir, e vale Proprietario o Condultore
d' un Baslione , cio d'un Magazzino o
Bottega da vino. Voce che ora ila in
difuso.
BAST10NRA, s. f. chiamavasi la Moglie
o Feminina di Bastionerr.
BASTIRA ,' s. f. Imbaslitura o Imbasl
menlo de' cappelli. Cos chiamano i Cappcllai la prima forma de' cappelli.
BASTO, s. m. V. Basta.
Basto, dicesi l'Asso di Basloni nel giuoco dell' Ombre.
BASTON, s. m. as tone, Ramo d'albero
che dicesi anche Mazza; Bacchio Baca-

BAS
lo; Batacchio o Legno Randello, propr. il Baston corto piegato in arco.
Basto da ufiziali , Giannetta , Baslone per lo pi di canna d'India ; e quindi Giannettata dicesi al Golpo di eiannetla.
1
6
Bastn oxopoloso, Mazzero; Basto
ne pannovehiuto , ronchioso , nodose ,
nocchieruto. V. Gropoloso.
Bastn da obbi, Batocchio Batac
chio; Bastone.
Bastn da bedb ; T. de'Pcsc. Mazzetta , Quel pezzo di legno siluato in cima
alia rel da tartana, raccomandala ad un
libano o a quel piccolo cavo d' erba assai
sotlile che porta i sugheri , mediante i
quali tenuto in aria il panno della rete.
Bast!)*, delto in T. de'Tornilori, Appoggiatoio, Lungo pezzo di Legno su cui
s' appoggiano i Torniaii lavorando.
Bastn de cassia , Bacciuolo, Bacccllo
della Cassia.
Bast.y de certo, Maddaleone,resto
gli Speciali, i rocchi de' loro cerolti.
Bastn de chiocolata , Bastoncello ;
Bastoncino ; Pez z / ; Panclto ; ese
ritondo , Botella.
Basto de l'ombrsla, V. Ombrbla.
Bastn dbl coblo, V. Corlo.
Bastoni dei besteli, V. Rstelo.
Bastn del pb.velo, V. Pnelo.
astone , in T. di Marineria , il no
me che si d ad alcuni alberi sottili che
servono a diversi usi , iliffercuti per allro
da ci che si dice Albero Pennone , co
rne segue.
Bastone dl randa o di gliisso, Pezzo di
legno londo a ui si lega il eralile della ve
la delle barchetle. V. Grativo e Vabea. "
Bastone del batlieulo, Quello che ser
ve a distender fuori e murarvi le vele.
Basions di oeco, che nelle Tartane
dicesi Bittiilb, Qurllo cb' siluato presso
albero di bompresso , nel quale resta
mralo il flocco quand' alla vela , V.
Pomolo.
Bastoni di coltellacci , Son quelli su
di cui si cazzano le mure delle vele.
Gola del bastn dbi sCOAMAri , Buccellato, Pezzo di legno inrhiodato nei peib
noni di maestra o trim hello e nel bom
presso , con un canale per riceverne i ba
sloni di collellaecio di flocco.
Coi mati che vol baston, A popol pazzo, prle spiri/alo: cio Menta gasligo
chi sel cerca in bella prora.
Andk col bastn, Andar a mazza ,
cio Appoggialo alia mazza.
InsegnXb col bastn, Insegnar altrui
rodere i ceci, Mostrar l'errore col gasligo.
bastonX, add. Bastonato.
Esseb BASTON, Andar a Legnaia o a.
Querceto, al Pino, in Perticaia, ir Custagneto: tutti Villaggi del Florentino, e
tutti modi usali dal Buonarrotti nella Fie
ra , per dire Esser bastonato.
Mb par ' esseb bastn:* , Paio bastonato , Suol dire uno miando si sente debole e stracco , cio Sono abbacchiato ,
abbattuto, spossato.
BASTONXdA, s. f. e nel plur. Bastoxe,

BAT
Bastonata ; Zombatura ; Randellata ;
Bacchiata ; Batacchiata , V. FBACO.
BASTOWBDA ORBI o MALEDETTE, Maz
zate sadice , strane , da ciechi o di cie
co; Bacchiate sode, cio Forti e senza ri
guardo, V. BASTONE CHE PELA; in PBLAB.
BASTONB DE ZECA , T. antiq. Lo stesso
che BASTONAE DA ORBI,

DARSE DB IE BASTONAE , Fare alle lastonate.


PAGA DE BASTONA*, Dar bastoni in ve
ce di danari, Bastonare in vece di pagarr.
E detto figur. Tale Mal corrispondere, Non
aver gratitudine.

BASTOIVADI.VA, s. f. Bastonatila , pic


cola bastonata.
BASTONAR , v. Bastonare o Abbottona
re ; Sonar colpi col battone ; Giuocar di
bastone; Battere; Percuotere; Tamburare ; Zombare ; Dare altrui le busse
Maculare, vai Percuoter fortemente.
BASTONAR DA ORBI O A LA MALEDETA VIA,

Dar mazzate o bastonate da ciechi o sa


dice o vecchie ; Dar come in terra ; Spia
nar le costure ; Percuotere in mal modo;
Suonare a martello; Sonar le campane a.
doppio; Tamburare.
Bastonare i pesci, vale Esser ili galea.
BASTONCELO 1

BASTONCN / m. Bastoncello o Ba
stoncino.
BASTONCI.VI DA caKts,Rcgoletli;Staggi.
BASTONCINI DB ix TRABACHE , Feristi.
BASTONCINI DE LE VENTOLE , Stecche

de' ventagli.
BASTRAN, s.m. Pastrano, Specie di Ter
raiuolo colle maniche da imbracciarsi , e
con bottoni, ucchielli, bavero e pislagna;
e si usa da' marinai Pastranello il
diminutivo.
BASUCHlXR, v. V. SBAsccwXa.
BAS1CHIO , s. m. Baciucchio , Piccolo
bacio.

BATAGLILA o BATACIETA, s. f. Batta


glinola i Battaglietta ; Battagliuzza.
Batosta , Contesa di parole. Onde Batostare; Far batosta o una batosta.
Battaglinola anche T. Mar. ed il
nome che si da ad una Colonnetta di le
gno intagliata che serve per sostenere i fi
larelli.
BATAGIN, s.m. Battaglione, Corpo mi
litare.
A BATAGION, detto avverb. A sacco; A
balle ; A bizzeffe ; Afusone; A barelle, In
gran copia.
BATAIZZA s. o meglio SBATAIZZA , On
data , dicono i Marinari a Quell' ondeg
giamento o agitazione del mare che rima
ne dopo la tempesta Fiotto o .Agitajnento o Ondeggiamento, Onda del mare
allorch agitalo o dal vento o da qualche
scoglio o costa che lo fa frangere. MaTe vecchio o Maretta, diceti a Residuo di
tempesta.
BATAOR, s. m. Battitore o Martello, di
cesi a quell' Arnese eh' appiccalo alla
porta per uso di picchiare. Quando fallo
a foggia di anello , diccsi Campanella.
CASA o PORTA GRANDA , BATAOB ORANDO,

BAT
Maggior porta, maggior battitore , che
corrisponde all'altro, Chi ha pi ricchez
ze ha pi pensieri, e vagliono, Tutto
relativo e in proporzione.
BATAOR, s. m. T. agi-, detto anche CBRCHIABO , Careggiato , Strumento villerec
cio folto di due bastoni legati insieme
da' capi con gombina , per uso di battere
il grano e le biade su l'aia, detto cos dal
la coreggia mobile attaccata alla pertica
che va in volta.
_ MANTBNL,flfa;i/*i7<>,chiamasi il mag
gior bastone del coreggialo , cio Quello
di' tenuto in mano dal ballitore , detto
anche Pedule o Manico del careggiato.
VEHZLA o VERGOLA, Vetta si dice Quel
bastone appiccato al manfanile o manico
del coreggialo , col quale si batte.
CAPBLTO , Gombina , Quel cuoio con
che si congiunge la velia del coreggialo
cl manico.

BATARELA, s. f. Beffeggiamento; Beffa j


Scherni) ; Burla.
DA LA BATARBLA , Suonar le tabelle
dietro ad alcuno; Far lima lima; Far le
fiche; Dar la baia; Scorbacchiare.
BATARBLA D' UN MATRIMONIO , Scampa
nala, dicesi il Sonare di diversi stromcnli
clie si fa in occasione di chi vecchio passa
alle seconde nozze.
BATARELO , s. m. Frugatoio, Baslone
de' pescatri col quale essi frugano e percuolono 1' acqua per pigliar il pesce.
BAT ARIA, s.f. Batteria, Quantit di can
noni posli in luogo determinato per bat
tere il nemico o una piazza.

BATAHA DA CUSINA, Arnesi o Attrezzi


di cucina.
BATARLA DEI RELOGI , Sonera.
BATARO, s. m. dicono i Pescatori alle
Verzelate vecchie (V. CIEVOLO), perch so
no di carne assai dura , per siimi, al Bat
titore delle case eh' di ferro e natural
mente duro.
BATAUJIO DEL FORMBNTO, V. BATAOR.
B ATELADA, s. f. lattellata, II carico d'un
battello. Navicellaio.
BATELANTE, . m. Barellante o Bat
telliere, Quel Barcaiuolo che voga nei bat
telli.
BATELN, s. m. Battelletto, Piccolo baitello.
BATLO, s. m. Battello o Batello, Barchella noia d'ogni grandezza, anche capa
ce di uno o due alberi.
COSTRAI o CORBE DEL BATLO, V. CoSTBAL e CORBA.
PONTA DBL BATLO , Becco del battello;
che La pillila della prora.
FA BATLO , Fare il battolante Mi
IAZZO BATLO A S. MARCO, II posto del mio
battello a S. Marco.
A LA BARCA OHE XB AWD\ DHIO EL BAT
LO , Locnz. fig. Non torna n il messo n
il mandato; Hai mandato il corba, Si di
ce quando tarda il ritorno della persona
mandata.
DOVE VA LA BARCA VA ANCA EL BATLO ,

V. BARCA.
Battello falcalo, dioesi anche fra noi
quel battello o cimile eh' guarnii lungo

BAT

43

la parte superiore de'snoi lali o sia dell'or


lo, d'una lista di tavola, la quale fa ne
cessariamente alzare l'orlo medesimo.
BATER, s. m. Bttito, Tremilo, palpita
zione. Un gran battito di cuore. Un bat
tito di polso. V. BATfaA.
BATEH DE LA PORTA , V. BATA.
BATEH DE LA NAVE, T. Mar. Abbattuta,
Quel molo che fa la nave in panno poggian
do sino a cerio segno, cio due o tre quar
te e poi da per s stessa tornando a pre
sentare la prua al venlo e ad orzare.
BATER , v. Battere , Dar percosse , pic
chiale.
BATEH , in T. Mil. ha diversi sign. , co
me Batter le fortezze , le mura; Batter
in breccia ; Battere la campagna o Cam
peggiare ; Batter t inimico; Battersi
scavezzacollo.
BATER LA CARICA , Calcare o Barrare ,
in T. Mil. Calcare colla bacchetta o col
calcatoi-C la carica.

BATER LA CASSA , Battere la cassa o i{


tamburo.
BATER LA DIANA , V. DIANA. .
BATEH LA GENERALA, Sonare o Batter
a raccolta.
BATEH LA RITIRADA, Batterla ritirata,
Richiamare i soldati col tocco del tambu
ro perch si ritirino. Per simil. Riti
rarsi dal mondo; Segregarsi; Mettersi
in ritiro Dicesi anche nel sign. di Sbiet
tare; Andarsi con Dio; Sotti-arsi; Fug
gire ; Svignare.
BATER AL zooo, Abbattere uno al giuoco, vale Vincerlo.

BATBH A U.VA PORTA, Battere o Picchia'


re
adi un uscio I BATE , 'picchiate i
n
fischiano,
BATEH EROGHETE , Batter la borra o la
diana; Battere i denti, vale Tremare pel
freddo. Pigliar F acce^gia , dicesi di Chi
sta in tempo di nolte il verno al rezzo aspellando. Eeli foderato d tramontano,
dicesi in burla di chi i veslito leggermente in tempo di freddo. V. BATBR LA BJIIBA
in BIRBA.
BATEH CONSULTA , V. CONSULTO.
BATER UNO CONTRO EL UDR, Sbatac
chiare alcuno.

BATKR DA LA SITUA, Sbatter; Abbatte


re ; Diffalcare.
BATEH, parlando del Sole, Sferzare o
Battere del sole.
BATEH D' UN DEO, Martellare, per il Tor
mentare che fa il dolore d'un ulcere quan
do genera putredine.
BATER EL BARBtr/.zo, Batter le gazzet
te, e vale tremar forte battendo i denti.
BATEH EL CULO IN TEHA , Acculattare ,
Passatempo de'ragazzi o piuttosto pena che
fa battere a chi se lo merita il culo interra.
BATEH EL MUSO IN TERA, V. Muso.
BATEH BANDIERA D' AmaAGio , T. Mar.
Batter cornetta d" ammiraglio, per dire
che La corneila che svenlola in cima alF albero mostra tal grado di chi lo coman
ti BATEH BANDIERA TURCA, Battere ban
diera turchesca, cio Inalberare la ban
diera coli' insegna turchesca.
BATER , pure in T. Mar. lo stesso che
l Dicesi che il Vascello a'jlititfp ,

M
BAT
quando ncl salparc ancora lia I.iseiato il
fondo ed il vascello poggia cd obbediscc al
vento.
Bater, detto parimenti.inT. Mar. Cappeggiare, Volger soSsopra le manovre le
gomone , quel eh' di sopra farlo venir di
otto.
Bater bl lin , Amagliare , Percuoler
il lino col maglio per diromperlo prima
di scotolarlo. v. SpolXb.
Bater el formbnto e le biave , Batie
re il grano; Batter le biade,cbe anche si
dice assolut. Batiere Trebbiare propriam. Batter il grano, le biade simili
lull' aia con cavali o allre bestie. E quindi Battitra e Trebbiatura dicesi l'Azione del battere e del trebbiare. Tempo
bel batee, Tempo dlia vetta; Esser sot1o la vetta. V. Bataor.
Bater el tbre.v, Mazzerangare , Percuotere colla mazzeranga. V. Beca.
Bater , detto in T. de' Tessitori , Cotpeggiare che Quel battere le fila ncll'atto del tessere.
Bater fogo, Battere ilJuoco
b'AZZALbf , ha presso noi lo stesso signif.
ma di pi dicesi in wntiraento fig. V. AzZ\LIN.
, Dir parole dolci o parolelte o paroluzze a unaetc. In altro senso
Frecciare o Dar la freccia, Importunare
alcuno per danaro o altro.
Batbr i drapi da la polvbrb , Scamatare, Battere con camato. Scamatare i vestiti per cvame la polveree per assicurargli dalle tignuole.
Bater i fruti , Abbacchiarc , Abbatacthiare, e Perticare, Batiere con bacchio
o pertica daU'albero i frutti che banno
mallo, come le mandorle , le noc , le notinole etc. Bacchiare , si dice degli altri
frutti: cio PercuotereT albero colla bacchetta per farli cadere.
Batbr o Sbater i ochi , Batiere gli occhi.
Batbr in verca , Battere a mazzetta .
Operazione de' laToratori de' vasi di pia
stra d' argento che si ta con tre martelli.
Bater in arco, T. de' Cappellai , Accordcllare o Cordellare} Battere o Sfioecar
la lana coli' arco.
Bater i stramazzi, Diveltare i mate
rais';.
Bater i tachti, V. .
Bater i vovi, V. Zogr ai vovi in Zo
ca*.
Baterla. V. Bater la birba in .
la bala , Mandare la palla.
Bater la freve, V. Freve.
Bater la solfa , V. Solfa Delto fig.
Sonar uno col bastone, Tale Bastonarlo.
Bater la luna , Aver i cacchioni o i
lachi; Aver la palurna; Suonai-e a mattana, Per lo starsi raalinconico, pensoso
e grulio. Dar da beccare alP , ti di
ce del Profondarsi eoverchiamente ne' suoi
pensicri.
Bateh la polvbre a le carte , Spolverare scritlure,arclvii etc. Tal Kifruslare,
rcercare minutamente.
Bater i y poco La bate in poco , El
la baile vale Esservi una diflerenza ineniibilc. Battere in che che sia o (ra che

BAT
cAe fia, vale Consistere in che che sia. On
de // punto balte (fui, cio Qui consiste il
tUttO ElA ZA CAPISSB DOVE VOCIO ANDAR
A batbr, Maniera am. Ella ben compren
de dov io voglio andar a parare , cio a.
riferire.
Bater la strada, Batiere la strada o
la calcosa.
Bater la tara , Farne la tara.
la testa in tel muro , Dar de l
capo nelle muraglie.
le carte al zooo , Scozzare le
carte , Batterie sulla tavola hi giuocamlo.
le cu.trure, Divettare; Fergheggiare; Spianar le costure-, detto anche lig.
vale Dar le busse, Bastonare.
Bater le c.imexe, V. Gme va.
LE G.YICARE, V. GnvCAKA.
Bater le man, Batlere o Picchiar le
man i.
Bater le piere, Picchietlarc le pitre,
Operazione che fauno gli Scarpellini per
render ispide le pietre sulle quali si canimina, e non sdrucciolare.
Bater monea , V. monea.
., Pestar acqua nelmor>taio ; Dar incens ai grilli , Perder il
tempo e la (tica.
Bater qualcn sin ch'el paga, Ritoccare o/cuno, vale Importunare replicando.
Bater, dicesi fig. per Insistere; Dura
re; Perseverare Batbr saldo o sodo,
Durare; Perseverare; Continuare; Non
si ristar diJare o di dire Bisogna ba
ter, Lo impronto vince [avaro, Prov. che
si dice Quando uno per pura improntitudineottienedaiin altro alcunacosa negata.
Batease, Batlersi, vale Far duello
Baterse da demonio, Battersi a scavezzacollo, Batlersi alia disperata.
Baterse in culpa, Picchiarsi o Batler
si il pello, Dar segni cli penlimentoo divozione battendosi il petto; e quindi dicesi Picchiapetlo alia persona che batlesi.
Baterse de viveri , Espressione mar.
Provedersi di viveri, dijbraggi Bater
se d'aqua, Far acquata, Provvedersi d'acqua pe' marinai.
Batbrsela , Battersela ; Carsela ; Partirsi injretla ; Battere il taccone o Baltere la calcosa El se l' ha bata , E'
se la colse ; E' se lia battuta ; Se ne ito.
Batvela suL culo , Ficcatevela dietro
via o dietro a casa; Appeltatevela dietro
via o Puoiccarlela dietro via, Modi bassi ta dispi ezzar che che sia. V. Incagr.
A U.Y DATER d'oCHIO , A IIn punto preso ; In un bachio baleno ; Manlenentc ;
Detto Jatto ; In un succio; In un subito:
In un attimo.
Chi no pol bater sl cvalo , bate la
sela , V. Cvalo.
Ghe la bato, Glicla trincio; Glielaescludo, La nego, non la credo.
Me la ito, Fado via. V. Sbignr.
No bater ( coll' e larga ) Non bat
ter parola; Non batter gli occhi; Non muover occhio,?ion parlare. Porgere gli occhi,
si dice di Chi per grande altriizionc riniira fissamenle che che sia Guardar fiSo; Non far ne motto ne tollo; Star che
lo com' <lio} vale Non rispoudere, non fareliare.

BAT
Senza batbr beco , Senza batler polsy
vale Sbitamente, in un attimo. Vale an
che Senza aUre, senz'alitare, senza par
lare.
Non Essen stX mai batuo , Non essere
mai stato abbattuto, cio Vinto.
No gh'gnentb da batbr, Non ri
sposta; Non obbiezione; Non ce da
tarare o da sbaltere; Non c'dubbio; Non
v' ne spin ne osso, Non v' a contraddii e.
Capisso dove la va a bater, Fedo, Com
prendo dov' ella ha a battere, o riuscire o
uscire. Il suo contrario Non compren
do, non so dove la vorr battere: cio Cnosco Non conosco il successo di che che
sia.
Bater dei matutini V. Matuttni.
BATSEMO, V. Batizo.
BATI-ALE, s.m. T. degli Ucccllatori , Pigliamosche, detto in Toscana Sallinselce moro , nel Veronese Negrisola , e da
Linn. Musccapa 'uorcu'a.Ucccllo da noi
chinmalo Bati-ale perch resta alie volte
per qualclie minuto sospeso e quasi immo
bile Hell' aria senza cangiar siluaziane.
batibXle. V. Schjopo.
batibombXso,s. m. Battitore ad arco-,
Qucll'artefice che divetta ed affina la bambagia con la corda tirata d'un arco, e la
riduce pi alta alia fila tura.
Detto in gergo , vale Spia.
BATIBJGIO, s. m. Trambusto; Tramazzo; Bolli belli, Tumulto Tajfei-ugia o>
TaJJernglio, QuUtione di molte persone in
con luso.
BATICAnXfIO, s. m. Bano ; Mcz za
na. V. Rufin.
BAT1CG0LA; s. f. T. agi-. Fioraliso. V.
FlORDELISO.
Forse in origine dovrebb' essere slato
drlto Batisesola, da Bater e Sesola. La
Sesola la falce con cuili miete; 1 Fiora
liso una pianta erbacra di fusto quasi lcgnoso quando si secca , che crescc confusa
col frumento e impedisce la libera mielilura, perch resiste alia falce che nerimane denlata; e pare che appunto per tal mo
tivo alla pianla del Fioraliso si desse dai
villici l'aggiunto di Batisesola , perch ab
baue la sesola, indi corrotto a' di nostri in
Baticegola.
BATICESOLA, s. f. Lucciola o Lucciolalo, Bacherozzolo che luce ma non vola. V.
LUSARIOLA.
BATICA , Uccelletto , V. SciesoLA.
AT1CFA , T. Mar. V. Massareta. /
10, s. m. T. de Gondolieri, Chiamasi nelle gondole Quoll' apertura a foggia di balcont rllo quadrilungo , che v'
alla parle deretana del copertino , la qua
le si chimie d' invern con uno sporlello
imposlina mobile, e tiensi apcrlo ne' tem
pi estivi, per farvi entrare e giuocar l'a
ria che batte imroediatamente la nuca
coppa di quelli che stan seduti sul trasto.
Quindi pare che da ci appunto a quell aperlura siasi dello Baticopo , forse corrot
to da Batticoppa.
BATICULO, s. m. Batticulo, Armadura
dlie parti derctane.

BAT
Batticulo , dello in T. Mar. dilaniasi
una Vela a guisa di coltellaccio che s'usa
pel buon tempo e col venlo in fil di ruota.
BATIDR, s. m. Battitore, Term. degli
Sump. Colui che intignc d' inchiostro le
forme degli Stampatori In altro sen
so, Battitoia o Sbaititoia, Pezzo ili legno
che serve per far entrare egualmente nel
telaio tulli i caratteri d'una forma o sia
a pareggiare la forma, prima di stampare.
BATIDR DEL BALY, Datore, 11 primo
destinato a mandar il pallone agli avver
sarii.
BAT1FGIA , s. m. Chiamasi da noi Quell'arlefice che batte sopra un marmo ben
levigato a colpi di martello lo stagno e lo
riduce a foglia solidissima per applicarla
agli specchi. Forse, se non v ha di meglio,
potrebbe dirsi Battijbglia.
BATIFGO , s. m. Battifuoco; Focile; Acciaiuolo; Acciarino; Acciaio, Quel pezzo
il" acciaio con cui si batte fuoco.
BATIFVDO, s.m. Toccafondo,T. di Giuoco, e dicesi (Quando tre persone entrano a
vicenda in una sola partita di giucco, giuocando per sempre due sole. Giuocare un
toccafondo.
BATILANA , s. m. Battilano ; Ciompo ',
Pergheggiatore , Artefice che ugnc e ver
gheggia Li lana. Battitore ad arco, Quello
che la divetta coli' arco , come presso ai
Cappellai.
BATLMONA, s. m. Battimecca , detto
meglio Coniatore.
BATIRO, s. m. Battiloro, Artista che
batte sul marmo con martello nella perga
mena o nei budelli di bue , l'oro, l'argen
to e *1 rame , e li riduce in foglie estrema
mente sottili e leggirre, alte a coprire de
gli altri corpi.
BATIPALO, s. m. Battipalo, Macchina con
maglio da battere i pali che si vogliono af
fondare.
Berta, dicesi Quell'ingegno formato con
tre sproni e puleggia , da cui pende un pe
sante ceppo o cestone di legno ferrato in
testa , che tirasi in alto e si lascia cader co
pra i pali che s' affondano come sopra: E
quindi Batter la berta. V. BEGA.
BATlSRCniA, V. SPERLOXCHEBI.
BATISCHRMO, V. SCHERMO.
BATISTA, Giovanni Balista; Giamlatitta; Batista, Nome proprio di uomo.
AVBH PI DEL COGIW, CHE BEL BtTIST.l,
Mollo scherzevole e farn. Aver del laguro
o del minchione; Esser dolce di sale. Dicesi d' uomo.

TELA BATISTA , V. TBLA.


^ BATISTA VA L , Parole tratte da una
Canzone , ed e una Maniera di scherzo o
<li di leggiorcbe si dice per agg. d'alcuno,
come sarebbe Slolido; Scimunito; Soro
simili.
BATISTIV , dimin. di BATISTA ; e dicesi
per rezzi.
BATISTRADA , s. m. Battistrada. Voce
del volgare Italiano. Colui che si manda
innanzi a cavallo per l'occorrenze di chi va
IH carrozza e- specialmente dc'vJaggialori.

BAT

BATITRA, s. f. Travaglio; Disavventu


ra; Sventura, Disgrazia che affligge.
SALDO A LE BATITURB , Fermo al bersa
glio , cio Alle avversit continuate.
BAT1VELO, Lo stesso che BATAJR, V.
BATIVGA, T. Mar. Batti la voga. Co
mando marinaresco di vogar con forza ,
che anche si dice Hat/palata.
BATIZX , add. Battezzato.
Dello sust. vale Cristiano.
BATIZAR, v. Battezzare o Rattizzare.
BiTiz.Xn u.vo , detto per simil. Bagnare
alcuno, Ballargli dell'acqua addosso.
BATIZAR uxo PEH cocib.v , Canonizzar*
altrui per scimunito.
B \TIZ.\R EL viy, Adacquare il vino.
BATIZ.VB LE CAMPATO , Benedire le cam
pane.
BATIZO, s. m. Battesimo; Battesmo.
TEGJTJII A BATIZO, Tenere a battesimo;
Levare dal sagro Jbnte.
BATCA. TOCR LA BATOCA , Toccar delle
busse , Esser batlulo. V. BOTA.
BATCHIO, s. m. Batocchio; Battaglio;
Battente , La clava di ferro che fa suonar
la campana.
AXLO DEL BATOCSJO , Gruccia del bat
taglio.
DATOCHIODELCAFX, La gamba del cap
pone o simile dislaccala dalla coscia.
BATCHIO DA FORCA , dello per ingiuria,
Forca ; Ceffo da impiccato ; Scampaforche; Squassaforche; Chiatton daforche;
Impiccatolo; Stiuma dei ribaldi.
B ATOCHIN, s. m. Battaglione, Baltaglio
grande.
BATOCHIOW DA FORCA , dello per accrescilivo , V. BATCHIO.
BATOLA, e nel dimin. BATOLETA, s. f. (dal
greco Battologeo, blalero) Cicalino ; Ci
cala ; Cicala per cento putte ; Ciancino ;
Chiacch ferino,- Tacolino. Dicesi di chi par
la assai.
BATOLA significa anche Loquacilpar
lantina, onde suoi dirsi: EL CA LA CBAX
BATOLA , Ha pi parole che un leggo ;
Ciarla come una calandre, ; Ha buona
ciarla ; Ha buona parlantina ; Ha rotto
lo scilinguagnolo. V. RCOLA.
BATOLR , v. Ciarlare ; Cornacchiare ;
Tattamellarc , Parlare assai, parlar vana
mente e leggiermente. Cicalare vale Par
lar troppo. Gracchiare, Parlare assai e sen
za bisogno. Cinguettare, Ragionare diste
samente e a di lungo. Tener f invito del
diciatto o Anfanare, Aggirarsi in parole
senza venire a conclusione.
BTOLO, s. m. Batolo e Baialo, Striscia
o Lista di panno che portavasi ne' tempi
del cessato Governo italiano dai Professo
ri dell' Universit di Padova , e da quelli
de' Licei, in segno del loro grado.

BATOLON,!. m. Ciarlone; Cicalone; Anfanatre. V. CHIACOLO e BTOLA.


BATOSTA, s. f. Batosta, vale Contesa ili
parole.
F/>R BATOSTA, Batostare , o Far bato
sta o una batosta, Contendere.
BATOSTA , in altro sign. si dire per Dan
no ; Pregiudizio Ton su AI zoco U.YA

BAV

45

BATOSTA , Fare al giuoco una gran perdi


ta; Avere un gran danno AVERGHEXH
AVUDO USA BOXA BATOSTA O USA GRAX BA
TOSTA , Aver sofferto una gravissima ma
lattia.

BATUA, s. f. Picchiata; Bussata; Bussar


mento; Picchio; Tentennata, 11 batlcre,
e specialmente alla porta di casa.
BATbA DE LA PORTA O DE LA FE.VESTR I ,

Battente o Battitoio, T. degli Architetti,


Legnaiuoli etc. chiamasi Quella parte deF impella dell'uscio o finestra che balte
nello stipite , architrave o soglia , o nell'al
tra parte dell'imposta quando si serra. Pi
gliasi ancora per Quella parte dello stipipile eh' battuto dall'imposta.
M VT -, DE MUSICA , Battuta.

BATJA , dicesi anche per Busca a Cerca FAR UN-A BATU A u.vo , Frecclarg
Dar la freccia , Chiedere ad imprestilo
danari. V. STOCABA.
BAI-A DE POLSO , Battuta e Battito di
polso, II batter dell'arteria del polso. //
tempo di due o tre battute di polso.
BATL-A DE SOL, V. COSTIERA.
BATL-A DB LA BALA , Mandata. V. BATIDB.
BATUDNA, s. f. Battutala, dim. di Bat
tuta.
BATG1A, V. PATCCIA.
BATO, Battuto, add. da Battere.
BAT"O DE CIBRA, V. SBATJO.
BATJO DE FORZE , Abbattuto o Prostra
to di forze.
BATIO DAL SOL , Assolato ; Soleggiato.
BATTO DA DISGRAZIE , Uom dibattuto;
Ajffilto; Angustiato.
BATOI, Battuti; Scopatori; Discipli
nanti ; Disciplinati; Flagellanti, Colo
ro delle confraternite secolari, che vestiti
di cappa e cappuccio, andavano per la Cit
t in processione battendosi con flagelli di
corda, di sugallo o di catenucce di ferro,
e nell'antico con bacchette ancora e con
iscope , per ispirilo di religione e per peuilenza. V. DISSJPLINARSE.
BAVA, s. C Bava ; Bave; Sbavatura.
BAVA DE LA SEDA , Bava o Sbavatura
de'bozzoli, Quella peluria che circonda i
bozzoli.
BAVA DEL FILO, Bordigliene, T. de'Lan.-i uoli, Difelto nella filatura, quando la
filatera uri I" avvolger la gugliata sul fuso,
allenta troppo la mano e ne lascia andare
di quella che non torta , e che per esse
re avvolta sul fuso non pu pi torcersi.
BAVA DE L'OHO E DE L'ARZEXTO , Bava
e Bavetta , si chiamano dai Gettatori de*
metalli, Quelle superfluit che hanno tal
volta i loro getti. V. SBAV\R.
B.ivA}inT.tle'Gellalori, Coltelli nai eie.
Carico o Bocca e Baccaglia, Quella materozza che resta ne' piccoli getti o che si
toglie colla lima Sbavatura, dicesi per
suini de' difetti nell'opere di getto eh;
non riescono lisce ma con bave e super
fluit provenienti dalla forma.
BAVA o BAVA DE VE-VTO, T.Mar. Brezza,
Vento che soflia regolarmente in certi pa
raggi e in certi tempi dell' anno, ed anche
in alcune ore. Si dice La brezza del lar
go e La brezza da terra, per disti

46
BAV
re quella che spira dal marc, e quella che
riene dair interno dlia terra.
Baya Bava db vento, vale anche Venta
scarso; Poco vento; Fiato di vento La
bava in arta, Detto marin. Il vento
alto , dcesi Quando lo Strato del vento
uperiore alie vele prima e seconda, non
percuole che la vela del pappafico.
Una bava, Una minuzia ; Untantino; Un pelo; Un pochino ; Un mnimo
che.
Far lb bave, Far la bava, cio
Fremere di cruccio ; Sojfiare o Sbuffare
come un toro, Essere invelenilo.
Cascar le bave Far le bave , detto
fig. Agognare; Braman; Aver grandissimavoglia o bramosia, Morir di voglia
di qualcbe cosa. V. Sgangolr.
BAVXR, v. Scombavare, Imbrallar di ba
va. Fare bava la bava vale Gettare
Mandar fuori dalla bocea la bava.
bXvara
1
BAVARSA I s. Scudo di Germania,
detto Di convenzione.Ma specialmeute intendesi di Quelli che portauo impronta
del Rgna di Bavicra.
BAVARILl
BAVAROL f s. m. Bavaglio, Pannolino
che adoperano i bambini per guardar i
panni dalle biutlure e ncltarsi la bocea.
bXvaro, s. m. Bavero, Collarc del mantello.
Bavaro de le muxeghe, Soggblo
Saltero si dice al Velo ch' esse portano in
testa.
baucXr, v.Baloccarsi, Trastnllarsi, trattenersi in cose di poco momento o trastulli da ragazzi.
In altro sign. Aver gli occhi a'nugoli;
Plantare una vigna ; Aver il capo, a grilli , si dice di Quelli che quando uno favella non hanno l'animo quivi, e pensano
a ogni altra cosa che a quella che dice
colui.
In altro sign. Guardare il morlo; Starmusorno, alia musa, muso, musone o
musardo; Musare, Star come stupido.
Detto ancora per Baloccarsi a Trimpellare; Metteria in sul liuto o in msi
ca , Indugiare , Mandare in lungo.
Andar baucando, A ajanare; Anfaneggiare, Andar senza saper dove ni perch.
BAUCH1Xr,v. V. SbauchiXr.
BAVLA , s. f. Bavella Bava , Quel dio
che si trae dai bozzoli posti nella caldaia.
prima di cavarne la seta.
Bavla pilada, Filaticcio, Filato di
seta slracciala , detto anche Filaticcio di
seconda sorte. V. Fleselo.
BAVELIN, s. m. Stracciaiuoio; Scardassiere, Colui che col pettine straccia i boz
zoli dlia seta o altro per farli .
BAVELN , s. m. Filaticcio, Filato di se
ta stracoiata. V. Rasi despilai, in Raso.
BAVESELA Bavesla db vento , s. f.
Fiato; Vento scarso.
Bavbsela de roHTUNA , Fortunclla ;
Baggio dijertuna, Pircla fortuna o ven
tura ; e prendesi in biiona parle.
OCNI P1CC0LA BAVESELA CHE VEGXA , Ad

BAZ
ogni piccolo raggio che spunti; Ad ogni
aura che spiri Ogni arqua immolla,
si dice di Chi in istato o in termine che
ogni minima cosa gli dia tracollo.
BAVTA , s. f. Bavetta , Piccola bava.
BAL, che dicesi anche Forzir o Forztr da viAzo, s. m. Bau Ir o CoJia.no. Cas
sa ferrata notissima. V. Foizibr.
Quel dai bauli, V. BoLzn.
Viazah i.v ' ndi., Andar giovenco
e tornar bue, Viaggiare senza prontto d'alcuna cognizione. Ksser corne Tancora che
sta sempre nel mare e non impara mai
a notare.
Bal, detto in gergo vale Culo.
Avia el ball , Esser gravida r
gna : diecsi di "Donna.
BAL'LA , s. f. Berghinella ; Poltroniera ;
Sudicina, Dicesi a femmina per iugiuria.
BAULETQ Forzierto , s. m. Baulettot
Piccolo baule.
Bauleto da zogie, Stipetlo. Cassettina
in cui si lengono chiuse le gioie e altro.
BALTA, s. f. Raul ta , Specie di mantellino o rcenlo a uso di matchers,
BAZA, s. f. Bazza, Buona for luna , Prrzzo vautaggioso.
AvXR BAZA GRANDA , AvCT trC pani per
coppia Aver di bazza, Conseguir un
bene per modo inaspettato.
Bazza, T. dc' Giuocafori, Quel nume
ro di carte che si pigliano voila pe- volta
agli avversarii.
Mazzr la baza , V. Mazzr.
Antecipr le BAZE , detto metaf. // nticipare; Prevenire, cd anche Dare a con
to, e s' allude a quella fanciulla. clie pri
ma di maritarsi fa fallo.
BXZARI. AxdR FORA O ZO DEI DAZAni ,
Uscir di squadra o del seminato o dei
gangheri o del manico ; Venir alia rol
la, Uscir de' termini, lmbestialire. Aver
assillo o Astillare , vale Essere fiera
mente incollerito.
BAZARIOTO ; s. m. Voce eh' pi in uso
a Chioggia , Barullo o Treccone , Rivendugliolo che compra sui mercati iu digrosso le cose da mangiare per rivenderle con suo vantaggio a minuto. A questo
termine vernacolo anlogo Bazzarrare ,
che vale Barattare. Pare che questo ter
mine noslro si possa ripetere da Baza, che
vale Buon mrcalo, vantaggio di prezzo,
rilenulo che questi Rivenduglioli vendouo
a buon mrcalo.
BAZOTAMENTE , aw. Mediocremente ;
Mezzanamente.
bazotXr, v. Tentennare ; Tentennarla; Ninnarla; Dimenarsi nel manico ,
Esser irresoluto in qualche affare.
BAZOTO , add. Bazzotto, Fra duro le
ero, e diersi comunemenle delle uova
Lallero, Voce Aretina, si dice delle nova
troppo teuere , che per non essere ben induritc tremolano.
Mediocre e Mezzano , Aggiunto a va
ri cose.
Cofticcio; Mezzo cotlo ; Ubbriachetto;
Albiccio; Brillo, Mezzo ubbriaro.
Un poco BAzoTo, Menticurvo, Un po*
disposto a pazzia.

BXZEGA , V. Bacega.
BE (pronuncalo strelto) Bi, Letters con
sonante del n ostro alfabeto, di genere mascolino. Un bu
BE (pronuniiato largo) Be, Vocedella pecora e della capra.
BEN,add. Babbeo; Babbaccio ; Storditoi Scimunito e simili.
BENA, add. Stordita; Sciocca; Scimunita e simili.
BE AO, lo slesso che Beato.
BEARSE, v. Deliziarsi; Gioirc; Goders'u;
Spassarsi. V. Snanararse.
BEATEVA, s. f. Santessa. V. Chietina.
BEATO, add. Beato.
Beati chi se vede! Tu sii il ben trva
lo, Modo, di salutare incontrando alcuno.
Beato chi ai tera de orbi ga un ochio
solo, V. Orbo.
Beati queli che che n' ha , Chi in te
nu ta Dio Caiuta, Chi in possesso a niiglior condizione
Vita beata. V. Vita.
BEATON , accr. di Bca to , V. Chjetinon.
BECA (coll'c larga) s. f. Voce agr. Mazzeranga. Strumentodi legno, il quale ser
ve per calpcstare ed assodare il terreno de*
viali. E quimil dicesi M uzzerangare per
Far uso della mazzeraiiga. Si dice anche
Mazzapicchio e Piltone.
BECX, add. Beccato ; Sbezzicato , Perf
ralo col becco.
Beca dai tav.Vni, Assillato Dai ose, Bezzicato Da le mosciie, Punto.
Beca da us can, Morsecchiato, Alquanto morso.
dai sbibi , Preso; Acchiappato
Arrestato.
Bec soto un' ala, detto fig. Bruciulato; Punto amore.
F beca, Magagnato; Bezzicato.
becXda , s. f. Beccala o Imbeccata, Colpo dell' uccello.
BECADNA, s. Beccalina e Beccatella,
Piccola beccala.
Becadna de ala, detto fig. Mal <f occAio, Afiascinamento.
BECAFGO, s. m. Beccafico. Uccelletto no
to che ingrassa ed cibo ghiotto e delieatissimo. Molti ritennero che fosse la Motacillaficedula di Linneo, ma i pi diligenti Ornitologi convengono con Beclistein e
con Temminck elle sia la Sylvia Hortensis; uccelletto ehe ha il ventre bianco ,
il pelto e i fianebi leggermcnle tiuti d'un
grigio rossastro.
Magnon de becafjghi, Ghiotto de' beccafichi Una bona machada de becafighi, Una beccaficala.
Ogni uccel d agosto o di setiembre
beccafico , e vale Che qnando andazzo
d'un* cosa, luttoci che nc abbia similitudine tenuto per quella slessa cosa.
BECAFIGO CELEG , V. CeLECA PALUANA.
BECAFORMGHE , s. m. Uccello. V. CaoSTORTO.
BECANLA, s. f. T. de' Caceiatori , Beccaccino minore, detto la Liun. Scolopax
Gallnula. Uccello p.ilusirc notissiroo. Iu

BEC

BEC

BEG

parie dello Stalo Veneto , e 'spe


cialmente nel Vicentino, dicono BBCANOTO o BBCANOTLO a quello che noi chia
miamo BBCAWLA,e DECITELA al BBCANOTO.
BECANTO , 8. m. T. de' Cacciatori , Beccaccino reale ; detto -volgarmente in To
scana Pizzardela e ila' Sistematici Scolopax Gallinago. Uccello palustre notissimo.
V. CHIOCRBTA.
BEC\R, v. Beccare; Bezzicare; Rimbec
care, Ferire o percuotere col becco.
Frizzare o Jnordicare , direbbesi dell' Effetto che fanno le cose piccami, come
pepe eie.
Bezzicare dello fig. vale Molestare , in
quietare, e dicesi per lo pi degli eserciti
che con piccoli e frequenti assalii lengono
tribolalo il nemice.
BECB , T. Agr. Ulazzerangare , Far
uso deila mazzeranga. V. BECA.
BECR DE LE MOSCHE E DECUSSATI, Ap
pinzare, dalla voce antica Pinzo, che siguifica Pungiglione. Pugncre ; Mordere ;
Far puntura; ed proprio di certi inset
ti come mosche, tafani ed altri.
BEC'R in QUALCOSSA, Lambire; Toccar
o Urtar leggermente.
BscAa LA BALA , Rimbeccare , cio Ri
percuotere , Cogliere la palla.
!! i.-;'vn QUALCOSSA, Guadagnare; Becca
re Noi. GHB NB BECA , Ei non ne pap
pa, non ne gode, cio Non ne avr Bec
carsi una buona </ote,vale-Conseguire una
ricca dote. Beccarsi su una cosa ; modo
basso, vale Guadagnarla con industria o
arte.
BECR QUALCUN, Catturare; Acciuffare;
Imprigionare.
BECARSE INSIEME, Bisticciare, Dicesi di
persone che garriscano e contendano fra
loro. V. MAGNARSE.
CATIVO CH'EL BECA , Cattivo che non si
pu seco , Dicesi di Fanciullo irrequieto.
Go BECA TRE LIRE , Gii /io beccato tre lire, cio Gliele cavai di mano con destrezza.
BECARTO (colfe stretta ) s. m. Stroscino. Dicesi d'una razza di Beccai vilisstmi
che vendono la carne per le strade senza

BECAZZOFOTO, add. Birbone; Monel


lo ; Guidone ; Bigerognolo ; Cialtrone ,
detto per ingiuria.
In altro sign. Becco cornuto ; Altcornuto; Becco in erba o maturo; Becco scia
vero o indiana ; Becco zucca, Colui a cui
la moglie fa fallo Pappataci, si <lice di
Clii soffre volontariamente il proprio vitu
pero dalla moglie.
BECHER, s. m. Beccaio; Beccare; Ma
cellaio.
BECHRA, s. f. Beccala, La femmina di
Beccaio.
BECHETO, s. m. Beccuccio; Pippio, Dmin. di Becco degli uccelli. Per BECOA-, V.
BECHETO, s. m. Beccarello o Seccherel
lo, Piccolo Becco, animale.
BECHIGNL, V. BECO**.
BECO ( coli' c larga ) s. m. Becco.} Rostro^
Becco degli uccelli.
BECO DEI CAPUZZO , V. GAPUZZO.
BECO DB ZOETA . Uovolo, Membro d' archilellura fra gli ornamenti.
BAGXAR EL BECO , Immollare il becco,
Diciamo in ischerzo per Bere.
FAR EL BECO A L' OCA , Fare il becco alF oca , Conchindcre c terminare il negoaio che si ha fra mano. Il negozio fatto;
11 dado e tratto; La merla ha passato il
Po.

BECOFUTRlSTO,add. Facimale; Cat


tivello; Caltivelluzzo; Tristorello; Fisto
lo; Cavezzuola, Insolente, Agg. a Fan
ciullo Serpentello, Ragazzo vispo e vi
vace. V. BECONLO.

tener bottega.

BECARA, s. f. Beccheria, Luogo ove si


uccidono le bestie , che anche dicesi Maceilo, Scannatoio e Ammazzatoio.
BANCO t>E BECABA, Desco, Banco dove
si taglia la carne per vendere.
BBCABA DE FEMENE, Seminatoio, Luo
go dove s'usano disonest e si danno le don
ne a prezzo.
H i:c.\ i.'j;/, T. de' Costrullori navali, Cor
sie rovesce. File di pezzi lunghi di legno
calettali , che si mellone sotto i bagli del
primo ponte neJ verso della Junghezaa del
le navi.
BECAURA, s. f. Bezzicatura, II margine
che resta dal bezzicare , e dicesi <legli uc
celli. Marte o Puntura, direbbesi del san
gue in pelle che viene dalle appinznlnre
delle pulci , dei tafani , ed anche dal mor
so della vipera. Dicesi anfora Trafitture
delle mosche e de' tafani.
TUTO BECAURE DE PULESI , Tutto iWtt-

naiato dalle pulci.


BECAZZAj s. f. Uccello. V. GAIWAZZA.

No BATER BECO

SE.YZA BATER BECO f ' BATER.


STORZER EL BECO , V. SionzEn.
TEO-R EL BECO A MOGIE, detto fg. Im
mollare il becco ; Tenere o Porre o Met
tere il bfcco in molle, Cicalar senza posa
di cose che non appartengono al parlatore.
DAR EL BECO A 1. 1: STELE , V. DAR.
BECO (coll'e stretta) s. m. Becco, il ma
schio della capra domestica, che <licesi Tin
che Capro e Caprone Montone ti dice
il Maschio della pecora che serve per far
razza.
Per colui a cui la Moglie fa fallo. Bec
co, Becco sciavero o indiano. Becco cor
nuto. V. BECAZZOFOTUO.
BECO E BASTONA, ssere o Diventar lo.
bestia e il bastonato, cio Aver sopra lo
scorno anche il danno, sopra il danno an
co le beffe Al malfagli male, si ilice Al
lorch ad alcuno si aggiunge male a unir
o datino a danno.
ESSER EL BECO MAL VARD, O MAL VISTO,

Locuz. tam. Essere il mal veduto, Contra


rio di BEGUTAXta. V.
XB MEGIO ESSER BECHI E AVER DA SECAR,
CHE NO ESSER BECHI B NO AVER DA MAGNAR,

E meglio esser becco e aver da beccare ,


che non esserlo e non aver da beccare, l
proverbio chiaro , comunque dagli uo
mini onesti ributtato.
BECO (coli1 e largo) . m. o BECAHELA ,
Mazzeranga e Mazzapicchio. V. BECA.
BECOFOT, add. V. BECOFUTJUSTO.
AvB EL BECOFOTU PIEN , LoCUZ. fam.

Aver pieno lo Stefano , Aver carica la ba


lestra; Aver mangiato a crtpapelle o a
crepacci-fio ; Aver pappato ; Aver cavato
il corpo di grinze , ssersi ben pasciuto.

4.7

L' UN UN GaAN BBCOFUTRISTO , UH

gran monello, cio Furbettellola sua par


te, assai astuto ed accorto.
BECOIN, s. m. Lembo; Leiibuccio, Estre
mila <l'un fazzoletto o simile, cio uno de
gli angoli. Faccitola, dicesi di que'due
pezzetli di lela che pendono dal collare a
cui sono attaccati.
Bscol.v DE LE BOZZBTE , o simile , Pipplo o Beccuccio , Quel canaletto adunco
ond' esce 1' acqua de' vasi da stillare o sv
inili.
BECO! DEI SAGHI , V. PELESV.V.
BECO IN CROSE o BECOSTORTO, s. m. T.
degli Uccellatori, Crociera o Crociere, Uccello dello da Linn. Loxia curvirostra.
Egli grosso come una Merla, ha il becco
grosso, <luro, robusto, nero', ricurvo dall'una e l'alir.i parte , e colle mandibole
che in punta s'incrociano.
.
SECOLAR, v. Bozzolare o Sbozzolare, il
torre picciola parte di che che sia Spic
ciolare; Sgranellare; Piluccare , Spiccar
a poco a poco i granelli dell'uva del grap
polo per mangiarseli Spilluzziciire ,
vale Levar pochissimo da alcuna cosa pia
namente e con riguardo. V. PICECR.
NOL CHE NB BCOLA , i non ne gode ;
Non nt pappa; Non ne avr, Si dice del
Negar altrui una cosa.
SEMPUB SE SECOLA , Gallinella va per
casa o eh' ella becca o eh' ella ha becca
to , Prov. che s' usa per far intendere che
-non da prendersi fastidio se una donna
mangia poco a tavola.
BECOJV, s. m. Beccane, Becco grande de
gli uccelli.
Detto per Beccata; Imbeccala; Bez
zicatura, che Colpo dalo col becco.
BEOX DE MOSCA O DB MUSSATO , V. BECDA.

BECONAR, v. Bezzicare, Percuotere o


ferir col becco.
BECONAZZO , s. m. Becconacco ; Bec
cane, Becco grande degli uccelli.
Per BECOFUTRISTO , V.
BECONLO, flabisso; Fistolo; Facima
le, gg. a Fanciullo insolenle.
Fitto; Pronto; visto d ingegno; Di
.far vivacit; Di sensi desti. Altro ag
giunto a Fanciullo, e dicesi in buona par
te Forcuzza; Cuccialo; Morbetlo, di
rebbesi per ingiuria.
AH BECOJVELO VEH! Eh sgraziatellol Det
te per vezzi. V. BECOFUTIIISTO.
BECOWLA, Ladrina; Ghiotterella; Tristerella; Tristerellina; Furjniella, Det
to a Fanciulla per vezzi.
BECOSTORTO, Uccello. V. Baco m CHOSB.
BEF\R, v. V. SBEFAR.
BEGA (coll'e aperta) s. f. Bega; Briga ;
Contesa ; Baruffa ; Contrasto ; Rissa.
Dello per Tafferuglio o Tafferugia,l{issa o qnislione insorta ira pi persone. V.
BAJ..-.HSOLA.

48

BEL
Catb , V. Begr.
BEGAR, v. Contendere; Contrastare; Al
tercare; Bisticciare. V. '. TnovXn
um.
BEGIORA (coll' sen-alo) s. f. T.degli Uccellalori, Bigogolo comune,c nel dim. Bigogoletto cd anebe Bigoletto. L'ccello die
uidica fra noi, couosciuto gi da' Laiini
roi nome Glbula, v quiiidi detlo da Linn.
Oriolus Glbula. A Verona chianiasi 'wFir.ii , sul Padovano r BrLsola,
nel Vicentino Repsndolo, nel Friuli Lo( ni, e in altri luoghi finalmente Compare
Pisno. Nella stagion de' fichi grassissiino
BEGNAMIN, s. . Coceo, dictt
al Figliuolo pi amato dal padre dalla
madre, ed a qual si sia persona favorita e
dilelt?. // cuccodella mamma; Ilfavori
to ; U ; Il bello Mignone signi
fica Amico intimo, favorito. V. Ccolo.
BEGiMGMTX, s. f. Benignit e Benignitude, Virl disposta a lar bene a tut
ti per sua dolcezza.
I g*a BUO la begnignita de far etc. (detto in modo irnico ) Furono capaci difa
re ; Ardirono ; Osarouo ; Non ebbero riguardo o ribrezzo.
BEGMGNO, add. Benigno, Affi.bilc, cortese.
BEGOLO ( roll' e chiusa ) s. m. Frugolo ,
Dicesi de'Fauciulli che non istanno mai
ferini.
BEGOSO , add. Garoso; Garosello ; Gareggioso; Piccolo; Beccalite; Litigioso.
V. Catahdeghi, Tacabeghe, Metibegue
e Cata UTE.
BELADONA, s. f. Pianla, V. Ebba belad6.VA.
BELBELTO, modo avr. Pian pianino.
BELBELO (coll' e larga) modo aw. Bel
bello o A bel bello ; A belt agio ; Piano
piano.
A BELBELO CHE NISSUX NE DRIQ , A
belt agio: nessun ci corre dietro; Adagio
a' mat passi; Piano a' mai passi.
EELET1SSIM0 , add. Bellissimo ; Arcibello.
BELETO, s. m. V. Sbeleto.
BELTO, add. V. Beli.y.
BELEZZA , s. f. Bellezza; Bella.
Beveb le so bf.lezzf. , Maniera met. e
fain, che vuol dire Bert il suo abbeverato,
cio Quel centellino che resta nel bicchicrc (Ii chi ha bevuln.
Gran belezza ! Le trombe c'l non phis
ultra < un bel vnlto. Occliio di sole, una
bellezza Una bella che rapisce in namora.
La belezza duba poco , Cosa bella e
mortal passa e non dura. Bellezza bene
dubbioso de' mortali , dono di pic ' I tem
po, fugace come onda, fragil bene perisce nel mezzo de' migliori mini. Bellezza
come unfiore che nasce e presto muore.
BELN
\
BEL1NT0 / add. Bellino, Belktio,
Belhtccio, Agg. a Ragazzo a che che sia.
BEL , add. Bello.

BEL
Belo gbando, Appariscente, Di bel
la presenza.
Belo ix candela , add. di gergo Fran
co; Ardito; Jmperlurbato.
Belo ma bo.v da , oit imbus to
o BclUmbusto, dicesi per ischerzo.
Bela a xaba vbcia , Bella di stupore
Bela CO FA UNA stela , E' non in Cie
lo Stella che appetto a lei nonfosse tene
brosa Bela el sol , Faccia che
riluceva come '/ sol d intorno.
Belo beln, Bello in chermisl, val Bel
lissimo.
Belo lindo, V. Lindo.
Belo dal vin, Ciuschero; Alliccio, Un
poco ubbriaco. V. Alto dal vin.
Chi dele vol parer, la pele de la te
sta con DOLEn , Chi vuol bella parre , la
pelle del viso le convien doler. Pena palire per bella parre, Dicesi "dlie donne
che si slropicciano j>cr comparir belle.
Chi NAS9B BELB GA LA DOTA CON ELE, Chi
nasce bella nasce maritata, ovv. Chi na
sce bella non in tullo povera, che signi
fica Che le donne belle agevolmcntc tro
van marito.
Cosse belb a l' ochio ma che no val
gne.vte, Trappole da qualtrini, Cose aghe ail' uccbio di nimia ulilil.
Deventb bblo, Abbellire o Abbellare,
verbi u. Deventr piu belo, Bimbellire.
El se tien belo, un bel cesto, Si
dice per ischerno e perirouia d'Uomo che
si tenga bello.
Fab belo, Abbellare; Abbellire; Babbellirc; Rimbellire; Imbellire, Adornare.
Fab del belo in banca, Maniera antiq.
Fare il saccente, il saputello.
Fab el belo, iure il bello , Pavoneggiarsi , Far moslra d s Fare it galan
te , il vezzoso; Vagheggiare.
Far la bela con toti , Essere accattamri, unacivetta. V.Smorosir e Zoeta.
Fab le bele beline , Far il bello belli
no; Andar alle belle ; Andar n' versi ,
vagliono Adescare, Lusingare.
Fabse belo o bela , Rassettarsi ; Aliindirsi ; Aizimarsi; Binfronzirsi : dicesi di Donna Farsi bello; Allindirsi;
Azzimarsi; Pulirsi; Nettarsi, dircbbcsi
dcll' (Jomo.
O belo! Dctlo con ammir. Oh che minchione\ Che cucco! Sei un gran martuffo!
Mancb sul Pib belo , Cader il presen
te in suir uscio. La grandine e caduta in
sulfarla ricolta: che Condur bene qualchc suo affarc e in sul bueno della eonclusionc abbandonarlo precipitarlo.
Partr sul piu belo , Partirsi in sul
far del nodo alfdo, alc Lasciarc sul buouo.
Belo, dicesi per Stravagante; CapriccioSO
S BELO IN VERJTA, OVV. SO.UALcossa de belo , Siete curioso da vero o in
vero, e vale, Siete stravagante, avetc un
cervel a oriuoli.
Andar le bele beline le molesiNB, Andar colla pinna, colle belle o col
le buoTie colle dolci; Parlar dolcemente ; Piacevoieggiare Far il bello belli
no, vale Dissimularc, fingere. V. Moleei.v.

BEN
AVER EL SO BEL DA SBATBB , V. SbATBR.
Fbghkne de belb , Fame di quelle
coW ulivo; Farne di solenni, cio Dlie
grandi, marchiane, ardite sonore.
No XE BELO QUEL Ch' BBLO , MA XB BE
LO QUBL PiASB , Non bello q uel ch'e
bello, ma quel che piace. Il sigtuficato
chiaro.
PaSSAR PER BELO , V. PassB.
Q TESTA LA S A RI A BBLA , OVV. H LA SA
BIA una bela buzaba. Detto con aram. Questa la sarebbe col manico. Questa sarehbe ben coW ulivo. Oh questa sarebbe marchiana: cio Sarebbe stravagante, grossa,
massiccia. Buon per Dio; Buon per m iafi.
Questa xi bela , Questa di pezza,
cio Notabile , grande. Ma parlandosi ir
nicamente, vale Strana.
Questa xb la bela , Locuz. di giuoco^
e vale Questa ultima partita. A Mila
no in vece di Bela , dicono la Gloria.
Sara bela ! Mi maraviglio ! Ci ' in
tende ; Ben s' iniende o si sa; Non vha
dubbio; Certamente ; So il dovere ;
So le convenienze.
BELMO , s. m. T. de'Fioristi , Begliomini, Voce d'uso comunc, detto pero Ita
lian. Balsamina e Balsamina. Fiorc noto
Erodotto da una Pianla animale dctla da
inn. Impatiens Balsamina.
BELX, add. Bellone , accr. di Bello.
BELOAAZZO , lo slesso che BeletissiMO,V.
BELTOLA , add. Bella anzi che no , Aluanlo bella, e si dice dclle feminine. V.
ELIN.
BELVEDR , s. m. Vedetla s. f. Sporto
< una finestra di casa munito di crislalli,
londc si vede. V. Diago
Belvedere , in T.JWar. si dice all' Estr
nala superioredell'albcro di contrammezzana.
BELUMR, s. m. Bellumorc 1
, salo per lo piu in forza di susL Di
cesi d'uomo allegro, faceto, che ha fantasic
grazise. Voi siete un belf o un belissimo , per dire, Avcle delle Fan
tasie allgre, grazise.
Belumob, detto in signif. di biasimo,
V. Umorto CoutesXn.
BEMO, Ben mio; Mio bene. Caro il
mi Cecino, in senso irnico.
Da BEMio a u.vo , vale Sgridarlo, rampognarlo. Dire a uno il padre del porro;
Cfiitarg il vespro degli F.rmini.
BEMOLE , s. m. Bimmolle, Caraltere del
la Msica.
BEMONTX , add. Ben mntalo: cio Cavallo ben fornito.
Parlando dell'uomo, Abbigiiato ; Ben
veslito ; In belt arnese.
BEN, s. m. Bene, Utile, giovamento.
Sta cossa me fa ben, Questo mi giova, mi di prqfilto, mi benfacenlu.
Nogh'ben senza MALjiVon va min car
ne senza OStO, Mai bene senza qualehc
mistura di male.
Ben che poco dura , Allegrezza di pan
caldo, Contento passrggero.

BEN

BEN

LA PRIMA VOLTA L.i GA BOHlVo , EA SS'


.JCONDA LA GA FATO UN PUTBLO IN BEJf, La.

csi di Un abito quando stia acconciamen


te indosso.
_ STAR BEN E VOLERSB MEDSGAR , Muover
lite alla sanila, si dice di Chi prende me
dicine scn*a b'isogno.
LA GHB STA BEN , Ben gli sta ; Ben gli
ttctte; Gli bene investito: vale A pro
posito, Giusla< punizione.
NON i, ss n; ':,]< DA FA:; BEN, Non esserc terreno da por vigna. Si dice di perso
na o d' altro da non farne capitale.

prima volta si sconci, di poi.fece unfan


ciullo a bene, cio Prosperamente: ovv.Dt
poi riusc a bene partorendo, un fanciullo.
BEN DE Dio , vale Macca ; Abbondan
za ; Magona, Copia di che che sia FAR
XL BEN DB Dio, Guadagnare; Profittare.
Bene, si dice per Amore, Affezione.
> Voler bene a uno CARO EL MIO BEN,
p.e. Caro il mio Cecino, dicesi per vezzi, e
talvolta ironicamente CARO BEN FEMB
STO SERVIZIO, Caro amico favoritemi, fa
temi questo piacere.
VOLER BEN A QVALctar, detto ironicam.
Esser amico ad alcuno come il can del
battone; Voler quel bene che vuoi il cane
alle cipolle.
VOLER BEN A LA HAVA PER LA FIA , Vo
ler bene al bambino per amar della bala,
Di chi affetta amore ad alcuno per riguar
do ad un altro.
Co SB SE VOI. BEN , NO SE SE OFBNDB ,

Calcio di stallone nanfa male a cava/la,


letto fig. A chi si vuoi beuc non si fa of
fesa che dolga.
ANDAR IN CHIESA A FAR EL so BEN , An
dar in chiesa a far le sue divozioni.
No FAR BEN E SO VOLER CHE I ALTRI GHB

IK'ABIA, Far come il can dflC Ortolano che


non mangia la lattuga e non lascia man
giarne agli altri.
No L* HA FATO N BEN N MAL , EL GA DA
UNA POTENTISSJMA SCHIAFA ; D' improvviso

o Dal detto alfatto gli dimen un polentssimo schiaffo.


No ussXn AVER BEI , Non lasciar ben
avere, Infastidire, Crucciare.
MAGISTRATO DB' BENI INCULTI , chiamavasi sotto la Repubblica Vene! a Quello che
composto di cinque Senatori sopranlendcva la cultura delle terre abbandonate , e
tutti quegli edifizii pubblici che si poteva
no vendere o investire, per corrispondere
al Principe un'annua regalia o tributo.
BEN , avv. Bene ; Benssimo.

Appunto ; Acconciamente; A maraviANDR BEN, BENON, Andare a vanga;


Andar di rondone, si dice Quando altrui
succedono le cose prospere e senza briga.
BASTA FAR BEN LE COSSE, Maniera fam.
Abbastanza presto, quando bene: cio
Non si consideri il presto n il lardi, pur
ch le cose siano fatte a dovere.
CHI STA BEN NO SE MOVA , V. MOVER.
FAR BEN AL PETO O A LA GOLA , Far buo-

no al petto etc.
FAR BEN A CHI NO GHB PENSA , Correr
dietro a chifvgge, detto fig. FAR BEN
A CHI WOL MERITA ; Gettar le margherite
o le perle o la treggia a" porci; Gii tur il
lardo a' cani INo FAR BEN N UNA cosSA N L'ALTRA, Non fare ne un aspo n
un arcolaio. Per voler far due cose non
ne perfKsionar alcuna.
FAR o BEN o GNENTB , Pelle che tu non
puoi vendei-e non la scorticare: cio Non
far quelle cose delle quali tu non abbia a
cavar profitto.
SE STA BEN A NO FAR GNENTB , La poca

fatica sana. Prov.


STAR BEN A LA VITA , Tornar bene; di-

BER

49

Servzialt MKTER UN BENEFICIO, Met


tere o Applicar altrui un cristero.

BENEFICIO DB LE DONB , Menstruo. V.


MARCHESE. No AVER i so BENEFICI DA
UNO DO TBB o pib MESI, Fare una o due
o pi passate TORNAR A AVER i so BE
NEFICI, Riavere o Tornar i mesi.
BE\EQDDE, Voce rimastaci dnl latino
corrono. SB VOL , BENEQUIDE , lo sles
so che BEN CON BEN , V. BEN , avv.
BENETN , Detto per vezzi a Fanciullo di
No LA XE COSSA CHE MB STApA BEJT, .ZVon
nome Benedetto. V. BENTO.
mista n ti via n a verso^Wi torna male.
BENTO, dim. di BEN, avv. V. BBN!N.
No L' IMPIEGO CHE CHE JSTAGA BEN, D/OB
ADESSO STACO BBNET, Ora sto alquan
nicchia adattata alla sua persona.
to bene, passabilmente bene ; bene anzi
_BBN BE.Y, Beml'e, vale Ben bene, ma
che no.
dicesi per lo pi ironicamente.
SE VOL, BEN CON BEJf, &e vi piace io
BENTO, Benedetto, Nome proprio di
acconsento, io m'adatto, il prezzo fat
Uomo.
to, faremo il negozio e simili. Ovv. Se vo
SAN BENTO , 5. Benedetto , Nome ti
lete o Se accordate, C affare concluso;
tolare d' una Chiesa di Venezia una volta
se no, sciolta.
parrocchiale , or-n succursale di quella di
S. Luca.
BENAZZO o BBNAZZAZZO, s. m. Benone;
Bonaccione, Gran bene.
BENIAMN, V. BEGNAMN.
BENDA , s. f. Benda, Striscia che s'avvol
BENIGNIT, V. BEGNIGNIT.V.
ge al capo. V. BINDA.
BENIN , avv. Benino, Passabilmente bene.
DBZZOL\R LA BE.YDA, Sbendare.
STAGO BEN!N ; LA STA BENN, Io sto be
Binda, T. Mar. Striscia di tela cucila
nino ; -La sta benino.
ali' intestatura della vela parnlellamentc
BENLNTRADA, s. f. Buon'entrata; Buon
agli occhietti de' terzaruoli per forlilcarla.
ingresso, chiamasi la Tassa che si paga al
BENDADRA, s. C Bendatura; Abbendaprimo entrare in qualche societ a cui si
tura.
venga ascritlo.
BENDAR. V. IMBINDAR,
BENISSIMO, add. Benissimo; rcibenisBENDTA, s. f. Bendella; Bendcrella;
smo.
Piccola benda.
BENISSIMO , talvolla da noi si usa a mo
do avverb. per la particella Bene o SibBENDISPOSTO, V. in DISPOSTO.
A?ne,chc vale Ho inteso; Sia cosi; Bene
BENEDETO i
sta, ed maniera assai familiare.
BENEDO / add. Benedetto.
BENON, avv. Benone; Benaccione ; Be
SlA BENEDETO QUEL CHE HA FATO BL PEnone arandone ; Da dargli dell" eccellen
COLO A LE ZARIESE , Lode a quel che fece
za ; Di l da bene,
il manico allefusa. Sia lodato Iddio e i
BENSERVR o BoxsERvln, s. m. Benser
Frati di Brettino., Sia benedetto Iddo.
vito.
BENEDETO, usasi poi famil. da alcuno
DAR EL BENSERVR, Dare il ben servi
per vezzo o amorevolezza in luogo di Ca
to ; Dare il cencio ; Dar F erba cassia ;
ro Mi NO , BENBDETO , No mio caro ;
Dare o Porre il lembo o il Icmbuccio ad
No, che tu sia benedetto.
altrui, Licenziare alcuno dal servigio.
BENEDIR , v. Benedire e Benedicere
BENTEGNUO,
add. Bentenuto o Ben te
TORNA a A BENEDIR, Bibenedirc o Soprabnuto; Ben acconcio; Ben custodito; Ben
benedire.
condizionalo.
BENEDIR co LA CROSB, Crociare; e quin
BENTORNA o BENVEGNDO, add. Ben tor
di Crociato, dicesi a Clii bendello col
nato; Ben venuto ; Ben arrivato. Tu sia
la croce.
il ben venuto o il ben tornalo. Bene veNoL POL NE BENEDIR N MALEDIR , Non
gna o Bene venga. Modo di 'salutare al
ha tanto caldo che cuoca un uovo, detto
trui al suo ritorno.
fig. e vale Non ha influenza alcuna u in
BENVOGIENTE, add. T. ani. Benevobene n in inidc.
gliente o Benevolo, Affezionalo.
ANDAR A FARSE BENEDIR, Andare alla
banda, o in rovina o in chiostro, Dicesi
BENVOLER, v. Voler bene, Amare.
di cosa che sia perita operduta. ANDEBEQUADRO , s. m. Biquadro o BisquaVE AjtFAR
a farvi frissedro,T. Mus.
j BENEDIR , Andate
'
.'.'
"i"
re; Andate a riporvi, dicesi per impazien
BERBOlAo,
s. m. T. de' Pese. Coda della
za ad alcuno che. e' importuni.
cogolaria. V. COGOLO.
Dio TE BENEDICA, CARO, Dfo,Dicesi per
BERECHN, s. m. Chiamami Birichini
vezzi ai bambini quando starnutano, e vale
Bologna la plebaglia e la poveraglia , ci*
Dio t' aiuti.
Quelli della pi abbietta plebe che vivono
BENEFICIAZZO, s. m. Beneficiane, Gros
alla giornata di questua o di guadagni eso e grande benefizio.
ventuali. Questa voce s'usa anche fra noi,
e corrisponde ai seguenti significali.
BENEFICIO , s. m. Beneficio o Benefizio,
Guidone; Mariuolo; Briccone; Ma
Servigio che si presti altrui.
nigoldo, Uomo scellerato.
BENEFICIO, dicesi fam. per Cristero o

5o

DER
Gaglioffo; Galeone; Mariuolo ;Guidone vagliouo Scioperalo e poltrone.
Fante della cappellina, diceei a Uomo
astuto e bizzarro.
Canaglia berreltina, si dice a Chi ai>
bia voluto inganuarci.
Berechn de piazza, Baroncio, Nome
di que'ragazzi che vcggonsi birboneggiarc per la piazza.
BERECHINXdA, s. f. Giunteria; Trufferia; Baratteria; Marioleria.
Birbonata; Birboneria ; Guidoneria;
Furfanleria.
BERECHWXr, t. Darsi al briccone , al
farfante; Gettarsi alcatlivo; Darsi alia
scapigliatura; Vivere alia scapestrala ;
Gaglioffare , Conduire unk vita malvagia
edr-oziosa.
BERECHINARIA, s. f. Ciurmaglia; Plebaglia; Poveraglia, Moltitudine di genlc
vile ed inutile.
Dctlo anche per Berechinada , V.
BERECHINN, s. m. Gaglioflbne; Manigoldo; Galeone; Briccone. . .
BERETN, s. m. Bigio, Colore simile al
Ccnerognolo.
BERGAMN, V. CasXro e Vachb.
BERGAMNA , s. f. Pergamena ; Carta
pcora.
Rbtagi db Bergamina, Limbelli e Limbellucci.
Bercamina, T. de' Battilori, Scacciata, Carla pcora in cui si melle per
batterlo.
BERGAMO. Savr bl bergamo, detto metaf. Sapeiv ilsegreto; Saper la taccolao
le taccherelle o la tresca.
BERGAMTO, s. m. Bergamotto, Soria
d'agrume o limonc odorosissimo. Dicesi
anche Luma Loma.
Pero bergamoto, Pera bergamotta, Sor
ia di pera mrbida e sugosa.
BRGANZON ( coli aspra ) s. m. Cos
rhiamavasi gi o aniii una specie di vestilo, com' 4 a un di presse il moderno Sopratodos, mollo agiato,probabilmentc dal
panno con cui nella prima moda facevasi,
delto iiel Coimnercio Bergopzoorn , dalla
Cilt Olandese donde venue prtalo.
BERLICHE.Pbrberliche o per birloche,
A diritto o a torio, cio In ogni modo
buono o cattivo.
BERLINA , s. (. Berlina , Soria di gasligo
noto che si d a'malGittori.
AmdXb in berlina , Andar in gogna ;
Andar in s uW asi; Parlare il carloccio.
Berlina, chiamasi anche una Carrozza
a quattro ruote.
BERNARDIN, s. m. Bernardino, dimin.
di Bernardo , nome proprio di uomo ,
s' allude alla piccolezza giovinezza dlia
persona di questo nome.
Far S. Bernard}*, dicesi degli artigiani per Far Infesta del luned Far la
lunidiana, giacchc abuso o vizio inveteralo di vari arlisti , come Cal/.olai , Falegnami , Sarti etc. <li slarsene oziosi ncl
lunedi primo giorno dlia setlimana, e far

BER
una specie di festa , quasi in conlinnazione dlia domenica. V. Luni.
El Bernardn, T. di gergo, e vale //
Culo.
BERNARDO, Bernardo, Nome proprio di
uomo.
BERO (coll'e larga) s. m. Sedere; Cupo
la ; Naiiche , II culo.
Aver tanto de bero, Aver un culo badiale grande quanto una badia.
MexXr el , Sculettare , Dimenar
anche e i lombi in andando.
Mostrar o scoverzer bl , Squadernare le natiche , Mostrare il culo.
Bero davanti de le carozze, Parte dinanzi del carro Bbro da drjo, Parle
dietro o deretana del carro. V. Caro.
Bero , detto in T. milit. Avantreno ,
Corpo di sala ( Asso ) con due rule ed un
limone e due stanghe,che serve per tras
portar i camioni con prestezza da un luogo all' al tro. Un Au tore di cose militari lo
chiarna Berro.
BEROLA,s. f. Befana. V.Aredodese e MaBERLA DEL DURO , s. . de' Pese.
Boccino, Specie di Conchiglia di mare univalve, di cui non si fa uso, e che da Linneo delta Buccinum mutabile.
BERLA DEL TENERO, s. f. T. de' Pe
se. Buccino scaccato. Akra specie di Con
chiglia marina univalve , delta dal Natu
ralista Abbate Olivi Buccinum tessellalum, di cui non si fa uso.
BEROLA DE MAR, s. f. T. de' Pese. Sor
ia di Conchiglia marina univalve del ge
nere delle Bolle , delta da Linn. Bulla li
gnaria, la quale rara.
BERSAGIO, s. m. Bersaglioe Berzaglio,
Luogo dove andavano i nostri Artiglieri
urbani a tempi Vencti a far il loro esercizio del canuone e della bomba ch'era a'
tempi nostri ai Riformati. V. Taolazzo.
ESSER EL BBRSAGIO DE QUALCUN , Esfer
il bersaglio di alcuno , cio 1' Oggetto del
la persecuzione , del]' odio di alcuno.
BERSAGLiXr, v. Perseguitarc; T'essare;
Tormentare, Molestare alcuno. Bersagliarc, in T. di guerra vale Infestar colle
battci;ie.
BERSO, s. m. ( dal Franccse Berceau)
Pergola e Pcrgolato. Ingraticolato di riti o d' altra sorta di piante o fiori che si
fa a volta ne'giardini per riposarvi o pigliarvi il fresco.
BERTA, s. f. No se pib el tempo che Ber
ta FiLAVA , Non piti il tempo di Bartolommeo da Bergamo o che Bertafilava;
E finita la cuccagna o la vignuo/a ; Altri tempi allre cure; vagliono, I tempi
son mutati.
Berta , dicesi in gergo per Tasca ;
Scarsella ; Saccoccia Meter in ta , Iatascare.
Tor in berta , Scapitarc ; Metter- del
suo. V. in Comi.
BERTEVELO o Bartoblo,s. m. Bertovello, Chiamasi una specie di rete simile
alia Cogolaria, che usasi nelle arque dolc , e che da' nostri pescatori si chiama altrimenti Traturo. V.

BES
Bartoelo da oseleti , Y. Celeghera.
BERTOLA, ,.t Bandella o Bandella
femmina, Lama di fa ro da conficcar nel
le imposte di uscii o di finestre , che ha
nell'estreniit un anello, nel quale s'infila l'arpione che regge imposta.
Ochio de la bertobla , Anello della
bandella,
Bertola de plbsb , Bandella colTago. Ago dicesi quel risalto che ha l'ar
pione o sia il ganghero (V.Polese) ch'entra ' anello della bandella.
Porta sbnza bertolb, Porta o Uscio
sbandellato.
Bertola, detto fig. vale Culo, Podice.
Bertoela, delta in gergo, vale Fibbia.
Lengua in behtole, Detto antiq. e va
le Linguacciuto. V. in Lengua.
BERTN , s. m. Bertone; Bagascio; Drn-*
lo di pultana , cio Colui che vive alie di
lei spalle. Bertoncione il peggior.
BESABESA, s. f. Voce neologica, detta da
alcuno iuvece di Me.yegiiela , ch' la car
ta del Due di spade , ma relativamente al
giuoco di Calabrache, e vale tanto per la
carta stessa , quanto. pel Giuoco , che pi
volgarmente dicesi Concixa. V.
BESXVA, s. f. Voce antiq. Bisava o Bisavola. V. Bisaona.
BESENFI0 , add. Voce antiq. V. Bisi.vfio.
BESEVEGIO, s. ni. Acleo; Pungiglione; Ago; Pungetto Pugnello, Ago dl
ie pecchie, vespe, scorpioni simili, con
cui pungono, che tlicesi anche Pungiloio
Pugnitoio.
Besevegio deiputim, Cece ; Vccellino; Baccellino ; Bischerino.
BESOGNAR, T. antiij. V. BisognXr.
BESSX, T. anliq. e vale Ben si sa.
BESTEMIAR, V. BiastemXr.
BESTIA, s. f. Bestia, Nome genrico di
tutti i Ii rut i, fuoroli gl'insetU.
Bestie, Giumenti: cio Cavalli ed altre bestie da soma.
Gran bestia, Alce, Animale quadru
pde cornuto de'paesi settentrionali , popolarmcnte detto La gran bestia , la cui
ligura colore grandezia ha qualche somiglianza col mulo. I Sisleiiiatici lo chiamano Cervus Alces.
Bestia , dicesi per agg. a uomo bestia
le , che fa azioni da bestia.
Bestia da soma , V. Soma.
Bestia buzarada o buzevia, Agg. a uoino e vale Scaltrito; Astuto; Accorlo
Detto per ingiuria , Birbone ; Fora ;
Cavezza; Guidone ; Capestro.
Andar dt bbstia, Entrare ; Saltare o
Andar in bestia o in su la bica, cio in
collera.
Caminar o Pestar db le bestie , V.
PestXr.
Farda bestia, Imbestiarsi; Bestialeggiare, V. Imbestialir Incrudelire
lncrudelirsi, Divenir crudele.
M LE BESTIE AL MASCHIO , V. MaSCHIO.
MeDEGO DE LE BESTIE , V. MeDEUO.
BESTIALITX , s. f. Bestialita, Azione
bestia.

BEV

BF.Z

BEVARLA , s. Mancia. V. BvzaVz.


BEVARN, s. ni. Liquore avvelenalo.
DAR A UNO u.v BSVBRN , Dar altrui abere il veleno.
FAR U.Y BBVARN , dello in allro senso,
Bere un trattercllo; Fare una bevanditccia; Far un podi colazione a merenda o.
bevazzo o bevandina.
BEVAROV , s. ni. Beverone ; Bevigione ,
Bevanda d' acqua e d farina che si da a'
cavalli o ad allri simili animali.
BBVARON DA PORCHI , Pappolata.
BEVER , . Bere o Severe.
BEVEH A SORSI, Sartore; Bere a centelli o centellini, a sorsi, a zimini; Zinzlnare o Zinzinnare e Centellare.
BEVER co LA BOZZA o COL BOCAL, SbeIfazzare; Abboccar la zinna del fiasco.
BEVEH COME UN TURCO , Trabere. V~
STRABEVE.
BBVER TUTO, Maniera Cg. Sbevere,Consuniare bevendo e strabevendo,
TORNAR A BEVEB , Ribere ; Ricioncare ;
Bere col colpeltino.
BBVER ut ARIA, Bere a garganlla o
per convento, vai ?re senza toccare il
vaco, colle labbra.
BEVEH pii DEL BISOGNO, Cioncare; Tra
cannare; Azzuffarsi col vino; Bombettare; Trincare; Caricar t orza colfiasco.
i) r\ RII SUL FAR DEL D , Incantar in
nebbia, dello lg.
BEVER u.v GOTO INSIEME 5 Fare una
. combibbia , Bere con pi persone.
BEVEH zo, Imbottare; Avvallare a oc
chi chiusif Tracannare; Ber grosso; Be
re a cannella.
BON DA BEVER , Bevareccio, add. Ch'ft
gradevole a bere.

BEVER EL CBnvBto; Bere la memoria.


fin dentro e sennofuori.

BEV
FAOTA BBSTiAtirX, dello fig. Far un
errore madornale , uno sproposito^, un
fallo da bestia, una sciocchezza, un'azio
ne irragionevole o assurda.
BESTIOLINA , s. f. Besticciuola; Bestio
la; Bestiolina; Besliuola, Piccola bestia,
e dicesi per lo pi degl' inselli o allri pic
coli anhnalucci..
EL XE UNA BESTIOLWA, SB LA GME CHIA-

tA, Se gli monta la stizza, egli una spe


cie di bestia, cio Furioso e senza ragione.
BETA (coli1 e aperla) Elisale Ita , Nome
proprio di donna.
Mi sow BETA o SIORA BETA DA LA LENCUA SCHIBTA , Io ho sulla lingua quel che
ho nel cuore. Chiamo o Dico la gatta gatta,ilpan pane,e non la gatta muda: cio
Dico come le cose slanno e senza rispello.
Darle carte alla scoperta vale Dir libera
mente il suo parere senz' alcun riguardo.
CAZZA BETA! O canchero Bettal Manie
ra d'ammirazione , coin alla voce CAZZA.
annuir. V.
BETEGDA, V. COCOJTADA.
BETEGAR, V. Trogliare, Pronunciar eoo.
difficolt le parole. V. COCONR.
BETEGN , s. m. Troglio; Scilinguatore,
Colui che non sa pronunziar le parole ,.
che s' inloppa nel pronunziarle. V. Coc.v.
BETNA , Dira, di Bela , dello per vezzi.
V. BETA.
BETEVLO, s. m. T. de' Pescatori, Mez
zo cappotto. Specie di cappello corto che
non sorpassa i lombi , ed specialmente
adoperato dai pescatori. V. BARILOTO.
BETO , s. m. (coli' e larga) Uccellino, V.
PETOROSSO.
BTOLA ( coli' e larga ) s. f. Bettola , Pic
cola Osteria dove si vende vino a minuto,
ed anche couiineslibili..
BETOLN, s. m. Piccola bettola.
BBTOLN, dicesi anche per Bettoliere o
Tavernaio..
TEGN\II BBTOLN l Far il bsttoliere o il
tavernaio.
BETNEGA, s. f. Bettolina, Erba notis
sima, delta da'Botanici Betlonica offici
nali*, le cui foglie sono odorifere. Questa
pianta era una vglta collivatissimain Ve
nezia , dal che il seguente (Iellato , ESSER
COGNOSsllO COME LA BBTONEGA, Esser pi

noto eh? la mal erba; Esser conosciuto


. come t ortica.
BEVGNO, s. m. Beane o Bevane; Bibaee ; Moscione ; Vinolento ; Gorgione ;
Cinciglione ; Succiabeone ; Trincone ;
Asciugabotte. Berrebbe una vindemmia.
la distruzione della vernaccia.
BEVANDA, s.f. Pino annacquato; Vinucolo; Fin piccino. V. BIBITA.
BEVANDTA , s. f. dimin. di BEVANDA ,
sempre s'inlcndc nel nostro sign. Finoannacquato.
BEVA OR, s. m. Abbeveratoio o Beverato
io , Quel vasetto o di terra o di velro o di
latta che agli uccelli prestasi nelle gabbie.
O quel Vaso pure che si tiene nelle Stie o
in simili serbatoi. V. BEVEJUDR,

CHI PI BEVE MANCO BEVE, PoCO VV6

chi troppo sparecchia.


DAR DA BEVER, Dare bere o Dar da Be
re o Dar a bere.
DAR DA BBVEIt AI FIORI O A LE SALATE ,

Annaffiare; Innaffiare.
DAR DA BEVER A LE BESTIE, Abbeverare.
DAR DA BEVEJI QUAicossA, detto fg. Da
re a bere che che sia o Menare a bere,
modo basso, Dare ad intendere e far crede
re quel che non e, Infinocchiare; Ingaralulare. \. IMPIANTAR e INGARBUGIII
OH so LA BEVO , Io non la gabello : Non
infiasco ; Oli non la beo ; Non ci ito.
Questo pie mi va da questa gamba. Oh
non la calzo. Non la credo.
EL BBVARIA LA PIAVE , Farebbe a ber
coniinoli, Diccsi di gran, bevitore. V. BEVAGITO.

FAR BON BEVER, Dar buon bei-e; Dar


saporito bere; Render gustoso il bere;
Conciliar la sete.
No FAII BOJV BEVER , Non dar buon be
re , Non dar piacere, Dicesi mctaf. in signif. di Temere o Aver paura.
ME PAR DE BEVEn u.v vovo, come be
re un uovo, Cosa facile.
PROVARSE A CHI pib BEVE, Gareggiare
a chi pi uniamo. In questo signif. Imbot
tare fig. vale bere soverchiamente.
BEVER; parlando di Carta succianle ,
Succiare e Sugare ; Imbeversi ed ancbe
Poppare pw simil V. CARTA SUGARTI.

5'

BISOGNA BEVERLA, ovv. BCVERLAW BRO


DO O BEVERLA IN GRANI, Bisogna he?* O

affogare, Prov. Dicesi di chi si trova in


estrema angustia e necessit di risolvere
Convien succiarla , cio soggiacere e
sopportare qualche cosa bench contro
sua voglia Ber grosso vale Sopporlar
le ingiurie senza risentirsene Ingoz
zarla o Tirarla gi , vale Riceverla , sefferirla con pazienza,
BEVERADR, s. m. Tritatolo o Trogolo,
TT
1_
Vaso che
serve a tenervi ^dentro il man
giare perii porci e talora a tenervi ncqui
per diversi usi ;. ed per lo pi -di pieliti
0 di muraglia.
BEVERR, v. Abbeverare, Dar a bere,
e pi propr. alle bestie.
BEVERARA, s. fi Guazzatoio, Luogo con
cavo dove si raunano le acque per abbeve
rare le beslie Tonfano, dieesi a Ricet
tacolo d'ao|ue nc'fiumi ove si conducono
1 cavalli ad abbeverarsi e a notare.
BEVERAZO, s. ni. Beveraggio, Mancia
che si da a' Vetturini perch bevano. Da
re o Chiedere il beveraggio. Pagar la Sevitura Benandata pur la Mancia che
si da al Vellurino che conduce.
BEVERN>V. BBVAIIV.
BEVN; V.BEVAGNO.
BEVA, s.f. Bevuta, Tirata nel bere; Bi
bita; Bevitura; Seviziane ; Bevimento.
BEVUA DA PORCO, Beveria> Sbevazzamento e quasi imbriacatura.
FAR UNA BEVUA DA TURCO, Far due ti
rate da tedesco.
SCAVEZZAR, o ROMPER LA BBVIA , detto
mei. Troncar le parole ad altri, dircbbesi quando vien impellila ad allri il conlinuare il discorso. Mozzare il parlare ,
il discorso o le cerimonie, vale Abbrevia
re o Troncare o Finire. Dar altrui sulle
mani o Dar sulle dita o sulle nocca, va
le Impedirlo nelle sue operazioni, Con
trariarlo.
BEZEFO. A BBZBFO , Modo nw. antiq. A
bizzeffe, In gran copia. V. A BOE.
BEZZARIL, s. m. Servigli, Colui che
s'occupa a servire qua e l Mangiaguadasno e Mangiaguadagnno dimin.
dicesi il Giornaliere clic vive di mestiere
vile e poco onesto.
BBZZARTL, ed anche SBEZZARIOL, dice
si da noi non meno a Quel barcaiuolo mi
serabile che vive alla giornata servendo
alla ventura nelle barche altrui, senz'aver
ne una propria.
BEZZTI, s.m. GruzzooGruzzolo,Qu*ni il ' di danari raggranellali e ragunali a
poco a poco. Quattrini, dicesi in senlimenlo generico di nionela.
AVER DEI BBZZBTI , Aver dei quattrini
o dei danari. V. MUCHIO.
FAR MUCFIIO DB SEZ/.ETI , Far gonnel
la , Far gruzzolo Ji danari avanzali illccilamenlc. Il Bcinbo disse, Non crediate
che se ne faccia gonnella, perciocch tut
ti se gli manda gi per la gola.
BEZZiN", s. m. Quattrino f Qualtrincl

BVZ
52
lo. S' iniende per avvilimenlo la piii piccola monda. V. Bezzk.
BEZZO , s. m. Bezzo , Monda di ramc
ch' era la met del valore d' un soldo v
neto , equivalente a tei danari Bezzi
dicesi per Oanaio in generale. V. Soldo.
Bezzi fbde mango cjik se crbde, Da
nari, senno Jede rie che
non creJe o che non si vede. Ovv. Dana
ri, senno e hont la met dlia met.
Non ingannatose non chi sijida, Ow.
Chi sifida rimane ingannato.
I bezzi va DAio ai bezzi, Assai ben hal
la a chi ventura o fortuna suona , vale
Che a ebi avvenlurato ogni cosa va a
second;.
Bezzi i vol esser , Prima ricco e poi
boriaso , e vale , Si pensi prima ad accumular ricchezze poscia a spenderle
purfiorini che troverai eugini. Chi
ha quatlrini ha un gran giudizio.
Bezzi , Danaro morto, Quello di
cesi eue sla rihiUM in cassa non fruttante.
Bezzi tolti a conto , V. Conto.
DeCIPR I BEZZI, V. DbCIPAR.
El varda piu el bezzo! Loruz. fara.
Squarta lo zero, Spende con soverchia
parsimonia.
Chi no iiiiu el bezzo no v il un bez
zo , Chi non islima un quatlrino , non
lo vale, Si dice per dimostrare che si delv
be tener conto d* ogni cosa anche mini
ma. Quatlrino risparmialo due volte guadagnato. Prov. vulgato e vale Che la par
cimonie equivale al guadagnCK
Esser o No esser in bezzi, Esser o Non
esser in quattrini.
Far bezzi o roba su un sasso, Vivere
in suir acqua; Squartar lo zero: delto fig.
I bezzi se fa col giuwzio, A quattrino a quattrino sifa il soldo. Gol poco si
fa assai.
bezzo NECflE BAGAtIn, Maniera
fam. Niente affallo; Cica; Punto pun
to; Neppur un quattrino.
Na ghb nb bbzzi oie la paga , eos-a
che
pagare.- Fu anche delto
...... non si
~- pub
, r~o
San gioie che non hanna paso.
No ghb cjibdo un bezzo j Non gli cre
do un zero, unfico.
No gho da dar n bezzo ne bagat.v ,
Non gli son debitare; Nulla gli debbo.
Nol val un bezzo , Non vale una buccia di porro , un fico , un baghero , un
lupino Qubsta no val bezzi , Questa
non val beci: cio. Non discorso clic vaglia.
Omo da bezzi, Uomo danaroso o danaioso, Ricco.
Sa ver pin in t'un bbzzo, V. Savbr.
Stab fora coi bezzi, V. Fora.
Star sui so tre bezzi, Locuz. fig. Star
sul suo decoro; Stare in contegno o coa
te gnoso.
La X un bezzo de azze , Delto fam.
che allude a femmina piccolissiina e mngberlina .
Tocr bezzi , V. Tocar.
Voler el soo sin in t' un bbzzo , Vo
ler la parte sua sino alfinocchio} Voler
tutto ci che gli appartiens

BIA
AvR DA DAR FORA DEI BEZZI , Avre a
dimenar le dita, dicesi fig. e vale Ad esborsar danari.
Ayer tre bezzi un bagatin, V. BaGATN.
Cantar dei bezzi, V. CantXr.
Cagar fora i bezzi , V. Cagar,
BEZZON , s. m. Lo stesso che Bezzo. Dicevasi iu origine Bezzox per Jistinguerlo
dal Bezz'iv, il quale valcva la quarla jar
te del soldo ed aveva la slessa impronta.
11 Bezzn era grande furse pill del soldo.
BIA , sincope di Bitogna , presente del
Verbo Bieoguarc : maniera per allro triV iale.
BlA CHE F ISSA STA COSSA , Ftt UOpo
Importa ch' iofaccia questa cosa Bit
ch'el sia un asmo, Dee credersi ch'egli
sia un asiho ; Convien credere .
BIACA , s. Biaccao Cerussa, delta dai
Cliimici Sottoearbonato di piomho. Ma
teria di color bianco nolissima, cvala dal
pionibo calci n.ilo.
Darse la biaca , Imbiaccarsi. NJit
altro che imbiaccarsi e dipingersi e scorbiarsi, poi bruli-t pi che mai.
No l' minga mal de biaca, Non mal
da cerussa, vale Non vi si put rimediar
di leggieri.
BIANCA , s. T. degli Stampatori. ChiaBiasi Bianca la prima Forma che va in
torelo , perch allora il foglio di caria
roesso in torelo tullo bianco: laddo\c
per lo contrario quando si slampa il veseio il foglio i mezzo stampato. Ailora
rliceii Volta.
BIANCARA, s. f. Biancheria e Lingeria
o Pannilini , Ogn sorla di panno liuo di
color bianco.
Biancara tovagiada , Lingeria tovagliata , damascata, V. TovagiX e Da.masca.
BIANCHTA, s.f. T. delle Poste, s eliama da noi la Seniplice sopraseritta a gui
sa di lettera, indicante l'iudirizzo colla
letlera iu bianco , come si faceva una, volla Irasmeltendo pacelii e fardVUi.
BIANCHTA , s. f. Nome volgare che dassi dagli Uccelhilori ncl Padovaiio ad an
Lccellello delto Dr] Vieentino Bezzeta ,
che passa Ira i beceafichi. Linneo lo chiama Motacilla salicaria.
B1ANGIIT0, add. Bianchetlo; Bianchio
cio; Biancuccio ; Albiccio; Sottobianco.
Bianchelti si chianiano fra noi certc
Ciambelle di color biancaslro, che si fau
no da' Ciambellai con farina bianca conilita con olio e zuechero, detli anche BozZOLAI DA SOPA.
La Biancheta, dicesi in gergo la Neve.
BLANCHIR , V. Sbianch'ir.
biangbiz\r,v. Biancheggiare; Albeggiare , Tendere al bianco.
Delto talvolta per Sbianchizar , V.
BIANCHIZZO, add. Bianchiccio; Subalbido ; Albino; Albicantc.
BIANCO, sust. m. Bianco.
Bianco del vovo , Albume.
Bla.-co de le scorze de vovo; Bianco

BIA
di guscia. Specie di color bianco fatto dal
le gnseia dell' uovo niacinate.
Bianco de l'ongia, Lunetta,dcesi del. Tuello, dicesi Quella delle bestie.
Bianco de le nosi-e dei ossi, Tenerume, Sottanza bianca e pieglievole, la qua
le spesso imita 1 estremit dell' ossa.
Fab .vegiio sul bianco, Por in sul
bianco, e Far di bianco , Espressioni dello slil {amiliare ehe signibcauo scri\ere.
Un bianco un Bnu.v tanto per UN ,
Maniera fra. Ognuno dee pagare lo scotto , cio La parte di danaro che gli toeca
in una cena simile tra pi.
In punto in bivnco, Per appunto ;
Precisamente; Esattamente ; ftel punto in bianco.
BIANCO , add. Bianco ; Albo; Candido.
Bianco assab, Biancoso.
de l ite , Bianco latlato , vale
Biancliissimo , bianco al inaggior segno.
Bianco bosso ch'el fa vogia, Ella di latte e sangue, dicesi tamil. Di perso
na avvislala e di bel colore.
Deventar bianco come una pezza la
yada , V. Deventb.
Spurgo bianco , V. Spurgo.
Esser messo in bianco , Locuzione di
gergo nclle earceri, e vale esser condaOr
nato in via polilica per lempo indetermi
nate.
BIVNCOLN, add. Biancoiino, Alquanto bianco.
Biancolina , dicesi alia Neve.
BIANCON, add. Biancr ne; Bianeaslrone ; Biancastronaccio, Agg. di Uomo di
carnagiohe assai bianco. .
BbVNCUME, s. m. Biancaslro , Colore,
che tende al bianco.
Biancvme, dctto in gergOjvale Argento.
BlANCUME DEL VOVO, V. BlANCO SUSt.
BUNSEM1N. V. ZensamIn db .
BIASEMAR, v. Biasimare e Blasmare,
Censurare.
biassXr, t. Biasciare o Biascicare, Propr. il mastieai e di cbi non ha denli. NeL
signifcalo noslro pi eomunc per inlendiamo Masticare seinplieeraente. V. MuSBGR.
Pan buss , Pane mastcalo.
BIASTMA , s. m. Bestemmia.
Le biasteme va su la testa de chi eb
dise , Le beslemmie fanno corne le processioni che ritarnano la dondt elle ei'Ctho: cio Tornano in dan no di chi le pronuuxia.
BIASTEMXdA, s. f. Bcflemmiamento.
BIASTEMADR, s. m. Bestemmiatore.
BlASTEMADbR DB NOVA DATA , Bestentmiatoraecta.
Biastemadora , Bestetnmiatrice.
BIASTEMAR, v.Bestemmiareo Biastem
mare. Dire o Cantare l'urazione dellabertuccia; Altaccarla a Dio, a i Sanli; Attaccarla al Ciel delforno. Dir orazionc
dlia scimia ; Tirar gi.
BIASTEMTA, s.f. BestemmiuzzaoSagramentiuo.

BIB

BIG

WG

BIATRA, s. f. T. degli Ertola!, Qualtrinara. Erba delta da'Botanici LysimaMa Nummularia. Chiamasi anche Centimorbia o Erbac/uattrina.!?* i fiori gial
li grandi.
BIATE DEL FIG\ , Natte. V. GIAXDA.
BIATO, add. Attillilo, lni|)allidilo per co
sa che ti faccia restai- cenfuso. E quindi
Allibire.
BIAVA. ,*.{. Biada.
CJ.AVA DB L'OMO, Basoffia o Basino.,
ralc I^a minestra.

baie Olivi Mactra corallina., e da Linneo


Mactra solida. 11 suo colorilo bianco ed
il corpo quasi Iriaugolarc e rigonfio; e non
comuieslibile. Chiamasi con eguai nome
vernacolo la Mactra stultorum Linn.
B1BIA, s. m. e f. Tentennone, si dice in
modo basso di Colui che nelle sue ope
razioni irresolulo, risolve adagio e conclu
de poco Posapiano, dello di Chi va adagio come se avesse i pi teneri. Tardo;
Ser agio; E pi lungo che il sn'jbat san
to. Stancherebbe la pazienza.
B1B1AR, v. Indugiare; Tardare; Diffcriiv; Temporeggiare; Mandar in lungo.
Lellare; Ninnare; Tentennare, Andar
lenlo nell' operare o risolvere.
Dondolare e Dondolarsi; Dondolarse
la; Stare a dandolo e a dondolarsi, Con
sumare il tempo senza far nulla.
BIBIB i.v T'U.V Loco,Appilloltarsi, Fer
marsi oziosamente in un luogo .--n/a sa
perne uscire.
BlBIATR, v. Lo stesso che BIBIB.
B1BIEZZO, s. m. Indugio; Ritardo noioso O anche Tardita ; Pigrzia, Len
tezza nell' operare.
No FI.VH MAI co STI BiBiF.zzi , Menare
il can per F aia ; Dondolar la malica.
EL TOL EL n\ co STI BiBiEzy.i, Farelle
disperar la pazienza; Stancherebbe F agio o r indugio; Egli uno sfinimento ,
una morte.
BIBIOSARA , lo stesso che BIBIEZZO.
B1B1SO , adii Tardo ; Indugiatore
Detto anche per Pigro ; Accidioso Seiagio. Aspetta per moversi il baldachino.
BBITA, s. f. Bibita; Bevuta; Bevilura.
Bevanda, dicesi di Cose medicinali.
U>-A BOXA BIBITA, Una buona bevanda;
Vii buon bere.
B1CHIERN, s. m. Bell'icone; Tonfano,
Vaso di vetro da bere di vasta tenuta. Calicione alla tedesca.
BICHIGNL , s. m. Luminello , Queir auellclto dove s' infila il lucignolo della lu
cerna .

con forti trinche, a fine di fortificar l'alLero nel metter la nave alla banda per ca
renarla. Diconsi anche Bighe quelle ira vi che si me; LUI fuori per li portelli de'
cannoni di coverta per tesarvi nuove sarchie di rinforzo.
BIG ARNI, s. m . CacchiatelIa,Sorl* di pa
ne della qualit sopraffina , fatto a picce
piccolissime , o sia in varie porzioni bis
lunghe, debolmente attaccate insieme e
pi gonfie e grosse verso le loro estremila.
B1GARELA , s. f. e per Io pi BIGABLE in
plur. Bigorelo , Chiamasi la ripiegatura
del cucilo de' ferzi delle vele. V. FERZO.
BIG\TO , s. m. Bigatto e Bigattolo, Animaletlo lungo che sta sotto terra e rode le
biade. V. VERME.
BIGATI DEI CAVALIERI , Ninfa o Crisalide e Aurelio. Cos appellasi il Filugello
quando nel suo secondo stato , eh' egli
trascorre rinchiuso nel bozzolo. V. CAVA
LIERI DA SEDA.
BIGLIARDR, s. m. Franzesismo. Cos
chiamasi Colui che tiene bigliardo per uso
de.' giuocalori.
BIGLIARDO, s. m. Bigliardo; Trucco a
tavola. Sorla di giucco assai conosciuto; e
cos chiamasi anche la Tavola dove si giuoca. V. BALA, BUSA, SPONDA, STECA e MAR
CHIR.
ZocXn AL BIGLIARDO , Guocare al bi
gliardo o al trucco a tavola.
FAR BIGLIAHDO, Ambigliardare.
Cos trovasi nell'Alberti di Bassano che
vale Tener bigliardo per uso de' giuocatori.
BIGLITO , s. m. Figlii-tto o Biglietto,
Lettera breve usata fra i non lontani.
BIG LIETO, si dice da noi ancora per qua
lunque allra piccola caria scritta per me
moria o simile , Bollettino ; Cedola ; Po
lizza e Polizzino.
BIGN , s. m. ( dal Francese Beignet che
vale Frittella ) Cos vien chiamata ila noi
una specie di Frittelle di pasta tenera ,
condita con uova , butirro e zucchero, ,
fritte nella padella con grasso di porco,
che divengono gonfie.
BIGOLANTE (chesuona Portatore del biglo ; V. BIGOLO) s. in. Cosi qui chiamasi
il Facchino o la Femmina servigiale che
porta l'acqua dolce alle case col mezzo
dell' arconccllo, dello BIGOLO. Se il Bigolanle uomo, dicesi Acquaruoloo Acquaiuolo ; se femmina, Portacqua, essendo
qucsla voce di gcn. femminino. V. AQUARJL e PORTXQUA.
B1GOLR , s. m. Fermicellaio o Pastaio,
Quel Bolteghicrc che fa o vende vermicel
li ed altre paste secche. V. BVcoLi.
BGOLI o MEXUI , s. m. Vermicelli, si di
cono Certe fila di pasta fatte a quella so
miglianz, e mangiatisi colli come lasagne.
BARTA A BGOLI, V. BARTA.
LASSARSEMAG.VB i BGOLI i.v TESTA, La
sciarsi schiacciar le noci in capo o man
giare la torta in capo o cacare in capo.
Lasciarsi soperchiare.
BIGOLO (coli' accenio siili' i ) LE XE TUTB
DHL BIGOLO , Locuz. i >.i> .1 che vale Tutto

DB LE BIAVE CHE Jf' IX QUAXTITA, //

gmrao fa piazza , cio Abbonda.


' CALB o CRBSSER DB LB BIAVE , V. CAL\R
e CRESSER.
AL TEMPO DE LE BIAVE , In su! far la
ricolta; Alla messe; Al tempo defla mie
titura.
DAR LA BIAVA AI CAVLI, Abbiadare i
cavalli, cio Pascerli di biada o sia d' ..vena. Prebenda o Profenda, diccsi Quel
la quantit che si da loro a mangiare.
Mo.YZER LE BIAVE, V. M'J.YZEA.

SEME.VR DE BIAVA , Seminare a biada


Campo imbiadato , vale Sciuiiialo a
binda.
MAGISTRATO A LE BCAVE, diceva*! sotto il
Governo Veneto ad una Magistratura com
posta di cinque Senatori, tre col titolo di
P rovveditori,eletti <lal Maggior Consiglio,
e due con quello di Soprapprovveditori, cletli dal Senato. A questo Consesso gra
vissimo era inlieraineule commessa la ma
teria dell' annona non solo per Venezia ,
ma per lutto lo Slato. A Firenze una la
le Magistratura dicevasi L'abbondanza.
B1AVARIL \
BIAVARL / s. m. Biadaiuolo:, Granar
iuolo e Granaiolo , Chi vende grano
farinaiuolo, dicosi al Vcudilor di farina.
BIAVARLA , s. f. Lafemmina di Biada
iuolo, la quale seguendosi gli esempi di
altre voci consimili , potrebbe dirsi iiiadaiuola o Farinaiuola.
BIAVO, add. Biadetto; Ture/tino cio di
colore azzurro. Mav o Sbiadalo, dicesi
al colore azzurro pi chiaro.
CASTA BIAVA, chiamasi Una specie di
carta ordinaria e di colore sbiadato, che
serve per involtare.
BIBARAZZA o PBVEIUZZA , s. f. T. de' Pe
se, della nella bassa Roniagna Piperata ,
e da Linneo J'enus Gallina, secondo l'o
pinione di Olivi. Specie di Conchiglia ma
rina bivalve , del genere delle Veneri j ed
buona a mangiare.
BIBARAZZA DE MAR, s. f. Altra specie
di Conchiglia marina bivalve , detta da
Linn. Peniti verrucosa, che nonsimaugi.
B1BARON DE MAR, s. m. Conchiglia bi
valve , del genere delle Carne , abbondan
te in alcuni luoghi del Mare Adriatico. El
la chiamata da Linn. Cama cor , dalla
sua figura somigliante ad un cuore rigon
fio ; e non mangiabile.
BIBARON DE MARINA, s. m. Altra Con
chiglia di mare, bivalve, del genere del
le Madie ( Mactra Liuti.) e detta dall'Ab-

BlCHIC.YL DE LE AMPOLIWE DA MESSA ,

Pippto o Beccuccio.
BICHIGXL DEI PUTISTI , Cece , il mem
bro virile de' bambini.
BICCA , s. f. Stamberga e Slamlrgaccia peggior. Edilzio o Stanza ridotta in
pessimo stato. V. SOB.ZRA.
BICCA DE CASTBLO, Bicocae RCCCOCca , Piccola rocca in cima ai monti BiCOGA DB CASA ix CAWPAGVA, Catapecchia.
BID , s. m. Voce d'uso dataci dal Frainese Bidet. Arnese di moderna invenzione
fatto a g^iisa di seggetta , di cui si servo
no specialmente le donne per polizia.
BIFOLCO, s. m. Bifolco, in buona lingua
vale Colui che lavora la terra. Nel dialet
to corrisponde a Villano; Malcreato; In
civile; Scostumato; ed Agg. ad Uomo
di male maniere.
BIGA , s. f. Biga, T. Mar. Nome che si da
ad alcune travi che posate al bordo della
nave in coverta, vanno ad appoggiarsi ad
un albero sotto l coffa, ove sono legale

55

BIN

BIO

BIR

f uni,' <f un .((/; e s'allude ad un giuocatore o altra persona fortunata che gua
dagni.
BIGLO (coll'o largo) s. m., che i Fran
cesi chiamano Palanche,* nel Dizionario
francese italiana dell'Alberti si traduce
Spranga di legno per portar secchie pie
ne d'acqua. Arnese di legno curvalo o ar
cato e qui usitalissimo, che bilicato sul
la spalla serve per portar due secchie d'ac
qua o simile ; sotlo il qual senso potrebbe
dirsi Bilico. Il Vocabolario Padovano del
Palriarchi dice Arconcello da some.
BIGOLN, add. Bighellone; Bigollone e
Bigolone e vale Babbaccio, stohdo, sci
munito.
BIGONZO (colla z aspra) s. m. Bigoncia.
Cattedra tonda da cui s' arringa e si par
la al pubblico. Montar in bigoncia.
BIGONZO DA TIN , Bigoncio ( dal lai. Bit
congiut ) Misura da vino, che appo noi cquivale a due mastelli. V. CONZO.
B1GORLO, T. Mai-. V. BIGAKBLA.
BIGTA , (. f. /.V" ./..: , T. Mar. Sj>ecie d
bozzello che ha dei fori in vece di puleg
ge, i quali servono per tesare le sarchie,
stragli e patarassi.
BIOOTA DB LA TBOZA , Bigotta da troz:'- dicesi Quella in cui passandovi una fu
ne detta Trozza bastarda , si stringe l'an
tenna dell'albero.
Bigotta a mandorla Quella fatta eoa
un foro quadrilungo.
BIGOTISMO, V. CIIIBTINEZZO.
BIGTO , V. CHIBTLY.
BILBOCH, s. m. , dal Frac. Bilbotjuet,
Sorta di giucco fanciullesco, detto da' .Mi
lanesi MinABOccHiA, che si fa con una spe
cie di calicello di legno , dal cui mezzo
pende una cordicella alquanto lunga , al
la quale i annessa una palla, r questa slan
ciala visiva sollo coli-alice per raccoglier
la e se il giuocalore fa entrar la palla nel
vaso del calice, ha vinto, se no, resta per
dente.
' BILOSO, add. Bilioso , Stizzoso, iracondo.

BINDAR, v. Bendare, Coprir gli occhi con


benda.
BINDE, f. m. Benda o Bendacelo, Quel
la benda con coi altre Tolte ti fasciava la
fronte per tener ravviali i capelli: che an
che oggid -' 1 1 -;i da alcuni la notte ; e chia
masi ancora Frontale. V. t>

BIOTO, add. (coll'o tiretto) Ignudo;


do; Ignudo nato.
VIN MOTO CRISTO, fino pretto; pret
to sputato.; scolato; schietto, Senz'acqua.
VENEZIA* BIOTO, reneziantssimo,Vcro Veneziano. V. VEVSZIAN.
_ VILN BIOTO , fero villano. Dicesi per
disprezzo od ingiuria.
FAN BIOTO , Pane scusso, Tale Solo pa
ne seni' al tra vivanda.
BIRA, s.f. Birra, Liquore o Bevanda forle e vinosa faUa con grani farinosi e con
luppoli mediante fermentazione.
GRASPA DE BIBA, Birretta, Vinello del
la birra.
Cervogia; Melichino^Sidro , sono Al*
tre specie di birra.
BIRAR, T. Intirizzare; Intirizzire, Pati
re eccessivo freddo.
BIRARA , s. Bottega della birra.
BIRARO, s. m. Birraio, dicesi Colui che
fa o vende birra.
BIRBA, add. Birba; Birbone, detto per
agg. a uomo , e vale Furbo e Fraudolen
to. Fantino , dicesi di Uomo vantaggioso
e che faccia professione di aggirare gli al
tri , che anche si Manta. Barattiere.
ANDA A LA BIABA, Andare all'accatto o
alla busca; Andare alfaccattolica BA
TCH LA BIBBA o LA .THUss.t , Birbantarf ;
Birboneggiare; Baronare; Poltroneggiarre ; fiver di birba , \ iverr limosinando .
come i baroni.
Siria, s. f. Diresi anche da noi ad Una
specie di carrozza scoperta , che chiama
si pi comunemente Biroccio. V. BmoCHIO e STERZO.

54

BILTRIj V. BLITM.
t'IM'l. s. m. Dindi. Parola colla quale i
bambini quando cominciano a favellare,
chiamano i danari.
BIMBN, s. m. Grembialetto; Grembiali
no, II traversino che portano davanti i
fauciullelli.
In altro sign. Cece; Uccellino , II mem
bro virile de fanciullclli.
BINA
\
BINAZZA / Piccia, Quattro o pi
pani di farina di frumento attaccati in. sicme per Iato.
FU di pane , Tre pani attaccati insie
me per lo lungo filare , dicesi in To
scana Di pi pani insieme attaccali per la
linea retta.
BINDA , s. f. Benda , diresi quel Velo che
cHoprc il capo alle monache , e si chiama
anche Sacra benda.
Benda parimente si dice ad una Stri
scia o fscia che avvolge il capo.

BINDLO , i. m. Bendacelo ; Fettuccia.


V. COKDLA.
BINDOLAR, T. Ciondolare; Penzolare,
Star pendente o sospeso in aria.
BINDOLO, i. ni. Ciondolo. Cosa pendente.
BINDOLN, add. Ciondolone, Agg. ad uo
mo e Tale Inetto , pigro , dappoco , infin
gardo.
A BINDOL v, Detto a modo avv. Cion
dolone, o Ciondoloni, Per aria.
BINTA, i, f. Cacchiatella, Sorta di pa
ne della qualit sopraffine, fatto a picce
piccolissime.
BUTBTA DA TE , FU di pane.
Coppielte o Panelle o Picce, diconsi a
Pisa ed altrove i Fili di due soli pani.
BIOLCA, s. f. Bifolco o forse meglio Bubulca a Jiubulcata, bench siano Tori dis
usate. '<!:-, o sia Misura o spazio di ter
ra quanto pu arare un paio di buoi. Cor
da, dicesi nel Bolognese a Certa, misura
di terreno e '1 laToro che si fa iu u gior
no con un paio di buoi. Nel Dizionario del
le voci barbariche del Du Canga si li-uva
Bovata TVrrosper una specie di misura di
terra, cio di Quanta terra possono arare
due buoi in un anno ; e Bobulca e Bavarialti per corrispondenti a Bovala.
BIOLCO, add. Bifolco; nilanaccio. V. BI
FOLCO.
BIONDA, >. f. Legamento. Parte legamentosa bianca robusta, che lega in alcuni luo
ghi del corpo umano le ossa , e che gli Analomici chiamano //ponrurija.Espansio
ne membranosa d'un tendine..
BIONDA, s. f. Bionda, Lavanda colla qnale alcune femmine si bagnano i capelli per
farli biondi La Biondella poi, della al
trimenti Cenlaurea minore, un'Erba
che cotta nella liscia fa pur biondi i capelli;eiBotanici la chiamano Gentiana >.'<taurium.
BIONDIZ\R, T. Biondeggiare, Esser* o
apparir biondo, come sono le biade al ma
turare.
Imbondare o Imbiondire, Far biondo.
^imbiondire, Farsi biondi i capelli con
arte o Divenir biondo.
BIONDO , s. m. Lo stesso che BIONDA Le
gamento..
BIONDO, add. Biondo, Colore tra gialla
e bianco.

FAHSB BIONDI i e A VELI, Eimbiondirsi i


capelli.
A L'ULTIMO BIONDO, Modo a\v.AlF ulti
ma moda; Alt ultima galanteria; Col pi
buon gusto o garbo.
BIONDN, add. Biondaccio. Nel vernaco
lo Biondn voce accresc. di Biondo , co
me se si dicesse Biondissimo , e si riferi
sce al colore de' capelli assai biondi.
BIONI , Lo stesso che EBBA BBIADWA. V.

BIRBADA O RlBBl\TDA O BlnBA\TAnA,

s. f. Birbonata ; Birboneria ; Guidoneria; Furfanteria; Monelleria, Azione


indegna.
BIRBANT^R , v. Birbantare; Birboneg
giare, Mendicare alla birba.

BIRBANTE, add. Birbante; Birbne;


Briccone.
BIRBO , Vedasi Binsbir.
FAB EL BIRBO , Sirbare o Sbirbonare,
Passar il tempo in ozio.
BIRBN , s. m. Birbone ; Accattone ; Pal
tone , Mendico che va limosinando. Prctendesi che Birbone derivi dal latino f'ir
bonus, detto ironicamente.
BIRBONADA, V. BUIBDA.
BIR1BIS, s.m. Biribisso.Crrlo giucco di
fortuna che si fa sulla, tavola , cavando a
sorte uno de'numeri o delle figure sul ta
voliere. V. ZoGR AL BIUBIS.
BIRICHN, V.BBHECH)JT.
BIRLO , s. m. T. antiq. Bro.
BIRO , s. m. T. di Mascalcia , Spavento.
Specie di convulsione che viene a' cavalli,
che fa loro in andando alzare sproposita
tamente le gambe.

BIBQ DB CAVLI , Ciocca di capelli ;


Treccia.
B1ROCH1ETO, s.m. Biroccino, Piccol bi
roccio.
BIRCHI01

B1RZZO / . m. Biroccio o Baroccio ,

IBIS

BIS

"Carretta piana a quattro ruote , con cui


si fa viaggio.
BISARN,V.BizARbr.
B1SAT\ , add. Torbidiccio,Vfi mal umore,
OCHIO BISAT , V. OCMO.
BISATLO
BISATN / *.m.AnguiUetta;Ciecolina;
Ciriuola, Piccolissima Anguilla. V. BUHA-

biscazza o Discaccia, Luogo ove si giun


ca e dove si conduce qualche pollastrone
per fraudarlo e fargli il collo e metterlo
in mezzo. Quindi di cesi anche Scannatoo e Strangolatolo.
TJ1SCANTIERI, T. degli Architela, V.
COVERTO.
BISCAZIR, (colla z aspro) s. m. Biscaz
ziere o Biscaiuolo, Colui che frequenta
la Bisca, ginocatore di mestiere, vizioso.
E dcesi anche Quello che tiene la bisca
per conto proprio, l' Impresario.
BISCOLADA , s. f.
i
BISCOLAMENTO , s. m. / Dondolata ;
Dondolamento, L'atto del dondolare.
Tentennata; Tentennamento.
B1SCOLR , v. Dondolare e Dondolarsi,
Muoversi in qua e in l ciondolando. 4/<ahnare, Giuocare all'altalena. V. BUGOLO.
BISCOLH LE GAMBE, Sgambettare; Don
dolare colle gambe, Dimenar le gambe te
nendole in sospeso.
BISQOLR DE LA BAncA, Barcollare, Pie- ,
gare or qua or l , come fa il naviglio r :!l'acqua. V. MAHESELO.
BISCOLAHSB, V. ZOGAR AL DISCOLO.
Biscoiin DEI DENTI, Crollare, Disordi
narsi dei il 'M1 1: e quindi Crolltimento dei
denti.
EISCOLO , s. m. Altalena, Sorta di giuoco, ed Un ondeggiamento fatto d'una ta
vola sospesa fra due funi, su la quale siede
una persona, e si fa lanciar avanti, e in
dietro ciondolando.

TLO.

Dello per agg. a Fanciullo, Cardelletta,


fig. e vale Instabile , inquiclo , che anche
rii- .-si Frugolo.
BJSA.TO s. m. e AjfGitA s. f. Anguilla ,
delta gi lalinam. Anguilla, e da'Sisleiu.
Murano. Anguilla. Pesce notissimo , di
corpo serpentiforme e viscoso, che trova
si in mare, come nell'acque dolci.
Fra noi si distinguono diverse variet
ili questa specie, e vi si danno nomi diver
si secondo l'et, la Stagione, il sito ec. co
me segue.
BISATO, si chiama da noi tanto l'anguil
la fiumatica quanlo la marina non olti-epassanle il peso di Ire libbre; oltrepassan
dolo si dice -i ,..i. 1 1 ,.
BISATO PEMEXL , cori-olio da BISATO
nuUBNL, che dovrebbe dirsi e che dicevasi nel secolo XVI. come si trova nelle
Lettere del Calmo. La voce slessa maniftv
sia che per BISATO FIUIIXAL inlendevasi
1' Anguilla fluviale o sia quella d' acqua
Dioice , eh' assai pi dilicata della mai-i
na, e che chiamasi Anguilla gentile. Ora
licesi FEKNAX, per agg. a quell'Anguilla
che ha il dorso nericcio e '1 ventre bian
co, e non arriva al peso di circa tre libbre.
BISATOTO , dicesi l'Anguilla da una lib
bra crescente sino alle due.
BISATO MARYw ed anche TESTN si chia
ma Quello che ha del giallo sul ventre, e
il dorso d'un fosco azzurro e presso le in
serzioni delle pinne; che ha la testa pi
grande degli altri ; ch' vagante per la la
guna e per le valli nell'estate avanzala, al
qual tempo d' ordinario si piglia.
ANGULA , si dice da noi Quella che ol
trepassa il peso di tre libbre.Quando l'An
guilla poi stragrande in alcuni luoghi ,
come nelle valli di Cornacchie, si chiama
MBGIOHAME.VTO.
BISATO , dello fig-per Agg. a Fanciullo
insolenlc, Fistolo; frugolo; Nabisso, V.
RIDCOLO.
LOGO DA BISATI , Anguillaia , Luogo
pantanoso dove si trovano molte anguille.
SCAXPR COME uw ISATO , V. SCAMPAR.
BISATO INDEVISX , s. m. T. de' Pese.
Murena o Morena. Pesce ili mare della
figura dell'anguilla , di colore ligralo , di
jrelle liscia , buonissimo a mangiare ,- che
fu celebre e in granile slima presso i Ro
mani che ne avevano de' vivai e ne dava
no agli schiavi. Queslo pesce raro a Ve
nezia, non per in allri luoghi deil'Adrialico. Liiineo lo chiama Murceiia Ilelmia.
BISBETICO, add. Bisbetico; Aromatico;
Umorista ; Fantastico ; Stravagante ;
Agg. a Persona di carattere inquieto,- Che
ha le lune a rovescio; Pi lunatico che i
granchi.
BISCA o BISCAZZA , s. f. Bisca e nel pegg.

ZoGR AL BI3COLO, V. ZoG\tt.

BISCOT.ADA , s. C Biscottata. L'atto del


biscottare.
B1SCOT\R , v. Biscottare, Cuocere i! pa
ne a modo ili biscotto.
BISCOTB DEL SOL , Abbronzare , L' im
pressione die fa il calor eccessivo del sole
su che che sia.
VOTELI
BISCOTELI
B1SCTI
;TI
/ .. m. Vecchioni, diconsi '
Marroni secchi.
BISCOTI DA BOLOGNA, /inseri, Castagne
lslessatc col guscio ed aduniate, perch
si prosciughino senz' altra cottura.
BISCOTI DA SOF , T. de' Ciambellai ,
Cantucci, dicesi a Biscotto in fette di Cor
di farina con zucchero e chiara d'uovo,
rimesso in forno perch si prosciughi me
glio e prenda maggior sapore.
BISCOTN, s. m. Biscottino e Biscottello,
Pezzetto di pasta con zucchero, o altro
condimento, cotto a modo di biscotto.
INFIAHARSS EL BISCOT!N , V. I.\FIAMAB.
BISCTO, s.m. /?wcoo,Panc .li frumen
to due volte cotto e molto asciutto.
CASTAGNLE DE BISC!>TO , Gaiette o Fo
cacce di biscotto , Quelle cio intiere che si
cavano dal forno, che sono tonde e schiac
ciate.
MoLENchrs DE KscoTO,Pezzettidi mol
lica di biscotto: cio Quelli che si stacca
no eventualmente dalle gaiette.
BlSCOTO I.V FRGOLE , V. FRISOPO.

BISEGDA,s. f.
\
BISEGAMENTO, s.m./ Frugata e Fru-

BIS
55
gacchiamento , L'alto del frugare o fru
gacchiare.
BlSEGAMEtfTO DE STOMKGO , CommOV-

mento ; Irritamento ; Brulichio , Movi


mento interno.
BlSEGAMElVTO DE GUSTO , Razzolo d

gioia; Titillamento; Titillazione, Senti


mento interno. Ifon saprei dirvi che raz
zolio di gioia e di speranza mi sentissi
correre per tutta la persona.
BISECAR, v. Frugare, Cercare tastando.
BISECAR IN SCARSKLA , Frugare o Cer
care in tasca.
ANDXB VIA BISECANDO , Frugacchiare ,
-elic il frequentativo di Frugare, ma il
suo signi f. diminuisce.
BISEG.VR IN TBL FOGO , Stuzzicare ilfuoy;o, Frugacchiarvi con che che sia.
BISECAR D v PER TUTO , Rifustrare ogni
vanto, ogni cantuccio; Pur naso a ogni
cesso.
BISECAR IN TBL cuoR , Muovere ; ^Com
muovere; Andar al cuore; Allettare; Sol leticare ; Ricercare; Andare a sangue,
a genia.
BISECAR IN TEL sToMEGo , Muover la bi
le; Far venir la muffa o la senapa al na
so; Sentire un brulicho di dentro, Ec
citarsi.
SE BISECA , Si lavoracchia, Dicesi di
chi s'adopra un qualche poco nell'arte Sua.
BISEGI1IV, s. m. Faccendicre o Faccen*
done, Chi volentieri s'intriga in ogni -co
sa , Che stuzzica i ferruzzi Buon pro
caccino, dicesi a Quello che s'ingegna per
ogni modo di guadagnare. V. SBEROLN.
BISBGHN , detto per agg. a Fanciullo ,
Frugolo,-Frugolino , Si dice per lo pi de*
Fanciulli che non istanno mai fermi.
BISEGHN, s. tn. T. de'Caccatori , Pispo
la o Allodola di mare, Uccello detto da Si
stematici Tringa Cinclus, eh' poco pi
grosso dell' Allodola cappeluta,oui a qual
che modo somiglia ; che dimora presso al
le acque, e particolarmente nelle paludi
maremmane.
BISEGOLAR , v. rrabatlait, Ingegnarsi
di lavorare.
BISEGOLO, s. m. T. de' Calzolai, Bufsettot Licciapiante , Arnese fallo di bussolo
col quale i Calzolai lavorano le. scarpe-.
BISERA s. Pisellaio, Luogo dove* i col
tivano e germogliano i piselli.
B1STO, s. m. Piselletto, Picciol pisello.
Riferito a colore ; e detto aggeli, tigiccio e Bigerognolo, Che ha del bigio, -del
cenerognolo.
EL XE UN POCO BISTO , Locuz. fam.
un po' inni I:T itili, , Quasi mallo, detto ad
uomo E un p" cotticcio o alticcio, Un
po' ubbriaco.
BISIBLIO, s. m. Pissipissi; Bisbiglo i
Bit bu , Suono basso cagionalo dal parlar
molli in uno stesso luogo sotto voce.
FAR BisiBh.io, Bisbigliare; Pispiglia
re; Borbogliare.
BIS1NLA , s. f. Bagattella , detto per iro
nia , e s' intende Cosa grande.
BISINBLB! Annuir. Bagattelle! Canche
ri1. Zucche fritte! Pinocchi !
GHE w'ao AVUDO UNA BISLYXU! N'ebbi

BIS
5G
una bagatlella : cio IT ebbi a ribocco, a
bizzeffe.
BIS1NFIO, add. Enfxaticcio; Gonfietlo;
Tumidello.
BISLXcO, add. Bislacco; Blsbetico; Stravagante; Uomo a caso; Inconsiderate ;
Vu certo uomo cost a casaccio ; Cervellone bislacco; Uomo aromtico.
BISLONGO, add. Bislungo; OblUngo.
BISNON0, s. m. Bisnonno; Bisavo; Bisavolo; Proavo.
Pare del bisxoxo, Arcavolo; Atavo;
Atavolo. No>-o del bisjoxo, Bisarcavolo La femmina si dice rispcltivamentc Bisava o Bisavola; Arcavola; Bisarcavola.
BISO, s.m. Pisello comunc; Pianta anima
le nolissima, che si colliva ncgli orti e ne"
cani|)i,la quale si cbiaraa da Linn. Pisum
sativum. I gusci che Ii contengono si dicono Baccelli Gagliitoh.
I.vtrigr i Bisi , V. I.vrair.a.
BISO, add. Bigio; Cenerognolo, Agg. di
colore simile alla cenere.
Esser 03 poco biso , detto a uomo ,
Matterullo, Alquanln mallo, cio Allegro.
BISOGnXR, t. Bisognare; Abbisognarc ;
t enir bisogno; Esser a" ucpo, Esser giocoforza.
BlSOGFfA ' ^GLESSE BE>" , Coilvien credere suppoiTe o E a supporsi
che le volesse bene.
BlSOG.YA VEDER, V. VedER.
BISOGNETO, s. m. Bisognino , II poco
necessario.
Farghe el so bisogxto, Far rente, cio Tullo ci che bisogna, ma senza eccessa.
BlSOGiVO , s. m. Bi sogno; Occorrcnza,o
anche Ncessita; Angustia; Poverta.
A u.v aisor.xo , dcllo avv. A un bisogno
A un bel bisogno, vale Forse, Per af
rentara.
Avbr el so 'bisog.vo , Aver occorrenle
o la tomata di casa, cioc abitazionc e il
villo necessario.
Chi ga bisogxo se sbassa , Chi ha bisogno s'arrenda, cio Si uniilii e si raccomandi. Abbassati e cconciati per dire
Pur che lu acconci i falli tuoi non ti curar
di abbassarli umiliarti.
Da bisogno tuto box, A lempo di ca
resta pan vecciuso ; A lempo di guerra
ogni cavallo e uono ; Nellc (carlita biso
gna lorre quel che si pu avere.
El bisogno fa , II bisogno pub
pi che fa vergogna. Dicesi ancora, Lafa
me caccia il hipo dal bosco.
El bisogno insbg.va , Il bisogRo fa
prod! uomo. Il bisogno o II bisognino fa
trottar la veccla. Bisogninofa uomo
ingegnoso. Il mangiarc insegna a bere.
Ilfar insegna ajare. Ncessita costringc aU'operare. Fu anche dello: La pover
ta deslatrice deg ingegni , laddove la
ricchezza gli addormenta.
Far i so risogni , Far i suoi agi, Ca
care.
MaLBIA CHI GA BISOGNO DEI AL
TIII, Chi per man <altri s'imbocca, tardi si satolla.

BIS
BISONTO , add. Bisunto ; Strabisunto ,
I ut ri -o , lordato di unto.
BISOTA, s. f. V. Cesarla.
BISSA , s. f. Biscia.
ranarla, Biscia actualuola ,
Sorta di biscia che vive nell' acqua e trovasi spceialmente dove sono le ranc. Liuneo la chiania Coluber Natrir.
Chi dX e tiolghe vibn la bissa alcuob,
V. in Dar.
Gh' la bissa sconta , Dentro chi la
pesta, Prov. e s'usa Quando noi crediamo che interno di chi al di fuuri mostra sanit e lelizia, non cotriiponaa alI' eslerno.
La bissa ga beca el zarlatax, Locuz.
Mctaf. L' uccellatore e rimaste preso al
ia ragua; V ingannatorc e rimasto a pie
delCingannato; II pulcino salto in capo
alia chioccia; La Bertuccia ne porta
acaua.
OGNI BISSA GA EL SO VBL.V, Non si
picriol pelo che non ahia ombra sua.
Meterse la bissa sex, Alievarsi la
serpe in seno; Pagar il boia che tifrUtti
Bissa db foco atifiziXl, Scrpenlello,
T. de' Bazzai.
Bisse dei legxi, T. Mar. Bruma Tcredine, Specie di concliiglie poste da'Sistrma tici nel genere dcllc Toredini e chia"
mala da Linneo Teredo navalis , le quali perforano i legni che stan sull' acqua e
vi s' internano.- V^Rosegr.
BISSX, add. T. Mar. Verrinato, cio Traforato Bucheralo dalle Brume. V. Bisse.
BISSABVA , s.f. Bisciabova ; Uragano;
Nembo; Procella ; Scionata ; Turbine ;
Girone di vento. Tempesta orribile e vio
lenta pel contrasto di pi vcnli.
BISSXCA , s. f. Bisaccia Bisacca , qua
si Due tacea.
Bissache da frati, Sacche, enel singolarc Sacca, Quelle dei Frati mendicanti.
Bissaca db LA3TA, e simili, Guscio e Invoglia , Si dice dc'sacchi, dellc invoiture
di lana , cotonc .
BISSACAR, v. V. ImbissacXr.
bissXr , v. Verrinare , T. Mar. Trafora
re; Bucherare; Foracchiare,e dicesi drlle
Brume che rodono e dauneggiano le navi.
BISSETA oBisslaj s. f. Bisciuola, Piccola biscia.
Bissetb de -Li , de" capelii,
Quel riccio arlificialc a forma spirale che
si fa avere ad una parte de* capelii per or
namento.
Bisseta da schiopo, V. Cavastrazzb.
BISSO, s. m. Biscia, \ Bissa.
Esser fortuna comb vx bisso , Locuz.
fam. Tirar diciolto con tre dadi, cio Aver
maggior fortuna che si possa mai, che nu
che dicesi Cadere la buena fortuna in
grembo. V. Fort.vX.
BISSN , s. m. Biicione, Biscia grande.
BISSONA , s. f. Chiamasi da noi una Barchelta leggicra, a guisa di batlrllo, a otto
remi , che s' addobba sfarzosamenlc all'occasione dclle regate o di allrc pubbli
ch comparse, per andar In corso. V. loti.va.

BLA
BISTETO , g. m. Matassina, PicCoIa malassa. V. Bisto.
.
Bisteto de sbda , Trafusla o Trafus
lo, Piccola uiataua di sela che i Setaiuoli
mettono alie caviglie per neltarla e ravviarla. Matassina di seta.
Bisteto de corde da viol'i.v , Gavelta,
Matassina di corde di minugia.
BISTO, s. m. Matassa, Quanlit di file
avvolto sull' aspo o sul guindlo. Ncl Trivigiano dicesi Madassa.
ioMFBa o biBnoGin i BisTi , Detlo fig.
Guastar i disegni; Sconciar le feste ;
Hamper uovo nel paniere ; Bomper o
Guastar uovo in bocea.
BISU , s. m. dal Fancese Bijou, e vale Ga
lantera o Gioia. Piccolo mobile prezioso
ricco e gentile, linn mm te lavorato.
BISUTARA,s. Voce Francese , Minuleria o Minulaglia , Merranziuole di
lusso. Quindi chiamasi M imitiere qucl Orcfice che fa di colcsti lavori. V. ChijCAGLIR.
BITA, s. f. Billa e pi comn. Bitte, nel
numero plur. T. Mar. Grossi pez^i di leEiio pianlali a guisa di colonne nellc due
bande dlia nave per darvi voila cazzarc
o assicurarvi alcune manovre. Bitte per
gli amanti di maestra e trinchetlo. Bitte
per le scolte di gabbia parrocchetto
Biltarella, vale Piccola billa Billone,
Gran billa.
Stramazzo de le dte, Traverso dcl
le bitte, Pczzi di legnaine, ne' quali^sono
incassatc le bitte dela Rcolla.
BITXr, t. Abbiltare, T. Mar. vale Dar
volta alia gomona sopra le bitte quand
si dato fondo all' ancora.
B1TM, s. m. Bittoni, T. Mar. Due gros
si cilindri diquercia che stanno sulla pro
ra dlia nave verticalmcnle,fermati anche
sull' inferiore coper la.
BIVACXR , v. Voce usata da' Militari, 5erenare, che. pur termine militare, Dor
mir a ciel sereno.
BI/iARN, s. m. Agnelletto. I Chioggiotti
dicono Bbzbrix, che pi s'accosta alla vo
ce radicale Belare,da cui sembra dervala.
BLITRI, cd anche Biltri , s. m. Dett
Sr agg. a uomo , Babbmno ; Babbione ;
appocaccio; Dappocucciaccio ; Siguor
di maggio; Signor da burla Non vale un lupino, una liscia, una sorba, un
corno, una bucciaofronda di porro; Non
val niente E' non tanto caldo che
cuoca un uovo, Non ha veruna autorit
Ministrello , Piccol Ministro Scalzagatti o Pelapiedi , Uomo vile Mocceca o Lendine , persona abbielta da
poco.
Dice l'Abbate Parini nel suo discorso
sulle caricature: Questi avea ridotto ogni
cosa al blictri : cio a piccolissime cose.
BLATERXR, v. Voce latina sala per nel
vernacolo dalle persone eolte , Gracchiare, che vale Parlare assai e seuza bisogno
e con vana malignit. Vi corrispoiulono
Chiaccherare , Avviluppar parole senza
conclrtsione; Cicalarc Cinguetlare, Par
lar Iroppo e slucchevolmenle.

BOG

BOB
BLATERN. s. m. (dal latino Blatero,
onls) Gracchione; Gracchiatore; Chiac
chierone; Cicalone.
BLITRI.s. m. V. SIIMI.
BL o BLU (dal Frane. Bleu o sia dal bar
barico Bluet) Turchino ; Azzurro; Cele
ste, Aggiunto <li colore mezzano tra l'ac
qua e 1' aria.
BLONDA, . f. Biondina^, di Commer
cio , Specie di Merletto di seta lavorato
in varie guise.
BO, s. m. Bue e Bove, Toro castrato, che
da Limi, si chiama Bos Taurus V.
VACA , VEDIO , SORN , CIVETO , Tono e
MANZO.
METER EL CARO AVASTI i BO , V. CAB
siisi.
ANDAR DRKNTO PER EL no E v EI;> in TO
R PER LA VACA, Andar vitello o gioven
co e tornar bue. Si dice fig. di Cui dopo
essere stato allo stadio di qualche Citt,
torna a rasa ignorante. Dicesi ancora ,
Andar messere e tornar sere.
Co XE SCAMPA I BO , SERA LA STALA , A

usanza di villan matto , dopo il danno


fa patto. Serrar la stalla, perduti i buoi,
rrov. e vale Cercar de'rimedii, seguito il
danno.
CAVH UN PELO A UN BO , Egli come
cavare un pelo al bue, Quando si vuoi
mostrare la spesa o il danno essere tanto
piccolo in ragione (li chi ba da far la pe
sa, che colui non lo sentir.
A Padova chiamasi Bo il luogo dov'esiste
I1 Universit ed anche 1' Universit i tessa.
BOARIA; s. f. Proquoio e Procoio, diccsi
a Quantit di bestie bovine. Bovile che
vale Stalla da buoi , polrebbesi dire fig.
FAR OAII'M IN CASA, Far di sua mano.
Far lavorar i campi senza affittarli.
BOARiVA, s. f. T. degli Uccellatori, Koarina o Cutrettola e Codizinzola. Uccellet
to noto che frequenta i prati dor sono
animali bovini al pascolo, ov'egli pur si
pasce di que' vermetti che escono al cal
pestio di questi animali. Linneo lo chia
m Motadlla alba.
BO\RO, s. m. Boaro; Boattiere; Bifol
co , Guardian de' buoi
BOARLO (coll'o strelto)s.m. Bifolchetlo.
BOAZZA, s. f. Bovina e Buina, Stereo di
bue. Me la (coli' e stretta) dicesi Quello
stereo che in una volta fa l' animale.
BOAZZA, T. fam. Aggiunto a Femmina,
Buessa e vale Ignorante, Sciocca.
BOAZZO, add. Buaccio; Bue; Babbuasso; Babbuccia, vale Sciocco, Materiale ,
e dicesi a uomo.
BOAZZN, add. Babbaccione, accr. di
Babbaccio.
BOBA, s. f. Bobba; Marcia; Putredine.
BOBA dicesi in gergo de' nostri Prigio
nieri , per Minestra ; ma intendesi Quel
la comune delle carceri.
BOBA DEI OCHI, Cispa e Tonnina, Umo
re schifoso che cola dagli occhi PIE*
DE BOBA , ClSpOSO,

BOBA, s.f. T. dc'Pesc. Boga. Pesce di ma


re del genere degli Spari, detto da'Sistem.
Sparii* Boops. Egli Jla gli occhi assai

BOC

grandi ; i Greci lo chiamano Boops, che


vuoi dire Occhio di bue.
BOBO , s. m. Voce fanciullesca o detta per
vezzi t: vale Bue o Cavallo.
ANDAR A BOBU, Andare a cavalluccio;
ed un giucco fanciullesco, che consiste
ncll" andar a cavallo d'un legno.
BOGA , s. Bocca. Parte del corpo anima
le. A quella degli uccelli dicesi Becco.
Bocca si dice ali' Apertura di molte co
se, come a pozzo, sacco, vaso , arme da
fuoco etc.
BOGA DA DEivojrciB SEGRETE, detto fg.
Vacca svivagnata^ Larga.
BoCA DA SCARDA ROTA , BoCCO Storta O
ifeca.
BoCA DK.sr.L -.i A O DA COLO

DBSCXJslo ,

Sboccato; Linguacciuto; Cronaca scor


retta; Largacelo di bocca, Agg. -a uomo
Sgolato diccsi a Chi ridice facilmente
le cose, Ciarliere.
BOGA LARGA, Bocca svivagnata; Boc
ca da mangiare ifichi piattoli; Bocca di
forno. Sboccato; E come 'Forditolo del
povero, cio sporco e sboccalo.
BOGA SENZA DE\TI ? V. SDENTA.
BOGA STRETA, Schifa' I poco, Diccsi di
persona che artatamente faccia la conte
gnosa. Bocchin da sciorre aghetti, si di
ce di Bocca stretta e forzatamente serrata,
come per lo pi sogliono tenerla le femmi
ne leziose. Far bocca d* ucchiello.
BOCA or, DAMA , Bocca di dama , Una
specie di pasta dilicalissima, la cui sostan
za o polpa di mandorle, zucchero e tuorli d'uova.
BOGA DEL CANON , V. ( ^ , % .' . Y.
BOCA -or L SCJHOPO, V. SCHIOPO.
BOGA DEI CRANZI , CARPIONI , GAMBARI ,

etc. Forbici e Bocca, Le branche con cui


essi afferrano la preda Bocca delle
eh ioceiofcjdicesi'pure da'Nalura listi Quell' apertura onde 1 animale sbuca fuori per
operare secondo la natura.
BOGA DE LA FORNASA , Becca o Abboceatoio.
BOGA BELA ITA VE, Bocca o Boccatura ,
<liccsi la Larghezza della nave CHIAMAR

57

dicesi di Chi di assai pasto e mangia di


tutto. Pigliare il pollo senza pestare si
dice dell'Esser sano e mangiar con grand*
appetito.
CHIAPR co LA BOGA, V. CHIAPR.

,.,w,~ T D* WDE!!' s^kvMn>i $<**


ridere; Far bocca da ridere.
FAR BOGA DA PIANZEH , Far greppo o
Kaegrepparsi; Far la bocca brindar
* AH BOCA STORTA O LB BELE BOGHE Far

bocca bieca. Fare scorci di bocca , il che


si fa da alcuni cantando.
FAR LA SOPA IN BOGA , Far la zuppa se
greta, Farsi facili le cose forse difficili.
FAR LE BIIUTE BOGHE , Far bocchi ; Ftr
muso; Coccare, E aguzzarle labbra in
verso uno ui segno di dispregio a guisa del
la bertuccia.
FAR IA BOCA DA PAPOLO , V. PAPOLO.
IMPENIRSE LA BOGA PARLANDO, EmpierJl la bocca , vale Parlarne strabocchevol
mente e con piacere.
InpENlfl uar VASO sur A LA BOCA, Abboc
care un vaso, Riempierlo sino alla bocca.
LAVARSE LA DOGA DE QUALCN, Vantar
si di che che sia. E intendesi A pregiudi
zio di alcuno.
LA BOGA VOL DIR LA VERIT, Tal fi bur
la, che si confessa, e vale Che alle vollte
sotto apparenza di burlare, si dice la ve
rit.
METKRSB A LA BOCA QUALCOSSA , Abboc
care qualcosa ,vale Persela alla bocca.
MBTERSE EL CHIUCXIO A LA BOCA, Abboc
care la zinna delfiasco o della tazza.
No RECORDARSE DAL JTASO A LA BOCA, Non

tener a mente dulia bocca al naso , Esser


di memoria labilissima.
No VEHZEH BOCA, Non aprir bocca; Non
fiatare; Non dirfiata; Non alUare; Non
far verbo.
OlTOR DE BOGA ASSAB VALE POCO COSTA,

Onest dibocca assai vale,on. assai gio


va e poco costa , Modo prov. per dire che
L'onore che si fa alimi con parole non co
sta nulla e pu giovare Abbassati e aconciali , per <iire, Pur che tu acconci i
fatti tuoi non ti curar di abbassarti e umi
liarti.

AQUA DA LA DOCA , V. CuiAPH.

BOGA DB LA RBDE , K ulivi inni in ; En


trata, La parte anteriore della rete per
coi entra il pesce.
BOGA DEL FIUME , Foce o Bocca delfiume , cio Dove termina.
BOGA DEL FORNELO, Braciaiuola, La ca
vit sotto la graticola del fornello, per cui
si rava la cenere caduta.
BOGA DEL STOMEGO , Forcella dello sioTnaco o Arcale del petto.
A BOCA STRETA, detto avv. A bocca stret
ta o A mezza bocca, ed intendesi del Par
lar perplesso o timido o rispettoso.
AVER BOGA CHE VUSTU, Aver la pera mez
za, Essere in felicit, in abbondanza.Aver
latte di gallina ; Aver uova e pippioni ;
Aver tre pani per coppia.
AVER BOGA DA FHEVE, SO AVER VOCIA DE

GNENTE, Al susto infermo oeni buon ci


bo annoia. Chi ha guasto il palato, il
mele gli pare amaro.
BOGA FRESCA, Esser o Aver buona bocca.
Essere abl^ccato-fEsseredi buona ioccat

EL PARLA PERCH EL CA LA BOGA , Vv

PARLAR.
PARLAR PER BOCA D'ALTRI, Favellare co
me gli spiritati: dicesi di Coloro che fa
vellano senza intendersi, come fatinogli
spiritali , cio per bocca d' altri.
QUEL CHE co IN CUOH, co IN BOGA, // mio
labbro non mentisce i sentimenti del ettore, e vale , Dico la verit.
RESTAR A BOCA SUTA , V. RESTAR.
RESTAR BONA BOCA , Rimanere a bocca
dolce, cio Consolato, rome con cibo soa*
ve in bocca.
SA VR OTTA COSSA PER BOCA D"AI,TII, Sa
per una cosa di bocca d~ uno o Dirla per
bocca d' uno, vale Saperla da altrui.
PORTAR PER BOGA , Lo stesso che
PER BOGA , V. MENAR.
SCAMPAR DA LA BOCA , Vtcr di bocca ,
vale Venire o Scappar (tetto inconsidera
tamente.
SE CHE NE PARLA A MSz i BOCA, Se ne bu
cina, cio Sene v* dicendo menatameli

BOC

58

le e con riguardo. Ce n qualche voce o


sentore.
Ss CHE ITE PARLA A T"K\\ BOCA , Se Ite

buccina, Se ne trombetta, Se ne dice por


tutti i canti.
SEH.VR LA BOGA A QU vLcbf , V. -SERAR.
SPACAWCADA DB BOGA , V. SFALAXCADA.
STAR A BOGA VERTA, Stare a bocca aper
ta . Ascollare attentamente.
TEGNR A BOCA SUTA , Tener altrui a
denti secchi, Non gli dar nulla.
TOR FORA DB BOCA , Dboccare , Trar
fuori della bocca.
TUTE LE BOGHE XB soBBLE, Tutte le boc
che sono compagne.
BOCA IN CAO, s. f. T. de' Pegc. che ndl'Istria dicesi GHIACKJA, Uranoscopo^ Pe
sce di mare chiamato da Linneo uranotcopus scaber. fl suo corpo d' una osser
vabile stravagante figura ; la sua bocca
grande e posta al disopra della testa, on
de prese il nome vernacolo che vuoi dire
Bocca in testa. Parimente al disopra del
la lesta fornita di harbiglioni , stanno gli
occhi; dal che gli derivato il nome Vranoscopus, cio Guardante il Gielo. La
sua coda cilindrica.
BOGAL , s. m. Boccale, Vaso di terra coi
ta notissimo.
MBZZO ii..i-u . Mezzetta o Metadella,
Vaso eh' la met del boccale.
l.ir \i DA FISSO o DA ORi\A , Orinale e
Pisciatoio.
li... ,! . dello per agg. ad uomo, Stiva
le ; Cotale ; Babbeo ; Babbuasso ; Min
chione.
RESTAR cw BOCAL , Bestar di sasso ;
Rimanere unostivale^imuncrr stordito.
BOCALR , s. m. Vasellaio ; Jfasellaro-,
Vasaio; Stovieliaio , Facitor di vasi e;
propr. di quei di terra, come di stoviglie,
e simili.
IHu'.AI !\ \ . ... ni. i, SPORTELA. Cos noi
chiamiamo una Specie di orinaletlo bis
lungo, avente il manico ad uno de' capi,
ad uso delle donne.
BOCALIVA , s. Boccaccia ; fiocca svi
vagnata , vale Eccedentemente larga. V.
BoiU/EA.

Detto per agg. a Femmina , vale CHIACOLONA , V.

BOC\ME, s. m. T. debellatori de'caratteri. -Coda. Quella parte del metallo che


ha riempiuto il guscio della forma da get
tar cavalieri , e che conic inutile si slac
ca poi dalla lettera quando questa fusa.
V. BATA.
BOCAPORTA, s. f. T. Mar. Boccaporto,
Koin di alcune aperture che fono falle in
coverta delle navi per discendere a basso
Battiporta, dicesi anche alla Parte per
cui si entra nella nave.
MASTRE DE LE BOCAPOBTE , Mastre de'
boccaporti , si dicono alcuni legni rileva
ti sopra la coverta ali' intorno de' bocca
porti , a fine che l'acqua che si sparge in
coverta non caschi a Basso.
TRAVERSO HE LA BOCAPORTA , Traversi
no de'boccaporti, Pezzi di legno indentali
negli occhi laterali de' boccaporti.

BOC

BOC

BOCARDLG \
BOCARN
/ m> ' *k' Pescatori val
ligiani, Bocchetta, Apertura che fissi tifi
lavoro della cogolaria, per cni entra il peice in o ricetto o camera. V. VOLEGA.
BOCARIl DEL FORNO , V. Fonxo.
BOCARILA DEL CAMN, s Fummaiuolo; Fumaiuolo; Fummacchio;Fumace/tio, Quella parte della rocca del cammi
no per cui esala il fummo.
BOCARIOLB DEI MURI, Sfogalo';*, si cl-.aii'. ni.: alcuni Vacui che i Muratori kisria110 nelle grossezze de' muri , acciocch
per essi possano traspirarne i vapori che
si generano sotto i mnri.
BOCARIOLE, Lo stesso gbe PACHILB, V
BOGARLI DE SAORIVA , s. m. T. Mar.
Sulla, Quell'incavatura ck' fra i ginoc
chi e la colombine per cui l'acqua pu scor
rere agevolmente dalla prua alla poppa.
BOCASSN, s. m., detto anche MEZA TOJTDA, Sorta di teste o abbigliamento di al
cune nostre donne volgari, e specialmen
te delle Chioggiotte, quando escono di ca
sa, allx maniera della i' -.-.. i \ . i, il qua
le consiste in un Grembiale agiato, per lo
Ei di tela lina , al didietro allacciato ali cintola e rimboccato sul capo, onde pos
sono ricoprirci anche il volto e ripararsi.
Abbiamo nel Dizionario enciclopedico
dell' Alberti Boccacino per Tela dov' en
tra della bambagia ; e nel Du Cange le
voci barbariche Boccassinus o Bocaainus per Specie di tela bambagina o lina.
BOCARA, s.f. T. de' Gettatori de' metal
li, Sfiatatoio., Quell'apertura che vien la
sciala da' geilaluri slessi nelle forme. V.
RESPIRO.

Luminello, L' anelletto di me tallo dor


s' inula il lucignolo.

BOCAZZA , V. BOCCALOSTA.
BOGHE, s. m. (dal Frane. Bouquet) Maz
zo e Mazzetto; Mazzolino o Mazzocchio,
Mazzo di fiori di varia orte e ben dispos n , intrecciato con erbe e foglie odorose
Finteria, T. de' Giardinieri, Quella
verzura che si aggiunge ad un mazzo di
fiori per farlo pi vago e fornito.
FAR DEI BOCHB, Ammazzatore.
BOGHE A, s. f. Bocca svivagnata. Larga.
V. BOCA.
BOCHTA , s. Bocchino e Bocchino o
Boccuccia e. Beccuzza , Piccola bocca.
Dicesi anche Bocchetta , ma pi si usa
per Imboccatura.
BOCHTA DI LA CAVISA , Sparato, L'a
pertura drlla camicia sul nello. Gala e
nel dim. Galina, dicesi Quella specie d'or
namento di tela lini-Miiu che meltesi al
lo sparo delle camice da uomo, che in
alcuni luoghi d'Italia si chiama Digiuna.
Dicesi .turile Lattughe, per essere incre
spata quasi a foggia di Lattuga.
BOCHTA DE LE PORTE, Bocchetta o Scu
detto , Piastra di metallo anche traforata
che serve -d'ornamento al foro della ser
ratura degli usci.
BOCIIIN , s. m. In fignif. di Piccola boc
ca, V. BOCHTA.
BoCHIV DE LA LUME , BfCCUCClO , Quel
canaletto sporto e adunco a gnisa di bec
co CUC porta il !i :';.-. VlDA DEL BOCHX,

BoCHJf DE IB OZZBTB, BeCCUCCO ,

Quell cannella per cni si versa il liquore.


BOCHIN TRBTO ( ...,i l.,,; !.. di Bocca )
Bocchin da idorre aghetti FAK BL BOCBw, Sorridere; Sogghignare; Far un
fhignetto o ghignottino, un risolino
In altro signif. Far il bocchino, La boc
ca autza.
BOCHIZAR, v. Boccheggiare, Muoverla
bocca in morendo ; e direni de' pesci ? de
gli animali da terra, de^li uccefii, ed an
che degli uomini.
BCOLA (co' o largo) s. T. antiq. Botzo/o, ed quello de' Filugelli.
BCCIA , dello in T. de' Pellinagnoli ,
V. BUGOLA.
BOCOLrTO, s. m. Bocciuola, Boct {ve
lina, Piccola boccia , e dicrei di rosa o si
mile fiore non ancora aperto. V. BCOLO.
BOGOLO , s. m. Boccia ; Bocciuolo e Bottoif, Fiore non ancora aperto Germc;
Germoglio; Gemma; Occhio, dicesi La
prima messa delle piante e simili.
BI.COLI DEI OMVBIU, Mignoli, Leboccitioline degli ulivi.
PIEN DB BOCOLI, Boccioloso, Pien di
bocce. I! goccioloso.
BOCOLON , s. m. Bocciatone o Bocciuolone, Bocciuolo grande.
BOGON, s. ni. Boccone, Tanta quanti!*
di cibo sodo quanta in nna voltasi mette
in bocca. V. DOCOXDA.
Boccone, per Pezzo o parte di cosa so
da, che dicesi anche Pezzuola; Frusto -f
Brandello; Brano; ScampaloTABB.O
DE CE.VTO BOCOM, Tabarro di cento scam
pali.
Bocbx cimi o HA STRUPIAI , OTV. UN BO?T
BOC* , Bocon ghiotto , scelto , squisito;
Boccone da non rifiutare.; Camangiare
appetitoso; Vivanda regalata. Vivanda ap
petibile VoLn EL BOCJT cui , falere
topesca monda, detto fig.ciofc L'utile sen
za fatica.
U.Y BOCX I)E TUTTO O DE FURBO, VnJlIT-

bo in ci'emisi. V. Uoco.vcix e DRET'U.V.


Boccw o POMO D' ADAMO , Pomo d* Ada
mo, Prominenza nella parte anteriore del
collo, che fu anche detto Noccuolo della
pesca d'Adamo.
Bocowi DE srzafn\>i, Pillole, Bocconci
ni o Bocconcfllt e Morsel/etti, dicori>i co
munemente da' Medici in sign. di Pillola.
Bocconcello di cassia o di polpa di castia.
BOCONI ROSAI , Opera fatta a tempi ru
bacchiati i Bete del barbiere, Dicesi d'o
gni lavoro che si faccia quando si k disoc
cupato da cose importanti.
BocbN CHE ni: TA poco mo . !'. n n mal
boccone quel che affoga, e vale cattivo
quel guadagno che cagiona maggior danno.
L MBGIO BOCOW XB EL FIEL , Pia amO-

ro che 'Ijiele, dicesi metaf. di Persona cat


tiva e vale Cattivissimo.
A BOCONT, A boccone; A pezzi; A bra
ni; A brandelli, Straccialo Cascar a
brani, Dello delle vesti logore.

BOD
Bocbx PER BOC.Y , A boccone a bocco
ne ; A pezzo a pezzo.
CJIIAP.VH LE HAUTE A aoc.v, Pigliar i ra
nocchi a mazzacchera o al boccone.
FAR BEI BOCOXI, Abbocconare, Pai-lire
in piccole parli siccome sono i bocconi o
a guisa di bocconi Abbocconare , dicesi pure per Pi cnder una cosa in un sol boceone Abboccare proprio de' Cani o ili
altri animali presli e forli ili bocca.
I BONI BOCOXI COSTA , V. CoSTAH.

TOK EL BOC.V, detto fig. Pigliar naileccata i Pigliar r ingoffi , vale Lasciar
si corrompere da doni e presenti : che an
che dicesi Pigliare il boccone Co 3* HA
CHIA.P EL Bocby, SE KB CAGIONAI, Come
r anguilla ha preso ramo, bisogna che
vada dov' tirata, per dire che 1 donati
vi fanno forza olla volont di ehi gli rice Te, e g' impongono necessit iti compia
cere al donatore. DARSE EL BOC* , In
dettarsi, Convenire con uno segretamf;ile.
ToR A C.VO EL BOC.V FOIIA DEL PIATO ,

Essergli tolto il boccon gi del piallo o


della forchetta ofuordella bocca ; tsser
gittata gi di sella, Quando la propria
dama si marita ad un altro. Aver la gam
bata, dicesi per Essere abbandonato seniplicemenle.
BOCON\DA,s. f. e nel pi,-. BocosX ,
Boccata, Tanta materia quanta si pu in
una volta tenere in bocca Morso iicesi a Quella quantit ili cibo che si spicca
in una volta co' denti.
BOCONE DA PRETI, Locuz. fora., Buon
boccone o Boccon ghiotto; Ghiottorna,
Vivanda csquisita.
BOCONADWA, s. f. Morsello; Morsellino, dimin. di Morso.
BOCONC1V, s. m. Bocconcino; tfocconce//o; Morsello e Martelletto, Piccolo boc
cone.
BOCONCK DE MEDICAMENTO , V. BoCOM
DE SPECJAttlA , li BocO.V.
BoCOWCIN DA INESCAR L' AMO , V. EsCA.

Bocoarclar DB SAN, Morso o Morsello di


pane,
Bocmrchr CHE FA VOCIA , Buona o Bel
la roba STO BOCOXCN cun yoi, LO SPA
PPOLAR.*, Non manger s bianco pan per
cerio. Detto Cg.
U.> BOOKVCI* DE FURBO, Monello; Fan
te della cappellina. Astuto e malvagio. a-<
gnato e cimato; Bambino da Ravenna;
fantino; Maliziato; Mascagno.
DARCHENE u.v BOCONCN o u,v BOC.V, Da
re una lunga, vale Intrattenere alcuno
enza spedirlo e non venire a conclusionealcuna.
l, s. m. e f. Voce fam. (che i Mila
nesi dicono Bodee) Trippone o Buzzone,
t-olm che ha grossa pancia Tangoccio,
liresi di Chi per soverchia grossezza ap
parisca gm, Pentoloni, dicesi ad Uo
mo grasso che difficilmente si muove
Jfozzacchiuto , a Persona piccola spropor
zionata.
Riferito n Femmina, direbbesi Taneoccia;Bozzacehiona ; Bazzana e Peniolona. V. BOTA CAJTDIOTA , DAMEGIANA SENZA
COLO e FIASCO IMPACIA in BOTA, DAKEGIAA e l'use*.

BOG
BODN, .m. Nel. Vocabolario Milanese
Italiano trovasi registralo per corrispon
dente Puddinga. Vivanda dilicata e comu
ne , che si (a in pi maniere. La voce Puddingo (tratta da 11' Inglese Pudding)c usata dall' Algarolti in una .sua lettera al
l'Abbate Patriarchi, autore del Vocabola
rio vernacolo Padovano.
BODOLTO 1
BDOLO
/ add. Tonfacchiotto e Tonfacohiotta, suoi dirsi di Uomo e Donna
piccoli e grassi. Bozzacchiuto, di Perso
na piccola e sproporzionata, che dicrsi an
che Grossacciuolo e Grosserello. V. CITA
TO E GROSSO, in CURTO.
BODOLI , dicevasi per antonomasia , ai
tempi del Governo Veneto , li Soldati oltramarini a piedi.
BODOLTO , add. Grassoccio. V. TOFOLTO.

BOER, Lo stesso che BOARO, V.


BOTA, V. CASSELO.V.
BOETO, s. m. Sacello; Sudacchio, Bue
piccolo c giovane. . .
BOGA , s. f. ma pi in plur. BOGHE (coll'o
largo ) Bove e nove, Strumento di ferro
che unito a catene si metteva un tempo al
le gambe dei condannali in galera; Speeie di pastoie. Ora dicesi CEPO, V.
BOGENTE, add. Bollente e Boriente ,
Che bolle; e dicesi dell'acqua e d'altro li
quore Rovente e Sfavillante, direbbe
si de' Metalli infuocati Bogliunte per
Scottante o Caldissimo, dicesi del Cade,
Vivande c simili.
BOGER, v. (coll'o serrato) Bollire ; Ri
bollire , dicesi dei Rigonfiar de' liquori
quando per gran calore Hevano le bolle o
i sonagli.
PRINCIPIAR A BOCZR , Grillare Sboglentare, vuoi dir Quasi bollire.
Crosciare o Scrosciare, si dice del Ru
more che fa l'acqua in bollendo Bu/icare, dicesi propr. dell'acque minerali che
scaturiscono bollendo.
BoGER A FUMA O HoGEJl DB TROTO , Bol
lire a scroscio , nel sommo, a rcorsoio ;
Scrosciare. V. SGHOWGOIAB.

BOGEB. DEL v;jf ; Grillare, II fermen


tare del mosto mescolato colla grassa ; e
dicesi pure del Grillare del vino nuovo
nella botte.
Bocca EL FEno , Bollire , dicesi 11 fioroventare il ferro o l'acciaio nella fabbri
ca, che anche si dice Dar un caldo o Mas
sellare. E dicesi Bollire quaiuf M roven
tano due pezzi di ferro per annestarli.
TUTI SA QUEL CHE BOGE ty TE LA IO PI
GIATA, detto Cg. Ognuno sa dove la scar
pa lo stringe, cio Ognuno sa i proprii
affari.
FAR SAVn QUEL CHE BOGE IN TE LA SO

VIGNATA, Andar col cembalo in colomba


ia: dello melai. Pubblicarci suoi interessi.
LA BOGB, Fa caldo; Fa caldana o calura. E per metaf. Bollire in pentola un'
negozio, Trattarne segretamente Det
to pur Cg. Alterarsi ; Commuoversi .
QUALCOSSA Bor.E, Bollire in pentola, si
dice del Macchinare , Trattar che che sia,
che altri nou sappia o non se Jo iinu.a^i-

BOG

59

m. E" ci delle bollir qualcosa in pentola.


BOGESSO, detto per agg. ad uomo, e vale
Lrudo; Crudele; Disumano; Carnefice.
BOGESSA, Boiessa, diccsi La moglie del
Boia.
BOGETA (coll'e stretta) s. m. L'a-tsistente del boia, Colui che nelle esecuzioni oapitali assiste il Carnefice.
BOGTO (coll'e stretta) BOCIBTOS. m.
Bollicamento o Bollichio, Legger bolli
mento; il primo grillar che fa l'acqua al
fuoco BoUorino, Piccolo bollore.
FAB DAB U,V BOGTO A LA CAR>B , Bslet-

sare la carne, Lessarla alquanto.


BOGIA , s. m. Boia ,- Carnefice ; Giustizie
re o Giustizier, Quel basso ministro che
eseguisce le sentenze capitali. Nel numero
del pi dicesi Boi.
avia si dice anche fra noi per ingiuria,
come Forca , Impiccatello etc.
BOGIA MALPRATICO, detto mclaf. vale ImjwrUodeW arie ; Malpratico ; Manova
le ; Ciabattino , Cattivo artefice o simile
che fa e non sa fare.
PAGAR EL BOGIA CHE VE FRUSTA , Pagare il boia che ci frusti, Spendere peraver il danno. Pettinar tigna, metaf. Far
servigio ad ingrati e a chi noi merita. Tu
ugni il cavicciule che t'ha a dinoccolare:
detto dal Sarchiello nel medesimo senso
di Far del bene per averne del male.
VA AL BOGIA, fa al boia, Modo ingiu
rioso ili cacciar via. Va alleforche, al dia
volo, alla malora, al bordello.

BOGA, V. BOGIDA.
BOGIAIZZA, s. Bollichio, Bollicamenlo o moto d' un fluido eh' commosso co
me cosa che bolle, e diciamo del Mare.
BOUAIZZA , parlando delle acque mine*
rali, Bulicame.
BOGlXN A o SCOHAVZA , s. f. T. de' Pese.
Scarabina , Piccolo pesce d' acqua dolce,
del genere delle Clupee , e detto dal Sig.
Pollini Clupea aiosa pai-vula. Somiglia al
le Sardelle, ma n'e, un po' pi grande,
e a noi perviene salato e fumato come le
Aringhe, dall'Albania Turca, dove dice
si che se ne pigli abbondantemente nel fiu
me, Bogiana vicino a Scutari, dal che verisimilmentc ebbe il nome vernacolo. Se
ne fa commercio , ma pesce triviale. Ve
n'ha ancora nel Lago di Garda, dove pur
sono le altre due specie ili aringhe , cio'
la Clupea aiosa maior ( AGV) e la Clu
pea aiosa minar (SARDLA DEL LAGO).
BOGDA, .{. Bollitura; Bollimento; Bollizione, L' atto del bollire per tempo pro
porzionato. V. FRZEK.
BUGIMENTO, s. m. BOGIHENTO DEt
A>GUE, Eboltimentoo Bollimento del san
gue ; diccsi Quef" estuare cbe fa il sangue
per ira, libidine, etc.
BoGntEjfTo DB L'AQUA, Gorgogliamento
o Ribollimento, dicesi Quel tnoto di ebullizione o di efiervsccnza che comparisce
talvolta in certi luoghi alla superficie del
l'acqua.
BOGIMEA'TO, Scroscio o Croscio; cio
Quel rumore che fa l'acqua bollendo.
BOGIO ( coli' o serrato ) s. m. Bollitura ;
Bollimento } L'alto del bollire per tempo


BOL
proporcinalo Bollare, dicesi al Gonfiamento e gorgnglie che fa la cosa che bolIr Bulicame, Propr. il nome che ti
l a quelle vene ( acque lermali che sorj;ono bollendo.
Una SPECIF DB BOCIO DE BOGER , Un
bollchio o bollicamenio, Moto l'un flui
do che e comniotso come cosa che bolle.
Far dar bocio a la carne , Far dar
un bollare i Bislessare; Fermar Bifar
la carne , vale Far dar la prima cottura
alla carne quando vicina a patire, per
ch si conservi , che anche dicesi Incuocere.
Levar el bocio , Levar il bollare.
SuSSURO DEL BOG10 . ScrOSClO O CrOScio.
Dar el primo bocio ai capbu , T. de*
Cappellai , Dar il primo bullore a' cappelli, Tener i immersi qrlla cadaia , per dar loro la prima tinta era.
BOGO, add. Bollito, da Bollirc.
Pan bocio, V. Panbogo.
BOGION , s. m. T. riVTessitori de'graticci. Essi chiamano con tal nome nione
o Manipolo di tre o qualtro canne palutri che intessono per formare i graticci ,
nd uso specialmenle de' Cannai. V. Gaisiola.
BOGIOR , s. m. Bollare ; Aja , Calilo alTannoso Bocibn chefoxze, Cuociorc, Quel
frizzare che si sente nel pro>ar sulle mem
bra eccessivo calore.
BoGIOR DE SANGUE, V. BoCIMENTO.
BOGR , v. Lo stesso che Boger , V.
B0G1RE, s. f. T. de'Fabbri, Scintille,
Quelle ch' cscono dal ferro revente quando si batte.
BOGNA (coll'o largo) Voce basta e slorpiala da Bisogna, presente di Bisognarc,
Fa d" uopo.
BOGNON, s. m. Bubbone, EnGato o Tu
more Gavocciolo; Carbone; Carboncel
lo; Carbonchio, Enflato cagionato dalla
peste Agno, dicesi Enflato che vier
ncll'anguinaiaprodotto da nial venreo,
BOLA ( coll' o ttretlo ) s. f. Bolla , Quella
rescichetta o ringonnamnto che si fa sul
la pelle degli uomini degli animali per
ribollimentodisangue omalignila d'uniore Chiazza, Macchia talora con crosla
o di volatica o di rogna o d' al tro malore
ch'esca fuori dlia pelle Macchia; Matcherizw; Lividura ; Ballicella.
Bole db le variole, Butleri. Quei segni
che restao tul corpo umano dopo il va
lulo.
Ofizio de la bola , Uffizio del bollo o
della bolla , T. deff antico Governo V
neto. Uffizio rhc v' era , al quale incumbe*a suegellare con piombo le Lettere du
cali, del Sealo, del Consiglio de' dieci e
di altri corpi tovraui. V. Ducal e Bolo duCL.
A Roma diceti Appiombario quell' UfRziale del palazzo apostlico che ha la cura,
di porre nelle Bolfe i sigilli di piombo.
L, add. Bllalo; Suggellato.
bol, detto Cg, Mrcalo ; Mastra
to a dito; Svergognato Vale anche nel
signif. di Trujfato ; Fradalo; Qabbato
Danneggialv.

BOL
BOL
di eseenzione forzata che era rilasciato dal
Bola ba le variole , iliterato , dico
Magistrate civile contro il debitorc contu
no i Totcani ; Tarmato di vaiuoio.
mace per pignorarlo.
RoVARE Bol\ , V. RoVARE.
Boletn da pitar case , Appigionasi
BOLAR, v. Bollare; Suggellare r. Sigillare.
eust. m. Avviso scritto o stampato delle
ToiMfR a bolXr, Bisuggellare.
case o luoghi da appigionare.
Bolk QUALchv, Bollare; Marchiare;
MaGnXr EL BOLETN, V. MaGNAH.
Imprentare ; F'iorir le spalle, Segnar la
BOLETInXRIA , s. f. T. del Foro ei-venecarne a'malfatlori col rroinfuocato con
to, Appellazione verbale.Ess* facevasida
marchio Dello fig. Frecciare o Dar la
chiunque si pretendeva aggravate ingiufreccia, vale Richitdere or qnesto or qHel
stamenle da qualche ordine o decreto di
lo che ti presti danaro. Ha avuto laJfrecgiudice di prima istanza, e s'annolava poi
cia; Fui gabbato, uccellala etc. Bimasi
negli atti. E tal forma di appellazione vo
tinto ; Son stato scottato.
cale, delta semplicrmente o presntala al lu la roba, T. del Foro, Metiere
P Ufhzio dello slesso Giudice , valeva a soi tuggelli , Sequettrare gli effetti mobili
spendere l'esecuzione finche la parte apil' un debitore , bollando le case uscio
pellantc non fosse scnlila dal Giudice tudella stanza etc.
periore.
B0L0 , tibaldo, Nome proprio di iiomt*
Nota una boleti.yria , Appellare vo
San Boldo, S. Vbaldo, era anche Ticalmente, Interdire un alto di Giudice.
tolare d'una Chiesa di Venezia una volta
BOLIN, s. m. Bulino o Bolino, Strumenparrocchiale , e gi fin dal 1812 soppresto d'acciaio ad uso degl' iiitagli in rame
sa, e riunita a S. Maria gloriosa dei Fi an.
e in altri metalli Bulino si prende taiBoldo, detto in gergo, Stefano, e vale
volla per Incisore Intagliare o Lavopancia.
rare a bulino o col bulino e tilimire
BOLDON o Baldn , . m. Sanguinaccio,
Bitoccare a bulino.
Specie di vivanda falta col tangue di por
Bol.v da rese , Ciappola o meglio Uro, a guisa di salsiccia, infusovi del latte
gnella, Piccolo slrunienlo d* acciaio che
e qualche droga.
serve per lavorar metalli per rimetter
Boldo V detto per agg. ad uomo , vale
figure di mrtaUo. V. O.vcla.
Stolido; Insensato ; Pigro; Maccherone.
Bol.v da relogieri , Puntino PunBoLDOxi , detto in T. Mar. Cuscino di
teruolo, Slrumenlo d'acciaio temprato ,
jodera; Baderna; Paglietla. Volume fal
che serve per marcare far i buchi in qual
to di trecce o tela, ripieno di borra o alche pezzo di otlone o di rame.
tra materia molle , che si melle sollo al
Bolin da letere, Ostia, Pasla ridoteone manovre per garantirle dallo sflegata in sottilissima falda per uso di tigillaimento.
le lettere; e si fa di varii colori. V. Ostia.
BOLDNA. Dar la boldo.va o baldona ,
BOLO
(coll'o ttrelto) s. m. Bollo ; Sugmaniera trivale, Dar la baila o la berta;
gello; Sigillo, Slrumcnto per lo piit <K
Dar la quadra o Dar la soia o Soiare ,
mtallo con cni si bolla, e flmpronta stessa.
Adulare mescolandovi alquanto di beiTa.
Bolo de lb bozzb o de le misltib, Broc
Accileccare vale fig. Allellare, sedurre finea Segno.
gendo o mostrando di fare qualche beneBolo dei pai , Marchio e Marco , Imfizio o vantaggio, con animo di non far lo.
pressione da marcare tulle pexzc de' panV. Cocionlo.
ni. V. Marca.
BOLEO, s. m. Boleto o Vavolo, Specie di
Bolo dei privileci o diplomi , SalimFungo detto da'Botanici Agaricus muscabacca.
rius. 11 suo pleo ampio e campaiiiilalo,
Bolo de chtocolata, Boglio,omY vela carne rossigna.
risiinilmenle derivata la nostra voce vernacola, ma ora disusato, e dicesi Pane
BOLETA, s. f. Bulletta o Bollrtta, Polizzetta , ricapito , contrassegno di licenza ;
di cioccolatta.
Bolo dei ladri, Marchio, Ferro reven
ed e propr. Quella che serve di sonra al
te con mi si fioriscono le spalle a'tagliatrasporto delle mercanlie, e che si rilascia
da'gabellieri e dagli uffiziali delle doganc
borse e simili.
01 dei MANET , Marchio.
Boleta dla camisa, Locuz. fam. srherBolo d' , folarmeno.
zevole , Frittella , Sporcheria o segno di
Bolo ducal, Bollo ducale, dicerasi a'
tnerda al <li dentro della camicia : dicesi
tempi del Governo Vneto al Snggello pubfigur.
blico impresso col marteHo sopra pe/zeiBOLETN , s. in. Bulletlino o Bollettino;
ti di piombo delb grandezza di mezzo duPolizzelta; Polizzina; Pvlizzino, ed an
cato, alia foggia del bollo de'panni, onile
che Bulletta.
per niezzodi spago rinforzato inaeritovi riDar el boletn per le nomine, Imbornianevano chinse le lettere ducali del Sesare, Metler nella borsa dello squitlino
nato e del Consiglio de' dieci scrilte ai goi nomi de' rittadini per trarne i magistravernatori delle provineie dello Stalo. X*
ti o fare altri uffziali.
Bola e DucXl.
Boletn da ceroti, Piastrelle, Panno
Bolo per el porestier, cliiamavasi in
o cuoio sopra il quale si distende l'impiafrase del Palazzo ei-Veneto, il Pignoratro BoletVnda ungento, Bulleltino,
mento de' mobili agl'inqnilini per crdi
Pannoliuo che intriso d' ungento si met
to di pigioni ineolule.
te sopra le piaghe.
BOLOGNN , Can bolognjn , V. Can.
BolbtIv, T. del Foro ei-venelo, BulBOLPXrA, s. f. T., agr. Zeppofungoso ,
lellinOf chiamavasi quell' Ordine serillo

BOM

BOM
ti dice d' un cerio infradiciamenlo de' le
gnami o d'allro, che per soverchia umidi
t in.iii. lau fuori maleria a guisa de' fun
ghi.
BOLPE , V. VOLPB.
BOLSO, add. Bolso, Infermo che con dif
ficolt respira ; e'dicesi pia propr. del Ca
vallo.
MAL DEL BOLSO , Buttino o Bolsaggine.
DEVEXT.VR BOLSO , Imbolsire , Divenir
bolso. Andar a Bolsena , dicesi fig.
BOLSO, dello scherzevolmente, vai anche
per Infreddato ; Raffreddato.
BOLZA (colla z dolce) s. f. Bolgia, Spe
cie di valigia.
Dello per agg. ad uomo , V. TBIPHA.
BOLZR, s. m. Valigiaio, Facilor di Tiige o bolge Cofanaio, Maestro di far
cofani o bauli. V. SELH.
BLZERA (coll'i dolce e coll'accento sul1' o) s. E Nome che ci da ad una specie di
Ballo tedesco, nel quale i ballerini vanno
sempre in giro, avvinti in varie guise l'u
no all'altro colle mani e colle braccia. V.
VALSER.
BOLZTA , s. f. Valigetta o Picco/a bol
gia.
Porlamantello , Coperta per lo pi di
cuoio, in che si rinvolta da coloro partico
larmente che viaggiano , i! mantello ed al
tri arnesi.
BOLZON, (colla z aspra) s. m. Punzone,
Specie di conio con cui si battono le mo
nete e simili. V. POLSOX.
BOLZONLO (colla z aspra) s. m. T. de1
Fabbri, Boncinello o Nasello, Ferro che
messo nel manico del chiavistello, riceve
la slanghelta della toppa. V. SEHAUHA.
l,.i..-< \ r ;. i DE LA CHIAVE , Materozzolo , Pezzelto di legno rotondo che si lega
colle chiavi per non le perdere.
BoLZOVELO DE LA BRIA ,

foltOO , Parie

della briglia , dove sono le campanelle al


le quali s'altaccano le redini.
BOMARCA, s. m. Buon mercato; Buona
derrata , Buon prezzo.
DAR o VENDER A BOMAUC, Far buona
derrata, Vendere a buon prezzo, a prez
zo basso.
EL BOUABC4 STRAZZA LE BORSE, Le buO-

ne derrate vuota le borse. Guardarsi


dalle buone derrate , significa che il poco
prezzo alletta a comperare. A buona der
rata pensavi. V. SPEXDEH Citisi veste
d mal panno si veste due volte alf anno:
per significare che 11 panno cattivo presto
i straccia.
BOMBA, s. f. Bornia; T. Mil. V. MOBTR
DA BOMBA.

BMBA , detto fig. per Age. ad uomo ,


Parabolano; Sparatore; Bubbolane; Ba
ione, Colui che esagera ed ingrandisce le
cose. V. BOMBISTA e FANFAHX.
DIR o SBAB\R DE LB BOMBE , Fare spa
rate; Fare tifava; Scagliare o Lanciar
cantoni e campanili in aria; fendere,
Dire o Dare altrui bubbole, Esagerare e
Barrar cose incredibili. Sbalestrare; Sf,allarej Stnfdciart; Scagliare, Dire d'a-

er Tediilo, udito o fallo cose non vere O


verisimili.
A PROVA DE BOMBA , A botta o A prova di
bomba, T. Milil. Dicesi di quei coperli
falli a tolta, lerrapienali, che resistono al
le bombe.
BOMBDA , s. f. Sparata ; Bubbola ; Sva
rione; Sbraciata, Raccont esagerato. V.
BOMBA.
BOMB\R, v. V. IMBOMBAR.
BOMBARDA, s. f. Bombarda, Basliraenlo
da guerra di basso bordo.
CAPITA* BOMBARDA , dello di Chi esage
ra ed ingrandisce i racconli. V. BOMBA.
BOMBARD1R , s. m. Bombardiere e Ar
tigliere, Quel soldalo che carica e scarica
artiglierie. Quelli ch'erano anche ne'lempi del Governo Veneto e nelle Cilt dello
Slalo , si dicevano Bombardieri urbani ,
per dislinguerli dagli Artiglieri ili truppa
regolala.
JfosiB.uimp.;1 dello per ucbcrzonel par
lar limi, Io stesso che BOMBA nel secon
do sign. V.
BOMBASR, s. m. Mercante di cotone o
bambagia.
BOMBASR , dello fig. vale Spia ; Sof
fione.
BOMBASNA, s. f. Bambagina, forse dal
barbar. Bamoacinum , Tela grossa , il cui
ordilo di bambagia e la Irainn di cana Coltre dicesi a Quella specie di bam
che serve a far coltri da letto. Col
bbagina
a
tri a bottoncini. V. GOTONIXA e BOCASSX.
CARTA BOMBASIXA, V. CARTA.
BOMBASO, stm. Bambagia o Bambagia,
dal barh. tombax o Bombii ; dicesi an
che Coione. La pianta che produce qursta
preziosa lanugine a tutti nota, .Ir. i M da
I imi Gossypium hirtutum.
BOMBASO FILA, Bambagia o Filalo.
PIEX DB BOMBASO , Imbambagialo
MORBIDO COME 'L BOMBASO , Imbambagellalo.
ESSER ix TEI BOMBASO, dello Cg. Star
imbambagiato, soppannato di bambagia,
cio In delizie e in morbidezze, Dicesi an
cora Aver ogni consolazione di corpo ;
Stare nelf oit>; Stare in sul grasso; Es
ser avvezzo o tenuto nella bambagia.
BOMBE, s. m. , dal Frane. Bombee, che
vale Piegalo in arco , Convesso. Nome che
dassi ad una specie di carrozza di moder
na invenzione, cos delta dalla sua forma
bassa e panciuta. BOMBE fig. dicesi a Culo
badiale.
BOMBISTA, s. m. Bombardiere, Quello
eh e specialmenle s'esercita nello sparo del
le bombe.
Dello fig. ad uomo, Parabolano; Spa
ratore. V. BOMBA.
BOMBO, s. m. Bombo, Voce de' fanciulli*
e mi rn, lumi Vino. Questa voce pure deri
vala dal barb. Bombum che vale Sorbillltm, Sorso: si li-uva nel Dizionario del
Du Cange.
BOMBO, add. Abbombato; Imbevuto; In
zuppato. \. IMBOMB.
BMBOLA, s. f. Bombola, Vaso di vetro

BOX

col collo torlo, che serve agli Speziali per


la distillazione.
BOMBN, s. m. e pi comunem. BOMBOVI
in plur Dolci; Dolciume; Cicca; Confet
ture; Confezioni , Paste o simile condilo
collo zucchero.
BOAIO, s. ni. dal Frane. Bon mot, e vai*
Alotto: cio Ogni specie di detlo breve argulo o piacevole o pungenle o proverbiale
o slmile, che dicesi anche Lacchezzo o
Lacchezzino e Adagio.
Din DEI BOM, Fare un mottozso o un
motluzzo; Dire dei motti, Dir qualche co
sa in ischcrzo.
BOMPRESSO, s. m. T. Mar. Bompresso e
Buompresso e Compresso , Quarlo albero
della nave e il pi avanzalo sopra la mola
di prua , caricalo o inclinalo sopra lo spro
ne della nave.
Trinche del bompresso, Funi colle qua
li fascialo il bompresso al lagliamare.
VELA DEL BOMPRESSO , V. VELA.
M USTCHI DEL BOMPRESSO , Briglia del
bompresso o Barbagianni di bompresso,
Manovra ferma che serve per leg.-ir 1' al
bero di bompresso con lo sperone d-jlla nare pi avanti che sia possibile.
CoLAHO DEL BOMPRESSO, V. CoLAttO.

BON, add. Buono, Che ha bont . savio ,


onesto.
Buono, dicesi anche da noi per Piace
vole, Gustoso, Giocondo ; Per Prospero,
Favorevole , Felice; Per Alto, Idoneo, Ac
concio a che che sia ; Per Bello.
Buono, dicesi pure per agg. a Uomo, in
sign. di Bonario; Semplice,' Mal accorto
Box MA Mi\':i''n, , Sdolcinato, Che ha
dolcezza senza spirito.
BOX COME H L FAN CHE 8B MAGNA, V. I' 1 V

Box DA GIOENTE, Disutilaccio; Un dap.


poco; Fan perduto; Una sferra; Un dor
mi ; Un buono a nulla; Un da nullaUn chiurlo; Un uom da succiole No
ESSER BOX X DA slil.A X DA TOMBHA, iVon;

esser buono da porsi la mano alla bocca ;


Non caverebbe un grillo da un buco; Ei
non raccozzerebbe tre pallottole in un ba
cino.
Box DA STOLA S DA TOMRA , Untilo da

bosco e da riviera, vale Allo a qualunque


cosa ; e si prende cos iti buona che in cat
tiva parte.
Box DA ZOVEXE B CATIVO -DA VBCBIO ,

Juon papero e cattiva oca, Si dice pror.


e fig.
Box PIITELO , Facibene susl. dicesi d
Fanciullo, opposto a Facimale. V. CATIVO.
Box SOLAMEXTB DA XAGxXa , Sparapani ; Votamadie.
Box PER LU, Box PER MI, Buon per lui,
Buon per me. Jluonfu per me che costui
non si mosse. Buon per lui eh' io non mi
mossi.
AVER DE BOX cox trxo, Aver entratura
con uno, vale Aver accesso, amicizia.
ESSER ix BOXA co i: v < , Etser bene con
ano, vale Aver amicizia; Esser d" accor
do ; Stare in pace TORNAR IN BOXA DB
u.vo , Ripigliare alcuno Sox TORXX ix
DUNA DB MIO PARE, Ho ripigliato mio pa
dre : cio Nella grazia , nell amicizia.
A \B\,i A LA BUAA, Andar alla buona ,

BON
stolica; Andar sprezzalo; Andare alia carlona, alla balorda, alla grossa
Andar alla positiva, vale Vestir sodo.
Andar ib boxe , A passo a passo si
va a Roma, prov. e si dice Che non si dee
nrllo spedir le cose esser troppo precipi
toso. A dura incudine martello dipiu, cio Co' cervelli ostinati bisogna an
dar colle buone per iscappargli.
Darghenb se bone, Dar dlie buone ,
ottintcndendo Basse, bastonate.
Far bo.v, Far buono o Menor luono;
Computare ; Menomare; Menomenare e
Menovare, Dar crdito ad aleuuo di qualcbe somma.
No JAR BOX QUEL CHE UXO DISE, Noil gabellare quello che uno dice ; Non passargliele, Non crederglielc. lo non gabello
guesta gran buga No farghexb boxa
issuna , Non gliene risparmiare Non
gliene far buona una maledetta.
NoL GHE ME D.V mai UVA DE boxa, Non
gliene d mai una di vinta.
No averghexb uxA DE , Andar tutto a roves ci.
OCXI COGION COXOSSB EL BOX , Ogni UCcello conosce il grano, delto fig.
Parer box, Essere appariscente, cio
Spccioso, d' aria, di sembiante, di presenza signorile No parbr vente box, Es
sere dispariscente , cio Spat-viln, clic non
fa comparsa.
Poco de box , detto pr agg. di Perso
na, Mal cristiano, Di chi mena mala vi
ta ; Malemme; Malandrino ; Malbigatto; Malintenzionato, Di un catlivo; Ho
mo bigio, Di persona malvagia.
Ragazza boxa da \ , Zittella viri
potente, Atta al matrimonio.
Savr da bon, Saper di mille odori ,
Dicesi di cose che abbiano gran fragranza.
Se fa pib le boxb , lb cative, Il cane si alletla pi colle carezze ,
che colla cavezza, Detto metaf. Si olticne pin colla dolcezza , che coll'asprezza.
Si da box, Davvero; Da senno; Damaledctlo senno ; In veril. Specie di giuraznento alTermativo.
Sie box, Siate buono; State buono
Se s BELO sie axca box , Di gratia , se
siete bello, deh siate anche buono, Ma
niera di pregare e d' imbonire alcuno.
Star a le boxe, Stare allaneslra col
tappeto: Slai'si con agio sicurezza aspettando csito di clic clic sia.
Tacarse al box , V. TacXjl
Tecnirsrin box, Tenersi buono; Vantarsi; Menar vampo Gloriars i ; Insuperbire; Invanirsi.
Tiextb ix- box, Haifatto assai, scrivialpaese, Si snol dire per derisione quando allri ha fatto un'azione da lui slimata
grandee bella, che in effetto non poi tale.
Ti CA DB BOX CHE XOL TE XR COXTRARIO,
Capitale che non ti sia contrario; cio
cosa buona che ti sia favorevole.
Tuto box da qualcossa , Ogni brun
fa siepe; Ogni acqua spegne ilfuoco; 0gni acqua tmmolla, vagliono Che alle
ncessita naturali ogni cosa serve per cattiva ch' ella sia. Dicesi anche, Tullo attaglia; Ogni cenco attaglia; Ogni cosa
coi al poverello.

BON
VoLEBGHE DEL BELO E DEL BOX, f'olervi del buono perfar che che sin , vale Abbisogiiarvi di multo, essrrci moli da faticare , da spendere etc. A scrivere que
st' opera ci vuol del buono, e s'iutemle ,
Ci vuol moho lempo, molla fatica, mol
li fogli ; cd lo stesso che Ci sar da ti
gere.
ClII CA DE BOX IX CASSA , COX BALDANZA
porta la STRASSA, Prov. e vale, Chi ha un
buon abito in serbo, non isdegna portarne unocattivo; e si dice anche d'altre cose.
Chi ha cavallo in stalla pub ire a pie.
' ora boxa do ore boxe , Una
buon ora due buone ore, in sign, di Tardi. Xe vinti boxi zoRxr , Sono Hanno
ven ti giorni eforse pi.
Zexte a la boxa, Gente alia buona e
Vomo alia buona , dicesi di Geute Lo
mo schietto, senza malizia o cirimonie.
BON , s. m. Termine , qui conosciulo nell'anno 170,7., datoci dai Frances!, che va
le Quitanza; Quietanza o Chilanza, cioi
Certifcalo di ricevimeoto de'viverio gcneri e simili cose somministrate in sor li
gio dell' ai-mata. Qualcuno scrive Boxo ,
e ne] plur. Bojn.
Box, Buono, Nome proprio di uomo.
BON, aw. Bene; Benissimo; Per certo;
In verita ; Certamenle Box , inteso , Bene bene , ho capilo.
Box, delto come particcUa aflermaliva,
corrisponde al senso: Gli vero; Tu dici
il vero.
Boxa ! Modo fam. di rispondere, Buon
per Dio, Specie di esclamazione contraddicente a co che altri per avanti propose.
V. Massabbx.
B0NAGRAZ1A, s. f. Palchetto, Quell' as
ee corniciata a ciii per mezzo di campanellesta pendente la cortina d'una fmestra.
Cahufo de la bonaghazia, V. Camufo.
Boxagrazia , detto in altro sign. Favore ; Agevolezza; Cortesa ^ Facilita. E
ancora Affabilit ; Piacevolezza ; Vmanita. Dicesi anche f'ezzo.
BONAlAnA, Mala lanuccia; Buona spesa ; Volpe vecchia, Agg. ad uomo di mal
proceder.
BONAMAN , s. f. Mancia o Bunna man
da e Paraguanto , Quel clic si dona dal
superiorc all' inferiore per ma certa amorevolezza Benandala, dicesi alia Man
cia del Vetturino o del Garzone dell'oste
Plmala, Quel danaro o altro che si
da per alterar la giustizi? o a' birri o ad
altri ministri.
Boxamx del PRiieo Ce l'axo, Slrenna.
Boxamax del giorxo db Nadal, Ceppo.
boivXnemo, s. m. Bencvolenza ; Bcnivolenza , 11 voler bene.
Aver boxaxemo, Aver buon cuore, cio
Animo inclinato a far del bene.
BONAROBA , s. T. antiq. Buona Bel
la roba, si dice di Femmina bella anzi
che no,ma disonesta. Bobaccia, vale Brutla e disonesta.
B01NAT0, add. Di buon nidio Dolce; Bonario,Di buona cucina, Uomodi buona
tempi a.

BON
BONAZZA ,s.T. Mar. Bonaccia ; Abbonacciamento, TranqnilliU o calma di
mare e di vento , Tempo bonaccioso. E si
rifenscenon meno alla tranquillit dome
stica simile che susseguiu a qualche
contrasto.
Boxazza pachba , Calma la pi perfitta o tranquilla ; Mare bonaccios:
Qua son pi a la boxazza , detto met.
e vale Qui sto meglio, cio In sito pi sicuro o riparato.
BONAZZXr, v. Bonacciare; A cia
re; Babbonacciare, Dicesi del tempo, 4el
vento e del mare.
Mab che ha boxazza , Mare smaccatissimo ; abbonacciato.
BONAZZO, agg. a uomo, Buonaccio; Ba
arlo; Buon pastricciano; Buon pasticcione; Buon pastaccio. V. Bonpastx.
BONDAGNENTE , V. in Box add.
bondamXr, s. m. T. de'Beccai, Mela di
culaccio, Dicesi a Unode'diversi lagli dl
ia coscia dlie bestie grosse macellate.
BONDANTE , s. m. Voce di gergo, Fognai
Des tro ; Private ; Pozzo smallitoio , La
fossa dlie immondizie , la Cloaca.
BONDANZA, s. f. Abbondanza.
BOND o Box d! , Buond ; Buon giorno;
Buona sera ; Buona nolle , Modi di salutare amichevolmente. V. Schiao.
Dar el boxdI 'l bo.v axo, delto fig.
Dare la benedica , Abbandonar che clie
sia , non ripensarvi Dare il cencio a
Dare il puleggio, Licenziare altrui, man
darlo via. V. Far la crose a qualcossa ,
in Crose.
N0 I)AR NE EL BOXDI NE EL BOX ANO ,
Non dir n a Dio ne al Diavolo; Non dir
ne motto n tollo; N pur addio, Venire
Partirsi senza salulare. Dare un piantone, vale Andarseuc sema f;ir motto.
B0ND1SSI0R1A , Buon di a vossignoria,
Modo di salularc che usasi fra person*
eguali.
BONDLA BoVDlLA , V. Brombola.
BONDOLO, add. Grassotto ; Grassoccio;
fnlozzato ; Tozzo; Tozzotto, Agg. d" uo
mo piccolo e grosso.
BONE ; s. m. dal Francesc Bonnet , forse
derivato dal barb. Bllela, Copiiiueiuo
del capo. Cervellino , Panno o Cufia che
si metlono in capo le donne per tenerlo
caldo. V. Binde.
Ctiffiotto o Scuffiotto, dicesi a Specie
di pai rucea senza coda che in Venezia
ancora in uso presso alcuni botlfgai che
van no all'anlica.
BONLO ( coli' e aperta ) s. m. Bonello.
Cos chiamansi le lsolelte del fiumc I'o o
dcll'Adige, dette forse da Imbonio o Imbonimento. V. Mezan- 1'ole.sene.
BONETE (coll'e stretlo) s. f. T. Mar. Piecole vele. V. Velachio.
BONGUSTO, s. . Buonguslo o Buon
gusto.
Esser de bongusto, Avere buon gusto
ed essere di buon gusto e simili vagliono
Inteinlcrsi del buono. Di gusto o Di OHOrt
gustofalta quella pittura o disegno.ic-

BON
come al contraros dice Di ctHtivo gasto
o Fatto sema gusto.
KONGOL0,s.m. Ombelico a OmbelUco;
Umbilico; Bellico.
Buso del bontgolo , Gangamc , L'incavo del bellico.
Aver Bi. bo.yigolo iwsirmb, Ester
carne ed unghia ; Due anime in un nocciuolo; Esser come pane e cacio, ckiave
r materozzolo, Essrre due o piu persone
iu istrettissima amici/ia quasi legale iueme.
No AVBR G.VAXCORA SUTO BL BOXIGOLO ;
Aver il latte alla bocea ; Non aver anco
ra rasciutti gliocchi, Dicesi a Giovane
di poca sperienza che vogli:i lare il sacconti .
BONIMAN. Dab Boxm'.jr, Dar mal esempio ; Facilitare; Dare il gambone , Dar
ardire , rigoglto , baldanza.
Torse BOMMf, Prendersi arbitrio o la
licenza di jare o di dire etc. Prender bal
danza: Pigliare il gambone; Torsi troppo di licenza o di domestichezza.
BONIN, add. Buonino; ma per lo pi si
dice per vezzi.
BONINTRADA , V. .
BON MO , V. .
BONMO , ncl plur. , add.
Buon cristianaccio, cio Uoino facile e
correnlc. V. Bo.vato.
BONN, add. Piacevolone ; Piacevolaccio , dicesi di Uouio tli buon carattere ,
Buonissimo.
Riferito a cose o cibi, Buonissimo; Gustosissimo.
IJONORA , Modo aw. A buori ora A
buon' oita; Per ten-o.
El SCOMEJVZA UUTO BOXORA A ha , // bunn di si conosce o comincia da
mattina, Ci di buona speranza di s per
lempo.
AndXrix , Andar in buonora
alla buonora, vale Andar con angurii
<li prosperit. Addio , va alia buon ora,
poi domenica torna anelie modo di
licrnziare altrui. Va in buonora e lasciaci dormir se ti piacc.
Alia buonora e anche rsprrssione Ma
rin, solila usarsi da'Marinari dopo d'aver
ricevulo un comando , Der contrassegno
d'averlo inteso e ti' esser disposti ad escgiiirlo.
BONORISSIMA (A), modo avv. Per tempissimo, Molto per lempo, A buonissima
ora.
ORVO, add. Prcoce, Agg. di quel
Frutlo che viene prima del tempo ordi
nario Primat'wcio , dicesi del Frutto
che si malura a buon* ora Prematuro ,
rale Maturo .ti il tempo.
L.EVARSB BONORIVO ; EsSER BOXORIVO ,
evarsi per tempo; Esser vigilante; Le
varsi alio spuntare del di, a buon' ora.
BONOR.TA (A) Modo . Meno di. A boNmA , e vale Piu losto di buon ora; Per
tempo anzi che no.
BONPASTON, add. Buonpastricciano;

BOR
Uomo di buona cucina, cio quieto e pieghevol. a* voleri altrui. V. Boxazzo.
BONSERVR, V. Bexsbrv'ir.
BONSIGNOR>
BONSIOR / s. m. Mns ignarc, Titolo
che si di ai Prelali.
L'b un Buvsibn , un buon signore ,
un buon uomo.
, s. f. Bont Bontade, Buona
qualit dlia cosa.
SarX LA BO.YtX DB 5 AMI CHE NO LO
vedo , Sar un bordello o un coso o un
negozio di died anni etc. V. in Bagatela.
Aver la db par etc. V. in Bb.yi.
BOJNTEMPO, s. m. Buontempo , Gozzoviga , Bagoido. da bo.vtempo ,
Godente ; Buon compagnone ; Che Ja
tempane; Che si da tempune ; Che si da
buon tempo ; Che sguazza ; Che sta in
allegria ; Che si piglia il mondo come
viene.
BONTEMPN, Accresc. di Bontempo, V.
BONTON o Box tos , t. m. Buon gusto ;
Moda.
Sic.jORA dal oontoj, Signora galan
te , di mondo , che va alia moda ; che
affetta le mode; Corligiana.
BO.NTONiSTA , s. m. Persona del bel
tuono del buon gusto.
BO.WIVN, add Dclto alia Francese (corrolto come pare dal lat. Convivari, Mangiare insieme) Corrisponde al uoslroFaAGioTO. V. anche .
BORA ( roll' largo) s. f. Borea ed anche
Bora e Aquilone, Vento detto ancora
Nord Est o Tramontana; Tramontano ;
Bovaio; Bcvaiaccio; Tramontanaccio che
agghiada. Vento in marc soiu mmenle
pericoloso. V. Boni.v.
BORA ( coll' o stretto ) s. f. Tronco ; Peda
le Pcd'.uiQ, FuI d" bero che a noi
prrvienc seceo dalle montagne per uso di
abbruciarc.
BORACHIA , s. f. Bonaccia , Fiasra di
cuoio che ust ano i viandanti da riporvi
il vino.
B0RACII1TA, s. f. Borraccina, Piccola
borraccia.
BORACNA , i. f. Traliccio , Tela grossa
da far sacchi Canavaccio o Canovaccio , direbbesi di Pannolino grosso ruvido per esser tessuto di canapa.
BORADA , e. f. Ipo difucile, dato cio
col calcio o colla bocea di ceso.
BORASCA , s. Burrasca, che dicesi an
che Tempesta; Fortuna; Procella; Turbine ; Tempo burrascoso ; Tempo di ma
re; Gran mare.
Le BORASCIfE SE COXOSSE SUL MUSO DEL
nochir, Pallidezza di nocchiero, di bur
rasca segno vero.
Burrasca,(i'. si prende anche per Disgrazia ond' altri sia minacciato. Correr
burrasca , T. Mar. r preso comuneraeute
anche in senso Cgurato per Correr pericolo.
BORASCDA, s. Quasi burrasca, Tur-

BOR
^
bine improvvisamente insorto nel mare e
minaccioso, ma che ha duralo poco.
Detto poi fig. vale Calamita o Pericol
personale sofFerlo sia per malattia gravi*sima, sia per qualuiique allra sventura.
PassXh u.ya borascada, Passar il pericolo d una burrasca.
BORASCBETA, . f. Piccola burrasca.
BORASIN, s. m. Borraciere. Scalolclta di
rame con beccuccio in cui sia la Borrace
polverizzata da usarsi 1 .
BORASO, s. m. Borrace, IVilro fossile aseai somigliante ail' allume, die adoprasi
dagli orelici per saldare i inctalli facilitarne la liquefazione.
SCATOLA DEL BORASO , V. BoRAs\ 4.
Boraso , detto per Prasexb , V.
BORX, add. Filettato , Ornato con filetto d' oro o d' argento o altro.
.
BORDADA, s. f. T. Mar. Bordata, II camniino che si fa bordeggiando colla nave ,
ora per una parte, ora per allra. Onde
Correr o Teuere una brdala , vale Bordeggiarc , cd anche si dice Star sui bordi; Fare un bordo o brdala.
BORDADORA, s. f. Filetto <f oro o a" ar
gento, Specie di gaernizione.
BORDAGIO, s. m. Abbordaggio, L'abbordo , e particolarmente azione d' un vascclloche iavesleun altro per isprolungarsi seco ed unirsi con ganci o rizzoni , on
de polcr combatiere a cerpo a corpo. Abbordo dicesi Urlo dlie navi nell' incontrarsi.
Rede da bordagio, V. Redb.
BORDR , v. Filettare, Adornar con filet
to d'oro simili.
Bordar quaicu.v; Abbordare alcuno j
Andar alt abbordo (alcuno, Accostai bi ,
Avvicinarsi.
che yo se borda , Uomo inaccessibile ; Uomo ruvido , A cui nrssuu s' avvicina impunemente In altro signif.
Non temer grattaticcio, dicesi di Colui a
cui le pircle cote non fan , che non
teme le bravate , n Si lascia solleticare.
bordXr, v.T . Mar. Abbordare , Investir
una nave accost andosele per combattcrla,
Andar all' abbordo ( V. Bordagio). Ab
bordare un vascello nel corpo, vale Cacciare lo spronc nel corpo d' nn vascello.
Abbordare un vascello difranca fronte ,
vale Investirlo a dirittura di fronte.
BoRDARsignilica anche M arinare;Sbuf
fare,cio avre un interno crueem per co
sa dispiacevole che altri faccia cd averse*
ne per male. V. VogXr.
BORDElXR, v. Fare il bordello del bor
dello o de" bordelli, \ Far baie, scherzare, e per lo pi con rumore.
BORDLO ( coll' e larga ) g. m. Bordello
o Chiasso, Strepito grande, romorc, frattuono.
AndXr d brdelo, Andar in berlina;
Farsi scorgere, Esser vilupcrato pubblicamente. Far belle le piazze, vale Dar ma
teria di ridere e discorrere de' fctli al
trui.
Far BORDELO, V. B( RDELB.

Far brdelo db uio, Dar la bt. ta -

BOR
64
uno ; Dar la conciata ; Fare scfiemo
schema; Fare il a uno, Burlar
lo , beflfeggiarlo. V. Baglo.
B0RD10N , . m. T. de' Costrultori navali, Bordotto, Specie di Chiodo quadro di
mezzana grossczza per la chiavagionc.
BORDIZXdA, . Bordeggiata, L' atto
drl bordeggiare.
BORDIzXr, y. Bordeggiare, T. Mar. Navigare serrando il vento quand'contrario
col girar la nave di tanto in tanto , per
prenderlo ora dalla banda diritta, ora llal
la sinistra. Diccsi anche Star sulle Volle o
sui bordi.
BoRDIzXr QUALCUN, V. in BoRdXh.
Andar via bordizando u.v , Det
te Cg. Barcheggiare Destreggiare; Traccheggiare; Tempareggiare.
BORDO , s. m. Bordo ; si dice di Lisle si
mile di cbe si (regtano o orlano le vesli.
Bordo di seta coperto d' Biscontro
Una sorta d'ornamenlo perlo'pi di ricamo o simile , per guernilura di vesti,
AndXr DB primo bordo , Andar di pri
mo tratto , Senza pensarvi.
ChiapXr ra cativo bordo, Pigliare o
Prendere mala piega, vale Inclinareo Avvezzarsi al male.
-ciib wo CA bordo, Uomo inaccessibile; Uomo ruvido; Scortese Uomo di
facile abberdo i il suo contrario.
Signor d'alto bordo, Signar alto
basso paraggio ; Cavalire o Uomo <f al
to o di basso paraggio, vale D'alto bas
so aftare, D'ilta o ili bassa nasriu.
Bordo o Bordatura, delto iu T. Mar.
Tulta quella parte della nave<-he<ia'uancbi sla fuori dell' acqua Nave dallo
bordo, diccsi Delle pi grosse iwi, come
Vascelli e I' regate. Nave di basso bordo,
Quella che ba il fianco basso , onde alca
na di esse .pu andar a vele cd a remi
Andar a bordo , vale Andar sopra la na
ve , Imbarcarsi Essere a bordo., Trovarsi nella nave.
Roversa de bordo, Arrienda i
Comando Mar. dato nel girar di bordo ,
vento in faccia; e significa Che si faccia
bracciarc sopravvento il parroochelto, senxa per mollar la bolina , tanto che venga
a sventarc.
BORDN , s. m. Bordone, Baslone de pellegrini.
Tegnh bordn, Tener bordone, Tener
mano, e diccsi in mala parte.
PuzXn O PiANtXr El. BORDON IN QUALCI1B
tuco, Appoggiar la labarda alabarda
o il gonjalone , vale g. Andar mangiare in casa d'aJtri senza spendere. V. Maca.
BORDU, s. ni. Bordo, Si dice nell'usodi
Franga, Lisia simile di t he si fregiano
orlano i (zzolclli grandi da donna. V.
Bassamento.
Trovasi poi nel Dizionario enciclopdi
co dell'Alberti la voce Brodone per indi
care quell' Ornamento che si cucc Ira l'estremit d<>l busto dall'cntratura del braccio Teslremit della manica del saio. V'ha
a dubilare pero che in vece di Brodone dovesse scriversi Bordone accr. di Bordo.
BORELA, V. Sbocbia.

BOR
ix , detlo per smil. Cipolla o Cac
eta, La testa.
SALTAR VIA LA BORELA A QUALCUN ,
Tagliar la cipolla ad mlcuno, Troncargli
il capo.
i; va la borbla , Man. lam. Ne va la
vita, C' pena di morte.
Borela del /.ENOCHio, Padella o Botel
la, Quel piccolo osso tondo ch' soprapposlo all' articolazione del ginocchio.
Dab la borbla ur ti zoni, detto fig. Colpire; Imberciare ; Darnel broceo, Indovinare; Dar nel segno / entre il destro,
Balzar la palla in mano, Venire oppor
tunit.
BORELO (coH'e aperta) s. m. Burello, T.
. Legno tondo che serve per formare
l'impiombatura di un cavo col I a 1 im. Quindi si dice Burello della campana , Quelle
che unisce assieme la Paroma coli' Aman
te. V. Cavegia.
BORELOTO , g. m. Chiaraasi una Specie
di pane tondo ai lati e convesso al di so
pra, che ha in qualchc modo la soiniglianza d'una Borbla.
BORESIN, T.antiq. orale, Agg. di Ven
to , V. BoRhf.
BOREZZO , s. m. Zurro o Zurlo, Allegri
e Desiderio smoderalo di ebe, che sia
Galloria, AUegrezza eccessiva tnanifestata a'gesti.
Esser o AndXr in borezzo , Essere o
Stare o Andar in zurlo o in zurro, Aver
qnalHie eccesso di allegria Essere in
cimbcrli, vale Esser allegro, quasi ill cimbali e suoni Fare o Giuocare ai rulli
o Dar nel mailo , Prov. e vale Operar seaza ragione o pazzamente.
Meter i.v BonEzzo, Metlere in zurlo o
in zurro, V. ImborszzXr.
BORGHESXn, s. m. Borghese e Borgese
o Borghigiano, Abitante ne' borghi.
BORGO, s. ni. Borgo, Parle della Cilt ma
fuori del ricinloj che dieesi anche Sobborgo.
Abitante de borgo, V. Borghesax.
Borgo , Brdalo , Speere di lela forte
lisala e variegala , di cui le donne vulgari si fauno le vesli,che hanno lo stesso no
me , che diconsi ant o a Borgolini.
BORDA , s. f. Bilievo Bilevo, Quelle che
.avanza alla mensa.
Far borda, Beccarsi i rilievi.
De borda, T. de' Cacciatori , Di vola;
Di primo vol , cioe L'ccide-re gli uccclH
quantlo si levano. Divolata si dice Quanno s'uccidono di passaggio.
BORIDON , s. m. Parabolano, V. Bomba.
BORIGNLO J
BORIN
f s. m. Borea , Borale ,
Nord-Est-Nord. Vento leggiero settentriotiale. Borignlo pero indica puvol vento;
BorIn, mediocre e Buora Vento forte,che
anche s'eslcndc ai venti provenienli da pla
ga vitrina , come sono Sorti , e Nord-Est.
BORNA, s. f. Bolina, T. Mar. Corda stabilila sopra altre corde dette Putte di bo
lina , colla quale si lesa la parle della rilinga sopravvento vicina alia bugna, per
allontoiiarla pin che si possa dal vento, ao-

BOR
ciocche. la vela porti pi in peno qnando
si va alforza.
Vento db borina , Vento alia bolina ,
dicesi Quello che si prende per flanco.
Patb db -Ina , Patte di bolina , ditronsi alcune Corde stabilit in alcune b
se o maniglie della rilinga, disposte in
modo che, tsala la bolina, si viene a te
sare quasi il terzo della rilinga verso la bu
gna. V. BoftbsE.
TirXr la borIna , Cartear orza , di
cesi da' Marinai, per Tesare, Strignere.
Mola bobIita e Tibamla, Lassa buri
na e Tiramolla a poppa e a prua , Termini di comando ai marinari per cambiar
le vele.
BOBINADA , add. Burinata , dicesi per
Agg. di Nave che ha le vele disposte a por
tar in pieno pi che si possa andando all'orza a mezza nave.
BORR, V. Sborir.
BORO ( coll' o largo ) s. . n soldo, e intendevasi il Soldo ex vneto , che fu poi
detto per avvilitivo Soldin Sakabchn
Samarchto.
Del quindbse dt bori , delto in . di
gergo, vale Cinque soldi.
BORO o Bro, s. m. dal Franc Bureau ;
ed una Specie di Armario o Stipo che
si chiude al davanti superiormente con
Ana ribalta , la quale aperta e tenuta in
piano orizxoutale , pu servir per lavla
ad uso di scrivauia.
BORONDOlXR, v. Arrotolare o Arruoto4are, Ridurre a forma di rotlo.
B0RND0L0 , . m. Botlo, Piumaccelto
di crini o di piume. Specie di cuscino di
forma rotonda che forma parle del Sof.
BORSE.( eolio largo) s. . T. Mar. Brancarelle, Funicclle cue a guisa di rami par-tono dalla bolina e vanno ad allaccarsi
alie bose dclle vele in pi punti per islenderle.
BORSA , s.f. Borsa, Saccbetlo di varie ma.terie e fogge.
Borsa ba caveli o da coa , Borsa , Spe
cie di sacclielto di seta era che si teneva
dalle persone civili per ornamento, ani-i
fer moda, altacoato nel luogo di coda.
Borsa da soldi, Borstx; Taschetta
Borsa da limosixa , Sacchelta ; Taschet
ta Borsa db lb ibachissb , V. Borsx.
Borsa de le bachbte da vischio, Paniaccio e Paniacciolo , La pelle dove si
tengono le paniuzze.
Borsa dei mercanti, Borsa o Piazza
de' mercantu V. Corte de palazzo.
Borsa dei testicoli , Scroto ; Cogita ;
Fagiana Scroto e Borsa si dice Quel
la de'cavalli.
Brse , detlo Cgur. Poppe vizze,
Poppe cascanli.
QtTBL da lk borse, Borsaio, Quell' artece che fa e vende borse.
BORSARL \
BORSARL / s. m. Borsaiuolo; Tagliaborse; Toccapotsi; Ladro di calca; che
pu anche dirsi Ladruccio; Ladronuccio,
Ladroncello ; Che rubacchia.
BORSLA o Borsta, s. Borsetia; Bort iglio; Borsello.

DOT

BOS
- BOBLA , T. degli Orefici , Molletta ,
Picciole molle che servono per diversi usi
gli Orefici.
BORSELA, dicono pure i nostri Vetrai
a quella Molletta ch'essi usano per piglia
re e lavorare il vetro.
BORSELN 1
BORSN
/ s. ni. Borsellino ; Borrisilo ; Borsetta ; Borsellina ; Taschino ;
Taschclta alla cintola de' calzoni-, ove si
tengono i danari.
AVER BL BORSJN O LA SCARSELA ROTA O

SBUSA, Soffiar nel borsellino, cio Avere


smarrito o speso i suoi danari.
BORSO, add. o BOHO, V. SBOR!O.
BORSTA, s. Borsetto, Borsa alquanto
grande.

BORTDA , s. f. Sconciatura ; Aborto,


SORTIR, v. Abortire ; Abortare; Abortir
si, Sperdere la creatura ; Far un aborto.
' BORTA UN DISEGNO. V. ABORTIR.
BRTOLA, Rartolomea, Nome proprio
di Donna.
BORTOLAMO 1
SORTOLO
f Bartolomeo, Nome proprio di Uomo.
.BORZACHN, s. m. Borzacehino; Calzaretta; Calzare a mezza gamba, come usa
no gli Attori in iscena.
fii'SC \ o IMBOSCA, Boscato 3 Aggiunto di
Luogo che ha bosco.
BOSCXCIA, s. f. Boscaglia, Pi boschi
uniti. Boscaglia,folta Boscata, dicesi
un Luogo piantato .1 guisa di bosco , come
Tignata, quello piantalo a vigne. !:<.scagliacela il Peggiorativo di Boscaglia.
LOGO j'iE.\ DB BOSCAGTE, Luogo boscaglioso.
jBOSCAROL, s. m. Boscaiuolo, Quegli che
taglia , abita, frequenta ed ha in custodia
il bosco.
BOSCHIVO , add. Boscoso; Boscato, Luo
go pien di boschi.
AFR BOSCHIVO, Boschereccio, Che apparlicne al bosco.
BOSCO, s. m. Bosco, Luogo folto d' albe
ri Boscata, diccsi al Luogo piantato a
guisa di bosco Bosco FOLTO, Macchia,
Bosco folto d'arboscelli.
Bosco B'ALBI, Abetaia o Albereto, Luogo piantalo d'Abcli DE CASTAGNBHI ,
Castagneto o Mari-aneto DE FAGKRI,
Faggeta DB FRASSENI , Frassineto
DE Or.-,, i . Olmeto DE ONA-RI, Ontane
to DE FRUTBRI, Pometo o Pomario
DE PI.VI , Pineta o Pineta e Pigneta
DE ROVERI , Rovereto DE SCOE , Scope
to o Scopetino DE Srovi , Spineto o
Pruneto*: Franarne e Macchia DB ZiNBPJU, Ginepraio.
BOSCO DA TAGIR, BoSCO Cedilo.

FAR u.v BOSCO, Beccare una coltre di


terra.
Bosco DE CALETE, Bosco o Frasche, Cai> ni :.;!<-.,- di ginestra, scopa ed altro sul
le qrali i filugelli fanno i bozzoli An
dare al bosco, vale Esser in punto per in
cominciare il bozzolo.

Bosco, per simil. ditesi da noi ad nna


Sirpe folla e mal fatta , che chiamasi Sie-

paglia.
BOSE (coH' o-treno ) T. Antiq. Foce V.
VOSE,
/ .
BSEGA
1
BOSEGBN / V. in CIEVOLO.
ECSEMA , t. f. Bozzima , Intriso di cru
schello e di acqua per fregar la tela iju.m
do si tesse.
FAR o DAR LA ECSEMA , Imbozzimare.
V. IMBOSEMR.
CAVII L\ BOSEUA , Curare..
BOSSO (coll'o stretto) o Busso, s. m. Bos
so e Bossolo, Arboscello notissimo, della
da' Sistematici Buxus sempervirens.
BSSOLA, V. BUSSOLA.
BSSOLO, s. m. Bossolo, Vasello di legno
o di latta per uso di riporvi dentro qual
che cosa.
Bubbolo , dicesi un Pezzo Ai canna ta
gliato tra un Jiodo e 1" altro, ed anche ta
gliato in guisa che da una estremila abbia
il nodo e dall' altro sia apcrlo. Bucciuuio
e Bocciuolo chiamasi Quella parie della
canna, sagginale o altra pianta simile eh*4
Ira un muli) e l'altro.
BOSSOLO DA CANTJBIIR , V. t '. * M-! I I j;n.

BSSOLI, Sostalo, Arnese di legno ch'e


ra specialmente in uso sotlo la Repubbli
ca Veneta per raccorr i parliti nelle bal
lottazioni. Questo arnese riuniva tre dif
ferenti urne o bossoli, dove si ponevano i
voti, cio l'Affermativo che dicevoli BOS
SOLO DB i , cA era di color bianco.; il Ne
gativo colorilo Ti verde, <?he dicevasi BOS
SOLO DB NO, e l'Indifferente , colorito ili
TOSSO , che dkevasi BOSSOLO woif SINCERO,
che non affermava u rifiutava.
, MANDAR i BOSSOLI , Manda re a parlilo,
cio Ordinare che siano raccolti i voli col
uiezso dei bossoli portali in giro.
QUEL DAI BOSSOLI, Bossolaio.
BOSSOLI DEI /. i ; : T v M , Acetabolo, Bos
solo da Giocolare. Acetaboli e bossoleU
che maneggiano.i bagattellierie giocolar.
BOTA (cell'o largo) . f. Botta Botto,
Colpo.
BOXE , Busse ; Percosse ; Picchiate ,
Nespole; Noci; Pesche, Bastonale.
BoTEDB QUBLEO BoTE MALEDETE, MHZZII!'' sadice; Picchiate che hanno a pe
lar Torso, vagliono Forli, sode.

BOTA , diciamo per Lividura ; Mona


chino; Mascherizzo, Quella nerezza clic
fe il saligne venule alla pelle , cagionalo
per lo pi ila percosse.
BOTA IN TERA, Tonfo, e quindi Tonfa
re, Far rumore cadendo. Stroscio o Sfa
scio , dicesi per lo Colpo del cadimento.
Cimbotto o Cimbottolo, Colpo che si da iu
terra da chi casca Corno, si dice a Quel
bernoccolo che i Fanciulli in cadendo si
fanno nel capo.
LE mi i '. ir LE SE MISURA , I colpi non
si danno a -patti, vale Che i colpi non si
danno secondo la misura destinata.
LE BOTE \0 LE l'I VSR GNANCA AI CATTI ,

ti cane si alletta pi colle carezze che col'


la catena, dello lignr. II giuocar d
mani dispiace in/ino -a' cani; alcuni di-

BOT

65

concino ai pidocchi, modo basso, per


far intendere Che cosa incivile e mole
sta lo scherzare con percosse o altro alto
. che rechi allrui dolore e fastidio.

No CHIAPR BOTA , Non recarsela ; Non,


risentirsi ; Non offendersi; Non correg
gersi; Fare il sordo; Averfatto il callo.
RESTAR su LA BOTA , V. RESTAR.
SAGO DA BOTE, V. SACO.
TORSB LA BOTA , Schermirsi; Riparar
ci Dello Cg. Prevenire , Prevedere il
colpo e schermirsene.
DB BOTA SALDA o CALDA , Maniera avv.
A ferro caldo, cio Toslamenlc AKD\H
DB BOTA SALDA, Andai- tostamente ; An
elar ratto o di posta, Senza perder lem p.
IN BOTA , Allro modo avv. Di botto; Di
posta ; Di presente; Issofatto , Subilo
FERMAR IN BOTA , Arrestare di lotto
.RESTAR i- BOTA , Rimaner morto alf in
stante.
BOTA, dello fig. vale per Danno; Sca
pito; Perdila
ToH SU USTA BOTA, V. ToR.

BOTA o BOTOXDA, Bottone o Fiancata, Quel parlar coperto che pon acuto mol
lo punge allrui , che anche diccsi Fardata-o Aculeo, figur.
DAR U.VA BOTA o BOTONDA CHE l'uy/.v,
Dare una fiancata o Dare un bottone di
passaggio, Dire per incidenza un molto
pungeHlc Dare un piccino alla mano,
Molleggiare alla sfuggita. Dare una Lot
ta o una cinghiata, Alolteggiare in mo
do pungente.
BOTA E RISPOSTA , ovv. BOTA PER zocoXADA, Botta; Motto; Mottuzzo di riman
do; Rimesse, Molli vicendevolmente del
ti. Botta risposta, vale Replica falla pron
tissimamente a qualsisia proposta : tolta
la melaf. dal giuoco della scherma.
RENDER BOTA PER ZOCOIADA, Render pan
.perfocaccia o cofaccia , coljto per colpo t
frasche per foglie , coltelli per guaine ,
malvagia per vin dolce, agresto per uva
acerba , Render la pariglia. Qual atin da
in parete tal riceve , si dice quando uno
'rende la pariglia d' inginria-chegli sla
ta della.
BOTA DA RIDER , Afoo ; Motteggio >
Scherzo tli parole. V. Boitb.
STAR A LA BOTA, Ribadire, -detto fig. va
le Rispondere per le rime. Reggere alla
celia, IVon averla per male Star forte
al macchione, Lasciarsi dire quanto uno
*nole e non gli rispe ridere.
B<JTA , in T. di alcuni giuochi , Gita ,
Quel colpo che in diversi Giucchi trae cia
scuno de' giuocatori l' un dopo 1' allro.
LASSME DAR UNA BOTA , Lasciatemi far
una gita; Lasciatemi tirare ofar un colpo.

BOTA (coli' o aperto) s. C Boria ; Alteri


gia ; Fasto ; Vanita; Albagia; Superbia.
ATR LA BOTA DE BELO , e simili Aver il
baco, il pugniticcio di etc. AVER UNA
GRAN BOTA, Aver delC albagia, della boria
o vanit.
EL GA IA -BOTA DE VOLER SA VER TUTO ,

Egli ha il ticchio o la smania di voler sa


per tutto.
BOTA ( coli' o slrello ) o BOTB , s. f. Salte^
Vaso di legname nel quale si conserva ii
vino, dell'ordinaria capacit di dieci ma,stcJli, Le tue parli sono le seguenti.

4>

66

,
,:
Fondo, Fendo davanti Fcrndo di die'
tro, Uuamal la l'art t- davanti di di r tro
dlia botte 1'bzzo de mbzo, Mezzule o
Timpauv,dicen ia Parte di roez-.:o del fendo dinauzi, dore s' acromoda la caunella
Pnole , Lullc, Q un' due pezzi del fon
do che dal mezzule alia strema parle
congiungoDO alia bollePanza de la bo
te , Uzzo , 11 o goHczza nel mez
zo d una botte Zbna, Caprgginc, lntaccalura delle doghe , dentro alia quale
i conimcllono i fondi Pbtbne , Chtavc , dicesi da' Bollai^Quella palle sporta
delle doghe che rimane sul fondo davanti
e sul di dietro dopo la capruggine SoCIE, Sedili, Que'sostegm supra i quali si
posano le botti V. Doa ; Cerchio , Co
cn , Spina , Spinelo , PmiA , Imbotar ,
Socieu, Travasr, 7a:v>. Zenaor.
Alzr bota , Levar la botte. S' al
za la botte alla parte daretana quando il
vino al basso.
LvsESTB. LE BOTE , V. InSESTaR.
Rassr le bote, Asciare le botti, cio
iulcriiamenle.
Bota candiota, Agg. a Donna, Tonfacchiotta ; Bozzaeehiuta , vale Soverchiainenle piccola,grassa e iproporzionala.ffitfiacciuoia vale Grossa e naua : ma diecsi
di Cose dell' arte.
Bota usa , Boite avvinata; vale Ausata al vino.
La bota ta dao o ta fora o spissola
fora , La botte II tino trapela.
La bota va in fasso, La botte scommenlata, cio ha le doghe rese aride e
sconnesse.
No SE POL AVER LA BOTA PIE.VA E LA MAS
SERA IMBR7AGA, L' non si pub aver la mo
elle ehlra o Iriaca e la botte piena , cio
Non possibilc avre gran cmodo senz'alcun incomodo. E1 vorrebbe uovo mon
do e suvvi il sale.
Esser m t' una bota de fro , Esser
in una bolle di ferro; Tener il capo in
mezzo a due guanciali , Stare m sicuro.
/. COMB UNA BOTA , V. SgIO.Y-

Tut lb sa del eo sar. V. Sar.


Bota da cazza , Hi ia in asi una Specie di
Tino pi largo alla base die da cima , in
cui stamm i Cacciatori nclle Valli inaremnianc ad uccidere ilsalvaggiume che loro
si presenta.
BOTAME, s. m., Botlume, Quantit di
vasi da vino d'ogni maniera.
ROTNA , o Tela botana , s. f. Tela bota
na, Tela di cotouc che serve per uso del
le vele.
BOTNICO, s. m. Botnico, Colni che ha
professa le notizic dell' erbe e semplici.
Oran botnico , letto Tamil, per derisione ad , Gran bevilore.\ . Bevaeiro.
BOTARGA,, Butlarga e Bottarica ,
Nome che (i d a eerie uova di pest e s
late e seccate al sole edal vento: vengono
di Levante.
botXzza , s. m. Barile ; Bariletta , Ainaso a doghe di suficiente grandezza per
tenerri il vino.

BOT
BOTXzZO , s. . . . Deriva, Gerta
di Ire Uvolc sic una sopra l'aitra, che ha la forma d'una suola da scar, di cui a uso per andar alla bulina.
BOTGA , s. Bottega ; Officina ; Fondaco.
Botga postizza, Bottega a vento posticcia , cio Qucla che si fa di giorno
in giorno in qualche site dlia piazza del
le strade.
Garzn Zvenb de boteca , V. Gar
zn.
Paron de botga , V. Paron.
Esser a botga , delto fig. Eifer a se
gno ; Esser praticoi Aver senno ; Sapersi dirigere.
F.\n botga da B*asBGNAb, Far bot
tega sopra una cosa Far su disegno ;
Fare arte una cosa. WBoteghin.
In botga no sb scalda i scagni , La
bottega non vuol alloggio , cio Gente che
si fermi a ciarlare.
Meter su botga , V. Meter.
Metbr uno a botga, Acconciare uno
a bottega, cio Impiegarlo in un mestiere.
Serr botga , Lasciar la bottega , il
negozio; Chiudere i! negozio.
Sebr botga , detto fig. V. Serr.
Tegnr a botga , Dare il comino, per
met dicesi dell' Alienare i compratori al
la botlega col lar loro piacerc. E per me
tal; Si dice dell' Allettare le persone con
piaccvolezze, onde restino atlaccate cdamiehe.
Teg.vr la botega in sFBSA ,
Stare a sportello, Non aprire intieramente la bollega; o tenere socchiusa la porta.
ROTEGHIR, s. m. Bottegaio, II padro
ne o esnrcealc dlia bottega Bottegaio
in Toscano vuol dir anche Avventore.
B0TEGH1ERA, BoUegaia, La femmina
del bottegaio.
BOTEGHN,s. m. Bolteghelta; Botleghina; Botteghino; Botleguccia.
Far boteghn , detto fig. Far botlega
di che che sia , vale Cercar di guadagnare con asluzia che che sia Disegnare
o Far disegno o un Disegno , vale Pen
sare , fermar animo o '1 pensiero sopra
che che sia.
BOTEGN , s. m. Bottegone , accresc. di
Bottega.
Rifcrito a Ricchezza ed al credilo della
bottega, dicesi Magona figur.c vale Gran
botlega , Gran tramco.
ROTR , s. m. Bottaio , Quello che fit e
racconcia le botti.
Botrr DB nate, Bottaio, Quello che ha
la cura delle botti d' acqua ; e gli si dice
anche Paglwliere , perch ha insieme La
cura del pagliuolo della nave.
BOTERA , s. f. Lafemmina del bottaio, la
quale sull' esempio di altrc voci cosi for
mate potrebbe dirsi Bottaio.
BOTESELA, s. f. Bolticella; Botlicina;
Botticello.
Delto per Botbsina , Y.
BOTESINA, e. Picchierella, Piccola picchiata.
BOTGLIA, s. f. Bottigtia.

BOT
DBSTItOPH LABOTTGtlA, V. DmtBOPAR.
DisBocin la boticlia, Sboccare la battiglia ilfiaschetto, e UGeltai-TiaoTrarre qxiando son pieui un p' po' di quel liqnore.
Bottiglie, in T. Mar. Aggetti situati ai
due lati della poppa. L' interno di eise -ser
ve di latrine agli Uffiziali della nave , le
immondezze -cadoiio in mare per tnbi di
ptombo.
B0TIGL1ARA, s. f. Bottiglieria, Luogo
dove si preparano e s' imbaudiscono le bevande per uso de'eonvitati. Vale anche
Quantit di bottiglie.
botibAnte, s. m. Burraio, Colui che
fa o vende burro.
BOTRO, s. m. Butirro e Burro.
Grasso un botiro , Grasso bra
vato.
Star in tbx bot'iro , Slar in panciolfc, Con ogni eomodit.
L' un botjro , dicesi di qualchc cibo
leero e piacevele al gusto, E uno zucehero, una manna.
BOTIRON, s. m. accresc. di , e va
le Burro perfclto , fresco , buonissimo.
BOTLRSO, add. Burroso, Pienoditurro.
B0TIZ\dA, s. f.
\
BOT1ZAMENTO ,,./ Bintocco ,
suono che fa la campana riutoccando
Accenno, .-b i m at i ncllo Spedalc di Firenze il sonare a rintocchi una campani lla
per avverlire i serventi di trovarsi pronti
al servigio del pasto degli amnialati.
botizXr,v.Bintoccare; Suonare a mar'
te/lo, Suonare a tocchi separad le campane.
Botizr, delto fig. Tratleggiare , Dire
bei motti argtiti o pungcnli in conversa
zione. V. Botonar.
BOTZO , V. Botzamento.
BOTO, s. m. BoUo , Colpo , percossa di ci
che cade.
Boti de campana, Tocchi; Bintocchi
Sonar dei boti, Bintoccare StalVr i
boti, V. Stalr.
Boto de le ore, Scocco delle ore Al
DE LE DO VAGO A DISA'AR , Alio SCOCCO
delle due ore vo a tavola o a pranzo.
Boti, dice la bassa gente Veneziana per
Ore, cio Quelle degli orologi regolali alT Europea o sia alia Francese, distinguendole dalle ore ballute secondo Tantico orologio italiano , che fu qui sussistente si
no all' poca della nostra rivoluzioue politica , cio sino al j 797 da zogr , liuzzola o Buzzoletta,
Strumento londo a modo di girella, di cui
si servono i ragazzi giuocando a chi tira
pi lungo.
Boto de le nose , Coccio o Cocciolo ,
uel nocciolo noce simile che si ado
pera da'fanciuUi da tirar negli altri noccioli quando cssi giuocano.
Far un boto , Fare un impiaslro , cio
Una vendita conclusa senza regola e con
imbroglio. Fare un taccio , vale Finir,
stralciare , stagliarc.
BOTOLO, s.m. Toj-o o Trsalo diformen.
tone, La Pannocchia del grano turco dis-

BOV
granula. Anche nel Vicentino e nel Friuv
li dicesi Torso. Il Vocabolario Padovano
dice Stampone, ma non ne sappiamo l'aterit.
BTOLO , dicono i Pescatori al piccolo
Cefalo , forse dnlf italiano Botalo , che si
dice al Cane piccolo. V. Crsvoio.

BOT!V, s. m. Bottone*
AIVEMA DEL BOT.V, Fondello o Anima
COLO, Picciuolo o Gamia BUSA o
BCSETA, Ucchiello o Occhiello.
FATO A BOTW, Bottonaio., Agg. diQnalcivoglia strumenta o lavoro che abbia I, i
simiglianza <l'un bottone.
|!'IT'' \ nr.i. : > M r\ , \ . CAK.V:

BOTONDA, V. in BOTA.
BOTONADRA , s. C Bottinatura, V. IwBOTO.VADUttA.

BOTONAR, s. m. T. de' Cesellatori , Oliva o Favetta, Bottone di figura ovata o


Specie di cesello per dar nelle go^t negli
sgusciati.
aB
BOTONAR, v. Sbottoneggiare; Bottoncggiare; Sbottonare e Bottonare , Motteg
giare o Punger con motti. Dare; Gitlare;
Sputare bottoni; Affibbiar bottoni senza
ucchiell; Dare unafardala, una botta ,
una cinghiata.
.

BOTOXB DE SCAMPOJT, V. in BoTOirDA.

HOTONCCT , s. m. Bottoncello ; Botton


cino.

BO TONER s. m. \
BO TONER s. f. / Bottonaio e Bottonaia , Colui e Colei che lavora bottoni.
BOTON1RA, s. f. Bottoniera:, Battonatura; AJfibbatoio e Affibbiatura, La par
te del vestimento dove s'affibbia ; e li bot
toni stessi co' quali s' affibbia.
BOVA (coli' o serrato) s. Coltone, Aper
tura che si lascia nelle pescaie diffranti per
transito. Steccaia, dicesi a Lavoro fat
to a traverso de' fiumi per mandar l'acqua
' mulini e ad altri edilizii Emissario,
al Luogo donde si mandano fuori le acque
de'laghi e de'fiumi Cateratta, l'Aper
tura fatta per pigliar l'acqua e per man
darla via a sua posta.
BOVINI AWEMALI DOVI.VI, Boccino, Agg.
che comprende la Specie di tutti questi
ammali, cio Bue, Vacca, Vitello e simili.
BOVOLTI, ,.m. Lumachella; Lumachino; Chioccoletta; Chiocciolino; Chiocctotiito, Termina complessivo di varie spe
cie di Conchiglie del genere delle Luma
che che aiutano ne'noslri orli ene'litorali.
BOVOLO, s.m. Lumaca; Lumaccia;Chiocciola , Conchiglia univalve terrestre del
genrre ddle Lumache, detta da* Sistent,
nelix Pomatia. Fra noi comunissima.
SCALA A BOVOLO, &eala a chiocciola, e
dicesi per limil. ancora di che che sia.

BOZ

BRA;

METE r< F..,\ <<., i COWDAWAT, Allrancarc iforzati, Unirli insieme.


BOVOLO DE L' AQUA , Vortice ; Ritroso ;
Bitrosa; Mulinello; Ghirigoro, Dicesi
dell' acqua de' canali che aggirandosi tor
na indietro.
CojCTI DEI BOVOLI, V. COHWO P ConXETO.

FARSI rx T' ux BOVOLO , Acchiaeciolarsi e Accoccolarsi ; Farsi un ncchia , v*.


le Raggrupp.irsi colla persona dormendo.
FATO A BOVOLO, Fatto a tpira a a chioc
ciola o a lumaca, Che si volge ad uso di
spira.
BOZZA , s. f. Boccia , Misura di liquidi.
Una bocck d'acquavite del peso di otto
libbre.
BOZZA DE L'OSIO, Oliere.
BOZZA DE L'ASSO, Acetabolo a Acetabulo.
BOZZA DA FIORI, Caraffa o Guastada.
BOZZA DA OBESI , Boccia , Grossa bot
tiglia di cristallo di forma globsa, che si
riempie d' acqua , di cui gli Orefici si ser
vono per lenirla dinanzi la lucerna, e per
quindi raccogliere il Intu- sul pezzo che
lavorano,
BOZZA CHE SA DA TOT , Boccia avvina
ta: siccome Acetato, a Quella dell'aceto.
BOZZA, in T. Mar. ffsa, Maniglie di
corda fatte nrlif ritinga per fermarvi una
manovra.
SALMASTRA DE LA BOZZA, Colatore, Cor
da con cui si lega la bosa con la gomena
quando calata in mare.
BOZZA DE LA GOMEWA, Bozza , Grossi
pezzi di corda stabiliti in coverta , onde
si assicura e si ritiene la gomena allorch
l'ancora gettata. La corda con cui si le
ga la bozza con la gomena , chiamasi Co
latore, come sopra.
BOZZA SCOMENZADA , Vino abbeverata
cio Cominciato a bere.
MOZZAR, v. T. Mar. Abbozzar la gomena,
vale Legarla alle bozze dopo gettata 1' an
cora in mare. V. DESBOZZB.
BOZZA, Abbozza, Comando mar. di ma
novra ; ordine di allacciare le bozze ad un
cavo , ad una gomena.
La voce Abbozzare in Marineria espri
me generalmente il Ritenere qualche ma
novra in una data posizione.
BOZZR L' ACCORA , Abbozzar F ancora ,
vale Stabilirla a) suo posto dopo eh' slata
salpata.
BOZZATR o BOZZADR, s. m. T. degli
Scultori , Abbozzature o Digrossatore ,
Dicesi quell'Artefice scultore che digrossa
cio abbozza la prima forma.
BOZZLO , s. m. Bozzello, T. Mar. Picco
la taglia o Pezzo di legno incavato nel di
dentro, che contiene una o pi pulegge per
passarvi de' cavi.

BOZZTA, s. C Boccetta, Piccola boccia.


BoZZETE DE L' OGIO , V. AMPOLOfE.

A VR LA CASA CT TESTA COME I BOVOLI,

Aver la casa in collo; Far come lo star


notto che va via col guscio in capo.
BOVOLO DE COXDAXAI, Bivnca, Gruppo
di catene che servono a legare tanti forati che bastino al servizio ti' un remo in
galera. E il Numero ancora di <jue' forza
ti tutti insieme che servono per un renio

BOZZTA DA SPIRITI, OriCO/l/IO

A4-

leretto , o Alberello , ilici-si a Piccolissimo


BOZZETE DA MESSA, Ampolle o Ampolli
ne c Ampolluzze.
BOZZO , s. m. Alveare o Alvearlo, Casset
ta dentro a cui le pecchie fabbricano il
mele c la cera. Set fotta a doghe, chiama-

67

si Bugno l?agofo.IFiorentini lo appel


lano Arnia ; e i Saoesi Capile. V. AVA.

B3ZZOLO, T. Ami,-. V. Bff,zoiA.


BOZZOLTO
BOZZOLO /s.m. Cerchio; Cirqolo; Ca
pannello, Ragunama d'uomini discorren
ti insieme. Branco, direbbesi in modo avvuiuvo per esprimere Quantit di perso
ne. V. CojfVERSAZlbj*.
_ FA BOZZOLO , Far belle le piaze , Dicesi del commuovere o radunar il popolo
per grida o per risse o per azioni poco lo
devoli.
"
Bozzolo o BALOTO DB LAN-A , Bozzolo o
Gragnuolo, T. d?' Lanaiuoli , Piccola du
rezza o appiasiricciameiito che si forma
nella lana per tropp'olio, e impedisce che
non srcardi o fili bene. V. DESBOZZOLAB..
BOZZON, s.m. Bocciane, Boccia grande
di vetro.
BRACAR, Lo stesso < I,,- ln vcm/W, V.
BRACENTE, s. m. Bracciante, Voce dell' uso , Che adopera le braccia per lavora
re e per vivere. Quel Conladino che non
n proprietario n mezzaiuolo, ma che la
vora a giornata gli altrui poderi.V.Pisra*TE c MASEWEJTTE.
BRACHIZR, v. T. de' Cacciatori, Brac
care e Braccheggiare, Cercar da per tut
to, proprio dc'cani bracchi che cercan U
fiera fiutando minutamente. E quindi
Braccheggio l'Atto del braccheggiare
Squittirepoi vale Stridere interrottamente, ed proprio de' Bracchi quando leva
no e seguitano la fiera, che anche si dice
Baciare.
BRACIOL, s. m. Bracciuolo e Bracciolin , Piastra traforata <lcH" orologio da ta
sca che cuopre l'asta del tempo. Bracciuo
lo, negli orologi a pendolo un forte pez
zo d'ottono attaccato sulla piastra di fer
ro, il cui tiflzio di tener sotto il pendulo.
BRACIOL D' u.v.i SEGA DA SEGATI. V.
SIEGA.
Biucioti, detto in T. Mar. Bracciuolt,
Legni angolari che servono ad incatenare
insieme due parti della nave , e special
mente le Latte col Dormiente.
BRAGA , s. f. Spranga; Staffa, Anello di
ferro ; Ferro o anche Legno clic si con
ficca attraverso per tenere insieme ed uni
te le commessure.
Sospensorio , Queir arnese che ripara
l' ernia. V. BRAGHIR e CJWTO.
Pannolino; Brachiere; Allacciatura,
Riparo che mettonsi le Donne nel tempo
de mestrui Cintolo , dicesi alla fascia
che cigne.
BRAGA DE LA TAWAGIA , V. TAWAGIV
BRAGA DE LE BESTIE, Straccale o Strac
ca , Arnese per lo pi di cuoio che attac
cato al basto fascia i fianchi della bestia
.ffraca o Imbraca, T. de' Valigiai , dieesi a Quella parte del finimento de'cavalK da tiro, che pende sotto la groppiera ed
investe le cosce,
BRAGA DE LB PORTE o FEXESTRB , Con
trafforte , Arnese di ferro per serrar pi
fortemente le porte e le finestre.
BRAGA D'UX BAST*, Calzuolo; Gorbia,
Picciol ferro a piramide ; rifonde , nel

BRA.
68
2uale si melle il ni del bastone per forticarlo o abbcllirio. V. PontXl.
Braca , T. Mar, Cavo col quale si ciroonda una bolle o allro che non abbia in
t.r luogo proprio dove incocciarvi il gancio d* un paranchinc per issare a bordo
per melter fuori alcun corpo pesanle.
Braghb del TJMb\ , V. Trak
Braca del cannone, Grosso pezzo di ca
ro fermalo nel bordo interno dlia nave
ad alcune campanelle di ferro dalle duc
parti de' portclli , che passa intorno alla
cassa de' cannoni, per impedir che non
rinculi troppo nello scaricarlo.
Braca, T. de'Legatori de' libri, Stricia di carta che si salda sopra il foglio
etracciato. E quindi diecsi lmbracare ;
Saldare una braca, ed anche Imbragare.
braga! Locnz. fam.fig. Che seccaggine! Che seccheria! Che noia\
BRAGAGNA, s. f. T. de'Pesc. Degagna,
Rete lunga e larga, che ha il ritroso, la
quale gitlala in mare slrasrinasi un pezzo
e poi si cava fuori con Ii pesci.
Bragagna , chiainano i pescatori anche
la Barca desnala alla pesca in mare ,
eguale di grandezza al Bragozzo, ma cou
ordigni red proprie.
BRAGAGNR, y. Voce contadinesca . Lo
stesso che Spalpuqnb , V.
BRAGHE
1
BRAGHESSEJ s. f. Cahoni, Qnella par
le del vestilo che cuopre dalla cintura al
ginocchio. Braghesse Brachesse , sono
Toci Vencziane, talvolta usalc da'Toscani per Brache e Calzoni , ma nello slile
basso e bei-niesco. Le parti de' calzoni so
no le seguenti.
Gavaloto o Cvalo de le braghesse,
Fondo de' calzoni dlie brache Tra
verso , Serra o Finta de" calzoni tel.n o PatelIn, Brachetta Toppa
Gazo del patelon, Pistagnino Fole
to, Culata Vertaura , Sparato dei
calzoni Cordela , Vsqliere Bors>1, Taschini CB.vTunbfi , Cinturini
Cbntrtn la , Codlno.
Braghbssb a la patagnota o a la pantalo.va, a la martner\, Calzoni alla
marineresca, Lunghi cio al di sotto del
ginocchio, che cuoprono quasi tulla la
gamba.
Calarse le braghessb, Sbracarsi
Calar le brache , detlo uictaf vale Darsi
vinto.
Cavarse le braghesse , Sbracarsi.
FaRLA JN BBAGHBSSE IN LE BRAGHB,
Empiersi i calzoni , Modo basso, che va
le Cacarsi solt.
A BRAGHESSE CALAE , A bracaloni
Bracalone add. dicesi di calzc calzoni
che per lirati su bene, sono per
tutto increspali.
L QUEL TEMPO CHE SB TJRAVA SU LB
BBAGHBssBCOLE ctcuiG YoLB, Quando usavansi le calze a carrucola, cio Ne tem
pi nntichi. V. in Tempo.
Perder a br ighe6se cal\e , Perder a
tulleJiive a tutti i voti.
Portaa lb braghesse, delLo fig. parlan
do di Donne , Portare i calzoni o le broiiche, rale Comaudaj- da padi-.

BRA.
Senza braghesse, Sbraculalo o Sbracato, Senza calzoni.
BRAGHESSTE \
BRAGHESSI\E /it Calzoncini, Cal
zoni da fanciulli.
BRAGHESSONA V. Sbraghessona.
BRAGHESSONE , >. f. acer. di Braghbs8B, e rale Calzoni grandi ed agiati.
BRAGHTA, s.C Allacciatura; Braghiere , Riparo di pannolino che usano le
donne.
Bbaghbta del saltarelo , Stajfa , V.
Saltar lo.
BrAGHETA DE LA ZOETA DBL PAPAGL,
Geto, Corrggiuolo di cuoio che si adalla
per lgame al pi degli uccelli di rapia.
bragheta db la nosa del schiopo , v.
Schiopo.
Braghta , T. de'Costruttori navali ,
Jmbuono'o Imbono, L'operazione che si
fa neir adallare e inchiodare ne' vani lasciali Ira tavola e tavola del fasciame e dl
ie coverle, altre lavle eguali che gli chindono esattainente, e percio diconsi Tavole d" imbuono.
BRAGHETAR, v.T.dc'Costruttori Ii , Imbonareo Imbuonare, Iuchiodar le
tavole d* imbuono.

BRAGHIER, s. m. Brachiere Braghiere ; Cintura e Allacciatura , Fascialura


di cuoio o di ferro per sostener gi'inlcstini e ripararne le ernic. V. Norc.v.
BrAGHIR DE LE DONE, V. BrAGA BflACHETA.
Braghier, e nel plur. Braghieri, delto
ig. rale Briga; Impiccio; Impaccio; In
trigo, Faccenda noiosa.
Aver MiLB braghieri, ^ver che fare assai; Aver mille brighe ,Jaslidii, impicci, piii faccende che un mrcalo; Abo
gar nelle faccende.
Romperse bl braghir , Stiantarc il
brachiere, Fendersi.
BRAGHIERA, Lo stesso che SBRAGHESSO
NA, V.
BBAGHIERTO , s. m. AJfaruccio ; Facccnduola ; Faccenduzza.
. BRAGH1ERISTA, s.m. Lo stesso che Noncjr, V.
Delto per agg.a Persona, Brachieraio,
vale Non buono a nulla , uomo scialto.
BRAGH1ERN, s. m. Grande impiccio
oajjare, Gran faccenda.
BRAGOLA , chiamano i Veneziani la Parrocchia di 5. Giovanni in Bragora. Non
chura l'origine di tale denoniinazione, voIendo alcuni slorici ch' essa deiivi da Bragola , provincia donde son slate portale
le rcliquie del Precursorc ivi deposlc ; altri dal >erbo Bragolare, che ne'tempi antichi usavasi per Pescare," altri da Braida, Campo; altri finalmente dal Doge Brago Giovanni Ipato , che ne fece fabbricare la Cbirsa. Noi aggiungeremo h nostra
opinione. Tra le voci barbariche de' bassi
tempi troviaino Bragus us per Val
le: Brago e Braco sono voci sate da Dan
te nel s!nif. di Fango, poltjglia. Si puo
duuque credere che il terreno limaccioso
jn coi fa pknlata la Chiesa di S, Gio. i

BRA
Bragora abba dato motivo a taledenominazione.
BRAGN,o "
BRAGONI , / Lo stesso che Braghesse,V.
BR A GOTO , dctlo anche Stbopo , s. m. T.
Mar. Bracotto, Bozzello semplice con lungo stroppolo incappellalo nelle cime dei
pennoni , in cui passa il braccio per issare
alcuua cosa.
Bragotto , Chiamasi sulle piccole navi Una fue di canapa ch' lgala da una
parte all'estrerait delle spuuliere e dal altra unita colle resle.
BRAGTO,. m. T. de'Pesc. del to ancora
BragotYn Bragotn da man , Bezzuola,
Specie di rete in nienle diversa dalla Sciabica (V. Trata) se non in quanlo di magliapi filia espago pi grosso, con la qua
le si prendono i pesci lilorali, come Muggini, Orate,Ragni eil anche Anguille, pescaiidosi con esse ne' bassi fundi.
BRAGO&ZANTE , T. de' Pese. Condultore o Remiganle del Bragozzo.
BRAGOZZO, s.m. T. de'Pesc. Piccola bar
ca pescareccia , maggiore d' un ordinario
balfllo e pi alta e flcala ue'bordi. V.
Bragagna.
BRAIDA,*. f. Voce del Contado Vneto
verso il Friuli , che in Lombardia dicesi
Breda , fbrse dal barb. Braida o Brayda;
e vale Poderetto. Poca Ierra che si affilia.
A qurste parti dicesi Chescra.
bramizXr , v. Brameggiare , Frequentativo di Bramare Chi maiza no bramiza , V. .
BRANCA, s. f. Manota, Tanta qaanliU di
materia quanta si pu tenere e strignere
in una mano Giumella Giomella, di
cesi Tanto quanto cape nel concavo d'ambe le mani per lo hingo accoslale insierae.
Branca, detlo in T. de'Tessiteri , Pe
inla, Fascio di un cerlo numero di fili
d'ordito formali lopra ordiloio Me
za branca, Mezza paiuola o Mezzetta,
La meta d' una paiuola.
,
BRANCXdA , s. f. ranala o Menala ,
Ma/lIa,Tulto quello che pu inchiudere
in sc la mano, aggavign.mdolo colle dita.
A brance, A brancatej A mannte; A
giumelle.
BRANCAD1N H,s.t.Manatclla;Manatina.
BRANCAR, V. Bramare e Abbrancare ,
Prender con violenza e tener forte quel
che si prende. Aggavignare , valePigliare e serrare nel pugno. Quanto pub ag
gavignare una mano. Agguanlare ; Agghermigliare; Avvinchiare, o Avvinghiare e Avvincere.
G herin ire; Agghermire; Aggherin igliare e Guancire, dicesi del Pifiare che fanno tulli gli animali rapaci la preda colla
branca.
BRANCN , s. m. T. de'Pesc. delto da Plinio Lupo. Pescc di marc, ecccllente, bench comunissimo, ch' una specie di Pr
sico chiamato da Linn- Perca punctata.
Quando piccolo, cio dej primo anno,
ello da'Pescatori BaJcolo, ed anche Sbre

ERA

ERA

CALUSX, e VAJUOLO per aver molte macchie


sparse come le hanno i vaiuolosi.
BRANCJKOTO, dini. di BRANCA, e vale
Piccolo.
BRA1VCO, s. m. Rebbio, Una delle punte
clt'lla forca o simile , che dicesi in conse
guenza a due, tre o quattro rebbi.
BRANCO DBI PALI CHE SOSTIBN LE VIDE ,
Cornetto o Cornicelo. Quella traversa che
i pone da capo dei bronconi , m per la
quale si mandano le viti.
BRANDA, s. f.T. Mar. Branda, Letto pen
sile nelle navi che serve all'uso de' mari
nai. V. RASCHIO.
BRANDESTCO , s. m. Brandistocco ,
Specie d'arme in asta, simile alla Picca,
ma con asta pi corta , che ora pi non
s'usa.
BRANDIR , V. IMBRAND.
BRANDO , s. m. T. Mar. Banda o Lato
del vascello, cio Quello che s'unisce col
fondo.
BRASA, s.f. o BRASE plur. Brace; Brage;
Bragia ; Brada o Broscia , Fuoco senza
fiamma che resta nelle legne abbruciale.
Y. SBRASB.
FAK DE LI: BRASE , Abbruciare.
STAR su LE BHASE, detto fi{*. Stare in
fu la fune; Aspettare a gloria; Spasimare d1 alcuna cosa.
VEGNR LB-BRASB SUL MUSO , Ovv. DEVE.VTAH USA BRASA , Arrssqre in viso o
Diventar rosso, Dicesi di chi per vergo
gna o simile , per concorso di sangue nel
volto si mostra pi rosso dell'usato.
BRASER, s. m. Sbraciata; Lo allargamen
to della brace accesa perch renila calilo
maggiore.
BRASIRA , s. f. T. de' Fabbri , Braciere.
Secondo il senso della voce vernacola ,
una specie di Cassa di frrro che ponsi nei
cammini de* tinelli per tenervi raccolto e
farvi ardere il fuoco ad uso di scaldarsi.
BRASlLA
BRASLA / V. BBISI'OLA.
BRATE, s. m. Schiavane; Dalmatino; Il
lirico. La voce vernacola illirica.
L' vs BEATE, Egli uno Schiavane;
ina intendcsi persona del popolo.
BRAVDA, s. C Bravato; Tagliata. Quin
di Bravare vale Minacciare attici-aulente.
Diresi anche per Bravera; Smargiasseria; MiltanteriajRodomontata; Fanfarronata.
M1AVAZZO o GRADASSO, s. m. Bravaccio
Bravazzo ; Sparapane ; Ammazzaset
te ; Spaccamontagne ; Tagliacantoni ;
Smargiasso ,- Bravazione.
FAB Bt im*\Azzo,Smargia.isare;Far lo
smargiasso; Fare ti la-avo, ilbravaccio.

bravo a parole. Can da pagliara abbaia e


sta discosto.
FAR EL BRAVO IN CREDENZA, Bravare a
credenza, Competere con chi non vaglia
a contrastare,- onde il prov. Alla macchia
ognun si ficca.
BRAVO , add. Bravo, Prode, produomo.
BEAVO DA FAR DB TUTO , Ara col bue
e colf asino; da lai-da e da sella. Det
ti Cg.
BRAVO DA CAVARGHENE , V. CAVB.
BRAVO DA SCAMPAR , Bravo come la ci
mice, si dice di Chi si mostra bravo ed
animoso , ed codardo. Bravo come un
lampo, di Colui che fa gran rumore ed al
bisogno sparisce e si fugge.

I PAH UBAVA ZZI E NO I VAI. UNA PATACA ,

Hanfaccia da leoni e cuor di scriccioli.


BRAVO, -s. m. Bravo, detto anche Cagn ot
to e Lancia , Quello che prezzolato serre
alla difesa altrui.
BRAVO, Ijcew anche per Sgfierro; Tagfiacantont ; Smargiasso; A<mm azaa.tet
te; Spaccamontagne , -cio Di da ftt il

QUANDO CHE NE \p. , TUTI XE IiRAVI ,

Quando la palla balza , ognun sa darle,


Nelle fortune ognuno valentuomo.
PER INTIUGAULA SE MOLTO BRAVO , Per
trovare difficolt o Per imbrogliarla voi
valete un Per.
0 im un i O garbato, Detto a modo di
esclamazione , e vale O cos sta bene. E
dicesi ancora per ironia ed in senso di
disapprovazione o di disprezzo.
BRAVURA o BRAURA , s. f. Bravura
Bravurla dicesi nello stil popolare e delle
arti.
*
BRAVURA , dicesi anche per Braveria ;
Millanteria, V. ERA VADA.
BRAVURE DA PUTELO o DA BARDASSA , Far
delle bravure cogli scoppietti delle fave
Jretche, vale Far delle leggerezze.
METEO I POIS-TELI IN BRAVURA , V. PosTELO.
,

BHAZZACOLO, V. A BHAZZACOLO.
BRAZZADA, s.f. Bracciata, Tanta mate
ria quanta pu stringersi colle braccia.
1 \ -, BRAZZADA DE LEGHE, DB J ih . etC.

Una bracciata d legna , dijeno eie.


BBAZZADA , si dice ancora per Abbrac
ciamento; Abbracciare, Amplesso EL
GA DA UNA BBAZZADA , Le diede un abbrac
ciamento.
BRAZZADELA, s. f. Bracciatella, Specie
di Ciambella.
-^.
FAH LE BJiAzzADELB, detto g. Fare gli
abbracciare, gli abbracciamenti; Abbrac
ciarsi.
BRAZZADINA, s. f. Bracciatella, Picco
la bracciata.
BRAZZADRA , s. T. de'Fonditori di
metallo, Tanaglia imbracatola, Sorla di
tanaglia, cos della per poter abbraccia
re i crogiuoli ue'quali il metallo si fonde.
BRAZZADURA, s. f. Voce Jkm. eie saon
Bracciatura , Quantit del panno occor
rente per un abito o simile.
QUANTA MAZZAEUHA CHE XE iy '.<; M.
VELADA ? Quante braccia di panno v'an
darono in quel gius tacore?
BjRAZZAL,*. m. Bracciale, Manico di le
gno dentato per giuocarc al pallone.
JBaACZAL DE LE LUMJiRE, V.DRAZZALETO.

VBGNIR set BRAZX.L, detto .fig. Venire


a .taglio o in taglio; Balzar la palla in
mano, Venire] occasione opportuna
AsPETAIlb ClfEL ME VEGNA SUL BIIAZ/..VL ,

Aspetter il porco -alla querela a la palle


ri '~ba'ko-} Detto fig.

ERA

69

BRAZZALTO, s. m. Braccialetto , Piecolo bracciale. V. BRAZZAL.


BRAZZALTO DA DONA ,.Armilla, Girello
in ornamento del braccio. detto anche
comunemente da noi ELASTICO, perch
formato di fil di ferro o di rame attorti
glialo in linea spirale, per cui a forma di
elastico si allarga e si slrigne.
BRAZZALTO DA FERAL , Bracciuolo di
fanale, Pezzo di ferro imperiiate su cui si
stabilisce un fanale Krre si chiama una
specie di Mensola di ferro per reggere i
ferali pubblici che servono per illumina-,
re le strade, detto cos dalla sua figura co
me R.
BBAZZALBTO DA LUMIERA , Viticcio,
BRAZZALI, s. m. Voce fam. Falde, diconsi Quelle due strisce di panno che pendo
no ne' vestiti de* bambini dalle spalle sino
in terra, onde sono tenuti e retti dalle
nutrici quando inscgnan loro a cammina
re. Caide voce Aretina. Diconsi anche
Maniche da pendere , cio pendenti. A
Manlova chiamami DANDEJ sul Padovano
e nel Polesine , BRAZZAROLB.
CAMINR coi BRAZZAU, Andare afalde.
BRAZZAR, V.ABRAZZX.
BRAZZAR , y. dello in T. Mar. Bracciare, vale Far la manovra delle braccia.
Bracciare in faccia , Metter le gabbie in
ritinga perche il vento non abbia gran
presa sulla vela.
I5KAZZERA, s.f. Chiamasi una Barca che
porta due alberi con vele quadre, e va an
che a remi, armata di sei rematori e d'un
timoniero, della quale si fa molto uso nel
la navigazione poco pi che costiera del
golfo di Venezia.
BRAZZRA , dello in T. de' Muratori ,
Barella, Strumento di legno a guisa di
bara che si porta a braccia da due perso
ne, per uso di trasportar sassi, legue e
simili.
BRAZZTO, s. m. Braccetto; Bracciolin, Piccolo braccio.
BRAZZIER, s. m. Bracciere, Quegli sul
braccio del quale s' appoggiali le dame
quando camminano.
BRAZZIL, V.BRACIOI
BRAZZO , 8.n>. Braccio; e nei plur. Binic
ela.
BHAZZO SEWZA MAN, Moncherino o Mon
chino , V. MONCO.
SOTO FA. BRAZZO , Sotto le ascelle o le
ditello.
CHJApXHnv ARAZZO, Prender nelle brac
cia; Becars in braccio; Kicever in brac
cio; Tenere in braccio o stretto nelle brac
cia ; Tenere in collo.
CHIAP\R o TOR PAI BBAZZI , Strappar
di braccio.
Ji BftAzzi, detto avv. A braccia, All'im
provviso, Estemporaneamente CACAR
A BBAZZI, Cacare ali1'aria RECITAR A
BRAZZI, Dire o Becitare a oracelo, vale
Senza preparamento.
Braccio, chiamasi anche da noi la Dimensiojae di quattro palmi o quarte, che
.sirve per misurar la tela. V. BRAZZOLR.
SRAZZO DE CITA, dello jnetaf. va
/'-; Contrada.

7o
BRE
Brazzo de mar, Gomo di mareo Braeci di mare.
Bin zzo. detto in T. Mar. Braccio, Manovra delle antenne o pennoni che serve
per maneggiare le loro eslrcrait.
Dar Butar de brazzo , Espressionc
marin. Fare il carro colla vela /an
tenna, Si dice Quando si fa passar an
tenna colla vela spiegata da una parte al altra dell' albcro Dar de brazzo senz la vela , Far il carro a secco , dicesi
Quando da una parte all'altra deU'albero
si fa passare l'antcnna senza che sia spie
gata la rela.
Scambia i bbazzi, Arrionda i brazzi ,
T, di Gomando marin, nel girar di bor
do vento in faccia.
Brazzi d' una poltrona, V. in Pozo.
ButXr i brazzi al col, V. Butr.
Cascar i brazzi, V. Ca8CR.
Dar brazzo a le do.ve , Dar braccio o
di bracio ; Far il bracciere.
Una CERCANTI-YA un putelo uf braz
zo, Una ccattatricc con un. suo bambinuccio in eolio.
BRAZZOLA, s. f. T.de'Carrozzieri, Cosciale, Que'due pezzi di legno che si mettono. in mezzo al limone ilrila carrozza.
BRAZZOLER, . Passelto Canna
si dice La misura doppia del passelto.
I UMF..M .VO I SE MISURA BRAZZOLER ,
Gli uomini non si misurano a perliche;
lijar dei cavalli non isl nella groppiera, 11 fondamento delle cose non consiste
Bell' apparenza : Un uomo val cento, e
cento uno non vagliono.
MlSURAR TTI COL SO BrAZZOLER, Misurar tutti gli altri colla sua canna
passetto , rale Gindicare gli altri simili
a s,
BRAZZOLIN o Brazzn , s. m, Bracciolinof Piccolo braccio.
BRAZZ0.4,s.m.raccione.Nelplur.;-ac o anche Braccione al fem. Braccione sode. Braccioni nali a combatiere.
BRAZZOTO , s. ra, Braxciotto , Acer, di
Braccio,
BRECBIA, s. f. Breccia, Apertura fatta
in muraglia di lnogo forlificato, col mez
zo del cannoue o della mina.
Far breciiia, detto fig. Far breccia, va
le Far colpo , Persuadere , Fare iropresione.
BREGANTN , t. m. Brigantina, Specie
di Galcotta o Vascello di basso bordo ,
senza coperte o ponli, che va a vele ed a
remi.
BREA, V. Bbja,
BRNDOLO , s. m. ed anche CasselIin ,
T. degli Arrotini , Truogolo o Trogolo ,
Vaso di legno che sta otto la rula delHArrotino, e serve per raccoglier l'acqua
che cade dalla slessa rula.
BRENTXnA , e. f. da Brenta fiume , Pie
ne j Fiumana o Fiumara ; Acqua grossa, L'impeto del fiume cresecnte che minaecia di straripare.
Gran brentana e poco formexto, Sotto acqua jame e sollo neve pane, Detto

BlU
prov. Perch l'arqua dilava la terra e la
porla a e la nev la ingrassa.
BBEXTELA (coll'e aperU ) s. f. Gora, Canalello d' irrigazione per le campagne.
BRENTN -DAR zo col , V.
Zo.
BRESPA, s. f. Vespa, Inselto volatile che
pugne, ed chiamato da Linn. Vespa vul~
garis.
BRESPR, s. m. Vespaio o Vespeto, La
stanza delle vespe , simile a' fiali delle pecchie. -^Anello, dicesi pel Nido de'vespeti.
BRESSAGIO, V. Bersagto.
brevetX , add. Brevettato , Voce del uso , e dicesi per Agg. a quell'lJfliziale
che sia nominate ad un impiego, e che ali
bi. 1 oltenuto la sua patente ili elezione; ed
come si dicesse Patntalo.
BREVETR, v. T. Mil. Brcvettare parimenti Voce dell' uso negli uffizii milita
ri o relalivi , vale Nominar con brevetto; Patentare.
BREVTO , s. m. Brevette, Rescritto del
Principe rol quale si conferiscono i gradi
neU'esercito e gl'impieghi relalivi al mi
litare; Decreto di nomina.
BREVIARIO, s. m. Breviario Breviale.
Libro ove son rrgislrate le ore canoniche lutto l'ulhzio divino.
Breviario , s. m. Termine anlico del
Foro del vernacolo Venelo , molto ma
to ncllo Statute , vale Testimonianza ,
Esame giudiziale.
RlLEvXa UN TESTAMENTO PER BRBV7ARIO,
dicevasi a' tempi Veneti , quando si provava una disposizione testamentaria voca
le col mezzo de' teslimonii.
BREVIATURA , V. Abreviatura.
BR1A e Breva, s.f. Briglia. Strumento con
cui si tiene in obbedienza il cavallo.
Le parti specifiche della briglia son le
eeguenti. Vera de la bria, Passante
Redbne, Bedini Scuanz* , Sguancia
Cramela, Testiera FroxtX l, Fron
tale Sotogola, Sqfrgolo Botn, Scudicciuolo BamuzzXl , Barbazzale
MoRSO, Freno o Imboccatttra Musarol , Museruola Fileto , Filelto
Portacampanele o Soxagiera, Sonagliera Segheto , Seghetta*
Bria dorada , Brigliadoro.
Strapon de bria, Sbrigliata, Strappa- .
la della briglia per tener a dovere i caval
li. V. Strapda.
Quel da le brie , Brigliaio ; Frenaio,
L' artifice che fa o vend briglie.
Dar o MolXr la bria o la cavezza ,
Scioglierc il freno; Ballentare labriglia;
hevar la cavezza. Dicesi di cose morali
vale Lasciar un giovane in liberta di s
strsso Dar o MolXr la bria al cvalo,
Dar la briglia; Allenlare Ballentare a
Lentare la briglia le redini al cavallo,
vale Rilassarle. A lente briglie Tbgnr,
in bria, Tener in jreno in briglia.
Bria del cavalto dei Segati, T. de'
Srgatori , Ca.nto. V. Cavalto.
BR1CA , V. Erba erca.
BRICOLA ( coli' o aperto ) . f. T. del Bi-

BRI
elardo. Da de bmcla , Far- mattonella , Dare di colpo obbliquo ; quando cio
una palla ripercuote nella sponda del bigliardo delta Mattonella prima di toccar
1 al i ra palla dell'avvrrsario. Dar di ripieco.
Bricola , dicesi fig. pfr Bazza ; Bazzuola Avr qualcoss 1 de bricola. Aver
di bazza o di rimbalzo o perjianco, e va
le Conseguir quali-hc cosa per modi inaspettati.
BRICOXXR , v. Bricconeggiare e Sbricconeggiare , Far il briccone.
BR1CONX, s. m. Arcibriccone , Piu che
briccone.
BRIET A, s. f. Briglietta. Piccola briglia.
BRIGADA-, 8. f. Brigala, Gente adnala
insieme o Conversazione parlicolare di conoscenti. Brigalella il dimin.
BRIGADIER o Bragadibr, s. m. Brigadiere, T.MiL Quell'Ufliziale che comandara
una brigata sollo la Repubblica Vneta ,
Brigadierto anche Sergente maggiorc di
ballaglia, chiamavasi Quell' Ufliziale che
dagli Anstriari detto General maggiorc,
e da'Francesi Generale di brigata.
Solt al cessato Governo itlico chiama
vasi Brigadiere nell' Arma della Gendar
mera quel Sott' Ufiziale che comaiHlava
una brigata composta di qua tiro soldati.
BRIGANTE, s. m. Brignte , vuol dire
appresso noi Un uomo sedizioso , perturbatore dello Stato: dal Franc. Bngans e.
dal barbrico Brigancii o Brigantini.
Con. tal nome erauo coniuneraente chiamali nell'anno 1 809. Coloro che nelle va
rie nostre provincie si soHcvarono.
BRIGAR , v. Imbrigare , ve' Intrigare ,
Imbrogliare.
BRILANTE , s. m. Brillante , Diamante
brillantato.
Piazza del brilante , Faecetta. Onde
A jaccetle, si dice di Gemma o d'allro ,
la cui superficie sia composla di faece e piani diversi ; cd il tagliarla cos si dice Ajjaccettare.
BRINCDA , s. f. AJferramenlo. V. Brin
car.
BRINCXR, v. AJjrrarc; Chiappare ; Ingrifjare; Ciuffre, Pigliare e tenere
forza che che sia. Abbrancare Brancare o Agguantare , Prendere con violenza
e tener forte qjiel che si prende. Aggrappare o Grappare , Pigliare e tener forte
con mano, adunca.
BrincXr per el col, Aggttsignare.
Brincar leongie, Artigliareo Ghermire, II pigliar che fanno tutti gli auimali rapaci la preda colla branca.
BrincXr coi dbnti, Azzannare ; Dar
di zanna , e Assannare , Pigliare e strignere colle zanne , ed proprio delle be
slie; Addentare; Morder, direbbesi de
gli uomini.
Brincar la fortuna per i cavel, Ajferrare o Aeciujjare lajorluna, cio Approiillarsi dell' occasione propizia.
BRI0SS0 (roll'o largo) 8. m. T. de' Vrtturali, Briglione, Briglia grande, di CUl
si fa uso nelle cavallcrizze.

BRO
BRISE , s. f. Funghi nrataiWi, Funghi di
gran cappello, di clor tenericcio comuni. V. SttnlSA.
BRISN, add. Miccichino; Micolino; Micinino; Pocolino ; Pochettino. V. Tajtti\.
BflISIOLA , ( coil's aspra ) s. f. Braciuola. Braviuole di parco, diviiello, di caslrato etc.
Brisiola ost.i , Arrosticciana o Car
bonata.
Vecnib LE BBTSIOLE SUL MUSO, detio flg.
Venire il rosso sul viro; Arrossire; Arrossare.
VoLTE L.I BBISIOLA . NO LA SCOTA , Locuz. faro. Ricopriie , Qnando alca
iro clic ha delto o fatto alcunn cosa , la
quale egli non -ebbe avre n delta n
falta, ne dice leune allrc diverse da qurlla , e quasi interpreta a rbeselo , alineno in un altro modo s medesimo.
Bbisiols, detto in gergo, // culo. Il sedere.
BRI OLA, s. f. che nel dimin. dicesi BriTOLETA, Coltellino, Piccola arma da taglio, pi grande del Britoln, che si chiude col manico e per varii usi dome
stic!, specinlmenle per mondare le trulla.
BRITOLN , s. m.'Lo stesso che Tempbaahr o Tbmpebj.y, V.
BRIVA, Abbriva, T. di comando nella Ma
rina o di mutuo iiicoraggijiieiito per far
operare con forza nrl varare una barca o
far forza sopra limonc oaltra simile opcrazione.
BR1VADA , i. ra. Abbrivo , Quell' impeto
che piglia il naviglio quando spinto o dal
la vela o dalla Toga.
Andab os brivada, Andar albrivo.
Chiapb .va brivda, Pisliar l'abbrivo, La prima mossa con furia nel correr
di chi che sia.
BRIVAR, . Abbrivare , Dicesi del cominciar a muoTersi il vasrello prima d' aver
preso tulla la sua Telocit , a proporcione
del Tent o de'remi che lo sospiiigoiio.
BROA o BROVA , s. f. Cenerata o Ranno,
Acqua bollita colla cenere , di cui si rigoTernano le stouglie e si fa bucato.
Metbb la bboa a qualcun;, detto fig. Far
agresto o Far agreste, Si dice di quel avanzo illecito che fa tahino nel fare i
fatli altruijo quando, mandato a comprar
roba , dice speso pi di quello che
ha spesoj che dicesi anche Approvecciarj rar una vindemmia anticipata.
Butb la bboa sl pelo, Maniera ant.
Togliere le sostanze altrui. V. Scortegr.
Do tbabeti DB bboa , Died soldi trufjati , giuntali.
BROA o Bbov, add. Scotlalo.
Detto nilaf. Deluso; Mortificato; Scornato; Scotlato.
RestXr bbo , Rimaner piccin piccino ; Rimaner brutto; Rimaner un zu
go, Restar confuso, scornato.
BROR . o Bbot.Xb , Bislessare; Rifar le
ami ; Fermarle, Si dice del dar loro nna
prima cottura quando son vicine a patire, perch si coiuervino.

BRO
Itnon i waTi, Rigovernare ; Propr. si
dice del Lavare e Nettare le stoviglie imbratlale.
Bboar qualcun, Scottare; e intendiaitw Coll' acqua bllente simile Det
to mlaf. V. in Bboa.
BroVr el porco, Abbruciare il porco,
Tale Scoltarlo coli' acqua bllenle per pe
larlo.
BROCA, s. f. (dall'anlico italiano Broc
ca, donde il moderno mbrorcare o Dar
nel broceo. V. Taolazzo) Bulletta, Spe
cie di piccolissimo chiodo.
CO LA CAPELA DE LATON , Faijlllla, Quella che col capo d' ottone.
Broca da caregke, Borchia, cio Quelle
testa de' picciuoli che si pone per orna
mento all. srdie e simili.
DEI M V -TE U DA VIN , BroCCO , Scgno posto per regolare le misurc dei liquori.
Bboca se legno , Stecca Bulletta di
legno ,Cer aguti di legno con cui i Calzolai conficcano i calcagnini drlle scarpe.
Broca da aqua , Mestiroba , Quel vaso
o brrale con cui si mesce acqua per laTarsi le mani. Brocea, da Broc de'ProTenzali, dicesi un Vaso di terra colla col
beccuccio, per servizio dell' acqua o-altro
liquore. V. Lavamn.
Broca del nBLOGio, Tacca, Quella che
serve d'appoggio nelle casse degli orologi
per aprirli: intendesi di qiV-lli da tasca.
Broca , T. drgli Stamp. Viudo del pirrone , Quel p<v.zo d' acciaio vano incastrato ill una piastra Del bl mezzo del pirrone, in cm s' aggii a il perno d- ila vile del
toivhio da stampa.
Bbuca o Capeta del manego Dvy cottTELo, V. Capeta.
, d-tlo fig. per A<;g. a donna, Baldracca, Donna di mal alarc.
Broca dei albori, V. .
A VBRGjrS.YE SORA LA BROCA, V. SoBA LA
BROCA.
Refab.se sora Li Broca, V. Refb.
BROCADKLO, s. m. Broccatello Broccalino , Specie di drappo.
BROCADO , s. m. Broccato , Stofla di seta
inlessuta d oro o d' argento.
BROCHE DE GAR0F0LO , s. f. Garofano o Bulletta del garofano, Fiori in boo
cia seccati d' una planta aromtica , ind
gena de'climi calai, che servono per condire alcuni alnnenti. 11 fiore quando de, rosi odoroso che supera in suavi l
qualsiroglia llro fiore. I Bntanici rhiamano questa l'iania Caryophyllus aromatieus.
BROCHETA , s. f. dimiu. di Broca, But
leltina.
Quel da le broche , Chiodaiuolo, Venditore di esse.
Bateb le bbochetb , V. Bater.
brocuet\me,s. m. Bullettame, Nome
Senerico che comprende tulle le specie di
ullette.
BROCHETOE, . f. V. Bbocheta.
Bbochetikb d' oro d'arze.yto, Bisan'
ti o Bisantini , Certe minulissime sutilissimc rotelliiie d'or, d' argenlo e d'or-

BRO
7<
pello, che pongonsi sulle gaarnizioni dl
ie veeti. V. Lustrui.
BROCIIETO , s. m. Specie di Fungo , Jo
stesso che Boleo. V.
BROCHETN , V. Baocbx.
BROCOLXR , v. T. Agr. Accecare le pian
te, vid e simili , si dice del Guastar loro
gli occhi o le gemme troncandone le mes
se. V. in ,
BR0C0L0, s. m. per lo pi in plur. Baocoli , Cavlo brocelo , Soria d' ortaggio
notissimo che appartiene alia Specie delta
da'Botanici Brassica Botrytis eimosa
Brocelo Teramentt la pipila tallo del
cavlo, rapa simili erbe quando inconiiiK-iano a dar segno di fiorire, che da noi
dicesi .
Brocoli bomast, Cavoli romani, Va
rela del suddelto Cavlo , la quale fa il
cesto o sia brocchi o la pipila nericcia j
quindi detto in sistema Brassica nigra,
cVe una Tarieta della Specie Brassica leracea.
Brocolo coi buti , Cavlo broccolulo ,
broccoloso, brocese o brcenlo , Pien di
brocchi. BROCN , s. m. Borchia , Scudetto Colme
di mtallo che serve a varii usi; e sempre
per ornamento. Se sono grandi , diconsi
Jtosoni Cappellotto , dicesi dal suo lar
go rappelle ad una specie di bulletta.
Bnr.cojf da scarps, Bullelloiie , Bul
lella grossa col capo quadro pereongegnare insieme i lalloni dellc starpe.
CABSGb.U COI BBOtO.n, V. CtREGOy.
BRODA, s. f. Pappolata, Vivanda che non
si tenga bene insieme quasi liquida.
Beoda da pobchi, Im brutto, Quel eibo
che si d a'porci nel truogolo.
Broda o Brodiglia, largamente parlan
do, si prende anche per Acqua imbraltata di fango e d'allrc eporeizte.
AsrnAti ni broda; Spapolare o Spappolare, Disfarsi, Non si tener bene insieme:
dicesi di qualche \ it anda.
BRODO, s. m. Brodo; Decotto di carne
Acqua ingrassala con carne, sebbene si
dice pure Ogni sorta di decotto o inineslrfl
ancorch non ili carne. Brodo di cappone,
Brodo ai pesce, Brodo di vipera.
Brodo de cabkte , Peverada Brodo ,
che dicesi anche tcherzevolmenle , Saga
della pentola.
Brodo dessavVo, Brodo scioceo,<disavoroso; Acqua pazza.
no do saobo , Brodo savoroso o saporito e soporoso,
Brodo piso sostanzioso , Brodo cor
to o Brodogrosso, vale Di molla iuslonza.
Bbodotib.\, Stillato, Umore srillato da
consamato di cappone e d' aliri ingredienti posti a stillare insierne.
Brodo longo, Brodo annaequatoo lungo, nel quale soverchia acqua > Bbodi
longhi, detto fig. Lungherie ; Lunghezze; Lungagnole,Di\a.i\om eccedentiSti
brodi longhi vo va ben, V indugio piglia.
vizio , e vale che Lo indugiare cagiona
danno.
Andas iv bbodo o ii sbodo de violb ,
detto fig. Imbielolire ; Venire in dolcez-

72
BRO
za ; Non cancre in si stesso nclla pelle.
Andar in broda in brodo di succiole,
in brodetto, in visibilio.
AiD\n ix brodo DB , Convertirsi in polvcre, vale Dil"guars, svanire ,
mancare.
CtB.VE VECHIA FA BON BRODO, V. GARWE.
Lamentarse del brodo grasso , dctlo
{i%ar.Bammaricarsi di gamba sana; Buzzare in briglia, Lagnarsi dell'abbondanza Nuar nel brodo grasso , Stare a
panciolle, a pii pari ; Nuotar nel lardo,
Slar con ogni comodit.
\ Manestra col brodo, Minestra brodettata.
Porta per el brodo, Brodaio o Brodaiuolo, Vago ghiotto dlia broda. Sono pe
ro voci di disprezzo.
BROGIA s. f. T. degli Erbolai , Fillucchio maggiore, Soria di pianta crbosa clic
col caule s'avviticchia aile siepi e si conosce da* Botanici col nome di Convolvu
lus septum.
BREMTE, Bollente, Agg. ad acqua cbe
bolle. V. .
BROETIiV , s. m. o Brubt.v Broto ;
Brodetto; Vivanda d'uovo dibatluta cou
brodo.
Broto de pessb, Tocchetlo ; Guazzetto di pesce, Manicaretlo.
Far rroeto e zslad'ia de uno, lo stesso che Far tonina, V. Toxina.
Awdr de broeto, Andar in malorn.
Andr in brobto, V. in Brodo.
Darghene un bon broeto , dello g.
Zombare; Tamburare; Sonar uno col baStone; Dar le busse ; Pcrcuoter uno.
BilOGTO (eoll'e slrella) s. m. dim. di
Bnocio e Tale Piccolo breglio , Discreto
broelio bucheramento, Piccola pralica.
V. Bbogio.
Brogto, chiamavasi ne'tempi del Governo Vneto, Qurlla carta in cui erano
pubblicate le elezioni aile cariche ed uflizii
dispensai! dal Senato, col numero rispetlivo dei voli favorevoli econtrarii. Gli elctti si contrassegnavano con la ][<.
brogiar, v. Brogliare; Far broglio Irslo ; Ambire, Procur-arsi orcultamente vo
li favori per ottenrr gradi uflizii. Far
le pratiche , vale Raccomandarsi o Maneggiarsi per otteuer clic cbe sia. Brogliare ,
vale non meno per Brigare, pregare, niacggiarsi con alcuno per otlener che che
\. Bucherarc voce anlica.
BROGIO, s. in. Broglio; Brolo; Ambito;
II brogliare. Bucheramento voce anlica.
Brocio Piazza del brogio , chiamavasi sotto il Governo Vencto tutto il tralto
della Piazzetta di S. Marco, ch' r verso il
palazzo ducale, dove conerrrreva la Nobill
palrizia in vesta a brogliare pubblicatncnte per otlener le cariche lucrse o d'onore che si disponevano dal Maggior Consiglio ed andre dal Senato. Quando i giovani patrizii indossavano per la prima voila
Ja veste pubblica, fcevano il loro solenne
ingresso eel Foro, cio nel luogo del bro
glio, passeggiando pi volte, edicevasi En
trar o Vegnir IN ).
BROGNA (coli' o atretto) s. m. Brugna e

BRO
Prugna , Soria di frulto conosciutissmo,
<li colore souro .
BROGNOLA, s. f. T. villereccio, Prugnuola , Frtice che f le prugnuole salvatiche
(V. Brombole), del quale si fanuo le siepi.
Il suo nome sistemtico Prunus spinosa, Linn.
BROLO (forse dal barb. Brolium o Brolus ) s. m. Bruolo voce ulica. Brolo h
voce di varii dialelti dell'Italia superiore,
alla <pjale corrispondono , serondo il nostro senso, li seguenti termini. Frultclo
Parco da Jrutti, Luogo piantato d'alberi frutlifcri , vicino all'abitazione. Pomiere o Pomelo o Pomario, Luogo piantato
di alberi pomifcri. Pereto, dicesi Qucllo
piantato di peri; Melcto , Quello pianta
to di meli.
BROMBOLA; s. f. Sonaglio; Bolliceila,
Bolliciatola ; Bollicola ; Bollicina ; Boe
cio; Gallozza; Gallozzolo Rigonfiamento
che fa l'acqua bollendo o piovendo. ZoGR A LE BROMBOLE , V. ZoGAR.
Brombola , in altro sign. Salsiccione ,
Specie di salsiccia falla a palloncino, che
si mangia colla.
Brombola , Prugna susina Prugna
strozzaloia, Sorta di susina di sapore a.spro ed acerbo, che nasee dal Prugnuolo.
brombolXr , v. Binvenire Stufare la
botte, cio A ni mullir la boite secca colla
slufa. V. Brombolo.
BnoMBOLAR NBL cuon , Maniera antiq. e
fig. Bollire nel cuore.
BROMBOLTA, s. f. Bomboletta, Picco
la bombla. V. Bombla.
BRMBOLO , s. m. Slufa ; Suffumigio ,
Slufa che si fa alle bolli per purgarle.
Pampanala, dicesi a Quella che si fa con
pampini.
Far el brombolo, V. BrombolXr.
Tegnr el brmbolo, Non uscire afiato, Quando le botti dopo l'esperienza del
la slufa non hanno fissure.
Brombolo, dello da alcuno per Brumsov.a , V.
BROMBOLO , s. m. T. agr. Mosca o Calabrone de' rosai, Specie di Scarafaggioche
alita intomo a'rosai. Egli detto da Linn.
Tenthredo rosee. Le larve di quest' insetto e i bruchi da' quali sorte la suddelta
Tentredine, vivono in societ e s'atlaccano tulle insieme una dietro ail' ait ra sull'orlo dlie foglie, e quando una si
, urta nella contigua, Cjiiesla nell'altra
e tulle si niettono in movimento. Questo
bruco si nasconde sotierra al momento dl
ia sua trasformazionc , si fda un bozzolo
composto di tre sorta di seta , ordinaria ,
niezzaua e fina ; indi a pochi giorni esce
la perfetta Tentredine la quale accoppiasi col maschio e depone una nuova covata.
BROMBN,add. T. de'Fruttaiuoli, Sfarinato , Dicesi di alcune frutlc che non reggono al dente , corne pere , mle , le quali
sogliono esser anche scipite. V . Milzo.
BROl\TOLADA,s. f.
1
BR0NT0LAMENTO, s. m. / Borbottamenlo ; Pialo , 11 brontolare , atto del
brontolare Brontolo, dicesi il Rumore
confuso di ehi bromla.

BRO

Brontolamento de , V. LON.
BRONTOlXr, v. Brontolare e Borbolla
re; e dicesi anche Bufonchiare; Stronfiare; Bronfiarc ; Fiottare; Bollire.
BaoNTOLR nsteme, Bezzicarsi; Gar
rir; Volersi bene come corei e gutli; Esser due volpi in un sacco, Dicesi delle per
sone che contendono fra loro. Bisticciare
e Bistlccicarc, Contrastare pertinacemente proverbiandosi. V. Criar.
BroNtolrel bocn gE magna, Dare il pan tolla balestra , cio Malvolenlieri e con slrapazzo. Nel dare un boccon di
pane bronfia e fuma per la rabbia.
Lassa ' el broxtola , Boccon rimproverato non ajfogo mai nessuno, Maugia e lascia gridare.
Brontolr de le burle , Bruire ; Gorgogliare ; Borbollare ; Sbaglientare, Si
dice quando gl' inteslini per vento o per
Ill a cagioneromoreggiano,che dicesi an
che Brontolare il corpo.
BR01VTOLN, add. Brontolone; Borbottone ; Borbottatore ; Fiottone ; Gridatore; Querulo; Bampognoso, Che grida per
nulla. Susurrone ; Bufonchino e Bofonchino e Baba, dicesi Chi non si conten
a mai di nulla e torce il grifo a ogni co
sa, e si duole fra s brontoando. Bitroso , Quello che per suo catlivo costume
senipre vuole ogni cosa a contrario degli
altri, che dicesi anche Scllifo ; Schifiltoso ; Salvalico ; Kuvido.
Brontoloni de corpo, Borbottio; Gorgoglio; Bugghiamenlo, Quel romore che
talora per venlosit si sente nel venire
negli, inteslini.
BRON'ZA (colla z aspra) s.f. Brace; Carbo
ne acceso.
Bronza de la lumb , Smoccolatura e
Moccolaia ; Fungo del lucignolo.
Bronza coverta , detto metaf. cquacheta; Soppiattone; Soppiallonaccio; Fagnone , Scaltro , aslulo , ma che si finge
semplic.
Esser se le bronze, detto per metaf.
Star sullafue, vale Aspellar con gran
dissime desiderio e struggimcnlo, che an
che dicesi Esser sullc spine; Slruggersi.
BRONZER (colla z aspra) s. m. Monte o
Ammasso ai brace; Mucchio di brace.
BUONZ1N (colla z dolce) s. m. Pentola di
bronzo. Arncse da cucina che serve al uso di cuocere le vivande , appeso alia
calea.
Broxzn , detto in . Anliquai ia ,
Bronzeito , Staluetta o simile anticaglia
di bronzo.
BRONZN, add. Bronzino, aggiunlo di
colore Carni abbronzale diconsi quel
le dell'uouio incolte al sole e falte come
di colore del bronzo.
BRSA , s. f. Brina ; Brinala , Rugiada
conglala. V. ROSADA.
Se la brosa no lo TOL, Locuz. fam. Se
ton muore caprelto; Se nelfinir non si
secca ; Se morte nolfura ; Se campa. V .
ImbrosX.
BROSSJR ( A la) T. fransesctlc'Lcgalori

ERU

BRU
de' libri, Ma rustica. Picrsi di Libro le
gato senza raffilarlo nelle margini.
BROV\R', V. BROH.
BROZA ( coli' o stretto e la z dolce ) s. F
B rozza, e pi spesso Brozze nel num. plured voce del dialetto toscano. Bollicelle
pruriginose che nascono in varie parli del
corpo Schiama, chiamasi Quella pel
le che si genera sulla carne ulcerata
Escara , la Crosta che TJen sulle piaghe
Chiazza e Bolla dicesi della Rogna e
del vaiuok).
BROZA , anche fra noi voce di gcrgo
vale Maschera, cio Quell' arnese che
serve per mascherare il viso.
BRU V. BLU.

BRL'ETO, V.BROTO.
BRUFOLTO, s. m. dimin. di BJIOTOLO,
Bollicella; Bolliciattola; Bollicina; Pstulefla. Enfiatello chcvien alla pelle. Bol
la del vaiuolo , dicesi a Quella che produ
ce il Taiuolo Acori si dicono cerii Tumoretl che spantano sulle guance.
BRJFOLO, s.m. Ciccione; Cosso; Figlio
lo:, Bolla, Piccola postema o enfiatcllo che
si produce nella cute degli uomini e degli
animali.
PER TUTO SROTOLI , Tutte le carni imjollicate.
BRUFOLO DEI FRUTI , Nocchio , Certo
I|II.IM ossorcllo che s genera nelle frutte
e le rende in quella parte pi dure o inen
piacevoli a mangiare.
BRUFOLO DE CALCIA , V. GRAXZIL.
BRUFOLCSO, add. Imbollicato , Empiu
to di bolle.
BRULA , *. f. e pi CIUM li ii. I ! i: i:,!-..! plo
rale, Giunco comune. Pianta cespugliosa
che alligna ne' luoghi acqniltrinosi , delta
da Linn. Scirput romanus. Le vermene
o foglie di questa pianta s' adoperano per
legare insalate negli orti o la bocca ai saccbi, e per infilare il pesce e gli uccelli ctr.
Col nome di BAULE chiamasi poi anche
il Biodo o sia il Giunco palustre maggio
re, eh' il Giunco florido del Mattioli, si
mile nella figura al Giunco comane , ma
pi lungo e che ha le vermene midoliose,
il quale conosciuto da' Botanici col no
me di Butomus umbellatus. Con questa
specie di giunco i pescatori formano delle
corde , dette da esse LIBAM , che vengono
tisate nella pesca , e fansene ancora stoie,
state fra noi sostituite a qpcUc che a' tem
pi Veneti avevamo dalla Spagna , inlessu*e di Giunco marino, detto da Linn. Sti
pa tenacissima, pi valido senza dubbio
logli altri due giunchi.
BRULOTO. V. BUHLTO.
BRUV, Bruno, Agg.di colore, e vale Oscu
ro e nereggiante. H bruno il bel non to
glie, anzi accresce le voglie ,"Prov. passa
to in grand' uso fra noi.
DBVEYTR BRU.V, Imbrunire; Imbruna
re e Abbrunire.
U.V BIAWCO E UJT BXU.Y , V. BlAIVCO.

BRIW o BRUMBRUIV, Bombo, nome che


danno i bambini ad ogni bevanda.
LA BRUVA, detto in gorgo, rale La notte.
BRUNL, s. m. Voce di ge.go, Cu'o.
IO

BRUJ\\LI, s. ni. T. Mar. Stella o Biscia.


Quell'incurvatura che fra i ginocchi e la
colomba e per cui l' acqua pu scorrere agevolmcnte da prua a poppa , riunendosi
nella sentina della tromba, donde si man
da fuora.
BRUNESTA , s. C Voce Agr. Brumasta -e
Brumesta, detta anche Lambrusca ePergolese. Sorta d'uva salvatiea , il cui viti
gno dello da Linneo Vitis Lambrusca.
Ve n' ha di bianca , di nera e di rossa.
BRUMDR, s. . V. IMDRIWIDH.

BRUNIR, v.V. LIBRO*!*


BRUO, s. m. Brodo, V. BRODO.
ANDAR tu BRUO DB VIOLE , Lo stesso die
AjiDa lar BRODO DE VIOLE, V. BRODO.
BRUOLO, s. m. T. Antiq. V. BROLO.
BRUOLONGO. AND\H A BBUOLONGO , V.
AlJD\R.

BRUSA, add. Bruciato; Abbruciato ; Insto, Arso dal fuoco. Bruciaticcio, diccsi
Quel che resta dopo esser bruciatoAfato,
si dice delle Frutta, che strette da nebbia
o soverchio caldo , non possono condursi
,i perfezione. Arrabbiato, direbbesi delle
Vivande quando tono eotte in fretta e eoa
troppo fuoce.
DRUSA ' AMO* , V. GOTO e IVAMOIM.
SpWZZA DA ONTO BRU3\, V. SPUZZA.

AVER i LAvni BRUSAI DAL FRBDO , Aver


le labbra abbrustolite , cio Aver abrasa
per l'azione dell'aria fredda la rute delle
labbra. Aver i rafani alle labbra.
ODOR DA BRUI , Bruciaticcio o Ab
bruciaticelo , direbbesi ilei Puzzo o odor
di bruciato che si contrae per troppa cot
tura.
AJTDR VIA LA ROBA DRUSADA, Andar via
aruba. Dicosi di merc od altro che abbia
grande spaccio.
Su LE ORE aausE , Suir alba de' tafani;
SuW ore bruciate , cio Sullo ore di' mag
gior calore ; e vale fig. pel Tempo in cui
quasi lutti stanno ritirali in casa. Sudi che
abbiamo il dettato, Tra vespro e nona non
vajior persona buona.
BRUSAUA,. f. Combustione; Abbruciamento ; Adustione ; Riardimenlo , L' ar
dere.
BRUSADN, add. Bruciaticcio, Quello che
resta d' una cosa leggiera dopo eh' e bru
ciala.
BRUSADRA , s. f. Voce agr. Cotica o Co
tenna ; L'erba minuta che cuopre un pra
to a guisa di poli.
BRUSAGIA , s. f. Voce che s" usa nel ter
ritorio Veneto verso il Padovano , Bru
ciaglia ; Tutto ci che buono ad avvia
re il fuoco, come brucio! i , frasche, stop
pa e simili COE^ di facile combustione.
Arsibile, significa Atto o acconcio ad ar
dere.
BRUSAR, v. Abbruciare o Bruciare; Ar
dere, Consumar col fuoco che che sia. V.
IMPIZZR.
BRUS.XR u.vA CASA, Metter fuoco a una
ca ra ; Incendiare.
BRUSAHSE LA CAMISA, LA COTOLA , BL TABARO, diccsi Infuocolare , Quando il pan
no ha semplicemente pigliato il nero dal-

BRU

75

l'azione del fuoco avvicinatogli; Abbron


zare o Abbruciacchiare, Quando il fuoco
ha fatto maggior impressione, ma non ha
bruciato; Bruciare Quando n'ha consuma-to una parte. V. I.VCAIVD}R.
BHUSARSE i PELI, Aibrustiare e Abbru
ciacchiare. Lo che siegne a' peli de' gatti
o de' cani quando stanno al fuoco.
BRUSAR BE LA CARWE, Frizzar ; Mordicare ; Cuocere ; Prudere ; Pizzicare ,
Quel dolore in pelle cagionato dalle mate
rie corrosive su le ferite, gli scalimi o le
percosse etc.
BflirsXn DEL SOL , Abbronzare o Arro
stire, il Diseccare che fa il sole violentemente col suo calore. L' erbefurono ab
bronzate da cocentistimo sole Alidire;
Arrabbiare , dicesi dell' Erbe , del Grano,
delle Biade quando si seccano por sover
chio caldo o per nebbia prima ttel tempo.
I i n u.s 'i n BI OCKI , Prillare o Bruciare,
Quel pizzicore che si sente talvolta agli oc
elli pel calore.
BausXR EL CAP, V. BRUSTOLXR.
BRUSH EL PAGI.Y, V. PAr.ibw.

BRUSXR EL STOMEGO , V. BnusR e MAGXAMEJfTO.

BROSR LA SCOIA , L' UFIZIO etc : Mari


nare; Farforca, Dicesi de'Fanciulli quan
do tralasciano la scuola, i Religiosi 1Tuffizio etc.
BnusABSE UAL CALDO, Abbruciare dal
caldo, dicesi por iperbole del Sentire soTeix-hiammte caldo. Stillar dal caldo.
BnusuisE PER INVIDIA, Riardere per in
vidia PER VERGOOJTA, Arrossire; Ver
gognarsi PERIMPAZIEYZ \, Stare in sul
la fune; Aspettare a giuria.
FERO CJIE BRUSA i PELI PER ARIA, Ferro
taglieirtissimo, che cima ogni peluzzo in
orna. Rasoio e simile aflilatissimo.
FIGUB.ITB SE EL sn BRUSA DE MI, Pensa
*' io abbragio ! cio Se egli si vergogna di
mcj ovv. Se arrossa in vedendomi.
LA MB BRUSA; dotto fig. Ci mi cuoce o
mi scolta, cio Mi s.piace, mi rincresce ,
mi duole QUESTO QUELO CHE ME BHUSA ASSE QUAXDO ME LO HECORDO , Questo

quello che, rammentandomene io, pi


forte mi cuoce Ss LA CHE BRUSA CHE LA
E LA GRATA , Chi f ha per mal si scinga,
Chi noli' impegno se ne liberi.
QUAJTDO LA CASA SE BRUSA TUTI SE SCAL
DA , Quando la casa abbrucia ognun si
riscalda, cio II mal esempio fa de seguaci.
ROBA CHE FACILMENTE SE BRU8A , Roba

combustibile , Atta a potersi facilmente


bruciare. Incombustibile il suo contra
rio. V. FRASCHE e BRUSAGIA.
BRUSAURE , s. f. Scoria. Materia che si
separa dai metalli nelle fornaci qnando i
fondono, e che insieme con esso loro scor
re fuori da esse.
BRUSCA, add. Buscato, Guadagnalo.
In altro sign. Bruscato ; Dibruscato j
Potato, dicesi delle vili.
BBUSCDA
i
BRUSCADCRA / . f. Potatura ; Potazione o Potagione, L'alio del potare le vi
ti; ed anche Quello che si taglia da esse o
dagli alberi. V. BkuscXx.
BRUSCNDOLI, . m. Luppoli, in plur.

BRU
74
Pianta notissima ehe uasee spontnneaimmte pi iieile siepi , eti nominate da' Sislcm. Humulus Lupulus.
BRUSCAOR, s. m. Rimondatore, Coluiche
leva i bruscoli ai panni Potatore Podatore, dicesi Queg che pola le vitL
Bruscaor Bruschia , T. ile>gl* Indoratori, Gratlabugia o Graltapugia, Certo
stromenlo fatto a guisa di pcnncllelto e
composto di lila d'oltone, per pulir ligu
re o lavori di mtallo che si vuol dorare a
fuoco. E quindi Grattabugiare o Grattapugiare, dicesi il Kipulire.
BRUSCR, v. Buscare o Buscacchiare .
Procacciarsi cd ollcner che chesia con in
dustria
StICAULA CO l' A.VDR BRUSCAjrDO ij qua ix L , - Vivere alla busca ,
Vivcre col buscare Buscacchiare dei
bezzi.
Bruscr de le bote , Toccarne; Toccar
dlie busse L' and per dar l
brusca su, / pijferi di monlagna che audarono per sonare ,Jurono sonati.
Bruscr , dcLto iu T. Mar. Bruscare ;
Far fuoco con della brusca o stipa sotto al
piano ed opera viva della nave per bruciarjietultclc iminoudezzr. E quimil iura azionc del Bruscar la nave.
Bruscr i albori , Dibruscare ; Dibrucare ; Bruscare ; Potare , Levar o Tagliar dagli alberi i rami inutili e seccagginosi. lagliam o Scapezzare a corona o
Scoronare , dicesi degli alberi quando si
taglian Wo tutti i rami.
Bruscr le vide , Potare le viti. Dicesi
Potare a vino quando il Potatore iascia
troppi capi troppo lungbi aile viti.
Bruscr i boschi , Stiparc i boschi le
boscag/ie, Rimondare i boschi tagliando via la stipa ( V. Brusche). Quindi Bo
sco stipatu o rimondato.
Brcscarse del tempo , Rabbruscarc ;
Rabbruzzare ; Rabbruzzolare , Oscurare,
farsi buio, e dieesi del tempo nuvoloso che
minaccia pioggia. V. Torbir.
BRUSCI1E, s.f. Bruciaglia, Tulto ci ch'e
buono per arriare il fuoco, come Brurioli, Stoppa, Frasche, e cose simili di faci
le combusliouc Acccndibile o Arsibilo,
dicesi per Alto o acconcio a arderSti
pa , Sterpi tagliati e lrgnarae minulo da
far fuoco.
BRUSCHRA , V. Rosco.
BRUSCHLTA , s. f. Bruscolo ; Brusco ;
Bruscolino, Fruscolo ; Festuca; Festuca;
Fistuco, Piccolo fuscellino e dicesi di paglia o di maten simili leggerissime.
ZoGR A LE BhUSCHETE, V. ZoGR.
Tirar . bruschete, Tirare le bruschelte le buschette.
BRUSCHTA,s.f./?;wcac J?iWaSt ru
nenlo ron sclole onde si puliscono i cavalli; e s'usa non meno a nellarc le scarpe.
BRUSCIIETNA, e. f. Bruscolo Brusco
lino.
BRUSCHETO, s. m. V. Brotolto.
BRUSCniA , V. Bruscaor nel secondo si
gnifcalo.
BRUSCHiXr,t. Grattabugiare o Grattapugiare, Polire colla grallaLujji;'. Y.Bru8.

BRU
BBUSCHN, . m. Setola, Setolino, Strnnicuto noto pernettare i panni e le scarpe.
BruschIn da cavli, Brusca t Busso
la. V. Bruschbta.
Brucuix da .vive , V. Fregador.
Quel dai brusckint, Setolinaio; Venditore di selole.
BRUSCHINXoA, s. f. Setolata, Polimento
fatto colla setola.
bruschlv\r,v. Setolare, Ncttare i pan
ni colla setola.
Brusciii.vr u.v capelo, Abbruscare vn
cappello, Ncttarlo dalla polvere col mezzo
della setola.
BRUSCHLNTO; s. m. Setoletta; Setoli
no.
BRUSCO o Bruscolo , s. m. Pustola Pu
stula; Ciccione ; Fignola, Piccola posle
ma o ciascuiia di quelle enfiature o bollicclle che vengono alla cute Cosso o Ritorzo Bitorzolo, dicesi Quell' cnfiatello
che viene comunemente sul viso.
Brusco dei oseleti, Postema, direbbesi A quell' eiifiatura putrefatla che viene,
talvolla sul codione agli uccellelli nelle
gabbie.
Veg.vr el brusco a cao. V. Cao.
BRUSEGUIN, s. m. Invidietta , Maricello
dicuore; Babbiuzza ; Tarlo ; Martello;
Gelosia. Fregla di martello, vale Assillo
di gel osia.
BRUSO Esser sul BRUSO , Essere a un
dito; Esser sul punto in bilico etc. Po
situra di un corpo sopra l'altro, che toecamtosi quasi a un punto non perde phi
da una parte che dall'altra.
Esser sul bruso de rovuvarse o de per
der . Chi non in forno in sulla pal/a ,
cio Chi non rovinato fallilo in snl
rovinnre.
Redurse aul bruso, Ridursi alla sgocciolatura.
Star ix bruso, Stare in bilico; Esse
re a un pelo difare che che sia; Esser in
sul crollo della bilancia; Essere a tocca
e non tocca.
BRSOLA,s.f.Uccello. V. Compare Piero.
BRUSR, s. m. Frizzo e Frizzore, Quel
dolore in pelle che cagionano le materie
corrosive ruciare ; Cociere; Ardura,
dicesi il Dolore che si sente per qualche
scottaUira Cocimento o Frizzainento ,
Quell' arsura che si sente per avrrsi grattato soverchiamrnte Pizzicore , Quel
niordicamenlo che si produce col solleticaro i nervi della cute.
Brusr d'orina , Ardor cf orina o Friz
zore, Quella specie di bruciore che si prova iiella diffuolt di orinare.
Brusr de stomego , V. Stomego.
Brusr, detto fig. Assillo ; Pizzicore;
Martello; Babbiuzza; Invidiuzza ; Ge
losia.
BRUSORETO, s. m. Frizzamento e Coci
mento, Quell' arsura che si senU* per aver
ti grattato sovrrehiamente Piccolo bru
ciore o cociore.
Busorto, detto fig. per Brusegh>x, V.
BRUSOTI, Srruzzati, Agg. a que' sassi
che nella fornacc restao cccessivamenlc
cjtti.
. '

BRU
BRDSSA, s. f. Macchia o Pruneto, Siepe
o Cespuglio spiuoso di pruiii virgulli.
BRSSOLO,s. m. T. de'Peic.Pesciolino
vile d'acqua dolce, poco buono a mangiare
detto daBonaterrc Cyprinus amants.
BRUSTOL\,add. Bruslolalo; Abbrostito;
Abbrtislolilo; Abbrustolalo; Biarso; Arsicciato,Ukci dail fuoco Incotto; Abbronzato, dal Sole Confetto dice del
Terreno.
BRUSTOIDA O BrUSTOL 4DURA e BrustoladIxa , s. f. Abbroslitura, del Fuoco
Abbronzamento,del Sole.
BRUSTOLAR, v. (dal lat. Per Ustular&y
bruslolare ; Abbrostolire e Brustolar ,
Poi re le cose inlorno al fuoco , sicch non
arda no ma s' abbrouziuo Abbroslire
quasi lo stesso che. Abbrostolire o Abbruslolare , ma ha un pochino pi d' efficacia.
Brustolr de le fetb db pat , Abbrostire o Arrostire.
Brustolr bl caf, Abbrostire Yar
da che el cafb xo se BRUsA , Guarda be
ne che abbrostitura non sia soverchia.
Brustolr lb maxdole, Abbrustolare
e Abbrustolire : il che meno di Abbro
stire.
Brustolarsb al fogo, Abbruciarsi, di
cesi per iperbole del Soverchio caldo
Pighar incotto o le vacche, dicesi deHe
Donne pel fuoco che teiigono soverchiamenle sotto la gonnella. V. Vachemorb.'
Brustolr oseleti, Abbrus tiare , cio
Tor via col fuoco quella peluriache riman
loro dopo lvate le piume.
Brustolr i capeli , T. de' Cappellai ,
Abbruscare; Dicesi dell' abbruciacchiare con fuoco di paglia i peli pi lunghi
d* un cappello ordinario folalo e bcu be
ne spaleltato.
Sto solme brustola, II sole tnabbronza o m incuoce.y . Brustolarsb al fogo.
BRLSTOLI. Voce di gergo plebeo , e vale
Soldi; Danari: lo slesso che Bori, V.
BRUSTOLIIN , s. m. Tamburino o Tamburetto, Slrumcnto cilindrico di ferro con
coi si abbrostisce il cafl.
Brustul'lv, detto in T. agr. Sido; Ghiado; Brezza,A.ura gola ta, freddo eccessivo.
Saver da diiustolI.v, Sentir di leppo,
Fumino ch' esce dalle malerie accese ualuose.
BRUSTOLIM, s. m. Sementi di zueca abbrustiale, Sementi ches'abbrustianocpoi
se ne mangia la polpa.
BRUSTOIJO, add. Abbrostolito; Abbrostitoi Tostato; Biarso, Diseccalo pel trop
po caldo.
BRLSTOLN , add. Fegatoso , dicesi di
Colui che ha nella faccia del ribollimento
con pustule rosse , proveniente da sover
chio calore di sangue.
Muso BROSTOLO.v , Viso abbrucialo , in
cotto.
BRUTACOPIA , s. f. Minuta , Bozza di
scrillura da mrtlcrsi poi in pulilo.
BRUTTO, add. Brullacchiolo, tm. di
Brutto , Alquanlo brutto.
BRUT1SSIM0, add. Bruttissimo, supei 1.
di Brutto, che altrimeli potrebbe dn si,

BUG
Stampa d castagnacci ; Mascherone;
Bertuccione; Cagnazzo; Figura da cem
balo; risacelo ; Una cera da castrapor
ci- Brullo guanto C accidia o quanto il
divolo. V. MASCARON DA PROVA.
BRUTO, add. Brutto, Deforme.
BRUTO CO*B EL DIAVOLO, V. BRtmssnro.
FARLA BRUTA, Farla brutta o sporca ;
cio Far un' azione poco lodevole.

DONA BRUTA , Befana ; Befanaccia ;


Brutta per sei befane. V MARANTEOA.
DBVBXTB BRUTO , Imbruttire o Rim
bruttire.
VEGNR A LE BRUTE, Venir alla peggio
del sacco, o alle peggiori del facce, vale
Essere o Venire al maggior segno di dlscorxlia e di rottura.

BRUTO MAL , s. m. Mal caduco ; Mal


maestro ; Benedetto ; Battigia ; Epiles
sia; Mal epilettico. Sorta di malattia nota.

BUE
di' era lungo 100. piedi e largo ai., che
aveva due piani, nell' inferiore de' quali
lavano 168. Arsenalotti remigami, e nel
superiore , eh' era una specie di sala con
48 finestre , stava asiiso il Doge Veneto
in gran pompa e corteggio . quando la
mattina dell' Ascensione di nostro Signo
re recavaii come in trionfo fuori del por
to del Lido a far la cerimonia dello spo
salizio del mare. V. SBXSA. Questo navi
glio fu fatto per decreto del Senato del
j3n. cosi espresso: Quodfabricetur navilium ducentorum hominum : cio della'
portala di dugento uomini; e quindi sem
bra che la voce Bucenloro sia corrotta da
quel ducentorum ; bench non manchino
negli Storici altre opinioni.
BGOLA , s. f. T. de' Pettinagnoli , Boacaglia , La parte pi grossa delle corna ,
toltane la punta che si divide in pi pez
zi , detti tutti Boccaglie.

OHO SOGETO AL BRUTO MAL, Epilettico.


BUCOLB DE LE BDDB , T. BUSSOLA.

BRUTS. Voce latina ma pronunziala alla


francese TESTA A IA BRUT , Testa alr uso di Bruto, cio Capiglialura tagliata
o mozzata come la usava Bruto romano :
In questo senso varrebbe la voce Tosone ?
cio Gli' lesalo o che ha londato i capelli
Bertone, dicesi anche a quell'uomo cui
siano slali tagliali fino al vivo i capelli
Testa zucconata, Quella cui sono slali lagliati i capelli ed ha scoperta la zucca.
BU , Pari, del verbo A via, Avuto.
BUA, s. f. Voce fanciullesca, Bua, Male o
Piccolissimo segno di male. Gli han fatto
la bua.

BUB\NA , s. f. Magona ; Abbondanza ;


Ridondanza; Slrabbondanta; Affluen
za; c dicesi de' Viveri o di che che sia.
DA VC CHE XB LA BUBAKA , / COta VO-

stra sempre si sguazza.


GH' BUBASA DE GRANI, IIgranofu piazza, vale li grano abbonda.

LA BUBANA FA CALAR LA ROBA , Abbon


danzafabuon mercato Disse poi al suo
solilo scherzando il Burcbiello: Se la pec
chia cacasse c/ uanto il bue, il mei ravvilirebbe il tre per due.
GUAHDARSE DA LA BUBANA , Guardarsi

dalle buone derrate, vale Guardarsi che


sotto il vii prezzo bene spesso si trova
fraude Alla buona derrata pensaci
tu , Modo proverb. per far intendere che
La roba che si offerisce a vii prezzo bene
nesso ha qualche difetto; per si dice.
Da buon parliti partiti, cio Discostati
dalle gran proferlc perche sono pericolose.
BUBARTA , s. Voce derivata da BuBO^ che usasi per vezzi co' fanciulli o tra
fanciulli , e vale Fiamma : lo stesso che
BAMPA, V.
FA U.VA BUBARTA , Far levare una
granfiammo. 11 che si olliene aggiungen
do al fuoco de' frasconi o simili per farla
alzare; e ci serve talvolta per divertimen
to de' ragazzi.
BUBO, s. m. Voce puerile e vuoi dir Fuoco,
BUBON , V. BoGsbw.
BUCINTORO, t. m. Bucenton e Bueentorio. Naviglio di forma magnificenza
slraordiBaria , tulle abhellilo e dorato ,

BGOLE, s. f. Campanelle. Sorla di Cer


chietti o Orecchini che le donne portano.
BUCLICA , s. f. Buccolica e Buccolica ,
11 mangiare , il cibo.
BGOLO, s. m. Riccio: Ricciolino; Cin
cinno , Rotondezza delle punte dei capeili arricciali quando si fa loro premier la
forma d'un anello pi o peno esleso.
BDELA, Dello pi onestamente che BuZARA, V.
BUDEL.\. SIA BDELA! Siti belttdetto Id
dio ! Sia maledetto I Venga, la rabbia !
Espressioni d' impazienza. Lo slesso che
GAZAR* e BUZAR, V.
BUDEL\DA, Lo stesso che BUZARADA, ma
sembra voce pi modesta.
BUDELADAZZO , add. Vere famil. vez
zeggiativa, Gliolterello ; Ghiotterellino.
V. BiucoNCELo c BABDNCLO.

BUDELXR o BUEL, v. BUZABR.


BUDELN, Voce fam. che s'esprime pi
modestamente in voce di l'u /. r.i , V.
BULA, s. f. Budello; Budellino, e nel
plnr. Budella o Budelle. Canale che con
. vari af volgimenti va dalla bocca dello sto
maco sino al sedere, donde conduce fuora gli escrementi.
BCBLB B'AGNELI E CASTRA, Minugia e
Minugia o le Minuge. Oggi per Minuge
intendono le corde degli slrumenli di
iuono, perch si fanno delle budelle sud
dette.
Budellame dicesi a Massa o Quanlil
di Budella.
BLLE DEL CARAML, V. SPONZTA.
BRONTOLA LE BJJLE, V. BnovroL'in.
GOMIT\H LE BUI.E , 'Ecccr le budella ,
di Chi sia tormrnlalo da continuo vomito.

OXZFRSE LE BUELE, Cibarsi ; Mangio<; Ristorarsi eoi cibo.


MB CASCA o MB VA zo LE m.ri.r DA i.*

> vr , f orologio ito gi ; Ho un ap pelilo che scanna; Frego la fame per


aria. Far allungare o dilungare il collo
a uno; Aver la picchierella. Essere scan
nato dalla fame.
BULO, i. m. liui-lc. Un pe/zo di quel

BUF

76

canale che con vari avvolgimenti ra dalla


bocca dello slomaco insino al sedere.
BDLO DEL. BoyicoLo, Belliconchio.Ci
favella puilamentc dice Tralcio,

BUL ZEJTTIL, Lamprtdotlo ; Retta. In


testino delle vitelle e di altri animali ridollo in vivanda.

A VR UN BULO DA Lovo , Aver buliiiio;


Aver appetito canino, Fame canina.
AVER EL BUEL LIG INSIEME, Esser carne e ugna, la chiave e ' I materozzolo ;
Esser pane e cacio, detto fig. Essere ami
cissimi e quasi legati insieme.
ESSER DB BON BULO, Esser di buon
cuore; di citar dolce; Dolce come lo zuc
chero. La locuzione vernacola fr traila per
mil. dal buon budello che hanno i Cefa
li. V. in CIVOLO.
BULO DESCOCO.\, V. DESCOCON.
PAH DB so BULO, Maniera anliq. Fa*
re a sua voglia, a suo modo.
BUEVAo Bu e VIA o BuzBVA,Voci che
alludono ali' espressione della parola BuZARONA , ma senza pronunziarla.
BUF e BAF SENZA DIR NB BUF NE BAF,,
Senza far ne motto ne lotto , vale Cheto

. eliclo. Senza mettervi su n aglio n jle, vale Senza dimora. Senza, ch'io il sa*
fessi; Senza mia saputa o della compar
: ,',:. \ . A \ !>\[; VIA A LA ROMANA, iu ANDAR.

BFALO, s. m. Bufolo o Bufalo, Anima


le da giogo , eh' una specie di Bue , no
minato da I .itin. /tu-, Bubatu. Bufola di
cesi alla femmina.
CAV BUFALO , diciamo volgarmente ad
ima Specie di cane domestico , conosciut issano, piccolo, di pelo corto e falbo, di
testa tonda , di grupno nero e schiaccia
to ; e lo si dice probabilinenle per aver
esso nella nerezza e nella forma del mu
so una tal qual simiglianza al Bufolo. Litineo lo distingue col nome di Canis famir
liaris varietas.
BUFAR s. m. T. di Velraria , Soffiatore.
Cosi chiamasi il Maestro vetraio che lavo
ra vasi grandi.
BUFAORTO , s. m. Pccolo soffiatori.
Artefice vetraio che impiegasi a formar*
de' vasi piccoli o minuterie di cristallo.
BUFO, s. m. Buffone o Buffo caricato'
Giullare che canlando -in lenir ha per
professione il trattener altrui con buffo nerie c cose da ridere.
BUFI , T. de' Sartori , Sgonfidio o
Sgonfio BUSI. Dicesi a Quella specie di or
namento che usano talvolta le donne sui ,
loro abiti , che hanno 1' apparenza ili co
sa gonfia e leggerissim.a e nella figura so
migliano a' maccheroni.
BUFN , add. Bfffeggiatore i Beffatore f
Corbellatore; Berteggiatore, Che fa beffe.
1 1 1 altro sign. Motteggiatore ; Mottegeevoe ; Scherzevole ; Sollazzevole ; Bur
levole; Burliero; Motleggioso. Agg a persona.
BCFW, dice! per ischerno nel senso
. di Bugiardo ; Mancatore , Uomo senza
parola.

DA BUFON, Buffonescamente Cosa*


DA BOTO , . C/wa buffonesca, ridicela,
scurrile.

76

BUG
Savr da bufv , Teuere lazzo, Sa^
per far riderc.
BUFONADA o Botonara , . f. Pippionaia; Pastocchiata; Pappolata, Cosa sciocoa scipita Buffonaria Birffa; Bur
la; Belfa; Baia ; Zannata , Cosa frivo]a Farsa, per inotaf. dicesi di Qualunque impresa o operazione sciocca insienie
e ridicola.
BUFONAR, v. Buffonare; Buffoneggiare, Far il buffone Buffare , Far buffc , Dir ciance , facezie ; Scioccheggiare
Motteggiare, vale Burlare, cianciare,
Dire molli ad alcuno Deridere o Irridere alcuno , vale BcfTeggiare. V. SbcfonXh.
BUFONLO, V. CoGIONLO.
BUFONTO , add. Buffoncello ; Buffoncino, Dirnin. di Buffonc.
BUFFONEZZO, s. m. Buffoneria, Alto e
Detlo da ridere , ch' proprio de'buffoni.
Meter in bufonezzo uva cossa seria ,
Becarsi la cattivita in ischerzo, delto fig.
cioe Voler ricoprire la malvagit coll'ombra dello scherzo, Metterla in buffoneria.
BUFOIVN, add. Burlonaccio; Burlane;
Pi buffone <f una bertuccia , Assai frequentemente faceto.
bugada , . f. Bucato} IniLiancalura di
pannilini.
Roba de bugda , Pannolino , Farsetto, Grembiale, Camicia etc. di bucato:
ci o Non adoperala dopo ch'clla era stata
in bucato.
Neto de bugada, V. Neto.
EUGADNA > s. uc atino , Piccolo bucalo.
BUGANZA , s. f. Pedignone , Infianimazionc che per cagion ai freddo in tempo
d'inverno si genera ne'calragni e nelle di
ta dlie niani e de' piedi. In alctiui luoghi
dlia Toscana dicesi Gelone e Bottacciuolo ; siccome in altri d" Italia , Bugance e
Buganze.
Tuto piBX de buganze , Clzalo di pe
dignoni , dicesi per esagerazionc < uno
che sia eoverchiumenlc atlaccalo di questu maie.
BUGANZER (colla z aspra ) s. m. Calzato di pedignoni; Slito patir pedignoni.
BLGARIN Gsme, s. m. Mugkerino e
Mugaano; Mugherinodoppio Mughcrino di Goa, e Gime. Specie di Gelsomiiio a petali bianchi doppii , odorosissimo
che collivasi ne'giardiiu pel grato odore
de'euoi fiori. A l' irenze dicono Gelsomino del gime. I Bolanici lo chiamano Mofurium Sambac Jasrninum Sambae.
u porta to da Goa nel iG8g.
BUGIL, s. m. T. Mar. Bugliolo e Bugliuolo, Piccola tinozza da lenervi bevanda , ov vero scopelte per riufrcscar i caunoni sui vascelli.
UGIR , . detto ila alcuni per Bogeb , V.
BUGNA, . f. T. de'Muratori, Bozza, Spe
cie d' enliato che v' in qualchc muraglia,
o sia Quelle pitre le quali con maggiore
minore aggetto sportauo fuori dcllc fabbriche.

BL
Muracja bugve , Mumglia ammandorlata Jutta a bozze.
Bugna , detto in T. Mar. L' cslrcniil
negli angoli delle Tele.
BULA , s. f. Pula ; Lappa ; Lolla , Gusrio
delle biade che rimane in terra nel bat
terie.
Ntar le biave da la bula, Spulare le
biade.
Bula, voce agr. Bassanese, Sansa, Uli
ve iufrante, irattone Polio.
buiA, s. m. Chicca, Voce puerile con cui
i fanciulli iulendono Ciambelle e simili.
BULADA, s. f. Bravata e Tagliata, Minaccia alliera ed imperiosa ; Sauartata ;
Spaventacchio Soperchieria e Superchicria , Ingiuria falla allrui con vaulaggio oltraggioso.
Fab una bulada , Fre una tagliata j
Fare uno spauracchio, Minacciarr, Bra
vare.
Fab uva bulada credenza , Fare
una bravata a credenza o Bravare a credenza,\. Merdk col crostolo. Can ringhiosoe non forzoso, guai alla tua pelle,
A chi minaccia tensa possanzadi niiocere,
ne incoglie male Piano che non si leVI polvere, si dice per derisione di Chi fa
bravale senza proposito.
BULEGAMENTO, s.u.. Brulichioo Brulllchlo, dicesi di Quel leggier movimenlo
che fanno le cose quamlo cominciano a
tnuoversi. E metaf. s' allude al Movimen
lo interno. V. BlSEGAMEXTO.
Bulegamexto, si dice altresi per Buzzicliio, Piccolo romorc. Buzzichellb qua
si dimin
Bulegamento de peochi , Brulichio e
Brulicame, II muovcrsi de'pidocchi.
bulegXr , . Brulicare e Brullicare ,
Muoversi ma non di moto violento Bru
licare , dicesi pure di Quel leggier 1ori
niento r) i fa una inoltitudiiic d'iiisclti
adunali nsteme. Bulicare, Muoversi
dimenarsi pianameDle e con falica
Buzzicare , Muoversi pian piano e dolcemente Palpitare vale Muovcrsi quando altri parera morto.
Bulegarse, dcllo fig. Brigare; Pigliarsi briga, Far diligenza, muoversi per otlener qualche cosa, Arrabbaltarsi. V. Ixzeg.varse.
IJULEGHEZZO, V. Bulbgamento nel terzo sign.
BULEGHN, add. . m. Brigante; En
trante; Altivo; Travagliatore ; Vomo da
faccende.
Putklo duleghin, Frugolo ; Frugolino , Si dice per lo pi de' Fanciulli che
non istanno niai fermi. Aver Targento vi
vo addosso.
BULEZZO, s. m. Bravata. V. Bulada.
Star sul bui.bzzo, Far it bravo; Fare
il Giorgio, il Mangia da Siena, Far bra>ate. V. Cortesa;.
La ga un cehto bulezzo, Ha una Ctr
l' ariafranca, disinvolta: dicesi di certe
Giovani che si distinguono nel portameDto e nelle grazie dlia persona.
BLGARO , t. m. f'acchetla ; Cucio di
Bulgaria.

BUR
BULI COL GRANZO, T. de'Pesc. Granchio romilo, delto anche il Pavero il
Bamingo. Termine colletlivo di Ire dif
ferent! specie di Granchi a coda langa e
nuda,parasitici corne sono il Cancer Bern
hardt , il C. Heremita e il C. Dioge
nes, che trovansi ahilare in diverse conchiglic di mare univalvi , prive del loro
animale. Le Couchiglie per lo pi sono le
nominate da'Sislemalici con nome gen
rico Trochi; Turbini; Buccini etc. Trovo
che l'Abbatc Aiberli chiama qtieslo ani
male parastico Cancello e Granchiessa
Granchiello. Nell' Islria i pescatori chia
mano Papo 1' animale che annida nella
conchiglia, e Scardobole quelle couchiglie
che haiiuo il granchio parastico.
BULO, s. m. ( Forse dal Germnico Buhl,
amadore, galante) t'agheggino; Belt im
busto ; Profumino , Uomo allillalo , che
sla in sulle mode.
Pi frcquenleinenle significa Bravo ;
Cagnotto; Sjrherro; Smarriasso; Tagliacantoni, Uomo che fa il bclluniorc e il pre
potente, V. CortesXv.
BULO DE MAR, s. m. detlo anche Barusola T. de'Pesc. e complessivo di due diffcrenli specie di Couchiglie marine uni
valvi del genere dc'Murici, dislinte col
nome di Bulo maschio, Bulo femena ,
cio il Murex trunculus il Murex brandaris Linn.
Queste duc Conchiglic vengono accennate eon qualche altra dal signor Cavaliei e
Rosa e da altri , corne quelle delle quali
si traesse il color di porpora dagli antichi su di che i moderni hanuo qualchc
t'.ubbiezza. V. Porceleta.
BULO GRANDO DE MAR, V. Porcla.
BUORA, V. Bora e Boai.v.
BUOVO D'ANTONA. Nome favoloso d'un
celebre cavalire Inglese , figlio del Duco
Guidonc d' Anlona , le cui gloriose gesta
sono celebrate nei Reali di Francia , ove
si riferisce per ultimo, che dopo moite va
lorse imprese Buovo ebbe la sventura di
rssere ucciso con una pugiialata dal Ii lui
h-alello uterino Galioiie , menlre Slav asi
orando ginocchioni in una chirsa . Dal
qnal falto il proverbio nostro,A>DR to
us l' DE BUOVO d' AT0NA; cio Perire.
BUVOLO , Voce triviale , V. Bovolu.
BURAScXdA , V. BuRASCADA.
BURTA, s. m. o Burato, s. f. Frullone
o Abburattaloio, cd anche Buratto. Stru-
ment di Irgname fatlo a guisa di cassone, dove per mezzo d'un urattello di stamigna scosso dal girar d'una ruota , si
cerne la ernsca dalla farina : forse dello
Frullonc dal romorc che nel girar fa la ru
la.
El xe una burata , E una lingua di
frullone : cio Parla a salli a inloppi.
BURATADA, . f. Ahburattamento , L'abbura liare.
Dar una buratada a qualccn, detlo
per similil. Agitare; Dimenare; Scuoler
uno , Muoverlo in qua e in l cou qual
che violenza.
BURATARj v. dbburattareo Burraltare,

BUR
Gemere la farina dalla crusca col mezzo
del Frullone. Stacciare., si dice Quando
s'adopera lo staccio. V. TAMISO.
BUHATAR QUALCUN , Abburattare alcu
no, vale Malmenare, Dibattere, Scuotere.
BUHATARSE , Abburattarsi, Tale Dime
narsi, dibattersi, come fanno i rognosi o
chi sente pizzicore o prurito per la per
sona.
BURATARA , Lo stesso che BunTA , V.
BURATELO, s. ni. Ciriuola , Anguilletla
sottile decollila, chiamasi l'AnguilI et i ;i solidissima.
BURATV, s. m. Barattino, Figurino o
Fantoccio di cenci o legno che da' ciarla
tani si fa giuocare e parlare.
QUEL DAI BUttATiNi , Burattinaio , Co
iai che rappresenta commedia co' burat
tini.
CABOTO DA BURATI.VI, V. CABOTO.
ZoGB AI BUGIATEVI O AI PURICHINEI , V.
ZoGAR. V. PURICHINLA.

Fracurrado, chiamasi un Fantoccio di


cenci o di legno, simile a burattino, che
non ha piedi, ma solo il fusto, con cui
fanno i lor giucchi i Bagnttellicri.
BURATA- , detto a Uomo per ridicolo ,
Fantoccio; Nibbiaccio; Uccellacelo; Zu- .
go, Uomo slolido , leggieri e da nulla, e
che si lascia aggirare. Saltamartino , di
cesi a persona sventala.
BUHATX DA FARINA , Abburattatore ,
Sceverato!* e Cernitore, Quegli che ab
buratta la farina col frullone.
PARA VIA BURAT!:V, V. PARAR.
BURATVA, s. f. Abburatta, Colei che
abburatta la farina.

BURATIXA , s. f. Buratto , Luogo tlov'


il frullone da stacciare la farina.
BURATTO, V. BURATA.
BURCH1ELO , s. m. Sarchiello , Barca
piatta, coperta, con cui si viaggia ordina
riamente ila Venezia a Padova pel fiume
Brenta Burchiellctto il piccolo burchiello.

BURCHIETO, s. m. Piccolo burchio.


BuacjUETo,T.dr'Lallai,Zang-o/rt, Quel
la specie di secchia in cui si diballe il
lalte per fare il burro. V. RIZZLA.
BURCHIO, s. m. Burchio, Barca forle di
carico, cori un coperchio nel mezzo, det
to in vernacolo TJEMO o FELCB, di tavola
immobile, co' suoi ricetti in poppa ed iu
prora, per uso di dormire.
BURCHIO DA iTs-ii- , Vivaio , Specie di
Marchetta o batltlletto tulio coperto e tra
foralo , dove si custodisce vivo il pesce
preso. Serbatoio , s' appropria agli uccelli. V. CArGA.

'

ANDB n BURCHIO , V. ANDJI.


A BURCHI, detto a modo avv. A barel
le-, A bizzeffe; A balle; A ribocco; A ri
fuso; A corra, Abbondantemente.
BUREGOZZO DA FESSE, Lo stesso che
BURCHIO DA PESSE , V.
BUREGOZZO DA QUAGiE , Gabbia , Arne
se di tavole quadrato , fatto a guisa di
U , ma bassa e ricoperta di tela ordina
ria, dove si tengono custodite per ingras
sare le quaglie, e in tal significalo p,
dirsi Serbatoio. V. GABITO

BUS
BURLO, V. BORBLO.
BURELTO , V. BORELOTO.
BURLA , s. f. Burla ; Scherzo ; Gabbo
Cilecca propr. la beffa che si fa altrui ,
mostrando di dargli che che sia e non
glielo dando.
FAR U.VA BRUTA BURLA, Fare una paz
za burla, vale Bestiale.
DA BURLA, Dello avverb. Da burla ; A.
gabbo; Da scherzo;Da scherno; Per giuoco; Da motteggio, Contrario di U vero
o Da senno.
,
FAR LE COSSE IST BURLA O CO.V DISINVOL
TURA, Reggere alla celia, Non averla per
male ; che anche dicesi Pigliar in beffa,
in baia, a gabbo, in giucco, in ischerzo.
BURLA , V. Cociori e MINCHIONX.
RESTH BURLA, V. RHSTAR.
BURLADA, s. f. Scornacchiata; Scornacchiamento, Irrisione, Bertegeiamnnto.
CHIAPH UVA BELA BURLADA, Jr*i scor
gere, Farsi burlare o beffare. V. COGIOJTDA.
BURLAMDTO,Lo stesso che SGARAFO*, V.
BURLAR, v. Burlare; Minchionare; Bef
feggiare ; Beffare ; Berteggiare ; Scor
nacchiare; Scherzare. Tenia A BUR
LAR, Riburlare.

In altro sign. Farsi gabbo , Pigliare a


gabbo; Motteggiare; Berteggiare; Gab
bare ; In/inocchiare ; Dar la berla o la
burla o la baia o la ciancia.
Far cilecca, Mostrare di dar altrui che
che sia e non gliela dare, o non fare quel
lo che s' promesso.
FARSE BuiaXn , Farsi scorgere ; Far
far beffe di se ; Far belle le piazze ; Far
bello il vicinato, Farsi deridere Far
si frustare, vale Farsi beffare per qualche
scempiaggine o azione fatta a sproposito.
_BURLARSE DA so POSTA , Mangiar ca
cio o del cacio, dicesi figur. e vale Pigliar
errore a suo danno.
A NO SE BURLAR, Maniera fam. che an
che dicesi A NO SB COGIONR, vale A dire
il vero; A vero dire; Parlando sul serio,
Lasciando lo scherzo o le barzellette.
BURLPTA , add. e . f. Aggiunto che dassi ad una Specie di vacche, di colore gial
lognolo rosseggiane, le quali sono abbon
danti di latte pi dell' altre variet. Se
questa voce vernacola sia stata per avven
tura alterala da Burina o Burrina, e che
cos si chiamasse dal latino Burrus, Ros
so, o in vece di Burroso, Pien di burro,
abbondante di burro , si lascia alle cure
degli Etimologisti.
BURLTO, s. m. Brulotto, che si dice an
che Bastimento incendiario.Vascello vec
chio che s' empie di fuochi artificiali , e
che s'attacca ai grandi vascelli nemici per
appiccarvi fuoco.
BUR, s. m. Sorta d* Armadio, V. BORO.
B-URO, voce Francese introdottasi nei
tempi del Governo italiano, e vale Uff
zio; Ministero; Cancelleria.
BUSA, . f. Buca, Luogo cavalo o apertu
ra in che che sa.

BUSA CTIVA , Bucacela.


BUSA JBE ti ture, Pozza; Pozzan-

BUS

77

ghera; Osteria da cani, Si dice propr.


alle buche delle strade ripiene d'acqua
piovana.
'
BUSA DA CALCI.VA , Truogolo , Buca in
terra dove la calcina prende vigore e si
conserva buona.
BUSA DA isrsiANTXR ALBORI, Formella;
fossa ; S p.eua di sassi , dicesi Fogna

ni *

dliaraapi P1'Pr-la "uo

BUSA DA LEAIIE, Sterquilinio; Leta


maio.
BUSA DA MORTO , Sepoltura, , Buca de'
cimilen.CWr/fa/u, dicesi alla Sepoltura co
mune d, spedali o simili A VDAR i.v BU
SA, Andare in buca, Esser seppellito. Par
lando di letto, direbbesi Afondarsi, t'inl<-nde d un Letto morbido, nel quale uuasi si si profondi.
BUSA DEC co.VDOTo,La<,aj Laterina;
fogna; Cloaca; Fogna smaltitola del
cesso; Bottino desii agiamenti e Po- -.o
nero.
BUSE DEL BIGLIAHDO, Buche FAR BU
SA , Far biglia, vale Cacciar la palla del] avversario in una delle buche.
< ZoGR A LE BUSE, V. ZoGAB.

BUSCARA, Termine pi oneito o coperto


che si dice in vece di BCZARA, ed ha il me
desimo significato.
BUSCARNA , Detto pi copertamente in
vece di^BuzABONA, V.

BUSEGTOLO, .. m. Bugigatto; Bu*i.


gattolo; Starninolo; Ficina , Piccolo bu
co o stanzino. Celiino, dicesi a Sito naicosto.
BUSEGTOLO PBR i COLOMBI, Appaiatolo,
Stanzino o luogo appartalo ove si pongono
i colombi e le colombe per appaiarsi.
BUSENEO, ,. m. Voce fam. Scialamenlo;
Esalazione, Sfogo di parole.
BUSTA, s. f. Bucheratala; BucherattolojBugigattola; Cameretta, Piccola bucai
BUSTA DEL BOTJC, Ucchiello; Occhiel
lo Asola poi dicesi all'orlo di scia o di
fil di capra delle due estremit dell'ucrhiello.
PAHTADELEBCSTE, Affilatura; Oc
chiellatura, La parte del veslimenlo do
ve stanno gli ucchielli.
DOWA O MltiTUA DE LB BUSETE , Uccktl-

laia, Maestra difar ucchielli, Donna che


fa ucrhielli.
V E co DA LA. PARTE DE LB BUSETE , Det
talo fam. e scherzevole ,e vale rito nel
cuora, perch il cuore a parte sinistra
del corpo umauo e alla sinistra sono fatti
gli ucchielli. Cos si dice VE SALUDO DA LA
IARTB DE LE BUSETE , e vuoi dire. Vi SO.-

iutoeol cuore o cordialmente.


BUSETO, s. in. Bucheralo; Buchino; B,iolino ; Bucheratolo ; Fessolino; ForelliHO; Forametto, Piccolo buco.
Dette per STANZINO, V. LCHHIBTO.
Cellina; Celetta; Cellula; Celluzzae
Lellohna, dicesi pi comunemente delle
piccole cavita de' corpi naturali. Lt cellinsfabbricate dalle api. Le cellule dellespu
gne. Cunicoli si dicono le bucherattole delle formiche e simili

fusTo D L'AGO, Cruna, L'apertura


d'un ago dare s'infila il refe.

BUS

BUS

BusTO DEI POMI O DEI PERI elC. Bclli-

BuSTBTA GUSTOSA, Rug\ U glOCOfa , Cha

co, Buoolino di quelle frutleche si spic


cano naturalmente dal lor picciuolo.
BUSTO DI SCONDBR QUALcossA, Ascondarello, Piccolo nascondiglio. Gli ascondarelli d coloro che giuocano di bicchieri e
di pallottole di sughero.
BUSA , s. C Bugia ; Menzogna ; Menda
cio, Contrario a Verit, detto anche nel
lo stil familiare Bozza; Carota; Fiaba ;
Fandania; Frottola.
BUSA DA VESCOVI, Buga, Slrumcnlo
d'argento auso di piattellino con boccino
lo, nel quale si pone una candela accesa
per somminislrare il lume al Prelalo, ac
ciocch possa leggere comodamente.
BUSA DA CASA , Stoppiniera e Buga ,
s chiama un Arnese fatto a bariletto , da
adattarvi i moccoli, onde girar per le stanac con lume.
I ! i M v DB LB bNGiB , Pipita , Filamenti
che si staccano dalla parte della cute che
confina coli' unghie delle mani.

fa ridere.
BUSILIS, s. m. Blutili e Busillis, Diffi
colt granile, impaccio, imbroglio, catti
vo passo e simili.
QUA STA EL BUIILM , Qui o Qui sta il
busillis; Qui e dove giace 3'occo, cio Qui
consisle la difficolt. Oh qui sta il nodo.
BUSIN'LO, s. m. T. degli Orefici , Anel
lo del masfletto, Specie d'anello saldato o
al disopra o al disotto d'una, scatola, e
che serve unito a formarne la cerniera.
BusrxLo , detto in T. Mar. Boncinello,
dicesi di alcuni Pezzelti di legno impiom
bali all'eslreuiil degli -luppoli di bozzel
li delle sarchio- nell albero di uiaeslra.
BUSIN, V. BCSIAZZA.
BUS.NAR, v. Bucinare; Ronzare. Si dice
drl far per aria movendosi, il rumore pro
prio delle zanzare-, vespe , mosconi , api e
limili; che anche dicesi Rombare nonzart e Romoreggiare per siaiil. si dice del
Romoreggiare che fanno le cose traile o
agitale con forza per aria.
BUSXR A LE RECKIB, Bucinare agli orecchi VENTO ..HE BUS.VA, Vento che si
bila, chefochia.
BUSO , s. m. Buco ; Bugio ; Foro Bu
co, dicesi pure Cgur. per Ripostiglio, na
scondiglio, latibolo.
. Buso DEI FBUTI, Bellico, per simil. di
cesi al Buco di quelle frutto che si spicca
no naturalmente dal lor picciuolo. Tali so
no le mele , le pere, le arance etc.
Buso DA PASSAR , T. Agr. Adito Var
co, dicesi Quell'apertura che si fa nrlle
siepi Calla a Callaia , L' apertura basa che si fa nelle siepi per poter entrare
nel campo.

Din BUSIE CHE NO STA NE IN CIEL NE IN

TUBA, Dire buge scoccolale, cio Chiare e


manifeste. Lanciar campanili; Spararle
grosse e marchiane. Esser pi bugiardo
che un gallo.
DIR BUSE A LA BICA , Dire o Comporre
lugle in ciocca, Dir menzogne in quan
tit.
LA BU9\A GA CURIE LB GAMBE , /.- bugie

hanno le gambe corte; La bugia ha cor


ta via ; /: si conosce pi presto un bu
giardo ohe un zoppo, vale Che presto si
acuopre la verit. La verit sta sempre a
galla.

NoL SA DIR AI/TUO CHE BUSB , /- buge

fono lo scudo de' dappochi , e si dice di


Coloro che non sanno render conto di quel
ch'eglino hanno fatto e dannosi a negarli.
SE CHE VEDE LA li i -'M IN TEL MUSO , /..,'

buga gli corre su pel naso, cio Gli s


legge la menzogna sul viso.
Tnov\R ix BUSA, Sbugiardare, Con
vincere in buga.
BUSIARA o BUSIRA, add. Bugiarda; Men
zognera; Menlitrce; Mendace.
BUSIARAZZO , add. Bugiardaccio ; Bu
giardissimo, Mollo bugiardo. V. BUSIARN.
BUSIARTO, add. B ugiarduolo , Un po
co bugiardo, Malsincero.
BUSIARO o BUSIRO, add. Bugiardo; Men
zognero; Menzognere; Mendace.
AL BUSIARO uro SE CHE CREDE GNANCA LA
TERirX , Al menzognero non si crede quel
eh' vero.
DA BUSIARO, Modo avv. Mendacemente;
Bugiardamente; Mentitamente; Menzo
gneramente.
BUSIARN, add. Bugiardone; Favolane;
Pi bugiardoche un gallo o d'un epitaffio.
V. Eli NEGA RIA CAUTO su LA CHOSB, in NE
GA.
BUSIAZZA, s. f. Bugiane, Bugia grande.
BUSIC1HO, s. m. Lo stesso che ZIJTBWIO, V.
B.USIERA, V. BUSIARA.
I5U SIERO, V. BUSIAAO.
BUSITA , s. f. Bugiata ; Bugiuzsa , Bu
gi leggicra.

Buso DEI STROME.VTI DA CORDE, RoSO ,

Apertura o finestrella negli strurnenli da


corde, falla pel risalto del suono.
Buso DEI PITBRl, V. PlTn.
BUSO DEL BOTO.V , V. BusTA.

BUSO DB LA BACHETA DEL 8CM7OPO , V.


SCHIOPO.
BUSI DEI DENTI , Alveoli , V. DEXTK.

Busi DEL NASO , Cavernette del naso o


Buchi Froge dieesi i Pelle propria
mente di sopra le narici de' cavalli.
BUSO DEL CULO O DE LB ERBE O DE LE
8PBCIARB OVV. BUSO INCRESPA SBNZA COR-

DBLE, Bossolo delle specie; Forame.


BUSO DE LE AVE, V. BoZZO e A VA.
BUSO DE LE TOPINERE, V. ToPISERA

Cuniculi, djconsi per simiJ. le Bucherallolcche fanno alcuni animali, e quelle spe
cialmente delle formicele.
Busi DE LE CAVASSE , V. FoSSt)LA.

Buso DEL FOGHR , Ruco delfocolare ,


Buco scavato in alcuni focolai-i , dove pr*
priamenle sta acceso il fuoco.
Buso DEL FORNLO , Braciaiuola, Cav li ii sotto la graticola del fornello , per la
quale si cavano la brace e la cenere.
BUSO DEL FORNO, V. FflRNO.
Buso DEL GATO, V. GATAROLA.
BUSO DEL SECHIR , V. SlXII I i:' II.

Buso vale anche Apertura; Opportu


nit ; Occasione, e dieesi d'Impiego
No GH'V BUSO, Non ve vacazione, cio
Non ri uno ufuii vacanti.

BUS
Rwim i BUM , Ribucare, DnpEciTo di
bucare, Rifare i buchi} ed termine de'
fabbri.

CERCA LEU TUTI i un, V. CERCAR.


D uw MJo*BiwAFjrMTaA,Forf una
*oa acc/uaiuola un fatalo o ancone Itrro,
Detto fig. e vale Ingrandir le cote pi del
dovere.
FAB mi BUSO, detto fig. Infilzare le pen
tole, Fallire.
FAA ujr BUSO I.T AQUA, detto Cg. Fare
un buco neir acqua; Fare una vescia ;
Andar per acqua nel vaglio, Riuscir ma
le nel mo disegno.
MOSTO IR UNA COS6A PER EL BUSO DB LA

CHIAVE, Mostrare una. cosa per limbicco,


vale Mostrar che che sia con difficolt o di
rado o per somma grazia.
Mo 8 A VR m CHE BWSO FICAH8B, Non SU-

per dove nasconderli o celarti.


PASSAR FBB. EL BUSO DB LA CHIAVE, Vsdr

prr qualche gretola ; Uscirne pel rotto


della cuffia t Sortirne in bene in mezzo a,
tlificoll.
PIBN DB BOSI , Bucherato; Foraminoso.
Ti FAU BL BUSO, V. PALAR.
TOR o TIRAR su UN BUSO A U.VA CALZA,
Ripigliare un buco o una maglia a una
calta. Accomodarla coll'ago quando rot
ta.
VARDR PER EL BUSO DB LA CHIAVE, Guar
dare per un fesso o pertugietto.
ToR Et BUS DEL CCL PBH U.VA PIAGA , Lo-

.i/ r.-iu metaf. Prendere un sonaglio per


un' anguinaia , ciu per un poco a enfia
lo, detto melat e vai*-, Prendere una co
sa per un'altra grossolanamente.
PEZO BL TAC.V DEL BUSO , // rimedio
peggio del male.
BUSOLN, s. m. Bucolino, Piccolo buca
BUSN (con l's dolce )s. m. Bucane Bu
co granile > ma non s'userebbe che scher
zevolmente.
Busb.y, detto a uomo per ingiuria, Bar
dassa; Bagairia ; B'agascione ; Zanze
ro ; Bastone* Diccvasi con voce barb. Deviratus.
BUSON A ,delto per agg. ed ingiuria a Fem
mina, Zarnbracca; Zambraccaccia, Put
tana.
BUSONAZZO, Peggiorai, di BUSN, V.
BUSSO, Lo stesso che Bosso, V.
BSSOLA, s. Bussola, Strumento marinercsco che contiene l'ago calanutalo eindica la direzione del viaggio.
BUSSOLA, T. fi Costruzione navale, In
castro, Buco di figura regolare in un pez
zo di legno o di altra soda materia , nel
quale s'incassa o incastra il maschio di si
mile figura e contorno preparato all'estre
mit d un altro pezzo.
BUSSOLA D' UNA PORTA , Bussola , Ripa
ro di legname che si pone davanti agli li
sci pei- difendere la stanza dal freddo
Chiamare alla bussola, dicevasi ali' epo
ca del Governo Veneto , quand' uno era
chiamalo al Tribunale de Capi del Con iglio de'Dieci, perch la porta della Stan
za di quella Magistratura era munita al
di fuori d'una gran bussola, che esiste an
cora.

BUT

BUS
BOMOCA. ' TWA RODA , T. dr' Carradori,
Boccola o Buccola, Cerchio o Peni ti i (er
ro , di nri i riveste l' intcriore del mozzo
delle mote piando la cala di legno. Bron
zina si dice il cerchio di broiuo.
BUSSOLA, dello in gergo, vale Culo;Natiche; Diretano.
Perdere la buttala, dicesi anche in ver
nacolo, di chi nelle sue azioni s'abbando
na e non sa pi che si fccia , e ii perde
d' animo .- lo che si dice ancora Navigar
per perduto. V. PERDER LA TRAMONTANA.
BSSOLO, s. m. Bossolo; Botto; Bossoletto , Vasello di legno.
BUSSOLO DSL M <.;.': v , Fusaio , Quel pet1no di legno che regge fc macine del mulino.
BUSSOLO DA B-ALOT.XH , V. BOSSOLO.

BOSSOLO DEI DAI, Bastalo dei dadL


BUSSOLTO , s. m. Bussolotto o Bosso
lo, Vaso ove si meltono i-dadi in giuncando.
BUMOLOTT, Bossoletti o Bossoli da gio
colare o /,.//.../;. Quei bossoli di lalta
che maneggiano i bagallellieri e ciurma
tori per far i loro ginochi di mano, e per
far comparir e sparire le pallottole.
ZocXft AI BUSSOLOTI} Giocolare O GUO-

colare, Far giuochi o bagattelle, e Mostrar


con prestezza di mano o altro quel che non
pu farsi naturalmente Detto fig. Oiuocardi mano, vale Ingannavo, frodare. la
vorar di mano o Bestemmiar colla mano,
vale Rubare.
ZOGADOR DE BcssotoTi, Bag-aUflltre ;
Giocolare; Giuocolatore, Giuocator di ma
no.
BUSTA, s. Busta; Custodia, Arnese di
che che sia che serve a tener riposte delle
cose gentili o che meritino custodia.
BUSTA DA CHIRURGHI, Astuccio; Ferrie
ra , Specie di guaina da tenervi dentro
strumenti per Cerusici.
BUSTA DA CORTBLI, Coltelliera, Guaina
da riporvi i coltelli ; Cucchiaiera, da cuc
chiai ; Forchettiera da forchette. Pi co
munemente dicesi Cucchiaiera per custo
dia di cucchiai , forchette e coltelli dispo
sti nelle loro nicchie.

BUSTARLO \
BUSTTO / . m. Bustino , Piccolo
busto stretto alla vita BUSTBTO co L'E
LASTICO , Bustetto col molle.
BUSTINA , s. f. Voce fam. Bustcnca, Ve
stito con che le donne cuoprono il petto
nella lunghezza del busto.
BUST1RA , Voce fam. che si dice per de
cenza in luogo di BUZARA , V.
BUSTIRXo
BUSTIRAO / SIA BWriaA! Sia benedet
to Iddio, Detto talora per impazienza.
BUSTO, s. m. Busto o Imbusto, Veste af
fibbiala e armala di stecche , la quale cuopre d petto alle donne, detta anche Giuttacorpo.
IMPIHAR o MOLAR EL BUSTO , V. LJPJRH
e
Busti , si chiamano le Statue scolpite
dalla testa fino al petto. Mezzobusto vale
Busto dimezzalo, e s' intende delle Statue
fatte in tal maniera tronche e senza brac
cia.

BUSTO, T. de'Pescatori valligiani, Chia


masi una parte della Cogolaria. V. COGOLO.
BUTA, add. Buttato} Gittata. V. BUTR
!Jl. I V Mi: QUARTA FORZA SL GAVEVA, Sca-

ravenlato BUT AVANTI, Tirato innan


zi, Avanzalo in dignit.
Buri AI PfB , Prosteso a piedi, vale Di
steso , allungato per riverenza e rispetto.
V. IirzBNociuX.
BurX eo nr ISB , Prostrato , Disteso
in terra.
Buri 20 IN LBTO o simile, Corcato o Co
ricato ; Sdraione ; Sdraiato, Disteso sul
letto.
VESSI BUT.Xl ZO COME A DlO PIA8B , VeT-

ti arramacciati, tirati gi col falciont ,


come la penna getta,
BUTDA , s. C Gittata ; Gettata ; Gettamento, II tirare o gettare. Gittata o Tiro
di pietra , di dadi alla -sorte e situili.
(j: '-i , dicesi quel Colpo che in diversi
giuochi trae ciascuno de* giuocatori , l'un
dopo l'altro.
QUALCHE BurXoA o ANDAR A BurXa ,
Qualche fiata; Qualche tratto; Qualche
tratterello, gualche volta I\ T'U.VA BUTXoA , In un tratto ; Tutto in un tratto
LA TA A BUTXE, Ci avviene di rado o gual
che volta ; orv. Avviene secondo il capric
cio o r estro o la fantasia.
U.IA BO.VA BUTDA, Un belF utile ; Un
bel guadagno ofrutto; Una bella ricolta;
Vn bel colpo difortuna,
CoMB UNA BCTADA DB BRAZZO , Come Un

trar di mano, cio Quanto pu scagliare


un. i mano.
BUTADR, s. m. Fonditore, Quel!' arte
fice che fonde i metalli per farne diverse
manifatture.
BUTAFGO e PORTAM!CHIA , s. m. T. Mil.
e Mar. Buttafuoco , propr. Quel bastone
alla cui estremit si unisce la candela r
dente, colla quale si mette il fuoco a'can>
noni. V. CA.VDLA.
BUTAFOP.O e Por.TAMiCHiA , in Venezia
no s' intende anche il Cannoniere iricarjcalo di dar fuoco al cannone CARICAIVTE, dicrsi Quello che lo' carica. SPO
LETTAR, Quello che dee mettere la spoletta
al focone.
BUTAFRA,s. m. Buttafuori, T. Mar.
Pezzo di legno lungo e forato , posto alla
parte anteriore de' piccoli bastimenti,' il
quale ferve loro di sperone.
BUTAFHA o MANDAFORA , T. di Teatro,
Buttafuori, dicesi Colui che avverlisce gli
allori di mano in mano che debbono usci
re sul palco scenario.
BUT\R , v. Buttare; Gettare; Gittare
Scagliare o Lanciare e Tirare, Gittar con
violenza lontano da s e conlro alcuno.
BuTn A MO.-VTB o METER A MONTE , V.
MONTB.

BurXR A TEBA , Abbattere ; Atterrare;


Smantellare, Dicesi delle fabbriche.
BuxXR IN TBRA QUALCtnr O CONTRO tW

MURO, Sbatacchiare alcuno; Sterntre;


Rovesciare.
BUTR LA CASA SOTO SORA , Rovistare ;
Tramestare; Trambustare; Sgominare;
Bovigtiare ; Metter sossnjn-a o sozzopra,
BUTA COL CULO IN SU, V. CULO.

BUT

.79

BurXn DB MAL UNA COSSA , Far malgo


verno <f una cosa.
BOTAR , parlandosi di alberi , Mettere;
Pullulare; Germogliare; Apparir Mi
gnolare , dicesi del Mandar fuori che fa
P olivo le sue boccioline che si chiamano
Mignoli Buttare e Gemmare, si dice
delle Viti Sbocciare, de' Fiori ScoMENZR A BUTR , Muoversi

Tofl.VR A

BUTXR, Rimettere. V. Buro.


ByrX, parlando delle caslagne, Impip/('re,Quandodi soverchio riscaldate co
minciano a vegetare e tallire.
BuTXR DB LA BOTA O DEL CARATLO, La

botte getta o da. Il vino schizza o scan


nella, e vale Con impelo.
BUTH DB LA PENA , La penna non ren
de o getta , Non serve a scrivere. La pen
na getta o rende bene, . il suo conirario
BUTA GROSSO o SOTII DB LA PENA ,
Render grosso o sottile.
BUTAR , parlando di piaghe , Gettare ;
Sfogare, vale Purgarsi.
BUTAR DBL VIN NEL GOTO , Mescere -rBuTIME DEL VIN, Mesci.

BUTAR DB L'UTILE, Buttare; Rendere;


Esser utile; Render profitto. La pen
na getta qualche scudo, vale Lo scrivere
fa guadagnare.
BUTR DRIO LE SPALB UN GNR , Tirar

nel capo un grado, un beneficio.


BuiXR EL MANBGO Dillo A LA MANERA ,

Citlar il manico dietro la scure; Tirar il


sacco dielroalle rape, la camicia dietro al
giuppone,Sprfzzar il meno,pcrdulo il pi.
BUTXR FOGO, Infuriare; Schizzare o
Gettar fuoco e fiamme, Esser in collera.
BUTXR FORA , V. GOMITAR.
BUT\R i BRAZZI AL COLO, Buttare o Get
tare le braccia al collo ; Avvinchiare al
collo; Avvincere colle braccia, Strignere
colle braccia.
BUTAR , parlando di metalli, Gettare o
Fondere.
BUTXR IN AQUA UN BASTIMENTO , V. Su.tRR.
BuiXR IN POZZO UNO , V. POZZO.

BUTR IN TEL MUSO UNA COSSA , Gettar


sul viso o al volto; Buttar negli occhi o
infaccia; Rinceffare, Rimproverare, rin
facciare.
BUTAHLA IN T' UNA FADOANA , Mettete

che che sia in fanferina ; Far lafanfe


rina ; Metterla in buffoneria.
BUTAR LA COLPA ADOSSO A u\o, Incol
pare alcuno ; Rovesciare o Gettare la
broda addosso ad alcuno.
BUTAHLA IN SOLDONI , V. SOLDN.
BUTAR LA POLVERE IN TI OCHI, V. POIVERE e IMBONR.
BUTAR LE PAROLE AL VENTO , Gettar le
parole, Parlare in vano.

BUTAR MBNTB , Por mente , pensiero t


attenzione; Dar retta; Avvedersi.
BCTARSB , Uscire di dirittura ; Torcer
si, si dice d'imposte d'uscii e di fineslre
- No BUTARSB, Tenere ilfermo In al
tro signif. Accostarsi ; Andare, Farsi da
presso.
BUTARSB A BRAZZACLO , V. A BRAZCACLO.
BUTARSE A LA CAT1VAVITA, Darsi al

briccone, alfurfante; Imbricconire; Gei-

8o
BUT
tarsi al catlivo, 1 avaro, alfur/ante,
alla disperazione ; Darsi alia scapigliatura; Vivere alia scapeslrata. .
BuTARSE A LA BANDA DE QUALCUN, (volgersi ad ale no, detlo fig. vale Adeiire a lui , porsi dalla nia.
Butarsb a l'aqua a la sortb , Lanciare il palo, Tcnlar la fortuna. Andar
in corso, si dire in scnlimento equivoco
e vale Cercar fortuna. Dar le vele a' rent' , fignr. Inlraprendcre o Coininciare risolutamenle che che sia.
Butarse a la sTiiADA , Gettorsi alia
strada ; Gettursi sbandilo, Far l'aggrcssore alia lirada.
Butabse de loco un pie, Dislogarsi o
Slogrsi un piede.
BuTAHSE DE LOCO PEE QUALC11N , Scagliarsi per alenno, detlo fig. vale Impcgnarsi oltre al convenevole in che che sia
a favore d'alcuno.
Botarse , Sporgere o Spcrgersi,
Uscir checchrssia del piano o del perpendicolo.
BUTARSB FORA DAL BALCON , Ajjfacciarsi allaneslra.
Botarse , delto fig. di persona ,
Vscir del manie o Uscir di gallo selv
tico ? Far pi che non si suolc. Ei vuol
morir , dicesi anche di Chi fa una cosa
che non ha niai falto in vita sua.
Botarse in lbto, Colcarsi o Coricarsi Accorcarsi, Dislendersi per riposare
In allro sign. Porsi gib; alzare inJet in un letlo, Animal arsi.
Butarsela da DRio , G ettarsi le cose
dietro dono le spalle, 1 ale Aletlerle in
tun calle, Dimrnlicarse e o anche Non
(tirarle , Non fame conto.
Botarse malsn, Dare in mala sanita; A ndarsene pel buco delt acquaio, cio
Smagiiree struggersi insensihilmente.
Botarse zo , Avvilirsi ; ALbiosciarsi j
b'tandonarsi.
Butarsb zo su l'brba, Gittarsi stan
ce su erba.
Butarsb bl tempo ix piova in nevb,
Risolversi in pinggia in neve.
Butarsb zo coke u.v gran , Ab!OCt(irJi,Sdrniarsi abbandonalamcnlr
Appanciollarsi significa Distendersi boccone su qualche rosa per dormir o riposarvi. V. Sthavacarse Butarsb zo, del
to fig. Sdarsi; Annighittirsi; impigrirsi.
Botarse zo un poco, Andar a letlo;
Velar occhio; Sonniferarc.
Botar sora la strada o sora rio , Re
guardar sopra la calle o sopra il canalr:
dicesi d' Una fmrstra o simile che sia po
sto verso una data parle o plaga : che di
cesi anche Riescire nella strada p sopra
la s Irada.
Butai ospjri, Sospirare, V. Tirar su.
Botar su al foco, Meiler legne alfuoco.
Butr va el soo, Scialacquarc; Scialarc ; Dilapidare; Mandar male ; Gittar
via il suo; Far del ben bellezza; Scacazzare Butr via el soo a palas, Man
dar male a palate, vale Mandar male il
suOjSpendcndo prdigamente e inconsideralninenle Butar via bl soo ai cant,
Gittare il lardo ai cani, vale Anidare al-

BUT
troi ci che da altrui appunto insidalo.
Dar la pcora al lupo , alle papere le lattughe.
Butr ta la LissiA 'l saon, Perde
r il ranno ed il supone; Andame il mo
sto e acquerello, vale Metier di suo la
fatica e '1 capitale. Gittare il giacchio in
sulla siepe; Seminare in sabbia; Fondare o Zappare in terra ; Far Ferba a' ca
ni, hanno il medesiino significato.
Botar una parola , Getlar motto , [ta
rla o simili, vale introdurne discorso.
Butr zo da cvalo, Scavalcare o Scavallare; Gittare da cavallo, V. ScavalcXr.
Butr zo una porta , Sprofondare un
usci; A Herrare.
Buta* zo una seradura, Sconficcare;
Schiodare una loppa.
Butr zo una scritura , Distendere ;
Fare una scritlura, uno serillo a penna
corrale; Gittar sulla carta alcune idee
o lo slozzo d' un opera.
Butr zo a campane dopie , Tirar gik
una lellera; Scrivere come la penna getta, Scrivere senza riflessione , alia buona.
ButXr zo un muro o altro, Smurare ;
Spianare; Bullar giu; Demolire.
BUTAHIM, Anlico termine volgare del
crssalo Governo Vneto. Cosi chiamavansi per agg. que'Patrizii, che ne'primi duc
anni del loro ingrrsso nrl Maggior Consiglio, rrano in liberta di variare ivi da
tin banco all' altro, dopo il quai tempo
dovevano soiegliersi qurllo ove rimancr
seduli nellc convocazioni ; cd allora perdevano il nome di Bntarini , voce derva
la dal verbo Butr o Butarse cio Gettarsi o poggiarsi quasi di vol.
BUTIRO, V. Botro.
BUT IB SO, V. Botirso.
El. butiroso, detto in gergo, vlele
Natiche; il Culo.
BUTO , s. m. Bollone , detlo anche Gem
ma; Occhio; Otricolo e Svernatoio, Quel
corpo ovale o cnico coniposlo di frage
o foglie , che nelle piante contiene il ra
mo o il liore. Quando nasce sulle radici
vivaci , come nelle natale , negli asparngi
simili, chiamaij Turione. Mignolo si di
ce quello dell' ulivo.
Germe; Germoglio ; Germogliamento,
dicesi generalmente la prima messa dl
ie piante Rampollo , il Germoglio che
spunta dalle branche dai ramiSorlita,
quello dellc radiciCaccho,Que prirai
tralci o messe che fa la vite. Tencrume,
la Sostanza leera drgli alberi.
Pollezzola, si dice la Pianla teera dei
polloni che son cresciuti innanzi al lempo
rorro ; Sbroceo ; Scrocco ; Figlio ,
propr. Quello che rimelle dal bnsro lagliatoRrocco e Pipita, dicesi dell' erbe
Sterpo ; Sierpe; f'ilicchio , Fruscolo o
Riniessilirrio stentato. V. Bocolo.
Becch -tto; Beccuccio; Boslrello, chiamasi la Radcula drllc piante appena svilupp.ita Plumilla il Pirclo fusto del se
me il quale spunta inmediatamente dopo
il rostreUo. Bolla, si dice la Pluinula
sviluppata e nropriamciitr quando ha messo le prime foglie Lobi o Cotiledoni so
llo poi Quelle foglie carnulc appUcale una

BUZ
altra , in mezzo alle quali csisle la
Plumilla.
d' acqua , Rampollo ; e quindi
Rampollare il brgere o Scaturire che fa
acqua dalla terra Zampillo e Zampilletlo o Schizzo (facou^Sollil filo d'aequa che lobina fuori da piccolo canalelto
crime quelli dellc fontane artificiali.V. SpiNLO.
BUTI DEI BRbcOLI, V. Br>COLO.
Perdbr i BUTI, Ammutolire , dicesi Ggur. degli occhi delle viti e degli alberi
quando perdono le messe.
Tirar via i buti a le piante , Accecare le piante, viti e simili, si dice del Guastar loro gli occhi troncandone le messe.
E in sign, neutro pass. Divenir prive de'Io occhi. Gli occhi della vite aperli accecherannosi senza sjeranza.
BUZARA o piu copertamrnte Budela , s. f.
Baia; Inezia; Frascberia; Frottola; HagalIr II a , Cosa da nulla.
Andr in buzare, Dare in ciampanelle; Dare in ceci in eenci in budella,
che vagliono Fare delle minchionerie, incorrere in debolczze , non corrispondere
all' espeltazione In altro senso , Dar
ne' gerundii nelle girelle , Impazzire.
Ciammengola ; Bazzicalure ; Bazziche ; Bazzecola ; Cianciafvuscola ; Ciarpa , direbbesi di Cosa di poco pregio.
Bubbola; Fola;Favola, Voce e cosa
detla falsamente. V. Slapa e Fola.
Anfania, Sciocchezze , ciance, bazzecolc di chi anfana, cio di chi s'aggira in
parole senza venir a conchiusione Pastocchiata; Pippionata; Pappolata, vaiono cosa mocea , scipita Vescia e
H isoffiamento, Discorso vano.
Scerpellonc , Error solenne rommesso
nrl parlare o nrll' operare. Svarione , di
cesi il Delto spropositalo.
Aver la buzara su o Avr la buzara
per la testa , Aver il broncio ; Pigliar
il broncio ,Esser in collera. Aver la mallana, cin Una specie di maninconia.ijsere impensipri<o,valeFraslornato dapensieri, di mal umore, infastidito , inqui
talo. Aver le lu ne a rovescio ; Aver il cimurro, dicesi di Chi ha qunlchc umore o
fantasia.
Aver altro ter la buzara , Locuzione
bassa e fam. Aver altraJantasia, Aver il
capo ad litre cose e di maggior imporlanza.
Aver una buzara per la testa , Aver
un cocomero in capo, Aver alcun dubbio
che faccia liare sospeso Avr de le bu
zare ts testa , Aver de farfallini o delle
farfalle o de' grilli, Esser mezzo mallo.
CazzXr va le buzare, Caeciar le pas
sere, detto Gg. Cacciare i pensieri noiosi.
Dir una buzara che no pol esser, Dire un passerotto , Dire una cosa spropositata e fuor del verisimile Da o contar
db le buzare, Canzonare , cio Dir fanfaluche.
Far una buzaba, Far un passofalso;
Far un passerotto ; Far una corbelleria
o castroneria. E fu detlo ancora Dar m
fritliira , Far delle minchionerie.
Fak buzara sura buzara, Imbottar so
pra lafeccia , Errori sopra errori.

BUZ

BUZ
. G*' B LE BUZABE PER ARIA , La ma
rina e turbata, cio Son vicine le inquie
tudini.
Ho TATO UNA GRAN BUZARA , Ho fatto

un grande arrosto, cio Mi sono ingan


nato di assai.
QUESTE XB BVIAHB CHE ir VAL GNSNTB,
Pe.f ti fono pannicetli caldi , modo lig.
per dire Rimedii inconcludenti.
I ALTRI FA LE BUZAHB B A MI MS TOCA

SUGARLE , Tal pera mangia il padre che


'al figliuolo allega ideati, Portar la pena
de' mali altrui.
, LA BUZARA! (per Ammirazione) Ah1.
Canchita\ Cappita*. Capperi! Canche
ro! Diamine! Domine! LA BUZARA cms
T* INCORONA , // diavolo che ti porti, Esprcssione.d^sipazienza contro chi preten
de una cosa non concedibile. LA BUZAA CHE TE SCANA, MeneT malanno che
ti colga.
No L' MINCA UNA BUZAIIA PrCOL, (Que
ste non una buccia o fronda, di porro;
Non baia; Non favola, cosa da far'ne conto ALTRO CHE BUZARB! Altro che
cio Cose grandi.
oeiugeiolel
_po
o
PENSAR A BUZAHB, V. PENSAR.
QUALCHE BUZABA GHB XB SOTO, Gatta
ci cova tno c' otto inganno e malizia.
QUESTA XB UNA BUZAHA, Questa cosa
malfatta ; Questa o mi pare marchia'
na.
VBGN!H SU LA BUZARA O tA BUDELA, Sal
iar la mosca; Montare , Venire o Salir
il mascherino; 'Venir la muffa o la muf
fa al naso o la senapa o la mostarda. Se
mi prende il ticchio, io e' affardello come
iiiin. matassa.
FAR VEGMR su o FAR SALTAR LA BUZAA A 01 A i.c v , Metter a leva alcuno ,
Farlo arrabbiare.
UNA BELA BUZARA ! Dello ammirai.
Cancheri ! Zucche friI te I e Tale Tacco
la; Tresca, Affare imbroglialo, imba.

l'.l /,/!).

U.XA BUZARA IN SETE 3OLBRI, UnO SprO-

posito madornale; V no scerpellone o strafalcione, Un grand' errore.


VOCIO VEDER DOVE STA BUZARA VA A FI
NIR, V vedere a che il giucco debba riu
scire, cio il termine di questa faccenda.
' "BUZARA , add. Bubbolato ; Sbii-bato , mo.do basso, vale Ingannalo, frodato , gab.galo.

SON BVZARA A sonoro , Son rovinato ;


Son perduto; Son coglionato.
SIA BUZAB.X! Detto per impazienza. Lo
stesso che BUDBL e GAZAR , V.
SlA BUZARA QUELA PIER CHE M' HA FAT
TO CASCAR, Gavocciolo al sasso, io ho da
to un cimbottolo in terra, che sono stato a
manco eT un pelo per dinoccolare il collo.
BUZAR\DA o BUDELADA, s.f. TOR su
UNA BZARADA, iiin.lii basso, Esscrfrodato, gabbato, truffato, barato, bubbolato.

No Sia KB DAGO UVA BUZAflA DA O r.v \

BUELADA o SBUELADA , L\ ui me ne curo ;


Non me ne cale ; Non me n importa un
fico , un zero.
No r, MI: NE so UVA nrzAUADA o BUDELABA , Non ne so , Non ne intendo boccia
la o boccicata; Non nf so nulla.
N LO STIMO UNA BZARADA O BUDELADA,

Lo stimo come una foglia di porro o come


il terzo piede ., un niente, niente affatto,
vn zero.
BZARADA o BUDELADA*! e BUZABACNA !
Esclamazione di maraviglia , Canchital
Cappita ! Capperi ! Zoccoli ! Finacchi !
Pofjare-il mondo! Eh vatti con Dio!
BUZARADAZZO, V. BUDELADAZSO,
BUZARAGNA, V. BUZABADA.
BUZAR.\R e BUDELR, v. Bubbolare, Poi-tar via con higanno. Frodare, Nasconde
re e celar il vero. Ingannare , Far .fraude. V. ROSTR.
BuzAR\n O BuDEL.'iR LA CAVALA , detto

fig. Sdonzellarsi; Dondolarsela; Incanta


re o Imbottarla nebbia, Perdere il tempo.
Chicchirillarc , Trastullarsi in cose da
' nulla. Badaluccare ; Fare a te te cogli
sprlletti ; Dondolar la mattea , Perdere
il tempo.Garabullare, Operar da sciope
rato senza concLiudere. Menare il can
per r aia, Mandar le cose in laugo. .44bacare , verbo neut. vale Avvilupparsi ,
confondersi; star dietro o far che che sia
e non trovar la via di terminarla per non
aver lauto giudizio o scienza che a ci ba
sti
RESTAR BUDELA , Rimanerci o Rimaner
preso, cio Gabbato.
ANDAR o MA.VDR A FARSE BUDEL\R, V.
ANDAR e MANDAB..
LA ROBA VA A FARSE BUDELR , La ruba

va a Patrasso, a Scio, al bordello, in con


quasso, in rovina Turo VA A FARSE
BUDBL.VR , Ogni cosa va a biascia , alla
peggio , a catafascio , alf ingi VA A
JAHTB BUDELR , Fatti COn DO.

FARSE BUDEL\R PER QUALC.V, Far car


te false o falsissime per alcuno, Esser
pronlo a far che che sia per esso.
BUZARARSE DA so POSTA ; Infilzarsi da
s da se, vale Incorrere disavvedutamen
te nelle insidie dell'avversario.
BUZAHf), add. e nel dimin. BUZAATO o
BUOELTO, Marmocchio, Ragazzo, e dicesi per ischerzoMingherlino, vale Ma
gi-ino, sotlilino Scricciolo, Persona gio
vane e piccola. Piccin piccino. V. COGIONAIO C MoSTHCHIO.

BUZARN DA U , Maniera bassa, 5c<i/tro; Furbo in cremisi; Mascagno; Ba


gnato e cimalo. Agg. ad uomo, V. DB.ETON.
BUZARONA o BEUTA BCZABWA o BRUTA
E FORA, Dello per agg. a Donna, e s'inlende Di mal costume, Mondana; Puttana,

BUZ

Si

COSSA BUZARONA , Affare disgraziato ,,


malaugurato, diffcile, pericolino.
RAZZA o CAMAGIA BUZAnojfA , detto per
Ingiuria, Nato di cento albumi; Mario
lo; Manigoldo; Scellerato; Canaglia ber
rettina.
Ho BUO UNA PA0BA BUZARO.VA , Ho (IVI*-

io una battisoffia delle belle; tio avuto


una paura sganglieratissima.
PUTAWA BUZA&ONA ! Espressione di ma
rviglia , Poffar baccol V. POFARD.
BUZ AROSSA! Interiezione di marviglia,
lo stesso che COGIOWI aniuiir. V.
BUZ AROTO, Lo slesso che BUZARBTO, per
Agg. a Persona piccola, ma dicesi in ma).i parte.
BUZAROTO, si dice poi nel sign. di Le
gnate; Busse e simili, r ancora per Paura.
. DARGHENE ur BUZAHJTO, Dar un rove
scio o carj'co di legnate, di bastonate,
una bastonatura di santa ragione; Dare
vn rivellino di mazzate; Suonare a ca
tasta; Dare un carpicelo o un buon car
picelo.
AvERGHEUfEU.v BuzAHTo, Aver una bat-tisoffiola , cusojfiola , battolata delle buo~
. ne, Avere una gran paura.
. DAHSEXE u.v BUZAROTO, V. DAR.
CANI CHE SE NE DA u.v BOY BUZABOTO ,
Darsene una spellicela! lira , dicesl del
Mordersi de' cani.
BUZ20L , s. m. Bozzolao; Ciambella ;
Bracciatella e Bracciatella Chiocciolino, ilici-M al Bracciatcllo piccolissimo.
Buccellato lo chiamano in alcuni luoghi
della Toscana.
BUZZOL FORTE, Confortino e Bericuocolo, Pane intriso col mele, entrovi spezierie. Panforte, dicesi al Fan pepato in
feriore.
BuzzoLX o PAHABOTE, Cercine, Riparo
.formato a "iiisa di cerchio al capo de'bambini per ripararli dal danno delfc percos
se in terra. Quindi dicesi Incercinare,
Ripararsi il capo col cercine.
BuzzoLX DA MANDOLE, T. de' Speziali ,
Buscala, Voce di dialetlo toscano, Specie
di Gabbia falla di spago rinforzalo o sia
Sacco dentro al quale si mcllono le man
dorle pestate per ispremere 1' olio.
BUZZOL\ DEL CARO , Parie del Carro la
quale composta di due parli ; la superio
re diccsi Roteili, l' inferiore Sottoruote.
FARSE IN T' UN auzzoiA , Acchiocciolarti; Accoccolarsi, Collocarsi a guisa di
chiocciola, fare un chiocciolino; Farsi
un incelilo, vale Raggrupparsi colla perso
na dormendo.

BUZZOLADN \
BUZZOLAETO; s. m. Ciambelletta o
Ciambellina, Piccola ciambella. Chioc
ciolino, Focatola o Schiacciatina fatta a
foggia di baco avvolto.

CAD

. Vedi .
CA , s. Casa Ca voce .ntica , e dicevasi anche negli ullimi tempi Vencti per
Cabala , Famiglia , come cornr ,
Mocenigo , Ca Uuiim , Ca Contarjwi
etc. Fainiglie palrizie notissime.
Ca del diaVolo , Inferno Detto fig.
Casa piena di Juoco ; Casa maledetta ,
caldu , del diavolo, vale Casa dove si sta
male per ogni verso Stare Esser net
Juoco , Esser in continua discordia e travaglio ' Mim di casa.
ij.v a deljmavolo, Un rovino , Gran
rumore, grande slrcpito Un rovistlo;
Un trambustio o trambusto o trambustq,
Una confusione, un tumulto Un parapiglia, V. Barai'lolv.
ANDAR A CA DEL DlAVOLO CALZA E VESTIO,
V. Andar.
Esser a Ca del da vol, Esser in Chiarenna o in Chiaradadda, in Orinci, la
lontanissime parti.
C a , T. antiq. , aw. Che ; Di quello che
Pezo a l'aneml, Peggiodell'anima
le Megio vivEa a morir , Meglio La
vita che la morte.
CA , Cappa, susl. mase. Lcttera greca, che
da noi non s' usa.
cabalXr, v. Giuntare; Garabullare ,
Mariolare ; Innocchiare ; Dar bubbole
o panzane, Iugannare.
CABALON , s. m. Gabbatore ; Aggiralore,
Rigiratore; Frappalore; Busbaccone.
CABAR , s. m. V. Guantieka.
CACA, s. f. Cacea, Merda.
Farse caca soto, Pisciarsi sotto; Da
re in ceci in budella , FarJico , dicesi
fig. di Chi non riesce ncllc sue operazioni. V. Fab fiasco.
Cache mole , detlo puerile , Calzoni agiati, larghi.
CACASSKO (coll'e larga ) s. m. o Sior
cacasseno, Cacacciano , Uomo da nulla.
CACAT, s. m. Cacatua, Specie di Pappagallo di coda corta e bianco o giallo nella maggor parte del corpo , con una Ita ciufo di color giallo. Linueo lo chia-.
ma Psillacus cristalus.
CACHIO! Ammir. V. Cazzo.
CACIATR, V. Cazzator.
CACILA , s. f. V. AZZOLA.
CACO, s. m., forse dal barb. Acacus, Semplice, V. CacomIro.
CAC0F0NARA, s.f. Cacofona, Mal suono di qnalche lcttera voce.
CACOMIRO, s. . dal (Greco Cncomiros
cio Infelice) e vale Balordo; Seimunito;
Stolido.
CADE. V. Che cade.
CA DE DIA o Ca db diana , Voce d' aramirazionc i i impazienza. . .
CADEMIA , s. f. Accademia.
Cademia d' avocato, Accademia di declamazione, Radunanza degli studenti
d'avvocatura per esercilarsi 11 della declamazioue o aringa estemporanea ,
com' era una volta in Venczia cd alt rote.

CAE
CADEMICAMENTE , avv. Accademicamente.
Discorer i-admicame.vte, Dialogizzare; Confabulare Discarrere.
GADEM1CO, add. Accademico.
Afab cademico , Affre problemtico ,
cio Dispulabilc per 1 una e altra parte,
dubbioso.
CADENA, s. V. Cabna.
CADIN, . m. Voccagr. Chiassaiuola, Quel
caiialc muratoche si fa a traverso de'canipi a line di raccorre le acque piovanc.
CADRA o Cadjio, s. in. Vivandire ; e nel
signifcalo veruacolo s' intende Colui che
porta e vende cose da mangiare ai Lazzcretti di sanil uci giorni di contumacia.
CADJDO, add. V. Caca.
CAKCHIA, s. f. T. de' Pese. Pcsce di marc
del genere de' Cani , senza spiracoli, chianiato dal Sig. Nardo Squalus plmbeas.
Egli ha il muso rotondo , piullosto compresso , le mascelle fornite di Ire serie di
denli ; quelli dlia mascella superiorc so
no piramidali e dentellad, gl'inferiori pi
lunghi', stretti liscii; vedesi una fossetta o incavo circulare alla base dlia coda;
il culi ire piombo scuro ; arriva ad una
discreta grandezza, ed buono a mangiare.
Caechia del imb, V. Caichia.
CAECHIO, V. 1.
CAENA Cadena, s. f. Catena. Lgame
per lo pi di ferro fatto di mage mes
se insienic. Detto fig. vale Lgame, vincolo, nodo, laccio.
Casita, detto in T. de'Muraleri, Cigna
diferro: cio Quella che eigne e siringe
le inuraglie.
Cana del camn , Catena dafoco. V.
, e Capelo da caena.
Cane de le babche, Catene, Trapiche
riposano sui contrafforli per sostener la co
per ta.
Cana del castlo, T. Mar. Frontone
Sola, Pezzo di legno inlagliato che ricigne superiormente i castelli in lutta la lo
ro larghezza.
. DEL COY-BRIO S*UNA CASA , V. CoVBBTO.
Caena d' una chitXba, Sbarra, Que' regolctti di legno che si melton per fortezza nel fondo d'una chitarra, d'un violino etc.
Caena del belogio , Catena o Catenella delta mostra Catena, dicesi pure a
quell' arnese a cui sta atlaccato il maui chelto dell' oriuolo da lasca. V. Caenela.
Caena de monti, Giogaia.
Catena, T. Mar. Grossa trave che sorregge la nave posta alla banda per care
narla.
Meter in caena , Metiere o Porre in
catena o Incatenar uno, V. in Fero e
Cepo.
No ME TIEN GNANCA LE CAENE, Non mi
tengono Non mi terrebbero le catene :
Esprime impazienza, insoffercuza.
CAENAZZTO, s. m. Chiavistellino. 7.
Caevazzo.
Caenazzeto da porte fbnestbe , Pa
lette.

CAF
Caknazzbto de la seiadura , Startghetta.
CAENAZZO, s. m. Chiavisteo Catenaeci, da altri detto anche Catorcio ; Perchio e Stile. Serralura da porte e finestre.
Le sue parti sono: Il Bastone, Quel fer
ro tondo e lungo che scorrendo negli anel serve a chiudere. h'Aiiello, Quel fer
ro in cui entra il baslone La Maniglia,
Quel pezzetlo di ferro che sert e per alza
re il manico e per aprireII Boncintllo
o Nasello , V. Bolzonlo La Bocchetta , Imboccalura in cui entra il bastone.
Cabnazzo schizzo, . Caenazzeto nel
secondo significalo.
Dab Meter bl cabnazzo , lncatenac*
ciare; Inanellare il chiavac/o. V. IncaeVAzzXn.
Cabnazzo de la sbbaura, V. Seraura.
CAENAZZO, s. m. T. de' Cacciatori , 0stralega , delta vulgarmente in Toscana
Beccaccia di mare , e da Linn. Himantopus Ostraiegus che lmantopo di Pu
ni. Uccello palustre che supera in -grossezza la Coruacchia.Buffonlochiama Huitrier, che vuol dire Mangiatore di oslriche. La sua carne dura r. di sapore sil
vtico, onde non cibo itmalo.
,
CAENELA-I
CAENTAJ s. f. Catenella; Calenuzza;
Catenino , Piccola catena, cio Quella cui
s'appende l'oriuolo da lasca. V. in Caena.
Caenelb da cucbrna , V. Lucbbna.
CAENNA (coll' stretto) s. Catenone,
Catena grande.
CASTRO , s. . T. de Calzolai , Capestro Pedale, Quella sti iscia di cuoio con
cui i Calzolai tengono fermoil loro lavoro.
CATO, s. m. Canestrino, Piccolo canestro.
Detto per Cavetto , T. Mar. dimin. di
Cavo , Picciol cavo , cio Funicclla.
Cabto , dicesi anche per Agg. a Fanciullo dscolo insolente. V. Becofutristo t
CAFXrNAO , s. m. Meter in cafabxao , Metiere in corbona ; Jmbisacciare;
Insaccocciare , Metter in saccoccia , in
tasca.
CAFE , s. m. Caffe, Seine notissimo. Di
cesi Caff anche' alla bevanda , e cosi pu
re alla bottega dove si vende. Gl' Inglesi lo
chiamano Cofe dalla voce turca Cahou'e.
Qursln pianta delta da' Sistcmatici Coffea Arabica.
_
Nell' uso d'oggidi introdolto dire Caf
fe nero alla bevanda fatta col cafl solo e
Cajfe bianco a Quella ch' mescolata col
laite colla crema.
BrUSTOlXr EL CAFE, V. BrUSTOLAR.
RoVERSAH EL CAFE, V. ReBALTR.
COGOMA DEL CAF, V. CGOMA.
PortX per el cafe , Caffcista , Ghiotto di caff.
CAFEXUS s. m. dal Tedesco Cajfeehaus,
che significa Bottega ove si vende il caif.
Cosi chiamasi a Venezia quella specie di
eleganti Caff , che si trovano ne' giardiw
in altrui luoghi di diporto.
A PETARIA, s. Caff, la Bottega dove
si vende la bevanda del cie.

GAG
CAFETIR, s. m. Caffettiere, II padrone
della bottega del caff Acquacedrata
io e Sorlettiere dicesi a Quello che vende
acque cedrale e sorbetti.
CAFETIRA,s. f. Caffettiera, La fem.
del Caflttiere.

CAFURLN AiroXa A CAFURLN , An


dare alla malora , alf inferno o a farsi
frggere.
Li CONSEGNO A L'AHCIDIAMBABWE CH* n
LI PORTA A CAFcnLbir , Maniera d' impa
zienza, che vuoi dire, Li consegno aitarcidiavolo che li porti alt inferno.
CAG\DA, s. f. Cacata} Evacuazione:, Egestione, I] cacare Cacata oCacaiuola
esprme il Flusso de] ventre. V. CAGABLA.
CAGAB, Cacherie; Leziosaggini, Affet
tazioni usate da donne per parer graziole
o da fanciulli usi a esser troppo vezzeggia
ti Caccabaldole $ Incaccabaldolatura,
vagliene Carezze, vezzi, alti e parole lu
singhiere Grazianata , Smorfia di chi
fi il grazioso; e quindi a chi lo fa dicesi
Graziano. V. MEBDE COL CBOSTOLO.
Detto per Cosa noiosa , Cesso. Dicesi
Cesso anche ali" aggravio , debituzzo ed a
qualunque altra-simil cosa piccola ma no
iosa SEMPRE CAGE NOVE, Sempre nuo
vi cessi.

Detto per Bravata a credenza, V. MER


DE COL CBO8TOLO Cacata, dicesi fig. ad
Impresa male andala Orsata, vale Af
follala di parole dolenti, risentile, ma po
co inlese e inconcludenli.
OMO CHE GA DE LE CAGAE, Cocapenseri , Uomo 1 1 1 1 lici i !.
CAGADNA , . f. Cavatina, dimin. di Ca
cata Cacatura, dicesi Quella che ca
cano solamente gli animali piccolissimi; e
propr. le mosche, V. CAGARA.
Dello nel sign. di CAGADA , V.
CAGADOPiXo e CACAO, add. m. Voci fam.
e plebee che hanno diversi significali se
condo l'intenzione di chi le pronunzia. Ge
neralmente sono termini di disprezzo o
. d'ingiuria equivalenti a Cialtrone ; Bir
bone; Barone; Forca; Tristo; Impiccatello ; Guidone ; Ovv. a Furbo ; Astuto ;
Scaltrito; Sagace.

CAGADR e CAGAR, s. m. Cacatoio; Frivato; Bottino; Necessario.


Parlando in T. Mar. V. BOTIGLIE.
CAGADBI , s. ro. Cacapensieri, Uomo
slico che in ogni cosa pone difficolt, Uo
mo dulitoso Finimondone , Chi ti
midissimo e sempre teme sciagure Scet
tici dicevansi Quegli amichi filosofi che
stabilivano per principio Non v'esser nul
la di cerio.
CAG\GIO,V. CACHBTB.
CAGAGILA, s. f. V.in CIEVQLO.
CAGA IN BRAGHESSE, s. m. detto fig.
dun uomo, Vigliacco ^ Pusillanime ;
Caca in brache. '
GAGAO, V. CAGADONXO,
CAGAR, V. CAGADH,
AGAPRESSA, *. m. Cacafretta, Chi si
da fretla fuor di proposito.
CAGR, T. Cacare; Evacuare; Scaricar

GAG
il ventre; Fare isuoiagi; Andar del cor~
p; Ir di corpo; Andare di sotto.
CAGH A BBAZZI, Cacare alF aria.
CACXR DA FAMA o LA PAURA , Scacazzarsi di paura ; Capricciare; Raccapric
ciare; Aver un caporiccio; Arricciar di
paura.
CACAR DE LB MOSCHE, Impuntare, vale
Posarsi o Fermarsi su che che sia.
CAG\H E PISSK DE LB BESTIE , Stallare:
intcndcsi delle bestie da soma ed anche
delle pecore e simili.
CACAR DURO, Cacar sodo.
CACAR BL so BISOGNO, Avere il benefi
cio del corpo.
CACAR nr LBTO , Cacarsi sotto,
CACAR FORA i BEZZI, Slazzerare ; Snoc
ciolare; Sgattigliare, Modi bassi , che vagliono Sborsar danari, ma s'allude nel sen
so vernacolo a chi sforzalo a darli fuori.
CACAR IN MASTBLA , dicesi inelafor. per
Esser in prigione , perch i prigionieri
hanno per cesso un mastello simile a quel
li del vino.
CAG\B PUTLI, modo basso, Sciorina
re o Cacarfigliuoli, dicesi d'Una donna
che partorisca frequentemente. Chefistol
venga a chi in terra il cac.
GAGABSE ADOSSO, Sconcacarsi; Cacar' si sotto, Bruttarsi di merda i panni ca
cando. Sconcacarsi, si dice anche per Aver grande stimolo. detto metaf. Dare
in ciampanele; Pisciarsi sotto, vale Non
corrispondere ali' aspettativa. V. FAB FIA
SCO.
CACAR SUL MUSO A UNO, dello melaf. va
le Mancar di riguardo , di rispetto , di
convenienza a uno; Aver uno a vile.
LASSASSE CAcXa UL MUSO , Lasciarsi
schiacciar le noci in capo, vale Compor
tare che ci sia fatta villania.
GHB CACO, V. iNCAcXa.
_ IN TBL CAcXn DEI POL ASTRI, Per tempis
simo; Allo spuntare del d.
,
NoL.GHB CAGAX PI ET QUELA CASA , Fu

cacciato e baci il chiavistello, vale Non


torner pi in quella casa.
ScME.vzXR A CACAR , detto Cg. Caglia-e, Cominciare ad aver paura deli' avver
sario, AQibbire.
FAR CAcXa i sTopnra A UNO, Far cacar
le lische, vale Pagar il Co VOLER FAR
CACAR I ASENI PER FOHZA ; detto flg. Con-

fortore i cani aW erta , Spignere uno a


far una cosa eh' di sua malavoglia.
CAGARLA 1
"CAGARILA / s. f. Cacaiuola e Cacata
o Cacacciola, che pi civilmente dicesi
Soccorrema o Scorrenza, Flusso del ven
tre Andata; Andata di corpo; Diar
rea ; Smossa di corpo.
Dissenteria; Pondi, Cacastecchi, vagliouo Risoluzione del ventre col sangue.
nde Avere i pondi,
CHE TE VEGVA LA CAGARELA, Modo baS-

*o fam. Cacastecchi ti venga; e corrispon


de agli altri , Che ti possa venire il can
cro; Malanno ti colga. V. CACASANGUE,
Dello ancora per agg. a uomo , lo sts*o che CACHETE.
CACASANGUE , . m. Cacasangue;'Ditstnteria. V, DISBSTARA,

GAG

83

ClfS TE VBGNA 8L CACASANGUE, Ti Ven


ga il cacasangue o la dissenteria ; Ti
venga il malanno o la. rabbia ec. Modi
bassi d'imprecazione.

CACASDO, s. m. Cacasodo, Dicesi per


ischcrno di Chi procede con pi gravita e
maggiore apparenza di grandezza che non
ricerca il suo essere,

CAGARA o CAGADPBA, s. f. Cacatura
Si dice degli escrementi delle mosche e
di simili ammaluzzi.
. CAGADRB DBI MOSCONI, Cacchioni san
chiamale le Uova che le mosche generano
o nella carne o nel pesce, che divengono
poi vermicciuoli , V. VERME.
AVER LA GAMI si TUTA PIENA DE CAGAUB DE PULESIJ La camicia tutta indanatala o billiottala dalle pulci, piena di
marzocchi.
CACHETE (coli' e stretta) s. m. sing. Favetta, dicesi a Giovane orgogUosetto; Sac, tentino; Saccentuzzo ; Filosofino; Presontuosello ; Arrogantuccio; Arrogantello ; Letterato Arcifanfano, dicesi per
scherzo a Colui che millantandosi di grand'uomo, si fa altrui conoscere per iscempio e per vano, che si dice ancora , Caca
sodo; Sputasenno; Sputasodo. V. SPUZZETA C. ZlZOLOTO.

CAGHEZZO, s. m.Cacheria; Leziosaggi


ne; Smorfia, Affettazione FAR DEI CACIIEZZI, Far delle smorfie, delle cacherie.
CAGIA, add. Cagliato; Quagliato; Bop,
preso; Coagulato; Condensato; Rassoda
to; Congelato; Assevato, dicesi del 1,,-iti.e
o simile che si condensa o rappiglia. V,
CAGIARSB,
CAGIDA
\ s f
GAGIAMENTO/ , m. Quagliar/tento ;
Qifaghatura ; Rappigliamentp., 11 qua
gliare del latte o simile.
CAG1ARSE , v. Rappigliarsi; Cagliare;
Accagliare; Quagliare; Compigliarsi;
Rassodarsi; Strignersi , Farsi sodo un
corpo liquido, conic cacio ec. Assevare o Rassegare, dicesi del Rappigliarsi il
sego, il brodo grasso, il burro.
LATE CACiX IN TI PETI , Cacit o Gru" mo, si dice a] Malore che viene nelle pop
pe delle donne, prodotto da congelazione
del latte. Quindi Quagliarsi il latte.
CAGIARSB BL SANGUE, Quagliarsi il sn- file , ed Quagliamene di sangue fuor
delle vene C IGIAUSE BL SANGUE ADOSso, dello fig. Sentirsi tutto rimescolare,
Imnaurirsi.
CAGIABSE DEL METLO , Far migliaccio,
T. de' Gettatori , Quando per inavverten. .za il metallo gi fuso vicnsi a raffreddare,
. e. si rappiglia,

CACIO, s, m. Caglio; Quaglio; d-agulo,


Tutto ci che serve a rappigliare ti latte.
Presame o Presura, si chiama Quello
degli animali.
CAGNA, s.f. Cagna, La femmina del cane.
Detto per agg. a Donna . Cagna, e va. le Perfida, traditricc, crudele. Presso i
poeti , Pera,
CAGNA, dicesi fam. e fig. nel sign. di Ca
rota ; Fiaba ; Favola ; Favolacela , Rac
conto inventato a bugiardo Dia DB LE

84
CAG
.. , Sparciar abe ; Vender foie ;
Plantare o Ficcar carote. V. Panchiawa.
, delto in T. de* Boitai , Cane,
Strumento di ferro-ol qaale i Bottai tengono fermi i cerchi delle bolti cerchiandole.
Cag.ya, delta in T. de' Sellai, Morsa,
Arnrse di legno che i Sellai ei pongono
fra le ginocchia per far i pun alle eigne
simile.
CAGNXR, v. lo stesso che Bkachizr , V.
CAGNARA , a. f. Canatteria , Qaantit
di cani.
Delto per Gagnera , V.
CAGNAZZO,.m. Cagnaecio,Cane grande.
Delto per agg. a nomo , Crudelaccio ;
Prfido.
CAGNA , a. f. T. de' Pese, detla anche
Manzo sb Mab, e Cagnia, Cane careara
o Lamia o Squalo cane, Peace del genere de'Cani di mare, detlo da Linn. S(]ualus Carcharas. Quest peace ch'e de'pr
terribili del noslro mare, non t ai trova
ero che redmente. V. Can denti e
Iabchia.
CAGISRA, a. f. Pippionata; Pappelata,
diceai di Cosa che riesca aciocca e ecipila,
come di Spetlacoli,Composizioni e simili.
Cagxera, ai die ancora per agattella ; Corbelleria , Cosa da nulla.
Cagnera r detto per Avabo , V. Tecna
o Tbg.voso.
CAGNESCAMENTE, aw. Caninamente,
e rale Crudamente , aapramente.
CAGNESCO, add. Cagnesco; Cagnazzo,
Da cane Simile al cane Un fab gxesco, Modi burberi , rigidf, austeri ;
Maniere aspre, crude.
CAGNTA, . f. Cagnuola o Cagnina.
CaGjvete ed anche Cabasse si chiamano da'Pescatori del Lago di Garda i llalli
d' Istria , i quali abilano Unto in mare
quanto nelle acque dolci.
CAGNIA , lo stesso che Cagna , V.
CAGNN, add. Canino, Di cane.
Cabezzb cagnjxe, canine, va
le. Crudcli Carczzoccfii, vale Carezza ruslica e svenevole, ed ujasi per lo pi nel
plurale.
CAGNOL, a. m. Cagnvolino o Cagnolino
e Cagnetto.
Cagnul da calzb, Bacchetta, T. Flo
rentino e Cannonetlo, T. Romano, Arnesc o przzuolo di legno, avorio o mtal
lo lavorato, col quale le donne la no le
ralze , tenendolo al anco destro. V. in
Masseba.
- Cagnolo, T. de' Maratn , Mrnsofa ;
tello; Peduccio; Piumacciuoh; Peduccio grande; Mensolone. Pezzo di travc afRaao nrlla muraglia per suslegno di
trave cornice.
No ATE* FIOI NE CAGNOI, V. FlO.
CAGNOLTO/
CAGNOLN /s. m. Cagnolelto ; Cagnognolino; Cagnuccio ; Cuccio, Piccolo ca
ne Botlo, Cane piccolo.
Cagnoleto , T. de' Vrse. Pesce di ma
re , ed il pi piccolo nel genere de' cani.

CAI
CAGTVN , >. m. Cagnaccio, Cane grande.
Delto per agg. a uomo , Crudelaccio.
Cbiafar el cagnon, parlandosi di Vi
no , Pigliare ilfuoeo , Si ilice del vino
quand inforza ai guasta. Avre ilfuoeo.
V. Vin cot cagnon.
CAGOLA, s. Cacle dei oem , Cae
cale; Cacea; Cacea * occhi ; Cispa. Cspa che talor casca dagli occhi e si risceCa all' i ri torno
ArB LE CAGOLE AI OCHI,
Avre gli occhi caccohsi, cispardi, cispi,
cisposi.
Cagle dei sobzi , dei vu , de cavre, de Piegobe, Cacele ; Caccherelli ,
e per ischerzp Pillle caprine.
Cagle de .wsche , de cavalieri e si
mili , Cacature Cagle de oset.eti ,
Schizzate Cagle de bovoli, Schiccheramento di lumara.
Fab le cagle incur. , Stiracchiare le
milze; Fiver di limature; Stare a stecchetto, Vivere inendicamente.
CA GOLETA, . f. Dimin. di Cagla , V.
Drllo per agg. a Fanciullo , Cazzatello; AJfamatucdo ; Mezza sconciatura;
Sparulino; Mingherlino, e vagliono Pic
colo e magro.
Dette per Caghbte Spuzzeta , V.
CAGOLOSO , Agg. ad Occhio , Caccoloso;
Cisposo; Lippo. V. Cagla.
CAGN , a ni na ni. Cagozzo, adtl. m. Merdellone; Merdoso; Arrogan taccio, Agg.
a GioTane prelendentc. Farfanicchio e
nel dim. Farfanicchiuzzo , Uomo van,
leggieri e aciocco , che pretende essere
d'aaaai.
Caeacciano, Uomo tmido che si caca
ai piscia aotto per la paura.
Detlo ancora per Cachets , V.
CAGONA, a.f. Voce plehea, Ubbriacatura.
CAGONCLO , a. m. V. Frasgx e Cagn.
CAGOTO, a. m. V. Scagoto e Scacazza.
AVER EL CAGOTO , V. CaGARELA.
CAI D' ARCO , s. m. T. agr. Vigliatura,
La materia separata con grnala o con
fraache dal monte del grano.
CAJA, a. f.//facenera ; Tignamica; Spizzeca; Spilorcio; Mignalta Mignelia;
Avaracco,Vomo avariaaimo,di cui fti an
che detto, Non darebbe da bere a secchia;
E1 non darebbe fuoco a cencio. V. Pigna.
Dicesi ancora nel aigu, di Ajfamatuzzo, Uomo sparulo , di poca presenza abbietto Andar caa, Andar mancan
do, morendo; Peggiorare nella salute.
CaIa , alt roi T. de' Drappieri di se
ta , Bifiuti , Pczzc di drappi ehe non si
poluto vender e rimangono nella botlcga
come fondo del negozio quasi riliuli.
CACHIA, a. f. Piuolo, Piccololegnctio
aguzzo a guisa di chiodo, il quale si fieca
ne' muri in terra per servirsene a diversi usi e dicesi ancora Cavichia o Cavicchio.
Cuciii i , detto in T. de' Tintori , Parrucello, o Cavigliatoio , Nome che si d
a que' bastoni sovra dc'quali si ligia la se
ta. V. DestjrXb.
Caickia del we, /Voce, Quelfosso the

CAL
apunta fuori dell' inferiore estremit della tibia.
In T. de'Costrullori navali, Caviglia,
diceai ad alcuni pezzi di legno rotondi e
lagliati apposla , co'quali si uniscono i faaciami del bordo alle staminare e seal mi.
emb caichia, V. Cavak.
CACHIO, s. m. Caicco; Schitfo; Paliscalmo , Barchelta a remi ad uso di - "
scello galea.Bargio, dicesi ad Una lancia lunga e sotlilc per uso degli uftiziaji
del vasccllo.
Detto per Caichia , nel primo sign. V
CAILTO,a. m. Cataletlo; Cateletto; Feretro; Arca defunerali.
CAIN , s. m. Bacino; Bacile; Nappo, Vaao notissimo per uso di lavarsi comunemente le man e 1 viso. V. Broca.
CaIn o mastela da piati , Catino , Va
so di terra cotia o d'allro per uso di lava
re le atOTtglie.
,
C.s. da mari.vbri, V. Vernegal.
CaIn de la , Bacino o Catino
da barba.
Can fora, Clessidra o Clepsidra, Va
so di creta forato a guisa di crivello , di
cui si servono gli speziali.
Quel dai cani, Catinaio , Quello che
vende catini Stovigliaio, dicesi pi propriam. al venditorc se il Calino di ter
ra colla,- Stagnaio, se di stagna.
Can, Guato; Gagnolio; Gagnolamento, Voce del quando si duole ib' percosse.
Criar caw, Guaire; Guattire; Guaiolare ; Gagnolare Detto fie. di persona,
Querelarsi ; Lamentarsi ; Chiedere aiur
to e soccorsa.
CA1NELT0, V
CAINLO,
/ s. m. Catnella ; CatineUe.tta; OanelUna; Catmelto; Cati. narco , Catinellina , Piccolo o Piccosstr
mo catino.
CAIRL, e.m. T. de'Mamscalchi, Taric,
Male che viene al cavallo sollo al piede.
CAIZAR, v. Tracollare, Lasciare andar
gi il capo per sonno, che dicesi anche
scherzoaamente Dire di si ; e Inchino st
chiaina il Cenno o Segno di addormcntarsi, cio Inclinazionc della tesla , \.
Cascar da son.
CALA DE NAVE. V.Stiva.
CALABrXgHE, s. in. Calabrache, Giaoco di carie notissimo, dello da noi piu comunemente Concina , V. Dicesi Cala
brache da Calabria , don" venule il
giuoco.
CALABRIA, (Ua) V. in Ua.
CALABRN , s. m. detto allrove GaAbAljN,
Calabrone , Insello alalo simile alia Vospa, con gagliardo pungigUooe. Linneo lo
chiama Vespa Crabro.
CALXDA, s. f. Calata ; Scesa ; China, La
disCcsa e l'atto del calare Dello per agg.
ad una Irada , vale Strada in pendi ;
China.
,
Detto per Diminuzone; Diminuimento; Decrescimenlo; Calamento, V. Calo.
calafX \
CALAFO /s.m. Calafao o CWe/bto. -

CAL
lui che ha cura Al calafatare e intonacare
i navigli.
CALAFATAR , T. Calafatare o Calefitare, Ristoppare i navigli , cacciando stop
pa a forza di maglio ne* commenti o m
qualunque parte potrebbe penetrar 1' ac
qua. V. CHJMENTO.
CALALN, s. m. (Forse dal greco Caos ,
Bello ) Farfallino.; Far/alletta; Farfalli
no, Piccola farfalla bianca. V. PAYECIA.
. BIANCO COME u.v CALALX, Lindo come
un gelsomino.
LA PAH UN CALALA, La mi sembra una
ninfa , Dicesi d' una Giovane auillatissima.
CALAMAR , V. CABAML.
CASAMENTO, . m. Diminuzione; Diminuimento , Decrescimento , II dimi
nuire o decrescere.
CALAM1R, s. m. Tariffa, Prezzo legal
mente stabilito su' commestibili cbe si
vendono al minuto.
FAR EL CALAMIH A LA BOBA , Pregiare
o Prezzare le cose vendibili ; Far la ta
riffa alle vettovaglie ; Rompere il prezza
atta mercanzia.
CALAMLNA, V. ZELAMINA.
CALANC , s. m. T. mere. Calanco o Co.lancr, specie di tela fine notissima, stam
pala.
CALANDRA , s. f. Calandra o Calandro e
Calandrino. Specie di Allodola molto pi
grossa della Calandriti, detta da Linneo
Alauda Calandra , che conservasi in gabbia per l'ninor del suo canto.
CALANDRNA, s. f. T. degli Uccellatori,
Calandrella, Arila anche Allodola di pra
to minore, Uccello gi conosciuto da Limi.
col nome di Alauda calandrella. Canta
soavemente, e tiensi in gabbia per dilelto.
CALAIVDRON , . m. Vernaccia; Omaccio,Tempellone, Uomo di tintura assai lunga
di corporatura grossa. Diccsi anche lin',busco, ed voce basca. V. PTECA.
CALANTE , Scarto , Agg. di Moneta che
non sia di giusto peso.
CALAR, v. Calare, Mandar gi da allo in
basso e con ritegno TOJINB A CALAR ,
Ricalare.
CALB, parlando di umori , Decumlere, T. Medico, Cascar gi e stagnare.
CALAR i." UMOA , V. CALAR ti. MORBI N.
CALAR DBL BRODO, Scemare per bollire.
CALAR DE BREZZO , Tarare, Ridurre al
giusto il soverchio prezzo domandato dalV Artefice.
CALAR DE LA TELA o BEI PANI , Rientra
re. Tela rientrata, vale Raccorciata dal
l'amido.
CALH DB L XOJTEDX, Scadere. Mone
ta scadente.
CALAR DEL VENTO, Cessare del vento.
CALAR EL u/meta o LE ALE , Sbaldan. nire; Mortificarsi.
CALAR EL SCHIOSO T.I TRAB , Spianare
lo schioppo. .-..
CALB IN MA, V,
CALJI J.A TBWDA, Abbattere tenda T.
Mar.

CAL
C >. LUI STOLA , V. in VBSTA DA ZENTILOMO.

CALAR LE ARTE o LE RE', V. ARTE.


CALAR LE BIAVE, Abbassare il prezzo
delle biade o vettovaglie ; Calare ; Scen
dere; Diminuire di prezzo; Rinvi/iare.
C .M, vii LB CARTE, Cadere, Si dice del
giuocatore che pone in tavola le sue carte
perch le giudica perdute. // giuocalore
cade.
CALAHSB DRIO A UNO, Calarsi dietro ad
alcuno; Codiare alcuno.
CALARSE zo, Calarsi a Calarsigi, Abbassarsi, Discendere. Da una finestra di
quella casa si cal nel giardino.
So SERENIT CALA, ( dicevasi ai tempi
Veneti ) Sua Serenila o // Serenissimo
cala, per dire,chcilDoge scendeva in pub
blica forma e in gran corteggio, per an
dar in funzione.
CALB zo LA VISIERA , Tirar gi la buf
fo , e vale Disprezzar la vergogna e por da
banda il rispetto.
CALB zo LE VELE, V. MAINAR.
CALARLA A QUALCN, Calarla; Sonar
la i Accoccarla ad alcuno ; Appiccarla;
Fregarla; Barbarla o Affibbiarla. Bar
bargliela ; Accoccargliela.
CALAR uw TAwrlx, A un capello; A un
Jllo, Mancar poco.
CALASTRLO, s. m. T. Mil. Calastrello.
Pezzo di legno che tiene unite le cosce del
le casse de cannoni. Quello su cui posa fa
culatta del pezzo, chiamasi pi proprwm.
Letto.
CALAVRN, V. CALABKN.
CALCA , s. f. Calca, Moltitudine di popo
lo stretto insieme, che dicesi anche Fol
la; Pressa; Furia Frolla o Frotta e
Popolo,dicen a Moltitudine di gente insie
me Turba Moltitudine in confuso
Ruffa, Furia o Calca confusa di molti nel
prendere alcuna cosa.
CALCDA, s. f. Calcamcnto; Calcatura.
CALCADR, s. m. Calcalore, Quello che
calca.
CALCADOR DEL CANON, Calcalore, A.ta
lunga di legno con grossa capocchia , con
ti i si calcano la polvere ed il boccone ,
nel caricar i cannoni. 1 Tose-ani lo chia
mano Rigualcatoio ; e dicesi anche Ricalcatore.
CALCAGNATO, s. m. Calcagnino. Dicesi propr. di Quella parte della scarpa che
sta sotto il calcagno.
METER u.v CALCAGNATO A LE CALZE, For~
tezzare le calcagna.
CALCAGNO, s. m. Calcagno. La parte de
retana del pie. Nel numero del pi dicesi
/ calcagni o Le calcagna Tallone, si
dice ali Osso del piede posto cjuasi come
base sotto gli ossi della tibia.
SENZA CALCAGNI, Scalcagnalo , Che h
perduto i calcagni delle scarpe.
.CALCAGNO oa LA SCARPA, Calcagnino^
Quella parte della scarpa che sta s.otto il
calcagno.
FAR vEGatlR EJ. LATE AI .CALCAGNI, detr
to fig. Far venir la senapa al naso, Muo
vere ad j ivi.
CHE XB ANJS IN TI CAX.SAGXI,'//

CAL

85

) degli amori gli usci del capo o del


la testa.
ANBRUNACO'SSA ZQ PETI i CALCAGNI. Ve
nir a noia; Stuccarsi; Ristuccarsi ai che
che sia.
ZAPAB IN TI CALCAGNI , Scalcagnare ,
Pestare o Calcare altrui il calcagno del
la scarpa andandogli appresso.
SENTRSE su i CALCAC.YI , Porsi a coc
coloni; Star coccoloni o coccolone, Seder
si su le calcagna. V. CUFOLN.
CALCAGNL, g. m. T. Mar. Calcagnuolo, Chiamasi quel punto in cui la coloni*
ba d'una nave fa un angolo pi o meno ot
tuso e s'unisce con l'asta di poppa.
CALCAR, T. Calcare e Incakare, propr.
Aggravar co' piedi , che dicesi anche Pre
mere e Pigiare Calcare, si ilice fig. per
Tener sollo, opprimere, conculcare , opi
pressare . Calcare, dicesi anche per Pre
mere semplicemente, aggi-avare.
CALCAR UN DJSEGVO, Calcara, Aggra.Tar colla punta d'uno slilo d'avorio o di
legno duro i dintorni d'un disegno per poi
farne un altro sopra altra caria o tela
Lucidare o Luccicare, vale Ricopiare al
riscontro della luce sopra cosa trasparcn-te, disegni, scritture o simili.
' i
CALCREI MAR , CALCAR UVA- STRADA
BONA o CATIVA, Battere Untare, Far una
carriera di mare ; Condursi bene o male.
CALCAR DE STOP A, V. ISCALCB.
CALCERA,add. Carcerato; Imprigionato
CALGERE , s. m. Voce plebea , Carcere ';
Prigione.
CALCSE , g. m. T. Mar. Calcese, Quel
pezzo d legno dove sono stabilite le puleg
ge , per cui passa l' ainnnte che serve ad
alzar l'antenna. V. Riv*.
CALCHE, Voce antiq. che ora si dice QCAL
CHB. V.
CALCHER , s. f. Calcara. Sorta di forno
in cui si calcinano i ciottoli e le pietre. V.
FORNSA.
Calcara, si dice anche al Forno calcinatorio che si usa in tutte le fornaci del
vetro, e in cui si apparecchia la fritta.
CALCINA , s. f. Calcina, o Calce Calci
na magra, diceti Quella rh' mescolata
con troppa rena Calcina grassa, Quel
la ch'. mescolata con manco rena del con
venevole.
CALCINA r.v:v u- v , Calcina spenta.
Quella che non bagiiata , chiamasi an
che da noi Calcina viva. .
CALCINA BIANCA BAGNDA , falce slatta
ta , cio Pasta butirrosa che si fa di essa
serve per l'intonacato.
SBOCOLRO FIORIR DE LA CALC\NA, Sbul
lettare , dicesi ad un Certo gettar che fan
no g' intonachi della calcina d' una porzioncclla di lor superficie } per lo pi di
figura tonda simile al cappello d' una bul
letta ( linoci ) lasciando un buco.
FIOR DE CALCINA, Grassello, Cemento
grasso.
GRANZIOL DE CALCINA , V. GHANZII,
CALCINA, Calcinato, add. da Calcinare.
Detto per INCALCINA, V.
CALCINADRA o CALCIAZIO*, s, f. Cai-

86
CAL
einatura; Calcinsione, T. Alchimica che II fare a' metalli liel fornello quel medciimo che si fa ai sassi nella fornacepcr farnc calcinaForno calcinalorio detto a
Quello che serve a fare la calcinatura.
CALCWXR, v. Calcinare, Ridurre in cak
cina.
Detlo per Incalcinr , V.
CALCINAZZO, s. m. Calcinaccio , Pezzo
di calcina rasciulta secca che stata in
opera nellc muraglie ; Cosa ridotta in
calcina.
Calcinazzo dei osu, Calcinando, Di
cesi per simil, a Quelle stereo rassodato
d' alcun uccello ehe cagiona lor malattia.
Calcinazzo dei denti , Trtaro ; Cal
cinaccio; Patame; Poltiglia, Sporchcria
che si genera fra'denti.
PatIr ei, mal del calcinazzo, Avre il
mal del calcinaccio , Dicesi in modo bas
so e in equivoco di Chi inclinatissiino a
fbbricarc i Murare e pialirc un dolce impoverire, Detlalo che significa che
Chi attende a fabbricare e a litigare, a po
co a poco cousunia le sue soslanze.
CALCINER , s. m. T. de' Conciatori, Calcinaio, Pila da porre teuere il cuoio in
calcina.
CALCOLE , s. f. Calcle plqr. al sing.
Calcla, Certi regoli appiccati con funicclle a' ljcci del pettine per lo quale passa la lelaCalcle si dicono anche Quelle
del lelaio de'Calzcttai ; Ca.lcolini, Quelle
de' Setaiuoli.
CALCOLO, s. m. Calclo, Conto rislreltoFar calclo soba CQSA , Far disegno sopra una cosa, che dicesi anche
Fare assegnamento , vagliono Pensar di
valors ene.
CALCJN, Voce ant. Lo stesso che Qualcv , V.
CALDA, s. f. Chiapr una calda, Pren
dere un caldo o un caldo, Scaldar-^
si frettolosamenle al fuoco.
CALDXNA , s. f. Caldana o Calura, cab
do Ora pi calda del giorno. // pifit1o meriggio.
Chiapas una caldna, Pigliare una cal
da o caldana o scarmana, Pigliare un'infermit cagionata dal r is Idars i eraffreddarsi , ilicesi anche Scarmanare o Scalmanarc , verbi neutri. V. Rescaldazin e
' ScALMANARSB.
CALDERER, s. m. Calderaio; Bamiere;
Battirame:
CALDERER A , s. f. La Femmina del Cal
deraio.
CALDTO, add. Caldello ; Calduccio,
Alquanto caldo, tiepido aldicciuolo
sust. rale Picciol caldo e per lo pi si di
ce di quello ch' prodollo da piccola febbre.
Logo caldeto , Caldino e Caldina su
it. Luogo caldo , battuto dal sole.
CALDIERA, s. Caldaia; Caldiera; Caldaio Paiuolo, Vaso di rame nolissimo.
Caldiera da , Vagello, Calda
ia grande stabilita sopea un fornello,
Caldiera da pestrjjeju, CaccacojQuel-

CAL
la caldaia ove si fa cagliare e enacere il lat
te per farne il caciou
ACALDAR UNA CALDIERA D* AQUA , ScO.1dare una caldaia a* acqua , si dice per
Acqua contcnutavi.
NetR LA CALDIERA , V. NeTAH.
CALDIRADA , s. f. P'aiuolata, Quantil
di roba che si cuoce o che entra in un pa
iuolo.
CALDIERTA , s. Caldaiuola ; Calde
ruela; Calderottino ; Calderotto.
CALDIERN, s. m. Calderones Caldaione, Caldaia grande. Vagella e Vagellone
acrese, dicesi la Caldaia grande ad nso
de'Tintori e simili. '
CALDO, s.m. Caldo; Caldezza Caldura.
Caldo grando che wo se pol star, Cal
do stemperato o ardente o grande.
El caldo cala , // caldo aliena o seema o s' alienta o scade.
Caldo de la freve , rsione al
dicciuolo sust. Piccolo caldo prodotlo da
febbre.
Avr del caldo, detto fig. vale Aver un
temperamento facile all' ira ed alla comtnozione. Temetti che il troppo caldo non
trasportaste la lingua.
Va in la che ti me fa caldo , Scostati che miJai aja, cio Mi vieni a noia ,
infastidisci.
STA COSSA NO MB FA N CALDO N FREDO,
La tal cosa non m' ne calda ne fredda,
e vale M' indiferenle.
CALDLRA , s. f, Caldura, vale Calore, ma
dicesi propr. dclla stagione in cui fa caldo.
. Dicesi in proverbio anche fra noi con
poca differenza, San Lorenzo la gran caldura , San Vicenzo la gran fieddura ,
una e altra poco dura : cio 11 caldo
e 4 frcddo passano presto da que* giorni
in poi , perch il giorno di S. Lorenzo
ai lo d' Agosto, e quello di S. Vincenzo
ai 5 d' Aprile , ne' quali rispettivamente il
caldo ed il frcddo son per finir.
CALE , t. f. Calle, cio Via , strada , camniino. Tra le voci barb, latine troviamo
Calla.
Calb che no ga cao o Cale morta ,
Calle che non ha riuscita, cie Che non
ha esito.
CALEGHR, s.m. (dal latino Caligarius)
Calzolaio e Calzolaro , Maestro di fare
scarpe. Zoccolaio dicesi Quello che fa
zoccoli Pianellaio , Che fa pianelle.
Botega da calegher , Calzoleria, Luogo o Bottega dove si fanno le scarpe.
PiPRA DA CALEGHR, V. PlERA.
CALEGHRA, s. f. La moglie o Femmir
na di Calzolaio, che per analoga ad altri termini roiisimili, polrcbbe dirsi Calzolaia o Calzolara.
CALEGHRO , s. m. T- de' Pese, Soria di
pesce, V. Pestafro.
CALENDE , s. f. Calende si chimava da1
Romani il primo giorno dc'mesi.
Alie calende greche, E anche nostro
modo proverbiale per dire Non mai: per
che i Greri non avevano Calende Por
tar A LE CALEADE CRECHE, alla
langa, Non finira mai.

CAL
De le calbndb non me n'incuro , ptr&che S. Paolo no vbgna a scuro, Prover
bia de' nostri Agrieoltori, i quali dal gior
no di s. Paolo , se buono a callivo , traggono motivi di vaticinio uU' abbondauza
o searsezza di ricolta in quell' anno.
CALEPIN, s. m. Calepino o T'ocaholario
Vocabolista e Dizionario.
CALRA (eoll'e larga) add. Ciammengola, dicesi per disprezzo di Donna vile
Berghinetla e erghinelluzza , Donna
plebea e talora di non buona fama Sbregaccia , Donna maldiccntc e vile. V. PeTEGOLA.
CALESE, Voce antiq. V. Calice.
C ALESELA , s. f. Stradicella ; Viuzza ;
V'wo; Vicolo ; Vicoletto ; Chiassuolo ;
Chiassolino, Strada strelta.
Clesela del leto' , Stretta o Stradettadelletto, Lo spazio tra il Jetto e il muro:
CALSPOLO , V. Erba Calspolo.
CALESSE 1
CALESSO s- m. Caleeso, Soria di Car*
ro a quatlro rute per uso di trasportar
uora ini.
Corpo dbl calesso, Cassno, Cassa de'
calessi , carrozzini e simili.
MaNTESE DEL CALESSO , V. MaNTESE.
CALETA, V. Clesela.
CALIBRADOR , s. m. Calibratoio o Cali
bro, T. deeli Oriolai , Slrumcnlo che servr a prendere o a misurar le dimensioni.
Calibratoio , dicesi dagli Oriolai un altro Strumento che serve loro per egualire
la pirmide alla molla.
CALIBRIO , s. m. Calibro , Grandezza
dimetro dell' apertura d' un pez
zo di cannone dlia grossezza d' una palla di cannone.
CALICE, s. m. Calice, Vaso sacro, Cali
cetto, dicesi al Picoolo calice.
Tazza del calicb, Coppa Coppetti710, si dice a Quella specie di vaso stacca
to in cui la coppa del calice sembra essere
ntrnuUu
CALICE , s. m. T. de'Fioristi, Caftee e nel
dimin, Caliceito , Quell' esterna coperta
che cinge e difende i petali o foglie del fiore.Quellodelle piante gramineedicesi Glu
ma; nuello-de muschi, Cuflia; quello de'
fnghi, Volva. Se il calice d'un sol pezzo,
dicesi Monofilo ; se di pi Polifilo.
CA LIC , s. m. Voce Francese , Specie di
Tela bambagina finissima , vergata o colorata a maniere diverse , ch' era in moda
pochi anni fa , spccilmente per abili ad
uso dlie femmine,
CALICTE, s. m. Calieut, Citt capita
le d'un Regno dell'Asia sulla cost del Ma
labar, che si registra pel seguente Detla
lo: Andar in calicute, Andar in Fran
ce marein me ; Andar in Qrinci, Andar
assai lontano in parti lontajssime. V.
Andr in tanta malora.
CLIGR, v. Annebbiare o innebbiare ,
Offuscar con nebbia , dicesi del tempo.
CALIGLlkRA , s. f, Calgine ; JVebbion* ;
Nebbia folta.

CAL,
ALIGO , s. m. Nebbia Nebbione, dicesi alla nebbia alla e sollcvata da terra.
Gran calico , lo stesso che Calichera.
El calico sb fa piu isso , La nebbia
rqittisce, cio Si fa pi fitla.
Jilae calico, detto fig. Squartar lo ze
ro , vale Fare i conti con molla esattexza
e pnntualit. V. Filacalico.
ESSERGHB DEL CA ligo, Delto anliij. e Cg.
Esservi deW imbroglio , delC oscuro , del
tenebroso, della caligine,E dicesi di Qualche affare difficile da riuscire,
ALIGOSO, add.iWJofOJO, dicesi del Tem
po oftuscaio da nebbia. Caliginoso , se la
nebbia folta.
CALISSN o Canachion, e. m. Caliscione,
o Colascione, Strumento musicale a lue
corde moho usato in Turchia, speeialmente dalle donne. Ha on suono rauco, avendo le corde moito lunghe. Caliscioncino,
dicesi al Piccolo caliscione. V. Canacbion.
Vodo comb un calisson, detto g. Esser una zueca vota, zueca da sale ; Essere un cucciolo.
Calisson obi polastri, Coscia di pollo.
CAUSTA, V. Stur.
CALIZENE , s. m. Fuliggine o Filiggine.
pen DB caltzenb, Cammino filigginoso o JUigginato.
CALMA, s. f. Calma. V. Bonazza.
Calma, deto fig. vale Tranquillit di
spirito Con calma , Detto a uiodo avv.
Ad animo riposato.
Calva , T. Fam. V. Causo.
CALMLA ,s. f. Calmello ; Marza; Tal
lo; Vetta; Rampollo; Polloncello, Rametto che si adopera per innestare sul soggetto dimestico.
CALMO, . in. o Calma t. f. Calmo , Tralcio che s'innesta sopra un soggctto sab
tico. V. Incalmo.
CALMON, s. m. T. agr. Bastardone; Puppaione; Succhione , Hamo rimessiticcio
che nasce sugli alberi Femminella ,
hiamasi Que della vite Barbatclla,
Quel ramo che si piaula per trasportarlo
barbicato che sia.
CALMONRA, e. m. T. agr. Nestaiuola;
Semenzaio, Laogo dove si pongono i frutti salvatici per anncstarli.

CALMUCH, s. m. Calmouch, T. Mere.


Specie di panno lao con lungo pelo, che
per ci da molli detto anche Pelbne.
CALO, s. xn. Callo, Pelle indurita.
PiBjr DB cali, Calloso.
Far el calo, detto fig. tncallire ; Fa
re il callo; Far sopr' osso, vagliono Assuefarsi. Averjatto il callo come le bertucce. Far dosso di bujjone , Aver fallo il
callo alle ingiurie. Essere anticato nelle
avversit'a, Esservi assuefatlo.
Calo de le ostrechb , Carne o Polpa,
La parte polposa , che la bianca dell'OStrica OsTftEGHE CO TANTO DE CALO , 0striche carnose, polpose o polpu te, grasse.
Calo Dei a val, Callo o Ugnella del
cavallo, Quella durezza ch' siluata nella
parte di dentro solt al ginocchio della
gamba davanti.

CAL
CALO , s. m. Calo, Diminuzione, Minorazion.
Calo dB monea , Scarsit , rale Scarsit di ginsto peso , V. in Calar.
CALOFA , s. f. Damp ; Nocumento Pregiudizio ; Sconcio; Disastro.
Toa SU UNA calofa o una bota , Rilvare o Toccare una picchiala o baslonata, vale Rilevar danno o pregiudizio, che
dicesi anche in modo basso, Avre una
pollezzola dietro.
CALOLN. V. CalalLy.
CALMA , . m. T. Mar. Rallentamenlo,
e dicesi del corso della barca, specialmente per discesa.
CALOMAR , V. T. Mar. V. CalumVb,
CALNEGA, V. Cannica.
ALON EGO, s. m. Cannico e Calonaco*
CALOR , s. m. Calore.
Calore, dicesi anche tig. Fervore; Veemenza. Parlar con calore. Nel calor del
discorso. Nel calor della mischia. Cosa
Jatta con calore.
Calor del conro,Ejyiorescenza;Chiazza ; Pruzza ; Rassort, Macchie di rogna
o d' altro malore ch' eeca iori della pelle
faccia prurigine. Riscaldamento , dcesi
a Quelle bollicine minute e rosee che rengono in pelle per ti-oppo calore. V.Essere.
CALORETO, s. m. Caloiuccio , dim. di
Calore , che anche dicesi Caldicciuolo e
Calduccio Caldicciuolo delto ancora
Qucllo ch* prodotto da piccola febbre,
che anche dicesi 1ncalescenza.
CALORNA, s. f. ed anche MantbsenXl, t.
ni. T. Mar. Cmara , xlicesi La fue che
passa per lo clcese dell'albero maestro, e
serve per sostenere i pesi gravi che deb
bono imbarcarsi nella galea , e per alzar
la vela.
CALOROSO, add. Caloroso, che ha moho
calore naturale. Calorofico, Quello che pro
duce calore.
Omo caloroso, Vomo collerico, iracon
do.
CALTA , s. f. Cos anche detto con voce
barb. Berretta. Copertura del capo falla
in varie fogge e di varie maniere. V. Ga
lota.
calpestXr >
CALPESTRR / v. Calpestare ; Calpestrare e Calpistrare, Conculcare co'picdi.
Calpestau qualcun, detto fig. Bistrattare; Maltrattare. . ,
CALPESTRO, s.m. MaltraltamentoS Calpestio, Strapazzo, ingiuria.
CALTO , s. m. T. mar. Borro, Luogo scosceso, dove, quando che sia, scorre acqua.
Calto d' armbr, Casella; Scomparlimento , Le parti onde sono divisi gli ar
madii.
CALVARIO , 8. m. Detto per ischerzo, va
le Capo calvo; Calvo, Chi non ha capelli.
CALVINISTA,add.dices tabora perischerzo e per l'equivoco del termine, per Calvo.
CALUMDA5s.f. Guatamente Guardament.
Dar una calumada , detto fig. Dare

CAL
87
Un* occhiata o un'occhiatina , Guardare
alla sfuggita. Detto fig. Far una ruberia, unj'urto; Raspollare ; Ragnare.
CALUMAR, v. Allucial-e ; Gaatare, Attentamenic guardare. Dicesi anche AHu
mare ; Squadernare; Rimlrare ; Sqadrare uno da capo piedi o da'piedi se
no ai capelli.
Calumar una scatola u.v fazzolb, simile, Raspollare; Ragnare, Ru
bere. V. ScRAsnprc.vAR e Smatarar.
Caltjsr le corde lb gome.vb , detto
in T, Mar. Calumare Calomare leJuni
o le gomene, vale Allentarle , ed anche
Tirare da Un luogo all'altro un cavo, una
rete, una barca.
Ca LUMAHSE DnlO A UNO , V. CaLARSB
rio a Uno, in Calar.
CALVO, add. Calvo; Deculvato; Dischiomato.
Deventar calvo, Incalvarsi; Incalvii
ire ; Calvarsi; Decalvarsi.
ALZA, s. f. Calza, Veslimento della gam
ba Calzetta , Calza di materia nobile,
come reta simili Calzare o Calzamento e Calzatura , Tutto quel che cuopre il piede e la gamba.
Cusiuba o Cusidura DE le CALZE , Co
stura Mandola t> Stafa , Mandorla
stelle cabelle Fior de la ma.ydola,,
Flore-Pie db la calza, Pedule CyTiNO O SCOETO DE LA CALZA, CogtlO d' Ulla
calza Soleta , Soletta Caicagno ,
Calcagno.
Calzb a camfanbla , Calze a penzoloni , a cacaiuola, a campanile, cio Sen-4
za legarle. Calza mola , Calza a bracaloni.
Calza a meza gamba, Calzaretto ; Bor*
zacchino.
Calza curta , Calzino.
Calza dei polastri, Calza,Que\ pan
no che si lega alie gambe de'polli per contrassegnarli.
Calza grossa e ordinaria , Calzaccia.
V. Calzoni.
Calza senza scarpbta , Calza a stafJa, a stajjetla e senza peduli.'
Feri da calzb, V> Fero.
GlUSTR LE CALZE , V. GiUStXh.
Laorar db calzb , Lavorare di calze ,
V. Guchia.
Tor su un buso o una magia a la cal
za , V. Buso e Magia.
CALZX , Clzalo , Agg. a Gamba che sia
clzala.
Asbno calza e vesto, Tullo asino, va
le Incivile, scortese, senza creanza.
CoLoMBi calza!, V. Colombo.
CALZDA, s. f. V. Soalzada.
CALZADOR, s. m. Calzatoia, Quella strscia d^cuoio con cui i calzolai ralzano alli ui le scarpe.
CALZR, v. Calzare, Aver o Metiere ia
gamba e in pi scarpe, calze e simili. Cal
zare alcuno, s'intende fargli le scarpe.
La SCARPA N0 ME GALZA O NO ME VA BEN,
La scarpa non mi torna bene , non mi
calza , non ' entra , non mi quadra ,
' va bene al mi pi Inguiggiarc ,

83
CAM
Calzar lidio la pianella simili, tornar
bene , adattarsi nene.
Galzar u.v'abia , Modo dm. metaf. Al
zare il viso; Levare .4Izar la coda; Pren
der rigoglio; Andar colla testa alta; Aver
Jummo.
CALZETA (colla z aspra) s. ra. Calzetlalo, Maestro di far cabelle, che labora di
calzette col lelaio Calzettaio e Conciacalzeite , si dice Quello che le racconcia.
Calzeta , chianiasi a Vcnezia anche
Colui che leva niacchie o lara gli schall
di lana, i gilet, le calzc di seta ele.
; Calzeta, diersi per Calzino, dirain, di
Calza , e vale Calzelta piccola.
Calzbta , appo noi si dice anche per
Cardassiere, (fuello cio che solleva il pe
lo alie calze di lana col cardo. V. GabZADOIL
CALZETR, s. ra. Calzettaio, Quegli che
lavora le cabelle Calzaiuolo , chiamavasi il Maestro di far calze di panno, che
si porlavano allre . V. Sajitob.
CALZETERA, s. f. Calzettaio, La Fem
inina del Calzellaio.
CALZO, s. m. Calcio o Calce , Tarte del archibufo, V. Schiopo.
Calcio , dicesi alia Percessa che si d
col piede ( V. Peda ) na per lo pi s'iutende dei cavalli o simili. V. Calzada.
Far dei calzi, calci; Dar calci s
Sprangar calci.
CALZOLR , V. Calches.
CALZONI , s. m. Calzeroni; Caherotti ;
Scofoni, Sorta di calza grossa che si por
ta invern per difendere le gambe dal
freddo.
CAMGIO , s. m. T. de Pese. CamaioSpecie di rete da pescare.
CAMAN, V. AMBO.
CMARA Camera, s. f. Camera; Stanza.
bruta cativa, Slanzaccia;
Carneraccia ; Slamberga. ( V. Bicoca
Balivbbwa.
Camera da studiXr, Studio o Scrittoio.
cue la stua, Camera
stufata.
Fab , Far tavola , Detlo dcllc
Merctrici che non giova spiegare.
Fab la , Detlo fain. Far la ca
mera , vale Actonciarla ed ordinre il
lcllo.
del cajox e DEL mobteb , V.
Gaxon e Mobteb.
de le sarchie, T. raar. Fossa
dlie gomone, Luogo del Pnese e 'I Fon
do di prua , ove alle volle si febbrica il
inagazzino di alciini ricanibi.
Camera fiscale , dicevasi sollo la Repubblica Veneta al Luogo od uflizio ove
si custodivano i danari del pubblico teso
ro in cddauna provincia dcllo Stalo, cm
presiedevano dnc Patrizii col litlo di Camerlinghi o Camariinghi.
camarXda, s. ra. Camerala, Comnagno che abila e mangia insicnie Commilitone, dicesi anche al Compagno nci
pericoli e nelle svenUire.
CAMARA LOCANTE , s. Albergo ; Lo-

CAM
canda o Camera locanda, Luogo dove
s' alloggia.
CAMAKTA, s. f. Camerata, dicesi all'Adunanza di gente che vivono conversano iusieme, come sonle Camerale dei
semina rii.
Far camerata, vale Unirsi in camerata.
CAMARELA , t. m. T. de' Pese, marrminani, Camerella, chiauiasi un lavoro fal
to Hell' acqua con grallici e perliche a
guisa di camera appoggialo al Cannaio ,
ili figura bislunga , in coi entra il pesce
che si prsenla alia Cogolaria.
CAMARETA , s. f. Cameretta ; Camerel
la ; Cameruzza ; Slanzetla ; Stanzuocia; Stanzolino ; Stanzibulo.
CAMARIER, s.m. Cameriere. Uiccvasi an
che Cubiculario o Cubicolario.
CAMARIRA , s. f. Cameriera, Donna che
assiste ai servigii della camera Camerista Titolo che si d alie Dunne che serono le Principesse ne'loro apparlanienli.
CVMAR1ERT0, s. m. Camerierino, Pic
colo cameriere.
CAMARIN, s. ni. Camerino ; Slanzino,
Stanzinuccio Stanzibolo, Piccolissima
stanza.
Camarn da fab i so bisog.vi , Cameri
no ; Cameretta, Stanziuo dov' riposto il
cess.
< DA DESPOGIABSB, Spogliatoio.
da studiXh , Studio; Scrit
toio.
Camarn de guardia, Camerino , chiainnsi anche il Luogo annesso alia guardia
militare, ove si tengono gli arrestali, ed
una prigione.
Camarn dbl postinee, V. Pobtinaro.
Camarn da osli, Serbatoio , Quello
slanzino dove si tengono gli uccelli da ingrassare.
Camarn da razza , Appaiatoio , Slan
zino luogo appartato, ove si pongono i
colombi le colombe per appaiarsi.
Camarini dei tassli, Capanne, Slanzoline, che seno nella poppa tungo i fianchi d'una nave per uso del piloto e degli
uffiziali. Nelle navi d'alto bordo lali stanzoline chiamansi Ranci. V. Ranchio.
CaMAR.V DE l'AgUZN DE GALIA,/-Candola,
Camabim in sopita , Stanze o Stanzoline a telto, Quegli stanzini che si fauno
nella parle pi alla della casa.
CAMARUNTO, dimin. di CamabIw, V.
CAMARISTA , s. f. si chiama fra noi Quella povera donna ch' ricovrala per carita
neir ospizio detlo la Ca di Dio , ove abita
in una camera destinatale. V. .
CAMARLENGARIA , s. f. Camarlingato,
Uflizio del Camerlingo, detlo anche Camarlingatica , che all' uso latino polrcbbc
dirai Questoria.
CAMARLENGO , s. m. Camerlingo e Camerlengo , Titolo di Magistratura che sotto il cessato Governo Vneto esercifavasi
nelle cilt di provincia ila'palrizii, a'quali apparteneva la custodia del pubblico danaro che lenevasi lirlla Camera ftscalcAnticaincntc dicevasi Questore.

CAMARON, s. m. Camerone; Stanzont.


CAMAROTO, s.m. Carneraccia; Buiosa;
Segreta ; Carbonata , Carcere oscura e
tirette.
CaMABOTO DEL 8QUEB0 , V. SoUERO.
Camaroto, detlo in T. Mar. Garzone
di bordo, sinnimo di jllozzo. Giovane che
serve sulla nave e si addestra per divenire
niarinaio. V. Mon.
camXuro, V. Papalina.
CAMBiXdA , s. f. Cambiatura; Cambiamento , II cambiare. Cambiatura di ca
valli alia posta.
Dabse una cambiada de ciera , Cangiarsi di cera o di colore nel volio.
CAMBIAL, s.f. Cambiale o Lettera di cam
bia , T. Merc V. Traente , Acetaste ,
Gibatabio.
CAMB1AMENT0,. m. \
CAMBIANZA,*.
J Cambiamento ;
Cangiamenlo.
Cambianza de casa, Tram uta e Tramutanza , 11 cangiamento d' abilazionc , V.
Mamara.
Cativo cambiamento de fortuna , Ca
tstrofe , Mutazione, passaggio improvviso di himno in cattivo stalo.
CAMBIAR, y.Cangiare o Cambiare; Ma
tare. V. BaratXb e PbbmutXr Scambiare , dicesi il ilare o pigliare uua cosa
in cambio d' un' allra. V. ScambiXr.
Cambiare, T. Merc.Pagar drnariin un
luogo per esser rimborsato in un allro.
Chi cambia paese cambia stato, Chi mu
ta lato mutaJato, Prov. e si dice di Chi
talora ululando paese migliora le sue coudizioni.
Vedase cambio, Vedfete cKio
non mi muovo a vento, Che non desisto
dalla mia opinione.
CAMBIAVALUTE , s. m. Cambiatore di
monria , Mercalanle , che fa banco dve
si cambia nionrla.
CAMBIO, s. tai. Cambio; Scambiamento ,
Scambio.
Cambio, T. Mere, propr. dinota il Negozio o traficodi mouetaodanaro che cor
re e si fa tra nn luogo ed un altro col mez
zo di leltere o cedole di cambio.
AxDn a cambio, Andar a cambio o in
iscambio, vale In vece.
Dar a cambio, dicesi anche nel dialetto
per Dar danaro a intresse.
Dab el cambio a uxo , Scambiare , vale
Entrar in luogo di un altro, Succedergli.
Questa xe la seco.vda de cambio , det
te fig. e famil. Questa la seconda, e vale
Questa simile all'altra, dicesi sempre
in mala parte.
Cambio, dicesi a Colui che si sostituisce nella niilizia in luogo di un altro che
rimanc libero dal servir. Nelle carte pub
bliche si videro usali i termini di Sostltuto e Supplente.
Tawti cambi no va bbx , Tante tramute tante cadute.
far cambio , In cambio, vale In vece Ix cambio de pagabme bl m'ha bastov,
In cambio o In vece di pagaron m ha
bastonalo.

CAM

CAM

CAMBISTA, s.m. Cambiila o Banchiere


Mercante che fa banco di cambio.
CAMBRADA , s. f. Cambraia, Tela finissima. Il Menami dice Tela di Cambrai.
CAMBRCHE , s. m. Sorta di tela bamba
gina pi o meno fina , per lo pi bianca ,
ed anche a colori di varie maniere , che
in commercio dicesi comunemente Cambrich.
CAMDRIO. V. BUSA PER LA FRBVB.
GAMETO, s.m. Cammeino, Piccolo Cam
meo.
CAMLO, s. f. Camello o Cammello, Ani
male quadrupede ruminante , che nasce
nei paesi caldi , ma portato e conosciuto
anche fra noi; detto da Linn. Camelus Bactrianus. Egli ha due gibbosit sul dorso
una davanti l'altra,- ed animale mansue
to, che porta grandissimi pesi.
CAMLO, s.m. detto inT. Mil. Cammel
lo, chiamasi una Macchina per cui mezzo
si solleva un bastimento nell acqua cinque
o sei piedi , onde farlo passare sopra luo
ghi di basso fondo. L'abbiamo veduta in
Venezia sotto il Governo italico.
CAMELOTN , s. m. T. Mer. Camoiardo.
Sloflo.Ua mista di pelo e seta fotta a fog
gia ili ciainbellotto.
CAMELTO (dal barb.Camellotum o Camelotum ) Cambelloito o Ciambellano e
Cammellino.Di-npo fallo di pelo di capra.
CAMELTO DE URUSSBLES , BTassellino.

COSSE DA CO.\T\R SOTO EL CAMIN , Cose


da dire a vegghia o a veglia, cio Cose
vane e senza sostanza.
CAMINDA , s. f. Passeggiata, II Passeg
giare , ed anche il Luogo stesso del pas
seggio, che dicesi non meno Camminata.
CAMIJTADOR , s. m. Camminatore
Camminatrice dicesi alla Femmina.
Gran camminatore, dicesi anche in T.
Mar. d'un Bastimento che navigli veloce
mente.
CAMLVAR , v. Camminare.
CAMINAR A FORTE , Camminarforte.
CAMINAR A GAMBE LARGHE, Andare a
sciacquabarili; Dir qui mio e qui vor
rei, Diccsi di que'zoppi che vanno a gam
be larghe.
CAMI.YR A OATOCSO, V. GATOC.VO.
CAMIJV\R A SALTI, Andar baheloni o a
balzi ; Andare a salti e scosse.
CAMINR coi PIE IN su , Camminar a
capo pie o capo piede.
CAUONAB co L' ABITO TIRA su , Andare
alzato, Colle vesti alzate per non lordar
sele.
< : i M i \ MI DA ANARA , Cioncatore , che
anche dicesi Muoversi a scarica barili.
CAMINAR co LA PANZA PERTERA, Rettare o Repere, Strisciarsi, Andar colla pan
cia per icrra. V. GATOGN\O.
CAMINR DA STRUPIA, Andare a grucce
o a gruccia , Colle slampelle. V. Cuz-

T. di Commento.
CAMEO, s. m. Cammeo. Pietra dura falda
ta, cio che sopra d'un colore e sotto
*V.un a!tro> ne"a quale a forza di ruote
'intagliano di basso stiacciato rilievo o
basso rilievo , bellissime teste , figure , e
ammali etc.

CAMERLACXl. V. CAZZATO*.
CAM1N, s.m. Cammino diccei a Quel luo
go della casa o sia apertura o vano per cui
passa il fummo. Le sue parti principali so
no le seguenti:
FOSHR , Focolare NAPA , Capan
na o Cappa CAUTA , Gola CASTLO,
Fummaiuolo o Fummaiolo e Fumaiuolo
e Bocca o Torretta, La Rocca del cammi
no ch'esce dal tettoCOVERTA DEL CAiiiiV
Tetto del cammino o Cappello. V. CAVIOjn, PALETA, MOLETA, POLO, CAEJTA, MAFAR , PAPAOR.
PIEBA o PIASTRA DA GAMI*, Frontone,
Piastra di ferro o simile che mettesi ne'
cammini per rimandar il calore, o per ri
paro del muro dall'attivit del fuoco. Tal
volta una lastra di pietra , e dicesi Pie
tra da cammino, la quale tien luogo di
Jf rontone di ferro fuso.
MURO DEL cAMhv, Vela del cammino .
dicesi al Muro divisorio della cappa d'un
cammino.

CAMS PIEN DE CAI.IZB.VE, Cammino Aligginoso.


AVER FOGO o ESSER FOGO IN CAMN, La
marina turbata o gonfiata, si dice fig.
Quando veggiamo uno in collera e pieno
di mal talento PRESTO SE TACA POCO UT
TEI MIO CAMtoi , Io piglio fuoco subito ,

cio M adiro, m'accendo.


13

ZOLA.

CAMINAR DA VECHIO, Accasciare, Cam


minare da slanco Camminacchiai-e
vaio camminar a stento por debolezza.
CAMINAR DA ZOTO o A PIE ZOTO, V. ZOTO.
CAMINH DEL CAVALO, V. ANDAR DEL CA
VALO in CAVALO.
' "..!!! VU! DE LE BARCHE HE L*AQUA, Sol-

care.
CAKISR IN PRESSA , Andar d buon
passo ; Mettersi la via Ira' piedi; Stu
diare il passo; Uscir di passo; Menar le
seste; Spacciare il terreno.
CAMIKR MALAMENTE, Ciampicare, cio
Non trovar modo ili camminar con fran
chezza.Andar ancaione, Aggravarsi pi
sur una coscia che sull'altra. Strisciare,
Camminar con impeto stropicciando il
terreno.
CAMINAR MENANDO BL CULO , Culeggiareo Sculettare.
C.iMi.yAH su LE SUSTE , B u;z;cre,Muoversi pian piano Andar tentone o ten
to!. Andar adagio e leggieri.far passo
d picca ; Andar come una testuggine,
Si dice di Colui che cos cammina e gra
ziatamente.
FAR CAMINAU QUALCUN CHE VA ADAMO,
Trarre alcuno di passo ; Farlo uscire di
passo , cio Dal passo piccolo e tardo.
FA CAMI.VR UN CAVXLO, Passeggiare
un cavallo, vale Menarlo a mano con len
to passo.
RINGHIERA CHE CAMINA ATORNO, Bala
ustro che gira lutto intorno.
CAMITA, ini per. del verbo CAMINAH ,
Spicciati; Sbrigati; Fa presto; Fieni
avanti.

GAMIAi\TA,V. CAMINDA.
CAJWINTO, s. m. Camminetto, Dim. di

CAM
89
Cammino , cio di Quello in cui si fa fuo
co.
CAMINTO DB LA PIPA , V. PIPA.
CAMINBTO A LA FHANCLN, V.Fjunumr.
CAMINIERA, s. f. Camminer; Cammi
netto; Spera da camminetto, Voci Fioreuline, Q-.wllo specchio che si soprapponc al camminetto d'una stanza.
CAMISA , s. f. Camicia o Camiscia ; le cui
parti principali sono le seguenti.
CORPO DB LA CAMISA , Corpo della cami
cia VERTAURA DA COLO, Sparato da col
lo, se da uomo; Scollo so da donna
VEHTINA DE LE MNECj/E , Sparo delle municfic DA COLO, Solino da collo Dv
MANI, Polfini o Solini delle maniche
OCOETI, Gheroni St\LETE,Spalletle
hcoETiNi A BASSO , Qitadrelletli COREsbr, Cuoricino. V. CRESPA , MANEGHETO
BOCHBTA , PlETIWA.

AVER LA CAMISA 3,-ETA o SUTA, Aver net


te le mani o la coscienza netta , Modo fig.
A via LA CAMISA SPORCA, Non esser lea
le o nftta farina; Non esser farina da,
cialde; Essere in difetto; Aver la coscien
za macchiata o calterita; Essere in colpa.
CHI S'HA SPORCA LA CAMMA SE LA NETI
Chi imbrattato si netti; Chi ha man
giato i baccelli spazzi i gusci; Ognun dai
canto suo cura ti prenda.
MUAHSE DB CAMISA , detto fig. Riuscire
dalguscio, Mutar costume e darsi allo spi
rilo.
CHI FILA GA UNA CAMMA E CHI NO FILA

CHE N'HA DO, Chifla ha una camicia e


c,. nonf'a ne ha due , Prov. e vale che
Gli oziosi talvolta hau pi forlnna di quei
che s'affaticano.
'
DESPOGIAHSE IN CAMISA PER QUALcbN ,
Sbracarsi; Sforzarsi; Fare ogni possa
per alcuno.
DONA CHE FA CAMMB , Citmiciara , No
me che danno i Romani alle Donne il cui
mestiere di far le camice.
EL ITI::, i .,'. i LA CAMISA, Farebbe a per
dere colle lasche vuote, Dicesi ili Chi per
de sempre giuocando.
FoRBIRSB CO LA CAMISA DEI ALTM , V.
FORBIR.
ESSER i CAMMA , Essere incamiciato
SENZA CAMISA , Scamiciato RESTAR
IN CAMISA, Restare in camicia, cio Mi
serabile ESSER MEZA CAMMA, Esserpovero gentiluomo; Essere messerino, Pic
colo messere. MBTERSB LA CAMMA, In
camiciarsi.
LA CAMISA NO OHE TOGA EL CULO, La ca
micia non gli tocca il culo o F anche , di
cesi in modo basso di Chi per soverchia
allegrezza quasi non cape in s stesso. Non,
capere in se stesso o nella pelle o nel cuo
io; Leccarsi le dita d'alcuna cosa; Anda
re a nozze ; Non potere star ne' panni.
JVo AVER CAMISA AL CULO, Non aver cen
cio da coprirsi; Esser povero in canna j
Esser brullo. V. RESTAR IN CAMISA, in RE
STAR.
SB GAVARVA STRUCA LA CAMISA , La ca
micia gli si sarebbe torta, Diccsi di per
sona sudata.
STRENZB wb LA CAMMA DEL ZIPN, Strigne pi la camicia che la gonnella; Pi
vicino ildenteche nessun parente Del

CAM
9o
ri fig. e vafllionoChe s' ha pi rfgrrdal
suo intresse che a quel d allri.
Camisa dbi cavalieri da seda , Spoglia
o Scoglia ; ed e Quella pelle dlia quale si
spogliano i bacbi di-ta seta , le bisce etc.
A brusa camisa, Modo avT.ClttAXn uno
a brusa camlsa, Coglicre Sorprender
uno exabrupto , ex tempore , alt improvVISO. .1 A SANGUE FREDO, iu CfllArXn.
GtlADAGNAR A BHUSA CAMISA, Guodagnare di lancio, a primafronte, a prima vi
sta, a prima giitnla , di prima presa , va
le IVel principio del giiiuro.
Camisa , detto in T. Mil. Riveslimento,
Una superficie ili muro o di piota , colla
quale si coprono i Lerrapteni dell'opere >li
forlificazione. Fu detto anche Camicia.
Camisa dei alboiu , . Mar. Manica
dell atiero, Tela incatraniata che circonda albcro oc s' incastra nella coverla.
cXmise o Comiso, s. m. Camice , Vesta
lunga di pannolino bianco ail uso degli ecclesiaslici nella celebrazione degli ufiizii.
CAMISETA, s. f. Camicetla.
Nasser la CAMisBTA,VfWcere cott am
nio o corio secondo gli anatomic, cio
Nascere o reir al mondo che fa la creatura umana con due im ihrppi Detto
poi fig. Nascere in piedi ; Nascere veslito ; Nascere in gremio a Giove, Nascere
o Esserc fortnalo. V. Finta.
CAMISETO, s. m. Cami'cc/fo, Piccolo ea
rn ice.
CAMISOLA, s. f. Camiciuula, Vestimento
ebesi porta sopra la camicia sollo il giuslacuore degli uomini.
CAMISOLIN, s. m. Farsetlo; Corpel/o ;
Farsettino; Giubberello; Giubbettino, Veslimento che si porta sollo la camicia e
sotto la camiciuoln. V. Comesso.
CAMISON, s. Bl. Camicione , accresc. di
Camicia.
CAMISOTO, s.in. Camiciotto, Gonnella di
lela lina.
cXmit 0 , s. m. T. de'Darcari , Colmo , e
diersi dclIcMercanzie ne'burcbi che si ca
ncano fanno colmo , cht va poi coperlo
con le sloie.
Aver tropo cmito , Esser troppo col
mo, sgrignuto , incastellalo.
CAM0PNA , s. T. degli Erbolai, Equi
seto o Setolone 0 Jtaspcrella, Fiama erbaCra di cui si uso in medicina, chiamata da Linn. Et/uiselum ai vense.
CAMOZZO , s. m. Camoscio, 11 maschio
della Capi a selvtica, la quale h anche del
ta Camozza sla in luuglii inontnosi ed
alpestri. Quest' animale e chianialoda'Sistem. Capra Jlubicapra.
La pelle dello slesso animale ch'buona a varii usi, cbiamasi dai noi ' Ca
moscio o Pelle camoscinq.
CAMPAGNA , s. Campagna.
Campagna , diciamo nel sign, di Podere; Possessione , Campi che si lavorano
Gran campagna , Poderaccio Picoia . , Poderetto.
Campagna pi astada , Campagna arb-

CAM
rata Campagna , Campagna
vignala.
Campagna pustota, V. Pustoto.
Campagne vtciwB al mar , Maremme ;
e quindi Luaghi o Campi maremmani.^
Loco de campagna, illa, e nel dimin.
Villetta Logo db campagna dbsbrto ,
Catapecchia , Lr.ogo sabtico , sterile o
disabitato o remoto.
AndVr iff campag.va , Andar alia cam
pagna, e da noi s' iulende Fnori di Vcnezia , nella terra ferma.
Campagna , dicevasi ne* tempi della Rcpubblica Vneta , alia Sbirraglia o Birreria , c'ioh al corpo de' birri , ma intendevasi di quelli detli anche Cajupagnqli ,
che battevano la campagna, e andavano
per lo pi a cavallo.
CAMPAGNTA "
CAMPAGNLA / s. f. Tenulella; Possessioncella ; Poderelto o Poderino.
CAMPAGNLE , . f. Navoni ; Napi; Ra
pe. V. Naon e Rava. Colla voce vrrnacola
edin forza disust. intendiaino le Rape cot
te venule dalla campagna , che si vendono
i-omuiiemenle per le slrade della Citt.
CA!AGNLO,add.Cm/)aiHiofoiCampaiuolo; Campereccio; Campestre; Camplo. Cosa o Prodotlo di campo o di villa.
Campagnuolo , detto sust. vale Abitan
te della campagna, Contadino, Villano.
CampaGnoli, Spezie di Birri V. FAG.4A.
AMPAGNNA, s. f. Gran possessione o
poder? o tenuta.
CAMI'XnA, s. f. Campana.
Spala de la campana, Tstala o Testa,
II piano della campana da cui pende il bat
taglio BatL'da, Bordo, L' eslremkii o
orlo dove percuotc il battaglio Cordoni , Fasce o Fascetle o Cordoni e Cornicctlc. A.vlo, Anello, Catlivello cni
appeso il battaglio. Zoco o Cepo , Ceppo ; Mozzo; Mozzatura; Cicogna, L'armalura del legname,cui sonosospesi i inanlchi o le trecce. V. Cautelo e Batociiio.
Fato a campana, Campan!formeo Cam
panulas, T. Botnico, ed Agg. di Fiore fatto a guisa di campana.
Campana, T. fam. dello per agg. ad no
mo , Sordo; Che Iva le grosse
ingrossale ; Che ha male .
Campana martelo, Rinlocco ;
a martelloSuoiiai-e a martello,afuo, a riiitocchi, altarme Stormeggia o Suonare a slormo, vale Suonarc per
chiamar gente Tempellare , Il suonare
interrollo dellc campane, e quindi Tempellato o Tempello ai campane.
Campana dei Speziew, Campana, di
ces! al Vaso di piomho fallo a guisa di cam
pana per uso di slillare.
Campana bel rblogio, Campana.
Campa na be lb o de le do ore, Chiamavasi il Suonare disleso della campana
alie ore due dopo il tramontar del soled'ogni nolte, cosliinie anlico che conservasi ancora in Venezia, bench 1' orologio
non sia [li regulato all' uso italiano.
Campana de terza o meza terza. V.
Teiiza.

CAM
Campana bro nona , deUa ahrimenti,
Campana dbi palu. Cos si chiamava il Se
gno disteso d' una campana, che a,' tempi
Veneli si suonava ogni giorno , mr>az' ora
do^ le dodici sulla torre di S. Marco e
per mezz* ora continua che i Toscani .
chiamerebbero la Lunga. Dicevasi Cam
pana deifati'il\,perch durante questo se
gno di campana i falliti potevano sortir di
casa , n crano molestati. V. Marangona.
Campana thotiera , V. Trotier.*.
Sentir l'altra campagna, Odi
parte e credi poco, cio A voler gi ml i car
Lene vuobi sentir 1' alt ra parle. AIT udire
una campana e non udire altra non si
pub giudicare: cio II giudice dee udire
amendue le parti prima che dia sentenza.
Sonatb CAMPANB , Sonate a doppio, Si
dice peruicravigliaeperallegrezza al comparir ili pei'sona inaspeltala. Dicesi anco
ra Bisogna far campanone , Quand' uno
eh' sofilo far serapre male , ha fatto una
volta una cosa che sla bene ; s' usa dir
parimente , Bisogna sonar le campane ,
ovvero Bisogna far un segno nel muro.
TirXr zoso a campane dopie , V. TirVr.
Al son db sta campana ogni dona daben se fa put ... Detto basso e melaf. //
martello i argento rompe e spezza le por
te diferro; Ser Donato d in capo a S.
Giusto , e vagliono I danari e i regali mettono a pericolo la virl e la giuslizia.
CAMPANAMENTO, V. Scampanamento
e ScampanXr.
CAMPANTO o Sordo campan.Vto, Sordacchione; Sordissimo. V. Sordo.
CAMPAi\\T0 . s. m. T. de' Cacciatori valligiani detto anche Campanbla. Specie d'Anatra salvatica, delta italianam. Caonea
Qtiattrocchio Domenicanofemmina,c\oh
La femmina del Canone niaschi ( Quatrochi ), chiamala da'Sislem. Anas clangula feeinina. Si ciba di chiocciole e tel li
ne; cd poco lnnnia a manginre.
CAMPAiVAZZA, s. f. Campanaccio; ede
Quello fatto di lama di ferro , che per lo
pi si mette al eolio degli animali da fatica. Dicesi anche Sr/uiHa, ma questa voce
si trasferisce ad ogni sorla di campana.
Esser campanazza, Aver le campane
grosse, Esscr sordo. V. Campana.
CAMPA.NLA, s. f. presso noi, Lo strsso
che Campanelo, V.
Campvnela; detlo in T. de' Fioi isli ,
Campanella; se ne distingue di Ire sor
la, cuv a foglia larga, a foglia rotonda ,
ed a foglia d' orlica ; fiori che si cohivauo
ne' giardini.
Campanla, Uccello, V. Campanto.
CAMPANELTO \
CAMPANELN ) s. m. Campanellino;
Campanelluzzo; Campanuzzo; Campanuzza.
CAMPANLO -la, Campanello.
Campanlo da vache, V. Campanazza.
Magnr a son db campa>elo , V. Mag\r.
San come un campanlo, Pi sano che
un pese; Sano come una lasca.
i campanli a qualcI-n, Atlaccare altrui una campanera, dicesi del

CAM

CAM

l' ApporgK alcun suo difetto, pubblicarlo.


CAMPAIVELN , s. m. Campanellolta ,
Campanrlla assai grande.
CAMPANR, s. m. Campanaio e Campa
naro, Quello che ha l'ispezione di suonar
le campane d'una Chiesa.
CAMPANTA, s. dimin. di Campana, e
rale Piccola campana, intendendosi per
una di quelle che suono sui campanili.
CAMPANIL \
CAMPANL / e. m. Campanile, Torre
in cui stanno e si ninnano le rampane.

coli' indice dei circoletli sulla pulmn , diceudo adagio , CAMPIBLO CAMPIELETO K'B
JIATO u.x puncBLTo ; indi prendendo leggermente ad uno ad uno le dita e comin
ciando dal pollice, soggiungono, QUESTO
L'HA VISTO, ST'A-LTRO L'HA SCOIITBG, QUE
STO L' HA COTO , ST' ALTHO L HA MAG.vX , E

G >-.!!' V MKL DA 6BNTINELA , V. GARTA.

CAMPANLE, s. m. T. de' Pese. Conchi


glia marina univalve, del genere de' Tur
bini, detta da Li un. Turbo Terebra, la qua
le di figura conica mollo allungata, spi
rale, coimmissiuta specialmente sul lido,
e di nessun uso.
CAMPANL, dello in T. Mar. Campani
le , dicesi il bongo dove sta la campana
della nave, la quale serve per Ladicar le
ore e regolare le guardie.
CAMPANILTO, s. m. Campaniluzzo.
CAMPANN s. m. Campanelluzz, Cam
panellino , Piccolo campanello.
CAMPANO PAH CAMPANO, Suonare afe
sta ; V. Sorv'Xn e SCAMPANAMENTO.
CAJUPANON, s. m. Campanone, Campa
na grande.
SoNXa EL CAVFANN, V. CAMPANA DE LE
DO in CAMPAVA.
Zor.R AL CAMPANN, V. ZoGR.

CAMPAR , v. Campare, cio Vivere,


CAMPAR DE LB so FADIGHE, Guadagnar
la vita. Dicesi ancora f'ivere , Campare
o simile, delle braccia o delle sue braccia.
CAMPARLI MAI., Campacchiare , Cam
pare con disagio , Campar refe refe.
SB CAMPA , "Si campa} ^* vive, ed in
tendiamo Potersi appena nianlcnere.
CAMPAR , Dicesi anche per agg. di que'
ragazzi che stanno birboneggiando per li
campi o Piazze.
CAMPARO , o CAMP , s. m. ( dal barb.
Camparmi o Camperius ) Campaio o
Guardia campestre, Colui ch' preposto
alla custodia de' campi.
CAMPECHIO, i. m. T. Mere. Campeggio
_ o Legno di Campeggio. Legno durissimo
e pesante che ci viene in grossi pezzi col
mezzo dc'negozianli dall'isola Campes del
Mestico e da altri luoghi , di cui ci servia
mo per tigncrc in nero. Quest'albero det
to da'Sistem. Haematoxylum Campechianum.
CAMPTO, s. m. Camporella; Campicello ; CampiteIlo ; Campicciuolo.
CAMPIELADA , s. Lo stesso che PIAZZAU, V.
CAMPIELO s. m. Piccolo campo, e inlendesi da noi Una specie di piccola piaz
za , di quelle cio che chiamansi comune
mente Campi. V. CAMPO.
FAR CAMpiELo, chiamasi famil. Una ma
niera di divertimento che usano le nostre
donne per baloccare i fanciolletti del pri
ma anno, e consiste in questo. Prendono
la mano aperta del bambino e vi segnano

QUESTO POVERO PK-II K >, 'i v . . . ( il mignolo )


PICHENhf ... NO CHE NE ,\E TOGA. . C.VANCA ...
UN FAEGOLbr.
*

CAMPIN, s. m. Campione ; Saggio; Mo


stra.
Detto a uomo, Campione, vale Eroe,
uotn prode.
CAMPINA, i. Campionessa, Eroina
che si distingue per azioni illustri e glo
riose.
CAMP10NAR, v. Accampionare, Far simi
le al campione.
CAMPO, s.m. Ca;npo,Tprra dove si semina.
CAMPO DA PASTURA, Campo compascuo,
che serve a prato CAMPO DB FAVE, Favulle CAMPO DB BIAVA , Campo imbiadatO

I.VGHASSH I CAMPI CO I.B TOSSII,

V. INGRASSAR.
AVER DEI CAMPI AL SOL , V. SOL.
U.VA STRAZZA DB QUATRO CAMPI , V.
STRAZZA.
ROBA DB CAMPO , Campereccio ; Campe
stre ; Campeslro , Che attiene a campo ,
prodotto del campo.
CAMPO IN VENEZIA , Campo , Largo di
terra a guisa di piazza pi o meno estesa
che v'c in ogni parrocchia della Citt.
CAMITLO il dimin.evalc Piccolo campo,
cio Piccola piazza.

CAM

9f

CAMUFAR, v. Frappare; Cncischiare ;


Frastagliare, Far le frappe a' vestimenti
o simili.
CAMUFAR , T. degl' bidorteri , Grani
re; Far grano, ed Quel!' andar percuolejadole parti delle figure con piccolo mar
tellino ed un cesellino sottile in puuta.
CAMUFAR , dello Cg. Camuffate , vale
Truffare , Ingannare , V. Sc
, s. m. Balza, Guarnizione di
mossolina, velo o simile , dappi di gon
nelle , grembiali, palchetti di finestre , in
torno a' copertoi e simili.
^ Camuffo, si chiama poi' una sorta di
giucco di carte, che ora pi non in uso
fra noi.
ROBA DA CAMTTPO, detto mctaf. Roba o
Cosafurtjva, Proveniente da farlo.
~ CAMUZZOiV , s. nt. Segreta; Buiosa; Bu
rella, Prigione segreta.
CAN, s. m. Cane, Animale nolo e dimeetico dell'uomo, dello da Linn. Caiiis fa
miliaris.
CAN ;i vii : v o BARB.V , Can barbone o
Cane Romano ESSER EL CAN n v n ni \ DB
QUALcbjr, dello Cg. Esser lancia d'alcu
no, vale Seguace. Esser cagnotto, dicesi <li
Chi prezzolalo assisto alla difesa altrui
FAR DA CAN iiMiii!> . iletto pur fig. Fare, il
porta o il portatore, cio Non fare che il
meccanismo di portar che che sia da un
luogo all'altro, come pu fare il can bar
bone.
CAW noLocwbr o BOFALO, Moffolino; Ar
lecchino; Mascherin da Bergamo, V. BbFALO.
CAN CHE SBAGIA NO KORSEGA , C, in che

CAMPO COLBCX, V. CoLEC.X.

CAMPO DEI LEGNI, V. LEGNO.


CAMPO DEL PETEXE, V. PETBNK.

CAMPO DA SOLDAI, Campo, Luogo o Pa nura dove s'accampano e dove si cotnbat- le METBHSB IN CAMPO , Accamparsi
LEVARSB DAL CAMPO, Decampare.
CAMPO SANTO , Lo slesso < he SABRA, V.
COLORIR i CAMPI DE LE PITURE, Campi
re. Dicesi Campo ila' Pittori quello Spazio
che circoscrive tulle le estremit della co
sa dipinta.
AvH CAMPO DB FAR, DE DIR ClC. Aver

campo; Pigliar campo; Dar campo e inili, difare, di dire alcuna cosa, vale
Aver luogo.
ESSBHCHE CAMPO A U.Y ApXn , Rimaner
luogo o campo o spazio o tempo, alla trat
tazione d'un affare.
MBTBH A CIMPO, V. ACAMPR.
CAMPO DE LE GATE. Luogo nolo drlla
. Cill di Venezia, cos dello per idiotismo,
e dovrebbe dirsi Campo dei Legati, per
ch ivi slavano anticamente i,Aunzii apotolici, cio i Legali <lol Papa.
CAMPO RSOLO. Altro piccolo Campo vi
cino alla piazza di S. Marco, che dovreb
be dirsi Campo Orteolo. S. Pielro Orseolo Doge edifico vicino ni campanile di S.
Marco uno spedale, che neliSgi. venne
trasportalo a S. Gallo, e comunic il sao
nome a quel campo.
CAMPO SANTO, s. m. Sagrato; Cimerio o Cimitero Carnaio , dictsi il Ci
mitero degli Spedali.

abbaia poco morde; II can che abbaia po


co avvien che morda; Can che abbaia non
prese mai caccia; Chi troppo abbaia em
pie il corpo di vento; Can da pagliara ai
Inno e sta discosto; Alitala il cane pi
quanto pi teme. Detti fig. e vagliano Chi
fa molle parole fa pochi falli.
CAN DA BORIDA, Can frugolare.
CAN DA CAZZA , Cane cacciante.
CAN DA FERMA , Cane da frma o di
ferma.
CA>- DA GUARDIA o DA Tono, Mastino ;
Alano.
CAN DA PAGTR, V. PAGIARO.
CAN DA USMA , Cane sentacchio o sentacchione. V. USMA.
CAN DA VITA , Molosso , Sorta di cane
grande e feroce.
CAN LEVBJR, Cane segaloj Bracchelto.
CAN MoscX , Cane pezzato, macchiato,
taccata, screziato.
CAN PIGOLO E CATIVO , Batolo e Botolin , dimin.
CAN PRESTO , Cane corridore.
CAN 8PBON.V , Cane spronato , Quello
che alquanto sopra al piede ha un'unghia
alla quale diciamo Sprone.
i
CAN INDOMTE.\Z\ E CAVALO stBCiX, Prov.
Can mogio e cavai desto, Esprime] i con
trassegni di bont che debbono vere queli due animali.
CAN, detto per agg. e figur. all'uomo,
Cane; Acanino; Caiiibate,* vale Crndo,
apro, inumano Difesi anche nr) sign.
ili Avaro ' ESSER iw CAW

CAM
92
Cagneggiare , Fare il crudele e minacciare , che anche dicesi Trattare cagnescamente.
Can, detto in T. de' Bottai, ,
Strumento che adoperano i Boitai a te
uer forte i ccrchi mentre gli mettono ai
le botti.
sei. Cavadenti, Cane, Ferro che
col suo morso leva i denti.
Can dbl schiopo , V. Schiopo.
Can del sFBabur d'una nave, V.SrEii.v.
Can , detto in T. degli Oriolai , Gr7lelto, Specie di Leva o calibraloio che ser
ve a far allentare o epartire la soneria
d' un orologio.
Can da burcbto. Fab. el can da burchio , Fare innamorato , lo tpasimato ,
il cascarnorto ; Far il graziano , cio il
grazioso, il piacevole per ingrazianarsi.
Can mozzo leva pbesto coa , Spicciarsi alia breve, e dicesi di Chi a una mensa
jniserabile si spiccia presto a mangiare.
Can no magna de can , // lu/ mangia
ogni carne e lecca la sua; II lupo non
mangia della carne di lupo;Tracorbi
si mangiano gli occhi; Calcio di Stallone
non Ja male a cavalto; Tra furbo ejurbo
non si cainujfa: vygliono che Ognuno risparmia s o i suoi. Oppure che A chi si
tuoI bene non si fa offesa che dolga.
ChiamXr i cani, Ailetiare icani, Invitarli , chiamarli a si-.
Cri\r del can, V. Criar.
Da can, Cagnesco e Cagnazzo, Da ca
ne Far una cossa da can , Far che
ehe sia abborracciatamenle cio Alla peggio, Acciabaltar che che sia Far una
fadjga da can, Durare unafatica da ca
ni, vale Durar tica grandissime.
Star da can, Star male, ed espressinne che si riferiscc a mali fisici niorali a disagi drlla vita Staria da can,
Sarei de' cani, ovv. Sarei della fortuna,
e vale Mi troverei a cattivo partito. V.
Star fresco e Star da frizer , in Fre
sco Frizer.
Dai al can che l'b radioso, V. Dar.
Dente de can, V. Dente.
DesmissiXr el can che dorme , V. DeMISSIR.
Esser Star come cani gati, EsseTo Stare amici come cani e gatti: Det
te per irona : simile all'altro Stare co
me capre e coltellacci.
Essbr al can , Esser arso o pavero in
canna , abbruciato di danaro ; Essere
spiantato nelle barbe , Essere in miseria.
Esser solo come cn can, V. Solo.
FobtunX come i cani in chiesa, V. For
tuna.
LassXr STAR EL CAN CHE MORSEGA, Alia
pignatla che bolle le mosclie non s' pas imano , vale che Quando uno adirato da senno, bene lasciarlo stare. Non
istuzzicare il vespaio.
Leto da cani, V. Cuzzo.
Molr el can al toro , V. Molar.
No esserghe can ne gato, Non trovare
ne can ne gatta, vale Son trovare alcuno.
No trovar un can che bada, Non tro
vare ni can ni gatta che abbai, cio Che
interceda.
Respeta* bl can per el paron, Chi

CAN
ama me ama il mi cane , per far intendere , che Gli amici amano naturalmen
te tutte le cose che veggono esser care alV am ico.
Tl'TI I CANI MENA LA COA TUT! I CO
GIO VI vol dir la soA , Chi jfa la casa in
piazza o ella alta o ella bassa, Tutti
non abbiamo lo stesso temperamento
modo di pensare.
CAN, s. m. Cancro o Canchero, Specie di
tumore o ulcere.
CAN BIANCO o Can machia o pontizX o
Can senza denti, T. de' Pese. ma
rino bianco, dclto da Linn. Squalus Galeus. Peace Ii del genere de' Cani ,
che somiglia alio Squalus Achantias ( ASI ) comune alle nostre pfscherie e che
niangiasi allesso. 11 suo corpo quasi ro
tundo il suo colore criiericcio a macchie
biaiicastre sparse; in luo^o di denti ha
delle prominenze grandiose.
CAN DA DENTI, T. de'Pesc. detto anche
da DBYTi>Allro^pesce di marc del
genere de' Cani , che secondo il Naturali
sta Sig. Nardo, il vero Cane glauco degli
antichi, non lo Squalus Glaucus de' mo
drai , la descrizionc de' quali formata
dai caratteri di due specie ch' ebbero essi
a cotifonderc sollo un tal nome , cio la
Caechia e la specie presente. Quest*) uno
de' piii grandi terribili. Cani marini ; ha
il muso aculo , le inascelle fornile di Ire
quattro serie di denti acuti lisci ; la coda
carnala ai lati, un po' sihiacciata supe
riormente , con una fosseta alla base deila
pinna caudale, la quai pinna fatta qua
si a modo di falce, col lobo superiorc un
poco pi lungo ; la sua lunghezza taltolta pi di dieci piedi. Il suo nome ital.
Canosa Cagnotte glauco.
CANA o Cana vera o Cana montana o bragaxega , s. f. Canna comune o domesti
ca, delta da Linneo A rundo Donax.
Ochio o Gropo de la cana , Brtrbocchio; Oovolo; Cannocchio; Nodo Ca
non de cana, Bocciuolo; Jnteriiodio, cio
Lo spazio d'una canna fra i due nodi. Di
cesi anche Bubbolo.
I'elbta de la cana, Cartilgine, dicesi nielaf. a quella pellicola a foggia di sottil membrana che si trova nellc caune.
Cana da stuar le lampede , Sujfione
o Sojfionetlo. Canna traforata , V. Stuarola.
Cana da stroleghi , Cerbottana, Spe
cie di canna fatla di latta con cui gli Astrologi parlano pianainente agli orecchi
di quelli con cui prelrndono d'indntinarr.
Cana da destacar pruti, Brocea, Can
na divisa in cima e allargala per uso di
coglier frutli.
Cana de la gola , Canale ; Strozza ;
Gorgia ; Gorgozzule e Canna. V. CanaoLE GaRGATO.
Cana del camIn, V. Cam'in.
Cana del condoto, Doccione da cesso;
Pozzo ero Cannaio , dicesi a Quello
che fa i doccioni.
Cana del fogo, Sojone; Sojfionelto;
Trombone a bocea.
Cana del formb.vtn , Canna o Steh
P Fusto delformenlone. V. F usa.

CAN
Cana de la mlega, V. Mbleghb.
Cana del pozzo , Gola , Condotto del
pozzo.
Cana del servizial, V. Servizial.
Cana del schiopo, Canna.
Cana del zucaro, Cannamelc, V. ZuCARO.
Cana d' India, Canna India. Pianta
che nasce neD' Indie, detta da' Botanici
Calamus Scipionum , di cui specialmcnte ci serviamo per fame bastom da portar
in mano. Quando cos lavorata chianiasi Canna o Giannetta.
Cana sbusa, detto fig. di Uomo, e va
le Cattivo.
Logo pibn db cane , Luogo cannoso e
Cannelo. V. Caner.
Serar db cane, lncannucciare;e quindi Incannicchala. V. Caxb.
CANA, V. Acana.
CANABCO, s. m. Calambuco, Legno re
sinoso, pesante, che ha un odore arom
tico, che ci vien dalla China, cd impiegalo specialmcnte a uso de' bastoncini dei
ventagli. Eglidettoda Linn. Agallochum
ojjficinarum e italianain. Legno Saquila;
Legno tf aloe; Legno di Colanibacn o di
Agallocco.
CANACHIN , i. m. Lo slesso che Calisson, V.
CANACHibN , detto in furbesco , Culo ;
Sedere.
C ANAFO , s. m. Voce di gergo e vale Cu
lo; Natiche.
Bater el canafio, Lo stesso che Bates
l'aZZALN, V. AZZALIN.
CANAGIA, add. Canaglia, cio Briccone, i
Gaglioffo, Mariolo, Sccllerato Agg. a Uoino cattivo.
Canagia buza roa, Canaglia berrcltina, Detto per ingiuria o disprezzo.
Quela caxagia porca , Maniera bassa ,
Quel ribaldo o ghiottone; Quello scellerato; Queir indegno ; Quello sciaguratone.
Delto ancora per Canaglia ; Canagliaccia ; Schiuma di scellerait , di rlbaldi ; Feccia del poplo , Gente vile ed
abbietta.
CANXL, s. m. Canale, Luogo dove corre
l'acqua Canale, in T. Mar. vale Corrente d'acqua ristrettafra duc terre.
CanXl da oresi, Canale ed anche Cucchiaia , chiamasi dagli Orclici uno Slrumento ad uso di fonder oro, argento o altro mtallo.
CanXl de la manestra , Condoli del
le pappardclle , detlo per ischerzo , che
dicesi Strozza; Gorgozzule; Inghiottiloo ; Canaletto della strozza. V. Canaolb
e Gargato Stren/.er el canXl de la
manestra , Serrare il nattolina, Srignere col capeslro la gola.
CanXl dei stronzi , Intestino relto ,
Canaletto che porta fuori gli escremeull
del corpo e volgarmenle il Culo.
Andar una cosa per el so canXl , An
dar pel suo cammino o per lo gran cammino, vale che L'affare procede come dee
naturalmente.
Saver una cossa da bon canal, Saper
che che sia di buon finie, di buon luogo.

CAN

CN

CAN

CANAlA , V. SCANALA.
CANALIZZO , s. m. Orare canne , cio
Quello che passa per Venezia e la divide
in due parli.
CANALETO, s. m. Canaletto; Canalino.
CANALETO D'AQUA, Troscia o Stroscia,
Riga che fanno i liquori correndo per che
clic sin.
Beccuccio , Canaletto adunco de' rasi
da stillare e simili.
CANALBTO DB L'ORINA, Uretra, Cana
le della verga.
CANALBTO, detto in T. degli Orefici,
Pretella , Pexzo di ferro concavo e lungo
per ricevervi la materia in fusione e for
mare la verga del metallo.
CANAOLE, s. f. plur. Esofago ; Gorgoz
zule; Strozza-, Canna della gola. V. GAR-

GANARIOL , s. m. Chiamasi da noi comu


nemente quel Villico giornaliero , che ta
glia le cannucce palustri. E si dice pure
CAUTAIUOL a Colui che le porla alla Citt
per uso di fuoco , cui esse sono desiniate.
CANARIOL o anche Sio DB CANRA, s. m.
T. degli Uccellatori, Uccello di padnlc ,
chiamalo italianamente Basettino o CingaUegra Mustacchi, nel Veronese MUSTAciiljf , nel Ferrarese BARBETTA, nel RaTennate PAROZZOUNO BARBATO DELLE PA
LUDI e anche DOTTORE, e nel Padovano
SOVETO. Linneo lo chiama Parus Biarmicus. Egli poco buono a mangiare per
1' amarezza della sua carne.
CANARL , Voce antiq. lo slesso che CA-

N DONA NE TELA A LUME DB CANDELA ,

CTO.
TlHR LE CANAOLE PER PARLAR , Far la

gola a vite , proprio de.' scilinguati che


stentano a proferir parola.
TlRn LE CANAOLE PER FADTGA , Trafe-

lare , Dicesi 'di Chi quasi vieu meno per


soverchia fatica o caldo.
TIRAR LB CANAOLB PBR MORR , Tirar
mince; Tirar f aiuolo; Tirar f alcino,
detto fig. Morire.
CANAPE , s. m. Canap o Canap, Franzeeismo dell'uso, Lungo sedile con ispalliere e bracciuoli.
CANAPIOLO, s. m. Signorino galante,
ridicolo , sguaiato. V. CACHETE e SPUZZBTA.
CANAPIOLO MOJTZJO , Locuzione plebea
eh' quasi disusala , e vale Giovane da
nulla. V. BARDASSA.
CANARA , s. f. Barca di cannucce, cio
Carica di cannucce , portate dalle Talli
per uso di fuoco.
CANARARLA, Uccelletto. V. CBLBGA PA-

JTARBGIOTO, V.

QAJVARNA, s. f. T. de'Cacciatori, Cannerone o Usignolo di padule. Uccello det


to da Sistematici Luscinia palustri* maior, il quale frequenta i pattuii e i can
neti.
CANATN, s. m. T. de' Ricamatori , dimin, di CANATO, Canutiglia, Strisciolina d'argento o d'oro battuto elio s'attor
eiglia.
CANATX, s. m. ed anche VERMIGLI* ,
Granone o #o#/ion<?,Franzesisnio. Specie
di i. un i ii. Ila d oro o d' argento, ridolla
soltilissinia come filo di seta, indi allorcialiata,' che s'infila come perle
e si cuce
'
.
"} .
sui ricami.
CANAVRA, V. CAWA.
CANCARA, s. f. T. de'Pesc. Tonno giova
ne, Nome che si da al Tonno giovane che
non ancora arrivalo alla sua perfezione.
V. Tow.
CANCARAZZI, Cancherose Inleriezione di maraviglia. V. CNCAHO.
CANCARO, s.ui. Canchero o Cancro, Tu
more o Ulcere cagionalo da collera nera.

LUANA.
MoiR DAL CANCARO O DA LA CMMM Si I,

CANARGIO , o come altri vogliono scri


vere, Cono/regio, s. m. Chiamasi una
parte importante della Citt nostra, o sia
uno de' Sestieri che la compongono: voce
derivata da Canneto, perch era in tem
po anlico luogo paludoso , e TI si racco
glievano le canne. Prima era chiamato PALUBLO, come si ha dalle Cronache, cio
Luogo paludoso.
CANARBGIO , detto in parlare furbesco ,
Deretano ; fiso sotto : II di dietro ; il
Culo.
RECAMB BL CANAREGIO DE PEE , Dar
de" calci nel di dietro o nel deretano.
CANAREGITO s. m. Abitante di Canaregio.
CANARELO ( coli' e aperta) s. m. e per lo
pi in plnr. CANAHLI , T. agr. Canap
io, II fusto della canapa dipelala e dirot
ta. Le parti pi minute che cadono dalla
gramola o maciulla , diconsi Lische. Ca
napaio jer zolfanelli.
CANARIiV , s. m. Canarino o Passero di
Canaria , Uccellino gentile , notissimo ;
che canta soavemente , detto da Linn.
Fringilla Canaria. Alla femmina dicesi
ilalian. Passera di Canaria.
DA CANARI-, V. CAST.'.B.

V. MORR, e GIANDUSSA.
CANCARO! Interiezione di maraviglia ,
Canchero]
CAXCARSO, add. Canceroso o Canche
roso , dicesi de' lumori.
CANCELARA, s. f. Cancelleria.
CANCELIR , s. m. Cancelliere.
CANCELIERO. V. SMERGO GARDELIW.
CANCLO , V. SOANCBLO.
CANDLA , s. f. Candela.
CANDELE DE SBO , si dice fami], e per
ischerzo , delle Dila di qualche Signora
magher, che siano lunghe e scarnale, le
quali hanno qualche rassomiglianza alle
piccole candele di sego.
FAR EL CULO A LE CANDELE, V. CuLO.

PIANAR LE CANDELE, Pianare le randele , si dice da' Ceraiuoli il Farle piane ,


adeguarle , pareggiarle.
CANDELA MESSA A MA>, V. MESSO.
M YI;V'U; LB CANDELE E CACAR I STOPINT,

Digerir le lische dopo aver mangialo i


pesci, cio Pagar le pene degli errori com
messi.
l''l v'i A LA MESSA , Fi \ i r. LB CANDELE ,

Fatta la festa, corso il palio, dicesi Quan


do egli fatto e finita ogni cosa.

93

V. DONA.
VERO DA CATfDBLE, V. VERO.

MADONA DE LE CANDELE, V. CERIOLA.


CA.VDELA ARDENTE, T. MiL Portafuoco.
Slrnmento con cui s'alluma da'cannonieri lo stoppino delle bocche da fuoco. V.
SPOLETA DA CANO.V.
CANDELTA, s. f. Candcluzza ; Cande
letta.
CANDELBTA DA FAR onDvXrf, Candela,
Lista di pannolino incerata e ridotta a ci
lindro solido ohe s' inlrodncc nel canale
della verga per api- i re i (passaggio all'orina.
CERCAR BL MAL co L \ CANDBLBTA, V. MAL.
GNANCA co LA CANDELTA NOL SE PODABIA CATR , N anc/ie a cercarne colfuscellino si potrebbe trovare, Maniera di
far intendere la somma difhcoll di troTare una il, 1 1 a cosa per quanto la si cerchi.
CANDELIR, s. HI. Candeliere. Le sue
parti sono:
PIATO o PE, Pianta o Piede COLOWA , Fuso , II fusto della colonnetta
BOSSOLO, Bocciuolo, Quella specie di can
na nella qnale si ficca la candela.
CANDBLIR ORANDO, Candelabro Dop
pier o Vite , diconsi Quc' candellieri di
lunga figura simile ad una colonnella, in
cima a' quali si porlano le candele accese
intorno alla Croce.
CANDELTR DB LA SBTIMAWA SANTA, Saet
ta, si die* Quel candelliere dove -si pon
gono le quindici candele nel tempo degli
uflzii.
i
CANDELIH DA PBTRISRA , V. PETRIBRA.
FAR DA CANDELIR; detto famil. per tras
lalo, Esser pergola ; Cuocer bue, dicesi,
di Chi si trova a ragionamenti eh' e' noji
inlenda, o a conversazioni dove lutti sia
no impiegati , e a lui tocchi starsi. In al
tro significalo che anche diccsi FAR LU
ME, Servir di lucerniere; Servir per can
delliere, vale lo stesso che Tenere il lume
e si dice dell'Intervenire in alcun fatto
senza avervi utile o interesse proprio, ma
solo per servigio e comodo d'altri.
ESSER SUL CANDELIR , Essere sul can
delliere, dicesi figur. dall'Avere dignil
o posto eminente.
CANDELIERN, s. m. Candelabro, Can
delliere grande.
CANDELIZZA , s. f. T. Mar. Candelizza.
Paranchino stabililo all'estremila dc'pennoni di maestra e Irinchetlo , che serve
per issare i grandi pesi.
CANDELOTO , s. m. Candelotto.
QUEL DAI CANDELOTI , '"(I llilflottad ,

Quello che vende candelotti.


CANDITO o CANDIDO, add. Cand o Can
dito, Zucchero purificato e bianco.
FA EL ZUCARO CANDIDO , Cand/care
o Candire.
CANELA, s. f. Cannuccia ; Canna dipadule ; Cannuccia palustre. Specie di can
na notissima , detta da Linn. Arundo
Phragmites , che nasce spontaneamente,
nelle acque paludose , e si adopra a varii
lisi , ed anche per far fuoco ne'forni. Di
fesi ancora Spazzola di padulc, perch
la sua pannocchia serve per fare spazzole.

94

CAN
Covkbzb DB canelb , I'ncann ucciare.
Canela , detlo in T. de' Beccai , Cannella , Quell' osso pieno di midollo ch'
attaccato alia polpa della coscia o della
palla de' ma lu.
A TV cvela, Espressione di maraviglia famigliarissinia. Vi corrispoudono
Capperi i Canchila ; Finocchi ; Pojjare
il mondo e simili: lo stesso che Buzahada
e Cogioni , V.
CANLA , . f. Cannella regina; Ci
; Cinnamo Cennamo. Seconda
corleccia d' un albero che cresce princi
palmente Hell' isola di Ccilan in Asia , e
ch' detto da Linneo Lauras Cinnamomum. La delta corteccia si riduce in pol
iere e serve al condimento de' eibi.
L n'ai tea Cannella o Cinnamoma si ven
de in commercio , ma pi inferiore e me
nu doice, che chiamasi volgarniente Cannellina Cannella del Coromandel , cd
i Cavata da un' allra pianta che dicesi
da'Botanici Lauras Cassia Cassia /gnea.
Cannella garofanala,\\lr* pianta del
ta anche Pepe garofanato eipressino.
CANLA DE MAR , s. f. T. de'Pesc. Cannelletto marino, Specie di produzionc ani
male marina , posta dall' Abbalc Olivi al
genere dlie Serpule , detla spccificainente Serpula Cannellelto, che dalla sua
forma approssimanlesi al Cannello ad uso
di sofliaic dcgli Orrlici, trasse il nome
vernacolo.
CAIVElXi , s. m. Spezie Spezieric, Mescuglio di aroniati in polvere per condimeulo de'cibi.
CANELATI , s. m. T. di Galera , Bandi
ni, Specie d'appoggi plant at nella poppa
d'una galera, che sostengono de' grandi
niodiglioni e formano un banco serrato al
di fu m-i per mezzo di piccole balaustrate
che diconsi volgarmente Gelosia di mez
za poppa.
CANELTA, s. f. Cannelluzza; Canneliina e Cannelletta, Piccola cannella.
CANELIN, s. m. Cannellino, Fallo ili can
nella , armalo.
, Pera cannellina.
Cannellini, T. de' Confettieri, Nome
(he si da a cerli Confetti che son pezzuoli di caunella iuzuccherati.
CANELO, s. ra. Cannello; Cannoncino ;
Sifoncino , Pi cose fatte alia foggia di
cannello.
Canelo de la bota , V. Cala.
Canelo da tessbi, Cannello, Bocciuolo di canna che si fa entrar nella spuola,
onde incannarvi sopra il filo delle inalas
se di ripieno, cou cui si tesse l'ordito del
le tele.
CANELOTI , s. m. Anello o Biccioiino
de' cappclli.
CANEO, s. m. Canneto, Luogo dove na
trono le cannucce palustri. V. Canela.
Macbi6n de caneo, T. de' Valligiani,
Macchia di cannucce, dicesi al Caniiet di poca estensione o quasi a l un Cespuglio di cannucce pajuslri che si trova
frequentemente uclle nostre val; -

CAN
Ficaese in caneo, Locuz. fam. Andarsi a riporrt o a nascondere Ande
caneo , Andate a riporvi o a farvijriggere. Modo di rpondere a taluno quanuo si mostra di non credere alle sue paro
le o di non allendcrvi.
CANR, s. m. Cannaio Can nato ; Canniccio, Graliccio fallo di cannucce.
CANESLA. V. Clesela del lzto.
CANESTRELI Canestbli de paio, s.
m. T. de'Pesc. Sorta di Conchiglia bival
ve del genere delle Ostriche-pettmi, chiamala da Linneo secondo opinionc di
Olivi , Ostrea glabra. ottima a maagiare se ne piglia in c|uantila uelle la
gune e ne'fondi arenoei de' porli.
CANESTRELI , . m. delto in T. Botni
co, Salindia o Erba siringa, nomnalo
da Linneo Phyladelphus coronarias.Fr
tice adatto per Ii beschetli , il quale pro
duce nel maggio hori bianchi d' un gratissimo odore, ma che da alia testa e i le
see troppo forte da vicino.
CANESTRELI DE MAR, .m. T. de'Pe.c.
Peltine , Conchiglia bivalve dello stesso
genere delle Ostriche-pettini , delta da
Linn., secondo l'opinione di Olivi, Ostrea
varia. Ella commestibile ma non si usa
in lutte le slagioni.
Con puesto nomc volgarc s'intende an
cora un altra specie di Conchiglia dello
stesso genere , delta da' Sistem. Ostrea
sangunea , la quale commestibile e se
fa uso. Essa por licita in vernacolo
Capa santi.va de , perch assomiglia
nel sapore alta Capa santa , bench ne
diversifichi la figura. Col nonie di Canbktubli de chiamansi pure mollissime
allrc specie di Peltini di cui ab! onda il
noslro mare.
CANESTRN, Dimin. di Canestro, Canestrino o Canestretto e Canestruzzo.
CANESTRO, s. m. Canestro o Caneslra,
Paniere di vimiui ad uso di ripevi pesce
da vender.
CAETA , s. Cannucciae Cannuccina.
Fato a caeta , Fistoloso Tubulate-;
ma sono termini dc'Naluralisli.
CANTO. V. Cagnol da calze.
CANEVA, . Canev. Stanza dove si tengon i vini Celia o Celliere, propr. Stan
za terrena dove si tiene il vino.Cantina
o Folla direbbesi alla Celia sotlerranea.
Canev, chiamasi anche il luogo dove
si vende il vino.
CANEVAROLO , s. m. Canapaio, Colui
che assetla la canapa.
CANEVAZZA, . f. Canavaccio Canovaccio; Sorta di panno lino grosso e ruvido.
Canevazza da bale , Invoglia, Tria
grossa da rinvolger balle, fardrlli e simili.
Canevazza d' d'arzento, Canavaccia doro o Sargento, Specie di broc
ate o drappo lessuto d' oro o d' argento.
CANE VELA , s. f. Garzuolo, Canapa fine.
Garzuolo di Bologna.
Delto per Canapino , Agg. di Tela di
canapa.
CANE VLA, s. f. T. de' Cacciatori, Bec-

CAN
cafico canapino, Uccello detto da Linne
Motacitta Curruaa, e da. Tenminck Syl
via curruca; che nidifica ' campi , le
gando ingegnosamente il suo nido al fa
sto d' alcuna pianta di canapa ; e canli
dolcissimamentc interno al suo nido.
CANE VER, s. m. Canovaio e Gannovaio
e Canavaio, Cellaio ; Cellario; Vinaio e
Cantiniero. uegli che ha la cura di custodire la canova e il vino.
In T. . chiamasi Barolaio Y uffiziale che sopra i bastimenti ha la cura del
vino dell' acqna.
Canevia, detto in T. Villercccio, Canapaia , Campo dove si semina o sia seniinata la canapa.
CANEVTA , s. f. Cantinetta , Piccola,
Cantiua dove si cuslodisce U vino. V. CawevIn.
Salvafiaschi , Amese di legno (alto in
forma quadra, dove si custodiscono e si
portano le bocee piene di vino o d' ogni
altro liquore.
CANEVN , . m. Cantinetta ; Celletla ;
Follicciuola , Piccola Cantina o Magazzino da conservar liquori. Direbbesi Botliglieria se il luogo da conservar liquori
fosse un armario.
CANEVIN, add. Canapino, di canapa.
Tela caxetzna , Tela canapina , Tela
falta di canapa. V. Canbvkla.
C\NEVO,e.m. Canapa, Pianta notissim.i,
detta da'Botanici Cannabis sativa. Si se
mina e si raccoglie animalmente, e il suo
liglio macralo, seccato e pestalo si ridu
ce a un ammasso di fili, che petlinatisono
buoni a fer corde e tele.
Canevo tat nevla, Garzuolo, Il
pi fino quando pettinalo Filo db
canevo, Canapa, Il filo che si trae dalla
canapa Canevo grosso, Canapone, Ca
napa da far cavi Semenza de canevo,
Canapuccio. V. Canaielo e Canbye.
PeSTB EL CANEVO , V. PeSTXb.
CANEVN, s. m. Gran canova.
Dello per peggior. Stanzaccia ; menu-cia a terreno.
CANEZR , v. che pi usavasi ai tempi
del Governo Vneto nel Polesine e Bel
Padovano , Accaneggiare , Far la caccia
de' buoi o del toro. Accanare 1 dicesi del
Lasciare il cane dictro alla fiera.
CANIBALE \
canbalo / Dclto Pcr aes- a uom0' "
nibale; Crudele Disumano ; Inumano,
Senza piet.
CANCHIA, s. f. Canocchia, Specie di
piccolo granehio marino a coda lunga articolata , chiamato da' Sistem. Cancer
Mantis. commestibile couiunc e di
moho uso per la poveraglia.
VODO COMB UNA CANOCCHIA, SmllzO O
Digiuno contrario di Ripieno , Poco men
che rulo : si dice di Chi ha la pancia
vuota.
Canocha , detlo por ingiuria ad nomo,
Allampanato;LanlernuloiSmunlo;Secchissimo.
CANOL, s. m. Cannone, Tezzo di canna
sopra il quale s' Wanna sola o lana si
mile.

CAN

CAN

Delle per Cannella , Boccinolo , ci*


Quella parte della canna eh' tra, u no40 t l' altro.
Detto per CAOOL DA CALZE V.
CXNOLA, *. f. Cannella della botte, Quel
legno bucato a guisa di bocciuol di caan.i per lo quale s'attigne il TOO della bot
te Zipolo , dicesi Quel picrici legnelto con cui si tura la cannella Cannel
la della botte con chiave , si dice Quella
cannella che in vece di zipolo ha un piuolo di ferro appuntito e fatto a vite per en
tro , con cui si assicura il vino cella bot
te. V. SPINBLO.
OHB\R LA CASOLA , Ingannare la can
nella, dicesi Quel fasciarne la parte intc
riore con istoppa o simili perch gclli pi
piano.
SIOR ABATB CANOLA, T. ABATS.
<CANON, s. m. Cannone, che chiamasi an
che Pezzo d" artiglieria o Pezzo o Sacca
l'I':-,,". Le parli distinte del cannone so
no ie seguenti.
Bocca del cannone, La larghezza del
l'apertura del pezzo Gioia, L'estre
mit del cannone verso la bocca Vola
ta , La parte esterna dagli orecchioni sino
Ha bocca Col/o o Collare, La parte pi
sottile Bottone , La parte ultima del
cannone verso la culatta Culatta , La
parte deretana opposta alla bocca MANEGHI, Manglie, Dae specie di anelli po
sti verso gli orecchioni dalla parte disia
culatta. RBCHIO.VI, Orecchioni, Parli
tonde e sporte in fuori, le quali servono
a sostenerlo FOGN , Focone CAPA
BEL FOG.Y, Conchiglia Grano del fo
cone, 11 granellino di rame posto nel fo
cone perch resista pi ali' azione del fuo
co e non s'allarghi pi dei dovere METER BL ORAN, V. GRAN Anima del can
none, II vuoto interno dei pezzo Comera diceci Quella parte che si 1. 1 nel vo
to pi stretta vicino al fondo e dove s po
ne la carica.
LETO DA CANON, V. LBTO.
CA^.V DA AQUA , Doccia o Doccione
Sifone dicesi al Cannello vuoto <le.utro
di piombo o d'altra materia Tromba
chiamasi Quello strumento con che si sol
levano i liquidi - Stantuffo Quella par
te di essa tromba o dello Schizzatolo clic
ne riempie la cavit.
CANON DA FAR su, Cannone, Cerio pez
zo di canna sopra il quale s' incanna seta,
lana eie.
CANON DB LA PENA . Canna , La parte
da basso della penna dir si taglia per uso
di scrivere.
CANON DA PENE, Pennaiuolo, Strumen
to da tenervi dentro le penne ila scrivere,
Bubbolo direbbesi ad un Pezzo di can
na tagliato per lo stesso uso.
CANONI DA VISCHIO, Vergetti.
CANON DB CANA , Bocciuolo o Bucciuola, Quella parte della canna eh' tra un
nodo e l'altro, che diccsi anche Internodio.
CANON DBL MANTESE, T.de'Fabbri, Bufolare, Cannone che ha un girello di fr
ro bollito, il quale da il ventq che vira
dal nuotice al fuoco della fucina.

C*M'>V , T. de'Stamp. Canone, Specie


d carattere che si divide in piccolo , gros
so, doppio e triplo canone.
Am>Xa DB CANON, Aver f uscita. V. CACARLA.
CANONADA, . f. Cannonala.
i vi!" mi-i . f. e f.'in il. Sparata vale Or
to spropositalo, cui corrispondono Cian
cione; Pantraccola; Tantaferrata.V.SftAH.XDA.
TRAR LA r.vwVuM . Far la sparala o
le sparale,- Sbombardar fiabe ; Lanciar
cantoni o campanili, Dicesi mri.it. di Chi
;._, -r. i o iperboleggia.
CANONAR, T. Cannoneggiare o Scannonezzare, Spesseggiare le cannonate, Spa
rar pi cannoni.
CANONCIN, s. m. Cannoncino e Cannoncello , Piccolo cannone o tubo CaniliIo, diceci ad un Pcziuolo di canna toltile
tagliato tra un nodo e I altro.
Detto per Piccolo cannone, cio Picco
lo pezzo d' artiglieria.
CANONCIM, T. de' Lasagna! , CanaonceUi, Sorta di pasta a foggia di cannon
cino.
Canoncino, detto in T. de'Stamp. Spe
cie di carattere da stampa. V. CANON nell' ultimo sign.
Cannoncini dicreste e cuffie, chiaman
ti daHe Crestaie certe Piegature delle cre
ste delle donne fatte a guisa di cannoni.
CANONCINI, T. de' Parrucchieri , Detto
per BbcoLi , V. BLcoto.
CANNICA o CALNEGA, s. f. Canonica,
Luogo d'abitazione de' Canonici o de'Parrochi.
CANONICO, s. m. Canonico, Dignit ec
clesiastica.
Detto bassamente e figur. Birbone; Bric
cone; Mariuolo ; Mariolo, Agg. a Como,
e dicesi per disprezzo od ingiuria. CANO
NICO DB PIAZZA; V. BARN DB PIAZZA.
CA.YO.VICO SICURONI , detto per ischerzo
di quel Giuocatore eli* troppo cauto , e
che ad onta di arcrc un discreto giuoco in
mano, non corre la posta. In Toscana (licesi Sfangatore.
CANTDA,. f. Cantata, Composizione
musicale contenente recitativo e aria.
CANTADR , add. Canlaiuoo; Cantaiolo; Cantatore, Agg. di alcuni uccelli ch
si tengono per cantare. Canterino, diccsi
Quello che canta spesse.
CANTADRA , Canterella, Quella starna
che si tiene in gabbia per allettar le altre
quando ranno in amore.
CANTAR , v. Cantare.
CANTAR A RBCHIA, Cantare a orecciio
o Cantare a aria.
CANrXn coi FIORBTI, V. SCTORIZAB.
CANT.VR DA XNZOLO , Cantar di manie
ra, Cantare soavemente, amorosamente,
gaiamente Cantare di portamento v un
Cantar legato e portato Slracantare,
vale Cantar con eccesso di squisitezza.
CAIVTB BARO.VAB, Cantilenare, Canta
re canzoui o frollole disoneste.
CANTAR DA CANARN , detto fig. Canta
re il vetpero ad alcuno, Dirgli liberameli-

CAN

g5

te l' animo sno , Dire della violina o una


gran bibbia f ingiurie.
CANTXR DA LECO, Crocchiare, Dicesi del
Suono che rendono le cose fesse quando
sono percosse.
CANTAR DB GALA o DB GUSTO , Cantar di
gala; tale Canlarc sponlaneamente,per
allegria Spippolare, vale GaoUr di ge
nio.
CANT.UI o CHIOCR DEI BEZZI, Chiocca
re, Voce bassa, Quel suono che rendono
le monete battendole nel borsellino. Di
guazzare i danari, Detto impropr.
CANTXR DEI COLOMBI, V. io CM'UI.
CANTAR DEI CORVI, Gracchiare o Croci-,
dare.
CANTXH DEI CBCHI, Cuculiare.
CANTXR DEI PINCHI, Sfringuellare.
CANTAR DEI O\LI, V. GALO.
CANTA DEI DUGHI , Gufcggiare.
<: wrVrt un CHILI, Grilare.
CANTAR DEI OSEI IK AXOR, Piare, Voce
per antica , con cui esprimevasi il canta'
re degli uccelli quando sono in amore ,
che vieji dal latino Pipilare Svernare
dicesi del Cantare da primavera dopo il
verno.
CANTAR DEI TORDI, Trutilare e Zirlare
Schiamazzo, dicesi poi a Quel tordo
che si tien nell' uccellare in gabbia e si fa
gridare per far calare gli altri uccelli. V.
CIPO e Zip.
CANTXR DB LE CICOGNE, Gloterare.
CANTXR DB LE PASSARE, Pipilare Far
pissipissi, diceria Quello strepilo che fu
no molte passere unite insieme. V. CELBCBO PlSPOLXR.

CANrXn DE L-E noNDB.vE, Pispissare.


' CANTAR DB LB TORTORE , Gemere. V.
CRI.XR.
CANTAR DB LB ZOETB , V. in ( '. i\;i.
CANTAR EL FALSETO., Cantare in voce
falsa; Cantare in tjuilio; ed . propr. il
Cantare in acuto che fanno gli uomini conIraffacendo la voce femminile.
CANTAR EL TASSO A FILATO, dello metaf. vale Esser morto.
CANTX IN CORO, Star in tuono, Andar
d'accordo, e dicesi anche figur.
CANTARLA COME eira i LA SONA, Tal so
nata tal ballata , e vale Tal proposla , tl
risposta.
CANTAR LA FU.II.F.LI, V. FALILELA.
CANTXR LA NANA, Far la ninna nanna,
Interiezione usala dalle balie quando vo~
gliono far addormentare i bambini , che.
dicesi anche Cantilenare.
CANTXR LA QUAGIA , dello in gergo. V.
CANTXR DEI BEZZI.
CANTAR SOTO i DESTI, Scrosciare, Pro
prio del pane, fresco. V CIIOSTINR.
CANTAR, per Confessare, dicesi de' Rei
che confessano i loro delilli alla giuslizia,
Abbaiare detto fignr.
CANTARGHBLA, Caniare^Dir liberamen
te e apertamente il suo sentimento.
CANTAHCBELA SCHIETA E NBTA o TONDA
Far una cantata liscia, chiara, senza
ritornelli n passaggi, Dir ad uno libe
ramente il suo sentimento.
LA.SS\J> CANTAR B sunin , Far ilformicon di sorbo che non esce per bussare. Si
dice di Chi sta coslanle nella sua opinio

96

CAN

ne , lascia dire , tira iimnnzi Tr pol


cantar la Bela G1R0MBTA , Ov. Ti POL
CANTAR e 8UBIR , Ovv. Canta cajtta , Tu
puoi zufolare , cio Tu puoi dir qucllo che
TUoi,ch' io non ne vo'ifar nienteTu puoi
scuoere, cio Puoi fat- quanlo vuoi, ma
tullo in vano.
Casta casita , V. Carta.
CANTARXr , v. Cantazzare, Voce usala
Hall' Algarotji per esprimere lo svilimenlo
del cantare fi^-quentemeule e male, e specialmenle Quel contar del poplo. V. TUZZAR.
CANTARELA , s. f. T. de' Pose Pe.cc di
mare a schelelro ossoso del genere degli
Spari, detlo da Linn. Sparus Cantharus.
Assomiglia all'Orata nea forma edba dl
ie linee longitudinal! giallc e scure ai lali.
E commestibilc di buon sapore.
CANTARTO, s. m. Canterello e Cantarello, Piccolo cantero. V. Cntaro.
CANTAR1DE , s. f. Cantaride, detto in
Toscana Canterella, Scarafaggio di color
mischio fra verde e rosso, che sta nel
Ligustro, nel Sambuco e nel Frassino, ed
velenosissimo. Linneo lo ha chianiato
Meloe vescicatorius , perch serre appunto ail' uso de' vescicatorii in medicina. Dicesi anche Mosca d'oro.
CANTARIN , s. m. Canterino e nel fem.
Canterina, dicesi di Chi canta spesso
volenlieri.
Canlaiuolo e Cantaiolo dicesi Di quegli m-celli che canLano assai.
Detlo per Cantimbanco , V.
Oro cantarn, V. .
CANTARNA , s. f. Canterina ; Cantatri
ce ; Cantamlanca ; Canlambanchina;
Ciurmalrice; Ciccantona, Feminina che
cania per niestiere le canzonette per le
shade o sul banco.
CANTARO, s. m. Cantero o Cantare Pitale, 11 vaso per ileporvi il superflue peso
del ventre.
CoverciOo del cntaro, Carello }Turacciolo del cesso.
Cntaro , detto in T. Merc. Cntaro e
Cantare, Misura di diversa sorte di cose ,
di peso a Firenze di libbre i5o.
CANTIR, i.m. Cuntiere, Quello spazio
scavto nel lido in cui si fabbricano le navi o ei rimpalmano. V. Vaso Forma ,
dicesi al Cantiere o luogo rbvc si fabbri
cano si racconciano le grosse navi.
Cantieri , detto in T. degli Architetli ,
Currenti. Travicelli soltili che fra trave
trave soslentano le pianellesotto i le (i.
MeTFR IN CANTIER UN AFAR , dettO flglir.
Intavolare o Intelaiare un affure, un negozio, un traltato che che sia : si dice
del cominciarlo , Farne la proposizione.
V. Meter a coo . in Coo.
Ghe xe g.vente ly cantier ? nulla
per aria1' Ce niente di nuovo? E talora
t allude alia gravidanza.
CANTILENA, s.f. Cantilena o Canta/era.
Canto quasi monotonoo Canzone chestuo
cbiFalalella, dicesi la Cantilena sciocca.
Cantile.yadb discorso, Slampta,chiamasi un Discorso lungo e noievore.
Parlar la cantilena, Parlarlo Fa-

CAN
vellare collo strascico; ed S Quarido uno
parlando alluiiga troppo le vocali ri batte
le sillabc.
CANTIWBANCO, s. m. Cantamlanco ;
Ciccantone; Ciurmatore ; Ciurmadore :
Cerretano. Vendilorc di bagattelle tnedicauienli sulle pubbliche piazze Can
tamlanca e Cantambanchessa , la Femniina.
ANTIN , s. m. Cantino, Corda la pi sottile del violino.
Canton de l'arco da leu, Canterelia , Corda dell' arco con cui i Cappellai
divettano il pelo onde formano i cappelli.
Tocar el cantn , detlo fig. Toccare un
tasto; Bitoccare una corda, detto fig. e
vagliono Rammemorar una cosa che altri
non vorrebbe.
CANTNA, V. Ca NEVA.
CANT1NLA, s. f. Panconcello, T. de'Falegnami,Asse assai sottile con la quale cuopronsi leimpalcatureefannosiallri lavori.
Cantinela, detlo in gergo, vale Spada.
FlCHEGHE QUELA CANTINELA IN TEL COR
RAME , V. CoRBAME.
CANTO , s. m. Canto, Reamare.
Canto , dicesi anche da noi per Banda,
Lato. Da canto o Da lato del padre.
Canto del violin , Mezzana, La terza
corda del violino, cio Quelle ch' aliceo
al camino.
Canti db le scanzib, Palchetti, Ognunodi que'ripostigli ond' divisa la Scausia.
CANTON, s. m. Cantone; Canto, Angolo
( una stanza o anche d' una lavla quadrata o d'altra cosa simile.
Canton sbec , Canto o Angolo smussato o smusso Bisanlo, diccsi al Canto
tagliato o rollo Fato a canton, Ange
lare o Angoloso.
Canton de l'ochio, V. Ochio.
LaSSAR UNO UNA COSSA IN t' UN CAN
TON, Lasciar nel dimenticatoio o nel ces
to , e vale Negligere , Trascurar che che
sia.
LaSSR UN CANTON PER PEGNO, Dar 11
canto .in pagamento , che vale Fuggirsi
nascoslamente.
Voltr el CANrb.Y, Scantonare , An
dar per una strada traversa.
Cui DE MAN NON PRBNDE CANTN DE CA
SA RENDE. V. in Man.
Cantone , chiamavasi solt il cessa lo
Govcrno itlico , il Distretlo d' una Giudicatura di pace , coin' erano Dolo , Mestre , Murano etc.
cantonX , add. Angelare ; Angoloso ;
Cantnalo, che si direbbe anche Essere
Jallo a canto vivo. Cantnalo voce u
lica.
CANTONADA, e. f. Cantonata, L' ange
lo esleriore reto oil aculo dclle fabbriehc.
VoLTAR LA CANTONADA , V. VoLTAR EL
cantn, in Cantn.
CANTONAL, s.m. Specie d'Armadio lun
go ristretto, falto per lo pi a triangolo , posto in un canto o angolo di stanza,
{>er uso di riporvi degli arnesi. 11 Vocaboario Padovano registra per corrispondente la voce Canterale, ma questa voce
trovasi ne' dizionarii. 11 Milanese d

CAO
le voci Slracantone e Conteniera, come
sate a Firenze.
Cantonali de lb fenbstrb, Cantrafforle o Spranga, Lamina di ferro falta ad
angolo relio che collega il telaio dclle vcIriate.
CANTONCN, s. m. Canloncello ; Cantuccio; Cantuccino.
Go un ALTRO CANTONch-, Maniera fnmiL o ho lasciato in corpo un cantuc
cino voto per riporvi aualcos' altro , cio
Sarei disposto a mangiai e qualcos' altro.
CANTUZZXR, v. Canterellare; Cantillare ; Cantacchiare e Canliccfiiare. Dim.
Ii Cantare vale Cantare con sommessa
voce e a ogni poco : che dicesi anche Biscantare Biscanterellare frequenta
tive di Biscanlare. V. Cantarak.
CAN0 , add. Canuto ; Fioccoso Canutissimo Superl. Ha il capo come un
oca.
Mezo canuo , Semicanuto ; Grigio j
Brinato.
Deventr cano , Incanulire o Incanulirsi.
CAVZON,s. f. Canzone.
La canzon del grilo , La canzone o
LaJavola delC uccelno che non 'Jinisce
mai, Che quando uno favellando lior
na sempre alie i.:edesiine cose.
Meter ono in cakzn, Metiere in can
zone; Metier in bata alcuiio ; Canzonare ; Corltellare. V. Ventlo.
CANZOnXtA , s. Cauzonaccia, Caltiva canzone.
CANZONET A, s.f. Canzonelta; Canzoncina; Canzoncino.
CAO , s. m. Capo , Voce molto frquente
nell'uso cos della buona lingua, cvnie an
che del dialetto nostro , che riceve varie,
maniere e proverbii, della maggior parle
de' quali si far ineiiKiria in appresso.
Capo, dicesi per Via, mezzo, modo
Nov trovo cao de cavarme, on trovo
la via cTuscirmenc Non so da cao
scoMENziu , iVon so da dove o da (tal
via o capo cominciare.
Cao o Testa A cao basso , A capo
chino ; A capo aW ingi ; A capo Lasso.
V: Tbsta.
Cao d'agio, Bulbo o Capo cTaglioJiarba Radie dell' aglio.
Cao d'acqua, Capo; Polla; Vena. Sorgente d' acqua Fil d acqua vale La
correnle.
Cao d'arco, T. Agr. Vigliatura ; Vigliuolo,ll primo grano battuto la seconda
volta dopo la prima trebbialura.
Cao de late, Capo o Cao di latte;
Fiore di latte. V. Pana.
Cao de fero da caicijio, T. Mar. Gomonelta, i lavorati alia maniera dclle
goinone, e servono per le ancore minori,
per groppini de'piccoli bastimenti dclle
scialuppe, per riniurchiare e gegomarsi.
Cao de la banda , T. Mar. Discolato.
La parte superiore che ricigne la nave e
le serve di parapelto.
Cao de la nave, Cavo, Corda o fue
che s' adopera per uso de' bastimenti^
Cao fato in curcuma, V. Curcuma Cao

CAO

GAO

A KEMuncHio, V. REMURCHIO Tal-tota


UN CAO, vale Slrignere a pi polerr un ca
vo qualunque annodalo IMBARCAR UN

ne , al termine , alla conclusione di che


che sia.
VZGXR A CAO EL BRUSCO o simile , Ve
nire a capo ; Far capo ; Dare nfuora ;
Marcire; Suppurare, Parlando di poste
me e simili, vale Aprirsi e incomincia
re a generar putredine.
Uj DON CAO! Detto con ammiraz. Un
Ivatn capo, Dicesi ironicamente di Perso
na , per significare cattivo soggetto. V.
CAO ROTO.
CAO, ina per lo pi iu plur. CAI, chiamavansi li Capi di alcuni Consessi sovrani
della cessata Repubblica Veneta,che n'era
no i presidi. CAI DE QUARANTA , c:-ano
i Capi delle due Quarantie civili, vecchia
e nuova CAI supBBjeni dicevwisi i Ca
pi della Qiiaranlia criminale CAI DB
LA VECHTA, i capi della Quarantia ciril
recchia. CAI DELLA NOVA, Quelli della
Qnarantia civil nuova CAI DEL COLECIO
DEI VIWTICINQUE o DEI QUiNDESE , si chia
mavano i Capi rispettivi dei due Collegj

CAO , V. LuBARONB,

CAO in T. Mar. Capo, dicesi alla Pun


ta che sporge in mare con qualche altura,
come CAO BON, CAO PASSABA, CAO OTRANTO, CAO BOXA SPERANZA etc. Montare un
capo , vale Andare, passare al di l. Altri
hanno detto Spuntare o Superare.
CAO DB LAVIDA, Capo, Quel mozzicone
di sermento lascialo dal potatore alle viti,
per lo quale esse vili hanno a far nuova
messa. V. VIDA e RAGAH.
CAI DE LA TRAVERSA O DEI PASTI , CoC-

che, chiamansi le Cantonate o angoli de*


panni o simili. V. PINZO.
CAI DBL FAZZOLETO DA COLO , FaCCUO-

la. Dicesi di Que'due pezzetti di tela che


pendono dal collare a coi sono attaccati.
CAO DEL DISTO , Bandolo, Capo della
matassa.
CAO DE PERSE. Canestro di pesce.
Ci DE LA RODA , Mozzo della ruota,
Quel pezzo di legno dove son fitte le razze.
CAO BELA TELA, CVrro, Quella particella
della tela che fi lascia senza riempire j C
tessuta da s chiamasi Frangia. V. PANLA.

CAO DE RATA , T. Mar. Stroppolo. Ca


po di corda con u uncino.
CAO D^ LB TROZB, T. Mar. V. TR.OZA.
CAO DE POPE, detto furbesco, Natiche;
Culo.
CAO ROTO , detto fig. a uomo , Sregola
to ; Disordinata CAO THESSO , Forca;
Cavezza; Tristo ; Forcuzza; Guidone
Co STA SORTE DE CAI , Con questa sorla
o razza o schiuma di genie; Con questi
scapestrati. V. UN BON CAO.
A vx CAO , A un capo j A un filo, dlcesi Quando si tratti di tessitura di drappi,
siccome A due capi, (i due fili etc.
A CAO CAVEI , V. in PIANZEH.
A CAO VIAZO, Modo avv. In sostanza;
Alfin dei conti; Allafinfine; Dopo tut
ti i discorsi.
ESSER IN CAO, Esser alia fine, alF ul
timo, al termine, Toccar dellafine. IN
CAO DB TASTO O Iv CAO LE TANTE , Dopo

tanto tempo ; Finalmente ; Dopo tanta


fatica.
CALE CHE NO GA CAO , V. CALE.
Iir CAO AL MONDO , //; capo al mondo ,
Si dice per accennare Spazio grandissimo
di lontananza.
IN CAO DE TOLA , In capo di tavola^ Al
posto d'onore.
L.V IN CAO , L da lungi.
MOLAR EL CAO , V. MOLAR.
TROVAROBE EL CAO, Trovare il bando
lo ; Raccapezzare, Trovar il rapo o prin
cipio di che che sia TROVAROBE EL
CAO o i PIB A QUALCOSSA, Trovar il capo o
le congiunture; Pigliar il panno o il mon
do pel verso ; Trovar la stiva , vagliono
Trovar il modo di concludere agevolmen
te No TBOVARGHB BL CAO , Non trovar
n via n verso di far che che sia ; Non
ritrovare il bandolo.
DAR EL CAO IN MAN, Dare appicco, Dar
occasione di appigliarsi ad un motivo.
VEG.VIB A CAO; fcnire a capo, alafi-

i3

CAI DEL CONSBGIO DE DIESE, li Cap

del Consiglio de'dieci, i quali cran detti


per antonomasia CANOCHIE COL COR\L ,
perch sopra la vesta o toga violacea por
tavano la stola rossa.
CAOCEMBALO, Voce triviale, V. CLAVI
CEMBALO.
CAO D1 OGIO , s. m. Capidoglio o Capido
glio, Nome generico che danno i Pescat
ri a varii pesci dell' ordine de' Cetacei o
del genere de'Cani mai-ini, dai quali rica
vano olio, come per esempio sono il Delfi
no , e qualche Balenolto , bench questo
arrivi di rado nel nostro mare.
CAOLAME, s. m. T. Mar. Coniante, Tut
te le funi d'una barca; ma pi s'intendo
no le Piccole funi.
CAOLO o CAOHLO o CAOLI FIORI, s. m. Ca
volo fiore. Cavolo notissimo, detto da'Botaniri Prussica Oleracea botrytis. V.
BAOCOLO.
CAOLO DB CIMA. Cavolo capitato, Cile
ha. un bello e grosso capo.
CAONEGRO , s. m. T. degli Uccellatori ,
Capinera o Caponegro o Testa negra o
Capifuscula , detto da Linn. MotaciUa
atricapilla e da Temminck Sylvia ali-icapilla. Uccelletto noto -che d'inverno s'in
grassa ne' serbatoi, ed i ottimo cibo.
CAOPIAN , s. m. T. Mar. Cavo piano o
anche firadore, Fune la quale, avvolta all'nrgano, scorre in coverta lungo i due la
ti del vascello e serve a salpar l'ancora.
CAORIO, s.m. Capitombolo, L'andar nuo
tando per qualche trailo soli' acqua.
CORLO , s. m. Voce triviale degli Orto
lani. V. CAOLO.
CAORLTO , s. m. Di Caorle ; Abitante
di Caorle , eh' una terra o isola dell'E
stuario.
ZoGR A CAOIIO, V. in ZoGR.

CAOROSSO , s. m. T. degli Uccellatori ,


Capifosso, Uccelletto che gira per le sie
pi, il quale ha sopra il eapo delle penne
rosse , donde trasse il nome vernacolo.
Egli la Femmina del Motacilla atrica
pilla (CAONEGHO) bench da allri sia ere-

GAP

9?

duto una specie differente ; ed della


stessa grandezza del Capinere, e buonis
simo a mangiare.
CAOROSSO , B. ni. Specie d'Anatra salvatica, V. MAGASSO MONARO.
CAOS, s. m. Caos; Scompigliumr; Im
broglio, Confusione da non uscirne.
CAOSTLO , V. in CIBVOLO.
CAOSTORTOoC.OLOSTOnTOoBECAFOa!-

CHE, sjm.T. degli Uccellatori, Capitozza o


Torcicollo, detto ancora Collotorto o Tortocollo ; Stortocollo ; Capotorto e ferttcclla. Uccello assai conosciuto nella cam
pagna , grosso come 1' Allodola comune o
poco di essa minore. Linnro lo chioma
Yunx Torauilla. Nel Frinii detto FORMIGJIBB,
CAPA , s. f. Cappa , si dice il Sacco o Abi
to di penitenza de' Fratelli delle Confra
terniteBuffa, chiamasi la Visiera della
veste de' Battuti o fratelli delle compa
gnie.
ESSER o METERSE A LA CAVA , detto in
T. MAr. V. CAPEGIAR.
CAPA,s.f. Cappa;Conchiglia o Nicchio ma
rino; Conca e Gongola, Termine colletti
vo che vien dato da'Pescatori a varie diffe
renti sorta di Conchiglie delle nostre ma
rittime localit, diverse alcune dalle altre
anche di genere, distinte per con aggiun
to pure vernacolo.
Le Conchiglie si dividono da' Sistema
tici moderni in Univalvi, Bivalvi e Multivalvi, cio d'u pezzo solo, di due o di
pi. Ma col termine vernacolo CAPA, s'in
tendono le Conchiglie bivalvi e muhivalvi. Quelle Univalvi sono denominate coi
loro particolari termini, come CARAGOI,
BOLI etc. Si vedano queste voci.
CAPA DE LE CALANE , la Ghiandaie,
Conchiglia imillivalve , cio a pi pezzi,
da' Sistematici collocata al genere delle
Lepadi e della da Linn. Lepaf testudinaria, perch trovasi quasi sempre attacca
ta Ila coccia delle tesluggini : di questa
non ci fa oso.
CAPA DE MAR, Conchiglia bivalve del ge
nere delle Carne , detta da Linneo Carne
antiquata. La sua figura assomigliatile
alla CAPA TONDA.
CAPA DB PALO, G/i iandale maggiore. Al
tra spcie di Conchiglia di mare multivalve,dello stesso genere delle Lejiadi, e det
ta da Linneo Lepas talanus. Ella simi
le alla Cnnchiglia Balanoides , ma pi ri
levala rjuasi a cono troncalo.Abita aderen
te ai pali delle lagune , e non se ne fa uso.
CAPA DE LB PIERE, Ghiandaie minore.
Altra Conchiglia mullivalve del genere
delle Lepadi, nominala da Linn. Lepa.t
Balanoides , pi piccola della Tcstudmaria, ina a un di presso conformala come
essa. Sta aderente alle pietre del litorale e
delle lagune 5 dal che trasse il nome ver
nacolo.
CAPA LONGA MARINA, Cannoliechio, det
to anche Pesce cannella o ilManicaio si
liqua. Specie di Conchiglia marina bival
ve del genere dei Solni, detta da Linneo
Solcn Silirjua. La sua figura allungata ,
quasi cilindrica , troncata alle due estrc

CAP
98
m it , detta da' Franeesi nella Torran*
Manteo di collello , perch in fattiv'a*omiglia. U mo animale rommestibile.
loi\4Sa nostbana, Coltellaocio.KlIra specie di Conchiglia marina bivalve,
quasi simile alla precedente , detta lia' Sitlem. Suie vagina. Il suo animale buonissimo a mangiare. Cbiamasi volgarmon1*Capa DDBo,quaiido Tenga scavata dalla
sabbia colle mani del pescalore.
Cn santa , D/ivrhio scanalato maggiore; Conchiglia scanalata; icchio da
yellegrini. Alira sorle di Concbiglia di
marc bivalve, posta da Linneo al genere
Ostrea-Pettine ,e delta Oslrca jacobaca
serondo Olivi. Concbiglia notissinia ed eccellente a mangiare.
Capa tonda , Ctiore o Tellina a cuore
Cardio. Concbiglia bivalve , da Linneo
-..lvala al genere Cardio , delta quindi
Cardium edule , buonissima a mangiare.
Collo slesso nome volgare di ton
da chiamasi da' Pescatori un' altra Con
chiglia bivalve, noininata Cardium Clodiense dal lignor Renier Professore di
storia naturale a Padova.
Capa si chiama cziandio un cerlo frastaglio nell' cstrcniit dlia camicc , dei
fazzolelti, dlie vesti simili, falto a log
gia di Cappa o Conchiglia.
CAPANA , s. f. dello anebe Cuzzo da b
telo , T. de' Caccialori valligiani , Ca
pelina, dicesi Quel riparo di canne al di
sopra scoperto, ove slanno in batLello nascosli li caccialori nelle valli per altendcrc ed uccidere gli uccrlli.
CAPAR , . Cincischiare , Ornar che ebe
sia con fraslagli a foggia di conchiglie.
CAPXRA, s. f. Caparra e Aira, dal Lat.
/,1 di pagamento dlia mercanzia , che si d al creditor* per sicurt.
Caparran'cnlo propriameulc l'Alto del
( aparrare.
In allro sonso, Dati de lb cative
, Dar de callivi segni o indizii ; E si
dice di Chi o non corrisponde con gratitudine agli altrui benclizii o d srgni di
mala vita o costume.
APARAR, v. V. INCA TARAR.
cXPARO, s. m., e pi comn. Cpa hi ,
Cappero, Pianta erbacea , delta da Linn.
Capparis spinosa. II bolt one o la boccia
del liorc che ha lo slesso nome, non buono che confeltato in aceto e sale.
CAPARON , s. m. T. de' Pese. Cardio spittoso, Specie di Conchiglia di marc bival
ve , del genere de' Cardii , conosciula da
Linn, col Cardium aculealum.
suo animale non si mangia per esser dif
ficile a digerirsi.
CAPARONE, Lostessoche Btbaiiazza, V.
CAPAROZZOLETI, s. m. T. de'Pesc. Vo
ce che comprende due differenti specie di
Conchiglie marine, distinle corne s"gue.
CaPAROZZOLETI DE E DEI BASTJMENTi , Lepade , Conchiglie multivalvi , del
genere dlie Lepadi , dette da Linn. Le
pas anatifera, di cui non si fa uso. S'atf
tacca a gruppi alla base dellc tesluggiui
de' iiavigli.
Caparozzoleti de harina, Te/Znc^No-

CAP
me coHetliTo di aleone specie di Conchi
glie, le cui valve sono ricercate dalla Ger
mania , ove se ne fa lavori di fiorami e di
abbollimenli : come presentemente se ne
fa anche a Chioggia.
CAPARZZOLO, s. . T. de'Pesc. Nome
che si d a tre differenti Conchiglie ma
rine, bivalvi di due divcrsi gemiri come
segue.
Capabozzolo de , Venere tonda,
che fu detto dall'Abate Olivi Venus Ery
cina; ed la Venus rotundata di Lin
neo ; la figura della quale cordato-aHungala , con de' piccoli solchi trasversi paralelli otlusissimi. Questa rara.
CAPonozzoLO dal scOBZo sotl , Altra
Concbiglia bivalve del genere dei Soleni,
detta dall' Abbatc Olivi ( il primo che la
iubblico ) Solen callusus. Ella d' una
orina ovala moho compressa, con le valve sotlilissimc e pellucide , onde trasse il
nome fi a noi di Caparozzolo sutil o del
scohzo sotil; ed commeslibile.
Capabozzolo dal sconzo cnosso, Altra
Conchiglia bivalve del genere delle Veneri, delta da' Sislematici Venus decussata. Ha quesla la figura ovale, un po'
ventricosa. Ella commeslibile e se ne piglia iu moka quanlil.
CAPARZZOLO , s. . Farda; Sornacchio; Farfallone, Spulo visoido e catarro
so. V. Ostreua.
Caparozzoli soto i ochi, V. in Ochio.
CAPA SA!\TA, V. in Capa.
CAPA SANTNA, V. Canestreli de mab.
CAPAZZA, e. f. Conca, Nicchio di
de? pi grandi che vi siano.
CAPE ovvero Cape dona marb !Voci d' mmirazione. Pape; Capperi; Cazzica; Cacasego ; Cacalocchio.
Detto anche per approvazione, Cospeitol Si certo; /Von vka dubbio; Appunto,
CAPEGiXr, Cappeggiare, T.Mar. Esse Mcttersi alia cappa , cio Chiudere
lutte le vele, eccelto la maestra, e fermarsi col bastimento.
CAPELA, s. f. Cappella, Liiogo nelle chiesc nelle case, do sitalo Tallare per
celebrare.
Cpela db mi-sica , Cappella , Si chia
ma La inoltiludine de' musici deputati a
cantare in una chiesa, il capo de'quali si
chiama Maestro di cappella.
Cpela del chiodo, Cappella o Capocchia, La parte superiore del chindo
MaNTEG.VR U.VO A CAPELE DE CHIODI , V.
Mntegnib.
Detlo per quoll a pelle che cuopre la pun
ta del membre virile, Prepuzio.
Cpela del naso, Mocelo. La punta
del naso.
CAPElXA, s. f. Si dice familiar. Tanta
quantit di cose che possono star dentro
a un cappello.
Detto per Cappellaccioo Rabbuffo,Carrezione pubblica e rinfacciamcnlo dcgli
altrui'maiioamentiSfttriata, vale Quan
tit di parole iugiuriosc o simili procedeuli per lo pi da collera o da sdegno.
o Dab una apeuda, Fare o Dare un cappcllaecio o un cappello ai uAo;

CAP
ed Fargll un rabbuflfo o farlo rimanere
in vergogna.
Tocar una capblada, Toccare una seopal , Esscrc svergognato.
, s. . Cappelluccio Cap
pcllaecio, Cappello consmalo e di
pregio.
CAPELAZZO , s. m. Cappellaccio , Cappello grande Cappelluccio , CappcLU
di poco pregio.
Detto per Fagiri , V.
CAPELR , s. m. Cappellaio, Facilore e
venditore di cappelli.
Capelbra , Cappellaia , dicesi la Moglie del Cappellaio o Colei che rende cap
pelli.
CAPELTA, s. f. Cappdlelta.
Capeleta in casa, Oratorio prvalo. V.
Oratorio.
CAPELTO , s .nu V. Capelin.
Capblto de la boca , Pergamena.
Quella carta che iu forma di cartoccio
cuopre il lino sulla conocchia.
Capblto del dator , T. Agr. V. Ba.
Capelkto db lb , CappellctlOy
Pezzelto di cuoio grosso che si mette in
fondo alle scarpe per difendere il tomaio.
Capblto del sBBVizlL,Copercnio, Di
cesi a Quel pezzo d' una canna da serviziale che serve a turarne la bocea, e tla
cui esce il cannello.
Capblto da , Spcgnitoio, Ame
se di lata falla a foggia di campana , art
uso di spegner lumi.
CAPEL1RA , s. Cappclliera o Porlacappello.
Capblierasa viazo, Tamburo, Specie
di aligia a uso di forziere per viaggiarc.
CAPELIN , s. m. Cappellino o Cappellelto, Piccolo cappello.
CapelIn o Capelo da dona, Cappclhna, Specie di cappello armadura per di
fendere il capo, e pi per ornamento, ebe
portano le donne.
CAPELINA , s. f. Nel senso noslro pi comune questa voce donla assolntamcnle il
Cappello tondo, cio colle fahle a gronda
e non rivoltate , a differenza di quello a
pieghe; ed 4 per uso ordinario degli >DiHii , datoci per moda dal tempo demo
crtico , e resosi omai comune ad ogni
classe di persone , quando era prima sol
anlo nsnto dai tifian! e dalla plebe.
Essf de la capelina , EsserJante di
cappellina; Esser bagnato e cimato: cio
Uomo astuto e ribaldo.
CAPELO (coll' larga) s. M. Cappello, Coperta del capo.
Ala del capelo, Tesa o Falda o Piega
del cappello.
Cuba o Culo del capelo, Cuciizzolo o
Forma del cappello.
Capelo a la cobiera , Montura, Picciol cappello con mezza piega in forma <H
berretla.
Capelo la penachiera, Cappello con
pinCapelo
mu o piumato.
ventoli o a tre tempi,
Cappello a tre pieghe ; Cappello col pippio. Cappello colle pieghe rivollatc m su

CAP

GAP

Gallina che abbia quasi un cappello di pen


ne sul capo.
CAPER1! Interiezione ili maravigli.i, Cap
peri; Cappita; Cappiterina; Canchero^
Cacasangue ; Cacaselo ; Cacalocchio ;
Cacio $ Cagna; Canclierusse.
CAPTA , . f. ConchiglieU : Nicchier
V. CAPA.
CAPBTA DEL SCHIOPO , V. Scino PO.
CAPTA o BHOCA DEI. MANEGO DEL CORTEI.O , Cocchiglia, Quella specie di botto
ne di metallo con che si guarnisce da pie
de il manico de' coltelli.
CAPTADA PITORI, Scodellino , Quel niccbietto ore i Pittori tengono il colore.
CAPETE, Gangole, diconsi le Telline e
le Chiocciole marine , di cui gli Architet
ti si servono per varii ornamenti di fonta
ne e di giardini.
CAPETE , piccoli Frastagli a foggia di
Conchiglia. V. CAPA nell'ulti ino sign.
CAPIATURr. m. Latinismo rimastoci,
e eh' ancora nella bocca di qualchcduno.
Ordine di cattura; Decreto o Mandato
f arresto.

ne mi pronto conseguimento; Fondarsi


sul capitale d' una cosa sperala.
CHE BEL CAPITAL! Che capitale! ciot
Che inezia o cosa da poco OMO DA NO
TARGHETTE CAPITAL, Uomo da nonfiirnn
capitale , cio Da non farne suina o con
to o asscgnamcnlo.Far/<e capitale il suo
conlrario.
CAPITALISTA, g. m. Azionario, Franzcsismo mercantile. Colui che con molli ali
li-i contribuisce una lirici-minata somma
di danaro per un negozio o per un'impre-'
safrultuosa, che richiede un capitale gran
dioso La voce vernacola per si rifer
sce a Colui che anche solo ha coatribuito
tutto il capilnle per un dato negozio od af
fare e che chiamasi anche SOYBNTR. cio
Che sovviene, che presla il capilale.
CAP1TANIA, s. f. Capitanessa, La Fem
mina del Capitano.
NAVB CAPITANIA , Nave capitana o Ga
lea capitana e simili ; ed anche Capitana
assolut. dicesi Di quella che porta lo sten
dardo, sotto del quale van le altre di quel
la squadra.
CAPITANATO , s. m. Capitanato e Capitananza, Distretto, giurisdizione o an
che Palazzo del Capitano.
CAPITNIO, s.m. Capitano, Titolo di uffizial militare ; e ne' tempi Vencli era an
i-In- titolo d' un Governatore di provincia,
patrizio, la cui giurisdizione estendeva*!
specialmente sul Militare. V. PRZFBTO.
CAPITARIO DEI SBIRI, Bargello, Capo
del salellizio CAPITAN DB CAMPAGNA ,
Bargello di campagna, 11 capo d'una squa
dra di birri declinali a battere la campa
gna. V. CAMPAGNA.
CAPITAR, v. Capitare, Arrivare.
Capitare, diccsi anche per Avvenire ,
accadere COSSA ME CAPITA! Che cosa mi
capitai cio Mi succede.
CAPIT\R IN BONE o is CATITB VAN, Da
re in buone o in cattive mani, vale Av
venirsi in persona discreta o severa.
DAR o CAPITAR IN TE LA DARCA DEI CAI,
V. BABCA.
CAPITAR A L'IMPROVISO, Venir soprav
vento, vale Sopraggiungere improvvitanienle c per lo pi s' intende con altrui
danno o pregiudizio.
CAPIT.\R i.y TE LE Z.ITE , V. ZATA.
CAPITAR L'OCASIN, V. OCASIN.
Lo TOCO COME CH'EL CAPITA, La pren
do com' ella viene o a vanvera : cio Al
la sorte.
SCRIVER COME CHE CAPITA , Scriver co
s come la penna getta : cio Senza pen
sarci.
QUEL CHE CAPITA CAPITA , Quel che vie
ne alla sorte, Sia qualsivoglia che arrivi^
Senza distinzione di cosa u di grado.
CAPITE IN CAPITE LIBRI, Latinismo ri
mastoci e usato da alcuni nel parlar famil.
Primieramente; Prima di tutti; Alla te
tta di tutti; In capo di lista.
IN CAPITE LIBRI BL r.-.nA Lu, Egli era
il caporione, il capo, il prim:>,
CAPITELO, s. m. .h,irino; TJ:-na,-oln;,
Taernacoletto. Pii-cula CapprlleiU, uni*
qnnlc si dipingono o conservano iiumngi

CAP
e puntate in tre parli ; che dicsi anche
Cappello arricciato.
CAPLO A QUATR'AQtrs, Cappello a gron
da o a prodoni o a quattr acque , Cap
pello a ronda, ci.' Ch' andato gi fle
prode.
CAPBLO DA SOTOBRAZZO , Sottooraccino
o Schiaccino, Voci Tosca ne. Specie di cap
pello, cos detto dalla sua forma schiaccia
ta, che alle Tolte si usava portare sotto l'a
scella sinistra per galanteria.
CAPLO DB PAOLA, Cappello o Cappelli
na di treccia o di paglia. V. PAGIA.
CAPLO ORANDO, Cappellone, Cappel
laccio.
.
CAPLO DB STBLE , Cappello di trucioli
o di bruciali, Cappello fatto di quelle fal
de sottili che trae la pialla nel ripulire il
legname.
CAPLO STJM 7i> o DA CANI, Cappelluccio
o Cappellaccio; Cappello cencioso.
CAPBLO TONDO , V. CAPELWA.
1 1 . rr Li i DBL TOBCOLO DA STAMPA, V. Tott-

COLO;
CAPBLO DB LA CASJTA , Cappello , chia
masi Quella specie di testo o coperchio
piallo che sta iippese in centro alla cate
na del fuoco pn- riparare dalla fuliggine
la caldaja o sugnala scoperta.
BAR EL PRIMO socio AI CAPBLI , V. Uc
cio.
CAVARSE EL CAPBLO , Levarsi o Cavarsi
di capo; Trarsi di berretta; Dare di ber
retta.
CHIAMAR A CAPLO , Frase dell'antico
Governo Veneto , Chiamare al cappello ,
Chiamare i Votanti nel Maggior Consi
glio , ali' estrazione delle palle d' oro per
poter proporre alle cariche. V. LBKIN.
A CHI GA TESTA NO MANCA CAPBLO, A chi

ha tetta non manca cappello, cio Chi ha


cervello in capo si sa approvecciare.
AMICO DE CAPLO, V. AIIIGO.
FAR DE CAPLO A QUALCUW, detto figur.
Cedere ; Dar la mano o 7 passo FAR
DE CAPLO A UNA COSSA, detto pur lig. Gua
tare una cosa e lasciarla stare.
LEVAR EL CAPLO , Levare in capo. Si
dice propr. del bollire il mosto allora che
solleva la vinaccia.
METERSB EL CAPLO n TOSTA , Incap
pellarsi ESSER SENZA CAPLO, Essere
scappellato.
No SB FA U.Y CAPLO PER UNA PIOVA SO
LA, Prov. e significa che ibotteghicri deb
bono contentarsi d' un guadagno discreto
per non alienarsi gli avventori.
PoDR PORTAR EL CAPLO ALTO , PSCO

chiaro e fatti beffe del medico; Poter an


dare col viso scoperto. Chi ha la coscien
za pura non tenie. Delti (g.
CAPELN, s. m. Cappellone; Cappellac
cio, Cappello grande.
CAPELOZZO, s. m.T. de' Cacciatori, Spe
cie d' Anatra salvalica. V. MAGASSO PENACH'J v.

CAPELA, s. C Cappelluta, ed anche Cap


pellaccia , Aggiunto che si da ad una Spiieie di Allodola della da' Disteni. Alauda
cristata,la quale ha quasi una cresta o fioc
co ili penne sulla testa.

Cappelluta , dicm pare per Agg. alla

I CA DA BL CAPIATUR, /.

IiaiIHO Hl'i.--

stato o imprigionato.
CAPIGLIATURA. V. CAVEGIRA.
CAPILVENERE o CAWTE^BB , s. m. Ca
pelvenere o Capelvenere e Cappello delie
fontane ovv. Coriandro del pozzo. Erba
pettorale e diuretica, detta da'Sistcm. Adiantum capillus veneris.
CAPIMENTO e CAP*JI, s. m. Comprendi
mento; Comprensione; Intendimento. 11
comprendere e l' intendere le cose. Com
prendonio TOCC bassa che Tale Intelletto,
giudizio.
K I. MIO CAPQIE.VTO IVO c :ir. AIUTA, // 7HJO

intendimento non v arriva , non afferra.


CAPIN o CAPO* , s. m. T. di Galera , Capione. Propr. La parte superiore o La te
stata delle ruote di prua o di poppa , nel
le quali la parte inferiore chiamasi Ruota.
Dicesi Captane dipoppa t Copione diprua,
V. CONTRARODA.

CAPR, v. Capire; Comprendere; Inten


dere. CAPR u.x LIBRO, Attignere T in
tendimento d1 un autore.
CAP PER DiscREziky, Raccapezzare
No C ir 1 1: WK\ QUEL CHE UNO DIGA , ."'< il SO-

per raccapezzare dal discorso d'uno; Non


capire Ammascare, detto in lingua fur
besca , vale Intendere.
NOL CAPISSE ONESTE, Ei non annoda.
STA COSSA LA CAPISSE OGNI MINCHIX, a
vedrebbe un cieco o il mio Imi- o Cimtibue
che aveva gli occhi di panno; Se favre*
drrlle Nanni cieco.
Capire o Capere, dicesi per Aver Inogo , Esser capace ; Contenere ,- Racchiu
dere.
CAPITAL o CAVEDL, s.m. Capitale; Fon
do; Corpo; Quella quantit di danari che
pongono i Negozianti su i traffichi.
A vi EL so CAPIT.U. SICURO, Essere a
capo salvo, Esser sicuro di non aver di
scapito.
FAR CAPIT\L su U*TA COSSA , Fare asse
gnamento sopra che che sia, vale Sperar-

99

oo
CAP
ni di Din o de' Saoli : Era moli divoto
d'untabernacolino della Passione,dipinr
to nella via maestra.
Capitelli li dicono da' Legatori de' libri
Que'coreggiuoli che sono dalle teste dei
de'libri e quindi Accapitolcre , Appiccarco coeire i coreggiuoli.
Capitblo d* un libro , T. de Librai ,
Capitello Cani7oio,Piccolissiiiwviluppo
di carta posto in aulle teste de' libri , qua
si capitello, il quale sostiene la coverta.
CAPITQlAR, s. m. Capitolare, chiamavasi sotto l'antico, Govcrno Vneto , quel
Libro manuscritto stampalo, in cui erano raccolte le leggi speziali e direttiv d'una Magistratura. Quelle, de' pubblici Rappresenlanli dello Stato nelle provincie dicevasi Commission!, quello d' im* Art,
Matricola. Y. Comissin e Marjgola.
CAP1TOLAZIN, s. f. Capitolazione, Conrenzione che si fa alla rcsa d' una piazza
ssediala.
Capitolazin d'un soldado , Ferma ,
T. Mil. Durata del serviziomilitare. Diccci Finir laferma ; Prorogar lafermai ti
na ferma ai cinque an n, etc.
CAPITOLO, s. m. Capitolo, Riduzione di
Frati o altri confralelli di qualche hiogo
,pio.
AvEB OSB O YOSE IN CAPITOLO , V. OoE.
Chiamr capitolo , Convocare il capiiolo.
Chiam Xn i spiBiTi a capitolo, Rientmre in se, Pensar seriamente. Profondarsi;
Raccogliersi; Internarsi neIIa materia
in un affare.
Capitoli, si chiamavano in T. For. V
neto gli rticoli probatorii nclle cause ciili.
CaBITOLI A PERPETUA MEMORIA si
dice va la Prova testimoniale in causa non
per anche incala, da valersene ak' uopo.
CAPO, s. m. Capo, Principale, superiore.
Capo, dicesi per Suppellettile ; rncse; Masserizia Capo raro, Capo Co
sa sbraccata , cio Ricca, magnL a.
Capo, dicesi per Capitolo, parle d'an,
<scorso.
Capo de baroni, V. Capurin.
Capo de bomdardibki , Capobamlardiere.
Capo de parti., Capiparle.
Capo d' opera , Capolavoro. , cio Lavoro pcrfettissiino.
Bow capo d' ano , V. Ano.
Cap de principal , dicevasi nel Foro ex
Vencto agli rticoli del libelle civile clie
l'Altorc proponeva contro il Reo convenuto. .
Cai db converso erano poi Quelli che
il Reo convenuto opponeva all'Attore.
CAPOCAZZA , s. m. Cauocaccia, Soprantemlcnte alla caccia de Irani.
CAPOCHIA , add. Capocchio , vale Stolido , scimunilo, miuchioiic, Detlo per agg.
ad nomo.
capochiXda o CapociiiarVa, s.f. Castroneria; Goffera; Scioccheria; Balordaggine; Imbratto, Cosa confusamente concia e acciabaltata.

CAP
Dettoancheper5com^<fciorti Capacchione, vale Erroraccio.
CAPOCHR, v. Acciarpare; Strafakiare, Far le cose senza ordine.
CAPOCHIARIA, V. CapochiXda.
CAPOCHION, s. m. Ciarpiere ; Acciarpatore , Che acciarpa.
CAPOCMICO, s. m. Capocommediante,
11 Direttore de'commedianti.
CAPOCRO, s. m. Magiscoro, Maestro di
canto di un Capitolo de' Canonici.
CAPOFILA , V. Seramla.
capogXto , s. m. Capogatto, T. di M
scatela, Malaltia di rabbia che viene alCavallo.
CAPOMISTRO, s. m. Capomaeslro, Opcraio soprantendente alla fabbrica.
Capomistrotbstr, Maestro tessitore.
CAPON, s. m. Cappone, Gallo cstrate
capponato Capn mal capona ,\Gallione. Malamente cstralo Capn IN GRASSA, Cappone. di slia in istia.
Capn, dctlo all'uomo per similit. va
le Msico i Cstrate Not xe un dindio ma u.v capn. Barzelletta del parlare
ftirbcsco, e vale Non uomo. inliero, ma.
cstralo.
Capn , T. Mar. Ruota o Capione. Di
cesi di certi pezzi di lrgno che forinano
una parle del casi ello di poppa o di prua.
Capione di prua, Capione di poppa. V.
Contracapon.
Capn de l' ancora, Cappone, Parancbine formato da un bozzello e dalle pulegge dclle grue di cappone. V. Gra. T.
Mar.
Ala db capn cold de castrn, V.
Castrn.
Capn, pesce. V.Muso duro e TuncjiELO.
El paria rider i , V. IUdeii.
Erba capn , V. Erba.
CAPONA , add. Capponato Dcito per
IVCAPONA , V.
caponXda , Lo stesso che AgiXda, V.
CAPONXr, v. Capponare o Accapponare,
Castrare i galli e farli capponk
Capponar ancora , T. Mar. vale Aggruppar ancora o sia attact-arla coll'uniouc el cappone pre issarla e tirarla al suo
luogo.
CAPONRA, s. f. Stia, ed anche Capponaia,
Teonr in caponera , Stiare
in istia , Tener i polli in capponaia.
Caponera , per smil. Prigione ; Carcere Meter in caponera uno., Incareerare ; Imprigionarc.
Caponera de le gondole, Ossalura del
coperlino, polrebbe dirsi a quell'Armadu
ra formata di Slrisce rcate di legname ,
che rk-uoprendosi d* una gran tela di raecia era , serve per coperlino dlie gon
dole , cliiamata comunemenle Felcb. Di
cesi Caponera perch ha qualche analoga
di somiglianza colla Capponaia.
CAroNRE, Pollera, Luogo dove si vendono i polii vivi 1 1.
CArO>'KSSA, s. m. Pollanca, La gallina
cstrala , cio Quella a cui si tolla ova-

CAP
a, perch s'ingrassi a guisa di cappone.
CAPONETO,s. m. Capponcello, Piccolo
cappone.
CAPOPOSTO , s. m. Capo-posto, Sott'ufziale o Ufziale incaricato del comando del
la gente posta a guardia d' un luogo.
CAPORXl , s. m. Caporale, Basso ufliziale delle milizie.
CaporXl, dicesi anche famil. per Caporione, cio Principale, guida, capo. V.CaPURIN.
CAPOSOLDO , s. m. Capisoldo e Caposoldo. Pensione che davasi dal ccssalo Governo Venelo alle fem mine de' ni Hilar i benemeriti defunti.
Caposoldo (forse dal barb. Capsoldum)
dicesi anche 1 Aggiunta che si paga in pe
na sulla gravezza o imposta pubblica non
pagata dentro il termiue legale.
CAPOTAGIO, s. m. Cabottaggio, Naviga/ . ne che si la lungo le caste del da
capo a capo o da porto a porlo.
CAPOTASTO, s. m, Capotasto o Cordiera
e Ciglietto, Quel pezzetto congegnato sul
capo del manico degli strumenli musical)
su di cui son poste le corde.
CAPOTR, s. ta. Maeslro di far cappolti.
V. Capuzzbr.
CAPOTN, s. m. Voce diminutiva di Cappotto; tanto si dice di Piccolo cappotto,
qaanlo di Una specie di veslimeiito falto
a giustacore, che portano le donne.
CAPOTO, s. n>. Cppotto, Specie di fermiuolo o Veste soppannata e grossolana <1
uso de' marinan , de' soldati , de' pescalori. V. Betinlo e Barilto Giulecco^
chiamasi una Specie di veste da schiavi e
galeolti Capperone, da Cappa, Cappuccio , Cappei uccio contaditicsco da
veltm-ali.
Capoto da presoni, Cppotto; Bacucco.
Cappotto anche T. di giuoco, e dice
si Quando l'avversario non piglia per s
alcuna carta. Chiamasi anche Fola.
Dar capoto a uno , detto fig. Plantare
uno, Lasciarlo, abbandonarlo. Plantaruno come un bel cavlo.
De capto, Modo aw. e famil. AJfatio;
All intuito; Del tutto; Intieramente
Li HO PERSI DE CAPOTO , perduto tUltl
i danari.
CAPOTRUPA , V. CAruaiN.
CAPOZRO, s. m. Capoglro; Capogirlo ;
Giracapoo Verliginc Scotomia, chwmasi unn Vcrginc tenebrosa con dieolt di reggersi in piedi.
CAPRCIO, che fu anche scritto Caprizto,
s. m. Capriccio, Pensiero/antasia Ticchio voce bassa Arzigogolo, vale Invenzione sotlile e fantstica.
Capricio da mato , Capricciaccio; Cervellaggine Cqpogiro detto gur.
CArRIOLA, s. f. CapriolaoCavriola e Cavriuola, Quel salto che si fa in bailando.
Tagliare o Trinciar capriole; Far caprio
le snelie spiccale; Caprioluit CpriQ*
lella il damn.

CAR

CAR

CAPRILO, Uccello acquatico. V. SICBRCARAGUOL, s. m. e nel plur. CARAGUOI


( che anticamente dicevasi CAKAGL , Vo
co.
ce dallo Spagnuolo Caraco , che vuoi di
CAPURIN o CAPOTRUPA, s. m. Capotrupre Chiocciola) Caracollo. Termine collet
pa; Capobandito; Capocaccia; Capomaetivo di quattro differenti Conchiglie ma
ftro, Capo, condullorc della truppa o bri
rine univalvi di due diversi generi, che di
gata.
stingueremo qui appresso.
CAPURJJT o CAPO DE BASOJTI , CapipopoCARAGUL LO.VGO. Conchiglia edula,che
lo; Guidapopolo; Caporione e Capipopoappartiene al genere de'Murici, della dallare.
l' Abbate Olivi Murex Alucoides , la qua
ESSBB EL CApuiuiiv, Andare o Essere
le ha per carattere un corpo spirale , al
il primo, A dire o fare qualche cosa.
lungato a cono; e si piglia nelle lagnne.
Archmmo, diceti il Capo de' buffoni
CORAGUL LOJTGO DE MAH. Conchiglia co degl' istrioni.
dula
del medesimo genere de' Murici, det
CAPUZZER, s. in. Cappitcciaio, Maestro
ta da' Sistematici Murex Aluco. Ella
di far cappucci. Dicesi anche in vernacolo
quasi similissima all'anteriore, e si piglia
CAPOTBR.
in mare.
<UPUZZN, . m. Cappuccino, Frate,
CARAGUOL TOJTDO. Conchiglie del gene
detto Cappuccino dal piccolo cappuccio o
re dc'Trochi, della dall'Abbate Olivi Troimpiccolito che porta.
chus varius,cli' il Trochus al'jidus di LinESSER CAPUZZ.V, detto famil. e fig. Non
neo. Jl suo corpo i spirale , di figura roaver danari frt.5accoeeia.Direbbesi anche
tondo-conica, ed buono a mangiare.
ssere scusso di danaro ; Non aver in
CARAGUL TOXDO DE MAH. A lira specie
tasca un quattrino.
di Conchiglia marina del genere de' TroCAPUZZO, s. in. Cappuccio o Cavolo cap
chi come l'altra, della da Linn. Trochus
puccio o Garnbugio o Cavo! bianco, che
umbilicaris. La sua figura meno roton
i Francesi chiamano Cabus. Specie di Ca
dala della precedente, e non se ne fa uso.
volo conosciulisiimo, che chiamasi da LinCARAGUL TOJTDO DE SASSO. Voce colla
neo Brassica nitida, ed una variet del
quale s'inlendono due altre sorta di Con
la Brastica oleracea.
chiglie univalvi dello slesso genere de'TroCAPUZZO GROSSO , Cappuccio capitato o
chi, chiamate da Linn. Trochua Lntio e
capitato, Di cesto (-rosso. V. VBRZA.
Trochus Tesselatus.La loro figura ova
CAPUZZO DA FAATI o limile Cappuccio;
le, convessa spirale, con l'apertura roton
Cuculio; Capperuccia; Capperuccio o
da j e non se ne fa uso. Questa specie di
Scapperuccio. V. CAPA.
conchiglie chiamasi neH'Islria SCARDOBOCAPUZZO DA VETTURI.VI o DA MARIWERI,
LB, e se fia col gambero, NBIUDB.
Capperone.
BRODO DE^CAIIAGUI, dello Jig. Broda di
BECO DEL CAPUZZO , Becchetto del cap
succiole, Brodo inagrissimo.
puccio, cio la Punta del cappuccio, che
CARAGUL, >. m. T. de* Fiorisi!, Caracon voce barb. latina , dicevasi Becca caco o Caracollo e Fagiuolo d'India. Fiore
putii.
d'una Pianta del genere dc'FagiuoIi, det
Detto per Arnese col quale si cuopre al
ta da Linn. Phateolut Caracolla, il cui
trui il voito mettendoglielo in capo, Ba
caratlere specifico l'avere lutli i pelali
cucco, e quindi Imbacuccare. V. IMBAT
contornati a spirale, di color porporino,
TA ass.
d'un odore grazioso. Egli originario del
CARABINA, s. {. Carolina, Sorla d'archi
Brasile.
bugio ad uso de' soldati a cai allo.
CARAGUL DA CANON, . m. GaragbCARABINIERI, s.m. Carabinieri, si chia
lo o Cavastracci. Strumento di fi) di fermavano sotto il Governo Veneto que' Sol
10 contornato a spira, per cavar dal can
dati Schiavoni ch'erano preposti allaguarnone la carica che vi messa dentro.
*'.
' pubblici Rappresentanti nelle pro-CARAMAL, s. m. Calamaio, Vasetto per
vincie dello Stalo , e che gli accompagna
uso di scrivere.
vano nelle pubbliche comparse . detti co
CAHAML DA SCARSLA, Calamaio da ta
s dalle Carabine che portavano.
sca.
CARACO, s. m. Voce un po' disusata , lo
SPONZTB DEL CAKAXAL , V. SPO^TZBTE.
tesso ohe CAPOT!*, Vestilo da donna.
CABAML IJTTIEHO , Scrivania , Voce
Fiorentina. Specie di vassoio su cui stan
CARA COLAR, v.T.Mil. Caracollare o Far
no il calamaio, il polverino, il pennaiuo
oaracolli. Volteggiare con cavalli pel cam
lo, ed anche talvolta un campanello.
po, Far della testa coda. Fu dello ancora
CABAML, detto in T. de' Velrai , MatPar la chiocciola.
ieo. Seccatoio dove si mettono a stagiona
CARACLO, . m. Caracollo. Rivolgimen
re le legna ad uso della fornace.
to li truppe a cavallo da imo a sommo.
CABAMI. DA STAMPAIA, Calamaio, di
Ora si chiama Conversione.
cono gli Stampatori quel Pezzo di tavo
CARADA , s. m. Carad, Sorta di tabacco,
la attaccala al torchio da slampa, nella
di cui si conoscono due qualit , Carad
quale sta l'inchiostro che si prende coi
fiore e Carad foglietta.
mazzi. V. MAZZI e I.NCJOSTJUX
CARADR, V. CARU.
CARAMALI SOTO i OCHI , V. CAPAHOZZOLI
CARAFNA, . f. Caraffna; Caraffa; Car
SOTO'I OCHI, in OCHIO.
raffno e Caraffone e Guas la da, Vaso pic
CARAMAL o CALAMBO, . m. T. de,' Pe
colo di vetro o Specie di boccia con collo
scatori, Calamaio e Calamaia o Lol/igiper UM> Ui mettervi acqua p simile.
ne e Totano, Animale di mare notissimo

CAR

10t

della clase de1 Molluschi , detto gi anlicamenle da' Latini Lolgo e da Linn. Se
pia Lolieo. Egli commestibile ed abbondanle. V. SEPA.

CARAMAL.VDA, s. f. Colpo di calamaio,


c s'intende di quello con cui si scrive.
CARAMALTO, s. m. Piccolo calamaio. intende Quello ad uso di scrivere.
Calamai-etto, Nome volgare del Tota
no minore , detto da' Sistem. Loligo mi
nar, che non ha che una lisca carlilaginosa nella schiena e una vescica di maleria nera come l' inchiostro. Credsi a. ra
gione che sia una specie dislinta dal Mol
lusco Totano o Pesce calamaio.
CARAMELAR, v. Candire, Conciar frut
te o simili facendole bollire in zucchero
mescolato con chiara d' uovo.
.
r.AiuMKiAu EL zucAiio, Candire lo zuc
chero, dicesi del Farlo come cristallizza
re dopo averlo reso liquido.
CARAMELE, s. f. ohe suona quasi Canna
mele, chiamanti cerle Pasticche fatte di
incenero cotto che vendono li Confettu
rieri. Canditi o Conditi sust. dircbbesi al
le frutle inlinte nel giulebbe, che il zuzchero bollilo in acqua. V. GIALBPO.
CARAMPANE il nome che (lassi ad una
Calle lunga e stretta e ad una Corte poste
al fine della Calle de' Bottai , in parroc
chia di S. Cassiano , i cui stabili appnrlenevano ali' amica famiglia patrizia Barnpani, donde presero il nome, Estinla que
sta illiutre famiglia nel 1 3 19. e passati
que' luoghi in possesso altrui, furono nel
i4*i. assegnali, anche con assenso del
Governo, allo publichemerclrici, comesiIo rimoto dalle Chiese e meno scandaloso.
Quindi CARAMPANA dicesi anche a' gior
ni nostri per agg. a Femmina di mal coslume o per Donna che avesse abitato in
Carampane ; e VECHIA CAHAMPAXA per di
sprezzo a Donna , motteggiandola per ruf
fiana.
CARAMPIA, add. Voce famil. Scagnarda,
Scanfarda; Krodolosa; Grimo; Bavosa;
Segrenna. Dicesi per disprezzo d'una Vec
chia.
CARANTAN, >. m. La sessantesima parte
d'un fiorino. In tedesco dicesi Kreutzer.
CARANTANI, s.ro. Chiota, Specie di mo
nete false colle quali i ragazzi giuncano in
vece di moneta. Quarteruulo, dicesi al
Pezzello d'otlone ridono a forma di mo
neta.
CARNTO., s. m. Tufo arenoso, Specie di
terreno arido e sodo.
CARASA , s. f. T. agi-. Favo; Fiale; Favomele ; Pavone; Fiatone, Quella parie di
cera dove sono le celle delle pecchie e dov'elle ripongono il mele.
CARATRSE, V. IVCABATABSK.
CARATEL\R, V. NCABATELAJI.
CARATELKTO , s. in. Carratelletto, Pic
colo arnaso da vino.
C ARATELO (coli' e larga) . in. Caratel
lo e Carrutello , Boliicclla.
CARTERE , s. m. Caratteri. Segno delle
lettere dell' alfabeto.

*oa

CAR

CARATZRB BATI-O o sso o CAZZA o wGRITOL!O, Caratterejtto o stretto CAIUTEHB PIGOLO, Carattere minuscolo, Let
tere minuscole o Minuscole msoLGAB.ATEBE ciMEGHlje, Carattere minuto o minu
tasimo CARATERE FORMATO, Carattere
formalello, cio Formalo secondo le regole
della calligrafiaCAHATBRE TONDO e BELO,
Carattere polputo, ombreggiato CABATEJ\E DA CAN o CATvo, Carattere malfat
to; Lettere inintelligibili. V. RAMPEC.VI.
CARATEM DA STAMPA, Caratteri di stam
pa; Lettere. Questi sono altrettanti paralellepipedi d' una composizione metallica
particolare, all'estremit de' quali v' in
rilievo una letlera o qualche allra figura
impiegala nell'impressione de' libri.
VX CABATEBE IXTIKRO, T. degli Slamp.

Corpo di carattere.
OCHIO DEL CABATEBB, OccAlO , T. degli

Stani IL S' intende generalmente delle differcnli grossezze dei caratteri , considera
ti nella loro superficie coni' e l'occhio.
ARTE DEL BEL CARATERE , Calligrafia ;
Conoscenza delle belle scritture e degli or
namenti degli antichi manuscrilti de' li
bri aranti la scoperta dell'arte della stam
pa.
CARATBBB, carattere dicesi anche Gi
che distingue una persona da un'altra rirpelto a' coslumi ed ali' ingegno, onde si
dice che il lale ha un buon caralterc, un
cattivo carattere j eie.

CARATERN, s. m. Carattereformateli^
Carallcre minulo.
CARATERN, s. m. Pomo di carattere;
Uomo originale, Di carallere e genio par
licolare.
CARATO, s. m. Messa, Quella porzione
che i Mercanti mettono per corpo della
compagnia e vale Contingente.
Curato, si chiama una Sorta di peso ,
ed il venliqnattresimo dell' oncia in ri
guardo all'oro e parlandoti di diamanti o
di perle, il peso di quattro grani.
PAGAR A CARATO , Pelare- a ragguaglio
o a proporzione, In corrispondenz/ della
quantit e dell' obbligo di cadauno.
Carati, chiamava! ai lempi Veaeli
Quella tassa proporzionale che pagavasi agli Uffizii civili vncendo una lite.
CARAVANA, s. C Carovana, Parola tur
ca , Truppa di mercanti , viaggiatori o
pellegrini, che per maggior sicurezza van
no di conserva ne' luoghi infestali da Li
di i o da corsari.
CARATALA, Carovana per similitudine
significa compagnia, laonde Andar in car
rovana cosi in italiano che iu veneziano
vale Andar in compagnia, Andar di con
serva.
FAH LA so CARA VANA , dello fig. Fa.re la
sua carovana i Averfallo la sua carova
na, Fare o Aver fatto il suo noviziato.
CARAVLO, Cauvela e Caravella. Agg.
ad una sorla di Pera , il cui albero si chia
ma egualmente.
CARBON , s. m. Cariane. Legno arso o an
i-ora acceso o spento Spodio rhiamasi
quel che rimane dopo l' abbruciamenlo
d che che sia divenuto carbone Ceti'
na} la Fossa ove si fu il carbone.

CAR
C AH B.V DE MJ \i RII v , Corion fittile o
minerale.
CARB.Y DB LE m U, Carbone; Kuggine ; o Euligine e Filiggine, chiamano gli
Agricoltori una Malattia del grano, per
cui la sostanza del granello diviene neric
cia , fetida e come carbone di legno spen
to; a distinzione della malattia delta propr. J alpe o Golpe, per la quale il granel
lo con tutta la sua sostanza si converte in
polvere fetida e nera. Generalmente per
tanto 1' una che l' altra malattia per lo pi
si chiama indistintamente Volpe. In To
scana i Contadini la chiamano Calvonchio, V. I v u.::\!i.
A PBOFOS1TO DB. CAlinbx TRB SOLDI AL

BIIAZZO , Maniera fam. /} proposito di zuc


che; Mescolare le lance eo//e mannaie ,
Unire insieme cose disparate.
CARBON\, V. LrcARBojdo.
CARBONAZZO-, s. m. Saettane o Acon-i,'. Sorta di Serpente , detto anche Jaculo , tulli nomi esprimenti il modo con cui
ti lancia a guisa di dardo addosso agli ani
mali che vuoi ferire. Egli di color ver
de ; e qualche Sistematico lo chiama Coluberjlavescens.
CARBONLA o CABBOXIX, s. f. Carlonr
gva,Plvere di carbone o Carboni minuti*
Brace si dice ai Carboni spenti che si venr
dono.
QUEL DA LA CARBONICA , Braciaiuola ,
Quegli che vende brace spenta. V. SroLVERAZZO.
C ASSETA. DB LA CARBONI*A , Braciaio',
T. de' Fornai. Specie di cassetta in coi si
ripone la brace spenta.
CARBONR, s. m. Carbonaio, Quello che
fa o vende o perla carbone.
CARTONER , s. f. Cartonata, Baca dor
si fa il carbone - o Luogo dove si custodi
sce.
CARBOXBA, dello in T. Mar. Lupo, Sor
la di Vela nera.
CARBONN, s. m. Carlonccllo o Carton
cino , Piccolo carbone.
CARBONSO, Carbonchioso. Agg. di Ter
reno che sia abbrucialo- g riarso; O di al
tra COM simile.
CARBONT1VO . Lo stesso che CAIIBONOso, V.
CARDTO, s. m. Carduccio, Cardoncel]n da riporre nella carciofia o per fare i
gobbi.
CARDO, s. m. Cardo salivo o Cordone ,
Chiamasi la Pianln del Carciofo ricorica
ta e divenula tenera e bianca che si man
gia Gobbo si dicft anche La stessa pianta
allorch Ita preso ima forma curva e ritor
ta per essere slala ricoricala. V.ARTICHIOCO.
CARDO SANTO , s. m. o BARBA DEL DIA
VOLO, T. degli Erboliii. Cardo santo, del
lo anche Erba turca, Pianta notissima che
si semina annualmente, della da' Botani
ci Centaurea benedicla.
CARDO SPINSO , . m. CardoscoUmo o
Cardo spinoso, dello anche Carciofo saivalico o Presunte o Caglio. Sorta di Pian
ta die alligna fra noi presso al mare , che
ha le foglie spinose. 1 Sistematici la cliia-

CAR
mano Cynara Cardunculus. La parte pi
ricercata eli questa pianta sono i flosculi
del fiore, i quali seccati servono a caglia
re o rappigliare il latte e fare ci che diceti Formaggio dolce ; e peri Presame o
Presura suoi chiamarsi questa piantai
CARGA , s. ( detta , come par* , da Carex , Carice , di cui si tessono le seggiole)
Sedia, ed anche Seggiola, Arnese su cui
si siede e comnnissimo alle famiglieSeg
gio pi usato ne' versi. Stdile, dice
si a Sedia rozza senz'artifiiio.
C ARER DA pozo , Scranna ; Ciscranna ; Sedia a bracciuoli STAE n CABEGA DA il,'--, 1. .ini/, fkm. e figur. Sta
re a panciolle, Star con tutti i suoi agi ,
con ogni comodit Stare in sella, vale
fig. Essere a vantaggio o in buono stato.
S'.ii i:.\ u. DB LA CARENA , Spalliera ; Ap
poggiatoio, 11 di dietro su cui l'uom s'ap
poggia sedendo. V. SPARAXGOLA.
CARGA DA PARTO , Predella, Arnese di
legno ad uso delle donne di parlo.
CABBCA DA TBB pia , Deschetto, Arnese
da sedere che ni regge su tre piedi.
CABBGA DA- VESCOVI, Faldistorio o Faidistar, Sedia bassa che usano i Prelati nel
le Chiese,
CAREGRBDEI BASTIMENTI, Scranne; Le
gni posti gli uni su gli altri per traverso
a guisa di gabbia sotto la barca quando s
fabbrica. V. V >,:.
PASSA* DAL i.nv A LA CARXCA , V. LBTOCAREGHTA , . f. Seggiolino o Seg
giolino, Piccola sedia.
1' H CABEGBBTA B CASA.' ALTRI, /, r::-

l.ttiiir le panche o Covarsi a federe a


scranna in casa altrui, vale Star pi eh
non dovrebbesi in casa altrui,
ZoGa A SAN PlEJW I.V CABEGHETA , V.

in '/...,...
Et ABEGHETA>, Seggiolaio , Maestrodi far seggiole.
LA CAREGHETA , dicesi pure da noi per
La moglie ofemmina del Seggiolaio, eh
per analogia di altri termini consimili t
potrebbe dirsi Seggiolaio.
CAREGHN, s. m. Seggiolino i Seggiolai
Seggiolo ; Seggettina, Piccola seggiola.
CAREGAR , Voce bassa , V. CARG*.
CAREGON,s.m.5egWo/one; Sedia a brac
ciuoli , Sorta di sedia con bracciaoli per
appoggiarsi in sedendo.

CAREQBJ coi Rtocoyr, Seggiolone im


bullettato.
S7AR CO LB GAMBE A CAVALOTO SUt POZ-

D'UX CAREG.V, Star colle cosce cava/ci


ni ni braccatolo d" un seggiolone*
TiaXa CAHECOM, V. TIRAR.
CARBGX, dello in T. de* Pese. Corlele>, Gran corba. V. CORBBLOTO.
CARNA, s.f. T. Mar. Carena, Dicesi tnV
la la parte di sotto del naviglio compreso
dalla colomba sino alia linea dell' acqua,
cio sino ali' opera moria. V. RroM>AMBX)> e CAROZZ.O.
CARENAR, v. T.Mar. Carenar^ Dar erena, Metter un naviglio alla banda per
visitarlo, ripulirlo, calafatarlo e impeciar
lo L,, i re in carena , vale essere alla,

CAR

CAR

banda Abbattere un vascello, Tale Met


terlo alk banda.

plurale, Carezze; Carezza-menta; Acca


rezzamento, Cordiale amorevolezza che
s* esprime con baci, leccamenti e amples
si. Dolci baci e cari abbracciamenti. V.
Mrr.ivbGNOUc.
CAREZZE AWtr.Vi^, Cacherif; Leziosag
gini , Affettazioni CAREZZE MAUCIIB,
amorevolezzocce svenevolone CAREZ
ZE VILANE, Carezzocce FAR CAREZZE,
Vezzeggiare; Far carezze; Careggiare;
Accarezzare FAR CAREZZE AI AVBNTOni , Dare il comino , dicesi dell' Allenare
i compratori con far loro piacere.

CARR , s. m. Carradore. Maestro di far


carri , carrette e le parti di legname groso dalle carrozze ed altri legni, Carpentie
re, dal Lat. Carpentarius , vale Fabbricalore di carri.
Carrozzaio o Carrozziere , dicesi an
che per Lavoratore di carrozze, sebbene
l'arte di fabbricarle sia divisa fra il Car
radore o Carraio, il Cassaio e il Valigiaio.
Le arti accessorie sono quelle del Magna
no , Pittore e Doratore.
CARESNA', s. Carice o Sttla palustre,
Sorta di pianta che nasce ne'luoghi palu
dosi, nominata da' Botanici Carex man
cato. Le foglie secche di questa pianta si
usano ad inlesser seggiole e far vesti a'Cachi e ad altri usi.

CARESTA , s. f. Carestia e Caro, Penu


ria e mancanza di viveri.
CARESTA DE PAROLE, Scarsit ; Scar
sezza ; Carestia DB PAROLE NO cn'
CARESTA , Di parole un buon mercato,
cio Abbondanza.
FA CARESTA DE VISITE, Farsi prezioso.
CARTA , s. C Carroccio ; Carrettino.
Specie di Carro da trasporto.
CARBTA DA PROCESSICI , V. in SOLER.
CARTA DA MORTI, Carro funebre, diresi Una specie di carretta coperta con cui
si trasportano i corpi morti al cimitero.
CARETADA , s. f. Carrettata, II carico
d'una carretta. V. CAAEZDA.
CARETNA , s. f. Carrettella, Specie di
Carro alla Tedesca.
CARETO , s. m. Carretto ; Carriceh ;
Carrettino , Piccolo carro Carretta ,
Sorta di carro a <lue ruote.
CARETO DA PUTELI, V. CARIOL.
CAHETO DA LETO, Carruola, Letto che
in vece di piedi ha quattro girelle, e lienM sotto altri letti. Letto delia cari'iuola.
CARETtf , s. m. Carrettone. Gran car
ro ad uso di trasporto di mercanzie.
CAREZDA , s. f. Rotaia ; Orbita, Quel
cegno che lascia la ruota nelle vie.
STRADA CAREZDA , Carreggiata , l'in
lattata, Strada battuta e freqnentata da
carri.
UNA CAREZDA DB RODA, Una carrata,
Quanto pu in una sola volta esser porta
lo da un carro.
ANDAR FORA DE CAREZADA , detto fig.
Uscir di carreggiata, cio del sentimento.
STAR SALDO IN CARBZADA , V. SALDO.
CAREZADR, i. m. Carreggiato, Chi
guida il carro.
CAREZAR , v. Correttore, Portar sopra
carro o carretta Carreggiare, vale
Guidar il carro o Condur roba sul carro
o Traghettar sul carro.

CAREZATVA, add. Carrozzabile; Carreggiabiif, Aggiunto di strada per cui si


possa andai* con carri.
CAREZO o CARZO , s. m. Carreggio;
Condotta; Fettura,E intendcsi il traspor
to di merci o di che che sia con carri.
CAREZZA , e, f. e per lo pi CAREZZE in

CAR

GlIABDITB DA CERTE CAREZZE-,

"><>;.' <!nr

del pane al cane ogni volta che mf.na la


coda, Molto che significa Che non , da fi
darsi delie carezze di tutti.

CAREZZA DB VIVERI, V. CARESTIA.

CAREZZ\DA,s. f.

CAREZZAMENTO,s.m. / Accareizamentoj Vezzo ; Feste; Animai/lamento.


CAREZZAR, v. Carezzare; Accarezzare
o Careggiare ; Amorevoleggiare y Vez
zeggiare.
V AR CAREZZE PER INTERESSE, Confettar

uno, vale fig. Fargli carezze e 'ossequi


per renderselo o mantenerselo benevolo.
FARSE CAREZZE, Teneri sdegni e placi
de e tranquille repulse e cari vezzi e lie
te paci, sorrisi, parolette e dolci stille di
pianto, sospir tronchi e molli baci V. CoCOLARSE.

CAREZZATA, e. Carezzino, Piccola


carezza Amorevolezzina; Vezzi; Moi
ne, Sono sj>ecie di carezze di femmine e
di bambini.
CARGA , s. f. Carica ; Incarica.
C A RGA E 8 LEGNE, SOmelia O S-'inrtlil;

Carica di legne.

io3

ona ridicola e contraffatta , in cui si so


no accresciuti i difelli.
Attillatuzzo; Ganimeduzzo; Profumal'uzzo; Agg. a Chi eccede nella cultura
esterna di s medesimo. E quindi Attilla
tura o Attillatezza, quando vogliasi rife
rir alla cosa Rifarsi del barbiere, si ili
ce delle persone altempate che si lisciano
per essere pi appariscenti Sdilinqui
to, dicesi anche al Soverchiamente affet
tato.
ESSER UNA MBZA CARCADURA , Esser un
uomo da succiole, cio Una persona igno
rante, debole e di poca stima. Esser una
sferra, Uomo inutile e dappoco.
C ARCAR, v. Caricare TORNAR A CARc\n , Ricaricare.
CARGAU BL SCHIOPO , Caricar f arcAibuto.
CARC\R Et SCHIOPO SENZA SALINI, detto
fig. Andare a caccia col bue zoppo, vale
Mettersi ad una impresa con provvedimen
to non bastante al bisogno: Imbarcarsi o
Entrar in nave senza biscotto, Mettersi
ad una impresa senza provvedimento ve
runo.
CARDAR BL STOMEGO , V. STOMEGO.
CARGAR UNO DB BOTE , Caricar uno di
bastonate vale bastonarlo Caricar uno
if ingiurie o di villanie.

CARGR LA ROCA , V. ROGA.


CAHGARSE L' ANEMA , Caricarsi la co
scienza d" alcuna cosa , di cesi fig. del Do
verne render conto a Dio.
CAHGR DE COLOR , Caricar di colore o
Aggravar di colore, Colorire assai.
CARGAR L' ORZA, T. Mar. Caricar Ter
za o simile, dicesi da' Marinari per Tesa
re , slrigncre // vento carica le vele ,
per dire che Soffia con gran forza e gonfia
molto le vele,

CARGA , Carica o Caricatura, Parte di


munizione che si mette nelle artiglierie ,
negli archibnsi e simili per tirare.

( CARGAURA , s. f. Lo stesso che CAHCADUiu, V.

CARGA DB BASTONAR , Carico di legnate,


di bastonate; Una bastonatura di santa
ragione.
CAHGA , detto in T. Mar. Carica, Nome
di una di quelle funi che servono a slrignere o serrar le vele, issando le scotte.
T. IMBROGIO.
CARICA, in T. de' Pescatori, chiamasi
Una gran corba inlessuta di vimini, con
due maniglie , di cui si servono i pescato
ri per trasportare le anguille dalla pesca.
Quest'arnese contiene per lo pi 00 lib
bre di peso.

CARGAURA DB SCHIOPO j V. in CARGA.


CARGHETA , s. f. Somella e Somctta,-prr
esempio di schegge di legna o simile, Pic
cola soma Cartchetta dicono i Pescato
ri ad un Arnese ch' la met della CAR
GA , V.
CARGO , s. m. Carico o Carco e Carica
mento, Quel peso clic carica uno. Incari
ca , dicesi a Tanto peso quanto si porta
addosso in una volta.
Carico, dicesi in ciaf, per Peso , cura,
pensiero, incarico. Carico grave,faticoso.

CARGADOR, Caricatore, Agg. a Luogo


dove si carica.

c CARGR.
IN CARGO DE L' ANEIIA , In anima mia;
Impegno f anima mia ; In carico di co
scienza, Specie di giuramcnlo.

DAR UN CARGO DB LEGNAE , V. BASTONAR

CARGADOR DEL CANON, CaricatoioeCucchiaia , dello altres Lanterna da cari


care, perch assomigliasi mollo ad una
lanlerna ordinaria.
CARGADRA, s. {.Affettazione, Sover
chio e troppo ricercato artificio in tulle le
cose Scorcio, vale Positura e alt inuli
na stravagante.
Ricercatezza, Eccedenza, Eccesso,Pino di lepidezze argute senza ricercatezza.

CARGO , add. Carico ; Carco ; Caricato j


Carcato, Aggravalo da peto.

CON CARGADRA , detto avv. Affettata


mente.
Caricatura e Caramogio, ditesi diPer-

CARGO DE COLH, Carico o Coperto di


colore. V. COLR.
CARGO DB DEBITI , Carico di debiti, V.
INDEBITA.

IN CARGO DB L* A M; M A VOSTRA , Sul VO-

stro onore; In coscienza; Dinanzi a Dio;


Se vi cale delt anima, delF onor vostro.

BASTIMENTO DE CARCO , Nave o Basti


mento da carico vale Nave per uso di por
tar carico.

io4
CAR
Ayer el sTOMEGo , Aver lo stomaco aggravate o carica di ciboodi vino.
CARlXzO, g. m. Carriaggio o Carreggio,
Arnesi che si portano allomo dagli rserciti con carro o con bcstic da .
CAR ICO. V. Cauco, ut.
CAR1GA, V. Carga.
CARIERA , s. f. Corriera , Corta dei
cavalli a briglia sciolta.
Andr o Coree db cambra o db carie
ra avbrta, Correr a carriera aperta, a
lutta carriera o di tutla carriera.
Far dlie carrire a cavdllo , vale Correre a cavallo.
Cambra , dicesi ancora fra noi mclaf.
per indicare un Corso di Tita o di studii
Far la cariera dbi studi , Fare il
corso de' studii. Fare il corso della filosoa, della matemtica, della legge etc.
Far u.va bela cariera, Fare un bel cor
so o una serie brillante o luminosa <Timpieghi, di cariche.
CA RIGOLO, add. Caro, dicesi di chi ven
de a troppo caro prezzo la sua roba ; di
cui si dice Stare in suitrato.
CARIOLA, s. f. Carriuola, Amese di legno nolissimo per uso di trasportar robe.
AnDAR EsSBR IN CARIOLA , detlO figUr.
Portar ifrasconi ; Star sulle cinghie, Si
dice di Como ammalaticcio e cagionoso ,
. che per dcbolczza nial si regge m piedi.
Esser rozza o carogna.
CARIOLX , Lo slcsso che Carola , V.
CARIOlXdA , s. f. Carriuolata potrebbe
dirsi nel senso nostro della Carriuo
la , cio Tanta materia quanta ne pu
star in una carriuola, giacch Carrettata
si dice dalla voce Carretta.
CARIOL \
CARIOLO / s. m. Carruccio, Struracnto
di legno con quatlro girclle, ove si mettono i bambini perch imparino a reggersi in piedi e camminarc. Cestino, si dice
ad un Amese di vimini a foggia di cam
pana npcrla di sopra ma senza girclle, che
serve alio stesso uso.
caritX >
CARITXe Js. f. Carita, Amor del prossimo.
Carita, dicesi anche per Elemosina.
For carita o Far limosina.
Carita pelosa , si dire anche da noi
Quella degV ipocriti, la quale e finta. Ca
rita di Monna Candida che maslicava
e biasciava lo zucchero agli ammalati;
Amor del tarlo; La carita diMoniC Agnola. Oh tu sei caritativo)
La carita scomenza da se stessi , II
primo prossimo e se medesimo; Pitt ci
o e il dente che nessun parente.
CAR1TADLA , s. f. Elemosinuzza.
CARlTATVOLE,add. Caiitatevole; Ca
ritativa, la la conosco tanto caritativa ,
che ne passa Madonri1 Agula.
CARIZADA\V. Cabezada eCARzo.
CARIZO
/
CARLO , Carlo , Nome proprio di Uonio.
Sion carlo, dctto in gergo, / carlini,
cio la pecunia.

CAR
CARLONA. V. A la carloka.
CARMELIT , add. Carmelitano, Specie di
colore bigio rassomigliante alia tinta di
caff.
CARMIN s. m. Carminio, Polvereimpalpabile d'un rosso carico e vellutato.
CARNAMEj s. f. Carnaggio, Ogni sorU di
carne da mangiare.
CARNAGION , T. ant. Carnagione o Incarnagione, Colore e qualit di carne; e
dicesi solamente dcll' uoino..
CARNAZZA , s. f. Carnaccia , Peggior. di
Carne Aver carne assai , vale Esser
multo grasso.
' Riferito a Donna , Cattiva roba- , dirrbbcsi in senso disonesto Molame o
Carnume dicesi di Feminina goffa e atlicciata.
CARNE, s. {.Carne.
Carne, dicesi non mano per Carnagio
ne. Bella carne, vale Bianca, grassa colorita.
Carns che scomenza a sentIb, o Car
ne pat'ia , Carne stracca o stantla.
Carne tira , Carne tirante, dura,
soda o tigliosa, Dura a mangiare.
Carne de Lami>ezzo, Carne d'Ampez
zo, Carne di manzo salata condita, che
portasi dalla Terra d'Ampezzo, che appartiene al Trenlino.
Carne de porco , Carne porcina o di
porco Car.ye de porco fresca salada ,
V Salmisthar Aver adosso db la car
ne de porco, detto fig. Aver del poltrone,
del pigro.
Garnb flossa , Molame.
Carne mata, Carne marta, ammorlita , mortificata: vale carne che ha perduto ogni senso Detio pe- ischerzo , vale
le Natiche.
Carne meza cota , Carne verdemezza,
Carne tra cotia e cruda. O cotia o cruda,
ilfuoco ha veduta.
vanzda , Carne giostrata o rifatla, dicesi la Carne avnzate che si rifrigge.
1
.
Carne vechia fa bon brodo, Carne ti
rante fa buonaJante; Gallina vecchia'fa
buon brodo; Quanto e pik vecchio laio, meglio gira. Si dice in poco onesto
proposito di chi ama donna atteuipata.
Carne di eioved; Carne stracca, dicesi
quella di Feminine viele. V. Fiapo.
Co LA CARNE FRUSTA,l'aNEMA VIEN
crusTA, Prov. faml. e vale che Quando aU
cunc donne invecchiano , si danno agli
esercizii della religionc ed al bacchellonisino.
Carne verzblada , Carne vergata di
grasso.
Carne al sole, e Pesce allomhra, Prov.
che s'usa per dar ad intendere che del Animale terrestre migliore la pai te
che sla esposla al sole , del Pesce quella
che sla ail' ombra , come la pajicia.
Ayer le carne spoiiche , Esser sozzo
. corne un cammino.
Esser carne e onria con uno, Esser
o Diventar carne e tigna con alcuno; Es
ser anima o corpo <f uno ; Carne ed unghia; Camicia efarsetlo; Pane e cacio

CAR
Anima e cuore ; Due aninw in un ciuo/o ; Come passere e colombi.
Esser in carne , Esser carnuto carnacciuto.
'
Far carne , /mpolpare ; Impar carnej
Ingrassare ; Rimetter la carne.
La carne grassa me stombga , Riuscir
o Essere carne grassa ; Venir a naia ;
Stuccare.
Mbterse ht carne , V. Far carne.
No LA XB CARNB PER I SO DENTI,
terreno de" suoiferri. Si dice per espriinere una persona o un affare che non sia
adallalo per uno per la sua astuzia
malizia ele.
t
( Portar ta un toco db carne, Portar
via un brano di carne, vale Strapparla.
Pli" LA ZONTA LA CARNB , V. ZoNTA.
Tal carne tal cortblo, Qual guaina
tal coltello, Allude alia relazione d' una
cosa colT altra.
Tra carne pele, Pelle pelle, posto
avv. vale Poco addentro e in superficie.
Tuti de carne , Esser di
carne o Esser di carne e adossa, vale Es
ser sottoposto* a'desiderii e difelti carnali.
CARNESLN , add. Ctirnicino , Di color di
carne.
CARNEVXl, s.m. Carnevale ; Carnovale
e Carnasciale, Tempo noto fra anno.
L' ultimo zoRNO de CARNKVAL, Camasciale , Giorno che precede il primo di
quaresima L' ultimo zioba db carnetal, Berlingaccio El penltimo zio
ba , Berlingaccino o Berlingacciublo.
Carneval , detto per agg. ad uomo ,
Fatticcione; Atticciato; Ben tarchiato;
Arciraggiunto ; Poccioso; Paffutoi Stenuato come un carnevale, Grassissimo.
Carneval che me disk goloso, Come
disse la padella al paiuolo : Jatti in la
che tu mi tigni. Lo sbandito che corre
dietro al condannato. Prov. che si dicono
di Chi condanna in allri i proprii difelti.
Far carnbvXl , V. Carnevalr.
carnevalXr,v.Carncvaleggiare o Carnovleggiare , Far carnevale , Darsi alia
crpula , che dicevasi Mticamente Carnascialare Sberlingaccidre, vale Andarsi sollazzando e pavlicolarmentcil gior
no di berlingaccio , cio ultimo giovedi
del carnovale.
CARNIR, t.m.Carnicre; Carniera; Carnaiuolo, Foggia di tasca propria de' Cacciatori per riporvi la preda.
CARN1ZZA , s. f. Traliccio o Fildente,
Soria di tela rada di lino.
CARNfJME , s.m. Carnume, Termine ge
nrico con cui i Pescatori nostri inlendono varie specie varii generi ancora di
aniinali marini, che non prcsentano una
forma mrcala di organismo animale, ma
che hanno qualchc rassoinigliauza alle par
ti carnosc degli allri animali ; come sa
rebbe di akuni individui della classe dei
.Molluschi, detti da' Sislematici Alcionii
gelatinosi; Attinie Assidie etc.
CAR1NUZZ0 , s. m. T. de' Conciatori di
pelli, Scarnilura, Voce Fiorent Quella
carne che si stacca o scarnisce dalle pelli
couciate.

CAR
CAR
CARO, s. m. Carro, Amete nolo, villerccma intendes! Naso grande aquilino , det
cio che serve all' u>o dei trasporli.
to cos dalla figura della carruba.
Caroba bbl FAtrb, T. Mar. V. Fkal.
Tm6j del caro , Fora Scalb del
, Cosce del carro o Ridoli, Lati del
, detto in lingua fui Lesea, Incarro che sono falti a foggia di rastrclliegegnosa, vale la Chiave.
ra o (cala a piuoli.
CAROBER , s. ra. Carrubo e Carrubio o
Caro be lb carozxb , Carro dette, carCarrubio une , detto anche Guamelrozzc, sterzi, calcssi e simili , il com1a, dalla forma del suo trulto, e da'Sistcplesso de'pezzi <lilegnami su di cui si sta
malici Ceratonia Siliqua. Albero che pro
bilise la cassa. Le sue parti sono le teduce le carrube. V. !)*.
guenli.
CAROBRA
, . f. Topaia, Casa antlca e
Pagiol da brio , Sottopiede Forciche sia in pessimo stato Stamberga ;
un , Forchttto Pagilo , Pedana. Le
Siambergaccia, Editirio o Stanza ridotta
parti che la sostengono si dicono Braccetin pessimo stato, ove appeua si possa ahi
ti Serpa , Serpe Cassetq , Cassetlare. V. in Casa.
ta , Quella parte dove siede il Cocchiere
Sierra o Sferre in ]>Iur. dicesi metaf.
Gioco , Giogo OnrcHi Rotelloni
V
Vestimcnti consumati e dismessi e a
Camere Cbiavr Subbietto Paleta
Cose inutili perch -fracassate e rotte.
del crico , Palletla del rotellone CoCAR0B1NA, V. .
VERTff o ContramXntbsb, Contrammaatice Cbncioiti, Cignoni. V. Cabozza e
CAROBOLA, Lo Stesse che Cabba.
Mawtesb.
CARGA, s. f. T. de'Pesc. Canestro gran
Caro VEXEziXir.il Carro di Venezia con
ite o Gran paniere, Amese contesto di vi' cui si misura la legna da fuoco, contiene
mini assai grossi, ad oso di Pescatori, che
cinque picdi veneti quadrati , che corricontiene circa trenta libbre grosse Ai pepondono a sei dita cubiche della n
sce.
misura mtrica pei soiidi.
CAROGNA
, s. dicesi propr. a Cadavero
Cabo db la maloua , V. Malora.
d'animale
allora ch' orto e felente.
Meter el caro avajtti i bo , Metier il
Carogna ver smil, ed anche Rozza, si
carro innanzi i buoi; MeUerti la rami
dice a una Bestia viva di trista razza inern dopo il giubbone, Dicesi tig. di Chi l'a
guidalescata.
innanzi quello che dovrebbe far dopo.
Carocxo , detto per Agg. a
U,y de roua , CiuTata o Tramo ,
nomo, Cachettico; Malescio; ImpolmiTanta quantit di legue , Ceno o che cke
nato Impolmonato; Infennwcio , cio
sia allro, quanta ne possa stare in un car
Di mala sanit. Aver via mali che il caro Dir caro de bora , detto fig.
vallo della carretta ; Essere conca fessa
Dir un carro di villa/lie, Ligniriare.
frucco, direbbesi ad lomo sparuto ,
Caro, detlo in T. Marin. Carro , La
malfatlo ; male in arnese, e poverissimo.
parte grossa deH'antenna che risguardn la
Carogna per-disprezzo ed ingiuria, diprora Fab el caro de la vela , Fare
rebbesi a Persona ncl sign, di Inlraltabiil carro colla vela, si dice Quaudo si la
le,'difucile, sguaialo edi caltivi sentimenti.
passare 1'anteDna colla vela altaccala da
A le carogxbghb core drio lb xoschs,
una parte all* all ra dell' albero Far di
A' can magri van le mosche; Chi ha a
carro fien na , dicono i noslii Marinai
romper il eolio trova la slrada al huio;
(piando fioriscono la vela , cio abbassano
vagliono che Agli infelici le djggrazie son
la penna dell' antenna in conseguenza il
semprc pronte. V. Can.
carro s'alza. V. Dar de brazzo, iu Brazzo.
CAROGNAZZA, add. Carognaccia, Pegg.
CARO, add. Caro; Carino; Carina; Mio
di Carogna, e per lo pi vien detlo a per
cuore, son voci sate per vezzi.
sona per improperio.
Caro t, Specie d' interiezione eccilaCAR0G1VTA, add. Scriatello ; Tisicucliva, Deh ; Di grazia Cabo ti no
cio; AJfamaluccio; Rozzetta, Agg. a Per
are farlVb, Di grazia , non me ne dosona vnula su a siento , di poca carne e
mandare.
debole. A cui corrispondono Afato ; AjaVoX AVER ALTRA Flb CARA , NoK
Uccio ; AJatuccio ; Sparulino ; Tristanaver altro occhio iu capo, Espressione di
zuolo ; Maleo; Malescio ; Male impsta
-amorevelezza.
lo ; Male ammannalo.
Avr a caro o da caro, Aver caro, cio
Aver a grado. Tener caro, Aver in pregio
CAROGNEZZO, s. m. Malsanla, Mala
Go caro, L' ho caro , Ci ho piacere.
sanit, Acciacchi; Magagne; Mascalcie.
Esser el so caro, Essere il suo cucCarognezzo , dicesi ael sign, di Verco, 11 pi favorito e predilelto.
menezzo. V.
Far caro, Far muine. E il far quelle
Cos pure per Miseria ; Taccagneria ;
carezzinc lcziose che usano i bambini
Spilorceria.
Careggiare, ar carezzc, che anche dicesi
CAROLA, add. Carioso; Tarlato ; Inlaf
Accarezzare Vezzeggiare.
laio, Guaslo dalla carie o dal tai loj e di
_ Caro, per appartenentc a Caresta. Cacesi del LegnoIntignalo, direbbesi dclrissimo vale Altissiino di prezzo Essbr
lePellij Intonchiato, de'Legumi.V.TARM.
, Stare in sul tirato; Esser
Vechio carola , Vecchio tarlato, cio
caro.
Logo dagli anni, consmalo dal tempo.
CARBA, s. Carruba, Frotte del Car AROLADA Carolajabnto, s. m. Intarrubo. V. Carobr.
lamento ; Jntignalura e Tarlatura, L'in, dicesi faiuil. e tig. per Naso,
larlare.
'4

CAR

io5

carolXr e amolar, v. Tarlare e Intarlare , Esser roso dai tarli , e dices i


principalmente del Legno. Intignare,
Esser roso dalle lignuolcj ed proprio pi
che d' ogni allra cosa , de'pann. V. TarmXr.Intonchiare e Gorgogliare , dicesi
de' Legumi.
CarolVr dbi ossi, Intarlaret Cariare,
Avre generar carie, e per lo pi dicesi
CariarsL P. e. Cariarsi un dente.
CAROLO e CARibL , s. ra. Tarlo, Quella
polvere che in rodendo fa il larlo nel le
gno. Tarlatura, dicesi La stessa polvere,
ed anche II segno che Iascia il larlo
Carolo dei ossi, Cario.
CAROSEL, V. ,
CAROTA, s. m. T. degli Erbolai, Carota o
Sisaro, Radice cnica lunga e gialla d'iuia
piante, nomnala da'Botanici Daiicus Ca
rota varietas , che si mangia cotia in va
rie guise, cd saporilissima.
Carota , detto fig. Carota , vale Panzana , Favola , Fola.
ImpajfTR o Petr carote, V. hirr tvTR.
Carota che che xb sta d\ beh , o che i GA PTCA , Cafra che glifo
Jitta per mannerino , dicesi figur. e vale
Che gli fu falla credere agnello cstralo.
CAROZZA, t. f. Carrozza, Sorta di cai
ro con quatlro rule, coperto, nolissimo.
"Cocrhio era una Sorta di carro usato da
gli antichi, a cui fu sostituila la carrozza.
Coiipo de la carrozza , Cassa, Quelle
parte che posa salle eigne, ove sedono le
persone. V. in Corpo.
Caro de la carrozza, V. Caro sust.
Parti della cassa Con.visE, Archi
Fondo, Pedanino e Piante Sche.v'il
de soba , Fondo di sopra Sckejyal de
boto , Fondo di sotto o Culata Fiak , Fiancate. V. Bero Covertin, Tetlino Fjochi , Cordoni Magazen,
Bottino o Contrapedana o Magazzino.
V. in Magaz Prtela, Sporlello
Mantese, Mantice. V. Mantesb e le sue
parti , ed anche ContramanTese Moli.vblo , Frullino Tiraspechio, Passamano del crislallo.
Ajvdr carrozza , Carrozzare. V.
Scarozzarsb.
No SE POL AWDXn IX PARADISO IJT EozzA, Ifon si va in paradiso col guancialino, cio col godere tutti i comodi del
la vita.
CAROZzXdA, s. Carrozzata; Cocchiata, Camerata di persone che son porta
le dalla stessa carrozza.
GAROZZIER, s.m. Carrozziere o Cocchie
re, Colui che guida i cavalli della car
rozza.
Detto per Fabbricatore o Maestro di
far carrozze. V. Carbh.
CAROZZN , s. m. Carrozzino.
Corpo bel carrozziiv, Cino,dmn.,
Cassa de'carrozzni, calessi e simili.
CAROZZO, s. m. T. Mar. Carena o Pri
mo, cio propr. Quella parte nel basso fon
do de' vascelli che nel mezzo si rialza , e
ch' il primo foDdamenlo a lutli gli os

jo6
CAR
CRPANO,*. ni. Carpirle e Corpino, del
lo da'Bolauici Carplnus Betutus, Albero
sab tico conosciulissiino , clic si piaula
per lo pi nc' viali de' giai dlni
ombra.
CARPETA (coll' slrctla) . Carpetla;
Sottana i Gonnella. Veste che portano le
donne dalla rintula fino ai piedi. Abbiaino nel Dixionario del Du Cange la voce
Carpettce che vi corrisponde. VTCtola ,
Sotana , Tonda e BocASsbr.
H est. in carpeta , Maniera fara. Rimanere in gonna in farsetto; Rimanere in sul lastrico, Ridursi in miseria.
CARPETNA, s. f. Gonnellina Gonnelletta; Gonnellino; Gonneuccia.
CARPIA , V. ScaupIa.
CARPIO, add. Carpilo.
CONSENSO CARPIO CON INGANO , ConsellSo surretto con dolo. T. Legale.
Dbcbeto carpi con inano , Decreto
surrettizio,ciob Che siasi oltenulodal giudice per avergli esposta una cosa non vera.
CARP1N, s. m. Carpione maschio , gii
detlo da Plinio Cyprinus ; ma da Linneo
annoveralo nel genere de' Serraoni o Salamoni, e detlo salmo Carpi. Pesce d'acqua dolce, proprio dei Laghi di Garda e
luaggiore, ncercalissimo e di squisito saporc.
CARPIONAR, v. Carpionare o Accarpionare , Cucinare il pesce alia maniera dei
Carpioni.
CARPIONCN , s. ni. Carpioncino, Pirc
lo carpione.
CARTA, s.f. Carta.
Carta , dicesi per Foglio , cio per le
dnc facce del medesimo foglio.
Carta bolada, Carla bllala, Voce dcll'uso del diritlo bench alcuno voglia
thiamin la Carta marchiata.
Carta bomba sina , Carta bombagina,
Quella fatla di bambagia macrala che
anticamentc era in uso, dicevasi con vo
ce vcrnacolaein forza di suit Bombasina.
Carta cernagia , V. Cernagia.
Carta da To.vDn, Carta colla zazzcra. Dicesi Zazzcra a quelle disuguaglian*e che sono nellc cslremil d' un foglio
di carta.
Carta tondada, Carta ritondata, cio
Pareggiala all* cslremil , senza zazzrra.
Carta flossa , Carta dileginc , Di po
co nervo.
Carta forth con cola , Carta incollata.
Carta d'obligabion o de dbbito , Car
ta obbligatoria ; Carta debiteria ; ChiroeraJCarta firma. V. Firmo.
Cetole de , V. Cetola.
Aver tuti i so beni o el fato suo in
carta , Aver lutto il suo in sul lavoliere,
cio In rischio.
Carta canta, ovv. Carta canta vilXn dorm. La scrittura parla cosi. Ecco qui carta canta, si dice Quando uno
appoggia le proprie ragioni sulla conveuxionc o carta scrilta Le parole non t'infilzano, Dellalo con cui si vuol avvcrtire
doversi assicurarc di che che sia con i-

CAR
scrilture e con prove. V. Pati chani , in
Pato.
Fazzada d'una carta, Curala , die
dicesi anche Pagina.
Meter in carta, Stendere in carta;
Jncarteggiare , Scrivere Meter ben
in carta , delto Hg. Dire il pater nostro
delta bertuccia , Mormorare , Bcsleinmiare.
Carta a onde , Carla marezzata
amarezzata o amarizzata di varii color.
Cauta db color , Carta colrala.
Carta strazza, Carta slraccia o da
slracctu . Carta falta di cenci i pi oi'dinarii.
Carta sugari;va,Cara suganteo asciuganle o succhia.
Carta sucaiia o bergamina oCarta pbcora,Carta pcora o pergamena Car
ta nonnata, dicesi la Pelle d'animale
l rat I o dal ventre della madre prima eb ei
nasca Aborto vitelline, si cbiama quel
la carta pi sotlile ch' falla della pelle
d' un il din abortivo.
Carta geogrfica , dicesi a Quella in
cui i- delineata uua gran parle del globo
terraequeo o un Regno o un Impero
Carta corograjica, Quella che descrive
una provincia Carta topogrfica ,
Quella che rappresenta la parle d' una
provincia o un paese o un dato luogo
Carla marina , Piano che rappresenta
una parte della superficie del mare. V.
Portoln Carta militare, Quella in
cui son figurati i pacsi dove l'escrcito dee
campeggiarc.
Carta d' aghi , Una grossa tf aghi ,
cio Dodici dozzine che son riuchiuse in
carta.
Carta amportica , Carla emportica
o Linguella o Linguetla, Striscrtla di
fcltro per far passai- il liquorc del vaso
pieno nel vaso vuolo; e il fare tale operazi<me dicesi Lingueltare o Fellrare colla
linguella.
CARTABN, s. m. T. de'Falegnami, Quarlabuono, StruincnlooSquadra di legno ad
aliglo reto che serve per Iavorar di quadro.
Tagir a cartabn, TagUare a quartabuono o a schifo o in tralice , che anche
dicesi Augnare. Quindi Augnatura dicesi al Tagho falto in guisa che da princi
pio sia largo grosso nel fine sottile e
acut . V. Pedan.
CARTADRA, . Cartolazione, Numerazionc delle carte o pagine d' un libro.
CARTAR, v. Carlolare, Porrc i numeri al
ie carie de' libri.
CARTAZZA , s. f. Cartaccia, Carta catliva. E nel signif. di Carta scrilta , intcndrsi Scrittura di niuna eoncludrnza.
Cartacce, T. degli Stampalori. Fogli
guasti venuti male.
Carta zza da Lucanegheri, Fogliacci,
dicesi per propriet di Quelli che non son
buoni ad altro uso che per involgere cario,
salame e simili, e che si vendouo a'pizzicagnoli.
CARTE o Carte da zoco, Carle, che diconsi anche Cartine ; Libro del quaran
ta; Libriccin del paonazzo.

CAR
Pali de lb , V. Palo.
Carte, Pallaio, Colui che d le carte
e le cndele per giuocare in una boltega,
di calle o in un casino o simile.
Cartb bone, Carte di conto. T. di giuoco.
Cartb , Carte bianehe. V.
Sc .
Calr lb cartb, V. Calar.
Dar le carte, Dispensarle ai giuocatori.
Dar le carte basse ; Darle scoperte. Sia
a me dar le carte Data, dicesi Alte
del mescolarle e darle in una pi grale.
MlSSIAR lb cartb, Far le carte Scoz 1
zare le carle Detlo poi fig. Far le car. \
Far sempre le carte ed anche Teuere . \
campanello, si rifrisce a Chi pi
\
al i ciarla o prevale nellc conversazioni.
Far le cartb ai cavei, Metiere i .
caria, T. de' Parrucchieri, e vale Vollobt |
con carle i capelli nalurali per farli rima
ner inancllali.
Tegnirsu lb cartb, delto fig. Nonfarsiscorgere; Far giuoco coperlo; Tener
su le carte.
Tor una carta coverta e scovrirla ,
Succhiellare una caria, cio Scoprirla a
poco a poco.
Tuto va in carte , Tutto va in man
del pallaio, cio Gli aggravii che si paga
no alla bottega superano il guadagno ehe
far si possa giuocando.
Volt.Vr Scambiar lb cartb in man ,
V. Scambir e Voltr.
Zogr una bla carta , Tirare a un
gran dado, vale Avre una gran sorte.
CARTELA, s. f. Cartella, Quel fregio in
forma di striscia che serve per molli e iscrizioni.
CaRTELE DEL LOTO DE LA TOMBOLA ,
Cbiamiamo Cartelle quei Qundrelti sui
quaIi son scrilli i numeri da giuocare al
lotto , delto volgarmcnle Tombola, V.
Cartels da fiuba , V. Fiuba.
Cartels da carozze, T. de' Carrozzirri, Assicelle, Assi sottili, che incastrale in
ccrti slili, formano il corpo delle carrozz';
Cartela T. degli Stanipat. Foglio. Ci
si chiamiino gli Slampatori ogni Foglii
dello scritto d' un autore che debbono
(lampare.
Cartela da i ver da conti, Palinsesto, Quella cartella su cui si scrive ci
die poi si pu rancellare.
Cartela de la seradura, Piastra , La
stra di ferro sopra di cui sono iiltaslrai ;
gli altri pezzi della serralura.
Cartels, delto in T. ili giuooo , Ca.
tacce, Le carte che non fanuo giuoco n. ;
palo della giuocata.
CARTELTA, s. f. Cariellina, dimin. t
Cartella.
CARTLO, s. m. Cartello dell opera Ca:
tellone, dicesi Quell' avviso che indica .1
titulo del dramma che si recita nel teatro
Chi tarda cartelo no macna vdelo ,
Chi guarda tarijfa, non inangia vitello,
cio Chi ha rigiiavdo al prezzo caro del
vilello , non ne compra. _
CARTELN, s. ni. Cartellone e Cariello.
V. Cartlo nel primo siguificato.
Car/ctfoneyliciamo per siui. aduna la

107

CAST

CAS

CAS

ola o Cartone quadrato in coi sonoscritti eoa ordine progressivo tutti i novanta;
numeri del lotto , che serve per ^giuocare
al lottino Stampa in T. _de' Cartai ,
direbbesi ali' Asie di bossolo in cui sono
intagliale lo figure delle carte, divise in
dodici separazioni , che diconsi Cartelle.
Cartella o Epigrafe, dicesi all'Iscrizio
ne che wlvolta si appende alla porta d' un* Chiesa, che dice: Indulgenza plenaria.
CARTER, s. ni. Cartaio o Carfaro, dice
si Quello che fabbrica o vende carta
Cartolaio, Colui che vende carta e libri
da scrivere.
CARTRA , . f. Lafemmina del Cartaio,
.la quale, seguendosi l'inclinazione della
Lingua e sull' esempio di altre vota consi
mili , potrebbe dirsi Cartata o Cartara.
CARTRA , s. f. Cartiera , Fabbrica dove
si fa la carta.
CARTESIN, s. m. T. de' Legatori de'libri,
Rincarto; Quinternino che s'inserisce in
un quinterno, come si fa quando per cor
rezioni o per comodo non si stampato
che un mezzo foglio.
CARTN, s. m. T. degli Stamp. .Baratto e
Cartuccia^ Foglio che si ristampa per ra
gion di errori, per pentimento dell Auto
re o simili. V. ARTEsVx.
( U '.T i v, detto in T. de'Lanaiuoli, CarJi /In . Cardo piccolo i cui denti sono po
co alti Cardino diccsi a Sorta di piccol
cardo senza maniglia, le cui panie sono di
li I di ferro sottilissimo per passar la lana
in ii 1 1 ini. i cardatura.
CART1Z\R, v. Cantare, si dice degli Abili di scia o ili alcuni panni lan.
CARTZO, s. m. Canto, si dice di Alcuni
panni lani e drappi ili seta.
il ARTO, s. m. Scardaste o Cardo, Stru
mento noto con denti di fil di ferro unci
nali, col quale si scardassa e raffina la la
na, V. CARTX Cardalo dicesi a Colui
che fa i cardi da scardassare la lana.
CARTOLINA , Lo stesso che CABTNA , V.
CABTOLXA , T. del Foro ex Veneto, ed
era il Mandato esecutorio che si otteneva
per 1* esecuzione forzata reale e personale
contro i debitori civili. V. MANDATO REL

per Schiatta, legoaggio, stirpe d'una in


tera famiglia.
CASA AFITADA , Casa appigionata a al
logata a pigione.
CASA A SBTB VB.VTI, Spazzavento, Luo
go dove domina il vento.
CASA CHE LA PAR ux i CATACOMBA. V. CA
TACOMBA.
CASA DA LADIU , Casa da confinarvi as
sassini, vale Disagiata e sconcia.
CASA SB.VZA sor.. Casa posta a baco
al rezzo o alT uggia , Casa rivolta a tra
montana . contraria al mezzod.
CASA DE COREZIX , Casa di correzione^
Stabilimento pubblico di pena in cui si
tengono i condannati al carcere semplice.
CASA DE FOHZA, Casa di forza, Altro
stabilimento pubblico di pena, io cui si
tengono i condannati <il carcere duro, det
to altrimcnli di reclusione Ergastolo
o Ergattulo, dicesi Quell'allro lungo di
pena ove i condannali si lengono in car
cere ristrctlissimo.
CASA DB TILA , Casa campereccia o di
villa o di campagna; Abituro.
Casa di negozio o di commercio, diceci al Corpo d' un negozio, con tulle le sue
appartenenze. Dicesi anche Aprir una ra
gione per Casa di commercio.
CASA MUTA, Casa sorda, cio Ricca
senz'apparenza.
CASA PIB.VA DE TUTO , Ella una doga
na, dicesi di Casa doviziosa. Essere in
una casa come un mare, vale Abbondan
te d'ogni cosa.
CASA ROVI.VOSA , Casolare o Cosatone ,
Casa scoperta e rovinala di palchiBene
rovinoso; Casa cadevate e diroccata.
CASAVODA, Casa vuota, disabitata;
Casa spigionala.
A CASA MIA LA XB cessi , Nel mio ti la
cosa sta cos , e vale Queslo il mio ri
soluto sentimento.
AVER CASA E BOTEGA , Stare a casa e
bottega.
ESSER A CASA, detto metaf. Avere gli oc
chi nella collottola; Avere aperti gli oc
chi; Essere accivettato, scaltrito, saga
ce; Sapere ilfatto suo, Essere accorlo.
ESSER o STAR co LA TESTA A CASA , Ave
re il cervel seco , vale Stare ali' erla. Sta
re a canna badata, Star con lulla l' ap
plicazione.
Essere di casa , vale Esser famigliare
o intrinseco.
FAR LE COSSB DE CASA , Far le masseri
zie della casa, vale Far le faccende domestiche , come spazzare , rifar i letli.
METEB su CASA , Aprir casa.
MUCHIO DB CASE, Ceppo di caset Aggre
gare di molle case.
RIGA o FILO DB CASE , Filare ; Fila; Fi
latessa; Biga.
STAR DB CASA , V. STAR.
TEGXR A CASA UNO, dello metaf. Tene
re a detta , vale Operare che allri se ne
stia al suo detto.
Taonrbi i F. MAI* A CASA , V. M -, -, ,
TOR CASA, Prender casa, cio'Prenderla a pigione per abitarla.
TORNAR A CASA A GODE i so COMODI ,
Tornare a casa; Tornare al pentolino.

I DA CASA , T. di giucco, Far pat


ta, Non perdere n vincere j essere cio
nello auto di prima , come se si venisse allor allora dalla casa.
CASDEGO, s. m. Casatico, Voce dell'u*
*jAggravio Imposta pubblica che si pa
ga da' proprietarj sulle loro case.
CASALIN, add. Casalingo o Cjsereccio,'
Domestico, Di casa.
PAIT CA i u.'i.\, Pane casalingo, Fatto in
casa.
A LA CASALINA , Alla domestica ; Alla
casalinga, All'uso familiare.
DONA CASALI.VA, Donna casalinga, cio?
Che sta quasi sempre in crea, e non amantc di divertirsi fuori.
CASAMENTI , add. Accasato, Pien di ca
se, fornito di case, dicesi di Paese ed aiiche di Possessioni. Molte belle possessioni
riccamente accasate.
CASAMENTR, v. Accasare, Fabbricar
case.
,
CASANZA , s. f. T. delle Prigioni, vale Ca-.
mera; Stanza, cio la Prigione.
CASAWZA , dicesi pure per Camerata;
Conditenuto, Compagno di prigione. V.
CASO.Y.
CASARIA , s. f. Nome che si di in Venezia
ad una strada di l del ponte di Rialto ,
ove sono botteghe che vendono formaggi
e grasce : voce derivata probabilmente dal
latino Casearius, Uenente al cacio. V. PA-

B 1T! \ 'M,.

CARTOLINE DB DOLCI, Cartucce con pa


stiglie dolci.
CARTN, s. m. Cartone.
Cartella, dicesi a Guardia o Coperla di
cartone usata per conservare scritture e si
mili.
FAR IUTA FIGURA DB CARTOJf, V. FlGITRA.

CARTOZZA , s. f. e per lo pi CARTOZZB


nel numero plur. Cartuccia. T.Mil., Car
ta che contiene la carica delle arme da
fnoco.Dicesi anche Cartoccio e Cartoccino.
CARUSEL, o CAROSL, s. m. Carosello e
Garosello, Sorta di passatempo stato introi li ilio anche fra noi l'anno 1818, il quale
consiste nrl correre sopra un cavallo di le
gno o in cocchio atlorno attorno in una
stanza, per mezzo di macchine solloposte
che si fan girare. V. ZocAa A LA GIOSTRA.
CASA, s. f. Cotti, Edificio da abitare.
Coro, Casata o Casato, dicesi anche

CflB I COGIO.M STAGA A CASA , V. CoCIX.

CASARIL, s. m. Voce aniiq. dalla radi


cale Caseus , e vale Fenditure di [cacio ,
Formaggiaro.
CASARO, V. CASH.
GASATELA, s. C Casatella; Raveggiuo
lo o Raviggiuolo; Caciuola; Codolina. Pic
colo cacio schiaccialo in forma tonda.
CASAZZA , s. f. Casaccio, Casa cattiva.
_ CASAZZA , diccsi anche per Casamento,
cio Grande e bella casa ; e per Famiglia
comoda e ricca.
CASAZZO, s. m." Casaccio, Gran caso.
CASCA, o CAZJO, Caduto, Add. da Cade
re, V. CASCAR.
CASCA DBBJTTO sur AI ocHi , Guasto , In
namorato sino ai capelli; Innamorato fra
dicio.
CASCADA, s. f. Cadimento; Caduta; Ca
scata.
CASCAMORTO , s. m. Cascamorto ; Ca
scante; Mormieroso ; Smanziere ; Ca
scante di lezii; CacherosoFar lo spasi
mato o F ammartellato f amore ; Far del
vezzoso o dW/o schifo j Esser pieno d" attucci; Cascar di vezzi, Abbondare d' af
fettazione femminile.
Fecchiocascatoio,, si dice di Quello ch'
facile ad innamorarsi.
CASCANTE add. Pendente; Ciondolante
Detto per agg. a uomo, Debole; Floscio;
Caloscia. V. MOLO.
CASCAR , v. Cadere o Cascare.
CASCAR ur TEBA, Cadere; Cascare; Cimbottolare ; Dare un cimbottolo in terra
Stramazzare , Cascar in terra f restare

io8
CAS
ibalordito e quasi privo disentlmenlo. Ca
dere rovinosamente o a trabocco.
Cascar da vechibzza, Accascietre Aceajc'ar/jAggravarsi o Indcbolirsi le mem
bra prr et per malaltia.
ASCR ZO TOMBOLOX SOBEGOZZO,
Cascare o Cadere a catafascio , cio Cader gi ' ordine e confusamente.
CaSCB A CAMBB LEV.IF. . V. GaMBA.
Cascab a proposito , Cadere, dicesi per
Venire in acconcio, in propotito.
Cascas , ascar a bran i ; Non
se ne tener brano, parlamlosi di vesti o.
mili.
Cascas cq la testa ix zo , Andar giit
capo levato o capo /to o capopiede , caorovescio o capa di sotlo. Dicesi anche
'ornare ; Far un tomo ; ma voce antics.
Cascar le gambb da drio ( parlando
di cavalli) Accosciars
Cascar col muso avaxti , Cader boeco^
lt ; Tombolare ; Dar del cejfo in Ierra
Cader rovescione o rovesctoiii , a rovetcio
tapio Traboccare, dicesi per Cadere
precipitosamente la alio a basso, Precipi.
tare rompendosi la bocea andamia col
la bocea per terra.
Cascas da ca v\lo , Cader da cavallo t
Votar la sella.
Cascas dal culo odala cbazia dequal?
eu.v, Cascare o. Cader di Cullo; Stapparc
ulcuno, vale Cadergli di grazia No ghb
SOX higa casca dal culo, Maniera bassa,
e fam. lo non son gi una foglia di por*
o una merda o una gluarabaldana.
Cascas da so.xo, Cascar di sonna o dot
4011 no, vale Aver gran sonuo. Sentirsi una
ran cascaggine; Essere sonnacchioso j
Sonniferare. V. Caizab.
Casca dbexto , Cader Helia rete ; Rimanere alie- re/ j Incappare , Incorrcre
in insidie.
CaSCAR I CAVBLI A FIOCHI , V. PlOCO.
CascXr ix mebda, detto us, Pisnarsi
fotloj Dare in ceci, in budella in clampanelte, Dicesi di Chi non pince nnlle sue
operazioni El gh' e casca , E stato
giunto al boccone;Il sorcio e rimtto nella trappola ; Il topo catcato neW orcio;
E rimaste nella stiaccia al cuiappio.
Cascar el cuoa da la voGiA , Mrir di
voglia ; Struggersi di voglia , Hi amare
ardenteinentc. V. Sgaxgolr.
CAScXn BL CUOn DA PAUSA MoSlS EL
ruos da pauba, Cascar it cuore, si dice
del Travagliarsi o sbigottirsi per tuala no
vella accidente improvviso. Cascar
la curatella, modo basso, dicesi dell'Eser sorpreso da grave timor, V. Mosifl zu
CUOB in Clou.
Cascas bl palco, V. Palco.
Cascas i bbazzi o el fi'a, Cascare le
braecia; Cascare ilfiato; Cascar le budelta in un catino, detto fig. Avvilirsi ,
perder a ipnranza , sbigultirsi, disanmarsi. Perder il cuore o Cascar il cuorex
vagliono lo stesso.
Cascas ix boca al , Cadere in boc
ea al cane, Avre pessiuio Cue del suo affare.
Cascas w boxe max , Caliere in grem
io al zio, Venire il negozio in mano di
chi nomo appunlo voricbbe.

CAS
Cascas ix coxcorbxza , Aver la ripusa o repulsa in concorso, Rimaner esclu
se dair impiego in confronto altrui.
, Cascas ix dsio copa , Far un mazzicuh, un tombolo; Mazzieulare; Dar del cu
lo a leva.
Cascar rx dubio, Cader in auistione ,
Dicesi che una cosa cade in quistione per
dire ch' ella soggetlo di disputa, ch' co
sa dnbbia.
Cascar ix pbxa , Stare alto specchio ,
Non pagare a' tempi dovuti le gravrzze.
Cascar la bala sul bbazzal, Balzar
la palla in mano, vale Venir l'occaiione
opportuns di far che che sia, che anche
dicesi Venire a taglio o in taglia.
C ascas la roba d' atorxo , Cascare al
trui levestimentadi dosso, vale Esser ma
le in mese, o Tornar male al dosso le
vesti.
Cascar le ale, detto Gg. Cascare ilcuore ; Avvilirsi ; Abbiosciarsi ; Abbandonarsi.
Cascar zo, Cascar di pollaio, detto fig.
Passar ili buoiio in catino stato Cascar
zo come uv pero gxoco, Cadere come un
eorpo morto, Cader fcilmente. E detto
fig. Arrendersi; Cederfcilmente; Cader
nella rete, Lasciarsi imlurre alla confes
sione di cosa occulta Fas cascar zo, Indurre; Sedurre Far cadere.Y. Descal
cas.
Cascar zo dal scalIx, Cadere del? amore, di stima , di grazia simili ad al. Dicesi anche Cader dalla SLtaccio a
dal crivello, Detto melaf.
Cascar zo de le swghe, Bicadere, Di
cesi del non soslenersi riti il grano spigate per troppo rigoglio o per allra v iolenz.
Cascar, dicesi anche da noi talvol ta nel
sign, di Convertir; Quadrare ; Accomodarsi; venire in acconcio Sel pablas
DEI BASCABIOI CHE CASCA BEXISSMO LE BARZELETB, CHB XE PIEXE DE SAL, Nello Stile
familire de' barcaiuoli accascano benissimo i moiti faceti che sono altreltanti
sali.
Casca giusto la pesta del Saxto , Accasca appunto lafestivit del Santo, cio
Avviene, actade.
Casca 'l moxdo , te voro , Che che
ne avvenga o Cada 'l mondo io t' amero
setnpre.
Gossa ve casca? maniera libera fam.
Che cosa v accasca ? cio Che cosa v' aecade , che eosa v olete?
La ghe casca ix lb , Cade o Ricade in
lui; Passa in lui; Cede in favor suo, crsi dlia succefsione iieU'eredit o di altro diritlo.
Al PRIMO COLPO XO CASCA UX ALBARO ,
Pel primo culpo non cade la querela, det
to fig. 011 si dee sbigottireuuoalla prima.
No ghe casca gxexte, E largo in ci
ila ; Ha il grancltio nellc rnani, vale
tenace.
No 1.A8SARCHEXE CASrAR UXA , E'
lasciachiodoche non lo ribatta, dicesi me
ut di Chi risponde a ogni parola. V. RbSroXDBR.
Tr XE GIUSTO ASC DOTE CHE t'aSPETA"
VA, Cost! micadde ago, dctto fig. Mi
sei capitate in acconcio.

CAS
Tos SU TUTO QUBL CHE CASCA , V. Tos.
CASeXTA , s. f. Apoplessia ; Colpa apopl
tico; Gocciola. v. C0LP0.
Aseta ix , Cscala ; Cadimen
t; Caduta; Cimbottolo; Tmbola in terra.
Cscala Caduta <S aequa , si dice Di
certi luoghi fra'monti, dove l'acqua cade
gi da un'allezza.
CascXte da doxe, Manicottoli Manichini, Ma ni, hr che ciondolaoo. Que
st' ornamento non s' usa pi,
CASGATINA, s. f. Cadutella, Piccolacaduta.
P,er dimin. di Cascata, V.
CASELA, s.t Lacuna, Quel luogo voto nelle seritture che si ehiunle fra due linee per
ch alcuno si sottoscriva.
Casble dei xuMERi, CatpHe,SpAz\i ijuadri dove gli Aritmeliei riuehiudono i numeri nel fare i caleoli.
Casblb de le ave, Celia; Celletta; Cellula, Cosi chiamansi i biieherelli de' fiai)
dlie pecchie ov'esse ripongono il mle.
CASELANTE, s. m. Botteghino , Colui
che d le polizze del lotto, ficevitore del
lotto il termine di uso degli ufzii pubbliei.
6
1
CASELO (coll'e larga) s. m. Casellino o
Casellina, Piccola stanza e per lo pi di
legno.
Cselo da osel\r, Capanna; Capannuccio.
Cselo dei barbari, Casellini, Chiauiansi i Luoghi ilovc si tengono i barbeii
alie mosse.
Casblo del loto, Ricevitoria del lotto ,
Voce dell'uso ne'pubblici ufzii.
CASR o Casro , s. m. Cascinaio o Burraio, Colui che guida le rmente fa il
burro ed il cacio. Caciaia dirassi alia femniina.
CASERA, s. f. Capanna , Cosi chiamasi
Quella stanza sulle montagne OAe dimorano i pastori o vaccari. Sul Milanese s'inlende (| ue! la Stanza d* una casena dove
si ripougono le forme de' forniaggi. V.
Cassi.ya,
CASERMA , s. f. Caserma, Quartiere per
alloggio de' soldati deriva da Casa darmi. Lo stesso che Quartieiv.
CASERMAGIO, s. ra, Casermaggio, Voce
d' uso nelle pubbliehe carte , e vale Siste
ma delle casernie. Dicesi Ufizio del Caser
maggio a quello che soprantende general-'
mente a tulle le casernie lel paese. Cos
si dice Impicgato nel casermaggio.
Casbrmagio , in T. carcrale , chiamasi
Quella piccolissima tassa d' un lano al
giorno ene ogni Prigioniero, il quale non
venga dichiarato innocente, dee pagare
ftll'Aiuministrazione carcrale perlamondejiza della prigione, e pel servigio che du
rante la sua carccvaziouc ha egli ricevuto
ne'suoi bisogni.
CASERmXr . v. Catrrmare, ed altri flico'
no Accasermarc. Vori di nuovo uso da Ca"
serma , e vale Alloggiare i soldati nelle caserme? Acquarlierarli,
CASERMJR, s. m. Casermiere, Voce pur
nuova e dell' uso nelle pubbliche carte,
ale luspettore di caserma, Quello che

CAS

CAS

preposto alla custodia e vigilanza sul luo


go materiale della Caserma o sia del Quar
tiere, non gi sui soldati.
CASETA , s. f. Casoccia , Casa piccola e
vile, Caserella; Casella; Coserei/ina; Ca
panni ; Casuccina; Abitazioncella; Magioncella , Pccola casa o magione Casolaraccio, Casetta cadente.
CASTA, s. m. T. de' Pese. Casetta, Sor
ta d'Alcione, detto dall'Abbate Olivi Aleyonium domuacula.'SoslanlS animare 1cionosa , la quale investe per lo pi una
Conchiglia univalve priva del suo anima
le ed occupata dal parasilico granchio El'emilo. V. BULO COL CRANZO.
CASBTO, s. m. Accidentuccio, Piccoio ac
cidente o avvenimento.
CA S, Voce accorciata da ANCA >, V.
CASIMIR, s. m. Casimir} T. del Commer
cio. Specie di pannina fina che si fabbrica
in ! rancia e ili Inghilterra j ed per lo
pi liscio.
CASIN, s. m. Casino e Cosina, Piccola ra
ta da abitare o Caia che appartiene ad una
persona o ad una societ per farvi la sera
conversazione. Ritrovo e Midollo hanno il
medesimo senso CAS.V SECRETO , Ser
ralo ritrovo, vale Adunanza segreta.
Casino di campagna o Casetlino dimin, chiamasi una Piccola casa in campa
gna per uso di villeggiare.
CASN DA BORDELO, Chiasso; Bordello;
Lupanare; Postribolo.
CASISTA, Casoso, A gg. di Persona che d'o
gni cosa fa caso o che sempre racconta casi.
CASNA, >. ni. Voce Turchesca che vale
Cassa, cio Quella ove si custodisce il da
naro contante. Noi per con questo termi
ne intendiamo Danari; Pecunia; Gruz
zolo o Gruzzo, cio Quantit di danari
ammassali , che siano in potere di alcuno.
Avin BL CASJV o UN DON CASNA, Aver
pecunia; Aver il gruzzolo; Esser ricco;
Esser gremito di soldi o danaioso o da
naroso.
FARSE EL CAs.v.V, Fare il gruzzolo; Em
pierti il sacco, Accumular danari, Farsi
ricco.
CASO, s. m. Caso; Successo; decadimen
to U.\ CIIAN CASO, Casaccio, Caso stra
no, Cuiissimo.
CASO pE.vsX, Caso pensato, cio Deli
beralo A CASO ve.vs\, A posta fatta ;
Prevedutamente; A caso pensalo; Me
ditatamente; Studiatamente; A bello stu
dio, e dicesi per lo pi di operazioni malTage.
CASO CHE SB SUPONE, Caso ipotetico o
suppositivo.
ESSER IN CASO o AI CASO , Essere in ca
so, vale Esser acconcio a proposito EsBBR FORA DEL CASO , A chi non duol bene
scortica ; A chi non pesa ben porta, Mo
di prover, che vagliono Che chi iuorde'
guai fcilmente sa dar ricordi ad altrui.

sissuno, cio Cosa acconcia, appropriata,


a proposilo. P.e. Per marito sarebbe il casiisimo.
FAR uw GBAX CASO , Fare ef una mosca
un elefante, Ingrandire un caso pi del
dovere, Esagerare. V. in MERDA.
SECONDO i CASI B SECONDO i N vai , Ma
niera fam. Secondo il caso ; Secondo il
vento; Secondo che.
A UN CASO, A un bisogno; A un bel bi
sogno, Se da il caso.
QUEI. DAI CASI, Casoso; Miracolaio.^.
GRAN CASI! Loctiz. faro. Sono cose che
paionocaset Modo ironico di molleggiare.

No CH' STA CASO O No SON MAI VEGNUO

AL CASO DE FAR CREATE, Non venni mai


a capo di poterfar nulla, Non ci fu via
p verso di poterne riuscire.
EL AHA GIUSTO et CASO, Sarebbe il co.

LA VAKDA CHE CASI, V. VARCAR.

CASOLIN, s. m. (probabilmente dalla ra


dice lat. Casearius) Caciaiuolo o Formag
giaio, Venditor di formaggio.
CASON , s. ni. Tugurio o Tigurio ; Casu
pola; Capanna; Casuccia, Casa povera
. o contadinesca. Fu anche della per imita
zione Pagliaio a quell'Abilazioncella fat
ta di pali e pertiche , coperta di paglia o
di altra maleria consimile , che serve di
meschina abluzione ai poveri lavoratori
di campagna Capanna, dicesi la Stan
za di frasche, o di paglia, dove si ricovcran
la ntte al coperto quei che abitano la cam
pagna.
STRAZZO DB CASON, Catoccia, Capanna
cadente.
GASN, anche Voce antiquata, che va
le Cagione; Causa; Motivo.
CASN, pur Voce antiq. dicevasi per Pri
gione; e le prigioni erano anticamente al
sito della Citt in parrocchia de'SS. Apo
stoli , eh ' tuttavia denominato CAMPISCO
DE LA cAsby, donde furono tr^isfrrile pres
so alla piazza di S. Marco. V. CAS.VZA.
CASONCIN, o CASCACELO , s. m. Capannrlla o Casucciaccia. V. CASON.
CASONON , s. m. Capannone, accresc. di
Capanna.
CAtOTA,s. f. Capoccia, Casa alquanto
grande e malandata Casotta accresc.
di Casa e vale Casa assai capace.
CASOTO, s. m. Capanna; Capannuccio,
Capanna falla di frasche o d'altro simile,
dove si nasconde l' uccellatore. V. CASLO.
CASTODA Bt/nATTvi, Castello da burat
tini.
CASOTO DA TACTAPJEHA , Tettoia o Ca
sotto, dove lavora il Tagliapietra.
CASOTI DA CARNBvXL, Casotto , Stanza
posticcia pi o meno grande , falla di le
gname, dove si mostrano delle rarit o si
fanno divertimenti.
CASOTO DA sBjfTi.YLA , V. GAUTA.
CASPITA! Canchita; Cappita; Cappilerina; Capperi ; Canchero; Cnrasangue;
Cacasego ; Cacalocchio; Cucio ; Cagna;
Cancherusse, Interiezione di maraviglia.
V. CAZZA!
C ASPO , s. m. Cesto, Pianta, come cavoli,
lattughe e simili a' quali sono congiunti
molti figliuoli. In termine agronomico ,
dicesi anche Capo. V. ConEsl.v DE SALATA.
SALATA DE BEL CASPO, /HJ- alala cestuta.
FAR CASPO, Accestire, Far cesto.
CASSA , s. f. Cassa, Arnese di legno fallo
a diverse fogge, per uso di riporvi vesti-

CAS
109
ment , biancheria o altro. Se la cassa sorre per uso di scrigno , dicesi Forziere e
nel diurni. ForziereIto.
CASSA BANCO, Cassapanca , Cassa fet
ta a foggia di panca , su cui anche si siede.
CASSA DA MORTO , Feretro.
CASSA DE L'ANELO, Castone, Quella par
te dell'anello dov' posta e legala la gemma.
CASSA DA TESSERI, Cannaio, Strumen
to di legno con cassette, in cui gli orditori
rimettono i gomitoli per ordire, V. PiaoNBRA.
CASSA DEI BEZZI, Cassa. T. Mere. Ogn\
luogo ove si tengono i danari. Onde Tener
la cassa, vale Riscuotere e pagare, tener
conto del danaro.
CASSA DUI OCHIALI, Cassa, Assetto o incaslraturadi un occhialeCASSA co.v TEMPIB o coi BRACCHI ( T. degli Occhialai )
Occhiali con branche CASSA co.v TBMPIEDOPIB, Occhiali con doppie branche
CASSA DA pAREcl.v, Occhialino doppio,
Occhialino con due vetri che servono per
tulli due gli occhi CASSA DA PVHEG.V
uojfoLo, Occhialino, Lunetta composta
d'un vetro solo, ond' pur detta Mono~
cola,
CASSA DE LA spnvTA , Cassa.
CASSA DE L'OCHIO, Occhiaia, Luogo o
concavit dove stanno riposti gli occhi.
CASSA DEL PASTIZZO, T.de'Ciiochi, Cro
stala, Specie di torta o di pasticcio sopra
di cui si fanno croste di pasta.
CASSA DEL PETO , Cassa, La parte con
cava del petto circondata dalle costole.
CASSA DEL SCUIOPO, V. SCHIOPO.
CASSA DEL TAMBURO, Cassa. Prendesi
anche per tutto lo strumento.
CASSA DEL TELER, Cassa del telaio, Do
ve si tesse la tela.
CASSA DEL ABLOGIO DA MURO, Guardticorde.
CASSA DEL KELOGIO DA TAOLiiv, Castello.

CASSA DE VEHO , Stipo ; Scarabattola,


Sorta d'armadio colla fronte e parti di fuora ornate, per conservar cose minute di
pregio e d'importanza.
CASSA DEI CAHATBRI, T. de'Stamp. Cas
sa di caratteri, Quella cio eh' divisa in
i J2. castelline nelle quali si contengono.!
caratteri della stampa.
STAR iir CASSA, Loouz. fam. e fig. Star
in tuono ; Tenere il cervello a bottega; Averc il cervello a segno, in riga, in cassa.
CASSADA , s. f. Cassazione, II cassare
DAR U.VA CASSADA , V. CASSAR e DBPBKH.
CASSADRA, s. (. Cassatura, Traili di
penna dali ad uno scrino per cancellarlo,
che dicesi anche Cancellazione; Cancel
latura; Frego.
CASSADUBA DB L'OCHIO, V. CASSA e I.vCA8SADURA.

CASSAN, Cassianot Nome proprio di uo


mo , eh' per passalo a' nostri tempi in
disuso. Ed anche nome d'nn Santo ti
tolare d' una Chiesa parrocchiale di Ve
nezia. V. SAN C.issXN.
CASSAR, v. Cassare; Cancellare o Scan
cellare o Dar di penna, Tor via, Cassar
la scrittura fregaudola.Dicesi anche Scas
sare.
CASSAR UNA SENTENZA, Cattare, Bice-

fio
CAS
vasi sotto i] cessato Gorrrno italiano per
Annullare , qu&udo i) giudizio era della
Corle di cassazione.
(USSARETO , . m. Casserelto, . .
il piano pi elvalo dlia uave sopra la
parte posteriore del Cassrro, che serve di
coperto e di soffitto alle stanze cke si fau
no in qnella parte pegli Uffiziali.
CXSSARO, s.m. Cassera e Casso, La par
te superiore del vascello in poppa vicino
al fanale, in cui la camera ad uso del
Capitano, e su cui resta albero di meizana e la rula del tiuionc.
CASSLA , . ( dal lat. Capsella ) Casselia, Parte d'una cassa grande o sia d'un,
casse (tone. V. .
Cassela da limosina , Ceppo; Cassetta*
Cassbla tbsseri, V. in Cassa.
CASSELARIA , s. f. Chiamasi in Venezia
una Strada posta nella parroechia di S.
Maria Formosa,dove erano varie botteghe
di Cassettai , che quindi potrebbe dirsi.
Cassetteria,
CASSELER , s. m, Cassettaio, Maestro di
far cassette casse Cassaio , dicesi
Qurllo che fa le casse delle carrozze e
d'altri IegnL,
CASSELRA , s. La Moglie o Femini
na di Cassettaio, che per analoga di altre voci consimili, po ebbe dirsi Cassettaia.
CASSELN , s. m. Casselta e s' intende
una di quelle che sono, url Casseltone ,
che si lirau fiiori per davanti. V. Cassetn.
Casselon sel. foguea , chianiasi tarn,
una specie di Cassetta mobile, senza coperchio che tieusi incassata nel focolarc
delle eucine per tenervi vivandc in caldo
e per altri usi di famiglia.
Casselon de lb letterb , Boeta ( dal
Francese anlico Boele o, dal Latino barb.
Boeta) Cassa nella quale per mezzo d'una
apertura superiore nel muro si bultano le
lettere non affrancale , consegnaodole al Ufizio della posta.
CSSTA, s. f. Cassetta, Piccola cassa.
da odori, Cazzuola, Aruese
da riporvi dentro i profumi.
Casseta da scaivbr, Scannello. Casset
ta quadra, da capo pi alta cbe da pie ,
per uso di scritervi sopra cmodamente.
Casseta da far i so bisog.yi, Lo Stesse*
che Cmoda, V.
Casseta. de la cheba , Beccatoio, Vaso
dove si da da beccare agli uccclli alle
galline.
Casseta de le denoncie secrete, Tamluro, y lidia cassetta che si tiene in pubblico, nella quale si meltono polizze che
querelano altrni.
Casseta de la barca, PagUuolo, Stanzino dove i Marinai teiigono il pane e simili.
CASSETNA , s. f. Cassetlina o Cassette
no, Piccola Cassetta.
Casseti.va da zocie , Forzierino da
gioie.
cassetn DEI STRONzi,delto per trasUto, II Culo.
Chiutino, dicesi generalmente a Luogo

CAS
tistretto e chiuso da riporvi e lenervi che
ehe sia. Nella Toscana diceno Tirello.
CASSTO, s.m. Cassetta, dicesi Qaella
parte della carrozza dove siede il Coccbie. V. Serpa.
Cassbto , detlo per vece famil. Farsala, La parte da pi del farsclto, cucita con
esso il busto.
CASSETON , s. m. Cassettone , detto da
noi pi comn. Como : che Quelle spe
cie d' armario che ha molte cassette, nejle quali si cnslodiscono i vesmenti e le
lingerie.
CASSIA, sX Cassia, Frutto d'un grand'albero che alligna in Egilto , nell' America
cd altrovej deUo da' Bolanici Cassia Fi
stula.
CissiA in cana, Cassia ' bocciuoli
Fion ne cassia , Cassia traita o Fior di
cassia Cassia mandata , dicesi la polpa
tratta ilalb siliqua canna.
Dar la cassia , Maniera volgare e fig.
Dar erba cassia ; Dar puleggio Dave
il cencio, vagliono Licenciar altrui, man
darlo via , che dicesi anche Dar f ambio
Dar lo sralto In altro senso Man
dare in bordello, Dar cattivo commiato.
CASSNA, sX Cascina (da Cascio) II luo
go dove si manipula il latte per cvame il
burro , il cacio e la ricotla.
CASSON, s. m. Cassone, Cassa grande.
Meter ix cass'on , Frase che usavasi ai
tempi Veneti, Abbuiare cbe che sia, e ti
le Nascondere sopprimere che che sia e
non ne parlar pi: il che prendevasi talvolta in mal* parle. Original* document!
in qualclte arcliivio abbuiali. Processo
messo in cassn , Processo crimnale abbuilo in archivio.
Cassqn dbl burato , Frullone. V. Bubato.
Casson da mureri, Ponte pensile. Se
ne servono i Muratori calandosi con canapi lungo que' muri allissimi che hanno a
rislorarr.
CaSSONI DEL POZZO , V. PoZZO.
Cassoni de pupa , T. Mar. Cassoni di
poppa, chiamano i Marinai Quelle casse
cbe sono falte interiormente alla poppa
- della .
Cassone, delto in T. Milit. Specie di
carro coperto col quale si trasportano le
ninnizioni.
CASSONCN, s. m. Cassoncello; Casso
netlo, Piccolo cassone.
Cassonc'in , dello in T. de' Cannonieri , Carrctta , Carro coperto di minor
grandezza del cassone.
CASTAGNA , e. f. Castagna, Fruita nota
Castagna lessa, Succiola; Ballotta
Ballotto e Balogia e Tiglie.
Castacna rosta,? i/cinia.Quindi ruciataio a quelle che le cuoee e le vende.
Castacna neta, Castagna diricciatat
cio Cavata dal riccio Cavar el nizzo
A lb castagne , Sdiricciare le castagne.
. Pan db castagne , Castagnaccio.
Castagna bfxa de fora e dbento la
magagna, Castagna dijuora bella e
dentro ha la magagna, Proverbio che ab

CAS
lude aH' pocrisia e alla simulazione. V.
Maab*.
Nassbr de lb castagn, V. Nasser.
Castrar le castagne , vale Fenderle
inlaccarne la scorza , perch non iscoppino nell' arrostirle.
Bosco db castagne , V. Bosco.
Castagna , delto in T. Mar. Contraruota, Grossa tavola che s' inchioda nella
ruota dalla parle interna.
CASTAGNA nu MAP., V.Galbta .MAB.
CASTAGNA , Ctislagnino , Aggiunto di
colore. V. Castagno.
CASTAGNR, s.m. Castagno, Albero che
produce le castagne che si mangiano, det
to da Linneo Fagus Castanea , e da' pi
recenti Castanea vesca. Al flore del
Castagno dicesi Gallo cd anche Cacr.
Castag.vbb da opera , Porrina, chia
masi Quella pianla di Castagno che s' a 1lcva per farne lavoro. Legno de castas
, Castagnuolo, sust.
Bosco db castagnbri , Castagnelo
Marroneto.
CASTAGNR SALVADEGO , s. m, Marrone a Castagno a" India o salvatico Ippocaslano. Sorta d' albero detto da'Botanici jEsculus Hppocaslanum. Albero
coltivato anche da noi , che produce una
specie di castagna , la quale Cn'ora non
ba servilo ad alcun uso.
CASTAGNO , add. Castagno ; Castagnino ; Castagnolo Castagnuolo , Agg. di
Colore simile alla castagna.
CASTAGNLA, s. m. Castagnetta; Car
stagnuzza, Piccola castagna.
Castagnole de biscoto , V. Biscoto.
Castagnole, T. de' Birri. Arnese ch'una specie di Manelta formata di spago
fortissimo e di legnetli di bossolo atanti,
con cui i birri tengono avvinte le mani
degli arreslati , per impedir loro la fuga
lili tanto che sono condolti nelle careen.
Castagnola , detto in T. Mar. Pezzo di
legno fatto a uso di bictta , il quale s' in
chioda sovra un altro legno , come anten
na, albero simile, perch una fune non
possa scorrere lunghessi , V. Galozza.
CASTAGNLO , s. m. T. Mar. Coccinel
le, Pezzi di legno fornili a cui si raccomandano i cav lungo i fiauclii della nave.
CASTAGNN , add. Cvelo castagnn ,
Capelli caslagno-neri , cio Di color *staguo carico o scuro.
CASTAGNSO, add. Di natura delle ca
stagne, cio d' una polpa consistente co
me sono le castagne cotte : direbbcsi fra
noi , parlando di zucche simili.
CASTEL , add. Incastellato , dicesi per
agg. alCavallo quandoi suoi piedi o nmeudue i talloni si rovesciano o si piegano indenlro verso il fetlone, e vi si accoslanoe
si serran contro.
CASTELAN, s. m. Castellano, Capitano
di Caslello o Abilalore di esso.
Castelani, chiamansi in Venezia gh
abitanti della Parroccbia di S. Pielro det
to diCastello, e pi estwamenU si dicono Tutti quelli die abitano nelle parroci
chie congiunte a Caslello e ch,formava-

CAS
IM nc't pnipi della Repubblica Veneta una
fazione popolare opposla all'altra dei co
s detti NICOLOTI , che sono propriamen
te gli abitanti della parrocchia di S. Ni
colo e di altre che vi erano annesse. Que
ste fazioni furono sempre lasciale sussi
stenti dalla politica del Governo per tener
diviso il popolo della Citt capitale. V. NI
COLOTI , Fon/. A , MORESCA.
CASTELANI.V, s. f. Castellana o Castellaneria , Uffizio e dignit del Castellano.
CASTELTO, .f. Castettuccio, Piccolo
castello.
CASTBLTO , detto i" T. de' Fanciulli ,,
Castellina o Casella o Capannella, dicesi
una Massa di tre noccioli, castagne o si
mili, posti in triangolo e sopr'essi un altro
nocciolo , in cui si tira da lontano con al
tro nocciuolo , e vince chi coglie. Il che
dicesi Fare <tlle caselle o alle e apan nelle.
CASTELETO, inT. de* Legatori di libri,
Torcoletto, Macchinetta che serve a' librai
. per tagliare e pareggiare le carte de' libri.
CASTELETO DEL LOTO , Compositore ,
Quello che componeva i caratteri a stam
pa onde imprimevansi le Amedei pubbli
co Lotto quando era qui l' uso di stampar
tutte le giuocate; uso che cesi* sotto il GoTerno italiano.
ZOG.VH A CASTELBTO. V. Zofi.\n.
CASTLO , s. m. Castello Castellare ,
dicesi a castello diroccalo Castelletto
vale Castelletto di qualche grandezza e
considerazione.
CASTLO DB L.\ CAMPANA, Castello,Grosi ciocchi o ii..! /./i di travi per sostener le
campane. Cigogna, dicesi -Quel legno al
quale s' attacca la corda per sonare.
CASTBLO DEL RELOCIO , Castello delF oriuolo, Tutto il meccanismo interno
dell' oriuolo.
CASTBLO D' tw BASTIMENTO , Castello,
'Elevazione sopra i ponti o sopra porzione
de' ponti che sono nella pi-u e nella jpoppa d'ogni vascello, che anche diceci Acca.-*
stellarnento;e quindi Accastellateti chia
ma un vascello che ha castelli. Nelle Ga
lere chiamasi Balluari.
FAR CASTEII rsf AMA , detto fig. Fare
almanacchi; Almanaccare; Chimerizzart} Far de lunarii; Far castdlio castellucci in aria o sa pe'nugoli o in Ispagna.
Disegni vani. Andar su per te cimedeali
alberi. IS orsa sogna pere. I sogni non
Jtwt veri e i disegni 'non riescono, per
far intendere che Sovente i progetti degli
uomini sono fallaciAndare adesca, di
fesi proverb. di Chi si lascia prendere dal
le speranze e dalle vane promesse.
Et CASTBL DE SAX ZA.\ GARAVL. Dotto
furbesco che Tale Discorso confuso , inin
telligibile. Una. babilonia; Tiritera.
TRR o BUTB i.v CASTBLO, detto fig.
Farjanco; Alzare il fianco, e vale Man
giar bene e bere meglio.
Castello, chiamasi Uno de* sei Sestieri
in che divisa la Citt di Venezia.
, .in. Torso o Torsolo, D gam
bo del cavolo sfogliato o d' altro simile
CAST1GAMTI, s. m. Conciatole, Voce
scherzevole. Colui che concia le tee, che

CAS
crede poter mettere altrui il cervello a
partito Castigamatti , vale in buona
lingua il Bastone , la sferza , lo staffile
Noi applichiamo melai, questa voce al signif. d Castigatore o Punitore.
CASTIGHTO , s. m. Piccolo gastigo ;
Piccola punizione.
Animavversione, vaia Punizione , gasligo, riprensione, che secondo 1' espres
sione de tribunali d'oggid, dicesi anche
Gastigo disciplinare ; Misura disciiilnare; Misura coercitiva.
CASTIGO , s. m. Castigo o Castigo, Cor
rezione penale fatta ai colpevoli pri loro
falli, onde si emendino. Talvolta il Gasti
go da noi si prende per Pena, la quale
propriamente il gasligo dei delitti.
L' tur CASTIGO, detto fm. e fig. Egli
un assedio, una morte, uno sfinimen
to; dicevi a uomo fastidioso ed incomodo.
K I. CASTIGO DE OWO SERVE B'ssEHPIO. AI

ALTRI, Chi uno necastiga, cento ne mi


naccia.
C ASTON , . m. Castone, Quella castelli
na di un anello o altro simile che contie
ne la gemma o pietra ivi legata.
CASTOR , s. ni. Gustare o Castoro , detto
ancora Bvaro o Severo, Animale anfibio
tju.i'iriijii <!n , che nasce nril* Asia e. chia
masi da Sistematici Costar Fiber.
Noi chiamiamo il suo pelo con Io sles
so nome ,_ e quindi Panno , Cappello ,
Guanti di Castoro.
CASTRA o CASTHO , s. tn. Castrone, Agntllo castrato; dicesi al Castrato giovane
e grasso.
Detto per agg. a uomo, Castralo; Sca
gliato ; Menno, Privo dc'membri genita
li Evirato, direbbcsi con pi onest di
termine Menno, dicesi anche a Quello
che per difetto di barba sembra castrato.
CATIVO CASTRA, Castronaccio; Castrataccio ; Castrato , s dice d un Musico
castrato.
LIBRO CASTRA, Libro mozzalo o castra
to, vale Privato di alcuna Parte: dicesi
fig. e per similitudine.
CASTRAC\N o PISSACW, s. m. T. Irgli
Erbolai, Sente di leone officinale, TarasJQCO, ed anche Piscialetto, Pianta o Er
ba medicinale , detta da'Botanici Leon/odon Taraxacum; che sfiorendo si converle in pappo, cio in nu capo tondo radia
to e lanuginoso la qual lanugine ad un
soffio se ne vola vi. Quando tenero ,
buono a mangiare in insalata. Dicesi in
dialetto anche MARBTVDA e PHTMJT.
CASTRADA, s. Castratura, II castrare.
Evirazione voce pi coperta.
DA USTA CASTBDA, Castrare; Far una
castratura , V. CASTRAR. E dello fig. Pe
lare; Castrare alcuno; Tarparlo, Cavar
gli danari.
CASTRADN , ,. ,. Castroncelo o Cstroncino.
CASTRADVA , s. f. Carne di castrone;
ma noi vogliamo intendere di quella che
salata ed affumicata ci si porta dalla Dalmazia e dall' Albania , e si vende per lo
pi da' Schiaroni.
PUH DE CASTRACI*A3 detto fig. Tale In-

-CAS
fetta di celtico ; Appestato ; Infrancio4ato.
CAVARSELA DB CASTBADIS-A, V. CAV\R.
CASTRATATI, s.tn. Gas tragatti non tro
vasi nc'miei dizionarii; Trovasi bens Ca
straporcelli e Castraporci che significano
Colui che castra s gli uomini che le be
stie. In Venezia non abbiamo che il CASTRAGATI, che fa anche il mestiere di CA
STRACANI; ed una specie di Calderaio che
gira per le strade della Cilt gridando al
ternativamente CONZALAVSI e CASTRAGATI. V. CoKBALAVBSI.

CASTRAR, v. Castrare voce generica.


Assettare o Aggiustare , si dice fig. degli
uomini; Conciare; Sanare; Governare,
idicedegli animali; Capponare, dei folli.
. CASTRAR IMARONJ, Custrare o Intac
care, dicesi de' marroni e delle castagne
che si tagliano acci non iscoppino quan
do si melimi nel fuoco per arrostirle.
CASTRAR ux LIBRO, Castrare; Mutila
re; Mozzare, vale Levargli alcuna parie.
CASTRAR i MELONI o LE ZUCHE, Cimaret
Spuntare; Pizzicare; Arrestare, Dicesi
delle Pianie cucurbilncee, perch ciman
dole si arresta loro la vegetazione e si ot
tengono frutti pi grossi. Impoverire ,
Operazione colla quale si tolgono dalla
pianta i fiori soverchi e quindi ancora i
frutti, per aver pi perfetti quelli che vi
si lasciano. Accecar le piante e le viti
tic. vale Guastar loro gli occhi troncando
le le messe.
CASTRAR QUALctrar , dello fig, Castrare
nlcuno, vale Torgh il comodo di operare
in che) che sia } il che dtrebbesi anche
Tarpare.
CASTRNj s.tti. Castrato; Scagliato : di
cesi specialmente d' un Musico castralo.
Castrataccio il-peggioralivo Becco,
chiamasi il Maschio della Capra domeslica.
CASTR , Voce fam. e fig. Pattinicelo,
Cucitura o Rimrndalura mal fatta.
ALA DE CAPO* E COLO DB CASTRW . Chi

ti parte dal castrone si parte dalla ra


gione, per far intendere che La carne del
castrone buona al gusto e alla sanit , e
per altri dicono : Se volasse il castrone
sarebL- miglior del cappone.
CASTRONR , v. Fare un piastriccio ;
Ciarpare ; Acciabattare ; Abborracciare.
Strapazzare un lavoro, fare alla peggio e dicesi per lo pi de' lavori delle donne.
CASTROXR su LE cALZB,Locuzione fam.
Pottinicciare, Rimendar malamente, e di
cesi pi particolarmente delle calze.
CASA (colla aspra) s. f. o <; -U DB
TEMPO, T. de' Pese. Calma trani/uilla; e
dicesi di Vento e sereno che conlinai pr
qualche giorno dopo una fier.-> burra*ca.
CASULA, s.f. Voce anliq. Caciuola, Ca
cio schiacciato, di furma tonda.
CASPOLA , s. f. Casipola ; Casupola ;
Casuccia; Casuccina, Piccolissima casa.
CAT , .i'U. Trovato ; Rinvenuto Cat
tato dicesi per Procacciato , acquistato.
CAT SUL FATO, Catacolto, Voce per
disusala, Sorpreso.
CATABGHE o CATAMGHB e CATAI)T,

1 12
CAT
Acrattabrighe ; Cattabrighe ; Beccaliti ;
Litigioso ; Brigoso ; Cerca lappole. Agg.
ad . uno di caraltere inquieto , facile a
uislionare ed a litigare. Dicesi anche
'izzicaquistioni. V. Mbtiuegue , BEGHB e Cataradeghi.
CATACOMBA , s. f. Catacomba e pi soTente Catacombe.
Casa che l\ par una catacomba , Ca
sa che pare una sepoltura de' viventi ;
Casa sepolta ; Casa bassa, , oscu
ra , posta a bacio alt uggia.
CATAFALCO, s. m. detto pi comunemcntc Palco Soler da morto , Cata
falco , che fu anche dclto Arca deiJunerali. Quell' edilizio di legname sopra cui
i pon la b;ira del murin.
CATAIZZE, s. f- T. anliq. Invenzioni ;
Ritrovati , Pretesli inventt! per conten
dere. V. Endgolo.
CATALTE, V. Catabgjib.
catalogXr, t. Registrar nel catalogo,
Porre a catalogo,lus*rTe nel catalogo che
che sin. .Vi iiionarii non trovasi n Ca
talogare n Rubricare.
CATALPA, s. f. Catalpa o Bignonia. Albero del Giappone dlia Carolina, il qua
le vire assai bene anche nel nostro clima,
ed ha un bellissiino aspelto quando fioriece. Ne abbiamo molle- piante nel pubblico giardino. I Botanici lo chiamano Bi
gnonia Catalpa.
CATAPXn, s. m. Accattapane o Accatlatozzi, Pnente che va afrailando de'tozzi di pane pei'liinosiua. Accattalrice , dicesi alla fcuimina.
CATAPUZZA, s. f. Catapuzia minore. Erba che i Botanici chiamano Euphorbia Latyris. Dice il Mattioli che quest' erba
chiainata in Toscana Catapuzza dall'effello ch'essa fa di sciogliere per vomito e
per di sotto.
CATAR , v. Trovare ; Ritrovare ; Binvenire.
Catar in puestio , Accatlare. V. ImPRESTIO.
Catar da , V. Da.
Catar ei *nri , Bitrovar prelesti,
V. Endgolo.
Catr de l' erdb, Baccattarc ; Baccogliere; Coglierc o Corre, Lo spiccarc del erbe , fiori o frutti o frondi dalle, piante.
Catar el pelo i tel vovo, V. Pelo.
Catar fora, Binvenirey Trovare ; Bitrovare.
Catarghela Gbe la cato ovv. Ghe
cato el mo conto, Vi ci trovo il mi utile o il mi conto. Ci ho il mio utile
No ghe la cato , Non ci trovo il mio uti
le, Non guadaguo.
Catbghbla , si dice ancora per Indovinare o Intendere e Baccapezzare No
ghe la cato, Non capisco; Non intendo;
Non connetlo.
No me cato , Non mi rinvengo,Non so
quel ch' io mi faccia ch' io debba fare ;
Sono stordilo.
Vatela cata , lndovinella tu grillo
Vacquatt, Va a pensare dov' ella sia - si
Irovi.
catarX, V. IncatabA.

CAT
CATARADEGHI, . m. Garoo; Litigio
so; Fisicoso ; Dedilo ai suggelli. V.Cata.
CATARXr, V. ScatarXb.
CATARXtA , s. Caleratta, Malattia che
toglic aftatto la vista la diminuisce.
Caleratta , diersi anche per Cscala
d' ac<|ua,come Le cateralle del Nilo, che
alciiiii dicono Catadiipe.
Caleratta, si dice ancora per Gran di
luvio d' acqua. Vien le cataratb , Piove a secchwni che paiono aperle le cateratte. V. Piovek.
CATARAZZO, s. m. Catarrone; Cataraccio, Gran catarro.
CATARTO, s.m.detlo metaf. Ambizioncella. V. Cataro.
CATARN, Calterino Nome proprio di
Uomo.
, dicesi pure ad un Abitante di
Caltaro , Cilt dell' Albania gi Vneta ,
ora Austriaca.
CATARINA, Caterina, Nome proprio di
Feminina. V. Gate e Catina.
CATARO, s. m. Catarro. V. Scatro.
Malatia che produsb catro; Roba chb
fa catro ; Incomodo che deriva dal ca
tarro, Malattia o Cosa calarrale.
Aveu el catbo, Esser catarroso.
Avr bei CATiii , detto fig. Aver il ca
tarro < alcuna cosa , vale Aver dlie prelensioni ridicole , dell' ambizione.
, s. m. T. di Teatro, Attrazzatore , dicesi Colui che provvede gli attrezzi nec-ssarii aile rappiesentazioni.
CATARN, !. m. Catarrone , accreec. di
Catarro. Catarronaccio il peggioralivo.
CATARSO , V. ScATARbso.
Devb.vtr catarosOj Accatarrare ; Incalarrare Incalamre.
catasticXr, v. Accataslare, Termine
usato da'Toscani per Porrc o Scrivere in
catasto , e vale Registrar sul cataslo i nomi de'possidenti per assoggrttarli aile pubLliche gravezze.
CATASTICO, s. m. Cataslo e Catastro,
Libro in cui si registrano i beni de' partiolari per assoggettarli alie pubblichc iniposizioni.
CATAVER , s. m. Voce an'chissima , che
suona Cutta-averi. Chiamavasi Catavb.
una Magistratura, del Govcroo Vneto com
posta di Ire Patrizii , alia quale incombeva la scoperla de' tesori nascosti , che si riputavano Avcri pubblici, o dlie eredit
giacenti , non meno che argomento dcgli Kln ri.
CATE, sincop. da Caterina , Nome pro
prio di Donna, ma voce plebea. V. Ca
tena.
catechizXr, t. Catechizzare alcuno ,
che anche dicesi Cavar la lepre dal bosco
Far caselle per opporsi. Quando per islralageinini per cirruiziou di parolrccrchiamodiritrarre qualchc cosa da chi che
sia.
cXtedra , s. f. Cattedra, Luogo eminen
te dove slanno i Dotlori a legeere lezioni,
gli Oralori a orare simili. V. Bicoirzo.

CAT
Montar in caTbdra , Locuz. fam. Ltggere d' alcuna cosa in cattedra , vale Essernc mollo pratico. Arringare sopra che
che sia.
da cATEDiiA , Cattedrante o Cattedratico.
CATEGORIC AMENTE, ^.Precisamen
te; Per . 11 sno opposto AstratCATINA, /erna, Nome proprio di Don
na.
CATIVARSE, v. Cattivarsi alcuno; Cattivarsi la benevolenza d" alcuno.
CATIVRIA,s.f. Cattivita, Trislizia, malvagitCattivezzao Catliveria sono voci
anliquate Co.v cativeria , Modo aw.
Acremente.
Cativeria del tempo , Inclemenza
Perversit del tempo, della stagionc.
Cativeria sconta, Fantineria, Trisli
zia clala.
Cativeria , dicesi da alcuni per Sudiciume; Fastidio; Vitupero,c\ob. per Quanlit di pidocchi o allra simile sozzura.
CATIVTO, add. Caltivello, Alquanto caltivo.
,
CATIVO, add. Cattivo; Callivissimo.
DeventXr cativo , Incattivire.
Cativo comb la merda, Corruccioso j
Iracondo ; Biottoso , Facile a contendere
ed a nienar le man. Pi cattivo che Banchellino. V. Manbsco.
Putrlo cativo, Caltivello; Cattivuzzo;
Cattiveluccio , dicesi per vezzi ad un Fanciullo Facimale opposto a Facibene.
V. Bon putelo , in Bon.
Far bl cativo, Calliveggiare, Tener
mala vita Caneggiare , rar il crudcle.
L' STA cativo sj.v in panza de so ma
is, Fu catlivo insin neW uovo ; Cultivo
insin nelguscio. Fu prima triste che gran
de; Pi cultivo che i Ire assi. Cattivo ein.
dalla uasrita.Se non sei, tu sarai. dis
se Malatesla de Medici a un Fanciullo che
mu.-: ra a pessiina indole.
Bisogna star coi vi, Bisogna ama
re i buoni e guadagnarsi i cattivi, Per
ch i cattivi li possono far male.
Dai cativi sf.mpre robe cativb, Di mal
corvo mal uovo, Ovvcro D'aquila non nasce colomba.
Mondo deVENTA cativo , Mondo incattivito Deventa pi cativo , Bincatlivito. Oh mondo pi che mai rincattivito1.
Roba cativa, Catiiva roba, dicesi fig,
e in senilmente osceno di Donna di mal
affare.
Rbgazza che no xe cativa, Non ebrutta; bellina. Dicesi d'una giovane.
CATrVN,add. Cattivaccio, Assai cattivo.
CATOLICO , add. Cattolico.
Avr la catlica, delto in parlare furbesco, Aver unafame rabbiosa.
CAT0R1G0LE , s. f. Solletico ; Diietico,
che Sluzzicamento leggiero in alcune
part del corpo, le quali toccale incitano
a ridere ed a sguillire.
Far catorigole, Dileticare o Diliticare e Solleticare alcuno.
Pat'ir lb catorigole, Temer ildiletio.
No A ver paura sb catorigole , Non ti-

CAV
CAV
CAV
Mr gratlaliccio, si dice fig. di Colai che
Giodice fuori della sua residenza e in luo
braccio del qnale le donne s' appoggiano
non teme d'esser inga Lo da seduzioui
go loulano almeno dieci miglia , per for
qnando camminano.
i
e da dilelti o moine.
mare il processo criminate, anzi che chiaCavaltbr dal dsxtb, Cavalire del den
mare li testiinonii al suo uLzio.
CATORIGOLOSO , Agg. a Persona e vale
le, vale Scroccone, Scroccatore, che gia e beve a'spallc altrui.
Che teme il ditico ; che ad ogni piccolo
CAVALGXr, v. Cavalcare.
Cavalibb dbl basto , in T. furbesco t
toccamenlo o segno di toccameuto, sguitCavalcXb a redosso , Cavalcare a bittisce, Ghe non pu rsister i.
vale Atino, cioe Senza creanza.
dosso o a bardosso, cioe Senza sella.
A cavalier, modo avv. A cavalire, Di
CATRAMOnXcHIA , t. f. Parola greca ,
Bestia da cavalcar, Cavakalura , Be
sopra Essere ; Stare; Porre o simili a
che vale Malla; Fattucchieria; Ammaliastia che si cavalca.
cavalire , vale Essere , stare ele. al di somento ; Stregoneria ; Stregoneccio. V.
GAVALETA, . f. Locusta e Cavalletta ov,pra, Essere a vantnggio.
Strigara.
vero Ragnolousla e Grillo centauro, det
Da cavalibb, detto avverb. Cavallercte .nticamente Saltello. Animaletto note,
cXTREDA, Idiotismo. V. CXtedra.
scamente Detto per una specie di giudi
color
verde
,
che
cammina
saltando;
ed
CATURA Meterse n catora , Metterra ment , Da cavalire , vale OnesUmen moho dannoso all' erbe ed alle biade. I
ti in paura, in ispavento. V. Scalfuro.
te, con lealt.
Sistematici lo chiamano Gryllus viridoy
CAVA , s. f. Cava. V. Mixieba.
Cavalibb db corte o dei sbibi, Bargelrius.
Cata de fiebb , Cava di pitre o Lu in
lo, Capo del satellizio, che sollo il cessaCavalletta,
delto
fig.
vale
Inganno
o
dicia a o Vena.
to Governo Vneto dicerasi Cavalire di
Frode coperta , che anche dicesi GhermiGava db fbro, FerrieraFerriera pe
corte, ed era al servicio de' pubblici Rapnella;
Marachella;
Buzzichello

Far
rtinente Magaa, dicesi il Luogo dove si
presentanti ne' luoghi minori , giacchc i

aVALETA
,
Fir
una
cavalletta
a
una,
Javera o si serba il ferro.
Capibirri delle Cilla di provincia si cbiaun soprammano ; Fargli una marachel
Cava de solfaro, Solfanaria.
mavano Contettabili e Cepitani di aunla, Ingannarlo con doppiezza. V. Basseta.
pagna,

<
CAVXA , s. f. Cvame rito f Cavatura
Cavaleta , dicono i Pescatori maremFab cavalibr , T. de' Cacciatori, Levar
LS uva cavXda, V. Cavar.
mani ad un Lavoro falto sopra la barena
la lpre, Scoprirla al covo. Scovare la l
Cavada ata de sangue, Cvala;
di pertiche -e pali per asciugarvi i cannicpre , vale Cavarla O Scacciarla dal covo.
Missione o Emissione di sangue.
ci, le ret ed altro secomlo rl bisognu.
Cavaeri della ttola. < oro, si chiamaCavXda de aqua dal fozzo , AttigniCAVALETO , s. m. Cavalletto e Cavallivano ai tempi veneli que' Patrizii , che sia
mento <f acqua.
no, Piccolo cavallo.
per |>i'ivilegio di famiglia nell' ordine di
CAVADENTI, s. m. Cavadenti.
Cavaleti j>a recamo, Cavalletti, Pezzi
primogenilura ( com' erano le famiglie
di legno che servono per sostenere il telaCAVAFANGO, s. m. Cavafango o CuraCon tari ni dal Zaffo, Morosini e Querint
porti y T. di Mar. Chiatta Punttuie nel
io su cui si ricania.
di S. Tcrnita) sia per merili peisonali,
quale la inacchina coil eucchiaie per cu
Cavaleto da co.vca , T. de' Muratori ,
n ano crcali Gavalieri. La loro dislinzione
rare sea vare i porti e per profundare i
Trespola, Amese di legno con tre piedi donel vestiario cousisteva nel portare la stocanali dlie lagune. V. Bai tb.v e A.\texla.
ve i muratori posano il vassoio. V. Coitca.
la della vesta e la cintura brdale d' oro
Cavaleto da schiopoj , Forcina, QuelCAVAGN, s. m. T. agr. Cavalhtto, diceo di drappo d' oro , e la manica ducale ,
lostromento
di
legno
che
regge
il
moschetsi l'Unione di molte gregne di biade quancioe largliissima.
to.
d' sul campo. V. Pila.
CAVALIRI
DA SEDA, s. m. Bacon Ba
Cavaleto da cauri, Trespolo, Arnese
cavXla , s. f. Cavalla, la Feminina del
ca da seta, delto anche Filugellu galda
Pittori
li
carrozze
per
posarvi
sopra
la
Ca rallo. V. CavXlo.
ta o Bigatlolo e Bombice ; Bacherozzo o
cassa nel dipingerla.
CavXla o Cavaluta, Randiera ; SfreBacherozzolo. Quell' instile prrioso che
Cavaleto da fabrica, Capra, cio Quel
nata , dicesi a Donna sregnlala , scianianvoit i amo animalmente verso estale e
soslegno de' ponti da fabbricare che adonata , sconsiderata.
che fa la seta. In latino dicesi Bombix da
perano i Muratori con quattro ganibe di
CavXla da nolo, Baldracca; BagaLinnen Phalaena Bombix Mor.
legno confuto a guisa di trespolo, e che di
teia ; Zambracca ; Che vetturerrgia ; Che
11 Baco da seta lia il corpo formato di
cesi
anche
Trespolo.
ti da a vettura1, Donna che4 fa copia di s
undici anelli o incisure di grandezza difCavaleto
da
fitor
,
Leggio,
Strumenper prezzo.
lrcnle ; dall'uno e dalT altro lato del ven
to di legno per regger le tele che i pittori
AVALADA, s. f. Scorrimcnto; Romore ;
tre de'punti neri,chiamati stimmate,c sodipingono.
fracassa.
no gli orili/.ii de' polmoni pei quali respi
Cavalbto da Segati, Pietica o Piedira. Nclla parte anteriore del corpo ha sei
ChiapXr uwa cavalXda, Lo stesso che
ca, Strumen to a similitidine di Seste, del
braccia e nclla posteriore otlo piedi con
CjuapXr el cavlo , V. CavXlo.
quale si servono i Segatori per tener solunghie ; interno poi della bocea d' una
Fab u.va cavalXda, Far una soperchielevati i legni e acconci a poterli segare
maravigliosa struttura di denti o forbici
ria, una violenza, una mala azwne.
Canteo, dicesi a quel Corrente che si met
con cui 1 rita le fbglie.
te
a
traverso
alie
piediche.
CAVALANTE,s. m. Cavallaro; BarocTbcxr i cavalibri , Fare i Lac h i j Aciaio, Uonio che guida dei oavalli da ca
Cavalbto da colmeoa , Cavalletto del
ver una messa di bachi.
teto; Composizione ed aggreganicnto di
ries o baroccio.
CaVALIERI CHE DOnME DA LB QCATBO ,
pi travi per sostenere il tetto.
cavalXr, V. ScavalXr.
Dormir nrita grossa o sulla gressa, Si
Cavaleto
da
peteneri,
,
Arne
CAVALARIA , s. Cavalleria , Azione da
dice del dormir i bachi la terza voila. V.
se usato da'Petlinagoli per farvi qualche
cavalire.
Dohmr.
lavoro
di
pettini.
V.
Cavra.
Cavalleria , La milizia a cavallo.
Cavalibri vachb, Vacche si chiamano
CAVALEZZO, s. m. Scorrimento ; ScorCAVALARIZZO , s. m. Cavallerizzo, Coi Bachi che intrisliti per malaltia non laribanda.
lui che rsercita cd aminaestra i cavalli
forano il bozzolo.
Far dei cavalezzi, Saltabellare o Salinsegna altrui a cavalcare.
Caleta da cavaliEri , Bozzolo Fa
tabeccare e Saltcrellare, Proprio de' fanla caleta , Bozzolare.
CAVALAZZO, s. m. Cavallaccio , Cavallo
ciulli.
Bosco dei cavalibri, Bosco o Frosche.
cultivo , per ischerzo Scuccomedra o
CAVALIER, g. m. Cavalire, Quello ch'fe
Mandare aliafrasca i vermi da seta. V.
Scuccumedra.
ornato d'alcuna dignit di cavalleria. ChiaLvboscXb.
CAVALcXdAoCavalcata, s. f. Cavalcamasi per Cavalire anche il semplicc no
Camisa dbi cavalibri, V. Camisa.
ta, Truppa o Moltitudine di uoniini adubile o gentiluomo.
Pavegia dei cavalibri, Farfulla; e
nati nsteme a cavallo.
Cavalier sbrveite, Cavalier servente
juindi SJarfallare , dicesi L' useir della
Ca valcata, (T. del Governo Vneto)
delto anche Cavalier <f amore o Cavali
ai (alia dal bozzolo.
Chiajuarasi Accesso o trasferimento del
re sempliccraentc Bracciere. Quello sul
CAVALIERA , s. f. Cavallcrcssa e Cavale.
i5

n4

CAV

retta Q.Cwaliera, L moglie del cava


liere.
CAVALMARN, . m. T. de' Pese, detto
nett'lstria PESCE DRAGO, Ippocampo o Ca
valietto di mare. Pesciolino o piuttosto
insetto di mare , che anche diceti Caval
lo mai-ino, per avere nel capo, nel collo
inarcato e nel ventre una tal qua) rozza
similitudine di cavallo. 1 Sistematici lo
appellano Syngnathus Hippocampus.Etto viviparo e partorisce molti faglinoti
ad un tempo, e non si mangia.
CAVALO, s. ut. Cavallo. La feamina
delta Cavalla o Giumenta* 11 i nome
sistematico Jquut Cabailus.
CAVALO .. ,i .-. .N , V. BALXN.
CAVALO CATAKIGOLOSO , Cavallo griccio
JtMo, V. CATOJUGOLB.
CAVALO coRiDn, Cavallo corrente.
CAVALO DA MONTA O A BAZZA , Stililo-

v ; i: miliario , ttonzoite ; Cavallo da


coprire; Cavallo dii guadagno.
CAVLO DA VBGIA, l ideilo, Cavallo pic
colo, e, secondo l'espressione vernacola,
della razza ili Veglia, isobi nota nel golfo
<t.-! Quarnaro.
CAVALO DE PRIMA ROTA-, Puledro di pri
mo morso, che muta cio i primi denti,
due di sopra e due di sello , ili mesi tren
ta DE SBCONDA ROTA, Di fecondo mor
so , Di mesi quaraulaqualtro , che mnta
gli altri qualtro denti prossimani.D'ULTIKA ROTA, D' ultimo morso, cio D' an
si ciucile, quanti* perde li quattro den
ti, detti ia vernacolo SCAGIONI, e in lingua
Quadrati.
CAVALO ss SPAGSA, Giannetta ; Gantuttone.
CAVALO DUMO DB BOGA , Socchiduro o
Duro di bocca; Cavallo sboccato.
CAVALO RIS* , Fregiane o Prigione,
Sorte di cavallo con barbette ai piedi.
CAVALO IXGLBE, Bertone, Cavallo col
le orerchie tagliale.

CAVALO i.\.-i i,\, V. I\-.-M.\.


CAVALO LIGA, Cavallo attrappato, ci
Che non ha le gambe libere Cavallo
che spalleggia il suo contrario , cio
Clie cammina con leggiadria.
CAVALO CBioiiFO, V. CBIUJHPO.
CAVALO XORSEG DAL LOVO , Cavallo al
lupato.
CAVALO uozzo DE RECHIE B DB COA, < rtldo, Cavallo cui si mozzata la coda e
le orecchie. Codimozzo, Quando siagli sta
la soltanto mozzata la coda. V. MOZZOCOA.
CAVALO KOBILB , Destriere o Destriero ;
Corsiere; Pal<ifrno.
CAVALO OXDRIOSO , V. Osumioso.
CAVALO PEXZ, Falbo, Color di cavallo
giallo scuro.
CAVALO RESTIERO, Bicciughera; Cavai-lo caktroso; Cavallo resto; Sparacalci.
CAVALO RODA, Leardo ari-otti to , dicesi
del Mantello che ha le macchie somiglian
ti alle1 ruote, a differenza drl Leardo po
mato, che ha le macchie pi sferiche.
CAV\LO ROZZA, V. ROZZA.
CAVALO SACRO, Sauro, Di pelo tra bi
gio e tan.
CAVALO DE L'APOCALISSE, Brenna; Alfana ; Jiufalcana, Cavallaceio alt* e a- -

GAV

CAV
gbero c|te pare la fame. Un palafreno
tfuart&tovJu pare una montagna Ca
vallo giuntato e lungo , dicesi di Quello
che ha le gambe lunghe.
CAV\LO A COL NUDO , Spogliazia e Ca
vallo, H percuotrrc un fanciullo sulle na
tiche che facevano una volta i Maestri per
correzione D A UN CAVALO A scox*, Da
re altrui una spogliala o Dare un e*valle T ,,. j u.v CAVALO, Toccare una
spogliatili EL se WERITABA w CAVA
LO A, < i i.', MIAO, Meriterebbe un cavallo
a calzoni calati.
CAVALO DEI POLASTRI e Minili - Catriotto, Ossatura del cassero dei polli d'altri
uccellami, scusso di carne.
CAVALO DE LE B*AG*BSSE,V.BBAGHE6SB.

CAV\LI M ITOR.VO , Cavalli di rimeno,


CAV\LO DEI SCACBJ o DE LE CARTE, Car
vallo o cavaliere.
, CAVALO &B.iX , Sfrenalo -T Sbriglia
lo, Agg. ad Homo di mala condotta e dUsolulo.
CAVALO T.de'Stamp. Cavalietto o Por
ta pagina, Pezzo di carta furie o pi fogli
i unii: : , a etti il Compositore accomoda
lo scrino ch'egli vuole stampare, per po
ter leggere comodamente.
CAvXti DB FRISIA , Cavalli di Frisa, T.
Militare, Travicelli ne' quali sono connocali alcuni bastoni armali per lo pi di
punle di ferro , che servono negli accampanicnli mililari per difendersi <lagli atlacchi della cavalleria nemica, e per al
tri usi. Furono anche delti Cavalieri di
Fi-itia.

olii e' vorrebbe, si vendica con chi poi.


CRJK ITI. CAVALO , V. <'...<\i\.
MOJTTAR B I ' ^ - v ..>.".. i DA CAVALO , V.

liairrXm e DBSKOMTR.
MATO COMB m CATARO , Matto da ttttn eotte *facciata spolpato o Muti
tredici mesi detta**, v. MATO e M ATA
VICA.
A.voa DEI. CAVALO, Andare o Andai'
fa del cavallo , Maniera di camminare
di correre del cariilo. V. PASSO ; .STRAPAS
SO ; THHT.H , ThoT'i ; TBAVAKCA ; G\L')INJ GALOFO e CARIER.
PlB nei. CAVALO TROPO STRBTO B ALTO,

Piede incastellato.
SVLTO NEI. CAVALO, Corretto, Quandoabballando la groppa e posandosi su' pie
di dietro . alza quelli davanti. Capanno
ile, chiarnasi il Salto ilei cavallo, maggio
re della corvelli.
A CAVALO, Modo aw. A cnvulcioni; 4
cavalcione ; A cavallo, V. CAVA LUTO.
EsSBEt A CAVALO - /-/< O StOTt O ra-

vallo , detto per melai, vale Essere al di


sopra e con vantaggio di die che u. r.\ser sopra ILO. cavallo grasso, vale Essere
in buono stalo , esser sicuro CBBDBR
D' ESSE A CAVALO E TROVAR PB TUIA, ,

Creder cf >,-; <u un cavallo bardato e


restar a piedi; Aver le mani pieni di
vento, vale Trovarsi deluso nelle sue spe
ranze.
FA BL LATN A CAVALO, Fare il latiti
a cavallo, si dice del Ridarti a lare alcu
na cosa per forza.
L'OCHIO DBL FA! BASSA HE CAVA
LO, V. INGRASSAR.

A CAV\L DOJT NO SE CHE VARDA IX BO


GA , A cavai donato non si guarda in ba
ca o // dente, e vale Che sul valor dei re
gali non si contende: simile ali' alleo , A
cavallo donalo non si mira il pelo.

SPBTA CAVALO CHB L'BIIBA CRBSSA , Ca


vai deh non morire che C erba ha. da ve
nire ; e vale che Sono vane le promcm
dove ion necessari! i (alti.

Avtt Plto MALANI CHB EL CAVL DEL CO-

SPROPOSITI DA CAVALO T V. .SPROPOSITI.


SfAR A CAVALO DEL FOQ , V. HI GAA-

WLA, Aver pi mali che il cavai della


carretta , dicesi di Chi abbia addosso
molte raaicalzie e doglie.
OAIIINARX DEL CAVALO, Aiidari o Anda
ture del cavallo , e sono i seguenti : Pas
so, diccsi Quando il cavallo va di passo
CONTRAPASSO , Ambio o Amliadui-a ,
Quella ch' Ira il passo ed il trotto, e quin
di Ambiare o Andar di portante TRAI
NA , Traino , si dice 1' andatura eh' tra
1' ambio e il galoppo ANDAR DB TRAI
NA , Andar anchetta , a spalletta
Trotto , dicesi L'andatura tra il passo co
munale e '1 galoppo , e quindi Trottare o
Andar di trotto Galoppo, vale Corre
re, e quindi Galoppare o Andar di ga
loppo Carriera , chiamasi il Correre
forzalo -e a briglia sciolla.
AND\R A CAVALO D'UN BASTO* , Andare
a cavalcioni d'una mazza, Come fanno i
fanciulli saltellando.
' ANDAR A CAVALO DE LE BRAGHESSE, An
dar sul cavallo di S. Francesco ; Spro
nai- le scarpe; Pedonare.
CHIAPXR. BL CAVALO , Pigliare il bron
cio; Pigliare il grillo; Entrar in bugno
la ; Montare in sulla bica ; Levarsi in
barca; Andare in collera ; Stizzirsi
CHI NO POL BATBR BL CAVALO BATE LA

BELA , Chi non pu dare al? asino da al


basto; e vale Chi non pu vendicarsi con

LOTO.

STA A CAVAM o A CAVALOTO orni POS


SO, Stare o fissare a cavallo delfotto^
dicesi dell' Esser pronto a pi parliti ; *imile all'altro Tenere il piede in due staffe
o Attenersi a due ancore Dare un col
po alla lattee uno al cerchio, che anche
diccsi Stare a pie pari o co' pie por/, Vagliono Dare il torlo o la ragione un poco
a una parte e un poco ali* altra No ss
POL STAR A CAVALOTO DBL FOSSO , Non S

pu strigliare e tener la mula , cantare


e portar la croce , bere e zufolare^ Non
si possono far due cose in una volta. .
TAGIR LA COA AL CAVALO , Scodare un
vavallo.
TEG^YR BL CAVALO , Portar broncio ;
Tener broncio, Stare adirato.
UffA MOSCA CHE FAR UN CAVALO , Le l-

che gli paion montagne:, Un bruscologli


pare unu trave.
ZIAR L CAVALO, Volgere ilfreno, dicesi dell' Atto che si fa con esso per tir
voltare il cavallo.
ZOGR AL CAVALO , V. ZoGR.

CAVALN , . m. Cavallone ; Ronzone ,


Cavallo grande.
CAVALO* DA MONTA , V. CAVALO PB
RAZZA.

CAV

CAV
Detto per agg. d nomo . Sfrenato ;
Sbrigliato , Uomo di costumi rilassali.
CAVATOVI , T. Mar. Otri , chiamano i
Marinai le grosse onde del mare che non
si rompono e non biandbeggwao. V. CAVALTO.
CAVALNA , V. SCORABIONA.
CAVALOTX, dd. Voce fam. Sopraggittate, Agg. al lavoro lei sopraggitto. V.
Po.YTO A CATALOTO ili Po>"TO , e ClfeElt.

CAVALTO , t. ni. Cavalluccio , Cavallo


di poco valore.
GAVALOTO DE LF BRAGHESSB , V. BiuGHESSE.

CAVALOTO DE OXDE , Cavallone , Quel


gonfiamento dell ai-qtte quando o per venti
o per crescimento si sollevano oltre l'usato.
A CAVALOTO, posto avverb. A cavalcioni ocavalcione PORTAR A CAVALOTO,
Portare a -pentole , Portare nno con farlosi sedere sul collo , e fargli passare le
gambi- davanti al petto.
STAR A CAVLOTO , Accavalciare. Staisopra qualsivoglia cosa con una gamba da
una banda e 1' altra < !,i li altra.
STAR A CAVALOTO DBL FOGO-, Covar la
tenere. Stani continuamente al fuoco.
STAR A CAVALOTO ,->r.i. FOSSO , Lo slesso
rh STAB A CAVALO. V. CAVALO.
Poirro A CAVALOTO . V. PONTO.
ZoGR A CAVALOTO , V. ZoGR.

CAVALUZZO , s. m. Cavalluccio, Caval


lo di poco valore.

CAVAMXCHIE, s. m. Macchiaiuolo; Cavamacchie; Nettapanni.


CAVANA, g. m. T. de'Barcaiunli, che sem
bra corrotto da Capanna , Kit-etto d' ac
que fatto a guisa diserbatolo, alcune vol
te coperto . ove ricovrano le barckelle ,
specialmente di notte tempo , per la loro
sicurezza. Chiamasi Cavana anche quel
Rivo o canaletto che s* interna nelle ter
re ; e cos pure la Stanza delle barchclle
o sia il Luogo ov' esse stanno collocate ai
tragetti , e dove si monta per passare alla
riva opposta.
CAVANELA , s. f. Chiamasi da noi quel
Canaletto artifiziale, che fu cavalo per dar
comunicazione ai fiumi fra loro , come
sono la Cavanella deF Adige e la Capa
ne/Za del Po, e nel Quarnaro la Cavanel
la d" Ossero. Quindi la voce vernacola
non pu essere stala l'ormata che dal ver
bo Cavare , e corrisponde a Escavazioue
o Scavamento.
ESSER PER LA CAVANLA , dello Hi n i i I, ''
fig. Esser un piluccone, dicesi d'uomo
che volentieri piglia quel l'altri. Essere
_ uno scrocchino i Essere come la gallina
di Monna donna detta la Scrocchina; K'
non oca e leccherebbe; Tirar F aiuolo ,
vagliono Non perdere alcnna occasione di
guadagno, bench di minima importan
za. Tirerebbe a un Lui, dicesi d' uomo
misero a cui s'affaccia ogni cosa per poca
eh' ella sia.
CAVAR, v. Cavare, contrario di Mettere.
CAVAR BALA D'ORO, Tirare un gran da
do; Cavar il breve graziato , Avere gran
aorte,

GAV> Btzzi, Attgner danari: Dicevi


per lo pi in mala parte.
CAVAR cifib E METBR CAiciriA, detto metaf. Cavare un chiodo e mettervi una ca
vicchia. Fare un debito nuovo per pagar
ne un vecchio. Far voltura, cio Levar un
debito dal conto d'alcuno e accreditarlo a
un altro. Scoprir un altare per coprirne
un altro.
CAV\R COSTRUTO, V. COSTRUTO.
CAV\R FANGO , V. FANBO.
CAVA DB UAW , Sgarigliare , e dicesi
di eosc nelle quali s'incontri qualche dif
ficolt , come danaro o altro.

CAVAR D'INTRIGO, Dispacciare; Sba


razzare.
CAVARSE se CAPLO, V. CAPLO.
CAVAR BL CBOR, V. CUOR.
GAVAR BL HORBN, V. MoRBh*.
CAVARGHBLA , Beccare , Guadagnar
qualche cosa, Cavar costrutto d' alcuna
cosa.
CAVARCHENK , Dedurne ; Inferirne ,
Trame qualche induzione; e dicesi d'un
discorso.
CAV\R i OLSGATI A UNO , o CAVAR FO
RA QCALCTN , Cavar la lepre dal bosco ,
cio il sentimento alti-ni. Cavare i collet
ti altrui; Tirar le calze a uno; Trarre il
Jlo dalla camicia ; Scalzare alcuno, va
gliono Cavar di borea i suoi segreti. Da
re d" intorno alle buche , Fare che colui
esca , cio dica , non se ne accorgendo ,
quello che tu cerchi di sapere Lo CA
TARO BEN FORA , Lo tirer gi ; Lo far
parlare.
CAVAR i FONDAMENTI, Fondare, Sca
var la fossa sino al sodo.
CAVAR i FOSSI , V. Fosso.
CAVAR i INTEHIORI A LE BESTIE MORTE
o CAVAR i OCHI eie. Cacciare le interiora
o gli occhi.
CAV\R I -.! i .< \ ; CO LA ZATA DBL RATO ,

Cavar il granchio dalla buca colla man


<f altri ; Cavar la castagna o la brucia
ta dal fuoco colla man d" altri o colla
zampa altrui: delti fig. e vagliono Ottener
il suo inlento per vie indirette col mezzo
altrui, con politica,operando destramente.
CAVAR i PIE DA LA STAFA , V. DESTAFARSE.
CAVAR i SPINI DAI PBSST, Diliscare ipctci, Cavar loro le lische.
CAVARLAL'u.vo CHB CERCA DB CAVAR
LA, una sanguisuca, un arrotino, dot
nn interessato che in ogni cosa cerca il suo
vantaggio BRAVO DA CAVARLA , Lap
pola di piano che s' appicca agli stivali
grossi, si dice del Cavar qualche cosa da
persona ond' quasi impossibile il trame.
CAVAR L'AQUA o EL VIN, Attignere, Ca
var 1' acqua dal pozzo o il vino dalla botte.
CAV.\R LB ; t M: MAESTRE , V. PENA.
CAVAR LE VISSBRE A QUALclw , Cavare
il cuore ad alcuno; Danneggiarlo a diami-sura.
CAVI QUALCOSSA PER FORZA A UVO, Ca-

var disotto alcuna cosa a uno; Cavare


o Levare di bocca altrui alcuna cosa col
le tanaglie.
CAVAR SANGUE, Flebotonare o Flobotm<irc ; di, ,,.,- o Cavar sangue Ca
varsi sangue o Farsi cavar sangue.
O

CAV

li*

SAJfGUB DA tW M i ::>. TVtr O C(I-

va/- sangue da una rapa CAVAB SAJTGUB DA LE BOTE , Stregar le botti , Trae
del vino.
CAVAR DAI FRESCHI o DAL FAJTGO , V.
FRESCO.
CAVARSE DA LA MISERIA , Sbozzacchi
re ; Uscir del tisivume.
CAVARSB i OCHI, V. MAGNARSB i OCHI in
MAGNAR.
CAVARSELA, Satollarsi; Soddisfarsi,
Prender piena soddisfazione di che ch
sia. Smattonarsi , Prender qnalche ri
creazione per cavarsi la mattana Sfa
marsi; Satollarsi, vagliono Cavarsi la fa
me. V. DESFAMARSE CAVARSELA A vie,
Sfamarsi a scrocchio o a scrocco o a ufo,
vale Cavarsi la fame a spalle altrui , che
anche diccsi Ugnersi il grifo alle spese
altrui CAVAMELA A SPASSO , Spasstimentarsi a tutta sua voglia. V. SBABAKZARSB.
CAVARSB LA CAVEZZA, Rompere, Strap
pare la cavezza; Rompere la scopa; Sal
tar la granata, diciamo di Chi, perduto
ogni rispetto dell'onest, comincia a fare
scelleratezze.
CAVARSELA DB CASTRADINA, Voce di gergo e vale Divertirsi; Sollazzarsi.
CAVARSE LA PAVANA, V. PAVANA.
CAVARSB zo B zoso, Spogliarsi; Trarsi di dosso i vestimenti; Cavarsi i vesti
menti.
CAVAR VIA BA LA TESTA A QUALclw UNA
COSSA , Cavar di capo o del capo una cosa
a uno, vale Persuaderlo in contrario, lorglicne l'opinione, il pensiero Poos CAVARVELA o CAVARVELA VIA , Potete sputar
la voglia Nissu.v MB LA CAVA DA LA TBSTA , Nessuno me la trarrebbe del capo ,
cio Mi persuaderebbe al contrario.

CAV.\H t7N CHIODO , Sconficcare un


chiodo.
CAV\R UN DISSECCO , V. RECAvia.
EH VIA, CAVVB. Non ci pensale.

CAVETE, Levati di qui; Va. via.


NOL CAVAH!A UN RAGNO DAL MURO, Non
accozzerebbe tre pallottole in un catino
o in un corno; Non saprebbe cavar un
ragno da un buco: dicesi di Un da poco.
CAVARZAR\N (colla z dolce) s. m. Che
suona Capo d" argini, ed propr. Colui
che sotto la direzione d' un Ingegnere sopranlende agli uomini che lavorano negli
argini dei fiumi. Egli ha sollo di s un su
balterno che chiamasi ARZARAN, V.
CAVASANGUE, s. m. Barbiere; Chirur
go, Persona che caccia sangue.
Detto figur. ad nomo , Segavene o Sgaveni e Sanguisuca. Persona che tiran
neggi altrui per proprio vantaggio.
CAVASTIVALI , s. m. Camerierino, Pic
colo arnese di legno con cui si calzano gii
stivali della gamba lenza il soccorso altrui.
Dicesi ancora per uso , Cavastivali.
CAVASTPE , s. m. Becco corvino, Unci*
netto di ferro con cui da' Calafati si trag
gono le vecchie stoppe dai commenti d'un
vascello.
CAVASTRAZZE, s. m. Cavaslraccio Cavaslracchi e Tirastoppa. Rampiaello di fil
di frro iulorlo a chiocciola , che s'usa per

4i6
CV
trarre lo sloppacciolo dall' archibeso. V.
CaBAGUOL DA CANON.
CAVTA, V. Cavada.
CAVATNA, . f. Cavatina, T. Musicale
nolo.
Cavatina, delto in T. fam. e fig. Scappata; Seappatella, Sortila o discorso injegnoso.
CAVAZZAL , i. m. Capezzale ; Pimaccio
o Piumaccio. Specie di guanciale su cui
si riposa il capo quando si giace.
Cavazzl del campo o Caveagna , T.
agr. Capezzagine ; Soleo acquaio, Soleo
maestro Iraversalc per confine ai seminati, per ricevere le acque che cpiindi tresmetlc per mezzo dclle bocchette al fos
alo.
Cavazzl dbl fosso, T. Agr. Ciglione
ella fossa,Qat\ terreno rilevato sopra la
fossa che sovrasla al campo.
cavazzl, AIT estremo della vita ;
-AIT agona Redursb al. cavazzl., Ridursial capezzale, in sulT estremo derla
vita , al chiuder degli ocehi, aconfitemini, al u mina, al pollo pesio, alC alio
santo ; Giugnere alla sgociolatitra , Al
finir delln vita.
Metbr I PSNSIERI SOTO EL cavazzl, V.
Pensih.
CAVAZZALETO, s. m. Dimin. di Cavaz
zl, Piccolo capezzale.
CAVAZZA Redstola , s. f. T. de'nostri Uccellalori, dctla sul Veronese Civer XACOLA , nel Friuli Giajila, Velia minoTe. Uccello di pasto, nomnalo da Linneo
Lantus Collurio, che alla forma colore
.quasi somiglia alla Passera, ma n' un po
co pi grosso, ed ha il linimento superiore del becco adunco. uccello a
mangiare, principalmente in Seltembre
quando grass*
CACHIO , s. m. Cavicchia o Cavicchio,
Pezzello di legno colla punta. V. Caichia.
Gauchi da piantr, Piantatore, Struinento di legno o di ferro in forma di caviglia, aculo per l'abbasso , con un mani<o in alto come qucllo della trivella , col
quale si fanno buclii nel terreno per ficcarvi lepiecole piante. Chiamasi anche Foraterra. Quello da orlaglie dicsi Piuelo.
.CAVEA, s. f. T. agr. Civ'ea Civo3 Ame
se da conladini, di vinchi, per uso di trai
llare ci che loro fa bisogno per lo poilere.
CAVEAGNA , s. T. agr. V. Cavaza
'DEL CAMPO.
cavedXl s. ni. Voce antica mulata qua
si in ilisuso, Capitale, La sorte principa
le , Fondo , e ancora Quclla quanlit di
(lanari che pongono i mercanti sui trafiici. V. CapitXl.
CAVEDIN, s. m. T. delle Saline, Area.
Sotto qurslo nome si comprendono lutte
le piazze rccipienli in cui l'acqua si concuoee per la salinazione.
CAVEDON , s. m. Voce agr. Rerga, Quel argine che si fa ne'oampi, assai elevato
"per difcnderli dalle inondazioni.
CAVEGIA , s. f. Caviglia o Caviglio, Ca,vicchia di ferro di forma particolare.
Cavegie, .. Pastivrio Castagno-

le, Pezz di legno drlla lnnghezza di Ire


piedi , che si pongono lungo le coste del
vascello per passarvi delle corde minute a
tener Saldi i pavsi.
Caviglia da impiombare, dicesi da'Marinari ad uno Strumento di ferro alquanto aculo per aprire i cordoni delle corde
che si vuole impiombare. Se di legno di
cesi Borblo , V,
CAVEG1ARA 1
CAVEGIRA J s. f. Captllatura o Capillatura, Capellicra e Capellamento, Quan
tit di capelli che una persona ha sulla te
sta. Capiltizio, dicesi Aggregate di tuiti
i capelli.
Cavbgiera intrigaba , Cerfuglio ; CerJuglione, Ciocca di capelli luiighi e disordinati. Zazzera; Zazzerane; Sparniciato ; Sparpaglialo ; Intrgalo; Scarmigliato.
CAVLO ( coll'e stretto ) s. m. Capelle
Gavli, Chioma; Crine; Crino; Capellatura; Treccia. Tulli i capelli d'una te
sta Testa del cvelo, Testa del capello , si chiama la parte da cui stato
lagliato e dislaceato dalle testa; l'estremit opposta dicesi Punta.
Gtvn DAVANTi, Capelli della nuca
Cavli drio la copa, Capelli della collollola o della cuticagna.
Cavli grossi, Capelli ruvidi, aspri.
Gavli inanelai, Capelli inanellati o
Anelli; Anellotti; Anello de' capelli.
Cavli intrigai, Capelli scarmigliati,
scompigliati, rabbarujfati , attrecciati ,
contrario di Ravviali.
Gavli sparpagjtXi zo da le spa le ,
Tutti sparpagliali i capelli giu dalle
spalie.
Cavei postizzi, Capelli appositicci o
poslicci. V. Postizzo.
Gome cavei, Capillare, Simile a'caprlli.
culapar la ortuna i caveli, v
Fortuna.
Cha pda o Brincada de CAvis,Accapigliamento ; Accapigliatura ; Scapigliatura , Propr. L' accapigliarsi , il far a ca
pelli.
Far i cavei disndi, Rimbiondire, Farsi biondi i capelli con arle.
Far vegnIr i cavei dubi , Arricciarsi i
capelli o Rizzare i peli o capegli: dicesi
dell' Intirizzire che fauno per subitnno
spavenlo di che che sia o per istizza, che
dicesi anche Raccapricciarsi.
Mo SE GHB POL TOCAR UN CAVELO, E'
sc gli pui> toccare il nso; Non comporta
ehe gh sia tarto un ca]>ello: dicesi di Chi
pronto all' ira e non suffre n men i iinproveri.
Pien de cavi , Capelluto , Che ha di
molli capelli Se\za cavi, Calvo
Quasi senza cavi , Pressa che calvo
Parte coverta de cavi, Parte capillata
apellata.
SpabtIr el cvelo , delto fig. Squartar lo zero, vale Far i conti con esatlezza , e talora Spendere con soverchia par
simonia / eder il pelo nelT uovo ; Le
vare it pel per aria , si dice dell' Esser
d' acutissiiuo iugegno e non solo vedcre
prcvedere.

CAT
Tegn'ir in sesto iw recola I CAvii,
Tener ravviati i capelli. L'opposto Spar
pagliali Molar zo i cavli, Scrinare,
Sciorre e distendere i capelli.
Tirar PER I cavli, V. Tirar.
Cavbli de la pena , Espressione mar.
Capelli della penna, sichiamano le Funi
soltili attaccate alia penna deft" antenna
nolle galee, con le quali si lega lo Spigone.
CAVEZZA, s. f. Cavezza; Cavicciuolo o
Cavicciule; Canapalee Capestro, Fue
o cuoio con cui si lgano gli animali da
soma in vece di briglia/Cef, dicesi
Arnese che si mette alla testa de'caraUi
per maneggiarli.
Cavezza di moro. T. de'Vetturali, Sorla di mantello di cavallo, che ha cio del
le macchie sulla testa differenti dal suo
colore naturale. V. Rabicn.
Cavabsb la cavezza, V. Cavar.
Meter la cavezza, Incavczzare o Incapestrare , Legar un animale con ca
vezza.
Molar la cavezza o la bria , V. Bria.
Trarsb la cavezza su le spale, Sallar
ta granate, Dicesi di Giovane che non te
me freno e voglia fare a suo modo.
Curto de cavezza , Locuz. fam. ScarsoJingegnoo d' i nie!let tu Tegnr uno
curto de cavezza , Tenere altrui corto o
Legarlo corto , vale Non gli dar comodil di muoversi o di far risoluzioni gagliarde : metfora tolla dalle beslic Tenere
alcuno corto a danari, vale Dargli poco
o nulla da spendere A callivo cane
corto lgame, delto melaf. per far intendere a'genitori di lasciare a loro figliuuli
di ca.Ui.va. indole pochissima liberta.
CAVEZZAA, s. f. Cavezzata , Colpo di
cavezza.
CAVEZZO , s. f. Scampolo, Avanzo delTa
pezza di panno o di tela o simili, Rlinasuglio, Pezzo Ruotolo, si direbbe quando la tela fosse molla ed avvollolala
Pannello, per Un pezzo di panno.
La va sul so cavezzo , } a a suo con
to o sopra di se o alie sue spalle.
Cavf.zo , dette.: in T. anliq. Coliare
Cappuccio; e inteiidevasi di abito.
CAVl\i\,s. m. T. de' Pese. Cavedine, sce di fiume che forse il drlto da Linn.
Crprinus Leuciscus. Nel Milanese del
to Cavezzl. Son '.jlia al Cefalo , ma ha
la squama pi larga.
CAV1AR0, s. m.' (dal barb. Caviarium)
Caviale, Uova dello Storione e d'allri pesci slale ed accomodate per ribo.
Caviaro de le ongie, Locqz. fam. Sudiciumeo Rrullura delle unghe, Porche
rie che si riunisce in quella parte dell unghie che sopi'avanza quanilo non sono lagliate.
Caviaro de le bechib, Cerume, Malc
ria gialliecia che si genera nelle orecchie,
e che si trae coll'unghia del dilo mignolo o eolio sluzzicore'eelii.
CAV1GHI0L0 , s. m. T. Mar. Ancerrino,
Perno di ferro inesso noli' asse della mo
ta de'cannoni per impedir eh' essa non
esca.
CAVJLO, . m. Capezzolo; Papilla; Pa

CAV

CAZ

piileIta. Punta della poppa per cui ec il


latte, cbe anche dicesi Capitello o Latta
iuolo NEGRO DBL CAVIBLO , Areola , T.
de Nolomisli, Quel cerchio colorilo che
circonda il capezzolo.
CAVILAR, T. Cavillare o Cavillare.
CAVILO, s. m. Cavillazone o Gavillazione. V. I yCAB BUGIO.
CAVILN, dd. Cavilioso,- Cavillatore i
Cavilioso ; Capzioso.
CAV1V , s. m. T. agr. Senteraolo; Tragit
to, Piccolo sentiero fra i campi non fre
quentalo, per cui si cammina.
C A VIGNI, i. m. Capifuochi o A lari, Ar
nesi da cucina o da camminello per lo pi
di ferro , ad uso di tener sospesr le legne,
ed nuche lo spiedo per l'arrosto. Nel
Trivigiano al Focolare dicesi LARI.V , e
tanto questo vocabolo quanto 1' italiano
t-'H > . ricordano il Lares de' latini , don
de sono provenuti e cori-olUincute uno a
noi mantenuti.
CAVRA o CTARA, s. f. Capra o /.-: n,\\\\male noto, ch' la femmina del Becco ; ed
chiamata da' Sistematici Capra ffircus.
CATRA SALVADEGA, Stambecco ed anche
. Iblee, l.i r i lini la chiama Capra Ibex.
CATRA , detto a uomo per agg. Timida;
Paurosa ; file. V. GRAVA Cacacciano,
dicesi ad Uomo timido che si caca e si
piscia sotto dalla paura.

Cingo e fortificali da altri pali a traverso,


per raccomandarvi le corde de' vivai pie
ni d'anguille.
CAVR1LA. V. CAPWOLA.
CAVRILA, s. f. T. de'Cacciatori, Uccel
lo acquatico del genere de' Colimbi, det
to da Linu. Colvmbus cristalli*, il quale
pi grande della Smerghella e nuota ancor meglio di essa. Nel tempo soltnnlo de'
snoi amori egli poi-la sul capo un ciuffo
di penne diviso in due quasi a guisa di
corna e un lungo Cocco di folte penne ne
re e rossastre la ciascun lalo del capo ,
che gli fanno un vago ornamento. Non
buono a mangiare.
CAVRIOLO , s. m. Capriolo o Cavriolo e
Caprio o Capriolftto. Animale dello dai
Sistem. Cervus Capreolus, eh' di corna
ramose , tonde , creile e nella sommila
bif.de.
CAVROMN , s.m.T. de'Cuochi, Stufato,
Carne di castrato o di capretto colto in
umido, che riesce un manicatilo sapori
to e appetitoso o una Specie d' intingolo.
CAVRON , s. m. Coprane, Becco grande.
Dello per agg. ad uomo , Pigliaccone,
Gran pollrone assai vile e codardo.
CAVROM , dello in T. Mil. dal France
se, Scaglione, Due liste di passamano uni
te insieme da un capo , poste sul braccio
destro del soldato veterano.
CAUSA , s. f. Cagione, Quello donde deri
va l'effetto. Cagioncella e Cagionuzza
sono dimin.
TOR LA CAUSA , Dare alla radice , fig.
vale Levare ogni occasion di proseguire
alcun negozio.
Cagione, dicesi anche per Colpa CHI
XE STA LA CAUSA ? Chi il* ha la colpa ? e
vale Chi ne fu la cagione? DAR LA CAU
SA , Trovare ; Carr o Cogliere o Por ca
gione, Tale Apporre, Incolpare.
Causa , dicesi per Lite In T. del
Foro ex Veneto, CAUSA ALAKJWA, V. BALARI.V CAUSA DB* VACUI , V. VACUI
CAUSA PRIVILEGIATA, dicevasi Quella che
per la qualil del titolo o per altre con
venienze doveva ascoltarsi in preferenza
ad altre CAUSA DE MINORI , Quella il
cui importo non eccedeva ducali Veneti
duecento CAUSA MISTA, Quella che par
tecipava del civile e del criminale CAU
SA SUMARIA , Quella il cui valore non ec
cedeva le lire trecento e dieci, cio 5o du
cati.
CAUSA CONCOVJTANTB, Concausa, Cau
sa che agisce con un' altra.
CAUSA, add. Confato o meglio Cagionalo.
CAUTA , add. Cautelato o Cauziato , As
sicuralo con cauzione.
CAUTAR, v. Cautelare; Cauziare; Mallevare. Render cautelato, farsi mallevadore.
CAUZIONAR, v. V. CAUTAR.
CAUZIONARSI!, Cau tarsi; Cautelarsi.
CAXA. Cos scrivcvasi qui anticamente,
per Casa,
CAZA (colla z dolce ) s. f. Caduta; Ca
dimento , II cadere'. Caduta precipitosa,
funesta, leggiera j Caduta del cavallo.

VA LA CATRA ZCTA FI CH' EX LOVO >'O

IA I.VTOPA , fossi capra zoppa se lupo


non r intoppa. Prov. che vale Che *i se
guita a far male fin che non s'incorre nel
gastigo.
CATRA , T. de" Peltinagnoli , Capra ,
chiamasi il Legno su cui si fissa 1" osso che
si vuole spianare col parone. V. SEGHBTO.
Capra , in T. de' Muratori e d' altri ,
Arnese di legno a guisa di irespolo, uso
di regger ponti o palchi posi ieri , e ser
ve ancora a molti arteGci , sebbene laimi! ,-i con qualche piccola variet nella for
ma per usi diversi, come la Capra de' Con-'
datori per ragguagliar le pelli, la Capra
de'Pellinagnoli, la Capra de'Carrs^ori e
simili.
CAVRER s. in. Capraio o Capraro, Guar
diano o Custode di capre.

CAVRTA,s. f. i
CAVRTO, s. m. / Capretta o Covre ita;
Caprettina; Capretto} Capello.
CAVRIA, s. f. T. Mar. Clavif, Macchina,
detta anche Capra per alberare , la qua
le composta di tre stili e drizzata sulla
coverta i un vascello, per poter sospen
dere gli alberi primarii e collocarli al lo
ro posto, o pur per levarli.
CUSER LA CAVJIIA, dicono i nostri Mariuai dell' Unire insieme con funi li capi su
periori degli slili formanti la clavie.
CATRIA, in Marineria, diccsi anche per
torca, eh' 4 un Comodo fatto di provavia all'albero di maestra per sostenere l'e
stremila drgli alberi e pennoni di rispet
to, che posano coli' altra estremila sul ca
stello di prua.
CAVRIAGA, s. f. Chiamano i nostri Pe
ccatori maremmani , alcuni pali lini uri

CAZ

11^

CAZUDE, s. f. Voce antichissima del dia


letto Veneziano, da Cadere.
MAGISTRATO DE LE CAZUDE , chiamavasi un Uffizio amministrativo economico
del Governo Veneto. Questa Magistratura
era composta di tre patrizii col titolo d
Ofuzuh , e vi apparteneva 1' esazione di
debiti caduti in pena.
CAZZA, s. f. Caccia o Cacciagione.
CAZZA HBSBHVADA , Caccia bandita o
Bandita assol., Luogo nel quale proibi
to il cacciare.
ANDAR A LA CAZZA, Cacciare o Anda
re a caccia.
ANIR A CAZZA , detto fig. Andare a
caccia, vale Andare in cerca o in traccia
di che che sia, Andare a rischio, e dicesi
in mala parte.
DAR LA CAZZA A ujro , Dar fretta ad
uno; Affrettare; Sollecitare DAR LA
CAZZA A u.v BASTIMENTO , Cacciare ; Dar
la caccia, cio Inseguirlo per prenderlo o
per metterlo in fuga CHIAPR CAZZA ,
Pi-endere o pigliar caccia, dicesi d'una
Nave la quale imbattutasi in altra supe
riore , spiega tulle le vele e fugge come
pu per sol i i-arsi dalla pugna.
CAZZE, Caccia, Termine nolo nel giuoco della palla o del pallone, e significa il
Luogo dove unisce il primo balzo. Gua
dagnata, dicesi il Confine oltre il quale
passando la palla e vinto il giuoco.
BATBR PER U.\A CAZZA, Giuocare la cac
cia, vale Passare un certo segno limitalo
dall'avversario, con cui si vince una par
te o tutto il giuoco.
GUADAGNAR U.VA CAZZA , Far la guada
gnata, vale Passarci! punto della caccia.
CAZZA e per lo pi CAZZE , in T. di
giuoco, Cacciata. Fare o Dare una cac
ciata, lo stesso che Cacciare, e diccsi nei
ginochi d'invito, Quando altri non tiene
l'invilo del compagno, che allora di queslo si dice ch'Egli e cacciato, e che L'al
tro lo caci M.
CAZZA DB L'AQUA, Cazza, Quell'arne
se per lo pi di rame con cui si prende
1* acqua dalle secchie.
CAZZA DA FRIZER, Cazza o Mestola da
friggere.
CAZZA DA . AMSTII'MI o DA BRODO , che
dicesi anche MALESTRO , Mestola o Caz
za se di legno ; Ramaiolo o Ramaiuoli!
se di ferro stagnato. A Roma dicesi Clicchiara UNA CAZZA DE MANES-TRA, Una
ramaiuolata.
CAZZA DA si'irMn, Scarnamela o Me
stola o Cazza forata.
CAZZA DEI CEREIII, Cucchiaia, Specie
di Meslola grande di ferro stagnato ad
uso de' Ceraiuoli.
CAZZA o CAZZOL DA SAL, T. de'Vetrai ,
Poppatoio, Specie di Cucchiaia inastai*
che serve per cavare l'arzume o sia il sa
le proveniente dal vetro in fusione, e per
tragettare il vetro e metterlo nelle padel
le. V. FRITA.
CAZZA DA CALAFAI, Cucchiaia da pece
o MeftofajStramcntodi ferro fallo a forma
di ramaiuolo, in cui si fonde la pece, e col
quale essa si versa sui couimenli delle bar
che dopo di averli calafatali
CAZZA DA OSTUZGKB, V. OSTIIEGBO.

118

CAZ

CAZZA DA POLVERE, T. ile' Cannonieri ,


Cucchiara o Cucchiaia, Strumento di ra
ne a guisa appunto di cucchiaio, monta
to ni d' un'asta, U quale serve per itcaricare il pezzo iena* lar fooco. Fu chiama
to impropriamente Lanterna e con voce
Lombarda , Cazza..
.V IT\ r. LE CAZZB , Notare , Por mente ,
Coniiderare, Star a vedere, Osservare gli
andamenti o le azioni altrui. Raccorre i
'bioccoli, si dice di Chi attentamente ascol
ta le altrui parole.
CAZZA o CAE e CAZZO o CAZZA DA L'AQUA ! Interiezione ammirativa. Cacio, det
to frse per minore inoneit , ('<:;;, ;
Caca'occhio ; Cacasangue; Capperi ;
Cancherusse; Capilfrina; Capita ; Oh
vacci scalzo ! Capiti Betia\
O CAZZA, CHI MB TOCA i M,i:.'l ' O CflCl'o,

citi mai vegg' io !


CAZZA, add. Cacciato ; Scacciato; Discocciato . Espulso.
CAzzX BRUTTO , Cacciato ; Ficcato.
CAZZA DA UNA BALOTAIIN O DA UN GIU
DIZIO , Eccepito; Eccezioaato, dicesi di
Persona come Giudice che si escluda dal
volare o dal dar opinione- Cacciati, di
cevasi sullo il Governo Veneto a que' pali i/ii che nelle convocazioni erano per
qualche legale eccezione esclusi dal vo-.
tare.

BROCIO CAZZA , Broglio, impegnato


spinto, V. BROCIO.
PAH CAZZA DB LBV\ : MAXESTRA CAZZA
VA DE CONZIII, Carico o Caricato.
CARATBR CAZZ\, V. CARTBR.
QUADRO CAZZA DB cotbR . Bicacciato o.
Profondo di colore.
CAZZACHIDI , s. m. Cacciatola, Stru
mento di IV i ! i a guisa di scalpello , il
quale serve a' Legnaiuoli per cacciar bea
a dentro i chiodi nel legno. V. SPINA.
CAZZ\DA, i.f. Ciancia; Ciancetto; Bef
fa ; Frascheria, Cosa, o Fatto, di poco va
lore, e dicesi per dispreizo.
CHE GRAN CAZ.ZADA ! ('mi gran cosa !
Che gran cosa ! Detto ironicamente per
esprimere Una cosa piccola. Che jtesce pi
glia egli ? Si dice cb Chi fa cosa da spe
rarne poco profitto.
FAH UNA CAZZADA,Far una frascheria,
una leggerezza.
GUADAGNAR UNA CAKZADA , Far /' avan
zo del Gazzetta o // Ciacca, Guadagnar una cosa meschina.
FAR VNA CAZZADA , Fare o Dare una.
cacciata, T. de' Giuocatori d'invito.
GAZZADR , i. m. Cacciatore e Cacciante, Colui (de va alla caccia CAZZADBA,
Cacciatrict o fenatrice, dicesi alla Fem
mina.
CAZZADOR DB LA SALA, Pallaio, Colui
che assiste a' giuocatori (Iella palla o del
pallone e noia i punti delle pai-lite.
CAZZADOR, detto in T. Mar. Soffiatore,
dicesi per agg. al \ento insistente, per esempio al Scilncco, onde l'acqua della la
guna cresce ed allaga nella marea alcuna
pa rii basse della Citl.
A LA CAZZADORA, /.';' cacciatora , Po-i
sto avv. tale Alla maniera de' cacciatori ,
cio Rozzamei.te , alla buona.

GAZ
M <r.\\i; \ i \ CAZZADORA, 7V-,,-,;,.-,, .. .V'..-

re a duco molle, cio Ritrovarsi a man


giare senz'apparecchio e talvolta ancora,
lenza tovaglia.
V. i :.//.;' -i
GAZZAF\TI, i. m. che anche diceti Sion
CAZ7. \FATI COL CUL PIEJI DB SERVIZI, foc-

cendifre o. Ser Faccenda, Colui cbe volenlieri s'intriga in ogni cosa Affanno
ne, quello che d'ogni cosa *i piglia sover
chia brigaEssere come il matto ne' ta
rocchi, Entrar per (mi..
CAZZAR , T. o C '//.-, -i DBBHTO , Cacciof
dentro; Spigner dentro. Cacciare;
Ficcare , Conficcare , diceti de' chiodi o
cosa Minile Intrudere, vale introdur
re o Cacciar dentro per furia.
CASCAI, Cacciare, drlto assolvi, vale
Perseguitare le selvaggine per pigliarle.
CAZZAR VIA, Scacciare; Cacciare; Man
dar via.
CAZZ.\H LA XBZANA , T. Mar. Traversar
la mezzana, Alare sulla scolta della mez
zana per far entrate il punto della vela nel
castello , acci riceva il vento di filo.
CAZZAR DEL VENTO, T. Mar. Affrescare,
Voce bassa usata da'Marinai per dire che
11 vento rinfuria.
CAZZAR DB : - . M r u.v PIATO , Caricar
di droghe una vivanda.
G.vzzXn DB scuRtT'uNA PTTORA , Ricac
ciare, T. Pittoresco. Onde Figura troppo
ricacciata vale Caricata di scuro.
CAZZARCELA A QUALC.* , Ficcargliela;
Accoccargliela , vale Corbellarlo. Cac
ciare una cosa in gualche luogo , vale
Porvela senza, che altri te ne avvegga.
CAZZAR MAN, Mettere o Cacciare o Ti
rar mano, Sfoderare un'arma o altro.
CAZZ.IK PBR FORZA , Inzeppare o Kinzeppare, dicesi die' Turaccioli o simili.
CAZZARSI, Cacciarsi, Mettersi, ficcar
si pon furia u violenza. Cacciarsi fra la
turba; Cacciarsi addosso a uno insac
car 'i: atro , vale Cacciarli dentro in un
luogo con pericolo di non poterne uscire,
e vale anche assolutamente per Cacciarsi,
Introdursi Intrudersi, Entrare o Fic
carsi dove non si dovrebbe.
CAZZAREE AVANTI, Far lo sfaccialo, Dar
si animo CAZZARSI IN CAIA D' ALTRI ,
insaccare in casa altrui, Introdursi.
CAZZAR, T. di Palazzo, Eccepirsi ;
Eccezionali, Astenersi dal dar opinione
o voto o dall' ingerenza in affari giudizia
rii o amministrativi per qualche eccezione
CAZZARSE IN RIO, detto fig. Ficcarsi in
un cesso, Nascondersi , sul t rarti alla vista
altrui per vergogna. Dicesi Andare a ri*
porsi per Cedere, Darsi per vinto.
CAZZARSB LA COA ut XEZ.O A LB GAMBE,
Lo stesso che FICABSB IA COA etc.V.FiciR,
CAZZAR BEN DUETTO IN UN A COSSA, det
to fijj. Concentrarsi i Profondarsi, Inter
narsi nello studio e nell'applicazione a che
che sia,
CAZZARSB ix TESTA QUALCOSSA, Cacciar
si nel capo alcuna cosa; Entrar nel ca
po che che sia, Ostinarsi a crederla CAZZAREB BEN Di TESTA U.TA COSSA , ScUtarS

nel cuore . vale Imprimersi altamente che

GAZ
che sia nella memoria. Invasarsi nella
mente una cosa; Conficcarsela.
CAZZAR IOT'AQUA, Tuffare ; Immerge
re o Mergere.
CAZZAR ajro A FAR TWA COUA , Far uscir
uno , Stimolarlo a (are o dire quel eh' ei
non dovrebbe.
CAZZAR UNO A PAR UJM. COJA PKR POBZA,
Confortare i cani all'erta, vale Esortare
o spingere uno a far cosa eh" egli faccia di
malavoglia.
EL MB STA CAZZA IJf TE LA v r , r F , M

tta fisso negli occhi, Mi e sempre presen


te alla memoria.
Cazzare una vela, detto in T. Mar.
Lo stendere una. vela per la sua parte bas
sa, sicch presenti la di lei superficie al
vento, il che si fa filando o mollando gl'im
brogli e alando sulle scotte.
CAZZAROLA o CAZZARILA , i. f. Casserola, Sorta di peBlola di rame con manicodi terr e con coperchio , ad uso di cucina.
CAZZASCT A, . Cazza-scotta, T. MarPuleggia incassata nel bordo o Pasleca sta
bilita, sul bordo , nella quale li paisano le
scotte delle vele per cazzarle. Nelle tarla
ne o Minili, il Caiza-icolta un Legno tra
verso, nella murata di poppa , ove si lega la.
scotta della vela.
CAZZATOR o CACIATR , s. m. Cacciato
re. Norae dato modernamente ad una spe
cie di Servitore, che tic usi per lusso in al
cune case nobili e ricche, e che tra il Ca
meriere e lo Staffiere , il quale indossa un
abilo sfarzoso e porta per distinzione le
piume sul cappello e la sciabola ad arma
collo. Qualche anno,prima della nostra ri
voluzione politica , usavasi nella Lombar
dia un Servilore in simil guisa montato,
che dicevasi CAMXRLACI , voce Teilesca.
che significa Lacch di camera.
CAZZAVDE , i. m. Cacciavite e Svita../. Strumento di ferro a guisa di scal
pello, che serve per cacciar dentro le vili;
ed a svitare le canne degli archibusi.
CAZZE E SCUL1ERI, s. m. Coti chiama
si da noi Quell'uomo o quella femmina,
per lo pi Montanari Trentini , che gira
no per la Citt vendendo arnesi e manifat
tore di legno ad uso di cucina , come me
stole , cucchiai eie..
GAZZEGA! Interiezione ammirativa. Gazzica; Canchila ; Capperi ; Cappital V.
CAZZA ammir..
CAZZTA , i. f. T. de' Gettatori di carat
teri, GusciooGuscietto, Quella parte del
la forma da gettar caratteri , fa,tta come
una specie di piccolo imbuto , che servo
per ricevere e trasmettere la materia li
quefatta alla madre.
CAZZTO , i. m. Cece , diceii per vezzi al
Membro virile de' bambini, laembrino o,
Membretlo di m in. di Membro.
CAZZBTO IN GLORIA, detto {ig.Farfanwchio e Farfanicchiuzzo dimin. Uomo^ va
no , leggieri e sciocco , che pretende d' es
sere assai , che anche diccs Ganimeduz'zo; Scema a Zucca vote,
CAZZISSIMO. UN CAZzissiMO, Maniera afverb. bassa , N lisca n cala , Nulla af>
fatto, V. G.-VE.vTissiiio.

CAZ
CAZZO , . m. Cozzoj V-nlr-, Pene; Co
tale.
CAZ*O TOB-TTO, detto fig. Capo sventaio, Dicesi di uomo inconsiderato e senza
giudizio.
No LO STMO tnr CAZZO, non ne do
una stringa o un lupino o unafrulla, Ma
niera usala per mostrare disp-ezzo d* al
cuna cosaNon voler alcuno pi n cotto
n crudo , Non volerne saper pi nulla.
Non ne voler saper biracchio.
TOR u CAZZO VE* vx RATA? , Non di
stnguere i testicoli dai paternosfri, Non
saper distinguere una cosa dall'altraDi
stinguere il baccello dai paternostri , il
suo contrario.
U.v CAZZO, Cica; Niente i Niente af
fatto ; Wo ; Maini).
CAZZO! e CAZZO BETA! detto per amrair. Conica! Capperi! Canchero1. Caz
zo ! V. CACZA.
CAZZO DE- MAR, s. m. T. de' Pese. Piaci o Pripo marino; Cazzo marino, Ani
male marino del genere degli Ololurii ,
detto prima da Gesuero Mentula. mari
na, poi da Lino. Bololurius Priapus; il
quale ha por carattere Un corpo cilindri
co , sciolto , colla bocca o sia apertura al
centro della sua estremit anteriore; ha
il colore di noce carico , f dalla sua figu
ra simile a quella del pene animale , gli
. derivato il nome.
CAZZOLA o CAZIOLA . .-. I. Cazzuola
Mestola, Strumento di piastra di ferro,
torto, con manico da tenere in mano, che
serve a'Muratori per maneggiare la calci
na nel murare , inlonarare e arricciare.
Dicesi anche Cucchiara.
CAZZLO DA ZUCLJ, s. m. Appello,
Quel piccolo cerchio di ferro al laccato ad
un lungo manico di legno con cui si pi
glia la palla nel ginoco del Maglio: dotto
anche Maglio o pallamaglio.
CAZZOSLO, s. m. T. de' Pese. Tritole
r, Specie di Conchiglia marina bivalve ,
detta cla'Sislcin. Donax Trunculus.La sua
figura triangolare , antrriormenle liscia,
nel!' inlerno violacea , coi margini crina
li Ella e comune, ma di nessun uso.
CAZZOPA, s.f. Attribuito a Cavallo, Roz
za; Carogna; Srenna, Cavallaccio ma
gher che pare la fame. V. ROZZA.
Attribuito a Casa , V. CAROBRA.
Parlandosi di qu.ilche Stromonto, Sfer
ra, si dice a Cosa inutile perche fracassa
ta e rotta , cosa non buona a nullaCi
teranno , dicesi a Qualsivoglia cosa eofhia e male in ordine Stracco, add. diesi dagli Artefici a Quegli stromenli lei
loro mestiere che per lungo uso a mala
pena producono il loro effetto.
NOL VAL UNA CAZZOPA , Non vale una
foglia di porro; Non vale un fico, Non
vate nulla , Non di akutia slima.
CAZZOTO, s. m. Cazzotto, Colpo di pu{jno.
Dar un cazzotto, Dare un pugno, Of
fndere con un colpo di pugno .
CE (Pronunzialo slrello) Ci, La terza !!ler dell'alfabeto, sa- 1. di genere masco
lino.
' ''

CEF
Cs O CO CIACOirO AWTOJflO , OTTCrB Uff

CB o co , ' " corbellone ; Un coglione }


Un minchione, Agg. ad uomo.
CKIHBO . V. CIBIBO.
CECA , V. ZECA.
CECARLA, .f. T.Mar. Cecarola, Vela
piccola di cui si fa uso allorch il vento
diviene eccessivo.
CECAROLA detto per ZUCMOLA , V .
CECHW , V. ZBCithc.
CCOLA o CBCOLTA, i. (. Minuzzo o Mnuzzolo , Minutissima parte di che che
sia. Tritolo pi comune a qualunque
-cosa.
CECOLB DB CARTA , Cartucce, Pezzuofi
di carta. V. CBTOLA.
CECOLB DB PORCO . V . Cizzoue.
CECO DE CARNE , T. de' Beccai, Cos
essi chiamano que'Pezzuoli o minuzzoli di
carne magra clic tagliano dal cos'ione e
dalle cestole, < gli arrostiscono a guisa di
I i .! iuc.l.i per mangiarli.
{lECOLME, s.m. minuzzame, Quantit
di minuzzoli , peuuoli di carta tagliata.
CECOL\R , v. Minuzzare , Ridurre in
minuzzoli. V. TAGIVZZR.
CEC-OI^R vx LBC.VO , Schtappare;Pare
schegge; Tagliuzzare.
CDOLA, s. f. Cedola, detta anche Carta
monetata, Pezzuol ili carta stampata e ci
frala , messa fuori dal Governo in vece di
d.-inaro, che ha il valore rappresentativo
che vi scritto.
CBBO-LATESTAME.vTARiAjchiamavasi sot
to i Veneti quello che ora si dice Testa
mento olografo , cio Scritto tutto dalla
mano del leslatore.
CEDRER , s. f. Cedrontera o Citroniera;
II serbatoio ove i conservano le piante de
gli agi-nuli nell'inverno.
COVERTO DB LA CUBIMI , Tettoia.
CEDRN , s. m. Cedrino. Noi chiamiamo
con questa voce que'Pezretti di scorza di
cedro che si vendono confettati , e servo
no per condire alcune vivande.
CEDRO, s. m. Cedre, Fruito t> Agrame
notissimo d' una Pianta con foglie simili
a quelle degli Arnci , detta da' Botanici
Cylrus medica.
ACRO DB CBDBO , V. AGRO.

CoLbn DB CEDRO , Citrino.


CEDRN , V. G.ILO CEDR!.

CEDDO o CEDESTO, Ceduto o Co,Addda Cedere.


CEFA ( coli' e larga ) . f. Voce Agr. che
suona Crffo. Dicesi da'Contadini CBFA al
la cima dello stipile di alcuni alberi da li gne, dond' escono i rami. V. IWCEFR.
CEFAR, v. T. Agr. Scapezzare, Tagliare
agli alberi i rami insino al tronco. V.
ZEHPIH.
CEFO (coli' e aperta) \
CEFN o BRUTO CEFO, / . tn. Ceffauto ;
Ceffo; Ceffata, Faccia brulla e falla ma
le, Brutto ceffo CEBO CHE FA PAURA ,
Rabbruscata la fronte e raggrottate le
ciglia.
CEFO DEI ALBORI , Troncone, Quel pez-

CEL
xo di ramo clic resla su gli alberi dopo
che sono scapezzali.
CECIA (coli' e -i i-.-i 1. 1 ) i. t Ciglio ^ So*
fracciglo e Supercilio. La parte sopra
occhio con un piccolo arco di peli ; nel
numero del pi dicesi Cigli, ma meglio
le Ciglia Ciliari dicousi IttUe le parli
che appartengono allo ciglia Arco del
le ciglia, dicesi La figura arcata delle ci
glia.
CBCIB ncaosAB, Ciglia raggiunte o so
praggiunte, cio Che si congiungono msieme, che si toccano. 11 suo contrario
Disgiunte.
AB -CECIE A QUALCN , I-'nr Cipglio O

malpiglio, Cattivo viso.


AVBR LE CECIB m.M'i.TAE , Aver torbido
viglio, Aver faccia adirata.
I \r ii. ; ,\u LB CECIE , Aggrottare o Aggrondar le ciglia, dicesi del Tener le ci
glia in quella positura che i fa nel mo
strarsi grave e pensoso, che dicesi Anche
Far crespelli delle ciglia o Accrespare le
ciglia.
STAR co LB CECIB BASSE , Start acci
gliate o accipigliato.
CBQIB DEL VASSLO, T. Mar. . f/r. /,/,/,
si chiamano in Marineria i due lali o cnsle del davmili d'un vascello, dalle spalle
sino alla ruola di prua.
CECIA, add. Accigliato; Accipigliato, dicesi per agg. a Chi per ira , accidia o ma
linconia tiene il ciglio basso.
CEGiARA , s. f. Nuvolaglia , 'Quantit'
di nuvole raccolte che indicano tempo di
pioggia o cangiamento di tempo.
CEGIAVRA DE TESTA, Sprangher, del
lo melaf. Specie di dolore cupo con gra
vezza di capo , che senlouo nello svegliarsi
coloro che avevano la sera avanli sovcrchiamenle
o gravt..
.. bevulo-^vercraveiia
.
.o
dine di capo ; JL ssere accapacciato.
CEGIN ,add. Cigliato; Cigliuto ; D' ispi- '
do e folto ciglio. Uomo di ciglia rilevate.
Ha un paio di ciglia vhe sembrano un
bosco Cipiglioso ; Che ha cipiglio, oi
Una guardatura d' adirato.
CEGNN,V.Cicsrojf.
CELDA, Voce ant. Celata, che vale Elmo.
CELEBRO, Voce triviale della dagli idil
li che non sanno dir Cercbro. V. CEBVBLO.
CELEGA o P.VssARA , s. f. ( Detta Passar
ouia passim volitai) Passera o Passere.
Uccello nostrale notissimo, detto da Lin*
lieo Fringilla domestica.
. CBLBGA PALTJNA, lo stesso che DECAPI
LO CELEGA o CAMBIASELA , Beccafico ca
napino, Uccelletto chiamato da I. uni.
Motacilla Curruca, eh' o superiormente
baio fosco e al di solto bianco. Passa fra i
beccafichi. Vive e nidifica nelle siepi,
CELEG\TO, s. m. Passerlla; Passeri
no; Passerotto, Piccola passera.
CAVAR i CELEGATI A UNO. V. CAVAR.
CELEGHO, s. m. Passeraio o Pispillo
ria, Canto d' una moltiludine di passere
nnile insieme.
Per Miniili, e fig. Pispilloria^ Psipit*
sii Motcaio; Cornacchiaia; jV/u/occAi.
ia ; Chiucchiurlaia , dicesi al Rniuorf

CEN

CEN

confuso di molte persone unite discorren


ti in un tratto e senza ordine.
CELEGHRA, s. o NASSA e BBRTOLO,
T. degli Uccellatori , Bertovello o Ritro
sa, che talora anche detta Gabbia ri
trosa, Specie di gabbia o cestella fatta di
giunchi, schiacciala e ritonda, tutta chiu
sa , che ha nel mezzo un ritroso cio un
entrainento fatto ad imbuto , e che serve
nelle campagne a pigliare le passere.
CELBCHHA, Voce fam. diceti per Zaz
zera rabbuffata.
CELEGHRA , dicesi ancora per CELBGHEO , V.
CELEGHETA MEGIARLA o PASSARA
PIGOLA , t. T. degli Uccellatori, Passera
montanina, Specie di Passera chiamata
da Linn. Fringilla montana. Questo in
solentissimo e dannosissimo uccello vive
e nidiGca nelle nostre campagne , ti mol
tiplica moltissimo e fa de' guasti contiderevoli ne' seminali e nelle biade mature.
CELENTE , s. m. T. Mar. Medico della
nave o dello Spedale. V. BARBIEROTO.
CELENZA, t.f. Eccellenza, Titolo d'ono
re che per uso contpeteva una volta ai Patrizii Veneti , e che ora si da determinatamente ad alcuni Personaggi di posto
qualificato. V. ZA.

U. Egli era un vestito nero che adattan


ti eoa rtifizio appuntalo snl capo , he
coprir e discopriva con malizia il Tolto,
e con eleganza attortigliatasi alla ita ; il
che gli dava il potere veramente magico
di abbellire le brulle e di far tic maggior
mente piccare le atlrallive delle belle :
come vivacemenle s'esprime la nobile au
trice dell'opera sulle Feste Veneziane.
CENDALER, . m. Intendiamo il Testilore del zendado o Quel che lo vende.
CENDALNA , s. Fettuccia, Tessuto di
seta finissima a guisa di zendado, che non
pasta di larghezza una spannaFrenello,
diceti alla Fettuccia onde le contadine
>' intrecciano i capelli Becca , il Cin
golo ili taffett, per lo pi ad tuo di lega
re le i -a I/ e.
CNDENA, i. T. de'Calxolai, Tramez
za, Striscia di cuoio tra il suolo ed il to
maio della scarpa.
CENERATA , i. Voce Tarn. Cenere cat
tiva , cio Sporca , mista con altri corpi.
CENERAZZO, . m. Ceneraccio, Cenere
che ha prima tenlito il bucato. Tritume
di brace.
CeneracciOf detto in T. di Zecca, chia
masi pare il Residuo delle materie che
han servito ali' adulazione dell'oro e dell' argento.
GNERE , i. Cenere.
CENERE SODA o DE LEVANTE , Soda o
Bocchetta, Cenere d' una Pianta notissi
ma Kali ch'entra nella composizione del
vetro e del sapone.
CBNEBE DE ZSCA, V. CENEBAZZO.
Cinefazione, dicesi la Riduzione in ce
nere d' un corpo per via di fuoco.
STAB SBMPRE su LA CE.YEMK , Covar la
cenere, Diceti di Chi agghiadalo o ne
ghittoso non sa partirsi dal focolare.
EL D DB LB CENERE , I >i delle ceneri}
II primo di Quaresima.
CENERENTA , V. U CENEHENTA.
CENERINTO, add. Succenericcio; Succenerino. V. CENERIN.
CEiNETA, g. Genetta; Cenino; Cenuzza Cenerella , Uicrsi la Scarsa cena.

120

Et GHB DA DEL CELBNZA A TUTO PASTO,

Gli da deW eccellenza a tutto transito, o


a tutto pasto, e vale Continuamente.
CELIER o CILIRA e CIVIBRA , s. Ba
rella, Strumento fatto a somiglianz di
Bara , per uso di trasportar sassi , terra
o simili.
Civea, Civ'eo e Civra o Traino e Treg
gia, dicesi all'Arnese da contadini intessulo di vinchi per uso di trainare. V.
SLJTA.
l'oiiTii co LA TIBIA , Barellare.
CENA, s. Cena.
MAGNATI DOPO CENA, Pusignare; e quin
di Pusigno , il Mangiar che si l.i dopo
cena.
ANDAR IN LETO SENZA CENA . Far la ce
na di Salvino, Pisciare t andare in let
to. Fu anche detto Andar a letto mal ce
nato.

UNA CBNETA DA KB , Uno Scotto O Un


Cai VA Uf LETO SENZA CENA TUTA LA

KOTB SE HEMENA , CIli la sera non cena


o Chi va in letto senza cena, tutta notte
si dimena, Suoi dirsi da quelli che ama110 di cenare.
GENADA, s. Cenata, II cenare, la cena.
DAR UNA BONA CEJVADA , Cenar bene,
Mangiar molto a cena. V. CBNTA.
CENARIN o CENERIN, add. Cenerino; Ce
nericcio; Cenerognolo e Cenerugiolo, Di
colore simile alla cenere.
CENDA o CENDL , s. m. ( forse dal barb.
Sandale o Cendalum ) detto ancora per
vezzo CENDALTO o CENDATO, Zendado.
Drappo di seta leggerissimo e notissimo,
di cui in quasi tutto il secolo ultimo scor
to formavasi una specie d'abito, divenu
to quasi nazionale delle Dame e Donne
civili in Venezia ; quindi per CE.VD intendevasi anche il vestito , e per CENDA
LTO la Donna slessa quando n'era coper-

cenino da prelati
CENGIA, t. Cinghia o Cigna, Striscia
o Fascia testata di spago , la quale serve
a diversi usi.
Cigna o Straccale , Diccsi a quell'Ar
nese per lo pi di cuoio che attaccato al
la sella fascia i lianchi della bestia.
STAR su LB CBWCIE, detto fig. Star sul
le cinghie , dicesi di uomo ammalaticcio
che per debolezza mal si regge in piedi.
SE VA I.V TEL FANGO SI.Y A LE CENGIB ,

Ci si va sino alle ciglia, Si dire delle stra


de di campagna estremamente fangose e
profonde.
CENGIA , add. Cinghiato o Cignato, Le
gato con cinghia.
CENG1\L, s. m. V. PORCO CENGHI\L.
CENGIR, v. Cinghiare o Cignare , Legiirc con cinghia.
CENGIOW, s. in. Cignone, Cigna grande,

CEN
Io pi dicesi di Quelle de' cavalli e!
delle carrozze.
CENCIO vi DOLCI , Cignoni che Iranditcono, cio Molleggiano, tono elastici, ub
bidienti al moto, e facili a piegarsi.
CENSE , i. e nel dimin. CBNIBTB, Ci
nigia , Cenere calda. Metter un piatto
sopra la cinigia.
CENN , t. m. tonata. Cenata grande ,
magnifica.
CEN9R, T. Censuaree Accentare, Porre
a cento.
CENSTO, i. ni. Voce dataci dai Lombardi e che si paria e si scrive nelle pub
bliche carte, e vale Obbligato al censo,
cio a pagare le imposte prediali, e quindi
inscritto nel Catasto. Ai tempi Veneti dicevati stimato, cio Soggetto all'estimo
In Toscana dicesi Sopportante, Quel
lo ch' li-sci l' tei ne'libri delle decime e ne
paga la gravezza. V. COLBTABILB.
CENSR,. m. Censore.
Centori si diceva una Magistratnra
gravissima del cessato Governo Veneto ,
che principalmente vegliara sull' ambito
vizioso onde impedirlo. V. BROGIO. Questa
magistratura era formata da due senato
ri, per ci decorati di toga pi ampia e
di color violaceo. Essi sedevano ne'consesti tovrani dopo i Capi del Consiglio de
Dieci e dopo gli Avvogadori e sorvegliava
no le convocazioni del Maggior Consiglio.
Era poi aggiunta alle loro attribuzioni la
materia de salarii de* servitori , non che
Quella dell'arte vetraria.
CENTA, t. T. Mar. Dormiente, Peno
di legno tituato nel falciarne interno della
pav, che corre da poppa a prua, su cui
sono indentate le estremit dei bagli. V.
CONTIACBNTA.

CBNTA BBGIA , Incinta o Cinta, Cordo


ne della nave formato d' alcuni pezzi pi
grossi del rimanente del (asciarne esterno,
sul piano del quale risaltano.
CENTANN RASO, t. m. T. antiq. Baso,
Miti. Una specie di drappo s liscio eh'
lustro. Questa voce vernacola era cos det
ta perch il Raso nella sua lucentezza imi
ta il Zendado , ch' manifattura pi anti
ca , da cui fu tratta la parola CBNTANIN ,
che forse in origine sar slata detta GEN
OANI:.
CENTARA o EBA CHINA, T. degli Erbolai, Centaurea maggiore,dtli anche fie
le di terra per la sua amarezza , e dal Bo
tanici nominata Centaurea Centaurium
Erba che serve agli usi della medicina.
La Cenlaurea minore ,la Biondella. V.
BIONDA.
CENTENR, s. m. e nel piar. CBWTSXBBA , Centinaio , e nel piar. Centinaia,
Solimi che arriva al numero di cento.
A CBKTBNBRA , detto a modo avverbia
le, A centinaia, vale In gran limm r*,
CENTO , s. m. Cento DE CENT' *IM
Centenario, Che contiene ceni' anni.
CSWTO PBR UNO , // centuple , e vale
Maggiore cento volte RENDER CENTO,
PER UNO , Centuplicare , Mulliplicare per
cento.

CEN

CEO

CENTOCOSTE Uccello. V.TRBNTACOSTE.

CENTU1N , s. m. Cntolo ; Cintolino ;


'Cinturino, Parie inferiore delle brache
che le lega solto al ginocchio.
CENTUBITDE LE STAFE,iS<n^/e,Slriscia

CENTO E VINTI, . m. Stilo d misura.


Arnia bianca ila punta, triangolata , che
ha la marca del numero cento e venti, la
quale era usata dai Bombardieri Veneti
urbani ne' loro escrcizii per calibrare i
pezzi d' artiglieria.
CENTNI, s. m. T. de'Calafati, Capi in
cinte, diconsi le Tavole aggiunte alle in
cinte dalle bitte sino alla ruota di poppa
e di prua dei Legni dalla parte esterna.
V. CBSTA.
CEPfTNICO o ABSI.VZIO MARI* , s. m.
Santonico o Cina , cbiamata non meno
Canforata o Erba giulla. Sorta d* erba
delta da' Botanici Artemisia Santonico.
CENTOPEZZI, t. m. Centopelte, T. de'
Macellai, II terzo stomaco degli animali
ruminanti , quello cio che riceve il cibo
d.illa trippa lo manda alla molletta. V.
M ANEGA.
Dicesi anche nel sign. di Ventraia ,
cio la Pancia.
CENTO ZATE, Insetto. V. CALIA.
CENTRALIZ\R , v. Ccnlreggiare , Ten
dere ad un centro , Ridurre al centro.
CENTRO, s. m. Centro, Punto nel mezzo
del cerchio.
METERSB i* CESTRO , Accentrarti o
Concentrarsi.
ESSER JTBL so CENTRO ; Etsere nel suo
centro o nella sua Leva o nella sua pisci
na: si dice dell'Essere o del trattar un
affare di pieno suo genio e soddisfazione.
CENTURA , s. f. Cintura o Cintola, Fa
scia colla quale 1' uomo si cinge i panni
intorno al mezzo della persona Cinto
lo o Cintiglio, dicesi l'ascia o nastro che
cigne Scheggiale, si dice a Sorta di
cinto di cuoio con fibbia.
SB.VZA CBJTTBRA , Scinto , Contrario di
Cinto.
CE.VTURA DBI BRAGOXI, V. in BHAGRESSB.
CEJTTCHA DE LA SPADA, Cintura. V. PESBOJT..
CEJTTCRA DEL SCBIOPO , V. SCHJOPO.
CBJTTUBA DE LA VKST.V, V. VESTA.
IVissb.v V'ARIVA A LA CI.-VTURA , Locuzio
ne antiq. e fig. Nessuno v'eguaglia; Nes
sun vi supera; Nessun vi sta-a petto.
CENTURELE , s. f. T. de' Calzolai , Cin
turini a Orecchie delle scarpe, Quc' due
pezzi della scarpa coi quali si legano le
fibbie Becchetti si chiamano Quelle
punte ve sone i buchi per mettervi i le
gaccioli o i nastri in luogo di fibbie,
CB.YTUABLS DB LA SPADA , Cinturini,
Quelle due strisce di cuoio che , attaccale
alle fascette ed alla cintura, tengono sospe
sa la spada.
CENTURRI , ,. m. Erano delti antica
mente Coloro che facevano e vendevano
Cinture, di cui facerasi uso per cignere
la veste ai lombi , secondo la moda drl
vestito de'tempi anlichi.Chiamavansi Cri
stiani della cintura quei che nell'undecimo secolo abitavano nelle parti dell' Egitlo. Vedasi nel Dizionario del Du Cauge la voci; Christiani de cinctura.
CENTURETA, s. f. Cintolino e Centuret!", Pccolo Cintolo.

16

di cuoio alla quale sta appiccata la staffa.

C^jrrunbjr DE LB TiBACHE, Posola t mi


diminutivo Posolino , Quel sovatto che
per sostener lo straccale s' infila nc'buchi
delle sue estremit, e si conficca nel basto.
CE.VTUR'IN o POLSETO DEI BRAZZI , Armillo, Girello che portan le donne in or
namento delle braccia.

CENTURN,*. m. Careggiane, Cintura


grande.
CEOLA, g. Cipolla o Cipolla rossa o
bianca. Agrume noto detto da Liiin. Allium CaspaLa Cipolla capitata ci vien
da Mnnfredonia.
Cipolla anche nome generico di tulli
i bulbi tunicati , come olire a quello del
la cipolla superiormente detta , del Tuli
pano, del Giacinto e simili. Quindi dicc-i Bulbosa a quella pianta che viene da
bulbo e da quella radica che ha in cima
un bulbo , e Bulbifera quando produce
PIETB DE LA CEOLA, Tuniche , si chia
mano quelle varie corlecce o membrane
concenlriche: onde Tunicato dicesi a quel
bulbo eh' formalo di tuniche.
Dofio COME LE CBOLE , Espressione fig.
e fam. e vale Ricco; Ricchissimo ; Pen
di roba S'intende ancora con questa
frase un Ipocrita ; Finto ; Doppio.
CBOLA , dicesi melaf. per disprezzo ad
un oriuolo da laica di poco prezzo e irre
golare, che quasi non meriti pi il nome
di Orologio - Tlfl FORA QOELA VOSTRA

CEOLA, cio Guardate su quel vostrosdrucito oriuolo per saper che orafa.
STBBCB CBOLB o HARANEB ix TI OCHI ,
Gettar la polvere negli occhi f alcuno j
vale Ingannarlo No ss GXB STRUCA CBOis iy TI OCHI, ' non uomo da dargli
ad intendere lucciole per lanterne; Cono
sce il cece daifagiuoli, il cere dagli scaiogni; Sa a quanti d S. Siagio.
CBOLA , dello in T. Mar. Girotta, Pat
la di legno che si mette in cima alle anlenne , banderuole , bastoni di flocco e si
mili.
CEOLA QUILA O SILA , s. f. Squilla o
Scilla minore, Specie di cipolla o piutto
sto Specie d'erba simigliarne a cipolla, la
cui radice si confa pi ad uso di medici
na . che le foglie. Ella detta da' Sistem.
Scilla maritino. Pianta di radice bulbo
sa in frma di pera.

COLE PORCINE, s f. V. FAX PORCI*.


CEOLESSA, s. f. Pianta, V. SAUBOSA.

CEOLTA i
CEOLNA / s.f. Cipolletta; Cipollina;
Cipollino, dicesi la Radice o bulbo tuni
cato di varie piante o de' fiori , come del
tulipano, del giacinto e simili Figliuo
li delle cipolle , chiamansi Quelle cipolli
ne che nascono attorno attorno ad una
grossa cipolla.
CEOLBTA, dicesi anche per Scalogno,
Specie di agrume simile nel sapore alla
cipolla , ma di picciol capo. V. SCALOGXB.

CER
GniSTR O CONZR CO LE CEOLETB O DA

PBizEB o DA FESTA. Conciare uno come


Dio vcl dica. Conciare o Acconciar uno
pel d dellefeste ; Aggiustar uno ; Can
tar uno a zolfa ; Comare , voce bassa ,
vale Maltrattare , Ridurre uno a catti
vo stato, rovinare, danneggiare. Lavar il
capo altrui colle frombole o col ranno ,
Recargli grave danno con biasimi o uffizii sinistri.
MBSI DE LE CEOLBTB , Mesi in cui ap
pena si guadagna P acqua da lavarsi le
mani: cio si pena. Mesi di penuria o di
-stento.
CEOLNA , s. f. Cipollone o Cipolla por
rata, Specie di Cipolla grandissima , che
vicue da Manfredonia.
CEOLTO, s. m. CipoHotto, T. de' Par
rucchieri, Annodatura di capelli dietro
alla collottola e chiusi in una piccolissi
ma borsellina , con cappiello di naslro.
Questa annodalura ora disusata.
CEFO (coll'e stretto) s. m. Ceppo, Origi
ne di famiglia , Casato , Stipile.
_CBPI o BALZE, Ceppi o Ferri, Specie
di pastoie di ferro che si pongono alle
eambe d' alcuni carcerati o condannati.
V. IXCEPA CAVAR i CBPI, Dischiavaccar i ferri da' piedi, vale Sciogliere al
cuno de' ferri.
CEPO , add. Zeppo , Pieno inlieramenle ,
Quanto pu capire , Stivato.
PIBJT CEFO, Pie\o stivato. V. Prew add.
CERA, s. f. Cera, Sostanza noia.
CEBA DE COMPIMBYTO , Cera acconcia
o di compimento , Chiamansi le Candele
o simili di cera pcrfettami-nle imbianchi
ta, bianchissima.
CERA SOTANA , Sottana , dicono i Ce*
raiuoli alla Cera d'infcrior qualit. On
de Lavorar di sottana, vale Far lavorar
la cera d' inferior qualit , e por lo pi peiprimo lavoro che venga poi coperto da al
tra cera.
DBVEJTTa COME UNA CBBA , V. DE VEX-

VB.
CERANTO, uccello. V. ZAHAJTTO.
CERASPAGNA , s. f. Ceralacca o Cera di
Spagna, Composizione nota per uso di si
gillare.
GERBERA, s.C 1
GERBERA I, s. m. / T. de' Pese. Rezza,
Rete da pescare composta di tre reti insie
me , due grosse e rade , delle CHIARONT ,
e quella di mezzo stabile e filla; ha nell'un
lalo piombo e nell'altro sincri , e quando
molto lunga vi si attaccano anche zucche
secche che la tengono distesa , e frugando
nell'acqua e ballendo sulla barca , vi si fa
correre il pesce che ne resla colle branchie
inviluppalo e preso.
CERCA, s. Cerca, cio Accatteria ; Accattamenlo; Accatto, Limosina che si do
manda.
AjfDR A LA CERCA , Andare alt accatto.
VIVBH DE CERCA , Vver cT accatto.
ROBA DE CERCA, Raccogliticcio; Collet
tizio , Cose ammassale colla qneslua. Da
nari o altro accatto.
DAB. A CBDCA , Dare a saggio o a prova,

122
CER
rale Vender solt la condizione di far asaggiare.
Cerca , detto in T. delle Prigioni, Cer
ca, Quella visita perquisiziune meldi
ca che fassi dai custodi ogni giorno nclic
carceri ov'eaistono ritcnuli.
CERCANTE ^
CERCANTN . m. Cercante; Accallone ; Accaltatore ; Pitocco ; Mendito.
CERCANT1NA, . Accattatrice; Cercatrice.
CERCANTON , Accresc. di Cercaste, V.
CERCXR, v. Cercare; Tracciare.
la boca , Assaggiare ; Assaporare ; Far assaggio.
Cercar la limosina o Cercar assolut.
Accallare; Limosinare ; Cercare la limosina; Mendicare; Andar alia cerca o
alt accatlo Cercar porta per porta ,
Accattare ad ogni porta od usciodi casa.
Cercar la candeleta , Cercar che
che sia colfuscellino, vale Cercarlo con
lomtna diligenza.
Cercar el liev\ro, Tracciare la lepre.
Cercar el mal come i mbdeghi la
candeleta, V. Mal.
,
Cercar xa o.cintbssbnza , Cercare o
Ricercare la quintessenza di alcuna co
sa, Volcrla tapere a fondo.
Cercar maria pbr ravena, Cercar ma
ria per Ravenna, Cercar le cose dov'elle
non son: come chi cercasse il mare in
Ravenna dove al presente non . Dicesi
ancora Cercar il nodo nel giunco, percL il Giunco una pianta senza fusto.
Cercr per mar e tbr tera, Cercar
per mari e monti, Da per tulto Andar
ratio, Andar cercando qua e l.
Cercar per s stessi , Pescar per si ,
dicesi fig. Far le cose a suo uopo.
Cercar per tuti i Bvsi,Jraccheggia ; Rimuginare ; Rivilicare ; Fiutare
tutti gli usci; Cercare ogni Luco. Non
ce buco ove io non abhiafilio il capo.
Chi cerca trova : Detto proverb, che
anche noi dicinmo, e vale Che l'effetto
ne segue quando si pone la causa. Dicesi
ancora, Chi cerca rogna, rogna trova e
Chi cerca quel che non dovrebbe , trova
quel che non vorreble; cio Chi stuzzica
altrui ha spesso delle noie de' faslidii o
provocando altrui a dire, sente poi qualche risposta che gli cuoce , o gli vien fal
ta cosa che gli pesa,- e pero si dice per avvcrlimento , Don destare il can che dor
me.
VaTELA CERCA QUANDO ' EL VEGNIR,
Sa il Ciclo quando verra.
CERCEGNA , V. Zarcecna.
CERCniADURA , t. f. Ccrchiatura; Cerchiamento, II cerehiarc.
CERCHlAR , v. Cerchiare , Cignere di
cerchi Accerchiellare, si dice L'attorniare con cerchielli o cerchiellini
Incerchiare, Riduisi a modo o figura di
cerchi.
Tobnar a CERCHIR, Raecerchiare.
CRCH1AR0 , s. m. T. agr. Nome che in
2nalchc lungo della campagna ai l al
orrggialo. V. Batar.

CER
CERCHIELETO , . . Cerchiellino o
Cerchiolino.
CERCH1LO , t. m. Cerchiello o Cerchieto.
Cerchiei de vida, Cerchielli, chiamano i Pescatori delle valK quei Piccoli cer
chi di vite che adoprano per tener apertc le reti della pesca, delta Cogolaria. V.
oCOLO.
Cbrchielo de la roda, T. de'Carradori , ContraJJorte, Cerchio grosso di ferro
che si melle nella bocea de' mozzi delle
rute de' carri per forlezza.
CbRCHIELO DEL VERO DEl RELUCI , Lunetta, Cerchio inferiore della casta che
regge il velro degli oi-iuoli da lasca.
Cerchiello, dicesi da' Pescatori ad una
specie di vermena del Ligustro ( V. Conestrbla) che si riduce a forma circolare per tenere aperta la rete cogolaria.
Cerchiblo o Schirelo, T. degli Ucccllatori, Specie di piccola rete che ha un
entrmenlo tondu a guisa di cerchietto ,
con manico lungo di legno, che serve ne'
tempi di primavera a cuoprire e pigliare
le quaglie maschi. Dicesi anche Volega o
Olega.
CERCHIR, s.m. Cerchiaio. QueU'arlefice che fa i cerchi delle botti.
CERCHIRA, s. f. T. de* Bottai, Fornello, dicesi da' Cerchiai Una specie di ruota con piuoli che serve per fabbricar cer
chi da botti , detti per ci Cerchi daJr
nelio.
CERCHIETIN"
CERCHITO f . m. Cerchietto; Cer
chiello ; Cerchiellino, Piccolo cerchio di
che che sia.
Per Ghiera o Fera, Cerchiello di fer
ro o d'altra materia che si melle all'estremit o bocea d' alcuni stromenti , acciocchc non s'aprnnoo feiidano. Ghiera, an
che dicesi Quel giro di mtallo in fondo
d' un bastone , alia tstala d' un palo da
affondare e simili, e quiudi si dice Ghieralo etc.
CERCHIO, s. m. Cerchio ; Cerchia o Circolo , Figura perfettamente rotonda
Cerchio, Quello delle botti Mezo cer
chio, Semicircolo o Semicerchio Ijr
cbbchio, detlo avverb. A cerco ; Fallo a
cerco. Girare a cerco.
Cerchio o Anco da cuta, Arcuccio o
Casselta, Arnese arcuato, fatto di strisce
di legno per tener sollalzate le coperle
che non affoghino nella zana i bambini.
Cerchio da f. , Faldiglia o Guardinfante, Certo rnese o abbigliamenlo
che una voila le donne portavano per mo
da solt abito.
Cerchio de la luna, Cinto o Alone,
Specie di cerchio formato dalle nubi, che
appare talvolla intorno al disco lunare.
Cerchio de persone . Cerchio o Circolo, dicesi per Ragunanza d'uomini discorrenti insieme, che pur chiamasi Capannello. V. Bozzolo.
Aver un cerchio a la tbsta , Aver la
spranghetta, si dice di Coloro che sentono gravezza di testa ncllo svrgliarsi la
maliina.

CER
Cbrcbio , nel parlare fnrbesco , 1
Anello.
CERCHIN, . m. Cerchione, T. de'TManiscalchi, Malattia che viene a'unghia
del cavallo.
Cerchin de la roda , Cerchione, La
stra circolare di ferro che s' imperta o
s'inchioda su i quarti delle rnole per Ten
derle pi salde e pi durevoli.
CERCHISA , detlo io parlare furbesco ,
vale Rotte.
CERE, s. f. Voce di gero, che vale Ma
n Alte lb cere, Gi le mani.
CEREMONIAR v. T. antiq. Complimentare, Far cerimonir.
CERER, . m. Ceraiuolo, Quello che particolarmente commercia in cera , la imbianchisce o travaglia a fabbricar cnde
le ed allre opere di cera che vende Cn
delottaio, dicesi il vendilore di candelotti.
CERESER, V. Zaresb.
cerfogiXr , s. in. Voce agr. Campa
seminlo a cerjoglio , per uso di prato.
CERFGIO, s. m. Cerjoglio o Cerfuglio ,
detto da' Botanici Scandix Cerefolium o
Chaerophy llum Cerefolium. Erba notissima , di cui si seminano i campi per tagliarla e raccoglierla come fieno.
CERIMONIA , s. Cerimonia o Ceremo
nia e Cirimonia, Formalit.
Cerimo.via uv cargadura, Stoggio, va
le Ceremonia affettata, lusinga.
Voler rar' infinita de cbrimonie, Vfr
ier mille stoggi , Dicesi di uno che mostra con cerli attuzzi ripngnanza di voler
fare dir qualche cosa.
CERIMONISTA , s. m. Cerimoniere; Ceremoniere o Cirimonierc , Maeslro delle
cerimonie.
CERIOLA , s. Candellaia o Candellara,
dal barb. Candelaria. Feslivit della Purifieazione della Madonna, in cui si dispensano cndele bcnedelle.
A LA MaDONA DE LA CERIOLA DE l'inVERno semo fora , Per la Candelora del in
vern non siamfuora, dicono all'opposto
i Fiorenlini per indicare Che al pruno di
febbraio la stagionc comincia a mitigare
r non pi.
Curila, Gora, Canale e propr. una
fossa per la quale corre acqua tratta per
arte dal vero corso d'un fic^ie.
CERNA GIA, add. Cernuta, vale Separata.
Mezzcllo, Carta :nagagnata, fogli strappati, orlati, rngnali, con zazzera o alli iinenli difettosa.
CERNIA , s. f. Cerna, La cosa caltiva sepa
rata dalla buona, Scelu, Separazione.
CERNIDA, s. f. e per lo pi Cermde, Cer
ne, Milizie del Contado che diconsi anche
Rande , e che erano scelle per completa
re i reggimenti.
Cernida, detto in altro senso, Cerna,
per Scclta, separazione o divisione. Far
cerna di che che sia, vale Sceglierc il nngliore o Separar il migliore dal pi Insto,
V. CernIr.
CERNIDOR , . m. Spelazzino, Colui ch
ipelazza la lana, cio la trasceglie quasi
pelaudola, llalla trisla.

CER

CES

CERNIRA, . f. Cerniera, Nome che si


da in generale a due pezzi di ferro o altro
metallo forati da un capo, che s'incastra
no insieme e stanno saldi per mezzo d'un
pernio.
Ctuuraju DL COMPASSO, Nocella, Quel
la parte delle seste o simili ove si collega
no i brcci. Y. BDSEKLO.
CERNIERL, s. m. T. de' Pese. Conchi
glia marina bivalve del genere degli Spondidi, detta da Lidn. Spondislus Gcederopus. Essa ha per carattere il corpo forma
to da due valve ineguali che si uniscono
al cardine formato a guisa di Cerniera ,
donde trasse il nome vernacolo. Nell'lstria
dicesi da' [irsi-. GoDEBOVO.
CERJVO , add. Cernito o Gemuto.
CERNIR, v.Cernere e Cernire; Scegliere
o Scerre; Trascegliere.
Riscegliere o Kiscerre, Sceglier con di
ligenza, Di nuovo scegliere, Scegliere fra
lo scelto Sfiorire , si dice di fi-ulta e
d'altre cose, quando se ne trasceglie il
meglio.
CBRXB LA LANA, Spetezzare, Trascerre la lana , V. CBIUVIDR.
Saa^CaJtEa.11 SKNZA CERNR, Pigliare
za sceglimento o dislin-

CERVELADA , . (. Cervellata, Sorta di


salsiccia gialla alla Milanrsr.
CERVELSE, s. f. Cervello , cio- di Ca
pretto, di Agnello, di Castrone etc.
CERVLO, . m. Cervello e Cembro.
CsmvLo BISLACO, Cervel balzano ofotIo a tornio, diceti D'uomo vario,incostante, bisbetico. Girellato; Cervel vago o ete
roclito, Taglione Stravagante.

fc*K

ihiamasi volgarmente Coio le processioni , raccoie' cerei che cadono, per


V. SCOLAUBA.

i. V. CHIBUBGA.
Cerotto, Composto medii' ha di tante maniere.
")TO, Maniera fam. Non
ente, riparo, provedi; II morto sulla bara,
aro e manifesto.
,1 TVTO , Aver unguenaper rimediare a tutto.
loro A ii.iro. V. DESTBJTJBRPILIO.

pia.
/. Accertarsi; Assicurarsi.
. Certo; Sicuro; Indubitato
labile, Che non ha bisogno di
1. 1 ss i:i EL CERTO PER L' INCERTO, La-

iciare il proprio per l'appellativo; Cercar


maria per Ravenna; Andar per la deci
ma e lasciarvi il sacco; Meglio piccione
in man che tordo injrasca.
LA POL ESSEB CERTA , Ella pu far ca
pitale, Pu far con lo delle mie parole. Staicerto, Esser sicuro.
PER UNA CERTA MANIERA DE DIR, Per una
colai maniera di dire.
CERTO o DE CERTO, avv. Certo; Al cer
to; Per certo; Del sicuro; Di certo; Cer
tamente.
CERVATO, s. m. Cerviatto; Cerbiatto;
Cervietto, Piccol cervio.
LEONE DE CERTATO , Diconsi Quelle for
ti, nate ne'boschi dell'Istria e della Dalmazia , e che si portano a Venezia per uso
di fuoco.

CEBYELO DE STOPA , Cervello di borra


come le palle.
CzavxLo s v K \ T* , Cervellaggine , Ca
priccio strano e faitescoCervellinaggine, Azione da cervellino o da cervello sven
tatoCerveWofie, dicesi di Uomo strava
gante e poco accorto.
AMU DI VOLTA FI. CBRVLO, Girare il
capo; Esser in confusione.
AVB BL CBRVLO LV CASSA , Essere in
luon senno; Essere assennato, piai di
senno ; Aver cervello.
AVB BIANCO CBBVLO D' IVA GATA , Aver
cervel di gatta; Aver meno cervello of un
grillo o d" un'oca) Aver il cervel nelle cal
cagna.
AVH PERSO EL CERVLO , Dar Ir cervella a rimpedulare , tolta la nieta dalle
calze.
DESTILABSB BL CEHVLO, Beccarsi il cer
vello; Stillarsi il cervello, vale Ghiribiz
zare, Affaticar l'intelletto, che anche di
cesi Mulinare.
Esosa DE poco CBKVLO, Esser di poca o
picciola levatura ; Avere poca levatura ,
Poco cervello.
METBK EL CEUVKLO A PART!O, V. PAxlo.
TAJTTB TBSTS TAMTI CERVLI, Tanti no
mini tante Icrrette; Chi la vuole lessa e
chi arrosta, Chi d' un umore e chi d'un
altro.
Vu KB JB TANTO DB CEAVB1O , Voi mi

mettete il cervello a partito, e vale Mi met


tete in confusione, in ambiguit.

CERV1R,V. LOVOCBBVIB.
CERUSICO, s. m. Chirurgo.
CESAGIE , s. f. T. di Zezza; Sitagli, e
dicesi delle Monete , cio L' estremit del
le lamine del metallo d'oro e d'argento da
cui si hanno cavati i pezzi da monetarsi.
CESARA, s. f. Cece, Legume noto di scor
za nera, la cui pianta detta volgarmen
te Cecera, e da Sisleni. Lathyrus Cicero.
Vi sono anche de' crei bianchi che noi
chiamiamo PEZZOLI. V. PEZZLO.

CESAHA, MANTA, Cecijranto infranti.


COLH DB CESABA, Cf finii:

GESARELA , s. f. T. agr. Rubiglia o Eobiglia e Pisello minore, Pianta legumino


sa salvatica, le cui silique sono simili a
quelle del Pisello comune, ma minori. El
la si semina per pastura al bestiame. Da'
Botanici detta rida pisiformis. Sul Trivigianodella BISOTA. 1 suoi granelli piac
ciono molto ai colombi.

CESARINA, s. f. Cecino, Piccolo cece.


GESARTO , V. VBZZA.
CESENDLO, . m. Piccola lampada o
tampona ; ma intendiamo propr. (Duella
che tiensi appesa con lumicino dinanzi a

CES

125

qualche imagine ditola. La voce verna


cola viene dal barb. Cicendulumo-Cicendela, corrotti dal Ialino Cicindela, che
significa la Lucciola volante (LUSABIOLA).
Trovasi fra le voci barbariche delDu Cange anche Asndulum usata nel signif. di
Lampada, in vece di Cicendiilum.
IMPIZZ EL CESEXDBLO , Accendete I*
lampada, e inlendesi il lumicino di essa.
CESETA. Lo slesso che CIESBTA , V.
CESRE o Cisbax ( dal Ialino Caesoriae )
Cesoie, T. di Zecca e degli Orefici. Stru
mento d' acciaio a guisa di forbice , atto a
tagliar le lamine e piastre de'melalli.
CESSLFAUT, s. m. Cissolfaut, Caratte
re e noia musicale.
CESTA, s. C Paniere, Arnese fatto di pi
forme o di pi materie , ma per lo pi di
vinchi o di vctrice ( V. STBOPER ) con ma
nico, per nso di portare attoriu le cose
Paniera chiamasi la Cesta falla per lo
pi di vetrice Cesta , Gran paniere intcssuto di stecche Zana, chiamasi una
Cesta ovata per portare e tenervi dentro
diverse cose, intessuta di stecche di legno
Spasa, si dice una Cesta piana e assai
larga per uso di sostener robe da com
parsa.
,
CESTA DEL FAN, Panattiera; Tafferia.
CBSTA DA MAUZABETO, Botteghino, Ce
sta con cui gira il Merciaiuolo per la Cit
t vendendo le proprie mercanzie.
CBSTA o CEST|>:V DE PAGIA , Bugnola e
Bugna e Cannaio, Vaso composto di cor
doni di paglia legati con roghi per tener
vi dentro biade, crusca e simili.
MBTBB iw CESTA, Incestare.
QUEL DA LA CESTA , Ciambellaio, Inten
diamo per Quello che vende ciambelle e
robe dolci portandole in una cesia per la
citt.
Cesta, T. de' Vetturali, dicesi oggid
Una specie di carrozza mezza scoperta,
per lo pi a quattro mole , usata dai Te
deschi, e conosciuta anche in Italia, la
i|iulr talvolta ha un manticino per davan
ti CESTA DA CAMPAGNA, Cesta alla campigiana, dicesi Una specie di Cesia da lit
tori.
CESTA DA PUTEI , Zana, Cesta ovata
concntrovi un piccolo letlicciuoloche ser
ve per culla. Talvolta vi si adattano sotto
due legni a guisa di arcioni a fine di po
ter cullare.
CESTADA , s. f. Zanata, Quantit di che
che sia che entri in una zana o la riempia.
CESTARIL, s. m. Zanaiuolo, Chi prez
zolato porta altrui colla zana robe per lo
pi da mangiare. Lo stesso che SPOBTABJL. V.
CESTAZZA, 1. 1 Cestaccia, Cattiva ce
sta o grande.
CESTELA,s.f. Cestella; Cestello; Panie
rino; Panieruzto.
CESTELTO, s. m. Panierino, Panieruzzo; Panieri/zzalo.
CESTLO, V. CESTBLA.
CESTER, s. m. Cestaruolo; Panieraio ;
Cofanaio; Maestro di far ceste <
o n>i,un.

CHE
'124
CESTO, s. m. Cesta o Cesto.
FAR i CESTI , Intessere le ceste.
CESTO DA SALATA , Scotitoio, Relicino o
Ceda o Vaso bucherato nel quale si met
te l' insalala o altro, per iscuotersi dall' ac
qua.
TlB.VTB Jlf BON CESTO CH.K TI GA UN BEI
MAX8GO. Ow. TlBNTS IN BON POLONIA CHE

TO MARIO TE SUBIA , Lodatevi cesto che qvete un bel manico. Orv. Lodati cesto che
il manico hai bello : dicesi proverb. a Chi
loda s stesso. Far cose da scrivere al pae
se , detto per ironia in ridicolo di qualcha
espressione.
CESTO o CESTO DE POMI o 1. 1: ZZOLI,
dello Cg. // deretano; II di dietro ROM
PER EL CESTO A QUALct.v , Dar noia ; Daf
ricadta ad alcuno; Venir a noia pi che
il mal di capo.
AVER QUALcbx IN CESTO , V. CULO.
Ton m CESTO , V. TOH.
CESTN, s. m. Cestone ; Bugna; Bugno
la; Panierone; Carbone, Arnese per lo
pi con coperchio e serve per someggiare.
Cofano o Corbello, Vaso rilonxlo col fon
do piano fallo li sottili schegge di casta
gno , per uso di trasportar robe da luogo
luogo.
CETO, >. m. (coli1 e larga) Condizione;
Ordine ; Qualit; Grado, e dicest di Pereone e famiglie.
CTOLA, s. f. Facciuola o Quartino,L'ttava parte del foglio di carta. Gli Areliui
dicono Lato di carta.
CETSA, V. ACETSA.
CETRACA. Erba, V. RUTA DB MUBI.
CE VENTE o SBTBNTB, s. C T. de'Pesc. Ma
rea ; Flusso, II crescere regolare dell' ac
qua del mare, conlrario del Rifluito. V.
UOSANA.

CHEBA o \
CDEBE
/ mili. in. i r. Voce per lo pi
usala da'Chioggioli e da'Buranelli e quin
di da' nostri pescalori, e vale per Barbo
gio; Balbo; froglio. V. BAABOTO.
i ' A i r. in CHBBA o CEBBB , Scilinguare ;
Trogliare.
CHEBA (coli' e larga) s. f Gabbia, Strumenlo per uso di rinchiudere uccelli viv
composto di regolelli di legno detti Staggi
e di vimini o hli di ferro detti Gretole
Usciolino dicesi la Porticciuola della gabbia Posatoio a que' Legnelti su cui po
sa l'uccello Beveratoio al Vasello del
l'acqua Beccatoio alla Casscllina del
' cibo.
CHEBA , dicesi per simil, alla Prigione
METER rw CHEBA o CAVAR DA LA CHKBA,
Ingabbiare o Imprigionar o Sprigiona
re e Sgabbiare.
CIIEBA DB MATI, Nidiata di pazzi, di
cesi d Molle persone allegre adunale as
sieme in un luogo.
QUEL DA LE CUEBB, Gabbiaio, Facilor
li gabbie.
Vi fu anche in Venezia nell'et di mez
zo un genere di pena criminale o sia di
supplizio dello la CHEBA, di cui parlano
diversi storici e che lini nel i5i8. Era
quesla una Cassa quuilrula di legno guermla di fei'ro , falla a foggia di gabbia o

CHI
stia , che sospendevasi ad una trarr spor
ta fuori da un buco del Campanile di S.
Marco sopra le botteghe del pane , nella
quale veniva posto il condannato e lascia
tovi a tempo e talvolta fin che moriva.
Con tale specie di pena si punivano i de
litti enormi e pi scandalosi degli Eccle
siastici.
CHEBKTA , s. L Gabbiti/ina: GnlLiuoa;
Gabbiuzza, Piccola gabbia.
CHEBONA, s.f. Gabbione, Gabbia grande.
CHECA, Francesco, Nome proprio di
Femmina.
CHI;. < Cecca; Putta; Cazzer, Uccel
lo nolo ammaestrato a favellare; V. GAZA.
(.ili: CADE? Maniera volgare, e vale Cheimporta?
CHECHIA , V. CHICJIIA.
CHECO (coll'e stretta) Francesco, Nome
proprio di uomo.
CHEF A ( coli' e larga) i. T. ntiq. Cuf
fia ; Cresta, Abbigliamento o riparo rfel
capo ad uso delle donne CHEFA per
Cuffia , diceti ancora in Lombardia.
CHEFANO, s.m. Palloncino peloso, Pian1.1 fruticosa con foglie e rami pubescenti ,
fiori e frutti pendenti. 1 Botanici la chia
mano Phystilis pubesctns. I suoi frutti,
che consistono in bacche di color gialla
stro, nate in follicoli , i dicono volgar
mente Frutti d Ananas , perch s'asso
migliano leggcrmente- nell'odore e nel sa
pore agretto al vero Ananas.
CUELE ( coli' e stretta ) FAH CHELE, Farcompagnia o brigata n comunella ES
SER DB CHT I.K , Esser <f accordo , di con
certo. Tulli battono al medesimo fine.
i : !I ! . M i K. Voce anliq. composta , e vale
Che ne CME.NDB A VABA DB. BISOGNO, Clic
ne avr bisogno CHBXDB VIO.VERAVE i.v
COPIA , Ne verrebbero in copia CHB.YDB SA MANCO , Che ne sa. meno.
CHE NON , Ovr. CXE CHE NON , Ovr.
QUEL CHE NON i, Quanf ecco ; Ch'r che
non f, Dal vedere al non vedere, Im
provvisamente.
CHERSO, s. m. T. de* Cacciatori valligia
ni. Uccello acquatico del genere delle Ana
tre salratiche, chiamato volgarmente Fotpca e dagli Autori Tadorna , dello da'
Sislem. Alias Tadorna. Frequenta mollo
i luoghi marittimi, e nelle nostre valli se
ne piglia l'inverno, ma non molto buouo a mangiare.
CHE SOI MI? Che so. io? Indica confusio
ne d' idee. Eccetera.
CHIACH , Ciocche-ciacche. Voce che non
ha verun significato, ma solamente imita
il cuono che fanno 1' uova o altro simile
quando si rompono.
C1I1ACIIIA. V. BOGA IN CAO.
CHlXCHIARA, s. f. Chiacchiera; Chiac
chierata, Voce sparsa. V.CHIACOLA e CHIAco LEZZO.
9
CHIACHIARAMENTO, . m. Chiacchieramento , Voce sparsa ma non vera Ciancamtnto il Cianciare.
CHIACHIARR, v. Chiacchierare; Gian-

CHI
dare; Ciangolare; Cinguettare; Ciara
mellare, Avviluppar parole senza conclu
sione. Chiacchillare , Perder il tempo in
chiacchierare. Lingueggiare, Parlar mol
to. Confabulare, Ragionar insieme quasi
favoleggiando.
CH1ACHIARN, s.m. Chiacchierino, CLe
molto parla o cinguetta.
CHIACUIARN , . ,. Chiacchierone
Ciarlone; Ciarlante; Tattamella; BerlRgatore ; Cinguettiere.
CWACJHAB* PER LE BOTBGHE , Cr.X>

ehione , Ciarlatore : dice*i di que' Chiac


chieroni t perdigiorni che si confinano a
sedere in una bottega sema far allro che
cicalare: il che si dice Crocchiare o Sla
re a crocchio.
CHIACOLA, i. f. Chiacchierata; Chiacchieramento, Voce sparsa ma non vera.
CHIACOLA , dello per Agg. a uomo. V.
CHIACOLON.
CHIACOLB , V. CHIACOLEZZO.
CHIACOLE TANTE MA SENZA FATI, Assai
parole- e poche lance rotte; /issai romore e poca lana , dicesi del Moslrar di far
gran cose e non ne conchiuder veruna.
Dicesi ancora Gran chiesa e pocajsta ;
Molte penne e poca carne; Molto mena
e poco fila.
A VR BOXA CHIACOLA, Aver buona par
lantina o buona ciarla..
DAH CHIACOLE A uwo , Intrattenere o.
Intertenere uno; Tener uno a bada o in
tempo, Far indugiare, Ritenere.
FAR CHIACOLB ii PI.

I r CULACOLE. V.

CHIACOLB ! TANTB CHTACOLB, Par


lare o Kit pondero a buon mercato, dellofig. e vale Far parole assai PAH DE LE
CIIIACOLB B POCHI FATI , Largheggiare in ,
parole ; Esser largo in promettere ; As
sai parole e poche lance ralle. Si dice
del Moslrare di far gran cose e non ne
couchiuder veruna. Un allro Aulore ha
pur detto negli stessi significali ; // Jragor odo deW abbnralina , ma non veggoche n' esca mai farina.
FAR , B NO AB CHIACOLE , .Fare dfat
ti , Operare senza perdersi in parole.
ANDAR IN CHIACOLE , Far belle le piaz
ze; Farsi appiccar sonagli o affibbiarbottoni senz ucchielli; Farsi scorgere ;
Far far bfffe di se ; Far bello il vicina
to, Dar molivi a discorsi pregiudizievoli.
No OHE VOI, CHIACOLE , CHE VOL FATI, f

fatti sono maschi e le parole femmine.


Dove bisognano i falli non bastano le pa
role. Fu anche dello, // roto senza Topera non basta.
No ME LASSO CHIAFJl DA CHfACOLI! . 1

non mi lascio prendere alle grida: cu


Non credo quello che comunemente si di
ce da altri senza pensare, o cercare pi
in l.
FALSA CHIACOLA , Rapportazione mormorevole, cio Calunniosa.
TUTO COTI CHIACOLE MUTILI, Borrevofmente, Con borra, dello Cg. e vale con
superfluit di parole.
CniACOLADA , s. f. Chacchieramenloi
Chiacchierata; Ciarlata, Gran parlare.
DAR U.VA BONA CHIACOLADA, Potare il
tacco , Sfogarsi a discorrere.

CHI
CIUACOlAR, v. Ciarlare; Cianciare,
Parlare assai vanamente e leggcrmcnte
Cornacchiare; Cicalare; Tocco/are ; TaJtamellare ; Chiacchierare ; Cinguettare ,
Stucchevolmente parlare Gracchiare,
Parlare assai e senza bisogno Fare
u 'i agliata , una lunga diceria o inteme
rata, cio uuii lunga parlala sciocca e no
iosa Ciaramellare, Avviluppar parole
senza conclusione Berlingare , dicesi
di Coloro che ciarlano avendo ben pieno
il venire ed essendo ben riscaldati dal vi
no, e pi delle donne che degli uomini.
CHIACOL\R. SENZA ria, Favellare sine
fine dicentei ; Dir pi cose che non sono
i Leali Favoli; Aver pi parole efun leg
go; Ciarlare come una Calandra.
CHIACOLAR A PIA, Mormorare; Som
messamente parlare.
CHIACOLH i > si EUE , Confabulare.
SE CHJACOLA , Si parla ; Si dice ; E
sparso; Ne va grido SE VA VIA CHIACOLAXDO , Se ne bucina ; Se ne mormora,
Se ne parla a mezza bocca.
l'i :< GNBNTE Kb SE CHIACOLA, i:' non

t1 abbaia a voto, Quando alcuno impu


tato d'alcuna cosa che non certa, ma
' r il sospetto clic ne sia qualcosa.
TANTO CH'EL CJIIACOLA , Maniera fam.
Ei si dimena per parer vivo, diccsi di Co
loro che si vogliono intromettere in alcun
ragionamento o negozio, bench non sap
piano quel che si dicano, n quel che fac
ciano. Lo stesso che I'.' guizza per non ri- '
ma nere in tecco.
CHIACOLARA, ,.{. Bisbiglio; Fissi pissi; Bit bu , Mormorto di parole. Borbot
tio, Romore che nasce dal borbottare. Fa
vellio ha lo slesso significato.
CHIACOLTA, s. f. Chiacchierino; Tac<"'.' /."e Che ha una buona parlantina;
Che cicala per cento putte. un paro
laio , una tabella. ' terrebbe il capo a
una pescaia.
CH1ACOLEZZO, s.m. Chiacchierio o Favellio, Piccolo remore che si fa , chiac
chierando pi persone adunale in un luo
go Cicaleccio o Cicalata, Discorsi fat
ti da pi persone insieme , e per lo pi
s'intende da donnicciuole o da oziosi no
vellieri Bisbigliamento; Bisbiglio, o
Bisbiglo, Susurro, mormorio prodotto
dal cicaleccio o favellamento fatto piano
da pi persone raccolte, e dicesi anche
Patassio Passeraio, Confuso cicalec
cio di pi persone, ma pi s'intende di
donne Cornacchiaia o Mulacchiaia ,
Cicaleccio noioso.
CHIACOLEZZO , si dice anche per PETECOLSZZO, V.
CHIAOOLBZZO DE TUTELI, Bruscello, Voce Aretina e vale Chiacchieri di fanciul
li. I Fiorentini dicono Passeraio.
CHIACOLN, s. m. Ciarlone; Chiacchie
rone ; Taccola ; Tabella ; Cianciatore j
Ciancer ; Cornacchia , Gracchia , Che
parla assai senza proposito In altro sign. Ferboso; Linguacciuto; Parlatore;
Loquace Bubbolane vale Chiacchiero
ne spropositato -. Trombettiere; Ciarlie
re; Svesciatore; Rapportatore, die rac
conta faciloieoU i fatti altrui Sgolalo,

CHI
dello jnetaf. Che non tace niente /fu
cinatore, Maldicente secreto Tattamella o Ciaramella, Che cicala assai e non
sa he n perch Vendifrottole, Colui
che spaccia frottole come opinioni savie e
fondate.
Tenere {(campanello, si dice di Chi nel
la conversazione cicala per tulli gli altri.
CHIAMAR, v. Chiamare.
CIIIAIIR A PIA: o SOTOVOSE, Socchiamare CHIAMAR A FORTE, Baciare al
cuno FAE CHIAMAR c.vo, Addomandare, Chiamare o Richieder uno per terza
persona.
CHIAMAR FI, MEDICO , Mandare o Ari
dar per il medico.
CHIAMAR i CAUTI, Allettare i cani, Chia
marli a s.
CHIAMAR I.VDRIO QUALCU.Y, Richiamar
uno.
CHIAMAR LAORIR, V. L.iomn.
CHIAMAUSE GRAMO , V. GRAMO.
CHIAVAR i PEOXI, Mallevare, Entrar
mallevadore per qualche debitore pigno
rato.
CHIAMARSE BL MAL, V. MAL.
CIIIAMOR , s. m. Clamore ; Remore.
Chiamare, in T. del Foro ex-Veneto,
era un Alto civile con cui uno impediva
al suo vicino la progressione d' una fab
brica.
CHIAPA CHIAPA, s. m. Parapiglia, Su
bita e rumorosa confusione di persone
Guazzabugli, Confusione, miscuglio, di
sordine. V. BARAFUSOLA.
CHIAPAR, v. Pigliare o Prendere Ac
chiappare o Chiappare, Pigliare improvvisamcnle e con inganno.
Cogliere; Colpire; Investire, cio do
ve l'uomo ha dirilla la mira. Acchiappar
uno nel capo.
CHIAP.XR u.vo, Catturare; Acciuffare,
Far prigione Arrivare o Aggiungere o
Giunger uno,Sopraggiungerlo. V.AaivXR
C ZOKZBII.

CBIAPB, dicesi per Guadagnare, Ac


quistar accattando.
CHIAPAR A LE STRBTBoMETBR THA'J, STI
LO B 'L MURO , Strignere alcuno fra /" uscio e 'Z muro , vale Violentare alcuno a
risolversi senza dargli tempo a pensare.
Pigliar uno di filo, vale Indurre altrui a
che che sia senza dargli tempo di repliche.
CHIAXR AXBMO, Animarsi; Doni ani
mo; Incoraggirsi.
CHIAP'IH ARIA, V. ARIA.
CuiAPH AQUA DAL BORDO O DA LA BOCA,

Maniera marin. Abboccare ed anche Tra


boccare , dicesi d' una nave, che, sorpre
sa da un colpo li vento carica di vele, dal
la forza del vento fu falla empier d'acqua
di sopra al bordo e si affondata.
CHIAPAR A SANGUE PREDO , Cogliere alFimpensata, a mati talva; Acchiappare
tra l'uscio e '/ muro; Pigliar di filo ;
Giungere al gabbione.
CHJAPH A STHACA QUALCC.V , Cogliere
alcuno alla sprovveduta.
CHIAPAB CAZZA , V. CAZZA.
CHIAPB co LA BOCA , Abboccare, ed
proprio de' cani , lupi eie. TonjvH A
co LA BOCA, Rabboccare Ad-

CHI
dentare; Azzannare o Assannare, Pi
gliar propriamente coi denti.
CHIAPA COL SGRCG.YO , Acce/fare pro
prio delle bestie.
CHIAPAR, parlandosi del fuoco, Appren
dersi ; Appigliarsi ; Attaccarsi '
CHIAPK DE LE DOTE o DE LC SOE, Toc
car qualche tentennata , delle busse o
percosse.
CHIAPXR , parlando de'calmi, Appicca
re de' nesti. V. CALMA.
CHIAPXR, parlando delle piante, Avventore T. agr. Allignare; Alleficare ; Af,barbicare ; Barbare ; Prendere ; Appi
gliarsi, Metter barbe o radici, venire in
nanzi. E quindi Abbarbicarne ;ito ; Appigliamento.
' '
CHIAPR T>RI\TO, Involgere o Involvers.
CHIAPXR BL CAVALO, V. CAVALO.
CHIAPAR BL FRESCO , V. FRESCO.
CHIAPAR BL MONTE, V. Mo.vrs.
CKIApXft EL TRATO AVA.VTI , Vi-rUllFe l

tratto, vale Pigliar il tempo. Pigliare i


passi innanzi per non cadere, Prevenire
un discorso , ovvero Giustificarsi avanti
tratto.
CHIAPAR FiX , V. FiX.
CHIAPARGHB , Imbroccare ; Dar nel
tracco; Imberciare, Cogliere.
CHIAPARGHB GIUSTO , Accertare il co'lpo, vale Prendere aggiustatamente la mi
ra onde colpire.
CHIAPAR ix MA*, Impugnare, Slrignere col pugno Detto per Pigliare in ma
no o Pigliare semplicemente, Prendere.
CHIAPAR in PAROLA , Acchiappare ih
parola.
CHIAPAR IN SCANSO o DB SCAMPO* , Co
gliere a schiancio o a stiancio o a schi
fo, vale Obbliquamentc.
CHIAPAR i TRAPOLA, Trappolare, dol
io fig.
CHIAPAR i PRIMI, V. PRIMO.
CHIAPARLA COME CHE LA VIE* , o CHIA
PAR LE COSSE COME CHE LE CAPITA, lo SteSSO che ToRLA COME LA VIEX , li ToR , V.

CHIAP\R i ALTRI A TOLA , Arrivare o


Raggiungere gli altri, dicesi Quando so
no pi a tavola e sopraggiunge un altro il
quale postosi a sedere cogli altri mangia
tanto in fretta che raggiunge i primi. Di
cesi ancora, Buon cavallo giunge e passa.
CHIAPXR LA FORTUYA QUAJTDO LA VIE.N ,
Mentre che l can piscia o baia, la lepre
se ne va, e vale Chi non sollecita quan
do e* pu perde l' occasione.
< lui APII LA BALA , Tracciare o Tracchiare ed anche Truccare, vale al giucco
pel Trucco , delle pallottole e simili.
CuiApXn LA COTA , V. GOTA.
CHIAPXR LA GRASPA , V. GRASPA.
CHIAPH LA MUFA , V. MUFA.
CHIAPARLA PER u.v, Pigliarla per uno;
Prender la parte o il partilo di uno.
GHIA PAR LA PONTA, V. Po.VTA.

CHIAPXR LE MOSCHE CHE VA PER ARIA. V.


MOSCA.
CHIAPXR LE PRCOLE, V. FORCOLA.
CHIAPAR LB so QCATRO o CHiArARGHBxs
QUATRO, Toccar le busse o le nespole, Es
ser battuto.
CHIAPAR MA* A QCALCOSSA , Rinfran-

I 26
CHI
CHI
carsi ; Farsi Jhwicu } Farti abih o peri
CHI
Chiapr
una
sassada
, Etser assassato in una cosa ; Fare pratica.
Chiaro, add. Tale Puro , contrarie di
to, ciottolato. V. Sassda e Piebda.
Chiapb Li. col , Aggavignarc ,
Torbido. ^9uc chiare ; Fino chiaro o
Chiapr una schincada , Y. Schincda.
Pigliare per le gavigne Ditto fig. Wei
chiaroto o lmpido.
Chiapb un granzo, V. Gbanzo.
ter la cavezza alia gola, si dice yuan.lo
Chiaro, dicesi figur. per Celebre, fa
Chiapr un lievro , V. Lievuo.
uno avendo ncessita d' una cosa, 1' vifn
moso.
Chiapr uno caminando , Arrivare ,
falla pagare pi die non vale; 0 per con
Chiaro, pur Gg. per Evidente, manife
Bagiunsere uno.
TS

trario, Avendo bisogno di vender o ca


sto Chiaro un cbilo come la
ClIIAP
LE CANB DE LA COLA , var danaro, vende con discapilo.
mebda, Chiaro o Specchiato am
cannato, cio Preso o Spinto dalla nces
Chiaparsb al col de uno, Avvinchiarbra palpabile; Eir'e corne quattro e quatsita.
si; Avvinghiare o Avvincarc. Discese cal
tr otto; Ella pi chiara che non il sole
Chiapa eh, To qua e da qua, Si
le braccia aperte e avvinchialogli il eol
di mezzodi ; Andar in ittampa. Locusuol dire quando si ha che fare con cerli
io alquantostettesenza alcuna cosadire,
zioni che indicano Esser la cosa chiara
smeniorati
e
di
poca
fede.
' loazA, Aggheraiigliare ,
evidente Ester patala la cota in giuDov'el
chiapa
el
chiapa,
Dove
coglie
Pigliare tenendo per forza.
dicato, Non potersene pi dubitare. '
coglie, Dicesi del Cogliere alla cieca baChiapr peu la cola , delto fig. Pren
Omo chiabo, Uomo di chiarafede, cio
slouaudo ; ferendo ec.
dere, Pigliare o Chiappare al boccone,
Lale , puro , sincero.
,
.
f.
Chiappe
;
Natalie;
Pret
vale litgannare con alletlamenli PiPanada chiara, Liquida, Contrario di
rito; Deretano; Mete, e per ischerzo Hi
gliar il tapone o il boccone; Esser preso
Densa Denti un.ni. Badi, contraria
lelo, Il Culo.
al boccone, vale Lasciarsi corromper cii
di Fitti
CHIAPO. V. Schiapo.
donativi.
Far cihabo, Far giorno; Sorgere Chiapas , AJferrare il
rora 'l di Delto in T. Mar. Affinare
CHIARA , s. f. Chiara Allume, Il bianco
porto; Approdare , dicesi de'Navigli.
dell' uovo.
il tempo, Rischiararsi il tempo. I tempo,
Chiapr possesso soba de uno. V. Pos
affina.
Chiara
,
dello
in
T
de'
Pesc.
valligiasessio.
ni, chiamasi Una parte dlia Cogolaria.
Far chiaro Far lume o luce, dicesi di
Chiap.ib scarso , Cogliere scarso, Si
V. CoGLO.
Chi con torch 10 acceso o cosa simile, dice quando un colpo simile feriscc obstra neU'oscuril la via di camminare.
CHIARABALANA, s. f. Ghiarabaldann
bliquainente.
Chiaro, sust. delto in gergo, Chiaro;
o
Ghiabaldana
e
Ghiabaldano,
Cosa
di
Chiapabse, Jngannarsi, dicesi ne'conSiroppo di cantina, e vale Vino. V. Scal.nessun valore.
tralli svantaggiosi Vabda de wo chiafo e CbiarIr.
NoL VAL UNA CHIABABALDAXA , Noll Vale
pabte, Guarda di non ti scagliare: cioe
Tamiso Petewb chiaro , Staccio
una
ghiarabaldana
,
che
te
ne
davano
Di non impegnarli oltre al convenevole.
Pettine
rado, contrario di Fitto, di Spestrentasei
per
un
pelo
d
asino.
Chiafahsb in dbk> , Ester sempre inso o Denso.
dietro due ricolte , Modo proverb, ebe
ciiiarXda , s. Chiarata, Medicamento
La cossa no xe chiara , La cosa non e
s'usa dire per Non saper usare il daara
fatto di chiara d' aovo dibaltulo, per le
liscia
. per dire Non schietta , sincera.
t per esser cattivo ecnomo , consumar le
ferile.
Dio vogia che se ghe veda chiabo, del
ntrate anticipalamcnle.
CHIARELE , s. Chiarella e per lo pi
to mclaf. Voglia il Cielo che da ultimo
Chiapabse a peto qualcossa , V. Peto.
sia bel tempo , cio Che si sveli, che si coCliiarclle in plur. Mancamenti ne' panni
Chiapabse al Mimo o allro, Altenersi;
che non sono trssuli e oolpeggiati uniforuosca la verit.
Altaccarsi.
Vedeb chiaro , V. Veder.
mi Radori, dicesi di pannolino o lao
Chxapabsb W leto, Ritardare; Indutrasto quando non sia hito.
Chiare volte , detto avverb. Bade volgiare ; Intertencrsi. II sonno m' ha inte; Di rado ; Badamcnte o Baramente y
CRIARELO,
add.V.
Vin
chiarblo,
inViw.
gannalo o mi portb via. V. Componer.
Contrario di Spesso.
CIIIARTO, add. Chjarelto, Alquanto
Chiapabse ix tbapola , dello Cg. BiCRIARON, s.m. /fariiKip,Nomc che da'
manere alie reti o alta stiaccia.
chiaro Parlandosi di lela alquaiito ra
noslri pescatori si d a quella rete a ma
Chiapabse pee i cavei , V. Zufabse..
da , direbbrsi Radetta.
ge larghe che forma parte dlia Rezza
Chiapabsela con qualcux, Pigliarla o
CHIAREZZA, s. f. Chiarezza , contrario
( Cerberai ) e dei Tramagli.
Pigliarsela con alcuno , Adirarsi contro
di Ocuril.
alcuno. Arrecarsela da uno. o ass..Int. AiCRIAROSCRO , s. m. Chiaroscuro, PitVbdeb
le
so
cHUBEZZE
,
Feder
le
co
recarsela, Offendersi d' alcuno.
tura d'an color solo a cui si d rilievo con
se chiare, evident, Vedere le proprie raI_.hiafh su, V. Chiapb le so quatbo.
chiari e scuri dello stesso colore, delto an
gioni
chiare.
Chiapb su e awdab va , Pigliarsela
che Mocronomalo.
Radore, direbbesi parlando di tele ed
per un gherane , dicesi in modo bas
Veder TRA chiaroscuro, Feder una co

contrario
di
Fitto.
so, e vale Andarsi con Dio. Pigliar sa a harlume o abbagliatamente, vale VeCHIARO,
add.
Chiarito,
Fatto
chiaro.
bio , Andarseiie. Domandbsseba
derla Ira '1 buio e '1 lume confusamente,
su vegn mi, Piglialevela per un
CH1ARIR, . n. Chiarire, Divenir chiaro.
che dicesi anche Federe al buiccio.
gherone e domandesscra venite alla inia
V. SchiabIr.
chiassXna o Ghiassda, s. f. Chiatsataih
casa.
Chiarir , v. alt. Chiarificarv , Far
Fesioccia ; Gargagata, AUegria di pa
Chiapb sul FATO, Coglicre sulfrodoi
chiaro.
role.
,
hunserc in mir- h tGhiarirsb, Chiarirsi, Illaminarsi , asFar
una
ciiiassda
,
Fare
un
agitata

icurarsi su qualche dubbio.


una grande agliata, Fare una cicalata
CiiiAniR, Voce di gergo , Slibiarc il
... ...i iino in sul fatlo , vale
gridala noiosa, lunga e sciocca BagcrChiappare o Acchiapparc con inganiio.
busto, detlo pure iu gergo, e vuol dir
dare, Far conviti slruvizzi o altra aduChiapr una calda , Darsi un caldo ,
Bere.
nanza festiva. V. Bacaba.
vale Scaldarsi lrgjcrmenle.
chiarlXr \

,
ClllAPAB UVA CALOPA O BOTA O SCOPBLOchiassXr , . Far chiasto o un gran
C1IIARLN / V- ClARbA" e ClAB,i,x"
, V. Calopa.
cAiafO,RomoreggiareFare gargaga
Chiapr uxpaese, Prendere una citta, Far roinorc fra molli parlando can
CHIARO, add. Chiaro, Contrario di Oscu
t , unafortezza , una piazza, vale Imra Chiaro de luna, in forza di sust.
tando insieme.
padronirscne militarmente.
Lampaneggio Chiaro che obba, BaChIASSR l' ANDANA, V. AXDNA.
Chiapb una magia , V, Magia.
gliore, Subitano splendore che abbaglia ,
CHIASSO
, s. m. Chiatto ; Bagordo; Bor
V. Chiabo de la matina ,
Chiapb una mustazzada, Toccnre un
dello ; Chiastata , Strcp^o , Roniore.
rimprovero, un rimbrotto, una rimessa.
Splendure antelucano , Quellocbt appaFar chiasso, Alzar giUo , Venire in
riscc anzi che sorga il sole.
gran ripuiazione - Farfalb, detlo. o>

N -V'

CHI
taf. Far comparsa, risplendere , e Tale an
che Cgur. Consumare tutto il suo.
FAE CHIASSO D'UJTA COSSA, Far canzone;
Mettere in novelle} Proverbiare; Mette
re in canzone o in baia.
CHIASS SO , add. Festoso ; Romoroso;
Sollazzevole; Strepitoso.

C HIA VADA, s. f. Coito; Concubito, Alto


" venereo.
CHIAVAGATE , Aggianto bassissimo che
darai a Colui che non bnono a nulla. V.
Bo.\ DA GWE.VTB , in I ' > V .

CHIAVAR, T. Chiavare, Usar con f-mminaFornicare propr. il Commercio il


lecito fra persone libere.
CHIAVARI\, s. m. Chiavaio; Chiavami
Chiavaiuolo, Colui che ha in custodia le
chiari.
Detto ancora per Fottitore; Caprone ,
Assai lussurioso.
CHIAVARLO , i. m. T. degli Architetti ,
Arcale, Catena che si pone nella parte in
feriore delle travi per foro sostegno.
CTa IAVAZZA , s. f. Chiavacela , Cattiva
chiave.
CHIAVE, s. Chiave, Strumento noto con
cai si serrano ed aprono i serrami. Inge
gna, dicesi in gergo OPEBA DB LA CHIAYB , V. OPEBA e SBRADURA.

CHIAVE DEI CIUCHI DE LE CABOZZB. V.


CAROZZA.
CHIAVE DEI SEGATI, Licciaiuola, Stru
mento del quale i Segatori si servono per
torcere i denti della sega.
CHIAVE DBIHUIU, T. degli Architetti ,
Catena , Lunga e grossa verga di ferro la
quale si mette da una muraglia ali' altra
per tenerle collegale insieme. Si congegna
no fortemente lali catene con alcuni pezzi
<\i simigliarne verga di ferro , chiamati
Paletti , che si fanno passare per nn oc
chio posto alle loro testate : il che si dice
Incatenare. Quel pezzo poi di rame o fer
ro con cui negli edifizii si tengono unite
MIMI-MI" pietre con pietre , si chiama Ar~
pese. V. ARPBSB e IsrcAEjrR.
CHIAVE, parlando della musica , Chia
ve, chiamasi la Figura musicale che inse
gna a variare i tuoni Chiave, dicesi pu
re ad nno Stromrnto di ferro o d'ottone
con cui si girano i bischeri degli sm>meuli da corde.

CHIAVE DB PALCO, Chiave fan palchet


to COMPRAR U.VA CHIAVE DE PALCO, Com
prare un palchetto.
CHIAVE , dello in T. de' Stampai. Chia
varda, Pezzo di ferro con ispagoper apri
re o serrare i gaietti.
CHIAVE , iin T. de' Muratori , Chiavar
da, Grosso perno di ferro invitato e con
anello da capo per varii usi METER U.VA
CHIAVE , Inchiavardare o Chiavardare.
CHIAVE DE L'ALBERO, Chiave, in Mari
neria i il nome che si da a' due pezzi di
legno angolari incastrati e inchiodali traTcrso dc'niadieri e formami con essi la boc
ca il" un albero.
CHIAVE MASCHIA, Chiave maschio, di
enti Quella che contiene l'ago Chiave
femmina, Quella che riceve in s l'ago del
ia loppa.

CHI
METE* SOTO CHIAVE, Chiudere che che
sia sotto chiave.
AVER LA CHIAVE D' UVA COSSA , detto fig.
Aver la chiave d1 alcun negozio, vale Es
serne informalinimo Esse* LA CHIAVE
DEL zoco , Essere colui che debitefarfuo
co allagirandola, cio Che debbe dar mo
to e calore alla cosa di cui si traila.
LEGXO DE LA CHIAVE, Materoztolo, Le
gno a cui attaccalo un mazzo di chiavi.
MOSTRAR U.VA COSSA PER EL BUSO DB LA
CHIAVE, V. Buso.
PASSAR PER FI anso DE LA CHIAVE, V.
Buso.
CH1AVEGA, s. f. Cateratta, Apertura fat
ta per pigliar 1 aequa e per mandarla via.
L' imposta che li alza e 8 abbassa dice Sa
racinesca.
Incile, T. Idraulico, sinonimo di Emis
sario o Immissario, suole attribuire agli
Emissarii arliQciali pi che a'naltirali co
me a quelle Chiaviche dette da'Lalini Ca
stella, per le quali si deriva artifzialmente dal fiume quantit di acqua.

CHUVEGHETA
CH1AVEGHN / s. Caterattola, Picco
la Cateratta.
.CflIAVESLO , s. m. T. de' Vetturali ,
Chiave o Acciarino, chiamasi Quel pezzo
di ferro confino perpendicolarmente nel
perno delle ruote del carro, per tener fer
me le stesse ruote, e perche non escano
dal perno.
Dello in T. Mar. Acciarini o Ancerrini e Chiavette, Perni di ferro che s'infi
lano nelle sale delle carrelle de' cannoni ,
perch il mozzo delle ruole non esca dalla
sala.
CDHVTA, s.m. Chiavetta o Chiavicina.
CHIAVETA DEL SALTACELO, Nasello, Fer
ro fitto nel saliscendo d' un uscio che lo
alza e lo abbassa. V. GIAVTA.
CHIBORA, (si pronunzia come in Tosca
no Cibra ) s. f. Cipolla ; Coccola ; Celloria, La tesla dell' uomo.
TAGIR LA CRIBRA , Tagliar la cipolla.
Metter la cipolla a? piedi d'alcuno, vale
La lesla.
CHICARA , (si pronunzia come in Tosca
no Cicara ) s. f. Chicchera , Vasello notis
simo per uso di bere cioccolalla, caff e si
mili.
METBRSB IN CHICARA , dello metaf. de'
Giovani, Allindirsi ; Pulirsi; Mettersi
in gala ; Assettarsi.
CHICUE-CHIACHE ( si pronunzia come
in Toccano) Ciacche, Suono prodotto dal
diballimcnlo dell' nova o da altro simile.
CHICIII , 8. m. ( che pronunziasi come nn
toscano pronunzierebbe Cic ) Cicaleccio;
Fissi pissi; Passeraio, Confuso e romoroso cicalamento di donne, e dicesi per
lo pi molleggiando.
GHE XE UJT CHicR PBB SL PAESB ,'"'
in paese chiucchiurlaia , Chiacchiere ,
Confuso rumore.
CIUCHI A o CRECHIA , (si pronunziano co
me in Toscano Cbicia e Checia ) s.f. Checchia, Sorta di bastimenlo usalo principal
mente dagli Inglesi, cb' a poppa quadra,

CHI

127

con patena alla prua , allrazzala con due


alberi.
CHICHIOLAMENTO, (si pronnnzia co
me in Toscano Ciciolamenlo ) s. m. Suflamento;Pispilloria,^lortnario di parle.
CHICH10LAR , v. V. CHTACOLAR.
CHICHTOL\R m TE LE RECHIB, V. RECHTA.
CHICHISBEO, (si pronunzia come il To
scano ) s. m. Cicisbeo ; Vagheggino ; Da
merino, Galanleche cicisbea, che fa il bel
lo colle donne Ammiriere , dicesi ad
A u: -sili- cicisbeo.
FAR BL CICISBEO, Cicisbeare;Donneare.

CHICO. V. A CHICO.
CHICONA , (come il Toscano Cicona)s.f.
Gozzovigliata , Manicamento in allegrez
za e in brigata CHIAPR UVA CHICOJTA ,
Pigliare un imbracatura ; Ubbriacarsi.
COIEPA (come in Toscano Ciepa) (coll'e
stretta ) s. f. Cheppia o Lacela , Pesce di
mare a scheletro ossoso che in primavera
rimonta i fiumi d'acqua dolce, dove anche
sta abitualmente. Egli dello da Linn.
Clupea aiosa. Il suo corpo o compresso co
me quello dell' Aringa. V. AGO;*.

CHIEPA , s. f. Uccello. Lo slesso che CIA


TO, V.
CHIEPO , . m. T. agr. Ciocca o Kappa,
Mucchio di frulla , fiori e foglie quando^
molli insieme nascono altaccali alla cima
de* ramiscelli.
CHIKEGA , s. f. Chierica o Chierca.
PRETE co LA CRIBRER , Prete chericalo
o chiericato o tonsuralo.
AVER LA CRIBRER, diccsi anche famil.
di Chi * un po' calvo.
CH1EREG.AO , s. m. T. ani. Chericato,
Beneficio ecclesiaslico assegnato a'cherici.

CHlEREGHTO,6.m.CAenWieo o Chierichno , dintin. di Cherico Chiericuzzo, oltre alla piccolezza dinota dispregio
e abbiezione.
CHIREGO, . m. Chierico; Cherico e
Cherco.
CHIERESA , s. f. T. antiq. dicevasi per
Clero , o a dir meglio, Congregazione del
clero.
CHIESA , . f. Chiesa.
ANDAR ry CHIESA , Entrare in santo,
dicesi delle Donne dopo il puerperio
In altro sign. Andar a confessarsi e co
municarsi.
Otto CHE FREQUENTA LE CHIESE , C/itrxc-

astico , e alla femmina Chiesastra


Chiesolastro, si chiama Chi frequenta le
chiese per ipocrisia.
CHIESR, v. Frequentar le chiese; Es
sere chiesolastico. V. CHIEA.
CHIESLA , . f. Chiesina , Ckiesetta ,
Piccola chiesa Chiesetta, dicesi anche
a quella dove stanno i condannati al pati
bolo per tre giorni prima d'essere giusti
ziali.
ESSER TU CRIESLA , dello fig. Essere o
Stare l l , Esser incerto e in batticuore
sul prossimo sno destino.
CHIESLA , dello in T. Mar. Cesila o
Chiesola e Abitacolo, Piccolo appartamen
to a due piani a foggia d'armadio in fac

128
CHI
cia alla porta del Tiuiouiere, ove si riochiude la bossola, l'orologio e la lucerna.
CHIESON, s. m. Tempione, Tempio gran
de.
CH1ESUZZA, s. Chiesuccia, Disprezzalivo di Chirsa.
CH1ESLRA, (che pare una corruzione di
Chiusura)*. f. Poderello, Poca terra da
lavoro , per lo pin cou piccola ca>a , cbe
'ffilU.
CHlETIN,(chc si pronunzia come in to
scano Cietiu) s.m. Chietino; Bacchettone;
Baciapile ; Baciapvlvere; Bizzoco; Spigolistro; Stropiccwnc; lpocrilone; Mangiaparadiso , Falso divolo. V. Colostorto e Gabacuistj.
Chietist, dicesi non meno per Scrupoloso o Scrupuhso, cio L'oino divoto,
pien di scrupoli.
C111ETNA, s. f. Salamhtra;Pinzoccherona; Picchiapetto , Falsa divota E
dicesi anche ncl sign, di Donna scrupolos:i nclle cose di Religione.
CHIETINARA, t.t.Bacchettoneria; Bacchetlonismo; Ipocrisia; Sanlocchieria,
Siuiulaniento di santit negli atti di reli
gione.
CHIET1NT0, s. m. Bacchettoncino
Bacchettoncella , dicesi alla feramina.
CHIETINON , Accresc. di Chietw , V.
CHIGIA , ( prununziato naiuralinente) s.f.
Voce agi-. Scapecchiatoio, Pettine da li
no o da canapa.
Eb STARJA A ZOGAR SU LA CHIGIA , E'
giuocherebbe in su pettlni di lino, Non
rifinirebbe di giuocare.
CHIGiXr , . Voce agr. Petlinar il lino.
V. PetenXr.
CHIG1AR0L, s. m. T. agr. Scapecchiatore, Petlinatorc del lino.
chilXr, V. Chilo.
CHILO , ( pronunziato corne il loscano) s.
m. Chilo.
Far el chilo o Chilar, Chilicare,
Dicesi dell' Operzione che fa la natura
de'eibi ncllo stoniaco dell' uomo Delto in altro senso , Far un sonnellino; Ve
lar occliio, F ar z:ii piccolo soniio dopo
aver mangiato.
', (prounziato naturalmente)
s. ni. T. de' Costrullori navali, Commen
te), dicesi il Vuolo che resta fra due tat ule
che forinano il fasciamc d' una nave , e
nil (piale i calafali cacciano a forza di ma
llo la stoppa. V. CalafatXr.
CHIMERA, s. f. Chimera.
Farse be le chimre , Chimerizzare,
Immaginarsi cose vane , Far castclli in
aria.
CHIMINI, (pronunziato naturalmente) s.
in. Voce di gergocT.di giuoco; e vale
Speculazione , cio Guazzabuglio o intri
go di calcoli o di raziocinio onde si dedu
ce la maniera di giuocare a giuochi d'azzardo, crdula la pi verisimile a vincere. V. ZoGo.
CHINA, s. f. China o Chinchina China
china, dettada Sislem. Chincona offici
nalis e in Farmacia Cortex Peruvianas ,

CHI
Senna d' albero nel Quito del Per, che
si riduce in polvere ed rimedio eccelleute e notissimo contro la febbrc. Allre
specie di Chiua furono trvale e adopei ale esse pure , ma embra che la pi ef
ficace fosse quella delta Calisaia.
ClilNCAGLIE, s. f. hincapi e ChinvaaUeria, Ogni sorta di niercanziuole di
ferro, rame e simili. Se sono poi d' oro
d argento simili, diconsi M materia. V.
BiJtL'TAniA.
CUINCAGLIER , s. in. Chicangliere.
CUENCHIA, ( Si pronunzia corne in Toscano Cincia) add. Lisciardera; Lisciardona ; Lisciarderaccia , Agg. a Feminina
che continuamente si frega per comparir
bella. Vi conviene Attillata; Attillatuzza
Di una donna che si liscia dicesi Ch*el
la soflia o ha soffiuto nel bossolo.
CHINCHLVRSE , (Si pronunzia come in
Toscano Cinciarsi ) v. Atlillarsi ; Bajfazzonarsi ; Strcbbiarsi; Slropicciarsi; Pulirsi, ed qucllo che fauno le donne in
lisciandosi per comparir belle e per pla
cer.
CHINCHINATO, (Si pronunzia come in
Toscano Cincinato ) V. Ciici.xaTO.
CHINCHIO e Chixchi, (Si pronunzia co
me in Toscano Cilicio e Cinci) add. ( probabilinentc dal lat. Cynthias) Damerino;
Attillatuzzo; Liscio, Giovane che sta sulla
galantera affettata.
CHINCHIR1BN , ( si pronunzia come in
Toscano Cinciribin ) L'ccellelto , V. Parus.solIw.
CHININ, (Si pronuncia naturalmente.) s.
in. Soljato di china , Sostanza o Specie
di sale che da' Farmacisti si eslrae con
operzione chimiea dalla china e che vien
amministrato in gi-ani come spccifico febbrifugo, in vece dclla slessa china.
CHIO, s. m. T. de' Cacciatori Assiuolo e
Assiolo, Ucccllo notlurno , di passo e di
rapia , che moli somiglia alie Civette ,
dello 6ul Vicentino Chiusso, sul Verone
se , in Toscana Chi , in nualche
luogo Italia Alloccarello; e da Liunco
Strix Otus.
, ovv. Ciii cuib; Toi Tohl Vel
Interiezioue che dinota maraviglia si
suole usare talvolla irnicamente e con
dilrgione.
Cur eh, 7o qua o B'a qua, Modo di
rispondere a persona di mala fede in se
gno di disprezzo o di non crcderleTu\
castrami questa; Finocchi, Modo basso
che si dice per dispregio a chi ti ricerca
qualche cosa che non ti par che convenga
negandogliela.
Chio per una specie di sincope , dicesi
per Chiodo; quindi ildeltato nostro Ca
va CHlb E METER CAICHIA , V. CavXr.
CHIOCA , (Si pronunzia come in Toscano
Cioca) s.f. Chioccia; Gallina covaticcia,
La gallina quando cova gli ovi e guida i
pulcini. V. ChiocXr.
ClIIOCA DE CAVBI BE PELI , CioCCO,
Mucchio di capclli o di peli bb
CAVI RUTABA BRO LE SPALE , CeifugUo O
Cerfuglione.
Cioca be le stele, Galliiielle e meglio

CHI
detto Pleiadi, Le sette stelle tra le coslellazioni del Toro e deU' Ariete, cos detle
perch son piccole c in un mucchio.
Chioca de cristal, Lumiera.
Chioca de fiori, de zarib<b ec. Ciocea
e Bappa, dicesi ad un Mucchio di frulla
fiori e foglie quando molli insieme nascoiio aliceati alia cima de' ramicelli ; e
quindi D/coccare,Lcvar le cioccheTir
so si chiama con voce agr. quel Gruppo
di fiori attaccati ad un asse comune per
mezzo di pedunroli ramificali formant!
piccoli gruppiGroppo pi propr.l'Unione di molle ciliege o prugne che si parlono dallo stesso puni.
Chioca de piamte, V. Baro.
Chioca , dicesi altreil famil. per Vbbriacatura , V. Ischiocarse.
Chioci ( dalla Chioccia) dicevasi fam.
e fig. ne' tempi Veneti per allusione alia
Cilla capitale Venezia Essbr soto la
cu v o Lo.ytai da la chioca, Toleva di
re Prossinii o lonlani da Veuezia . e me
tal. Aver maggiori o minori riguardi.
Star soto li chioca, allra maniera fa
mil. Star sollo la mamma , vale Esser
solt autorit materna.
CHIOCAR , (Si pronunzia come in Toscano Ciocr) . Chiocciare, Il mandar fuori la voce che fa la Chioccia , che anche
dicesi Crocciarc o Gracidare. Nel lialetto loscano dicesi Abbiocare.
ChiocXr dei tordi, Zirlare e in conseguenza Zirlo. II cantare dei tordi in gabbia.
ChiocXr dbl sol , Cuocere ; Scottare ;
Saetlare , Lo riscaldare che fa il sole
estivo.
ChiocXr dei BBzzr, V.CavtXr dei pezzi,
DE LA SCURIA , V. ScHIOCXh.
CHIOCHRA, (pronunziato come in To.
scano Ciochra) s. f. Semenzaio, Semina
rio ; Bastardiera; Chiusa, L' aiuola ove
mrllonsi noccioli gli allri semi dcgli alberi perch naacano.
CHICUTA, (pronunziato come in To
scano Ciochta)s.f.T. de'Cacciatori, Bcccaccino maggiore , detto in Toscana Coccolone, e ilai -Sisteinalici Scolopax me
lon Uccello palustre, semplicc varict del
BeccacciHo reale ( )
Ciiiochta de cavi , Ciocchetla. V.
Chioca.
100 , add. Brillo ; Cotticvio ,
Mezzo ubbriaco.
chiochizXr, (pronunziato come in To
scano Ciochizi ) Lo stesso che , V.
CHIOCO, add. Cooj Ubbriaco. V. 1BRIAGO.
CHIOCOLTA, (pronunziato come in To
scano Ciocolata) s. f. Cioccolato; Cioccolata o Cioccolate, Sostanza nota per uso
di bevanda.
Capo':: , Voce di commercio , chiamasi
Im pasto di puro carao con cui si fa la
cioccolata senz' altro ingrediente.
CIUOCOLATX, add. Caf chiocolatX,
Cajfe misto di cioccolate.
CH1C0LATAR, v. Mcscere con ciocco
lata.

CHI

CHI
CHIOCOLATR , s. m. Cioccolattiere ,
Colui che fabbrica la cioccolata.
CHIOCOLATIRA, s. f. Cioccolaltiera o
Cioccolattiere, Vaso di rame o di Itila.
per far bollire la cioccolata.
CHIOCOLATN, . m. Mezza cioccola
ta . cio Piccola chicchera in cui siavi
cioccolata.
Pasticca o Pastiglia di cioccolata, di
cesi propr. di que'girdli di cioccolata che
si Tendono per uso di mangiare. 1 Napo
letani li chiamano PUZBTTB.

CIHOCOLATN, s. m. Cioccolata abbon


dante.
CHIODARA, (prnnunzialo come in To
scano Ciodaria) s. f. Chiodatone. T. col
lettivo, Ogni genere di chiodi Chiode
ria, dicesi l'Assortimento di chiodi, Quan' til di chiodi.
CHIODARIL, s. m. Chiodaiuolo, Faci
tore o venditore di chiodi.
.
CHIODLO, *-- T. degli Armaiuoli, Co
piglia, Specie di Chiodo rotondo di ferro
-ii/ i capo che si ficca nella cassa dell'archibuso perch tenga saldi i fornimenti.
V. PO.\TIIIOLO.
-CHIODER , s. f. Soffice , dicono i Fab
bri a un ferro quadro e sfondato nel mez
zo , sopra il quale mettono il ferro info
cato quando lo vogliono bacare.

CHIODTO, V. CHIOTO.
CHIODO, (pronunziato come in Toscano
Ciodo) .m. e nel plur. CHIODI e CHIOI,
Chiodo o Chiavo e Agata, Stramonio ti
ferro sottile notissimo.
CAPBLA o TBSTA DBL CHIODO , Cappello
* nel dimin. Cappelletto, ed anche Capoc
chia, La parte superiore del chiodo.
CHIODO DA Muno , Tozzetto, Sorta di
..'i'" corto e grosso.
CHIODO DA PESO, Bardotto, Chiodo qua
dro di mezzana grandezza per la chiavaeionc; Bordotlino quello di specie miiiore.
CHIODO DE RAME , Dorane.
CHIODO TODESCO, Tozzetto senza cap
pello, Aguto senza testa.
CHIODO FICA DRE.-VTO, Chiodo acceca
to, Chiodo il cui capo pari al legnarne
nel quale conficcato.
PIANTA BL CHIODO , V. PIANTAR.
PORTA PIEJTA DE CHIODI , Porta ballet
tata, Nella quale siano stati fitti molti
chiodi.
ROBA DA CHIODI , o DA CHIOI, V. ROBA.
SECO COME U.y CHIODO, V. SECO.

CHIODO , detto in lingua furbesca , vale


Coltello.
CHIODO, detto a Specie d'uccelli, lo
stesso che CHI. V.
CH10ERA , (pronunzialo come in Tosca
no Ciora) s. f. o anche CHIOVHA , da
tlaudenae,Voct lari). Cos anticamente
qui erano chiamati quc'Campi erbosi nel
la Citt ch'erano chiusi e servivano per uso
de' pascoli e.d anche per distendervi i pannilnni. Chiuso.
Tiratoio dicesi in Italiano al luogo OTC
i stendono i panni per asciugarli. V. Ti-

CHIOTO , . m. Chiodetto o Chiavello ,


Piccolo chiodo, che anche dicesi Agutello.
CHIOMA , (pronunziato come in Toscano
Cioma) s. f. Chioma, ed Intrudiamo col
la nostra voce i Capelli lunghi della coda.
CHIOMA DBL CAVALO , Crina o Crino e
Criniera TAGI\R LA CHIOM A AL CAVA
LO , Strinare il cavallo.
CniOMB.XR , v. Rombare ; gambettare;
Sbombeltare , Bere spesso , Sbevazzare.
V. C NICCHI XR.
CHIOMPO, (pronunziata come in Toscano
Ciompo) s. ni. Monco; Moncone; Mon
cherino, vale Braccio senza mano o con
mano storpiata o di braccia corte. Cion
co , dicesi per Rotto , mozzo , manco.
Cionco del braccio.
CAVALLO cnroiupo o CKioMpVy , T. de'
Vetturali,C<iva//o rampino, dicesi a Quel
lo che nel camminare ed anche nello stes
so riposo, si appoggia quasi intieramente
sulla sola punta del piede.
CIIIONCO, del. Cionco, sincop. da Cion
calo, e vale Pirn di vino, ubbriaco.
CHIOI'A , s. f. Coppia o Coppietta di pa
ne , Due pani uniti. V. BIOTTA.
CHIOR. Infinito di verbo. V. TIOR.
CHIOSSA. V.GATORUSOLA e CALO d'IsTRiA.
CHIOSSO, (pronunziato rome in Toscano
Ciosso) s. m. T. de' Cacciatori. natra
Penelope, Specie d'anara salvalica, chia
mala in Toscana Marigiana o Bibbio e
Fischione maschio; e da Linneo Alias
Penelope. Uccello conosciutissimo e di
cui se ne piglia abbondcvolmente nelle
nostre cacciagioni valligiane. Egli meno
grande del Germano reale ( MAZORIW )
Le Femmine di questa specie sono da
noi dette CHIOSSLE; e il loro nome Ita
liano Anatra Penelope femmina.
CHIRIBISI, (pronunziato come in Tosca
no Ciribisi ) s. m. T. de'Laroranli di mar
gheritine. Chiamasi una Mescolanza di
carbone polverizzato e di calcina, che ser
ve per accecare i hucherelli delle marghe
ritine, operazione necessaria prima di sotporle al lavoro successivo.
CHIRlCHiCHI, (pronunziato naturalmen
te )s. m. Fronzoli; Masti-ini; Frastagli;
Tattere; Cianciafruscole; Cianfrusagtie,
Ornamenti che le Donne portano in capa
per far comparsa.
Chicchiricchl, Voce finta ad imitazio
ne del canto del gallo Chicchiriata ,
vale 11 canto del gallo.
LA XB i.v CHIRIHICHICH , Ella e in ab
bigliamento o in gala.
CHIRICOCOLA , ( pronunzialo come in
Toscano Ciriccola) s. f. Coccola , Prendesi per il Capo.
CIIIROLI, (pronunziato come in Toscano
Ciroli)s,m. Balusante; Che tira poco di
mira , Persona di corta vista.
L* uw TA.VTIJT CHiaoLi .'I
E un poco
j
orbo.

CH1ROLIN, add. Uw TAWTI.V CHIROL.V,


Locuzione furbesca e vale Brillo; Cottic
elo, Un po' ubbriaco.

CUI SE SIA ow. CHI CHE SE VOCIA, Chic


chessia, o Chi che sia o Chi si voglia.

CHI

129

CHITAR , (pronunziato naturalmente) T.


(voce franzese) Kinunziare alservigia, e
intendesi militare, Ottenere il congedo.
CHITARIN, (pronunziato naturalmente)
s. m. Chitarrmo, Piccola chitarra.
CHITARI.X DE CAXA, Celer de saggina
li, Specie di Chitarrino che si fa da fan
ciulli con pezzi di canna de' sagginali co
muni.
CHITARW, dello fig. vale Ano; Anel
lo; Zero, II culo.
ROMPER BL CHITAR.V , detto fig. Rom
pere la fantasia, il capo; Torre la testa,
Disturbare , noiare.

CHITARISTA, s. m. Ceteratore ; Ceteri


sta e Citarista, Sonator di cetra.
CHI, lo stesso che CHI, V.
CHIVALA , s. m. FAR X.L CHITAL, Fare il
chi va l o il chi va l, Grido delle sen
tinelle per domandar il nome a chi s' ivanza verso di loro.
CHIUCHI\DA, (pronunziato come in To
scano Ciuciada) s. f. Succiata o Succhia
ta e Succhiamento, 11 succiare.
Per Bevuta DAR DO o TRE DOJTB
CKIUCHIADB o CHIUCHIE , Far due o tre
tirate da tedesco , cio due o tre bevute.

CHIUCHIANTE , s. m. Bevitore ; Ulbriacone.


CHIUCHI\R, v. Succiare; Succhiare,
come fanno i bambini che attraggono il
latte dalla poppa.
CHIUCHIAR , detto fig. Bombare, Voce
fanciullesca da Bombo, vale Bere. Bombettare frequentativo di Bombare
Sbevazzare o Zizzolare, vce bassa, Be
re a centellini , non in gran quantit per
volta Pecc/izare o Cioncare, dicesi per
melaC Bere sconciamente Andar a
pocciare, vale Andare all'osteria per sol
lazzarsi col fiasco TORNAR A CHIUCHIAR,
in sign. di Bere , dicesi Ricioncare , Ri
bere.
CnrCCHIO CRICCHIO B NO VJB1V GTONTB 80,

Io poppo poppo ma il canai non butta ,


cio Io succio succio ma tiro su poco vino.
CHIUCHIAVAGHE, (pronunzialo come in
Toscano Ciuciavche) Uccello, V. TBTATACHB.

CHIUCHIO , s. m. // buon vino e per lo pi


intendiamo del vino dolce.
* : 1 1 1 1 ( : II III I . \ I i , V. CHIUCHIAR ne.l secon
do sign.
CHIUCHIN, s. m. Cioncatore; Succiabfone , Gran bevitore Dello per vezzi
a' bambini, Succiatore.
CHIUCO , Lo slesso che ALOCO, V.
CHIUDER", V. SERAR.
Cll II 1, (pronunziato come in Toscano
Ciu) s. m. T. de' nostri Uccellatori , Refolo comune , volgarmente dello Lui , e
a Linneo Motacilla Trochylus. Uccellelto di canto , che si ciba d' insetti ed abi
ta ne' luoghi ombrosi. I Veronesi lo chia
mano TUIT, i Vicentini Fui.v, in Polesi
ne PIOPAH\,>- , sul Padovano PAPAMOSCHJT.
Si piglia colle ragne e colle paniuxzole.
CHIU DE PALUDO, s.m. T. degli U.cellalori, detto in Toscana Finii; Finzi e

i5o

Fiutchettino. Cos chiamasi un uccellelto


di grandezza quasi eguale o poco minore
del Re di macchia (Rbatx), che non di
rado si vede ne'noslri paludi erbosi. La
sua piuma d'un giallastro rossiccio pallido, sparsa di macehie brune sul capo. Si
Rasce d* insetti ; vola a riprese a lancio.
lirabile la costruzione del suo nido a
furma di cestellatta, onde Temminck. lo
nomin Sylvia cisticola.
CHfURLO, add. Chiurlo, detto a Lomo
semplice stupido e non buono a nulla. .
Tuno.
Ci rio, in T. Merc, dicesi il Collo presse
. a poco simile al Fardo , sc non cbc s' usa
solamente per indaco.
CHIUSA, s. f. Chiusa o Chiuso, Luogo
einuso.
Chiusa nel sign, noslro 1 Conclusione , conseguenza , deduzione finale d' un
discorso.
La cm l's i quest , La conclusione
guetta, cioe Lo stretto, l'oggctto, la
mira.
Chiusa db aque, Pescaia o Steccaia,
Soslegnocbe si fa ne'fiumiper rivolgere il
corso dell'acque a'mulini simili edibzii.
CHIUSSO, (pronunziato come in Toscano Ciusso) Uccello nolturuo, lo stesso che
Cmo,V.
CHIUSSO, detto per agg. ad uorao , Dormiglione; Dormiglioso ; Dormi; DormalJuoco, Che dorme assai.
CHIUSURA. V. Chiesura.
CHIZZA, (pronunziato naturalmente) s. f.
Cagna, La femmina del cane.
Chizza che xe al salto, Essere a ca
ne, dicesi dlie Cagne che ne sono in fre
gla, e per similit. anche dlie Donne.
CH1ZZETA , s. f. Cagnuolina; Cagnuoletta; Cagnuola , Piccola cagna.
cianzar (pronunziato corne in Toscane
Zianzr, z aspra) v. Cianciare , Cliiacchierare ; Linguettare ; Cinguettare.
CIARLA, s. f. Chiacchiera; Mormoramento, Voce sparsa ma non vera, che dicesi
anche Chiappola; llaia; Vcscica.
Ciaria, in buona lingua significa Vana
loquacit.
ciarlXr, Chtarlr, v. Ciarlare; Lin
guettare, Parlare slucchcvolmente, Cian
ciare; Ciancicare ; Ciangolare ; Chiacchirrare.
CIARLO?* o Chiarln, s. in. Ciarlune :
Taccolato ; Taccolino ; Gracch'one; Pa
rlalo, Uomo cbe parla assni senza conclu
des granfatto. bgli una tabella.
CIAT1GL10NI, Lo stesso che Santiglio. V.
CIATO ( pronunziato come in Toscano Ziato, z aspra) opi comunemente C'io, .m.
T.degliUcccllatori, M igliatinodi padule,
o anche Ortoiano o Monachino ai padule, detto da'Veronesi Pionza, nel-rivigiano e nel Friuli Chibpa. Uccelletlo chiamato da Linneo Emberiza Scoeniclus ,
che s'ingrssa ne' serbatoi.
CIBALDERA \
CIBALDOiN
/ V.Zibaldon.

CIE
CIBXr, v. Cibarti
IVl che wb ciBA, detto fig. Ei non ne
pappa, non ne avr'a, non ne godra, si
dice del Negar altrui una cosa.
CIBENDOLA, s. f. Verbale di Gibar, detto
fig. Guadagnuzzo,cco\o guadagno, cio
Utilit profitto meschino bensi , nia op
portune a chi viene. Sollo queslo sign, corrisponde a Piccola mancia.
Chiapb qualche cibbndola , Leccheggiare, Trarre qualche picciol profiltooltrejl salario.
CIBIBO, s. m. Zibbibo o ZibiboyUn che
viene appassita di Levante.
PAS CHB ABIKJf MAC. va SL CIBIBO I.V , Pare che siamo affhatellati
aduncorpo, Si dice di Chi si prende troppa confidenza e famigliarit con persona
di grado superiore.
CICAR, . T. de' Marinai , Masticare il
tabacco, come alcuni usano fare.
CICERONCIX , s. m. o Servitor de piaz
za, Cicerone, nell'uso si dice Colui che
guida i forestieri , e mostra e spiega loro
le anlichil , le pitture ed allre cose rare
e parlicolari del paese.
CICIN , s. m. Ciccia, Voce fanciullesca. V.
Cizza.
CICISBEO. V. Chichisbeo.
CCOLE, V. .
CIEL, s. m. Cielo.
Cielo a lana , V. Lana.
Ciel stel, Seren che smaglia, Ciclo
chiarissimo di notle.
DoiimIr a ciel sbren, Dormir a ciel
sereno alla scoperla o a cielo scoperto,
alla locanda dlia bella Stella, la ter
mine militare V. Bivacr.
EssEn Andr in sete cibli, Tener la
pianta de piedi sopra i cieli , vale Esser
famoso, glorioso Andar in Cielo ; Esser lolto o esaltato sino al cielo, delto fig.
Esser lodato , esaltato.
IVo ghb xe soto la capa del cielo un
piu cogion de mi, Pi bue di me non
sollo le stelle.
Portar in setb cieli, V. Portar.
Cielo db lb cavare, salb etc: Cielo
duna camera etecio Palco,soffittoSopraccielo dicesi la Parle superiore delcortinaggio da letto e d'allri arnesi simili
Cielo pato a volto , Ciclo concamerato,
lo stesso che Falto a volta.
CIERA, s. f. Ccra .
Ciepa olivastra, UHvigno nel viso.
Ciejia sbatua, Faccia sculorita Ciera AVERTA, Cierao Ariona Hela; Certa
cerozza allegra Aver bona ciera , Aver buon cera o soprascritla. V. Cibroxa.
Ciera da scorze , Brulta o Mala ce
ra, vuol dire Faccia che dal suo cultivo
colore indica mala sanila.
A la ciera , Alia cera, vale AH'aria del
volto, al viso, al semblante.
Dar un piato de bona cibra, La vivan
do vera animo e la cera, Dicesi da chi
si scusa di cssere scarso nell' onorme alIrni, dandogli porhc vi van de o di poco
pregio Dire allrui una cosa a buona
cera, vale Aperlaincnic.

CIE
CIERETA , s. f. Cultiva cera ; BruJUa ce
ra, vuol dire Faccia be dal suo colore in
dica poca sauil.
CIERNA , s. f. o CrsRAxzA o Ciera da Im
perator, Cerona; Verane; Cerozza.
Kimbald'era, voce bassa.vale Accogjienza strabocchevole, ma anzi finta che di
cuore.
CIESA, (Pronunziala come inTosrano Ziesa, z dolcc)s.C Siepe, Chiudenda o riparo
dipruni verdi. Se i pruni sono serehi,chiamasi in T. agr. Fratta, e se la Siepe bassa e mozzata , Cesale Sicpagha , si di
ce la Siepe folta e malfatta Cisale di
cesi poi a quelle che spartisce e chiude i
ca m pi.
Stropar la ciEs t, Imprimare le siepit
vale Turare e serrare i passi con pruni.
Sbrar co.v cusa , Assicpare.
Sco.vdbrsb in tb la ciesa, Insieparsi.
CIESONA, s. f. Siepone; Siepaglia,Siepe
grande e folla Macchia dicesi a Qua
si bosco.
CIESTA Cesta , s. f. T. degli Uccellalori, Paretaio, Specie di piccola siepe
formata di salici piantati a bella posta,
contrnala da canterelle ( Rechiaui) e aimbelli per farvi discendere le passere mattugie di passo , le quali discese vengouo
d' improvviso copertc da due ragne a trai
ta dette Parete/le,poslc aile parti dlia sie
pe e distese in terra.
CIEVOLTO, s. m. Cejalctlo, Piccolo Cefalo.
CIEVOLO, detto Ceve nell'Istria, Cefalo
Muggine.Pesce di marc nolissimo, comune, che vive anche .1 arqua dolce e clic
da noi s: conserva ed alier.t nclle valli del Estuario: detto gi da Laliiii Cephalus,
da Linneo poscia Mugil Cephatus. 1 pesci
di questa specie sono chiamali da uoi con
diversi nomi seconde alcune loro varict,
cil anche serondo la diversa el,comc segue.
Arzbnt.v, Cefalo novello rhe ronserva
un bell' argnteo fin rhe sla in mare , e
lova grada lamente smarrendoquando imboccalo il porto passa nrlle lagune.
Btolo, Cefalello, Cefalo clic non oltrepassa un anno e di minima grandezza.
Si conlrassegna dal capo che termina in
cato.
Detrbgaxiolo , Cefalo di varict diver
sa dal Botlo , e che un mese in circa
lo sorpassa di ^ramlezza.
DetrEGaNO LoTRBGAN, Lo stesso pesce
di mesi sei circa, distinto per rolondit
di capoe un giailastro ne'albume de'oochio ; ha scaglie pi larghe e lisee del Bo
tlo e sbriseia per ogni lato.
Detregan vechio , dicesi Lo stesso pe
se da un anno in su.
Caostlo, Cefalo d' un anno rreseente, di sraglie minute, il cui primo no
me Botlo, e lo somiglia nella forma aruminala del rapo. 11 Caostelo verebio
arriva al seconde anno.
Boseghx, Cefalo d' un anno , di forma
pi grossa e corta del Caostelo, ma con
lesta rassomigliante ; ha una lista nerirria
' che va dal fine dlia testa sino alla coda
sul dorso.

tft
BbsBGA MBZASA, Lo stssa' pesce del se
condo anno.
BOSEGA TBHZAnmfAjDal lerzo anno in tu.
MsCHlAThf, Cefalo d'un anno, della
grandezza d'un CAOSTBLo,b scaglia rossigna smorta, occhi grandi e gurci , per
cui gli si da in vernacolo dai Pescatori an
che il nome di OHBBTO e OBBBSILO.
MBCBBATO, dicesi Lo slesso pesce dal
primo al secondo anno.
MECMA, Lo stesso dal secondo al terzo
anno.
VOLPATA , Muggine volpino, Lo tesso
pesce che dal terzo anno ascende ai susse
guenti. V. VOLPOTA.
VEBZELATI.VA , Cefalo d' un anno , lun
go di corpo , somigliante nella tinta del
la scaglia alla BOSEGHETA, e negli occhi
sparsi di giallo al DETasGJf.Vicn anco dal
la comune de' pescatori soprannominalo
VERLICA o BBRJUCA, CAGAGILA e MAG.YAGIAZZO.
VERZBLTA , dicesi lo stesso pesce dal
primo al secondo anno.
VEHZELO, Lo slesso pesce che dal se
condo anno va al terzo, ed oltre. Vien auco volgarmente chiamalo BATOCHIO.
BAICOLTO, Cefalo d'un anno, che ha
la forma di capo acutissima, boccas gran
de, pinne acute e taglienti , scaglia assai
minula, listato d'una sola linea nereggian
te all'intorno del corpo.
1! vini M) o BAICOLTO , chiamasi lo sles
so pesce dall'uno sino ai Ire anni.
ClBVOLO DA COMAGXA O COMIAGXA O DA

ZATARA, chiamasi da noi quel Cefalo, che


pigliasi nelle lagune con rel lessula del
cos dello FIORBSE o sottilissimo lino. Di
cesi poi DA COKAG.XA , perch si prende
quando in pastura , cio Quando man
gia.
CIBVOLO DA BOX e DA MO, Muggine di
/jii'.i; , o cattivo budello: cio Che ha dige
rito o non digerito il suo pasto. Quando
non ha digerito ed ha quindi il ventrico
lo pieno di cibo indigcslo , si dice da noi
CIEVOLO DA RIO , ed inferior di sapore
dell'altro detto DA FUI v. il quale ha dui li
visceri digerenti senza cibo, ed pi sa
poroso.
CIEVOLO , dello in lingua furbesca da'
barcaiuoli vale il Hemo.

C1FOLAMENTO, s. m. Sufolamento, E
sufolare.
ClFOL\R,v. Sufolare; Zufolare;Fis chia
re.

CIFOLR , parlando de' Tordi , Trutilare.


C1FOLTO, s. m. Zufoletto ; Sufoletlo ;
Zufolino e Siifolino o Fischietto.

CFOLO o FTOIO , s. m. Zufolo o Sufolo


f Zufolane, Slrumenlo musicale da fiato
fatto a guisa di flauto SONAR BL CFFOLO,
Calameggiare, vale melaC Starsene ozioso.
CIFOLO o FIFOLO, dicesi da noi ancora
per Fischio.
GITOLO, detto in T. d gfrgo , vale Pin
co ; Mentititi ; Pene.
CIGXDA , s. f. Gridata ; Strido.

GIGA LA, t. f. Cicala; Cicada e Ccaletta, Insetto volante noUbSiuio, che auuoia

CIG
col suo stridere nella state sull' ore calde.
Egli detto da Linn. Cicada pleleia.
Cicala , si dice anche Unto d'uomo <-he
di donna che farella troppo e senza consi
derazione.
CICALA DE L'AITCOBA, V. AWCORA.
C1GALADA , s. f. Cicalata ; Cicalamento; Cicalio.

CIGALAMENTO, V. CIGALEZZO.
CICALAR, v. Cicalare, Parlar troppo
Berlingare; Ciarlare ; Cinguettare ; Totlamellare, H parlar delle donne o di chi
ha ben pieno il ventre, ed riscaldato dal
Tino. Slracicalare, Cicalare eccessiva
mente.
CIGALEZZO,. m. Cicaleccio; Cicalamento ; Cicalera ; Cicalata; Ciarleria,
Frastuono ili voci confuse che parlano
Mulacchia.ui . dicrsi al Cicaleccio noioso.
FAR UJT GRAW CIGALBZZO, Fare un'aglitta o una grande agliata, Una cicalala
lunga e sciocca.
CIGALO , lo stesso che CIGALEZZO. V.
C1GALON, s. m. Ccalatore ; Cicalonaccio ; Cicaliere ; Cicalone ; Cicalacelo ;
Ciarlone; Ciarlatore; Gracchia; Grac
chione; Rompicapo, Colui che favella trop
po.
Crocchiane, dicesi il Cicalalore, fre
quentatore de' crocchi. V. CHIACHIARJT.
C1GALNA, s. f. Cicala; Cicalacela; Cicaliera; Ciarliera; Cicalatrice, Femmi
na che cicala, e riesce incomoda a chi la
sente.
CIG.\R, T. Stridere; Stridire; Squiltire;
Sguittire ; Baciare, Gridare acutamente.
CiGR ALTURIO ODA DBSPBR O CO1XE U.V'A-

QUILA, Gridare a testa; Gridare a quan


ta voce i' ha nella gola o nella strozza;
Stiacciar come un picchio; Arrangolar
si, che vagliono Alzar lavocesforzalamente come fanno i ragazzi , che dicesi ancora
Gridare a pi non patto Scorrubbiarsi; Arrovetlare; Attapinarsi, Lamentar
si , querelarsi disperatamente Se Altoriare , voce antica , vale Aiutare, dunque
il nostro ALTURIO, detto per Altorio, vor
r dire Aiuto o Adiutorio, e in conseguen
za alla locuzione CIGR ALTURIO, corrispon
de Gridare aiuto. Ma I" uso ha alteralo il
significato originario della parola , ed
come sopra. V. ALTURIAII.
CIGR DA CAI, Mugolare, Mandar fuo
ri una voce inarticolata significante certo
lamento proprio del cane CIGR CA.Y,
Guaire; ed proprio del cane percosso
Dello anche dell'uomo , vale Dolerti; La
gnarsi; Querelarsi. V. CAW.
i 1 re. Vii , parlando di legnami e dei fer
ri , Cigolare ; Stridere. Lo stridere che
fanno i legnami o i ferri fregati insieme e
le ruote. La pi cattiva ruota del carro
tempre cigola o scricchiola.
Cir.XR DEI STIZZ , Cigolare, Far quella
voce eh' esce dal tizzo n verde quanto s'ablo ne i. i e soffia.
CIGR DEL PORCO , Grugnare o Grugni
re.

CIGR PER CAWTAII , Cantare tlridevolrnente, sgraziatamente, Aver voce poco


gradila j Stridere in vece di uuiUre.

i5t

LA xi UA COSSA CHE CICA , E una cosa


che fa gridare, Che da motivo di mormarazione e di scandalo. V. CHIANTB.
L' u.v cotba o TAGIO D'ABITO CHS CICA,
Colore o taglio d'abito che sconviene
Cascare di dosso le vesti;Pia%nerf. addot
to le vesti, Tornar male al dosso le vesti.
GIGARO , s. m. Voce Spagnuoln, eh' qui
in uso volgare da pochi anni, e chiamasi
quella Foglia di tabacco che avroggolata e
ridotta a'guisa di cannello schiaccialo,serve per uso di fummare in vece di pipa.
CIGHETO, s. m. Gridetto, Piccolo grido.
CIGHIGNLA, s. f. Nottola o Nottolino,
Arnese di legno impernalo nel telaio del
le finestre, che serve per tenerle chiuse,
fatto quasi a guisa di saliscendo.
CIGHICVOLA, dicesi nel Contado alla Gi
rella scanalala, che serve per trar l'acqua
del pozzo. V. RODLA CiciiiGXoLA, del
ta per MOLETA DEL pozzo , V. MULETA.
QUANDO SE TIRAVA SU LB B.1AGIIESSE CO

LE CIGHIGNOLE, Quando usavans le cal


ze a carrucola, cio In tempo amico. V.
TEMPO.
CIGKIGKOLA, V. COMPIETA nel primo signif.
CIGNR, v. Accennare; Ammiccare; Far
d'occhiolino; Far occhio o d'occhio.
CIGNO , s. m. Cenno, Piccol moto che si
da o segno ,-^e diccsi anche Segno; Cen
no d'occhi; Occhiolino.
RBSPOXDER AL UGNO, Render cenno.
CIGNO , s. m. Cigno, Nome che si da a due
grandi uccelli acquatici o a meglio dire
anfibii, uno detto domcslico, l'altro salvalieo.
11 domestico dello italianam. Cigno rea
le e da Linneo /;/,;, Ohi; lutto bianco
ad eccezione della pelle che gli cinge ilbecco, di color nero, ed ha di pi una
protuberanza rotondata sulla fronte. Il Salvalico, chiamalo da'noslri Cacciatori CISAJTO o CSEYO, e da Linn. Anat Cygnus,
tulio bianco , ed ha la pelle altomo alla
bocca di color giallo.
Ambidue quegli uccelli non si cibano di
pesci, ma di erbe acqualiche colle loro ra
dici e semi o di piccoli vermi, teslacei eie.
CIGN ON, s.m. Tignane, Dicevasi della Par
te deretana ne' capelli delle donne rivolli
in su e fallone un mazzocchio.
CIGO , s. m. Grido. Nel plur. dicesi Grida;
Strido o Strillo la voce che si njanda
fuore stridendo.
TBAK u.v CIGO, Far un grido o uno stril
lo.
CIGHI, Grida; Lai; Lamenti; Pianti
Cigolio, dicesi il Romorc acuto come
di ossa o d'altre cose.
CICOGNA BIANCA , s. f. Cicogna bian
ca. Uccello detto da Linn. Ardea alba.
Egli di corpo tutto bianco a riserva del
le ale che sono nere nelle remiganti, e del
becco e de' piedi che sono rossi. Egli di
corpo un po' pi grande dell' altra seguen
te specie; ed pi raro fra noi, preferendo
i luoghi umidi mentitosi.

CICOGNA NEGRA, f. f. Cicogna nera.


Uccello piulloislo raro fra noi, che ama le

i3a
CIM
paludi e le valli. I) color generale delle me
penne (a riserva del di solto ch' d'un
bianco puro) di un nerastro porporino
verdastro. Linneo lo cbiama Ardea nigra.
CGOLO , s. m. Vinacciolo e tfocciolo , e
impropriamente Acino. Quel granel sodo
che si troya entro il grano dell'uva.
CIGOR, . m. Gridio o Strido, 11 grilla
re o stridere continuati. V. Cnibn.
Mugolamento o Magollo, Voce inarlicolata significante un ccrto lamento compassionevole.
CILELA, s. f. Girella; Girelletta, Piccola
rula per lo piu di legno/, dicesi uno Strumento tondo modo di quclla.
Cilble dbi Specieri, Girellette; Paslllli; Rotellette, Medicamenli degli Speciali ridulti a foggia di girellc Cilele
' AGARICO , DE MUIA , DE VIPERA, TrOisch
o Trocisci.
ClLBLE DE CHIOCOLATA, V. GiIIOCOLAt.Y.
ClLELE PER LA TOSSE , PeilllltO.
ClLELE DZLTELER, T. de'tetaiuo , CarTette sust. mase. CaateUetto o Intelaialura
di legname in sommo al telaio, ove son,
stabilit le dilole. Znccoli del carrette.
CIMA, >. f. Cima; Apice; Culmiite, Soinmita qualunque. Comigimlo, dicesi la
Pi alta sommit de'lelti Giogo VUta
o Vrtice, la Sommit de'inonti Cre
sta, la Cima d gli alberi e dcgli argini
Pinacolo o P innacolo, l'Estremitdi cosa
altissima. Pinnacolello < il dimin.
de biiicon o de feruca , Fiore
Cima di canaglia.
a de DRiTO , Bagnato cimato , vale Fino, astuto.
Cima db galantomo , Fiore ; Cima, si
gnifica Eccellenza.
Cima d' omo , Uomo di pezza de' priJM dlia pezza, di vaglia, di conto.
Cima de la testa, Cucuzzolo; Cucui
za.
Cima de l' erde , Pipita; Vettuccia ;
Cima; Brocelo, La teera parle deii'er e de'ramicelli dcgli alberi.
Cime de radichio, Mazzocchi Cime
di radicchio.
CjMA DE LA PONTA DKL NASO , Mocelo.
Ii* CIMA DE LA LENGUA, III Sulla pilllta
della lingua. Venire in cocea, In pronto.
In cima \ , Per tempissimo, Sul far
del di.
l.v cima ix CI7JA , In cocea in cocea ;
In cima in cima, Presso al termine.
VeG.Vr SU LA DEL PIROX, V. VecxIr.
cimXda , s. f. Cimasa , T. d'Architetlura. Quel lineanu uto meuibro che sta sopra qualsivoglia meinbro degli ornamenti d' archittettura per linimento.
cimXda o Cimadira , s. f. Cimalura ; Tosutura, II eimare e losare.
CiM \T)URA del pao, T. de' Lanaiuoli.
Cimata, dicesi l'Oncrazionc di cimare i
panni lani colla forbice Cimatura, si
dice l'Atto del cimare , ma plu comuneulenU Quel certo peinazo che si laglia al
panno, in cimandolo, che si chinma anche
Morras Borraccia.
ClMADURADS LE WAVE, V. CrIVSLAdIiRA.

C1M
ClMADURA DE LE ONCrE , SpUntatUra
delle ugne, Quello che s' lvalo dalle unghie dopo che son lagliale.
CIMADR, s. m. Cimalore, Quegli che sce
nia il pelo a' panni lani.
cimXr, v. Tracimare, T. Idraul. Traloccare ; Straboccare; Sormontare ; Straripare , proprio de' fiumi che rscono dal lo
ro letto.
Cimas el pao , Cimare, Scemare il pe
lo al panno lao tagliamlido colle forhiei.
Cimar i cavelt, Spuntare i cane///, cio
Troncarli alcun poco.
Cimr i rami dbi alboju, Potare. V.TaCXb. Cimare o Spuntare, vale Torre
la puna teera delle pianle. Pizzicare ,
quando si cima colle unghie.
Cimar l' antena, T. Mar. Fare la pea
na, vale Rizzar antenna. V. Pena.
Cimarla alta , lmporla o alonarla
troppo alta, Cominciare a tener pi splendida vita che le proprie facoh non ricercano.
Cimar le ale, Tarpare le ali , Spuntarle.
Cim\r r.v fiasco, Sboecare, Geltar via
dai vasi quando sono pieni un po'del Iiqnore.
Pianta che cima tropo, Planta che <tcrlnia, cio Alluiiga la sua cima sopra le
lire piante.
CIMALRA, V. Cimda.
C1MBANLO, s. m. Cembanello.
CIMBANO, s.m. Cembalo ; Cemboloo Cim/o,Stronien to nolissimo che si snona picchiandolo con mano.
Quel dai cimbani, Cimbalaio, Che fa
cembali.
Mo.vrR sui ctmbani, detto fig. Mettersi in i.iperanzajii lusinghe. V.Grixgola.
C1MBANN , s. m. Cembolone.
cimegXr, v. Sbirciare, Socchiudere gli
occhi per vederepi fcilmente le cose mi
nute.
CIMEGHIN, s. m. Losco o Lusco, Qucgli
che per sua natura non pn vedere se non
le cose d'appresso, e guardando ristringe
aggrolta le ciglia.
Far cimeghIn , Aggrattar le ci
glia.
CIMENTXRj t. Cimentare, Porrc al ci
mento.
Cimenta, o Tirih o Meter al cimbito u.vo , Provocare , cio Incitare o Commuovere alcuno a sdegno. V. Tirr per i
cavei in TinR.
Cimentarsb, Cimentarsi o Attentarsi,
Porsi o Metlersi alia prava.
Cimenteve! Delto famil. in atlo di minaccia, Guaise osatel Ch'el se cimen
ta ! Cl)e osil Che ardisca ! Guai a lui1.
CIMENTO, s. m. Cimento, Rischio, Ven
tura.
TlER a cimento , V. Cimbntar.
Cimento ,db l'oro, Ajfinamenlo o Baffinamento. E arte di purificar i mctalli
come Toro e l'argento col fuoco Cimen
to chiamasi da'Chirnici una Mistura di
malcri saline terrestri sulfure etc. colla
quale si cimenlano o depurano i mclalli.

CLMENTSO,add.Procwtorr, Colui che


provoca, che istiga, e dicesi in mala par
te. V. Catabbghe.
GIMESE, s. m. Cimice, di gen. fem. che
nel plurale si dice Le cimici. Animaletlo
schifoso notissimo. Linneo lo chiama Cimex Lectulariits.
GIMESE SALVADEGO, s. m. Cimice di
campagna.SoUo queslo nomesicomprendono due specie d'insetti alati, della lunghezza di qualtro linee circa , che Irovansi spesso sulle foglie di molle piante che
puliscono come la Cimice dei letti: onde
hanno sorlito queslo noine di Cimice da
Linneo , uno dicendolo Cimex Prasinus.
l'altro Cimex Bubipes.
C1MESE DEI FOSSI, s . m. Cimice aequattco. Soria di Cimice, detto pur da Lin
neo Cimex Lacustris , il quale trovasi in
alcuni fossati d'acque dolci , ed ha l'odore schifoso di tutti i suoi congeneri.
CLMESE DE MAR , s. m. T. de' Pese. Ci
mice m<trRo,Specic di piccolissimnGranchio di mare a coda corta, chiamato da
Linneo Cancer minutas, col dorso della
figura a un di presso della Cimice. Si tro
va nelle spugne, ira le alghe. e in alti i corpi marim, cd comune.
CIMESERA, s. m. Cbniciaio, Semcnzaio
di cimici.
CIMbSON, s. m. Cimicione, Grossa cimice.
C1MTA, s. f Cimetta, dimin. di Cima,
e dicesi specialmenle della parte estrea
de'brocchi germi o cime delle piante o simili. La capra molto volentieri tronca le
cimette.
Gimbta , dicesi per Orlo o Estrrmit
d' una tavola o vetta che ndichi pericolo
immiuenle di cadere e farsi male o rompersi.
L' l in cimxta , E in bitico, Sta U
percadi-re.
C1M1ERT0, . m. Cimieretto chiamavasi da'Nicololti e Castellani quel Fancinl10 che nei loro esertiii ginneslici facevaiio sare e star opra * tutti gli allri, e lie
diveniva il comigiudo o !.i punta.
CraiTERIO, V. Camposanto.
CIMOLR, v. T. de' Lanaiuoli, Spelazzare, ed il Trascerre la lana e quasi pe
lndola , cerner la buona dalla cattiva ,
per poi scardassarla.
CIMOLI DE ZUG1JE, Pipite o Mazzoc
chi di zueca, II tenerume delle punie del
le piante di zueca che si Diailgia coito.
CIMOLSA, s. di. Sprlazzina, che
si da a quclla Femmina che impiegasi a
spelazzare la lana appiaslrata per ncltai ia
dalle immondezze.
C1M0ZZA DE TELA , s. f. Cimossa o Vivagno, L'eslremit dei lat della tela.
ClMO/.ZA DEL PAO, VivagnO Ciilo
11 vivo che rattiene la tela di pannolano.
&M07.ZA del TIN , detlo per ischerzo e
metaf. Spuma del vino. V. Simoze.
CLNAPRO, s. m. Cinalro, Materia dura,
compalta , rossissiina, composta di mercu
rio e zolfo sublimati per l'azionc del fuo
co. Ve n'ha anche dl naturale.
CINGINXtO , add. Voce che dalla sua de

CIP
rivazione latina vale Hicciuto, cio Che
porta i cincinni o ricciolini , ed princi
palmente sotlo questo significato che usiam dire CJITCI.VATO ad un Giovane af
fettato o troppo vago di comparir liscio e
pulito, che in senso pi generico direbbc.-i Strebbiato; Stropicciato: Azzimato. V.
PETOPUL!O.
CINGANAR , Lo stesso che IwcnrGAifXR. V.
CINGANESCA, s. f. Zingaresca, Poesia
de' Zingari.
CNGANO, s. m. Zincano o Zingaro, del
lo anche Usso, Specie di genie che gira
come i cerretani per giuntare altrui sotlo
pretesto di dar loro la buona ventura.
Ci.vGAjro, si dice anche per Agg. ad
Uomo, e vale Accorto; Sagace; Destro.
EL ME PAR UN CINGANO, Parere un zingano, cio Essere scapigliato, rabbuffalo
ne' capelli.
,
CINQUANTR, v. Voce che sembra cor
rotta da Cinguettare, e vuoi dire appun
to Ciarlare stucchevolmente
COSSA ANDEU CINQUANTANDO? Che COSa

andale chiacchierando o cinguettando o


gracchiando? cio Parlando inutilmente
o da sciocco.
CINQUANTNA , i. f. Cinquantina, Vo
ce numerale di cinquanta.
CINQUANTN, s. m. Cinquantino, T.
agr. Gran turco scrotine o vecchaniccio.
cio il formentone che si semina dopo rac
colto il fermento.
CINQUE, Cinque, Add. numerale d'ogni
genere.
O CINQUE o SETE , Cavarne cappa o
mantello, Venirne a qualche conclusione.
CIXQUB ANI, Cinquennio o Quinquen
nio, Lo spazio di cinque anni.
CINQUE iv vrv , Frattanto ; Intanto ;
Alla pi corta, In conclusione.
ClVOTTE E CINQUE DIfeSB L' AMOR PA35A
n ct'ANTO , Maniera nostra fnm. che si
dice Viel prendersi mano a mano in scpio
d' .amicizia e d'unione. L' amore e F ami
cizia passa il guanto: cio Tra veri a .li
ci non sono necessario le apparenz-.
C!?JQUECENTISTA, s. m. Cinquecenti
sta , Nome che si da agli Autori italiani
he fiorirono nel secolo XVL
<
CINQUEDA , s. m. Voce di gergo e vale
Guanciata che si da con la mano che ha
cinque dita. V. GAROFOLO.
CINQUEFOGIE , s. f. T. degli Erbolai ,
Cinquefoglio o Pentafilo. Erba della la
Linn. Potentilla replans. 11 suo caule di
due o Ire piedi e rampante; nasce ne'luoghi acquitrinosi e presso gli acquidolti ;
e si usa nella Medicina.
CINQUINA, s.f. T. del Lotto, Cinquina.
CINTA , add. Incinta , cio Gravida , di
cesi di Donna.
Cinta, sust. Circuito, Conlorno di luo
go chiuso.
CINTO , s. C Cinto ; Cintura ; Allaccia
tura ; Fasciatura, Riparo degli intestini
perch non cadano nella coglia. V. BHAGHIS71.

CINTO DI LE DOSE , V. BAAGA.

CIS
CIOLA , s. f. Uccello ;u-f|ualico , Io stesso
che COCALETA. V.
CIP , s. in. T. degli Uccellatori , dolio an
che Zio , ZIGA f ZIOTO ( colla i. dolco ) e
nella Toscana Zivolo de' prati o Zivolo
mudato. Ucccllello che ingrassa ed e ot
timo a mangiare,- detto da Linn. Kmberiza da. Quest'uccelletto ch' della gran
dezza del Migliarino di pachile ( CIATO )
ama i monti e si fa veder di raro nelle
nostre pianure.
CIPO. V. Zio.
CIPRIA , s. f. Voce bassa. Polvere di cipr
o Polvere tf amido. V. POLVERE.

CIRCA, Pi-epos. Circa ; AlF incirca ; In


circa.
CIBCA QUEL AK.'ut. In proposilo o In
torno a quelf affare.
CIRCONCIRCA , Lo stesso che CIRCA. V.
CIRCOSPETTO , add. Circospetto o Ci,-conspetto , cio Accorto , considerato ,
cauto.
Circospetto , era il Titolo d' onore che
darasi sotto il Governo Veneto a'Segrelari del Senato. Quando erano ammessi per
inizialiva alla Cancelleria Ducale , s'inti
tolavano Fede/issimi.

CIRCOSTANZA, s. f. Circostanza o Cir


constanza.
TBOVARSE IN CIRCOSTANZE CATIVE , ov
vero m QUALCHE CIRCOSTANZA , Trovarsi
in qualche pericolo , in povert , in ne
cessit, in circostanze disgraziate.
ME XE NATO QUELA CIRCOSTANZA , Mi

avvenne quella disgrazia o quella sven


tura o Mi avvenne quel caso.
C1RCUIO, add. Circuito; Circondato
assedialo. V. RONDA.
CIRCUIR , v. Circuire; Circondare
Detto per Assediare, V. ROND\H.
CIRIO, s. m. Cero Cero pasquale.
CIRIOTO, s. ni. Porta ceri , Quel mer
cenario che porta i ceri nelle processioni.
V. SFADIGHE.VTB.
CRMOLO, s. ni. o TIGLTA , Tiglia argen
tea , Albero detto da Linn. Tilia alba ,
che ha le foglie cuoriformi , dentate e di
sotlo tomentose. Ve n'ha anche nel no
stro pubblico giardino.Egli cresce quanto
la Tiglia comune , ma fa varia mostra
quando spira qualche venticello perch ha
le foglie bianche di sotlo.
CIRMOLO o TIGLIA, Tiglio, Albero noto
assai grande, detto da'Sislem. Tlia uropoea. Le api sono ghiotte del suo Gore.
CISAR1N , o CrsEnbr o TORDO SESELhr, s.
m. T. degli Uccellatori, Tordo sassella o
malvizzo. Specie di Tordo, chiamato da
Limieo Turdus iliacus , cb' molto simi
le al Tordo maggiore (GAZASELA), se non
che n' assai pi piccolo. Nel canto in
primavera somiglia ali' Usignolo; nell'au
tunno per il suo verso simile a quello
del Tordo comune , ma pi prolungato e
strascicato.
CISLA, uccello. V. SISLA.
CISMA , s. m. Scisma o dima , vale Di
scordia , disunione METER cisjii , Se
minare scandali o sciane.

CTZ
In altro sign. Borzacchino , Stivaletto
a mezza gamba , che dicesi anche Bolli
no, ch' senza mostre e rivescio.
CISMTICO, adiL Scismatico, Persona
cristiana, ma separata dalla Santa Chiesa
Cattolica.
CISN, add. Voce fam. Zazzerone, Pien
di capelli. V. CA VEGLER.
CISRA. V. CESRA:
CITAZIN, s.f. Citazione.
In T. del Foro ex-Veneto si distinguevano
le seguenli citazioni CITAZIN PER DEPENAZIN , diccvasi Quando si citava per
far dichiarire un allo improcedibileCI
TAZIN PER NOMINE ORDENARI , cio Per
convenire nella scelta degli Avvocati or
dinarii CITAZIN PER DKPUTAZIN, Per
destinar giornata ad arringar la causa in
prima istanza CITAZIN PF.n BENE o
MALE PROBATUM , Per far decidere se le.
assunte deposizioni teslimoniali avessero
o non avessero provato le circostanze arlicolate CITAZIN PEII INTROMISSIN, Era
un mezzo per impugnare le sentenze e i
decreti inappellabili CITAZIN A PEN
DER , Era la chiamata della controparte
per esser presente alla concessione di gior
nata per arringare la causa CITAZIN '
PER NOMINE CONFIDENTI , Per elegger giu
dici confidenti nelle cause fra congiunti.
GITELE, s. f. Conservatorio dello zitelle ,
Pio stabilimento che abbiamo alla Giudccca.
CITR. V. ZITR.
CITO. V. ZITO.
CIVADA , s. f. T. Mar. Civada, Vela del
l'albero di bompresso, ch' sopra la prua
della nave Contracivada la vela che
vi sta sopra.
SLO\GR LA PENA DE CIVADA, Allungar
r antennule di civada, diccsi del Levar
I autennale di civada dallo stato in cui
deve essere , per servire e farlo passare
sotto l'albero minore, o Inngo questo me
desimo albero.
C1VANZO. V. AVANZO.
C1VTA. V. ZOIA.
CIVETA, s. f. T. de' Beccai, Giovenca,
Vacca giovine che non ha ancora frutta
to e non slata posta al giogo.
CIVTO, s. m.T. de' Beccai, Birracchio,
Vitello dal primo al secondo anno, e che
non sia stato ancora posto al giogo. V.
CIV1RA. V. CELIER.
CIVIL, Civile; Cittadinesco, Agg. ad uo
mo di educazione e di nobili e cortesi co
stumi.
FAR D'UN CIVIL UN CHIMUTL, Far d'una
bolla un canchero o d'una mosca un ra
marro, Far d'un piccolo disordine un
grandissimo.
CIV^L , significa ancora Tribunale o
Giudicatura civile SONSTA CITA AL ciV>L , Sono stato citala ni Tribunal civi
le AND AL civr. , li.-orretf al Tribu
nal civile o Valetevi dvlf>ro civile.
CI ZZA , s. f. Ciccia. Carne Mollume ,
vale Parte carnosa cic agevolmente cede

1 34
COA
al tallo, ni propr. quella ch' sopra al
lia neo.
Far bona cizza, Far cotenna o buona
colerina; Bimpolpare ; Binearnare; Bimetter la carne ; Esser grasso bracalo ;
Ingrassare. Ester pien ai ciccia.
Cizza , Ciccia o Chicca b anche Voce
puerile con cui i fanciulli inlenilonu frUfe
te, ciambelle o cose simili- Zizza voce
antiej. e vale Poppa,
C1ZZ1N , s. m. Ciccia , Carne. Voce delta
dalle Balie per vezzi a' Bambini.
CIZZOLE, s. f. Cicciolo, Quegli aranzi di
pezzelti di grasso dcgli aniniali porcini ,
dopo che se n' tralto lo strutto , che dicesi anche Sicciolo; Frizzoloc Lardinzo.
Far cizzolb de uno , Far braciuol
d alcuno, modo basso, che vale Tagliar]o a pezzi. Far polpelte o cervellata duomini, s'intende Far niacello e strage d'uomini.
CLASSIFICAR, v. Classificare e Classare , ncologismi. Disporrc e ordinre in
classi.
CLASSIFICAZION, s. f. Classazione, Ordinamenlo in classi.
CLAVICEMBALO, s. m. Gravicembalo o
Gravicembolo, detto anche Buon accoi^
do e Arpicordo, Strunicnto musicale di
tasti notissimo.
CLISTIR , Lo slcsso the Servizx\l. V.
CLOCL, s. m. Scroscio, Strepilo, ed
proprio quello che fa l'acqua cedendo. V.
Scravazzo.
CLOACA , s. f. Cloaca ; Fogna ; Private.
Cloaca, dcllo a Donna di mal aliare,
Baldracca; Puttana sozza.
CLCBE o Club, s. m. Club, voce Inglese
che significa Crocchio. I Fi ances! la tolsero dagli Inglesi e l'applicarono parlicolarmenle a'crocchi deslinati a trattar co
se poliliche,* e quindi l'abbiamo trata an
che noi all' poca dclla nostra rivnluzione
poltica l'aima 1797. nel sign, specialmenle di Conventicolo o Convcnticola , cioi
di Segrclo raunamento di persone, e dicesi in mala parte. Combricola.
CO (pronunciato tretto) (dal lat. Cum,che
poi corrotlameute si disse Com ) Quan
do; Alloraquando-.Allorche Co tiparu, VBD0, Quando parli ; Quando
ti vedo.
Go BEN EL LAOr.A NOL 11 C.NENTE ,
Quand' anche o Per quanta egli lavori
non guadagna nulla.
Co 'l me piasa, Quando o Posto che
egli mi piaccia.
CO, (pronnnziato stretto) voce sincpa
la di Come , ed ha tutti i si^nilicati di
queslo > 01 ablo. Neil' Aqua alba, Commedia del noslro Gritli, una vecchia aveva intercalare , DiRO dise quelo
Co Dico , Comedico.
Co, usasi anche ammirativo, e vale Co
me o Quanto dla ! Oh quanto
o come bella ! Co grazioso ! Quanto o Co
me graziosol
COA , s. f. Coda.
la coa, CoJuto Sema coa, Seodato.

COA
FusTO DE la , Fusto o Tronco dl
ia coda , si dice dlia Coda del Cavallo
di animali simili spelala.
Coa dei ABiTi, Coda o Stritscico, Par
te deretana di alctine vesti che si strascica per terra.
Coa dkl , Coda, La parle poste
riore del carro.
Coa de la vida, T. degli Slamp.Pi/nfone, La punta dlia vite che dando nel da
do preme il pirrone del torchio da stamp*.
Coa de l , Coda, L'estroma pat
te flcll'occhio accantoalle teinpia.
Coa dei conTELi, Codoto, Quelta parte
pi sottile d' una lama di coltello in asta
che si ferma nel manie :o col mezzo del ce
mento. V. Pegla.
Coa del so veto, Coda del sonclto.
Coa de sorze, Codetta, Piccola coda;
e dicesi Quella del uonio per ischerzo
quando sia piccola.
Coa de zente , Cudazzo. V. Accompagnamento.
Alzar la coa , detto fig. Levare o Al
zar la coda, vale Pigliar baldanza.
MECIO ESSER TESTA d' ANCUELA , CHE
coa de sTURi.v. Egli i meglio esser cajirt
di gatta che coda di . cioc Esser il
maggior Ira' piccoli , che il minor ta'
gra ndi.
FlCARSE LA COA IN MEZO A LE CAMBE ,
Metlersi la coda-a le garnie , vale flg.
Incodardire Far da lepre vecchia, Dar
addietro quando si scorge pericolo.
VardXr la coa de l' ochio. V. VarDR.
La coa xe dura, detto fig. Ilfine la
conclusione dcWaffare aspra e difficile;
MenXr la coa , Scodinzolare , Conte
fanno appunlo ah uni uccelli Arroslare la coda , Dimenar la coda come una
rosta, come fanno alcuni animali quadrupedi.
MenXr la coa a qualcLtt , detlo fig.
dall'uso del cane, Confettar uno; Lisciar
la coda; Piaggiare , Far carezze a uno.
Ne la coa sta BL veln, detto fig. Nella coda sta it veleno; Nell' ullimo sta la
difficolt.
Co NOL CBBPOLMETBR LA TESTA, EL GH 8
mete la coa , Metiere la coda dove non
va il capo, dicesi fig. anche in buona lin
gua. Quando il diavol vuol andar, dove'
non pub mettervi il capo, ponvi la coda.
Dove non ha luogo la forza , havvelo aStuzia.
VoCIO VEDER DOVB EL DIAVQLO TIEN LA
coa , Voglio vedere dove la lepre giace ,
cio Yoglio investigare per saper la verit
0 per ben sapere l'imbroglio.
Da coa, In coda Alla coda; Dasezzo Dassezzo , Nell' ullimo luogo.
coX CoXo ,add. Pambogo coX o bey
, Pan bollilo cvalo, diciam noi per
lo etesso che SasonX , e vale Ben coito ,
Ricoto.
COADA , s. f. Covala o Nidiata, Quella
cjuantit d' uova che in una volba cova
1 uccelloCovaturao Covaziane, Aiccsi il
Tempo del covare e ilGovare slesso Incubazione, voi e latina usata dagli Srriltori naturali, 11 corare o Covntura degli
uccelli.

COA
CoADA DE PTJTELI, CoVOta di bambirti ,
dicen per smil, e vale Quantitdi figliuoli, detlo anche Nidiata.
COADHJTR, V. Cogitob.
COALONGA , Uccelleito. V. Ocwo de ."
COAR, v. Covare, Propr. Lo star dcgli
uccelli in suir uova per riscaldarle , aecioccb. elle uascano.
Meter la calina a coXr, Por la chioo
cia, Metterla a covo.
CoXr el mal, Covare il male ; Essere
o stare a chioccio ; Chiocciare ; Covare ,
vale Tenerlo oceulto , soffrirlo.
CoXr al iogo , Covare ilfuoco o Cavar
la cenere , dicesi di Chi sta di continuo
presso al fuoco per isealdarsi.
LETO , Covare nel letto , Starsi a pohrire.
CoXr i vovi de la Gaspaha , Dcttate*
fam. Mujfare in casa; Far come le chiocciole , cio Rilirarsi e serrarsi in casa.
CoXx, parlando della pentola. La car
ne o i covano , diciamo fig. Quandola pentola non bolle.
Goar un tradimento , Covare o Accovare, metafor. che dicesi anche Ordire eTramare.
L' lX ch'el coa, Locuz. fam. Avere o
Esservi una cosa covala, Mauiera irni
ca usilalissima , rispondendo a chi ricerca di qualche cosa di cui si manca , qua
si si volesse dire Eccola qui pronta e co
me useila or ora di covo, Simile a quell'altra, E1C h costl ammannita; lo t /l
eos ti covala.
COARLA , add. Covaticcia, Dicesi della.
Gallina o simile , disposta a covare , V^
Chioca.
COAROSSA , s. f. T. degli ccellatori
Codirosso. Uccelletto chiamalo da' Bolognesi Cul rosso , dai Vicentini S<jUAnvjsoLA o Corssolo , da Linn. Motacilla.
Phoenicurus. Specie di Beccalico, che si
vede fra noi estate e fa il nido nelle sicpi ; ha il pello e il eodione rosso.
Alle volle comparisce fra noi un" allraspecie di Codirosso, nia pi di rado, cheLinneo chiama Motacilla Svecica, i
Vicentini Corossolo ronESTO, il quale ha
lutto il davanti del petto di color azzurra
piombino.
coartXta, s.f. Voce nsatanel Forocriminale. Alibi, che vale Prora di tempo e
di luogo.
ProvXr una coarta ta, Provar alibit
che vale Provare la presenza d' una per
sona in uu luogo lonlano o diverso d
quello in cui si preleiidc ch' ella fosse ut
certo lempo.
Proponer una coartata , Proporre. ft
Indurre la prova delt alibi.
Benche ne'Dizionarii non si trovi la vo
ce Cortala , verbale di Coartare , e che
ha figur. lo slcsso signifcalo, essa nondimeno di molto uso e pr'opriet nelle
scrilture forensi , forse a preferenza del1' Alibi , ch' un latino prello e fra noi
meno iuteso.
COATABSE, v. Accovacciarc e pin frequentrmrnte Accovacciarsi, Quasi poi'Sl
ft COVO. V. CufOLARSE FAR L4ZA.


, s.m. Covaccoe CWaccio/o, Lue
go Jove animale si riposa e parloriscc.
Coato DB le , s'intendr Cinigia,
cio Ccnere calda con poco fuoco, posla
in un caldanino , ad uso di tener sollo le
vfti per iscaldarst. Nel seuso dcll' espresstoue vernacola potrebbc corrispondervi
la parola Covaccio o Covacciohi figuralanicnte; E per sitniL dei Corar la ceuere,
come dicesi di Quelli che staniio conti
nuamente al fum o per iscalibr&i.
COAZZA , s. f. Codazza, Gran coda, na
pi in signif. disprezzativo.
, s. f. Voce fancillesca , che vale
Gallina. V. Coco.
pur voce faui. e fanciullesca ,
ale Noce, frutto.
Coca, delto famil. per Agg. a persona,
Sciocco; Balordo; -, Babbeo.
Coca , detto metaf. val anclie per Cari
no , eio La parte naturale dlie donne.
Coca lbssa , Locuz. fam. delta pur per
Agg. a persona, vale Insulso; Scioccot
cio Sruza sale , Lotizo; Grullo ; Patti
co ; Melanconico , Domo di poco spirito
Val anche por Dubbioso ; sitante,
Irresoluto ; Tentennone , Uomo che ncllc suc operazioni va tardo e dubbioso.
cocXgine, lo stesso che CoGiONAGrjfB.V.
COCAL, s. m. T. de' Cacciatori , Gabbia- no o Mugnaio , Uccello di mare dlia
razza de' Gabbiaiii, chiamato da Linueo
Larus Canus, detto Mugnaio forse per
ch tulto bianco, onde pare iufariuato
come i Mugnai , V. Cocalbta , Magoga e
Marti .vazzo.
Cocl, detto per Agg. ad uomo , vale
Arlolto; Balordo; Mocciconc; Slolido.
Restab uj cocal , Restar goffo o Iinbalordire; Bimaner uno itivale.
<X>C ALTA , s. f. T. de' Cacciatori , delta
anche Ciola, Slarna cencrina, chiamalu in Toscana Colombino o Mignattone
Panelbagio, e da'Bologncsi Bondmie ma
rino. Uccello marino del genere de' Gabbiani , detto da' Sistem. Larus cinreas
minor, yuest' uccello frquenta i lidi del
mare e si riposa alcune voile ancora sulla
snperficie dlie acqiic e sui pali piantati
nella laguna. Egli frquente sulle nosti c
spiagge , e non buono a mangiare.
L'allra specie descrilla neH'rnitoIogia
Fiorentina col nome di Starna a petto
biano e delta latin. Larus minor pectore
albo , vien da noi conosciuta collo stesso
nome volgare di Cocaleta.
COC ALON, add. Voce fain. Scimunitone;
Balordaccio ; Mozzicone; Bacccllone da
sgranar coW accelta.
COCARDA, s. f. Coccarda, Voce dal Francese,ma parala in tutla Italia. Nel dizionario militare italiano <lel Sig. Grassi di
Torino si d per prelto italiano Nappa
voce pur nsata dal Bolla, scritlore ripulalissiino dc' nostri tempi.
CO AROLA , s. t ( coll' o strelto ) Voce
fnrbesca di scherzo e fam. che vale Coreggia: intendesi di Quella che fa suono
iulerrotto. V. Scorza.
%
COC HE COCHE , Voce bin. Bil e

COC
COC
i35
Curra curra, Modo di chiamar le galline.
dal mallo e dal nocciolo , carano quasi
COCHETA, s. f. dimin. di , e in que uniera loro sussislenza.
sto sign, direbbesi GallineUae. Gallinetta.
COCODE o "
Cochsta ( dal franc. Coquette ) detto
COCODO / s. m. Voce fam. Passeraio ,
per Agg. a Donna , Civetla ; Civettina ;
Confuso cicaleccio di pi persone. BisbiCivettuzza; Civetluola; Accaltamori.
glio; Pissi pissi; Bu bu, dicesi al mor
COCHI, detto per Agg. a Uoino. Esser u.v
tuorio di parole e cicaleccio fra donne.
cocHi, Esser uno stravagante , un lunaFabcocodb, Schiamazzare , Propr. il
tico o bisbetico. L'origine di questa voce
Gridar delle Galline quando hanuo fallo
cio Uovo, perch a Vcnezia si di
uovo.
ce che uno Ga i rovi per significare che
COCOGNELO , s. m. Voce fam. disprezzaha dei grilli e dlie stravaganze.
tiva con cui s' indica un Nodo o legamen
Altri poi usano la voce Cochi nel sign.
te di caprlli fallo a guisa di coda.
di Allocco; Sciocco; Bahrdo.
COCOLA,
s. f. Galla o Cocele di Levan
COCHIA , ( si pronunzia come in Tosca
te. Specie di bacche o cocele prodotte da
ne Coca) s. f.T. de'Pesc. Strascno, Re
un albero dell' Indie orieutali , detto da*
te che si va strascinando nel fondo del ma
Sistem. Menispermium Cocculus, e nelrc per raccogliere i pesci : ha entratura
Enciclopedia Cissampelus Cocculus. I
assai larga e linisce in una specie di sacco.
frutli risecchi col nome di Cocele di Le
Pesca a cochia, Pesca delle bilancelle,
vante,
che sono un po' pi grossi ilr'pisclChe si fa con due barche le quali s' accoli, polverizzali vengono adoprati come la
stano per butlar insieme una rete, la cut
Sabaliglia e la Stausagria per uccidere i
inanica meno litta di quella della Rezpidocchi
, ed hanno qualit deleteria , on
zola ( Cbrderai ) ; quindi filano ugualde
i
Pescatori
se ne servono come esca per
nienlc la sfej-zina ( Resta) e danno volla
getlarla ai pesci , che vengono quindi a
alia cima ciascuuo alia sua barca, e falto
galla quasi addormentali, e si lasciano pipigliar fondo alla rete fanno vela del pari
gliare.
strascinando la rete, e dopo aver corso
CbcoLA, diciamo anche al Grano intieun tratlo di mare si ravvicinano salp.indo
ro di caff colla buceia.
la rete col pesce che vi pu esser preso.
Cacla, vien parimrnti usato come ter
Cochia , detto in T. antiq. vale Testa
mine vezzeggiativo ed nmoroso. Casa la
ostinata, caparbia Coccia dura, benma cocoLA, Bocea mia dolce, Cuormio.
ch sia modo basso, dicesi anche in ita
Esprrssioui
di lenerezza falle a Faticiulla
liano.
COCOlXr, v. Fezzeggiave ; Careggiare;
Cochia db la spada , V. Spada.
Far caro; Accarezzare ; Far carezziney
CCH1ER, V. CocHio.
amorevolezzine.
Cocolah -A cossa , Accarezzare , vale
COCHIETA, s. (che st pronunzia come
Collivare Sto piato me lo cocolo, Me
in Toscano Cocieta) Letliera, ed quello accarezzo , cio Mangio quesla pictan arnese di legno che sostiene il letto su
za con gusto.
cui si dorme. La nostra voce viene dal franCoCOLAHSB AL FOGO O IW LETO , Crogiocese Couchette, dim. di Couche, letliera
larsi , Dicesi di chi sta molto al fuoco o
Carriuola , direbbesi al Letto che in
nel letto e si piga tulti i suoi comodi. V.
vece di piedi avesse quatlro girclle.
CAnEZZn.
COCHIO , (pronunzialo come Coci in
Cocolarsb le cABTE , T. de' GiuocaloToscano) s. m. Cocchiere t Quello che
ri, Succhiellare le carte, si dice del Guar
guida i cavalli.
darle sfogliandole o tirndole su a poco a
COCMGLIA, s. f. Cocciniglia, ed anche
poco.
Vermiglio sust. Insctto della figura d'una
cocolXria, s.f.T.degli Erbolai, Codea
cimice , che ha qualtr' ali , di cui le sura, Termine genrico d' una pianta , di
periori souo crostacee riere, con una maccui i nostri Erbolai conoscono la specie
chia rossa da ambe le parti , che si nutridella da'Botauici Cochlearia officinalis.
scc sul fico d' India. Delia polvere di queslo animalctto seccato si fa il colore scarCOCOLEZZO, s. m. e per lo pi in plur.
lalto.Egli detto da'Sislcmatici CoccinelCocoLEzzr, Moine; Fregagioni, Carezzc
la Cacti,
affettale ed artifiziose , che dieonsi anche
Smore ; Lezi ; Leziosaggini.
COCLEA, s. f. T. degli Oriolai. Pirmide
In una moslra d' onuolo un pezzo cni
Far cocolezzi, Far le jbrclic, Usjire
co su cui s' inviluppa la catena.
ogni sorla di malizia per ollenere il suo
desiderioFare invenie, Usar alli e paro
COCO o Coco, s. ni. Coceo Caceo , Voci
le leziose e soverebie. V. Smobfia Da
fanciullesche per esprinier uovo.
PAROLs de cocolezzi Dir parole vezzegCoco, si dice famil. sincpalo anche per
gialive, cio Che s' usano per vezzo.
. V.
COCOLIN
, s. m. Carino ; Piacevolno ;
COCO, s.m. Coceo, Albero Indiano, che
Piacevoletto;
Naccherino, si dice per vez
pi comunera, detto Coceo delle Maldizo a un Fanciullino.
ve. Egli chiamato in Botnica Cocos nu
COCOLO , s. m. Bimbo ; Cecino, Voce con
cfera. La scorza o ncleo che sostiene il
cui si chiainano i fanciullini per vezzo.
seme , quello che s' adopra in varii lavori, come corone . Questo seme frutto
Caro sto cocolo, Caro il mi cecino^
il comune alimento dcgli Indiani, i qua
Mio amore ; 11 mi vezzo ; Pscete me
li dalle foglie, dal tronco, dalla midoa,
care e simili L' el cocolo de so Ma-

i36
COD
, il suo coceo, Per dinotarc ch' il
figlio piii amnio dlia Madre.
COCOLON, s.m. Accresc. di Cocolo, Moiniere, Che fa moine, ciu le carezze <li
femmina e di bambino Piacevolone , si
dice dlie persone e dlie cose clic riescono gradevoli.
Pasla cocolona o cocolosa , Parola
T oce vezzeggiativa , Che si esprime per
vezzo Vezzcggiativo fu anche detto in
via sustantiva vale Che si usa per yezzo.
COCOLSO, add. Voce fam. Carino; Piacevolino, delto per Agg. a Fmciullino bel
lo, piritoso e pien di grazic Parlandosi di Camaiigiare, direbbesi Ghiotto Appetitoso; Gustoso.
Parole cocolose , Parole o Sentimenti amaros i Parole dulc, teuere simili.
COCON, s. m. Balbo; Balbuziente ; Troglio, Che balbetla, che troglia. V. Bbtecbir , Barboto , e Tabtacia.
' DE LA BOTA , CocMume (II Sig.
Gngliardi ci d Coccone per voce agron
mica Cochonus anche detto in ter
mine barbrico nel Du Cange) Fecciaio dicesi al Buco ond'esce la feccia Co
con davanti, Doccione, Quel buco davauti dlia botte dove si mette la cannella
Meter el cocon a la bota , Zaffare la
botte, il tino Cavr bl coco.v, Sturare la botte. V. Coco-vera.
COC V DB LB VASCHE , Zoff.
Cocbx de stopa, Stoppacciolo o Turacciolo cio Batlufolelto di stoppa o d'altro
che si carica nella canna dell' archibuso ;
owero per chiudere la bocea ad altri vasi
fntti a guisa di canna.
CocbN de CAvr, Mazzocchio, Propr. si
dice de'capelli dlie Donne Ir^ati tutti n
steme in un mazzo.E qnindi Mazzocchiata, quanlil di mazzoechi.
TegNIR STRETO PER LA SPINA E SPANDEB
per el cocn, Guardarla nel lucignolo e
non neWolioTristo al soldo che peggiora la lira, Si dice di ebi risparniia intil
mente da un cauto, ed prodigo dall'alli o.
COCONAR, v. Tarlagliare ; Scilinguare;
Trogliare ; Lingue/lare , Pronunziar le
parole con difetto di lingua, che dicesi an
che Incoccarsi. V. Tartagiab e Pontr.
COCONARSE, V. Incoconr.
COCONERA, s. f. T. de' Bottai, Cocchiumatoio, Sgorbia per fare il cocchiumc ai
le botti.
ETO, s. m. Scilinguatello, Alquanto scilinguato.
C0C0NEZZO
COCOMSMO / s. m. Balhuzie, Vizio
dlia favclla umana , Difetto di lingua.
COCONON, arcresc. di CocbN. Vedi quebta voce nel primo sign, e Tabtacin.
CODATFilO, s.m. Caudatario, Colui che
sostiene 1' estremit o sia la coda dellc vesti Prelatizie.
CDEGA , s. f. Cotica ; Colenna, Propr.
la Pelle del porco ; ma si dice anche quella dell'uomoZaccagna, chiamasi la Cotenna dinanzi del capo.
Tirar via la codega , Scotennarc.
Far doxa codega , Fare colenna o buo-

COF
na cotenna ; ^timpolpare ; Rincarnare ;
Rimetler la carne, Ingrassare.
Codega del san , Cotenna del sari
gue, Chiamasi per simil. da'Medici QuelIa parle che galleggia sill siero del sanguc
cvalo dalle vene e raffreddato.
CODEGA, s.m.( Forse derivato , come aleuni tengono, dal Greco Odigos , Guida):
diciam noi al Servitore di piazza che la
nolte accompagna a casa altrui , portando
il ferale. Zana, Zanaiuolo. V. Fbralante.
CODEGHIN, s. m. Cotichino. Specie di
Salsicciollo fatto di colenna di porco.
CODEGO , Lo stesso che Coico V.
CODEGON , s. m. Coticone o Cotennone,
Dura clica.
Codbgna , add. Voce antiq. Tenace ;
Avara, delto a Fcinmina.
CODEGGNO, s. m. Cuticugno, Specie
di Gabbano con maniche o Veste da ca
mera.
CODESE \
CODICE / e. m. Codice, Libro che con
tiene le leggi dello stato, lauto in diritlo
civile che el iminate.
C0DIGL10, s. m. Codiglio, T. del giuoco
dell' Ombre cd Voce spagnuola.
Dar codiglio, Vincer codiglio.
Codiglio e mochiglio, Scherzo di pa
role usalo nel giuoco dell'Ombre, quaudo
cio uno de' tre giuocatori dopo d' aver
vinlo il codiglio , fa inmediatamente
giuoco lo vince.
CODOGNADA, s. f. Codognata; Cotognata ed anche Cidoniato, Vivanda di cotogne cotte col mosto; Confettura di cotogne, che dicesi ancora Melata.
CODOGNER, s. in. MelooPero cotogno,
Albcro nostrale che produce le cologne, e
chiamasi da Linn. Cyrus Cydonia.
CODOGNO Pomo codogno, s. m. Coogna o Mela cotogna o Pera cotogna,
Frutto dell'albero Cotogno.
El par codog.vo, Cotbgnolo o Cotognino, Che ha tapore, odorc colore del
cotogno.
COE,s.f.pl.T. de'Fornai. Codetta, Farina
ordinaria, la peggiore che caschi dal frullone accanto a'cassetti de'trilelli da piede
COGO , s. m. Cotica o Cotenna , Voci
agrarie. L' erba minuta colle barbe che
cuopre un pralo a guisa di peli Piola,
Eropr. dicesi Zoila di terra altorno alie
arbe dlia planta V. Vanga da cogo.
Cotbrzbr de coego , V. Incoeegr.
COTA, s. f. Codetta, Piccola coda.
CoETA DB LA 8PADA , V. SPADA.
CoBTA DB FOGHI ARTIFIZIALT , RazzO O
Raizo mallo, Sorta di fuoco lavoralo che
scorre ardendo per l'aria a striscia o coda.
Coeta DEi MAscoLi, Tracciu, detto an
che Trana e Semenl-ella , Qnella porzione di polverc che dal luogo donde si dec
appiccare il fuoco si distende sino agli
strumenti , arme o maecbine.
VI A , cio Co, con quel che segue, e
vale Cogliune ; Minchione ; Babbione ,
Detto per Agg. ad nomo.
COFA, s. f. Cojja, Pauicrc di vincbi o Spe-

COG
ci di Corbello a due manichi , ove i pscatori pongono il pesce per portarlo alia
vendita.
Cojfa, detto in T. Mar. Specie di pia
no di tavolc slabilito sulle crocelte degli
alberi primarii , ne' di coi lali si asiicurano le sarchie, e dove sta la Veletla. V.
Gabia.
COFA, avvcrb. Come A modo; In egual
modo; A guisa ; Afoggia.
O.voBATO cofa PERLA , Onorato co
me oro.
COFANO o anche Copano, s. in. T. de'Pescatori, Couchiglia marina bivalve del ge
nere delle Arche, che due differenti spe
cie comprende , distinte da noi come se
gue:
CoFAjro DB GROTA, che nell'Islria di
cesi Mussolo, Conchiglia delta da Linn.
Arca Noce, che ha per carallere un corpo allungato, strialo, coU'estrcmit sraarginala. Non commeslibile.
Cofa.vo del duro, detta da Linn. Ar
ca barbata , la quale ha i) rorpo allun
gato, strialo, con li rialzi tra le strie barbali. Ella comune, ma di nessun uso.
COGEROj s. m. Cuoio di bue, cio Quello
che si melle a preservazione delle sarte
ne'baslimenti, ed termine marincresco.
COGIOMBARADOR. V. CocioNADba.
COGIOMBARAR. V. Cogioxar.
COGIOMBARARA. V. Cogionabia.
COGIOMBARAZZO , add. Cucciolazzo,
Uomo senza esperienza.
COGIMBARO. V. CoGiby.
COGION , s. m. in sign, di Testicolo , V.
Cogioxi.
CoGIX DA ROMJTO, V. TttOMBOH.
Cogion de L'ALBone, Carro delC albc
ro, T. Mar. Chiamasi la parte estrea da
basso d'ogni albero. V. Antena.
COGION , add. Coglioiie ; Cogliluva ; Cogliluvio ; Baccello; Baccellone; Baccel
da veduve; Bacchillone; Minchione, Uo
mo da nulla. V. Cordon Da cogin ,
Modo avv. Buiiaramente.
No so minga un cociox, Non son semplice o Non son cos soro; La vedo da
lontano; J Mucini hanno aperlo gli occhi.
Avfcjl DA CHEFAR CON DEI COGIONI, Mailgiar la zuppa co'ciechi, Trallare con chi
non ha attenzionc o accortezza.
Che i cuoioni staga a casa, Che i Cordovani restino in Lvanle;Tesla di vetro
nonfaccia asassi; Chi ha cervelliera di
vetro non vada a battaglia di sassi; Chi
ha paura di passere non semini pnico,
Chi non ben provediilo non si mella a
gran pericoli. // mondo i; di chi se lo piglia.
Far da cogijn , Far ilJagnone ; Far
le maschere o le forche, itnescio , il gattone , la gaita morta o f indiano.
Che fusse coGib.v a star su! Dello col1' animir. S' io slo su mio danno : cio
Voglio andar a lctto.
^
AncHB QUEL COGlbN LO SAEVA. V. SaVR.
1
Tornar cogioni come prima, Tornara

COG

COG

COG

ai pentolino , ed Quando alcuno rssen !<> slato alcun tempo in grandezza e in


gozzoviglia , ritorna alla primiera sobrie
t.

di cui anzi che ritrarne vantaggio , si sot


topone a fatiche e disgusti.
COGIONARSE DA so POSTA , Infilzarsi da
f da t, vale Incorrere disavvedutamen
te nelle insidie dell'avversario.
GL'ANCA QUELO NO coGioNA. Io ti so dire
che se F uno conficca I' altro ribadisce , e
vale saper rispondere alle rime; Render
pan per focaccia.
OH TI ME cociori ! O vatti con Dio!
facci scalzo ! Potenza in terra ! Poffa
re il mondo! Puh\ Pape] Questa sareb
be col manico! Sentite cosai Espressioni
di meraviglia.

tftit, o come altri per ischcrzo, Masseril'e BORSA DEI TISTICOLI. V. BORSA.

XB MEGIO AVER DO SOLDI DB COGlbjT IJf

scAnsELA , Meglio e esser asino vivo che


dottar morto , ruggir le disgrazie a costo
di parer vile.
COGIONX , add. Coglionalo; Corbellata;
Minchionalo In altro sign. Inganna
to ; Truffalo; Deluso. V. COGIOXR.
Cooio.vX o BURLA A scmoro, Restato
con un pie di naso o con un palmo di
naso ; Restato uno stivale ; Rimasto
colla barba di stoppa; Rimasto brutto o
corto o un ravanello , Coglionato , deluso
Rimanere scodato, vale Rimaner bur
lato, deluso dal conseguire ci che altri si
creder ottenere infallibilmente.
SBMO COGIOXAT, Maniera fam. Noi siam
fritti, disse la tinca ai tincolini , La co
sa disperata, Non r' pi rimedio. Ad
dio fave. Star di casa alle rovinate.
ANCA i COCIOJTAI MAGXA DEL PAN, Manie
ra a ra. Anche delle volpi si piglia : cio
Anche gli astuti lalora sono ingannali.
COG10NADA, s. f. Coglionatura; Corbel
latura.
DAR DE LE COGIONADE , Dare delle co
glionature, Lo stesso che Coglionare.
FARSE DAR UNA COGIONADA, Farti scor
gere o beffare o deridere.
COGIONADR , s. m. Burlone; Burlato
re ; Celiatore ; Corbellatore ; Beffardo ;
Beffatore; Irrisore ; Motteggiatre, Co
lui che scherza, che buffoneggia o molleg
gia altrui.
COGKWADOB DB Turo ED KOXDO , Gab
bamondo,
COGIONAGEVE , s. f. Scimunitaggine ;
Balordaggine ; Dabbenaggine ; Mfllomaggine; Bonariet; Semplicit.
COG10?iR o COGIOMBARII . v. Cogliona
re ; Dare delle coglionature; Cocchiuma
re; Coccare; Minchionare; Corbellare;
Beffeggiare ; Burlare; Deridere; AbbindoTare Deludere , Mancare, inni cor
rispondendo coli' opere eie. alle speranze
o aspettazione Eludere, Ingannar con
destrezza.
COGIOX\H SUL SODO, Tranellare, Ingan
nare altrui maliziosamente, che anche di
cesi Gabbare ; Ciurmare ; Giuntare ;
Fraudare; Trapollare; Truffare.
Cocro YAR A DO VIE , Cucire a refe dop
pio, Burlare in due modi.
COGION.XR rar FATI F. IN PAROLE, Dar la
cenciata, detto fig. Burlare altrui in fatti
e in parole.
COCIOWAR EL coi o LA RIZZA , Uccellar
Toste e il lavoratore; Minchionar la fie
ra o la mattea, Scherzare nell'ozio.
CoGIOIV.'u. BL TEMPO. V. TEMPO.

A uro COGJONARSB, 'A dire il vero; Per


vero dire; Parlando sul sodo ; Lascian
do gli scherzi; Non illudendosi.
FARSE cociowXa , Farsi scorgere o eorItellare o minchionare ; Farsifrustare ,
Farsi burlare per qualche scempiatagli ne
Entrar nella calca perfarsi pigiare,
diccsi proverb. di Chi si mclte ad impresa
18

S TI XB BRAVO TI, GSAJfCA 3KI WO COGIO-

JTO, Se tu con una mano ed io con due }


Se tu se' pronto ed io pi di te.
VE COCIORE A SCBIOPO O DB GROSSO , Voi

v ingannate a partito o alF ingrosso ;


Prendete un granchio a secco ; Prendete
un granciporro, Sbagliate d' assai.
COGIO]VARA,s. f. Coglioneria; Corbel
leria; Castroneria; Balordaggine; Sci
munitaggine.
In altro senso, Bagattella; Cammcngola , Cosa di poco prezzo , che anche di
cesi Baiuca; Baiucola; Bazzecola; Baz
zicatura.
FAR U.VA COGIONAHIA , Fare uno scerpnilone, un errore, uno sproposito, Ovvero
Far delle bagattelle.
Din DE LE COGIOSTARIE, Dir delle lappo
le, delle pantraccole , delle bugie.
COGIONARIE, s. f. Bordellfrie; Bazzica
ture; Carabattole; Piccole masserizie,
Coserelle di poco pregio.
COGIONARIB DA BOXE, Fronzoli; Nastrini ; Frastagli; Tattere; Cianciafruscole;
Cianjrusaglie , Miscuglio di cose di poco
momento , Gale o abbigliamenti donne
schi.
COGIONARIETO
COGIONARO
/ s. m. Cazzatilo; De
cimo; Ravanello venuto per Fasciufto, di
cesi a Ragazzine assai piccolo e magi-ino.
V. STHUFIGXO.

Ava I COGIOWI GRASSI O GROSSI O DURI,

Stare nella pasciona ; Star sul grasso -f


dffga-re nella roba, nei danari; Non ave
re ne Jin n fondo ; Avere gli argnoni
grassi , detto rnetf. Esser ricco , Aver
tulli i comodi della vita.
ME VIEW i COGIOM LOWGBI , M i cascan
te brache o Favaio , M'infastidisco.
AWDAR i cocroNi A LA TESTA , Gonfiirt
o Gonfiarsi; Tronfiare; Insuperbire, Di
ventar vanaglorioso.
GRATAHSE i COGIOKI , V. GRATA*.
COGIOXI DE CALO, V. in U.
COGIONI ! Interiezione ammir. Cappucci^
Finacchi! Cagna! Capperi! Cappital
Cacasego! Cacalocchio ! Canchero.
CoGiowii L'B U.VA GRAN TESTA, Canche
ro] cotesta una gran lesta . Un grand' nomo,
COGIONON, s. m. Svivagnataccio ; Cac
cio/accio, Uomo semplice ed inesperto.
COG1TOR, s. m. Coadiutore o Coadiutatore, Quello che assiste, Subalterno ad u
uffizio.
COGIUNTURA o Cor.roxTmu , Congiun
tura cio Occasione, Opportunit.
COGLIER. V. COLCER.
CGNITO , . m. T. del Foro civile. Com
miato o Comiate; Cambiato e Accommiatatura, Atto civile di congedo.
FAR o DAR EL COGNITO, Combialare;Dar
cambiato; Scommiatare; Accommiatare
Scasare alcuno, vale Obbligar altrui
a lasciar la casa ore abita.
CotfTRoeoGjrrro l' Opposizione ali' at
to di congedo.

COGNITR, s.m. Conoscitore; Conoscen


te; Intenditore, Pratico di che che sia.

COGNOSSANZA i
COGi\OSSEi\ZA /s. f. Conoscenza, II co
noscere.
FAR COGNOSSANZA CON UNO , Far cono
scenza.

COGIO.VASANTI, s. m. Santifizza;Graf-

AvK COGNOSSANZA O A.M I sr\ CON r V! ,

Jiasanti; Schiodacristi;Gabbadeo o Gabbaddeo , Ipocrite o falso divoto. V. CHIETN e GABACMSTI.


COGIONATO, s. m. Bonario; Di buon ndio, Uomo di buon carattere, che facil
mente si piega.
COGIONAZZO , s. m. Becconaccio; Stu
pido ; Insensato. V. Cowbsr. .
COGIONCLO , s. m. Coglioncello o Cattroncello, Giovane di poco ingegno. Scimunitello ; Balordetto ; Cristtanello ;
Cencio molle; Pulcin bagnato, Di poco

Aver entratura o conoscenza con uno ,


Aver amicizia.
COGNOSSER. V. COPTOSSER.
COGNOSSO o Coxossboo , add. Conosciuto e Cognosciuto.
ESSER coGNOssbo COIIB i.\ BETONEGA . V.
BETONEGA.
Foco COGNOSSO , Malnoto.
SENZA ESSER COKTOSSUDO , Sconosciuto;
Incognito, o Dello in modo avverbiale ,
Sconosciutamente; Occultamente ; Na
scostamente.

spirito.
COGIONLO, s. m. Burla; Beffa; Giar
da, Derisone.

COGO , s. m. Cuoco ; Cuciniere. V. Cuoco.

DAR Bt COGIOWLO, Minchionare; Bef


fare ; Deridere ; Corbellare alcuno; Dar
la soia, la berta ; Canzonare; Mettere in

COGOL\DA, s.f. Ciottolata, Colpo di ciot


tolo.
COGOLR, v. Ciottolare e Acciottolare,
Selciare e Inseliciare; Lastricare la stra
da con ciottoli o scici. V. SBLESAR.

canzona.
COGIOISRA, s. f. Scroto, Borsa dc'testicoli.
COGIONTO. V.
COG1NI, s.m. Coglioni; Testicoli; Gra-

COGLA , s. f. Cocolla e Codiila, La veste


di sopra che portano i Monaci. V. TONBGA.

COGOLR QUALCUN, Dar ciottolale o Ciot


tolare alcuno. V. PIEHAR e SASSR.

COGOLRA, s. f. T. de' Pese, valligiani

COI
i3S
Cannaio, chiania unaCbiusura falta con
graticci di canne palustri, lasciando piccole aperture in pi luoghi, per cui enlrati i pesci non ne possono uscire. V. Bocabr, Laorir.
COGOLETI, . m. Ciottoletti; Cemento;
Trombola , Ciottoletli di diverse figure
bistondc.
COGOLI e Cuogoli, a. ra. Ciottoli Cogoli e Seiet, Sassi di figura bislonda che
si adoperano a ciotlolare il caramillo , e
si riducono anche per mezzo del fuoco in
calcina. Sasso maschio o Cogoli , dicesi ad Una qualil di sassi tomli e bianchi che tengono di selice e di vetrina.
COGLO, .m. T. de'Pesc. valligiani, Cogoiaria.Rete di canapa assai forte con cui
si pescano le anguille d' ogni grandezza ;
essa i fatla a foggia di sacco lungo e slretto , ristringenlcsi a poco a poco fino alia
coda,lenutoaperlo da variisuccessivi cerchietli di viliccio. Le sue parti sono volgarmcnte dette la Criara, la Mbzata, la
Fuixa, il Busto , come segue.
Criara, rhiamasi da' Pescatori la pri
ma parle dlia Cogolaria, falta di rel a
maglia chiara o rada. Essa composta di
due ale che ne formano armadura , ed
una specie di tromba clic ferma il primo
entrmenlo.
Busto, dicesi la parle dclla Cogolaria
che succde ed attaccala da un lato al
io Criara e dall'allro alla Mezana; aHor
malo di rel a maglia pi piccola della
Chaha.
Mez a xa , si dice Quella parte successi
ve dclla Cogolaria eli'e atloiniala da rel
di maglie pi filie del busto.
Plela, Pellicino, l'Ullima parte dcl
la Cogolaria, o sia la Rel cos chiamala,
falta a maglie assai filte e di filo forte, in
cui dopo il passaggio di tulti i rilrosi, en
trao e vi restao prese le anguille.
Ejvca, Ritroso, dicesi l'Enlratura streltissima a guisa a imbuto , che ha il pel
licino per cui entrati i pesci non trovan
la via da tornare indielro.
In altro sign. Cog6lo, Callaiuola, di
cesi adunPezzo di rete su gli staggi , col
la quale, serrata la rallaia,vi si pigliala l
pre o simili aniraali, cacciati dai segugi.
COGOLON, s. m. Ciottolone, Gran ciottolo.
COGOMAjX dal latino Cueurna,riprtalo
ancora fra IcvocibarbarichcdelDuCangr,
ove si definisce Vas ncum , in quo aqua
calefit aut aliquid maceratur , lato ven
tre instar cucumeris. Vaso di rame o di
ferro stagnate o anche di Ierra, comunistimo, che quimil alcuni vorrebberochiamare Cocoma: voce per non sala da buoni autori. A Firenze dicesi Bricco.
CoGoMA da cafe, Cajjetliera, Cocoma
o vaso in cui si fa boUirc il caff Cocoma da riuocoLATA , Cioccolattiere
Cioccolattiera, Vaso dove si fa bollire la
cioccolala per berc.
C0G0M0N, s. ra. Cocoma grande, accr.
COGMERO , V. Cucmero.
COICHIO. Andardb coichio, Lo stesso che
Amdu db ..-*. V. '.

COL
COIN , s. ra. Codetta, Piccola coda.
Rizzr BL cobr, Arroncigliare la co
da, Si dice del porco e dclla serpe.
COL Col del pie. V. in Colo.
COLA (coli' largo) s. f. Colla. Composto
di diverse maleric tenace e viscoso.
Cola db ormagio, Mastice di cacto,
Colla che fanno i Legnaiuoli col cacio, acqua calcina viva.
Cola da biaxcara, Salda, Acqu in
cui sia stato disfatto ainido. Dar la salda
alia biancheria, vale Inamidarla.
Cola de betagt , Carniccio. Colla di
cuoio o di limbetlucci, cio Rilagli <li pel
le, che tatti bollire nell'acqua, si convertono in colla.
Cola db pesie, Ittiocolla. T.scientifico,
Specie di colla che si cslrae da alcunc par
ti di varii pesci , come specialmcnte dal
Colpesce (Cpese), dallo Slorione etc. V.
Porco pesse.
Cola vela , Masiice o Mastrice e
Mastica, Ragia di Lcnliscbio che ci vien
di Levante in pezzetti secchi, che si fa li
quida coll' acqua e col fuoco , ed colla
di cui fanno moho uso i Legnaiuoli.
Cola de vexto, T. Mar. dicesi fig. La
continuazione di un vento che dura senza
alterazione pi giorni.
COlX , Colato, Add. da Colare.
Aria colada V. Aria.
Ixtrada a colada ijt uxo, Entrata n Sustanza tulla caduta o riunitasi
in uno.
COLADURA, s. f. Colatura, Materia co
lata.
COLAMENTO , s. m. Colamento.
Colame.vto db , Foiidimenlo ;
Scioglimento.
COLANA, s. f. Collana; Monile.
COLANTA , s. Collanuccia ; Colla
COLANN \
COLANONA J Collanone, s.m. Collana
grande.
COLAOR, s.m. Ceneracciolo, Panno che
cuoprc i panni sudici che son nella cun
ea (tel bucato, sopra il quale si versa la cenerata. Torcijeccio; Torcifecciolo Colatoio e Calza , Arnrsc di panno lao
lino col quale si cola.
CoLAbR da vin, Cola ; Colatoio e Cal
za, rhiamasi lo Strninenlo da colare il vi
no o altro, falto di tela, e che serve an
che ad uso di farmacia, chimica e simili.
Colaor da calcina , Cola , dicesi altresi uno st rumen to in forma arca foracchialo a guisa di graltugia , cou cui si co
la la calcina spenta.
colXr, v. Colare. Propr. il far passare la
cosa liquida in panno in altro tessulo ,
ond'ella esca netla e puriGcata dalle fecce.
Cola le GiozzE , Colare o Gocciolare,
Cascar a gocciole, come ai vecchi colano
gli occhi , umor dalle vili etc.
Colar i betau, Colare o Fondere.
Colar su la costa o Derivar su t.a co8TA , Espressioni Marin. Essere afllalo
sulla costa vale Essere tirato dal vento

COL
dalla correnle alla volla di terra senza po
ter bordeggiare.
COLARA. V. Colera.
COLARIN , s. m. Collarino o Collaretto
Coletta, Quella parte della veste che cuo sta intorno al eolio.
Colarw da prte , Collarino; Collars
inamidato.
Colabi.v db la basb colona, Tondino,
Mcmbretlo d'architetlura.
Metersb el colarw, Mettersi il col
larino da prte, vale Farsi prte Me
ter zo bl colarI , Spretare il suo con
trario.
CoLARbf , detto per Venditorc di collaretti, Collaretlaio o Colleltaio.
COLARNA , s. (.Collare, Quella striscia
di panno lino finissimo che si porta dagli
uomini attaccala alia golctla. V. Croata.
Anbma de la colari.va, V. Axema.
COLARINA , s. f. Insaldatora, Quella che
prezzolata d amido o la salda alie lin
gerie.
coiAro, s. m. Bavero , Collare del manlello o gabbano.
Colaro da , Gorg'era, Collare increspato a foggia di lalluga.
CoLARO DA , V. GoLZTBA.
Colbo da intervenierte , Collare A>
Crovatta, Quelle che usavasi nella vesta
degli Intervenienti del Foro sollo il governo Vneto , a cui erano altaccati due
bendoni sirisee pendenli al davanti.
Colaro da dona , Capezzale, Collaretto o Collarino da donna.
Colaro a la spagxola , Goniglia, Spe
cie di Collare di pannolino simile finis
simo all' uso Spagnuolo , per lo pi a cannoneini.
Colaho del BoaiPRBSso , T. Mar. fastrelliera. Specie di Collare (alto di legno
che si mette a mezzo il bompresso per li
servigi occorrenli al detto albero.
COLASTICA, s. f. Voce bassa. Scolastica, Nome proprio di Donna , che ora per
ito in disuso.
COLAUDAZION, s. f. T. antiq. e latiDO ,
in sign, di Approvazione; Conferma, che
ora direbbesi in termine legale Omologazione.
COLARE, V. Scolavrb.
COLALROjS. m.T. de'Pesc. Cosi dicesi il Ricettacolo luog dclla Cogolaria ,
dove richiamasi il pesce nclle valli arginate per prenderlo.
COLAZIN, s.f. Cohzione; Colazione j
Colizione, II cibo che prendesi fiiori del
desinare della cena. Quello della matli
tina dicesi Asciolvere , quasi da solvere ii
digiuno ; quello del dopo pranzo , Meren)
da; e quello dopo cena Pusigno. Quelli)
poi che i Contadini fanno sul campo dopo
asciolvere , dicesi Beruzzo.
COLAZIONCLA,s.C Colazioncina e Colazionetta , Piccola colazione.
COLEGA o \
COLEGXo / add. Caricato ; Corcato ;
Colcato; Sdraione; Sdraialo, es'inlende in letto o simili. V. Coligarse.
Campo colega, Allettato o Rovescialo,

COL

COL

COL

B dice d'un Campo quando il vento ol


pioggia han fatto cadere le biade sopra la
terra.
COLEGARSE, v. Coricarsi; Corcarsi;
Calcarsi, Porsi gi per giacere. V. JTHA-

ne e definitivamente le vertenze sino alla


somma di ducati 00.
Collegio de Signori di notte al civile,
composto di sei giudici. Egli suppliva in
via civile per tutte le cos dette Curii di
S. Marco di prima istanza ne' tempi delle
ferie', e giudicava nrlle materie di truffe,
di affitti, di case, di pegni e d'altro.
Collegio de' Signori di notte al crimi
nale, composto di sei giudici. Magistra
tura di pura ispezione criminale nelle ma
terie dei furti, ed anche degli omicidii
commessi in Venezia; ed era di prima istanza, le cui sentenze si devolvevano in
appellazione alla Quarantia criminale.
Collegio della milizia da mare, com
posto di tre giudici e di un quarto distin
to col titolo di Aggiunto, tutti dell'ordi
ne senatorio , ed aveva ispezione sulle cor
porazioni o Fraglie degli artisti e sull'esa
zione delle loro tasse personali.
Collegio de'X. Savii sopra le decime. G*
incombeva la giusta imposizione delle de
cime, cio delCenso imposta dal Governo
sopra i beni stabili di Venezia e dello Stato.
Collegi criminali. Erano due , uno eIctto dal Consiglio de' dieci e composto di
tre Senatori , cio d' un capo e d' un indi
viduo di quel corpo e d'un Consigliere ,
oltre ali' Avvogadorc del caso senza voto
deliberante. L'altro eletto dal Consiglio di
o. al criminale, composto d' un Censore,
d'un individuo della stessa Quarantia, e
di un altro del Collegio de' Signori di not
te al criminale, oltre ali' Avvogadore del
caso senza voto deliberativo. La loro ispe
zione consisteva nello star presenti alla for
mazione della parte difensiva de* processi
criminali, i quali erano poi rispettivamen
te giudicali o dal Consiglio de' dieci o dal
la Quaranlia criminale, fecondo la loro
competenza.
CLER o COLABA, s. f. Collera o Collora; Ira , Sdegno Un Autore rispetta
bile distingue l' Ira in tre specie , cio Ar
denza, Rancore e Furore. Chiama Arden
za un'Ira subitanea e subitamente arden
te, sulfurea , impetuosa , cieca. Rancore
o sia Amarezza,, 1* Ira perseverante , silen
te, tacila, occulta, nudrita, mantenuta.
Furore, detto anche Escandescenza, Imbizzarrimento, Izza , l'Ira crudele.
COLERA SORA COLERA , far .sacco o sac
caia, Accumulare sdegno sopra sdegno.

PASSA, Acqua che corre non porta velino ,


detto fig.
COLRA, s. f. Colera morlus. T. Medico
Nome d'una malattia cagionata da spandimento improvviso di bile.
COLTA ( coli' e larga ) s. f. Colletta, Ra<x
colla di limosino.
COLET\BILE, Specie di verbale sust. dal
latino Cnlligere. Voce dataci dai Lombar
di sotto il eessalo Governo italico , ed usa
to ancora negli oggetti amministrativi , e
vale Soggetto a tassa personale, cio a
Quella piccola imposta clic pagasi nelle ter
re non murale da ogni persona. V.TssiA-

7TACARSE.

COLEGARSE DE LE SPIGHB SUL CAMPO, K l-

*adere, dicesi del Non sostenersi il gra


no spigato per troppo rigoglio o per Ten
to. Allettare, dicesi figur. della pioggia o
del vento allorch distendono a guisa di
letto o spianano a terra lebiadcnel campo.
COLECAR u.vo A TERA, Distendere o Sten
dere; Porre; Posare; Batter uno tulle
lastre o sul suolo.
COLEGAKSE INSIEME, Collegarsi,nle Unirsi in lega, Far lega, Confederarsi Accostarsi, si dice di Chi s'accosta o si
collega alla parte d'alcuno, e in questo si
gnificato s' accompagna con la particeli
gni
Co . Quindi Accostarsi con quello o con
questo.
COLGIO, s. m. Collegio, Nome di luogodestinato ali' educazione della giovent.
Convittori chiamansi li Giovani alunni ivi
educati.
Collegio, era Titolo ancora di alcuni
Consessi o Magistrature della Repubblica
Veneta , come segue.
Pien Collegio o Collegio rssolutamente
chiamavasi un Corpo composto del Doge,
de' sei Consiglieri , de' tre Capi superiori
della Quarantia criminale, de'sei Savii del
Consigliojdetti volgarmente SAVII GRANDI,
de' cinque Savii di terra ferma, e de' cin
que Savii agli ordini : fra tutti al numero
di 26. Mancando il Doge, suppliva il Con
sigliere di maggior et, mettendosi la ber
retta nera in capo. Questo Collegio aveva
l' iniziativa di tulli gli affali amminislrativi e politici che dovevano discutersi nel
Senato , o anche decideva definitivamen
te sopra alcune materie al Senato appar
tenenti. Ammetteva alla sua udienza gli
Ambasciatori esteri, i Nunzii delle (".il l
dello Stato , i Rettori patrizii quando tor
navano in patria dal loro governo , i Ve
scovi prima che si recassero alla loro resi
denza eie. Decideva in via giudiziaria le
qnistioni sui privilegi delle Citt ; quelle
sopra dazii ed appalti ; le controversie pos
sessorie tra' benefizi a ti, ed altre cause ecclesiasliche, ed anche le cause giurisdizionali tra Magistrature e Reggimenti.
Collegio de' XX Savii presi dal corpo
del Senato. Da questo si eleggevano tre
Presidenti, che mulavansi ogni due mesi,
ed avevano la giudicatura di alcune ma
terie. Invigilavano snll' esecuzione degli
statuti delle Citt e degli ordini Inquisitoriali per le Comunit dello Stalo , e ri
lasciavano suffragi per li Gttaiuoli e lavo
ratori de' beni che fossero stati ingiusta
mente aggravati di tasse reali e personali.
Collegio de XX V. e dei X V. dell' ordi
ne delle Quarantie. Tribunale o Conses
so giudiziario. Quello dei XXV ( che una
volta era di XX ) giudicava in grado di
appellazione le sentenze delle Prime istan
ze sorpassanti la somma di ducati 00. si
no agli 800. E quello dei XV. (che una
era di XII ) giudicava in appcllazio-

BlSOGlYA SC AMI' IH DA CHI \K IH COLERA,

Alla pentola che bolle non vi fi accosta


la gatta; Guardati dalF orso quando gli
Juma il naso; Non imbarcarti quando il
mare minaccia burrasca. Tutti modi fi
gurati.
I* COLERA, posto avverb. Sdegnatamen
te ; Alteratamente; /ratamente.
FAR ATTUAR is COLARA , Far entrare in
collera.
MO.VTAR ut COLARA , Montare in bica o
in bizza; Incollorirs; Acciapinare a Acciappinare. V. RABIARSB.
NEL FURR DE LA COLARA , Nel colmo
delia collera , del dolore eie.
No i xi AXDAI i\ COLARA , Non Jt tra
lor nulla di guasto; Non s'ingrossarono
i sangui.
LA CHE SALTA E PRESTO LA CHE

i3g

DEGO.

COLETZ10 , add. Collettizio ; Ragunaticcio, e dicesi d'esercito o gente posta in


sieme in fretta o con poco ordine.
ROBA COLETIZIA , Assemblaticelo ; Av
ventzio o Avveniticcio, Roba ammassata
e raccolta qua e l.
COLTO (coli' e stretta) s. m. Colletto o
CoHrJo,Pezzuolo di pannolino fmissiirto
che si portava al collo dalle persone civi
li, e che ora non pi in moda.
Detto per Piccolo collo , Collicino.
COLGER , V. STOB.
COLIA , V. CULU.
COLINA, s.f. Colle; Monticello; Poggio,
Piccolo Monte Collina , dicesi propr.
la Sommit e schiena del colle.
ABITANTE DB COLINA , Colligiano.
COLMA, s. f. Acqua in colma. Marea al
ta o piena. Altezza massima dell'acqua
marina che avviene sempre nel plenilunio.
AQUA ALTA o COLMA ALTA, Trabocco ;
Traboccamento; Allagamento, dicesi dell' Acqua del mare quando nel flusso, spia
ta dal vento scilocco,arriva ad altezza mag
giore del punto ordinario.
COLMGNA , s. f. Colmo ; Tetto ; Comi
gnolo, La parie pi alta de'lelti. V. COLMO,
COLMLO , V. CORMLO.
COLMO , s. m. Colmatura, La parte che
rimane sopra la bocca del vaso colmato
LEVAR VIA EL COLMO, Scolmare.
COLMO DE LE CASE, Colmo; Comigno
lo; Tetto PORTAR VIA BL COLMO DB L*
CASA, Disculminare', Voce latina e poeti
ca DBSCOVBRZBJI EL COLMO, Disembriciare.
COLMO DB vAR , V. COLXA.
COLMO DE FOHTU.VA , Colmo per metaf
Grandezza di stato e prosperit. Fondo di
fortuna il suo contrario.
COLO , s. m. ( coll'o strelto ) Goccia ; Goc
ciolino ; Un minimo che GXAS-CA tnr
COLO D'OGIO, N pure una gocciola o a
colatura d'olio.
NOL I. F N* HA UX COLO DE SCTO , 'Volt

ha un pelo d" asciutto: cio tntto ba


gnato Detto figur. vale Non ha un peio di ragione, Non ha scusa che vaglia.
METKUSE A COLO o A LA CARICA PER QUAL
CHE PIAZZA , Galleggiare mercanzia o Ca
ricar a cassa o a collegio. Maniera Mai-in.
Ricever generi di mercanzie da q italnnque
per trasportar al luogo propostosi.
COLO s. m. (coll'o largo) Collo, Pari* del

i4o
COL
. El da diuo del coto, Can none
del eolio Osso del col , V. Osso.
Colo dei abiti, Scollatura , La parle
uperiore del veslimento scollato Senza guests de col, Sgolato , Sen /a gola;
e .s' i m tende m 1 nostro signif. Cou eolio
gola corla C01.0 , Scollato , tust,
y ueir apertura dcll' abito dlie donne ehe
lucia coperlo il eolio. V. Sbafar.
Col del pIb , C0//0 del piede.
Colo de la cii.u , ollaretto delta
vamicia,
CoLO DEL CAtfbf , V. CaN>N.
Colo de mkrcanzib (Forse derivata dal.
lat. Colligo ) Colb di mercanzie.
Colo DB tela, Passino, Tanta lunghezza di tela quanta la lunghczza d. i.
oj'ditoia.
Coto d'v.v fiasco o d'una bozza, Cal
lo delasco Canna Colo del vaso,
, Colla strozzatoio.
Colo storto, Cotlo a vite; Collo torta;
Torcicollu : Rilorzolalo , dicesi ile' Falsi
difOti. V. ClIIETt.V.
Colo suto, Scaricadi collo, diccsi del
Cavallo.
GhIAPAB EL COLO , V. ChIABAR.
Fazzoleto DA COLO , V. Fazzolbto.
Mbteb a col, T. del Bigliardo, Mette*
a maltonella. V. Sponpa del bigliardo.
Slongr el colo a un, Impiccare >
Slongr bl col al vi.v , detlo lig. Allungare il vino, vale Annacquarlo.
TirAr bl col ai poi.a.stri, Fare il col
lo o Tirare il collo ai polli, val Aminazzarli.
Col col longo cu'el pao u\ oco, Collilungo, dicesi per Agg. di Chi di eolio
lungo.
Colo sutil, Collicino.
Komperse el col o l' osso dbl colq-,
V. Romper.
Rota de col, V. Rota.
Tuto se giusta via che l' osso del co
l, Ogni osa perduta si pub ricoverare,
la vita .
COLOCA, add. Collocate, Posto al limgo.
RbGAZZA BEN O MAL COLOCADA, Fanciulla bene o mal cvllocala a allegata, vale
Maritata.
CoLOcX A SERUR UNA CASA, Allogato.
al servigio if unajamiglia; Accoudt
al servigio altrui.
COLOMBA , . f. T. de' Coslrulbori navali ,
Chiglia, Colomba e Primo , La. parle di
sollo del naviglio ppopriaraenle Quel
pezzo di leguame che si stemle da poppa
a prna , alie cui rslremil sano identale
le due rute, e serve di slabilil e prima.*
rio fondainento a tutti gli ossanu tlela
nave, pfrci detto Primo.
Colomba scavezza, Chiglia mrcala ,
cio Iucurvata, Cangiala (|i forma.
COLOMB KRA, . f. Colombaia o/o;n
baio e Colombara , Stanza dove staniio e
covauo i eolombi Asserello , dicesi il
Legno posto fuori della colombaia , su cui
si posano i colombi.
Colombera de n sega , T. de' Scgatori, Capilello o Maniglia, Quella parte
the i Segatori tengono in manu. La pritna
si dice del Segatore che sta di sopra , TaU
tra di colui che sta in Ierra.

COL
COLOMBN.s. m. Piccioncello; Piccioncino e Pippioncino.
COLOMBO , e, ra. Colombo, detto da Linneo Columba Oenas. 1 Colombi diconsi
ancora Piccioni, quantuuque parlando a
ragione, si dica Piccione il Colombo di te
era et. Ve n' ha di tante specie e vare
la, dlie quali riportereino quelle che so
po da noi piii conosciule.
Colombi putini novli, Pippione ,
chiamasi il Colombo giuvanc di nido o di
poco useilo dal nido.
Colombo de sotobanca , V. Sotobanca.
Colombi CALZAi o Tamburi , Colombo
clzalo, Piccione che ha le gambe grosse
coperle di piuiue, con un' aletta ai piedi.
Colombo griso, Colombo tigra ne , co
s detto dal color della tigre.
Colombo grosso nostr.v,Pcc(oh gros
so reale, Piccione domestico, detto anche
Tronfo , che suona tronfio , cio goniio ,
il quale viene allcvato nolle case , ed il
pi grande conosciuto Giangiurgolo
Ficcin grosso di Sicilia , si chiaina un'
allra specie di Piccione maggiore , ch' era
un lempo comune appresso di noi, ed ora.
(ariuima.
Colombi col zuro, Colombo turchetto,
maggiore col ciufjo.
Colombo moaco o Colombo spurio mi
nore col ciuffo , detto dai Ferraresi Sorella , che ha il ljecco corto e le penne
dell' occipite e del collo supcrioi-e rivolle
iu alto formando un piccolo cappuccio si
mile a quello de' monaci.
V'ha anche il Colombo detlo Turchet
to piccolo o minore col ciiiffo, ch' puro
una variet del su descritlo.
Colombi de Cipro , Colombo di Barberiao Tnisino, Distingues! questa spe
cie <la un largo cercliio inlorno agli occhi.
Colombi frisoni o papagali , Pollonesi, diconsi i Colombi che hanno gli occhiorla ti di rosso.
Colombo paoncelo, Colombo treman
te di coda larga, detto volgarmenle P<ivoncelto. Alloreh passegia porta la coda
abala e roesa come il Pollo d* india o il
Pavone.
Colombi perucont, Colombo dalla parrucea, Specie di piccione col ciuff simi
le ad una ertniera.
Colombo rizzo, Colombo o Piccioii ne
cio, Egli tullo bianco, le penne crespe
i piedi nudi e rossi. Ve ne sono di di
verse varieli
Colombo toresXn, Colombo terraiuola
comune.
Colombo salsaro o salvadego, Colombaccio 0 Palombo, Specie di Colombi salvatici,detla gi da'Sisteui. Palumbus mo
tor vel torquatus e da Linn. Columba Pa
lumbus. 1 colombi di quesla specie volano. d' invern a branch] e mellono fiegli
alberi il loro nido; sono particolarmente
avidi di fave , onde nel Ferrarese sono
cbiamali Colombi favacci favri,
Colombella Palombella , delta da'Sistem. Columba Livia seu Palumbus mi
nor, si eh ia ma un'altra specie tri Colom
bo selvtico che viene nel mese di Marzo
e parte in Setiembre, che cova sullc cime
degli alberi pi Iii.

COL
Colombo bastardo, Bastardo; fastardello e Terzone , Nome che si da ad una
razza di Colombi di corporatura mezzana
e per lo pi di piume blanche, vengonocos delti perch sono 1 prodotto del piceion grosso accoppialo col terraiuolo.
Tugar dei colombi, Gemere o Gemirr,
II flebile canto della colomba.ia colomba
gemisce Dicesi Tronfio il Colombo
quando gonfiato nella gola seguita la Co
lomba.
Mbrda dei colombi, Colombina o Co
lombino, sust. si chiaina lo Stereo dei co
lombi e la Spazzatura della ptecionaia.
COLOMBO, s. m. T. de'pesc. Pesce Aqui(a, Pesce di mare del genere dlie Rair.K
cbiamato da Linn. Raa Aquila. Questo
pesce non ba pungiglioni sul corpo n sul
la coda, la quale Iiinga il dopgiio del
corpo , fornila d' un aculissimo e denlellalo pungiglione, terribilc a'pescatori non.
avvertiti ; ed carne mangiabilc. Al masehio di questa specie i Pescalori dicono
fescue Vesque perch la sua lesta tei-mina in punta che senibra una mitra di
V escovo.
Trovasi presso gli Autori chiamarsi a
Venezia pesce Colombo anche il Tetraodon Hispidas Linn. Ma siccome un pe
sce raro , cosi non siaui ceci i del noinevernacolo.
COLOMBRI\A , s. f. Colubrina , Pczzo di
l'unnooe lungo e poco rinforzato , cosi
chiamato per la figura del Colubro-o biscia che v' rappresentata sopra.
COLOMLO, s. m. T. degli Architetti ,
Monaco, Certa travctla corta di mezzo
d' un cavalletto di telto.
COLONA, s. m. Colonna, Sostegno noslimo*
CoLONA DE LA SCALA , Cbloil 1 dl to Jermo , dicesi Quella che sostiene da
un capo i gradi d' una scala a chiocciola.
Colone, in T. Mar. Colonne si chiamano alcuni Canapi legati alla cima delt'albero, aventi un bozzello d' una sola
puleggia.
Colva, detto 111 gergo, Calasti-a, pur
furbesca, che significa GambaFar.
foha la COL.ONA , Rinfondere le calastre,
pure Proverbio Jonadntlico o furbesco
che signiGca Tagliar la gamba.
Colona dbl fogjo, Colonnello o Color
na o Colotinino , dicesi Quand la scrittura della beciata d'nn libro distinta in
due o pi parti per lungo.
Colona ma, Colonna MM, dicesi per
rezzi dalle donne ai loro fanciulli. Mia
delizia; Colonna di mie speranze ; Bel
sol degli occhi mii i Bella mia bocea;
Anima mia.
COLONATO, b. m. Colonnaria, A^g. di
Moncta d' argento Spagnuola , conosciula
anebe in Venezia , del valore di undici
lire Venetc.
GOL0NL0, e.m. Colonnello, Titoto mi
litare.
CbLONELO de famegia , Ramo di Stir
pe cio La diprndenza da uno stipite, di
versa da un' altra che ptir derivi dallo
He; so slipite.

COL
COLONTA, . f. Colonnetta:, Colonni
no, Colonna piccola.
CoLOtfETE DEL PERCOLO, Balaustri.
COLONETE DEI RELOGi , Plastrell; Pi
lastrini; Colonnette.
COLOR, s. m. Colore.
RODA DB DO COLOM , Bis colore , Varie
gato DE L' ISTESSO COLR , Concolore
DE pib COLORI, Vario; Screziato o
Scriziato ; e quindi Panni screziati o
vergati. Screzio, dicesi la variet de' co
lori. PIBHA DB DO COLORI, Faldata,
chiamasi Quella pietra dura , com' per
esempio il Cammeo , clic sopra d* un
colore e sotto d'un altro.
COLR CATIVO , Coloracelo ; Livido
COLOR CARGO, Colore profondo COLOR
SMORTO , Dilavato COLOR vivo, Colore
acceso COLOR CHIARO, Colore aperto a
chiaro SMAHIX EL COLK, Smontare;
Smontar di colore; Smorirei Scolorire
COLOR MORTIFICA, Colore appannato, va
le poco vivace.
COLOR poco SPIEGA, Colore abbagliato,
vale poco vivace o come velalo.
COLR BIADTO , Sbiadato ; Cilestro ;
Azzuolo, Agg. ili colore turchino buio.
COLOR BIAXCHIZZO , Albino o S ubatbi
no o Albiccio.
CoLn BIONDO , Biondco Fulvo o Lio
nato, Agg. di Colore tra giallo e bianco;
ed proprio de' capelli o Deli.
COL^R BHIW, Bruno, Di color nereg
giante. Brunetto; Brunazzo o Brunozzo
sono ilintiii.
COLOR SELEITB o LATESJV, Celeste o Ce
ruleo; Cilestro i Celestino e Cilestrino.
COLOR CBNERIN , Colore cenerino e cinenno e cenerognolo, Di color simile al
la cenere. Bigio siisi, o Colore bigio, si
ilice il Colore simile al cenerognolo , che
e mezzano fra il bianco eri il nero. Bgerognolo , dicesi a quel colore die ha del
color bigio, e Sigicelo a Quello alquanto
bigio.
COLOR D'AMA, Verdazzurro o Verde
azzurro o Colore aerino.
COLOR DE CARNE, Carnicino.
COLOR DE CEDRO , Citrino.
COLOR CRBKESB , Chermisi ; Cremisi e
Chermisino,
CoLa DE FOCO, Affocato o Fuocato.
COLH DE G.ARDEXAL , Cardinalesco ;
Colore cardinalesco, Rosso.
COLH DB LATE, Latteo; Latteggiante;
Latticinoso BIANCO DE LATE , Color
bianco lattato.
_ COL DE PIG-VATA BnusADA, Colar bron
zino, Agg. di volto o cera, vale Di colore
acceso , incotto dal sole.
COLR GIUSDEFR, Grigofem; Grisdeferro.
COL SRISO , Sgrigiato ; Grgio , Si
lice per Io pi di pelo o penne.
COLOR I-VCAR.Y , Incarnata; Imbalconato ; Scarnalo ; Scamatino , Colore
della rosa Incarnatino, Colore misto
di bianco e rosso.
COLOR DE ISABELA, Falbo, dicesi ;d Man
tello del cavallo giallo scuro. V. ISABELA.
COLO* DB LK 8COREZE , Coloracelo livi
do ; Segrenna , Spanilo : dicesi alla fac
cia eli pergola,

COL
COLOR DELICATO O SOGRTO A STACHIAUSB,

Colarfacile o agevole o soggetto a mac


chiarsi.
COLH DE LILA O GRISELllV , Lll, che i

Francesi dicouo Lilas o Gris-de Un ; e si


distingue Lill chiaro, gridellino e Lill
cupo, Colore tra bigio e rosso.
COLR DB MAR, Tan, Color lionato
scuro.
COLOR DB HTARAITZA, Aranciato o Arancioso.
CoLR LATESN , V. CoLR CELESTE.

COL

,4f

COLORAZZO, s. m. Coloracelo, Cattivo


o brutto colore.
COLRI, Co/oro, Quelli o Quei.
COLORISTA, . m. Colorista, T. Pittore
sco, Colui che intende bene l'arte del co
lorito.
COLOSTORTO , s. m. Collotorlo; Torci
collo , dicesi per Ipocrite , falso divolo.
Che tiene il collo a vite.
COLOSTORTO ; s. m. Uccello. V. CAOSTORTO.

COLR DB NOGHBHA, Colori mOKK/litlO.

COLOR PATRIARCA, Colore violaceo.


COLR GRAELI.V. V. COLR DE LILA.
COLR soRzhr, Topino o Soricigno.
COLOR D'ORO, Aurino; Dor; Rancio.
COLH D'OLIVA, Colore ulivigno o ulivastro, Di colore che tende al livido.
COLR OLIVASTRO , Colore olivastro o
ulivastro.
COLR PIOMD.V, Color piombino.
COLH ROSSO , Rosso ; Rubro Rosso
CARCO, Injaonato, Livido di colore tra
rosso e paonazzo ROSSN, Chermisi y
Vermiglio.
COLA SCURO, Perso, Misto di purpu
reo e di nero , ma vince il nero , Cupo .
Oscuro.
COLR TEREO, Interrato o Internato;
Dicesi d' uomo impallidito e squallido,
Smorto e internato ch'ei pareva un cor
po uscito d' una sepoltura.
COLR TESTA DE MORO , V. in TESTA.
CoLn TURCHN, Turchino o Azzurro
TURCH!.V CHIARO , Mav , Azzurro sbian
calo , Verde azzurrino , Azzurrino ; Azzurrognolo; Azzurriccio; Azzurrigno,
Che ha limililudine del colore azzurro o
che ne partecipa TURCHA SCURO, Az
zuolo, Color turchino buio TRAR AL
TURCHA , Azzurreggiare.
COLOR VERDE MAR, Verde azzurro o
Verdazzurro; Verdebruno ; Verdechia
ro ; Verdegiallo ; Verdeporro VERDE
CHIARO, Verdegaio ; Pertichino VEHDEPORO , Parroco ; frassino.
CoLR DEL VERO, Ialino.

COLR DB vrx, Avvinato; Vinato; Vinetico.


CoLa DB TIOLA O VIOLETO , Violetto.

COLR ZALETO , ( mitrilo ; Gialliccio ;


Giullino; Giullacelo ZALO SCOLOR o ,
Giallogno; Giallognolo; Gialloso Giallonno o Giallosanto sono due specie di
colore ZALO scuno , Tan o Lionato
scuro.
CoLR DB ZAFRJkN , Color giuggiolino ,

Tra giallo e rosso.


ATO DE COLH, Grado di colore ATI
DB COLRI , Gradazione di colore.
CHIAPR COLH , Incolorars.
CAHGH DE COLR, V. CAHGR.
COMPAGNO DE COLR, Concolore.
FAR CHIAPH EL COLR AL ROSTO , Roso
lare.
MAGYARSE EL COLR , Stignere o Stn
gereTRR A u.v COLR, Tirare o Pendere a
un colore.
VBGSH DE TUTI i COLRI , Diventar di
mille colori: dicesi di Chi per paura o per
alii a passione cangia il color del volto.

COLPETIN
COLPTO / s. m. Co/petto,- Colpettino.
DARGHE ux COLPTO , detto lg. Tenta
re ; Far prova ; Frecciare : Dar la frec
cia; Se coglie coglie; O guasto o fatto ,
Dicesi di cosa a ripentaglio di dubbio
evento.
COLPO , s. m. Colpo. Colpo di legno, di
mano, di coltello, di spada , d archibuto eie.
Sussuno D' u.v COLPO , Stroscio o Sta
selo, per Io colpo del cadimento di che
che sia.
COLPO DE TAGIO , Fendente , Colpo di
spada o ai-ma simile per taglio. Gli tirb
un fendente che gli spacc la tetta.
DAR DEI COLPI, Colpeggiare, Spesseg
giare i colpi.
FAR COLPO, Far colta; Far colpo; Col
pire, e per mctaf. Far breccia o Far co/
p o un bel colpo, Conseguire ci che si
desidera.
COLPO, s. m. Clpo apopletico; Apoples
sia o Apoplelico assolvn. Esser tocco d'a
poplessia ; Cadere di apoplessia.
Catalessia,dicesi una Malattia che ren
de a un tratto il corpo immobile , tulio
che la respirazione rimanga libera.
QUASI COLPO , Trama di gocciola
PIGOLO COLPO, Paraplessia.
COLTA (coli' o largo) s. f. Termine del
Governo ex-enelo, Colta o Colletta, Ag
gravio o imposizione di pubblica gravezza
ripartila a caratto d' estimo sulle terre
Dicevasi TRAH o BUTH TWA COLTA per Im
porre una colta cio Ordinarla e ripartir
la sui contribuenti.
COLTRA (coll'o strelto) s. f. Coltre o Col
tro, Coperta del lelto Celane, Panno
tessuto e vergato onde si copre il letto.
COLTRA DEL VBRSR, T. agr. Coltro, Sor
ta di vomcro cbe laglia da una parte sola
e dall' allra ha un collellaccio rilto che
separa le felle del terreno e s poi le ri
volge.
COLTRESNA, . tC0ltretta. Coltrino,
Piccola coltre.
COLTRESNA, s. f. Coltrone, Gran co
perta.
COLTRNA, i. f. Cortina o Bandinella,
Specie di tenda che si pone alle finestre
ed alle porte delle stanze.
COLTRAVA DEL LETO , Cortinaggio e
Cortina.
COLTHNA o COLTRISTTA DA PORTIERA
DB LASTRE , ColtrettO.

COLTRIIS'A, add. Cortinato o Incortina


to; Che ha cortina. Lei tu non cortinato.

4
COM
COLTRA , s. f. Coltura ; Cohivamenlo.
da coltura , Terre coltive, Ter
re che si possono coilivar sono coltivate.
COL. V. Cuti.
COMAG1ARDO e.MucAGiARDo, s. ra. Voci
auliq. Camoiardo o Mucaiardo, Soria di
tela di pelo simile al ciatnbellolto,
COMAGNA. V. Cievolo da agna.
COMANDADOR , s. m. Comandatore o
Messo , Basso Ministro de' tribunali , co
il cbiamato ai tempi del Governo Vneto,
al quale incombera intimare gli atli giudiiiarii pnbblicare gli editti,in latino al Avogaria dicevasi Proeco. V. Ussier e
PORTIER.
C0MANDA1ZZA , s. f. Comandigia, Raccomandazione.
Far una comandaizza, Baccomandare
alcuno Ovvero Dare un comando, un ordine ; Baccomandare il servigio , un
servigelio.
Comandaizza , dicesi ancora per quella
pecie di Comando o ineglio di Grido o
avviso ebe dannosi a vicenda i Barcaiuoli
e simili nel girare colle loro barche i canali del la Citt per non darsi di cozzo ncontrandosi all' improvviso. Vedi in A.
El. CA CASA UNA GRAN ('OMANS VIZZA.
Egli ha una padronanza assoluta , un
dispotismo ; Comanda da padrone o co
me sefosse padrone.
COMANDAMENTO , s. m. Termine del
Foro ex-Vneto , Precetto giudiziale.
comandXr, v. Comandare.
Comandar un esebcito , Capitanare o
Capitaneggiare un esercilo E quimil
Capitananza , Uflizio di Capitano , e governamento d' un esercito.
Comandar el .. Comandare il
, dicesi del Fornaio.
Comandar le teste , dctlo fam. Fare
o Dar le mosse a' tremuoti; Dar Forma
a'topi; Esser colui che debbe dar fuoco
alia girndola, Si dice di coloro, senza la
parola ordine de'quali non si comincia
a metter mano, non che a spedire cosa nlcunaSojjare il naso alle galline, detlo
melaf. e in modo basso, di Chi comanda
* fa tulle le faccendeCuidarla ballata,
vale Aver anlorit e governarc a bacchetta.
ComandXr come el podestX de le GamBARARB. V. in PoDESTA.
COMANDO , s. m. Comando.
Comandi,T. di Marinera, Corda tile di tre silarzc incatrnmate ed Bttorta
assirme per divers usi Trincllecbiamasi l'Unione di pi comandi.
GOMARE , s. f. mareo Comadre, chiamano i Genitori d'un fanciullo baltczzalo o cresimato Colei che lo tenne al sacro
fonte o a cresima, e questa chiama parimenti Compare il padre e Comare la ma
dre a ricambio. V. Santolo Fiozzo .
Comare viril anche chiamata la Donna
maritata dal cos detto Compare dk l' anelo I Preti nosli i dicono a
Qnella cni essi diedero la beiirdizione nualc , ed anche alLa madre dei bambu
che hanuo ballezzalo.
Farbe una comare, Fare comore, cot

COM
Divenr compare d'alcuna donna col tener
a battesimo un suo igliuolo.
Comare, (beesi anche a Quclla donna
che assiste alie fcmmme partorienli , la
quale altrimenti si chiama Levatricc ;
Mammana ; Ostetrice ; Baccoglitrice ;
Madrigna ; Malvina Guardadonna e
Savia.
Comare, in T. di gergo vale Spia; Marachella, Colui che prezzolato denunzia,
altrui.
COMARTA, Voce vezzegg. di Comare. V.
ZogXr a la comabbta , iu ZogXb.
CQMAREZZO >
ARO
f i. m. Cicaleccio ; Cicalamento; Pissi pissi ; Passeraio, Confu
so cicalaroento di pi persone , na speeialmenle di donne.
Far un comabszzo, Far un
mrcalo una pispilloria, Si dice quando
pi persone adnale insieine romoreggiano cicalaudo. Quindi il proverbio Ove son
femmine edoche non vi son parole poche.
GOMARON, s. m. Ostetricanle, Chirurgo
professore specialmente dell' Oetetricia ,
che assiste ai parti ne' pi pericolosi i'imenti.
COMBASAR, v. Combaciare e Combaciars-i , II conginnger insieine cosa con cosa.
L'atto del combaciare dicesi Combaciamento.
COMBATER , v. Combatiere , Far battaglia.
Combatiere , detto in T. famil. vale Al
tercare, contrastare, gridare insieme, con
tendere Si dire pure per Oppugnare,
cio Opporre , Contrapporre , Contraddire, in sign, di Contrariare con ragioni e
parole il detto allrui.
CoMBATEB UN DEO, V. ScoMBATEB.
C0MBAT1MENT0 , s. m. Abbattimento,
Rappresentazione di batlaglia per lo pi
ne' tealri.
Nel parlar fam. Combatimento , dicesi
per Dibattimenlo, cio Controversia , di
sputa. V. CombXter.
COMBlXo , s. m. T. antiq. Lo slesso che
Cognito. V.
COMBINA , T. agr. V. Gombina.
COMBINR,v. Combinare, Confrontare,
Metler insieme.
Combinarse un caso, Avvenire; Succedere ; Darsi un caso, un accidente.
Combinar un apXr , Diffinire Dejfinire ; Finir; Compiere.
Combinar de le siferenze, Paciare
Pacificare.
Combinarse , Combaciarsi ; Combagiarsi, detto fig. Essrre nella debita proporzione, pareggiarsi ; Esser unito , congegnalo, commesso bene insieme Ac
cordant!; Convenirsi; Indeltarsi, Restar
d'accordo,' ed un allro signifcalo.
No saves combinar una cossa, Non sa
per connellere ; Non comprender bene,
non accozzar idee.
Combinar le parole, detto famil. Com
pilare ; Leggere a cbmpito ; Accoppiare
le lettere. L'acroppiar le lelterc che fanno i fanciulli per imparar a leggere. E
quindi /^(7(11 del

COM
le lettere deff alfabeto per formar le sillabe.
COMBINAZIN, s. f. Eventualit ; Caso;
Casuahta; Accidente; Avvenimento; Evenimento.
COME , aw. Come } A foggia ; A forma ;
A guisa.
Come a un dato , Carne dirsi ; Come
sarebbe a dire.
E ! Affermativa con inflessione ammirativa , E di che sarta ! E in quai mo
do! E vale Si E me contes
to ! E di quai sorta mi contento, cio Son
contentissimo, Lo ho per pananto.
Come che va , Maniera avverb. Corne
sta bene; Per appunto; Come si dee
Go d\ come che va , Lo battel ben bene,
per appunto Go dito come che va ,
Gli parlai a dovcre, con impsgno, con
ejficacia.
I.ytrecio d' una comedia , V. Lvthecio.
COMEDIA, . Commedia.
No rOLEE C0MEDIB A CASA SOA , N0 VOler burle o scherzi o indecenze in casa,
sub; Non voler amorazzi , cio Cose che
offendano la decenza e onest.
Goder una bela comedia , detlo figur.
Godere un bel caso , un accidente curio
so simile. V. in Goder.
COMEDISO, add. Stravagantc; Curioso*
La COSSA Pit COMBSIOSA po la xb quksta, La cosa pi stravagante ; La cir
costanza pi interessante poi pi curio
sa ella si etc. Ovv. // nodo poi della
quistione si .
comenzXr ( colla z aspra) v. Cominciare o Principiare. V. ScoxbnzXr.
COMENZARA, s. f. Voce antioa. Comen
zarla Scomenzba, dicevasi quel Cala
le ch' era appena cominciato da 11" arte , eche lasciavasi poi all'azione dell'acqua col
ussu lo scararlo inticramente profun
darlo. Canale iniziato o cominciato.
COMESSO , s. m. Commesso, Quelle cheha la commessione , e dicesi anche Man
datario.
Comebso da , Voce fam. Camiciuola, Piccolo farsetlo che portasi sottoal giustacore simile , e sopra anche sollo lft
camicia per difendersi tlal freddo: dtto
da'Francesi Tricot.
Comesso da dona, Farsetlo, Vestimcnto del busto. Farsettino il dimin.
COMESSN , s. m. Voce agr. Magolato,
Quello spazio di terra nel campo lavorato
ch' tenuto il doppio pi largo della porca ordinaria. V. Gombina.
COMTA , s. V. Stela comta.
COMETER, v. Com metiere, Comandare.
Commettere, presse i Legnaiuoli , vale
Unir bene per incollare-, e dicesi Calettare quando si commette con addentatura.
V. ImaschiXr.
Cometer una gomena , T. de' Funaiuoli, Commettere una gomona o un gherlino o simili, cio Riunire o Metiere ineieme i cordoni o i leenuoli per formare
un cavo. Dicesi anche Impalpare un cavo.
COMIADA , . f. G omtala, Colpo di gomilo.

COM
DA DB LB COMIE , Fare una gomita
ta; Punzecchiare altrui col gomito.
CMICA , s. f. Attitudine a sceneggiare.
Quella naturale disposizione che hanno
alcuni Comici nel rappresentare con veri
t le loro parti.
EL CA UNA DONA COMICA , Atteggia bene
V. SEWSGI\R.
CMICO, s. m. Comico; Commediante
Comica, diccsi La femmina.
LA XE VERAMENTE COMICA, (e qui Comi
co add. )Maniera fun. Ella veramente
col manico, cio Cosa stravagante.
Ti X* VERAMENTE COMICO, Oh tU SCI jlUr

singolare o ridicolo o citrioso, cio Sei


stravagante.
COMIETO, s.m. Gomilello, Min, in. di Go
mito. V. CoMEO.
COMIN, t. m, Conino; Cumino e Cimino,
Pianta annuale, della da Linn. Cuminum
Cyminum e posteriormente Ligusticum
Cuminum , il cui seme eh' mollo odo
roso , si chiama collo slesso nome ed ha
un sapore pi aromatico e grato che il finocchio, a cui molto somiglia. Il seme
stesso cibo gralissimo a' piccioni terra
iuoli. Gli Olandesi lo mettono nel formag
gio e i Tedeschi nel pane.
DAR BL coMrar, Dare il comino, e vale
Allenare i compratori alla bottega col far
loro piacere. E per simil. si dice dell'Adu
lare o lisciare la coda altrui.
COMINCIAR , V. SCOMB.VZAB,
CMIO (coll'o stretto) s.m. Gomitoo'Gombito e Cubito.
COMIOD'UNA MURAGIA, Gomito, cio
L'angolo ottuso d'un muroCan tonata
dicesi i. angolo retto od acuto.
Mo i, un DB COMIO, DOLOR DE MARIO. V.

DOLO.
FAR DE COMIO o DE COMIETO, Pttnzecchiare ; Frugare col gomito.
Gu iDicxXa IN TBL COMIO , Far il cvanzo di Monna Ciondolina, vale Nego
ziare con iscapito. V. AVANZO e DESCAYB-

u.
STAR PUZ sci COMI, Star gomitane o
gomitoni; Posarsi gomitane Accubito,
Tale Giacere ali' usanza de' Greci e degli
antichi Romani, col corpo giacente, ap
poggiato sopra il gomito la parie superiore.
PAGAR IN TBL cosilo, Dar un canto in
pagamento , vale Pararsi senza lasciarsi
vedere dal creditore.
TOR I.Y COMIO , che anche diccsi TOH IN
CESTO o IN GROPA o IN CULO , Maniere bas
se, dette figur. Avere una polezzola die
tro , Discapitare , Perdere , Aver danno.
COMISSIN,s.f. Commestione o Commiisione, Incombenza.
LIBRO DB LB COMISSION, Commissioni,
dicevasi ai lempi della Vencta Repubbli
ca a quel Libro in caria pecora, manucritto, che dal Governo si consegnava per
loro istruzione e direzione ad alcuni pub
blici Rappresentanti dello Slato nuova
mente eletti , nel quale erano raccolte le
leggi e i regolamenti speziali iLi osservar
si nella provincia ch'era alla loro ammi
nistrazione commessa. I giureconsulti ro
mani chiamavano queste regole Alauda-

COM

COM

ta; e qualche pubblico Rappresentante venetO .lirri ;l , QUESTO \ F.

i. MIO MANDATO.

COMISS10IN\R , v. Dar commissione a


commestione, Incaricare alcuno di che
. che sia.
GOMISSRA, s. f. Commessura; Commet
titura; Congiuntura; Incastratura. Luo
go dove si commette ed incastra.
Convento, diccsi a Spazio o segno che
rimaue fra due cose commesse e legale in
sieme, come pietre, mattoni, legni.
CATABGHB LA COMISSUIIA, Trovar le con
giunture; Trovare o Ravviare il bando
lo; Trovar la gretola , dello figur. Trovar
il modo di concludere assolutamente al
cuna cosa.
COMITENTE, s, m. Commettente, Voce
mercant. e dicesi di Colui che ordina una
cosa o commette alcuna faccenda al suo
corrispondente. V. COMESSO.
GMITO (coll'o largo) s.m. Comilo, Qucl"
I" Uuziale che comanda alla ciurma delle
galee, e eh' dipendente dal Sopraccomito. V. SORACOMITO.
COM, Sincop. di COMODO avv. V.
COMO, s. m. Cassettone, Arnese o masse
rizia nota.
CMODA , s. f. Cassetta , che dicesi anche
Cesso ; Seggetta , Arnese da farvi i suoi

'
COMODA, dd. Accomodato; Adagiato.
V. COMODAR.
CoMooX A TOLA , Assisa a mensa ; Im
pancato.
O i ;i n >\ lM.K , add. Accomodabile, Che
pu accomodarsi.
COMODADA, s. C Accomodatura; Acco
modamento ; Aggiustamento.
UAHSB UNA BONA COUOD\DA , Accomo
darsi; Adagiarsi, Sedere In altro sjgn. Acconciare i funi suoi.
COMODAR, v. Accomodare, Ridurre a ben
essere; Acconciare.
COMODAR BEN i PATI soi ? Accomodare
o Acconciar Fuova nel pameruzzolo o nel
panieruzzo, detto figur.
Accomodare,dices per Convenire,adattare Turo CHE COMODA, Tirerebbe a un
lui, Si dice d'uomo misero cui s'affaccia
ogni cosa per piccola ch'ella sia. Tutto gli
accomoda, cio Tutto gli convieneSTO
AFAR NO MB COMODA, Quest'affare non mi
torna , cio Non mi piace o Non mi torna
a conto.
Co SE VE COMODAI SE MOa, Nido fatto,

gazzera morta, prov. e vale che In que


sto mondo tosto che uno ci si bene ac
comodato, ei muore.
COMODARSB, Agiarsi; Adagiarsi; Agiatarsi; Acconciarsi; Accomodarsi, Met
tersi a sedere LA SE COMODA , Si acco
modi ; Si adagi ; Sieda.
COMODTA DA LETO , t. f. Predella,
Vaso di slagno, di cui si servono gl'infor
mi per fare, stando in letto, i suoi agi.

COMODTO, add. Agiatello.


COMODN, s. m. Matto, T. di giucco. Car
ta determinata, la quale a cerii giuochi ,
come specialmente a quello di Bazzica, si

fa contare quanto si vuole. Per Io pi el


la un sette. In Francia la Matta ordi
nariamente il nove di Quadri.
Srnv'in AI ALTRI DB COMODA , Servire
per lucerniere, detto Cg. vale lo stesso che
Tenere il lume; e si dice dell'Intervenire
in alcun fatto senz' avervi utile o interes
se proprio, ma solo per servizio o como
do altrui. Di due amanti alt un tocca
trionfare, e queir altro ha a servir per
lucerniere.
COMODN. detto in lingua furbesca , vale Culo.
Nel giucco delle Calabrache , pres so a
noi le Matte sono il Due e il Fante di spa
de, il Re di danari, e il Dieci di danari,
detto altrimenti COMOD!N DE DANARI
Nel giuoco del PANFL principalmente il
Fante di spade , poi il t ante di bastoni.
COMODINA , s. f. Lo stesso che COMODETA. V.

COMODO, s. m. Comodo; Comodit; Agio ; Agiatezza.


CON TCTO BL so COMODO , A suo agio ;
A grande agio ; A buon agio ; A panciol
le ; Consolatamente ; Agiatamente , Pi
gliandosela larga.
STAR CON COMODO, Stare ad agio
Star bene a pollaio , vale Adagiarsi con
tutla comodila Stare a disagio il suo
contrario.
STAR CON TLTI i so COMODI , Star agia
tamente, a pie pari, a cui pari, a gam
be larghe, a panciolle; Stare in barba di
gatto o di micio', Star con tutti i suoi agi
r'^/i unfalanina; Dorme co' guanti f
fatto dijiato ; Si accorda al caldo co
me le pecore; La paura gli guarda la vi
gna, per esprimere Un uomo delicato e
che non vuole disagiarsi CHI STA co T>
TI I SO COMODI GA IN CtJLO EL COI , Come

disse lo spinoso alla serpe, chi non pu


star se ne vada, E si dice di Chi stando
comodo ed essendo guarnito di gran pote
re, non si cura degli incomodi e pericoli
altrui. V. Gol.
TORSBLA CON COMODO , Pigliarsela con
solata o Far che che sia consolato: dicc
si dell' Imprendere a lar che che sia con
agio f senza molto affaticarsi. Quando
mangi e bei mangia consolato e mastica
bene.
COMODO, Laterina o Latrina; Cesso;
Fogna, Luogo dove si gettano le immon
dizie.
CMODO , add. Comodo ; Agiato ; Largo,
direbbesi del Movimento.
OMO COMODO , Uomo agiato o adagiato
cio comodamente fornito di beni di for
tuna.
VELDA COMODA , Giustacore agiato ,
Largo.
COMODO o COMUDO, eanlicam. anche A
COMUODO (dal latino Quomodo) Come? In
ijual modo? Ma si usa sempre coli' inter
rogativo.
COMODO XB STA FACBNDA? Come va que
st'affare o la faccenda o la bisogna f
COMODO VALA? (dal lat. Quomodo vales)
Come stale di salute?

COMPAGINAMELO, V. ACCOMJ?AAMBNTO.

144

co M

COM

COMPA GNA, . f. Compagnia per Accom


pagnamento.
Compagnia , dieesi per Societ , unio
ne, conversazione Stormo vale Compa
gnia gioviale COMPAGNIA BARONA , Sca-

' /''.- '"''<' '""_ Intende! di giovent rilassata.


COMPAGNIA DB NEGOZIO , T. Mere. Com
pagnia; Ragione; Societ Commandita accomandita, dieesi .-il la Socirl
di commercio, per cui una o pi persone
somministrano il danaro necessario per Io
traffico ad altre , le quali mettono la loro
opera per farlo fruttare. Quindi Far ac
comandila o Dare in commandila }
Accomandatario poi dicesi Quegli che ri
ceve in accomandita e otto il cui nome va
tutto il negozio.
OMO DB COMPAGNIA , V. CoMPAGXON.

COMPAGNO, s. m. Compagno, Quegli che


accompagna o fa compagnia.
Compagno, parlando di cose inanima
te . diciamo anche in vernacolo per Simi
le , conforme Equivalente o Equipol
lente, Dello slesso valore o peso Equi
distante , Della slessa disianza l 'n in
forme, Della etessa forma OMO CHE ivo
i.!''(. EL COMPAGNO, Uomo incomparabile
No CHE NE VIBN DE COMPAGLI , Natura
ilfece e poi ruppe la stampa Vu ALTRI
S DO STOLIDI COMPAGNI, f'oi fiele di guai
me due melloni, diccsi Gg. Di due scioc
chi in sommo grado FA COMPAGNO ,
Agguagliare; Eguagliare; Uguagliare;
Adeguare; Pareggiare COMPAGNO AFA
TO, T'ari pari o T'ari affattoTuri BARO'NI COMPAGNI, V. BAHN.
Boir COMPAGNO , Buon compagno ofido,
fedele, leale, orrevole compagno CATIvo COMPAGNO, Compaginacelo PIGOLO
COMPAGNO, Couipagnino.
Compagno, vale anche per Seguace
ESSER TUTI COMPAMI, Esser tutti a" una
' buccia, a" uno slesse pelo, della medesi
ma pannina, d'un pelame, d'un sapo
re; Esser macchiati <f una pece o <f una
stessa pece.
COMPAGNO D* ABITAZION , Coalitatore ,
E quindi Coabitazione.
COMPAGNO D'CFIZIO, Collega DB crsBA, Commilitone DB BREDIT\, Coere
de. Collegatario dicesi Colui al quale
stala lasciala una cosa in legato unitamen
te ad una o pi persone COMPAGNO DB
SUCCESSI;. \ - Consuccessore COMPAGNO
DE NEGOZIO, Consocio

DE SCOLA, CoTZ-

discepolo DB TOLA, Commensale


COMPAGNO NE L'UTILE, Compartecipe
COMPAGNO NE LA PROPRIETX , Compadro
ne ; Comproprietario COMPAGNO D' ET\
Coetaneo COMPAGNO NB LA COLPA ,
Correo o Complce COMPAGNO DE NOVIZUDO, Connovizio DEL DONO, Codonatario COMPAGNO DEL DEBITO, Con
debitore COMPAGNO DE PIBZARIA , Conjtdeiassore o Commallevadore COMPA
GNO DB COLR, Concolore COMPAGNO DEL
SERVIZIO , Conservo COMPAGNO DB siO.VOR\A, Consignore COMPAGNO DB PJIOTEZTON, Comprotettore DB PROFESSON,
Professore compagno.
ARIA COMPAGNA , Aria sitatola , vale Aria analoga. Aria dissimboa il suo con
trario.

COM

COMPA GNON , . m. Compagnone. Uomo


COMPATRN ANZA, .. f. Condominio;
gioviale, piacevole, di buon tempo, Buon
Compropriet.
compagno, Gregale; Compagnevole
COMPENETRR,
v. Voce di nuovo conio
BO.Y COMPAGNO*, Sguatzatore, Goditore.
dataci dai Lombardi , ed usala bench
COMPAN\DEGO, .. m. Companatico o
metaforicamente nelle parte di pubblica
Companatica, Si dice di Tutte le cose che
nuniniitraxteitr, rome pi espressiva nel
si mangiano col pane. Camangiare, dice
sign.di Confondere; Immedesimare; Asi per ciaschecluua vivanda.
malgamare.
COMPANIZ\R , r. Fare a miccino, AcDicono per esempio: La totsa compe
i-ompagnar col pane le vivande , mangian
tente ad uno Scrittore che intervenga ad
dole a poco a poco.
un accesto oltre al Cancelliere, e compe
COMPANIZAB LA *atA,Sp<ira<rnare; Ris
netrata in quella dello stesso Cancellie
parmiare ; Amministrare o Distribuir a
re: ci* Che nella tassa drl Cancelliere *
dovere; Usar economia, Saper far uso re
compresa anche quella dello Scrittore/
golato delle proprie facolt.
diritti diSempronio tono compenetrain
quelli di Antonio: cio Immedesimali ,
COMPARE, s. m. Compare o Compadre e
confusi.
Patrino, Quello che tiene a battesimo o
a cresima.
COMPENSA, V. COMPENSO.
COMPARE DB SAN ZUANB, Compare a
COMPENSO, s. m. Compenso, vale Ripie
battesimo.
go, rimedio Compenso o Ricompenso,
COMPARE DB i.' ANELO , Testimonio de
dicesi anche per indennizcazione di dan
gli sponsali o Pronubo.
ni ricevuti.
DBVBNTAR COMPARI, lncompararsi,Co\METER COMPENSO , Rimediare ; Ripa
legarsi per comparatico Fare comare
rare.
vale Divenir compare d'alcuna donna col
COMPENSO, T. Mar. Cappuccino, No
tener a ballrsimo un suo figliuolo.
me che si da generalmente a tutti i Pezzi
COMPARE PIERO, detto anche BRUSOLA
curvi che servono a collegar insieme le va
e LORI, Nomi differenti che si danno nel
rie parti delle navi. A Genova si chiama
la provincia Padovana a quell'uccello che
Riscontro o Riempimento.
noi chiamiamo BEGIORA. V.
COMPI ASER , v. Compiacere.
COMPARISMO o COMPABESMO, Compara
LA SB COMPIASA, Si compiaccia. Manie
tico e Comparaggio, L'esser compare.
ra imperativa usata nel dialetto , onde si
COMPARSA, . f. Comparsa; Compariordina ad uno di fare o non fare una tal
gione e Comparizione, L'atto di larsi ve
cosa.
dere.
LA SE COMPIASBR , Compiacersi an
BELA COMPARSA , Comparita; Compariche parola di cortesia o di rispetto, e vale
tcenza ; Appariscenza ; Far comparita.
Degnarsi. P.e. Si compiaccia V. S. di leg
COMPARSA D'UN MORTO, Apparimento;
gere, di avvisarmi rie. Oggi S. A. si
compiaciuta di dirmi eie.
Apparita ; Apparizione, dicesi la Visione
che alcuni dissero di aver avuto d' una
COMP1EN\ZZO o RBPIBNAZZO, add. K in
persona morta.
fuso; Ripieno, Che ha ripienezza , e di
COMPARSA DEL SOL, DE LA LUNA etc. Ap
cesi dello Stomaco per troppo cibo. V. Suparimento o Apparizione.
NANZA.
COMPARSE, T. di Teatro, Comparse o
COMPIENAZZO DB SANGUE, Sanguigno,
Personaggi muti. V. FIGURANTE.
Che abbonda di sangue. Aver replezione
di sangue.
COMPARTO, s. m. Comparlo ; Comparti
mento; Scompartimento, Distribuzione.
COMPIUTA , s. f. Compieta, L'ultima del
COMPARTI DB BOSSO IN T' i ZARDINI ,
le ore canoniche.
Scompartimenti; Siepicine di bosso; Cor
COMPIETA DB LA SBTIMANA SANTA, TricA
doni o Fregi di bosso.
trach , chiamano i fanciulli un Martello
di legno impernato e mobile sopra d' un
COMPASSAR , v. Compassare , Misurar
asse , con cui per traslullo fanno rumore
col compasso.
ne' giorni di passione, come si fa colla ra
COMPASSAR UN DISCORSO , detto fie. Pe
ganella Un cimile slronienlo a cui in
sare , vale Misurare per 1* appunto le pa
vece de' martelli sono allaccali due mani
role d'un discorso , misurare i termini.
chi di ferro che agilati fanno lo stesso ef
V. in PARLAR.
fetto,
dicevasi anlic. Tempella, dal che il
COMPASSO, s. m. Compasso, Strumento
verbo Tempcllare Raganella o Tabel
geometrico noto ; detto ancora volgar
la dicesi uno Strumento di legno compo
mente le Seste.
sto
d'una ruota dentata, il quale venen
Gambe o Aste del compasso , si chia
do raggiralo cagiona rumore. S' usa anche
mano i duepezzi che lo compongono.Punquesto stromento nella scllimana sanla per
te sono le due estremit delle gambe. No
invitare ali' uffizio quando son legate le.
do , dicesi l' Unione impernata delle gam
campane e per suonare in Chiesa.
be.
SONAR COMPIETA , detto iiictaf. vale /'
Compasso d grossezza o Compasso
nirla , Dar termine.
torto da legnaiuoli, dicesi Quel compas
COMPLETAMENTE , avv. ( dal Frane.
so che ha le gambe ricurvate al di dentro.
Completement ) Compiutamente o Com
GRANZO COMPASSO , V. in GRANZO.
pitamente, Inferamente, Di lutto punto.
COMPATRN, s. m. Compadrone; Com
COMPLETAR, v. (dal Frane. Completer)
proprietario, Ugualmente padrone o pro
Riempire, T. MiL Metter a numero, Farprietario di che che sia.

COM

COM

Ire le compagnie o l'esercito del Damer


T uomini prefisso.
Questo verbo per si suoi usare da alcu
ni anche nelle scritture, nel sign. di Com
piere o Compire, Dar compimento o ter
mine a eh' che sia, Finire inferamente.
COMPLTO, add. (coli' e aperta ) ( dal
Francese come &opra)Completoo Compiu
to, in T. Mil. s' usa per lo pi parlando di
vittorie e del numero de' soldati stabiliti
per ogni compagnia o reggimento. Dicesi
Riportare una vittoria completa. Reggi
mento completo. V. INCOMPLETO.
CMPLTO, s. m. ( dal Frane. Compio' )
Combriccola, Compagnia o conversazione
di gente che consulti insieme di f.u- male
o d'ingannare.
Macchinazione; Trama:, Postura, Dr_Jiberazione segreta o fraudolenta. Cadala
segreta.
COMPNEH, v. Comporre ; Compilare ;
Tessere ; Distendere, dicesi di Scritture
Costruire o Conttruire, dircbbesi di
Cose meccaniche.
COMPNBR, detto in T. degli Stamp.
Comporre, Trarr.e i caratteri diille cassdtc acconciandogli - e riunendogli per la
forma della stampa.
COMPONBR DB LE PERSONE, Comporre.
Riconciliare gK inimici fra loro, pacifica
re COMPONBRSE, Comporsi, cio Accor
darsi , aggiustarsi.
COMPONESSE AL FOGO,manicra fam.,CVogiolarsi; Pigliar il crogiuolo: dicesi an
che dell'uomo quando dopo una Tinn ma
vgli continua a stare intorno al fuoco tu
cn' esso sia tutto incenerilo.
COMPOXBHSEI.V LETO, Crogiolarsi o Grog'olarsi; Poltrire in letto,\. Coi.
COMPORRSELA, Dondolarsela; Donzel
larsela ; Stare in panciolle , Stare senza
fer nulla Ei siede a gambe larghe e si
Ja vento.
COMPOTORSE, parlando di vivande, Cro
giolarei Stagionare, cio Cuocersi bene,
perfezionarfii e condursi con fuoco tempe
rato.
COMPOIVITR, s. m. Compositore o Com
ponitore, Quello che compone; o che nel
le stamperie mette insieme i caratteri e
gli acconcia per la stampa.
COMPORTAR, v. Comportare cioi-Ricliie-
dere, concedere. Il suo stato non lo com
porta. V. RICHIEDE.
GOMPORTARSB, Comporto-fi, dicesi deimaniera di trattare colle persone. Com
portarsi bene col marito, colla moglie.
COMPORTAR dicesi ancora per Soppor
tare; Sofferire.
COMPOS1TR, s. m. Lo slesso che COM-

CoMPOsizibw MINCHIONA, Crutcata ;


Pippionata ; Tantajra ; Tantaferata,
Composizione sciocca e scipita.
COMPOSTA , s. f. Composta e Conserva
Frutte, Fiori ed altre cose confettate nel
lo zucchero.
COMPOSTE IJT ASKO , Acetume, Cose di
sapore acetoso, e propr. Quelle che.si con
ciamo coli' aceto, come sono i capperi, i
peperoni, i celriuoli, eie.
COMPOSTR , v. CoajposTtt FRUTI,
Canfiltare, o Condire, Conciar fi-mie
nello zucchero COMPOSTA PEVERO.M ,
CAPE.U, CUGUJfBRBTl, OLIVE etC. AcCOlc'la-

re o Conciare , vale Marinare, salare o


confettare in aceto per conservargli.
COMPOSTO , s. m. Composta o Composi
zione, Mescoglio di cose acconce insieme.
COMPRADA , s. f. Comperatone ; Comperamento, 11 comperare Ho DA UJTA BOWA COMPKADA , ho comperato /notte cose ;
Ho fatto compera di molta roba ; Molto
ho comprato.
COMPRADR,verb. m. Compratore; Ac
quirente.
COMPRAR, v. Comperare o Comprare.
CojIPHAn A L' INGROSSO, V. INGROSSO.

COMPRAR A STRAZZAMEHC\ , Comprare a


buon mercato o per un pezzo di pane.
COMPRAR A PBO.VTI , Comperar a dana
ri pronti, a contanti.
COMPRAR CASO, Sopraccemperare; Com
prar caro.
COMPRAR CON BBZZI IMPRESTAI, Compra-

re a danari ripresi,cio Prtsi a prestanza.


COMPRAR EL PORCO, Maniera antiq. In
volarsi, Fuggir via.
CttMPKAR EL VI.V DE FASICO IN FRESCO ,

Imbottare alf arpione,


< io M PII Vii E VENDER, Barullare , Eser
citar l'arte del Barullo , Fare il rivendi
tore.
COMPRAR E VENDE SOTO MAN VIA , Com
perar e vender per iscarriera , cio Far
lo di contrabbando.
COIIPRR K NO VBNDBR , Compatire e
non vendere, dicesi melaf. e vale Stare ascollando quel che altri dice, senza comu
nicare notizia veruna.
COMPRA GATI IN ACO , Comperar Iti
gatta in sacco, vale Comperar che che
sia senza vederlo.
COMPRAR IN ERBA , Comprar a novello
oinerba, Pagare la valuta del frutto avan
ti eh* e' sia maturo.
COMPRAHSE BL MAL E i FASTIDII, Compe
rar le brighe e simili a danari contanti,
dicesi di Conio litigioso e fantastico, che
va cercando brighe e liti.
CoMPflARSB LA GRAZIA DE QUALCW, 1' n-

PONITR, V.

Compositoio, T. di Sla'mperia. Arnese


per la stampa, in cui si compongon le li
nee ad una ad una, e serve a dar loro la
dovuta giuslczza.
In termine de' Gettatori di caratteri ,
dicesi Compositore ad una Specie di com
positoio di legno duro addetto al registro,
che serve pel pulimento delle lettere.
COMPOSIZIN, s.f. Composizione o Com
ponimento.

'9

graziarsi con alcuno.


COMPRARSE DEL MAL , Guadagnarsi del
male, dicesi de' Mali vergognosi che al L;-i
riceve per esserseli procacciali.
COMPRAR UN DEBITO , Comperare una
detta, cio un debito.
CHI SPREZZA VOL COMPRAR, V. SPREZZ/H.

COMPRAVENDI, s. m. BaruUo, Colui die


compra cose da mangiare in digrosso, p,"r
rivenderle con suo vantaggio a minuto.
E quindi Barullarc, Comprar e rivendere.

COM

,45

Intendendosi un Pescatore, Pesciven


dolo o Pesciaiuolo, Quello che compra e
rivende pesce.
Barattiere o Barattiere e Baratter ,
fa femmina ; Rivendugliolo che baratta K
rivende mercanziuolc e cose di poco pre-gio; e quindi Baratteria, dicesi il Vendmento e comprameli lo 8i quello che l'uo
mo tenuto di fare per suo uffizio. V. RTESTDIGOLO.

CMPRITA, s. f. Compera e Compra


COMPROFESSR, s. m. Professore com
pagno o collega. Comprofessore non si tro
va ne' vocabolarii.
COMPROMESSO, s. m. Compromesso, T.
legale, ed la nomina che si fa di giudi
ci arbitri.
COMPROMESSO DB JUM TANTUM, diesa
si ai tempi Veneti, Quello che toglie ai
Giudici la facolt d'arbitrare, e li adde
bita di giudicare secondo il rigor del dirillo.
COMPROMESSO DB JURE ET DB TACTO xoRB VENETO ET IITAPPBLLAMLITBB, era il
"Compromesso con facolt di arbitrare e
pronunziare inappellabilmente.
METBH IN COMPROMESSO, Mettere in com
promesso; Mettere in ballo alcuno ; Met
tere injavola; Mettere a debbio evento
COMUN, s. m. Comune , Comu-nil.
MBTEH IJT COMUJT , Accomunare; Met
tere in combutta, in comunanza; Fare
in combutta; Avere a comune TORNA*
A METER ix coxu.v , Raccomunare.
LAORAR PEL BL COMUN NO SE LAORA PEJ
Nisstor , Esser come pescar nel procon
solo, v*le Affaticarsi indarno e per Uri
e durar fatica per impoverire.
SECRETO DEL COMV, // segreto delle
sette Comari, Segreto che si sa da lulli.
COMN DB L' AQUA , T. de' nostri Archi
tetti , Comune delC acqua qui chiamasi
Quel termine o punto a cui comunemen
te arriva nel suo al/amento regolare l'ac
qua del mare, il cui segno apparisce nella
sommit di quel tinto verdiccio eli' i re
presso nella niucilaginc dell'acqua stes
sa nelle pietre delle fondamenta e delle ca
se, e che da regola ai muratori per fare i
gradini delle rive nuove.
Provveditori di Comune, dicevasi nel
Governo Veneto ad una Magistralura che
sopranlendeva alla poliza materiali delle
slrade e dei pozzi in Venezia , e in olire a
tulle le corporazioni delle arti eie.
COMUIVELA , s. f. Comunella; Comunio
ne; Accomunamene ; Accomunagione,
Promiscuil di godimcnlo o uso di che
che sia Ira pi persone.
FA coMUjfLA, Accomunare ; Mette
re in comune; Fare a combutta; Mette
re in combutta.
COMUNICATA, s. f. Comunicazione, cio
Nolizia , Rapporto. Termine che usavasi
sotto al Governo Veneto ; ed era propr.
una Comunicazione d'uffizio su qualche
argomento di pubblica amministrazione,
che un Magislrato faceva all'altro. V. RI
CERCATA.
COMUNIN, s. f Comunione, Atto vene
rando della religione cristiana.

46
CON
. la eoaro.vfT, Amaietterc al
la comunione , cio A riceverc ii santissimu Sacramento dell' Eucarista.
COMUNIT,*. f. ComuniloComune, La
rappresentanza pubblica formata da per
sone abilanti nello stesso luogo.
Roba de come>nit, Cornu nitativo, Addctto a Comiuiit.
Viver ur ooxu.viTA , Vivere Stare in
comune in comunita, come fauno i Y ra
li e le Monache.
COMUDO , lo stesso ebe Cmodo. V.
CON. Vetlasi le voci .
Din , Maniera faro. Come a dire,
Cio a dire; Vuol dire.
Cliia poi da'fanciulti , la cifra
o abbreviature che vedesi con allri dopo
la tarla dell'abbici nel libriceiuolo detlo
comunemente Salterio, ove sono le seguenlj figure 8c I? ks,
'O Vcncziano si
vniamano te, coy , , voltblob'ls
rvolte lo bus, dopo di che concliiudono i
fanciulli dicendo Madona santa crose me
aiza STA del vertu Elte;
Coline; Rnne si dicono in italiano, ma
ma l'Autorc non trova spiegazionc dlie
due ultime leltere bs , che i Vcneziani vogliono interpretare al loro modo.
Dm kl cost e ron, V. Con ron, e DirLA SCHIBTA.
conXgio , s. m. Gaglio ; Caglio o Pr
same Presura, Materia o sostanza cavata dal latte accagliato, attaccato a* ventricini de' vilelli lallonzoli quando si sventrano, e serve a rappigliare il latte.
CON ASTRELO , s. m. Lo slesso che Cojtbstrela V.
CONCA , i. f. Conca, Vaso grande di qualsivoglia materia, di larga bocea cd aper
tura.
Conca da SAWGCB, Calderotto, Vaso lat
i a guisa di caldaia piecola che s' usa per
racciar sangue a'piedi.
Conca de le Fontane, Vasca o Tazia,
Ricetlo murato dell' acqua delle fonlane.
Conca da manoalt, f assoie, Strumcnlo di legno, che dicesi anche Schifo
Giornellelto , che serve a' iiianovali per
portar la calcina.
Conche detto per Dossi, V. Dosso.
CONCENTRX.detlo per Agg. a persona ,
Sornionc; Susornione; Cupo, dicesi di
Chi tiene in s i suoi pensieri, e di cui difficilniente si pu penetrar interno. Uomoconcenlrato in si stesso. Odio concn
tralo.
Aahi concbntrai, AJfari concentra
it, cio RiunitL
CNCEPISTA,*. m. Termine di nuovo
Uso fra noi. Chiamnsi Concepista o Alunno di concetto, fuello che iniziato nelY fli /.in di Regio Segrctario o sinle , fa
gli rslralli dellc scritture, estende le mi
nute, e conerpisev, cio esprime i proprii
concetti , per rendersi capare, rd avanzare
a gradi maggiori. Sollo questo signiGcalo
potrebbe anche dirsi Minutante.
CONCERTO, s. m. Concerto Concerto
de campase, Gariglione , Specie di suono di o campanclliiic che rende
armona.

CON
oncertn , s. m. Concertone , Gran
concerto.
CON CHE , Purch ; Con palto che ; A
patti, vale A condizione che.
Con che el dovesse andar via, Purch
o A patti che dovesse andarsene.
COSCIER. V. Conzieb.
CONCNA, s. f. Calabracke, Nome che ei
d ad an Gioco di carte notissimo fra noi,
che dicesi in vernaeoio ancora Calabra
che e Besbesa. .
CONCISTORO , s. . Crocchio, e per ischerzo Consistera o Consistorio, Adunanza di persone messesi insieme per dicorrere, Parlamento.
Concistoro db BARoNi , Conciliabolo
Combriccoia, Radunamenlo d'alcum in
segreto, e dicesi in mala parle.
CONCLUSION, s. f. Conclusion.
Vbgnb a la conclusin, Toccar dclla
fine ; Ventre, Trovarsi o Essere a'ferri,
cio al falto, alla conclusionc del falto
Vbgn'ir a la conclusion piiesto , Venire
a mezza tama, delto melaf. si dice Quan
do si viene alla conclusione sbitamente:
che a ichc si dice Venire a mezza spada.
CONCRDIO, s. m. Concordato, Accor
de, Convenzione.
CONCORENZA, s. f. Concorrenza, Competeuza, rivalil nel concorso.
Metersein concorenza, Andarea con
correnza concorrenza, vale Concorrere.
Dar concorenza a uno, Concorrere a
conipetenza a" uno.
Cascar concorenza, V. Cascar.
CONCORSO, s. m. Concorso i Calca; Pe
sta; Pressa, Moltitudine o frolta o folla
di gente concorta in nn lnoo-o.
Concorso d' , AJjflusso, Andala
o concorrimento d' iimori in qualche par
te del corpo.
Concorso de' creditori , T. For. nione giudiziale dei creditori contro la
facoll d'un fallito per la soddisfazione de1
loro credili.
CONCRET ARSE , v. Determinarse ; Pigliar partilo o risoluzione o determinazione. Pigliate guel partilo che meglio vi
pare.
Usam pure queslo termine nel signifie,
di Venir allafine, alla conclusione; Toc
car dcllafine; Conchiudere.
CONCUBINA , V. in Mantegnua.
CONDA, Voce di qualche idiota , storpiata dal latino e disusala. V. Quondam.
CONDEMANCO, Avverbioantiquato, che
vale Nondimcno; Niente di meno.
CONDR, V. ConzXr.
CNDITO,s. m. Candila o Condito, Confellalo. Si dice specialmenle dclle frutte e
simili che si confcllano.
CONDIZIN, s. . Condizione, cio Gra
do, Stato; ovvero Palto.
Condizi'on, T. del Govcrno Venclo,Coiasto, Libro in cui erano descritti minu
tamente tutli i poderi, campi e beni de'
Cittadini , coi loro conni, ed in quali comuni slabiliti A vin in condizin, Es-

CON
sere in calaste j Aver deHe propret st'abili descritte nel caUsto j Essere estimate
o possidente. V. Fia.
CONDOGLIANZA,..f. Condoglienza
Condolenza, Ilcondolersi. Leitern di con
doglienza.
CONDOLERSE, v. Condolersi, Rammaricarsi , Dolcrsi dellc aventure akrui coll'amfco. Dare il mi displace; Fare le condolente.
CONDONO , t. m. Condonazione, Perdoeo
*lel fallo commesso.
CONDTO , . m. Fogna ; Pozzo smallitoio ; Pozzo murato e Bot
tino, Luogo sotlerranco dove si vuotane
per una canna le immondizie de' destri ed
agiamenlL
condoti, Fognare; Farfogne
SVODR EL CONDOTO, V. SvOdXb
DlSGOSSn I CONDOTI , V. DbsGOSsXr.
Condoto s'aqua , Condotto ; Acquidotto Acquidoccio, Canale murato per lo
quale si conduce acqua da luogo a luo
go. Acquidoccio Jatto di calcistruzzo e
mattoni. Acquidoccio di piombo Gora
dicesi il Canale d' irrigazionc per le cam
pagne.

Condoto d" aqua povana, Chiossaiuola, Canale falto a traverso de' campi del
le colline per raccorre acqua piovana ,
murato dalle bande e ciottolato nel fondo.
Condoto db lb scobbzb , Doccione det
te loff, L' intestino che porta fuori per di
dietro le immondizie.
Far andar l* aqua per condoti, Con
donare , T. de' Fonlanieri , Tradur acqua per condolli.
CONDR, v. Condurre, Menace.
Condursb a bon pokto , \. Porto.
Lassarse condur . Lasciarsi ferrare ,
detto fig. Lasciarsi dirigere o gtudare
Lassve condu.i, Lasciatevi dirigere; Ac'ecttate il consiglio.
CONDUSI , s. m. Bujfiano, Mezzano di co
se venerec.
Far el condusi , Fare il rujfiano; 'iffianare. V. Rufin.
Fare il lanterna , vale Accompagnare ,
guidare i vecchi o i ciechi.
CONDUTR , s. m. Appaltaiore, Qu.-Ho
che prende in appallo una pubblica rendila o un' opera.
Co ydutor de beni, Condutlore , e vale
AJfiltuario o Locatario , Quello che lia in
affitto gli altrui poderi. V. Afitastza.
CoNDirrbn DB LB SABTB , V. PaRAFULTN1.
CoNDUTbR , delto in T. Mar. Cordoniera , dicesi Quelle corda che sostiene in al
to la penna dlia mezzana delle navi.
CON E RON. La sostanza ; L' intiero
Ve SO DLR EL CON E 'l RON DE TUTO. VI SO
dir la sostanza , intiero, cio Sono in
forma lo di ogni cosa.
Dir el con ron , Dar libro e carte ,
delto fig. Mostrare lutte le circoslanze ,
addurre lulle le particularit , V. Dibla
schieta , in Dir.
CONESTRLA ,s. f. Term, degli Erbolai,
Ligustro Hovit tico Buvistico Cam.

CON

CON

CON

brossene. Pianta erbacea comune, delta da


Linneo Ligustrum volgare.
CONETRL, s. m. Collaterale, Titolo che
davasi sotlo il Governo Veneto a qncll'Uliziale addetto alla Camera fiscale delle Cit
t provinciali dello Stato, che teneva il
ruolo de' Soldati della guarnigione e del
le cerne , e li pagava.
CONETRARA, s. f. Collateralia , dices
si l' Ufiiio del Collaterale.

CONFESSIONAL, add.T.del Foro e* Ve


neto 7 CONFBSSIONL DE DOTE , chiamavasi la Dichiarazione di aver ricevuto la.
dote.
CONFESSO, s. m. Scritta o Scritta, Car
ta nello quale uno confessa di essere debi
tore e ai obbliga di pagare. V. PACARO e
VAGLIA.
Confesso di cassa, qui si suoi dire nel
le carte di pnbb';"a amministrazione per
Militanza, detta nltrimciui Ricevuta.
CONFESSO o CONFESSIONARIO , Confes
sionale o Confessionario, 11 luogo dove.si
confessa SENTR DEL CONFESSO, Predel
la PORTELA DEL CONFESSO , Sportello.
CONFETAR, v. Confettare, Condire e far
cuocere delle frulla, de' fiori ec. Far con
fezione.

Sbandire, Mandar in confine alcuno o in


luogo parlicolare per gasligo. V. RELEGAR.
L'HO CONFISCHE NOL SE PODEVA MOVER,
L1 /io ridotto alle strette; L'ho confinato
tra I" uscio e 'I muro, cio$ L' ho ridotto a
gradi? che non polca pi difendersi.
CONFTEOR, s. m. Confessione, Orazio
ne notissima e del continuo recitata da'
Cristiani , la quale comincia dalla parola
Confiteor.
CONFLUIR, Cooperare, Concorrere all'o
pera . Operar insieme. Accompagnasi col
la preposizione Con.
CONFORME, Aw. Secondo il caso, Et
pressione dubitaliva , e vale Mi regoler
conformemenlc al caso, cio secondo l'avTeniracnlo, o secondo il mio gusto.
Per Siccome e Comech CONFORMA
CHE JTO CAVE VA SOLDI, Siccome io m.n nvea danari , ovv. Non avendo io danari.
CONFORMIT , s. f. Conformit , Siwiglianza.
Conformit , si dice anche per Modo;,
maniera. In conformit de' suoi ordini.

CONFA, A. Come; A gitifa; A foggia.


CONFALN, s. m. Bastraconc; Gallione;
Vomaccio, dicesi (Li noi per Jgcherzo d'uo
mo grosso e forzuto. V. GiAxncN.
CONFARSE, v. Confarsi; Acconfarsi ,
Convenire, Acconvenirsi.
CO.VFARSE AL GUSTO , Andare a pelo.
CONFARSE A L'OPINION DB QUALCUN, Con-

venire , nel sign. di Consentire , Accor


darsi.
No CONFARSE INSIEME , Non confarsi ,
Non affarsi o attagliarsi.
CONFERIR, v. Conferire, Comunicar ad
altrui i suoi pensieri e segreti. Conferir in
segreto, a solo a solo,familiarmente, con~
Jidentemtnte.
Conferire, vai Dar giovamento, Far pr.
CONFEHIRSE IN T' UN LOGO , Trasferirsi;
Recarsi ; Portarsi etc.
CONFERTA, s. f, T. del Foro, ch'era in
uso sotto al Governo Veneto , Accesso o
Trasferimento al luogo, cio 11 trasferir
si che fa il Giudice sopra il luogo della con
troversia o del commesso delitto per gli
oggetti del suo inslilulo.
CONFESS.\DA,s.f. Confessamene Con
fessione , 11 confessare DARSB UNA BO
XA CONFESSADA , Confessarsi bene; Far la
confessione generale.
CONFESSAR, v. Confessare.
CoNFESSARSB AL BUSO - COME r 1 I EBREI,

Non confessarsi Et S'HA CONFESSA AL


BUSO , Non si confessato,
CONFESSARLA GIUSTA , Accusare o Con
fessare la ronfa giusta, Dir la cosa per
l'appunto com'elln sta. Si dice anche Con
fessare il cacto.
CONFESSAR SBNZA CORDA , Confessare
sema duol difune} Dire i folli suoi alla,
prima .
STA DURO A CONFESSAR , Resistere alla,
confessione; Non voler confessare ; Es
sere o Far come la formica o ilformcon
di sorbo cho non esce per lussare ; Esse
re o Far la. cornacchia di ca.mpa.nile; Star
sodo alla, macchia o al macchione e non
uscire per bussar die uniti faccia ; e vaglioao Lasciar dire uno quanlo vuole e non
gU rispondere o. rispondergli in una ma
niera clic non sortisca il desiderio suo
Far reticenze, vale Omettere volontaria
mente alcuna cosa che si dovrebbe dire.
PENSAR A CONFESSASSE , Pensare ad ac
conciarsi delCajiima ; Pensar alC anima,
a riconciliarsi con Dio,
ME NA in i CONFESSA DA LU , Io mi sarei
confessato du lui, Si dice d'uno, del qua
le si aveva buona opinione . e che sia poi
riuscito male ; e fu detto ancora, Io mi
sarei consiglialo da lui . s spiritual mi
pareva.,

CONFETNI, dlm. diCpwFBTi, Piccolis


simi confetti.
CONFTO, g. m. e per lo pi CONFETI,
Confetto.
DAR EL COXFETP , detto fami], e figur.
Dare il comino a Confettare uno , vale
Fargli cortesie e ossequii per renderselo o
mantenerselo benevolo Soiare; Dar la
soia , eh' una specie di adulazione me
scolata alquanto di beffa.
QUANDO SE HAGNA sii CONFETI? Quan
do mangiamo o si mangiano i confetti?
Maniera nostra di doiiinndare , che vuoi
dire Quando si fanno le nozze?
SPECIR DA COXFETI , V. SPECIE/I.
CONFETRA , . f. Confettura o Confe
zione, Ogni quantit di confetti, di con
serve etc.
CONFETURIR, s. m. Confettiere o Con~
feltatore, dicevasi , specialmente ne' lempi Veneti, Colui che nelle case de' grandi
impirgavasi a far confetture e confezioni
e Minili,

CONFIDAR , v. Confidare e Raffidare ,


Aver confidenza, fiducia , Fidarsi ad al
cuno.
VAHDITB PRIMA DE CONFIDARTB,/< chi di
ci il tuo segreto, doni la tua libert, Av
viso morale che ci avvertiscc di andar cau
li pi-i ma di palesare ad alcuno ci che imporla di tener segrclo.
CONFIDENTE , s. m. Confidente, Intrin
seco amico.
CONFIDENTE DE LA POLIZIA, Spia ; De
latore; Denunziatore.
CONFIDENZA, s. Confidenza, e Confi
danza , Famigliaril.
DAR CONFIDENZA A UNO, Famiglarizzars con uno, Farselo amico Riferi
to a femmina, vale Accordare disoneste
confidenze ad uno.
TORSE CONFIDENZA co>- UNO, Prender
si licenza con uno, Avanzarsi troppo li
beramente con uuo TORSE CONFIDEN
ZA CON UNA, Fare degli atti biechi, Del
le disonest.
IN CONFIDENZA , Detto avverb. Alla buo
na; Alla dimestica.
,
CONFINAR, v. Confinare, Conlcrminare.
CONFUTAR UN BEN , Confinare una pos
sessione, cio Porre i Icrmini e i confini.
CONFINA QCALCL.VJ Confinare una

,4.7

L' HA PARLA W STA CONFORMIT , Paro


le pronunci di questa fatta , Di questo
tenore.
IN STA CONFORMITX SON HEDUTO , San

ridotto a tal passo, a tale slato.


Ix CHE CONFORMITX ? Dello a modo in-

lerr. Come? Come mai? In aual modo'?


CONFORTADR
CONFORTAR f s., m. Confortatore e
Confortante.
CONFRONTBILE , dd. Paragonatile;
Comparabile NOL XE CONFRONTABILE co
QUELO , Non paragonabile con c/uello.
CONFUSIN, s. f. Confusione; Guazzaluglio ;Mescuftio; Filuppo; Pecoreccio;
Zappa Buglione , dicesi a Molliludne
confusa di diverse cose.
CONFUSIO.V DE ZENTZ , Parapiglia ; Barabuffa; Subuglio, Scompiglia di gente o
di persone. V. BAUAFUXOLA.
METBR DB LB COSSE i.v CONFUSIN , Al-,
latuffolare o Rabbaluffblare , Mettere ,
Avvolgere insieme confusamente infascio,
iu baluflolo.
CONFUSIONAR, v. Confondere, Disordi
nare e volger sossopra, mescolare insieme
varie materie senza distinzione e senz'or
dine.
CONFUSIONARSE, Confondersi, vale Tur
barsi gravemente per vergogna o per altra
passione Alliblire, Impallidire per co
sa che ti faccia restar confuso e sbalordi
to per un subito li in ore o vergogna. V. CON
FONDER.
CONFUSO, Confuso, Add. da Confonde
re, Mescolato.
Confuso, attribuito a persona, vale Ver
gognalo o svergognato sia per modestia ,
sia per colpa commessa. Grullo grullo va
le Cheto e confuso , e dicesi di Coloro che
slanno pensosi senz'alzarla testa. Andar
sene o Tornarsene grullo grullo, suoi dir
si ancora di Coloro ai quali sia stala data
qualche risposta che non sia loro troppo
piaciuta. V. SCOT\.

PISCOIUO CONFUSO , Discorso o Parlare

i 48

CON
CON
CON
pon un uomo prima che si conosca; ovr.
ge , faceva le sue veci ncl Collegio. V. Co
confuso, imbro^liato. Pare la zotfa degli
Molli moggi ai sale si convien manicu
legio.
Er'mini; Qui v buio.
re insieme, anzi che 'Idono delC amistaIn confuso, Modo avvrrb. Alia confusa
CONSEGIERTO , s. m. Coimglierino ,
de compiuto sia.
Avvilit. di consigliere.
e In confuso; Confusdmente.
OoVl COGION CONOSSE EL BON, Ogni UCCONFUSONARW, s.. m. Avviluppatore ;
CONSEGlETO,..m. ConsigUetto, Piecelto conosce il grano , e vale 11 buono
1mbrogliatore ; Uorno confuso ; Confoncol consiglio.
da
tutti
couosciiito.
ditore , Peraona che confonde e reca eonCOINSEGIO, s. m. Consiglio, Parre, senNo GHB VOL OCHIAl C.VOSSEKLO. . / /
fusionc.
timento, esarlazione.
buon vino non bisogna frasca, e vale II
CONGETURAR, v. Conghieltui-areoCon*
Un bon consegio val be le voltb piLt
buono si fa conoscere .'a per s.
getturare, Presumere, Supporre.
V u.v tesoro , Dono di consiglio pi vale
No SE CONOSSB EL BEN CHE CO t* che a" oro.
SO , V asino o L" asinino non conosce la
CONGLOMERAR, v. Voce latina, RiuniDicesi in prov. Consiglio di ricco impocoda se non (liando non ha; flfon si co
re ; Ammucchiare ; Ammassare.
verito non val nulla, Perch se non fu buo
nosce il ben se non perduto.
COM DE MAR, . . T. de' Pese, dal la
no di regolare s stesso, molto nieno pu.
tina Cunus , Vulva . Cos vengoao chiaCONOSSUO, V. Coc.vossuo.
esserlo pegli altri.
male volgarmente diverse specie di MolonotXr, v. Voce di moli uso nel Fo
Consegi de dona o i scota o no i VAX
luschi, tutti del genere dlie Meduse. Esro per Contrassegnare , cio Far la decnbntb, Lo consiglio femminile o egli
si hatino per caratlere un Corpo libero ,
serizione d' una persona , per potera co
caro o egli troppo vile.
gelatinoso, orbiculato e convesso al davannoscere e distinguere.
A COSSA FATA NO ' Plb eONSEGIO, /
U, cncavo internamente, con dei lili o
CONOTATI, s. m. ontrassegni ; Segna.consigli dopo ilfatto son fialo da gonappendici atlaccale al loro centro. V. Po>ti. Ritralto in iscrilto, Dcscrizione dlie
fiar otri, cio ioutili. Del senno }1 ne sa
TAMARINA.
parti lisiche visibili duna persona. Avverno piene lefosse, e vale E inutile consiCOMADOR, s.m. Coniatore e Battinzeclasi che la voce Connotati ! tanto in uso
gliare
dopo il fatto.
ca, Colui che nella, pubblica Zecca batle
iiegli uflizii giudiziarii e polilici, che non
Chi vol far a su modo- no vol consegi^
maneta.
Vomo delibralo non vuol consiglio; ecl
saiebbepossibilc di soslituirvene un'altia.
esprime che E superflue il contiguarc co
CONIR, V. CugnVb.
CONSAPUTA, s. f. Consapevolezza,Caului ch' risolulo di fare a suo senuo aicivCOMETO, s. m. Conigliuzzo o Conigfotezza avuta , oognizione presa , parlecipana cosa: simile all' allro , Cuor determih, Piccolo Coniglio.
lioae.
nato non vuol esser cojisigliato.
Se.vza mm consaputa, Senza mia s.aCOMO, V. Coevo.
CONSEGIO
, s. m. Consiglio o Concilio,
puta

Senza
mia
cnsapevolezza
o
notiCOMO, s. m. Coniglio, Animale note, si
Pubblica e solenne adunan/a d'uorniniebczia.
mile alla Lpre ; cbiauiato in sistema Le
consiglia a deliberare. E quindi Far con
CONSECUTIVO, ach. Consecutivo, Che
po* Cunicufus.
siglio; Baunare, Tenere , Aver consiglio.
consegue.
Logo conii , Conigliuia o Conigliet simili.
Cmara consecutiva, Camera seguenra e Coniglieria , Luogo dove si lengono
Ncl sistema eVl Governo Vencto erano
le
o
centigua
o
adiacente
e
aggiaante
,
chiusi i conigli.
variilicosidrlli
Consigli, come i seguenti.
cio Oiiella die succde dopo la prima ,
L'b tmido quakto un ), Pare ch'eMazr Consego , // Maggior Consi
che vien di seguitQ.
gti ahbia i conigli in corpo. Prov. che li
glio, ch'era couiposlo di tutti indistinta
ces di Chi timido e pauroso. IVon aver
CONSECUZIN, s. f. Consecuzione, mente i patrizii che avevano indossata la
pi cuor a" un grillo o < uno scricciolo
seguimento , Ollcnimento, U conseguir.
veste. Corpo sovrano della Repubblica ,
a" un coniglio.
CONSEGIR , v. Consbliare ; Dar consicheeleggevaatutte lereggenze'e magistra
CONOMA, s. f. Economa.
glio ; Dar parre ConsigHare , dicesi
ture ordinarie, formava leggi etc.
anche per Consultare , che propriamenConsegio db Pregai , // Consiglio di
CONOMO, V. Ecnomo.
te il Dirigere chefanno gli Avvocali le cau
Pregadi assolutaoiente o sia il Senato, che
J-CONOSSANZA , V. Cognossanza.
presiedeva all' -ononiico dello Stato , al
se de' loro clienti.
CONOSSENTE, add. Conoscenle, uoi diA CHI CONSEGIA NO GHE DOL LA TESTA ,
politico e al militare, ed eleggeva alie ca
ciamo per Noto, cooo&ciulo Le persoA
chi
consiglia

A
confortatare
non
dua
rimbe
straordinarie.
n conoscenti, Le persone che si conole il cotpo Q il capa; e vale Esser pin fa
Consegi de quaranta. Trc erano li Con
scono; Le persone di con-oscenza.
cile il consignare che l'eseguire. Fu anche
sigli di quaranta, cio il Consiglio di XL.
CONOSSER e CoGNssEa, v. Canoscere e
detto , E facile a chi sano e in Helo staid Crimnale, cui erano com messe le cau
to Dar consiglio al afilto e aW ammase ci iminali ne' casi non scggelli al ConeiCognascere.
Co.VOSSBR A FONDO QUALCUN , ConOSCeglio de'dieci, e la distributiva dlie carilato.
jte Sapere chi sono i suoi polli; Cono
clie e uffizii popolari Il Consiglio diXL.
CoNSEGITB COI VECHI, Consiglio a" UOscere dt lunga mano Sapere quanta
Civil vecchio, il quale giudicava le cause
na vecchio non rompe mai la testa, va
4,-orra il cavallo oT aleuno, vale, Sapere
civili appellate della Metrpoli del ogale che Per lo jii i buono.
Un dove possa irriwe l'obilit d'alcuno.
do, con lutte le altrc itiaterie di sua atConsegitb con un solo, Consiglio di
Conosser a muso , Raf/igurare una ,
tribnziooe speciale 11 Consiglio di XL.
due non fu mai buono.
Conoseerlo a' liiu'amenli dlia faccia
Civil nuovo, stato insliluito per la deciCoNSEGITB BEN PRIMA NON rENTIBConoscere aW alilo, vale Essere accorto e
TE dopo, Consiglio vefoce pentimento far
sione in appelle delle cause pur civili del
pronto conoscitorc.
do , cio (Jlii tosi si risolve tardi si pente.
la Terra ferma e di lutto lo Stato. V. Co
Conosseu a naso, Conoscere ajluta.
Le volpe se consegia , V. Volpe.
legio,
Dai segnise conosse le bale, A' segnaToiinVb a consegiar, Biconsigliare.
Consegio db diese, Consiglio <zV diecl,
ti si conoscon le palle; Gli asini si conoconiposto di dieci Senalori , e de' sei Con
CONSEGIR, s. m. Consigliere ; Consi. S abasli, Dalle azioni si conosce la
siglieri sollo la presidenza (lc) Doge, a cui
gliatore; ConsigHantc, Ouello che da con
morale di uno El se conossara da he
erano stale delegale tulle lemateric diStasiglio.
sito, S1 ella rosa ella jiorir ; s' ella
lo e i casi criminali gravissimi commcssi
Ncl
Governo
della
Repubblica
Vneta
spina ella pugner'a.
nello Stato.
erano sei palrizii dell'ordine senatorio delTerzo consegio, Terzo consiglio. T.del
Rvr SE CONOSCER UN COGION, FaTsi scorti Consiglieri, che formavano col Doge
Foro ex Vneto. Anlicamente le cause giu' gtre ow. Farsi scorgere un balordo per
il Consiglio minore , e vacante la sede Du
dicalc <lalla Quaranlia erano discusse in
un balordo, ignorante.
cale si chiamavano fettori di Venezia, e
Ire successivi giorni , nel nimo de quall
dimoravnno nel pubblico palazzo. Il pi
Ghe vol assae prima be conosseb. uno,
perorav la parle altriccj e dicevasi Pri
vecchio tra i Consiglieri, uiaucaudo il DoBisogna manglar molle moggia di sah

CON

CON

mo consiglio; nel secondo la parie rea e


dicevasi Secondo consiglio : e nel lerzo
I1 una e l' altra in conflitto , cio con inter
ruzione , che si diceva Terzo consiglio ,
nel quale pronunziavasi la sentenza. In se
gnilo lai costume fu riformato, e le cause
* erano trattale e giudicale in un giorno o]o, e nondimeno nell'uso forense seguilos,-i a dire Terzo consiglio per una finzione
dell'amico coslume; e inlendevasi Causa
introdotta e decisa da un Consiglio di qua
ranta. V. VACUI.
CONSEGNA , s. f. Consegnazione, II co'nsegnare , il passaggio di che che sia dalle
mani di uno a quelle d' un altro. Tradi
zione foce Ialina, usata per da' Legali
nello stesse signi ficaio.
Consegna, in T. niilit. dicesi Colui che
sta alle porte d' una Citt fortificata e tien
registro de' forestieri che v* entrano.
CONSEGNAR , v. Consegnare o Contignare.

Coscienza calterila , vale Macchiala, non


pura.
OMO DB o , -, < i K\ /, \. Coscienzialo, Che
di buona coscienza.
IN CONSCIENZA QCOSSIENZA, Man>rra di
giuramento , In coscienza o In buona co
scienza; lufede mia; Per mia f.
CONSISTER, v. Consistere.
TUTO CONSSTE IN T'I BEZZI, II forte o
// punto sta nei danari, cio La di ncolla sta noi rfanaro.
CONSOLR, v. Consolare , Dar consola
zione CONSOL.VR i AFLITI , Racconsola
re o Addolcire gli ajjitti.

CONSEGNAR UNA CORTELADA A UNO , Ac-

coltellare uno , Dargli una ferita di col


tello.
CONSEGUO, add. Conseguito.
CONSEGUIR, v. Conseguire, Ottenere,
acquistare.
CONSEGUIR TUTO QUELO CHE SE VOL, Avere il suo pieno ; Esservi il suo pieno.
CONSERVA, s. f. Conserva, Luogo ripo6 lo dove si conservano e si mantengono le
cose.
CONSERVA DB FRUTI, Conserva, chiain.ui-i anche i fruttidori ed altre cose confettate nello zucchero. ,
CONSERVA DE MARASCHE , Diamarinata
DE NARANZE , Aranciata DE PESTACHI, Pistacchiata.
CONSERVA DE AQUA , Conserva ; Ricet
tacolo; Riserbaloio, Luogo in cui l'acqua
si raccoglie e si riserva per farla poi scor
rere ove si vuole.
CONSERVA DE L* AQUA , T. delle Saline ,
Lagaccio, La prima conserva in cui al
tempo dell' einpifondo o per mezzo d'una
cateratta e' introduce 1' acqua del mare,
per indi passare alla rel calda.
CONSERVA, Conserva, T. mar. per Com
pagnia , e dicefi del numero de'Navigli di
pi padroni che navigano insieme a con
servazione l' un dell' altro.
ANDAR DB CONSERVA, Andare di conser
va o di brigata o di bella brigata, Anda
re in compagnia.
CONSERVATORATO,s. m. Uffizio del
Conservatore.
CONSIDER,\R , v. Considerare, Attentamenlc osservare.
CONSIDERAR, dicesi da noi anche per ap
prezzare, giudicar del prezzo QUANTO
CONSIPEREU STO ANELO i1 Quanto stimate o
apprezzate quest'anello?
CONS1E1NZA, s. f. Coscienza; Conscien
za e Coscienzia.
Coscienza stretta , vale Guardinga ,
scrupolosa. Coscienza larga ; Libert di
coscienza ; Ingrossar la coscienza, dice
si della Pcrm:>sionc di creder riaccheduno ci che vuole in materia di Religione.

CONSOLAR DA FESTA QUALcbN o CONSO


LAR CO LE CEOLBTE , io StCSSO che GlUSTAR
DA FRIZER, V. GlUSTXR
CONSOLAR DA

FESTA UN ABITO, Lordare o Imbrattare un


abito, V. SPORC.XR.
EL SPUZZA CH'EL CONSOLA, detto ironi
camente, Puzza che ammorba, V. SPUZ
ZA a.
TORN\R A CONSOLAR, Riconsolare.
CONSOLE , s. m. Console o Consolo.
Consoli de' mercanti, chiamavnsi una
M.igistrntnra civilr li prima istanza del
la cessala Repubblica Vcnela, composta di
tre patrizi! , a cui spettavano alcuni ;i i la
i-i mercantili, trattati per in via giudi
ziaria. V. SORACONSOLI.
CONSORTIVO, add. STBADA CONSORTIVA , V. STRADA.
CONSORZIO, s. m. Consorteria, Unione
di consorti, cio Riunione dei possidenti
de'bcni lungo un fiume o una strada pub
blica , i quali fanno causa comune fra essi
per riparargli argini e provvedere alle co
se occorrenti.
CONSTATAR , v. un vero Franzcsisfno,
usalo spesse volte nel foro, nel ign. di Ac
certare ; Stabilire; Chiarire, cio Fonda
re la verit d'una cosa e d'un fallo, Verificare. V. COSTAR.
CONSULTO, s. m. Consulto o Consiglio,
Opinione dell'avvocalo infavoredelclientnlo Consulto , dicesi anche il Parere
o consiglio de' Medici.
BATBR CONSULTO o CONSULTA, Consul.
tare; Consigliare Ruminare o Rugumare, Riandar nel pensiero, come si fa
pensando e ripensando da chi vuoi masti
care e ben digerire un negozio.
CONSUMA, Consumalo; Consunto.
CONSUMA DA TANTE DISGRAZIE, Per lun
go duolo attrito, consunto.
CONSUMXDA, s. f. Consumazione.
DAR UNA corrsuMADA DE SCARPE o DE \BITI, Consumar le scarpe o i vestiti, vale
Logorarli.
CONSUMADR o CONSUMAI, s. m. Con
sumatore, Che consuma, Distruggitore.
CONSUMAR , v. Consumare , Logorare ,
finire , ridur al niente.
CONSUMAR EL cauo B 'L COTO, Consu
mar f asta e 'I torchio; Far del resto ,
Mandar male inleramenle il suo avere.
Consumare a braccia quadre, vale Mol
ti ssimo.
CONSUMAR EL soo, Far ambassi infndo} Riandar a male ogiu sua cosa Cu.\-

CON

149

SITUAR BL SOO PER DAR GUSTO AI ALTRI , /

mattifanno le feste e i savi le godono,


di Chi perde assai per dar piacere agli
allri.
CONSUMAR TUTO iw T'UN D , Recare a
un d, detto fig. del Consumare in breve
tempo ci che dovrebbe bastare per lultoil
corso della vila o almeno por lun"o tempo.
CO.VSUMH u.v AF\H, Consumar un af
fare, un negozio, vale Finirlo Consu
mar la fatica, il tempo eie. vale Impie
gare.
Consumarsi, Venir meno, struggersi,
dimagrare, intisichire. Consumarsi come
neve alfuoco.
CONSUMAZIN, s.f. Consumazione, An
nientamento.
EL VA VIA PER CONSUM Azib.v, f\t moren
do per estenuazione, per consunzione.
CONSUMO, s. m. Consumo; Consumamenta, Consumazione Consumi, diconsi le Cose consumate.
FAR CONSUMO DE ROBA o DB BEZZI , o \
VR.EL DAZIo DEL CONSUMO, detto lig. Spar
nazzare; Scialacquare; Dissipare, dice
ti dello Spendere assai e consumar il suo,
CONSUNTIVO, s. m. Voce dataci dai Lom
bardi sotto il cessalo Regno italico ed usa
ta negli oggelli di pubblica amministra
zione , e vale Conto delle spese da farsi
nell'anno prossimo; Conto d' avviso dell
spese.
CONSUNTO, add. Consunto, Consuma
to, dicesi delle persone magrissime.
CONSUNTO DE BEZZI, Arso ; Povero in
canna; Bruciato di danaro.
CONTA , s. f. T. deirErgaslolo. Novero o
Contamente; ed quella Visila che fassi
ogni sera dai Custodi in lutle le carceri
dell' ergastolo per riscontrare il numero
de' Carcerati , e se le cose siano a dovere
CONTABILE, s. m. Voce venutaci di Lom
bardia dopo il Governo italiano, e vale
Computista; Ragioniere. V. RAGIONATO.
CONTABILE, add. dicono e scrivono al
cuni nel sign. di Risponsabile ; Tenuto;
Obbligato Ovv. nel sign. di Colpevole
CONTABILE DI FURTO, dice e scrive qualcu
no per Colpevole di furto.
CONTABILIT, s.f. Computisteria, L'uf
fizio del Computista o Ragioniere.
CONTADINAZZO, s. ni. Contadi naccio;
f'illanaccio Martignone , vale Goffo
contadinone.
CONTADINOTA , s. f. Foresozza o Foro
sella, Contadina fresca e leggiadra. Contadinotta non trovasi usato.
CONTADR, >. m. Contatore, Computi
sta , il cui uflzio quello di ricevere e pa
gare i danari. Ora si dice Cassiere.
CONTAF1\BE, V. FJABON.
CONTAMINAR, T.Co/!<amiare,Macchiare, Bruttare, Corrompere.
COKTAKINXR , si dice ai in ira da noi nel
signif. di Conturbare; Intenerire, Muo
vere a lenerezza, Accorarsi ELME CON
TAMINA, M' intenerisce i Mifa compas
sione; Mi commuove,
C03 TAiJINAZIN, iJ. Contaminazione-

r5
CON
Fa coA-TAMt.vAzi6.v , lo Stesse che
inXb, V.CONTAR , . Contare , per Annoverare ;
Numerare.
Contar, Conye, dicesi anche per Raccontwe!-CoNTAnLA giusta , Acensare la
Tonta giusta , Gonfessare la veril.
FALOPE O DB LE buzare, Dir
fanfaluche- o chiacchiere - Conta de
lb gjhn frotolb o fiabe , Stiantar di
graji fandonie o fale ; Sballar carote ;
Cantonare ; Favoleggiare -Frappare
ContXr la bela ciromet.a, V. Gihometa
. Cosse da. contXk soto el cam'in , V..
Coss.a.
CoNT.Va UNA COSSA CO LA BARBA, Sapcvancelo , dicon quei di Capraia. Locuzione che i dice quando uno ci. narra una.
cosa nota.
contar, Bicontare.
CONT ARELO, s. m. Contici.no, Piecolq,
conlo,
CONTARA, . f. Conteria , Voce di lin
gua pet cssere regislrata pella Tarilfa Toscana, e vuol dire Mercaminle di vclro,
ma specialmente Perlettc di cristallo ar-.
lificiale , dette Margheritine , dellc quali si fanno vezzi ed altri ornamenti ; ed
un. ogetto o ramo di commercio che hanno i \ eneziani da qualcbe secle col Le
vante, Conteria dunque parola veriaco- .
la Vneta , ebe sembra evidentemente
composta da Contigia , Ornamento , e
quesla pure dervate dal loi. Complus ,
us ne! medesimo significato Fetrame pur termine coUettivo di tqlte le minu
te nianifalture di vetro.
Mbrcante de contara , Mercante ,
Fabbricatore di conteria.
Canna di conteria, chiamano i Vetrai,
Quella canna di vclro con che si fanno ta-.
U mercanziuole,
CONTE, s. m. Conte.
CoNTB DA LB BHAGHESSE ', DettO.
cherzevole usato talvolta familiarmente
per motteggio di Chi vuol averc il litlo,
di Conte cd iniserabile.
Contb fa veta, Locuzione bossa, Fanfano ; Trinfino ; Gonfianugolt; Molto
fummo e poco arresto, Dicesi di Persona
vana.
Cojvtb che conta , Titoli dis un ti ,
vale Titoli vani , senza rendite.
CONTENENZA , s. Umerale, Velo che,
suol porsi sulle spalle del Celebrante per
dare la beneclizione Grembialini si di
cono Quelle due parti dell' umerale cou
rui si prende ostensorio o la pissidc,
CONTENER o Contegnir, v. Contener,
Comprendere
ontegnirsb , Contenersi. cio Reprimersi, raflrrnarsi, modriarsi
Lasciarandar due pant per cappia, vale Passar-,
si leggicrmeiile d' .ticuna cosa.
Conteg.vjrsb al slito, Far dellc sue,
cio Non declinare dal suo costume , se-,
guitar a fare la stessa cosa
Vb coxtegnir ix ST.v manibba , Fi re
glerete o dirigente governsrete nel mo
do etc.
CONTENTAR, v. Contentare,

CON
GomtentXr la gola , V. Gola
Contentarsb de l' onesto , Leccare non mordet e , Modo proverb., ebe vale
Contentarsi d'un onesto guadagno No
Co.vraivT.VRSB de l' onesto , Cercar miglior pane che di grano Chi no se con
tenta DB l' onesto perdb el kaxsgo e
anca el cesto , Chi ttvppo tira la corda
la strappa, Chi vuol troppo, alla fin perde tullo. A chi decidera moli, manca
molto, disse Orazio per dimostrare che
Chi.unque comento del poco , vive pie
felice ed pi ricco. de'ricchi: giacch Tar
lora U meglio guasta il bene.
Contentarse db poco , Tirare a pochi
CoNTBXTARSE DBL SICURO,
Loda il mare e tien alla terra , delta
met.if.
Chista bensb contsnti, Chi ha buo/10 in mano non rimescoli, metaf. presa
dalle carte da giuocare, e vale Chi sta be
ne non cerchi che le cose si mnlino: simi
le a queU'aJlro, Quando e' ti dice buona.
al paleo , giuocare alla troltola.
SJO FACILE DIFJCILB DA CONTENTAI!,
Uomo difacile difficile contentalura.
Mb contento che. i me pica se etc. /
vo che mi sia fritto ilfegato se etc. lo
fiuoherei la vita cantro un morso di
erlingozzo che etc. Modi di affermazione sulla propria opinion; e volont.
Tuti.no SB pol contentar, Chifa la
casa in piazza e' la fa alla oe' la fi
bassa, Tutti i caratteri non sono rguali ,
chi d'un uipore e chi d'un altro.
CONTENTN* s. m. Ripicco, Quella giunta che si d , per esempio, a una chicchera di cafi simili bevande , che dicesi
anche danta. V. Rechioto.
CONTENTO, add. Contento; Contntalo
Contexto, come Carlo in Franza ,
Aver il cuore nello zucchero ; Esserfo
ri e baccelli, Esser ljeta e conteulo.
M/i contento, Incontentabile.
COR CONTBNTO SCHJAVINA IN SPALA ,
V. SCHIAVUTA,.
CONTENTN, add. Cantentistimo; Ar-.
cicontento ; Pi che contento.
CONTESN, V. Contarelo,
CONTESTABLE, s. m. Conteslabile,Ti-tolo che ne* tempi del Goten Venelo si
dava al Bargello wile Citlii capilali delle
provincie dello Slato di terra ferma.
CONTESTUALMENTE, aw. T. forense
e vale Unito alla conteslazione, In conteslazione.
CONTINUAMENTE , aw. Continuamen
te ; Cbniinovamente ; Continuatarnente.
Avverle Albrrti nel suo Dizionario uni
versale che rigorosamente parlando corre
quesla differenza tra Conlinualameiite e
Continuamente, che il primo si dice del
lc cose che non son separate nt inlcrcolr
te dal loro cominciamento sino alla fine;
e che 1 secoqdo si dice altresi di quelle
che sono intercotte, ma che per altro cominciano sovente con piccoli intervalli. Combatiere continuamente. Dividere
il rellangolo conlinuatamente in .
eguali.

CON
CONTINUATAMENTE , V. 1CEYTB.
CONTISTA, s. m. Computista.
CONTO, s. in. Conto; Compu/o; Calclo.
Gonto AVERTo , Corto aperto o axceso,
Qi lelln che non sldalo.
Conto de l'osto , Canina del conto oCartina, Conlo dell' oste dopo il traUamcnlo.

Conto paga o saldX, Conto spenlo.
Cont lando, dicesi anche in dialctlo,
nello ch' senza rotti o. frazioni.
Conti CHiARi, asiicjzia longa, Conti
cltiari amie; cari , e vale Cl*e amicizia.
dee pregiudicare all' inlerejue.
Bezzi tolti a conto; Danari ripresi^
eioc Tolti a prestanza ovvero a sconto di,
lavoro da fare.
Al strenzer dei conti , Al ristrelto ;
Al levar dlie tende; Alfui delfatto; All ultimo; Alfar del conti.
BnAVO da conti , Bravo aritmtico ;
Ragioniere ; Abbachista.
CbrcVr el conto per minuto, Caratare, Esaminar per. la minuta.
Dar a conto, Dave o Pagare a buon
conto, Soddisfare una parle del debito.
ar conto db qualcossa, Darne avviso , nolita; rapporta.
El conto xb tondo, Due e due hanno
afir quattro. Il contu ciliare.
F conto , Maniera fain. Figurati ;
Immaginati; Fa ragione; Corne a dire;
Fa. conto; Fa tuo conto Voria , fa
conto, Bsvsa, Sappiche vorrei bere
Gando,;fa conxo^ un cavXlo ,
Grande, per eseinpio , come un cavullo
ow. Grande come sarebbe un cavallo
Femo conto, Poniamo il ; Figuriamoci; Facciam conto.
Far conto, Disegnare; Far conto, va
le Ordinr- nel pensiero, Goncepire.
Far a conto soo, Fare sopra di s,
Quando gli. Artpfici lavoranp da per se
cn loro pro o danno..
Far conto de avbrla persa db averli scossi, Porre al libro delTuscita alcuna cosa , Non far pi conto o calclo di.
una cosa.
Far conto de tuti , Una vil paglia
serve a nettare i denti; Giova rogo dove
mon buona la spada. Sentimenti ligurati e vagliono Esser opportun cosa e pru
dente collivarsi tutti.
Far el conto senza l' osto , Fare il
conlo o la ragione senza oste; Un con
tofi Coste e i altro il tavernaio. Una ne
pensa il ghiotto, un altra il tavernaio
Cm fa 'l conto sevza l' osto lo fa do
v.oltb , Chifa il conto senza l'oste lofa
due volte; Chi va a caccia senza cani,
torna a casa senza lepri, Modo prov. con
che s'accenna cbe Chi opera senza le do
nne precauzoni e diligPDxe non cousegue il fine desiderate.
Far i conti adosso a uno , Criticare ;
Censurare; Riveder il pelo a uno; Riveder le bucee.
LaorXr per so conto , V. Laorr.
Meter a conto d'utiu, T. Merc. Met
iere a avanzi, e vale Por da banda. suo
coutrario A disavanze.

CON
No *A cont DB gnente , Ckiudere
g7 occhi a che che sia.
Tacxlx conto de TUfo , Ogniprunfa
aiepe; Tener eolito di che che sia.
Tornar CONTO , V. Tornar.
TrOV AlifilIK BL SO CONTO O TrOVARGHB, meglio; Valer di meglio. Vi
ci troto il mi conto.
Ve KA DAGO , M SB LA MORSBGA , A VOtro co.vTo, lo te la do a capo salvo, clo
Con patio di sostituzione; dicesi d' una
Cavalla che sia Tcnduta.
CONTORNO , s. m. Contorno Far i
contorn, Dintornare, Segnere i conlorni. Dintornare omhi-a del viso.
Contorno , T. di Zccca , Bilanziere,
Macchina cui si fauno sui Ganchi dl
ie mouete gl' impronti che detono por
tare secondo la volont del Principe.
CONTORZER, v. Contorcer, Torcer in
terno, Attortigliarr.
Contorzbrse , Contorcersi ; Sconlorcersi; Ritorcersi; Rivolgersi, Quel travolgere di membra ehr si fa i almila per
-dolor che si senta per vettere aver a
fare cosa che ci dispiaccia. E quindi dicesi
Contorsione al Moto violento prodotto
dalle cagioni raddctlc.
contrX , . Combada.
CONTRABANdXr, . Farvonlrabbandi.
Comperar e vender per iscarriera , si
-dice del Comprrarc vendare fuori del
traffico cornuilc e quasi occultamrnlr.
CONTRABANDO , s. m. Contrallando ,
cire anche dicesi Contraddivieto. propriam. l'Estrazionr o imporlazionc di generi di commercio senza |iagnmento di
dazio. V. UowTRAFAiibii e Sfroso.
De contrabando , Detlo a modo avverb. Di contraibando, cio Clandestina
mente, segretamente Far db contra
bando, Far che che sia 'alla macchia.
L'un contrabando, Fgli e un arbi
trio, una facilita o connivenza ; E un
-chiuder occhio, Facilitare, Agevolarc,
Bcr grosso.
CONTRABRAZZO , s. m. Coiitrabbracc
o Falsi bracci , chiamansi de''Cavi seniplici che servono a raddoppiare i bracri
<le'pennoni bassi in tempo borrascoso
in caso di rombattimrnlo.
CONTRACASSA,*. f. Custodia, cliiamn*i Qnrlla bussolelta d' argento o d'oro o
d' altro mtallo in cni raecbiudesi orologio da tasca, e ch' quasi un'a'.t ra cassa.
CONTRACENTA, s. . T. Mar. Conlradormiente, Lunglii pezzi di legno che rgirano ntorno al vascello , su di cui si
fermano le tstale de'bagli.
CONTRACIYXdA, s. . T. Mar. Contracivada, Vela soprapposta alia Civada nrl plbero di bnmprrsso.V. Civada Vela.
CONTRAC0L0MBA, s.r. Controchiglia,
T. Marin. Que'leganii che servono di rinforzo alia carena. V. Paramezl.
CONTRADA, s. f. Contrada, vale propr.
per Stradadi luogo abtalo. Chiamasi pe
ro Contrada in Vcnezia quanlo s' eslende
>otlo una Chiesa strssa parrocchiale : ond'c lo slesso che dire Parrocchia.

CON
CONTRADIO , add. Contraddetlo, detto
Contro , Opposto, Vietato.
CONTRADITOR, s.m. Contraddittore o
Contraddicitore j Contraddicente e Impugnatore.
, Ritroso , dicei di Quegli che per suo caltivo costume
sempre s'oppone all'altrui volere , jic mai
s' accorda cogli altri.
CoNTRADITOB A LA VBCHIA O A LA NOVA ,
Chiosatore , dicesi fig. di Chi interpreli
ogni cosa sinislrauiente e biasimi sempre.
Conlradditori , nel. sistema del Governo Vneto, si chiamavano que' due Magistrali patrizii,ch'erano destinali dalla leg
ge ne'sovrani Consiglidi quaranta, nel
Collegio de' XXV. a difendere le ragioni
pubbliche e le sentenze dlie Magistratu
re di Venezia e de'Rettori dello Stalo che
fossrrolatc appellate.
CONTRADIZ1N , s. . Conlraddizione ;
Contraddicimento; Contraddetto e Contradiamento,l> alto di conlraddire, di opporsi al parre d'un altro Antilogia ,
chiamasi in T.Didascalico, Contraddizione in un discorso.
NotXr ona coNTRADtzibN , Impedir al
la liberta di uno, vale Far opposizione al
futuro matrimonio d' una persona.
Contraddizione , T. del Foro ex-Yeneto, Era un Alto col quale uno opponevasi
alie stride per srguila vendila di -beni o
per altro e contraddiceva in giudizio.
CONTRADOR, Voce bassa, delta per ConTRobba, V.
CONTRADTA, s.f. Contradote Cid che
il Marilo dona alla Moglie all' atto dlie
nozze, e in greco dicesi Antiferna.Sopraddota; Sopraddote Paraferna, chiaman
si i beni che possiede la Moglie oltre alla
dote , i quali beni si dicono sopraddotali
parajernaii , come -sarebbero eredit
conseguitc , donazioni a lei faite etc.
contradotXr , v. Dar conlradole. V.
; DmiSSORIA.
CONTRADRAGXnTE, s. m. Contradragante,T. Mar. la pi alla barra o tra
verso nel quadro di poppa suU'alto dlia
ruola.
CONTRAFACENTE \
C0NTRAFAC1ENTE/ add. Contrajfacente Conlraffattore, Che disubbidisec
agli ordini. V. FSOSADOR.
Contrapacentb , chiamasi a Venezia
anche Colui che senza esserne autorizzalo
esercita l' avvocazione.
contrafaguXr , v. Soprafagliare .,
Voce Toscana e T. -del giuoco dell'Ombre.
CONTRAFGLIO , s. m. Soprafiglio. T.
del giuoco tlrll'Ombre. Dicesi Soprafglio
c quindi Soprajagliare ed anche mmazzare, quando il lerzo Ciuocalore che risponde all' invito del primo , non a vendo
carte del seme giuocato , fa propria
un trionfo la baiiza che il seconao Giuocnlorc aveva prima fagliato. V. Trjonfo,
FaGlio , Mazzb. .
RestXr d Essbr soto al contrafaglio,
Andar sollo , dicesi di Chi nel caso di
essere sopiafaglialo.

CON
vSt
CONTRAFAZIN , i. Contraibando,
Cosa proibita , e dicesi parlicolarmcnte
dlie mercanzie, e in generale di che che
sia che si faccia contro a' bandi e contro
alle leggi. Nel signiGcalo per pi comutie di questa voce , meglio Frodo, cio
Frode che si fa celando alcuna cosa a'Gabellieri per (Oi ne pagar gabella. Quindi
Farefrodo , vale Celare nlcuna cosa a'gabellieri per non pagarla gabella. Andar
in frodo vale Essere confscalo a cagione
di fraude nel pagamento di gabelle.
CONTRAFORTI, s. m.T. de' Sellai, Po
sla e Posoliera, Que' sovatti che per so
stener lo straccale o sia la cinghia, s'iniil.i no ne'buchi dlie sue estremil e si iuvatio nel basto.
Contraforti, detto poi in T. de'CalaTali, si chiamano que' Legni che vanno
intorno al paramezzale dlia nave e taimo
l'uflizio di Contraccinla, nia pi in alto.
V. Centa.
CONTRALTO, s. m. Contralto, Voce dl
ia msica pi vicina al soprano.
CONTR AMANTESE, T. de'Vettnrali, lo
stesso cht Covertn. V.
CONTRAMEzXnA, s.f.T. Mar. Contrammezzana, Nome dell'albero o ^ela soprapposli all'albero di Mrzznnn. lbero o Ve
la di contraiirmezzana.
CONTRAP APAFIGO, s. m.T. Mar. Contrappapeco , Secondo Pappafico soprapposlo ad altro.
CONTRAPASSO, s. m. Contrappasso, T.
del Bailo.
CoNTRAFASso, delto in T. de*Pesc. Sor
ia di Granrhio marino detto pi comn.
AzzalVn. V.
CONTRAPELO. T. Contropelo.
CONTR APORTELO, s. m. T. Mar. ContrapporUlo Contrasporlello , Portello
movibile che si atlalta aile cannoniere allorch il rannone ^ fuori del bordo , per
impedir che non v' entri arqua o vento.
CONTRARIA , s. f. Traversin , Furia di
vento che traversa il corso d' una nave.
Vento contrario.
. .
Dicesi pure da noi Avia contraria o An
dar a contraria , quando la dire*jone
d'una barca contraria alla dirrzione deb
acal) comr sarebbe se uno ndame a
Fusina durante il rflilsso o venisse r Ve
nezia durante il Ilus o.
CONTRARDA, s. f. o-Vanticuor, i. m.
T. Mar. Contraruota o Contraccajrione
di prua o Contr' asta di prua, Pezzo di
legno o per lo pi Un pezzo cornppsto di
pi legni curvi, che si applicant! interior
mente alia mota di prua per fortificarla
e uuirla pi sabiamente .lia chiglia de lia
nave - Contraruota o Cortlraccapione
di poppa anteriore o Cotr' asta di pop
pa , Pezzo forte di legno che s' uniere per
di dentro alia ruola di poppa.
contrasXgoma , s. f. Contramodine
V. Sgoma. ,
CONTRASCOTA , s. t. Contrascotta, T.
Mar. Seconda Scott Stabilita nelle bugne
delle vele basse, colle quali si mura la
bugna di sopra vento verso prua quando
si va alforza.

i5i
CON
CONTRASPEO, s.m. o Scontro del ,
T. de' Fabbri, Forcella dello schidione
o del'o spiedo, Quel la forcella di ferro a
duo branchi appuntiti la quale infilata
nello spiedo ed infilzata ncllarroslo, ser
ve per lenerlo fcrmo nel Tolgersi.

01STRASP1ERA , $. f. Conti- impannata , Voce dell' uso, Impannata che si po


ne di fuori davanti ad un'altra impanna- ta. V. SpiF.n \ .
CONTRASSEGNO , s. m. Contrassegno.
Contrassegno, T. degli Orefici , Punzone , Strumriito per marcare i przzi
d* oro e d* argento , ed come il sigillo
della boltega o fabbrica dril' Orcfice.
contrastampXr, v. Contraslampare,
T. de'Librai, Dicesi le'fogli stampali di
fresco quando baltendoli per legarli a li
bro , maccliiano e lasciano i srgni della
stampa nelle pagine che sono a conlatto.
CONTRASTRAGIA , s. f. T. Mar. Contrastraglio, Slraglio di rinforzo che si
usa nelle navi da guerra. V. Stragia.
CONTRATAGiXr, v. T. del Giuoco dcll'ombre o d'allro simile. Lo strsso che
CoNTBAFAGLIAR. V.
CONTRATEMPO , s. m. Contratiempo ,
Fuor di tempo, Sconcerlo.V. ScontraIl'ra.
Gossa vjen- de coxtratbmpo , Co
sa intempestiva, inopportuna.
. Dar in contratempo, Dar ne lumi ,
nelle. furie , nelle scartale , nelle stoviglie; Saltar in bestia.
CONTRATO, s. ni. Contrallo, T. Legale.
CONTRATO DB PIOVEGO, CorltratlO USUraiieo. V. PlOVEGO.
SebR OK CONTRATO DB NOZZE , Concludere ; Stabilire; Sotloscrivere lascritla.
CONTRAVELN, s. m. Conlravveleno,
Che clie sia che abbia virt contrail ve\eno.A ntidolo , si dice propriamenlc il pre
servativo conlro il veleno.
Contra velen , si dice talvolla fig. ed
anche nelle cose niorali Mi el con
travelen, lo ho T antidoto, detto pure
fig. e vale il ripirgo , il rimedio , il
conforto, la risposta , e simili.
CONTRAVOLT1GIOLA , s. f. T. Mur.
Conlrcvoltigliola , Neme d' un pezzo di
legno rotondo a foggia di bastone che fa
parte dell'ornamento dello speronc d'una
nave.
CONTRE, s. f. T. Mar. Contre, Nome di
(juattro grosse funi, due dlie quali lona
allnate alle bugne della maggior vela
del vascello , le altre a quelle del trinchetto.
C0NTR1RSE, v. Conlrirsi, Penlirsi, Ravvedersi.
BlSOGXA CONTBIBSE, delto in allro si
flnif. Bisogna ailattarsi , accomodarsi ,
affarsi, Aderire per ncessita.
CONTRITO , add. Contrito , Compunto.
Contrito, nel signif. pi esleso, dicesi per Adattalo, arreso, persuaso Son
za contrito, lo gi m'arrendo, m'adatto , mi sottometto.
CONTROCAPON , s. m. T. Mar. Controccapione, Leguo curvo che serve di rinfor-

CON
o di fodera al Capione, e sopra cii s'ittchiodano le teste de'tavoloni.
CONTROCARTELA , V. Scutopo.
CONTR0C0RSA, s. . T. Mar. Lunghi
pezzi di legno posti sotto i bagli nel verso
della lunghezza della nave , specialinente
da una boccaporta all'altra, incastrati negli stessi per rinferzare la loro unionc.
CONTROFAGLIO, V. Gontrafaguo.
CONTROFORTE,. m. Contrafforte,Smta di riparo falto ad un muro che sostie
ne un gran peso. V. Bardacn.
controlXr , y. T. di nuovo uso per noi.
Riscontrare; Confrontare; Collazionarc;
Comparare, Esaminar una partita in con
fronto dell' altra per rilevare se vi siano
difetti o mancanze.
CONTROLARIA, s.f.Bisconlro; Confron
to; Paragone; Comparazione, L'alto del
confrontare o riscontrare.
CONTROLR , s. m. Voce imtala dal
Francese Contrleur , e dctla comunemenle in Italiano Contrcl'ore ( i Veneziani dicevano Scontro ) Regis tratare , No
me di quell' uftmale ch' desnalo a te
ner conto e registro di certe cose. Nelle
case de'Principi dicesi Maggiordomo; Siniscalco.
CONTROLME, s.m. Contrallume, Opposlo al lume. A contrllame , dicesi di
ci che non riceve lume a diritlnra.
contromandXr. V. Contramandar.
CONTROMBRE, s. m. T. del giuoco dell'Ouibre e dicesi del Giuocatorc che ab
bia buono in mano cio carle prevalent!
contro quelle dell' avvcrsario che fa il
giuoco principale.
CONTROPLO, s.m. Contrappelo, La
plegatura contraria del pelo.
Tor el contropelo, Dare il contrap
pelo Radere il contrappelo.
Tor tuto a contropelo, delto fig. An
dar contrappelo , vale Andar a rovescio,
prendere interniere le cose a sinistra
parte.
Tor uno a contropelo , V. Strapelo.
CONTROST AGiXr , v. T. Mar. Imbarba
re , Fissar con am cavo detto del davanti
antenna di maestra ed il trinchclto in
occasione di mar grosso quando la nave
alla fonda.
CONTROVRI, s. m. Conlr invetriata ,
Invelriata che si pone davanti di un'altia
alle finestre per riparare il freddo.
CONTROVGIA , Modo aw. Controvolonl; Controstomaco; Fuorvoglia o Forvoglia, Malvolenlieri.
CoNTROVOGIA HO DOVESTO FAR , Mo
mal grado A mal mi grado ho dovuto
fare.
Far far a qualcn controvogia , Con
fortare i cani alt erta, vale Confortare
uno a lr quello che non vuol fare.
CONTUMACIA, s.f. Contumacia, T.Leg.
e vale Mancanza o difetto di comparsa in
giudiiio.
Contumacia , dicesi delle Persone e
mercanzie che si tengono per un determ
nalo tempo in Lazzaretto di sanit ; e

CON
quimil Far la contumacia o Star in conturnada. V. Qaraxtena.
Contumacia, dicevasi nr'lrmpi del Go-,
verno Vneto quello Spazio di tempo de
terminate dalle legg't, che passa va ira il
termine d'un Rcggimrnto , Magistratura
o altra carica, sino al lempo di potera
riassumere.
MaNDEMOLA rN CONTUMACIA O AL LAEARSTo, Tara per uso, Si dice a quel che
s' ode dire a' mi liant at ori , in signif. di
Non credere, di dubitare sulla verit del
le cose che si dice. . . ,
CONTURBO, s. m. Sturbo; Turbazine;
Turbamento , cioe Scompiglio, Confusio
ne , Agilazione , Disturbo , Imbarazzo.
Contuhbi, Discordia; Sconcordia; Dissrnsione , Disunione d' aniini.
CONVEGNIR; v. Convenirsi o Acconvenirsi , Aggiuslarsi.
CONVEGNO (coll'e aperta) s.m. Convenzione, Accordo tra parti ch'erano thssenzienti.
CONVENTO , s. m. Convento.
AndXr in convento, Andar in serbo,
si dice delle Fanciulle.
Quel che d bl convento, Maniera famil, che vale Quel che d lafamiglia ,
uel che le forze permettono di darr ,
Quel poco che puossi avre, e indica Modrrazionc di stato.
CONVERSO, s. m. Converso , che anche
dicesi Servigiale e Torzone , Frate sr
venle dc'Monaci.
Converso , detto in T. del Foro , Riconvenzione , Specie di conipensazionc
proposla dal Reo convenuto contro Attore.
,
Far un capo de converso, Fare una
riconvenzione II tempo o [I caso di
Cile Abbate: chi ha a dare addomanda.
CONVICINANZA , s. f. Hcinanza, ci*
Abilalori della vicinanza, Vicini d'abitazione.
CONVICINATO , s. m. Termine che usavasi sollo il Governo Vneto /anche nel
le pnbblicfae carte, nel signif. di Parrocchiani'o Poplo della Parrocchia ; ma intendevasi Una specie di Corporazione di
Farrocchiani rappresentata da'Capi, per
rsercizio di qualche diritto o ammiiiislrazione.
CONVOGiXR, v. Convogliare, T. Mar.
Accompagnare vascelli mercantil! per ser
vir loro di scorta. Dicesi anche Convoiare.
CONVOGIO , s. m. Convoglio Convoio.
Convogio DB tela, Invoglio o InvogUa,
Tela o altra materia grossa colla piale si
rinvolgono le balle, fardelli o simili.
CONVULSIN, s. f. Convulsione.
Convulsion, dicesi la noi hg. nel sentimento di Confusione; Scompiglio; perturbamenlo; Sconvolgimento; Alterazione; e si dice dell' animo e delle persone
al sopravrenire di qualche lisgrazia.
CONZA (colla z aspra ) s. f. Concia, Luogo dove si conciano le pclli , la materia
stessa onde si conciano Conza che
spuzza , Concia di caviale , Concia f^
tente.

CON

CON

COP

MBTBB IN CONZA LB PBLB , Mettere e


Tenere il colarne in addobbo o in morta
io o in canale. V. GALABO.

Do/inni molto approprialameulc Conzaofsi a Colui che pregato o consultato va


levole ad acconciare delle faccende o cose
.disperate: come sarebbe Riunire in ami
cizia delle famiglie da lunghi anni Ira es
se nemicbe ; Rimettere in seslo uno slalo
economico rovinalo ; Addirizzare IIIM li
le , cio Incamminarla per la buona strada, e far cose simili clic sembravano co
munemente impossibili.
CDNZAPLE, s. m. Conciatore. V. PE-

Accomodamento di che che sia guasto.

GONZA DEL vis,Concia, Accomodamen


to che si fa a' vini coli' infonder?! che
che sia , specialmente perch acquistino
il colore nero DAB IA CONZA AL TIN ,
Dare il governo al vino; Governare a
Fatturare il vino; Impcpare il vino, Al
terarlo con qualche mistura.
GONZA DB PIATI, Conditura; Condi
mento , Dicesi delie vivande.
GONZA DB LE SEMENZE , Concio o Ran
no, T. Agr. Liscivia falla di materie per
lo pi di minerali , nella quale bagnatisi
i grani prima di seminarli a fine di ren
derli pi fruttiferi DAB LA CONZA, Con
ciare.
CO.VZA DE'BASTIME\TI, Raddobbo; Rac
concio, Lavoro al bastimento per qualche
danno ricevuto.

LATln.

CONZAR, v.Acconciareo Conciare o Met


tere in concio, Accomodare, ridurre a beu
essere e mettere in sesto e in buon ordine.
CONZAB EL MAGNAR , Condire ToanrXa A CONZR , Ricondire.
CONZB i ABITI BOTI , Raggiustare ;
Rabberciare; Rattoppare.
GONZA, i CAVALI , Acconciare la testa
o / capelli ; Assettare il capo.

GONZA, add. Conciato ; A-cconcato ; Ri


concio ; Condito, dicesi delle vivande
Racconciato ; Racconcio ; Rassettato ;
Acconciato; Rattoppato, dicesi de' Vesti
menti e simili.

CONZB i ossi , Rannestare le ossa ,


Rattaccarle insieme quando sono rotte ,
che dicesl anche Riporre le ossa.
CONZB LE CASE , Restaurare.

CoNjX CO LB CEOLETE , V. CBOLBTA.

tprangare , vale Unire i vasi rolli confi


lo di ferro.

TESA coNzXoA, Ricotta, Agg. a Quella


terra lavorata che abbia ricevuto i bene
fizii del sole e dell'aria.
CONZACARGHE , s. m. Seggiolaio,
Quello che aggiusta e rattoppa le seguoIc rotte.
CONZ\DA , s. f. Acconciamento ; Condi
mento, dicesi delle vivande Concia; Rac
concio ; Racconciatura; Racconciamen
to'; Rattoppamento, degli Arnesi o altro.
DAB WA CO.VZADA A LA SALATA, Condi
re o Acconciar F insalala.

CONZADR o CO.VZAB , s. m. Acconcia


tore ; Raeconciatore e Festaiuolo , Colui
che addobba le Chiese o altri luoghi pub
blici per qualche festa.
GONZADRA o CONZAUBA , s. f. Accon
ciatura o Conciatura, Accomodamento,
Rattoppamento di che che sia Parlan
do della capigliatura, Acconciatura o As
settatura ai capo e Rassettatura.
CONZAFENESTRE, . m. Vetraio, Quel
lo che accomoda i >-ctri rotti delle finetire. Finestrata diccsi il Falegname che
accomoda il legname.
COiVZALAVZI (colla prima z aspra e la
seconda dolce ) s. m. chiamasi in Venezia
Colui che gira per la Ci U e rispranga
con iil ili ferro o di rame le stoviglie rot
te e raggiusta i vasi di rame ad uso di
cucina, aggiungendovi de'pezzi ; ed me
stiere che partecipa del Calderaio e del
Fabbro. Alcuni aggiungono al grillo di
Con/alni ozi le segtienli pai-ole STAGNAR
SENZA IIASSH e METEH PEZ/.E SENZA IKTBttocn. Concialaveggi non trovasi ne' di
zionarii: Stagnatalo diresi ali' Acconcia
tore di rami e di stagni. V. CASTIUGTI e
FBAVO.
CON7AOSSI, s. m. Acconciatore o Ranncstalore dclf ossa ; ed il Chirurgo o
simile che riunisce ed ;i''<;ius!a
le ossa
CO
rotlp.
Parlando poi per trattalo, dicono i Ve20

CoNZB LB PIGNATE E LE CREPE , 7?fr

CONZB PULITO , Ammanierare ; Ac


conciare; Abbellire.
' CoNzin DA FBIZEB O CO LB CBOLETE , V.

CEOLETA.
CONZARSE , parlando del tempo , Ras
serenarsi. V. GIUSTR.
CONZABSE IN QUALCHE LOGO , IN LETO ,

su LA CABEGA ec. Acconciarsi o Conciar


si o Assettarsi, e vale Accomodarsi.
LA ROBA CONZA LA BOBA, Dote acconcia
la persona , cio I danari accomodano i
difetti.
TORNAR A coNzXa , Racconciare ; Ras
settare ; Riordinare.
UN DBSORDENB CONZA UN ORDE.VE. V.Ds8ORDBNB.

Vocio coNzXa MI , Voglio acconciar a


mie mani; Acconciar di per me.
C01NZATESTE , s. f. Crestaia ; Mazzocchiaia, Lavoralricc ili creste e d'altri ab
bigliamenti per uso di donne.
In altro sign. Acconciatrice ; Accomodatrice; Adornatrice, Colei che acconcia
il capo alle femmine, che lo abbellisce e
adorna.
GONZAVNTOLE ( colla t aspra ) s. m.
Acconciaventagli , Quello che acconcia i
ventagli rotti.
.
CONZEGNR (colla i dolce ) v. Conge
gnare, Mettere insieme alcune cose in s
fatto modo che ben si assestino 1' une al
le altre, quasi dicasi Mettere con arte in
gegnosa , con ingegno, Commettere, As
sestare, Incastrare j Accomodare, Com
baciare. V. GIUSTB,
CONZEGNO ( colla z dolce e 1' e stretta )
s. in. Ingegno^ Strumento ingegnoso, che
abbia dell' ingegno, Ordigno; Arnese
Congegnai urti o Congegnamenlo,l-o sta
to di ci eh' congegnalo.
CONZIER (colla z aspra) s. m. Conciero ;
Conciatura ; Acconciatura ; Acconcia
mento ; Rassettamento ; Rassettatura,

i55

CONZJR DEI PIATI, Condimento e Ac


concime.
CONKR DA TESTA, Acconciatura. Bel
le acconciature di teste.
CONZIEB DA CHIESA, Parato; Paratino^
Paramento ; Addobbamento.

CoNzia DB CASE e DE CAMPI , Acconci


me ; Acconciamento ; Raccomodamen
to; Riparatura; Restaurazione.
CONZIERTO , s. m. Piccola acconcia
tura: s' intende una ciiflia o velo o fascia
finissima intrecciata sul capo per orna
mento, e dicesi di quella delle Donne.
CONZO (colla z aspra ) add. Concio; Ac
concio; Condito, Dicesi delle vivande.
TEGNR IN CONZO E IN como UNA CASA
Tenere in acconcime, Riparare, Restau
rare , Acconciare una casa , Conservarla
in buon essere.

CONZO, . m. Misura di vino , cos dotta


sul Veronese, in vece di Mastello. Abbia
mo Cangio dal Lai. Congius per sorla
di misura antica Romana pei liquidi , la
quale dividevasi in sei parli, delle quin
di Sellarti. Il nostro Mastello si divide
in sei secchi. V. BIGONZO.
CONZURAR ( colla z dolce ) v. Congiu
rare.

COO, s. m. Ceco; Covalo ; Covacciolo; Covile, Nido dell'animale.


METBB a eoo, Porre la chioccia o Por
fuova Detto figur. Porre a guadagno
o Acconciar Fuo(ra, dicesi di Preordi
narsi alcun affare per cavarne profitto op
portunamente.
Trovare a covo , dicesi per tnelaf. del1' Abbattersi o trovare chi che sia appun
to in acconcio de' fatti suoi opportuna
mente.
MORIR SUL so eoo , Morir nel suo buco
come il grillo, Dicesi di chi non tenia for
tuna altrove.
COONA o CON, Codone, Gran coda.

COOTA, s. m. Codetta; Codino, Piccola


coda.
COPA (coli1 o stretto) s. f. Coppa; Nuca,
La parte di dietro del capo verso al collo
Collottola; Cottula ; Cuticagna ; OccipizioS Memoria, La parte concava de
retana tra il collo e la nuca.
FAR COPA o BONA COPA , Far collottola,
o buona collottola; Far cotenna o buona
cotenna , Ingrassare.
COPA D' OBO , detto Cg. Esser meglio
del pane; Essere una coppa d" oro ; Ot
timo; Aureo; fletto come un bacino , di
somma eccellenza, Dicesi d' un Uomo.
EL PALO DB COPE , T. di giucco , Cop
pe, Uno dei quattro semi o -pali d-.-lle car
te da glUOCO
ToB SU EL DO DB COPB ,

Fuggire; Farsela; Andar via.


COPA, add. Accoppato; Ucciso.

RESTXB copX , dello fig. Rimanere stor


dito, sbalordito, confuso, tramortito.
- SIESTU COPA, Detto scherzosamente per
amicizia ed anche talvolta per vezzi, e
s'intende , // malanno che ti colga.
COPO ! Altra maniera fam. Che li ven
ga la rabbia, il malanno1. Barone! Bric
cone*.

COP

COR

COR

Co LA FOBTB.VA CHE VOL COHAOCIO , La.

COPHTA XKfCHiow, Copis taccio.


fortuna aiuta gli audaci e disaiuta i
CO PI , Quanto pia CQ..PIJ SB DOBMB,
COPAGPfXO / add. Voci plebee, dette per
paurosi.
_
.OiPr ss DOMHIAVB , Quando pi si dorme
PERDBR BL comACio, Scoraggiarsi; Sbi
COP , dicendosi SrwTU COPACN!.o COPAta'iLo pi. si dormirebbe .
_ .
gottirsi ; Sgomentarsi FAB i'i IIDER Bt
, ! Lo tesso che SIBSTO copX, Dello
COPO, . m. ( coli' o chiuso ) Embrice ,
CORAGIO , Scoraggiare.
per vezzi.
Lavoro notissimo di lerra cotta latto. a
GORAMIZXRE, v. T crmin - stravagante e
COPXL. V. COMA csXt.
canale , che erve per cuoprire i tetti e
del tulio arbitrario, lalo usalo gi alcu
COPANTO, .- . Lancetta, Piccola
per fare scorrere la pioggia. Nella Tosca
ni anni nel significalo di Citare dinam i
na
e
quindi
ne'Dizionarii
dicesi
anche
leLancia.
a me, dal Ialino Corani me. Somiglia pe
goloo
Tegola
;
ma
il
Tegolo

propr.
un
CFANO, .. m. Schifo; Palischermo; Par a Indorarsi, Voce aulica che diceva!
quadrilungo piano di terra cotta , della
liscarmo ; Lancia.
da In e Dopo, e valeva Farsi dopo; ad
lunghezza
pi
o
meno
di
quasi
un
brac
COPAHO, dello per COIAJTO, *.
Insemprarsi , per Eternarsi , Perpetuar
cio
fcon
un
labbro
o
risalto
per
lo
lungo
C6PXR v. Accoppare , Uccidere col persi, da Sempre ; e ad Incinquare per Di
ai due lati , che s' adopera per cnoprire i
cuolere sulla coppa , come, per esempio,
venir cinque. V. EBGOIXAB.
tetti . i cui risalti ali' ins che si comba
.i fa de' buoi. Uccidere; Ammazzare,*
CORANDO o ACQUANDO, Correndo o In
ciano
sono
coperti
da
libri
di
embrici
dice degli uomini Tirar il collo ag*
correndo.
perch non vi trapeli l'acqua. Noi non
GHB i' HO DVcoaAYDO IN BOTA , Gliela
asiano
di
questi
tegoli,
ma
i
nostri
CUPI
. Stordire Sbalordir
diedi pi che in fretta, Subitamente, sul
servono per embrice e per tegdla. La voce
re i Confondere. V. IMATOSIB.
.
momento.
COPO viene dal Sassone Coppe, che vale
COPNU LA BALA O '..ALO, T. del -UOCORARSE.
V. ACOBABSB.
Colmo
,
cima,
sommit.
V.
Coppus
e
topco, Schiodare in terra la palla, Rom
pire tra le voci barbariche nel Du-Oange.
CORATA o COEARU, s. Correria; Scor
pere il tempo nel giucco.
COPO PBSTO, Tegolo o Embrice o Mat
ribanda; Scorribandola; Corsa i Com
HCOPXB I,A BOBA, LB MEBCA^XIB C..G ltar via; Accoppare le cose tue, Vende! tone stritolato.
mento.
DAI cosi r so, Dal tetto ins, detto
le per manco eh' rU<- non vagliene.
CORAZZA \
fig.
e
vale
Oltre
l'intelligenza
umana

COPRLA vo**, Abbagliare o Coprir


CORAZZIER J m- Corazza r Coraz
FARLB BAI COPI i.v so o SOBA DEI COPI ,
tu voce , dicono.! Musici per dire Canta
ziere , Soldato a cavallo armalo di coraz
Porre la bocca in deh , Parlar di cose
re o suonar cpsi fcrle che non si sentano
za della qual'arma v* era un ballagliene
difficili
e
superiori
all'umana
condizione:
le altre TOC o -rumeiiu.
,1 servigioideila Repubblica Veneta, i cui
che dicesi anche Entrare in sagnstta
DOPO IfOBTO BL SI COPB. V..MOBTO.
Wziali dovevano esser dell'ordine nobile,
PABLAR DAI COPI ni zo o DB SOTO DW COPI,
bench non patrizio.
.
COPE. V. COPA.
Parlare dal tetto in gi, cio Secondo
Corazza poi ( forse dal barbarico C uCOPLA, s. f. Coppella , Vasetto per ci
l' intelligenza degli uomini.
riaca)
dicevi
un'Arme
difensiva
di
ferr
mentarvi l'oro e l'argento Argento di
SE CASCA ra COPO Et MB DA so LA TBbattuto o di cuoio che cuopre d busto del
coppella. E quindi Coppellare , Aflmar
TA Allo sgraziato tempesta il pan nel
soldato a cavallo.
l'oro e l'argento colla coppella.
forno , cio Pericolano anche le cose si
CORBA , s. f- Corba , Cesi intessuta di
STAR A COPLA DE <jUALcto, detto fig.
cure,
r I
vimini o d'allra sin.il materia. E parlan
ompetere con alcuno; Star del pari;
MAGNASSE i COPI DB tA CASA, V.MAGXB.
dosi di Pesce , la Misura della tenuta di
Stare a competenza, al paragone.
Coro, Metadrla, diccsi per Misura di
essa , eh' di libbre grosse venete 04.
grano , che usasi a Padova , ed la sedi
No PODB STAR A COPBLA , Non tSifT
compresa la tara.
.
cesima parie dello staio e la scssantaquat^
atto a scalzare chi che sia, Esser d> gran
COB.A, dello in T. agr. Cwta o Cnw,
lun-a inferiore ad uno. Won atto ad es
tresima del sacco.
1. contadini inlessuto di vinchi
sergli fattorino , Non da paragonarsi.
CORAtLA , s. f. Corata, le parti intorno
Ai trainare ci che fa loro b.soal cuore di tutti gli animali, cio fogalo,
COPELJNA , . C T. di Zecca, Bottone o
cuore e polmone. Coratella o Curatella e
Bottone difno, Chiamasi ne' saggi delle
( Forse corrotto
IjOriBE DB 1-ii DAH-- \ * "*
nel dim. Coratellina, intendesi il Fegato
monete quella piccolissima parlicela I oro
dal lai. Curva, che gli Spagnuoh dicono
degli animali quadrupedi piccoli e de'peo d'argento che resta nella coppella per
Corba aggeli.) Schiene , chiamami yw
fci
UNA COHAELA DB AGITELO, Una Co
pezzrdileguo'disposti come trav.celh che
farne saggio.
rata d'agnello. V. PICACIA. ( A Padova al
^versano il fondo dei battelli; e sopra
COPENAGHEN, *. m. Gabbano ; Palan
la Corata dicono BATI.
i quali s'atlaccano la suola, le lavolc e le
drana.
CORAL, s. m. Corallo, Vegetazione ma
CPESE, s. m. T. de' Pese. Colice o
bordaiure del fondo.
.
r
Parlando delle Navi, Slammare o Lo Pesce colla, Pesce di-I genere de Storio
rina notissima.
RAMO DE COBAL, Branca di corallo.
sto e Castole del vascello, diconsi ^
ni, che abita in mare e si trova in alcuni
GORAL DB LA C.AS-OCHIA o DB LA GBAVstrultoi-iQue' grossi pezzi di k8" *"' "
maggiori fiumi ove rimonla da primavera,
che abbracciano I nave peri
CBOLA E DB IB ASAJfBTB , Corallo, chia
come nel Po etc. Chiamasi da Lmm-o Acimasi comunemrnle QufIla parte dura e di
penser liuto. Egli somigliante ali . Slocolor rosso acceso come il vero corallo che
rione, ina ha il rostro pi acuto.V. ADAUO.
si scorge nella canocchia, nella granchiesCOPTA, s. f. Coppetta o Ventosa, Cer
sa e nella femmina del Cancer Mcenas ,
io vasetto di vetro con cui tira il san
1J1 UTatit *f
..
jj c|a_
e rii' buonissimo a mangiare.
gue alla pelle.
Coii, T. Eccles. Cantorino, chiama
minare di diversa curva o pezzi
CQPT1, s. m. Tettuccio; Tettarella, Pic
le si caccia fra i pa maggior, prr
si Quc-1 libro notalo clic si posa sul leg
colo letto, e propr. li piccola casetta.
go per cantareli&ri coro/i, si dicono i
fermezza e rinforzo.
COP1AZZA, s.f. Cattiva copia; Esempla
. m. Catriosso, Ossatura del
Libri grandi da coro.
re malfatto, e dicesi relativamente alla
CORAGIO, s. m. Coraggio. V. AKEMO
CHIAPR CORAGIO , Incoraggiar.^ ; riscrittura.
COPN, s. m. Capocollo, Specie di vivan
gliar coraggio ; Eccitarsi TORNAR A
da porcina fatta colla coppa del porco.
cjiiAPn CORAGIO , Rincorarsi ; Rinfran
carsi; Rnssicurarsi.
COPISTA , s. m. Copista ; Copiatore ;
DAR o FAR CORAGIO, Incoraggiare.
Amanuense; Menante, Quello che copia
CON COIIAGIO , modo avv. Coraggiosascritture Parlando di Pitture , diret
V. SCILLETRO.
mentf, Intrepidamente; Animosamente.
tesi Copiatore.

COPAGNX o \

Sfe-fHEr
S:LS^^.

COR
COR
COR
55
alie Coste di lvala ed once , s dicono
-, Pouter via el , Dettato basso
C0RDAR1L)
quelle che si eollecano ncgli intervalli che
fam. Pigliare e Dare un canto in CORDARL f' s.m..ordaio;Funaio; Furestao con delte once nclla roslrazione
gamenlo, vale Fuggirsi Bascosamente. Panaiolo e Funaiuolo e Cordaiuolo, Quello
fardi calcagna, Pagar i suoi debili colCORCONDANZA , s. f. Concordanza.
che fa o vende funi Coin i che fa le corandarsi con Dio.
de di budclla o minuge per uso degli stru
CRCULO, s. m. Spinaci degli Ebrei,
FlCHEGHE QBLA CANTINELA IN TBL CORPianta erbacca , che si coltiva nc' vasi ,
menti , dicesi M i ungan.
,
, Cacciagli quella spada nel venire.
che fa i liori gialli assomiglianli al fiocco,
CORDARLA
o
ConDAnioLA,
s.
f.
FemmiNo ESSBRGHE GNENTE DA METER IN CORe chiamasi da Linn. Corchorus olitorius.
na del Cordato, la quale, sull' esempio di
BAM8 Non esservi da metier in castello,
Essa quando teera serve di cibo come
altre voci consimili, potrebbe dirsi CorPenuriare di vcttovaglie.
erbaggio in Egitto perch saporita: dal
daia o Funaia o Funutola etc.
.
Impinirse el , V. Impinb.
fusto si cava ulo.
CORDELA,
e.
f.
Cordilla;
Cordellina
o
CORBATLO, s. m. Corbelletto CorbetCORA, s. f. Corda, delU altrimenti Fu
Fettuccia.
V.
Nastro.
lino; Cofanetto.
e e Ritorta, Fila di canapa, di Uno etc.
Cordela de le braghesse,V. Bbaghesse.
rattorte invierne per uso di legare.
COIUJXtO, s. m. Corlello o Cofa.no, Vaso
Cordela da montura de perucre, Ftlritondo di vincbi per uso di mettervi frutColla; Corda; Tortura, dicevasi alia
tuccia della parrucca.
Fue di trnenlo con cui si collava.
le , erbaggi etc. Corbellone, diccsi il CorErba cordela , V. Erba.
Corde da tirar pesi , ; Menabello grande.
CORDELTA
, s. f. Cordellina.
le, Fue che si fa passare atloruo ai ragCORBAZZA. Lo stesso che Corbona, V.
CORDESLA,
s. f. Cordicea; Cordicinvi
gi delle taglie per tirare pesi Antuvie
CORBELOTO, . m. T. de Pce. vaUigiaFuniceta; Funicello; Funicino ; Canae Pronluni diconsi le Funi che si lgano
ni, Corbello, Specie di Corba grandissirna
pello.
di qu e di l delle leste delle niacchinc
a cono rovesrio trncalo in punta , for
CoRDESELA DB LA HEDE , V. Rede.
che s'inalzano per tirar pesi.
mata di vinchi assai Iii i i , la quale serve
Corda de buelo o da sonar, Mmugia o
CORDIRjB.
m. \
per posarvi le anguille in massa. Esso con
Minugio ( nel numero plur. si dice seuiCORDIERA , . f. / ardiera, Striscia di
tiene per lo pi 5oo. libbre grosse di peso.
pre le Minugia o le Minuge), Corda de
legno o d'avorio su cui posano le corde
CORBETA, a. Corbelletto i Corbellino.
gli si ruinen ti da mo no GttVCia , Madegli slrumcnti da corde.
lassina di qucsle corde da msica. V. SalCORBTO, s. m. Pcsce di mare. V. Corbo.
CORDIALON,
add. Cordialissimo.
TALION.
CORBO, s. m. T. de'Pesc. Corvo, Pesce di
CORDN , s. m. Cordino , T. Mar. dicesi la
Corde
de
la
nave,
Sorte
o
Carde.
mare ch' Specie di Ombrina, della <Ia
Fue che e'attacca alla mel del ulo dlia
Corde d'eu il a , Bremo o Cavo (ferba,
Bloc Sc ice a 'igra. Egli ha il corpo
vela perchfe la tiri gi nella galera quando
Specie
di
corda
che
serve
all'
uso
de'Pesc.
ichiacciato ai.lati ed alquanlo prolun<:as' am in ai .
falta
coll'
erba
Falesco
,
detla
anche
Palto alla sua rstrriiiit. Sc ne trova nel 110tume Dicesi Slramba o Slrambo la
CRDOLO, . m. Trefolo, Filo attorlocel
st.ro mare di grandezza oilrepassaute li
Fue fatta d'erba non rilorta, ma sola
|uale, preso a pi doppii, si compoue la
due piedi e mezzo.
mente inlrecciata.
une.
CRBOLA, s. f. T. de'Pesc. Sortn di G ranCorde de le cambe, Garrelto, TendiRoba de cordolo , Drappo di seta
cbio marino a coda lunga , di eni si cociambellotto di bel coslolone.
ne grosso che da'muscoli della polpa della
noscono tre differenti specie , distinte co
gamba va al calcagno , e che gli AnatomiCORDOLON, s. ni. Accordellato, Specie di
me segne :
ci dicouo Corda magna.
pannina forte.
CoBBor.A , delto da Linn. Cancer ScytCorde de lb some, Susta, Corde con
CORDON,
s. m. Cordoncello; Cordoncino.
laris, che ha per carattere il corpo arlicui si lgano le some.
Cordon inferet, Aghetto, Cordoncel
colato, le mani senza dita, \ m tricse e
Dar. la cohda, Collare; Dar la colla o
lo con puna di mtallo ehe serve per alrette, angolatc e tridentate nella parte in
la corda, Tormentare con fue sospenlacciare il busto o altro.
terna. Questa specie i abbondanlc ma non
dendo dando de' tratti o sia delle scosse.
Cordn- de cornise , Cordone o Boitacusata per cibo.
Dar la corda , dcllo Gg. Tenere alcuni>
cio, Quel merabro o risallo di pietra con
Corbola salvadega. Questa specie
in sullaJune , vale Tenerlo a parole luncia bistouda falto a guisa di cordone Cordenomnala daU' Abate Oliri Cancer Can
gamente senza venir presto a quel che im
donato vale Giro o prolungazion di cor
didus , il rui carattere specico e avre
porta. mmarteUare o Martellarc e Fare
done.
il corpo polito, le mani lincari, li due arstruggere, direbbesi degli amanti. Fare il
Cordon dei Frati , Cordiglio. Quindi
ticoli superior! quadrati, con inferiore
eolio, si dice di Chi vende Iroppo cara la
Cordiglieri , diconsi i Frati Francescani.
sua mcrcanzia e fa altrui avania.
ristretto; ed raro.
Cordon DBL parto , Tralcio ; BelliconCorbola db mar. Questa specie la pi
chio; Cordone ombellicale,\iuAr\\o che nel
RacomandXr una corda. V. Racomanpiccola dlie altre due, e delta dal'.'Abhadar.
nascere pende fuori davanti a' fanciulli.
te Olivi Cancer glaber. Egli ha per carat
Meter le coiidb a un istuomento , InCordn del petbne, V. Petexe.
cordare uno slromenlo , che anche dicesi
tere specifico il rostro prolungalo a punta,
Cordn per la peste, Cordone , Linea
la branchia sinistra inulto maggiorc e pi
di truppe o guardie a cerli punli e con- .
Metiere in corde uno strumento Rimecompressa delta destra,la quale rigonfia,
ter le corde , Kincordare.
ni stabilila in occasione di sospelto di con
la coda pcllucida e nt ida. Abita nel fon
tagio.
CORDADiRA, s. f. Accordatura; Accordo del mare , donde sorte a trme nel
damenlo, e propr. si dice degli strumenti
Cordon , detto in T. de' Lastricalofi ,
soninioviiuenlo.
Guide si dicono Quc'filari di pietra che
musicali. Incordatura, L'alto di melier
Nota il Sig. Stefano Andrea Renier, ora
distinguono il laslricalo o l'ingliiaiala di
le corde. V. Comiera.
Professore di Storia naturale a Padova,che
una strada dalla Banchina (V. Scarpa)
cordXgio
questa specie di granchio trovasi nell' in
sia la Linca dividente il piano rotabile da),
CORDME / s. m. Crdame o Sarliame,
terno dei fori di alcune spugne che posto
marciapiedi.
Nome
genrico
di
tutte
le
funi
che
s'adoin un bk-cbicre d'acqua marina, batte freTegn'ih conDON, Tener mano o di ma
perano in un Vascello. 'Sono esse di varie
qucntcmcDle nelle pareti di esso dandovi
no, Esser complice.
aorta:
le
pi
grosse
diconsi
Gomone
;
le
come de'buffetti.
pi piccole Manovre e Sarte Fame
CORDN o Minchi.v, Agg. ad uomo, CoCORBONA, s.C Corbellone, Corbello gran
e pur Nome collctlivo che comprende tut
tennone; Pincone; Merendone; Castrode,
te le specie di funi. V. < iieiu.jn.
n; Bietolone ; Bue; Lasagnone ; MelCORBOTI, e. m. T. de' Costrutlori navalonc ; Dolcione. V. Cogion.
CORDARA , s. f. Cordera, Luogo dove si
li. Coste di riempiuiento, per opposizione
lami le funi.
CORDONAR, V. CogionAji.

tt5
COR
CORDONAZZO, Acer, di Cordox, V.
CORDONCN , . m. Cordoncino da ucchielli; Cordoncello; Capiton, Seta grosa ad uso di far uccbielli alle vesti. V. Se
da DA BUSSTB.
CORER , v. Correr Meterse a corer,
Cacciani a correr.
CoRBR A pnECJPIZIOCOFAUXDAIXO, rere a rompicollo ; Correr a pi polere
da disperato.
dbjq, Bincorrere ; Correr die'
tro ; Dar la caccia ; Inseguir Correr
dietro a uno vale lalora Ricercarnc , pre
garlo.
ix , Accorrcre ; Ventre
in ni to.
la so , detto fig. Tentar
la sua sorte ; Ranciare il palo , Meltersi
H'azzardo Correr arringo; Entrar
neir awingo; Correr le giumente, dicesi
ja sign, osceno , ebe non giova spiegarc,
Corer sora, Sopraccorivre.
Corer l'aqua sur. pra. V. Aqua.
Corer el spolverq , dello nietuf. Cor
rer la paga , Continuar ulile.
COXE gil QUEXi CHE DE QVBL CHE
DRio, Chi corre corre, ma chi
fugge vola.
Kl CORE CHE P-AR CHE I OHE CORA DRIO,
Corre che par che s' abbia i birri dietro.
Core per el paese chb etc. Correr vo
ce ; CorreJama; Ce voce ; Ceopinione;
Si vocifera.
La xe cosa che core , Correr , cio
Essere in voga. Correr o Non correr la
monela.
TuTI I RAGAZZI GHE COHE\ l DRW, / gazzi gli davano la caccia ; Eixi perseguitato o rincorso da' ragazziCORERIA o Corara, s.f. Correra o Scorreriu, Lo scorrere.
Corera per Uffizio del Corriere. Invpiego di Corriere destnalo a far dr'viaggie portar lettere dove il Governo lo da.
CORESIN , s. ni. Cuoricina, Piccolo coor.
CorerVw de latvca , de vera simili,
Grzuolo o Grumolb Far el corest,
Ingarz uolire, dieesi del}' lugrossare delle
iiisalatc.
Coresx delerave. PoUvzzola, il Broc
elo dclle rape.
CoRESIM DE CAROFOU II DE I CEOLB ,
Figjiuoli, T. agr.
CoresI.v da col , Cuoricino ,
dicesi ad ogni pircla maaifaltura d oro e
d' argento falta a guita di cuore , die ser
ve all'uso di portar al eolio per ornamento.
Aver del conrs.y , Aver del animo ,
del coraggio., deli ardimento, delta riso*
luzione,
Ghd crbsse bl coresx , sogliono dire
te feniminucce quaudo nn fanciullo ha il
fijigbio/;7.o: quasi che il singhiozzo non vetlsse agli adulti.
GlUSTARSB EL CORESX O METERSE EL res.v ix pase , Accomodare o Acconciar
animo ad alcuna cosa ; Darti pace di
che che sia, vagliono Appagarsi , Restar
soddisfallo.
Poveho coresVx! Bambolino; Bambinuccio ; Bamberottolo ; Babacchiuolo ,

COR
Mammolino , 'Dicesi a Bambino per vezzi.
Caro il mi cuore\
CORESINE , s. f. ed anche Corezolb, Coreggiuoio e nel plur. Coreggiuoli: Slrisce
di cuoio sottile c he servono special mente
per uso della cucitura de' libri.
CORESIL (colla s aspra) s. m. Crociuole o Cragiuolo e Corregiuolo; ed anche Colatoio, Specie di Vasetto noto che serve
ier fondere i metalli. La sostanza minerae di cui formato, dieesi Piombaggine,
e da' Chimic Percarburo di ferro , di cui
si servono i Lrgnaiuoli per tirar linee.
CovERt'Hio del conEsioL, T. di Zecca ,
Cappa, La coperta in forma di cupola che
si mette sopra un forno a vento.
ix coresiol qualcjx , detto figur. vale Tentare ; Far pvova \ Sperimentare.
CQRESIOLETO , s. m. Correguotetto ,
Piccolo crogiuolo.
CORTO , (coll*e larga) add. Corretlo ;
Emndalo Gastigato ; Bavveduto ;
Modralo.
Torna a corbger, Bicorrelto.
Aqua , Acqua temperata, Chiamasi da noi acqua che si beve, infusavi
qualcbe st illa di spirito ili vino.
COUETO (coll'e strelta) . m. Corettn dim.
i Coro, e pi comunem. dicesi Tribuna.
CORTQ(coU'c stretta) DE CARNE,
Pezzuol dl carne, Intendesi da'Beccai un
Pezzetto di carne di manzo. d' una libbra
o poco pi, che sia senza osso, comper.v
ta prr ciho. Dicesi Coreto , come sc il
Pezzetto fosse un Cuore,cio Carne sci/a
osso,
CORETR , s.m. Correttore; Corrcggito,
te ; Correggente.
Coretor de le stampe , delto metaf.
Ser appuntino } Ser contrapponi; Ser
polla ; Sersaccent; Ser sacciuto , Ser
mesta, Persona presuntuosa, di saperne e
che corregga altrui fcilmente-. V. .
Correttoriajla promissian Ducale,ch'mmavasi a' tempi Veneti una Magistratura
di cinque patrizii che nnniinavasi ad ogni
morte di Dag in altri tempi straordiuarii per la correzione degli abiwi inlerT
nidi governo. La prima nouiina ili cinquo
Gorrettoji dopo la morte del Dogje fu lat
a nell'anno 12(18.
CORZA , T. aulii}. V. Scoreza.
COREZ1LE, V. CoRBsixB.
C011EZIOIVCLA , Ammonizioncella.
CORIDOR, s. m. Corridore Corridoio
Curritoio, Andito sopra le fhbriche per
andar da un luogo all'allro.
Corridoio e Corrioio e Corridore, n T.
Mar. si dice propr. Quel ponte che resta
solt la coverla della nave.
CoRiDR, detto pure in T. Mar. Colato Passatorc, cbiamasi la Corda passa
is nelle bigotte dlie sarchie e stragli per
tcsargli.
Corritore e Corridore , dicesi per Agg,
a Quelle che assai corre , come Cavallo
corridore, a cursare, veloce al corso.
Cor.iDR, detto in T. de.'Cacciatori, Uccello acquatico, lo stesso che Pivaro, V.

COR
CORt D' ORO , s. m. Cuoi a* oro ( dal ht.
Corium , Pelle, Cuoio), Crame stampto
a fiori dorati che s'usava una voila per addobbamento dlie pareli (telle stanze^ C
rame, dicesi j-r paramento falto di cuoi
coloriti dorati o stampaii.
Qubl Dai coRt o'ono, Qipellaio , L'Artece che lavora i cuoi d' oro.
C0RIERISS1M0,add. f'elocissimo, e lan
o dicesi al Cavallo o altro animale, man
to ad una Barca.
C0R1G0L0, T. amiq. V. Corgolo.
CORISPONDER, v. Corrispondere , Aver
proporzione, couvenieuza.
BaLCO.M CHECORISPOXDE a LA CORTE, Finestre che rispondono sopra la corte, cio
Che sono volte, che ricscono a qnella parte.
C0RISPONSIN, s. f. Pagamento ; Soddisjacimento; Soddisjazione; Bicompensa; Bicognizionc^
CORISPOSTA, V. CoRispoxsj.v.
CORIVO,add. Corivo a creder, V.
Credexzox Corivo a me.v'ir lb max
V. Ladx db max Tropo coruo , Troppo facile , cio Troppo leggiero ncl risolvere senza disamina,
CORLO, s. m. Arcolaio ; Guindlo Bindolo, Strumento notissinvo sul quale si di
pana la matassa d' accia o di altro hiato %
V. Indevexar, Gemo, , I.vcaxa.
Le parti dell'Arcolaio sono le segucnli
Crosra, Creciere eSlaggi, si chiainan
que' Bastoni posti a foggia di croce ail' ar
colaio stabile, che sostengono le costle
Rachtb, Costle d' arcolaio , Que' leni
verlicali che sono retti dalle crocierc liitorno a cui s'adalla la matassa Bast!)Xs
Fuso, Quel ferra o bacehelta lunga e sol
ide cbe si ficca da una banda in un loppo.
di legno, e dall'altra vi s' infila arcolaio
Pie, Tappo, Pezzo di legno grosso larvolta informe , ncl quale sla liccato. il fu
to, e serve di piedeslallo base dell' arco
laio Scuslotin, Ciololetta, Quclla spe
cie di scodella di legno die sla in cima al
fuso per uso di riporvi il gomilolo.
Corlo che se sera , Arcolaio chesi ripiega, Quella foggia d'arcolaio ch' com
posto di sole costle riunite fra loro a'car
pi , che s'allargano e si ripiegano.
C011L0 , detto per Agg. ad uomo,Guv/ioo Volandolino.; Carrucolaj f oltabile;
Banderunla , che ha il cervello a oriuoli
o sopra a berretta; Girndola; Mallo co
me un corlo; Si volge come un arcolaio,
C0RMELTO, s. m. Pilaslrino o Pilastrello, Piccolo pilastra, V. Paracari.
CORMLO, s. m. Pilastro, Colomietia
quadra di pietra piaotala sulla via pubbica per appoggio o per divisione di questa
dal marciapiede Pitaslrata, diceei Gran
quantit di pilastri.
Piuoli, Voce Fiorentina, diconsi quelle
Colonnelle di legno o di pietra che si piantano sulle strade per impedir a' carri di
toccare i marciapiedi.
CORMELN , s. m. Pitastrone , Grande
pilastro.
CORNETA, s. f. Cornelia, Strumento mu
sicale di Hato, nolissimo,

COR

COR

Cornetta , Sotio la Repubblica Venda


era l'itolo di Ufiziale di cavalleria corri
spondente ali' Alfiere nella Fanteria o sia
di Sotto-Tenente.
Cornetta, in T. Mar. dicesi a Bandiera
quadra che termina in pun acuta divisa
in due. Essa il distintivo del Caposqua
dra e del Supremocoinandanlc della Squa
dra.
CORNTO, . m. Cornetto; Cornicello e
Cornicella e Carnicina. Piccolo corno.
Cornetto, dicesi per simil. a Tutto ci
che abbia quak he somiglianz o figura di
picciol corno; e cos dicesi in conseguen
za a quel Bernoccolo che si fanno nel ca
po i fanciulli in cadendo.
CORNBTO PER i SORDI, Cerbottana oTrom
la, Quell' istromento simile appunto alla
cerbottana ma pi piccolo, che. serve per
parlare altrui ali' orecchio pianamente.
Onde dicesi Parlare per cerbottana.
COHNETO DA scARsLA, Calamaio da ta
sca, Calamaio fatto di corno di bue, che
si porta per comodo anche in saccoccia.
CoRNTo, T. agr. Bitta, Legno storlo
col quale si riservano le legature delle so
me.
CORNETI , si dicono i Baccelli verdi e
"teneri de'fagiuoli, Fagiolettio Fagiuoktti. Maturi che siano e sgranati, questa specie di fagiuoli cbiam.tsidanoi volgarmen
te FASOU co L'OCHIETO, V. FASOI.
CORSETI DE MAR, s. m. T. de' Peso.
Cannelletli o Tubuli vermicolari. Voce
complessiva di diverse specie di Conchi
glie marine univalvi, chiamate da'Sistem.
Denfalium , i quali hanno una figura tubulosa , decrescente , un po' incurva e per
fettamente somigliante a un ritto corno di
bue , dal che ebbero il nome vernacolo.
GORNISME, s. m. Corniciame; Corniciamenti Quantit e qualit di cornici.
CORMSA-R, v. Scorniciare, Si dice del
Lavorar marmo, legno o simil materia ,
quando se ne fa la cornice.
CORNISE,s.f. Cornice, Ornamento e qua
si cintura di fabbrica e di edificio, la qua
le sporge in fuora Davanzale dicesi la
Comice su cui si posano gli stipili delle
finestre.

Amici come il con del bastone o come ca


ni e gatti.
COZZAR CON CHI CA i CORNI pi LONGHI.
V. COZZAR.
DA coi COESI, Cozzare.
DAH i CORNI DRBNTO ix x'u.\o eletto mctaf. , dibattersi; Imbatterti ; A v finirsi
a caso in alcuno; Incappare in alcuno,
Incontrarlo per via.
FAR i coirvi. Corneggiare; Mettere o
Spuntarjuori le corna. E fig. Far le cor
na, si dice tifila Moglie che rompe la fe
de al Marito. Far marito delle capre; Fa
re lefusa torte i Porre il cimiero; Por le
corna e simili.
PAH i CORNI A raro, Pollar la punta ad
alcuno , si dice del Parsegli contrario.
M ETERSE i CORNI IN TESTA , Aver le cor
na in seno e mettersele in capo; Metter
si in capo ci che dee star nascosto, che
dicesi Quando uno manifesta i suoi diso
nori occulti.
PONZBA o PIZZK i CORNI, Risentirsi ;
, Riscuotersi, Adirarsi 'contro la Moglie
per cause disoneste.
ROMPER i I-OHM A OTTO , V. ROMPER.
TOR UNO sci CORNI , Recarsi uno sulle
corna; Torre o Prendere in urto, Recar
si in urto , cio in dispello , in odio.
CRNOLA, s. f. Corniola, Fruito del Carniolo.
CORNOLR , i. m. Corniolo maschio o
C'ormo, Arboscello che produce 1 e Cornio
le e chiamasi dn'Sislrmalici Cornus Mas.
La materia del suo legno durissnun ,
senza midollo, simile al corno, onde tras
se il nome.
CORNO, add. Cornuto, Che ha corna,
o ch' distinto a maniera di corno Cor
nuto o Becco cornuto Sorta d'ingiuria
che si dice a quello,la cui Moglie fece fallo.
CORDER, v. Corrodere.
CORODBRSB , detto fig. Rodersi , vale
Consumarsi di rabbiaRodere il freno o .
le mani fig. vale Avere una grand' ira e
non potere sfogarla a suo modo , cXe an
che si dice in modo basso Schiacciare,
CORNA, s. f. Corona.
DEVOTO DE LA CORONA , Coronciaio ,
Bacchettone che ha sempre nelle mani la
corona del Rosario per parer divoto. Scoronciare e Spaternost rarefale Tener tra
le mani la corona, e dire o far vista di di
re molti rosarii. V. PATBHNOSTRR.
CORONA DE t,' ONCIA, V. COHONBLA.
CORONLA , s. f. Voce agr. Cisoie o Ci
glione, Quel terreno rilevato che sparti
sce e chiude i campi.
COROXELA BEI Filmi, Soprasoglio , T.
Idraul. Arganetto; Spalletta; Ritegno;
Tura con piote e anche Coronella , Quel
rilevato di terra posticcia che fassi sugli
argini de' lumi i per contener l' acqua.
CORONLA DE ;.B ONGiE , Corona ; Orlo
delle unghie, cio Orlo della cnlc dove
cuoprc la radice delle unghie. Buesia^
sj dice a Quella parte del pie del Cavallo
che tra l' unghia e la carne.
CORONR , s. m. Coronalo , Facilor di
corone del Rosario Ossalo, dicesi Quel
lo che fa le anime e lavori di osso.

ConKlSB DE LA CAROZZA. V. CAROZZA.

CORMSTA, s. f. Picco/a cornice.


CORN1SN ; s. m. Cornicione.
CORNO, s. m. Corno ATTESTA DEL conKO, V. ANEMA.
BOCOLA.

BocOLA DEL CORNO, V.

CORNI DEI BOVOLI, Palpi; Antenne;


Antcnnette; Tentacoli a T. de'Naturalisli
modrrni.
CORNO DEL DOSE, Corno Ducale, chianiavasi Quella specie di berretta acumina
ta o fatta quasi a cono, che il Doge Vene
to portava in capo nelle pubbliche funzio
ni, ricca di gemme e di perle, com' la
Corona reale. A Firenze cniamavasi Maz
zocchio la Berretta Ducale posta sopra
l'arma dei Medici.
ANIMAI. DA DO CORNI, Bicornuto o Bi
corne o Bicorno, coni' il bue ctc.
CONTRO CROSE O CORNI E CROSB .

COR

,57

CORONTA , s. f. Coronella o Coroncina, Piccola corona.


CORONTA, dicesi anche per CORONH,V.
CORONN, s. t Cerandone, Accresc.
di Corona, e vale Una grossa e lunga co
rona di paternostri ed avemmarie.
COROSSOLN , s. m. T. de' Cacciatori,
dotto anche SQUORASSOLN e COA ROSSOLN DE MONTAGNA, Codirosso maggiore o
Codirossone , e da altri in Toscana Tor
do marino, Uccello del genere de' Tordi,
dello da Latham e da Temminck Turdt
saxatilis , gi nominato dagli amichi Or
nitologia Merula saxatilis. Questo uccel
lo ama il monte e i luoghi sassosi dove
nidifica; il suo canto di primavera imi
ta quello dell' Usignuolo, come pur ca
pace d'imitare quello di lutti gli uccelli;
egli canta anche di notte ; vive fino agli
olio o dieci anni.- e si pasce d'insetti e di
ilbacchi.
COROTO, s. m. Gramaglia, Abito lugu
bre , Veste di lutto che portasi per ono
ranza dc'morti. V. SCOROZZOSO Bruno,
Abito pur lugubre per contrassogno di
corrotto Corrotto, dicesi il Pianto chi
fassi ai morti.
FAR o PORTAR CORQTO o VESTIR DA CO
ROTO, feslire a bruno o a lutto; Portar
bruno; Essere a bruno ; Cestire a nero
o di nero; Abbrunarsi; Andar in grc.maglia.
CORPAZZO, s. m. Carpaccio; Carpone,
Gran corpo.
CORPAZZO, V. iMPANzbo.
CORPETN, s.m. Corpicello; Corpicciuolo ; Corpicino; Corpuzzo ; Corpuscolo o
Corpusculo, Piccolo corpoPersoncina,
dicesi a Piccola persona.
In altro sign. Corpettino o Farsettino
vale Piccolo corpetto o farsetto, Specie di
vestilo delle donne.
CORPO, s.m. Corpo; Corpo umano; Cor
po organizzato.
Corpo, dicesi anche per Pancia, Venire.
CORPO DB LA NAVE , Corpo o Guscio,
Dicesi della Nave spogliata de' suoi arre
di ; e in T. di Marineria , Scafo.
CORPO DE LE CAROZZE O SU1H ,-CoSSIt.

V. CAROZZ v Parlando di legni pi pic


coli, dicesi Cassino CORPO NUDO DB LA
CAROZZA , Guscio , si li.'r O nani! la cas
sa sia spogliala degli arredi.
CORPO D'U\ LIBRO, T. de'Legalori de'
libri, Culatta, Pezzo di cartone, perga
mena o simile con cui si cuoprc il dorso
d' un libro per rinforzo o sostegno della
legatura; e quindi dicesi Acculattare un
libro.
CORPO DB LA LUCERNA , V. LUCERNA.

Coaro INSAZIABILE , Gola disabitata ;


Corpo disabitato ; Diluvio ; Ventre di
struzzolo, Mangione che mai si sazia.
CORPO PASSUO NO CREDE AL DBZN , V.
PASSUO.

CORPO PIBN D' UMORI , Corpo plettorico.


CORPO. UBIDIENTE , Lubrico, Contrario
di Stilico. Avere il ventre lubrico; Avere
il corpo sobrio, vale Averlo sciolto. Aver*
il benefizio del corpo.
COREO B SANGUE , ovv. CORVO m TACA ,

i58
COR
OTT. DE DIA 0 DEL DIAVOLO, AI po di miafe; Al corpo di mia rita; Affe
di Dio; Affe de died; Corno di Dianora-,
Ok aliaba ; Ok corde di liuto , Specie di
giuramcnli o Intoriezioni di irato.
Andar vivo , Appoggiar la labarda , Andar a niangiare in casa d'allri
cnza spcndere. V. Magnr a maca.
AndXh dal corpo, Andar del corpo;
.Fare i suoi agi. V. Cagar.
A vn tanto de corpo, Hisser col corpo
gola, Dicesi delle Donne gravide.
Das. corto a le cosse, Dar corpo al
fombra, Far caso di cosa che non ha sussistenza alcuqa. Pigliar ombra come co
se reali Casoso dicesi a Golui che da
corno alF ombra.
Po CORPJ E UN'aNEMA SOLA. V. AnEMA.
Descargarse el corpo , Scaricarsi o
Muoversi il ventre ; Sollevarsi per di
dietfo.
Esser a corpo yodo, Essere a corpo
digiuno o adigiuno, a slomaco digiuno,
a corpo voto , Srma cibo.
A corpo MORTo, Stramazzone: co'vcrbi Darc Cadere.
Persona che ga corpo, Corpulento ;
Corputo ; Che ha corpulenza.
Promover el corpo , V. Promover.
Rjdur in corpo, Bidurre un corpo,
cio Fare un com posto.
Roda che ga Corpo, Corputo ; Denso;
Pieno, Dicesi della Tela simile.
CORPUSDMINE, s. m. Corpus Domini,
La Fcsta che si celebra in memoria dcll'inslituzionc del Santissimo Sacramento.
CORSRO, s. m. Corsale o Corsare e Pi
ra to, Ladrone di mare.
CORSIA, s.f. Detto per Fimpcto che pren
de la nave qoando spinla dal veato , V.
Brivada.
Cors'ja de piuMT, Corsla, La corrente
dell' acqua de'fiumi, Correntia Cor
rentia , dicesi al Corso impetuoso.
Corsa de le galJb , Corsia, chiaroasi
lo Spazio voto dellc ealec per camminare
tla poppa a prua Seconde corsie, chiarjnansi alcunc volte da'Marinari quelle tavole di palco che sono ind*nlatc e pongon$i lungo la nave Corsia., si dice quel
Cannone ch' solto la corsia, e che spunta fuori di prua Corsia anche un
Passaggio che si pratica nella cenlina e
dai due lali per andar dalla prua alla
poppa per la lunghezza del vatcelle. V.
CoNTBOCORSIA SfaSSJZA.
Corsia d'u.v magazbx, Corsia An*
drone, Luogo terreno o ndito di Itinga
estesa che v' in alcuni magazzini di vino
e in allri fabbrirali.
C0RS1ERT0 , s. m. Bustenta, Specie di
Bustina , armato di poche stecche o an
che senza , che usano portar le donne per
tener il pello a dovere. Seconde il Dizionario del Du Gange parc che ne' bassi lerni si denisce Guardacorsium , che si de
i; rrisco Pars vestis mulierum quo? pectus
tonstringit.
CORSO, s. in. Corso, 11 correr, e dicesi
anche la Strada dove si corre il palio ;
dove passeggiano le maschere e vanno le
carroxxe.

COR
Bigiro dlie carrozze , dicesi Qudlo
spazio dove possan girare le carrozze.
Corsi de le done , Menstrui, Le purglie dclle donne ma abboudanti, sc lo
sono troppo , Prof'uvio Corso BIANCO ,
Fluore bianco o Fiore bianco.
Corso db le monede , Coreo e Spaceio ; Essere in corso ; Avre spaccio.
Corso db pierb , Filare , cioc Ordine
dlie pitre cotle ne' muri con tagli nel
mezzo che si scontrano l'un l'altro.
Corso de tempo , Corso Far el so
corso de stcdh , Fare il sito corso scolastico; Fare il corso di grammatica,di rettorica etc.
Andar in corso Corseggiare , dice
si xle'Legni da guerra de'pirali che van
no in mare
CORTE, s. f. Coe, Palazzo de'Priucipi
e la Famiglia slessa de'Principi.
Corte dbl Dose, V. Zudbgado.
Corte, chiamavasi solto iVeneli il Consesso giudiziario ch'era formato nell Citl provincial] dcllo Stato dai pubblici
Rapprrsenlanti e dai loro Assessori , per
giuilicare le cause criminali, e intitolavasi Eccellcnlissima Corte Pretoria.
Corte d' una casa , Corte.
Corte dEi seini, Corte; Famiglia della
Corle, Minisli'i o esecutori della giustizia.
banda , Corte bandit, dicesi
h Tavola aperta che faccia un personaggio ricco per lutte indistintamente le pertone che conrorrono alla di lui casa.
SlGNOHI SlGNORE DE CORTE, CortigtOno o Cortigiana, Il Signore la Dama di
Corle.
Far la corte a qualchb voy\>Far cor
teggio, il cicisbeo, il galante.
Far la a qualcn, Far la cor
te ad alcuno, che anche dicesi Coltivar
V amieizia la benevolenza <t alcuno.
Farse la corte un per l'altro, Adularsi; Piaggiarsi; Lisciarsi; Incensarsi un altro. V. Darse drio , in Dar.
CORTEGAE, s.f. plur. T. de'Pesc. Suveri , Pezzi di suvero tagliati in forma ro
tonda o di cerchio, bucati nel centro, per
cui passa una corda , 1 quale ne ha niolti successivamjenleinfilzali. Attaccata questa ad una delle eslremita della rete, ser
ve a fur si che non vada al basso tirata dai
piombini, che nello stesso modo sono a ttaccati all'altra eslremit per tenerla di
stesa perpemlicelarmcntc. V. Trata da
pescar, Ima Piombae.
CORTEGIAMENTO
CORTGIO
) s. m. Corteggio;
Corteggiamento, Comitiva, accompagnamenta Far cortegio a qualc'u.v , Far
coda o codazzo o corteggio.
ConTEGio a una dona , Galanteo ; Cicisbeato , quindi Cicisbeare. Y. Galntizar.
Cortegio a una sposa , Corteo, Codaz
zo di persone che accompagnano la sposa
Corleo, dicesi pure per 'accompagnatura del ugliuolo nato, al batlesimo. E
quindi Corleare.
CORTElXdA,s. Coltellala;AccoUellata; PttgnalataK

COR
Dbspensaor db crtelas , Accoltellalttre, Colui che accoltella.
CortblXda de pibre, T. dc'Muratori y
Lavoro di mattoni , cioe per taglio, che
si fa lastricando il terreno. V. Pitbra.
CORTElXR, v. Accollellare, Dar colpi di
eoltello , Ferir di collello.
'
Cortblarse, Venire alle cohella ; Fa
re alle coltella, Darsi a vicenda de* colpi
di eoltello.
ORTELAZZO, s. ni. Collellaccio , Coltello grande.
Cortsxazzo , T. ag-. Potatoio; Seg
lo ; Collellina da potare ; Accetla ; Pennato , Collello adunco da polar viti e scapezzar alber.
CoRTELAZZO DA BECHER, ColtellaCCIO ,
Specie di teure grossa e pesante che serve
a Beccai per tagliar la carue e l'ossa.
Cortellazzo , T. Mar. Collellaccio o
Scopamare , dicesi una Vela piccola chee'aggiunge di qn e di l alla vela di sopra.
nrl vascel quadro per pigliarc maggior
quantit di vento. Coltetlacci scopamari.
Bastoni de coetellazzo, V. Bastn..
ORTELR , s. m. Collellinaio, Arlefice
che (abbricac vende coltelli ed allri differenti strumenli e ordigni da laglio
Collellinaia, dicesi alia Feminina.
CORTELTO, . m. Caltellino ; Pugnalelto.
CORTEL1RA , s. f. Coltdliera e Coltellesca; Cucchiaera; Forchettiera, Custo
dia Guaina dove si tengono le psale
d' argento della tavola.
C0RTEL1NA, s. f. Coliellessa e Coltella,
Sorta di eoltello alqnaoto lungo e largo
di lama , il cui manico diviso dalla coda
della stessa lana.
CORTELO, s. m. Collello.; Cortello; Culiello e Pugnale.
Crtelo pbrmo in manego, Coltello in
asta o Coltello inaslato, dicesi Quello che
non si ripiega.
Crtelo seramanego , Coltello a molla.
o Coltello da tasca ; Coltello che si ri
piega.
Crtelo che tagia tuto quelo ch el
vede , Coltello che taglia /' e' cuce ,
Coltello che non taglia.
Crtelo da pestar bl lardo , Coltello
da minuzzare.
Crtelo da alegheri, Trincetto o Falcetto, Specie di collello Laicato con cui i
Calzolai raflano i loro Iarori.
Crtelo da Cerem , Coltello o Collel
laccio da aceulare, Specie di coltello di
ferro, di lama larghissima , che serve ai
Ceraiuoli per far londo il culo delle candele.
Crtelo da Cesteri , Spaccherello o
Spacchirw,Colle\lo di figura comune, cor
lo e largo di lama, di cui si servono i Panierai per ispacca-r le bacchelte e i virgulli con cui tessono le paniere.
Crtelo da salai, Collello da affettare il salame, Collello ad uso de' Pizzicagnoli per affcltar le salsicce.
Crtelo da Scortegwi . Scorticatoio il Collello taglicnle da corlicare gli
animali da uiacello.

COR

OS

, . CORTELO DA sCAJisR , T. de' Legatori


<Je' libri, Coltello da scarnire, Chiamano
quello ch'essi usano per diminuire la gros
sezza delle pelli onde renderle pi acconce alla legatura.

C9RTESANN, s. m. Gran cortigiano,


f mi .-i1 1 i. mi' i l'unii liberale , generoso, (li
buon cuore ma incielile accorto , da non
lasciai'! sedurre u soprnfFare. V. COHTEsXiv.
CQRTESLA, g.f. Cortieclla e Carticino,
Piccola Curie d' una casa.
CORTI VO, E. m. Corte, cio Quella d'uiia i-iis.i : ma iatendiaDio Corte grande.
CORTIZAO , add. T. antiq. Corteggiato ,
da Corteggiare.
GORT1ZAR, T. anliq. Corteggiare, Far la
corte.
GORGOLO, s. m., detto anticamente ConiijcoLo, Cavalocchio, Insello volatile det
to - i .'Sitimi. Libellula grandis. Ve n'ha di
molle specie e di diversi e vngbi colori. Si
aggira per io pi intorno all'acque. Nella
Lombardia chiamasi CJVBTT.VB, e secon
do diversi Luoglii dello anche i .....< i LO, SPOSO , i ' i.;, 1. 1 a cagion degli occhi che
paion perle. Llbella anche detto perch
(i libra pencolo in ..I-M: Saetta, perch ve
locissimo al volo come sartia lanciata. A
Padova si chiama MUWEGJILA.
CORVO, s. m. Corvo e Corba, Uccello det
to eia' Sistem. Corvus Corax. Egli qua
si lutto nero , cerulescente nel dorso e al
la base dell'ali.

CoRTBLO DB CATITO TAGIO , Castrapor-

celli o Castraporci, Coltello che non Up'i.i assai.


CORTBLO STORTO , 'Coltello adunco.
CORTELO , dolio fig. Coltello , vale Do
lore, pena, pensiero, affanno.
DENTI DEL CORTELO^ V. DBNTE.
FRADEI CRTBI, V. FRADLO.
CORTEL.V, s. m. Coltellone, Grosso coVtello.
CORTESAN, . m. Cortigiano , cio Uo
mo di Corte; ma Boi lo diciamo el sign.
di Uomo di spirito, Uomo di mondo, Scal
trito-, che non si lascia .gabbare, Pratico,
Avveduto ; e dicesi in buona parte.
STAR SUL JConrBsX.v , S'tare sulla corti
gianera o trattar con cortigianeria, Far
azioni da cortigiano , cio Farsi credere
accorto, scaltrito.
CoRTESX DE LA MELA O CHE STA SU LA

MELA, o SWL BVLBZZO, Bravo ; Bellumojre; Umorista. Far da bravo o da belfumore, Dkesi di chi ha voglia di sopraffa
re altrui. Accoltellatore o Accoltellante,
Golui che accoltella Papasso o Fare il
papasso , si dice Quando pi "persone di
notle con abito o volto conlraffalto s' ac
cordano a fare altrui inscienze. V. t> : .
CORTESAN D'ALBBO, Bravo come le ci
mici o Pi poltron che -una cimice, Dicesi degli nomini vili e poltroni. Uomo di
legno. Oh il bel suggellino !
CORTBSV MAGRO, Alesterino,e vale Mi
serabile. Molto fummo e poco arrosto;
Gran rombazzo e fioca lana; tulipano
eenza odore ; Cetrioli senza sapore. V. APARBNZA e FUMO.
DojfA CORTESAKA , s' intende come nel
primo signif. parlandosi di Uomo Cortigiana vuoi anche dire Donna di mal af
fare.
MARCHIARLA o PORTARLA DA CORTESX.V o
PORTARLA CJUADA , Portarla alta ; Star
sul mille ; Fare il quamquam ; Stare in
mi quamquam, Proceder con fasto, Es
ser altiero.
CORTES\N DA CAORLE , ed anche
SCHIAV , T. de' Prsc. Sorta di Pesce che
secondo Linneo appartiene ai Labri e sefondo Lacrpede agli Olocentri ; il nostro
Sig. Nardo per lo riguard come specie
novel!a,chiamandola nolocentrus Cliana.
Si pesca per lo pi ne' contorni di Caorle^
onde riport il nome vernacolo. Si dice an
che SC/HAVN perche trovasi non meno ne'
lidi Illirici. Talli e due i nomi vernacoli
per sono generici, perch c!iiamansi CORTESMT per lo pi molti prsci fra i Labri
che hanno brillanti colori. Questo pesce,
eh' buono a mangiare,giungc alic nostre
pescherie quasi sempre d'inverno.
CORTESANARA , i. C Cortigianeria o
Cortigiania, Azione o Trailo da cortigia
no. Star sulla cortigianeria.
CORTESANLO , s. m. Cor.'g'anello ;
Cortigianuzzy Dimin. e Avvii, di Corti
giano.

CoBVO DA LE MALE >o\ K O CoBVO DE M \-

LAGURIO, Ambasciatore o Nunzio delle


male nuova; Malaguroso; Malaurioso;
Malagurato, Che pronostica o porla cat
tive nuove.
CANTAR DH CORVI, V. CANTAR.
COSCRITO , s. m. Coscritto voce dataci
da'Francesi resa oggimai di comune Uso
anclie nelle pubbliche carte; ma il suo cor
rispondente italiano Descritto, per quan
to ne dice 1' eruditissimo Sig. Grassi To
rinese nel suo boi Dizionario militare ita
liano : e s'intende il Giovane caudino che
vien scelto per la milizia. V. COSCRIZION.
COSCRIVER, v.La voce di uso nelle car
te pubbliche Coscrivere , ina , secondo
il Sig. Grassi su mentovalo , debbe dirsi
Descrivere, per Porre in lisla tutti li cit
tadini aventi l'et militare ed alii all'ar
mi, per farne la scelta.
COSCRIZION, s. f. Descrizione, crcondo
la norma del su mentovalo Sin. Grassi ,
per l'arruolamento' de' giovani pel militare.Mi per notochc i Latini dicevano Delectus militimi; Conscribere ad mililiam
o Conscribere milites, e che nel verbo Detcribere o nel nume Dfscript io non v'ha
alcuna maniera che riferiscasi al mililare.
Ne vien quindi che la loce Coscrizione,
diventila legale, e l'unica da usarsi.
COSER, V. CU^XB,
COSN, V. CuslN.
COSMO, Cosimo e Cosmo, Notae-proprio
d uomo.
COSOLTA, V. ERBA DA TENZER.
CSPEDO, s. m. (dal lai. Cuspis) Vere
conosciuta dagli Architeli! e gi utata dal
Palladio, Puntazza, Quella punla di fer
ro con certe lamine stiacciale, colle qua
li si arma l'estremila de' pali che si pian
tano nel terreno prr fondamenti.

COS.

i5g

{JOSPETAR o COSPETONH o CospBTizXa,


v. Bestemmiare; Dire il paternostro del
la bertuccia. V. BiASTBuXft.
COSPETO O COSPTO DE MI SOLO. VoC od

Espressione di maraviglia , Cospetto ! Ca~


calocchio; Cacasangue ; Cacatevo ; Cappiterina ; Carnuta ; Capperi. V. CAZZA.
COSPETO! Detto per islizza , Cospetto^
CospeUvie; Corpo di bacco; Canchero.
COSPETO, s. m. Bestemmia TmXn DEI
COSPETI , lo slesso che CosrETiaXa , V.
COSPETON, o pi conni n. SCOPETO, s. m.
Pesce di mare che a noi perviene salato b
stivato in barili come le sardelle, ed pre
cisamente l'.4ringfl senza uova e senza lat
te , conciata in salamoia. V. RE.YGA e SARACA.
COSPET.Y, vale Bestemmia*- TRA
ti.v COSPET*, Bestemmiare. V. CospErXn.
COSPEZ1E! Ammirazione. V. COSPETO.
GOSS A,. f. Coscia, Parte del corpo umano.
COSSA DB MANZO , Cuscia o Coscione.
COSSA DB CAPN, Coscia di cappone.
BttTH FORA DE LOGO UNA COSSA , .S' .

fciare.
STRBNZER LE COSSE, Raccosciarsi , Re^
stringere riserrando le cosce.
COSSA , s. f. Cosa 3 Nome di termine ge
neralissimo.
COSSA CATIVA , Cosacela.
COSSA CAVADA DAL GRECO ., Costi O Del*

to ingegnoso , inventato per artificio. E


prendesi in mala parte.
COSSA CHIARA, Gota o Roba specchiata,
Evidente.
COMA CONTRO nAa.v, Assurdo; Assur
dit ; Jnconvenienza.
COMA DA CASARCHE ADOSSO , Una cosa
da darle del voi. E per ironia , Cosa da
darle del messere, Cosa dispregevole.
COSSA DIFICILB, Cosa aromatica, Peri
colosa.
COSSE DA CRTSTI.XN , Cose da Cristiano^
.cio Convenevoli, buone, moderale.
COSSE A PIITELI, Ciancerella; Ciancerulla; Ciancelta, Bagattelle.
COSSA MALFATA, Cosafatta colle gomi
ta, Cosa falla alla peggio.
COSSA PER COSSA , Cosa per cosa, Filo
perjilo, Ad una alla volla.
COSSA PORCA , Cosacela o Buona spesa,
Cosa perfida, infame. Cosa che farebbe
stomacare i cani.
COSSA STOLIDA, Pastocchinla; Pappo
lata; Pippionata, Cosa sciocca e scipita.
Cipollata, vale Sciocca stravaganza.
COSSA STOMEGOSA , Cosa stomachevole^
Che porta noia.
COSSE CHE FA VEGXin I VERMI O Et, DOI n.-l DB TESTA , I .uri!/, funi. ( '.. , i;-;i.i:li-

che o aromatiche, diconsi le Cose mala


gevoli , spiacevoli e fastidiose.
COSSE BELE A I.' OCHIO MA CMB NON VAL

c:\t -,TK . V. BELO.


COSSE CHE NO VAL u.v BEZZO , Cose che
non vagliano una lisca, una sorba, un
corno.
COSSE CONVULSE , Convulsioni; EJJetti
o segni di convulsione.
COSSE DA CONTA SOTO EL CAM 1. V. Fllb.
COSSE DA DJIAC.!ICS3E DI TOLA , LoCUI.

1 6

COS

fam. Cote che non vogliono un fico o un


gero.
. .
COSSE DA pniNCiPiANTE , Imparaticcio.
COSSE DE L'ALTRO MONDO, V. MONDO.
C05SA DB POCHE TAVOLI, GUOCO d po-

che tavole, Impresa breve ed agevole.


COSSB D' PORTANZA O DB POCA IMPOR
TANZA , Cose di poca o di gran levata.

COSSE- o COSSIE GRANDE! Detto con ammirazionCj'Le sono cose che paiono case.
COSSE M vi.au: , V. MAUCO.
COSSE VECHIE, V. TEMPO GI FU, in TEM
PO.
DOVE CHE XB UNA COS9A OH* E ANCA L AL
TRA , Dov' la buca e il granchio, dice
si di cose che regolarmente non vanno dis
giunte.
FAR LE COSSB DB CASA , V. CASA.
FAR LE COSSB pib GBJINDB DB QUEL CHS
LE XE. V. ORANDO.
FAR LE COSSE inoro ix PRESSA , Far le
cose a staffetta o al bacchio ; Fare a ruf
fa raffa, cio Sollecitamente ma con trascuralezza.
TROPE COSSE IN T' UNA VOLTA , Troppa
carne alfuoco, e vale Voler dire o fare
troppe cose in un trailo. Chi troppo ab
braccia nulla strigne o Chi molto abbrac
cia poco ttrigne.
UNA COSA A LA VOLTA , A cosa a cosa i
A cosa per cota ; A una cosa per volta ,
e vagliono Didimamente AND ADASIETO , UNA COSSA A LA VOLTA , Adagio un po
co, a cosa a cosa No BISOGNA ZAVATR
SU, MA ANDAR ADAStO, A UNA COSSA A LA VOL
TA, Non bisogna acciarpare, ma lavora re adagio a cosa per cosa.
COSSA? Dello con inlerrogazione. Che co
sa? Che?
COSSA, dicesi ancora per Quanto; Co
me* COSSA CHE ANDARTA VIA VOLENTIBRA,

Quanto o Come volentieri me n'andrei]


COSSAHLA , s. f. Cosarella o Coserflla;
Ciammengola; Bagattella, Piccola cosa.
COSS\TA, s.m. Coscia, V. COSSA Lac
ca o Lacchetta , si dice 1' Anca o coscia
degli animali quadrupedi.
COSSAZZA, s. f. Cosane o Cosacela, Una
'gran cosa Nel sign. di Coscia, V. CossliN.
COSSAZZE, Cosaccc; Cose grandi , cio
Cose di gran prezzo, ricche/:1 , pompa,
profusione, magnificenza, cose da stupire
FAR COSSAZZE, Far cose dajuoco , cio
Belle, maestose e fuori del consueto.
OOSSEDI , Modo avv. antichissimo, e va
le Come si dee, cio Di garbo ; A. dove
re; Bene, Serve di aggiunto riferito tan
to a persona, quanto a cosa.
FAR COSSEDIB, Far una cosa pel verso,
Coi debiti modi. Cu me s'addice; Come
conviene.
UN Puro COSSEDJ , Un giovane di gar
bo, di buon carattere, onesto, Fatto co
me si dee.
COSSTA 1
COSSETNA/ s. {.Casetta; Cosuccia;
Coseltina; Cvserella; Coseliiita, Minuzia
o Cosa da poco. Minuziucolr:, Coscrclla di poca importanza Arnesetto o

cbs

OOIP

Arnesuccio , Piccolo arnese , Maiseriii


di poco momento.
COSSSTA , riferito a Femmina , Min
gherlina; Magrina ; Sottilina, Di corpo
ratura piccola e meschina.
COSSTE DE CASA , Masserizuolt; Baz
zicature In altro sign. Af/'arucci dome
stici o familiari.
COSSTO, detto per Agg. a Uomo, Cosetto; Focolino; Piccolino ; Mingherli
no; Magrino; Sottilino.
CHE BEL COSSTO! Che bel naccherino!
Dicesi per vezzi d'un Fanciullino vezzoso
o anche D'un piccolo e grazioso animale.

FATO A covre , Spicchiuto, Tallo a co


rtole come Arancia, Aglio e simili LATB A COSTE, Accostatalo: dicesi di Leuto e rimili , e ' osa anche in forza di susUtnlivo.
lar COSTA, T. ile' Muratori , Per coltel
lo, Dicesi de' mattoni qu.-ndo potano in
lerra non col piano pi largo, ma col pi
stretlo.
L' INSIEME DB LE COSTB , Costolane ;
Costolatura, A ggrrgalo., -struttura di tul
le le corte.
...
TBA C i-\\ K L'AITBA COSTA, Interco
stale , Dicesi di qualche offesa o dolore
che sia Ira una coslola e l' allra.
TIBAR i cogTB, Gettare in faccia.
COSTANE, i. f.T.de'Maniscalchi, SpaL
Iacee , Infermit la quale induce nh.inienli nella sommit delle spalle del Ca
vallo.
COSTANTEMENTE o CON COSTANZA,
avv. Davvero; In verit; Credetemi; Vel
giuro ; Non ha dbbio.
COSTANZA , s. C Costanza , Perseveran
za nel bene.
VEL DICO CON COSTANZA , Vtl dico con
verit, con sicurezza, da vero, con fer
mezza.
TELA COSTANZA, V. TELA.
Costanza anche il Nome proprio di
femmina.
COSTAR, T. Collare o Valere.
COSTAR SALA , Essere o Costar salato
o insalalo i Lasciarvi il pelo o del pelo.
COSTAR UN OCHIO DB LA TESTA , Costar
gli occhi o il cuor del corpo LE FABHI-

COSSTO DE CASTRA O DE PORCO, CoSCot-

lo di castrone o di castrato. Alcuni dico


no Gigotto, ma un Francesismo.
COSSI, V. Cussi.
COSSO, s. m. Un cotale; Un tale, Una
terza persona di cui non risovviene il no
me.
UN CBBTO cosso , Un coso , vale Uomo
stupido o malfatto Uno stiticuzzo, Che
mal volentieri s1 accomoda ali' altrui vo
glia.
Cosso DBSCONO o DESPCnso , Magrino;
Sotiiliio ; Mingherlino ; Tristanzuolo :
dicesi per Agg. a persona , V. COGIONAUO
e SCACHO. Cosso i-iiEDo o MOLO, Cen
cio molle; Gallimi o Pulcin bagnato, di
cesi d' Uomo timido e freddo , che si dice
anchcCofo Tentennone; Cacapensie
ri ; Non esser n carne n pesce , Uomo
stolido, lardo.
L' UN CARO cosso , E tanto caro o accarezzcvole ; E un bel naccherino: dice
si per vezzo di Fanciullo.
UN cosso o UNA COSSA , ilicesi da noi fainiL ( come i Bresciani dicono UN LAH o
UNA LAURA ) per indicare Qualunque cosa
di cui non si sappia o non si ricordi il no
me. Italianamente direbbcui Coso ed an
che Bordello e Negozio.
COSSN , s. m. Calciane, Gran coscia di
manzo.
COSTA, s. f. Costa e Costala. Abbiamo nel
torace dodici coste per banda , scile supe
riori delle legittime o vere , e cinque in
feriori dette spurie o mendose.
COSTA DB LA SPADA , V. SPADA.

COSTA DEL CORTELO, Costala, La par


te opposta al taglio. .
COSTA DE LA CARTA, T. dc'Carlai , Dor
so , La parie opposta allo barbe.
COSTA DE LA SALATA , Costa e Costala
di cavolo, di lattuga o di simili piante,
cio La parte pi dura.
AGIUTO DE COSTA, Aiuto di costa, cio
Assistenza.
I.v COSTE, Accosto o A costo; A costa;
Accanto; Allato; A' fianchi DAR IN
COSTE A UNO, Avvenirsi; Dar di cozzo o
di petto in alcuno; Urtarsi in uno.
ESSER o STAR A LE COSTE DE QUALCL'VJ
Essere o Stare alle costale d" alcuna ;
Mettere i cani alle costale <f alcuno, va
io Pressarlo acciocch Ciccia qualche cosa.
FARSE DA COSTA DE RE, lenire dtilla
castola d" Adamo ; Esser della castola
' d'Adamo ; Farsi costala d'Adamo, si di
ce di Chi o di Chi pretende esser d'an
tica nobilt.

CHB B LB CAMPAGNE COSTA UN OCHIO DE LA

TESTA , Casa fatta e vigna posta nessun


sa o non si ta t/uel eh' ella costa , Pi-or.
FABLA COSTB SALADA , Ella m' stata
insalata, Dicesi quando una cosa v' sla
ta falla cosUr cara.
VoGIO FARTELA COSTAR SALADA , lo te la

vuotar pagare , Dello fig.


Tufo COSTA, Sarme di cane, cortesie
di puttane, inviti d'osti, non pufar che
non ti costi. Il proverbio chiaro.
1 BO.\I BOCONI COSTA , Ci che piace alla
lacca sgusta alla borsa ; come pur s'usa
l' altro mollo in persona di coloro a cui '
piacciono i bocconi ghiotli,CAe colpa n'ha
la bocca se la roba cara?
COSTESNA, s.f. Costerclta, Piccola costa.
COSTIRA , . C Costiera ; Luogo sohito;
A solatio; Air occhio del sole.
.
CAMPO o Cosa simile, IN COSTJEHA DB
SOL , Campo o simile , a solatio.
COSTIERA DE MO.VTE, Costa, Banda o la
to di monte.
Costiere, T. Mar. Barre di legno che si
dispongono nel verso della lunghezza del
la nave per soslenere la piattaforma della
gabbia.
Costiere, si dicono nelle galee le funi
dall'una e dall'altra parie dell' albero che
s' altaccano al calcese , e abbasso sono
attaccale ai colatori. Si chiamano anche
Sarta.
COSTINA, s. f. Castola; Costolina, dini.
di Costa. V. COSTESINA.
COSTlNjV.CusTibw.

cos

COT

COT

COSTIPAZIN , s. f. Costipazione; Costi


pamento; Riserramento di petto Mor
bo infestato, dicesi de' Cavalli- V.SFawx>B.
CJJIAPAR UNA cosi-iPAZibx, Pigliare una
fredda o una infreddatura.
COSTITUTO, . m. Costituto o Constituto, Esame che i fa della persomi imputa
ta d' una colpa dinanzi al Giudke.
STAR or COSTITUTO , LOCHI, fam. Stare
in gangheri, in cervello; Non uscir di
squadra, Stare in dcono, Non deviare
dalle interrogazioni proposte.
COSTITUTO chiamatasi poi sotto i Veneti
in T. Forense civile UB Alto volontario che
le Parti annotavano all'Ufizio competente,
eie ne distinguevano di pi sorla,come se
gue COSTITUTO DB PRISTINO , V. PHISTI>,. COSTITUTO DE LAUDO IN FORMA cowsii.rt . Era un Atto volontario con cui ammettevasi una petizione della Parte avver
saria COSTITUTO DB TAGIO IN FORMA
CONSI LII era il Recesso dalla lite COSTI
TUTO DB PROTESTO , Era un protesto o dis
censo COSTITUTO DE NOMINA DB TESTI
MONI, Atto con cai proponevansi i testimo
ni io prova dei fatti dalla Parte articolati;
e ci dovevasi fare entro vcnliquallr* ore
dopo la sentenza, altrimenti la prova era
perenta.
COSTITUZIN, . L Costituzione o Constituzione , Statuto e leggi dello Stato o
d'una corporazione.
COSTITUZIIT, nel enso fa m. pi comu
ne vale Stato; Stretto; Situazione; Par
tito So\ BIDOTO A USTA CATIVA COSTiTUzibN , Son ridotto o condotto a mal parti
to, a mal punto; Mitravo in uno stato
fatale.
COSTO, s. m. Costo, Spesa, Valore delle
cose.
VENDER PER Et COSTO , V. VBNDBB.
A COSTO, posto avverb. vale Ancorch;
Se anche ; Comunque sia A COSTO DE
MI NO so COSCA , Sia qualunque il costo o
la spesa o il pericolo ; Che che ne sia per
avvenire A COSTO CH'EL ME FAZZA picXn,
Se incorressi anche il pericolo della mor
te, o della forca A TUTO COSTO, Ad ogni
modo ; A a ogni patio: A tutto pericolo.
COSTOL1NE DE PORCO ,. f. Costerec
cio i Costerecci.

r.OSTR V I, >. in . (Forse derivata da Costa


to, Lato, banda) T. de' Barcaiuoli, Tavo
le del pagliuolo o del suolo , Pezzi di ta
vola piana che accozzati insieme per costa
formami l'intavolatura o il suolo delle pic
cole barche , come gondole e battelli , su
cui si cammina. ~.
V PA
STAB iy TI so COSTRAI, Detto famiL e
fig. Starsi ne' suoi panni o ne' suoi cen
ci, vale Contentarsi del proprio sialo
In allro seuso, V . / uscir di squadra ;
Star ne' termini, Badare a si, Contenersi.
LONTN DAI ti COSTRAI, Alla larga;
Lungi da me; Lontan da me; Alla largn
sgabelli.
COSTRElVZER.v.Cftf/rJgviereo Costrin;.- .'.' In: anche si ilice Astringere o Astrignere Far frullar uno, vale Spinger
lo violeulemenle ad operare, Tirarlo pe*
capelli.
COSTRTO , s. m. Costrutto, Profilo.
CAVAR COSTRUTO, Tirare cof trutta, Ri
cavar utile. CHE COSTRUTO CHE NE GI
TELO ? Che pesce piglia egli? Si dice di
Chi fa cosa da sperar poco profitlo.
IVo TBOVR COSTRUTO, Nen vi trovare
cesa che garbi ; Non trovare n capo n
coda , vale Non irovar modo n via n
verso a far die che sia.
SVADIG.XB SENZA COSTRUTO , Dare come
in un sacco rotto; Pescare nel procon
solo; Durar fatica per impoverire , Ope
rare ed affaticarsi senza profitto.
COSTRUZIN , s. f. Costruzione, in Ma
rineria vale Costrutlura , fabbricazione
delle navi.
CosTHUzibN, dello in T. faro. Conclu
sione; Argomento; Conseguenza, Risultamento d un discorso.
FARCHE LA COSTRUZIN, Cavar il co
strutto; Trovar il verso, il bandolo, la
congiuntura, Capire il discorso.
FBGHB LA COSTRUZJN , Fate f applica
zione, cio D'un dello, d' una satira ,
d'una legge etc. e vale Adattatela alla per
sona , al caso eie.
COST oCusTb, Costui; Questo; Que
sti; Quest'uomo, Quesla persna. Cotestui, dicesi per Colesto. Cotestoro plu
rale.
GOTA , s. f. Cottura ; Cocitura ed anche
Corta , cio Quantit di pane o d' ogni al
tra cosa che si cuoce in una volta sola: co
me Cotta di calcina.
GOTA DEI PRETI ,' Catta; Rocetto , Sopravvesta degli Ecclesiastici nell' esercita
re i divini uffizii.
COTA , dicesi per Ubbriacatura
CBIAP\R UNA COTA , V. IVERIAGARSB
PAVH LA COTA, Smaltire il vino, Riscuo
tersi dell' ubbriacalura.
GOTA , si dice ancora per Innamora
mento, Specie d' ubbriacalura amorosa ,
amore sviscerato CHIAPAR UNA COTA o
UNA BONA COA , Apprendersi d" amore ,
Innamorarsi perdutamente.
CBIAP' R LA COTA, dello Ggur. Accorar
si; Contristarsi; Avvilirsi ; Abbattersi.
E quindi Intisichire ; Andarsene pel bu
co deir acquaio , Struggersi insensibil
mente.
GOTA per Covate, cio Quella quantit

d' uova che io una volta cova l' uccello e


la chioccia UNA COTA DB CINQUI FIOU.I
Una covata di cinque Jgli , tolta la me
tafora dalla sirailit. degli uccelli BECO
DB DO o TRE COTE, Becco di due , tre
quattro covate, cio Volle, Becco biscot
tato.
COTALIZIO. Lo stesso che QUOTALIUO.V.
COTECB10 (colf e stretta ) s. m. Vinci
perdi, Nome d'un Giuoco di carte notis
simo, nel quale rimane perdente quello
che fa pi punti , e guadagna chi ne fa
meno. V. DOTORARSB.
COTEGO , s. m. Trappola; TrappoleIla ;
Trabochetto ; Trabochello ; Calappio j
Strumenlo di legno fallo in varie guise
per prendere i sorci.
PORTELA DEL COTEGO , Cateratta , dice
si per simiL l'Aperlura della trappola che
s'apre e si serra alzandola e abbassandola.
AND\R iw COTBGO, dello per siinil. An
dar nelle buiose, Esser carceralo. // topo
e cascata nelT orcio ; II tordo rimasto
alla ragna ; Incappar nella rete da s
medesimo, Detti figur. de' Ladri che in
cappano nella forza pubblica o vengono
arrestati.
Hi.tplRiNcoTSGo. V. CHIAPAR INTRAPOLA , in C in ir', n.
COTEGO, si diceva per ischerzo ai tem
pi Veneti , in vece di COTIHO. V.
COTKGO , dicesi anche per agg. ad uomo
nel sign. di Rustico; Ruvido, che ama la
solitudine e di star lontano dalle brigate.
OH CHE COTEGO! Oh che ruvido! V. ORSO.
COTERIA, s. f. voce Francese, Brigata t
Adunanza d'amici, Compagnia di piacere.
COTIMO, s. m. T. Morcant. Cottimo, Im
posizione che i Consoli delle scale del !.<-vanle meltono sui vascelli d' uu lanlo per
cenlo. Aulicamente i Veneziani avevano
in diverse scale mercantili nna Magistra
tura d'un Console e di due Assessori delF ordine patrizio , per proleggere i loro
commerci. Gli ultimi Consoli di Londra,
Damasco e Alessandria furono soppressi
nel secolo XVII dopo cio la guerra <li
Cand* , ma si volle non di meno inden
nizzare quella parie de'poveri palrizii che
reslava pregiudicata dalla detta soppres>
sione, e quindi s'instituirouo tre specie
di Magistrature annuali sotto il titolo d
Provveditori al Cottimo di Londra, di
Damasco e di Alessandria, ch'erano co
me benefizii semplici , ne' quali si perce
piva il salario mrnsuale di ducali 3o. d'ar
g ento, ma senz'alcuna attribuzione di af
faari.
COT1MIV , Uccelletto. V. Ocwo DB BO.
GOTO, Cotto, add. da Cuocere, e dicesi
d'una Vivainl;i. Cucinato in questo sen
so non si dice. V. CUSINR.
ROBA COTA , Cotto, in forza di sust. va
le La cosa o la Vivanda cotta.
GOTO LESSO, Allessalo GOTO HOSTO,
Arrostito GOTO IN FERSORA , Affrittel
lato GOTO IN PADELA , Fritto COTO

CoSTOLl.VB O COSTE DB t* ERBE , Cote;

Costale; Nerbalini; CosIaline.


COSTN DE PANOCHIE , V. BOTOLO.
COST* DB FRUTI , Torso ; Torsolo, cio
Quello che rimane delle frutta dopo di
avere intorno levata la polpa Mazzoc
chio ; Mazzo; Cesto, dicesi dell'Insalata
d'altri erbaggi Girello si dice del
Carciofo a cui siano levale le foglie ed il
gambo Mozzicone, Quello' che rima
ne dalla cosa troncata.
COSTONDA , Torsolata, Colpo di torso.
COSTR1, Costoro,. Plurale di Costui.
COSTSO (coli' o serralo) add. Dispen
dioso, e nel Superi. Dispendiosissimo:
dicesi di Cosa clic porta dispendio, sposa
molla.
.
ROBA COSTOSA , Roba cara e nel Superi.
carissima , Altissima di prezzo. Ruba a
caro prezzo,

21

,61

I?f CAZZAROLA O IN SQUAQUACHlb o IN UMI

DO , Cotto in manicaretto , che i Cuochi


Romani dicono Sottestato, forse daU'eseerc stato sotto il testo.

1 6a
COT
Bes coto , Crogiolato, Cotto a dovrre
Coto in panada, Tracotto , Coto pi del
dovrre Poco , I / to , Mezzo cobto, Pitrdemeizo si dice per agg. a Carne
ira cotta e cruda , Guatcolto , rale pure
per quasi cotto.
dal soi, , bbromalo ; Incotlo ;
Che ha le carni mcotle. Conjetto; Confittato, dicesi del Terreno ch ben coito
dal sole dal ghiaccio.
, Cotto, dicesi per Ubbriaco
CoTO CHE NOL POL DIJl PAN VOL POL STAU
iir , Briaco cotto che non sa dir er
re ; Cotto come una monna, come un
gambero, come un silne; E si cotto che
non pub ruticarsi , cio Muovcrsi,
Cotto, si dice anche da noi per Innainorato Esssa mai , Esser
cotto <f una persona; Innamorato cotto
Innamorato fradicio Cotto fradicio ;
Essere nel Jornuolo, preso a vischio ;
Esser tullo impaniato.
Lavoro di cotto , detto de' Muratori ,
Tale Lavoro di pietra cotia.
Som Capitelo pato de , Cor
nicefatta di teslaccio , Lavoro di framnienti di terra colla.
CTOLA , s. f. Dimin. di Cotta , cos'i
chiamata una Sorta di vesle antica ed agiata da donna che rieuopriv lutta la
Eersona ed afibbiavasi al davanli ed alle
raccia con ucchielli. Ora si prende per
Gonnella. V. Carpeta.
Stab tac a le cotolx, Starfitto a Iii
si sia, vale Slargli continuamente d' al
tor Esser lappola, vale Persona che
si freghi altrui ( allomo Star tenture
attaccato a' panni , Praticar volcnlieri
colle donne. V. Cotolbta.
COTOLTA,s. f. Sotlanino; Gonnellelta ; Gonnellina ; Gonnellino.
Amigo de lb cotoletb , A mico dlie
donne. V. Femenbla Gali.veta.
Cotoletb , T. de' Cuochi ( dal Franc.
Ctelettes ) Costle Costoline , e si dicono Quelle degli animali ininuli , come
de'Castrali; le quai i chiamansi mrglio
Braciuole o Braciuoletle quando sono di
vise. L'uso per vuol che si dica Ctelet
te , quando parlasi di Costoline prepra
te a vicenda in umido.
COTOLIN, s. m. Cinno, Veste corla da
donna che cuopre dalla ciila in gi e si
porta sollo. Dicesi anche Soltanino ; Camiciotlo; Gonnella di sotlo.
CTOLO, s. m. lo stesso che (ita
lien. Gonnella ) quando soprapposla ad
altre e dislaccala dall'inibusto. Se la gon
nella v' at lacea In , allora da noi si chiama Cotolo o Cotola de l' abito. Le gonnelle soprappostc si dicono Cotoli de so
to ovv. Cotoli nssolul.
COTOLN, s. m. Gonnellone , Gonnella
grande.
COTOJV, s. m. Colone Bambagia, Propriam. QurJIa materia prima o lanugine
simile a lana iirssima , che si cava dal
bulto d'una pianla chiam.Ka da'Sisteniavici col nome genrico Gossypium. V.
BoMBASO.
, .

COTN, add. dette, per Agg. a Carne ,


Tracotto, V. Stbac'oto.
OOTR, add. Cottoio o Cocitoio; Di buona cucina, Aggiunto di que' grani di
quelle carni che sono di facile cultura. 11
suo contrario Cradele. V. in Duao.
COTRNO. s. m. T. dc'Cacciatori, Starna maggiore o Coturnice , dett volgarnicnle in Toscana Starna di Placenta ,
da Linueo Tetrao riifus, Uccello nolo
ricercato.
COTRA, s. Cottura ; Cochura; zione, II cuocere Dab una
la carne, Fermare Rifar le carni.
, detto in altro senso , Incotlo;
Chiazze, Macchie e lividure che vengono
alla pelle pel Iroppo calore.
COTI S, Cosi chiamasi una Specie di abi
to da donna assai succinto, clic usavasi
gi molli anni, beuch a' tempi dell' Au
lorr.
COVERCHIO , s. m. Coperchio e Coverchio, Huello con che alcuna coea si copre.
CoVBBCHIO DA BOZZB DA DESTILAS, Cuppellello; nUnitorio.
CovBBCBIO DB LA COMODA, Ccrcllo Cariello, Turacciolo del cesso.
CoVEKCHIO DE LA BOCA DBL TO UNO , Chi IIsino Lastrone.
CoVBBCHIO DE LE PIGNATB , TcStO O Copertoia, Dicesi a judia stoviglia di terra
cotia rotonda e alquanto cupa con cui si
cuopre la peu tola. Tegghia , si chiama
quel' Amese di creta di ferro con cui si
copre il teganic, la quai legghia iufocolala
rosla le vivande.
' CoVBBCHIO DEL RE SI OL. V. RES I OL.
Col lo DEL 8CHIOPO, V. ScHIOPO.
CoVBBCHIO DE LE SEPULTURE, Sigillo
Lapide.
CovEBCRio del violin, Coperchio,QuAla lavla del violinosucui sta il ponticello.
Cavar el covebchio , V. Descovebzeb.
COVERTA, s. f. Coperta e Coverta, Cosa
che Cuopre o con che si cuopre.
Coverta da leto , Coperta Coverta
del letto. V. Covebtb.
Coverta dainvolti, Invoglia Invoglio e Guscio.
Covebta da MORTO , Collre e Collra,
Panno o Drappo ero con cui si copre la
bara.
Covebta , parlando della Monta , Co
perta ; Monta ; Coprilura , Lo coprire
che fa il inaschio la feinmina de.lle beslic.
Covebta de la letbra , Coperta o Sopraccarta.
Covebta del zocolo o de la mtjla ,
Guiggia, La parte di sopra della piauella o del xoccolo.
Covebta d' tji bastimento , Coperta o
Coverta, in Marineria , s' inlrnde il Pal
co o Ponte superiore della nave. Onde
Andar solt coperta, vale. Andar iiela
parte inferiore della nave Tolda, dice
si il Tau, lato piano su cui sia pianUla
la balleria.
Covebta, detto fam. e Cg. Coperta e
Copertura , vale Apparenza, Semblanza,
Prclesto , Scusa.
COVERTLA, s.f. Coperchiella o Cover-

COT
chiella, Frode o altro ma coperlo a
d' ingannare altrui. Copritura ; Ricoperta e Ricoverlat vagliono Scusa,. Pretest.
, detto av verb. Coperla
mente.
COVERTN ; s. nr, T. de' Vetturali , Contrammantice, Mantice di- caleteo o; simi
le per coprire il davanti della cassa.
Copertino, detto. in T. Mar. Quella le
la o stuoia che s' adatta sopra alcuni ccrchi piegati aguisa d'arco , e che formano una specie di capanna nel vascello.
COVERTIIYA , s. f. Copertina Coverti
na , Piceola coperla di letlo , e dicesi an
che auella che si mette sopra i Cavalli.
Coltricina, dicesi la Copertina del letto
se riempiuta di piuma Mantellina ,
Quella coperla colla quale si ricoprono le
imagini sacre e talora i bambini nella
colla.
COVERTO, s. m. Copertura o Teio, Co
perta dclle fabbriche Piclo covebto,
Tettareilo. V. Copti Meter in covbrto una fabrica, Condurre a letto laJabbrica.
Le parti del tetto sono le seguenli.
del coverto , Cavalletlo Cavallo ,
T. degli Architelti , Composizione ed aggregaincnto di pi travi e legni ordinati
a triangolo per sostener telti pendcnli da
due parti , V. Colmeca Leto de la
caen , Aslicciuola o Tirante Prima
corda, chiamasi la Maggiore dfie travi
ch' in fondo e posta in piano Biscajrtieri, Punloni, si dicono Le due -travi
che dai lali vanno ad uuirsi nel mezzo for
mando angolo oltuso Meza caewa ,
Monaco, si dice la Travetla corla di mez
zo che paseando fra i punloni piomba so
pra all' aslicciuola Colmeleti, Razze
Monachetli o Monachini , sono li Due
corti legni che punlano nel Monaco e hei
Puntom Gro.\dXl, Tetloia, Quella par
te del tetto che sporge in fuori del muro
della fabbrica Moral , Corrente , e nel
dimin. Correntino , Que' travicelli quadrangolali lunghie sottili che servono adiversi usi e specialmente per far palchi e
coperture di edifizii, adaltandogh fi a tra
vo e trave , e dicesi anche Piaa. V. Co
po e Respibo.
EsSER AL AndXr AL COVERTO
DBL sooj detto fig. Esser al coperlo o Mettersi al coperlo o Ricoprirsi , vale Mettcrsi o Esser in sicuro pel suo intresse.
COVEIiTO , add. Coperto da Coprire.
Covebto de coLa, Cospcrso, dicesi di
Colore sparso che cuopra.
Covebto de BAjfDA, Soppannalo di lat
a ; Cristatlo soppannato difoglia.
covebto, detlo fig. lomo coperto,
Uomo cupo che lien su le carte, che non
iscuopre la sua inlcnzione.
Paese coverto da um momte , Paese co
perto, val Riparalo, cioc difeso da veulo
o simile.
COVERTR, s. m. Copertoio; Coverloio;
Coperta; Copertura; Copritura, Cosa qualunque che copra.
CovBBTba da leto , Copertoio ; Sopraccoperta ; Dossiers : Dossiero; Cehne
CyvBBra stamp, Sargia liue

cov
o lao di varii color comunalmente dipinto , con cui si copre il letto Cotertr imboto, Coltrone; opera imbottita CovERTn db piumin , Coltrice -, Coltricetta, Arnese da letto ripicuo ili piorna.
Covertr da tola, Celone, e si pui an
che appropriare a qualunque allro panno
da coprir che che sia.
Covertr del pax, Telo da pane, di- cesi quella Tovaglielta o striscia di panno
Uno con la quale si cuopre il pane su l'assc.
Covbrtor da obelar , Paretaio , cbia_masi Ata sulla quale si spiegano le paretelle per coprire gli ucceli che allettati
dal canto de'compagni ingabbiali, e dal
lo zimbello, si posauo sulla frasca o rogliam
dire boachetto naturale o posticcio posto
in mezzo del parelaio Prete o Paretella , diccsi alia Rete che si distende in
sur l'aiuola, A questa rete si dice anche
Copertoio ed Erpicatoio o Aiuolo.
CO VERZR, v. Coperchiare; Incoverchiare e Coverchiare , Coprir col coperchio ,
e dicesi di cassa, scatola e simile che abbia il coperchio Coprire ; Rcoprire o
Ricovrire e Velare , vagliono Occultare ,
Nascondere Torxar a covbrzbr , Ricoperchiare o Rcoprire, dicesi rispetlivamente nei due suddetli signiQcati Onestare o Adonestare, vale Coprire o Colo
rare salto specie d' onesto, ovv. Dar colo
re o apparenza di giuslizia.
Covbrzbr, detto fig. Coprire ; Rieoprire; Ammantare Ammantellare ; Pallia
re, Velare, nascondere Colorare, Dar
colore a una cosa nel rappresentarsela tal
quale si mole, che anche si dice Simula
re Orpellare o Inorpellare, dicesi del
Coprir con arte che che sia a oggelta che
apparisca pi vago di quel che , e con ap
parenza di bene, che anche dicesi Imbellettare; Impomiciare; Imbiancare Coyrzerse, detto pur figur. Ammantarsi i
Ammantellarsi, Cclarsi artalamente.
Covbrzer, parlando degli Auiniali, Co
prire, Congiungersi il maschio colla femmina per la. generazione. Calcare , dicesi
degli tlceelli.
Covbrzer de , Inerbare Covbr
zer de fiori , Infiorare o Infiorire.
Covbrzer de tera la salata , Ricoricare; Interriare, Imbrattar con terra alcuni erbaggi per farli imbianchire.
CoVERZBR LA TESTA BL MUSO A QUALcbx, Imbacuccare; Camuflare; Incappucciare Coverzbr col maxto , Ammntare o Rammantare,
Coverzbrse la testa, Mettersi in capo.
COVlLOjS. m. Coviello, Maschera chefinge un bravo sciocco , la quale s'aggrottesca con rgli i bafti alia Spagnuola col
ero di brace.
El. par Covielo a bl Capitn CoviELO, Pare un Coviello, E si vuol alludcre a chi ha il tabarro troppo corto. V.
Tabarielo.
COV1SMODO, Voce Morpata dal latino.
Quovis modo, e vale il suo vero sigriilicato, cio In certo modo; In certa guisa ;
A guis,
guisa.
COVRR, v,Lo
che Co

CRE
Covrir un posto , i , Ejerci
tare; Possedere un posto, urf impiego.
Covrir.se. Coprirsi , detlo in T. MU.
vale Riparai'si , difeudersi , sostenerssi.
COZZADA , s. f. Cozzata ; .
COZZAME.VTO, V. Incozzambxto, nel
primo signif.
cozzar, v. ; UrtarsL
CoZzXr C0 CHI I CORXI Pl LOXGHI,
Cozzare o Urtare col muro; Fare a cozzo muricciuoli, Contendere con pi \iotenti di s Manglar I noci col mallo,
si dice di Coloro che dicono male e eozzano con chi sa dir male nieglio di essi. on trescare con chi e pi di te.
Co7-7.ar.se , Impuntarsi, detto fig. degli
Schermidoii , del incontrarsi le due spa
de punta per punta.
Cozzarsb insibme , Tenzouare o Tenzionare, Quistionare a parole; Bisticciarsi o Bisticcicarsi , Contrastare perlinacemcnte Stare o Contendere a tu per tu,
vale Rispondere a ogni mnimo che nel
bisticciarsi riel tenzouare; stare in ostinala conlesa senza voler ceder giammai.
CRAGNA , s. f. Voce fam. Untume o Sucidume e Sudiciume, Quella sporcizia un
tuosa che si vede talvolta sul collare di
qualchc abito,nia specialmenle nella par
te deretana.
El GA TANTA CRAGNA SUL COLARAN, CHR
se coxzara i capuzzi, // callare ha tan
to untume, che condirebbe i cavoli cappucci.
CRAICER, s. m. Moncta di rame Tedesca;
lo slesso che Carantn. V.
CRAGNIZZO, Nome aggiunto dalo da' Pe
se, generalmente ad alcune specie di pesci
di marc del genere Labrus di Linneo, co
me al Labrus Cruleus di Bonetlerre, pesce giallo rosso rd azzurro, il quale piuttosto raro nel nostro mare.
CRAOCEMBOLO, Idiotismo di tant fra
la bassa plebe, che non sanno dire Clavi
cmbalo, V.
CRAVA , Voce corrotta da Capra , detla
per Agg. a Uomo nel sign, di File ; Vigliacco ; Vigliaccone ; Poltrone simili.
CRAUTI, s. m. Salcraut, Voce Tedesca
da Kraut che vual dire Erb. Cavoli salati, Cavoli o Cappucci inacetiti , che si
mangiano per salsa.
CRE, s. m. Scricchiolata , Suono o remo
re chefaaleuna cosa nello scricchiolare
Cri e Crich e Cricche, il suono del ghiaccio e del indersi dlie stoviglie.
Crocchiare , si detto met . del suono
che rendon le cose fesse qiiando sono percossc , e le scommesse e sconfilte , lo che
si dice anche Chiocciare ; Croccare ; Cigolare Crocchiare, dicesi pnre de' Ferri de' Cavalli quando sono smossi e crollano cigolando Far che cri , Crepare ; Schiappare, dicesi del Fendersi o rompersi le stoviglie. V. CantX da lbco , in
Cantar.
CREA , s. f. Creta ; Argilla o Argiglia ,
Terra tegnente e densa, della quale si fau
no le stoviglie.
CUYIR DE CUBA , 1

CRE
i$S
CREANZ\,add.Creanzato,Cheha ereauzu
GRE AT RA, s. f. Creatura.
Creatura , diccsi popolarmente anche
da noi per Bambino. sta creatu
ra , Cara questa creaturina, questo bambolo ; Caro il mo naccherino.
..
Crbatura .1, Crcaturao Cra
lo, Servo, Allicvo, persona dipendenle.
La crbatura im paxza de so m \rb, Fe
to Embrione , dicesi il Parlo iuforme,
non ancora perfettamente organizzato.
Creatube! Voce di eselamazione, Accorr uomo , Grido con cui taluno invoca
altrui soccorso: ch' quanto dire: Soccorrete buona gente; Aiutatemi.
Cabe crbaturb, Del to per amorevolezza , lo siesso che Cari Jigli o fratelli
amici Creature ve saludo, Amiciri
salulo; Miei cari vi saluto, vi do il buon
giorno la buona natte.
CRCOLA, T. di alcuni Pesc. Pese simi
le alla Sarpa e forsc una varela di rssa.
V. Salpa.
CRCOLA , s. f. delta anche Favoto, Racoleta e Rochbto, T. de'Cacciatori, Ce.rcedula o Garganello e Sarlella, Ucccllo
del genere dellc Anilrc salvatiche , detto
da Linneo Anas querquedula. II loro ver
so o voce imita la Raga nella (Racola), fucendo Cree Cree, onde fu ad essa dato un
tal nomc volgare di CrecoUt.
crecolXr, v. Scricchiolare o Screpolare, Dicesi del Letlo , ed anche di quel
rumore che fanno talvolta le scarpe o le
pianclle in andando. V. Gre.
CREDADR, T. anliq. Crediiore.
CREDENZA , s. f. Credenza , Alto del
credere, cio fidare altrui sul crdito. Dare a credenza o a creditu; Pigliare a cre
denza ; Far credenza.
A FAR CRSDBMZA N0 SB GUADAGXA GXB.Vte , A credenza chi d spaccia pi assai,
perde amico e i daar non ha mai. Meglio consiglia quelF altro proverbio, Buon
mercato e non credenza.
El tempo n'ha pato credexza , Detto
met. La pioggia ci ha rispetlatot cio Du
rante il nostro cammino non ha piovuto.
Bul ve ix cur. de.\'z. V . V. Bulada.
CREDENZN, addComVo,Credfoe Crcdc volee Credulissimo, Troppo facile a creder le cose. Battezzato in domenica; Che
se la beve ; Terra da piantar earote.
CREDER, v. Credere ; Portar o Porger
credenza.
CbEDBB FACILMBWTB DA MINCHlbW,
Andarsene alie grida o Andarsene preso
alie grida ; Lasciarsi levare a cavallo
Arcicredere, Credere ferinamente, ed an
che Creder pi di quello che si Je credere.
Credbr poco, Non creder dal tetto in,
tu.
Chi tb crbsbssb xo sabave obliga a far
QUARBSEMA. Ovv. Se TI GHE CBEDI , XO OHB
xe ix ghbto, Chi per lepre ti pigliasse o comprasse getterebbe via i danari, Dicesi di un grande astuto, cuinon
si pu fcilmente prestar credenza.
El cbbdbva d'avbblo ix scarsela , Ohl
e ve la pareva aver pocoJa nel borsellinoy
Si credeva sieur e fu ingannato,

*64
CRE
Fars cbedbb savio, Parer savio a er*dnia, Farsi credere o supporre.
La UNA C0S8A DA CRBDBB CHE 8
pol cbedbb , E creditoio a credibil*.
jMoSTnn DB CBBDBB , V. Mostrar.
No t TB CHEDB, // tuo inchiostro non
tigne; La tua scrittura nan passa per
. buona, Dette fig. Non ha crdito.
No CREDBR LB SO FANCHIANB, Non gObellare quelle che dice alcuna. V. in Fi e Riceyer,
Sb CREDB prb FACILMENTE AL BUL
al bbn, La gente pi acconcia a, creder il male che il bene.
CREDO , s. m. Credo, 0 smbolo itegli Apostoli.
DB LA ROBA SUL CREDO , P'tgUarehe che sia a credema.
Magwb t' va cbedc, Mangiare in
Un credo, cio Quanlo lempo ci vuole a
dire il Crede. Cosi si dice Vado vegxo.
in ' uiv cbedo , Fado e torno in un cre
do , cio Preslo.
CREMA , s., f. Crema , Specie di vivand
nota che consiste in un intriso <li lalle ,
farina bianca, nova e zucchero.
CusinXr la , Rosolare la. crema.
CREMESE , add. Chermisino o Cremisino, Di colore di Cberniisi n Cremisi.
CREN, 8. m. Cren; Barbaforte; Lapazio
acato; Ippolapato; fajano rus \dice gross, lunga, bianca, tuberosa e bernoccolula , d' una pianta erbacea di sapor
molto aci'e,chiamatada'BoUnici Cocinea
rla Armoraeiai la quale radice grattugiala e inforzata coU'aceto si niangia per salsa,
CRENA Grea , s. f. Crina o Crino, Pe
lo ltingo che pende al cavallo dal filo del
eolioCriniera chiauiansi lulli i crioi del
cavuUo. V. Grea.
Tagiar le cre:ye al cvalo, Scrinare
il cavallo, vale Tagliargli il crino del collo e un poco anche la coda.
CREN ZA (coll'e stietta) Voce anliq. che
ora si dice Crcdenza, L'arniario del pane
CREOLA, V. Crila.
CREOSO , add. Cretoso ; Argilloso o Argiglioso; Terreno tegnente o di creta te
gnente.
CREPA, . f. detta per Testa , Zueca; '
ca o Cocela da morto , Cra~
nto ; Teschio.
Crepa pelada , Monnone ; Bertolte ,
Dicesi d' Uomo calvo e pelato a guisa di
teimia.
Crepa db pionata , Coccio e Greppo,
Pezzo di vaso rotlo di terra cotta Far
db lb chupe, Fare de' pentolim\, Si dice
del Romper una pentnla iu pezzi.
CREPA, add. Crepato; Screpolato; Crepacciuto; Fesso; Scoppiato; Schiappato.
Sibstu crep.X , Eipressione fanu Che ti
venga la rabbia o il malanno, Dicesi an
che per vezzi o iu atlo di scherzo.
Cu KP ADA , s. f. Crepatura ; Scoppiatura.
Dab una cbepada, Fendersi p Scoppiare, dicesi de'Vasi _ Detto fig. Crepare,
vale Morir.
CREPXR, t. Crepare, Spaccarsi, fender-

CRE
si Scombnzh a crbpvr, Screpolare o
Crepolare.
Crepare, detto ig. vale Morir.
Crepr da la patjba , Morir di spaventOy Detto per csagerazione. ,
CrepXr da la rabia o db voGiA etc. Cre
par di tdegno , di dolore, di voglia etc.
da BIDBB, V. Rider.
Chepas, parlando delle bocee dei fie
ri, Sbocciare.
Crepar , parlando di Muro , Far pelo ;
Pelare; Crepolare; Screpolare ; Fenderti, Si dice delle. piccole crepature delle
mura La calcina de muro xe tuta
cbepada , La calcina ha falto serenlo o
crepature.
db SALUTB, detto scherzosatn.
Star bene, benone, bemssimo.
Crepar, parlando di schioppo, Scop
piare; Screpazzare , si dice del Romper
e l'aprirsi la canna nelT alto di scaricarst.
Crepar db le bombb, Scoppiare; Spac
carsi; Aprirsi Lo scoppiare delle Mi
ne dicesi Brillar.
Crepr pER NOPODBnsB tbgnr, Schiattare. P. e. lo sehiatto se non rispondo. V.
SclilATAR.
ImPINJSSITE PCR TANTO, CHE TI CBEPAB.V, Empili tanto, che tu corra rischio,
di shonzolare o scoppiare.
Pustu crepar! Canchero che ti mangi\
Scie il' imprecaciones Ti venga il can ; Ti caschi il/talo.
Sb fa sb pa /e , Nidojatto
gazzera morta. Prov. e vale che In qucslo
mondo tost che uno beue accoinodato,
ei muore.
CREPARA , e. t. Crepatura ; Spaccatura; Crepaccto ; Crepaccia; Crepato.
pe , T. di Malsealcia , Crepac
cia o Bappa. Malore che vien ne'piedi al
Cavallo Selole; Bughettine si chiamano Quelle che vengono agli uomini pel
freddo.
Crbpaubb dei muri, Pelo, Onde Pela
re o Far pelo vagliono Coroinciare o scoprir peli , Mostrar lessute, Screpolare. II
primo dicesi dclla pietra , del marino ;
e Far pelo non si dice che della inuraglia.
V. Muao.
CREPAURTA , s. f. Screpolatura ; Screpolo, Quelle fissuietle che si producono
talvolta nellacorleccia Vgli albcri. V. PABA.
CREPAZZE, . (. T. de'Manisoalchi, Giarda e Giardoni, Malattia del Cavallo nella
giuntiii-a sopra l'uughia.
CREPETO, s. tin. FesJolino, dim. t Fesso, Screpolatura. V. Cbbpaureta.
CREPO (coll'e larga ) 8. m. Crepatura o
Fendilura. V. Crepauba.
Tbab vu crepo, Scoppiare; Screpola
re ; Fendersi Dab dei cbepi 3 Screpaz
zare.
CREPN, e. m. (dal Franc. Crpon) re
pone, Sorta di Velo alquanto crespo.
CRESCER. V. Crbssbb.
CRESEM\R,v.vale Cresimare, che e Con
ferir la cresima. Ma pi s' usa nel sign,
di Tenere a cresima , cio Far da padi i-

CRE
no alla cresima So 8ta i che l'ho crbsema , lo io ho trnutn a cresima.
CrE3Emr , detto (ig. Canonizzare , per
Accreditarc , Autenticare.
Sb.vtbnza crbsemada, V. Sentbnza.
Crbsbmar QUALcbx, detto pur fig. Dar
delle busse; Batiere; Schiajjeggiare ; locuzione vernacola detta da quella specie
di guanciatina che da il Vescovo al cresimalo nell'amministrazione del sagramenlo.
CRESPA , s. f. Crespa ; Grinza ; Ruga i
Increspatura, Piega della pelle. Corrur
gatione termine dotlrinale Increspar
mento, direbbesi dcll'acqna.
Crbspb de lb camise, Crespe Grin si dice delle pieghe mal falle, cosi drl
panno, come d'ogni altra cosa raggrinzata Lavoro a crespe , Lavoro a piegoline, a latlughe. V. Lncre-pr Accrespatura st dice di qnalchc difetto che scopresi nel panno lano.
CRESPIN, s. m. Crespone , Soria di tela
rdila di seta e ripiena di slamc.
CRESPO , V. Grespo.
CRESSER, v. Crescere, L' aumentarsi di
che che sia Tornar a crbsser , Baccrescere.
Cressbr el. dopio, Geminare; Adduare; Far duetanli; Crescere il dappio
Crbssbb o Fab trb volt's, Triplicare^
Quatro, Quadruplicate ; Moltb, Molliplicare.
Crbsser, parlando di fanciulli , Garzoncggiare o Farsi garzoite, Crescere , ingranilirsi de' ragazzi AvB finio db
cressbr, Averfalto ilgroppo, ow. Avrrposto il tello, vagliono hg. Non crescer piu
della persona.
Cressbr de le diavb , Btncarare. Riiocco ; Riloccamenlo del grano.
Crbsser de lk piante , Vegetare,
Crbsser in malx Mal ci cresce chi non
peggiora, dicesi di Chi insieme colla per
sona sia cresciut anche nella malizia.
Cressbr DC man , Rafftnare o Raffinire tra le mani, come la pasta. Crescere m
mano val Diventar pi perfelto.
Cressbr sora , Sovraccrescere , Farsi
una esereecenza. Sovraccrescere la carne.
Tagmr un abito in cresseh, V. Abito.
In CRES8EH DE LUNA , V. LuNA.
Cbbssbr el fito, Rincarare ilfttto.'
cressimXn, s. m. Nome d'un giuoco d
carte che fassi Ira due persone, fra le quaH si divide il mazzo; e resta vini ilore quel
le a cui pervengono tulte le carte. Dicesi
ancora vulgarmente a qiiesto giuoco, ZoGB A DESPOGIARSE IN CAMISA.
CRSSITA, s. f. o Cressimb.vto, Crecimento; Raccrescimento ; Accrescimentoj,
Aumento.
CRESSN , V. Nastbuzizo aquatico^
CRESSUDN, add. Cresciutoccio, Alquan
to cresciuto , falto grandicello.
CRESS10 , add. Cresciuto; Raecresciuto ; Accresciuto.
Crfssi, chin mano le donne in forza dl
sust. gli Accrescimenti ch* esse fanno alie
calze nel lavorarle, coli' aggiungervi delle
niaglie per farle corpacciute nel mezo e

CRI

CRI

dar loro la forma conveniente della gam


ba.
CRESTA, s. C Cresta, Quella de' polli e
simili che la hanno sul capo Quella sot
to il becco dicesi Bargigli. V. BABBOLB.
In altro sign. Cresta ; Condiloma ; Fi
co; Tattera, dicesi a Escrescenza carno
sa e a quella specialmente eh' prodotta
da morbo venereo nel sesso posteriore.
CRESTA DE GALO , s. f. T. degli Erbolai, Ceiosia } Sorta d'Erba, detta da' Bo*tanici Ceiosia Margaritacea, la quale ha
la radice biancastra e fibrosa.
CRESTL, s. m. Cristallo, Materia tra
sparente e chiara , notissima , eh' di due
specie , naturale e artiCziale. Il naturale
chiamasi Cristallo di monte; l'artiGziale
quello che si compone e si fonde nelle
fornaci del Tetro ; ed il Vetro raffinato.
CRESTALIZARSE , v. Cristallizarsi , di
cesi de' Corpi che diventano solidi e tra
sparenti come il cristallo, o che si riduco
no a concrezione di sale; e si dice anche
Ingemmarsi.
CRESTIN, V. CRISTIN. ,
CRESTSO, adii Crestato o Crestato, Pa
rola nel senso vernacolo di ingiuria bassa
ad un giovane , indicato per Bagascione ,

CRI\H DBL Tono, Mugghiare; Muglia


re; Muggire; Mugiolare, E quindi Mug
ghio e Muglio.
CRIH DEI CAVALI, Nitrire o Annitrire
e Annitrire, Quindi Nitrito e Anitrio.
CRIH DEL CAST, Abbaiare o Baiare e
Latrare , II mandar fuori che fa il cane
la sua voce contro alcuno, o in tempo di
notte quando fa la guardia alla casa
Guaire, dicesi per Qualunque voce de' Ca
ni S(/uittirf; Schiattire e Sguittireo
Baciare , dicesi specialmente de' Bracchi
quando levano e seguitano la fiera Ug
giolare, il Mandar fuori certa voce lamen
tevole che fa il cane miand' in catena e
vorrebbe sciorsi Mugolare, 'Quando il
cane manda fuori un certo suon di voce
sommessa per allegrezza o per piacere che
senta, e qualche volta per dolore, e quin
di Mugolio Ringhiare, si dice Quan
do il cane irritato digrigna i denti Gagnolare; Guaiolare e Guaire, ilicesi del
la voce de' cagnolini Quando hanno biso
gno di poppa , ed anche de' cani quando si
dolgono ; e quindi Gagnolo e Guaio.

\. B/iBDASSA.

CRETO (coli' e larga ) add. Fededegno o


Dfgno di fde e Credevate.
CRA, s. f. (Forse dal barb. Grida) Sgri
do ; Sgridamento , Satirico discorso con
tro alcuno.
GHIA, T. Antiq. Grida; Bando; Stri
dore.
CR1ADA, s. f. Gridata; Gridare; Grido ;
/femore Bravata; Correzione.
CRIANTE, add. LA XE TWA COSSA CBJAJTTE, Ingiusta; Iniqua; Crudele, Che b
gridare, Che muove a dolersi.
CRl\R, v. (Forse dal Frane. Crier) Gri
dare, Vi corrispondono Strcpilare; Stri
dere'; Strillare ; Levare strido o grido ,
Schiamazzare; Sfiatarsi m grida.
CHIR A UNO, Sgridare alcuno o Gri
dare ad alcuno; vite anche dicesi Garrire
ad alcuno; Far remore in capo o in testa
ad alcuno.
CRIB rar CASA , Gridare ; Far ramare;
Metter la casa a ramare , V. TAROCR
Alzare i mazzi vale Alzar la voce.
CKJB DA PER TUTO DE USTO, Bandir la
croce addosso a uno o Predicar la croce
contro uno, Muovergli contro una crocia
ta, perseguitarlo, dirne male.
CRIR A FOATB , Gridare a testa ; Gri
dare ad alta voce.
CRIR AGIUTO, Gridare accorr uomo ;
Gridar merc. V. ALTUHIO.

CRTH A PIJ STO POSSO , Gridare quanto


te n' ha nella, gola o in lesta; Gridare a
pi non posso; Strepitare SBREGARSB
BAI CRIR , V. SBREGR.
CRIR COMB UN'AQUILA o COITE u.v VA STO,
Stiacciarne come un picchio, Incollerir
si assai. V. CICH.
CRIR DBI LJONFAWTE, Barrire, e quin
di Barrito, La voce che manda fuori l'E
lefante. Un barrilo elefaitUtco.

CniXn DB LE PIECORB , DBI AGNELI , DB

LE CAVRE, Belare e Specorare; quindi Be


lato e Belo.
CRIR DEI GATI, Gnaulare; Miagolare
e Miugulare ; e quindi Gnaulio e Miagolio, dicesi il Verso di uno o pi gatti che
miagolano. V. SG.YAOLR.
Cni'in DEL PORCO , Grugnire e Grugnare; e quindi dicesi Grugnito, alla sua vo
ce Grufolare, I propriam. il Razzolare
che fanno i porci col grifo; e per Quel gesto
che essi fanno alzando il grifo e spingen
dolo innanzi grugnendo.
CRIR DB L'ASENO, Ragghiare o Raglia
re; e quindi JKaggh io e Raglio.
li. M u riF.i, LOTO, Urlare o Ululare , e
quindi Urlo e Ululato.
CRIR DE LA VOLTE, Gagnolare; e quin
di Gagnolo.
CRIH DEL SERPENTE , Fischiare ; Sibi
lare ; Sufolare e Zufolare ; onde Fischio
e Sibilo.
CRIR DE LA RANA, Gracidare.
CBTB DEI COLOMBI e DE LE TORTORE ,
Gemere o Tubare. V. TUGH.
CBIR DB LE CORNACHIE e DEI CORVI, Grac
chiare.
CRIR DB LE OCHE, Gracidare.
CRIA*. DE LE ZOETB, Squttire.
CBIR DEI POLESINI e DBI OSBLBTI PUTINI , Pigolare e Pipilare.

CRI

r65

Vagito dices alla voce de' bambini neo


nati.
CRIR DB LE RODE e DEI STIZZ, Cigo
lare e quindi Cigolo.
CttlR DEI MUSSATI, DE LE AVE, VESPE e

MOSCONI, Ronzare e Rombare, e quindi


Ronzo e Ronzo.
CRIR NO VAL GNENTE , Dalle grida ne
scampa il lupo , Si dice di Chi non ha de*
suoi
fallif altra pena
che grida,
delle quali
f |
*
u
*
i
si fa beile.

EL CRIA CHE PAH CHE i LO COSA , E' gri


da che par castrato. EL CRIA CH'BL PAR
UN MANZO, Mugghia come un bue.
LASSA CH' EL CRIA , Gracchi a sua po
sta, Lascialo gridare.
(JRICA, s. f. Gara, nel sign. di Contrasto,
Dissidio fra persone di parere contrario.
AVER DE LE CRICHB, Aver de' contrasti,
de dissidii o liligii; Cozzare o Urtare con
alcuno; Aver delle controversie o degtimr
brogli o delle brighe.
CRICH , Cri e Crich , Voci che esprimono
il suono del ghiaccio e del vetro quando si
fendono. V. CRE.
CRICO, s. m. e per lo piii CRICHI , Parie
del carro delle carrozze. V. CARO sust.
Caico DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO.
Coico , (dal Frane. Cric) T. degli Ar
tiglieri , Martinelld, Ordigno in uso pres
so gli artiglieri per alzar pesi, adoperando
una forza assai minore di quella impiega
ta colla gran leva.
CRICOLAR, V. CKBCOLH.
CRILO, s.m. T. de'Pesc. Chiamasi ognu
no di que' lunghi pezzi che uniti insieme
compongono la Rezzola, V. Pieni: DA TRATA.
CRILO , dicesi anche per CBIVLO , V.
CRIMLNAL (LA) Maniera della gente di
bassa mano per dire // Tribunal crimina
le. Errore di gramatica derivato dall" uso
ch'eravi prima del 1797. d'indicare cosi
per abbreviatura la Quaranlia criuiinale.
CRIOLA , s. f. T. agr. Arnese a guisa di pn"
niere o cesta rivolta , formato di viiniu1
disposti coin quelli delle gabbie, che usa
no i contadini per tenervi sotto riparati i
pulcini che vaii pigolando cio gridando
e talvolta la chiocchia con essi , onde di
venta come una specie di gabbia.

CRIOLAR, V. CRIVBLB.
CR10R , s. m. Grido; Sgrido; Sgridamen
to; Gridare; Gridata; Grido; Stridito.
CRIR DE LE RODE DEL CARO, Cigolo;

Cnln DEI PAPAGALI e DE LE GAZE, CH-

gltettdre.
CRIR DEL eneo , Cuculiare.
CRIR DE LA GAMNA e DEL GALO , SchO-

mazzare o Stramazzare, dicesi del Gri


dar del gallo e della gallina quando ha
fatto l'uovo. Chiocciare o Crocciare, di
cesi del Verso della gallina quando vuoi
covare o ha i pulcini. V. GALO.
CHIR DEI SORZI e DE LE JTOTOLE, Stiidere.
DEI PITOCHI O LAMENTARSI? FINTA

MENTE , Far marina, Si dice del Finger


miseria e con importunila quasi gagno
lando chieder la limosina o simili.
COII DEI PUTBLJ, Vagire; e quindi

Cigolamento ; Stridore.
GHB XB DEI emoni, C' delle contese,
delle baruffe, delle differenze; Si gridaf
La marina turbata.
CRISE , s. f. Crisi eCrise, T. ili Medicina.
AVER UNA GHISE, Aver una vicenda, un
imbroglio, un impegno, una sventura.
CRISPO. Psa CRISPO, detto per onest in
vece di Per Cristo. Per bacco; Aff mia;
ffeddedieci.
CRISSE , s. f. Fedissi o Fedisse, s. m. 0scuramento di sole o di luna. La luna ha
fatto il suo ecclisse.
CRISTIN , add. e s. m. Cristiano.
PAHLR DA CIUSTIA.V, V. PARLAR.
L'i UH BON CRJSTIAN B GHKNTB Plb, E

CRO
i6G
CRI
Quel
lo
che

alio stetso uso di sceve~


un cristiantllo , cio Oroieciuolo,' uoidq.
ran- in altro modo l* biade..
da. poco. Buon cristianacio , dice a Lo
Crivio da Capblbri , Calcatoio, Pezmo, facile e correnle.
zo di cuoio forle e bucheralo , con cui i
CRISTIAN^ , s. f. Cristianita ; Cristia
Cappel.lai cuoprono la falda de' cappelli
nesimo.
per comprimere al di sopra colle roaui e
CnitTlwt^, nel ignif. piil comune va
{,
le Carita. crUtiana , cio ConTenienza ,
Crivlo da Zbca, Ramino, Vaso di ra
discretezza *- La abia un de cbime
in forma di padella piatla a mano , doitianitX, Abbia un pa di carita cristia
si gcltano i pezzi preparad pel conio ,
na, di conyenienza , di amor del prossiche si lasciano raffreddarc in un crivello.
mo , di discretezza.
d.' otlone.
Senza cristianita, ale Sema, religiocroXr o-Croyar , . Cader gi ; ed e pro
ne, Miscre4nte..
prio de'frulti che cadono dnll'albero.
CRISTIER, V. Cltstibr..
Croar la calcina dai muri, Scanicare.
CRISTO , Nome he qui i regtti-a pci seCror dal sono, Tracollare, V. CaizVr.
gucnli drltali.
Croar , Inclinare; Cascar nelle vecNo n' HO tf.4 CRISTO , OTT. No eo UN
chie; Portar ifiasconi, Si dice, di Chi
cristo, da basXk, Non ho croce indosso i
per cl si abhandpna colla persona e moNon ho un becco d' un quattrino, Non ho,
stra ana certa lassezza.
danari. V. DiOi
Croar zo la superbia, Avvilirsi; AbStaii in cristo ,. Stare o segno , ai
biosciarsi; Abbandonarsi.
segno, 1 Sure con rispetto, con timo
croXta o CrovXta , s. f. Crovatta Corr, e ubbidicnza. :
vatla Croatta, Fazzuletto o pezzuola di
Far star qualcVn in cristo , otv. Ta
turbante, o < altro pannolino. iinissimo ,
enia in cristo , farfilar uno , Farlo sta
che si porta al eolio.
re chelo per. bella pura. Tenere alle mosCROCANTE, s. m. Berlingozzo, Cibo di.
se Tenere a segno, vagliono Far avere
farina int risa .coll' nova, in forma roton
ad altrui pazienza infiletto alda a spicchi , al di fuori invetriata colla
uno, detlo fig. Tale Tenerlo a. dieta.
Far cristo , Fare crich , Diceei del fu
cinara d' uovo. V. Gato.
cile q uando sbaglia nel pigliar fuueo. Lu
CROCIERA , a. Incrociatura, V. IacboItesso che Scrocr. V.
ci.Vb.
Nbgr cristo su la crosb , V. NegXr.
CROCO,
V. Zafra*.'.
Basr sto cristo o. saltar sto fosso ,
CROCOlXR ; . Gorgogliare ; Bollire a
jSere o affogare, si dice di Chi sforzalo.
scroscio, o a ricorSQlo, Bullir della pon
dalja ncessita.- simile agli altri , Essere
ila o altro nel inaggior colmo.
ira Balante e Ferrante ; Essere tra 'l.
CrocolXr , detlo altro sign. Chiocrolto e lo stracciato o tra leforche e San
care, metaf. dicesi di Pulcelluua cio di
ta Candida, Periolare per ogni Terso. V.
Pulcella. un po'sopranatta ollre al convein Ganassa.
nevole
tempo La chocla , Chioficia.
CR1ST0F0L0 , Cristoforo, Npme proprio,
V. DoHZBI<pNA..
di Uomo.
CRODA, s. f. Hoccia; Balza ; Balzo;
CRITICO, add. -- Zorno critico, G/or, Luogo di monte dirupalo Scoglio
no climatrico ciu Pericoloso , dubbioso,
o Masso dicesi propr.. Sasso grandissimo
fatale. Giorno malaugurato , disgraziato.
radjeato in terra.
CRITICON,*, m. Criticatore , Mordace,
CRGNOLO
. s. m. Voce del Contado appui! la lore.
so Padova; lo stesso che GnPco, nel sigu.
CRITICONA , . f. Ciilicatrice, dicesi al-.
di Betnoccolo. V. Gnoco.
la Femmina.
crolXr , v. Diroccare ; Cadere ; Casca-CRIYElX , add. Crivellato o Vagliato, di
re; Bovinare, dicesi degli edifizii.
cesi delle Biade.
Crolar i DENTi , Cadere i denti, Quando. cadono per vecchiaia per malattia.
CritelX da busi , Crivellato Bucacrollare Ci che nui diciamo Scantichiato; Foraminoso; Foracchialo, Pieno
di fura mi o buchi . Crivellato di pugnanar. V.
late, Tale Fn-jto di pugnalc in pi luogbi.
crompXr, Lo stesso cho Comprar , V.
CR1VELADR, s. m. Vagliatore.
CRONICA, s. f." Cron ira a Cronaca, Sloria.
CRIVELADRA , s. f. Vagliatura ; Mon crnica ! Che lungagnoia o lundiglia ; Scaglie , Parle mutile e cattiva
ghera, Dicesi dj un. discorso lungo e ciche si lera dall* biade in crivellandole. V..
pito.
Bula.
crosXto , s. m. Farsetto e Farseltino ,
CRIVER,v. Vagitare o Crivellare, SccVestimento da uomo che cuopre U'buslo,
col vaglio ta grano o biada il mal
come giubbone o camiciuola.
,v%enje o altra inondiglia.
CROSE , s. f, Croce Fusto , dicesi al LeCJUVELETO, . m. Vaglictto, dim. di Va
gno. che st perpendicolo j e- Braccia aile
glio.
Pue parti a traverso.
CR1VLO, . m. Crivello a Vaglio o CriCroce, delta fig. in sign, dj Pena,supIro, Strumenlo coperto di cuuio sepiinaplizio, attlizione, tribolazione Tuti Ga
to di buchi , da sceverare il grano.
lb so crosb, Ognuno ha la sua crocc; At
can la iigna ; Chi ha cpre ha corna
Ca velu oRBo , Vaglio senza buchi,

CRO
Ci ha polli ha pipite ; Non v' e rota sen
za spine.
Far ha crosb vs caosbx qualcossa;
Fare crociane ; Fare il pianto a che
che sia a di che che sia; Dare la benedica , Abbandonar che che si Segnato,
e benedetto, Aggiunti che si danno ad alcuna cosa che sivoglia rilnsriar liberamente e con animo di non pi rirolerU.
MSTBR IN CROSB UNO , Y. MbTER.
. A CROSS SANTA \ ERA DB DlO, Alla ce di Dio, Specie di giuramenlo della vil
plebe.
ToLLA DE LA SANTA CRQSB, Mela; Croce santa ; Tavola , Quella tavoluccia so
pra cui sono chiare e grandi le letlere del alfabeto per uso de' faaciulli , che cominciano ad imparare.
CROSERA , s. f. Crocicchio e Crociata &
Quadrivio, Luogo dove risponilouo qtialtro slcade. Trebbin o Trivio , dicesi
quel Cania a crocicchio dove taimo capo
tre strade Fora , si cbiama quella.
strada che si spartiscc in due.
Crociata, dicesi pure Quella parte del
la Chiesa elf fatta in forma di croce.
Crosbrb dbl ConLO , V. Corlo.
CROSTA , . f. Crocetta ; Crocettina ,
Piccola croce.
Crosbta de formbnto o. Catagion, T.
agr. Cavalletto , dicesi unione di mol
g reg ne si il campo , ciu Quella piccola
massa di biade che fanno i lavoratori net
camni allora che le hanno mietute prima
di abbarcarle; detlo cosi dall' accavallare
un covone o gregna sopra 1' altra. V. Fagia.
Crostb , t. m. T. Mar. Crocette , si
dicono qualtro pezzi di Iegno situati in
croce fra loro , i qnali s'incassano nel colombiere di ciascuu albero.
Far crostb , Far delle croci o delle
crocette, Modo basso, che significa, Non
aver da mangiare Non aver pane pe
sabbati , vale Patir la fame * Far cro
stb da cbna , Far la cena, di Salvino,
cio Pisciare e andar in letto.
Far far Croste a qualcn, Tenere alcun a dicta; Metiere Tenere altrui a
filetto.
CROSON, s. m. Crosazzo o Crociato, T.
Merc. Voci dell' uso. Monela d' argento
Portoghese del Talore di lire nndici Ve
nde in circa.

Far un croson a una cossA.V.in Crosb.


CROSONA, s. f. Crocione, Imagine Fi
gura grande di croce.
CROSTA, s. Crosta, Coperta d'escremenli rkeccati , e per siiniL Tullo oi
che s' indurisce nella superficie d' alcuna
cosa.
Crosta del , Corteccia o Crosta
Pan tuto crosta, Pane, crostoso croSluto. V. Crsten.
o Broza db lb ulcere, Schianza Slianza Ckiazza dicesi la Macchia labra con crosta di volalica o dl
rogna d' altro raalorc ch'esca fuori dl
ia pelle Crosta de le piaghb , Esca
ra Schianza Crosta de la rogna ,
Piastra e Crosta Pie> he croste, Cro-,
sloso; Croslulo; Bosolalo.

RU

CUB

CRINITA D'UVA MURA, Corteccia iella


muraglia.
CROSTE o CRB*AZZO , T. de' Maniscal
chi, Giarda e Giardoni, Malattia del Ca> Tallo nella giuntura sopra l' unghia.
I )K VK.VT'MI CBOTA , V. LYCROSTAUSE.
DAR BB LE CROSTE , Detto fam. -e fi.
Dar delle busse i Dar delle nespole-, Pc;cuotere.
CROSTN, s. m. Orliccio, L'estremit del
pane che tiene della crosta. Orliciuzzo e
Qrliciuzzino sono i diminutivi.
CROSTI DB PAN BRUsxoiA , Fettuccia
di-pane rosolato.
CROSTUVXR.v. Sgranocchiare, Mangiar
co*e che maslicando sgretolino. Sgranoc
chiare il pane ; Sgranocchiare un topo.
Bocconcellare o Sbocconcellare, Man
giar. Irggermcnle Rosicchiare o Jtosec*
chiare , Lcggermente rodere.
CROSTOLN, dim. di CROSTOLO. V. GR-

r cauciATR, Stiacciare come


in picchio, vai Gridare assai , -lamentar
si forte.
CRUCGNTO, Voce fam.aetta per Agg.
a PersoTaa piccola e grossa. V. TOFOLOTO,
TOMBOLO.
CRUDELNA, Cruela , Fcm. di Crude
le, ma voce bassa e detta per ischerzo e
in. grazia della rima.
tiRUDELTX,*. f. Crudelt.

ITOLO.

CBOSTOL'IN E,I>A>, V. Caostw.


CROSTOLINXR . lo tesso che CBOSTIjfXa, V.
CROSTOLO o IYCROSTOI.VO , detto pef
Age. a Vivanda , V. SrALTttlo.
TUTO cnosTOLlo LA TESTA, Colla lesla
crostata o crostosa. Kogna crostosa ; Ti
gna crostosa ; Crosta delle piaghe.
CROSTOLlzXll. V. CROSTISR,
CROSTOLO, s.m. Crosta, Dices per ana
logia a quella specie di Crosta che per
(orza di fuoco fanno alcnnc vivande , co
me la panala, la torta, il pasticcio etc. V.
TORTA.
MBRDB cot CROSTOLO , V. MERDA.
CROSTOLI, Crespelli o Zuccherini, Pasta di farina bianca intrisa con nova e zuc
chero, tirata a guisa di vermicelli, ingra
ticolala insieme e fritta nel grasso di por
co o nel butirro.
.
CRZZOLA , . f. Gruccia o Stampella >
e in qualche luogo Cruccia. Bastone d1
lunghezza alla spalla dell'uomo ad uso di
reggersi sulle gambe Schiaccia , diccsi
Quello strumento che serve di gambe a
coloro che l'hanno meno.
AJTDR co LE CKOZZOLK, Andar a grac'
o a gruccia j Andar colle stampelle.
CRZZOLA DE LA SCALA, Crociata, Quel
la parte di Scala eh' fatla in forma di
croce.
CRZZOLA DB LA TANCA, Pungile e Stec
ca, Quel ferro che si melle nel manico
della vanga , sul quale il Contadino posa
il piede per profondarla.
CRZZOLA DB LA ZOETA , Mazzuolo o
Gruccia, Strumento su cui posa la Civet
ta mentre con ccsa'si uccella.
CRZZOLA , dello fmil. e fig. per Agg.
ad uomo, Conca fessa, vale di poca salu
te. Rsser malescio, injrmiccio, Averpi
mali che il cavallo della carretta.
TBGjflH u.vo su LE CAOzzoLE, Tener sul
la gruccia , vale Sospeso.
TOLTO or CRZZOLA , Locnz. metaf. fam.
o Preso in urlo ; Preso in usia ,
Odiato.
CRUCIATA, . f. Crociata.

AMR FA AOR B CnUDELT COVSl'iJ I

AMR, V. AMB.
CRUO, add. Crude MBZO CHBO, Gitascotto, -I i. -i- -i delle Carni Acerbo, di*
rebbei i-ili- frutte.
\\i,\". BL CRUO B'L COTO, detto fig. Andar il mas lo e {acquerello; Andar la roa e le carni; Spendere ti cuore e gli oe-cAy; Colare r> Dissipare ogni cosa; La
sciare in che che sia le polpe e fossa. Di
cesi di Chi ha mandalo a male ogni suo
avere.
PERDER SLICRUO B'L COTO o L* AQUA E 'i,
SAJT, Perder f acconciatura o la liscia
tura , dicpsi quando si perde 1' occasione
di far ci che si desidera // meglio
nemico del bene, ' Per ^oler il meglio si
prde il bene o si tralascia di far il bene
Uscire i pesci fuor delia padella , vale
Perder quel che i era acquistano, e sopra
di che s' era fatto assegnamento rerlo e sicuro.
CU , Q Lettera tra le consonanti dell'alfa
beto, di genere mascolino.
CUBA, s. f. Cupola; Polla; 'Capannuccio , Coperta di edifizii sacri Timpano
Li base sulla quale s' innalza Coslolr
quelle fasce verticali che principiano al
piede della Cupola e vanno ascendendo
Terso la sommit sempre restringendosi a
foggia di piramide Mela dicesi la palla.
CUBA DB CAROZZA o simile, Cielo , La
pnrle che sovrasta al capo di chi seduto
nella cassa delle carrozze.
CUBA DEL CAPBLO , Forma del cappel
lo; Cucuzzolo. V. CAPLO.
CUBXTOLO, s. m. Cubaliola o Cui/attolo e dibatto, Strumento di verghe di le
gno a foggia d gabbictla , da pigliar uc*
celli.
CUBATOLO, dello fam. per simil. Loguc!/<: Stanzino ; Cameretta; Stanzibolo.
V. LOGRTO. In tale sign. polrebbesi sup*
porre che Cubatolo fosse venuto dal lat.
Cubare, Giacere; e che quindi il senso
proprio di questa-voc" fosse queilo di Ca
merino in cui C uomo dorme, e gli altri
fossero sign. traslati.
CUBATOLO , detto in T. d gergo, vale
Culo.
CUBIA , s. f. Coppia ; Paio, Due cose in
sieme.
CUBIA DE CAVALI , Parglia , Dicesi d
Due cavalli accoppiati. Biga, Cocchio a
due cavalli. V. PABICLIA.
Cassa da cubie, T. Mar. Specie di ripa
ro dalla parte di prua per ricevere le on
date che cn i rami per le cubie, che Quel
foro per cui si fa passare il cavo dell' anco
ra che si vuoi affondare
Oa CHE BELA CUNA ! Dio fa g li uomini

GUC

167

* V appaiano j Sono una vopa t un


paio, Si dice quando si veggono unile due
persone di cavaliere stravagante.

CUBIAR , v. Accoppiare ; Appaiare, Uni


re, -accompagnare a due a due.
_ CUBIA ^UALcbw, Abbordare Alcuno,
cio Accostarsi ad alcuno per trattare di
che che sia. V. TOPR.
CUBIH LE BESTIE , Accordare , Dicesi
delle bestie da soma che nelf andare mol
te insieme si legano in maniera che la le*la d'una sia vicina olla coda dell'altra,
CUBOLA , dello da molli per CUBA. V.
CUCA,-s. f. Imbratto, vale Debiio - PIAN
TAR CUCJIE , Far debiti * ESSER fixut JJB
CUCHB , Aver pi debiti che una lepre .
Esser pien f imbratti ; Esser intacche'
fato.
CHA dello per lo pi da' fanciulli ,
>al Noce, il frutto. V. NOSA.
CUCA, dicesi pure per Coccia e toccola , Testa. Voce fanciullesca.
ZGR A CUCA , V. ZOGR.
CUCXDA, s. f. Capata, Percossa che si da
cci *apo o si tocca dal capo di che che .sia .
V. ZUCDA.
DAR U.VA CUCABA, 11 <<m, toccare una,
capata.
CUGAR, T. Cogliere; Acciuffare^ Corre
re al[ improvviso ; Soprapprendere S*
TB cuco TE NE DACO O.UATRO , Se ti colgo
io ti zombo.
Cucn , dicesi per Acchiappare; Preridere; Arrestare.
CUO\B, Usasi pure per Buscare, nel si
gn. di Procacciarsi ed ottenere che che sia
con industria o con sorte. Buscare una
mancia , /.-/ danaro o qualche cosa.
CUCR i Vovi, lo stesso che ZOGR A CU
CA , V. ZOGAB.
CUGHETO, dimin. di Cuco, in sign. di
Balordo. V. Cuco.
CUCHIARXpA, s. f. e nel plnr. CUCHIARAE, 'Cucchiarata o Cucchiaiata, e nel
iliin. CuccJiiaatina, Quella quantit che
si prende in una volta coi cucchiaio.
CUCHlXRO. V. ScuLiH.
C UGHI ARON. V. SCULMROIC e MBSTOLOI.
CUCHIARSE , T. Cucciare, verbo nentr
dicesi propr. del Coricarsi de' cagnolini e
giacer* dormendo .
. CUC&IARSB, parlando delle Donne, ,7rnocoiarsi ; Accosciarsi. V. CUFOLARSB.
CucHTARSBB'tWA r.ALtWA O simili, Ac*

rovacciarsi e Accovacciolarsi , Ristrin


gersi in se slesso e quasi porsi nel covo
covacciolo. V. CUZZABSE.
CUCCHIO. V. Cuzzo.
CUCO, E. m. Cclo, e da molti anche
Cucule, e Cuculio comune, Uccello pi
grosso d'un Merlo, cosi dlio dal suono
del suo verso Cu cu. Linneo lo chiama
Cuclus canorus.
CANTAR DEI CUCH!, Cuculiare.
Cuco dello per Agg. ad uomo, Cuccio;
Cuccialo ; Chiurlo ,- Balordo ; Barbaggiani.
FAME DA TUTI i OSBI, JA DA cuco wo,
dello fig. e vale Credimi buono t/uanto ti
piace, ma non minchione.

,68
CG
Far el cuco , Far la gaita mora o
indiano ; Far il goffo, ilfagnone; Far
ignorante e lo scempiato.
Vbchio cuco, Vecchio cueca; Vecchio
chioccia , mflalo , rancido; Piii antico
del brodetto; Egli ha piu anni deldisitte.
Star lbto sin che canta bi> cco ,
Poltrre; Levarsi 1 alba de' tafani, Levarsi al raezzodi.
CUCURUC, Cuccurucii e Chicchiricchi, Voce che manda il gallo fnori quanilo canta.
CUFX. V. Cctol.
CUFARSE. V. Cupolabsb.
CUFOLA , add. ccoccolato ; Accovaeciato i Coccolone ; Coccoloni , Col capo in
fra le ginocchia.
CUFOLARSE o Cuzzolarse, i.Accosciarsi; Raccosciarsi; Acquattarci; Accovacciarsi; Accovacciolarsi; Accovigliarsi ;
Accocolarsi; Porsi coccoloni e coccolone,
cio Porsi a sedere in su le calcagna, rielringersi nelle coscie abbassandosi : alto
ordinariamente delle feminine.
CUFOLONo Cuzzolon, Coccolone o Coccolonit Avverbie che non s'usa se non accompagnato ' verbi Essere , Mettcrsi o
Stare, e vale Sedere sulle calcagna.
Meterse a ccfoln, Accoccolarsi; Por
si coccolone o coccoloni , Porsi a sedere
ralle calcagna.
Vostra Nona in cufolon, V. Nona.
UGNX: s. m. Cognato.
CUGNA , add. Coniato , dicesi di Mtallo
o di raoncle.
CUGNXDA , a. f. Cognata.
CUGNADIN,e. m. Cognatino , detto per
vezzi.
CUGNXdINA, s. f. Cognatina, detto per
vezzi.
cugnXr, o ConiXr , v. Contare, Batiere
ed improntar le monete.
Cugxr , Contare a staffa , Improntare per Ta di gelto o stampo.
Cugnab, dicesi talvolta fig. nel sign, di
Comporre, cio Inventar o scrivere in versi o in prosa, Improvvisare.
CUGNTO o Cugnolo, s. m. Quadrettino,
Specie di piccola boccetta di tetro , di cui
fan molto uso gli Speziali da medicine.
CUGNTO DE MAR, s. m. (Forse cos
detto dallad-figura cnica che ha)T. de'
Pese. Arca, Specie di Conchiglia bival
ve, detta da'Sistem. Arca Nucleus, la qua
le ha per raraltere un corpo di figura ova. to , triangolare.
Noto Abbate Olivi che il sno animale
manda nelle valvule testacee un umore co
lorante il quale si polrebbc raccogliere e
adoperare nella tinlura. Quest' umore, se
conde lo stesso Olivi, dicesi da' pescatori
Sangub de turco.
CUGNO, s. m. Conio; Torselloe Punzone,
Slrumento di ferro con che s' imprentan
le monete. Punzone si dice propr. al
ferro di sopra che vi si picchia su col mar
tillo ; Pila, dicesi al Ferro od impron
to che sut di sotto.

CUL
Cuono , T. de' Gettatori de' caratteri ,
Ceppo.
Cugxo DEi Tagialegnb , Bietta Co
nio , Slromento di ferro o di legno nolissimo , con cui si fendono le legne.
CuGNO DB LS CALZB, V. CaLZA.
Cugxi, in T. Milit. Cunei, diconsi Que*
pezzi di legno che dalla base vanno dimi
nuendo alia parle opposta e terminano in
aculo, i quaii servono per alzare la cula
ta del cannone e per puntarlo.
Cugno, detto in T. degli Oltonai , Cacciabotte, Strumento a uso di ceselto che
serve a fare gli sfondi. E ve n' ha di pi
grandezze.
Guastak BL cugno , Sbolzonare , Gu
star il conio delle monete.
CUGUMERETO, s. m. Cedriuolino, Pic
colo cedriuolo. V. Cugumbbo.
CUGMERO, s. m. Cedriuolo ; Cetriuolo
0 Citriuolo e Citriolo , detto dal Maltioli
Cocomero. Soria d' Ortaggio dlia classe
Cucurbite, che produce un frutto inspi
do , dello stesso norae , simile a qualche
specie di zueca, allungato,quasi cilindrico.
1 Botanici lo chiamano Cucumis sativas.
Cieba o Viso da cugumbbo, Faccia scolorita. V. in Ciera.
CUGMERO SALVXdEGO, 6. m. T. de
gli Erbolai, Cocomero asinino o Cocomerello , dello anche Poponcino salvalico
schizzetto. Piaula comunissiuia erbacea ,
detta da Linn. Momordica Elaterium. Essa produce de'frulti ovalo-bislunghi , elastici. 11 sugo cavato da queslo frullo e con
dnsalo ehiamasi Elaterio, e serve agli usi
della medicina.
culXda o Culatada , Culata o Culatlata, Golpo di culo in cadendo.
Dar una culatada in tera , Batiere
una culata, cio Cascare dando del culo
in terra. Dare un cimboltolo in terra.
culXna, s. f. Culaccio , Culo grosso , e
dicesi in modo scherzevole. Culo grosso
che pare una badia.
CULATA, s. f. Natica e Chiappa , Quella
parte carnosa e deretana del corpo , su cui
si siede Anca, dicesi l' Osso ch' ira '1
lianeo e la coscia Ancone, 11 grosso dell'anca, ma voce disusata.
Culata db manzo, T. de'Beccai , Cu
laccio, dicesi La parle deretana delle bc
stie che si macellano , separata dai tagli
della coscia.
Culata del , V. Sc.viopo.
Culata del can , V. Canon.
culatXda,Lo stesso che Culada. V.
culatXr, v. Culattare Bulare o Av
culaltare, Pigliar uno pei piedi e per le
braccia pcrcuoterlo col culo in terra.
CULATNA , s. Chiappola , dim. di
Chiappa.
CULAZZO , s. m. Culaccio ; Culo badiale
o grande quanto una badia.
CULBIANCO, s. m. o Culeto e Biawchbton, T. degli Uccellalori, Massaiola 0*
Cul-. , Uccello chiamato da Linneo
Motacilla Oena nlhe. Frquenta le pralcrie magre e arense. In Friuli lo chiama
no Culst.

CUL
V un altro Uccello di palude detto
Culbianco, ch' una specie di Beccaccino,
chiamato da' Sistematici Tringa Ochropus , della grandezza d' un tordo , che fr
quenta i liumi e i confini delle acque. Nel
f riuli ehiamasi Pluich a motivo del suo
canto.
CULT0, s. m. Piccolo Culo.
Culbto DK m o simile, Centellino;
A bbeveraticcio ; Avanzaticcio ; Resticciuolo , Quel rimanente del liquore lascialo nel vaso di chi ha bevulo prima.
Culo del fiasco ; Culo deW orcio etc.
Culaccmo proprio Quel pocolino di vi
no ch' rimasto in fondo del bicchiere,
che dicesi anche Fondigliuolo e Zinzno.
Culbto , Uccello. V. Culbianco.
Cvlbti , Culaccini , diconsi da' Ceraiuoli i pezzelti che si lagliano dai rispetli vi lavori.
CULA, Colei; Quella.
CULICUTIDONIA, dcito scherzevolm en
te per Culiseo, V.

CULIERA , s. f. T. agr. Campo culiero,


dicesi a quel Campo che per lo lungo con
fina ad altro campo e queslo ad un altro
ancora senza interposizione di fosso.
CULISEO , s. m. Culiseo ; Il piu bel di
Boma, detto per ischerzo o equivoco di
parola , e vale II culo.
CULO, s. m. Culo, detto altrimenti Ano;
Deretano; II di dietro; Sesso di dietro e
posteriore; Parte postica; Civile.
Culo , dello per Agg. a Uomo, Allocco;
Balordo; Scimunito; Saro; Pipione.
Culo , dicesi pel Fondo di diverse cose,
come Culo delfiasco; Culo di bottiglia ,
di bicchiero ; Culo delt uovo ; Culo delle
cndele ele.
Culo db la bota , V. Bota.
Culo del capelo, Falda: Testa. V. Ca
pelo.
Culo tete, Popputa e naticula , Di
cesi di femmina grassa.
Aver i bei asi sul culo, Aver molti an
ni in sulgallone o in su le chiappe, Aver
molla ra.
AvBR BL CULO IN TBL BUTIRO , NuOtar
nel lardo.
Aver bl pen db sbrvizi, Aver pi
Jaccende che un mercato; Aver le brache
sino al ginocchio o alie ginocchia, Aver
continui affari.
Andar pora del culo a qualcu.v , Modo
basso, Uscir deir animo, vale Perder la
grazia o la bencvolenza d'alcuno.
Andar in culo una cossa, Venir a noia che che sia; Stuccarsi; Annoiarsi; Disgustarsi di che che sia.
Aver in culo qualcun , Aver uno nel anello o nelle code o in cupola , nel bel
di Roma, nel sedere, in tasca, in quel
servizio o in queW ultimo servizio; Avere nella tacca dello zoccolo // zero ;
Aver tutti dentro d'un sacchetto;Aver a
carte quarantaotto; Aver nel mezzo del
quaderno.
Go IN CULO EL 1 TUTE LB 80 SCAtolb, Maniera bassa e fam. Non ne do una siringa una frulla di che che sia ;
Non mi cale di che che sia; Vada

GUL
io m carbonata, Checch ne avvenga non
e ne importa. V. Gol.
AVERLA AL CULO , Fare il cui loppe lop
pe, cllcrai di chi ha eccessiva paura e lale
che infino il calo gli Irma Averla tre
marella , Vivere con paura , Aver paura
che non succeda qualche cosa pericolosa
Avere ilfuoco ni culo , Esser* in somme
angustieRaggrinzare, dello roelaf. Sbi
gottirsi, Avvilirsi.
BUTAR coi CULO IN so , RovigUore ; Roristare; Trambustare; Rovistolare; Sgo
minare; Scompigliare; Buttar sossopi-a
'

BuTR COL CULO IJf SU UNA FAMBGIA ,

Porre o Mettere a soqquadro -una fami


glia, Rovinarla.
MBTBR COL CULO IN su, Mettere capo*
pie -o capopiedi , alla rovescia ; Capovol
gere o Capovoltare; Sconvolgere -- Par
lando di vasi o stoviglie, Rimboctare ,
Metterle colla bocca in gi , a rovescio ; e
quindi Rimboccato; Rovesciato.
DAR EL CUL PER TBHA , Dar del culo in
terra o in sul lastrone o in sul petrone ;
Saltera il cnlo in 'ierro. o in sai laffrone:
detto fig. Cadere di buono in cattivo sla
to. V, SENTADA.
,FAH A O.UALCN BL CULO ROSSO , Far al
trui il culo rosso, vale Batterlo sul dere
tano.
FAB -EL CULO A LB CANDELE , T. de' Ce
raiuoli , Acculare le candele , Far tondo
col coltello il culo delle Candele.
FAR UNA COSSA COL CULO , Maniera bas
co e fam. Far che che sa tacitamente ,
cio Far adagio e male e quasi a scosse :
lolla la metafora da clii patisce stitichezza.
G-NANCA PBR EL CUXO , V. GNANCA.
Ho M Ai:\\ U.v'oCA CO TANTO DE CULO, Hi)

mangiato un'oca arciraggiunta, Graseissima.


LA CAKISA NO CHE TOCA EL CULO , V. CAMI8A.

MENAR Bt CULO , Culeggiare o Sculet


tare, Dimenare il culo camminando con
fcslo.
METE o PUZR EL CULO AL MURO , V.
PczXm.
METER BL CULO rar QUALCHE LOGO, Ac
cularsi; Allogarsi comodamente.
MoSTBAR EL CULO , V. MOSTRAR.

Ni PER i PIE NE PER BL CULO , Espres


sione bassa famil. .1 ni un patto; A niun
modo; A niun partito No VOLER UNO
3V PER I PE JV PER EL CULO , V. VoLn.
OGNI PIE IN TBL CULO PARA AVANTI , O-

ni' prunfa siepe, detto fig. e vale che Si


dee tener conio d' ogni minimo che.
Pie IN TEI CULO , V. P!E.
SENZA CULO, Sgroppato, Magher, sen
ia groppa.
SCALDAR EL CULO, V. ScALoVa.
STAR A GRATARSE IL CULO , V. GRATA>.
STRENZER BLCULO, V. STRENZER.
TANTO ME FA ty TBL CUL QUANTO DA
Baio, V. TANTO.
TIRIR IN DWO BL CULO , Tirarsene in
dietro; Tirare alla staffa; Ritirarsi, Ritrarsi, Dicesi di chi si mostra dubbioso se
far o non far una tal cosa.
TOR IN CULO UNO , V. TOR e URTA.
UNO O UNA COSSA FORA DEL CUO

etto

CtJO
Smaltire une o che che sia, vale DisfcrM>nr. Levarselo dinanzi*
' ,
THAR DB CULO o DE CESTO, dello (ig.
persimi). de' Muli, Calcitrare; Resiste
re -L- Ricalcitrare v propr. il Resistere
(lei (J.n allo o (li simili; alla voglia ili c'ii lo
guida tirando caki TRA PUH DE CULO
QUANTO CHE ti VOL, Maniera bassa e fam.
Tu puoi scuote'-e e vale Tu puoi dire e fal
ci cke Mi vui ii, Tu puoi lar ogni sforzo,
ma inutilmente Dar dei calci al ven
to, direbbcsi del Riscnotersi e Agitarsi
tli chi percosso da scoreggiate.
TROVAR CULO AL o NASO, dello jigv TroVar cA/ non abbia paura di sue bravate.
V. FonMAGro.
TSGNR EL CULO su DO S'-AI;.M , V SCA
GNO,
CULuN, . m. Culaccio, Culo grande.
CULNA , s. f. Naticuta , Che ha gross*
natiche.
CULTO , Accfesc. di CULTO. V.
CULPA , . C Voce latina che * usa volgar
mente lift' seguenti dettati.
BATKHSE IN CULPA , V. in BATER.
BATVE IN CULPA, SIOB co'ciox, Manira
lam. per dire , Confessate di averfallato;
Non sostenete la fallacia del vostro di
scorso, o simile.
CULO e anche GOLU, Coluit, Quegli.
MARDARAVE LE FCMEXE A CASA DE GO
LI, Manderei le.femmine alla, malora o
a casa, del diavolo.
CULUMA , Voce bassa. V. CONO*kA>
CUNA, . f. Culla; Cuna e Zana.
PIE DE LA CUNA , Arcioni.
BARATA PUTEI IN CUNA , V. BARA'TAH.
CHI (.in: N'HA IN n \ yo PARLA DB NISSUNA , Prov. fam. che vale Chi ha de' figli
proprii non parla dei difetti degli altrui,
peri-li non si parli de' suoi.
CUNAR. v. Cullare; Ninnare e Annini"ir,- . Dimenar la culla ai bambini.
VE DIRA BI CHI V'HA CUNA, VI conte'
rei la tolfa , e vale , Meritereste eh' io vi
sgridassi e strapazzassi.

CUNTA, s. f. Picco/a calla.


CUN1ATR. V, in ZECA.
CUOCA, s. f. Cuoca; Cucinieri.
CUOCO , t. m. Cuoco ; Cucinalo ; Cuci
niere; Cucinatore.
PRIMO cuoco, Capocuoco; $opraccuoco\
CUGOLO. V. COGOLO.
CUOR, s. m. Cuore, e nel verso Gore.
ANDAB A cuba, Toccare il cuore, dice'
s del Far gran pr o sommamente dilet->
tare.
ANDAR COL cuon STRAZZA, Andare di
male gambe o col male in cuore, cio
Malvolentieri.
ANDAB VIA DAI. CUOR , Dimenticarsi.
AVER CUOR, Dar ti cuore; Bastar fa-'
nimo,
AVER EL CUOR CONIE\TO , Aver il cuori
nello zucchero.
AVER EL CUOR IMPEGNA , Avere il cuore
ammaliato, Si dice dell'Aver la volont
impegnala in forma di non poter usare di
sua libert.

AVER t 'cvoa co TASTO DB PILO. V,


Pitto.
BISECAR INTBLCUOR, V. Bl8GR.

CASCAR BL CUOR , V. CASCAR.

CAVAR EL CUOR, Strappare Passare*


Spezzare il cuore.
COL CUOR IN MAN , A gremito aperto ;
Cclcucre in mano PARL\R COL CUOR toc
SIAN, Dire, parlare, venin, andare col
cuore in mano. Dicesi anche Parlare coi
cuor sulle labbra, e Aver sulla lingua
quel che si ho. nel 'cuore,
DAR tL CUOR A UN A PERSONA , Dare o
Donare dettare, Innamorarsi d'una per-'
Comi -*- Et GHE DARIA Et CUOR E *fc FIGO

Le darebbe il cuore e le viscere, cio Fa


rebbe di lutlo per l'amore di quella
C. ISSA TE o* EL cuoa? Che vi dice o v' indica il cuore? Qual pronoslico fale?
Cuba, dello hi T, degli Oriolai , Alielit della piramide , Pozzetto che serve ad
arrestarla quando fu, ilo ili caricare.
CUOH CONTENTO E SCHIAVINA I-N SPALA ,

V. SCHIAVINA.
Ilo SPESO EL CUOR B LAtoRAELA, Manie
ra fig. di esagerazione, Io ho speso il cuor
del corpo o Ho speso il cuore e.gli occhit
cio Profusi il danaro in che che' sia ,
e ci per 1' appunto corrisponde a quel
inni 1 1> che dice: / danari sotto il secondo
sngue.
Cuba DB LB SALATE, Garzulo o Grumoio, Le foglie di dentro congiunte in
sieme , del cesto dell' efbe , com'e di lattu
ga , tavolo^ 'e s falle.
MORIR EL CUOR, Mi casco il cuore; Mi
casc la coratella ; Mi andarono le budella in un catino, Dicesi dell'Esser sor
preso da grave timore.
SE ME SLARGA BL CUOR, Mi si sbarra il
"cuore nel petto ; Mi si allarga il cuore t
Dello figui'-, e vale Aver il cuore contento.
Si- M n PEZZA EL CUOR, Sento scoppia iin i il cuore.
OMO DE BO.V CUOR , Uomo liberale
SENZA CTTOR, Crudo; Crudele.
No AVER CUOH ; Avere il citar d'un gril
lo; Aver paura della sua ombra; Aver
paura dei bruscoli;Aver il cuore di scric
ciolo , Non aver coraggio , Avere un a.nimuccio, Esser codardo.
AVER CUOR D' UNA COSSA , e il suo con
trario No AVER CUOH e ZENTE SENZA cuon
nel sign. di Aver attenzione , aver ctra-,
aver amore Fw CHE VAGO A MESSA, ABJ
CUOR DB LA CASA O A LA CASA , Fili, i1//' IO

sto a messa , abbi cura o attenzione iti


la casa CARO TI, ADI CUOR DB LA TO SA IUTE, Caro tu, abbi cura della tua salu+
te

1 SERVITORI XE ZBNTE SBXZA CUOR ,

/ servi non hanno alcun amore all'inte


resse de' loro padroni*
CUORAZZO, s. m. Cuore beilo, mas trabi
le e visibile senza occhiali, di buona cu
cina, cio Pieghevole a' voleri altrui.
AVER UN CUORAZZO , Essere generoso,
cortese , liberate ; Aver un gran buon
cbofo
CUORI , s. m. Aegallato, T. Idraulico,
Quel terreno mobile e soffice, che spesso
incontrasi nelle paludi e che alcune volte
fa isola, come presso di noi nel Polesine
basso,

17
COR
Pitta, dicen 1 Terre** ebe efondn e
non regge al piedeMemma o Loto, Sno
lo ove s' Afonda. V. Paltan.
Restas hemawtX ix ti cuohi , Bimaer
tieette; Non poter cavar fe gatnbe.
UORI D' ORO , V. d' bo.
CUORN. V. Cobazzo.
GUORSO , add. Aggallaticcio, dicesi del
Terreno , V. Cuosi.
CUOTA. V. Quota.
COPOLA. V. Cuba.
CUPOLUV, . m. Lanternai Pergamena;
Capannuccio, Quelle che si pone in cima
alie capole.
GURA, 5. f. Cura, Prnstrro , ollecitudine.
Tboa cuba, Faccenderia; Ajfdhnomria , affcttnta o soverchia.
Cuba , T. della Medicina, Supposta o
Cara. Pessario o Pesso un'allra Spe
cie di Cura, propria in certe malatrie dl
ie donne una cuba, Metiere
una supposta.
Cuba, Voce furbesca, Calcosa, e vale
Strada.
CURX, add. Curato ; Mondato; Bimondato, dicesi del Grano Imbiancalo ,
dicesi de'Pannilini Sluccialb, Dibucciato; Mondato, VTlc Pera e simili
Sventrato,At Polli Neltato o Binettato, de'Pozzi.
CURADENTI, s. m. Dentellire; Stuzzicadenti; Slecco , Sottile e piccolo fuscclio con che si cava il cibo e la poltiglia riniasta fra* denti.
CURADOR. V. !.
curXme, s. m. Cuoio e Coiame , La pelle
del bue concia vechio , Cuoiaccio Crame vale Aggr,cgatodi cuoi,
mt non si dice fuorch deli Pelli soltili.
CURAMELA, s. f. Buccio, cbiamasi quel]a Pelle finissima su cui si slrisciano i raaoi e simili per assoltigliarne il filo. .
Passadina. S'usa no in di cuoio per
Hilare i ferri 1 Stecchc del Heder He
lix e del Cannabis saliva.
Cbamela da wotr , PaUtisesto, Spe
cie di carta su cui si pu cancellare ci
ch' serillo.
CURAMENTO, s.m. Grattamento delfondo dlie lagune, dlie ehiaviche etc. dicesi dagl' Idraulici Operazione di pulir
grallare sott' acqua colle eucchiaie , raIrelli edallri strumenti, un fosso , cloa
ca , porlo etc. per ripulivlo. V. Scarbo.
CURAMER, s. m. Coiaro o Coiaio e Cordovaniere, Quello che vende cuoi.
CURAMERA, *. f. Lafemmina delCvia, la quale suU'esempio di altre voci conintili, potrebbe. dirsi Coiara eCoiaia,
Vcci pero che non sitrovano nc'diziotiarii.
CURXR , -v. Mondare ; Bimondare , dice
si del Grano che si separa dalla loppa.
Cubar Btpozzo, Binettare i Nettare.
i albori, Dibruscare, Levar i
rabiosoelli inulili e seccaginosi.
CURAB I I FASOL! O LA FAVA , Digusciare o Sgusciare , Trai re dal guscio
grani. Sgranare o Disgranellare i pi*ei ijagiuoli; Sbaccellare,

CUR
CusB LB NOSE O LE MAXDOLE , SckiaCciare, Romper e iefraUgere , ed pro
prio delle cose che hanno guscio, come noci, maudork e simili.
Cubas i *ieiri , Mondare.
Curas i buti, Sbvcciare; Mondare ;
Ditucciare ; Levarla buccia.
Cun'in unanaranza , Spicckiare , Ve
ce Fiorentiaa.
Curar i polastui, Purgare; Sventrare.
, Curare o Itnbiancare
la tela.
Cubas le biave, Arrancare o Sarchta
re, IVeltar le biade daK' altre erbe.
Curar i TOS9I , Rimettere ifossi o le
fosse ; AJfondare nafosse.
, detto in T. di Zecca , Sbarbare , Significa Tagliarc o Unir appresso a
poco le lame rozze dopo che son raffredtatc e uscite dalle molle.
CUBABSE I DENTI O LE 1 , StUZZcarsi o Nettarsi i denti o gU orecchi. V.
CuBADENTI e CUBABECHIE.
CURARECHIE, s. m. Stuz-Aeorecchi ,
Sliuinriirino col quale si nellano gli orec
chi del cerume.
CURATELA,, f. Cura; Curcria, Amminislrazione de'beni,- l'uflizio del Gratore.
CURAURA DEL GRAN , DEI FBUT , DEL
simili , lmmondizia; Nettalura;
Purgatura; Bimondalitra, Tulto ci che
di eterogeneo si cava dal grano etc.
Curauba DB lb RECHiE , Cerume , Ma
teria gialliccia che si genera neHc oreechic.
CRCUMA, s. f. T. Mar. dicesi a quc'Cavi ravvolti a chiocciola che si portano hel
vascello per esserc adoperali. Qnando poi
ci preparano al loro Inogo per averli in
pronto , si chiamano Duchie. V. Duciia.
CURCUMA , dctlo in T. (am. per Aggiun10 a Donna vecchia , brulta e contraffatte, Strega; Stregaccia; Befana; Befanaccia.
CURETA , s. f. Curicciatola , dimin. di
Cura in sign, di Curazionc del Medi
care.
curiXl , s. m. Curale, chiamavasi sotto
11 Governo Vneto il Giudice Assessore
il Cancelliere addetti al servigio de' Reggimenti dello State.
CURIALE, s, m. T. agr. Bocchetta, Quell'aperlura che si fa nelle capezzaggini che
traversano il campo scminalo per far cor
rer acqua fuori con pi facilita.
curiXndolo , s. m. Curindolo e Co
riandre, Pianta annuale che principal
mente coltivasi nella Romagua, detta da
Linn. Cvriandrum sativum. Il suo seme,
che si coiifclta collo zuechero, ha un certo sapor di cimicc riienlr'egli fresco, ma
*cco grato al gusto ed aromtico.
curiXtolo, s. m. Bigagnolo , Piccolo
condotto d' acqua piovaua Stroscia direbbeai a quella riga che fa acqua Ber
rendo in terra su che che sia.
CURN DA , s.m. Curandaio o Purgatore, Colui che purga i panni lani ca
vndose olio.

CUR
CURIOSO, add. Curioso.
Cuaioso db xovn\,Buscatore di nttovt.
Curioso, dicesi ancora delle Cose che
arrecano curiosit. Qucsta una cosa
molta curiosa; E squito un bcUazzo;Mi
son trovato nn bel lazzo, per dire Un hA
caso, un accidente Curioso.
Arioso per Carioso, pu dirsi di Cosa
che arreca stuporc o straordinario o stravagante , e che non si pu credere , ro singolare, bizzarra , cepriccidsa ; e si
dice anche dille persone. Questa cosa
ariosa.
La saria curiosa , Questa ben sarebbt
co'tnanico o Questa 'col manico, Si di
ce di Cosa straordinaria da succedere o
succeduta.
T xb veraMeivte rtJnioso, Locuz. fatn.
OA tu sei pur singolare o ridicolo; va
le Tu sei pur stravagante e pazzerello.
CURI0SN, add. Cariosaccio; Fiutajabti, Molto cuiieso.
CURTESN 1
CURTTO / *'. Cortelio, Alquant
corlo.
curteto , Minchipncello; Balordetto; Dolcione; Semplice; Scimunitello.
CURTO , add. ( dal lat. Curlus ) Breve;
Conciso; Succinto, parla si di Discoreo.
Curto de vista , atusante ; Bircio;
Bercilocchio ; Che ha la vista data a fin
gere; Che lia mangiato cicerchie.
Curto d' ivzegno , ngegno sordo o losco , vale Oltuso e grosso. V. Curtsto.
Curto de cavbzza , V. Caveiza.
Curto grosso , Grossacciuolo ; Toizoj Tozzolto; Corto e tozzo, Uomo di piccola taglia, ma "rosso. V. Tofoloto
Devewtr o Farse curto e grosso , Intozzare.
bf curto , Modo avverb. Compendiosa
mente, Alie brevi.
A le curte o Curte, assolut. Alie cor
te ; AJarla corta ; Alia breve o Alia ricisa; In somma, In conclusione.
Curte lb azze, Maniera fam. e impe
rativa , AUe corte; Facciamla finta ;
Tronchiam le parole ; Alia ricisa.
Andr per le curte , Andar per la
piaa, Andar per istrade pi corte. La
pi sbrigata via.
ParlU curto , V. Parlas.
TegnIr curto uno, Tenerlo corto ; Le
garlo corlo, Tenerlo o doverc in suggizione Tenere uno a stecchelto; Tenere a crusca o a cavoli, Dargli poco da
mangiare Tbgn\r curto de bezzi ,
a//ri coro a danari , Non dargli
molli danari da spendere.
VecxIr a lb cubtb, Venir alle corte ;
Venir a mezza lama, Andar per le brevi.
CURTOLA , s. f. T. de' Caldierai , Cort
la, Soria di martcllo da melier in fondo
nanare,
CURVO, add. Curvo; Jncurvo, Che non
dirilto.
Curvo , dicesi a chi camminando porta
la vita curva.
Cunvo, s. m. T. de'Maniscalchi, Cor
la, Malore che viene alle gaiubc del >alJo.

eus

cus
CUSER, * Cucir.
CVSBR CON AZZB oowB, Cucire di sodo.

CUSER SEKPMS, 'tenere in mano tutto


'1 .1\ il cucito.
CUSBR A CAVALOTO, Fare il sopraggit
to, Sorla ili lavoro che si fa coll'ago o per
congiungere due panni insieme o perch
il panno peli' estremit non ispicci.
CWBBMALGUAIJVO, Cucire mal pari.

CUSBB. FISSO, Impuntire. Cordoncino


per impuntire a liscio o a catenella.
C USER IWAPERUCA, Assettar una par
rucca , Formarla coli" ago.
CUSER LA CAVRIA , V. CAVRIA.

CUSIDRA o CusibBA, . f. Cucitura ,


Congiuntura di due cose falla coli' aiuto
dell'ago o della lesina eie. Cucitura
grossa, fitta Costura, dicesi la Cuci
tura che fa cestola ; ed anche quella Li
sta fatta a maglie a rovescio cli' nella par
te deretana della calza , le quali maglie
soou dette Rovescili!Ricucitura e il se
gno che lascia la costura.
ABITO SENZA CUSIURE , V. ABITO.
MACAB LE CUSIURE , Ragguagliare ;
Spianare o Ritrovar le costure, lig. Bat
tere , Percuotere.
CUSN, i. m. Cugino. V. ZERMAN.
CUSNA, s. f. Cucina, Luogo nolo della
casa.
Cucina, in T. Mar. dicesi ad una Gros
sa cassa quadra, cinta di forti tavole e
ben al di dentro riparata, che serve di fo
colare nelle navi per fare la cucina.
LE CUSINA XE UNA LIMA SORDINA . A

grassa cucina povert vicina, e vale


II lusso del mangiare sbilancia l'economia
delle persone di mediocre slato. Quantu
gode il corpo tribola la scarsella.
CUS1NA, Cotto, add. da Cuocere.
CuswX ra PBESSA, Arrabbiato, Cotto
in fretta, o con troppo fuoco.
CUSINDA, s. f. Cuocmentn; Cuocilura;
Coltura; Catione, L'alto del cuocere.
CUSIN\R , v. Cuocere o Cocere Cuci
nare, vale Far la cucina , cio Apparec
chiar le vivande e stagionarle col fuoco
nella cucina.
CUSINR BEN , Crogiolare. V. SASN.
CUSINR POCO , Incuocere.

CUSINR TROPO IN PRESSA, Arrabbiare


le vivande.
CUSINAE A LESSO 1
CUSINAR A ROBTO f

\ LBSSAB

E Ro*

STB.

CUSINR IN BIANCO, Trotare , Si dice


dell'Allessare i pesci.
CuSINR EL PASTIZZO DE CAVELI , T. de'

Parrucchieri, Cuocere i capelli, valeMt-lter i caprili al forno dopo averli rivolli


intorno al piombino ( V. ROCHETO) e po
sti dentro una pasta di crusca; questa ope
razione fa loro prendere il riccio. V. PABTIZZO.
CUSJNR LA CALCINA , Calcinare.
CUSINR L' ORO , Incuocer foro, vale
Metterlo al fuoco nella ferraccia perch
prenda colore prima di metterlo nel corregiuolo col mercurio.
Cusnr.\R METO, Locuz. anliq. e iigur.
( liti-in- netto, Far le cose con isrhiciicixa e ingenuit,

Cusi.> \n QVALii'N , dello fig. Cuocere ,


Innamorare ardentemente.
METER A CUSIM.B, Porre affuoco.
CUSINIRA, .{. Cucinata, Monaca o Oblitia addetta al servigio della cucina
Cuciniera Donna di cucina, Massaia.
CUSO, Cucito, Add. da Cucire..
CUSIRA, V. CUSIDWM.
CUSSI o Cossi, Cos, Avverbio di simi
litudine.
Cos vale ancora per Tanto Cussi
PRESTO TI VA VIA? Cos presto ten vai?
Cussi , pronunziato in via di esclamaxione, lo usiamo talvolta in forza del no
stro MAGARI Cussi PIUTOSTO EL FUSSE
MORTO! Cos foss' egli morto, cio Avesse
piaciuto a Dio che fosse morto Cussi
FUSSELO vivo! Cos foss' egli vivo, cio
Dio avesse voluto che fosse vivo Cu.ssi
FUSSELO BON.1 Cussi SATBSSIO PARLAR.1 Co-

s fosse egli buono ; Cos sapessi parla


re, cio Piacesse al Cielo che eie.
E cussi? Detto imperativali), con infles
sione interrogativa, A che giucco giuochiamlovv. Quando una volta lafurettifi
nita? Modo di sgridare altrui , che non
faccia bene le cose; il che significa, Che
pensi tu di fare? Vi corrispondono pure
Dove sia/il noi? E che s ? Termini usa
ti per intimorire Basta o Basta ba
sta ; Non pi, Modo d' impor silenzio.
E cussir in altro signif. Ora? Altra ma
niera per eccitar quel che parla a conti
nuar il discorso.
Cussi, diccsi per Altres; Cos pure;
In aggiunta ; Del pari.
Cussi B Cussi , Cos cos ; Via via ;
Discretamente; Mediacremenlc; N be
ne n male; N molto n poco; N pres
so n lungi; Mezzo mezzo; In parte
FAR EL so OFIZIO cussi cussi, Far F offizio suo cos col ; Far che che sia a un
tanto la canna, cio Non volere stra fare,
Non zelare.
LA xs cussi , I1.' Un coti ; Cos ; In
questo modo; Tanf.
CUSSICH, Cos che, trovasi scritto da
qualche Autore; ma avverte il Salvini non
parergli troppo corretto, onde meglio di
re Talch; Dimodoch; Di maniera che;
Talmentech ; A grado che.

CUSSIN, s. m. Cuscino; Guanciale; Ori


gliere. V. INTIMBLA.
CUSSN A i." ARLECHI.VA , Carello, Guan
ciale di panno fallo a scacchi.
CUSSN DA MERLI, detto anche BALN ,
Tombolo delle trine o Guanciale da far
merletti LAORR DB CUSSN, Lavorare
a tombolo, Far trine o merletti.
Cuss.v DA CUSER, Guancialino; Cusci
no, Arnese di cui le Donne si servono per
cucire.
Cussbr DA CHIESA , Guanciale ; Guan
cialetto, Quell'arnese fatto a forma di cu
ccino da letto che sia sull'altare, sopra cui
si pone il messale.
CUSSN DA CA BEGHE O DA POLTRONE, Cu-

scino, che i Latini dicevano Pulvinut.


CUSSINADA, s. f. Guancialata, Colpo di
guanciale.

CUT

71

CUSSINELO
CUSSEVTO / s. m. Pimacciuolo, Picco
lissimo guancialino che s' adopera p*r po
sarvi su quelle cos che possono , nell' ag
gravarsi addosso, offendere altrui, o per si
curezza delle cose medesime che su vi si
posano. E dicesi anche l'iuma-.-riuolv e Cftscinello o Cuscinetto.
CUSSIXKLO DA STIVALI, Guardaitinca ,
Piumacciuolo posto ncll' interno degli tu'
vali per guardia dello stinco.
CUSSI.-VLO DA AGHI, Buzzo o Torsello,
Quello su cui le donne conservano li spil
li-Iti e gli aghi ficcandovegli dentro per la
punta.
CUSSINELO DA omini , Polvglio, Guan
cialetto odoroso.
CUSSIAETO DA CHIRURGHI, Piumacciuo
lo o Piumaccetto^ Quel fardello di panno
lino che sogliono i Cerusici sovrapporre
ai loro tagli o ferile prima di fasciarle ,
per fermare il sangue Stuello , si dice
a pi fila di vecchio panno lino avvolte in
sieme in forma lunga e ritonda, diesi pon
gono nelle ferite o nell'ulcere.
CUSSTA (dal Lat. Sic ila) Voce che pi
usasi alla campagna, ma che talvolta del
ta per ischerzo anche in Venezia , in vece
di Cussi. V.
CUSTIA, Costei; Questa, Alludendusi a
femmina CUSTE, Costoro, Queste fem
mine AL CORPO DE CUSTA, Maniera nnliq. Al corpo di bacco , Specie di giuramenlo.
CUSTIN, s. Questione, cio Conlesa,
o Lite.
CUSTIONAMENTO, s.m. Questionamento; Contesa.
CUSTIONR , v. Questionare o Quistonare, Contendere, Bisticciare.
CUSTDE, s. m. Custode tCustoditore
Custoditrice , diccsi alia Femmina.
CUSTODE DE LA CASA , Casiere o Casiera, Guardiano o Guardiana della caca.
CUSTODE DEL PEDAGIO , Pedaggiere*
CUSTODE DEI CANI, CanottiereSe sono
Bracchi, dicesi Bracchiere o Bracckiero.
CUSTODE DEI BARBARI , Imbarberescatore o Barberesco.
CAPO CUSTODE , T. delle Carceri , Car
ceriere.
CUSTDIA, i. f. Custodia.
CUSTODIA DEL SANTISSIMO, Ciborio.
CUSTODIA DE LB RELIQUIE , Recondito
rio. T. Ecclesiastico.
DAR IN CATIVA CUSTODIA LA SO BOBA ,

Dar la lattuga in guardia a' paperi, le


pecore in guardia al lupo, cio A .cattivi
custodi che s'abusano.

CUST, V. COSTI.
CUTER, s. m. Cutter, Sorta di Bastimen
to Inglese a un albero.
CUZZACNERE, s. m. Dormalfuoco Ne
ghittoso, Pigro, Scioperone. Agg. a Uomo
poltrone.
CUZZARSE, (dal francese Coucher ) v.
Cucciare , dicesi propr. del Porsi gi de*
cani per dormire.
CUZZAHSB zo ABASO, Acquattarsi, Chi.
narsi a terra il pi basso che 1' uem pu

i^

cuz

euz

per non eiser risto. Schiacciarti gi in,


(erra.
CUZZABSB, parlando delle Lepri, Accu
larti, Quando si pongono in postura di
srdere. V. CycHiAnsB.
CUZZ.TO, i, ni. Covacelo e Covacciolo,
Nicchio adattato con cenci per uso di ri
poso delle bestiuole domestiche.
CUZZO, s. m. (dal francpse Conche ) per
Li-ti < i , Cuccia ; Cavqcca ; Covacciolo e
Covile, e dicesi per similitudine il Letto.
tzp Ift W? BBSTM >. Cwatcqfo ?

ci/o, Luogo dove l'Animale si riposa e par


torisce Buscione, dicesi da' Cacciato
ri d' un Macchione voto nel mezzo , dove
suole accovai-si il Daino o il Cervio.
Cczzo DA CAJTI, Caccio. e Canile, Luo
go dove riposa il cape ; e potrebbe a.nche
dirti d'Un cattivo letto A NO A GUZZO
(dicesi al cane') Andate a euccia , Anda
te a riporvi , andate a dormire.
Cazzo DA BATKUI; T; de* Cacciatori, V.
C AAITA.

Cuzzo DA TEDA , T. d' Cacciatori , CayU'.na ilivrsi a Quel i j|>.r.- Q fUnzolino.

aperto al di sopra e circondato di cairn*


comuni , sopra terreno sodo nelle Valli
maremmane , ove atanno i Cacciatori per
isparare agli uccelli i-he sopravvengono.

CUZZQI,ARSE, V. gv?oLA
CUZZOLN, V. CMOLX.
VOSTRA MARE ut ocziotbir , Metier ma
lanno chevicolga.; Canchero che vi man
gi, Miniere bwe e fem. di rispondere negalivaroeHte e con tirreno o impazienza,
djcesi fimi, per CCZZACBXBM. V..

DAM
D. Vedi DE.
DA o DAO, add. dal verbo Dare, Dato, cio
Donato, Concesso. V. DAB.
OMO DAO AL VI V o ,V J.K BlnOVAE O A lA

DEVOZIN , Uomo dedito al vino , a vizii


rie. Dedito o Dedicato alla divozione. V.
POBT.
DABEN, add. Dabbene o Da bene; Uomo
o Donna da bene Dabbenissimo il
superlativo.
DAB\, aw. Davvero; Daddovero; In ve~

rit. V. Bo.
ClBVOLO DA BOY, V. ClBVOLO.

DADA, s. f. Voce, antica, dal barb. Dadea,


corrotto ila Data o Dacia o Dalia , Sor
ta d'aggravio imposto dall'antico Gover
no Veneto sui raccolti.
DAD1SE , s. m. Da dieci, Mezza lira Ve
nera, ch'era rappresentata da una monetiu di bassa lega d'argento, cos nomina
ta, del valore di soldi dieci Veneti o sia
il' Italiani centesimi venticinque.
DADO E REFUDASN, erano Termini
usati nel Foro ex Veneto ; e indicavano la
Rinunzia de' beni ereditarii falla agli ere
di dall'Esecutore testamentario.

DAETO, s. m. Dadicciuola, Picciol dado.


DAF\R , s. m. Affare; Faccenda E/.
GRAN DA*.\n CH'EL GA, Ha, i grandi affari,
V. AFH.
PAI, V. in DAH.
DAA , T. ani. V. DAD!A.
DAINO, s. m. Daino e Dama, Animale sel
vatico cornuto simile al Capriolo, ma al
quanto maggiore , e per lo pi di pelo
maculato ; ed chiamato da Liuneo tervut Dama.
CO FA U.Y DAINO , V. CoHEll.

DALARA, Voce ant. V. DALDJH.


DALDRA, s. Scure o Accetta, Specie
di scure coji manico corto usata da Fa
legnami e da' Carradori.
DAMA, s. f. Dama, nell'uso s'intende Gen
tildonna, Donna di casa nobile. Pi comu
nemente per per Donna ani, ila. Quindi
Aver la dama; Andar colla dama, vaglion Avere l'amata o Andar con essa.
DAMA , s. f. Dama , Giucco notissimo che
M fa sullo scacchiere tra due persone coij
ventiquattro piccole girelle di legno londe, le quali si chiamano Pedine-^- Fare
a daino, vale Giuocarc a dama Dama
chiamasi non meno Quella pedina raddop
piata eh' stala damata Andare, a da
ma, yale Portare una pedina fino agli ul
timi quadrelli * DAMAR LA PEDINA Da
mare.
A I.A DAMA , T. di giuoco , AW ultima >
cio .yj' ulliiita partita.
DAMJV, s. in. e nel plnr. DAMANI , Solini,
Lavoro che si fa. alle maniche della carnieia verso la mano.
DAMARIN , s. m. Damerino f fagheggno. V. CICISBEO e ZEUBUVOTO,.
DAMASCAR , v. Damascare, dicesi comu-i
ncniente, ma non voce ToscaiM. Tesse
re a oftra, si dice della tela nella, quale

DAN
rappresentano fiori , fogliami , fruiti e
qnalsivoglia altra cosa.
DAMASCHI^, add. Dommaschiiio e Dommaschino Agg. d'una sorte di rose. V. RO
SA.
DAMASCO, s. m. Dammasco o Dommasco e Damane/letto , Sorla di drappo di
seta a fiori , di color rubicondo. Paralo di
dammasco cremisi trinato f oro per tut
to il Carello della Madonna.
DAMAZZA , s. f. Damuzza o Damuzzaoc'<] ' Peggio'-- Ji Dama v ed intendiamo
noi , Signora bens nobile ma di poco
buon nome.
DAMEGIANA, s. f. Damigiana o Boccia
ne o Fiasca , Specie di fiasco grande d
vetro, per lo pi rivestito di paglia o di
vimini per uso di conservar vino o altri
liquori.
DAMIGIANA SENZA COLO, Locuzione fam.
e delta figur. per Agg. a uomo, e vale Gras
sone; Pentolane; Corpacciuto, Figura pic
cola ed eslremamenle grassa. V. BODI.
DAMEG1AR
, v.i Dameggiare,
Vagheeciar
- j
f>

"O
donne, far il damerino.
DAMTA (coli' e stretta) s. f. Damuzza,
Signora da poco o da niente. Damuzzoxcia il peggiorativo.
DAMO, T. ant. Da ora; Da questo mo
mento. V. Mo.
DA MO IN DBJO , D' ora in dietro , Alludesi al tempo scorso,
SAVIO AI DAM , V. SAVIO.
DANA , add. Dannato , Per agg. a Perso
na, che anche dicesi AITZMA DANDA, Ar
rabbiato; Impazientato; Stizzito; Ovve
ro Disperato; Tormentato.
DANX DE BEZZI, Arso; Povero in can
na; Spiantato nelle barbe; Scannalo dal
bisogno; Fiaccato.

DAN AMENTO, V. DANAZIO*.


DANA1VZI,T. ant V. DAVANTI.
DANAR, v. FAR iu:vn vxo,Farimpazientare, arrabbiare, arroventare uno, Farlo
incollerire.
DANARSE, detto fainii. Impazientirsi o
Impazientarsi, Perder la pazienza.
DANARO, s. m. Danaro o Danaio, La mo
neta.
Danaro o Pccolo , chiamavasi la Duo
decima parte in che si divideva il soldo
Veneto.
Danaro o Scrupolo , Parte o grado del
la bpnl dell'argento puro che dividesi in
dodici danari ; o Sorla di peso contenen
te la vigesiuia quarta parte dell' oncia vencla.
Il danaro poi, secondo le regole odierne
del peso metrico, la decima parte di un
grosso , e vale 4. carati e 3. grani del pe
so di marco.
Danari, anche Uno de' semi delle
carte da giuoco. V. PAIO.
THE TRE FALA DANARI . dicesi per mot
teggio di Uno che non abbia danari ; e Ta
le Bisognoso.

DANAZIN , s. f. o DAITAMBNTO , i. m. Im
pazienza; Delirio; Impiccio; Tormento;
Sfinimento,

DAO

17-s

LA XB TTNA (IRAN DAJfAErV CO STI PUTB

M INSOLENTI, Questi, ragazzi improntar


ci mi tormentano.
DANEGIATOR,. m.

DANEZADR s. m. Voce ant./ Danneg.


giatore, Che fa danno Facidanno o Faccirfrtnno e Dannniuo/0,dicesi per lo pi di
Chi_ danneggia le campagne, , boschi e siDANEZR o DANEGIR, v. Danneggia* o
Vannifivare, Apportare o Far danno.
DANO, s. m. Danno; Danneggiamelo.
A TOLA JTOL DA GllAW DANO, Non fa tro-

po guasto, Non mangia mollo.


STAR AL MANCO DA>O, Eglimegl!o caderdal pie che dalla vetta, Maniera pro
verbiale che si usa per consigliar altrui ad
eleggere Ira mali il manco nocivo.
M*WM' Pen gli Sta ' Ben Sfi stfH*
e simili. Modo di favellare, e vao Essere
punizion giusta. Sette tuo; Sette vostro e
simili , Mod! bassi che vagliono Suo dan
no, Voslro danno, Tal sia di lui e di voi
eie. SE LA CHE TOCA , so DANO, Zo.ro. a.
chi tocca; Zara alf avanzo , A chi ella
tocca suo danno.
DANTE , s. m. Dante, Pelle concia di Dai
no o Cervo.
DANTE, T. degli Orefici, Scopa , Vec
chio pannolino altaccato al capo d- un ba
stone che serve a nettar l'incudine.
DANTES , in T. del Foro civile ex VeneIo , era l' Autorizzazione di procedere iu
via esecutiva di un atto a legge.
DAO , s. m. Dado , Pezzuol d' osso di i
facce quadre, tulle segnate dal numero
uno ino al sei , con cui si giuoci. Fari
naccio, dicrsi quel Dado eh' segnato da
una parte sola. V. Zocn AI DAI.
DAO DB LE SBOCHIE , Grillo o Lecco, II
segno o la palla pi piccola delle pallottole.
DAO DE LE PIASTRLB, iecco, il Per.
o pi piccolo delle Morelle da ginocare.
V. PlASTRLB.

DAO DE LA COLONA , Dado o Zoccolo ,


dello anche Orlo, Base sulla quale riposa
la colonna.
DAH AL DAO, Locnz. fam. e fig. Dar nel
brocco; Cogliere nel punto o nel segno,
Indovinare.
.
BUT\R BL DAO, Tirare o Saettare in ar
cata , melaf. Inlerrogare astutamente e
suggestivamente.
PoRTX PER i DAI, Dadaiuolo, Colui che
frequentemente e volentieri giucca ai dadi.
DAO poi la voce, anzi il Grido gene
rale degli Arsenalotti di Venezia , che fannosi fra loro, quando verso la sera sento
no suonar la campana dell'Arsenale per
avviso che i lavori della giornata sono ces
sati ; ed come dicessero Dato cit Con~
ceduto il permesso di andare a casa no
stra.
DATO , UN DAOTO , Otto soldi, e s'inten
dono Veneti: moneta di basso argento gi
coniatasi nel secolo XVI. che venne poi sop
pressa.
EL DAOTO , detto fig. // Culo ; il Dere
tano ; il Meleto AVK Q.UALCLY IN TEL
DAOTO, Aver uno nel/e code o nella cupo
la, Modo basso e vale Voa curarlo.

174
DAR
EL DAOTO , Y. MOST**
DAP antic. Dasbu, Dache ; Dopo cht ;
Da poi che Dal tempo che.
Dap chb l' anda ia, Dache fo.
DAQCiNDESE, . m.Afonefa a quindici soldi. Moncta < argento di Lassa lega
che Vi a coito la Repubblica Veneta, euleva Quimlii soldi, cio 5i. centesimo
italiano.
DAR , ?. Dare.
Dab abomo a uno , V. A dosso.
Dar la testa, Dare al capo o nel ca
po , Dicesi del vino guando ubbriaca.
Dai al can chb l'b rabioso, V. ,
Dab a respiro , V. Respiro.
Dar , V. Ta ci .
Dab a tuto Tbab a tuto, Rere itogni acqua; Bere torbido , vale Tirare a
egui guadagno o giusto iiigiusto Ti
rar a i oln, Noil si lasciar uscire di iiwuo alcuua occasione o guadagno.
Dab da far , V. in Fab.
Dab da IXTE.VDF.R zioba vie.\ DB SJTBBE, V. I.NTBNDER,
Dar da tegnir, V. in Tegnh.
Dab dbl ladro , del vron etc. , Dar
del briecone, di ladro, di beeco e simili,
Modi d' m giuri.n o allrui.
Dar bbl ti del vu, Dar del tu . del
iloi.
Dar sb KEzo via Dar in mezo, Dar
nel broceo in broceo, o Corre nel broc
eo, vale Dare nel segno, Corre nel inezzo
del berzago; e detto lig. vale Indovinare
il segreto d'un falto, Apporsi , che anche
ti dice Trovar le congiunture i Toccare il
tost.
Dar db lb chicole, V. Cjucola.
Dar sb lb pse , . Peda.
Dab se pena , V. J'bna.
Dab db pa o de punta o db tagio ,
V. PiATo , Posta e Tagio.
Dar dei plv.m in ciblo , V. Pugno.
Dar db rovbrso db trbsso, V. Rover
bo e Trbsso.
Dar duvb diol, Toccare il punto,
Y. Tasto.
Dar drbntq a qualcun , Abbatterst a
lmbatter o Incontrarsi in alcuno per
via ; Avvenirsi in alcuno ; Dar di coizo
in uno.
Dar duo a qualcossa , Accingersi ,
Mettersi a fave o larorare Dbame mo,
Ajfrettarsi a far che eke sia.
Dab drio a qualcn, Tener dielro ad
alcuno, Ow. Ligiare la coda ; Andar a
Piacenza, a seconda ; Far peduccio, va
l Secondare. V. Darse drio.
Dab bl beco a lb stele Vur chb d\
XL A LE 8TEL8 , V. Vl.Y.
Dar el cot per TBRA , V. Culo.
Dab fondo, V. Fondo.
Dar pora, V. Fora.
Darche o LaorXb db schena , Fer che
ehe sia con iulti i nervi ; Metiereis i col arco dell' osso ; Dar il sua maggiore j
Fare una cota colle mani e coi piedi Pigliarla ' denli.
Darghb drento Dare dentro, vale Assallare, investir Darvi dentro o Dar
le vele ai venti, In Ira premiere o <-umi mia
re risoluUuiealc qualchecosa Dar fita-

DAR
ro alta girndola o alia bombarda o Dar.
la in quel mezzo; Fard"ogni campo s Ira
da , Non aver rigiwrdo pi ad una cos
che all' allia. Darci dentro, delto at
taint, vale Intoppare in qualche diflicoll,
in qualche cosa incomoda e dispiacevole.
Ci ho dalo dentro,
Darghe drbnto qualcossa, Aggiugnere ; Computare', Comprando una cosa dar
al vendilore qualche cosa a diffalco del
prezzo.
Darghble che le schioca, V. Scriocr.
Dar in bL'dv.b , V. Buzara.
Dar in drio , V. Drio.
Dar in ssco, Y. Seco.
Dar in tel naso , V. Naso.
Dar in ti pie , V. Pb.
Dab la baga o la boldona , V. Bagia
e BoLDONA.
Dar la corda , Y. Corda.
Dar la parola, V. Parola.
Dar la testa in ti muri , Dar nelle gi
rdle, vale Impazzare per disperazione M' HA TOCA VBDBB COSSE DA DAR LA TESTA
IN ti muri, Mi e toccalo veder cose da dar
del capo nelle muraglie, Indcala straordinariel di co.> avvenuta.
Dar la volta al cervelo o a la bariLA. V. BaRILA.
Darlb bruschb brute , Andar grossoaltrui; Dar cartacce, vale Star sul se
rio , non voler acconserilire , non rtspondere seconde il gusto di chi richirde.
Dar le sob, V. Soo.
Dab l'oha, Assegnar ; Dar la po
sta d" esser insieme, V. Rend v'l.
Dar man , V. Man.
Dar pan bastonae , V. e Ont*.
Dab poco per assae, Dar un ago per
aver un palo diferro, Un minimo che, per
aver assai. Ciliar asea per tirare il pe
se; Buttare una s.cardova per pigliare
un luccio.
Darse, Dare il caso, vale Avvenire, ac
ceder , succedere Sb dX Che no go Pib
bezzi , Awiene o Accade S* abbatte
Si da il caso che non ho pi danari.
Dause, Darse re Darne infino adenti;Fare una batos ta; Fare a calci, a
morsi a capegH.
Dams , T. di ileum giuochi , Darsi ;
Quamlo il giuocatorc non ha carie prevaknti e conosca il pericote di perder , di
ce Mi do, e pone voluntario.
Darse a Braghessb calas, Darsi a bra
che caate, Modo basso, e vale Darsi per
vint o, arrrndersi.
Darse A LA DESPERA2I0N , V. DeSPER\Zl'oN.
Darse a la hela vita , Darsi a' diletti, Abbandonarsi a' piaccri, seguir gli appetili.
Darse a la strada , Y. Strada.
Darse a la poltronarIa , V. PoltroNara.
Darsb al soldo , Darsi all"avaro Inavarire.
Darse bbl tempo, Giocondarsi; Divertirsi; Solazzarsi.
Darse come un poRCO , Abbandonarsi,
Mancar d' animo , sbigollirsi.
Darse contbo o Darse dao da so po
sta , Tirare a' suoi colombi, deilo Jig.

DAR
Darse oei dbnti , Bisticciare ; Teitzonare, Contendere aspraiucale a vicend*.
Darse dbi pugn , V. Pugnar Darse
dbi pugni n la testa , Grqffiorsi le
gote , Iaveir centro se slesso per dispera
zione.
Dar drio, Rimpolpettare ; Riorire ,
Ribadire; Rimettersela ; Rimandarsela
un fa/Poj Rimbeccareela ; Rimpolpetlarsela , Se alcuno ha detto una cosa o ve
ra o- falsa ch' ella, sia, e un allro per piaggiarlo e lare ch'clla si creda, glicla fa buuna, cio l'approva, aiTermaudn cosi essere come colui dice e talvoltaaccresccndola.
Drsela , Accorgersi; Sospettare; Da
bitare ; Pigliar pelo ; Qmbrarsi
l'ha dada, Se ne accorse; Ne sospel to;
Ne dubitb, V. Dabsbne.
Drsela a gaibe, Sgambar via; Dar
ia a gambe; Darla pe' chiassi; Giuocareo- Mcitare lo spadone a due gambe; Fuggire; Scampare. L 10fat to sgambar vin
di galoppo.
Darse la neve . V. Nevb.
I ' AHSE LA ZAPA ADOSSO O SUI PIB , Durst
dlia teure in sul piede Darsi del dito
nelC oeckio; Tagliarsi le legna addosso ;
Aguzzarsi il palo in sul gmocchio ; Agfravarsi in sullafue in sulla corda ,
arsi il male da s, operare a proprio svantaggio Caslrarsi perfar dispetto alla
moglie , vale Volersi vendicare quando Ia
vendetta arreca pi danno a s , che a co
lui che si vuol punir.
Darse le man. atobno , V. Man.
Dabsenb, Addarsi; Accorgersi; Avvedersi; Avvisarsi, Comprendere Ms n
son o\,Mi addicdi,cioe Me ne acecovsi;
Me ne avvidi; Me ne avvisa
DaRSENB UN PUilBGOTO , V. FUBBGOTO.
Dar soba aqua , delto fig. Ricomparire ; Farsi rivedere; Sbucarfuori, quasi
Uscir dalla buca.
Dar soto , Regger la celia , Dicesi dt
rhi aiula un allro a burlareDare 1/ gam, Dar anno allrui a fare, lodaodolo.
Dar su, V. Su.
Dar sul mush . V. Muso.
Dar tbesso , Y. Trbsso.
Dar via, Vender o Donare; Esitare;
Smaltire; Alienare.
Dar via UN BBNEFizia, Conferir un be
neficio : s' intende Ecclesiaslico.
Dar una bona una cativa: Lo stessa
che Dar un' onta e una tonta. V. O.vta^
Dar zo, V. Zo.
Dar zo la , V. acheta.
A CHI EL GHE LE DA A CHI EL GHE LE
PROMETE, V. PrOMETBR.
AndXr a dar, Andar aferire, a colpi-^
re: dicesi anche fig. d'un discorso che leu
da ad uno scopo o ad un fine da prima 1guoto.
Andar per. dar torle suso , Y. Ton.
Chi da po hol ghb vien la bissa al
cuor, Locuz. bassa e fam. Chi da e ritoglie, il diavol lo raccaglie o melle il capo
tra le foglie. Pro?, usato da'fruciuDi per
mostrare Non doversi ridoniandarc quel
le che una volta si donato. Fu anche det
to Martina di colle che da lu roba e poi
la ritoRe.
Cm ha p.i dar ha d'aver , Man. fig.

DAR

DAT

tale Chi ba torto pretende d'aver ragione.


Port questa proposizione come un pun
to liscio ( cio chiaro ) o come se avesse
ragione d' avanzo*
.

fot Di nuovo; Di 'bel nuovo, Un'altra


volta.

DAMBNB UNA CHE TB NE DAR DO , Del-

to figwr. Andar nelt un vie uno; Anfana


re; Ciondolare, Cincischiare ; Far pas
so di piccai Indugiare; Posapiano; Pian
barbifr che il ranno caldo; Metterla in
ul liuto o in musica, Dicesi d'i persona
tarda e Jiigra 'fai1 fc cose se.
E DAGHELA (pronunziato in modo dipfezzafiro ) Forbici ; L' eran merle.'Diccsi a chi ostinato nel dire o nel voler
fare quello che gli vietato. Io f ho detto
che tu non faccia la (al co,tn, e tuforbi
ci: cio Tu ostinato l'hai voluta fare ad
ogni modo. Noi siamo alC usato zimbello;
Noi siamo al sicut erat ; La Cornamusa
drl Cartona , die per non saper fhro ripetcva le Stesse sonate.
E BAI SE TI SA BAH, 0VV. DATttKB, QvT.
DAI UVA DAI D , OVT. DAI E REDAI , Ot*.
DAI DE OTJA E DAI DE I.X, Ovv. DAI TIRA PA
RA, Ovv. DAI TIHA E STOLA, Dagli, picchia
e -rtiarlella ; E dagli e tocca : Tocca e ritocca, rttttona e martella, Indicano ripe
tizione di atti , insistenza a fare o a dire
por ottener la fine di che che sia.
'E DAI E DAI NOL FA GNBSTB, PonKO pon-

zti ; Tresca tresca ; Ticche lacche ; /en


ne lne,Esprimono uno che assai lavoran
do conchiuda poco.
E DAI B DAI, SOL FINISSE MAI DB PARLAR,

Di ciarlare mai non rista; mai non mol'la; mai nonfina; Dalle dalle dalla mat
tina sino alla sera.
DAI AL CAS CJTB L' HABIOSO , Gridare
crucifigalur , Gridar tatti contro uno.
Quando uno caduto in terra ognun gri
da dagli dagli; Dagli che ha buone spal
le ; Dagli cn egli can guasto; Dagli
eh' egli tassello , V. DBSFORTUN e CA
ROGNA.
DAI UNA r mei ci , DAI L' ALTRA , V. PAHOI.A.
DAI DAI, Dagli dagli, Maniera di ecci
tamento altrui , cio Percuoti ; Ferisci ;
Accoltella.
No C II B NE DAGO 1 ;.VA BUDBLADA ,

\"/t

ho pelo che pensi a che che sa ; Non ne


do un pelacucchino , Maniera usala per
mostrar disprezzo d'alcuna cosa. Non dar
ti lagno d'alcuna cosa; Non ne darei un
cica, un moco, unjiistacchio, un bagatlino, una frulla.
NOL DARYE1JN CORTELO AL DIAVOLO PER
CHE ELSE SCAVA, Non darebbefuoco a cenfio; Non andare o venire per pigliar aria,
Allude all'estrema avarizia.
QUA i ss oX , e vale Qui sta il nodo ; In
ci consiste la difficolta ; Oh questo dif
ficile; Questo e quel che. non credo.
SE POL DAR CHE etc. Pu far ilgran dia
volo che etc. Maniera d' affermare.

STAK L PER DAK , Star colle mani per


aria o sospese in aria.
TORNAR A DAR, Eidare, Dar di onoro,
Ridonare.
DARDO, V, FREZZA.
DA RECA o DA RBCO ( i Francesi dicono
Derechef) Maniera avv. Di ricapo; Da ca-

DARESTE, Prep. Da vicino Dappresso


o Da presso. V. ABBATE.
DARENTISSIMO,snperl. di DARENTB, Ac
costissimo.
DARESTO, ATV. Del resto ; Del rimanen
te, vale M, Per altro , Quanto a quello
che resta a dire.

DARVA , T. mar. V. DERIVA.


DA SPARTE, V. in PAHTB.
DASPO, e aaticam. DASPUO e DBSPU'O, Dap
poi; Dopo che; Da quei tempo.
DASSEYO o DA SENO, Modo avv. Da -sen
no; Da buon senno; Da vero o Davvero;
Da davvero o Daddvvero ; Da doverissimo; In sul serio o Sul serio; In verit;
Sicurameute; fieramente.
FAR n\s-.r. M i o DA BOX, Far ili buono,
davvero , intu sodo, d buon senno, daddovero ; Far una cosa difatto e non di
burla.
PARLAR DASSBNO , V. P UIL'UI.
DATA , s. Data DATA VECHIA , Cosa
antiquata; Ab antico; Di data vecchia;
Uomo di tempo antico e simili.
DATO, s. m. Ipotesi, Supposto di cosa da
cui si deduce una conseguenza.
A uw DATO o Pzn UN DATO , Per esem
pie; Come sarebbe a dire; Supposto.
METBMO UN DATO o DEMO u.v DATO, Dia
mo per ipotesi o per supposto o per esem
pio; Poniarn figura; Poniamo un caso.
DATO QUESTO , Dato o Datoch, avv. di
notante il supporre quella tal cosa che qui
vi si esprime, che anche dirrbbesi, Abbia
si per conceduto o per vero; Fingasi; Pon
gasi; Suppongasi che la tal cosa sia; Ci
supposta; Ci premesso. V. in METER.
DATOLO, s. m. Dattero, Frutto dolcissi
mo e notissimo d'una pianta della Palma,
che alligna specialmente in Africa , della
da' Naturalisti Phcenis Dactylifera.
D\TOLO DE MAR,s.m. T. de' Pese. .Bo
tano e Dot/ero o Dattilo marino, Speci
di Conchiglia bivalve marina del genere
delle Foladi, detta da Linn. Pholas Dact'ylus. 11 suo carattere < una figura quasi
cilindrica : abita entro alle pietre, a'iegni
ed alla creta che stanno soli' acqua nelle
lagune ed anche in mare, rinchiusa in ap
posito foro o nicchia eh' ewa si forma.
Cen questo nome di Dattero di mare
s'intende anco un'altra Conchiglia bivaf"
ve del genere de' Miteli, chiamata da Linneo Mytilus Lilhophagus , e da noi det
to in vernacolo pi comunemente PEVA*
atof. V.
Cos pure una terza Conchiglia unival
ve chiamata da Olivi Cyprcea cinnamo1,1:: >i , che ba nn colore di cannella.
E finalmente rotto questo nome d DA
TOLO DB MAH, vien chiamata da' pescatori
una quarta Conchiglia del genere delie,
liolle secondo Linnco o delle Anelile se
condo Lamarck , la quale da questo noiiiinnta Andila Cinnamomaea.
DATOLI FA MANDATOLI B FAniirt FA i
CSOCOLI , Date e riceverete o sarete ri

cambiati; Chi vuoi de' pesci bisogna im-

DAZ

<75

mollarsi; Chi non d nien/*, niente ottie


ne; Chi da vuole e chi pigliti s' obbliga;
Chi vuoi de'servigi bisognafarne; Chi da
insegna a rendere.
D ATORNO, avv. Dattorno e D' attorno i
Da torno; Dintorno, Attorno, in giro.
DAVAGNAR 1
DAVXOiO / Voci triviali. V. GUADA
GNAR eie.
DAVANTZO, Da vantaggio; Di pi;
Per di pi ; Pur troppo.
DAVANTI, avv. Davanti; Davante: Dinansi; Avanti; fi'unti ; Innanzi, Al co
spetto , alla jvesenzn Per Dirimpetto;
Innanzi, cio Faccia a Taccia ly TBL
DAVAJTTI, Dalla parte dinanzi ; Anterior
mente; Dalla parte anteriore.
STAR DAVANTI A u.vo, V. STAR.
DAVANTIN, s. m. Cos chiamasi dalle don
ne La parte davanti de'loro abili che coo
pre il petto, e che resta divisa dall'infe
riore dell'imbusto Gola, si dice l'Or
namento che esse portano sul petto alquan
to fuori del busto.
DAVANZO, aw. Davanzo o D' avanzo f
Soverchiamente; Di soverchio, V. AVANZO.
DAVANZO CHE CHE N'HO POCHI, E colla
giunta che ne ho pochi, cio pochi dana
ri o pochi mezzi da riparare a' miei biso
gni.
DAVIDE , Davide e Davidde , Nome pro
prio d uomo.

DAVINTI, s. m. Moneta da venti soldi;


Lira veneta.
Ujr DAVINTI, Venti soldi , che equi va gliono a 5o. centesimi italiani in circa.
DAZAMO o DA ZA MO , Cos tosto ; Si pre
sto; S ratto DAZAM L*B TOIUV ? Co
si tosto tornalo f Cosi presto?
DAZIABILE, add. Gabellabile, Voce del
l'uso, Che pu solloporsi a gabella. Le no
stre leggi italiane dicono Generi o Cote
daziatili; cio Soggette al pagamento del
dazio.
DAZIAR , v. Addaiiare^fller dazio, Sot
toporre a dazio Gabellare o Sgabella
re, Pagar la gabella ; ed anche Liberar la
cosa pagandone la gabella.
DAZ1ER (colla z aspra) s. m. Gabelliere,
Quello che assume l'impresa e riscuote le
pubbliche gabelle.
Stradtere, dicesi a Colui che a' luoghi
del dazio ferma le robe per le qna'li dee
pagarsi la gabella.
DAZIER , s. f. Gabellieri , La Moglie o
femmina di Gabelliere.
DAZIETO, s. m. Gabelle/la.
DAZIO, s. m. Dazio o Gabella UFIMO
DEL DAZIO, Ferma.
LE PAROLE NO PAGA DAZIO , Le parole
nen t'infilzano, Prov. cbeavverlisceaNon
doversi tener conto di alcuna cosa detta
rconsidcralamenle, e viene questo detta
to dall'uso di metter in filza le scritture
^Von gabellare quel che uno dice, valeNon
credergliele, Non passargliele. Ogni paro
la non vuoi risposta.
Avn EL DAZIO DEL OOIYSl'M , V. (Jo.YSir-

no

i76
DEB
Tordazid'impazzi, Maniera faro. Pren
dere la gabella degC impacei o de'fastidii, Dicesi di udo che s' affalica per queto e per quelle. V. Tobsb gate a pblXr ,
in .
DE ( coli' e stretta ) Di, s. m. La seconda
lettera consonante dell' alfabeto.
Di, Segno del second o caso.
DEA (coll'e larga) s. f. Dea o Diva.
La me par una dba , La mi pare una
diva, una ninfa, Dicesi di bella donna.
DEAZZO, s. m. Dito grande e malfatlo.
DEBA, s. m. Franzesimo ebe usav asi da
taluni durante il cessalo Governo itlico,
detlo in-vece Dibatimexto. V.
DEBATER. V. Dibatbb.
DBELE, Voce anliq. Debole.
DEB1TN, s. m. Debituzzo; Debituolo ,
Dim. di Debito.
DEBITO , s. ro. Debito, Obbligazione.
Debito ancora vivo , Debito acceso , e
vale Non pgalo.
Debito sporco, Imbratlo, Debito con
tralto per azioni poco lodevoli.
Debito pebso , Debitofogno-a infognito,Non riscuotibile , non csigibile.
Dar debito a qualcun, Impennare il
debito.
EsSER WEN DE DEBrrl WO SAVER DA
arte moverse, Afjbgar n' debiti i Aver
pi debiti che la lpre; Aver debito il
fiato; Aver debito ilfiato e la pelle.
No SE I DEBIT! NE L ISTESSO ZOR
ITO che i se fa , V. Pagr.
Sempre mebde de debiti , Espressionc
fam. d' impazienza , Sempre nuovi cessi.
Dicesi Cesso per Aggravio , obbligo , de
bituzzo qualunque altra siniil cosa piccola ma noiosa.
Chumarse un debito de qualcItn , Accollarsi un debito , vale Obbligarsi a pa
gare un debito altrui.
DEBITR, s. m. Debitore.
Debitor vbchio o renitente , Debitore antico; Debitore moroso, Che indugia
a pagare Debitore cessante , Dicesi di
Chi cessa di pagare i debiti liquidi, cen
tro cui si pil inmediatamente fare esecuzionc forzata. V. Pagador.
DEB1TRA, s. f. Debilrice, dicesi la Fem
inina ebe dce.
DEBITUZZO. V. Debitn.
DEBOLE ( anticam. anche Fievele) add.
Debole e Debile o Fievole, Di poca furia.
Carta debole, Carla dilegine, Di po
co nervo,- dicesi anche di Drappi e
simili.
debole,.detlo fig. Dappoco ; Di
lasso ingegno ; Debole di spirito ; Scioccherello Debole de conplbssion, Deboluzzo ; Debiletto ; Debuzzo. V. Scancariato DeventXr debole, Allassare.
El xb dbbole poveiiazzo , Poverello,
egli e uguannotto , cio iucsperto, scioccherello.
El balo xb el mo debole , II bailo
il mi genio; ho inchnazione simpata
al bailo. V. Porta.
Tocar bl so debolb , V. Tocar.
Debole de la spada , V. Spada.

DEC
DEBOLEZZA , . f. Debolezza t Debilita,
Fiacchezza Atonia T. Medico.
Debolezza, dicesi fcm. per Inclinazione; Propensione; Genio ; Disposizione
Quel fio xb la so debolezza, Quel
figlio e il sua coceo, il sua amore, il suo
prediletto.
,
DEBOLMENTE, avv. Deboimente, Fiaccamente.
DlRO DEBOLMENTE KL MIO PARER, Dirb
alla meglio o come potrb s il mio
parre.
DEBOS , Deboscia , s. f. Parolo francesc
usata famil. da' Fiorcntini , che significa
propr.il Vivcre licenzioso e scapigliato.
DEBOSS, Franzesismo detlo per Agg. a
Persona, e vale Scorretto; Stemperato ;
Incontinente ; Dissoluto ; Scapestrato;
Scapigliato.
Far bl dbboss , Scavallare ; Scapigliarsi; Stemperarsi, Darsi a menai- vi
ta dissolula. Scavezzacollo , dicesi a Uo^
mo di scandalosa vita.
DEBOTO, avv. Fra poco; Quanta prima;
Fra breve; Da qui a poco; Da qui a un
credo; Da qui a un ottavo d ora.
Deboto xe meza note , Mezza notte
k vicina; Il d presse, simili. V. Dessadbsso.
DKBu , s. m. Franzesismo slato da pochi
anni introdotto dai novatori di lingua, co
me voce tealrale , da Debut, che vale Cominciamenlo le primo giuoco, Princi
pio , Introduzione. Dicono Debj , e i pi
idioli Primo deb de la prima Dona, per
Prima comparsa o azione ofatica o re
cita della etc. Da questo Dbb'u viene il
seguente.
DEBUTAR, v. che si vede qualche volla
anche stampato negli avvisi leatrali , dal
trncese Dbuter , che vale Cominciare ,
Principiare, s' allude al Primo com pa
rir d' un personaggio nuovo sulla scena.
Dicono, per esempio , Avra onore di
Debutarsi o dijare l7 primo Debuto, per
Esporsi al pubblico la prima volla ; Far
la sua prima azione o comparsa teatrale.
anche salo il participio Debutante.
decXder,v. Descaexb,
DECADDO, V. Dsscazl'o.
decampXr , v. Decampare , dicesi per
Ritirarsi, rinunziare, desistere, ceder,
spogliarsi dlie sur ragioni, rinunziare al
ia sua opinioue L' ha decampa , Desistelle; Cede ; Rinunzib.
DECAPItXr, v. Decapitare o Decollare.
Decapitar uno , detto fig. Perder uno
alia vita civile, cio Infamarlo, Farlo cader di concetto.
DECERVELAMENTO , s. m. Rompicapo ; Slordimento\ Si dice di Cosa che
giunga altrui molesta.
DECERVELARSE,v. Dicervellarsi e Discervellarsi, Applicarsi con soverchia attenzione, Rompersi il capo.
Ilaltro sin.Reccarsiilcervello;Slillasi ilcervello; Fanlasticare; Arpicare col
cervello; Mulinare; Girandolare, Andar
vagando coll' iuiniaginazione. Abbacare

DEC
degli zeri, vale Armeggiar col cerVelb
senza conchiusione.
El m'ha decervelX, Ei m< ha dice/*
vellato , cio Sbalontito , slordito colle
strida o altro trasloono.
DECESSO, add. (Latinismo) Merlo ; e
anche da alcuni sustantivamente per # Avanti bl so decesso , Prima del
la sua morte o mancanza.
DECIDER, v. Decidere, dicesi per Giudicare. Decidere una quistionc, una lite.
ItBCIDERE O BEN DRBNTO o BEN FORA ,
Pigliar pailita decisivamente; Appigliarsi o Afferrarsi a un partito ; Afj'ermare
o negare; O si o no ; Risolvere dentro o
fuori.
Usasi ancora per Consistere o Impor
tare, La xe una cosa chb decidb de i-oco,
La cosa affare poco monta o rileva ;
Trattasi di poca cosa; L affare consiste
in poco o in una minuzia Poco deci
db, Poco conta; Poco rileva; La batte
m poco.
Un solo no dbcide, Una noce sola non
suona in un sacco, prov. e vale che Un
solo non pn condurre a fine quel falto
che ha bisogno di molli. V. Un.
DECImXdA, s. f. Decimazione o Addecimazione , 11 levar una parte di che che
sia Spilluzzicamento , dicesi Atto
dello spilluzzicare.
DECLMNA, s.f. Chiamasi da noi un Giuo
co di dieci numeri legali che si fa al Lotto.
DECPO
)
decipXda
>
DEC1PAMENT0 \ s.m. Slrazio; Dissipazione; Diserto; 5'parnazzamento, Rovina o guaslo di qualche cosa Sciupinio o Sciupio, dicesi dellc vivande.
DECIPXr , v. Scipare ; Sciupare, Lace
rare, guaslar che che sia. Sciupinare
frequentalivo di Sciupare.
Decipar i BEzi, Sbraciare a useila ;
Scialacquare ; Straziare ; Scacazzare i
danari; Profondere; Dissipare Malmettere vale Spender male.
DecIPR LA ROBA DATORNO I ABITI, Logorare ; Fruslare i vestimenti ; Spasimare la roba.
DecipXr el disnVh , Guastar il destila
re, Dicesi del Far tale eolezione che levi
I'appelito.
Decipar la roba , dicesi anche nel signif. di SframpugnXr , V.
DecIPARSE UN BRAZZO , UNA GHMBA clC.
Sciuparsi un braccio ; una gamba si
mile, vale Fiaccare, impiagar malamen
te. Si ruppe un braccio e si sciupb un
gaUone.
DECIPN, s. m. Dissipalore; Sprecatore ; Distruggitore ; no che consumcrebbe manderebbe a male il ben di sclte Chiese; Uno che darebbefondo a ogni
avre; Uno che farebbe a mangiar colt intresse.
Decipon dbi abiti, Dissipalore; Seil*
patore; Consumatore; Distruggitore dl
ie vest.
Decipona, detto di Donna, Dislruggitrice i Dissipatrice,

DEG

DEF
DECISAMENTE, avv. Certamente; Sicu
ramente ; Senza dubbio. V. ASSOLCTAMEXTE.

DECLVIO, s. m. Declive; Declivo; De


clivit , Pendio. V. DISSBSA.
DECNTO, i. m. e per lo pi in plur. DBcoirrr, T. milit. ex Veneto, Massa, Quel
la porzione di danaro che si ritiene dalla
paga del Soldato e si amministra a suo
pr dal Capitano della compagnia.
DECRER, v.Aver corso, Dicesi del tem
po , e ' allude ali' epoca del suo principio.
DA DECRER DAL zoRiYo etc. Da comin
ciare ; Da computarsi: dctsi del tempo.
DECORSO, add. Trascorto ; Scorso; Pas
sato, Si dice di mese o anno o simile.
DECTO, s. m. Decotto , Liquore che ser
ve di bevanda e di medicina.
Parlando d' uomo , Deeottore o Fallito^
Che ha sprecato il suo e quel d'altri. V.
FALO.
DECOZIN, s. {.Decozione o Decollo, Be
vanda medicinale.
DEcozibif, dicesi anche per Fallimento.

DECREPITEZZA. V. in ET.
DECREPITO, s. m. Decreto; Alt ultima
vecchiezza venuto; Che ha valicato molti
anni; Che ha un piede In terra e un nelf avello.
DECUBITO, *. to. Decubito, propr. signi
fica il Giacere in letto e specialmente per
cagione d' infermit.
FAR DECBITO, Decumbere, T. Medico.
Umori che decumbono.
DE DIA. V. DIA.
DEDTO (coir sti -ito ) add. Dedotto e
Dedutlo e Didatta, cio Argomentato, ri
cavata
.
'.
Novo DEDOTO , dicevasi in T. del Foro
ex Veneto alla Restituzione in intiero at
tesi i nuovi documenti presentati in cau
sa civile.
DEDOTO, si dice ancora per Sottratto,
Levalo dalla somma.
DEELE, s. m. Voce Contadinesca. V. FojfCHl .Siili IMITI.

DEFALCXR. V. DIFALCAR.
DEFTI o \

DEFATO / w. Difatto; Infatti V. lyFATI.

DE FATO c.v FW , Maniera anliq. Del


tutto; Totalmente; Affatto.
DEFE1MDER, v. e DIFENDER, Difendere;
Guarentire.
DEFBTOBRIB co LE .WA\ r. coi PIE, Ar
rostarsi , Volgersi in qua e in l e colle
braccia e colle altre membra schermen
dosi e difendendosi.
DEFENS1VO o DIFENSIVO, add. Difensi
vo 5 Alto a difendere Apologetico Tale
Difensivo, appartenente ad apologi o di
fesa per via di apologi.
Processo difensivo, dicevasi all'epoca
del Governo VVnelo , la seconda parte di
un processo criminale, in cui l' imputato
proponeva formalmcnte le proprie difese
e i testimonii da esaminare a sua difesa.
DFICIT , Voce latina che s' usa in forza
23

di siisi . nel sign. di Mancanza ; ed inten


diamo lo Sbilancio d1 una amministrazio
ne economica, cio il difetto dell' ammi
nistratore,
DE FICN , detto a modo avv. A*DH DB
FICJT, Andar difilato o affilato e affuso
lato, vale Andar con prestezza, quasi a fi
lo Diviato, vale Hallo, sollecito, sen*' attendere ad altro.
LAORR DB FICIV , Lavorare Infretta.
DEFILAR, v. T. niil. Filare, Marciare in
colonna per drappello, per compagnia o
por divisione in ordine di parala, in fac
cia al Sovrano od ai Capi supremi dell'e
sercito.
Sfilare, $ pnr T. mil. e vale Cammina
re alla sfilata rompendo le file, le ordinan
ze. L esercito sfilo per le gole de' monti.
Sfilare a drappelli , a sezioni.
DEFONTO , add. Defunto o Morto; e dicesi degli uomini,
DEFORMAR, V. DESFORM\R.
DEFORME , add. Deforme ; Difforme ;
Sformato; Efformato , Agg. a PerfOM
sconlraflatUi , mostruosa , sfigurata.
DEFORME , dicchi anche nel parlare ver
nacolo per Sporco; Lordo ; Schifo, Im
brattalo da sozzure.
DEFRAUDO,s.m. Frodo; Frode e Froda,
Inganno occulto alla vicendevole fede; ina
per lo pi si prende per occultazione di
qualche roba che si porti alla citl ad oggelto di fraudar la gabella.
Generalmente ci prende per Danno;
Pregiudizio , ma fello contro giustizia e
pel fine di lucro.
DEGAN, s. m. Decano o Seniore , 11 pi
vecchio d'una famiglia o d' un villaggio.
Decano anche Dignit canonicale.
DECW DE Coutw , Cursore del Comu
ne , Colui ch' al soldo d' una Municipa
lit per servizio de* Capi, per portar le
denunzie ctc. Io qualche luogo dicevasi
MERGA.
DEGERIR o DIGERR, v. Digerire ; Dgestirc; Smaltire, ed anche Patire Con
cuocere dicesi dell'operazione che fa lo
stomaco in digerire.
DEGERR uw AFAH, Digerire o Digesti
re, dello fig. vale Discutere, disaminare
Ripensare di una cosa, vale Riandar
la colla menle , Pensarvi sopra.

DEGNAR, v. Degnare.
GRANDEZZA DEGNARSE. V. GRANDEZZA.
DBG.VAHSB DE TUTO, Calarsi a un lom
brico o a un lui, vale Accettare ogni pic
colo guadagno.
DEGOLA, i. e per lo pi DGOLE in plur.
Pretesto ; Sutterfugio ; Colore ; Coperta.
e figur. Diverticolo ,Forma ili sfuggir che
che sia, Scampo, Modo da scampare, da
uscir d'impegno. Jlusione, Contravven
zione colorata da qualche arlifizioso pre
testo. V. ENDBGOLA.
DEGRAD\R, v. Digradare, cio Peggio
rare, Deteriorare.
DEGRADAR DB PREZZO, Kinviliare ; Av
vilire ; Svilire: diceli del prezzo delle bia
de o delle mercanzie.
DEGRADAR DE PESO, palare o Scemare,

DEL
Dicesi di che che sia che trovisi scrii: .ito
di peso.
|)KCJIAD\II, per Privar del grado, V.
DBSGRAD.XR.
DEGRADO , s. m. DEGRADO DB PESO , Calo
o Scemamente.
DEGRADO DE VALUTE, Peggioramento j
Deterioramento.
DEGRADO DB STATO , Diminuzione di
stato o di capo , T. de' Legisti.
DBGIIADO DB SPIRITO, Avvilimento; Svi
limento^ Depressione.
DEGRADO DE PREZZI, Avvilimento; gv^
limento; Spregio.
DEGRADO DB FORZE, Spossatezza; De
bolezza.
DELAIDE , Adelaide , Nome proprio di
donna.
DELAP1DAR, v.Dilapidare, Scialacquare.
DELAZiON, s. f. DEIAZIW D'ARME (voce
latina), Porto o Portatura d"armi,U te
ner le armi addosso,' il portarle.
DELEGAZIN (JWJCA PER ) in T. del
Foro ex Veneto, dicevasi l' Instati/ per
ch la causa fosse decsa da un Giudice
diverso dal competente.
DELEGAZIO.-V, quindi chiamavasi il De
creto che annuiva alla supplica.
DELEGUARSE, v. Dileguarsi, Allonta
narsi, fuggir con prestezza e quasi spari
re : non solo si dice dell' uomo e delle sue
facolt fisiche e morali, ma anche delle
cose.
DELEGUARSE , parlando dello strutto,
Struggersi, Liquefarsi , stemperarsi.
DELETAZ1N, T. ani. V. D^ETAMOW.
DELIBERAR, ,. Deliberare o Diliberare,
Risolvere, Stabilire.
DELIBERAR, in altro sign. Diliberare e
Deliberare per Liberare , Campar di pe
ricolo o torre un impedimento.
Dio DELIBERA ! // del ne liberi; Dio ci
guardi ; Guardi Dio o II Clelo; Tolga
Dio. V. VARDAR.
DELICAQ , T. anu V, DELICATO.
DELICAT\,,-idd. Tenerino; Tenerello:
Deboletto; Deboli/zzo, Assai delicato: dicesi di complessione Delicate Ilo , Per
sona alquanto delicata.
DELICATO , add. Delicato e Dilicato.
OMO DELICATO , Uomo delicato di co
scienza, vale Di coscienza pura, imma
colato Riferito a complessione, Deli
cato e Delicatello, contrario d Robusto.
EL GRAN DELICATO! Detto con ammira
zione e sardonicamente, Molto delicata
mente nutrito; Schizzinoso; Gli puzzano
i fiori del melarancio , Si dice di Uno che
retenda d' esser mo
molto delicato er ualpretenda
sivoglia genere di cose. Jfgli unfalanina i Dorme co' guanti; E fatto di fiato ,
Dicesi di chi non vuole disagiarsi.
DELUVE AMENTO, s. m. Lineamento.
DELHVEAMB.YTI DB LA PAZZA, Lineamen
ti, nel numero del pi, dicesi specialmen
te della Conformazione e disposizione del
le linee o fallezze del vollo umano che ne
formano la delicatezza.

DELQUIO, V.

DEH
i73
DEM
DELIRANTE, add. Delirante? Che deli
ghottone o sciauralello , dicono per sra, Slravagatile.
cherzo.
L i un caAjr DEMovio, delta fam. per
1>um.vtb zoso, Disdieaia to ; Fadire Egli un gran talan tu , o parlando
rebbe a perder colle lasclte vuoie, e vale
di donna, Ella e donna digrande spiriDiagraziato, fortnalo , che scuipre perlo, di pronto versatile ingegno.
de.
Demonio anche Voce che usiamo per
DfcjLIRI , i. ai. dicesi oel sign, di Sforesprimere
Quantit grande Gae n' i
tuna.
u.v demonio, Ce n' unj'racasso, unaAveu delirio al zoco , Aver dUdelta,
gello, un subisso, una nugola.
fortuna, cattiva sorte, sorte avversa.
L' . delirio ! Egi un gran
DEMONION Demoniazzo , s. in. Vomacdestino mi grandisdetta; Granjatacione ; Gigante ; Compagnone , Uomo
grande d' una taglia slraordinaria Falii ; Gran caso.
stellaccio vale Grande fuor di misura edisDELITLO, add. Voce fallnsi comune
adatto. Rabbusco , Grande e grosso
ira Qoi dopo la prima traduzioue italiana
Bastracone , delta per isoherzo, Grasso e
dol Cdice crimnale Austraco iicll' auno
forzuto. V. Stanohirlon.
ionj ed Aggianlo ad Axione crimino
sa: onde vuol dire Criminoso,
DEMORALIzLadd.T. vennloci dai FranAziby de lit tu a i , Azione criminosa?
cesi. Neologismo che alcuni usnno nel di
cio Ch' delitto e va soggclla al giudizio
scorso ed anche nelle sciltare , ne! sign. Di
del Tribunal crimnale.
coslumi corrolti , Di depravali rostumi.
Dicono per esempio, Omb.vi dbmoralizi
DEMANDAR, . Demandare di
e srrivono Uomini demoralizzati , per di
multo uso nelle nostre scrilture di palazre Senza coslumi o Di corrolti coslumi.
10 nel sign, e in vece di Commettere ; Rimelterc, Delegar un aflat e , Dargli ordi
DEMORDER Maniera del Foro, dalFran'c.
ne e coinuiessiune: inlendiamo pero dclDmordre) v. Ceder; Desistere ; Cessa ordine d' un iVlagtralo suprriore ad un
re ; Ritirarsi, Cambiarsi d'opinione.
inferiore.
DENEGAR, v . Denegare o Dinegare e Ne
demanio, s. in. Voce portalaci dai Frangare.
cesi, vale Regio patrimonio.
DENONZIA , s. f. Dinunzia e Denunzia
enunziazione.
DEMARCACION, s. m. Coiifinazione, SiaCasSETA DBNONZIB SECRETE, V. CaSiiilimcnto , regolaincnlo de'conlini tra di
8 v.
verse Ierre o principati, Limite, termine,,
Muso da ienonzie secrete , V. Muso.
linea di couiiue.
DENTAL, s. . T. de'Pesc. Dentice, Pe
dematXr, v. T. mar. ( Voce Trane, da
se di mare moho slimato , detto gi da*
Demoler , che viene da Mal , albero di
Latini Denlex, poi da Linn. Sparus Dn
bastimento) Disarborare, Abbalterc gh
tele.
alberi d'un vasccllo. V. Dbsalborar, Dis
il Dental detto da La corona, di cui
arm \ , .Mata .
Sebenico va altera, non differisee dal noDEMENAMENTO, s. m. Dimenamenlo;
itro se non nella prominenza adiposa che
Divincolamento , Il dinienarsi.
ha fra gli occhi.
DEMENARSE , v. Dimcnarsi, Dibaltersi,
Si noli poi che i Pescalori chiamano im
'Muoversi con qualche violenzalmperverpropriamente Dbntl lo Sparus Mormysare vale Dibaltersi a guisa di spiritato
rus , di cui si veda alia -voce M'ormora.
Arrostarsi , Volgersi in qua e in l colle
dentar, v. Addentare, Prender eo'dcnbraccia e. colle allre membra, scherincnti, Morder. Assannare o Azzannare
dosi difendendosi.
Dar di zanne, Afferrar che che sia colle
DEMENTIR , v. Lo stesso che Mbntb.,
zanne.
Dbjtr , detto in T. dlie Arti , IndenDEMNIA, s. Diavohi o Diavolessa,Dontare, vale Commettere o Calellare o Conna di mal , insoppor labile , pessinettere duc pezzi per mezzo di denli inTna.
taccature.
DEMONITO, detto per Agg. a Homo,
Follette vale Robusto e Jicre Agg. a
DENTARA o DentahItia , s. f. Dentatu, Ordine coniposiziune de" denli.
Ragazzo dicesi Dcmonietio, vale Troppo vivace o maligno.
Esseb DB bota DBWTAUBA , Manglar il
pollo senza pestare , Si dice ilell'Esser sa
DEM0N1EZZ0, s. m. Rcvinio, Grande
no mangiar con appctilo.
slrepite o Romore.
DeWTATJBA DE LE BODE OBI BELOGI, DenDEMOMO , s. m. Demonio o Diavolo, che
tatura, Ordine de' denli d'uua ruota d ofu anche detto Angelo ; il Tentennirologio.
no; il Tentalore; il Fistola.
DENTAZZO, s. m. Dentaccio, Pegg. di
Delle per agg. ad nomo, vale Sdegnoso; Adiroso ; lidioso ; Collericn. Anche
Denle.
Malizioso; Soguee; Smllro; Soitile;FurDENTE , s. m. Dente Alveoli chiamanbo Demonio, in modo basso e lig. disi que' pircoli ricctlacoli nelle gengicesi per Uoino eccellentc in qualsisia cosa.
Tc, dove slanno incassati i denli Coi
to del dente Quella parle che sorge imme
Av.rfi. demonio Adosso, Ksstre un de
diatamente Fuor deli'alveolo Corona del
monio; Aver il diavolo nelle braccia, Atiente , dicesi alla lomuiiti Smalto del
ver una forza soprannatnrale Ti xe UN
dtr.tc alia tiuiica Jiianca che lo esle o ricran hemo.mo, Sei il gran stiagurato

DEN
copre Radice o Radica a paella p.n-ie
che sla internat nelle gengive A nt mel
la al Midollo del dente.
Dbjtb soxta, Barba di(fie nie ,
Nascenza di dente.
Dbxtb da latb , Lattaiuolo Aa t
DBJfTi da late , detto lig. Aver il latte al
la bocea ; Non aver ancora raset util gli
occhi,
Db.vti davanti, Denti incisorio incisivL
Dbxtb dbl giudizio , Dente dea sapienza, Cos chiamasi ultimo dente che
apunta neir cl dai zi. ai 3o. anni.
Devtb roto, Dente scheggiato o rotto,
bxti CAGjrryi , Denti canini? I denti
posli fra gl' incisori e i mnscellari.
Dbxti chiari, Denti radi.
Denti col calciwazzo o \eori Denti
rugginosL
Denti da presa, Guardie, Denti lunghi del cane e di altri auiinaliSanna.o
Zanna, vale Dente grande epi propriamenle Quel dente curvo , una parle del
quale esce fuori dalle labbra di alcuni animati , come del Poi-co e dall' Elefante.
Denti de cvalo , Gnomoni , Soria di
deutidelCavallo onde conoscesi la sua el.
Denti xal cualivi, Denti ineguali.
Denti fruai , Denti logari.
Denti guasti o harzi, Denti cariati?
magagnOti , fracidi, guasti,
Db.vti massblari, Denti mascellari o
molari, Denli da lato ohe tritano cibo.
Denti ochxali, Denti occhiali, Quelli
che riferiscono all' occhio per la loro posizione.
Dentt bar e LoxcHi, Dentifatli a bischeri, vale Radi e lunghi a guisa de' bi
sch eri.
Dhnte db can, Calcagnuolo , Seal pel
lo con una laci a in mezzo che serve per
lavorare il marino dopo averio digrossato colla subbia Bruniloio, Slrumenlo
.col quale si bruniscono i lavori , falto di
acciaio o di denli di animali o d'allra ma
teria dura. V, Gradina.
Dente de crtelo, Tacca, si dice Quel
poco di manca ment ch' talvolla nel laglio d'un coltello o altro ferro, simile alla
tacca del la taglia.
Denti d'una hoda da batbr, T. degli
Oriolai, Piuoli^ si chiamano i Denti d'una
. cuota dcslrnata a levar i martelli e la mol
la della Ripetizione.
Denti del rocheto , V. Rocheto.
Denti db vbchia, loslesso che Cesara.V.
Ralb dei dbnti, V. Halar.
Rater i dbnti ; Balter la gaizetta, di
cesi Gg. e vale Tremar baltendo i denli.
Can da dbnti , Leva cd anche Depressore, T. Chirurgico: dicesi lo StrumeiUo
che serve per cavar le radici de' denli.
iva R i denti, Cacciar di bocea un den
le; Cavare; Tirar fituri.
Crolar dei dbnti, V. CroiAr.
Dajisb de denti , Bisticciarsi, Contra
stare pertinacemenlc proverbiandosi.
Dolor de dbnti , Duolo de' denti i Ma
le di denti.
Esser SBNZA dbnti , Non avere spunlato i denti : dicesi de' bambini Esstre
sdentalo, Di ehi non ha denti Essen

DEO,
SBNZAIBB.VTI DAVANTI, Aver la lucra sfer
rata.
FAK i BESTT., Mettere o Spuntar i den
ti, Cominciare i dentiDentare vale Met
tere i deuti , ma direbbesi piuttosto de'
Cavalli,
FRBGARSE i DOTI, V. FREGAR.
FAH QUALCOBSA COI BBSTJ LEVAI, FdT

che che sia a denti alzati, v&le Con ap


parenza Ajor di labbra , vale Snpericialmente.
I.VCHIAVH i DENTI, V. LvcttiAiH.
LA LESCUA TUA DOT* Et DENTE BOL. V.

LBNGCA,
LlGAHSE I DENTI, V. LlGB.

MAGNAR coi DB.VTI. LEVAI , Mangiare a


denti alzati , Mangiar contro voglia cosa
che non piaccia o paia schifosa ; ed per
ch in tal caso appena si inastica e s in
ghiotte conte se fosse un qualche beveroiii- medicinale.
BIoSTR.B I DENTI, V. MOSTRAR.

MVAB i DEVTI , Mutare, Cadere i denti.


N'OL M' HA TOGA GNA3TCA VX DESTE, Non

' ni tocco C ugola; stato unafava in boc


ca air orso o al leone , Si dice di quelle
cose, delle quali s' mangiato scarsamente.
O 'L BEATE O LA GAXASSA, V. GANASSA.

PARI.XR IN TI DESTI o FORA DEI DENTI ,


V. PARLAR.
ONZEH EL DENTE , V. OSZBR.
POBCARA DEI DESTI, Carie o Tarlo o.
Tartaro o Calcinaccio de' denti.
POLVERE DA ENTI, Dentifricio, T. Me>
dico, Polvere da fregare i denti per. ripu
lirli.
RIMBTER i DENTI posTizzi . Eififerrare
i.denti.
ScAVTINAR I DENTI, V. SCANTINAR.

STBNZER i DESTI, V. STRSZER,


Tian o MPSTBH i DESTI, Bagnare,
si dice de' Panni o drappi quando comin<aano ad esser logori e sperano.
ToCR EL DESTE , V. ToCR,
1 KOVR PAN PER I SO DESTI ; V. TaOV\R.

FERMAR A DESTB, T. de'Legnaiuoli , In


dentare, Unire due peizi di legno iia-aM ruinl( >li a vicenda.
PENTEL\R, v. Addentellare, Lasciar nel- .
le fabbriche l'addentellato , cio Quel ri
salto disuguale di muraglia che li lascia,
per potervi collegare nuovo muro.
DENTALO, s. m. Dentello, Lavoro che
fanno le donne coll'ago nel lembo delle ve- .
ti. P.e.Lafoglia della vite fatta a dentel
li Ancora Ornamento a guisa di denti,
che va sotto la cornice,.
DENTIRA , s. f. Dentiera, T. Chirurgi
co, Rastrelliera di denti posticci.
DENTISTA, s.m. Voce dell'uso nostro, on
de chiamiamo Quell'artfice che fa denti
posticci e le dentiere.
DEO (coli' e sirena ) s. m. Dito , Dicesi anfhc Digito, Mei plur. Dita f> Diti.
DEO DE MEZO , detto da Bei per ischerzo famil. FoBBicUo, Dito medio o di mez
zo. Nelle voci barbarirhe del Du Can"
trovasi Digitus impudicus.
DEOGBOSSO, detto altrimenti MAZZAIECHI , Dito pollice o grosso o Pollice Meluk

BEP
DBO SECONDO, detto altrimenti FoBMbr
cm, Dito indice.
DEO SPOSALN , Dito anulare o Anula
re assolut. Dito presso al piccolo , nel qua
le sta l'anello della sposa.
DEO MEVUELO o DEOLS , Dito auricola
re o.piccolo o mignolo.
OSSETI DEI DEI, Falangi, dicoiui la Se
rie delle tre ossa che compongono le dita
delle mani e de' piedi e si chiamano anche
Internodii.
POLPA DBI DEI, Polpastrello.
ZONTUBA DEI DEI, Giuntura, chiamasi
il Nodo delle falangi.
FARSELA sui DEI, Farsela facile, Non
trovar in alcuna cosa difiicolt.
MOSTRAR A BEO, Mostrare alcuno a di
ta, E per lo. pi si piglia in cattiva parte..
LJGA/ISELA A u.Y DEO, V. LIG\H.
PASSAR sui BEI U.VA COSSA , V. PASSAR!.
PER QUESTO NO-MOVERA GNASCA UNDEO,

Non volgerei o Non volterei la man sossopra, dicesi Quando si vuoi mostrare di non
tener conto nessun' d'una cosa: cio i\on
farei un passo, un oAizio, una parola per
ottenere etc.
SCO.VDEASC DA DRio A UN DEO, Nascon
dersi dopo un dito; fendere gatte in sac
co, vale Ingannare, Dir una cosa per l'al
tra.
Dito, si dice per Misura della larghez
za d'un dito, eh la Decima parte del
piede. Unaferita larga due dita trasverDEOGRAZIA, Latinismo rimastoci nell'u
so della lingua vernacola , e vaje Chi di
casa; Oh di casa; Ghie 9 u o simili. Mo
do di chiamare quando si entra in casa al
trui.
Detto in altro senso, DEOGBAZIA CH'EL
CABIA DEL PAS , Pu leccarsi le dita'; Pu
contentarsi; Pu ringraziar Do d'aver
del pane; Buon,per lui; Buon per me e
simili.
CH'EL DIGA DEO GRAZIA , Che rin^V
Dio, cio Che se ne contenti..
DEOLIN, s. m. V. DEO MENITELO in DEO.
DBOLN, dicesi per Piccolo dito, Dito,
cio della mano o ilei piede d'un Fanciullino. Dita piccole e graziose, dicesi peiv
vezzi..
Us DEOLS DE VIN-, Un aito di vino;
Un culaccino; Un tantino, Pochissimo,
vino nel bicchiere.
DEON, . m. Dito grande; Gran dito.
D.EPENR, v. Depennare; Dar di pen
na; Dar di bianco. Cancellare o cassar
colla penna.
DEPBWR UNA PABTA , Spuntare o Spe
gner dal libro, dicet\ il Cancellare dal li
bro il ricordo prwo o scritto di .cosa ven-
duta o prestata.

DEPEIS'TA , , f. Dipintura ; Pittura.


DEPENTO , add. Dipinto ed anche Pinta.
DEPENTO DB rib COLORI, Variopinto o
anche J ario.
AVER EL MUSO DBPBNTO , Aver'il'viso di
pinto, vale Lisciato, abbellito, e dicesi
delle Donne.

DEP

.^

PESTO, Non voler pi uno n cotto n


crudo, Trascurarlo, dispaiarlo.
UNA CERTA COSSA DBPE.VTA, detto meiaf.
Certa colorazione, cio Ricoprimento, e
dicesi d'un discorso altrui simulato.
STAR DEPENTO, Dicesi Di/tinto di Ci
che non possa star pi accolii-aninnle u
meglio. Egli dipinto. Quella veste, quel
la scarpa vi sta dipinta, rio Acconciniente.
CU*A CHE NO GJIB &TARIA i'. VASCA DEPE.V-

TO , Casa, in cui non vorrei stare n men


dipinto, E una maniera nostro, fam. det
ta esageratamente per mostrar dispreMQ
^avversione ad una casa, e intcndesi Gsa.sconcia ^disagiata , posta a baco, spazzavento e simile, che riesca incomoda, ad
abitazione.
DEPENTR, s. m. V. PiTOH.
DEPESTR ju.vcjiibs , Dipintoruizo ,
dim. e avvii, di Dipintore, Pittore di poro
none- Pitlorelloener maggior disprei
zo , Pittar da sgabelli o dafantocci.
DEPENZER, v. Dipignereo Dipingere o
Pingere..
DBPESZER A MEMORIA, Ritrarre alla mac
chia, II ritrarre senza il. naturale sott'occhio a forza di memoria dell'artefice.
DEPB.VZEB A OGIO, Dipinture a olio, cio
Con colori stemperali ncll'olip.
DSPBNZER A &GRAFI, Dipingere a sgraf
fio o a raffio. Sorta di pittura che t (lisegno e pittura insieme e ferve per ornamen
to di facciale di case , ili palazzi , cortili e
simili. Quindi Sgraffiilo dicesi questa sor
ta di pittura a chiaroscuro.
DEPENZER A SGUAZZO, Dipignereaguazzo o a sguazzo o a tempera, cio Con co
lori stemperati in colla di limbellucci o si
mili.
DBPE.VZBR o PITURR A FRESCO, Dipiit*
gere a fresco, vale Dipignere sopra J' in
tonaco non i-asciutto. Eru dipinta a olio
e non a fresco. Kitoccave il lavoro a fre
sco.
TORNAR A DEPESZBR, Ridipingere.
DEPENZER BEN LE COISB , Dipignere,
detto fig. vale Rappresentarle con parole
vivamente e squisitamente, Descriverle.
Dspr.vzEa , dello in lingua furbesca ,
vale Scrivere,
DEPONER, v. Deporre o Diporre, Por gi.
DEPSER, parlando dei liquori, Posa
re, II deporre che fanno i liquori In par
te pi grossa Defecare T. Chimico
e vale Purgare un liquore dalle impurit
delle fecce o lerrcslrcil. .
DEPOSITAR, v. Depositare o Dipositare.
DEPOSITAR, parlando di vino e dell'ac
qua, Posare: cio il depor de'liquori del
la parte pi grossa.
DEPOSITO , s. m. Deposito o Dipesilo ,
i intende la cosa depositata. Quegli che
da in deposito chiamasi Depositatore o
Deponente, Quello che riceve, Deposita
rio o Dipositario ; e se donna Deposita
rio;}} U luogo del .deposi lo, Depositer
D Dipoiiterin
DEPOSITO, dicesi in T, fuoi. a quell'^wfermo cronico, eh' confinato a rimanersi .
sempre in letto.
UBI vi. o DB if QUA o cimi- t

DER
8
le , Posatura ; Residenza , Posatura Ai
frece o di sporeizia generala dal vino, dal acqua etc.
DEPOSIZION, . f. Deposition* o Deposto, Allestazione o testimonialize in giudizie.
Defosizion DBL Ti!, simile . Posatu
ra ; Sedimento ; Capo morto Fondata, dicesi di Qualsiroglia rimasuglio o deposizione di cose strutte o liquefatte in
fondo ad una fornace, caldaia simile.
Dkposizioy sel brodo, Bolitiocio.
Deposiziox de le aqub , Belletta; Impostime; Sedimento, Quella depotizion
di flor di terra che suol lasciare alie rire
de'fiumi I'acqna lorbida nel tcemare , e
di qursta maniera tono i fndi delle paladi Interrimento o Interramento dice<i la Deposizione di terra falta dall'acqiia
nell'alveo di un fosso, canale simile. Di
cesi anche Rinlerramento o Rinterrimento; ma Interrimento t pi regolare e pi
salo Interro, vale Sabbionc o Fango
che il mare ed i fiumi trasportano e cho
gl i fauno cangiar direzione, luogoc riva;
pi coinunenientc dicesi Rintcrrimento
Materie uitate diconsi le Ghiaie, le
arene e ledeposizioui trasportaledc'umi.
DE PRESENZA. V. Prbsema.
DEPROFONDI, s. m. Deprufundis, Prin
cipio d' un Salmo che euole rcitent per
suffragio de' mort i. Dire un deprofundis.
DEPUTAZION DE CAUSA , dicevasi nel
Foro ai tempi Veneli , alia Destinazione
di giornala per arringare la cania in pri
ma islanza, rd anche in seconda ne' casi
ore non avra luogo il Pk.vdeb.
derecXq. V. Dahec.
DERELITO, add.So? dbbelito, Espressione fain. Sono spossat; Sono speaato,
albandonato di forzo; Mi sento prostra
te dijorze o itijtacchito 1 es-tremo.
DE RESIiOGO. V. De scampon.
DEREtXn. V. Cuto.
DERIVA, s. f. Deriva, T. Kir, Il cammino di Uanco o scaronzo che fa sollo rea
to una nare avanzando! con rento scarso
Terso on tal rombo, /indar dj. scaronzo.
QuAXTA TB LA DF.nJVA ? QuUIltO V di
deriva? Domanda che si f al Pillo pet
saperc la differenza che v'e fra la rotta
che fa il vascrllu cfTeltivamcnte e quclla
che indica la prua di esso.
DERIVAR, v. Derivare o Dirivare , Ti ar
origine.
Derivar, T. mar. Derivare o Scaronzare, Cailere sotto vento alia rolla prrfissa quando si va con rento scarso. V. De
bita.
Dicesi non meno Abbattere per Deriva
re. Dicono // vascello abbalte , quando
nel salpare 1' ancora ha lasciato il fondo
ed il vascello poggia ed obbcdisce al vento.
DEROcX , add. Diroccalo, Rorinato: di
cesi degli Edifizii.
Mezo deboca , Rovinaticcio ; Casa rovinaticcia ; Castello rovinaticcio.
DEROCADA, s. f. Diroccamento , Disfaciuento.
DEROGAR , . Diroecare , Cadcre furio-

DES
smente da alto , e dicesi pecialmenle
delle muraglie vecchie che rorinano.
DEROTO , V. Diboto.
DE RUFE 0 DE RAFE. . Di ruffa
rajfa , o Di ruffola raffola.
t) DB BUFE O DZ BAFE, 0 a dirittO 0 a
torto ; A dirilto o a rovescio , In ogni mo
do o Iccito o illecito.
DESABILIE,V.DABiLie.
DESALBOrXr , v. Disalberare , T. mar.
Lerar ria da un bastimento i suoi alberi.
V. DbmATB.
DE SAL IN PIAN, Maniera . ( probabilmenle traita dal lat. De plano) A buono a buono, si dice del Percuotere e del
ferirc senza precedenze , e vale Improvvisamente; InaspeItalamente , che anche
dicesi Di seeco in secco o Senza dire ne
motto ne totto.
desalveXr v. delto melaf. Deviare r. n
e DeviarsL Torcer dal senliero, abbaodonarc la vera via; e per lo pi usasi figur. in sign, di Rccedere, divertirti da ri
che prima si faceva , scoslarsidal propo
sita, uscir di regola, di modo, di online.
DESANEmXr, v. Disanimare; Scoraggiare ; Scoraggire.
desarmizXr t. t. Mar. Disarmegginre, Scioglier il canapo il'nn ancora, lerar
gli ormeggi per apparecchiarsi a partir.
V. Armizo.
UESXSIO ( contrario di Asro ) s. m. Di
sagio, Situazione penosa del corpo ed in
comodo che si patisce per mam-amento di
ci ch'e necessario o acconcio ai bisogni
della rila.
Mobir da desasi , Morir di siento ,
cio ner mancanza di mezzo di sussislenza. aistento, rale Gran disagio.
Stab iw desasi, Stare in disagio, cio
Con incomodo.
In altro sen -o, Essbb irv desasi, Es
tere la miseria o fa morte personifcala:
dicesi per esagerazione di persona eslremamenle mnghera.
desbafarX , add. Spettoralo, cio Col
petto seoperto.
DESBAFARARSE, r. Spettorarsi; Sciorinarsi ; Sparavsi, Aprirsi , allargarsi i
panni daranti.
DESBALXR, r. Slallare, Aprire e disfar
le baile di merranzia.
DESBALONARSE, V. Desiombolarsb.
DESBANDR , v. Ribandire, Rirocar dal
bando. V. Realdib.
DESBARAZZARSE. V. SbabazzAr.
desbarbX , add. Raso la barba.
desbarcXr, v. Sbarcare, Scaricare dal
la barra Dbsbahcarse, Sbarcarsi, Ascendere Smonlare in terra dal legno.
Dbsbabcb le lb notita, delto
fig. Contare o Raccontare le novit.
DesbabcXb db lb bLdele , S bailare ,
delto in modo basso, si dice II raccontar
cose lontane dal rero. V. Paxckiama.
Desbarc'ui de le cosse secrete, Svertare; Sborrare. V. Squaquabb.
DESBATEZARSE, . Sbattezzarsi, Ri-

DES
nunziare albattesimo, che pi copertamenie dicesi Rinnegare il pestello.
dbsbatbzo, Locuz. fa m. Farsi il se
gno della croce di che vje sia -. detto fig.
rale Rstame ammirato.
DESBAUlXR, v.Sbaulare, Disfar il baule.
DESBAUT.ARSE, . Sbavagliarsi; Smascherarsi , Cararsi H baraglio del capo.
desbendXr, v. Sbendare , Carar la
benda.
dksbigolA, add. Sciamannato ; Sciatto; Scomposto, Sconcio negli abiti e nella persona; Sguaiato Seinto, direbbesi Colla cintura sriolla.
DESBILANZX.V. Ssilaxz.'i e Sbihwzabse.
DESBOCXR , . SiIbciare , Sgomberar 1.
foce , Spm-gar la loce o sbocco d'nn fosso,
d'un canale, d'nn fiumc , e quindi Sjuciatura dicesi all' operaztone. V. Fuosa.
DBsaoCAn , Voce antiq. Talc Sbucaret
Uscir fuori. V. Sbusar FOR.I.
DESBOLAR(dal barb. DLbullare) . Dissigillare o Dissuggellare , Levare il siiggello A' una letici a simile.
DESBONiGOL , add. Contrajrfaltn, Par
lando di persona , dicesi Uelle impertezwni del corpo.
Tuto desbowirolV , Seinto; Sfibbiatot
Senza cintura o Colla cintura sciolta.
Vale anche Rifmito , Ridotto in cattiro state.
DESBONIGOLARSE, r. Shellicarsi, Afticarsi troppo colla persona in nna cosa.
Desboxigolarse dal bideb, Sbellicarsi
dalle risa. V. RirtER.
DESBORSXO, add; Sbarsato , dicesi del
daaro.
DESBORSAR, - Sborsare, Dar fuori del
danaro.
,
desboscXr , . Diboscare ; Smaceh ta
re, Togliere o diradiare il hosco o la macchia. V. Svegbar.
DE3B0TA, T. Antiq. Agg. a Feminina, *
vale Lnguida o Lassa.
<
DESBOTIO, add. Voce fam. Mezzo rolto.
o rovinoso: direbbesi d'un Casolare.
Desbota, detto a Feminina, Svesciatrice, cioe Che spetezza ; ma il nostro ter
mine indica il Frequentative di spetezzare.
Strajiazzo desbotio , V. Stramazzo.
DESBOTnX , edd. Sbottonato ; Sfbbiate, Colla cintura scioltaScinto rale Sen
za cintura o Colla cintura sciolta.
DESBOTONARSE,^ Sbotlonarsi , SfiU
biarc i bolloni , contrario di Abboltonarsi. Sciorinarsi i panni.
DESBOZzXr, t. T. Mar. Sbozzare, Scioglicre la gomona o Srolgerla llalla gra
delta di cappone.
DESBOZZOlXr, t. T. de' Lanajuoli ,
Sbozzolarc } Lerarc i bozzoli della lana.
V. Bozzolo,
DESBRAGHESSARSE, t. Sbracarsi, Ca
rarsi le brache ; E quitidi Sbracato, Sen
za brache.
DESBRATACMARE "I
DESBRATACASA
/ *. ro. Reposito

DES
rio, Stanza da conservar certi arnesi do
mestic].
DESBRATXR, v. Sbrattare; Sbarazzare,
Nettarc, Levare gl' impediment!.
DESBRIAGARSE, v. Disebbriare, neutro
pass. Uscir d' ebbrczza , Far pastar nbbriaehezza.
DESBRIGAR, v.Sbrigare; Spicciare
Dbsbrigabsb , Disbrigarsi; Dispicciarsi ;
Spicciarsi; Spacciarsi , Sbarazzarsi da
qualchc briga, oil affarc, Far tosto.
DESBRIGO, s. in. Spedizione, Corso o dcfinizioue degli affari.
DESBROcXdA , s. f. Scialamento ; Sfu
go; Gridata. V. Desbrocassb.
DESBROCR DbsbrochetXr, v. Sbulletiare, Levar le bullette , V. Broca.
Desbrocarse, delto Gg. Scialarsi; SJofarsi; Esalarsi ; Vuotare ilgozzo, Dir
ammo suo liberamente.
DESBROGIXR, v. Sbrogliare, Levare gli
imbrogli.
Dbsbrggiarse , Sbrogliarsi ; Strigarsi; Scapecchiarsi.
desbussolXr, v. Sconcertare ; Guastare ; Disordinare Scommettere direbbesi per isfare opere di legname
d'altro che fossero commesse insieme.
I DF.VTi SB GHB de.sbus9ol , / denti se
gli smuovono; I suoi denti vaciltano, so
no scassinati o scassati.
El RANCA TANTO CH EL SB DESBUSSOLA ,
// pover uomo trafela, cio Lauguisce
virn meno sollo la falica.
descXder, V. Descazer.
DESCAENA , add. Un diavolo descae
kX, Diavolo scatenato, dicesi di Persona
bestiale , perversa.
DESCAENR, v. Discatenare ; Scatenare, Trarre osciogliere dalle catene.
Se m' ha descaenX el diavolo pezo,
Sratenarsi il diavolo, Svilupparsi degli
a fia ri molesti e impreveduli.
descaenazzXr, v. Trarre il-catenaccio il chiavistello. V. Desdr.
DESCALCINXr, v. Scalcinare; Serosta
re , Levar la calcina dai muri dicesi
Scanicare ; Dissolversi ; Scortecciare ,
degli intonachi dlie muraglic quando si
guaslano.
DbscalcjnXr qualcun, detlo fig. Soal
zare air no; Cavar di bocea che che sia
ad alcuno; Cavar la lepre dal hosco.; Ca
vare i calcettiad uno, Cavar altrui di boc
ea artalamente quello che si vorrebbe sapere Bravo da descalcinXr , Destro
scalzatore , Che sa interrogare e tirar gi
de descalcjnXr, Tirare o Sacttare in areata, Interrogare astutamente
e suggestivamrntc.
descalzXr , v. 5calzare o Discalzare ,
Trarre i calzari di gamba.
Dbscalzaruna pianta, Scalzare , Le
var la terra dal piede delle piante.
DESCALZO, add. Scako; Scalzato; Di
scalzo e Sgambucciatv, Senza calze.
DE SCAMPN, V. Scampon.
descanXr.v. Scannellare, Svolgeic il
filo.

DES
DESCANCARXR , v. Sghangherare, Ca
var de' gangheri , Scommettere . Il suo
contrario e IncancarXr , V.
DESCANTA, add. Svegliato ; Destro;
Svelto; Disinvolto, Domo che ha presenza di spirito e che inlende Scaltrito ,
direbbesi di Persona in senso poco onesto.
DESCAMTXr, v. Svegliarc; Disounare;
Sdormentare,Oeslar alcuno addormcntato, e dicesi anche in signif. neutro p.
Detlo fig. Scaltrire, Dirozzo e inesperto
fare alcuno astuto sagace, che dicesi an
che Smaliziare ; E in senso osceno Cor
romper.
Descantarse lb MAN, Sgranchiare o
Sgranchiarsi , Perder ntorpimenlo
d,-lle man pel freddo. 11 suo opposlo In
cautarse.
Descantarse d'una seradura , Ricomporsi ; Riordinarsi.
descantonXr, v.sVANzXfl.
DESCAPELARSE, v. Scappellarsi, Cavarsi il capprllo per salutare alcuno.
DESCAPITARjlostessocheDBscAVBDR.V.
DESCAPR1CIARSE,v.Scapriciarse, Scapriceiarsi; Scapriccirsi ; Sbizzarrirsi, 11
suo contrario Incapriccirsi.
Volersb descapriciXr co.v uno , Volerne una quattrinata con alcuno , Volersi
sbizzarrire o scapriccire con uno per vendicarsi di qualche sopruso ricevulo.
descapugiXr. V. in Panochia.
DESCARO ABARL, V. ScargababIl.
descargXda, ..f. Discarica ; Discaricamenlo ; Scarico.
Darsb una bona descargada, Scaricarsi d'un gran peso o d un grande imbarazzo o affare.
DESCARGXR, v. Searicare; Discaricare e. Discarcare.
Descargarse la testa, Scaricar la te
sta , vale Trarne per le narici o altronde
i soverchi umori.
Descargarse tbarlo adosso a un
altro , Scaricar se stesso per incolparne altrui.
DESCARGO, s.m. Scarico; Scaricamenlo
A DBSCARGO DE LA MIA CONSIENZA , 4
sgravio scarico della mia coscienza o
ai errare, di colpa , di delitlo.
DESCARGO , add. Scaricato o Scarico.
DESCARNX , add. Scarnalo , Senza car
ne Scarnato, dicesi non meno per Diinagralo, consmalo, estenuato.
descarnXr, v. 5carnare o Discarnare
e Scaricare, Levar via la carne dagli
ossi.
Descarnar el teren, Locuz. agr. Slerrare ; Divegliere , Sbassar la terra levn
dole il terreno.
descarognXda, s. f. Darse una bona
descarognada , V. DescarognXr.
descarognXr , v. Smorbare , Pulir
liberare che che sia da alcona rea cosa,
che anche dicesi Sbruttare Descaro
gnXr dai peochi o Dar una bona descarognada, Spidocchiare; Smorbare dei pidocchi.

DES
i Se
' Dbscabognahsb da un intrigo , Sba
razzarsi a" un impiccio ; Libe rarsi d un
fastidio.
descarpiXr, v. Spolverare; Levar le
ragnatelle.
descarselXr, v. Sbisacciare, Cavar
le robe della bisaccia.
descassXr, v. Scassare, Cftvar dalla
cassa le mercanzic.
Dicesi ancora nel sign, di Slogare; Spostare, Levar alcuna cosa di luogo o posto.
Si dice pure nel sign, di Scassinare ,
cio Guaslare, romper; che anche dicesi Scassare Sconquassare e Quastare.
descavedXr, v. Discapitarc o Scapitare; Disavanzare ; Metier del suo ; An
dar il guadagno dietro alia cassella.
DESCXVEDO, s.m. Discapito o Scapilti
Scapilamento ; Disavanzo.
DESCAViO, add. T. Anliq. Scapigliato;
Scarmiglialo: dicesi de'Capclli abbaruffati.
DESCXzER, v. Discadere o Scadere, di
cesi delle Monete che son meno del loro
Feso legale; 0 anche di cosa disuguale dalaltra.
Descazer un color da l' altro, Degra
dare un colore dair altro.
Descazer, T. Antiq. Cadere o Incorrere in pena Se sara trovado alguno ...
Descaza db ducati oto pbr cadauno omo.
Se alcuno sar trvalo etc. Incorra o ca
da nella pena di ducati otto.
DESCAZUO, add. Scaduto; Decadulo a
Discaduto, Andato in decadenza di for
tuna.
Zbntilomo DBscAzbo , Gentiluomo sca
duto , vale Caduto in basso sia tu, Che ha
dato il cejjfo in terra ; Che ha dato giu
Che venne al basso; Di Messere tomato
Sere ; Di Badessa Conversa. V. Zbnti
lomo.
descazzXr , v. Discacciare ; Scacciare. V. ScazzXr.
deschiapXr,v. T. Agr. Sbrancare; Ca
var di branca, ed proprio delle beslie,
come di pecore , capre, vacche, che vanno a branch i.
DESCHIAVXR, v. Diseh iavarc; Schiavare; Dischiavacciare; Schiavellare, Aprir
cou chiave. Schiavare i magazzini o la
toppa.
DESCHIOdXr, v. Schiodare; Sconficcare, Cavar il chiodo Sbadire, vale DUfar la ribadilura.
DESCO DEL FORNO. V. Forno.
DFSCOCOnX , add. Sturato ; Aperto
Omo dbscoconX, Crapulone ; Diluvionej
Ingordo.
liuHLo dbscoconX, Budello sturato, Per
" cui quanto cibo entra , tanto esce.
DESCOCOnXr, y.Stu rare la botte, Le
vare il coccliiuttie della botte.
Descoconarse, Dar una buona corpacciata; Darsi una buona satolla, Cavarsi la fame Dar fuora o fuorc Darla
fuora, direbbesidi uno, che dopo moli ritegno o imbaiMzzo, fpi imesse fiualmeule
ci che aifva in auimo di dire.

8a
DES,
DESCODEgXr, v. Scotennart o Scalen- _
re , Vu>ci agr. Levar la cotenna ad un pa
lo, suo contrario ..
DESCGIONARSE , , JJsngannarsi ;
Sgannarsi; Chiarjrsi; Iluminrsi; Im- .
parar a sue spese, Ridarsi a ragionc.
DESCOlX , dd. Scolato , Slaccto dal.
luogo ! era incollato.
Candela descolad, ndela strulla,
squagliata.
descola , detto (km. Rifin\to.
DESCOlXr, . Scotlare, Distaccar d'in-.
leme le cose incojlate.
Descolarse, parlando dclla nev o delle cndele, Struggersi; Squagliarsi. Y.
Desfahse.
Descolarse , parlando del piombo o ,
dei metalli , Liquefarsi; Fondersi.
Descolajiss dal sudob , Locuz. fam.
Sfarsi; Struggersi del sudare: dicesi per
esagerzionc , quasi Disfarsi dal sudore.
V, Dbscombse.
DESCOLORIO , add. Scoloriio ; Dwco.V
rito o Discoloraio.
DESCOLORIR , . Decolorare o Discolo
rire, Levar via il coloreScolorire, Per
der il colore.
DESCOLPXR. , v. Scolpare ; Discolparei .
Scagionare; Giustijicare.
DESCOMOdXr , v. Scomodare; Incomo
dare ; Disagiare.
DESCOMODO, t. m. Scomodo; Incomo
do ; Discomodo ; Disagio.
DESCMODO, add. Scomodo; Malagiato ; Disagiato , Contrario di cmodo.
DESCOMPAGNAR , y. Discompagnare ;
Scompagnare; Dispaiare; Spaiare, Disgiungere. una cosa dall' altra compagna.
Sguagliare , contrario di Agguagliare ,
vale I* ar ineguale.
DescompagnXb, parlandosi d'un cavallo, Sparigliare, 11 suo contrario Appa- .
rigliarc.
DESCOMPAGNO , add. Dissimilej Disuguale; Diffrente.
Descomfagnp, dicesi anche per Uno
solo , cio. Non appaiato , non aceompagnalo da un altro.
DESCOMPARIR , v. S comparire ; Spari
re ; Ammorlire , Perder di pregio che fa
che che sia al paragone d' un' altra cosa.
Dello per Esserc dispariscente , cio .
Sparuto, che non fa comparsa , e si dice .
per lo pi di Persona.
Descomparb :n eazz \ a la zente, Sfigurare; Scredilarsi ; Diffamarsi.
DESCOMPONER, y.Discomporre o Scomporre, Disordinare,
Descomponer, in T. di Stamp. Scomporre, Separar le lellere di una Jforma di
stampa e disporlc di bel nuovo nclla cas
sa j tal lavoro si chiaroa Scomposizione.
DESCOMPOSTO, add. Discomposto; In- .
composto e incomposito, Che senza or-,
dine.
Incomposto , vale anche per Disador-,
no, senza ornamento.
DESCONCORDAXZA , s. f. Sconcordanza o Disconcordanza.

DES;
DESCONCORDXR , v. Discordare ; Discordarsi ; Disconvenire , Non ensere d'ao- .
cordpi
DESCONCORDIA, s. f. Discordia; Sconcordia , DisSensione.
DESCONFORtXr , y. Dis confortare o.
Sconfortare.
DESCONIO, Agg. a persona, Disparuto ;
Consmalo ; Allenuata ; Mugrissimo ;
Spento ; Spunto; Scanicato, dello fig.
Voce traita dallo spiccarsi dello mura e cader a terra drgli intonacali. V. ScancXnico.
DESeONIRSE , v. Struggersi ; Consu
marse; Annichilarsi; Andarsene pel bu
co deltacquaio, vagliono Smagrirc insensibilmente. V, Cota Dbseabse.
Descoxibse.el brodo de la carne, Consumarsi ; Scemare ; Minorare Diminuirsi; Calare; Ristr'tngersi.
DESCONSACRAR, v. Dissagrare, contra
rio di Sagrare , e vale Ridur che che sia
dal sagro al profano.
DESCONSEGiXR; v. Sconsigliare; Discpnsigliare , Dissuadcre, distorre da un
pensiero.
descontentXr, v. 5contentare, Rendere scontento.
desconzX , add. Sconcio, cio Disordi"
nato , guasto , scomposlo.
DESCONZAMANESTRE , s. m. Guastafeste , dicesi a quell'1 Importuno che disturba le.feste e.le allegrie.
DESCONZXr ( coUa z,.aspra ) y. Discon
ciare o Sconciare, Disordinare, guastare.
In altro sign. Scomporre; Slogare, Ca
var una cosa da un luogo.
Desconzabse, Sconciarsi; Scomporsi;
Dissestarti.
DescojtzXr manestre, Guastar lejesle
o la porrata ; Sconsiar la balala; Guaslar incanto; Guastare o Romper vo in locca, Guastare i disegni allrui o il
negozip..
DESCONZO o Scojyzo , s. m. Sconcio ; Storpiq; Disconvenienza , Disordine. V. .
Deoosdene.
Detto per.Aborlo, Sonciatura, e nel ;
dimin. Sconciaturella o Sconciattirina.
DesCOXZQ DE 8 , DE SALUTE , DB
tempo , DB STOj ego csioiili, Disordine ;
Alterazione di stato, di Salute etc
DESCONZO, add. Disconcio o Scondito;
Non condito, e dicesi dlie vivande.
Desconzo la testa , Disadorno ; Scapigliato ; Scrinato, cioi. Coi capelli distrsi.
DESCORAGO, add. Discoraggiato; Sca- .
raggiato; Scoriato.
DESCORAGR, v. Discoraggiarc ; Scoraggiare; Scorare; Disorare , Contra
rio d' Incoraggire o Iiicoraggiare.
DESCORpX , add. Scordato o Discordato e Disaccordalo , dicesi degli Strumeuti da suono.
Descorda , si dice ancora nel signif. di
Dimenticato.
DESCORDXR , v. Discordare ; Scordare
Disaccordare Dissonar le vodL

JDES
Discordar, dicesi fig. nel sign, di Di-,
screpare Disconsentire , cio Non esser
concorde; Ovvero Non. esser conforme,
Esser diverso , Svariare.
Descordarse, Dimenticarsi; Scordarsi; Obbliare.
DESCORER, v. Discorrere , Parlare.
DescOreii, T. ahliq. Scorrere ; Trapassare.
DESCORSIVO. . Pablado.
DESCORTESIA , s. f. Scortesia ; D iscorlesia , Contrario di CoHesia. V. MalvGBAZIA,
descorzXr, v. -usciarc, Cavar dal
guscio , dalla scorza.
descostXr, v. Seos tare i Discostare.
DESGOVERZER \
DESCOVRR
V. Scoverzeb.
DESCROSXdA , s. f. Corpacciata o Scorpacciata Pappata.
Darse uva bona descrosada , Prende
re o Darsi una buona salolla ; Cavarsi
il corpo di grime; Empiersi sino al gargato; Dar una buona corpacciata o scorpacciata , Mangiare e bere abundante
mente.
DESCROSARSE, v. Descbosarse la tehda , Sbbiarsio Sbollonarsi-il giustacore o simili.
i
Descrosarse el ta3aro , Svolgersi ;
Svilupparsi jlferraiuolo e simili.
Descrosarse le gahbe , Inforcare le
gambe o I piedi, Porsi a pi pari.
Descrosarse, detto fig. o Darse una bo
na DE8CB0SADA , V. DesCROSADA.
DESCROStXdA, s. Scrostamenlo, Stoglimento scadimanlo della crosla allaccata alla pelle.
DESCROSTXr , v. Scanicare, propr.
lo Spiccarsi dlie mura e il cadere a Ier
ra degli inlonicali e dell'incalcinatura.
Dbscrostr el pan, Scrostare pane,
Rasliarlo; Levargli a gonnella, delto fig.
Levargli la crosta.
desculX, add. Sciancalo; ZoppoAn
dar ancaione , Aggravarsi piu sur una
che in su altra anca.
DESCULARSE , v. Rompersi anca. V.
Desnovbolarse.
DESCOSER , v. Scucire Discucire -,
Sdrucire o Sdruscire , Contrario di Cucire. .
DESCUSIO , s. m. Sdrucio , Sdruscifo ;
Sdrucitura , Lo scucilo, la {enditara.
DESCUSIO , add. Sdruscito ; Sdrucilo ;
Scucilo, Agg. a panno o veste quand'scucita.
Roca descusa, V. Roca.
Testa descusa, lo slesso che Testa bislaca. V. Testa.
DESDXR , v. Aprire Disserrare ; D'rschiudere Schiavare , e dicesi dellc por
te e simili, roa pi propr. del chiavistello della serratura che si apre.
DESDR, v. Disdire, Ritratlar la parola
dala.
Desdir, dicesi ancora per Esserc sconencvole La che desdase, Son gliicon-

BES
venerle . Disdice ; Disconviene -r- La x
una cosa dbsdisb , a cosa disdicevole o disdice-; F'i della disdicenza o
disdicevolezia.
... . *
Desdirsb, Disdirsi o Ridirsi, Dire il
contrario di quello che gi si deltu. Cafttare la palinodia , vale Ritraltarsi.
DESDTA , s. f. Disdetta o Disdeta, Ma
la sorte.
Esser ix desdta, Esser in disdetta
W disdetta, Esser disgraziato ucl giuoQO in altro.
Gran desdta! Gran disdetta o sfbrui
na ! Farei a -perder colle tasche vuote-,
Dicesi da Chi perde sempre.
DESDITA , add. Disdicciato, Sfortunato
nel giuoco.
DESDOGA , add. Sdogato , Senza doghe ,
dicesi dlie Bolti e simili.
Pesdol\o,t. anliq. per Vcuezia , ma
die usasi ancora a Chioggia , Rilassato ;
Scinto, dicesi dlie vesti: contrario di Asseltato.
Vale ancora per Lnguido , debole-,
.aeco.
DESDOPiXr , Sdoppiare ; Scempiare ,
contrario di Addoppiare; dicesi del Refe e
simili.
desdorXr,. Disdorare, Levar l'oro da
alcuna cosa.
DESDOROLA , add. Voce conladinesra ,
Sgangheralo; Scompigliato; Sgominalo, Cavato dai gangheri, V. Donoxi.
DESDOROnXr, v Vocc eontaditiesca ,
Sgangherare; Scommettere , Cavar dai
gangheri.
Desboronarse le Masselb, Sganasciarsi, Slogar le ganasce. Sgangherarsi per
metaf. vale Slogarsi.
DESENA , s. Decina; Diecina; Deca,
Dreci imita.
DESENTARA', s.LDissenteria o Disen
teria e Disentrico , Malallia che dicesi
anche Pondi.
DESR, U m. dal Trane. Dessert, che si
gnifica quello che noi chiamiamo Tavola
blanca , cio ultimo servito , come sono
i dolei, le frotta e simili. Noi per hitendiamo per Dbssr Quella specie di trionfo
che si colloca in mezzo alie gran lavle,
dove si ripongono saliere, zuccheriere etc.
mese che i Franersi chiamano Durtout,
la ([nal parola in Venezia significa quell'altro arnese che serve per tencre le ampolline per olio e per 1 aceto, e talvolta
anche la saliera e il ciololino pel pepe.
DESERTAR , v. Disertare o Desertare.
Desbrtb da uno, dicesi da noi persiin.
e vale Allontanarsi da uno ; Abbandonarlo.
DESERTAZION, s. f. Dissertazione ,D\ceria erudita.
Far una desertazio.y seca , Far
una tiritera; Far una lunga o ricadiosa
tiritera, Far uua slravaganle hjnghezza
di ragionamento.
desfabricXr, v. Smantellare ; Diroccare; Smurare ; Sfasciare, iotendesi di
Edilizii.

"DES
Detto fig. ed applicato a persona , Di
sestare e Disorganiizare , dicesi di Chi
non si sente iu buona saniC.
DESFAMARSE, Sfamarsi; Disfamarsi ;
Sbramarsi , Torsi la fame Cavare it
corpo di grime , vale Maugiare assai
Cavare alcuiio di panduro, vuol direMa'ngiare abbondevolmeute in casa il'altri.
Desfamar uno, in altrosigii. Disfama
re o Diffamare , Torre ad uno ta tama.
DESFANgXR, v. Spillaccherare, Neltarc
il fango dalle vesti.
DESFANTARSE, v. Sgonftarsi; Sciogliersi; Andrsete, dicc- de' luinori e d* altri enalelli che liniscono o spxriscono.
Dfradarsij Dishebbiarsi; fisckiara'r~si , dircbbrsi della , de'nugoli, del
lempo.
DESFXR, v. Disjare o Sfare, contrario
di Fare, che vale Sciogliere, Scomporre
Scommettere o Scomm'eczar'e , Disfar
propriamente opere' di legnauic o d'altro
che fossero commeese insicine.
Disjare , dicesi anche per Liquefar
Cetliquare T. medico, che vale Scio
gliere . indurre colliquazione. Grassumi
che collifjuaiio.
Desear i muri , Smurare.
Dbsfar'bl cusi , Sdruscire o Sdrucire. V. Descusbr.
Desear la tela tbssua, Slessere o Dislessere.
Desear i voti, V. Voto.
Desear el pavimbnto, Sinatlonare.
Dbsfarsb el cervelo, detto mctafor.
Fantasticare ; Gktribizzare ; Girandolare ; Arzigogolare ; Stillarsi o Beccarsi il
*cervello.
Desfarsb come la cera, Struggersi i
Distruggersi; Dimoiare. V. Descosase.
Disj'arsi vale Dislruggcrsi , consumarsi Mb seseo, detto gr. Mi macino,
cio M'aflievolisco, ini'cousuinoMb des
eo come la >-evb al sol, lo mi sguaglio
o mi stt'Uggo come ta nev. Jo mi dileguo
come hebbta al vento.
Desearse da phkte o da fratb, Spre*
tare e Sfratare.
Desfarsb, parlando di ghiaccio , Dimo
iare; Didiacciare ; Dighiacciare.
Desfarsb, parlando della nev , Sciogliersi della nev Disigillarsi , disse il
PetrarcaDisparire; Sfarsi; Liquefarsi.
Dbsfr i Gnopr, Sciogliere i nodi, i groppi. V. DXSGROFAR Go QUASI LASSA I DB.4TI LB O.YGIB A DBSFAR QUEL , Ebli
a lasciarvi i denli e disjarmi i TpolfUstrelli e ugne per isciorre il odo , cio Provai multa diflicoll ad isciorlo.
Desearse db qualcu.v, S mallire alcu
no; Uisfarsi <f alcuno, Scacciarlo da se.
Desfarse t>" uta coiSA, Disfarsi Riuscire d' una cosa. Verbi gratia, Vuglio
disfarmene ; Vo' riascirmene.
Dbsfarsb ts boca , Struggersi in boc*
ca ; Dimoiare , Liquefarsi , sciogliersi in
bocea.
Dbsfarse , parlandosi d' una Societ di
negozio, Disdire una ragione; Disfar la
compagnia , ta soccita.
Desear u.va Lege , Abrogare una leg
ge, cio Aunullarla totalnieulc, Aolirtut

DES
i83
Dbse^r u.v esbruto , Disfore, Mett erlo m rolla, Sconggere.
Dbsfar zo u.v gbmc, Sgomitolare: Cfp
trario di Aggonlilolare. V. Gemo.
Desear zo . .. per far su el filo
sora d' ux al'tro, Trascannare , Svolgere il filo da un cannone e avv olger lb in
' sur un all i'O.
Far e dbsfr, V. Far.
DESFARINAR, v. Sfarinare Sfarinacciare , Ridur in polvere a guisa di farina.
desfassXr, v. SJlisciure, Levar le fasce.
desfXta, s. f. Disjazione j Dsfucimehtj e Disj'acilura, La dislruzione di che
che' sia.
Desfta d'u.vesbrcito, Disfatla; Sconfitta; Rolla.
DESFXTO,add. Disfatto,eioh Rotto, Guastato Liquefatlo ; Strilito ; Fuso; Fonduto, s' intende dal fuoeo.
Dbsfato de forze , Ri/inito ; Accasciato; Pros trato.
Dbsfato da omo, Maniera fam. Smaschialo, detto per ischerzo, vale Cstralo.
Prezzo desfato , V. Prezzo.
DESFERXR, v. Sfirrare; Disferrare, e
dicesi in sign, neutro pass, anche le' Ca
va Iii o al ti i animali, quando escono loro
i ferri ilai pidi.
DESFERENZiXR,v. Dijferenziare o DJerenziare , Esser diffrente , variare.
Desfbrexziarss, Disagguagliarsi, Diversificarsi, Esser diffrente.
DESF1DA , s. f. Disftda; Sfda; S/idamentb.
DESFIdXR, v. Disfidare; Sftdarc, Chianiar a batlaglia.
Desfidar o 8FIDAA al zoco , Invitare ,
vale Accennare 0 proporre il danaro che
si vuol ginocare Vb desfido t borlb, V invito alte pallottole.
desfigcrXr, v. Sfigurare; Disjigitrare o Trasjigarare ; Svisare; Deformare.
desfilX, add. Sftlatb , si dice^ Quanda
uno ha una o pi vertebfe fori ael laogo.
Rasi dbsfilai-, Panni di seta~sfildcciati o sfioccati.
DESFILXR , v. Sfilacciare o Sfilccicare;
Fat le filaccica ; Slessere i panni.
Roba ciib se scoMbjza a desfilXr, Pan
no che spiccia, cio che iuconirncia a sfilacciare ; ed proprio del pailn 4.-hc in
sul taglio o simil si sfilaccia.
Desfilarsb la corona, V. DespibAr.
DbsfilaUsE, Sftlarsi e Direna'rsi, Uscir
del suo luogo una o pi vertebre de]le reni El pesa va tanto chb mb son quasi
dbsfilX lo mi ci ebi a direnare, tanto
sprofondava etc.
DESFlSSIR, v.StcmperareoDislemprare.
DESFIUBXr , v. Sbbiare ; Slacciare ;
Dilacciare.
DESFODRXr, v. Sfoderare, Cavar del foAvroSguainare , si dice della spada o ar
ma simile, che si impugnndola.
Desfodr.Vr i cussiNi del LETo , Sfederare , Cavar la federa de' guanciali.
DssFodrr un abito, Sfodrare un abi*
to} Levar vi la fu Jera.

1 84
DES
DESFOgXdA, s. f. Sfogo; Bravata; Disfogamento.
DESFOGAR, v. Disfogare; Sgare; Esalare , Sgorgare , uscir fuora ; e dicesi
anclie per Mandar fuore , dare esilo , alleggerire, sminuire, il pi dlie di
passione ed aflelto. Scialare il dolore,
fetto etc.
Desfogarse , Disfbgarsi ; Sciorre la
bocea al sacco; Allargarsi con uno, Dir
liberamente il suo parre.
DESFOGAR, v. Disfogliare; Sfrandare;
Sfrondeare , Levar le foglie dagli alberi,
che anche dicesi Strucare Spicciolare
iori , Levar loro le fuglie o petali
Spampanare , Levar i panipani delle viti.
V. Pmpano Scartocciare , direbbesi
delle pannocchie del grano turco.
DbsfogiXr un abito, V. SfodrXr.
desfogonX, V. SfogoivX
DESFORMAR, v. Sformare; Disformare;
Difformare Deformare ; Trasformare ,
Mutar la forma.
Desformar le scarpb, Sformare, Ca
var di forma le searpe e simili.
DESFORME, add. Deforme o Difforme.
DESFORnXr , v. Sfornare; Disfornare,
Cavar del forno il pane o altro.
DESFORNIR, v. Disfornire; Sparare;
Sguernire; DisabbelUre; Disadornare.V.
SroRxto.
desfortunX , add Disfortunaio; Sfortunato; Disavventurato ; Mal avventurato.
Pli DBSFORTU.vX CHB I CANI CHIESA ,
Esser il capo degli sgraziati o il capo degli sciagurati.
A CHI KASSE DESFORTCNAI PIOVE AYCHB
sulcl a stab SEjTTAi, Alio sgraziato tem
pesta il pan nelfbrno; Non feci mai bucato che non piovesse; E' ti muore sempre il bue di quaresima, Si dice o di Chi
sfortunato o di Chi ha qualchc bene in
tempo di non poterne godere Chi ha a
romper il eolio trova la sirada al buio ,
e vale A'disgraziali le disgrazie corron dietro e son sempre apparecchialeChi ha
avere la mala mattma non occorre che si
levi tardi, e vale Che J'avr in ogni modo.
DESFORZIERXr, V- DesbaulXb.
DESFRATARSE , v. Sfratarsi, Cavar IV
bito di Fate.
DESFREGOLXR , v. Sbriciolare o Sbrizzare, Ridurre in bricioli , Sminuzzarc ,
Stritolare. V. Fregla.
DESFRTO, s. m. Soffrilto, Fritto Irggermcn'.e.
DESFRIZER, v. Soffriggere, Leggermente friggere.
Desfrizerse j.y tel so grasso , Cuocersi nel suo brodo , dello melaf. vale Star
nella sua opinione.
DESGABANARSE, v. Svolgcrsio Svilupparsi ilgabbano, Aprirsi lo sparalo davanti del eabband.
DESGAGIXR, v. T. de'Parrucchieri, Ravviare, e dicesi dc'Capelli che si riordiiiano.
DESGALETXR, v. Sbozzolare, Levar i
bozzoli della seta dalle fraschc.

DES
desgalonXr , v. Levar i galloni e le li
ste, Sfornire gli abili o che che sia dei
gailoni.
Desgalonabse , in altro sign. Seosciarsi, Slogarsi le cosci. V. Dbsmjmsolarsb.
DESGAMBARARSE , j.Trarsi iimpaccio ; Strigarsi; Slralciarsi ; Trarre il
cul delfango. 11 sao contrario IngambaBARSB , V.
DESGANASSARSE , v. Sganasciare o
Sjangasciare e Sgangherarsi , Far le
risa grasse , Ridere smoderatamente.
DESGARBELARSE , v. Sciarpellare, Tirarsi colle dita le palpebre , sia per neltarsele dalle cacele , sia per gioco. Spaniarsi gli occhi, Nettarseli dalla paaia.
DESGATEGiXR, V. DestbigXb.
DESGIAZzXR, v. Didiacciare; Dighiacciare o Sghiacciare , Sciogliersi che fa il
ghiaccio. Dimoiare , dicesi del terreno
ghiacciato.
DESGIONFADA, s. f. Sgonfiamento, Disparizione della gonfiatura.
DESGIONFXR , v. Sgonfiare ; Disenfiare.
DESGIOZzXr, v. Disgocciolare ; Gocciare; Sgocciolare.
desgiustXr , v. Sconciare Guastare;
Scomporre.
DESGOBARSE, v. Sgobbare, Portar sul
dosso alcun peso. V. SfachinXr.
desgossXr , v. Sgozzare , Votare il
gozzo. Sgozzare i pippioni Votare e nettar loro il gozzo quando son inorli.
DesgossXr i coxdoti , Sturare gli scolatoi, Rendergli liberi al passa gio delle
immondezze. Piombinare , dice del Pu
lir i privali con uno strumento pur det
te Piombino; e quindi Piombinalore Colui che pulisce con questo mezzo.
Desgossarsb, dello fig. Votare il gozzo;
Sfogarsi; Dir animo suo; Sgorgare.
DESGRADXR, v. Digradare o Degrada
re , Privar del grado , della dignila.
DESGRADD , Disgradalo, add. da Dis
gradare.
DESGRADR, v. Disgradare; Disgradire
o Disgraziare, Non saperne grado n grazia di beneficio ricevuto. V. IJCAGAR.
DESGRAnXr o DesgranelXr , v. Disgra
nellare; Sgranarej Sbaccellare e Disgra
nare , Cavar i grani dai baccelli.
DESGRANF1RSE , v. Sgranchiare o
Sgranchire , contrario di Aggranchiare,
val Perder il lorpore alie mani e ai piedi per l'azione del frcddo.
DESGRAPiXR , v. detto da alcuni per Dbscaupjah , V.
desgrassXr, v. Digrassare , Levar il
grasso.
Digrassare i capelli, T. de'Parrucchie
ri, il che si fa slrofinandoli a secco nella
farina di segale per toglier loro untume
che avessero.
desgravXr,t. Disgravare ; Disgrevare; Sgravare.
Desgravarse, Sgravarsi, Parlorire ,
Disgravidare ; Sprcgnare.
DESGRAVARSE v. Disgravidare o Sgra-

DES
vidare e Spregnare, verbi neutri, che vagliono Liberarsi dalla gravidanza.
DESGRAZIA, s. Ditgrazia; Calamita.
Tim XB SOTOPOSTI A DESGRAZIE, OglIUno ce pel cuoio e per la pelle, Ognuiio
soltoposlo agli inforlunii.
Le DISGRAZIE LE XB SEMPRE PRONTE , Le
'disgrazie son sempre apparecchiate, evale rossono sempre accadere. Le disgrazie
non vanno mai sole, e vale Una tira 1tra: Le disgrazie stanno a bocea aperta.
No VOLER SAVERGHEYBDE DISGRAZIE, Atr
laceare i peusieri alia campanilla del usci, vale Darsi piacere e bel lempo
senza pensiero o briga di che che sia.
DESGRAZlX. V. DesfortujtX.
desgrendenX, add. Arruffato ; Seapigliato; Kabbuffato, Dicesi de' capelli.
DESGREZX , add. Dirozzato ; Digrossato; Sgrossato, dicesi di Opere manuali
abbozzale lavorate alia grossa Detto
fig. a Uumo Scaltriio; Dirozzato ; Scozzonato , Di rozzo ed inespcrlo fatto scaltro ed accorto.
Messa dbsgrbzada , detto fig. Mess a
cominciata.
DESGREzXA, s. f. Dirozzamento; Digrossamento, 11 dirozzare Go da w*
desgrezada , Lo dirozzai o digrossai.
desgrezXr,v. Dirozzare , Levar via la
rozzezza. Digrassare o Sgrossare, va
le Abbozzapp, dar principio alia forma ,
fare cos alia grossa , e dicesi per lo pi
di opere manuali DesgrbzXr , detto in
T. de' Scarpcllini , Macerare le pitre e i
marmi, vale Schiacciare , infragnci e col
la martellina la superficie della pictra
marino smosso dalla sabbia.
DesgrezXr QDALcliy, detto fig. Dirozza
re; Scaltrire ; Scozzonare alcu.no, cio
Di rozzo ed inesperlo farlo aslulo e sagace Impratichire, Render pratico, Formare , coltivare , istruire.
desgreziXr , v. Voce anliq. Disprezzare.
DESGRITOLIRSE, v. Sgranchiarsi , Ripi^liar uso delle mani ch'crauo aggranchiale.
DESGROPR, v. Sgroppare, che anche
dicesi Disgroppare; Sgruppare; Dinodare. V. DeSFAB I GROPI.
DESGROSSXdA, s. f. Disgrossatura ; Digrossamenlo e Sgrossamento, Il disgrossarc. Primo abbozzamento.
desgrossXr , v. Digrossare ; Disgrossare e Sgrossare, Dar principio alla for
ma, Abbozzarc opere manuali, Dirozza
re. V. RequadrXh.
Subbiare, dicesi dagli Scultori il Di
rozzare colla subbia ilmarmo che vogliono lavorare.
Desgrossar la motba , T. di Zecca ,
Sgrossare la monela Condurre la ma
neta, vale Ridurla alla debita forma e
giuslezza prima di coniarla.
DESGUSSAR , v. Digusciare , Levare il
guscio.
DESIDERIO Mawco desidiu che sia
possibilb, Ass ai manca a chi assai desi

DES
Aera, e vale Che i bisogni si aiimenlano
in ragione dei desiderii che nascimo.il suo
opposlo Assai ha chi di poco si tenta.
, .
DESO , e. m. Far DEsio de uno , Mal
menare; Conciar uno pel di delle feste;
Tartassare ; Battere simili.
DESLANcX. V. SlancX e DesnombolX.
DESLANEGX , add. T.antiq. Sguaiato;
Svenevole, detto per Agg. a mino. V. Slaneg.
DESLANEGARSE , v. Bilassarsi ; Allargarsi e dicesi dlie vesti e de' parmi lani
clie cedono dilatandos.
DESLATX,add.S/aa<o,- Spoppato; Svezzato, dicesi per agg. de' Figliuolini clie
non allattano pi.
DSLATXr, v.Slattare; Spoppare;Svezzare; Divezzare.
DESLAZzXr, v. Scignere o Scingere ;
Dislacciare; Slacciare, Sciorrc i legami.
DESLIGAR, v. Dislegare; Slegare.
Desligar i cam, Sguinzagliare i cani.
Desligar le zogie, Dislegare o Sfasciare le gioie , contrario d' lncaslonare.
DssligXr i denti , Dislegare i den ti ,
contrario di Allegare. V. LigXr.
deslogXda , s. f.
>
DESLOGAMENTO, s. f. / Dislogamento ; Slqgamcilto ; Slogatura.
DESLOGR, y. Shgare; Dislogare e Disluogare , si dice propr. dell' ossa quamlo
per alctin accidente si rimuovono dalla
lor uaturale positura. Sconciarsi una
gamba, un plede Disovolato , dicesi
dell'ossc useilo dall'uovoloo incassatura.
deslogiXr, v. Diloggiare, Parlirsi dall'alloggio.
Detto in T. Milit. Disalloggiare , in sigtiif. altivo vale Cacciar l'inimico dal po
sto che oucupava, che meglio dicesi Sloggiare Disalloggiare iu sign, neutro ,
vale Abbaudonare gli alloggiainenti.
DESLOMBRIARSE,v.Voce usata nel Con
tado verso il Padovano, Disadugiare, To-glier l'uggia, cio l'ombra, ogiere qualche impedimento , sieche '1 sole possa da
re in un Inogo.
peslubiXr. V, Diluviar nel secondo siBESLUVION , lo stesso che Diluvin.
desmanegX , add. Senza manico.
DESMANE GXR , v. Cavare il manico.
DbSMANEgXr SmANEgXr EL VIOLIN, Discendere colla mano, si dice Quando suonando il Molino si porta la mano abhasso
del manico per far il suono pi aculo.
desmascarXr , v. Smasche.rare.
DESMASSELARSE , . Smascellarsi
Sbellicarsi dalle risa; Scoppiare dalle ri
sa , SganasciarsL
DESMAZzXr, v. Scozzare, Si dice delle
carte da gioco per mcllerle in uso la pri
ma volta.
desmenXr una parta , Dar di ; Dipennare; Spuntare Spegncr dal
libro -, Scancellare.
H

DES
DESMENTEGA, s. f. Dimenticanza ; Dimenlicaggine; Obiiio; Obblivione.
Andr indesmentega , Metiere, An
dar o Esser posto in dimenticanza; Dimenticarsi; Scordarsi Dicesi ancora
per Trascurare ; Negligere.
DESMENTEGARSE, v. Diment'tcarsi e
Dismenticarti.
,
Le malagrazib le ofese no le se desmentega cussi presto, Chi altri offende
su la rena scrive, e chi vien offeso scolpisce in marmo. Prov. vale Chi a ingiuria se 1* dimentica , chi la riceve la
tiene a mente.
DESMENTEGN, add.SmcmoraiSo; Sme
morati inj; Obbliatore; Dimentwhevok,
Di poca memoria.
Mal desmentegn , Male dimenticato,
com' qucllo del parlo.
DESMESTEGAR, v. Addimesticare o Do
mesticare e Dimes licare, Render domeDbsmestkgarse , Apparenlarsi o AJfratellarsi, dicesi del Proceder con alcuno con pi sicurt che non comporta la
decenza ne 1 convenevoleDimesticarsi
o Domesticarsi e Addomesticarsi , vale
Prendersi dlie illecile confideme. In tal
guisa con lui si domestico, ch'io ne nacqub Boccaccio.
Desmestegarse con uno , diciaino an
cora nel sign, di Contendere^ Gareggiare ; Andar a competenxa.
DESMSTEGO , add. Domestico e Dime
stice, Agg. d'Animale,
Zovenk tropo DESMSTEGO, Giovane
licenzioso o lasciuolo.
Tere Logiii desmestec.hi , Terre ur
bane o suburbane o Ortaglie, Terre doineetiche le pi collivate , nelle quali le
produzioni sono migliori pi saporile.
DESMETER, v. Dismettere o DimeUere,
Trlasciar di operare Kol desmete mai
us etc. Hon resta; Nonfina Non rifina;
Non molla mai ele.
Desmetbr un abito, Dismetiere Di
meUere, Por gi , Non portarlo pi. Cosi ilicesi Roba dimessa ; Barcaccia dismessa ; Donna dismessa; Costumauze
dismesse o dimesse, Che non sono pi
in uso.
DESMINCHIOnXR , v. Disingannare
Sgannare ; Far ricredere.
DESMISSlX, add. Svegliato; Bisvegliato;
Desto; Destato ; Sdormentato.
Esser desmissiX detlo fig. Esser desto
svegliato, vale Deslro, accorto , sagace.
DESMISSiXR , v. Destare ; Svegghiare ;
Svegliare; Bisvegliare; Sdormenlare.
DeSMISSI-Vr EL CAN DORME, OVV. Dlsmjsstr i MORTi , delto fig. Svegliare
Destare il can che dorme; Stuzzicare il
vespaio il formicaio a i calabroni , le
pecchie, il naso deWorso quandoJumma,
vagliono Suscitar qualchc cosa che possa
anzi nuocerc che giovare.
Desmjssiarse, detto fig.Deiiari; Svegghiarsi ; Svegliarsi; Risvegliarsi , Darsi
coraggio o animo.
DESMISURX, add. SmisuratoiDismisu-

DES
i85
rato; Sfondolato; Smoderato; Smisurabile.
desmolXr , v. 5eignere o Scingere ;
' Dilacciare o Sdilacciare.
desmontXr, v. Desmontar da cavXlo , Dismontare , propr. Scendere da cavallo. Dismontare del cavallo e dal cavallo, Dicesi ancho Smontare e Scavalcare
Far desmontar da cavXlo, Smontare
e Scavalcare alcuno.
Dbsmo.vtXr da la barca, Dismonlare
e Smontare dalla barca>
DesmontXr un canon, S montare o ScaValeare , Letar un pezzo d'arliglieria del
suo carro carrelle.
Desmonta* un vaslo, Disarmare un
vascello, Levargli gli arredi. V. DematXr.
DesmontXr da un' opinion, Desistere j
Ceder; Torsi gi da una opinione.
desmorzXr . v. Smorzare ; Spegnew
V. Stur.
DESMUNEGARSE , v. Dismonacarsi
Smonacarsi , Cavars abito di Monaca,
use ir del monislero.
desmussXr, v. contrario di Imussb Scaponire ; Sgarire, Yincci- Faltrui oslinazione.
DESNAMORARSE, v. Snamorarti ; Disamorarsi; Disnamorarsi o Disinnamorarsi.
y
DESNETXr, v.Ncltare; Pulire. V. NetXrDESNiXr , v. Disnidare o Snidare , Ca
var del nido. E per traslato , Cacciare o
Dislruggere alTallo ci che si stabilito
in un limgo. Disnidare gli scorpionit i to
pi e simili.
Desniarse i peochi, Disnidarsi i pidocchi ; Spidocchiarsi. V. Speochiarse.
DESiVOMBOLX,add. Dilombato; Scoscialo, Che ha guasle le coscc o slogate.
Andar va o Caminar desnombolX , An
dar ancaione , cio Aggravarsi pi in
sur una che in su l'altra anca in camminando.
DESNOMBOLARSE, v. DUombarsi, Sforzare i niuscoli lombari si che dolgano. V.
Snombolarse.
DESNXR , v. Disnudare a Dinudare e
Nadare, Spogliare , render ignudo.
DssNuXa un' arma, Sguainare un ar
ma.
DESONEStX , s. f. Disonest , al oui cesso dicesi Oscenita.
DesonestX , si dice anche nel signifca
lo d' Inconvenienza o Sconvenevolezza.
DESONESTO , add. Disonesto.
Cossa DEsoNESTA,/nconveraf'eie;>Sconveniente; Slrano; ingordo; Ingiuslo.
DESONOR, s.m. Disonore e Disonoranza.
Stimo pi el desonr ch'el dano, Peggio lo strazio al parer mio, cke'l danno.
DESORDENE, s. m. Disordine ; Trasordine.
Desordene de tempo, V. TemporAl e
Straleca.
Desordene grosso ba cavXlo, Dtsor~
dinaccio.
Desordene de magnar , SirarizZQ. e.

i86
DES
Slravizio, che anche potrebbe dirsi Intemperanza o S tcmperanza ; e quindi
Stravizzare.
Desordene de vivxR,SJrenatezza; Scapigliatura, Maniera di mer dissolula. Vivere scapeslratamenle , sfrenatamente o
e?/a scapestrata. Condola licenziosa di
vilo.
Essbr ra desordene de modi, Non aver
cenco di che che sia ; Esser in disordineo di solt; Ridursio Condursi in sul
lastrico, Ester ridotto apoverissinio stato.
Un DBSOBDBNE CONZA UN ORDENE , U
sconcio fa un acconao; D" un disoidtne
' nasce un ordine.
DESOSSAR , v. Disossare , Ti ar le ossa
dalla carne.
DESOSSE, add. Voce Francese che mol
dire Disossato, e si da'Cuoclii pe- in
dicare un pollo, al quale furono prima Icvati gli ossi e che fu poscia stufato.
Esser in dsosse poi frase fain, usitalissinia e vale Essere a nial partito, in
callivo slalo , sia di beni , sia di salulc ,
sia di altro.
DESPACHETAR, v. Svolgere o Aprire un
pacchetto, Un piego di roba. 11 suo con
trario .
DESPAGiXR, v. Spagliare , Levar la pag,ia,
DESPALA, add. Spallato, Si dice dlie
Bestie da cavalcare e da soma che haniio
lesion Helle spalle.
DESPALAR, v. Spalare, Tor via i pal1
impiantali.
Dbspalabsb , Spallarsi , Guastarsi la
spalia.
DESPALTANXR , v, Sfangare. V. DesfangXr.
DESPANOCHiXr , v. 5pannocckiare.
desparXr.t. Disimparare; Disapparar
re; Disparare Sparare.
Despararsb , Spararsi , contrario di
Parare o Apparare , Spogliarsi de' vestimenli o abiti sacri.
DESPARECHiXdA , s. Sparecchio ,
disparecchiare.
DESPARECH1AR , v. Sparecchiare , Le
vare le tavolc , contrario di Pabecihr.
DESPARIR, \. Disparire; Disparere; Spa
rire, contrario di Apparire.
Desprtese i denti , Dislegare i den
ti, contrario di Spabib.
DESPARTE. V. Ix desparte.
DESPARTIR, . DiViJe;-c,cio i Contcndcnti , Parificare.
Desfartirsb, Diparlirsi, Prender parlenza.
Despartirse da la so opinion , detto
fig. Diparlirsi dalla propria opinione;
Recedere No me despart sso Da la ma
opinin, lo non recedo; lo non rinunzio
al mi parre, *io Persisto nil uiio voto.
DESPASSR, v. T. Mar. D'ispas s are, Le
var un cavo di dentro ad un bozzello o
orchio. Dispassare un cavo piano, va
le FargK cangiar lato , farlo passare dal ana li'alua parle.

DES
DESPAStXr, v. Spastare, Levar via la
pasta simile appiccato a che che sia.
DESPAT Xr, v. Sciorre la palta, Essendo a patti eguali nella ballottazione , riballotlare per far decidere pi in favore
di uno che dell' altro.
In altro senso: Lasso I SE LA DESPATA TRA de bu, lo lascio che se la sfrighino fra di se che se la disbrighino Ira
di toro.
i
DESPAZZARSE, v. T. Arn, Strigarsi ;
Togliersi d'impaccio-DbspazzAr ts
de LissiA, Maniera aniiq. Terminar bene
una cosa.
DESPAZZO. V. Dispazzo.
despecolX, idd.Sgambalo, T.de'Giardinieri, Dicesi al Fiorc di cui sia rollo il
gambo.
despegnXr, v. Disimpegnare , Levar
d'inipegno. Disimpegnarsi di sua parola,
vale Rinunziare al precedente impegno.
Despegnar un pegno , Spegnare; Riscattare; Riscuotere.
DESPEGNO , s. m. Riscatto del pegno.
DESPEGOlXR, v. Neltar dalla pece.
DESPBGOLAnsB , dello fig. V. DesPETOLA BSE.
Qu.lNDO SB XE INFAMAI NO SE SE DESPE
GOLA vvi;La grande infamia non si spa;xa , cio Non si toglie.
despenolXr, v. Sbiellare. V. Penla.
DESPENSA , s. f. Dispensa o Dispensagione , Sconiparliniento.
Dispensa o Guardaroba o Salvaroba,
dicesi lo Stanzino dove si tengono le cose
da mangiare.
In T. Mar. Pagliuolo, dicesi alio Stan
zino del naviglio dove si tengono il biscot
te e lealtre provigioni.
DESPENSXr, o Dispensar, v. Dispensa
re , Seompartire.
.
In altro sign. Dispensare, vale Abilitare allrui, liberndolo da qualche obbligo
o impedimento , ovv. Disimprgnar allrui
da un ufficio.
La me dbspensa o dbspbnsi , /i Jspensi, Modo urbano di rispondere che
s' usa fra noi per negar di fare o di dire
qualche cosa.
Despensr slepb o ruGNi , Sciormar
cejjate e pugni a queslo e a (uetlo
Girar un moslaccionr, uno schiajjo, una
baslonala, vagliono Dare uno schiaffo etc.
DESPENSIER, s. m. Portalettere , Colu"
che dispensa le letlere pervenule alia postadespeochiXr , V. SEOCHlAR.
DESPERADN , add. Disperalissimo
Bestiune ; Bestionaccio , Uomo fiero e
brsliale Rinnegataccio , Uomo di ma
la vita Finimondo cFinimondone, Che
si tnoslra soggcllo a limori tli sriagure.
DESPERAR o Dbspibrr , v. Disperare ,
Cavar di speranza o Perder la sprranza.
Desperarse o Desfibrarse da mato ,
Disperarsi; Abbandonarsi; Gettarsi Ira
moni o tro1 perduti ; Dare o Batiere il
capo nel muro.
Gnaxca questo no me despero ,
iVon istracciarsi gli ocehi di che che sia,
on ne aver passioue.

DES
No la S8 desfibra , Locni. fam. Non
disperi ; Non si sconforti; Non s'abbandoni
DESPERAZIN, s. f. Darse a la msperazjow , Darsi al disperao Dur ni'na al dinvolo o al nemieo; Dai-si a'cani, alie bertuccie , alie streghe.
L'b UNA DESPERAil'M STB LBGNE CHE
no vol arder, Dsperazioite , vale Impazienza.
DESPERDARA, sX Sperdimenlo; Sconciatura; Aborto.
Far una desi-erdauba , Far uno sper
dimenlo, un aborto; Sconciarsi.
Una desferdaura xe u.V ixgra viado
ra , Prov. Donna sconcia presto si raeconcia, per far htlAodere che le donne
che si sconciano o disperdono tost ringravidano.
DESPERDER, v. Disperdere o Sperdere,
vale Abortirc, che dicesi anche Sconciar
si Disertare. V. Bortr.
Dona che ga despsrso, Donna che s'e
dispersa , Che s' sconciala.
Dbspehderse, detto in T. Mil. Dispergersi, Separarsi in varie parliLb trcpb
s'ha desperso per le vils, Le truppe si
sbrancarono pei villaggi, cio Si sparsei'o a brancbi.
DESPERSA, s. Lo stesso che DesperDAURA.
DESPERSO , add. Disperso ; Sparso ;
Sperdu ta.
Un cosso desperso o Un cogionario de
sperso o Una cossa despersa , Dcimo ;
arutino ; Cazzatello Mingl evilno ;
igrino ; Sott'dino ; Scricciolo , Agg. a
Fanciullo scrialo , di meschina complcssione.
Fichi DESPERSI, Fichi vani, Son ridotti a maturil.
DESPETXr , v. Scollare ; Discollare ,
Staci are d' insieme le cose incollnle. Disvilicchiarc ; Sviticchiare.
No PODER DESPETARSE DA QUALCHE DO
NA, Non poter distaccarsi, e svilicchiarsi. V. Detetolab.
DESPETEnXr , v. Scarmigliare ; Scompigliare, Scomporre la capiglialura.
DESPETN , s. m. Dispettuzzo.
Far dei DESPETiNi, Disobbligare; Far
dei dispettuzzi.
DESPTO, s. m. Dispetto, Alto che si fa
altrui per dispregio. Onde Far dispetto
vale Aontare.
Far per despeto , Far a bello studio,
appostalamenle , Far a disgrado.
Andar va la roba per despeto , An
dar via a ruba, vale Spacciarsi le merci
a gran concorso dc'compralori.
A SO DESPTO O A SO MARZO DESPETO ,
Far una cosa a murcio dispetto, a ditpettaccio , a grave dispetto di alcuno o
a marcia forza, vale Farla a suo mal gra
do, loJaro cib a suo murcio dispetto o o
sua onta.
DESPETOLARSE , v. Spaniarsi; Scapecchiarsi ; Sviticchiarsi ; Spastoiarsi ;
Sgabellarsi , delli fig. Uscire da qualt be
impaccio. Spilaccherarsi, Levar le pilaccherc o zacchere. ,

DES
DSSPBTOLAR i CAYSLI , Savviare o Stri
gare i capelli.
DESPETOLARSB i OCHI . Spaniarsi gli
occhi, Levarsi le paniuzzolc o la pania.
CHI GA Et CAX PER LA COA SE LO DBSPK-

TOLA , Da te se la se' intrigata , da te te


la striga, Quel ch' enlralo nell'impegno
si disimpegni.
DESPETORX, add. Scollato; Scollaccia
to ; Spettorato; Sciorinato , Scoperto il
. pello.
AIVDR DBSPETORA , Girare spettoratamente.
DESPETORARSE , v. Spettorarsi , Sco
prirsi il pelloSciorinarsi vale Aprirsi,
allargarsi, sfibbiarsi i panai.
DESPETOSTO , add. Dispettosutzo ;
Sdegnosetto ; Arrabbiatello.

DESPETSO , add. Dispettoso.


Muso DESPBTOSO, fiso odioso, antipa
tico.
DESPIANTO, s. m. Schiantamento; Sra
dicamento; Sbarbicamento; Sveglimento, Lo svellere.

DESPlXSER , T. Dispiacere.
ME DBSPIASE i.v TE L'AWBMA , Mi dispiar
cefino al cuore; IVe san dolente a cuore,
all'eccesso.
DESPIASVOLE , add. Dispiacevole ;
Spiacevole; Rincrescente.
DESPICXR , v. Spiccare ; Dispiccare ;
Slaccare; Svegliere o Svellere.
DESPICH i GRASPI D' U , Racimolare.
DESPIEGXR, T. Spiegare, Distendere.
DESP1ER\R, v. Lo stesso che DBSPERR,
DESPIGOLX , V. GRAMOLA.
DESPINAR , v. Sprunare o Disprunare ;
Togliere i pruni , le spine.
DESPIOMBR, . Spiombare, contrario
di Impiombare.
DESP1OVANX, add. Spiovanato, Privato
del titolo di Piovano.
DESP1RXR, v. Sfilare, contrario d' Infi
lare.
DESPIHR EL BUSTO, Sfibbiare; Dislac
ciare e Slacciare.
DESP1ZIO , s. m. Voce bassa , Ospizio ,
Luogo dove si ricoverano persone per ca
rit.
DESPOGIAR, . Spogliare; Dispogliare
t Despogliare; Svestire Nudare e De
nudare, si dice Quando la persona sen
za camicia.
DBSPOGIB A LA STRADA, Rubare alla
strada.
DBJFOCIABSB i\ CAHISA PEB i ALTRI. V.
CAMMA.
DESPGIO, add. Spogliato; Dispogliato;
Ignudo ; Brullo, Senza vesti indosso, Nu. do crudo.
MEZO DESPGIO , Spogliazzato.
DESPOLTRONARSE,v. Spolparsi; Spol
trirsi ; Spoltronirsi.
DESPOLVERXDA, B. I Spolveratura.
DESPOLVERR, v. Spolverare.
DESPONARARSE, v. Spoltrire; Spoltro
nire; Snighutirsi) Farsi lcto; Dettani.

DES
DESPNER, V. DIPOSBB.
DESPONT\R,v. Spuntare, Levar ci che
tiene appuntata alcuna cosa , come spilli
eie.
DESPONTEL\R, T. Spuntellare, Cavare
il puntello.
DESPOSSENTE , add. Cascatolo ; Squar
quoio ; Spossente . Scaduto di forze.

DESPOTIFARSE , y. T. pi proprio di
. Chioggia , Scagliarsi, Far pi ili quello
che si dorrebbe per alcuno. Lo slesso che
BUTARSE DB LOGO O TftARSE FORA DE LOGO.

V. BUTB e Tiun.
Detto per contrario di IWCAKIHSB , V.
DESPRESIAR, Voce bassa, Disprezzare.
DESPRESSIONAR, v. Disimprimere, Le
var I1 impressione.
DESPRETARSE , v. Spretarsi, Deporre
i abilo di prete.
DESPREZZXR, v. Disprezzare o Disprc. giare e Sprezzare.
CHI DESPREZZA VOL COMPRAR, Chi ba-

nitia vuoi comprare, Prov. dicesi di Chi


copertamente per suoi fini biasima ci che
desidera.
DESPREZZATURA,s. f. Sprezzatura;
Dispregio.
DESPREZZO, s.m. Dispregio; Disprezzo.
FAR LE COSSE PER DESPRBZZO, Fare o
Dir che che sia dispettosamente, sdegno
samente.
DESPROMTER , v. Spromettere, Rivocar la promessa. Se io ve lo promisi ed io
ve lo sprometto.

DESPROPORZIN, s. m. Disproponion*
o Sproporzione.
DESPROPORZ10NA , add. Sproporziona
to ; Disproporzionato o Improporzionalo.
Fu dello anche Sperticato.

DESPROPOSITX , add. Spropositato, V.


SPROPOSITA.
DESPROPRIARSE, v. Spropriarsi ; Spo
destarsi, Privarsi delle cose proprie.
DESPROVEDER, T. Sprovvedere, contra
rio di Provvedere.
DESPULESXR, v. Spulciare, Tor via di
dosso le pulci.
DESPU, V. DASFU.
DESPUPILA , add. Spiantato nelle burle;
Smunto di danari; Desolato; Impoverito.
DESPUPILAR, v. Smungere altrui; Suc
ciare il sangue altrui; Cavar le penne
maestre, Rovinare, impoverire altrui. V.
SPCPILARSE.
DESPOTA , s. f. Disputa, Esercizio di re' cita formale della dottrina Cristiana che
fassi a memoria da'giovanelli dell'uno e
l'altro sesso nelle Chiese di Venezia, io
determinali giorni dell'anno.

DESPUT\R , v. Far la disputa, cio del


la dottrina cristiana.
DESQUINTERJNAR, V. SQUWTBHXAH,
DF.SREOXR, T. Diredare; Diseredare;
Direditare.
DESRENX , nd.Sfilato, dicesi Quello che
ha le reni dislogale.
B.vA - dii-rbi i.iiii. ancora per ci

DES

!87

che. fu detto Snervato o Smunto dalla la


scivia.

DESROGNXR, T. Scabbiare, V.DiwcAaoG.\R.


DESRUZENR, V. SRUZESR.
DESSADESSO o ADBSSADFSSO, avv. Ades
so adesso; Mo mo; Da qui a poco; Da
qui a un credo; Da qui a un ottavo d'ora.
DESSADBSSO! detto con ammirativo per
Modo minaccioso o di rimprovero, Or orai
Ma se io ! Or ora io !
DESSAVO , add. Scipito; Scipidoj Insi
pido; Discipito; Dissaporito; Sciocco,
Dicesi del Brodo e delle vivande.
Dello per agg. ad uomo , Scipito o Scipido ; Uomo senza sale o Sciocco , vaglio'
no Scimunito, senza senno.

DESSECXR, V. RBSSBC.VB.
DESSEGNADR, s. m. Disegnatore e Di
segnante.
FAR BOTBGA DB DESSBCyADH, V.BoTECA.

DESSEGNADRA, s. f. Disegnatrice.
DESSEGNXR, v. Disegnare Disi-gnar
d" acquarello, vale Delincare con pennel
li unititi ncll'inchiostre meschialo coll'aoqua.
In T. de' Cesellatori ed Argenlieri , Ac cennare, Far su le piastre d' oro e d' argenlo il disegno di ci che si vuoi cesella
re, con un ferrolino appuntalo , che chia
masi Puntellino per accennare; e perci
dicesi Punteggiare a disegno.
UESSEG.VR A L' INGROSSO o A LA BONA ,
Schizzare, T. di Pittura. N'ebbe in car
ia la pianta (d1 una Citt), bench schiz
zata per dir cos, col carbone.
DESSER.VR co LA TESTA, Disegnare,dcllo hg. vale Ordinar nel pensiero.
DESSEGNR QUALC.V, Disegnare alcuno
cio Scegliere, eleggere, destinare.
DESSEGNO o DISSBGXO, s. m. Disegno e
Disegnazione, V. ABO/.ZO.
DBSSEGXO PONTIZ, Spolvero, Foglio bu
cherato , in cui il disegno che si vuole
polverizzando ricavare.
DISSEGNO D' UNA FABRiCA , Icnografia ,
T. degli Architeli!.
Disegno, dicesi fig. per Pensiero, in
tenzione FAR DEI DF.SSEGXI, Disegnare;
Far disegno; Far divisameli ti; Divisare.
FAR DEI DSSSEGM m ARIA , lo tesso che
FAR CASTELI IX ARIA , V. CA8TLO.

ABORTIR D' us DBSSBG.VO , V. ABOBTB..


DESSEPARXR, v. Disseparare o Separa
re , Dividere , e inlendesi di persone con
tendenti Scompagnare, vai Disunire o
separare da'compagni] Dispaiare, Gua
stare il paio, separar l'un dall'altro.
DESSEPELR, v. Diseppellire o Disotter
rare, Cavar di sotterra DESSEPELIB U.Y
CADA VERO , Scavare un cadavere.
DESSERVITO , s. m. Voce neologica che
usasi negli Uffizii giudiziarii (dal bari).
Deservitio), e vale Tassa di un tanto per
cento che pagasi al Tribunale sulle som
me depositale , allorch esse si ritirano
dalla Parte che n' ha itiritto. Alcuni dico
no NUMERATA.

DESSSA, . I Discesa o Scesa, 11 discen


dere.

i88
DES
Dessesa be tbsta , Scesa di testa , Ca
tarro che credesi scender dal capo in petto.
L'muJU FATTO DSSSBSA, V. DECU
BITO.
DESSESTXR, v. Sconciare; Scompigliare; Disordinare.
Dessbstarsb, Uscir di piombo o di seslo ; Andar fuori di seslo ; Riuscir bieco,
dicesi dlie Fabbricbc ebe vanno fuuri di
diriltura.
DESSESTO , s. m. Disordine ; Sconcerto;
Scompiglio; Danno; Pregiudizio.
DESSIGIlXr, v. Disigillare o Disuggtllare.
DESSPULI, Voce anlica corrotta dal la
tino Discipuli , Scolare.
DESSISTENZA , s. f. Rimozione; Rinitnlia, L'atto di desistere o rimuoversi dall'instanza, che auche dicesi Rilraitazione; Ricantazione; Acquiescenza Cantar la palinodia , vale Rilrallarsi.
DESSO (coll'e larga), Adesso.
DESSOFITA , add. Spalcato, dicesi delle
fabbriche.
DESSORA (cell' strelto) aw. Di sopra.
Dessora , detlo in forza di sust. Maggioranza, Superiorit; Preminenza
Aver el dessora de qualcn, Superare
Sincere alcuno.
DESSORAVA, aw. Di sopra; Al di sopra.
DbssoravaoSora el merca, Disoprappiit; Di sovrappiu; Sopra maneta; Giunta di soprappiit El me burla dessoratia , Rerteggiami Uccellami sopra.
Andar dessora via, V. A.ydXr.
Tor le cossr demoravia, Passarsi man
suetamente di alcuna cosa , vale Proce
der senza rigore Non approjbndare o
approfbndir , Non ispeculre addenlro,.
Non internarsi.
DESSTO, V. Soto.
DESTABARXR , v. Sferraiuolare o Sferraiolare , Levar di dosso il frrainolo. E
" quindi dirassi Sferraiualato a Colui che
non ha ferraiuolo o a cni fu tolto.
Destabararse, V. Descrosarsb e Dmgabanarse.
DESTACAR , v. Distaccare o Staccare.
Destacar d'atorno, Spiccare di dosso.
DkstacXr i cavali o Destacar el legno, Staccare; Distaccare.
Destacar dal pixolo, Spicciolare, Propr. Staccar dal pirciuolo Destacar lb
fogie dei Fiom, Spicciolare ifiori.
DbstacXr i graspi d' ua , Racimolare.
DbstacXr tlv toco, Sbrandellare1Slra'ppar nn pezzo di panno.
Destacarse da l'osso , detlo melaf! Uscir del mann o 7 Far pi che non si suo-.
le. Dicesi di Chi contro il suo costume usa
liberalit. Destacarse da l' osso , det. to m T. anliq. vale Poterjare a sua voglitt.
Destacarse de la tera, Ammottare
Smottare, Lo scoscendersi che fa la terra
in alcuni luoghi di pendi.
NoL SE POL DBSTACn DA QUEl'aMICIia , Egli non pub spiccarsi da quella
persona, cio Lasciaria.
DESTAFARSE , v. Slaffare o Staffeggia-

DES
re, Cavarsi il pi dlia sta (Ta essendo a cavallo.
destagjXr, v. Inlagliare, Tagliar intorno con forbici.
destXgio, s. m. Intaglio o Straforo ,
Lavoro falto a cincischio.
DESTAGNARSE, v. Perder lo stagna ;
Logorarsi la stagnaiura.
DESTANARSE, v. Stanare.
DESTANTAR, v. Scaponire ; Scocciarc;
Vincere I'ostinazione , Opposlo a Incocciare. V. Intantarse Spunlare alcu
no, vale Rimoverlo dalla sua opinione.
DESTAVEL.Vr , v. Spianellare o Dispianellare, dicesi del Tetto o pavimento da
cui si levano le pianelle Smaltonare,
Levar via i niattoni, contrario di Animaltonare.
destegolXr , V. Dbstrigolr.
DESTEMPARXR , v. Stemperare o Stemprarc; Dislemperare Distemprare; Alliquidire.
DESTENDER, v. Distendere; Allargare.
Destender i BRAZ7.I o i pe , Distende
re; Prostendere ; Tendere o tendere.
Destendbr i CAVELi , Scrinare.
Dbstsnder i cEROTi, Applieare; Adal
iare.
Destender o Destirr bl ceroto , detto Cg. Spiallellare , voce Lassa; Dire la
cosa spiattcllatamente com' ella sta, Dichiarare apertamente. V. SquaquarXr e
Spifarr.
Destender i dbapi , Sciorinare i panni, Mctterli 1 a lia.
Destb.vder el formbnto su l'ara, Inaiare ilfrumento; Metlere in aia.
Destender in carta , Stendere o Di
stender, Scrivere , comporre.
Dbstender in tera qcalc.v, Disten
dere, voce bassa, vale Ammazzare.
Destenderse, Distendersi; Distraersi o Distrarsi, Allungarsi colla persona,
contrario di Contraersi.
Dbstbnderse col discorso , Distendersi o Estendersi e Dilungarsi; Andar a
dilungo.
desterminX, add. Sterminato o Esterminato.
Gbando desterminX , Grandissimo ;
Sterminato ; lmmensa; Grande a dismisura.
desterminXr, v. Sterminare o Ester
minare, Metiere o Mandar in rovina.
DesterminXr i albori , Scoscendere ,
Romper i rami deglt alberi.
DESTERMNIO , s. m. Sterminio; Esterminio ; Sterminazione.
Destermimo , dicesi nel sign, di Quan
tit sterminala, lo stesso che Flagelo. V.
L' proprio uw dbstbrminio , U una
scurit, cio Un eccessivo sterminio o ca
lamita , quasi cosa orribile a vedersi.
DESTESSER , v. Stessen, contrario d'Intesscre.
DESTIN , s. ra. Destino o Distino , che di
cesi anche Sorte, Fato.
Fatalismo , si chiama la dut tri na di co
loro che atlribniseono ogni cosa al dcsli-

DES
no ; e quindi Fatalista o Fatista Chi so
stiene questo sistema.
Andar al so destn, Andar alia sua
destinazione , cio al luogo a cui si de
stnalo.
La vaga al so destn, Modo di congedarsi da una persona obe fa viaggio o h per
partir, come si dicesse, Faccia ella buon
viaggio.
destinX, add Destnate..
Dal destina no se pol scampar o fugr , Al mazziere di Cristo non si tien
mai porta, e vale che Quello ch' disposlo n Cielo convien che sia. A quel che
vien di sopra non riparo.
DESTNGUER o Distnger, v. Distin
guere.
Dbstinguer el don dal cativo, Discernere il fagiuolo dal cece , i bufali dalle
oche, 1 pan dai sassi o dalle ghiande ,
i baccelli dai paternostri simili. Vedi i
suoi contrarii alla voce Ignorante.
Destingcer qtjalcun, Usar distinzione ad alcuno; Onorare; in conto.
Destinguersb, Distinguent, Farsi onore.
DESTIR, Voce antiq. V. Destob.
destirX , add. Disleso.
oatbo RISI apena destirai , Rui guatcotii >tlLezef> colli, cio Risi sodi , non
mollo colti.
destirXda,t. Altungamento, Aumentazione di lunghrzza Stiratura , L'aJlungarsi delle membra.
Darse bona dbstirada , Fare una
sdraiata, per dire Porsi disteso a giacei e
speusieratamenle per ozio per riposo.
DESTIRXr, v. Distendere.
DestirXr la biancabLa , Stirare la in
gera.
Destirr o TirXr la sea su la cachia,
Accavigliare la seta, Torcer la seta snl
parruccello e cavigliatoio perche prenda
inaggior lucenlezza. V. CaIchia.
Destirarse, Prolendersi, Distender le
membra , che anche dicesi Prostendersi;
Sbarrarsi delle braccia ; Distendere le
cuoia; Allungarsi. Tu ti prostendi e russi a pi potere. V. Roncnizr.
DestirXr in tera qualcn, Porrc, Po
sare, Rattere uno sulle lastre, vale Ucciderlo.
DestirXr lasagkb , V. Lasagna.
DestwXh el ceroto , V. Dbstender.
DESTITUID, add. Destituito o Destituto,
Prvalo dell'inipiego.
DESTITUIR, v. Destituir, vale Deporre,
privar d'impiego.
DESTIvXr, v. Distivare, T. Mar. Cangiar la stiva , Stivare diversamente.
DESTOCAR \
DESTOCOlXR / v. BiVe/<ore,dice dl
ia Lana o simile cl|e consiste nel baltci la
o colla velta ocoll'arcoper diteiorne i gruOii. V. DbspbtXb e DespetolXr.
DESTOnXR , v. Stuonare o Distonare ,
Uscir di luono.
DESTR,v. Distorre; Distogliere; Sforre.
DESTORNADA,s. Dislornamenlo; Frattornamento.

DES
DESTORN\R , v. Distornare e Stornare,
noi lo diciame nel sign. eli Sconsigliare ,
Dissuadere. V. FRASTORNAR.
DESTORZER, v. Storcere ; Dis torcere ;
Sdoppiare ; Strefolare, Disfarei trefoli o
sia le fila torte.
DESTRACARSE , v. Distancarsi o Ditistancarsi e. Disaffaticarsi, Riposare.
DE STRAMBN, detto avverb. Alt impaz
zata; Inconsideratamente ; Sbalestrata
mente.
DESTRAMEZADR, s. m. Interpositore;
Mediatore.
DESTRAMEZAR, v. Tramezzare e Tra
mezzarsi, Inlerporsi, traraettersi.
DESTRAMEZII vs LOGO o U.VA CAMERA ,
Tramezzare una stanza.
DE STRNIO, Distrano, posto in vece di
Aggiunto coi verbi Essere, Parere e simi
li, vale Essere, Parere strano.
MB PAR DE STRAMIO CHE eie. Mi pare distrano o Mi sembra strano, Cosa strava
gante che etc.

DESTRAV1\, add. Sviato, V. STBAVIA.


DESTRAVIAME.NTO, Erogazione; Sva
gamento; Distrazione.
DESTRAVIR o STRAVIZII, v. Trasviarco
Traviare K Sviare, dicesi fig. per Far usci
re dall'ordine o dalle leggi del giusto e
dell'onesto.
Spargere alcuno; Distrarre; Causar
delle distrazioni ad alcuno , vale Disto
gliere alcuno dall'attenzione a qualche co
sa Scioperare alcuno, vale Levare chi
che eia dalle sue faccende, facendogli per
der tempo.
DESTRA VIARSE :VE LE ORAZION, Sparger
si la mente nelf orare o in cose simili.
DESTREGIR o DESTHEZAJI, v. Destreg
giare; Usar politica, vale Accortezza, de
strezza Traccheggiare o Temporeggia
re, hanno relazione a tal significalo.
DESTRESS\R, T. T. de' Legnaiuoli, In
traversare, Piallare il legno per traverso
prima di venire all'ultima ripulitura.
DESTRIGADA, s. f. D.\H UVA DESTRIGADA
A LA C.XMARA, Sgomberar del tutto una
ttanza ovv. Metterla in assetto.
DAR tWA DESTfllGADA DE AFARI , Dare

una spicciata d'affari; Spicciare o Spac


ciare o Spedire gli affari.
DAR IWA BONA DEaTRlC.ABA DB OSE LETI ,

Darsi una corpacciata di uccelletti ,


Mangiarne a saziet.
DAR UiVA BO.VA DESTflICADA DB C.v V IM ,

Ravviare i capelli, Riordinarli.


DAR UNA BOWA DESTMGADA A TOLA , Far
lo spiano; Spianar la menta.
DESTR1GAR , v. Distrigare e Districare
e Strigare, Sbrigare, contrario d' Intri
gare.
Dello per Sviluppare e Ravviare., Rior
dinare le cose avviluppate.
DESTBIGH EL PAESE , Sgomberare il
paese, cio Partirsi,
PESTUICR LB COSSE, Accapezzare, Con
chiudere, finire le coteSpicciare o Spac
ciare , Spedire gli affari.
VS LOCO C U3A CAMBBA ,

DES
Sgomberare o Sgombrare , SBarazzarlo
da cose inutiliRassettarlo, Metterlo iu
assetto.
DBSTRIGAR TOT PIATO, Sparecchiare,
Mangiarsi avidamente una vivandaSco
nocchiare, dicesi Finir una cosa mangian
dola.
DESTRIGAHSB, Distrigarsi; Districar
si; Disimpacciarsi; Svilupparsi, Trarsi d' imbarazzo o d'intrigo. Spicciarsi;
Stralciare ; Trar la man di pasta , Ter
minar un lavoro od operazione.
DESTRIGAHSB A LA PRESTA , f'enire a
mezza lama o a mezza spada, alla conclusione immediatamente.
DESTRIGARSB DA so POSTA, Spacciarsi
da s.
DssTRIGARSB DE IA SO BOBA, Far lo

spiano, Consumare.
DESTHIGARSB DE uwo o DE tnvA COSSA ,
Smaltire alcuno o che che sia, vale Dis
farsene , Levarselo dinanzi.
CHE iiEsTiffc.i, r;< .p STA FUTA , Alloghia
mo (jites la fanciulla, cio M ari liamola.
CHEI SE DBSTRJCA TRA DE KLi,Se laslrighinofra di loro, Si aggiustino tra di loro.
DBSTBGHJTB , Sbrigati ; Spicciati ,
Spedisciti ; Su via finiscila.
DESTRIGJIESSIMO , Sbrighiamoci ; Spic
ciamoci; Alle corte; Alle brevi.
DESTRIGOLR, v. Disgranare; Sgra
nare ; Disgranellare , Dicosi propr. drl
Cavar i grani, come dai baccelli de' legu
mi, dalle pannocchie e similiDigusciare o Sgusciare, vale propr. Trarre dal
guscio. Degusciar baccelli, piselli, fagiuoli,fave eie.
DESTRIGN , s. m. Voce fam. Sparecchia o Sparfcchialore , vale Mangione ,
Ghiollone.

DESTRO , s. n,. Puzzo, Fetore di cloaca.


DESTROP\DA , s. C Stura , Lo giurare.
Onde Dar la stura, vale Aprire, sturare
un vaso, un tubo o simile.
DESTROPfi,!. durare o Dsturare,conJrario di Turare.

DISTROPARKB LE BJscjiiB , Sturarti gli


orecchi.
DESTROPR LA PIGWATA , Scoperchiare
la pentola.
DBSTROPARSE EL WASO, Sturarsi il na
so, Neltarsi il naso dai mocciDistasa
re o Stasare, Sturare le cose intasate, co
me i canali del corpo nmano.
DESTRTO , s. m. Strutto , Grasse di
porco liquefano.
DSTRUTR,add..D,Wruttore o Distrug
gitore.
DESTRUTOR DB LA BOBA , V. DECIPJT.
DESTHUTK DE PANTI , Avere il gozzo
panato , vale Gozzo preparalo a mangiar
mollo pane. V. MAG.VY, e BOCA FHKSCA.
DESTRUTRA , add. Distrutirice o Distruggitrice, Dicesi della fmmina.
DESTRZER, v. (colla z dolce) Distrug
gere o Destruggere o Struggere ; Anni
chilare Spacciare, vale anche Dislruggerc uccidendo.
DFSTDUZERSE, Sfarsi; Disfarsi; Strug
gersi ; Smagrire ; Andarsene pel buco

DES

,g9

acquaio, cio Insensibilmente con


sumarsi DBSTHUZERSE PER AMR, Sbietolarsi per amore di uno, Struggersi per
tenerezza.
' '
DESTRUZERSE COL SPENDER, Smugnersi; Colare, Annientarsi, consumarsi nel
le sostanze.
DESTRUZIN, s. m. Distruzione; Anniclnlamento.
L' UWA DESTHUZIIW coy COST;, Man.
fam. Costui un tormento, un affanno,
una morte, uno sfinimento, una noia,
insoffribile.
K

DESTUADA, s. f. Spegnimento - DAR


UWA DESTUADA , Smorzare ; Spegnere. V.
DESTUR.
DESTUAR, v. Spegnere; Smorzare; Am
morzare; Estinguere: proprio del fuoco
e del lume.
DESTUR LA si , Spegnere la sete ; JEstinguere la sete; Dissetare.
DESTUR EL FOGO DE LA COLERA , Am
morzare la collera , la rabbia etc.
:
DESTURBO, e. m. Disturbo o Sturbo.
SIGNOR, GHE SO.VGIO DB DISTURB ? Si
gnore, guasto? Si pu passare? C im
pedimento? cio Disturbo ? Do io impao
ci o soggezione ?
DESTURBN >
DESTURBSO / zM.Disturlator^Rompicapo, Dicesi di persona altrui molesta.
Guastafesta , Quegli che disturba le alle
grie.
Turbolento; Intrigante; Inquieto, dicesi di Persona che alteri il buon ordine.
IMPIEGO DESTURBSO, Uffzio o Impiego
pien d' intrighi, di disturbi, d'impegni ,
di noie.

DESVEGRAR. V. SAGRAR.
DESVERZEN\R , T. Sverginarti Disverginare e Spulcellare.
DESVEZZAR, v. Divezzare o Disvezzare
e Svezzare.
DESVEZZARSB, Svezzare:, Rimanersene;
Tralasciar l'uso d'alcuna cosa.
DESVEZZAR DA LA TBTA, Svezzare; Dis
vezzare; Divezzare; Spoppare. V. DBSLATR.
DESUGUAL, add. Diseguale; Disugua
le ; Ineguale.
DESVIAR, v. Deviare; Diviare; Disvia
re; Riviare; Traviare.
Nel sign. di Distrarre , V. DESTRAVIB.
DESVIR LA BOTEGA , Sviare la bottega,
si dice del Perdere gli avventori.
DESV1DR , v. Svitare, Sconnellere le
cose fermale colla vite.
DESVIN , verb. sust. Sviatore o Disviatoi-e, Chi svia altrui dalla Inuma via: dicesi fig.
DESVISCIIlXR, v. Spanare, Levar le
paniuzze.
DBSVISCMIARSE , Disvischiarsi ; Spac
ciarsi; Spastoiarsi, detto fig. vale Sba
razzarsi.
DESVIZ1\R, v. Disviziare, detto fig. va
le Correggere i difetti.
DESVIZIARSE, Disviziarti, Correggersi,
l'erdcrc il zio Svezzarsi o Divezzar'

i go
DES
si, Traas ciar l'uso d una cosa, RimanerSCIIf.
DESUMANX, add. Disumano o Disumanato.
In ahrosign.Sgurato;Sgurito; Trasgurato ; Deformato, Che non La cnjasi
figura lituana , Che non si couosce piu.
DESUMAN.AR , v. Bastonare spielatamente.
Desum inarse, Disumanarsi, Spogarsi d'umanit,
DesUMANRSB AGIUTAR QUALCJ.V ,
Bovinarsi per aiutare alcuna ; Sagricarsi.
DESVOLTXR, v. Distorre o Dislogliere;
Distornare; Stornare; Svolgere, Rirauovere alcuno dal suo pensicro o propoaiment.
Lassasse desvoltar, Lasciarsi svolge
re o sconvolgere.
L' UN QUO CHE SE, LASSA DESVOLTAR,
un midollonaccio , E persona che si la
sla fcilmente svolgere.
no. se desvolta , Caparbio j
Inessibile , Duro, sso nella sua opinione.
DESVOLZER, y. Svolgere , contrario di
Avvolgere.
Desvolver el filo, Scannellare, S*olgere il filo di sul cannello Trascannare, Svolgere il filo da un cannone metterlo in sur un altro. V. IxdevenXb.
DESUSX , add. Disassuefatto ; Divezzato ; Dis salo.
DESTELE, add. Disutile; Inutile; Inruttuoso.
DESUTILON, Disutilaccio , Uomo disadatto.
DETXgIO , s. m. Dettaglio , dal Franc
Detail, Discorso circostanziato.
Vender a detagio, T. Mer. Vender a
ritagUo, cio a minuto.
Coxt detagio , Narrare o Con'
tare dcttagliatamenle ; Dettagliare.
DEtXR , v. Dettare e Dinare Dettare
adagio, ad alta voce; Dettar presto;frettotoso.
detragXn. V. in ClVOLO.
detronXr, v. Detronizzare, Levar gi
del trono, Soacciare un principe dal tro
no Disautorart; vale Privare dcH'aulorii.
DEVARIO, s.tn. Divario; Disvarioe Svario, dicesi anche Scatto.
DEVEGN1R, V. Provenire , Derivare.
VeDARBMO DA DOVE CHE LA OBVIEN, Vedremo donde odaqualcagione provenga.
DsvEGNin, dello in T. for. Devenire, Ve
nire all' alto di che che sia. Devenire alT espedizione <T un processo.
deventXr, v. Diventare; Divenire; Addivenlare o Addivenire.
DeVEXTR BIANCO CO TA UNA PBZZA LA
VADA , fa la cera , Venir nel viso
color di cenere ; Diventar nel viso come
un panno curato e lvalo ; Allividire o
Alhbbire, Impallidirr.
Detenta* vosco , V. Poaco.

DEV
deviXr. V. Desviar e Dbsalvbaju
DEVORAMENTO, . . Devorament
db stomego, Mordicamento. V. Magnamento.
DEVOTISSIMO, add. El devotissimo.
delto in gergo, 11 culo; Il dxretano; II
di dietro.
DEVOZION, s. f Divozione e Devozionr-.
Cativ a detozion, Indcvozione o ndivozione.
Aver dbvozion a l'ostaha, Esscr in
clnalo / osleria , Avrrvi genio.
La ma devoiion, dicono niolti per Mo
do di salutare con riverenza , e vale Divotamente cio Ossequiosamente.
Perdbr la dbvozion, dello fig. Perder
la pazienza, Infslidirsi.
Romper la Dsvozibv , V. Romper.
DEZIAL. V. Dibiax.
DEZN , s. m. Digiuno.
Romper el dez'un, Sdigiunare , cio
Mangiarc nelle ore non prrmesse.
Esser a dbzun , Essere a digiuno o a
corpo o stomaco digiuno.
El VORIA ESSER A DEZUX -'uNA COSSA,
delto fig. Vorrebbe essere a digiuno (tuna
cosa, cio Non vorrebbc averia falta.
Corpo passIio no cbbdb al dbzun. V.
PassI'O.
bezunXr o Zuxr, v. Digiunare o Giunare.
Anca el poco spesso guasta el dezn, Chi spilluztica non digiuna, e va
le che Anche le piccole trasgressioni rompono l'osservanza delle leggi del digiuno.
OPERB BONE MANCO ORAZIN O DEZU, V. Opera.
Sta notb me toca dezunr , Questa
notle mi locca il digiuno ovv. mi tocca
Jar feria dice la Moglie che dorme una
notle senza ilMarkoRomper la ruaresima il suo contrario.
dezzacolXr , v. Spillaccherare, Le
var le pillacchere o zacchere.
DEZZOlXr , v. Slegarc; Dislegare ,
Sciorre; Sciogliere; Scignere.
Dezzolar la benda , Sbendare.
DI , s. m. Di , Giorno , gioriKita.
Di DE FBSTA , Difestivo Di DA LAOrXr, Di da lavoro o Di ferale Di da
pesse, Di ero, Quelle in cui vietato di
mangiar carni.
Ogni d passa uy di , Ogni di ne va un
di, cio II tempo passa.
Tuto bl saxto di, Tullo il nato di, Si
gnifica tutlo rinliero di.
Al di d'ancuo, Al giorno oggi ; '
tempi present ; In questa eta ; In pue
sto tempo : / di nostri.
De bel d, Di bel giorno; Di bel di; A
giorno chiaro; Di bel sole.
El d de san mai. V. Mai.
Dar el bon d , V. Bondi.
Parer bl d del giudizjo, Parre un
nimondo, e vale Gran rovina, gran prccipizio.
DIA Per da , Specie di giuramento ,
cui c)rrisnondoiio Per Dio; A fe di Dio e
simili. V. Per dina. Comunquc alcuni ilicano pi voleaticri Peo da per lacere

DIA
Dio, si avverta che anche i Greci hantre
accusative Dia nel signiucato di Giove ;
onde potrebbe darsi che il oostro uso fosse
un anlico grecismo.
De da o Dediaxa o De Diana bacabana, pronunziato con impazienza, Esclamazione denotante maraviglia, e vi corrispondono Deddna ; Diamin; Diamine;
Diacine.
DIABOLICO , add.CaRATER DIABOLICO,
Pessimo carallere cio Mal fallo, inintelligibile.
L' un ABDAR diablico, E un mal an
dar, cio Una pessima slrada, un callivo camminare.
D1AG0, s. m. che .nticamente cot roce)
barbrica dicevasi Liac), forse dal Gre
co Heliacon ; Solatlo, Luogo esposto al
sole ; lo stesso che Belvbdr. V.
dialogXr, t. Dialogizzare , Parlare ire
dialogo disputando 11 senso nostro pincomune di questa voce Confabulare ,
cio Ragionar insieme come per giuoco edi cose piacevoli , Ovvero , Discorrere ,
Parlamentare per traltenime.nto.
DIALOGO , s. in. No serve a far dia~
loghi, Non serve afar quistioni o a quislionare o a bisticciarc; Non si dee con
tendere.
diamantX , add. Indiamaniata.
diamantXr,v. Indiamantare, Lavorare o Ridurre a foggia di diamante Affaccettare a Sfaccettare e Lavorar afaccette, dicesi del Lavorar un corpo solido
in maniera che abhia pi- farce o piani diversi, come si fa del diamante e delle alIre gioie. V. BrilantXr.
DIAMANTE, s. ra. Diamante.
Quadreli del diamants, Faccette del
diamante.
Diamante cativo , Diamanlaccio.
Diamantb par un BBiLANTE, Dia
mante che mostra bene, per dire Chebrilla.
Diamantb crop)o , Gruppilo , Agg.
Diamante, e inlende Quello ch' lavorato su la natural sua figura dell'otlaedro,
cio troppo alto a confrouto della sua
base.
Diamante d'Olaota, Spera, Diamante
di Ggura piaa, in sei foglic sole.
Diamanti da Muran, Diamantifalsi ;
Cristalli , di qnelli che si fanno a Murano nelle fornaci velrarie.
D1AMANTR, s. m. Diamntalo , Colu
che polisce ed aflaccetta i diamanti le
altrc gioie.
DIAMANTRA, s.f. Lafemmina di Diamantaio, la quale, seguendosi gli esempli
di allre voci consimili cos formate , po
trebbe dirsi Diamntala.
DiXmBARNE o DiXscase, Diascane; Diucine o Diascolo , voci basse che servono
talora a dimostrare sorpresa, ma per lo
pi si usano per non dire la parola Diavolo. Dicesi pure Diamin; Diamine; Diaschigni.
El vostro diambarne che vb strasci, // vostro diavelo o il tentennino, il

DIA
malatesta, il nibbiacco che vi porti, Ma
niere basse e famil. di rimprovero.
DIANA, s. f. Diana, La sonala del tambu
ro che si fa alla mattina in Lutti i quar
tieri militari. Quindi Batter la diana.
PER DIANA DE DIA o PER CIANA IN CANA
o PER DIANA BACABAXA , Per dianra ;
Corpo di dianra; In fede buona; Aff di
i> . Affeddidieci, Modo di giuramento
o di affermazione. Forse quel nostro PBR
DIANA BACARANA una corruzione del giu
ramento Per Dio Bacco , che usano al
cuni.
DE DIANA ! Espressione ammirativa che
corrisponde alla voce Possibile'. E egli pos
sibile] Poffarbacco !
DIAREA, s. C o MAL DE CORPO, Diarrea o
Diarra, della allrimenti Cacaiuola;Soccorrenza; Uscita Adiarrea dicesi in
T. Medico la Soppressione generale di
tutte le evacuazioni necessario del corpo.
AVER LA DIARA DB SCRIVER, Aver la cacaiuola della penna, modo basso che va
ie Aver prurito di scrivere.
DllSCASE. V. DL\MBARJTB.
DIAVOLA, s. f. Diavola o Diavolessa, Di
cesi ili Donna\oltre misura impertinente,
riottosa , insopportabile.
DIAVOLETO. V. DIAVOLI*.
DIAVOLEZZO, s. m. Diavoleto o Diavo
leria, Intrigo noioso e dispettoso, Garbu
glio, Difficolt.
GRAN DIAVOLEZZO! Gran diavoleria! e.
intendisi Rumori, gridii, clamori Indiavollo, direbbesi d'Iniprrversamento e
ili Azioni vituperose e indecenti.
1" AB DEI DIAVOLEZZI, Far le pi diavole cose del mondo, s'intende Strane o stra
ordinarie.
QUA GA DA ESSER DEI r.RAN DIAVOLBZZI,

Qui c' qualche diavoleria , dicesi degli


Effetti straordinarii e cullivi di cui non si
conosce la cagione.
DlAVOI.EZZI DA DONNE, V. STRIGHBZZI.

No MB FAR DIAVOLBZZI, Non mifare


malanni, cio Va cauto.
DIAVQLN, add. Diavoletto o Diavolettin, che altrimenti dicesi Fistolo; Frugo
lo; Frugolino; Frugoletto, Agg. a Ragaz
zo insolente che non isti mai fermo. V.
BECONLO.
DIAVOLO , s. m. Diavolo o Demonio.
ANDAR TRA UN DIAVOLO E L'ALTRO, Fug
gir Cacqua sotto le grondaie, Prov. e va
le, Nrl procurar di fuggir un pericolo e
danno andar incontro ad un altro simile.
AVER EL DIAVOLO ADOSSO, Aver il dia
volo neir ampolla , Si dice del Prevedere
con sagacil ed accortezza ogni strata
gemma e invenzione Avere il diavolo
in testa, Essere scaltrito ed accorto
Avere il diavolo nelle braccia, vale Ave
re nelle braccia una forza soprannatu
rale o grandissima Avere il diavolo o
il gran diavolo addosso, vale Essere nel
le furie maggiori, Imperversare; Fare il
diavolo.
DA PER TUTO OH* BL SO DIAVOLO, Chi

ha capre ha corna; Citi ha polli ha pipi


te; Non v' rosa senza spine, Tutte k
cose umane hanno le loro ilif/i. <(

DIB
EL DIAVOLO CHE SIETE LA CO A , A chi

Dio da farina il Diavol toglie il sacco ,


cio 11 Diavolo cerca d' impedir le cose
buone.
EL DIAVOLO SE CAZZA DA PER TUTO, DO

nanfa mai Chiesa che il Diavol non vo


glia o non vifabbrichi la sua cappella.
Prov. che da ad intendere che il Diavola
non vede farsi alcun bene senza cercar di
mettervi o farvi nascere, qualche male.
Sempre il Diavolo s' intermette.
EL DIAVOLO uro XB TANTO BRUTO, Non
il diavolo brutto come si dipinge; Sempj'e non isi il mal dov'ei si posa; Chi
vede il diavol da davvero , lo vede con
men corna e manco nero, L'affare non
cos disperato come si crede.
DIAVOLO PORTA E DIAVOLO MAGNA, Dia
vol porta e diavol reca, Si dice del lo Spen
dere e gitlar via pi che non conviene, ri
mettendosi ali' arbitrio della fortuna.
ESSER mr DIAVOLO DESCADENX , Esser
diavolo o diavolo scatenato, dicesi di Chi
procuri seniore di fer qualche male; Es
sere un nabisso Ti XE u.v GRAN DIAVO
LO o UN GBAM DIAVOLN , // tuo diavolo
cattivo e vale II tuo genio malizioso.
FAB BL DIAVOLO , Fare il diavolo, vale
Far l' impossibile , Fare ogni sforzo.
FAR DA DIAVOLO , Diavoteggiare, Ope
rar malamente.
FAB EL DIAVOLO E PEZO o FAR EL DIAVO
LO A QUATRO, Far il diavolo e la versiera;
Far il diavolo in un canneto o in monta
gna; Far il diavolo e peggio, Imperver
sare.
LA FARIJfA DEL DIAVOLO VA TUTA IW S
MOLA , V. FARINA.
LE DOME CHE NE SA PI DEL DIAVOLO, V.
DONA.

MANDAR AL DIAVOLO , Mandar alle bir


be; Dar il cencio; Dar puleggia, Licen
ziare.
No* 80N GVANCA EL DIAVOLO , Non ho il

viso volto di dietro, Dettato Fiorentino,


che vale iVon son brutto.
POVERO DIAVOLO! Cattivellaccio; Scia
gurato, Povero, miserabile.
U.V DIAVOLO SCAZZA L'ALTRO, V.ScAZZAH.

VA CH'BL DIAVOLO TB PORTA, Va al dia


volo ; Va in malora , Scria d' impreca
zione.
_ _J! Interiezione di maraviglia ,
Diamin; Diacine ; Daschigni; Diavolo.
OH DIAVOLO ! Domine fallo', usato come
Diamin che e' sia vero', significa Foss' el
la vera tal coaa.
DIAVOLO , pronuncialo come a punto
fermo , vale Certamente ; Sicuramente ;
Gi s' intende; ed* Interiezione afferma
tiva.
DIAVOLO FORTE, s. m. Grossagrana,
Stoffa di seta pi forte del Moerro ordi
nario.
DIAVOLONI, s. m. Diavoloni e Diavolini, Specie di zuccherini noli di sapore
aaltissimo.
DIB.ATER, v. Sbattere; Difalcare; De
trarre, Levar dalla somma Difalcare
per traslato, si dice anche generalmente
quando ci pare che alcuno abbia troppo

DIF

,<>r

largheggiato di parole e detto assai pi di


quello che , che anche dicesi Tarare.
DICAT QUASI DICAT. Voci Ialine rima"
te nell'uso del parlar familiare, e vaglio'
no Quasi dicasi ; Come sai-elle a dire '
Per esempio.
DICIPULA (dal latino Decipnla), Termi
ne che usatasi da alcuni Forensi sotto
il Governo Veneto nelle loro scritture. Decipula in buona lingua equivale a Laccio,
cio di quelli con cui si prendono gli uc
celli, dello allrimenli Predica. Noi usia
mo questa parola in senso metnf. nel sigu.
di Trappola ; Inganno ; Inciampo ; In
trigo.
DIE, Voce antiq. Dee, terza persona del
presente di Dovere. V. COSSEDIB.
D1ESE , s. m. Dieci o Diece.
DlESB VOLTE TANTO, Decuplo.

DE DIES 'ANI, Decenne; Decennale; Bi


lustre.
DIESSLA, s. f. Il Diesire. Voce burlevo
le o corrotta dall'Inno de' morti, che co
mincia Dies lila, dies ime ctc.
DIR o CANTAR A QUALCUN EL DIESSLA .
V. in Dia.
DIESTU, T. anliq. usato sempre in mudo
interrogativo , e vale Dei tu? CHE DISSTU FAR? Che dei tu fare?
DIETA, . (. Dieta, Astinenza da cibo.
Far dieta o Stare a dieta , dello meta
foricamente, vale Astenersi o Privarsi di
che che sia.
Dieta ( dalla voce barb. Dieta , Mcrces
diurna ) chiamavasi sotto il Governo ita
lico il Salario o sia l'indenniizazione do
vuta al Giudice quando egli si recava fuo
ri di Citt per oggetti di uffizio.
DIFETN, s. m. Difeltuzzo o Difettacelo,
Piccolo difetto.
Maccatella , dicesi fig. per Vizio e Ma
gagna. Ben si sanno le sue maccatelk.
DIFTO, s. m. Difetto, Imperfezione.
DIFBTO , detto in T. degli Stamp. Mez
zetta, Carta difettosa, fogli orlati, strappa
li, ragnati o altramente difettosi. Cartazze diconsi dagli Stampatori i primi fogli
che si stampano, per passar poi alla tira
tura delle copie buone.
Ijf DIFBTO, dello a modo avv. Altrimen
ti IN DIFETO , NOL vocio , Altrimenti
noi voglio. Lv DIFETO , CHE PENSA R MI,
Altramente o Diversamente facendo, ci
penser io.
CHI XE IN DIFETO XE IN SOSPETO , Chi.

d'altri sospettoso, di s stesso mal


mendoso, II sospeltare per lo pi indi
zio di mal carattere; e dicesi ancora Chi
in difetto in sospetto; simile all'altro
Chi colpevole d* un misfatto stima che
ognun favelli del suofatto.
No OHE XE CHE UN Dio SENZA DIFETO ,

E' non c' uovo die non guazzi;0gni ca


sa ha cesso e fogna e acquaio; Non e
boccon del netto; Ognuno ha il suo im
piccato alF uscio, Tutti abbiamo i nostri
difetti.
COMPATIR i DIFETI DEI ALTRI , Godi Famica tuo col vezzo e vizio suo, Ovv. Ama
f amico tuo col suo difetto.
VBDB I DIFBTI DEI ALTRI B MIN I

iga
DIG
soi , Ognun vede i difetti del compagno,
ne vede i suoi, ne se stesso conosce.
DIFCILE, add. Difficile ; Malagevole ;
Disagevole.
dificile , Uomo difficoltoso, o dif
icultoso, stitico, inquieto, Difficile a
contentare Uomo aromtico , vale Fan
tstico, Slravaganle.
(vente f. Difcil. f. vol, A buona
volonta non mancaJacolt.
DIFICILTO, add. Difciletto; Stiticuz*
zo, Agg. a uomo che mal volenlieri i'arcomoda all* altrui vogliaSpulaperle; Gra
vetto; Incomodo. . Dificilb Cagadubi.
dificoltX, i. f. Dijfcolt Difficult..
DIFICOLTA DOVE NO CHE NB XB,
Cercar il nodo nel giunco ne giunchi;
Cercar cinque piedi al montone ; Cercar
Paspro nel liscio. Modi fig.
DificoltX d' orina , V. Orina.
Far dificoltX, Studiare in difficalt.
La dificoltX sta in tel principio , //
pi tritio passo quel dlia soglia; Ovv.
// pi duro passo che sia quel dlia so
glia.
Qua giusto la dificoltX, Qui do
ve giace nocco; Qui ce il nodo.
DIFIDA o DiFiDAzi.y, s. f. T. di palazzo,
che vale Avviso; vverliinento ; Inlimazione ; Premonizione.
Far la DiFiDA o DifidXr, Avvertire ;
Avvisare; Intimare; Premonire ; Prevenire.
DIFIDENTE , V. Malfidbxt.
DIGERIR, v. Digerir o Digestire e Smaltire, Concocere i eibi nello stoniarn.
Digerir un afXr, Digerir, dicesi fig.
nel signif. di Bilanciare, ponderare, con
siderare.
BisoGNA digerirla, Convien berla o ingozzarla o tirarla gi, cio Sofferirla in
pace.
La MB TROPO GR08SA NO POSSO DI
GERIRLA, Essa mi pare troppo os tica e
non posso ingozzarla. La voce Ostico va
le fig. Strano Difficile a comportare.
DIGESTION , s. Digestione o Digerimento e Digeslimento.
Cativa digestion, Indigestione Indigestibilit'a, Malagei olezza nel digerir.
Detlo figur. Far pro come erba a' cani, Che dopo averia manguita la vomita'no; Far pro come l'oiio alie scardoveHa
mangiato i baccelli, ora spazza i guscl,
lia avuto utile ed il piacere e ora soflre
il danno ed il disgustoHa mangiato il
cacionella trappola,7irl prendersi un pia
cere si hatillo del maleA digerirli ti voglio, dicea la volpe al lupa che mangiava rasoi.
DIGLADIAMENTO, s. m. ( verbale del la
tino Digladiur) Contesa; Contrasto} Altercazione.
DIGLADIAR, v. (dal lat. Digladior, aris)
che vnol anche dire, come nel senso nostro
Contendere; Altercare; Contrastare.
DIGO , Voce assai familire , ed appcllatoria o eccilaloria. Ehi; Dimmi; Amico.
DILATAMENTIN , s. m. Dilatazioncella.
DILETXR, DileUare.

DIN
DlLBTABSB DE MABANGN O DE SAXTO*. ,
V. MarangonXr e SartorXr.
D1LT0, s. m. Dilelto.
bel DiLETO , A bel dilelto ; A bel
la posta; A bello studio, cio A puro Ca
priccio o diporlo, per inutile piacere.
DILUVIAR,. Diluviare, Piovere strabocchevolmente. V. in Piovbr.
Diluviar a tola, Diluviare, modo bas
so e (ig. Mangiare a guisa di lupo. V. in
Magnas.
DILUVIO, s. m. Diluvio, Trabocco imisnrato di pioggia.
DrLUvio o parole , Fiume d eloquenza o di parlare, cio Copia di dire.
Diluvio da osbli, Diluvio, T. degli Ucceltalori , Sorta di grande rete da pigliare uccelli,ma specialinente le passere mattugie (Csleghbta mbciarola), cic ha nel
mezzo un lungo sacco in coi si f.tnno esse
entrare e restar prese.
DILUVIN, s. m. Diluvione; Diluvialere;
Divoratore ; Pappatore; Diluvio ; Paras
itierte; Parassilonaccio, Gran niangiatore Gorgione dicesi Qnello che ingorgia e beve smoderatamenle Maciulla
ai carni cotte, fu anche delto di un Grau
mangiatore. V. MacxoN.
DIMAGRR, V. Smagrib.
DImXn, V. DomXn.
DIMETER , v. T. di palazzo, Deporre; Rimuovere ; Privar d" impiego.
Dimetbr in ati, Acchiudere ; Annettere ; Unir; Presentare.
Dimbtbbsb, Rinunziare; Disjarsi, De
porre un impiego od ufizio.
DIMINUTIVO, add. Magnr in mumimo, Manglar alla breve, cio poche
cose.
D1MISSI0NARI0, s. m. Rinunziatore , e
alludesi ad impiego perdulo o rinunzialo.
DIMISSORIA j s. f. Parafirna, Qurllo che
la donna possiede ollre la sun dole.
DIMISSORIALI (Beni ) Reni parafernali.
DIMITO, V. Limito.
DNDIA
\
DINDITA / s. Tacchina ; e se giovane, Pollanca o Pollanchetta, La femmina del Pollo d' india. V. Dixdio.
DINDIN. Voce falla per esprimere il sue
no del campanuzzo. 1 Toscani dicono Tintin , i Provenziali Deblin derli.v.
DIN DIO, s. m. Pollo dindo o Pollo cT in
dia o Gallo i india e Gallinaccio e Tacchino , detlo gi con termine barbrico
/. Ucrcllo domestico comunissimo,
chiamato da'Sietemalici Meleagris Gallopavo. V. Dindia.
Dindio , delto per agg. ad uonio , Sciwunito; Merlolto ; Slolido; Castron ;
Piccione.
Grasso qubl diwdioJ Non ve sfoggi ,
Espressione fam. che s'usa lalvolta irni
camente per dire, Non gran falto, Non
gran cosa.
No.V SEMPRE DINDIA FROLA , ( Modo fig.
e corrotto dal latino Non semper lilia florenL) Sempre non isla il mal dov'ei si
posa, Gli stall talor si mutano dal male

DIO
al beneSempre non ride la moglie del
ladro, A lungo andar son scoperte le
trietiziePassasi ilfille colla suafollia,
e passa un tempo ma non tuttavia, Prov.
e vale che Quel che pn ingannare non ha
sempre il suo fine.
DINOOLAMENTO, s. m. Ciondolamento,
Tentennio; Dimenamento Dimenlo.
dindolXr, v. Tentennare ; Dimenare,
Agitare , Muovcre in qua e in l Ciondoiare, vale Muoversi una cosa atlaccata
perpendicolarmente Vibrare, dicesi del
moto de'eorpi gravi pcndcnli da corde, li
li e simili Oscillare , Muoversi su e gi
per vibrazione di corda. V. ZooXa dindolarsb.
DlNDOLK DBI DENTI , V. ScANTrNB.
DLN'DOLN , Dondolone, Che si dondola.
A Di.vDOLON , Barcollone Barcolloni,
Avv. AggiunloalverboAndare e simili,vale Andar bArcoandoCiondolone o Ciondoloni; Slar ciondolone o ciondoloni, che
anche si dice Pendolone o Penzoloni , di
cesi di ci che sta pendente da alio a basso,
come sarrbbe il ballaglio dlia campana.
DIO, s. m. Dio; Iddio; Allissimo.
AndXb con Dio , Diloggiare, Andarsenc con Dio, partir Andame, vale Mo
rir, V' ndalo Andb con Dro, Andatevi con Dio; Vatti o Fatti o Rimanti con Dio; Andate segnato e benedetto;
fatticondlo.
CoSSA FATTA COME GHB PIASE DlO, Cosa falta alia buona di Dio , V. A la ba
bal.
Donab a Dio qualcn, V. DoxXa.
Dio me la manda bona, Pregar Dio che
la mandi buona, si dice del Rimrllersi
nel voler di Dio , nell' incertezza del caso.
Dio vb nb renda 'l mrito , Renda il
Signore a te munerazione ; Dio vi rimeriti.
Dio libera o Dio cuarda o Dio no vogia, Maniere fam. Guarda la gamba; II
cielo me ne liberi; No; CessiDio; Tolga
Dio ; Dio mi guardi.
Dio me delibeba , Sal mi sia , Quasi
salvo mi sia, Dio me ne scampi.
Dio 'l voGiA,De/ voglia; Diel volesse;
Dio il voglia Dio no vogia , Cessi Dio;
Tolga Dio ; Cessi.
Dio l' abia in gloria , Dio lo riposi ;
Dio gli dia abbia in gloria.
Dio v'agiuta, V. AgiutXr.
La voce Dio , che sembra corrotta dall'avverbio latino Diu, nel sign, di Molto,
si usa nei segnenti esempli A sto dio !
coll'aram. A tal segno; A tal grado; A
tanto Els'ha sporcX a sto dio ! S'imbrattb o lordb a tal segno , a tal grado ,
a tanto A che dio ! E come\
El me pareva un dio, Mipareva una
cosa prelibata, un nellare, un ambrosia,
purlandosi di cibi , Questo xe el so
dio, E il suo piacere, la sua delizia,
it suo tesoro, il suo tutlo.
Da l' ira db Dio , V. Dir.
EsSERGHB IN CASA EL BEN DB DIO, EsSer
quella casa una dogana , e vale Esser*
abbondante e doviziosa.
F ab lb cossB comb Dio vol, Far le

DIR
te alla babbal o ad un tanto alla canna:
cio Senza badarvi, alla sfatata.
GRAZIA DB Dio , V. GRAZIA.
LODATO HA Dro CHE L'HO TROVA, Pur
beato che lo trovai.
No AVBHGHBNE UN DIO, Maniera in n taf.
Non ne aver uno per medicina; Non ave
re un becco a" un quattrino ; cio Non
avere n meno un soldo in tasca. Pare al
l'Autore chequesta maniera vernacola pro
venga in origine dai Latini, i quali chia
massero figuratamente le monete Divi,
dall' impronta eh' esse avevano d' un Im. peralore divinizzato , e che per esempio
dicessero nel nostro medesimo senso, Non
habeo ne divum quidem in zonis. Gli pa
re non meno che passati g' Imperatori in
Oriente , siasi al Divus sostituito il grece
Teos: donde appunto il nostro vernacolo
Teosso nel significato nietaf. di Monete }
e che finalmente per la nuova Religione
Cristiana impresse sulle monete le Croci
ed i Cristi, siasi anche detto, come tnll'ora dicesi folgarmente nell'identico sen
timento , No co UN CRISTO o U.YA CHOSB
DA BASA. V. TBOSSO e CRISTO.
O Dio DB BLA! Detto con ammirazione.
Monna. Tenerina, la mosca la guarda e
In lattuga la punge : dicesi a colei che si
duole facilmente d ogni anche piccola cosa.
OH VA co* Dio! Espressione di roaravglia, Oh vacci scalzo] Oh vatti con Dio'.
D10D\TO, Adeodato. Voce cavata dal la
tino, come ben s' intende, ed Nome pro.prio ili uomo.
DJONIS10 , Dionigi, Nome proprio di uo
mo.
DISPARO , s. m. Guaiacana legni tan.to. Albero africano, dotto da'Sistem. Diospvros Lotus; e u' abbiamo parecchie piante'anche nel nostro pubblico giardino :
Mattioli lo chiama Loto/alto.
DIPART1RSE , V. DESPARTII.
D1PNER, v. Deporre; Dichiarare.
DIPORTAMENTO , s. m. Portamento , e
vale Contegno, procedere, modo di vivere.
DIPORTO. PEH BBL DIPORTO , Per ozio ;
Per divertimento; A sangue freddo.
DIR, v. Dire, Parlare, Favellare.
D A L'INCANTO, Offerire o Profferi
re alf incanto o alt asta.
Din, in T. di giuoco, Dire, vale Far
intono sino alla tale o tal somma.
DIR A MEZA BOCA , Dir che che sia fra'
denti.
DIR ATORNO, Divulgare ; Pullicarc.
DIR BB.\, Dir tutto il bene; Lodare
LA PORTUNA aro MB DJSE BEN , Lafortuna
non mi dice buono o mi dice guercio, cio
Non mi favorevole.

DIR
falcioni, cio Cose che non possono stare,
bugie manifeste.
DIR DA DON, Dir da vero, da senno',
del miglior senno.
Din DB so NOMA , V. NONA.
Dia FI. CON E 'L aow, Dar libro e car
te, Mostrare tutte le circostanze, addur
re tutte le particolarit.
DIR FRA SE STESSO , Dire in cuore afra
tuo -cuore.
D m POCO MOLTE COSSE, Epitomare ;
Abbreviare ; Compendiare; Molte gran
cose in picciolfascio strignere; Parlare
stringato.
DIR L'ANEMO soo, Sciorre i bracchi,
detto fig. Dire il fatto suo ad alcuno senza
riguardo Dar le carte scoperte o alla sco
perta, Dire il suo parere senza rispetto al
cuno.

DIR L* IRA DB DIO , lo stesso che Di o


CANTAR EL DTBSSILA , traila questa manie
ra o corrotta dalle parole dell' Inno d*
morti Diet irte eie. Dir cose da chiodi o
di fuoco , Sgridare con ira Dire tal vi
tupero chefina faria, cio che rifina e ri
finisce l'aria cos vasta com'ella .V. Dio.
DlR LA NINA NANA. V. NlNA.

DIBLA acHiETA E NETA o GIUSTA , Con


fessarla giusta; Dire al pan pane; Dar
lafuori; Dirla fuori ; Dir le cose spiai'
iellatamente, apertamente; Accusare o
confessar* la ronfii giusta o il punto giu
sto.
DIR LB i- tr.ni.F tu CROIE, Dir parole ri
tentile.
DIRLE TONDE , Dir la cosa a lettere ma
iuscole o ili scatola o di appigionasi, va
le Chiarissimamente, senza riguardi.
Din MAL o DAR, U.VA TAGIADA DB UNO ,
Maldire a" alcuno; Scardassare; Levare
i brani di che che sia ; Dare il cardo o
il mattone ad alcuno; o una cardatura;
Lavorare uno di straforo , cio Parlarne
aspramente per fargli danno.
DlR ORA UNA COSSA ORA L* ALTRA , Dare

una calda e una fredda, detto fig.


DIR PBR PAB DIR, Grattare il corpo al
la cicala, vale propr. Provocare un lin
guacciuto a dir male.
DIRPLAGAS DB qv\i.cl3x,Dir<cosedafuoco a" alcuno, Dirne male.
DIR PEB ESEMPIO, Addurre; Allegare;
Produrre.
DIRSB DB TUTO , Darne o Darsene infi
no ai denti, Vilipendersi.
DIRSENE TANTE, Proverbiarti; Bistic
ciarsi ; Bezzicarsi.
DIR su, V. Su.
DM TANTE BUZARB OHE NO STA NB IN

CIBI. N nr TBRA, Dir tante seiocchezze


che misericordia.
DlR UNA COSSA E PAUGBBNB UN* ALTBA ,

Dia BEM1O O BEN MIO O DlR A UNO DB


CHI L' HA PATO O DE CHI L* HA COTTA , Dir

un carro di villanie; Dare una canata;


Fare un bel rabbuffo o un rivellino; Dir
delle ingiurie.
No DIR N BEN N MAL DB QUBLO CHB STO

i' IMPORTA , Di quel che non ti cale non


ne dir n ben ne male.
DlR COSSE CHB NO STA .Mi IN CIBI, NE l>

TEIIA . Dir cose che non le direbbe una


boccagli forno ; Dire scerpelloni o stra25

Accennar coppe e dar danari. Come dis


se la volpe, le parole eran buone, ma i
cenni dolorosi. Si dice d'uomo che mostra
altro da quel che vuole e da quel che fa.
DIR zo A LA MALIGNAZA, Dirne affatto;
Dirlo su pe" canti o a chi ascollar non
vuole.
A DIRLA GRANDA , A pigliarla ben lar
ga ; Per dirla larga ; Per dir assai.
CALVI DA ora sui. CAVLO , Quisuona-

DIR
re sur una cruna d'ago; Esser garoso,
perfidioso , Risicoso , Facile alle quistioni.
CATR DA DIR SUL CREDO o SUL PATRII
NOSTRO , Apporre alle pandelte o al sole /
Intorbidar t acqua chiara i Cercar cin
que pie al montone, Biasimare qualunque
cosa per buona eh' ella sia.
COME SARA VE A DIR, Cio a dire; Per
esempio.
COMA DIAVOLO DUELO? Che armeggia
costui? Dicesi Armeggiare Cgur. di Chi
nel discorso s'avviluppa e confonde, non
ragiona a proposito e niente conchiude ,
che anche si dice Aggirarsi i Anfanare^
Ayvolpacchiarsi.
DAR DA DIR, Dar che dire; Dar mate
ria a' gracidalori , o' borbottatori ; Farsi
scorgere.
DUBMELO ADESSO CHE NO Gfl' Pii' TFM-

ro,Del senno poi ne sono ripiene Itfosse,


.Si d ii-'- di Coloro che dopo il fatto dicono
quel che si doveva o si poteva far prima.
I DISE, -Ci s' intende , Modo di affer
mazione come si dicesse Si; ovv. Cos di
cono o Cos s dice.
MUSO CHE DISB O CIIE NO DISB, f nltn che

significa, che esprime , parlante; e dice


si anche negativamente.
No <:if E G.VBNTE DA DIR , Non e' eh

dire o ridire, Non e' a din- in contrario


TBA DB ELI NO GH' STA GNBNTB DA DIR,
Non fu tra lar nulla di guasto; Non s'in
grossarono i sangui, Non s' adirarono.
No LA DISB A UN SORDO , ("Ili ode non

disode, Si dice di Chi la capitale a suo pr


di ci che sente dire.
NOL DISE MINGA MAL , I: i i:mi s' alitata
a voto , cio V qualche ragione di cre
dere che dica il vero.
NoL SA COS8A DIAVOLO CH* EL 8B BIGA ,

Egli non sa do eh' egli s' abbaia , cio


Parla sconsideratamente.
No SAVR DIR QUATBO PAROLE , V. PABOLA.

OGNI.CAN VENA LA COA E OGNI COGIN vor.


DIR LA SOA, Ognuno vuoi dire la sua; Chi
fa la casa in piazza o la fa alta o la fa
basta , cio Non piace a lutti.
SENZA DIR N TRE VE QUATRO , orv. SEN
ZA DIR N ARI N STABI, Senza dir n mol
to ne tolto ; N pure addio; Senza dire a
Dio ne al Diavolo , Senza far parola.
SE DISE PER DIR , << parla a caso o a
casaccio; Si bacia in fallo No DICO PEB
DIR, Non dico per ambizione ; Non esa
gero ; Non per superbia.
SE VA DISBNDO , Se ne bucina ; Se ne
mormora.
So QUEL CHE DICO CO DICO TORTA. V.
TORTA.
TEGNIRSB DA DIR, Tenere in collo, Non
dire lutto quello che si vorrebbe e dovreb
be.
Turo uro S'HA DA DIR, Og-ni vero non
ben dello ; II vero non ha risposta , e
vagliene che Talvolla giova lacere la veril.
XB DA DIB, Convien credere; da supporsi; Bisogna dire o affermare.
XB DA DIB CH'EL SIA MATO, Bisogna cre
dere eh' ei sia pazzo.
DIRAMXR, v. Diffondere, Spedire, divul

ig4
DIS
gare: dicesi degli Ordini pubbliei d' una
legge cfae si sparge a nolizia dt tutti.
I'm m.ir.sB DEI fi i, Dirantarsi.
DfltLNDELA. dirindela, Stare in
farsetto, cio In vcsliti troppo leggicri.
DIROTO o DrbotoAiraXa t'uw dbboto
> planto, Dirompere in planto, Piangere dirottamenle , a caldi occhi.
DIROzXr. V. Desgrossar.
DISABILI o Desabili . Jal Franccse De
shabille. EsSBR M ETI.H SE I.Y BISAEILTE ,
Estere o Mettersi alla domestica, alla
, alla semplice , alla trascurata;
r intendesi de' vestili. Lu non su che di
trascurato.
DISAFITA , add. Spigionalo o Ftalo,
Agg. di Casa o terreno non pigionate.
DISAGRAvXR, t. Disg ravare o Sgravare'
DISAGRAVIO , s. ra. Disgravamenlo o
Sgravio.
D1SALB0RAR, V. Desalborr.
DISAPUNTO , s. m. T. Mere. Sconcerto ;
Disordine; Danno; Pregiudizio.
DISCAPITAR. V. DbscavedVb.
DISCORER, v. Discorrtre.
Cossa me vEr.xlu a discorbr? Cite co
sa mi date adintendere Che cosa m'infinocchiate ?
E cossl va biscorendo , va discorrendo ovv. E cos atidiamo discorrendo,
e vagliono, E cos del resto.
El GA u.v BBL Disconsn , Eg ha un bel
che dire.
DISCORSIVAMENTE, aw. Discorrendo;
In discorso. L' sento discorsivaM3.M1; , Lo sentii divisare, cio Regionr
conversando.
DISCORSIVO. In modo discursivo, In di
scorso; Discorrendo.
DISCORSO, s. m. Dwcorjo,
Discobso I V Chiesa , V. Sermn.
Disconso BRODOSO, . Brodoso.
Di seo so mi.ven i<> v. C/iiucchiurlaia ,
cio Inconcludentc o che non s'inlendc
Orsata, finItala di parole poco in lese e
mena concludenti Costriitlo in zoecoli
fa detto a Discorso di costruzion dura e un
po' strana.
Discobsi no conclude , Dlscorsi a
grottesche, dicesi per nicnf. di que' Ditcorsi che non concludono niente.
Disconsi de la zente , Cantafavola ;
Ciance; Baie; Chiacchiere, Voci vane.
Discoeso da soto, el camin , Paroleda veggliia ; Foie da vecchierclle.
Discorso equivoco , Discorso anfibol
gico Anfibologa vale Discorso che ha
un senlimento doppio id equivoco.
DlSCORSO LONGO o CHE SBCA SECA
z maboelb, Lungagnola; Lunghiera;
Bibbia; Ciarleria; Moltiloquio.
Discobso coi mehixti , V. Meiilbto.
Discorso stolido, Stoltiloquio ; Vani
loquio, Discorso da stolto Tantajra ;
Tantaferata , dicesi a Ragionamcnlo lungo vi coseche non ben convengono iusienie Cruscala o Pipptonata, Composizioneo cosa i mile che riesen sciocca seipita.

DIS
DIS
Numero
dispari

Dispari, appropriate
Fab -05 parta DB Disconso , Confabu
a cosa, vale Non pari, Disugualc.
lare, Discorrer insieme Divisare, va
Zogr a pas DisPAB , Giuocure a pa
le Ragionare conversando.
ri e caffo , Scommettere che il numero da
Fab dit discorso senza testa ne coa ,
estrarsi alla sorte sia pari dispari.
Fare una tantaferata o cruscala o pappolata, una pastocchiata o favata: cio
dispazzXr , v. T. delF antico Governo
Qualche orazione la quale sia stata come
Vneto, Dispacciare; Far dispacci, Scriil pesce Pasti liara eenza capo n coda.
verc dispacci.
No XB discobso,// morto i salla ha
DISPAZZISTA
, s. m. Estensore o Scritr, detto fie. e vale 11 fatlo churoElla
lore di dispacci , Dicevasi Dispazzist a
cosa o roba specchiata. Non e-' dubbio.
a' tempi del Governo Vneto a quel CanDISCRETEZZA-
celliere presso le Carich e generalizie di
DISCREZIN / s. f. Discrelezza e DiDalmazia dd Levante , il quale era de
stnalo ad occuparsi de' dispacci che il
screzione.
Tuto feb discrezin , Voler la briglia
Generale Palrizio scriveva al Senato sugli
e non le pasto'ie, ildigiuno e non la fa
affari del sao governo.
me , vale \ iu cosa si dee portar all' ecDISPENDiXr , v. Spendern Speudere
cesso. S intende arqua e non tempesta.
gli ocelli, Spendere moltissim* SparChi da spesa non dee dar disagio, cio
nazzare vale anche Spendere assai e con
Convien esscre discreli con quelli che
sumare il suo.
la im spese per noL La qua nina conti
DISPENDITO, s. m. Disfesetta; Spenua non discreta.
setta.
D1SDR. V. Desdb.
DISPONER o Desponbb , . Disporre, Or
DisDinsB , Midirsi o Disdirsi , cio Di
dinre.
re il contrario di qaello che s' eleUo.
Disporre alamo , vale Persvaderlo , inDISDTO, aild. Diciotlo Dicidotto.
durlo. Disporre d^alcuno, Far d'una person ci che aggrada.
diseredXr. V. DBSBBDn.
Disponer le pbdine a dama , Impostar
DISGRAZIA. V. Dbscbazia.
le dame sul tavoliere.
DISIMPRIMtR , V. DbspressionVb.
Disponer, dicesi con voce bassa dal
vulgo per Esporre Dire. Disporre vo
DISINFIAR , y. Disenfiare , Levare via
enfiagione.
ce disusala.
DISPOTISMO, e. m. Dispotismo.
DISISTE, add. Diciassette.
Aver un dispotismo, delto famil. Aver
DISMOSTRAR, v. Dimostrare, Manifeuna padronanza una padroneria, e vaatare.
le Supcriorit arrogante e dipeudcnle dal
disnXda , s. f. Desinala.
aolo Capriccio.
Dar una bona disnada , Dar una
DISPUTA, s. f. Disputa ; Aringac Arin corpacciala o scorpacciata ; Prende
gheria, L'aringare degli Avvorati.
re una buona satolla ; Confiar otro al
Gran dispute ! Gran dibattilo o dibatla reale; Aver plena o pinza 7
timento , e s' intende Diacussioni , con
ventre.
trast!.
DISNAR,s.m. Desinare; Desinata; PranDISPUTXr, v. Disputare o Aringare una
20.
causa; Perorare; Orare.
Far da disnar, Ammanire il pranzo,
Disputare, si dice anche per Contra
Alleslirlo.
stare.
CoNTBAStXb EL DISNAR CO LA CENA, PioDISSAPR , . m. Disgusto ; Dispiacei-e ;
tire col pane, Si dice di persona poverisDifferenza o contesa tra due pi per
sima.
sone.
RovINABSE EL DTSNB , V. RovXNAB.
DISSECXr , v. Diseccare e Desiccare ,
disnXr, v. Desinare o Pranzare.
Render secco , rasciugare.
DisnXb a maca , Pranzare Desinare
Dissecr u.v negoiio, Stralciare ; Disa ufo o a squacchera.
solvere; Estinguere. un trajfico, un avDisnah da papa , Far uno scotlo da
viamenlo, una compagnia.
Prelati , Manejar brnr e di bnon gusto.
DISSSA,
s. China ; Chinata ; DecliDisnr li ss , V. Lisso.
vita ; Pendi ; Pendcnza ; Scendimento.
DlSNR SENZA TOVAGIA, Starsi 7Vl>Strada in dissesa, Strada a china a
varsi a deseo molle, cio Seiiz' apparecpendi o chino , Posta a declive.
chio formale.
Scesa o Scendimento Discesa , l'AtFar aspbtb a disnar , Tenrre a pill
to dello scendere.
lo , a loggia , a dndolo ; Fare sloriare ;
DISSESTXR, v. Disordinare; SconcertaFar aspettareChi da spesa non dia
re; Danneggiare , Pregiudicare.
non dee dar disagio.
D1SSESTO, s. m. Sconcio; Danno; In
DISNARAZZO, s. m. Gran pranzo o de
comodo; Inconveniente ; Disagio. V. Dbsinare ; Gran convito o banchetto.
sconzo.
DISTVARTO, s. m. Pastelto, Piccolo de
sinare o convilo Pentolino , dicesi la ' DISSIGIlXR. V. DesbolXr.
sobria e frugale mensa domestica.
DISSIPLINA, s.f.T.de' Pesc.Cosichiamasi una specie di Spugna marina di forma
DISNVE , add. Diciannove.
arborescente a lunghi rami, disgitinti un
DISPAR, add. Dispari ; Impar:-, Caffo ,

DIV
dall'altro , onde aMOvniglia ad um Disci
plina ad di Lut irrsi, e fu ad rua quindi dato il nome vernacei*. Ella fa detta
dal naturalisa Abba le Olivi iU Cbioggia
Spongia arborescent.
DISTILAZION , s. f. Distillazione Destillazione e Stillazione.
DlSTILAZlN DlSTILAZlN DI TESTA ,
Distiltazione , Cadata di che si
crcde volgarmenle scender dal capo e scaricarsi nelle nari , nella bocea e nel pet
toCortzra, dicesi propr. Distillazione di
catarro pel nasoCimurro, Distillamento
continuo di arqua per le nari cagionato
da infreddalura di cayoEpifora, Distil
lazione continua di lagrime, accompagnata da infiammazione bruciore. V. AGRA
VIO DB testa e Sferdor.
DISTINTA , s. Nota chiara , accurata,
art lamente dirisata , circostanziala. V.
LENCO e SfBCIFICA.
DISTR, V. Desto*.
DISTRATON , add. Dittrallissimo; Sbadatissimo ; Spensieratissimo.
DISTR1TUAL, add. Distretluale, Abitan
te nel dislrello Apparlcnente al ditrelto.
DISUTILPf. V. Desutilox.
DITA , s. f. Dilta Detta , Cos si rhiamano comuncinentc le Case mercantili
tutti anche li uoini allibrati al pagamento
dlie imposte.
Botta o Cativa dita, I! nona cat iva
delta, cio Baono o callivo crdito dlia
Delta. Detta spallata , vale Decaduta di
crdito.
Esser ix sita , Essere in detta Aver
detta, vale buona fortuna. Il suo contra
rio Disdclla. V. DesdVta.
La Dita cobb soto el nom ubi. tal,
Cantare in alcuna o solt il nome di
alcuno. Ex. gr. La ragione canta nel
talc, intitolata nrl nomc del tale.
DITO, s. m. Delto; Parola; Motto; Di
scorso; Sentenza.
Deltaloo Diltato, Slile, deltalura, lestura del favellare, dieitura. Ovv. Paro
la ; Ovv. Modo parlioolare e consueto di
favellare Ux del dito , Un bel deltato; Un bel motto, parola, delto, sentenza.
Dal dito al pato, Dal detlo alj'atlo
vv. Deltofallo , Modo aw. e vale Dal vedere al non vedere, Immediatamentc
Dal dito al pato che xb trato.
Dal delto alftto e un gran tratto, e vale Gran differenza esservi dal dire al fare.
Stab al dito , Stare o Slarsene al
detlo o a detta di alcuno, vale Quietarsi
all' opinione altrui.
DITO, add. Detlo, da Dire.
Dito avaxti, Anlidetlo; Anzidetto ;
Predetlo.
Dito db sora, Sopraddelto ; Suddetto.
Dito redIto, Ricantato, vale Repli
cato , ridetto pi volle.
D1VERSISS1M0, add. Divertistimo, Superl. dj Diverso.
Divebsissimi, Disparecchi, Pi che pnrecchi , i inlendc Mollissimi.
DIVERSO, add. Diverso, Different*.

DOA
Ghb we xb divbusi , Ve ne sono alquanti cio Non so quanti. Ve ne sono
parecchi o molli.
DIVERTIMENTO, . . Divertimento.
Torse divertimento db uno , Pigliarsi buon tempo di uno; Pigliarsi giuoco;
Prenderse ne piacere.
DIVERTIR, s. . Divertir, Trastullare.
Divertirse ix buzare , Traslullarsi ;
Far badalucco o balaceo Divertirsb
db cogioxarib, Pascersi o Fare come il
caval del Ciolle, il quale si pascea di raeionamenti , o come le s tarne di Monte
Morello, di rugiada, Pascersi di vento.
Diybrtirsb no par GXBXTB , Calameggiare, delto metaf. tale Starsene ozioso senza far nulla.
DIVIDER, v. Dividen.
Tornar a divider , Ridividere Suddividere , ed anche Hidividere , vagliono
Divider Ira pi una parte della divisione.
Divider per mezzo, Dimezzare o Di
ra idiare ; Dipartire ; partir Divi
der TRE, Tripartire; Sterzare Di
vider pbr QOATRO , Quadriparlire.
Divider a rata porzion , Dividere ;
Scomparlire; Dar la ragione, Riparlire
una cosa fra pi.
D1VN , add. Divino.
L' UNA COSSA DIVINA, E divino , cioc
Singolare, eccellente, reglalo, gustoso;
e dicesi del vino , del uiangiare d' altro.
Fame divin tb faro beato , Fammi indovino che tiJaro beato, Nessuno
pu essere indovino.
DIVINAMENTE, aw. Divinamente, Eccellentcmenle.
D1VIN1TA
StO ABITO MB VA PER DIVI. nitX, Quest1 abito mi va per eccellenza ,
mi atlaglia, mi va benissimo.
L' una divinita, Ella una cosa di
vina , cio eccellente , prelibata ; E un
nettare, Dicesi di buon vino simile.
D1VISISSIM0, superl. di Diviso, Separatissimo.
DIVORZIARSE , v. Far divorzio ; Separarsi per divorzio ; e 'intende del Con
sorte.
"
diziAl ( colla z dolce ) s. m. Ditale
Anello da cucire. V. Palmada.
DO (pronuncalo stretto) Due.
Tuti do, Ambedue; Amendue; Entrambi Enlrambo} Tramendue , e va
gliono lo slesso che Ambo e Ambe Ambidue non usato da buoni scrittori.
A so so, i due a due ; A coppia a
COppia
A DO IX UNA VOLTA NO SB GI1B
pol voler BEX, Chi due bocche baca,
una convien che gli pute.
Oa le do a le trs, Modo aw. Dal ve
dere al non vedere, Inaspeltatamrnlc.
Meter a do a do, Appaiare; Accoppiare, Accompagnarc dur cose simili. Ap
paiare i buoi; Appaiare i colombi.
DOA (coll'o stretlo) s. f. Daga.
Fato a doe, Dogato, dicesi di Amese
composto come una botteAddogalo,\Astato per lungo a similitudine di doga, e
si dice delle armi grnlilizie.
Meter in doe, Dogttre, Porre riuietter le doghe.

DOL
i95
doXna,.. liogana.
Ritmar Cavlb da la doana lb mercanzib, Sdoganartj SgttLellare e Gabal
lare le merci.
DOANIER, . m. Deganitre, Ministro del
la dogana.
DOBIANDO, T. aut. Dovendo, ParUcipio
del verbo Dovere.
DOBOTO, Lo stesso che Deboto, V.
documentXr , v. Provare con dockmenti, Corredare, illustrare.
Documb.vtXr qualcun , Istruire ; In
formare; Insegnare , Ovv. Correggere ;
Riprendere.
DODESE , add. Dodici.
DOTI, s. ra. Duino, Punto de'dadi guan
do amendue mostrarlo il numero di due.
T. del giuoco detto Sbaraglino.
DOGALINA , s. f. Dogalt, Soria di vesta
di panno o di seta era sino ai talli , col
le maniche streite , ch' era sala nella
pubblichc comparse di mezza cerimonia
dai palrizii Rappresentanti Veneti delo
Stato , ed anche dai Giudic o Assessori
delle Corti sotto il cessato Governo Repubblicano.
DOGARESSA, s. f. Cos era chiamata nci
tempi della Repubblica Vneta la Moglie
del Doge rgnante, la quale veniva essa
pure incoronata. II cornspondente italia
no Duchessa.
DOGTA , . Doglierella ; Dogliuzza,
Piccola doglia.
DOGIA, . f. Doglia, Dolore.
Dogib da parto, Doglie Dogliuzze.
Chiapar una DOGiA , Pigliare una do
glia.
No Avin n dogia ne colpa , Non aver
colpa di che che sia, cio Non averne da
ta cagione.
dogizXr, v. Nicchiare , dicesi propr. il
Corainciarsi a rammaricare pianaraente
che (anno le donne gravide quando si *
costa l'ora del partorire. Cominciar a
sentir qualche dogliuzza Aver le do
glie, s' iniende di parto.
Addogliare , Sentirsi dolore.
dolXr, v. Dolare, voce pretta latina
vale Piallare. Dicono propr. i nostri Pel-,
tinagnoli Dolr a quella stessa operazione che i Falegiiami chiamano Asciare ,
Lavorar coll'ascia, che Digrossare d
assoltigliare qualche pezzo d avorio, di
corno etc. per dargli la prima forma con
veniente.
DOLARE, . f. ( Dolalura i latino bar
brico) Schegge ; Copponi; Toppe, diconsi da'Pettinagnoli quelle parti che si
spiccano coll'ascia dal pezzo d'avorio o d
corno ch'essi lavorano per digrossarlo , e
che i Lafini dicevano Assul.
DOLCE , s. m. che su] Padovano dicesi la
Dolce, Dolce o Dolcia, Sangue di porco
raccolto insieme.
DOLCE , add. Dolce.
Dolce che nausba , Dolce smaccato.
Dolce dbsal, Sciocco; Scipito; Dol
ce di sale Detto per agg. a orno, Docionei Dolce di sale; Svivagnato^ Svivagnataccio ; Tenero; Stimunito.

196
DOL
Gabbo , V. Gab .
Dolce de boca, Abboccato, dicesi per
agg. al Cavallo ubbidiente di bocea, con
trario di Sboccato. . Sboca.
DOLCTO, add. Alquanto dolce. V. DolCIGXO.
DOLCI , Bold, in forza di sust. vale Cose
dolci da mangiare Dolciume T. coileltivo che comprende tulle le cose di sa
por dolce.
Treggea, propr. Confetti di varir gui
se e altre galanterie dlia seconda tavola.
DOLCIGNO, add. Dolcigno; Sdolcinalo;
Dolcinato e Dolciato.
DoLCicvo iToitzGA,Dolce s maccato.
P. e. Fino che per la sua smaccata dolcezza ristucchevole.
DOLCR, t. Addolcire,Addolciare;Dolcificare.
Addblcire, detlo Cg. vale Ammorbidire, mollificare, placare.
DOLENTE, add. Dolente, Trslo, nielan
cnico.
Misero dolexte , Meschino ; Tapio i
f Disgraziato ; Bisognosa.
DOLER, y. Doler.
Doler la testa, Doler il capo Mb
DOL LAj TESTA CHE PAR CHE LA SE MB VERA,
Mi duale il capo la testa che par che
mi si spezzi Godolla tbsta tuto bl
cofipo STA mal , Langue ogni membro
guando il capo duale.
A QUELO GHE DOL LA TESTA, dettO fig.
Egli ha un grattacapo , un inquietudidine Far doler la tbsta a q,tjalcx,
Dar altrui un grattacapo , vale Inquie
tarloN0 me Dox la testa, delto pur Cg.
Non inquietarsi ; Non averfastidio dalcuna cosa. Non me ne cale. Chi guar
da ko che DOL la testa , Chi sta a vedere non gji duale il capo, Prov. significan
te ehe Chi non proprio interesse nel alTare non ne seule pena.
Me dol ix TB l'axema, Nko moito duola; Assai mi duale ; Dolgomene a morte;
Me ne dispiace insino aW anima.
Dar dovb che diol, V. Dah.
DOLFIN, .. ra. T. de' Pesc. Delfino, Ani
male di mare deU'ordine de'Cetacei, det
te da Linneo Delphinus Delphis, fiel notro mare rc ri frecuentemente.
Dolfix , appropria lo ail' uomo , detlo
fig. Delfino, vale Gobbo.
Delfino , detto in T. de' seacebi , uno
de' pezzi , il Cavallo.
DOLFINRA , s. f. T. mar. Del/miera ,
Specie di fiocina, che serve a prendere i
Delfini , che ha una punta sola con dnc
ale, le quali, lancialo d colpo, s'allargano
ed afferrano il pesce con pi fermezza.
DOLO Esser rx dolo, drltato fam. Es
tere in difetto; Esser in colpa; Aver la
coscienza macchiala o calterita.
DOLOR, s. m. Dolore.
DoLORi de paxza , detto fig. Cruccio ;
Livore; Inquietudine; Agitazione.
Dolor de comi dolb db ro , //
duol dlia moglie conte il dual del goinito, Ovv. Doglia di marito morto dura
Jino alia sepoltura ; Doglia di donna
marta dura Jino alia porta, Provcrbii.

DOM
El dolor fa pablar, Gramezza fa dir
mattezza , cioe II dolore fa dire delle
pazzic.
QUESTO MB D TJX GBAX DOLOR , QueStO
miferisce nel piit intimo del cuare , mi
addolara e mi accora.
DOLORX , add. Dolorato, Pien di dolore,
e s'intende fisico.
Figur. Addolorato , r, nel Superl. Addoloralissimo ; Tristissimo ; Mestissimo.
DOLORAR, v. Dalorare , Avre o Sentir
dolore Addulorare , direbbesi di cose
morali, Accorarsi ; Affliggersi.
DOLOZAR , V. Dogizar.
domXn, aw. Domani; Domne e Dima
n, che anche dicesi Al dimane e II d\
veg nenie.
Domx , Domani a atto, cio. Otto
di dopo doniane.
Domx sab qualcossa, detto famil. Cavami d' aggi e mettimi in domani, vale
Non voler pensare all'avvenire.
Portar da axcuo al dom.vx, Andar o
Mandare < oggi in domane, vale re a bada, Andar in lungo.
Si, , Domani, detto irnicamen
te, vale per Non mai.
De bel domx, Dentro domani.
Andiamo a trovar domani a a cercar
di domattina, diresi Quando si va a dor
mir. V. Ixdomax.
Far axcuo quel che s' ha da far do
ma X , V. Fab.
DOMANDXr, v. Dimandare o Damandare, che anche dicesi Addimandare o Addomandare.
DoMAXDR COME SE 'l FATO XO FOSSE
eoo , Improvvisare , diresi in modo basso
per Chiedere cosa alcuna con artificio senza mostrar di ihiederla.
DomandXr ix prestio , Imprentare ;
Chiedere a prestito. V. Imprestto.
Domaxdaxdo SB va a Roma , Per di
manda si va sino , Ovv. E' si va
a domandita sino a Roma.
DoMAXDAR XE LBCITO, V. in ReSPOXDER.
Chi xo domaxda xo ga gxextb, In boc
ea chiusa non entro mai mosca , E fu
detlo allriinenli, Non entraron mai mosche in bocea chiusa, e con chita.ee qui
non s' indovina.
No DOMAXDO xi x case, Manie
ra fam. Non si tratta di scorporo o di
borsa , e vale Si tratta di poca cosa.
DOMANDESSRA , aw. Dimandassera ;
Dimanissera; Dirnau da sera o Deman
dassent.
DOM ANDINA , s. f. Addimandagioncella
o Addomandagioncella,Picco\a demanda.
DOMANDN, s. m. Chieditore importuno
o ingordo, Facile a demandar l'attru ro
ba. Arciere, Golui che frcela, dicesi
fig. richiedendo or queslo or quelle di da
ari in presta nza.
DOMANDONA, s. m. Ckieditrice; Domandatrice; Addomandatrice.
domXr , v. Domare.
Domar el pax , Bimenar la pasta ;
Mantruggiare, Affinar la pasta rimenaudola colle mani.

DON
DOMNEGA,!. f. Domenica.
Dombxbga p ire\tf.\ ule. Domenit:a parentesca o parenlevole , dicesi fra noi la
penltima domenica del carnevale, in cui
s'usa pranzare in ceinunione fra' parenli.
DOMENEGHNA , add. Domenicale o Ebdomadaria , dicesi di alcune Signore che
per mtodo non escono di casa non frequenlano alcuni luoghi pubblici che una
sola voila alia settimana , cio la Domenica.
DOMENICXn, s.m. detlo metaf. vale Ptdocchia.
Esser piev de dtimexicaxi, Essere impidocchiato o pidocchioso.
DOMENTE CHE, Maniera antiq. Di mi
do che; A modo che ; A modo tal che ;
A tale.
DOMESTEGAR, v. Addomesticare e Addimesticare o Domesticare.
DOMESTEGOEZZA, s. Dimestichezza
a Domestichezza.
Domesteghezzi , Dimes iichezze; Confidenze , Liberta illecite.
DOMSTEGO. V. Desmesteco.
DOMICILIAR, . Abitare, Lo star nel lue
go che uom s' elegge per domicilio.
DOMILE, add. Due mihi o Duemila e Dumila e Domilia.
DOMINE DOMINANZ1UM , Storpialura
lalina che si dice specialmenle dalle don
ne, vale Padrone assoluto, cio Dispotiro dell' altrui volont. Far il messere.
Messere e Madonna. Sedere a scranna.
DOMINIO , s. m. Dominazione , cio Antoril assoluta, comando, disposizione.
DOMINO , Voce latina ed antiq. Tilolo die
davasi nclle carie pubbliche alle persone,
a cui ora corrisponde il Signore.
DON , s. m. ( coU'o chiuso ) Dono o Doiiaiivo.
Pagar ix dox o col dox , Pagare col
dono , Pagare le pubblichc gravezze den
tro 1. tempo slabilito dalla legge, in cui
veniva buriato al debilere come per do
no il dicci per cento di meno; ed era uso
del Governo Vneto. Pagare in pena era
il suo contrario.
Don o Donno( quasi Domino) titolo
in alcuni luoghi di Principi e Signori ;
non meno che presso noi de' Preti secolari Dox Grabiel, Don Gabriele.
DONA, s. f. (coll'o apel lo) Donna Di
cesi pur da noi per Fante o Serva di casa.
Doxa bela ma cativa, Buana o Bella
roba, Si dice in senlimenlo osceno di fenimina bella anzi che no , na disonesla,
Doxa boxa da gnexte. Mana merda;
Mona poco fila ; Mona cionna Mona
scocca 'Ifuso o l filo.
Doxa cogioxa , Buessa , dello per
ischerno.
Doxa da chave, Chiavara; Chiavaia.
Doxa da grosso, Guatleraccia; Sudiciona; Lavascodelle.
Doxa da pabto , Donna di partita ,
detta altrimenti Meretrice ; Mondana ;
Cantoniera.
Doxa da pasto, V. Pabto.

BOlf
DONA DA CALS, V. GALRA.
DONA DB CASA , Casalinga , Che sia in
casa e bada alla casaMassaia,\\e Cuslinl" di cose mobili cio masserizie.
DONA DB CATiro ]:.;;. Panichina, vai
Donna di cattivo nome.
DoWA DOTRA , V. DotORA e SflHACHESSONA.

DOVA B MADONA , Donna e Madonna ,


Padrona assoluta.
DONA PORTADA PER i OMENI, Lilidinosa ; Lussuriosa ; Sensuale ., Lasciva ;
Sfrenata.
DOSA RELASSADA , V. RILASSA.
DONA SCHIZZIGNOSA , V. ScHIZZIGJfOSA.

DONA CEMCIA , Baderla ; Sadalona ;


Madonna Itaderla, dello per ischerzo.
DONA SENZA TEATBO , V. TEATRO.

A MI in A DONB, Andare alle femmine.Andare in gattesco, al bordello.


AL CAVALO :.lT;.i>\ , A LA DOMA DASTV ,

J ima cavallo e mal cavallo vuole sprone,


luonafemmina e mala femmina vuoi ba
stone.
A UNA DONA NO CHE DISK BRUTA WB VE-

CHIA, A donna non tifa maggior dispet


to che quando vecchia o brutta le vien
detto: giacch le donne sono dr ordinano
appassionalissime per comparir belle e
giovani.
Co MANCO DONB SE STA MECIO , Donile

e oche tienne poche.


DA DONA, dello a modo avv. Con ma
turila; Con prudenza o giudizio , e lairalla Per leggerezza donnesca FAB
DA DONA, Donneggiare, Star sul conte
gno e quasi signoreggiare.
Do DOTVB B U3f' OCA FA UN MERC , Tre

donne fanno un mercato, cio Hanno da


discorrere e Irai lare come un'adunanza in
d di mercato
FURIA DE DONA , V. FUMA.
LA BONA DONA FA BONA i..v CASA E 1. 1

MATA LA riF.sr i. La saviafemmina rifa la


casa e la matta la disfa.
LE mi w. SE ODIA FRA DB ELE . N tra

gli uomini mai n tra T armento , che


femmina amifemmina ho trovato. Non
par la donna aW altre donne bella, n
cerva a cerva, n alle ugnelle agnella.
LA DONA NO VENIA CHE A PARER DON E

A FIGURAR , La donna sopr agli sfoggi


oenor pensa e vaneggia. Donna spec
chiante poco Alante.
LE DONE CHE NE SA O LE XB P]fa FURBE

BEL DIAVOLO , Le donne hanno pi un


punto che il diavolo, cio sagace malizia,
soltigliezza d' invenzione. Negli antichi
proverbii dir si suole che F astuzia di
donna ogn' altra avanza.
LE DONE LE SE TACA SEMPRE AL SO PEZO,

Le femmine in ogni cosa sempre piglia


no il peggio.
LE BONE XE LE GRAN CHIACOLONE , Ove

son femmine ed oche, non vi san parole


poche
No CONTAR A LE DONE I TO SECRE
TI , A donna se mai puoi non dir ifatti
tuoi, Perch come disse un altro, Un se
greto neir ureccliie di donna mal sicuro.

LE DONE XB LUNATJCHB , Donna e Lu


na oggi serena e domani bruna; Femmi
na e cosa mobil per natura.
LB DO.-VE XB RADIOSE , No, non v' al

mvndo mostro pi crudo pfier di donna


irata. Ad ira provocar peggio assai
una vtcclna die un cane.
LE DONB LE XB TROPO FACILI, Femmina
cosa labiper natura; Le femmine sono,
tutte labili ed inchinevoli
N DONA KB TELA A L i _v F DB CANDELA ,

Nfemmina n tela a lume di candela,


che vuoi dire Guardarle di giorno.
O LE INTENZB O LE BRUSA O LE SCOTA ,

Pror. Fanno come il carbone che o e' cuo


ce o e' tigne, cio Sempre fan male altrui.
Le donne san paragonate alf ortiche, le
quali pungono chi le tocca leggermenle}
ma non offendono chi le preme.
LE DONB LE VA SEMPttB AI ESTREMI , Le

donne non hanno mezzo,cio Danno nell' eccesso o nel difetto o danno negli estre
mi, fai sapete che le donne non hanno
mezzo o amano o odiano estremamente.
TUTE LE DONB XE COMPAGNE , Come i
poponi di Chioggia san tutte le donne.
Ogni cuffia buona per la notte.
DONA , Donato adii, da Donare.
DOW\ XE M (uno E SO FIO STA MAL, V.

SANDON.
EL DONA , Donadello, Libro che serve
d' introduzione alla Grammatica latina.
A CAVL DONA IfO SE CHE VARDA IN BO-

CA , V. CAVALO.
DONA, Donalo, Nome proprio di uomo.
DO.VANA , dello in gcrgo, vale la Fame.
Don' ANA SPASSIZZA , vale La "fame si
fa sentire. Ho o Mi sento la picchierella;
feggo la fame per aria ; Mi si aguzza.
il mulino.
DONAR, v. Donare.
DoNR QUEI CHE NO SE POL FAR DB MAN
CO , Farsi onore del sol di luglio : dicesi
del Donare o offerire quello a che altri
potrebbe esser forzalo.

SAPI DONAR , Chi ben dona caro vende,


se villan non chi prende. Nel donare di
stingui 1' occasione di doverlo fare e la
persona a cur doni. E fu anche detto ,
Pensa chi sei, quel che tu hai, a chi tu
dai, e perchfinalmente tu lo dai.
DONB A u.v RirnATO, Caricare, Si di
ce dell'accrescere o in meglio o io peggio
qualche parte della percona ritratta.
DONAR A Dio QUALCJN, Modo figuralo,
Lasciare alcuno nel chiappolo o nel di
menticatoio , Lasciare o porre in dimen
ticanza Avere stoppato uno, detto fig.
vale Non curarsene pi , Non farne conto.
ffo gi stoppalo tutte le donne.
DONARLA A Dio , Siedi e gambetla e
vedrai tua vendetta. Esortando altrui a
lasciar la vendella delle offese a Dio.
DONAHSE A QUALCOSSA , Donarsi a che
che sia, vale Applicarsi, attendere.
DONATA , s. f. Donnuccia ; Donneila ;
Donna, ma per dispregio Fantescaccia in sign. di Serva. V. CALR E DoWAZZA.

DONAZZA, s. f. Donnaccia, Accresr. peggior. di Donna , e vale Vile , sudicia ,


riatta o di pessimi costumi, che anche si
dice Ciammengola ; Pettegola; Donnac
chera e Donnuccia.
In allro sign. Donnone , accrcsc. di

DOP

'97

Donna,*! dice per cagione della grassezza,


purch per non sia soverchia.
DONCA, avv. Dunque; Adunque.
DONDECH, T. ani. Onde; Laonde.
DONDON, Ton ton, Suono della campana a rinlocchi. V. BOTIZR e TDVTN.
DONETA , s. f. Donnetta ; Donnicciuola;
Donniccma ; Donnina , Piccola donna
Mezza donnicciola, Quasi da nulla.
DONETA , dicesi talvolta per molleggio
o ridicolo ad uomo, Donnaiuolo; Donnin; Don naia; Femminacciolo ; Attenditor di donne. Chi pratica volentieri con
donne - liffemminato ; Femmineo o
Femmimero, vagliene di costumi, modi e
animo femminile.
DO!VN,s. m. \
DONNA , s. f. / Donnone; Campiones
sa , Donna maschia.
Badatona; Bel donnone, Donna tar
chiata, polputa, grossotta.
DON PAULINO RESTAR DOW PAULTWO ,
Locuz. bassa e fam. Restare Paolino o
nuovo Paolino; Rimanere a bocca asciut
ta ; Rimaner un zugo, piccin piccino,
Rimanere smaccato o scaccialo.
DONZLA, s. f. T. de' Pese, che ilalianamente si dice pure Donzella ed anche
Fanciulla, Nome generico che si da qua
si a tutti i Labri, uia pi particolarmen
te al Labrus Julis di Linneo, al Lutianus Care di Nardo ; ed al Lutianus Bidens di Bloc. Dislinguonsi le Donzelle dai
Pescatori coll'epitetodi DONZELA DE B.AKO,
se fu presa fra l'alga, di DONZELA roNiX,
se ha dei punti marcali in vece di fasce ;
di FASSADA se ha delle fasce; di VERDE se
verde etc. N.B. Al Lutianus Gore suddet
to gl'Istriani dicono MARJNCOLA e LICAP.
Le Donzf-Jle classificate dal Nardo si
trovano descritle nel Giornale di fisica e
Storia naturale di Pavia . Bimestre mini
1824.
DONZELN, T. de' Chiggioiii , Dicono
che una fanciulla IN DONZELOV , quando
in et da marito, e si veste con qualche
differenza dalle giovani minori.
DONZELNA, s. f. Donzellanti e Pulcellona, Donzella o Pulcella in et un po' so
praffatta. V. PASSADN.
STAR DO.YZELONA, Starpulcelloni, Star
senza marito oltre al tempo convenevole
del maritarsi. V. STRAVASO.
DONZNA, Lo stesso che DOZBNA, V.
DOPERR , v. Adoperare ; Aoperare e
Adoprare.
DOPERAR.IB IN QUALCOSSA , Adoperarsi,
dicesi per Industriarsi, impiegarsi.
DOPIA, s.f. Doppia o Dobla, Sorla di mo
neta d' oro. Quella di Genova di carati
i3i. grani 2.peso Veneto.
CARTA o CORDA o altro A pii; DOPIB,
A pi doppii, vale pi volte raddop
pialo A pi falde , dicesi di Maleria dislesa che agevolmente ad altra si
"frappone A DO DOPIE, A due dop
pii, cio Duplicare; Doppiare; Addop
piare A TRE DOPE, A tre doppii, cio
Triplicare A ijuatlro doppii ; Quadi-uplicare A cinque doppii , Quintu

i98
DOP
plicare A sei doppii; A sette ; A olio;
A nove. Trovansi nella Crosca Sestupto;
Settuplo ; Ottuplo ; Nnuplo, che vagliono molliplicato per sei, setle, olio o no
te ul te , ma non V* ha Srsluplicarc , Setluplicarc , Qlluplicare, iVonuplicare.
DPIXDA , s. Doppiatura ; Addoppiatura; Raddoppiamenlo.
Dopiada, T. di Bigliardo, dicesi da'Veneziani, Quando colla palla dell' adversa
rio si baile una sponda.
DOP1ADR , s. m. Addoppiatore , T. de*
Lanaiuoli, Colui che addoppia la lana sul
filatoio.
Jddoppialoio , T. de1 Setaiuoli, Amete
da addoppiar le fila dlia sela. Le sup par
ti sono, Cavalbta , Cavalletto , Fil <li
ferro in mezzo a eni passa il filo dlia se
ta che si torre Rocirt-o, Rocchella
Rocchelto o Filatura, Strumento per incannare e intorna a coi avvolta la scia
che si torce Campanrlo, Cappellone ,
Peszo di broozo o di legue adattnto in te
sta all'addoppiatoio Bardn, Barbino%
Cappelletto di velro adallato all'addop
piatoio Coca , Cocea , Pezzo di legno
quadro dentro cui s' aggira il fnso dclla
rocchella.
DOPIADRA , s. f. Addoppielrice, Colei
che amman niece la seta al Filatoio , addoppiandone le fila sopra ua arcolaio.
DOP1ADCRA , s. f. Addoppiatura.
dopiXr , v. Doppiare ; Addoppiare; Du
plicare, Far dopnioAddoppiare si dice
specialmenle di Filo, Panuo o altra cosa.
V. Dopia.
Dowr lb fue , delto in T. Milit. Ad
doppiare , (guando cioc tli de file che
slanno di fronte una passa dietro all' al
tra ; e cos le righe s' addoppiano. 11 mo
contrario Sdoppiare.
D0P1ETO, s. m, Doppietto, T. di giuoco.
del Faraone.
Delto in T. di Bailo , Deppio sustant.
Quando si raddoppia il medesimo passo.
DOPN , s. m. T. Mar. Doppino , dicesi
Addoppiatura d'un pezzo di cavo.
DOPIO , add. Filo domo o S*da do
pia, Refe addoppiato; Seta addoppiatai
a due cavi.
Dono come lb ceole , Ricco sfondato;
Pien di roba ; Zeppo di roba.
Donna doppia, dicesi anche in vernacolo per Donna graida.
Dopia, dette in T. di Stamp. Duplica
ta o Duplicatura , Ci che il Coropositorc inavverlcutemenlc raddoppia.
nono , Uomo doppio fognato ,
delto fig. vale Simulate, tinto, non since
ro (Jomo di due Jaece ; Tecomeeo , di
Colui che parlando teco dice male del suo
avversario e all' opposto Tamburino,
dicesi a Uomo fiuto , doppio o che fa
amico ad ambeduc le parti contrarie.
Al dopio , posto avvcrb. Addoppio o A
doppi; Doppiamente.
D0P1N, s. m. T. de'Beccai , ISintestino
retto degli animali, ilistiato con tal no
me dalle trippr.
Dopion db caiijsa , Solino da mano e

DOR
da eolio o Collarelto. V. Dama*.
Capezzale , dicesi al Collaretto dette
camicie da donna , cos detto dal coprire
i capezzoli.
Dopibs be galbte, Dopp di seta, diconsi i Bozzoli formait da du bachi da
seta uniti , e Quella seta che se ne ritrae.
DOPO, Prepos. Dopo; Dipoi; Dietro; PoL
V. Daio.
Dopo disnXr, Dietro mangiare.
Da dopo chb son guari son sta sem bbn , Dal tempo dlia tnia guarigione , o Dalla mia guarigione in poi, non
son piii ricadulo.
Un tantly dopo, Mentosto, Un po' pi
tardi.
dupoddiXn , *vv. Potdamane Posdimani ; Dopo dimani.
DORTO, add. Dor; Aurino e Doraia,
Del celor d' ore.
DORLINdXnA, s. Durlindana, che
valeSpada Draghinessa; S'riscia; Cinquadea son voci di scherz i .
dormenzXr. V. IndormenzXr.
DORMIA Dormida, Dormiiione e Dormitura*
Dar una bona dorma, Scacciare un
sonno ; Fare una gran dormita una
buona e lunga dormita o dormitona.
Dorma, parlando de' bnchi da seta,
Dormita ; Muta, in rui i bachi da sela
cambiano la pelle, il che succde qualtrovolle prima che facciano i bozzolidormichiXr , . Dormicchiare ; Dormigliare; Sonnecchiare Sonneggiare e
Velar occhio.
DORMIOTO , add. e sest. Dormiglione ;
Dormiglioso ; Dormitone ; Dormi , Chedorme assai Indormilo, Pien di sonno
e debolezza Sonnacchtose ; Sannoloso; Sonnoglioso; Sonnolento, Che ha gli
occhi aggravait da sonno.
DORMIR , v. Dormir.
DoRMR A OIL SERE V, V. Cnti.
DqbJKLR. A LA 9.1 , V. A LA SBABAGIA.
Dormir i.v schrna, Dormir supino.
Dormir comb un taimo cna marmo
ta, Dormir ir lasso o un ghiro;
Fare a dormir * tassi; Dormir quan
ta i sacconi ; Aver t asina legato a buo
na caviglia.
Dormir come u.v zoca o Dormir isso,
Dormir Essere in su la grossa; Dor
mir sodo; Dormir serratamente; Schiacciare un sonno; Levar la giumenta sino; Dormir come alloppiato.
DormIr da le quatro , Dormir nella
grossa ; Essere in su la grossa, Si dice
de' Bachi da sela quando dormono la
lerza voila. E vale anche per Dormir
profondamente.
Dormirghe Sora, Consigliarsi col piumaccio , Peusar bene prima di rieolvere
in che che sia ' Val anche per Ritarda
re; Indugiare prima di risolverc.
Dor.MJR I 60 SONI QUIETI CO LA TESTA
in saco, Dormir a chius' occhi; Derrui
r col capo Tenere il capojra du guanciali, vale Dormir stare eicuro e viverquieto.

DOS
DORMR (JtHBTO SORA 0fe QTALCUW , mrre cogli oechi altrui , vale Riposarsi
Qoietarsi d'alcuna cosa in sul saperc in
su la diligenza akrut.
DormIr su la pagia , Dormir al pagliaio, o su la paglia.
Dormir un sono solo, Dormireun son
no, cio senza inlerrompiinenlo.
Andar a dormr, Andar a poUaio a
dormir Caro vu and a bormIr, det
to fig. Andate afarvi friggere a in un
forno alla malora; Andatevi a riporre, Modo di rispondere quando si mostra
di non voler credere all' altrui detto.
Chi dormb non pia pbssb, Chi si cava
il sonno non si cava la Jme; Chi dor
me non piglia pesce, e vale Chi opera
negligentemente non conchiude cosa veruna Chi vuolfar non dorma , Prov.
Chi ha premura di far alcana cosa nou
dee trallenersi a perder tempo Chi
dorme d" Agosto dorme a suo costot Proi .
degli Agricoltori per far inlrndere che
AUora tempo di rassellarc e riporrc r
frutti delta terra , chi dorme corre pericolo che gli siano rubati Chifuggc
Jalica non fa la casa a tre solai , di
cesi degli Lifingardi che poco approdauoDORO, Isidoro , Nome proprio di Uomo.
DORNI, s. m. Gangheri , Strumenli di
ferro con plegatura simile a un anello e
innanellaU insieme; scrvono per congiungere i coperchi dlie casse e simili amesi che sopr' essi si volgono.
DORONZNI, s. m. Gangheretti, Due kIi di ferro etc. V. DonoNi.
dorsodCro, s. m. deltosi ancora Orsoduro e Scopulo , chiamasi Una dlie iso
le maggiori componenli la Cilia nostra ,
da S. Agnese sino a S. Marta , che d altreslil nome ad uno de' Sestieri o Rioni
in che la Citt stessa divisa. Pretendesi
da una autica Cronaca die quesl' Isola si
formasse artifizialmenle a' tempi del Do
ge Orso Participazio dopo anno 864-,
calcando e batiendo il terreno onde divenisse sodo: Jal che si chiamasse Dorsodoro, quasi Dcsso duro.
DOSA ( coll' o aperlo) s. Dose e Dosa.
Una bona dosa db bastonb, Rovescio,
o Carica di legnate, di bastanate Una
bastonatura ai santa vagione.
dqsXna (colla s ajpra ) s. f. T. de'prscatori ( i Francesi dicono fusant) Riusso^
^ i Marinaii Toscaiii chiamano Empifondo della luna, II rilorno della marea.
V. Cevbnte.
Gh'e una grandosana, V'eunriflusf
so gagliardo o forte, L'acqua corre rpi
damente verso al .
DO sXR, Dojare.
DOSE (coU'o chiusoj s. m. Doge, dal la
tino Dux , Nome del Capo supremo
Principe della gi Reubblica di Venezia,
anche di quella di Cenova. Qui egli era
nominate a vita , aveva il litlo di Sercnissimo^ la sua vesle era magnifica e prin
cipesca ; e non useiva in puhblico che col
corteggio de'Scnatori, tulli ricoperti del
la vesle ducale (V. Ducl). Il primo Doge
Veuelo fu Paolo Anafesto di Eraclca nel-

DOT
Tanno $97. dell' era cristiana , lato crea
to in vece de' Tribuni ; F ultimo a' d no
stri fu Lodovicol\tanin,clif fin coli Re
pubblica il 13. maggio 1797, cio, mille e
cento anni dopo. L'autorit del Doge an
ticamente era grande e quasi dispotica,
ma fu in seguito moderata in tante corrrzieni , a segno che gli lumi Dogi non
avevano influenza decisiva nel governo ,
salva pere tutta l'appareaza e gli onori di
Principe; dal cric soler dirsi che il Do
ge ra In habitu princeps, in senato, tencttor, inforo cvis. Ed era ancfc* da ci
che comunemente a quei tempi eoi nome
di Principe inlenderasi il Governo o sia
la Repubblica , nn gi il Do-e, al qu.ile,
non veniva dato che il suo titolo di DOSE
o per antonomasia quello di SERE xiss raro.
DOSE DEI NICOLTI, Castaido delta
Comunit di S. Nicolo detto dei Tendi
celi , Chiamavasi ai l<-mpi dei Governo
V>nclo il Capo della Contrada o Parroc
chia di S. Nicolo , in gran parte compo' ta di poreri pescatori. Questo cos detto
Dge, die si mantenne lino alla cessazio
ne della Repubblica, e che era in sostan
za un capipopolo, goder di uterine distin
zioni e diritti. Il suo abito pubblico di for
malit consisteva in una oprar-resta lun
ga , rossa , di d.iinmasco a maniche lar
ghe, cinta ai lombi con fiocchi di seta del
lo lesto colore, e portava a' nostri giorni
la parrucca corta e al di dietro inanella
ta. Egli aveva il privilegio di seguitare il
Doge con una barchctta legata alla poppa
del Bneentoro nel giorno solenne dell Ascensione , allo sposalizio del m;.re ; il di
ritto di esigere una lassa su lutte le barche pescarcccie della sua parrocchia ; e
quello di tener due banche da pesciven
dolo neile pescherie di S. Marco e di Rial
to. L'ultimo Doge Nicolotlo era di cogno
me Dabal, il quale, fu anche membro del
la Municipalit provisoria nel tempo democratico F anno 1797.
Dosi i.v ZENOCUIN, dicevasi metaf. ai
tempi Veneti nel sign. di Zecchini, per
ch era in essi rappresentato il Doge inginocchiato dinanzi a S. Marco.
DOSTA , s. f. Cos chiamavasi ai lernpi
Veneti la Nuora del Doge , quasi Piccola
Dogaressa o Duchessina. V. DOGARESSA.
DOSSO, s. m. e per lo pi Dossi e COCCHE,
Ridosso, si chiamano que'Sili ineguali del
fondo delle noslre lagune a guisa di monticelli , che sono formali da sabbia e li
maccio , pieni d'erbe, ad eccezione de'luoghi dove l'acqua muore. V. BAHE.YA.
DOTAR , v. Adottare, Eleggere alcuno per
suo figliuolo secondo la legge.
DOTAR , per far la dote , V. LSDOTR.
DOTAZZA , s. f. Dotane, Gran dote.
DOTVO.add. Adottivo.
DOTR, s. m. Dottore.
DOTB. COCION o DB MERDA, Dottarelio;
Dottorino ; Saputello ; Saccentuzzo f
Dottar de miei stivali
FAR BL DOTOR D' USA COSSA , Leggere
f alcuna cosa in cattedra ; Esserne ca
mera o maestro, vale Esserne mollo pra
ticoEsser camera di che che sia; Esser
camera di novelle.

DOZ
PARLAR DA DOTR, V. PARLAR.
ESSER DOTH D' U.VA COSIA , detto in al
tro sign. Esser informato o conscio o con
sapevole f una cosa.
VOLER PAR EL DOT, Fare il caffaggaio, cio Cercar di dominare nelle societ
particolari . voler sempre far le carte.
DOTRA , s. t Dottora e Dottoressa , det
ta avelie Mona merda; Salamistra; Salamona ; Sapulona.
DOTOR\DA, s. Saccenteria, Presun
zione di saperne Doltoreria vale Tuo
no magistrale. Parlare per dottoreria, va
le Parlare in tuono magistrale. V. SJPB.OTEZZO.
DOTORAR, v. Dottorare; Addottorare i
Laureare, Dicesi nache in sign. neutro
pass.
DOTO&AIISBA LA ITOSI-LISTA, Addottorar
si ali' uso de nobili, che era Farsi laurea
re iu legge senz' arer falle il corso regola
re del quadriennio negli -studii. Tal era il
privilegio che ai tempi Veneti godevano i
nobili < M r i .-ii ed anche lalora i cittadini
prr cagioni di convenienza eh' erano rico
nosciute dalla competente Magistratura
de' Riformatori degli studii. La voce V<> u1.1 - r v trovasi tra le barbariche de] Da Cange, che si spiega per Nobile. Alunno.
VOLER -DOTORR, Salamistrare ; fare
il salamistro; Fare il saccente.
Turi DOPO SA. DOTORH , Dei senno poi
ne san ripiene lejosse, Prov. che si dice
a Coloro che dopo il fallo elicono quel che
si doveva o poteva far pi-ima.
DOTOHARSE, T. di'l giuoco dd Vinciper
di ( CoTBCHio).Dk-esi quando un Giuocatore rimasto perdente de' primi segni , ne
prendr degli altri pagniulo la posta dop
pia , i>er seguitare il giuoco, e dicesi Dot
tore il Giuocatore stesso , e quindi Dotto
rarsi.
DOTORESSA, V. DOTHA.
DOVE , avv. Dove.
Jir DOVE CHE, Quando che; Laddove
EL PRETENDE D'ESSER CREDITOR , i.y DOVE
CHE so CREDITOR MI, Egli pretende d'es
sere creditore, laddove lo fon io.
DOVESSU , s. m. Serratela, Sorta di
cuffia che usavano una volta le nostre don
ne civili , che cuopriva loro quasi il volto.
DOZNA, s. f. Dozzina o Dodicina, Quan
tit numerata di dodici.
CHIAVE DA DOKEXA, Chiave da dozzina,
cio Rozza , ordinaria.
ROBA DA DOZENA, V. ROBA.
STAR A DOZEKA, Star a dozzina , cio
Vivere con altri in compagnia per una pat
tuita mercede.
DOZENAL, add. Dozzinale; Comunale ,
Di mediocrc condizione o lavoro volgare.
DOZENANTE , s. m. Dozzinante, Quagli
che sta a dozzina Commesso, dicesi a
Quello che dando tanli danari il mescs'aggiuiti con altro a stare alle sue spese e far
vita seco ; il che fare si chiama Commet
tersi.
DRAGANTI, s. m. Dragante o Draganti
e Ad.raga.nti, Lagrima o Gomma eh' esce

DRE

'99

da una pianta spinosa detta Tragacantet


da Linn. Astrgalus Creticus, che na
sce specialmente in Candia.
DRAGANTI WOSTHAI, Orichicco*, dicesi
la Gomma che stilla da alcuni alberi , coini- dal Susino, Ciregio , Mandorlo eie. e
che serve al medesimo uso dal Dragante.
DRAGA \TE, s. m. T. Mar. Dragante,
L' ultimo de' sbagli o l'ultima lalla del vascell , che serve a tener salda lulta 1' ope
ra della poppa.
DRAGO, dello per Agg. a uomo, Imlestialito; Inferocito ANDAR I.Y COLERA COMB
uar DRAGO , Indracai'st o Indragarsi, In
ferocire a guisa di drago FAR AVDR in
COLERA COME UN DRAGO , Indracare alcu
no, Far andar uno nelle furie.
PESSE DRAGO, V. CAVALMAR!.
DRAGOMAN, s. in. Dragomanno, Inlerpr'ete di lingua , che d'u-esi anche Turci
manno o Turcimanno, dalle voci barbariche Dragumanus e Turcliemanus.
DRAGN, s. m. Dragone , Soldato addesti .:!.- a cemballere a piedi e a cavali.
EriBA DRACU.V, T. degli Erbolai , Dracuncolo ortense o Drag-one,della Dragon
cello dal Mattioli e Targane lai Cav. Re.
Pianta delta da'Sistematici/frte/njWa.Dj'acunculus. E delta ancora Erba anice e s
mancia coli* insalata.
DRAGONCEI o DRAGONCLI, s. m. Gongo
la; Ganga; Gangola; Gavine e Stran
guglioni, Maialila a guisa d'un certo nocriolelto che viene altrui sotto il mento at
torno alla gola , che porta impedimento
ali' inghiollire. I Milanesi lo chiamano
SGOLTEHA, da SCOLTA , Guancia Senici
si dicono que' Grumi dui-i che vengono vi
cini al polso, che si scacciano con freghe
foni.
DRAPAMENTI, Voce antiq. V. DRAPI.
DRAPARL, s. in. Voce anq, chiajnavasi il Vcndjlore di drappi, cio di vctliitn'iiia belle e ammannile,che si tenevano
in bottega per vendere.
DRAPTO,s. m. Drappiccllo, Stofietla
leggiera.
DRAPIR,s. m. Voce ani. Drappiere o Se
taiuolo, Quello che fa o vende drappi di
seta.
DRAPO, s. in. Drappo , Tessuto di pura
seta.
DRAPI, Drappi; Pestili; Vestimenti.
METER A L'ARIA i DRAPI, V. DESTBJVDBR'
DRAPI, chiamano le nostre donne quei
pannilini che servono loro per ripararti
ilei tempo dc'menstrui: lo stesso che BBAGHIR , V.
DRENTO, Prep. Dentro o Entro. Il suo
contrario Fuori.
DRE.VTO DE itr, In mo cuore; Nel mio
dentro; Nel mio me; Nel mio segreto.
DREJTTO si.v AI OCHI , Abbandonato al
piacere; Cieco, Detto fig.
O DBEyro o FORA , O dentro o fuori ;
Risolvere o dentro o fuori; O si o no; O
guasto ojlttto.
QUEL CHE GO DREXTO CO FORA , LoCUZ.

mclaf. Le mi; labbra non mentiscono i

aoo
DRE
sentimenti del cuore, cio lo son sincero,
Don son finio o doppio.
Darghb Huno, V. Dab.
DRETO, s. ra. Ruto, contrario di RoTescioDRETO o Deito , add. DirUto o Drilto ,
Per linea rettaHello : Rettissimo.
Dbbto ai pIb , Dirilto o Ritto in'piedi,
Alzalo su.
Dbbto, delto per agg. a uomo, Addritto e vale Destro ; Astuto ; Anearlo ; Sagace. V. Kl .
Dbeto db man, Manritto o Marrillo;
Contrario di Mancino.
Andas dbbto, Andar a dritlo o al drittu , Andar per la strada diritta senza torcere.
Andb drzto Andr ta un ' > , An
dar Stare inlero.
Andb lb so dbetb , Andarsene
Andar pe'fatti suoi.
Andar lb DBBTE, Andar per linen
retta ; am minar sulla via; Ir per
la piaa o per la via distesa , delto fig.
ale Operar bene.
Arab dreto, V. -Wut.
Avr 1A dheta , JEssere a man destra
Delio fig. Averne maggior merilo degli altri; Essere il mighore, il pi bra
vo, il primo.
Dab la dbbta a uno , Dar la destra a
uno Delto poi lig. Ceder; Inchinarj , Riconescersi per da meno d* un altro.
Far le cosse per dreto e pbb storto,
Far le cose a drilto e a torio, cio E be
ne e male. V. Mbnb zo a campans dopib,
in Me.vr.
IVo a v er w dbeto ne rovbrso, Essere
come una lasagna, come il pesce Pasti
naca che non na ne capo ne coda, Si di
ce di Cosa senza ordine Ne uti ne puti, dicesi d'un Cotale non capace n di
ben n di male. V. Ne ti nb bu.
OgNI DBETO CA EL SO RO VERSO, Ogn
ritto ha il suo rovescio; Ogni casa ha ces
to e fogna.
Parlar da dbbto , V. Pablb.
Pobtb dbeto, Portar pari, alc Trasferire una cosa da un luogo all' altro in
maniera rhe non penda.
Sa VERLA PER LB SO DEBTS , Sapere il vero dirilto, Saper la veril.
Tegnr deta la barca, Dirigere; Es
tere al timone ; e dicesi anche nielaf.
Tecnb la balanza dbeta, Tener la laneia del pari.
Tobla per le so dretb, Pigliiire una
cota pel suo verso; Pigliare il verso du
na cosa o in una cosa.
bl dbeto , Trovare ll verso ; il
coslrulto, la congiuntura , al
la cngniziune del la l lo.
DRETO . Ritto ; A dirittura; A cor
dai A linea relia; Diriltamenle. Andar
ritto a casa.
Vegx'ib dbbto, Venire a dirillura e dirittmente , Seiiza trrmarsi.
DRETN, detto per agg. a uomo Dirittaccio, accr. di Dirilto, in sign, di Accorlo,
aslulo; Detlrissimo ; AccorlLsimo; Avvedutissimo; Avvisatissimo ; Volpe vecchia;Furbo in crtmisi; Bambino da Ra
venna.

DRI
In allro sign. Raraltiere ; Giunlalore;
Trii'atore ; Dirillaccio ; Piit sealtro che
ilfislolo o uno zingano. V. Pratico.
Guabditb dai dbbtoxi, Chi ha il upo
per compare porti il can sollo il mantil
lo, e tale Chi ha a trattar ' irisii , rada
cauto. Egli ha dafar con un barbiere che
sa rdere.
DRETRA , . f. Dirittura, La linea reta.
Strada dbbtuba, Strada rettilinea
o a relfilo.
Andr a dbbtura , Andar diviato o diviatamente o affilalo, a gitto, difilo, disteso, tirata, al diritto, a corda, rallo.
Dretura, dicesi per lo pi fig. nel sign,
di Astuzia; Awedutezza ; Accorlezza ;
Furberia e simili. V. Indbetura.
DaBTUBA,inT. de' Falegnaini , Piallone Pialla lunga ollre a un braccio per
uso de'Legnaiuoli e de' Fineslrai
DREZZA , s. f. Treccia o Trezza , dicesi
Tullo quelle ch' intrecciato insienie ,
speeialmente i capelli di donna.
Fab lb dabzze, Inlrecciare Dbsfb
le drszzb, Strecciare.
DREZZX , add. Drizzato; Addrizzato ;
Ridirizzato ; Ridirilto ; Reltificalo.
dbbzz, Ravviato; Rimesso o As>viato sulla bu on a via.
DREZZAGNO , s. m. Dirittura , Corso
drilto del fiume.
Drez/.ac.no , detto in gergo per Agg. ad
oorao, lo slesso che Dreton.
DREZZAR Dbizzb, t. Dirizzare e per
sincope Drizzare, che anche dicesi Raddirizzare ; Addirizzare; Rizzare ; RelJicare.
Sbiecare, dicono i Legnaiuoli quande
pareggiaao alean pezzo di lrgno e '1 faib
no eguale.
Tornar a dbezzb, Ridirizzare o Raddrizzare e Ridrizzare.
DbBZZR I PE LB GAMBE A OVALGOSSA ,
detto fig. Raccomodare ; Riaccomodare ;
Racconciare ; Ripiegare ; Ripescare le
secchie, Rimediare a* fall altrui.
Drezzb lb gambe ai cam, Dirizzare
il becco agli sparvierio le gambe ai cani;
Torre a pettinare un riccio o lisciare una
spKgna, detti metaforici e vagliono, Vo
ler fare delle cose iinpossibili.
Drezzb qualcun , detlo fig. Addiriz
zare o Ravviare alcuno, Ridurre, correggere, ricondurre alou no sulla buona Tia.
Drezzarse, Alzarsi; Rizzarsi.
Drezzarsb a qualche pabtb, Volgersi;
Addirizzarsi o Indirizzarsi.
Dbezzarse duro duro, Intirizzarsi ,
Ri manor dirilto sulla persona.
DaEzzinsE i CAVELi, Arrieciare i ca
pelli o Rizzare i peli o icapeg//,diresi dell'Intiri/zire che fanno per siibilano spaTento di che che sia o per ironaRaceaprieciarsi ; Rizzarsi i bordoni.
DREZZIOLA, s. t Trecciuola, Piccola trec
cia de' capelIL
DRLLN, add. T. de' Barcaiuoli , Dietro ;
Seguenle; Susseguente,(veo che dopo altro.
Ml SARO DIUN DE TI , lo ti SCgUlrO
Ferr dopo di ; La mia volla sard do-

DRI
po la la , dicono i Barcaiuoli del Succe>
dersi uno all' altro ordinatamente nella
Tolla delle harche ai tragetti.
DRIEDO o rito ; T. antiq. e Tale Die
tro. V. Dbio.
DR1 , Prep. Dietro e Addietro , contrario
di lunanzi. Fu delto anche Depo. V. InbbIo.
Subito dbio , Accanto per Dietro , Po
co dopoAceanio accanto , 1 Vicin Ti
erno , Appresso appresso.
A dbio a dbio , Successivamente, L'un
dopo altro.
Andb dbio de qualcun, Attergarsi ad
alcuno; Seguir alcuno; Addoparsi.
Andar dbio , detlo in altro senso , Camminar per la pesia; Andar per la bata
la, Tagliono Seguilare l'esempiodei pi.
Andb pe da drio, Andar pel di die
tro, per la parle derelana.
Calumabse dbio , lo slesso che Calab
as drio, V. CalXb.
Camxinab dbio a un fil m o lv abzb , Camminar lungo o lunghesso ilfiu
me argine.
Dar drio a qualcossa a qualcun , .
Dar.
Dar o Fabsb in dbio, Dare addietro;
Farsi in dietro; Arrestarsi; Dietreggiar-si o Indielreggiare ; Rinculare elto
g. Cagliare, Mancar di coraggio.
Dab jn dbio una cossa , Restituir ;
Rendere.
Dab in dbio, parlando di Piante o di
Animali , Ammutolire , dicesi degli occhi
della Tile e degli alberi quando perdono
le messe/ ntristire; Dimagrire ; Diseccarsi Parlando di bolle o simili majo
ri , Tornare addietro, ale Jion venire iu-nanzi , non far capo.
Dar in drio db prbzzo, parlando di biade, Calare; Rinvitiave. II grano rinvifia.
Far dar in drio, Rincacciare o Rinealciare, Risospingerc in dietro per forza.
Restar in dbio, V. Restab.
Dbio db chb , Dopo di che ; Appresso
a che.
Dejo stbada se conza soma , delto fig.
Per le vie si acconciano le some; Cosa
falta capo Aa,Tutto s'aggiusta col lempo.
El da drio o El drio le grope, // di
retro; ll dietro a casa; 11 dietro via; Il
di dietro; II direlano; La parte postica,
II culo.
Ei GA D DBIO LE SPALB, Gil d/lOO di
dietro lo colpl alia traditora.
El zokno o la notb dbio, i7 giorno o
la nolle vegnente, appresso,coe. Il giorno
o la nolle seguenle.
Esseb dbio a qualcossa, Lavorare, Es
sere noil' azione del fare del lavorare
Delto in allro senso , Essere o Entrare
in piscina, Aver maneggi.
Esseb drio a QUALcbx, Sollecitare; Slimolare alcuno; Essere Star alle spal
te < uno; Serrare il panno o i pan ni addosso ad alcuno.
EsSSB DBIO A UNO EsSER DBIO A UNO,
Assediare uno, detlo fig. vale Esser senipre allomo ad alcuno per conseguir che
che sia, ImportunareLusingare , Ailotlare con false o finie o dolci parole per o-

DC
drre a sua Tolont Morr wo a una,
Fare il cascamorto ; Spasimar per una;
Esset cotto di una.
vard'ui dhio , Dar da dire o da
parlare di se ; Dar che dire Dar che di
re alla brigola ; Far dire di se o de'fatti suoi Far dire altrui o la gente.
Far un wo l' altro, Alternare, Ope
rare scambievolmente, a ricenda.
' L a diuo , Alincirca; Circa; In quel
torno.
Star a uno , Esser alie costle
<f alcuno ; Insipillare uno, talc Presser1 acci che faccia etc.
No STAR IX DRIO per Nrssw.v, Non rimaner per alcuno.
nato, Ripigliare; Rilogliere;
Ritorre.
Trar nato a la boba , Gittar via , Da
re Vender 1-. cose per manco ch' elle non
vaglioqo.
faAR A QUALCOSSA, V. .
Tbgnr , Tener dietro ad
uno, vale Seguitarlo camminando Codiare alcuno o Tener dielro ai passi d" al
cuno , vale Osservar i suoi audamenti
Tbcnir ' uikico , Orniare f inimico, cio Seguir le sue orme o Iracce.
DIOGHE , Drietole; Dietroli ; Dietrole,
Dietro a quello.
DRIO MAN, Dietro mano ; Successivamente; Seguenternente.
DRITO, V. Drbto.
DRITN, V.Drbton.
DRITRA , V. Drbtura.
DROGA, s. f. Droga.
Bona droga, detlo iron. per. agg. a
Giovane o Feminina , spesa ; Ma
la lanuzza; Bravaccio; Bravazzone; Mal
tartufo.
Ti xb una bona droga , Non seifarina
da cialde; Non seifarina netta, Sei t-atlivo
DROGHIR, s. m. Droghiere e Droghiero, Colui che vende droghe.
DROGHIERA, s. f. La femmina di Dro
ghiere, la quale sull'esempio di altrc voci consimili e cosi formate , polrebbe dirsi Droghiera.
DROMDA, V. Dorma.
ducXl, Ducali, in forza di snst. ed an
che Letlere ducali , chiamavansi solt il
cessato Governo vneto , le Lcttcre del
Maggior Consiglio , del Senato del Consiglio de' dieci dirclle ai pubblici Rappreteutanli dello Stato, le quali erano Scrltc in foglio aperto di carta perganiena. Es
se portavano fino ai nostri tempi per proe
mio una formla latina cos concepita ,
(supposto per esempio che si scrivessr, r
gnante ultimo Doge Manin , all' ultimo
Rapprcseutante di Bergamo.) Ludovicus
Manin Dei gratia Dux Venetiarum etc.
Nobili et Sapienli Viro Alexandra Oclolinodesuo mandato Capitaneo et VicePotestati Bergomi,fideli dilecto salutem et
dilectionis ajQfcciu/n.Susseguiva poi in ita
liano la letlera, dopo cui dicevasi Datae in
nostro Ducali Palatio die . .. mense '. . . .
anno .... indictione ... cd era firmala soltanto da un Srgrctario.' . Bolo du
cal e Bola.

DUP
Ducale, in forza di sust. Vesta ducale,
dicevasi quell'ampiaToga di drappo di seta
di color cher misino , lunga , ed a maniclie
larghissime, che portavano i patrizii Vcneti nelle pubbliche comparse. Una egual
veste si permelteva per ai Segrctari Rgi quand inlcrvenivano alle feste
per l'elezione del Gran Cancclliere loro
capo, e nel giorno del di lui solenne ingresso, per accompagnarlo.
DUCATELO, s.m. Piccolo ducato, dimin.
dlia morirla Ducato. Non si trova che da
buoni Autori sia stato detto Ducatino
Ducatello. V ha pero Duchetto per dim.
di Duca , e Scudicciuolo dim. di Scudo.
Nel Diiionario enciclop. dell'Alberli, al
ia voce Scudicciuolo, trovasi questo esem
pio. Ogni pOvero lavoralore etc. potrebbe
avere o un pezzo di panno o uno scudic
ciuolo etc. ch' appunto lo slesso significato in cui s'usa la parola Ddcatblo.
DUCATO , s. m. Ducato o Ducatone, Monela che in Yenrzia distinguevasi sollo il
Governo Repubblicano dal Ducato corrente: perch il ducato effettivo o d'argenlo
del peso di carati 109. grano uno, valcva
lire otto, e il corrente lire sei e soldi qua 1tro Il Ducato di banco era monela
ideale, e valeva lire nove e soldi dodici e
il Ducato di olio L. 6. 9.
DUCHIA, s. f. Duglia, T. Mar. Cosi diconsi que' giri ne' quali sono raccoltc le gomone o cavi dlia nave perch s'occupi mino
re spazio. V. Curcuma.
IVIeter iw duchia, Adugliare una gomona o un cavo, < disparla in giri, race
coglierla in duglie. Adugliare a destra, a
sinistra, a rovescio. ,
DUERNO, s. m. Duerno,T. degli Stamp.
Due fogli unili, e cosi dicesi Terno e Qua*
derno.
DUGO , s. m. Gufo montagna , T. de
gli Uccellatori , Gufo reale , detto anche
Gafo grosso e Baroagianni salvatico, e
da Linn. Strix Bubo. Uccello di rapia,
di piumacheapparisce grosso quanto un'Oca, sebben ne sia moli minore.
dei ncGHi , V. Cantr.
dulcamXlia , s. f. Volcameria, ranla
frulicosa del Giappone che anche fi a' noi
si coltiva da pochi anni ne'vasi per l'odore gratissimo de' suoi fiori simile a qneo
del Mugherino. Linneo la chiama Volkameria Jragmns , ma il Naturalista Ventcnat la dice Clerodendrum fragrans.
DULCAMARA, s. f. Dulcamara, Pianta
cultvala anche fra not, delta da' Botni
ca Solanum Dulcamara. I Contadini por
tarlo a vender de' ramuscelK di questa
pianta , che servono per fare sciroppi.
DULIPAN o Violipn, s. m. Tulipano, Sor
ts di llore notissimo, detto ca' Sislem. Tu
lipa Gesneriana , Linn. Noi conosciamo
il Parrucchelto che ha le foglie tagliuzzate ; il Trombone che le ha innere ; il Lanciuola , Specie <li Trombone di minor for
ma colle foglie intere; e il Tulipano vergato o venalo o jileltato di .
DUPLA , s. . Lista o Nota doppia, con la
quale si propongono due persone ad una
carica. Nel Dizionario universale dell' Al
bert! trovasi Duplo, sust; V. Terna.

DUS
aot
DUPLICADA, .f.T. degli Sump.Duptteatura, E la ripelizione d' una pi paro
le, d'una linea o d'una frase che il Compositore ha falto nella sua composizione.
DURACHTO,Lo stesso che . V.
DURADA, s. f. Durata, Conservazione.
Sto pano xb durada, Questo panno d' un buon uso, atlo ad usarsi per
molto tempo, E durevole o durabile. V.
Dvrblo.
durXr, v. Durare.
Fruti , V. Fruto.
Roba dura. Cosa durevole o di buon
uso, coe Che si mantiene.
Chi la suba la vi.vck , Chi pi dura
Chi ta dura la vince, Col tempo si supe
ra o^ui difcolt.
DURELO (coll'e aperta ) s. m. Ventriglio,
e per similit. Cipolla , 11 ventrioolo carno
so de'polli, useelli e simili.
Avbr poco burlo, Esser raaldurevole, Di poca durata.
N0 AVER Plh BOW nURELO COI UXO , NoH
aver pi buon sangue; Non aver pi ami-c'tzia con uno; Aver il sangue grosso.
DURTO, add. Duretto, Alquanto duro.
Du reto RECBIA, Sordostro.
durlindXna, V. DoRLIVSANA.
DURO, add. Duro, contrario di Tener.
Dubo uta piERA, Petit>so ; Impetricutn, dic esi di Certe fi nita non mature.
Di'ao come un palo, Sodo come un tra
vertine

Duro da cusi.nab, Crudele o Di mala


cucina; Di mala bozzima o bollituru. 11
suo contrario Colloio, V. Cotr.
Duro de boca , Bocchiduro , dicesi de*
Cavalli.
Duro de , V. Dureto.
D i. 1 de testa , Duro , dicesi ad Uo che non ha biiona apprensiva. Coticone ; Di dura cotcu; Gnwzzo; Capoduro; Capassone.
Cossa dura , Cosa ostica , detlo melad
e vale Strana e difficile da comportare
La me par dura , uro rosso mandarla
bo, Ella mi par troppo ostica e non posso ingozzarta.
Andar ta euro duro o Star duro du
ro o Star duro inabc , A ndare o Stare
intirizzato o impetiito, che Tale Troppo
intiero sulla persona ; Incamatito ; Impalato Andar in conlegno o ritto, vale
Andar con portamento ato , sostenerlo
Sellato, dicesi per rnelaf di Uomo e don
na quando ha la schicna che pie^a verso
la pancia.
Star duro Stare alla dura, al quia$
Stare sodo; Addurarsi; Osiinarsi ; In~
caparsi; Attestarsi Tenersi o Tencrsi
a martelto , Non si lasciare volgere.
Star duro a oonpessr, V. ConfessXr.
Tbgnir duro, Tener duro o Stare alla
dura , vale Fare ogni sforzo per sostener
che che sia Tener duro vale anche Stare
nell'opinione primiera, tenernsi costante.
DUSENTO, Dugento, Nome numrale.
DUSENTO C1NQLANTA , Dugencinquanta.
DUSENTO E SESSANTA, Dugensessanta.

303

EGR

ECS

A VBH ITE l'*TCBTAaA, Io ItCUO che

E , Lettera vocale dell' alfajw^p che pro


nunciala in forza di sust. femminina.
EBRO o ABHBO , s. m. Ebi-eo o Giudeo ,
tetto altrimenti Circonciso.
EBREO LEVASTI- , Grecastro , Ebreo
nato nella Grecia.
Ebreo, dicesi ancte in vernacolo fig. ad
oir Usuraio o a Chi vende a prezzo disor
bitanti i viveri e le mercanzie L' E tur
ABBBO, Egli un Ebreo, cio Un usura
io Dicesi pur EBREO in vernacolo, e in
buona lingua BigucNero a Colui che non
conforme ai dogmi della cattolica Reli
gione.
FAB DA EBREO, Giudaizzare.
MSIR ABREI CO SAMABJTAITI , MetCO-

lar le lance con le mann<iie,Mescolar in


sieme cose disparate.
BULO , V. ERBA DA cViissi, in BOBA.
ECELENTE , add. Eccellente , era titolo
d'onore che davasi qui ne' tempi Veneti
alle persone laureate. V. CELBXTB.
ECELENTEMENTE, avv.-VA BCBLBJTTBHEVTB, fa per eccellenza -, Fa benissi
mo , a capello.
ECELENTISSIMO , add. Eccellentissi
mo, era Tkolo d'onore e ili distinzione
che datasi per aggiunto ai Magistrati del
la Repubblica Veneto, ed anche talvolta
parlando tiiniliarmenle ai palrizii, come
SlO ECBLEi'TTSSIWO ME BACOMAICDO A LA SO
PltOTBXION , E CHE 3ASO LA TESTA.

ECELENZA , s.f. Eccellenza, era titolo ili


distinzione che davasi anche familiarmen
te ai Patrizii Veneti , e che qui ora compde ai Consiglieri intimi di Stato e ad al
tri personaggi di cariche disianti- dell Im
pero. V. ZA.
ECELSO , add. Eccelso era Titolo jrgiunto per onoranza, che davasi nei tempi del
la Repubblica al Consiglio de' dieci ; anzi
la sola parola Eccelso della per anlonomasi.i e sustantivamente , valeva per lo sli-sso Consiglio. Quindi dcevasi ; Decreto
deir Eccelso; Ordine delf Eccelso.
PIATANZA ECBLSA, Cibo o Mangiare ec
celso o prelibato, cio Eccellenle, squisito.
ECEPR, v. Eccepire, voce Ialina da Excipere, usala pi nelle scrilture che uri
discorso , particolarmente dai legisti , e
significa, i.mo ) Eccettuare : p. e. Da
questa regolatonviene eccep-e il tal ca
so, a.do ) Escludere e dicesi di qualche
giudice che per qualche eccezione Irgak
si escluda dal giudicare in una causa 3.zo)
Opporre qualche eccezione legale alle pre
tese dell' avversario in una causa civile :
p. e. La prescrizione mi valse per ecce
pir la prelesa dell'attore. In tulli questi
sensi si pu usare anche, in Ialino. Si nor
ti che queslo verbo colla qualificazione di
Voce dell'uso, fu re<;islralo nell'OiYografia enciclopedica della lingua italiana
del Ba*zarinL
EC&TARA o ETCBTARA, Eccetera o Etce/era,Nola di abbrevialura che si fa da chi
scrive; o Maniera di relicenza o prelcrmissione.
L'ECETARA, detto per traslalo, vale //
culo; II deretano.

AVER IX CULO.

ECEZ10NAR , T. Losteuo che Eoart*. V.


ECO o LBCO ( coll'e larga ) s. m. Eco o fo
co, Voce che mediante il ripercotimento
in alctiMt lii'ig'i: alti a renderla, ritenta,
alle orecchie. V. LBCO.
ECONOMICO , add. Detto manti.
Economica vale Economia. L' Economi
ca, cio La parte che riguarda l'economia
o sia il risparmio.
fcc VIA BCOjroBncA , Maniera averfc. di
nuovo wo presso li Regi ufuii , e vale /
breve; Alle brevi; Brevemente, cio Soramariamenle, seaza le formalit d' ordine.
ECONOMIZAR, . Risparmiare, Astener
si da gravi e superflue spese > Vivere con
economia o parsimonia.
ECNOiMO, add. Economo.
Dicesi Assegnato ad uomo che spande
con regola e con misura. divenuto il pi
Assegnato uomo del mondo.
Box BCOXOKO, Massaio o Masserizioto, dicesi a Uomo da tar roba e da man
tenerla.
ECOTE, Eccoti, si -lice per Ecco, sema
che si riferisca ad altra persona. Eccoti
quel malvagio.
ECRISSAR , . Ecclistare o Eclissar*.
SCRSSE, . f. Ecclisseo Eccititi,*, m.
L' oscurazione del Sole o della Luna.
EDOMADARIO, s. m. Ebdomadario, det
to sust. dagli Ecclesiastici, s'intende di
Colui che nella settimana corrente debbe
celebrare e fare le altre funzioni. sacre. V.
EFE , s. m. Effe t. f. La sesta lettera del
l'alfabeto.
EFTO , s. m. Effetto.
EFBTO , detto in T. mere, vale Capita
le ; Avere; Sostanza.
i. vi ti (dal Frane. Effets) si dice e s
scrve dagl' imperiti iu senso di Bobe ;
Masserizie; Suppellettile; quindi EFETI
PREZIOSI si chiamano le gioie.
EFBTI STEHICI, Affetti o Affezioni isteriche , cio Malattia uterina.
VBDARIN PROPRIO EFETO, Pedrete o Co
noscerete in fatto, realmente, in efftto,
sensibilmente; Toccherete con mano.
GANO, s. m. Maggiociondolo; Maio;
Maiella; Ciondolino; Srendali, Piccplo
albero del genere Citiso, delta da Lmnco
Cytisus Laburnum; ohe ha i lori gialli
disposti in grappoli lunghi e pendenti. I
suoi rami grossi sono ottimi per farne cer
chi.
EGO. Voce latina , eie .ilei in i esprimono
nel dettato seguente . storpiato dal Ialino,
PRIMA CARIT INCIPIT AB ECO. a cui cor
risponde il prov. Stringe pi la camicia
che la gonnella; e cos l'allro, E pi vi
cino il dente che nessun parente; e vagliono che S' ha pi riguardo -al proprio
interesse che al]' altrui.
EGREGIAMENTE, aw. Egregiamente.
VA EGREGIAME.VTE, Va a maravigliti ,
benissimo, a capello, bene assai.
STAGO BGRBGIAMBITTB , Sto benissimo.

ELO
EGUAGLIAR , T. Agguagliare o Pareg
giare.
EH VIA! OTT. EB LA KVBTA ! ov. Kit i i
;i i- ii li . ! Espressioni di mara viglia , e va
gliano egli vero? Mi corbelli tu forte?
lo non ti credo; Eh no!
ELMO , Manieri antiq. e va coll'interrogatiro ; ora diciamo XELI sur.' SOH etti?
EL, // , Articolo del genere maschile nel
numero singolare. Diceti anclie por Egli.
EL ciA j EL VAGITA , Egli grida ; Kgli
mangia.
ELA (coli' e stretta) Pronome fem. Ella,
cio Quella, Colei. /. '' ed Elleno licesi
in piar, ma solamente m-l caso n-i io , i,rgli ailri casi dicesi Lei, ed al plur. taro.
ELA, nell'oso del parlare domestico.,
vale per la Moglie o per la l'alrjii.i di
caia DJSSGHELO A LA , Ditelo a mi*
moglie o alla padrona.
O DIO BB BLA , V. Dio.
1> vn DB L'BLA, Dar dei lei, Parlar ad
alcuno eoa riguardo.
ELASTICO, s. m. Elattico, Che ha fori*
di molla. V. MOGIA.
ESSER ELASTICO, Molleggiare o Bran
dire.
ELATERIO, i. m. Alterezza o Altergia
e A luerezza, Albagia, Superbia.
Aria DB L'ELATERIO, Estere elato, cio
Altiero, Borioso, Gonfio ; Aver dell'alba
gia, della boria, delfasto, deirdazione.
ELE (coli* e stretta) Loro; Elleno.
ELE ( coli' e aperta ) Kllf , Lettera conso
nante dell'alfabeto, sust. frm.

ELEFANTE. V. LIOXTAKTE.
ELEGANTE, add. Elegante.
ELEGANTI , dicrsi nel discorso fornii,
per Stravagante; Bizzarro; Capriccio
so.
QCESTA XB VEBAME3TB ELEGANTE,

Questa veramente ariosa, cio Bizzar


ra , capricciosa.
ELERA , s. f. Edera o Ellera arborea o
muraria e Vite nera. Pianta parassita no
ta , detta da Lino. Hedera aelix , 11 !<gno tenero adoprato per le stecche da
affilare i ferri.
LESE, s. m. Elice o Elee e Leccio, Spe
cie di Quercia ; detta da Linn. Quercut
Ilei. Albero' sempre verde, il cui Irgno
. assai duro e pesante. La parte pi colo
rila e centrale, che dicesi Anima di Lec
cio , e preferita per far le bacchette degli
schioppi da caccia.
ELETRIZARSE , . detto fig. Scuotersi:
Risvegliarsi ; Confortarsi:, Ravvivarsi j
Mettersi in giubilo , in gioia.
ELEVATO , add. Elevato.
ALQUANTO ELEVATO, detto fig. Alquan
to alto, borioso, albagioso, superbo, e
dicesi di uomo.
ELlMEfXR, v. Voce latina, ma che si par
la dalle persone colte nel sign. di Etc*dere; Togliere; Bimuovere.
ELO ( coli' e stretta ) Egli, che corrispon
de al latino lile. ELO nel parlar fam.
si dice anche pel Marito o pel Padrone
di casa. .

END
M AUS. ANDAI IN EMAUS , Andar in Orinci , in Chiavenna, in lontane parti.
EMBRIN, s. m. Embrione.
VEDER IN EMBRIN, Federe in ombra ,
' Parer di vedere, Vedere e distinguere ap
pena.
EME , s. m. Emme, Lettera consonante,
che nel plur. si dice Emmi, ed di-gen.
f),
TVTI GA BL so EXI , Ognuno o poco o
assai partecipa di tre M t ifio di Medi
co, di Musico e di Matto, E slalo anche
detto, Ognuno abbiam del pazzo tronca
un ramo.
PARLAR co L" BUE , Metacismo , Vizio
di parlare consistente nrl frequente ac
cozzamento della lettera ni.
EMETER, v. Latinismo che usasi oggid,
penalmente nel Foro come segue.

EMBTBR UN' OPINION , Esternare un'o


pinione, un voto, un consiglio.
EMETER UN ORDINE , V. RILASSAR.
EMETER LA SENTENZA, Pronunciare la
sentenza.

EMICRANIA. V. MICRAIOA.
EMIGR , . m. Voce Francese, che. dal
nome degli Emigrati Francesi , diede!
anche ad un Abito cortissimo e succinto
ch'essi portavano , e che fu qui in uso ed
in moda per alcuni anni al tempo del Go
verno Italico. V. ABITO SCAN in ABITO.

EMOLUMENTO. V. MOLCMENTO.
EMPIAMENTE, aw. COSSA FATA EM
PIAMENTE , Cosafatta alla peggio.
EMP1FANA, Voce ani. Epifania.
EMPREO o EMPOBIO, s. m. (dal greco
Emporion Mercato) voce che s'usa nel
sign. di Abbondanza , Gran quantit
GHE N' i UN EMPOBEO, Ce n unflagello,
Una gran quantit. V. SPETACOLO.

EMULAZIN, s. f. Rivalit; Concorren


za; Gara.
AVER EMULAZIN, Emulare.
ENCA , . f. T. de' Pese. ( forse derivato dal
lai. Eneco , Strangolare ) Ritroso , sust.
Quel raddoppiamento che ha la bocca del
la rel ridotto ad una entratura strettis
sima, per la quale entrali i pesci non tro
va la via di tornare indietro: apertura
falla a guisa d' imbuto.
ENDEGRO , s. m. Endice o Guardani
dio, Uovo che *i lascia nel nidio delle gal
line.

NDEGO. V. LENDEGO.
ENDGOLO, s. m. Trovatello, diro, di
Trovato, Preteslo mendicato, Scusa men
dicata. V. DGOLA.
CATR FORA DEI ENDEGOLI , Cavillare o
Cavillare, Inventar ragioni false che ab
biano sembianza di verit, che dicesi an
che Arzigogolare. V. ANZN, ABGAIJFO e
DEGOLA.
Gattaiola, dello fig.vale Ripiego, Scam
po ond' formata la voce Sgattaiolare,
Trovar ripieghi e sutlerfugi.
ENE , i. m. Enne, Una delle lettiere del
nostro alfabeto.

Birs ACA (N.B.) di ertasi per itchcrzo e

EO
per antonomasia ai tempi Veneti , allu
dendo al Nobilis Homo o sia al Vobil orno
ter ch'era titolo d' onore con cai s'indica
va il Patrizio Veneto, a differenza degli al
tri nobili dello Stato, a' quali dovasi sol
tanto il tilolo di Nobile Signore.
ENFIA GIN, s. T. dc'Maniscalchi, Spal
lucce, Enfiamento e callosit di carne nel
le spalle del cavallo.,

ENSR. V. LTSB.
ENTIT, s. DE STOLTA o DE POCA ENTI
T, Di grande o di poca levata, Di gran
de o di poca importanza , e quindi Im
portar molto o poco.

AFR n' ENTIT, Affare d* importanza ,


o di rilevanza o di rilievo.
ENTRANTE. V. Irouim
ENTRAR o INTRH , v. Entrare o Intrare.
ENTBR DOPO o SUCEDEB , Sottentrare.
TORNAR A ENTRAR, Hienlrare.
ENTRAR DA PER TUTO , Esser come il
matto fra' tarocchi, detto fig. V. CAZ
ZASSE.
ENTRAR IN SALO , Essere o Entrare in
danza o in ballo, detto metaf. vale Esse
re impacciato in qualche affare.
Noi. M'ENTRA , Non mi va ; Non mi at
tagliai Non mi attalenta o talenta ; Non
mi calza; Non mi va a pelo; Non mi
garba ; Non mi piace ; Non m' entra
Entrante, detto fig. per Vensirnile o con
vincente , il suo contrario.
PoDit ENTRAR , Aver entratura o entramento : dicesi specialmente della Fa
colt di poter entrare in alcuni apparta
menti iii-ll i., .rii de' Principi ; Aver ac
cesso.
VOLER ENTRAR IN TUTI i PETEZZI, En
trare in mazzo o Mettersi in mazzo, va
le Intromettersi in una faccenda.
COSSA GH'BNTRELO STO COGIN? E' si
dimena per parer vivo, Dicesi di coloro
che si vogliono intromettere in alcun ragioiiaiueulo e non sanno quel che si dica
no. Lo stesso E' guizza per non rima
ner in secco.
ENTUSIASMAR o ENTUSIASTR, v. Inspi
rare entusiasmo.
EO QUIA , s. m. Frase forense ex-Venela, Censure; Osservazioni. Cos nel ver
nacolo forense chiamavansi sollo il Gover
no Veneto le Censure fiscali che gli Avvogadori del Comune facevano ai proces
si criminali appellati e avocati al loro tri
bunale sull'istanza delle persone aggra
vate e ricorrenti. II paragrafo o capoverso
di ciascun punto di censura cominciava
sempre dalle parole Eo quia, che cor
rispondono al Perch, e dicevasi per esem
pio: Eo quia iuratus fuerit testis N. N.
qui iurari non debuerat; Eo quia iura
tus non fuerit qui iurari debuerat ; eo
quia examinatus non fuerit qui examnari debuerat eie. Al d d'oggi in verna
celo forense direbbonsi CONSIDERANDO o
MOTIVI, V. INTROMISSIN , e nell'Appendi
ce CONSIDERANDO.

EPISTOLA' PB.BTZ DA (PISTOLA , Ch'ieri-

ERB
co a fittola, vale Ordinato suddiacono.
EQUILBRIO , SJB. Equilibrio.
STAR i.y EQUILIBRIO, Stai-e in perno.
STAR nf EQUILIBRIO co LA SPESA, Equi
librare la spesa , detto fig. e vale Star
colla spesa in parit dell' entrata.
EQUINZIO, s.m.PRENDER EQUINOZIO,
Dicesi per ischerzo e per lo giucco della
parola, Equivocare; Sbagliare; Alluci
narsi; Prendere errore ; Fallare.
EQUIPAGIAR, r. Equipaggiare.
Parlando di Marina, Equipaggiare,
'vale Guarnire un vascello di tulle le cose
che gli sono necessario Ammarinare o
Marinare, Fornir la nave de' Marinai.
EQUIPAGIARSB , fincavallarsi , Rimet
tersi^ in arnese e in buon seslo-Cor;-e<f<zr
si, Fornirsi di masserizie, d'arnesi-/?/mpannucciani, direbbesi fig. Megliorar I.-i
condizione.
EQUIPAGIO , s. m. Equipaggio o Corre,do, Provvigione di ci che bisogna per
viaggiare. Ed anche per Corredo iu gene
re, ma intendesi magnifico.
In T. mar. Equipaggio Voce colletti
va che comprende tulle le persone d* u
vascello a riserva degli ufiziali superiori ,
vale a dire gli ufiziali marincreschi, i ma
rinai ed i soldali.

EQUITATIVO, add. Equo; Convenevo


le; Congrua.
ERATACRIGE, . m. T. degli Stamp.
Errata ovv. Errata corrige , Scorrezio
ni corrette, cio Quella pagina de' libri
stampati ove il confronto degli errori e
delle correzioni.
ERBA , s. f. Erba.
ERBA AQUILEGIA. V. SCARTOZZETI.
ERBX BELADONA , Solatro maggiore o
Erba Belladonna, Pianta detta da Linneo Atropa Belladonna.
ERBA ni/\m , V. ARO.
ERBA ERICA , Erica o Orecchia e Sco
pa meschina, Piccolo arboscello o Fru
tice, detto da' Sistem. Erica vulgris .
Le sue foglie sono simili a quelle del Ta
marisco o del Cipresso, e i fiori piccoli
d'un rosso vivo: per gran tempo dell'an
no fiorila.
ERBA CACAGLIA , Cacalia Saracinesca
o Saracena della da' Cotanti i Cacalia
Saracenica, i suoi fiori sono gialli.
ERBA CALESPOLA , Astro o Adoni, Pian
ta d' un piede e mezzo d* allezza , di ironco villoso e ramimi.
ERBA CANLA , V. GIBANIO CANLA.
ERBA CAPN , Erba cappone , Pianta
detta da' Botanici Cestrum Pan/uy, con
foglie le quali stropicciate rendono nn
odore poco gradito , che da alcuni si vuo
le di Cappone allesso.
ERBA CEDRATA , V. CEDRONBLA.
ERBA CHE TACA, Pianta erbacea annna,
detta italiana!. Panicaslrella, e da Linneo Panicum verticilatum, ed una spe
cie di Panico, che nasce da per lutto ne'
lunghi erbosi. Le setole o reste degli invo
gli sono dentellate ali' indietro e cono ca
gione che passeggiando fra l'eiba s'allac

o4
ERB
cano alie caUe lespighe. mangiala dalle
nauere.
, V. CSNTAVBA.
Ebba cordela. Co cbiamanii le Fo
glie rigate di giallo e verde a guita di naelro,dlia Canna domestica delta da Lin
neo Arundo Donax, ch' una varieta della comune. Somigliano ad una cordella
feLluccia ; ed anche a Milano cbiamala
bindbllina.
Ebba curadenti, it naga o Visnage.;
o Erba stuzzica.denti, Piauta conosciuta
da' Botanici col nome di Ammi Fisnaga
o Apium FitnQga. Ella nasce abbondaate nlla caropagna di Volterra , dove adoprano iccca per uso di tuziicadenli.
da cali, V. Figo d' India.
o Erbbta da inqve fogie , Voce
del Contado, Cinquefoglio,&ellA da Linn.
Potentilla reptans. El ba appunto di cin
que foglie , che trovasi per le fosse e per li
bosebi. La sua radice come astringente e
balsmica ricercata dagti Speziali.
Erba da cimesi o Ebulo, o Ebu
lo Sambuco salvatico, Frtice erbaceo
puzzolenle che fa i fiori , le cocele e le fo
glie quasi simili al Sambuco arbreo , ed
quimli chiamnlo da Linn. Sambucus
Moulut. Le foglie sccohe di questa pianta
ono vendutecome operative a seacejare le
ciniici.
Er&a da C.ATX , Erba gaita a Gattaia e
Orica pelosa , Pianta delta da' Sislem.
Nepeta Catara,, Linn, ed cos delta per
ch i gatli Tamao quantoil Maro.
Maro un Suffi'Utice aromtico, dctlQ
anch' esso Erba da galti , cd chiamalo
Ha Linneo Teucrium Marum. 11 suo piecante odore fa stai tiutire.
da impagiar, V. Caresina.
damaso.via , Alis mo, Sorta d* er
ba acqualica, delta da'Botanici Alis-ma
Vamasonium.
da pas&abjxi, V. Vblbta.
da pbochi, Slasagra o Stafisagria e Strqfizzecca, dette anche Uva salvatica^ Erba delta da Lion. Delphinium
Staphisagria, Ella ha le frondi simili al
ta Lambrusca, inlagliate e larghe; la sua
emente ridolla in pulvere e iivcocporata
nel hulirro, diventa un oUtmo rimedia
per ammaaiar i pitrocchi.
Erbb da , sono due, cio
11 Titmalo Carada , delto altrimcntt
Carada o Esca da pesci ; Erba laza o.
Erba mora, chiatnata ifcT otanici Eu
phorbia Charadas , che trovas ne-' men
t, sempre verde e perenne, fiorita in maggio. Essa tramanua ftido odore, principalmente nelle ore calde. Il latte di que
sta Pianta corrosivo, e-messo ia un den
te cariato ne distruggc il nervo a guisa degli acidi , e cosi la passar il dolore. adoprato altresl per rodrre le verruche o porri delfa cute. I Pescatori la pestao e la
getta no dove son i pesci, i quali vengooo.
gala morli o slorditi.
La seconda Erba- da porrt
La Verrucaria o Porrai Erba da
norr/o Dittamo salvatko, delta dal Mattioli Eliotropio maggiore, e da Linneo
ffeliotropium eurnpaium. E pianta annua
e trovasi ne' lnoghi ulerili , Corita in mag-

ERB
gto , con piche di fiori bianchi eoza
odore.

da tbnzer Corniola o CosolIta, Baccellina; Ginestrella ; Gines tri


na; Guado salvatico, Pianta delta da'Bo
tanici Genista tinetoria, i cui fusli eccali colle foglie si adoperano da' lintori per
la tintura gialla.
Ebba de la cbosb , Verbena o Erba
crocetta , Erba annua , detta da Lin
neo Verbena officinalis. Ella era celebre
presso agli antichi, i quali la usavano nel
le loro cerimooie religiose. Chiamasi an
che Erba colombina.
db la nave, Filandre, chiamani da' Marinai Erbe marine ches'attaccano sotlo le navi e ne ritardano il corso.
Ebba de la Madona , Erba S. Maria
Erba costa o costina o Erba amara ,
Pianta perenne , delta in sistema Balsamita suaveolens. Coltivasi anche ne'giardini, e dalle sue foglie odorose si ottiene
con la distillazione un'acqua anlisterica e
grata. Le foglie son teuere e si mangiano coU'insalata, delta di mescolanza.
dragn , V. Dragn.
Ebba pigidela, Epatica Fegatella,
Sorta d' Erba cosi chiamala perch credesi speeifica nelle malallie del frgato, det
ta anche Erba trinita. Dai Sistematici
delta Anemone Epatica.Viovisce nel mar
zo con fiori tun iiiiii , nia variarlo anche
nel rosso e nel bianco.
garba , V. Acetosa.
Erba caropolo, Cariojillata o Gnrofanata o Erba benedetta, Pianta sorta
d'erba la cui radice rossiocia mastcala
oilora di garofano. Si chiama in sistema
Geum urbanum.
Erba giazzo, Cristalloide o Erba cristallina o Erba diaccibla, Pianta annuale lutta aspersa di vescichette trasparenti che appaiono gliiaccio e cristallo, I Si
slem. la chiamano Mesembrianthmum
crystallinum.
Erba madrbgal, V. MadbegIl.
Erba harestna , Genziana o Genziana gialla, Pianta volgare detla da Lin
neo Gentiana lutea , le coi radici gialle
ed amarissime servono agli usi drlfa me
dicina.
medeca , detta in Milano
eavallina , Medica o Erba medica
Fierro a" Ungheria, Erba natissioia chesi semina perch appetila dalle brslie e
specialmente dalle vacche, e si pu falciarc Uno a cinque o sri volte all' auno. Lin
neo la chiama Medicaga sativa . Le sue
lunghe e sotlili radicelle , dopo esserc sla
te bullitc in acqna, si lgano parallele iu
fascetti per farne spazzole a guisa di peunello doppio per pulir i deuli ed allre,
cose.
papagXl , Pappagalla o Maraviglie di Spagna, Pianla annua le che vie
ne all' altezza di un braccio , detla da' Sistein. Amaranthus tricolor, per aver le
foglie variegate di verde rosso e giallo.
per la prev, Camedrio,Aella an
che Querciuola e nella Lombardia Calamandrina , ed Erba dlit febbri , perch
la sua dreozione amarissuna bevula alquante inaltiue libera spesso dalla fcbbxe

ERB
terzana. Ella chiamaL da Linneo Teu
crium Chamxdrys.
Erba pbri demti, Celidonia maggiore
e anche Cenerognola, Pianta di due spe
cie , cio la grande e la piccola. La radice
dlia prima grossa come il dito mignolo , fibrosa e gialla dentro,rossiccia di fuori. Le foglie della piccola sono malto simi
li a quelle dell' Edera. Si pretende che
queste foglie applicate a un denle guasto e
cavernoso, che doglia, facciano svanire il
dolore. La pianta della grande detta da*
Botanici Chelidonium mafus, Qnellapoi
che dicesi dal Mattioli Celidonia minore.
e volgarmente Favagello o Favaiola si
chiama in sistema Ftcaria verna.
Erba pescara, Vulvaria Erba connina e Ruggiadella, Soria di Pianta co
nosciuta da'Botanici col nonic Chenopodium vulvaria. Ella estrcmamenlc fti
da, il odore ha qualche rapporto con
quelle d' una salamoia di pesce puzzoleiv
te e corrotla; ed stimata anlislcrica.
Erba pevare, V. in Pevare.
Erba pignla, Gramigna, Pianla erbacea annuale che trovasi ne'prati stcrili.
Le sue radici s'estendono molto nel terre
no e si raccolgono per ingrassare i cavalli.
Si vendono col nome di Barbe di gramigna. Linneo la chiama Cinodon Dactyl
Ion , Wildeck Panicum Dactjlon.
Erba rechibla, Semprevivo maggiore
e Carciofo grosso, Carciofo salvatico comunissimo, detio da Linn. Sempervivum
tectorum. Le foglie di questa pianta sono
anche buonc per ammollire e levare i calli de' piedi. Di rado fiorisce.
Ebba rbgina. V. Tabaco.
risbra , Semprevivo mnimo
Borracino , Piantieella detla da Linneo,
Sedum acre. Ella ha i fnsti alti un dito ii>
circa , eretti , solitarii e il bore giallo ; ed
medicnale.
Erba , V. Geranio roa.
Erba S. Cristopolo , Cristoforiana o
Barba di Capro, delta da'Botanici Aetata
spicata. 1 suoi fusti sono sottili , un poco
ramosi , e produce delle bacche neraslre.
Erba S. Pirro , T. del Contado , detta
a Milano amara, Critamo o Finocchio marino ed anche Erba S. Pietro,
detta da Linn. Crit/imurn marttimum. Ha
il sapore di finocchio, e le sue foglie carnose si possono mangiarc acconce in aceto.
seda. V. Seda pianta.
sensitiva , Mimosa ; Sensitiva j
Vergognosa , Pianta simile ad una Gaggia,che venne a noi ( America mri
dionale. IIa cotai propi iel , che ad ogui
semplice toccameuto o sofio , tost nserra le foglie e ritira a s i rami , ma dopo
breve spazio nel primiero stato ritorna ,
onde detta anche Vergognosa. ISislematicila conosconocol nome Mimosa pdica.
Erba spagna. V. Steafogio.
Erba spina d' obo , Aloe spine rosse,
Pianla esotica, le cui foglie sono lunghe e
larghe, verdi e ricoperlc di Spine di color
giallo. I Sistematici la chiamano Aloe
perjbliata varietas,
Erba stela , Cerchionc. o Corbnopo,
Pianta annua detta da Linneo Planlago
Coronopusc sue radici sono quasi fuaj

RE

ESAi

formi , folte, appena ramose , brune e ila


re. Le sue foglie entrano a comporre l'in
salata di mescolanza.
ERBA VIPIMNA, Cacto serpentario oflagelliforme. Sorta di pianta conosciuta ila'
Sistematici col nome Cactus Jlagelliformis, Ella una specie di Cacto repente.
ERBA CHE CRBSSE , E i-la adultiva, Che
sul crescere.
ANDAR A L'ERBA, /indare alle merle ,
cio A divertirsi alla campagna , sugli erbusi prati o in altri luoghi di vaga appa
renza ; ed maniera della plebe toscana.
LOGO PIBN D'UUB*, A'r/jrt'u<> Luogo erbo
so Foglioso o Fogliato , direttesi di
Campo o simile pieno d'erbe salvatiche.
FAR D'OGXI BHBA u.v PASSO, Far (fogni
lana un peso ; Far a" ogni erba un fafCOf Commettere ogni sorla d'iniquit.
MAGNR in ERBA. V. MAGN\R.
METEB A L' ERBA , Aderbare, diceti del
le Bestie. V. PASTURAR.
MORIR co L' BUDA i.v BOCA , V. MORIR.
TROVAR LE Enne, Erborare, Andar os
servando e svegliando le erbe.
ER1UGIO i
ERBAME / s. m. Erbaggio ; Ortaggio;
Carnangiare, Ogni erba buona a man
giare.

dine , la memoria , Essersi confuso.


Parlando d' una Giovane , Sfiorire , Per
dere il pi vago della bellezza Parlan
dosi di vivande, Esserfuori di tempo o di
stagione ; Essere insipide. V. SASON.
AVER PERSO L' ERE CON UNO , Non aver
pi uno sul suo calendario, Non islimarlo pi.

ERBARIA , s. f. Piazza olitoria o Piazza


detf erbe.
ERDAIA , detto in T. antiq. Malffizio;
Stregheria. V. STRIGARLA.
ERRARIOL , s. m. Erbaiuolo o Erlaroh,
Quello che vende erbaggi da mangiare,
detto anche Ortolano e Insalataio.
F.rbaiuolo o meglio Erbolato , dicesi
Colui che vende l'erbe medicinali-/;1roolaio, Semplicifta e Botanico, Quello che
va cercando e cavando diverse maniere
d' erbe per luoghi salvaticiQuindi Er
borare o Erbature, Andar osservando e.
scegliendo l'erbe per lo stadio botanico.
ERBARILA, s. La femmina delFErbailiolo , La quale, comunque i dizionarii
non riportino questa voce, sull'esempio
ili altre consimili cos formate, potrebbe
dirsi Erbaiuola o Erborala ; e rispettiva
mente Erbolaia.
ERB.\ZI. V. ERBACIO.

ERBETA, s. f. Erbetta; Erbicciuola; Erbuccia.


ERBBTK CHE SE MAGNA COTE , Erbacce
td Erbucci.
ERBTE, Bieta e Bietola, Sorta di Pian
ta annuale che si coltiva negli orli, le cui
foglie si mangiano cotte e condite a foggia
li torta ; ed t una variet della Beta vulgaris.
EB'BBTS RAVE , Betterava o Bietarapa
e Biflarotsa o Barbabietola, Altra piaula di erbaggio notissima e comnnissima,
la. quale da' Sislem. si chiama Beta vulgaris.
ERE, s. m. Erre, Leltera doli' alfabeto.

No PODR DIR ERE, Non poter dir erre;


Esser cotto come una monna; Esser ub
briaco catto spolpalo.
AVBR PERSO L'ERE, Aver perduto il ro, il brio, lo spirito; Perdere F o- -

ERDE, V. RBDE.
ERESA V. RBSA.
ERGOIZAR, T. Toce usata scherzosamen
te da un Poeta Veneziano, formata dal la
tino Ergo ; e vale Faro Trar conseguen
ze o argomenti; Inferire; Conchiudere.
V.

CORAlflZB.

ERICHTA, Enrichetta, Nome proprio


di Fem.
ERIGO ; Enrico, Nome proprio di Uomo.
ERMANFRODTO, V. MANFRODTO.
ERMESIN, s. m. Ermesino o Ermisino,
Sorla di drappo leggiero.
ERODE MANDAR DA ERODE A FILATO, del
lo tg.ovv. MANDAR DAL PERO AL POMO, Man
dar uno da Erode a Piloto che nuche si
dice Abburattare uno, vale Prendersene
trastullo aggirandolo con parole o con man
darlo ora a casa a quello, ora a casa a quell' altro, senza nulla concludere. Dicesi an
che Tenere in palazzo o a loggia; Man
dare alf uccellatolo.
ERTA DB

LE

PORTE

DEI BALCONI, S. f.

Stpite, Li due membri laterali su' quali


poggia l'architrave. V. FINESTRA e PORTA.
STAR A L'ERTA, Slare alt erta; Stare
avvertito ; Avere il cervel seco-; Star so*
pra di s Guarda la gamba ; Guarii
guarii.
ERTA D'U.Y MONTE, Erta, La salila d'un
poggio, Ertezza o Ripidezza e Battezza,
direbbe allo stato di ci eh' erto.
ESABRTO, avv. Exalrupto; Ex tempo
re, All'improvviso, Precipitosamente.
ES\GER\DA,t.f.Esagerazione, noi lo di
ciamo nel signif. di Sfogo dell' animo col
le parole. V. SPAWPANADA.
ESALARSE, v. Scialare, Sfogarsi, aprir
si, allargarsi con parole. Scialare il duolo.
ESAMINADR Magistrato dell'Esa
minatore dicevasi sotto la Repubblica ad
una Magistratura civile di prima istanza,
della cos chiamala Corte del Doge.
ESAMINAR, v. Es aminare e Disaminare,
Consideratamente discorrere, ventilare.
ESAMINAR CON MINUTEZZA , Scrupoleg
giare; Pesar colla bilancia dell'orafa;
Specchiarsi ne' calamai; 'Detto fig.
TORNAR A ESAMINAR , Bisaminare.
ESAMINAZIN, s. f. dello da alcuni, Io
stesso che Esame.

ESANGUE , add. - RESTAR o ESSER ESAJTGtTB,Bestare o Essere abbruciato di dana


ro ; Rimaner sul lastricato; Esser arso;
Aver fatto ambassi in fondo, Esser in
estrema povert.
ESAURIMENTO , s. m. T. di Pratica , De
finizione; Spedizione, Termine, esito
degli affari.

ESAURIR, Esaurire, Verbo molto usato,

ESI
parlando di affari d'uffizio pubblico , e ta
le Spedire, Definire, Spicciare, Darvi tcrmine. V. EVADER.
ESCA , s. f. e per lo pi in plur. ESCHE , Esca, Piccoli gamberi, vermicelli , granchi,
pesciolini e simili onde inescare la Lenaa
e lirare i pesci nelle reli.Dicesi anche Mor
sello e Bocconcello.

ESCAVAR , v. Scavare.
ESCAVAZIN, s. Scavatura; Scava
mento; Scavazione.
ESCLAMAZ1CVN , s. f. FAB TOTA ESCLAMAzt.N, Far una gridata, una canata^
un rabbuffo, un rumore. V. CniXa.
ESCOMEAR \
ESCOMIAR , / v. Dar commiato; Accom
miatare e Accomiatare , Mandar via di
casa.
ESCOMIO o ESCMBO , s. m. Commiato e
Accommatura. V. COGNITO.

ESCOMIO , dicesi anche per Esclusione;


Scacciamento,

ESCORPORAR, v. Scorporare, Separar


dalla massa.

ESCORPORAZIN, s. f. Scorporazione t
Scorporo.
.
ESCREMENTO, s. m. Escremento.
ROBA CHE LA PAR ESCREMENTO, Escrementizio o Escrementoso, Che o parte
cipa della natura degli Escrementi.
ESCUSSIN , i. T. del Foro, verbale di
ESCUTER. In via civile questo vocabolo
esprime gli atti di esecuzione forzata e di
pignorinone che s' ottengono dal Tribu
nale contro il debitore liquido contuma
ce. Se Atti coartativi o coattivi non si cre
dono equipollenti ad esprimere il signifi
calo della proposta voce, non manca mai
Escussione, come tecnica e forense.
ESCUTER, v. T. For. dal lai. Excutio,
o a dir meglio dall' Excutere debitorem,
che usavano i Giurisperiti Romani per far
la vendita ali' asta de'beni del debitore ed
esperire se fosse solvente ; e vuoi dire Co
stringere; Obblgare,per mezzo di atti di
giustizia civile, un debitore a pagare.
ESECUTORIO, Compultorio, Agg. di At
to o Decreto giudiziale che sforza a pagiire i debiti.
ESEMPIO,
ESEMPLAR f s. m. Esempio o Esempla
re, e pi particolarmente 1''Innanzi o la
Mostra , L' Esemplare che tengono gli
Scolari avanti per copiare e imparar a
scrivere. Far T innanzi o la mostra.

ESEQUIE, s. f. Esequie.
CANTAR L' ESEQUIE AI MORTI , Fare tas
soluzione.
ESIBITO, s. m. Voce dataci dai Lombar
di l' anno 1 798. e fatta ora domestici nel
Foro; e s'intende Carta o scrittura pre
sentala ad un Ufizio di protocollo, il qua
le dicesi quindi Protocollo degli esibili
Esibilo , in buona lingua vale Presenta
zione di scritture ali' Attuario col pagamenlo della tassa dovuta.

ESIGENZA , g. f. Esigenza, Bisogno, ne


cessiti.

206
ESP
Esicexza, voce nuova, dicesi ora pec
Esazione ; Biscossione.
ESGER, . Esigere, Riicootere-.
Esigere , diceti pure per Richjcdere ,
Pretendere.
L' afr esigb uva riflbssio.v, L'a/fare
ihiede o importa una riessione.
ESIGESTO , Esatto , Add. da Esigere i
Riscosso.
ESITXbILE, add. Spacciabile; Ftndib'f
le , Agg. a Cosa cht pu vendersi.
ESITANZA, i. f. Estamento ; Esitazione , Dubbiet , ppiplcssii.
Stab in bsitanza, Esitare; Star in,
esitazione; Essere esitante, irresoluto.
Mande o Ande senza esitanaa , Man
date o Andate senza esitamento riserbo, senza riguardo.
ESITXr , . Elitre ; Vender; Alienare.
ESOSITX, . f.Pidocchieria ; Sordidezza^
Sporcizin.
Dicesi prr Eitrema avarizia.
ESOSO o Ososo, ( dal latino Exosus) add.
Cencioso; Schiiso; Sporca.ln buon ita
liano la vuee Esoso vuol dim Odioso.
In altro sign. Avaraccio; Spilorcio.
ESPANSION, t. i/ EXPAN
SION * ESPANSION de ero, Con effustone di . Col cuor salle labora; Cot
ia piii manifesta verit e schiettezza di
cuore.
ESPATRiXr , . Spatriare; Cessarsi dal
la patria, Abbandonare la patria.
ESPERIENZETA . f. Eiperienz necia.
ESPETORDA, s. f. Sfogo;Sfogamento;
Disfogemento. V. SpbtobAda.
PSPIRO , s. ra. Termine ultimo per cui finisce cio pira la dilazione accordata ad
nn debitore o simile. Scadenza.
ESP0SIT1N, s. . Esposizione Sposizione, cio Relaiione, rapporte.
EsPOSIZION obi, SantissiMo , Y. Sposizib.T.
ESPRESSO, s. m. Corriere o Messo straordinario.
ESPULSXO, Yoceantiq. Espulso, acae
calo.
espirgXr, v. Espurgare Spurgare.
Espurgr da l\ 8 , Far lo spurgo,
Purgar i panni e le Uro robe infette spelle di peste.
ESPURGO, s. m. Spurgazione ; Espurgazione; Spurgamcrtto; f.screato ; Espettorazione, Espuhione del catarro dal peito per via dello purgo.
Espurgo Dai, naso, Spurgatura del
naso.
Espurco, dicesi per Flemma , Umor
bianco e ii cddo che si spurga.
Espurgo , dello figur. Sceglimento, Sepnraiione di cose di qualit diversa per
rlcggerne una niigliore Sceveramenta
o Jbceverata^yaXe per Separazione Parlandusi di Scritlure, Limamento ; Bipulimento; Correzione ; Biordinamento.
Espurco DB sanit.a , Spurga , dicesi a)
Luogo dove si purga no i panol e altre ro
be infelte di peste o simile, ed anche alia
Operazione del pin garlo.

EST
ESSE , s. Esse, Una delle Lettere dell*al
fabeto, e '1 Carattere che esprime.
, noi diciamo familiarmente ad
una Specie di pane condito. V. PAltin.
Ems dbi. ssHiopo, V. ScHtopo.
ESSER, s. m. Essere, Essenza, etistenza,
condizione, slata
Stab sut so esseb, Starsi ne'suoi pan
ni, vale Starsi da s con quelle che mo ha.
ESSER, . Essere.
No SESIO Pl'u QUEL. CK* G8BIMO , Non
pi quel t una voila; Non pi U tempo,
che ertalava No l' piu quelch'el
GEnA , la mufla dov era la gromma,
detlo fig. cio 11 male dov' era il bene.
Sia quel che bb.sia, Checch siasi;
Comunque sia ; Qualunque cosa sia
Sia wo sia , Fero non yero ; Sia. o. na
vero.
Sara quel che sarX , <S" ella rosa ella
fierira, sella spina ella pugnera, Prov.
che vale , Dali' esita si conoscer la cosa,
ESSERA,s.f. Pruzza; Porpora ; ChiazZa, Macchie o Riscaldaniento cliesce fuori della polle per troppo caloreEjflarescenza, dicesi a Sollevamento di spesse e
nnule sopra la cute con pruri
to o eenza.
ESSI (coll' e larga), Imper. del verbo Esse
re, e vale SU tu o Sia tu, dal latino Esto.
Essi el primo a TASEn , SU tu il primo
al silenzio o al tacere; Taci tu il primo.
STASI, s. Estasu
AnDaR EsSER Ilf ESTASI DAb GUSTO ,
Andar in broda o in h-odo di succiole;
Andar in visibilo, modo basso, Godcre
assai di che che sia Non capire in se
stesso 0 nella pelle, dicesi Quando l'nomo
J)r sovenhia allegrezza non si~pn conte
ner di non ne dar segnindare in glo
ria lia il medesimosignijjeatoMe nestrasecolo, me ne stvabilio ; ejatlo esttica
vo in visibilio. Redi.
estXtico , add. Esttico.
Mi resto esttico, detto fig. Bimango.
di stucco o coin uojno scolpito; Mi ritnango come stupido, sbaloidito, trasognato, Me ne stupisca grandemente.
ESTENDER , v. Estendere o Steniere x
Dilatare.
Estb^ber in carta , Distendere o Fa
re un disieso, cio Goniporre, meltere in
crino.
ESTENUARSE, v. Estenuare, Dimagrar
a poco a poco.
Este.-vursb o Smagrb, SJruttare,Pir~
lando di Terre, vale Renderle infirultuoe e sterili allorch senza concimarle si se
minario continuamente. Parlando di Pian
te, vale Trarnc pi frutto di quel che debbono^f Filtaiuoli sfruttano la tenuta.
ESTERMInXr. V. DestermwXr.
ESTESA . Estensione o Distensions
Estesa , T. Forense gi usato sotto il
Governo Yeneto, Scrittura, cio la Dimanda che si presenUvs, dall' Attore ia
giudizio nelle cause civili.
Estesa d'uja carta, Disteso, Sust.
Distendiofiomposiziouc scriltura d una

EST
carta-Fare disteso o un disteto , rale Di
stendere o Metiere in serillo-Dislenditura, dicesi dello Stile d' una scriltura. Distenditura naturale, grave , nervosae simili.
ESTINTO oIstijto, s. m. Istinto o //jttinto, Tendenza naturale ad nnn azione
o ad un movimenlo; e dicesi degli animali..
Instinto, dicesi ancora per Inclinazionc , Talento , Afetlo , sia buono sia reo.
Per estutto, detto a modo av. Psr in
stinto; Per ingnito ; Per natura, Natu
ralmente.
estirpXr, v. Estirpa re o Stirpare Sturpare, Sbarbare o Sradieare una pianta.
Detto pee Strapb , V.
estragiudiziXl. V. Stragiudizil.
ESTRANIO. V. Dbsthawio.
estratXr , v. Termine di nunvo uso
specialmentc nel Foro , che vale Fr un
estratto o un sommario ; Epitomare, Ca
vare in ristretto il sentimenlo d'una scrit
tura.
ESTRXZER, v. Estrarre, Portar fuori di
paese, Fare esportazioni ; Esportare.
ESTRAZIN, s.f. Es trazione ; Esportazione , 11 portar fuori di paese.
EsTRAzibx DBL loto , Estrazione del
pubblico lotto.
EsTRAZibjf, dicesi da noi anche nel si
gn, di Condizione; Stirpe; Schiatta, ciotato dell'uonio relativamente alia nascita.
OitO DE MOBILE DB BASSA ESTRAZIOW %
Uomo tf alta o nobile o di bassa condi
cione ; Uomo tf alio o di basso paraggia
Uomo ignobile; Uomo di basta mano^
di schiatta vile.
ESTRMO , s. ra. Estremo.
Da un E8TBBX0 altro , Da strema
aitremo ; Fa come il grillo o salta o sta.
fermo; Asso o sei, Per significar Cosa sen-za mezzo.
Axdab ai ssTRsm, Non aver mezzo.
Esseb a l' bstremo , Aver la stretta^
Essere o Mettersi alle streite ; Essere a/f estremo , e vale Opprcsso.
I BSTRBMi XE ! cativi , Qgni estrs
-vizio; Quanda eccede, cangiata in
viztQ ogni virt si vede; II troppo e 'l po
co guastano il giuoco.
Estremo, e anche Voce ust a da' LegaU per Condizione, Qualiicazione, Distinzione E.stremo della legge, vale il Senso letterale della legge, i termini precisi,l
signifcalo chiaro dellc parole della legge.
ESTRO, s. ra. Estro, Impela della mente.
Estro da mato, Ghiribizzo; Capriccio;
Bizzarria; Ticchiu; Fantasia shrigliala^
Ghe vien sto estro % Gli tocca H ticchio, Gli vicn quesla volonla, questo pensiero.
ESTRSO , add. Capriccioso; Luntico }
1ncosla,nte.
ESTU o Xest. Yoci del lat. Es tu , che
vale Sei tu ? raa sempre in modo inlerrofulivo. Lo stesso dicasidi Sastu, Vastu,
'ustu etc.
Estumato? Sei tu pazzo? Sei tu for
te pazzo o impazzilo?

ETA
Xbst wo Xestu? Sei non sei tu
SULE, add. Esule; Esiliato, Rammingo.
Rbstab esule, Restar derelilto, abbandonalo, Privo di soccorso.
, s. f. Et o Etade e Elate, Nome ge
nerale dalo ai gradi del river dell' uomo ;
e >ono
Infamia Fantilil e Puerizia, Spazio dalla nascila sino ai sette anni compiti. Chi pass gli anni sette sino ai dieci di
cesi Prossimo aW infamia.
Fanciullezza ; Impabcrti ; Etfanciullesca, Quella da sette anni a quindici. L' intervalle dagli anni dieci ai quatlordici chiamasi Tempo prossimo alla pu~
berta.
Pubertk, Et in cui puntanoi primi
peli nelle parti vergognose , che ne' mascii fissato agli anni qualtordici , nel
le femmine ai dodici.
Adolescenza, Et nella quale ancora si
cresce , cio dai i4> ai 25. anni : dicesi
FiorecTel; Et verde ,fiorita , novella;
Aprile dell eta ; delC et.
Virilita, L' et dell'uouio tra la giovenl e la vecchiezza, dicesi anche
Eta di mezzo ; Mezza et.
Vecchiezza; Vecchiaia; Canizie; Et
grande , Et tra la virilit e la decrepitezza.
V
1
Decrepitezza o Decrepita e Travecchiezza, Et cadente , Vecchiezza estre
a e cagionevole Et barbogia, dicesi
a Quella in cui s' imbarbogisce.
Eta maggiore, Quella dopo gli anni
a. compiuti, giusta la prsente legislazione Austriaca ; in conseguenza al di sotto dei a4. anni tanto ne' maschi che nelle
femmine, dicesi Et minore.
, Et consistente o matu
ra Eta dlia consistenza , vale Che
giunta all' ultimo termine del suo incre
mento, che quella degli anni 35.

EVA
ETARE, s. m. Eiere o Elera , La parte
pi sublime e pi sottile dell'aria.
ETE , s. m. Ette , Quella eifera o nbbrevianra (fie) con che s'indicava l'Et, e che
ancora si rede nel Gnc delta crocc santa
sia dell' alfabeto. Quesla voce Ette aggiunta poial pronoinc Uno, val Nulla , Non
nulla.
Nor. val vu , Non vale un ette, cio
un Nulla.
NlSsb.V PODE VA Dra Vit 8TB OB QUELO ,
Nessun poteva tacciarlo ; Non v' era di
che dire di lui; Non se ne poteva dir ma
le; Non gli si poteva apporre veruna co
sa o taccia.
ETERNItX,s. f. Eternil.
EssEB LONGO U2t' RTBIlMT , A* DA II
', Locus, fam. Esser tentennone; Esser ser Agio; Esser pi lungo che
il s abba to sanio $ Stancherebbe la pazienza.
ETERNO, add. Eterno; Elernale.
etbbno, V. in Etbbwita.
Stiiada btbbna ; bb ; Arn
btebno, vagliono Lunghezzadi cammino,
di tempo, di affari.
Chi fabrica 11' rxvuiro fabbica l'eTBafo. V. Fabbicb.
TICA Et l' btica , detto per
ischerzo , e vale , Sta per diventar etico.
TICO, add. Ei/. V. Toco add.
Avbb cibba da btico , Esser impolminato, si dice d' Uomo che abbia il color
della sua carne che tenda al giallo.
ETIS1A, . f. Etica, Malattia che consi
ste in una specie di febbre lenta che con
suma e disecca a poco a poco il corpo
amano.
EVACXdA , s. Evacuazione ; Votagione; Egestione; Uscita.
EvXER , v. Termine usat o nel Foro ,
vale Espedir ; Dar corso ; Definir.

EVI
207
Evades tur bjcobso , Espedir un ricorso.
EVANGELIO, e.m. Evangelio o Vangeh
santi dei evanzbi, Alle guanguile, Specie di giurnoienlo come se si dices*
se Per evangeliu. Fu detto ancora, Alie
sante guanguele Per queste tante die
guanguele.
EVASION, eJL Esito ; Definizione; Spedizione.
Dab BVAsib.v un afh, Espedir un
affare , Definirlo.

Evasion da le , Fuga; Fuggila; Scappata.


EVASIVA, s. f. Risposta evasiva , T. dl
Foro, dicesi a Quella onde per mezzo di
parole ambiguo o generali od oscure , si
cerca di sfuggire dalla 'dimanda eiicenza, vale Ommissione volontaria di olcuna cosa che si dovrebbe dire.
EVENENTE , add. Avvenente, Belle.
EUFRAGTA , s. f. T. degli Erbolai, EuJragia, Specie d'Erba amarelta al guste,
detta da Linneo Euphrasia officinalis.
EVNCER, v. Voce la tina, usata anche nel
discorso da'nostri Lrgali nel sign, di Raecogliere ; Dedurre ; Cavare ; Ritrarre ;
Desumere.
VIVA. V. Viva.
Eviva o Viva e poi nn nostro modo di
sa I Utarp altrni quando star mi ta , e vale
Dio v' aiuti ; Dio vi sali; Salate ; Salve.
CigXb bviva , Acclamare, Dicesi della.
moltitudine allorche manda vori d'ailegrezza, d'applauso, d'a;>provazione , in
onore d'alcuno.
Viva, finalmente una specie di saluto
confidenziale familial e rorrispondente
&\V Addio; Ti saluto.
EUR1SMA, s. in. Aneurisma s. f.
EZIAM. Latinismo. Eziam Egiandio f
Eziamdioy .'

208

FAC

Jb\ Vedi Era.


FABISGN, s. m. Conto cTavviso; Conto preventivo. V. Pbbvbntivo.
FABRiXn o Siob FabriXn, deilo in lingaa
furbesca , vale Culo.
FXbBJCA e FbXbica, e. f. Fabbrica, Coitittuione d' un edifizio.
Fabbica d' arazzi, Arazzeria.
Fabbica db la polvbbe , Polveriera.
Fabbica da vbbi da crestali , Vttraia.
[ che cava ,
Fabbica , Fabbrica
Dicesi quando non ha allezza proporzionata alia sua larghezza.
Fabbica soto squara, Fabbrica bieca,
Jtior di squadra , a bieco.
Al- soba una fabrica , Levar
da terra unafabbrica.
Andar avanti ben adasio d' una fa
bbica, Lafabbrica cammina bene o len
tamente.
FABRIcXR,v. Fabbricare; Edicare; e
)i propriam. si dice Jolle uiuraglie e dele navi.
Murare , Tale propr. Far muri e cdici Smurare il suo contrario.
Chi fabrica d' invern fabrica l'eterno. Chi mura di verno mura in eter
no o mura diferro.
FABRICXtO , s. m. Fabbrica ; Edifizio;
Casamento.
FABRICATOR, e.m. Fabbricante, SUSt.
Nome genrico che comprende divers! artefici, come Muralori , Scarpellini, Fornaciai , iMaguani , Fabbri , llonai , Calderai etc.
<
FABRICIR s. ni. (dal barb. Fabricerius
Fabricator Ecclesioe, JEditissimus Cu
rator aedis sacrae ) Fabbriciere , Colui
che come in qualit di Curalorc civile ,
araminislra le rendite d' una chiesa aoprinlende alia polizia materiale di essa.
FACENDA , . Faccenda ; Affre ; e di
cesi anche Bisogna Mena disusato.
Aver gran facendb, Aver piii chefa
re che a un paio di nozze ; Aver piiifac
tende che un mercato.
Far le facende de casa , Far la masserizia dlia casa ; Bimettere in ordine
la casa.
da facbnde , V. Facendir.
QuBSTA XE UNA FACBNDA LONGA , Quesla una lunga mena.
FACENX . add. AJfaccendato Infcendato.
FACENDARSE, v. Affaccendarsi.
FACENDIR, . m. Uomo; Persona si
mile dafaccende , cio Valenle nelle faccende. Faccendoso; Affaccendalo, Uo
mo occupalo in faccende, in affari.
Faccendiere ; Faccendone; Impaccialore; Impigliatore; Ceccosuda; Ser Me
tte i Ser Faccenda ; Imbroglione , Chi
volrnlieri s' ingerisce in ogni cosa Appallone, dicesi Colui che piglia sopra di
se qualche negozio. V. Smanioto.
FaCENDIEBI DE PALAZZO O DEL FORO , si
chiamano anche qucgli Avvocali posticci
che senza litlo seuza lndii dirigono le

FA
FAC
liti alia peggio e nelano i litigant! a fia
the bisognatse gra nfalto di legue a tuecerla.
.. ..'
potere. 1 Facccndieri sonO agli avvocati
Facilb , dicesi ancora per Probabile
quel che il loglio la zizzania son al fru
Sab facilb ch'el sia in chiesa, proba
mento, sfrutlano il terreno e lasciano ubile veritimile ch' eglisia in chiesa, V
tisichire il grano.
J
F'acilmentb Bia.
FACENDN, add. Faccendoso ; Affaccen
4 Andab la piu facile , Andar per
dato, Che fa faccende. V. S be/ zolin.
la piana.
FACENDINA , agg. a Donna , FaccendieFACILMENTE,
tv. Fcilmente; Agevolra; Faceendosa; Donna o Monna mesta.
menle.
Detlo per di in in. di Facceuda, FaccenFacxlxente , dicesi da noi ancora per
delta; Faccenduola ; Faccenduzza.
Probabilmente Fcilmente el vegniFACENDN. V. Facendibb.
bX, Probabilmente egli verra I sarX f
facetX, add. Affaccetlalo; Afaccette:
cilmente l'a. Saranno prolabilmenle la,
dicesi di diamanti e delle allrc gioic; e
Orv. Egli probabile vera ile che
quindi Affacceltare.

i.
FACZIA , s. f. Facezia Da db lb faFACIL , s. ni. ( anlicanirnte Fazzul ),
cezif , Facetare ; uffoneggiare ; MotAccappaloiojianlo di pannolino che enopre tulla parle d'una donna; cd qui
teggiare.
usato dalle Arligiane.
FACHN, s. m. Facchino; Porta; Baiulo.
Faciol da sugarsb lb man, . SugamXn.
Fab da vachin, Facchineggiare , V.
FACOGINI, s. m. Gattone oFagnone,
SfachinXb. y
Che finge d' esser minchionc e non lo .
F ACHIN, s. m. T. de Pese, detlo da Linn.
Essbr un FACoeioNi , Far il gattone ;
Cancer Dormia,Sorla di Granchio di
Far la gallina di Masino; Uccellare gufi.
a coda corla, dlia grandezza d'un pu
gno , col dorso peloso, che coi due ullioii
facoltizXr, v. Voce nuova che si sen
piedi a doppia ungliia rivolli sulla scliiena
te, da taluno, e si vede usata in qualche
spessissimo tiene porta seco un Alcione
pubblica carta , in vece di Abilitare Auche lo ricopre, onde fu detto da'noslri petorizzare. I Veneziani dicevano e scrivescatori Facchino.
vano AbilitXr.
Fachn piclo , T. de' Pese, detto da
FACTOTUM, s. m. che gPidioti dicono
Linneo Cancer lanatus , Soria di Gran
Fatoto, e Fatotum, Aguzzetto, Intrnse
chio marino a coda corta , di corpo pelo
co di persona potente ; ma antica.
so e piccolo, somigliante in qualche modo
Factodo , dicesi Quello che fa e vuol far
al suddrtto Facchiuo, per cui appunlo gli
tullo, Che sojfia il naso alle galline , che
fu dato il nome di Facchino piccolo.
r'tcuce le lasche alle telline ; pen h e il
rieucire e il soffiare il naso cosa inipossiFACHINXdA, s. f. Facchineria.
bile.
fachinXto \
FAD A, s. f. Fata, Incantalrice, Maga.
FACHINXzZO \ Facchinaccio.
fad\, add. Fatuto o Affatato, che ha la
FACUIISN
)
falagione. Ciurmato, dicesi di Chi fatFACUSNTE , add. Termine ch' era molto
to sicuro da diavolerin.
usato nel Foro. Vneto, Fcente, Che fa
fadXr , v. Fatare , Fare la fatagione , e
Facientb per parte e NOUS di N. N.
per lo pi Renderc iuvulncrabile.
Che agisce o interviene per parte e no
me di ...
FADGA, s. f. Ftico.
Far FADir.A da can o da bestia, Far
FACILE , add. Facile.
faliche arcibestiali ; Crcpar di fatica ;
Facile a cascar, Cascatoio o CascaticCacare le curatelle ; Durar fatiche da
cio , Facile a cascare in terra Dello poi
figur. per Facile a innamorarsi , Tunero
cam.
M.ANCO FADIGA pib sanitX, La poca
dl calcagna.
falica sana , Si dice di coloro che fugFacile a corohferse , Corruttibile.
gono la falica.

Facile a creder , Lasciarsi levare


Esser levato a cavallo ; Di poca levatura.
Ogni fadiga mrita premio, Ogni san
Facile a lassarse henar per el naso ,
to vuol la sua candela; Ognifatxca mri
omo di buona cjicina; Baggirevole; Che
ta premio.
si tascia svogere.
Con gran fadiga , delto avverb. A ma
Facilb a scaldabse, Pronto air ira ;
la fatica, Con gran falica.
,
Pronto a prender fuoco.
Fadiga
persa,
Opera
perdula.
Facilb da far, radilo; Fattevole; Es
fadigXr , V. SfadigXr.
tere come berc un uovo.
Render facile una-cossa , Agevolare
FADIGSO , V. Sfadigoso.
una cosa.
FAETON, s. m. Faetn , Voce accorciata
Facilb da imparr , Apprendevolc.
da Faclonle. Neologismo. Nome dato ad
Facile da tro via, Binvenibile.
un Legno a duc o quattro rute , leggieri
e scoperto, a similitudine di quello in cui
NoL XE CCSS FACILE, iVo/l loppa, Non
vien rappresentato Felonie nel guidarc i
e impresa facile.
cavalli del Sole.
facile, Uomofacile; Difacile acFAGANDO , Facendo, Participio di Fare.
cesso.
FAGANLO, s. m. Fanello ed Dona facile, Donna di buona cucina,
tanello maggiore, detto da Linneo Frincio facile a piegarsi. /Von era cos t cruda

FAL
Linola , Specie di Fringuello che ha
le ali e la coi I a negro. Nel Bergamasco
f'
chiamalo OCANBLLO.
FAGHR, s. m. Faggio, Albero alpestre
che s' annovera tra le piante ghiaudifere.
U suo fi-ulto chiamasi Faggiuola o Faggia. Questa pianta detta da Linuco Fagus sylvatica.
FAGIA, s. f. Gregna, Voce a gr. L' unione
di molti covoni o manipoli di paglia di
biade che legansi in fascio, e di cui si com
pone il Cavalietto. V.CROSBTA e MANUELO.

FAGILO o FAGIOLBTO , ditnin. di Fagia.


V. FILZLO.
FAGLIAR, v. Fagliare, T. di Giucco. V.
CoNTHAFACLIH.

FAGLIO, s. m. Faglio, T. de' Giucchi di


carie. Mancanza d' un seme fra le carie
del giuocalore. Onde Farsi unfaglio, che
anche si dice Farsi una vacanza , vale
.Gettar via tutte le carte d' un seme. V.
CoirrnAFAOiffo.
FAGN\TO, add. Bonario; Buon pastric
ciano; Buon pasticcione; Buon pastaccio , Agg. di Persona di buon carattere.
FAR BL FAGNAT , Ester fagnone , cio
Scaltro , astuto , ma che si tinge semplice.
FAGOTN DE SALATA, s. m. Insalatuzza d1 erbacce, Insalatimi di varie specie
Taccolta e chiusa come un fardelKno in foJi<- di cavolo, che usasi vendere in Padova
ne' tempi di primavera.
FAGOTELO , t. m. Faeotlino ; Fardellin; FardelleUo; InvogRuzzo; Kinvolgolo.
FAGTO , s. m. Fagotto e Fardello.
FAGOTO D'INTRIGHI, Batuffolo.
FAGOTO DE CARIE , Mollume o Carnume, o Fastello mal legalo, dicesi di Fem
mina goffa ed atticciula Parlando di
Uomo disadallo e fuor di misura grande ,
.Faslellone o Fastellaccio e Personaccia.
FAGOTO SOTO EL TABABO, Suffoggiata,
Fardello o cosa simile che s' abbia sotto il
traccio , coperto dal mantello, e quasi na
scostamente si porti via.
Avin EL FAGOTO, Aver la valigia, cio
.Esser gravida. Diccsi d'una donna.
FAR FAGOTO, Affardellare ; Farfagotto
o fardello o fascina , Raunar la roba per
andar via Vale anche semplicemente
Andarsene.
FA a FACOTI, detto mi-taf. Fare una ma
tassata, si dice di Azione fatta segreta
mente ed in fretta , e per lo pi in catti
va parte.
A FAGOTI, modo avv. A furia; A biz
zeffe, In gran copia.
FAGOTON, s. m. Ciarpiere o Ciarpone ,
Dicesi di Colui che ponga le mani in tut
te le cose ma tutte le faccia male.
L' TOT OIIAN FAGOTON, Egli e buon bot
tegaio , dicesi per ischerno di chi faccia
che che sia frettolosamente.
FALA , s. f. Voce marin. Falla , Fonditu
ra , buco , apertura accidentale che si fa
iiell' opera viva d' un vascello, per cui en
tri l' acqua.
ORBAR UNA FALA , Accecare una falla,
ristoppare una falla in modo pronto,
uno che si possa chiuderla stabilmente.

FAL
FALANCHIA, s. Malafatta, Dicesi Ogni
errore di tessitura nella telaFallanza e
FaUenza sono veci antiche e vagliono Er
rore, mancanza Brocco, dicesi a <,fuel anello di Ci che Hlesscmlo rileva tal
volta nella drapperia Sfacchino o Tra
passetto, si dice del Panno in que' luoghi
dove il tratto del ripieno passa sotto o so
pra certi Gli dell'orditoFila andate, d
consi da' Lanaiuoli Certi vuoti che riman
gono nel panno Doppioni o Fila dop
pie di ripieno, que' Mancamenti che suc
cedono nel tessere.
FAK U.VA FALANCHIA , detto fig. Fallire
o Sfallire, Commettere un eri-arazzo.
* PALAR, v. Fallare.
FA LAR LA STRADA, Errare; Smarrire
la via I1 /.L. LA STRADA, sAvEu, detto
fig. V'ingannate a partito; Malv'appif liate; Errate; Prendete un grande abaglio.
FALR TOCAZIN Maniera nsitalissima
e dicesi Quando ano s'appiglia ad un grnere di vita per cui non ha inclinazionr e
nel quale mal corrisponde.
ANCA EL PRETE FAJ.A A DIR MESSA , Egli
erra anche il Prete all'altare; Cade un ca
vallo che ha quattro gambe SE FALA
co UNA FACILIT DB G.VE.vTE , Si falla fa
cilmente. V. in SOTOPCSTO.
CHI FALA DE PIE PAGA DE BORSA , PrOV.

Tolgarissimo , il cui ignif. naturale che


Ghi railc rnucciandogii il pie e si fa ma
le j dee pagar del proprio il Chirurgo che
lo modica. Figuralamenle poi vuoi dire
che Ognuno risponsabile delle proprie
azioni e de'suoi mancamenti senza poter
li attribuire ad alcuno. Chi erra injrelta,
a beir agio si peate, pr*, esprimente, che
Chi opera con fretta, per lungo tempo si
ponte dell' operato.
CJIIFAFALA B PALANDO S'IMPARA, Chi
fa falla e chi non sa sfarfalla; Guastan
do s' impara; Chifa falla e 'chi nanfa
non falla.
PALAR EL BUSO, Locnz. fam. mei. Infi
lar gli aghi al buio, vale Operar a casac
cio, Andar colla testa nel sacco Ti FALI EL BUSO , detto figur. Pi tu sta mon
na luna, ili-Ilo pure fig. e vale Tu non
t'apponi , tu non dai nel segno.
FALAR SEMPRE, Fiatcheggiare , Dicesi
in modo basso del Commettere un fallo
ora in uno ora in un altro luogo. V. FIA
CCO.
SOGETO A FALR , Fallibile. Speise vol
le ilgiudizio degli uomini granai esce dal
la carreggiata. V. CARIZDA.
FALR e anche T. di giucco ed indica
mancanza di una o pi carte in un seme.
Quindi TRE DO FALA SP/.DE , TRE TRE
FALA BASTONI e simili , che significano
Tre due senza o meno spade , Tre tre
meno o senza bastoni THE THE PALA
DANARI, olire al senso proprio ha un signi
ficalo melaforico scherzoso e vale Arso ;
Bruciato di danaro ; Povero ; Spiantato.
FALCA, s. f. T. mar. Falche si dicono quel
le Tavole sottili che si mettono a incassa
tura sul bordo de' battelli, delle feluche e
di altri piccoli bastimenti a remi, per
rialzare il bordo e chiudere le aperture
destinate al passaggio de' remi.

FAL

ao 9

FALCA, add. Falcato, fatto a guisa di


falce.
BATLO FALCA , V. BATLO.
FALC\R, y. Diffalcare a Difalcare.
FALCE, V. FALSA.
FALCUTO , s. m. detto anche da' Capeia lori STORLA e SPARA viiut MASCHIO ,
Sparviere comune da fringuelli, Uccello
di rapina , detto da Lmur" Falco i\itus.
V. SPAHAVIU.
Conosciamo un altro Sparviere minora
da fringuelli, detto da Linneo Falco minulut, il quale pi grande d' una Mer
la ed ha i piedi sottili e gialli.
.Un terzo Sparviere pur conosciuto col
nome li Astore o Smerla o Smeriglio aia.
schio, che si rende docile da poterlo scio
gliere nella caccia de* piccoli uccelli. Lin.
neo lo chiama Falco gentlis. V. STORIA_
FALCIDIAR, v. Far la falcidia, cio De
trarre, Sottrarre, Sbattere.
FALCIN, s.m.Falcetto, Strumento falcato
clic serve .ali* uso di tagliare.
FALC1V, s. m. Falcone, Uccello Hi rapi
na detto da Linn. Falco commi/ris , II
quale ha il rostro adunco , alla bau; for
nito di certa materia che in sistema ti
chiama Cera , ed La il eapo coperto di
penne.
FALDA , s. f. Gremitale , dicesi a quello
clic usano gli Artefici portar davanti per
non lei-dorsi Grembiule si dire pure in
T. Militare a quella Falda di pelle lavora
ta colla quale si cingono |gli Zappatori de*
reggimenti di fanteria , e che li ricopre
daljjelto .sino ai piedi. V. PALAGBEMO.
Falda della montagna i- quasi lo stes
so che Striscia a pendo della montagna.
dicesi anche per le Radici del monte.
FALDEGIAR, v. T. de' Fluori, Panneg
giare , Far belle pieghe.
FALEGNAME , s. m. Voce che f introdus
se nel parlare vernacolo ali' epoca della ri
voluzione politica seguila nel i -30,7. Lo stes
so che MABANGN. V.
FALILLA, s.f. Falalella, Cantilena scioc
ca e senza significato che s'usa fare dal
volgo.
CANTAR LA FALILELA , dello mei. Falli
re, ovv. IVon aver danari,
FALIMENTO, s. m. Fallimento.
ESSER SOTO u,v FALIMENTO , Restare al
fallimento, cio Con un credito da non
riscuoter mai.
FALO , s. ni. Fallilo; Decotto e Decottore, Chiamasi quel Negoziante che manca
di fede e di credito nella Piazza. 1 Legali
dicono pi comunemente Oberato.
FALR, vfallire; Sfollare o SJllire,Simcar di danari de'iaercaali-FarJtllide mia-,
Infilare o Infilzare le pentole; Dar del cu
lo in sulpetrone.
F ALI VA, s. f. Favilla; Scintilla e Sintilla; Ignicolo , Corpuscolo o Parte minulissima di fuoco Loiola o Loiuola, Scin
tilla che schizza dalle legne e dai carboni
accesi Fanfaluca , si dice di Qualche
porzione di frasca , legno o che che sia che
abbrucialo si leva in aria.

sie
FAL
u falivs, Sfaviliare o Scintillare.
Falive db , Monachine , diconsi Quelle scintille di fuoco che nell' incenerirsi la carta a poco a poco si spcngono
Favolesca o Falavetca, diccsi a Quel
le malcra volatile di frasche o di carta o
di altra smil coa abbruciala che il ven
to leva in alto.
Fa live db NETB, Wevischia Nevis chio,
T nevicare in pochissima quantit.
Btjtar falive, Scintitlare o Favillare,
dieeei delle faville che escao dalla piclra
focaia upland' e battuta.
UlA FAbIVA IMPIZZA Uy OBAN FOGO, PoCO
fiele fa amaro molto miele; Piceola scin
tilla ampiafiamma fconda , Dicesi an
che in senilmente figurata.
FALIVXR, v. Favillare, Gittar faville.
FAL1VTA, e. f. Favilluzza; Favilletta;
Favillettina; Scinlilletta; Scintilluzza.
FALVO , s. m. Cenere di cannucce brucate in fornace.
FALO, s. m. Fallo; Diilta; Falla, Errore.
Novo falo, Bifolio.
Falo da ctalo, Error da cavatlo; Er
ror da pigliar colle molle.
Falo de pena o db lbjtga, Scorso
Discorso dipenna o di lingua.
Falo db scriver, iScorrezfone, Errore
di scritturaCacografa, dieesi pariinente
Errore nello sent ere , e quindi Cacografizzare.
Falo de tempo, Anacronismo, Errore
o Trasportamento di un lempo in un allro,
Errore di Cronologia Paracronismo,speric di Anacronismo , il quale consiste nel
riferire un falto a un tempo posteriore a
quello in cui egli veramente accaduto
Procronitmo vale Errore di Cronologia ,
ed il contrario di Paracronismo Per
vertir ordine de1 tempi, vale Fare anacronismi e paracronismi. Y. Stramboto.
Fallo , al Giuoco della palla simili ,
dicesi il Trasgrcdimcnto delle conditions'
del giuoco.
Falo, dctto in proposito di Zitellc che
redono alla umana dibolezza, Fallo , e
fu delto anche Cadimento.
Falo grosso, Errore o Fallo matutelo.
I FALI SE CO\OSSE IN FIT , Il COI'tO <
na da piedi, detto ugur.
Iw falo, dello avverb. In itcambio ; In
cambio; In fallo.
vx p'ie iw falo, V. Pis.
Stab su i f-aoj , Abusare de'falli altrui.
Uw falo cota qotwdbse o ghk we fa
cento, Un disordine nefa cento.
1ALPA, s. f. Panzana; Fola ; Favola ;
Favolaccia ; Baggianata ; Fanfaluca ;
Carota,
Falpa , dctto per agg. ad uomo , Baione; Parabolano; Carotaio; Favolone.
Falopa de seda , Fatfoppa e. Filaticcio
di palla, Nome che si d al Bozzolo iucominciato e non terniinalo dal Baoo. Queeti poi messi u marcire si stracciano te
la filaticcio. Filaticcio di palla dicesi
propr. alia Seta che si cava dal detlo boiiolo. V. Bavela e Vaca.

FALSIFICATR, s. m.FalsificaloreoFaltatore e Contraffacilore.


Falsificator db mqxbdb, Falsamonete o Falsaiore di te Conialore li
gar, dicesi a Colui che fabbrica o f-iLa
qualche coaa.
FALSI SELMI , . m. T. de Pese. Serta
d' Animale marino a ferma di Stella , del
ta da' Sistematici Asterias aculeata. Eesa
ha cinque raggi con de'pungoli. V. in Ste
la.
FALSO, add. Falso.
Falso de la scarp , detto m T. de'
Calzolai, Fiosso o Fiocco, La parte pi
stretta della Scarpa del piede viciao al ,
calcagno.
Falso de la spada , V. Spada.
Letbre oChiavs false, Leltere o C/iiavi adulterine o false.
FALSN, accrcsc. di False , detto per Agg.
a Persona, Falsissimo; Gran mentitore.
FALTRCO, add. Voce del Contado ver
so il Padovano, Delta per disprezzo, Montanaio. V. Mo:vtansr.
Dicesi pure ne! sign, di Paltoniere , Pilocco, Quesluaute abbietto.
FALZA, s. T. agr. che pi si dice Falce,
Falce; Seglo; Pennato; Falcattro, Stramento di ferro aduncoper polare gli alberi.
Falza da fi \ o 1' sao da , T.
Agr. Falcefienaia o fienale.
AsTfiln FORA LA FALZA , Strafalciore, cio Tralasciar erbe segando.
Dak tur coLPO de falza , Dare unafalciata.
falzXda, e. f. Falciata, Colpo di falce.
FALZN, s. m. T. de'Beceai, Falcione ,
inlendesi quella specie di Mantiaione, col
manico per lo pi di ferro, di etii si servono i Berai a tagiiar la carne e ossa.
FAMADN, add. Affamatello; Affamaliecio; Affamatuzzo.
FAMAZZA, . G ran fame.
FAME , s. f. Fame.
Aver famb , Affamare, verbo neutro
Go fame, Affamo-A ga fame, Affamano.
Aver fame fame maledeta,
Morir difame ; Veder la fame in aria ;
Estere tcannato dalla fame ; Allupare ;
Ettere allupato; Aver la picchierella
diinn , si dice ad una Specie di fame co
s grande , ch' una malattia.
Go U.VA FAME CHE \o GHE VEDO,
fame che la vedo; Arrabbio di fame
un appetito che mi teanno, e vale lo ho
una fame cos grande che mi fa mwire.
Co se fame tuto sbrvb, A tempo di
carettia pan veccioto; A tempo di guerra
ogni cavallo buono; Ogni acaua spegne
il fuoco; A buona fame non v cattivo
pane.
EssER A L' ORDI.YE CO LA FAMB , A Ver
aguzzato il mulino.
Morto da fame, ffamato ; Allupato.
FAMGIA,. f. Famiglia.
Bo.VA FAMEGI4 O Kaaif.'A crqssa , Mal
ta famiglia; Famiglia numerosa.
Essbr db L istessa famecia , Estere
della ttetta tlirpe, razia , tckiatta; Et
tere della famiglia di uno.

FAN
Arms de la famegta , V. Arma.
Fambgia morta , ha presso noi li seguenti due sensi, Famiglia ettinta, ed
Quella che non pi ; e Famiglia abbacinata , vale Privata per morte de' suoi
pi illustri soggetli.
Sacra famegia , delto in modo basso r
Famiglia Famiglia di palazzo , vae
Servenli Sergenli della Corle, Famiglio
diccsi poi per birro.
FAMEGIARSE, v. Infamigliarti;Farfa
miglia, cio Crcsccre in famiglia.
FAMGIO , . m. Famiglio o Famigliare.,
val Servitore d'una famiglia. V-Bracbitte.
FAMEGILA Famegita , s. f. Famigliuola, Piceola famiglia.
FAMTA.e. f. FaiHuccia, PiccoJa tame.
Aver fameta, Etser affamatuzzo offamaticcio; Averfamuccia; Etter pizzi
cato dalla fame.
FAMILIARIZARSE, v. Addimetticarsli
Addometticarti e Dimesticarsi.
Familiarizarse tropo, Addimetticarsi troppo ; Voleme troppo ; Farsi di cata
pi die la tcopa ; Affralellarsi.
Familiarizarse lb disgrazib , Astuefarsi ; Avvezzarsi Addurarsi ; tuarsi; Far callo.
FAMINCHIONI, V. Facogiohi.
FANAL o FAwb, s. m. T. Mar. Fanale
Lampione, Quella lanterna ove si tiene il
lume la notte sui navigli ; e sulle torri ne*
porti.
Carba del FAwb, Candelliere dafanale, Palo grande di ferro copra cui si pianta nlle navi il fanale di poppa.
Faw6 da PBOCBssiby, Fauali sulT asta,
diconsi Quclli che si portaiio a processionc dalle Compagnie.
FANDO, Facendo, Gerundio di Fare.
FANDONIA o Fandogxa, s. f. Fandonia;
Baiaccia , Chiacchiera vana , Bugia. V.
Falopa.
FA4LA , s. f. Albagio , Panno lano grossolano.
FAXELAFi3fA,F/a/iW/ao Frenella, Pannina blanca leggieri, tessuta di lana fina.
Hanella a" Inghilterra.
Favla da portar soto, Camiciuola ,
Picciol farsetto di nanno lano.
Fa.vla o Fa>'elow da casa, Guarnacca o Guarnaccaccia,dice a Veste luiiga
cd agala che si porta di sopra , forse lo
stesso che Zmarra. V. Vestagja.
FANFALJGA, V. FalIipa.
FANFAnXdA, V. SpacXda.
fXnFANO, . . T. de' Pese. Soria diPesee detto allrimcnti Pilota. V.
FANFARIEbO, V. .
FANFARON, s. m. (Voce prta Francese)
SfarfaUone ; Millantatore ; Vantatore;
Parabolano; Smargiattone; Che tira
da; Che fa tbraciata o sbracio di parole.
FANFARON XDA , . (come i Franc, di
cono Fanfaronnade) Mitlanteria ; Fanto; Jattanza; Burbanza ; Vanlamento.
FANFO, add. Voce fam. Allocco; Ceppo;
Fagiuolo ; Gnocc.o ;. Mcttolone , dctto per
Agg. ad uoMio.

FAR

FAN
FANFRUGNAR , v. Rimuginare; Rovista
re; Trambustare; Rifrustare ; Frutcolare ; Rifruscolare, A udir per la casa tra
scinando e movendo le masserizie da luo
go a luogo quando si cerca di che che sia_
FA.NFRGJVO, s. m. Mescugio; Piastriecio, Cosa falla confusamente.
FANFRUGNO , dicesi pure per Intriga ;
Rivoltura; Gherminella, Giuoco di ma
no fatto per ingannare.
FANFRUGNN, s. m. Frugolare.
FANG\R, V. INFANGA.
EANGAZZO. s. m. Fangaccio, Gran fan
FANGHRA , . f. Faxgkielia ; Fangac
cio ' Limaccio; Melate.; Poltiglia, Luo~
go pien di fango.
FANGO , s. m. Fango; Loto; Limo; Mol
liccio; Molta Brago, si dice propr. il
Sudiciume in cui s' intridono i porci
Poltiglia , dicesi al Fango che si fa nel se
gar le pielre Fanghiglia , Fango de'
pozzi , fogne eie. Belletta , La deposi
zione dell'acqua torbida, come sono i fon
di delle Lagune.
FANGG CHB UGA , Fango tenace o te
gnente.
FANGO , si dice talvolta per Sudiciume
e Sucidume; Sporcizia; Lordura, Schiiezza qualunque.
FANGO DE LA MOLA DEL GUA, V. MOLA DA.
S .1 w. : DE FANGO , V. ScrNZO.

CAMINR PER EL FANGO, Sfangare.


CAVASSE DAL FANGO, delio fg. Uscir
delfango o Trarre il cui delfango , vale
Uscir d inlrighi , che anche dicesi Spelagare.
CAVAR QUALC.V DAI FANGHI , Cavar uno
dalfango, vale Sollevarlo ne' suoi affari,
largli aiulo e soccorrerlo nelle sue mag
giori urgenze. Cavar d' affanni, <ir "-ai.
VIGNAR DAL FANGO , <l<-iio lig. DerivaTe dal nulla, vale U oscuri parenti.
FANGHI D'BANO, Ter/ne d'Alano; Lo
to termale , Fango delle acque termali
> IH' abbiamo in Abano, ed anche pi inierioruienlc alla Battaglia nel Padovano.
FAR i FANGHI , Fare le lutazioni, che
diconsi anrhe Sagni a loto ; e vale Ap
plicare il lolo termale alla parie inferma.
V. BAGNO.
FANGSA , s. f. Voce di parlare furbesco
e vale Scarpa.
FANO. V. FANL.
FANTASA, s. f. Fantasia.
LA ZE TUTA FANTASIA VOSTRA , tutta

vostra fantasia, cio Opinione, pensiero.


CHE SORTE DB FANTASIA ! Oual fanta
sia*, cio Quale invenzione strana o cosa
fantastica o capriccio.
FANTASIA DA MATO, Fisima; Fantasia
jisicosa efantastica ; Fantasticaggine.
AVER DE LE FANTASIE DA MATO, Aver

fantasia, vale Pensare, desiderare, invo


gliarsi. Aver delle fantasticherie , delle
fantasticaggini. V. FANTASTICAR.
FANTASISTA, s. f. Fantasiuceia, PieroIo capriccio.
FANTASMA, s. C Fantasima; Fantasara

e Fantasma o Fantasima, Vana imma


gine che si crede vedere.
PAHBH UNA FANTASMA, Parere urta fan
tasima o fantasma, una morte, uno spet
tro: dicesi di Chi eccessivamente stenuato e macilente.
FANTE, s. ro. Famiglio; Cursore, Me*10 o Famulo di Curia.
FATTI DEI CAI , dicevansi ne* tempi Ve
neti que' bassi MiUlri che servivano alla
grave Magistratura dei tre Capi del Con
siglio de' dieci in tutto ci che occorreva.
Essi pure indossavano una veste o Ioga ne
ra a maniche largite , e portavano parruc
ca ; ed erano in numero di sei, un oc' qua
li serviva particolarmente gl'Inquiiitoridi
Stato.
FANTNI, . m. Fantini, si dicono Que'
giovani che quai giostratori cavalcando
reggono i cavalli spogliali quando corrono
al palio, come usasi a Padova.
FANTZZO, . m. Fantoccio o Bamboc
cio , Piccola figurina falla per lo pi di
legno o di cencio.
Fantoccio , diceci anche a Figura mal
(atta , e ad Uomo leggieri che si lasci con
durre facilmente.
FAPELE , s. in. Reclutatore ; Cozzone
<f uomini , Ingaggiatore di soldati volon
tarii. V. FA PEUS, in PELE.
FAR , s. m. Fare.
UN BEL FAR, Un lei garbo o grazia,
Bella maniera. Compostezza o Componi
mento, Certa aggiustatezza o modestia.
CATIVO FAH , Bruito o Cattivo fare.
L' UN FAR CHE NO MB PIASE , Non t

azione o gesto o atto che mi quadri, che


mi garbi.
Sui, FAR DE MIA MARE , S ulf aria , fare, figura o vista di mia Madre.
UN OMO DEL TO FAR , Uomo della tua
tacca o taglio, Ovv. Del tuo carattere,
del tuo costume.
FAR , v. Fare , Attualmente operare.
Fare , dicesi anche per Partorire , o
Cacare, o Creare , Eleggere.
FAH, si dice per Bastare, Esser suffi
ciente EL MB FA , Mi basta.
FA A LA MALEDBTA VIA O A LA I>EZO ,

F<:re o Operare alla peggio ; Far le cose


a slampa ; Far alla balorda o a tentone;
Fare col maglio.
FA ANCUO QUEL CHE S*HA DA FAn DO
MAN. A doman non differire ci che in
oggi vuoi compire; Di doman nessun si
paschi; Di doman non c' certezza; Co
luiJa molto che non lascia da far nien
te per lo domani.
FAR DO COSSE NO E POL , Non si pub
cantare e portar la croce ; Non si pu
ttrigliare e tener la mula ; Bere e zufo
lare
PER FAR DO COSSE IX T' UNA VOL
TA NO F A I.CMI; M; NISSUNA , Non fare n
un aspo, n un arcolaio , Detto lig.

FAR

ai t

FABCRBIA VEDER, V. VEDER.


FARGHBLA sur FIOCHI, V. Fioco.
FARCHBXB DB so VORE o DE BBLB , Far
ne di a uelte colC ulivo; Farne di solenni.
FAR GNEGNO, V. GNEOIfBO.

No FAR C.VBNTB, Imbottar nebbia; Star


si colle mani in mano o colle mani alla
cintola , Slarsi ozioso.
No FAR 8.VBNTB SBNZA PROFITO , Palle

che tu min puoi vendere , non la scorti


care, Non far nulla senza un che.
FARLA A QUALCUN o FARGKBI.A , CIgnerla; Accoccargliela; Barbarla a uno;
Calargliela, vale Fargli un male o u dis
piacere o una burla Farla netta ad al
cuno, Ingannarlo con destrezza e senz*
pericolo.
FAR PER SE STESSI, Pescar per s. Chi
fa per se fa per tre.
FAR pii; CHE CARLO IN PRANZA , Far
prodezza; Uscire del manico, Far pi
che non si suole FAR PI DEL so DO
VER, Render tre pani per coppia; Far*
soverchio FAR PI DE QUEL CHE ss
POL, Distendersi pi che il lenzuol non
lungo; Allargar le ali pia del nidiot
Spender pi che l'uom non pu.
FAR QUEL CHE FA i pii', Camminar per
la pesta; Andar per la battuta ; Andar
sene colla piena , Seguitar l'esempio dei
pi.
FAR QUEL CHE SE POL , Far la vesta se
condo il panno, Far secondo il polere.
Abbraccia e stringi ilfascio che puoi.
FAR SECONDO LS FORZE , Misurarsi col
suo passetto ; Fare il passo seffondo la
gamba, e quindi il dello, Ln non si mi
sura misurato.
FARSELA, Darsela a gambe; Fuggire^
Sottrarsi.
FARSELA m BRAGHESSB o ADOSSO, Sconcacarsi ; Empiersi i calzoni ; Cacarsi
sotto ; Farsela nelle brache o ne'calzoni.
FARSELA DA PAUKA , Raggrinzare j
Sbigottirsi; Aver paura. V. CACA ScoMB.VZR A FARSELA, Cagliare , Comincia
re ad aver paura dell'avversario.
PAH SENZA pAnn, Operare; Passare
o simili per istraforo. Adoperarsi in qual
che negozio fen%' apparirvi.
A FORZA DE FAR 8E FA PRATICA, Per '/.'-

menar di pasta il pan s' affina, L' eser


cizio acuisce l'ingegno.
AVER DA FAR O DA CHE FAR CON l'i-. ,

Aver a fare con uno, cio Aver inleresse con uno Aver che fare con uno, di
cesi anche per Allenere, esser parente
Mi NO GO DA CHE FAR, lo non ho a fare ,
cio Non ho interessi, Non e' entro.
No AVER DA FAR CO UN MrVCHlbw , Non

aver a mangiare il cavolo co'ciechi , che


a dire Tu hai a fare con chi sa ii conto
SUO

Ti GAVAH DA FAR CO.V TfO , Tu

avrai a fare con esso noi, una specie ili


minaccia.

I/ E j.I CHE FA E DB-

AvBR MOLTO DA FAI O DA CHE FAH O I. V

SFA , Far le minestre, modo basso, Co


mandare.
. FAR FA A o MODO, Farfilar uno, va
le Farlo fare inticramenle a suo modo, che
anche si dice Farla bollire e mal cuocere.

PAPARAZZO, Affogar nelle faccende , F.sser F asino ; Aver che fare fin sopra i
capelli; Aver pi faccende che un mer
cato; Aver pi che fare che a un paio
di nozse; Aver che ugnere.
BISOGNA FAH QUEL CHB 'BA DA FAU, NO
i ii t SE POL PAH , VHO- ghirlanda

FAR E DESFR

FAR FORA QBALCCSSA, /i',';;',;,! i che die

Via, Involare.

aia

FAR

costa un quattrino e non ista bene in ca


po a ognuno, per far intendere che L'uo
mo tire aver pi riguardo a quel che gli
conviene , che a quel che pu fare.
CH'SL FAZZA TUTO QUBLO I:,:"FL voi.,
CHB NO MF NE IMPORTA , Rincarimi il fit
to, Mi farci; il peggio che pu , e li dice
quando non si teme danno.
Cai LA FA L'ASPBTA , l'in lafa faspet
ta; A chi te la fa, fagliela; Qual balla
ta tal tonata ; Botta , risposta ; Render
pan per focaccia, o co/ccia , colpo, per
colpo,frasche perfoglie; Conviene aspet
tare da altri quello che tifo ad altri
Citi la fa se la dimentica, ma chi la ri
ceve se la lega a un alito o te la tiene a
mente.
CQ NO SB FA QUANDO SE POL, HO. SB VA
QUANDO SE TOI, V. PoDn.

COMA FACJO? Che sto io afar, o a


dire? Chefa?
C.UI NO FA DA SO POSTA , POI, SPERA

poco DA ALTRI, Chi per man d'altri s'im


bocca, tardi n satolla t PTOT. e vale che
Male fa i fatti suoi chi, non si sapendo
guidar da s, ha mestieri dell'altrui di
rczine.
CHI SA FAB SA DESFn , ('in /it il carro
lu sa disfare , CUi sa dare , sa lorre.
DAR DA FAR, Darfaccenda.; Metter in
faccenda.
Et. FA Et. FA E NOL FA -.. M \TE , PoHZO

ponza; Tresca, tresca ; Ticche tacche,


Esprimono uno clic assai lavorando coitchiuda poco. V. DAI FAZZO FZZO E
tO NO FAZZO CNBNTE, Io fo Come il pof-

.co, io meno io meno non approdo nul


la; Seminare in sabbia; Fondare o Zaf
fare in rena.
ELSB t VA F. 'i. ss r * GODE, Comandare
alle feste ; Portar le brache; Aver la me
ttala in mano ; Farla bollire e mal cuo
cere; Farlafrullare , Far a mo modo.
PAZZA Dio, Faccia egli o Faccia Do.
L' no FATO M i . // /i . rilevalo io : cio
Educalo, istruito,
No L'U FATO KB BEN N MAL, EL GA D
U.VA CORTELDA E r i. I.' h \ DBSTIR LA, Sen-

za fare n motto- n lotto lo trafisse a


morte d"'una pugnalala ; cio Zitto zitto,
Senza far parole n buone n cattive. In
.vece della espressione No L'HA FATO \B
BEN NE MAL, potrebbe slare in dialetto,
No L* HA DITO O S \ -, \ DIR NE BEN N MAL;

e forse la prima maniera No L'HA FATO eie.


fc cori-olla dall'altra No L'HA DITO eie.
NOL FA PBR HI , Fare o Non fare per
la bottega ; Essere o Non essere i! caso.
No POL FAB CB'EL TBGNA , Pub star po
co a venire , OVT. E* non pu stare a
giungere.
No so COSSA FAR VE, Non so che dire;
Non so che fare ; Non posso andare n
pian n ratto.
No TI GA v i , C.A DA FAB CO MARCO PAPA-

T.KLA , Tu non hai a mangiare il cavo!


co' cicchi, e vale Tu hai a fare con chi sa
il conio suo.
TANTO FA
)v T
TANTO KB FA ) V> TAlfTO'
Ti POL FAB QUEL CHE TI TOL , CH8 IfO

, Tu puoi'scuotere , c h' in

FAR
mi buon ramo, e vale Tu pnoi dire e far
ci che vuoi , ma inutilmente.
Toii.v'in A FAK , Hi/are. \, REFR
Reiterare o Iterare, r ar pi Tolte la ttMta cosa TORNAR A M ETERSB A FAB , Ri
porsi a fare TORNAB A FAR, parlando
di Piante, Rimettere , Tornar a surgere.
VAGO A K \ QVBLO CHE NISSUN *OL FAB
m u ; , Vado dove n Papa n Impera
tore pu mandar ambasciatore, Tale An
dar al cesso, Andare a'inoi bisogni.
U.V SOLO NO POL FAR TUTO , Un HOCe

tola non tuona o nanfa rumore in un


tacca.
VOLER FAB QUEL CHI ITO TOGA . Le bra
che altrui gli rompono il culo, Pror. e
diceii di Chi i vuoi pigliar le brighe che
Bon gli toccano. .
No TOLBB FAB NB UVA COMA WB t'ALTRA,

Non voler dormire n far la guardia ,


Pro. che Tale Aer l'elezione del prende
re a fare una delle due cote e non ne vo
ler far alcuna.
FARABTO, >. m. Farinello, Colui th
prezzolato gli uomini manomette. Uomo
di scarriera.
MUSO DA FARABTO, Muto O Cejfod"af-

tassino , da scellerato , da sgherro , da


ticario.
FARAON, V. ZOG\B A FARAON.

PARATO o FARAZZO, i. m. Bi.'tto o Cat


tivo fare , M. i l.i maniera di trattare'.
FARESSA,add. Feconda; Prolifica ; Fifilaticcio , Agg. a Femmina.
FARFARA , . f. T. degli Ei-bolai, Farfa
ra o Farfarella e Ungula cavallina, Sorla d'Erba perenne detta da Linneo Tutsila>ro iFarfara
. Le ue foglie eomparii r
i eSCODO uopo la Immura in marzo, onde lu
delia da aironi Scrittori Filiut ante patrem . L' infusione o decotto de' suoi fiori
praticalo anche nelle tossi, donde il no
me di Tossilaggine che le diede il Mattioli. Queste fughe erano un ingredien
te pel tabacco Inglese. La lanugine che le
Teslc nella parte ili sotto raschiata, invol
ta in un cencio, infusa nella soluzione di
nitro seccata al sole, fa la miglior esca
possibile: anche la radice seccata fa Tulizio di esca.
FARFO, s. m. Voce di g"rgo e Tale Sbirra.
FARINA , . f. Farina. V. DORATA, TAHIao . SEMOLA , SKMOLEI.
COB DB PARMA , V. COB.
FARINA DB BONA XASENA. V. MASENA.
LA FARINA DBL DIAVOLO TA TUTA I.V SB-

itoLA , Quel che ven di ruffa in-raffa se


ne va di buffa in baffa ; Chi mal raguna tosta disperge; Di mal folletto non
fi fa buon lavoro , Le cose mal acquista
te vanno in malora. V. Nitrire.
No L' FARINA DA FA OSTIE , Non fa
ri ria da cialde; Non netta farina; tfon
leale.
IVo L' Fintar* so\ , Questa non fa
rina del tale o erba del suo orto, Modo
provcrb. e Cg.
TUTA FARINA COMPAGNA , Metaf. Esser
tagliati ad una misura; Ester tutti d'u
na buccia , Tulli compagni.
1 Loco DB LA FARINA, Farinaio , Sito

FAS
<,.< si tiene la farina per uso della fami
glia.
FARINELA , .. f. Tritello; Cruschello;
Stacciatura, Crusca pi minuta che ece
per la seconda tacciata.
FARINBLA DEI FRUTI , Albume, Quella
sostanza prima gelatinosa e quindi secca
e per lo pi farinosa , la quale accompa
gna l'embrione del frullo.
FARINSO , add. Farinaccio/o ; Sfarinaccioli) ; Sfarinato e Farinoso,
Sfarinato, Agg. di alcune frutte che
non reggono al dente, come pere, mele,
Ir quali cogliono esser anche scipite.
FARISEO , Muso DA FARISEO, fiso da faritto, dicesi di Uomo di bruita usonomia.
FARNABCO. V. FBRNABUCO.
FARO, s. io Faro, Torre innalzala sul li
do, la cai sommit porta un fnoco o (ana
le che s' accende in tempo di notte . per
indicare il sentiero a' bastimenti.
Fari} diconsi in T. mar. ancora i Grup
pi di legni piantati ne' porti che servono
a' bastimenti per amarrare un CBTO; e ne
abbiamo parecchi anche ne* nostri porti.
Y. AEMJZAB.
FARO, s. m. Farro e Forre, Specie di
Biada o Legume alquanto simile alla Spel
ila , la cui pianta da Linneo e delta /'/ni
ni r latijblius. Della farina torrefatta di
questo grano , delta Mola, mescolala col
sale (se non eravi incenso ) aspergevansi dai Gentili le vttime immolate, gli al
tari e i coltelli, credendo di far cosa gra
ta ai loro Dei.
FAROBA , s. m. Massaio ; Massaro t
Masserioso, Uomo da far roba e mante
nerla , Buon economo.
FARSO o FARSDO ,add. T. de' Cuochi,
( dal Francese Farci) Riempiuto ; Condi
to, Flceti de' polli che disossati li riem
piono di condimento e sono cos prepara
ti in vivanda CAP* FARSDO , C'appo
ne col ripieno.
FABS^DO , in T. degli Acquacedratai ,
Biscolore o f'aritgalo, Agg. che si da al
Sorbetto composto di limone e maraschi
no o simili , che apparisce quindi ili due
colori.
FAS PBR FAS ET NEFAS, Maniera Ialina
fam. mantenutasi sino a' d nostri, e vale
A diritto e rovescio; e dicesi in mal*
parte.
FASAN, s. m. Fagiano comune, Uccello
selvatico. Fagiana diccsi alla femmina :
rd e chiamala questa specie da Linneo
Phasianus colchicus- Fagianoltot di
cesi al Fagiano giovine.
FASANAR , T. AJfagianare , Cuocere a
guisa di fagiano.
FASANRA, s. f. Fagianaia , Luogo do
ve stanno i fagiani.
FASOLTO, i.ro. Fagiuolino, Piccolo fagiuolo.
FASOLETI DA L'OCHIETO, Fagiuoli or
dinarii o colf occhio. V. FASLO.
FASOLBTI RISAI , Fagiuoli gentili.
FASLO, s. m. e per lo pi in plur. FA*bi o FASICI o FMOLI, t'agiuolo, Legume

FAS

FAT

FAT

notissimo, la cui pianta dicesi da Linneo


Phaseolus vulgaris.

pasta, dicesi d'una Forma quando i ca


ratteri si stacrano e eh' ella s rompe e
discioglie da s stessa Andare infa
scio, detto fjg. vale Andare in rovina.
FAR D'OGM BUDA UN FASSO, V. KIUA.

^ FAB i FATI DE CASA , Far la masseri


zia della casa.
FATI i VOL ESSER E so CHIACOLE, Le pa
role non empiono il corpo ; 1fatti sono
maschi e le parole femmine, Si dice a
chi in cambio di falli da parole. Fu det
to ancora Dammi del tu e tmllam da
voi, e vale Fammi bnon trattamento, non
mi curo che mi onori di parole, ma coi
fatti.
FATO STA , V. FATOST\.
la- FATO D'ISTORIA , In materia ; In ci
che appartiene al? istoria
SAVH EL FATO soo , Avere gli occhi
dietro la collottola, dello lig. cio Essere
accorto , deslro.

TEGA DEI FASICI , V. TBGA.


OCHIO DBL FASOLO, Occhio; fiso ; Oc
chiolino, dicesi Quella parte nera e dura
onde il fagiuolo germoglia.
FASII NEGHI, Fagliteli'grigiolati.
FASU TAVARI.VI , Fagiuoli brizzolati.
F ASOLO D'INDIA, V. RICINO.
FASOLN, detto per agg. ad uomo , Fa
giuolo; Fagiolo; Gtizzolone ; Merlotto;
Gnocco.
FASOLONI FRESCHI , Fagiuoli bazzoni ,
Di fresco cavai i dalle silique aucor verdi.
PASSA , s. f. Fascia Fasce al numero
del pi s' intende quasi sempre quelle
de' bambini.
AVER COC.YOSSO mio nr 'FAMI, Aver vi
sto uno in fasce; Conoscerlo dalle fasce.
FASSA, detto in T. marin. Orlo, si di
ce l'ultima incinta scorniciata che termi
na per la parte supcriore il bordo d' un
vascello.
FASSACA, s.f. T. de'Vellurali, Fascia
coda , Striscia con cui si tir.ii ripiegata la
coda del cavallo.

FASSADRA, s. f. Fasciatura; Allenzamento; Legatura. Strettoia, direbbei ad una fascia o simile che strignesse.
FASS\R, r. Fasciare. V. IYFASSR.
FASSER , s. m. fenditure difasci di legne.
PASSERA , . dicesi la Femmina del
Venditore di legne da fuoco , o la donna
che ne vende.

FASSERVIZI , s. f. Servigiale , Donna


volgare che serve nelle case Fasservizi
vuoi dire pi propr. Ruffiana.
FASSETA, s. f. Fascetta; Fasciuola; Bendella r. Jienderella.
TASSETO , s. m. Fascetta ; Faccettino ;
Fasciatello; Fastellino; Fastello.
FASSINA, s. f. Fascina, Piccolo fascio di
legnc minute.

FAR PASSINE , Fascinare o Affacciare.


FASSIMDA, s. f. Fascinata, Quantit
di fascine.
Viminata, chiamasi il Lavoro o Ripa
ro fatto con vimini intessuli; e quindi
Jnviminare. V. |'F v'v>\.
FASSINADA , detto in T. di Fortificazio
ne Mil. Salsiccione, Fa&lellone fallo di
grossi rami d' albero, che serve a guisa di
spallette.
FASS1ISR, s. m. Frasche, Ramuscelli
fronzoli sui quali i bachi da seta fanno i
.bozzoli.

METEH i CAVALIERI AI, FA.SKW.R , Met


tere al bosco.
TlHn ZO L* CALETE DAL FASS1VH ,

Sbozzolare. V. DESGALETAB. e Bosco.


FASSO,.. m. Fascio.
FASSO DE LEGNE , PAGTA , EHBB eie. Fa-

itello, c quindi Affastellare, Raccorre in


fasci le legne e i virgulti.
A \II.\K iw PASSO, Sciorsio Sciogliersi,
direbbesi delle bolli , iniislelli eie. le cui
doghe talora per aridit si disfanno
Dello io T. degli Stampatori, Cascar in

FASSN, s. m Fastellaccio.
FASSTO, s. m. Fasciatello ; Fascetta.
FASTIDIO, s. m. Fastidio; Noia; Strac
caggine; Stracchezza.
ESSE IN FASTIDI, Aver da pettinare;
Aver da. pettinare lana sardesca ; Aver
da grattare, Esser in grandi impegni.
No VOLER INTRIGHI O FASTIDI, Fuggir

il ranno caldo, dello fig. e vale Fuggir le


brighe.

21 5

lilo TOBSB FASTIDIO DB CEBTB COSSE , ,1 1VoLn EL FATO SOO SIN IN T*UN BEZZO,

di tempo n di signoria non ti prendere


melanconia; Lasciar andar C acqua al
la china, Accomodarsi al tempo.
TORSE i FASTIDI DEI ALTRI, Tursi gVimpacci del Kosso ; Aver presa la gabella
degli impacci; Le brache degli altri rom
pono il culo.
MOLTI FASTIDI, Fastidiume.
FA FASTIDIO, Esser ricadioso; Dar
ricada o recada; Fare afa; Spezzar
la testa; J'enire a noia.
FASTIDIO, dicesi per Sfinimento; Sdi
linquimento; Svenimento; Basimento}
Smarrimento di spirili PIGOLO FASTI
DIO, Basiaientuccio VEGNR FASTIDIO,
Svenirsi; Venir meno.

Voler la parte sua sino alfinacchio.


FATO, add. Fatto da Fare, cio Perfezio
nato, Compiuto Maturo; Perfeziona
to; Stagionato, direbbesi di. fruite, bia
de e simili.
FATO COL .VASO, Fatto colle gomita, Di
cosa falla malamente.

Fastidio o Nausea , dicesi per quel


Travaglio o conturbamento di stomaco
rhe fa voglia di vomitare. Mi nausea o
Mi fa nausea.
FASTIDISO, add. Fastidioso, Agg. a
Persona.

_ROBA TANTO FATA , Tanto fatte cotornici o altro: Va proferito col gesto allar
gando le braccia o le mani per denotare
la grandezza.
FATON , add. Mezzo ( coli' e strella e z
aspra) Aggiunto di Frutto estremamente
maturo. Fattissimo, vale Assai maturo.
Popone fattissimo ; Pera fatta , fattis
sima..

FASTIDIOSO CH'EL BECA, Pi noioso del


la noia medesima ; Darebbe noia alla
noia; E ricadioso; Da ricada o recada;
Fa afa ; Da noia. V. SECACINOSO.
FATA, s. {.Fatta cio Specie, Foggia,
Sorta.
GBA\DO DE STA FATA , Grande di que
sta fatta o ii: questa posta.
FATAL1ZAR , v. per Rendere disgrazia
to , infelice, a mal partito e simili, si
veduto scrivere in qualche pubblica car
ia . ma voce di significalo arbitrario ed
erroneo, perch se si traggo da Fatalit,
esprimerebbe Sottoporre al destino.

FATARLO , s. m. Piccolo fallo, E intedrsi d' un delitto o trasgressione politica


li lievit.
FATO, s. m. Fatto, Una cosa succeduta
o esistente.
Fatto, dicesi per Negozio, faccenda.

Avn DEI FATI DA FA, Aver degli af


fari, degli impicci.
AVER EL FATO soo, Aver il suo pieno,
il suo giusto.
ESSER AL FATO DE TUTo , Esser infor
mato d'ogni cosa; Saperne ogni circo
stanza,
ESSER u.v FATO, Constare; Esser ma
nifesto.
FAR i so FATI o i so BISOGNI, Fa;- 1 suoi
agi; Sollevarsi; Cacare FAR i FATI
soij Far le sue faccende.

FATO A MA, Fattizio o Facittiziot


Fallo con arte.
FATO NADAL o FATO PASQUA , A fatto
Natale o A fatta Pasqua.
OMO BEN FATO, Uomo ben conformato
o benfatto.
Oxo FATO , DONA FATA , Uomo e Don
nafatta , Clic ha passato 1' adolescenza.

FATOR, s. m. Fattore; Agente; Castaido.


FATORA , 8. f. Faltoressa, Femmina di
Fattore.

lu altro sign. Prolifica ; Figliaticela ;


Feconda, Agg. a Femmina che fa molta
prole.

FATORTO, s. m. Fattarello ,- Fattori


no; Ministrello.
FATOST, Fattost; IIfatto sta; L'im
portanza si ; Caso , In conclusione.
FATTO

FATOTUM / V- F^TOTUM.
FATUCHlX , add. parlando di vino. V.

FATUR.
FATUCHIAKIA. V. STBIGHBZZO.
FATUR, add. Fatturato o Affatturato.
Vrv FATUR , Fatturato o Alchimiatot
cio Adulteralo, falsificato.
FATL'RDA, s.f. Affatturazione ; Affatiuramenlo.
FATUR.AR, . Fatturare o Affatturare,
Alterare , Mescolare, e per lo pi inlendesi del vino.
FATURARSE DE LE DO.VE, Arrujfianars',
ehe vale Raffazzonare ima cosa ricopren
done i ditelli per farla apparir pi lid'a
e migliore Acconciarsi proprio de'
capelli Lisciarsi Quello che si fa con
belletto.

3i4
FAZ
FATURAZZA , s. f. Granfattura; Gran
di opera, Opera laboriosa e faticosa.
FATRSO, add. Faticoso; Laboriosa
Vale anche per Difficile.
FATURTOLA, s. f. Piccola failure,,
TicCoJo lavoro.
FAVA, . Fava, Legnmc notey -dette- daLineo Vicia Faha.
La fava vol 5, Chi semina fave^
senza governo,l& raccoglie senza baccelli, cio Scarsamenle e piccole.
FAVA GRASSA , g. f. T. degli Erbolai ,
Fava srassa Fabaria e Fava inversa,
detla da'Sistem. Sedum Telephium. Plan
ta erbacra che ha lc foglie polpose , dieesi anche Erba di S. Qiovanni. Preten
des! che le fogtie ammaccate e poste-in ace
to di vino apportino moli alleggiauiento
ne' calli de' piedi.
FAVA LUINA, s. f. Lupino, Grano notisiino che nasec da una pianta an-nualeconosciula da Linnco col nome Lupinus al
bus, che si semina per l'ingrasso de'eampi. 1 suoi semi amarissimi si riducono
mangiabili s' indolciscono enocendoli e
macerandoli in acqua. La farina di questi semi ha luogo in medicina. La buena
o corteccia de' fusti essendo filamentosa
stata fdala,ed anche impiegala afar caria.
FAVXL, s. m. T. agr. Faviile, Campo-ove
siano stale sminale fave e pei svelle.
FAVTA , s. f. Favetta.
Faverella dicesi a Fave sbacciate, dl
ie quali disfatte e impstate con acqu,a si
fa una minestra dello stesso nome.
FAVOLTA. V. Fiabbta.
FAVORIR, v. Favorire ; Favoreggiare f
Favorare. V. Paiuializr.
Fa vobib, presso moltissimi idioti s'usa
ne! sign, di Dare semplicemente , dieendwi per esempio : Go favorio da bevx&
per dire Gli ho dato da ere, L'ho servito < un bicchiere di vino, Ovv. Lu
l' ha doma\d\ bu l'ho fawbo, bgli
mel domando, ed io glielo diedi.
FAVORITE. V. Santiguo*!.
FAVTO, Uccello di valle. V. Cbbcola.
FAVOTO, s. m. de la Fava, Pr
te deli oratorio, Religioso dlia Congregazione di questo nome , ch' in Venezia
alla Chiesa e Monastero dello volgarmente dlia Fava perch presso ad un Pon
te cos nomnalo.
FAVRTO, s.m. T. degli UcceUatori, del
lo in Toscana Saltimplo, Uccelletlo pi
piccolo del Becrabco, dello da Linn. Motacilla Stapazina. Egli di beeco gen
tile ed eguaglia nella grandezza il Pettirosso. 11 suo grido montono , sottile e
somiglia ad un fischicllo ripetuto.
FAVRO, V. FnAvo.
FAZ1L, V.Facioi,
FAZIN, s.f. Fazione, V. PabtIo.
Roba che fa fazin , LoeUZ. famil. Ho
la Cosa durevole o di buon uso, cio,
Che si mantiene e conserva; Far vantaggio; Far appariscenza fendevole , ili ebbesi di Cose da niangiare, come di -

FED
te-snnstre che cotte si moltpUcano nel
la quantil dlia massa danno in certo
modo dell'utilit in famiglia.
FAZIOnXr, v. Farfazione, dicesi de' Soldati cbe fanno il loro ufizio sotto armi
in senlinella.
FAZZA, s. f. Faccia. 5 Viso; Volto.
Faccia, dicesi anche per Muso, flu
d' animale.
A vi: ii fazza ob Dia . . . Aver faceta ,
cio Sfacciat.iggine, arditezza,impudenza
di dire o di fare clc E all' opposto Non
averfaccia, significa Non aver coraggio.
CoMoaiBn de fazza, Conoscere di veduta.
lv fazza, I) i faccia; Di rimpetto ; A
dirimpetto; A rincantro.
No tabdb ix fazza a xlssun, Gittare il giacchio tundo , Non aver riguarilo
a nimio . tratlando tutti in un modo- 1 li
re in faccia , vale Parlar con rimprovcri
e risolutameule alia presenza di colui di
rui si Iratta.
FAZzXA , s. f Fceciata; Faccia; Fronr
liera, Fronle e prospetlo degli edifizi.
Fazzada db fogio , Faccia ; Pagina ;
Cartata, Ciascuna banda del foglio.
Dk fazzda , detlo avvcrb. Di faccia ;
Di rimpetto; Alla rincontra ; A fronle ;
A petto.
FAZZADIMA , s. f. Facciuola, Si dice del ottava parte del foglio.
FAZZARSE, v. Affacciarsi; FarsiaUafi
nes ira , Metier fuori la faccia per valere.
FAZZOL e anlicam. Fazzuol, V. Facil.
FAZZOLEtXdA , s. Colpo dato colfazzoletlo.
Fazsdlet'vda , significa ancora Tanto
quanto pui capire nel fazzoletto.
FAZZOLETN, s. m. Benduccio, Piccolo
pannolino che si liene appeso alia spalla
alla ciila de' figliuolini ad uso di nioccichiuo.
Fazzolbtn da feto, Zinnale, Pnzo
di pannolino che euopreil petto alle donne.
FAZZOLETO, s. m. Fazzoletto; Moccithino e Pezzuola, Quel pannolino clie s'adopera per soffiarsi il naso.
Fazzoleto da subn, Pezzuola Fazzo
letto.
FaZZOLETO DA COLO, V. CoLABT.VA.
Fazzolbto da spale da , Capezzale ; Collaretto o Collarino da donne;
Fazzoletto da collo; Spallino Zinna
le dirassi pi propr. quel che cuopre le
zinne.
Fazzoleto db soto, Pannolino o Pezza, Riparo dlie donne.
BecoLv del fazzoleto, V. .
FAZZOLETN , s. m. Fazzoletto Spal
lino grande, Gran fazzoletto, lungo an
che due brnecia quadralr, di varie f<igge,
con cui le donne si l icuoprono quasi lut
ta la persona.
FEDE , s. f. Fcde Fe , Lealt , Fedelt.
Hl /z r E FEDE MANCO OIE SB CREDE , Danari sc.nno efede ce ' men che
non crede.
Fede o Alleslato CVri^ca/o, -

FEM
si qael documento sia pubblico sia prirato che certifica un fatto una circostanza.
I fede, Allafe'; Afe' ; A/e' di Dio;
Alla fe buona ; AJfededdicci; Se il Ciel
mi salvi; Casi Dio m' aiuii , Modi di giuramento.
t
BlSOGNA FAB B.V ATO DE FEDB FEH CBBdbe quel vede , Maniera fain, per
dire Traveggo ; Abbaglio; M" inganno ;
Non mi par vero quel che vedo : eio Sem
brare incredibile quel che si vede.
FEDELINI, s. m. Capellini, Voce Floren
tina. Nome che si d ad una Specie di Ver
micelli di pasta pi sollili degli altri , che
da noi si chiamano Bicoli Mejvci , e
servono ordinariameule per Minestra de
gli anunalati.
FEDINA , s. f. Termine venutoci di Loibarttia e passa to in uso abituale presto git
Ufizi criminali , che vuol dire Piccola te~
de; s' intende Attestazione dlia Rgi*
slratura crimnale die il tale sia o no inscrilto sui regislri dlie senleiue crimina
li: Dicesi ancora Fedina crimnale.
FFAUT, . m.Feffaute, La sesla nota
dlia scala di msica.
FEGRA, V. FrebBA.
FELCE , s. m. T. de'Barcaiuoli. Quella te
la che s'adatta sopra alcuni cereb: piegati a guisa d' arco e che formano una spe
cie di i a nel naviccllo. Quella dlie
peote o barche simili , si dice Coperchiu ;
quella dlie gondole Copertino. L* ossatu
re semplice de'crrchi chiamasi in dialetio-Capo.vba, per qualchc simililudinc al
la Capponaia.
FELCER, s. m. Dicesi da noi quel Falegname ehe fabbrica i coperliiii dclle barchelte.
FELCRA,s.f.Si chiaina la MoglicoFcm. mina del detto Fblch.
FLESE , s. f. Felce o Felce maggiore e
Felce aquilina , detla dal Mattioli B'elce
fem mina. Piaula erbacea che cresce all'allezza <T un guinbito e per lo pi ne'bosrhi. Chiamasi in sistema Pteris aquilina
Polypodium felix fmina. Non produ
ce n flore ne fi-utto. Leg;;o in Targioni
che le sue grandi foglie ponno servir a.
vai'ii usi, e le sue radici nodose ridotte in
farina e impastare- con acqua , a uso ili
sa pone.
FELICItXR, v. Congratutarsi ; Ratiograrsi , Consolarsi cio. con alcuno pet
qualche cosa che gli sia seconda.
FELPN , s. m. Panno flpalo , cio Larvorato come la Felpa. V. Plus.
FELTRIN , Capelo FELTnx, Cappellofchtrato; cio Di panno di feltro. Che uol
dire Panno non filato n tessnto.
FELtCA, s. f. Filuca o Filuga e Felucay
Specie di Scialuppa o piccol legno di
che va a vele ed a renii.
FELUCON, s.m. Filugone, Bastimento soltile, maggiore dlia Filuca ordinaria.
FMENA , s. f. Femmina Femina.
' y . Femminiera, Le fem
inine il Luogo ov'esse stanno.
>
Fnontj in T, Mar. Femmirtelle , di-

FEN
rami Icnni Occhi di ferro stabiliti nella
ruota di poppa , in cui entrano gli agugliolli del timone che lo tengono sospeso.
FEME.VB DE LE ASOLE , V. ASOIA.
FEMEN\L. BCATI FBMBWALI , \. BJSATO
FEMENAZZ.l, s. f. Femminuccia > Fem
mina grossolana e goffa.
FEMENLA i
FEMENTA / s. f. Femminella ^Fem
minuccia i Femminilit e Femminella.
Detto per Agg. a Uomo , Femminacciolo; Effemminalo o Effeminalo e Donnaiuolo, Vago di femmine , che sta volentie
ri colle femmine.
FEMENN , s. m. Femminona ; Femmi
nuccia, Femmina grande e grossa.
FEMENTA , s. f. Femminuccia, Accresc.
di Femmina.
FENoFiBW,s.m. Fieno.
FlEN HAZBNOO O MAZADEGO, T. agT. F16-

no maggese, Fieno della prima segatura


Guaime, dicesi l'Erba tenera che ri
nasce ne' campi e ne' prati dapo la prima
segatura.
F* AC.esTAir o FBN SECONDO , Grume
reccio e Gomareccio, Fieno serotino e pi
corto del Maggese , evi la seconda raccol
ta. V. TEIIZAIINA.
FEN DE STUDIA , Grumereccio e Goma
reccio , chiamasi anrhe quel Fieno che u
sega calle stoppie ne' campi slali seminali
a frumento.
FEN MARZO , Fieno fi-acido u fradicio.
FALZA DA *B.Y, V. FALZA.
jMucmo DE FEX, V. MUCKIO.
STUDIAR EL FIBN , Rivoltare o Sparpa.gliare ilfieno , Operazione che fasgi , ac
ciocch si secchi.
DAR FEX A L'OSTO, Locuz. finn. Darla
a bere; Darla ad intendere; Gettar la
polvere negli occhi; Ficcar carote.
FENAZZO, s. m. Fieno grosso da panta
no, Fieno de' luoghi paludosi.
FENDA, V. in VESTA.

FENESTRA , . f Finestra.
Le parti della finestra sono le seguenti.
PIAVA, Davanzale o Soglia, Cornice so
pra la quale si posano gli stipiti Poxo,
Parapetto , 11 davanti SVABTZ, Sguan
cio o Spalletta difinestra RHMENATO,
Imbotte , La superficie dell'arco BATBA DE L'EHTE, Battente ERTE, Stipi
ti, Li due membri laterali che reggono
1' architrave SOGIR , Architrave , La
p.'irtc superiore che posa su gli stipili
S/RIMI, Fregio, Membro d'architettura,
per allro nome detto Zoforo GORNISB,
Cornice o Cornicione, Quel membro che
porge in fuori al di sopra FKO.XTI/.ZO,
FrontispizioMODI.V , Mensola Sen
ni, Imposte IMBOCAURA, Abboccatura,
I due regoli di mezzo d'una vetriata.
FENESTRA co LA FEBIADA , Finestrafer
rata.
FK.VESTIIA DB TELA o DB CAUTA , Fiitestra impannata di tela o di carta.
FENESTBA DB VERI, Vetrata; Vetriata;
Invetriata.

FE.VESTBA DA BA3io , Finestra di ter


reno.

PER

PER

I'E-K PUTII A H E/, v SEJLDA , r'iinvtril i-.ilbattuta.

p d notte per pescare. La lucerna cje


v' dentro chiamasi Testa o Botta.
FEBAL o CAMPANA DEL CAM!N , Fummaiii nlo, La rocca del cammino.
FEBL, detto fig. a Persona, Allampa
nato; Lanternaio , Smunto, lecco pi
che pi ; Magro arrabbiato.
FERALANTE, s. m. Portafanale , Servi
tore di piazza. V. CJDBGA.
FERALETO, s. m. Lanternetta Cam
mino , dicesi il Coperchio per dove esce il
fummo.
FEHALBTO DE QUATHO VERI o DA STALA,
Lanternina o Lanternetta.
AVER EL FERALETO, Locnz. figur. Avere
il lanternina, che vale Essere ernioso.

KK.% rsTii A STftOJDA,, Finestra accieeata, vai Murata.


FENBSTRA su LA STRADA , Finestra da
via ; Finestra che riesce o risponde nel
la strada o sopra la strada.
FAK D' uw BUSO UNA FENBSTBA , Far di
una mosca un lionfante o d' una bolla un
canchero, detto Gg. Ingrandir le cose.
FABTAWTO DE FBNBSTRB, detto ftg. Apri
re o Spalancare gli occhi.
OBDENB DE FE.VBSTUE, Finestrata, Ran
go di finestre.
FENESTRLA , s. f. Finestrella ; Finettrello; Finestrella ; Finestrina; Fineslrucola.
FENESTRR, . m. Noi diciamo a quel
Falegname che fa le chiusure di legno al1* apertura delle finestre e le munisce di
vetri. Non trovasi Fine.slraio ne' diziona
rii, ma Vetraio soltanto per Colui che ven
de ed acconcia vetri per finestre o simili.
FENESTRKRA, s. f. La Vetraia, cio la
Moglie o Femmina di Vetraio.
FENESTRN , . m. Finestrino o Finestrucolo.

FENESTRN , s. m. Finestrone.
FERIMENTO , s. m. Fitte } Finita; Ter
mine.
DAB FERIMENTO, Finire ; Terminare ;
Compire.

FENQ , V. FINO.
FENR , V, Furia.
FENOCHlXNA , s. f. Finocchiona ed an
che Meu , Pianta cfee molto rassomiglia al
l' in. io lii.i. I Botanici la chiamano ;!'. I ti
mi Melili!.

FENOCHITO , s. m. Finocchino Finocchi si dicono Li grani e sementi del


fi nocchio.
FENCHIO, . m. Finacchio, Erba notis
sima, delta i la' Sistemai K-I .inclinili/ Foeii ir ii Ia IH Rappa ciocca, dicesi alle Fo
glie che si gettano mondandolo.
ConEsiiri DEL FENCHIO, Finocchiao,
Quel prime germoglio che spunta dalla ra
dice.
'>
FE.\OCHI co IA MANDOLA o Co LA MAN
DOLA EL BOX FEXOCHIO, gridano ;i gola in
Venezia gli erbaiuoli girovaghi per dar cre
dilo ai loro Gnocchi cestutie dj polpa bian
ca com' una mandola fresca.
FNNOMO, s. m. Yocc.dcgli idioti che
non sanno dire Fenomeno.
FENTIZZO, add. Agiato, cio Pigro, Len
to, Poltrone, Ncghilloso.

FENZER, v. T. Aniiq. Fingere.


PERA , s. f. (coll'e aperta ) T. Agr. Falcio
ne, Strumenlo di ferro allo a segare e ridur la paglia in minutissimi pezzelti per
darla a mangiar al bestiame.
FER.L, s.m. Ferale o Fanale e Lanterna.
Lampione, dicesi Quella specie di fa
nale che si adalla alle carrozze e ad altri
legni per far lume in tempo di notte.
FEBL DA FESCA , Frugnuolo o Frugno
lo, Specie di (anale che s'alluma in leni-

21$

A.YDn A ^CARPIONI COL FEIIALBTO^ V.

ScAnpibx
FERAMENTA , s. f. Ferramento ; Fernria, Massa o Quantit di ferri da lavora
re o lavorali.

FERAR, v. Ferrare.
FEB*H i CAVALI , Fan-are i cavalli
TOBNR A FEBAB, Rinfiorare.
FEBII uw BAST.V, /ngorbiare; Metter
la gorbia , che Quella punta di ferro che
si inelle ai basloni da portare in mano.
F.ERAR10L, E. m. Voce anliq. Ferraiuoh
o Ferraiolo, V. TABABO.
FERAZZA, s. f. Ferraccia, Strumento ad
uso de' Doratori a fuoco. V. RICUGSEH.
FEKAZZL, s..m. T. de' Magna ni, Anel
lo, Ferro confitto nell'imposta dell'uscio
he riceve il chiavistello con cui rimali
chiuso I uscio medesimo.
.

FERETN. V. FEBETO.
FERTO, s. m. Ferretto; Ferri/zzo; Fer
rino; Perniino.
FEKETO DA IMPIRAR, Injlacappio, Ago
con cui le donne infilano i rappii o nastri
o simili Puntale dicesi la Punta di lat
ta o d'ottone nell' estremit d' una strin
ga o cordelKna per affibbiare.
FERTO DA POVTA, Ferrolno, Strumen
to appuntato ad uso degli Orefici.
FERBTIN DA LUME , V. in LUCER,\A.
FEJIETV DA RIZZAR, V. FBBO DA BIZZ\B.
FERIA, s. f. Ferita; Ferimento.
FBH!A DE cuon , detto Cg. Trafitta.
SBRAR LE FERIE, V. SERA.
FERI\DA , s. f. Ferriata o Ferrata Inferrata o Inferriata.
Ferriate a gabbia , diconsi Quelle clic
sportano in fuori.
Ferriate a corpo o inginocchiate^aclle che sportane dal mezzo in gi.
FERIDRA, .. {.Feritoia, Piccola e ret
ta apertura nelle muraglie, fatta per guar
dar di notte a sicurezza della casa, e per
comodo di sparare. V. BALESTBIERA.
FERIE, s. f. Ferie, Giorni feriali nel Fo
ro civile , ne' quali non si pronunziano
sentenze: sotto il Regime Italico dioevansi Vacazioni.
Ai tempi Veneti v' erano le FERIE or,
NADL, che cominciavano il 17. dicembre
e lini vano il 3 1 . dello stesso mese } e fc Faaia DB PASQUA che cominciavano la dome

2i6
FER
nica dell'Ulvo progredivano fino alia lerxa fcsta di Pasqua. V. Vacanzb.
FERIGO , Federico, Nome proprio di Uo.
FERIO, Ferito, Add. da Fcrire.
Mbgio ferio morto, E meglio cadere dallafinestra che dal telto; Egli
meglio caliere dal pie che dalla vetta ,
Contentarsi del minor danno quando p
tela esser maggiore.
Nb mosto nb FBaio, Ni storpio ne zoppelto, dicesi di Cbi, essendo itato a risico
di gran danno, ne usci con poco e da coulentarsene.
Esser ferio suL viro, Averia in su la
beccatira , vale Esser eolio su qurlla co
sa che sia pi cara. Dicrsi anche Esserferito nel pa vivo.
FERIR , v. Ferire ; Venire al sangue.
Fehir, detto fig. Ferire, cio Pungere,
offendere con parole Vulnerare o Fe
rire, dicesi de diritli altrui.
Krir la fajttasia , Destare ; EceitaTe; Infiammare ; Pungere.
Fer ir sut vivo , detto fig. Ferir nel
cuore.
fermXda, s. f. Fermata; Posata; Pau
sa; Besta; Bittata; Rimasa; Indugio.
FERMADINA, .. f. Sojfermata, Brieve
fermata.
fermXr, v. Fermare, Raltrnere.
FermXr qualcn, Arrestare alcuno.
FermXr ota penla , Calzare con
hietta calzatoia , Punlellare che che sia
con calzatoie perch non iscuola.
Fermasse aspbtr un , Sottarsi alquauto o Sojfermarsi.
Fermarse, parlando dell' acqua, Rimpozzare, Fermarsi non avendo sfogo.
Febmr el comito , Fermare ; Bifermare , vale Quietare.
F R i CAvALi, Fermare,vale Patlrggiare cavalli o allro simile per uso d'alcuno.
FermXr in bota, Arrestare; Bimanersi di botto.
FermXr a dente , V. Dente.
FermXr una letbra, Intercettare una
lettera.
fermXta. v. Fermada.
FERMATVA , s. Jus o Diritto di vendita, e s' intende di qnalcfae derrala.
Fermativa si dice ancora per Ferma
ta, in sign, di Pausa, indugio.
Magazen ssnza fermativa , Bettola
senzafermata o senza dimora: cio Luogo dove si vende vino a minuto, ma in cui
la gente non pu fermarsi a here.
No aver fermativa , Locuz. fam. IVon
averfermezza , cio Non avre tlabilil,
costanza.
fermentXr, v.Fermentare; Lievitarc.
Fermentar ocalcIin, Fomentare, vale
Incitare, Suscitare, Istigare.
FERMENTAZIN, . f. Fermentazione.
Fermentazin de sPiRiTo , Suscitamento; Sollevamento ; Agitazione dispirito.
FERMENTO, s. m. Fermento e Fermen
tazione.

FER
Fermento , dicesi fig. per Suscitamento; Sollevamento; Boitimento; Bollare,
Infiammamriilo d' animo.
Fermento db poplo, Bolli bolli , Tamulto, Rumore, Scompiglio.
FERMO, s. m. Arresto; Arrgstamento ,
Quel fermare che fan le guartlie..
FERNABCO o Fabjtabuco , s. m. Fernambuco o Legno del Brasile o come lo
chiama il Cav. Re, Verzino vero, Legno
che in grossi pezzi secchi ci viene specialmenle dal Brasile, con cui si linge in bel
rosso sanguigno, e si fanno anche lavorL
L'albero dclto da'Bolanici Caesalpinia
echinala.
FERO, s. m. Ferro, Mtallo nolissimo. V.
Scoazze.
Fbro a do man , Coltello da pelare a
due manichi, Sorla di coltello a lama
larga flcala, che usano i bollai, i remai
ed altri simili artefici.
Febo da prbssr, T. de'Baltilori, Ferri, Strettoio rmalo di ferro per istrignere le scacciate. V. Forma.
Fbri da CAL7E , Aghi da agucchiare;
Dar qualche storta all'agoj Torcer rago.
Ferri del cavallo Sferra , dicesi al
Ferro vecebio e rolto che si leva dal pi
del Cavallo Se i ferri fossero d' argen
to, direbbersi Fcrri argentei.
F ero da coltri.vb , Ferro da bandinelle ; Portatende.
Febo da foco, Paracenere , Voce Flo
rentina.
Febo da forno , Lastrone , Amese con
cui si tina la bocea al forno.
Febo da governXr , T. de' Geltatori
de'caratteri , Lisei no, ColleWino da rinettare le leltere.
Fbro da marascalcbt, Incastro Bosella , SU'umento di ferro taglienlc che
serve per pareggiare le unghie alie bestie
che si ferrano,
Fero da rizzr i cavli , Calamistro ,
Struinento che serve a' Parrucchieri per
arricciarc i caprlli.
Febo da scar.vXr , Coltello da scarnire,
T. de' Conclatori di pelli Fbro da pblXb e Fbro da purcXr, Sono due difTereiiti ferri o coltelli di cui si scrvouo li Con
ciatori.
Fero da scotr. V. Papiguoti.
Fero da segar, V. Falza da fien.
Fbro da soprbssXr, Ferro da insaldare, detto anche Liscia e Saidatora, Slrumento fam. notissimo. La lastra rovente
che vi si mette dentro , dicesi Anima
Cucchiaia si chiama un altro Strum, di
ferro che serve al medesimo uso Fer
ro da spianare, dicesi a Qurllo dc'Sarti.
Fero da stizzar , Atlizzatoio , Slrumento di ferro per atlizzare il fuoco , pro
prio de' Fondilori.
Fbbo da stradXr , T. de' Falegnami ,
Licciaiuola, Slrumento di ferro fallo a
foggia d' una bietta j del quale i Falegnami si servono per torcer i denti dclla se
ga; il che dicono Allicciare.
Fbbo da supiar , Sojfione, Canna di
ferro traforata da sofliare nel fuoco.
Fbbo da venr , T. de' Cesellalori , V.
Granidr.

FES
Fero , detto in T. Mar. Grappino, Spe
cie di piccola ancora con quattro palle o
marre, che serve a fermare i piccoli bastimenli.
Fero db do mare, T. Mar. Ferro di due
marre, V ancora propria de' Vascelli. V.
Ancora.
Fbro del bastn, Calzuolo o Gorbia,
Ferro falto a pirmide nel quale si melle
il pi del baslonc come in una calza.
Febi de botega, Ferramenli, Mollitudine di strumenti di ferro da lavorare.
Detto fig. s' intende Tutto quell che ge neralmente serve e s'impiega nell'uso del
proprio meslicre o professione.
Feri da Chirurgo, Armamentario chirurfrico, Tutto il corredo de' ferri necessarii ad ogni abilc chirurgo.
Fero dreto , lo stesso che Fero
man. V.
Feri da Ceselador , V. Cesblo.
GuXr I FEBI, V. GuXr.
Meter i fbri a fondo , detto fig. Preor
dinare; Preparare; Predisporre; Ordire.
Meter in feki , Mettere in ferro , ne'
ferri o alferro uno.
ScaldXb i fbri, V. Scald\r.
Trar i so fbri a fondo , Trarre Gettare il dado la sorte , Far un dato spe
ri ment per tentar la propria ventura.
FERORTO FEBOTO, (coll'o stretto) s. m.
Ferraveechio , Co chiamasi Quello che
compra e rivende ferrara rolla Ferragliere , dicesi a Colui che compra il ferro
vecchio e poi lo rivrnde a' fabbri.
FERSA , s. f. Rosalia Roselia Morbilli,
Sorta d'infermit che viene alla pelle.
FERSORA, s. Padella, Slrumento nolo
da eucina. V. Pabla.
Andar da la grela la fbrsoba , V.
Graela.
La pabla che cria a la farsora , V.
Pabla.
Fersora da castagnb, Padella da brudate.
FERSORXA, s. f. Padellata, Quantoin
una vol ta si cuoee nella padella Friltume o Friltura dicesi di Cose fritle.
FERSORTA, s. f. Padelletta; PaddloUo.
FERVORIN, s. m. Sermoncello o Sermoncino, S' inlende Piccolo discorso spii ituale fatlo in Chiesa.
Far u.v pbrvorin, Fare un sermonci un discorsetto spirituale.
FERZO ( colla 2 aspra ) s. m. T. de' Pesc.
Ferro, Nome che si d a ciascun pezzo di
lela di cui si formano le Vele ; che parlanddsi d'altre cose si dice Telo. V. Bigorlo.
FEST A, s. f. Fes ta, Giorno festivo.
Feste comandXb, V. Comanda.
Festa da balo, V. Festn.
Festa da tobi , Caccia de' ton.
Festa mua; Cena o Conversation mufa, Festa maninconiosa i Cena magra ,
maninconiosa.
Comandar lb feste , V. Comandar.
ConzXbda festa qalcjn, Conciar uno
pel di delle feste, TratUrlo male.
Far feste, Festeggiare_ F* *

FET

FIA

* ma, Farfes tacete , carene, Buona ac


coglienza.
FAIT FESTA, Guardar la festa Feriare, direbbesi per Vacare dalle occupazio
ni del Foro Pestare, Por fine , Pren
der riposo Farfesta, vale Mostrar giub
bilo, gioia.
FAR LA FESTA A QUALcbiv, Far lafesta
ad uno, vale Ucciderlo.
FAH LA FESTA A u.v CAPJIT , Mangiare
un cappone.
FAR i. FESTA PSB i ALTRI, / mattifan
no lefeste e i savii le eodono, Si dice prorrrb. dello Spendere il suo per dar piace
re ad altri.
FAH LA FESTA .-iF.ro-, Ti > Bt S \ vi ,> . Me-

1,1 i. Qual ballata tal sonata, Dare secon


do che i riceve. V. Poco BAX E poco S.
ANTONIO , KIT PAJT.
FlJfU LA FESTA , STB LB CAYDBLE O I
MOCOLT, Fatta la festa corso il palio ;
Morta la vacca, disfatta la soccita, Cesata la buona combinazione , la fortuna
finisce.
LB FESTB DEI BARONI DUBA POCO. V. BA-

ab*.
No XB SEMPRB FESTA, Sempre non f' ha
la pera mezza, Non si ha buona fortuna
sempre. Ogni d non efesia.
FESTA/ZA, s. f. Pestacela, Festa grande.
FESTEGIR , V. FESTIZR.
FESTESLA, s. C Fei ticciuola , Piccola
Festa.
FESTIN, s. m. Festino, Trattenimento di
ballo.
FBSTIW A PORTA AVERTA, Festino pub
blico o Veglia bandita Festino vena
le , ti dice a Quello ove si paga una vii
moneta all'ingresso.
FESTIZAR , v. Festeggiare, Solennizzare
una fi-si.i.

FET A (colfe stretta) s. f. Fetta, Particella d' una cosa tagliala sottilmente. P. e.
Una fetta di cacio , di popone , di coco
mero.
FETA DE PAH BRUSTOLA, Crostino; Fet
tuccia di pane arrostito. FAR IL PA,V
IN FETB , Affettare il pane ; e dicesi anche
di altre cose.
FETA DB PERO o DB POMO eie. , Spicchio
di pera , di mela o simili ; ma s intende
la (juart. i parte tagliala per lo lungo.
PETE DA REMESSO, V. REMBSS.
DAR UXA GI FBTA, Dare una lunga;
Dare altrui una stampita, Noiare con un
discorso lungo e spiacevole Torre gli
orecchi; Spezzare la fantasia ; Infradi
ciare alcuno: cio Torgli il capo TonGHENE su U.VA GRAN FETA , Pigliarne una
buona corpacciata , detto fig. Seccarsi di
lunghi discorsi OH Dio CHE FETA ! Oh
Dio che seccatura !
ESSEU UNA GRAN FETA , V. SEGATURA.

FAR uwo IK FETB , Far rocchi d'alcuno,


Tagliarlo a pezzi Far salsiccia di uno;
Far ciccioli , vale Ammazzarlo.
FETR , v. T. Agr. Straccare, Arare quel
terreno ove sia stato raccolto miglio , sag
gina o altro grano di piante panicolate.
FKTAZZA , s. f. o FETO.VA , Fetta gran
de di pane. Il Vocabolario Padovano di28

ai?

ce Calettane acerete. di'Caletta, ma vo


le braccia, Favaio, tifato, ilfegato, le
ce antiquata.
oudella; e vale Ho perduto il coraggio^
FETJVA, g.f. Fettolina; Fettuccia e Ta
No AVE EL FI CHB SIA soo , Non poter
gliuolo , Piccola fetta Spicc/ticttino
dir mesci ; Non aver tempo a mettersi
dircbbesi di mela, pera etc.
mano a bocca, Aver grandi affari. .
FBTIICA DB PAN BRUSTOLA, Fettuccia di
No ME XE RESTA FI ADosso, Non mi repane rosolato , cio Abbrustolato. E se
*ti> fiato addosso , Dicesi talor per paura.
poi condita con olio , sale ctc. chiamasi
No PODB AVER EL FI, Non riavere l'a
Cresccntina.
lito.
FETIWS DE PA\ DB SPAGNA, Fette o Fet
No posso TIRAR BL FI, Non mi tocca a
tine di pasta reale.
dir Galizia ; Non posso fiatare o rifia
tare.
FETN, T.agr. V.IWCALMO.
No M GHIA P A TJ\ O No SB FA FI\, tifo*
FETN, s. m. T. di Mascalcia , Fettone ,
"fa fato , dicono i Bottegai o FaccenFesso o Spaccatura del pie dal Cavallo,
dicri quando non si fa faccende.
dall'unghia alla corona.
PER MANCANZA DB FI, detto fig. Per
FEVRR , Voce ant. Febbraio.
non avere cum quibus, cio danari.
PEZZA, s. f. Feccia; Fecciaia, Purgatu
SIN CHB CH' FI CH' SPERANZA, Chi
ha tempo ha vita Chi salva la pelle ,
ra , posatura.
FEZZA DE L'OGTO. V. MORGA.
la carne rimette, Modo proverb. che si
dice di Chi sia scampato d' una grave, ma
PEZZA DEL TIX, Posatura; Fondaccio
Vnr PIEIV DE FEZZA , fino feccioso.
lattia.
TEGNVR EL FI , Ritener f alito, Non
FBZZB , Feccia ; Stereo.
respirare.
PEZZA DE ZB.VTE, Feccia di gente; Ca
TOR SUL FI, Pigliar sul fato, ci*
naglia; Gentaglia; Schiuma della plete.
Sulla parola.
PIA, s. f. Figlia o Figliuola, E dicesi nel
TIRAR EL FI, Ritrarre F alena o Suc
parlare domestico anche per amorevolezza.
ciare, Per quel tirar che si fa del fiato a
FAR D'UWA FIA CENTO ZB.VERI , detto fig.
s ristringendosi quando o per colpo
^ar d" una cosa piccola molte parti.
per
altro si sente grave dolore.
VOLER BE.V A LA MAMA PER LA FIA. V
TOR EL FI, Mozzare il fiato, Dirrsi
Bax.
dell' Impedire che fa il vento troppo im
LA MARB VALENTE FA LA PIA BONA DA
petuoso il respiro.
ONESTE. V. MARB.
UN FI, Unfiato; Un pocolino; Un mic
PIA anche Termine che usavasi sotto
cino; Un micelino; Un minimo che.
il Governo Veneto, e vale Catasto, Libro
ZA uw FJ , Or ora ; Momb.
in cui sono registrali li possessori di beni e
FIA
, Via e Vie , Voci che adopransi nel
fondi stabili, colla nota delle cose possedu
, molliplicare i numeri OTO FIA OTO VAL
te sulle quali si pagano le pubbliche gra
SESSANTAQUATTRO , Otto via otto fa sesvezze. Ora dicesi da'Lombardi CATASTUO,
sanlaquattro.
corrotto da Gatasto.
FIABA, s. f. Fiaba; Favola; Fola; Baia.
FIA,s. m. Fiato e Alito.'
In altro sign. Bubbola ; Cantafavola}
BUTR VIA EL PIA, Perdere ilfato ed il
Melarancia; Fandania, Spiritosa inven
tempo; Predicar a' porri ; Appiccar bre
zione di che che sia per burlare.
vi, Raccomandarsi in vano senza poter ot
Cipollata , dicesi per Sciocca strava
tenere cosa alcuna.
ganza.
CHIAPR FIA , Eaccorre o Eicngliere o
LE XE TUTE FIABE , Le san tutte bub
Eiavere ilfiato o l'alito; Pigliarfiato; .
bole, panfraccole, novelle.
Eiaverti Detto fig. Rincorarsi ; Rin
CONTAR FIABE , Favoleggiare o Favo
francarsi ; Rianimarsi.
lare, E quindi Favoleggiamento. V. FIADAR EL FI, Alitare a bocca o nel viso
Bnr.
ad alcuno.
Li FIABA WOXBW PI CURTA KB PI
DAR FJ, Dare fiato, Dar tempo a ri
LONG A , VU 8CURTVB UN BEO , CHE MI ME
fiatare.
SCUHTAR UN ONCIA, Ovv. LoNGA LA FIA
DE BOX FI, Di buon alito; Far buon
BA, CURIA LA VIA, VU DISB LA VOSTRA CHK
alito.
MI HO DITO LA MIA J Ovv. CuRTA LA BIABA,
DB CATIVO FIA, Fiatoso; Di tristo fia
LONGA LA VIA , CONTMB LA VOSTRA CHE LA
to; Bocca fialosa; puzzolente; Ha un
MIA XE FiNiA , Poi-mole e cenni delle No
fiato d'avello o unfiato che ammorba. V.
velle finite, clic usansi in Venezia. In To
REFOLO.
scana dicono, Larga lafoglia e stretta la
FAR STAR zo EL FiX, Egli ammazza,
via, dite la vostra, che ho detto la mia.
Dicesi d' uno che reciti male o favelli a
FIABAZZA , s. C Favolacela,
sproposito o di cose spiacevoli.
GHE SPUZZA EL PIA, detto fig. V. SPUZFIABTA, s. f. Favolelta; Favoluccia;
zXa.
,
Novelluzza;Filastroccola, Piccola favola
I.V FI , Sottovoce
1 '.! i; r.\ n UT FI ,
Apologo e nel dimiii. Apologhetto, Fa
Parlar sottovoce o sommessamente.
vola Amorale, e si dice propr. di Quelle
MANCANZA DE FI o DE RESPIRO, Alfanove s'introducono animali a parlare.
namenlo e Afa.
FJABN, Favolane, Agg. che si da a chi
MEHCAXTE DA FiX, detto furbesco, Spia;
racconta favole , che anche dicesi Bubbo
Marachella ; Soffione.
lane e Favoleggiatore-Carotaio, si chia
MB XB CASCA EL FiX, Mi casc la milza,
ma Colui che racconta bugie Cianciven

FIA.
2i8
TIA
FIANCXdA
,
.
f.
Fiancala o Sfiancadolo o Ciqncero e Cianiaso, Paranoia
ta, Colpo dalo altrui nel Ganco.
che vende ciauce.
Detlo in T. mar. Fiancata , dicesi lo
FIACA, . f. Stracchetza ; Stanchezza ;
Sparo di tulla artiglieria d' un Ganco
Lassezza; Lar s Undine.
della nave. Brdala , in questo senso
FiACA, dicesi per Flein ma ; Tardita ;
Francesismo.
Lenlezza ; entere , E per Svoglialura ;
FIANCADRA, . T. de' Fornai, 4tiSvogliataggine Svenevolaggine.
taccatura, Silo laterale del pane che n'Iia
Tobla haca, Pigliarla a bell'agio
toccato un altro di Ganco nel {orno, che
o con flemma o con doteezza, e vale Vun
non ha orliccio, cio crosla.
adirarsi.
FIANCBETO, s. m. Cercine, GnancialefcFIACXdA, s. i Pippionata, Cosa ciocca
to che si pongono alcune donne iutorno
o scipila.
ai fianchi per coinparir Gancute.
FiXdA, . f. e nel plur. Fiae, T. antiq.
FIANC , . m. Fianco e Gallone.
Finta } Volta. V. Volta.
Talfiab, Talvolta; Alcune volte.
Gaosso db fianco, Fiancuto; Benfianr
cuto , Che ha gran anchi : dicesi di Per
FIADN, . m. T. di Zecca ( i Franc, di
sona Sbnza fianchi, Sgroppaio.
cono Flan), Pezzo di inetallp taglialo tonMostrar el fianco , Farsi scorgere ; e
do aggiuslato e prepralo per ricevere il
s'intende soggiunto, interessato , parziaconio.
FiAoom che suona quasi Gonfiolti, Ofle, avaro, matdicente e simili. V. Espobsb.
Jlle, Paste dolci trate in falde , ritlolte
Stab, ai fianchi db QUALclfN , Essere
a forma di raviuoli e rieinpiute di dulciualie costle ef ale no, vale Prestarlo aczue , che si vendono da' Ciambellai, e su
ciocch faecia qualche cosa.
do bocconi da gbiotli.
FIANCQN , . m.

FIAETIN , s. m. Dimin. di Fia , e vale PoFIANCONADA, s. f. / Fiancata , Colpo


colino; Miccino; Scamuzzolo Dme
ne' fianohi.
n .v fxabtix , Datemcne un miccino ,
FIANCOnXr , v. Darfiancate, Percuotcun pocohno.
,
re di Ganco.
FIAMA , . f. Fiamma Lingua dicesi
FIANDRNA , . f. Voce furbesca fam. che
la Sommila della Fiamma Fioraglia si
vale Vescia o Lojfia , cio Quel vento
Ii i a ma Quelle fiamma che esre dal Inoro
ch' eca per le parti da basso ma senza ru
di paglia , stoppa , lino etc.
more.
V. SCOUEZA.
Fato a fiama , Fiammato , dicesi del
FIAPTO,add. Sommoscio; Soppasso.
Drappo, Che ha la figura di fiamma, ch'
FIAPO, add. Vizzo; Moscio; Flaccido;
lavorato a fiamma.
Floscio ; Mucido, Si dice delle cose che
La so fiaiia, La sua fiamma, cio La
hannoperduto la loro sodezzae durezza
sua Amante o Innainorata.
Grinzo; Bugoso; Baggrinzato, dicesi a
FUMANTE Novo fiamante , NuovisquelCorpo
ch' pieno dicrespe o grinze
simo , Appena fatlo , e dicesi d' un abito
Vincido a Quelle cose che per umidil
e simili.
perdono in buona parte la dtirezza, come
FIAMEGIANTE , add. Nuovo di pezza ;
castagne ecche, cialde e simili Passo,
Nuovo che arde ; Nuovo che sfolgora, Di
dell'Erbe e delle Fraila quando per maucesi d'un bell' abito che uno sfoggi.
camcnlo d'umorc hanno romiacialo a di
FIAMENGA, s.f. Fiamminga, Piatto cupo
venir grinze e a patire Soppasso, Qua
o centinato per uso di servir in tavola le
si passo ' Dilegine, vale Di poco nervo ,
vivando Fiamminghetta dimin. di
facile a piegarsi, e dicesi per lo pi di
Carta, Drappi e simili, e figur. Di altre
Fiamminga.
FIAMA,dello per Agg. a Uomo , Volpocose ancora.
Devbntar fiapo, Ravvincidire; Avvizne; Doppio; Astuto; Malizialo Fanzare; Avvizzire; Invizzire.
tino, Como vantaggioso e che fa profrsRoba fiapa , Grinzello, Cosa divenuta
sionc di aggirare g altri Sorbone, di
floscia e aggrinzata.
cesi d' Uomo cupo che tutto intento a'proFiapo, dicesi nel parlar fam. Ggur. di
prii vantaggi procura secretamente e con
Persona , e vale Svogliato ; Accapacciata
accortezza di consegtiirli. V. Gatafiata.
e Pieno di lasciami stare.
Mammamia, lo stesso che Quieliuo,
Carne fiapa , Guizzo ; Menvo ; CarIpocritino.
ni menee e snervate. O trippa mia co
FIAM1NGHE, s. f. Spere, Si dieqno i Diarn' ella guizza!
roanli lavorali in figura piaa semplice,
FIASCA,
s. f. Fiasen e nel dim. Fiascheta similitudine <(' una spera.
ta, Arnese di lata o d' altro mrtallo fatfiXmola , . f. Bunde.ruola q Pennonto a guisa di Gaseo ma schiaeciaro.
r.ello, Quelle striscie ili drappo che si ponFiasche, Fiasconi; Boccioni; Bozzaccono ad ornamento delle navi in ccrlc sochioni;
Cesloni; Poppe a dopdoloni che
lennit.
paiono ventri vani; Barigliuni cascanti.
Fumla , dicesi anche per Fiaccola ;
fiaschezXr, v. Lo stesso che Far fia
Fiammella.; Fiammelta; Fael(ina ac
sco. V. Fiasco.
ceso.
FIASCO,
. in, (dal tedesco Flasch, da cui
FIANCX , add. Fiancalo, vale Fortificato
il latino barb. Flascus e Fiasco) Fiasco.
ne' Ganchi Fianculo , Che ha gran
Fiasco coi. col streto e la doca
taucLi. Donne benfianufo

FIC
larca , Vaso o Fiasco col votto strozzatoio o Vaso strozzalo.
Fiasco col col longo stqb.to, jBorbottino.
Fiasco impaglX , dicesi per ischerzo e
4 . d Una persona eslremamentc gratsa.
V. Dameciana.
Quel dai fiaschi , Fiascaio.
QoantitX db fiaschi , Fiascheria.
Metbr nr fiaschi, Infiascare.
Fiasco dicesi figur. per Ernia; Creputura. V. Baln.
Fiasco, nel parlar faro, delto Gg. Cca
la, Impresa male ndala Far fiasco.
Far fico ; Pisciarsi addosso ; Fare un
buco nell'acqua; Dare in nulla, in ceci,
in linche, in budella ; Dar del culo nel
cavicchlo; Abortire; Fare una vescia -f
Far la zuppa nel paniere: tutti modi bas- ,
si, che si dicono di Chi impreade a far
cosa che gli riesca maleFiascheggiaret
detlo fig. e in modo basso , vale Commettere un fallo ora in uno , ora in un altre
luogo Bicetta provata e non riuscita,
dicesi delle Cose che non hanno avuto il
desideralo effetto. Bene bene , ma la
mattina era morlo Trovarsi o Bimanere col culo in mano Perder la lisciatnra dicesi Quando uno si mrsso ail' oriline per lar che che sia e non gli venule
falto. V. Spbgazzon.
Fiasco da fogo, T. mar. Dardo infocato , Bacchetta di fuoco d' artifizio per
lanciarla nellc nati nemichc col cannone
o col moschetto e incendiar le vele.
FIASCOLA , . f. T. mar. False lance, si
chiamano que'Cannoni di legno che tal
volta si mettono ne' vascelli mercantil!
lungo il bordo per farli apparire armati.
FIASCONA, add. .Pocctoa, Feminina popputa assai grassa.
FIASTRO , s. m. Figliaslro e alia latina
Privigno.
FIAT. Voce latina che si dice nel seguenlc
detlalo : br ' un fiat, In un fiato ; In
un alilo; In un atti.
FIATN, lo stesso che FiaetIn, V.
FIBRA , s. f. Fibra.
Non avr fibra, Non averJbrza; e va
le anche Non aver coraggio.
Dilatar le fibre, Dilatar lefimbrie;
detlo inetaf. vale Abusarsi del potei ej Vo
ler comandare o Far troppo.
FICA , s. f. T. de' Caccialori valligiani ,
Starna minore, Ucccllo acqualico del ge
nere de'Gabbiani, detlo da Linneo, Ster
na nigra ; il quale frquenta i Gumi , le
peschiere e i lidi del mare. Non buono a
mangiare ed pi piccolo della Starna
cenerina (Cocaleta. ) V. Giaga.
FIcXdA , s. Ficcalura; Ficcamento.
Ficada o Tanghbgio, T. mar. Beccheggio e Acculamento. E il bilanciamenlo
o Movimenlo alternativo del Bastimento ,
quando le sue eslremit di poppa e di
irua a vicenda si sollevano per urto deleonde. V. Ficr. .
FICAGNA , . L T. de' Calderai , Lingua
di vacca, Soria d'inciuline ad uao de'Calderai , con an corno solo nus. puulo.

FIB
FIcXr , v. Ficcere e Figgere TonrX
a ficar , Bificcare.
FicXn chiodi, Cliiovart.
FicXabasi, Figgere de' baci; Baciare.
Flein el chiodo, dctlo Gg. Ficcarsi in
, in lesta, in capo, vale Oslinarsi.
FicXrgbbla a qualcx , Maniera bassa
e (km. Appiccarla a uno; AJfibbiarh;Accocearla. Barbarlas, Calarla; Fregarla
a uno; Carlearla a uno; Farla a uno,
Ingannarlo Ficarghela coi. cocioxblo
o doL spuazzo , Tal ti ride in bocea , che
dietro te accocca Vabda ch' bl tb
la FiCA , Guarti ; Guardati ; Guarda la
famba Adesso la fico , Ora glieaccocco , cie lo prendo di mira A mi
i la fica , A me non ficcheranno
egtino questa pullezzola dietro, cio Non
roi corbelleranno.
FicXx la pbwola , Modo antiq. e met.
Penetrare , Saper ben addenlro la cosa
com' ella .
Ficar la testa sul cavazzXl , Confiecare il capo sul piumaccio , Mettersi a
dormir.
Ficr, detto in T. mar. Becckeggiare ,
Dlcesi quel Moto che fa la barcollahdo da poppa a prua.
Ficarsb Imbtjsarss , Figgersi : Ficcarsi e Sojjficarsi , cio Nuscondcrsi
Dove diatolo s* alo fic.X? Dove diavol j'
Jitto colui? Dove mai s'e imbucato, inselvato?
FlCABSE DRENTO COSSA , Afflggersi ; Immergersi ; Profondarsi ; Fic
carsi, Applicarsi.
FlCARSB IX CCOR UNA COSSA , Iuftggersi
nel cuore , detto fig.
FlCAnSE IX TESTA OUALCOSSA , CttCciar*i 9 Ficcarsi in capo , Ficcarsi in
in testa, vagliono Oslinarsi.
FicXbI ADOSSO A OALCUX, Fissre gli occhi, la vista etc. su qualcheduno.
Picarse la coa in mezo a le cambe, V.
Coa.
Ficarsb il bio , lo stesso che Cazzaese
ix rio , V. CazzXr.
FlCHSVELA IX TEL
OH CHE QUASI TI
MB l' ha fata dir , Ficcatela nel
presse che tu hatJutta dire.
FiCHBTB in sepoltura , Ficcati in un
cesso, detto fig. e proverb, vale Soltrarsi
dalla vista degli uomini per vergogne.
I GA FIC SU DBL CAVRETO LESSO PB CAtrX, Glifufitta dlia capra lessa per
mannerino.
No SO COSSA FICARGHE, ]\ SO chefarci ofarvi.
Questa no ti MB la FiCHi, Questa non
la eabello non e da cabellare; E da
pigjiar colle molle, cio E una grossa minchioneria.
FICHETO. AndXr db fichto. V. AndXr.
F1CN. V. De Ficbw.
FIDA, s. . cfaiamavasi ai tempi del Governo Vneto il Suffragio concedulo per
mesi qnattro dalla Magistratura compe
tente agli oberati omit comvenirsi, peten
do, amichevolmciilc coi loro creditori.
F1DR oAfidXr, t. Fiddre; Affidare.
Fibb QttALcti , Affidare; ssicurare;
Darjiducia FXa qualcu al xogo,

Bar pasto , Lasciarsi vincere al gitfoco


Aver el mal dbi do figai, Aver il ma
avverliUmtnte, pet tirar su il giuocatore.
le dlia gravidanza.
VaMU CHE TI TB FIDl, Chi si fiAvr el figX marzo qualcuiv, Aver
da rimane ingatuiato, Prov. che si dice
animo grosso ; Aver il torio con alcuper Mostrare la ncessita in cui siamo di
no; Portar ruggine con alcuno , Odiarla.
cautelare! Da chimifido mi guardi Dio.
Scaldarse el figX, Ingrossarsi Usan- ,
No FIDlt DE CHI HA MANCA UVA VOIrgue; Ad'trarsi; Incollorire.
TA, A can cha lecchi cenere nonglifidar
Figai soto i . V. CabamalI soto i
farina; A gatto che lecea spiedo non gli
ochi, in CaramXl.
Jidare arresto. V. ScotX.
FioX dctlo per Fica, V.
FIDUCIARSE, v. Averfiducia; ConfidaFIGADI, s. m. Coratelle: perch i v6are ; Promettersi; Aspcttarsi.
tili e gli aniinali piccoli e i pesci non hanno fegato distinto dalla coralella.
Fien. v. Fbv.
Figadbi soto i ochi, V. Caramal.
FIERA, s. f. Fiera Fiera mufa o aFgadIn, s. m. Fegatello ; Fegatelletto.
lorda , Fiera marta.
ht m de la fibra , Nello scorcio dlia
FIGATO,s. m. Fegatelletto , e intende*
fiera, dicesi allora quando sono interno
si Quello de'polli e degli uccellir benclii
al fine i negozii dlia fiera.
pii propr. dicasi Coratella, e nel dimiu.
Coratellino.
La fibra dbi baroni dura soco , Le allegrezze de' tristi duran poco; Allafine si
FIGAROLA , s. f. Brocea, Canna allargacanta il gloria; Tulle le volpi si riveggota in cima per uso di cogliere i fichi.
no in peUicceria.
FIGAZZO, s. m. Ficaccio, Gran fico.
FIEREZZA , s. f. Fierezza.
FlGR,s. m. Fico o Ficaia, L'albero
Far le so fieiiezzb , Fare i suoi sfoche produce il Fico frailo, detto da Lina.
ghi ; Bicatlarsi ; Biscuotersi.
Ficus carica.
Camfo db figiiri, Fchelo o FichertSta sera vogio far anca mi lb mie fibto, Luogo piantato di fichi.
bezze, Io ' stassera anch'iofar le mie
lotte, cio Pigliarmi tntte le soddisfazioni
FIGO, s. m. Fico, frutto.
possibili. Far le sue lotte, vale Fare i suoi
Figo brusot-j, Fico brugiotto o brogiotsforzi, Fare il possibile.
to , bianco .
Figo biaxcolt, Fico albo bianco.
FIETIN , lo stesso che Fiaetin, V.
Figo verdoliv, Fico verdino.
FIVELE, T. ant. Fievole, Debile, Stan
Figo ivebia , Fico rugoso , annebbialo.
ce.
Figo sbco, Fico seeco.
FIFA, s. m. e ndl'acer. Fifx, Bietolone
Fior db figo, Ficofiore; Fico prima Belone, Dicesi di chi piange per poco. >
ticcio.
Piagnolente; Piagnoloso; Piagnone
El figo box ga d'avbh, CAMISA DA IIfifada , Dab u.va fifXda. Y. Fifr.
, COLO DA IMPICX CULO DA PBSCAOR,
fifar FifolXr, v. Fignolare , Ramm.v
dicesi da noi proverbialmenle. IIfico vuol
ricarsi e sconlorcersi per dolore Piaavre due cose, eolio d' impiccato e camignucolare , Piangere alquanto Sbielocia da furfante: dctlo cos perch Quan
lare, Intcrtcnersi e scioccamcnte piange
do ben nialuro torce U cojlo e si piega e
re Gagnolare , Dolersi e rammaricarla pelle screpola, si che ha la ra m ici a s tra ci con parole non aflatto intese, mescolaciata. Noi vi aggiungiamo la lerza qualite con sosniri e singolti , che anche si di
t , cio quell'umor visrido dolcissinio che
ce Miagolare Piagolare , dicesi in raocola dal suo fiore, e ch' un altro indizio
do basso di Coloro che, ancorch abbiano
dlia" perfezione del frutto: detto per smil,
assai, sempre si dolgono dell' aver poco ,
del Pescalore ch' bagnato.
che anche dicesi Batter marina.
StrucolXr ifighi per PARER MAU
FIFEZZO, s. m. Piagnisteo o PiagnisteRI , Stremenzire i fichi, che Spremerli,
ro; Nicchiarnento; Rammarico, 11 figno
brancicarli, farli venire a siento. Qnindi
lare.
Fichi stremeiiziti ow.fattizii o faccitiFIFOLO, V. Gifolo.
zii.
A l'AMIGO CURICHE EL FIGO. . PsBSBCO.
FIFN , V. Fifa.
DoPO I FICHI OHE VOL ACQUA , Al ftCO
FIGA, s. f. Fica.
acqua ed alia pera vino. Prov.
Fab le fighb, Maniera ant. Imprecare;
No stimXb fioo, reputare un
Augurar male altrui.
cavlo o un fico; Stimar uno come il terFIGA anche FigX, T. de'Pesc. Fica,Petce
zo piede, Niente slimare.
di mare ch' molto simile alia Lizza nella figura, detto quindi da alcuni Lizzeta ,
Saltar la panza psr i fight , V. Sal>
ma pi sotlilc alla coda ; che ha il fondo
vr.
del corpo argnteo, con lisline gialle lon
FIGO DE MAR, s. m. T. de'Pes*. Fico ma
gitudinal! e con niacchie giallo-sporcheda
rino , Prodnzione marina del genere de
una parle , e con la pinna caudale forcugli AJcionii delta da' Sistcm. Alcyonium
ta. Sembra essere lo Stromateus Fiatola,
Ficus. Egli di sostanza interiormente
Linn.
,
polpu ta , fibrosa , di forma ovale , di colo
re olivastro e diseccato: ratsomiglia ad un
FIGX e FicXo , s. m. Fegalo.
fico appassito, dal che trsse il nome volFigX pien db BiATE, V. Biata.
gare.
Fica col hdeselo, Fegalrflo e Fegatelktto.
FIGO s. m. T. d'Peso. Pesce di mai e che

320
FG
il sig. Nardo il Blennius Phycis
di Linneo o eia il Gadus Albidus dello Stes
se Antore. piultosto raro presso noi; non
pcr in altri luoghidell' Adritico. Egli ha
U forma de' Gadi Mou; la sua tcela di
colore rossa? I m ;, vedesi un cirro alla niascella inferiore; le pinne ventrali ono r
male di due raggi, il primo de'quali e lunghisiimo.
FIGO D'INDU, detto anche Ebba da ca
li, Fco indiano Opunzia, Spe
cie di Catto con foglie impiantate o nale
una daU'allra, carnose e sparse di spine
molto acute. I Bolanici lo chiamano Ca
ctus Opuntia. I moi fiori sono giallastri e
i frotti rossi con figura di fico.
FIGURA, s. f. Figura.
Far bela figura , Far compariscenzay
' comparsa, apparenza Campeggiar be
ne o male, dicesi di Figure o immagini
" che in confronto d' altre facciano buona o
mala figura Far la frima figura , Primeggiare, Sostenerc il primate.
Fab uxa figura db cartox , Esser pergola , dicesi di Chi si ritrova a ragionanienti ch'e' non inlende o in una conver
sazione dore tu t ti siano impiegati e a lui
tocchi a starsi Cuocer bue, vale Consu
mare il tempo in casa che non s' intends
. non se ne gusti.
Figura da vextolt, Figura da cemba
lo, Dicesi d'uomo di poco garbo, per es
ser dipinli i cembali di figure nia lfatte ,
che dicesi anche Fantoccio e Buixitlina
Figuradel Culotta, vale Uomo di brut
to aspelto e contraffatto Figura da ri
de, Derisibile, Meritevole di Schern
. di deritione figuba ! Cite figura
da cembalo !
Figuba d'ux bastimento, V. in Sbex.
Axeo Ts figura , dimXx ix sepoltura.
Oggi vivo, domani morto. .
FIGURANTE, s. ro. Figura Figurante
da teatro.
figurXr, v. Figurare, Far figura.
In altro senso , Far figura , apparen
za, compariscenza o mina; Distinguersi; Spiccare; Far bella mostra.
FigurXr uxo , Rajffigurare o Figu
rare, Riconoscere uno a' lincamenii dl
ia faccia , Rav visare.
FlGUREVE O FlCUREMOSB O La SE FIGUBi, Figuratevi; Pnete Pnete il ca to;
Pogniam figura Figureve se go audo
gusto, Pensate s,io n abbia avuto gusto
o piacere o gioia.
Figurarse! Delto coH'ammiratiro, Fi guriamoci! Immaginatevi ! Pensatel
Figurite ! jfe'/i pensa !
FIGURAZZA , s. f. Figuraccia , Brulla fi
gura Ceffauto, si dice di cerle faccie
- deformi scolpile o dipinle ne'vasi.
Far ficuraz/. i o ficuroxa , Far gran
mina, gran figura; Far grande appariscenza o compariscenza.
FIGURTA >
FIGURIN (
FIGURINA S s.f. Figuretla; Figurina o
Figurina e Figuretttna. V.Saltam.ar.tix.

FIL
FIL
i
figur. Sottilizzare , Proceder con finezza
Bel figurn, Relfigurino, dicesi di
oelle proprie operazioni.
Persona piccola, ma ben formata, snella
e che abbia lutta la regolarit nelle sue
filagrXna de mar, . . de'Pesc
parti.
Filigrana marina, Produzione animale
bla figurixa ! Figurina, dicemarina , delta da Linn. Serpula Filogra*
si anche delle Persone irnicamente o per
na, la quale rappresenta un ammasso di
dispregio.
piccolitubi dlia grossezza circa d'un cri
ne di cavallo, che intrecciandosi fra loro
FIGURISTA, s. m. Plasticatore o Plsti
co , Colui che fa le figure di terraCeroassomigliano ad un lavoro di filigrana, dal
plasta, Chi fa figure o figurine di cera
che trasse il nome.
Gestaiuolo, Formatore di statue , vasi od
HSig. Stefano Andrea Renir, benem
rito Professore di Sloria naturale a Padoaltro che si gelta in gesso.
Figurista, in T. di Pittura, dicesi il
va,scoperse l'animale che la produoe, ch'
Dipintor di figure, come Florista . Paesiuna mocla Terebella , da esso chiamata
sta per dipinlor di fiori e di paesi.
Terebella alata.
FILA , s. f. Fila e Riga , Seguilo di perso
FlLAORO , s. m. Filaloro , Colui che riduce oro e l'argenlo in fila, avvolgendolo
ne o di cose.
Fila db cambre, Riscontro di stanze.
sulla seta. V. Batioro.
Fila db moxti, Giogaia di monti.
filXr, v. Filare, che fu dello poet loaFila db albori , Fita o Filare di albemente Trar la chioma alia rocca.
ri. V. Filagxa.
Filare, dicesi anche al Torcer e ridur
Fila de careghb , de goti e simili , Fi. in lili la canapa per far le funi e le goraolatessa di seggiole, di bicchieri etc.
ne Filar a mamola , Filare alF asta ,
Ix fila, Alia fila, Sueccssivainente.
dicono i Funaiuoli quando lengono la ca
Meterse in fila, Affilarsi; Far fila;
napa inasuta la inlorcono per mezzo fu
Ordinrst in fila. Affilarsi uno avanti
a specie d' aspo , che qui chiamano Ma altro SJilare o Sfilarsi il suo con
biola FilXr a macbixa, Filare alia da
trario.
tla, Quando tengono an olio intorno
al corpo la canapa e la filano,staiido ferma
FILA, add. Filalo, Ogni cosa blata Fila rula che la fa inlorcere. V. Masiola.
lati, in forza di sust. s' iutende principal
Filar oro o arzento , Filare. V, Filamente la bambagia flala. V. Bavla.
Parlandosi di Ferro che taglia , AJfilaoro.
Filare, dicesi ancora del Ragno quan
to, vale Molto tagliente.
do ordisce e tesse la sua tela o ragnalela.
Fila fila o Viso fila , Faccia affilata;
Filar o Far fusti , parlando de' GatVisa o Volto affilt , cio Soar , spat, Torilfre, s'intendc Quel ronfare che
ruto.
taimo talvol ta i gatti El gato fa fu&eFilai, nel numero del pi vale Conti
ti, o el fila, Il gatto Immisce.
nu! , seguenti, successivi Cixqub sib
Filar caligo o Filar sutil , dello mezorxi filai, Cinque sei giorni conluiui,
taf. Rimginare ; Assoltigliarla; Filar
successivi o a dilungo alla distesa.
sottile i Scrupoleggiare ; Fisicar riel soiFILACALGO, s. m. Assottigliatore , Co
tile.
lui che sofistica , gavilla e la vuol vrder
Filar el lazzo a qualcx, Tener ma
troppo per minuta.
no o il sacco ad alcuno, vale Ricoprir,e
FILADA , s. f. Rabbuffo , Quelle bravata
g]i altrui difetti , e dicesi in mala parle. E
che si fa allrui con parole minaceevoli.
bellissima qucsla nostra maniera , FilXh
Onde Fare un rabbuffo un solenne rab
el lazzo ; uso cotidiano ce la fa sentir
buffo.
srnza frmito , perch non pensiamo nepIn altro sign. Gridata ; Rammanzina
pure che voglia dire Apprestare un capeo Rammanzo, Riprensione. V. Romakcixa.
Jro-VABDITBDA FILAR BL LAZZ0,CAl SplCCa
h impiccato, lo impiccato impicca lui. RiBox da far filade , Ruono da bravesparmiare il gastigo ridonda in maggior
rie , da bravate, dafare spauracchi sodanno e pericolo f7 lazza o RegprawentL
gere al lazzo, fig. vafe Secondar una froFILDI , s. m. Filali , cio Bambagia ride, un' invenzione.
dotta a filo, Illa ta.
FilXr i feri , A[fUareoRajfdare,T>bt
FILADORA (coli" o serrato) s. f. Filatera
il filo ai ferri taglientinaculire, Far
o Filatrice, Donna che fila a prozzo. V.
pi aculo.

F'iLbx.
Filarse dbio , Sfilarsi dieti-o.
Filar la gomexa , V. GbME.VA.
FILADRA , e. f. Filatura o Filato, Ogni
cosa filata.
AxdXr a filXr , Andar al bosco ed an
che Andar assolut. si dice de' Bachi da
Fil uj un a db FERi, AJfilatura.
seta quando son in punto di coniinciare
FlLADOtlA DB DISCORSO, V. LlGAol'RA.
il lavoro del bozzolo.
Ve PAGARO CO LA FILADURA , Scontcrh
Fab filXb uxo da faura, Farfilar una
la valuta colfilato.
o Fare star alfilataio o Fare star uno al
FILXgNA, s. T. agr. Anguillare, Lunfiletto; vale Fare star chelo alcuno per bel
la paura , che anche dicesi For tener Folio
go e diritlo filar di viti.
filagrXna, s.f. Filigrana , Lavoro di
ad alcuno.
FILARESSA , s. f. Filatorq e Filatrice, di
filo in grana.
cesi alla Donna che fiia Filaresso, atTUoLaorb de filaGraxa , Granagliare ,
mo.
. ,,.
T. degli Orcfici , Far graiiaglia Dctlo

FIL
FILARTl, s. m. Film-etti, diconsi da' Ma
rinari Certi pezzi di legno riquadrati che
sostengono l' impagliatura.
FIL.\RI, t. m. T. Mar. Fiari o Mastre del
la fonte, chiamatisi Due legni bislunghi
che posano sopra due latte ad una certa
distanza , ne' quali dalla parte di sotto so*
no inchiodate le mezze latte.
FILASTRCA, s. f. Filastrocca; Filastraccala o Tiritera , Fagiuolata ; Sciloma ; Tantafera, Discorso confuso di cose i
inutili.
Filatera, propr. Quantit, moltitudi
ne, sequenza. V. MAJTIZDA.
CoNT.Xa IWA FILA8TBOCA LOJTGA LOXGA ,

Fare un cantar da cieco , Una filastroccola lunga lunga senza cucco o sapore al
cuno.
FILATA , Lo stesso che FILDA , V.
FILATOGR , s. m. Filatoiaio, Colui che
lavora al filatoio da seta.
FILATOG10 , s. m. Filatoio o Torcitoio ,
Macchina da filar la seta , il lino e simili,
che ha una ruota con molti ingegni, col
la quale, girandola, si torce e addoppia il
filo. F1LELO, . m. Filello; Scilinguagnolo ;
Frenello della lingua.
Fi GA TAGI.V EL FILILO , //,/ r. !! O

tcioto lo scilinguagnolo, Ha facilit di


lingua , di parlare.
F1LESLO , s. m. Filaticcio, Filato di se
ta stracciata , eh' e Li borra della tela-Fi
laticcio di tozzoli sfarfallali o Filaticcio
di palla, dicesi Quello cavalo dal bozzolo
Ji'Mu Falloppa, inromiaciato e M HI ter
minato dal baco. Questi bozzoli messi a
marcire si stracciano e se ne fa filaticcio di
prima sorte, detto volgarmenle di palla,
che in vernacolo diciamo FIORTO DB BAVLA. 11 filaticcio di seconda sorte e quel
che trassi dalla bavella , e che noi diciamo
STOPETA DE DATELA , V. BAVLA.
FILI, s. m. Filaccica plur. fcm. o Filaccia,
Fila logore, Fila che spicciano da panno
rollo o stracciato o taglia lo*o cucito.
FILI DEI CHIRURGHI, Faldella, Fila di
vecchio p.innolino chesi mettono sulle pia
ghe o ferite- FAR FILI , Sfilacciare ;
Sfioccare filaccia.
A DO , A THE FILI , che anche si dice A
DO o A TRE CAI, A un copo, a due capi tic.
FILI DEL LEGXAME, tigli o Filamento,
Fibra del Legno, e quindi dicesi Legno
filamentoso.
FILIRA, s. m. T. de' Lanaiuoli : lo sles
so che FILAHESSA , V.
FILO , s. ni. Filo, e nel p\\jr. Fila e Fili
Quello del lino attorto che serve per cuci
re o ricamare , dicesi pvopr. Refe o Accia.
FILO DA zo.vrXn , Comandolo o Ranno
do , T. de' Tessitori. Filo d'ordito die ser
ve per supplire i fili dell'ordito che si rom
pono.
FlLO D* ,'././,',!. PASSA PEH TRAFILA , Filo

di rocchetto, T. degli Oriolai.


FILI DE LA COIIDA , Trefoli, Quelle fila
di cui si compone la fune.
FlLO D% AQUA , DE SANGUE O o'ALTBO LI
QUOR, Zampillo; Schizzo.

FIL
FltO DEI VERI DA BARBA , Affilatura

DAR BL FILO , Affilare o Raffilare.


FILO D* LA SCHEMA , Spina dorsale, SeTe d'ossi detti Vertebre o Spondu.li e Spon
dili , che nel corpo umano formano ci
che si dice il Filo delle reni o della schie
na.
FILO DE PERLE o DE CORALI, Filo di per
le o di coralli.
FILO DE REPUTAZIW, Un tantino fona
re; Un resto d'onore; Un miccino.
FILO MORTO , Filo riccio o Filo morto,
difesi de' Rasoi e simili.

FILO SUTL, Filolino.


A FILO DB VBJfTO, O A FILO DE RODA , T.

Mar. Avere il vento infil di ruota, e va


le Viaggiare col vento perfettamente in
poppa e favorevole.
AVER FILO, /fver paura o timore. V. SPAGHETO e TBESTTASSE.
AXDH PER FILO , Cucii-e a filo diritto
VOLER A.VDXn PER FILO, detto in altro signif. Voler andar perfilo o per forza, a
forza.
ESSER i FILO , Esser pronto , lesto ,
benmunito METBHSB INFILO, Rimpan
nucciarsi, Mettersi in arnese.
ESSER C FIL PERDENTE , detto flg. ES-

sere allampanato o lanternuto o smunto


o secco pi che pi. Aver il viso di mum
mia sparutella. V. FILPERDENTB.
METE ITT FILI UNA PBRUCA, Mettere in
fili, cio Avvoltolare i ricci d'una parruc
ca e fermarli con un filo.
No MOVER FILO, Non muover occhi;
Non batter occhio, Xon parlare.
No AVB UY FILO DE scTO, detto fig. Non
aver un principio di ragione.
ScAVALc.'-n F.L FILO, Scavallare tifilo,
cio Non andar a diritto filo.
STAR IN FILO , Stare in ordine , in gio-nata ; Non uscir di traccia ; Tenere ilfi
lo del discorso.
No co rito FILO , Non raccapezzo pifi
lo che mi conduca avanti , lo slesso che
dire Non so pi dove m'abbia il capo; non
so pi seguitare il discorso.
TEGjflR ut FILO o FAR SVEUZB , Locuz.
Marin. Tenere in ralinga o Mettere in ra
linga, viigliono Tenere o disporre un va
scello in maniera che il vento non dia nel
le vele. E quindi Ralingare.
TIRH o METER A FILO, Affilare; Met
ter a filo; Provocare.
Fili, in T. Mar. diconsi le Tavole che
si mettono al bordo della barca distanti
l'una dall'altra in modo che ve ne possa
capire un'altra; il che si dice ImLuonare. V. IXBO.VR. . .
PIBTI.VA A DRBTO FILO , Orlo a dirit
to filo, Quello ch' formato a linea retta
senza torcere minimamente dalla traccia
d'un filo sia dell'ordito o della tessitura.
V. GASO.
FILO, s. m. Vegghia o Veglia, e nel dimin. Vegliacela, Raunamenlo di donne
in qualche stalla o altro luogo in tempo
di notte per filare Femminiera, vale
Unione di femmine o il Luogo ov'esse stan
noIl Firenzuola disse Trebbio di donne,
per Trattenimento, Spasso.
QUESTE LE XB cossa DA COXTB AL FIL,

FIL
32 t
o SOTO EL OAMIT, Cose da contare o da di
re a vegghia, cio Vane, senza sostanza,
inmriumii,BaiacJiea9anzainverqtiante novelle e quante disserJ'rottole e caro
te , stando affuoco a filar le Vecchierelle. Dicesi ancora Questa f da pigliaf col
le molle.
FILON, s. ni. T. de' Lanaiuoli , Filatore,
Colui che fila lana.
FILN D'AQUA, s. m. Filone' o Spirito
della corrente d" un fiume , si dice dagli
Idraulici Quel luogo dove l'acqua pi
profonda e corre con maggior velocit.
FIL! DE MINIERA, Filone, Traccia o
Vena principale della miniera. Pilori di
pietra o di scogli disposti in filoni spia
nati. Filone maestro della cava. Le le
tale de'filoni.
FILSOFO , s. m. Filosofo.
Filosofo diciamo anche noi ad uomo nel
sign. di Astrailo , spensierato , negligente.
A LA FILOSOFA , detto aw. Sliitll^lrilln-

mente; Spensieratamente , Inconsidera


tamente.
FILOSOMIA , s. f. Fisonomia o Filosomia,
che fu anche detta Luchra e Lucliera.
FILOSOM1STA, s. m.Fisonomico, dicesi
Quello eh' dato allo studio della Fisono
mia. Fisonomista Colui che insegna fisonomia.
FILOSON o SFILOSX, accresc. di FILOSO
Moltofiloso o tiglioso.
F1LPERDENTE, s. m. Ossa e pelle. Non
{sfamerebbe una marmeggia , vale Magrissimo. Slenuato; E una morte. V. in
FILO.
FILTR\, add. Feltrato; Colato, Agg. ai
liquori.
F1LTRAZIN, s. f. Feltrazione, Specie di
limbicco o di colamento (atto per via d'i
spido feltro o simile.
FILZA , s. f. Fi/za , Pi cose infilate insie
me. Dicesi quindi Filza di lettere, Que^
le lettere che a foglio aperto sono riunite,
infilate e cosi conservate negli archivii: co
me facevasi sotto il Governo Veneto
Filza f uccelli, L'unione di pi uccelli
infilali.
FILZA , detto in T. de' Tessitori , Petti
ne, Quell'arnese con denti di canna sta
biliti in una intelaiatura di regoli delti
Crestele, (V. MBGOLARIA) che serve a
calcare i fili del ripieno.
PORTAR VIA LE FILZE, dello metafor. va
le Portar il basto o la soma ; Portar la
croce; Portar il peso, Portare la fatica o
il danno.
Ton sn LE FILZE, Toccare un rabbuffo,
una bravata, un rimprovero, unarimesta ; Toccare o Aver le sue. Il porco pati
sce le pene del cane.
FILZ\DA (colla z aspra) s.f. Carpita, Co
perta da letto ruvida e rozza, villosa con
peli lunghi.
FILZADINA, s. f. Carpitella, Piccola car
pita.
F1LZTA (colla z aspra) . f. Scssitur^i,
della dalle Romane fitreppio. Cosi chia
mano !e Donne quella Filza di punti radi

223
F I 4
apcrti cbe sono*oiile <1 pin Ii net
luezz" dclle loro vesli per farle ciiveuir pi.
urte per allungarle.
PoNTO A FILZTA , PuiltO Pun*
to a filza.
FILZOLO DE UN , drlto anche Facilo,
Voci agr. Fastella e nel dimin. Fastelletto, Le piante, del lino cavale dal campo ri un ne in fasrotii . che si mettono poi a
macerare.
FlLZOLO DB LIN DE CAXBVO, lo slesSO.
che G itzr.'i , V.
fi MERA Efmera , add. ( dal greco Efimeros d'un giomo ) Effimera o Efmera,
Agg. a Febbre che dura lo spazio d'un
giorno e dicesi anche Diaria.
Cosa , Cosa transitoria , passeggcra, superfiziale^
FIN, s. m. Fine; Finita, Termine.
Fine, si dice anche da noi per Confine
Siar Aj. fin del PadoXn , Sino al con
fine del Fadovano , cio della Provincia:
El fin de la fiera, Scorcio, Approsimanimto al fine. Scorcio della fiera ;
Scorcio deWautunno; Scorcio del tempo
e simili
Al FIX DEI ! O Al FIX DEI FATI O DEL
, delto . Alla Jin dlie fini ;
In fine; Perfine ; Alla fine ; Alla fin fi
ne; Alfultimo degli ullimi; In quelfon
do, Ogni cosa ben considrala.
fin, Infine; Finalmente; In som
ma ; In conclusione. V. Infix.
Vbgnr Aii fix , Toccar della
fine; Toccar la meta,
Tuto ga bl so fix, In- qualche luogo
capileremo noi, disse colui che lo portava via il Diavolo ; Cosafatta capo ha.
Fab cativo fix , Far mala fine tristofine , vale finir male. Far buonafine
il suo contrario.
J-. Varda bl fix, Allafine si can*
ta il gloria ; La vita ilfin, e 'I dt loda
lu sera , disse il Petrarca-.Dam/nefo morto, significa Doverai dir ben d' ana cosa
dopo che del tmto ella s' compiuta-///a
prova si scortica Casino, vale Al cimen
to si conosce nom
No FAB ALTBO FIX PAULAR MAgnXr, Non rifinare o rifinire di parlare
o di mangiare ; Nonfinare.
FIN , add. Fino, Fine , vale Minuto o Di
tulla bont.
Omofix, Uomofine; Fino come la se
ta , cio Astuto , sagace , aculo , cd anche
Abile, Valenle.
Ono o Arzento fix , Fino detto sust. e
Tiiolo , si dice per ciprimere la purezza
di quesli raetalli separati dalla lega.
DeventXr fiv, Involpire, Divenlar malizioso : dicesi dcll' Uoino.
FIN o Fixa Fino e Infino, Prepos. che di
la cerli termini di lempo o di luogo.
Fixa che, Infinchh o hifinoch'e.
Fix lo fazza uxo che ga disocno,
pazjbnza , Insino a che lofuccia chi i povero, lo compalisco.
FINAMAI , lo stesso che Iwftxamai.
FINANZIER , s. m. V, Apartador.
Ca rater wxaxbir, T. degli Stamp. Fi
nanziere, Neologismo dell' uso. Specie di

FIN
Caraltere ib slam pa cos detto dal F ran
ese Financire,cbe da alcuni anche dicesi Caratterefrancese<
FtNAR.r.T. della Zccca. Affinare o Eaffinare, Purificare e perfezionare i mctalli
per via di fuoco.
FINCA, >. Voce usata da pochi anni nei
pubblici ufrizi , Casellino; Colonna; Colonnello; Colonnino; Spartimento o divisione d' un foglio di deltaglio in colonne
verticali o talvolta orizzonlali. Colonna
degr imputad ; Colonna delle osservazioni^
FINCO, s. m. T. degli Uccellatori. Frt'nguello; Filunguella cd anche Pincione ,
Uccellctto noto della groesezza d'una Pas
sera , detto da Sislem. Fringilta Caelebs..
CantXr deifixchi, Sfringuellare.
Finco SURIOTO , allro Uccello. V. MuxbGJflv.
Fixco, dello per Agg. a Persona, dicesi nel sign, di Scallrito, sagace , astuto ,
frbo Oh chefInco! Chefurbol Oh che
astuto!
Fixco , dice pure ncl parlar famil. e
scherzevole per Balusante , cio Di corta
vista.
FINEZZA , e. f. Finezza, Slato e qualit
di ci ch' fine o squisilo.
Finezza, dicesi per Accoglienza, cortcsia , carezze , vezzi. Finezze aJJ'eltuose ;
Teneri vezzi.
Detto anche per Cortesa La wr. fazza stA fixbzza, Mifaccia questafinezza.
Fixezza finalmente si dice per Sottigliezza ed Acutezza d' ingegno, per Fi
na industria Cox finezza y Accortamente ; Con accorgimento ; Con iscaltrezza.
FINGER. V. Fixbr.
FINI CORONA E TOPE, Idiotismo defla,
plebe che uon sa, ma vorrebbe dire Finis
coronat opus , Maniera latina che pur rimanc neir uso della lingua e che da molti
si esprime adovcre,per indicare il Termi
ne di un lavoro o di falica lunga e travagliosa.
F1NIMENT0, s. m. Finimento; Finita.
Fimmexto , anche si dice nrl sign, di
Sfinimento; Svenlmcnto; Deliquio; ovv.
Languidezza o Languore o No famb
ma go fiximexto , iVon ho appelito, ma
bensi languidezza , che Quella specie
di fiacchezza che nasce nrgK stomachi dcboR, per mancanza di cibo.
Fastidio^
Fiximexto DELB coTOLE, Lem'uo.
Fiximexto Dei VERsi, Dcsinenzu; Terminazione ; Fine.
FINIO, add. Finito , Termnalo.
Fixlo de FoiizB , Finito o Bifinilo
FlXIO DAL CALDO DA LA FADIGA, Trafda
to Strafelato , Relassato e quasi venule
nieno per la soverchia falica.
Gnancora finio, Incompiuto, contra
rio di Compinto.
FINIR, v. Finir, Condur a fine.
Fixir ix GXBXTB, Finir in nulla ; ret
anche Andar in dileguo; Disgnccio/are.
F.vIr u caica , modo aatiq. Dar Uul-

FIN
tima mano , Ewer presso che alla fine
d' un afiare.
FinIr la roba , Ogni drappo fine in
capo alt anna hafin.
la roca, Sconocchiare.
Fl.MRLA o drbxto FORA , Cvame
cappa a mantel^ Venire a qualche con-j
elusions Finira o Farla finita.
Fixir qualcux, Ammazzarlo.
No la xb gxaxcora fixa , ' non a
ancora ndalo a leto chi. ha ad avere la
mala notte ; Il di loda la sera ; Domne
lo morlo , Prov. Che un pronosticare alIrui male.
Nol finisse mai db parlar , Mai di
ciarlare non rist; Mai non molla; Mai
non fina non rifina; Dalle dalle dalla
maltina fino a sera.
Mb la Fixmi po domx ,\Egli bene
finira, spedirla, venirrte a capo, toc
car una parola dellafine,far punto,far
pausa, serbare il resto a un' ultra volta;
Non dire ogni cosa in un tratto, serbar
che dire^
FtxiiSiiA.Maipi; Su via finiscila
falla finita.
No SO DOVE STA COSSA LA VOGIA AXDR
a fixIr, Non so dove questofalto voslia
andar a ferire, cio A terminare, a fini
r, a riuscire. Non vedo o Non compren
do dov" ella abbia a baltere; Dove ha a
riuscire questa invollura?
Gossa chb deve fin'jr, Finitivo.
Se VOLBSSB DIRVELE TTB WO LA FIMRjA mai, Se io ve le volessi tulle conta
re, non ne verrei a capo in parecchie
miglia.
FINOSOMA , V. Filosomia.

FINTA, s. f. Finia o Fintaggine o Infin


ta, e Infinlo, Finzione.
FlXTA DB LB SCARSELB , T. de' Sarli r
Finta, Quella parto del veslilo che fa li
nimento alle lasche.
Fixta de la camisa , Mezza camici ,
dicesi Quella finta camicia che alcuni usano portare sopra la camicia o per far apparire di aeer la camicia fina, o per economizzare le camicie fine.
Far una cossa cox fixta, Far con fin
zione ; Fingere Far con finta o Farfinta Far cilecca o la cilecca ; vale
Far una burla fiugriido di voler lare
dare una cosa e poi non la fare dare.
Far finta de no veder , Fare la gai
ta morta Fare il gattone; Far la gatta
di Masino che chiudeva gli occhi fer
non vedere passai--: i topi.
FINTN, add. Acrese, di Finio, dette a
Persona , Fintissimo o Infintissimo
Soppiattone,a persona simlala o doppia,
Simulardo; P'olpone. V.FiamU e Tiubia..
FINTON A, add. detto a Feminina , Fin
gIrice.
F INZER, v. Fingere; Infingere Infignerc, Simulare o Dissimilare; Fir le
maschere; Far veduta vedulo; Far la
furche, il nescio ; Fare il gattone , 'la
gatta morla i Dissimulare vale Noa
dire quel che .
Finzeh xo SAVBR, Disfingtr* o Di*
tinfingerc, Dissimulajrc.

FIO
Fnrzsa DB wo VBDBR , Far le viste di
non vedere ; Fngerti addormentato.
FIO , s. m. Figlio ; Figliuolo c Figliolo
Figlio legittimo e naturale , s' intende
Quello che nasce da legittimo matrimonio
Figlio adottivo, Quello eh' adunato
Naturale , Quello che nacque da uomo
e donna liberi ina non maritati Legit
timato, Quello che si rese legittimo per
susseguente matrimonio o in qualunque
aliro modo .permesso dalla legge Altri
figli si dicono Adulterini, Bastardi e Spu
rii.
Fio D' Annui , Figlio per affetto o sia
adottivo.

Fio DB i,' OCA BIANCA , Locuz. fa m. Be


niamino; Prediletto. \. BEGNAM.V Va
le aucora per Fortunato.
Fio DB QUARANTA OtfCIE, dell o furbesco,

Bricconcello ; Furbetto.

Fio ' U.VA QUINTA isr COSE , Baroncel10 ; Sciaguratello; Forca; Capestruolo.
Fio SOLO , Unigenito ,- Unigeno.
CARO FIO , Figluol mio ; CarojKglio ,
Espressione d'amicizia e di amorevolezza.
L' FIO DE ao !> v -ir, ,',' schggia ritrae
dal ceppo, si dice fig. di CUI non traligna
l,i* tuoi progenitori.
No AVER noi HE c ','..-. "i . Esser libero,
solo, sciolto, senzafamiglia.
No L' no DE PAURA, Non gli crocchia
11ferro, Si dice di clii non leme d' alcuna
cosa.
\A. FIO DE MIO PA DTSB DB HO , Co* I

non canta Giorgio: cio Io non la inten


do cos , Non dico questo: simile all'altro
Iellato che si usa in Toscana , Cosi non
vuoi Madonna.
OH CHE FIO ! detto con ammir. Oh che
l>riccone\ Che sciagurato*. AL DITO DB
PETROLIO , I\BRJT XE STA CN GRAN FIO, Se
condo Petronio, Neronefu un gran scel
lerato.
FIO , s. ni. Fio per Pena , punizione.
PAGAR Et FIO , Pacare ilfto o Pagare
lo scollo , cio Fare la penitenza dclfallo commesso. Pagar la pena; Pagar le
lische.
FIO,s. m. Y, Ipsilonne e Fio, la penulti
ma lettera dell'alfabeto. Ella fu chiamala
Fio dai Veneziani nello stesso significato
di Figlio , fin da quando s' introdusse an
ticamente l'uso di premettere in certe
scritture l'inscrizione delle iniziali greche
TI, Y, A, che esprimevano la Santissima
Trinit: il II indicando il Padre (nars'p),
l'Y il Figliuolo (Y,'0"s) e l'Alo Spirilo
Santo (A"yiov nvn* ).Dunque la seconda
che alludeva al Figlio fu delta da Vene
ziani, Fio, c quindi l'Ipsilonpe ebbe il me
desimo nome.
Questa nozione si ha dalla grammatica
greca di Aldo .Mammo stampata nel line
del i p,..,
FIOCAR, T. Fioccare, II cader della neveGUE FIOCA i BBZZI, Gli vengono a biz
zeffe , a iota i danari.
FIOCR PICBGONI o SLEPB , Sciorinare
de1 pizzicotti o de' ceffoni , Snocciolar
pizzicotti o ceffoni.

FIOCA* LE BALE , Maniera che usavasi


nel Governo Veneto, Aver moltinimi mj-

FIO

FIO

fragi o voti , cio Molto favore nella oucorrenza alle cariche addimandate.
FIOCARSSA, s. f. Maestra di far fioc
chi. V. Iff
FIOCHETO , s. m. Fiocco e Fiocchetto;
Nappina ; Nappelta.
Bioccolo o Fiocco, Piccola Particella di
lana spiccala dal vello, e d'altre cose si
mili Barbetta, Quel fiocco di peli che
ha dietro alla fine del niede il cavallo.

scagno; Bagnato e cimato; Fante della


cappellina , Astuto e malvagio.
FIONDA , s. f. Frombola; Fionda e. Fonda.

PIB.V DB PIOCHKTI, Fiocchettato , e per


simil. Picchettalo, indanaiato.
FIOCO, s. m. Fiocco.
Fioco DB LA POLVBRB, fiocco da polve
re o da impolverare. V. PIUMUT.
FlOCO DB LA SPADA , V. SPADA,
FlOCHI DE LE CAROZZB , V. FlOCOUTI.

Fioco DA WAVB, T. mar. Spazzola, det


to a Genova RADAZZ\. Specie di scopetta
o fiocco (allo di corde vecchie, di cui si
fa uso nelle navi per raccogliere l'umidit.
CASCA i CAVE LI A FIOCHI, Cascare i ca
pelli a ciocca a ciocca o a cespo a cespo.
FAR FIOCHI, Sfioccare, Far fiocchi.

FOBNH DB FIOCHI , Infioccare.


FAR EL FIOCO, dello fig. Riuscire o Sorlire nel proprio intento , Fare il becco
aW oca.
FAE m* COSSA coi FIOCHI, Essere o Fa
re una cosa co'Jocchi , Con magnificen
za o solennit.
FABGHELA sui FIOCHI, Fara altrui a fi
gura, vale fargli una grande ingiuria, una
solciinissiina burla. Farla doppia ifigu
ra, vale Fare un inganno doppio.
QUESTA XE coi FIOCHI, Questa col ma
nico, Questa e cosa madornale o curiosa.
FIOCNI, s. m. T. de' Carrozzieri, Cor
doni, Quc' fiocchi che con posti dietro al
le carrozze per rilegno de' servitori.
FIOL, s. m. Voce pi padovana, ma usa
ta talvolta anche in Venezia , ed lo sles
so che Fio.
FIOL D' UNA JVBGRA , Espressione d' i ngiuria e vale Bsrone , Birbone; Biricchino.
TVo CHE NB DAGO UN FIOL D' OSTA \ F.r.ju ,

Maniera bassa, che vale Non me ne cale


un fico, uno zero ; Non tne n importa.
FIOLAN'ZA, s. C Figliuotanza o Figlio'
lama. Numerosa figliuolanza.
FIOLAR, v. Figliare, Far figliuoli, propr.
dicesi delle Beslie , ma s' appropria anche
alle Donne.
Detto in agr. Cestire; Germogliare, dicesi Quando il grano o altra biada o erba
vien su crescendo con molte fila da un so
lo ceppo. Ingrarnignare , direbbesi delle
Biade.
DONA BRAVA DA FIO:.', n , V. FARESSA.
TEMPO DE FIOLH, Figliatura , Tempo
di figliare , e dicesi delle Bestie.
TORNAR A FIOLR, Kijigliare.
FIOLAZZO, s. m. Figliuolaccio, Figliuo
lo grande scemo di talento.
FIOLTO , s. ni. Figliuoletto ; Figlioletfe;
Figliuolettino ; Figliuolino.
FIOLN , s. m. Flgliuolone.
FIONAZZO o Fior, add. Fantine;lMa-

225

o Scaglia c Bornia, Strumento per iscagliar pietre.

TiRXn co LA PIO.VDA , Sfondare.


F103SDDA, s. f. Fromoofote, f alto d>
scagliare colla frombola.
FlR,s.m.Fwre.
FOGIB DBL Fioa, Labbra deljiore o Pe
tali.
MAYEG-O DBI FIO , Pedicciuolo o Pedi
cello e Peduncolo; e s' mollo lungo, iS/lo. V. DBSPBCOL\.
POLVBRB DBL FIOR , Pulviscolo j Polli
ne; Farina fecondante.
FIOR DB CEDRO , For citrino.

FIORI DB L1 OLIVO , Mignoli.


FIOR DB POMO ijroaAW, Balausta o Ba~
lamio.
FIORI CASCAI DA i" ALBBBO , Sfioritura.
I' JOR PO.VTIZ o MACHIA , Brizzolato.
FIOR DEI FHCTI , Bellico o Fiore o Coro
na delfrutto.
Fiori di calcina o Calcina wVaqoella che non spenta con acqua.
FIOR DE FIGO, Fioroni; Fichifiori; Fi
co primaticcio.
Fio DE SOLFARE , Fio di Zolfo O Zolfo

sublimalo , T. de' Chimici.


FIORI DBL VIY, Fiori, Specie di muffa
che genera il vino quando e alla fine delfa
botte. Ogiifior piace fuorch quello del
vino. E quindi Y inodorilo.
FlOR DB LB CALZE, V. CALZA.
Fio O FlORETOtf DB ODA. V. FlORETO.Y.

FIOR DE OMO , Uomo nel fiore delf et.


V.ETA.
FIOB DBTiBTb, Bigio, Agg. a uomo d
male qualit DEVEVTR UN FIOH DE VBHT , Divenir malvagio.
FIOH DE BARON-, Caffo degli scellerati i
Stiuma difurfante; borea; Capestro.

FIORI DE GALETA , Fiori di bozzolo.


DAR vv FIOH DA NAsn, Ricattarsi; Fa
re un dispregio, uno smacco, uno sfregi.
V. BoTONADA.

SPARPAGNR LA STRADA DB FIORI o DB FOIB, Farcia minuzzata; Sparger mar


tella.
VBWDBR eoe FIOR iw RECHIA , Stare sul
tirato , cio Tenere in soverchio prezzo la
mercanzia.
Uw Fioa NO FA PRIMAVERA , Vna rondi
ne nonfa primavera; Un caso non fa ra
gione; Unjior nonfa ghirlanda o prima
vera, e vale Da un solo esempio non si de
trar conseguenza.
FIORA , add. Affiorato , Lavoralo a fiori ,
distinto per Cori. Fiorito, Pieno di Cori.
FIOR\DA, s. f. Fiorata o Crespo, T. dei
Tintori. Dices Quella schiuaia che si ve
de galleggiar sul vagello quaud'c riposato
FIORDELISO , s. m. Fioraliso o Fiof fAliso e Battisegola , Fiore campestre di co
lore azzurro tan e bianco , prodotto d*
una pianta annuale nominata dal Mattioll
Cinno minore e da Linn. Centaurea Cra
ni/* ; detta prima Cyanus segetum. Naice tra le biade. V. BATICECOLA.

FIOR DE PAS3N, . f. Granadiglia*

22 4
FIO
Fior della passione azzurro , Pianta sempre verde cbe si arrampica come la vile
ed adattalissima a cuoprire pergole e cupole ; i Midi Ii -ti si mo blanchi e turchini, e
pare che essi perlino gli stromenti della
Passione del Salvatore. Quesla pianla fu
detta da Linneo Passiflora caerulea.
FIORENTINA, s.f. Lo siesso che Lucbr, V.
Dicesi Florentina perch le prime Lu
cerne vennero da F'irenze,e son ivi le migliori.
A la rtoKEKrnTA, Aliaflorentina o Fiorentinamente , All'uso di Fircnze.
Bas IB LA , V. .
FIORER,s. m. Fioraio , Quelle che vende
fiori.
Florista, chiamasi il Diletlante collivatore di fori.
FIORRA, s.f. Fioraia, Venditricc di fiori.
Fiorbra, dicesi anche famil. a Faso di
fiori, cio Da tenervi freschi i iori.
FIORTO , s. m. Fioretto ; Fiorello ; Fiorellino.
FlORETO DE BAVELA , V. BaVELA.
FlORETO FlOR DE FARIXA , V. FaRTA.
Fiobeti da tirXr de ihm , Fioretto,
che anche si dice Spuria di marra.
Fiobeti AboutATi,T.degli Stampatori, eFioroni, Certi ornanienti a
foggia di fiori clic mettousi ne' libri.
Fioretti , in T. di Msica , diconsi Le
grazie e gli ornamenli del cauto. V. SfioBIZAR'.
DaR A U.VO DTK FIQRETO DA VASAR, LoCUZ.
fig. Dargliela afiatare; Sonargliela; Dar
altrui un bottone unafianeata, Dire altrui un motto pungente; ed anche Dar altrui un rabbuffo, Un acre rimprovcro.
FIORETIV, s. in. , Fiore Fioretto, Mercanzia migliore, che anche dicesi Guaime.
Fioreton db cabta , Fioretto, Soria di
carta bianchissima e con poca colla, che
s' adopera per la stampa.
Fioreto.v de boba, Il migliore La piic
seelta mercanzia. V. Swuma.
FiOREtIw DE CAJACIA. V. ClMA.
FI0R1DR , s. m. T. mar. Inferitura ,
Larghrzza dola vela latina nella tostata ;
o sia Quclla parle che s'applica al pennone. V. Ve.vtame.
FIORN, Uccello: lo slesso che Realeto.V.
Fiorino chiainasi poi una Alnela d' ar
gento efletliva dclla Germania , ch' in
corso presso di uoi, ed la meta del talle
ro , che corrispoiide a Ire lire austriache,
cio aile gi lire vencte 5. e soldi 5.
FIORO, add. Fiorilo.
FIORIR, v. Fiorire ; Fioreggiare o Infiorarsi e Infiorirsi , Far fiori, produr fiori.
Torkar a fiob\b , Rifiorire.
Infiorare o Infiorire, Metier fiori sopra
che che sia.
Fiorr, parlando di Olivi, Mignolare.
Fiorr de la Calci.ta , Slullettare: di
cesi del Getlar che fanno gl' intonachi di
calcina d' una porzioncella di loro superfi
cie, per lo pi di figura rotonda, simile al
cappello d una bulletta.
Fioeb, parlando de'panni di seta, di

FIS
FIS
FISOLRA , e. f. T. de' Barcaiuoli. Piccol
lino etc. quando si scolorano per Tmido,
Peotta per uso de' passeggeri.
Imporrare o Imporrire.
Fiorr , parlando dclle piaghe , RifiFSOLO DE MAR , ,. m. T. de' Cacciato- '
gliare, rapporte a marcia o puzza di fc-riri , Colimbo minore , delto volgarmente in
te od Ii .i! i qnando paion gu.iri.
Toscana Tujfetlo Tujfolino , e da Linn.
FiorVb le AWTESfE , T. mar. Inferir ,
Colymbus auritus, Uccello acqualico senLegar le vele alie antenne o pennoui.
za coda , che si ciba di pesce , bench allri
FIORTA, s. Raccolta difiori, cio di
pensino che mangi del' erbe.
Fisolo d' aqua dolcb Cawariol o FiVasi di fiori.
solo db Piave , Colimbofiumatico , Altro
FIORN , . m. fiorone, Monela di Fran
uccello chiamato da Linneo Colymbusitcia d' argento, del valore di L. i . Vcnele
viatilis, considerate come una varietdelcirca.
l'anlecedenle. E uccello che irovasi ancora
Mato a fiorom, Mattissiino. V. Mato.
ne'canali della nostra Lamuna, ma parti
FIORME , s. m. Tritume difieno.
cularmente nelle acque dolci e sul liume
FIOZZA , s. f. FigUoccia o Figiiuoccia.
Piave. Egli assai pi piccolo del Fisolo di
FIOZZTO.s. m. Figlioccino.
marc.
ComsolX come tiff fisolo , lo stesso che
FIOZZO , s. m. Figlioccio , Il maschio ch'
CoftSOl GlUSTA DAFRIZER. V . Co.VSOL l R,
tenuto a baltesimo o a cresima. V. SXwGiustXr e Ceoleta.
T0L0.
Stab da fisolo, lo stesso che Star da
FIRMA, s. f. Frm<l) Sottoscrizionc.
rb. V. in Pifaro.
Firma del loto Bulleltino o BiglielBblo comb u.y fisolo , Raffusolato
to o Polizza el lotto. E la polizza che
Affusolalo , cio Polito, Raffazzonalo.
vince si dice Beneficala.
Far belo come ujt fisolo, RaJJusolare
Carta firma, T. di Giuoco, vale Car
AJfusolare , Raffazzonarc , Abbellire.
ta sicura o prevalente.
FISONOMIA. V. Filosomia.
FISCAL, s. m. Fiscale, Avvocalo del Fisco.
FISsXr, v. Fisare ; Fissare ; Ajfissare,
Fiscal nel parlar fam. dicesi per CenGuardar fisso.
suratore; Mestalare, cio per Qucllo che
FissXa BBv coi ochi stbaluxai , Stracensuri le altrui parole o azioni.
buzzare, Slravolgere gli occhi affisando la
Nel sistema del Governo Venelo v' eravista.
'
no due Avvocali Fiscali della Signoria,
Fissare, dicesi anche per Determina
e cos pure un Fiscale per ogni Magistra
re , Decidere , Risolvere Ho fissX custe , ai rinali incombeva difendere le ragio8i , Cosl hofissato o slabililo determini del isco, avendo vol consultivo, non
nato.
per nelle cause civili.
Fissabsb ' cossA , Ostinarsi;
FISCALARIA , s. f. Vfizio o Carica difi
Averfilio ferma il chiodo.
Fissarse, detto in altro signif. Densarscale.
si ; Condensant ; Spessirsi , Dicesi de'
Dar va uva fiscalahia, Nominar uno
liquidL
afiscale.
FISSAZIN
, s. f. Fissazione , cio DelerFISCALEGIAR ">
ninazione. FissAzio.4 de zorwada, AgFISCALIzXr / v. Fiscaleggiare , Usa
giomamento.
re fiscalil, Stare pel Fisco.
F'iseAziif, dicesi ancora fig. per OstiIn T. fam. vale Salamistrare ; Fare il
nazione ; Caponeria ; Caparbieria
saccente, Criticare altrui per far pompa
QUESTE XE TUTE FISSAZION BELE E BONB,
di sapere.
Ques ta non i che Ostinazione , riscaldo
FISCAR, v. Confiscare o Infiscare, Appliai mente, opinione esaltata.
car al Fisco le facoll de'condannati.
F1SSCA , s. f. Cartuccia o Carluzza, T.
FiscR le RAsbx de QUALCjf , Togliere ;
mil. Carla in cui si melle la palla e la polSopprimere; Impedir le ragioni altrui
verc della carica. Dicesi anche Cartoccio\
ma questo termine pi proprio dell ar0 le difese.
tiglieria. V. Scartozzo.
FISCHiXdA , e. f. Fischiata ; Fisch lamen
to; Fischio, Dcrisione falta con islrepito,
FISSEZZA, s.f. Densezza; Densita; Spesgrido e simili.
sazione.
Far le fischiXb , Far le fischiate.
FISSO, add. Assato; Asalo; Fiso; In
tento, fermo a considerare o a riguardare.
fischi\r,v. Fischiare ; Sibilare , Man
Parlando di cose fisiche , Fitlo ; Spesda fuori il Cschio.
so;
Denso; Condenso; Densalo Tena
Frullare, dicesi Quel romore che fa il
ce; Tegnente; Viscoso Compatto, disasso tiralo violenlemente per l'aria; che
rebbesi d'un Corpo sodo e denso , le cu
fanno i volai ili colle ali volando; il ven
parti fossero moli unite , rislretle.
to quando soffia forteinente.
Carater fisso , Carattere fitto.
FISCHIETO , s. m. Fischietto ; Zufolotto.
Petexe
fisso , Peltinefitto.
FlsChieto, T. mar. Fischio Fischiet
Fisso rjr te la testa , Fisso; Fermo;
to Zufolotto, Strumenlo da fialo che
Stabile.
usasi in marinera da' nocchieri per dar
Baodo fisso , Brodo corto.
1 segni dellc manovre.
FISSO, avv. Fisamente; Fiso; AtientaFISCHIO, l. m. Fischio ; Fischiamenlo;
mente; FUofiso.
Fischiata; Fischialura; Sibilo.

FLO

F1U
FiSSCRAjS. f. Fesso; Fessura.
FISTA, s. f. T. degli Uccellatori, Pispola,
Specie diCutrcUola della in Toscana Mattolina. Uccello noto , grimde come la pas
sera, che Linneo chiama Alauda pratentis , e Temming Anthus pratensi*. A
. jUi-sf uccello nel Veronese dicesi SCOZZBTA e SCDSSETA e nel Frinii YIT.

FSTOLA,*. (.Fistola.
VsGwVaujfA FISTOLA, Fistolftrea Infi.
tlolire; Farsi unajittolazione ; Infisto
lirsi.
FISTN, s. m. T. degli Uccellatori, Pispo
la di padule e Fessacelo, Uccelletto che
frequenta i luoghi paludosi, pi grande
deHa Pispola. Linneo lo confuse con la
jflauda pratensis,m*Meyer lodislinse col
nome Anthus aquaticus. Nel Friuli lo
chiamano VJTAT , e nel Vicentino Scus8KTJf.

FITA, s. f. Fitta, Dolore che sale di trat


to in trailo, pungente ed intermittente.
Nel latino barbarico dicevasi Ficta.
M'HO SBXTO U.NA FITA 1.V T'-WXA JIB-

> in i , fu un orecchio mi percosse un


duolo.
FITAC\M ARE, rosi, d'ogni genere.Quello
o Quella che da altrui a pigione qualche
stanza mobiliata della sua casa. Negli edil
li pubblici si ride qui molle Tolte usalo il
yOCabolp i :J:t!ai'H!<. <-.

FlTALTI, MISI, d'ogni genere. Cosi chia


masi quella specie di Locandiere che da
ospizio soltanto la notte per In pi a persone
povere. Qui si vide -nelle pubbliche carte
usata la parola Fittalelli o AJfittaletti.
FITANZIR , s. m. Ajffiltauclo o Condut
tore di beni, cio di campagne.
F1TAR, T. Appigionare; Dar a pigione,
dicesi delle Case Affiliare; Dare ajitto, o Allogare, dicesi de' Poderi.
Toa\Xn A FITB , Rajfittare.
FITO, s. m. Pigione o Ftto, dicesi H prez
zo che si paga da'Fittaiuoli delle case. Terr'atico, 1 aflillo elicsi riceve da' terreni.
SUL FITO NO CH' TEMPESTA , DelflllO

non ne beccan le passere : cio Non se ne


perde niente. V. AFJTO.

F1TU\L, s.m. Filtaiuolo; Fittuario.


FIUBA,s.f.Fi'56fa.
CAUTELA DB LA FIUBA , Stajft della fiblia, Traversa dov' infilzala una punta
della Ardiglione, la quale si fa passare in
un foro della cintura. V. AnDiQy.
FfUBA DEL SCHIOPO , V. ScHIOFO.

QUEL DA LE FIUBB, FUibaio.


F1UBTA , s. f. Fibbietta; Fibbiettina.
FIUBTA , diciam noi anche per FibJtiaio; Maestro difarflbbie.

FIUBONA,.. f. accresc. di FICBA, Fibbia


grande.
FIUME, s.m. Fiume II Fiume che scor
re e si perde in un altro, dicesi Influente;
e due o pi Gami che scorrono in an ter
zo, Confluenti.

I'ASSH ujf FIUMB, Passare o Valicare;


liei-si Quando si passa da una ripa ali' al
tra sopra una barca o simileGuadare o
Pattare a guado o a guazzo, direbbcsi,
29

passandolo a cavallo o. a piePassare a


nuoto, Nuotando.
1 FJUMJ CRESCE A rj woir sosso , Cresco
no ijiumi disordinatamente. Sono cre
sciuti i Diurni per la gran piaggia; Sono
alt alleila massima -degli argini; Cre
sciuti quasi a trabocco ; Minacciano di
straripare o ef uscire da' loro termini o
di soverchiare gli argini'., V. ROTA.
FIUME INCASSA , Fiume incassato o nr.glnalo.
'ROBA SOBTADA ZO DAL FrUHB , fi'if'il O

Materia fluitata; Pietre fluitate.


FJUJE D'BLOQUBITZA, E un- flume del
parlare, d'eloquenza, un torrente d'elo
quenza, Tale Copia di dire Affluenza
dello assolut. si prende fig. per Eloquenza.

FIUMUA, s.f. Fiumana; Fiumara e Piu


mata.
FIUMESLOl
FIUMTO /s. m. Fiumicello;Fumello;
Fiumicino e Fiumiciattolo.
FLAC , s. m. T. de' Sartori. Dicesi ali' Abito da uomo o sia al Giustacore che si usa
modernamente.

FLAGLO, s. m. Flagello e Fragcllo.


flagello ; Filatra o Filattra , vale
Quantit, moltitudine , sequenza di alcu
na COSa
GlIB XB VTi ALACELO DB OSELI,
CT unflagello uccelli.
FLATO , s. m. Flato e Flatuosit.
ROBA BOJTA PBB i FLATI, Carminativo,
Che carmina i flati. Carminare, dello fig.
Tale Risolvere , dividere e dissipare i flati.
Carminare le ventosit.
FLATOSITX,V. FLATO.
FLATSO , add. Flatuoso ; Enfialivo ;
Che genera Hali Ventoso , che genera
ventosit.
FLAUTO , i.m. Flauto, detto anche bas
samente Fiolola, Strumento musicale di
fiato notissimo FLAVTO TKAVEIISO , V.
Tii.iVEnsi.
Flauto o Pinco, dicesi un Baslimenlo
da carico.
FLEMA, s.F.F/emmffl,cio Pazienza, Mode
razione; ed anche Tardit, Lentezza.
FLZMA, dello per Agg. a Persona, Scr
agio; Posapiano ; Flemmatico In al
tro sign. Paziente ; Posato ; Moderato
Dicesi ancora per Acqua elicla, cio
Uomo che stia cheto ma operi con somma
accortezza.
VABDAHSE DA LE FLEMB , detto fig. Ac
qua cheta vermini mena , per avvertirci
di Star guardinghi dai flemmatici, i qua
li hanno un carattere differente dall* ap
parenza.
FLOCO, s. ni. Flocco, T. Mar. Vela Iriangolare, che si melle in cima d'un basto
ne, per ci detto di'yfocco, situato sul bom
presso j e che scorre per una corda detta
Slraglietto diflocco ( STBAGIA ), la quale
dalla cima del bastone va a passare in un
bozzello sotto alle croccile di parrocckcUo.
FLOCO o VELA DB FOBTCAA , Cecarola ,
Vela o Pollaccone pi piccolo del mezzo
vento , di cui si fa uso allorch il vento
diviene eccessivo.

FLORANS, . m. T. de' Setaiuoli, Foluf

FOD
325
se, Voce Fiorenlina. Specie di Stoffa di
sela notissima.
FLORIS. ESSXB i FLOIIS, Essere in isttt' to florido o fiorente.
FLOSSAR , Afjfloscre , Divenire o farsi
floscio , cio Fievole , Snervato Dare
nelle vecchie Tale Mancar di vivezza , Jie
anche dicesi Cascar fra le vecchie. ^ti
re un gran calo, dicesi di Uomo che
diminuito di forre e di sanila Dare in
mala sanit , Cominciare a non godere
buona sanit. Tulle maniere che faannp
aftinit coli' Affloscire.

FLOSSO, add. Floscio} Floscido; Placi


do; Lena; Snervato; Lonzo. V. Fono.
DEVBMTB, FLOSSO , V. FLOSSA.
CARTA TLOSSA, Carta dileglne o lenat
Di poco nervo.
FLOTA FOTA DB ZEITTB, Frotta; Mol
titudine; Calca ; Pressa.'
FLUSSO, s. m. Flusso; Dissentera; Mal
di pondi.
FLUSSO^BWZA SANGUE, Scorrenza o Socorremo.
FLUSSO DEL CAVALO, Aragaco, aut.
FLUSSO DB ->i AH , Flussn marino. V. CK>
VEIVTB.
FLUSSO, Termine d Giuoco, Frusso o
Frussi, Dicesi Quando le quattro carte
a certi giuochi sono del medesimo sciite o
del medesimo valore.
VACO PEB FLUSSO , Sto a jruss , vale
Cercar di far frussi.

PAH FLUSSO TU DO , Far la pariglia.


FLUSSO E REFLUSSO. V. REFLUSSO.

PLUVIO, s. m. Effluvio, Corso e abbon


danza per lo pi di parole.
FOCA, s. f. T. de' Pese. Foca o Vecchio
marino. Animale quadrupede dell'ordi
ne degli Anfibi! , detto xla Linn. Phoca
vituHna. La parie ani eriore della sua te
sta molto s'avvicina a quella della Lontra.
FODRA, s. f. Foifcra ,- Fodero e Fodro e
Soppanno.
FODHA DA BANDA, T. dc'Calzola , Tramezza, e Tramezzo, Striscia di cuoio che.
si cuce fra il suolo ed il tomaio della scar
pa.
FODHA DEI STB >MAZZI, cuisnri etc. Ga
ncio.
FODBA D* OTTA PORTA o simile , Spran
ga, Legno che si conficca a traverso per
tenere insieme e nnile le commessure
d' una porta.
FODRA DE TARTABCCA , Fodera.
FODJIA o FRODA D'UNA M VE, Fodera o
Hibordo, Secondo ordine di tavole che si
pongono sopra la colomba per fare 'a bar
datura d'un vascello fino all'incinta ester
na. Fasciame interno, dicesi Un riveslimcnlo di tavole nelle parli interne del
vascello. V. IOTASSADUBA.
FoDRB DB LB ECAR7B, FoSCUole; /"<;-

scelte; Formanze , Strisce d' alluda con


cui si soppanna in giro 1' orlo intcriore
de' quartieri per le scarpe.
FODBA DBL VASO , Dello in gergo} vale
il Cui".

FODR\, add. Foderato e Soppannato ,


Diceii delle testi.


FOG
OcHi fodbai db pebsuto , Locuz. fm.
Occhi allucinati cio Abbagliali.
FODRADRA, s. f. Foderatura.
FODRAR, . Foderare; Soppannare: di: cesi delle Vesti.
Fodrab una tela, Add.oppia.re una ve
la, Cucire a una vela delle strisce o peni di
tela a traverso perch duri moho tempo.
FoDRR DE TOLE EL PIAN d'uNA , Intavolare una stanza, vale Impalcarlo colle tavole.
FODRTA , s. f. Foderetta, Leggiera To
dera.
FODRTO , a. m. Guainella dimin. di
Guaina.
FODRIN, s. m. T. de' Calzolai, Striscet' te di cuoio , Sostrgno che si nielle aile
orecchie delle icarpe.
FODRO , s. m. Fodero ; Fodro ; Guaina e
Fagina.
nr fodbo, Inguainare ; Binfoderare.
Qusl DAi fodbi, Guainaio, Maestro di
far guaine.
FFANO, s. m. delto anche Paloto e Sctr
LiKRo. Nora i volgari dali all' Anas Cly
peaa di Linn. Specie d'Analra salvntica,
chiainala in Toscana Mestolone e Fistione e da' Francesi Souchet. Ella abbondantissima nelle nostre Valli ; ed ha il
allargato ed incurvato ne'lali a gui
sa di cucchiaio rovcscio. E buona a mangiare , ma inferiore al Mazzorino , con
cui per alcuni meno avveduti , allorch
. spennata, la confondono, essendo pres
se che dlia stessa grandezza. Ma la diverit del becco sensibile per conoscerla..
FFANO, add. Goffo ; Mal/alto, s'ap
propria a ccrli vestimenti che non s'adattano bene alla persona che li porta.
FOFXR, lo stesso che SlovXb, V.
F0F10, add. Lonzo; Floscio, per ischerzo Bofficione. V. Flosso.
FOCARON, s. m. Focone, Fuoco grande.
Baldoria, Fiamma appresa in materia
" secca e rara , onde tost s* apprende e to
st finisce.
Capannello ed anche Capannuccio ,
dicesi a quella massa di fascine , scope ,
stipa o simile , falta per appiccarvi fuoco
e abbruciarlo per allegrezza o altra cagione.
FOGHR , s. m. Focolare, V. Camin.
FOGHERA(coll'e larga ) s. f. Caldno o
Braciere, Vaso di ferro o di rame 6 d'argento dove si tien accesa la braceFoca
ra si dice parlicolarmente a quella che
vicn usata da' Ceraiuoli.
Foghba da leto, Padellina dafuoco.
V. MuNEGA DA LETO.
,
Fcghera da castagwb , Fomello , Spe' cic di Fomello porlatile, in cui si Ambo
cnocere fe castagne dai Bruciatai.
FOGHTO, sm.Focherello; Focolino
Focherellino n' il diminutivo Facella o Facellina , val'Piccola fiamma.
FOGHIST, s. m. Bazzaio, quello che
t dei fuochi d'ai tifi2o-'oc/iw/a,si di-

FOG
Ce nel Dizionario militare del sig. Grassi
di Torino.
FOGIA, s. f. Foglia. Ncll'uso si dice Fron
da per sinnimo, ma i Botanici fanno differenza dall'una all' altra voce, come l.i
facevano i latini dicendo Folium e Frons.
I Botanici cliiamano propriamente Fron
da la Foglia delle canne, delle biade e simili, la quale non caduca ma perenne e
di struttura assai diversa dalle altrc foglie.
Fogie sbnza peclo , Foglie ses s ili , dicesi dai Botanici.
Fogib del fioh spanVo, Labbra delfia
re o Petali sono le parti rivoltate e rilevate del Gore Destacar lb fogib dbi
FiORi, Spicciolare ifiori, Spiccarne i pe
tali.
Fogia del Morr, ovv.FoGiAassol. Fo
glia dicesi assolut. Quella dei gelsi di cui
si nutricano i bachi da seta ; e Fogliaccia
Quella ad essi avanzata Seconda fogia,
Foglia rigermogliata, Quella che rinasce
sopra alberi o rami di gelsi gi spogliali.
Fogia de le vide, Pmpano ed anebe
Pmpana Vida fiema db fogie , Fite
pampanosa e pampanuta No gk'b altro che fogie , ssai pampani e poca
uva Cavar va le fogib da la vida, V.
DbsfogiXr.
Fogib dbi fbnochi , Bappe o Cioeche,
Foglie capillari o filiformi.
Fogia db tabaco, Foglietta, T. de'Manufatturicri di tabacco. Uno de'gcnrri del
tabacco , di cui vi sono varie qualit, co
me il puro fine o sia Crusclietta; Fogliet
ta comune, alla cappuccina, alia nobi
le etc. V. Tabaco.
Fogia da sfechi, Foglia; Stagnuolo.
V. Batifogia.
Fogia d'obo o d'arzbnto, Sfoglia o
Foglia.
Fogia dbl candelibr , Bocciuolo del
candelliere , Strumento ne'candellieri postovi accio la candela sliuggendosi non gli
guasti.
Fogia, detto in T. de'Torniai , Foglia,
chiamasi lo Strumento da tornire confr
malo a guisa (V una fogliolina.
Cavar lb fogib , Disfogliare.
Far fogia, Brucare la foglia , Raccogliere la foglia del gelso.
, Far fogib, Frondeggiare , Prodnr fo
glie , dicesi degli alberi , e quindi Frondeggiante.
AR LA FOGIA A UNA DOXA , dcltO met.
Amoreggiare una donna.
Gabofolo db cinque fogie , V. GaboF0L0.
MagnXr la fogia , detto metaf. Intendere il gergo ; Saper affare il segreto.
Trem come una fogia, Tremar come
una bubbola una verga o a verga
a verga; Bubbolare.
No sb MOVE fogia che Dio wo vogia ,
.Dcttalo familiarissimo , su cui cant il
Trissino , O sempiterno Be che 'l Ciel governi, ne senza il tuo voler quaggiuso in
terra, si pub muover da s'e pur unaJronda.
fogiXme , s. m. Fogliame o Frondura ,
Quan lili di foglie Fogliametti, dice
si il Lavoro di piccole foglioline.-

FOG
Fogiamb, in T. agr. Frosche o Vincigli, Quelle Foglie secche che si fan inangiare alle pecore d' invern.
FOGiXr, v. Frondire Fronzire, Produrre e far frondi. Fogliare voce antica.
FOGIAZZA, I. f. Fogliaccia, Gran foglia
o Catliva foglia.
FOGIAZZO , s. m. Fogliaccio, Foglio gran
de.
1
FOGIE DE FRITOLA , s. f. T. degli Erbolai, Balsamita, Soria d'Ortaglia che
si colliva e chiamasi da' Sistem. Tanacetum Balsamita.
F0G1TA, s. f. Foglietta ; Fogliuccia.
FOGITA, Uccelleito. V. PapamoschIn.
FOGITO, s. m. Foglietto , Piccolo foglio.
Foglielto Gazzetta, si chiamano i Fogli di novit. .
Qbldai TOGHTi,Fogliettista o Fogliettante e Gazzettiere.
FOGIO , s. m. Foglio Banda del fogio,
Faccia Pagina, Una sola facciata del
foglio L' ottava parle, si tlice Facciuola o Quartino.
Fogio pbr fogio, A foglio afoglio Fo
glio perfof*lio.
VoLTA D UN FOGIO , V. VoLTA.
Fogio dicesi per Foglielto; Gazzetta ;
Gazzetlino, Foglio d'avvisi novit.
FOGISO, add. Fog Hato; Fogliuto; Fronduto e Fronzuto.
FOGO , s. m. Fuoco.
Fuochi o Focolari si dice per Famiglie. Villa di cento o dugentofuochi.
AndXr per fogo, detto fauail. Andar per
un momento; Andar pien difretta.
fogo , V. Bater.
Fogo abtifizil, delto antic. Razo,
Bazzo. Far foghi, Far razzi, Far fuo
chi artifiziali-Fary/o, Far fuochi d'alle
grezza , Far baldoria. II Falo fuoco di
stipa o d' alIra materia che faccia gran
fiamma e presta , e fassi per lo pi per se
gno d'allrgrczza.
Foco de ca del da vol, Fuoco di lia
ne, vale Grandissime Far un foco de
ca del da vol, Infernfocare , voce ditirambica, e vale Abbruciare con gran
fuoco.
Fogo de S. Antonio, Voce fam. Serpigine, Macchia o infiammazione della peTe che va.serpeggiando. Aver el fogo de
S. Antonio adosso, detto fig. Aver del cal
do, delfuoco , del impelo, della subitezza. Ovvero Aver premura Esser impaziente di andarsene.
Fogo de S. Elmo , T. Mar. Fuoco di S.
Elmo o di Santermo , Metcora o Specie
di fuoco frmalo dalle esalazioni sulfure
che 8'inalzano dal mare , che s'altacca tal' volta alie antenne o prnnoni e agli alberi
dc'bastimenli. Chiamasi anche Corposan- to o S. Nicola.
Fogo salvadego, s. m. Fiamma sal- sa, Specie di malore di riscaldamento
ch'esce alia cute.
Fogo improviso , detto lig. Subitezza.
Foco in camn , dctlo pur fig. vale Ira
subitana; Collera; Stizza.
Foco , la LABGA ! Alia pen

FOL

FOL

FON

tola. che lolle gatta, non s' avvicina; Alia


pentola che lotte li- mosche non vi s' ap
pressano; Quando fama il naso alt orso
non lo stuzzicare.
No AVER .vi FOGO un LOGO, Non aver ne
luogo ne fuoco, vale Esser rovinato intiei .miniti- , Non aver luogo ove poler dimo
rare.
CHIAPAR FOGO , Pigliarfuoco , Comin
ciar ad ardere. O fignr. Incollerirsi, Adi
rarsi. V. CHIAPH. . TORNAR A CHIAPB.
FOCO, Happiccare ilfuoco i Riaccendere
ilfuoco.
DAR VOGO, Darfuoco; Appiccar fuoco.
DAR FOCO AL CANON1 , Allumare un pez
zo o Accendere DAR FOGO coi STOPN,
Stoppinare.
DAR FOGO A LA CASA , dello fig. Dar le
vele ai venti, Intraprendere che che sia
con ardire.
DAR poco A LA ROBA , dello fig. Far bal
doria o fal, Consumar tulio il suo dan
dosi bel tempo. Sbraciare a uscita ; Cola
re o Dissipare il suo; Far del ben bellez
za.
DAH FOGO AL PEZZO, dello metaf. Allu
mare il pezzo; Darfuoco alla girandola,
Venire a risoluzioni;.
l.\ uuii.ui A FOGO , V. INDOIR.
METEK FOGO, detto fig. Aggiugnere le
gtte affuoco , vale Fomentar 1* ira iu al
trui.

FOLADR, s. m. Follatore; Follone, Ar


tefice che incorpora e fissa la tessitura de'
panni. V. PURGADR Gualchieraio, dice
si Quello che soprintende alla gualchiera
per la sodatura de' panni.
FOLADR DB U , Pigiatore.
FOLAR, v. (che viene dal frane. Fouler)
Scalpitare; Pigiare; Calcare; Pestare,
Pestare e calcar co' piedi in andando.

munissimo, che ha otto braccia intorno


alla bocca rguali , con due ordiui di gran
fe o branche o ricciolini. Questa specie *
abbondante nelle nostre acque, e buona a
mangiare.
POLPO dello per Agg. ad uomo, Goffi;
Tozzo; Tozzotto , Figura goffa e mulfalta.
FOLTO (coli* o stretto) add. Folto ; Den
so ; Fitto , dicesi degli alberi , delle foglie,
de' capelli ctc. Infoltito , vale Divenuto
folto.
Follo , dicesi pure per Numeroso , ab
bondante. FOLTO DB CAVELI, Capelluto.
FOLTO DB ROBA o DE TUTO, Carico di
roba ; Pieno ; Zeppo CASA FOLTA DB
TUTO, Casa che par una dogana. V. CASA.
FOiVDA, e per lo pi in plur. FONDE, s. f.
Fonda, Tasca di cuoio per custodia delle
pistole. Le selle della cavalleria militare
sono guernile di due fonde.
FONDA, add. Fondato, Da fondare, Ca
vato a fondo.
FONDA NE L' AQUA , Affondato ; Som
merso.
FONDACBITO, s. m. Fondigliuolo, Po
satura di cose liquide.
FONDCHIO, s. m. Fondaccio, Feccia del
fondoFeccia dicesi a Superfluit e alla
parte pi grossa e peggiore. Residenza , a
Quella materia pi grave che nelle cose
liquide e posa nel fondoSussidenza ; Po
satura ; Fondata, proprio della feccia del
vino che rusla nel fondo della bolle.

IvCAS.n BL FOCO, V. I.VCASR.

SBRASR EL FOCO, V. SBRASR.


FOGOLR. Lo slesso che FOGHE, V.
FOGN , s. m. Focone, V. SCHIOPO , CA
STO.
Focone , in T. Marin. si chiama il Luo
go della nave dove si fa fuoco.
FOGN, detto pure in T. Mar. Cameri
no di cucina, Certa foggia di stanzolino
eh' nella prua della nave.
CAPA e GRAN DEL FOGO*, V. CANON.
FOGONADRA , s. f. T. Mar. Mastra ,
L* apertura ne' ponti per cui pais un al*
bero o l'argano per arrivare alla sua scassa.
FoGONADURA DEL TMN, LoSC(t, L'aper-

tura nel forno di ppppa per cui passa la


leslala del timone.
FOGOSJTAE, Voce antiq. V. ARDENZA.
FOLA (coli' o largo ) . f. V. FIABA.
FOLA, T. de' Fabbri ferrai, Manticec
Maniacoj Strumenlo noto con cui i fab
bri soffiano nel fuoco.
FOLA (coli' o slrello) s. f. Folla; Folta f
Pesta, Calca di gente Bulima , dicesi
a Frotta confusa.
ESSER TRASPORTA DA LA FOLA , Andar
sene colla piena.
FOLA CHE NO CHE STAVA UN GRAN DE ME6ip , Non v' entrerebbe un granello di pa' nico.
FOLA, add. Pigiato ; Scalpicciato; Cal
pestato , Diccsi dell' uva.
ESSER FOLA D' AFARI , Ester pieno od
oppresso d'affari. Aver che fare pi che
a un paio di nozze. V. in AFR.

FOLXDA,s. f. Pigiatura; Casamento;


Calcatura.
DAB USA roiADA, V. FOIB.

FOLB i CAPBW, Follare , T. de' Cap


pellai.
FoLXs. i PASTI , Feltrare ; Follare ; So
dare.
FOLAS L'U, Pigiare; Ammostare.
FOLH, si dice anche per AFOLR, V.
FOLCO, s.m. T. agr. Solco. quello del
campo, ma col termine vernacolo s' inten
de il Solco vecchio. V. ALGUXRO.
FLEGA, s. f. T. de' Cacciatori, Folaga,
Uccello acquatico ottimo a mangiare, di
piuma nera col capo simile alla Gallina. I
Sistematici lo chiamano Fatica atra , e
quindi i Francesi Diavolo di mare.
FLEGA , anche T. del Giuoco detto
PANFh., e chiamasi l'unione del Re e del
Cavallo di quel seme che la sorte diede
per prevalente nel giuoco , e per cui il
Giuocatorc che tiene in mano queste due
carie , ha diritto di mancia da tulli gli al
tri. V. ONR e PAWFL.
FOLECA DE NIO, Locuz. ani. di gergo ,
// pene.
FOLEGHTA, s. m. Folaghctta, Piccola
folaga.
FOLETO , s. m. Mantachettoj Soffionetto, Piccolo mainici-, V. FOLO.
FOLETO DEL MA.VTESE , V. MANTESB.

FOLETO DA POLVERE o DA
. ,
Soffietto, Specie di borsa di pelle fina che
s'enfia e si rinserra per mezzo d'un osso
di In li-u ; essa porta la polvere sui capel
li col mezzo d' un tubo <!' avorio o di osso
aperto all'eslremil. Questo Soffietto per
ora pi non s'usa.
FOLETO, T. de' Sarti , V. in BRAGHBSSE.
SPIRITO FOLETO , Folletto , Specie di
Spirilo che fu credulo esistere e del qua
le una volta narravano delle favole.
FOLETO o SPIRITO FOLETO, dello a Fan
ciullo insolente ed irrequieto, Serpentel
lo; Nabisso. V. BEGOLO.
FOLEZR, V. FOL\R.
FOLIGN AMENTO, V. FUTICNAMBNTO.
PLO (coli' o largo ) s. m. (dal latino Follis) Folle; Mantachetto; Mantacuzzo ;
Soffietto, Strumento notissimo che attira
l'aria per mezzo d'una Animella e la tras
mette per- mezzo d'una Cannella; e ser
ve ad avvivare il fuoco.
PLO DEI ORGANI, Maniace o Maniaco.
PLO, delio in gergo, vale Culo.
ALZAR i FLI, V. ALZAR.
FOLO (roll'o strelto) s. m. (dal latino Fullo o dal barbarico Fullus ) Gualchiera ,
- Edifizio o Macchina che mossa per forza
d'acqua, pesta e soda il panno.
POLPO, s. m. T. de' Pese. Polipo, ma pi
comunemenle Polpo , dello anlicam. Pofypus, e da Linneo Sepia ortopedia. Ani
male marino dell'ordine dc'Mwlluschij co-

FoNDACHIO DBL BRODO , Bolliticelo.

FONDACHIO DE L' AQUA , Belletta , Posatara dell'arqua torbida.


Mamma del vino; Madre; Letto, s
dire per lo pi del lino e dell'aceto.
FONDACHI DB BOTEGA , V.in FONDO sust.
FONDADR, s. m. Fondatore o Institi^
tare.
FONDAMENTA, s. f. e nel plnr. FONDA
MENTE, chiamansi le Strade marginali che
incassano i rivi e canali della nostra Citt,
dette dagli antichi latinamente Fundamenta e pi spesso lunctoria. Prima di
questo fondamento il terreno fermatasi
con isterpi e graticci ; poscia si fece di le
gname e finalmenle di pietra. lunctoria
dicevansidal lai. iungere usurpato prr Ve
nire o Approdare, come interpret benis
simo il nostro Abbate Gallicciolli nrlrsue
Memorie tenete antiche. Vedasi il Libro
I. ai num. 1 1 5. e 236.
FONDAMENTAR, v. Fondare; Darfon
damento i Piantarsi, Fu anche detto fig,
Sopredificare.
FONDAMENTO , s. m. e pi comunem.
FONDAMENTI , Fondamento , Quel mura* mento sotterraneo, sopra il qnule si posa
no e fondano gli edifici. Si da Io stesso no
me anche a quel terreno sodo di pietra,
tufo od altro, che serve per murarvi so
pra senz'allro fondamento Questa pa
rola cos in Veneziano che in buona lin
gua , applicata alle lose morali e scienti
fiche significa Base; Basa; Principio; ed
anche Cagione , Motivo; Ragione; Sta
bilifa.

FONDAMENTO, Fondarnentoia gergo va


le Culo,

8
FON
ButAhoFaR I FO.YDAMBNTI DB QWALCOV
sa, Fondare; Gettare le fondamenta o i
foudamenti.
Esser Sora i fondamenti , Esser levati ifondamenti d un edificio.
Con fonbamexto , dctto avverb. Con
fondamento; Fondatamenle; Fondantentalmente Srnza fondambxto , Senza
fondamento; A credenza;Cosa aerea: Opinione aerea ofallac'e.
FONDAR, s. m. T. antiq. Fonditore. V.
Fondid'or.
Diccvasi anche per Fondatore. V. Fondador,
FONXR, v. Afondare, Mandar a fondoj
Soininrrgerc nell'acqua Tornar a foxdar, Raffondare.
Fondare, Cavar la fossa e riempierla
di materia da murare.
Fond'ar , T. agr. Richiedere la ter
ra , in sign, di Penetrare addentro quando si ara. Se vuoifar la Ierrafeuttificare,
richiedila addentro due piedi.
Foxdr uva Bote o un mastelo , Sfondare o Sfondolare , Romper il fondo.
Fondarsb, Fondarsi; Affondarsi; Appoggiarsi; Sostenersi; Far capitale; Farsi cavalire <f una cosa,
FONDARIA , . f. Fonderia , Luogo dove
si fondono i metalli, Fornace porno
pi propr. il Luogo dove si fonda.
FONDARIOL, s. m. Fondigliuolo , Rimasuglio di cose, Rimanrnza.
FONDELO, s. m. Ferghetta o Verghella
oV oro a d' argento, formato di rimasugli
di questi metalli.
FoNDELO DEL VERSOn , V. VeRSOR.
FoNDELO DEL CORBSIOL , CuUltta , PlCCOlo bottone d' oro o d' argento fino , che re
sta net fondo d' un crogiuolo dopo la fu
sione, separata dalla scoria.
Fondu o Foxdi , Gheroni , Pezzo a
Guma che si mette alle camicie per supplimento. fondi, si dicono quei dellc bra
che.
Vbsta confondi, Veste aggheronata.
FONDESTO , add, Fonduto o Fuso, dicesi del mtallo.
FONDEZZA, s. f. Profindita, Altezza.
FQNDIDOR, s. m. (anticam. Foxdaor ),
Fonditore o Getiaiore o Branzista, Quell'artefice che fonde i metalli.
FONDNAjS. Piccola fonda. V.Foxda
FONDIT A , s. f Fusione; Liquefazione ,
e ' intende de' metalli,
FONDITA,s.f.Lo Slesso che Fondezza, V,
FONDVO, add. Fondo; Cupo, Dicesi di
Cosa che abbia fonda. V Fondo add.
Tbubn fondiyo , Terrenofondato , vale
Che ha molla terra Lumia.
FONDO , s. m. Fondo ; A/fondo , Profon-dil. La parte interiore delle cose conca
ve. Fondo a" un vaso, a" una nave, (
Jume, del mare etc. Buon fondo; Cattivo Jondos
Fondo, in T. Mere, significa Capilali,
danari , quantit di jirgozjo , fondamento.
della Delta.
Fundi, si chiamano Ii Beni immobili
Fokbo umjdo, Pdlino, suit. T, d'A-

FON
grc. Terra frgida dove scaluriscono pol
ie d" acqua che stagnano.
Fondo, in T. Milit. dicesi La profondita d'una rolonna. Una colonna ai quattro battaglioni di fondo.
FoHDO d' ARTICHIOCO , V. AftTICHIOCO.
Fondi DB BOTEGA, Fondacci di boltega.
Fondaccio a" un Rigattiere o Ferravecchio.
Fondo de la bota , V. Bota.
Fondi de la bota , Feccia del vino , V.
Poroni.
Fondo db la caxa del schiopo, Camera.
FoNDO DE l' AQUA TORRIDA , Belletta.
Fo.VDO DB LE BRIGHBSSS, V. BnAGHESSB.
Fondo del pozzo, A rea delpozzo, Quella pielra che si melle in fondo al pozzo a
mantenimento dell' arqua.
Fondo del vin rjf u.v goto, Fondigliuo10. V. Culbto.
Fo.vdo de la carozza , V. Cabozza.
Fondo db la fornasa, Fondata, Qualsivoglia deposizione di cosestrutte oliquefalte in fondo ad una fornace, caldaia e
simili. Fondata di cerumi sporchi e neri.
Fondo d i.eto , fjettiera , 11 legname
sul quale stanno il saccone e le materasse.
Noi pero colla parola Fondo inlendiamo
le assi e i cavallelti.
Andar alfondo o a fondo, val Sommrrgersi AndA al fondo db qualcossa , Saper bene una cosa ; Scoprirne la
pretta perita } Sapere afondo ; Toceare
ilfondo ; Pescare alfondo.
Dab fondo, T. Mar. Darfondo Gittar ancora , dicesi Qnando si fermano
i uavigli sul!' ancora.
Dar fondo a la roda, Darfondo, va
le Disupare, Consumare. lisser fondito
re , cio Scialacquare Esser in fondo,
Essere in rovina.
El bon sta in fondo , / pesci grossi
stanno alfondo, detto proverb, e signifi
ca che 11 ineglio viene per lo pii'i in line.
El DARIA FONDO AL POZZO DB S. PaTRIzio, Dicesi d'un diluviatore o di un scialacquatore, darebbefondo ad una na
ve ai sugghero.
In fondq o In fondi, Modo aw. In quel
fondo, vale AUa fin delle fine, Finalmen
te, Tullo nsienie, Alie corle.
In fondo la panza, Anguinaglia; Inguine.
In fondo d'una carta , lnne; Alfi
ne ; Al termine.
No avbr fondo , JVon acere capacita ,
inirlletto, talento, raciocinioNon averne fin ne fondo , Essere inuiienso , non
compreso, da termine.
FON DO , add. Fondo ; Profondo , e nel su
perlativo Fondissimo e Profondissimo.
Piato fondo , Fondq a coppa , Qualunque fondo cncavo di nn vaso simile. On
de Tirare a coppa, vale Tirar l' opera a
usa di coppa cio concava dentro e convessa fuori. Y. Fqndivo.
FONFO, add. Voce, fam, Aggiunlodi Ma
no e vale Goffa; Grossolana ; Malfatta.
FONGHTI, s. m. Funghetti; Prugnuo*
11. Diconsi anche Famigliala, perch nacendo vkinUsimi l'un l'altro, sembrano
quasi v ver coabilarc in famigUa.

FOR
FONGO, i. m. Fungo.
Okbbla del fongo , Cappello o Pile*,
dicesi alia Parte superiors di esso Gam
beta del FONGo , Gambo , col sao Zepperello o Zeppetello Vereta delfongo,
Ghiera,per simil. Volva, Borsa o Ca
lice proprio de'funghi. Volva o Borsa del ovlo.
Fonghi DB daro , V. Fonghbti.
Fongbi DBL BOSCO DEL Mantelo , Bole
to e Uovolo , Fungo di cappello grande e
di color rossiccio , che prima di svilupparsi apparice sferico come uovo.
Fongbi de roverb , Agrico ; Lingua
dafar esca; Fungo arbreo. Fungo che
tiasce nei roveri , che s'acconcia e con mi
si fa esca da batter fuoco.
Fonghi pradariou o de pra , Prataiuoo; Pretaiuolo o Pralolino.
Fonchi farinosi, V. Boleo.
Fonghi sbsisoti o Dbele, Ditola, Fun
go liscio.
Fonohi sblgariolt, Prugnuolo, Specie
di fungo odorosissimo e di ottima qualit , che dicesi anche Ceppatello , perch
nasce ne' pedali degli alberi.
Fongo vele voso, Fungo malfico; Fun
go di rischio.
Logo da fonghi, Fngala.
Fato a fongo , Fungiforme , T. de' Naturalisti.
Fongo, detto in lingua furbesca , vale
Cappello.
FONGO DE MAR, s.m.T. de' Pese. Fun
go marino, Piantanimale marina, da Li li
neo denomnala Madrepora Fungites.ha
sua forma somiglia al cappello d' un fun
go , colle lamine poete superiormente in
vece che inferiormcnle.
FONGSO, add. Fungoso, dicesi de'Legnami infracidati.
FONSO , Alfonso, Nome proprio di nomo.
fontXna, s. f. Fontana; Fonte.
Fontana dei Bagni n' Abano o db l'aqua. de Rbcoaro, Fonte cf acqua termale
Bulicame o Vena, dicesi all'acqua che
sorge bollendo.
Fontana , detto in gergo , vale Scatola.
da tabacco o Tabacchiera.
FONTANELA, s. f. Fontanclla o Fonticelia, Piccola fontana o fonte.
Fontanela db la gola, Forcella o Fontanella, cio fuella parle della gola dove
ha principio la canna.
boNTAXELA db la testa, Fontanellaf
Nome che si d alla sommit del capo de*
bambini", l dove si riuniscono le suture.
Fontanela, Cauterio; Inceso; Rottario ; Emissario.'
F0I4TANR,s. m. Fontaniere , Artista.
che fa fontane e giuochi d' acqua.
FONTEGHR, s. m. Fondacaio; Fondachiere; Farinaiuolo..
FONTEGHTO , s. m. Fondachetto.
FNTEGO , . ra. Fondaco.
FORA, Fuora; Fuori; Fuore , Prepos. e
Avv. di luogo, ed il contrario di Dentro.
Fora, vale per Fuorche; Fuorache >
Fora de o de lu, In fuori di me di
lui) Fttorch; Fuorache Trattont me

FOR

FOR

FOR

fui So FOBA DE Mt , S'on addoloratitiimo ; San fuori di me dal dolore Et XE


FORA DB LU, Egli addoloratisi imo , ovv.
adiratissimo.
DB FORA VIA , Fuori ; Difuora ; Al di
fuori VBNDEH o COMPRAR DE FORA TIA,
fendere o Comperare per iscarriera, cio
Fuori della bottega e quasi occulumeule
SA VR UA COSSA DE FORA YIA , Inten
dere una cosa per cerbottana o indiretta
mente.

FAR vBGwVa FORA u.vo, Fare uscir uno,


Stimolarlo a lare o dire quel eh* ei non
vorrebbe.
PORTARLA FORA , Camparla ; Scam
parla.
QUEL CHE co DRENTO co FORA, V. DRENTO.
SE LA SORTO FOHA ! Se campo di quetta; Se ne scampo; Se n'esco in bene.
TIRAR FORA , V. TIRAR.

Et DB FORA, L'esteriore, La parte ter


na.

STO DISCORSO, Non so raccapezzare que


sto discorso; cio Non lo intendo. V -,,-; so
che cosa conchiudere.
TRARSE FORA, V. TRAR.
VBGN'JR FORA DA LA TANA, V. TANA.
VECNIR FORA PER i OCBI UNA COSSA , Es
ser ristucco o satollo tf una cosa; Venir
a nausea una cosa ; Esserne stuccato.
Le cose di che !' uomo abbondevole fa
stidiano.
VBGNIRGHENB FORA, Accapezzare; Condur a capo ; Venir a. fine di che che sia

Agg. ad Uomo nel sign. di Sfrenato; Sbri


gliato; Ardito; Audace; Temerario; ed
anche in quello di Vivo ; Vivace.
FORBICLO, s. m. Forbitolo, Qualunque
cosa che serve a forbirsi il deretano.
FORBITOLO , dicesi da noi per ischerzo
al Dito medio della mano. V. in DEO.
FORBIO , add. Forbito, Asciugato, ripu
lito.
FORBIOCHI. V. hi DBO.
FORBIR, v. Forbire. Forbirsi la bocca.
TORNAR A FORBR, Riforbirt.
FORBIR i OCHI, Asciugare o Tergere gli
occhi
FORBICE LA BOGA CHE A vo WOL VB TO-'
CA, Potete sputar la voglia o Potete at
taccar le voglie alt arpione. V. NETR.

FoBA DEL VADA , V. VADA.

FORA PER FOHA , Fuorfuora ; Da Lan


da a banda ; Da un canto alCaltro} D'ol
tre in oltre.
FORA u.v, DRENTO L'ALTRO, V. DRENTO.
DAR FORA, Darfuora ofuori, Mandar
alla luce , pubblicare.
DAR FORA, Montar sulla bica; Dar nel
le stoviglie o nelle scartate , Incollerirsi
Uscir del manico, dicesi Quando uno
in riprendendo chi che sia , se ne duqle
pi del dovere.
DAR FORA, Sbucare o Sbucarfuori, Ri
comparire.
DAR FORA , parlando della febbre , Da
re infuora, dicesi Quando il male man
da alla cute l'interna malignit.
DAR IN FORA, Essere o Uscire infuo
ri o simili , di Cosa che sporga e che. sia
vrrso la parte esteriore. Casa sportata in
fuori
A \ [A FORA o DB FUOHA , Andar difuo
ri, Intendesi anche Andar fuori di Vene
zia, Andare in campagna U\ DA DE FOzu, Un Forese, Che sta fuori di Citt.
ANDAR FORA, T. di Ginoco, Guadagnar
la partita.
AVDR FORA, Trapelare, Quando i li
quori escono per le rotture de' vasi. V. BoTA e SPISSOL.XR.
A MI u; uni v PER i OCHI, V. VEGN!R FORA.
ANDAR FOHA DE MENTE , Uscir delf ani. mo, di mente.
ANDAR FORA DE LOGO, Lussare, dices
dell'orsa, e quindi Lussazione.
A . iAn FORA DB si, Trasportarsi; Uscir
de" gangheri , detto Cg. V. DAR FORA.
ANDAR FORA DB PIOMBO, Sbilanciare,
Dicesi degli nlili/ii.
ANDAR FORA -DE PROPOSITO , Forviare ;
Uscir di proposito, del seminato, di te' ina.: !/ 1 uono, Non reggere al ragionamento.
ANDAR FORA DB SESTO, Dissestarsi, di
cesi degli edifzii.
ANDR FORA DA TJ.V INTRIGO , Uscir del
fango o Trarre il cui delfango; Spelagare, Uscir d' intrighi ANDARGHENB FO
RA , Togliersi di mezzo o d' impaccio
ANDARGHENE FORA IN QUALUNQUE MODO ,
Cavarne cappa e mantello.
ANDAR FORA DB CERVELO , Uscir di sen
no, di cervello, Impazzare.
FAR FORA QUALCOSSA , Maniera fam. Far
repulisti, Mangiar tutta ima cosa Di
cesi anche per Rubare. V. SMAFARAR.
FAR FORA QUALCN, Uccdere alcuno
FA FORA uw OSELO , Colpire un uccello ,
cio Ucciderlo.

FARSE FORA , Sporgersi infuori o altin


fuori, cio Fori della finestra.

ToR FORA

No SO COSSA TOR FOHA DA

COME OGIO DA FAR A VBGNIR6HENB FO


RA IN BB v ? Come ho io a fare a uscirne a
bene? cio A riuscirne. V. in CAO XB
KBGIO CHE GHB NE VBGNA FORA , K meglio

eh' io mi chiarisca. Vd chiarirmi o chia


rirmene, cio Vo' vedere e conoscere co
me la cosa sia.
STAR FORA coi BEZZI, Restar esposto col
danaro, cio Aver esborsato senza conse
guire il fine.
FORA , add. Forato; Bucato; Bucherato,
Pertugiato.
FORA COME UN CRILO, Tutto foracchia
to o sforacchiato o bucacchiato.
AVER LE MAN FORAB , V. MAN.
TOR ABOTO, V. FARABUTO.
FOR\DA,s. f. Foratura.
FORADOR, s.m. Foratoio, Strumento con
cui si fora.
FOR\GINE,s.f. Farraggine o Farragine,
Mucchio confuso e mescolanza di molle co
se. Vilume, vale Farragine di cose scns' ordine.
FORACINB , dicesi per Quantit gran
de; Moltitudine ; Sequenza FORAGINB DE SERVITORI , Servitorame FORACUTE DE POVARETI, Poveraglia FORAGINE DE ZR.VTB, Geiltame

FORAGINB DE

OSEI , Uccellame FOHAGINE DB DONE,


Femminiera.
FORAPIERA, s. m. Termine con cui chia
masi da taluni nel Padovano unPesciate.Ho
d'acqua dolce di circa due pollici, che si
confonde colla minutaglia e mangiasi frit
to. Egli di corpo piuttosto allungato ,
sparso di macchie cure e di fondo gialla
stro ; ed ha nella testa inferiormente al
cune barbe per le quali Linneo lo chiam
Cobitis Barbatula.
FORAR , v. Forare ; Bucare Forac
chiare o Sforacchiare e Bucacchiare,orare con ispessi e piccoli buchi. V. SBUSAE.
FOR\R co LA VERIGOLA , Succhiellare.
FORAR UNA BOTB, Spillare, propr. Trar
per lo spillo il vin della botte.
FORASSTO, add. Voce corrotta da Fuoruscilo, che vale Bandito, cacciato dalla
palriaJtta noi usiam la voce FOIIASSITO per

FonBinSB CO LA CAMISA UBI ALTRI , R-

coprirsi col mantel d'altri o simili, vale


Scusare s coli' accusar altri.
FoRBIRSB EL CULO COI GUANTI, Dettato

fam. Putire ad alcuno ijftori del mela


rancio, Suoi dirsi d' Uno che pretenda
esser molto dilicato in qualunque gener*
di cose.
MB NE FORBO, Me ne rido; Nefo tan
to caso quanto del terzo pie che non ho;
Non io stimo una foglia di porro.
FORCA, s.f. Forca; Bidente o Tridente ,
Strumento campereccio noto. I suoi rami
dicons Rebbii o Dertti Triforcato o
Triforcato, dicesi la forca di tre rebbii
FATO A FORCA , Forcato o Forcuto.
FORCA DA PICR, Forca; Patibolo; Let
to a tre colonne i 11 colonninoColonni
ni si dice alle travi ond' .composta la
Forca.
FORCA , detto per Agg. a nomo , For
ca; Mascagno; Astuto; Caltcrito ; Trin
cato FORCA TBCHIA , Golfane scozzo
nato; Putta scodata ; Capestro; Capetlruolo ; Forcutta.
Forca, In Marineria un Comodo fat
to di provavia ali' albero di maestra per
sostenere l'estremit degli alberi e pen
noni di rispetto.
FORCADA, i. f. Forcata, dicesi di Tanta
paglia o altro , quanto sostiene e leva in
un tratto la forca.
FORCADA , vale appresso noi per Colpo
diforca.
FORCADA , detto in T. Mar. Barganella , Pezzi di legno curvi da un capo che
servono ad innalzar le sponde delle lance.
FORCAMELO, s. m. Schermano, T. dei
Costruttori navali. Pezzi di legno onde
componesi la terza giunta dell' ossatura
sopra le stami nare.
FORCLA, s. f. T. de' Vetrai, Forcella,
Strumento di ferro biforcuto con manico
lungo , che serve ali' uso di cavare le ma
nifatture che sono sopra la fornace.
Foncn, detto in T. de' Legnaiuoli,
Incorsatolo, Strumento o Pialla da fare
le incanalature e le linguette.

FORCHTA, s. f. Forchetta o Forcina,


Piccola forca.
Forcella; Forcelletta ; Forcuzza dice
si a Palo o Legno biforcuto : e Specie an
che di Spilla che adopran le donne orile
lor acconciature.

3 So

FOR

Forchetta del petto, diceu d'un Pollo


o d' un Cappone o simile.
FoBCBBTA DA LARDO O DA PFRCuTTl ,

Forcella da pillottare, Strumento di fer


ro a due rebbii ove s'infila il lardo da pilJottare l' arrosto.
FOHCHBTA, dirai u. di Forca ? detto d
alcuno per disprezzo o motteggio, Capestrutto.
FORCHETO , s. m. Forchetto e Biforco,
Ogni asta che abbia due rebbii di ferro in
rima.
FORCN. V. SFAGO.
FORCINA, .. Forcina,- Forchetta e Farfella, Lungo legno armalo in cima di fer
ro adunco, che serve a' Bottegai per dis
taccar che che sia appeso alle travi.
FORCINA, dello in T. degli Stamp.Gruc. eia, Quello strumento o legno con cui si
(tendono i fogli stampali per farli asciu
gare.
Fondi** B'BJT TIMO* DB eAROZZA , V,
CARO.
FRCOLA, s. C T.de'Barcaiuoli (probabilmenle dal lai. Furcula ) Forcella del
remo, Pezzo di legno forte incavato, su
cui sta il remo in vogando.
MORSO DB LA FORCOLA, Incavatura del
la forcella.
FORCOLA, si dice figiir. per Agg. ad uo
mo e vale Zoppo; Sciancato; fianco.
FORCOLiV, add. GoAoicoio; Goletto,
Alquanto gobbo. V. SPALTA.
FORCON, Forcone, Asta in cima della
quale fitto un ferro con tre rebbii.
Forcella.; Forcina; Forchetto , dicesi
al Palo o legno biforcuto Forcalo , s
chiama uno Strumento villereccio di le
gno a guisa di forca , che adoprasi per
prendere il fieno quando si vuole cari
care.
Forcella o Broncone , T. agr. QneNo
sterpo fatto a cono ad uso di sostenere eli
alberi e le viti.
FORDEM1SRA. Avr. Fornitura o Fuormisura ; Smisuratamente ; ccessvainente.
FOREAlV, add. T. Mar. Scilocco-Levante; Austro-Sctiocco* Vento quando sia un
poco forte.
FoREXwi , dicesi da' Marinai il Com
plessivo de' vesti suddetti.
FORESSTO. V. FOBASSITO.
FORESTARA, ,.f. Foresteria; Forestaria e Forestiera, Quantit di Forestieri
fcd anche per lo Luogo dove s' alloggiano
i forestieri.
FAR FORESTAR'IA , Far lieta accoglien
za, onoranza; Accogliere o,;-evoln,ente.

FORESTIR i
FORSTO J t. m. Forestiere; Forestie
ro, quasi extra fores ; Straniero.
VOCE FORESTA, PARLAR FORESTO , PIAICTA FORESTA. sotico. Termine che pro
priamente significa Forestiero o Straniero, cio portato da un paese lontano ed
estraneo ; ed in questo significato dicesi
f oce; Parola esotica. Esotico dicesi prin
cipalmente da'Bolanici delle Piante che
non crescono naturalmente in Europa.

FOR
FARJB FORESTIB, Infurestierirsi, Farsi
straniero.
L*B FORESTO , detto figur. un pollastrane , .pollastronaccio , fresco , tenero
di che che sia , vale Inesperto ed igno
rante.
FAB BL FOBBSTO, Farsi straniero d'una
cosa ; Far Findiano, il nescio, lo gnorri.
MAGISTBATO BBL FOBBSTIB , detto an
ticamente alla latina de Forinseco , anti
ca Magistratura e uno de'Tribi'nali Civi
li di prima istanza della cessala Repub
blica Veneta, che giudicava delle proprie
t forestiere ; ed era una di quelle Magi
strature che componevano la cos detta
Corte del Doge.
FORTA, Lo stesso che IJTTIMLA, V.
FORTO, i. m. Forametto ; Farei'lino ,
Piccolo foro.
FORF\DA , t . Forbiciata , Colpo di for
bice.
FORF ( coli' o stretto) s. f. Forbice o Forbicia e Forfice o Forbici , Strumento di
ferro da tagliare, notissimo, la cui ripie
gatura nel mezzo dicesi Calcagno. V. CBSORE.

Le sue parti sono , le Lame SCHBX*, Coste, le parli delle Urne opposte al
taglio IXCASSADURA, Impernatura, II
punto di mezzo di-Ile lame BBOCA o ViA , dicesi al Chiodo che le imperna
MAWRGO , Aste , quella parte con cui la
forbice si prende in mano OCHI, Anel
li, Que'fori in cui entrano le dita.
FORF DA DBO, Cesoie, T. Agr. Diconsi
le Forbici per nso di tagliare e tosare le
spalliere Podetta e Podettino, dicesi
lo Si furiimi <> in forma di tanaglia con cui
si potano i rami teneri dogli alberi.
FOBFB , detto fig. per agg. ad uomo ,
Maldicente ; Detrattore ; Lingua male
dica ESSER U,YA BOYA FOBFE, sser
lingua che taglia e fora , che taglia e
fende; Esser linguafracida. Maldicente.
QBL DA LE FOBFB , ForllCOrO.
AVER EL PA3TO B LB FORVB. V. PANO.

FORFESNA, ,. f. Forbieioni, Quelle for


bici di acutissimo taglio che adoprano i
maestri di lana per tagliare il pelo a'panni.
FORFETA , $. f. Forfecchia e Forfecchina, Piccolo aniiiialrtl od insetto di co
da biforcuta a guisa di forbici , che par
ticolarmente si nasconde nell'uva e ne'
fichi, e si chiama da'Sistem.For^cu/a aricularia.
FORFETA DA FORMICHE , s. f. Mirmicoleone,\oce latina che vale Leone delle
formiche, ed e il nome d'un Animalelto
o insetto piccolissimo, nimico delle formi
che, il quale sta sotto la polvere per im
pacciarle ed ucciderle mentre sono atten
te alle loro granella. Egli detto in siste
ma Myrmicoleonformicariim. I maschi
di questa specie hanno la coda a guisa di
forbice , onde ha riportato fra noi il nome
suddetto.
FOR1ER, s. m. Foriere; Furiere o Forie
ro, Grado di Sott'ufuiale nella milizia.
FoniR , detto fignr. vale Segnale; In
dizio; Sintama, Segno onde si deduce un
avvenimento.

FOR
' Fig

, Scac ciata

'

gno che serpono di modello p,r lavoravi


opra alcuni strnincnti di musica. V. LAOTBft,

FOBMB DBI OCBIALBBI, Forme BaciiTn" ??"" k Slruento esse,,dell Occhialaio per lavorare i vetri
convessi.
Forma, in T. de* Gettatori de'caralteri, si dice ad una Macchina di ferro o di
ottone complicata, ij cui si gettano i ca
ratteri da stampa , le linee, i fregi , i margi nelii etc. LBTO DB LA FOBICA, Piastra,
Quel grosso pezzo di ferro che riceve i dversi peni componenti la forma.
FOBICA DE LB FIGURE DB GEMO , Cavo

Forme, T. Mar. Tavole sottili e amovi


bili che s'inchiodano dal madiere del den
te alla ruota per servire di guida ai zangoni.
FORME DEI STAGWRM , Pretelle , Certe
forme di pietra dove si gettano i piattelli
di slagno e cose simili.
FOBICA D'CJT LIBBO, Sesto, L lunghez
za e larghezza d'un libro.
Forma, in T. degli Stamp. significa una
Quantit di composizione messa nella for
ma finita e rinchiusa per mettersi in tor
chio. Due forme fanno un foglio.
COSSA SBWZA FORMA , Cosa informe o
SformalaDB DO FORMF, Biforme o Bu
farne DB VARIE FIUIMK . Formi-vario.
FORMAGIA, . C Forma o Formella di ca
cio.
FORMAG1A,V. IWORMAGIA.
FORMAG1LA , s. f. Caciuota Ravig
giuolo e Raveggiuolo , dioesi a Specie di
Cacio schiacciato per lo pi di latte di ca
pra che si fa nell'autunno.
Formaggiuolo, vale Piccolo formaggio.
FORMAG1ER, s. m. Formaggiaio; Piz
zicagnolo; Piizicaruolo; Pizzicheruolo
e Caciaiuolo.
FORMAGIRA, s. f. La femmina ili For
maggiaio, ovvero Colei che vende formag
gi. iVon trovasi ne'Dizionarii Formaggia
io n Caciaiuola.
FORMAGITO, s. m. Formaggiuolo.
FORMAGIO, s. m. Formaggio e Cacio o
Cateto,
FORMAGIO PIASEWT!* o LODBSAN , For
maggio parmigiano o meglio lodigian.
FORMAGIO DE cirr.oRA , Formaggio pe
corino - FORMAGIO DB VACA, Cacio VOC-

cino.
FORMALO WCAJTTB , Cacio supplente.
FORMAGIO coi VKII M i , Formaggio bacato.
FORMAGIO co LA TABA, Cacio magagna, io ; Cacio tarlato.
FORMAGIO M ACUII, Formaggio sburrato.
FORMA DA FORMAGIO, Corcalo, Forma
o cerchio di legno da mettervi il cacio.

FOR

FOR
PBNOLA DB FORMAGIO., V. PBNOLA.
Do SOLDI DB POHMACIO INCARTAI , detto

famil. e figur. a modo il' aggiunto , Caz' Catello; Batzatello; Gigante da cigoli i
Scricculo. Oh il bel soggettino! Dicesi per
'{scherno a Uomo di statura piccola, figu. ra o persona di piccolo conto STI Do
SOLDI DB FOUMAGIO LO FAR STAR , Questa

mingherlina ; Questa scricciolo ; Que


sta creaturina lo far star a dovere, Ma
niera bassa di iattanza d' una donna co
munque debole ed imbelle Terso d' un uo
mo.
TaovXR QUEI. DAL FORMACI, Trovar cu
lo al suo naso, cio Chi risponda e non
abbia paura ili bravate. L'uomo trova quel
che va cercando; e T un diavolo paga l'al
tro. Tanto va la gatta al lardo che vi la. scia la zampa, tal culo tal brache.
FORM\ZO , Voce antiq. V. FOUMAGIO.
FORMELA, s. f. T. de' Maniscalchi, Formella, Infermit del Cavallo alla corona
presso alla pastoia.
FORMENTELO , s. m. Frumentata , T.
Agr. Semema mescolata di frumento e d'al
tre biade che si da ai polli-Grano metti
lo dicesi la Biada mescolala di frumento
e segala.
FORMENTN, s. m. Sacchiere , T. Mar.
Facchino che carica e scarica grani e si
mili. V. CalVXLADbR.
FORMENTN A , t. f. T. Agr. Forasacco
doppio o Vena vana detto da' Botanici
Bromus sterilis, Biada salvatica. Specie
di Gramigna che produce la spica ed un
granello pi piccolo assr.i del frumento e
che si sega colle altre erbe. I Milanesi lo
chiamano VBNN.
FORMENTO, s. m. Frumento o Fermen
to e Grano, Biada notissima , delta da
Linn. Triticum Muticum.
FoHMEVTO CARBONA O CARBONIVO , FrU-

mento volpato. V. in CARBN.


FonMENTO co LEPAVEGIOLB, Sfarfalla
to add. V. PAVBGIOLA.
FonME.VTO DA MERCANZIA, Mercantesco.
FORMBNTO rNSENBTo, Frumento rachi
tica e vale Venuto a stento , grano poco
nudrito: da Rachitismo, T. Agr. ch' una
sorte di malnltia del grano Frumento
arrabbiaticcio , altra malattia che impe
disce l'atlivit delle barbe e non produce
< >i<- spiche vuote. V. INSBNBT^O.
FORMENTO XABZADGO, Frumento marsuolo, Di marzo. I Milanesi dicono FORj}[- vr'l.V O FOKMENT MARZENGH.

FORMBNTO MISSI co LA SEGALA , Me


tallo.
FOAMBNTO JIK.V DB PAGI* , Frumento
paglioso.
FORMSNTO pisjf DE vEzzA , Frumento
feccioso. V. VBZZA.
FORMENTO FISSO o CHIARO , Frumento
bene o male impagliato.
FORMBNTO GARBO, V. GARBO.
FoRXBNTO DURO O SE.VZA SPICAROLO, To-

jetto, detto anche Tosello o Zucca, Ag


giunti che si danno ad una sorta di Gra. ilo cos appunto nominato dall'essere senxa reste, ed una variet del gentile.
FOBHBNTO MULO , T. Agr. Frumento

f pillili! o Grano gentile. Dicesi di quella


i.-niP.i di frumento la cui spiga sema
reste , onde i granelli risaltano da un ra
po non coperto dal guscio. V. SfiCAnbto.
FORMBNTO NEGRO , lo slesso che SARAhc. V.
TKIK v MESSO A POH MENTO, Terreno im
biadato.
CAMPO FERTILE DE FORMENTO , FrU-

mentoso.
GRAN BRENTANA E poco FORMBNTO , V.
BRENTANA.
.
FORMENTN , i. m. Formentone ; Gra
no turco. V. SoHCOTURCO.
FoHMENTbN CINQUANTA , Grano turco
serotino.
FORMTA , s. f. Piccola forma.
FORMETA, s.ra. Formalo, Maestro di far
forme da scarpe, stirali etc.
FORMIG^R, v. Fornicare, Dicesi della
gente che abbonda.
FORMIGARSB BY BRAZ7.O , UNA GAMBA CtC.

Informicolare , Aver formicolamento.

FORMIGHR , s. m. Formicaio e Formi


colaio.
FORMICOLA o FORMGA , s. Formica e
Formicola , Insetto noto , ed chiamato
da Linneo Formica nigra.
FORMIGOLAMENTO, . m. Formicolo;
Formicolamento; Infurmicolamento, Do
lore simile alle morsure di molte formi
che.
FORMICOLAR, v. Formicolare e Formicare, cio Essere spesso a guisa di for
miche.
FORMICOLATA , s. f. Formichetta; Formicuzza o Formicuccia.

FORMIGN

FORMIGOTO / s. m. Formicene , For


mica erande.

FORNADA DE PAN, Infornata o Forna


ta dopane.
FORNSA , s. C Fornace , Edilizio in cui
si calcinano le pietre e si cuocono i mat
toni, gli embrici, le stoviglie etc. Calcara
dicesi pi propr. la Fornace di calcina.
Quella delle tegole si chiama Tegolaia.
Nota bene per che le Tegole non sono gli
Embrici, V. in COPO.
FOHNASA BA TESI , Fornace da vetri o
Vetrata. V. FABRICA BA VERI.
TORNASELA, s. f. T. de' Fornai, Fornacella, Vaso di terra o di legno in cui s' estinguc la brace.
Fornacella ; Fornacetta; Fornacina,
Piccola fornace.
FORNASIR, s. m. Fornaciaio della cal
cina, dicesi Quello che calcina le pietre
vive Mattoniero, il Fornaciaio da mat
toni Tegolato, Quello che fa le tegole
Stovigtiaio, Quello che cuoce le stovi
glie Conciatore difornace, Quello che
lavora nelle fornaci del vetro.
FORNASIR A, s. f. Fornaciaio, la Fem
mina del Fornaciaio.
FORNEL\R, v.T. Mar. Affornellare, Fer
mare il remo colla pala m aria.

FORNLO, s. m. Fornello ; Furnelletto.

FOR
BOGA DEL FOH>KI.O, V. BOGA: : '. .
FoRNBLO DEL TIMON, V. TlMJf.

Fornello, T. de' Cuochi, Specie di Tegghia a guisa di campana per uso di cuo'. cervi frutte, pasticcerie e simili.

FOR\ER, s. m. Fornio e PanicuocooV. PlSTbH.

FAR 1.1. FOBJVBR, Fare ilforno, Eserci lar 1' arte del Fornaio.

A i-.V-M.BI.Xu FORNO NO SE CAMBIA FORNM,

V. FORNO.

FORNERA, sX Fornaia e Panicuocola.'FORNERETA, s. f. Fornaina, Giovane


frnaia.
FORNERTO , s. m. Fornai/io , Piccolo
fornaio.

FORNIDR, s. m. Addobbatore; Tappez' ziere; Abbelliture, che fornisce o addob


ba o abbellisce le stanze Pestatolo diceti Quello delle Chiese Sellaio, delle
Carrozze. V. FORNITR e
FORNIMENTI! , s. m. Fornirne ntuzzo;
Parolina, Piccolo fornimento o addobbo.
FORNIMENTO, s. m. Fornimento, Abbi
gliamento.
FORNIMENTO LA TOLA , Fornimento o
Fornito.
FORNIMENTO DA SPOSA, Corredo, Le donora della sposa.
FoHJfIMENTO DA CA1TARA O DA CllIESt ,

Paramento , e pi comunemente Parato.


FORNIMENTO DE CORDBLINB, Nattriera,
FORNIMENTO DA CAVALI , Finimento.
FORNIMENTI CATIVI , Fornimenlacci ,
Guarnimenti vieti, cattivi.
FORNO , add. Fornito, cio Copioso
Finito, vale Compiuto, Condotto a ter
mine.
OMO BEN FORNO, -Arnesato ; Bene ari:i-i,itn , e si dice in pi sensi Arcicorredato, Corredalp di tutto punto.
Loco o CASA FOR.VA , Addobbato; Or
nato ; Guarnito.
FORNIR, T. Fornire; Finire; Compire.
FORN!R u.v LOGO , Fornire , cio Prov
vedere Arredare , Fornir d* arrediNo
bilitare o Annobilire TORN\R A FOB.NIR,
Rifornire.
FORNB BL CAVALO , l<ln<lnir.tltarc il

cavallo.
FORNIRLA DNA VOLTA , Toccar della fne; Ridurre le mille parole in una.
FORNITR, s. m. Voce di nuovo uso ncr
noi, Appaltatore; Somministratore; Im
presario, Colui che assume impresa di
provvedimento concernente al pubblico.
Nella legale traduzione per ilei Codice
criminale al tempo del Governo italico,
dicevasi Fornitore.
FORNITORI DB TESTAMENTI , dicevans
nei tempi del Governo Veneto li Procurari di S. Marco di sopra , quando non es
sendo stali nominati Esecutori testamen
tarii o essendo morti, essi fungevano le
loro funzioni; ed avevano appunto per i.-i I
motivo il titolo di Fornitori de'testamenli.
FORNO, s. m. Forno', Luogo fatto per uso
di cuocervi il pane o altro.
FORM DA BHCOTO , Sitcotteria.

DEI. FORNO, Acquetinola,

2S> ~
FOR
Quelle tra i ! a vorauti the il acqiU per
far il pane.
Bala del- forno, Cielo delforno, La
volts.
BancXx del formo, Altare delforno.
davauli del forno.
Bocarioi del forno , Sfogatoi.
Buso o Broca del , aldano,
Quella volticciuola ch' sopra it forno ; cd
una specie di Stuf serva.
Desco o Panaiul del forno , Tavoliero o Tavoliere, Banco sopra cui si fa U
pane.
FogoSbi bocabiol del forno, Ardenti,
Fubbgn dblfobno, Forchetto Attizzatoi e Riavolo, Strumrnte a lungo
nianico di legno per manrggiar facilmcn te i tiizoni e le brace.
Gbatx del forno, Impstalo; . Quel
le che fa il lievilo.
Mastra sel forno, Madia, Quella che
Helle case si dice lb col. Y.
Pala del porno, Pala, Uteusile per
metiere il pane in forno Redabio, Pala da ritirar le brace.
Salizo del forno , Focolare , dicesi
Ammaltonato su cui si melle la legna
per accendere e '1 pane per cuocrro.
Spazzo del forno, Spazzatoio o Lanata, Fardello di vecchi pannini con
cui si spazza il forno dopo che fu riscaldato. Dicesi anche Spazzaforno.
StropXda o Fero del forno, Chiusino
o Lastrone, Coperchio dclla bocea del
forno.
Studiadur del forno , Infornalore ,
Quello che mette il pane in forno. Scaldatore, Quello che desliuato all' uzio
di riscaldare il forno.
Meter fogo in forno, Carteare ilJar
no, Mettervi dlie legne.
ScaldXr a forno , Riscaldare a Locca.
Un fobno de pan , Un infornata di
- fane.
Forno , in Marineria, dicesi un Cmo
do per poter fare a bordo pane, cuoeer
pasticci etc.
A CAMBI AR forno no se cambia forner,
Proverbio (Wie nostre donne. Tante tr
mate tante cadute, I lavoratori son tulti compagni.
Andr a l' ultimo forno , dello fig.
Per lardi che venga la morte , giunge
ognor presto. L' indugio in tal caso non
ptglia vizio.
FORO, s. m. Foro; Forame; Foramento,
Piccolo buco.
Foro del da drio, Forame o Anello del
deretano; II buco 11 podice.
Fori d' una fabrica , Vani , pei quali
passa aria.
FORNCOLO, s. m. FuTuncolo ; Ciccione, Piccola postema che si putref.
FORSE e Fuaai, Forte e Forsi, Aw.
Esser in forse o Meter in fokse ,
Entrare inforse Jnjorsare, Met
iere in forse ; ma voce propria del ver
so. Te lo injbrso , Ti metto in dubbio
Tbgnr in forse, Tenere inJorse.
Senza 'l forse, Senza Jorse 3 e vale
Sicuramenle, Cer lamente.

FOR
fortXgia , s. f. F,itlata, delta anche
Pesce <z" uovo uova , Viranda nota.
Fobtagia kugnos a , Frittata in zoccoli o cogli zoccoli. Zoccoli si chiumuno i
pezzetti di carne secca o di presciutto.
Fab la fortagia, detto fig. Far una
Jrittata, Modo basso, Non riuscire per
imprudenza o dappocaggine in qualche
impresa Far migliaccio Fare un
grande svarione o un sacco, Prendere un
gram-bio Aver Jallo il pane Aver
Jritlo, vagliono Aver dato nel laccio; Aver
rovinalo il negozio.
Far la fortagia , dicesi anche fig. nel
signif. di Abortire ; Sconciarsi. V. Despbrder.
FORTAGIN, s. .
FORTAGlNA,s. f. J Frittatone, Frit
tata grande.
FORTE , . m. Forte.
Forte Soto-sogibb , T. Mar. Lo stesso che Filari , V.
FORTE, add. Forte, Che ha fortezza, ro
busto.
Esser fobtb, Esser atante della per
sona; AverJorle nerbo; Essere o Sentirsi in gambe ; EsserJurte su picciuoli
Forte come un demonio , Gagliardo ;
Robusto ; Possente ; Forzoso; Ralioso.
Forte, dicesi peragro,- Acetoso; nJortito. Dbventr forte, liijortire;
Injorzare; Inacelire Roba forte, Fortume.
Tempo forte, Tempestse; Piovoso.
Qua sta bl forte , Qui dove giace
Nocco, cio Qui consiste la difficolt. Oh
qui sla il nodo.
Forte de la spada, V. Spada.
FORTE , avv. Forte ; Fortemente , Con
forza.
Andr a forte, AndarJorte, Andar a
preeipizio.
fea FORTE. V. Tegnr.
Forte, Voce di comando marineresco ,
corrispondente ad Alto, quando si vuole
far restar di operare. Cosi dicesi Forte
rgano Alto rgano , cio Lasciate
di virare. V. Virar.
fortesn \
FORTT0 / add. Fortetto; Forticello,
Alquanlo vigoroso.
Parlando di liquor i. Fortuzzo ; Fortcruzzo; Fortigno o Fortino ; Agretto.
FORTEZZA, s. f. Forlezza.
Fortezza, ncl linguaggio degli Artisti
s' intende di Tullo ci che serve a maggiormente stabilire una , acci resi
sta lnngamenle all' uso ed agli sforsi cui
debb' rssere soltoposta.I Calzolai chiama
no Fortezza Tullo ci che rivetle inte
riore della Scarpa ; i Sarli Qualunque co
sa con cui si soppanna o riuforza alcona
parte del veslito neu" interiore etc. Intelucciatura, dicesi Quclla fortezza che si
mette dentro al vestilo Ira due panni,
cioi tra '1 di sopra e la mostreggialura ; e
quindi lnlelucciare.
Nel linguaggio de' Falegnami , Spranga dicesi a Legno o ferro che si conficca
altraverso per teuere insieme e unir le

FOR
commeisure , e son di pi maniere ; e
quindi Sprangare.
FORTEZZXr, t. Intelucciare o Armare,
dicono i Sarti il Fortificare in quahivoglia modo una qualche parte del veslito,
cio con telucce poste nell'iiiieriore tra la
fodera ed il panno: il che pu dirsi anche
Soppannare, V. in Soto.
Imbragare, T. de' Librai, lncollare
della carta sopra un foglio slracriato per
rinforzarlo e fortificarlo.
FORTIFICAR, v. Fortificare.
FortificXr el sTOMBGo, Roborare; Cor
roborare lo stomaco.
FORTIGNO, add. Fortigno; Fortuzzo;
Forteruzzo ; Agretto Acetato rale Che
ha preso odor dell' aceto.
El scoxbnza a ciiiapar del fortigno ,
Comincia a inacetire o a divenirforti
gno, a pigliar ilfortore; dicesi del Vino.
FORTIN , add. V. Fortigno.
FORTUNA, .f. Fortuna.
Fortuna db mar , Fvrluna o Fort
nale.
Aver boiafortuxa a maridarse, Aver
digiunalo o Digiunare la vigilia di San
ta Calerina, si dice di Chi ha avuto buona fortuna nel marilarsi.
Fortuna e dormi, diciamo anche noi
in proverbio , per far intendere che Chi
ha fortuna non occorre che s'affatichi. Fal
pi unoncia di fortuna che una libbra
di sapere; U uomo ordisce e la fortuna
tesse; Chi ha a aver bene dormendo gli
viene. V. in Roda. Fu anche dello , Di
fortuna una slilla innanzi io voglio, che
di prudenza un doglio.
Chiapar la fortuna per i cavei, Pi
gliar lafortuna pel ciuffetlo.
co la fortuna gbe vol cobacio , v.
Fortuna.
Far fortuna, Fortunare , Prosperare
nel! a buona sor le La fortuna ghe
DRIO O GHE SUPIA IN TEL DA DBIO , La
fortuna gli arride ; Lafortuna gli balza
in mano in sul suo letlo; Gli cade, co
la, trabocca lo zucchero alia caldaia; Ha
il vento in poppa, a linea relia, in fil di
rula.
Far fortuna a uno , Far fortuna o
Far contra alcuno, Fargli del male pres
se ai Tribunali.
La fortuna fa dei sbalzi , V. Sbalzo.
Meterse in brazzo de la fortuna ,
Fortuneggiare , Awenlurarsi agli accidenli forlunosi del mare.
VegnIr una cossa de fortuna , Capitare, o Venir di ventura.
Per fortuna , Maniera avv. A sorte j
A caso; Fortunosamente; Afortuna o
Perfortuna.
TuTI BRAVI IN TEMPO DE FORTUNA ,
Quando la palla balza ciascuno sa darle.
Fortuna che no zoco ! Fortuna ch' io
non giuoco; Buon per me; Sorte mia
che non giuoco.
FORTUNA e Fortunato, add. Fortuna
to; Avventuroso.
FortunX comb un bisso , Aver la lucertola a due code; e si dice di Chi i for
tunate nel giuoco. Tirar diciotto con tre

ros
adi Essbb fobt.vatissimo , Esser
nato vesilo ; La fortuna gli tifa incontro con viso beato o col grembo aperto ;
La fortuna gli arride,
Fobtu.vX come i cani if Cmiesa, Essere affortunato come cane in Chiesa, vale Disgraziatissimo. V. DesfobtuaX.
fortunXl, s. m. Fortnale; Burrasca;
Tempo fortunoso o lempesioso.
fortunXr. V. in Fortuxa.

FORTUNAZZA , s. f. Grande fortuna ;


Gran prosperit difortuna; Gran sorte.
Aybb uwA fortukazza , Dare un puSno in Cielo; Toccare il Cielo col dito ,
oili figur. e vagliono Aver gran buona
orte.
FORTUNELA, add. detlo per Agg. a Per
sona , Fortunalissimo , 11 suo opposto
DiditX, V.
FORTUNN , lo slceso che Fortujla.
FORUNCOLO, V. FoKOjrcobo.
FORZA, $. Forza.
Mancambrtto db forzr, Prostrazione,
Abballimeuto o Discadimento di forie.
FonZB DEI NlCOLOTI DEI ClSTMlSI o
Forze d' Escole si chiamavano certi Spettacoli di forza e di des-lrczza quasi a fog
gia de' gladiator! romani, cbe le due fazioni rivali in Venezia sollo il nome di
Nicoloti e Castelaih (V.) faccvano pubblicamente ai lctii]>i dclla cessata Rcpubblica
V. LuPALO, MoRESCA, F0BZA1TE.
La FORZA CHE w'brCAGA LA RAsjf, V.
ItfCAGAR.
CoSSB FBR FOllZA N0 LE VAL UVV SCORZA,
Quelch' falto perforza non val nulla:
cio Quel che tal uno srnza genio ma a
niai'cia forza, non ha mrito alcuno, o sia
Non cosa da lodare.
Samarco FoazA. V. Marco.
FORZANTE, s. m. Giuocatore diforze,
Uno di coloro che inlervrnivano a far par
le de'giuocbi pubblici de'Nicololti e Cattellani.
forzXr. V. SforzXr.
FORZIER, s. m. Forziere. V. Bal.
uEL DAI FOBZIERI, V. BoLZBR.
FORZIN. V. SPAGO FORZIJf.
FORZOSO, add. T. del Foro-SpEss for , Spese sforzate , cio Volute dalla
imperiosa ncessita , e in consrgurnza necessarie , indispensabili.
FOSA, V. Fuosa.
FOSSA, s. f. Cloaca; Latrina ; Pozzonero , il Bottino degli agiamenli Pozzo
mralo Pozzo jmaltitoio, dicesi Quello
che d esito aile acque superflue cd alle
immondizie. V. Svodafosse.
Fossa acqua, Fosso, Fossa grande,
pi larga dlie ordinarie, con acqua per
lo pi stagnante, che talora resta asciutta.
Fossa da hasabXr bl lut, Maceratoio.
Fossa da morto, Buca sepolcrale, e se
comunc a pi morti, Cdrnaio.
Fossa se Zeca , Cassa , Buco tondo
(alto in terra grassa sotto il forno, che
serve di crogiuolo per la foudila del biglione e del rame utile monete.
3o

FOT
Fossa da pblatibri , V. Galaro o MonTBR.
Fossa , dicesi da' Pescatori nostri Un
certo fondo fungoso-arrnoso , largo eirca
tre miglia, che uel Adritico incomincia tra.Parcnzo e Malamocco, 4o. mi
glia in distanza da questa spiaggia , e s'estende sino di rimpelto a Coinacchio, avvicinandosi nella sua progressione alquanto alla spiaggia occidentale.
Esses coi piB j V la fossa , Essere
mezzo sotierra ; Esser colla morte a' capelli; Essere alie ventilre ore; Piatire
' cimiterii ; Dar del ceffo nellafossa ,
Star per finir la vita.
Cavar lb fossb pbr ixpiaxtar lbvidb,
Soggrottare ; cio Aggrottar la Ierra lasciaudovela a ciglione.
FOSsXl, . m. T. Antiq. Fossi ; Fossall
FOSSATELO, s. m. Fossarella; Fossetta; Fossicella.
FOSSAZZA , s. Fossaccia , Gran fossa.
FOSSLA DE LE GANASSE , Pozzetta,
Cavit dlie guancie. V. Fossola.
FSSENA,s.f.T.de*Pesc. o Fossista, Fiocina, Slrumento di ferro ad olio branche
barbulc, nolissimo, con cui si ferisce si
prende le anguille. Quclla tiocina con cui
si prende le passere, i rombi ele. senza
barbe.
Pettinella, dicesi la Fiocina fatta a for
ma di pettine.
FOSSENN, s. m. T. degli Pese. Chiamaei una piccola Fiocina a due sole branche
appuntate e senza barbucce,con cui i pe'
scatori prendono i Ghiozzi ( Go ).
FOSSKTA, tXFossetta; Fossarella; Fossatelia ; Fossicella, Piccola fossa.
Fossbta , dicesi anche per Fossola. V.
FOSSINANTE, s. m. Fiociniere Lancia
tore, chiamasi fra i pescatori Colui che
prende pesci colla fiocina.
FOSSINARjV. T. de'pcsc. Pescar colla
Jiocina.
FOSSO, s. m. Fossa ed anche Fossalo ,
Spazio di terreno cavato in lungo , che
serve per lo piu a ricevere acque e vallar
campi.
FosSO DA MASARR EL LH , V. in FosSA.
Arzareto del fosso. V. Arzabeto.
AxdXr iw fosso, delto fie. Cascare in
rovina ; Cader nella rete; Essere disgraziato.
SaltXr el fosso. V. SaltXr
Far fossi , Affossare vale Circondar di
fosse. Affossar i orto Cavar i fossi ,
Bi meliere lefosseo ifossali, vale Rimondarli cavandone la terra.
FOSSOLA , s. f. o Fossolbta del barbuzzo, Fossicella; Fossetta; Fosserella; Scodellino del ment.
FoSSOLETA DE LB GA1VASSB O DB LB MAN,
Pozzetta o Fessella o Fosserella delle gote^
FOTACHIO,T. drgli Pescatori, Aggiunlo
che dassi da ess i al pesce Baoso , V.
F0TIAR1A, add. Elalo ; Tronfio ; Altiero; Borioso, Dclto per Agg. a uomo.
FOTCHIA , s. f. Cerbonca o Cerbonea,
Vino cattivo. Vino delle centuna botti.

FRA
a 33
Vino leo; Vinello, dicesi per irona.
FOTN. A Fotov, delto aw. V. A boab.
FOZA , (coll' o largo) 8. f. Voce anliquala, bcnrhda molli ancora si dica, Foggia , cio Guisa , modo , maniera. Foggia di vestir ; Foggia di proceder , ai
tratlare, di parlare etc.
A LA FOZA DE QUELO , A foggia; A BIOdo ; A guisa Far a foza de qualcossa,
Foggiare; Formare; e quindi Foggialo;
Formato.
A che foza? In quai modo? Come? In
yual maniera?
El parla a la so foza, Ogni uccello
ha da fare il suo verso, Ognuno dee diecorrere secondo la sua condizionc.
FRA , s. m. Frate ed anche Fra , voce accorciata.
L' Ulf FRA CUlh >0 FRA DA , un
piluccone , uno scroccone ; Ungento da
cancheri, Uomo che volentieri e vilmen
te piglii quel d' altri-Fir come ilramarro , dicesi a Colui che piglia e no lascia.
FRABICA
\
FRABICI1TA / V. Fabrica e Fari.
FRACA , s. Calca; Folla; Slrella, Moltitudine di gente stretta insirme.
Buffa e Furia, dicesi alia Calca con
fusa di molli nel prendere alcuna cosa.
FRACX,add. Calcato ; Premulo; Com
pressa.
FRACXDA, s. f. Cakata; Coicamente.
Dicesi per Comprcssione o Pressione.
Dar UjVA fracada, V. FbacXr.
FracXda de e.ya , V. Pb.va.
fracXr , y. Premere ; Calcare ; Incul
care; Comprimere Bipremere ; Bicalcare, vagliono Premer di nuovo.
FracXr su lb parolb , Premere le tillabe, Pronunciare marcalauienlelesillabe.
Fracarghela, Flecarla; Cignerla; Accoccarla; Sonarla; Calara; Appiccarla,
vale Fare a chi che sia qualche danno o
displacer o bcfTa. Ghe l' ho fracXdA)
G/ief hoficcata.
FRACAR10LA , V. Pbsariol.
fracassXr , V. SfracassXr.
FRACASS, V. Fricassb.
FRACO , S. 1. O FrACO DB 80 o >uOHT, Bovescio o Carico di legnate, dibastonate; Vna bastonaturadi santa ragione ; Dare un carpiccio o un buon carpiccio; Sctoter la polvere ad alcuno; Toccare o Dare un rivellino di mazzate , di
pugna; Dare un carpiecio o rifrusto di
pugna.
Fraco de 8CULAZZAB , Carpiccio di sculacciate o sculaccionL
FRADELARSE , v. Affratellarsi ; Binfratellarsi.
FRADELASTRO, s. m. Fratetlo uterino,
Nato delta medesinia madre e di diverso
padre.
FRADELTO, s. m. Fratellino; Fratelluccio , Piccolo fralello. Voce usata per
vezzi.
FRADEL1ZARSE, V. Fbadiahm.

254

FRA

FRADLO, s. m. Fratello o Fratello car


nale o Germano, Nato dai medesimi ge
nitori.
FRADELO BON, Fratello consanguineo ,
Nato dello testo padre e da madre diver
ta , che anche dicesi Fratello legittimo o
assolutamente Fratello.
FRADLO DB MARE o FRADELASTBO, Fra
tello uterino, Nato della stessa madre, ma
da padre diverso , che pu anche chia
marsi Fratello legittimo, purch amendue siano nati di legittime nozze.
FRADBLO BASTARDO , Fratello naturale.
Fratello, dicesi per Compagno, amicoVOLBRSE EX COME FRA tu: LI . Esterfratel
li giurati.
FHADBIO DB LATE, Collattaneo, si dico
no a vicenda due che furono allattati dal
la stessa nutrice.
FBADLO DB SCOLA , Fratello o Confra
tello: s'intende di Societ o Confraterni
ta religiosa.
FRADBI COSTEI , TMHK -n DOLOR DB nr \ir, Ifratelli s' odiano , i parenti vengo
no a noia-Corruccio difratellifa pi che
due flagelli, por esprimere che L'odio fra
parenti stretti pi Cero d' ogni altro.
Asn.vzzo DA FRADLO, Abbraccio fratellevole o fratellesco.
FRAG1A , s. f. forse dal barbarico Fratalea , vale Compagnia di fratelli , che quin
di erano anticamente detti FRARI. Questo
termine s'appropria alle compagnie diver
se , a quelle delle arti , e finalmente alle
compagnie o riduzioni di amici. Sul qual
ultimo significato si vuoi notare, che il laU
Fratria vuoi dire Compagnia o Conventi
cola di amici.
FRAGIA DEL SANTISSIMO o DE LA MADOHA, Confraternita o Scuola o Compagnia
del Santissimo o delta Madonna.
FRAGIA DE ARTE, Corpo o Scuola di
un' arte. V. ARTE.
FRAGIA DE AMJCI , Brigata o Compafnia FAR FHAGIA , Far brigata , vale
ar conversazione di buon tempo.
FRAGIA , detto per SPIANADUR , V.

FRAGIADA , s. f. Gozzovigliata.
FRAGI\R, v. Gozzovigliare, Mangiare in
allegria e in brigala. V. FBAGIOTO.
FRAG1TO, s. m. Gozzovigliante ; Buon
compagnone o Compagnone assolai. Che
fa tempone, Che si da buon tempo , che
sta in allegria. Vi corrispondono Grega
le; Compagnevole ; Conversativo.
FRAGNCOLA , V. F MONOCOLA.
FRXGOLA , s. f. Frugola e Fravola comu
ne, la cui pianticina chiamala da Limi.
Fragaria Pesca.
FRAGOLA GROSSA , Fragola ananasso o
ananassi na, delta anche Magiostra. Spe
cie di fravola perenne, che produce frut
ti pi grossi della (recedente , con odore
che s'accosta ali' ananasso. Si coltiva ne'
giardini per uso delle tavole. Linn. la chia
mi Fragaria Ananassa Ve anche la
Fragola del Chili (Fragaria Chiloensis),
resa comune come l'Ananassa,c colla qua
le confusa: si coltiva anch'essa in luogo
aperto , bene esposto , per uso delle tavole.
ZUCARO u a VBAGOU, V. ZUCARO.

FRA

FRA

FRAGOLA SALVDEGA , t. m. Corbez


zola o Fragola in albero , detta anche Rosella e nella Toscana Ciliegie marinef rut
to del Corbezzolo , dello in Toscana Albatro o /4riuto,che alligna su i monti:Linneo lo chiama Arbutut Unedo.
FRAGOLRA, s. f. Fragolaio, Terra pian
tala di fragole Fragaria , dicesi alla
Pianta che fa le fragole.
FRAMA , s.f. T. de' Pese. Chioggiotti cor
rotto dal latino Infra hyemem , come pa
re, e vale La stagione d' autunno verso il
freddo , che s' intende pi propriamente
ai primi di novembre. Sul Bellunese *tcono I- AHM M i.
FRALDO, Voce antiq. e vale Frode.
HlXMBOE , s. m. Lampone o Lampione
e Mora di rovo, detto in T. Botanico Ampbmele,d*l Magalotti alla Francese Framboise, e nella Lombardia ex Veueta Impome. Frutto notissimo nato da un Frutice,ch' dello da'Sislematici Rubus //.<,>

FRANZER ( colla z dolce ) . Frangere o


Fragnere; Infragnere e Infrangere, Rom
pere.
FRANZBR BL SAI , Tritare o Triturare
FRANZTA (colla i dolce) s. m. e Mae
stro o Maestra di farfrange.
FRANZOSX, V. IOTRAIKOSA.
FRAPA, V. RAPA.
:
FRAPADOR , s. m. Voce antiq. Frappatore ; Avviluppatore. V. INTRICN e IXPIAN-

FRANCAR, v. Francare; Francheggiare,


Far franco ed esente. Francar le lettere.
FRANCAR IN QUALCOSSA , Fani fran
co, pratico FRA.VCARSB DB LA LBZIUN ,
Imparare la lezioneFRANCARSB DE LE SPE
SE, Rinfrancarti; Rifarsi delle tpese.
FRANCAR, UN LITELO, Affrancare un li
vello, un canone: forse dal barbarico
Afra nchire.
FRANCAZIN, s.f Francatura, II fran
car le lettere e la spesa che si paga alla po
sta.
FRANCAXIW D' UN LIVBLO , Aflrancazione, T. legale. Affrancazione del dominio
diretto Ammortizzazione, dicesi pure
per Pagamento di debili.
FRANCESCHN A . VESTIR DA FRANCESCHINA , Cestir da bamboccio.
FRANCLN. Cammnetto alla Franklin ,
Voce Fiorentina : cos detto dal suo inven
tore americano.
FRANCOLN , s. m. T. de' Cacciatori ,
Francolino, Uccello di montagna, gran
de quanto un cappone, che somiglia mol
to al Faggiano e rln.un.i-i da Linn. Tetrao
Francotinus. Uccello ch' ottimo cibo nel
le mense de' grandi.
FRANCN, detto per agg. a Persona, Frontoso; Audace; Ardito; Sfrontato; Sfac
ciato. V. PUTANA.
FRANTUMAR, V. SFRANTUMAR.
PRANZA (colla t dolce) s.f. Frangia, Sor
ta di lavoro e ornamento nolo.
Detto in T. de' Tessitori, Incorsatura,
Pezzi di filo torto che rimangono dalla par
te del subbiello, a' quali si raccomanda
1" ordito per avviare la tela.
FORM DB PRANZA , Frangiare e Frangionare.
FAR PRANZA , Sfrangiare, Sfdacciare
il tessuto e ridurlo a guisa di frangia
quindi dicesi Sfrangiato e Sfrangiatura.
FAR LE FRANZB, detto metaf. Far tefran
ge, modo basso ; Far il commento o /'ap
pendice, Aggiungere al discorso cose favo
lose o maligne.
FRANZENTE, s.m. Voce antiq. Frangen
te, Accidente.

TADOR,

FR\POLA, . f. Grinta; Ruga, e si die*


per lo pi in plur.
FRAPOLA , V. INFRAPOL.
FRAPOL\R, v. V. Ix
FRAR, s. m. Voce antiq. vale Frale ed an
che Fratello.
FRARI , chiamasi dal volgo la Chiesa.
propriam. intitolata S. Maria gloriosa ,
<A-' /'Yrirf, rii:- ;i|iji. i !!':>'.< mi;i volta alMonasleropoIsor)pceiode'Frati Minori Con
ventuali , ora parrocchiale.

FRASA , Voce antiq. Frase , Locuzione ,


Modo di dire.
FRASXDA, s. Combagiamento , II combagiare.
I)AB UNA FRA3ADA, V. FaAS\R.

FRASAR , v. Combaciare o Combagiare.


FRASB, dicesi anche per FRACR, V.
FRASCA , s. f. Fratca , Ramucello fronzuto.
SDSSURO DB LB FRASCHE , Frascheggio ;
e quindi Frascheggiare dicesi delle fra
sche degli alberi mosse da clic che sia.
FRASCA , detto per agg. a Persona , Fratea; Fraschetta; Fraschiere , Giovane
leggieri e di poco giudizio. Falimbello ;
Falimbelluzzo , vale Uomo senza fermez
za FAR DA FRASCA Bamboleggiare; Far
bambinerie, ragazzate, bambolinaggini.
FRASCHE, Frasconi, Velloni di querciuoli o timil legname che si tagli per lo
pi da bruciare Stipa, Sterpi tagliali
e legname minuto da far fuoco.
SALTAR DB PALO IN FRASCA , Saltare o
Passare di palo infrasca , vale fig. faciliare o Vagellare, Errar colla mente.
FRASC\DA , s. f. Frascato , Un coperto
di rami con le sue frasche.
FHASCADA, Voce fam. Ragazzata ; Pue
rilit; Fanciullaggine. V. FRASCAR!A.
FRASC.\R1, s. m. T. Agr. Frascati, cio
Rami colle foglie por dar mangiare al be
stiame Mangime , T. Agr. Le foglie
secche degli alberi che si destinano all'uso
suddetto.
FRASCARA , s. f. Frascheria , Ragazza
ta; Baia; Fantocceria; Inezia; Bagat
tella, Azione da fanciullo e quasi inezia
da non cubarsi Frascaruccia, Piccola
frascheria o bagattella. V. COGIONARA.
PARLAR SOLO DB" FHASCAHIE , Annestare
in tul secco o Dire di secco in secco.
No AVER Df TESTA CHE FRASCAME , Aver

ilcapoa' grilli,^ lesta sventata o distrat


ta in cose da poco.
FAR DE LB FBASCAHB, Frascheggiare.

DAR at FBASCABIB , Dare in ciampanelk.

FRA.

FRE
FRATON, s. m. Fratone o Fratacchione,
Frate grosso.
PRATO* , T. de' Muratori , Liscia, Ret
tangolo di legno con manico orizzontale
con cui i Muratori appianano la calce che
danno alle muraglie. V. SPALIVJR.
PRAVA, s. f. La femmina del Fabbro.
Non trovasi ne' dizionarii n Fabbro, o
Fabra, n Ferrala.
PRAVO, s. m. Fabbro o Fabro, Dicesi propr. Quello che lavora li ferramenti in gros
so Fabbroferraio o Ferraio, Chi fa la
vori minuti Toppallacchiave o Magna
no o Chiavaiuolo , il Facitor di toppe e
chiavi.
MBSTIR DEL TR\VO, Arte fabbrile.
FREDTO, add. Freddicelo; Soffreddo.
FREDO, s. m. Freddo.
FKBDO MARZBMN o PREDO CHE BECA ,
Ghiado; Sido; Stridori o Algori di ver
no; Gelone.
PBBDO CI/E TAGIA LE MAW, Freddo che
mozza le mani o i denti o simili.
FKEDO CBB INDCBISSE COME i 'VAIIMI ,
Freddo marmato; e quindi Marmare, va
le Essere gelato.
PREDO, diregi anche per Rilrezz o, Tre
more che scorre per le carni per freddo
ed orrore EL ME FA FREDO , Mifa ri
brezzo.
PREDO DE LA FIIF.VK, Freddo, Quel tre
mi lo poi che il freddo della febbre si man
da innanzi , si chiama Ribrezzo e lirivido. V. GiazzoLi.
FAR FBF.DO , Afjreddare CHR FREDO!
Bu bu che abbrivido!
FAR FREDO UNO, Freddare alcuno, va
le Ammazzarlo FAR FKEDA U.VA PIATAJTZA, Mangiarsi una pietanza.
MORB DA FHEDO , V. MORR.
MOLAR DEL FRKDO, Addolcire j Addol
care ; Rallentare ilfreddo.
No XB PO STO FBEDO , E' non sifasciino ancora i melaranci; Non sono i mag
giori stridori.

FRASCHTA, *. f. Fras concino, Piccolo


frascone.
FRASCHTA, detto per Agg. a persona,
Chiappolino; Fraschetta; Fraschettino,
Persona legeieri e di poco giudizio ; e di
cesi anche Gerbola ; Vanerello Frascheltuola, si dice pure alla Femmina.
FBASCHETA , Fraschetta , Arnese usato
dagli Stampatori , ed una parte del tor
chio da stampa. V. TORCHIO.
FRASCHETN , add. Dimin. di FRASCA
TA. V. questa voce nel secondo significato.
FRASCN, s. m. Frasca; Fraschetta; Fraschiere; Giovinastro; Garzonastro, Leggieri e di poco giudizio.
FRASCONAZZO, Accresc. di FHASCO*. V.
FRASCNI, s. m. T. Agr. Bronconi, Pa
li grossi con traverse da capo che si chia
mano Cornetti o Tornicela, ad uso di so
stenere le vili nel mezzo de' campi.
FBASCOXI, dello in T. Mar. Frascone,
V. SE.VALI.
FRASLE , V. SFIUSBLB.
FRASSENE , s. m. Frassino comune e
Frassine , dello anche Nocibne. Albero
chiamato da Linn. Fraxinus excelsior.
Egli comune ne'luoghi coltivati e ne' bo
schi; la sua corteccia tinge in verde ed
buona por la concia delle pelli di vitello.
FRATDA, s. f. Frateria, Cosa da Frale
o fatta da Frate.
FRATE, s. m. Frate.
FRATE CO.VVF.KSO, Converso;'O
Servieia&***
e 1 orione.
FJIATB DA COBO , dotto in gergo, Furbo;
Astuto; Malizioso. V. DRETW.
FBATB, T. degli Stampatori , Frate ,
Pagina d'un libro rimasta in bianco per
inavverlema del Torcoliere , o cos male
slampala , che non si pu leggere e par
quasi bianca.
FRATEMPO , s. m. Intervallo ; Mezzo ,
Spazio e dicesi di Tempo.
Ix STO FB.ATEHPO, In questo mezzo ;
No ME FA PT FREDO NE CALDO, V. CAL'X.
In quest'intervallo; Intanto NELFHASE.VTJHSB VEG.\ya FREDO , JiabbrividaTEMPO DB STI TBB MESI, Ne' trarorsi tre
re. V. GBIZZOLO.
mesi ; Nel corso de' passati tre 7nesi.
STAR AL FREDO , Pigliar F accrggia ,
FRATERN1ZAR, v. Voce che quicominStare in tempo di notte il verno al rezzo
ciossi a sentire dai Demagoghi democrati
aspettando.
ci l'anno 1797. Rinfratellarsi, Riunirsi
fralellevolmeute , stretlamenle , TrallarFREDO, add. Freddo; Frigido; Freddoso.
si da fratelli. Essi per dicevano e scrive
OMO FREDO, Freddo; Timido; Cencio
vano Fraternizzare, voce del tutto nuova.
molle; Gallina bagnata; Pigro; Lento.
FRAT1N , s. m. Fraticello; Fraticino
FREDOLZO o SFREDOLEZO, add. Fred
Fratino.
doloso ; Freddoso ; Frigido , Picn di fred
r, detto per agg. a Uomo, Frado o che patisce freddo.
taio, Amico o Dedito ai Frali. V. POBT.
FREDRA , .. f. Freddura FredduraFRATINI, s. m. T. de' Fioristi, Giacca o
io, Colui eh' solito dire delle freddure.
Fiore della Trinit e Fiala far/alla o se
QUESTE XB TUTE FREDUBE , Questi son
galina, Pianta detta da Linneo "Fiala Tritutti pannicelli caldi, cio Rimedii inef
coor , che produce alcuni fiori purpurei
ficaci Detto in altro senso, ligli un
bianchi e gialli , molto veramenle limili
asciolvere, cio Una cosa di poco momento.
alle viole mammole.
FREGA, . f. Frega; Fregagione; Frega
FRAT1ZA, .m. o MASTEG,T. degli Stam
tura; Confricazione; Strofinamento
patori e Librai. Lo slesso che FBATE, V
.
Strofino, vale Continuazione o Frequen
FRATOCHIO, s. m. Fratoccio oFratotto
tazione di strofinamento.
e Fratacchione, e dicesi in mala parie.
ESSER IN FBBCA , T. de' Pese. 'Essere o
U.v BEL FRATONI!, Un Fratone, Un
Andare in frega o infregola, cio Andar
Frale grosso.
iu amore , e diccsi del Pesce.

FRE

255

^ NOCH' BISOGNO DB PAH; FREGHE, Non

c' bisogna difregagioni , vale Di preghi.


FREGA, add. Fregato; Stropicciato.
FIERE FREG\E , Pietre arrotale , cio
delle cotte squadrate e pulite da una par
te per metlerle in uso.
FREGADA, s. f. Fregata, Bastimenlo da
guerra maggiore del Brigantino.
FREGADA , e nel plur. FREGB, s. f. Fregamento; Fregatura ; Strofinamento ;
Stropicciagione; Stropicciamento; Stro
picco.
FREGADNA, s. f. Fregatina, Piccola fre
gala cio Bastimento.
FREGADVA , dim. di FBEGDA , Strofa
natina; Stropicciatella; Fregatina; Sfregacciolata.
"'
FREGADNA , add. Lisciarda ; Lisciardera; Lisciarderaccia, dello di Donna
che si liscia per parer bella. E tanto s' in
vernicia, impiastra e stucca, eli ella par
proprio un angiolin di Lucca.
FREGADR, s. m. T. Mar. o FROTADR,
Frettatolo e Frettazza, Spazzola di crine
adattata all'estremit d'un lungo baslone
per comodo di pulir le coverle quando si
lavano. V. RADAZZA.
Gatto, chiamasi poi da' Marinari nna
specie di grossa Spazzola formala di mol
ti granatini di stipa fissati in un telaio fer
mato a mezzo un cavo , il quale si passa
sotto la chiglia e tirandolo con forza su e
gi dall' una e dall'altra banda , gli si fa
fregare e pulire alcun poco la parte del ba
stimento non ramata eh' sottacqua sen
za un i ieri, i in carena.
FREGAMENTO, *. m. Fregamento; Fre
gatura, II fregare.
^ PAH DEI FREGAMEJfTI O DE LE FREGHE ,

Far le fregagioni In sentimento figu


rato, Far le fregagioni ad alcuno , vale
Fargli delle moine, delle adulazioni.
FREGAR, v. Fregare o Sfregare, Stro
picciare o Strofinare con manoArrena
re, Pulire strofinando con rena o renella
le pietre , i marmi , le stoviglie eie.
TORJT.R A FREGAR, istropicciore; RiJre
gare.
FREGAR A PIAWPIAMN, Soffregare; Sfregacciolare.
FBBGB BL PE SUL SOGIR , detto fam.
di gergo, vale Prender congedo; Accom
miatarsi.
FREGA LA CALDIBRA, Accenciare ed an
che Lenare, e sono voci de'Tintori; Stro
finare, pi proprio parlando fiumi.
FREGAR EL BASTIMENTO , Frettare , T.
Marin. V. FREGADR e BRUseubr.
FREGAR LA COA AL DIAVOLO , Lisciar la
coda al diavolo, Getlar via la fatica con
alcuno. FREGAR EL CESTO A QUALCUT
SBNZA PROPOSITO, Dar T incenso ai morti
o ai grilli, Far senza proposilo.
FREGAR L' AMBRA UL PASO , Arrotar
P ambra sul panno, cio Slropicciarla.
FREGAR LE SCARPE A QUALCUIV , detto fijf.
Andare a compiacenza ; Andare a vera,
Adulare.
FnEGVRSE, parlando di Donne ,Slrelbare; Stribbiare; Stropicciare; infron


FRE
lire; Miniares Soffiar nelbossolo.V.VnzCADONA.
Fregarsb wo qualcuy , Soffregcirsi
ad alcuno o intorno ad alcuno.
Fregarse i denti , Fregarsi o Sfregarsi i denti- Sfregare i denti col sugo
di pastinaca, o colla radice deW ellbo
re; Fregarsi i denti con una foglia di
salvia.
FhEGARSE INSIEME , Confricart Confricarsi i Sluziicarsi ; Sojfregarsi in
fierne.
Fregarsb i ochi da 69x0, Slropicciar gli occhi.
No FARSB SeNZA FARSB TANTO FRE
GAR, Non sifare stracciar i panni; Non
ti jare stracciar la cappa ; Non sifar
pregar molto ; Senza farsi truppo invi
tare.
FREGAZION, lo stesso che Frega.
FREGHETA , s. f. Fregagioncella.
Quatro FREGHETE, Quattro piacevoli
fregagioncelle.
FRGOLA , . f. Brida ; Bridla ; Bricioletla ; Bridlo e Briciolino , Piccole
parti che catcana delle cote che si mingiano. Bosume o Basura , si dice il
Rimasuglio della cosa rosa Dbme.ve
una fregla , Datemene una bridla.
Frbgolb de biscoto, Macinatura, Dcevasi una volta Mazzamurro.
Far frbgolb, Sbriciolare; Far in
minuzzoli.
Frbgola, dicesi per esagerazione o an
che per vezzi a Fanciullo , e vale Magrino; Sottilino; Mingherlino. V.Schianta.
Andar in fregle, Andar in ischegge, in minuzzoli, in tocchi Dicesi an
che nel sign, di Andar in malora; An
dar a Scio , Rovinarsi.
Uopo QUELB QUATRO FRBGOLB CH8 LA
' ha dito , Dopo tante ingiurit deltemi;
Dopo quel rabbujfo , quella gridata ^
quella riprensione ; Dopo d" avermi cost
vilipeso.
Esser qua pbr la frbgola, Essere per
la pagnotta.
N0 far frbgolb, Nonfar rasura , dcesi in modo basso di Gran mangiatore.
Reboto in frbgolb , V. Redoto.
Star su le fregle, Stare in su gli
avanzetti, vale Sui piccoli risparmii.
TeGNIR CONTO O FAR CONTO DB LE FRB
GOLB, Ogni prunfa siepe, Pro, col quai
s' avverlisce che si dee far conto d' ogni
mnimo che.
FREGOLTA, s. {.Bricioletta ; Briciolilino Minuzzolo o Minuzzo o Brid
lo, dicesi pi propr. del pane Tritola
i pi comune a qualunque cosa.
Vi ver de FREGOLKTE, Viver di limature , e vale Gou ogni poco di cosa.
FREGOLN, . ni. Pocolino; Miccino;
Miccichino; Cichino; M colino ; Micdnino; Minuzzolino; Gocciolo; Goccioiina.
A u.v frecol'i.v 1 volta, A miccino
a miccino , A un pocolino per volta.
FREGOLONI, Lo stesso che Zozzoli, V.
'FREGOLOSO, V. 3F RECOLOSO.

FRE
FREGOLTI,s.m..rieiofe di pane, ma
non tanto minute.
FREGONA , V. Frbgadona.
FRESCHN, add. Mucido-Saper di nu
cido, dicesi della carne che quando vicina a putrefarsi acquitta cattiro odore.
FRESCO , s. m. Fresco.
GhiapXr el fresco , Prendere il fre
sco; Andar a pigliar o prendere ilfresco
Pigliar tacceggia , detlo metal, dicesi di Chi sta in tempo di notte il vento
al rezzo aspettando.
Fresco, chiamasi da' Veneziani l'Unione di moite gondole , battelli e barchette
elegantemente addobbate , che concorrono al gran canale e vanno avanli ed indietro, come fan no le carrozze in corto;
ed una specie di Spettacolo che fassi in
onorc di principi o all'occasione di qualche fetla nazionale.
FRESCO , add.
Fresco dai studi , Esser fresco cT alcuna cosa, vale aver fallo quella tal co
sa recentemenle.
fresco, Dona fresca ec. Vomofre
sco ; Giovane bella e fresca della perso
na, Cot pure Uovafresche; Carne fre
sca ; Latte fresco: Panefresco.
Gossa fresca , Fresco per Nuovo , no
vel lo.
Fresca , vale Notiziafresca Ve la
conto fresca , Ve la dicofresca.
Comprar el vin de frbsco in fresco,
Y. Comprar.
Vivrr de fresco in FRESCO , Fiver di
grazia, c\o Campare di quello che Dio
ci manda alia giornata. V. Vivbr.
Cavarsb dai frbschi , Spelagarsi ;
Trarre il cul delfango; Strigarsi ; Levarsi da tappeto ; Torsene gi , Trarsi
d'impaccio o dall' imbroglio Far la
lpre vecchia o da lpre vecchia , vale
Dare adilietro quando si teorge alcun pericolo , Baltersela ; Corsela.
Star fresco , ovv. Star fresco comb
un fior , Granmerc ; lo slofresco; Tu
stai fresco e simili, significa che lo o altri non per aver quel ch' ei 4 orrebbe.
Povera moglie mia stai fresca; Jo ti so
dire che se si piglia affanno di tutlo, sta
fresco; E pi che injrescatoio oggi sto
fresco. Sb no ti ga de megio ti sta
fresco, Oh se tu non hai altri moccoli,
staifresco.
FRESCTO, add. Freschetto; Freddotlo.
FRESCZENE, s. m. Lattime o Lata
me, Bolle con molla crosta le quali vengono per lo pi nel capo a' bambini che
poppano. Ai primi tumorelli dicesi Acori.
TUTELO PIEN DB FRBSCUZENB, Bambino
lattimoso. V. Morbo.
FRESO , s. m. T. degli Stamp. Fregio.
FREVAZZA, s. f. Febbricone, Febbre
grande.
FREVE , s. f. Febbre.
Caldo de la frbvb , Arsione.
Aver o Bater la freve , Febbricitare; Esserfebbricitante ,febbricoso,febbricante , febbroso , febbricita Vbgnjr
la frevb u.\o, La febbre lo prese alF ore etc. Tornar la freve, Bimetler

FRI
la febbre Aver la boca da freve , V.
Boca.
Frti da frte , Frutta febbricose ,
cio Che inducono la febbre.
Medicamento per la freve , FebbriBLAR UNA BONA FREVE, ScUOtere Un
febbricone.
Segno db frbvb, Segno o indiziofebbrile.
TsBMrxi db frevb, Accessioni ; Parossismi dellafebbre.
FREVENZA, s. f. Fretta es tempornea;
Premura inslita, affettata.
FREVTA, s. f. Febbretta ; Febbricella ;
Febbricina ; Febbruzza ; Febbriciatlola.
FREZZA, s. f. Freccia; Saeta o Strale,
Arme da ferire che si tirara coll'arco nrima dcll'invenzione della polvere dell ar
me da fuoco.
Butb la FREZZA, detto met. e famil.
Fretciare o Dar la freccia, fig. vale Richiedere che un ti presli danari.
FRICANDO , s. ni. T. de' Cuochi , detto
alia Francese , Braciuola. Cosi trovast
nel Dizionario Alberti di Bassano ; ed
un Taglio divitcllo lrdalo e coito in mui
do, che mangiasi per antipasto.
FR1CASS, s. m. T. de' Cuochi, Fricassea e Ammorsellato , Sorta di vivanda o
manicaretto fatto di cose minuzzale e cot
te in umido.
FRIGNA, s. f. T. agr. Barca, Specie di
Pagliaio fatlo in figura cnica attorno a
un palo, che i Toscani chiamano Stocco.
FRIGNCOLA , s. f. Buffetto , Colpo che
ti d con un dito accomodate a guisa di
molla al dito pollice, lasciandolo scocrare
con violenza al luogo dove ti vuol colpire
Buffeltone etc.
No LA XB COSSA CHE SB FAZZA CO UNA
FBIGNOCOLA , Non cosa da gettarsi in
pretelle ; Non come here un uovo ; Non
si pubfar ' buffetti.
FRIMA , lo tiesto che Fbaima , V.
FRISADA, t. f. T. milit. detto dal Franc.
Steccata o Palancato , Riparo fatto con
ittecconi, cio con pali aguzzi.
FRISXR, T. milit. Steccare, tiruaruiie,
circondare di tteccate.
FRISTO, s. m. Frisetto , Seta fina da
cucire e trapuntafe.
FRISO, t.m. Fregio, Quel memoro d'architettura tra l'architrave e lacornice,
per altro nome detto Zoforo.
FRISON, s. m. Frigione o Fregione, Sor
ta di Cavallo con certe barbette ai piedi.
FRISON , t. m. T. degli Uccellatori, Frosone Fregione e Frusone o Beccofrusone , Cccello noto, detto gi latinamen
te Ossifragus , e da' Sistemalici Loxia
Coccothraustes. Egli simile nel colore
al Fringuello, col becco assai grosso e apace di frangerc un grano di formentone.
FR1S0PN, Specie di Aggiunto seberzevole antonomastico che davati negh ul''mi anni della cessata Repnbblica Wneta
ai Soldati d' infantera italiana, per Tuso
ch' esei avevano quand' erano imbarcati ,

FRI

FRO

di mangiar la zuppa della macinatura del


biscotto , detta volgarmente FIUSOPO. V.
PEOCHN.
FRISPO, s.m. T. milit. es-veneto , Macinatura, Tritume o rottame di biscotto
sgranato e ridotto in minuzzoli , che al
tre volte dicevasi Ma-zamurro.
FRITA, . f. Fritta, Presso i Vetrai una
mescolanza di materie che entrano nella
composizione del vetro. Dicesi anche Bol
lilo. V. RECAULO.

ZIKII tare , ina senza rammaricarsi o clar-ne indizio ad alcuno.


GojrzX o GIUSTA DA FBIZBR, lo Elesso
che Coxz.X eo LB CEOLETE, V. CEOLBTA.
SARESSIMO FRITI COME TRKCoti'nt,Avrct tifritto, dime disse la tinca a1 1incoli
ni; Avrestifatto il pane, Avresti rovi
nato il negozio.
STAR DA FRIZER , Aver fritto ; Esser
concio pel d delle feste, Essere rovinato.
FRZZEGHE, s. f. Frittume, L' olio che
avanza nella padella dopo aver fritto.
FRODA. V. FODJU.
FRMBOLA. V. FIONDA.
FRONDEZXR, v. Frappeggiare , T. dei
Pittori, e vale Fare i rami fronzuli degli
alberi in pittura.
FRONTALTO , . m. Frontale, Abbelli
mento d'intaglio posto alla parte davanti
dei tasti delle Spinette.
FRONT\R , v. Affrontare ; Affacciare ,
Assalire, Assaltare a fronte.
FBONTR QUALCU.V, Far affronto ad al
cuno ; Fargli un sopruso.
FBONTXR, detto in altro sign. Ostinar
si; fncaponire; Appuntar i piedi; Star
alla dura , Star duro nella sua ostina
zione.
FHONTR Et pire, Puntare il pie; Pog
giare; Appoggiare.
TORNAR A FRONTAR, Raffrontare e Raf
frontarsi.
FRONTE, s.m. Pronte f. Parte anteriore
della faccia sopra le ciglia ; e si dice an
che a quella del Cavallo e di tutte le be
stie.
FAB FRONTE , Far fronte e Mostrar
fronte, vale Opporsi.
STAR A FRONTE , Fronteggiare o Sta
re affrontato, Star dirimpetto o a fronte
d* uno.

FRITEGR. V. DESFRIZBB.
FRITO, s. m. Frittura.
FRITO , add. Fritto; Soffritto.
ESSER FRITO , detto fig. Averfritto il pa
ne ; Esserfritto come i pesciolini , vale
Esser rovinato, perduto.
FRTOLA, s. f. Frittella, Vivanda nota
fritta nella padella con olio o grasso di
porco.
FoGIB DE FRITOIA , V. FoGU.

FRITOLR , . m. Frittellaio , Colui che


fa e vende frittelle.
FR1TOLTA , s. f. Fnttelletta ; Frittellina; Frittelluzza , Piccola frittella.
Diccsi anche per Frittellaio.
FRIULARO, add. Friulano e Furiano,
del Friuli.
VIN FRIUIARO, Fino del Friuli.
FRIZARN , o SFHIZARN , s. m. T. degli
Uccellatori , detto da Linneo Fringilla
linaria , Uccelletto della grandezza del
Lucherino , detto in qualche luogo d'Ita
lia Organetto o Mondo nuovo. Non bi
sogna confonderlo coli' altro Uccelletto
detto da noi SVEBZELN. V.
FR1ZER , v. Friggere.
FIIJZEH DB LA PADLA, Sfriggolarc, Dicesi del remore mentre si frigge.
FRIZEH DB LA PIGNATA , Grillare o Gril
lettare , Cominciar a bollire. La pentola
grilla ; 11 bricco grilla o sboglienta, qua
si bolle.
Friggio , dicesi Quello strepito che fa
F acqua al fuoco nel friggere Rollicamento, Quel leggier bollimento, il primo
grillar che fa l'acqua al fuoco.
Friggere, vale Ribollire, Cominciar a
bollire a ecco , ed' verbo neutro.
FBIZER, Locuz. fam. e Gg. Friggere,
dicesi il Lamentarsi de' fanciulli e de' ca
gionosiFriggbuchi, si dice di un certo
rammarichio che soglion fare le persone
cagionose ed infermicele.
FnizER i BIANCO, Soffriggere, Frigge
re leggiermente.
FRIZER i vovi, Affrittellare, cio Cuo
cer le uova intere nella padella con l'olio.
FRIZBRLA ROBA o i BEZZI, detto Gg. Con
sumare; Sparpagliare;Scialac<juare;Dar
fondo alla roba , Consumare inutilmente
FnlZBR CO LA PAELA DEI MARONI, detto

figur. Sbraciare a uscita; Sparnazzare;


Gettar via il suo colle maniforate CREDIMB CH' EI FRIZE , Credimi eh' ei In fa
male.
FRIZBRSB nr TBL so GRASSO , Cuocersi
nel suo brodo o unto, Star nella sua opi
nioneVuoi dire ancora Sofferire o Pa-

PODR ANDAR CO LA SO FBOXTE SCOVEU-

TA , Tenerfronte o Andar a fronte sco


perta.
FaO.VTE DB PUTANA. V. SFRONTADy.

A FKONTB DE TUTO QUESTO, Mal grado


tutto ci ; A mal grado di tutto ci. V.
CoVTROVOGIA.

FRONTESPIZIO , s. m. Frontispizio o
Frontespicio , Titolo e indicazione d'un
libro.
U.y BBL FRONTESPIZIO, detto figur. Una
Iella cera ; Certa ariana lieta ; Certa cerozza allegra.
FRONTESPIZIO MORTO, T. degli Stam
patori , Antiporta , detto figtir. Diccsi
quella Pagina che si 'suoi anteporre al
frontispizio d'un libro con uh cenno bre
vissimo del frontispizio stesso,
FRONTN , s. m. Frontino, Sorla di Par
rucca, che cuopre soltanto la parte ante
riore del capo.
FRONT!N CH'BL PAH CAVLI, Capinascente , sust. Frontino o Parrucca , i cui
capelli paiono nati nel capo stesso.
FRONTNA, g. f. Fronticina, e s'intende
di Bambolo.
FRONTIZZO , s. m. Frontispicio e Frontetpicio. , Membro d'architettura che si
pone ii fronte e sopra a poi-te e a lincs*jie

FRU

a37

per difenderle dall* acqua piovana. Tim


pano , si dice alla Parte pi alla di esso.
FRONTN, add. Frantoio e Sfrontato,
Audace. V. SFRONTAD-.
FROTADR, s. m. T. mar. Che riene dal
Frane. Frotter, Fregare. V. FREGADH.
PRUA , i. f. T. antiq. V. FBUADA.
PRUA, add. Lini; Logoro; Usalo, dicesi
de' Panni. V. LI^DO.
OMO FRU , Snervato , dicesi di Uomo
logoro dagli anni. Sferra pu dirsi Gg. a
Uomo inabile.
DONA FHUDA, Femmina frusta o con
sumata, Non pi atta a figliare Strofinaccio, direbbcst a Donna stazionala e
rimenala.
In termine degli Artefici, Stracco, per
m 1-1,1 1. dicesi a Quei strumenti ch'c per
lungo uso a mala pena producono il loro
effetlo.

FRU\DA s. f. )
FRUAMENTO / t.m.Logoramento; Consumazione, Dicesi degli abiti.
FRUAR , v. Logorare ; Frustare ; Consu
mare , Dicesi degli abili.
FRUAHSE, Spossarsi; Snervarsi; Dt bilitarsi, si dice dell'uomo che scialacqua
di s.
FRUGNADA , s. f. Frugata ; Frugac
chiata; Rovisto; Rifrusta, L' alto del
frugare o del Rovistare.
FRUGN\R, v. Rovistare; Rovistolare;
Trambustare, Rifrustare , Mcller mano
in che che sia come cercandoFrugare e
Frugacchiare , Andar cercando o tenlando con bastone e con la mano in luogo rlposlo.
DAPERTUTO , Rifrustare ogni
cantuccio; Por naso a ogni cesso EL
VA FBUG.\ANDo PER TUTO , Va rovistando
per casa ogni cosa, ed ogni cantuccio.
FRUG.YR i.v QUALCOSSA , Lavoracchia
re, Travagliar qualche poco. V. BISECAR.
FRUGNOLAR, v. Frugacchiare o Fru
golare , Frequenlalivo di Frugare. V.
F BUGI AB.

FRUGNN, s. m. Frugone, Che fruga,


che vuoi sempre frugacchiare, toccare,
metter le mani. V. FUTIGNST.
FRUL\R , v. Frallare la cioccolata.
FRULR co LA TESTA , V. MASENH.
FRULO, s. m. Mestatoio, Strumento con
cui si mesta.
FHULO DA cnKir.onTA , Frullino.
FRU, s. m. (verbale dal lai. Fru) Uso.
DA o Ton A FB.no , Prendere ad uso
o a calo, come Cera presa a calo Par
lando di Mobili , V. Noto.
FHUO, dicesi per Consumo o Consumamento. FAE usr GRAN FRUO DE RO
BA, Consumare; Scialacquare o Spar
nazzare la roba.

FRUSSIN , v. FLUSSI*.
FRUSSO , lo stesso che FLUSSO , V.
FRUSTA, s. f. Frusta; Rifrusta; Sfer
za, Castigo pubblico che ai tempi Vene
ti si dava a' malfattori battati con fi-usi
o sferza per le strade della Citt a pub
blico etempio.

FUM
FUF
*58
rrOJ
FUGA, s. f. Fuga o Fugga e Fuggimento.
Frtjti magnai dai VBRXi , Intonchiatc
F.usta, Tira via , Passa vin, Parola
AndXb de fuga, Andar fretloloso o in
e Gorgogliate.
in uso per cacriare il gatto Delta in
fretta; Camminar ratio.
Fruto belo grando, Frutto sfogvia di motteggio scherxevolc, vale No
Avia fuga , Aver premura ofretta.
giato.
Cos pure sentn, in nominare alouno di
Avbb la fuga o ChiapXb la fuga, AveFruto iysbiX , Frutte annebbiate arcui s'abbia non buona opinionc, si risponre o Pigliare il bnncio , la collera o ira
rabbiate, afale , afaluccie , tristanzuole.
de scherzevoltnenle Frusta, e 1 La
Fruto pa9s o mizzo , Frutto mezzo
subitana.
dro; ovvero esprime il segaente concetto,
Dab la fuga a uno , Mettere uno infu
( coll* e strella ) E qui m Ii Ammezzare ed
Won sia ne pur nomnalo fra nor. Won
ga; Incacciare o Incalzare o IncalziaAmmezzire , si dice Quando i frutti sono
se ne parti.
re; Fugare; Dar la caceta Incalzar
Ira il maturo ed il fracido. V. Bbombon.
FRUSTX, add. Fruslato; Bifrustato.
uno , val anche Sollecitarlo. Darli fretta.
Fruto
peloso
,
Frutto
villoso
o
velloso.
Detto per ingiuria , Cialtrone ; Bar
Darsb fuga , Darsi fretta; Ajjrettarsi.
Fruto bonorivo. V. Bonorivo.
bante; Fora; Tristo; Guidone.
Fuga de camabe , Biscontro di ca/ncrt
Fbuto
tardito,
Frutto
serotine
o
se
Femewa fbustXda , Frusta o Frustao stanze, vale Ordine di Stanze in fila col
rtino.
ta; Che ha scopalo piii d un cero. V.FauX.
le porte in dirittura Fuga di stanze;
Fruti che dura, Frutte serbaloie; Me
FRVSTAB\iCEl,.m.Baccheltone; Badicesi a Quanlit di stanze poste in di
l, Pere, Uva serbatoia , Dicesi anche
ciapile ; Spigolistro; Graffiasanli.
Frutte che bastano; Bastare vuul anche
rittura.
FRUSTADA , i. f. Frustatura ; B/asata ,
dire Coliseo ai-si. Mantencrsi, Durar lunFUGAZZA , s. f. Focaccia; Schiacciata
Ripulsa data con riprrnsione.
gamente.
Stiacciata.
Per Fischiata , in sign, di Dcrisione ,
EsSER AIFRUTI NoN BSSER AI FRUTI,
Passimata ; Coffaccia, Soccenericcio
Essere on essere alT inslala , dell o
o Succenericcio,aice al Pane coito sotV. FlSCHIADA.
Cg. cio Essere o non Essere al termine
to la cenere. V. Pinza.
FRUSTADON, s. m. Civettone , Fioto
delle sue faccende Ai fruti, Al levar
amatore , Zerbino.
FUGAZZX SfugazX, add. Scofacciata.
delle tende , vale Alia fin del fallo , all' ul
FRUSTXR, v. Frustare; Sferzare; SeaFUGAZZTA, s. f. Focaccetla ; Focattotimo.
pare, Batiere con frusta i malfatlori publa; Focacciuola; Stiacciatina CojfacPiato de fruti ix UMiDo, Frullala,Yiblicamenle.
cina diecsi a Quella colla sotlo la cenere.
vanda
di
frutte
inlrise.
Fbu3tXr tuti i cantoni , Bifrustar
FUGAZZNA , s. f. Stiaccialona, SliacPortX

i
fruti
,
Frutlaittolo
;
e
s'

tutti i canti, cio Cercar qua e la.


ciata grande.
femmina, Fruttaiuola; Golosissima frutFrUStXb EL PALAZZO O TUTI I LOCI ,
Delto famil. per Agg. a Donna, Sciattaitiola, fudetlo di Colei ch' amante e
Frustare o Bifrustare , ci* Andar va
ta;
Sciamannata, Scomposla soverchianiiingiatrice
di
frulli.
gando e cercando. Frusto tulla Italia.
mente negligente uegli abiti.
Bifrustare ogni cantone.
FRUTO, s. m. Voce di molli idioli chela
FauaTa lb femevb, Frustare; DonFGER \
dicono per Furto. V. Lathowciio.
meare ; Fare il civettone. ^
FUGIR / v. Fuggire; Pigliar la caccia.
FRUTUSO , V. Fbutautb.
FRUSTEGON , add. T. faro. Sfacciato ;
FUIN, Uccelletto. V.Chiu e Papamoschiv.
FUFA, s. f. che a Milano dicono Fofpa,
Impudente; Temerario. V. SttxzXe SfazBattisoffiola; Cusojfiola; Spavento ; BiFUINA, s. f. Faina, Animale salvatico razadon.
pace , dello da Lin neo Mustela Foina.
mescolamento.
FRUSTON AdXr a fhuston, Andar
Ghb i' ko audo una fufa , 1 una
Egli dlia grandezza d' un Gatto, ma
a zonzo o a sparabicco; Bonzare, Andar
battisoffiola o una balsolata delle buone:
di corpo pi allungato.Gli escremenli dl
qua e l e non saper dove. Andar aiato o
ia Faina trainandano un odore forte
cio Gran paura. V. Trentauno e ScaAndar aione o aioni , vale Andar altarienelranle, che si pu paragonare a qnclgXita.
1 no perdendo il tempo. Bifrustare tutti i
o del muschio.
FFIGNA, s. f. Intrigo; Gherminella ;
luoghi.
Bivoltura ; Contrabbando : dicesi in mala
FULGURE , s. m. Voce popolarissima ,
FRUTANTE, add. Fruttevolc; Frutlifeparte.
Molliludine; Furia.
ro; Fruttiferoso ; Fruttico.
Fufic.va amorosa, Ma ta ss a; ScappaFulgube d' osu , Folata d uccetli ;
Censuario, dicesi il Frulto d'un capi
tella, Ort i amorazzi.
Schiere <f uccelli.
tale che si presta.
Impiastro; Impiastraccio ; PiastricFULMInX , add. Fulminato.
FRUTXr , v. Fruttare o Fruttificare ,
cio, per nietaf. vale Convenzione , patto
fulminX , Uomo rovinato , preci
concluso con imbroglio e all' iinpazzata.
Far frulto.
ptalo.
FbutXb, parlando delle Bestie, PartoViluppo; Baratteria; Frode; Inganno.
FULMInXr , v. .
rire. V. SvedelXb.
FFlGNA,add. Gualcito o Malmenato,
Fulminas uno, delto (ig. Bovinare uno$
FRUTARIL, s.m. Fruttaittolo e FruttaPiegato disacconciarnente malamente,
Sterminarlo.
iolo. Si veduto anche nsala la voce Frutdicesi de' Panni.
El fulmina, Maniera fam. Fulmina,
iivendolo a imilazione di Pescivendolo ,
fufignXr, v.ovislare o Bovistolare e
cio Sbufia e si altera fuor di misura.
ma non da buoni Autori.
Trambustare o Bifrustare, Andar per la
Ochi che fulmina, Occhi di ,
Fbutaeijla, Fruttaiola oFruttaiuola,
casa trascinando e movendo le masserivale Occhi lieti e vivacissimiAver un ocLa femmina.
zie da luogo a luogo quando si cerca di che
chio che uccideil cristiano. Occhi assasFRUTERI, s. m. Alberi pomiferi ofrutche sia.
sini.
In altro sign. Gualcire , Piegar mala
tiferi; Piante fruttifere Infruttifere
FULMINE, s. m. Fulmine; Saetta.
il suo opposlo.
mente, Malmenare; Brancicare.
Fulmine de zente, Mare; Diluvio di
FufignXr, si dice Cg. per I.vtbigXb. V.
poplo, di gente; Calca; Furia; Moscaio.
FRUTTO , t. m. Frutierello , Piccolo
FUFIGNEZZO, s. m. Lo stetso che Fufifrutto.
Parer us fulminb , Fotgorare , detto
G.VA, nel sign, di Gherminella; Bivoltu
fig. vale Far che che sia con prestezza
FRUTO, s. m. Frutto, e ncl plur. Frutti,
ra; Frode.
Frutte e Frulta.
celerit.
In altro senso , Sta podra tuta taconi
Fruti da osso , Frutte da nocciuolo
fumX, add. Fummato e Fumicato. V. Fumb fa dei fufignezzi , Questa fodera co
Frutte nocciuolute.
s mal rappezzata mi fa delle grinze ,
meg. .
Fruti dubj vebdi, Frutte dur'acine,
FumX, detto per Agg. a Panno, vale
delle crespe , de'rialli, de" rilevati.
non mature, Albozzate; Prsica duraFrusto;
Sporco; Scolorilo.
FUFIGNN. V. Intbigo.v.
tina ; Mela o Ciregia duracina.
FUMADOR,
s. m. diciamo a Colui che piFaun in composta , Frutte acconcie ,
FUFIGNTO, s. f. Baluffolo, Massa di
: pa, che fuma U u Laceo. Se Pipare o Fumm composta , confettale, rivunce.
cose rabbatuffolalc.

FOM
mare sono voci dell' uso da tutti intese,
pare che al nostro vocabolo potrebbero cor
rispondere come verbali Pipatore o Fummatore; ma non se ne trova esempio ne*
vocabolarii , e ne* tempi ile* primi inslittori della lingua non si pipava.'
FUMANA , s.L Fummea o Fumea e Fumo,
Vapori che manda lo stomaco al ccrebro.
AVER DB LE FUMANE , Scaldarsi il ca
po; Accendersi, dicesi dell'Eccitarsi qual
che passione, come di disonesto amore, di
cupidigia etc. detto ugni-. In altro signif. Aver dei grilli, delle fantasie , de
capricci Ancora, Aver dette pretensioni)
Presumere. V. FuJnXa.
AvR DB r.E FUMANE COXTRA QUALCl ,

A ter delle accensioni , cio Delle passio


ni che agevolmente commuovonsi. Accen
sione di offendere altrui; Accensione delr ira, dlia stizza.
,
FUMAR, v. Fummare e Fumare, Far fu
mo.
'L VUMA TUTO , detto fig. /''/</ glifumma , cio L' ira gli esala per essere accesa.
LA CHE FI MA A QUEL SlOR , OvV. CHE

FU M t .v B CHE CHE VIBN ! Quel cotale ha delr altero, tiene la testa alla; Ha grande
umore ; Sta in sul grande , in sul grave,
in sul mille; Ella gli fummo; L' ira gli
esala.
LA TESTACEE FUMA DAL vry, llfummaio/o dalla testa gli Ju m ma dal troppo bere o dui vino.
FUMAR TABACO , Fummare o Fumare.
V. PIPAR.
FUMAR, dello in modo basso, vale an
che Ggur. per Rubare; Raspare ; Raspol
lare. V. SCHANFIGXH.
FUM AREA , s. f. Effumazione , T. de' Na
turalisti. Fumo e Fummo, dicesi pure alI' Esalazione paludosa o alito terrestre ,
che anche si ilice Effluvio; Esalazione;
Vapore.
FUMAKA A LA TESTA , V. FUMANA. .
FUSTARA, si dice pure per Quantit di
fummo o Gran fummo.
FUMEGA , adii. Affumicato ; Affamato ;
Fumato ; Filigginoso.
FUMEGADA , s. f. Affumicata; Affumicamento; Fumicazione e Fummigazione. .
FUMEGR, v. Fummicare o Fumicare,
Far fummo Affumicare; Affamare o
Affummare, Prosciugare col fummo ; o
Tingere di fummo.
FUMEGR LE LKTF.ns , Suffumicare o
Soffumicare, Profumar le lettere, che talora si fa negli Uuzii di sanit per depu
rarle dal contagio.
FUMIA, s. f. Voce antica , che vale Eufe
mia, Nome di femmina, ed anche titola
re della Chiesa di S. Eufemia della Giudecca , parrocchiale di qucll' Isola. A Pa
dova ve nna Contrada che dicesi ancora
di Santa Fumia.
FUMO , s. m. Fumo o Fummo, Vapore che
esala dalle materie che abbruciano.
FUMO , dicesi ancora per Fummaiuolo,
cio Carbone o Lcgnuzzo che fumi. In
questo caldanino unfummaiuolo.

FUMO CUB SPUZZA , Leppo ( coli1 e stret-

FUR
ta) Fumo fetente per materie oleose che
s'abbruciano.
il.
FUMO A LA TESTA , Fummea o Fumea,
Vapori che manda lo stomaco al cerebroFumoso, si dice di Coloro che hanno dei
fumi dalla crapula e da'vapori del vino
Fumati e ben pasciuti e lenii e grulli.
EL FUMO DEL aosro ir IMPEDISSE LA PANZA , Parere e non essere come filare e
non tessere. Prov. e vale, Non basta ap
parenza dove bisognan gli effetti BAB.ATR I BEZZI IN FUMO O COMPRAR EL FU
MO , Barattare a vento e a fumo della va
nagloria, Dare qualunque cosa per ripor
tarne vanagloria, che vento o fummo ap
pellasi.

AsrDXtt m FUMO , Andare in fummo ;


Convenirti in fummo; Dissiparsi ; An
dare in visibilio, Svanire In altro sien. Andare in malora; Andare a Scia,
Rovinare il suo siato.
GAMI* CHE FUMA, Cammino fummoso.
MASCO FUMO, Mancofummo e pi bra
ce, Meno apparenza e pi sostanzaMol
to fummo e poco arrosto, vale Molta ap
parenza e poca sostanza.
DUO-CHE GA DEL FUMO, Uomofumoso,
vale Altiero, superbo.
PASSAR i FUMI , Passarono i bollori o il
fiore della giovent oil ruzzo degliamori.
ROBA CHE SA D.I FUMO, Fuinmeo, Che
sa di fummo, che simile al fummo.
FUND1BUSAFUNDiBus,Modoavverb. cor
rotto dal latino Funditus , e vale Fonda
tamente.
STUDIAR A FUNDIBUS , Studiare profn
damente; Studiare i principii delle cose.
C.OVI..SSF.II UNO A FU.VDIBUS , Conoscer
uno fondatamente, fin dalla culla.
PUNTO, Voce dal Tedesco Pfunt, Certo
peso tedesco di quasi once 14. grosse Te
nete.
FUSA , 8. f. ( dal latino Fauces , Foce) ,
Sboccatura, La bocca d'un porto rispet
to alla sua profondit.
EL PORTO DE CHIOZA GA DISDOTO PIE
DE FUOSA, ed come fi dicesse, L" imboc
catura o La sboccatura del porto di Chioggia profonda diciotto piedi.
CAVAR LA FUOEA , Sfociare, Sgomberar
la foce , Spurgar lo sbocco; e quindi Sfociatura, diccsi all'operazione.
FURA, s. f. Fora, T. de'Pettinagnoli, Stru
mento per pareggiar il pettine da parruc
chieri dalla parte del rado.
FURATOLA , s. f. Botteguccia cos nomi
nata, quasi simile a quella del Pizzicagno
lo, ove si vendono commestibili di poco
prezzo, cio minestre, pane, minutaglia
fritta , ed altri camangiari ad uso e co
modo della poveraglia. Pensa il Gallicciolli nelle sue Memorie antiche storiche Vencle, che la voce FURATOLA sia verbale di
Furare, per le frodi nella rendita ch'era
no forse falle i:- tali botteguccc. Ma a ine
pare, senza ripelrre l'origine da una cagio
ne puramente suppositiva ed infamante,
che il Governo Veneto non avrebbe mai
tollerato, sia pi naturale derivar la voce
dal barbarico Furabula , corrotto dal la
tino Furvji , che vuoi dire Oscuro , Ne
ro: qualit appunto altribuila a simili ri-

PUR

259

strettissime bottegucce, poste ordina ria


mente, come ognun sa, in siti rimoti, bas
si, talvolta vili, annerile dal fummo e per
conseguenza oscure o caliginose. Vedasi
nel Dizionario di Du Cange la voceFurabula.
FDRATL1R , B. m. dicesi il Maestro o
Padrone della FURATOLA , V.
FURBARA, . f. Furberia, dicesi per lo
pi nelsign. di Sagacit, astuzia, scal
trezza.
'
Maestra , vale Astuzia coperta.
FATO co FURBAHIA, Arlato, Fatto con
arte.

FURBARITA , s. f. Piccola astuzia o tagavita.


FiJRBAZZO , add. Furfantacelo; Forcai
Guidone; Malvagio; Ribaldane.
Furiacelo Voce usata in ischerzo. V.
FURBACHIOTO.

FURBESCAMENTE, aw. Artatamente;


Ingegnosamente; Astutamente; Accorta
mente.

FURBTA \
FURBTO f add. dello per vezzi. Furbttto; Furbetlello; Ladrina; Ghiotterella; Trister elio; Tristerellina ; Spiritello;
Cattivello; Tu sei pur la gran cavezza.
FURBIT , Lo slcsso che FUHBAR!A. V.
FURBO, add. Furbo, vuoi dir Barattiere,
Manigoldo , Furfante ; o anche Astulo ,
sagace.
FURBO COME LA VOLPB o COME i QUATRO
ASSI, Egli di.cappella ; Egli passato
per setaccio ; E pi scaltrito d* un zingano. O chefistolo'. Furbo in chrmisi.
DEVENTH FURBO , Involpire.

FUREGADA
>
FUREGAMENTO/ s. m. Frugacchia-'
mento ; Frugata.
FUREGR, v. Frugare; Rifrustare; Fo
racchiare. V. Fnuc.vAR.
FUREGATOLO, Lo slcsso che BARAFUSO1A. V.

FUREGHN, add. Frugolino; Frugolo;


Frugoletto,e dice$i per lo pi de'Fanciullini che non istanno mai fermi.
Sei-faccenda ; Faccendiere ; Frugolo,
dicesi per Agg. di Uomo deslro che cerchi
di enlrar per tulio.
Si dice pure nel sign. di Interessato;
Arrotino , cio Interessato a far danari.

FUREGN , V. in FORNO.
FUREGTO, s. m. Battisoffia o Battisoffiola, Paura ma breve, che cagiona bat
timento di cuore e frequente alilare FA*
UY FUREGTO A UNO, Fare uno spaurac
chio; Spaurire; Far una battisoffia a uno.
_ DARGHBUTE UN FURBGOTO , Dare un car
picelo o un buon carpiccio ; Dargli una
bastonatura o bastonate da ciechi o sa
dice. V. FRACO.
DARSENE UN FURBGOTO o UN PBTBNOTO,
Pettinarsi ; Accapigliarsi; Scapigliarsi;
Graffiarsi; Sgraffignarsi; Saltarsi agli
occhi o al collo; Scardassarsi; Spelli
ciarsi.
FURTA , s. f. T. de'Peltinagnoli, dira, di
FURA, e vale Piccolafora. V. FORA.

a4o
FR
FURETO, add. Ghiotterello; Ghiottoncino; Ghiotloncello ; Ghiollerellino. y
%; Leccernia;
FUREZZO, a.m. Ghiottornia;
Leccume; Golosit.
FURIA, i. Furia, Impetuosa vermenza.
Furia, dicesi per Moltitudine , calca di
gente Bujfa , si dice Furia o calca con
futa di molli nel prendere alcuna cosa. Fa[ re a ruffa rqffa. V..RBGATXa.
FuaiA bis Dona, Furia; Dr m one incarnato; Arpia, Donna pessima.
Foria de oser, Furia a Folata uccelli, Quantita che ne venga in un tralto
e con abbondanza , na passi tost.
Furia Fbancbsb, Furiaccia, Furia im
petuosa.
Gran FuaiA , Gran furia ; Gran foga ;
Affoltata; Affoltamento , Gran fretla.
Andar in , Andar a furia o tn
furia, Andar con velocit; Owcro Ope
rare sconsideratamente.
Andab o MontXr in furia , Anclare m
furia suite furie; e Dare o Essere nellefurie suUe furie; .
A furia de bkazzi dB bezzi, Afona
o Afona di Iraccia o di danaro, e vale
Per mezzo, Coli' aiulo.
Cov furia, Modo avv. Furiosamente;
Furialmente; Infwiatamenle
Fab furia, Affoltarsi, DlCesi pm
d' una turba.
FURIAN, s. m. lo stesso che Forean , V.
Furianbllo, s.m. diminutivo di"Furjan.
FUR1SSIM0, superl. di Fuao , Ghiotlissimo.
FURITA, Lo stesso che Fubezzo.
FURlXn, s. m. Friulano o Furlano, Ori
ginario del Friuli.
FURlXNA, . Furlana, Specie di Dan
za, pi propria de' Veneziani, che si balla in due ; ora quasi ita in 'disuso.
l' ultima furlana , Quest' ultima
danza, Dicesi anche fig. e vale Siamoal ultimo.
O ButR UNA COSSA FURLANA ,
Metiere infanferina, Far la fanferina;
Melterla in buffoneria, in baia, in bur
la, in cantona, in chiasso.
FURLO, dette dai zolici per Frulo. V.
FURLON, ... degli Scultori. Chiamasi
una specie di trapano o sia Ordigno che
usano gli Scultori per ridurre alcune par
t ( una statua a maggior perfezione. V.
in ViolIn.
FURO, add. Ghiottoi Ghioltone; Goloso;
Leccone; Ciccialardone ; Gola di porco
Gocciolone, Chi sla guardando t
sa con desiderio d' oltenerla.
FURN, Accresc. di Fimo, V.

FUS
FURN, s. m. T. de'Peltinagttoli, accresc.
di Fura, Fora grande. V. .
FURNCOLO, V. Foruncolo.
FUROR , s. m. Furore, Impelo modralo.
Furor de zbntb, Furia; Calca; Piena di gente A Fuabn db poplo , Afu
ria o A grida di poplo.
Essb n Fuaba, Furibondare; Furiare, Infuriare, Far il diavolo a qualtro.
Far furor, Farfanatismo, direbbesi
per esagerazione del fantico applauso che
umversalmente si rende in favore di ope
re o di persone che a'espongono al pubblico , come opere teatrali , cantanti , dcclantatori. Dicesi anche Far romore.
F URSI. V. FoasE.
FURTARLO, s. m. Ladroncelleria , Pic
colo furto, Furto di poco clanuo.
FURTO, V. Latroncinio.
FUSAROLA , s. Fusaiuolo o Fusaiolo,
Strumcnto altaccato a' estre' l del fuso dalla parte inferiore, acciocch quesla
giri niegiio pi unitameute.
Fusaiuolu , T. dcgl' Intagliatori. Nome
che si da ad alcuni basloncini inlagliati
di figure simili a piccoli globelli o a baccellelti e gircllelte.
FUSLO, s. m. Fuso, Slrumento di ferro
per uso dt torcer infdare il cannello ,
rocchelto etc. per involgervi sopra la seta.
Fusblo, detto in T. de' Gioiellieri e Cesellatori , Stecca, Slrumento di legno con
impugnatura, sul cui capo < dello stucco
dclla pece, dove s'incollano le minute
rie per lavorarle.
FUSETO, s. m. Fusellino, Piccolo fuso.
Far fusti , delto de'Gatti. V. Filas.

FUSIL, s. m. Fucile, ed l'arma de'Soldali, V. Schiopo.


FUSILADA, s. Fucilla, Neologismo mi
litare. Lo stesso che Archibusata.
FUSILAR, v. Fucilare, Uccidcre col fu
cile.
FUSILIR , s. m. Fuciliere.
FUSINA , s. Fucina, Luogo dove i fabbri battono il ferro.
Fusina be pero , Ferriera , Luogo do
re si affina il Ferro quando s' estrae dal
le miniere.
Fusina db raice , amiera.
FUSO , s. m. Fuso, e nel pi Fusa e Fusi,
Il suo capo si chiama Cocea, a cui s'accoppia il filo acci torcendosi non isgnsci.
Fusa , per meta vale Corna Far x
fusi STORTi, Far le fusa torte.
Qubl dai fusi , Fusaio.
Fuso de l' ancora , V. Ancosa.
FUSO DKL CAPON O DBI POLASTBI, FuSO-

FUZ
/, La gamba dei volalili colla polpa , dietaccala dalla coscia. V. Bolzn.
F USOLA o InfusolX , add. Fusato , Falto
a guisa di fuso.
Deifusolai, Ditafusate, cio Lunghe
schielte , sottilctlc verso la cima.
PSOLO, V. FisoLO.
FUSTA , s. Fusta, Specie di naviglio da
remo o Galera che ai tempi <M Govcruo
Vneto si teneva presso alla Piazza di S.
Marco quasi di rimpello alle colonne , per
deposito de'Forzati Condannali al rem
fin che veiiivano disposti sulle galre ; e
dicevasi per antonuniasia molteggio la
Locanda del Ii e d ,p tcIi ! aveva per
insrgna figura il Santissimo Redentore.
FUSTAGNIN, s. m. Tela difustagno leggiera.
FUSTAGNO, s. m. Frustagno o Fustagno, Specie di lela bambagina misla col
filo di lino o di canapa. V. Dobleto.
FUSTTO, s. m. Fusticello; Fusluccio,
Piccolo Fusto.
FUSTO, . m. Fusto, La parte verticale e
principale di tulte le Piante. Quello dell'crbe e degli arbusti dicesi Caule; qnello delle piante graminee , Canna e Culmo; quello delle piante liliceo, ch' nel
tempo stesso fusto epeduncolo, dicesi Scapo. Slipite poi quello de'Funghi e della
palma. Tronco quello degli alberi ramosi
e legnosi, e Garnbale quello della Vite
Clamo; Cannello e Tallo, chiamasi quella parle del culmo delle pianle graminee,
ch' Ira un nodo e l'altro.
Fusto de la spada , V. Spada.
fusto db la cassa del sc1ii0f0 , v.
Schiopo.
Fusto db la balanza, V. Balanza.
Fusto anche da noi s' appropria ad no
mo, ina in mala parte Che bel fusto!
Bel fusta! Bel cero! Bello imbusto ! Che
Bellafigurai Bel soggctto\ Dicesi iu alto
di derisione. V. Sfuzzsta.
Fusto del sof, db cabeghb etc. Fusto.
Quel dai fusti, Fustaio, Colui che fa i
fusti e arcioni da selle e bast.
FUTIGNAMENTO, s. m. Frugacchiamento o Frugala.
FUTIGPXr, t. Frugnare ; Frugacchiare, Andar tentando con mano altro in
luogo ri posto. V. Fbugnb.
FUT1GNN, s. m. Brancicone; Brancicatore , Cos ehiamansi quci tali che ama
no di brancicare. V\ Frugnon.
FUTURIZAR , r. Prdire ; Pronosticare.
FUZR, v. Voce antiq. Fuggire , V. Fu.

GAE
r. Vedi GB.
GABACRISTI, *. m. Schiodacrul; Gab
badeo o Gabbaddeo , Ippocrita , Bacchet
tone. V. CftiBThr.
GAB\DA, s. f. Gobbamente, Frode.

GABADR, s. m. Gabbatore^ Gabbamon


do.
GABADR 4 , s. f. Gabbatrice.
G U!\N , . in. Gabbano ; Palandrana ,
Mantello con maniche.
I V VIA/.O s EMPII K l' I. GABN, :"' d ttOtt

n di verno non andar senza mantello ,


Pro, chiaro.
GAB\!VA , s. f. Casacca, Vestimento noto,
che pi propr. noi diciamo VBL\DA, V.
GABANLO , s. m. Gabbanella , Piccolo
gabbano.
G.ViAiS , *. Gabbare, Ingannare, Trappo
lare, Ingannar con finzione Giungere
at gabbione ; Mettere al gabbione vaglion Restar gabbalo e Gabbare.
GABARSB, Gabbarsi, Ingannarsi da s,
Sbagliare in suo pregiudizio.
GABELA, s. f. Gabella; Dazio.
GABLA , parlandosi di Cavalli , Rozza-,
Bozzone ; Brenna , Cavallo cattivo. V.
ROZZA.
GABELA , detto ad uno per ingiuria o
motteggio, vale Mal pagatoreVi convie
ne in altro senso anche Sferra , che signi
fica Uomo inabile, dappoco.
Olio SENZA GA8BLA O MITO DA GABLA ,

Uomo specchiato, cio Che non ha alcu


na macchia o difello ne* costami. S' inten
de ancora Uomo senza debiti.
PICOLA GABELA, Gabelletto.
GABIA, s. f. Gabbia , V. CHEBA.
GABIA D'UNA NAVE, T. Mar. Gabbia,
Specie di piattaforma in risalto, piantata
intorno ad un albero della nave.
FAR LA SIRENA A, LE GABIB , V. Si ut: i. A.

. UNA GABIA DE MATI , i' in/ nidiata di


pazzi, Dicesi d'una certa Quantit di per
sone allegre adunate in mi luogo.
GAB1R, . m. T. Mar. Gabbiere o Gab
biere, Marinaro che fa la guardia in coffa.
GAB1NTO, s. m. Gabinetto, Slama in
tima della casa Sgabuzzino, dicesi il
Gabinetto segreto. V. RETR.
TESTA DA GABINETO , Statista ; Uomo
d stato ; Politicone.
GABIUN ? t. m. Gabbione, dicono gl'In
gegneri ad una macchina intessula di vin
chi o salci e ripiena di sassi o terra, per ri
paro di illuni o per difesa di cannoni.

GABITO, s. m. Turata o Serrata di ta~ vale.


GABITO DE CASA, detto fami). Casa an
gusta; Casa cupa; Casa che pare una
sepoltura.
GABITO DA OSI, Conservatolo o meglio
Serbatoio, V. CAMAHJT.
GABITO DA RAZZA, Appaiatolo, Stan
zino ove si pongono i colombi e le colom
be per appaiarsi.
GABITO DA QUAGIB, Gabbia, Specie di
Stia.
GAETA, s. f. T. Mar. GAETA PER LE HA LE,

GAL

GAL

Parco delle palle, Riciulo nella stiva, ov'


la prvigione di palle nelle navi da guerra.
GAETN, V. GAITW.
GAFARO, s. m. Nome d'una fondamenta
sul rivo detto Rio DEL GAFARO, in parroc
chia di S. Pantaleone: cos denominata dal
la antichissima ed estinta famiglia Gaflaro che ivi abitava.
.
TANTE CORONE AL GAFARO , una nostra
Maniera scherzevole e fam. di risposta a
chi con altrui noia troppo si dolga di qual
che piccola sofferta sventura o ingiustizia.
Vorrebbesi dire TANTE CORONE IN era LO,
intendendo di esortare alla sofferenza cri
stiana la persona che si lamenta.
GAGI ANDR o GALNA o. TARTARUGA , s.
f. Testuggine o Tartaruga , Animale no
tissimo in tutti i tempi, della classe dei
Rettili, chiamalo anche Bizzuca e Bizzafa. La membrana che lo contiene dicesi
Coccia o Cova o Scudo. Ve ne sono di ma
re e di terra.

o Essere a falla dello Ggur. vale Essere


superiore agli allri.
GALE, T. de' Maniscalchi, Galla, En
fiatura a modo d' una piccola vescica , la
quale si genera allato ali' unghia de' ca
valli
GALA D'ISTXIA o DEI ROVERI, Galle o
Gallozzole e Gallozze o Noce di galla ,
Produzioni o particolari escrescenze della
Quercia.

GAGIARDTO, add. Gagliardetto; Fortetto.


GAGIARDTO , s. m. T. Mar. Gagliar
detto o Pie di gallo, Piccola e lunga ban
deruola che suoi terminare in punta.
GAGI\RDO , add. Gagliardo , cio Ro
busto, forte.
FARSE GAGIAHDO, Ingagliardire.
TORNAR A FARSE GAGIARDO, Ringagliar
dire.
Vi.v GAGIABDO , Tino che pela, t orto,
cio Gagliardo.
MISURA GAGiARDA,Mrrura abbondante.
GAG10 , V. CACISO.
GAGIO, dello in lingua furbesca, Gon
zo, eh' pur furbesco, e vale Contadino.
GAGIFA, s. f. Tasca; Scarsella.
METER IN GAGIFA , Intascare.
DARGHBNE UNA GAGIFA o UNA BONA GA
GIFA, Dar delle bastonale ad uno; e per
nietaf. Vincergli mollo danaro al giucco.
CAGINI , s. m. detto in T. de'.Manp-alchi, Stranguglione e Stranguglioni, Ma
lattia del cavallo.
GAGIOSTO , add. Gaietto , dimin. di
Gaio.
CACISO , add. Gaio, Allegro , lieto.
GAlNA,add.detto di Donna, e vaio Finta;
Accorta; Maliziosa; Scozzonata; Fran
ca.
GAITLO , s. m. T. mar. Gavitello, Pezzo
di tavola di sughero o simile legalo ad una
grippia , che si lascia galleggiar sul mare
per far conoscere il luogo dove si geltata T ancora , per segnare luoghi pericolosi
eie. Tisia, si dice il grosso Gavilello fat
to a foggia di barile.
GA1TOIV , s. m. Gaetoneo Gavetone, T.
mar. La guardia che si fa in mare dalle
piatir alle oli' ore della sera. Pare che
questa voce derivi dal barb. Galla, Ex
cubia;.
GALA , a. f. Gala , Ornamento , Abbelli
mento. Star sulle gale.
GALA DB L'AO.UA, Galla, La superficie
dell' acqua. Sture a galla o a fior d" ac
qua STAR A GALA COME L' OGIO, Stare

a4r

ESSER DB GALA O DE GALNA , Elitre di

gana o di buona gana, vale Essere di vo


glia. Essere in galloria , Tale In alle
grezza eccessiva. V. INGALUZZR.
CANTAR DB GALA , V. CANTA.
CALA. V. I.VGALA.
GALAFX. V. CALAI*.
GALAN, s. n. Galano , Fiocco o Cappio
di nastro, detto da Gala, Ornamento co
pioso di nastri.
.
GALAN DE LA SPADA, Galano e Cicisbeo.
I1 AH BL GALAN o EL GALANBTo, Incap
piare ; Far il cappio, Annodar con cappio~Laccetto, dicesi di Nastrino, striscctla di cuoio o simile che serva per allac
ciare .li- che sin.
GALANI, V. CROSTOLI.
GALANI, T. antiq. Gale, Vanit.
GAL\NA , s. f. T. de Pese. Galana , Te
stuggine marina. V. GACIANDHA.
ESSER DE GALNA, V. GALA.
EssBR DE GALNA PER CRIAR , LoCUZ. fa-

mil. Aver F estro o il ticchio di gridare.


GALANTO , s. m. Was^rin.
GALAMERA, s.f. Naslriera, Ornamen
to o Inlrecciatura di nastri.
GALANTARA , . f. Galanteria, Genti
lezza.
LA XB CITA GALA-YTAMA , Ella galan
tina, Dello di donna giovane e genlile.
Ella galantina e tutta sapartina.
CON GAUNTARIA , Galantemente.
METEHSB su LA GALANTARA, Rimetter
si in fazione, in abito, sulla galante
ria, sulla bella foggia o maniera.
STAR su LA GA LATTARIA , Star sulla
vita amorosa ; Galanteggiare ; Fare il
galante ; Seguir le dame. V. GALANTE.
BELA GALANTAMA , Gioiella , vale Co
sa da mereiai , Mcrcanziuola di bella ap
parenza e di poco valore. Galanteria, dicesi a Mercanziuola di lusso e di lavoro
gentile.
GALANTERIE DB MAH, dicono i Pescato
ri generalmente tutte le produzioni mariie che vengono loro ricercate dai Natu
ralisti.
GALANTE, add. Galante, Gentile.
In altro sign. Vagheggino; Dameri
no, Che fa il galante e 1 innamorato eoa
tulle. Dicesi anche Civettone; Civettii^
Zerbino.
FAR EL GALANTE, Fare il galante; Ga
lanteggiare ; Galantiare; Far f attilla
to; far ii bello , Cicisbeare ; Donneare.
ESSER EL wb GALANTE DEI ALTRI, Por
tare il masgalano , per dire Portar la
preferenza , Esser anteposto agli altri co
me il pi galante.
GALANTEGIAR, v. V. in GALANTE.
Sgallettare, vale Far mostra di vezzo

4
GAL
di bi ia p?r pariere arnabftc e tpipiuxe,
e dicesi per lo pi delle Donne.
GALANTOMEN1SM0 1
GALANTOMISMO
/ s. m. Probita ;
Leaila , Candidezza nel proraeitere ed
ossrrvar la parola.
ALANTOMO, . m. Galanteme, Uoxno
da bene.
Rb DEl GALAPTOMENI, V. Rb.
da galarttomo , Far dagaJantuo10 ; Fiar da ouest' nomo ; Giuocar di
buono.
Galantome.vi , dicevasi a tempi del
Governo repubblicano , ad un Celo di
persone medio Ira i patrizii e la plebe.
Uir CERTO Galantomo, vale Galantuomo equivoco.
No Gh' PIB GALAXTOMO DEL TEMPO , Il
tempo gaJantuorno , Delto ami cornune ebe vale II tempo viene. Tempo viene
ehi pub atpettarlo ; Riesce meglio chi il
suo tempo atpetta, Colla pazienza si coueguisce intento.
Si DA GaLANTOMo, Modo affermai i t,
Da ones uomo; Da galanluomo; Can
didamente ; Lealmente ; Da quel ch' io
tono.
GALANTN, Accrescdi Galahtb, detto
di Persona che affetti galantera in sonimo grado. V. Galants.
G ALAR , . Gallare ; Fecondare le uova ,
Si dice dell' acquistare le aova la disposizione a generare il pulcino.
CALARIA , s. f. Galleria o Pinacoteca ,
Stanza da passeggiare e dove si tengono
pitture, statue eu altre cose di pregio e
carise.
Galaica, T. Marin. Gallera d'un vascelto, cbiamasi ana Specie di baleo ne
terrazzo sitnato fuori del bastimento, ebe
comunica colle stanze de' primant ufliziali.
GALXhO , s. m. T. de' Concialori di pelli,
M or law ; Addobbo ; Canale, Quel luogo dove si tengono le pelli in concia. .
MoRTER.
GALATO, s. m. Creanza; Civill;Polilezza.
Galateo, diciamo anche al Codice Li
bretto che insrgna le creanze, tilolo datogli dal suo Aulore Monsig. Gio. dalla
Casa.
No l' iia sTunii BL calateo , Non ha
creanza.
GALAVERNI, s. m. T. Mar. Galavernie,
diconsi Due langfai pezzi di lavla i t tritt odati da due parti opposte del girone dei
rem i d'una galera , i qnali difendono il
remo dallo acalmo e dalla scalmera.
GALAZZO, s. m. Gallastrone , Gallo
grande.
GALDER, v. Voce antica del dialetto V
neto, corroda dal barbrico Gauderc ncl
sign if. di Frui; Poiiri, cio Trar fratto,
vantaggio , Possedere.
Istihime.vto a GALDBit , diccvasi a'icmpi del Governo Vneto, un Contratto enfileulico, col quale un Proprietario da va
per ventinove anni un suo podere o una ca
sa, per una determinate somma : dopo il

GAL
quai perodo, il Bene ritornava Br*
prietario, che aveva l'obbligo d'jndenoi*.
zare di tutti i miglioraniciiti il Livellario
che lo restituir.
Dab a galdbb, Dar a godere ncl sentimento su riferito.
GALEGIANTE, add.
galegiahtb , Uomo scherzoto ,
tcherzevole , faceto.
GALEGIAR , v. Galleggiare , Stare a gatla dell' acqua.
GalbgiXr, parlandodi cavaili, Carvetlare , L' alzar? i del cavallo ' pi davanti. Braveggiare diccsi Quaudo si melle
in brio.
GalbgiXr , parlando deeli uomini ,
Galleggiare nel giubbilo ; Gallare; Galluzzare; Far gollora; Star sulle berle,
Mettersi in brio In altro sign. Sgallettare ; Sbizzarrire ; Fare il bello , vagliono , Far mostra di virezza di brio.
V. I.vgaluzzr. El caleca , Manier
faut, e vale Scherza.
GALEPIN, V. Calepix.
GALESCOj s. m. T. de'Maniscalchi, Guidalesco ; Mascalcia , Piaga esteriore di
bestie da soma.
GALTA (coll'e stretta) s. f. (Anticamente dicevasi Bocola ) Bozzolo o Boecio, Il
gomitolo del Filugello.
Cavr lk galetb dal fassmtbr , Sbozzolare , e dicesi anche Sfrascare.
Nasser de le galetb, Sfarfallare. V.
Sbusagie.
Fars db le galetb, Abbozzolarsi. V.
Cavalikiii da seda e Incaletar.
Galeta de biscoto , T. Mar. Gallelta , dicesi da' Morinari il biscotte di ma
re tondo e schiacriato. V. Biscoto.
GALTA DE MAR, s. f. T. dc'Pesc. Boz
zolo marino, Animale marino del genere
degli Echini (Rizzo), chiamato da Linn.
Echinus Sphaeroides. Il suo caratlere i1
un corpo steroidale, con dieci ambulacri. 1
Non se ne fa uso.
GALETO, s. m. Galietto; G aile tt!no,
Piccolo gallo.
Galeto d'ust lvelo, Cliiave o Chiavelta, Amese di ferro o d' olione inscri
to in un cilindrelto che a misnra che si
volta, l'acqua scalta dalla pila o s'arresla.
Galletta, T. delle Arti , Specie di Madrevite coa duc alietle clic servono di.
inaniglie per aprire o stringere la vile.
Galeto de montag.ya , V. Galo db
.
Galeto db , V. in Galo.
Galbti db la fraschbta,V.Fraschbta.
GALTO MEGIARLO, s. m. T. de'Cacciatori, UpupaeA anche Bubbola, detto
in alcuni luoghi d'Italia Galietto di mar
zo di maggio, Galietto di montagna
Gallo del paradiso Galietto di mare,
Uccello conosciuto da Linn, col nome dl
Upupa Epops. Egli < grosso quanlo la
Merla ed il Tordo. La sua carne non
molto butina.
GALA , s. f. Galera Galea , Bastimento
di basso bordo, nolissiino, dove stanno i
condannati al remo. Trireme cltiainavasi

GAL
un a sorla di galea antic* con ire ordiai
di remi. Cinq areme , Quelle di cinque
banchi.
AmdXb cala , Andar in galera a
a bastonare i pesci.
GalU , detto da akuni al Galisto ,
pesce. V.
Cala , Voce famil. drtto per agg. ad
uomo, Galeonc , vale Manigoldo , Guidone. Si dice anche famil. per vezzi ,
come Cattivello ; CaltivelluccwxGhiotterello ; Baroncello.
GALLA , s. f. Centngambe o. Centipede ,
Soria d'insetlo not issimo, delta da Linn.
Onisc* Armadillo o Armadillo vulgaris.
Iliuo carpo allungatodi moli, con-ventiqnaltro piedi ai lali, disposti a guisa di
remi d'una galera, dal che trasse il name
venucolo, e due appendici alia coda. Piictendono le nostre donnicciuole che qaesl' animaletto porti fortuna , lo veggono
rolenlieri nelle loro case e non lo impacciano.
GALIAZZA, s. f. Galcazza, Grosso ba
stimento di basso bordo , il maggiore di
tulli quelli che vanno a remi.
GALI.\A , s. f. Gallina , la femmina del
Gallo , detta da'Sislem. Phasianus Gal
lus.
Ga LI.V4 SPOLVBBARA , Gallina padovana, dicesi Quella che s'alleva nel villaggio di Spolverara, Distretto di Piove, Pro
vincia Padovana, e ch' grossa moho pi
di tutte le altre ordinarie.
Galixa faraoxa , Gallina Faraone o,
Gallina di Guinea o Meleagrida, Specie
di pollo sabtico , grande pi d'una gal
lina, di color cenerognolo brizzol.ito, det
to da Linn. Phasianus Meleagris.
Gali.va pepola , V. Pepolo.
Galiita taba , Gallina brizzolata o va
ria.
Galixa chb vol coXn , Gallina covaticcia. V. Chuica.
Galwa mo.vtada dal galo, Gallina
clcala dal gallo.
Criar db lb gali.ve , V. CriXb.
El cocode db lb galia'b , Scliiamazzare, Gridar delle galline quande han
fatto novo.
La priva che cawta ha pato ,
el vovo , La gallina che schiamazza
quella che ha fatto uovo, Metaf. Chi
troppo s'affatica per iscusarsi , per lo pi
si scopre colpevole. La pi Irista ruota
del carro sempre cigola.
Xe . Il.V VOVO A.-VCO CHE DfTA CA
LINA A.v. V. Meci.
No LA VOL CHB CALIOTE CHB FAZZA VOTO,
detio figur. vale Non vuole che le amicizie ti tili
Robar le galivb o Andar a cilutb,
Sgallinare , Rubar le galline.
Gliya forckla , t. f. T. de' Cacciatori , piccolo Tetraone , Uccello che somiglia alia gallina e si piga nelle mon
tagne. Credesi che sia quella specie di
Tetraone, ch' detta da Linneo Tetrao
Tetrix, che da' Toscani si chiama Gallo
o Fagiano alpestre minore. La femmina
grossa la meta del maschio.
GAL1NAZZA, s. f. Bcccaccia e Acceggia,

GAI,

GA.L

GAL

che nd Veronese chiamasi BBOAIZA , -nel


Bresciano AHCA o RA VANGA , e da Liiineo Scolopax rusticola. Uccello palustre
notissimo. V. BBCANOTO e BECAKBLA.
GALINAZZA DE MAR , s. T. de'Pesc.
Beccaccia maw'na,Pescedi mare detto da
Linn. Centriscus Scolopax. Egli ha il mu
to allungalissimo, terminato in un cilin
dro ricurvo, ali' estremit del quale la
bocca senza denti, e di pi un lungo acu
leo sul dorso; in oltre piccolissimo, di
pelle aspra ed assai dura e per nulla buo
no a mangiare: in conseguenza di che non
si vede quasi mai nelle pescherie. Egli
poi molto raro.

guidacelo; Furfantacelo ,- Furfantane,


Assai scellerato.
Dicesi pure fami), nel sign. di Attutac
elo ; Furbo in cremisi ; Scaltrissimo ;
Sagacissimo.
GALIZR. V. GALEGA.
CALO, s. m. Gallo, dello da Linn. Phasianus Gallus.

la parte del corpo ch' tra le cosce e. le costole. Femore , dicesi I' Osso del fianco.
Gallone , dicesi a una Sorla di guarni
zione d' argento o d' oro o di seta tessuta
a guisa di nastro.
GALN,detto per Accresc. di Gallo,Ga/lastrone, Gallo grande.
GALONA, add. Listato, Gnernito di gal
loni.
GALONAR, . Gallonare e Listare, Fre
giare di liste o di galloni. V. INGALONB.
GALOPXDA , s. C Galoppata , Corsa, di
galoppo.
DAR UNA GALOPADA , Galoppare.
GALOPAR,v. Galoppare, Andai- del caval
lo, che meno che correre.
GALOPR, appropriato ad uomo , An
dare o Camminar in fretta. V. TAPINAR.
GALOPIN , s. m. Pccolo galoppo , Anda
tura del cavallo a guisa di galoppo ma jiii
rimessa del galoppo ordinario.
GAIOPN, appropriato a uomo che si af
fatichi camminando per attendere agli af
fari altrui, Cursore; ServigialeGALOPN
dicrsi anche per "agg. a Colui ch' vago di
far molte visite: quasi che per farne molte
in un giorno galoppi.
CALORIA, s.f. Galloria, Allegrezza ecces
siva manifestala con gesti.
AwuXn o ESSER i.v CALORIA , Andare o
Essere in galloria. V. GALEGIAR.
GALTA, s. f. Berrettino, Quello clic i
Preti portano sul capo. Secondo l'opinio
ne del nostro Gallicciolli (Lib. II. n.iSqz)
pare che la voce vernacola derivi dal ti
li' rii \ dei Ialini , ch'era un Arnese fall a
guisa d'elmo , gi usato da'Sacrrdoti gen
tili per coprirsi. Leggcsi nel Sinodo Vene
to del i Sgz. Galeros vero ex serico confectos nemo dejrat , cum laneos pileos
quisijue pr temporis qualitate habere
posnt.E qui il Gallicciolli intende che col
la voce Galro fosse vietato quel coprimento che oggid si dice GALTA DA PRETE, che
tassi anche di seta ; la quale, quando co
pre gli orecchi chiamasi RBCHIBRA e dagli
antichi scrittori Cofftae Papa/etra, onde
pare sia provcnutoTallro termine PAPALI
NA , V. Dopo aver riferito questa erudi/io
ne, io mi contenter di derivarla nostra
voce vernacola dal francese Calotte, che
significa Berrettino che cuopre sollanlo'la
sommila della lesta.
GALOTA DEL ELOGIO, Calotta , Specie
di cappelletto che serve di custodia al mo
vimento dell'orinolo.
ESSER o PARER LA FIGURA DEI GALTA,
Locuz. fam. Essere o Parere lafigura del
Calotta, diccsi di Uouio di brullo aspello
e contraffatto. V. FIGURA.
GALOTNA , s. f. Cupolino, Voce Fioren
tina, Berretlino con cui i preti cuopron la
chierica ; ed il dirain. di GALTA.
GALOZZE , s. {. (detto con voce barb. Calopedes ) Calasele o Ciacche , Specie d
Zoccoli o scappacela di legn.
Galloccia, T. mar. Nome che si da ad
alcuni legni a due corni che servono per
<lar volta alle manovre.
(ialloccie, diconsi ancora Certi pezzi i

CALICELE , s. f. o MOLBSNI, Gallinelle


0 Va.lerio.neUa, Specie d'ortaggio silve
stre , che ne' primi giorni di primavera
i coglie ne'prati prima della sua fioritu
ra, e si mangia in insalata. Ella detta
da' Botanici valeriana Locusta varietas
olitoria.
GALINR, s. m. Pollaiuolo o Pollaiolo ;
Pullinaro e Guardapolli , Mercante di
polli. V. CAPOVEHB.
GALINRA , s. f. La femmina del Polla
iuolo , che per l'esempio d'altre voci con
simili , forse potrebbe dirsi Pollaiuola o
Pollaiolo.

GALINTA, s.f. Gallinella, Piccola gal


lina.
OMO GALI.VETA , Locuz. fam. Femminacciolo, Uomo vago di femmine. V. FEMENJU.A.
GALIPIS , T. degli Erbolai. V. ORTICA
DEL FIOR ROSSO.

GAL1TA , s. f. Galeotta, Piccola Ga


lea Irggierissima , che serve per andar in
corso.

GAL10T\DA , s. Birbonata; Guidoneria; Furfanteria.


GALIOTELO, add. Capestruzzo ; Capestruoo; Agg. a Giovane di mal costume.
GAL10TO , s. m. Galeotto o Forzato ,
Quegli che voga e rema in galera. Galeolto era propr. 1' Uomo che s'ingaggia
va a servir volontario nelle galere, detto
allriinenli Buonavoglia. Ora dicesi Ca
li-ulto anche al Forzalo o sia condannato
alla pena del remo.
GAUOTO , add. Dello ad uno per ingiu
ria, Guidone; fiio ; Mariolo o MarmoIo Vale ancora nel sigiai, di Furbo;
Astuto; Sagace.

LA VA DA GAUOTO A KARiNR , Andar


tra corsale e corsale; Tra corsale e cor
sale non si guadagna che le barili vuo
te ; Ella tra il rotto e lo stracciato o
tra Baiante e Ferrante o tra barcaiuo
lo e marinaio o da marinaio a scapolo ;
Questofatto tra baro e baro, Da uno al1 altro non v" differenza.
.
GALJTO, . m. T. de' Pese. O/Mio bar
bato, Pesce di mare dello da Linn. Ophidium barbatum. Egli era dello con voce
antiquata da' Veneziani FESSE GALEA o
GALBOTO. E di pelle sottilissima e pellu
cida. La sua carne triviale.

GALJOTN , add, Manigoldone ; Mani-

CALO GRASDO, Gallai trone.


CASTO DEL GAIO, Gallicinio, cio Quel
lo della mezza notteChicchiriata, dice
si la Voce eh' esprime il gallo , e Chiricchicch voce fiuta ad imitazione del gal
lo Hignare , direbbcsi il Verso del
gallo quand1 in furore.
SEGNO DEL CALO, Ingallamento o Pun
to saltante , Piccola macchia rossa iu ci
ma ali' uovo , II puiiio della generazione
del pulcino.
I'AHBK r,i. CALO DB DONA CHECA , Ad
ogni casa appicca il maio; Par f asino
del pentolaio che siferma ad ogni uscio,
vale Innamorarsi per lutto. V. INAMOBAIZZO Gallo gallinaccio , dicesi metaf. a Uomo soverchiamente libidinoso.
Do GALI IX T' UJf PONR NO STA BBN ,

Due ghiotti ad un tagliere , Si dice di


due che amino e appetiscano la medesi
ma cosa.
CANTA BL CALO E PO FA D. Pro . indi
cante Che le cose seguono con ordine,
una dopo l'altra.
Co i GALI CANTA VOL PIOVER: detto melaf. cio Le disgrazie hanno i loro indizii.
ZAMPA DB CALO, V. ZAMPA.
CALO CEDRN, o assolut. CBDRN, . m.
T. de' Cacciatori , Cedrone o Gallo ce
drone, detto anche Fagiano nero o Fa
giano alpestre , Specie di Gallo di mon
te o alpestre maggiore, chiamato da Liuneo Tetrao Urogallus . Se ne trova qualcheduno nelle nostre montagne ; ed ci
bo raro e ricercato.
CALO DE MONTAGNA, s.m. T. de'Cacciatori , Gallo di monte minore o Gallo
alpestre, Uccello della grandezza d'un
pollo, di rostro arcuato, che si piglia sul
le montagne, ed cibo eccrllenle. Linneo
10 chiama Tetrao Tetrix, ed altri Siste
matici Tetrao minor o Urogalus minar.
Pare che questo sia il maschio della Gal
lina forcella.
CALO O GALETO D' ISTRIA, s. m. T.
de'Pesc. Pesce di mare a scheletro ossoso,
dello dal signor Nardo Blennius Alauda,
11 qnal pesce si trova non solo negli scogli
dell' Istria, ma anche nei nostri lidi fra i
sassi. G' Istriani gli dicono CHIOSSA CAcsiIVA.
Linneo e gli Autori dopo di Ini aveva
no riguardato come una specie identica
l' Alauda e il Phclis degli antichi, chia
mandogli con un sol nome Blennius Pholis. Il suddetlo Nardo per ha dimoslrato
in una sua memoria eh' erano due specie
distinte, nominando quindi la prima, ch'
il Gallo d'Istria, Blennius Alauda, e l'al
tra Blennius Pholis , come vero Folide
degli antichi, ch' la nostra GATOUUSOLA
SENZA MESTA V. CAGNTA.

GALN, i. n. Gatone o Fianco , Qutl-

345

1
244
GAM
qitali entrao nella costruzione de' puntoni.
Corna , dices! in Marin. Quella specie
d'incavo o scanalatura ch' in capo all'antenna d' ana lanca o della mczzana e cbe
invoste neir albero quando vien issata la
tela.
Galloccia da remo , dicesi Una orla di
galloccia stabilita so i gironi de'renii dl
ie galre e dlie galeotte, per mezzo di
coi pi marinai possono raanrggiarli uel
vogare.
GALOZZO, s.m. Gallione, Gallo nooben
capponato.
Dicesi ancora per Galletto o Gallo giovane.
GALTA , s.f. Voce antiq.Guanca. V. MasSZLA.
Galtb,T. de'Pettinagnoli, Mascelle,
Chiamansi le parti lalerali del Peuine. V.
Petenb.
GALTLE , s. f. T. de' Costrnttori naval!,
Mastielteo Mastielti Mac/i(e/e,Pezzi
di rovere largbi e piatli che si appongo.no
agli alberi bassi a livello della loro incappellatnra.
GALTONI , s. m. Qrecchioni e Gallone ,
Soria di malatlia cbe viene alie glandule
degli orecchi e cbe non lascia altrui ma~
sticare.
GALME,s.m. T. de' Pese, indicante lut
te le specie di Conchiglie commeslibili
che vivono neir acqua marina. Voce voVgare dervala force dal prurito cutneo pi
o meno somigliante aquello della Scabbia
{Gale), che produce l'uso troppo frquen
te del loro cibo.
GAMATO , . m. Gammautle o Gammaut , Strumento cbirurgico cbe serve
per aprirc i tumori grandi.
Gamauto , detto hg. vale Birro o Berraviere ; Sgherro.
GAMBA , s. Gamba.
Gamba de pero, Gambcruolo , Arma
dura della gamba.
Gamba o Gambo db formbnton, Fusta
o Gambo delJbrmentone.
Gamba del botn o ' una medacia ,
Gambo a Picciuolo.
Gamba del cavaleto, Piede*
Gamba de legno , Schiaccia , Stru
mento che serve in vece di gamba a colo
ro ehe t'hanno manco o slorpiata. Gruceia, si dice pure per imitazione a quel
pezzo di legno che serve in vece di gam
ba ad uno slorpiato.
Gamba de lb parole, Asta, V. Pasla,
Gamba del rechn, Spillu.
Gamba d'erba, Gambo; Slelo; Caule.
Gambe de gabia , T. Mar. Gambadona,
Nome di aleone funi che servono a tener
frrmi gli alberi di coffa.
Gamba impacada , Gamberaccia.
Gamba levantina o snela , Gamba le
sta , leggiera, veloce.
Gamba suta , Gamba scarsetta, scarsa, Schletta Scarico di gamba, dicesi del Cavallo.
Gambe db beleo o da struzzo o da
taoln , Gambe sfofpate 3 ' va in su i

GAM
balestri; P va o cammina in su ifusceli; Ha lasciato le polpe in Fiandra.
Gambe fusab , Gambe affusate o ajju slate.
Gambe strte o a verigola o a ichhsb , Hie ; Gambe strambe ; Gdmbe a balestrucci Esser bilenco o sbilenco, si
dice a Persona che abbia queslo difetto.
Trombe de cambe , Gambe a tromba,
c'oi Gambe gonbe.
Che ME SIA TAGIADA LA TBBZA GAMBA ,
Che mi sia lagliato il terzo piede, Modo
d'imprecazione o giuramento.
Co lb cambe a picolon , Colle gambe
spenzolale o eiondoloni.
Drsela a gambb , Dare o Darla
gambe, Fuggir vcloceniente. Chi non ha
cuore ha gambe, dicesi di Chi per limore fugge.
El coragto va ben ma me manca le
cambe, detto Cg. U animo e pronto ma il
potere e zoppo, detto Cg.
Far bbla gamba , Stare a gratta V cu
lo ; Stare in ozio o a diporlo ; Far il bello
in piazza; Piazzeggiare ; Imbollar del
ta nebbia , Non lavorare , non occuparsi.
Incrosr Dbscrosr le gambb , V. IN
CROSR e DESCROSn.
Le gambb me fa giacomo. V. Gjacomo.
Mbxab lb gamub, Sgambeltare Gambetlare , Si dice di Chi staudo a sedere
dimena per ozio le gambe Suonar le
, si dice del Dondolare i piedlMTERSE LB GAMBB IV SPALA ANDAR
via , Mettersi la via tra le gambe e nettar tosto il pagliuolo ; Impennare il piede; Metter le alt al piede; Mcnar le mani a correr.
MeTBRSE LA COA IN MEZO A LB GAMBB.
V. Coa.
No aver prb cambe , Essere spedato,
stracc,
Kacomandarse a le gambb , Usare lo
spadone a due gambe , Salrarsi colla fu
ga. Giuocar di piedi ; Dare o Darla a.
gamite.
Senza cambe, Sgambalo.
Star bbn o mal su le cambe , Essere
o Sentirsi bene in gambe ; Esserforte o
debole su i picciuoli , Essere o no gagliardo , robustoNon poler la vita o le politze; Portarfrasconi, dicesi in modo bas
so di Chi assai debole e spossato Gam
bb db . , Gambe di jinocchi , cio
Deboli.
Star ben in cambe , Esser nemo ehe
sta su due piedi, per dire Essere in islato si uro.
Tor soto gamba qualcossa , Farsifa
cile alcuna cosa; Pigliarsi in giuoco, in
ischerzo o a gabbo una cosa ; Pigliarla
per una baia, per una befja.
Tor soto gambb qualcun, Bidersi d"aleuno ; Farsi gabbo < ale uno ; Beffare;
Dileggiarc alcuno Mt la giusto
boto gamba, lo me ne rido; Mi - come
bere un uovo ; Me lo piglio a gabbo.
TroxcVr Tagir Lbvar le cambe,
Tagliar le gambe o le braccia; Dar sul
la mani s idle dita suite nocen altrui;
Dare alle gambe; Daiv il gambelto; Dar
di bianco, detto figiir. Impedir l'avvianieuto di cbe che sia Vale auche nel

GAM
centimento di Disanimare, Scorare, Arvilire.
gambXli , s. m. . de' Calzolai , Forma
da allargare, Ordiguo di legno da introdursi negli stivali per allargarli. In Toscana dicono Gambali.
GAMBRA. V. Gambera.
GAMBARARO , s. ni. Granchiaio. Raccoglilore o venditore di granchi.
GAMBARESSA , s. Granchiessa, Fem.
del Granchio.
GAMBARILA o Schincariola, s. f. Gam
belto o Sgambetlo ; Dar il gambelto o la
sgambetto , Dar con la sua nella gamba
di chi cammina per farlo cadere Aver
la gambata o la stincata , modo basso ,
esprimente Esclusionc da matrimonio
desiderato.
GAMBARO D'AQUA DOLCE o Gmbaro
da Treviso o dbl Sil s. m. Gambero ;
Granchio o Cancro, detto da Lian. Can
cer Astacus.
GAMBARO D'AQUA SALSA , s. m. Gam
bero marino, chiamalo da Linn. Cancer
Crangon.
Curar i gambari, Mondare.
Andr avanti come i gambari, detto figur. Fare come ilgambero o Muoversi co
me il gambero, vale Dare a dietro An
dar a ritroso vale Andar al contrario.
El mb par un gmbaro , Parre
in viso un gambero arrostito , Dicesi di
chi rosso in viso smoderatamente.
GAMBLO (coll'e larga) s. m. T.de'Cappellai o Pelo db cmbelo , Pelo di Carnmello,Pe\o appunto tosa to dal Cammelln,
che si vende commercio ai Cappellai, i
quali incscolaudolo con quelle della lepre
ne fanno canpelii. A MibnodiconoPelodi
cammello. oree i Turchi che lo portano
presero a dir Gamello in vece di Cam
mello, ed il Camello fu poi imbastardit
col dire Gamblo.
GAMBERA, s. T. agr. Gambo o Fasto,
Dicesi specialinente di quello del Formentone.
GAMBTA, s. Gambetta e Gambuccia
Piccola gamba.
Cmbete db le scale da man, Staggi.
Chiapar la gambeta , Batiere it tacenne ; Batiere la calcosa , Batlersela , Partirsi in ffelta.
AdUTIME GAMBETA , SE NO , I MB LB.
peta, Baccomandarsi alie gambe , Sottrarsi colla fuga al pericolo d' essere bastonalo. Usar lo spadone a due gambe.
GAMBETO, s. m.T. degli Ergastoli, Ceppi; Ferri , Specie di pasloie di ferro che
si pongono ai condannati.
Gambeto db le fogie odbi fritiu, Pe dicciuolo o Picciuolo o Peduncolo.
GAMBIERA, s.f. Gamo'erao Gamheruola, Calzare della gamba che si mette sopra le calzc.
Calze a staffa o a staffetta o Uosa ,
Gainhiera tessuta di lana , che per essere
senza peduli rende similiLudine allasl.ib.
GAMBLO , s. m. T. Mar. Cappuccino dello sprone. un braceiuolo che con una

GAN
gamba inchiodalo nella ruota di prua f.
coli' altra giace in parte ul tagliamare e
in parte sul maschio.

GAMBO. V. in GAMBA.
GAMB1V, s.m. Gambone, accr. di Gamba.
Detto per agg. a Uomo, Gambuto, Che
ha le gambe lunghe e grosse.
GAMBE A (coli' e aperta) T. Mar. V. VER-, r.r. 1 1. e BACILOTA.
GANASSA, s. [. Gola (coli1 o largo) Guan
cia o Mascella o Ganascia , dicesi quelV Osso nel quale sono fitti i denti. V. PAPTB.
BUSI DE LE CAVASSE. V. FSSOLA.
ROSSI O SCUAHDI DB LE CAVASSE , li '

delle guancie ; Vermiglio delle guancie.


O "i. DENTE o LA CANADA , O bere o af
fogare, Si dice di Chi sforzato dalla ne
cessit a fare per lo uiiuor male una cosa.
V. CRISTO.
MAGJCH o RIDER A QUATBO GANASSB, V.
AJ M. , u; e 1 il DEH.

STRENZEB. LE GANASSE , Strignere le go


te o le guancie. V. STRENZER.
GAIf ASSE DB LA TA1VAGIA , V. TAWAGIA.

GANASSTA, s.f. Gotellina oGotuzza,


Piccola gota o guancia. Colettine rosse e
tonde; Gotuzze vermglie o vermigliuzze.
GANASSN. V. SCANASSN.
GANASSTA,s. f. Gotuzza; Guanciotta
fresca; Mascelle rotonde e carnute.
GANASSTO, add. Paffuto, Agg. che si
gnifica Uomo o Donna di guance carnacciute.
GANFO , *. m. Granchio o Indormentimento, Quella specie di spasimo n' piedi e
talvolta alle mani, che tra i muti convul
sivi de' pi acerbi.
CHIAPH EL GANFO, Aggranchiare o Ag
granchiarsi e Ingranchire , Esser preso
gru)
dal;
al granchio.
GANFD DEI CAV\LI , T. de'Manisc-ah-hi,
Spavento, Malore che viene a' cavalli.
GANGA o GHENGA ,s. f. UNA CF.HTA
GANGA o GHENGA, Una certa ironia o Una
maniera sardonica o Una certa apparen
te ma sospetta verit L' VENUDO co
UNA CERTA GANGA A IM ::M .. A INTENDER MA-

IUA PER BAVE*.* , l'enne con aria di ap


parente verit ovv. Con un certo conte
gno di gravita o d" importanza , ad in
finocchiarmi etc.
CANCRNA, s.f. Cancrena, Malattia nota.
GANZADA ( colla / aspra ) s. Ganciata.
GANZANTE ( colla z dolce ) add. Can
giante o Cangio, dicesi per lo pi dc'Colori de' drappi Scanfe, Drappo di se
ta di color cangiante, relluto o Manto
cangiante paonazzo e rosso.
AMA GANZANTE , Aria fresca, libera.
Oito GANZANTE, Uomo ftjuivoco,dubbio.
GANZAR (colla z dolce) s. m. Cangiare,
Voce Turchesca. Specie di pugnale che
usano i Turchi.
GANZARIL ( colla z dolce ) s. m. T. dei
Pese. Sgombero piccolo , Pesce di mare.
V. SCOMBRO.
L, Birra neofilo, Birro appe
na inizialo nel tuo mestiere.

CAR
GANZGA (colla z dolce) s. f. Galloria;
Zurlo; Zurro ; Giolito, Allegrezza ecces
siva manifestata anco con gesti.
METBHSB IN GANZGA, Essere o Metter
ti in susta. V. BOREZZO.
G &NZR , s. m. chiamasi da noi quell' uo
mo il quale con un bastone armato d'un
cino appressa le gondole alla riva in que'
traghetti che mancano di PONTILI.
GANZTO ( colla z aspra ) s. m. Gancet
to, T. delle Arti e dell' uso. Piccolo gancio
o uncino , che dicesi anche Crocchetta.
GAUTZETO DA CALAFAI PER DESCALCR ,
Maguglio, Strumento a foggia di gancio
appuntato con sua lama, che serve per ti
rar I in. 11 de' commenti la stoppa vecchia.
GANZO (colla z aspra) s.m. Gancio o Un
cino , Raffio di metallo che attacca per af
ferrare o ritener che che sia.
GAWZO DA STRASCINAR PESI , Protelo o
7rap/o,Cerlo canapocon uncini ben gran
di di ferro che serre a trainar pesi.
GANZO , presso i Soldati , Fermaglio ,
Quel gangherelle di Ili di ferro o d' otto
ne che ferma ed affibbia i cenlurini, le vestimenla, le cinghie dell' armamento e si
mili. V. ASOLA,
GANZO DE CAPOX, T. Mar. Gancio di
cappone , Macchina che serve a sollevar
l' ancora quando nel cavarla fuori tifi ma
re comincia a comparire a fior d'acqua.
GANZO DA LANZA , Gancio da lancia ,
dicesi da' Marinari a quell' Asta armata
d'un gancio di ferro con una punta di
ritta , con cui le lance si agguantano alla
nave per accostarsi o si puntano per ispingcrsi fuori.
>
GANZO DE LA BALAIVZA , Anello scorsoio,
E l'anello che sostiene il peso, V. RILANZA.
GANZO ( colla z dolce ) s. m. Broccato ,
Drappo grave tessuto d'oro o d'argento ,
e questo dicesi Broccato liscio.U Brocca
to rccio o arricciato lo stesso drappo
tessuto a brocchi o ricci.
GAON , s. m. T. Mar. Gavone , Luogo di
abitazione sotto '1 cassero nella parte po
ti eriore d'una galera.
GARANGHLO (coll' larga) s.m. Meren
dacela o Merenduzza, Piccola merenda
in campagna Ctmbibbia, Bevuta falla
nell'osteria o altrove con pi persone
Stravizzo , si chiama il Mangiar e bere
fuori dell'ordinario.
GARANTIR , v. Garantire o Guarentire.
GARANTISSO MI, Prometto io ; Me nefo
mallevadore ; Ovv. Accerto ; Cerlt/co ;
Assicuro che f affare cos.
GAR\TOLO , s. m. che a Padova dicesi
CARATO, Nocciolo o Seme di carrubba o
di cassia , V. SEMENZA.
GARBA , s. f. Malvagia brusca.
BEVER LA GARBA, detto mi-taf. Sbuffa
re; Soffiare; Adirarsi. V. RADIA.
GARBATN,add. Garbatacelo, Ciaziosetto.
GARBELADR , o CBIVELADR, s. m. ta
gliatore, Quello che vaglia o crivella il
grano.
GARBELO, s. m. T. degli Orefici, Piat
to; Paniera; Cestella, Specie di piatto di

GAR

245

latta forato che serve per ricevervi le li


mature.
,
GARBETN , add. Addetto ; Subacido,
Che alquanto acido.
GARBTO , add. Brusco ; Bruschetto ;
Acerbetto; Agretto, Dicesi delle Frulla o
simili Perdette, direbbesi del Vino
non bene stagionalo Agrigno, Che ha
dell' agro.
GARBSTO, dello per Agg. a Uomo, Bru
sco, fig. vale Rigido, austero, aspro
FAR MUSO GAHBETO, Far viso brusco, V.
STORZER EL NASO.
GAR6EZZA, s. f. Acerbezza, Sapore di
cui si fanno le seguenti distinzioni.
Asprezza o Crudezza, dicesi al Sapor
delle frulla acerbe.
Agrezza, proprio delle Fruite non ben
mature, come susine, uve eie.
Agrestezza , il Sapore aculo e morda
ce degli Agrumi, che anche dicesi Forte.
Austerit Qualit di sapore aspro ga
gliardo, astringente.
///rezzo Sapore aspro che ha in s
dell acerbo , come Quello delle Pere co
togne.
Bruschezza Qualit di sapore che ti
ra ali' aspro , ma che non suoi essere dis
piacevole al guslo.
Acrimonia Qualit e virt non solo
di penetrare ed incidere , ma anche di ro
dere.
Acidezza Sapore brusco che il gusto
dell'organo talmente tocca , che lo pizzi
chi e penetri, come nell' acelo e nel cedro.
GARBIN, s. m. Garbino o Gherbino; Ven
to a gherbino; Libeccio; Agherbino; Afri
cano; Africo; Sud-Ovest, Nome di Ven
to africo che soffia Ira mezzod e ponente.
V. LIBICHIO.
EL VENTO DB CABBOT ..'I.T.L rii' Ff, TROVA
EL LASSA , LoCUZ. C.n:l. Ili. l,.f. Ci;! ',' ha

s' abbia; La pace d" Orvieto, Nessuna dif


ferenza da quel di pria.
GARBIN, add. Lo slesso che GAHBETO V.
GARBINADA , s. f. Libecciata , kV. LiwCHIADA.

GARBINADA , dello famil. e Cg. Barabuffa; Tafferuglio; Abbaruffamene.


Dello ancora per Collera subitana prodolta da temperamenlo focoso.
GARBINOLA, s. Gherminella; Barat
teria, Ginoco di mano in alimi danno V.
BASSTA.
.
Ti". 'il LA GARBIMELA, Modo aillq. Muo-

ver briga o litigio.


GARBIN ZOSO, Voce Mai-in. V. OSTRO
GABBI*.

GARBR , V. IwcARBlB.
GARBIZ\R, v. Garbeggiare o Garbare,
A Itagli are, Gustare, Piacere.
NOL MB GARBIZV, (Von mi garba; Non
mi attaglia , Non mi piace.
GARBO, s. m. Garbo; Garbatezza; Ac
concezza, Buon trailo.
OMO DE GARBO, Uomu di garbo vale Ono
rato , Galantuomo , Dabbene Dotto ;
Erudito; Illuminato e simili, un altro
sign. che s'affibbia all'espressione verna
cola.

246
GAR
Oj*o sbnza garbo, Sgarba in, Svenerole.
Garbo db stum ego , Acidezza Aci
dita di slomaco; Sto mac idos .
Chiapar el garbo , Pigliare acelosita, tlt-csi del Tino,
GARBO, add. Acido; Aspro.
Garbo dol.ce , Agrodolce Dolciamaro, Misto di e di doler. Muzio, i dice di Mezzo sapore.
Susim GABBI CHB I SBRBGA, Susine StrOZzatoie.
Formbnto garbo , Frumento o Grano,
acerbo. Immature.
Pbgno garbo , Pegnojinto o Jiltizio ,
Finzione dolosa d' uo pegno ne rgistri
d'un monte o banco di pignorazionr.
Garbo, delto per Agg. a uomo, Ritro~
so, dicesi di Quegli che per suo catibo
costume sempre vuole ogni cosa al contrario degli altri , siccotne d rocabolo dimoslra Aspro, Tale Austero, Rigoroso
Muso o viso GABBO , fiso amarognolo ,
Tale Mezzo sdegnato ; Viso arcigno quando la faccia s'arriccia niangiando delle frutta aspre o lazzc.
La mb par garba , detto fig. La mi par
agr cio Dispincevole, rincrescevole. La
mi pat ostica , cio Slrana e difficile da
comportare. Talora si soggiunge , No la
POSSO MANDAR ZO O O LA POSSO SOFRIR ,
Von la so mandar ti o. iVon passo ingozzarla, ciu Soffrirla.
6ARBUGI0, V. I.xGARBcio,
GABDELIN, s. m. Cardellino; Cardelln;
Calderugio Calderello , Uceefletto notistimo, detlo da Linneo FringiHa Cardue(ts. Araa costruire il suo nido ne'cipressi.
A vin DBI CABDELINI TBSTA, her del
pelegrini, De'pidocch.
g\rdenXl, s. m. Cardinale.
GARTA , 6. o Casoto da sbxtinbla ,
Garetta , Voce militare ma comune in
qursla parte superiore d? Italia , bench
gli Scrillor Tose.uii Toglianodirc Casotto da sentinella. Fu cbiamala anche Guardiola} Sentinella; Bertesca, Luogodove
sta la sentinella a far guardia.
CARTO \
GARTOLO / s. m. Garetto o Garreito
e Gamita Quella parte e nerbo a pi del
h polpa dlia gamba che si congiunge al
calcagno.
Tacia i GARBTOLi , Sgarrettare a
Sghcrrettare.
argXme, t. m. lncassatura; Incassamento; Incastro, Propr. dicesi innesto
che gli Oriolai o laTOratori di minuterie di
mtallo fanno d' un pezzo nella tacca d' un
.iltro. Lo slesso dicasi dlie opere de' falegnami,
Gargamb , detto in T. Mar. Bat Iura
Scanalalura, Gnale intagliato ad angolo
tutto a lungo dlia chiglia dlie ruote di
poppa e di proa per incastarvi i torelli e
le eslremi dei madieri dlie incinte.
gargXto,s. m. Gorgozzule o Gorgozzuolo IVottolino fu detto per ischerzo
Fauci, dicesi propr. la Sboccalura dlia
canna dlia gola in bocea. V, Canaolb.
Gaagato da o Tohdlo, Anima

GAR
del gamitlo , Ce ne io o Carta arrutla ta
con cui si aggomitola il filo.
El va stab z.0 SL garcato col parla ,
Lo stesso che Far star zo el fiX , V. Fia.
El ga bl gran gargato, lo stesso ebe
Chiacolab. s ex/ a fix, V. Ckiacolb.
GARIZZO, pesce, V. Mb.xola.
GARLN, V. Ghbrlx.
GARLON, V. M atv, Inselto.
garofolX , add. Garofanato , Che ha
odor del garofano.
GAROFOlXr, . Garofanare, Dar l'odore o il gusto del garofano.
GAROFOLNI, s. m. T. de'Fiorisii, jHWgheritina o Fior del cuculio. Pianta arTense, e dicesi Fior del cuculio,perch fiorisce in Maggio, tempo in cui comparif Uccello di tal iiomr. In Botnica
delta Lichnis Jlos cucul.
GAROFOLO, s. m. Garofano, Fiore odo
rfero conosciutissimo , delto da'Botanici
Dianthus Caryophyllus.
Garofol scriti , Garofani vergati
Garofani brizzolati , cio Minutamente
maecbiati e punlecchiali.
Giustb i garofoli, V. Giustr.
Garofolo db cixqub pogie, delto me
taf. Un garontolo , cio Un. pugno. Probabilmrnle il t . Garofolo currotto da
Garnnlulo.
Garofolo , Erba , V. Ebba garofolo.
Garofolo , Droga , Garofano o GheroJano, Frullo aromtico o piuttosto il Fio
re diseccato del garofano col calice il ger
me ed il bottone, che viene a noi dall'Asia.
V. Broca db garofolo, in Broca.
GARSOLE , s. f. 1\de Pese, lo stesso che
Ulm db mar.
GAItzX , add. Crdalo ; Ricardato , V.
Garzr.
GARZA, Uccello, V. Garzta.
GARZA { colla z dolce ) s. f. ora si chiama
dai Modisli quel Velo che una Tulla diceTasi Velo della Regina.
GARzXdA, i. Cardata , Quella quantit di lana che lavorata volla per. volta
ne'cardi dallo Scardassiere.
GARZADR, (dal barb. Garzator) s. m.
Cardalare o Scardassiere e Ciompo, Chi
esercita arte dello scardassare Accotonalore , dicesi al Maestro d' accolouare ,
cio di arricciare il pelo al panno.
Garzadoa da bombaso, Batlilore ad ar
co,
GABzXr, t. Carminare o Scardassare,
Pettinar raffinar la lana eolio scardasso.
GarzXr i , Cardare ; Dare il car
do , Cavar fuori il pelo a' panni col cardo.
GARZARlA , s, f. Garzeria , Luoga dove si
ripongono i cardi da cardare.
GARZETA (colla z dolce )s. f. T. de Cae,
ciatori, Garza, Uccello acqualico detto
da Linn.,4 rdea Garzetta.he sue penne della cresta
chi. Quest'
sono moli
uccelloricercate
alquanto
per rara
far penfra
nacen
noi.
GARZETA BIANCA , . f, T. de'Cacciaitb
ri , Sgarza blanca maggiore u Aroe
bianco maggiore de' Toscani , detlo da

GAS
Linn. Ardea alba. Uccello acqualico o Spe
cie d' cb' tutto bianco a rterTa
dlie gambe che sono nei e , e del becco
ch' giallo. La sua carne poco si mata.
GARZ IE KO, Uccello, V. Zabaitto.
GARZIGNOL, Agg. d' una qualit di Pe
ra. V. Psao.
GARZO, t. m. Cardo, ch' quella Specie
di pannocchia testa spinosa con cui si
il pelo ai pa un i. (V. Gari ). Essa
deriTa dalla pianta erbacea detu da Lin
neo Dipsacus fullonum, chiamata iulianamenle Dissaco.
Garzi FRUAi, Cardi dirozzati, diconsi
Quelli che sono stati adoprati e che tu*
tavia sono buoni. V. Cabto.
GARZO, Uccello, V. Sgarzo.
GARZL e Filz6x, s. m. Pennecchio; Pennecchino; Lucignolo, Quella quantit di
liuo che si mette sulla rocca per filare.
Garzuolo una porzioiie dlia canapa e
del lino che si fila.
GARZON, s. . Garzone Garzone di boutega, che anche dicesi Fatlore.
Garzn dbl Mara.W- , Marangonedel Legnaiuolo.
GARZN A, Voce antiq. V. Rbgazza.
garzonXdq, . m. Garzonato , Tiroci
nio del Garzoite.
AVBR FATO EL SO GARZO.VADO, Aver fal
to la sua caravana o i noviziato o il ti
rocinio.
GARZOTOj.Voce antiq. lo slesso che GauZADOB. V.
GASCO, 8. m. Gaseo, T. Mar. Specie di
ornato nel quale si termina rrstremil su
periore del Tagliamare ne,' bastimenti che
non hanno pulcoa.
GASTO, dim. di Gajo. V.
GASO', s. m. Voce fam. donnesca e anche
de' Sarlori , Punto addietro, il quale si
fa inlroducendo ago nella stoffa , facendolo passare ad alcuni lili di distanza , poi
tornndolo ad introduire sullo slesso pun
to in cui era slalo inlrodotto prima, e po
sea passandolo ad alcuni (Hi di distanza
dal luogo in cui fu passalo da prima.
GASPARO, Gaspare e Gasparo oGasparre, Nome proprio di uomu.
Sior Gasparo, delto in gergo e tamil.
Tale Borsaiuolo; Tagliaborse, Ladroncello.
GASSE ,> f. T. Mar. Gasse Gassctte ?
Grossi cavi di cui si servono i Marinari
per istrascinare i canuoni fuori del puntone o sopra esso.
Gassa ef amante , dicesi a simil corda
pi i grande.
GASTALDA, s. f. Castalda; Cosiera.
Gastalda db le mv.veghe , Servigiana
o Fattoressa.
GASTALDA, s. f. Castalderia.
GASTALDO, s. m. Castaldae Castaldione, Quegli che ha cura ai negozii e alle
possession! altrui Casiere, si dice il
Custode d" una casa di campagna-Massaio a Massaro , il Custode di masserizie.
Gastaldo db lb m i: .vcue , Serviffiale.
Gastaldi Ducali era.no qui anlicamente gli Esceutori dclle sentezc a nome del

GAT
Doge , prima che s'instiluisce la Magistra
tura detta Sopra Castaido. Erano eletti
dal Doge. Quando si eseguiva qualche sen
tenza di morte in Venezia il Gaslaldo Du
cale dava il tegno al Carnefice per 1* ese
cuzione.
GASTALDNA ( coli' o stretto ) s. f. Maccianghera , Donna grossolana e goffe ;
Schiattano a Stialtona e Gratsottona ,
dicesi a Donna grassa ed atticciata.
GATA , 1. 1 Galla Macia e Mutria to
no, sinonimi , ma t' intende la mansueta.
V. GATO.
GATA D* ASPRO o GATASCMATA e MoBBTA , . f. T. de' Pese. Pesce di mare del
la famiglia de' Cani , il quale vien detto
GATA ICHIATA qwande pescalo presso i
lidi Illirici ; MORBTA , perch di colore
bigio ; e finalmente GATA D'ASPRBO perch
trovasi per lo pi fra i sassi. La voce AsPIIEII poi correit dalla barb. Aspratilu
che nol dire Sassoso. Questo pesce chia
mato da Linn. fi/valtts Canicula.
GATA NOSTRANA , s. f. T. de' Pc. Al
tro pesce di mare del genere de' Cani ,
chiamato da Limi. Squalus Catulus. Gli
i da l'aggiunto di NosTnAXA,perch pesca
ci ordinariamente nei nostri contorni.
Questo pesce si distingue dal precedente
per esserne molto pi piccolo e per aver
le macchie pi rade e pi scariche di co
lore. La pelle delle Gatte vien messa a pro
fitto nelle arti sotto il nome di Sagr.
GATAPlXTA, sust. d'ogni genere (detto
verisiinilnicnie da Gatta o Gattus e CaJus,cos\ chiamata ne'bassi secoli una Mac
china di guerra inventata per abbattere
le muraglie. Leggesi nel Dn Cange alla vo
ce Calus , Catti ergo sunt vineae sive plu
tei sub quibus miles, quem Cnttum vulgo
dicimus , in subsessis aut insidii* latet)
Catta di Molino ; Galla -morta; Gallo
ne ; Acquacketa ; Soppialtonc ; Lumaco
ne, 'Uomo che tiene in s i suoi pensieri,
e pigliasi in mala parte -Fognane va
le Scaltro, astuto, ma die s' infnge sem
plice Sorbone dicesi a Uomo cupo e tut
to intento a' proprii vanlaggi Sornio
ne o Susormone, si dice a Uomo aspro,
ruvido, che tiene in s i suoi pensieri ed
poco inclinato a far servigi. V. Monr.jv.
CATARO. AXDR iir CATARO , Andare in
gattesco ; Andare alle femmine o in fre
gola e diciamo de' Gatti.
<ATA SCHIAVA, V. GATA B'ACTHBO.
GATO, s. m. Gatto, Animale noto, detto
da Linn. Felif C'atus.
GATO tuRiir , V. StnaVit.
GATO, detto fignr. Tale Ladro.
GATO SBORDO o sp.vunlo, Gattofrugato,
liceli per metaf. di que' Contadini che ve
nendo in Citt guardano stupidi qua e l.
BctO DEL GATO, V. GATOLBRA.

CRIAB DBI CATI , V. CRIH e SG.VAOLR.


FlL\R DBI GATI , V. FlLB.

CAVAR LA CASTAGNA CO LA ZATA DEL GA


TO , Cavar il granchio della buca colla
ma n d'altri; Cavar la castagna colla
lampa altrui, vale Fare alcuna cosa con
utilit propria e tenz.i pericolo.
CflB COLPA CHE jv'* A LA GATA U LA MAS-

GAT

GAY

KI A ss *T. , (,'.'/ r l'iihn n ha la gatta se


la Massaro matta?cio che Quando una
rosa mal custodita o tolta, la colpa non
di chi la toglie ma di chi gliela lascia inconsideralamente io preda.

GATOMAMN, . m. Gattomammone ,
Specie .di scimia che ha la Coda. I Siste
matici la chiamano Suina Maimon.
GATOMAMOJV, si dice anche per Agg. a
Persona , e vale Sciocco ; Stupido ; Ba
lordo.
GATN , . m. Cottone, acerete, di Gatto.
GATN, dicesi nello slesso tign. di G iTor.NAo.
GATOIT DA iiEPBTonio , V. GATO DA as-

CHI DB GATA \ASSK 8OBZI I' 1.1 , Chi d'i

gatta natce torci piglia o graffia , e se


non gli piglia non sua figlia, cio Le
inclina/ioni naturali non si possono criare , e i figliuoli per l' ordinario patreggiano o madreggiano. Chi nasce di gallina
convien che razzoli.
Cai 8PAR.Ar.yA LA GATA XACNA , V. SPA
RACIYAR.
No xoovXii NE CAN NB GATA , Won trovar
n con n gatta , vale Non trovare a Inni
LA TAL FAHECIA LA SE RBST.V CON TRE

GATI , La tale schiatta rimasta con tre


fiati, cio Con trr persone.
KF.HI.K.IUSK BEL IATO, V. RBBUFAR.
QUANDO uro on* i LA GATA i sonzi BAGO*,A, La gatta fuori e i topi vanno a tre
sca, Ovr. Quando la gatta none inpaesf i topi ballano, Prov. di chiaro signicato.
TOBSB GATI A PELAR, Dars i pensiero de
gli altrui pensieri;DareoPigliarsigrimpacci del Bosso; Aver preso a riscuotere
lagabella degf impacci; Essere impaccia
to , Pigliarsi le brighe che non ci toccano.
Pare una settimana senza feste, D'un
Faccendiere sempre occupato.
VENDER GATI IN SACO , Vendere gatta
in sacco t Dare o Dire una cosa per un'al
tra ad altrui. Gatta ci cova, cio C"
lotto inganno o inaliti.
GATO DA BBFETOBIO, Gatton gallone,
cio con furberia fingendo semplicit, Fa
re il darm alfuoco; far lo gnorri; Far la
gatta di Musino.
GAT , s. m. Voce dal Frane. Gateau , Vi
vanda fatta specialmente di mandorle e
d'altri ingredienti. V. CROCANTB.
GAT, chiamasi anche modernamente
una specie di collaretto guernito di merlo
o tela finissima formala a sgonfietti che
portasi dalle donne per abbigliamento.
GATOGNAO, Modo avv. Carpone o Carponi e Broncone o Brancolone e Branci
cone, colle mani a terra a guisa d'anima
le quadrupede.
ANDAR A GATOGNAO, Andar carpone o
arponi; Carpare o Carpire;dndar bran
cicone ; Andar in quattro.
GATOLRA , i. f. Gattaiuola o Gattaiala , Buca che si fa nell' imposta dell' ascio
de' granai , acci che il gatto vi possa pat
tare.
G\TOLO , *. m. Scolatoio o Smaltitoio ,
Condotto d'i m mondizie che v' lateral
mente ad ogni strada o calle di Venezia ,
dove ti perde 1' acqua piovana. V. CoNDOTO.
GATOLO , detto in T. Agr. Bocchetta ,
Quell'apertura rii* fi fa nelle capezzaggini che traversano il rampo seminato per
lar correr l' acqua fuori con pi facilit.
GATOLO co L ANEMA , Locuz. fam. meUf. delta a penona che abbia un fiato tri
sto , Fiatoso; Di tristofiato; Bocca fiatosa ; puzzolente; Fiala d'avello-, Fogna
animata.

FETOBIO.

Gattoni, Malore che viene nella meni'


tura delle mascelle , che non latela altrui
masticare.
CATNI , T. de' Maniscalchi , Finale t
Male che viene al cavallo e ad altre bestia
da soma.
GATOROSOLA , s. f. T. de' Pese. Gattoruggine, Pesce di mare del genere Blenmus , gi conosciuto dagli antichi col no
me Gattoruggine renella. Questo non
> confondersi, secondo il parere del nostra
Nardo, col Blennius Gattoruggine di Lin neo, che sembra di specie diversa e pi-ri
so noi non si trova ; ina deesi risguardar*
come specie distinta , a cui per il Nardo
conserv il nome Blennius Galtoruggine, per essere la Tera Gattoruggine degli
antiehi. G' Istriani gli dicono CAGN.TA.
Egli commestibile rile.
GATORSOLA D' ASPRO , . f. Pesce
di mare, detto da Linn. Blennius Occellaris. Egli ha un'appendice non palmata
al di sopra di ciascun occhio ed una mac
chia a guisa d'occhio nella parte anterio
re dell'ampia sua pinnn dorsale. E anche
'li-s i n FESSE ocHiLB ; ed e commestibile
vile.
GATORSOLA SENZA CRESTA o DE
-SASSO , s. f. T. de' Pese, delta GATA o GATUZZA a Peh-slrina. fi Sassifraga, Specie
tli Blennio. Pesce di mare detto dagli an
tichi Blennius Pholis. V. GAIO D'STBIA.
Trasuda dalla cute di questo pesce mol
tissimo mu<- -, onde in qualche luogo anche detto Bavoso, e la sua tetta non ha
appendici ni barliiglioni. commestibile
vile. .Vii" Istria gli dicono CHIOSSA CAGNIITA n MI.

GAUDEAMUS, V. STA* n GATOBAXUS ,


in STAR.
GAVTA o VBTA, s.f. ( coli' e stretta ) Ga
vetta, T. de' Battilori. Il filo d'oro o d'ar
gento tirato ch'esce dalla prima filiera.
Oso E ARZECTOIN GAVBTA, FilerinO d

gavetta , Esprime lo ttetso lignificalo.


Monella, nome che si da ad una quan
tit di circa tei once di gavetta avvolta co
pra un rocchellone.
GAV1N , s. m. Voce agr. Lo ttesso che GA
TOLO nel secondo tign. V.
CAVITELO, V. GAITBLO.
GAVONCHIO, petee, V. GHONCO.
CAVOTO , s. m. chianravasi un Domeni
cano di stretta osservanza , di quelli cio
che sin dal i',t>n. circa abitavano nel Mo
nastero de'Gecuati tulle Zattere, stato sop
presso nel 1811., la cui Chiesa della di
S. Domenico delle Zattere e comunemen
te dc'Gesuatijfa convertila in parrocchia

248
GAZ
le in rece di quella di S.Agnese.L'inslitutore di tal OrdilM fu il B. Giacomo Salmonio dalla Cava, dal qnal luiigo Ii Religiosi crano detti Gavoti, voce eorrotta da
Cavoti, che, seconde alcuni , dovrebbe
dira.
GAZA, (colla z dolee) s. t. Gazza o Gazzera, detla anche Cecea Pica, Uccello
noto di color bianco e , alto ad imi
tar la favella umana ; egli delto da Linn.
Corvus Pica. V. Tacla.
Pei.r LA caza e no scortbgarla , Pe
lare e non morder; 11 buon pastore tosa
e non iscortica; Pelar la gazza e non la
Jare stridere , vale, Sapere trar profitto
senza far gridare.
GAZA RABOSA, s. f. Ghiandaia comune,
detta altrove Gazza ghiandaia o Berta
Bertina, e da Linn. Corvus glandarius,
Specie di Gazzera di passo , che nel Polcsine si chiama Gaza rabiosa.
GAZABIN, s. m. Serfaccenda Faccendiere , Colui che volenticri s' intriga in
ogni cosa Mestalore , dicesi Quello che
opera di voglia con laceenteria Trajorello , vale Sol tile aggiralore.
GAZABORA (coH'o stretto) i. f. Zurro;
Zurlo Kuzzo , Allegria e desiderio smoderalo di che che sia.
Andar o Essbr i.v gazabora , Entrare
0 Essere in zurro in zurlo in ruzzo;
Entrare Essere in gazzurro ; Ingazzullire ; Essere ingazzullito , Entrare
Esserein troppa allegria. Gavazzare ,
Fare strepito romore per allegrezza.
GAZABGIO, s. m. G uazzabuglio , Confusione , mescuglio. E quindi Guazzabugliare , Sconfondere, impiastricciare, inibrogliare.
GAZANLA , s. f. T. degli Uccellatori ,
Tordo maggwre , detlo anche Tordella ;
sul Veronese StohDla , nel Milanese
DixEse, e da Linn. Turdus Viscivorus
maior . Uccello nolo che comparisce fra
noi nel novcuibrc, ma non vi si ferma,
e nel maggio si rivede di passo.
gazarX Sia gazab, Sia bcnedello Iddio, Espressione fa m il. d' impazienza.
Bestia cazaida , Bestiaccia ; Bestianaccio; Beslione, Dicesi altrui per ingiuiia.
Moda gazarda , Moda malvagia, cattiva.
PO GHE NE DAGO UNA GAZARADA, iVort me
n importa un cavlo ,unJico; Non ne do
un pelacucchino.
GAZARXr, v. detlo per onest da molti in
vece di BuzarXr, V.
GAZEGAR , v. T. de' Tetrai, Balare il
ferro col grisatoio. V. Gazegkin.
GAZEGHIN, s. m. T. de' Vetrai , Grisa
toio o Topo, Strunn-iito di ferro col qua
le si anno rodendo i vetri per ridurgii ai
destinati contorui.
CAZLA , s. f. Gazzella, Soria d' anima
le quadrupde di color falbo, grosso quan
ta una capra , a cui mollissimo somiglia.
Linneo la chiama Capra Gazella.
GAZTA (colla z dolce) s. f. Gazzetta ,
delta gi in Toscano razia, Antica -

GEM
neta Veneziana equivalente a duesoldi Veneti. Gazzettino il diminutivo.
Gazeta de lb no vita , Gazzetta; Foglielto Foglio <T avvisi, Foglionoto che
si pagava una gazzetta , da ci prese il
nome.
GAZETIER, s. m. Gazzetliere; Gazzet
tanie e Fogliellanle.
GAZETINA , s. f. Gazzettino.
GAZIA (colla z dolce ) s. f. Gaggia de'
giardini , Fiorc noto odorosissimo e Plan
ta chiamata da'Bolanici Acacia Farnesiana.
Gazta de Costantinopoli , Gaggia
bianca , Sorta d' albero nomnalo da' Sistemalici Acacia Iulibrissin, en'abbianio
anche nel noslro pubbliro giardiuo. Fa i
fiori vaghissimi , di color porporino chiaro, piutlosto odorosi.
GAZO , T. de' Sarti , V. Braghesss.
GAZLA, V. Gaza.
GAZOTO, s. m. Gazzerotto e Gazzerotta,
Piccola gazzera.
GE (coll'e si relia ) Gi, s. m. Leltera con
sonante dell' alfabeto.
GEBO, V. Ghbbo.
GEGIA (coll'e larga) Teresa, Nome pro
prio di fe ni ini , ma voce fancinllesca.
Gegia, dicono pare i fnciullini perDEDA , che vale Tata. V.
gegomXr, v. T. Mar. Tonneggiare , Tirarsi verso un punto per mezzo d' un ca
ro dato in terra o aUaccato ad un'ancora.
GGOMO, s. m. T. Mar. Tonneggio, L'azione di tirare e far muovere una nave a
forza di braccia per mezzo d' un cavo, il
quale anche dello Tonneggio.
GELADA , s. f. Gelamento o Gielamenlo;
Gelata o Gielata, Gran freddo.
GELAR, t. Gelare o Gielare ; Aggelarc ,
Divenir gelato freddo.
Coagulare; Bappigliarc ; Assevare, di
cesi del Burro, del sego, del brodo etc.
Gblabse el sangue Adosso , Farsi di
gelo.
GELATINA , s. f. Gelatina o Gielatina e
Gieladina, Brodo rappreso o Vivanda ge
latinosa.
gelXto, s. m, Gelato o Gielato, Liquore, frutto simile conglalo, che si pren
de ad uso di rinfresco. Acque gelate.
GELO, s. m. Gelo o Gielo e Gelone.
Gh' i un cbrto celo, Ce una certa g elidezza , cute Una freschezza eccessiva.
GELOSA. V. Zblosia.
GELSOMN. V. Zensamin.
GELTRUDA, Gertruda, Nome proprio di
fem mina.
GEM. V. BugarIn.
GEMTO , s. m. Piccolo gomilolo Cartolino , dicesi a Filo , sela , oro ele. avvolto sopra pezzuoliui di cartone.
GEMINA , s. f. ( dal lat. Geminus, doppio)
T. Milit. del Governo ex-venclo. Tribuna
le militare o Consiglio di guerra compo
sto di due persone d' ogni grado che ra-

GEN
gunavasi per giudicare qualche militar*"*
colpevole di delitli anche non militari.
GEMO (coll'e stretto) g. m. (dalla voce an
tica Giomoe dal lalino Glomus) Gomitolo e Gomicciolo.
Far su i gem, Aggomitolare o Aggomicciolare , Far gomiloli. V. Indevenr
Dssfar gem, Sgomitolare, ed il suo
contrario.
GENA , s. f. ( coll' e aperta ) Jena o Gena
Gene, Animale feroce dlia grandezza
d'un porco, di coda retta, anuala, col
le orecchie nude, che incrudelisce contre i
cadaveri umani che disottrrra. Appartieno alla fainiglia de'Cani, secondo Linneo,
che lo tin. una Canis Hyena, Ne abbiam
veduto pi voile anche in Venezia con alti e fiere.
GENCA (coll'e aperta) add. d' ogni gene
re. Voce usa ta nel Contado alle parti di
Chioggia, delta per Agg. a persona , e vale Tristanzuolo ; Tristerello ; Sparutuzzo; Sparutino.
GNDENA, s. f. Lendine niasc. e fem. Uovo del pidocchio. Nel numero plur. dicesi
Lendini e Lendine.
Cavi le gendene, Capelli lendinosL
GENDENELA, s. f. Petlinefitto, Piccolissimo peltine di denti assai fitti.
GENDENTA, s. f. Lendinino , masc. e
dicesi anche Lendinina fern. Piccolo len
dine.
Gendbnta, si dice fa m. ad un Ragazzino piccolissimo. V. Tantbrulo.
GENDENSO , add. Lendinoso , Che ha
lendini in capo.
GENERXL, add. Generale.
In gb.ybral, delto avverb. Generalmen
te; Al generale In generale.
Star su lb generali, Generaleggiare ;
Star tulle generali o Spacciare sul generale.W suo contrario Particolareggiare.
Bater la genbrala, Batter la chiama
ta generale , che dicesi meglio Battere
Sonare la raecolta o Sonar raccolta.
generXla , s. f. si dice da noi alia Moglie o Feminina di UfQzial generale. Non
trovasi ne'dizionarii una voce che vi corrisponda ; ma se Generale add. d' ogni
genere ; se per esempio dicesi la Giudice,
la Presidente per la feminina di Giudice
o di Presidente, pare che non disconverrebbe ail' inclinazione dlia lingua il dire
la Generale.
GENERALATO,, m. Generalato.
Far un gbneralato , ilicevasi per esagerazione sotto il Governo Venelo di Chi fa
cera Una carica assai lucrosa , perche li
Generali patrizii dclla Dalmazia e del Le
vante Incrarano mollissimo ne' loro ufuzii. V. Bailagio.
GENERALIZIO , add. Di generale, Attinente al Generale.
GENERXr , r. Generare Parlando di
bestie , dicesi Guadagnare , il Conccpir
d' una bestia.
GENERAZIN, s. f. Generazionc.
D'ogni CENERAZiON, D' ogni genera,
zione cio D' ogni sorta , d' ogni quahl.
Segar la gbnerazin, Seccare

GER
per la fantasia; Torre il capo; Dar nel
naso; Infradiciare; Importunare.
GENERE De ogni obrere msico ,
D' ogni sorte ; D' vgni genere ; D' ogni
specie , Un meecugl io di UUto.
GENEROSO, add. Generoso, Magnnimo,
Di buon cuore Ingeneroso il suo con
trarie.
Peso generoso , Peso traboccante.
Vino generoso, dciamo anche noi per
Grande, potente, gagliardo.
GENIA, V. ZenLa.
GENIZZO, s. m. Geniatcio, Cattive ge
nio , e talora prendesi per Gran genio.
GEN1T0 , s. m. Genir.lil , Propensione
d'affetto; Inclinazione, tendenza Amoretto, Piccolo a more, ma per lo pi s'intendc di amor lascivo; e Ulvolta per Semplice galantera. V. StraezbttaNel Dizionario universale italiano dlia Miner
va in Padova trovasi AJJezioncella.
GENIO, s. m. Genio, Inclinazione d' ani
mo, Affelto, Simpata, ovv. Attitudine a
cose apparlencnti alliugegno. V. Spirito
Talento.
Andar Gbnio, A ndare a genio Dar
nel genio e Andar a stomaeo, Piacere.
de cativo genio , U di cattiva cottoia , dette fig. vale Di genio ma
ligno.
Fab cox gbnio , Fare genialmente.
Fa cativo o mal genio, Far die
che sia contra stomacoojorvoglia, malgrado, mal volentieri.
GENOSI, e. m. T. de' Ciambellai, Chiamasi una Specie di pastrime intrigo di bur
ro mechero , spugnoso, tagliato in fette
e leggermente biscottato , che serve a uso
di zuppa. V. Manuchi.
GENUINA, s. f. Genovina o Genovino,
Mela d' argento dlia gi Repubblica
jAi Genova che aveva corso ai nostri giori>i anche in Venezia, e valeva lire quatlro
Venete , na fu proscritla dal cessato Go.verno Venelo.
Genuin , Genovina d1 oro o Doppia di
Genova chiamasi ]a Moneta d' oro di Li
re Ausmache 8o. j5. o sia di Venete L.
15^. che tuttavia esiste in corse ed perniessa dai vigentinostri regolamenti. 1 suoi
spezzati hajino jl valore proporzionale,
GENZIANA. V. Erba haabsina.
GERANIO. V. Gibanio,
GERARCHIA, . f. Gerarchia.
Una de le prime gbrarchie ; dicevasi
a' tempi del Governo Venelo , parlando
d' un tale Patrizio d' antica faimglia , di
gran ricchezza, che fosse Lu sign i to di
qualche ufCzio eminente o dignit nella
Repubblica. Uno de' primi luminari del
governo ; lind" primi neW ordine gerarchico.
GEREMIA , Geremia , nome proprio di
Uoino, broch a' tempi nostri sia rarissimo. S. Geremia Profeta il litolare d'una
Chiesa Parrocchiale di Venezia in Canalregio,
Far da gebemia , Maniera f*m. Far
de'lamenti; Lamentarsi; Rammarkarti. V. Nbnia,
32

GHE
GERI,/7.
Geri se , Jernotte o Jerinotte.
Geri l'altso , Jer altro o L'allr'ieri.
Geri l' altro de matina , Jer uiattifta
altro,
GERMIN1, s. m. T. antiq. Cespugti, Maechia d' erbe e virgulti.
GESIA. T. antiq. ChiesaGESLA , V. Chiesiola.
GESONDO, Voce antiq. che vale Ge,i
Dio.
GESSO. V. Zesso.
GESSOREUT, a. m. Gisolreute, Voce della msica vocale.
GSTINA , e. f. Voce del Contado alle
parti di Cbioggia, Movimento; Prorilo,
Voglia che sentesi per questo e per quel oggetlo.

GESTION , . f. Voce usata da pochi anni


nel Foro, inlrodoltaci dai Lonibardi; ed
lo stesso che Azibnda, V.
GESTR, v. Gestire; Gesteggiare ; Aiteggiare , Muoversi colla persona e specialmenle colle mani in parlando.
GSU, pronuncalo rozzamente alla lati
na in vece di Ges In t' un gesu , In
un tralla; Ir un ultimo; In unbacchio
baleno ; Dal tedere al non vedere.
Gh'b manca o Ga volesto un gbs che
vol cascassb , Ci mncalo un tanlino
o un attimo o un pelo ' ei non cades
se ; Fu l l per cadere.
GESUATI , V. GAVOTO.
GETADBA , s. f. Getto Far getto
di getto, vale Gettarc bronzi altro nellc forme.
GETARA, s. f. Fonderia, Neil' uso pi
comunc di questa voce s'intende Fonde
ria de'caralleri di stanipa.
GETITO , a. m. Voce del Governo Vne
to G ETi del campadbgo , val eva Im
posta o Imposizione , Tassa di ci che
ogni Dita calastala doveva pagare pei proprii beni alio Stato.
GETO, s. m. Getto e Gitto, Impronta che
si fa nella forma per fondervi metalli.
Laorab db geto, Gel tare o Far getto
di getto.
La xe de gbto, Ella di gello , dieesi
di Cosa che imita per eccellrnza il natu
rale o l'originale, ed falta con precisione nettezza.
GHE < coll' e chiuea ) Ci eCeoNe Avvcrbii locali.
N0 VBDO ; GHI VADO ; No GHE ANdaro, Non ci vedo; Ci vado; 'on ci an
derb. Nol GHE cera , Non ci era Non
v'era N0 ne xe, Non ve n', Ovvero /Von ce n . Nota bene. Se si tratta
di cosa vicina e presente, dicesi Ce; se di
lontana, Ne G he xblo? e egli
Ghe , vale anche A lei A lui A
<juello Sb no ghe dbspiase, Se a lei
a lui non dispiace, Ovv. Se non le dispiace, Ovv. Se non gli dispiace Ghe
dabo uv baso , Le darb o Gli darb un
bacio Ghe lo dago; Ghe lo mandar,
Glielo do j Glielo manderb Ghb ne

GHl
349
dabo', Gliene darb Ghb ne ao poco>
(anticani. Gs.vdb.v so poco ) Ne so poco.
Ghb, vale per Fi, Avv. di moto Sa.
.mai ti chb TORNi, Se avvieneche tu mai
vi torni.
Ghe equivale anche a fie Quivi No
be ', Non vi s'impara, cioe lu
quel luogo non s'impara. No ve poseo
DIR LA CBRA CHE I CHE BRUSA , Non VI pOtrei dire quanta sia la cera che vi si ar
de: cio Quivi ai arde, si consuma.
Gh', corrisponde al Ce o al Ci
Nol gh', iVon ce Gh'b una
diferenza , una gran dijjferenza j
Ce un gran divario.
G HEA , . Voce del Contado verso Padou , e vuol dire Grembo Meter ijt
ghea, Metiere; Porre o Riporre in grem
bo, facendo del grembiale ripiegato come
una lasca.
GHEBO, s. m. (Antica e ancora usata vo
ce VeHezjana , delta gi barbarie. Gibbo
e Gaibo) fivolo e Riggnolo. ChiamanM Ghbbi que' Piccoli canalelti che a gui
sa di vene miuori portano l'acqua per lut
ta la Laguna.
Chebo del molin , Gora , dicesi propr. la fossa per la quale si conduce 1 acqua a'muliui per macinare.
Lass.Vr andar 1' aqua so gnebt ,
delto fig. Lasciar andar acifuu alla
china; Pigliar il.mondo come viene, cio
Non afTannarsi di ci che sucerde.
GHENGHEZZO, s. m. lo stesso che GnbCNEZZO. V.
ParlVr tox ghbnghbzzo, Favellare scilinguatello , Parlar scilingualo come per
vezzo.
GHERLN , 8. m. Ghertino , T. Mar. Canapo di tre cordoni, minore pero delle
gomone , che serve per le ancore di tonneggio. ( V. Gegomo ) , per gli ortneggi di
terra etc. ( V. Armizo ).
GUETA ( coll' e chiusa ) s. f. T. Mil. lo slesso che Stivalina, V. Volgarmcnte (Gcesi Gambieba; ma la Gambiera o il Gamberuolo militare era un' Armatura antica
della gamba.
GHETO (coll'e larga ) s. m. GAeo , Pa
rola che il Muratori fa derivare dalla voce
Rabbino-Talmudica Ghet che vale Separazione , divorzio : bench altri creda che
provenga dalla Siriaca Nghetto che vuol
dire Congregazione, Sinagoga; chiamasi
il Serraglio dove abitano gli Ebrei.
Casa che la pab un gheto , Locuz. fa
ro il. che vale Casa imgombrata o ingomberata, Casa piena di masserieie disor
dinale.
GHIA, s. f. GAre, T. Mar. Nome che dk
ad alcuni canapi a guisa di venti, per islabilire qualche bastone , come quello di
flocco O altro.
Ghia, dicesi pure a Canapo infilato in
una girella in cima ad un albero, con cui
si tirano in alto le manovre o qualche pe
so , o un uorno ancora per farv qualche
lavoro.
GHIGN AZZXR. Lo stesso che SghigivazZK, V.

5
Gl
GHILOTIWA, . f. Ghigliottina , 11 <lf supplizio, i Ii:- MMIIM , invenala
lai Fradccse ili nome Guillotin.
ghiwdXr, v. T. Mar. Gkindnre Issa
re, Alzare, tirar in alto un albrro, una
vela etc. Ci andar? n Issare la hundiera.
GHINDAZZO , s. m. o Ghi.vdabessa , T.
Mar. Ghindazzo, Cerlo cavo che serve a
ghindar la vela Ghindata, dice! Tutto lo spazio per rui pu esser abato un
ajbero, una vela etc. Ghinda, Alzata
o Elevazione che si pu dare ad un pennone per issarlo.
GHINGHIN, . m. Cioccia , Voce colla
quale i bambini rhianiano la poppa.
Vstu bl GBnvGHijf cabo ? uoi la cioc
cia? Maniera scherzevole per tratlar uno
da fanciullo.
GBIIIO, Animale, V. Gimo.
CIA, avv. pretso noi lo stesso che Za ,
eesendo anzi questa maniera pi ctiraunemente usata. V. Za.
Si ua pero la voce Gi\, rispondendo a
taluno, nel signif. di Si; cd precisa
mente il Ja dei Tedeschi.
VoBLA CHE VEGIfA ANCA I? E allro
risponde Gi\, che vuol dire Si; ma ma
niera di conlidenza.
GIACH (coll'e aperta) . m. Voce dal Inglese Jockey e vale Scrvitoretto. Ragazzo che serve in una famiglia. Nel Dizionario delle voc barbarichc di Du Can
ne abbiamo la parola Jack.e oJacque che
s' indica per Saio militare che i soldati
portavano sopra la corazza ; veste corta si
no alie natiche.
GIACHTA,s. f. Giacchella, Voce ora
fattasi comune all' Italia, dal Franc. Ja
quette. Nel Dizionario delle voci barbariche di Du Cange abbiamo Jaqueta
Jacqueta^er una specie di veste monsti
ca antica. Nel principio del seclo XVIII.
( Inania vano i Frances! Jacquelte quell'Abitino che portavano i fanciulli fin che si
veslivano da donne ; ed anche quel Saio
senza manirhe che usavano i contadini.
GIACINTINA , s. f. Giacintina o Lattovaro iacintino , Soria di medicamento o
Eleltuario composlo.
GIACINTO, s. m. Giacinto, Fiore nolissimo odoroso , detto da' Botanici Hyacinthus orienialis.
GIACINTO, s. . Giacinto, Nome pro
prio di Domo.
Scuola de S. GiACiXTO,dicesi bassamente a Quella che si snppone esisterc degli
spallal i o falliti Quindi Essbb UNO de la
SCUOLA DE S. GlACIJTO , de! to in gCrgO ,
ale Esser fallito, snauta to nelle bar
be, impoverito.
GIACOBIN, s. m. Giacobino, Voce dell'usointrodotlasidonolarivolazinne F ran
ese , vale ligue. DemocrticoJurioso o
Antimonarchico; Repubblicano, in sentimentopi late Aleo, Libertino, Crudele, Ribrlc, Pazzo fantico.
GIACODIN Sior GiAcoobr, Un Ebreo.
L' vif gjacodx , Egli un Ebreo j e
dices i per disprezzo per motteggio.

Gl A
GIACOMETO , dimin. diccsi a fanciullo
di nome Giacomo o talvolta per vezzi a
persona di tal neme, che sia di slalura
pircla.
SlOB GlACOMBTO MBZA CAMISA, dicpsi
in Venezia per derisione motteggio di
quella Persona che ia bensi decentemen
te veslita, ma che pur si conosca niterabile. V. Nicoleto.
GIACOMO, Giacomo, Nome proprio di
Uomo. Giacoma dicesi la Femmina.
Lb MB fa giacomo, Aver tron
che legambe; Esser male in gambe ; l.e
gambe e i piedi ad ogni passo di casca
re accennano.
GIADA , s. f. Nocchio, quasi osserello nrllc fruttc che le rende in quella parte pi
dure e men piaccvoli a mangiare.
GIADA, add. T. Agr. Nocchioloso; Nocchioroso; Nocchioruto e Nocchioso, Pien
di nocchij e dicesi di alcune frulle.
GIAGX,s. m. T. de'Cacciatori, Gran rondine marittima , Lccello acquatico del
genere dc'Gabbiani , detto da Linn. Ster
na Hirundo, il quale altesa la lunghezza
dellc sue ale , la piccolrzza dc' piedi , il biforcamcnto dlia coda, il suo continuo vo
l e tulla la figura del corpo, i Francesi
chiamano La grande Hirondelle de mer.
Non buono a mangiare. Egli non coraparisce sulle nostre acque che alla fine di
Marzo, e dopo d'avere niilificato, sparisce.
V. Fica.
GIALXpA , s. f. lalappd o Sciarappa e
Scialappa, Soria di pianta o radice m
dicinale, che viene dalle Indie occidenta
ls Il suo fiore bellissimo, e dicesi anco
ra Maraviglia del Per, detto da' Sistcmalici Convolvulus ialappa. 11 nome Ialappa viene da Xelaipa provincia dclla
nuova Spagna. Si vegga il Dizionario En
ciclopdico dell' Alberli alia voce Gelsomino.
G1ALP0,*. m. Giulebboe Giulebbe, det
to ancora Zucchero giulebbato.
Fab uy glslpo , Giulebbare.
GIAMPICON , s. m. Compagnone , Uomo
grande d' una taglia slraordinaria3astracone o Gallione, Uomaccio grande e
godamente groaoSpilungone; FastclloneFastellacciofdice per ischerno d'uomo disadatto e fuor di misura grande. V.
COMFALOJT.
GIANDA, . f. Ghianda.
Gia.ndb del fk;.\ , Natta, Di feito che
si trova nel legato degli animali.
GIANDTA , s. f. Ghianduccia o Ghian*
duzza e Ghiandellino.
Giandbta da Odoiii , Mandorletta.
GIANDUSSA , s. m. e f. Voce corrotla dal italiano Ghianduzza o Ghianduccia,
che vale Piccola gliianda. Ghianduccia fu
delto per simililudine a que' pieculi enfiati o gavoccioli che vengono ad alcuni
nell'inguinaia e sotlo le ditella etc. i quali fin che non siano suppurati recan dido
re inquietudine. Sollo tale signilicazione di maie si hanno i seguenli dellati me
taforici.
Fis tolo Frugolo Facimale; Diavo-

GU
letlino , Aggiuuti a Fanciullo insolente
che mai si ferma. Diavolessa , a Donna
mello riotlosa.
Giawdussa , in T. antiq. -vale Peslilenza. Quindi Giajydussa fu delta la pestilenza avveaula in Veneeia nel i3^S. e riel
1 36o.
Aveb la giaxdussa AD0S30, Aver ar
gento vivo addosso, Esser scrapre in mo
to e quasi inquieto.
Che te vegxa la gtaxdussa , Che ti
venga o nasca il canchero, il gavocciolo, il morbo, il vermocane ; Che ilfistolo o il diavolo t'enlri addosso, Modi d'imprecazione.
.Mon'lR DAL CAXCAIO O DA LA OBIAXDUSSA , V. Monta.
GrAWDssA , delto in T. Agr. Volpe ,
Malallia del grano turco o sia della sua
pannocchia , la quale anzi che granare,
si compone in una massa informe bernoccoluta di ostanze che poi si convertono in carbone.
GIANDSSN
GIANDUSSONA / Acer, di Giaidssa ,
nel sign. d'Insolente. V. Gianoussa.
GIANGIRGOLO , add. Voce fam. Cazzatello ; Botlo ; Scricciolo ; Pigmeo ;
Omicciatolo, Figura notabilinenle picco
la. V. BbzARo Nota bene: Giangiurgolo , in buona lingua il Nome vulgare che
si l al Piccione maggiore di tutte l'altre
specie.
GIAON, o GiAb.M, s.f. T. Agr. Gramigna;
ed una specie parlicolare infesta ai prati.
GIARA, s.f. Ghiaia e Ghiara Agliaia
termine de' Naluralisti , ch'essi dicono
non solo alla ghiaia de'fiiiini o tori eilti,
ma ancora a quella di colline.
BUTAR DE LA GIARA IW TEL FAXGO SU
lb sTBADE , Far una ghiaiata. V. Ixciabr.
GlARB DE LA PlAVE, V. GnAVB.
G1ARDN. V. Zabd.y.
GURETA
G1ARINA / s.f. Ghiaiuzza , Minut -
ghiaia.
GIARLA, Uccdb. V. Cavazzua.
GIARON, s. m. Ghiarone , Ghiara grossa.
GIAROSO , add. Ghiaioso, Che ha ghiaia.
Riva giabosa, Greto, sust.
GIAVA, s. . Giava, T. Mar. Luogo dellc
grosse iiavi , dove si custodiscono gli altrezzi ed allro.E, detto in termine di ga
lera, dicesi Una delle stanzoline oseare
situate iiella stiva dove si abita.
giavXrdo, s. m. Sobaposta, T. de'Maniscalchi, Sovrapposta, Sorta di malattia
dc'cavalli causata da una puntura tra la
cute viva e l'unghia, cou rottura di carne.
GIAVTA, s. f. T. Mar. Chiavetta Copiglia, Pezzo di ferro a cuneo che si met
te sul foro di un perno di ferro per ferniarlo e assicurarlo.
Chiavarda , Grosso perno di ferro in
vtalo con audio da capo per varii usi.
V. I.YGIAVBTB.
GIAZZA, s. f. T. de'Confetturie; i. Ghiazza, dicesi a quei pezzettini iti zucchero,d

cts
coi s'aspergono alnine pastiglie dolci co
me pani di spagna e simili.

GIO
rko deitS* essere a casa , cio
m ?:! in casa.

GIO
qwsta speci , che chiamano
ScOGIBTO.

G AZZA , add. Ghiacciaio e Aggteaeciaiio, Direnato ghiaccio,


POVERO MAZZA - detto i ,>. Povero in
canna ; rso; Abbruciata di danaro ;
Fiaccato , Povero.

GIAZZDA , s. f. Agghiacciamento.
ZZA DA GRANDA , Agghiadamento
;
- GI
...
o&

Assideratone.
GlAZZADA DB .lT.3'>;i! , Gelicdio O Gj'e-

Ucido.
G AZZAR , T. Congelare; Aggelare; Ag
ghiacciare; Ghiacciare,
GIABZARSB, parlando della minestra, e
itnili , Raffreddare o Freddare.
SO,MF.\ AH A CIAZZARRB, / l'/drc: e (fililidi JWo.

GIAZZARSB DAL PREDO , Agghiadate ;


Aggrezzarsi , Sentire eccessivo freddo.
Aggranchiarsi, Indolenzire o Indolentlre e Intormentire, Addormentarsi qnai il senso delle membra pel freddo, che
ancbe dicesi Assiderare.
GIAZZARSB BL SANGUE ADosso , Gelarsi
il angue ; Sentirli tutto rimescolare ;
Rincirconire ; Dicesi del sangue quando
(i altera improvvisamente, per ledere o ri
cordarsi di cosa odiosa e spaventosa
Avere un caporiccio o un raccapricciamtnlo o raccapriccio cio un Arriccia
mento de'capelli che significa paura. Ca
priccio od Orrore , si dice Quel tremore
che scorre per le carni per orrore di che
che sia. Freddo gelo ; Farsi il sangue di
ghiaccio; Freddo tremore; Agghiacciarti
o Agghiadare di paura.
GIAZZERA, s.L Ghiacciaia, Luogo sotter
raneo destinato a conservare il ghiaccio
T estale.
L'i U.VA GIAZZRA , Detto fam. Gran
freddoloso o freddato , Agg. a Persona
che si dia troppa impazienza pel freddo.
G1AZZO, s. m. Ghiaccio ; Gelo.
MOLAR DEL GIAZZO, Dimoiare; Didiac
ciare; Struggersi. V. DEEGIAZZR.
ESSER AL GIAZZO o Avi::; EL CJAZZO m
TB LE SCARSELB, Esseralla macina; Es
ser ridotto al verde , miserabile ; Esser
arso, povero in canna. GIAZZO TANTO
CHB FA PAURA , Gran miseria ; Miseria
al sommo; Gran povert.
ROMPER EL GIAZZO , detto fig. Rompere
il guado o il ghiaccio, Esser iJ primo a
fare o tentare alcuna cosa. Cavare o
Uscire del marcio, Ottenere qualche cosa
desiderata per la prima volla- Romper la
malia, Passala lunga disdelta, incontrar
si in buona fortuna.
GIAZZOLA o GIAZIOIA , s. f. Graziola,
Soru d' Erbaggio notissimo , chiamalo
da Botanici Gratiola ojfcinalis.
GIAZZOLO, s. m, Ghiacciuolo, Pezzo d'aqua congelata pendente da che che sia.
GIBERNA. V. PATRONA DA SOLDAI.
G1ESSE EL GIESSE o EL ESSB, Ma
niera triviale che ancora sussiste noi bas
so popolo , dal!' aulico EL DIB ESSB , vol
garizzato dal latino Debetwe^ cio Debb' essere.
Ali Mario

GIGLIO. Vi. Zscm;


GIL'R, v.T. di GUOFO, Far gil, Quan
do ia certi giuochi s'accoppino due carie
dello stesso valore, e di due differenti se
mi: come due tre, dae re, due fanti etc.
GIL, s. m. T. di Giuoc, Giul o Gil,
chiamasi la somiglianz di due carte, co
me si dell di sopra Giuleone, direbbesi l'Accoppiamcnlo di tre carte simi
li di valore.
FA GIL con HYO , Maniera fam. e nietaf. Appaiare, vale Accoppiare, accompa
gnare duo cose simili che debbono stare
insieme Far consonanzacon uno, detto
nfelaf. vale Conformit, Corrispondenza.
Consono a c/uelf altro, cio Conforme ,
Concorde.
GIL, s. m. (dal Frane. Gilet), Gil o
Panciotti, Voci dell'uso e Farsetto, Sot
toveste tonda sostituitasi gi So. anni alla,
camiciuol e cosi detta perch cuopre so
lamente la pancia.

GILETO, s. m. Farsetlino ; Giubberel10 , .limili, di Farsetto e Giubba.


GIN, s. m. Cos chiamasi una specie di
Acquavite raflnatissima che si distilla in
Olanda coli' infusione delle ginepre , da
cui appunto in scuso di alcuni deriva il
suo nome.
CI A o GIOVA (coli' o stretto) T. de' Le
gnaiuoli, Granchio, Strumenlo forcuto,
11 gambo del quale si Ceca nella panca da
piallare i legnami, e serve per tener ferino
il legno che si deve piallare.
GIOA, detto in T. Agr. Bricca, Quella
canna o pertica divisa in cima a guisa di
corna , ad uso di cogliere alcune fruite
dall'albero.
ESSER ur GIOA , Esserfra lo strettoio o
fra il torcalo , cio In luogo ristretto ed
angusto Trovarsifra t uscio e V mu
ro; Esser fra f incudine e '/ martello ,
Trovarsi in violenza.
STAR iw GIOA, Star accollato, dicesi di
Chi porta un vestito che gli serra troppo
il collo.
GIOA , dicevasi un certo Strettoio nel
quale il Carnefice serrava la lingua de'Bestemmiatori condannali ad averla tronca
in berlina: pena che usavasi in Venezia
anche nel secolo in cui fin la Repubblica.
GIOACHIW, Gioachinoe Gioachino, No
me proprio di uomo.
G10ATA
i
GIOATLA / s. f. Travetta , per lo pi
di dodici piedi, segala per lo lungo e non
isqnadrala.
GIOCATA, s.f. T. del Giuoco dell'Om
bre, Giucco si dice Quando uno de' tre
giuocalori fa giucco colle sole, sue carie,
senza scarto, contro gli allri dne.
GIOCO, s. m. T. de'Carrozzieri. Parie del
Carro d'una carrozza. V. in CABO snst.
GIONCHIGLIA, .. Giunchiglia, Ter
mine generico che comprende la specie
della da' Botanici Narcissus Tazzetta. I
DHF FiofiiHvdMioguoao due >*i'k-u di

CIONCO, s. m. Giunco odoroso, Pianta o


Gramigna nominala da' Botanici Androgoii coenantus.tsueogeei suoi
ori hanno un odore aromatico.
GIONDAR v. o FAB GIOWDA (da jucundof
tal. Aver piacere) Gongolare; Giubilare;
fodere; trionfare; Far tempone; Gailittzare; Dar nel matto de' ruiK.
GIOPO , s. m. Voce corrotta da Giobbe,
Quindi dicevasi anticam. SAJT GIOPO , ora
SANT'AGIOPO per San Giobbe.Wette lette
re -macole del Calmo, scrittore del secolo XVL si trova SAY JOPO.
POVERO GIOPO, Tapino i Misero ; Pove
ro spiantato. Agg. d'uomo. Ovv. Povero
martuffo; Semplicione; Ciompo; Sciatto
GIORG10LNA, .. f. Giuggiolena , detto
desumo o Stsamo dal Matlioli. Seme pic
colissimo di due Pianle, deluda Linnco
desamum orientale e Sesamum indie um.
Il seme della seconda specie essendo di co
lore rossiccio o di giuggiola, detto per
Giuggiolena. Nelle Indie e nell' Egitto si
coltivano ambedue le specie per cavarne
olio, adoprato nei condimenti e nelle ver
nici, e che tardi irrancidisce. Olirsi i se
mi bianchi nella prima specie e rossicci
nella seconda , si mescolano dagli Orien
tali e dagli Ebrei in certe loro paste o dolci.
GIORNALIZXR, v. Canalizzare, scri
vono i Ragionieri nel sign. di Registrare
giornalmente le partite di credito e debi
to ne' libri a ci destinati. Scrivono per
esempio, Quaderno in cui sono giornalizzate tutte le partite e le corrispondenti
erogazioni.
GIORNARIL, .m. Giornalie,-e, Operaio che lavora a giornata.

GIORNATA,V. ZORYADA.
GIOSTRA , s. f. Giostra, L'armeggiar eoa
lancia a cavallo.
ZOGR A LA GIOSTRA , Fare alla giostra
o Giostrare.
PAR CH BL GORA O CH' EL VADA A LA GIO
STRA , Par che giostri o che corra alla
giostra>dlcei fra noi di uno che c.nuunni troppo sollecito.

GIOSTRO, s. m. Voce bassa, Chiostro.


GIOTA, s. m. loia, Una delle lettere del
l'alfabeto greco.
No MB N' IMPORTA UY GIOTA , Non lft

ne cale un iota, cio Niente, uno zero.


GIOTIRN, s. m. T. degli Erbolai , Gitterone o Giitaione e Gittone, detto anche
Melando e Giglio nero, Pianta annua er
bacea che nasce tra il grano, il cui seme
nero e dentro bianco farinaceo, chiama
ta da Linn. Agrostemma Gthago, ed
una specie di loglio.

GIOTO (coli' o chiuso) add. Ghiotto;


Ghiottissimo.
GIOTN, Ghiottone, accr. di Ghioiio.
GIOVA, s. f. T. de'Stadierai , Cassa, di
cesi la parte in forma di porta , nel mez
zo della quale posto 1' ago d'una bilan
cia.
GIOVA D* aiAiiA.veo.w, V. GTOA.

a5a
GIR
GJOvXnA , Giovanna , Nome proprie di
donna. V. Nana.
G10VED, V. Zioba.
GIOZZA , t. f. G occia e Gocciola , E dieei nche Quella cht cade talvolla dal naso.
Una GIOZZA giozzbta , Gaceta Goc
ciola; Un mnimo che.
Sin a l' ultima giozza , Fino ad un
quattrino.
Giozza da col, Gioiello.
Giozza d' ocio o de seo , Gocciolatra ;
Frittelle <f olio Giozzb d' ogio
grasso un l'aqua, Scandelle.
AnDK TBA UNA GIOZZA El'aLTRA, dctto fig. Andar a tocca e non tocca; Star
ira le due acque; Rasentare tra 7 si e 7
no, Andar guardingo nrl risolvere.
. giozza BAGWA , Ogni acqua immolla ; Ogni prunfa siepe, Prov. per cui
f ! avvertisce doversi tener cont d* ogni
mnimo che.
La GIOZZA CONTINUA CAVA LA PIEBA , A
goccia a goccia si cava la pietra; A goc
ciola a gocciola il mar si seccherebbe; La
febbre continua ammazza uomo, Pro,
e Tagliono che Le continue spese fanno unpoverire ; ovv. A poco a poco si giunge al
termine.
Remedio de la giozza, Doccia.
Giozza o Giozzola, T. dc'Falrgnami,
Mensola , che nel diniin. dicesi mensoletta, e ncU'acrese. Mensohne , Specie
di tavolinn, che a guisa d'allarino sla affisso alle pareti d' una stanza o sala. e>g-<tbeltone fu delta dal Magalotli nelle sue
letlere.
Gocciola , in T. d' Architcltura , Orna
mento che pende di sotto alla cimasa a
foggia di gocciole d' acqua; che an
che si dicono Campanelle o Goccie, da
alcuni Chiodi.
GIOZZAR , V. SeiozzR.
GIOZZAURA, V. Sgiozzauba.
G10ZZTA, i. f. Goccioliiut; Goccioletta, Piccola gocciola.
Una giozzeta, On tantino; Un pochettino; Un gocciola ; Una goccioletta
o gocciolina.
GIOZZTO , s. m. Gocciolo ; Ghiozzo ;
Pochino; Pocolino; Un tantino Zinixna vale Piccol pezzetto di che che sia.
GIOZZO (coll'o slretto ) . m. Ghiozzo
( colla z aspra e o stretto) Picciol pezzoo
parle di che che sia.
VoLB LA SO PARTS SIN A l' ULTIMO GIOZ
ZO , Voler la parle sua sino alJinocchio,
vale Volerc insitio a un minium che di ci
che ti tocchi.
No vbderghe un giozzo , Essere ajfatto ci eco.
No sbntirghe un giozzo , Essere sordissimo.
Dembne un ciazzo,Datemene un ghioz
zo, un tantino.
GIOZZOLA, V. Giozza.
GIOZZNA,. f. Gocciolone , accresc. di
Gocciola.
GIRADA , V. Zibda.
GIRAFA , V. ZlHAFA.
GIRNDOLA , V. ZRANflOLA.

GIR
girXnio , s. m. o Zikanio, Geranio, Ge
nere di pianta che si divide in mollissimc
specie. Noi accenneremo le seguenti come
le pi cognite e comuni a queste parti ,
col nome vernacolo.
Gibanio Erra canela , Geranio ado
roso o Malva d' Egitto, Pianta detta da'
Bolanici Pelargonium odoratissimum ,le
cui foge confricate leggermenle colle di
ta danno un odore quasi del Cinnamomo.
Gibanio rosa seca, Geranio r
sate, detlo in Botnica Pelargonium capitalum , le cui foge confricate e i fiori
hanno odore di rosa secca.
Gibanio o Erba bosa frbsca , Geranio
rsalo o Geranio rosa, Specie conosciuta
da'Bolanici col nome di PelargoniutmRadula, che fa umbelle di pochi ori. silo
odore di rosa mista di aromtico.
Gibanio noturno, Geranio noiturno ,
Pianta multo celtivata pel soave odore che
getta il fiore durante tulla la Rotte , detto-qi>indi in Farmacia Geranium noctuolens. 1 Bolanici lochiamano Pelargonium
triste, dal colore diltalo del suo uore che
che ha in mezzo ana macchia .
Gibanio scarlatba , Geranio incarna
te, Specie conosciuta da' Sislematiei col
nome di Pelargoniumfulgidum. Le foglie
son piizzolenti , ma hanno il pi vivo co
lore scarlatlo che si conosca e sono di bella figura.
Giranio spuzzolexte, Geranio ftido
o africano, Specie delta Pelargonium, inquinans. Qneslo ha i petah grandi , in. tieri, di color rhermisino risplendenti ; le
sue foglie confricate tingono le mani di
scuro e perci gli fu dato il nome di tu
quia mis.
Giravio trementina o tarabentinawzm , Giranio terebentino , Questo e chiamato da'Bolanici Geranium terebinthinaceum. Le sue foglie son con odor di
Cedro di Trementina, secondo le varela.
Gibanio zale, Geranio zonale, Spe
cie detta da' Bolanici Pelargonium zona
le. Egli ha il fuslo frutescente. Le sue fo
glie confricate danno odor di bocciolo
di rosa damaschina non ancora aprrlo.
GIRAR, V. Zibb.
GIRARDNA - Soria d'Ucceo, lo stesso
che Quagina. V.
GIRASOL o Zirasol, s.m. Girasolea Mi
rasole o Tornasole comune o Eliotropio
Pianta massima, Pianta e Gore raggiato.
Alcuni la chiaman Sole. Dicesi G tratle
|ier esser il funre un poco voltato verso il
corso del Sole. Il nome Botnico e felianthus annuus.l] Tartufo bianco dellostesso genere. V. Tartufola.
GIRXtOLA , Uccello V. Sfogio.
GIRAVOLTA, V. Ziravolta.
G1RID0N Zibidon, s. m. Girello, Ame
se di legno falto al tomio , compeslo d'una specie di piatto rolondo portato da nna
colonnelta, che serve per tenervi sopra il
lume cd allro.
GIRO, V. Zwo.
GIRO, s. m. Ghiro, Animale che ha del
topo; la sua pelle biauca e ricercata, e

GIU
la carne Hporosa. Chiamasi in Sistema
Seiurus Glis.
GIROLA , pesce. V. Scabo.
GIROMTA (coll'e stretta) Girumeltao
Ghirumetta, Canzonella anlica in Iode di
tutte le parti del vestir d'una Donna per
nome Ghirumetta, 1 cui principio era.
In Veneziano.
Chi t'ha fato quels scarpete,
Che te va cose) ben Girometa
Che te va si be.v?
In Toscane*.
Chi ' hafatlo si belle scarpettr
Che ti stan si ben Ghirumetta.
Che ti stan si ben?
Cantab o Dab da inte.ydbr la bbla gi
rometa, Dfir a intendere che gli asi/ti
volino; Mostrare o Far vedere bianco
pel ; Bejfare; Uccellare.
G1UB1LA , add. GiubHato o Giubbilato ,
Dispensato dall' aggravio dell'impiego
servigio e rimasto con ricognizione ed uti
leEmrito , dicesi di Professore catledrante simile. V. Pensiona.
GIUBHR, v. Giubilare Giubbilare %
Far fesla.
Giubilb qualcI-n , Giubilare; Dare il
riposo, V. PensionXb.
GIUDO, s. ro. Giueo o Ebreo.
Muso da giOdeo, Viso da Fariseo; Ceffaiilto; Viso da Longino Viso rincagnato.
Giudbo, dicesi ancora per Usuraio.
GIUDICE, s. m. Giudice, V. Zudese.
GlUDICE AI VlfEBX O A LE V1TUARIE , bandanziere.
La mugier del Giudicb, Giudicessa o>
anche la Giudice.
GrUTHCB de la balanza % T. de' Stadcrai , Ago. V. Balanza.
Giudici di prima istanza crdinarii ,
solt il cessato redime Vneto , eraeo le
Magistrature civili che formavano ulica
mente la cos del! a Corte del Doge, cio
il Forestire, il Mobile, il Petizion,I
Procurator , il' Proprio, e i Consoli db*
mercanti ( V. Zudegado) Giudici di
rima istanza straordinarii divenivano
Magistrati arnminietrativi, che giiidicavano le cause civili negli argomenli di lo
ro competenza.
Giudici di appelle ordinarii erano li
Consigli e Collegi che giudicavano quasi
lutte le cause civili. Tali erano ancora gli
Auditori Novissimi, che decidevaao sulle
sentenze dlia Terra ferma non eccedcnli
t stimabilit di ducati duecento Giudici d' appello straordinarii erano i Col
legi de' XX. Savii del corpo del Sealo ;
li X. Savii sopra le dcime a Rinlto sulle
sentenze decisc dai Magistrati dlie Caznde, Sopra conti , e Sopra camere. Final
mente il Collegio estratto dal Consiglio
de'dieci giudicava in appello sulle senten
ze dei Magistrati dclti Ccnsori, Proreditori al bosco del Monlello, Inquisitorialle Scuole grandi, Deputati alle miniere,
e Deputati alla Valle di .
Giudici iritermediarii erano gli AuditoriNovi^che niediaale intromissione

GI
i. .ivano ai Consigli e Collegi le sentenze
della Terra ferma eccedenti li ducati 200.
Giudici misti erano gli Auditori vecchi
che nelle cause decise i Venezia da Giu
dici di prima istanza ordinarii, univano
i poteri (rispetto a quello di Terra ferma)
che avevano gli Auditori IVovi e Novissi
mi, giudicando in seconda istanza le sen
tenze non eccedenti il valore di due. 200.
come (in parit degli Auditori Novi nel
le cause di Terra ferma eccedenti li du
cati 200 ) intromettevano le sentenze di
Venezia eccedenti la somma stessa.
Giudici confidenti si chiamavano Quel
li che dovevano eleggersi per la decisione
di cause tra congiunte persone.
Li Giudici arbitri o compromissarii si
distinguevano da' Giudici confidenti, per
ch le cause fra congiunti dovevano, e quel
le fra i non congiunti potevano venir com
promesse.
Giudici delegati, di regola erano Quel
li che la Signoria destinava a giudicare
senza spesa una causa competente ad altro
Tribunale, sia introdotta o da introdursi.
Nelle cause fra i Neofiti e i loro congiun
ti Ehrei, gli Avvogadori del Comune era
no giudici delegati i. ali.
GIUDIZI AZZO,s.m. Soprassenno o Gran
senno, Molto giudizio.
G1UDIZ1ETO, s. m. Sennino o Sennuzzo.
AVER DEL GJUDIZITO , Aver sennino,
Dicesi per vezzi, e per Io pi di fanciulli
Abbia il Giovane del senile, ed il f'ecchio del giovanile, che vuoi dire La gio
vent sempre vivace si temperi colla sa
viezza, e il vecchio nella conversazione stia
allegro.
GIUDZIO, s. m. Giudizio o Giudicio,
detto ancora Sentenza o Arresto.
GIUDIZIO D'ARBITHI, Lodo.
Giudizio a dice ancora da noi per Sen
no, Cervello. Uomo di giudizio; Aver "iudizio; Abbiate giudizio Accorgimen
to; Avvedimento; Avvertenza; Accortez
za, vagliono Sagacit, prudenza.
GIUDIZIO A spfvnER i so BEZZI, Assegnalezza; e, quindi Spendere assegnatamente.
GIUDICAR CON GIUDIZIO , Giudicar con
criterio, cio Con retto giudizio.
A vini; no v GIUDIZIO, Adagio a' ma' pas
ti; Andare col calzar del piombo.
Avia UN GIUDIZIO DA APOSTOLO , V. APO
STOLO.
FAR FAR GIUDIZIO TE FARO FAR GIU
DIZIO, Ti aggiuster il mazzocchio; Ti
caver il ruzzo dal capo; il bastone ti
far scuola ; T aliassero la cresta ; Ti
gratter la rogna.
NoL GA TUTO ET. SO BOW GIUDIZIO , ffon

ha tutti suoi mesi, detto fig. Esser scemo,


pazziccio. Ho un gran giudiziaccio.

GI
mente ; Consideratamente ; Pesatamen
te; Avvedutamente; Avvisatamente.
IMPIEGAR LA ROBA CON GIUDIZIO , Impie
gare la roba acconciatamente o acconciamente.
VlTEH CO* GIUDIZIO, V. VlVER.

GIUGNO, V.Zucsro.
GIUGULAR v. dal lat. Jugulare, nel sen
so pi comune vale Ridurre alle strette;
Serrare o Strignerefra T UJCI'D e 'I mu
ro, cio Violentare alcuno a risolversi ,
non gli dando tempo a pensare.
Diccsi in sentimento pi largo, Et M'HA
GIUGULA per Mi costrinse; M' astrinse ;
Mi obblig ; Mi forza.
GIURAMENTO, V. ZUHAMENTO.
GIUS, s. m. lus e Gius o Giure, T. Lega
le e vale Diritto, azione, padronanza; ed
in uso con tale significato anche nel dia
letto.
NOL GA GIUS ; Mi co GIUS , Egli non ha,
io ho diritto.
GIUSTA , add. Aggiustato.
GIUSTA DE TUTO POMO, Aggiustato per
F -appunto; Assestato , tolta la mctaf. dal
Prender la misura con le seste.
GlUST CO LE CBOLETE , V. CEOLETA.

GIUSTADA , s. f. Aggiustamento ; Acco


modamento; -Acconciamento; Racconcio;
Riparazione , E per ironia dicesi fam. nel
eign. di Rovina ; Scompiglio ; Rottura.
GIUSTADA , vai anche per Acconcezza;
Ornamento.
GIUSTADIN, add. Rimpannuccialo, Al
quanto vestito Attillato, Con acconci
e composti vestimenti addosso.
GIUSTAMENTO, s. m. Aggiustamento.
FAR UN GIUSTAMENTO GENERAL, Fare un
assolve assolvendo generale , Una qnilanza.
GlUSTAR, v. Aggiustare; Accomodare;
Acconciare; Riordinare; Assettare
TORNAR A crusTXa, Riacconciare o Riac
comodare.
GIUNTAR BEN i FATI soi, Acconciar be
ne ifatti suoi; Acconciar F uova nelpanieruzzo.
GlUSTAR DA FIUZFR O CO LE CEOLETE ,

V. CEOLETA.
GIUSTR EL FOGO, Acconciare il fuoco.
GIUSTR i CONTI, Acconciar la ragio
ne ; Accomodare i conti ; Pareggiare;
Agguagliare.
GIUSTR i COPI, Conciare il tetto.
GIUSTR i EHORI DEI ALTRI , Ripescare
le secchie, dello fig.
GjusrXn i GAROFOLI, Aggiustare, T.de'
Fioristi , cio Ordinare i petali del garofuno perch faccia miglior figura.
GlUSTH I PE A LE CALZE, V. ScAPINR,
GlUSTn IN TEL PIE I STIVALI , Scappi-

No AVER GNANCORA FATO GIUDIZIO , Non

aver ancora i suoi mesi, dicesi d'una Ra


gazza sventata.
AVBB. POCO GIUDIZIO, Aver poco senno
o poca sessitura.
CHI A PIJ GIUDIZIO EL DOPER , Chi ha
pi cervello pi n adoperi.
CON GIUDIZIO , posto avv, Ponderata-

tare; Riscappinare.
GlUSTAR A LA BOXA LA ROBA ROTA , Raf-

fazzonare ; Rabberciare; Rinfronzire ;


Rattacconare; Rattoppare.
GIUSTR UNA SCATOLETA ROTA , Rasset
tare una scatolina.
GIUSTH LE CALZE , Rassettare le calze.
GlUSTH UNA MAGIA, V. MAGIA.

GI
GrusTR uy MERLO, Insaldare; Racco
modare un merletto, una trina.
GiusTB UN PIATO, Assettare, dicesi
per Cucinare, Condire. Quel pesce lo po
trai assettare come tu vuoi.
GIUSTR LE so COSSE, Ristabilire le sue
faccende; Metter in buon ordine i suoi
affari.
GIUST' a LA CASA , detto fig. Rifar la ra
sa, vale Dar sesto allo slato economico del
la famiglia.
GIUSTR LE TSSERE. V. TESSERA.
GiysTa LE SCBITURB, Correggere
Divedere una scrittura, vale Considerar
la per la corre/ione Levare, porre e
rabberciare i versi , vale Ridurli a buon
senso e aggiustalezza-Gj'rare un periodo
o simile, vale Collocarne aggiustatamen
te le parole e li- espressioni.
GIUSTARSE, Aggiustarsi; Pacificarsi;
Accordarsi.
GIUSTARSE o CONXA-ISB EL STOMECO o
EL COHES.V, Maniera, fam. metaf. Accomo
darsi; Acconciarsi; Acconciarsi a che
che sia, vale Itidurvisi, Adallarvisi.
GIUSTARSE , parlando di donne , Rinfronzirsi; Rassettarsi; Azzimarsi; Ri
pulirsi; Ritoccarsi; Ammanierarsi; Im
bellirsi.
GIUSTARSE DEL TEMPO, Racconciarsi;
Xiconciarsi; Rasserenarsi; testardi pio
vere; Rassettarsi il tempo.
GIUSTABSE LA TESTA, Rinfronzire; Rinfronzirsi un tantino.
EL TEMPO GIUSTA TUTO , Da cosa nasce
cosa e il tempo la governa ; Cosa fatta
capo ha.
TuTO SE GIUSTA VIA DB L' OSSO DEL Co-

LO, V. COLO.
EL TEMPO XB GIUSTA, // tempo s' i-ac
concio o riconcio.
LA TEGNO PER GIUSTADA, L' ho per rac
concia.
GIUSTINA, s. f. Giustina, Nome proprio
di Donna.
Giustina era anche il nome ci' una Mo
neta d'argento del valore di lire undici,
Venele, che portava l'impronta ili S. Gi-'
stina , fatta coniare dal Governo Veneto
nel 1671. col motto Memorer lui Ius li
na virgo, in memoria della famosa vitto
ria navale ottenuta dai Veneziani con al
tri Principi alleati sopra i Turchi presso
al Golfo ili Lepanto, a vista delle tolette
Curzolari: detta quindi da alcuno fittoria delle Curzolari e da altri di Lepanto.
GIUSTO, add. e sust.
Ava o DAR EL so GIUSTO , Aver o Dare
il suo giusto o il suo dovere o il suo pie
no Dare il suo maggiore , vale Dare
quanto si pu a favore o disfavore di uno.
DIRLA GIUSTA , V. DIR.
MONA GIUSTA , V. MONA.
Tocn EL so GIUSTO, Toccare una i-isciacqiiataH un lavacapo o una rammancina. Ovv. Toccar un rivellino o un rove
scio o carico di legnate o di bastonate.
GIUSTO, Avv. Giusto giusto; Giustamen
te; Appunto; Per [appunto; Appunti
no; A lingua; Propriamente; S; Cos
e; Va bene. '
GlUSTO PBB QUESTO, OVV. GlUSTO PER

54
CNA
tanto , Appunto per questo ; Anzi per
qusto ; Per cib stesso.
Giusto fulito, Opporlunamenie; Pik
a punto a tempo che arrosto.
Go giusto . no ,N'ho appun to pia-eere.
La xb cussi, La cosa i giusto
giusto cost.
L' GIUSTO QUEL CHB CBBCA l' ORBO, T
m inviti al mi giuoco ; Oh qua ti volcva.
Mia.Yr oiusto , Atcertare il colpo ;Aggiustare il calpo al bersaglio ; Aggiusta-re o Porre o, Prendere la mira.
Q (TOSTO, O zutche, Usato a maniera
di maraviglia o tii negazione.
GLANDOLE, V. Draconcbj.
GI.OBOLARSE, v. Aggrumarsi; Riuntrsi i Concorrere , e dicesi del sanguc.
fcLOGLO, Glo glo, Voce di. niui signifi
ca to etprijnente solo il ronton che fa un
fiqido usciro dalla sti-ettura, del eol
io d' nn fiasco Scrocchetto , chiamasi
quel mono ebe si fa in. gola dopo alter ascaggiato vino che piaccia Gorgogliare,
dicesi il suonoche si fa nella gorga gargarizzandosi,
GLORIA,*, f.
Andar iy GLOaiA , delto fig. Andere in
broda di nucales Andar in gloria, Aver
conviacenza.
Dio l' aria in gloria , V. Dio.
Me 8 CF. GLORIA BL PODERLA SEftVTR ,
Mi.ara di onore di fortuna o di compiacenza il potera servir, Espreesione di
complimenlo.
Og.YI SALMO FINISSE . GLORIA, V. SaLMO.
GLORIOSO, add.
mato e glorioso, Glorioso , dicesi anche per P:eno di vanto, vanaglorio
so, ambizioso , borioso.
GLOSA , s. f. Glosa o Chiosa.
Far la glosa , Far comento o un co
men /, nel sign, di Fare osservaziom o.
spiegazioni crilicbe a che che sia. Censu
rare; Criticare.
G A , s. f. Nacchera o Nacchero ,
Strumcruo di percussione notissirno.
Castagnelle, chiamasi Allro slrumento diorreussione contpostodi doe piccio-ri pozzi di lrgno concavi , fatli a forma di
noce , che si tengono nella mano un con
tre 1' allro e che si battono in cadenza.
G.yacara muso ' oro! Espressione fam.
scherzevole di maraviglia, cui carrispoudono Pape Capperi; Zaechefritte e simili.
6NACHE Star gnache pachb,
Detlo furbesco fam. Star suite due aeque;
Stare tra 'l si e 4 no, Slar sospeso tra.
Tuna l'altra parle; Ondeggiare ; Non
taper che sifare o che si dire; Stare in
ponte.
GNAGA , diciam noi per agg. e per beffa
ad ogni persona che abbia un mtallo di
voce intperfello ed ingrato, cio nella Don
na la voce stridula o slrangolata e nell'Uoino la chioccia, com' o qurlla della cornacihia della gallina chioccia; e tali
son ordinariamente le voci de' gibboii,

GNE
Con qaesti tuosi contraflatli di roce pa**,
lano fra noi lrparsonemaacherate per non
essere conosciube. Quindi per la frase da
noi usata, An ose da g yaga, diremmo , se fem mina , Aver una, voce di sin
glo o di gatto scorticabo; e se nomo ,
Avere una voeiaccia o voce dicornacchia
o una voce di chioccia o di donna. Dal fin
qui detto conrhiude l'Autorc cha la voce
Gvaga derivi dalla radicale Gyao imita
tiva tlel Gatto; e che per la frase Parlar
ba gvaga, possa dirsi Gnaulare. Una mu
sellera donna gnaulava come gatto scorticato etc.
GNAGNA0,add. Voce quasi distisa ta. Agg"
ad Uomo e vale Sciocco ; Stolldu ; Scimunito.
gnAgnara, s. f. Voce fam. Febbricciuola ; Fcbbricella ; Febbruzza.
Ancora, per Zinghinaia , Abilualc indisposizione di Chi non sempre malato
ma non.-mai ben sano.
Aver la gnagnara, Aver la, paturna,
lluna, una melanconia rallias a , un.
las iami stare.
GNAGNARTA, dim. di Gnagnara. V.
GXANCA, aw,. Ni mem; Ni pure; Ni an
che-; Ne tampoco.
G.vayca questo, Maniera aw. Nondimcno; Nondimaneo , Nientedimeno.
Gyanca taytx, Ni mica; N'e tarn*
poco una briciola.
G.VASCA ijfsoprro , Nemmen per sot
gno.
G.vanca per quanto, A nessun modo;
A ness un- patio; Affalto affatlo; A nes
sun prezzo. A l che per. cosa del mondo io .
non saprei durare.
No ojie s. gnaxca duito, Non ne dubro punta.
No go G.vAwcA pb.vs, Non ci ho man
co pensato ; Non ci ho mena pensato.
Nol sta gnamca tamto mal, ' isla
granitto male.
Xblo gvayca biaivco? Xblognanca belo ? Ve quanta bianco; Ve quanta hello,
GNANCORA, aw. Non per asco; Non an
cora; Non per ancora.
G.vancora l'b vEG.\bi), Non per an
cora venutoj Non per anco venuto.
GNAO, s. m. Gnao e G e Miao, Voce
del Gatto. V. SgvaolXr.
G.vao anche voce fanciullesca e- dicesi
per Gatto, Micio; Micinoj Gattino.
gnaolAr, V. Sgwaolas.
GNASA , Voce anliq. Percossa Russa ,
V, Bota.
GNATO, add. Voce fam.- Gnatone; lgno>
tone, vale Allocco, Balordo<
Far da gvato , Far ilfagnone ; Far le
maschere o le forche , il nescio , il gattone, la gatlam&rta indiane.
Far da gxato UJfA zove.-vb, Fare il
casoamorlo.
GNAUN ( Voce di scherzo , imitativa, del
Gallo) Sincpala composta da G.vajtca,
vu , Ne pur uno.
GNEG.\O
\
GNEGNZZO s. m. Lvzia e Lczio
Leziosagginc , Cuoiume e modo ufictlalo.

GKO
Far gwegxeo. Far marina, Finger, mi
seria. V. S ra e Ghemghbzeo.
GN'EGNO , Vfece fam. detta per vezzi in ve
ce di Eugenio ad-, un fnciullo Ii questo
nome.
GNENTE, s. m. Ntente; Nulla,; Punto }
Cica, Nessun cosa.
G.VBXTB AFATO, Ni punto ni pOCO.
Gyexte de ma .veo , Nientedimeno
Niente di manco; Nienteme.no.
Gnbxte , dicesi ancora per No.
GxBjfTE fu e G.VE.-VTE , ome se nul
la fasse avvenuto.
No SA ven GXENTE DE GIBJVTS , Non S*per punto punto; Non ne saper mica.
{Ja bel da GYE.vTB novo , Un bel nulla; Una-gJiiarabaldana; Uno zero ; Ulf
niente.
Pa OYENTE NO SB GA GNENTE, Non s
pub pigliar pesci senza immollarsi; None i carne senz'osso Overeo Valere la
pesca monda uovo mondo, ' suoeontrarioi cio L'utile senza falica.
GNB.YTB , MB FA MAL UNA SCARPA ,
Eh niente , mi duole una Scarpa, Modo
di rispondere qnando non si vuoldiruna
cosa.
GNENTISSIMO, iVieniimo} Niente af
fatto.
Scomuzzolo, Voce usata da' Maestri,
quando vogliono significare che i fanciub-h non hanno detto straccio dclla loro lezionc.
GNIGNOlAr, v. Friggere, detto fig. L
un certo rammaricarsi che fanno i fanciulli desiderando che che sia o sentendo-si male.
GNISSN, Detto in di Nsasbe-, V.
GPiOCHTO,,s. m. Bernoccoletto; Cornetto, Piecola enfiatura di percossa
Tuto gnocheti , Pieno o zeppo di bernoccoli ; Tutio bernoccoluto.
Gnochbto-, detto per Agg, a persona , i
diminv. di Gnoco. V. GNoeoe- Cogionclo.
GNOCO, s. m. Gnocco, Specie di paslume
vivanda grossolana di figura rotonda. V.
Strangolapreti.
Un gnoco i.v te la testa , Bernoccelo
o Bernoccio e Corno: cio Enflato che fa
la percossa. Dicesi anche Bitorzoe Bitor-zulo.
gnocbi o assolut. Gyocht:, Gnoe~
co <f autunno , Specie di Pera.
Gnoco, detto per Agg* ad uotno, Goc ; Ignocco ;. Balordo ; Sempliciotto-$
Merlolto; Pili grosso che tacqaa deinaecheronii
Gnochi th t'iteti , Grumi, 11 qnagliar
manto del latte nelle poppe.
GNOCOlAR , V. Vbkbrb gnocolXr.
GNOGNO, Voce fam. detta per vezsi in
di Macedonia ad-un- fanciullc di que
sto nome.
GNOGNQLTA , add. Detto per veaii^ e
vale Ragazza amabile , graziosa.
GNOGNOLN V
GNOGNOLO / add. Albiccio; Alticcioy
Cotticcio; Brillo, Alquanlo allegro pel vi
no hcvultv

COL

GOB
lek MIA GXOGJfOLA , dotto a Ragazza per
v ,-/:. V. Cocoi*.
INORANTE, add. Ignorante.
GNOVE, detto cherzevoluiMite, IVove, Vo
ce numerale.
Dicesi anche per NOTO piar, di NOTA ,
Navetta.
i^VUCA, s. f. Nuca; Occipite; Occrpizio,
La parte posteriore della testa.
GIHJCA, dicesi fami), anche per Cervel
lo ; CeUaria , cio Intelletto ,ingegno 5 on
de AVB, GNUCA o BOVA GMJCA, .4ct?r cer
vello Aver tatto, Tale Arer acume, fai-ilil di capire.
BONA NUCA , detto anihe per ironia ,
Cervello tondo, vano, bucato; Testa+buse;
Canna vana; Cervellone.
1GO , s. m. T. de' Pese. Co bio e Bracciolo,
Pesce di mare e di laguna , triviale , notis
simo , del genere Gobius , detto da Linn.
Gobius niger. Trovasi abbondante anche
.nelle nostre lagune, 1 pesca lori -dell' Istria
gli dicono GOATO.
O DE BRENTA, T. deTesc. detto anche
TBST.V , elle italianamente chiamasi
Ghiozzo o Gobio < acqua dolce. E questi
il Cottus Gobio di Linneo ; pesce notissi
mo , di capo assai grosso , ond' detto TBSTN, abbondante ne'fiumi e commestibile.
iGO\TA, s. f. La femmina del Cobio, Co
s chiamasi da' Pescatori quand' essa get
ta V nova.
<GOBA,s. i-Gobba e Gobbo o Scrigno,
Quel i-ilo., io che hanno in sulla schiena
i Cammelli o gli uomini .gobbi.
GOBA DEI ALBORI, Tortiglione , La par.te torta degli alberi o simili.
Mi ':',' FATO A GOBB, Muro a bozze. V,

GOGNA.
GOBA DB LE TOLS , Bitorzo o Bitorzolo,
Rialto che talora scappa sulla superficie
naturale delle cow.
<GOB\TO , s. i. T. de'Pesc. Xeinetta,Reijia piccola. V. RAIJTA.
<GOBO ,add. Gobbo; Gibloso; Gobluto
Scrignuto o Delfino, si dice di ohi ha la.
schiena in arco Curvo o Ricurvo e Ar.cato, Chi piega verso terra.
GOBO p.n.vvxi E DA BUIO, Bisgobbo.
UN BUZAHBTO DB GOBO , Un certo fora
siepe, un talgobbuzzo, ardito, imprort.to e par lutto malizia.
A M: in zo GOBO, Andar col capofra le
gambe; Andar ricurvo, o arcato; che di. cesi anche Aggobbire.
DKVBXTB COBO , V. INGOBARSE.
VBGN VIA oao , Penire colle mani
tpiene, Venire carico Venire a capo
.chino o a capo basso, vale Mortificalo.
CHI VE DISE GOBO? Locuz. fam. Chi vi
dileggia o v' accusa o vi rimprovera? E
Tale Voi vi lagnale a torlo.
FAGB EL GOBO , o PAG.\H LA SALA , Lo
cuz. carcerali che vagliono Pagar la man
cia o Pagar F entrata. Quando un arre
stato entra nuovo in carcere, dee, secola
do l'uso, dar una specie di mancia agli al
tri che ivi si trovano, la quale per lo pi
consiste in una beuta.
C.Ul AL GOBO, V. ZuGIl.

GODEGAR, T. T. Agr. Imporrare o Jm/;','<', si dice del Maudar fuori gty albe
ri o legnami alcune piccole naiconze con
luffa.

GDER, v. Godere. T.
GOBBA F.L PAPATO , Godere il papato,,
modo basso, Starsi con ogni comoiioINTANTO GOM , CWE STENTAR STO KAWCA HAI ,

Un buon boccone e cento guai. Prov. che


si dice di Chi per -un piccolo bene pressa
te non -cara un gran male futuro.
GODER. i.' AMICO o GODER ALEGRAME.VTB,
Godere, Darsi buon tempo, Gozzoviglia
re.; Trionfare ; Far teni])one ; Pasteggia
re, Vigliar diletto mangiando in brigata
e in allegriaStravizzare o Straviziare ,
Mangiai- e bere pi del consueto e ,per pu-ro piacere; Sgavazzare, Pigliar alleilo.
GoDElt VX BEL QUADRO O VX BEL COLPO;,

o U.VA SENA o U.VA COMEDI.*, Godere o Aver


goduto un bel lazzo; Essersi trovatoa un
J>el lazzo., per dire Un tei caso.
COSSA DA GODER, Godereccoo Godevolc.
GODER U.VA TEBSONA O -UNA COSSA , (.(/-

re d" una persona, o d" una cosa, vale


Possederla , Goderne.
MB GODO ASSAB, Io ne san lieto atf&i;
Me ne gode f animo al maggior segna.
No 3tS SOO CHE QUEL CHE SB GODB , .'V--/

tanto dir po^so ci mio quanto quello


eh' io godo e do per Dio.
LA KOBA TO XB DE CHI LA FA MA DE Cbl

i.\ GODE, V. ROBA.


TonwXn A GODER, Jligodere.
GODI, s. m. Godimento, Diletto , gaudio.
Giolito dicesi al Godimento che si prende
>nella quiete dopo molta fatica.
CHE GODI! Che gutto\ Che piacere ch'io
provai Oh guai contento] Che godutal
GODBILE , a<M. Godibile e Godevole.
Oxo GODIBILE , Uom faceto , allegro ;
Buon compagnone.
'GQFO, adii. FIGURA GOFA, Tozzo; TotTolto, Troppo grosso e largo in propor3\an -dell'altezza. V. FOFAJTO.
GOFO, s. m. T. de' Pese. Pesce di mare
buonissimo a mangiare, che pare non in
digeno del nostro mare., e che si pesca per
I pi in Levante , ed anclie nella Dalmazia. 11 suo colore bigio , ed ha la pelle un
po'sagrinata con minutissime macchiette
rossastre.
GOGNA , . f. Voce &m. STO ABITO ME
FA DB LE GOGWB, Quest' abito o Questa ve
ste mi fa delle grinze o delle crespe o de
rialti o de' rilevati.
GOGNE DEL IIUBO , Bozze , Specie d'en
fiature che fanno talvolta rilevar l' intona
co della muraglia. Muro *fatto a bozze.
,
GOG, add. Voce disusata, e vale Melen
so; Tardo , Ser agio: dicesi ali' Uomo.
GOL Voce di gergo degli Ebrei, che vale
Cristiano ed usata frinii, ne' seguenti ri
boboli.
AVER IN CULO EL coi, Aver in cupola o
nelle code chi che sia; Aver chi che sia
in <jueir ultimo servizio; Aver tutti den
tro un sacchetto In altro senso, Aver
la pasqua in domenica ,- Nuotar nel lar
do o nelle lasagne, Star sul grasso.
Eli M LA COUFO.VB DA 0 O!>TA E EL GA

i?r cmo VL coi, Si crogioa in s stesso


e ha' n cui J'irglio^ che doble ed igno
ranza iliengon saldo.
COGIO.VR EL coi, Minchionar la Jlera.
o la malica , Scherzare.
Ml.VCHIOJfAH 'EL COI 'CO L'iPOCRISIA, Dar

il lustro a1 marmi co' ginocchi, tenendo


gli occhi in molle e il collo a vite , e le
nocca col petto sempre in lite.
Gi o GOGTO? Ho io? prima persona
del presente nel Verbo Avere, dello, in
modo interrogai ivoGot LA fitBVB r1 //o io
farse la febbre?
GOLA,

Gola, si dice anche per Ghio-tlornia,


Avidit di mangiare.
GOLA '<ur -l'VTF. Foce ^ Strettezza
d' un monte , Bocca e apertura donde sa
.possa entrar ed uscire.
GOLA DB i' ALBORO, BoCCO, -dceli BJ

Buco dell'albero della nave.


AVER vx BOCX A LA GOLA , Far nodo
Stella gola, diccsi del Fermarvisi materia.
CjflAI'B PER LA GOLA. V. GHIA?\B.
COLPO O B.OTA BOTO LA GOLA, SefgOZ-

zone.
CONTSNT* IA COLA , Soddisfare alfav'(d i i della, gola; Lusingar la gola con
nuove vivande. La sola, il sonno e [ozio
se piume hanno -del mond ogni virt
sbandila.
FAR GOLA , Far gola o Dar gola , -va;glionolndur desiderio o appelilo. M ifan
no gola moltissimi piatti ; Mifan venire
Tacouolina in bocca Far cilecca, Mo
strar di dar altrui che rlie sia e non gliela
dare.
FAR. TnnN\n LE p VUOLE i.v GOLA , Riba
dire le altrui parole; Riconvenire alcu
no; Farlo disdire,
PARJAR IJT GOLA, Parlare in gola; Gor*
_gogliare in gola in gola.
.Sor, LA GOJ.A , Sotto il mento.
GOL AZZA, . f. Golaccia, Cattiva gola.
GOLNA , s. C T. Idraulico. Cosi dicesi
la Ripa bnssa del fiume a pie dell' argine
o della ripa alla , o sia Quella parie del
letto del hume che non va mai coperta
dall' acqua.
GOLTA,s. C Gorgiera; Collaretto di
merletti e di fettucce increspale quasi a
foggia di laltuga. N portano pure le Don
ne di pietre preziose e si dice Serto </{
gioie.
GOLEZZO. Sincope di GOLOSEZZO. V.
GOL1E, s. m. Goli, Fraiizesismo. Gor
giera o Lattughe, Collaretto di bisso o
d' altra tela fittissima, che portavasi dal
le donne civili atlorno al collo a guisa di
collare, ed ora nou pi di moda Co
niglia , dicesi ad una specie di collare al
la Spagnuola.
GOLOSEZZO o GOIOSABIA , s. f. Leccor
nia ; Leccheria; Lecconeria; Leccume ;
Ghiotlornia.
GOLOSIT , i. f. Leccornia e Ghiottornia, Appelilo disordinalo a'canjangiari.
Dicesi anche per GOLOSEZZO.
GOLSO, a- 11. ROBE COLO o

CHE TIRA LA OL , Irritamenti della go


la per cose ghiolle che stuzzicano l' appetito.
GOLOSN , add. Go/o*acci"o ; Ghiottoni.
GOLZARNA,s.f. Voce agr. Giogaia; Pagliolaia; Suggiogaia e Giogo, La pelle
pendente dal collo dei buoi.
GOLZ1RA , . f. Voce forse corrotta da
Gorgiera , Armadara della gola che usavasi anticamente portare , ed anche per
ornamento.
GOLZIBBA DA CAjf , Collare del cane Sonagliera, dicesi a quel Collare eh'
pieno di sonagli. V, SGUINZAGIO.
GOLZIERTA, s. f. Gorgieretta; Gorgierina.
GOMA, s. Gomma.
COMA DE FIN , V. RASA.
GOMA DB ZINEPRO, Sandracca.
GOMA DB ZARESBR , Oric/iicco o Onchico.
GOMA ARABICA, Gommarabica o Gomma arabica e Bomleraca; e La pianta
da cui si ha questa gomma della da'Sitem. Mimosa Wilottica.
<;..- \ ELASTICA, Gomma elastica, Spe
cie di resina ch'i prodotta dall'albero del
lo in Botanica fevea Guianensis , pelmezzo d'incisioni che penetrano sino al
tronco.
.
GOMA COPL, Gomma Coppale d Ame
rica , Specie di resina buona da far ver
nici.
SOMA , add. Gommato.
30M ARARO. V.FHAGOLA SALVADBGA.
COMBINA, s. f. Voce agr. Porca, Quello
spazio della terra nel campo tra solco e
solco , nel quale si gettano e si ricuoprono i semi.
CMENA , . f. Gomena e Gomena o Gwmina , Canapo il pi grosso delle navi.
Ogni gomena composta di tre gherlini.
V. GHBHL.V.
GOMENA SJORCA, Espressione mar. Fol
la di gomone, un giro che prendono
l'una su l'altra le gomone sulle quali an
corata una nave , incrocicchiandosi meuIr'essa gira o mula posizione.
Dl'CHIA DB LA GOMBWA , V. DuCUIA.

IMBAROXAR LA GOMEJTA , V. IMBAIIC^II.


FEHM.XH LA GOMBWA, Imbiettare la gomona , cio Volgerla intorno alle bitte
per fermarla. Sbiettare la gomena e l'O
perazione contraria. V. BITA.
LASCR LA GOME7VA, V. LAgcXR.

FILAR LA GOMENA , Filar la gomena ;


Mollare o Ammollare il canapo, Lasciar
correre il canapo. V. TORTIZZO.
BATBR LE GOMENE, Traviare, Avvol
gere dalla cima le gomone o altre ma
novre.
GHB VOL LA GOMSJTA, lo stesso che (-.HE
VOL LE AHGA?I-E. V. ARCAVA.
GOMENETA, s. f. Gomonetta.V. CAO DA
FEBO DB CAICHIO, in CAO.

COMER, s. f. o meglio GOMBA, Voce


del Conlado verso Padova , il Frutto del
GOWARARO, cio del Corbezzolo. V. FHAGOI.A SALYADGA.

GOM1R , s. m. T. Agr. ( dal latino Vo-

GON
mer) Vomero o Vomere e Bomber, Stru
mento di ferro concavo , il quale s' inca
stra nell'aratro per fendere in cavando la
terra. V. VBRSUBO.
GOMIO, s. m. Gambilo, chiamano i Pe
scatori valligiani l'angolo interno di due
pareti riunite d' un cannaio o chiusura
del pesce nelle valli. V. Fisso.
GOMIO , dicesi anche per COMIO , V.
GOMITAR ,v. Gomitare; Recere; Riget
tare ; Rimandare ; Rivedere i conti.
GOMITA L' ANBMA, Recare I' anima,
Vomitar molto.
AVBR MOTO DA GOMITAR, Amoreggiare
e Quel contorcersi e piegarsi per lo lurbamenlo dello stomaco mandando fuori del
la bocca del vento prima di recere Tener
su le carte, dicesi in modo basso di Chi
arcorreggi o abbia alcun turbamento che
lo incili al vomito.
COSSE DA FAR r,.iiiiT\R i CAin, Fare sto
macare o recere i cani, dicesi di Chi pro
ferisce cose sioinachevoli o alterale o bu
giarde.
FAR DA GOMITA , Provocar lo stomaco
a fastidio o a vomito.
GOMITARA, s. f. Reciticcio, La maleria che si manda fuori nel recere. E fig.
si dice di Cosa fuor del suo slalo ed imperfella.
GMITO (coll'o largo) s. m. Fornito; Ri
butto; yornitamento; Ribaltamento , II
vomitare Gettito, dicesi al Vomito di
sangue.
AVEB MOTO DE GOMITO , Mareggiare ,
verbo neul. e Mareggiarti. V. MOVBUSB
EL STOMSGO in MoVBB..

GOMITORIO , s. m. Pomitalorio; Vomi


tivo; Emetico , Medicamento per far vo
mitare.
GNDOLA , s. f. Gondola o GonoVi ( for
se dal Ialino Conca , gascio delle concluglie,o Cymbula, barchelta) Barchella pial
la e lunga, con ferro denlellalo poslo ver
balmente in prora, con un copertine nel
mezzo , che va a remi e si usa particolarmenle in Venezia per navigare sui canali
inlerni. V. CAJOXEBA, TRASTO, SENTINA,
BAWCBBTA , ZEWA , PBOVIBR , POWER.
BARCAM'OL DA GONDOLA, Gondoliere.
GONDOLAR , v. Zimbellare ; Allettare ;
Adescare; Inescare; Pescare; Lusinga
re ; Uccellare alcuno , Trar alcuno alle
voglie sue con lusinghe e con inganni
Carrucolare alcuno, vale metaf. Indurlo
con inganno a far ci che non vorrebbe
Far pastura , Porgere allettamento.
GONDOLARSB, dello da alcuni per GON
GOLARSELA , V . GONGOLAR.
No ESSER OMO DA GONDOLAR, Non eSSCr

uomo da uccellare a fave, cio Che non


si lascia sorprendere da lusinghe. Non te
mer grattaticci.
DONA CHE SA GONDOLAR , Donna inveschialrice o invescalrice , lusingatrlcc,
allettatrice.

GONDOLTA, s. f. Gondoletta, Piccola


Gondola.
GONDOL1ER , s. m. Gondoliere.
GONFiXDA, s. f. Gonfiamento; Gonfia
tura.

GOR
GONFIADN, add. Enfiaticcio; Turnidetto.
Ecchimosi, T. Chirurgico, Contusioncella cutanea.

GONFIADURTA, s. f. Coccia,- Enfiatuzzo; Enfiatello.


GONFIAR. V. ScioiwX.
GONFIEZZTA , lo slesso che GONFIADBEBTA , V.

GONFIO , add.
OMO GONFIO , dello metaf. Vano ; Su
perbo; Gonftagote; Gonfianugoli ; Fu
moso.
PAROLE GONFIE , Parolone ; Parole o
Concetto ampolloso.
GOJfGOlAR, T. Gongolare; Colleppolarti; Giubilare ; Brillare, Saltar di gioia.
Gongolacchiare n-equenlalivo.
GONGOLARSELA, Sdonzellarsi ; Dondo
larsi o Dondolarsela , Godersi nella sua
quiete senza far nulla.
GoKGOlAl QOALCON , V. GojfDOLR.

GONZO (colla i dolce) add. Gonio; Gof


fo; Merlotto; Minchione ; Sempliciotto.
FAB KL GONZO , Far lo gnori , il nescitt ;
Far r iidiano, Finger di non sapere.
l'KiAn ni. GONIO , Aggirar il beccafico;
Pelar il tordo, Ingannare e Cavar di dos
so danari.
GORDONIERA , i. f. T. Mar. Cordoniera,
Quella corda che sostiene in alto la pen
na della mezzana delle navi.
.
Cordoniert, diconsi ancoraglieli* corde
si. i uli che dal giro delle coste di poppa
via sono tesate al bottone dello stragli ,
per impedire che il piede della vela fre
gando contra la coffa si consumi.
GORFA, s. f. T. Mar. Gorfa, Nome di al
cune chiavette che sono conficcate sopra
1* incastro della chiave verso prua.
GORGA , . f. e GORGHBGIO , Gorgheggiamento , Trillo di voce fallo nella gola
FA LA GOBGA o GORGHBGIO , Tirar di gor
gia.
GORGA, Accento, dicesi il Proferire, il
quale ti fa allo o piano o acuto o grave
eie. ed intcmliarao la maniera di esprime
re una lingua di dialetto ilaliano. El
GAUNA GOBGA CHBNOLs'lNTENDS, Nons'll-

tendc a parlare.
GORGBEGlXR o GORGHIZR, v. Gorgheg
giare _ Parlando degli Uccelli , dices
Garrire.
GORGON. V. SAN GORGON.
CORNA ( coll'o stretto ) s. f. ( dello con vo
ce bai-b. Cornicia) Doccia, Canaletto per
cui si fa correre unitamente l' acqua dai
tetti.
GOIWA , in T. Mar. Doccia della trom
ba , Canale di loglio per mandar fuori del
bordo l' acqua che vien tirala su dalla sen
tina.
CORNA , detto in T. Agr. TruoffoZo, Ca,nalello che serve di condona dell acqua
per innaffiare la terra delle ortaglie.
GORNTA, s.f. T. Mar. Doccia per piscia
re, dicesi Quel canale di legno che di co
verta va in mare per comodo. V. SERPA.

GORZN DE MAft. T. de' Pese,

GRA

GOT
Gonfiamente delle cqtie sospinte
Ai' vwrti.
COSSO,, m. Gozzo.
DOSA o OMO COL COMO, Donna o C/orno
gozzuto.
.
AVER BL cosso PIE*, Aver gattaia , dicesi de'Polli Dello per meuf. Aver col
mo o imbocco il sacco; Aver colmo io sta
io, Aver Teglia di parlare liberamente, di
volare il gozro Aver la sozzata o Pren
dersi gozzaia contro d'alcuno, vale Ave
re sdegno e odio invecchialo e aver gran
voglia di sfogarsi a parole.
No LA MK POL AWDAB /.O DBL GOS3O, Non

posso inghiottir la pillda ; Non la fosso


sgozzar , cio dimenticarmi nn dispiacereForare il gotto, Fare il mal pr.
V. IWGIOTR.
SrODAR BL COSSO. V. SvODXll.

GOTA (coli' o li-elio ) . f. Gotta e Podafra, dicrsi Quando cade nelle giunture
e" piedi ; Chiragra e Ciragra, chiamasi
la Golia nelle mani ; Gonagra quando vie
ne alle ginocchio.
GOTAGMA, s. f. Gommagutte o Gommaut, Sorla di Resina gialla rossaslra, la
quale si ha da nn albero nel Siapi e nella
China , dello da Linn. Cambogia Gatta.
GOTR, s. m. Coti da noi vien chiamalo
jtlel Velraio che fa golii o sia tazze di ve
tro ad uso di bere. Maestro difar bicchie
ri. V. Moniw.
GOTSIN , s. m. Bicchierelto e Bicchie
rino Ciotola, dicesi il Vasello da bere
senza piede.
GOTICO, add. Corico dicesi per Agg.d'ordine d' archilellura e di carallere antico.
Nel vernacolo per diciamo GOTICO per
Antico . Si dice per esempio COSSA GOTICA
-e anche OMO corico per indicare Cosa an
tica o anlicala , e Uomo di maniere rozze
ed antiquate.
GOTO (coli' o largo ) s. m. Gotto; Bicchie
re o Bicchiere e Tazza, ed inlendesi propr. col lerinine vernacolo Qul bicchiere
che ha la base pi girella della sommit ,
perch gli altri Bicchieri che hanno la ba
se eguale ali* apertura , diconsi in T. Ve
traio .'i ii. i'i - 1;. V.
GOTO DB LA TBOXBA , V. TllOHBA.

COSSA CHE CAVA 'L GOTO , Cosa che da


baiili bere Dello melaf. vuoi dire Cosa
ehefa piacere, che va a sangue, ch' di
tutto genio.
DARSB AL GOTO , Darsi intu bere; Gittarsi al bere o in bevera.
No L' B.V GOTO DA SCPIAB , Non mc-

ttiere da abboracciare , vale E cosa da


farsi consideralamenteNon come bere
un uovo.
PERDESSE W l'OH GOTO D*AQUA. V. PE-

DER.
VOLER BL GOTO PIE! B LA JfASSERA IMBSIAGA , Voler la pesca monda, cio l'uti
le senza fatica o pericolo, Che anche li di
ce, Voler la moglie ebbra e la botte piena.
AiroXa IN GOTO , Locnz. agr. Allegare,
dicesi degli Ulivi quando perdono i fiori
ed allegano.

GOTN , s. m. Sicchierone; Sellicene;


Tonfano.

55

Gorbjf, detto per COT>N, V.


COTONINA, . f. Cotonina, Agg. a tela
grossa .di cotone.
GO VERNAR, v. Governare, Reggere.
GovBKirXa i ABITI, LE SCARPE eu-. Rabberciare; Racconciare; Raffazzonare;
Rappezzare.
GovBBNXa LB tzn'ir. , FIAGUB * i -. Medi
care; Curare.
GOVERNAR LE rr.nr.. Governare, Trat
tandosi di terreno o di pianla vale Conci
mare Sanicare {a terra , vale Ridar
la in buona qualit.
GOVERNAR OSBLBTI , Governar uccelli ,
polli eie. Dar loro mangiare e bere.
GOVERNAR LE BESTIE , Governare o />'<governare, parlando di cavalli, cani eie.
vale Averne cura.
GOVERNAR i POLASTRI , Ammannire i
polli, cio Prepararli per cuocerli.
CHI GOVERNA LA SO VITA GOVERNA D.Y

-BEL CASTLo, La buona cura caccia la


mala ventura, simile all'altro, Buon ca
stella guarda chi 'I suo corpo guarda.
GOVERNATR , s. m. Governatore.
GOVERNATORI DB ..' 1 \ i >; >i.r . chiama
tasi sotto la Repubblica Vpurta una Magistralura composta di ire Senatori a cui
spettava l'esazione uri!, i decima imposta
su talli i beni stabili.
iGovEBWATon DB NAVE appellavasi il Pa
trizio Veneto preposto a comandare una
pubblica nave. Sei erano ordinariamente i
Governatori subordinati al PATRON DE LB
ITAVI, ch'era il Contrammiraglio, ed era
subordinato all'AtaiiRAjrTB o Vice-Ammi
raglio , il quale pure era subordinato al
CAPITN DE LB NAVI , che corrisponder
All'Ammiraglio dell'altre nazioni europee.
V. SORACOMITO.
GOVERNO , s. m. Governo.
GOVER.VO VBCHIO, Neologismo dell" uso
vernacolo, e s'intende il Governo della Re
pubblica Venela aristocratica , -che cess
col memorabile decreto abdicalivo del
Maggior Consiglio 12. Maggio 1797. sosliluendovi la Democrazia.
GRA. V. GRAB.
GRACILTO , add. Gentili no o Gcntlelto, diccsi per vezzi. Gentiletto i com
plessione.
GRADA, e. f. Grata; Graticolato; Jngraticolato, Inferriata a guisa di gralicola.
GRADA DBL CONTESMONARIO, Graticcia
del Confessionario.
GIADA , detto in T. de'Pesc. Graticcia,
Ordine in forma di grata , con cui nelle
valli nostre maremmane si fanno passare
i pesci pi piccoli da un luogo ali' altro
mettendolo come porta della chiavica.
GRADADA , s. f. Voce aulica ; ed era precisamenle Quella che ora diciamo SCALINADA , Gradinata. Inlenderansi li gradi
ni delle rive che servono per montare in
barca e dismontare.
GRADASSO. V. BRA TASSO.
GRADElADI, s. m. T. Mar. Carabotti
no, Specie di Graticolato fatto di piccoli
legni riquadrali e lunghi che s" incrocia
no ad angoli relli e s' incaslrano gli uni
ogli altri per la meli della, loro grossezia.

GftA

aS;

GRADEL\R, v. Retare; Tirar la rete,


Dicesi da' Pittori quando tirano alcuni
quadrali per copiare un rjuadro dal piocolo al grande. Quindi Disegno o Pitti*
ra retata.
GRADNA, ..C Gradina, T. degli Sdullri, Ferro piano a foggia di scarpello a due
tacche che serve agli Scultori per andar
lavorando con gentilezza Jp loro slalu'e
dopo aver adoperata la subbia e il calcagnuolo.
GRADUATO, . m. Vocabolo eh' era in
uso tra i militari del cessalo Governo Ve
neto: voleva dire Viziale superiore, ed
inlendevansi il Maggiore, il Tenente Co
lonnello ed il Colonnello, i quali trovanti
nel grado di mezzo tra lo stato generate
e il subalterno.
GRAE o GBAZLA, s. f. T. de'Balllani. Gra
ticcio, Slrum"nto inlessnlo di verghe sul
quale i Baltilani batton la lana.
GRALA, s. f Gradella; Gratella Gra
ia ed anche Graticola e Graticoletta ,
Strumento di ferro da cucina notissimo'.
Bastoncelli si dicono que' ferri che for
mano la gralicola.
Graticola , dicesi in genere d Qualun
que strumento o ordigno fatto a guisa
delle graticole da cucina.
GRALA detto in T. de' Baltilani, V,
GRAE.
GRABLA, detto in T. Agr. Ammostato
io, Legno col quale ci pigia, fatto in for
ma di graticola.
\ ;,', o PASSAR DA LA GRABLA A LA PEBORA o CASCAR DA IA GRAELA IN FOGO, Mo
di fig. Cader dalla padella nella brace j
Uscir dalla brace e rientrare nelfuoco,
Vagliono Schifando -un male incorrerne
un maggiore Imbottar sopra la fec
cia , Aggiunger errore sopra errore.
LA GRABLA CHE CRIA A LA FERSORA. V.

PAELA.
GRAELTA , s. f. Graticoletta ; Gralicciuola . Picciol graticcio.
GRATO , s. m. Listala ; Regola; Agget
to o sia Risalto, Parte della Cornice.
GRALAN. V. CALABR'ON.
GRAMAT1CA, s. f. Cromatica o Gram
matica.
VAL PIO LA PRATICA DB LA CRAltATIGA ,

Val pi la pratica della teorica, cio l'E


sperienza pi utile del sapere.
GRAMATICIITA, s.f. Grammaticaccia.
GRAMATICHTO, add. Gramaticuccio
Gramatictrzzo , -limili, e avvii, di Gramalico Gramuffastronzoli, voce bassa,
Gramaticuzzo , Pedanluolo, Saccenlcllo.
GRAMAZZO , add. Poveraccio ; Poverel
lo, Voce di compassione verso d'alcuno.
GRAMGNA , s. f. Gramigna o Gremifna e Grano delle formiche , Pianta d'era imi issi 111,1 , delta da' Sistematici Trlcinn repens , ed anche Tramen caninum.
Le piante Graminee si dicono anche Gnicolate, per Aver un fusto articolalo e
che si piega in ginocchio--G*m'co/f' chianansi quelle articolazioni delle quali so
no organizsale le radici ed i culmi. L'abbrccwnte gramigna.

358

GRA.

GRA

ORTO PIE* DE GRAMEGNA , Orto grami


gnoso.
GRAMEGNTA, . C Gramignuola.
GRAMERC. Granmerc , Parlicella di
ringraziamento per favore o grazia rice
vuta.
GnAMBRCB CHB LA M'ABIA 8ALUD,Gra-

tnerce ch'ella mi saluti o m' abbia salu


tato. Diciamo ancora GBANDEZZA :>SINARBB, V. GRANDEZZA.

6RAMTA, s. f. Voce anliq. Lista , cio


Quelle che si pongono sulle vesti donne
sche per ornamento.
GRAMO, add. in sign. di Misero , Infelice,
Gramo POVERO GRAMO ! Poveraccio; Po
verello L' IN GRAMO , /':;.'( un mtiero, un tapino, un infelice.
CHIAMARSB GRAMO , Pentirsi MB

ZA DEI CRASI o' U , F/ocJii* e nel plur.


Fiocini, La buccia dell'acino. V. CIGOLO
PlBJf DEI GBAM COME L' U , Acinoso.

GRAW DE POMO INGRANA , Chicco, Gra


nello o acino di melagrana.
GBAX , in T. degli Oriuolai , Turac
ciolo, Cos eisi chiamano tulli i pezzi d'ot
tone elicsi ribadiscono nelle piastre delle
mostre e de' penduli.
GRAXI o' rsfcBVso , Lagrime d'incenso.
GRAIT DEL yoc,if , V. SCHIOPO. MBTBtt BL GRAir, Ingranare o Far il grano,
Mettere un granellino d'oro nrl focone
d'una canna acci resista pi ali' azione
del fuoco e non i allarghi pi del dovere.
Il Grano, per peso la decima parte
d'un danaro.
GRAN. Voce sincopata di Grande. V.
GRAMPO.

CHIAMO GRAMO DB A VERGHE VOLUDO OK\ ,

DE GRAN INVERNO , DB GRAN MBZOD ,

Idi vento o Duolmi o Mi duole ; Mi spiar


o o averla amata.

Difitto verno ; Difitto meriggio, Per de


notar il colmo del freddo e del caldo.
GRANA, t. f. Grana, Animaletli poco di
versi dai pidocchi de' fichi e dalle rimici
degli agrumi, poco maggiori del grano
della saggina e del colore di essa, conves
si, che si trovano in abbondanza nelle
montagne della Spagna e nella Morea, e
si nutriscono sopra un arboscello chiamalo
Elee. Questa grana serve a lingerc i pan
ni in rosso e paonazzo, ed anche agli usi
della medicina.
GRAN ARISTA , s. m. Custode de' grani,
Quello che ne'proprii granai custodisce le
biade altrui, cio de' mercatanti. La Cru
sca ba le voci Granaiuolo e Granaiolo,
ma vagliono Venditore di grani e non Cu
stode de' grani , come noi intendiamo col
nostro termine.
GRAN\TA. V. INGRANATA.
GRAN BESTIA , V. in BB.TIA.
GRANCLA (coli' e larga) s. T. de'Pescal. Granchio canino, Specie di Gran
chio marino a coda corta, detto da Linn.
Cancer Depurator. Egli comune e non
se ne fa uso.
GRANCOLA (coll'e stretta) s. f. Grancevola e Granchiessa marina. La fem
mina del Granchio Cancer Mata ( V.
GnANzjf. )

GRAMO ni! Loruz. ammir. Guai a me,


Povero meGHAMO TI, Guai a teGRA
MO TI VE, V. VB V. STAR FRESCO in
Fnruco.
GRAMOLA , s. f. Gramola e Maciulla,
Stromento noto composto di due legni con
ilii si dirompe il lino e la canapa per net
tarli dalla materia legnosa. Chiamami
Coltelli qui-' due legni che entrano nel ca
nale della Maciulla.
GRAMOLA DA VASTA , Schiappa e Gra
mola.
GRAMOLA DBIOTNTI, Mascella; Ganatcia i Mandibula.
GRAMOLE DESPIGOIAB , Locuz. anliq.
Sacca sferrata , Senza dentiMascelle
sdentate.
GRAMOLAR - v. Gramolare e Maciulla
re, Dirompere il lino, la canapa eie. col
la gramola per separarli dalla materia le
gnosa. V. SPOLAORA.
GRAMOL\R LA PASTA , Gramolare , E
ove non gramola e la pasta si lavora co*
piedi pestandola, allora dicesi Calcare.
GRAMOLAR cl DE.VTI, Masticare; Ma
cinare. V. MASBWB.
GRAMP1A, S. f. O AnPESI DA ATACO, T.

jlar. Grampo, Maniglie di ferro che s'in


chiodano nel bordo ilei Vascello per di
fuori quando si carena, per assicurarvi le
conlrosarchie.
GRAN, s. m. Grano.
GRAVI, Frumenti, Sotto qursio nome
si comprende generalmenle Ogni altro se
me di biada cercale o graminen atto a far
pane o polenta. 1 Lombardi dicono GRANAGUE.
GRAN DB MOLTA P.M-.M , Grano male
impagliato : cio Poco frumenlo e molta
paglia.
GRAN TEST^O, Grano lopposo.
SCUSSE o SCORZA DEI GRAM , Loppa o
Lolla. V. Scusso.
GRATT aurX A TBRA , Grano allettato ,
Quello che si trova in terra abbattulo dal
la pioggia e dal venlo.
Turi i OSEI CONOSSE EL GRAJT, dello metaf. Qgni uccel conosce il grano , che va
le, 11 buono piace a tutti.

GI D'U, Granello o Acino Scoa-

MUSO DA GRANCBOLA, V. MlTSO.

GRANCTO, s.m.Gra/jc/a'o//no. V. GRANZETO.

GRAN CHE , Gran che ; Gran cosa ,


Espressione ammirativa.
GRANC1PORTO , . m. T. de' Pese. Spe
cie di Granchio, Brachiuro o sia Gran
chio marino a coda corta , dello da Linn.
Cancer Hirtellus . Somiglia nelle mani
al Granciporro , nde trasse il nome ver
nacolo. iNon se ne fa uso.
GRANCIPRO , s. m. Granciporro o Pe
sce Margherita,Spccie di Granchio ma
rino a coda corta, dello da Linn. Can
cer Pagurus. La femmina di qucsla spe
cie delta volgarmente PORESSA. Questo
buono a mangiare.
GRANDESN

GRANDTO / add. Grandetto , Grndcciuoloj Grandicello.

GRA
Et Pib CR*M>ETO , 11
Maggioretto, Alquanto maggiore , cio
il Maggiore di eia o di sutura tra'fanciulli.
PAUSE GRASCE, Garzoneggiare o
Farsi garzone, Crescere, Ingrandirsi col
la persona.
GRANDER , .. m. Voce che noi pronun
ciamo col dittongo franzese, dalla qual
lingua deriva , e vale Grandigia; Gran
diosit; Magnificenza i Fasto.

GRANDEZZA , s. f. Grandezza.
GRAVDBZZA DEP.-VARSB ! Locuz. bassa e
fu. Grande onore io ricevo; Non ne son
degno. Dicesi per ironicamente di Clii
sembri non ricordarsi pi dell' amico e
non lo saluti nemmeno. Grazie che a po
chi il del largo comparte.
GRANDIZXR , v. Grandeggiare , Farla
da grande.
ORANDO, 8. f. add. Grande e Gran per
troncamento.
GRANDO E cnosso, Balousco, Voce bas
sa. GRANDO IMPICAO , Grande impic
catolo, Abile ad essere impiccato perche
oltrepassa i diciotto anni il' ria UN
TANTI Pib GRANDO, Miiggiorello; Maggioretto EL n\i OSANDO DB TUTI, Maggiorissimo e Massimo.
DBVBNT\R ORANDO , V. I \ oc \ MM <>..
COSCE GRANDB, che Icani dicono scher
zevolmente COSSIB GBANDE , Alte cose ;
Dir alte cose , vale dir cose strane.
GRANDO B ton DA ONENTB , Fantonaccio ; Gallione.
FAB. LB COSSE prb GRANDB DB QUEL CHI
LE XB, Caricar nel discorso ; Esagera
re; Far f un pruno un melarancio: det
to fignr.
FAR DA GRAXDO o EL .:( MI,, , /-'/,:,- del
signore; Fare il magnifico , il magno f
Far del grande ; Stare sul grande.
FAR TEGNR GRANDO curo, Maniera fam.
Accrescere unoV'HO FATO TEGX^R GRAN
DI B GROSSI, V ho accresciuto insinoda
teneri anni : cio V ho educali, avanzati.
OH QUESTA XB GRAXDA ! Oh questa
col manico , Si dice ili Cosa straordi
naria.
GRANDN , Grondone add. ed accresc.
di Grande e si riferisce a Persona di sta
tura grande Grandaccio, diresi per
accresc. ed avvililivo di gr;m<lo. Uom
graniticelo e da nulla Gaione, siisi,
vale lo slesso che Uomaccio granile e gof
famente grosso. V. STA,pfGHjni.?f.
GRANLO.s.m. Granello, II seme che ti
genera nelle spighe delle biade, grano etc.
Gi VELI DE L'U, Granelli o Finaccioli.
GHANLI DE CASTRA, Granelli o Testi
coli d montone. Frittura di granelli.
SU.VR i ORACELI, Jiaggranellare, Raunar insieme le granella sparse. E detto
fig. Procacciare e mettere insieme ragunindo.
PIBN DB GRAifBLt, Granelloso.
GRANR , s. m. Granaio e Granaro o
Fossa granaio , Luogo dove si ripone il
grano.
GRAJYETO, . m. Gratuito. V.

GRA
GRANF\TO, Granfatto. Avv. e vale Mol
to , Certo.
Noi XB GRADATO Baio , Non molto
Mio.
t Jri'.N FATI' CHB HB TOGA STA DESGRAZIA?

egli possibile che ni avvenga etc.


GRANFIO, add. Aggranchialo-, Rappre
so , Dicesi di qualclic membro intirizzilo
dal freddo.
GRANFO. V. GAKFO.
GRAN1DR, s. m. o Fano DA VE.V\R , T.
de' Cesellatori , Granitoio o Ferro da ve
lare, Specie di Cesello che serve per gra
nire o velare i lavori d'oro o d'argento.
GRANIDRA, s. f. Granitura; Granimenta i Granigione - 1." azione del gra
nire.
GRANIR , v. Granire o Granare , F;ir il
granello, dicesi dell'Uva e di tutti gli al
tri prodotti che fanno grano.
GRA^IR, in T. degli Orefici o Cesella
tori, Granire; Far grana o Dare la gra
na, Andar percuotendo i panni ed altre
parti delle figure con martellino ed un
ceselletto sottile in punta.
GRANITA , s. f. Gramolata o Gragnola
ta, T. degli Acquacedratai. Sorte di Sorbello congelato a modo di semolino o
d'un ammasso di ininulissiina gragmiola.
GRANITO, s. m. Granilo, Surla di mar
mo dnrissimo e ruvido che ha della na
tura del porfido ed picchiato di nero e
bianco e talvolta iti rosso Granitetla,
diccsi a Sorta di pietra tinta ili minulisiime macchie bianche, livide e nere smor
te; ed Pietra di Corsica Granitello
il nome volgare della Pietra arenaria
Granitone si dice a Specie di Grani
to di grossa grana , che non s'adopera iu
gentili lavori. So-,\n GRAMTO , V. SO
NAR.
GRANZTO ( colla z aspra ) s. m. Granchiolino o Piccolo granchio , Voce colta
quale s'intende da' nostri Pescatori varie
*|>eeic di Granchi o piccoli per loro na
tura o piccoli per et , come il Cancer
Pisuin, Limi., il Minutus, Limi , che so
no piccoli di loro natura, come parimen
te i piccoli d' altre specie.
GRANZITO , add. dimin. di GRANZIO,
Rancido , Alquanto rancidoRigno fu
detto del Burro.

dorle e pinocchi, quando per essere stan


tii e corrotti mutano il colore, l'odore e
il sapore. Lardo vieto o Lardacelo; Su
gna vieta; Carne secca che sa di vieto
Rancidume o Vietume, dicesi a Quan
tit di cose rancide.
DBVBjrria GRAKZIO. V. GRANZIR.
COSSE GRANZIB, Rancio o Rancido, e
vale Troppo vecchio o Troppo antico.
Stanto e Veto^ dicesi fig. di Cosa renduta per lunghezza di tempo inutile o in
fruttuosa.
.
GH' DEL GRAirzio , detto fig. (T del
rancore , cio Dello sdegno o dell'odio co
perto.

GRA
No TOSTA CHE LA MIA PELE DEVBVTASSK

GRANGIA PER i ALTRI, detto pur fig. Non


vorrei patire per un altro, portar la pena
per un altro; 11 porco patisce le pene dei
cane.
GRANZIL, s. m. Cruschello, La parte
pi grossa della farina di granoturco
Cruscone , diccsi la Semola abburattata.
GRAHTZIL o BHUFOIO DB CALCICA , T.
de' Muratori, Sbulleltatura , Quel getto
che fanno g' intonachi di calcina d'una
porzioncella di lor superficie, per lo pi
di figura tonda, simile al cappello o alla
testa d' una bulletta o chiodo.
GRANZR, v. Invietare o Invietire, Di
ventar vieto, e diceti de' pinocchi, man
dorle etc. V. GRANZIO.
GRANZO (colla z aspra) s. m. Granchio ,
Voce con cui nel nostro dialetto s' inten
de alcune specie soltanto di Granchi di
mare.
Per GRAIVZO, intendono i Pescatori una
specie di Granchio marino a coda corta ,
conosciuto da Linueo col nome Cancer
Moenas. Con questo termine vernacolo
s'intende tanto il maschio quanto la fem
mina, ma pi frequentemente il maschio
solo, dandusi alla femmina di quesla spe
cie il nome di MASAITBTA. Oltre al servire
di cibo, in alcune stagioni cangiano di
scorza, e allora si chiamano volgarmente
MOLKCH, da MOLEGATO cio Molliccio o
Molle.
GRANZO COMPASSO, Granchio a coda cor
ta, Brachiuro, dello da'Sistem. Cancer
longimanus, cio Lungo di mani , onde
gli venuto il vernacolo Compasso. Egli
frequente e se ne mangia.
CHIAPR c.v cruv/.o , detto fig. Piglia
re un granchio ; fare un mazzo di gran
chi; Pigliare un granchio a secco o un
granciporro, vagliono Ingannarsi , pigliar
errore, abbagliarsi nell'opinione, nel con
ciglio.
GKANZN (colla z aspra) g. m. Granchio
marino a coda corta , eh' una specie di
Brachiuro, detto da I .i un. Cancer Maia,
il quale ha il torace con molte punte. Con
questo nome s'intende particolarmente il
maschio di tale specie , chiamandosi la
femmina GRANCBOLA; ed uno de' gran
chi pi grandi del nostro mare.
GRAO, s. ni. T. Ani. Grado, cio Rango;
ed anche nel sign. di Scaglione o Gradi
no della scala.
GRAO, chiamasi poi coninnem. il paese di
Grado, situato in un' isola dell' estuario
Veneto di questo nome, ch'era compresa
nel primitivo ducato Veneto,dislanle quat
tro miglia da Aquilcia. Questo era il luo
go ove ai tempi Romani sraricavatisi tut
te le provvigioni militari ch'erano diret
te per mare ad Aquileia. Fu di poi per
qualche secolo la residenza d'un Patriarca
che venne indi traslatala a Venezia nel
l'anno 1018. circa, e fu Vitale Sanulo il
primo che venisse.
GRAPA, s. f. T. Agr. Erpice, Strumento
di legno fallo a cancelli, guernito sotto di
denti di ferro o di legno, col quale si spol
verizza la terra lavorala.

GRA

259

GRAPGIA, s. f o LAVAZZO, T. Agr. Lap


pola, Surla d'Erba i cui frutti s'attacca
no altrui alle vesti : dello ila" Bolanici Arctium Lappa dal Matlioli Personata, n
da altri Bardana. V. IVGRAPEGIH.
GR APELA, s. f. T. de' Cacciatori marem
mani, Ramponi, Laminetta di ferro con
punte che essi tengono alluri-aia alle scar
pe d'inverno per non scivolare sul ghiac
cio.
GRASPA , s. f. Graspo o Raspo , Grappo
lo dal quale spicciolata piluccata e leva
ta 1" uva.
GRASSE, Graspi o Raspi', chiamansii
grappoli senz'acini finazze si dicono le
Bucce dell'uva uscitone il vino. iVoi per
sotto la voce GRASPE comprendiamo gli
uni e le altre insieme confuse Grassa ,
diccsi all'uva pigiala , dalla quale non sia
stato spremuto il mosto. V. GRAN D'U.
SAVR DA GHASPF. ., Saper di raspo, dicesi del vino quando ha bollito troppo col
la vinaccia. Sentir di raspo o di legno.
GRASPETO, s. m. Grappoletlo; Grappalino; Grappatacelo , Racimoletto ; Racimoluzzn. Grappoletto spargolo di pochi
granelli Grappolo grosso e serrato
il suo contrario.
GRASPETO DE BACHE DE EDERA, CorimSo.
GRASPI A , s. f. Vinello; Acquerello o Ac
querella, Acqua passata per le vinacce e
converlita in vino adacqualissirno.
GRASCIA DE BIRA, V. BIRA.
IM nrt i tc.v IISF. DE <:n usi'i A , Satollarsi di
fummo; Pascersi di puro vento, detto
in et f.
GRASPO , s. m. Grappolo; Grappo; Grap
polo d" uva; Racemo; Racimolo.
GRASSA, s. f. T. Agr. Concio; Concime;
Ingrasso; Governiate, voce contadinesca.
Tulio ci che si trae dai Ire regni della
nalura per ingrassare le terre.
Quello che si ricava dal regno animale,
dicesi Lstame; Stallatico; Stabbio e Fi
mo.
Caloria o Calarla si dice quell* Ingras
so che si da alle lei-re seminandole di ci
vaie.
Soverscio o Scioverso, Sorla d'ingras
so che si da alle terre seppellendovi l'erbe
spontanee o quelle seminate a bella posta.
V. LBAME e INGRASSAR.
F\R GRASSA , T, Agr. Stabbiare; Fare
stabbio e Stallare, dicesi propr. Fare sla
re le greggi la nolle ne' ampi per ingrastarli.
STAR COME PORCO r?r GRASSA , Star coin
un porco all'ingrasso o Stare in sul gras
so, cio Godersi tutti i suoi agi. V. PORCO.
GRASSA ZZO, add. Adiposo, Pieno di pin
guedini-, dicesi dell' nomo. V. GRASSO*.
GRASSTO, s. m. Grassello, Pczzuol di
grasso di carne.
GRASSNA , lo stesso che PORCWA. V.
GRASSINR, s. m. Salsicciaio, Quello
che fa e vende salsiccie.
GRASSO , s. m. Grasso ; Grassura Per
simil. dicesi anche La parte untuosa e vi
scosa di che che sia.
GRASSO DE PORCO, Sugna, V. SOWZA.

2<}o
GIU
i Grasso db' rognoni , Sugnaccio , V.
Rognonada-Grasso dr CAnNB , Grassello.
JNuAa , grasso , Notar nel lardo,
vale Esser ricco, aver abbondanza di lutlo.
OCHI . GRASSO , V. .10.
ii.vz.t r.jE.MP. grasso, Smagrito ;
Estenuata.
GHASSO , add. Grassa e Crasso.
Grasso cur nol pol nil , Grasso bracato ; Grasso a crepapelle. Egli grassa
' egli scoppia, vale Grassissimn, Adi
poso; SJormalamente grasso dicesi delV uomo.
Grasso comb un btiro comb una
onza, Grasso; Grassissimo ; Tutto s li
gna , dicesi degli Uccelli. Gli ortolani
q uando sono di serbatoio sono tutti s ugna.
VeGXR GBASSO TANTO FATO Dit
grasso, Ingrassare in che che sia o di
che che sia , modo basso , Goderne , aver
tie compiaccnza.
Grasso comb maxbco db. la coa ,
detto per ironia , Allampanato; hanternuto; Magrissiruo, Smuuto, Secco, V.ScaCHIO.
Robb Parols grasse, Grasso , Agg.
di Parola, esprcssione simili, e valeDisonesta.
Risi grass! , diciamo anche in vernacolo per Riso sraodcrato.
Aver i cocioxi CRami, V. Cacioxi.
GRASSOLI\ Grassotn y add, Grassolino Grassotlino e Grassetto.
6RASS0N , add. Grassone ; Grasso bracato; Pentolone; Magro come un carne vale; Corpulento Tangocci , si dice
Golui che per soverchia grassciza apparisce goffo.
GRASSON , s. m. V. Nastbuzzq aquatico.
GIUSSONA, add. Basoffia, si .lice di Fem
inina grassa e lontegnosa. Grassa che si
fendertbbe; Paffuta; Grassotiona; Cor
pulenta; Grassa e raggiunta; Arciraggiunta.
GRASSUME, s. m. Grassume Grassura*
GassLmb db mar , T. de'Pesc. Grassu
me marino, Voce dell' uso uoslro. ladeposizione delle Ulve e delle Gonferve (Pian
te marine) nel fondo delle Lagune, le
ruali piante marche vengon a galla in
orma di schiuma o di grasso.
GRATA , s. f. Detto in lingua fuibesca ,
Stefano e vale Pancia.
.
GRATACASA , s. f. (dal corrotto latino de*
bassi tempi, Gralacaseum) Gratiugi*,
Arnes" da cuciaa coinuniesiuio. Grattu.glna il diuiin.
GRAtXdA , s. f. Graltamento; Grattatura, L'azione del graltare. Graltaiura,
si dice anche il segno slesso rimasto.
GRATADNA, s. f. Grattaticcio, intendiamo Grallalura che leggermcnte offenile la cute.
In alteo sign. Slrofinatina; Stropicciattlla ; Fregatina Darsb una cbatadiN, Slrqfinarsi; Stropicciursi ; Fregarsi
Dabsb una gratadina, delto in altro si
gn. Lo slesso che Metsrghe Mabgarita, V. Margarita.
Gratadina de panza , delto fig. Solle-

GRA
tico, si dice di Cosa che da gusto opiacere. Dio le perdoni quel poco di solletio
/ ellajece alla mia vanita.
GRATAPAINZE, s. f. Voce basta di gereo
e vale Donna mondana.
gratXr , v. Grattare.
Gratarseda DMrK.\,Gratlarsio Strigghiarsi coir unghie came pana Toriiar a GRATn, Rigrattare.
GbatXr, detto fig. SgraffignarCy Ra
spare; Rulacchiare.
Gratar la gratacasa , Graltugiare.
Gratar le rechib o la panza a <ualcun , detto fig. Palpare ; Piallare ; Lenire; Blandir; Sollelicar gliorecchi; Grattar dove pizzica; Ugnereglistivali; Gratlar il corpo.
Gratar un strombnto , Strimpellare o.
Zappare uno strumento , Sonarlo male,
Esser una strimpellatore.
E grata as ti sa gratar , E gratta e
rigratla , Modo di dire per alindere al
molto granare. Senza riposo mai era la.
tresca delle misre mam.
pRATARIOI, s. m. Voce fam. Semolella,
Pasta dura ridotta in piccioli granclli ad
uso di minrstra.
GRATARIOLA. s. t Grattugina, Piccolo
arnese di lata bucherata con cui si sfrega il pastello che dassi gratlugiato agli
usignuoin
GRATIS, aw. Gratis; Gratuitamente;
A grato; Di grato.
Gratis et amorb , Segnalo e benedetto, Aggiunto che si d ad alcuna cosa che
si rocha rilasciare ligeramente esenza eccczlone alcuna. V. Amoradei, nell' Appen
dice
GRATVO Gratvi , s. m. T. Mar. Ralinga o. Rilinga , Cosi si chiamano i lue
lali della vela quadra che pariendo daU'eslremit ne forniano la lonibata. Gratile o Gradile, dicesi Quel cavo che guarnisce il fondo della vela stessa. V. Tecnia
IX FILO.
GRATON , s. m. Siccioli a Ciccioli del
sevo.
GRATOSA, s.f. Detto fm. in gergo, Scalbia; Rogna, che anche dicesi Pizzichino e Pizzicato , Quel male che fa grat
tare.
GRAVE , s. f. Gravb db la Pia vb, Renaio, dicesi Quella parte del Ietto di un Hu
me rimasta in sreco nclla quale la .
Dicousi pure Renai a Ridossi que'Rialti di arena o di terra che si forman riel
letto del fiume allorch si dirama e fa dcpositi sopra il sun fondo in tempo di pie. Se tale deposiziouc composta di sassi e ghiaie, si chiama Gretoa Giiiariccio
e Gliiareto.
GRAVTO, add. Gravicciuolo, Alquanlo
grave.
GRAVEZZA, s. f. Gravezza; Imposmone. V. PrediXl.
Gbavezza de stomego, Aggravio; Ca
rleo; Peso di stomaco Gbavbzza de te
sta , Gravcdine e Accapacciamcnto
Grarezza , dicesi per certa Indispouione
ond' sopraflalla alcuua parle del corpo,

GRA
per coi ernbra che sia molstala come da
un peso.
GRAVIA, add. Gravida; Pregna; Incinta ; Doppia ; Donna gravidata. Dicesi
Gravida di, relativamente alla persona
che ha ingi avidato, e Gravida in, rispetto alla crealura di cui la Donna inciuta.
QuAiYDO LA GERA GRAVI A DE SO 10, Quando era gravida in suoglio.
Gbayio , dicesi talora per ischerzo di
Maschio, e vale Faglioso; Grvido ; Desideroso di che che sia.
GRAV1ANZA, s.f. Gravidanza; Grvida
mente ; Pregnetza ; Ventrata.
Tempo db la graviaxza, Gestazione ,
T. Fisiolgico, e vale II tempo della gra
vidanza di lulle le feminine in generale.
A qucsta voce Geslazionc ch' un latini
smo, corrisponde la nostra Portar , sust
Lb 0 GA BL PORTAR DB XOVE MESI , Lf
donne hanna la gestazione di nove mesi.
GraVIAJZA FASTIDIOSA O CATIVA , Pgnezza gravevole.
GRAVIONA, add. Pregna infin sopragl
orecchi, Dicesi di donoa gravida con mul
to ventre.
gravitX.s. f. Grata.
Star im gravita. V. Star su, in Sir.
GRAZIA , s. f. Gratia.
GiuzrA db Dio Gbaziadbdo, Abbondanza ; Copia, Dicesi di Tulle le cose che
siano in abbondanza, lano di quelle cheservono al vitto, quanto ai comodi d'un*
famiglia. El ca molta grazia db Dio,
In quella casa ce la dogana ; Oppure
El[e una dogana; AJfoga nella roba
Gran grazia db Dio gera al mer
ca, F'era ogni ben di Dio , in sign, di
Abbondanza, Un mondo, unflagello, un
mare L' and.V va tuta la so zia db Dio, Se ne ando con lutta la sua.
roba, con tulle le sue masserizie.
Tirabse ix grazia db Dio , Aggiustar
le sue partite o i suoi conti con Dio.
Grazie Grazie, Ringrazio deir ajjetlo,
Termine di cerimonia. usitalissimo , col
quale si riiigi-azia uuo del regalo, e nello
slesso lempo se lo ricota.
Grazie ghb toca a pochi, Grazieche a pochi il Ciel largo destina.
Avr de GnAZiA, Aver di grazia. Averdi grazia difare etc. cio Aver bisogno
Avre di catlo o per lo pi di catli, va
le Stiniare d' aver gran sorlc El GA db
GRAZIA CHE I GUE DAGA DA MAGUAS, EgR
ha di calti < essere da allri mantenuto.
GoX GRAZIA BOXA GRAZIA, Di grazia; Deh grazia che passa , Di
grazia lasciatemi passare permellcte
ch' lo passi.
Cavr la grazia , la polizza beneficiata la beneficala , Levar al
la sorte il biglietlo graziato.
EsSER IX GRAZIA DE QUALcl:.V , EsSCie
in delta d'alcuno; Ingraziarsi o Ingrazianarsi con uno, Esser in grazia , Cattarsi la benevolenza con arlilizio.
Tornar in grazia db qualcux, Rientrar neW animo di alcuno , che per con
trario si dice, Uscir delT animo.
Grazie mixctiioxe, Grazianata,Smot~
fia di chi i il grazioso.

GRE

GRE
GRAZIA DB MOVKHSB , Grazia di moven
za , dioesi Quella piacevolezza di movi
mento la quale accresce la bellezza ed al
le volte pi gradila.
GRAZIA BAI.FATA, Graziacela o Grazia
sguaiata.
MOSTRAR PBB SOMA GRAZIA, Mostrar per
limbicco; Mostrar o federe una cosa per
un buco o fesso di grattugia.
PER GRAZIA, Per barbagrazia,Ver gran
favore.
PB so GRAZIA, Sua merc o La sua
merc; La grazia sua, detto cosi assolut.
in vece di Per la grazia sua, vale Pel fa
vore o Colla permissione di quello.
FAR GRAZIA, Detto fam. ed ironico, far
cascare da alto una co?a, Modo di dire
quando alcuno o nel fare o nel dire una
cosa si fa molto pregare e desiderare.
GRAZIAR, v. Graziare, Far grazia.
GRAZIANDO Dio, Ringraziando Dio.
GRAZIE. Particella ringraziatola , Mer
c; Gran merc o Grandissima merc,
e vale Ringrazio, Rendo grazie S' usa
non meno ricusando gentilmente alruna
cosa ed equivale al No.
GRAZIETA , s. f. Lezio ; Leziosaggine ;
Moine; Aitacelo, Atti puerili.
BELA GRAZIETA, Groziolna, Voce vez
zeggiativa in sign. di bel Garbo, Avvenentezza. Con una graziolina da fare spa
simar per lo diletto.
PIEX DB GRAZIBTB, Aggraziato ; Gra
zioso.

GRAZIOSO, add. Grazioso.


GRAZIOSO COME LA PORTA DB LA PBBsy,
Locuz. fam. e vale in senso opposto, cio
Sgarbato; Scortese; Grossolano; Mal
creato.
GRS ANI, s. m. Greppi; Balze ; Dirupi;
Eoccie; Grotte ; Deserti, Luoghi alpestri
e sassosi. Catapecchia dicesi a Luogo sel
vatico o sterile.
QUATRO GREBA.VI, Quattro zolle, In si
gn i f. di Poca terra. Un po' di grillaia, si
dice per invilimento o per ischerzo Una
casipola di villa ed una possessione magra.
.GREGAL\DA, s. f. Locnz. Mar. Furio del
vento greco, cio Disordine prodotto in
mare dell'impeto di colai vento.
GRECO, s. m. Greco.
ROBA GRECA , Grecesco o Grechesco.
MANIERA GBEGA, Grecismo, cio Manie
ra di parlare.
A LA GRECA , Grecamente; In grechesco, All'uso greco.
ANDAR o PARLAR A LA GRECA ; Grecizza
re o Grechizzare.
L' UJT GRECO , detto Cg. Egli greco
vale Uomo doppio, fallace, che ha due lin
gue, Che ha bella apparenza e poca sustan' *a Assai pampani e poca uva, Che ti
promette mollo e ti mantiene poco.
ClII CREDE A GRECO NO GA *L CBRVBLO HT-

TRCO, Chi ha afarcon Tosco, non vuoi


esser losco; Tu non hai a mangiar il ca
volo co' ciechi, Proverbi che avvertiscono
di star in guardia con certe persone 'che
hanno il cuore fallace-CAi ha il lupo per
compare , porti il con sotto il mantello ,

e vale Chi ha a trattar co' tristi, yada can


to.
PAULA A LA GRECA , Vivere aW uso gre
ca, cio All'uso della Religione Greca.
GRECO, detto per Agg. di Vento, Greco
o Word-st, Che soffia tra Levante e Tra
montana.
GRBGOLEVAXTB o QUARK-RA, Greco LrvanleD Est-Nord-Est. Vento forte pro
veniente dalla plaga del Golfo di Quarnaro, che spira tra Greco e Levante.
GRBCOTRAMONTAWA, Grecotromontana.
Nome di mezzo vento che soffia tra Gre
co e Tramontana, e che -anche dicesi DiordIVord-Est.
GREGGNA, s. m. Voce bassa, Disprez
zativo di Greco, e vale Cattivo Greco ;
Greco mal abbia Greca* ir, vale Giu
deo nato in Grecia.

GRELA , V. GBAELA.
GREMIR, v. Inorridire; Raccapricciare,
Portar orrore.
GRE IVA (coli' e stretta ) s. f. Crine, Pelo
lungo del cavallo. V. CREMA.
GRESA o GRB\E , Crine o Crino , nel
Commercio s'intende 11 crine concio in
modo particolare per diversi usi.
GREN,\L, s. m. T. de' Vetturali, Crinie
ra o Giubba , 1 crini del collo del cavallo.

CREPOLA , Voce ant. V. GRIPOLA.


CRESPA , s. f. Crespa ; Grinza ; Suga ,
Corrugazione della pelle, e quindi Rugo
so e Cresposo.
CRESPE DE LA CAMISA, Crespe; Pieghe-,
Pieghette. V. INCRESPA.
GRESPN, s. m. Crespane, Sorta di tela
di lana o sia ordita di seta e ripiena d
stame che riesce alquanto crespa.
CRESPO o CRESPO , add. Cresposo e Cre
spo, contrario di Disleso: dicesi dc'capelli e de1 panni.
GRESPN, s. m. T. de' Mereiai, Crespa
ne, Sorta di drappo di lana di seta al
quanto crespo, ed una specie di Velo da
lutto.
CRESTA (coll'e larga) s. Agresto, Uva
acerba Agresto in grappoli , Uva acer
ba che si spreme colle roani e si pesta nel
mortaietto Rob d'agresto, si dice Quel
che si conserva rappreso; e quindi Agre
stino, Che ha sapor d'agresto; e Agrestume , Sapor mordace e forte.
GREVAR, v. Gravare; Aggravare, Esser
pesante GREVAR MASSA , Raggravare.
GflBVn, nel parlar fam. dicesi per Rin
crescere; Difpiacere; Annoiare; Stucca
re QCESTA LA XR UNA COSSA CHE ME GREVA, Questa cosa mi grava , cio M' di
fastidio, mi spiace.
GREVE, add. Grave o Grieve, Pesante.
OMO GREVE, Gravicciuolo, Mal atto, per
esempio, a camminare.

L' UN CORPO TROPO GREVE, Ha un cor


po gravacelo.
TESTA GREVE , festa grave , pesante.
V. lHTaO.VAaJE.VTO.

GREVETO , add. Gravetlo ; Gravacciuolo, Un poco pesante. Pi utlottograve; Gra


ve anzi che no.

GRl

a6

OMO GKBVBTO , detto Cg. Gravetto cio


Un po' difficile, incomodo.
GREVTO , add. V. GBBVBTO.
GREZArl, v. T. de' Muratori, Rinzaffarrt
Dare il primo intonaco greggio alle mu
raglie.
GREZO, o GREZA(coll'e stretta) s. m. T.
de' Muratori, Rinzaffo e Rinzaffatura,
Primo intonaco alquanto aspro che si da
alle muraglie. V. STABILIDURA.
DAR DE GBBZO , V. GRBSA&.
GREZO , add. Greggia o Giretto.
LAVORO Glisso, Lavoro grossolano,fat
to alla grossa, abborracciato.
DAR o PORTAR GHBZO, Aggravare; Gra
vare.
OMOGHEZO, Rozzo; Rude; Zotico; Uomo grosso.
Lana greggia, dicesila Lana soda e
sudicia. Cos Panni greggi, que' Panni
con cui si fanno diverse manifatture.
GRIGLIA , s. f. (dal franzese Grifo), Per
siana, Voce moderna , dal franzose Persienne, Specie ili Gelosia a riparo di fi
nestre.
GRILTO, s. m. Grilletto; Grlllolino,,
Piccolo Grillo.
GRILTO , detto in T. degli Oriolai ,
Guardacorda o Guardacatena e Fermacorda.
GRILTO DE LA SUSTA, V. SUSTA.
GRILO, s. m. G/-//O; Grilletto ; Grillolino; Grillo cantaiuolo, Animaletto noto
che fa un certo verso che chiamasi Canto
del grillo. Linn. Io chiama Gryllus Ache
ta camaestris.
Grillo, detto metaf. vale Capriccio ed
Umore stravasante, che dicesi anche Cric
chio; Fantasia; Ghiribizzo; Arzigogolo.
V. GHIZZOLO.
PIEN DB GRILI, Grillato; Ghiribizzoso;
Capriccioso ; Fantastico. Aver il caro
pien di grilli.
CAYARGKE IGRTLI, Cavare ilruzsooCavare il ruzzo del capo ; Cavare o Trarre
altrui il vino della testa.
CBIAB. COME uiy GRILO, Grillare.
LA CANZON DEC. GRILO, V. CANZOW.

LA VA A GBILT , Maniera fa ni. Far come


il grillo che o e' salta o egli sta fermo, e
si dice Quando uno o non vuoi far mai
nulla o fa in un trailo lutte le cose.
GRILO DE MAR, s. m. T. de' Pese. Gril
lo marino, detto da Linn. Cancer Homarus . Specie di Granchio marino a coda
lunga, eh' commestibile ma rarissimo.
Not l'Abate Olivi che questo Granchio
viene a galla dell' acqua a sibilare, dal che
gli derivato il nome di Grillo.
GRILO (Pesce) s. m. Sorla di pesce di ma
re, di figura ovale schiacciata , coperto di
pelle grossissima scabra di colore scuro 4.
con la bocca piccolissima. La sua maggior
grandezza arriva ad un piemie, e non buo
no a mangiare. Uscendo dall'acqua allor
eh' preso, da un certo snono che ali' crecchiode'Pescatori somiglia in certo mo
do a quello del Grillo terrestre: on<lr gli
fu dato da alcuni un tal nome. Questo pe
sce bens il Capriscus degli antichi , ma

Gm
non qurllo de'nioderni, detto da essi, Ba
tistes capriscus.
6RING0LA, t. f. \
GRJVGOLO, . m J Zurro e Zurto, AlIcgria e desiderio smoderato.
Meterse ix grixgola o nr grixgolo ,
Dare in allegria; Essere in cimberli.
Jeter in grixgola qualcux , Inozzoli Inuzzolire e Inuggiolire /uno; Far
venire in uzzolo, in gloria. V. Gazabora.
Far qualcossa be grixgola , Far alcuna cosa di gana o di Luona gana, vale
Farla con voglia.
GRLNTA, s. f Collera; Sdtgno ; Rabba-,
Stizza.
Saltar o Chiapr la grixta , Pigliare
o Sallare il grillo, la mosca o il moscherino; Moniare in sulla o in bestia.
Grixta , detto per Agg. a Persona , V.
Grixtoso.
Grieta de dugo , Detto in gergo, Capo
sventato; Testa bislacca; Bisbetieo.
GRINTXdA , s. f. Lo stesso che Grixta
nel signif. di Collera, sdegno.
Chiapr uxa grtxtada , V. Grixtarsb.
GRINTADIiV, a*W. Adiratkcio , Irato anzi che no, un poco irato.
GRINTARSE , v. Adirarsi; Incollerire;
Arrabbiarsi; Stizzirsi; Ringhiare Digrignare.
Grixtarsb assae, Arrovellare.
Torxarse a crixtr, BiadirarsL
RliVTOSO, add. Stizzoso; Adiroso; Scorrubbioso; Sdegnoso; Iracondo Subi
to, dicesi d Chi fcilmente s'adira.
Ux POCO GRJXTOSO, SubbtlioSO.
CRPIA Grupia, . Greppia; Mangiatoia, Luogo Jclla stalle dove mangiano le betlie.
Gripia, detto in T. degli Architetti e
degli Scarpellini , Ulivella, Cuneo di fer
ro per uso di tirar su senza lrgalurc le pi
tre simili.
Grippia, detto in T. Mar. Quella fuoe
a cui raccomandalo il gavitellu dclT an
cora: V. Gaitelo.
GUIPOLA , s. f. Greppola; Gromma; Gra
ma; Taso; Trtaro, Crotta che fa il vino
alle pareti interne drlla botte, di cui nacinandola si fa il Cremore di trtaro.
GRISXCIA o Gr isolera , s. f. ( dal Franc
Grisaille) Grigio, Bella mescolanza di eapclli bianchi e bruni ; .1 termine de*
rarrucchieri.
grisAnto, s. m. Elianto ruvido, Plan
ta sermeniosa perenne , che fa i Cori d'autunno, e dai Bolamoi delta ffelianthus
atro-rubens. Ve ne sono di pi colori.
GR1SDEFR, add. Voce pretta francese
e eigniCca Un grigio come qncllo del fer
ro, Grigioferro.
GRISKLE, s. f. T. Mar. Gretta , Diconsi Griselle quelle Corde sotlili disposte e
legate orizzontalmcnte in tutta la lunghczza delle sarchie, le cjuali servono discala
ai Marinai per montare in alto.
GRISELN , add. ( che i Franc, dicono
Gris-de-lin) Gridellino, Agg. di colore tra
bigio rosso, V. Cofcba ula in Coie.

GM
GRISILA , s. f. detto in T. de' Peecatori
valligiani, Graticcio o CanniccioeCaniccio Gradella e Gabbiuola, Amese fatto
di cannucce palustri intessnlc sulle inazze
colla tifa (Pavera), che serve specialinente per Ii Cannai. Chiamasi propr, con tal
noine vernacolo quel Graticcio, che vien
tessuto non gi a cannnccc parallele e ad
una alla volta come il Pezzox , ma a fascicoli manipoli di tre o quattro can
nucce, ai quali si d il nome di BoGloxi.
Ogni congiuntura di fascicoli si dice volgarmente Drezza , Treccia ; e cento trecce fanno una Cusidura, Cucitura. Ogni
treccia poi distante dall'altra poco meno di mezzo piede Grisiola , in T. pi
cornant, che diecsi anche Arela , si chia il Canniccio semplice detto altrimeuti Pezzox. V.
Pare Tressa de grisiolb , V. Pare.
Grjsila, detto in T. Agr. Paravento,
Quel graticcio che si adopera per riparare dul verno una pianta, un'aiuola o altro.
Grisiola Arla , detto in T. .
Natta, Piccola copertura e specie di coperloio fatto di canne spaccate e intrecciate, ovverodi icorze d' alberi , di cui servonsi nei vascelli per guarnir e foderare
la sede del biscotte, dlie vele e la scnlina, allorch piena di grani per difendergli dal!' umido.
GIUS10LTA , s. f. Graticciuola , Picolo
graticcio.
GRISO , add. Grigio, Di colore bigio nero
che sia mescolato di bianco. Sgrigiato, Di colore grigio.
1 Paxo griso , Lendinella , Panno grosso
usato dai Roiuiti e da alcuni Frali.
Griso bei cavli, Grigio e Semicanw
to, Mezzo canuto, che dicesi anche Bri~
nato ; Bigio; Bigiccio Brizzolato , va
le Bianco e .
GRISOLR, s. m. T. de' Valligiani, Tessilore di graticcio cannicci; Maestro di
Jar cannicci.
GR1SLJT0, . m. Crislito o Grisolito ,
Pietra preziosa eririilale che si trova m-1 Isola di Ceilan ed anche nel Brasile. I
professori di gioie le danno il uonic tli Giacinto.
grisonXda >
GRISONARA / s. f. Batosta; Sciarray
Contesa di parole.
Far c.va grisoxada, Fare a moni e a
calci, Far una hera contesa.
GRISOPAZZO, s. m. Grisopazio e Crisopazzo, Pietra preziosa.
GRITAR, v. T. dc* Mugnai, Dentellare,
Denticchiare e Bosicchiare, Dicesi per
similit. dlie Mole da mavina, le quali cou
un marlello deutellato si ballono e si rendono aspre per uso dlia pronta Irilurazione del grano.
GRIZZOO , add. Abbrividato.
GRIZZOUR , v. Ahbrividare e Abbrividire.
GR1ZZ0L0 , s. m. e pi eomnnemente
Grizzoli, Gricciolo; Ghiribizzo; Capric
cio; Ticchio; Grilto e Cricchio , Umore
Pcusieic slraragante o faulastico.

GRO
SaltX Aver bl grizzolo o el cwio
Avre Venire il ticchio, il Capriccio
la bizzarria , Avre o Venire una tentazione stravaganle.
Grizzoli de la freve, Brivido; Ribrezzo, che dicesi anche Tremore; Capriccio
E quindi Abbrividare o Abbrividire.
GROLA, Lo stesso che Corvo, V.
Detto per Agg. a Donna, Segrenna;
Lunga lunga ; Sciocca sciocca come gli
asparagi di monlagna. E lunga magra
e sgroppata.
GROLIA, Voce bassa, detla per Gloria.
GRONDA , s. f.
\
GROXDAL, s. m. J Gronda e Grondaia , L'eslrcmit dlia pi bassa parle del
tclto da cui gronda e versa la pioggiache
cade in sul tetto Gronda e Grondaia ,
si chiama l'Acqua stessa che cade dalla
gronda , V. Sotogroxdal.
GRONGO, s. m. T. de' Pese. Gavonchio
Gongo, Pesce di mare a corpo serpenti
forme come Anguilla , detto da Linn.
Murna Conger. La sua carne pi du
ra e meno delicala di quella deU'Auguilla.
Gaoxco Bava o Morca del Bisato,
Chiamasi da'Pcscivendoli quella specie di
Schiuma o acquaccia viscida che le An
guille mandan fuori dalla bocea. La voce
Groxco pare deritata con ottamente Ja
Sgorgare.
db groxghi, V. Sorze de jcar.
GRONGOLA R, V. SgtioxgolVr.
GHONGOLON , s. m. Gromgoloxi d'aqua,
Croscioo Scroscio, Rumore che fa l'acqua
bollendo. V. '..
GROPAjS. f Groppa, La parte del ani
male quadrupde appi dlia schiena sopra i fianchi Gropponc o Codione, si dice
di tutti gli animali cotj quadrupedi corne
bipedi , eccetlo che di quelli da cavalcare.
Aver su la . , detto hgur.
Prendersi Avre a carico sopra di se.
Aver setaxta AXt su la gropa , Aver
sellant' anni in sul gallone in tu le
chiappe.
GROrLO (rol!' largo) s. m. Groppetla, Soria d'Uva uea di acini fini, buonissima per vino.
GROPTO, s. m. Gruppetto; Diodino.
GnopTO de vero, Quadrettino, Vasctto di retro da mettervi dentro per h>
pi iiiedicamenti.
GROPDO, Gruppito, Agg. di Diamante
lavorato nella sua natural figura dell' ottaedro.
GR0P1R , s. m. dal Francese Croupier ,
e vale Assistente di giuoco. Dicesi l.oTt
che prezzolalo assiste al Taglialore chirre ne'giuochi del faraone dHa bas
setl simili di sorte e lo avverlisce
dlie vincitc e tielle perdite.
GROPIERA , s. f. Groppiera o Poselatura
e Posvlino , Striscia di cuoio altaccalo per
una fibbia alla sella , che va per la groppa
ad altoroiare la coda del cavallo simile.
GROPO (coll'o largo) s. m. Groppo (col slrelto) o Gruppo e Nodo. V. GalXx
LlliADURA.

GR
GROPO A LA TESSERA, Ufodo'm sul dito,
Maniera di annodare i capi de'fili, che
usano i Tessitori. Quindi il dello, Perde
il punto il Sartor che nanfa il nodo, che
vale che Bisogna far le cose co' debki ter
mini , altrimenti non se ne viene a buona
conclusione. V. INGROPAR.
GHOPI DB L\ TBIA , Brocco, Certe ine
guaglianze che Irovansi sul filo e che ri
sultano sul tessuto.
DBSFRI GROPI, V. DBSGROPX.
GROPO DA COLO , Picchiapetto , Gioiello
che le Donne portano al coli pendente sul
petto.
GROPO DEL LEGNAME , Nocchio C Nodo,

cio Quella parte pi dura del fusto degli


alberi, che dicesi anche Magliuolo.
GROPO D'ALBORI, Ceppata, Gruppo d'al
beri o di tronchi d'alberi. Ceppata di ca
stagni.
GROPO DB LA LUCBRITA , V. LUCERNA.

FAR GROPO , parlando di barche , Ag


grupparsi, Riunirsi pi barchette o gon
dole in un canale, e non potervi comoda
mente passare.
FAR GROPO E MACHIA (che debb'esser in
origine stato detto, FAR GROPO E MAGIA)
Battere o Fare due chiodi a un caldo ;
Far o Gettare la campana <f un pezzo;
Far lo scoppio e il baleno ad un tratto ,
Maniere fig. Fare un suo fatto sema interInissionr.
No VOLER STAR CO STO GROPO SUL STO-

MEGO, V. STOVBGO.
TUTI i GROPI VIEN AL pETB.vs , Venire
il nodo al pettine ; Tutte le volpi alla fi
ne si riveggono in pellicceria : vale che
Chi astutamente opera male, alla fine ca
pita mule-Domeneddio non paga il saboato: cio 11 gastigo pu differirsi ma non
si toglie -Dalle dalle, i disordini accu
mulati fanno rovina; Cos chi segue
ogni sfrenata voglia , lasciando la ra
gion , sente alfin doglia.
GRPOLO , s. m. Bitorzo e Bitorzolo o
JSernocchio e Bernoccolo, Quel rialto che
scappa talora sopra la nalural superficie
delle cose COMI, per simil. diconsi i ber
noccoli che si veggono su certe cose , co
me sui Cetrinoli ( CUGUMERO ).
GROPOLSO, add. Gropposo; tonchio
so ; Nodoso ; Nocchieruto ; Broccoso ;
Bitorzoluto Broccoso, dicesi partico
larmente della seta e del filoNodoso o
Nocchiuto de' bastoni Aspro ; Scropuloso o Scaglios , dicesi delle strade mal
ciottolate.
RADISB CROPOLOSA , Radice tuberosa o
Tubero.
GHOPOLOSO , dello per Age. ad Uomo ,
-.
, .
o

'
~
vale tronfio;
bcrignuto.
GROSSA , s. f. Grossa, Quanlil o Misura
di vino che usasi nelle osterie di Venezia,
eh' meno d' un boccale.
GROSSETO o GROSSO, t. m. Grassetto o
Grosso, Piccola monela Vencta equiva
lente a quattro soldi, cio alla quinta par
te d'una lira, che ai nostri tempi, prima
del cadere della Repubblica,era quasi spa
rila.
GROSSETO add. appropriato a uomo,

GRU

GUA

Grossersllo, e vale Semplice, rozzo, ma


rolla insieme in confuso Cicchetta di
teriale.
cesi de' Capelli.
GROSSIER, add. Grassoccio, Peggiorali
GRUMO , s. m. Mucchio e Gruzzo , Quan
grosso, cio Atticciato, Traversato, Grostit di cose ristrette ed accumulate.
secchio.
GRUMO DE CAVBI, Ciocca di capelli.
GROSSO, cust. Grosso, dicevasi ai tempi
CritUMO DE STOPA o simile, Batuffolo.
Veneti la vigesima quarta parte d' un du
GRUMO DEL LATE, Grumo, QuagliaracDcato. 11 grosso del ducato corrente era di
to del latte nelle poppe.
soldi 5 e piccoli due; quello del ducalo
_ FARSE LA ZBNTE A GRUMI, Aggroppiard' argento di soldi 6 e piccoli 7 ; quello
si, Riamarsi.
del ducato di banco, di soldi 8 ; e quello
FAHSB nr T' iw GRUMO o IN T' ow GEMO ,
del ducato da olio, di soldi 5 piccoli 8.
Fare un chiocciolino, Rannicchiarsi per
Grosso, chiamasi nel nuovo peso me
dormireAggomitolarsi, Rannicchiarsi
trico la decima parte d'un' oncia metrica.
tutto in un gruppo, che anche diccsi Raggruzzarsi; Raggruzzolarsi; Farsi una
GROSSO, add. Grosso, Contrario di Sotpalla.
tile.
GROSSO IN CIMA, Pannocchiuto, diceti
GRUPIA, V. GniPiA.
d'Ogni cosa grossa in cima a guisa ili pan
GUA, s. m. Arrotino; Aguzzature, Arte
nocchia.
fice che aguzza i ferri. A'rruotaj"orbici
DONA GROSSA , Grossa , cio Gravida.
Aguzzacohelli. Alla femmina dell'Arroti
DKBITR CROSSO o VISTOSO , Debitore di
no potrebbe dirsi Arrotine.
grossa somma.
GUADA (L'u si fa sentire distinto) i. t
FAMEGIA CROSSA. V. FAMBGIA.
Aguzzata; Aguzzamento.
ORA GROSSA. V. ORA.
GUADAGNAR, V. VADAGNR,
GROSSO DB LEGNAME , detto per Agg. a
Uomo, Ghiozzo , detto fig. Uomo digrosGUADAGNTO , V. VADAGJTBTO.
to ingegno ed ottuso; Pi grosso che Fac
GUADAGNO, V. VADAGNO.
qua de' maccheroni; Di grossa pasta;
GUADAGtVN, s. m. Accresc. di Guada
Capo duro.
gno, e vale Gran guadagno; Grand" utile.
FARGHEIVE o DIRGHEVE DE QUSLB GROS
GUADO, V. Ea,t DA TBNZEE.
SE, Farne di marchiane; Far una cosa
GUAI, V.MALBU.
coir ulivo , Far e dire cose grandi.
OH QUESTA LA XE GROSSA ! Oh questa e
GUNA, V.VASI.YA.
marchiana a colf ulivo; Oh questa col
GUALIVAR, v. Agguagliare; Uguaglia
manico, Dicesi sentendo una cosa grande
re; Adeguare; Pareggiare.
o straordinaria.
GUALIVEZZA
, s. f. Uguaglianza ; AgGROTESCO, s. m. Grottesco si dice per
guaglianza ; Egualit ; Parila.
Agg. ai Ballerini saltatori o buffi de' tea
GUALIVO o VALO, add. (Amie. AVALO).
tri. Grottescaccio peggiorativo.
come filo, seta eie. Agguagliato o Ugua
GHOTESCO, s'usa pure per Ridicolo. Noi
glialo. MALGUALVO , ili suo contrario.
diciamo Figura a grottesche o aggrolteFAR GUALIVO, V. SGOALIVR.
scata, ad una persona che sia contraffat
ta di corpo e che in vrggendola ecciti al
GUANTADR , s. m. Voce di gergo, Com
riso.
pratore di effetti furtivi, Complice di
fimo.
GROTO, V.PBLICN.
GUANTAR, v. Agguantare; Abbrancare.
GRUA, s. f. Gru; Grua e Grue, Uccello
V. BRIBICB, Dello in T. Mar. vale Fer
grosso e di passo , che vola a stormi, ed
mare subitamente una fune quando scorre.
chiamalo da Linneo Ardcn Grus.
^GRUA, detto in T. Mar. Grue, diconsi
GUANTO, s. m. Guanto.
Diversi pezzi di legname apparlenenli al
I/ AMIMI PASSA EL GUASTO, L' OmOTe pOSvascello, che ordinariamcnle sporgono fuo
sa il guanto , si dice Quando si tocca la
ri del bordo; e sono le Grue del pescatomano all'amico senza cavarsi il gnaulo.
' re, le Grue di cappone , le Grue delle
Tocn coi GUANTI, Toccarselo col guan
marre o cantre di trinchetto.
to, Farsi coscienza delle cose indifferenti,
GRUAR, V.TucXR.
Essere soverchiamente scrupoloso.
GRUTA , s. f. Gruino, Pulcino delle Grue.
QUBL DAI GCAWTI, Guantaio, Colui che
fa guanti. La femmina si dice Guantaio,
GRUETE, s. f. T. Mar. Parte dello speron
V. MUSCHIEB.
della nave. V. SPERI.
GUANTN,
s. m. Acer, di Guanto, e vale
GRUGNAR , v. Grugnare o Grugnire, Lo
Guanto,grande.
stridere del Porco Grufolare, s'inlende quel gesto che fa il porco alzando il
GUAO s. m. Guaio e nel plur. Guai, va
grifo e spingendolo innanzi grugnendo
le Disgrazia , Disavventura.
Grugnito, dicesi del Cignale.
AVER vx GUAO COJT QUALCUN , Aver con
GRUGNO, V. SGRUGNO.
trasto, contesa; Aver un intrigo, un im
piccio disgustoso con alcuno.

GRUGNN, V. SGRUGN.
DEI GUAI NO MB NE MA\CA , Esser a go
GRUM ETO , s. m. Macchietto; Mucchiela ne guai, Aver delle disgrazie CAVBI
rello, Piccolo mucchio di qualche cosa
B GUAI NON MANCA MAI, Affanni e guai non
Gruzzolo o Gruzzo si direbbe di Danari
mancan mai.
,
raggranellati Viluppo; Viluppetto,Vi
materie filate, come accia, seta, lana ravGUR, v. Aguzzare; Auzzare; Arrotare;

264

GUZ

C U

cutin; Far aguzzo, dicesi degli Slrumenli di taglio.


GuXa i PAH, Maniera de' VaUigpani ,
Appuntare i pali , Affilarli e far loro la
punta per piantarli.

GUARDABASSO, t.m. Soppiattone; Gattone. Persona cupa , coperta e dissimula


ta, aon guarda mai diritto in viso.
GUARDADA , s. Guardo} Sguardo; Oc
chiata.
DA* UVA CUAKDADA , Guardare ; Gua
tare.
GUAROADURA , i. V. VAMAWJRA.
GUARDALXl, . m. T. Mar. (suona Guar
da lalo) Parata, Riparo che si fa dinanzi
a che che sia per difesa.
CORD DB &UAADAI.AI, Corde di parata
o di difesa, Pezzi di gomena oalu a grosM fune che i lasciano penzoloni dal bor
do de' piccoli bastiuiemi, onde non siau
danneggiali dal passaggio ed urto d altri
Bastimenti.
0UARDAMAGAZN,s.m. T. Milit e di
Marina, Caneviere e Magazzeniere, Quel
lo eh' preposto alla custodia de' magazzi
ni o canove de' viveri e delle munizioni da
bocca dell'esercitoGuardam agazzino si
da nel Dizionario enciclop. di Alberti per
voce di regola. 11 suo subalterno Sotto
guardamagazzino.
GUARDAMAN , s. m. T. degli Archibugie
ri, Guardamacchie, Quell'arnese dell'ar
chibugio che difende e ripara il grilletto.
GuARDAItXN DB LA SPADA , V. CoCHIA.

. GUAIIDAMN, dello in T. Mar. Lo stes


so che PARAKAN. V.
GUARDAPOLVERE, s.m. T. Mar. Guardacartozzi o Guardafuoco, Colui che sul
la nave ha l' ispezione di far la guardia ai
cartocci di polvere e di dispensarli ancoi a ali atto del combattimento.
GUARD APORTO , s. m. Guardarono , T.
Mar. Quell' Ufiziale che soprintende alla
custodia d' un p^orto.
GUARDAPORTN , s. m. Guardaporto
ne., Servitore che sta di guardia alle por
te del palazzo de' Signori.
GUARDAR V. VARDH.

GUARDAROBA , V. VARDAHOBA.
GUARDASCARTOZZI , V. VAHDASCARTOZZI.

GUARDASTIVA , s. m. Bosman , T. Mar.


Uffizialc marinaio che ha la cura delle go
mene, delle ancore, delle grippie , dei ga
vitelli etc.
GUARDIA , V. VARDIA.
GUARDIA DB LA SPADA, V. SPADA.
GUARDIA DEL COHPO, Guardacorpo, Mi
lizia che guarda la persona del Principe.
GUARDIE PER i INCENDI, Guardie delfu fi
co.
Guardie di polizia ora si chiamano i
Birri,che principalmente dipendono e so
no pagati dall' I, l zi" politico, ed hanno
unu specie J" uniforme.
Cos pure Guardie di Finanza, diresi
ora a quel Corpo organizzato quasi alla

foggia militare- cne impiegasi in servigio


della Regia finanza. V. SCARAFX.
Guardie sedentarie di finanza ti chia
mano in T.d'Ufizio Quelle che sono stabilnirate lasciate a un dato posto sia per
l'et loro troppo avanzata o per molivi di
salate. Forse a siffelle guardie potrebbe
rispondere la voce Stanziali
Guardie, dicono anche i nostri Marina
ri Veneziani alle tre stelle che sono pii vi
cine alla stella polare.
GUARDIAN, s. m. Guardiano, Capo d'un
Convento.

GUARDIAN DB w pass* , Carceriere ;


Guardiane; Custode delle carceri.
GUARDIAN DEL PONTB , Pedaliere.
GUARDIAN DBL SBRACIO DB LE BESTIE, Be
stiario.

GUARDIAN DB LA MARTORA , Mandriano;


Mandriale; Armentario; Guardiano del
la mandra; Guardamandrie.
GUARDI\N D* UXA TORB , TolriganO.

GUARDIA DUI POBCHI, Porcaio e Porcaro.


GuARDiXw DEI BOSCHI, Guardaboschi o
Boscaiuolo. V. SALTRO.
GUARDIAN DEI CAMPI , V. CAMPARO.
GUAIIDIN DEL MAGAZBN , V. GUARDAMAGAZBIT.

GUARDIAN\DO , i. m. Guardianeria ,
Uffizio di guardiano.
GUARDIANTO , . m. Guardianello.
GUARDNI, s. m. Guardini de"portelli. T.
Marin. Sono le Corde con le quali si alza
no e si tengono aperti i portelli.
GUARDINFANTE , . m. V. CSMHIO DA
DONE, in CERCHIO.
GUARDILA , s. Guardiola o Guardiuolo, nel sign. di Custodia.
GU\RDOLO, s. m. Guardiane, T. de'Calzolai, Pezzo di suolo che va in giro del cal
cagno.

GUARENTAR, V. VARENT'AB.
GUARA, s. f. Guarigione; Guerigione;
Guarimento e Guenmento.
DAR UNA BO.VA GUARA, Guarir bene.
GUARNIDR, s.m. T. Mar. ^razzato
re, Colui che provvede gli attrazzi della
nave.
GUARNIR, v. Guernire o Guarnire, Cor
redare, munire.
GUARNIR u BASTIMENTO, Attrazzare,
T. Mar. Corredar la nave di lutti gli at
trazzi necessarii a metterla in istato da po
ter navigare.
GUARNITURA, s. f. Guarnimento; Guerii i i uni-. Fregiatura; Fregio, Fornitura
d" abiti e qualsivoglia altro ornamento di
che che sia. Riscontro , Ornamento di
ricamo o simile per fornitura di vesti.

GUARN1Z1N , s. Guarnizione; Guar


nimento; Fornitura; Fregio.
GUARMZIOH D'ABITO, Abito co frasta
gli, screzii, camuffi, gonfiotli, scrcscie,
tresche di varii colri, nastri eie. Bal
za , dicesi per Guarnizione di mossoliiia ,
velo e simile dappi di gonnella, grembia
li , in turno a' copcrloi eie.

GtfASCCHVXDA (voce Franzesc) , T. SMACIA&SADA.

GUASTADA, s, C Caostatara; Guasto;


Guaslamenti.
CUASTADR, V. VATAD.
GUASTAR, T. Guastare, Sconciare.
GUASTAR BL COSTUME, Corrompere, figur.

GUASTAR i DISSBCNI DE QtHLcuN, Gua


star r incanto; Guastare o Rompere l'uo
vo in bocca o nel paniere.
GUASTAR EL coatto A LE MOTVEK , Sholzonare, Guastar il cooio.

GUASTAR LA BAZZA , Dischiattare; Tra


lignare; Degenerare.
GUASTABSE EL vi.v, Guastarsi ; Inctfconire; Hincerconire ; Divenir cercone}
Dar la volta.
COSSE i- F. &B GUASTA , Signore , Amar
di meretrice e Fin di fiasco , la mattina,
buono e la tera e guasto.
GUAZZAROTOL1, Erba. V. TACIU.
GUCH1A , . Adocchia e Ago. V. AGO.
GUCRIA dicesi cmunemenlc per Ma
glia, Lavoro (atto cogli aghi da agucchiare,
LAORR DE CUCHIA , Agucchiare, Far
lavori li maglia.
PANZA A OUCHIA , V. PANCA.
GUCH1ADA , . Agugliata, e pi comniii'in . Gugliata, Quella quantit di refe se
ta e limili che s' infilerebbe nella cruna
dell'aguglia per cucire.
GUCH1\R. V. IWGUGIA.
GUCHIARL. V. CAGNL.
GUCHlN,s.m.,4gorte,Uno di quegli aghi,
che portano in capo le donne del Conta
do , fatti per lo pi d'argento.
Drizzatolo, Strumento sottile del qua
le le Donne si servono per separare i ca
pelli del capo.
GUERZO.V. SCHERZO.

G UFO. V. Duco.
GUFO, add. Curvo; Arcato; Chino,
Piegato in arco ; dicesi del portamento
di qualcheduno.

GUGIRA. V. GOMBINA.
GUBA, s. T. d' Calafati, Sgorbia, Spe
cie di Scalpello da taglio, tutto di ferro,
col taglio curro semicircolare com' un C.
GUlDN,add. Guidone ; Furfante.
Dello a Fanciullo, Faccimale; Inso
lente i fispo; Vivace.

GUNDOLO. V. COHLO.
GUIZZ\R. V. SGUIZZAR.
GUSSA. V. Scusso.
GUSTAR, ^.Gustare e Aggottare; Assapo
rare che anche dicesi Far la salva d'una
cosa. V. TASTAR.
GUSTAR AVANTI, Pregustare.
GUSTAR LE CARTB, V. COCOLR.
G USTETO, s.m . Saporetto, Piccolo sapore.
Parlando del piacere del senso fisico,
Titillamento; SoUuchcramento; Sollettcamento.
GUZZO, add. Aguzzo; Aguzzato, Acuto,
Dicesi di Ferro appuntalo. V. Gei.

ILU
JL Lettera recale dell" alfabeto , clic prejr
lustantir. o di genere mascolino.
1 (dal latino ///i) Etti} Eglino o E*.

No i voi, Non vogliano 1 MB PIASB,


Essi o Quelli mi piacciono No i CA
YOLUDO VEG.VIR, E-tsi non vollero venire.
I, dicesi per Li, articolo plur. di Eto
I STIMO , 1 VBDO , Gli stimo; li vedo.
I, pronunziala con islrascico , come te
si dicesse li, anche TOCC de' Vetturali o
simili, ch'essi dicono per far camminare
le bestie j ed I' I imperati del latino
Ire, cio Va; Cammina. V. Soo.
IBIS REDIB1S, Maniera latina che si usa
dalle persone colte per modo d'espressio
ne, e dicesi in mala parte per allusione ad
un Discorso confuso , imbroglialo , inin
telligibile.
L' tm IBIS RBDIBIS, Sono andirivieni,
involture, cio Cenni o parole ambigue
che non si 1-sciano appostare.
ICHESE, s. m. lochete; lecitesi; lochisi,
X , Una lettera consonante dell' alfabeto
latino.

GAMBE A ICHESE, V. GAMBA.


IDEA, s.f. Idea.
Aria IDEA D'USA COSSA, Aver cognizio
ne o informazione d' una cosa A VKR
IDEA O MOLTA IDEA D* U.Y MBSTIBR , Saper

far un mestiere ; Ester capace del tal


mestiere.
DE SOLA so IDEA, Idealmente; Imma
ginariamente.
CHE IDEA ! Che stravaganza ! Qual
pensierel Quale strano capriccio] Oh che
idea! Gite bella idea!
1DST , Idest o Ideile , Voce latina che
s usa talvolta anche da' Veneziani nello
stile burlesco e fainil. in TCCC di Cio :
come.
QUEL* AMBROSIA , IDEST Et VIST.

DOLE. V. VIDOLB.
IDROPISA. V. IDROPISIA.
IGNORANTE, add.
IGNORASTE COMBUJT TACO o COME LA PIE
R DELBATISTERIO, Ignorante in cremisi;
Capo d' assiuolo; Buaccio; Non sa di
stinguere un baccello dai paternostri;
Non conosce la luna di Bologna; di
natura asinina ; Non sa f albiccl ; In
mille anni non snpreLle accozzare tre
man di noctioli. V. DISTINGUER.
IGNORANTE NEI so MESTJBR, Soldato da,
chiocciole; Pittar da chiocciole; Dottar
de'miei stivali; Medicai tronzolo,e simili.
IGNORASTE DB STUDI, Inerudito; In
dotto.
IGNORANTE DE LEZEB E SCRIVER , Illitte-

ralo c Illetterato ; Idiota ; Che non sa


l' abbicc; e fu anche detto Inalfabeta.
DEYBPTTR IGNORANTE , Imbuire.

IGNORANTITAE,Vocebassa,/g7zoranza.
lGNORANTN3add./gw>raniaecio;/g7iorantone.
ILEAMAR, ^.Letamare; Concimare; Con
ciare, Ingrassar di letame la terra.
1LUM1NADR, s. m. Accenditore; llluminotare. Colai cb' obbligato dal suo uf34

IMA
fi /.io ad accendere i lumi ne' teatri o per
le strade i fanali pbblici. V.IMPIZZADS.
1LUMIVAR , v. Illuminare; Ralluminare;
Allumare e Alluminare, Dar lume, -luce,
splendore.
UUMIXAR QUALcb.v, illuminare, Tale
Informar alcuno di ci eh' ei non sapeva,
l'ir ria l' ignoranza , Inslruire.
iLtncnrXR i p.tffi, Alluminare, Tale Dar
I' allume ai panni innanzi che si tingano
-acciocch ricerano il colore.
ILUMINAZIN, *.L Illuminatone; Lumin&ra, o Luminaria, -Quantit -di lumi
accesi.
FAR i.'rnjMnrAz:b, detto In T. de'Tintori, Alluminare, Tale Dar 1' allume ni
panni innanzi che si tingano acciocch ri
cevano il colore.
1LU.NA, add. Palurnioso Ancora per
Accigliato; Accipigliato; Curvacigliato.
fiso amarognolo, dicesi per Mezzo sde
gnato. V. MALMOMT e IRABIA.
ILthNARSE, T. Aver le paturne o le paturnie^ Aver la luna a rovescio.
Accigliarsi, Far brutta cera, Star ac
cigliato.
IMA, s. ET.de' Pese. Spilorcia o Spilor
cio, Sottile e lunga fune corredata di di
stanza in disianza di sugheri, con cui si li
ra a terra la sciabica o rezzola. V. CORTEG e TRATA DA pBscXa.
1MACHIARSE, T. Macchiarsi, Bruiiarsi
con macchie , e dicesi anche figur.
IMAGAZEN\R, T. Riporre nel magazzi
no. V. MAGAZW.
IMAGINABILMENTE, BTT. N men per
idea; Nientissimo.
No GITE SE l'i;:, si) IMAGINABILMBNTB ,

Non ce ne penso unjico, niente, in nes


sun modo.

IMAG1NAZ1N, s.f. Immaginazione, che


anche dicesi Immaginare.
QUESTE SE TUTE IMAGINAZION, Questa
unafantasticheria ofantasticaggine o
un capriccio.
Turo XB IMAGIWAZIN, V immagt nazio
ne fa o nanfa caso, vale a dire Fa o non
fa parere quel che non '.
IMAGOGA, add. Voce propr. del Polesi
ne , ina che i nostri Cacciatori la espri
mono in vece di JMBRIAG, parlando d'Uc
celli. V. IMBRIAG.
1MALTADRA, V. LTTCALCIWASCTA.
1MALTAR, v. Incalcinare; Intonioere e
Intonacare , Coprir la muraglia -di calci
na Rinzaffare, Riempire il voto e le
fessure con calcina o stoppa o bambagia.
TORNAR A IMALTB, J?i/ica/cirtarej tintonacare.
IMAITXR LA CAtcncA , Intridere la cal
cina , cio mescolarla colla sabbia.
IMANCABILE, add. Leale; Uomo di pa
rola o difede.
IMANCABILE , si dice a modo avverbiale
e vale Infallibilmente ; Senzafallo; Cer
tamente.

1M ANEGA, add. Immanicalo, G?ie gnernito di maniche.


CoaTLo LUANBG, Coltello o simile immanicatO) cio Munito di manico.

IMA

a65

1MANEG\R, T. Metter a cavallo una spa


da o una lama, Tale Gucrnirla di manico IMANBGAR U.VA SGUBIA , V. SGUBIA.
IMANETAR, T. Ammanettare, Mellcr le
manette; e quindi Ammanettato.
1MARCHESA , T. Mestruato , Imbrattato
di mestruo.
IMARCO, add. Afarc*o, Guasto dalla
marcia.
ATBR IMARCA UJTA COSSA i.v TESTA, Aver
una cosa per lo senno a mente , Saper
ben a memoria. V. MEXADBO.
IMARCIR, T. Immarcire c Inmarcire, Di
ventar marcioso Imporrare, direbbesi del Guastarsi i pannili ni r che che sia
per l'amido.
IMARCVR i?r T' UIVA PBEs6,v , Marcire in
una prigione, detto fig. vale Star rinjcrrato lungo tempo in prigione.
L'AQDA IMARCISSE
|. f, i PALI,* L'acqua
.
i
jfa
marcire i pali; L acqua rovina o rompe
i ponti, 'Cos dicono provcrbiam. i bevi
tori di vino per dannare l'uso di bere
acqua o di annacquare il vino.
MARGINAR. V. MARGIWAR.
IMARMOTO, add. Stupidito ; Instupidito; Confuso.
IMARMORTR, v. Stupidire; Instupidre; Confondersi; Perdere le parole; Con
centrarti. V. MAHMOTA.

IMASARR, T. T. Agr. Macerare , Dicesi


del lino e della canapa; c quindi Mace
ralo.
IMASCAR , add. Mascheralo.
IMASCRARjV. Mascherare; '-Immiasche*
rare c Ammascherare.
ISTASCARB ~BL MUSO , I i,tl,<i; cttrurr il
viso.
IMASCARR U.VA COSA, detto fig. Arruf
fianare, Rascettare e raffazzonare una co
sa ricoprendo i suoi difetti Riconciare,
l'allerar rfie fanno i cuochi le vivande.
IMASCH1AR , v. Mastietlare , dicono gli
Scarpellini per Fare che una pietra com
mettendosi con altra combaci bwtc e pa
reggiIMASCHJAR , dicono ancora i Legnaiuo
li nel sign. di Calettare. V. IMORS* e Iir1MATIR, v. Immature e Ammattire, Di
venir inatto , Dar nelle girelle ; sser
fuori de' gangheri.
IMATIRSE DRIO A QUALCOSSA, Andar per
duto dietro a qualche cosa ; Invasar per
amore.
IMATONDA, v f. Sbalordimento ; Stor
dimento; A ttonitaggine ; AUiibimento.
1MATONO, add. Alliboito,ConfuSo eimpallidito Abbarbagliato; Abbacinato,
Dal troppo chiaro Sbalordito; Intro
nato; Dicervellato; Stordito, Da strepi
to grande Intorpidito e Alloppiato, di
cesi Dal sonno.
1MATONR, t. Abbagliare; Abbacinare;
Abbarbagliare, si dice Per troppa luce
Torre il capo ; Spezzare la fantasia ;
Stordire; Sbalordire ; Intronare; Spez
iare il timpano degli orecchi, diccsi per
Remore Alloppiare; Intorpidire, Per

IMB

IMB

troppo tonnoAllibbire, Impallidire per


cosa che ti faccia restar confuso.
I ."HO IMATO.VIO, L' ho conficcalo, dot
L'ho convinto in maniera eh' e' non pos
ta in guisa alcuna giustificarsi o rispon
dere.
1MAZZET\R, v. Ammazzolare, Far maxli e si dice de' fiori e dell' erbe.
IMBACUC.X, adJ. Imbalordito; Stordito;
Intronato.
IMBAlA, add. Imlallato o Abballato, Di
cesi delle mercanzie.
JMBALI, dicesi per Ublriacn.
IMBAL, detto in furbesco, Conscio;
Consapevole ; Consapiente , eh' a par
te d'un egreto.
IMBALADURA , i. f. T. Mere. Invoglia,
Tela grossa o cosa simile da involger bal
le , fardelli e simili.
IMBALXfi, v. Imballare, Meller nella bal
laAbballare o Abballinare, Ridurre in
balle. V. BAIA.
lM3.u.\i:ir Ublracarsi.
IMBALEGXR, v. Accalappiare; Invilup
pare ; Imbarazzare ; Imbarcare. V. I.vTaicXa.
IMBALEGB , detto in T. de' l'ose. Dar
nella rete ; Rimaner preso , Dicesi del
Pesce.
.JMBALO, . m. Invenia; Pastocchia; Fin
zione ; Vescia; Menzogna, Trovalo fal
so a fine d'ingannare.
FAR IMBLI , Fingere; Far pastocchie;
Soppiantare. V. IMPIANTO.
IMBALOCXR, v. Appallottolare, Far pal
lottole di neve.
IMBALONXR, v. Confonderei Imbroglia
re ; Inviluppare , dicesi della Mente.
No ME iMBALox, Non mi confondete.
IMBALORDIR , v. Imbalordire ; Inttupidire o Stupidire , Lo slesio che SBALORBB,V.
1MBALSEMAR, T. Imbalsamare o Imbalsamire, Unger con balsamo.
IMBALSESTH uno , detto fig. Lisciar la
coda a uno ; Piaggiare ; Lusingare; So
lare, Adulare.
IMBALUC\R, v. Sbalordire; Stordire.
IMBALZXR (colla z aspra ) v. Rimbalza
re, Si dice del Mettere il cavallo la gam
ba fuori della tirella.
IMBAOSXR , v. Imbavare o Scombavare.
IMBARBAGlXR, v. Abbagliare, si dice
del Non reggere la vista al vedere distin
tamente le cose in leggendo o in far altro. Avere gli occhi tra" peli, vale Non
eder bene, ed anche di Chi, essendo sve- .
gliato di poco , e ancor sonnacchioso.
1MBARBOTXRSE, v. Barbugliare, Par
lare con parole interrotte.
IMBARCX, add. Imbarcato.
MAL IMBARCA, detto Cg. In/inocchiato;
Subillato ; Imbarcato , cio Fatto entra
re in un' impresa da non riuscirne.
IMBARCXDA , s. f. Imbarco.

tr.ir in impresa diffcile o sconsigliata o


dannosa.
IMBARC.V.I , v. Imbarcare o Imbarcarsi.'.
IMBARCAR QDALCUN , detto fig. Imbarca
re, Impegnar altri in qualche malagevo
le impresa , Imbrogliare , Imbarazzare.
V. INTRIGAR.
LtBARCARSB, dello metaf. Imbarcarti;
Impegnarsi ; Innamorarsi; Imbardarsi;
Imbertonarsi; Impazzare di alcuna; Incarognarsi; Intabaccarsi.
IKBARCARSE SBNZA BISCOTO, Imbarcare
o Imbarcarsi o Entrar in mare senza
biscotto j che anche dicesi Porsi in galea
senza biscotto, dello mctaf. Mellersi alle
imprese senza i debiti provvedimenti.
IMBALUCXR , v. Gabbare ; Giuntare;
Trappolare. V. COGIONR.
IMBAJIONADRA , s. f. T. Mar. Fascia
tura , e dicesi delle Manovre o gomene
per preservarle dal logoramento.
IMBARONXR, v. T. Mar. Fasciare o Fo
derare le manovre o le gomone, e signiGca
Anni ni. ii Ir di comando, gaschellc, ba
derne o altro in que' luoghi ne' quali so
no sottoposte .1 fregare e consumarli. Al
cuni dicono Infasciare.
IMBASSXDA , s. f. Ambascieria ; Lega
zione.
PORTAR L'IMBASSDA, Complimentare o
Riferire per ordine altrui qualche cosa.
OI BASSA DOR o IMBASSAR, s.m. Voce ant.
Ambasciatre o imbasciata Nunzio
o Legato si dice Quello del Papa.
IMBASSADR PIGOLO, A mbasciadoruzzo.

366

DARSB uw' IMBABCADA , Far un imbar


co o Imbarcarsi, e dicesi figur, dell'En-

IMB
Incappare ; Dare in'alcuno L'atto
dell'inii'allersi dicesi Imbatto o Incontro.
PEB. FORTUITA EL 'A IMBATlo, Lafor-

tuna gliel mand innanzi; Gli si par


innanzi casualmente, di rimbalzo.
IMBATEHSB MAL, Abbattersi male; In
contrarsi male; Capitar male; Scontrar
male.
TORKTABSB A iKBATEB , Rabbattersi o
Riab'jattersi.
1MBATO, s. ,. T. Mar. Vento scirocco.
IMRATO, add. Abbattuto ,- Incontrato.
1MBAVXR. V. IMBAOSAB.
IMBAUCARSE,v.^ppi//oarji, Fermar
si oziosamente in un luogo senza saperne
uscire , Incantarsi ; Stolidire ; Sbalor
dire.
1MBAULXR , T. Imbaulare, Chiudere in
un baule che che sia. Imbaular la roba
da portare in viaggio.
1MBAUTX, add. Coperto di bautta; Ma
scherato di bautta.
iMBAtrrX su, Imbacuccalo; Incapiiccialo; Imbavagliato.
DON.YA IKBAUTDA , Donna tappata ,
cio Coperta in guisa da non farsi cono
scere.
IMBAUTARSE, v. Imbacuccarsi , Na
scondersi il capo nel bacucco , siccome
l' Incappucciarsi nel cappuccio Im
bavagliarsi; Camuffarsi, Coprirsi il ca
po con un panno.
IMBAUTARSE, voj anche per Injrraiuolarsi. V. IjVTABARAHSE.

IMBASSAR1A. V. IMBASSADA.
1MBASTARDDA, s. f. Imbastardimento.
IMBASTARDIR. V. BASTARD.VB.
1MBASTDA , s. f. Imbastimento.

IMBEND.\R. V. IMBTXD\R.
IMBESENARSE, v. Term. proprio de'Pescatori Chioggiotti , e vale Inzaccherar
si; Infangarsi. V. I\FAIVGABSB e IJTZAL-

OIBXSTIO, s. m. Ambascia; Angustia;


Affanno di cuore; Inquietudine; Tra
vaglio.
IMBASTO o IurvAsrlo , add. Imbastito;
Appuntalo, dicesi de' Vestimenti riuniti
assieme coli' imbastitura.
lo co :.K AZZE BRUNE , Loruz.
fam. e fignr. di rimprovero scherzevole ad
uno, e vale Malcreato; Scostumato, e
anche Rozzo.
IMBASTIR o IVVASTR, v. Imbastire; Ap
puntare, dicesi de'vestimeiili.
IMBAST'JR, dello in T. de' Cappellai ,
Feltrare, Sodare il panno a guisa di fel
tro.
IMBAST1RA, s. f. Imbastitura, Cucitu
ra abbozzata con punti gr.indi, i quali da
alcuni si chiamano Basta . Diccsi anche
Punto molle. \. FILZETA.
IMBXTER , v. LA IMBATE rw poco , El
la batte, vale Esser virinissimo, Esservi
una differenza insensibile.
LA IMDATB i.v BACATELE , Si traila di
poco, d" una minuzia. V. BATER.

IMBEVER, v. Imbevere e Imbere, Per


suadere , Istruire alcuno di che che sia e
pigliasi in mala parte.
IHBBVERSE D'U.VA COSSA, dello fig. Im
pressionarsi.
IMBEVERXR, T. Abbeverare, Dar a bevere alle bestie.

TORLA COME LA SE IMBATK , iVo/1 la Vo

ler pi cotta die cruda; Pigliare una


cosa com' ella viene , Non curarsi di me
glio.
IMBATERSE , v. Imbattersi; Abbattersi;
Incontrarsi; Avvenirsi; Dar di cozzo f

TBOWAMB.

IMBEVERLO , add. Avvinazzalo.


IMBIANCXDA , s. C Imbiancatura.
IMBIANCADR, V. SBJAJTCUEZJT.
IMB1AVX, add. Abbiadato , Pasciuto di
biada. Dicesi del Cavallo.
IMBIAVXll, v. Abbiadare, Dar la biada a
mangiare alle bestie.
IM MIlAn A . . f. Arrabbiamento; Rovello.
IMBILARSE, T. Stizzirsi rabbiosamen
te ; Arrovellare; Arrangolarsi; Arrab
biarsi.
1MBINDX, add. Bendalo; Abbendato.
1MBINDXR, v. o IMBEJTDR, Bendare o
Abbendare; Bendarsi; Abbondarsi.
I Vi ii! i!\ li o IMBIBIR e IKBERIR, v. Aggran
chiarsi; Abbrividare; Intormentire, Per
der per poco 1* uso di qualche membro
per freddo. V. DESBER^R.
IMBISSACXR. V. ISCAUSBLB..
1MBIZ4RO, add. Messo in bizzarria, in
capriccio, in fantasia, in ghiribizzar .

IMB
IMBOC\R , . Imboccare , Mettere altrui
il cibo in bocca.
IMBOCA& t'jf FIASCO , Abboccarsi , Por
gi alla bocca.
IMBOCB. QUALctw , detto fig. V. boocovXn.
>
IMBOCR i DEXTI D' UNA RODA , T. degli
Oriolai, Incastrare.
IMBOCAB. r.v CA^T , Imboccare F arti
glieria, vale Investirla con colpo d'altra
artiglieria nella bocca perch resti senza
potersi usare.
IMBOCARSB IJTMAR, Sboccare; Metter
foce, Dicesi d'un fiume.
I M nocAii UNA STRADA , Pigliar la via ,
Incamminarsi.
IMBOCARA, s. f. Imboccatura, Quella
parte della briglia che >:i in bocca ni ca
ra Ho.
Parlando degli strumenti da fiato, Im-beccatura e la parte su cui s'appoggiano
le labbra per sospingere il vento e produr
re il suono.
IMBOCAURA DB LA RODA COL ROCHETO ,
T. degli Oriolai, Incastro*) Imboccatura.
IKBOCAURA DE LA STRADA , DEL FIUME ,
esimili, Imboccatura; Bocca della stra
da Foce , dicesi Quella del fiume
Inosculazione , Quella delle vene.
IMBOCAUHA DEI PO.NTI , Imboccatura
de' ponti.
IMBOCAURA DE LE FEJVESTHE, V. FB.VESTHA.
'
IMBOCOHXDA, s. f. Imbeccata, Quanto
fi mette in becco iu una volta ali' uccel
lo o nella bocca.
Detto fignr. , Indcttatura DARSE
L'IXBOCONADA , Iniettarsi, Restar d'ac
cordo di quello clic s'ha a dire e a fare.
TOR L'IUDOCONADA, Detto in altro sen
io , Pigliar I' imbeccata, vale Lasciarsi
corrompere dai doni e presenti. V. in Bu
c*.
1MBOCONADNA, s. f. Imbeccateli.
IMBOCOISR, v.Abboccnnare ; Imbecca
re, Metter il cibo nel becco degli uccelli.
IMBOCOIVR U.YO, detto Gg. Imboccare
alcuno, vale VIeltergli in bocca le parole
rhe dee dire o insegnargli quello che
dee fare, cosa per cosaImbeccare, Am
maestrare altrui o Istruirlo di nascosto,
che dicesi anche Dar f imbeccata a uno
Subornare o Imbeccherare alcuno, va
gliano Persuadere o Insligare di nascosto.
IMBOCONAIUE , Indettarsi, Restar se
gretamente d'accordo l'un l'altro.
IMBOGXR , v. T. di Galera , Mettere in
ceppi o inferri alcuno. V. BORA.
JMBOGIA o IMBUGI, add. Impastoialo o
Impacciato o Avvincigliato o Impedito
k braccia , dicesi d' Abito strozzato o
troppo si ITI in.
1MBGIO , s. m. T. Mere. Invoglia o In
voglio, Tela grossa o cosa simile colla qua
le si rinvolgono balle, fardelli e simili.
Detto per iMnuucio V.
IMBOLPONA, lo stesso che IwFOLPowX, V.
IMBOLSIR, T. Imbolsire, Divenir bolso.
IMBOMBA, add. Abbombalo; Imbevuto ;
Ammollilo, Impregnato di liquore.

IMB
TlJTO IMBOMB Crt" Et SGIOZZATA DA PE

TUTO, Cosi abbombato d' acqua che goc


ciolava per tulio.
IMBOMBARSE e IMBOMBIRSE, v. Imbever
si o Imbersi; Inzupparsi; Abbeverarsi,
Riempirsi di acqua o altro liquoreAbbombarsi di dialetto Toscano, riportato pe
r dal Mattioli.
Parlando delle terre , dicesi Assorbire
e ImbevereDel rigonfiare e ammollirsi
delle cose secche , si ilice Rinvenire.
Dicesi anche per Ammollirsi semplice
mente.
IMBOMBAS, add. Imbambagiato, cio
Rincalzato nella bambagia.
*
IMBOMBASAR, v. Abbambagiare ; Acco
tonare , Guernir di bambagia o cotone.
IMBONAR o IMBONIR , . T. de' Costrutto
ri navali, Imbonare o Imbuonare, Inchio
dar le tavole d' inibirono, Riempir di ta
vole i vani fra un filo e 1* altro. V. FILO.
IMBONIMENTO, s. m. Interrimento o In
terramento, Deposizione di terra fatta dall' acqua nell'alveo d' un fosso, canale o si
mile. Dicesi anche Rinterramelo o Rinterrimcnlo, ma Interrimento pi reolare Colmata ; Alluvione lutulenta o
arenosa, dicesi il Terreno alzatod.illc tor
bide dell'acqua Interro, Sabbione o
Fango che il mare e i fiumi trasportano
e che gli fanno cangiar direzione, luogo e
riva Ricolmi, si chiamano le Terre la
sciate dal Mare alta spiaggia e rassodate.
V. BoNiFicAzibx e MOVL.
IMBONO,add. Colmato; Ripieno; Inter
rato; Appianato, Si dice de' fiumi e dei
rivi. Sar stata della la voce IMBU.VIO for
se dal barb. Ammonitus , che si trova usa
to nel 1200.
Dello fig. di Persona, Allettato; Ade
scato; Abbonilo ; Imbonito.
IMBONIR, v. Interrare; Colmare ; Riem
pire, Dicesi de' Fiumi che si riempiono di
terra. V. IMBOIWME.VTO.
1 .,;,i) -.',]', u.v FOSSO , Appianare. V. LvTEIIB.

UALCS-, Locuz. fam. Adesca


re o Allettare e Lusingare alcuno , Invi
tare o Tirare alcuno alle sue voglie con
lusinghe , allettamenti o inganni Abbo
nire o Imbonire e Imbuonre o Rabboni
re alcuno, vale Placare , raddolcire , cal
mare, render favorevole, propizio.
IMBONIR, dello in T. Mar. V. IMBONK.
IMBOREZZX , add. Ingalluzzito; Messo
in zurlo, i/i curro, in gazzurro. V.!KGALUZZ.
IMBOREZZXDA, s. f. Zurlo; Zurro; Gal
loria; Giolito, Allegria smoderala.
CHIAPR U.V'IMBOREZZDA, V. MDOHBZZH.
IMBOREZZXR, v. Mettere in zurlo o in.
zurro o in gazzurro, Mettere alcuno in
allegria smoderata-Megere in uzzolo o
in fregola, Mettere in appetito intenso.
IMBORBZZARSB, Mettersi in zurro etc.
IMBOSCA, add. Imboschito, Divenuto e
fatto bosco.
Imboscatocele Nascosto nel bosco o si
mile.

IMB

267

IMBOSCAGIARSE , v. Imboschire verbo


neutro. Divenir boscaglia.
IMBOSCAR, v. Imboschire, e Inselvarsi,
Divenire bosco o selva.
IMBOSCARLE o FAR uV IMBOSCADA , Im
boscarsi; Inselvarsi; Rimboscarsi; Ap
piattarsi; Ammucchiarsi, Nascondersi o
in bosco o nelle macchie.
IMBOSCAR i CAVALIERI, Mandar allafri
tea i bachi da seta.
IMBOSCAR U.VA WAVB, Imbastire, T. de*
Coslrullori navaT, , dicesi dell' Impostare
i diversi membri di legname al loro luo
go sul cantiere per rivestirli poi della bor
datura o fasciame.
IMBOSEMA , add. Imbozzimato.
IMBOSEMADRA , s. f. Imbozzimatura.
1MBOSEM\R,V. Imbozzimare, Dar la boz
zima alla tela nell'atlo di lesserla. 11 suo
contrario Sbozzimare. V. BSEMA.
IMBOSEMR EL PAW, V. PAN
IMBOTAR, v. Imbottare, Mettere il vino
nella botte, che anche dicesi Incasellare.
ToBivXa A IMBOTR, Rimbottare.
IMBOTIA o IMBOTIDA, s.f. Imbottila o Cltrone, Coperta da letto ripiena di bamba
gia.
IMBOTIA .DE LE SELE, Bardella, Certa
imbottitura solfo l'arcione delle selle.
IMBOTIDNA, s. f. Coltroncino , Piccola
coperta da letto irnbotlila.
IMBOT1DR, s. m. T. degli Orefici , Stoz
zo, Strumento che si adopera per fare il
convesso ad un pezzo di metallo.
1MBOT1DRA, s. f. Imbottitura i Imbot
tito.
IMBOTIGLIR, v. Mettere in bottiglie i
Infiascare.
IMBOTO , s. m. Imbottito, Veste ripiena
di cotone o altro e linamente trapuntata.
IMBOTO , add. Imbottito , Dicesi di Ve
ste.
EL PAH IMBOTTO , Si dice d'uno che ab
bia il vestito strozzato o troppo accollato.
IMBOTR, v. Imbottirei Trapuntare.
IMBOTR U.VA PORTA, T. de' Falegnami,
V. IMBRAGAR.
IMDOTR, detto in T. degli Orefici, Stoz
zare, Adoperare lo stozzo. V. IMBOTIDB.
IMBOTONADRA, s. Imbottonatura'
Abbottonatura; Bottonatura; Occhiella
tura.
IMBOTONXR, v. Abbottonare, Affibbiar
co' bottoni. Abbottonarsi, Allacciarsi i
Testiti co'botloni.
IMBOVOlA, add. Inanellato, Fallo a anel
li ; Riccio o Ricciuto , dicesi de' Capelli
arricciali a guisa d'anelli.
IMBOVOLA vale per Fatto a chiocciola ?
Fatto a linea spirale.
In altro semini. Rannicchiato ; Raggricchiato; Raggruppato, Agg. a Cane,
Gallo o simile che dormendo in certa gui
sa raggnippasi.
1MBOVOL.XR , v. Inanellare ; Riccire ,
Dicesi de' capelli che s' arricciano ad arte.
IMBOVOLARSE, Acchiocciolarsi; Rannic
chiarsi; Raggricchiarsij Raggrupparsi,

68
JMB
Dicesi dc'Cani e Galli quando dormendo,
tan raggruppati.
IMBOZZOLARSE, . Accerchiarsi ; Far
cerc/iw, Accorrere e ragunarsi insieme la
gente in. ccrchio per cuiiosil di che che
sia.
JMBRAGADIRA , i. f. Imbracalura
Spranga , si dice a leguo ferro che si
conftcca allrarerso.
imeragXr. r.Imbracare, T. de' Marinai,
Muratori etc. Cigner che che sia con una
braca , per applicarvi i cavi con cui si ha
da far (orza per muovcrlo. Imbracare il
*
Sprangare, Metier le spr.anghe , ch' &
Legno ferro che siconficca altraverso.
Imbragre, T. de'Librai, Fortificare
.con istriscia di carta iucollata che chia?masi Braca , la. piega lacera del foglio.
Imbracarsb, detto delle Donne, Altac-^
tiarsi; Bendarsi; Hiparaisi.
IMBRAGBESSARSE , v. Incalzonarsi.
imbraghetXr, V. BraghetXr.
IMBRANDIR, v. Impugnare; Metter ma
no , E si, dice dlia Spada simile che si
prende in mano randire v dicesi del
Mnovere scotendo con prestezza. Brqndi-re la spada , la lancia.
IMBRAZZOlXr, v. T. Mar. lmbracciola-^
re, {ricatenar la con bracciuoli.
IMBRENXr, i.Imbrigliare, Metier la bri-glia. al Caval lo.
Imbrigliare, detlo inetaf. rale Tener n.
freno.
L4BRIADA , s. Imbrigliatura, V imbri
gliare..
IMBRiAgA, s. f. T. antiq. . Logio.
MBRIAGX, add. Imhriacato o Ubbriacato.
. imbriagXe, T. di Giuoco. Carte
s convoite.
Imbriagi, T. de' Gaccintori nostri o alVhso del Polesine Im.'X.ogai, dicesi agliUccelli di paludo, ma spocialmente alle Ani
Ire, le quali nell' eslr.enjo fredeto perdono
le forze bench siano grasse e si. lasciano.
prendere fcilmente anche con man :,
fenmeno che ben chiaro da quai
cagione dipenda. L' ImagogX del Polesine
corrisponde ai nostri I.vsbmejvio , Imato-,
ko , Istolidio e simili j e scmbr.i ail' torc che sia pi. espressiva la voce ImbriagX, dcllo per imitazione degli nbbriachi
che d' ordinario perdono le forze e la ra
cione. Quindi ce non atlagliasse la voce
(Jbbriaco, detto fig. potrebbero supplia e
Lomo che vale Lento, pigro e tardo per
grassezza ; Grullo; AJogio, Di spirili adormentati ; e in ogni cato Instupidito ;
linbalordito e simili.
imbriagXda \
IMBRIAGADRA i" s. f. bbriachezza ,
Briachezza ; Imbriacatura; Ebbrezza.
CjUAfXr tj.x' IMBIUAGADA, V. ImBRIAGARe.
Ikrriagadura er amor , AJJascinament ; Mal d' occhio.
imbiuagXr, v. Imbriacare e Inebbriare,
Ubbriacar altrui.
, Irubriaarsij Ubbriacar-

1MB
ii i Inebriarsi; Cuocerti; Pigliar la bertuccia o la monna.
L' ULTIMO GOTO SB QUEL CHE IMBRIAGA,
// veleno sta nella coda , rale Da ultimo
si conosce il male.
Imbriacarsi , dicesi per sn il. dell'Al'
terarsi, Riscaldarsi per sovcrchia passioue ed scir di s come avvinazzato.
LMBRIAGHETO, add. Ubbriachello; Coiticcio; Brillo. V. Bblo e G.\qg.yolo.
1MBR1AGHZZO, s. m.Imbriacamento,
nel sign, nostra per lo pi si riferisce ad
Alterazione o riscaldo di capo per soverchia passione. V. ImbbiagXaa.
IMTJRIXGO, add. Ubbnaco; Imbriaco ;
Briaco; Ebbrio; Avvinazzato. Egli pi.
coito che crudo, E cotio come una monna.
Im BRIago fatco, Briaco cotto.
Mezo imbsxaGo, V. G>ogjolo.
L' raBRIACO CHE SOL SB FOL MOVER
KOL FOL DIR SAW, E St COttO che ,
pub ruticarsi o azsicare.
Go TE DISE IM BRIAGO, VA A DOR
MIR, Se i' detto, lu hai meno il naso,
ponvili la mano , vale Non ti far beffe
degli avverlimenli anche nelle cosepiccole e inverisimili.
Imbriaco da l' amor d'amor, Imbrogiottito, Rapito, invasato , imbriacato dal
l'aiaor de' figHuoli , che dicesj anche Imbecherato. V. IvzrcX e I.vamora. Ebbro if amore Coito spalmato, vale lnnamoratiisimo.
Imbriaco da la colera , Ebbro di sttzzo<
Carte imbriaghe, V. ImbriagX.
ParlXr n.4 imiriago, V. Parlar.
imbriXgo, s. m, T. de'Pesc. Pesce di ma
re , Lo slesso che Muso duro, .
IMBRIAGN , add. Ubbriaconc; Briacone Imbriacone. Berrebbe tjiianto una
pevera, Berrebbe otlobre e S. Martina.
IMBROcXdA, s. f. Brocea <e, Colpo. Di
cesi anche Imbercio, ch' l'Alto di coglier nel segno Imbroeeata , Colno di
spada che vien dall'allo a basso di punta.
La prima imbrocXda , La prima broccata , disse figur. Boccaccio per dire La
prima cosa fatla , il primo tentativo , la
prima prova.
Dab ' imbrocada , . ImbrocXr.
IMBROCXR, v. Imbroccare i Imbrocciar.e ; Dar nel broceo; Dare nel punto in
bianco; Imbcrciare. V. IntivXr.
ImbrocXr, vale ajiche per Ciujjarej Acciuffare, Aflerrare. V. BRixcXn.
ImbrocXr , detto fig. per ImdovjwXb. V.
D-lrR AL DAO , in DaO.
IMBROCHEtX, add. Imbullettato.
IMBROCRETXr, v. Imbullettare ; Met
ier bullette. V. .
ImbrochetX, la siola, T. de' Calzolai,
Imbroccare il suolo..
imbrodXr,v. Imbrodolare ; Inzavardare; Intridere, Imbrattare di broda.
1MBR0GIAR, v. Imbrogliare ; Intrigare;
Avviluppare; Imbarazzare.
' Im^ rociarla su , Intr-igar , det
to fig. vale Dire e ridire mille cose tax

1MB
trave.dere per iscusarsi, Brigare; Imlrigare.
Imbrociarse a farlar, Frastagliare;
Avvihtpparti ; Aver la lingua impacciata ; Linguettare Entrar net pecoreccio , vale Cominciar un ragionamento e
non trovar via n verso d'uscirne.
Imbrogiarsb i ie , Incespicare ; Inciampare, Avviluppare i piedi in cespugli.
ImBROGiXb I BISTI , . DISTO.
ImbrogiXb le velb^T, Mar. Imbroglia
re, vale Piegare le vele d' un-vascello, in
modo che senza esser serrate affatlo, sono
per incapaci di contener e resistere al
vento, il quale le muar aliara olamentecome una bandiera , V. Imbrogio. AJJorcare una vela, dicesi Quauilo, gettata
la prima ancora, non sipirgan le vele, ma
si seguita a fascammiare Ja nave fin che
non sia giunta al luogo dure si dee gettar ancora d'afforco.
IMBROGIO, s. m. Imbroglio; mlrogliament; Intrigo; Impaccio; Imbarazzo.
Far. imbrogio , Imbroglicu-e Lmpacciare.
Imbrogio db farole , Involtura ; Avvolgimento; AggiramentOy e vale Cenni
parole ambigu.
Imbrogi, detlo in T. Mar. Imbrogli, diconsi da' Marinari tutte le corde che servono a imbregliar le vele. V. Carica.
Meter en imbrogio. qualcst ,. Meltere
uno in sul curro, Persuadcrlo a che che
sia mostrandogliclo agevolc.
1MBR0G11V , s. m. Imbroglione; Imbrogliatore; Imbrogliamatasse ; Avviluppatore; Imbraltamondi.
Imbrogin , diecsi anche per Accattabrighe; Litigatore ; TurboltHlo.Y. Caba.
Imbrogio: > diciamo per Guastalarte ^
Guastamesticri ; Ciarpiere, Colui che si
pone a far cosa che non sa.
IMEROINCXR, v. T. Mar. Imbroncare i
pennoni,\a\e Farli scendere sino alla me
ta dell'albcro e quivi fcrmargli.
IMBROSX, add. Brinato, Coperto di brina , . Brsa.
IMBRULXR , v. Impacciare; Involgere;
Jnviluppare; //i/acciare,Intrigarealcuno.
IPiIBRUiNXr, v. T. Mar. Imbrumare, Da
re alcune leggiere pennellalc di catrame
sulle lavle del bordo del bastimento pri
ma di dar la brusca.
IMBRUnXR , v. Scurire; Osurarti; Abbrunarc Imbrunire , Dicesi del Tempo.
1MBRUNIDR, s. m. Brunilore, L' fice che bruniscc.
Detto anche per Brunitoio Brunito
re, Strumento di cui si servje-no i Ja.vor.ir.ii.
per bruir brillanlare.
iMBRUWlDbR pa stole, T. de* Calzolai ,
Bussetto Lisciapiante, Legno di botsolo con che si puliscono le suoje. V. LustraDR.
IMBRUN 1DRA, s. f. Lafemminadcl Bru-.
nilore.
IMBRUNIDURA , s. f. Imbmnitura; Brunitura; Lustro.
aMBRiNO, add. BrunilQK

IMO

IMP

IMP

IMBRUNIR , T. Brunire; Dar di zanna;


Grattapugiare , Dar il lustro ai metalli.
V. BRUSCBIR.
CARTA DA IMBBUNB , Carla da bruni
re, chiamasi una Specie di carta fatta in
Germania, intonacata di smeriglio ( SMEBO), con cui si brunisce l'acciaio; ed havrene di pi maniere.
IMBRUNIR A PEXTB , Zannare , Lisciar
colla zanna o sia col dente di cane.
LKBRUM.ISB BL ZORJTO, Imbrunare ; Im
brunire; Abbrunare; Abbrunire, Decli
nar la luce.
IjffDnuxinsB EL MUSO , Abbrunarsi; Ab~
brunirsi o Imbrunarsi e Imbrunirsi, Di
venir bruno. V. BRUNO.
IMBUGARSE, T. T. del Contado Veneto
verso Chioggia, Inuggiolire o Inuzzolire;
Mettere in uzzolo, in fregola, Eccitare o
Irritar la voglia ; t dicesi in senso osceno.
In altro sign. che usasi verso il Padova
no, Abborracciarsi; Affollarsi; Far fu
riaAffollarsi a mensa o simile, vale Man
giar di molte e varie sorte di vivande.
IMBUS\R, v. Imbucare; Intonare; Ri
porre; Incantucciare, Perdere o Nascon
dere qualche cosa.
IUBUSARSE, Imbucarsi; Impattarsi ;
Intanarsi; Rintanarsi, Nascondersi.
IMBUSSOLAR, v. Imbossolare e Imborsa
re, che fu anche detto Insaccare, Mette
re i biglietti nel bossolo per eslrarne.
IMBUTIR\, add. Condito col burro o bu
tirro; Burroso.
IMBUZARARSE . v. MB W'IMBUZARO ,
Locuzione bassa e fam. Non ne do una
stringa, un lupino, unafrulla, un baghe
ro, un ghiabaldano. Ovv. Me ne rido;
Me nefo beffe. V. INCAGAR.
IMELO , add. Melato, Condito col melr,
dolce.
PAHOLZ IMELAE, Parole melale, pi dol' ci dello zucchero, fiocina immelata o me
lata , cio Dolce e gradila.
IMIELAR, v. Immelare, Dar sapore di
mele.
IMISERO, add. Impigrito; Annighittiio;
Injingardito.
IMISER1RSE, v. Impigrire; Anneghitti
re; Anneghittirsi o Annighiltirsi,oAxni.
IMISERIRSE TS T'UW LOGO, Appillottarsi, Fermai si o/ii sameute in un luogo sen
za saperne uscire.
1MOB1LIAR , s. m. Immobile-EixTi IMOBILIARI , Immobili; Stabili.
IMOGlA , add. Immollato; Inzuppato;
Imbevuto.
IMOGlXR,v. V.MociXR.
IMORAR, v.(dal latino Immororo Moror)
Dimorare , nel sign. di Trattenere o In
dugiare, Ritardare.
Mi HO IMORABO A CREDER , Non dimore
r a credere, cio Non dubito punto, Non
ho il menomo dubbio No IMOBO uw MO. MENTO , Non indugio o ritardo un mo
mento.
1MORB1DIR, v. Ammorbidare; Ammorbidire , mollificare. Y. ABOLIR.

IMORSAR, v. T. de' Fabbri , Stringere o


Afferrare colla mona.
IMORSR, T. de' Legnaiuoli , Calettare,
Commettere il legname a dente o altri
menti, E quindi Calettatura 1* operazio
ne del calettare. Calettatura in terzo o
coda di rondine, a ugnatura, a Iasione
e sguscio, a nocella e sguscio , nascosta.
V. MORSA.
IMORTALARSE , v. Immortalarsi o Immortalizzarsi , Fu detto ancora Insemprarsi.
IMPACHET\R, o IMPACR , v. Affardel
lare, Ridurre in fardello, Far un fagotto,
u piego.
IMPACH1UG\DA , i. L Imbrattamento ;
Imbrattatura; Lordura.
1MPACHIUG\R, v. Impacciucare , Lor
dare , imbrattare.
IxpAcaiuaAASB, Impacciuoarsi o Impacchiucarsi.
IMPADRONIRSE , V. IMPATBOXIBSB.
1MPAGET ADORA, s. f. T. Mar. Impagliettalura e Paglietto, Riparo che si fa all'in
torno d' una nave con vele vecchie , bran
de, cordami e simili. V. PAVISDA.
1MPAGETAR, v. ImpagUelt<tre,T. Mar.
Alzare intorno al uno-Ilo una difesa di
brande,vele ed altro , per riparare l' equi
paggio dalla moschetteria del nemico in
tempo di combattimento.
IMPAGIADR , s. m. Seggiuolaio, Colui
che impaglia le seggiuole.
1MPAG1ADRA o IMPAGIAUBA , i. f. Fette
di paglia, Inlessitura di paglia di carice
(CARESINA) che l'assi alle Sfggiuole per uso
di sedervi.
IMPACIAR, . Inlessere una seggiuola.
IMPACIAR i FIASCHI , Fare la veste aifia
schi, la quale si fa colle slesse foglie di ca
rice.
1MPAGIOLADA , add. Impagliata, dicesi
la Donna di parto mentre trovasi nella qua
rantina del puerperio.
DIPALA, add. Impalato, Ritto in piedi.
STAR IMPALA, Star fermo o impalalo
come un cero; Star incarnatilo. V. IMPIANTX.
Far pilastro o pergola, vale Star fer
mo enza operare.
1MPALANDRAN, add. Impalandranatr.

OTJPALTANXR, v. Impantanare ; Infan


gare; Ammemmare Imputtanarsi, Vo
ce contadinesca Toscana, dicesi del Por
co che si ravvolge nella fanghiglia.
IMPANTANARSI:, Impantanarsi, Brut
tarsi o Lordarsi di fango.
IMPALUDAR , v. Impaludare o Impadulare, Divenire o Farsi palude.
Ammemmare o Ammelmare, Affogar
nella melma.
IMPANAR, v. o FAMA, Panare, Coprire
con pane grattato.
IMPANAR LB FODRB , T.Mar. V. IMPELAR.
IMPANOCHlX, add. Pannocchiuto , Che
ha pannocchia: dicesi della pianta del gra
no turco, e si trasferisce ad ogni cosa gros
sa in punta quasi a guisa di pannocchia.
IMPANZO (colla z aspra) add. Panciu
to; Buzzone i Corpacciuto; Corpacciutone; Corputo.
Parlando di donna, direbbesi Bazzana,
IMPAPAF1G.\R , v. T. Mar. Impapaficare, Mettere jl papafico. V. PAPAFIGO.
IMPAR A L'IMPXH, A pari; A petto, A
patti eguali.
Poosn STAR A L'IMPAR DE u\o, Potere
star appetto ad uno ; Poter competere,
IMPARA, add. Imparato o Apparato, add.
da Apparare o Imparare.
COSSA IMPARADA A MEXTE , Imparatic
cio, Imparalo malamente.
IMPARAR, v. Imparare; Apparare ; Ap
prendere, che am-lic dicesi Guadagnare.
IMPAHII POCO, Imparacchiare.

V. l'.AI \VIJM\V.

IMPALAR , v. Impalare; Infilare alla tur


chese a.
IMPALASSE o PETAHIB m QUALCHE LOGO,
Appillottars i , Fermarsi oziosamente.
IMPALARSI , detto per FAB. L' PALO ,
V. IMPALO.
IMPALO, i. m. Tombolo, un giucco de'
fanciulli, i quali, ponendo il rapo in terra
e alzando i piedi che dicesi caporovescio,
li rivolgono sulle braccia e lasciansi cade
re dall'altra parte. Diccsi ancora Farsi
quercia; Far a tomo.
IMPALO , detto per In D'ILO , V.

IMPALTAISX , adii. Infangato. V. IJWAITAIXB.


Impaludato) vale Affondato in un padule.

269

l.MP.UU A 10 COSTO O A SPESE DEI ALTRI,

Imparar a vivere o afar che che sia al


le sue o altrui spese.
FALA.VDO S'IMPARA, Guastando s'impa
ra, Prov.
T' IMPAIIABA A PARLA , detto fam. Impa
rare tifar alcuna cosa (per ironia) Im
parare a non farla pi.
IMPARZIALIZXR, v. Esser imparziale;
Mostrarsi imparziale; Non parteggiare.
IMPASSETAR , v. Accatastare; Abbarca
re; Catastare la legna. V. TASSETO.
IMPASSIR, v. Sammosciare, Appassire al
quantoAmmorbidare, Diventar un poco
molle, floscio.
IMPASTX, add. Impastato; Intriso; Ap
piastrato, Ridotto in pasta.
BOGA IMPASTDA , Bocca impaniata o
impiastrata, cio Impeciata di cosa simi
le a pasta.
IMPASTA DB BUSE , Bugiardo nato; Di
carattere o natura bugiarda; Bugiarda
ci, V. Bum e BUSIABO.
IMPAST\DA, s.f. Impastatura; Impasto.
IMPASTADR , . m. Impastatare, Quel
lo tra i Fornai che impasta il pane.
IMPASTAR, T. Intridere, ci* Impastar
la farina coli' acqua Far la casa nella
farina, i dice del Far la cavit nel monticello ili farina per incominciar a intri
der la patta.
IMPASTAR INSIEME, Impastare, Mesco
lar due o pi cose a guisa di pasta Ap
pastarsi, Appiastricciarli guisa CK f
la pasta.

ayo
IMP
Inastb lb fritle , m pat tar lefrittelle.
Impastar la calcina , Intridere la cal
cina.
Impastar i color , Impastare , Ira i
Piltoi'i , liersi del Distendere i color ; on
de Bene o male impstala la Pitlurn do
ve si scorge maggiore o minore slcnlo nel
maneggiare essi color Mesticare i co
lor o Dar la mestica, dicesi del Comporre di diverse terre coloranli macinale i co
lor per impiastrarli sopra le lele o tai ole
che si vuole dipingere.
Impastarse us man, Appastarsi le ma
n.
Impastar su , Impastare, detto fig. per
Comporre, mescolare pi cose insieme.
TobnXr a lmpastXb , Rimpastare.
impastizzXr,v. Fare unguazzetto, un
guazzabuglio di parole; Guazzabugliare;
ran connettere ; Non annodare , dicesi
fig. di Chi parla all' impazzata.
hfPASTizzXn su le irte, Accozzare le
carle, si dice de' Giuocalori di vantaggio
quando mcltono insieme le baone carte
per farsele venire alia mano,
IMPASTO, s. m. Impastamento , Mescolamento di pi cose inweme.
Dello fig. Mescuglio ; Guazzabuglio;
Confusione.
Impasto db color, Impastatura.
Impasto db pan , ra torta , e simili ,
Intriso.
3MPASTR0CHIA, add. Lordo ; Lordato;
Sozza,to; Sudicio; Sucida.
IMPASTROCLIIADA , i. f.
\
1MPASTROCHIAMENTO, s. m. / Sozzura , Sporcheria.
impastrochiXr o Pastrochir, v. im
pastricciare ; Impas trare ; Inlridere ,
bordare, Insucidare Impastochiarse,
Imniastrarsi; nsudiciarsi; Sporcarsi.
Fare un piastriccio, Fare un mescu
glio, confuso e alia peggio. Far alia peg
gio o Operar alia peggio ; Far le cose a
stampa.
Far dei piastricci o pasticci , vale fig.
Far degli imbrogli.
ImpastrochiXr una carta. V. Pachiug\r.
Imi, atare vate Impiastrare con mate
ria tegnenle.
ImpastrochiXr su db le parolb , Ciarlarc; Cornacchiare ; Cicalare.
Impastrochiarsb su , Impottiniciarsi ,
Rimberciarsi povcramenle o Raffazzonai-. si.
impatXr, v. Impattare o Paitare; Pareggiare; Ugnagliare ; Levarla del pari.
ImpatXr dama o ai scacchi , Far ta
pla; Paciare.
No la SB pol impatXr, Non si pub star
del pari ; Non pub competersi; Le armi
non sono eguali , dctto fig. Non potersi
stare a fronte di uno Non si pub vive , dircbbesi Quando le spese sono maggiori del]' ntrala.
No PODER PTE VINCERLA WE IXPATARLA,
Non ne potere levar tralla ; Non poter
vincerla ne pallarla; lo non posso ne
vincerla con esso voi n'e paitarla. Ella

IMP
non si pub ne vincere ne paitare con es
so seco.
IMPATRIAgX , add. Voce del Contado
verso il Padovano, delta per agg. a per
sona, Tronfio in gole ; Intronfiato; Impettito; Pettoruto come un pollo a" India.
1MPATR0NIRSE, v. Impadronirsi ; Appropriarsi.
Tornarse a impatro.vtr , Rimpadronirsi.
IMPAVEGlX, add. Infarfdlato, Cangato in farfalla, dicesi de'Bacbi da tela.
IMPAVERAR , v. T. de Bottai. Imbiodare, Ristoppar lc botli simili con biodo
(Pavera). Se si impiegasse la stoppa, direbbesi Calafatare Ristoppare.
Impaverr, drtto in T. de' Lanaiuoli ,
A ce intuais , Cucirc una cordicina for
mata di biodo lungo ciascun vivaguo il , 1
pauno cbe si vuol tingrre in colore scarlatto, per impedir che la tinta non vi si
allacrhi.
IMPAVIOnX , add. T. Mar. Vasselo
Navb impavioxda , Nave imbandierata}
dicesi di vasccllo altra nave che ha mal
barato spirgato una o pi baiulirre. V.
Pavigliox.
IMPAVIOnXr, v. T. Mar. fmbandierare,
dicesi de* Vascelli che si forniscouo di
baudirre.
IMPAURIR, v. tmpauriiv Impaurare.
Impauairsb pbr gneyte , Arfogare in
un bicchier d acqua. Egti ajrfoglierebb*
alia porticciuola, Dicesi di clii ad "gni
piccolo rvenlo sgonienlasi e s'impaurisce.
No te impauiih , Non ti spericolare ;
Non impaurire.
IMPAZzXr , v. T. antiq. Imbarazzare;
Impacciare; Dar impaccio; Disturbare.
1MPAZZARSE, v. Impacciarsi, Pigliar
cura e briga.
mpazzarsb dove che no toca , Darsi
gf impacci del Rosso, dicesi di Chi si piglia le brghc che non gil toccano.
Impazzarsb con done , fmpacaarsi ,
Prcndersi dellc liberta illpcite.
Impazzarse eo le massbrb , Infantescare.
. !Vo te impazzar fn quelo che no t'im
porta , Di quel che non ti cale- non ne
dir ne ben ne male; Sa mtglio ifaltisuoi
un malto, cite un savio quelli degli altri.
IMPAZZO, s. m. Impaccio; Impiglia; Imbarazzo ; liriga Fastidio; Cura, V.
Insulto.
Tor dazj d'impazi, V. Dazio.
Chi dX ixpaz/.o ai aatri, fa mal an
che a se stesso, Chi altrui tribua s non
riposa.
IMPE In pb. Modo avv. Invece A vece,
vagliono In nome; In cambio; In lungo*
Entr r in pe de uno, Entrar ne'piedi " alcuno, vale Entrar nelle veci.
In pe de lassarmela el me ha tolta, Anzi che lasciarmela me la tolse.
IMPEDIZlN.s.Impedimento; Contraddizione, Ed propr. Qnella che V anno
ta nella Curia Ecclcsiastica per causa di
matrimonio.
Notar una contraoizion .,

IMP
Impedir alla liberta cC uno-Disimpedire il suo contrario , e vale Dar dispen
sa dagli impediment^
IMPEGIARSE , v. Voce del Contado ver
so il Padovano, che spiega mcglio del nostro btvTRi\nsE,4ccipigliarsi; Accigliarsi, Si dice di Chi per ira, accidia, malinconia , pensiero o sdegno tiene basse
le ciglia. V. Pbgio.
IMPEGnXr , v. Impegnare ; Ingaggiare , Obbligare, dare in pegno.
ImpbgnXr la roba, Mandare i vesliti
a leggerc, a imparare, dclto meuC
Impeg.yabsb, Impegnarsi ; Olbligarsi;
Ingaggiarsi ; Addossarsi; Prendere assunto.
Mostbar d'impegyarse e no far, Scagliarsi, Mostrar di llar cose grandi darpoco o nulla.
IMPEGNARIOL , s. m. V. Pecnabiol,
IMPEGNO, s. m. Impegno, Obbligazioni*.
Aver un impegno, Avereun imbarazZO, un impiccio , Un affarc prricoloso.
Torse un impegno, Pigliitrsi un assunto , che anche dicesi Comprendere.
V. Insulto.
Toa impegno una cossA, Prendere
ofar che che sia a scesa di testa, val- Im
pegnarsi oslinalamenle in una gnersi in quatche affarc; Spogliarsi im
J'arsetto; Far di dar opera a che che sia>
Ii! fervora i'm riscaldarvisi dentro.
Cossa db molto impegno , Affre imrpegnoso.
IM'EGOLX , add. Impecialo o Impegola,to Peciuso, direbhrsi di Materia chearda impiastrata di peer , come Fliocopecioso a qucllo che arde coli' aliment
deDa pece.
IMPEGOLADA , s. f. Impeciatura, Lordura di pece.
Tor su un'impbgolada,V.Impegolarse.
IMPEGOlXR, v. Impeciare; Impegolare,
Implas! rare di pece--impeciarc , Impe
rta r di novo.
IjipegolXr le , V. Spalmar.
Impecolabse, dello u%.Appestar.>i; Inipeciarsi di morbo gal/ico; Infranciosarsi; Malfranciosarsi.
IMPlXR, v. Impelan;\ Riempire o Coprir di prli. P. e. Se teneie quel cane addosso, v' impeler il vestilo.
ImpelAr o ImpanXr le fqdre , . Mar.
Ploccare, Meliere del vetro pesto con pe
lo di vacca nel federo delle navi per pre
servarle dal tarlo.
IMPELLMARSE , v. [nsudiciarsi di petitria ; Esser pieno di btoccoti. V. Pblum'in.
IMPENACHlX , add. Impennacchiato
Ornato di pennachi.
Delto a uomo fig. Cornuto ; Recco.
IMPENXDA , s. Impennata , Quaulo iuchiostro pu star in -una penna.
IMPEnXR, v. Impennare, Scriverr.
Impenarse dei CavXli , Impennarsi-%
Rimponnare , si dice del Reggersi i cavalli tulli su' pi di dietro, levaudo all' aria
Je zampe dinanzi. Corvct'.are un' allra
operazione. V. GalbgiXr e Inalbobar&b.
ImpbwXb l'aktema, V. in GimXr*

IMP
I MPF.-I. * a UNA VELA, T. Mar. Inantennare o Inferire o Fiorire una vela ; Inferire
stretto con buona volta ne' mattaffioni.
IMPENELR , v. Invimiiare , Far le vi
minate , cio i ripari con vimiui agli ar
gini de' fiumi. V. PEJTBLO.
1MPENR, V. IMPIN.
IMPENOLA , add. Imbiettato.
IMPENOLR , v. Imbiettare , Melici- la
biella. V. PENOLA.
I1IPENSADA. V. A L'MPBNSDA.
IMPEOCHlX, add. Impidocchiato x> Im
pidocchite.
IMPEOCH1ARSE, v. Impidocchiare o Im
pidocchire, verbo n.
1MPERATR , s. m. Imperatore o Imperadore.
STAR. DA IMPEBATR, Maniera fam. Sta
re come un paperotto; Stare in barba di
micio ; Stare da principe, cio Slare be
nissimo di salute od altro.
1MPERIAL, ,f. Imperiale, T. de' Car
rozzieri , Cassa coperta di cuoio che sovrapponsi al ciclo de'legni da viaggio per
chiudervi panni , biancherie ed allro. V.
MAGAZJT.
IMPERIAI-, detto in T. Agr. Cresta del
muro, cio Quel termine fatto in cima
<lc' muri divisorii di orli e di corti, dal
piale' si viene in cognizione del padrona
to dello slesso muro.
.ZUCHTE IMPERIALI , V. '/.M n r,r A.
IMPRICO, s. m. T. degli Erbolai, Iprico-o Ipericon , Pianta noia o Erba della
anche Pilaro e Perforata; e da Linneo
Hypricum perforatimi , che ha gran cre
dilo di vulneraria e balsamica. Infonden
dola nell'olio d'uliva, questo diviene ros
eo. Nella Svezia si tinge in lai modo di ros
so la birra.
IMPERIO, s. m. Impero e Imperio.
AVER IMPERIO, letto fam. Imperare, va
le Aver autorit, potere, dominio.
CHE IMPERIO ! Qual orgoglio , altura ,
imperiosit, arroganza! Dicesi di Chi affclla o si abusa nel comandare.
IMPERLETR. V. PEBLET*.
JMPERStJT o IMPERSUT'IO , add. Voce
del Contado , Improsciuttato , si dice dei
Vecchi' che hanno le carni Gil sulle ossa
e quasi prosciugale.
IMPERTINENTE , add. Impertinente ;
Insolente; Fastidioso; Importuno; Scorrettaccio.
IMPERTINENZA, s. L Insolenz; Im
portunit; Fastidio.
IMPERTINENZA, lo diciam talvolta nel
sign. di Inconvenienza per Cosa mal (at
ta , Sconvenevolezza.
IMPESTA, add. Appestato; o Impestato,
Infetto dalla peste o contagio.
In altro sign. InfranciosalooMafran-
dosato; Infetto di morbo gallico o di lue
venerea.
IMPESTA DE ODOR, Ammorbato.
IMPESTDA, s. f. Infettamelo o Infe-ione di peste o di pestilenza o ili conta
gila altro sigi!, parlando di Sifilide, In-

IMP
fellone di morbo (fallico o di mai celtico.
CinAPR va' IMPESTALA , lo slesso che
IMPESTARLE V.
IMPESTAR , v. Appestare o Impestare ,
Attaccar alimi Li pesle , cio il morbo peslilrnzialc o contagioso.
Parlando di sifilide, Attaccar altrui il
morbo gallico o sacro o regio, Infrancio
sare o malfranciosare alcuno o alcuna.
IMPESTASSE , Appestarsi o Impestarsi ;
Quando si parli di pestilenza o contagia
Infranciosarsi o Malfranciosarsi o
Infettarsi di mojbo gallico o di lue vene
rea ; Pigliar il morbo gallico o regio.
IMPESTAR DA L'ODOR CATIVO, Appesta
re; Ammorbare Avvelenare; Attosca
re, si dice degli odori gagliardi e di altro
che abbia grandissimo odore Scampuzzare , Empiere di mal odore.
IMPETO , add. T. del Foro , Convenu
to; Chiamato; Citato in giudizio civile.
IMPETR , v. T. Por. Convenir UBO in
giudizio.
IMPETOLAR, v. Invescare ; Impaniare
alcuno , cio Imbrogliare.
IMPETOLARSE, Dare nello spaniate; Av
vilupparsi;
. j.rr j- ri IntrigarsiAmmelmare,

11fig.
si dice di Uni s intriga e non sa uscir a u
affare. Il suo contrario DESPETOLR, V.
IMPETORO , add. Pettoruto , Allo di
pello Impettito, vale dirillo colla per
sona Dello fig. Tronfio, Allo per su
perbia. V. IMPBTRO o IMPATRIACX.
.
1MPETRIO, add. Impietrato ; Impietri
to; Pietrificato o Impelricato, Diventi
lo pietra Peti-ino o Petrigno, -dircbbesi Di qualit di pietra.
AQUA UfpBTRiA , Acqua gelala.
IMPETRA DAL PREDO, Assiderato; Ag
ghiadato; Agghiacciato.
PARER IMPETHO, Impettito; tntiriz~
zelo, Diritto colla persona o naturalmen
te o per affettazione. V. Duao e IMPIANTA.
IMPETRR, v. G/are, Dicesi delle Acque
acconcie. V. GELATO e SOKBBTO GAVEU IMPETAO ? Avete gelati ? Si doman
da ad un Caffettiere.
Impietrare o Impietrire, verbo nentr.
ed anche neutr. pass. Divenir pietra e co
me pielra , che dicesi ancora Insassarsi;
Pelriftcarsi.
IMPETZURSE DALFRXDO, Intirizzare o
Intirizzire dalfreddo ; Assiderare; Ag
ghiadare ; Impietrarsi o Impietrirsi dal
freddo.
So.v BBST IMPETR>O, Restai bianco,
confuso, attonito, con un palmo di na
so o col culo in mano; e vale Stupito.
IMPEVERA,add./77ipepato o Impaperato.
IMPEVER\DA, s. f. Impcpata.
1MPEVER\R , v. Impcpare , Condire o
Aspergere di pepe.
IMPEZZAR, v. Avvolgere in pannohno.
IMPEZZOLAT\R , v. T. Agr. Imprunare, Circondar di j.-runi gli alberi novelli.
IMPlX , add. Voce del Contado Terso Pa
dova , Esser crocchio, indisposto, muf
faticcio, malazzato; Essere o star croc
chio; Crocchiare, Dicesi di chi leggermcutc infermo.

IMP

37,

IMPIAGADA, s. C Impiagatura.
IMPIAME1VTE. V. EMPIAMENTE.
IMPIANTA, add. Piantato; Impiantato.
STAR LA ncriAXT COME VK PALO SENZA
PARLAR, Esser asso fermo ; Stare conte
un arazzo; Parere un colombo di gesso,
Si dice di Chi in qualche conversazione
sta l senza parlare. Far pilastro o pergola.
IMPIANTALA, s. f. dello fig. Abbandono
DAR IW'IMPIAIVTADA, V. IMPIANTAR.
IMPIANTADR ? s. m. Soppiantato^;
Carotaio, Chi dice una cosa non vera
Frappatore; Avviluppatore , vale Ingannalore Imbroglione; Impigliatola; In
trigante.

1MPIANTAG1N, s.f. Piantagione; Piantazione.


IMPIANTAR, v. Impiantare e Piantare.
IMPIANTAR o PETR CAROTE, Carolare;
Ficcar bozze; Piantar carote o una vi
gna; Ficcar carote; Soppiantare; Er.
MS L' HA IMPIASTADA , ' me la diede a
bere, Me la fece credere.
IMPIAMR E CHIODO, Ficcar chiodo ,
dello fig. vale Slar ferino nelle sue deli
berazioni. Aver fermo o fisso il chiedo o
il chiov o.
IMPIANTAR i PAI JVBI FONDAMBWTI, Zu
folare ifondamenti; Palafittare.
iMWAjfxXR LE PAUTIB, Mettere a libro}
Scrvere al libro; Passar le partite; Por
re al libro; Appuntar uno.
IMPIANTAR QUALCJT, Piantare; Pian
tar come un cavolo ; Porre a piuolo al
cuno, Farlo aspeltareDare un pianto
ne a uno ; Lasciarlo al colonnino , Ab
bandonarle.
IMPIANTAR UKA SCOLA, Instiluire; Apri
re una scuola.
IMPIANTASSE, Impiantarsi ; Affigger
si; Impantanarsi nelfango.
IMPIANTARLE BBX IY C.VA COSSA , Corre
darsi; Fondarsi; Appoggiarsi.
EL s' HA BBy IMPIANT , dello fam. in al
tro sentimento, Impiantarsi bene, Esse
re avanzato in fortuna.
.
IMPIANTO , t. m. dello Cg. Inventa; Im- I
voltura; Pastocchia, Artificiosa rappre
sentanza Vescia, Trovato falso ausbaccherla, Inganno che si cerca di fare
altrui con bugiarde e finte invenzioni. .
L' IMPIANTO ivo HA TAC, La pania non
tenne , i-ioc La falsila fii scoperla STAR
sui IMPIANTI , Stare su gli fiocchetti o
sulle sloccatelle, vale Star sulle tantafere
o ci ance.
IMPIANTO D'UN NEGOZIO MBRCANTL, Im
pianto, voce dell'uso , dicesi 11 primo sia- biliraenlo d' un negozio o simile che im
mercatante voglia aprire.
IMPIANTN SALO DE C IMPIANTO* ,
dello fam. Abbandono delF innamorata
DAR o SONAR o I''AR Et BALO DE i.'iwPIANT.V, Abbandonare; Piantare; Dare
il piantone ad alcuno; Lasciar in asso o
in nassa; Doraci/u d' impiantaggine;
Piantar uno come un bel cavolo, vaglion Abbandonarlo , Lasciarlo.
IMPIASTRO , s. m. impiastro o Impia-^
stro e Cataplasma. V. PAPA.

Dello fig. Piastrico} vale Mcscuglio,

7
IMP
falto confusamente e alla P'ggio. V. gTXZZO.
Detto pur fig. di Persona itniosa e stucchevole, Importuno ; Moscnio; Culaio.
IMP1CA, add. Impiccato; Giustiziato.
Esser iMFic, Esst re impiccato, che
dicesi altrimenti in modi figurati, Far un
hallo in campo ; Far il penzolo;
Far glitppio sopra tre legni; Anaar aFuligno. /
, detto ad alcuno per digprezzo
od ingiuria , Impiccato ; Impiccatello ,Scarnpafarche; (jhiotlon da forche; Ca
pes tro; Ribaldone.
11IP1CDA , s. Impiccalura ; Impiccagione.
ipicXr, v. Impiccare , ed anche Appiccare , Sospendere altrui colla fue al eol
io e frlo morirGiustiziare , dicesi del
Far morir uno per via di giustizia Aorcarc , 1 Strangolare con func.
IJttPlCOLIO, add. Impiccolito ; Appiccinito.
IMPICOLR Impicinir , v. Impiccolire ;
Bimpiccolire ; Rimpicciolire ; Rappiccolare.
ImpICOLIB U.V BISC0R30 O l . l SCRITURA,
'Abbreviare ; Accorciare ; Raccorciare ;
Ristrignere; Compendiare.
mpiegX , 8. ra. Impiegalo, 'intende Uomo esercente pubblico impiego od u fluid,
dclto anche modernamente Funzionario
pubblioo.
Now impiegX , Disimpiegalo , Che non
ha occupazione.
JMPINA \
IMPJNDA JsS.Riempilura; Empimento.
Darse una boxa impinida , Darsi una
satolla, cio una Corpacciata. V. MagnX.
Impinga , detto per Agg. a Femmina va
le Ingravidata; Gravida Detlo sust.
Impregnatura; Ingravidamento Dar8B una bona impina, Impregnarsi; Ingravidarsi.
IMPINIDOR, s. m. T. delle Arli, Ceceieioio, Slrumento di ferro a guisa di scalpello, che serve a riempir le palle da gi ho
co di borra.
BJPINIMEINTO , s. m. Riempimento , II
riempire. Riempimento del ventre , delta
fossa etc.
MPINO, add. Empiuto; Inif.inlo; Empito; Riempiuto; lnzJfato Stivatu; Pin
za.
IMPINIR, v. ed anche Impenlr, Einpiere
Empire ; Riempicre Riempire. 1pijfin , Caricar f orza , detto fig.
ImPINR UN VASO SIN A LA BOCA , AbboCCare o Rabboccare un fiasco simili.
Impinr bl corbXme o el becofot, Locuz. fam. Ingubbiare , Empicre ilcoi poj
Impinzare ; Rimpinzare Sirippare ,
Rictnpiere a sovrabbondanza il corpo di
cibo, che anche dicesi Scorpare ; Stare
a panciolle; Abbottarsi; Stivare
Jnsaccarc nel ventre o neW epa ; Em.piere il buzzo ; Mangiar a crepacorpo.
ImfinIr una bona , modo basso, Impre
gnare, Ingravidare Ixpijijbsb, parla-

IMP
d delle besiie, Guadagnare; Impregnar.
Impmtihse tropo , Rinzepparsi.
ImpinYr tropo un amala , Rimpinzare
un ammalato, Dargli Iroppo da mangiare.
Impinr una sfbsa, Rinzaffare ; Rinzeppare, Riempire il voto con isloppa o
altro.
Impinirse be vbrmbnezzi , Impidocchiare o Impidocchire.
Imtinirsb la boca magnando, Empire
la morfia ptippando Empiersi la boc
ea di che che sia , val Parlare strabocchevolmeute.
Iufintrsb le brache, Empiersi i calZoni, cio Di merda.
ImPINR LA TBSTA A UNO. V. ScALDAR.
inpiombXr, v. Impiombare.
ImpiombVr una CORDA , V. Piombar.
IhpiomdXr dente , Impiombare, T.
de' Dentisli.
IMPR, V. Impinr.
IMPIRAR, v. fnfilare, Passar il filo in un
foro d'ago, perla etc. e dicesi anche d'altre cose Rinfilare , vale Inlilarc di
moro.
Infilzare o Infizzare, Forare ebecchessia facendolo rimanere nella cosa che fo
ra o infilza Trafiggere , Trapassare da
un canto all'altro. Infilzare un pollo, un
cappone colla forchelta per trinciarlo. V.
Pirn PiiionXda.
Impirar el pbsse le brule , Infilare il pesce , come si fa coi giunchi nclle
pescherie per portarlo a casa.
Impirar una tbsta in un'a st,
Infiggere una lesta sopra un asta, il che
fassi talvolta dopo la decapitazione.
Impirarse le maneghe, Imbracciarsi
il gabbano e simili.
iMPinAnsB el busto , AJfibb'iarsi; Allacciarsi.
Impirr oualc'n , detto fig. Infilzare
alcuno, vale Gabbare, trappolare.
Impirarsb da so posta, detto fig. Infilzarsi da se da s.
IMPISOLO, add. Dormicchiato; Dormiglialo; Sonniferato, Leggermcntc addormenlato. V. Pislo Pislas.
MPITO? s. m. Impeto.
IMPIUMAR, v. T. de'Tintor, Impiumare, Dare gradatamenle qurlla tinta che
si desidera. E quindi Impiumo.
Impium.arse, Impiumarc lmpennac<hiarsi, Oi narsi di piimie e pennacchi.
1MP1ZZADN , add. Accesuolo , Un poco
acceso o allumato.
lMPIZZADR,s. m. Lumaio; Accenditore; Illuminalore.
IMPIZzXr, v. Appicciare; Accendere ,
dicesi del Liirne del fuoro. Avvivcre it
Juoco, una lampana; Allumare; AUuminare, in siguif. di Accendere. Tornar
a ntPizz.Xn, Raccendere; Rappicciare
Rappiccare Appiccare it juoco , vale
Dar fuoco , cominciarc ad arder AJfiammare o Infiammarehaa maggiorrclazionc colla fiamma. Si accende il Iume,
' accendono i carboni; s' infiarnma un
difizio, una sehn. Dalla fiamma cha me-

IMP
ne Tiene Avvampare. Dal pene
trar il fuoco in un corpo duro come fer
ro , Infuocare. La continuazione dell' azion del fuoco nella cosa accesa , si dice
Arder ruciare esprime pi particu
larmente gli cffetti di dolore o di distruaione prodotli dal fuoco Destare ilfuo
co, il carbone ele. vale Riavvivarlo, Riacccnderlo.
Ihipizzar lb piANAURB, Accendere
' brucioli ' truciolL
biPizzii BEGUE, Accendere; Muovere;
Eccilare auistioni.
Impizzr candelbtb , Modo antiq. me
ut Imprecare contro alcuno, Maledirlo.
Impizzarsb, detto fig. Accendersi; Infiammarsi; Avvampara a" uno o d'una va
le Eiserne innamorato.
La PACIA ARENTE AL 0.0 LA SB IKPIZZA , Alt arca aperta il giusto vi preca ,
L' occasione prossima fa prevaricare.
No SE IKPIZZA KAI POGO IN g CELA CASA,
// cammino di quella casa ha sempre la
febbre colfreddo, detto fig.
UIPIZZARLA , s. Accenditoio , Canna
o Lcgno nella cui sommit si melle um
candclettapcruso di accendere i lumi specialmrnle nelle Chiese.
1MPIZZ0 e Ixpicio, s. m. Impiccio; Impaccio; Impiglio; Intrigo.
IMPLCITO , V. in Sotintender.
IMPOLTA , V. Ampoleta.
IMPOLTROXX, add. Inciscrannato, Che
non si muove dalla ciscranna.
IMPOLTRONR, v. Impoltronire; \nfingardire; Annighittirsi ; mpigrirsi
IXPOLTRONIRSB IN LETO O AL FOGO , giolarsi; Pigliarsi il crogittolo; Covart
se medesimo Covarsi. V. Imponarr.
impolverXr, V. Spolverar.
IMPOMOlX, add. Capocchiuto, dicesi di
Bastone o simile che abbia estremitk superiure col capo o pomo.
IMPON ARSE o Imponararsk , v. Appolla- iarsi, L' andar de' polli a dormir.
fafPONARSB IN QUALCHE LOGO , dcttO di
Persona, Appillottarsi , Fermarsi oziosamcule in un luogo scuza saperne uscire.
Imponause al fco, Pulirirealfuoco;
Crogiolarsi i Pigliarsi il crogiuolo; Ca
vare alfuoco.
IMPON ENTE, add. Imponente, Imperioso.
CessA imponente, Cosa grave , seria,
rifiessibile; Circostanza imperiosa, Ovvero Cosa magnificentissima , slupenda,
chefa stupore, che rende alloniti , che
stordisce.
IMPONER, v. Imporrt, Comandare, Commetlere.
Sta cossa m' impone , detlo in altro si
gn. Cib mi melle nel pensatoia , mi da da
pensare, mifa grave timare.
IMPONGARSE , v. Abborracciarsi; Affoltarsi; Rimpinzarsi, Empiersi soverchiamente di cibo , Strippare.
Impongarse come i courant , detto fig.
Inlronjiare, Divenir tronGo, Star ral gra
ve, sul serio, Gonfiare; Invanirsi.
IMPONTABILE, V. Imptjntabilb.

IMP

IMP

IMPONTIGLIARSE, T. Star lui punti


glio o in puntiglio; Slare in gara o a tu
per tu ; Stare al gambone ; Ostinarsi.
IMPOINTO, add. Puntuto; Puntaguto;
Puntenle, Acuto in punta.
UN POCO IMPONT!O, Agutetto.

IMPOTCA , i. f. Ipoteca , T. Legale. Di


ritto reale costituito sopra beni immobili
vincolali per la soddisfazione d' una obbligazione.
DAB IN IMPOTCA, V.

IiCPOKTlo, aggiunto a persona vale fig.


Cerimonioso; Affettalo, Amante di for
malit.

IMPONTR, . Inacutire , Far pi acuto.


IMPOPARSE, v. V. IUPOTAKSE.
IMPORTAR , T. Importare ; Montare ,
Ascendere a qualche somma o Taluta.
Importare, dicesi anche da noi per In
teressare, Calere QUSSTO NO IMPORTA
GWEWTB, Questo nonfafarina , cio Que
ste sono cose , sono affari che non rileva
no nulla. SB TE NE IMPORTASSE , Se te
ne calesse No MB w' IMPORTA , Non me
ne cale.
No CHE DADXfl A QTJBLO CHE O T' IMPOS
TA , Di quel che non ti cale non ne dir
n ben n naie Poco IMPORRA, Poco le
va o rileva; Poco monta; Poco tonchiude; Poco importa.
NON MB N'IMPORTA, A me non monta
lift frullo; A me non fretta cica ; A me
non cale.
IMPORTO , o IMPORTAR, s. m. Valore.
IMPOSTA , s. Imposta; Imposizione;
Gravezza; Accatto.
' IMPOSTA DB ARCHI, T; d'Architettura,
Jmposlatura, Quel luogo appunto d'-lla
muraglia dove posano gli archi. Quindi
Impostare.
IMPOSTAR, v. Impostare, Mettere a libro
una parlila di dare e avere. Appuntar uno.
V. IMPIANT.
IMPOSTAR UNA LETERA, Mettere alla po
sta una lettera. . ,
. .
IMPOSTURO, s. ra. T. de' Pese. Imposta
tura, Quel grosso palo di legno fitto nel
terreno al circondario del cannaio, a cui
attaccasi la Mazza della cogolaria perch
ne sa sostenuta.
IMPOT, add. Invasato; Incarognato o
Incarognito ; Imbertonato , Impazzato
d' una donna.
1MPOTACU1A , add. Imbrattato ; Sporcato.
IMPOTACHI DA DEBITI, Imbrattato; In
zaccherato ; Affogato nei debili ; Indebi
tato.
Kl. GA TUTO IJWOTACHI , Egli ha tut
ti i suoi beni ipotecati, cio Obbligati verso i creditori.

1MPOTACHIADA, s. Imbrattatura.
1MPOTACH1AR, v. Imbrattare; Sporca
re; Lordare; Imbrodolare i Inzavardare,
V. POTACHIH.
IMPOTACJUR DB SPUAZII , Infardare.
IMPOTACHIAHSB su, Impottinicciarsi ,
dicesi del Raffazzonarsi che Ciano come
pi possono le donne o povere o brutte ,
per comparire.
IMPOTACHIR su , Adattaceli iare, Far
una applicazione sforzata.
IMPOT ARSE, T. Lo slesso che INCAZZIH, V.

35

IMP

IMPOTEC\R o i
IMPOTEGR, / v. Ipotecare, Obbliga
re i proprii beni per debiti.
IMPOTIFARSE, V. IJTCAZZIRSB.
IMPRSA, s. f. Impresa.
FAR PBR IMPRESA , Far per impegno ,
cio Per ostinazione , per risoluzione ; e
dicesi per lo pi in mala parte.

IMPRESSAR, T. Pressare; Imprestare;


Sollecitai- vivamente, incalzare,afTreUare.
IMPBBSSARSEA HAC.VR, Affollarsi; Man
giar colf imbuto j Averfaccende a gola.
IMPRESSALO, s. m. Impresario, Colui
che assume qualche impresa concernente
al pubblico ; ed anche specie di Appal
tatore. Impresario d" un' opera.
IMP&ESSABIO DEL TABACO O DBI DAZI, di-

cevamo nei tempi Veneti al Fermiere del


tabacco o dei dazii; A quelli cio che as
sumevano dal pubblico 1 impresa di ven
dere tabacco e di esigere i dazii, pagando
al Governo le somme deliberate all'incan
to. Dicevamo ancora APALTADOR DEL TIBACO O DEI J>AZI.

IMPRESSICI, s. {.Impressione.

. . '

LA PRIMA IMPRESSIN LA GA UNA GRAN

FORZA, II prima colpo per due colpi valse,


e la prima impression sempre prevalse.
CoSSA CHB MB FA IMPRESSICI , Cosa che

mi da pensiere o Che mi da a pensare.


V. IMPNEH.
IMPRESTANZA , V. IMPRBSTIO.
IMPRESTAR , v. Prestare ; Imprestare ;
Dare a presto; Dare a comodato o a mu
tuo; Accomodare ad altrui qualche cosa.
V. IMPRSTIO.
IMPRESTAR EL NOME A UN ALTRO , Pre
stare il suo nome ad alcuno. Prestatore,
dicesi Colui che presta.
CHI IMPRESTA NO GUADAGNA, Chi presta
tempesta o male annesta, L' imprestilo
non da lucro o fa perdere la roba prestala.
No L'IMPRESTALA UN LAZZO DA PICAItSE,

Non presterebbe la fame quando bene e'


se la potesse spiccar <f addosso.
N CAVALO N LIBRI N DONA ITO S* IM
PRESTA , N moglie n acqua n sale, a
chi non te ne chiede non gliene dare.

L' UN PAN CHE S'IMPRESTA , Chi -da in


segna a -endere, Date e riceverete o sa
rete ricambiati.
IMPRSTIO , s. m. Imprestilo o Impre
sto ; Presto; Prestanza; Presta e Accattatara. Se si traila di cose non fungibili,
cio non consumabili dicesi legalmente
Imprestilo ad uso o sia Comodato. Quin
di Comodatario a Quello che riceve ad im
prestilo, Comodante a Colui che presta e
Comodato ali' effelto che vien prestato. Se
trattasi di rose fungibili , dicesi Imprestito di consumazione o sia Mutuo; onde si
chiama Mutuatario Colui che riceve ad
impresi ilo, Mutuante chi presta e Mu
tuata la cosa che rien prestata.
Mutuo o Contrattofeneratizio, chia

mati l'imprestilo di danaro, derrate o co


se mobiliari fungibili, quando sia accom
pagnato da slipulazione degl' interessi le
gali o convenzionali a vantaggio del Mu
tuante.
DAR A IMPRBSTIO, V. IMPRESTAR.

TOR A jarpBBSTio , Accattare ; Prende


re a presto.
IMPRETERIBILE, detto a modo avverb.
Impreteribilmente, cio Certamente, si
curamente.

IMPREVEDDO

IMPREVISTO
/ .dd. A'on previsto;
Aon preveduto; Non antiveduto.
IMPRIMDO , add. Mesticato , Si dice dr
tela che ha avnto la mestica.
IMPRIMIDRA,*. Imprimitura; Im
pressione, Impronto.
Imprimituj-a o Mestica, Composto di
diverse terre macinate con olio di noce o
di lino, che s'impiastra sopra le tele o ta
vole che si vogliono dipingere.

IMPROCEDIBILE,add. Voce Forense,


ch'era specialmente usata nelle scrillureai
tempi Veneti, e valc-A'on ammissibile a
procedura cio Non ammesso dalla legge
in giudizio.
IMPROCEDIBILITA , s. f. Voce del Foro
ex Veneto e vale Inammissione a procedere; Iiiammissione in giudizio.
1MPROMESSA, s. f. Promessa; Impromes
sa ; Impromesso e Impromissiane, II pro
mettere.
IMPROMTER, v. Imprometiere ; Pro
mettere.
GHE IMPROMETO MI cns etc. Vi assicu
ro io o Vi accerto io che eie.
IMPRONTAR, v. dello Gg. Infinocchiar^
Ingarbugliare, Dir cose false.
IMPROPERIO , s. m. Improperio , Villa
nia, ingiuria.
DIR DBI IMPROPRI , Improperare , Ca
ricar d'improperii.
IMPROVARSE , v. T. Mar. Impruarsi, si
dice del Bastimenlo che navigando s'im
merge molto con la prua. V. IMPUPARSE.
IMPROVISADA o IMPROVISATA , s. f. Vitila improvvisa o inaspettata.
FAR UN'IMPROVISATA, Capitare o Giun
gere all'improvviso; Far una sorpresa ;
Soprapprendere.
IMPRUDENZIA, s. f. ditesi dalla bassa
genie per Imprudenza, contrario di Pru
denza.
IMPRUDENZIA, dicono pure gl'idioti a
qualche femmina per Imprudente.
IMPUGNADURA DE LA SPADA, Impu
gnatura o Tenere, La manica della spada.
IMPUGNADURA DB LA LANZA , Resta.
IMPUGNADURA DEL SCHIOPO , V. SCHIOPO.
Imbracciatura , si dice a Gerla parie
-dello Scudo o altro simile arnese che s'im
pugna. ,
IMPUL1ZIA (colla z aspi-ai s. f. Increan
za; Malacreanza; Incivilt; Villania.
lMPULiziA,sidice ancora nel parlar fnm.
per Sporcizia; Bruttura; Lordura.
IMPUNE 1
IMPUNO / ade!. Impunito.

374
No LASSO STO
scio impunito.

IMU
, Non >> la-

tar di parlare: O Segneri disse

CoiX- ivo L' AUDAsX MPtJjrE , Non atfrfr


impunito.

IM UTKI \ , Lo testo clic IMDSOVA e Invi


ai.

IMPUNIT ANTR, ..m. Termine del ces


sato Gorerno Veneto, Dichiarato impu
nito, Quello ciofe a cui accordata o pro
messa sotto certe condizioni l' impunit
del delitto. Ora si ruole scrirre I in ;>u in
sta.
IMPUNTABILE , add. Incolpabile , cio
Puntuale, onorato che non pu imputarsi.
IMPUP\DA, i. f. Io steMO che FICIA, V.
IMPUPARSE, r.T. Mar. Impopparti, di
cesi Quando un'onda s'avanza sotto la pop
pa e abbraccia il bastimento gradatamente e lo obbliga ad elevarsi con velocit pi"
o meno grande di rotazione. Dicsi anche
Acculare e Beccheggiare. V. F'ICB.
IMPOSSIBILE , adii. Voce mata dalla bat
ta gente per Impossibile.
IMPUTAR, T. Imputare.
Dicesi anche nel sign. di Computare ;
Calcolare; Compensare; Valutare IM-

IMOTR1ARSE, T. Imbronciarli j Acci


gliarti; Accipigliarti; Far cipglio. E
quindi Accigliate; Accipigliato; Imbron
ciato e Minnnio.

PUTGJIB TiRl. CONTO LA SOMA DB CtC., Cum-

pensategli ; Calcolate etc.


DIPI TKIDO, add. Imputridito o Putri
dit , e Putrefatto.
IMPUTRIDR , v. Imputridire o Putridire e Putrefare.
IM I FIO , add. Muffato o Muffo, carico di
muffa Imporrato , dicesi del Legname.
OMO TMUF'IO , detto fig. Chioccio; Maninconico; Mesto; Insulso.
IMUFR, v. Muffare, Divenir mudato
Intanfirsi, Venire a saper di tanfo o
muffa.
Imporrare o Imporrire, ti dice del Ri
bollire o mandar fuori gli alberi ed i le
gnami alcune piccole nascenze con muffa,
simili 'porri che vengono nelle mani.
IMUL , V. IMUSS.
IMIJIK, T. Accecare o Otturare, dicsi
d' una porta, finestra o simile che si muri.
IMUSX o \
IMUSONX / add. Ingrugnato o Ingrofnato e Intorato, si dicedi Chi sta sopra
i s turbalo e gonfio Torbidiccio, va
le Alterato per ira , apprensione etc.
Ingrugnatetto , Alquanto ingrugnato.
IMUSONARSE, v. Musonarsi; Ingrogna
re o Ingrugnare ; Pigliar H^gru^no ; Intorare; Hincagnarsi; Far viso rincagna
to o arcigno ; Slare in cagnesco ,- Stare
ingrognato.
IMUSSA, aild. Ostinato; Incapato; In
caparbito; Caparbio; Capaccio; Testereccio , che anche dicesi in modo basso
Incornato.
IMUSSADA , s. f. Ostinazione ; Capone
ria ; Cafonaggine.

DABSB UN'IMUSSADA, V. ImissAass.


IMUSSARSE, T. Intestarti; Incroiarsi;
Incaponire; Incaponirti; Entrar nel pe
corone; Dar nel tue; Star in sulla perJidia; Ottinarti.
IMUTR, v..4mmu*o/(Yco Ammutire, Gei-

IN\, In l TIIIHTC urX, Tirali n /o;


Scottati.
.
mCIDO, ad Inacetito.
INACIDIR, T. Ina.-fiTf o Inacetire, In
forzare a guisa d' aceto.

INACORZERSE, V. ACOBZBBSB.
INAFIT, add. Spigionato, dieesi di Ca
sa, contrario di Appigionalo.
IN AORO. ,.<ld. Inagrito o flagrato , e
/naff restilo, Divenuto agro come l'aceto
o simile.
EVALBOR\R , T. Inalberare e /natterare o /affiorare; Alberare ed anche /*are in T. Mar. vagliono Alzare, e dicsi
delle bandiere od insegne.
INALBORAR.IE , parlando de* Cavalli , 1 11nalberare o Kimpennare e Impennare.^.
IMPBNR.
1NALOCARSE o INALOCBUUB, Instupdirti; Stupidirsi; Incapocchire; Imbarbo
gire. V. INJEMPIARSB.
INALOCHO , add. Incantato ; Imbalor
dito; I II fili filili tu O Stupidito. To' tU rjucl-

r allocco efallo arrosto.


INAMORX , add. Innamorato.
I.VAMOH \ COME UN BISSO O 1 K AMOR'I MOR
TO B SPALTO O iNAMOaX COME UNA GATA DB

zK.vKo, Innamorato cotto ; Innamorato


fradicio o guasto; Innamorato tino a'capelli ; Cotto s imi finto ; Spolpo.

IJTAMORA vii T i % T e \ , Innamoratino.


INAMORADA , s. Innamoramento; L'a
morosa fuoco; Le amoratefiamme i L'a
moroso verme.
PIGOLA INAMOHDA, Innamoramentuizo; Innamoracchiamento.

DABSB UN' INAMORADA , V. INAMOKABSB.


INAMOR AIZZO, s. m. Corcatolo; Catcat icc /n; Tenero di calcagna, Facile a in
namorarsiInnamorarsi al primo liscio;
Appiccare il maio al primo uscio.
Smanziere, Vago ili far all'amore. V. CA
SCAMORTO, GALIHBTA, FBMBNLA, ZEBBIwbxo.

HNAMOR\R , T. Innamorare INAMORAB


J.K Dii.vB co UNA OCHJDA , Sbriciolare con
uno sguardo le donne.
INAMORABSB, Innamorarsi; Invaghir
si; Adescarsi; Apprendersi d" amore
FACILE A INAMORABSB, Cottolo ; Tenero di
calcagna. V. IMAMORAIZZO.
INAMOBARSE cussi B cussi, Innamorac
chiarsi o Innamorazzarsi; Invaghicciarti.

Wtos^crtr Muoii , rito innamoralito.


INANELA, add. Inanellato, K.iito a anel
li, Ha maniera di aneIK,cohic sono al
cuna capelli, il pelo de* cani barboni e li
mili.

iNANZOtA (colla x dolce) add. Fatto an


gelo ; Incielato.
SOUTH I.VANZOL\O , Che tu sia incietato o benedetto ofaito angelo, Espressi"ne di tenerezza o d'amore.
PotASTRi INANZOLAI, Locuz. antiq. clic
ora dicesi POIASTBJ voaurrcn, V. Pfocaxhr.
1NANZOLAR, T. Incielare alcuno, Portaf alcuno al cielo , nel sign. di Esaltare,
IWARBORAR, V. IJTAMOBAB.
INARCAR , T.

LfAttCAIl Bt SCHIOFO CO-

TR'u'iro', V. in CALAR.
INABCAB LB CBCIB, V. CB&A.

INARlVABlLE, add. fnimitabile; tntuperabile. Natura il fece e poi ruppe I


stampo.
1NARPES\R, T. Inarpetareo Sprangare,
Mettere appesi o spranghe. Fabbrica inarpesata, V. AapB*.
INARZAR\R, T. Arginare.
INASBA, add. Voce dei CoHtado>, Inas
tata, Bagnato d'aceto.
INASEINO , add. Inasinito; Inuizolito ;
Entralo in sofia, in fregola, in uzzolo,
vale In appetito intenso Estere in suc
chio , Essere innamorato.
INAURO, dicesi ancora per Qt linaio;
Incaponito; Incapato.
IN ASOLAR , T. Affibbiare i gangheri , V.
ASOLA.

INASPAMENTO DE BULE, Torsione di


budello, Intirizzimento, avrolgimento.
INASPAR, T. Inaspare o Innaspare; Naspare; Annaspare; Ammatassare, For
mar ta matassa sull' aspo.
INASPRO, add. Inasprito; nasprato;
Esacerbato ; Inviperito.
INASPRIR , T. Inasprire o Innasprire e
Inatprart.
INASPRIR LA BOCA , Aspreggiare la boc
ca, Produrre nella bocca quell'efletto che
fanno le cose aspre a .hi le addenta per
mangiarle.
INAT1VO, add. Non attivo, cio Tardo,
Infingardo.
INAZIN, s. f. (dal Frane. Inaction) /na
zione, Voce usata dal Magalolti nel sign.
di Mancanza di azione , di movimento, d
attivit e Contraria ad Attivit.

IN AZONTA , Modo atv. In aggiunta; la


oltre. V. AZOXZBB.

IlVAMOHAHSK J.v r'i'.VA UOSA DA CANI, I II-

INCABAL\ , add. Voce del Contado erfo


Padova, 4-ggirato; Infinocchiato; Giun
tato; Abburattato; Gabbato.
INCANADRA, s. f. Incatenatura, Le
gamento con catena.
Detto anche per semplice Congiuntura.
IVCAENAR, r. Incatenare e L'alenare,
Legare con catena.

namorarsi in chiatto. In cosa che non lo


meriti.

i NSJ HMB , Concatenare.


u jrono, Incatenare, die*-

LrAMOBABSE D'UNA GATA O I)' HV\ SCOA,

Appiccare il maio ad ogni uscio ; Inna


morarsi al primo uscio , Inumimi arsi di
tutte.

me
no gli Architetti in si^oif. di Fortificare
con catene , e propr. 11 .dice delle Mura
glie, volle e simili.
INCAENAZZAR , T. Incatenacciare; Inchiavis tettare, Mettere il catenaccio.
INCAGAR, T. Indicare, Saper malgrado.
GHB ir' INCACO A TI FAYORI , f acaro i
tuoi favori. Amore io te ne incaco, te tu
non mi saifare altrifavori.
INCAGARCHB , Farti beffe tf alcuno o
<f una cosa.
LA FORZA GHB N'iNCAGA A LA RAS V , La

ragion non ha luogo centro laforza. V.


.

INCACIAR o ISCAU , . Incagliare, Per


mani, Intrigarsi.
INCAGLIO , s. m. Incaglio, dello Cg. Ta
le Collisione, Incrocicchiamenlo , Ostaco

lo Avn UN INCAGLIO, vivere un imba


razzo, un impegno, un contrattempo.
INCAGLIO DE MBECANZIB, Arrenamento;
Giacenza.
INCAGNO, dd. Voce del Contado Terso
Padova, Invelenito; Stizzito; Accanito;
Arrabbiato.
In altro sign. Attutato; Ingolfato; In
tabaccato, Perduto dietro a qualche cosa.
INCAGNIR , T. Accanirsi; Invelenirsi;
Instizzirsi; Adirarsi.
INCALCAR, .T. de' Calafati, Rinzaffire, Riempiere il vlo e le fessure conistoppa.
INCALCR , detto in T. de' Gettatori de'
caratteri, Dar rincalco, Spinta che si da
alla forma dopo gettatori il metallo per
ch la lettera venga bene.
1NCALR, T. Incallire, Far il callo.
INCALIRSE NBL vizio , Incallire, detto
g. Far come il ciambellano che non Ictcia mai la piega $ Indurire; Abituarsi
nel vizio. Naturarsi, vale Prender na
tura, Ridarsi in natura.
INCALM\DA , s. {.Annestamene ; Annettatura; Innestatura.
INCALMADOR, . m. Innestature; Annestatore.
BRAVO nTCAucADOB, detto per simil. Va
lente ingravidatare.
INCALMR, v. Incalmarej Innestare;
Nettare; Annestare , Rinnestare.
IKCALMR A BOCILO , Innestare a bucciuolo, Boccinolo fjnell.i parte della can
na sagginale o altra simile che tra un
nodo e 1" altro A s vi E SA o A FISSOLO ,
Innestare a forca o nel pedale fesso A
OCHIBTO o A SCUDTO , Inocchiare; Ino
culare; Intetare; Annestare a occhio;
Ingemmare, e l' innesto dicesi Impiastra. gione Iw CROSS, Innestare a croce
A COHONBTA, Annestare a corona A
CAHBLO SIGOLOTO, Annestare a zufolo.
INCALMR LE VAHOLE, Innestare e An
nestare e Inoculare il vaiuolo. V. YACIXB.
INCALMAB, Ts de' Fabbri e degli Orio
lai , Ribadire, E il battere le parti d'un
peno di metallo sopra un aliru peno per
unirli insieme.

I.VCALMAIILA A QVALcfair, Fiorar carote


ad alcuno ; Darla a bere C a* i.'no ,

INC

INC

e A un \D A , GlicF ho ficcata ; Clivi' ho data


a bere.

I!VCANAR, . Accannellare o Incannare,


Avvolger filo sopra cannone o cannello.
Scannellare all'incontrano.
INCANCARAR, v. Ingangherare o Gangherare,> Metter ne' gangheri. Il suo con
trario DBSGANCARAR , -V.
INGANCBJJNARSE, . Incancherire o Incancherare , neutro , Divenir canchero.
Piaga incancherita.
11VCANDO , add. Arsicciato; Arsiccio.
Abbruciaticelo.
"'.
'
Torrido; Secco; Arrostito, Troppo cot
to o secco dal fuoco.

INCALVAR v.v pur BLO , Ingravidare.


l.vcALMn , detto in T. de Legnaiuoli ,
Commettere , rale Unir bene per incolla
re , e dicesi Calettare qnando si commet te con addentatura Combaciare , rale
Unire perfettamente due corpi , che non
v'apparisca convento Incastonare Cgur.
Congegnare e Metter bene una cosa nell'altra.
INCALMO, s. tn. Innesto e Netto, Opera
zione cicli* innestare Insetatura, dice
fi l'Innestatura delle riti L' Albero su
cui s'innesta, si dice Soggetto. Il ramicello che si taglia ppr innestarlo in un al
tro , dcesi Sorgoricello o Soccolo. Se il
il soggetto . salvatico, il ramicello dicesi
Calmo, se dimestico , Marza. V. CAL
MI i, i.
INCALMO DB TBATT, Ascialone, Legno
in foggia d'una mensola che si conficca per
sostegno negli siili accomodati alle fabbri
che; e dicesi anche Beccatello e Mensola.
I -.CALMI'; nel parlar fam. detto per si
mil. s'intende Gravidanza o il Feto con
cepito.
INCALVO, T. Mar. Scalmo, Pezzo di le
gno che serve ad allungare un altro. V.'
SCHERMO.
QUESTI XB TI rr INCALVI, Modo figura
to , Queste sono pastocchie, lappole, in
venzioni, trovati, pretesti, scuse; e dice
si in mala parte.
INCALORO, add. Scaldato; Riscaldato;
e fig. Accalorilo e Accalorato.
INCALORIR, v. Scaldare; Riscaldare
Accalorire; Accalorare; Riscaldare, dicesi Cg. del Porger calore , veemenza , ar
dore a trattamenti , negozii e simili.
INCALOTARSE , T. Imberrettarsi, Meitersi la berretta.
INCALZAR, T. Incalzare; o Incalciare e
Incacciare, Fugare, Dar la caccia.

iNCALzXa DB LA PIOVA , Rincalzare, Ac


crescersi.
INCALZAR i YIVXBI, Innarrare a gara le
derrate; Comperare a competenzaTV. MO
NOPOLISTA.
INCALZAR BL FRBZEO , Rincarare.

I.VCA L/.'t uv AFR , Rincalzar un affa


re, Sollecitare.
INCALZAR UNA PIANTA , T. Agr. Rincal
zare, Mettere intorno al piede delle pian
te la terra per fortificarle.
ISCAMISA, add Incamiciato, si dice del
le Candele di cera vecchia ricoperte per
di fuori di cera nuova.
IWCAMISADRA , s. f. Incamiciatura, II
coprir di calcina una muraglia. Intona
catura.
INCAMISAR3E , T. Incamiciarsi, Metter
si il camice ovvero la camicia.
1NCAMUFR , . Altomare o Guernire di
balze, V. C AH UFO.
INCANALAR , . Incanalare , Ridurre
acque correnti in cariale, facendovi gli ar
gini o escavazioni.
Accanalare o Scanalare, Fare o Scarare che che sia a guisa di canale.

a75

I.VCA.VDO DAL SOL, lliur.fn.

FAN INCANDO, Pane incoticato, cotto


arrabbiato.
SKCO I,\CA MI'I o , Secco allampanato^ di
cesi a Persona. V.^B'CO.
INCANDIR, v. non corrisponde, secondo
il nostro senso; al lai. Incandescere f ben
ch ne sia derivato. L' Incandescere vuoi
dire Infocare e Arroventare, come il fer
ro e altri metalli; il nostro INCANIR al
l'opposto, (ch'i quasi sinonimo di Ansia
o A RS^R) significa, Porre all'azione del
fuoco vivo le cose s che si prosciughino e
non ardano, ma rimanendo adusiate s'ab
bronzino, cio prendano il colore del bron
zo; e quest'effetto avviene nella tela, nel
la carta e in altre simili materie. Sotto ta
le significazione sembrano corrispondenti
alla nostra voce i verbi Arsicciare ; -Ab
bruciacchiare ; Abbrustolir* ; Abbronza
re.
INCAND^R F.L ROSTO , Inaridire ; Dittecare ; Abbronzare F arrsto, Fargli per
dere tutta l' umidit: come talvolta succe
de per l'innaverlenza. o imperizia del cu
ciniere.
INCANEL\R, . Accannellare, Avvolge
re seta e filo sopra cannelli. V. SVOLA.
INCANEVAR , v. Riporre in canova a in
cantina , Porre il vino nelle botti.
INCANO, add. Incanito; Accanito. V.
l.VCAGNlo.

INCANTA , add. Incantato , Teaduto *1l' incanto o all'asta.


Incantato, detto per agg. a nomo, va
le ImbalorditoINCANTA DAL SONO, Cuntopito; Preso da sopore Assorto , vale
Profondamente immerso io qualche pen
siero.
INCANTA DAL FRBOO , Aggranchiato ;
Assiderato dal freddo. Sgranchiato il
tuo contrario. V. DBSCANTAR.
INCAKTX A TARDAR , Fitojto , Guardar
fao STAR COMB INCANTA , Stare a iada, vale Trattenersi, Baloccarsi, Indo*
giare oziosamente.
INCANTDA , t. f. Sbalordimento; Stor
dimento.
INCANTAR, . Incantare, Porre ali' in canto , che dai Legali dicesi Siibastare o
Fendere alt atta.

INCAUTA* o.TULCbir, Affascinare i Am


maliare , Sedurre.
INCANTARSB , Incantarti , Stordire ;
Stupirti; Sbalordirti. STAR INCANTA,

Star musarne o muto o mutane o mutar


do; Star tome intentato o un badatone.

276

IINC
DAL PREDO,

chiarsi; bbrividare; Intormentire.


INCANTAR. LE COSSE, Sospendersi; Ri
maner sospese o in tale stato le cose.
INCANTABSB , parlando d'una serralura, Sconcertarsi; Guastarsij Scomparsi.
COSSA CHE I.VCAMTA , Cosa incantante o
incantevole o che incanta, cio Sorprendenle.
MANIEBA CHE INCANTA, Maniera o Trat' to che incanta, che ammalia o affasci
na o rapisce.
INCANTO, s. m. Incanto o /fifa, Pubbli
ca maniera di vendere o comprare che
. che sia.
DIR A L' CANTO, V. DIR.
IITCAJVTO n' VMIIII, Fascino, La malia
che si trasmetle pegli occhi.
STO FATELO XB UN INCAJtTO , Questo

fanciullo un portento , una maraviglia,


uno stupore.
D' ivCANTO , detto avv. Benissimo; A
maravigla; A capello; Per r appunto.
STAR D'ufCANTO, Star benissimo, a maraviglia.
AXDB D'IYCANTO , Andar di rendane o
di vanga, vale Andar bene assai , a secon
da. filar dipinto , Slare acconciatamente.
1NCANTONA, add. Incantucciato i flincanlucciato, Appianato o ritirala oe'cauti.
INCANTONARSE , v. Incanlonarsi; In
cantucciarsi ; Rincantucciarsi, etl anche
Nascondersi.
IHCANTOXARSE AL FOGO, Crogiolarsi al
fuoco ; Covar la cenere , Dicesi di chi sta
mollo al fuoco. V. CczzACnrHB.
INCAPA, add. Incapato, T. Mar. Dieesi
d'un Bastimenlo che irovisi in mexza a
due cpi (CAO).
INCAPR, T. Incappare; Giungere o Ri manere alla schiaccia; Dare in cattive
mani.
IXCAPA ix UNO, Incapparsi; Dare in
uno; Abbattersi; Rincontrarsi; Rintopparsi.
Ilo IXCAP MAL , Ho male incappalo ;
Mi san inciampato.
I\CAPARSE A PARLAJI , V. BETIOR.

1NCAPARA , add. Incaparrate o Capar


rato e Innarrato, Comperato con la ca
parra. V. CAPARU.
In altro semini. Infardato, Imbratta
to di sornacchi.
INCAPARDA , s. f. Caparrarne/ita, II ca
parrare.
LNG/VPARAR, v. Caparrare; Incaparrare, Far un contralto dando caparra. Gli
antichi dicevano anche /narrare, V. CAIRA.
IXCAPAR\R OUALCIW, dello per ischerxo
e figur. Infardare , Sernacehiare.
INCAPELAR , v. Incappellare o Rincappeilare, Rimetter il vin vecchio ne' tini
unitamente all'ava nuova.
I.VCAPELARSB, Incappellarsi,MeUeni il
cappello. .
1NCAPESTRADIA, s. f. T. de'Maniscalc\ti,Morbo scalinata o Sculmato sust.UaJore de'cav.illi.

INC

INC

INCAPON , a<M. Capponato o Accappo


nato) dicesi de' polli castrali Incarce
rata, si dice raetaf. delle Persone impri
gionate.
INCAPON\R, v. Accapponare e Cappona
re , Castrare i polli.
Dicesi poi melaf. per Incarcerare. V.
CAPOIBRA.
INCAPRICIARSE , v. Innamorarsi; In
vaghirti; Accendersi ; Imbertonars; Ap
prenderti d'amore.
IpfCApaiciARiE urr TMnfa ijnvaghicciarsi.

Indotzart, L'esser degli animali quan


do intristiscono.
IXCAROGNAHSE DA LA FREVE, Incarogni
re o Incarognare. Figgersi addosso la
febbre; Cacciarsi addosso la febbre. 'Mi
s' fitta o cacciata addosso la febbre.
1NCAROGNO, add. V. IKCAROCXA.
In altro senso vale, Incarognato; Inta
baccato bestiai/nenie; Innamorato fiera
mente.
INCAROLA , add. Tarlato. V. CAROLO.
1NCARPIA , V. ISCABPT.
INCARTONAR, v. Incartonare, Metter i
cartoni nelle pene di panno, ed o opera
zione dello strettoio Detto in T. de' Le
gatori de' libri, Porre a un libro legato i[
cartone.
INCARTOZZ, add. Incartocciato ,- Rac
cartocciato, Piegato a guisa di cartoccio.
A cannello-. .
FOCIB INCARTOZZAE , Foglie a cannello.
INCASX , add. FOGO I.VCAS , Locuz. farri.
Fuoco acceso, ina s'intende ancora Ria
ttilo in s.
Oiro i.YCAsX , Casalingo ; Amante defkt casa, Che sia sempre in casa Det
to ancora per Accasato, Che ha cwa da
s da se.
1NCAS\R EL FOGO, Accendere ilfuoco;
Rinfocolare.
INCASO>lAR,Y.Yoce antica che voleva di
re Imprigionare; Incarcerare : da CAbx
cos essendo chiamale le prigioni eh' eranoanticamente nel CAKPILO DB LA CASW,
in parrocchia allora de'SS. Apostoli, spel
latile alla Cuti di Riallo.
L\CASP\ , Cestito. V. IVCASPB.
INCASPAR , v. T. degli Ortolani , Cestire,
Far il cesto, Dicesi di alcune pianle co
me Lattuga , Cavoli eie. V. BAKQ., INGATASStt e C-ASPO.
INCASSADRA, . f. Incassatura.
IxcAssADlmA DE L* ocHio , Incassatura
deir occhio e Incastratura.
Augnatura, il Dente d'im pe?zo <K
legno cho s'inserisce io un altro. Incastra
tura; Incassatura; Incassamento.
I:\rCA33ADimA DB L.' osso , Uovoh ; Ace
tabolo o Acetabulo, La cavit in cui enti-
Tesi remila dell'osso della coscia.
.

I vr i pr. !.;i :. ~ r r.V OTTA CO8SA , Incaprc-

crsi; Invasarti; Invaghirsi.


INCAPUZZAR, v. Incappucciare; Incapperucciare; Imbacuccare; Cam affare t
Coprir altrui la testa e '1 viso con panno.
Nelle voci barbariche di Du Cange abbia
mo Cap aliare } Captitio caput operire.
IWCAPUZZR QUALcb.v, dicevasi ai tem
pi Veneti nel sign. di Arrestare o Impri
gionare , perch l' Arrestalo t quando non
era ladro, veniva imbacuccato e coperto
da gabbano o tabarro onde non foste da
alcuno conosciuto. Questa riserva nsavasi
romunemente cogli ai-Tettati dipendenti
dagli Inquisito! i di Slalo.
INCARATARSE , v. Far accomandita o
Dar in accomandila, Associarsi alla com
pagnia di alcuno in qualche impresa o ne
gozio.
INCARATELAR , v. Porre ne' caratelli.
Trovasi neU'Alberli enciclop. Caratcllante per Colui che stiva le aringhe ne' cara
telli o barili!. Questa voce suppone la ra
dice Caratetlare , bench non vi sia , o
forse Meglio Incaratellart , giacch Im
bottare sembra improprio.
INCARBONO o IXCABBOX, add. Carbo
naio, Divenuto carbone.
INCARBONIR, v. Incarbonire , Diventar
carbone.
Incarlonchire , dicesi delle Biade che
contraggono la malattia del carbone. Spi
ghe che incarbonchiscono. Grano incarbonchito.
Incarbonchare, vale Pigliare il colore
o la n. lini . i del carbonchio.
INC ARGO, s. m. Incarico o Carico, cio
Cura , Peso , Pensiero , Briga.
INCARIMENTO, s. m. Ritocco ; Sitoccamenlo, e dicesi del Grano e de' generi di
vettovaglie che rincarano.
INCARR , v. Rincarare; Hitoccare; In
cavare.^ Far caro , Crescer il v;lor delle
derrate o cose cke si vendono.
INCARNAR, v. Incarnare; Rimpolpare;
Rincarnare , Far carne, ingrassarsi.
I v i- ui v t ns K UX'OXGIA, Accarnare o Ac. carnire e Incarnarsi; e quindi Unghia
accarnata o incarnata.
L\CAROGM\, add. ESSER IKCAROGW,
Esser crocchio; Esser malazzato o am
malaticcio.
IUCCA B.OG.V DB PSOCHI, Pidocchioso} Pie
no di sudiciume. V. PEOCHIO.
INCAROGNIR, v. Incarognare , Divenlar carogna.

IlVCASSADmA DBI FER DA TOR1WDR , lil-

gorbiatura, Lo ingorbiare e il Luogo vo


lo delki gorbia.
INCASSA-MEOTO DE PETO , Aggrava
mento del petto; Infreddatura; Intasa
mento. V. SrnEDliB.
JNCASSAMB>TO D'ORO o D ARZBJTTO' ry DATom, Incastratura.
INCASSAR, v. Incassare, Meiier ncH
cassa.
.
INCASSAR DEI BEZZI, Intascare; Esige
re; Riscuotere; Ritirare un palmento.
INCASSAR un FIUME, /na/veare,TT. Idrau
lico. Quindi Inalveazone, diccsi 1' Esca
vazione del canale manufatto.
INCASSAR u.\ ticxo, Augnare, Taglia
re o Mozzare qualsiivoglia cosa in modo
' che faccia angolo ottuso r ne\ fine angolo
aculo ; il che anche ilirebbesi Tagliare a
schifi o in tralice.

INC

INC

INCASSA ZOGIB, Incastonare o Incastar gioie. V. LIGR e CASTO v.


I.VCAS.SR O0 O AJ/.EXTK

IV

AZ/Vl,

rlr.

Damaschinare, Incastrar i filuzzi d'oro


e d'argento nell' acciaio o nel ferro inta
gliato e preparato.
INCASSARSB , Infreddarsi; Intasare.

INCASSO, . m. Riscossione ; Esazione.


INCASTElA , dd. Accastellato , Dicesi
di Vascello clic ha due castelli.
INCASTRAR, T. Incastrare, Congegnare
e Commettere l'una cosa bene insieme
per entro ad un'allra. Incassare.
INCASTRARLE DE I.A CORDA, Ili. an llcit-

lare, L'uscir che fa il canapo del canai


della girella e entrare tra essa e la cassa
della carrucola.
INCASTRA RSB D'UN PE , Mettere il pie
de a stretta, Dicesi de' Cavalli o simili
quando mettono il piede tra due conven
ti di pietre.
INCASTRA FALOPE , Dar baggiane , Dar
a creder menzogne.
INCASTRO , s. m. Incastro e Incastra
tura.
INCASTRO, detto in T. de'Falegnami ,
Incorsatolo , Specie di pialla che serve a
far le incanalature e le linguette.
Incastro, detto in T. de' Maniscalchi,
Strumento di ferro tagliente che serve per
pareggiare le unghie alle bestie che ti fer
rano.
INCASTRONR , T. T. famil. Acciabattare; Acciapinare ; Acciarpare, Far che
che sia alla grossa.
INCATARA , add. Accatarrato; Catarro
so; Sornacchioso; Pitititaso. V.ScATAnR.

IIVCATARDA, s. f. Incatarratila.
INCAT1FX , add. T. Antiq. Divenuto cat
tivo.
INCATIF jiusTAzzi,Far cipiglio o mal
piglio; Far viso arcigno.
INCATIGlX , add. Arruffato ; Scapiglia
to; Scarmigliato; Rabbuffato ; Sparpa
gliato; Inzampagliato; Inviluppato, Dicesi dc Caprili. Il suo contrario Ravvialo.

INCATIGI\DA, s.f. Scapigliamenlo; Inviluppamento.


DAKSB CN'IXCATJCIADA, V. INCATIGIAR.

INCATIGI\R , v. Scapigliare; Rabbuffa


re-} Arruffare; Sparpagliare; Scompi
gliare, Intricare i capelli.
INCATIGJARSB , Intralciarsi ; Avvilup
parsi; Aggraticciarsi; Avviticchiarsi.
INGAGGIAR I BJSTI , V. INTRIGAR.

INCATGIO,*. m. Intrigo; Viluppo; Gar


buglio.
In altro sign. Luffa; Struffo; Strufflo} Cosa ravvolta senz'ordine.
1NCATORIGOL.X , add. detto per agg. a
persona, Che teme il diletico o il solletico.
Sp-V IXCATORJGOL SOTO I BRAZZt, TBIO

' il diletico sotto le ascelle. .


INCATRAMAR, V. SPALMA.
INCAVARA, s. f. Incavatura; Incava. mento.
IKCAVAURA o INCAVO DEI OCHI, Occhia
ia o Cassa deir occhio, Luogo dove stan
no gli occhi.

INCAUCHlX, add. Incavicchiato, Attac


calo col cavicchio Incavigliato, vale
Congegnato e tenuto insieme con caviglie
e simili.

INCAVO, s. m. Incavo; Cavo; Concavit.


INCAVO D'U.V COVERCHIO, Seggiola, in
T. degli Srarpellini, dicesi il Cavo che si fa
nella pietra che dee sostenere una lapida .
di sepoltura , il chiusino d' una fogna e si
mili.
Incavo d" una vela, T. Mar. dicesi il
Seno o cavit in cui riceve e racchiude il
vento.
INCAZZO, add. Incazzilo. V. il Verbo.
INCAZZIRSE, v. Incanire , verbo neut.
Voce plebea poco onesta, e vale Andare o
Esser cotto o briaco pazzo o perduto di
una. Vi corrispondono Imbarcare o Im
barcarsi; Imbertonarsi; Imberlonirti ;
Impazzare di alcuna; Incarognarsi. V.
l.vzucA.
INCEF\R, v. Voce Agr. o PAH LA CEKA ,
vale Polire o Egualire le branche de' ra
mi tagliati rimaste sulla cima dello stipi
te, che direbbesi, Scoronare o Tagliare
a corona. V. CBFA e ZEUS in.

INCEGlX, add. Accigliato; Accipigliato;


Di sopracciglio aggrottato o raggrottatoj
Curvacigliato.
INCEGIARSE, v. Aggrottar le ciglia; Ac
cigliarsi, Increspar le ciglia e far brutta
cera. Si rabbuffa tutto, ti acciglia, si al
lividisce.
INCNDER, v. Amarire; Amareggiare,
Aver dell' amaro.
Parlandosi dell'effetto che fanno le ma
terie corrosive in sull' ulcere , dicesi friz
zare; Monticare; Cuocere.
CATIVO CHE L'INCENDE o CHE 'L BBCA .
Cattivo che attosca , che ammorba : dice
ti de'Camangiari deteriorali o simili. E
pai-Lindo di Ragazzo insolente , Cattivo
che non si pu seco; Corruccioso.
L' INCENDE u.v poco , Ha deir amaric
cio o dell'amarognolo.
PAH CUB LA CHE INCENDA , detto fig. Pa
re che gli riesca amara, che gli dispiac
cia; che gli cuoca.
INCENDIAR, v. Incendere, Abbruciare;
. Mettere o Appiccar fuoco.
INCENDOR,s. m. Bruciore o Cociore, Spe
cie di dolore per unn scottatura.
Mordicamento; Frizzamento o Cocimento, Qnel dolore di pelle che cagiona
no le materie corrosive o diseccative sul
le ferite e sugli scalfii li.
INCBNDR DE CALDO, Cuocore.
IWCB.VDR DE STOKEGO , V. Bnusbn.
INCENDSO, ad<l. Eavido; Aspro; Ar
cigno; Strozzatoio; Ostico, Agg. di Sa
pore spiacente per amarezza o sprezza.

OKO INCENDOSO, Uomo cruccioso, sde


gnoso, corruccioso.
INCENSXDA, s. f. Incensazione; Incen' tata; Incensamento.
DAR ti' IWCBJVSDA , Incensare ; Dare
C incenso; cio Adulare, Piaggiare. Vgnere gli stivali ad uno.
INCENSO , s. m. Incenso, dello dalle Far
macopee Olibano, Quello rhe fino dagli

INC

277

antichi tempi s'impiega per profumare


gli altari. Era prima creduto che fosse la
resina odorosa che geme da un albero na
tivo della Palestina, dello gi da'Sislem.
iuniperus Phoenicia; ma l'Enciclopedia
crede che l'albero che produce l'incenso
sia una specie di Amyris e probabilmen
te VAmyris Kafal di Forskal.

INCENSO da noi si dice anche per l' In


censiere o Turibile, Vaso per uso di ar
dervi l' incenso.
NATESELA DB L' INCENSO, V. NAVESBLA.
DA L'UTCBKSO AI cociovi, Dar f incen
so ai morti o ai grilli, cio Lodare e col
tivare inutilmente.
INCEPX, add. Inzampagliato, cio Invi
luppato, Intrigalo nelle gambe. Inzampa
gliato ne'Jrri.
INCERA, add. Incerato. Tela incerata;
Spago incerato; Pannolino incerato.
Tela incerata o Prelalo, T. Mar. Tela
incatramata con cui si coprono i bocca
porti per impedire clic la pioggia o l'acqua
non entri nella nave.
INCERCHlXR, v. Cerchiare, Contornare
di cerchi.
Incerchiare, vale Ridursi a modo di
cerchio.
INCERCeiELX, add. Accerchiellato, Cin
to di cerchiello.

INCRNER
1NCERMR
INCERTO, add. Incerto.
INCERTO, s. m. Incerto; Utilit avven
tizie o avventicele, I proventi casuali di
carica o impiego oltre la paga ; come sono
anche quelli de' Servitori , Lavoranti et.-.
Sottomano, direbbeii a Dono straor
dinario conseguito per nn cattivo fine.
AVER DEI INCERTI, Leccheggiare,TTarre qualche piccolo profitto oltre al salario
AVER DEI INCERTI BAHO.VI , V. in Fioco v.
INCHIAVXR , v. Inchiavare o Chiavare ,
Serrar con chiave.
CHI BEN INCIIIAVA BEV AVEnzs , Chi ben
serra ben trova; La buona cura caccia la
mala ventura.
INCHIAVR i DEVTI , Serrare o Chiude
re o Strignere i denti.
SE MB INCHIAVA I DENTI , detto fig. M i

ti arrestano le parole; Rimango mutalo.


1NCHITA , i. f. Incetta ; Endica ; Endicuzza, Roba incettata. V. MONOPOLIO.

INCHIETADR, s. m. Incettatore; Mo
nopolista; Endicaiuol.
INCHIETR, Incettare; Fare incetta.
1NC1IN, avv. T. Ant. Infino; Perfino.
1NCH1N AMENTE, Voce ani. Lo stesso che
t-,si \ , V.-, rr, V.
1NCH1 , s. m. .( Pronunciato come in to
scano Inci ) Acciuga salata, Pesciolino
di mare, da noi detto SARDO.V quando
fresco, e che ci perviene salato in barili co
me le sardelle, dalla Dalmazia. V. SARDO.V.
L' eccellente Salsa che i Romani chiama
vano Garum , non era altro che Acciughe
cotte e schiacciale nella loro Salamoia , a
cui aggiungevano dell'aceto e rlcl pclrosctritalo o pestalo.

INC
378
IXCJIOCARSE, v. Cuocersi; Inciuscherarsi; Pigliar la bertuecia orso 1
monna, (jbbriacarsi.
INCHIODXdURA, t. f. Inchiodatura ; Inchiovatura; Chiovatura.
Sproccatura , T. di Mascalcia , Ferita
nel tto del piede del cavallo all' atto di
ferrarlo.
INCHIODXR , . Inchiodare ; Chiovare ;
Chiodave ; Chiavcllaiv , Conficcare con
cbiodi.
InchiodXr un canon, Chiovare Inchio
dare un eannone , che Turare con chiodo ad un eannone il buco per cui gli si
d fuoco.
IncbiosXb un cvalo, Chiovare; In
chiodare; Pugnere, Ferirlo nel piede alJ'alto di ferrarlo.
InchiqdXr i ALCOM , Conficcar le im
poste dlie finesIre.
IxCHIOD AHSE IN T* UV LETO , Illchiodaisi nel letto'j Diceti dello. Starvi per malat
lia crnica.
INCHIOSTRO, V. Inciostro.
INCIDENTE, . m. Accidente; Circostanla , Cota ebe arviene per intermezzo ,
Emergenza; .
INCDER, t. Intagliare e Inciden, V.
Incision.
1NCL\GANADA, s. f. Affascinazionej Ma
lla.
INCINGANXR, t. Ingannare; Sedurre ;
Tirare alie sue voglie; Affascinare; Gab
bare. V. CabalYii Abbacinare, Accecare * indurre a credere ciecaroenteMet
iere uno in sul curro , Perfuadcr alcuno
a far ebe che lia mostrandogliclo agevole
Subbil/are; S L billa re o Sohl liare, va
le Tanto dire e tanto pregarlo cb'egli qua
si a viva forza prometa di fare tullo quel
le che celui il quale lo snbbla, gli cbiode.
INCINTA, add. Incinta, Gravida. lacin
ia voce aggelliva , delta da / parlicella
negativa e Cinta, quasi Non. cinta , pench
le Donne quando eran gravide amlavano
ulicamente senza cintura.
INCIPRiXR, t. Spargere di polvere di cipri i capelli , com' era una volta in moda.
INCISIN, t. Intaglio, V incidere in ra
me e la Cota incisa. V. Intagio.
INCISOR, s. m. Intagliatere e Calcgra
fo, dicesi quel Professor cbe intaglia nel
rame col mezzo del bal ino.
Incisos sei cadayzri, Dissettore o SettoreoNotornista e Ineis ore , dicesi Colui
che fa le dissezioni anatomiche del corpo
degii animali.
Irtcisoa Zica , V. Mastro ob stam1.
1NCOATA , add. Accovacciato , Quasi po
tto nel covo Accoccolato e Acchiocciulato, Col capo fra' ginocchi.
incoatXr, v. Accovacciare , Aecovacciolare V. CufolXr.
INCOCX, add. Innamoralo. V. IncazzIo.
Detto per l.vcoc to , V.
INCOCAO 0 I.vcochIo, add. Sbalordito;
Stupidito; Trasognato; Pare una figura
di tueco; Part up/ tordo; $bales trato.

INC
IrcocalIo sal soivo, Sonnolenle ; Sonniglioso; Sonnacchioso.
IyCOCALO d'aMOR DI COMPASSION, Imbietolito, Rintcnerilo nel ceder figliuelL
o altra cosa amata, o veder far cosa che
L'ko incocalo, Vho eonftccato, L'hs>.
convin to in maniera ob* ei non possa in
guisa alcuna giusticarsi e rispoudrre.
INCOCALIRSE , r. Sbalordire; Stupidire; Trasognarc , Restar confeso.
In altro sign. Innamorarsi; Accendersi; Andar in caldo in frega.
INCOCARSE, . Innamorarsi. V. Isckz,
ZIRSB.
1NC0CH0 , V. IwcocAbio.
INCOCON , add. Ingorgato ; AJJoltato ;
Ingollato, Ettremamente pleno.
1NC0C0NAR, . Ingorgare ; AJfollare ;
Jngollare ; fnzeppare , Ficcar. per forza
del eibo nello slomaco.
Lvcocoxarsb , Rimpinzarsi , Mangiar.
senza distinzione e ingprdamente.
Incoconr qualcun, detto fig. Imbec
cherare o Imboccare altrui: cio Metterglt in bocea le parole insegoargli quel che
dee fare.
IncoconX be STOPA, Rinzaffare o Rinzeppare , Rienipire il vlo con. istoppa ,
bambagia etc..
'
1NC0DEG , add. Pilalo, T. Agr.^dicesi Quel terreno ch' coperto.da piote, cio
da zolle che abbiano seco Perba.- Inerbute , dicesi quel Pralo che si ben coperto d' erba.
INCODEgXr, v. Piolare, Coprir di pi
te per ragguagliare e far verdean argine,
nn viale simile. V. Codbgo e-DsMCODSMAa.
INCOGOlXR , . Acciottolare , Lattricar
con ciottoli.
INCOlX , add. Incollato; Glutinalo.
Inamidato, dicesi de'Pannilini.
incolXda , t. f. Incollamento.
INCOlXr, v. Incollare; Appiccare colla<
colla. Conglutinare; Appiastricciare.
Incolas biancaria , lnamidare. V.
Amito.
IxeoijAJUB , T. de'Vellurali, Inappucciarsi, che allri dicono Impettrsi, dicesi di Quella difema che fa il cavallo, quando per liberarti dalla soggezione del mor
so , porta la testa talmente SOIto e indietro , cbe coll' etlremit dlie guardie poggia al petto e alla gola.
IN COLORIDA, t. f. Coloramento.
INCOLQRR , v. Colorir; Colorare, Tin
gore Incolorarsi, Prender colore.
iNCOLORin de rosso, 'nvermigUarc; Arrubinar Ingiallare Ingiallire, direbbesi per Colorir di gialla Annera
re, Far etc.
I.NC01.0BIH pi color, Screziare.
Satbbla i.vcolobIr, detto fig. Saperco
lorir, ricoprire, timulare. V.IwbnocjuXb^
dcoltrinX , add. Aeeortinato.
incoltrinXr , v. Incortinare e Aecortinare, Fomir di corline. V. Coltrina.
INCOMBER , (dal lav. Incumben) .

INC
Crtenere; Spcttare Nota AbViaie Al
t nel sao Vocabolario encicl. che la vo
ce Incombere derivndola' da Incumben
sa, usata dacaltivi terittori.
Sro debito sol me iNCoafBB, Queslo de
bito non m'appartient o Nan debb'essert
a mi carteo.
INCOMBINABILE, add. Inrompa! ibile;
Non combinabile ; Ineonciabile.
INCOMODX, add. Malato; Malazzato. V.
SIalatX o MalsestX.
lu altro tign. Malagiato , vale Povc.ro.
di stalo.
INCOMOdXr , v. Incomodare , cio AnNo.SE PA SEBVIzro SENZX-TNCOXfODARSB OSENZA incomodo , Non si puh pigliar pesci senza immollarsi ; Non si pao aver
mel senza. le mos che, Niente per niente.
Iivcoxod.Xr, ti dice fra noi famil. e per
ischerzo nel sign, di Displacer Sta cosSA , A DUCHE LA VERItX , LA MR INCOMODA,
Questo , a dille il vero , mi displace
N0 LA INCOMODA MINGA , Nuil le cresce mica, non egli vero?
1NC0M0DT0 , add. Disagevoletto , Difficiletto.
INCOMODTO, t. m. Travagliuccio; Indisposizioncella. Ow. Piccolo incomodo,
nota, pena.
INCOMPLETO, add. ( dal lat. Incomple
tus) Incompiuto; Imperfetto.
incontrXda, s. f. Scontrata; Incontro;
Seontro, L'incontrarsi.
incontrXr, v. Incontrare t Rincontrare; Avvisarsi insieme. V. Intopabsb.
InCONTRAB BSN O ALA D* ORO NEL M A HIDAUSE, Aver digiunato la vigilia di S. Co
lerina, Si dice d i. Chi ha avuto buona for
tuna nel maritarsi. Incoglier bene.
IncontrXr bbzzi, Riscontrar le monete per vedere se torna , cio Per vede se
vi sia errore.
Incontrab o Far ibcontro, Incontra
re- il gradimento.
IncontrXr le carte, Collazionare; Riscontrare; Rivedere. In termine di atamperia , Collazionare il verificare con una
seconda prova te tutti 1 fall marcati sul
la' prima siano stali corret ti esattamente
dal' Composilore.
Incontrarse a caso, Incontrarsi per
abbatlimento Ammusarsi, vale Incon
trarsi muso con muso.
Incontrarse nel parlar', Riscontrarsi nelfavelare ; Abbattersi a dire a un
modo una cosa.
IncontrXr , Contrar servit;
Incontrarse nel cenio , Incontrarsi
nel idea ; F.sser simpatici ; Avere gli
tessi pensieri.
Incontrab una spesa ^Incontrare una
spes a , Fare una spesa.
Incontrr ben mal , Ineoglier bene
male. Ti podares lncontbXr mal,
Forse mal le ne potrbbe incorrt.
INCONTRO, s, m. Incontro.
Iyconteo d! co4Ti,Eevisione de'conti.
Incontro i bbzi, Reontrociot Ho
vero 0 eonfropto del daaaro d* altro.

INC

INC
INCONTRO i scaiTunE , Collazione d
scritture.
I.YCO.fTUO DB ARMADS NEMIC.HE, A V," Sti
gliti.

FA WCOWTRO , parlandosi di qualche


liravo (-alitante o d' un predicatore o M mi
le , Riportar C applauso o gft applausi ge
nerali^ -Esser applaudito} Incontrare il
gradimento comune ; Essere acclamato,
KVCORDADRA, s.f. [ncordamento, Tor
sione delle corde d' un Istruiticeli.

INCOII AMENTO , i. m. Incordatura ;


Baggricchiamento del collo, Sorta di ma
lattia.
GIUAJR Ti.VnccoiinAMEXTo, Incordare.

WCORBL\, add. Listato, Fornito ai


margini a modo di luta.
INCORDELADRA, s. f. Fornitura di
onrdella. o cordellina ; Listai uro. di cor
della.
INCORDEJLAR , T. Listare o Fornire di
cordella.
INCORLRl Lo iteuo eie fcrDBvEWAR. y.
INCORNADRA, s.f. T. Mar. Incornatu
ra, faro o Apertura nella sommit del
l'albero per passarvi la susta che afferra
la penna.

INCORN1SAR , v. Incorniciare,
INCORP0RA,add. lncorporato,ktscolalot
OMO INCORPORA , Corpacciuto ; Corpu
lento. V. CoHPAZzbo e IMIM.Y/C,
INCORPORArt, r. Incorporare, Mescola
re, Unir pi corpi confondendoli insieme.
l.VCOII >0h Ali

B MBTER TIFSI-SHB , Metter

lepartiincorpo,T. degli S t a i n j M ! .: dicesi


Quando tutti i fogli d* un volume sono
stali uniti, collazionali , piegati.
INCORSADRA, s. T. de'Tessitori, In
corsatura, Pezzi di Alo torto che riman
gono dalla parte dr 1 subbiello , ne' quali
M raccomanda l'ordito per avviare la tela.
1NCORZERSE. V. ACORZBRSB.
INCOSSADA, s. f. Accordatura.
INCOSSAR , T. Accasciare, Ristrngere
nelle cosce : operazione che si fa ne' polli
morti per prepararli alla ottura. Dicosciare o Scosciare , Slogar le cosce.
lNCOTEGARSE,v. incantucciarsi; In
tanarsi, Nascondersi in qualche silo.
/ IWCOTECR MKnujxt , Maniera ariliif.
'Trappolar gf inesperti.

INCOTEGABSB , T. antiq. Trappolarsi ;


Impaniarsi ; Dar nella pania o nella
rete.
INCOTO, add. T.Agr. Attristito; Intri
stito , Aggiunto a quella Pianta che per
qualche difello non cresce.
DJCOTR, v. T. Agr. Intristire; Attristi
re; Illanguidirsi; Non venire innanzi.
Si dice 4cUo piante che per qualche difet
to non crescono.

INGOZZA , add. Cattato ; Urtato.


In altro sign. I indiziila; Insozzilo;
Unticcio; Incroiato, Si dice de' panni
sporchi.

BEI ABITI , Sozzume ;


Sozzare; Bruttura; Imbrattamento.
INGOZZAR , v. Corrotto da Insezzare o
Insozzare, vale Brattare, parlando di ve
stimenti o simili. V. OtfpEcXa.
brCOZZAUJB LA TESTA DE,rEOCHI , I lupi-

docchiare ; Impidocchire.
INGOZZAR , dello per COZZAR , V.

TVCREANTE , add. Malcreato ; Incivile;


Asino; miano; Scortese , Senza crean
za. V. SCRBAIffiX.

INCRESPA, add. Increspato o Crespato.


INCRESPADRA , s. f. o INCBBPAURA e
I>cmsspAMTK?fTo, Increspamento; Crespa
mente; Crespezza; Corrugazione.
INCRESPAR o INGBBSPAB, T. Increspare;
Crespare ; Accrespare, Far le crespe alle
camicie,, alle vesti eie. V. CRESPA.

I .YemiPAR MALAMENTE , Aggrinzare ;


Raggrinzare.
IJK-IIHSJH DE LB voc.itt , Raggrinzare.,
dicesi dell' Increspare o Accartocciare che
filini per opera delle formiche le foglie
di alcuni alberi, le quali poi appassiscono.

379

VCRUCARSE ? T: Ravvilupparsi; fntricarsi; Impacciarsi; Avvilupparsi.


/niraiccWarW ,: Salire opra nlninn
cosa con pericolo, di cadere o di lar ca
dere.
INCUCA, add. Imoertonato a Imoertonito, vale Innamorato, V. INCAZZA).
1NCUCARSE, r. Imlcrtonarsi ; Imlertonirsi, Innamorarsi V. INCAZZIRSE.

In altro signif. Incaponire; Intestar


ti ; fncapriccirsi ; Preoccuparsi, Sur
cervicoso nella sua volont.
INCURANZA, s. f. Incuria, Negligenza.

NCURARSE, v. Curarsi, Darsi pensiero,


Affrettarsi ; Prendersi cura ; Aver a
cuore.
iNcbun, Affrettali o Dalli fretta >
Fa presto.
INFURIANTE, add. Trascurante} Neglgente.
INCURVADA , i. f. Incurvatura ; incur
vamento; Incurvaiione.

i.XCIlF.SPn olyCHBSPn LE CECIE, Acc-

-gliare ; Increspare o Accrespare o Ag


grottare le ciglia ; Far ciglio o cipiglio.
NCRESPAURTA, s. f. Crespalo, Pic
cola crespa , Leggi era increspatura.
INCRICARSE, v. Ostinarsi; Incaparsi;
Incaponir.
I.VCRICARSB iw TEL ZOGO , Ficcarsi o
Ammazzarsi nel giuoco } Continuar per
impegno o per vino.
INCROCIA , V. AJTCROCTA.

INCROSXDA, s.f. Lotta; Contrasto; Ur


to ; Gara ; Collisione.
1 \vnosAD.i , T. di Bigliardo , dices
Quando le palle percosse descrivono nna
specie di croce.
INCROSADRA, s. f. T. Agr. Contraltaglio, Quel lavoro col quale i solchi della
seconda aratura dirgonsi in ragione in
versa Irlia prima , e cos della terza ctc.
y. INTRAVERSAR.
Detto per SCARSBLADURA , T. Mar. V.
INCROSAMENTO. V. IITCROSADA.
1NCROSAR , v. Incrocicchiare o Incro
ciare, Attraversare l'nna cosa all'altra a
guisa di croce.
IWCROSR I BRAZZI , LP. K i\ , I 9X1, I. E

GAMBE, Incrociare o Incrocicchiare.


E LA vr.LiD.t , Affibbiarsi o
Abbottonarsi il giustacore e simile.
INCROSARSB KL TABARO, Involgersi; Sin
volgersi ; Avvilupparsi nel Jerraiuolo o
nel mantello. Vedati il suo contrario DESCR.OSAJL

IscnosARsn DB LE STRADE, Strade che


t'incrocicchiano o s'incrociano, II pun
to ch le interseca , dicesi Crocicchio. V.
CROSBRA.
IXCROSAR I. E CBGIB , Far ciglio O cijC-

glio; Alzare il ciglio; Aggrottare otaggrottare le ciglia. V. CECIA.


IXCROSARSB CON QCAICOJT, V. UjITAISE.

1NCOZZADA

INGOZZAMENTO / i. m. Dissensione;
iuj Controversia:, Disparere.

IND

cesi del Cavallo, IMI anche di Persona di


gambe kingke e sparuta.

DJCROSTOLO. V. CROSTOSO.
INCROZZOLX, add. Stretto di petto, Di-

INDAFARA , afld. Affaccendato , Pien di


faccende, occapatssimo, impegnatissimo.

INDEBITA, add. Indebitalo; Imbrattato:


IBTDEBIT SIN AI OCHI o COHB ir.v CAI f

Aver pi debiti che la lepre ; Affogar


ne1 dbiti; Essere sconfitto da debili^
Infilar le pentole.
1NDEBOLO, Indebolito o Indebitilo;
Dtbilitato Oicesi ancora Prostrato di
forze.
INDEBOLIR , v. Indebolire; Debilitare i
Addebilire.
Accasciare, Aggravarsi delle membr*
per et o per malattia. Cascarfra le vec
chie; Portar ifrasconi.
INDBBOURSB BL STOMBGO, Sdilinquire;
Render'fiacco lo stomaco; Invincidire la
stomaco.
_ I.vDEBOLTnsR LA VIST* , Disgregarsi la
vista o gli occhi , cio Offenderli , inde
bolirli per soverchia luce o per lunga ap
plicazione. E quindi Disgregazione deua
vista.
INDBBOLTRSK PER TROPA LUSDBIA , Trar
bambagia dalfarsetto, detto metaf.

INDEMONIA, add. dicesi per Agg. nel sign. di Imperversato; Arrabbiato; Incol
lerito; Cattivo.
SPIRITO INDEMONIA, V. SPIRITO.
INDENTA , add. Dentato ; Addentato ;
Addentellalo , Dicrsi di cosa che sia trin
ciata a guisa di dento.
INDEVEN\R, v. Dipanare; Aggomitola
re; Incannare , Trarre il filo dalla ma
tassa per farne gomitoli, y. STBISS\B.
1NDIAN FA* 1/nrDzXiT, Far F indiano,
che anche dicesi Fare il nofferi, Finger
si malaccorto e ignorante.
INDIANA , s. f. Indiana , Sorta di tela
bambagina dipinta a molte maniere, che
oggid si fbbrica in molte parti d'Euro
pa ed anche fra noi.
INDILATAMENTE , avr. Voce Lombar
da , probabilmente derivata dal lai. bar
baro Indiiate die trovasi nel Dtiionaro

a8o

INI)

di Du Cange, e pi usata nelle scritture


del Foro, di quel che sia nel parlare co
mune : vuoi dire Senza dilazione; Im
mediatamente; Sudilo; Subitamente.
VDIMINUTAMENTE, avverbio formato
sulla foggia del precedente , che si dice
dalle persone colte , e vale Senza dimi
nuzione, Senza sottrazione.
VoflJO JJtDIlIIXUT AMBITE TUTO QUBL CB

m VIBN, Foglio la parte mia fino alfi


nacchio , cio Sino a un minimo che di
ci che mi appartiene.
INDIRIZZO, s. m. Voce nuova che anche
alcuni dicono ili vece di MANM.V, V.
INDIVIA , s. f. Indivia o anche Invidia e
Endivia, detta in T. Agr. Scarola, Spe
cie di Ortaggio conosciulissimo del gene
re delle Cicorie, dello da Linnco Cichorium Endivia.
IND1VINAGIA, s.f. Indivinaglia, Scioc
co indovinamenlo.
INDAR, v.T. de'Boitai , Dogare, Porre
o rimeller le doghe alle botti o simili.
INDOLCO, add. /mio/ciato; Indolcalo e
Addolcito, Divenuto dolce; e dicesi in
senso Gg. per Disasprito.

INDOLCIR, v. Indolcire.
!-,<'. 11, .!, dello lig. Eintenerire; Im
bietolire; Venire in dolcezza , Dicesi in
sentimento di amore.

ItrooLcYR DEL rejtfo,laddolcare o Ad


dolcare; II tempo addolca o raddolca o
raddolcisce.
INDOLCIR LA PENA , Mitigare la pena.
INDOLENTE, s.m. Indolente, T. Foren
se ex-Veneto, participio di Indolere , e
vale Dolente , cio Querelante , la parte
offesa o pregiudicata a colpa altruL
Ouo INDOLENTE , dello in altro signif,
Infingardo; Poltrone, Lcnlo.
INDOLENTRX , add. Indolenzito, Addo
loralo alquanto.
IlfDOLENTIlX UN BRAZZO, UN PIB e simi
li, Sentirsifun braccio eie. vale Sentir
si alcun piccolo dolore e avei-lo alterato.
Dolersi a' un piede, d' una mano; Es
sere indolenzito.

SON TUTO I.VDOZ.ENTRX, Mi sento o Vi


dolgo tutto; San indolenzito tutta la vita.
1NDOLENTRAMENTO , t. m. Indoli
mento.
MB SENTO UN INDOLBNTIUMEVTO , M i

sento indolenzire o un indolimento, cio


Addolorare alquanto. La testa m'indolen
zisce i muscoli della respirazione; Sono
indolenzito.

INDOLENZA , s. f. Indolenza, Insensibi


lit.
Indolenza , detto in T. del Foro cri
minale ex-Veneto , valeva Querela ; ed
Verbale di Indolere.
INDOMN A L" iNDOxXN , Modo venu to dal Francese, che usasi, e vale // di
vegnente o seguente; II giorno dopo; Al
dimane.
1NDOP1ADR , s. m. Addoppiatore , T.
de' Lanaiuoli , Colui che addoppia la la
na sul filatoio INDOPIADORA , Addop
piatrice, Colei che ammannisce la seta

IND

IND

al Filatoiaio addoppiandone le fila sop'a


un arcolaio.
INDOPIAR , v. Indoppiare o Addoppiare,
Si dice di lilo , panno o ultra cola quan
do se ne mettono due insieme.
INDOPIONADRA , s. f. Orlatura, L'or
lare e 1' Orlo flesso. V. DOPIONR.

ter piegar* per un certo ripigliamento./ittinzzb le gamie e le cosce.


IN DORMIA, s. C Alloppio, Soonifero del-

INDORADR, s. m. Doratore o Mettilo


ro e Mettidoro, che anche dicesi Metlitor d" oro.
INDORADRA, s. La femmina di Do
ratore.
INDORAR, v. Indorare; Dorare; Orare;
Inorare ; Metter a oro o Metter f oro.
Indorar a boto la Doratura che usa
si comunemente cui legno Indorare a
fuoco, Quella sopra i metalli ben lustri o
gratlabugiati Indorare a mordente Quel lavoro che non si pu o non si TUO!
brunire o lustrare. V. Biosciibr , FBRAZZA , ViVADa , SSOLA.
Lo VOHIA iNDonXn A poco, detto ironi
camente e ligur. L' abbiaderei vivo; Gli
farei la festa te potessi.

1NDORMENZA, add. Addormentato; Indormentalo.


MBZO iNDORXBNzX, Addormentaticelo,
Quasi che addormentato, Grullo ; Mogio;
Sonnacchioso Indoratilo, vale Pien di
conno e di debolecxa. V . !./<,
INDORMENZX DA i.'opio, Adoppiato o Al
loppialo.
M>ORMEX2\ UNA PARTE DEL CORPO , fu-

dolenzito ; Instupidilo ; Intormentito o


per freddo o per isconcia positura; e quin
di Intormentimento o ludormentimenlo,
Dicesi d'un piede o simili.
INDORMENZDA , s. f. Addormenlamenlo; Addormentazione.
DABSF UNABONAI;VDORICENZDA,LO sles
so che
INDORMENZAMENTO, s. m. Intormen
timento; Intirizzamento; Stupore; Tor
pore, Convulsione o impedimento di mo
to di alcuna parte del corpo.
INDORMENZXR, v. Addormentare; As
sonnare; Intonnare, Far dormire. 11 suo
contrario DESUISSIR.

TORNAR A INDORMBNZR , Raddormen


tare.
INDORMBNZARSB , Addormre ; Addor
mirsi ; Assonnare INDOUMENZARSE UN
POCBETO, Dormicchiare; Dormigliare ;
Sonniferare TORNAR A IMDOKME\ZARSB,
Bappiccare o Ripigliare il sonno.
INDORHBNZAB. co ;.' opio , Adoppiare o
Alloppiare.
INDORHB>-Z\R QUALCUN, detto fignr. Ad
dormentare, vale Anneghittire, Lusinga
re, Frastornar alcuno da buona impresa
con lusinghe o ron altre speranze. IrDORUBNZARSB , dello pur hg. Addormen
tarsi, cio Annighittirsi; Infingardir
si.
UN BRAZZO , UNA MAN ,

eie. Indolenzirei Indormentare o Intor


mentire e Intermentire; Stupefare; Torpere, Quando per freddo o per lungo stro
picciamento s addormenta quasi il senso
Ile membra. Intirizzare, Perdersi il p-

r oppio.
DAR L'INDORHIA, Alloppiare; Oppiare
e Adoppiare.
INDORMR , T. Indormre, Saper malgra
do , non saper grado ut grazia , Incacare.
ME NE INDORBIO DEL To RECALO, Indormo il tuo regalo , tale Non me ne curo.
GHB NE DORMO A UN ZOVENB , f Ite
disgrazio o disgrado un giovane, e vale
Non invidio un giovine, La competo con
un giovine. V. IWCACAR.
INDORSO , s. m. Voce mercantile, che va
le Girata, cio Quella che si scrive sul
dorso delle lettere di cambio e che secon
do l'espressione delle leggi cambiarie AuMriache dicesi Indosso Indossante di
cono esse al Girante; e Indossare per Far

*la. girata. Quindi Cambiale girata o in


dossata,
INDOSSAR, v. Porsi indosso e dicrsi de*
Vestimenti , Vestirsi.
1NDOTX, add. Dotato, Che ha dote.
INDOTTA, T. Dotare, Dar la dote a una
fanciulla che si marita.
.
1NDOVE, aw. Dove; In qual luogo; e s'osa
per lo pi coli' interrogativo.
I.VDOVE VALA ? I.-VDOVI. STALA ? !>.; va

ella? Dove stadia?


INDOVN, s. m. (Auticam. INDRUN) In
dovino; Indivino; Indovinatore, che direbbesi anche Profeta ; Presago ; Fatidi
co.
Ciurmadore o Ciurmatore Voce che
pi conviene a celesta sorte d'impostori
e cerretani, la quale suona Prestigiatore,
cio Quello che inganna con false apparen
ze la vista altrui. Ciurmadore, dicesi an
che ad ogni Cantambanco e cerretano. V.
STROLBGO.
FAME INDOVN CHE TE FAR BEATO, V.
DIVIN.
INDOVINACI. V. I.VDIVINAGIA.
INDOVINAR, v. /.,-/,<......: Indivinare
e Divinare.
TRAB A INDOTI.-VR , Giuoear a indovi
nare , Indoviuare alla sorte ; Attignere
conghietture.
LNDOVINLA (coll'e larga ) s. f. o IWDIVI.NLA, Indovinello ; Indovinamcnto; Indivinaglia o Divinaglia;Enimmao Eni
gma. V. SIARADA.

INDRENTO, Aw. Indentro o Inentro.


INDRETRA, s. f. Indirizzo, Direzione,
Inviamento, Indirizznmenlo a qualunque
si voglia negozio o affare.
Indizio, Bel sign. di Segno, Argomen
to; ovv. Verso, nel sign. di Modo, Via.

Go DB LB INDRBTURB CHE XO FALA , l-

degli indirizzi o indizii che nonfallano.


TROVXR L'INDRBTURA, Trovar il verso f
Pigliar il mondo o il panno pel verso.
... DARSB L'IXDBBTURA, Indettarsi; Dar
si F intesa ; Star sull'intesa, cio sull'av
viso.
IxDRBTUnA , dicesi per Sagact ; Ac
cortezza i Furberia. Arsa MOLTA iti-

WD

INF

INF

, Aver -molla fugacit o accor


tezza. V. DBBTUBA.
IVDRIDO, avv. T. anliq. In dietro, e li
riferisce al tempo passato.
LSDRO o I DRIO, atv. Indietro; Addie
tro e A dietro , Contrario <T Innanzi. V.
ORTO.
L'i UXORIO co LE SCRTTORB, Avere stu
diato in Buemme o Essere dotto in Buezio, por dire Essere un bue, cio Non sa
per niente.
INDROMENZX, V. INDORMENZB.
INDRUN, T. antiq. V. INDOVN.
INDUCA. Voce corrotta da Inducat , che
una parola dell'Orazione dominicale, e
che usasi ne' seguenti riboboli.

INDUSlX.R, v. Indugiare, Rilardare, Dif


ferire.
Ivousii , Aspettate un poco.
INDUS1ETO , s. m. DHazioncella , Picco10 ritardo.
INDS10 , . m. ( Anticam. ITOL'SIA) In
dugio; Indugia e Indugiamento, Tardan
za , Dilazione.

volgere Affastellar* e Raffardettare ,


Far fagotto Affastellare e Affacciare,
Confondere alla peggio una cosa coll'allra.
IXFAGOTARSB, Infagottarsi, Ravvolger
si in una veste quasi a guisa di fagotto ,
Mal vestirsi Fasciare o Coprire il me
larancio, vale Vestirti bene per riparar
si dal freddo.

No SAVERGHETE _YB INDUCA AB IH TENTA


ZIONI , Non saperne biracchio ; Non ne
saper boccicala;Non caperne mica, Nien
te.

No AVERcnENE sri INDUCA NB IN TENTA


ZIONE , Non aver cosa da trarsi in bocca;
Non aver acqua da lavarsi le mani; Non
aver da mangiare.
INDUCAZIN, Voce bassa , Educazione.
INDULGENT\R , T. Indulgere , Voce la
tina e vale Concedere , Facilitare , Esser
indulgente.
INO RIA, s. T. de' Fornai, Testa, di
ce del Pezzo di lievito pi o meno groo secondo il bisogno, preso dall' ullima
infornata per l'infornala seguente.
INDURIMENTO, s. m. Induramento, Assodamentodicosacheprima non era dura.
INDURIMENTO DAL PREDO,,Agghiadamento; Aisiderazione; Intirizzimento, E dicesi delle membra del corpo umano.
1NDURO, add. Indurato; Indurito, Re
so duro.
I -u>r ,l 'i > DB cuba , detto fig. Indurato ;
Acciaiato. Anima acciaiata , Di crudo
cuore.
STAR INDUHO, Star impettito, intiriz
zato, Dicesi di Chi sta naturalmente o af
fettatamente diritto colla persona. V. DU
RO e MANBGO.
TERJT INDURO , Terreno ammazzerato, cio Indurito, assodalo.
INDURIR , T. Indurire o Indurare , F are
o Divenir duro Rappigliare o Rasso
dare dicesi del Fango Rassegare o Astevare, del Rappigliarsi del sego, del bro
do grasso, del burro o altri liquori gras
si che cagliano Incroiare, e quindi Incroiato , dicesi d' un Cuoio che per esse
re stato presso al fuoco sia divenuto duro e
grinzoso o simile ; ed il simile ad una car
ta pecora abbruciacchiata. Del Panno dicesi Incorazzalo Rassodare e Conge
lare, dicesi del Mercurio.
I \M ; i r. Intirizzarsi; Indurire; Arruvidare, Perder la facolt di piegarsi.
INDURIHSE EL cuon , Indurarsi , vale
Ostinarsi , e dicesi Cg. V. INDURO.
FAR INDURIR EL COLO AI OSELETI , Far

fare il collo agli uccelli, che Tenergli


al fuoco senza voltargli tanto che il colla
intirizzi.

liXDUSIA , s. f. Voce antiq. indugio o In


dugia, Tardanza.

56

L'iWDUSIO HE FA DEI. PREGIUDIZIO, L'in-

dugio piglia vizio.


INDUSTRIA , s. f. Industria.
Co l'urDCUTIlIA SE UPERA LB GRAN COS

SE , Buono studio vince o rompe rea for


tuna, L'uomo industrioso si procaccia
miglior sorte.
INDUSTRIASSE , v. Industriarsi; Imbrigarsi,va]e Ingegnarsi Guadagnarsi la
vita, vale Industriarsi per vivere. Io vo
glio arrabattarmi jin che fiato mi resta.
EVDUSTRITA , s. C Industriala, Picco
11 industria.
INDUTO SECO INDUTO, Secco spenta ;
arrabbiato, indozzato; Magro assaettalo.
INECEPBILE, add. Termine per lo pi
usato nel Foro, contrario di Eccepibile,
e vale Improbabile , Irreprensibile; Non
(oggetto ad eccezione o rimprovero.
INEDIA , s. f. Inedia. Morire d'inedia, va
le Morire per mancanza di cibo.
INEDIA , si dice pnre nel parlar famil. in
sign. di Inerzia, dalla qual voce sembra
corrotta , Poltroneria , Pigrizia AVER
UNA GBAN I.VEDIA , Essere accidioso ; Aver
inerzia, cio Pigrizia, InQngardagginc.
INEDUCX , add. Mal educato; Scostuma
to; Mal creato, Agg. a Persona.
1NEGU\L, V. DBSUGCL.
INERBAR, v. Aderbare, Mandar gli ani
mali a pascer l'erba.
INESATEZZA, g. f. Tratcuraggine; Scon
sideratezza; Impuntualit.
INESCAR , v. Inescare ; Adescare; Aescare, Lusingare.
IIVESCARSE , Intabaccarsi, detto fig. Ac
cendersi , Innamorarsi.
INESCAR L'AMO, T. de' Pese. Inescare,
Armar 1' amo di escheper pigliar il pesce.
CAR EL FOGO*, T. degli Artiglieri,
Innescare o Adescare, Metter la polvere
010 stoppino nel focone per dar fuoco. L'In
fanteria usa nella stessa operazione la pa
rola Cibare, parlando del moschetto e
delle piatole; ed T. Milit.
INESIVAMENTE , avv. Voce che usuasi
negli Uflizii pubblici ai tempi Veneti. Ine
rentemente , Corrispondentemente.
1NESPEDO , add. Pendente, Non ispcdito, cio Non deciso, Non risoluto; dicesi
d'un affare.
INEST\R V. INCALMAB.
INFAGOT , add. Inviluppato; Ravvilup
pato.
I.YPAGOTX su, Infagottato, Avvolto in
una veste, coni' ravvolto un fagotto.
INFAGOT Et COLO , Accollato. Vestito
accollato, dicesi Quello che serra troppo
11 collo: contrario di Scollacciato.
INFAGOTR, v. Abbatuffolare i Rallatuffolare} Inviluppare, Confusamente rar-

aft

INFALANTEMENTE \
INFALIBILMENTE / avr. Infallante
mente o Infallibilmente; InfaHante,Senza fallo.
INFAMEMENTE , avv. Infamemente per
Malamente, Alla peggio.
FATURA FATA INFAMEMENTE, Fattura
fatta alla peggio o infamemente.
INFAMIT, s. f. Sporcheria S Schifezza;
Sporcizia.
. LA XB DW' INFAMIT.V , Eli-i una spor
cheria, una cosa che non pu correre ,
una cattiva azione, una cosa che fa dis
onore eie.
INFANG\DA, s. f. Imbrattamento; Soz
zare; Sozzume difanghiglia. V. FAIJGO
e SGINZO.
DARSE ux' INFANG\BA, Infangarsi o Affan^arsi, Bruttarsi di fango, Imbrodo
larsi.
INFANTR.v.Lo stesso che SupLAjrT.VINFARIN ADN, add. Infarinarcelo, defcto per dispregio , e vale Dottor da dozzi
na , Saccente di mediocre dottrina. Come
il topo del mugnaio eh' sempre infari
nato, dicesi metaf. di Coloro, che, prati
cando con j)erili di alcun' arte , si presu
mono di saperla e alla prova poi rimango
no con vergogna.
1NFARIN ADORA, s.f. Infarinatura; TinfurOjSuprrGcialc informazione diche che
sia.
AvRQUALCBBINFARINADUBA, /'.'.>,; In-

farnato, Aver qualche cognizioncella. i


INFARINAR, r. Infarinare.
Infarinarsi, detto fig. vale Prendere
mediocre cognizione di che che sia.
CHI NO VOL INFARINARSB NO VAGA Al MOXN, OVV. AL 1IOLN SE SE INFAINA , detto

fig. Chi non vuoi la festa levi F alloro ,


Chi non vuoi una cosa Ieri l'occasione.
INFASSA, add. Fasciato; Rifasciato.
INFAS\DA

LNFASSADURA / s. f. Fasciata, II fascia


re. Fasciatura, difesi la Cosa fasciala.
INFASSADURA D'UVA XAVB, Fasciame,
Tutte le tavole che vestono e ricoprono l'e
sterno del corpo o scaffo di qualunque na
ve. Fasciame in giro. Fasciame della cur
ve di ruota di prua. V. FODRA.
INFASSADUBA D'UNA GAMBA ROTA, Incan
nucciata, Fasciatura che si fa con assicel
le o stecche a chi ha rollo le gambe , brac
cia o cosce, affinch l'osso si rappicchi.
1NFASS\R, v. Fasciare.
INFASSR LA TESTA , Bendare.
I.VFASSARSE ujr BEO, Fasciarsi o Invol
gersi un dito.
Ti i \\ A INFAS.SR, Rifasciare.
INFATUA, a,dd Infatuato, Impazzato, Ri
scaldalo.

INF
8
InfatoX i fbati, b* te D<sm etc.
V. .
infazzolXr,.Voceusala ncl Contado,
verso Padova, Fasciare, Circondare o Attorniar con fascia. V. InfassXb.
1NFEMENA, edd. Impersonate, Dicesi
d'una Fanciulla cresciuta e ben complessa.
1NFEMENIRSE, . Impersonate, Ingi-ossarc, Farsi complesso dclla persona, lutendiam del crescere d' una Fanciulla quaud' nel suo sviluppo maggiorC e del farsi
donna : bench. gl' idioti dicano Infemenibse ancbe ad uomo.
Infemminirsi, vale in buona lingua per
Effemminarsi, cio Divenir cfTeinminalo.
INFENOCBiXdA, s. . Infinocchiatura,
L'azione di dar ad intendcre cose
, di piantar carotc.
INFENOCBiXR, t. Infinocchiare , Aggirare, Dar altrui ad intendere alcuna cosa(
Mostrargli lucciole per lanterne.
INFENOCHIO, add. dicesi farail. da alcuni per I.vcnTOLo. V.
1NFERADRA, s. f. Ferratura, Aziene
metdica della maao del Maniscalco sul
piede del cavallo.
inferXr, V. FhbXr.
INFEREtXr , . Far gli aghetti. AgheU
to si chiama la Cordicella o Cordoncino
di seta , filaticcio simile con pntale di
latta o all mtallo a guisa d' ago nell'eslremit , per uso di aubbiare le Testi.
Metier le punte alie stringhe.
INFERMIZZO , V. Malatizzo.
JNFERMO, s. m. Infermo , Nel signif. pi
comune diciamo Infermo a quello ebe ha
inalattia lunga o crnica, ed rsprime pi
che Ammalato:forsecomein latino jgrotus da JEger.
Butarse infermo, Infirmare o Injermarsi, Cader malato.
infervorXr , . Infervorare o Injervorire.
Infervorarsb in vy afXb , Pungersi in
qualche affare, vale Infervorarsi o Riscaldarsi in farlo o traltarjo.
INFETXr , v. Infettare.
I.vFF.TAB una CAMABA , Infettare; Ammorbare; Appestare ; Atloscare, Rienipierc una stanza di mal odore.
Gossa che infbta , Cosa infitliva.
INFETAZ1N , s. f. Infezione o Infettamento.
1NFIADL0, add. Enfiatello; Enfiatino;
Enaiuzzino i Enfialiccio, Poco enflato.
INFIADN, s. m. Enatino; Enatello;
Enagicncella.
INFIADOR, s. m. Govatore , Colui che
gonfia i palloni da giuoco.
IrtFIADRA, s. f. Enfiatura; Enfiugione; Enfiaz'wnc; Enflore, La parte enI fala.
1NFIADURTA , s. f. Enatello; Enfiatuzzo; Enagioncella.
1NFIAMADN, add. Inammatello.
INFIAmXr, t. Inammare.
InFIAMASE InFIABSE EL BISCOTIA", Lo-

INF
menommi
Un
pugno
; orv. Giunse a teie
CUz. fnrbesca fam. Levarsi in fctftM ; Ardi darmi un bacio o di dimenarmi un pu
ricciare il muso, it naso, Adirarsi.
gno.
LNFIAMENTO, V. Ixfiadura.
INFIOCX,
add. Fioceoso, Che ha fioccfci.
INFIANCXR, t. Rinfiancare ; Flaneare;
INFIGCARESSA,
uf. T. de'Berrettai, /*.
Fortilicar alle bande.
fioccatrice, Quella femmina che termtnniINFIANCHR, . Einancare o Rfiancado il laToro dellc berrette , le orna di fioc Fi<zrtcare,Fortilicarsi aifianchiRimchi. V. Fiocabessa.
polpare o Rincarnare aifianchi; Far coINFIORXR, t. Infiorare o Inorire, Spt
tenna aifianchi, dicesi dlie Donne che
rere o Ornar di fiori.
ingrassano.
Far la minuzzata; Sparger martella,
1NFIAPI0 , add. Appassito ; Appassato ;
dicesi de' Fiori e delle frondi minte che
Ravvincidito.
si spargona in terra per far le feste o pr1NFIAPIR,. Appassire; Appassare; Apomiom.
passirsi, dicesi dell'Erbe de' Fiori
Infioh.Vb un sobiso , Maniera elegante
Ravvincidire o Divenir vincide, dlie Ca
potica, delta di Fanciulla amala, Rifiostagne eecche, dlie cialde e simili Bozrire un sorriso , cio Abbellire : come si
zacchire; Diventar bozzacchio ; Imbozdice in T. Musicale Rifijrire gli accomzacchire ; Intristire, Farsi vizzo; Avvizpagnamenti.
zare; Immezzare, dlie Fruit mature
INFIRMAR , . Impedir; Frapporre ostaAvvizzare o Avvizzire e Invizzire, si di
coli, Incaglitre; Frastornare; Atlraverce propr. dlia pelle, dlia buccia e simi
sare; Rendere inefficace, Si riferiscead
li Corrugare , in T. Medico direbbesi
affari negotii.
per Increspave, aggrinzare, parlando dl
1NFISSIDA, s. Condensazione; Addenie emorroidi dlia pelle.
sazione,l\ condensare, Spessazionc, 5peiINFiXr , . Enare ; Gonare.
samento ; Densil.
Enarsi, dicesi fig. per Insuperbirsi.
INFISSIO, add. Spessato; Spesto; Denso.
1NFIAS10N, s. f. Enfiagione; EnfiamenI Tela infusa, Telafitta, Contrarie di
to i Enazione; Gonameiito; Enfiato.
Rada.
INFIDARSE , . T. antiq. V. Fidabse.
1NFISSIR, v. Spessare; Spessire; Addensare; Condensare , Di liquido venir den
infilXr, V. Ikpibb.
INFILZXDA,s.f. Inlzata Inlzatura,
so.
Tobnb a i.tfissVr , Raddensare.
Serie di pi cose infilzate una nell'altra.
Inviscidire , verbo neul. Farsi viscido,
InFILzXda DB PABOLB , Inlzata O InfilCondensarsi.
zatura di parole; Fare un' agitata, una
Infissibsb, parlando dcll'Erba de'prcicalata; Infilzare esempii.
ti, AJttirsi, cio Divenir Ctla, folla, spesInfilzda de bush db vit, Una
sa, fu detlo da Targioni Tozzelli nelle Infilza inlzata inlzatura di bugle, di
stiluzioui bolaniche alia voce Medicago
novelle etc.
sativa. V. Ingavassr Rajfittire, direb
infilzXr, v. Infilzare o anche Infizzabesi della Nebbia che si addensassc.
re. Inlzare il vilello, un cappone, gli
infistegXr, v. Voce che si usa nel Con
uccellelti ; cio liifilzarli nello schidione
tado verso Chioggia, Accoccarla ad uno,
per arrostirli.
Darla ad iu tendere, V. InfbnochIab.
Infilzarsi, detlo flg., Incorrere disavDicesi poi questo verbo ancbe nel sign,
vedutamentc in alcun ilanri o disgrazia.
di
Aizzare; Provocare; Irritare.
Infilzarsi da s da s.
Im [LZ .'. DE l.E pabole , DE LB BUSIE ,
INFIUBXdA , s. f. Abbiamento.
V. InfilzXda e InfenochiXr.
INFIUBXR, t. AJfibbiare o Fibbiare.
Infilzabss dei afabi , AJfollarsi gli afinfluenzXr ( colla z aspra ) Verbo dal
fari; Invilupparsi gli afijari o in ammo
franc. Influencer, ch' qui moho in uso
in faccende.
tra le persone di qualche cultura , nel si
INFINA, prepos. Ancora; Sino; Ezianen, di Soinmuovere, cio figiir. Persu
dete; Commuovere; Instigare; Domina
dio; Pure.
Lvpina mai, Grandissimamente ; Asre; Regolarc; e dicesi per lo pi in mala
saissimo; Mollissimo In quanlit; In
parle.
copia Ghe who buo infina mai, ft'eb
El tal di tali xb imfluenz.V dai amibt in gran copia, a saziet, a bizzeffe.
ci , dai bezzi , da la morosa ele. II tale
sommosso dagli amici, dal danaro, dalL' HA BUDO CUOB DE I.VFI.VA (..CE
amasia , cio Gli amici, la ciipidigia elc
STO, Giunse a tale alla tracotanza
regolano a loro voglia la condola il co
alla temerita di dirmi etc. ( In vece d'Ixstume del talc sia in bene sia in male ,
FINAME.VTE O LvslXAHENTE InSX. )
hanno dominio su esso.
INFIMAMENTE o Insitamente o InsIn
La giustizia no vol esseii influenza
Fin, prepos. Insino o Fino.
da da protezin, La giustizia non vuol
So STA INFIXAMENTB A RlALTO, Son O/lessere soverchiata o domnala o reglala
datofino a Rialto.
da protezioni; e vuol dire che Le proteInfinamentb, detto poi a modo avv.
zioni corrompono alteram o sgurano
significa Eccesso di che che sia cosi in be
la giustizia.
ne che in male: come, Infikamevte el
INFLUIR, . Influir o Influere, cio Coum'ha d un baso o un puoNo , Per giunta
correre, Couliibuirc.
Per soprappi mi diede un bacw o di-

IHF
L* nnvs HBCOLB nroorscE e LA BOWA
COTOOTA DEI oMBjn, Le *one discipline
influiscono tul buon cottume: come an
che fu dello lini mal costume vengono le
buone Ifggi; V esempio influisce tutta
condotta altrui; Una cosa influisce nelr altra.
INFOGX, add. Infocai; Affocato; Infuo
cato; Rovente; Arroventato, ditesi di Me
tallo.
INFOGX nr T'USA COSSA , detto fig. Info
cato; Acceso; Infiammato, cio Granderuonie impegnato. Accaloriti) o Accalora
to hanno il medesimo senso, ma in grado
minore.
I.YFOG, Fuocato, Agg. d' una sorla di
color baio , che si dice di pelo di mantel
lo del Cavallo.
DfFOGADN o INFOGADUX, add. Affoca
ticelo, Un poco infiammalo.
INFOGAMENTO, s. m. Infocamene; Infuocamenlo; Rovenlezia, dicesi del Fer
ro infuocalo.
Detto metaf. Tale Ardore; Fervore; T'eemenza.
INFOCAR, v. Arroventare; Paventare;
Infocare; Infuocare; Rinfocare ; Abragtare} Dicesi del Ferro e dei metalli.
INFOCAR QUALCN, dello fig. Infocare;
Infuocare; Rinfuocare, vale Riscaldare,
Animare.
I .\Fi.-iiv; , diesi ancora per Arrossire ;
Divenir difuoco L'HA INVOCA, Arross.
INFOGONXR , v. T. degli Artiglieri , In
nescare, Metter la polvere nel focone per
dar fuoco alle artiglierie.
1NFOLPONA , add. Tappato; Impelliccia
to; Fascialo, Carico di panni.
L'i INFOLPON rjf TBL so SCORZO, diceci di uno che d' inverno sia hru ravvolto
nel gabbano o nel terraiuolo. ImjMandrunato ; Appiattalo nel palandrana o nel
mantello.
INFOLPONARSE , v. Caricarsi di panni;
Fasciare il melarancio ; Impellicciarsi,
Coprirsi e chiudersi in moki panni a fine
di ripararsi del freddo.
INFORCXDA , . f. Forcala.
INFORCAR, v. Inforcare, Infilzar colla
forca.
TNFORMAGLA oFoRMAciX,add. Incacia
to a Caciaio, Sparso di cacio graltuggiato. Casirato, ha il medesimo significato,
in i voce scherzevole.
FORMAGI o I.VFoniTu.i.'i, dicesi scherzo
samente per Agg. a Persona, che abbia
uff abito gallonato, per allusione al color
giallo.
INFOP.MAGIAR, v. Incaciare.
INFORMAR, v. Informare, Dir informa
zione.
INFORMAR UNA SCARPA, Informare, Met
tere nella forma una searpa. Cos pure dir
Informare un cappello.
INFORMIGX,
JNFORMIG01 ' , fadd. Formicaio, Pien
di formiche.
Informicolato; Aggranchiato; Rappre
so; intormentito; Intorpidito, diceri di

ING
Qualche membro che patisca l'iaformicolamcnto.
Go OTTA rAW lyFORKiGOLAiiA , La mano
m' informicola.
INFORMIGOLAMENTO,s. m. Informicolamentn, Dolore umile alle morsure del
le formiche che taluno patisce in qualche
membro.
INFORMIGOLARSE , v. Informicolare ,
Patire o Avere l'informicolamento. V. INDORVB.VZAA.

LNFOSSX, add. Infossato o Affossalo.


OCHI INFOSSAI, Occhi affossati, IncaTati, In dentro.
INFOSSINO, add. Voceantiq. Preso col
la fiocina , dicevasi del Pesce ( V. FossiWA ) E figur. direbbesi Allacciato ; Preso
d amore.
OFOTERSE, Lo stesso che IMPARAR,.
INFRA, prep. Infra; Fra; Dentro.
I.NKII >T'J TEMPO, Dentro questo tem
po,
1NFRADELARSE, v. Affratellarsi; Rin~
fralellarsi.
INFRADELARSE TROPO, A fparritttrsi o
Affratellarsi, dicesi del Procedere con pi
sicurt che non comporta la modestia n
il convenevole.
1NFRANGARSE, v. Farsifranco, prati
co, eradilo di che che sia.
INFRASCASSE DE LA LBZION, Imparare
o Apparare a mente la lezione.
INFRANCESA , add. Infranciosato; Mat
franciosalo, Infetto di mal francese.
IIVFRANZXR , ( colla z dolce ) v. Forn ir di
frange.
1NFRANZER (colla t dolce) v. Infrange
re; Infragnere; Affragnere; Affrangere;
Frangere. V. FBAWZBR.
INFRAPOlA Y
1NFRAPOLIO /add. Gualcito,?, il Ver
bo.
INFR APOLIR, T. Gualcire; Allucienolare e Raggrinzare , Brancicare e Malme
nare i panni s lini che lani o drappi, in
guisa che contraggano delle grinze o eref?.
1NFRASA , add. Fraseggiato ; Perifrasa
to, Agg. a Sentimento spiegalo con frasi.
V. I'A IUFJUSII.
INFRASCAR, T. Infrascare, Coprire o
Riempir di frasche. Infrascare i piselli.
INFRASCAR LE PIANTE NOVELLE , Imprunare , Coprir di pruni gli alberi novelli
per difenderli dalle bestie.
INFRASCAR i CAVALIERI, V. IMBOSCXR.
INFRISX add. Ostinato : Incapato, Fer
mo nella sua opinione. Ha preso il morso
condenti, vale oslinatissimo.
INFRISX IN TF.L ZOGO O IN UNA DONA , Ili-

vasaio nel giaoto; Incarognito o latabaccato in una donna.


IWFROLDA, . f. InfrolUmento; FnlaMento.
INFROLO,add. Frollata.
1NFROLR, v. Frollare, Fa? divenir frolIP e dicc*t delle earni.

Infralire, Divenir frale, Indebolirsi.


Macerare, Tener nell'acqua una cosa
tanto ch'ella addolcisca o venga trattabile.
IN FROTA , avv. A stormo; Aflagello; 4
bizzeffe, In gran copia.
I5VFUG , add. Frettoloso; Affrettato i Di
filato.
INFUGXR, v. Affrettare; Raffrettare, dar
fretta.
INFUGARSEA FAR QPALCOSSA, Darsiflet
ta a far che che sia Abborracciarsi ,
Fare alcuna cosa senza diligenza e ceri fret
ta.
t vF!i: : \ ns i: A i- unAii , Affusarti; Far
un' affollala.
WFUMEGXR, V. FrawcXn.
INFURlXDA, s. f. Sfuriata, roce bassa.
Quanlitdi parole ingiuriose o simili prTementi per lo pi da collera o sdegno.
Affaitomento o Affiliala , Prestezza,
grande in che che sia.
INFURIAR, v. Infuriare; Arrovellare,
Procedere con misuralo impelo.
IimnuAR OUALCUN, Affrettare; Pressa
re, Sollecitar grandemente.
IwFUni.insK, Andare injisima, in fu
ria ^ sulle furie; Levarsi in barca ; Sal
tare in bestia; Dar nelle scartate o mi
le furie.
IlWURIAASE A FAR QtJALCOSSA , Affollar
si, Far (ria.

INGABANA , add. Impalandfaitalo.


INGABANARSE, v. Coprirsi col gabbani
o palandrana, Ammantellarsi.
INGAGlX , Ingaggiato, adii da Ingaggiar.
CAO INCACIA, Cavo ingaggiato, T.Mar.
e si <lice Quando impegnalo o arruffato
si che non corre.
INCACIAR, v. Ingaggiar, Promettere,
Convenir con pegno detto Gaggio; Ingag
giar soldati , che anche dicesi Assoldare
o Saldare, Staggire soldati, Far soldati.
Dar la palmata,A\crs\ de'Marioari che
toccano la mano al padrone della nave
quando s'accordano al suo servigio pren
dendo la caparra.
Iv, -...l'in QUALcbjr, Ingaggiare, nel signif. di Impegnare, vale Promettere, Dar
parola , Obbligarsi a fare.
INCACIO , s. m. Gaggio, che vale Pegno,
dicesi propr. della Provrgione die si da al
soldato mercenario quando s'obbliga a ser
vire. Ferma, Condotta, che il fermare
il soldato che s" ingaggia.
EVGALA , add. Innamorato, Lo stesso che
INCALUZZ, V.
Rosso IWGAL.X, Rosso in viso come un
gallo.
Vovo IWGAL, Gallato, Fecondato dal
gallo.
INGALADA , s. f. Innamoramento.
DARSB o CuiAFn mr'utQAtADA, V. IKAKORABSB.

1VGAL\R , v. Gallare , L'acquistar dell'uova la disposizione a generar il pulcino.


INCALVA, detto in T. de'Tintori, IngaJc } Bar la galla alle pannine per prcpa

ING

ING
rarle alla lintora. E quindi Ingollata
Taaione dell'Iogallare.
INGAIARSE, dello in altro sign. Metter
si in succhio, in fregola , in zurlo, Inna
morarsi ; e direbbesi d'un libidinoso o
4' un vecchio.
IXGALARSE DAL vEL.v, Pigliare il b'oncio; Montare in collera , in bica, Adi
rarsi.
INGALBANA, add. Voce antica Venezia
na , tuttavia mantenuta , che deriva da
Gallano, pianta dell" Africa e della Tur
chia, nominata da'Sisicm. Libanotis Gailanifera, donde si ha per incisione quel
la gomma resina di colore biancastro man
dorlato che diviene rossiccia con V et.
Rosso iircALBAxX , dovrebbe dirsi Ros
siccio, cio Rosso come il galhano^-ma
noi intendiamo Rosso acceso; Rubicon
do ; Di colore acceso come il fuoco , par
lando del vollo di alcumi,
WGAlJi'rX , add. A Mazzolato, Direnato
bozzolo.
JjVGALElXR, T. Abbozzolarsi, Farsi boz
zolo.
INGALONXR, Listare, V. GALO>XR.
IirGAUurARSEDBL VAgsLo, T.Mar. Sban
dare, Quamlo la forza del venlo fu piegtr
da una banda il vascello e moslrar un pe
ricolo di rovesciarsi una porzione del fon
do, detto in dialollo GAI.S, eh' quella
che unisce il fondo alla banda o lato del
vascello. V. SBANDAR e CHIAPAR AQJJA , iu
CHIAPPI!.
INGALOPADRA,. f. T.Mar. Collegamenlo ^ cio Delle du? antenne per for
mar l'auleuna drlra vela Ialina.
JNGALOPR, . T. Mar. Collegare , Riu
nire due antenne coti inzinalure per for
tificar l'antenna della vela latiun. V. LAN
KA.
EVGALUZZX , add. Ingaltuzzato o Ingal
luzzito e Iiigarluzzitu, Innamoralo.
1NGALUZZARSE, v. Ingalluzzarsi; Riugalluzzarsi cliingalluzzaret Fai- soverchi
moli d' allegrezza con alti e con movimen
ti Sgallettare, Far mostra di vivezza
e di brio per parer amabile e spiritoso ; e
dcesi per lo pi delle donne.
IxGALiuszARSB , dicesi > ir] sgn. di Adi
rarsi i Incollerire. V. I.VPURIARSE.
INGALUZZARSB , vai anche per Innamo
rarsi, che pure dicc Inghiottonirsi.
INGAMBARXfi, v. Involgere; Intrigare ;
Inviluppare ; Impacciare, Ingannare alrnno col trarlo in affari difficili o invilup
pali.
IXGAMBARR i nissEnxr DT rjro , Attra
versare i disegni d uno , Suscitargli de
gli oslacoli.
INOAMBABABSB, Impacciarsi; Male im
pacciarsi; Entrare nel bel leccetto; Un
ti-are in una mala Jltta da non cavar
ne le gambe s facilmente; Invilupparsi;
Intrigarsi; Avvilupparsi. Il suo contra
rio o DESGAMBAIIARSE.
1NGAMBARSE, v. Tallire, II mettere del
l'erbe quando vogliono srnieulire.
JNGANAR, . Ingannare, Far frode.
I.YGAMH U.VA P.U1TE Z L'ALTUA,

lar f otte e il lavoratore. Lavoro addoppio


di quei fini.
IXGANR >E LA MISURA , Dello de' Bot
tegai, fognare la misura.
1 vj.n -.;;.. K, Ingannarsi; Andar erra
to ; Fare un arrosto ; Fare una scappa
ta ; Pigliare un granchio o un granci
porro,
I , i. v \ w;..v AS3AB o DB GROSSO , Ingan
narsi a partito} Fare una cosa colf uli
vo; Farla grossa o marchiana.
INGAXARSB D'opiwibif, Male apponi.
1NGANATR, s. m. Ingannatore.
Busbacco o Busbaccone, dicesi Colui
elle usa busbaccheria , cio Inganno eoa
bugiarde e finte invenzioni Trappola
tore; Trappoliere; Giuntatore, Quello che
inganna con apparenza e dimostrazione di
bene Trajrello e Trafurtilo , si chia
ma il Sottile ingannatore o raggiratore r
che Ci travedere, che mostra il bianco pel
nero. V. IirGARiucibx.
1NGANATRA, s.f. Ingannatrice, ed an
che Ingannatora.
IN CATETO, . in. Ingannerello, Picco!
inganno.
1NGANO, . in. Inganno.
Fraudolenza, diceii L'ingannare allrni
nelle cose che si rendono e comprano o si
commutano ; e quando uno mostra eli far
una cosa e fanne un' altra in discapito al
trui Fraude o Frode l'iugaivuo oc
culto clic si fa all'altrui fette, Astuzia mal
vagia Trappoleria; Giunteria; Barreria ; Baratteria ; Trufferia , dicesi gene
ralmente (tualunnuc Inganno diretto a pregiudic.are .il rprossimo
.. Gherminella,
.
, ' dicesi per giuoco ni mano o sia per Ingan
no , Astuzia , Malizia Lacciuolo , per
Ogni e qualunque sorla d' inganno od' in
sidia Artifizio o Stratagemma per Di
segno, maneggio occulto o. ingannevole
Marioleria per Inganno, e per lo pi nel
giuoco Trancilo e Tranclteria , Ingan
no malignamente e astutamente fabbrica
to ; 1' rode concertata.
IXGAITO DB MBXTE, Illusione.

DA PER TUTO nrcAirr, A' e' pi trap


pole che- topi, maniera proverb. che vale
che Le insidie e gl'iu^mui sono pi che
le persone da insidiare.
Fu detto proverbialmente, ed spesso
nella bocca d'alcuno, Co L'ARTE B co L'UTGV.VO SE VIVE MEZO ANO, B CO L* TJTGAJfO B

i." AnTB SE VIVE L'ALTRA PARTB, per far in


tendere, che Le cociel sono corrotte; OTV.
Che dovendosi vivere in mezzo alla socie
t corrotta, bisogna usar politica, deslrrggiare, e render pati per fucacci.
L'INCAPO CASCA sut'rjroA^ATbn, Prov.
Chi ad altri inganno tesse, poco bene per
t ordisce; ovv. Chi ad altri inganni ten
de , per se un poco di male ardisi* , e li
gnifica che Quelli che ad allri procaccian
male, cadono (nesso nelle medesime scia
gure.
1NGANZAR (colla / aspra ) v. Inganciare , T. Mar., ma pi coiuunemenle si dice
Incocciare, e vale Aggrappare con gancio,
V. GI.IM.

. Ocw IAC.VJIBEJ.-U, V. Ociuo.

INGARBR , T. Inacetire o Inacetart, In


forzare a guisa d'aceto.
mGARBUGlX , add. Ingarbugliato ; Ingarabullato, Confuso, disordinato.
MASSA i v. uiM-i:t\ Matassa scom
pigliata o imbrogliata; Matassala; Vi
luppo.
f
CA VLI INGABBUGIAI , Capelli incerfugliati, Conlrario di Ravviati.
INGARBUGlXDA , . L Lo siesio che I*eARBVGIO , V.

INGARBUGlXR, v. Ingarbugliare; Ingarabullare e Garabullare, Mettere in gar


buglio.
i.vGAHBtrciABLA o , Orpellare che che
sia , detto fig. vale Coprir che che sia co
apparenza di bene. tanto seppe orpel
larla e tante ciance dirle, che eie. Ap
paltare colle parole e cimili o Appaltare
assolut. dicesi in modo basso doli' Indurre
con parole altrui a far che che sia ; con
fonderlo con- lunga e copiosa diceria
Busbaccare } vale Ingannar con finzioni^
V. INCAICO.
1NGARBG10, i. m. Garbuglio o Scom
piglio, Imbarazzo, Disordine Dicesl
ancora per Inganno. V. IKGAKO.
Co.v INGAUUGUD , dello a ni. !" avveri*.
AwoltolatamenU.
INGARBUGIN, . ro. ImbroglioMi; Imbrogliatore; Avviluppatore ; Iinpigliul(tre , Penona torbida che semina falsit
Raggiratore; Aggiratore; Bindolo, In
gannatore che aggira altrui per corbellaro-Busbaccone, i dice Chi usa inganni
artkoAppaltane, Chi appalta e so
praffa colle parole.
EVGARBUGINA, . C Aggiralrice.
1NGASIADRA, i. f. Punto a spina ^Im
puntura, Lavoro di punti falli coli' ago
rai collaretto e (opra i solini delle camicie.
INGASiXR ( colla s aspra ) . Cucire a spi
na. Camicia cui punto a spina sul colla
retto.
INGATEGIR , V. IWCATIGIH.
FUGATOLA, add. Avviluppato; Imbaraz
zato; Impiccialo; Inzampagliato.
INGATOLARSE, v. Impicciarsi; Avvilup
parsi; Inzampagliai-si.
INGAVASSR, v. T. Agr. Cestire; Ger
mogliare, Quando il grano o altra biada
o erba vicn su crescendo con molle fila da
nn solo ceppo. V. IXCASPR e L\GAJIBABSB
ma specialmente IXFJSSR.
KVGAVETXR, . T. de'Baltilori e Minugiai, Agravettan, Ridurre in gavette o
Acciambellare, Ridurre a forma di ciam
belle le corde di minugia. V. MAZZETO.
WGEGNR, V. IWZEGMBR.
INGELOSIR , V. IxzELosln.
INGENERAR, v. Ingenerare e Generare,
Procrea re.
INGERIRSE, v. Ingerirsi:
INCERI nsf. pzn TUTO, Metter le mani m
ogni intriso ; Por naso ad ogni cesso.
INGBHIBSB NEI ASARI DEI ALTBI , Inge
rirsi nei segreti di S. Marla, cio ftellc
cose che non appartengono. Le brache d <"triti ti rompono il culo; Tu ti pigli *' ttl

ING
gT impacci del Rosso; Porre o Mettere la
falce nella biada o messe altrui.
IV O VOLERSENE PI INGER R , Lavarti le

mani e i piedi d" alcuna cosa.


No TE monta NB LE DISSENSI.V DEI
AMICI E DEI PARESTI Tra carne e ugna
nessun vi pugna, Negli affari degli ami
ci e ilei parenti litiganti uun bene inge
rirti.
INGET\R,V. INCHIETR.
INGHISTRA, i. f. Anguistara o Inguistara, Misura di vino che si veuilc al mi
nato nella provincia di Verona, clic cor
risponde alla Boccia di Padora ed al Boc
cale di Venezia.
INGIANDOLO , add. Intormentito; Abbrividato; Agghiadato, Intirizzato o i-u
so stupido dal freddo.
INGIANDOLR , v. Inlermentire e intor
mentire; Agghiadare, Perder il senio de*
membri per freddo, ma per poco spazio
di tempo.
INUIARA , add. Arrenato, dicesi propr.
de' Navigli che danno in secco.
INGIARADA , . C Ghiaiata, Spargimen
to di ghiaia per assodare i luoghi fangosi.
1NGIARAR, T. Inghiarare , Spargere di
ghiaia o Coprir di ghiaia.
Parlando de' battimenti che danno in
secco, Arrenare,
INGIARM, add. Fatato,- Ciurmato.
INGIARMADRA, s. f. Fatatura; Pota
gione, Sorla d'ineunte che secondo i poe
ti rende impenetrabile.
1NGI ARMAR, T. Fatare; Ciurmare, Fa
re la falagiooe.
INGI\RO, s. m. T. Mar. Ingicro, Corda
sottile raccomandata ali' antenna , codia
quale per mezzo di due bozzelli si serra
lina parte della vela.
Dicesi Ingiaro della gola , Quello con
cui si tira all'antenna la scotta della vela
per serrarla.
ING1AVETAR, v. T. de' Costrnitori nava
li, Inchiavardare o Chiavardare, Fermar
che che sia con chiavarda. V. GIAVTA.
1NG10.NGER e I.vzoNZEn, T. Ingiugnere,
Commettere, Ordinare.

ING10STRDA, s. f. Scorbio o Sgorbio.


JNG10STR.\R, v. Inchiostrare; Scorbiare o Sgorbiare, Bruttare d'inchiostro.
ll\GIOSTRO,s. m. Inchiostro, Materia
liquida nera per uso di scrivere.
PENDA D' GIOSTRO , V. PENDA.
Inchiostro, chiamasi non meno Quel
liquore Uliginoso che i Totani, e le Sep
pie (paventate spandono per intorbidar
l'acqua onde non etsrr vedute dai loro ne
mici. V. CALAMAI, pesce.
Semina DB BON I:\-GIOSTRO , Scrivere di
. buon inchiostro, vale Liberamente , sen
za riguardi ; che anche diceti Fare una
lettera che canti, vale Risentita.
Haccomandare alcuno di buon inehiostro, vale Raccomandar caldamente scri
vendo ad alcuno.
liNGlOTDA, s. f. Inghiottimento; Trangugiamento.

ING

ING

INGIOTIR, v. Inghiottire; Trangugiare;


Tranghiottire ; Ingoiare Ingollare va
le Inghiottire senza masticare e ingorda
mente.
LvcioTln DB LA TEHA , Ringoiare e Rin
ghiottire.
INGIOIAR co LB ocniAB , dello Gg. Man
giarsi uno cogli occhi, Guardarlo fisso e
con affetto disordinato Occhieggiare, va
le Guardare con compiacenza Goccio
lone poi si dice Chi sta guardando una
cosa con desiderio di ottenerla.

LA POSSO iNcostAB , Essa mi par troppo


ostica, e non posso ingozzarla.

I.VGIOTn LA SPUAZZA , T. ;i ni li | . . Irti < >

fig. vale Operare forzatamente.


|M:K>T'IH LB MUSTAZZB , Ingozzare ;
Inghiottire la pillola, vale Passarsela sen
za far risentimento.
IYGIOTR, dicesi pure nel sign. di Cre
dere Mi NO LA INGIOIO , Io non la be
vo; Io non la gabello ; lo non la passo ,
cio Non credo la cosa raccontala.
l\.:i'.Ti'i ..u u.'.i \ , detto fig. Trangu
giare alcuno, vale Sopraffarlo.

INGIURIATA, s. f. Ingiuriuzza.
INGOBA , add. Scrignuto ; Che ha lo scri
gno; Gobbo.
1NGOBARSE , v. Aggobbire o Ingobbire ,
verbi neutri , Divenir gobbo.
IXGOBARSE , parlando di tavole, Imbar
carsi; Ingabbani; Imbiecare e Ingombare , Dicesi dell'incurvarsi delle tavole do
po lavorale o per 1' umido o per la siccit.
INGOLFAR , f. Caricare ; Opprimere al
cuno, e s'intende di soverchia massa d'af
fari.
INGOLFAKSB DRENTO U.\A cossA , Ingol
farsi ; Profondarsi ; Immergersi ; Tuf
farsi, Darsi tutto in una cosa, in un la
voro.
I vru.v, ' i, QUALCJN * MAGN\B, Impinza
re alcuno.
JNGOLFAHSE DB COSSE, Affogare nelle
faccende.
INGOLOSIR , v. Allettare, Invitare, chia
mare con piacevolezza e lusinghe Ade
scare o Acscare, Imitare e Tirar uno
alle sue voglie cun lusinghe, allettamen
ti o inganni.
INGONARA, . f. Voce del Contado, lo
stesso che AVTA , V.
INCORDISI A, s.f Ingordigia; Inpordezzae Ingorda; Voracit; Ingluvie.
INGOSSA, add. Ingozzato, Pieno il gozzo.
SON INGOSS COME i CAPONI , Ho pieno
il gzzo. V. Gosso.
INGOSSAR o I -,.:-.' .V,-.. v. Ingozzare.
INGOSSAHSE DEI CABALI o d altro, Ottu
rarM ; Intasarsi.
INGOSSAKSB MAGNANDO, Annodarsi
LA MAWBSTRA 11' I.VGOSS , La minestra
m' annoda o mi fa nodo o gruppo nella
gola Snodarsi il suo contrario
l'.i. MAGNA TROPO IN PRESSA , EL VA A BI-

SBGO D' INGOSSARSB , detto fig. <'',; arric


chisce in un anno impiccato in un me
se , per far intendere Che non ci pu ar
ricchire in poco tempo camminando per
vie rette.
BISOGNA XGOSS^JI, Bisogna ingozzare,
dicesi metaC e vale Passarsela senza riteniiuiculo delle ingiurie e de danni No

1NGRAMR , v. FAR INGBAMB, Far raccapricciare.


INGRANA , s. m. Granato per Melagra
na o Melogranato. V. POMO INGBANX.
INGRANATA , s. f. e per lo pi INGBANATB, plur. Granata o Granate, Pietra pre
ziosa notissima del colore del vin rosso.

INGRANFDA , s. f. i
INGRANFIMENTO / s. m. Unghiella ,
Slupor doloroso delle dita per freddo ec
cessivo.
INGRANFO, ad.l. Aggranchiato; Aggricchialo; Intennentito.
INGRANFIRSE, v. Aggranchiarsi, Si di
ce principalmente delle dita quando per
soverchio freddo i>i assiderano, Avertunghiella; Aggrezzars; Indolenzire; Indolentire Rattrappare; Rattrappire;
7?ararre,Non poter distender le membra
per ritiramento de' nervi Inlermenti
re o Intormentire, Perdere per qualche
tempo il senso de'membri. V. SGHA.VFIBSB.
INGRANO, add. Granalo e Granito,
Agg. a Binda che abbia fililo il grano.
INGRAN1R , v. Granire e Aggranare e
Granare, Far il grano.
In T. degli Orefici , Granire o Far
grana, o Dare la grana Quell' andar
percuotendo i pauiii ed altre parli tifile
ligure con piccolo martellino ed un eesellelto sottile in punta Granagliare, va
le Far granaglia, Ridurre l'oro e l'argen
to in granaglia.
INGRAPEGI\R, v. T. Agr. trappolarsi,
Empiersi di lappole. V. GBAFBCIA.

INGRASSADA, s. f. Ingrassamento.
DAR U.V'INGHASSADA, Diventar grasso ,
corpulento.
DAR Cv'lNGBASSADA AI CAMPI, V.GRASSA.

INGRASSAR, v. Ingrassare; Far gras


so; E vale anche per Diventar grasso.
Sagginare dicesi per lnipinp;uare,ingrassare ben bene e propr. delle Bestie, come
buoi , vitelli e mili. Parlando del polla
me, dicesi anche S tiare.
INGRASSAR i CAMPI , Concimare; Leta
mare; A[letamare; Stercorare. V.GRASSA.
INGUASSB i CAMPI co LE TOHBIE, Col
mare le campagne, vale Introdurr! le ac
que torbide de fiumi ad effetto che vi de
pongano.
INGRASSARSB DAL GUSTO DE QUALCOSSA,
Ingrassare in che che sia o di che che
sia, modo basso, e vale Goderne , Aver
ne compiacenza, Ingrassare del male co
me i Cerusici.
TORNAR A INGBASSB, Rngrassarc.
L'oCKIO DF.I. PATRON INGRASSA EL CAVA
LO , L'occhio dfl padrone o del signore
ingrassa il cavallo, Modo proverb. notis
simo.
INGRATO, add. Ingrato.

Dello per agg. a Terreno, vale Slerile,


Infruttuoso.
FAB SERVIZIO AI INGRATI Pettinar tigna
dicesi in mdo proverb. del Far servizio
agl'ingrati e a chi noi inerita.
No tA SB JNGBATA B LA V1BX U BEN, E

aS6
WO
teilt belluccia e vegnentoccia , ci*
Alquanlo rigogliosa e appariscente : dicei di FaDciulla.
IXGRAViXdA, s.f. Ingrvidamente; Impregnamcnto.
Dar un'ingbaviXda. V. IngbaviXr.
INGRAVJADR, f. m. Gonfaventri; e
dices* per lo pii de' Donnaiuoli.
INGRAVIXR, r. Ingravidare; Gravidare ; Impregnare.
a otgratiX, Himpregnare ;
Ringravidare ; Bincignere.
InGRAVIAR WNA , LoCUZ. mann.
Iniregnare una gamona, dicesi della. preparazone che ti ad una goniona prima
di fasciarla (ImbaronXr ), che di intro
duire una cordicella di proporcinala
grandezza negl' intervalli t a i legnuoli o
cordoni per renderla pin rotonda e pie.
liseia.
1NGRAZIAARSE, v. che ti usa in Con
tado verso il Padpvano , Ingrazianarsi
con alcuno, Caltarti benevolenza con artifizio, Usare affetlazione per porsi in grazia altrui, che anche dices. Guadagnare
alcuno.
1NGREMRSE. V. Ingramr.
ingrespXr , V. InCRESfXb..
INGRESSO, e. m. Ingresso.
NGRB9SO bei Procratori o ml PaTbtarcAjO ProvXw, dicevasi in Venezia alie solennit, cerimonie e feste chefaeevansi querido un Proeuratore di S.
Marco , un Piovano o il Patriarca prendevano pubblico possesso del loro uffizio.
Jn tali occasiojii si addobbavano le bolteghe della Mercera , quelle delle Parroccbo riepettive, la Chiesa etc, ed era co
me una festa o esultanza pubblica in ro della persona che dalla patria o dalla
Chiesa Veniva promossa a quel grado.
L' ingresso de' Piovani sussisle nellc loro
parcocchie.
1NGRIGR0L0, add. Vedi il Verbo.
INGRIGNOLIR , v. Intristare o Intris tire ; Indoziare; Imbozzacchire; Incatorzolire, Dicesi delle Piante ed anche
degli Animali che per qualche difetto
creecono Arrabbiarsi i detto del
le Piante , del Grano, Erbe etc. o delle
Frulte quaudo per lo stessp motivo divengono grmze. Aggrizzarsi , vale Inrigidire, Intiiizzirsi.
InGRIGNOLIRSB Ab FREDO , V. InGRITOLIRSS.
ItVGRINGOLR , . Im-ogliare; Metier
in voglia; Meiler in zurro o in zurlo. V.
Grikgola.
INGRINTln
INGR1NTA0 / add. V. il Verbo.
INGRrNTAI. V, ScnENDBNA.
INGRVTARSE, v. Arrabbiare; Adirarsi; Arrovellarsij Incagnarsi. V. GbinTARSE.
INGRINZA o\
VGRIIVzXq J add. V. 1 Vevbo.
JNGRIN zXR ( colla aspea) r. Aggrin,
W) Ridom jt griajsc j lucrespare.

ING
, Aggrinzire , Renderw
grinzosa la faccia per male che altri si
seula per vecchiaia.
INGR1T00 , add. da Ingritolr. V.
Carater incritolio, V. CvRATEnE.
INGRITOLIRSE, yjiannicchiarsi; Raggricchiarsi ; Raggrupparsi ; Raggruzzarsi; Aggpmitolarsi , Ristringersi in s
strsso, come fa l'uonio cbe rai-coglie iusieme lc membra per fredd per simi
le accidenteMembra ranniccJitate; Pel
le o Piedi rannicchiali.
Intiistire; Indozzare; Imbozzacchire;
IncatorzaHre , dicesi delle Piante e degli
Animali che per qualche difetlo non crescono.
INGRIZZOLR, v. Abbrividare, Ajw de'
brividi di freddo.
LNGROPX , add. Annodato; Aggroppato;
Ingroppato.
IngropX come i vervi, Aggruppato co
me i lombricuzzi e le anguille.'
INGROPADRA , s. f. T. de' Teesitori ,
Incorsatura, Pezzi di filo torio che rimangpno dalla parle del subbiello, a'quali si raccomanda l'ordito per avviare la
tela.
1NGR0PAMENT0 , . m. Aggruffamen
to o Aggroppamento ; Annodamcnlo.
IxoRopAMBjfTo de cosse, Annodamento ; Aggruppamento ; UnioneViluppo
pud dirsi ancora se gli affari siano coidusi e imbroglialL V. Ixgbossatorio.
Ijgropamewto 01 croa , Inteneriment, Movimento di trnerezza.
IVGHOpXr, v. Aggruppare; Aggroppare ; Ingroppare oAnnodareAnnodare,
parc che s'approprii mrglio al legamentedi spago, ; micella e simile. V. (I ropo
TioDO-Intugliare , detto- in T. Mar. vale
Legare o Unir due cime di cavo-insienie.
Jxr.nOPR LE 11. , V. PaILA.
Iiciopar sur. TELn, Accomandolare.
Torwr a ixgropXr , Rannodare.
IlrGROPAnes, detto lig. Annodarsi per
tenerezza per compassione , Sentirsi intenerre commuoeere e non ppter parlare.
I.YGROPARSB EL . V. IvGRUMARSE.
.xgroparse DEi AFARi , Aggrupparsi
degli ajfari , delleJaccende.
ingrossXr. V. n'GR06SlR.
INGROSSATORIO, s, m. Giunta; Sofraccarico , detto fig. s' inlende Aggravio , Aumento di male simile. V. IxGROPAMEJfTO.
INGROSSATORIO DE FACEVDB , /o//p/camenloo MultipUcamenio di affari, di
faceeude ; AJJogamento di facende, V.
Afar.
INGROSSR IngrossXr, v. Ingrossare ,
Aumentare.
IngrossXr una dona , Ingravidare.
I.vcnossAnsB, Ingrossare ; Impregna
re; Ingravidare , Diventar gravida.
Tornarse a ingrossXr , Rimpregnare,
Rincignere, verbi neutri.
Incrossarsb DEr ALBORi, ImpedaloTsi,
Ingrossar nel prdale.
INGROSSO. V. A l'incbojsd.

1
I9GROTO , add. detto per ag. a persivna, lo stesso che SeANcXwrco e Scackio^V.
Ingroto bal fukdo, Intirizzaia o Intirizzilo dalfmddo; tiUorpidito dal/red'
do, Che non pus qttaei rizzarsi sulla per
sona pel freddo. Parre an eencio molle
un pulcin bagnato.
INGRUmX, add. Ammassato; Ammucchiato. V. IngrcmXr.
Latb. ingruma,, Laite atsodato nelle
poppe.
INGIIUMAR, v. Ammassare ; Far mas
sa; Ammucchiare; Aggritmare; Aggrumolare; Ammantare , Metier insieme.
IncrumXb or- confusion, Abbatuffolar
re; Rabbatiiffolare.
bi&BOxXR SEZzi , Raggranellare.
LvGBUVAasE, Rannicchiai-si; Acchiocciolarsi; Raccorsi; Raggrupparsi.
I.VGBUMAnSB SBASSANDOSE , AcCOCColaTSl. V. CuFOLbN.
Ingrumarsb de lb bestib , Ammonitechiare. Le pecore si ragimano e si ammonticchiano insieme.
Ingrumarsb - Ingroparsb del late yAssodarsi il latte; Patir di cacila, lore che viene alle poppe dellc Donne
pro'lotto da congelations del lalle. Far
grumi ; Vi qui ml i Latte assodato.
lN0RUtfAR3B el SANGUB , AggrumaTsi;
Rapprendersi.
INGUAJVTARSE, v. Inguanlarsi, McUersi i guan i alle man i.
INGUGiXR, v. gucchiare , FaiIavori a
niaglia cogli agbi da agucchiatori.
ingurXr Acurar , v. Augurare Auguriare, Fare o pigliarsi augurio.
Ivc.urVc lb santb fbste o el capo d'ano, Far augurio dijelicit. V. Supo.
IngurXb'Hal, Disaugurare.
IN1BIZ1N, . f. Inibizione, Voce propria
del Foro e*-Vneto; ed era? nn Divieto
fatto da quel Giudiee che snpponcva iuvasa la sua giurisdizionr, al preleso invaaore , onde sosprndetse di agire fin che
non fosse deciso dalla- Signoria la quistione.
1OTMIG0. V. Nemico.
INIQUAMENTE, avr. Inicuamente-, Malvagiamente; Nefariamente.
Abito iniquambite , Abitofalto
o tagUalo o cucilo alla peggio o acciarpato alla grossolana.
IMSR,v, Voce del Contado (dal Tat. Ini
tiare ) V. Mstbr A man in .
INLECITO r add. Illccito,Non lecito.
INLEGIT1MO, add. Illegittimo.
INLESCXR, v. aatiq-. Adescare o Aescure, fig. Idvitare e Tirare uno alle voglie
sue con allcttamenti,.
INLIGERIRSE, diresida molli idioti per
Ingebirsb. V. E da altri ancora ntl sign.
di Slezierirsb, V.
INLUMINXr, . /Iluminare:
m VALORA. V. Malora.
INOBELIRSE, v. Voce antiq. tfobtlitarsi.
INOX, V, IncantX e I\cocALie.
JA'OCARSE. V. Incaktabb.

TNR

INS

INS

rocX , A<nr H amami rer le


lune o la palurna , dicesi di Chi ha al
cun umore o fantasia o di Chi sia le
gnato o imbizzarrito.
INOCEKTE, add. Innocente, Senza colpa.
Innocente , diccsi pure di cose iuammate, come Mani innocenti; Erla in
nocente; Vino innocente, cio senz'acqua.
POVEKO INOCBNTB! Si dice talvolta ir-nicamenle di persona destra e maliziosa.
Bamlin da Ravenna. V. 'DnETbw.

INROTULAZiN, s. f. Inrotulazione, Vece di uso moderno Forense, portataci dai


Lombardi , -e vale C-oordinazione o sa
Unione .d<*ll' intiero processo civile , che
poi (i.--. i 1 Consigliere relatore perche
tie riferisca al Tribunale la causa e pro
ponga la sentenza.
INSABIONXfi, T. Inarenare ; Empiere,
Colmare o Coprir ci' arena.
INSACX, add. Insaccato; Einsaccato ,
diceii delle Biade che sono riposte ne'sacchi.
I VSU-.UJA, add. Sbonze/lata; Scinta,
dicesi d'una Donna che abbia le vesti lar
ghe e mal adulale.

INSE,, add. Unto di sego ; Lordo di sevo.


1NSEAR, v. Ugnere ; Lordare di sevo o di
sego.

1NOCENTN. V. NOCENTN.
INOGlXR, v. V. OciXs.
INOMBRASSE , v. Adombrarsi, detto %
Tale Sospettare , Insospettirsi , Pigliar pe
lo, e dicesi anche Ombrarsi Adom
brarsi, vai pure per farsi ombra, Farsi
paura.
IW OMBRIO^, detto a modo avv. In om

bra.
VEDBH m OMBRIO , Federe in ombra.
1NOSSR, T. Inastare, Far ossa, in sign.
di denti ; quando cio i bambini quasi
inossano le gingive allor che mettono i
denti.
Inossire, vale Indurarsi in ossa le par
ti che dovevano -esser molli.
HSQUARTX, add. Quartato; Traversato,
Agg. che si da ad Animale grosso e mem
bruto, e dicesi de' Cavalli e simili.
1NQUERR, T. (dallat./nyuirei^) In
quisire , Processare i rei in causa criuiinale.
Dicesi anche nel parlar familiare per
Ricercare; Dimandare a Investigare. V.
wTnEQa.
INQUIETAR, v. Inquietare; Inquietire.
CHI INQUIETA TISW INQUIETAI , Chi al
trui tribola s non ripota , L' inquietare
altrui reca travaglio a colai pure che in
quieta.
INQUIETO (coli' e stretta) add. Inquieto;
Inqueto; Irrequieto.
Inquieto , dicesi anche in dialetto per
M olesto alla quiete altrui.

1NQUIETDEISE, s.f. Inquietudine; In


quietezza.
1NQUISITR, . m. Inquisitore, Titolo
di uffizio in alcune Magistrature della ces
sata Repubblica Venela.
Inquisitori di Slato, dicevasi una no
tissima Magistratura di tre patrizi! eletti
dal Consiglio de'Dieci, due de'quali era
no scelli dal suo corpo, che dall'abito che
portavano dicev,insi NEGHI, e uno da' suoi
Consiglieri, che diceva*! Rosso ; al qnal
Tribunale supremo e autorevolissimo ap
parteneva l' inquisizione ed anche il giu
dizio segreto sui delitti di Stato. Erano
detti per mrl. BABAI ed anche RE MAGI.

1NREGOLAR, add. irregolare.


INROCXR, v. Arroccare e Inconocchia
re, Porre il pennecchio iu -sulla rocca per
filare.
JNRODOlAR, v. Arrotolare , Ridurre a
forma di rotolo.

Dicesi pure per Involgere; Eavvolge


re ; Rinvolgere; Rinvoltare , Inviluppar
che che sia.

RoA INSACDA , V. UuBA.

INSACXDA, s. Insaccamento.
Rinsaccata e Binsaccamento , Scoti
mento e propriamente Quello che li soffre
per la scomoda andatura del Cavallo.
INSACAfi , T. Insaccare e Sinsaccare ;
Mettere nel sacco.
Detto per simil. Sbasofflare; InguobiaTe; Pacchiare, Empiersi il corpo-di cibo.
IMSACB, dicesi per Imborsare; Inta
ccare, Mettere in borsa o in tasca.
INSACAA sui. CAVALO , Rinsaccare , che
anche dicesi Andar a balzellami, a scos
te, Scuotersi andando a cavallo per la scunioda andatura di esso. E quindi Einsac
camento, Si dice lo Scotimento di chi ta
di (rotto.
I.YSACAH i SALAI , imbudellare o Imbusecekiart. Imbudellar la salsiccia,che gli
Aretini dicono Imbuzziccbiare Rimpin
zare i salami, Tale Riempir bene i bu
delli.
INSACOLAR , v. Accincignare o Succignere, Legare sotto la cialura i vestimen
ti lunghi per tenerli alti da terra. V. SACOLA.
1NSALVADEGHO , add. Insalvatichito
o nsalvaticato, Divenuto burbero e in
trai labile.
INSALVtX, add. Salviate, Fallo con talvia o Che ha odore o sapore di salvia.
INSANGUEVXR, v. Insanguinare o San
guinare, Bruttare di sangue.
I \ s \ .V.UE.VH DE Mitrai A , detto fainil. e
"fig. Esser ridotto al mendicarne o in pia
na terra; Ridotto o Condotto in sui la
strico; Air estrema mendicit.
TAGIARSB EL NASO E INSANCUENARSE LA
BOGA , V. TAGI.AH.

r\SAON\R, v. Insaponare.
BARBA BEN IVIAUX-UJA ML/. FATA, Barla bagnala mezza rasa.
INSATANASSX , add. Insatanassilo, Im
perversato come un Satanasso , Invelenito.
INSATANASSA UT T' UNA COSSA , Tuffalo }

Infervorato.

INSATANASSARSE , v. Arrabbiare; Ar
rovellarsi ; Indispettirsi.
I.VSATANASSABSB I.V T' Ufi. CO9SA , Tuf-

Jarsi o Ammazzarsi in che che sia, An


dar di voglia a far che che sia.
INSAZIABILE, add. Insaziabile; Insatu
rabile; Incontentabile.
COMO INSAZIABILE, Corpo disabitato,
che non riempie mai '<' vanne rabbiose.

1N3BAHSE, detto fam. Insetars, Fasciar


li o Coprirsi di scia ; cio di panni di se
ta.

INSECHO,add. Ristecchilo; Secco; Ammazzerato; Indurito; Rassodato.


INSEGUIR, v. Jiistecchire, Divenir secco.
INSEGNA, . f. Insegna, Segno di nego
zio o bottega.

! vs rr.\ A BEI SOLDAI , Insegna ; Banderaj, Stendardo.


INSEGNA BEI BASTIMENTI,Figura diprua,
Quelle .-.tallir o simili poste alla prua del
le navi.
SENZA INSERNA DE BAHDA , Senza un tegnuzzo di barba, dicesi d'Uomo sbarbato.
No G'H OYANCA INSECXA O L* INSEGNA %

ffonv'enemmen segno o segnuzzoo tracvia o indizio; Non se ne trova renpice ,


Tale Filo, branello, fummo, vestigio.
DOVE CHE XB L' INSEGNA CHE XE i/ OSTA -

A, Dov' la buca il granchio, vale Di


cose che non vanno disgiunte Chi im
bianca la casa la vuoi appigionare, Pror.
diccsi delle Donne che olire al convenevo
le s' abbelliscono e raffazzonano.
INSEGNAR, T. Insegnare, Ammaestrare
TOBNR A iNsEG.vn , fiinsegnare.
l.v-i>;<;>\u A u.v ASENO, Insegnare al bue
Jarsanta^-cioe Scienze e modi civili a uno
zotico.
FAR pAan D" i , ,K<:V\H B NO INSEGITB.
Tmboccare col cucchiaio vto, dello fig., e
vuoi dire Non saper insegnare.
LvsscNXa A CHI SA , J -paperi voglon
menare a ber le oche; Instruire Minerva;
O pazzo che vuole insegnar a notare a*
pesci: -ir., i 1 1- agli altri Portare il Cavolo
a Legnaia, le nottole ad Atene; Insegnar
partorire a sua madre, dell'i metaf. e vaglono Far mostra o spacciare qualche suo
pensiero o detto o avvcrtimenlo con per
sone che ne sanno pi di s.
Insegnare diccsi anche in luona lingua
per Dare altrui cognizione di che che sia;
Informare; Mostrare; Dar notizia o indi
zio; Far conoscere; Indicare.
INSEGNA AI OSLI , V. OSLO.
INSELX , add. Sellato, Che ha sella, e si
dice del Cavallo e simili.
Dicesi pur Sellato al Cavallo che abbia
la schiena troppo piegala verso la pancia.
1NSELXR, T. Sellare, Mettere la sella a*
cavalli o agli asiniImbardare , vai Met
ter le barde.
INSEMBRX, add. Assembrato; Mescola
to; Mischiato.
1NSEMBRXR, Y. Assembrare; Mescolare;
Mischiare ; Tramischiare , Confondere
pi cose insieme.

1NSEMBRE, T. Antiq. Insieme.


INSEMENO o INSEMINO, add. (che sno
na Divenuto scemo ) Sbalordito ; Stordi
to ; Intronato; o anche Atterrilo; CoitJiso ; Spaventato Sbalordito , dicesi
non meno per Stupefatto dalla meraviglia.
Sow T.VSBIIEXO , Sono sbalordito o co/woj Non so quel ch'io mifaccia.

288
WS
Ti mb par inseme.vo, Tu mi sembri di
stucco o un balordo, o ura disentalo, cio
Privo Ii fnno,
Vbchio insbme.vo , Fecchio rimbambito, Che ha perduto il senno e il giudizio
virile.
INSEMOlXr, t. Incruscare, rir di
crusca. V. Smola.
JNSEMPlX ,add. Scempiato; Slupido; Imbarbogito , Semplice, sciocco.
INSEMP1ARSE, . Stupidirc; Stolidire;
Imbarbogire , Farsi o rcndersi stupido ,
stnlido.
INSENTIO, add. Indozzalo; Imbozzacehito ; Intristilo; llavanello venuto per
asciutto; AJJamatuzzo ; Afalo, dicesi
di Persona.
Intristito; Imbozzacchito ; Incatorzolito; Non attecchito, dicesi delle Piante.
Afato , direbbesi delle Frntta che strette dalla nebbia dal soverchio caldo non
possono condnrsi a perfezione Ajfienito, delle biadc e delle erbe, che per raancanzad'acqua vengonosu sintate. ForMESTO INSENETIO, V. FoRMRNTO.
INSENETR, (dal latino Senesco o Insenesco) v. Indozzare; Imbozzacchire ; /ntristire; IncatorzoUre, Dinola l'esscre degli animali quando per principio di sopravvegnente indisposizione inlristiscono.
Intristarc; Intristire; !nealtivire; lmbozzacchire ; IncatorzoUre ; Non attecchire; Indozzare , Dicesi delle Piante.
Anntghittire, val Divenir lento, pigro,
nfingardo; dicesi degli Domini.
NSENETO , add. salo nel Contado di
Cliioggia, e Tale Inquitalo; Disturbato.
INSENSX , add. Insensato, Slupido, Stolto, Folie. Mogio; Pastare; Bolo son qua
si sinonimi per denotare lina persona buona a nulla.
Devbntr insensa, Imbarbogire, Per
der il senno per vecchiezza.
INSENSARSE, V. Insempiarse.
INSERVBILE , add. Voce di molto e
che si scrive, Non servibile , cio Che non
atto a servir ad alcun uso Non usabile ; Non adoperabile si dice di qualche
strumento o simile che non lia pi buouo
ad essere usato , che si dice SJ'erra.
INSERVIENTE , s. m. Voce di nuovo uso
fra noi. Chiamasi Inservienle in forza di
sust. quel Famiglio che serve i Magistral!,
distinto dair Lscirre e dal Portiere nel li
tlo e nel soldo , ma che fa lo steno ser
vicio.
INSKSTAR, v. Assestare, Aggiustare per
appunto. V. Sbsto.
Iwsestb bote, T. de'Bottai, Astestare le botti, che consiste nclridurre coll'ascia a forma regolare il loro pettine.
INSIANDO, Gerundio di Ins ra, ed equi
vale a Uscendo. La voce vernacola antiquata e pi non s'usa.
INSIDA, s. f. T. antiq. ma conservatosi nel
titolo d' una Magistratura ex Veneta sino
al finir della Repubblica ; e vale Uscita,
cio, Esportazione , Estrazione dallo Stato.Eravi la Magistratura detta Tavola sel-

INS
VInsda (come v'era l'aitra detta Tavola
sell' Extrada ) che soprantendeva le
estrazioni o esportazioni delle mercanzie
da Venezia per fuori , composta di tre Patrizii della classe povera , con salario , che
nominavansi OJjfiziali alta Tavola deWinsida. La Tavola dell' Entrada ne aveva
sei. V. Insir.
A l'insda de Zugxo, Verso al termi
ne di Gittgno, Agli ultimi giorni.
INSIEME, avv. Insteme dal barb. Insimul.
Assieme non usato da moderni scrillori. Insiememente halostcsso sign, nia usasi di rado.
Andar insieme, Andar una o ad una
o insieme. In altro igu. direbbesi Congiungersi; Accoppiarsi; Mescolarsi.
El tuto ixsiemb , L' insieme o Ben in
sieme, T. di Ptttura, Scullura Arcbitettura e significa L' essere ogni parle del
tutto nel proprio silo o sede. Collettivamenle, Tutto insieme.
Metbr insibmb, V. .
INSIGNIO, add. Insignito, Decralo. Insignito d' un ordine cavalleresco.
insinuXr, v. ( dal barb. Insinuare , in
acta publica referre) Termine di pralica
portatoci dai Lombardi, cd ora gi fatlo
comuue e usato nel foro e ne' pubblici uffizii, nel sign, di Presentare Insinuar
la domanda, Presentare la petizione, cio
Presentarla all' Ufliiio degli csibiti.
INSINUAZION, s. f. verbale di Insinuar,
Presentazione Far l' insinuaziox db
' istanza , Presentare instanza.
INSO , add. Voce antiq. Uscito.
IN SIR o E.vsia, v. T. antiq. e di poco uso,
vale Uscire.
No CHE XB NB ENTRAR NB insIr, Non
ntrala ne uscita ; E per melaf. Ne
dirilto ne rovescio.
INSOAZXR, v. Incorniciare , V. Soaza.
Insoaz'ar uv' , Metler la cornice
ad uno stipite; Incorniciare. V. .
Insoazh qualc'lx, dello fig. Ligiare ;
Lisciar la coda ; Piacentare ; Piaggiare;
A ndare a versl,Lodare Adulare. V. Inanzolr.
insolentXr , v. Fare insolenze ad alcuno; Darfastidiio ricadea; Disturba
re; Deridere o Irridere alcuno ; Bejjfeggiare.
Dclto per Insolentirc, Divenir insolen
te.
INSOLENTE , add. Insolente.
Putlo insolente , Nabisso; Fistola^
Faccimale, dicesi a Ragazzo che dia di
sturbo. V. Rebbgolo Bbconblo.
Insolente en' el beca o Insolente co
mb LA HERDA , Pill impronto oJtlStldioSO
"una mosca.
INSOLENZA, s.T. Insolenza Insoleiizia,
Temerit, Ardire, Baldanza , Arroganza.
Parlare Trattare o Proceder con insolenza vuol dire Con temeril arroganza.
Insolenza prrsso noi lia talvolla il sign,
di Sopruso ; Ingiuria; Contumelia; Vil
lana Far o Dir un' insolenza , Fare
Dire un sopruso, uningiuria, Vilipen-

INS
der Iagiuriarc alcuno con parole mo
di insolenti.
INSOLFARX, add. Zolfato; Insolfato;
Solfato; Solforato, Mescolato collo zolfo
INSOLFARXdA , s. f. Inzolfatura ; Zolfatura; Sol/atura, Fumo, Profumata di
zolfo.
INSOLFARARSE, v. Insolfarsi , Impiastrarsi di zolfo.
INSOLIDX, add. Solidario, T. leg. bligato in solido, cio insieme.
Crdito o Debito inslida , Obbligazione solidaria tra pi creditori o debitori.
INSOLIDITX, s. f. 5olidil, T. leg. Qnind Solidario ovvero Obbligato in solido di
cesi al Debitore che resta tenulo solidalmente a pagare.
INSOLVBILE o Insolvente, add T.del
Foro Non solvente, cio Che non pu pa
gare o che non vuole pagare. U suo con
trario Solvente. V. 1'..
iivsolubilitX )
insolvibilitX >
INSOLVENZA
J s. f. T. del Foro, Impotenza a pagare.
ixsonX, add. Sonnacchioso; Sonnoloso;
Sonniglioso; Sonnoglioso; Grullo; ConsopitoT Balordo dal sonno.
Esser iNSON, Arere gli occhi Ira peli;
Essere sonnacchioso o sonniglioso.
Inson da l'opio, Adoppiaio.
insonXr, v .Assonnare-A nsonnare, Pren
der sonno.
INSONIARSE o Insocnarse, v. Sognarsi
o Sognare; Insognarsi , Far sogni nientre si dorme.
Insoniarse una cossa, dctlo per simil.
Sognare o Insognarsi , cio Inventare ,
immaginare una cosa non vera Trasognare, Andar errando colla meule, qua
si farneticarc.
O 'l s'insonia o *l deventa mato, Sognasi ofamlica; dicei di Chi asserisce
una cosa falsa o assai stravagante.
No me la insonio gxanca, Non mi pas
sa ne men per la mente.
INSNIO o Insogno ed anche Sogno, s. m.
Sogno Insogno.
Far un insonio o un sogno , V. InsoNIARSB.
Sogno Insogno, dicesi per Chimera
vana immaginazione L' n sta un i.vsoNio, / sogni non son veri e i disegni
o pensieri non riescono, La speranza fu
fallare.
Tuti insni", Tutte vescie trovati o
invenzioni o trovatelle, Prelesti ragioni
mendicate per iscusarsi.
Gnanca insonio, Nemmen perso- 1
gno o per ombra.
SeCONDO I JIESCALDI Plb MANCO SE s'lNsonia , V. in Rescaldo.
insonolX \
INSONOLO J add. Grullo Mogio, Di
spirili addormcntali, contrario di Desto.
INSORDIR o bsonDAR , v. Insordire, v. n.
Divenir sordo. Assordare, vale Far sordo.
Ti MB PA DEVENTR SORDO , Tu m in

INT

INT

INT

troni, cio Mi offendi con soTerrhio pomore l'udito Tu mi abbuccini, direbbe un


Sanese, cio M'assordi con le grida. Tu
mi stordisci.
INSORBOLE,add. Voce di Chioggia, cor
rotto da Insoffribile, IncresceTole, Noioso.
INSORU, V. Ivsunln.
UNSOZZOL.X, add. Insozzato; Lordato.
INSTXfi, T. Antiq. V. Irr.V.
IINSULSGINE, i. t Scipilezza ; Insipi
dezza; Sciocchezza.
Scipidezza delle parole e de' componi
menti insipidi, insulsi
Mellonaggine , Tale pur Scipitezza ,
Grossezza d ingegno.
INSULSO, add. Riferito a uomo, Scipito;
Sciocco; Scimunito, Senza senno. qua
si uno stivale, come dir la merda delf allocco la qual non sa ne di ben n di
male.
Riferito a vivanda, Insulso; Insipido;
Scipido; Sciocco, che vale Senza sapore,
srii/.a gusto o senza sale.
Riferito a cosa, Insulsa o Sciocca, cio
Senza proposito , Senza ragione , Impro
pria.
INSULTO, s. m. Insulto , cio Oltraggio.
INSULTO , dicesi poi dalla bassa gente
nel signiC di Assunto, cio Impegno; Im
paccio, Impiglio, Cura, Impresa, Noia,
Briga TORSE L'INSULTO DE FAR UNA cosA, Addossarsi o Pigliarsi una detta, un
impaccio, un imbarazzo; Aggravarsi;
Accollarsi.
INSMA o INSMA , avT. In somma; In
falli; In somma delle somme, Finalmen
te, In conclusione.
INSUPXR, V. INZUPAB.
INSURIMENTO , s. m. Noia ; Fastidio ;
Iiicrescimento; Tedio; Spiacevolezza.
Go UN GRAN iNSURiMEXTOj^o una gran
noia; San pien di lasciami stare.
INSUR1R , T. Dar noia o Venir a noia ;
Sluccare; Ristuccare; Infastidire.
INSURIRSB , Annoiarsi; Infastidirsi ?
Stuccarsi; Ristuccarsi; SlucchevolarsL
1NSUT1LO, add. Sottigliato; Assottiglia
to.
INSUTILR, T. Sottigliare; Assottigliare.
INTABARX , add. Inferraiuolalo o Inferraiolato, Avviluppato nel ferraiuolo ; Am
mantellato, Coperto da mantello.
INTASAR ARSE, v. Ammantellarsi; Mantellarsi; Infcrraiuolarsi; Rinferraiuolarsi; Appiattarsi nel mantello. V. DESTABARR.
INTACXR, T. Intaccare, Far tacca.
INTACR LA CASSA PUDLICA, Intaccare;
Fare una buca; Rendersi colpevole di pe
culato o di grave infedelt pubblica.
IXTACR QUALcl'N, detto in altro sign.
Accusare alcuno; Apporre ad alcuno una

INTACR LA SCORSA D'-UX ALBORO , Calterire.


IITTACARSE co L'ABITO A QUALCHE CHIO
DO, Appiccarsi; Attaccarsi.
INTACATR , s. m. Reo di peculato, cio
D' infedelt nrlla custodia o amminislraeione del danai pubblico affidatogli.
INTXCO , s. m. Peculato, T. de' Pubblici
sti. Delitto di colui clic impiega in proprio
uso il danaro di pubblica ragione affidato
gli in custodia. Il Codice criminale Au
striaco lo comprende sotto il titolo di In
fedelt pubblica.
AVER u.v INTACO DRENTO , Avere il mal
del tisico; Andar a Bolsena; Dar nel ti
sico; Drente chi la pesta ; Aver f etisia,
INTAGlX , add. Intagliato; Scolpito i
Sculto; Scultato Ciamberlato, Orna
to d'intagli.
FOGIE INTAGIB, Laciniate o Laciniose, Dicono i Botanici , e vale Tagliuzza
te o intagliate ncll' estrema parte.
INTAGIADR, s.m. Intagliatore, dicesi
Quello che intaglia o in pietra o in legno
fogliami , cornici o simili , ma non figu
re, perche quello che intaglia figure di ri
lievo, diccsi Scultore.Intagliatore o Cal
cografo, chiamasi quell'Artista che inta
glia nelle lastre di rame qualunque lavo
ro. V. INCISH. Intagliatore si prende
comunemente per Quello che lavora d'in
taglio in legno, eziandio che faccia figure
della stressa materia o altri lavori.
Incisori si dicono Quelli tra gli Orefi
ci che fan professione d' intagli.
INTAGIADRA, s. f. La femmina d'In
tagliatore.
INTAGlXR, T. Intagliare, Scolpire.
INTAGIARSB, Detto famiL Accorgersi;
Insospettirsi; Apparsi; Addarsi MB
rr' HO INTAGI , Me ne accorsi ; Ne presi
sospetto. V. DARSENE, in DAB.
INTAGIO, s. m. Intaglio. V. INTAGIADR.
AVER UN EVTAGIO, Maniera fam. Aver
un sentore, un indizio. V. SBNTOR.
INTACI D'UN BASTIMENTO, V. in SPERN.
INTAMBAR.XR, v. Ingombrare ; Ingom
brare, Mettere cosa in alcun luogo che ne
impedisca l' uso di pria.
INTAMBUS\R, v. Smarrire, Perdere che
che eia,ma non senza speranza di ritrovar
lo. Lo stesso che IMBUSAR V.
I vr AMnrs UI.SE. Rimbucare, verbo ncut.
Imbucarsi; Intanarsi, Nascondersi.
INTANARSE, T. Intanarsi; Rintanarsi,
Nascondersi in qualche luogo.

INTARDIGAR , T. Ritardare; Far indu


giare; Tenere a bada; Trattenere; Intertenere.
INTARDIGARSE, Indugiare; Ritardare;
Intertenersi o Intrattenersi I.MTAADIGHVE, Indugiate alcun poco.
INTARSlXO , add. Voce antiq. Intarsia
to, quasi Intrecciato. Legname intarsia
to, vale Commesso insieme a pi colori.
Y. RIMESSO.
INTASCADA , s. Tascata. V. SCAMB-

Colpa - IVoL SE POL I.VTACR JN NISSfNA

COSSA, Non gli si ji-:'i '';/''' " sinagl,


F.' non gli si j ,. ', c.V'vc'i.r/Jrr' c.-'J-:ss<rt
jnn gli si v '. ].'.; ic : Utmi a f-bo irnI\'1AC\,1 EL
' IH EJ1BA.

il.E O

S.1L4MO.

. .V \-

DOVE DIAVOLO SEU INTANDA? ( DCC pel'

esempio il Marito verso la Moglie, cercan


dola per le stanze e non trovandola ) Do
ve vi siete intanata? Dove siete nascosta?
DTANTX , add. Ostinato; Testereccio ;
Arrabbiato; Arrovellato; Arrangolato.
1NTANTARSE, v. Pigliar il broncio;Corrucciarsi ; Invelenire.
Dicesi incora per Ostinarsi ; Incaponire ; Entrar nel pecorone; Dar nel bue,
II suo contrario DBSTANTARSE.
1NTARD1GANZA, s.f. Tardanza; Ritar
do; Indugio.

289

LADA.

INTAVELAB. , T. Ammattonare , Matto


nare, Selciare o Coprire il pavimento di
in a! tuui. Impianellare, dicesi de' Coper
ti delle case. V. TAVLA , PIER , SELESS.
IN TEL, Nel Iv TE LA, Nella In TB
LE, Nelle IN TEI o IN TI, Nei o Ne'.
N TEL MUSO , IN TB LA MAN , IN TE LB

REQUIE, IN TI PIE, Nel viso , Nella mano ,


Nelle orecchie, Ne' piedi.
INTEMERATA, s. f. Rimprovero; Lava
capo; Cappellaccio; Redarguizione.
FAR UN'INTEMERATA, Dure o Fare una
tbarl/azzata , un lavacapo, un cappel
laccio ad alcuno. V. ROMANCI*A e SALATA.
INTEMPARA , add. Temperalo o Acqua
to, Agg. a Vino mescolalo coli' acqua.
INTEMPARX R, v. Temperare il vino, Me
scolarlo coli' acqua.
I.VTEiU'Aiin LA l'E.v.t , Temperare la
penna.
INTENDXCHIO, s.m. Intendacelilio , vo
ce bassa, e Tale Intendimento , Discerni
mento. V. G.VUCA.
NoL GA GNAKCORA EL SO Ti'lY r.\TKVTU-

CBIO, Non ha per anco discernimento j


Non ha intendacciio, comprendonio.
INTNDER, v. Intendere, Appendere
coli' intelletto.
INTENDER IN AMA , Intender per aria,
vale Intender al minimo cenno. Intende
re a cenni, dicesi di Chi intcnle facil
mente e senza lungo discorso.
INTENDER QUALCOSSA, Intendaceli iare,
Intendere per discrezione.
INTNDER, Intendere, vale per Senti
re. Non intendo , cio Non sentoM'iNjTENDEU? M'intendete? Sentile?
INTENDER PER LE AECHIB DEL MASTBLO,
Intender male; Frantendere; Masticai*la male, Intender il contrario. V. STHAP e STRAINTEADER.
INTENDERSELA , Darsi F intesa ; Star
sull'intesa, vagliono Rimanere d'accordo.
INTENDERSENE D' UNA COSSA , Conosce
re o Conoscersi , Aver molta pratica o
esperienza di certe cose, intendersene. Co
noscer bene il mondo, i tuoni libri, le
gioie, le perle; Conoscerti di pietre pre
ziose; Conoscersi del mondo.
INTENDERSENE QUANDO LA XB coT\,Avere studiato in Buemme; Esser dotto in
Rueiio ; Avvenirsi come al bue a far
santa , vagliono Esser ignorante , Non
ini-i- cognizione di che che sia.
DAR DA INTENDER CHB ZIOBA Tir.v DB
VENERE, OTT. DAR DA INTENDER EL BIANCO
l' NEGRO O UNA COSSA PER L'ALTRA, Da
re ad intendere che gli asini volino; Mo-

INT

INT
tirare o Far vedere il bianeo peltiero ;
Dar credere che il mal sia sano; Da
re a bere ; Mostrare o Dare altrui luc
ciole per lanterne, Voler far credere coic incredibili.
M'INTENDA CHI POL, Dirf alla figliuo
la perch la nuora intenda , Prov. che
vale , Chi ha a intendere intenda-M' IN
TENDO MI co DICO TORTA, M'intendo io,
ovv. Intendami chi pu che m'intend'io.
Mi LA ISTBNDO cuasfc , Io diro libera
mente come C intendo In altro sign. Io
Voglio COS

INTENDO CHS LA VADA 8U8I-

TO VIA DB QUA , Vaglio eh' ella vada subi


to via di qua.
QUESTA LA TENDO, Questa mi calza,
S'adatta alla mia capacit QUESTA NO
J,A INTENDO PER ASSOLUTO, Questa, non la
voglio o non la permetto assolutamente.
S* INTENDB , S' intende , risposto con
troncamento, vale Sicuramente.
INTENDER PER DISCRBZION , Intender
per discrezione, dicesi dell' intendere per
cuo accorgimento 1' altrui mal composto
discorso o scrittura , e di questa si dice
non solamente del disteso , ma ancora del
cattivo e non inlelligibil carattere.
S' INTENDE TUTO PER DISCREZIlN , dct-

to in altro senso, ovv. INTENDESSIMO, S'in


tende acqua, e non tempesta; Volerla
briglia g non le pastoie, modi prov. cio
Conviene aver moderazione in tutte le co
se. V. ONESTO.
VoLa INTENDER UNA cossA , Alludere,
Accennare col discorso a qualche cosa in
tesa e non ispiegata.
Si suole anche dire , CHI LA INTENDE ,
CHI NO LA INTENDE , B CHI NO LA VOI, IN
TENDER, Quando insorgono dei dispareri
di varia specie tra 1' affermativa e la ne
gativa ; ed e maniera fig. che vale l'in la
vuole, chi non la vuole, e chi senza in
tenderla festereccio di non volerla.
INTENDITR , s. m. Intenditore.
A BON INTE.VDITOR POCHE PAROLE , A

buono intenditor il parlar corto o poche


parole.
INTENERIR, v. Intenerire.
TORNA A iWTSNEnln, Rintenerre.
INTBNERIRSB, Intenerirsi; Eintenerir
ti ; Imbietolire; Venire in dolcezza, o in
bietolone; Sollucherare ImLambolare
dicesi propr. Quando inumidendo o rico
prendo le luci colle lagrime senza man
darle fuori, si fa segno di dover piangere.
INTENTA, s. f. Tintura.
INTENTO, add. (coli' e chiusa) Tinto, da
Tigner.
INTENUTR, v. T. del Foro ex-Veneto,
che anche dicevasi TOR IN TENUTA, Stag
gire o Fare staggina , Sequestrare col
prendere in nota la quantit de'beni sta
bili d'un debitore, prr farli aggiudicare a
l'.n -.- del creditore. Lo stesso che APBBNDBR.

JNTENZER, v. colla z dolce e l' chiusa)


nel sign. di Tignere o Tingere , V. TBWZBR.
Pi propr. questo verbo si usa nel sign.
d' Imbrattare; Sporcare; Lordare; Brut
tare } e si riferisce a colore sporco e nero

I-, T ;!.'. rr.u: CO L' IJVCIOSTRO , COI ffARBON , co LA PICNATA e simili , Bruttarsi o
Sporcarsi i panni colC inchiostro , col
carbone, evita pentola etc.
INTEPJDO, add. Intiepidito ; Rattiepi
dito; Tiepidato; Tepefatto.
INTEPIDIR, v. Tiepidare; Tepefare; Tepificare; Intiepidire i Bintiepidire.
INTERAMENTO, s. m. Interro, Sabbio
ne o Fango che il mare o i fiumi traspor
tano e e he fanno cangiar direzione o riva.
INTERXR, v. Interrare o Internare, Im
piastrare con terra. Interrare un rivo ,
un fosso.
ainterrare o Atterrare e Colmare,
Riempir di terra una pianura, come av
viene per le rotte dc'fiumi; E quindi Binterramento o Colmata.
i -, TI.:. , u OTTA PESCHIERA , Interrare o
s' di muro, Demolire.
INTERCALAR , s. m. Intercalare , Voce
dell' uso. Inlcndesi delle parole inconclu
denti che taluno ha l'abito vizialo di ri
petere frequentemente nel suo discorso
per aiutarsi a tirare innanzi: come sareb
be il seguente ben singolare, che l'autoreebbe a sentir pi volle, E DAI TIRA PAH*
CAMPA' A MARTELO, A LE QUANTE LA TUSTU,
IlTRIG:nTB TI B DBSTRIGHIME MI, B FA CUS
SI FIN CHE TI VITI CHE MAI pili TI TE DBSTRIGHI.

INTERDETO, s. m. Interdetto, T. del


Foro ex-Veneto. Era il dire qualche ra
gione intermedia prima che venisse a ri
solversi la pendenza civile.
Citare per interdetto, dicevasi del Pro
vocare la parte avversaria dinanzi al Giu
dice per esporre le proprie ragioni.
Interdetto , T. Leg. dicesi per Agg. ad
Uomo dichiarato incapace per legge di
maneggiare i proprii beni: come l'imbe
cille, il mentecatto, il prodigo eie.
INTERDIR , r. Interdire , cio Vietare ,
Proibire.
Interdire uno, T. Leg. vale Dichiarar
lo con sentenza incapace dell'amministra
zione della sua facolt. E quindi dicevasi
Interdizione all'Atto del Giudice che fa
ceva una tale dichiarazione.
INTERESSX , add. Interessato , Parteci
pante in un affare o negozio.
Interessato , si dice pure di Chi si da
in preda al suo utile e comodo senz'aver
riguardo dell'altrui ; e dirosi anche Avi
do v Arrotino Sorbone dircbbesi di Uo
mo cupo ed .liti-in., al suo interesse.
INTERESSA IN UN AF\a, Interessato, Chi
si prende cura d'un interesse altrui come
se a s appartenesse ; Accalorilo ; Impe
gnalo; Infervoralo.
OMO GNENTE INTERESSA, Disinttressato; Liberale ; ed il contrario d'interes
salo nel secondo sign.-Direbbesi Indolen
te o Freddo se si trattasse li affari altrui.
INTERESSAMENTO , s. m. Cura; Solle
citudine; Studio; Premura , onde alcu
no traila con amore e con eo le cose al
trui , come se fossero proprie.
INTERESSANTE, add. Interessante, Che
interessa , cio Che impegna , o Che allei-

INT
la , che induce voglia Talvolta vale Inportante.
INTERESSAR, v. Interessare, Mescolare,
Far partecipe, Far entrar qualcheduno in
un affiire, Impegnare, Infervorare.
Interessarsi, Impegnarsi, Infervorar
si , Prender parte o lutereste in che che
sia a i',:..--; .- o disfavore d'alcuno.
INTERESSE, s. m. tritereste, dicesi per
Affare o negozio qualunque che e' interes
si Badare a' tuoi interessi, Accudire
a' proprii affari.
Interesse , si dice per Utile o Merito
che si riscuote de' danari prestati o si pa
ga dagli accattati, differente in questo da
Usura , eh' egli e lecito ed ella no B
perch chi paga risente danno, e chi ri
scuote utile , di qui che Interesse sem
plicemente si piglia e per Utile e per Dan
no.
SE TBATA DEL so i > rj i . , Chi fa per
sja per tre, e vale che Negl'interessi pro
prii ciascuno pi accurato che gli altri.
INTERESSTO, s. m. Interestino; Inlerestuccio; Affaruccio.
INTERINAI,, ad.1. Voce formatasi dal la
tino Interini, ed usata nel Foro , e vale
Provvisionale; Temperarlo; Temporaneo;
Transitorio.
INTERINALMENTE 1
IXTER1NAMENTE / Avverbii dal lai.
Interini e vagliono Provvisionalmente ;
Temporalmente; Per ora , che anche fu
detto Interim, Sino a nuove disposizioni.
ESTERIORI o VBNTHAMB, s. m. Interame ; Iiiteriora ; Intcriori ; Entragna.
Tutti g* interiori dell'animale^
Frattaglie , si chiamano g' Interiori
spiccati dall' animale, e certe smozzicalure della sua carne.
Busecchi; Busecchie; Butecchione;
11 budellame.
CAVAR i nmaioBi, V. CAVB.
EYTERIZO, add. (colla i aspra) Intiriz
zito o Intirizzato.
ENTERIZR ( colla z aspra ) v. Intirizzi
re o Intirizzare , Assiderarsi pel freddo.
INTERLINEAR. V. POSTILAR.
INTERLOCUTORIO , add. T. Por. exVeneto, Interlocutorio, dicevasi per Agg.
di Sentenza che ordinava la produzione
di maggiori notizie per poter dare una
sentenza definitiva.
INTERLOQUIR , v. dal lat. Interloqu,
datoci dai Lombardi come voce del Foro
che dicono Interloquire , e vale Dar pa
rere ; Discutere ; Disaminare incidente
mente.
INTERMEDIARIO, s. m. Mediatore; In
terpositore ; Intercessore; Mezzano.
INTERMEDIARIO , add. Intermedio, Di
mezzo.
1NTERMZO, s. m. Episodio o Interme
dio s. chiamasi Qualunque azione d' una
tragedia , d'un dramma , d'un poema epi
co, che il Poeta introduce per distendere
1' azione principale o per ornarla.
Per Intermezzo, detto in forza di snsi.
noi veramente intendiamo un' Azione che

mx

INT
tramena nella commedia gli atti , ed se
parala da essa.
1NTERNARSE, T. Internarsi, Fu detto
anche Addentrarsi, come Una spelonca
*' addentra per lungo fratto nel montr.
Chi t" addentra nelle viscere della terra
a vedere i metalli eie.
INTBBITABSB i UN Ay.\R, Approfonditrt
o Approfondire, detto fig. e vale Specula
re addentro. Voi non avete mai appi ('fon
dalo questo problema.
INTERQU1RR. V. IXTBAQOIHB.
INTERVENIENTE , s. m. Interveniente;
Patrocinatore; Sollecitatore, Propria,
era quello che colto la scorta d' un Avvo
cato difendeva ai tempi VenelL ed ngi'a
nelle cause altrui. Diersi anche Procura
tore.
INTERVENIENTUZZO , s. m. Procuratorello.
INTERUSL'RI, s.m. (dal latino Inlerusurium) T. Forense dell'ex Gorerno Venrto. S'intendono g' Interessi derivanti dacapitale fruttante, quasi Usure del tempo
intermedio. S'usava questa parola pi co
munemente per dinotare gl'interessi del
la dote promessa e non consegnala o nonrestituita , nel qnal caso dicevasi i ni-: u
turi dotali, coin i Romani dicevano / tis usura.
INTERUTR, s. m. Interruttore, chrtmavas ai tempi del Governo Veneto qnel1* Avvocato, che interrompeva la secondi
aringa o sia la replica dell'Avvocato av
versario, confutando le di lui ragioni ed
argomenti.
INTERUZIN , s. f. Interruzione; Inttrrompimenlo.
l.vrriii /.i.'.\ rn-r. POLSO, Intermittenza
o Intermissione , quando le sue battute
non eonn eguali.
INTERZAR- ( colla z aspra ) v. IKTBBzXRLA IIANBSTBA, Alternare la minestra,
Far la minestra a vicenda , Avvicendare,
eio Farne or d' una torte or dell' altra ;
Ovvero mescolarla con diverse e variate
ostante.
INTEBZXR EL TEMPO, Alternar il tem
po , i giorni, le ore , Impiegarle in succes
sive operazioni.
I vi- r::/'' il

Et DISCORSO,

/.;.' "fri ;,(,

Confondere il discorso.
INTERZAR tJ.VA COSSA CO L* ALTRA , /fi4-'

trecciare, Inserire una cosa dentro dell'alWa. Fila intrecciate.


INTBBZXB DEL TABACO, Sterzare il ta
bacco vale Fare una mescolanza regolata.
INTESTA , add. Intestato; Incapato; Tcstereccio; Ostinato; Uomo di sua testa,
che sta alla dura , che punta i piedi al
muro.
FIUME o Fosso INTESTA , Otturato da
un capo, Interrato alla testa o sia alla boc
ca per impedire il corso dell" acqua. Atte>fiato. V. CAVEDN
1NTEST\DA , s. T. di Bigliardo, dice
si Quando la palla dell'avversario percuo
te due sponde.
IN TESTADDIR, s. Intestatura, ridi-

ce del Porre io testa ad una carta il nome


d'alcuno.
Parlandosi del capo d' un fiume o simi
le, dicesi Attestatura, che Riunirlo al
la terra mediante m; interrimento- artig
liale. V. I.VTEST\B.
INTBSTADURA, di cesi pure nel parlar famil. per Caparbiet ; Cervicosit.
INTESTAR , v. Attcstare, Accozzare l'una testa coli' altra , e si dice propr. di co
se materiali. Attestare un ponte, una chiu
sa, una pescaia eie. alla ripa o altro caposaldo. Attestare un argine , un fosso
ad un altro argine, ad un altro fosso.
INTESTAR, detto in T. de* Legnaiuoli ,
Commettere, Vale Unir bene prr incolla
re; e diceii anche Calettare quando si com
mette con addentatura. V. IVESTAR.
INTBSTARSB, Intestarsi; Stare ostina
to e frmo nella sua opinione; fncaponire; incocciare i Incaparsi; Incaponirsi;
Puntar i piedi al muro ; Stare iir .-utlit
perfidia; Far capo.
INTESTAZION , s. f. Intitolazione; Inte
statura; Titolo, Lo slesso che INTESTADURA.
IN TI , V. IN TEI.
INTIMA , s. f. Traliccio, Sorta di tela d'ac
cia di cui si fanno i gnsci ai- guanciali ed
ai materassi. Dieesi anche Guscio. V. lwTIMLA.
INTIMAR, v. Intimare, Vocabolo di Foro
notissimo.
IV.-IH'IH. anche T. mato nel giuoco,
nel sign. di Prescrivere o Limitare IN
TIME, Prescrivete, cio Limitate il tempo
di giuncare; All'ultimo giuoco, All'ulti
ma partita.
1NT1MLA , . f. Federa, e nel dimin. Federelta e Guscio. Sopraccoperta di panno
lino bianco a guisa di sacchetto, nella qua
le et mettono i guanciali.
MBTBH LE FATIMELE, Federare o Infe
derare un guanciale.
CAVAR LE I.VTI JIF.LE , Sfederare.

IWTIMELTA , s. e Fedelt, v. !*-


INTIRIZZIR, V. INTBRIZZB.
INTISICHIR, v. Intisichire o Intisichir
si e Inlisicare, Divenir tisico.
INTISICHIR DA SA BABIA, Arrabbiare ;
Incollerire.
INTISICHIR DB EB PIANTE, Intristire o
Sdegnare, dello melaf. Quando per qual
che offesa si seccano o non attecchiscono.
INTITOLAR, . Intitolare o Intitulare,
Dare il titolo.
TE NE INTITOLO , Maniera fam. 7" ho in
quel? ultimo servizio y I" ho sotto la tacea dello zoccolo o nello zero o dentro un
sacchetto.
INTIVAR, v. Imbroccare; Cogliere nelpunto; Dar nel segno o nel brocco o in croc
eo j Indovinare.
IwTivXn BEN o MAL, Avvenirsi bene o
male , cio In buone o cattive mani.
INTIVH IN TBL imF.Tij, Intender bene;
Comprendere ; Cogliere nel vero punto.
I\TIVR IN QUALCbN, V. l^TOPB.

INTOC ; add.-LAHA IXTOCDA, Lana ap-

INT

agi

piastrata e appiastricciata Bioccoli


si dicono da' Lanaiuoli, Cappellai e da al
tri i fiocchetti di lana appiastrati , e che
non sono stati ben anche disfatti dal car
do Lana bioccoluta, Quella che si ca
va dalle giuocchia delie bestie, la quale ha
i peli lunghi duri e grossolani. V. DBSTOcXa.
IMTOLAR , . Tavolare, Copri? di tavole.
1MTONAR, T. Intonare o Intuonare, Im
porre il canto. V. CAPOCOBOC EDOMADASIOY
INTONAR L' ANTIFONA , detto fig. Ricomincittr la noia, f importunit. Ogni sal
mo in gloria torna.
INTONAR D.V DISCORSO, Cominciar un difcorso.
INTOPDA, s. t Intopparne nto; Intoppot
L'alto dell'intoppare.
INTOPAR, v. Intoppare; Hintoppare, Iqcentrarsi in alcuno, si dice anche Incap
pare.
Intoppare, vale anche Inciampare cam
minando, Mettere il piede in fallo.
INTOPARSE A PARLB , Balbettare ; Tar
tagliare. V. BARDOTR Inciampar nttle cialde o ne' cialdoni, dicesi di Chi nel
discorsa si confonde e perturba.
INTORBIAMENTO, . m. Intorbidamen
to o Intorbidazione.
INTORBAR o INTUBBIXK, v. Intorbidare
o Intorbidire; Intorbare e Torbidare.
INTORBJR LA ME.VTB, Intorbidare, vale
metaf. Turbare i sensi. Oppiare la mente.
I vi <>i : .u...r. L'ARIA, Ragnare delFariar
Quando comiaciano a ragunarsi i nugoli
a simi). della ragna.
INTORCIIIR, v. Avviticchiare; Accar
tocciare; Avviluppare.
INTORCOLAR, T. Arronciqlare o Roncigliare e Arroncigliarsi, dicesi della Ser
pe quando percossa si ritorce in s stessa.
B, parlando d filo, V. J.vEL COHDIN ss ' ru IUTTORCOL co LA
COBDBLA , // cordoitcello mi si avviluppo
colla cordella.INTORNO , Iritbrno , Preposi*.
INTODNO A M! o DB MI, Intorno di me
o a me o me o da me. .
L'HA DonX INTORNO A CENT'AJTI, Dur
intorno a cent'anni o intorno cent'anni.
AVER L* ABITO INTORNO, Aver T abito in'
dosso AVER LE CALZE INTORNO , Essere
calzato, Aver le calze ne' piedi.
STAH SEMPRE INTORNO A NO, Star d'in
torno ad alcuno , vale Non lo lasciare.
1NTORTA, s. f. T. de'Maniicalchi, 5<ortigliato; Stortillto; Slortillatura,Soecie di malore del cavallo allagiiiniuradelle gambe.
INTORTIGlX , add. Intorticeiato; /tor
io.
INTORTIGlXR, T. Attoreigliare^ Attor
tigliare, Avviluppare, Avvolgere, Rav
volgere. V. TojmeiAR.
INTORTIGIARSE, Avviticchiarsi; Avvinchiarsi; Attortigliarsi; Avvolgersi, si
dice di cose che s' attaccano ad altre av
volgendosi ali ' intorno.

NT
29
Intohtigi'ar la coa, Arroncigliare la
coda , Dicei del Porco.
INTORTOLj add. Intorto; Torio; Intortieiato.
INTRZER (colla a dolce) . Attorcere;
Torcer; Torcigliare; Altorcigliare, Arvolgere le fila addoppiate.
Aggrovigliarsi , Ritorcersi in si , ed
l'effclto che fa la seta ed il filo quaudo
troppo torto.
1NT0SSEGAR, v. Intossicare; A totea
re; Avvelenare ; Avvelenice*
IntossecXr uno , detto Gg. Attoscare
Avvelenare , tale Corromperlo, Guaslar)o, dicesi dlie cose morali e del costume.
IntossecXr la spibxza , Maniera anliq.
Amareggiar il placer.
NTOVAGlX , V. TOVACI.
INTRX , av. Tra; Fra ; Dentro ; Entro
IxtrX un ano , Entro o Fra un anno.
JNTRADA, s. f. Entrala; Intrata; Ingresso. Cativa intrada, Entrataecia.
Box' intbada ingresso, Entra/ ra , chiaiiiasi Quella rata che si paga in
atcun luogo, come arte, coinpagnia si
mili in entrando ail esercilar qualche ar
te , o esser di tal conipagoia. Pagar ientratura.
Ivtrada o Entrada , Entrala; Ben
dita Vender l'istkada, Vender la
derrata o la rendila.
Ixtrada , T. dcll" Arti , Feritoia , Traforo o Apertura slrella in cui possa liberamente passarc come pcr[taglk> aleun pezxo di ferro, legno o simile.
Xe Pl LA 8 CUE l'iXTUADA, T. SpESA.
TNTRADAZZA, i. Gran rendila; Gran
di" ntrala.
INTRADLA, s. . Rendituzza.
1.VTRALC10, s. m. Intralciamento ; barazzo; Avvilappamento ; Intrigo. V.
Contratempo.
1NTBAMEZAR, y. Inlramezzavc ; T amezzare, Metiere tramezzo.
I.VTRAMEZAR UNA DOXA VAROLA , detlO
fi. Interporsi per lo bene; Frammeltei'si, Entrar mcdialore o mezzano Intercedere,rn\e Esser mediator* ottener grazie per al ti ni.
INTRANTE,add. Pivspero; Rubizzo; Ferrigno, dicesi de' Vrrchi che se la paseana
bene di salute. V. Veciho.
Discorso , Convincente; Peruadente.
Pbrsoxa intrants , Entrante o Intrnte, Persona che con maniera e galan
tera s'inlrodure presso clii che sia Far
enlratura, Tale Aver accesso, faisi cotiocere.
INTRAPRENDENTE , add. Tntraprendeiile; Intraprendilore ; Intraprensore ,
Uomo d'esccuzione , che inlraprcnde un
ffre.
Chao intraprendente , Arrischiato j
Ardilo.; Coraggt'jso, Facile ad mpeguarsi in che che sia.
INTRAPRENDEN ZA , s. f. Intrapresa;
Intraprendimento,

INT
INTRAQUERIR , ( dal bt. Inquirir ) .
Inchiedere ; Indagare; Investigare j Inquisire.
INTRXR , V. EntbXr.
INTRAVEGNIMENTO , s. m. Intervenimento, Awenimento.
lNTRAVEGNIR,v. Intravenire o Intravvenire e Iniervenire , Accadere, dicesi
per lo pi in mala parte.
A TAB DEL MAL INTRA VIEN QUELO
se pensa, Chifa quel che non debbe.
gF intervien quel che non crede.
INTRAVERSA DA , s. f. Intraversatura ,
Ostacoto che si frappone ai disegni allrui.
INTRAVERSXr, V. TraversXr.
Ixtbavbrsb, detto in T. Agr. Contraltagliare, Lavorare la terra ad opera di
conlrattagli , cio anche a traverso. V. Incbosadura.
INTRECIO e anche Intrezzo , s. m. Inreccio; Intrecciatura, Intrigo, Equivo
co, Oscurit , Mesruglio.
Intreccio, dicesi per Qurgli accidenti
die imbrogliano l'azione d'un a comuirdia, il cui scioglinienlo delto Catstro
fe. L'intreccio dicevasi ancora f ituppo.
I\TREGO o IxTBiic.o, add. Intero In
nere Ivtreco afato Interisiimo o In
fiero intiero.
Cvalo intrgo, Intiero, cio Non castvato.
Lezer un libro tuto intrbgo, Lcggerlo da capo afondo.
INTRP1T0, s. m. Voce bassa, Interprete.
INTRESSA , Allicciato ; Ben tarchiato ;
Fatticcio; Fatticcione; Di grosse mem
bra. V. Tba.vf.riiL
INTRESSA D1JR A , s. f. T. de' Legnaiuoli,
Spranga, Nome che si d a tutti quei pezzf di legname cbe vaiuio altravrrso di usa
porta od nscio, e si uniscono a' baltiloi.
intressXr, v. Sbarrare ; Tramezzar
ton is barra; Abbarrare; Asserragliare ,
Attra*ersare ; Porre a traverso, Dicesi
di Porte, Fineslre. Muri e <f nitro, che
si serrano con legni per impedirne il passagi;io.
ltremar rr. passo , Allraversart H
passa, impedirlo.
IXTRESSARSEII'UXA CORDA, Attorciglsi; Scorrere ; Scarrucolare Incarrueolare, vale Uscire che fa il canapo da! ca
lalo dlia girrlla ed entrare tra es e la
cassa dlia earrucola.
Ixtressb VX afr, A(traversare; Rom
per Guastar uova nel paniere o nel
panieruizo.
INTREZZO, stesso che Ixtbecio, V.
INTRIEGO , Voce antq. V. Intrbgo.
INTRIGX, add. Intrigato; Intricato; Imbarazzato; Impiccialo.
Intriga in ti pe, Inzampagliato.
Ixtrig ix c.irsTiziAj Inquisito; Accusato; Proeessato.
INTRIGX COME I PULBSI I PLBSINl IN
la , Pi impaccialo che il pulcin nella stoppa nel capecchio ; Par
re un' oca impastoiata ; Pi intrigato
d'una matassa scampigliaia, Si dice d'un

dappocoche non sappia uscir di nulla chV


facciaEssere ammelmato ; AJfogar nel
la melma ; Aver le brache alle ginocchia
o sino al ginocchio , Si dice di cbi si tro
va impacciato in faccende n sappia pre
stamente sbrigarsene.
AfXr intriga , V. Apar.
Caveli intrigai, V. Ca vito.
La cossa cbra mal intbigda , La cosa
era male avviata , L' altare era mal dis
posto.
Vbgntr a cao d'uva cossa intrigada ,
Uscir del pecoreccio , del leccetta , de ginepraio; Spelagare.
intrigabsi , s. m. T. fam. (che forse
dovrebbe dirsi Ixtrigabisti ) Importuno;
Seccafistole ; Slucchevole; Disturbalore.
INTRIGADLO, \
INTRIGADN, / add. Alquanto imbroglialo o impacciato.
INTRIGAMESTlR,s. m Guastameslteri , Ciabaltiuo, Che non sa far il suo mestierc che malamente.
INTRIGANTE o Ixtrigaitoxdo , s. m. Avviluppalore; Intrigatore; Intrigante; Imbroglione ; Brigatore. V. Ixtrign.
i\trig\r, v. Intrigare o Intricare. Y.
FufigxXr.
l.xtrigar i bmi i bisti o le te<sebe ,
Intrigare ; fmbrogliare ; Avvilupparc kt
Sjiagua , Dare impaccio.
I.itbigr i cavli, Scarmiglare.
Ixtrig.ab la corda del fozzo, Incarrucnlarsi a fue. V. I.vtrbssb.
LxTRiCinsi; , Inlrigarsi; Impaccarsi; Rimescolarsi; Intcrmettersi;
Cncciarsi; Met/ le mani in ogni inlriso , Fare intrighi, Maneggiarsi Darsi
impacci del fosso, dicesi di Chi si piglia lc-fei-ghe che non gli toccano. V. Ixin;oo.
INTRIGARSE IN QtULC'u.V MALAMEXTB ,
Meliere in aia con uno, detto metaf. ,
Aver da pettinare ; lmpaceiarsi male.
Intrigarse del filo, Reiarsi; Reticohirsi, Inlrecciarsi a guisa di rete: dicesi
M Ma.
IvTiirr.ARSF. ix Ti .?Pivr , Imerpieare -y
/uce^or^Avviliipparei piedi iu cospnglL
No ne iNTBicin , Dion t' impacciare;
Non te ne caglia.
No INTRIGA XB LE LIT1 DKI PARBXTT,
Tra carne e ugna nessun vi pugna, ov.v.
non sia uomo che vi pugna , vale Che negli affari dc'parenti e amici litiganli fr*
foro,uom non debbeinteressarsioinframmeltersi.
No ^'IXTRIGAIHA lu, Nun ilHpaccerei seco, al giuoco da noccioli , cio
Non m'inlrigherei spcq auchc in cos* piccole o di vcruii rilievo.
Parlar po ixtriorse, V. Parl'vr.,
INTRIGUTD, s. ro. Faccenduola;Affaruccio; Falterello; ed anche Azioncea;
Operazjoneella.
I vtrigheti de c\sa, Mazzeriziuole }
Bazzieature; Razziche; Bazzecole, Cor
ge di poco pregio. VIA sti ixtrir.HETi, Rassetlate quesXe- bazzieature.
INTRIGO, . ni. Iniriga; Intrgame ti ta.

INT

INV

INV

..r \F. BOXI PBB i OBSPSDAI , //


ne d'una Quarantia. V. INTROMSSIOJT e
co; Vizioso nel giuoco; Perduto nel vi
garbugliofa pe' malestanti o giova a' jaEo QUIA.
zio del giuoco.
leslanti, cio che Le mutazioni tornan
Beni intromessi , dicevasi por a quei
TRIACA I.VVASDA , Teriaca invasata ,
bene a chi io cattivo stalo.
tempi per Beni appresi o sequestrali dal
cio Posta nei vaselli di latta.
INTRIGHI DB CASA , Tattere ; Massrricreditore al debilore.
INVASAR, v. Invasare, Infondere nel va
ziuole; Bazzicature, Arredi, Bagallelle
INTROMTER, v. Intromettere , T. fo
so.
e cose limili che nella casa ingombrino
rense ex Venelo, e vale Apprendere i beni
Invasare la nave, Tale Stabilire e as
qualche sito.
d'un Debilore per ordine della giustizia
sicurare la nave che si costruisce sulle vaCAVB D'INTRIGO , V. CAVAR.
a cauzione d'un Creditore.
se per poterla varare. V. CAMTIBII.
AVER DEI INTRIGHI A PALAZZO, Aver del
DECRETO O UWA SENTEN
IN-VASARSB , Invasarsi, InGammarsi,
le liti, delle caute; Aver brighe a' magiZA , V. IWTHOMISSION.
Accendersi , Imbronciare.
tirati.
INTROMISSIN,s.f./niromw.none,chiaI.WASR , dicesi dagl' idioti per Inva
TOR L'APALTO DBI IITTIUCBT, Prendere
mavasi in T. del Foro ei Veneto , H de
dere, cio Dar addosso, Investire, SoprafI gabella degf impacci, dicesi di Uno
f.ire.
creto per cui un Giudice intermedio por
che a' affatica per questo e per quello.
tava alla cognizione de' Consigli o Tribu
INTRIGO, vai anche presso noi nel sign.
1NVASTR, V. IMBASTIR.
di Travaglio} Trambustato ; Torbido; Pe
nali ci' appello ordinarii quelle cause, ove
INVECE, avv. In vece o A vece posti avnon si faceva luogo ali' appellazione delta
ricolo.
verb. vagh'ono In nome, In cambio, In
DB SBALZO. Intromettevano i Magistrati
INTRICO, per Implicanza; Contraddi
quello scambio , In luogo.
dogli Auditori vecchi e nuovi, degli Avzione; Ripugnanza.
INVECHIO, o IA-VBCHI, add. Invecchiato.
vogadori di Comun e del Sindico. V. Eo
INTRIGO, nel parlar fam. dicesi j>rr Fro
larvBCHoiVB iT.uss<-.R\zir.,Anticato nel
QUIA S'intrometteva (cio s'insinuava
de; Inganno ; Bindoleria; Aggiramento.
le disgrazie.
1' affare) per censurarc e domandar l'an
INTRIGHI DEL MHSTJB', Ciabatta, diceODIO o AUR ryvECulo, Odio o Amore
nullazione della Sentenza ; quindi non sei d'Ogni frammento li materiali di co
invecchiato
o radicato.
gnavasi
l'alio
d'intromissione
enza
il
pre
loro che lavorano.
INVEDRIADRA,
s. f. Invetriatura, Sor
vio
esame
della
causa.
INTRIGON, s. m. Frappatore ; Appalta
ta di vernice che si da ai vasi di lerra.
INTRONA , add. Intronalo, cio Balordo,
ne;Faccendiere; Imbroglia matasse; Che
LWELENADA, s. f. Inasprimento , 'mStupido.
fa intrigando roccia; fntrigatore; Avtomento ; Stizza ; Ira j Collera.
INTRONA LA TESTA, Accapacctato , Che
viluppatore, Colui o Colei che aggira al
ha il capo grave ed affaticaloAvere la te
trui, che uta biuAofre-Impaccioso, diDARSE u\' rvrELBXADA , Lo stess* che
sta grave, invasata, ottusa, cio Piena
orsi di Chi s'impaccia vulotilirri in ci
I>'VELEXARSE , V.
di catarro.
che non gli locca-Sriganteii chiala l'InI.WELENARSE , v. Invelenire o Invele
trigatore che briga.
1NTRONADN, AA. Intronatalo, dimin.
nirsi; Adirarsi ; Corrucciarsi.
1NTRIGSO, add. Difficile; Malagevole;
INTRONAMENTO, s. m. intronamento;
INVENCIBILE , add. Invincibile ; Insu
Laborioso; Faticoso.
1nlronatura ; Stordimento di capo; Rinperabile.
CAHATBB iwrniooso, Carattere o Scrit
ironamento; Assordamento.
INVENDIBILE, add. Inalienabile.
tura inintelligibile.
INTRONAR , v. intronare e Intruonai-e ,
INVENTARIO, V. AVEJVTABIO.
HiTRINSECARSE, v. Inimicarsi o InSlordire , Sbalordire.
1NVENZIONXR,
v. T. di Finanza, Far
trins icore, verbo n. Divenir intimo, umi
INTRONAR, diorsi anche nel signif. ili
invenzione, cio Rinvenire, scoprire un
co, Rendersi familiare, prendere interna
Intronizzare, Metter sul trono j e quindi
dimestichezza e famigliaril con altrui.
contrabbando o un frodo qualunque.
Intronizzazione, l'Alto d' intronizzare.
INVENZIONCLA,
s. f. Invenzioncina,
Ii\TRO DB paino INTHO o A MIMO ININTRPICO o IDROPICO, add. Idropico.
Piccola invenzione, nel sign. di Bugia, che
TRO, Di prima fronte; Di primo lancio;
INTROPISA o inorisi, s. f. Idropisia
anchr d'.cesi Trovatello.
A prima vista ; Di primo abbordo.
e Idrope Male che i Medici dislinguono in
A>aAB A PRIMO rvTno , Andar a prima
INVR , inverso e Inver accorcialo.
varie specie.
fronte, di pritiio lancio, a prima giunta,
SE 6EMO ESTRADAI IN'VEB CASTLO, AbINTROVABILE, add. Irreperibile, Cbc
Subito.
linrn preso la via in verso Castello.
non si pu trovare.
1NTRODOTO, add. Introdotto finir1NVERGADRA, i. f. T. Mar. Invergatu1NTUG1\R, v. Intugliare, T. Mar. Le
dallo.
ra, o Testata, Quella corda o guarmmengare e unire doe cime di cavo insieme o
to che guarnisce la parte della vela qua
I.VTBODOTO A poco A POCO. Suiientrato.
prr annodamelo o per impiombatura.
dra che si lega alla verga o pennone.
INTRODUCI , . m. Introduttore, ma
INTUITI), Voce Ialina, Intuito e vale Ri
TOCC scherzciole.
INVERiX , add. Invetriato; feti-iato; Inguardo, Rapporto, Per rispetto. Sonetto
vernicato.
fatto ad intuito di N. N.
FAB l' fvTRODusj , Far T introduttore,
INTUITO DEI SERVIZI. Ad intuito dt' ser
INVERIADRA , s. f. Invetriatura e fAssumersi 1'ufljzio d'introdurre altrui in
vigi; In considerazione o In vista de ser
trina, Quella materia che si l sopra li
qualche casa.
vasi e ligure li terra per conservarle.
vigi; Per motivo ec.
lNTROBO,s.m. Introito della Messa, II
INVAGHDA, s. f. Invaghimento, L'in
INVER1AR, v. Inveirare e Invetriare.
principio della Messa, che comincia dalla
vaghirsi.
parola Introito.
1NVER1GOLR , v. Succhiellare o Suc
Invaghirsi ,
CHIAPH UN'
chiare, Bucare o Forare col nicchio o suc
L'INTBOBO, dicesi pure fami), per la
o Invaghire verbo ncul. Inn.imorarci.
chiello. V. VERGOLA.
Porta della casa o d' una stanza , e vuoi
IN VANAMENTE , avv. Immeritamente ,
dire L'ingresso.
IN VER1TX , I,, .ero; A f'; In verit;
A torto.
In fede , Gnaffe; Ita; Te lo dico io.
INTROITAR, v. T. Ammini.iraiivo, Far
AcusXa iiWAJfAMEivTB, Calunniare; Ap
entrare e s' intende Danaro nella cassa ;
INVER1N\DA , s. f. Invernata o ternata
porre; Imposturare.
Esigere; Riscuotere. E quindi Introito,
11 tempo del rei uo. Suona o trista inver
IsrvAWAjjB\TE, dicesi ancora per Indar
i Quejlo che si ricava al cominciamcnto
nata.
no. - L' ANDA J.VVA.VAMK.VTf, . V ' ti 11 d
di qualche impresa o negozio.
PASSA L'J.KVBRJTADA, Passare o Fare
indarno, o invano, inutilmente.
INTROMESSO, add. Causa intromessa
F invernata o l'inverno; Svernare.
dicevasi nello stile forense ai tempi del Go
INVASA , add. Invasato) cio Acceso, In
IN VERNA L, adii. Vernale, Del verno.
verno Veneto, Quella che dagli Avvogafiammato.
INVERNESA, i. f. Dolce vernata, Inver
dwi del Comune era portala alla decisioISFVAS HI TIJ, zoco, Invasato nel giuoilo mile.

294
1NV
INVERNISXR, v. Jnvernicare; Inverniciare ; Vernicare. V. InvebiXh.
INVERNO, . m. Verno e Invern.
Nel cuor db l' invern, Biel cuor del
verno; Difitto verno; Di vernoJondato;
N1 maggiori stridori del verno ; Alla pi
algente bruma; Negli algori pi stridenti.
Box l' invern Vernereccio , Da
.
Chi fabrica i>' invern, fabrica,
l' eterno , V. Fabricar.
1NVERSIARSE , . T. Aniitj. Inacetare;
Inacetire, Dicesi di alcune mande che
inacidiscono. V. Inacidib.
1NVESTO , add. Investilo , Impiegato ,
dato a frutto , dicesi del Danaro.
La gbb xe ben invbsta , Locuz. fam.
La gli sta lene ; Gli bene invtitita ; Gli
sta a dovere, Suo danno.
Sora investa, Maniera ant. Di soprappi; Sopra manda; Giunta di soprappi.
INVESTIR, v. Investir, Dare con cerle
formalit il titolo e '1 dominio d' un feodo o simile.
InvestIb quat.cIjn, Investir, cio Af
frontare, Assalire.
Investir danaro, vale Impiegarlo n
compere o a frulto.
Investir una nave, Locuz. Marinerasea. Infilare una nave, E tirare il cannone sol nemico che presenta la sua poppa
o la sua prora, in modo che le palle vi
scorrano nel verso della sua lunghezza.
Investirse d1 una nave, Investir la
nave in terra ; Incagliare. ; Arrenare ;
Percuotere nelle secche Scagliar la
nave, vale Far tornare a galla una nave
inragliata.
IxVBSTIRSEDELE BASON DBI PAI d'aLtri, Penetrarsi delle convcnienze altmi.
INVESTITION , s. f. T. Mar. Bordatura
Fasciame , Tutto il lognamc che riveste
l' ossature della nave per di fuori.
INVETRlX, V. InveriX.
INUGUXl, V. DbsuguXl.
INVlX , add. vviato ; Incamminalo.
Botbghb inviXe, Botleghe ben avviate,
cio Di concorso, di faccende.
NVIAMENT0, s. m. Avviamento o Inviamento, Indirizzamento a qualsivoglia negozio od affare.
ChiapXr inviamento, Avviarsi.
INViXr, v. Avviare, Dar principio.
IjViAH una botga , Ravviare, cio Rimetterc il concorso ad una botlega.
iNviXa el trotlo , ctelto fig. Avviare
la trottola; Arviarla botlpga, Incammi.nar la faccenila.
I.vviXa la barca, Abbrivare. T. Ma
rin. Dicesi del Principiare a muoversi la
barca il vasccllo prima che abbia presa
tulla la velocit.
Inviabsb, Avviarsi, Mettersi in camniino.
Inviarsb de la piota , Rinforzare; Rifittire , Farsi pi forte.
1NV1DAR, . Invitare, Far invito.
Invdar a uisNr^Conwiere.
invitare , si dice pure per Servare
chiudere colla vite o a vile ; contrario di
SiVare. V. DesviDa.

INV
Invidarse , Rinvilare , ScambievoLmente nvilarsi.
InvidXr, detto in T. di Giuoco, Invi
tare, vale Limitar la par-tita ad un tauto.
InvidXr , detto pure in T. di Giuoco,
Invitare, cio Giuocare una carta bassa
per accennareun giuoco forte che potrobbesi fare in un palo.
InvidXr, dicesi ancora per Limitare il
numero dclle ultime partite da farsi.
INVIDIA, s. f. Invidia; Adasiiamenlo.
Tuto finisse via che l'ivvidia, Invi
dia edastio non mor mai; II can delCOrttlano non mangia lattuga e non la lascia mangiare agli altri.
INVIDIA , add. Invidiato.
E MECIO ESSER INUDlX CHE COMPIANTO.
Egli megliq esser invidiato , cite invidiar altrui; E meglio esser invidiato che
compassionato;Eg!i meglio aver le cor
na che le croci, cio ricchezza che pover
ty : detto per figura. Dicesi ancora , Mal
per chi non invidiato.
INVIDO, s. m. Invito; Invitata ; Invitatura ; Invilazione.
Acetar l'invido , Tener invitata o
la invitata o Tener invito.
INVIOLENZA , s. f. Voce bassa, ed lo
slesso che Violenza.
INVISCHiX, add. Invisrhiato o Invescato e Impaniato. Agg. ad Uccello o simile
che sia caduto nella pania o ne vizebio.
Dctlo figur. Inviluppato ; Imbarazzato; Intrgalo Innamorato.
Rebt.Vb invischi, Impaniare, Rimaner preso da innamoraawnto o da inganno.
1NVISCHIAR, v. Invischiarc o Invescare Inveschiare ; Impaniare.
Invischiarse, Invescarsi o Inveschiarsi, detto fig. vale Innamorarfi Iroppo.
Brava da inviscihXr , Invetcatrice o
Inveschiatrice, Lusingatrice, Allettatrice, che inveschia nell'amore.
Tornar a invischiXr, Rmvescare.
INVISIBILE, add. lnvisibile.
Un cogionarieto ivvisidilr , Ln dci
mo. Un piccolissimo Uomo.-V. Sansibolo.
b'arsi invisibile, Dicesi d'uno che non
si lascia mai trovare.
INVISS1GARSE, v. Imbollicare, Empiersi di bolle.
INVIZlX , add. Malavvezzo, Avvrzzo rattivamente. Malallevato , Di cattiva educazione. V. MalusX.
INVIZiXR, y.Inviziareb voce antiquata e
vale Far vizioso.. Dicesi meglio Viziare e
vale Torre a chi che sia alcuna buona
qualil e inlrodurvene una calliva. Far
malavvezzo pi anlogo al sign, vernacolo e vuol dire. Avvezzo catlivamente ,
Male allevato, Di cattiva edncaxione.
INVOdX, add. Votato; Botato, Chi ha
falto voto.
INVODARSE, v. Votarsi o Botarsi, Far
voto.
Invodarse a le cambe , Modo fig. e
scherznvole , Raccomandarsi alie gantbe, Fuggire,
INV ODO (coU' o suelto) Voto. V. Voto.

mz
Fab wn invodo , V. Invodabsb.
INVOGlX, add. Invogliato ; Invogliatitsimo , Bramoso.
InvogiX in t* una casta , detto in alIro sentiment, Invogliato, da Invoglia,
Rinvolto.
INVOGiXr, v. Invogliare: Indisiare; Indur voglia o desiderio.
InvogiXb db la boba , Invogliare Invollare e Rinvollare che che sia. V. Involzbr.
TobnXr a invogiXr , Rinvogliare.
INVOGITO, i. m. Invogliuzzo ; Fagottino.
INVOGIO, s. m. Invoglia o Invoglio ed
anche Ballino,inT. diCommercio, Telagrossa o cosa simile colla quale si rinvol*
gono le balle, fardrlli e simili.
Detto lalora per Involto , V.
INVOLTN , s. m. Involtino ; Invogliuz
zo; Rinvolgob.
LfVOLTIN SOTO EL TA8R0 , Sojfuggiata. Vidi uno-che curreva con unasojjog
giata sotto.
INVOLTO, s. m. Involto; Rinvolto e Ravvolto, cio Fagotto, Fardclle, ch' Grup
pe Coraplrsso di pi robe avvolle insie
ran sollo una mcdesim'a copcrla.
INVOLTO, add, Involto; Avvollo; Ravvello.
Cabtb involtx in tela incbrXda, Car
te soppannale o rivesiite di tela incerata.
Involto in un pbocbsso , Impliclo ;
Inviluppato ; Avviluppato; Imbrogliato
in un processo o inquisizione criminate.
INVOLZER , v. Involgere ; Invo'.vere; Invollare; Rinvolgere; Rinvoltare.
1 TJV0L1R8E , v. Annuvolire; Annuvolare. V. Nuvolabse.
inzacolX ( colla z aspra ) add. Zaccherato; Inzaccherato ; accheroso ; lmpillaccherato , Bruttato , rnacchiato di fango simile.
INZACOlXda , s. f. Zaccheramento.
1NZAC0LR,v. Zaccherare ; Inzaceherare; Impillaccherare , Infangarc.
inzalXr >
INZALR / (colla z dolee) r. Ingiallare ; lngialUre ; Gialleggiare , Divcnir
gjallo.
Biondeggiare e Incerare, dicesi Ingiallire che fanno le spighe del frumento.
inzaltrinX
INZALTRONX / add. Sozzalo; Imhattato; Inzaccherato; Impiilaccheratn.
INZALTROnXr (colla z aspra) v. Sona
re; Imbrattare ; Bruttare; ImpillaccIte
rare.
-INZAMPX (colla z aspra) add. Impacciato; Inciampalo; Imbarazzalo, dicen per
Agg. di Uno che non sappia far nulla.
Inzampagliato , si dice di Chi sia-inviluppaloo intrgalo ne' piedi.
Ti xe molto inzampada, Tu sei un oca.
impastoiata Pari un oca impastoiata;
Si dice d' una Donna da poco. Dicesi an
che Pare un pulcin rinvolto nella stoppa j Quando si >cde uno che non sa por

INZ
tar 1' abito indosso e che pare impastoia
to nel camminare.
J]NZAMP\R, (colla z aspra) v. inciampa
re ; Ciampare ; Inciampicare , Porre il
piede in fallo camminando o simile
Incespare o Incespicare, vale Avviluppa
re i piedi in cespugli o in altre cose simi
li che impediscano l'mdareRinciampare, vale Inciampar di nuovo.
11NZAMPO ( colla z aspra ) s. m. Inciam
po, Intoppo.
Inciampo, per melai", vale Difficolt ,
Pericolo.
INZANGOLARSE (colla z aspra ) v. Im
brattarsi; AJfangarsi; Lordarsi.
IPJZEGNARSE ( colla z dolce ) T. Inge
gnarsi; Industriarsi; Adoperarsi; Aguz
zare i suoifermiti. Il Bembo ha detto
anche A'eccitarsi : Io m'accoster difar
.loro chiaro.
Arrabattarsi, Ingegnarsi d'operare,
Affaticarsi. Io voglio arrabattarmi fin
che fiato mi resta.
I v/.rr. vinir COKE CHE SE POL , Se non
puoi eolla pelle del Icone ,fa con quella
della volpe , per dire , Se non puoi colla
forza, adopera la destrezza.
INZEGNTO, s. m. Ingegnello; Inge
gnitelo, Piccolo ingegno Gingillo, dicesi d'ogni cosa in genere che sia accon
cia ad operar una qualche cosa difficile ,
con ingegno o arie particolare.
JNZEGNO , s. m. Ingegno , Perspicacia,
Talento. Bravarla , direbbe nello slil
popolare e delle arti.
RAPINASSE L i.v/.i.<;v> , Acuirsi f inge
gno.
AVB POCO INZBGNO , Esser di poca le
gatura, i Avere poca levatura , Poco ta
lento.
INZEGNOSA, s.f. detto in parlare furbe
sco, Ingegnosa vale la Chiave.
1NZELOSO (colla z dolce) add. Ingelo
sito , Preso da gelosia Dicesi ancora
nel sign. di Insospettito.
1JVZELOSIR, v. Ingelosire o ingelosirsi.
INZEMERR, v. Generare; Procreare.
INZENOCHIA ( colla z dolce ) add. Ingi
nocchiato; Ginocchiato; Ginocchione o
Ginocchioni. Star ginocchione o ginoc
chioni.
L\ZENOCei\DA , s. f. Genuflessione ;
Agginoccliiamento j JnginoccJiiazione ;
Inginocchiata.
1NZENOCHIARSE , . Inginocchiarsi ;
Agginoccharsi; Genufletterti.
1NZENOCHIATOR10, s.ra. Inginocchia
toio o Inginocchiatura , Arnese noto da
inginocchiarsi.
INZENOCHIN, Modo avverb. Inginoc
chiane ; Inginocchioni ; Ginocchione ;
Ginocchioni. Mettersi inginocchiane o
in ginocchione.
Dosi ir.' ZENOCHIW , V. DOSE.
INZENTILO, add. Ingentilito; Aggen
tilito, cio Civilizzalo.

UJZENTILR, T. Ingentilire; Aggenti


lire.

IPO
INZEREG\ , add. ( colla z dolce ) Voce
del Contado versoi! Padovano, Incapric
ciato; Innamorato.
1NZEREGARSE, v. Introduci; Pazzicare in casa, Conversare, Praticare, Usa
re in un luogo.
INZINABURE, s. f. (colla i dolce) Inzinature, T. Mar. Corde sonili colle qua
li si legano insieme li due pezzi che for
mano i" antenna.
INZOCHIMENTG ( colla z aspra ) s. m.
Sonnolenza ; Cascaggine.
INZOCHO (collazaspra) add Mezzo al
loppiato; Addormentaticelo; Mezzo ad
dormentato, Quasi che addormentato
Assopito, Preso da oporc Moggio,Di
spirili addormentali.
RESTO i.v/.ocir o , Maniera fami I. Sesto
o Rimango stordito o imbalordito ; Mi
stupisco; Resto stupefatto. V. INZUC.
INZOCHIR, v. A lloppiare, Esser preso da
gli effetti che fa il vino in altrui bevulone
troppo.

INZOGElA , add. Ingioielldio o Gioiel


lato.
INZOGELAR,v./nioje#ar* o Gioiellare.
INZONZER, v. Lo esso che INCIONGBR.V.
1NZOTAR (colla z aspra ) v. Azzoppare,
l''.u- divenir zoyfo-Azzopparsi , Divenir
zoppo.
ESZUCA, add. Imbevuto, dello metaf. va
le Passionato , Impressionato, Riscaldate.
L' TANTO I.VZUC CO QUELA BOXA CH'EX.

.MI SE POL DESTACB , A. .';/.- Ini avuto la


zampa della lotta , dicesi quando Alcu
no noi- si pu spiccare dalla pratica d'una
donna di mal costume V. INCAZZILE.
SON razucX (in altro sigo.) San accapacciato, intronato, sbalordito, cio Col
capo grave. V. I.vzocao.
INZUCXR , v. Sbalordire; Imbalordire;
Stordire.
INZUCABSE m UNA COSSA , Inzupparsi o
Impregnarsi, per metaf. vale Concepire,
Mettersi in capo o in cuore alcuna cosa.
V. IJTCOCALIHSB e IKZOCHO.

INZUCAR, add. Inzuccherato o Zuc


cheralo.
KL il' HA LASsX iv/.rri-i, detto fig. Ri
masi a bocca dolce , cio Con piena sod
disfazione, Consolatamene
INZUCARAR, v. Zuccherare o Inzucche
rare, Aspergere o Condire di zucchero.
INZUPAR ( colla x aspra) o I.VSUPH v. In
zuppare; Imbevere.
INZOPARSB D'UNA COSSA, Detto inrt.if.
lo stesso che lyzucAnsE, V.
1POCRATE o IPCHATO, s. m. Idiotismo
di ehi non sa dire Ipocrita o Ipocrita. V.
IPOPTAMO, s. m. Ippopotamo o Ippotano , dello anche Cavallo Jumatico o
Cavai &ac<i u, dello da'Shlem.Hippopotamus Amphibius, Animale quadrupede
anGbio , della grandezza d' un bue, che
abita d'ordinario le rive de' gran liumi
dell'Africa deserta, specialmente del Aiio superiore } nelle cui actjuc si infili e

IR
cammina pascolando nel fondo. Dopo l'E
lefante e il Rinoceronle , si dee collocar
1 Ippopotamo per grandezza e per forza.
La forma di quest' animale grossolana ,
raggrllPPata POCO elevata da lerra per
ch ha le gambe corte; la sua lesta qua
drata ,- ha i denti lunghi e robusti, durissimi , bianchissimi ,- nitrisce come i!
Cavallo; animale viviparo e vive di vegelabili.

IPOTCA. V. IHPOTCA.
IPTESI, s. f. Ipotesi. V. DATO.
DEMO PER IPOTESI, Diam per ipotesi o
per caso ipotetico, cio Supponiamo.
PARLAR PEH IPOTESI, Parlar ipotetieamente.

IPSILON, i. m. Iss\lone; Eptilon; Fio.


th la figura Y V. Fio.
IRA, s. f. Ira; Collera; Sdegno.
COSSE CHE *A IRA , Cos e udirevoti, cio
Che muovano ad ira.
Din L'IBA DE Dio. V. DIB.
IRA DB Dio, Specie di Agg. die si dice
per esagerazione e fig. di Donna bruttissi
ma , vecchia, magher e contraffatta, che
voglia lullavolla figurare in societ. Ira di
Dio; Ancroia; Befana; liefanacciar
Brutta per sei befane o quanto faccila
o il diavolo; Brutta quanto una larva
LA PAH L'IBA DB Dio DEPSYTA COL SCOTO
LO o A SGUAZZO, Questa rira di Dio di
pinta a guazzo. Pare una segrenna o una
segrennucciacca : s'intende Donna mara accidiosa sparula e di non buon colo
re. V. SABTA.
VARD DOVE CHE SE CAZZA L'IRA , Guar
date che pretensioni ridicole. V. RANA.
IRABIA, adii. Arrabbiato; Rabbioso; Fre
mente d" ira.
L' PARTIO in ASIA , Part alla rotta o
in rotta, Con ira.
1RABIARSE , v. Arrabbiarsi ; Adirarsi ;
Corrucciarsi ; Stizzirsi; Incollerirsi.
^RADIARSI DBi CANI , Arrabbiare , Di
venir rabbioso , ed proprio d' una ma
ialila de' cani. V. RABIA.
IBABIARSB UN POCO, Ingrossare , del
lo fig. vale Leggcrmentc adirasi, cio Adi
rarsi poco.
IRAISARSE, T. Radicare ; Barbicare j
Barbare ; far barba ; Abbarbicare, Di
cesi delle Piante.
IRAPARSE. V. RAPAR.
1RIOS, ed anche ALG'JRI , s. m. T. de'Fiorisli , Ireos ; Iride ; Giaggiuolo e Col
tellino, Pianla e Fiore conosciuli, detli
da'Sislem. Iris Fiorentina.
1RIZZARSE , v. Ricciani; Arricciarsi;
Sollevarsi , Dicesi del pelo che si solleva
per subilaneo spavento.
IHIZZARSB DEI CAVALI, V. INALBORARSB.

IR1ZZOLIRSE, V.SCAUTOZZAB e RizzoLIRSE.

IROCAR , v. T. del ginoco degli Scacchi


Arroccare; vale Porre il rocco (la Torre)
alialo al Re, e far passare il Re dall'altra
parte accanto al rocco.
IROCHDA, s. f. Affiocamento; AJfiocatura; Fiocaggine; Raucedine.

396

ISP

ISS

IST

IROCHO, acW^Fioco; Rauca Fiochetio, Che favella alquanto fioco.


IROCHIRSE, v. Affinare; Affiochire,
Divenir fioco. Affiochire dal tanto parlare.
IRUVIDO, add. Arrudato; Arruvidato ;
Ruvidalo , Divenuto ruvido.
IRUZEM IR , v. Arrugginire ; Sruggini
re; Irrugginire o Arrugginirti, Divenir
rugginoso.
ISCARPlX, add. Pieno o Coperto di ra
gnatele o ragnateli cio di Tele di ragno,

IspE\it DEI BSEXPI , Infilzare esempi ,


parole e simili, detto fig.
ISPKRONARSE, v. Metterti gli sproni
ISPESSIR, v. Spessore; Spetsire, Dicei de' liquori allorch per bollire o per al
tra cagione acquistano corpo.
1SPETOR, t. m. Inspettore.
ISPKTII A LE POKTB , Consegna, T. Mi
litare, Colui che sta alle porte d'una Cit
t fortificata e tien registro de' forestieri
che entrano.
ISPETOR\TO, t. m. Uffizio detf Inspeltare.
ISPEZIONA, add. Destinato incaricato;
Preposto; Commesso; Ordinato, e si ri
ferisce a Persona.
Loco ISPEZIONA, Luogo veduto, osser
vato, visitato.
ISPEZIONAR, v. Incaricare ; Destinare;
Commettere alcuno.
ISPEZIONA, Verbo per lo pi usato nel
Foro criminale, ove si scrive Ispezionare
o Ispezionare o Far T inspezione , vale
fluitare; federe; Osservare cagli occhi
proprii; e dicesi del fiso reperto che fa la
Giustizia sul luogo del commesso delitto.
ISPIRIT , add. Spiritato ; Indemoniato.
MATO ISPIRITA, Giovialont; Atlegroceio, Pi buffon d'una bertuccia.
ISPORCXDA , s. f. Imbrattatura; Zaffardata, Imbrattamento di qualsisia lordura.
ISPORC\R o SPORCAR, v. Sporcare; Lor
dare; Bruttare.
ISPOBCR LA TELA, Impiastrare, T. di
Pittura. Dinota la poca grazia di coloro
che non sanno maneggiare n collocare i
colori ai loro luoghi.

darsi per levare e trasportare qualche ar


nese pesante, nel qual caso non dicono
ALIA ma ISSA , che vuoi dire insieme Le
va e spignL

V. SCAHPlX.

ISCARSELXR, V. SCABSELAR.
ISCATURO, V. SCAMBIO.
ISCHELETRO, V. SCHBI.BTBO.
ISCHENX, adii. Impettito, Diritt* colla
persona.
ISCR1ZION, s. f. Iscrizione o Inscrizione.
Le iscrizioni fatte tulle pietre diconsi
Inscrizioni lapidarie; e quindi Stile la
pidario alla Maniera che conviene in ri
mili Iscrizioni Inscrizione sepolcrale
Quella che incide*! mile pietre degli
avelliEpigrafe, diceti 1* Inscrizione che
ti mette tugli edifizii e tulle medaglie
Soprascriliont , dirrbbesi per Jscrizione soprascritta a qualche Imngme o simile.

ISCURR, V. Scusili.
ISEPO (colla srudc) Giuseppe, Nome pro
prio di nomo. V. BEPO.
ISFOGAR, T. Sfogare.
ISMERDXR, v. Sconcacare, Bruttare di
merda.
IsMBHD.lHSB 1JT QUAlctofA , detto flg. In-

carognarsi; Intabaccarsi; Imbertonarsi;


Imbarcarsi in alcuna Infognarsi, va
le Cacciarsi in una fogna, e per simil. Im
pantanarsi, Impacciarsi in cosa molesta
o malagevoleImpelagarsi, vale Imbro
gliarsi e immergerti tanto in che che sia ,
da non poterne uscire.
ISOLA , s. f. Itola , Paese o territorio rac
chiuso d'ogn' intorno da acqua.
QUASI MOLA, Penisola, Isola riunita al
Continente per mezzo d' una Lingua di
terra che chiamasi Istmo.
ABITANTE DE MOLA , [solano.
CASB IN ISOLA , Isolato o Isola, Ceppo
di case posto in isola e staccalo da tutte
le bande.
RESTAR r.v ISOLA o ISOLATO , Restare o
Rimanere in asso o isolato, cio Solo,
abbandonato.
ESSER EV ISOLA PER CASCAR , Esser in
Litico per cadere, cio In pericolo, Ji'sser
l l. V. BRUSO.
ISPASEM\R,V.SPASPMR.
I3PEA, add. Inschidionato, Infilzato nel
lo schidione.
1SPEADA, . f. Schidionata o Stidionata
d' uccellini.
ISPBADA DE RBTENTI, Infilzata d'arre
stati. Per simil. Infilzata, si dice Cg.
di Una lunga e per lo pi fastidiosa serie
di parole.
ISPEAR, v. Schidionare o Inschidionare,
Infilzare i carnami nello schidione.

A FAR IFATISOINOSBSBISPOBCALB JIA^f,

Prov. malissimo, A fare ifatti suoi non


s'imbrattan le mani, Fa da te nuel che
puoi , che chifa ifatti suoi merita lau
de. Tanto pi che Chifa per sefa per tre.
Fu detto ancora , IViuno si dee vergognare della sua arte. V. SPOBB.
ISSAR, v. Issare, si da per vocabolo ma
ria, ed anehe fam. uri sign. di Levare, Al
zare. L'etimologia probabile di esso deri
va dal greco moderno IV, equivalente all' antico fruf , che significa D'accordo, e
questa voce <lirde origine a un comando
solilo darsi fra' marinai, facchini od altri
principalmente quando sono in numero,
e pare che serva a raccomandare la con
temporaneit de'movimenli, perch siano
pi efficaci. A Venezia si seni* tuttod per
le M i adi- quando pi persone s' affalicano
a levare qualche peso o fare alcun altro la
voro penoso: O, ISSA: la vocale o si pro
nunzia assai prolungato e serve per tiare
uno spazio fra l'uno sforzo e l' altro ; e In
parola ISSA il segnale dello sforzo, ed
assai probabile che voglia significare/)* ac
cordo: tanto pi die quello de' lavoranti
che u' il capo, intuona una specie di can
zone in cui sovente ripelulo il verso DA
BRAVI PUT ANDEHO D* ACORDO.

Si vuoi anche osservare che il verso Is8A& non fam. usalo se non quando si
traila d'una operazione faticosa fatta da
pi persone che debbano fra esse accor-

Issare la bandiera , vale Tirarla sul


l'albero. V. (j III .M,\n

ISSE, s. C plur. 7w,T. Mar. Corde bian


che della grossezza di quattro pollici, le
quali servono a issare o alzare le penne.
ISSOLN, s. m. T. de' Pese. Specie di Con
chiglia manna bivalve del genere delle Ve
neri, chiamata <la Linnco fenus Ch'ione.
11 suo corpo li figura rassomiglianle al
cuore, il suo colore di canuella chiaro.
Non si mangia.
ISTA o ISTE, sust. d'ogni genere, Esta
te o State, fem. La slagion del caldo.
STAGIJT D'IST, Stagione estiva o esti
vale.
ISTADLA, s. C Dimin. d'Isl, e vale Pic
cola state, inlendiamo una State di poco
caldo affannoso.
ISTADLA DB S. MAIIT.\ , V. SAMARTIW.
ISTA FARSE , . InstaJJarti o Mettersi
ne/le staffe.
ISTAFABSB , si dice nncltc fig. Instaffarsi , Modo assai fam. che s' usa in significa
to di Fondarsi sopra che che sia , Stabi
lirsi , Consolidare il proprio stato.
No L' DBJT ISTAF, Non brne istaffatlo , cio Non ben consolidato , Non
ben (ondalo, Non pu far capitale.
ISTALR, r. Installare, che diccvasi pi
anticamente Insediare, Metlere alcuno in
possesso d'un uffizio , d'una carica.
ISTALAZlON , i. f. Immissione in posses
so, L'atto di costiluirc in impiego, di
mellere alcuno nel possesso d' un uffizio
pubblico , d' un impiego.
ISTANTANEA, s. f. Urgenza , Stretto
bisogno, Necessit.
ISTANTANEIT DEL MOMENTO, L' urgen
za del momento.
ISTANZA, s. f. Istanza o InstanzaSerra
o Pressa, diccsi per Importunila, distan
za premurosa.
FAB CBAN ISTANZA, Far calca ad alcu
no di che che sia , dello fignr.
EL PATISSE A ISTANZA SOA , Patisce per
cagion sua, Per colpa sua. V STANZIA.
ISTECADRA, V. SrscADbBA.
ISTECR , V. STECAB.
ISTECHO, Stecchito; Rtr.cchite, Agg.
ad Uomo secco. V. SECO.
ISTECHR , v. Stecchire ; Ristecchire ,
Divenir secco.
ISTESSAMENTE, ar. Stessamente, Pu
re , Nello slesso modo.
1STESSISSIMO , Stessissimo ; Mcdesimis'imo.
ISTESSO, pronome, Stesso, che vale II
medesimo.
L" ISTBSSA COSSA, L'identico, V. TuTbjf //,/;, , Voce Ialina , che vale U
medesimo o La medesima cosa.
QUEL ISTESSO, Desso; Quello stesso.
FAB L'ISTEJSO , Ripetere o Replicare la
stessa cosa.
ISTIGAR, v. Insligare o Istigare, Stimo

IST

IST

lare, Mettere al punta, Incitare, Aizza


re. A veva una malvagiafemmina per mo
glie che tutto 'I di il pungeva e iniziava
a malfare.
ISTITICHR , V. STITICHVB.

ISTOCXR, v. Pieghettare, Dicesi del la


voro a pirgoline fallo ne' pannilini.

ISTOLIDO , add. Intiepidito o Stupidi


to; Inslolidito , Fallo stolido, Imbalor
dito.

ISTITUTIVO , add. Di prima istituzione,


cio Primitivo; Originario; Fondamen
tale.

ISTOLIDIR o ISTOLIDIRSK, v. Instolidire,


verbo neutro , Diventare stolido , Imba
lordire.
L' HA I.ST'iM ]..) O EL g' ITA ISTOUoVo ,

Leggi istitutive, noi diciamo e scriTamo |i.-r Leggi <f instituiione.


ISTlVAlA, add. Stivalato, Cogli stirali
in gamba.
IST1VALARSE , v. Stivalati, Porsi gli
stivali.

ISTIZZX,
\
ISTIZZARSE, / V. STKZA STKIABSB.

sa

Instolid o Imbalord, cio Divenne la


pido e insensato.
ISTORIA, s. f. Storia e Istoria.
Uw' ISTORIA LOICOA, Lunghera; Sciloma, Racconto lungo e scipito.
SSXZA TANTE ISTORII, Senza tante gerarchie,va\e Ordigni, maneggi,stromf riti.
No KB PIA SE STA ISTORIA, CO H'li Itti

piace.

IZZ

297

QtTSC DA l.f. ISTORIE , V. V\mSTOHIB.

ISTORIALA, s. f. Storietta; Ittoriettaf


Storiettina, Piccola storia, e prendesi per
Io pi per racconto falso o cbe traili di
novit.

ISTRADAR , v. Instradare ; Indirizzare;


incamminare; Avviare.
ISTRAI>XR ur AP\H, Dar avviamento;
Dar principio ; Incamminar un. affare.
ISTREMR, v. Impaurire,V. STRBIUBSII.
ISTRIGX , V. STRIGAR.
ISTROMENTXR, v. Far un w frumento,
cio Un alto pubblico notarile per la com
pera di che che sia.

ISTUcXR,v. V. STUCA.
, T. Aizzare. V. UzzX.

298

LAD

L, Vedi Elb.
L, aw. L; Col; Ouri.
Esser l per elc. Essere a un dito , a
un pe/o, vale Eseer vicino, immiaente.
sser Pli; de la de qua, Essere via
l via l ; Essere a confitemini , Essere
in pericolo della vita.
L rente, Cola oltre o intorno, Vi
cino a quel luogo.
L' i l l , Esser via l o Fia l via
l, vale Sul finir.
Da l, Di l i Indi; Di quivi
Da l a l, Indi a poco ; Poco dopo ;
Un minuto dopo. Da l a l bl se quie
ta, Indi a poco o Poco dopo s' acquieta
o si calma.
Da l a poco , Indi a poco ; Indi a pochi giorni o a poco lempo ; Poco tempo
dopo.
De l, Di l, Nell'altra camera, nel al tro luogo, neU'allro sito.
De l da l'aqua, Maniera usitatissima
e vale Di l del canal grande in Venezia.
De l dei Mown, ltremonti.
Db l de pehsuaso, Di l da persuaso,
cio Persuasissimo.
Al de l , Al di la, indica Ecccsso , Ol
tre al termine Andr al de l, Eccedere, Passare i limili , Dar nel troppo. Il
soperchio rompe il coperchio, e vale, Ogni
eccesso biasimevole Andr al de l
de la rason , Trapassar il segno dlia ragione. No se pol andr piu in l , Non
si pub andar pi l.
La , detto in modo imperativo , rrjuiva]e al significatodi/taja; Fia; Cos basta.
LABARDIR, s. m. Alabardiere, Soldato rmalo d' alabarda.
LABARLNTO, s.m. Laberinto o Labirinto.
Laberinto , detto fig. vale anche Imbro
glio, Intrigo, lnviluppo.
LACA,*, f. Lacea e Lacchetta, dicesi del Anca e coscia degli animali quadrupedi.
Levar le lache, Dilaccare , Levar le
cosce. V. Slaca.
LDANO, Pesce, lo stesso che Xdano, V.
LADI, s. m. T. Antiq. Lalo ; Parte ; Ban
da.
Confina da un suo ladi, Confina da
una parte, da un lato. V. Lai.
LADIN, add. Latino; Scorrevole; Aga
lo; Scorsoio; Corsoio; Sdrucciolevole ,
Facile a correr: dicesi diSusla chiavislcllo o simile.
Bala ladina , Palla agiata , diciamo a
Quella che entra senza esser cacciata per
forza nel przzo d'arliglieria.
Ladn de boca , Latino di bocea , Fa
cile a parlare, dicesi in mala parte, va
le Sporco, disonesto~argo di bocea, di
Chi parla senza rispelto o limore alcuno.
Ladn de man, Man manesco; Manua
le; Latino di mano; Chefavella colle ma
n; A cui piizicano le mani; Di pronte
mani, vale Facile o pronto a rubare, a percuotere, a ferire.
Marb ladina , Madrefacile ; Che bee
grosso ; Che agevola ; Che chiude gli occhi o un occhio: dicesi della Madre che
abbia poca cura dett' uucsl dellc Figlic.

LAD
LADRAMENTB , aw. Ladramente.
LADRARA, s. f. Baratteria, Onde, Far
baratteria Dare lo ecrocco, Barare, Truffare ed in qualunque modo usar inganno
e fraude con iscapito allrui. V. Barr, Tuua, Stochizr.
Ladronaia, chiamasi l'Ingiusta amminislrazione di che che sia , che correspon
de al Peculates de'Latini. V. Intaco.
Ladrara a la strada, Ladroneccio. V.
Ladronbzzo.
Ladrara db lar , Piratera.
LADRO , s. m. Ladro Ladra dicesi al
ia Feminina.
Ladro da campagna, Facidanno o Faccidanno e Dannaiuolo, Chi fa dauno nelle campagne, boschi, rubando , t agitan
do etc. Scacciar dalle campagne i facidanni.
Ladro da capli, Asciugacappelli o Asciugaberretle , Quel che ruba.
Ladro da tabari , Pelamantelli.
Ladro da borsb odafazzoleti, V. Bor-SARIOL.
Ladro da strada , Ladrone ; Assassi
ne.
Ladro da scriturb, PiagaWo,Colu che
mba gli scritti altrui se gii appropria.
Ladro per la vita , Ladro di mesliere;
Ladro nato, o Ladro prima che nato. Fa\ rebbe a rubare ' topi ; Buberebbe colValito.
Ladri db C Fero , Frase ch'cbbe ori
gine da due Servilori della patrizia fainiglia Ferro,che nel giorno fingevano tra essi inimicizia e poi la notte andavano insienie a rubare , togliendo con talc stra
tagem ma il sospetto che potessero essere
d' accordo. Quindi si dice che sono tome
i ladri di C Ferro Coloro che fingouo
inimieizie, per poterapi bell'agio commettere insicme azioni illecite o crimin
se
I I LADRI DE C FERO, Tal
guaina , tal coltcllo, vale Simile con si
mile. Fan come le spine , si pungono e
stanno insieme; Fan come i ladri di Pi
sa; I corsait si nimicano, ma non si danno, Usasi per mostrare non csser fra alcuni vera inimicizia, ma finta. Tra corbi
non si mangiano gli occhi; Tra furbo e
furbo, sai, non si camufla, Vaglionochc
Ognuno risparmia s e i suoi.
Ladro giusto, che te lo posso dir, Fero ladro , che tel posso dire.
A CASA DE LADRI NO SE , La Volpe
intorno a casa non fa danno.
Compac.via de ladri , Ladronaia, Molliludine di ladriMasnada, Molliludine
di assaesini, di malandrn!
Coma ladra, Tagio ladro, Letera la
dra, Cosa, Taglio, Lellera ladra, vale
Cosa pessimaraente fatta.
El ladro che tenta el adrn , // diayolo vuol tentare Lucfero, Si dice quand
un ch' trislo cerca di aggirarc un pi trislo di lui.
La mugibr dbl ladro no ride seupre,
Sempre non ride la moglie del ladro; Le
allegrezze de tristi duran poco; Alla fine
si canta il gloria.
Ochi ladri; Giorni ladri, Occhi assassini; Giorni disgraziaii

LAG
L' OCASION FA l'oMO LADHO , Y. OcASlSlf.
LADRON, s. ui. Ladrone; Assassino; Masnadiere, dicesi Aggressore che as sal ta
alle strade cd alle case per rapire la roba
altrui.
LADRONETO , s. m. Ladroncello ; Ladrino; Trafurelb; Trafurellino, Ladro giovane.
LADRONEZZO, s. m. che per lo pi di
cesi in plur. La drum!/,/. i , Ladroneccio ;
Buberia ; Furto: s' iniende H Furto semplice. V. Ladrara.
Ladronezzi a la strada a lb casb,
dicesi Quando sulle pubblichc vie o nelle
case vien fatta violenza ad una persona
per impaiironirsi d'iina cosa mobile di
sua o d altrui ragione. Latrocinio , si di
ce propr. il furto violento fallo sulle pubbliche vie anche con uccisione delle per
sone aggresse e spogliale.
Ladronbzzo, detto anche per Magnahia. V. questa voce.
Vi ver db ladronezzi, Fivere difurli,
di ladronecci ; Fiver di ladroncellerie
Bubacchiare , vale Rubare di quando in
quando.
LAGAR, v. Voce antiq. Lasciare. Questo
termine tutlavia usatonel vernacolo Bergamasco, dove dicosi Lag per Lasciare.
LAGNANZA, s. f. Lagna, V. Lagno.
LAG.VO, s. m. Lamento; Querela; Bammarichio. V. Lemo
Piclo lagno , Lamentazioncella.
LAGO, s. m. Lago.
Lagume , si dice di Quantil d' acqua
versala e stagnante in qualche luogo
Aqua chb la par u. lago , Acqua che pa
re un lagume. V. Sguazzo.
LAGREMA, s. f. Lagrima o Lacrima.
Lagremb db cocodrilo , La favola del
tordo; Le lagrime del coccodrillo che uccide gli uomini e poi li piange, Lagrime
finie. V. Lagremeta.
Una lagrema, delta in altro sign. Un
tantino; Un miccino. V. Tantin.
Lagrema d'ogio, lo stesso che Ocio vercine , V. Ogio.
Lagrema d'albo, V. Albo.
LAGREMETA, s. f. Lagrimelta; Lagrimuccia ; Lagrimuzza.
Far le laGremetb, Imbambolare, di
cesi propr. Quando s'inumidano e si ricoprono le luc di lagrime senza mandar
le fuori. V. Paplo.
LAGREMN, Lagrimoso, Agg. ad Occhio
che lagrima per malattia.

LAGREMNA, s. f. Gocciolone, Lagrima


grande.
La trava lagremonb db sta posta ,
Ow. LAGREMONE GROSSE COME PERLE, Gettava goccioloni di questa posta tanto
fatti; Diluviava lagrime grosse come sonagli di sparvieri, Piaugeva assai.
LAGUNA, s. f. Lacuna o Laguna , Ridotto dellc acque del mare fra Ierra.
Lagune de Venezia , Lagune Fenete,
o Estuario Fenelo, dal latino Mstuariu m , Chiamasi tullo quel Iratto di lagu
na ov' e la Citt di Venezia, e propr. da

LAM

LAM

LAN

Cbioggia a Caorle, ove s'innoltra il mare


e recede.
LAI , . m. (anticamente LADI) Lato; Par
te; Banda. V. LABI.

LAMPI7ADA
LAMPIZAMENTO , I s. m. Lampeggio;

LAMARN, s. m. Lamierino, T. di Mago


na , Lamiera pi ordinaria per tubi da
stufe e simili latori.

LAMBICO , s. m. Lambicco o Limbicco ,


dicesi propr. all'angusto canale donde a
forza di calore si trae l'umore dalla ma
teria posta nel vaso aderente allo stesso ca
nale ; il che si dice Stillare o Distillare.
Noi per intendiamo col termine LAMIHco, l'Arnese o sia Strumento che serve al
la distillazione, le cui parti distingueremo
come segue :
TiMi',niin\ , Tamburlano o Campana,
dicesi ad un Vaso di piombo, di rame sta
gnato o di terra invetriata per uso di stil
lare, con un beccuccio presso al fondo.
CAUTA DEL TAMBURLN, Pippio; Beccuc
cio; Rostro o Limbicco.
CALDIBRA , Padella, Quella parte del
la campana da stillare dove si mette la ma
teria che si distilla.
CAPLO, Cappello, quel Vaso per lo pi
di vetro che si adatta sopra le boccie e ori
nali quando si stilla.
BOZZA , Boccia, quel Vaso per lo pi
di vetro o terra cotta ben invetriata, e sonne di pi fogge e grandezze.
CAPITELO, Anltnito.no, Vaso o Chiu
sino di vetro.
OniirL Orinale, Vaso di vetro o di ter
ra o di rame ad uso di stillare.
Cucurbita, diccsi ad un Vaso da stil
lare per lo pi di vetro, a cui s'adatta un
antenitorio.
Storta, si dice ad un Vaso da stillare
di corpo largo e collo lungo.
Matraccio , Vaso di vetro a guisa di
Casco col collo lungo intorno a due brac
cia ad uso di siili. a i-.
V. DISTILAR e BAGNOMARIA.
LAMBICO, dicesi fami), ad un Importu
no, Che mai rifina di chiederli una cosa
e di tormentarli. V. LAMBICR E a chi
parla o opera stentatamente.
LAMBRUSCO, s. m. Sorta di Vite salva-

LAMBICAMENTO, i. m. Gemito o Getnitivo , diceti Quella poca arqua che ci vede


in alcuna grotta quasi sudare dalla terra
o simili. V. AOUA ICASSEXTE.
EL XE u.v LAMBICAMENTO CONTINUO, Ma
niera fimi. Costui un'importunit con
tinua, uno sfinimento, una morte, det
to di persona irrequieta che rechi noia.
LAMfllCR, v. Lambiccare o Limbiccare.
t Distillare, Far uscir per lambicco.

LAMENTARSE, . Lamentarsi; Ramma


ricarti; Nicchiare.
LAMENTASSE DEL BRODO ORASSO , Suz
zare o Scherzare in briglia; Rammari
carsi di gamba sana ; Voler meglio die
pan difarina; Dolersi del bene; Uccel
lare per grassezza.
LAMENTAZ1N LAMWTTAZJI DB GE
REMIA PROFETA , detto per -nml. Scalpo

LAIDE FOBA e LAI DB DRBWTO, // d den


tro e // di fuori, cio La parte interna pd
esterna ; dicesi specialmente del cosi-ione
i!'- 1 manzo, di cui si fanno pi tagli , al
cuni che riescono alla parie esterna , cio
a quella eh' esposta al sole, altri alla par
te opposta cio interna: onde il proverbio
Carne al sole e Pesce alF ombra , per di
notare che dell' Animale terrestre mi
gliore la parte che sta esposta al sole , e
del Pesce Quella che sta all'ombra , come
la pancia.
UN I' V BEZZO DB TBJOLFA DB LAI SUTI-

LO, Maniera furbesca , e vaie Uno spic


chio di carne, taglio di coscia.

LAI DB POPE, T. de' Barcaiuoli, La par


ie di poppa, cio La deretana delle bar
che.
VEGN-IR A LAI, Abbordare una barca,
Accostarsi a lato d'una barca, essendo i a
un' altra.
PORTAR A LAI UNA SPADA , Portare al
JiiitU'i una spada.

ESSEB DAL LAI zAxco, Essere alla sini


stra, a parte o lato sinistro.
. DA LAI DB VOSTRA ARE , Dal lato di vo
stra madre, cio Parente dal lato, dalla
parte della madre.
LASSAR PER LAI, Lasciar di vifta, Lo
stesso che LASSAR PER ocnio , V. I , i . ..
LAMA, s. f. Lama; Lamina; Lamiera.
i. ' V . DB LE POSTE. V. 5ERTOBLA e PoLX3B.

LA .1 F. DEL POLBSENB, Lama, !' i.,m n,..


Campagna in declive e ineguale.

Detto figur. Figaolare ; Far marina;


Fare il monello; orioUtre; firantolare;
Bubbolare, Taglione Rammaricarsi.
LA UBICAR UNA COSSA, Agognare; Bra
mare. V. SGAJTCOLR.
LAMBICB LE PAROLE, Masticar le pa
role, Pensarle bene prima di dirle--Penr
le parole, vale Non averle pronte alla me
moria.
LAMICAR DB LA PIOVA, Lamicare, e si
dice del Cadere minutissima pioggia ma
alquanto pi rara dtl Piovigginare. V.Pjo-

LAMBICR M, PAH, Piatire il pane, va


le Averne inopia.
LAM BICABSE EL cr.:.ii.i,<.i. Lambiccarti
il cervello, Applicarsi a cose che aflatichino i immaginazione. V. DI.M h . t L.UIO E.

fica. V.

re ; Rammaricho, Risentimento grande

che si fa d' alcuna cosa.


LAMENTIN, s. m. Lamentazioncella.
LAMPANTE, add. Lampante, Evidente,
Chiaro.

Lampanti, in T. giocoso, vale Danari


contanti , effettivi.

LAMPEDA, s. f. Lampada; Lampana;


Lampade. V. CESENDBLO.
Lumiera , dicesi a Quella specie di lam
pada o siimi-- che contiene in s molti laTori.
QUBL BA LF n.Mi-r.'.E o BL LAMPEDR,
Lampadaio o Lampanaio.
LIMPIDEZZA, i. f. Limpidezza i Limpi
dit; Nitore.
LAMPIDO, add. Limpido, Nitido, Chiaro.
AO.UA LAMPIDA, Acqua limpida,

1 <

299

Lampo ; Baltnamento,
LAMPIZ\R, v. Balenare.

LAMPIZXR SB.VZA EL Tov, Balenate a


/ecco, diccsi Quando al baleno non segui
ta il tuono.
Lampeggiare , vale Rilueere , Rendere
splendore a guisa ili fuoco o di baleno.
Sprizzano i lampi, cio Lampeggia.
LAMPZO, V. LAMPIZ\DA.
LAMPO, s. m. Lampo; Baleno.
LAMPO DE LA VELADA. V. ALB.

LAMPO DEL WIZIL o simili . Lemb'i ;


Lembuccio , Estrema parte del lenzuolo.
BRAVA COMB ux LAMPO , Ella leva il pel
per aria , cio Opera con gran deslrc.ua
e celeril : diccsi a lode d' una fanciulla
che faccia bene le faccende domestiche.
Ella ha mani benedette.
LAMPRDA , s. f. Lampreda, Petce di la
go o di fiume , dello da Linnco Pelromyzon fluviatili*. Piccolo pesce che ha il cor
po in forma d'anguilla ; ed i cibo ricer
cato.
LAMPRDA DE MAR , s. f. Lampreda di
mare o marina , detta da Linn. Pctrumyzon marinus. Pesce che qualche volta si
trova in mare, pi grande del preceden
te. Egli tulio di colore azzurro argenti
no macchiato , e s' attacca colla bocca te
nacemente alle barche.
LAMPREDTA, s. f. Lampredotto, Lam
preda giovane.
LANA, s. f. Lana, propr. il Pelo della pe
cora o del montone. V. LAJTTA.
BbzZOLO DE LANA V. BoZXOLO.

LANA DEI BASTI, Borra, Quella lana con


la quale si riempiono i basti. Barratela t
dicesi Quella lana che, divenuta per l'oso
cattiva, si leva dai basti e li getta via.

LANA I.VTOCDA , V. L\TOcX.


ROBA DE LANA , Panno lano o lanino
P ^ i DE LAVA , Lanoso.
MERCANTE DA LA\A , Lanaiuolo o Mer
cante lanaiuolo.
CERxVa LA LANA , V. CBRIVR.

LAVORAR LA LAVA, Impannar la lana,


vale Ridurla in manifatture di panno.
!;' . i LAVA , Mala lanuccia ; Buona
spesa; Volpe vecchia, detto per disprez
zo o ingiuria a persona.
CISLO A LANA, Ciclo a pecorelle, dicesi propr. de' cavoli quando sono spezzati
. come in piccoli globi CIELO A LAVA LA
PHJVA NO XB LONTANA , Prov. de' Marinai,
e vale che 11 Cielo a pecorelle indizio di
pioggia vicina.
TBATR DB LAMA CAPUTA, Disputar di
lastu caprina , vale Formare un discorso
imi, ;' otiispuiar ili cose frivoleo chr nien
te rilevino: licito proverbiale, simile al
l'altro, Ditputar deW ombra de/Casino.
SGIONFAMBMTO DB LANA, Boffice, Gon
fiamente che fanno le lane o simile COSA
di pelo'ammuccbiato.
LANA , add. Lanata ; Lanuto ; Lanoso ;
Lanifera, Agg. ad Animale che abbia la
na.

LANRO, s. m. (dal l..i. Lanariuj ) La

LAN

LAN

. naiuolo ; Lanino ; Battilano ; Ciompo ,


Quegli fbc pettina e scardassa lana Spelazzino, Quello che cerne la lana, divi
dendo la buona dalla cattiva.
LAJNCTA , i. f. Lancetta; Lanciuola,
Saetta, Strumento col quale i Cernsici cavan sangue.
Lancetta, detto in T. Mar. Barchclta
in servizio della grossa nave. V. LASCHIA.
LANCTA , T. de' Calzolai, Lesina gros
sa, Sorta di ferro appuntito, con manico
di legno adattato a far buchi.
LANCTA DEI GUANTI , T. de' Gnaulai ,
Linguette , Striscetle di pelle unite late
ralmente alle due parti delle dita del guan
to.
L AJVCBIA , s. C T. Marin. Lancia; Calcar,
Schifo , BarchetU al servigio dello gros
se navi. V. LANZA.
MORSE o CKOZZOLB DB LA LAKCHIA, Mor
se della lancia; diconsi Alcuni Ugni mes
ti sulla coverta della nave per posarvi la
lancia , mediante le quali si tiene diritta.
LANCBIN, s. m. Anchina, Tela cotonina
di colore giallastro, che ci viene dalle In
die, e che probabilmente ha preso il no
me da NanLin Capitale della China.
ANCUZENE, V. ANCIZBNB.
LANDA , f. f. T. Mar. Landa , Sprang o
Calene di ferro, le quali sosleugono le bi
gotte delle tarckie litene ndole unite al
lordo.
LANDO , s. m. Land , Francesismo del1' IMO. Nome d'una specie di Legno a quat
tro ruote, scoperto, ch si distingue dal
Frullone per esser pari i sedili d' ambe le
parti.
Land, in T. Mar. chiamasi anche Una
sorta di Lancia grossa, la quale per lo pi
ha un albero nel mezzo.

Lanterna rotonda che scnopre e tura il luIMI- a piacere di chi la tiene.


Lanterna, dicesi il Fanale che i tiene
ullc torri di marina , e Fanale quello de'
vascelli.
LANTERNA o CESTA , detto in T. Milita
re, Lanterna, Gannir fatto a cono, nel
quale pongonti le palline e le pietre che
formano la carica del petrero.
LANTERNN, i. m. Lanternina, Piccola
lanterna.
Detto in lingua furbesca , Tale Culo ;
Podice. V. FBRALTO.
LANTERNN, ..m. Lanternone, Lan
terna grande.
Detto per Agg. nomo, Lanternaio, e
vale Secco e magro a guisa di lanterna.
I . V \7, \ (colla z aspra) s. Lancia, Asta
di legno nota , con ferro acuto in puuta.
Il legno si chiama propr. Asia e la punta
Ferro e Drappella.
Lanciotto si dice all'Asta da lanciare:
onde Lanciotlare e Lanciottata.
Lanciuola o Lancetta , Piccola lancia.
LAI* SPBXZB, Lance spezzate, diceTasi a e 1 1 te' Soldati scelti e fuori delle com
pagnie che assistevano ne* tempi addietro
alla guardia del Principe: i Romani li chiama\nnoSpeculatores. V'erano antica in ente
anche presso i Veneziani ; e a' tempi no
stri i Governatori delle armi nelle Citt
forti ficaie e nelle Fortezze, non avendo pi
tali guardie , godeTano come per indenizzazione il diritto di esigere mensual men
te dalla cassa pubblica le paghe di quel nu
mero di Lam-ie spezzate che ad essi competeTa una Tolta. Nelle l'aia erano dodi
ci , nelle Fortezze sei.
LANZA , detto in I . Mar. Antenna, pro
pr. quello Stile di legno che s' attraversa
ali* albero del naviglio , al quale si lega la
Tela, ed quasi un pennone, ma molto
pi lungo. V. I. M. i .
LANZA DB LA VBLA LATINA , Antenna
della vela latina, l'unione di due anten
ne, delta Maschio quella di sotlo e Fem
mina quella di sopra, collegato insieme
eolle inzinature.

3oo

LANR, V. LANBO.
LANTA, s. f. Lana gentile.
FAZZOLETO DE LANTA, Fazzoletto di
lana fina o gentile.
LANGUIR o ANGHIR, t. m. T. de' Pese.
Gancio da lancia, Quell'asta armalad'ua
gancio di ferro, con una punta diritta,
con cui in tempo rii ghiaccio si tirano le
barche o si rispiogono. V. GANZO.

ConSR LA SO LANZA, V. CoRBR.


ToH LA LANZA IX BBSTA ITli QUALCbN ,

LAG
Operaio, L* artefice mercenario chelavora a giornata.
LAORR, T. Lavorare.
LAORR A LA BOXA , Ciarparg ; Accia
battare; Acciarpare; Abborracciare, La
vorar presto e sema diligenza. V. ZAVATR.
LAOBR A LI . E , V. LUNA.
LAORR A jATUaA, Fare a compito; Sta
re per opera , e Tale Lavorar con pattuita
mercede dell' opera che si faccia.
^ LAORR A OPBRA , Lavorar a giornata.
cio Per lutto il giorno.
LAORR DB FILAGRANA , V. FILIGRANA.
LAORR DB M i \ . Lavorar di mano, det
te scherzcTolmente , vale Rubare.
LAORR DB JM R. V. I1 M..
LAORR DE SCHB.VA, Lavorare a mazza
e stanga ; Far che che sia con tutti i ner
vi; Metteresti co//1 arco dell'osso.
LAORR DE SCO.VDON , Far che che sia
alla macchia , vale Farlo nascosameate,
come Batter monete alla macchia ; Ri
trarre alla macchia Stampare alla mac
chia e simili.
LAORR DE TEST* o DE GNUCA o DB SCRIWA, Stillare o Beccarti il cervello , vale
Affaticar l'intelletto Stuzzicare i ferruzzi, Ingegnarsi Lavorare d'alchimia,
Oprare con artificio.
LAORR LK TEBE , Coltivare , Esercitar
T agricoltura , ma quella parie che riguar
da le terre lavorale , e che abbiano delle
pianleLavorare, vale Smuovere il lerreii" arandolo o zappandolo o vangandolo
LAOBB i CAMPI A LA PARTE, Lavorare
mezzo; e quindi al Lavoralore dicesi
Mezzaiuolo. V.METADA LAORB i CAM
PI iv CASA, Farli a sua mano.
LAORR PER so COSTO, Fare per t ; La
vorare sopra di s o sopra le sue spalle;
Cucire a suo refe.
LAORR PER i * LTHI. F re Ufatto altrui,
Tal Far che che sia che torni comodo ad
altri.
LAORR u.vo PULITO , Lavorar uno di
straforo, vale Dirne male quando colui
non presente.
LAORR SOT'AQUA o SOTO M vs TIA , La
vorare solt'acaua ; Lavorar di straforo ;
Lavorar sotto, Operare ^Negoziare coper
tamente. V. SOTOVENTO.
A NO LAORR 8B STA Pii) S.IM , I. il poca

LANGUIDR o ILANGUIBR, T. Sdilinqui


re lo stomaco, cio Render fiacco, inde
bolire. Questi s fatti brodi puri e sem
plici sdilinquiranno e dilaveranno lo sto
maco.
LANGUlSS\N,add. Franzsismo, Languiscente,Mn i voce antica, che vale Lan
guente. Vi corrispondono , secondo i ntiri significati, Cascai.-iorto; Spasimato,
edicesi Chifa l'innamoralo o mostra d'eserlo-Cafcanfe di vezzi, vale Soverchia
mente lezioso , affettalo , caricalo di lezii
ile non si possono sostenere , pieno* di
smancerie.
lANG^JRO, V. LBGbRo.
LANTERNA,!, f. Lanterna; Fanale, Stru
mento noi quale si porta il lume o nasco
sto o per difenderlo dal vento.

Prendere k difse altrui; Proteggere al


cuno
LANZAR (colla z aspra) T. Lanciare; Sca
gliare. V. SLANZR.
LAJTZAR AL'AQUA u.v BASTIMENTO: lo Mes
to che VARAR -V.
LATVZ ARDO (colla z aspra ) s. m. detto an
cora SAUNGARDO, T. dc'Pesc. Lacerto, Pe
sce di mare pi grande dello Sgombero co
mune, detto da Linn. Scomber Scomler. Ha l'occhio molto maggiore e il color
del dorso pi verdeggiante di quello. Egli
buono a mangiare ma mena ricercato
del vero Sgombero, con cui per vien talora confuso. Lacertut e il nome dalogli
l.i Plinio, onde a ragione gli si da quello
di Lacerto, perche Lacerta di mare sareb
be il meno inteso.
LANZTA, V. LASCTA.

V. SPECHIO.
LA BOTBGA o EL TEATRO LADRA , La bot
tega o il teatro ha concorso etfa faccende.
LAORATAR , v. Lavoracchiare , Lavorar
lentamente.
LAORAT1VO, add. TBBE LAOHATIVB,
Lavorativo o Coltivo, Agg. di Quel terre
no che sia proprio ed allo ad esser messo
a coltura o che sia in coltura.

DA sjv , Lanterna cieca }

LAORANTE, E, in, Lavoranti; Artigiano;

LAORENTE, . u. Colono, 11 Contadino

LANGUIDO, add. Illanguidito.

fatica sana , si dice di Coloro che fuggono la fatica.


Cn LAORA GUADAGNA, LavoroJutto, da
nari aspetta.
Cai LAORA GA I .vi CAMISA B CHI ITO T- \O-

RA CHE H'HA DO, l'iijila ha una camicia,


e chi nonjla n' ha due, Prov. e vale che
Molte Tolte rimuneralo chi meno lo me
rita.
SlIV CHB SE STA AL SPBCHIO HO SE LAOAA,

LAP
che abita la tenuta e che serve ad anno.
Lavoratore, dicesi propr. di chi lavora la
campagna.
LAORENZIA , s. f. Lavoreria o Lavoriera,
Campi e Terre che si coltivano ; o Luogo
dove si fauno i lavori di coltivazione.
LAOR1ER, s. m. Lavoro; Lavorio, Opera
fatta o che si fa o da farsi.
CATR LAORIKR, Cercare o Trovar lava
vo o lavoro.
CHIAMAR LAOHIBB, Chiamar lavoro, Lo
cuzione propria de' Barcaiuoli de' tragitti,
e vale Togliere la volta, Carpir la volta,
chiamando il passeggieroalla propria bar
ca in pregiudizio d' un altro barcaiuolo
cui toccava la volta. V. VOLTA.
(, AI ini BUI o LAVORIERI, in T. de' Pesca
tori valligiani , si chiama Quella specie di
Cameretta o piccola Chiusura di graticci
stabilita alle aperture della Cogolnria, per
farvi entrare e raccogliere il pesce che si
trae col mezzo della VOLEGA. V. BOCARJN.
LAOR1ERTO , s. m. Lavorieretto, Picco
lo lavorio.
LURO , s. m. Lavoro; Lavoro, Fattura,
Manifattura Lavareceto, per lo pi i'intendc di Quello che si fa prr coltivar la
terra. Lavoratura , dicesi la facolt di
operare manualmente , ridotta in atto in
torno a qualche materia.
LAVORO DB CAMPI, V. LAOHE.VZ)A.
LAORO MALFATO, Lavoraccio.
A LAORO FATO, A opera compita.
STRAPAZZAR u,\ LAORO, Abborracciare;
Tirar gi un lavoro, vale Strapazzarlo.
ZonM DA LAORO , Giorni lavorativi ;
Giorni di lavoro.
LAPAZZA , s. f. Lapazza , T. Mar. Pezzi
di legno tondi da una parte e concavi dal
l'altra, che si adattano alla superficie d'un
albero, antenna o pennone per rinforzar
li. V. PARMA Chiamasi Lapazza del
ia traversa delle bitte, Un pezzo di legno
che s' incastra dietro a quelle per fortifi
carle.
LAPAZZ\R , v.T. Mar. Lapazzare , Affor
zare un albero, un'antenna o pennone con
lapazza.
LAPIDAR, v. Lapidare.
EL ME VOLEVA LAPIDAR, Mi Voleva in
goiar colle parole o mangiar vivo, cio
Atterrir colle chiacchiere, ina nel senti
mento di Sgridare.
LAPIDAR w.vo , detto per esagerazione ,
Gridar addosso a uno, dicesi di Pi per
sone che si sollevano contro alcuno. Ban
dire o Gridare la croce addosso o sopra
uno, vale lo stesso che Dirne male; pcrvguitarlo.
LAP1DON, e ndl'aecr. LAPIDONAZZO, di
cono a Cliiotfgia prr agg. ingiurioso a per
sona, e vuoi dire, Degno o Degnissimo
d'essere lapidato.
LAPIO, Voce fam. (che pare corrotto dal
lai. Lappa. V. CHAPEGIA ) Agg. ad uomo,
Impronto; Seccatura; Stucchevole; No
ioso.

Ti XE vx GnAw LAPIO, Tu sei il gran


importuno, la gran seccatura.

LAR

LAS

LAPIS, s. m. o PESTA DA LAPIS, Matita o


Lapis piombino.
LAPIS ROSSO, Matita rossa o sangui
gna.
LAPIS FILOSOFORUM, Pietra filosofale ,
cio La pretesa tramnlazione de' metalli
in oro.
CERCAR, EL LAPIS FILOSOFOHUM, Chi cer
ca l' alchimia trova i pidocchi, cio Im
poverisce, e vale Cg. Assottigliarla trop
po, Cercar o pretender cose impossibili.
LAP1SLAZARO

TORLA LABCA, Volgere; Voltare o An


dar lesto o largo o destro ai canti, vale
Andare nelle difficolt cauto e assentito.
Girar largo l'oliar largo ai canti o
alle cantonale , detto metaf. vale Andar
con caulela, schivare le difQcoll e i peri
coli , Tenersi sulle generali.
LARGO, add. largo.
LARGO DE BOGA B STRETO DE MASBGA,
Largo in cintola e stretto di mano, Che
fa il liberale in apparenza ma non lo .
LASAGNE , s. f. Lasagne , Pasta di farina
di grano notissima.
LASAT.VA , dello fig. a Uomo, Tempellone, Irresolulo, ohe si lascia sopraffare. To'
'/ un e da qua, si suoi dire Quando si ha
che fare con certi smemorati e di paca fe
de.
LASAGNA , dicesi nel sign. di Ciancia o
Fola, cio Chiacchiere lontane dal vero
DBSTIR.AR LASAGNE, Sballar ciancet
Jote, fandanie ; Lanciar cantoni o cam
pa!//, Esagerare nel vero o Contar delle
bugie.
LASAGNADA,s. f. Bravata; Tagliala;
Squartata; Bravata a credenza.
LASAGNER, s. m. Lasagnaio; PasleUiere , Colui che vende lasagne ed altre pasleFarinaiuolo, dicesi il Vendilor di fa
rina.
LASAGNTE, s. f. TagUatelli, si dicono
alcune Paste tagliate minutamente per lun
go, che comunemente si usano per far mi
nestra. Pappardelle si chiamano le Lasa
gne cotte nel brodo.
LASAGNON,
i
s. m. Lafagnone;
o
* Bietolone-*
Uomo grande e scipito.
Dioesi ancora per Agg. a Uomo in sign.
di Favolane; Cianciatore. V. PANCHIAJTA.
Dello per Lasagna grossa Lasagnotto.
LASCAR , v. Correre in parole, Esser faci
le per carattere o per imprudenza a dir
quello che non dovrcbbesi Sdrucciola
re; Scorrere; Trascorrere, Andar oltre
il dovuto termine.
Lascare o Allentare , Far pi lente ,
Stringer meno , Cedere.
LASC\R L( r.o.wE VA , T. Mar. Alleggiare
lagomona, fileggiare cio Lasciare scor
rere parte della gomona per allentarla al
lorch troppo tesa. Alleggiare la go
mona , si dice pure Quando si attaccano
ad essa de' barili vti o pezzi di legno leggiero affinch galleggi nell' acqua e non
tocchi il fondo.
LAJCR USA SCOTA, Alleggiare una scot
ta o una corda , Allentarla se troppo te
sa , facilitare il suo movimento se in qual
che punto arrestato.
I.ASCH, parlandosi di costume, Rilassare o Rilassarsi, Discostarsi dall'onesto.
Datoci ti dito, pigliamo il dito e la ma
no , cio La troppa libert ci fa peggiori.

LAPISLXZOLO / s. m. Lapislazzalo; La
pislazzoli e Lapislazzari, Pietra fina fra
le preziose e la pi tenera de' diaspri.
LARDADA, s. f. Lai-datura, II lardare.
LARDAR, v. Lardare o Lardellare , Met
ter lardelli nelle carni che si debbono ar
rostire; Coprire con fettine di lardo.
LARCELA, s.f. Lardello; Lardellino, cio
Que'pezzuoli di lardo che si mettono nel
le carni da arrostire.
LARDO, s. m. Lardo o Lardone, Grasso
e Carne di porco salata Scotennato,
diccsi alla Parte del grasso spiccala dal
porco colla cotenna; e quindi Scotenna
re, Cavare il lardo colla cotenna.
FoRCHETA DA LARDO, V. FoRCHETA.
Ujj' OCA CO TAJTTO DE LARDO, Oca arC-

raggiunta, valr Grassissima.


JNo GH' LARDI O No CHE XE STI LABDI,

Non c' sfuggi, Espressione fam. che s'usa


talvolta ironicamente per dire, None gran
fatto, Non v' gran cosa.
LARDN , s. m. o COA DB GAZA , Lardone,
T. degli Oriolai. Piccoli pezzi che entra
no a coda di rondine nel naso della poten
za delle mostre.
LARESE , i. m. Larice o Pino Larice, Al
bero di grande altezza , che alligna nelle
montagne, chiamalo da Linneo Pinus Larii. Dalle incisioni fatte nella parte legno
sa del tronco , cola un sugo resinoso chia
mato volgarmente Trementina di Vene
zia.
LEGXO o TOLA DE LAKESB , Legno o Ta
vola laricna.
LARGAR, V. SLARGAR.
LARGAZZO, Largoccio, Assai largo.
LARGO, s. m. Largo; Larghezza.
FARSE LARGO, (probabilmente dal lat.
Largior, iris.) Largheggiare; Largire o
Elargire, Usar liberalit Sparnazza
re, Spender assai e consumar il suo
Farsi jar largo, vale Farsi aver rispetto
FARSE LARGO co LE CHIACOLE, Largheg
giar di parole , cio Esser largo in pro
mettere.
FARSE LARGO co LA ROBA DEI ALTRI, Far
si larghe stringhe del cuoio altrui, detto
%
LARGO, Largo, largo, Dicesi da chi pre
cede qualche gran signore o qualche Ma
gistrato per dire Fate luogo ; Scostatevi;
Lasciate passare.
CHIAPXR EL LARGO, Pigliare il largo t
Fattura, dicono i Marinari dello andare
per l' alto mare senz' accostarsi alle terre.
STAR * LA LARGA, Giuocar largo, Non
'appressare.
,
. .

Sor

XECIO !. VSCB IN TI PREZZI , CHE FAB

CRZDBNZ*, Piacere e non credenza. V. MO


LAR.
LASCO , add. Deiole; Fievole; Floscio ,
Contrario di Duro e tegnente.
PIER LASCA, In tavola, si dicono le
Gioie di superficie piana, affaccettate so
lamente Dell' estremit.

Boa

JLAS

LASSA , add. Lasciato ; Abbandonalo.


LASSA FORA, Preterito; Ommesso.
Tim i LASSAI XE PERSI, Ogni lasciata
perdita, Quel che si lascia si perde ; ed
anche frnse de'giuocatori.
LASSAMESTAR , s. m. ESSER PIE* DB
LA83AM.BSTAR , Etser pieno di lasciamistare, Tale Esser pieno di noia o d'inqnietndine. V. MALSTAR.
LASSAR, Lasciar,:
I, VKS'UI CHE i DIGA , Lasciar che gracchino. Boccone rimproverato non ajfog
mai niuno.
LASSAR CORSJI, Trascorrere} Trasanda
re; Negligere. V. SERAR UN OCHIO, in. OCHIO.
LASSAR DA BANDA, o DA CARTE, Lasciare
a parte; Non far motto.
No LASS\R PB VESTO, V. PESTO.

L*s.-\i! ri. ci ;;l" r:-.i; L'iMCBRTO, V. CBRTO.


LASSAR FOIA BL XBGIO IN 1 t \ DISCORSO,

Guastar la coda al fagiano, la quale il


miglior suo ornamento , detto fig.
LASSARGHB DEL so PELO, V. PELO.
LAHARGHE LA -VITA , Lasciare in che
che sia. Fasta e le polpe, Tale Rovinarsi
del tutto.
LASSARGHE LA vi- ir. , V. IV: r,
LASSAR IN BIANCO O IN TB LA PIIA , La-

tciare in bianco o nella penna o in pen


na, vale Eccettuare jOmincttere/.,Mciar
nel dimenticatoio o nel chiappolo, Ne
gligere , Lasciar da parte LASSANDO inr
TB LA PENA LA TAL cossA , Tranne o Trat
tane la tal cosa.
No LASSARGHSNE pAss\R OTTA , Non glie
ne dare una.di vinta.
LASSAR LA UNO , Colpir uno a morte ;
Ucciderlo, Lasciarlo morto tuli' instante.
LASSARLA ANDAR COMK LA VOL, Lasciar
correre due soldi per ventiauattr'o dana
ri ; Lasciar andar T acqua alla china ;
Legar f asino dove vuole il padrone, Non
pensarci, Prendere il mondo come viene.
LASSAR o RESTAR iw TB u STOLE , V.
PTOLA.
LASSAR ?EH OCHIO , Lasciar nel dimen
ticatoio o nel chiappolo, Lasciare alcuno
in dimenticanza. V. PASSAR PER OCHIO, in
Ocvio.
LASSAR PER POPE , Lasciare indietro ;
.Abbandonare; Piantare; Dimenticare.
LASSARSE , Acconsentire o Consentire,
dicesi di quelle materie sode che premu
te o percosse , cedono.
LASSARSE ANDAR zo, Avvilirsi; Abban
donarsi, Mancar d'animo Parlandosi
Hi costume , Rilassarsi ; Rattiepidirsi ,
- Discoslarsi dall' onest -Parlando di vedi
ti , Andar sciamannata o sciatta, Scom
posta o negligente negli abiti.
LASSARSB DA i." osso o MOLARSB DA LA
RIVA , Pigliar ardire; Prender baldanza,
Uscire d eatta morta; OVT. Uscir del
manico ; Uscir di gatta selvatica , Tale
TJ' cir dell' usanza sua , Far pii che non si
filale.
LASSARSB , parlando di frutte, che s
tacer, uo facilmente dal nocciolo, Spic
car,!.
jfe ASSARSB VEIH l'Eli EL MASO . V. AXA.

LAT

LAT

LASIAHSE VBGNIR L* AQUA ADOSJO , V.


A QUA.
LASSAR STAR EL CAST CHS MORSICA , V.
CAI.
LASSAR so LA PAROLA , V. PAROLA.
LASSAR SUL v r. . i < i , Partirti in tul fardel nodo alfilo, vale Lasciar sul buono.
LASSA PUR ..H' r r CANTA o. ca.' BL SUBIA,
Latela eh''ei zufoli, cio Lascia eli' ei fac
cia quel che vuole che non far niente.
LASSO, s. m. Latelo o Lascito e Lassilo^
Legato fatto per testamento.
LASS
i
LASSSO / Lass o La tu; Colass;
Colassuto; Lassuso, Avv. locale, ma di
nota alteua.
LASTOLNA , s. f. T. de' Muratori , San
china o. Panchina, si dice alla Coperta di
pietra d'un parapetto o spalletta d'un pon
te e Miniti.
LASTRA, s. f. Lastra, e nel dimin. Lastretta, Pietra non molto grossa e di su
perficie piana Lavagna , dicesi ad una
sorta di pietra che si produce a suolo a
suolo, ovvero a falde, e si adopera a coprir
letti.
Per simil. dicesi Di Taric cose fatte a
guisa delle delle Pietre.
LASTRA DB FERO o DE PIOMBO, Falda;
Lamina. V. LAVA.
LASTRE DB VIRI , Lastra di vetro o di
cristallo. Invetriata o Invetriata , di
cesi alla Chiusura di vetri fatta ali' aper
tura delle lux-si ri
LASTRA DB GIAZZO , Lastra di ghiaccio.
LASTRE o LASTRONI DB GIAZZO u.vo soRA L'ALT no, Falde di ghiaccio.
QUEL DA.LB LASTRE, Lostraiuolo, l'ArteGce che lavora intorno alle lastre.
LASTRICATO, V.SALIZO.
LASTRON, s. m. Lastrone, Lastra grande.
LATA, s. f. Latta. V. BAJTDA.
LATA , detto in T. Mai:. Latta . e per
lo pi Latte al plur. Nome di alcuni pez
zi di legname che incatenano gli alberi e
allre parti delle navi.
LATACAVRE, Uccello. V. TBTAVACIIE.
LATADA, s. f. Ballato, II tempo ch'eser
cita la balia uell' allattare il bambino.
LATADRA, s.f. Baliatico, Prezzo che si
paga per allattare un bambino. V. LATADA.
LATAR, T. Allattare, Nutrir col proprio
latte i figliuoli propri od altrui.
Allattare o Poppare , vale Succiare il
latte della poppa , Prendere il latte.
LATR A BEVER , Abboccar la zinna col
fiasco, Gustare il vino come i bambini le
poppe.
EL LATA, Maniera fain. e fig. Egli
nella sua beva; Ei si gode; bffli gusta
o si bea, dicesi del Trattare o Essere in
aitare ili suo genio. V.SDABAZZARSB In
grassare in che che sia o di che che sia,
vale Goderne, Averne compiacenza.
LATARIL , s. m. Lattaiuolo , Dente de'
primi che cominciano a mettere quando
si l.ilta.
LATE , s. f. Latte, Da mi si cavano tre sofUoze } cio il Cacio, il fiukiiTO ed. il Sic-

ro. Latte vaccino; Latte pecorino, Latte


caprino.
QUEL DA LA LATB , V. (/II!.
EtSER. ORA DA TOTI ORA DA LATE , V. la

VOTO.
Latte di gallina, diciamo anche in dia
letto , e rale Del ben di Dio } Ogni bene,
posa rara. A TER TOGIA DB LATE DB GAu\ i. Aver voglia di fichi fiori, A ?er vo
glie stravaganti.
LATB DEI FICHI , Lanificio o L-uir Y
Qaell' umore viscoso e bianco come laite
che esce dal picciuolo del Dea acerbo cel
lo dal suo albero o da' rami teucri, e dal
gambo delle sue foglie verdi e da cose li
mili.
LATE DEL FOUMBVTO , o simili. Dicesi
che Ilgrano- in latte, per intendere . ).c
non maturo..
Latte del pesce, dicesi ad una Sustanza bianca e consistente, come cacio tene
ro, che si trova ne' pesci maschi a) tem
po della {regola , e colla quale essi fecondan l'uova che son gettate dalle femmine.
Arringhe da latte; Pesce di latte,
LATE MONTA , T. de' Cuochi , ed una
Vivanda ghiotta , fatta di Cavo di latte
dibattuto collo zucchero e col rosolio, che
leva in capo come quella che noi diciamoPASTA.
CAO DE LATB, V. ('.,<

GAOPI DEL LATE, Grumo o Grumelto,


li quagliamento del latte o sia il latte as
sodato nelle poppe. V. I ...KLM \a.
FA ANDAR TIA n [. VTF ALE DO.VE, duitare il latte , Deviarlo dalle poppe.

I' ' M VBG.XR EL LATB AI CALCAGNI, det


to lg. Far venire la mostarda, al naso,
Muovere ad ira alcuno.

l.r vii! EL LATE, Levar del latte , Tale


Divezzare i bambini. Levar dei latte un fi
gliuolo*.
ROBA DE LATE, Latteruolo, Vivanda fat
ta di latte ; Torta di latte o simile.
ROBA CHE PAR LATE, Lattiginoso o Latticinoso , Di colore e sostanza simile al
latte.
VBDLO DA LATE, Vitello di latte o lat
tante^
LATE DE LUNA, . m. Agarico, Specie
di fungo medicinale che nasce sol Larice.
LATERAN, add. T. forense, Laterale. Si
chiamano dalle antiche leggi Veuete LATERA.VI, li (andili.! uh a beni, quasi a latere.
LATERALI, in altro sign. Collaterali, Si
dicono OHI 111 che sono uniti con parente
la in Jinea collaterale.
L\TERE STAR A LATERB DE ono, Star
aifianchi;, Star vicino; Sodarci Prati
care:, Aver accetto.
LATESN, add. (forse dal Barb. Lactinu*
o Lnctineus) Ceruleo; Celeste ; Cileslro
e Cilestrino, Aggiunto di Colore Az
zurra il Colore alquanto pi pieno del
cilestro , e dicesi anche Turchino.
PARLAR LATESI* , detto per giucco di
parola, Latinizzare o Latinare,Darc una
lerwinazion latina ad una voce d'altra lin
gua.

LATESN, i. ro. T. de' Beccai, Animella,


Uno de' visceri dell'Animale, bianco e di

tAT

LAV

za mlle e spugn , eli*; (fa' Siedi


ci in Ialino si dice Gianduia.
LATES1L, s. m. T. de' Pese. V. CIBVOLO
. e PASSARA , pfsce.
LATESIL, o SONCO, s. m. T. degli Erbolai j Cicerbita o Grispignolo e Sonco,
Erba lalticinosa da insalala, die pince
molto ai Conigli , ed alle Vacche , delta
da' Sistematici Sonchus oleraceus.
LATICNI, s. m. Latlicinii,e dicesi an
che Lattiamo, e vale Vivanda di latte.
LATN , s. m. Latino, Linguaggio una Tol
ta parlato dagli Italiani e comane a tatto
il mondo con osciuio, ora perduto nell'oso
e imperalo soltanto -dn chi Io studia.
Latino , si dice a Composizione che s
faccia in lingua latina. Fare il latino.

Capitata ; Tonda ; e Riccia o CffffA o


Broccolulu. La Crespa, delta da noi vol
garmente RIZZA , fa le foglie crespe, imili a quelle dell'Endivia maggiore. La Ton
da , detta dn noi I , . M <: , , sparge le sue
foglie egualmente ni tondo. La Capitata
poi , detta ila noi CAPUCI.YA , fa le sue fo
glie poco differenti dalla tonda, mn que
ste si serrano cos forte insieme, come fan
no i cavoli cappucci, onde da molti chia
mata Lalluca cappuccina. Ve n'ha una
quarta variet , e si dilania anche da noi
Lattuca Romana , la quale fa le foglie
grandi che poi si dirizzano e striugonsi
insieme , facendo un cesto lungo in cui le
legano gli Ortolani in cima e tirangli la
terra attorno , e cos in oreYc tempo non
solamente si serrano le foglie insieme , ma
diventano tli dentro -via bianche e tenerissime a mangiare , e fra tutte le variet so
no pi delicate e piacevoli ri gnsto.
CATITA LATUCA , Lattugacci*.
LATGA D'ORTO ITOTELO , Modo metaf.
'Giovanelto, cio Quello di prima et, di
verde et, di primo pelo. Essere ancora
in erba.
LATME, detto in vece di FRBSCZBNE, V.
LAVADA, s. f. Lavamenlo; Lavatura.
LATDA DB PIATI, Rigovernatura.

I' iHL\J LATI.V COMB UNA VACA SPAGNOLA,

Parlar cuiusso, Dir una sentenza latina


affettala- ZYrar C orecchie a Prisciano ,
T*le Parlar malissimo il latino.
FAB BL LAT>N A CAV\LO , Fare il latino
a cavallo , cio Ridursi a far per forza o
contro il proprio genio una data cosa.
FAR PAB EL LATI A c,AT\Lo, Farla bol
lire e mal cuocere, diciamo di Colui che
con superiorit faccia fare altrui ci che
gli pareFarfrullare altrui ,-vle Violentemente spignerlo a operare.

DA UNA LAVDA DE TESTA A QUALCUN ,


SPUAB LATINI, V. SLATINA.

VELA LATINA , V. VELA.


LATINTO, s. m. Latinuccio; Latinel/o,
Composizioncella scritta in latino dai prin
cipianti.
L\TOLA, s. f. T. Agr. Piantone o Perti
ca, Palone spiccato dal ceppo della pianta
per trappiantare, che abbia tre anni.
LATOLE DB LA PERGOLA , Cornicelli o
Cornetti, Quella traversa che si pone da
capo de'bronconi, su per la quale si man
dano le vili.
LATOLA DEL TORNO, Telaio, Pe'rtica che
col suo elastico fa girare il tornio.
LATOLA , detto a Uomo , Spilungone ,
Lungo assai.
LATOLTA , s. f. Pertichella , Piccola
pertica.
LATN , s. m. Ottone ; Oricalco ; Rame
giallo ; Rame alchimiato, Metallo com. posto di ra'me purissimo mescolalo colla
zelamioa. Lato e Laton sono -voci barbarichc registrate nel Du Cange, dalle cju.ili verisimilmenle derivata la nostra.
LATONR, s. ni. Ottonaio ; Orafo tf ol
tane, Che lavora in manifatture d'ottone.
Lampanaio, si dice a quell'Ottonaio che
fa lampadi; Borchiaio a Quello che fa bor
chie , scudetti . rosette etc. bottonaio a
Quello che fa bottoni d'ottone.
LATONRA , s. f. La femmina dell" Otto
naio, la quale potrebbe dirsi Ottonala.
LATROCINIO i
LATRONCINIO/ s. m. Furto, Ruberia
emplice. V. LADRONBZZO.
LATGA, s. f. Lattuga comune o Lattu
ga a palla, Erbaggio comunissimo, che
fa cesto e si mangia crudo e cotto, detto
da' Sistematici Lactuca saliva. Si chiama
Lalluca, perche abbonda d' una specie di
lattificcio. Se ncdistioguono ire sorta, cio

detto fig. Lavare il capo ad alcuno colle


frombole o col ranno; Dare una buona
mano di stregghia o una "buona slregghiatura; Darevna canata; Fare un bel
rabbuffo colle parole ; Dare o Fare una
sbarbazzata, una scopatura, un lavaca
po, un rovescio,
LAVAGNA , s. f. o PIER DA LASTIIE , La
vagna, Lastra di pietra della da' Natura
listi Ardesia, sopra di cui si disegnano ai
principianti le figure geomctriche. Si ado
pera principalmente ne' luoghi moHluosi
a coprire i telti. Dicesi ancora Pietra lavagnosa; Argilla schistusa mentale o ta
bulare o ligulare.
LAVAMACHIE, V. CAVAUACHIB e CALZBTA.

LAVAMN, s. m. Lavamane e Lavamani,


Arnese di legno con tre piedi da posarvi
sopra la catinella per lavar! le mani. V.
BAOCA e LA VLO.
LAVANDA, s. f. Lavanda e Spigo, Sorta
di frutice di foglie e fiore odorifero e aro
matico, notissimo, detto da Liuti. Lavandula Spica.
LAVANDR, s. m. Lavandaio, Quello che
lava e monda i pannilini; e che nel sign.
di Imbianchire le tele , direfabesi Curan
daio o Imbiancatore di tele.
LAVANDHA , Lavandaia o Lavandara,
dicesi la Femmina.
LA VA OR , s. m. Lavatoio, II luogo dove si
lava.
LAVAP1ATI, s. m. Lavascodelle; Guattero. V. SGUTABO.
LAVAR , v. Lavare, Far pelila e netta una
cosa Dilavare, vale Lavando consuma' re e portar via.
TOH.VB A LAVB, Rilavare.
LAYAK i< t, Kvao A ; V L.V >, Lavare il ca-

LAV

5o3

p aW asino, Tale Coltivar alcuno inutil


mente.
LAVAR i DBAPI , Imlucatare , Imbian
chire i pannilini.
LAVAR i GOTI, e simili, Sciacquare; Ri
sciacquare.
LAI Vr; i PIATI, Rigovernare.
LATH LE PIAGHE , Detergere; Purgare;
Nettare; Mondare; Lavare.
LAVARSE LA BOCA DE QUALCIJV , V. BOCA.

LAVAR LA TESTA A QUALcby, V. LAT.\IU.


LATARSE co L' ASSO, Inacelarsi.
UNA MAN LATA L' ALTRA E TCT8 DO tA-

VA LA FAZZA , Una man lava l' altra e le


due il capo , Prov. dinotante che Un urt
ino ha bisogno dell' altro LAVARSB LB
JCAN, Lavarsi le mani d'alcuna cosa, di
cesi del Non ne volere assolutamente pi
impacciarsi.
LAVATIVO, *. m. V. SEBTIZI\L.
LAVAURE, s. f. Rigovernature; Lavatu
ra di scodelle Sciacquatura, si dice
l'Acqua in cui si sciacquala alcuna cosa.
LAVAURB PER BL FORCO , Imbratto , si
dice Quel cibo che si da al porco nel i tuo
golo. Imbratto da porci.
LAVAZZO , Erba. V. GBAPBGIA.
LAUDAR, T. .Termine molto usato nel Po
ro sotlo i Vendi, Laudare, Approvare: il
Confermarsi dal Tribunale supcriore una
semenza pronunciata dall'inferiore, fi MIO
contrario TAGH, V.
LAUDMIO,s. m. Laudemio, T. leg.le
ex Veneto , dal barbarico Luudemiunt.
Specie di Gravezza o Contribuzione, cui
era tenuto un nuovo FeuilulnTo I caco
. <lcll'invesliluradel suo Feudo verso il Go
verno Vendo, di cui riconosceva ildiretlo domnio.
E Contribuzione non meno clic il nuoTO Enfiteula tenuto di pagare al padro. ne direttario del fondo ciilitcutico,qua lido
ne riceve l'inveslilura o la conferma. Quin
di Pagare il laudemio, vale Pagare la det
ta gravezza.
LAUDO, s. m. Corrotto da Laude, T. del
Foro ex Veneto, vale Confermi, Appro
vazione della prima sentenza Lodo
propriam. la Sentenza degli arbitri.
DAR BL LAUDO A UNA FATUHA , Dare l

laudo, maniera che usasi iu pratica, che


vuoi dire Approvare ; Omologare, ed ,
per esempio , Quando 1' Ingegnere desti
nato dall'Autorit competente, dopo aver
veduto ed esaminato un'opera pubblica
nuovamente compiuta da un appaltatore,
e trovatala a dovere, la approva. V. CoLAUDO.
LAVLO, s. m. ( coll'e larga ) ( dal lai. Labellum) Lavamani o Acquaio delle sagrl stie, quel luogo dove i Sacerdoti cele
branti si lavano le mani.
GALBTO DEL LATELO, V. GALBTO.
LAVEZER , s. m. Voce ani. Calderaio ,
Ora si dice CALDBHBR , V.
LAVZO ( colla i dolce) s. m. Laveggio,
Vaso di pietra Viva fallo al tornio per cuo
cervi o, in. la vivanda in cambio di pen
tola ; ed ha il manico come il paiuulo.
LAVINA , V. SIAVJM.

LAZ
LAVORIR , V. LAOMBH.
LAVRANR o LVBANO, s. m. lauro o Al
loro , dello da' Botanici Laurus nubili-i.
Pianta o Albero odorifero e sempre verde,
assai conosciuto e comune in Italia.

LOGO PIBN DE LAVRANI, Laureto, Cam


po piantalo di lauri.
LAVRANTO , s. m. Allorino, Piccolo Al
loro.
LAVRTO, s.m. Labbricciuoln; Labbruccio , Piccolo labbro. Nel plur. Le labbricciuola LAVKTI CHEMESI.VI, Labbra di
rubino, cio Rosse, Termighe.
LAVRO , s. m. Labbro, e nel plnr. Labbra
e Labbri,e poeticamente Le (aoia, Estre
mit della bocca con cui si cnoprono i den
ti. "
B08BTB DEI LAVRI, Filtro, Quel SCHO SU-

perficiale nel mezzo superiore delle labbra,


che soggiace immediatamente al setto del
le narici.
AVER i LAVRI SCORTEGLI , V. SCORTECI.
AVER EL DOLCE sui LAVtti , Aver il mele
tulle labbra, Aver maniere dolci.
LAUTR , s. m. Liutaio , Artefice che fa
liuti e strumenti analoghi, comeTiolini,
violoncelli , chilarre eie. Questo Tocabolo
Liutaio ha sempre continualo a lai sorta
d' artisli , perch il Liulo era uua volta lo
strumento pi comune e da essi a prefe
renza fabbricatoStrumen/oiodicesi l'Ar
tefice che fa strumenti musicali. Fabbricalar di chitarre.
LAUTRA , . f. La femmina del Liutaio,
la quale, seguendosi l'uso di simili voci co
s formate, potrebbe dirsi Liutaio.
LAUTO, s. m. Liuto o Leuto, Strumen
to musicale di corde , una Tolta assai co
nosciuto anche in Venezia , ma .V tempi
noslri disusalo . Leggesi nel Dizionario
della Musica del Ciancili che queslo stru
mento fu inventalo da un Francese di ca
sa Laut , da cui Irasse il nome.
MAGRO COME trx LA^TO, Allampanato;
Magno arrabbiato; Munto; Lanternaio.
Agg. ad Uomo secco a dismisura.
LAZARTO,s. m. Lazzeretto, Spedale
degli appcstati; e anche Luogo doTC si
guardano gli uomini e le robe espelle di
peste.
Nel libro sali' Origine delle Feste Ve
neziane , si pretende che la voce LAZZERBTTO sia corrotta da Nazaret, perch il
primo de' nostri due Lazzeretti per la pe
ste del secolo XIV. fu piantalo urli' Isoletta ov' erano i Monaci di S. Marin in NAznrel. Io vorrei a<l onore del Veneziano
dialetto che questa erudizionc fosse vera
quanto quella che per esempio io riporto
alla parola Fio; ma vi contrasta il sapere
che Lazzeretto chiamava*! in origine lo
Spedale destinato a curare i lebbrosi , e
che Lazzari dicevasi appunto un dui X. se
colo ai Lebbrosi dal titolo d' una Chiesa,
ch'era piantala poco fuori di Gerusalem
me, dedicata a S.Lazzaro protettore di la
li infermi.
NOVA DA lAZAnsTO, Novella da Lazze
retto, detto mei. e intendiamo Novella so
spetta , della cui verit convien frattanto
dubitare finch non sia purgata, cio ar-

LEA
verit. Quindi quando si sente raeconure una cosa di recente avTenula , laluno
dice MANDEMOLA AL LAZARETO , ch'i quan10 dire Mandiamola allo spurgo,cioi- Du
bitiamone.
ESSER UN LAtARTO, Aver pi mah che
11 cavallo della corretta, dicesi di Chi ab
bia addosso molte mascalcie e doglie.
LAZAR1I , V. Fono LASARIOL.
L\ZARO 1
LAZ ARON / add. Sudicio; Malvestito Lazzaroni si chiamano in Napoli i poieri
e la plebaglia.
LAZO (colla z dolce) s. m. Lazio (pronun
ciato colle * dolci ) Allo giocoso che muo
re al riso ; e Qualunque axione che faccia
no i Comici per esprimere il lor pensiero .
DAR LAZO IN TBL ZOGO, Dar pasto, cio
Lasciarsi Tncere qualche cosa artificiosa
mente per tirar su altrui.
FA LAZI , V. FAR SEMINI, in SBSThf.
Lazo , con una sola z , dieesi a Scaltro
introducimene o ripiego , od altro accor
to modo nel discorso ; e quindi Lazeggiare , Usare scaltri inlroducimenli e curio
si ripieghi nel discorso.
LAZZTO , s. m. Lacciuolo e Lacciaia o
Laccioletto e Lacciuoletto, Piccolo laccio.
LAZZTO DA OSELETI, V. in LAZZO.
LAZZO , s. m. Laccio ; Nodo scorsoio, Sor
ta di legamento che quanto pi si tira pi
serra , e che scorre agevolmente volendo
stringere o slacciare Accappiare, vale
Legare o stringere con nodo scorsoio , e
dicesi per lo pi delle Some.
LAZZO DA PICAR, Laccio; Capestro; Fu
ne strozzatola, Quel laccio con cui s'im
piccano gli uomini per sentenza della giuslizia.
LAZZO DA OBLI , Lacciuolo , e nel dim.
Lacciuoletto e Laccioletto , Cappio cor
soio fallo di crine di caTallo, con cui si pi
gliano gli uccelli Scaletta, dicesi ai Pic
coli lacciuoli da prender colombi Ta
gliuolo, vale Laccio con cui si pigliano gli
animali per li piedi.
FILAR BL LAZZO , V. FILAR.
MBTER BL LAZZO AL COLO A tjsfo, detto
Cg. Mettere la cavezza alla /rola o al col
lo ad altrui, si die* dell'Obbligar con for
za o Violentar alcuno a far uua cosa.
LE A, s. f. Limo; Limaccio; Mota ; Mel
ma ; Melmetta, Fango attaccaticcio e ter
ra eh' il fondo delle paluili , de' fossi e
de' limili.
IMPIANTA uv TE LA LBA, 'Ammelmato,
o Ammemmato; Fitto nella melma.
LEAMA , add. Letamato; Concimato; Letaminato; Governato, dicesi delle Terre
ingrassale col letame.
LEAM\R, v. Letamare; Allelamare; Letaminare; Concimare; Conciare; Stab
biare , Governar le lerre col letame per
ingrassarle.
LEAME o LOAMB , s. m. Letame ; Litame,
Fine ; Fimo ; Stabbio; Sugo; Stallatico;
Concio , Le immondezze che si ricavano
dal regno animale , per uso di concimare
le lerre.
Concio ben macero o stagionato } dice-

LEG
l Quello eh* siatu bagnato ed incappa-'
lo dalle pioggie. V. GRAMA.
DBvsnXa LBAICE DB SACRA, Essere seppellito.

STAGIONAR BL LP.AMF. , Maturare lo le


tame, vale Infracidare.
LEAMER , s. m. Letamaio ; Mondezzaio i
Concimaia, Deposito di spazzature che si
raccolgono per uso di concimare le terre
Sterquilinio o Sterquilino, si dice al
Luogo dove si fa adunanza di letame
ferminaria , diceii in Toscana ad u
Monlicello di sugo fallo ad arie nella bu
sa corte perch TI nascano inclitissimi Ter
mi per nutrimento delle galline e de' poi laslrini che raspando se gli procacciano.
LEANDRO, s. m. Oleandro; Nerio; Ro
dodendro; Alloro-rosa o Alloro indiano ,
Arboscello che si collifa anche ne' Tasi ,
d' un verde perpeluo , che fa i fiori rubi
condi alla maniera delle rose , odorosi ,
e che si chiamano Fiori di S. Giuseppe.
Fu dello Nerio dal Matlioli, e da Linnea
Nerium Oleander.

LEATICO , V. LIATICOV
LEC\R, V. LicXa e i suoi derivali.
LEGO (coli' e larga) s. m. Ecco susl. Vo
ce che mediante il ripercuolimenlo in al
cuni luoghi alii a renderla , li ritorna al
le orecchie. Scrivesi anche /'. .
<! >M Vn DA LEGO, V. CANTI*.
LEGALIT, s. Legalit e Legalizzazio
ne, Aulenlicazione di qualche carta che
si fa col mezzo d'un pubblico uffizio.
LEGALIZX , add. Legalizzato, Autenti
calo.
,
LEGALIZ\R , v. Legalizzare, Autentica
re, Render degno di fede; e dicesi delle
Scrillure acci possano essere riconosciu
te come legali. V. RBCALIZAK.
LEGATN, s. m. Legatuzzo , Piccolo le
galo , di poco valore.

LEGE o I.E/.E, s. f. Legge.


LECE CHE STA E VIVE, Legge vigente;
Legge imperante; Legge attuale.
D.\L DISORDINE VIE LB LBGI , Da' Cat-

tivi costumi vengono le buone leggi , Le


leggi nascono dai casi che insegnano a prov
vedervi.
LA LECE NO TIBN CONTRO I PATI , / pat
ti rompon le leggi , si dice A chi adduce
una legge contro una cosa patinila.

LA LECE VENEZIANA DCBA OXA SETIMANA , dicevasi ni trmpi del GoTerno Vene
to , Fatta la legge , pensata la malizia,
e Tale che II popolo procura sempre di elu
dere la mente del Legislatore.
LA NECESSIT NO GA LECE, La nfcessit non ha legge,Vrov. che si dice del Far
si lecito per necessit ci che per legge
illecito.

No AVER NE LEGE N FEDE, Esser gen


te di scarriera, Uomini presti al mal fa
re. Non aver diritto n rovescio, Non arer
carattere.
ESSER DB LA LECE O OlVO DE LA LBGS ,

Maniera bassa , Esser di calca , vale Es


ser trislo , furbo , astuto, mariuolo ; ed es
ser Uomo da fare qualsivoglia fanteria
Vale anche Essere compagnone o buon

EG

LEN

LEN

, cio Uomo gloriale , piacevole e


di buon tempo.
LEGENDA, s. f. Leggenda, Storiella Ji
poco pregio e per lo pi favolosa.
Kr. MB N'HA DA U.VA LEOE.NCA , V. FILA-

SANTA MARTA, Akro legno che


ci viene per via di commercio dall' Isola
di S. Marta dell'America meridionale, con
cui si tinge color di rosa detto in si
stema da Persoon , Cesalpinia Sappan.
LEGNO SANTO , Guaiaco o Legno tan
to, Sorta di legano che ci vien dall'Ame
rica e serve agli usi della medicina e del
la i intimi. E detto ila'Botauici Guaiacum
officinale,
LEGNO vERzV:y, Legno Verzino o Brai/ello. Legno Americano, detto da' Si
stematici Cesalpinia Echinata, che si
trasporta in Europa e si adopera per tin
gere in rosso.
LEGNO ZALO D'OLANDA, Brasletlo Gial
lo? o Sandalo giallo? Altra specie di le
gno che ci viene ingrossi pezzi dall'Ame
rica, il quale serre non sojo per tingere
in giallo, ma per lavori d'impiallacciatu
re. Questo legno dell'albero nominato da
Linn. Morus Tinctoria.
LEGNO ZALO D'INGHILTERA, detto da' N&,
gozianli SGODANO DB LA GIAMBICA , Altra
torta di Legno che ci viene per via di com
mercio e serre a tingere in giallo. Questa
pianta fa nominata daMiller Aforiw Zanthoxylum , ma lii poi riconosciuto esser la
stessa del Morut (indoriti di Linneo so
pra indicata.
LEGNSO, add. Legnoso; Tiglioso, Che
ila della qualit del legno.
Stopposo e A lido, dicesi delle Rape e
dei Ramolacci qiun. !.. il loro sugo e ina
ridito.
"

, vigorosa a far che che sia ANCUO NO co


LENA , Oggi non ho voglia, non ho estro,
fon pieno di mal umore, di lasciami stare.
LENA, (coli' e larga) s. f. Elena, Nome
proprio di Donna.
SANTA LENA, 5. Elena, Titolare d'una
Chiesa e Isola presso a Venezia.
LENCA, T. de' Pese. V. EWCA.
LENDEGO, s. m. Indaco, Sugo rappreso
che si trae dalla Pianta chiamata da' Sistem. Indigofera argentea, col quale si ti
gne in colore tra turchino e. azzurro. Il
miglior Indaco dicesi Guattimalo.

JTIOCA.

LEGNA o LECITE, s. (. La legna, nel num.


'. del meno e Le legna o Le legne nel nu mero <lel pi, Legname da abbruciare.
Sprocco , dieesi Qualunque legno da ar
dere. V. LEGNO.
LEGNA MONTA , Legname o Legna marticina , dicesi del Legname che si secca
naturalmente sul tronco.
LEGNA EECA CHE FACILMENTE s BRUSA ,
' Legna seccaticcia o incendevate.
LEGNA VBRDE, ferdemezzo, Fra fresco
e secco.
LEGNAME, s. m. Legname , Nome uni
versale de* Legni.
LEGNAME MEZO MARZO , Legname fun
goso, dicesi per metaC de' Legnami che
per soverchia umidit infracidano.
LEGNAME MORTO , Legname morticino,
Seccume; Seccaticcia.
LEGNAME DA BRUSR, Legname da ar
dere.
LEGNAME VBCHIO, Scommentato, dice
si in Marineria del Legname della nave
diseccato dal sole e dai venti.
LEGNAME DA SEGAR, Legname segatic
elo.
LEGNAME DA orBUA , Legname da fab
briche. - '
LEGNAME SCONTROSO, V. SCONTBOSO.
DunO DB LEGNAME, V. DuHO.

TRAR DEI LEGNAMT, V. TRAR.


LEGNER , s. f. Legnaia , Magazzino da
Jrgnc o Massa di legne Catasta, dice
si alla Massa di legni rifcssi d'allezza e lar
ghezza determinata secondo i luoghi. E
quindi Accatastare, Far catasta,
LEGNO, s. m. Legno.
LEGNO FACILE A HOMPERSE, Zes*no.ftiantereccio, Che agevolmente si stianta.
LEGTTO DA CALZE, V. CAGNOL.
LEGNO, detto per Agg. ad uomo, Me
stolone; Scimunito; Stupido. V. PALO.
CA h. ,0 DE LEGNA VERDE , ili-Ito Cg. Cif
rici di tenera figliuola nza.

Turo LEGNO , E tutta fava , e vale la


tessa cosa. Come i poponi di Chioggia,
iutle d'una buccia o pasta, Le donne so
no tutte compagne.
LEGNO CON LEGNO, Grattugia con grat
tugia nanfa cacio o non guadagna.
I TRE LEONI , la Forca Morire in su
tre legni , Essere impiccato.
.
OMO DK LEGNO , V. OMO.
LEGNO DE CAMFECHIO, V. CA.MPECHIO.
LEGNO DE GIUDA , Siliquastro comune,
letto anche Albero di Giuda. Albero bel
lissimo per li suoi fiori di color rosso acceo. Ne abbiamo nel nostro pubblico giar
dino. Linneo lo chiama Cercit siliquattrum.
LEGNO DEL BRAS!L, V. FERNAMBUCO.
LEGNO BOSA , T. de' Negozianti , Legno
rodio o Legno di rose, Sorta di leguo che
ci vieii portalo dalle Isole Canarie , ed
chiamato da Linueo Genista Canarienit.
39

LEGORA, s. f. allegoria.
LEGREZZA , Voce anliq. Ailegrezza.
LEGUME i
LEGMO / s. m. Legume o Civaia, No
me generico di tutti i grani che nascono
co' baccelli, come delle fave , de' piselli ,
fagiuoli, ceci, lenti, vecce e cicerchie, e
che servono a nostro cibo.
LEGURO o LAjfciiao, s. m. o LUSERTA VER
DE, Samarro o Lucertolone , Specie di
Lucerta con coda verticillata alquanto lun
ga , con isquame acute e il corpo verde. I
Sistematici la chiama no Lacerta agilis varietas viridis.

LEMENTO,V. LAMENTO.
LEMO, s. ro. (coli* e aperta) Lagno, La
mento senza espressione di parole , voce
inarticolata significante lamento compas
sionevole, che anche dicesi Mugolamen
to Lagno o Mugolo il Lagno conti
nuato.
LEMOSIVA, s. f. Limosina ed Elemosina.
CERCAR LA LBMOSJNA , Limosinare o
Elemosinare.
LEMOSIN1R, t. m. Limosiniere ; Limr
sinario; Limosiniero.
LENA (co)}' e stretta) s. f. Lena; Alena;
Vigore, Fiato, Robustezza.
PERDER LA LENA , Allenare No co pii/
LENA , Alleno; Non ho pi lena; Non ho
pi fiato.
CHIAP'AR IENA , Allenarsi, Prender vi
gore o lena, Avvalorarsi.
LENA, noi diciamo ancora per Voglia;.
Estro; Destro; Buon umore, Disposizion

3o5

LENGAIZZO, add. Lenguacciuto. V. SLBNCUAZZON.

LENGUA, s. f. Lingua, Membro del cor


po con cui si forma la voce. Limbello, di
cesi per suini.
LENGUA CHE LA PAR UNA DURATA , Lin
gua difrullone, Che parla a salti e a inteppi.
LENGUA CHE TAGIA E CHE -CUSB o CHE POS
TA VIA LA PELB O LENGUA DA VITUPERIO ,

Lingua che taglia e fora o che taglia e


fende; Lingua lunga; Lingua tafana ;
Forbicione; Linguafracida; Lingua ser
pentina; Lingua nocino ; Lingua pi ta
gliente deforbicioni, dicesi d' Uomo ma
ligno e maldicente.
LBNGUA DA DO, Bilinguo, Che ha due
lingue, Fallace, Susurroni, diconsi Co
loro che tra gli amici seminano discordie.
LENGUA GROSSA, Lingua impacciata, Dicesi a cagione del vino.
LBNGUA o BRAZZO DE MAH, Cala ; Seno, ' ~*
JBraccio di mare fra due capi o punti di
terra.
Lingua, dicesi per Idioma , Linguag
gio Popoli unilingui, si dicono quelli
che parlano la slessa lingua.
AVER FERSO LA LENGUA, Aver lasciato
la lingua a casa o al beccaio, Si dice di
Chi sta sei/a parlare in compagnia di al
tri.
* . "
AVER SU LA CIMA O SULFICEGO DE EA L.VGUA , V. PlCEGO.

CATAR FORA LA LBNGUA , Cavarfuori il


limbello; Darfuoco alla bombarda, In
cominciar a parlare. Usuo contrario La
sciar la lingua a casa o al beccaio. '.
K nini DE LENGUA , Discorto o Trascorso
di lingua.
ESSER BETA DA LA LENGUA SCHIET* V
BETA.
LIBRO co POSTO DB Fib LENGUE , Libro
Poliglotta.
METER LA LBNGUA DA PER TUTO, V. PszZETA.
No AVER PELO SU LA LENGUA , Egli ha

la lingua in bala; Non gli muore la lin


gua in bocca o Non se gli rappalloizola.
E' non sar rimandato permutolo.Purla schietto e speditamente.
TEGNR LA LBNGUA DRBNTO DEI DENTI
Tener la lingua a freno o Tenerla in bri
glia; Raffrenare la lingua, vale Parlare
consideratamente e con riguardo.
AVD A MBTER LA LEKCUA IN T' UN GA-

TUI.O; Maniera d' ammonizione, Tenete la


lingua afreno o in briglia, Parlale eoa
riguardo.

LES

5o6
TOT! PARLA LA SO LBWflWA ,

pria il suo latino, cio La sua lingua,


T0TO BL 80 TORTB STA IN TE LA LEJTCCA,

Aver il tuo in contanti nella lingua, Aver


tutto quanto il suo maggior capitale nelle
chiacchiere.
LA LENGUA TUA BOv' BL DENTE DIOL , La

lingua batte dove il dente duole, Prov.


Sempre si ricade sulla cosa che preme.
LENGUA DE VACA , s. f. Lapazio, detto
in Toscana Samice o Rombice , Erba che
,fa le foglie lunghe e larghe della figura
d'una lingua vaccina, e che cresce ne* luo
ghi incolli ; delta in sislema Rumex patienlia.
LBNGUA DB VACA , dello per ingiuria di
Lingua mordace, Lingua tabana ofractda ; Lingua serpentina.
LENGUAGIO , s. m. Linguaggio, La pro
pria favella di ciascuna Nazione.
TBGNR u\ CERTO LBNGUAGIO, Tener un
eerto parlare o discorso; Parlare in cer
ta guisa, cio Un certo modo di discor
rere o equivoco o sardonico o simile ; e di
cesi per lo pi in mala parte.
LENGUAL, s m. Linguale, Chiamasi una
specie di salsiccia in cui racchiudesi colla
carne di porco tritola anche la lingua.
LENGDAZZA, s.f. Linguaccia} Mala lin
gua; Lingua noi'ina.
LENGUAZZN , V. SLBKGUAZZJT.
LENGULA, t.t.Striscetta di cuoio; Cin
turino, Pezzclto lungo di cuoio , che ser
ve a varii usi.
LESOCELA DE LA BALANZA, V. BALANZA.
LENGULA UEL SALTARLO , Linguetta
del salterello, Pezzettino di legno tagliato
a ugnatura e adattato al salterello degli
slrumenli da tasto e da corde. Linguetta
negli Organi sono piccoli pezzi d'ottone
flessibile ed elastico di cui si cnopre il can
nello !" oltone degli organi.
LENGULA DB LE BRAGIIESSE , T. de' Sar
ti , Coda, Quella con che altre volle si af
fibbiavano i calzoni al codino (CENTTJRN)
per di dielro.
LENGUTA , s. f. Linguetta , Piccola lin
gua.
LENGUBTA DA REDE , V. AGO DA ur.nr,
LENGUIN, s. m. Linguino, Dimin. e Vez
zeggiativo di Lingua.
LENTARNE , s. f. T. Agr. Lente o Len
ticchia palustre o Erba Palla , della da'
Sistein. I. e ni un gibia e Lenticula palustrit. Pianticella acquatica di foglietle
tondeggianti e polpose, simili alle len
ticchie , la quale si vede sovente coprire
in forma di tappeto composto d' infini
te foglioline verdi chiare la superficie de*
slagni e delle paludi. Le Anatre ed altri
uccelli di .-im.'l razza se ne cibano volen
tieri.
LENTE, s. f. Lente; Lenticchia; Lenta;
Civaia, e Lente civaia, Legume noto pro
dotto da una Pianticella detta da Botanici
Ervum Lens.
Lente , diccsi per Vetro o Cristallo di
figura simile alla Lente. Se il vetro con
vesso da una parte sola, dicesi Mezza lente.

Lsjrrs DBL PENDOLO , T. degli Oriolai ,


Lente; Lente del bilanciere.
LE.VTK , detto per LBNTIZEXB, V.
LENTISCHIO , s. m. Lentisco e Dentitchio, dello da Linn. Pittacia Lenliscus,
Albero da cui cola quella resina che dicesi Mastice. Le sue foglie odorose ppnno
estere impiegale nella concia de' cuoi, co
me praticavasi in Venezia al tempo del
Maltiolo. Dai piccoli odorosi suoi frutti i
cava olio per espressione, il quale adatlatissimo per ardere nelle lucerne span
dendo grato odore , come pure per i sapo
ni che rende odorosi. Questo legno sti
mato buono per fortificare le gengive , on
de se ne faceva teccadenli , da' quali venuio il nome di Dentischio e poi di Len
tisco.
LENTZENE , i. f. Lentiggine i Lintggine, e Litiggine o Letiggine. Macchiette
che si spargono particolarmente ul viso,
simili alle lenti.
Piai DB LBNTIZBITB, Lentigginoso o Letgginoso. V. PAXB.
LENZA , s. f. ( colla z aspra ) Voce ant. che
significa Acqua. ancora usata per come
furbesca dagli Osli, con che indicano l'Ac
qua eh' essi meschiano col vino per allun
garlo.
BoLA DE LA LENZA , V. BoLA.

LEON RA , s. . Eleonora, Nome proprio


di femmina.
LEPA , pesce. V. TBICCA DB MAR.
LEPRA, s. f. Lebbra, Specie di Scabbia in
sommo grado, che fa bruttissima crosta
in sulla pelle.
LEPRSO , add. Lebbroso, Pien di lebbra.
LERIG1N , s. f. Voce bassa, delta per Re
ligione.
LERIG10SO, dd. Religioso.
LERIOUIA, s. f. Reliquia.
LEROA , s. m. Chiamasi comunemente una
Medicina purgativa e curativa , introdol1,1 ed accolla con qualche fanatismo popo
lare fra noi l'anno i8z5; stata proposta
ed insegnata dal Chirurgo parigino LeJtoi,
donde trasse il suo- nome volgare. Le re
gole di comporla e di usarla cautamente
in pratica , sono prescritle in un libro di
vulgato per tutta Italia colle stampe in tan
te edizioni , al quale pu ricorrere chiun
que avesse curiosit d'informarsene.
LERGIO , s. m. Voce degli idioli , V. RELOGIO.

LESCA , s. f. Esca , Quella materia , che


preparala o conciala col sai nitro purifi
cato, serve a baller fuoco.
QUEL DA LA LBSCA, Etcaiuolo, Vendi
tore di esca, zolfanelli e pietre focaie.
BARTA DB LBSCA , V. BARBTA.
LESCA , detto in T. de' pescatori , Esca
diccsi al Cibo con cui si allettano i pesci
per farne pecca.
LESCA pure , in T. de' Valligiani, dicon
ci quelle piante erbacee, fra le quali spe
cialmente la Tifa (PAVRA) e la Carice
(CABBSiNA),che sono tagliate ue'Iuoghi pa
ludosi , affastellale , seccale al sole e ven
dute ad uso di fuoco in mancanza di cannuccie. Quest'erbe sono poi chiamate LE-

LET
SCA , divenendo per la loro leggerezza fa
cilmente arsibili , quasi Etca.
LESCADRA , $. f. T. Milit. Polverino,
Polvere da guerra o slacciala o che non
stata aggranellata o che non lo pi. Nel
secondo caso chiamasi pi propr. Polveri
no verde; nel tetto Polverino vecchio o
Polveraccio. II polverino come pi fino
della polvere serve a Dar l' innescatura al
pezzo , quando non si usa lo stoppino.
LESCAR , . T. de' Cacciatori, lo stesso che
INESCAR, V. qunta voce al terzo sigu.
LESCHE , Sorla di Pianta. V. iuos.
LESGNO (coli' e stretta) s. m. Pennec
chio o LucJgvto/OjQuella quantit di lino,
canape etc. che si mette sulla rocca per fi
lare.
LESSA, s. f. e per lo pi LESSE in plur.
Succiola; Ballotta; Balogia; Tiglia; Tigliata, Castagna colta nell acqua colla sua
scorza.
CALDI I.K LESSE, Calde tiglie.
LESSXDA , s. f. Letsatura , II lessare.
LESSADkNA, s. f. Biiletsatura , Leggera
lessatura.
DAR OKA LESSADINA , Bislessare.
LESSAR, v. Lessare ; Allessare, Cuocere
che che sia nell'acqua.
LESSO , $. m. Lesso e Allesso, La cosa che
si lessa, e per lo pi s'intende della car
ne o simile.
LESSO , add. Lesto e Allesso , Bollito e
cotto nell'acqua.
MAL coro LESSO, Bislesso.
/
OMO LESSO , Grullo e Mogio , Che sta
ottuso , conlrario di DestoEbete, Fiac
co , debole , pigro , che ha gli spirili mor
ti-Cencio molle; Pulcin lagnalo o Gal
lina bagnala, vale Di poco spirilo, timi
do, freddo-Lonzo o Floscio, direbbesi di
Chi lenlo , pigro o tardo per grassezza.
LESTR, v. Allestire; Ammannirt, Pre
parare.
LESTO, add. Lesto cio Destro, pronto,
presto.
LESTO DB MAir , V. LADRO.
LTERA o LBTARA , i. m. Lettera o Pisto
la Missiva o Invievole, diccsi a Quel
la che si scrive la prima ; Responsiva o
Risponsiva a Quella che si risponde.
Lettera chiamasi il Carattere dell' Al
fabeto; e Tutti i Caratteri di Stamperia.
V. CABTER LETBRB GRANDE , Lettere
maiuscole e nel climin. Maiuscolette
LETERE BASSE, Lettere minuscole OCHIO
DB LB LETEEB, V. in CABTBA

CULO O

FONDO DE LE LETBKB, Pie delle lettere , La


parie o estremit opposta all'occhio TACA DB LE LETERE, V. TACA. Asta delle
lettere, dicesi a Quella parte de' caratteri
che esce dalla riga per di sopra ; Penden
za (dal francete Pendentif) Quella clic
esce per di sotto e eh' come Coda.
LETEHA DE RACOMANDAZIUN, Commen
datizia , e talora per ironia indica biasi
mo
FAR UNA BONA LETEHA DE RACOMAN-

DAzitar, detto per ironia, Tagliar i pan


ni addosso ad alcuno, Dar mala informa
zione in aggravio altrui.
LBTBBA ORBA , Lettera cieca ; Lettera

LET

LEV

anonima, Senza nome di chi l'ha scrina


LETERB oass , dello in T. degli Stam
patori, Lettere cattive d'occhio ; Lettere
guastate, corrose, Sono appunto Quelle
guastale che convien cangiare nella corre
zione d' un'Opera.
DlBCBBLB O l' A II I. AD SUB A LETEBE DE SCA
TOLA , Parlargli a lettere di scatola o di
speziali o di appigionasi o in volgare,cio
Chiaramente, Parlare liberamente. V.ScATOI.A.
FERMA* LB LBTERE, Intercettare, Sor
prendere ; arrestar lettere missive o simi
li per iscoprir qualche disegno eie. E quin
di Lettere inlurcette e Intercezione di let
tere.
No SAVBH DB LBTERA , Ifon saper legge
re ; Esser uomo senza lettera ; Essere illitterato.

I.ETO O GlAZZA DB LE CABOTI , T. de' Mu


ratori , Arcale, Catena che si pone nella
parie inferiore de'cavallelli , falla pure di
legno come le travi.

SCRITOR DB LBTBRB , Li'lti-riUl.

LETERATO, s. m. Letterato ; Scienziato


nelle lettere, Che ha lettere o dell' eradisione.
GRAN LETBIUTO, TolleratoneLetteratissimo il Superlativo.
LBTERATO MINCHIO.Y , Letteruto , Lelterato da poco Scoperalibrai , Letterataccio eh' d'impaccio a' librai.
LETESN, s.m.LetticeUo; Letterello; Leitino; Lcttucco ; Letticciuolo, Piccolo let
to.
LET1RA , s. f. Lettiera o Cassa del letto.
Intelaiatura di legnami in cui sono posle
le assi clic reggono il saccone e le malei- as
se del lei lo.
LETO , s. m. Letto , Quell' arnese su cui
si dorme. V. TOLE, CAVALETI , LETIERA ,
TESTIERA , STRAMAZZO, PACION, CAVAZZL, CUSSINI, NIZIOLI, FILZADA, IMBOTA,
COVERTR , SPONDA , CALESBLA , eie.
ANDAR IN LETO, Allettarsi, Coricarsi.
ANDAR IN LBTO COME i POLASTRI, Aridar
a letto o a riporsi come i polli o alF ora
de' polli, cio. A buon'ora.
A>DXa IN LETO SENZA CENA, V. CsNA.

ESSER IN LETO, Giacere o Essere in


letto e dicesi per riposo. Essere decumbenfc . per male.
EsSER SEMPRE DA LA CAREGA AL LBTO ,

Essere , Stare o simili , tra'l letto e'I lettuccio, vale Sempre malazzato. V. SOTOSSOBA.
I.BVR DAL LETO, V. LEVAR e ALZAR.
LBTO DE PENA , Coltrice, Specie di ma
terasso riempiuto di piuma, su cui si gia
ce.
LETO DA SPOSI, Talamo ; Letto nuziale.
LBTO DA CANI, Canile, Letlo cattivo. V.
Guzzo.
FAB BL LETO, Rifare il letto-Spiumacciare o Sprimacciare , s' intende prop'r.
Rimenare la coltrice.
FARSE UN BON LETO, detto fig. Farsi cre
dito o biinn nome o concetto.
LBTO DB LE BESTIE, Impatto, Lo ster
no o letto che si fa alle bestie ove hanno
a riposare. Far F impatto alle bestie.
LBTO DEL Kit-m F. , Lttti o Alveo delfiu
me , II fondo del fiume.
LETO o MARE DEL VIN, Letto o Mam
ma del vino , dicesi La feccia o posatura
o sedimento del vino.

LBTO BEL PAGIL, V. PAGI>L.

LETO DA CANON, T.'Mil. Cassa da can


none, della anche Carro o Carretta, Te
laio a due ruole formato di due tavoloni
che si chiamano Cosce, uniti con traver
si ili-iti Calastrelli , tu cui riposa il can
none.
LETO DEL MonT;u DA BOMBA , Ceppo di
mortaio, Cassa sulla quale posa il moriaio ed il peli-ero.
LETORIN, s. ni. Leggio, Strumento di le
gno sul quale sostiensi il libro per como
do di leggere o di cantare Bandinella
del leggo, chiamasi Quella calata che pen
de per ornamento davanti e diclro del
Leggo^
LETURTA , s. f. Letturina , Lettura fat
ta in fretta.
LEVA , V. LIBVA.
LEVA, s. m. Lievito, Fasta inforzata col
la fermentazione per lievitare il pane, che
anche dicesi Fermento.
PRIMO LEVA , T. de* Fornai , Rinfresco
o Rintocco , Primo lievito IKDUBIA DEL
UVA, V. iNDtntA.
SENZA LEVA NO SE FA PA.V , detto metaf.
Dal nulla nulla.
FAN zo DE LEVA, Pane amazzeralo, di
cesi al Pane che per non essere stato infor
nalo a lempo,cio dopo essersi a sufficien
za lievitalo, e la pasla essendosi seccala,
riesce per conseguenza indurilo o assoda
to.
ANDAR zo DE LEVA, Bellissima frase mei.
tratta dal troppo lievitare del pane, e vuoi
dire Perdere la freschezza della gioven
t : il che si dice per lo pi delle Donne.
LA \E ANDADA zo DE LEVA, La merla
ha passato il Po o II merlo passato di
l dal rio, prov. che si dice di Chi gi
vecchio sradulo di forze, e per lo pi
Del mancare il fiore dell'esser suo in che
che sia, v. g. la bellezza nella donna e si
mili.
ANDAR zo DE LEvX , dicesi non meno Cg.
del Perdere la voglia , la lena , il brio
So zo DB LBV\ , Sono svogliato ,- Non ho
lena ; San pieno di lasciami stare ; Non
ho voglia di ridere, e cimili
LEVA, add. Levato, da Levare.
OMO LEVA, Elevato, Superbo, alliero.
COVERTA LBV*DA , Sollalzata, Alquan
to alzata.
*
PAN LBvX , Pane livito o Lievitato ;
contrario di Azzimo. V. PAN e LEVA sust.
LEVADR, add. Levatoio, Da potersi le
vare, come Ponte levatoio.
LEVAI DE MAR, s. m. T. de' Pescatori ,
che varrebbe in buona lingua Lieviti ma
rini. Sorta di prodazione marina, un tem
po credula animale e posta fra gli Alcionii,
slala poi dal celebre Abbate Olivi di Chioggia conosciuta vegetabile e conseguentemente separata e posta a un nuovo gene
re di Piante crittogame, detto da esso Lamarkia. 11 suo carattere una figura glo
bosa, depressa e cava. Sta attaccata per

LEV

307

mezzo de' suoi filamenti a'foadi duri del


mare o a qualche pezzetlo pietroso.
LEVANTE , s. m. Levante; Oriente; Est,
Quella plaga della Terra dalla quale leva
il Sole.
VENTO LEVANTE, V. VENTO.
ARIA DA LEVANTE, V. AlUA.

LEVANTRA o LEVANTXRA, s. f. T.Mar.


Scilocco - Levante , ovv. Est - Sud - Est.
Vento forte, specialmente se sia accompa
gnato da esluazione , che viene dalla par
te del Levante.
LEVANTINA, s. C Chiamasi fra noi una
Stoffa di seta liscia d'uso moderno, di cui
si servono specialmente le Donne per far
si degli abiti ; ed stoffa che si fabbrica
da' nostri Setaiuoli ad inalazione di quel
la portataci in origine dall'estero, e prubabilmente dal Levante.
AvBR UNA GAMBA LEVANTINA , Aver UO-1

na gamba; Aver gamba leggiera, svelta.


In questo secondo sign. LEVANTINA
addiettivo.
.
LEVAR, v. Levare.
LHVH, parlando di pane, Lievitare o
Levitare, II fermentare della pasta ridot
ta a pane. Fatto il pane s suoi porre a
lievitare.
LEVAR DA PARTO, Levare, Assistere una
donna mentre partorisce e raccogliere il
parto.
LEVAR DEL vi.v, Levare in capo, dice
si Quando per lo bollire manda su la vi
naccia.
LEVAR , parlando d' una stadera , Get
tare, si dice della Quantit del peso che
accenna la stadera o la bilancia.
LEVAR BL BOGIO, Levar il bollore, Co
minciar a bollire: dicesi delle pentole o
simili.
LEVAR EL CONTO , Rilevare il conto, La
somma LEVAR LA COPIA DEL CONTO, che
anche dicesi LEVAR EL CONTO, Levare un
conto.
LEVAR EL PELO A UNO, V. PELO.
LEVAR LA PBLB, V. PBLB.
LEV\R EL LIEVIIO, T. de' Cacciatori, Le
vare la lepre ; Cacciar dalle macchie o
dalla tiepe.
LEVAR LB CARTE , Alzare le carte, T. di
Giuoco. Taglia, chiamasi l'Alto stesso di
alzarle. Far la taglia.
LEVAR LE PAROLE, Rilevare o Compita
re, L'accoppiar delle letlere che fanno i
fanciulli quando cominciano ad imparar
a leggere.
LEVAR MERCANZIE , Levare mercanzie t
vale Comperarle.
LEVAR POLVERE, dello fig. Stuzzicare
il calabrone, ilformicaio, ilformicolaio,
il vespaio; Svegliare o Destare il con che
dorme. V. POLVERE.
LEVAR SERVITO , Metter su servitori,
Cominciar ad averlo.
LEVAR DAMA , Mettersi a servire la da
ma, Far il cavaliere servente.
LEVAR VIA UNACOSSA DA tA TESTA A WO,

Disimprimere uno d" una cosa.


LKVI DN DAZIO, Abboccare un dazio,
Prenderlo in aflllanza.
LEVAR ZENTE o so IDAI , Levar gente o
milizie, truppe, soldati.

3o8
LEZ
Levarse su, Levarsi; Alzarsi, per Rizzarsi in pi* Levarsi diceti per Uscir
del letto; Sorgere del letto ; Alzarsi del
letto.
Levarse su col muso o col muson, V.
Musbw.
Levarse spin dal cuor , V. Spin.
Levasse uno o una cossa tora del cu
lo , Levarsi alcuno di dosso o Torsi che
eke sia d" addosso o da dosso , vale per
mclaf. Levrselo d' attorno , Liberarscne.
A cm toca lbva , Prov. volgare preso
dair alzar delle carie prima di dispensar
le al giuoco , A chi tocca tocca , e dicesi
Qnando ana tal cosa o disgrazia o danno
succde per puro accidente pint tost ad
una persona che ad un' altra. Chi sente
scottare tiri a s i piedi, e vale figur. che
Ognuno dee pensare alia propria difesa.
LEVAR,s.ro.Levare; Levamento, 11 nascimento , e dicesi di quelle del sole e della
luna.
LEVARESSA o Comarb levanessa, s. f.
Levatrice, Quella che assiste alla femmir
na partoriente e ricoglie il parto, che an
che dicesi Bicoglitrice. V. Gomare.
LEVATA, s. f. Levata o Levamento, iLle
vare,' il nascere; dicesi per lo pi di quello del sole e della luna. Lvala del sole e
della luna. ele.
Far boxa levata , Levarsi o Allarsi per tempo, per tempissimo o dibuon
mattino o al primo suon delle squille.
LEVATEZZA, s. f. Elevatezza, Altezza,
' superbia.
LEVAZIN. e. Elevazione delT Ostia
Campanellino che sisuona alCelevazione.
LEVO , s. m. Lbvo de sossbnsiojy", T.
del Foro Vneto, Alto Decreto Sentenza del Tribunale civile che dichiarava
Levata /ta la sospensione degli atxi
slala precedentemente ordinal, Rilraltazione dcll' impedimento.
Levo de sucr.ssio,v , Decreto che il Giudice civile aecordava all'erede legittimo per
. immellerlo al possesso dell'ercdila. Decre. lo di uditione (teredita.
Lbvo d'un mandato o d'tina lbtera ,
valeva Ottenimento, Inipetrazioned'un ordine suffragio; ed era frase del Foro giudiziario Vneto.
Levo de pena, dicevasi l'Ordine per pi
gnorare della mulla o sia della pena ininacciata un disubbidicnte.
LEUTR, V. Lauter,
LEZE, s. f. ( coll'e aperta ) Voce antiq.
che dicevasi anche pegli uhimi tempi del
la cessata iepubblca per Legge j rima< ita pero ai Barcaiuoli ed alia gente di bas
se mano. V. Lbcb.
Mi che DAnb LBzs, Maniera fam. de'
Barcaiuoli e de'plebei , che vuol dire,, lo
gr insegnerb il suo dovere , il buon co
stume, lereanze; lo lo instruirb di cib
ch' egli non sa o finge di non saptre e
simili.
LE ZER , v. Leggere Tomrta lezeb,
B eggere.
Lbzer mal , Leggere a compilo ; Biatciarla; Strolagarta; Rimasticarla , di-

LEZ
cesi per ischerno di Chi non sa leggere.
Ei legge benissimo, ma ha un po'di dijficolta nel compitare.
Lbzer sbnza ixtopabse , Leggere speditamente.
Lbzer in piombo , Leggere in piombo,
T. di Stamperia.
Lbzer in tel muso a qualcun , detlo
per smil. Leggere in fronte , Conoscere
a' contrassrgm , penetrar le inteniioni.
Saver lezbii, Saper di letlera, Saper
leggereLeggere appantato , vale Secon
de la buona inlerpunzione.
LEZIER, add. Leggiere ; Leggere e Leggiero o Lieve e Leve.
V esto le zieh, V. Vesto.
Omo lbzibr , Leggiere, cio Instabile,
Volubile; che pu anche dirsi Frittella;
Trinfino; FanertUo; Bergolo; Farfolla.
Vin lbzibr , Vino leno , fiacco, debole.
Leijr db colo de , Scarica
di coito; Scarico di gamba, dicesi de'Cavalli che abbiano il collo e la gamba sotlile svelta.
Tecnir lezisro qualcuv, Tenere infitetto ; Tenere a stecchelto , a crusca , a
cavoli , Traitai lo magramente , Tenerlo
a dieta.
LEZIERETO o Leziern, add. Leggerucolo, Un poco loggjero.
Falimbelto ; Chiappulino, dicesi a Do
mo leggiero, instabile Civetiino per
sona vana e di poca levatura.
Essbb c.v lezjlbbbtto , Aver il cervel
le sopra la berretta, Si dice di chi proce
de inconsiderataraeule e con poco senno.
LEZIEREZZA , s. Leggerezza.
LEZ1ERISSIMO, Superl. di Lezib, V.
LEZION , s. f Lezione, Ittruzione.
Lszion de sCola, Imposto; Cbmpito,
Quel tanto che il Maestro impone agli
Scolari da tare.
Sto pctlo no ha sayudo gnbntb la
so LBzioN, Questo ragazzo non ha saputo o delta straccio della lezione; nan
ne ha saputa. scamuzzolo.
Dar lezio.v, Leggere in cattedra cTalcuna cosa, vale Lsserne informalissimo.
Lh/.i'jv (clieanlicamenle dicevasi Le
zione) T. dvU' anlK-o Goverso Vneto , e
vale lezione o Lezione, Nomina , Seelta, L'eleggere LEZlbN per Ma /.oh Consegio e Lf.zio.v pbr scrutinio , Elezione
nel Maggiore Cansiglio ; Elezione per
isquittino , Diversi modi coi quali sotto
il Governo della Vneta Repubblira si
eleggevano i Patcizii alie cariebe deLlo
Stalo.
L'Elezione nel Maggior Consiglio si fa
ce a nel modo seguenlc. A piedi della Srgnoria v'erano tre urne dette vogarmente Cappelli, due lateralmente e una in
mezzo. Nclle due lalerali v'erano auollissime pal bit ci lin.- di mtallo bianco che
corrispondevano anzisuperavano il nume
ro degli adonati votanti. In qursti due
cappelli erano frammischiale alle blanche
5o. palinttoline drate per cadauno; in
- quelle di mezzo 5fi. llrale e i\. bianche,
che corrispondevano al namero delle fio.
drale o d'orodei due cappelli lalerali.

LIB
Ognuno era chiamato ad estrarre una
pallottolada uno dei due cappelli delle ur
ne lalerali. Se la eslracva bianca, diceva
si Fallito e tornava al suo posto; se d'oro,
passava a tevarne un' altra dal cappello di
mezzo. La palla bianca lo escludeva da
ogni diritto ; la palla d' oro lo faceva di
venir Elettore, delto volgarmenie Lbzionario. In questo caso egli passava in altro luogo contiguo alla sala , dove gli si
consegnava una palia di tela colorita. I
colori er;;no bianco , rosso , verde e Vurchino , nove per sorte. Tutti git Elettri
in numero dt 36. riceveva so nna palla
colorita. Essi si divrdevano in quallrocamere separate, q. per cadauna, e vi si chiur
devano con un Segretario. Ogni Camera
procedeva con questo mtodo, cio Poste
in urna q. palle numerate dal I. sino aJ
IX, gli Eleltori per ordine di et le estraevano , e nominavano quiodi a quegli uf- '
fizii ch' erano proposti e indicali per nu
mero progressive. 1 Candidati erano pri
ma approval! dai voti degli Eletlori , in
di proposti alla volazione del Maggior Con
siglio. i
Do , TRB QUATTRO MAN DB LEZION,
Due, tre o-quattro nomine. Poleva una
stessa persona esser proposta da due Ire
o quattro Caniere , e dicevasi allora che
quel tale veniva per due tre quattro.
mani di elezione. Ognuno poi degli Ele(tori era chiamato Pieggio della persona:
da lui proposta.
Andar in lezin, Essere elettore, cio
Uno dei Irenlasei sopraddelti. >
Lezion per scrdtinio , Elezione per
isquittino, facevasi dal Corpo del Senate,
e questa dava diritto di proporre con nna
schedola o polizzetta segreta , che veniv*
posta in un urna, quel Citladino che pru
gli paresse , e tutti l proposti ei solloponeano ai voti del ConsigKo.
LEZI0NAR10 , s. m. V. Lbbion.
]
LEZIONCLA, s. f. Lezioncina.
LEZZO (coll'estretta) s. m. V. Lba.
liXtico, s. m. Lealico Alealico, Vino
scrlto e dolcissimo della Toscana.
LIBADR, s. m. T. carcrale, Mondatore, Colui che nelJe carceri ha rineurabenza di portar fiiori le immondezze. y.
Libar e Libo.
*
LIBAN, s. m. T. de' Pese. Lbano e LibaMello , Specie di Corda o Fue di cariae
o di giunco che si fa ad uso di tirare le
reli. V. Brla e Carbsina.
LIBXr, v. T. Mar. Atibare, vale Alleggcrire e Alleggtarc: dicesi propr. del Snlifevar di peso una barca, levndole una par
te del carico per alleggerirla. Libare , la
tinamente o Dejibare important) anche
Diminuir , Levar via : onde il noslro- ter
mine sembra esserc dei ivato da qnelli.
L1BAR0L, s. . T. Mar. Cos chiamasi
Golui che ha una barca propria per porvi i colli le^ati da un' altra barca a fine di
alleggerirla. Forse potrebbe dirsi Alieggeritare.
L1BERT0, s. ra. T. antiq. Libretto.
LIBERO , s. in. T. *ntiq. Libro.
,

LIB
LUERT , s. f. Libert e Libtrtade.
LIBERT BA ROMA , LJbertinagg io, Sre
golatezza , sfrenatezza di chi ili guasti
costumi Atto bieco f vale Disonest
Capestreria o Capresteria, Vivezza licen
ziosa , Detto licenzioso.
LIBERT, Chiamasi tra i nostri Gondo
lieri il Diritto di teucre una gondola e
avr-i-vi esercizio ad uno de" Tragitti della
Citt , diritto che si pu esercitare da s
od. a (li Ilare ad altri o alienare.
L1BERTADLA , s. C Piccola licenza o
licenziosit, detto in sign. di Atto che of
fenda il pudore o il convenevole.
Scorso di lingua, direbbesi a Inavver
tenza nel favellare.
LIBERTN, add. Licenzioso; Impudico;
Disordinato; Disonesto; Lordo, Laf duolo, Quasi dissoluto.
LIBICHIADA, s. f. T. Mar. Libecciata,.
Furia di vento libeccio. V. GARBINDA.
LIBCHIO , s. m. T. Mar. Libeccio, Ven
to; lo stesso che GARBI*. V.
LIBITUM AD LIBITUM, A libito, vale
Quando e come pare e piace, A piacere.
LIBO , s. m. Alleggerimento , nel signif.
Eia comune, intendiamo L'alleggerire le
arche d' una parte del loro carico per
ch vadano pi liberamente e sicure.
BARCA DA LIBO, Alleggio e Alleggeritore, T. Mar. Piccolo bastimento pialla nel
quale si lravaa parte del carico d'ujia nave^per (cemarlenc il peso e per iscaricarla.
Vi sono degli alleggi senz'alberi e senza
vele, altri che vanii., a vela.
LIBO DB T.K PRESOSI, Spaziatura; Spazzamenlo; Nettatura , 11 nettar le prigioni delle immondezze che lussi metodica
mente ogni mattina, portandone fuori le
fecce, spazzandole eie. V. LIBADOR e Lisn.

LIBRARTO, . m. Lbraino, Piccolo Li


braio.
LIBRARIA, s. f. Librera, dicesi al Luo
go dove SODO di molti libri Biblioteca, si
dice propr. a Quella clic ha molti e mol
ti libri.
LIBRARIONA, s. f. Libreriona , accr. di
Libreria , Grande libreria.
LIBRATOLO , s. m. Libretluccio; Lilriceino; Libricciuolo ; Libricelo.
Dicesi anche per Opuscolo o Opuscu' io, Operetta.
LIBRR , s. m. Libraio.
ABTB DHL LIBRR, Arie libraria e Li
breria.

LlBHBB DB POCHE TAVOLE, V. LlBIlARETO.

LIBRER , s. f. Librata, potrebbe dirsi


per la Moglie o Femmina di Libraio, c
me diccsi Deccaia ; Fornaio eie.
LIBRO , s. m. Libro.
LIBIMI SCRITO , Manuscritto ; Carta
bello, Libro scritto a mano. Se il Manu. scritto antico, dicesi Codice.
Liono DB AUTB FALSO, Libro di auto
re apocrifo , cio falso , 111 t i/io.
LIBRO ROTO, V. ROTO.
Liano DA SCARSELA , Libro portatile.
INTENDESTE DE LIBRI, Bibliologo, di
ccsi Chi versati) orila cognizione dt-'Ji-

LTC
bri ; Bibliografo lo scrittore che tratta
di cose attinenti a' libri; quindi Biblio
grafia vale Descrizione ordinata de'libri
Bibliologia , La scienza de' libriBibliognosla dicesi d'Uomo che ha la conoscen
za de'libri relativamente al loro titolo, al
le differenti edizioni , al luogo ed al tem
po in cui sono stale fatte.
PASSIO* PER i LIBRI, se regolata, chia
masi Bibliofilia, se sregolala Bibliomania,
Vaghezza di posseder molli libri e de* pi
rari ; e quindi Bibliomane dicesi Colui
che ha la passione di raccogliere un gran
numero di libri senza utilit e senza og
getto di studio Biblibfilo, T. Filolo
gice, Q urlln eh' vago di libri, amatore
. di libri.
LlBBO DEI DESMEIVTBCAI O DEI SCOSSI ,

Dimenticatoio , quasi Abituro della di


menticanza ; cio libro su cui sono regi
strale partile di crediti inesigibili Por
re al libro deir uscita alcuna cosa, vale
Perdere la speranza di riaverla.
PER STUDIAR CHE VOL DEI LIBRI, Actfua

attigne col cribro chi erudito vuoi farsi


senza libro: ciaf- Senza studio.
LIBRO DEI viziosi, Libro del quaranta,
Le carte del giuoco.
LIBRO DA DO CAUTELE, Locnz. di gergo, Le natiche.
SCURI o PORTE FATE A LIBRO , Imposte
sia di finestre o di usci che si chiudono a
guisa di libro.
AVER QUALCI.V SUL so BON LIBRO, Avere
in buon conto una persona, Slimarla e
volerle bene No AVBB SUL so BO.V LI
BRO , Non aver alcuno sul suo calenda
rio, Non volergli bene o non islimarlo.
Libro d'oro, Titolo d'un Prologiornalc che slampavasi ogni anno sotto la
cessata Veneta Repubblica, in cui erano
poste con ordine alfabetico tulle le Fami
glie [i;<tri.ti viventi, i nomi di lutti gl'in
dividui maschi e femmine che le forma
vano, il giorno della nascila di cadaun
palrizio, l'anno del matrimonio etc. In
oltre tolte le Magistrature e molte altre
nozioni relative al Governo.
VEHZER EL LIDHO D'ORO, dicevasi, quan
do la Repubblica pei bisogni o per le con
venienze de'lempi aveva decretato di apri
re l'aggregazione di altre famiglie al pa
triziato.
LICA, add. Leccato.
Assaggiato, direbbcsi per Lcggermente gustato.
>
Per ZUPEG , V.
DONA LICADA , Lisciardera ; Lsciarda; Lifciarderaccia , Che si strebbia e
stropiccia.
LICADA , s. f. Leccamento; Leccatura.
DAR UNA LICA DA , V. LICAR.
LICAIZZO , add. Ghiotto, Gusioso, Agg.
a Vivanda che abbia del dolce e che sia
appetitosa Leccume, diccsi di Cosa ap
petitosa che si leccherebbe.
LICAPIATI, s. m. Leccapiatti; Leccone',
Leccarda, Ghiotlo, Goloso e che volen
tieri lecca-- Pappone; Pappalardo; Man
gione ; Piluccone , diccsi a Chi volentie
ri piglia quel d'altri.

LTC
Leccapestelli ; Leccataglieri; Leccapeverada ; Leccone si dice per ischcrno di
persona da poco r di vii mestiere. Ghiottonaccio, che lecca i pestelli ; Jioditozzi,
Succiaminestre, sono termini che vi cor
rispondono.
LICAR o LEGAR, v. Leccare.
Detto in sign. di Mangiare, Assago-fare ; Far credenza , Gustar leggiermeule
che che sia per sentirne il sapore Masticacchiare , Mangiar poco e adagio' e
senz'appetito.
Licin A MAGA, Mangiare a bertolotto
o a macca. V. MAGVR A MACA.
Leccare, si dire anche da noi fig. per
Buscare , cio Procacciar od acquislar
che che sia con industria o con arie.
LICAR Et CESTO A QUA tcu.v , Confettare
alcuno ? vale Fargli cortesie e ossequi
per renderselo benevolo -Confettare uno
stronzolo , vale Far cortesie a chi sia da
poco e non le merili-Correr dietro a chi
J"gge 3 Far Ari bene a chi noi vorrebbe.
LICARSB i DEI o i BARBISI , Leccarsene
le dita , Si dice di cosa che piaccia eslremamenle EL SE TODEVA LICR i DEI,
Poteva leccarsene le dita No TI CHB
KB LICHX, Tu non ne pappi; Tu puoi at
taccar le vaglie alF arpione.
LICABSB DE LB BONE, V. FIUGARSE e
ZUPEGARSB.
LlCB I VASI COMB EL SORZE DEL SpBCIB, dello furbesco, Slar di fuori ; Fal
da lucerniere. V. STHOPABUSO.
LICH anche voce di gergo de' Barca
iuoli , parlando della vela , nel sign. di
Prender vento LA LICA, Busca o Lec
ca il vento, detto fig. Prende mi po' di
vento, cio II vento comincia ad operare.
LICARDA, s. Leccarda o Ghiotta, Te
game di forma bislunga che si incile sot
to l'arrosto quando e' si gira per racco
gliere l'unto che cola.
LICARDN, s. in. Zerbino ; Vagheggino;
Civettone , Che f.i lo spasimato , 1 inna
morato.
Leccarda; Leccone; Goloso; Ghiottuzzo; Ghiotta-elio , Avido di cibi deli
cati.
LICENZA o LICIENZA , i. f. Licenza o Li
cenzia, Permissione o Concessione falla
dal supcriore ad eccezione delle regole
generali.
;
Ton LICENZA DE PARTIR , Accommiatarsi. V. CONGEDO.
Licenza o Licenziosit , dicesi per
Troppa libert di costumi , Sfrenatezza ,
Libertinaggio ; O per Libert soverchia
contraria al rispetto e alla modesti.
LICENZIA , add. Licenziato ; Congeda
to ESSER LICENZIA , Essere licenzia
to; Pigliare il lembo o 7 cencio.

LIBBO LICENZIA, Libro revitto , appro


vato, cio Libro da ttampani, approvalo
dal Revisore.
LICENZIAR , v. Licenziare; Accommia
tare; Scommiatare ; Congedare; Man
dar sano altrui ; Mandarlo a spasso o
con Dio.
LICENZIAR, per le Ricette che fanno i

3lO

L1E

Medici , Ordinare ; Compar ricette ; Ri


cettare.
LICENZIAR mi uno PBB LA STAMPA ,
Licenziare.
LICBNZIX> TUTI , Pigliar la granata ,
Mandar via lulla la servil o tutti i mini
stri o subordinali perch non tacciano,
l'xifizio loro.

LICENZIAR, Licentiarsi; Accommia


tarsi; Congedarsi^ Pigliar buona o gra
ta licenza i Pigliar commiato.
Licenziare il processo, diceva! ai tem
pi del Governo Veneto, quando nelle cau
se fiscali in grado d'appeUazione,si sotto
poneva alla firma o Tednta dei Fiscali
della Signoria od ai Contraddittori della
Quaranlia e de' Collegi , il processo, sen
za la quale formalit non poteva aver cor
so la causa.
LICET, s. m. Cameretta ; Privalo, Slanzino ov' poslo il cesso per uso de' Fan
ciulli che Tanno a scnola.

ANDAR A LICBT, Andar a fare le sue


occorrerne , i suoi agi, a cacare.
LICHTO , s. m. Lecco e nel dimin. Leccfietto, Cosa ghiolla, Cosa che alletta od
attrae.
I.ICHTO DB BEz*r, Lecco, dei Quattrini,
L'allettamento dei danari, nel signiC di
Cosa attrattiva, allettaliv.1.

CHIAPAR BL LICBETO , Pigliar il lecchetto o il lecchettino o (7 vizio,.il mal uso, il


mal vetta.
LJCON , s. m. Leccone ', Leccapestelli ,
Ghiottonaccio; Ghiotto, Goloso, V. LiCAUATI.

Lecconessa, di i ebbesi alla Femmina.


LICOR , s. m. Liquore.
L1COSO , add. Ghiotto, Agg. a Virandn,
e s'intende Appetitosa , Gutlosa, cio di
Cosa di gola.

LIESENA, i. f. Lesina, Ferro appunlalissimo e un po' ricurTo, col quale da' Calzo
lai e da allri per lo pi si fora il cuoio per
cucirlo.
L1EVA o LETA, s. Leva o Lieva o Mano
velle e Manovella , Strumento meccanico
fallo a foggia di stanga , inservieiile a
muovere ed alzar pesi. Leva diferro o la
fette , dicesi pure per Leva. Martinetto
chiamasi anche uno Strumento per alzar
pesi.
LETA DE SOLDAI o DB COSCIUTJ , Leva di
soldati. Far leva.
LIEVO , s. m. Svellimento o Sveglimento,
Lo svellere o STegliere , direbbesi dello
sradicare o stirpare , ed proprio delle
pian le e dell' erbe che si spiccano dalla
terra. Schiodatura , l'Alto dello schio
dare o (conficcare deYhiodi confittiDittaccamtnto o Distaccatura , l'Atto di
dislaccare, e lo stalo della cosa distacca
ta. V. LEVO.
L1EVORTO, .m. Leprotto; Leprett,
Lepre! lino i Leproncello ; Leprotto, Pic
cola lepre.
L1EVRO, s. m. Lepre, di gen. feinm. Nel
pi si dice Lepri. Animale selvatico assai
Bolo, dello da'Siilematici.e/)Uf timidus.
ESSE UN FV.HO , dello uomo , sse~

LIG
re svelto , agile, fittilo, franco al cammi
nare.
CHIAP.VR vx LIBTHO , detto fig. Dare un
cimbottolo in terra ; Dare un tombolo ;
Tombolare, Cader a terra.

Sn. i -M BL UBVRO , Levarsi la lepre.


UjfA TOLTA COKE BL r.A.V E I.' ALTRA SL.

LiBtno, ''.'; la fa f aspetta; Oggi a le,


.IIHI it ti in me.
L1GA , s. t detto anche PEGIO (coll'e aper
ta) Lega, La lega dell'oro e dell* argen
to, ch'i una mescolatila di differenti me
talli di cui formati un miito di quella na
tura e prezzo che si voglia. V. Fi.> add.
LKJ.A , Legato , add. da Legare.
LIG ATOBNO , Accinto , Cinto intorno.
LicX i K OTO LA CE.-VTUBA , Succinto.
LIOAI COME CARNE E ONCIA , Fratelli
giurati, vale Amici intimi, fedeli.
INVIO" Lir.\ , T. di Giucco, Invito limi
tato in sigili!, di Giuoco in cui lia limita
to il pretto della partita.
I.K.V , detto per Peritoso j Verecondo,
l'i costume ritenuto, Vergognato , che
non. h* ardire: contrario di Franco, Caraggioio, Spedito.
LIGABOSCO, . m. T. agr. Abbracciabo
schi e Madreselva , Arboscello che getta
molti carni o polloni lunghi sermenlosi,
che fi dilatano attaccandosi e legandosi
agli alberi Ticini: ha un fiore gentile che
sparge Terso era un odore girato aroma
tico. Linneo lo chiama Lonicera Caprifolium.
LIGDA , t. f. Funata , Molti legati ad
una fune. Fare una funata , Tale Far
molti prigioni.
DAR CITA LIGADA , Far una presura ,11
pigliare, e dicesi propr. del Pigliare gli
uomini, che fanno le guardie di Polizia..
LlGDA O Ll.'\T \ DB NUMERI AL LOTO ,

Legamento, Unione di molti numeri in.


un solo ginoco al pubblico lotto.
LIGAJ>A DB iaiyTi,Allffrumento de denti
L1GAUOR, s.m. Legatore, Colui che lega.
LIGADR DB Lnai , Legatore di libri.
LIGADOB DA zociB , Gioielliere, diceti
propr. jiii-11.. che negozia in gioie; Minu
liere poi si dice quell' Orefice che fa laTori gentili, quali sono tutte- le legature
d' oro e delle gemme. Il suo opposto
Grossire. Pu dirsi anche Legatore di
gioie.
LIGADORI , Legatori , chianuTansi in
tempo antico fra noi Quegli operai che
s'applicavano, specialmente nel legare le
balle di mercanzie. Ora tale operazione
vii n fatta da Facchini.
LIGADRA, s. f. Legatura o Legamento,
I .' alto del legare e quello pagio eh' cin
ta dal legame , e il Legame slesso Al
lacciatura, Fasciatura con che si allaccia
e si slrigne alcuna cosa. Stringono la cosca rotta con forti allacciature Cor
diglio dicesi per Legatura semplice oleggiera, cio con sela, accie e simili Injiinatura, Strettoia, dicesi a Fascia o al
tra legatura di cui ci serviamo per uso di
striguere--.^ccnj)rff/;-a, si dice la Fune
accomodata e fallati un cappio con un no
do che scorra.

LIG
LlGADUlA DB, COTOLE O DB CORDBLB, Al-

laeciatura ; Anno.da.tura con cappio ; e


quindi Incappiare, Annodare u Allacciar
con cappio. V. in GALAW.
LIGADORA DE zoo , In cattonatura ,
V incastrar le pietre preziose nel cantone.
V. CA.TOW.
LlGADCIA O I i LA mi il .v DB. DISCORSO , L--

gatura, cio Quella connessione di cose


e di concelli ragionati e aderenti co n che
s pronuncia un discorso. Fu dello a che
Compagine.
LIGADRA DB Lioit'i , Legatura.
LIGADIRA , si dice ancora volgarmente
per Presura o Cattura , cio per 1" Alt
d'arresto che si Li da' birri d' alcune pertone per ordine della Giustizia.

LIGADRA , i. f. in T. di gergo de' Bar


caiuoli, Tale La moglie.
LA so UGABUBA, Sua moglie.
LIG AMBO , i. m. Legaccio ; Legaccio eLegacciolo, Ciato da legar le calze ali in
no alla gamba.
LIGAME , s. m. Legame.
LIGMB DEL M TU i M ' i N u , Giogo mari
tale dello Cg.
U.v CBRTO LIGAMB, Dello f.nni!. Una cer
ta lega, Tale Colleganza , amicizia , unio
ne , e dicesi per Io pi in mala parie
Allacciamento si dice fig. di Ci che al
lctta o slrigne l'animo per lusinga, attac
camento, persuasione o simile.
LIGAMENTO , s. m. Legamento o Lega
mento e Legagione, II legare.
LIGAMBNTO DB LENTI , Allegamento, de'
denti.
Ul CERTO LIGAMBWTO , .tfr,-:z<t f Sapo-

re afro, arcigno, brusco, lazzo , aspro,,


diceb' di alcune frulla.
Li' : MI . T. Legare, opposlo a Sciorre.
Avvincigliare, Tale Legar convinciglio.
Infunare, Legare con fune. Accappia
re, Legare e stringer con cappio scorsoio..
LicVa PER METER IN pnBsoN , Legare j
Catturare ; Acchiappare.
LIGAR DEI MUTI , Attecchire , si dice
de' Fiori quando passano in frutto. Alle
gare, Tale Restar sull'albero de' nuovi frui
ti al cader del fiore.
LJGAB i DB.TTI, Allegare i denti.
COSIA CHB LIGA I DBJfTI, dello Cg. CoSO.

aromatica , cio Che ha in s difacolt ospiacevolezza, Cosa spinosa, pericolosa


MITI mangiare di che che sia, .Non in
tendersi d' una cosa.
LicXn L'ASBNO A LA CATBZZA , V. ASRNO.
LIGAR L' ASENO DOTE vot BL FAUN, V.
ASRNO.
LIGAR LE >M itm.r. , Legare le lettere ,
ScrTerc colle convenevoli legature-..
Lir.Xn LE VELE A L'ANTSNA, Inferire,.
T. Mar. Legar lf vele all'antenna o pen
noni. Inferire stretto con buona volta ne1
matafioni. V. FJOHIDR.
LIGAHSE ix TBUA, A{ferrare ad un' i'fo
la ; Pigliar porto o terra, Detto marineresco.

LIGARSB iKTon^ro , Avviticchiarsi i At


tortigliarsi; Avvinchiarsi. Com" olmo a
cui la pampinosa nianta cupida s' ovviticchi o i marne,

LIM

LIM

A mr BEO , Cignersela, Le
garsela a un dito J Toccarsi la coda di
mal pelo, Tenersi a menlc le ingiurie con
animo di vendicarsi.
LIGARSB LE COITOLE , Allacciarsi o In
cappiarsi le sottane. V. CTOLA Succgnere o Succingere , Legar sotto la cin
tura i Tegumenti lunghi per tenerli alii
da terra.

LIMA in gergo -vale Camicia.


LIMA , nel vernacolo ha pur il signif. di
iSccatti-aTi XK TJ.Y\ GRAN LIMA, Tu sei
una gran noia , un tormento , una sec
catura, uno sfinimento.
LIMAR, v. Limare, Polire colla lima. E
parlatosi di cose di spirito , vale Perfe
zionare, Correggere, Polire.
TORNAR A LIMAR , Rilimare.
LnfARSE L'A.-VBMA, Limarsi il cuore;
Delimarsi, Rodersi . Consumarsi , detto
Cgur.^
LIMAURA o LIM ADURA , .-. f. Limatura;
Rasura; Rosume , Quelle particelle che
cadon dalla cosa che si lima.
LlMADUHA DE L* ORO O DB L* ARZBNTO ,
Cala., Quegli scamuzzoli cio minutissime particelle dell'oro e dell'argento che si
spiccano nel lavorargli.
LIMBLO (coli' e aperta) s. m. T. de'Falegnami, Pialla, Specie di pialla.
LIMBLO D' UNA TOLA , Commettitura;
Augnatura. V. INCASTRO.
LIMBO STAR AL LIMBO , detto mei. Es
sere Vivere neW incertezza Mi so
AL LIMBO, Io non so nulla di queir affare; Non ho notizia alcuna; San in vera
incertezza.
LIMELA (coll'e aperta) s. f. T. de' Beccai ,
Stomachino, Specie d' Animella che sta
attaccata alla milza ed al fegato.
LIMEN, s. m. Donadello, Nome d'un pic
colo libretlo , eh' la prima inlroduziune
della grammatica latina.
STUDIAR EL usuai , Studiare il Dona
dello.
L1MTA, t. f. Limuzza, Piccola lima.
LIMITA, add. Limitato; Circoscritto.
OMO LIMITA , Di limitate fortune
D' ingegno limitato; Di moderato talen
to Uomo assegnato , Quello che spon
de con regola e misura.
LIMW\R, v. Limitare, Ristrngere.
LIMITAR co LB SPESB, Aver assegnatezza, cio Risparmio, Parsimonia.
LIMITO, s. m. Dimito o Guarnello, Tes
suto d'accia e di bambagia.
LIMON, s. m. Limone, Agrume noto, chia
malo in Sistema Citrus medica varietas
Limon.
STRVCB.I LIMONI, dello fig. Far lo stro
picciane; Stropicciarsi il petto; Fare il
picchiapetto, farcii bacchettone. V.STBUCALIMOM.
LIMON.ADA, s. f. Limonea, Bevanda fal
la con acqua zucchero e agro di limone.
LIMOSINIER, V. LEMOSEMR.
LIN, s. m. Lino , Materia da filare notis
ti ma , la cui pianta annuale detta da
Linn. Linn m usitatissmum.
LIN MARZOLIN, Lino stio o mezzano o
marzolino o marzuolo, Lino che si semi
na in Primavera.
Lr\ VERNIZZO, Lino vernlo, Lino che
si semina d'inverno.
LIN MUNECHl.v, Sisso, Agg. di quel Li
no che ali' estrema finezza unisca un estre
mi) c.indore.
SEMENZA DEL ti.v , Lui seme o Linosa.

I.VO'MI UNA PIER FN ANELO, InCOS lolia-

re, Mettere o incastrar nel castone.


.CI/1'TK 8 ZLETB STE PAROLE AL CUOI,

Legati queste parole al cuore ; Ti stiano


fitte nelr animo queste parole ; Figgiti al
cuore queste parole mie.
LE PAROLE MCA I HMF.Nl , V. PAROLA.

LA KB UNA COSSA CHE NO LiGA , Cosa che


non annoda. Parole che non annodano,
cio Che non lian connessione, rapporto,
successione di idee, relazione.
LIGAZZO , s. m. Legacela; Legaccio; Legacciuolo, Qualunque cosa che serva a le
gare; Cintura $ Cintolo.
LICN A , s. f. T. de' Costruttori navali , Li
nea, Cordicella di lana che tenuta ferma
da' due capi sulla tavola, s'alia aliamela,
si bagna colla terra rossa delta volgarmen
te AMBIIORO, e facendola ricadere sulla ta
vola slessa , vi lascia il segno rosso per re
gola della segatura.
LIGN\R, v. T. de' Costruttori navali, li
neare o meglio Cordeggiare. V. LIGNA.
L1L.\ , V. in CoLbn.
LILO , s. m. Mughetto, Fiore piccolissimo
e odoroso, prodotto da una pianticella erLacea delta da Linn. Convallaria maialis.
Fioretto globoso di color bianco. InToscau.i dicono Lilh.
LIMA, s. f. Lima, Strumento meccanico
di verga d'acciaio dentato , notissimo.
LIMA A sciTENA, T. de' Fabbri , Lima
piatta a canale, Specie di lama di coltel
lo tagliata a lima sul dorso , di cui si ser
vono gli Orefici per abbozzare le scanala
ture.
LIIIA SORDINA, Lima sorda, Lima atta
a rodere il ferro senza far remore LI
MA QUADRA, Quadrilatera o Quadrello
LIMA TONDA , Lima tonda a canale, Pic
cola lima che insinua nella scanalatura
per finirla LIMA TO.VDINA , Lima mez
za tonda Lima a triangolo:, Lima a
citello; Lima piana, cio Quella che ha
i denti da una parte soia-In T. degli Orio
lai , Lime da cerniera; Lime a foglia
di salvia; Lime a campana; Limeda tondare; Lime da rocchetti:. Lime da ugua
gliare, Tutte lime di forme differenti per
adatlarle ai lavori.
LIME DA POLIR , Lime bastarde sono
Quelle d' un grado al di solto delle ruvi
de. Lime mezze bastarde , Quelle cbc non
sono n troppo ruvide n troppo dolci,
ma che stanno in mezzo delle lime bastar
de e delle dolci.
LIMA o LIMA SORDINA , detto fig. Lin
guaccia; Lingua tabana o serpentina ,
vale Maldicente Rasura o Rodtura o
Lima sorda, detta pur fig. pu alludersi
ad una spesa apparentemente insensibile
ma continua, che distrugge od altera l'eco
nomia.

LIP
BATBB BL LCT, V. NATETI.
GRAMOLAR EL UN, V. GRAMOLAR.
M AMAR'AH EL LIN; V. MASARR.
NBT.AR EL LINDAISTOPAZZI, Scapecchia
re il lino , V. PBTEJTR e STOPAZZJ.
LINARIL, s. m. Linaiuolo , Quello che
ha bollega e vende lino Canapaiuolo,
dicesi se vende Canapa.
LINARILA, s. f. La femmina del Lina
iuolo, che sull'esempio di voci consimili
cos formate , polrebbe dirsi Linaiuola.
LINDARSE, v. Ragnare, Dicesi de' Pan
ni o drappi quando cominciano a logorarti.
LINDO, add. Lindo, Attillalo, Azzimato,
dicesi delle persone BELO LIYDO, Allindito; Allindato ; Raffazzonato.
ROBA LINDA , Liso ; Frusto; Domo ; Do
mato; Raso; Logoro, dicesi di Tele o Pan
ni alquanto consumali. V. FHH.
LINEA , s. f. T. degli Slamo. Linee o Ri
ghe, Linee drille che segnano la carla,che
sono in uso alla lesla de'capiloli o dope i
tiloli correnti delle pagine Linea rot
ta o morta dicesi da essi Quella che si for
ma colla sola prima parola del ;discorso,
lasciando in bianco il rimanente del verso.
LINGUAGIO, V. LENGU'AZO.
LINON, s. m. Li nuli e Linone, Franzesismo moderno. Specie di Cambraia introdotlasi sul finire del secolo ullimo scorso,
ma eh' poi ita in disuso.
LIO , s. m. Lido e nel Terso Lilo , che di
cesi anche. Manna marina; Riva riva f
Piaggia piaggia, Terra coni igua al mare.
S. LIO, San Leone, Nome di un Santo
e Titolare d' una Chiesa di Venezia gi
parrocchiale ed ora succursale di S. Maria
Formosa.
LIOGO , V. Loco.
LION, s. m. Leone, Animale feroce notis
simo , dello da Linnco Feiis Leo.
CBR DEL LION, V. CRIR.
LIONA, s. f. Leonessa o Lionessa, La fem
mina del Leone.
LIONCN, s. m. Leoncello; Lioncello e
Lioncino, Piccolo Leone.
LIONCORNO, s. m. Liocorno o Unicorno,
Animale feroce, che ha un sol corno di
ritto in fronte; ed chiamalo da Linn. Monodon Monoceros.
LIONFANTE, s. m. Elefante; Leofante;
Liofante e Lionfante, Animale noto, ch'
il maggiore do' quadrupedi. 11 suo naso
eh' fallo a guisa di Iromba , si chiama
Proboscide; e i suoi demi principali stac
cali dalla bocca , son detti Avorio. Egli si
chiama in Sistema Elephas maximus.
ClUIl DEL LJONFANTB , V. Ci; lift.

LIPA, s. f. Lippa, Nome di Giuoco pueri


le, cos amicamente da noi chiamato , che
a Firenze dicevasi Are buse, e qui ora
PAND'OLO. V.
AND A ZOGAR A LA LIP/. , fa a giuocare ai noccioli , e vale Voi non sapeie giuocare, Voi acciabattate nel giuoco; ovv.JVon
capete far nulla di buono, che direbbesi
altrimenti, Andate a riporti; Andate a
farvifriggere.
L1QUEFARSE , V. DESFABSB.

LIS

LIS

LIT

LIQUERIZIA,*. C Liquirizia; Legoritia;


Logorizia e Regolizia. Pianta detta da
Linneo Glycyrrhitta glabra , la cui radi
ce d'un grand*uso nella Medicina. Il suc
co di questa radice condensato si chiama
Sugo di liquerizia. Nasce in Russia e nel
Levante.
LIQUIDIT , s.f. T. Forense, Liauidatione , Pareggio eseguilo de' conti.
LIQUIDO, Liquido, agg. a Materia , e Ta
le Fluido, contrario di Sodo.

LISSA , s. f. detto in lingua furbesca de*


Barcaiuoli, Tale Acqua.
C. IKK STEMIO DB LISSA ? Domanda un
Barcaiuolo al suo compagno, e vaol dire
QuanC acqua abbiamo in barca?

LfSTA o Lurbx DE PIAZZI , chiamati in


Venezia Io Stradone nel mezzo della Piaz
za di S. Marco , per cui specialmente ti
paleggia,
LISTE DEI AMBASSIDORI, Cosi chiamavansi al tempo delta Repubblica , le adiacenze della caga d'an Ambasciatore este
ro residente in Venezia , che godevano di
certe immunit. Franchigia di Quartieri.
LIST\, add. Lutalo, Fregiato di bile.
LISTA FEH LONOO , Addogato , >>.>' 1'. i
ste le liste a similitudine di doga, ma non
si direbbe che nelle arme gentilizie.
LISTLO, s. m. LitIella e Luta, T. d'Ar
chitettura. Ogni membretto piano e qua
dralo che serre ad accompagnare e accer
chiare qualsivoglia altro : come le Listelle
delie -colonne e simili.

Sia

LlQUIDB LE GASASSE QUANTO BL BRODO,

fu detto esageratamente di Donna vieta


ed arsiccia, per voler dire Guance vizze
o flaccide.
Conto liquido o Credito liquido, dicia
mo anche noi per Chiaro e senza eccezio
ne; e quindi Liquidare per Metterlo in
chiaro e Liquidazione.
LIRA, s. f. Libbra, Sorta di peso La
libbra di Venezia si distingue in grotta e
toltile. La grossa d' once i . da carati
1 1)2. per ogni oncia, che corrispondono a
once 19. di libbra sottile, ed equivale qua
si ad un Punto di Germania; e serve pel
peso de' commestibili. La libbra sottile,
'che pur diridesi in once li. di soli cara
ti i aa. per ogni oncia , si usa pejneso dei
generi di lusso , come del caff , dello zuc
chero e di tanle allre cose.
. La Libbra metrica novellamente inlrodotta In decima parte d' un rubbio e va
le once dirci metriche o sia libbre due on
cia una di peso grosso Veneto.
Lira o Liti-li- La Lira Veneta dividevasi in venti soldi e ogni soldo in dodici
piccoli o bagatlini. Non eravi per a' tem
pi nostri i ir I moneta e Ili-lina della lira
e meno poi quella del bagaltino. Nel Go
verno italico abbiamo avuto in corso ed
effettiva la Lira italiana , rii' era in circa
il doppio della Veneta, dividevasi in cen
to centesimi di rame e corrispondeva per
fettamente al Franco. Ora soppressa la mo
neta italica abbiamo la Lira Austriaca che
dividesi pure in cento centesimi di rame
o in venti caranlani , e chiamasi comune
mente Svanzica, dal Tedesco Zwanzig,
la quale corrisponde al valore di 87. cen
tesimi italiani o sia a trentacinque soldi
Veneti.
La Lira di banco, moneta per ideale,
valeva Lire Venete 96. E la Lira de' gros
si Lire 6z.
LIRAZZA, t. f. Quasi Lira grande, Moiieta d'argento di bassa lega, eh* era in
uso sotto il Governo Veneto, e valeva sol
di 3o. cio Centesimi italiani 7 5.
LIRN, V. VIOL*.
*
LISONI, s. m. T. Agr. Fiammola Flamul't , Sorta di pianta del genere delle Cle
matidi, detta da Linneo Clmalis Flammula. lla canile alla Vitalba dello stes
so genere, ma nou s' avviluppa agli albe
ri d alle sie.pi..
LISPIO. SAVR DA LISI-IO, V. SAVM.
LISSA, s. f. T. Agr. Treggia o Traino, Spe
cie di barella per uso di tirar pesi da un
luogo all'altro, che si traina con nna fu
ne attaccattavi.

LISSA, Pesce, V. Lux*.. ,

L1SSAMENTO, s. m. Lisciatura o Lucamento.


LISSANDRO , Alessandro, Nome proprio
di Uomo Aletsandra diccsi la Fem
mina.
LISSAR, v. Lisciare o Ligiire, Stropic
ciare una cosa per farla bella,polita e mor
bida Arrotare. Arrotar Cambra tul
panno.
LISSAIUB LA VELE, Lustrarti le cuoia;
Lisciarsi ; Soffiar nel bossolo , si dice
d' Una donna che si liscia LUSSASSE
D'UN VSCHIO, Rifarti del barbiere, dicesi
degli Attempali che si lisciano e strebbia
no per essere appariscenti.
,
LISSETO , s. m. Voce del Contado , lo sles
so che BISGOLO , V.
LISSIA, s. f. Lisciva; Ranno, Acqua pas
sata per la cenere o bollita con essa, che
serve a fare il bucato.
LLSSIA DB SAbir , Maestra, Ranno fortissimo onde si fabbrica il sapone.
FAR LISSIA , Imbucatare ; Far bucato o
il bucato Detto figur. Far repulisti ;
Far netto , vale Dar fine, consumar ogni
cosa e come direbbesi Lasciar pulita ogni
cosa.
ROBA DB LISSIA, Lisciviale, Di lisciva.
PERDER LA LISSIA B 'L SAJT , Perdere il
ranno ed il sapone, vale Gettare inutil
mente la fatica e la spesa. Andarne il mo
sto e F acquerello.
SucXa LA LISSIA, detto per metaf. Uscir
d'impaccio; Uscir del pecoreccio, Uscir
da un impegno , da un pericolo.
Mi sur. AR STA LISSIA, delio fig. Dar
iofine a questa faccenda o bisogna.
LISSI\R, v. Fare il bucato ; Imbucatare.
LISSIAZZO, s. m. Rannata; Eannatac
cia , Acqua che cola dalla ronca piena di
panni sudici nel Ranniere o sia piccolo
Doglio.
LISSIERA, s. f. Lavatoio, Luogo dove s>
lava. La voce vernacola per indica la slanza a pian terreno dove si fa il bucalo e si
Uva.
LISS1TA, s. f. Lisciviuzza, Ranno leggiero, cio non tanto carico di cenere.
LISSO, add. Liscio; Terso, Polito, con
trario di Ruvido.
VESTIR LISSO, Vestir positivo , cio or
dinario, modesto, senza lusso, che anche
dicesi Cestire alla piana DISNR LISso, Mangiare o Desinare alla casalinga,
alla familiare, cio Con cibi non lavora
ti n mascherati da cuochi , ma semplici ,
bench buoni e saporiti l'tni.n LISSO,
Parlare semplice, chiaro, piano, Facile
ad esser inteso , senz' artifizii. Parlare alr (Apostolica , direbbesi, del discorso roz
zo e negligente.
LISSO, s.V. Lizzo.
LISTA, s. f. Luta e Lisira , diccsi per
Catalogo , Indice , Nota.

LISTA , dello per STBICA , V.

LUTBLO DA BASSO DE LA COLOtfA , t llllt-

(capo.
LISTN.V. LISTA.
LITANIE, s. f. Litane o Letane, Rngazioni e preghi a Dio che si fanno da' Cat
tolici.
Din LE I.ETAM r. DEI SAWTI , dello figur.
Far le letanie, si dice in modo basso del
Fare una luughiera o uua lunga serie di
nomi.
CAITTAB LE LBTAXIB , dello Gg. Cantar
il vetpro a uno, Fargli una gagliarda ri
prensione.
LITARGLIO , t. m. Litargirio e Litargiro, Sorta di minerale o sia Piombo arso
e ridotto in cenere.
Ghetta, si dice a quel Litargirio che si
ottiene daU" affinare l'argento.

LITE , V. A LITE.
L1TERIZIA o LETERIZIA, s.f. ed anche pi
bassamente Z ILI \ , Itterzia, detto anche
Morbo regio, Sorla di malattia nota. It
terico, quindi dicesi a chi patisce d' itte
rizia.
LITICONSORTI, i. m. Conforti detta li
te , diconsi da' Legali i Compagni della li
te dalla slessa parte.
s
LITIGANTE, add. Litigante, Colai th
litiga. V. LITIGOSO.
Collitiganti si dicono le due Parti av
versarie che fannoti lite.
TnA I DO LITIGANTI KL TERZO GODB , /

due contrarifan che il terzo goda, Dice


si di Chi approGlla delle altrui dissensio
ni. Fu (tetto ancora , Per noifanno armo
nia gli altrui concerti.
LITIGAR , T. Litigare e Liticare o Piati
re, Far lite.
LITIGAR DA CAI BABIOSO, Prender la li-.
te a' denti, Tale Rabbiosamente , con im
pegno.
LITIGAR, detto nel sign. di Contratta-'
re , Far contesa , Piatire o Piateggiare. '
LITICA , CHBL'ACORDO ivo TE MAXCA HAI,'
Muovi lite, acconcio non ti falla-, cio'
Accordo.
EL LITIO tn S EL FABHICn STRAZZA LA

BO&SA, Murare e Piatire un dolce im


poverire, Chi attende a fabbricare o a li-_
ligare, a poco a poco consuma le sue so
stanze.
. .
LITIO UN, add. Litigatone Liligioto;

LIZ
Part'for* , risicoso , Garoso, Colui ch'
Tacile a litigare o A contendere per ogni
piccola cosa.
LITIG.YA, Litigatrice, dicesi alla Fem
mina.
/
LIVEL\R, v. Allivellare, T. For. Obbli
gare i proprii beni stabili ad enfiteusi. V.
i
\ e iLITELO.
<
IMPOTECH
Livellare, vale andip Mettere, aggiustar
le cose al medesimo piano.
LI VELARIO, s. m. Livellano i Enfiteuta
o E nfiteuticarioe Censuario, dicesi Quel
lo clie paga il livello.
BBJT LIVELARIO, Fondo enjiteutico, Sog
getto ad enfrleosi.
LIVELO, . m. Livello o meglio in T. Le
gale Enfiteusi , Contratto noto.
Toa SOLDI A LITELO , Prendere o Torre
danari a costo o a interesse o a usura.
LIVELO , detto in T. di alcune arti , Li
vello; Archipenzolo ; Traguardo, Stru
mento per uso de' Falegnami e de' Mura
tori, col quale si riscontra se le cose sono
nello stesso piano. E quindi Livello dicesi
per Piano orizzontale. Egli al livello del
mare. Le finestre di quelle stanze sono a
livello.
MBTBHSB A UVELO DE QUALCIS, detto
g. Porsi o Star in parila o a competen
za di alcuno.
LIVIERA, V. LEVA.
LIUTO, V. LAUTO.
1 ,1 7, \ PK1 A , voce ani. Leggiadria.
LIZ1R, V. LBZJ*.
LIZZA, s. f. T. Agi-. Treggia; Traino. V.
LISSA.
LIZZA, s. f. T. de' Pese. Leccia, Pesce di
marea scheletro ossoso ed quello detto dn
Cuvicr Lichias Amia. Questo pesce vien
fra noi assai grande, cio oltre a tre piedi
ili lunghezza , ed cibo ricercalo antepo
sto al tonno ed allo storione.
UZZA BASTARDA , s. f. Nome dato da'
Pese, ad un nuovo pesce ultimamente pre
so virino ai muraglioni di Pellestrina, sta
to poi anatomizzato dal nostro Sig. Nardo
e da lui nominato in sistema Proctostegus.
Questo pesce dell' ordine degli Apodi ,
somigliante in qualche modo ali? Corif
ne. Egli di colore ceruleo argenteo , in
parte roseo; in vece di scaglie ha una epi
dermide aspra e pellucida ; la becca senza
denti, piccola e semicircolare; l'ano pet
torale ed operculato, la coda carinata; le
cinque sue pinne di color di minio, la cau
dale semicircolare. Questo pesce contene
va otto specie di vermi ventrali. Il Nardo
lo chiam Proctostegus dal carattere di
stintivo dell'operculo dell'ano, componen
dolo dalle voci greche Proctos e Stegos.
La sua lunghezza . di circa tre piedi ; la
sua carne buonissimo cibo.
LIZZARIL, (coli' o errato) s. m. Licciaritolo, T. de* Tessitori, Lunghi regoli
di legno che reggono le licciate. '
LIZZO, i. m. T. de' Tessitori , Liccio e
Licciata , Specie di ordigno composto di
fili disposti a guisa di pettini, di cui si
servono i tessitori ad alzare le fila ed ab
bassarle nel]' ordito per tessere. V. FILZA.

LOD

LOG

3i3

Penero, si dice a Quella prima parte del


Dracunculas di Linneo. H nostro Signor
l'ordito che si trae fuori del liccio e ri
Nardo per osserva che il Callionymus Ly
mane senza essere tessuta.
ra dei moderni essendo il Dracunculut
LOCANDA, >. Locanda; Albergo; Ostel
degli antichi , dovrebbe esser chiamata
lo, Luogo dove s'alloggia.
Callionymus Dracunculus ; e che.il loro
LOCANDA DEL REDEUTOR , detto fig. vale
Callionymus Dracunculus essendo diffe
la Fusto , cio Quella galera frusta pel de
rente da quello degli antichi , davrebbcsi
posito provigionale de' Condannati al re
chiamare Callionymus Lyra. La quale ret
mo, che ai tempi del Governo Venelo gia
tificazione verrebbe, secondo lui, a mino
ceva nel canale in faccia ed in prossimil
rare le confusioni di sinonimia, .sembran
alla Piazzetta di S. Marco, la qua! galera
dogli che sia male adattata la denomina
aveva per insegna il Santissimo Redentore.
zione del Callionymus Dracunculus dei
DORMIR A LA LOCANDA DE LA STELA, Det
moderni, mentre quello degli antichi che
to furbesco, Dormire alla scoperta, a cievien da essi citato, ha invece i caratteri
lo aperto. V. BIVACB.
del Callionymus Lyra.
PELE DB LODRA , V. PBLB.
LOCH , s. m. o TnisiLA o BARCHTA , TLODRO , add. Lordo ; Sudicio ; Sporco.
Mar. Misuratore o Loche, Pezzo di legno
raccomandato a uno spago, il quale serve
LOGAR, v. Allogare; Allocare o Locare
a sapere quanto viaggio faccia la nave in
e Collocare, Metter una cosa al suo luogo.
un dato tempo. Dicesi Lochc dal nome del
LOCAR VIA UNA COSSA , Maniera fam. aisuo inventore.
forre, per Chiudere o Sei-rare alcuna coLOCO TECITIR UNO A LOCO B POCO , Spe
s'a per conservarla o nasconderla Tal
Volta'i dice per Seriore, cio Conservasare alcuno, Alimentarlo, Tenerselo in
. re, aver cura.
*
casa , Tenerlo a proprie spese.
LOCAR uwo A BOTBGA -o A SERVIR , Allo
LODAR, v. Lodare e Laudare, Commen
gare o Acconciar uno a bottega o a ser
dare, Dar lodi.
vigi.
'
e
Lodare, dicesi per Approvare, confer
LOCAR OTTA FUTA, Allogare unafanciul
mare.
la, Darle marito.
LODAR SOBA LA BBOCA, Soprallodarc ;
LOGARGB ix mwEoo , Allogarsi in un
e quindi Soprallode, dicesi alla Lode ec
impiego o carica o uffizio.
cessiva.
TORNAR A LOCAR , KUngare.
CHI SE LODA SB SBRODA , Dettalo fam.
Ogni loda nella propria bocca vien sozza;
LOG AZZO , s. m. Luogacco , Cattivo luo
Lode perde chi di s stesso la dice; Chi
go. Noi per colla nostra voce intendiamo
s loda, s lorda.
Luogo grande, che direbbesi Stanzone;
GH'B DE LE COSSE CHE yo s* HA DA LO
Casamento se di casa ; Bottegone se di
DAR, Chi conosce dal cappone al gallo,
bollcga eie.
sa ben che non si delle mai lodare Bel
LOGHETO, s. m. Luoguccio o Loguccio;
la moglie, fin dolce e buon Cavallo.
Logkcciuolo e Luoghetto, Piccolo luogo.
GHE PIASE SENTIRSE LODAR , Mangiar
Stanzetta o Stanzino e Stanzibulo,si
carne d'allodola, dello Cg. Compiacersi
direbbe di Piccola stanza Ripostiglio
delle proprie lodi.
o Ripostignolo, il Luogo ritirato o segre
LODA EL FIN, E' non ancora andato a
to delle case da ripoi-vi che che sia.
letto chi ha avere la mala notte; La vita
LOGHBTO DA FA i so FATI , Cameretta; .
ilfine, il d loda la sera; Dammelo mor
Necessario, Stanzino dov' posto il Pri
to, Allendi l'esito delle cose per giudicar
vato.
ne.
LOGIA
, V. LOZA.
LODA EL STAB E TIEXTE A LA TBHA , Lo
LOGlX , add. Attagliato, Agg. di quel fru
da il mare e :icnti alla terra, cio Loda
mento al quale sia mescolato del Loglio.
l'utile grande e pericoloso ed attienti al
piccolo e sicuro.
LOGICA , s. f. Logica e Z,oica
LDOLA , s. f. Allodola o Lodala , ed an
OMO CHE GA DE LA LOGICA, Maniera po
che Spippoletta, Uccelletto noto, chiama
polare, Uomo verboso , Che parla assai.
to da'Sistem. Alauda aivensis,il cui can
Parolaio, vale Ciarlone.
to assai grato.
LOGIO , B. m. Loglio e Gioglio o Zizza
LODOVIGO , Lodovico o Ludovico, Nome
nia, Erba notissima che nasce ne' campi
proprio di uomo.
tra '1 li uni .'i) io e l'orzo , e ch' delta da'
Botanici Lolum temulentum. Il pane do
LODRA, s. f. Lontra, Animale quadrupe
ve sia in molla dose la sua farina , imbria
de ed anfibio, dell' ordine de' Carnivori ,
ca ed nocivo. Si dice Pane allogliato ,
della Famiglia de' Martorelli , conosciuto
logliato o aggiogliatofluello che ha loglio.
anticam. col nome Lutra , dello poi da
Linneo Mustela Lutra.
LOGIN,V. PALCO*.
LODRA e 1
LOGO , s. m. e dagl' idioti Lioco , Luogo
e Loco, Sito o parte qualunque; e quin
LODRN, / T. de'Pesc. Lontre marine,
di si pu intendere Citt, Villa, Casa,
Due pesci di mare che varii Naluralisli
Camera ctc.
han creduto di specie distinla, ma che fra
loro non differiscono forse che nel sesso,
LOGO DA ABITI o SBHATAROBB , Reposie quindi potrebbero tenersi per l'iden
tono o Ri'positorio.
tica specie. Sono rari e non buoni a man
LOGO DA CHIACOLE, Luogo bisbigliatogiare. Il primo corrisponde al Callionyrio, come sarebbe il Parlatorio delle mo
miH Lyra e il secondo al Callionymus
nache.

5i4
LON
Loco d'aboIvdanea , Mogona, Luogo
dore quantit e abbondanza di che che
ia.
Loco da despogiarsb, Spogliatoio,L.uogo Stanza destnala per potare i panui
di dotto.
Logo da destbndbr , Stenditoio, Luo
go da disten der vi che che sia per furia scc o asciugarc.
Loco da putajtb, V. Postribolo.
Logo de cavpacna , V. Campagna.
Loco de scaiTuaA d' autor , Passo.
Logo dovb sb carga, Caricatoio.
Logo dovb se descarga, Scaricatoio.
Logo malsn, Luogo infermo o malsa
no.
Logo secreto o sconto , Bipostiglio ;
Ripostignolo; Bipostime; Luogo riposto.
Logo solwo , I. uogo solatio , solitivo j
Luogo ove pub il sote.
Logo tpico, Luogo tpico, Luogo de
clnalo, marcato Detto per Bitrovo ,
Conversazione di molli per sollazzo. V.
RendbvU Detto fig. vale // culo.
Logo ventoso , Spazzavento ; Luogo
ove pub il vento.
Logo vodo, Luogo o Casa spigionata ,
co Non aflittata.
Logo, detto assolut. con tuono impera
tivo, Largo largo; Fate luogo; Scostatevi; Lasciate passare.
Tuto a so logo, In Chiesa " santi e
alFosteria coFanti in taverne ' ghiotloni ' ghiotti , Deesi regolarc le azioni col dovuto riguardo del luogo iu cui
liamo.
Dab logo, Andar via; Partire; Soltrarsi.
logorXr, t. Logorare, Consumare.
Putlo semprs MB LOGOTiA , Fanciullo che sempre mi cruccia, mi tormen
ta.
LOGORO , add. Logorato e Logoro.
LOMBRA , s. f. T. de' Pete, lo slesso che
Ombra , V. che il Gasterosteus ductor
Linn.
LONDRNA , s. f. Londrina, Agg. ad una
sonta di Panno venuto il primo da Londra , ed una Specie di mezzo panno che
fabbricasi ora fra noi a quella foggia.
LONGAGNA Longginb, s. f. Lungagnola; Lungheria; Lungliiera , Discorso lungoe noioso, che pu anche dirai Lungaia e Leggenda.
LONGHETO, add. Lunghelto, Alquanto
Jungo.
Longheta ma RiroxA , Domeneddio
Cristo non paga il sabbato, e vale II gastigo pu differirsi ma non toglicrsi.
LONGO, aild. Lungo, contrario di Corto
Prolisso Diffusa , dicesi dlie Scrilture.
LoNGO ETERNO, O QUANTO l'aNO DE LA
fame , Spilungone, Lungo assai di slalura. V. Graneo Detto fig. Lungo corne
il sabbato santo; Ciondolone; Tentennone ; U lungo, Che non ci cava mai le
mani di nulla. V. Bibia.
LoNGO DE COLO, CollilungO.
Longo db , Essere giuocalor di
ma.no, Ester ladro. Lavorar di mano.

LOR
Andar db longo , Andar di seguilo , di
lungo, a di lungo, di Jilo, Continuare.
Ovvero Andar di botto o senza in^ugio.
Andar a le longue , Andar nell' un vie
uno; Dare alla lunga; Andar Man
dare in lungo ; Menare il can perfaia;
Anfanare; Anfaneggiare.
Andr per lb longhb, Allungar la te
la , il discorso.
Muso longo , Faccia bislunga o oblunPsr longo, Per lo lungo; Andante.
Vur longo slokg , Fino allungato e
lungo, vale Mescolato coll'acqua, Cos di
cesi Brodo lungo , quello che ha poca sogtanza.
Savbrla longa , Aver arco lungo ;
Non aver bisogno di procuratore; Avere
scopato pi dun cero ; Aver pisciato in
piU d' una nev, Esser di molla espericnza da esser difcilmente ingannalo.
LONGON, ad-d. Lungaccio.
LONGN, s. m. T. dc'Pesc. Specie di Conchiglia marina biralve, del genere delle
Veueri , delta dall' Abbate 1i > i Fenus
Longone. Ella ha per earaltcre il corpo
ovato, oblungo, a lati ineguali. Il suo ani
male . cinmeslibilc, ma di poco aso ; ed
frquente.
LONGOS A , T. furbesco, Faticosa, vale
Scala lunga che lana.
LONGOSO, s. m. Voce di gergo de' Barcaiuoli che vuol dire Anguilla.
LONTAJV.a dd. Lontano, Distante As
sente Absente.
LoNTN COMB DAL D A LA NOTE , Esserne pi lontano che non e Gennaio dalle
more, Dicesi di Chi niollo alieno da che
he sia.
Lo.VTAN DAI OCHI, LONTAN DAL CUOR ,
Di lunge da occhio di lunge da cuore; e
vale che La lontananza fa ralliepidir il fer
vore d' una persoua. Dicesi anche Lonlan
dagli occhi lontan dal cuore.
lontXn , avv. Lontano; Lungi lungi.
Veder da lontn , Vedere di la dai
monti, detto fig. e vale Esser accorto. Avere glt occhi nella collotlola . Essere accortissimo Vsder di cesso e da cesso , Ve
der discosto, lungi.
Cercar da lont.an via , Tentare o Bicercare dalla lunga, Per via obbliqua.
lontanXr, V. Slontanr.
LOi\'ZA (colla t dolce) s. f. Lonza , Quel estreinil carnosa ebe dalla testa e dalle
zampe i imane atlaccata alie costle degli
animali grassi che si macellano, ma specialiuenlc del porco Arista poi vuol
chiamarsida'Toscani la Schiena del porco.
Lonza de vdelo , Lombo di viletlo.
LONZI (colla z dolce) avv. Lungi; 'Lon
tano Da lonzi, Di lunge o Di lungi.
Tirarse da lonzi, Allonlanarsi.
LOPA , s. f. T. di Magona , Scoria , Quel
le che separasi dal mtallo quando nelle
fornaci si coito insienic colla sua vena.
LORA ( coll' o largo ) s. f. T. de' Costrullori navali, Lunghezza del vascctlo, ed
la distanza in linea relia dalla ruola di
poppa a quella di prua.

LOT
Lora, detto in T. Agr. Pevera Imbottatoio, dicesi lo Strumen to di legno
fatto a guisa di conca per uso d' bolla
re vino, olio, acqua etc.
LORXr (coll'o slretto) v.lo tesso che LaorXr, V.
LORDA , s. f. (coll'o chiuso) Maniera di
gergo della plebe, ma comuneraenle conosciuta , nel sign, di Gran Jame. V. Faxb.
LORE (coll' o serrato) plur. di Ei.v, fem..
Elle od Elleno si usa soltanto nel cas*
retto; Loro si dice ne' casi obbliqui.
Xblb lorb ? Sono elle od elleno ? Se diPSNDESSS DA LORB, Se dipendes se da loro.
LORfcTA , s. f. Peverino. V. Lora nel secondo sign.
LOR (coll'o largo) s. m. T. degli Uccell.i ton . lo stesso che Compare Piero, V.
LORO, s. . Idiotismo di molli che non
san pronunciare Rolo, V.
LOSCO, add. Bircio; Bercilocchio; Guerr
ci, Che ha gli occhi torli. V. Orbisigolou
Esjer tjn tantix losco , Sentir del
guercio, Esser gutreino.
LOSCON, add. Guerciaccio.
LOTA (coll'o aperto) s. f. Lotta e Lutta,
Palestra, Contrasto di forza e di destrejza
fallo a corpo a corpo senz' arme per abbattersi l'un ali.ro . e si fa per giuoco
per esercizio.
Ziogr a la lota , Fare alle braccia
alla lotta; Lottare. V. Zo'cr a la lota.
Lota de tera , T. Agr. Zoila Gleba,
Pezzo di Ierra spiccaia ne' campi lavorati
Pane, dicesi quel Mozzo di terra che
sta naturalmente appiccata alie barbe
d' una pianla quando si cava Piolta ,
chiamasi quella Zoila ch' coperta d'erba.
LOTAR , v. Lottare o Lotteggiare; Fare o
Giuocar alia lotta o alie braccia; Provarsi a braccia.
Lot.ar con QUALCu.v, deltofig. Co"are;
Contrastare ; Contendere ; Disputare ,
Impegnarsi con alcuno.
LOTARIA , s. f. Lotteria. Lolleria si veduto serillo estmpalo fra noi, ma Fran
cesismo dalla voce Lotterie, che vuol dire
Lotto, Col vocabolo nos tro per intendiamo impresa d'un lotlo, diffrente dal
Lotto pubblico.
LOTO (coll' largo) s. m. (detto dal Lottare cioc contrastare colla fortuna, dal
la voce Germanica Lot, Sorte) Lotto. Di
cesi ofo anche il Premio. 11 Lotto pub
blico che sussisle in Vcnezia ebbe priociJ
pio Ii 5. Aprilc 1734.
Cavr al loto. Estrarre al lotto.
Loto, dicesi da noi famil. e figur. per
Sorte ; Fortuna L' loto , E una
sorte, unaJortuna , un lotto, Cosa inccrta.
CniAPR STO loto, detlo ironicamenle,Aver sijatta sorte Jortuna; e ('intend*
in senso opposto, cio Aver queslo discapito, quest* sforluna Ho cbiap sto lo
to, Mi toccato una bella sorte; Hoguadngnato un bel lotto.
Loto particolar, Biffa, Specie di lollo a cui s' espone un eficlto qualunque di

LU

LUC

ragion privata. Da Riffa viene Arraffare.


Quindi Arriffare un anello, una scatola
ctc. vagliono Metterli alla riffa, cio al lot
to: Giuocare a una riffa.
LOTO-LOTO ( coli' o largo) Modo avv.
VEG.VIR TJA LOTO' LOTO, Venir via. lemme
[emme o guaito quatto o cheton cheta
ne o catellon catellone, e vale Con appa
renza di mortificato o di avvilito. V. Ori-

No L' pib LU, Non pi quel desso,


Non pi quel d'una volta, V. ELI e LORI.
FELICE LU! Felice lui, ovv. O lui feli
ce !
Lu, posto in fine d'una frase a ripelilione del pronome, ELO voce espletiva ,
per atto ad esprimere una maniera di
maraviglia o anche di gioia, p. e. Et. xi<
MORTO, Lb! Egli morto egli! e vuoi di
re Pur troppo egli morto, ovv. Finalmen
te egli morto, ne sia ringraziato Iddio
L'i Toii.vX, LU, Egli tornato egli!
L' VERO, LU! Egli vero egli!
GHE L'HO FICA DA , LU! (che si potrebbe
anche dire GHE L'HO FICADA, MI !) Io glieF ho accoccala io! 1 LO VOKIA , LU ! ovr.
I LO VORIA LOBI! Eglino lo vorrebbero!
LUBRICO, add. Lubrico, parlando di Cor
po o Ventre, vale Sciolto, contrario di
Stitico.
PAROLE LUBAICHB , Parole oscene t dis
oneste, indecenti.
LUCERNA, s. f. delta anche FIORENTINA ,
Lucerna, Vaso d'ottone o d'argento di di
verse maniere , in cui si mette olio e lu
cignolo, < s'accende il lume.
Parli della Lucerna. PB, Pianta, II
piedestallo della lucerna BACHETA ,
Canna CABXELB, Maglie Gnopo ,
Balaustro VASCA, Coppa BocHi.vi,
Beccucci VIDA DEL <ic 'i -v , Luminel
lo SUSTA , Nodo MOCHETA , Smoccolaioi*o Smoccolatole KERTJ.V DEI
SA VRI, Fusellino STULO, Coperchino. V. STUI.O CHIAVE, Manico.
LUCERNA DA DO PAVRI o DA THE o DA.
QUATRO, Di due, tre o quattro lucignoli.
TOHDOLO DE LA LUCERNA , Padellina ,
Specie di padellina fatta di latta o altro
per uso di riporvi la lucerna o simile.
U.VA UH r:iv\ INTIERA D'OGIO, Una lucernata, Quella quantit d'olio che lienc
la lucerna SBJCZ,' ACORZERSB EL ' HA

CJ1IO QUACHIO.

LOVAZZO , s. m. Lutacelo, Lnpo grande.


LOVETO, s. m. Lupalello ; Lupanino;
Lupacchino; Lupatto, Piccolo Lupo.
LO VICI o anche LUIGI, Luigi, Moneta
d'oro di Francia, cos detta dal nome d'u
Re che la fece battere , la quale corrispon
de a quattro scudi o sia a lire \<\. Vrnete.
LOVIGI o LUIGI, dicesi per Luigi, No
me proprio di Uomo.
LOVO, 8. m. Lupo, Animale salvalico drl
genere de" cani, voracissimo, che porla la
coda incurvala , dello da Linijeo Canlt
Lupus.
CHIR DEL Lovo , V. < ) in.', ii.

Drtlo per Agg. ad uomo, Lupo; Lupaccio ; Ingordo ; Insaziabile; Gola dis
abitata; Lurcone; Ghiottone , Mangione.
CHI STA COL LOVO I-M l'Alt A A URLAR , C/li

usacollo zoppagli se nappca ovv.Chista


collo zoppo, in capo all'anno zoppica; Chi
tocca la pece f' imbratta o s sozza. Prov.
. Cbi conversa co' malvagi divien malvagio.
EL LOVO NO MAGYA STAGI.V, Maniera
- fan}* e fjg. che vale, // tempo viene.
LOVO CERV1ER, s. m. Lupa cerviero v
Z.iac,Animale quadrupedoche abita i cli
mi freddi , chiamnlo da' Sistcm. Felis
Lynx. Noi non conosciamo che le sue pel
li le quali sono mollo ricercate.
LOVO , s. m. T. de' Pese. Merluzzo o Lu
po marino, Petce di mare notissimo, det
to da' Sistematici Gadus Merlucius. Si
mani;,. i fresco; e in alcuni luoghi ne' qua
li vien pi grande, si sala e si secca , comeDelie Coste della Francia e in quelle d'Inghillerra, da dove ci perviene seccato, e
si chiama allora Stocjts.
X.OVON, itili. Lupaccio, dello Ggnr. a Per
sona vale Ingordo. V. Lovo.
LOZA, s. f. Loggia; Terrazzo, Edificio
aperto che si regge su pilastri o colonne.
LOZA COVERTA , Verone*

LOZAR, v. Alloggiare.
l-OZTA , s.f. Loggetta ; Loggettna; Veroncello, Piccola Loggia.
LU, Egli, corrispondente al latino Jlle^
Quegli , Colui Ei o -E' sono voci gincopale che vagliono quanto Egli.
Lui , s usa soliamo ne' casi obbliqui ;
omle ncll' accusativo non si direbbe gli
in vece di Lui; ni A egli, ma A lui;nk
Lui and; Luifece, ma Egli and; Egli
fece.
L' PROPRIO LU, desto; egli ap
punto.
Coti LU, Seco; Con seco; Con esso lui.
DA PKk LC o DA PER ELO o DA LU SOLO,
-Da lui solo; Da se da t; Diperse o Dit' perse.

SPANTO ADOSSO UiYA LUCERNA D' OGIO , Et-

sendosi egli fatto un abito nuovo, vi get


to gi, non se n" avveggendo, una lucernata d" olio. '
LUCERNA, s. f. T. de' Pese, delta anche
MASIOLA quando piccola, Lucerna o Perlone. Pesce buono di mare di colore ros
sastro, colla linea laterale senza spine, dividentesi in due alla pinna caudale: le sue
pinne laterali sono ampie e di colore ce
ruleo. U iic-siii pesce differisce dalla Trigla
Lucerna di Lmn. Ma essendo questa spe
cie la medesima cos descritta dagli anti
chi e con tal nome, il Sig. Nardo ittiolo
go credette doversi chiamare Trigla Lu
cerna, per consertargli il nome antico.
Giunge alla lunghezza d'nn piede e mez
zo, ed buono a mangiare.

LUCERNETA , s. f. Lucernuzza, Piccola


Lucerna.
LUCHTO , s. m. Lucchetto, Sorta di er
rarne nolo.
Arco del luche Ito, consua guida o oreechie, chiamati Quel ferro curvalo con cui
si chiude.
LUCIETA , 'limili, di Lucia , Nome pro
prio di Femmina, e dicesi per vezzi.
Aj dicesi a maniera furbesca dal-

LUM

3i5

le Donne al Pannolino o Brughiere da es


se usato per ripararsi.
LUDftO , s. m. Panello, Viluppo di cenci
impeciali che s' accende per far lumina
ria nelle feste. Fiaccola; Facella di corda
impeciata.
In altro sign. Otre o O^ro. Pelle di mon
tone, detta da noi altrimenti BACA, in cui
si mette il vino, l'olioetc. per trasportar
lo da un luogo all'altro. Quindi LUDUO
detto fig. per Agg. ad nomo, vale Gran
bevitore; Beane; Cinciglione.
.
LUDRO, si dice pure per inginria a uo
mo, e vale Furfante; Birbone ; Mani
goldo e simili.
LUDRO, nel sign. di Mangione immon
do, Lurco, e nell'accr. Lurcone. Smode
rati lurconi, che non hanno altro Dia
che il proprio ventre.
SPORCO COME uw LUDRO , Unta e bisun
to come un orcio.
LUGANEGA, s. f. (dal lai. Lucanica )
Rocchio di salsiccia , Sorta di salsiccia
notissima.
LUGANEGA , detto in gergo , e per simil.
vale Fune.
TAC\H A CA LUGANEGA ,,detto Cg. Dar la
colla o la fune; Collare uno.
. . _ GHB XE pib ZOHNI CHE LUCAVEGA , Ma
niera pror. mei. ALbiam pia tempo che da
nari. Ricordati che C anno e [ungo, per
avvertirci ad avere moderazione nell' uso
di tutto ci che ci appartiene. V. MORELO.
LUGANEGHR, s. m. Salsicciaio; Piz
zicagnolo; Pizzicaruolo; Pizzicheruolo e
Lardamelo ,Colui che vende salami, grascie ed altri simili mangiari.
BoTEGA DA LUGANEGHR , Bottega di

pizzicheria.
LUGANEGRRA , s. f. La femmina del
Pizzicagnolo, che por analogia di altri si
mili termini cos formati potrebbe dirsi ,
Pizzicagnolo ; Pizzicaruola.
LOG ARO o LuGAnl.v, s. m. Lucarino e Lu
cherino detto anche Acantide, Uccelletto
noto, usato alle gabbie e canta, dello da'
Sistem. Fringilla Spinus.Egli ha la som
mila della lsla nera, il rimanente del
corpo olivastro.
LUGIA, s. f. Scrofa e T/-o/a,La femmina
del Porco , che ha partorito.
Detto per Agg. a Donna, vale Puttana
sozza.
LUGIADEGA, t. f. Luglitica o Luglibla, La prima uva che vien nel mese di
Luglio.
LUGIO, s. m. Luglio, Un dei mei del
l'anno.
LUGREZIA, Lucrezia, Nome proprioidi
Femmina.
LUIGI , detto per nome proprio , V. LO
TICI.
LUISA , s. f Ferlna, Pianta odorifera che
si coltiva anche ne' vasi, e fa i fiori del co
lore di rosa. Chiamasi da' Botanici Ver
bena triphylla.
LUMADA, s.f. Sguardo; Guardo; Occhia
ta ; Pedata.
,
DAR U.\A LUMADA, Dar un' occhiata ,
u/iu sguardo.

5i6

LILM

LUI?

LUMACA, s. f. Lumaca; Lumaca; Lumachella; Lumacone ignudo, Animale


notissimo simile alla Chiocciola ma senza
guscio , di sostanza molle e viscosa. Linneo
1. 1 chiama Limax ater. L'imbrallar ch'el
la fa camminando, dicesi Schiccherar,
t. la bava Sbavatura.
LUMACA DEL RBLOGIO , Ruota lumaca,
chiamasi Quella ruota dell'orologio che
porla la calcna.
LUMAGHTA, s. f. Lumachell; lumchino, Piccola lumaca.

LUMERO, . m. Idiotismo di chi non sa


pronunciar Numero*.

LUMAR, v. Guatare; Guardare; Alluda.


re, Attentamente osservare.
LUMAROLO, t. m. Voce del Contado, lo
stesso che POBTALMB, V.
.\ \\\'/,/.\ . , (. chiamasi una Lucerna
grande di ferro osata per lo pi da Pizzi. eagnoli rd .1 limi-in .1 1 .t eoa grasso animale
'in vece d'olio.
LUME, s. m. Lume; Splendore.
la MB DE LA LUNA, Lampaneggio.
Lume, dicesi per Notizia , Conoscenza,
Intendimento di che che sia PER voTBO LUME, Per vostro governo, Per vo"lra regola.
,
,
LUME D'UN QUADAO, Vano del quadro,
dicesi a quel vuot d'una cornice o telaio
d'un quadro, che viene riempiuto da una
pittura o da uno specchio.
LUME DA pBscXa, Frugnuolo o Frugno
lo, Specie di lanterna o di fanale che s'al
luma in tempo di notte per pescare. La
lucerna che T dentro chiamasi Testa o
Botta.
LUME CHE PIANZE EL MORTO, Dettato
fam. Lucerna mezza spenta ; Smorto e
debole lumicino. Getta un lume annac
quato o un poco d1 albore; Lume foco.
LUME DA FBATT, Bugia, Lucerna fafrta a foggia di piccola cassettina bislunga e
pi adatta a portarsi in qua e in l.
LUME DA ni.io, dicesi Qualunque lucer
na che sia alimentata da olio; ma specialmente la Lucerna a mano, eh' i di ferro
e ad uso di persone miserabili, In quale
s'appicca dove torni in acconcio. \ . Lusz.
LUME SFAZZADA , Luce troppo vivida,
Che abbaglia. V. LUSOR.
FAR LUME . Far lume o luce o chiaro,
' Dello metaf. V. in CA\DELIBR.
MocR LA LUME, V. MoCR.
MonR DB LA LUME, V. MoBR.

STUAR LA LUME, V. STUR.


LUME DE ROGA , i. m. Allume, dettopropr. dai Chimici moderni Solfato d'al
lumina, Saie cristallizzato , che Iroran
nelle miniere.
DAR BL IOTMK DB BOCA AI PANI , Allumi
nare i panni.

L-JMK BRUS, Allume calcinato o deact/iiIto, chiamasi da' Chimici moderni


. lo stesso Allume che coli* azione del fuoca
converlesi in una materia bianca ed opa
ca, di cui si servono i Cerusici pec consu
mare le carni fungose.
.
LUMB CATINA, Allume catna, Altro al
lume eh' i un sale arliGziale.
LUMEGf O, s. m. Voce di gergo e vale
Orologio da tasca.

LUMTA, . f. Lumettino; Lumetto; Lu


micino; Candeluzza; Lucernetta,Piccolo lume.
LUMIERA, i. f. Lumiera; Luminiera, Ar
nese inserviente a portar lumi.
Pentola, Arnese di legno o d'altra ma
teria a foggia di quadretto , con uno o pi
viticci da I-.. per uso di sostener can
dele , e s appende alle pareti" per far lu
me.
LUMIERA DBL SCRIOPO o DEC CA>ON ,, V.
SCHIOPO e CANON.
l.l MIN , -.. m. Lumicino; Lumino; Lu
me! tino, Piccolo lume. Tengono in came
ra un piccola lumino o lumettino acceso,
LuMLNDB CBBA O LujflN SPAGNL, W ,( -

taletto o Spirino, T. de* Ceraiuoli. Can


dela grossa e cortissima fatta di getto ad
uso di tener fum In notte nelle stanze.
FATO A MO LIMI 'i v , Allucignolato.
Lucciola, T. de' Lattai, Piccolo lumi
nello o Arnese di latta traforala da met
tervi hi bambagia per lumini da notte.
LUMINADR, s. m. Illuminatore o Ac
cenditore, Colui che accende i lumi.
'LUMLNADORA, s. C Alluminatura, II Par
bollire il panno o drappo Dell' allume.
LUMINAL, *. m. A-bbaino o- Finestra topra tetto, Apertura su per lo tetto per far
venir lume o per salire sul teltS. Frate si
dice pure a Quell' embrice forato < fatta a
guisa di cappuccio
1 . 1 in \ ,]. DE LE SCALB O DB LB CVPOLB ,

Pergamena, Finestre in alto che dannolume.


LUMINAR!, s.m. detto fig. Ottimati, quelli
che per nobilt e per ricchezza tengono i
primi luoghi io- un Repubblica. V. 1' TRASSI.
LUMINARIA , s. f. Tributo; Offerta, Con
tribuzione mensnale o settimanale che
pagasi dai Confratelli di religiose instituzioni per la Luminara ( Voce antica )
cio per l'Illumuiazione degli altari e d-I
le Chiese.
LUMINARTI , detto in Gergo , vale Oc
chi: Vista.
LUMINARIA CURTA o STA* MAL DB LUMI
NARIA , Aver corta luminaria, cio Av-rr
corta vista , Vedere poco lontano;
LUMINTO, s. m. Luminello, Quell'ar
nese di filo di ferro con pezzetl di sughe
ro, per mettere a galla nell'olio delle lam
pa ne.
Detto per LunetLo o Lumicino., Picco
lo lume.
LUMINOSO, Voce di gergo, delta in for
za di sust. vale Fanale.
LUNA, s. t Luna.
LUNA NOVA, Novilunio; Lunafalcata;
Luna crescente Luna gibbosa; dicesi
relativamente alle sue parti illuminale
nel tempo drl primo e dell' ultimo quar
to, apparendo allora cornuta o falcata la
parte oscura e gibbosa o convessa la parie
illuminai;-.

LU.VA PIENA , Plenilunio-; Luna piena;


Estere in quintadecima.

LUN
ScoMBNzXa A CALAR LA iuiA , Dar La
volta CALB DB LA LIWA, Luna jcemoj
Luna menomante.
FIN DB LA LUNA , Luna logora.
SCURO DB LA Lu.ifA, Interlunio ; Luna
niente , Spazio di tempo in cui non si \ ede la luna.
CBBCHIO DB LA LU.YA , Alone o Cinto e
Ara , Quella ghirlanda di lume non suo
che vedesi talvolta intorno alla luna.
Lunazione, dicesi il Tempo del corso
iella luna dal principio del novilunio Irti
al termine dell'ultimo quarto. Due; Tre
0 Quattro lunazioni, vale Due o tre o
quattro mesi circa.
LUNA SENTADA e MARINB IN P!B, ovr.
LUNA IN PB e MABINR SENTA , Prov. Mar.
Alfare in mare, aitando in terra, Espres
sione de' Marinai che osservano il moto
della Luna , dinotante, Che nel tondo di
essa si licvano spesso pericolose tempeste.
V. SETEMBniir.
LINK, detto in T. degli Stampatori ,
Segni lunari, Cosr chiam.insi quelli che
servono ne' lunari per istabilire i direni
termini della Lana.
LCXA , detto fg. Tale Pernier; M'aliliconia; Mattana.
V\ ni LA LCXA , Aver la mattana, cio
Malinconia nata- >l.i rincrescimento o dai
non saper che fare Aver il cimurro j
Etser acciglialo, cipiglioso. Esser bieca,
torvo, brusco ' debbe far la luna;
Aver la luna a rovescio, du-esi di perrou bisbetica , stravagante e fantastica
A cattiva luna, vale In- mal punto. V. !M1 r li LA LUNA , li. DATI' li.

ANDAR A LUNE , Esser pazzo a punti


di Iun.
A.MI'O: PER LUXB, Maniera anliq. Esser
variabile. V. BACBGB.
ESSER coeibN o TONDO COME LA LUNA ,
V. TONDO.
ESSER. DB LUNA , Esere d vena , Aver
certa, disposizione o talento volto a far che
che sia.
ESSER TAGI IN BONA LVXA , V. T , :> ' n.
EL CA DA FAB COME LA LUNA COI CAMBA-

BI , Che ha a far la luna coi granchi? o


Paragonar la luna coi granchi, Che ha
a fare una cosa coli' altra/ cosa stra
niera, Che non ha che fare etc:
ELGA VN MUSO CH'BLPAHLA.LBWA D'AGO
STO , Ha un viso tondo e scofacciats ,
che pare la luna in quintadecima.
FAB I SBBBLBFI A LA LUNA, V. SaERLEFO.
FA VEDER LA LUNA IN TBL POtZO , A/O-

ttrar la luna nel pozzo, vale Voler dare


ad intendere altrui una cosa per l'altra,
limile a quell'altro, Far veder le luccio
le o le- stelle di mezzod.
LAOB.VB A LI \t , Lavorar afurori, Interrottamente.
VEDER tA LUNA ix rsn pozzo, Slrabilire o Strabilirsi e Strabiliare ; Strasecoare,Yvor di modo mai vigliarsi, Uscir
fuori di s per lo stupore.
FATO A LUNA, /tUunato; Limalo; A lu
nata; Falcalo, Fatto a falce. SemilunaTe, Fatto a figura di mezza luna..
NATO IN CRESSER DE LUNA , Nato a lu
na fa'cata o crescente, dicesi per ischerIQ Uomo di statar* alta NATO IN GA

LUP
IR DB LUNA, Nato o luna scema o me
nomante, il conlrario dell' allro signi
ficato , e dicesi di persona screata, cio
Meschina d corpo.
IM ci'wi A IA LUNA , V. BACIAR.
TROVAR UNO IN BONA LUNA, Trovare uno
in buona; Esser in buona, vagliono Es
sere o trovare alcuno di buon animo, al
legro e disposlo a compiacere.
LUNA DE MAR, Sorla di pesce. V. RIODA
PESSB.

LUNA , add. V. ILUN.\.


LUNARDO, Leonardo, Nome proprio di
Uomo.
LUNARIO, s.m. Lunario, Quel libricciuolo nel quale fra i giorni dell' anno si nola
no le variazioni della luna. Almanacco o
Effemeride, dicesi Quel librello dove si
registrano le costituzioni de' pianeti gior
no per giorno.
FAR LUNARI , dello Cg. Fare almanac' chi; Almanaccare; Strologare; Rimasti
care, Pensar senilmente.
QUEL DAI LUNARI, Lunarista , Che fa
o vende Innarii.
LASSE CHE i STHOLEGHI PAZZA i LUNARI,
Modo fam. e faceto, che e come dire La
sciate almanaccare agli Astrologhi, cio
Desistelc d:d ruminare , dal dicervellarvi
pi oltre , che sar quel che sar.
LUNATICO, . m. T. de' Pese. Nautico o
Argonauta papiraceo, Conchiglia unival
ve bellissima del noslro mare, bench as
sai rara , della da Limi. Argonauta Argo.
Ella di forma spirale, sollilissima e fra
gile, candida, colla carena denlala. Il suo
abitatore del genere delle Seppie , che
non cresciulo per insieme col nicchio.
Si avverte che il nome vernacolo LUNA
TICO un idiolismo di alcun Pescalorc che
lo ha contraffatto o storpiato dalla voce
Argonauta con cui veniva ricercato da
qualche Naturalista.
Lunatico , si dice anche in dialetlo a
Colui il cui cervello di tempo in lempo pa
tisce alterazione secondo il variar della
luna.
LUNI, 8. m. Luned, ed anche Luni alla
Viniziana, come disse il nostro Bembo.
Luned, dicesi corrono da Lunos dies.
I CALECHEIII DE LUNI NO i LAORA, / Cal
zolai fanno la lunidiana, cio Non lavo
rano il luned. V. BERNARDN.
LUN1E , s. m. T. de'Pesc. Piccolissimo pe
sce di mare, che si confonde colla ininulaglia , ed una specie di Gobio , slalo de
scritto dal diligiate Naluralista Sig. Nar
do e da lui chiamalo Gobius Luni. Que
sto pescialello rassomiglia allo SCAGIOTO ,
ma sempre di grandezza minore. La sua
pinna caudale allungata in punta amia;
la lesta , gli opercoli e parte del corpo so
no marcali da strisce gialle ed obblique.
LUPA , s. f. Fame canina; Mal della lu
pa, Specie di malattia, della da' Medici
Pseudorestia, per cui l'organo della fame
tocco da qualche umore estraneo sembra
indur voglia di mangiare Blimo di
cesi Altra specie di fame grande, eh'
malattia diversa per dalla faine canina.

ILUS
AVER LA LUPA , Allupare ; Aver T arme
di Siena, Avere grandissima fame.
LUPANAR, V. POSTRIBOLO.
LUSARIOI, V. LusTauw.
LUSARILA, s. f. Lucciola, Sorta d' in
sello volatile o bacherozzolo che risplende
la no 1 1 1- con molo allernalivo, ed chia
malo in sistema Lampyris noctiluca.
Lucciolato, diccsi nn allro bacherozjolo che luce come la lucciola ma non rola,
e sta appianato per le siepi.
LUSARIOLE DE .' AQUA , LuCColettC del-

T acqua marina, Inselli microscopici nolliluchi, che nell'anno i -]^<). il dolio me


dico di Chioggia Giuseppe Valenlino Vianelli scoperse e pubblic esistere nell'acqua
marina, la quale agitata ne'tempi del mag
gior caldo produce quel fulgore o splen
dore che ben si vede, e di cui er.i prima
ignota la cagione o erroneamente allribuita a inaleria oleosa od eleltrica. Lmneo a
quel lempo vivenlc le denomin Nerets
Phosphoron ; e 1' Abbale Grisellini emu
lo o. plagiario del Viaiielli , Scolopendre
marine luisante. V. ARDORE DE MAR.
LUSE, s. f. Luce, Ci che illumina.
LA LUSB o LA LUME, // lume, cio La
lucerna, la candela o simil cosa accesa.
LA I/USE DA ocio , V. LUME DA OGIO.
LUSE .-.OL MANBGO , Lucerna col mani
co; E Lucerniere si dice quel Legno nel
quale si figge il manico della lacerna.
LUSB DE L'OCHJO, Luce, Prendcsi per
la Pupilla dell'occhio Acquitrino, di
cesi poi a Quel luslro che si vede nrgli oc
chi dc'vivenli.
l.UsB DBL SPECHIO , V. SPBCHIO.

DAR A LA LUSE, Dare alla luce ; Par


torire. Dare o Mettere in luce , a lu
ce o alla luce, vale Pubblicare un'opera
colle slampc OPERA DEGNA DE VBGN)-R
A LA LUSB, Degna di venire alla luce.
VEGNR m LUSB QUALCOSSA , Venire
in luce, vale Essere pubblicalo o discoperlo novellamente. Andare in luce, Sco
prirsi.
LUSENTE, add. Lucente o Rilucente,
Che luce. Fulgido, Che spande luce, ri
splendente. La luna fulgida,
LUSER, v. Lucere, Risplendere Luc
cicare e Rilucere, dicesi il Risplendere
delle cose liscie e lustre , come pietre ,
marmi etc. Tralucere, quel Risplende
re che fa il corpo diafano Irasparcnle per
cosso da lume.
TUTO QUEL CHE LUSB NO SE ORO, V. OttO.

LUSERTA o LUSRTOLA , s. f. Lucerta ;


Lucertola e Lacerta o Lucertola, Animalelto o piccolo serpenle oviparo, notissi
mo, detto da Linn. Lacerta agili*.
Lucertiforme , dicesi Chi ha la figura
di Lucertola.
LUSERTA VERDE , V. LANGL-RO.
LUSERTA DE MAR , s. f. T. de' Pese. Lu
certa o Lucertolone e Ciortone marino,
Specie di pesce non indigeno de'noslri ma
ri , dello gi da Plinio Lacertus, che noi
non conosciamo rhc a nome.
MAGRO COME UNA LBSERTA , Magro o
Secco arrabbiato; S smunto che pare il
digiuno comandato.

LUS

li?

LUSERTON , s. m. Lucertone. o Lucerto


lone.
LUSETA, s. f. Lumicino, Picciol lume,
come di sottil candela.
LUSOR , s. m. Lucore; Lustrare; Baglio
re, Splendore che abbaglia.
Lusn DE LU.VA, ,ampaneggio.
LUSR DEI DIAMANTI O BRILANTI, LuCen-

tezia o Lucidezza.
LUSH DEI ZBCHINI, Luccich todegli zec
chini , Scintillamento , Splendore di mo
nete che rilucono.
LUSOR DE LE PIERS, Lustro o anche ligur. Lucentezza.
LUSSA. V. SLOGA.
LUSTRA.DA s. f. Lustratura; Pulitura,
Lustro; Patimento.
LUSTRADR, . m. Lustratore, Artefice
che polisce i pezzi di metallo. E anche
Quello che da il luslro ai panni.
LusTRADbfl , dello in T. de* Calzolai ,
Lisciapianle , Pezzo di legno con cui si
iM-i,, il contorno delle suola delle scarpe.
V. BISGOLO.
LUSTRAR, T. Lustrare, Pulire o far ri
lucente.
TORNAR A LUSTRAR, Rilustrare.
LUSTRAR i MARMI, Arrenare ; Lustra
re; Polire.
LUSTRAR LE PENE, V. O.ANDIZ\R.
LUSTRAR i PANI, Incartare i \oanni;
Dar il cartone ; Dar il lustro ai panni
lani.
LUSTRAR i PIATI, Pulire; Forbire; Lu
strare; Nettare.
LUSTRAR COL DENTE, Azzannare, nelle
rii , vale Dar di zanna , Lisciare col den
te.
LUSTRN, s. m. Lustrino, Sorla di drap
po finissimo e assai luslro.
LUSTRN DA SCARPE, T. de'Calzolai, V.
LUSTRADH.
.
LUSTRINI, s. m. Bisonti; Bisantinh Lu
strini, Solatissime e minulissimc rotelle
d'oro o d'orpello che si mettono sulle guar
nizioni delle vesti e in alcuna sorla di ri
cami.
Paglietto, dicesi ad Una specie di Lu
strino tondo non traforato per uso di ri
camo.
Fagiuoli , diconsi da' Ballilori Crel
pezzuoli miniili di foglia di rame doralo
o inargentilo ad uso di ricamo.
Semino pure Una specie di luslrino
come i Fagiuoli.
LUSTRISS1MAMENTO, . m. EL LUSTRIESIMAMENTO XB PER LE SCOAZZB , // titolo

<f illustrissimo generale o reso quasi tri


viale: cio Si da a chi non compete.
LUSTRISS1M\R, v. Dar delf illustrissi
mo.
LUSTR1SS1MO add. Illustrissimo, mffrlat. di llluslre,e Titolo che si da familiar
mente fra noi alle persone di mezza sfera,
fra il Nobile ed il Plebeo , cio a Quelle
che vivono civilmente.
UN lusTRissiMo , Un Signore; Un uo
mo civile.
ESSER LUSTRISSIMO, Esseivassi-i lustro,
dicesi di Cosa lucida e luslralissima

3i8

LUS,

LUS

Detto di Persona , vale Ricca ; Comoda ;


Doviziosa.

gli risponde a ogni tratto A mo POVKHO-

PAUSE LUSTAISSIMO , Ricamare un laslon da pollaio, Nobilitar un villano, un


uomo vile.
MOSTRAR r.r LUSTRISSIMO , Mostrar il
civile, detto per ironia, vale Lp natiche.
TOGA VIA co STO LUSTRUSIMO. La can
zone ofavola, delf uccellino che nonfini
sce mi, che Quando uno favellando ri
torna sempre sulle cose medesime. Non
la rifinire , Non dar mai fine col. discorso.

LUSTRO , s. m. Lui In Splendore , Lame

VARD CHB MJSTJUSSIMO ! Guardate che


pretendente, vanerello, muffetlol
MASCARA DA LUSTIUSSIMO , diciamo a
Quella <!' un uomo il quale abbigliato di,
vestiti di seta di taglio antico o ridicolo e
jn grande caricatura , tenendo un occhiatino in mano , fa il buffone fngendosi un
signore o , come dicono i Venez,mi del
volgo, Ui LTJSTRISSIMO e fa ridere colle
ine scioccherie e pantomimi , a* quali cor
risponde la plebaglia che lo seguila irri
dendolo e gridandogli dietro LrymiMl*
MA , LuSTRISSIMA ... FuMO O FoGO IX KA,-. n; \ ... ANJDB IN BAKVA

I I :<T! ' ' ' '1" , ed

3CO, ADIO, SE VF.DF.nf.MO A PALAZZO eie.

Pulimento ^-Lustratura.
LUSTRO , detto nel gergo de' Barcaiuoli,
tuoi dire // giorno.
OGNI LtrSTBO CHB TOL SIOR, CABLO, Ogni

giorno ci vuoi danari


LUSTRO DEI DB API, Polmento lui Ira de
panni, de' drappi. Dare il Itti tra ai drap
pi, alle pietre etc..
LUSTRO DE LE FIBRE, Pulimento o Pu
litura.. . Pulimento acceso ilici-si Quel
pulimento lucentissimo clic si da alle pie
tre dure Pulimento. gratto, Ia,Puhmra di poca, lucentezza . che anche dicesi
Non molto accoro.

LUSTRO , add. Lustro; Luttrato; Lucia-,


to; Palilo.
OMO LUSTRO, Lucido. Agg. ad uomo ed
aneli? a Cavallo o altro animale, e vale
Grasso , in buon essere , al quale si dice
Gli riluce, il pelo.
LUSVERDE , s. in, Menta piperita o pipenna, o viperina, Sorta di Menu, detta

LUZ
da'Botanici. Mentila piperita. Qupst.i pisinta ha sapore bruciante che passa in frescograto , masticandola. L' essenza che e ne
cava * stimala, o si fanno Pasticche e Dia
voloni di Menta piperita ndoprati peR con
fortare lo stomaco.
LUSURIOSO, add. Lussuriato; Lascivo.
Lu5uaioso.com uw GATO DB ZBNRO,
Cornatacelo; Caprone.
LUZZO , s. m. detto anche- da' pese. SAIT-GARJN, Luccio; Luccetto; Lupa; Labrace, Pesce assai nolo d'acqua dolce, gi latiium. dello Lucius, e da Linn. Esox Lucius.
\K 13Kr.KiFssr.!> TBSTA DB LUZZO CHB COA

DB STURIOIV, E meglio esser capo di gat


ta , che coda di leene , Meglio Coman
dare che esser comandato,ovv. Meglio e es
ser primo fra g' inGmi che infimo fra i
primi.
LUZZO DE MAR, s. m, Luccio marino o
SJrema , detto Scalmo da' pescatori To
scani , Pesce di mare a scheletro ossoso,
detto da' Sistematici Esox Sphiraena. La.
sua cann; bianca , ed buona.

MAC

Vedi EM.
JHACA , s. f. Macca , Abbondanza.
A MAGA, Modo avr. A macca; A scrocr
chio MAGNAR A MACA, V. MACNAB.
Aivon A MACA, Andare a {crocchio; SpeLlustrare , Mangiar laulamenle a mensa al
trui.
PEMB o OSBI A MACA , Esser macco o
"maccheria. tf una cosa , come di pesce,
di uccelli eie. evale Esserne grande abbon
danza e a vilissime prezzo. E quindi A
macco, posto avvcrb., In abbondanza.
MACA , add. Ammaccato. V. MAGAR.
MAC\ SOTO i OCHI V. in CARAML.
FAN MAGA V. PAW.
TWACABO SPIRITO MACABEO, V. SPIarro.
3IACCO , t. m. Macaco e Cerpicotco ,
Specie di Soimia senza barLa e colla co
da, detta da' Sislem. Simia Cynamolgut.
MACACO , dello per Agg. a Uomo , ./.ciconey Babbaccio; Mestola vagliono Inlipido, Scimunilo e di grosso ingegno, che
anche direbbesi , Baccello di sodo ; Baccellon di piano ; Baggeo; Mellone.
MACADA , s. Ammaccamento. V. MA
CABRA.
IHACAFME , s. m. Macco, Specie di po
lenta in varie fogge condita , -che si ricuo
ce poi nella padella a guisa di torta , per
10 pi con grasso di porco, ed vivanda
-attissima a saziar la fame , dal che prese
11 noni* vernacolo. Ella pochissimo usa
ta in Venezia, ma molto sul Vicentino.
MACAIZZO , add. TEMPO MACAIZZO ,
Tempo incostante, nuvoloso, Che fa te
mere di pioggia.
Ci ERA MACAIZZA, Faccia scolorita.
MACAIZZO SOTTO i acni , V. CABAM.U.
FAN MACAIZZO, V. FAN.
TWAC\R , v. Ammaccare , Alquanto meno
rhe Infrangere. Acciaccare, vale Pestare,
Premere.
MAGAR LE CUSIURE , dello Cg. RagguOr
aliare , Spianare o Ritrovar le costure ,
vale Battere , bastonare , che fu dello an
che Cg. Imbottire il giubberello.
MACAF.NI ANDAR A MACARINI , Manie
ra fam. e scherzevole , Lo slosso che ANj>Xa A MACA V. MACA.
MACARN , add. , dello anche MACAHJT
DE puGiA,per Agg. a Uomo, Maccherone;
Pi grosso che F acqua de' maccheroni ;
Mestola; Mestolone; Fagiuolo; Monto
ne ; Navone; Pincone; Pecorone Tempellone, si dice a Chi si lascia sopraffar
da' nemici Moccicone, vale Uomo dap-.
poco, quasi non sappia ueltarc il naso da'
mocci.
MACARONCN,dimin. di MACABON in lut
ti i tuoi significali. V. MACAR.V.
MACARONCIM o RISARLO, s. m. T. degli
Uccellatori , Beccajico di padule rossic
cio, Uccelletto che sul Vicentino chiama
si RISARLO , dal frequentar eh' ogli fa le
risaie. Egli grande meno d' una Passera.
Nella Ornitologia Fiorentina lo i nomina
Ficedula palustrif.

MAC
MACARNI , s. m. Gnocchi , Vitanda di
paste notissima. V. SUBIOTI.
SrKBit CHE i MACAHONI CASCA i.v BOGA ,
Aspettar che le lasagne piovano in bocca
o in gola, si dice di Chi vuoi conseguire
alcuna cosa e noti fa 'dal canto suo niente
per conseguirla. A porco peritoso non ca
de in bocca jiera mezza, -cio Ai i inni li
che non s'arrischiano di farsi incontro al
la sorte, rare volle ella s'offerisce di per s.
VEGNIR i MACAIIONI w BOGA , Cascar il
cacio su' maccheroni o C ulive nel panie
re, detto fg. ale Aver gran fortuna.
QtlAlTDO VIBN I MACAUONI IJT BOGA TW1

LI SA MAG.YR, Quando la palla balza ciascun sa darle , cio Nelle fortune "ognuno
r valent' uomo.
.M >i. > leu-, i , detto in T. Mar. Macche
roni , diconsi Que' legni scanalali che -si
piantano nell'orlo delle felugbe e simili
per mettervi le falche.
MACAURA,-s. f. Ammaccatura; Ammac
camento; Contusione; Pesca, Percossa,
e dicesi delle carni e delle membra Pe
sca; Monachino; Lividore o Lividezza,
Quella nerezza che Ci il sangue venuto
alla pelle per le percosse.
MACACBA DEL i-'if. AL CAVALO , Ut-pres
sione o Ripressione, Contusione del suolo.
MAGAVAA D'UN SBCHIO, Fitta, dicesi
dagli Argentieri, Calderai etc. un'Am
maccatura nel corpo di qualche vaso , ca
gionalo perlopi da caduta o da percossa.
MACAUKA DEL PAI, Attaccatura, Quel
silo in cui IM pane si toccalo all'altro
nel forno.
MACAURTA , s. f. Ammaccalurina.
MACELO, s. m. Macello; Ammazzatoio;
Becchera. In Venezia per si distingue
il Macello dalla Beccheria. Il primo il
luogo dor propriamente si macellano gli
animali, l'altra dicesi la Bollrga dove si
vende al niinulo la carne macellala.
MENAR AL MACELO, Condurre altrui ai
macello , dello fg. e vale Condurlo alla
sua rovina.
MACHIA , s. f. Macchia, Segno o Tiniura.
Macchia, detto fig. vale Contrassegno
gnoiuinioso, chedicesi anche Frego; Tac
ca ; Magagna. V. TACA , T-ACOLA e NEO.
FARSE UNA MACHIA, dello g. Annerar
si o Annerirsi , vale Marchiarsi la fama,
l'onore o simile; Denigrarsi MACHIA
CHE NO SE POL PI FAR ANDAR VIA , Mac
chia indelebile.

MACHIE A LA PBLB, Chiose; DanaioChiazza , Tacche brune o rosse che so


pravvengono specialmenlc ai'ie donne gra
vide.
MACHIA DEL CAVALO , Cometa , Macchia
bianca , lunga per li due terzi della lesla
del Cavallo.
MACHIA DEL LECITO, Marezzo, Quindi
cos fallo legno dicesi Legno marezzato o
venato cio Serpeggialo onde , a marezzo, a vene.
MACHIA D' ocio , Frittella , Modo basso
e vale Marchia in su i panni e vestili
Macchia rafferma, vale Vecchia, pene
trata. '
MACHIA JVH t'ocajo, Maglia; Maglio'

MAC

5 '9

ina; Rete, Macchia generata nella luce


dell' occhio.
PlEN DB MACHIE, MOCchlOSO , Cosperso

di macchie.
SA.V DA CAVK MACHIE , Sapone da lt-

var macchie e da purgar lordure e nuove


e vecchie penetrate, rafferme, rincappellate di sopra ogni tosa.
FAR Gflopo E MACHTA , V. in Gnopo.
MACH1AR , v. Macchiare.
Screziare ; Variegarc , Mac chiare di
pi color.
ROBA CHE MACHIA-, Macchialo. Colore
macchiato.

MACHJTA, s. f. Macchietta ; Macchiat


ila.
PIE* DEHACHIETB, Spruzzolato di mac
chiette.
MXcHlNA,s.f. Macchina e neldim.Tlfacchinelta, Ordigno o slrUmeulo qualunque
Trabiccolo dicesi Ogni macchina stravaganle , -specialmente di legno.
MACHINA, in T. di Regala, -chiamava
un gran Palco che nell'occasione delle regale si piantava nella volta del canai gran
de tra il palazzo di Casa Foscari e quello
di Casa Balbi , 11' mboccalura del rivo
di S. Panlaleone , dove stavano assisi co
me a tribunale tre giudici della corsa 9
giostra per 1' aggiudicazione do* premii.
Questo palco formavaii ora a figura di giar-'
limi , ora d' un torre o altrimenti , ed
era sempre nell' addobbo e nello sfarzo
magnifico e con veniente -allo spettacolo na
zionale. Ivi erano quattro bandiere desti
nale ai primi qnallro che giungessero la
meta : la prima di color rosso , la seconda
verde , la terza celesle e la quarta gialla ,
in cui stava dipinto un porcellino ; ognu
na delle quali poste con tal ordine teneva
appesa ali asta una borsetta col danaro ri
spettivo del premio e l'ultima con un porcellino vivo. Questo punto d' arrivo, ch' la
mela della corsa e che volgarmente si chia
ma la MACHINA , polrebbe dirsi la Ripa
rata, per analogia a quella tlel palio. Quin
di ESSER EL PRIMO A RIVR A LA V ACi, ! VA,
Essere il primo ad arrivare alla ripara
ta o ad agguantare la bandiera del pri
mo premio ANDAR o VBGNR o ESSER
IN BANDIERA , vuoi dire Aver guadagnato
una bandiera, cio Essere slato premia
to. V. SPAGHETO.
MACHINA CHE sB MOVE DA so POSTA , Au
tma o Automato ed anche Macchina per
lo pi si dice di Quelle che imitano il mo
lo de' corpi animati.
M ACHINA , dello per Agg. R Uomo , e pi
.umilii. MACHINON, Macchina; Grosso di
corpo , Impersonato j Afaccianghero ;
Membruto, Uomo grande, massiccio.
COSSA FVFA l'FK XACHnVA,

M>t<-:-!lUl<ll-

nente, cio Senza volont.


ESSER lur MACHINA, Essere colla dama;
Servir la dama.
MACHINN, V. io MACHINA.
MACHION,6.m.(come in toscano direbbciMacioh) Macchione, Cespugli, Prunaie.
STAB DA DUO AL .j <:., Nasconder
si; Star alla sicura, Non prender parte
nelle altrui conlese.

MAD

MAG

MAG

STAR PORTE ALMAcmbir, Star sodo al


la macchia o al macchione, detto fig.Non
'ci lasciar persuadere n svolgere a dire
quel che altri vorrebbe.
MAC1ATA, Voce fam. Agg. a Giovane fem
mina, Giovialona; Allegracela, Di buon
tempo.
MAGO PAJC MAGO , V. PAJT.
MACULA o MCOLA, i. f Macula e Maco
la, Macchia. Cosa che imbratta.
ABITO CHB NO GA MCOLA , Abito senza
macule, e s'intende da noi Senza macchie
e senza verun difetto.
Mi NO co MCULE , detto fig. Io non ho
macchie, cio Von ho nulla a rimprove
rarmi. V. TACA e NBO.
MADALENA , Maddalena, Nome proprio
di donna.
MADALENA , in T. Antiq. vale, Lamene
to; Lamentazione; Lagnanza.
MADAMA, s. f. Madama, Nome d'onore
che si da alle Donne forestiere. E per an
tonomasia s'intende Una Francese.
MADAMA, vai anche Crestaia o Cuf/i-iia , e dicesi da noi quando Francese. V.

legno inciso sul punzone d' acciaia. F--rma poi Quello stromenlo sul quale get
ta il metallo fuso dopo avervi collocata la
madre. Hegistro finalmente uno stromenlino usato da' Gettatori di caratteri
per far il canale al piede delle lettere e pu
lirle sotto e sopra.
MADREGAL, s. f. T. degli Erbolai, Ma
trcole o Matricaria e Amareggiala,Pianta erbacea perenne, chiamala da' Sistema
tici Matricaria Parthenium, la quale
di odor forte e di sapore amaro.
MADRESILVA, V. LICABOSCO.
MADREVILE, V. VIOLA ZOTA.
MAOREZAR , V. MATRIZB.
MADUR\R , V. MAURB e i Derivati.
MAEST, s. Maest, Grandezza, No
bilt.
MAEST, Termine del basso volgo, cor
rotto d' Amist No co MAEST COL TAL,
Non ho amista, cio Non ho amicizia in
trinseca o rapporti cel tale.
MAESTRA, V.MISTRA.
MAESTRANZA, s. f. Maestranza, e per
lo pi dicesi nel plur. Maestranze, Mol
titudine di Maestri che intendono ad uu
lavoro. Tali sono i Fabbri , i Legnaiuoli,
i Muratori etc. ed altri operai chiamati
e raccolti in un edinzio a lavorare nel lo
ro rispettivo mestiere.
Maestranza, si dice da noi anche ad
un solo Operaio che sia impiegato a lavo
rar nell'Arsenale, senza riguardo alla qua
lit dell' arte sua , purch sia meccanica.
MAESTRE, s. f. T. de' Costruttori navali,
Forme, Lunghi pezzi di legno sottili e pie
ghevoli che servono di guida nel disporre
le coste de' bastimenti.
MAESTRO o MBSTRO, s. m. Maestro.
Maestri, si dicono i Capi operar! di aiii ii- arti, ma qui specialmenle delle Fab
briche vetrarie , distinguendosi qnattro
sorta di Maestri: cio MAESTRI DA SPECHI
x i. tyn.F , e sono Quelli che fabbricano
specchi e lastre; MAESTRI DA SUPIDI, Quel
li che fanno bocce, tazze ed altre analo
ghe manifatture che si soffiano ( V. MA
STRO ) ; MAESTRI DA CANA , Quelli che I.. ! bricano la cannella di vetro onde si fanno
le margheritine; MAESTRI DA SMALTI E aui-i M . Quelli cio che fanno di tali mani
fatture imitanti le pietre preziose.
MAESTRO , per nome di VBNTO, V. VBTO.
MAESTRO DEI STAMPI o Iircna DE ZBCA,
in T. di Zecca , dicesi Qnello a cui solo
appartiene lavorare e tagliare i punzoni e
le matrici sullo quali i tagliatori partico
lari lavorano i pezzi che debbono servire
alla fabbricazione delle monete V. lacisba.
PAGAR EL MAESTRO , V. PAGAR.

unto A > r.\s AL MAGA , Andare al


gattino; Andar a bere.
MAGAGNA, i. f. Magagna; Magagnatu
ra; Magaenamento, Vizio, difetto, man
camento. Maccatela , detto metaf. E si
die* coti del corpo come dell'animo
Guidalesco dicen di uno che abbia molte
mascalcie addosso. Egli ha pi guidaletchi che un cavai vetturino,* pi piaghe
o pi mali che non ha lo spedale.
CAVALO PIBKT DB MAGAGNE , Cavallo inguidalscato, Pira di piaghe esteriori.
MAGAGNA , add. Magagnato cio Gua
stato, viziato; E dicesi anche per Feri
to ; Storpiato.
MAGAGNAR, v. Magagnare; Difettare;
Guastare ; Viziare.
MAGAGNTA, s. Magagnuzza.
MAGARI (dal Greco Mxx'p,0f f Bealo)
Diel voglia; Diel volesse ; Dio 'I voleste;
Pur beato ; Domine fallo ; Domine che
sia vero? Voce di desiderio che corrispon
de ali' Vtinam latino.
MAOU PBZO , Ben gli sta ; Gli sta il
dovere.
MAGARI , vale pure per A un bisogno o
A un bel bisogno , cio Forse IN STO

5ao

CojrZATESTB, ScUFIERA, MODISTA.

MADAMA PATAFIA , Basoffia , Femmina


' grassa e conlegnosa, Paffuta; Grassottona; Corpulenta; Grassa e raggiunta.
MADAMOSLA , Madamigella e Madamosella, Francesisuio. Damigella di non
vile condizione.
M ADE, parlicella responsiva del discor
so fam. usata per lo pi da' Barcaiuoli ,
corrotta , coni chiaro , dall' antico ita
liano Madie, derivante dalgreeo M* A/,
che voleva dire Per Giove; ed era un mo
do di affermazione o di giuramento ( V.
DIA ). Questa voce ha ora luogo nelle se
guenti maniere.
MADB, detto assolut. (in vece di MAI)
vuoi dire No; Main.
MADB si , S ; Mais ; Madies , che sa
rebbe quanto dire S per Giove.
MADB io, Madie no; No; Maino.
MADI. ZlOGR AL MADI, V. ZoGR.

ftl A I M i "VA . s. Suocera , Madre del man


to o della moglie.
DONA -e MADONA, Danna madonna,
vale Padrona assoluta.
Madonna, chiamasi la Beala Vergine.
MADONA DE LE .CAIFDELE , V. CERIOLA.
M ADONA E IVlOR A SE M AGNA INSIEME, SlIO-

fera e Nuora tempesta e gragnuota, V.


MAGNARBE i ociii, in MAGNAR.
MADOWA SANTA CBOSB, Croce santa ; Al
fabeto; Abbicc ; Tavgla, Carta contenen
te l'alfabeto , sulla quale i Fanciulli im
parano a leggere. Tocco dicesi al FuiceMino onde i fanciulli in leggere toccano la
Jellera.
No GH' i N SANTI uri MADO.VX, Non c'
riparo; Non c' via di mezzo ; Non e'
verso,
MADRAS, s. m. Madras , Voce dell'uso,
Spex-ie di Stoffa nota.
MADRE , V. MAB.
MADRE DEI CARATERI DA STAMPA , Ma
dre dicesi a quel pezzo per lo pi di ra
me, su cui si sUmpa o la lettera o il di-

Po DH FAR BL MAESTRO D' UNA COSSA ,

Poter leggere in cattedra d'una cosa, cio


Esserne informatissimo.
MAFRODITO, V. MANFRODITO.
MAGA, s. f. Maga, Femmina di Mago.
MAGA poi voce di gergo presso i nostri
Barcaiuoli , sincopata da MACAZBN , cio
Sellala, Luogo dove si vende vino al mi-

PALAZZO CHE PODARIA STAB MAGASI UWPRBN-

i i i-E , E' vi potrebbe alloggiare in questo


palazzo a un bisogno ancora un principe.
TB CICTARO ANCA , MAGASI, Anch'io
occorrendo f aiuter.
M AGASSO, *. m. detto anche da' Caccia
tori MAGASSO BASTARDO, Anatra selvatica
eh' chiamata da Linn. Anas Marita. So
miglia moltissimo alla femmina del MA
GAMO MONARO (Anas ferina) ed ottimo
cibo.
MAGASSO MONRG , s. m. o anche MO
NARO o CAOROSSO, Cosi vien chiamata da'
nostri Cacciatori di valle V Anas ferina
di Linneo, detta italian. \il!uinr.\-,\ qua
le ha il capo ed il collo ili un rosso mar
rone, la schiena o il dorso d'un brnno mi
sto a cenericcio ed il ventre cenericcio. La
femmina di questa specie si chiama sem
plicemente MONARO. Volano a stormi dis
posti in angolo acuto, come vanno le Grue
V. CAOROSSO.
MAGASSO PEiYACHN o MAGASSO COL zcro o anche PEVACHN e CAFBLOZZO, s. m.
T. de' Cacciatori valligiaui , La piccola
Moretta match io, Specie d'Anatra salva
tica , detta in Toscana Maretta e dai Si
viera. Anas Fuligula, eh' ottima a man
giare, e se ne piglia anche nelle nostre val
li. La femmina di questa specie si chiama
MoBBTJf. V.

MAGASSO ROSSO, V. TSHZIOLO osso.


MAGAZEN, s. m. Magazzino o Fondaco,
Lungo terreno dove si conservano in de
posito le mercanzie.
Far magazzino, vale Adunare insieme.
. MAGAZN DA VIN, Taverna, Osteria di
persone vili ; Bottega dove si vende vino
a minuto, e dove a' tempi Veneti si rice
vevano effetti in pegno, pel quali ritraevnsi li due terzi in danaro, e un terxo in
vino pessimo , detto appunto Viir DA PBG.YI. V. Viar.

MAG

MAG

MAG

" C/ito DBL MAGAZBN, detto anche OMO DA


PALACRBMO, Primo servente, ed Quel
lo preposto alla cantina d'un Magazzino
da vino TBHZTO, detto anche OMO DA
SOTO pAtAGRBMO, Servente in secondo,
Snbalterno che s'impiega al servigio del
Magazziniere o Taverniere SCOOLBTA
o PICCOLO DE MAGAZN , Spazzino, L' ul
timo de' serventi del magazzino.

DAR ZL MAGIO su LA TESTA , Dar del


maglio o un maglio sulla testa.
MANDAR USA WAVE AL MAGIO , Condan
nare una nave , Si condanna una nave
quando vien deciso eh' essa non pi in
islato di servire alla navigazione.
MAGIO, s. m. Maggio , Un dei mesi deiPanno. V. MAZO come voce pi vernacola.
MAGIO SUTO E AFRL BAGNA , Maggio
asciutto gran per tutto, cio Abbondan
te raccolta. Dicesi pure per contrario ,
Maggio ortolano assai paglia e poco gra
no, per far intendere che Le abbondanti
pioggie in tal mese danno molta paglia e
scarse spighe.

Magna dai Urani e da le mosche, .Sfor


mo; Appinzato.
MAGNABILE, add. Mangiabile; Comme
stibile, Buono a mangiare.
MAGNACARTA, i. m. Menante; Notaluzzo, Quello che vive copiando carte.
Leguleio, legale imperilo che conosce
le parole delle leggi ma non le intende
Cavalocchio, Esattore, sollecitatore d'af
fari Mozzorecchi, Menante o copista
di un curiale.
MAGNADA, s. f. Mangiata; Mangiagione; Mangiamento; Corpacciata; Pap
pata.
MAGNADA DB BRCAFICHI, Beccaficata.

MAGAZN DE LE CAROZZE, Bottino 6 Co-

tropedano, Cassetta formata alla pianta


d' una carrozza o simile che chiudesi con
boccaporta o sportello, su cui posano i pieeli quelli che son dentro. Pu dirsi anche
Magazzino. V. IMPERIAI.
MAGAZN DB LA MB II I) A E DE LE CRESTE,

MAGIO VA ADAGIO , ZlTGNO METI ZO EL

Espressione bassa, -e vale II culo; 11 fo


rame.
MAGAZEN\GIO, s. m. flfagaizmaggio ,
T. Mere. L' uso del magazzino per riporT le mercanzie; e Ci che si paga per ave
re un tal uso.
MAGAZENIER, s. m. Magazziniere ,
Quello eh' preposto alla cura o custodia
de' magazzini.
la termine vernacolo pi vale per Vinattiere i Taverniere o Tavernaio, Que
gli che vende vino a minuto.
MAGAZENIERA, s. f. La femmina del
Pinattiere o Tavernaio ; t Ostessa.
MAGRI, s. m. Madiero o Mairo, in Ma
rina Termine generale della parte pi
bassa dell'ossatura della nave da denle a
denteMadieri in plur. diconsi Que'Pczzi
di legname che sono inchiodati in eguai
distanza snlla carena d' una grossa nave.
Madiere di granchio, dicesi il Madiere di mezzo formato di due madicri in un
telo.
Madiere del dente, si chiama Quel ina
ii in-, ch'i situalo appresso al dente di .pop
pa e di prua.
MAGIA, s. f. Maglia, diconsi i Vani del
la rete e delle calze , ed anche il filo in
trecciato che forma li detti vani.
FATTO A MAGIA, Fatto a maglia , vale
A anelli, A guisa di rete, RcticoTatamente.
TIRAR, su o TOR su BJTA MACIA -o CHIAPARUSA MACIA, Ripigliar una maglia scap
pala, Acconciar coli' ago la maglia d'una
calzetta.
MAG1TA, s. f. Maglietta, Pccola Maglia.
MAGIO s. m.T. de' Bottai, Maglio e Maz
zapicchio, Strumento di legno in forma di
martello, che s'adopera da Bottai per com
primere i cerchi delle botti.
MAGIO FICO DA SQ'JBHAHL, MazzapccA, Maglio grande di ferro ad uso de*
costruttori <lple barche.
MAGIO DEI STAMPA DORI DA TELE, Bustetto, Arnese fatto di bossolo, di cui si ser
vono gli stampatori di panni lini per islamparli.
MAGIO DA BBCARIA , Mazzo e Maglio,
Martello grande -di legno per uso di accop
pare i buei al macello.
MAO DA BATBR PALI, V. BATIPALO.

MAGIO DA TAGIAPIERA, Mazzuolo, Mar


tello di ferro col quale gli Scarpellini e
gli Scultori lavorano.

CODEGUCXO , Quando il giuggiolo ti vette


e tu ti spoglia , e quando egli si spoglia
e tu ti vesti. V. AVDL.
lir s-.ir.vji. DB MAGIO, Cigno orecchiuto, detto li, c vale Asino.
MAGIO, s. m. Ferriera., Luogo delle for
naci dove si cola e lavora la vena di ferra.
Magona dicesi il Luogo nelle ferriere in
cui si da la prima preparazione al ferrac
cio per purgarlo dalle loppe.
MAGIOL , s. m. Cerino ; Facellino di ce
ra , Quella lunga c sotlil candeletta aggo
mitolata ad uso di lume da tenere in ma
no.
MAGIOLICA , s. Maiolica, Sorta di ter
ra rotta ricoperta di smalto che serve a
far piatti ed ogn* altra manifattura di sto
viglie.
QUEL DA LE MAGIOL1CHE , Stovigliaio ;
Catinaio; Pentolaio; faai'o7 Colui che
rende stoviglie.
MAGISTRATO , s. m. Magistrato, Adu
nanza d' uomini con podest di far esegnire le leggi e di giudicare. Magistraturai
V Ufzio e giurisdizione di Magistrato.
La .gi Repubblica veneta contava .pi
di TO. Magistrali in Venezia , lutti coper
ti da patrizi! , fra' quali erano divisi gli
.iff.n i del governo. G* individui patrizii
non si chiamavano per Magistrali, ma
comunemente GIUDICI DEL MAGISTRATO,
qualunque fossero le loro attribuzioni an
che amministrative.
Altre Magistrature chiamavansi Colle
gi, come CoLEGIO DE LA MILIZIA DA MAR,

COLBCIO DE'SIGNORI DB VOTE eie. ed altri


finalmente Consigli.
MAGISTRATO CHE LEVA , dcevasi Quello
che aveva diritto di levare un patrizio da
altro Magislralo per trasferirlo al proprio;
e MAGISTRATO CHE LEVA DE LEVA, Quel
lo che aveva diritto di levare anche da
quello clie levava. Bene inteso per, che
fra sempre il Senato che levava, non gi
che le Magistrature avessero un tal dirit
to.

MAGN\ , add. Mangiato.


Magnato voce bassa Tale Corroso.
Magnato dalla ruggine.
MAGNA DAI GRAXZI o DA LE TARIIB , But
terato, dicesi del Volto dell'uomo, nel
quale siau rimaste le margini del vaiuolo
chiamate Butteri.
MAGNA DAI VULBSI , Indanaiiito dalle
pulci. V. TACKW.

DAR UNA BO.\A MACNADA, V. in MACXR.

MAGN\FARA, s. Manaccia, Brulla e


cattiva Mano.
MAGNAFRGOLE, V. MACNAMAROJM.
MAGNAGJAZZO, T. de'Pescatori, con cui
chiamansi per aggiunto le cos dette VBRZBLATE , perche resistono al ghiaccio pi
d' ogn' altro pesce di valle.
MAGNA1ZZO, V. MAGWOLBZO.
MAGNAMARONI, s. m. Ruffiano. V. RuriAw , e AXZAL.X.
Bagascia e Bagascione o Bertone, va
le Drudo di puttana.
MACINAMENTO DE STOMEGO , s. m.
Manicamenlo di stomaco; Morsura;Morto; Mordicamento, Acidezza e mordaci
t di r; I o inaco o di corpo. Acidit; Stoma
co acetoso.
MACINAMENTO o RODIMENTO DB *RZBRS,
Lunata, T. Idraulico, Corrosione prodot
ta nelle sponde de' fiumi o I ori-cuti dalla
corrente dell'acqua per lo pi in li uiMJcurva. Alcuni dicono Rosa.
MAGiNAMERDA , s. m. Mangiapattona ;
Mangiapolenda, Persona vile, dappoco-
Mazzamai-rone o Mangiamarroni det
to per ingiuria.

MAGNAR.s. m. \
MA.GNARA , s. f. / Mangiatoia t Grep
pia, Luogo dove si mette il mangiare in
nanzi alle bestie.
MAGNARA DEI OSELETI . Beccatoio, Va
setto dove si da beccare agli uccelli.
MAGNAHA, detto in Gcrgo, vale Bocca;
e dicesi MOEFIA, pur in T. di Gergo.
ESSER IN MAGNAORA , Essere in pisci
na ; Entrare in piscina . Esser messo in
piscina , c simili maniere dinotano Aver
maneggi o Essere in ufizio lucrosoMan
giar sotto la baviera ; Boden o Pappar
ai soppiatto, si dice di chi lucra in qual
che carico nascostamente c illecitamente.
MAGNAPAN, s. m. Mangiapane; Sparapane ; fotamadie , si dice di Uomo buo
no a poi;' altro che a mangiare.
MAGNAPATERNOSTRI, V. BACHBTN,
CwiKTJw e PATBUNOSTRR.
MAGNAPUTI , s. m. Divoramorti; Cospettone ; Smargiasso ; Spaccone; Spaccamonti , Colui che millanta o cerca di
far paura e non buono a nulla.
MAGNAR, . m. Mangiare e Manicare ,
II cibo, la vivanda Cibare in vece di
Ciliu voce disusata.

322

MAG

MAGNAR LXZIBBO , Sottigliume , vale


Unione di cose sottili , e si usa comuneinclite per dinotare Cibi di poca tuslanza.
MAGNAR DA STRUPIAI , Mangiar ghiotto
0 appetitoso; Mangiar da storpiati, vale
Leccornia , Vivanda da ghiolli. // vin di
rozzi, un pane e una cipolla, talorper
uno scherzo tocca il cuore.
Ti r. Via BL MAGNAR A QUALCUN , Alzare

la mangiatoia, Sottrarre qualunque aiu


to o favore o anche il cibo.
MAGN\R, t. Mangiare o Magnare, che
anche dicesi Dare il portante ai denti;
Ungere il dente; Far ballare o Sbattere
1 denti TORNAR A MAGNAR, Kimangiare.
MAGNAR ACRBVAPANZA, Mangiare a crepapelle o a crepa pancia o a crepa corpo.
Sventrare vale Quasi scoppiare per lo
troppo mangiare e bere Strippare, diceti in modo basso dell'Empier soverchia
mente la trippa Non far rasure, si di
ce in modo basso di Gran mangiatore
Caricarla balestra, dicesi fig. e vale Man
giare bere sconciamente, flfangtare a tracocco.
MAGNAR A LA BABONA ,' Trovarsi o Star
ti a desco molle , vale Ritrovarsi a man
giare senza tovaglia o apparecchio forma
to. V. BABON.
MAGNB A L'OSTABIA, Stare a scotto,
cio Desinare o Cenare alla taverna.
MAGNAR A MACA , Mangiare a macca o
a bertolotlo o a salvum mefac o a ufo o
alle spalle del Crocifisso , Mangiar senza
pesa Passar per bardotto, ilici-si di
Colui che non paga a una cena o a un de
sinare la parte che gii tocca Venir di
sovvallo, si dice di Cosa che vien senza
spesa Spollastrare o Sgallinare, Man
giar lautamente girando per le mense al
trui.
MAGNB A OMBRA DE GAMPANIBL , Star
alle spalle o alle spese del Crocifisso, An
dar a mangiare da un Pievano.
MAGNB A PASTO, Mangiare o Fare a
pasto, dicesi Quando l' oste senza prezza
re cosa per cosa vuole un tanto per perso
na MAGNAR FRA PASTO o FORA DE PASTO,
Mangiar fra pasto, s' intende il Mangia
re fra il desinare e la cena, cio Fuori di
tempo.
MAGNB A QTJATRO GANASSB, Macinare
a due palmenti; Scuffiare o Sparecchia
re per dieci o per venti; Guadagnare per
due versi, Mangiare a tutte due Te mascel
le j Morfire, Mangiar da affamalo.
MAGNII A SON DE CAMPAMELO , Andare
a suon di squille ; Stare a tavola appa
recchiata; Mangiare come il cavai del
carretto col capo in sacco. V. MAGNAR co
LA TESTA IN 5ACO.

MAGNAR A STRANGOL]?, Mangiare colr imbuto o a strappa becco, Mangiar pre


sto preslo , alla sfuggila , con poco agio.
MAGNAR BE.\ ANcto E io PENSAR AL DIMN, Un buon boccone e cento guai, Per
un picciol bene non curare un gran male
fuluro.
MAGNAR coi OCHI , Divorar cogli occhi;
Divorarsi cogli occhi urta persona ; Saet
tare cogli occhi. V. iNoioTln.

MAG
costo, cio. Con ispesa sua: contrario di
Mangiare a macca.
MAGNAR co LA TBSTA nr SAGO , Mangia
re col capo nella madia o col capo in tac
co , Mangiar ali' altrui spalle e senza pen
sieri.
MAGNB COMB i POHCHI , Grufolare, At
to che fanno gl'ingordi nel mangiare con
un certo suono di bocca simile a quello
che fanno i porci MAGXA DA PORCO,
Affollarsi, Esser vorace.
MAGNAR DA c\x , Mangiar de' sogni ,
Non arci- da mangiare Quaresmeggiare,
voce scherzevole, Mangiar poco e inule
Mangiar male, potrebbe dirsi per allu
sione ad un imperilo o trascuralo cucinie
re che non sapesse ben candire o stagio
nar i camangiari.
MAGNAR DB MATI*A , Asciolvere o Sciolvere MAGNB AVANTI CENA , Merenda
re MAGNB DOPO CBNA , Pusignare.
MAGNAR DA BB o DA PAPA, Mangiar al
la reale o lautamente ; Stare in apolline;
Slare alla paperina; Far un fianco da
Papi.
MAGNAR DA TRB BANDB, Succiar da tre
poppe, diccsi melaf. di uomo scaltrito che
pela tre persone ad un trailo.
MAGNAR DB GUSTO o DB sow APBTITO ,
Pigliare il pollo senza pestare, si dice dell'Lsser sano e mangiar con grande appelito e di voglia.
MAGNAR DEI INFERMI. Pigliar cibo.
MAGNB DB SASON, Mangiar di stagio
ne, cio Le vivande calde appena colle ,
nel loro vero punto.
MAGNB B BBVBB ASSAB , Aver il petti
ne e il cardo ; Essere al bere infrmi e
al mangiar sani, Mangiare e bere assai.
MAGNB B BBVBB E NO PBNSARGHB , Dor
mire alfuoco; Dormir colla fante , vale
Vivere spensierato.
MAGNB B DBSTRIGB TUTO QUBLO CHB
GH'B A TOLA, Spianar la mensa; Far lo
spiano , Mangiar tulio.
MAGNB EL BOLBT!N, dello fig. Serbar
nel pellicino ; Tenere in credenza o in s,
Usar silenzio, Tener segrelo un affare,
che anche si dice Celare sotto suggellato
silenzio. V. MASTEGR.
MAGNARMI BL COLOB, Stignere o Stin
gere; Tor via la tinta, Smarrirsi il colore.
MAGNAR BL CCOR R LE VISCERE, dello fig.
Tormentare; Affliggere; Travagliar Tant
ino altrui; Assediare Ingoiar colle pa
role ; Mangiar uno vivo colle parole, At
terrir colle chiacchiere. V. MAGNAR i OCHI.
MAG.VR BL PAW DBI ALTRI, Mangiare
il pan d'altri; Mangiare il pane a tinel
lo; Stare alF altrui spese, cio Servire.
MAGNAR EL PAW BIOTO , Mangiare il pa
ne scusso, vale Non mangiar nulla che il
solo pane.
MAGNB EL PAN DB BANDO , Mangiare il
pan di bando, vale Mangiarlo a tradimen
to-- fiocca disutile ; Mangiapane , dicrsi
a Colui che Mangia senza esser abile a gua
dagnare.
MAGNAR BL SAN PBNT!O, Mangiar il pa
ne de' pentiti o il pane del dolore, dicrsi
A chi sia pentito d'aver fatto che che sia
ASTU VOLESTO? MAGNA DB QUESTO, Tu

MAGNAR co: so BEZZI, Mangiare a suo

hai voluto Giorgio Dandino, Maniera voi-

MAG
gare e tale Tuo danno. Gli e cauta del
tu mal piangati stesso; Colpa tua; Chi
cos ha voluto cos abbia.
MACSTARCHE SORA , Appiccar alle maniFar agresto; Approvecciarsi ; Fare una
vindemmia anticipata , Di, -M di' quel
l'avanzo illecito che fa taluno nel fare i fat
ti altrui; o quando mandalo a comprar ro
ba dice di avere speso di pi di quello che
ha spaio realmente.
"I ,.. v> il I GAMBABI B 1. 1 ,c\n I.K ZATE

ovv. MAGNAR LA CARNB B LASSAR i ossi, Ca


vare o Potere gli occhi delta pentola , To
gliere il buono per e lasciare il caltTo
agli altri. Cor la rosa e lasciar la spina,
Appigliarsi al buono lasciando da parie il
cattivo.
M* GIVA a I.Y EBBA , Consumarti Misu
rare o Mangiarsi il grano o la raccolta
inerba; Pendere a novello o in erba. Fen
der la raccolta futura ; simili agli altri ,
Ber F uovo avanti che nasca ; Sere il vi
no in agresto: onde Ingannato sar co
me il villano che vuole in erba misurare
il grano.
'i ir, \\.-t nr scoNDbir, Mangiar sotto la
baviera; Boccheggiare, Vieni per ischerzo di Chi mangia di nascosto.
MAGNAR EL B.BMO, Frase de' Barcaiuoli.
Dicesi nella gara delle corse (come special
mente nelle regale) Quando la barchelta
seconda viene spinta colla prora addosso
al remo della prima , per impedirle la li
bera azione e cos poterla avanzar di cam
mino. Per analogia dell'altra frase V M . , MI
LA VOLTA qui sotto posta, pare che potreb
be dirsi Guadagnare il remo. V. GRIG.NDA.
MAGNB i OCHI A O.UALC.Y , Stranare j
Bistrattare, Usare stranezze con alcuno
Serpentare alcuno, vale Importunarlo.
Vale anche nel sign. di Rimproverare ,
Rinfacciare; Giltar in faccia, Dire ad
alcuno i tuoi vizii, rinfacciare insullamlo,
villaneggiare.
M >,.-> <n i ZBTI, detto Anliq.^rraoiarsi; Incollerire.
MAGNB L'AGIO, V. in AGIO.
MAGNAR LA FOGIA , che anche pu dirsi
MAGNAR assolut. e Detto furbesco, che va
le Intendere; Capire quel che altri dice
copertamente LB M'HA MAGNA , M'han
no capito BBAVO DA MAGNB LA FOCIA,
Bravo da intendere.
MAGNAR LA BOBA TUTA IN T' UNA VOLTA,
Recare a un d, Consumare in breve ci
die dovrebbe bastare per lulla la vita-
MAGNAR A QUALcb.V TUTA LA BOBA , Petti
nare alcuno alC ins , Consumare, Rifi
nire le sostanze di chi che sia.

MAGNB LA VOLTA, Locuz. de'Barcainoli, Guadagnar il tempo, dicesi Quando


due barche essendo per incontrarsi nello
slesso punto, una prevedendo da lungi l'in
toppo, bordeggia alla larga in modo che
s'acquista il vantaggio di anticipare il pas
saggio e in conseguenza di guadagnare il
tempo.
In altro sign. MAGNAR LA VOLTA, Toglie
re la volta e anche Furar le mosse, vaglion Preocupare nelle operazini alternati
ve il luogo altrui.

MAG
MxGXR LB CANDLE CACAR I TOPINI,

Y- CANDELA.
MAGNAR LB PAROLE , V. PABOLA.
MAG.YAR LB KIVB, Scalzare ; Scavare ;
Corrodere le ripe, dicesi de' fiumi. V. MAGXAMBNTO.
Al u: -, M-, i.r/ IERMBNTE , Sbocconcellare.

No 11 A--..\ X H MOLTO, Nonfar troppo gua


ti.
No MAovVg PBR NO CACAR, jFare carestia o a carestia; Fare jnala vita, vita
stretta $ Stare a stecchetto; Cantare il
miserere, Diccsi di Chi misero aravo e
poco usa per un eccessifo risparmio.
MAGNAR , detto figar. e parlando d' Ini
piegali , Abusare della podest d" uffizio ,
Approvecciarsi d'indebiti lucri oltre al sa
lario; che dicesi .incora Guadagnare quel
chefa la penna. V. BOCN e MANDOLA.

MAGNAR FAX r SPUAZZA, Mangiare il


pane asciutto o il pane scusso; Stare a
stecchetto ; Viver di limature.
.M AI: vi .1 PBESTO B A,-.-.;, i, , Maciullare ;
Pettinare , detto figur.
MAGNAR QUALCHE BOCONCN, Sboccon
cellare , Mettere intervallo fra no boccon
o 1' altro. ,
MAGNAR QOATBO BOCONI uf PB, Man
giare in pugno , vai Poco e in fretta.
MACNARSB i orai , Cavarsi gli occhi ;
ManicarsiFun F altro col sale; Esser
due volpi in un sacco; Star punta a pun
ta, Si dice del bisticciarsi continuamen
te due persone fra loro. V. RKIECAII.SE.
MAGNARSB DA LA RABIA , Divorarsi di
stizza ; Mangiarsi i guanti; Stritolarsi;
Sedere il freno o le mani, Aver grand' ira
e non poterla sfogare.
MAGNASSE i COPI DB LA CASA , Consu
mar T asta e 'I torchio, cbe tanto dire
quanto Far del resto; Ridursi al verde,
cio Mandar male intirramente il suo ave
re. Rimanere tul lastrico; Aver prsso il
sacco pei pellicini.
MAGNARSB rat LE COTOLB, Dar viajtn
la gonnella,Venderla por estremo bisogno.
MAGNARSB LA PAGTA SOTO , Mangiarsi
F erba o la paglia sotto, di cbi consuma
quel che ba senza impiegarsi in cosa ve
runa. Condursijino al lastrico; Restar
tul mattonato.
MAGNARSB i DBT, Rodersi o Mordersi
le mani o le dita di qualche cosa; Man
giare il pan o del pan pentito, Pentirsi.
MAGNAR SEMPRE, Far a mangiar eolF interesse, Mangiar sempre rome fanno
le usure.
MAGNAR SENZA BETER , Murare a secco,
Detto fig. .
MAGNAR SENZA CONZR , Mangiare una
<"". a tcarpella naso, Modo basso che
ale Mangiarla senza conciarla.
MAGNARSB TUT IN PACHIBTI, A grassa
cucina povert vicina. 11 jprov. chiaro.
MAGNAR SOTOCOZZO VIA. V. MAGNAR DB
CONDOR.
AVER GAAN VOCIA DE MAGNAR, Assevare,
per metaf. vai Divenir quasi immobile per
soverchio desiderio di cosa da mangiare
che si vegga o che si ricordi.
AVER MOLTA ROBA DA MAGNAR, /4(W mu
nizione da caricar la canna, Detto fig.
NO MAGNA DE CAN , V. CAN.

MAG
CHI LA TA LA MAGNA, Ch i'imbratta spaz
zi, Modo IM . con cui si vuoi dire che
Chi ha fatto il male faccia la penitenza.
Cffl NO MAGNA A TOLA ZE SER.VO CHE L'HA

MAGNX, Chi non mangia a desco ha man


giato difresco. Ovv. Gallinella va per ca
sa o ch'ella becca o eh' ella ha beccato,
Prov. che s'usa per far intendere che inni
da prendersi fastidio se una donna man
gia poco a tavola.
CHI PII, MAGNA MANCO MAGNA , PoCO S

vive chi troppo sparecchia, II troppo man


giare cagiona spesso anticipala la morte.
Co PJJ EL MAGNA , TANTO PI EL DBVEN-

TA CN STBCO , // mangiar mangia lui, di


cesi proverb. di Quello che comech man8' non pare che se ne rifaccia.
COMB LA MAGNBMIO? .4 l'Ili' glUOCO gUO-

i '.min noi? Modo di sgrillare altrui. Che


cosa si fa ? Che cosa si conchiude ? Det
to per lo pi in modo aspro Albanese
messere ; Amore ha nome F Oste; lo sto
co' Frati; Tagliaronsi di maggio, si dice
Quando alcuno domandato di qualche co
sa non risponde a proposito.
EL MAGNARLA LB SGIALMARB A PlLATO ,

Ovv. EL MAGNARLA cui L'HA FATO, Man


gerebbe un diavolo cotto; Si papperebbe
il ben di sette Chiese; E' darebbe fondo
a una nave di sughtro; Darebbe ricetto
a una infornata di pane , Diccsi d' u
mangiane Piglierebbe il d di S. Gio
vanni o per S. Giovanni, si dice d' Uno
che volentieri piglia doni.
ELMB VOLBVA MAGNAR, Mangiarsi uno;
Inghiottirlo; Mangiar uno vivo, Sopraf
farlo con parole o minaccie.
FAR DEI SBBRLEFI A MAGNXa , V. S0BRLBFO.
I M'HA QUASI MAGNX DAL GUSTO DB VB-

DBRMB , Furono per mangiarmi dallafe


sta, cio Mi fecero una grandissima festa.
1 MB LE MAGNA DA LB MAN, Vanno Via

a ruba, Spacciansi tosto le merci.

Lo MAGNARLA DA LA RABiA, Lo mange


rei col cucchiaio o senza tale.
METERSE ATORNO EL MAGNAR, V. METER.
QUESTO XB u.v ALTRO MAGNAR DE PASTA,
Questa un altra minestra, vale Questo
non fa a proposito col nostro discorso. El
la diventa un'altra mercanzia, Un'altra
cosa.
ROBA DA MAGNAR, Mangime, Voce bas
sa e vale Roba per mangiare: mollo usa
ta da' Contadini Toscani, parlando di Ci
'che serve di pastura al bestiame. Bccchfme, direbbesi del Mangiare dc'volatili do
mestici.
SENZA MAGNAR NO SE GA FORZA o NO SK
POL STAR, La bocca ne parla le gambe ,
cio Per via di mangiare si nianlengon le
forze.
SE SE MAZZA COL TROPO MACV\R , Pia

n' uccide la gola che la spada, Prov. che


ci avvertisce di guardarci dalle scorpac
ciate, le quali non possono che accelerarci
la morte.
SFADIGARSB A v \c.\\n. , Far un bel me
nar le mani Affollarsi a mensa , vale
Mangiar di molte e varie sorta di vivande.
STRANGOLAR PER MAONII , V. STRANGOSSH.
M * GNA8SEU? dicevano gi. tre setoli i no

MAG

5a3

siri Veneziani, Mangereste? Ora si dice


MAGNABESSI? Ma i Chioggiotti seguitano
a dir MAGNASSEU.
MAGNAPGOLA , s. Voce ant. che direvasi per allusione ai Castellani e per dis
prezzo od ingiuria , Mangiapattona ;
Mangiapane; Mangiafagiuoli.

MAGNARAZZO,s. m. Granpranzo; Gran


convito.
Usasi per questa voce vernacola anche
nel signif. disprezzativo , e vale Cattivo
pranzo; Cattivo mangiare, s'intende Vi
vande triviali e comunissime.
MAGNARBIANCO , s. m. Candiero, Be
vanda d'uova latte e zucchero Bianco
mangiare, dicesi a Vivanda di farina e
zucchero rotta nel latte.

MAGNARTO , s. m. Manicaretto appe


titoso; Vivandetta; Borbottino; Mortiio; Leccume; Tornagusto, Vivanda ch'ec
cita il gusto.
MAGNARBTO D'ERBE , Camangiare, cio
d'Erbaggi.
MAGNARBTO CHE NO COSTA BEZZI , Sov
vallo; Sovvalletto ; Cosa che viene senza
spesa e da godersi per lo pi in brigala.
MAGNARIA, s. f. Mangeria; Concussio
ne; Angheria; Ladronaia, cio Guada
gno illecito ed estorto o ingiusta ammini
strazione di che che sia. Soprammanot
dicesi per metaf. ali' Angheria de' Doga
nieri.
MAGNARLA , si dice anche per Trufferia^
Giunteria; Baratteria; Marioleria, e va
le Inganno, Frode, Azione malvagia m
danno d'un terzo.
MAGNASORBOLE , lo stesso che ZizotoTO e CHINCHIO, V.
MAGNATAR, v. Mangiacchiare , Man
giare ma non tanto.
MAGNATVO , add.-RoBA MAGNATIVA ,
Mangereccio, Atto a mangiarsi, Da man
giare.
MAGNESIA, V. MANBSIA.
MAGNETIZ\R , v. Infondere vrt ma
gnetica, cio Della calamit.
MAGNIFICrrDINE , s. f. Magnficaggine, Vocr scherzevole, e vale Magnifi
cenza ridicola.
MAGNIFICO , add. Magnifico era il Tito
lo d'onore che nel Governo Veneto si da
va al Cancellier grande; ed era pur Tito
lo una volta competente ai Patrizi! prima
che assumessero quello di Eccellenza. La
Magistratura per detta Venti Savii del
Corpo del Senato , anche negli ultimi
tempi Veneti , scrivendo ai Pubblici Rap
presentanti, faceva l'inscrizione della let
tera in latino dicendo, Magnifice tamquamfrater honorande.
MAGNO add. RIGO MAGKO, Biechissi
mo.
MAGNOLZO , add. Appetitoso o Appeti
tivo; Gustoso; Gustevole; Ghiotto, Dice
si di cosa che desta o agguzza 1' appetito
del mangiare.

MAGNN, add. Mangione; Mangiatore;


Leccone ; Pappone ; Pappacchione ; Paruss ittiiic , Persona che mangia assai.

MAG
MACNN SPORCO, lurco e Lurcone. \. DiX.UVIUN.

In sentimento fig. Scorticavillani ; Segavene ; Scorticatore ; Mangiapopolo ;


Angariatore, Che cava danari a spalle al
trui.
MAGNONA, Mangiatrce, Che mangia
awai, detto di femmina. fig. M ignatta
delle borse altrui.
MAGGA , f.f. Vecchiaccia; Decrepita. V.
CAHAMPIA e ARKDO DESS.
MAGGA , dicesi da noi famil. anche per
MAGAGNA, V.
MAGGA , . f. T. de' Cacciatori di valle,
Croca/o cenerino piccola , Uccello acqua
tico del genere de'Gabbiani (CocLi),cbiamato volgarmente in Toscana Mezza mo
sca, e da Linneo Larus cinerarius. V'ha,
opinione che quest'uccello sia un'indivi
duo giovane del MABTINAZ.IO , V. Non fc
buono a mangiare.
MAGOGO, s. m. Caramoio , Persona pic
cola , sciocca e malfatta.
Uicesi ancora fam. nel tgn. di Strano;
Stolido; Giiffo, dello per Agg. a uomo.
NAGN e 1
MAGNA j Lo flesso che STOMEGXNA. V.
NBTR EL MAGO.V, Maniera anliq. di gergo, e vale Levar le male impressioni,
MAGONA, add. Stomacato; Annoiato;
Frdicio; Stucco; Ristucco, Infastidito.
ESSER MAGONA , Avrr gravezza o cru
dezza di stomaco, Aver roba posata sul
lo stomaco.
MAGONR, v. Stomacare; Fare stoma
co. V. STOMEG.XR.
MAOONAHSB, Infastidirsi; Stuccarsi;
foiarsi o Annoiare; Riuscir carne gras
sa.
MAGONRA , s. f. Ripienezza , Indisposi
zione cagionala da eccesso nel mangiare e
nel bere; che anche si dice Crudezza o
Gravezza d stomaco.

MAGRA D' AQUA , s. f. Magrezza <T ac


qua; Acqua magra; Bassojondo. V. SE
CA.
MAGREZZA , s. f. Magrezza, contrario
di Grassezza.
MAGREZZA DB TBRA , Sterilita.
MAGRO, add. Magro, Magher e Macro,
Secco, Senza carne. V. SBTO.
MAGRO CH'BL SPIER o MAGRO COMB LA
QVARESEMA, Arrabbiato ; Munto; Scon
ftto ; Secco allampanato ; Scheletro; Di
ventato carne un graticcio da leccar la
sagne.
MAGRO i LONCO, Fuscragnolo. V. STANGHTRLON.

Magro , dicesi anche da noi per Poco


Piccolo. Quindi Cena magra; Diverti
mento e Sollazzo magro; Pensione ma
gra.
RASON MAGRE , Ragioni del venerd ,
Ragioni meschine , Ragioni di pan caldo.
TBRN MAGRO , Grillaia , Terreno poco
fecondo.
ZORNI MAGRI, V. ZoRNO.
UN MAGRO X ON GRASSO COME I OSSI DA

UABN, Come i pulii di mercato un buo


no t un cattivo. V. OCLO.

MAL
MAI, ;<w. Non mai ; Giammai o Gi mai;
Unquanco; Unguentai.
MAI PIO, Mai pi; Giammai.
MAI , dicesi da noi per /Vo ; Maino ;
Negativa assoluta ili risposta.
EL D DB SAN MAI, // 'l'i di S. Bellino;
Tre d dopo il Giudizio, Arilo per ischcr10, e vale per negativa, Mai.
CHE MAI o CHE MAI rii , Modi atrerb.
Astai ; Assaissimo ; Molte MB DOL
CHE MAI O CHB MAI FU: , D un 111 I insili O

Molto mi duole o Mi duole injino al cuo


re.
OH MAI, Oii; Guardi il Cielo ; Guai,
Voce negativa o di disapprovazione.
MAINAR, T. T. Mar. /Immainare le vele,
Tale Chiuderle, errarle, piegarle e legar
le ad una. delle loro antenne.
Caricar basse a Caricar a basso, vale
Abbassare , Ammainare le vele o simile
MXiNA , Carica abbasso un Conian
do d'ammainare alcuna cosa tirandola con
forza col mezzo delle manovre proprie per
farla abbottare. Notiti bene che Quando
si lascia cader una cosa da s, si dice Am mainare , e Quando si fa discendere col
mezzo d'un imbroglio, si dice Caricar a
tasso.
MAINAR IN CBOSE o A MBZA ATA, Im
brancare i pennoni, vale Farli scendere
sino .lila met dell'albero e quivi fermar
gli a modo di croce di S. Andre* ( V ).
MAINAR tA VELA A MBZA ASTA, AsSCU-

rare la vela , Calare l'antenna perch la


vela prenda meno vento.
MAINA*, LA BANDIERA, Ammainare, si
dice pure dell'Abbassar 1 bandiera per
dimostrazione di rispetto- o per dar segno
di volersi arrendere al nemico.
MAISTR\L o MAISTBO , t. m. Mantro;
Maestrale; Nord-Ovest, Vento fra Ponen
te e Tramontana.
MAISTRALI, T. de* Naviganti, Maestra
li, Continuazione d venti per parecchi
giorni provenienti dalla plaga di Maestro
o in prossimit al Maestro , eooie sono
Nord-Ovest-Nord; Ovest-Nord-Ovest, rie.
ANDAR VERSO MAISTRO, Maestraleggiare o Maes treggiare, Volgersi verso Po
nente.
MAISTRALADA , s.f. Voce Mar. Fona di
Maestro, cio Disordine prodotto dal trop
po somare impetuoso di tal vento.
MAISTRO, s. m. Maestro, V. MAIS-TRAC.
MAISTBO anche Voce antiq. e vate Mae
stro, Precettore.
M uno MAISTRO, V. MURO.
MAL, s. m. Male, Nome genevico, conlcrio al Buono ed al Bene.
Male, per Infermit naturale.
BRUTO MAL, V. MALCADUTO.
MAL CAV AUGNO, T. di Mascalcia, Scaamatti, Infermit che asciuga e disecca
le interiora del cavallo e ne macera il cor
po.
MAL DA PRETE O DA OGIO SANTO , Mal

che il prete ne goda, Male pericoloso.


MAL CHE NO VORIA CHB LO GAVESSE GXAN-

CA i CANI , Male che il del ne scampi i


cani.
MAL DA RIDER , Ulti i da biacca, Mal da
nulla.

MAL
MAL DB MARB , V. MARE.
MAL DB orni, Ottalmia o Oftalmia di
cesi propr. L'infiammazione che viene agli
occhi.
n
MAL DB OBINA, V. ORINA.
MAL DB PIBRA , Mal di pietra , cio di
Quella rena pietrificata che si genera nel
le reni e nella vescica Detto fig. Male
del calcinaccio ; Avere il mal del caleinaccio, dicesi io modo basso e in equivo
co di Chi incliaalissimo. a fabbricare.
MAL DB IONIA , V. POSTA.
_ MAL DB SANTA MARTA, Emorragia ute
rina, Malattia di alcune donne.
MAL DBSJHENTBGON, V. DESMBNTEGN.

MAL DB STOMECO, Nausea^ Fastidio;


Mal di stomaco , Conturbazione di sto
maco e voglia di vomitare AVER ni, MAC.
M ATOMICO IN MAB, Mareggiare o Ma
reggiarsi, diccsi L'aver qul travaglio d
'"iliaco che molti ricevono dal navigare.
MAL DB VOCIA , Svogliatezza. So.v
PIE.V DE MAL DE VOCIA , Sono Svogliato O

Pien di lasciami s.tare.


MALI DE LE DON*, Mali muliebri.
MAL NO FAR E PAURA NON AVER, Piscia

chiaro e fatti beffe del medico, Detto provri I), che sigm Dea Abbi pura e netta la co
scienza e non temere.
ANDAR DE UAL, riferito a Persona, ^ndar per la mala, e si sottintende via , che
anche si dice Andar per la mala va, va
le Andare in conquasso, iti rovina Dar
si al briccone ; Imbricconire; Darsi alla
scapigliatura, vale Al mal costarne Ri
ferito a cosa, Guastarsi; Ammezzire; Infracidire o Infracidare, dicesi delle Car
ni.
AWD DB MAL IN PEzo , Dare addietro;
Darla addietro ; Andar di male in peg
gio, Peggiorare.

A \ D.'UI MAL UNA cessA , Ella gl ita a


traverso o ita male.
AVERSENE PER MAL, Aver a male o per
male; Recarsi a male; Aver a grave una
cosa; Gravarsi di che che sia, Averne dispiacerev Digrignare vale Storcersi , Aver
per male CHI SE N'HA PER MAL NO so
COSSA r AH,: n E , Chi f ha per mal si scin
ga, t ti dice Quando non ci da pensiero
che altri abbia per male alcuna cosa
Co SB SE VOL BEN NO SE SB N'HA PER MAL,

Calcio- di f tallone nanfa male a cavalla,


A hi si vuoi bene non si fa offesa che dolga.
CERCAR EL MANCO MAL , meglio cader
dal pie che dalla vetta. V. MEGIO.
CERCAR EL MAL co LA CANDBLBTA, Cer
car il male col fuscellino ; Cercar de' Jchi in vetta, Mettersi ad imprese diffi
cili e pericolose o Cercare il pregiudizio a
sua posta- Comperar le brighe a contanti,
Cercar It brighe- Uccellar* a coccole, di
cesi di Gi per li suoi cattivi portamenti
corre rischio d toccar delle busse o d'es
ser mortificato.
CERCAR EL MAL COME i MEDICI, Cerca
re il male come i medici o i cerusici, va
le Procacciarselo studiosa mrn te, addossar
scio a bella postaCercar iV mal per me
dicina, vale Andar cercando il proprio
pregiudizio.

GfliAMAiuB EL MAL , Chiamar di lonta.n

MAL

MAL

le miglia, le percosse, il male, il disprez


zo, e/c. Uccellare a busse; Cercarselo a
denari contanti, diccsi di Chi fa delle insolcnze perch queste si tiran sempre die
tro le busse.
DAL MAL ITO OHE NE VIEN UN BEN , // lu-

po non caca agnelli, e vale che Dalle co


se triste non nascono le buone.
EL MAL s' HA DA DIB SENZA TEGNIRLO
SCOYTO , // male si dee portare in palma
di mano, Si dee manifestare onde aver
iato.
EL MAL VIK.V A CADI E EL VA VIA A OVCB;

// mal viene a libbre e vassene a ance; 11


male viene alla Francese e va via alla Spa
ginata.

EssBKf.HR DP.r MALI AT!;Vi. I1', .; srvi H 11-

dazio di malattie cio Influenza.


FAR MAL, Malfare; Misfare; Malfa
re; Essere maljaciente FAR DEL MAL
A QUALCN , Nuocere ad alcuno FA
MAL A UNO CHE NO SE LA PENSA, Far la lar
la di stoppa ; Fare la pera , Occultamen
te fargli male.
PAH MAL LE COSSE, V. ZAVAT'IH.
No FAB MAL A NissbN , Non torcere un
pelo ad alcuno No FAB TANTO MAL,
Dar tra due calci un pugno, dello Cg.
FABLA MAL, Farla male in che che sia,
vale Scapitarvi, Perdervi Fare male i
fatti suoi , Palir danno , correr pericolo
Farla male, vale Essere in cattivo sta
to.
FABSE MAL, Farsi male, Rimanere of
feso nella persona da s slesso VARD
CHE NO TE F MAL , Guardatevi di non vi
sconciare.
FARSE MAL DA so POSTA , Darsi il dito
negli occhi ; Darsi la zappa su' piedi ;
Tagliarsi la legna siti capo; Schiacciar
si le noci sul capo} Farsi pregiudizio da
e.
CHI FA MAL AI A [.TI. i NO GA MAI BEN, Chi

altri tribola s non riposa, Prov. che va


le che L'inquietare altrui arreca travaglio
o noia anche all'inquietante; quasi simi
le a quell'altro, Chi ad altri inganno tes
te poco bene per se ordiice.
MBTER MAL, Commetter male, Seminar
discordie. V. MBTIML.
No GM' B MAL l'K.ll UNO CHE NO SIA BEN

PFII L'ALTRO, Non va mai male per uno


che non vada bene per I altro; Danno tuo,
util mio; La morte del lupo la salute del
le pecore: Lo Speziale ed il Medico fan
festa , mentre il malato si riduce al ver
de; Non mal che il Prete non ne goda.
No CHE SAR TANTO MAL, Sempre non
isla il mal dovei si posa,
No SA COSSA SIA MAL CHI NO LO PROVA ,

Corpo satollo non crede al digiuno, Chi


gode o trovasi in buono sialo non crede
le miserie di chi stenla.
EL MALPERMEZO, Fare un tac
cio o uno stralcio, vale Recedere da una
met delle pretese reciproche.
STAR MAL IN GAMBE , Stare in tentenne; Esser debole su' picciuoli ; Portar i
frasconi; Esser mal in gambe; Stare di
male gambe; Non poter la vita.
VA MAL A FAB LA TAL COSSA, Venir ma
le dfare alcuna cosa.

AL U.VA COSSA , Misvenire ,


Aver cattivo successo.
MALA , add. Malato^ Ammalato, Infermo.
MALACOPIA, V. BRUTACOPIA!
MALAGRZIA, s. f. Svenevolaggine; Sventvolezza; Sgraziataggine; Sgarbatez
za i Sconcezza; Graziacela, Mala ma
niera di trattare.
Graziacela, peggior. di Grazia, vale
Grazia sguaiata Grazianata, Smorfia
di chi fa il grazioso, il piacevole.
MALAGBAZIA , detto per Agg. a Persona,
Sgraziato; Svenevole; Sguaiato; Disav
venente; Disavvenevale.
MALAGRZIA, add. Sgraziato; Sgar
bato; Sgraziateli i Smodato; Svenevo
le; Sguaiato; Sdegnosetto , Agg. a Per
sona di male maniere di trattare.
MALAGRAZITA, s. C Sdegnuzzo, Pic
colo dispetto.
MALA1ZZO, V. MALATIZIO.
MALALENGUA, s. Malalingua o Ma
la lingua, Maldicente.
MALAN, s. m. Malanno o Malanno, Dis
grazia o miseria.
Detto talvolta per Malafatta, Errore,
Fallo, Svista. V. MALANTO.
AVER EL MALX E LA GIANDUZZA , Aver

da un lato il precipizio , dall'altro i lu


pi; Aver il male e le beffe.
AvB EL MALAN E LA MALA PASQUA , Al

malfagli male; Aver il malanno e la ma


la pasqua, Si dice allor che ad alcuno si
aggiunge male a male.
CHE CHE VEGNA EL MALN,Malannoche
gli colga; II malan che Iddio gli dia; II
primo sia a scontrar il malan che Iddio
gli dia } Sorta d' imprecazione. V. GIANDUSSA.
MALANDA, add. Malandato, Condotto a
mal termine.
In allro sign. Malparato; Mal in or
dine ; Malassetto ; Male assettalo; Scia
mannato, Mal veslito.
MALXNEMO,s. m. Maltalento; Malevo
lenza; Malivoglienza, vale Odio.
DB MALNEMO , posto avverb. A malin
corpo; A malincuore.
MALANTO o MALANTO, i. m. Erroruccio; Erroruzzo; Fallo i Peccato; Svista;
Sbaglio.
MALANSO, Facimale, Agg. a Fanciul
lo insolente. V. BECONELO e REBEGOLO.
MALAPENA, avv. Appena appena; A ma
la pena.
MALARSE, v. Ammalare o Ammalarsi ,
Ammalattire; Malare; Dare in malat
tia o in male EL s' HA MALA , Ammal.
TOHNARSE A MALR, Ricader malato,
Ammalarsi di nuovo. V. REFHESCR.
MALASPESA , s. f. e per lo pi in plnr.
MALESPESE, Spese accessorie; Spese ag
giunte; Giunta di spese.
MALATA , V. AMALAZZO.
MALATI A, s. f. Malattia; Infermit.
EsSEHGHB DE LE MALATIE PER VOLTA ,

Essere andazzo di malattie; Esservi inJluenza di malattie.

MAL
MALATIZIO , V. AMALAIZZO.
MALAVALO , add. T. Ani. V. MALGUALIVO.

MALBA (quasi Mal abbia) Maniera mi


naccevole Guai; Dio non voglia; Dio me
ne liberi o me ne scampi; Guarda la gam
ba; Guai a me ; Tris-to a me.
MALBTA LO, Guai a lu; Tristo lu.
MALBA AVER BISOG.VO DEI ALTRI, V. BI
SOGNO.
M ALBICATO, add. T. ant. M albigatto ,
Cattivo uomo.
MALCADTO, s. m. o BRUTO MAL, Mal
caduco; Gotta caduca; Epilessia; Bene
detto; Morbo sacro, Sorta di male notis
simo.
MALCTO, add. Guascotto, Mezzo cotto.
MALCRE,

MALCREANZX , / add. Malcreato, Incivile.

MALEDGNO, V. MALIOSO.
MALEDETAMENTE, avv. Strabocchevol
mente; Eccessivamente.
MALEDTO, add. Maladetto e Maledet
to, Contrario di Benedetto.
MALBDBTO COME LE PISTOLE, Furbo in
cremisi; Astutissimo; Mascagno.
SlA MALEDBTO TI B CHI TE CALZA , Sor
ta d' imprecazione, detta per impazienza,
Sia benedetto Iddio ; Malan ti colga.

SlA MALEDBTO CO TO VISTO LA PRIMA VOL


TA , Maladetto sia il giorno eh' io la pri
ma volta lividi. Maladetto sia il ben ch'io
t'ho voluto.
MALEDBTA QUBLA PIER CHE M'HA FATO
CASCAR, CHE M' HO QUASI SCAVEZZA BL CO
LO, Gavocciolo a quella pietra, io ho da
to un cimbotlolo in terra, che sono stato
a manco d'un pelo per dinoccolare il collo.
UNA MALEDETA , detto a modo avv. Nul
la ; Niente affatto; Niuna cosa GNBWTB UNA MALEDETA , Niente affatto o Una
maledetta.
TUTO VA A LA MALEDBTA , Le COSC Van-

nosi tutte bieche; Tutte alla peggio.


A LA pib MALEDETA , che altri dicono A
LA pib PORCA , Alla pi trista ofradicia,
cio Al peggio che posta succedere , che
anche dicesi Alpeggio andare A LA pib
XALEDETA GO EL MIO BISOGNO DA VIVER, /li
la pi trista ho quanto m' occorre per
campare la vita.

MALEDETOJVAZZO, add. Maledettissi


mo, in sign. di Assai cattivo.
Vale pure talvolta per Furbo; Astuto}
Destro; Avveduto.
MALEDIZIN, s. f. Maladizione o Male
dizione, contrario di Benedizione.
AVER LE MALEDIZIN Aoosso , Avere la
maladizione addosso ; Aver la fortuna
contro; Aver la disdetta.
MALEFN, . m. T. Ani. Malfine; Cat
tivo jine.
FAR LE MALEFN , Far tristo o cattivo
Jine ; Finirla male.
MLEGA, e. C Malaga; Fino di Malaga.
MALEGNZO, V. MALIGNALO.
MALESTENTE , avv. A malo stento; A
mala pena; Appena appena.

326

MAL

FAB LE MALISTBNTB , Stiracchiare le


milze; Viver di limature; Stare a'stecchetto , Vivere mendicamente e in mise
ria. V. STBWTO.

MALETO, s. m. Maluzzo; Indisposizion*


cella.
MALEVOLE , add. (coli' e aperta ) Male
volo ; Malivolo ; Malevogtiente.
MALFIDENTE , add. Di/fidente; Sfidalo;
Sfiduciato, Che non si fida.
MALGA, s. f. Voce Lombarda ma cono
sciuta anche in Venezia , ed lo slesso clic
MANDILA. V.
MALGANAR, . cominciato ad usarsi da
pochi anni, Amalgamare, Far l'amalga-.
ma dell'oro dell'argento e dello slagno tic.
col mercurio. Pi vernacolo ed aulico
IvCORFOHAA.

MALGARI
\
MALGARTA / s. f. Margherita , Nome
proprio di Donna.
MALGARITR, lo stesso che MAUGAIUTR, V.

MALGARTA, V. MARSABTA.
MALGHSE , s. m. da MAI.CA , lo stesso.
che VACBBR.

MALGOVERNO, s. m. Dissipatore; Scia


lacquatore.
MALGUALVO , adii che antic. dicevasi
, Disuguale o Diseguale; D' guagliato, e meglio Jlraccojo, dicesi del
Filo che ha qualche gruppo che rileva sof pra di esso e gli loglie l'esser agguagliato..
SEDA MALGUALIVA, Stia bruccosa.
MALIAZO , T. Ani i<|. lo slesso che MALIGXAZO.
MALIGNALO , add. Malizioso; Destro;
Furbo; Tristerello, Agg. a Persona.
SIA XALIGNAZO! Interiezione d'impazien
za, Malanaggia; Mal aggia ; Maledet
to il diavolo; Venga la rabbia; Oh ollala !
MALIGNAZONAZZO , V. MALBDBTONAZza.
MALIGNO , add. Commettimale. V. METIML.

OMO DB GENIO MALIGNO, Uomo di eat


tiva eottoia, Inclinalo per suo carattere
naturale a far male altrui.

MALlMPRESSIONAHSE,v. Male impres


sionarsi; Male imprimerti, Formarsi
nella mente un' idea sinistra contro chi
ehe sia.
MALIMPRESSO, add. Male impressiona
to, Prevenuto- in disfavore d'alcuno.
MALINCONA , s. f. Melanconia; Malin
conia, Mestizia, Tristezza che anche di
cesi Abbattimento. Mattana, Specie
di Malinconia nata da rincrescimento e
dal non saper che si fare; e quindi Morie
di mattana.
GnA>f MALINCONA , Malinconiaccia.
V Lini'. CHE MALINCONIE CHE CHE viK.i i

Guardate qua! estro, quii i untare , qual


ticchio lo assale a lo piglia o lo accendel
Diccsi di persona stravagante.
LA MALINCONA MO VAL BEZZI, l\i<lll pi: il-

MAL

MAL
siero non pag 'mai debiti, t Tale che
L'afflizione inutile giacch elsa non ri
media ad alcuna cosa.
PAS vui LA MALINCONIA , Passar la no
ia, la melanconia, vale Addormentarla
Rintuzzarla.
far malinconia, Rattristare, Affliggere.

MALINCONIKTA, s. f. AJjlizioncella. AfJlizioncella di cuore.


MALINCON1SMO, s. m. Ipocondria, Lmor
melanconico.
MALlNCREANZA,*.f. Malacreanza; In
creanza, Impolitezza.
MALVOLO , T. Ant. lo stesso che MALE
VOLE. V.
MALIZIA, s. f. Malizia, detto per Astu
zia. Nel dim. dicesi Malizietta,
MALIZIA, diciam noi ancora per Gli
escrementi del carpo umano, lo. Stereo
CNTARO PIBN DB MALIZIA , Pitale pien di
merda. TUTO PIBN DB MALIZIA, Sconcacato , Imbrattato di merda.
M ALI ZIA, Y. SMALIZIA.
MALMARO? s. m. Marmo.
MALMAZZUCO , s. m. Delirio; Frenesia,
Sorta di frenesia che assale la mente.
MALMESSO, add. Lo tesso che MALAJTDA, V.
DONA MALMESSA , O MALANDADA , Mal-

Vestita , cio Vestita di cattivo gusto o in


cattivi arnesi.
MALMESSO , dicesi da noi ancora per
Mal patto; Mal collocato; Mal allogato.
LA. XB UNA. COSSA MALMESSA . Sta a pi
gione , si dice per melaf. di Tutte le cose
mai i i r I ! .1 1 1- o- fuori del proprio- luogo.

MALMONT, add. Stuonato; Svoglialo;


Pieno di lasciami stare, V. ILVN.
MALN ASSENTE , s. m. Nascenza , Pi' co
lo. enfialo , Ciccione o simile che venga di .
per se in alcuna parte del corpo.
MALNASSO , add. Malnato, Detto ad,
uno pei> dispreizo..
MALORA, s. f. Malora, Ruina, perdizione.
A > i '.i! IX MALORA EsSEB SUL CARO DE

LA MALUSA , sser alle macine, dicesi di


Chi ha mancanza di avere ed spiantato
Aver fatto ambassi infondo, di Chi
ha mandato a male il suo, che anche di
cesi Esser per le rovinale ; Aver fattospiano Andar per la mala o per la ma
la via, vale Andar in conquasso, in rovi
na - TOTO MB VA IN MALORA O A LA MA

LORA, Tu: i' mi va aliaselo, alla peggio,


a catafascio, alC ingi..
A A.VDAR IX MALORA NO GHB TOL, MISE

RIA , La rovina non vuoi miserie, E inu


tile il risparmio quando taluno non pu.
sperar di risorgere.
VA IN MALORA , Malan che Dio ti dia
e la mala pasqua; Va alle birbe; Va olleforche; Va a farti rastrellare; Fiamma
del del sulle tue treccie piova , Specie
d' imprecazione.
IN TANTA MALORA , Modo avv. In dile
guo; In Orinci; Addio riveggio; Dio sa
dove VA IN TANTA MALORA , Va al davolo.

Mo Tfi W MALORA CHE A LE T t \TI TE

\ FIMI , Sin ringraziato Dio che ai/in ti ri


veggo; ovv. Finalmente ti riveggo.
STAR re TASTA MALORA , Stare in capo
al mondo; Stare in Orinai, Lontano.
TRA uir KALOHA LE COSSE, Gettar il lar
do a' cani, fi dice dello Straziare, Dissi
pare , Consumare , Guastare - Scassinare
che che sia.
MALRCEGA (coli' o chiuso) I* MALOBCEOA, In malorcia; In malora; In
mal punto ; Domine fallo tritio, Sorta
d'imprecazione.
ANDK IN MALOBCEGA , Andate in mnl<ira , cio Alla malora , al diavola.
Mo VIA, ix MALOBCEGA, Mo via, in nome
di Dio; Che- il malanno ti colga; Che ti
venga la rabbia , Espressioni d'impazienza e Specie d'interiezione eccitatori*.
Vou ; LA SO MALOBCECA , /.,'" la Sita

malorca o a sua malora, cio II suo ma


lanno o rovina o il suo peggio.
AvB DA ONA BANDA LA GIANDC3SA , DA
L' ALTBA LA MALORCEGA O LA MALORA, Aver

da un lato il pi-ecipio, daW altro i lupi.


Da per tutto pericoli o discapiti. V. GlANDUtSA.
MALOTO, s. m. dicesi per MALBTO, dim.
di Male , nel seguente dettato.
ESSER DE MALOTO, Essere straniicelo,
Alquanto strano, in sign. di Macilente.
Essere sparuto.
MALPRATICO, add. Imperilo; Malpra
tico ; Inesperto , V. in ZOVBNB.
BoCIA MALPRATICO, V. BoGIA.

MALSAN, add. Malsano; Malsaniccio ;


Maleo; Malescio ARIA MALSANA , .-lueinsalubre.
BUTABSB MALSAN, V. B0TB.

MALSENTR, s. m. AVER mr CERTO


MALSSNTLR, Aver un non io che di lascia
mi stare , Esser di mala voglia , e non saperne il perch.
MALSEST , adii Sguaiato ; Svenevole,
Di mala grasia Sguaiatuccioo-Svenevoluccio, direbbesi nel diminutivo.
In altro sign. Mal posto ; Malagiato ;
Malassetto; Scomposto ; Mal collocato.
In altro ancora, Malazzato ; Indispo
sto; Bacato; Baca tizio, dicesi per Agg.
a Persona di poca sanit.
In altro, Malpolito o Ma Ipulito, Poli
to goffa mente.
MALST\R, s. m. Svogliataggine; Indis
posizione ; Disagio ; Ifoia. V. LASS.AMK
8TAR.

MALTA , s. f. Malta , Calcina mescolala


coli' arena per murare.
FAR LA MALTA, Intridere la calcina ,
cio Mescolarla con arena per poter mu
rare.
MALTA GRASSA , Grassello , Fior di cal
cina per uso di commettere le pietre con
ce.

MALTAPA , add. Malvestito; Male in ar


nese.
MALTEMPO o MAL TEMPO, Cattivo tem
po ; Temporale, Dicesi dell' Aria. V. TBMto.
MALTEMPO, diccsi anche g. Burrasca

MAM

MAN

MAN

o Tempo burrascoso, e si prende per_Disgrazia ond' altri sia minacciato , pericolo


di calamit Tempo infruscato o rab
bruscato, direbbesi alludendo a Persona
che avesse viso arcigno o raggrotlate le ci
glia o aria minacciosa etc. V. PBGIO e Mu
so.
MALTR\TO, s. m. Maltrattamento, In
giuria, Offesa della persona.
MALVA , Erba nota. V. NALBA.
MALVASA, .f. Malvagia o Malvasa-,
Greco o Grechetto, Vino navigato, assai
conosciuto, che ci viene dalle Isole del LeTante.
, Greco, chiamasi anche il Luogo o In
Bottega dove il detto vino si vende.
MALVASITA , s. La Moglie o Femmi
na di Colui che rende malvagia.

Ingrognare, Aver il viso ingrognato,cio


col broncio.
So MAMALUC, Sono stordito, introna
to, balordo So uy TANTIN MAMALUC,
San intronateli.
MAMALCO, add. Maccherone; Baracchio; Pecorone; Orditolo; Stolido; Sci
munito, Detto per agg. a Uomo.

za, Numero di carie che s! piglia rolla


per volta agli arrersarii , e che colui che
le i IIK r pone davanti a s in un mucchio.
MAJTA Picotbjr, Mani spenzolate o cion
doloni o spenzoloni, Mani pendenti.
MAN BONB DA TUTO, Mani benedette.
MAW DE SUINA, V. PUINA.
MAN TOFOLOTA, Mano pienotta, < I :;>
otta.

MALVASIOTO , s. m. Venditore di mal


vagia.
MALVERS\R , v. Mal amministrare ;
Sparnazzare , e dicesi tanto nel sign. di
Scialacquare le prqprie sostanze , quanto
in quello di Rendersi infedele nrll' ammi
nistrazione delle cose altrui. V. INTACR.
MALVERSAZIN , s. f. Amministrazione
infedele, Infedelt, Dilapidamento.
MALVASCHIO, s. m. T. usato in Contado,
ed il nome d'un' Erba, detta altrimen
ti da' Veneziani NALBONI, V.
MALVOLENT1ERA, avv. Malvolentieri,
Controvoglia. Malvolentferissimo il Su
perlativo.
MALVOLER, s. m. Malavoglienza e. Mal
volere, II voler male, Odio, Cattiva vo
lont.
MALVOLER , i. Malyedere, Veder di mal
occhio, Odiare alcuno.
MALUSA, add. Inviziato; Viziato; Ma
lavvezzo; Mal avvezzato; Male allevato.
MALUSAR, v. Inviziare; Viziare, Cor
rompere , Guastare.
MALZABATX (colla z aspra) add. Malaz
zato; Maialicelo; Malescio; Malcubato; Male ammutinato; Mal temperato a
sanit, Indisposto Malandato, dicesi
propr. di Chi per malattia ha perduto il
colore o ha dato, come dicesi, nelle vec
chie.
Parlandosi di qualche Opera , Accialattato; Abborracciato; Alai/atto.
5ULZONTO , add. Malarrivato, Arriva
to in mal punto.
Al AMA, s. f. Mamma , Voce fanciullesca,
che vale Madre.
CARA MAVA, Mammuccia, Detto pr
vezzo.
BASAI LA MAMA pfin LA FIA, lo slesso che
VOLER BEN A LA MAMA PER LA PIA, V. BEJV.

MAMADA , s. T. * nel plur. MAM\B, Azione


da Al AMO, Scimunitaggine; Scempiaggine; Balordaggine QUESTE XB TUTB
MAMAE, Queste sono sgangherataggini,
Quando uno esce fuori in una societ con
qualche discorso mal a proposilo.

MAMALUCR , v. Stupidire , v. n. Divcsensato, stupieb-Taloia diceii per

VA L CHB TI XB BL GRAN Al Al, AT.JO I ,

Va, che tu sei un gran sciocco.


MAltXo , s. m. Voce fanciqllesca , Muci
na, e vale Gatto.
Detto per Agg. ad uomo , Sabbione ;
Musarno; Maccherone; Stupido; Insen
sato Chiurlovalr Uomo semplice e buo
no a nulla. V. MAO.
MAMARA Muso DA M\MARA ; Lo slesso
che VISDBCAZZO e Cocibir. V. MAMO.
MA MTA i
MAMNA / s. f. Mammuccia, Detto per
vezzi. .
MAMO, add. Mammo; Coglione; Scioc
co; Mazzamarrone, Agg. a Uomo.
FAR BL MAMO, Fare il nbferi; Fare lo
gnorri; Far F indiano, Fingersi malac
corto.
STAR L COME u.v MAMO , Musare, Sta
re ozioso a guisa di stupido. Star come un
musarno.
CAVAR EL VAXo A UNO , Scaltrire o di
rozzare alcuno, Di rozzo ed inesperto far
lo astuto e sagace.

MAN , s. Mano -o Mana. AI plurale dcesi le Mani e le Mane Mano destra


o ritta; Mano sinistra o manca, o stan
ca.
Mano , dicesi anche da noi per Soccor
so, Assistenza EL M'HA DA UNA GHAN
MAX , Mi diede una gran mano ; cio Mi
soccorse.
MA*, per Mezzo, Forza , Autorit
Mi co MAN , Io v" ho mezzo L' OMo
CHE GA USA Giujr MAI , Ha una gran ma
no, Ha un gran potere, autorit No
o MAN STAMATINA, Oggi non sono in pal
la , si dice del Riuscir male le cose che si
hanno fra mano PBR MAN DB SEVRI,
Per menata di Sensali; d" Ebrei, cio
Per mano o mezzo.
Mano, vale per Banda, Lato DA STA
MAX QUA ; DA QUBLA MAN L , Da i/iu-sta

mano o Da quella parte o lato.


Mano, per Carattere o Scrittura
UNA BELA MAIY DA SCRIVER, Una bella ma
no, cio Un bel carattere, una bella scrit
tura.
Mano per Corone, Manna, Manipolo,
Quel fascetto di paglia che fanno i mieti
tori nel mietere.
MAW, in T. di Giuoco, Mano; Girata,
II dare un determinato numero di carte
in giro a ciascuno de'giuocatori Gita,
dicesi quel Colpo che in diversi giuochi
trae ciascuuo de'giuocatori l'un dopo l'al
tro AVER LA MAN, Aver la mano o la
fila ; e cosi Perder la mano o la gita ,
erder il diritto del colpo che tocchereb
be.
BONA o C ATI VA MAW DB CABTS, Buona
o Cattiva data.

MAN, parimente in T. di Giuoco, Bai-

MAN ZONTB , Mani giunte o aggiunte


o impalmate.
MAH , T. de' Setaiuoli , Faldella , diceiti di Pi matasse o malassette di seta uni
te insieme , di cui si formano le trafusole.
V. TRAFUSOLA.
A FAR I FATI SOI NO SE SE SPORCA LB MAN,

Niuno si dee vergognare delf arte sua.


AVER A LA MAN UNA cossA , Avere alle
mani o fra mano e Tenerfra mano, va
le Avere in pronto.
Avfi LBMAN FORB o sBusB, A ver le maniforate o la mano larga, Esser prodigo.

AVER LE MAN LONGHB, Aver le mani fai'


te a uncino o le mani lunghe; Esser lun
go di mano, Esser facile 'a rubare. .
AVER LA GRAN MAN, T. de' Giuocalor,
Essere in delta, infortuna.
AVER LB MAN NETE , Esser vergine f
Aver le mani vergini di alcuna cosa, Non
arervi avulo parte.
AvBR MAN CHE SA FAR DE TUTO, EtSerg

o Aver la mano di Dio , vagliono Essere


o Riuscire eccellenle, ottimo, squisito ia
alcuna cosa.
AVER MAN CON UNO , Aver buona mano
con alcuno; Aver entratura con uno, Aver
accesso , o maniera d* introdursid' insi
nuarsi ad alcuno.
BASARSB LA MAN , Fare a lacca loda
ta ; Poter leccarsene le dita, Contentar
si del poco.
BATER LE MAN , V. BATBR.
CAL\B IN MAN, Ogni buon cotto a mez
zo torna, dicesi Quando l'assegnamento
fallo d' alcuna cosa riesce assai meno che
tu non credevi. Farjco ; Dare in ced o
in budello, Non rispondere all'aspettativa.
CHI DE MAN NON PRENDE CANTON DB CA

SA RENDE , Prov. vulgatissimo. A chiun


que in casa perde, se occulta man non
prende, canfori di casa rende, e signifi
ca che Le cose che si perdono in casa, se
non vengono rubate , alla fine si rinven
gono.
COMPRAR DE PRIMA MAN , Comperare di
prima mano o di prima giunta, parlan
dosi di derrate venali , Comperarle dui
primo che le ha. Di feconda mano , intcndesi da uno che le ha comprate la pri
ma volta ; E cos di terza o di quarta ma
no.
Costa A LA MAN , Cosa manesca , Da
potersi aver prontamente in mano.
CRESSBR IN MAN, V. CKESSEK.

DAR A MAN FORAE , Dare a larga ma


no; Largheggiare.
DAR LA MAN, Dareo Aver le prese, Con
cedere o Ottenere che allri delle parti sia
il primo a pigliare.

DAR LA MAN A UNA FUTA , Impalmare


una fanciulla ; Giurare una sposa.
DAR LA MAN AL MARINE, T)ar palma
ta, Toccar di mano che fa il Marinaio al

MAIN
padrone della nave accordandosi al suo servi"io e prendendo la caparra.
OAH.SK LA MAN, Impalmarsi, Congiun
ger palma a palma.
DAR LA PRIMA MAN DB CALCINA , lnznf-

fare; Incalcinare DAR LA SECONDA MAN,


arricciare, e quindi arricciato DAR LA
TERZA MAN, Intonacare, Dar l'inlonaco.
PAIME LB MAX D'ATORNO, Menar le ma
ni o Menar le mani come un berrettaio,
Lavorare indefessamente Affaccendar
ti; Industriarsi; Arrabattarsi; Darsi
le mani attorno; Mettere il cervello a bot
tega , Ingegnarsi d' operare per vivere
ToRNRSB A DAR LB MAH D* ATORNO, /l'i

maneggiarsi Frw CHB posso vocio DARMS LB MAY D'ATORNO , lo voglio arrabat
tarmifin chefiato mi resta.
DAR UNA MAN IN TBL MUSO , Dar delle
mani sul muto altrui, Percuoterlo sul vi
so.
DE 30 MAN , A sua mano , cio Da s
No LE XB DE SO PIE MA DB SO MAN, Spr-

cie di motteggio onde si vuoi dire che l'ap


parente bellezza d' una Donna nqn na
turale ma fattizia , cio composla di sua
nano.
Do MAN DE CHIATB, Due volte di chia
ve, Due girate per chiudere.
ESSER DRIO co LB MAN s coi PB A FAR
CNA COSSA , Spogliarsi in camicia , in cofelli , infarsetto ; Mettercisi colf orco
dclT osto , e vagliono Fare ogni sforzo.
Esssa UNO IN TB LB MAN DEL SIGNOR,
Esser colla morte in gola o in tocca; Etsere al lumicino; Essere alla candela o
la candela al verde, Vicino a morire
FAR MAN BASSA, Far macello ; Trucida
re; Far unjiacco, una strage, uno scem
pio; Far man bassa, dicesi d'un Eserci
to Atterrare; Abbattere; Smantella
re; Rovesciare; Distruggere ; Flagellare
e Far man lasja,direbbesi d'altre rovine.
LAORAB. DB MAN, Lavorar di mano, det
to Cg. vale Rubare Nel sign. di Percuo
tere, V. MENAR LE MAN in ME.ISAR.
LATARSB LB MAN, detto met. Lavarsi le
mani di che che tia , vale Non se ne im
pacciar pi , Non voler tenerne pi conto,
Non voler pi briga ME LAVO LE MAN
DB STO AFR E NO VOI PI SAVEH-GWBNE , Me

ne lavo le mani, e non ne vogKo pi bri


ga.
MAN A CASA, II giuocar di mani dispia
ce infino a' cani o ai pidocchi, e vale Es
ser cosa incivile e molrsta lo scherzare con
percosse od altro allo che rechi altrui do
lore o fastidio TEGN LB MAN A CASA B
LA LBNGUA DRBNTO DEI BSNTI , Date clic

non si dolga e dite che non dispiaccia ,


Non offendete chi che sia n in fatti n in
parole.
METER LE MAN DA PER TCTO , T. METER.
MBTER UNA MAN ADOSSO SE TE MBTO
i.TfA MAN ADOSSO ! 5' io fi pongo la bran
ca addosso ! Dicesi in alto di minaccia e
s' allude alla mano che afferra.
METER LEMAN IN PASTA, Mettere o Por
re le mani in pasta, Incominciare.
OMO A LA MAN, V. OMO.
OxZEl-.SE LE MAN, V. Ojvz.ER.
PoaTAR UNO IN PALMA DB MAN, Y. PAL
MA.

MN
RBSTAR co LE MA* PIBITB DB MOSCHE , V.
RESTAR.
.
SCALA DA MAR, V. SCALA.
SLARGAR LA MAN, V. SLARC\R.
STAI co LB MAN INCROSAB , Star cortete o Recarsi cortese, Starsi colle braccia
avvolte insieme appoggiate al petto.
STAR co LB MA A PIGOLO* , Star coffe
mani spenzolate o colle mani tpemoloni
o ciondoloni, vale Pendenti, oiiose Det
to Gg. Star colle mani spenzooni o colle
mani a cintola o colle mani in mano,
grattarsi la pancia; Star cortese, Star
ozioso e dicesi in mala parie.
TF.r.-vVn A MAN , Risparmiare ; Spara
gnare; Tener conto i Far masteritia.
' TK.-..V i A t* MAN , Tenere a mano , Ta
le Aver manesco, pronto per l'uso.
TBCNII HA o TBGirta TERZO , Tener
mano o di mano; Tenere il sacco o Reg
ger tra mano , aiutare a uno a far ma
le. Tanto ne va a ehi ruba quanto a chi
tiene il tacco o tiene mano. Tener piede
mentre altri scortica Tener la mula o
Regger la eatta ; Fare spalla Reggere
il lazzo agli innamorati.
Toa LA MAI , Guadagnare o Levar la
mano, dicesi del Cavallo quando non cu
ra pi il freno Toa LA TAN A QUALCUN,
Antivenire o Prevenire alcuno , Far una
cosa avanti che altri la faccia , che anche
i dice Furar altrui le mosse LASSARSB TOR LA MA1T O L.ASSARSB TOR SU DA L4

MUGIR , Lasciarsi cavalcare o signoreg


giare dalla moglie.
Toa so LA MA v , Far pratica ; Impra
tichirti.
TOR PER MAN QUALCUN , Canzonare ;
Uccellare; Proverbiare ; Beffare alcuno.
VBGNR A LB MAN , Penire alle mani ,
cio Azzuffarsi, che anche dicesi Menar
le mani Venire o Pervenire alle mani
0 a mona, vale anche Capitare, Occorre
re, Dar nelle mani.
Ivi MAW DB FIGHI , IVA DB PBRSBGBI ,

e UNA DB rociB , Un suolo difichi secchi


e uno di pesche , un suolo di fogtie etc.
1 Vr ordine, un sopra F altro. Stratificare,
Disporre a strali.
I -A A MA V LAVA I.' ALTBA B TUTE DO LA
TA LA FAZZA , Fare a giova giova, Aiutar
si l' un 1* allro. V. DATOLI.
Zoco DB MAW, Giucco di_ mano, vale
Bagattella , Allo di giuncolatore. E per
mei. vale Inganno, Arlifizio, Frode.
MAN , s. C T. de' Pese. Sorta di produzione
marina del genere degli Alcionii della da
Linn. Alcyonium exos. Essa presenta una
figura arborescente, di sostanza come co
riacea , di colore giallo carico , sparsa di
papille stellate in cui annidano i polipi che
la formano. Dalla figura clie spesso rappre
senta palmata e divisa in quattro o cin
que lobi allu-ngali , quasi a guisa di maITI, ebbe il nome vernacolo.
MANA , s. f. Manna , Sugo concreto bian
co o giallastro, che ha della natura dello
zucchero o del mele , di virt solutiva ,
che serve agli usi della medicina.
UNA MANA, Una manna, cio Una co
sa preziosa, prelibala, saporitissima.
STO ABITO MB XB PUT MANA , QueSt'ob-

MAN
to m' prezioso , cio Opportuno per ri
pararmi.
STO ABITO ME TA USTA MANA, .M i ffl per

F appunto -, Mi va lene; M'attaglia.

MANARTA,s.f. i
MANARIN, . m. ) Piccola tcure.
MANAata DA MARANcfar, Scure; Accet
ta , Specie di Mannaia con manico corto
usala da' Falegnami e da' Carradori.
M ANARONA, .f. Accettane, Accetta gran
de, roin' r per esempio, quella de' Macel
lai per tagliare la carne.
MAN\TOLE, V. ZOGAH A LE MANXTOLB.
MANAZZA , i. f. Manaccia, Cattiva ma
no.
MANAZZAR , v. Minacciare ; Far una
bravata o tagliata o uno tpauracchio o
sopravvento.
MANAZZR DB BASTOW\B INVECE DB PAGAB , Dar bastoni per danari, detto fig.
GHB MANAZZA UN GRAN PERICOLO , <'/!

tovrasta un gran pericolo.


MANAZZO, i.m.Minaccia ; Bravata-fa
gliata.
FA m MAHAZZO, Bravare ; Minaccia
re; Sgridare; Far una squartata o una
tagliata. V. MANA//,\H.
MANCA , Maniera affermativa e quasi av
verbiale , di rispondere , e vale S ; Im
mancabilmente.
MANCAFIA , i. m. Anelilo; Amata; Ant amento, Difficolt di respiro.
Go UN MANCAFIA, Mi nimica li ft<i!-> ,

M' penoso il respiro, Ansare; Anelare.


MANCAR . v. Mancare, Non essere a sufficienM.
MAXCR L'AFA sui MEGIO, Cader i'
presente in tulC uscio, delio fig.
MANCAR DE COHAGIO , Cagliare.
MANCAR DB PAROLA , Mentir una pro
messa. Non attenerla; Mancare.
MANCAR LA TSRA SOTO i PIE, Mancare
il terreno tatto i piedi o Mancare il ter
reno, e dicesi d'Uomo avaro che di ci
sempre teme.
MANCAR PRIVA, Premancare, o Pre
morire io sign. di Morir prima. ra pre
mancata la linea mascolina.
MANCAR, T. Mar. Dicesi che ./ Fatcel
lo ha mancato, Quando, volendo virar di
bordo, ventoin faccia, il vascello per qual
che ragione non ha potuto montar colla
prua sottovento.
DA MI jso MAjfCA , Da me non manca ,
non mancher e situili . cio Da me non
procede, li fallo non mio.
CHE MANCA POCO, Da qui a poco non e
molto o Manca poco, detto cos assolut.
vale Esser vicino a seguire quella tal cosa.
GHE MANCA poco CHB so TB DAGA , Te
nersi a poco di Jare eie. vale Quello che
pi comunemente dicesi Mancarne poco;
Star per fare, Esser tenuto da pochissimo
rispetto di non fare, lo mi tengo a poco
eh' io non ti do tic. Nello stesso signif. di
cesi anche : Io non so chi mi tien eh' io
non faccia eie.
MANC1PA , add. Emancipato o Ema.nctpato , Agg. a Persona minore per cui fa
pronunciato il decreto di emancipazione.

MAH

MAN
MANCIPAR , v. Emancipare; Em<ntccp~
pare o Manceppare.
MANCIPAZIN , s. f. Emancipazione o
Manceppazione. T. Legale notissimo.
MA1VCO, avv. Manco; Meno.
A,VP * ii o lu-mjitsE AL MANCO, Scadere;
Andare al dichino ; Penare al di sotto ;
Venire al basso, Cadere in basso slato
A.VD'u: AL VANGO SBtfZA TROVAROBE BL SO

CONTO, Scemar per bollire, detlfrfig. Sce


mare senza poter ritrovarsene il conio.
llKDm AL M ANCO O A U.YA III.sKI I V , M-

nimare, Ridurre a slato minimo.


SENTIRSE VEG.VIR MANCO, Sentirli venir
meno, Svenire o perdere gli spirili.

ESSE DE Mirrco D'USTO, Esser inferio


re ad uno.
FAB DB MANCO , Far senza ; Far di me
no; Rimanersene; Astenersi.
No ESSER DE MANCO , Non mondar ne.;/",'r, M dice dell' Esser nel medesimo gra
do o Fare il medesimo gi fallo da un al
tro-Non esser da meno, Non patire diffi
colt in cbe che sia.
MANCO DB MI, Manco di me , cio Minore.
MANCO CHE MANCO , Modo avv. Tanto
meno o Molto meno ; N anche ; Ne pu
re; Ne meno. No.
MANCO MAL , Manco male ; Pur beato
Detto in modo avv. Certamente; S;
Sicuramente , Voce affermativa MANco MAL f.iiF, NOL M' HA CHIAP , Manco ma
le eh' elle non furono pesche e simili , e
Tale E' ne poteva incoglier peggio.
MANCO PAROLE E pib FATI, IJtti^foio
maschi e le parolefemmine , vale : Dove
bisognano i falli, le parole non bastano.

PER BL MANCO, dimeno; Almanco; Per


lo meno. V. ALMANCO.
MANDAR, v. Mandare, Inviare, Trasmellere.

MANDAR A TARSE BUDELR o MANDAH DB


lA DA STBA , Mandare in bordello ; Man
dare alleforche, al diavolo, in un forno,
in malora, Dar cattivo commiato.
MANDAR A LCGDTAGO, Mandar a legna
ia; Mandar a quercetta, vale Bastonare
Mandar a Calcinaio , modo basso ,
Dar de' calci.
MANDAR A PATRASSO , V. PATRASSO.
MANDAR CON Dio, Mandar con Dio;
fatti con Dio; Fa via.
MANDAR DA ERODE A FILATO, V. ERODE.
MANDAR PARTE, V. PARTE.
V,.> M, .';, UNO A L'ALTRO MONDO, Avviar
uno per le patte, vaie Mandarlo all'aliro
mondo spcditamenle.
MANDAR zo , V. Zo.
CHI VOL VAGA E CHI NO TOL MANDA , V.
AlTDR.

MANDARN , s. m. T. de' Giocatori del


pallone , Pallaio , Colui che gena il pal
lone a'ginocalori.
M ANDATO , s. ni. dal latino Mandatum,
T. del Foro ex Veneto , diceva*! ad ogni
Comandamento scrino de' Tribunali tan
to in civile che in criminale. MANDATI si
diceva e si dice ancora volgarmente alle
Citazioni scritte che i Cursori intimano a
coloro che sono chiamati all'esame crimi
nale.

Mandalo reale e personale, dicerasi


nei tempi Veneti al decreto giudicale con
cui si ordinava il pignoramento di mokili o beni del debitore o il suo arresto per
sonale se la roba non bastasse a saziare il
debito.
FAR i MANDATI, di cesi quindi per In
timare le citazioni.
MANDOLA, s. f. Mandorla, anticamenle
diesasi Mandrola , Frullo del Mandor
lo. V. MANDOLBR.
MANDOLA DEI FIOTTI, Anima, Seme rac
chiuso dentro i noccioli de' fruiti.
MANDOLI AMBROSINE, Mandorle amlrogtne, Mandorle dolci di specie migliore
d* ogni altra.
MAJTDOLB BRUSTOLE, Mandorle tostate
o arrostite, Mandorle abbroslite.
MANDOLE PESTE, Mandorle schiacciale
MANDOLE AMARE , lo stesso che SPOMICLIA. V.

FATO A MAWDOLA o LAOBA A MANDOLA ,


Ammandorlato, add. Si dice degli Ingra
ticolali o cose simili falle a figura di rom
bo.
CHIAPB LA MANDOLA , Pigliar il iocco~ne, vale Lasciarsi corrompere co' donatiT* Pigliar la mancia, intendesi-di co
se lecite e permesse. Leccheggiare , va
le Trarre qualche piccol profitto olire al
salario.
MANDOLB e MANDOLBTE, dello in T. di
Giuoco , Mancie o Mance, diconsi Qne'
danari che si pagano a colui che vince da
ciascuno de'giuoealori oltre la somma prin
cipale o massa del giuoco.
REFRESCARSB LA MANDOLA o LA CAGOLA,
Maniera met Asolarsi; o Asolare; Piglia
re un -po'd" asolo, vale Stare in luogo aper
to e arioso per goder del fresco e dell' aria
-Calameggiare , pur metaf. vale Slarse
ne ozioso senza far nulla; ma dicesi delle
Donne.
MANDLA, s.f. Mandola, Slrumento mu
sicale, Specie di Chilarrino lungo un pie
de e mezzo, monlalo di quattro corde.
MANDOLA DE MAR, .. f.T. de'Pesc. Ma*.
dorla marina, della da'Sislem. italiani
Bullaea Mandorla, Rcnier. Animale ma
rino, che appartiene alla classe de' vermi
Molluschi, il quale ha per carattere il cor
po rampante, ovale , oblungo , convesso,
e racchiude nel suo intemo una conchiglia
che da Linneo chiamata Baliosa aperta.
Non se ne fa uso.
MANDOLA, add.oMAHMo MANDOLA, Man
dorlato ,sust. T. de' Naturalisti, Specie di
marmo tulio sparso di macchie simili al
nocciolo della mandorla ; gli Autori gli
danno per rio il nome di Amigdaloide
Mandorlato rosso.
MANDOLATO , s. m. Mandorlato, Com
posto di mele, di chiara d'uovo e per la
maggior parie di mandorle. Cibo ghiot
to che si mangia fra noi al tempo del Na
tale. A Crcinona specialmente dicesi Tual), Torrone, ma questa una confezione
ridotta a maggior candidezza del nostro
mandorlato e a sodissima consistenza.

DAR EL MANDOLATO , dello metaf. Soiare o Dar la soia, vale Adulare , Lodare

smoderatamente o per adulazione o per


beffa.
No ME PIASK EL MAWBoLATO , dello met.
Non va' o Non mi piacciono le adulazio
ni o lefregagioni; Non amo d'esser soiaio, Amo la veril e la sd i eticit.
MANDOLR, s. m. Mandorlo, Albero eoniunissimo che produce le mandorle dolxi , dello da' Sistematici Amygdalus cominunis. La Mandorla amara, da cui l'ha
l'olio di mandorla amara , frullo d'una
variel di questa specie.
MANDOLBR , chiamasi comunemente il
tenditore di mandorle.
IMANDOLRA,*. C La femmina del ten
ditore di mandorle.
MANDOLTA, s. f. Mandorleti', Mandorlina e Amandolino,Piccola mandorla.
CHIAMAR LA MANDOLTA, V.in MANDOLA.
MAJVDOLN, . m. Mandolino, Slrumen
to musicale di corde, pi piccolo della
Mandla, nel genere de liuti e delle chi
tarre.
MANDOLTI, T. de' Pese. V.TRGOLI.
MANDPERA, s. f. Operaio, Quegli che
lavora per opera ^-Lavoratore; Giorna
liere , dicesi Colui che lavora a giornata.
^TROVAR DE LE MANDOPERB , Trovar de
gli operai, Trovar persone del mestiere
cbe lavorino.
MANDOSSA, V. MESTOOSIA.
MANDRA , . f. Mandra e Mandria, vale
Congregamene di bestiami; , cio o di
"Grosso, come buoi, vacche , -cavalli e si
mili ; o di Minuto, come pecore, capre eie.
e dicesi Mandra anche al Ricettacolo del
besliame-/>ro7J/o(o o Procoio, vale Quan
tit di bestie bovine adunale insieme: cb'
appunto il solo sentimento della voce ver
nacola Armento vale Branco d' anima
li grossi domeslici , -come buoi , cavalli e
simili-Quindi Mandra; Proquoio e Armento maglione il signif. della noslra voce.
Bradume , diccsi di Bestiame vaccino
da tre anni indietro -Greggia, l'Addnamento di beslie di lana e d' altri anima
li minuti. V. MALGA, VACARLA, VACHH.
MANDRXCHIO , s. m. Darsena,^ parte
pi interna del Porto, che suoi chiudersi
con catena o dove si ritirano e si ormeg
giano le galere e le piccole navi.
MANDR\GOLA,s.f.ManoVaora e Mandragola,Pianln erbacea ehe nascerci luo
ghi ombrosi e boschivi, che fiorisce in aulunno, e in primavera matura Ufi-ulto il
quale ha un forte odore narcotico, e man
giandolo delelcrio. La sua radice for
temente purgante e pericolosa . Atropa
Mandragora Linn.

OGIO DB MANDRAGOLA, Olio mandrago


lato.
MANDRTO, s. m. Voce ani. Marritto,
contrario di Marrovescio. Colpo dato col
la palma della mano aperta.
MANDRTO, . m. Vocabolo della scher
ma Mandiritto o Mandritto e Marritto,
Colpo dato da mandirilta verso la manca.
MANDRIA , s. f. Agghiaccio , dicesi Quel
prato o campo dove i Pecorai rinchiuggo.

MAN

MAN

no il gregge con una rel o altro che lo


circonda onde stabbiarlo. Pu anche dir
si Gladiolo per Luogo dove si giace; Chiu
so per Luogo circondato e serrato ; Stab
bio per lo Stereo delle pecore che ivi si de
pone, dal che deriva Stabbiare, che pro
pr. Far star le greggi la nolle ne' campi
per ingrassargli.
MANDRIA , dello per Agg. a Persona ,
Asino; Mal creato; Incivile; fillano.
MANDRIAZZA , ..,11. accresc. di MANDRIA
nel secondo significalo.
MANDRLO, s. m. Mandrillo , Specie di
Scimia feroce , della seconda specie dopo
l'Orangolano, grande, colla bocca e men
to di color rosso, guancie turchine.
MANDRTA, Manritta o Mai-ritta, La
mano destra.
MANDUCAR, T. Voce di scherzo, Man
ducare e Vani/care, Mangiare.

usuali , donde esce 1' acqua per dirigerla


medianlc questa pi facilmente fuori del
bordo.
MANEGA DB LA GOMENA , Manica, dice
si alla fasciatura che fassi alla gomena ,
porche non si corroda nel punto ove pas
sa per l'occhio di prua.
Rinfrescar la manica, dicesi da' Mari
nai il Mutar la fasciatura , (alla alla gomo11.1 nel luogo ove tocca gli occhi di prua e
col tagliamare ne' tempi grossi.
UNA MANECA DB A3EM o DE BARONI, Mon
te o Mano d'asini; Una mano di birban
ti, difurfanti MANBGA DB MATI, Una
gabbiata o nidiata di pazzi, ed anche / ; ;
bella mano di mattio una manica di mat
ti e vale Compagnia.
MANBGA, detto in T. de' Beccai , Mol
letta o Lampredotlo, Intestino delle vitel
le e d'altri animali ridotto in vivanda. V.
GiifTonui.

S3o

DoVB SB MANDUCA BL ClBL MB CONDUCA,

dicesi scherzevolmente ili vernacolo ; e il


Firenzuola disse Dove ti manuca Iddio
mi vi conduca, aggiungendovi, I: dove si
lavora manda fiora.
MANE , s. m. MANE e POST, Parole la
tine che vagliono La mattina e il Dopo
pranzo. Esse erano in uso nel Foro Vene
to, e si alludeva alle Cause civili arringa
te o la manina o il dopo pranzo.
AVER UN MANE o AVER UN POST, dicevasi tanto da' Giudici patrizii che doveva
no intervenire al Conciglio per ascollare
e giudicare una cansa , quanto da' Causi
dici che avevano ad arringarla, e intende'.:> che la causa era discussa la manina
o il dopo pranzo.
MAN EGA, s. t Manica, quella parie di
restilo che cuonre il braccio. Quella eh'
' stretta alla mano e abbottonata, dicesi Ma
nica nllu pretina; quella poi che ciondo
la, Manicottolo.
IN 1IANBGHBDE CAMISA O Co LE MAXEGHE

PAT su, Sbracciato, che ha rimboccalo


le maniche fino al gomito e nudata quel
la parte del braccio ; e quindi Sbracciar
si, Scoprir le braccia denudandole FARSB su LB MANBGHB , Rimboccare le mani
che della camicia,
AVER M .-.J.-EC.HE LARGHE, detto fig. Esser
largo di coscienza; Ester facile, andan
te, corrente, Non la guardare pel sottile,
e per lo pi si dice d un Confessore.
QUEL CHB NO VA nr BUSTO VA i.v MAIVEGA, Quel che non va nelle maniche va ne'
gheroni, Ci che non si consuma in una
cosa, consumarlo in un'altra.
QUESTO \r. IV ALTRO FAR DB WAEGHB,

Questa e un' altra minestra o faccenda o


mercanzia; Gli un altro par di mani
che, e vagliono, La cosa diversa.
RLumu DA AQUA , T. Mar. Manica per
T acqua o Manichetta , Lungo canale di
1 11!. i grossa non incatramata , medianti* il
quale o dalla fonte si conduce l'acqua nel
la Lancia per empire le bolli, o pui-c ila!
bordo di coverta si conduce l'acqua alla
stiva per empire le bolli grosse slivate ab
basso.

i
Manica della tromba, Canale di tela
incatramata adattalo al foro delle trombe

LlMTRISSIMO FOGO IV MANBGA , V. I , i 8TRISSHCO.

MANEGADA, s. f. diciamo a Quanto pu


contenere una manica, e s'intende di quel
le larghe o larghissime che portano una
specie di ventre in cui pu star riposta mol
ta roba: come sono le maniclie dell'abito
di alcuni Frati, ed erano fra nui anche
quelle delle vesti patrizie. Si cerca inutil
mente ne' dizionarii la voce corrisponden
te od analoga ; onde , in via d'esempio di
cendo UNAKAHBGADA DB BOBA, sembra che
converrebbe dire , Una manica ripiena
di eie.
MANEGADURA DB vioihf , DB CHITABA e
simili. Manico , Sito dove stanno i tasti.
V. MANTECO.
MANEGAZZA, s. C Manicacela, Manica
larga e lunga.
MANEGHTO o MAJvszzbf, s. m. Mani
chino o Manichetta, Quella tela lina Cnissima increspata in cui sogliono terminare
le maniche della camicia, e che pende sui
polsi delle mani per ornamento. Salvini lo
chiama R'imbercio , e cosi lo dicono i Sanesi.
MA\EGJITO , detto per dimin. di W;mico, Manichetta.
MANEGHTO DEI FRUTI, DEI FIORI eie. V.
MA NEGO.
MANBGHBTI COTI, gridano per le strade
di Venezia gli Erbaiuoli vaganti, che ven
dono colti i picciuoli o cosloline delle fo
glie delle barbabietole, buone a mangiare
in insalata.
MANEGHTO DE NETLNO, T. de' Pe
se, lo stesso che ROSA DB MAH.
MANEGIO, V. MANIZO.
MANEGO, s. m. Manico e Manubrio, Par
te d' alcuni strumenti che serve per poter
li pigliare in mano e adoperargli- Tenre
si direbbe a quella parte della cosa per la
quale ella si tiene in mano Manica ,
dicosi propr. del coltello o della spada
Elsa o Else , Ferro intorno alla manica
della spada Manico; Coda; Stile o Col
lo, dicesi il Pezzo di legno incollato all'e
stremila superiore del violino e della chi
tarra , ove si congegnano i bischeri.

MAN
CAPATA DEL MA.VEGO D' OY CORTBLO , V.

CAPBTA.
MANBGO DB LA FALZA , Stile} Quello dcll'aralro, Stiva ; Quello del pennello de*
pittori, Asticciitola; Quello del can deliere, Manico.
MANBCO DB LA SEGA, V. SECA.
MANEGRI DEL CAXOM , V. CANI**.
MAJTEGO DBL FIOR o UHI, PROTO, Pedicciuolo; Pedicello; Pedunculo, Manico del
fiore e del frutto. Quello del fiore quando
molto lungo, diceti pi propr. itelo ;
Quello delle foglie Picciuolo e Capoto. V.
DESPECOL MHTEH UN MANEGO POSTIZro, Ringambare un fiore; fiingambare
un fiore sgambato.
MANECO DB ZARIESA , Grappa; DBL FOSGO , Gambo; Ds LA REDE , Staggio.
MANBGO DE L'BRBBTB, SALATA, CAOLI
ete. Castola di cavolo, lattuga eie.
MANBGO DEL SCULISR o DEL PIRN, Ma
nico e Cedalo.
PEGOLA DA KANBGHI, V. PEGOLA.
M.iNEce, dello in T. furbesco, il Car
nefice ; il Soia.
Birra EL MANEGO DRIO A LA MANRA, V.
MANERA.
LA GA i v.l UT " - EL MANEGO DB LA SCOA ,

Ha nelle reni Palinuro , Quasi abbia un


palo nelle reni che non lo lasci chinare e
aiutare gli altri.
PARER UN MANEGO VESTO , Parere un
lucernier vestito *, dicesi ili Donna lunsi
o
e magra.
TlBNTB IN BOBT CESTO CHB TI GA UN BEL

MAIVBGO, V. CESTO.
EL 8ECHIO TA Ti>T' AL POZZO SIN CBS.
BL GRB LAStA EL MANBGO , V. SBCHIO.

MANEGN, s. m. Manicone, Gran ma


nico.
M ANEGONA , i. f. Manicano; ManiconeManicacela, Larga e lunga manica.
MANEGTO , s. m. Manicotto; Manopo
la , Manica esteriore che ripara la manica
de' vestimenti dal polso al gomito Manicottolo, Manica che ciondola appiccala
al vestire per ornamento.
MANRA, s. f. Accettai Scure; Scura;
Scuricella , Strumento di ferro tagliente
con manico lungo di legno , e serve per lo
pi aduso di tagliar legn da inoro-Ma Fi
na/a, dicesi propr. il Coltello con due ma
nichi usalo dal Maestro di giustizia per ta
gliar la testa; ma si usurpa anche per l'Jtccelta.
BCTR o MANDAR BL stANEGO DKTO A LA
VAIVRA , Gittar il manico ditiro la scu
re , vale Sprezzare il meno perdalo il pi.
Dicesi per contrario, Non si tira la maz
za dietro alla lippa, cio Quando segue
un disordine non bisogna farne degli altri
ma convien moderarsi.
COSSA PATA CO LA MANSRA , Fatta Colle

gomita; Fatta col maglio, Acciabattala.


TAGI co LA MANERA, V. TAG.
MANBRA A DO TACI, Bicciacuto, Scure
a due lagli.
,
MANRA , dello in T. Mil. Asce o Ascia,
Arma tagliente di cui vanno armali i Zap
patori d'ogni corpo militare, portandola
.ni armacollo od appoggiata alla spalla si
nistra. Quando portala ad armacollo si

MA*
nasconde in una coperta di cuoio, b qua
le diersi Porta-ascia.

MANER\DA , s. f Colpo di scure.


DAR DB LE MANERADE, Dar de' colpi di
scure.
MANERTA , s. f. Scancella , Piccola scu
re.
MANESCO, add. Manesco, Di mano.
ANDAR A MANESCO, Locuz. Mario. An
dare o Salire a mano, (liceli del Salire a
mano che fanno i Marinai per le corde
sugli alberi della nave.
l.-.vXu A MANESCO, Locuz. Mar. Tirare o
Fare a mano, dicesi del Tirar una corda
che fanno molti nello stesso tempo per le
vare un peso. V. ISSAR.
Detto per MANESCO* , V.
MANESCON e MANESCO, add. Uno cui piz
zicano le mani; Esser delle mani, Incli
nato a menar le mani , a dar delle busse.
V. LADN DE MAN.
MANES1A , s. f. Magnesia, Sorta di me
dicamento.
M ANESTRA , . f. Minestra.
MANESTRA DE CEOLB o ZUCCHE , Cipolla
ta MANESTUA DE FAVA , Favata o Sfa
vata. '
M \rsTrr A CHE r.nF.-.-i.. Minestraaccretcitiva, come quella delle patte, de' legu
mi Pie.
N MINESTRA XEgCALDADA , NE MA5SERA
BETORNDA NO XE MAI BONA , detto fig. Ca
vallo riscaldato non fu mai buono; Cavo
li o Rape riscaldate so*o svenevoli; Pan
ripreso e amico riconciliato non mai
tuono.

MAWESTRA MARIDADA, V. MADIDA.


DESCONZR LE MANESTUE , Guastar le
feste o Guastar Tuovo in bocca, vale Gua
stare i disegni altrui.
MANESTR\R , v. Minestrare ; Scodella
re ; Far la scodella , Versar dalla pentola
la minestra.
MANESTRR, detto fig. Far le minestre
vale Comandare, che anche dicesi Mesta
re.
CllI MANESTRA IA MANBSTRA A SO BIODO,

t'-'i ha la mestola in mano fifa la mine


stra a suo modo, Chi fa la parte da se se
.la fa buona; Oppure, Chi ha il comando lo
usa in suo pr ; che dicesi anche Coman- ^
dare alle feste ; Aver la palla in mano ;
.Far correre il giuoco colla sua mestola
/'."A- mena tutta la danza , cio II nego lio, la faccenda condotta da lui solo.
MANESTRN, s. m. Mestolino; Mestoletta; Ramaiuolino, Piccola mestola.
MANESTRN A, *. t. Minestrina; Minestrella, Piccola minestra.
MANESTRO, s. m. Mestola; Ramaiuolo;
Ramatolo, V. CAZZA DA MANESTXR.
VENDER A UANESTIIOCAMANUTHI, Ven
dere a ramaiuolale, come fanno gli osti o
simili che facendo una gran pentola di mi.nestra, la vendono poi ad una scodella per
volta.
I1. i. GA D\ COL MANMTBO , (li diede una
mestolata , Un colpo di mestola.
' MAiVESTRON, s. m. GJiiotl di minestra.
M*HEsra.v, vale anche per Manesco,

MAN
detto per Agg. a Persona inclinai* a me
nar le mani , a bnltere alimi. V. MANESCON.
MANESTRONZNA ( colla z aspra ) s. f.
Voce i.iin. e scherzevole, che vale Mine
stra abbondante e saporita.
MANTA, s. t. Gavetta; Matassino, e diceti di Filo o di Corde di minugia e si
mili.
/">-An A MANETA , V. ZoGB.

MANETR , V. IMANBTB,
MANTE,s. f. Manette, Strumento di
ferro, con cui si legano le mani agli arre
stali per condurli in prigione.

MANEVOLE, add. Maneggevole; Maneg


giabile; Manesco.
Manevole, vale Flessibile, pieghevole,
arrendevole; e dicesi delle cose che s'arrcndono-.Dw/ij7e,vale Metallo che s'arren
de e pu lavorarsi in ogni maniera, come
l'oro, l'argento, lo stagno eie.

MANEZ\R,V. MANIZVB.
MANEZZN , V. MAWBGHETO.
MANFRNA, Nome d' un Ballo moderno
che fassi in due o pi figure di numero
pari. La gente colla dice MONFEBBINA.

MANFRODITO, Ermafrodito o Ermafro


dita, che anche dicesi Maschifemmina e
Mercuriovenere.
MANFAODITA, dicesi ancora a quella Fem
mina che ha la barba , che direbbeii Don
na barbuta, il che diede origine al prov.
Donna barbuta co' sassi saluta.

MANGANAR, vi Manganare o Manganeggiare. V. MANGANO.


MANGANEL\DA, s. f. Randellata, Col
po di randello. V. MANGANLO.
MANGANLO , s. m. Martinetto , Strnmeuto meccanico che serve per levar pesi.
MANGANLO DA LICR UN i. . i i. AL 1. 1 '.-.,
Randello Bilia e Bilie, si dicono i le
gni storii onde si assicurano le some.
MANGANLO DA TENTOBI , Parrucello o
Cavigliatoio , Nome che i da a que' Ba
stoncelli sovra de' quali si ligia la seta do
po la tintura. V. DESTJRR.
MANGANER , s. m. Manganatore.
MANGANER, s.f. La femmina del Man
ganatore.
MANGANSE,.. m. T. ile'Veirai, Man
ganese, Nuovo mclallo scoperto da Gahn.
Ha lo slesso nome in commercio anche un
ossido di questo metallo , che si adopera
nelle Arti, ma specialmente nella Vetraria.
Da alcuni anche detto Sasso magnesio.
MANGANO , . m. Mangano , Macchina
nota, sotto cui si lustrano e nm.irrzz.-mo le
tele e i drappi avvolti su i subbii.
CASSBLOX DEL MANGANO , Cassone del
mangano. V. SUBIO.
DAR BL MANGANO, Manganare.
MANGIA, s. f. T. delle Prigioni. // Man
giare, 11 vitto o cibo che dalla carit pub
blica vien somministrato ogni giorno ai po
veri ritenuti, che consiste in una minestra
calda e in una piccia di pane.
Parlandosi di animali, direbbe! Man
gime, La roba per mangiare, che ci
che serre di pastura al bestiame.

53i

MANICHILE, s. f. T. Mar. Ombrinali ,


Fori o Aperture dalle bande della nave ,
per dove si vota l'acqua die entra colle on
date e per la pioggia. A Napoli si dicono
Imbrunali.
MANIRA , s. f. MANIERA DB Din o DB
PARLAR, Dicitura; Stile. Dicitura elegan
te, nobile, schietta, purgata Frasa
rio, di cesi comunemente e per lo pi per
dispregio , di un dato numero di frasi di
cui suole usare uno scrittore o parlatore
BELA o C ATI VA MANIERA DB PARLAR, B.i
porgere o Mal porgere DAH XANIEUA ,
Manierare.
CON BELA MANIERA, // bel modo ; Gen
tilmente ; In guisa gentile. Il contrario
A mal modo.
Co LE BONE MAMEilE SS GIUSTA TUTO ,

Le buone parole acconciano i ma'fatti.


PERSONA DB BBLB MANIRE , Manieroso.
Maniera dicesi per Modo, guisa , for
ma d'operare de'Pittori, Scultori, Archi
tetti; ed intendesi Quel modo che regola
tamente tiene in particolare quaUivnglia
artefice nell' operar suo. Maniera Vene
ziana ; Lombarda ; Greca tic. Maniera
bella , grande , morbida, pastosa, bnonat
forte, languida Maniera risentita
la contraria di languida.
MANIERATA i

MAN1ERAZZA / . f. Maniera incivile,


plebea, Allo poco urbano. Una certa gra
ziacela di parlare.
MAN1ERTA, . f. V. GRAZISTA.
MANIGLIA, s. f. Maniglia, T. di Giuoco.
Il secondo Maltadore nel giuoco dell'Om
bre.
MAN IN, i. m. Maniglia; Maniglia e Sma
niglia o Smaniglio e Armilla, Ornamen
to de' polsi della mano che asano le Don
ne. ,
MANINA , B. Manina ; Manuccia , Pic
cola mano.
MANINA, T. degli Stamp. Mano, Segno
figurato come una mano naturale in uso
della Stamperia per marcare una nota o
una osservazione.
MANJPOLAZ1N , 8. Manipolazione,
L'alto del lavorar con mano.
MANIPOLAZIN DEI AF\RI, Maniera metaf. e di nuovo uso fra noi dopo il presen
te Governo Austriaco. Manipolazione vuoi
dirsi all'Ordine o Metodo interno degli
l'ii/ii amministrativi o giudiziarii, con
cui procedesi nella trattazione e spedizio
ne degli affari. V. TRAFILA.
MANIPOLO , !. m. Manipolo, Quella stri
scia di drappo che tiene il Sacerdote al
braccio sinistro nel celebrare la Messa.
FAR BASAR EL MAivtPOLo,5ac(<jce il Ma
nipolo; Far costar salato; Tirare gli orec
chi ad alcuno, detto fig. vagliono, Ven
dere alcuna cosa a caro prezzo.
FAR MANIPOLO, Far colletta, cio Rac
colta di elemosine che usavano fare in Ve
nezia anche a' d nostri li Preti poveri nel
giorno della prima loro messa alla porU
della Chiesa, ove stavano seduti ed appa
rali per dar baciare il manipolo ai divoli,
che gi prevenuti concorrevano ad offerir
loro qualche moneta.

MAN
MANIZDA , s. f. Filata; Filatra o Filattra, Quantit di cose, Moltitudine, Sf
quenza.
U.TA MANlzXDA DB FFsTF, M ti/;, dfe
ste , Sequenza di varie feste UNA MAITIZADA DB ASBNI, Una nidiata d'ignoran
ti o di mal creati UNA MANIZADA DE BA
IONI, Dn branco di scellerati, d" ubbria: In. di giovinastri, c dicesi in modo avlilivo.
MAN1ZR o MAHBZAB. (colla z dolce) >
Maneggiare; Mantrugiare; Brancicart; Trattare; Volger per mano. Rima
neggiare vale Maneggiar di nuovo , ed
oche frequenlalivo di Maneggiare..
Maneggiare, dicesi ig. per Ammini
strare e per Trattare, dirigere.
CHI MAXIZA NO BBAMIZA, Chi maneg
gia non brumeggio; Chi maneggia F al
trui gli te ne attacca; Chi ha la mestola
in mano tifa la minestra a suo. modo ,
ioe Chi pu far la parte da se, se la fa buo
na. Gallinella va per casa o eh' ella
becca o eh' ella ha beccato, Prov. che s'usa
per far intendere , Che non da prenderi fastidio se una, Donna mangia poco a.
tavola.

MANIZH UN APR , Menar la danza ,


fig. Guidare o Maneggiar qualche affare.
MANIZAR UN CAVALO, Maneggiare un
cavallo, l'Ammaestrarlo e l'esercitarlo,
che fa il cavalcatore. Cos pure dicesi Ma
neggiar buoi o altri animali.
TlTTI POL XANIZR LA SO ROBA A SO MO
DO, Ognunpubfar della sua pasta gnoc
chi, Detto fig.

MANIZABSB, Maneggiarsi, vale Indu


striarsi, Adoperarsi , Darsi le mani attor
no.
MANIZO, s. m. o anche MANBOIO, Maneg
gio, cio Governo, Amministrazione. Aver
ti maneggio d" una cosa , vale Averne il
governo , la dirczine , che anche dicesi
ssere in piscina, o Esser messo in pi
scina. V. lAGNAOnA.
CAVALO DA MANZO, Cavallo da maneg
gio , cio Da esercizio.
IfHNIZZA, s. f. Manicotto o Manichino,
Quell' arnese per Io pi di pelle o fodera
to di pelle con pelo, nel quale il verno si
tengono le mani per ripararle dal freddo.
MANIZZA DB LE CAROZZB , Maniglia ,
Cos si chiamano que' Ferri in cui passa
no i cignoni delle carrozze.
MANIZZB DEI BAULI o DEI CASSONI eie.
Maniglie o Manette, Que' pezzi di legno,
di ferro o di qualsivoglia metallo che ser
vono por alzali-, sollevare una cassa, un
baule eie. come anche per aprire e serra
re con facilit chiavistelli, cassette, arma
ri e per diversi altri usi.
Ala/lizze, detto in T. Mar. Unione di
carrucole o girelle entro alle sciarpe.
MANIZZA, detto in T.de'Calafati, G ram
pici, Maniglie di ferro che s' inchiodano
nel bordo del vascello per di fuori quan
do si carena per assicurarvi le contro tr
chie,

MANIZZN, s. m. Manicotto grande. V.


MANIZZA.
MANIZzby DB LA TESTA LONGA , Allotto,

Giretto della zimarra alloruo al braccio.

MAN
DB LIPOBTAOTBNBSTRA,

niglione, Arnese di ferro col quale si tira


la porta a se o s'apre la vetriata.

MANOAL, s. m. Manovale.
ANDAR, A FAR BL v .-..',:.. Andare a por
tare il corbellino.
COSSA FATA DA KA v ' i . Cosafatta bru
talmente, bestialmente, goffamente, col
le gomita.
M ANGELA (col l' larga) s. f. Manovella
o Manovella ; Lieva, Grossa stanga che si
mette sotto le cose gravi per muoverle age
volmente.

MANOLA DBL xixtar V. RISALA.


MANPOLA, s. f. Manopola e Manichino, Specie di gnau tu ad uso delle Donne
civili , che cuopre il braccia dal polso sino
alla piegatura del gomito.
MANOPOU , T. ant. Manopole , Guanti
di fei-ro i In ii-.n .1 M- i anticamente ncll'armadure.
MANOPOLIO, s. m. Monopalio o Monipalio, dicesi Quando tulli i Mercanti d'un
medesimo corpo passano d'accordo perincarire le mercanzie o per farne alterazio
ne. Quindi la voce MANOPOLIO, si dice da
noi anche nel sign. di Raggiro fraudolen
to i Intrigo; Viluppo; Trama; Calala.
Postura, dicesi a Deliberazione segrela
e fraudolenta falla da pochi Monopolisti.
l"-i rincarare i viveri.
MONOPOLISTA, s. m. Monopolista , NoL
intendiamo alcuna de' Mercatanti che fan
no monopolii , V. MANOPOLIO.

MANOVRA , lo slesso che MAKUVHA , V.


MANROVERSA, s. f. Manrovescio o Marrovescio.e Sovesciane ; Rovescio e Traver
sa , Colpo data ad altrui di mano rove
scia.
TB DAftb U.VA MAXnOVXRSA GRAXDA CO

FA t'.v* CASA, Ti /.,-< un ' i-rovescio di


santa ragione, Maniera di minacciare le
busse.
MANSION, s. f. Soprascritta o Sopraccar
ta e Inscrizione, Coperta d'una lettera
in cuv si fa l'indirizzo; e quindi Sopra
scrivere, Far la soprascritta.
MAJJSJN dicesi per. Uffzio; Carico; Incumbenza . IVo co .-. i V, , Non ho inspezione; Non Ao diritto.

MANSONARIO , s. m. Mansionario, Cap


pellano ; ovvero Colui che uffizia la Chie
sa e vi assiste o l' ha in custodia.
MANTE o MANTI, s. m. Amante, T. Mar.
Sorta di fune con cui si legano l'antenna
e le vele. Dicesi anche Fianco.
MANTCA , s. f. Voce Spagnnola che vale
Lardo , Manteca o Pomata.
MANTECAR, v.T.de'Parrucchieri, Un
gere con manteca o pomata.

MANTECAR i SOHBETI , Rapprendere o


Condensare il sorLelto a guisa di mante
ca.

MANTECBN , s. m. Profumiere o Profummiere, Colui che vende profumi, man


teche e acque odorose, che anche dicesi
Unguentario e Unguentere.

MANTEGNR, v. Mantenere, Conserva


re, Sostentare.

ti PROMESSA O 1 P ITf. t >'-

nere; Attendere; Mantenere; Osservar


la promessa ; Servare il patto.

PROKTEB. STA PBB MAXTBCNJI, V. Pu,


XETBB.
MANTEGNIRJB NBt SO STATO, SusSSte-

re; Conservarsi; Mantenere il suo ran


go, il suo stato.

Reggersi, vale Sostenerti , Mantenersi.


MANTBCNA QUAI.CI*, Mantenere; IVo*
drire ; Alimentare No STIMO MINGA
FARLO , STIMO MANTEGXIRLO , .\ !. i: ;

pasta natura, Pi-or, e vale Che gli uomini per lo pi diventano migliori per lo am
maestramento e per lo studio, che per na
tura..
'K-, ri.'.M' O.VO DB CAMLEDB CHIODO,

Mantener uno di limature o .// sogni ,


\ "ti aver da mantenerlo.

MANTEGNO, Mantenuto, tdd.d* Man


tenere.
M i-, ! r. -.! i . s. f. Mantenuta, Donna-,
mantenuta per l'altrui piacere, che dice
si anche Concubina; manza; Druda.
Concubina per si dice Colei che non.
essendo congiunta per matrimonio con un
uomo, sta con lui come se foste sua Mo
glie , e si chiama anche Concubinella e
Druda Concubino ; Concubinario e
Drudo dicesi Quello che la mantiene; e si
chiama Concubipato io stato della Concu
bina e del Concubinario , il quale dalle
leggi vien definito : Commercio carnale
d* un nomo e d' una donna liberi, cio clic
non hanno alcun vincolo di matrimonio
tra di loro o con altri.
MANTLO, s. m. Mantello, Colore del
pelo del Cavallo e d'altre bestie da coma,
e umidi direni Manleliato al Cavallo o
alla bestia relativamente al suo colore.
Mantello , Specie. di tabarro corto che
osano portare i. Frati Francescani ed al
tri. Cappa, diccsi quel Mantello che ha
un cappuccio di dietro da porre in capo ,
il quale si chiama Capperuccia.
MANTENL, detto altrimentiMANTBGNR,
T. agr. Parie del Coreggia : V. BATAR.
MNTESE, s. m. T. de' Vetturali , Calesso, Sedia coperta da mantice, so due ruo
te.
MAUTBSB DEL. CALESSE, Afa/ilice del caksso, della cesta tic. Quella parte che.
serve di coperta al calesse, alla certa eie.
Soffietto, dicesi quella specie- di tettnccio de'mantici, formato con due per
ni onde buttarlo gi ed alzarlo fecondo
il bisogno (dal che probabilmente fu chia-malo Mantice) FOLBTO , Rotta d'un
mantice, Nome che si da a quella riunio
ne- di quaUro piccoli pezzi di ferro attac
cati insieme con vitoni e braccatoli che son
fermati alla cassa SUSTE DEL ,-V vi r-.t,,
Lieve , SprangHette di ferro che servono
per buttar gi il mantice.
MALTESE DA FRATI, Mantice o Mantaco , Strumento noto per cui s'incita il fuo
co nella fucina Buso DB LA CAIA DBI
MATTB.SB , Buccoare o Baccalare , Quel
l'apertura delle fornaci in coi entrala can
na del maniaco.

Tinia EL MANTBSE, T. de' Fabbri 3 Menar il mantice,


. .. .

MAN

MAR

MAR

EL MAJTTBSX, (fello Gg. , lo stesso


he Tiin EL SIBG.V, V. SIEGOIV.
MAWTSSI DB L'OHCAWO, V. POLO.
MANTESLO, s. m. T. Mar. Amantkdlo, Fune pi soltile delle colonne, la qua
le passa nel bozzello di queste , e da un
capo fermata ad una delle rizze delle mu
rale e dall' altro porla un bozzello a due
pulegge in cni passa la rizza.
MANTESENL, V. CALORIA.
Sf ANTESTO, s. n>. Manticello, Piccolo
manlice.
MANTGLIA, s. f. Mantiglia o Manto,
Sorla d' abilo e quasi Manlello che porla.
vano una volta le Donne civili sopra le ve
sti, dello poi allrimenli Tabarrino.
Mantiglie o Manticchi , si dicono in
Mar. due Corde che sostengono i due ca
pi di ciascun pennone, e servono a tener
lo orizzontale o in bilancia , ovvero a te
nerlo pi allo da una parte che dall'altra.
Mantiglie del pennone, d maestra, di
trinchetto, della gran : abbia eie.
MANTL,s. m. (dal latino Manille) Man/(7e,Tovaglia da lavola, ma col nostro ter
mine intendiamo Tovaglia piccola. V.ToVAGIA.
MANTL , dicesi da noi per Asciugato
io o Sciugatoio, Pezzo di pannolino per
asciugarsi,
MANTO E SENAL, B. m. T. Mar. Paro
ma, Corda raddoppiata e legata verso un
terzo d* antenna , la qual corda vien fer
mata insieme coli' amante per sospender
l'antenna Carnale, dicesi un Canapo
a pi doppii che passa per due bozzelli a
pi taglie, e serve ad issare qualunque
cosa e singolarmente i polacconi.
MANCHl, s. m. T. de' Ciambellai, Ba
stoncelli, Specie di pastume intriso cori
burro e zucchero , assai lievilalo e biscot
tato, che si vende a uso di zuppa. Una
-volta dicevansi BORBTB e anche TOWSTI,
ed erano molto in so presso le gi Mo
nache di S. Lorenzo. Diconci ora MANJcni dalla famigiia Manuch , la quale do
po la soppressione delle Monache ravviv
Y uso di lai paslume facendone fare da'

MANIVRA , s. f. Manovra e vale Maneg


gio ; dicesi delle Operazioni che si fanno
in una nave per governarla. Manovra
anche il Servizio de' Marinaci. Manovra
a" un bastimento > delle vele , del canno
ne eie.
Manovre, chiamanti generalmenle tul
le le Corde d' un bastimento.
Manovra , T. MiL di molto uso e vale
per Esercizio militare-; Evoluzione, ed
anche pel Movimento dell1 esercito.
MANUVRAR, v. Manovrare,?. Mar.Muovere o Maneggiare i cordami del vascello
per eseguire un determinato molo degli
ordini di dello vascello.
Manovrare, in T. Mil. Tale Far esercizii militari.
MANZA (colla z aspra) s. (.Mancia, Quel
che si da dal superiore ali' inferiore per
una ccrla amorevolezza. V. BOWAMAX.
MANZA (colla z dolce) s. t.Buessa; Vac
ca, Femmina di Bue.
M ANZR ( colla x dolce ) T. T. Ani. V. MA
GNAR.
MANZTA , s. f. Mamma ; Giovenca f
Vaccherella.
MANZRA (colla z dolce) s.f. Barca gran
de eh' una specie di trabaecolo a qualtro alberi e a due coverte , cos della per
ch serve al trasporto de' Manzi all'uso de*
macelli di Venezia.
MANZTO, s. m. Giovenco e Biracchio^
Bue giovane. V. CIVTO.
MANZO, s. m. (colla z dolce) Manzo;
Bue ; Bove ; Bo , Toro castralo.
MANZO, detto per Agg. ad uomo, Bastracone; Membruto; Atticciato. Parere
un carnovale, Dicesi ad una persona gras
sa e grossa.
MANZO DE MAR, T. de' Pese. V. CAGNBA,
MANZOLAME, s. m. Bradume, Quanti
t di bradi o sia di bestiame vaccino da
tre anni addietro.
MAO, detto per Agg. a Uomo, Scimuni
to; Stupido; Beccane; Mozzicone; Baggeo. Non so se sia carne o pesce.
Miao, La voce del Gatto, e quindi Mia
golare o Miagulare, Far la voce del Gat
to. V. SGNAOLAH.
MAPA , . T. Carta topografica , Carta su
cui sta esallamente descritto un luogo od
un paese. V. in CARTA.
MAPAMONDO, s. m. Dello in jjcrgo,
vale Culo i II bel di Roma; II Culiseo.
MAPAOR, i. m. Secco stile, Quel legno oferro al quale sia attaccata la catena da
fuoco.
MAR, s. m. Mare, La congregazione del
le acque.
Mare , dello lg. vale anche por Dilu
vio; Furia; Folata , Quanlil grande di
che che sia. EL GA DITO UN M.-.U DB RO
BA , Gli disse un mare a" ingiurie ; Ha
ttiacciato come un picchio.

perversato, che spuma e ribolle; Marche


frange ; Mare abbaruffato.
GBAN MAR, Empifondo, Acqua alta.
MAR QUIETO, Mare smaccati!simo, pa
cato, pacatissimo.
MAR SENZA FONDO, Profondigorgo, Che
ha abissi profondissimi.
MAR VECMO , Mare vecchio o Maretta,
Residuo di tempesta Detto fig. Ranco
re; Contrasti vecchi, Odio invecchiato.
LBNGUA o BRAZZO DB MAH,. V. LBJVGUA.

MANULA . f. T. ,le- Cannonieri , Leva,


Piccola slangvcne Kr,e per maneggiare
il cannone.
M ANULO , s. m. - agr Covone; Manipoh ; Manata o Affc^ dlcni
, Fa_
cello di paglia legato.he fenn()T
tori nel laghare le biaft e ai cnj g
pone la gregna. V. FAGIA, CBOSBTA>
FAB i MANUELI , ^ccovo.,?.e
MANUENSE , sm. AmanuenJe Mcnan_
te, Scrittore, Copista e quello,^ $cri?(j
sotto l'altrui dettalura.
MANGIO, s. m. T. Mar. Manovt,^
la tromba, Slanga di legno o di fer ^
serve a far lavorare una tromba.
MANUTENZ1N, s. f. Manutenzione. \
de' Legisti, Sicurt data per lo man _-nimenlo della cosa. Nel sign. vernacolo vale
appunto per Obbligo o Impegno di manie
ri-fi t d conservar che che sia,

MAR BOXAZZ , V. BOHAZZR.


EL MAI) SCOMErVZA A FARSE SI M 'in , l

mare s'abbaruffa, Comincia la burrasca.


MA IK BOHASOA, Mare fremente, un-

533

LODA EL MAR E TIE\TE A LA TKBA, Lo-

da il mare e lienti alla terra, Prov. che


avverliice Lodare l'utile grande e perico
loso, e al tenersi al piccolo e sicuro.
OCICI POCO DB MAR CHE FA MAL AL STO-

IIBGO, Per ogni poco di maretta amareggjkiasi di maniera che tutto si travolge e
si turba.
PATR EL MAH. V.
MARABTO , s. m. T. di Galera , Marabullo, Nome d'una delle vele della galera
che s'adopera con venti forti e gagliardi.
MARANGN, . m. Falegname; Legna
iuolo e Legnamaro, Artefice che lavora di
legname, che fa mauifatlure di legname.
MARANG'OY DA GROSSO , Carpentiere ;
Maestro d" ascia.
MABANGX DA STJTLO, Stipettaio, Arlefice di lavori fini.
MABANGT DA BBXBSSI, V. REMESSR.
LAORANTE o ZOVEXB DEL MARANGOUT,
Marangone, Garzone del Falegname; ma
intendesi di que'garzoni che lavorano per
opra quando in una bollcga e quando in,
un' altra , a tanto il giorno.
MARANGNA , s. f. La femmina del Fa
legname,
MARAiNGNA , s. f. Cosi chiarnavasi da
noi una delle campane di S. Marco che si
suonava ogni mattina de' giorni feriali al
levar del sole, per avvisare i lavoranti del
l'arsenale di recarsi al loro dovere. Dal
suono poi del mezzod sono essi lavoranti
avvisali di sospendere j e da quello dello
comunemente DOPONNA o DaioirbKA,che
finisce a un* ora pomeridiana, a ripiglia
re il lavoro ; e finalmenle dal suono del
l'avemmaria della sera a desislere. V.
RBALTIXA.
MARANGONAR, T. Lavorare o Lavorac
chiare da falegname. Noi non intendia
mo gi il lavoro che fa propr. il Falegna
me di mestiere, ina quello d'un Dilettan
te che senza professare quell'arte, s'inge
gna bene o male di eiercitarla. V. SA&TOKH.
MARANTEGA , s. f. Befana ; Ancroiat
dicesi per disprezzo di Donna vecchia de
forme aggrinzata e secca , della quale fu
anche detto Ritaglio stantio dell'antichi
t; Vieta, grinza ed arsiccia. Gli aggiun
ti che possono corrispondervi sano Scagnarda ; Scanfarda; Brodolosa; Segrenna e simili. V. SERENA.
MARAXTBGA , si dice ancora dalle Donnicciuole in signif. di AHEDODBSB. V.
MARASCA , s. f. Amarasca o Marasca ,
Sorta di Ciliegia dolce aspra che nasce dal
l'albero Amarasco. V. MABASCHRA.
CONSERTA DB MAKAKBB, Diamarinuta,

MAR
534
Vin d marasche , Vino amarasco ,
Qualil di vino che si ricava dalle amarache pigiate e fermntate come uva.
MAR ASCALCO, s. m. Maniscalco; Maliscalco; Manescalco e Ferratore, Quegli
che medica ferra i cavalli.
L' arte del Maniscalco dicesi Mascalr
ca, E quella poi che riguarda lutte le m&lattie dlie bestie in genere , dicesi Arte
veterinaria o Veterinaria assolut. r quindi Veterinarian chiama Chi esercila que
st' arte. l
Marascalco, dctto fig. per Aggnnlo a
"Medico , Talc Medico da poco. V. Medego.
MARASCHRA , s. f. T. de' Vignaiuoli ,
Amarasco Marasco, Albero che pro
vince il frutlo Amarasca.
MARASCHIN, s. m. Maraschino, Voce
Florentina. Sorte di Rosoliuo, cosi dctto
perch falto colle amarasche.
Vnr MABAscBi.v, Amarasco, Agg. di Vi
no falto di ciriegia amarasca.
MARAVGIA , s. f. Maraviglia ; Maravigliamento; Stupore.
Dakse de maraiegia, MaravigUarsi ;
Stupirsi; Sorprendersi Ms dago de
mabavegia, liai maraviglio; Slupisco
JSo LA SE DAGA DB MARAVEGIA, Non StUpisca ; Non maravigli Non si ,
vigli.
Fab lb milu maravegib, V. Maravs'GIAnSB MlBACOLO.
* Ghe geha in piazza tj.va karategia i>b
oseli da vbnder , Verano degli uccelli
un subbisso, In quantit.
A kabategia, MaravigliosamenleeMe' ravigliosament. Maravigliosissimumente.
MARAVGIA, s. f. T. de'Fioristi , Maraviglia >Pianta annnale e Fiorc dello stesso nome, dello da Linneo Mirabilis dicoioma.
MARAVEGIARSE, v. Maravigliare ; Merayigliarc; MaravigUarsi; Stupire; Stordire Strabiare o Strabilire e Strabiliarsi, Maravigliarsi fuor di modo, che di
cesi anche Andar in visibilio; Spuntare;
Uscir quasi di s per meraviglia; Strasecolare Trascoiare.
MARAVEGINA , s. f. Maravigliaccia.
MARAVEGIOSO, add. Maraviglioso; Maraviglievole.
MARCA , . f. Marca e Marchio, Contras segno Impressions che si appone alle mer-ranzie ed alle opere degli arlelici, ed an
che ai Cavalli. Marca del panno, del cut
io, delFargento, delia carta, de'pcsi, dl
ie misure ele.
Marca de la biancara , Pontiscritlo o
Puntiscritto, Quel segno falto con lelle. re iniziali d'un nome e cognome che si
melle su de' paunilini per conoscere il pa
drone.
Mabca de disonor , Marckio Marco,
ed qurllo che lascia il ferro fnocato sulla
pelle de'malfallori condannati a tal pena.
delta per , V.
Marche , delto in T. di giuoco, Fiscia;
Gettone; Quattriuoloo Qitarteruolo, Pezzetlo d'ottonc ridollo e conisto a guisa di

MAR
MAR
MARCH1AR
,
v.
Marciare
, camminar
moneta , che serve specialmenle per ginode'soldali.
care, e per trastullo de' fanciulli.
MarChlVb, nello lile famil. vale ParMARCA , s. m. V. Mbbc.
tirsi; Andar; Andar via Mauchia o
MARCA; add. Marcato vale Segnato, NoMarchia via, Va via; Parti; Vaaldiatato.
volo ; Vatti con Dio.
Marc a deo, Segnato a dito.
MARCHAR , s. m. ( si pronuncia come
MARCANTE, V. Mercante.
toscano Marcier) T. del Bigliardo, MarMARCANTOMO , Marc Antonio, Nome
calore, Colui che assiste a\ giuoco del bi
proprio di Uonio.
gliardo, nota i punti delle pai lile , e d ,
Marcantonio, detto in gergo, vale Cu
occorrendo , le asliccruole a* giuocatori. I
lo.
Francesi lo chianiauo Marqueur.
EsSBR UN BBL MARCANTOMO , dctlO G,
MARCHIO "i
Esser bella tacca d uomo.
MARCHIRO/ . m.Melckiorre, Nome
Un gran marcantonio , V. Demonios e
proprio di Uomo.
Stanghjrlon.
MARCIA
o MarcIda, s. f. InfracidamenSior Marcantonio, dello parimente in
to; 1 nfradiciamenlo; Infracidalurae Ingergo, Becco, Quello a cui la Moglie fa
Jradicialura.
fallo.
Mabcia , nel parlar fam. dicesi anche
MARCATAMENTE , avv. Segnalatamenper Seccatura ; Noia Me son d na
te ; Se.gnatamente; Espressamente.
marca, Mi son seccato o annoiato abMARCELO, s. m. Marcello, chiamavasi
bastanza.
un' ulica Moncta Vneta d'argento st.imMARCio, add. Marcho; Putrefatto.
patasi neli'anno \^~2. sollo il Doge NicoM ARCIR , v. Marcire ; Putridire o PutreJ Marcello , dettasi dal suo nome , del va
fare Putrefarsi ; Fracidare ; Cerromlore primitivo di soldi dicci , che in seguipersi. V. ImarcAb.
lo s'aecrebbe e che presentemente sarebTornar a marcih , Bifigliare , Per lo
bc di soldi z5. Veneti, cio di centesimt
rifar della marcia o puzza che fanno le feitalici So. Ncl |S4>. spendevasi per 12.
rite o gli enfiali quando paion guarili.
soldi.
Marcib t' un , Marcire
MARCENAR10 , add. Mercenario e Mtrin prigione, cio Slarvi mollissinio tem
cenaio , Quello che serve a prezze.
po.
mXrcer Marzr (colla aspra) s. m.
Scomsnzar marein , Umigare.
Merciaio; Panniere; Pannaiuolo; MerMARCO,
. m. Marco, Nome proprio d
eiadro.
Uomo.
MARCERA Marzra, s. f. Lajemmina
5. Marco era il smbolo o titolare dl
di Merciaio, che notrebbe dirsi Merciaia Repubblica Vencia, soslituilo al primo
ia o Panniera e Pannaiuola.
proteltore S. Teodoro.
MARCERTA, s. Merciaiuola.
. Marco ancora il nome d' udo de*
Seslieri in che divisa la Citt di VeneMARCERTO , s. m. Merciaiuolo ; Mer
zia.
ciaio di poche merci.
Marco de la stadiera , Ago; Bomano;
MARCERA, V. Mauzara.
Piombino, Quel ferro peso della stadeMARCHESX, V. ImABCHESA.
ra appiccalo alio (lile, che stando apk>mMARCHESE, s. m. Mrchese; Menstruo,
bo mosIra equilibrio.
t Mestruo e Bagione , Quella purga di
Esser pra Marco e Todebo ( Il Leone
langue che hanno le femmiue in ogiii me
ab to, insrgna di S. Mareo, e S. Teodoro
se.
sono due statue poste snll'apice delle duc
Aver bl mrchese, Avere ifiori, isaxgrandi colonne della piazzetla di S. M*rco , fra le quali una voila si f'stiVava
gui, le purghe, il lempo, i mestrui; Aver
Esser fraie forche e Sar-a Candida,
le calende o i calendi, i mesi Biavere
fra ineudine e 7 martJo> tr Veilla e
vale Ritornare 1 mestrui. V. Corso.
'Can'ddi,Tradue opdste dtfficolt. V.
No VEG.VR EL MABCHESE PER U3T0 DO
Samarco.
o pib mesi, Fare una o due o pi passaMarco papare! >
triviale , del
te.
ta
di
Persona
,
lc
i
Sununito.
MARCHESTA , s. f. Marchesna; Mar No ti . far Marco Pa
cassita e Bismutte Soslanza minrale separeis , V*. *ttmimetaMica nota.
MARCOLP
' (col,, chiuso) Agg. a Don
MARCHTO, s. m. T. ant. Nome F una
na, Mo lanShera i Goffa; Sguaiatacpiccola Maneta di rame quasi come soldo,
em S/00"." QUPSla oce vernacola nel i
cli'ebbc corso ne' tempi dlia Repubblica
cole
"gnificava Donnai 1sagace, asluVneta prima deH'altimo solde; onde continuossi anche a'giorni nostei uso di dita.
aCOLFO , ( coll'o chiuso ) Agg. ! Uore Marchetto per Soldo.
/0, Balecco; Balordo; Sguaiato; MocMARCHIA , s. f. che si pronuncia come il
cicone , Villano. .
toscano Marcia, T. Mil. Il camminare de'
MARGOLIN, Aggiunto che dopo 3 o.
soldati e degli esercili.
da re . cadula la Repubblica Vneta, si
MARCHIAPE, s. m. Marciapiede, Quelda al oido Venci, che ora quasi spala parle delle strade pubbliche ove si car
rilo.
; mina a piedi, e nou vanuo i carri.

MAR

MAR

MAR

MARCOMADNE, ZOGR A MARCOMADWB , V. ZocXa.


MARDA , Voce triviale, Io slesso che MER
DA.
MARE, . f. Madre Mamma dicesi per
vezzi.
M un-: LADINA, V. LAntor.
- M AH r DB LB DCNE , Matrice ; Madre ;
Donna del corpo MAL DB MARE, Mal
di matrice; Mal della donna o di madre;
Male isterico o uterino. Quindi Matritiosa o isterica Quella che patisce mal Ji
matrice.
MAHB DEL viy o DB L' ASKO, Mamma o
Madre, Fondigliuolo, feccia e letto del
vino e dell' aceto , che dicesi anche Capomorto.
MABB DE MELON o DB ZUCA , Sminila ,
Gl'intcriori de' poponi.
MARE DE DIANA! Maniera ammirativa
d'impazienza, Corpo di bacco ; Capperi!

niassi di fieno sul prato dopo averlo sac


ca lo.
MARE MAGNUM, Voci latine che sono
tuttavia in uso presso alcuni nel parlare
domestico, Mari e monti, Cose grandi.
PROMETEE MAAE MAGNUM , Prometter
mari e monti, Cose grandi. V. ROMA.
MARENDA, s. f. Merenda, propr. si dice
il Mangiare che |i fa Ira il desinare e la
cena; ma noi per lo pi intendiamo il man
giare della mattina. V. COLAZIN.

buffoneria o in baia , Si dice di Chi per


suo interesse mette la cosa in bai e in can
zone, che anche dicesi Pigliarsela in ba
ia. In altro sign. Fare una cosa anda
ta ; Fare il pianto di che che sia , Tene
re una cosa per perduta, Dare la benedica.
MAHGAHITA fc anche T. di ecreo a vale
la Fune, la Colla. V. CORDA! "
MARGAR1TR, s. m. Quell'artefice che
laglia le canne di vetro per farne msrgarile, e l'altro pure che in qualsivogla de
gli usati modi le rotonda alla fornace.
Si chiama collo stesso nome il Negoziante
e venditore di siflalte margherite , le qua
li si dicono anche Contarla.
MARGARITRA, s. f. La moglie del MAKGARITRJ ed ogni femmina impiegata nel
le fabbriche delle margarite Impira.trice dicesi quella che le infila ; e Fiocressa quella che aggiunge a' mazzetti de*
piccoli fiocchi.
MARGAROTA , s. f. Chiamasi un Battel
lo leggiero, vogato a sei remi , il quale sia
preparalo ad uso di correre in regala.
Sembra ragionevole che MAUGAROTA voglia
dire Barca di Marghra , detto poi corrollamenle MALOMBRA. V.BissNA e BALOTIWA.
MARGINAR, v. Immarginare; Ammarginare ; Consolidare; Cicatrizzare, Bicesi delle ferite.
MARGINAR, dello in T. for. Soscriverc;
Firmare, e dicesi de'Patrocinatori che fir
mano ed autenticano col nome loro le scrit
ture de' clienti da presentare in giudizio.
MARGINE , s. m. Margine, s. f.
MARGNCO, add. Capocchio, e vale Sci
munito, balordo, Senza senno.
Dicesi pure per Caparbio , Duro di te
sta, Ostinalo.
MARGTA , s. f. o MAHGTO , s. m. T. agr.
Margotto, Quel ramo che si laglia per
'met longitudinalmente e si allaccia col fil
di ferro e con lo spago incerato, e quindi
si seppellisce sotterra' o in qualche vaso
perch metta radici e poi si cava per trappiantarlo.
MARCATO A coRBsto , Margotta , dicesi
Quella parie della pianta in cui sia fatta
l'operazione del taglio su tulli i ramicelli o figliuoli di essa pianta, la quale poi
ricoperta di terra perch abbarbichi da
ogni taglio, a fine di trappianlarla.
MARGTOAZUCHTo,tlicosi Quella pian
ta nella quale siasi fatta 1' operazione sud
detta del taglio sul tronco di essa ridotto
vecchio.
MARGOTAR, v. Margottare, Far uso e
governo della pianta a modo di margotta
MARIA SFRISADA, detto per agg. in T.
di gergo , Svisato; Sfregiato , cio Offeso
d'un taglio sul viso.
MARIA DE LEGNO , si dice ancora fami
liarmente per molleggio T una femmi
na che sia magher , fredda ed insulsa ;
espressione che ricorda la festa della Marie
che lacevasi in Venezia annualmente , la
quale Iraeva origine dal rallo delle spose
Veneziane fallosi da' Pirati Triestini in.
(uni ali* anno <! M - sotto il Doge Pietro
Candian II: di che Iralla il Tomo 1 ,!,.;.
l'Origine delle Feste Veneziane della rru.

LA BONA MARE NO LA DISB VUSTU , LA DI-

88 rio, Prov. fara. che significa, Che quan


do uno ama da vero, non domanda se la
persona amata desideri una cosa qualun
que, ma gliela da seni' altro.

DAR DA MA RENDA A QUALCUN, detto fig.

Dar a uno che asciolvere, Dar le busse.


MARENDA oPiuu.v, Sorte d'Erba. V.
CASTRACANI
MAREND\R, v. Merendare; Asciolvere,
11 mangiare fra il desinare e la cena. V.
MAGNAR COLAZIO.Y.
MARENDATA, s. f. e nel plur. le MAHBYDATB, o le MARBNDE, Merenduzza ; ed
quella fatta in compagnia fra ragazzi.
ZOGR A LE MARENDATB , V. ZoGR.

MARLA, s. f. T. de' Beccai. Essi dicono


~MARELA alla Spina dorsale o sia alle Ver
tebre lombari , che vanno congiunte ri
spettivamente alla carne del lombo e del'la braciuola. Quindi chiamano NOMBOto o BRASOLA SENZA MAHLA , Quando la
parte carnosa non congiunta coli' osso.
MARLA, detto in T. agr. Maragnuola, Massa'piramidale di fieno che ne'campi fanno gli agricoltori dopo averlo fatto
seccare al sole.
(

MARENDNA o MAMWDN, s. m. Colezioncina a Colazionetta e Sciacquaden


ti sono il Mangiare che si fa fuori del de
sinare e della cena; Merenduccia e Me
renduzza il Mangiare il dopo pranzo.
MARNDOLA , s. f. T. agr. Ballerino ,
Coceola rossa che fa il Pruno bianco.
MARNGA (coll'e stretta ) s. f. T. de'Confelturieri. Cos chiamasi fra noi una Spe
cie di zuccherino fatto a guisa di uovicin. i un po' schiacciato, che riempiesi di ca
po di latte, con vario gusto preparalo e
condilo ; ed una leccorna.
MARESLO (colla s aspra) s. m. Maret
ta, Piccola conturbazione di mare.
FAR MARESLO o MARBSBI , Mareggiare,
Far muovere per lo mare una barca
Barcollare, dicesi quel Dondolar del bat
tello che si fa talvolta per divertimento ,
che si dice anche Far maretta.
MARBSBLO , detto fig. vale Scompiglio;
Barabuffa ; Mischia; Bissa.
GHB XB MARBSI, Mau. I, in i. I. n mari
na turbata o gonfiata, dicesi Quando
reggiamo in collera e pieno di mal talen
to qualcuno.
MARESNA, Erba. V. MADRBGAL.
MAREZ\NA , s. f. (colla z dolce) Renaio;
Arenalo, Quella parte del letlo del fiume
che resla scoperlo dalle acque. V. GRAVE.
MARFISA , Agg. a Donna per disprezzo ,
Saderla-, Mona baderla; Baggea, Buo
na a nulla- Mona schifalpoco, Quella che
artalamenle faccia la contegnosa.
Sninfia, dicesi a Donna affettatamen
te attillata ed anche brutta.
MARFISA , dicesi ancora per la Parte na
turale della Donna.
MARGARITA , s. f. Margarita e Marghe
rita , Perla. V. MARGARITA.
DAR LB MARGARITE AI PORCHI , Gettar
la treggea a" pallio a' porci; Gettar il lar
do a' cani; Dar le noci moscate a' cin
ghiali o il vino alle ranocchie, Dar ose
buone a chi non le conosce.
MBTBBGHBXOVB MARGARITA, Locuz.frm.

MARStlLR, T. T.agr. Abbarcare, Fare

e mei. Mettere infunjerina; Metterla in

LA MARE VALENTE FA LA A BONA DA

CNENTB, Medico pietoso fa la piaga puz


zolente o verminosa e fistolosa; La ma
dre pietosa fa il figliuolo tignoso. Prov.
melaf. significanti col nostro vernalo, Che
quando la madre molto attiva e fa da s
tutte le dimesliche faccende, la figlia si
avvezza pigra perch trova tutto fatto e non
le resta niente a fare. Anche noi diciamo
Et MEDEGO PIETOSO FA LA PIAGA YERMBXOSA.
LA MARE XB SEGCRA E *L PARB DE VETf-

TUBA, La madre lo sa e il padre lo cre


de. Mia madre Usa di chifgliuolo iofui.
SBC\R LA MARE, V. SECAR.
So M \ l K WINA NANA , OVV. To MAHB FDS-

BLA ORA VIA ; ovv. VOSTRA MARE CHE V'HA


CUN\, Maniere basse d'impazienza, Sia
Tnaladetto! Ti venga la raoiia! Sia be
nedetto Iddio !
VOSTRA MARE IN cuzzoLoif , V. Guzzoli'.
MARA, V. DOSNA.
MAREGlXR, v. Amareggiare; Amarez
zare; Ammaricare, Divenir amaro.

MARGNA , s. Matrigna.
FAR DA MAHEGNA, Matrignare; Matrigneggiare, Procedere da matrigna, e vale
Aspreggiare.
MARGNA, s. f. Voce antkj. Copertoio:
cio Quella tela con cui si ricoprono tal
volta gli altari quando la Chiesa si addob1

I..I .1 luttO.

553

IMA K

MAR

MA*

diiissima nostra Dama Giustina Rcuier


JWichiel.
MARID, add. Maritata, dicesi di Don
na che ha marito Ammogliato, d" Uo
mo che ha moglie Ammortiazzato, Che
lia preso mogUe di vii condizione Con
iugato, s'appropria all'uno ed all'altra.
MARID UNA VOLTA SOLA, Monogamo
Cosr co MUGIR VIVE o MORTE , Bigamo ;
e se donna Bigama Poligamo, dicei Colui che ha pi mogli viventi o le eb
be una dopo 1' altra. E quindi Monoga
mia; Bigamia e Poligamia.
HANZSTRA MARIDIDA , Minestra mari
tata, dicesi Quella che si mescola con fa
rina o con paste o vi s'intridono delle uofL-Lasagne mari/ote,Quelle che sono ac
coppiate e mescolate con altre paste di fornia diversa e con legumi ancora.
MARIDAR, v. Maritare, Dar marito alle
femmine. Acconciare detto figur.
MABIDABSC, Maritarti; Accompagnarti; Accasarsi; Acconciarsi; Andar a ma
rito; Pigliar a marito o per marito, e di
cesi delle Femmine Ammogliarsi; Pi
gliar a moglie o per moglie , Menar don
na i Accompagnarsi, si dice degli Uomi
ni MARIDARSB, detto per simil. della
bestie, Ammogliarsi, vale Congiungersi,
accoppiarsi per la generazione.
MAJUDABSB ijr SECONDI VOTI, Rimaritar
si; Jiitor donna; Riammogliarti.
MAHIDAHSB MALAMENTE , Menar donna
di bassa mano ; Far cosacela con gente
plebea. V. M ARIDA.
ESSER DA MARIDB, Essere scapalo , li
bero, smagliato, dicesi de' Garzoni. Es
ser zittella o nubile, Ai Femmina non ma
ritata.
STAR DA MARIDR, Stare scapolo o sma
glialo; dicesi di Uomo. Star pulcelloni ,
cio Senza mnrito , oltre al convenevole
tempo di maritarsi ; e dicesi di Femmina.
E quindi Pulcellona, Fulcella avanzata
di et.
REGAZZA BONA DA VARIDR, V. REGAZZA.

i'j ; Mogliazzo; Maritazien , Ma *oi


intendiamo Matrimonio mal fallo.
MARIDOZZO ani-li- Voce del parlar i'; ni.
e vale Mescolanza; Mistura o forse me
glio Intriso. Unioue, Accoppiamento, mi
scuglio di varie cose, e dicesi per lo pi
di Vivande maritate.
FAB UN MABIDOZZO, Sterzare, vale Far
una mescolanza regolala di pi qualil dif
ferenti di cose per ridarne una sola , co
me di tabacchi e simili.
MARIGOLA , s. f. pi anticam. MAR!con, Matricola,Libro nel quale sono rac
colte le leggi sistematiche di alcune Cor
porazioni di Arti ed anche di luoghi pii.
!'.>( LA KABIBGOLA , Pagar la tassa ,
cio Quella contribtmonc che l' Artefice
Artista pagava al proprio Corpo.
MARITA
-1
MA RIETINA / s.f. Dello per vezzi, e vale
Maria , Nome proprio di Donna.
MARIN, add. Marino e Maresco, Di ma
re.
Marino, Nome proprio di Uomo.
MARINA, . f. Marina, II mare o anche
La Costa del mare.
GHE XE MAIUVA , Esservi mareggio o
maretta , cio Agitazione di mare che ri
percuote al lilo.
MARINA , detto fig. Burrasca , in sign.
di Traversia, disgrazia, infortunio.
Marina anche Nome proprio di fem
mina.
MARINANTE, s. m. dicesi ad un Abitato
re del Lido, dello Sottomarina, eh' un
miglio in circa disiante da Chioggia: co
me Veneziano a chi sia a Venezia , Pellcstrinollo a chi sia a Pclleslriua etc.
MARINAR, v. Marinare, Metter l'aceto
sul pesce fritto.
MAR1NARESSA, s. C Marineria o Morir
neresca, Molliludine di naviganti in ar
mata.
MARINCOLA, pesce. V. DONZLA.
MARINLA, s. Amarina; Agriolla, Sor
la di Ciricgia aspra al gusto , il cui albero
dicesi Amarino. I sistemalici lo chiamano
Prunus cerasus varietas austera.

AVB VOCIA DB MA n i o , Uccellare a i


rito, vale Mostrar desiderio di voler urito.
MARIL (coli' o stretto) add. Voce anliq.
Mariuolo , Malvivente , Perverso , dell
per agg. a Uomo.
Dicerasi ancora nel sign. di Furie; /tecorto ; Detiro. Ora direbbe FIAHA. V.
MARIOLAR , v. ani. Mario/are, Far frau
di ed inganni.
MARIONTE (coll'e larga) s.f. VoceFranese, Burattini, Figurine di legno che si
fanno giuocare.
M AR10RBA e MARIORIOLA , i. C Mosco
cicca , Beccalaglio , Giuocn fanciullesco*
che si i.i ad occhi bendati. V. ZOGR A MABIOBBA , in ZOCB.
MARJZAR, V. AHARIZAB.
MARMACI A, s.f. Marmaglia; Canaglia;
Ciurmaglia , Gentaglia ; Razzumaglia ;
Popolaglia, Quantit di gente vile.
MAHM\0 , V. MAMAO.
MARMER, V. MAKO.
MARMELATA, s. C Cotognata e Melata,
Specie di conferva notiuima fatta di mele
cotogne e d'altre frutte condite collo zuc
chero o col mele.
Detto in T. di gergo, vale Merda.
MARMO , MA. Babbeo; Uccellane; Baobaccio; Cacacciano ; Tordo, Agg. a Uo
mo slolido e scimunito.
MARMEO: dello per Interiezione negati
va di risposta , Madie no. V. MADE.
MARMEO SQUAQDAB, Qua qua riqu ,
Voce onde canta la quaglia.
MARMTA, s. f. (dal francese Marmile)
Marmita, voce dell' uso , Specie di pento
la di latta o di rame o d'altro metallo, ad
uso di cuocere.
MARMITN , s. m. Voce Francese , Guattero , II pi basso servente di cucina , che
anche si dice Scopapollai ; Lavascodel'e.
Detto per Agg. a Uomo , Goffaccio ;
Buaccio; Pentolone; Scortone; Mellone,
Stupido.
MARMO e MRMABO, s. m. Marmo , e an
ticamente dicevasi Mormorilo. V. MASBGPTA.
CUORDB MAHMO, Cuor di macigno, cio
Gnor duro che non si muove a compassio
ne. Cuor di smalto, di diamante , f ac
ciaio, di ferro.
MARMORIN, s. m. Mormorato, Intona
co fallo con marmo polverizzato e calcina
di ciottoli.
CABTA MARMOI-VA , Carla mormorata,.
Amarrzzata come marmo.
MARMTA e MARMOTTA, s. f. Marmot
ta e Marmotta, Specie di Topo ma grandollo, di coda abbreviala, che da' Siste
matici dello M us Marmotta. Dicesi an
cora Topo alpino.
MARMTA , detto per Agg. ad uomo ,
Stupido ; Insensato ; Scorzone ; Soro j
Baggeo.
'

536

LA SE MAR1DAHIA PICTOSTO STA SERA CHE

DmN, Abbraccerebbe un uomo prima che


un orso, Dicesi di Fanciulla grande e di
et nubile.
PAZIENZA UNA VOLTA, ITA HARIDARSEDO
VOLTE, LA XE DA MATO, Chi ha O t'alii-

una moglie, nitrita una corona di pazien


za, chi due, una di pazzia.
VxiSTU CASTIGAHLO ? MAHDELO , Dagli

moglie ed hallo g(unfo,Malanno e Moglie


non inanca mai. V. MUGBR.
VAHDA DB KARIOARTB BBJT, dura la
vita di colui che a donna , non bene a s
conveniente, s'1 abbatte.
M.u;i nXit DO COSSE INSIEME , dello lg.
Maritare, cio Confondere, mescolare.
MARDOLA , .. f. T. de' Pese. Smaride ,
letto da Gesnero Menala bianca. Pesce
di mare del genere degli Spari, chiamato
da Linneo Sparus Smaris.
Il nome ZlaOLO si dava a questo pesce
dai Veneziani antichi ; ora pi in uso
quello di MARDOLA o anche d AGN. V.
AGON D'ISTIUA o ANGUBLA AGON.

MAR1DOZZO, s. m. Maritaggio; Matri-

MARINER, s. m. Marinaio ; Marinaro;


Mariniere ; Marino.
COSSA DA MABIWBB , Marinesco o Marineresco, Ad uso de' marinai.
LUNA SBXTADA X 11 A il : s i .11 IN PIE, V. LuWA.

MARINTA , s. f. Voce (ani. delta per vez


zi , dim. di Marina , N ome proprio di
femmina.
MARIO o M ARIDO, t. m. Marito ; Spos ;
Uomo, Quello eh' unito ad una femmi
na in matrimonio.
.
CATIVO -.1 .-. i, i'. , Maritacelo.
MARIO DB LA NBZZA, Bisgenero, II Ma
rito di mia Nipote.
DoLOR DE CO1IIO , f" i.. 1 1
DOLOR.

DE VARIO. V.

MARO B DE L DB MAH^O, Marito e pi


che marito, cio Atlaccalissimo alla Moglie.
MARIO B MTJGH , Coniugi o Jugali.

EL STA L COMB UNA MARMTA , Sta la

come un mitsorno} cio Come uuo stupi


do- o insensato.
_

MARr

MAR

MAR

MARMOTXGINE, s.f. Bessaggine; Sciocchezza; Stupidezza.


MARMTO, s. m. Voce del parlare furbe
sco de' Barcaiuoli, e vale Membro virile.
MARMOTN, Accresc. di MAKMOTA, V.
MAROBOLAN, . ra. Mirabolano, Specie
di Susino, dello da' Sislem. Prunus do
mestica. V. AMOLO. Ve n'ha di diverse spe
cie. V. BARACOCOLO.
DAR DEI MAROBOLAWI , dello melaf. Dar
dei mirabolani; Dar le frutte di Frate
Alberigo , vale Dar delle bastonale.
MARCA , s. f. Marachella, vale Spia
PAH LA MAKOCA , Far la spia.
ESSE suro DB MAROCA , dello fam. e di
gergo, Aver suzza la bona; Esser arso,
bruciato di danaro; Soffiar nel borselli
no , Non aver danari in lasca.
MAROCRN, s. m. Marrocchino, Cuoio
sollile di becco e di capra concio colla gal
la.
MAROCHI.VI, diciamo ad una sorla di pa
lle piccolo e fine , biscollalo , che ci vien
portato dal villaggio di Marocco sopra Mestre dove si fabbrica.
3MAROCHINA, add. Fatto a guisa di marrocchino , Tale pu essere una specie di
carta che pu servire a varii usi.
MARDE , s. T. Mil. Busca , Depreda
zione commessa dai soldati a danno degli
abitanti del paese ove passa e campeggia
Fesercilo Sbrancato, dicesi per Agg.
al Soldalo rhe si allontana dal grosso del
le truppe, per andar alla busca e depre
dare.
ANDAR A MARDB, Andare sbrancato o
alla busca, dicesi del Soldalo nel senlimenlo superiore.
MARCELE , s. f. lo slesso che MOROIDB. V.
MAROLB, dello Cg. vale le Natiche.
TETR ix TB LB u MSUF I,K , V. TBTR DB
MVZO, in TExXa.
No VF. i i M i-i: i. F. MAROLB, Non mi sec
cate, V. SECAR.
Avn LE IIAROELB, T. Velcrinario ruslico, Corneggiare o Cornare, dicono i
Conladini di Quel mancamento de' buoi
del mandar fuori per le parli di diclro il .
venlo troppo frequentcmcnle, presa la inelaf. dal suono del corno.
3WARGNA , s. f. T. de' Fabbri, Scoria e
Bosticci, Maleria che si separa dal ferro
allorch si ribolle nelle fucine.
M ARON , e per lo pi in plur. MABOSI , s.
in. Marrone, Specie di Caslagne. V. MAIlONR.

MAROSI con , Pecchieni, Marroni secdii e colli nel vino col guscio.
QUEL DAI MARONI, Bruciataio; Caldar
rostaio, Quegli clic cuoce e vende le caslagne.
COLR DB MAROW , Color monachino ,
cio Scuro lendenle al rosso.
MARO? , dello fig. Marrone , che dice
si anche Cerpellone o Scerpellone; StraJalcione ; Farfallone , Scompisciane, va
le Gran fallo, grande errore Marrone
arcimaiuscolo vai Madornale , massiccio

-*-

43

Sacco , si dice ad un Errore inconsi


derato che li dia pregiudizio. Far un sac
co.
CAV.XH i MA ROM co LA ZATA DEL GATO,
V. CAV\R.
TROVAR BL MAR.Y, Veder dove la lepre
giace o dove giace Nocca, cio Dove sta
la difficolt.
Ss DESCOVBRZB BL MARI', Ln neve si
strugge e lo stronzolo apparisce, Si scuopre l' errore.
MARONER, I. m. Castagno, Albero che
produce le caslagne e i marroni. V. CA
STA C.VBR.
MAHOXBB SALTADGO, V. CASTAGKnSALVADECO.

MAROSTEG\NA, s. f. Marchiana o Ci
liegia marchiana, Sorla diCiriegia per lo
pi grossa, di color rosso bianchiccio, buo
nissima a mangiare, eh' una variet del
Prunus Cerasus di Linneo.
MARTA, s. f. T. de'Pesc. Serbatoio o fivaio, Recipienle di legno a guisa di barchella, lullo chiuso e bucheralo, che si
ii'Mi sempre nell'acqua, ed in cui si con
servano vive le anguille per mollo lenipo.
MARSINA, s. f. Voce Milanese, che corri
sponde a quella Vesle che noi diciamo VsLADA V.
MARSION, s. m. e per lo pi in plur. MAHSIONI, T. de" Pese. Piccolo pesce di mare
notissimo, appartenente al genere Gobius,
gi registrato dagli amichi col nome Marsio; confuso per dai moderni Illiologhi
coll'/tyfo'a degli antichi. 11 Naluralisla Sig.
Nardo lo dislinse , chiamandolo Gobius
Marsio ; ed ollimo pescialello che M
mangia l'i HI n.
MARSIN D'AQUA DOLCE, Piccolissi
mo pesce, che serve per uso di fritlnra e
eh' comunissimo nella pescheria di Pa
dova ; il quale dal Naluralisla Sig. Nardo
fu riguardalo come nuova specie e da lui
appellato Gobius fluviatilis.
MARSIN D'AQUA DOLCE, detto anche
Go D' AQUA DOLCE e TBST.V , Capigrosso,
Pesce d'acqua dolce gi conosciuto daLinnco col nome Cottus Gobio; il quale ha la
tesla mollo grande , la pelle liscia e muco
sa ; ed buono a mangiare. Rassomiglia
al Gobio. A Roma si chiama Morzane, e
nel Lucchese , Carcobiso.
MARTARO, V. MARTOHLO.
MARTE , s. m. Marle , II dio della guerra
sognato dal Gcnlilesimo.
Turi FEVA EL MARTE , Maniera che leggesi in amiche rime Veneziane, Tuttijacevano i bravi , i rodomonti, gli smar
giassi.

MARTELADA , s. f. Martellata , Colpo di


martello.
DAR UNA MARTBLDA A QUALct'N , dello

melaf. Dar una zaffata , una fardata ,


Dir un mollo pnngenle.
MARTEL\R , v. Martellare , Percuotere
col martello.
MARTELLII EL CHIODO, Dello anliq. e fig.
e vale Detrarre < alcuno, Dirne male.

357

MARTELTO , s. tn. Martelletto o Mar


tellino, Piccolo marlello.
MAHTELETI DEL PIANOFORTE , Salterel
li , Legneiti che negli slrtimenli di taslo
fanno sonare le corde.
V. A MARTELTO.

MARTELNA, s. f. Martellina, Sorta di


martello d'acciaio che da una parte ha la
bocca cio il piano da picchiare , dall'aiira il laglio; ed proprio de' Muratori :
dicesi anche Piccozza.
MARTBLINA, dello in T. agr. Beccastri
no, Qnalil di zappa grossa e slrclla la
quale serve per cavar i sassi dalla terra.
MARTBEra-A BA DO PONTE, T. degli Scul-

lori , Picehiercllo , Martello d" acciaio con


due punte una per parte a foggia di sub^
bia.
Martellino, Sorla <4i marlello alquan
to lungo di ferro, di cui si servono i fab
bricatori di gravicembali per affondare le
punlc alle quali siami allaccale le corde.
Vedasi alla voce SCHIOPO, Martellina.
MARTELO , s. m. Martello , Strumento
noto che serve all'uso di ballere.
Genio DEL MARTELO, Occhio, chjamasi il Foro o apertura per lo pi nel mezzo
di esso dove si ferma il manico PIAWA,
Bocca, Quella parte con cui si batte per
piano PEVA , Penna o Taglio del mar
tello, Quella parte stiacciata ch' opposta
alla bocca; e quindi Da)- d penna, in T.
degli artefici, Baltere colla penna del mar
tello RBCHIE, Granchio, dicesi alla pen
na augnata stiacciata e divisa per lo meszo a uso di mettere a lieva o cavar chiodi
MANBGO, Manico.
MARTELO GHANDO, Mazzetta.
MARTELO DA CALAFAI, Malabesia, Spe
cie di Asce o Accella a martello, di cui
servonsi i Calafati per ispingere la stoppi
nelle grandi commellilure. V. SIMOZZA.
MARTBLO DA PIAVA o DA PIANAR , Corto
la, T. de' Calderai, Martello ben polito
di due coste con bocca lotida, che serve
loro a distendere ed appianare il rame.
Martello da spianare Martelli a pan
cia sono Quelli le cui teste pi o meno
grosse sono assai londe.
MARTELO DA TAGIAPIERA o DA SCULTORI,
Mazzuolo, Quel martello di ferro col qua
le gli Scarpelli ni e Scultori lavorano.
MARTELO DE LEGNO , Mazzapicchio
Pillane e Mazzeranga, Quello che ado
perano i Bollai ed alii i artefici Mar
tello di penna, Quello che ha l'una e TalIra parie la punla stiacciala, e serve a*
Calderai. V. MAZZOLA.
STAR AL MARTELO , Tenersi al martello,
vale Reggere a martello, e dicesi de' me
talli che non ischiantano solto la percossa
del martello!^*
Marlello, dello Cg. anche da noi nel
sign. di Travaglio, Pena, Agitazione, Af
fanno.
MARTI, s. m. Marted, Nome del secon
do giorno della settimana. Il Bembo Ve
neziano scrisse anche MartiMarted
corrotto da Martis dies.

558

MAR

MARTIN, i. m. Cocchiume; Forame, Po


steriore; Preterito; Deretano; I-I Culiseo
Go SBTAKTATR AHI SUL JffARTTV,ManC-

ra scherzevole che vale, Ho settantatn


anni sulle spalle.
MAUT.V detto in Gorgo , vale Coltello.
MAHTIW, Martino, Nome proprio di
Uomo.
^er un punto Mern pcrre /a capa,
Pro, che diciamo anche noi famil. r Tale,
I minimi accidenti traggono seca gi-aadi
conseguenze.
FAR S. MARTfar, V. SA*AT:.
MARTINAZZO , i. m. T. de' Cacciatori
valligiani. 11 Grigiastro, dettp anche Ma
rino Pescatore , Uccello acquatico della
cazza de' Gabbiani , chiamalo in Toscana
Zafferano cenerino e da Linneo Larus
ncevius. E uccello non buono a mangiare;
ed forte un individuo pi adulto del La
rus cinerarius ( MACGA ).
MARTIRE ESSER MARTIRE, Essere mar
tirizzalo, e vale Estere tormentato, tri
bolato.
POVERO MARTIRE, Dette di compassio
ne, Infelice; Tapino; Travagliato^ Tri
bolato. Povero tribolato!
MARTORLO o MXRTABO, .. m. Donnola
o Martora e Martora, Animale selvatico
e rapace , simile alla Faina , detto da' Si
stematici Mustela Martes. La sua prlle
pregiata, e chiamasi col nome stesso delF Animale. Donnoletta e il diminutivo.
MARTOR1ZAR, T. Martirizzare e Mar
toriare, vale Cg. Tormentare, Affliggere,
Tribolare.
Noi. PA ALTRO CHE M ARTORIZAHME, Non

rifinisce di martoriarmi, cio Di trava


gliarmi.
MARTFO.add. Ballacelo; Coglione;
Sciocco; Scimunito; Martore di villa;
Castrone,; Coprane, Detto per Agg. a Uo
mo.
MARL'BIO, s. m. Marrollio, Pianta ra
mosa, biancheggiante, pubescente , che
produce i fusti quadrati. Chiamasi da'Silemalici Mjarrubium vulgare.
MABUBIO, dicesi per Agg-. a Uomo e va
le Burler; Fiero; Austero; Cipiglioso.
V. TAROC.V.
MARUBIO , detto al Tempo cattivo , Cu
laia, voce bassa, din-si Quando l'aria
piena di nuvoli e minaccia pioggia FA
MARUBIO o VIFIY su MABUBIO, Fa culaia ;
Rabbuffasi ; Minaccia bufra , Fa catti
vo tempo.
VI.Y MARUBto, Pino austero.
MARZA (colla z aspra ) s. f. Marcia; Mar
ciume ; Marcio; Sanie.
PIE DE MARZA, Marcioso; Putredino
si.
TORNAR DE LA MARZA, Ripigliare , Per
lo rifar della marcia o puzz|hc fanno le
forile e gli rullali quando ^^OT! guariti.
MARZXDEGO (colla z aspra) add. Mar
zaiuolo; Marzuolo; Marzattco, Aggiun
to di tutti quei grani che si seminano in
Marzo, ali' infuori delle Civaie che chiamansi Marzesche , e del Frumento che
dicesi Marzengo Chiamasi Marzolino
lutto ci che si .raccoglie in Marzo.

MAR
Lur MABZADEGO , V. Lar.
MARZADEOO , dicesi per equivoco di pa
rola scherzoso, nel sign. di Marcio; Marcido, e vale Putrefatto.
MARZAPAN (colla z aspra) Marzapane,
Pasta di mandorle e di zucchero , notissi
ma.
Detto per Agg. ad uomo, Buon pastric
ciano ; D buona cucina; Pasta di mele;
Postacelo, Uomo di buon carattere e pie
ghevole.
MARZARTO ( colla z aspra) s. m. Merciaiuolo, Mereiaio di poche merci, Pic
co! mercante, e dicesi di Colui che va ven
dendo le su,- robe portandole in giro per
la CilU.
Botteghino ; chiamansi propr. qndle
Scatole o Cassette piene di merci che por
tano addosso i Merciaiuoli.
MARZARIA (colla z aspra) s. f. Merceria,
Luogo o Bottega delle merci ; e chiamasi
in Venezia con tal nome quella strada che
cominciando dall'Orologio di S. Marco e
passando dinanzi alla Chiesa di S. Giulia
no e pel ponte de' Berrettai , va per S.
Salvatore a finire nel Campo di S. Bartolommeo.
MARZAR1TA (colla z aspra) s. f. che va
le Piccola Merceria , chiamasi in Vene
zia quel tratto di strada della Merceria ,
che . dal Campo di S. Salvatore a quello
di S. Bartolommeo.
MARZEMLVA (colla /. dolce) s. f. Marzemina ; Marzomino e Mammina, Sorta
d'uva notissima, nera.
MRZENE, s. m. (colla z dolce ) Margi
ne , s. f. si dice Quello spazio delle bande
nelle carte che non occupato dalla scrit
tura.
Margini, chiamano gli Stampatori Un.-"
legnctli o regoletti che servono alla diriion delle pagine, per mezzo de' quali
determinata la larghezza delle margini
Marginetto, T. de' Gettatori de' caratteri
e degli Stampatori , Pezzi lunghi di me
tallo che si mettono alle forme da torchio
per uso di margini.
MARZ&R, V. MARCER.
MARZR, V. MARCI.
MARZO , add. ( colla z aspra ) Marcio y
Marcioso; Marcito, Picn di marcia.
MARZO PATCO , detto per Aeg. ad Uo
mo, Impalminolo, Tendente aTgiallo per
infezione interna Aver pi mali che il
favallo delta carretta; Fallo pi bolso
d" una pera mezza ; Pi malsano d" una
perafracida MARZO in TI POLMONI, det
to fig. vale Innamorato fradicio o alC ec
cesso Marcio e Marcito , dicesi per
iperbole in vece di Guasto, corrotto, al
teralo ; e parlando di uomini e di bestie,
Indebolito, infiacchilo.
A so MARZO DESPTO , In larla ; A suo
marcio dispetto; A sua marcia forza.
AVER MARZA O MARZA DJTA COS8A IN TK-

STA , Averla len impressa nella memoria


Avere alcuna cosa su per le dita o su
per le punte delle dita; Saperla per lo
senno a mente, Saperla benissimo.
CAVITI BL MARZO, Cavar di bocca alcu-

MAS
no. cta; Dare intorno alle buche a uno.
Rilevar un segreto, Venir in chiaro d'al
cuna cosa Cavarne o Trame la mac
chia, Rinvergare alcuna coa o forse Ri
mediarvi.
Facro KABZO, Frutto ammezzito.
GH' DKt, *Aaao w MEZO , Dentro ehi
(a pesta;C'e della colpa, del marcio; QuelFa\ffare non liscio. V. Soro.
PERDER LA i M a T M MARZA , Frase di Giuoco, Perderla marcia o Perdere il giucco
marcio, che importa il Doppio della post.' E. Per traslato significa Avere il mag
gior disavvantaggio possibile.
No PERDERLA MARZ, V. PERDER.

MARZO, s. m. Marzo, 11 terzo mese del


l'anno volgare; Ed era il primo negli at
ti pubblici sotto il cessalo Governo Vene
to, il che si mantenne sino alla rivoluzio
ne politica del Maggio 1797. ,
MARZO suro :, AVBL BAC.V , V. ATRII.
Marzeggiare, chiamasi l'alternativa di
pioggia e sole assai frequente nel mese di
Marzo.
Usasi questo modo prorer.Se Mano non
marzeggia , Aprii mal pensa, e s' intende
Giovare l'alternativa di pioggia e sole nel
mese di Marzo.
MARZO, s. m. Marcio, T. di Ginoco, e
vale Posta doppia.
SPARAGNAR ELMARZO, Campare o Scam
pare il marcio.
A.VDR FORA DEI MARZO, Uscir del mar
cio.
PBRDBR EL KABZO, Perdere il marcio,
o il giuoco marcio. V. MARZO add.
MARZOCHTO (colla z dolce) add. Marzocchino.
MARZCO (colla z dolce) add. Marzoc
co, che vale Allocco, Zotico, Rozzo, Capoduro, Agg. ad uomo.
MARZOCN, Accresc. di MARZCO.
MARZNA (colla z aspra) dicesi in alcu
ni ginochi, come specialmente nella Baz
zica, per agg. a quella partila di' e gua
dagnala marcia non solo, ma nella quale
l'avversario non ha fatto u meno un pun
te; e in tal caso la posta quadruplicala.
MARZSO (colla z aspra ) add. Marcioso.
Le colava dagli occhi un umore marcio
so, Dicesi anche Purulento.

MARZME , . m.

MARZUMRA, s. f. / ( colla z aspra )


Marciume; Marcigione; Fracidume;Fradiciume; Putridame.
MARZUMHA, dicesi per esagerazione di
Persona affetta di mal tisico. V. MABZO
add.
MAS. Voce Spagnuola dal lai. Maeis, che
termine usato nel giuoco dell' Ombre e
e nella Calabresella ( TEBCIGLIO ). Dicesi
FAR MAS., quando uno de' giuocatori fa
giuoco contro gli altri due senza 1' aiuto
delle qualtro carte ultime che rimangono
fuori o non vedute da alcuno. Dicesi poi
FAR MAS DE MAS , allorch il Giuocatore
divide le dette ultime carte fra'suoi avver
sarii ed egli giuoca colle proprie soltanto.
MA SA BEN , V. MASSA BEN.
MASANTA, V. in GRASUO.

MAS

MAS

MAS

MASANETA DE MAR , i. f. T. de' Peic.


Specie di granchio di mare a coda corta,
classificalo dall' Abbate Olivi col nome di
Cancer rotundatus ; ed raro. Fu chia
mato volgarmente MASA.YBTA DE MAH per
che assomiglia in qualche parte ali* altro
Cancer Maenas ( V. GRANZO) e per di
stinguerlo da esso.
MASARA (coll's rude) Maceratoio, Fos
sa piena .1" acqua dor si macera il lino o
la canapa.
Macene Macerazione L'alto del Ma
cerare.
METSR L'OLITE IN KASARA, Metter Fulive in caldo , vale Prepararle ammonlandole per cavarne l'olio.
STAR i.v MASABA, Star in caldo, Diceti dell'olire.
Avi nr MASABA uw AFR, detto Cg. Bol
lire in pentola un negozio , Trattarsene
legretamente.
MASARA , add. Macerato e Macero.

ni, vizii etc. Mascherarsi tanto s'intende


nel senso proprio come nel figurato.
MASCABAR ow PIATO ut TOLA , Siconciare, L'alterare delle vivande che fanno i
cuochi: cio Rifare una vivanda con ag
giunta di nuovi condimenti Regalare
i piatti o le vivande, vale Adornargh, con
dirli con condimenti, sapori eie. Ar
ruffianare, potrebbe anche dirsi Cg. e valenassettare o Raffazzonare una cosa ri
coprendo i suoi difetti per farla apparir
pi bella o migliore. V. PIATO.
M ASCARER , s. m. Mascheralo, Colui che
fa o vende maschere.

MASCHIO, *.m. Maschio; Muscolo e Ma


stio.

MASARAR , T. Macerare ; Tener in ma


cero.
MASCABA , s. m. Zucchero mascabato.
MASCAL1ZZO, s. m. Mafchereccio, Co
larne concio in allume, di cui si fanno an
che le palle da giuoco.
MASCALZN, (colla z aspra) s. m. Ma
scalzone; Lavascodelle; Scopapollai; Galuppo, Uomo vile ed abbietto.
MASCARA , s. f. Maschera , Faccia Gnta,
che pi comunemente diciamo VOLTO; E
li dice anche per Colai che porta la ma
schera sul volto.
MASCABA DA J.CSTJUSSIMO , V. LUSTRISsmo.

ANDAR TX MASCARA, Andare in masche


ra o Far le maschere.
Maschera , dello anche da noi Cg. co
me F lo per metaf. in sign. di,Finzione
o Falsa apparenza. Essere una masche
ra, vale Esser finto, simulatore.
MBTER UNA MASCARA A QLJALCJV, Cava
re un cappellaccio a uno, cio Inventare
una cosa che gli faccia vergogna.
MSTERSE LA MASCARA, detto pur fig. Far
le maschere, vale Fingere.
CAVAR LA MASCARA A l'VO O A U.VA ROSSA,

Cavar la maschera a che che sia , vale


Scoprirne la verit.
CAVARSB LA MASCARA, Cavarsi la ma
schera o Cavarsi la maschera dal viso ,
che anche si dice Mandar gi la buffa ,
vagliono fig. Scoprir il suo sentimento,
Non finger pi. Io mi caver questa ma
schera.
MASCABA TE COGNOSSO, CHE TI XE vr T!A DB ROSSO, Ti conosco alfiuto , a na
so, alt odore, Dicesi in sentimento equi
voco. Conosco il melo dal pesco e i tordi
dagli stornelli, cio Conosco le Ine ma'
riolerie. V. SBQUFA.
MASCAR\DA, i. f. Mascherata, Quanti
t di persone in maschera.
MASCARAR , v. Mascherare; mmascherare; Travisare, Coprir altrui con ma
schera. Y. IMASCARXR.
Per melaf. Mascherare vai Simulare ,
Coprir* , Alterare, cio Coprire ingegnoed asluUiiHuu azioni, intenzio-

MASCARETA, . f. Maschietta e Mascherettina.


MASCARNA, s. f.T. de' Muratori, Chiu
sino della fogna,l\ coperchio della fogna.
MASCARINE, s. f. T. de Calzolai , Galo
sce, Sorta di soprascarpa ad uso di man
tener asciutto il piede dal fango e dall'umi
do delle strade. V. SCALFAROTO.
MASCAR1NI , s. m. T. degli Stamp. Inter
linee , Parli minute di legno o di metallo
che si mettono tra una linea e l'altra, e
per dar loro un po' di bianco.
MASCAROX, s. m. Mascherone, accr. di
Maschera.
Detto per agg. ad Uomo, Fegatoso, Co
lui che ha un rossiccio carico sul viso , che
dicesi anche fiso abbruciato, incotto.
MASCAR* , T. de' Vetturali , Sfaccia
to essi dicono per agg. al Cavallo che ab
bia per lo lungo della fronte una pezza
bianca.
MASCARON DA PROVA, Bestione o Leone,
dicesi Quella figura di legno in forma d'ani
male o di brutta figura che mettesi per in
segna a prora de' bastimenti Masche
rone , a Quella testa maccianghera e per
10 pi deforme e ridicola fatta a capriccio,
che si mette per ornamento alle fontane,
alle fogne, ai pilastri o altrove Masche
rone dajbgna, dicesi per binai, o trasla
to ad un Uomo brunissimo.
MASCARONCN , s. m. Mascheroncino,
dimin. di Mascherone Marzocchetto
11 dimin. di Marzocco.
MASCARPIN, s. m. Mascarpina; Casafella; fiicottina, Sorla squisita di cacio
che si fa nella Lombardia.
MASCARPON, s. m. Mascherpone, cos
chiamalo anche a Pisa. Specie di Ricotta
burrosa, notissima e molto in uso nella
Lombardia, donde si porta nella stagione
fredda anche a Venezia Provatimi e
termine agr. Qualit di Cacio che si fa dal
latte di vacca a cui non sia stata tolta la
crema.

MASCHIA, s. f. Femmina; e s'intende di


qualunque animale, ma pi del Porco.
MASCHIETO , s. m. Piccolo maschio , e
intendesi di Bambino neonato ; e dicesi
per vezzi io dimin. , anzi che dire Maechio.
MASCHIETO, detto in T. Mar. Mastietta, e per lo pi Mastietto , Pezzi di le
gname inginocchiati, collocati nell" este
rrore del tagliamare, V. VOLTIZOLE e SSB>o.t DB

52-9

OMO MASCHIO, Maschio, detto per Agg.


a Uomo , e vale Nobile, Generoso, Corag
gioso, Che non soggiace a passioni o a pau
re.

MASCHIO DEL TIMI, V. TIMST.


MASCHIO DE L'ALDOHO, V. SCAT>W.
CHIAVE MASCHIA, Chiave maschia afem
mina t chiamasi rispettivamente Quella
che ha l'ago in vece del buco o il buco in
vece dell'ago. V. GHIA TE.
MENAR LE BESTIE AL MASCHIO , Menar
le bestie a guadagno ; Menarle alla mon
ta; Ammettere il cavallo, C asino, il lo
ro etc. Darti il maschio.
MASCHITA, s. f. Badalona; Grassotto;
Tarchiata ; Polputa, Femmina bella gio
vane e grassa, e come si direbbe Bel don
none.
MASCHITO,s. m. Bamoccione, vale
Bambino ma grassotto.
MA SCOLO, s. m. Maschio; Mastio; Mor
taretto e Mortaletto , Strumento di ferro
che si carica con polvere da scoppio per
fare strepito in occasione di solennit.
COSTA DEL MASCOLO, V. CoETA.

MASCOLI DEL TIMO , T. Mar. Agugliotti, Ferramenti che fanno l'uffizio di gan
gheri per sostenere e far girare il timone.
MADO.VA DEI MASCO LI, Madonna dei ma
schi, Altare votivo nella Chiesa cattedra
le di S. Marco, cosi intitolato, fatto eri
gere dalla religione del Governo ex Vene
to contra i sodomiti maschili.
MASGJYA, s. f. Macigno , Pietra bigi*
non tanto dura quanto il marmo.
SELESR DB MASXCXA, Lastricar di ma
cigno.
M\SENA (colla s aspra) s. f. Macinatu
ra o Macinamento e Macino, 11 maci
nare. V. MOLA Macine o Macini, si
dicono le pietre circolari su cui si macina.
MASENA DA OLIVE, Macinatoio Infrantoio, dicesi al Luogo o anche allo Stru
mento dov' esse s' infrangono Fattoio
il Luogo medesimo dov' e il Macinatoio ;
e quindi Fattoiano a Colui che lavora nel
Fattoio.
MASELA DA COLORI , Macina da colori.
FARINA DB BOXA MASENA, Di buona ma
cina, T. dell'uso, S'intende che la fari
na sia ben polverizzata o triturata.
PORTB A LA MASE.VA , Portar al muli
no.
Macina, Voce dell'uso nostro, Chiamavasi ai tempi del Governo Veneto una
piccolissima gabella annuale o tassa di tetatico cui erano soggette tutte le famiglie
indigene della campagna, a compensazio
ne della franchigia del Dazio Macina eh' es
se godevano nella macinatura de' grani, e
dicevasi A^rnacolo PAGAB LA MASBNA.
Nella Tosffln dicesi Macinato; Pagar il
macinato.
MASEN\ , add. Macinato.
MASEIVXDA, s. {.Macinata, Quella quan
tit di biada che si pu ad un tempo ma
cinare ; e vale anche per Macinamento,
l'atto del macinare-AfacJnat o Infran
tolata, dicesi delle ni .

54o

MAS

MAS

MAS

0
FAR UVA MASENDA, Macinare.
MASEIVADR, . m. Macinatore.
MASBNADOB. DB OLITE, Fatfoiano.
MASENADR , detto per Mugnaio, V.
MoLIiYBR.

MASENADRA, . f. Macinatura t Ma
cinamento, L'alio del marinare.
PER LA MASBXAEuru SE PAGA TAJCTO, Per
la macinatura s paga eie.
BOXA o CATIVA MASSIVA DURA , lo Ulto
che BONA o CAUTA MAIB.VA, V. MASE.XA.
MASE1VAR , . Macinare, -Ridurre in pol
vere che che eia , e particolarmenle il gra
no e le biade.
MASEVR i COLORI , Macinare o Tritu
rare, dicono i Pittori per Strilolare miiui(isMiiiiimrin e i colori topi a una pietra- col
liti-indio.
MA.IBVIR coi DSMTI , Macinare , direi!
fig. per Mangiare, Matticare MASEHAJI
* QUATBO GANA3SB , V. in M M : \ V. .

MASEXR co LA TBJTA , dello fig. Muli


nare, Aii.l.u- vagando coli' immaginazio
ne/rfrpicar o Farneticar col cervello ,
Tale, Pensar con applicazione a qualche
coti-Ritminare; Rugumare; Digrumare,
Tagliono Riconsiderare, Riandar col pensicro-iScompe/warejGirar colla mente rugu mando.
QUALCOSSA E i. MA SEI*A , dello G. E" fa.
fuoco nelf orcio ; ' fa chetichelti, ai di. ce di Chi facendo il matone e ilando che
to attende a' falli suoi per venire a un suo
mimio Galla ci cova, cio C' sono
inganno o malizia Ha paglia in becco,
si dice D'aver qualche nascosto disegno
mediante qualche prometta.
JMASENENTE, i. m. Voce agr. Bracciante o Povero giornaliero , cio quel Villico
miserabile che fa a guadagnar il pane la
vorando a giornata. Fu detto MASENENTB
perch tali Contadini fran o obbligali a pa
gare il macinato. V. MASSIVA. In alivi luo
ghi di queste provincie diceti BRACBHTB ,
PISWEJTTB e COLBTABILB , V.

NASENTA, V. MASANTA.
MASENGO, V.MAZESGO.
MASENN, s. m. Macinella; Maeinetto;
Macinetta, Piccola macchina con cui s
macina. E quindi Macinello da caff, da
pepe eie.
MASBwhr DA PHTARB, Pepafuola, Arne
se con coi si stiaccia il pepe.
MASERR, V. MAARAB.
MASIRA, s. Maca; Moriccia; Mu
riccia; Mora, Muro a secco o Monle di
sassi rovinali che faccia figura di siepe per
riparo di campo.
MASILA (cpll's aspra) s. f. T. de' Funa
ioli, Cosi chiamasi quella specie d'aspe o
rotella che ha in eenlro uunncino da at
taccarvi la canapa che si vuolllare per uso
di far funi. Dicono FILAR A MASILA, V
FILAR.
MASNADA, s. f. Masnada; Orda; Bri
gatacela; Gualdana; Stormo, Compa
gnia di Masnadieri.
Masnada, ditesi anche p*r Compagnia
di gente semplicemente.

MASNADA DE FIOI , Molla jigliuolania.


M ASSA , s. C Masta, Quantit indetermi
nata di cose ammontate insieme.
MASSA DB PERLE, Vezzo di perle, Pi
fila di perle unite.
MASSA DE FILO, Matatsa; quindi 1 mmatassarr , Ridurre in matta o in matas
sa - TROVAR EL CAO DB LA MASSA, fin-

vergarela matassa, che anche si dice Tro


vare il bandolo, vale Trovare il capo del
filo della m. Massa per aggomitolare eh'
quello che si lega per trovarlo.
MASSA , i* 11 forse da Mas , spagnnolo
Troppo ; Fornitura; Soverchio.

MASSA BEN o\
MASSA BONA / che anche s dice'Bo.vA
assolai. Maniere ammirative che vagliono
Fortuna ; Buon per me ; Buon per lui ;
Meno male e simili.

MA SA BEJT , ovv. BOTTA CHS ufo zoco ,


Buon per me o Fortuna mia che non ito
il vizio del giuoco.
Aurelio mo MAB.IO v >L ai BEZZI t BONA

HAMBH FLOSSB, Guance cadenti, flosce, grinze.


MASSELETA, s. f. Mascellina; Gotuzza.
MASSER,s.m.FifteiWoeFjr/o, Que
gli che tiene le altrui possessioni a fitto.
Massaio e Massaro, dicesi l'Uomo che
presiede ai lavori della tenuta, e che ha
incustodiagli strumenti rurali. Egli me
no del Castaido.
MASSUDE L'ATOGARA, Massaioe Massaro, Titolo d'nfGzio pubblica nell'ordi
ne del ministero che v' era sotto il Gover
no Veneto nell'Avogaria del Comane , a
cui spettava la custodia delle masserizie
quivi depositate.

MASSERA, t. f. Massaro; Fante; Fan


tesca; Serva; Casiera.
MASSERA TEMERARIA CHE HISPOVDE, Rispttndiera , Che risponde ad ogni parola,
ardita. Unache non lascia chiodo che non
lo ribatta.
IMPAZZARSB co LB M\SEBB , V. IMPACZAHSB.
CHE COLPA CHB IT* HA LA CATA SE LA MA&-

CX' BL SA COME C.UADAC.XAJICHKXB , Oggi

mio Marito non ha danari ; ma buon per


noi ch'egli sa come guadagnarsene.
MASSACRAR, (dal frane. Massaerer) .
Trucidare; Fare strage, scempio, ster
minio,
MASSACRAR DB BOTB, V. BASTO.V.Va Pi
ORBI.
JIASSARTA, t. C T. Mar. Batticoffa ,
Striscia di tela cucita in fondo alle vele di
gabbia td aitre per rinforzarle in qualche
parte ov' esse batlono contro la coffa.
MASSARIA o MASSBBA, s. Massera,
L'abitazione de' Massari, Luogo dove si
tengono- i lavori e le rendke della campa
gna.

In altro sign. Masserizia; Stovi-gli ,


Arnesi di casa e di cuciti?.
FAR VASSARA , Sgomberare o Sgom
brare , Portar via masserizie fa luogo a
taogo per mutar rfomicilio~Tramuftir.fi ,
dicesi del Cambiare abitazione. Quindi
Sgombero ; Sgomberatura e Tramuta ,
Y Atto dello sgomberare a tramutarsi. V.

ERA MATA , V. GATA.


N MATTESTAA RB3CALDADA XF. MASskaA.

KETOBtrDA, V. MAXESTBA.
VOLER BL coro n EX E LA MASSERA ntBUAGA , V. GOTO.
PORTA PBB LB MASSERB, V. PORTA.
ZoBTfXDA DE LB MASSERB , V. ZoRXDA.
MASSERA poi Voce fm. e donnrsv,-.
Cos chiamasi quel Nastro o simile che le
Donne tengono allacciato al fianco sinistro
per sostegno della rocca o del bacchetto o
cannello con cui lavorano le calze. I Mila
nesi Io chiamano SERVA , i Bresciani MASSARA, i Piemontesi STHIVHA, e i Bologne
si PENSIERE. Quale sar fra questi il ter
mine migliore?

MASSERAZZA, i. f. Fantescaccia; Fantaccia ; Servacela ; Servicciuola, Avvilitire di Serva e di Fante. Fantoccia sucida e sporca come la pila delC acqua.
MASSERTA, s. f. Massaretta.
M ASSETA , t. f. Malassetta ; Matassino;
' Faldella , Piccola matatsa di tela o di filo
sottile.
FAR IJf MASSETE O IX M'ASSETINE , Af-

XE UH GIUV INCOMODO STE MASSARrB ,

Questa tramuta un gran martora. Fu


amhe detto , Troppo dannato e di gran
de spesa, disagio e molestia il tramutar
si da luogo a luogo.
MASSARITA , s. f. Masserziuola , Pic
cola masserizia. Masteriziaccra, Calura
masserizia.
MASSARN, add. PAW MASSABJT, V. FAN.
USTA KASSARINA, Una coppia di pane
inferigno, Due pani uniti insieme di fa' rina e cruschello.
MASSAR1TO , s. m. Mezzaiuolo, e Mez
zadro, Quel contadino che divide col pa

drone del fondo il ricotto.


MASSLA , s. f. Mascella ; Guancia ,- Go
ta Mascella e Guancia dicesi non che
dell'uomo, anche delle Bestie.

Mascella , dicesi propr. 1' osso in cui


.. tono fitti i denti. Mandtbula la mascel
la superiore.

faldtllare, Ridurre in faldelle.


MASSIMA \
MASSIME / AVT. Massime; Massima
mente; Massimo, Parlicolarmente, Spcialmenle-.
MASSZZO , adi Massiccio , cio Grosso,
Solido, Forte; e dicrsi anche Appanna
to Scatola, Candeliere, Bastone mas
siccio o appannato. V. TRATBRBA.
RODA MASSIZZA, Boba marchiana, >%.
di Cosa che ecceda nel genere di che si fa
vella , e per lo pi in eattivo siguif. V. PBSAJTTE.
MASTEGA, add; Masticato, Infranto co
denti.
LAVORO MASTEG, Biatciato; Acciabat
tato.
ROBA MASTEGDA, Masticaticcio o Ma- _
slic&lura, La cosa masticata.
DAR Et PAI* MASTEG, detto fig. Imburchiare; Imbecherare, vale Aiutare altrui
a comporre qualche scrittura.

MAS

MAT

MASTEG\DA, i. f. Masticazione ; Masticamento.


MASTEGR , v. Masticare Biasciare
o Biascicare, Masticar senza denti TOB*R A MASTEGR, Rimasticare.

to a doghe e cerchiato , che serve a far il


bucato.
MASTBLA DA PIATI , Catino , Vaso di si
imi forma per uso di lavare le stoviglie.
MASTBLA DA LATE o DA MONZR , Sec
chio.
MASTELR, s. m. Bottaio, Colui che fa
e vendi mastelli o mastelle e simili mani
fatture fatte a doghe.
MASTELRA ? s. f. La Femmina di Colui
che fa mastelli o mastelle.
MASTELTA, s. C Catino; Catinuzzo;
Catinella.
MASTELTO , s. m. Bugliolo , Vaso di
legno simile al Bigonzuolo, ma alquanto
minore.
MASTBLETO DA LTSSIA , Conca o Conco
la.
MASTLO , s. m. Mastello e Mastella, V.
Coirzo.
MASTBLO SCACHIO, V. SCACH!O.
MASTLO DA LISSIA, Mastello e Ranniere, Vaso di legname a doghe, che riceve
e tiene il ranno che passa dal colatoio.
MASTLO DA BAG.M , Bagno ; Tinozza,
MASTBLO DA TIIAVASADORI , Brenta, La
misura del vino.
INTENDER PER LE RBCHIB DEL MASTLO,
Intendere pel buco deir acquaio, Non in
tendere.
MASTRA, i. f. T. de' Fornai, Madia,
Specie di vaso di legno in cui i' impasta
il pane. Quella nelle case si dice AI.DLL.
MASTRE DE LA BOCAPORTA , T. Mar. V.
BOCAPORTA.
MASTRO DE POSTA, s. m. Mastro di
posta o Postiere.
MASTRO DE STALA, Maestro di stalla,
Quello che nelle Case grandi soprantende
alla stalla.
MASTRO DB CASA , V. MIJTHO.
MASTRO DE SUPIAI, Gonfiavetri, Arte
fice che da fiato alla materia de' vetri per
farne le vasella. V. MAESTRO e GOTB.
MASTROVELR , s. m. T. Mar. Treviere,
Colui che lavora intorno alle vele , e i-he
le visita frequentemente per vedere se esse
siano in buono slato.
MASTRUZZADA , s. f. Schiacciamento ;
Schiacciatura; Infrangimelo.
MASTRUZZR, v. Schiacciare; Gualci
re; Fracassare; Rompere; Dirompere,
dicesi delle Fruite o di cosa fragile che si
schiacci sia colla mano, sia altrimenti.
.M i vriiL/./ \ ; UNO A BOTE , Schiacciar
uno, detto per esagerazione, vale Pcrcuoterlo a mal modo.
MASTRUZZAR , dicesi ancora nel sign. di
Malmenare MASTRTJZZA:DOLA MASSA
EL LA (I-,FI <a , Malmenandola troppo la
insucida.
MATA, s. f. Matta, T. di Giucco, Dicesi
al ginoco di bazzica Qnella carta che con
ta per quel nomer che si vuole. V. BACB-

MASTEGR su o MASTEGR A MFZA BOCA,


ilctlo lig. Bucinare, Parlar a mezza boc
ca e fra' denti Recitar sotto voce ; Bor
bottare
No VE MASTEGO, VB PARLO SCHIE-

TO, Io non (raglio; Io non scilinguo, la


dico chiara SE VA VIA MANTECANDO, Se
ne bucina, V. CIIACOLR.
MASTEGR COL CERTSLO , Maniera ani.
Ruminarei Digrumare; Rugumare, Con
siderare.
MASTEGR, parlando delle forbici, Cincisckiareo Cincis tiare, Mal tagliare.
MASTEGR LA PAXDA A QUALctor, Dare
ilpan bollito ad alcuno; Spiegare per mi
nuto ogni cosa. V. MASTEC.
MASTEGR LB ORAZIO.V, Masticar salmi
o paternostri; Borbottare; Barbugliare,
Far pitsipissi; Pispissare; Labreggiar
salmi e schiacciare avemmarie. V.PATEHWOSTRB.

MASTBGR LE PAROLE , Biasciare le pa


role, Parlare smozzicalo Parla sul liu
to, Penare un peizo a dire o a fare una
cosa Cincischiare, Proferir male
Fognare le parole, si dice Quando uno
parlando non fa tutto il discorso ed ommelte delle parole: quasi Frodare Ri
dirsifra' denti, tale Favellar fra' denti in
nodo da non essere inteso Tenere in
collo, Quando uno non dice lutto quello
ch'egli vorrebbe o dovrebbe dire.

MACTKGR PRESTO, Maciullare.


MASTBGR u.v LAVORO, Biasciare un la
voro; Acciabattare.
MASTEGATORIO , s. m. T. di Mascalcia,
Frenello , Ferro che si mette in bocca ai
cavalli per fare scaricar la testa.
IHASTEGAtlRA, s. f. Masticaticcio, La
cosa masticala.
Rasura e Rosume; dice ancbe di que'
Rimasugli o Reliquie che restano della cofa rosa.
AtXSTEGO, s. m. Voce scherzevole, Pap
palecco, Mangiamento U* BON MASTEGO , Pappatoria , Voce bassa e furbesca ,
11 pappare, II mangiar molle e squisite vi
tande.
MANTECO A L'OSTARLA, Scotto, Quello
che si mangia al]' osteria in compagnia
d' altri.
ORA DEL MASTKGO , Ora della bucolica;
Ora del desinare.
LAORR PBn EL MASTBGO , Lavorar per
mangiar, o per campar la vita, Affati
carsi per vivere, Guadagnarsi la vita.
CAVARLA DAL MASTICO , Maniera furbe
sca e fini. Incorrere, Cascare, Inconlrare e limili , e s* intende in cose di pregiu
dizio, di danno, di vergogna,. Incoglier
male; Incorrere in danno.
MASTEGO, detto in T. degli Smaltatori ,
Smalto , Composto di ghiaia e calcina
mescolate con acqua, e poi rassodate in
sieme , su .ni si cammina. Lo stesso che
TERAZZO.
MASTLA, s. f. Conca, Vaso di legno fat-

GA , ( InUOD V.

MATACN, s. m. Voce antiq. Mattaccino,


Giocolatore e saltatore mascherato.
MAT\DA , e nel plur. MATE e MATDB ,
M altezza; Maltera-. Matila; Cervel
laggine ; Capogiro-} Capogirlo , Capriccio

MAI

541

strano e pazzesco, pensiero stravagante

DIR DE LE MATAE , Dar nel matto; Dar


in isciocchere , in ciampanelle. Non le
direbbe un granchio che ha due bocche.
FAR MATE SOBA MATE , Rmpazzart.
Gli venuto il capogirlo di fare eie.
No F TAITTE MATE , Le follie pi cor
te sono le migliori. Adagio Francese per
dire che Non va bene a farne tante.
MATE DEI TEMPI, Stravaganze de lemfi, cio Delle stagioni , che nessuno pu
prevedere con cerlezza.
MATADR, s. m. Mattatore, Voce Spagnuola, e presso noi significa le principa
li carte del giuoco , come ali' Ombre la
Spadiglia, la Maniglia, il Basto; al Tresctte il Tre, il Due eie. V. TEOSSO.
ESSER uy r.r. vv MATADR, Esser mattador, dicesi fig. e vale Essar principale ,
influente.
AVER uy MATADR, Aver un protettoret
un sostenitore.
MATAFIONI, s. m. Matafione, T.Mar.
Dassi questo nome ad alcuni pezzi di cor
da passata negli occhielli rii-Ila testa d'ogni
vela per legarla stabilmente ni pennone.
MATANA, s. Dolor di capo assai cupo.
MATANA , s.f. T. de' Pese. Pesce Pastina
ca fem. Pesce di mare di coler verde gial
liccio, del genere delle Razze, detto da
Linneo Baia Pastinaca , ed la femmina
di questa specie , essendo il maschio no
minato MCCHIO, V. Quest'animale s'ap
prossima moltissimo per un acutissimo ed
allungato pungiglione che ha sul ceppo
della coda , dello Ferro, alla Raia Aqui
la Linn. ed pesce commestibile. Pretendesi da alcuno che la voce MATAYA derivi
corrotta dal Ulino Malora che vuoi dir
Picca, alludendosi al detto pungiglione
molto temuto da' pescatori.
MATAP\?f , s. m. Mattapane, Moneta an
tica d'argento Veneziana , stata fatta nel
i ig3. ed abolita nel secolo XV. della qua
le se ne conservano alcune dagli antiqua
rii. La sua grandezza quella del ila-die
ci Veneto , ma di argento ben fine, del va
lore a liuti tempi d' un Grosso , che ora
sarebbe di soldi Veneti venlisei o sia di cen
tesimi italiani 65. Chiamavasi comunemen
te Grosso ed aveva da una parte l'imagine di Ges Crislo in trono , e dall' allra
le figure di S. Marco e del Doge.
MATAR , v. T. Mar. Voce francese , da
M t albero di nave Alberare o Arborare
una noverale Munirla d'alberi. Il suo con
trario DEMATR, V. Nel Vocabolario
di marina dello Strafico alla voce Baier,
Specie di Barca Fiamminga, trovasi am
maliata a forca; ma non v' registralo il
verbo Ammaliare; come non v' n me
no Demattare. V. ARMIZR e ARMAR.
MATAR.XNA, s.m. Matteremo, Quasi mat
to, dicesi per Agg. a persona Compa
gnone , vale Uomo piacevole e di buon
tempo, Giovialone ; Allegracelo; ScAepzevole , Baioso ; Brioso i Faceto, Vago di
far baie.
MATARELA, s.f. Civettuzza; Civettino;
Civettuola , Donna sfacciata che fa la ci
vetta e di condotta poco onesta Ban

34*

MAT

MAT

MAT

diera, dicesi Donna sregolate e sciaman


nata , che direbbcsi anche Palmella o
Pazzerellina.
M ATARLO, add. Matterello; Pazzerel
lo; Pazzerettino.
MATAZZO, add. Matterello e Matterullo, Quasi mallo: dicesi delle persone , e
specialmente della giovent. V. MATO.
AIATE I T, s. m. Voce dataci dai Fran
cesi A LA MATBLOT , Alla marineresco,
e s* allude al vestimento , che consiste in
una giacchetta e in calzoni lunghi.
MATEMTICA, s. C, detto nel parlar fam.
vale Mattera; Matila; Pazzcra AVR

M AT10 , Malico , Nome proprio d Uomo.


Et CA DEL MAT'IO, Ha della matila, omattera o mattczza ; Ha det matterai/o.
V. MATC/ICU.
DA S. MATO OT.M rnVTO XB Bowo , di
cono i nostri Villici Padovani, per dire,
Che pel giorno di S. Malleo, ai. Settem: (!-, ogui frullo l'ui -i baono , cio ma
turo.
MA.T1R, v. FAB MATI a, Ammattire-,
Far divenir malto In altro sentimento.
Far perdere la pazienza; Far impazitntare.
iU T IT \ , i. Pazzia ; Folleggiamento.
QUESTA .KB L \ i MATITA, Questa una
pazzia.
MATIZAR, v. Matteggiare', Far mattezza; Far pazziuole ; Impazzare ; Fllegfiare, Scherzare inconsideratamente. V.
MORSICAR.
MATO , s. m Matto ; Pazzo ; Mentecat
to, Uscito di senno.
Matto, diceii anche da noi per Sciac
co, Slupido, Insensato.
AVER DEI. MATO , Sentire o Aver della
scemo, che vale Avere poco senno.
MATO A. MOROSI, Avventato, Uomo inconsidtrato e precipitoio.
MATO DAI. GUSTO, Ebbro di gioia. Non
capire in * stesso o nella pelle.
MATO DA ucXn , Pazzo a bandiera ;
Matto spolpato. Gli altri hanno un. ra
mo, quegli In-, un altero di pazzia, Di
cesi !> Chi sia giunto aiLecceuo di matlezza.
MATO FURIOSO, Maniaco ; Arcimatto.
Esser pazzo a catena; Matto tpolpato.
MATO GLORIOSO, Ventoso; Cuti/iuguli ;
Gonfianuvoli; Fanfano; Vano.
MATO DA POZZI , Tromba , Strumento
con che ti solleva l' acqua a forza di pres
sione o d'attrazione dai pozzi oluogbi bas
si.
MATO DA TERAZZI, T. dcTcrrasaai, nrto , Strumento di pietra onde si levigano'
puliscono i pavimenti.
MATO DRIO AI riun, Fiorista; Odoriita ; Che va malto de"fiori eie. Andar
malto di che che sia, vale Desiderarlo ardentemenle.

veggiare; Far il bravo ; Dar ne'ruIU; Et.


ter in giolito, in zurro, in eazzurro.
FA* LE COSSE DA MATO , Far le cote al
la pazzesca o alla pazzeresca o aW im
pazzata o pazzescamente.

VX POCA DB MATEMATICA , Efftr pazZC-

eio, alquanto mallo.


MATERASSI, s. m. chiamano i Vendilori di legoe que' Rocchi grossissimi o Pez
zi di legno forle, lunghi in circa un brac
cio, ch'essi portano da oltremare sulle bar
che per larne vendita. Si dicono volgar
mente MoRELiPib GROSSI. Se fossero di pe
dale, potrebbero dirsi Rocchi pedagnuoli.
MATRIA, s. Cedanticam.MATiERiA, Mar
teria , Soggetto di qualunque componi
mento.
No AVER MATERIA DA LA ORAR , Non <(.<.'

materia o materiale, cio La materia prinu necessaria di qualche lavoro.


MATERIA , nel parlare domestico, si mc da noi per Maltera; Mattezza o Mat
ila, che vagliono Pazzia. OMO CHE GA DB,
i A MATERIA IN TESTA , Che ha della ^mat
tera o matila; Cht ha del pazzo o del
matto.
Vl.V CHE CA DB LA MA IERIa., Vino ckf

ha del torbido, eh' torbidiccio Capo


morto, dicesi Quella materia che rimane
nel fondo delle bocce e degli orinali dopo
la distillazione.
MATERIA dicesi anche da noi agli serementi del corpo umano, Materiafecali^
e s' intende i grossi escrementi.
MATER1AL , s. m. Materiale e per lo Ma
teria/i nel numero maggiore, si chiama la.
Materia preparata per qiialsivogli.i uso.
MATERIALI DB CASE DESFATB , Disfaciture, dicesi dc'Maleriali che si ricavano
nel disfare le fabbriche.
MATBRIL , detto per agg. a persona ,
Materiale, e vale Grossolano, Rozzo o Di
poco ingegno.
MATERIALN. add. Materialacco; Materialissimo, Uomo assai materiale e zo>
lieo.
MATEZZO , s. m. -- FAR DEI MATBZZJ ,
Pazzeggiare, Pazziare; Folleggiare.
L's UN MATBZZO, A' una paz.zerla, una
mattera.
MAT1MENTO, lo stesso che DECBRMLAHTBXTO. V.

MATI1Y, s. m. Mattino, L'albeggiare.


I MATIVI, Squilla, Suono di campane
sol far del giorno.
MATINDA, s. f. Mattinata, II cantare
e '1 sonare degli amanti in sul mal tino da
vanti alla casa dell'innamorata : come di
cesi Serenala quello della notte al sereno.

FAB LA MATCVOA, Mattinare o Far


mattinata.

MATO DRIO A LB DOME , A LB M ASSF li E , .

AI FRATI eie. V. PORTA.


DA MATO ,. Posto avv. Alt'avventata-, AI-ta cieca; Da pazzo; Pazzamente; Alr impazzata.
Coi MATI OHE voL.BASTbi , V. BAST.Y.
DBVEXTR MATO, Impazzire; Infoltire;
Insanire; Dar la volta al canto; Dar nel
le girelle Infoltire; Folleggiare ; Va
neggiare, Operare inconsideratamenle
FAB DE VENTAR MATO, Far impazzire e im
pazzare.
COSSE DA DSvExrXR MATO, Cose da Jnr
girare gli arcokii, da far impazzar Sa*
Temone, da dar nelle girelle.
DBSPSRARSE DA MATO , V. DESFBRAR.
FAB DA MATO , Ditr nel matto.
l'AlirA): DA MATO, V. PARLAR.
FAR EB\B.VT\H MATO DA LA TOGIA DB

QCAI.COSSA, Infrenesire alcuno.


FAR Et MATO , Far le baie; Voler la ba
ia, la berta, la burla; Barberare-t Bra-

1 MATI TRA VTA EL SOO PKIt I ALTRI, /

mattifanno le fette i tata le godono t


Dicesi di Chi spende astai per dar piacereAgli altri.
L' ri\S MATO CHE LUSTRISSIMO , V. M-

Toir, add.
MATO FA MATI, Un matto ne fa centof.
I pomi guaiti, guastano gli altri.
RE DB MATI, V. RE.
Oao o ARZEIVTO MATO , V. ORO.
PAX MATO, V. PAH BUCA.
STAR DA MATO, Stardacuccofroi Con
dor vila agiata e deliziosa.
X MATO CHI SE CREDE SAVIO , Li primaparte del patzo e tenersi savio.
OH ivo MB FAR EL MATO , iVon ni faroil buffone, per dire Bada a quel chic lu>
fai , non la mettere in burla.
MA.TN , s. m. Mattone o Quadrello, Pie
tra fattizia di forma quadrangolare per
uso di murare. V. QUARLO Quad.ru.c~
-in , chiamali il pi grosso de' mattoni ;
Pianella il pi sottile ; Mezzano Ourllo
di mediocre grandezza con cui si ammat
tonano i pavimenti, V. TAVBLA. Quadro
ne, dicesi il Mallon grosso quadro per gli
ammattonati; Tambellone, alMalton gran
de che serre principsJmente per uso di am
mattonare i forni.
MATO* DB PIER-A VIVA , La tira di pie
tra, Pielra che si trae dalle cave ad uso
di lastricare specialmente le strade. V. Pov
RA.
M ATOUT J>E /te. VA , T. de' Vignaiuoli ,
Saeppolo, Tralcio nato sul pedale della
le.
MATON , s. m. e per lo pi MATOVI , in
plur. T. Agr. sotto il quale si comprendo
no li seguenti due inselli dell' ordine de*
Coleopteri.
Caruga volgare o Scarafaggio stridu
lo, il. -i -o da Linn. Mlotontha vulgaris.
Inietto alato della grosse u della Blatta
( SCHIAVO), con le coperte delle ali di co
lore rossiccio, il quale dannosissimo al
le foglie di tolti gli alberi indisliulamente, e non attacca. le~ vili che in mancanza
delle altre pianle. In qualche anno qucslo
Insetto si molliplica ali* eccesso.
Caruga della vite, detto da Linneo Melotontha vitit, altro Culeoplro della gros
sezza d'un moscone , eh' di coler verde
Incido metallico, e si moltiplica in alcuni
anni prodigiosaiuenlc , e attacca princi-palmentc le foglie tenere delle viti , focendone ini gran guasto.
Col nome di MATO, in T. agr. purchiamalo il Fuco o sia il Maschio delle a pi.
V. ATA.
MATN, detto per Agg. ad uomo , G*ovialonr.; Allegroccio; Pi luffon <f una.
bertuccia, Burlevole, Giocoso.
MATNA, add. Scapestrala; Licenziosa^
Sfacciata , Agg. a Donn* di poco btoiv
nome.
Dello in ischerzo , Giovialon* ; Alltr
groccia; Allegra, di carattere allegro.

MXJ

3V1AZ

MATON\R, * Ammattonare Mattona


re , Coprir e Selciar le strade o simili di
mattoni, cio di quadroni di terra colla.
Lastricare, diccsi .se si copre con lastre
di pietra. V. SALZO.
MATOMELA, s. f. Quadretto,M*iione qnadrato di forma pi piccola del quadrone,
per uso degli ammattonati. V. MATN.
MATONO, add. Stordito, V. latAroirta.
MATRCOLA, V. MARIGOIA.
MATRIZ\R, v. Madreggiare, Assomiglia
re alla madre: come si dice Padreggiare
del padre , V. PATBIZAB.
MATURESCAMENTE , a. Voce antiq.
1 stesso che Maturamente.
MATCRLN i
MATURLO /add. Matterullo; Citrul
lo; Chiurlo; Pazzericcio; Pazziccio; Cer
ve/ di gatto , Uomo semplice e leggiero:
Aver de farfallini o delle farfalle; Aver
una vena di pazzo.
MATUSALEM AVER i ANI DE MATWSAX.BM, Vivere gli anni del Dititte o di JXo,
Essere in et decrepita.
MATUTMI Ai MATUTINI, Al mattuti
no o al mattino , vale Sul principio del
giorno.

RECAZZA MAURA , Ragazza al maritag


gio gi matura; Zittella o Fanciulla o
(Giovane da marito; Fanciulla viripoten
te, Alla all'uomo. V. POTA.
QUANDO BL PKBO BL XB MAURO BL CASCA,
Tutte le volpi alla Jine si riveggono in
pellicceria, Chi astutamente opera male
alla fine capila male.

sua furbesca, al Principe o padrone del


la Citt.
MAZOBBJTGO , dicesi talvolta nel parlar
fam. per Maggiorenne, Voce che usasi
tra*Legali in vece di Maggiore, cio Di et
maggiore : opposta a Minorenne , d' et
minore.
MAZORSNGO, detta in lingua furbesca
vale i' Amante; l'Amico delta femmina.
MAZORIN,. m. detto anche MZARO e
Mirono, T. de' Cacciatori, Germano rea
le o Co//o verde, 11 pi grande degli uc
celli palustri, ed il maschio dell'Anatra
salvalica, grande aU'incirca come una gal
lina , con piume di varii colori. Egli det
to da Linn. Anas botchas varietasfera o
anche Anas tot-quota maior. Dicesi MAzonN da MAGGIORICI (Maggoringhi), co
s anticamente qui chiamati gli uccelli di
questo genere dall' essere i pi grandi de
gli altri. V. AIVARA.
MAZZA, s. f. Mazza; Pestatoio; Pestel
lo; Pestellino, Pezzo di ferro o di legno
con cui si pesta nel mortaio. Dicesi Pestel
lo ne , se la mazza grande e di ferro.
Lrggesi in poesie antiche ALTRIMENTI
BL TO FUSTO VA A LA MAZZA, ed una bel
la mei. tratta dalla Nave che quando fru
sta vien condannata ad essere smantella
ta, e vuoi dire, Altrimenti tu saresti giu
dicata fuor di stata di servire, e andre
sti in rovina.
MAZZA DA FRA vi, Mazzuola, Martello
con lue bocche seuza penna , ad uso de*
Fabbri.
MAZZA DEI, TORNO , Gruccia , chiamali
i Torniai un pezza del torno che regge gli
strumenti con cui si lavora.
MAZZE DA TAMBURO, Bacchette o Maz
ze.
MAZZA DA FAZIOLA ( colla z dolce ) T.
de'Tessilori, Involgitoio, Bastoni che ser
vono per far girare il subbio ed il subbiello. V. SUBIO.

JlATUTINI DE LA SBTIMAWA SANTA , UJfi-

zii , cbiamausi quei che si cantano il do


popranzo del mercoled, gioved e venerd
santo nelle Chiese cattolichc.
BATEH BEI MATCTINI, Tenebre, si dice
quando alla fine dell'uffizio, spenti i lu
mi , si balte con bacchette o altro sulle
panche per far remore. Boiler delC Jftzio.
MAUCO, Aggiunto che si usa famil. ne' se
guenti dettati.
ZoRUTADA MAUCA O TEMPO MAUCO , detto

altrimenti MESCMI zzo , Tempo nuvoloso,


incerto ; Tempo umido o piovigginoso ,
Volto alla pioggia
CoSSA MAUCA O COSSE M UT.Iir. f c.'r- che

non tendono o non vendono o non hanno


g-/j Speziali,cioc Slrane,stravaganli- Una
cosa da darle del voi; e per ironia, Cosa
da darle del messere, Cosa dispregevole-Cose stravaganti,Jantastiche, assur
de, Fuor dell' uso comune o Incredibili
Questa una cosa che zoppica, cio Che
non va bene , che pende a qualche vizio.
WAllRAR-o MADURB, v. Maturare; Far
si maturo , 11 venir de' fratti a matura
zione.
MAUnn DE L'ITA, V. VAREZE.
n vi /un DE ix BIAVE , Biondeggiare ;
Sbi'avire.
> MAUBB QUALCOSSA , detto fig. Matura
re, Fare alcuna cosa con maturila di con
tiglio.
COL TF.lllM. B'CO LA PAGIA SE MAIIKA LE

KESPOLB, V. PACIA.
MAURO o MADUAO, add. Maturo; Matu
rato, dicegi dell'uva e d'ogoi frutto ridot
to alla 6iia perfezione. Immaturo o Prema
turo il suo contrario MBZO MAUBO ,
Abbozzaticcio. V. VAREZB.

OKO MAUBO , Maturo , cio D' et adul


ta.
ET HAUBA, V. ET.

Di CHI CASTU PAUBA? DB LA CATA MAl-

A? Maniera fini, che alcune donne so


gliono dire ad un fanciullo timido o periteso per incorarlo; ed come se si dices
se: Di chi hai tu timore? Della gatta che
dorme ?
MAZDEGO o MAZBNGO , ( coli* i dolce)
add. FBJT MAZADBGO, Fieno di maggio,
Segato in maggio FORMAGIO MAZENGO
o MASB.VGO , Formaggio maggiatico , Fat
to in maggio, ondi- si crede che riesca mi
gliore.
MAZAGHV, Voce plebea , V. MAGAZ.Y.
MAZAGHENIR, V. MAGAZENIR.
MAZEGA, add. Maggese o Maggiatico,
Campo lasciato sodo per seminarlo l'anno
vegnente.
MAZEG\R ( colla r dolce ) v. Voce agr.
Mettere in calora un campo. V. GRASSA
e INGRASSAR,
i
MAZENGO; Lo stesso che MAZADBGO. V.
MAZENCO ora voce da' nostri maggiori
mollo usala ancora nel sign. di Grande ;
Magnifico; Madornale; Principale
QUESTA XB MAZBNGA , Questa e col mani
co, cio Cosa straordinaria, Non pi sen
tita GUSTI M vzs.vr.Hi , Gusti matti, cio
Sciocchi.
FARGHENB USA MAZBNOA , Farne di
marchiane o di sonore , cio Rumorose,
strepitose.
BOTE IEAZE.VGHE, Bas tonate maiusco
le, detto per isclierzo , Percosse o Colpi
di santa ragione, Grandi.
MAZO, s. m. (colla z dolce) Maggio , V.
MAGIO.
TETB DE MAZO , V. TETB.
IMPIANTAR BL MA/O, Piantare il maio,
dicr>i a quel Ramo d'albero elle i conla
dini in alcuni luoghi piantano la notte di
calcndi Maggio avanti ali' uscio delle loro
innamorate, pieno d'orpello e di nastri,
per allusione al futuro matrimonio. Pian
tare il maio lo disse poi il Casti in sentim.
uiri.il. La sposa vi fu a mezza nona, e
questo giovane lavor il suo terreno che
era stato tanto maggese, come gli piac<jue. V. MAZEGA.
MAZOR , add. Maggiore. EL IIAZOR
COWSEGIO, II maggior Consglio Et
FRADZLO M AZH , II maggiornato.
MAZORANA ,-s. f. Maiorana e Maggiora
na ed anche Persa o Sansuco e Amaraco, Erba odorifera e conosciutissima e una
volla assai pi coltivata. Dicesi anche Per
sa gentile. I. imi, -o la chiama Origanunt
Maiorana.
MAZORE!VGO,e anticarri. MA z CHEA-TE ,
add. Maggioringo e Maggiorente, L'uo
mo principale, furilo ih copra gli altri.
Maggioringo della Lolla } diceei in lin-

545

A CHI 71A.sk LA MAZZA, A Clll't, PAWD-

LO, V. PIASER E PAMJLO.


DAR zo LA KAZZA , detto fig. Far la giu
stizia o la ragione colf asce o colf accet
ta, Decidere all'ingrosso.
MAZZA e MAZZTA , in T. di alcune ar
ti, si dice ancora nel cign. di Sastone o
Bastoncello cilindrico.
MAZZA , add. Ammazzato , V. AHAZZ.V.
MAZZAGATI , s. m. Maitagat, Picco
lissima pistola.
MAZZAGMAO , Idiotismo della bassa gen
te, Peggior. di MAZZO , V. MAZZA.
MAZZAMENTO, s. m. Am mozzamento;
Uccisione ; Interfezione.
MAZZAMENTO DEL PARE o DE LA MARE,
Parricidio, Patrie idio e Matricidio; 1,1.
LA MCGIR, Ussoricidio; I>EL FRADLO,
Fratricidio , D' uw PUT)JT , Infanticidio.
E quindi Parricida; Patricia ; Matri
cida ; Ussoricida; Fratcida o Fratrici
da; Infanticida, gli A utori di tali misfat
ti.

MAZZAPEOCHI, V. in DB o.
MAZZAPORCL1, s. m. Scannaporci,
Colui che ammazza i porci.

MAZZARj v. Ammazzare ; Uccidere.

544

MAZ

Macellare, dicesi l'Ammazzare le be


stie come i buoi , i vitelli ,- Scannare di
cesi di alcuni altri animali da macello.
MAZZH UNO, dello g. Ammazzare una,
Tale Risi ili-care , Infastidire , Appuri. ir te
dio, Riuscir molesto Tagliar altrui le
gambe, Impedir ravviamento, l'esito di
che che sia ; ovv. Disanimare; Scorare;
Avvilire.
. MAZZ.'VR u.vo , dicesi esageratamente del
Sopraffare o Soverchiar con parole Co
O.UELB O CKIACOLB EL M'HA UAZzX , '""

quelle sue chiacchiere mi ha sopraffatto


o soverchiato o avvilito e simili.
MAZZB co OSBLI co UVA SCHIOPSTDA,
o isr T' UNA VOLTA , detto fig. Macinare a
duepalmen, Guadagnare colla stessa co
sa o col modo slesso doppiamente.
MAZZH LA BAIA, T. di Giucco, Ammaz
zare^ vale Prendere con caria superiore
le carie inferiori dell'avversario, ma pi
parlicolarmenle diciamo del far propria
la bazza pigliata dal compagno, come nel
giuoco dell ombre , ed anche nel tresette.
MAZZ\R L* OCHIO , Velar T occhio , Ad
dormentarsi leggermente.
MAZZARSB u.v PER L'ALTRO , Trauccidersi, Ammazzarsi gli uni cogli altri.
MAZZABSS IN T'CNA COSSA, Ammazzar
si in cke che sia, Affitta-arsi assai. V. SGOBABSB e S.\OMBOLARSB.
MAZZBMO u.v TURCO , Locuz. di gergo ,
introdottasi verisimilmente nel tempo in
cui i Veneziani erano in guerra coi Tur
chi, e voleva dire, Facciamo un brindisi.
JMAZZASTE , (coll'e larga) s. m. Ammazzasette, che anche dicrsi C
Itone;
Bravaccio; Smargiasso, Uomo che fa il
bellumore ed il prepotente.
MAZZASBTB E STRUPIA QUATORDESB , dicesiper derisione di alcun bravaccio, gli
vuole ammazzar bestie e persone, Quan
do alcuno si vanta di voler far gran bra
vure, e non si stima allo a farne veruna.
V. BULO e
M AZZGA , add. T. agr. Novale , Aggiun
to di quel' Campo che dopo un dato giro
di lavori o coltivazioni , si lascia in ripo
so , che dicesi anche Maggse.

MAZ

MED

. FAR MAZZETI, Ammazzatore.


MAZZIR, *. m. Mazziere, Quegli ,!,'.
destinato * sorvegliare al buon audamento delle feste pubbliche.
MAZZIB DE r.r. pnoCESSiojr , Ramarro,
li chiama Colui che regola la marcia del
le processioni.
MAZZILA , i. T. de' Cesellatori , Maz
zetta , Sorta di martello grosso da Ccsellatori BATEB A MAZZILA , Battere^ a
mazzetta , il Battere che fanno coloro
che lavorano figure, vasi o altro di piastra
d' argento.
MAZZO, i. m. Mazzo, Piccola quantit <!i
fiori o d'erbaggi o coe simili legate insie
me Finteria dicesi quella Verxnra che
'aggiunge ad un mazzo di fiori per farlo
pi vago e pi fornito.
MAZZO DB CARTE DA zoGo , Mazzo di
carte; detto altrimenti per ischerzo Libro
o Libriccino del Paonazzi o Libro del
quaranta.

MAZZOCOlA , add. Maztocchiuto; Pannocchiuto , Dicesi d' ogni cosa grossa in


punta quasi a guisa di pannocchia.
MAZZOLA, s. f. Mazzuola, Piccola majza.
MAZZOLA , detto in T. de* Pescatori val
ligiani , Mazzuolo, Specie di Maglio d'el
ee di forma quadra ed alante, con lungo
manico di cornio, che serve per battere
le teste de' cannicci onde affondarli nel
fango e fare il cannaio per la pesca. V. Co-

MAZZO DB CHIAVE, Fascio di chiavi.

MAZZO DB RADICHI o d'altre erbe, Mazzocchio e Tallv.


MAZZI, detto in T. di Stamperia, Maz
zi, Quelli che servono ad impiastrar d'in
chiostro le forme de* caratteri Mastio
o Manico , dicesi al Legno che terre da
manico dei mazzi.
CHIAFAB A MAZZO COKE i SCOTOLI, Pren
dere a mazzo ; Confondere Mi wo soie
DA CHIAVAR A MAZZO , Io non san da pren
dere a mazzo, cio da Confondere cogli
altri CHIAFB A MAZZO , si dice ancora
del Prendere alf imbracciata o alla con
fusa, vale in un fascio, confusamente.
POBT\R A MAZZO , dicerasi sotto i Veneli all'ammalare (e proposizioni, cio
Proporre cumulativamente alla decisione
del Senato molte cose in una volta; Far de
cidere molte proposizioni con una sola ro
tazione: inteuderasi per di piccoli affari
non soggetti per arrentura a discussioni
e gi prima ventilali nella Consulta de'
Sari. Quindi dicerasi comunemente ,L
TAL AP\B VA A MAZZO , e BALOTB. BL MAZ
ZO, V. BALOTB e CONSULTA.
TaovXn FOHA DBL MAZZO , Scc-Iirr<;
*TT

MAZZTA, -.(. MAZZETA DE AZZE, Matassetta o Matassino di accia ; Gavetta.


MAZZTA DE CORDB DA MUSICA, Gavetta.
Il mazzo contiene 3o. corde e la Mazzetta
quindici.
MAZZBTB DA MERLI, Piombini, Legnetti lavorati al tornio; ai quali s'avvolge re
fe, et etc, per farne cordelline, trine, giglielli ed altro.
MAZZTA , quasi MAZZBTO diminnt. di
Mazzo, detto fig. chiamasi ne' nostri Ergasloli , il Danaro che si risparmia o si
tottrae ogni giorno dalla mercede ({'Con
dannati lavoranti,e che ragunasi per esser
loro dato al termine della pena. Sotto que
sto signf. polrebbe dirsi Gruzzolo o Gruzzo, che Quanlit di danari raggranel
lati o ragunali a poco a poco.
MAZZTO, .m. Mazzetto; Mazzatello; Mazzolino ; Mazzuolo, Piccolo maz
zo di che che sia. Mazzolino s'intende as
solili. di Fiori.
MAZZTO DB ZABIBSB, Incannata.

>

'

Irasctgliere.

MAZZCA '

MAZZCOLA / s. f. Capocchia i Maz


zero , Estremit di Mazza o bastone 'che
sia pi grossa del fusto. Bastone pannocchiuto.
MAZZCA DB CATBLI, Mazzocchio, dice
si propr. di Quantit di capelli legati tut
ti insieme in un mazzo. E s'appropria ad
ogni altra cosa simile.
MAZZCA DB TBSTA , Testa; Mazzoc
chio , Dicesi tanto della testa grande d'un
uomo , come per iperbole della Far dpi
pene , di cui anche si dice Mazzapicchio
o Membro pannocchruto.
MAZZOCHE DE GAMBB, Mazzuole o Gam
ie mazzuole, T. di Mascalcia, Diconsile
Gambe del cavallo che sono divenute ton
de ed enfiate per eccesso di fatica.
MAZZOCHB DA CORDONI, T. Fam. Maz
ze, -Specie di piombini di legno ma pi
grossi, a'quali s'avvolge refe o simile per
far cordoni.

GOLBAA.

MAZZOLA DA LUT , Scotola , cio Quel


legno col quale si rompe il lino o il cana
pe prima di pettinarlo per cavarne le li
sche. E quindi Scotolare.
MAZZOLO, s. m. Mazzuolo, Martello di
ferro semplice col manico di legno duro,
con cui gli Scarpellini e gli Scultori lavo
rano. V. MABTEUXA.
MAZZON, i. m. Mazzogrosso, Gran maz
zo.
MAZZON, detto in T. de' Tornitori , lo ~
tesso che PIBGAZZA. V.
MAZZNA, s. f. Pestone, Pestello gran
de, Arnese da dirompere. V. MAZZA.
MAZZt'CO, s. m. Voce aut. detta [melaf.
per ZUCA e quindi per Testa.
DAR SUL MAZZUCO , Dar sulla testa.

MAZZUCN, add. Capanone, Agg. d'uo


mo duro d' intelletto , di poca capacit.
Dicesi ancora Capocchio; Bietolune; /.':zocone; Scorzone; Babbaccio; Bue', Buac
cio.
MEA Vacarla A MBA , Venir afferri ;
Venir a conclusione:; Convenire.
TBGNR A MBA , Tentr uno pe' capelli ,
Tenerlo dipendente Darpasto o pastu
ra, vale Pascer altrui di speranze.

TIRH A MBA , Tirare o Recar acqua al


suo mulino, Tirar tutto per s.
CREPA SCUIATA, L'XA DA VBGNR A MBA,
A suo marcio dispetto io va' che laci il
manipolo , cio Che si sottometta.
MECANICAMENTE , avr. VIVER MBCANICAM BITTE , Viver di limatura , Vivere
industriosamente con ogni poco di cosa.
Vivere ristrettamente, miserabilmente ;
Mangiar male.
MECHIE e MBCHIATI, T. de' Pese. V. in
ClEVOLO.

MEDA, (coll'e larga) V. META.


MED\GIA , !. f. Medaglie , si chiamano
Quelle monete antiche Romane, Greche
Eli usclie etc. che si conservano dagli an
tiquarii , Medaglie sono pur detti que*
pezzi di metallo coniato che si fanno per
onorare qualcuno o per celebrare qualche
pubblico avvenimento; ed anche Quelle
che si danno in premio dalle accademie,
dai collegi eie.
MKDAGIA co LA TEGNA, Medaglia intar
tarita , cio Coperta di tartaro.
MEDAGIA, dello fig. e per ischerzo a per
sona , Anticaglia, diccsi per derisionedi
Donna vecchia , ma specialmente di Quel
la die vuoi comparire.
RoVEBSO DB LA MDAGIA, IlrOVCSCO del
la medaglia, Quando si vuoi moslrare i{
rovescio o il contrario di che cke sia.

MED
'

MEG

DlLBTANTB DB MBDAGIB , Medaglista,

"Chi raccoglie o stadia medaglie antiche ,


he dtcesi ancora Antiquario.
MEDAGIA
1
3HEDAGILA / s. f. Sono nomi aggiun
ti che danno i pescatori al pesce Fravolino. V. ALBOBO.
MEDE e MBTB, Voci antiche, e s'intende
i fall piantati nella Laguna per segnare
i canali a regola del cammino delle bar
che , Meta, Termine.
UIDEGA o MIEDBGA , s. f. Medichessa ,
i..i femmina del medico.
MEDEGAR , . Medicare e Medicina.
TORNXR A MBDBGn , Rimedicare.
MEDICARLA , Medicare , detto Og. naie
Rimediare ail alcun male gi fatto - che
anche dicesi Ggur. Ripescare le secchie.
LA XB U.V POCO MBDBGDA, detto 'ili. fig.

La cosa alquanto temperata o contem


pera ta, cio Moderata.
MBDBGA&SE COL PBLO DEI ALTRI, V. PBw>.
MEDEGHTO, s. m. Mediconzolo ; Medicastrone ; Medicai tremolo i Mediconzolino ; Mrdicuccio ; Succiamalati. E'
non saprebbe trovar il polso alle gual
chiere. V. M BOSCO.
HDEGO o MIBDBGO, *. m. Medico.
MEOEGO DB VAGLIA , Medicone , Bravo
medico.
MvDEGO DA OCHf, Oculista, Quel Me-

dico chirurgo che s' applica alla cura del


le malattie degli occhi.
MEDEGO DA BUCASTE o MEDECO MIN
CHIN, Medico coglionico; Medico da suc
ciole, da borse, da fieno, Da poco o da
nulla.
MEDEGO DE LE BESTIE , Veterinario. Dir
cerasi prima Mulomedico.
MEDEGO DBI CANI , Canottiere , Colui
che governa i cani.
CEHC& BL MAL COKE I MIEHKr.ni , V.

MAL.
EL MBDEGO PIETOSO FA t.4 PIAGA VBRGO-

G.\OSA o VERMINOSA , // medico pietoso fa


la piaga puzzolente; La madre pietosafa
il figliuolo tignoso, e Tale che Spesso nuoI
L."
J I
.ce la
soverchia
dolcezza.
< . ii ni; .-: EL MIEDIGO DOPO MORTO , //

soccorro di Pisa o di Messina , Soccorso


fuori di tempo. V. PALUBLO.
MEDEGTO, Medico dello Spedale o del
la nave. V. CELESTE.
MEDEMAMENTE, av. Medesimamente;
Medeiissimamente; Medesimo; Stessa
mente ; Del pari, Parimente.

L' HA VISTO LU MEDEMAME.VTE , LoCUZ.

batsa, //-i veduto anch' egli; /' ~ ' mede


simo ha veduto; Fide anch' egli co' pro
prii occhi.
L' VENUDO LU M KIT M i M K \ i > . Anch' egli ci venne; e s'intende in mia o in nottra compagnia.
M Kl > ! ! MO , Medesimo Medcsrno, s'usa
poeticamente.
So QUEL M EDEMO, San qul desso, La
stessa persona.
SUL FATO MEDMO , Sulfatto o Nelfattualjf.delfatto j Nel punto delfatto

44

MEL

345

Ve CEBI SOLFATO HE DEMO, Poi stesso era


vate presente olfatto, aitante testimonio
del fatto.
MEDESNA (colla s dolce) s.f. Medicina.
MEDIGHEFO , Voce fam. e donnesca.

E MEGTO cvatl CHB GNEXTE, Egli o me


glio tale e quale, che senza nulla stare.
Pii; MEGIO CHE POSSO , Al meglio eh' io
mi posso o che mi sappia , Nel miglior
modo possibile.

l'i. > CHE STA SUL MBDICHBFQ, Dolina

XB MZCIO UNA VOLTA CHE MAI , me


glio tardi che mai.
XB MBGIO SU\R CHE TOSSBR, V. SuXg. '
XE MEGIO U.V MOCOLO, CHE ANDtt I.V LE-

cerimoniosa , Che sta sulle formalit.


MEDICINA , add. VIN MEDICINA, Fino me
dicalo o Medicinato.
1UDOTO, s. m. Idiotismo di chi non sa
dir Metodo; e direbbesi per corrisponden
za M iltdio, Voce bassa.
MEGALO (dal Greco Meglos Grande)
dicono le nostre Donne volgari al Cclriuolo ( CUGUMERO ) grande ingiallito e matu
ro.
MEGIARA , s. f. T. agr. Stoppia o Seccia
del miglio, Quella paglia che rimau Del
campo sulle barbe del miglio segato.
MEGIARNA, s. f. Migliora, Pallette
piccolissime di piombo per caricar gli archibusi e uccidere gli uccellini.
MEGURLA oMBGiARNA,s. f. T. Ornit.
Strillozzoo Spicchieronee Braviere, Sor
ta d'Uccello di paretaio, simile in gros
sezza al Frosone , di becco per pia sot
tile e del colore del Tordo. Linneo lo chia
m Emberiza milliaria. Nel Vicentino
detto BRUSTOL* e FisTN,e nel Frinii Ve
neto PBTS. Quest' uccello frequenta i luo
ghi paludosi e vallivi presso ai fiumi; va' a
torme numerose; e si posa in terra fra l'er
ba delle paludi come le Allodole ; la sua
carne buona ma dura,
MEGIO (coli' e larga) avv. Meglio, Pi
bene.
A.NI>XR DB BEN rx MBGTo, Prosperare ,
Migliorare; Andar di bene in meglio.
E MEGIO ESSEH FEBII CHE MORTI , OVT.
\! HEGIO LA PAURA CHE i* ANGOSSA , Egli

meglio cascar dallajinestra che dal let


to; Egli meglio cader dal pie che dalla
vetta; Meglio vicino da presso chefra
tello da lungi.
XE iin.i.i Avn DO SOLDI DB COGIN IN
SCARSBLA, V. COGION.
XB MEGIO ESSER TESTA p'ApfGUBLA, CHE

COA DE STURIN, Egli meglio esser ca


po di lucertola che coda di drago: Egli
meglio esser capo di gatto th coda di
Icone.
MEGIO POLENTA ACCASA SOA , CKB ARO-

STO A CASA D'ALTRI, E meglio una fetta


di pane a casa sua , che nelf altrui ab
bondar di ricchezze.
Mi NO CERCO DE MEGIO DE QUEL CHE CO,

Talvolta il meglio guasta il bene, detto


per significare che l'uomo possibilmente
quaggi felice quello che si limila al pre
sente.
MEGIO INVIDIA CHE COMPASSION, me
glio esser invidialo che compassionato.
MEGIO UN VOVO ANCUO CHE U.VA GALI-

WA DOMAI, E meglio un uovo oggi , che


una gallina domani; Meglio fringuello
o pincione in man , che tordo infrasca,
-\u lasciare il certo per l'incerto / .;
di- un boccone e cento guai, Prov. di Chi
per un picciol bene presente noli cura un
gran male futuro.

TO A SCURO , dello Cg. che vale Meglio


avere un marito, qualunque sia, che non
averne alcuno.
EL FARIA MEGIO A TASBH, Farebbe 'I su
meglio a slarsi zitto.
LASSAR SUJL MBGIO , V. LASSAR.
SB NO TI e \ DE MBGIO , Se tu non hai
altri moccoli^ cio Se tu non hai altro as
segnamento, cos' alcuna migliore.
CoNOSSO BL MEGIO E PO ME TACO AL PE-

zo, E' veggio il meglio ed al peggior m'ap


piglio.
MEGIO (coli' e larga) Nome comparativo,
Meglio; Migliore; Pi buono.
PER VOSTRO MEGIO COMPIASVB DB ANDAR
VIA , Per vostro migliore compiacetevi di
andar via.
EL MBGIO STA IN FONDO , / pesci grossi
stanno alfondo, II meglio per lo pi vie
ne .in fine.
VOLEU DB MEGIO? Volete di pi?
MEGIO (coll'e serrata) s. m. Miglio, Spe
cie di Biada minuta notissima , naia da
una pianla conosciuta da' Sistematici col
nome Panicum miliaceum.
MEGIOLRA, V. MEZOLBRA.
MEGIRA , s. f. Uccello. V. BEGIORA.
MEG10RAMENTO, s. m. Miglioramento
e Mfgltoramento, cangiamento di bene
in meglio.
Miglioramenti, si dicono li Ristori o
Bonificazioni che si fanno nelle campagne
e nelle case. Alcuni han cominciato ad usa
re la voce Migliora , ma arbitraria.
MBGIORAMENTO, detto per Anguilla gros
sa , V. BISATO.
MEGIOR\R , v. Migliorare o Megliorare.
MEGIOHR CONDIZIN o RASON, Inforzare
il suo slato; Inforzar le ragioni.
MEGOL\RIA , s. f. T. de'Tessitori, Crestella , e pi comun. Crestelle nel nume
ro del pi, Regoli d' nna intelaiatura che
servono a fermare i denti del pettine nel
telaio. V. FILZA.
MEGOLTO, V. GOMBINA.
MELA (coll'e larga ) s. f. Dicesi comune
mente quella Slecca di legno che usa l'Ar
lecchino. Quindi della famil. e per ischcrzo, significa Brando; Spada; Striscia;
Coltello lungo,0gni arma bianca da pun
ta e taglio che porta 1' nomo a difesa proria o ad ornamento- Draghinassa, vale
pada , ma voce di scherzo.
STAR su LA MELA , Star sulle bravate
Star punta apunta, si dice di due che
stanno mal d'accordo insieme e sempre
contendono e contrastano.
MELA , in altro sign. Racchetta o Lacchetta , Strumento col quale si giuoca al
la palla o simile , fallo di corde di minu
gia tessuto a rel-Mestola si dice quand'c
di tavola.

346

MEL

MELAMPA, Aeg. a Donna, Impacciata;


Inciampata; Imbarazzata, Imbrogliala
l.n che 'In- sia.
In altro sign. Baderla; Monabaderla;
Mona merda ; Mona poco fila , Buona a
nulla.
MELANZANA, s. f. Melanzana o Melai*
grana e Petroncianao Petonciano, Pian
ta nota che si coltiva annualmenle negli
orli ; i Sislemalici la chiamano Solanum
Melongena.
MELAR, v. Immelare, Dar tapx>re di me
le , o Condir di mele.
MELAZZO, s. m. Melassa, chiamasi QuelIn parie fluida consulente dello sciloppo
che si ha dallo zucchero dopo li slato
raffinalo,
MLEGA, s. f. Saggina ; Melica o Mel'liga o Miglio indiano, Sorta ili grano mi
nuto che si semina annualmente, la cui
pianta % detta da Liuneo Botckus Sorghum. V. MBLBGABO.
PAI DB MBLBGA, Pane di saggina
FAN M i.-j co LA xSLEGA , Pane saggina
to.
MELEGHEK o MBLBGABO, s. m. Voce agr.
'Sagginale, La pianta della saggina, che
dicesi anche Canna e Culmo della sag
gina.
MELENSAGINE,s.f. Flemma; Lentezza1,
Lentore; Ungerlo adagio, Si riferisce a'
discorso e vale Tardit affettata o natura
le nel parlare. V. MELENSO, GNEGNEO e
SMORFIA.
MELENSO, add. Melenso o M ilenso, -iu
te in buona lingua Sciocco e Balordo, del
lo dell'Uomo; ma noi lo diciamo uri sign.
di 'Flemmatico, riferilo per lo pi ad un
parlare lardo e quasi slrascicalo , conlrario ad Aflbltnto o Avventato.
I'.VM.MI MELENSO, Parlare o Favellar
collo strascico, si dice di Chi allunga trop
po le vocali o ribalte le illabe o replicale
parole nel fine del periodo.
MuLENSo-allrcsi diciamo per Agg. a Per.sona, nel sign. di Svogliato; Maainconico, Di irislo umore.
MAH MELENSE, maniera anU mei. che
va riferita alla persona, e vuoi dire Tar
do; LI-I! i". PigroMani benedette il suo
contrario.
MELO (coli* e larga) s. m. T. Agr. Melunie, Specie di nebbia velenosa e adusi*
che assai nuoce alle vili ed alle messi.
MELESSO , add. ( che suona Mezzo lesso)
dello per Agg. a Persona, Insipido; Sciac
co; Sgraziato; Svenevole; Freddo, e si
riferisce alle maniere 4li conversare e di
parlare. II suo contrario " Detto', cio Di
spiriti svegliali. V. LESO add.
M ELIA , s. f. Melia ; Pcrlaro; Alier df
paternostri di S. Domenico; S icomrofal
so del Miiltioli. Albero detto da' Sistem.
Melia Azdarach ed anche Pseudo Sycomorus. Ne abbiamo anche nel nostro pub
blico giardino. Quesl' albero nalivo del
la Siria e naturalizzalo fra noi. I frulli han
no una polpa fetida disgustosa creduta venrfira. I noccioli sono forali nell'asse r.l
hanno cinque cestole le quali coulcngono

MEL
altrettanti semi ; lavali in acqua per* e
purgati dalla polpa, servono per fare co
rone e rosarii , donde il nome di Poter
nostri.
MELFA, Agg. a Femmina, Schifiltosa a
Schifa; Riti-usa, Ripugnante , Spiacerole , Che sdegna ogni cosa Diceci anco
ra nel sign. di Bilicata, cio Di genlil
complessione.
MELISSA , s. f. Melissa , Piania annuale
che si coltiva negli orli, e di cui si cono
scono diverse specie. La principale e pia
ordinaria quella detta altrimenti Cedro
nella o Cedornella e Citraggine o Melacitola, Se ne fa per via di distillazione
un'acqua che si dice Acqua di melissa.
La pianta stessa chiamasi da Linneo .'.'.
lista ofjicinalis.
MELMA, s. f. T. de' Pese. Melma o Bel
letta, Propr. Terra eh' nel fondo delle
paludi de' fossi e de'Gumi, ma s'appro
pria comunemente al Fango.
t : .M '! i DB MBLMA , dello mei. Spilungone; Ciondolone; Tentennone; Fuseragnolo, Agg. a Uomo lungo di statura
e magher. Melma, villaggio sul Sile , ha
un campanile lungo e strello: donde il no
me vernacolo.
MELODA, . f. Flemma; Tardit ; Len
tezza. V. MBLBNSAGINB.
Uno TI ro MELODA , Uomoflemmatico,
tardo, fatto adagio. V. MELENSO.
MELON , s. m. Popone, Fruito notissimo
del genere de' Cocomeri , detto gi lalin.
Pepo o Melopepo, dai Sislemlici (.'../.mis Melo.
Il Mellone propriamenle dello o Popo
ne <f Egitto, ch'era una volla coltivalo
come oggid il Popone, ha i frulli falli a
fuso , di color verde pallido e senza spic
chi , di sapore bens simile al popone ma
pi scipilo , e di cui quasi spento il se
me , chiamalo da' Sislemaliri Cucumis
Chate. Non dunque a confondersi il Po
pone col Mellone;sulla qnal differenza an
zi leggiamo in un Sonello del Burchiello,
fa di comperare un buon popone i fiu
talo, ch'ei non sia zucca o mellone. Ab
biamo anche dal Mellone la voce Mellonaggine, che vale Scipitezza , grossezza
d'ingegno.
M 1 1.-. > BACBbu, V. BACHBI.
FATOAMBL>.Y, Spicchiuto, Fatto appic
chi. Palla spicchiuta.
QUBL DAI MBUHVI, Poponaia, Quel i-Invende i poponi.
MELN, dello per Agg. a Uomo, Mel
lone, vale Sciocco, Scipito, Di grosso in
gegno.
NASB ST' ALTBO MBLON , Maniera antq.
mei. per voler dire ni, sentite quest'altra
marchiana eh' io va' raccontarvi.
MELNA, s. C Coccia; Coccola; Cocuz
za; Cipolla, la Tcsla. V. MBLOXBA.
TAGIB LA MELONA A QUAtcb.x , Tagliar
la cipolla o la coccola ad alcuno, Tagliar
gli la testa.
MELONCN, s. m. Poponcino.
Poponciio indiano o Popone di Geru
salemme o Poponcino di Napoli, iii.unaci volgarmente una specie di Popone pie-

MEN
eolissimo, il cai frutto della grandetta
d'una mela o di un'arancia, ed odoro
sissimo. 1 Boia ni i lo conoscono cui nome
Cucuatit Dudaim.
MBLOKGW DA DO FBTB, dello furbesco,
le Natiche, il Culo.
MELONERA , i. f. Poponaia , Luogo pian
tai di poponi. Mettanolo si da per voce
agronomica nel Vocabolario del Gagliar
di. Se il luogo piantato di Cocomeri (Aircenni ) direbbe Cocomeraio. \. AnrcoBIERA.
MBLOITBBA , dicesi anche fignr. per MBLONA V. Arsa QUALCOSSA PBB LA MELOWBBA , Avere un cocomero in corpo , vale
Avere alcun dubbio che faccia restare so
speso o timoroso. Aver il cimurro ; Aver
le lune o la paturna.
VAII DA 81 OH* i GJTENTE PBB LA MBLO-

>FI\. detto lig. Guardar se siavi gual


che racimoletto da spiccare. Che che sia
da raccogliere , da trorare ; Qualche van
taggino o ripicco, qualche giunta.
MEMINI, s.rn. Voce Ialina, Tientammentf,
vale Un ricordo di mano, una percossa ,
una guanciata eie.
DAR u.v KBxnri rao BBCOBDOB, Dare un
ricordo, un <i/U<unmente,cioUn colpo,
un pugno.
MEMORIA, s. f. Memoria.
MBMOVIA DBBOLF. , Memoria labile , deIole; Memoria infievolita, infralita
BOWA MEMOBIA, Memoria fedele, pronta,
felice.
A MSMOBIA D' 1 1 M r. \ i , A di de nati.
MlO FABB DB BO\A MEMORIA , MO Pa
dre di buona memoria, cio 11 defunio
mio padre.

VBGNR A MBMOBIA, Venire o Tornare


avanti, Ricordarsi.
DAB UNA MEMORIA , Dar un memoriale,
Per contrassegno di memoria o per ricor
dare.
MEMORI\L, add. Voce anliq. Ricordevo
le; Memorioso.
MEMOR1AZZA , s. f. Memoriona , Voce
da scherzo, e vale Gran memoria.
MEMORITA, s. f. Memori uccia , Picco
la memoria.
MEMORITA, Piccolo memoriale.
MEN\DA, . Menata; Menamento; Menatura; Dimenamento.
MBNIDA DB PENA, Tirata di penna, Se. gno qualunque fallo colla penna.
MB.VDA DB PEDINA, V. MOSSA.
MENADITO, V. AMEXADBO.
MENAL, . m. T. Mar. Tirante o Mena
le, chiamasi la Corda che si passa nei pa-0
rauchini per tirar i pesi.
MENALORBO, s. m. Lanternone, chia
masi da' Ciechi Colui che gli guida quan
do tre o qnatlro s' accordano andare in
sieme.

MENAMENTO, s. m. Menamento o Di
menamento.
MENAR , v. Menare, Condurre da un luo
go all'altro.
Menare, diccsi per Dimenare, Agita
re e per Mescolare , Mestare. V. MISSIB
LA PAELA, V, in PAELA.
^^^

MENAR A COLA QCALcbWjderto fig.Szpcr


far da maeitro ad alcuno In altro signif. Aggirare o Rigirare alcuno, Ingan
nare.
MENAR ATORNO QUAtcinr, V. ATORNO.
MENAR A TORZIO , V. TORZIO.
MENAR BOW , Menar buono; Dar per
concesso.
MBN\R BL CULO CAXIKAND, V. CULO.
MBN\R LB GAMBE, Sgambettare, II di
menar le gambe stando a sedere Me
nar le seste , detto fig. Tale Camminare
velocemente
MENAR .SPUZZA , V. SPUZZA.
ME.YR LE ZATE, V. ZATA.
MB.\XR i ZORNT, Passare i giorni, la vi
ta, Vivere.
MBN\R LA BOA ni VA, V. BOARINA.
MENAR LA COA, V. COA.
M F.\\ LA >tAN , Tener la mano ; Gui
dar la mano , Quando s' insegna a scrivc.re,
MENAR o MISSIAK LA POLBXTA, Menare,
. Tramenare o Mestare la polendo o polen
ta
CHI SA MBGIO MENAR LA POLENTA LA
MK..V\. prov. Min, (|. l'In ha mestola in ma
no si fa la minestra a suo modo, cio Chi
comanda o Chi pi pratico degli altri,,
fa le cose a suo- modo.

MENAR LA PORTA ATORXO , Menare il


can per F aia; Star colle mani in mano;
Baloccarsi ; Donzellarsi, Oziare Far
pilastro o pergola, Star fermo senza ope' rare:

MENAR LA TBSTA, Scrollare il capo ;


Scuoter la testa.
MBNAH o RBMBNR UNO PER BOCA , De
trarre;. .Mormorare; Sparlare d* alcuno.
MENAR QUAJ.C;.Y PER BI NASO , Menar
'per lo naso, vale- Aggirare , Abbindolare
alcuno LASSARSB MENAR PB EE NASO o<
' MENAR A. TORZIO , Lasciarsi aggirare co
me un arcolaio; Farsi girare come un pa
lo; Lasciarsi levare in Barca.
MENASSE, Dimenarsi; Diguazzarsi,
Agitarsi colla persona , Muoversi;
ME , i -, .- TROPO , Atteggiare , Muover
si troppo parlando e gestendo.
MENAR VIA w.vo, Arrestare alcuno; Im
prigionare alcuno.
MENAR za A. CAMPANE DOPIB, Menare^
Zombare o Zombolare a mosca cieca ;
Sonare a martello , Suonare a doppio ;
..Sciorinar colpi , mazzate, ceffate, caz
zotti In altro sign. Attaccare altrui un
campanella o Appiccar sonagli ad alcu
no, vale Sparlare d'alcuno icdiscretauienle.
MENAB zo A CAMPANE DOPIE , dicesi ta lora .l'ini. i sentenza troppa rigida e mal
digerita, Dar sentenze af abbacchiala;
Far giustizia colf atce o colf accetta.
VoLTLA , MENBLA O ZIRBLA^ fo/t, '-

volta, dagli, picchia, ripiechia, vale In


conclusione, In somma delle somme.
MBNARLO ( coli' e larga ) s. m. Menatoio, Strumento qualunque col quale simena.
MENARESSA , . C Aeguindolatrice, Che
forma la matassa coli arcolaio o guindolo.
MENARKSSO, s. m. Menante ; Mvnalo-

MEff

MEW

MENAROSTO, s.m. Girarrosto e Menar-

MENELOTO, T. de' Pese. V. Aebw.


MENGHI, Voce furbesca, Bracchi* vate
Birri,
MENO (coli* e stretta) Sincope di MB.VBco, cio Domenico.
MENOLO. DBO MBNOLO, V. DBO.
MENOTO o MRNUBTO^ s. m. Minuetto o
Minuet, Sol-la di danza nobile che lauto
usavasi a' tempi nostri prima del 17 97:
poi andata totalmente in* disuso.
MNOLA, s,L T. de' Pese, (che barb. fu
detto Menolatus e Menomena ) , Pesce
di mare del genere Sparus, e- ne abbiamo
tre differenti specie, come srgue.
MENOLA, prepriam. detta', di' lo Spa
rus Moena di I .ni u. Il suo corpo allun
gato-, stiacciato ai lali, con una macchia
nera per parte , che non ohre'pam in- toh>
ghezza il mezzo piede ; ed i pesce abbotaHante e triviale. Qua'ndto e piccolo cntamasi PO.VT!O o PONTARIL ; dicesi ( AI i/./< ,
. I ILI 1 1, !. . maggiore ; > MBIVOLA , qtrando
sia giunto al suo p/effetto accrescirttent.
MBNOLA SCHIAVA , Pesce eh' ' di colore
pi azzurro sul d'orso ; ed una varie*,
del superiore. Dicesi SCHIAVA perch pese*li per lo pi nei litorali Illirici- detti sebiavonh
M EM. n BIANCA , detta ancora MARITOLA e ASON , .Sparo Smaride, chiamato
da Linn. Sparus Smarif. Qoesto pesce
rassomiglia atto Spara* Moena, ma ne dif
ferisce per alcuni caratteri specifici. Chia
raOrasi anticamente dai Veneziani ZBOLO_
MENTA , s. f. Menta , Erba o Pianta la
biata odorosa ed nrnara, simile al MalTrcalc, che cresce spontnneattiente lungo le
iepi e ne'Inoghi coltivati. I Sistematici ne
distinguono-varie specie: come la M 'ut/' a
syveslris e la rotundifolia , che nascono
ne7 fossi ed hanno odore ftido, simile al
la Menta comune ; la Menino.- viridi* ,
eh' la comune in tulli gli orli, e cheti
distili in acqua odorosa ; la M rii tini piperita (V. LCSVERD*); la Mentha pulegium che trovasi ne' prati umidi, il cui
decollo si prende in Te.
Le prime due qualit- si chiamano in ilaliano Mentastro o Menta salvatica , la
Mentha viridis , Menta comune o d'or
to ; la Pulegium , Pueggm.
MENTE , s. f Mente , dicesi per Memoria
Tenersi a mente ATTOIR DE MENTB
o VIA DE LA MENTE , Cader della memoria,
di mente che che sia VEON'IR IN. MBNTB, Cader in mente, vale Apprcsenlarsi
alla memoria QUANDO M-B VIBN IN MBSTTB, Quando mi s rivolge per C alitinola
trifta idea di (fteifatto o di che che sia

rotto, voce dell'uso.


TIRAR su BLMENAROSTO, Caricare il me*
narroito. Scaricarsi il suo contrario.
JIENAZZO, T. anliq. V. MANAEZO.
MENDA , s. C Menda; Rimendatura ; Rimendo, Congiunzione eli pavti rotte.
Al/. VD A DE LE MO.VDB , T. (li ZeCCa ,

Agguslamentodellemonele.V.M*xT>*Ti.
MENDA poi voce antiq. e vale Difetto,
MENDADRA o MBXDARESSA, *. f. Rimendatrice, Colei eh' esercita l'arte di mendare le rotture de' panniRimendatore dicesi dell'Uomo.
MENO AD RA, s. f. Rimendatura, V. MwfDA.

MENDAR, i. m. o TORNID! DB ZHCA ,


Aggiustatore ; nell'uso pera dicesi l'I i- vi
sore, Colui che nella zecca aggiusta le mo
nete col peso.
MENDR , v. Mendare; Rimendare; Far
menda; Cucire a pelo, Rimendarcun paano intignalo..
MtMi'v r.F. sin-vr tir. , T. di /.! CT.I , livedere o Aggiustare le monete, V. MBKMENDARESSA, V. MENDADRA.
MENDIGOLA o MB.VDCOLA e MBND'JCOLI,.
li i. i ni. iv.vi antic. l'Isola di S; Nicolo, det
ta poscia Isola, di S. Nicolo de' Mendicoli, dove pretendesi che approdasse Ante
nore Troiano. Fu inorigine cos nomina
ta perche abitala per lo pi da poveri pe
scatori, il capo o castaido de' quali chiain.i, ,,- DSE. DEI NieoLOTi, V. Correva per
quella parte rapidamente il fiume Brenta
e fu quindi necessario nel secolo XIII. d
aliarvi un argine che ancora esiste e si di
ce ARZARB DE S. NICOLO. In quest'isola ave
va residenza prima della creazione de'Dogi, un Tribuno, come un altro re n'era
ne11' isola opposta di Olivolo ( S. Pietro di
Castrilo), gi insili uri i nell'anno 80$. Ces
s il Tribuno di Olivolo per la sede Epi
scopale ivi collocata , ma qiwllo di Mendigola conlinuovvi , e quando finirono i
'I rii. imi. assunse il titolo di Castaido ile'
mendicali e poi di Doge: D'agli abitanti
delle dette due isole- Mcmlignla e Olivola
sorsero poi le notissime fazioni de'Nicol"t li e Castellani che si mantennero lino
ai nostri tempi. V. GUEBA DB NICOLOTI E
CASTELAM ,nell'' Appendice.
MENDOSSA , . f. o M Ascosa*, T. de' Beci. i- Coltellaccio, Coltello lungo di lama,
pesante e grossolano, di cui si servono li
Beccai per tagliare la carne.
MNEGA, . (. Domenica, 'Some proprio
di Femmina.
FAR LA MB.VBGA . Locuz. furbesca e vale
Far la polenta.
MENEGBLA ( coli' e aperta ) s. f. Certo
giucco di i-arte che fassi in compagnia di
pi persone, nel quale la Carta prevalen
te col nome ili MENEGHLA il due di *padfc.
MENEGO, Domenico; Nome proprio di
Uomo; In Toscana il volgo il i.-i- Beco per
Domenico.

Mi VIEN IW MENTE. DB DIRVB UNA r.oss \ ,

Mi cade in mente di dirvi eie. COMA VE


VIE v IK MBNTB ? Con interrogativo , Che
cosa vi salta in capo ? Che cosa vi vien
in fantasia-i' Qualfantasia vi vieni? In
atto di rimprovero..
DAR DE MENTE, Tener mente i Metter
Mente, vaglionu Star attente, Far alteuz-toae, Guardare.
DAR MENTE A QUALCOBSA, Attendere;
icoltare; Por mente a che che sa

34&
MEO
Di nth QBA , Atindete a quel ch' io
dicoL Ascoltate.
Dar mente a chiacolx, Dar reta; Abbadare a ciarle. V. I' nuco la.
A VER QUALCUX I! TB LA MENTE , V
ilcuno in quel servizio, Non curarlo.
No VE GO GXANCA IX MENTE , Non VI <fo, cio Non vi curo, Vi disprrzzo; v'ho.
in quell* ultimo ervizio.
MENTIA
MENTIDA / s. f. Mentita; Smentimcltto, Accusa rimprovero di menzogna. Dare o Toccare una mentita.
MENT1D0R, add. Mentilore, Che mentiice.
MENTIDORA,add. itfe/iirc<yliccs dol
a fem mina.
MENTIR, v. Mentir ; Dimeniire, Dir
bugie , Negare.
Mbntb, cabtbrb, Falsare; Falsifi
care Alterare.
Ti MEXTissi la gola, ne menti
per la gola per lu strozza, cio Tu men
ti sfaccialamenle.
MENTO, V. Barbuzzo.
MENTRE , Avv. Menlre; Nel tempo ; Nel
inentre che.
Ix sTo menthe; In quel mextre, lu
questo In quel menlre ; In quelC istante; In quel mezzo; In questo mezzo, vagliouo Inlanto.
MENUAGIA, V. Minuagia.
MENUTO, V. .
MENJO , V. Mixiio.
MEN ISA , s. f. T. antiq. Minuzia.
MexIise, pur Voce anliq. Mumgie
Minuge , Budclle degli aniraali miimli,
di cui fanai le corde di alcuni slrumenli
da suono.
MENUZZO, s. f. Voce antiq. Minuzzolc-o
Minuzzo, Minuta parte dl che che sia.
MENZONAR oxn ("colla . aspra )
. Menzionare; Menzonare; Mento: -ire;
Motivare, Far menzioned'una cosa, No
minare, Memorare.
MEOLA , s. f. Midolla o Medolla ed anche
Entina, a cui pi comunemente diciain
Midollo, e per simil..*rio//ame, Quelk sostanza che trovasi nel centro d'un tronco
e de' rami.
Midolla, chiamati la Grassezza senza.
sensu conlcnuta nellc concavit dlie ossa.
Mela del corno , Gomma, La sreouda scorza dellc corna degli animali.
OsSO WEX DE MEOLA, MtdvlloSO Se.VEA MEOLA , SinidollatO
CavR LA MEO
LA , Smidollare.
Discoaso SEXZA MEOLA,Ietlo Gg. Discoi*so senza midolla, cio enza sostanza.
ANDn A LA MEOLA d' UXA COSSA , dctlO
pure fig. Far analisi d" una cosa; lizzare, Esaminare a fondo.
MEOLO, s. m. T. de' Coslruttori navali ,
Gorglra, Bracciuofo di forrissimedimensioni che si appiica alla ruola rli prua e
sporge dalla slessa sopra la linea d'aequa,
e serre di sostegao di fondauirnto a tul
lo lo sperone.
Al ol, cbiamausi que' Bracciuoli sel-

MER
tili he servono a sostener lo sperone nf
le galee.
MERCA o MarcX, s. m. Mrcalo.
Tre doxb fa nx merca, Trt donnefanno un mrcalo, cio Hanno materia da
discorrerc e H allare come un'adunanzain
di di inercato.
Scomenzael MERC, Atlaccare un mercalo , cio Cuuiinciare un cicaleccio e pi
propr. con donne.
Sora el merc, lo stesso cIicDessoravia , V. Vedi pure Sora h broca', SoRAMARC, BoMARCA.
MERCANTA, s. f. Mercantessa o Mercatantessa.
MERCANTR,v. Voce antiq. Mercantare; Mercalantare , Fare il mercante.
MERCANTE o Marcantb, s. ra. Mercan
te o Mercaianle Mercante in digrosso.
Mercante da rate, Granaiuolo o Granaiolo e Granatino Da cambi , Cambi
sta o Cambiatore Da coridoro , Orpellaio Da drapi de seda , Setaiuoto
Da pero, Vendilore diferro.
Mercante da fia, delto lig. Sofflone ,
Tale Spia Mercaxtb da brustoli.yi o
da FiGHi sBciii, Mercatanzuolo; Mercautuolo; Mercatantuzza di feccia d'asino.
Schiaccia noci e vende i gusci a rtaglio.
da laxa , Lanaiuolo Da
Manzi, Boattiere Da draw, Drappiere, cio Quel che ende a minuto, che
dicesi anche Fondachiere; Panniere; Pannaiuolo e Ritagliatore , cio Che v ende a
rilaglio.
Mercante da quadri, Quadrario Da
9PECHI , Spccchiaio Da stame, Stamaiuolo Da telb, Mercante di teleria.
Mbrcaxte da stocbi,. Scrocchionc, V..
Stochizantb.
Mercante dachiacolb, F'endij"rollle,
cio Colui che space i a frotlole per cose
.
ZoGH A MERCANTE IX FIERA , V. ZoGAR.
MERCANTIL, add. Zoco mercantIl,
Maniera con cui i giuocatori dell' Ombre
s'esprimono per allusione ail un Giuoco
ches'abbiaiu rrwno, rischioso ; tool
dire Giuoco incerto che pu riporsi.
MERCA NTIN Marcawt'ix, s. m. Merca
tanzuolo; Mercatantuzza; Mercalanluccio; Mercantuzzo.
MERCANTIZAR, v.oMa roaxtizr, Mer.canleggiare; Mercatare; Mercalantare,
Traflirare a gnadagno.
MERCANTON, s. m. Mercantone; Mercalantone , Gran mercante.
MERCANZA o Marcanza , s. .zia ; Mercatanzia e Merce , Gli efelli e
le robe che si mercanlano e ei trafficano.
La mercaxza core drio ai przzi, La
mercanzia o La roba va aV ella si spaceia.
Magistrato det cinque Savia la mercanza, era il tilolo d'ona grave Magistra
tura del GoveriK Vneto rappreseritata da
cinque Senatori, la quale soprinlcndeva al
eoiiiinrrcio, rilasciav le palenti mcrcantili , gindicava specialuirnte 1c quislioni
che iutcrcssavauo li suddili Ouoinaui, cd

MER
enivasi al Collegio par votare nella nomi
na de'eonsoli Veneti.
MERCANZ1TA Marcaxzibta, s.f. Mercanziuola.
MERCERETO , V. Marzareto.
MERCOR A , s. f. Termine che osasi da al
cuni per onest, in vece di Merda.
Una mercora , Messtr malan no che ti
colga; Piiente ajfatlo, e vale per Negati
va assolula, No.
M RRCORE , s.ra. Mercoled o-Mercordo
Mercare, come disse 1 Bembo, Nome del
terzo giorno della settiniana, corrolto da
Mercurii dies.
Mercorb GRtsso, Berlingaccino : Berlingacciuolo, Giorno che precede il gi*vedi grasso delto Berlingaccw.
MERCURIO, s. m. Mercurio , detto anco
ra Argento vivo, Sos tanza minrale nolissima.
Mercurio, detto fig. vale Talento, ma
non sodo.
Ragazzo piex de mebctrio , Mercuria- .
le, cio Vivo, impatiente.
MERDA, s. f. Merda; Stereo; Feccia. ,
Gli cscrementi degli aniaali , ma pi di
cesi di Quelii dcir uomo. V. Smbgiazza.
Merda de , Bovina ; Stabbio Dr
CoLOMBi, Colombina De Ccvre e de
Piegore, Pillaccola; Cacela, e se sccca , Polveraccio Merda de osei, Cacherelli, e se secca, Calcinaccio De
galixa , Pollina Db Osbleti e db bc
voei, V. in Cagla.
Merdb, detto fig. ( che in Lombanlia
dicesi ) Caccabaldole , cio Carezze, vezzi, alli e parole lusinghevoli Far
de le mbrde , Dar caccabaldole ; Dar soia, vale Far paroline o per ingannare o
per entrar in grazia di chi che sia Far
degli smas ci o smiasci, vale Smorfie inutili , superflue..
Mbrde col crostolo , Bravata a credenza; Una cosa da darle del voi o del
messereSbraciata o Sbracio per metaf.
vale, Moslra di voler fare gran cose, che
dicesi aeche Vanlamenlo Che merdb
col cnosTOLo! Piano che non s,i levi polvere, si dice per derisioue di 'Chi fa bravale senza proposito. Zucchefritte! Hueche marinate: Scipitezze; Insipidezze; Sriocchezze; Scioccherie; Baie; Inezie; Chiappolerie, Sono tutli Termini che
piegano il significato vernacolo. V. Caga
da e Secatura.
Merda delto fig. per Agg. a Uomo , lo
stesso che Blitbi, v.
Mo la xnnv.K'.Canchita; Cappita; Capperi; Zoccoli ; Finocchi; Potenza in 1er-*
ra; Poffare il mondo; Oh vacci scatzo-t
Oh vatti con Dio. Interiezioni di inaraviglia.
Cascar ix merda , V. Ca6c\r.
No 3TIMR UXA merda , Sti mare come
unafoglia di porro o come il terzo piede*
No darghenr merda , Non ne ca
ler ; Non ne inlendere bocciala o boccicata.
Ogxi merda lo fa scaldr, Ogiii ma cosuccia glifa sallar le. mosca al narso3 Lo fa adirare.
_

MER
de ebda , Uomo da succiole, Si
dice in modo basso di Persona ignorante,
debole o di poca snia.
0 MERDA A RETA R033A , Locuz. fam.
e metaf. O Cesare o Nicolb ; O asso o sei;
O polli o grilli; O guasto o fallo, 0 tutto o nienle.
U.VA MERDA calda, delto in atto di disprezzo, Un mente ; Nienle affatto; Un
ghieu; Uno zero; Unaghiarabaldana o
ghierabaldana, Nietite affatto.
In altro sign. U.VA MEnDA , Le zucche
marine, Quando vogliam negare nna ce
ta delta affermalivauientc da un altro.
Una MEnDA CHE SALTA IN TEL MUSO
te strangola , dctlo per Modo ne
gativo , Messer malanno che ti colga;
Canchero che ti mangi Te daro uva
HERDA SALTA IN TEL MUSO , Ti da
rb Un par di corna , un par diJuni o una
fue che t' impicchi, Indica che altri non
mrita ricompensa.
Quando la mbrda monta scag.vo o
chb la 8fuzza che la fa dao, v. se \.
EsSBR MBRDA RABJA O MEADA TOSSE
GO, Carne cattiva o Cattivo pezzo di car
ne, dicesi a Quegli uomini che son di gcniosciaguratoe maligno. Onde si dice qua
si in proverbio e per irona di Chi sia ma
gro o piccolo di persona, ma sia maligno
ed astuto , F-gli e come to storneo, poca
carne e cattiva Risenlito, add. Che si
rente o Che facile a risentirs, Sensiti
vo , Vendicalivo , Impaziente , Focoso ,
Sdegnoso.
Far de le , vale fig. Gridare ;
Strepilare. V. Criar.
Far mile merde , Fare sloggi trappe
invente, dicesi di Uno che moilra con certi altucci ripugnanza di voler fare dire
qualche cosa, nia propr. vuol farla o dira;
e pi muncm ente dicesi Troppe cirime
nte In altro senso, Ammoinare , Fsr
moine o carease.
Far d'uma merda u.ya rhat cossa; ovv.
De tantn far tanton, Far a" una mo' sca un lionfanle, d'una bolla un canche
ro, a" una pipila unfislolo, Di nulla far
gran cosa , aggrandire Ogni bruscolo
glipare un trave, parlamo di Chi fa gran
remore d' ogni menoma cosa en'c casoso.
Peiiderse in t* una mbrda da gnente,
V. Peudbr.
Seno la xe meida la ghb somegia, detto Cg. ovv. No LA XB merda ma el can l'ha
cagada, Tanto e zuppa che pan molk; Senon upo can bigio , Nrssuna o poca
diversil.
' Sevz'altre merde , Scnz' altro cio; Senz' altrifaslid; Senz'allri chiasii.
Merda in boca a chi l'indovina , Chi
mangia merda di gallctlo diventa indovino, Dolto a gabbo ad uno che ha indovinalo un eniinma. Fu anche delto ,A chi
vuole indovinare in bocea gli passa un
can cacare.
Magazn de le merde, V. MagazAn.
MERDACX I, s. m. Delto tamil, per ischerzo, Tafanario.
MElttG* , s. m. Diccvai ai tempi Vencti

MER
in alcune provincic a qucllo che ora chiamasi Cursore a" un Comune, al qnale
per spettava il dar le denunzie de' casi
criminell, come ora fa Agente comunale. Egli dipendeva dai Sindici cd era sa
lariale.
MERITXR , v. Meritare ; Rimeritare.
Dio vbl mbrita, Dio vi rimeriti, vi
renda mrito.
El sb mebita quel castigo , Gli sta il
dovere , dicesi di Uno cui inlervenuto
quel male che si meritava Apoplo pazzoun prte spiritalo; A carne di lupozanne di cane; Qualguaina tal coltello Quai
cervello tal appelle ; Tal culo tal brache,
Corrispondere a cattivo mrito cattivo
acquisto, a mal opera gasligo.
Me la mrito , Mi sta dovere ; Ben
- mi sta , Cos mi conviene.
Meritarse un corno, Malemerilo, Che
mrita male, Non mcritevole.
Chi no me vol no me mbkita , Chi non
mi vuol segn che non mi merla.
Ti lo mritavi, Ti stava bene, Delto
per rimprovero.
MERITO, s. m. Mrito; P regio ; Valore
Ricompensa; Guiderdone.
Dio ve ne renda el mrito, Dio VI meriti rimeriti, vi renda mrito, vi ricompensi, vi ricambi, vi rimuneri, cio Vi
preniii, vi guiderdoni.
Boni mbriti, dicesi per antifrasi nel si
gn, di Male azioni: forse dal barb. Meritum che fu delto nc'bassi secoli per Delitto Ghe n' visto andar in galia
manco mbriti, Ne vidi molli condannati
in galera per minori delitti o scelleratezze.
Farse onor SENZA MERITO , V. Onr.
Vegnimo a dir el mrito, Specie d'intercalare, Venir a dire; Che e a dire ;
Cio a dire ; Voglio dire.
MERLTO (coll' strelta) s. m. Merletto , Trina , Merlelto slrelto.
Fato a merleti, Merlettato.
DlSCORSO COI MERLETI O COI SO MBRLETI,
Discorso co'suoi episodii, cio Con digrrssioni.
Mbrleti poi voce furbesca , nsata da'
Barcaiuoli ne' loro spiritosi dettati, nel si
gn, di Demi. Dicono per es. Tien'la ser
pentina drento i merleti, Ticui la lin
gua a freno in briglia ; Raffrena quella tua lingua maledica o tabana.
Cos dicono Boca sbnza merleti, Boc
ea sferrla, prr dire Sema denti; assimilando metaf. i denti ai nierli dcle mura
antichr.
MERLIN, s. m. Merlino, T. de'Funaioli,
Specie di Funicella e sia Spago che serve
a varii uei.
Merlino detto anche in T. Mar. una
Funicella , di cui si servono i marinai per
avvicrnare il bastimento a ierra.
MERLO, s. m. Merlo e Merla, cerflo tul
lo e di becco giallo, che canta, e chiamasi da Linn. Turdus Merula.
Merlo da aqua, Merla acqualica o
Acquaiula comune, Uccrllo di padulc ,
delto da Linn. Sturmis Cincliis. I Vcronesi lo chiamano Merlo aquarolo. Si tuf-

ME9

fa nell'acqua e si ciba di piccole chioccioletlc del genere Bulimus e di vermetliche


vanno serpeggiando sull' crba subacquea.
Merlo gagion o Tordo gazabo , T. dr5Ii Uccellatori , che nlla Toscan dicesi
'ord'eta e Tordela gazzina, sal Veronese
Merlo gazto , Tordo mezzano , detto da
Linneo Turdus pilaris. Specie di Tordo
che ha la testa l'cstremit del dorso grigie e le penne della coda nerc. La sua car
ne saporitissima.
Ca\tXr da merlo , V. Cantar.
MERLO , s. m. Merlelto; Merluzzo; Mer
lo o Trina , Una certa fornitura o trina
falta di refe nissimo o d'oro o d' altro
Giglietto, dicesi a specie di trina con merluzzi e punte, cos detta perch ha similitiidine col giglio Bighero, Fornitura
fatta di filo a merluzzi. V. Ponto de Bubn , in Ponto.
Far i merli, Lavorar di trine, di merletti o merluzzi.
Baln da mbrli, V. Baln.
Mazzbtb da mbrli, V. Mazzbta.
GlUSTAB I MBRLI , V. GlUSTR.
Venditor db mbrli , Bigheraio , Veaditore di bigheri.
Mbrli de ponto in acere, dicevasi an
tic, per Merletti a punta d" ago, lo stesso
che Merletti di Fiandra o Fiamminghi o
di Burano.
Merli de le mure, Merlo o Becchetto, Parte superiore di alcune muralie anliche. Spaldi o Ballatoi, dicesi quella Galleria che avanza al di fuori all' alto
d'una muraglia o d' una torre Fab i
merli de le mure, Merlare.
MERLTO, s. m. Merlotto, Merlo giovane.
Detto per Agg. a uomo, Merlotto , si
gnifica Balordo, Grossolano-tfcreZ/aoiYi,
vale Scmplice, piegh^vole, facile ad csser.
aggirato cader nella rete.
GondolXr i mbrloti, Zimbellare ; Alletlare, detto fig. vale Allrappare gl' incau'ti.
MERLUZZO , V. Lovo.
MERZARA, V. MarzarIa.
MESA ( coli' serrata )'s. f. ( che suona Me
se) Paccotiglia, Commeslibili ed altro ad
uso parlicolare dell'equipaggio ne' bastimenti per la provvigione di circa un me
se. V. Portada.
mesXda \
MESXTA / s. f. Mesata , La paga d'un
mese.
MESCHN, add. Meschino; Tapio.
Meschn de corpo, V. Buzareto, CcGIONARO, StRUGNO.
MESCHIMTX , s. f. Una MESCHINITA ,
Una minuzia; Un minuzzolo; Unbricciolo; Un miccino ; Un alomo, Un poco
o niente.
MESCHIZZO Mestizzo , Mischiato
Meschiato , Agg. a Cosa formata di di
verse sostanze.
Aqua mesciiizza o miscijizza , Acqua
dolcigna o salinastra , Che tien del salsor
Acqua dolce meschiata colla salsa.
Color mestizzo , Mestizo, Che di

MES

MES.

MET

lor tristo tra bianco e bronzino ; e diceti.


propr. di Uno che sia generato da un In
diano e d. una Europea o viceversa ; e di
cesi anche Meticcio. In Ispagna ne' bassi
tempi dicevasi Mestizus.

MESSO , s. in. Messo; Messaggio; Mt*


salsiere , La persona che- si. manda ava
una I. ila incumbcDza.

la mattina alla pesca e torna alla sera ; che


vale Pescatore di piccole pescagioni.
MEST1ZZO , V. MBSCHIZZO.
MESTOLN, t..m. e SPATOLA, T. de1 Cac
ciatori, Panettone o Beccarivale, detto in
Sicilia Cucohiaron, Sorta d'Anatra saivalica chiamala-.da Linneo Platalea Leucorodia, e da'Francesi Spalale. Quest'Uc
cello rarissimo nelle nostre Talli ed ab
bonda in Olanda ; egli della grandezza
d'nna beli' anatra domestica ingrassala;
porta un bel ciuflb di piume sul capo. La
forma del suo becco differisce da quellodclFoFANo, mentre retto , orizzonta!mente piano, largo- nell'apice, rotondato
e a guisa di spatola. Vive di pesci eia sua
carne d' ottimo gusto.
MESTRO, V. MASSTM.MESURA, voce ant. V. MUOIA.
META (coli' e larga) s. f. Riparata, Voce
dell'uso, che potrebbe anche dirsi Metat
Termine o Punto dove debbono arrivare
i barbari che corrono a) palio. V. MOSSA.
METE o MBDB, dicevasi anticamente ai
Pali che trovanti. nelle Lagune.
METADA , s.f. Voce agr. dalla barbarica
Meytadera o Medietaria, che suona Me
dia terra, Met del prodotto d' un terre
no dato a lavorare a mezzo ad uu Colon.che dicesi quiudi Mezzaiuolo o Colono par- {l'aria.
DAR o LAOHR. i CAMPI A METAD!A, Da
re o Lavorare a mezzo , cioi A met del
la ricolta.
METFORA, t. f. PARLAR SOTO META
FORA, Metaforizzare o Metaforeggiare;
Parlare metaforicamente, figuratamen
te, traslatanente. Ancora , Parlare in
gergo o in lingua furbesca.
METAMORF1ZARSE, v. Mutarti difbr
ma , com' 1 superficie della terra che si
cangia in ogni stagione, il baco da seta etc.
METANDO, Maniera ani. Mettendo.
MET\NIA,s.f Lun-gagnola; Lunghiera;
Stampita; Bibbia; Ciarleria, Discorso
lungo e noioso, Seccaggine..
METER, v. Mettere, cio Por dentro.
MBTBR, dicesi anche per Ammettere ,
Dar per ipotesi, Supporre MBTBMO u/ir
DATO , Diam-per supposto; Diamo o po
niamo un caso; Supponiamo; Diasi per
ipotesi LA JOTA PUR, ovv. METE PUH,
Ammettete pure; Supponete.

$5o

ZORNADA MB3CH1ZZA O MESTIZIA , G/Or-

in.i infruscato, cio Intorbidalo dalle nu


bi. V. MAUCO,
MESCOLA DA LASAGNE , s. f. Matte
rello; Spianatoio, Legno lungo cilindri
co su cui s* avvolge in pasta per ispianarla ed assoligliarla e farne lasagne.
JUSCOLA DA POLENTA, Matterello o Me
stai ni -i. Legno lungo e rotondo e verso la
fine un po' spianalo con cui mesta la p-lenta.
MESCOLXDA, . C Colpo d matterello o
di mestatoio.
DAR. DB r. F. MESCOLAB , Dar de' colpi di.
matterello o di mestatoio.
MESCOLANZA , s. f. V. MISSIAMB.VTO.
MESCOLAR, T. V. MJSSIAR.
MESCOLATA , s. f. Piccolo matterello o
mestatoio..
MESCGIO , s. m. Miscuglio ; Mescolan
za, , Mescolanza li pi cose fra se diverse.
FAR UN MBscl'GiQ, Mescugliare, met
tere insieme pi cose fra s.e diverge.
MESE,, m. Mese.
DB UN MESE , Mensuale DE DO ME
SI, Bimestre TRE MESI, Trimestre^. QUATRO MESI, Quadrimestre SJB MESI,
, Semestre.
MESE DE LB f i VE. Mestruo ESSE
IN MESE. Aver il mese, i fiori, isangui,
le colende, le purghe.
MBSB CHB TIRA TBJWTAUKO , V. TIRAR.
MESSA,. I Messa.
MESSA BASSA, Messa piana.
MESSA ALTA o GRAIVDA , Messa cantata.
MESSA DA SPOSI, Messa del congiunto.
MESSA l' F. BONA MISURA O DB. PESP, .I/o -

.tq lunga.
MESSA BONA o .xn.v BONA, Messa valida
o non valida,.
MANDAR LA MESSA SUL GRANBH DEL PA
PA, Locuz. fig. Marinare la messa, la
scuola , T uffizio , che vale Non ascoltar la
messa , Non a,ndar. a Scuola , Non dir l'uf. tizio.
ANCA E.L. PRETE FALA A DIB LA. XESSA ,
V. FALXR.
CHIAPR, MESSA , V. CHIAPAR.

No \ ! K V NE MESSO NB 1MBASSDA , Non

torna, ne il messo no- il mandato, Si dice


quando cercandosi. alcuno non vieo n il
cercato u il cercante.
MESSO, adii, da, Mettere.
Messo A MAN, Maitomesta a.Manimcsto, diccsi del Cominciar adoper-are una
data cosa. CANDELA MBSAA A MAN, Can
dela arsiccia, vale Semplicemente IUUHOmessa.
MESSO su, S,ommono; Intrigato ; >';'
fallato..
MAL MCSSO, Mal parato, Mal in ordi
ne , mal vestito BBX MESSO , Ben vesti
to; In buon arnese; In galanteria.
MESSO IX CASA DA MISERABILE, Povera--

mente albergato.
MESSRA (coli* o stretto > s. f. Segolo ;
Pennato, Specie- di Falce adunca con cui
i Contadini. tagliano. il grano, che anche
dicesi Falce messoria o da mietere.
MESTA, s. f. Voce-plehea corrotta da A mi
sta, e vale Amicizia.
No co MESTA co QUBLO, Non ho amist
0 amicizia .con quello; Non sono inamittttto.
MSTEGO (coli' e aperta ) add. Domesti
catale Mansueto, e dicesi degli AnimaliRBNDBR MBSTEGO , Domesticare , Si di
ce anche delle Terre, e vale Fecondarle,
1 l'In: I.- a col tura.
MES.TIR, s. m. Mestiere e Mescer.
MESTIR, diceli per Araesf o Strumen
to , che serre per un mestiere: come le re
ti per. un Pescatore eie. Ciabatta, direbbesi d'.Ogni fcauioicnto di materiali di
coloro che lavorano.
MESTIBR,.T. auliq. Mestieri; Bisogno
NB FARIA MESTJHR DE AVER eie. , Ci fa
rebbe mestieri d" avere eie. cio Ci abbi
sognerebbe.
MESTIBR, dicesi anche per Faccenda;
Briga Gtt TANTI MESTIERI DA FAR , Ha

da sbrigare tante faccende.


CATITO MBSTIR , Meslieraccio.
Ci! GA MESTIR GA LAORIR B TROTA FAN

DA PER TDTO, Chi ha arte ha parte, Prov.


Chi sa t ricapitato per tulio.
'
FARI MESTIERI DB LA CASA, Far la masserizia della, casa; Rimettere in ordine
la casa, Far le faccende domesliche.

F[\i i LA MESSA FI\IE LE CANDELE, V..

LASSA FAR BL MESTIF.lt A CHI LO SA FAR,

CANDELA,.
CANTAR MESSA IN TJGNOLO, V. UGNO LO,
MESSETAR A, s. f. T. del Governo ei Ve
neto. Uno de' pi antichi dazi imposti al
le merci ed ai contralti de' Veneziani ,
quello della Messetaria, privi' esazione del
quale nel secolo XIII. fu insinuilo il Ma
gistrato di tal nome, che dur sino al ca
dere della Repubblica. Viene questa paro
la da MESSETI o MISSETI , antichi termi
ni vernacoli che vagliono Sensali, o Mez
zani dc'conlratti.
MESSTO o MISSTO , r. m. Antico ternine Veneziano derivato dal Grrco Mesites
che vuoi dire Mezzano; era dello SSNia, V.

Chifa t altrui mestierefa la zuppa nel


paniere, e tale Chi si mclle a far l'arte
eh' e' non sa , in cambia di guadagnare ne
scapila^- fai pi uncolpo.di maestro, che
due di manovale, E pi utile servirsi del
le persone pratiche e ammaestrale, che
delle non pratiche e ignoranti.
STRAPAZZA MESTIR, Scopamestieri.

EL MESTJR DE LE CARTB O DCL ZOGO , O

BBL.ZQGADOR, // Curtesimo, Voce scher


zevole , La professione dei giuocalori di
giucchi, di carie.
MEST1ERTO, s.m. Articella, Mestiere
che l poco profitto..
MESTIEBTO ,. T. de' Pese. Pescatorello,
Cos chiamasi quel Pescatore che si parie,-

METBR A L' O&DBN& QUALCUN , V. IMBOCONR,


METBR A L'ORDBNE UN AFA, Mettere
alla via; Ridurre in pronto.
t
METBR A MAW USTA BOTA o altro, Manometlere o Manimettere, Metter mano. Ma
nomettere una botte di vino , una pezza
di drappo e simili.
METEB A MAZZO, Mescolare ; Mettere
in mazzo; Accomunare.
MBTER IN. BARCA QUA LCIN, V. BARCA.
METER EL SACIBTQ A QUALCU.V, V. SAGIBTO.
METKRSB IN DOZBNA CON QU.ALCUN , V.
DoZBNA.

METBR A MONTE, V. MOXTS.


METE AQUA , V. AQOA,.
^ .

MET
AUHWTB, Aggiugntre ; Arroge
re MBTBGHB AUBITTB, Aggiugnettvi ;
Arrogetevi.
MBTBR A SEGNO , V. SBCWO.
MBTEB A SBRVIR QUALCU.V, Acconciare
alcuno per servitore ; Allogare alcuno i
Acconciar uno al servigio altrui.
METBR AVANTI o MBTER PRIMA , Ante
porre; Preporre, e taiora vai Preferire.
MBTBR A BNA , V. UWA.
METER BEN , Metter bene , Farsi auloTe di bene.
METEH COL CULO nr su, V. CULO.
METEHLO DA DRIO A QUALCW, Locuz.
tassa e fig. Avere , Ficcare e simili una
pollezzola dietro o di dietro,che vuoi di
re Arere o Arrecar danne.
METBR DE MEZO, V. MEZO.
MBTBR DOPO, Posporre, contrario di
Anteporre.
METBB BL CBHVBLO A SBONO , Mettere il
cervello a bottega o a partito, Far giudi
zio.
METEH FORA , Mettere in grido , vale
Pubblicar che che sia , Farne correr voce.
METBR IN BAGOLO, V. BAGOLO.
METER IN CROSS uwo , detto melaf. Ser
rar il basto o i panni addosso a uno, va
le Strignere e quasi violentar uno a far la
nostra volont.

MBTBR iw PIATO, T. di Giucco, V. ME


TBR su.
MBTBR INSIEME, Connettere; Unire.
MBTBR INSIEME, T. di Stamperia, Met
ter in giro , cio Riunir i quaderni dei fo
gli stampati per formare i libri.
METBRLA VIA , Mettere a non calere o
in non cale o in non calere , Appiccare
o Attaccare le voglie alF arpione; Appic
carla a un chiodo; Appiccar f arme al
tempio, vale Aver lasciato le voglie o il de
siderio d'una tal cosa Abbuiare che
che sia, dicesi bassamente dell'Asconder
la e non ne parlar pi. MTERLA VIA ,
vuoi dir anche Tacere METLA VIA, Ta
cete.
METBR LE MAN DA PER TUTO , Metter le
mani in ogni intriso, Ingerirsi in ogni
cosa.
METER MAL , V. MAL.
METEH PEZZA A MOGIA, Maniera antiq.
Ingerirsi in qualche cosa.
METERSB, T. de' Giuocatori dibigliardo, Achiltarsi, Dare il primo colpo alla
.biglia per mettersi a segno. Dar f achilia.
METERSB A FAR QUALCOSSA, Accignersi
a che che sia; Dar su che che sia ; Im
prendere.
METERSB IN PBTENB, Maniera ant. Ac
conciarsi il capo; Adornarsi; RinfronZrS

M ETERSE IN PBTE1VE DA TUBATA ,

dicevaxi per Mettersi in gaia. Da queste


maniere riportate nelle salire del Varotari stampate nel 1 67 1. siamo informati che
anche a quell'epoca le Doune usavano por
tare per abbigliamento un pettine sull'ac
conciatura del capo, come usasi nuova
mente a' d nostri.
METEKSE ATOR.VO BL MAGNAR, Forcar
ne
No METBRSB ATOHNO BL MAGNAR, II

mangiar mangia loro, Prov. e dicesi di


Quelli che , romech mangino , non pare
clic se ne rifacciano.

MET

ME2,

MBTBRSB coi PIE E COLBMAWAFARQUALCOSSA, Mettercifi colC arco o col midollo


deir osso; Ammazzarsi in una cosa; Tuf
farsi-; Spogliarti in capelKo in camicia;
Spogliarsi in farsetto o infarsettino, va
le Impegnarsi con ogni forza, studio e di
ligenza per ottenere o fare qualche cosa.
MBTBRSB DOPO DE v.ro, Addogarsi o I tidoparsi, Farsi susseguente, (ai- coda ; A'ccodarsi; Andare al poi VOGIO MBTBHVB QUA DA caio, Foglio addoparmi qui.
METE SOTO QUALCN, Sotterrare alcu
no, netto fig. vale Opprimerlo, ridarlo in
istalo vile.

META, . f. Mettitura; Ponimenio, II


'porre.

MBTBR su o suso , V. Su.


.Min-Eli TRA i \ i COSSA B i. ALTRA , 7V,(

mettere; Infrantellere.
METER TRA 'L STILO B 'L MURO, V. CHIA
MAR A LE STRBTB, in OHI ,1'Xll.

M ETBR VIA LA SPADA, Rimettere la spa


da, cio Nel fodero.
METER VIA UNA COSSA , Mettere in non
tale; Cavarsi di capo una cosa; Ripor
re, Deporne il pensiero.
METEH UNA SPINA A MAN, Mettere una
cannella, detto fig. vale Introdurre una
Usanza.
METBR UNA COSSA SORA L'ALTRA , Acca
vallare; Soprapporre; Ammontare; Soprammettere.
METER zo, Scrivere; Comporre; Mett
tere in carta.
METEH zo u.v PESO, UN LAVORO, Deporr; Posare; Lasciare; Por giuso.
METER zo , detto io T. degli Ortolani,
Piantare; Seminare.
!\0 ESSBRfiireNB N DA TOR KB DA METER,

Essere o Andare a capello, a puntino.


Ton QUA E MBTKR L; V. ToR.

MET1BGHE (coll'e larga) s. m. Mala


zeppa. Essere una mala zeppa; Metter
zeppe, vale Cercare di seminar discordie.
V. MTiatXL.
METIMAL,s. m. Commettimale, Quello
che commette malo tra uomo e uomoZii*
zanioso vale Seminatoi- di discordie
Metter biette o Esser mata bietta , Com
metter male fra gli amici Essere una
mala zeppa, vale Esser uso a metter zep
pe. V. Muso DA DO M i. si.
MET1MASSRE , s. m. e f. Acconciatore
o cconcialrce difanti o fantesche.
METIMENTO, s. m. Imponi/trenta; Im
posizione; Ponimenlo. Imposizione di no
me.
MTODO e MBTIDO, s. m. Metodo, Ordi
ne.
BONI o CATIVI METODI; Buone o Catti
ve ordinanze o i/istituzioni.
METRAGIA, s. f. V. MITRAGTA.
METRS , i. f. Voce Francese resa fra noi
familiare, Ganza; Bella; Dama, Donna
amata; siccome Ganzo dicono i Fiorenti
ni ali' Amante.
METRO , s. ni. Metro, Voce resasi comu
ne a Venezia solici il cessato Governo Ita
liano. Dicesi la Misura lineare inalterabi
le ricavala dalla distanza dell'Equatore
della Terra ad uno de'suoi pli, presa sul
la superficie slessa della Terra; ed la
diecimillionesima parte di tale misura.

METCA, detto in T.di Bigliardo, Achil


ia, 11 mandar la palla al bersaglio di co
lui che primo ha da ginocare.

META DE CAVALIERI, Messa di lini-iti


da seta, 11 far nascere e allevare i bachi.
METUO, add. Voce ant. da Mettere lo stes
so che MESSO. V.

MEXO , scrivevasi antic. per Mezzo , V.


MBZ.
MEZA , i. m. e nel plur. MBZI, Mezzado;
o Mezzanino, propr. Quelle stanze nel
primo piano de' palazzi che sono notabil
mente pi basse degli altri piani. Siccome
poi ne'mezzanini sogliono i Mercatanti te
nere il loro Banco , e .gli Avvocati il loro
Sludio; cos la parola Veneziana MEZ\
venne estesa a significare Ranco di nego
ziante e Studio d' avvocato. Se la stanza
finalmente serve per uso di studiare e di
scrifere, pu dirsi Studio; Studiato; Scrit
toio.
MEZ TBRRJT, Terreno, dicesi ad una
stanza rasente alla terra, presso alla por
ta.
ZOVBVB DB MBZ , V. ZoVENB.

MEZADN \
MEZATO / s. m. Mezzanino, Sinoni
mo di Mezzado.
MEZALANA , s. f. Mezzaluna o Accellana, Sorta di panno.
MEZALNA^ s. f. Lunetta, Quello spazio
o mezzo cerchio che rimane tra 1' uno e
l'allro peduccio delle volte.
MEZZALUNA, chiamiamo anche quel Col
tello da minuzzare di cucina ch' fatto a
mezza luna.
MEZAN, s. m. Mezzano, Mediatore, t
dicesi per lo pi de' Sensali mediatori de'
contratti.

Mezzano, vale appo noi per RufQano.


V. RtTFIAJf.

MEZN DB L'ADBsBjAfezzdnodiccsiquel
che i Toscani chiamano Isola , ed cos
detto perch sta nel mezzo a due rami del
Fiume, come nelF Adige, nel Po e in altri
fiumi. Dicesi anche Bonetto, perch co
me un Imbonimento.
MBZN, add. Mezzano, Di mezza ma
no, vale Mediocre, tra grande e piccolo.
Quindi Mettano diciamo per agg. a quel
Fratello o a quella Sorella che sono fra il
maggiore ed il minore d' et.
MEZAN A, s. f. Mezzana , T. Mar. chia*
masi la Vela che s spande alla poppa del
naviglio.
CAZZAR LA MBZANA , V. CAZZXR.

MEZNA, T. de' Pese, valligiani j dcesi


ad una parte della rete cogolaria. V. CO
GOLO.
MEZAMN . m. T. antiq. chiamavasi una
Moneta di rame Vcneta antica del valore
di due soldi o sia di mezzo grosso , stam
patasi circa il i33o. dal Doge Francesco
Dandolo , la quale valeva allora sedici pic
coli.

MEZARA , s. f. Mezzo, Quel termine ch'


ugualmente distante da' suoi estremi, che
anche dicesi Cgur. Meditatilo.

B5a

MEZ

MEZARILA , s. f. o MBZABOLA , Ampol


letta; Oriuolu a polvere,
MEZARIOLA, in T. di palazzo, Tale Un
quartu d'ora, eh" appunlo la quantit
di tempo ch'era talvolta concesso dai Tri
bunali agli Avvocali nelle aringhe pubbli
che delle cause civili ; e queslo tempo o
termine era marcalo e misurato dal)' am
polletta o orologio a polvere , che per tal
motivo teacvasi esposta davanti al Tribu
nale.
MEZ ATENTA, i. E Mezzatinta, Colore
tra '1 chiaro e l'oscuro.
JWEZN (colla z dolce e l' serrato) s. m.
T. de' Pizzicagnoli , Scotennato, dicesi
'.':i'-.'l,i parte del grasso che si spicca dal
Porco colla cotennaMezzina si dice alla
Met di un porco salato , e nella Toscana
MezzanaMezena poi voce barb. regi
strala ael Du Cange nello stesso significa
to.
MEZOMEZV, Lardone, Que' pezzi di
lardo bislunghi co'quali i Pizzicagnoli laivolta tappezzano, per cos dire, le loro bot
teghe.
MEZO (coli' c larga) s. m. Mezzo; Centro.
Mezzo e A dimezzato , si dice per Me
t.
Do LIRE B MBZA, Due libbre e mezzo.
MEZO DB UEZO , Mezzo medialo , cio
La mediazione d' una terza persona, la
quale s'interessa verso la principale.
MEZO DIRBTO, Mezzo o Mediazione im
mediata, Quello che immediatamente con
corre in faTore altrui
MEZO E MEZO, A mezzo, A met per uno.
ANDAR IN MEZO, T. di Scuola, Andar
ginocchioni, vio nel mezzo della Scuola.
AXDARGHE o TOR DB MEZO , Andarne di
mezzo, Patirne, rilevarne pregiudizio
El. GIUSTO TOL DE MEZO PER BL CBCATR ,

.// porco pat le pene del cane, dello fig.


DAB DB MEZO VIA, V. DAR.
DE MEZA ET, Mezzano sust. Tra vec
chio e giovane DB XEZA TAGIA , Mez
zo, Tra grande e piccolo. V. TAGIA.
DE MBZO s !>n , Mezzo o Di mezzo sa
pore, e dicesi delle Melagrane e d'altre
frutta.
IN MEZO A STB CHIACOLB, In questo mez
zo,- Intanto.
MBTER DE MBZO, Inframmettersi; Spar
tir le contese ; Frammettersi SEMPRE
EL DIAVOLO SE METE DE MBZO , V. DlAVOLO.

METEB IN MEZO QBALCOSSA , Tramezza


re METEB IN MBZO QOALcti.> . Mettere
in mezzo, vale Ingannare, Gabbare. V.
TOH IN M K./.H.

MEZO coro , Guascotto, Si dice de' car


nami. Appropriato all'uomo, i (liccio o
Alticcio, di Chi alquanto alterato dal
Tino.
MEZO FATO, Verdemezzo, Agg. di Frut
ta.
MBZO SECO , Verdeteeco ; Soppasso ,
Quasi appassito.
PER MBZO DE CASA MIA , Rimpetto ; Di
fronte; In faccia della casa mia.
PROPRIO m MEZO , Mezzo mezzo , -cosi
replicato, vale II mezzo appunto.

Toa BL MB.ZO, Temperare; Accomoda


re,

MIC
Ton IN MBZO QUALcbir , Accalappiare ;
Gabbare ; Ingannare; M anulare Toa
tir MEZO UNA PARTE B . " ALTRA , Cucire O.

refe doppio, Ingannar con doppiezza l'una


e l'altra parte.
Toa is- MEZO (jUALCu.v. parlando di pinoco, Mettere in mezzo, vale Passar A' ac
cordo con alcuno per ingannare il terzo.
U.VA COSSA DE MBZO, L' s'intende acqua,
e non tempesta , Moderazione in tutte le
cose.
MEZOLRA , (coli' e larga ) s. f. Tondo ,
Certo arnue piano e ritondo senza piedestallo, per lo pi di stagno per uso di te*
nervi sopra i bicchieri e '1 basco in sulla
tavola.
MEZOTERMINE, s. ni. Scappatoia; Gre
tola; Sutterjugio, Scusa affettala Va
le ancora per Ripiego; Espediente; Mez
zo; Temperamento ; Rimedio.
MEZOVENTO, V. in VENTO.
MI , /oc Me , Pronome Mi so , Mi VA
GO, Mi STAGO A VEDER, Io so ; lo vado ;
lo sto a vedere.
DA MI A vu , Da me a voi; Da t a me;
A (] u tir' occhi , In segreto.
DA PER ni , Da me dti me , cio Da me
solo , Da per me o Di per me.
PROPRIO CON MI, Meco medesimo; Me
co fletto.
Mi, talvolta vale per Miei I xi PA.>,! M - 1 MI ABITI, / miei parenti; I miei
abiti.
PER HI o SECONDO MI o I \ QUANTO A MI,
Secondo me ; Secondo il mio parere ; A
mio giudizio ; In quanto a me ; A mio
avviso; A mio credere.
Mi COME Mi; in v. Mi PER MI , O CoiIB

MI, lo come io i Io per me; Quanf a. Mie;


Per la parte mia; Per me. Io come io, san
contento eie.
L'i MIO DB MI, dicono gl'idioti per dire
Egli e mio o di me; Ella roba mia.
MIARA, V. MIR.
MICA, s.f. Voce lai.1A VR PER UVA MICA,
Aver che che sia per un miccino, Aver
per niente o per pochissimo: Aver per un
pezzo di pane, per un minimo die.
MICIIIA , s. f. Miccia o Corda colta , Cor
da di stoppa di lino concia eoa salnitro
per dar fuoco alle artiglierie.
PoHTAXICHIA , V. BUTAFOGO.

MICHIEL, Michele o Micaele, Nome pro


prio di uomo.
MICH1ELAZZO, s. m.-FAR EL MESTIEH DE
MlCHIELAZZO, MAGNAR E BEVER B ANDAR A

SPASSO , Far la vita o C arie di Michelac


cio , mangiar e bere e {passarsi; Baloc
carsi'^ Sdonzellarsi , Non si tor cura di
cosa alcuna fuorch di soddisfare a s stes
so Imbottar nebbia, vale Non far cos* alcuna , Vivere ozioso.
MICRANIA , s. f. Emicrania. le sue
storpiature Emicrania; Micraia; Magrana, derivanti dal Greco, significano
Dolore della met del capo, che affligge
fra tewpia e teuipia.
MICROSCOPIO, s. m. Microscopio, Sor
la d'occhiale che ingrandisce e fa vedere
le cose imuulissiuic. V. NBCROSCOMO.

MIN
MIDlXTO , add. T. di Cbioggia, Imme
diato.
.
IN T'D.V MIDIATO, Io un subito; In un
batter d'occhio; In un baleno.
MIEDAROL , s. m. Voce agr. Mietitore ,
Quel che miele il grano.
M1DEGO, V. MBDEGO.
MIEDER, v. Voce agr. Mteiere , Tagliare
il frumento.
M1ER, i. m. Migliaio, che al plnr. dicesi
Migliaia, di gen. fem.
A MIBRA , A migliaia ; A mille a mille.
MIERTO, s. m. dimiu. di MIR , e Tale
egualmente Migliaio.
MITO, (coli' e stretta) s. m. Un miglio
a rigore o meno cio Forse poco meno d'u
miglio.
MIGNGNOLE, s. f., che anlicam. dice,
vasi MIGNOGNE, probabilmente dal fran
cese Mignon, cio da Manires mignonnes , che divent MANIERE MIGNONE o MIGNOGNB , ed in seguito levalo il sustantivo
MIGNOGNS e al dimin. MIGNOGYOLB Cac-i
cabaldole; Carezze; Vezzi; Allettative,
Atti e parole lusinghevoli Moine; Lezii ; Fregagioni , Carezze di femmine e
de' bambini Cacherle; Caccabaldole ;
Incaccabaldolatura ; Leziosaggine, Mo
di slomachev oli nel trattare Bugiane,
Buone parole per tirar altrui nella sua <>Ionia. V. COCOLEZZO e MBRDB.
FAR MIGNOCNOLB, Far vezzi; Vezzeg
giare; Carezzare; Careggiare; Far ca
rezze ; Dar caccabaldole o Dar la soia ,
Far le paroline o per ingannare o per en
trar in grazia d' alcuno Cascar di vez
zi ; Far del vezzoso o dello schifo, vale
Esser oltremodo lezioso.
MIGOLIN UN MIGOLIN , Moccichino ;
Micolino ; Un tantino ; Mkcinino; Mic
cino; Focolino; Pochin pochino Scamuzzolo, dicesi la Minima parte di che
che sia.

MILANT\DA, s. f. Millanteria c Millan


to ; fanti ; Iattanza.
MILEF10RI, s. m. T. degli Erbolai , Mil,
lefoglio minore o Stratiote millefoglio ,
detto da' Botanici Achillea millefolium .
Pianta erbacea che nasce ne' campi incolr
ti, le cui foglie rassomigliano alle penne
degli uccellini.
MILIA, Emilia, Nome proprio di femmi
na.
MILORDN , s. m. M ilordino , noi chia
mavamo Una specie di Giuslacore ( VBLAJ>A) che ora non pi in moda. V. FLAC,
MINA , s. f. detto lg. Spicco FAB MINA,*
Fare scoppio, Far pompa e comparsa,
Far grande compariscenza. V. RISSALTO.
M1NAZZAR , V. MANAZZ\B.
MI\CHIN , add. Minchione; Navone;
Scorzone ; Mestola; Mestolone; Pollastrane. V COGIN.
FAR BL MI.VCIIIN , Far le lustre , le ma
schere; Fare il nescio;Fare la gatta mor
ta , Far l' ignorante.

MINCHlONADA, s. f. Minchionala f
Corbellatura; Burla. V. COGIOKDA.

MIN
SCHIZZA C!A MINCHIOXDA , lo StCSSO

che MINCHIONAR. V.
WINCHIONADR , t. m. Corbellatore;
Minchionatore ; Dileggino ; Dileggiato
re; Derisore; Celiatore. V. COGIOIVADH.
MINCHIONAR, T, Maniera on po' pi di
cevole di COCIONAB , ma che ne ritiene il
medesimo sento, Minchionare; Corbel
lare; Motteggiare; Beffare ; Pigliare a
gabbo; Dileggiare; Schernire.
MlWCHION\R DO IX TE l'iSTESSp TBMJO,

Imbiancar due muri col medesimo albe


rello, Detto mei. Ingannar due con u
sol fatto.
MINCHIONAR DB SCANSO, Dar un picci
no alla mano, detto fig. Motteggiare alla
sfuggila.
MINCHIONAR Et coi, V. GOL
AljAicmu vuoi: DA io FO9TA , Infilzarsi
da t da s , vale Incorrere disavveduta
mente nelleinsidie dell'avversario. Appan
nare nella sua ragna, Incorrere nella pe
na imposta dalla legge fatta da se. medelimo.
FARSB MS.VCUM vn , Farsi scorgere ,
Farsi burlare o beffare, minchionare.
A FARSE M r M: n 1 1 1 .V\ll GHB VUL POCO , A

ffrsi minchionar sispende poco, ciotPreslo si fa talvolta a perdere il concetto con


molto studio e con gran fatica acquistato.
MINCH10NARA, i. (.[Minchioneria, Mot
to o detto giocolo, Facezia, Burla, J'iacevoleaza.
Minchioneria, detto per Bagattella, V.
COGIONARA.
Detto alle Tolte nel sign. di Errore ;
Scerpellone, Fallo, V. in MARN e BUZAA.
DAR IX MI.>CII(ll>-.MtlF. O FRASCARIE, Dttr

re in ciampanelle, in budella , in ceci,


in trippa, in piattole, lucori-ere in debo
lezze.
MINCHIONI! Interiezione ammirativa, Lo
slesso che Cocleari! V.
MINLA, s. f. Bozzolo ; Mulenda o Mo
lenda , Misura e prezzo del Mugnaio ch'e
gli si prende per mercede della macina
tura.
MINLA, nel parlar fam. diceii per Man
cia; Buona mancia. V. BONAMN.
MIMELA AI fiumi , Palmata, Quella spe
cie di tassa che pagavano una volla gli ar
restali ai I5i ITI come per mancia dell'ar
resto.
CHIAPR LA MI.YBLA, Pigliar il boccone,
Tale Lasciarsi corrompere co'donativi. Me
tafora tratta da' pesci che li prendono cnlI' mo Vale ancora Pigliar la mancia,
t e inlendesi di cose lecite e permesse.
MUNGA, Mica o Miga, Parlicella riem
pitiva in compagnia della negazione posta
maggior efficacia di negare, come Gi
e Pure.
No MINGA , Miai ; Non gi ; No.
No L' MIVI; \ MORTO, Non mica mor
to; Non gi morto.
No so MINGA MATO , A o/i tuli mica pazM1M\ , add.
LZTBIA o CAUTA HUTIADA, dice da noi

45

MIN

MIR

fig. per Lettera o Carta scritta per eccel


lenza, benissimo.
MINIRA, s. f. Miniera o Cava.
MINIERA D'ARZENTO, Argentiera MI
NIERA DE PERO, Ferriera DE PIERS, Lal'i 'Ili-in n ; o Cava di pietre DE SOLFA
RE, SolfanariaoZdljiera e ZolfatatZolfatara MUTIXBA DE LUME DE ROCA , Lu
miera.
MINIBRA DE MOLTE TENE, Miniera fru
ticosa.
SAL, NITRO, o CARBON DE MINIERA, Sa
le, Nitro o Carbon fossile Fattili si
dicono anche que' Corpi sotterranei che li
cavano per gli usi umani dalle viscere del
la terra , come sono il Mercurio, i Metal
li, le Pietre, lo Zolfo.

M IN UD V , add. detto a Fanciullo, Minu


timi; Mingherlino; Sottilino.
M1NUI, V. BIOOLI.
MlNUTO , V. MENOBTO.
MIN 00 o MBXUO, add. Minuto.
OHH Mi-siii, Minuto; Stentato; Ma

BUSI DE LA MINIERA, Cunicoli llicOIIS

le Te che si fanno nelle cave per trame la


miniera. Cunicoli delle cave.
LAVORANTE DE MINIERA , Minerario.
MINIMAMENTE, avv. In veruna parte;
In nessuna parte Mi NO CHE CREDO MIM M SM i: -.TE , /o non gli credo nulla.
MINN, detto per vezzi, Mucina; Gatti
no, II Gatto. V. MocNhr.
MINISCALCO , era titolo d'una Carica so
stenuta da on patrizio Veneto ne' tempi
del. a Repubblica a Udine, il quale aveva
in origine l'incnmbenza d'invigilare sul
la conservazione delle pubbliche strade.
L>' Uffizio per era a' tempi nostri soltanto
di puro titolo, giacch il nominato se ne
stata a Venezia e riscuoteva pel tempo sta
bilito di tale suo impiego il salario senza
far nulla.
MINISTERIALI DE PALAZZO, diceva
otto il cessato Governo Veneto ai Coman
da tori (delti latinamente Prcecones), ch'e
rano in preferenza agli altri autorizzati ad
apprezzare i mobili dati alle vedove in pa
gamento delle loro doti. Quindi PREZZI MI
NISTERIALI dicevasi a quelli stabiliti dai
detti Comandalo.
MINISTRO, i. m. BASSO MI.VISTHO, MC
nistrello, Ministro inferiore BASSO MI
NISTRO, in T. dell'ex Governo Veneto,
s'intendeva Birra MINISTRO DE GIUSTI
ZIA , dicevasi il Boia.
M1NORAZIN, s. f. Minoranza o Mino
rit, nel sign. di Diminuzione, Scemamento , Decrescimenlo , Calo , Sminuimento.
MIN UGIA , s. f. Minutaglia; Minuteria;
Kobiccia, Una certa quantit di cose mi
nute.
MINUAGIA DE PBSSE, Frittume o Minu
taglia di pesce, Pesce piccolissime da frig
gere.
MINUAGIA DB FITTELI, Ragazzaglia.
MINUAGIA DB POPOLO, Minutaglia, Bas
sa gente.
LA DIGA, ME TORLA PER MIJVUAGIA DA

TRIZBR? Maniera modesta di rispondere


che usa taluno della plebe verso chi mo
stra disprezzo di lui, M i prende Ella for
te per unajbglia di porro o per un bel ca
volo o per un lupino? t vuoi dire Anch'io
sou capace, so il fatto mio, ho i miei di
ritti , ho voce in capitolo e simili , e non
TO' essere dispreizalo o Irascuralo.

353

gro, V. .li VL'D'l.V.

FAR MI.VJO, Amminutare , Sminuzzare.


ANDAR PER RIO MENUO , detto fig. Giuocar aJUetto, cio Viver parco e stretto in
ogni cosa. Viver di limatura, cio Con
ogni poco di cosa.
VBNDBR AL M; vi/o o AL MINUTO , Fen
dere a minuto, a ritaglio, a braccia, Di
cesi delle botteghe de* panni e d'altro.
MINUZZADR, s. m. Beccaio, il cui me
stiere quello di raccogliere i MINUZZAMI
degli anim.'di macellali per distribuirli a'
Pizzicagnoli che li vendono.
MINUZZAME, s. m. Minuzzame o Mi
nutaglie e Minuzzaglie, inteixlesi propr. da noi , Tutte le parti minute che si
levano agli animali macellali, cio lesta ,
piedi e g' intcriori.
FAR MINUZZAMI , Minuzzare.
MINZZOLA , s. f. Minuzzolo; Minuzzo;
Minuzzolino, Minuta parte di che chesia.
Detto talvolta per Minuzie; Bagattelle.
M1NZON\R, V. MENZONR.
MIO , s. m. e nel plur. MIA ( che nel Padovano dicesi MEGIARO ) Miglio; Migliaiot
Misura di strada , oggi di tremila pawi.
Nel numero del pi dicesi Miglia e Mi
gliaia fem.
U.v BOX MIO , Un grosso miglio.
MIO , pron., M io.
Sojr TUTO MIO, S'uni mio, che TUO! di
re Son libero, padrone della mia Tolont
e in libert di far quel che voglio , senza
dipendenze.
MIB , si trova in poesie antiche scritto
ier MII, add. masc., ora direbbesi Sin, o
per
iliI SARA VE i MIE PRIMI DEFENsoRi, Sa
Mirebbero i miei primi difensori o difenditori.
MIR, add. T. MIMI. Migliore. V- MBGI'
MIGRAR, T. T. antiq. V. MEMORAR.
MIRA, s. f. Mira, Scopo, Intenzione.
TOR DB MIRA QUALCOSSA, Pigliar di mi
ra che che sia Imberciare ; Tor di mi
ra ; Dare al berzaglio la mira.
Toa DB MIRA QUALcb.v, Perseguitare ;
Vessare; Tormentare.
M1RACOLAZZO, s. m. Miracolone, Gran
miracolo.
MIRACOLO , s. m. Miracolo, dicesi anche
nel parlar fami], per Cosa grande, m.ir.v
FAR MIRACOLI, Far miracoli; Far maraviglie; Far mirabilia, Far coni rassegni
affettati di ammirazione Strabiliare o
Strabilire, Far grandi stupori Spun
tare, vale Maravigliarsi estremamente.
MIRACOLI DOME CHE I GAMBARI SALTA ,

Gran maratiglia o donne, i gamlari sal


tano,
SEMPRE PIEN DE MIRACOLI, Miracolaio
o Miracoloso , dicesi Colui che per poco
grida miracolo o fa maraviglia d' ogni coM-Casoso, Tale Che d'ogni cta fa caj*

\
554

MIS

Strabiliato o Strabilito dicesi a Chi si stu


pisce di lutto.
PER MIRACOLO NO L' CASCA, vale Fu
nn pelo di non cadere; Poco manc e/Te'
non cadesse.
SAVB VITA MORTE X MIRACOLI DB UNO,

V. SA TIR.
MIRMUR ( UN) Un mi stupisco, cio Un
rimprovero dato con meraviglia dell' ar
dire di colui, al quale fallo il rimprove
ro slesso.
SCRIVER us MIRMUR , Scrivere un rim
provero , dicesi Quando un Magislrato su
periore rimprovera di che che sia 1' infe
riore.
MIRO, s. m. chiamasi nella vendita delJ'olio una Misura di al. libbre grosse Vencte, corrispondenti al peso di libbre trentuna e nn quarto.
MISCHIO, add. Mischio o Mittio e Me
scolalo , Agg. a Panno lano di pi colori
assembralo.
.
MISCGIO, V. MBSCUGIO.
MISERIA ', s. f. Accidia ; Infingardaggine
OMO P1EN DE MISERIA O CO LA MISERIA

ADOSSO , Uomo accidioso, infingardo; Che


ha C accidia , la poltroneria addosso
MISERIA TUSTU PANADA? dicesi scherzevol
mente ad uno per rinfacciargli la sua in
fingardaggine.
UNA MISERIA, dello in altro senso, Un
fiato; Un filo-} Una fava; Un minimo
che Go UN POCA O UN TOCHETA DB MISEEIA , Ho una miseria di rendita, cio Uo
pochissimi beni di foriuna.
Go UN POCA DB MISEBIA ADOSSO, Mi Sen
to qualche brivido, cio Indizio di febbre.
SAR UNA MISERIA DB DIBSB AITI , V. in

BACATELA.
I s' HA TOLTO DA LA MISERIA, Sono UScl-

ii del tisicume, di stento Hanno sboz


zacchito, dicesi degli Animali che dopo
essere slali alquanto sull' imbozzacchire ,
ti son riavuli.
MISERITA, V. GNAGJTABA.
MISER1RSE, V. IMISERIHSB.
MISERO, add. Misero; Miserello, Infe
lice.
L' u.y MISERO, dello in allro sign. Egli
e un accidioso, uno scioperalo, un da
paco, un da niente, un pan perduto. Agg.
a persona.
EsSEB UN MISERO PER BL PREDO , Estt-

re un freddoloso ojreddoso., Mollo sensi


bile al freddo.
M1SERIV, s. m. Gaglioffo; Gaglioffone,
Nome ingiurioso die si da a un tristo scio
peralo e poltrone che si sludia di campa
re d'accatto, sebbene sia atto al lavoro.
Detto per agg. vale Pigro ; Infingardo;
Poltrone; Accidioso; Dormalfuoco, cio
Spensierato o Lento, Pigro.
MISEHN per accr. di MISERO, nel sign.
di Freddoloso , V. MISERO.
MISERNA, s. f. Dappoco; Dormalfuoco;
Pocofila; Monna donna, dicesi di Don
na che non bada a quel eh' dovuto.

MIS

MIS
glia, Metcuglio di cose imbrogliale e con
fuse.
MlSSlX, add. Mischiato; M eschio; Meschiato; Intramischiatt e Tramischiato,
Confuso con lire cose.
Mestato o Rimestato, Rimenalo colla
mestola.
MlSSlX EL STOMECO , V. STOMBGO.

Miss DA VERMI , dello mei. Adiratic


elo OCHI MISSIAI DA VERMI , Occhi tor
bidi o torbidiccii per malallia , per ira ,
per libidine o per altra cagione.
M IS.->I Al A , i. C Meschiata; Mescolamen
to.
Mestata e Menata, II rimenar bene.
MISSIADA DB CARTE , Mescolamento o
Bimenamento di carte o ili un mazzo di
carte.
MISSIADR, . m. T. de' Conciatori , V
ZAPA DA pEHTiF.ni, in ZAPA.
MISSIAMENTO , i. m. Meschiamento ;
Permischiamento; Mescolamento; Com
mestione.
MlSSIAMENTO DB 1TOMBGO , StomaCttg-

gine ; Rivoltamento di stomaco; Abboninazione di stomaco.


MlISIAME.-VTO DB SANGUE , RlineSCola-

mento , Quel terrore che ci vien da subi


ta paura o dolore. tanto rimescolamen
to ne ho preso , che mi s' smotto ii cor
po.
MlSSI AMENTO DE BUELE ,

Brulicho O

Brullicho, Rimescolamento e movimen


to interno. V. RUZR.
U.V CERTO M isil i MF.VTO DRENTO , Un

certo rimescolamento, un brulicho, Un


movimento interno di afletti MB SEN
TO urf MISSUMENTO, Io mi sento intene
rire.
MISSIANZA (colla z aspra) s. f. Mischianza; Meschianza; Mischio; Meschiamento$ Meicolamento , e s'intende Di pi-cote Buglione di crii alla Mescolanza -di
pi cose fra s diverse Piastriccio ;
Struff; Luffa; Batuffolo, Miscuglio fat
to confusamente Mescolanza , dirclibesi di pi sorte d'erbe mescolale insie
me per farne insalala. Mitcea, Mcscuglio di bagattelle e di curiosit varie.
FAR MISSIANZA , Mescugtiare.
MlSSIA.VZA DB COS8B MARZE, l'atti! In i-

Pacciame; Pacciame.
MISSIANZA DE 7.F..\Tii, Semlraglia o Sembiaglia. V. MISSIOTO.
MISS1ANZTA (colla i aspra) s.f. Erbac
ei o Erbucce, Erbe da mnrigiare sapori
te e odoi-ifere Mescolanza, dicesi di
pi sorta d'erbe mescolate insieme per far
ne insalata./njalala di mescolanza.V.\CuTl.V DB SALATA.

MlSEHOBTA PER BL FREDO, V. in MlSERO.

MISSIAR, v.Metchiare; Mescere; Me


scolare; Tramischiare; Rimescolare, Con
fondere insieme cose diverse Babbatuffolare, Mescolare confusamente Infra
scare, Mescolare e confondere talmente le
cose che in uiun modo si discerna 1' una
dall'altra.
Mestare; Rimestare e Mescolare , va
le Tramenare, Agitare o con mestola o
con mano.

5 } i. m. Zenzoverataj Guazzabu-

MISSIAB EJ. LETO , Spiumacciare; pri-

macciare Spimaciaret Rimenar ben la


piuma nella coltrice Missia EL VAGIAXzo , Rimenar il saccone.
MISSIAR EBREI co SAMARITANI, Mesco
lare la serpe tra C anguille , Unire cose
disparale. MescugRart, dicesi Fare un
mescaglio di cose che non istanno bene in
sieme.
MISSIB DRBJTTO, Intratesre, Mesco*
lare una cos per enlro un'altra, come si
fa delle fila nel tessere, e dicesi del discerso. Inlratessere delle menzogne.
MISSIAR BL TORMENTO, V. PALAR.
MlSSIR BL SACRO COL PROFPT , MeSCO-

lar le lance colle mannaie , Confondere


cose contrarie.
MHSIR BL VBBO , Tragettare il vetro ,
Scuotere o Dibattere il vetro nella forna
ce.
MiastABLA , dello fig. Rimescolare ; Ri
menare; Rimestare, Ripelcr un discorso
.noioso o dispiaceioleNimpolpettare, propr. Rispondere e replicare conlrastando
colle parole No LI MISSISMO pii, , Non
si rimesti; Non ti rimeni pi , cio Non
se ne parli.
MlSSB LA POLENTA, V. MBX'AR.

MissiR LB CARTE, Scozzare; Rimesco


lare; Mescolare il mazzo o le carte. V.
CAUTE.
MlSSIR LE BALB DEL LOTO O Simile SqUOS-

tare, dimenare la cassetta o il sacchet


to.
MISSIAR u, Affastellare ; AJfasciare,
V. INFAGOTAR.
MISSIARSB , Dimenarsi ; Agitarsi ,- Abburattarsi, Muoversi colla persona-/?fmescolarsi o Rimestarsi, II muoversi che alIri fa talvolta in segno d'impazienza o per
noia o per isdegno Nicchiare ; Pigo
lare; Tentennare; Dimenarsi nel mani
co, si dice di Colui a cui pare di aver ricevulo piccolo premio di alcuna sua falica o dubila se l'abbia a fare o no Lei?
lare, modo basso, Anelar lenlo nel risol
versi.
MISSIARSB , infardarsi ; Mescolarsi ;
Imparentarsi, dicesi in senso disonesto.
MISSIARSB BL SANGUE, Alterarsi; Com
mi/opero/, Perturbarsi nell'animo per isde
gno
No LA SE MISSIA EL SANGUE , iVort

si riscaldi; IVon s'adiri, Non si sdegni.


Pi CHE LA SE MISSIA E Pllj LA SPUZZA,

Maniera mei. Pi eh' ella si rimescola e


ii puzza, dicesi di Cosa vergognosa, del*
a quale sia meglio tacere. Io non voglio
ch'ella si rimesti o rimeni o rimescoli o
ricalcitri pi.
MI.SSIARSE A FAR QUALCOSSA , Tentenna
re; Dringolare; Far la ninna jianna;
Anninnarsi; Azzicarsi; Bulicarsi, An
dar lento nelle sue operazioni.
TAKTO EL LA MISSIA, CH'ELGHE ARITA , Tanto la biascia, strologa e rimasti
ca , chefinalmente vi giunger , cio Per
mezzo d'intrighi e scaltrezza arriver a
conseguir ci clic vuole.
MISSIARSE PER COMPASSION, Intenerirti
Bintenerire; Muoversi a compassione.
SBNTIBSB MISSI.VR DA LA PAURA , Rime
scolarsi o Sentirsi rimescolare, vale Impnurirsi. Prendere o Aver rimescolamen
to, lo mi sento tutta rimescolare.

r.

M1S

MIS

MO

E DAI B MissiA , Dagli, picchia, risuona e martella, Cosi suoi dirsi ad uno che
adopra ogni sua industria per fare mia ro
sa perfettamente-, reiterando pi Tolte le
diligenze,
JI1SSI KK, s. m. Mettere, Titolo di mag
gioranza che ci dava anticamente ai San
ti , al Doge , ai Procuratori di S. Marco ,
a persone distinte , al proprio padre etc.
dicendosi MISSIR S. MARCO, MISSIBR BL

MISTRO, detto pur in gergo, vale il Bo


ia, il Carnefice.
MISTRO DB CASA , Maestro di casa ;
Maggiordomo.
DON MISTRO DB CASA, Locuz. domestica,
Massaio, Uomo da far roba e da mante
nerla, cio Buon economo.
No AVER MISTRO DE CASA , Vivere al bu-io; Vivere a caso o a brave, Si dice di
Chi vive a caso negligentemente. Non aver
economia; Non saper risparmiare.
MISTRlVZOLp, s. m. Maestrino; ed
detto per lo pi di Maestro giovane In
altro significato, Ludimagistro; Maestro
da iucciole;Maestro che imbocca colcucchiaio vol; Pedantucolo; Pedantuzzo;
Preeettorello, si dice di Maestro ignoran
te. Maestro scipa , lo disse il Boccaccio.
Serpotta; Sersaccente; Sersacciuto}
Dottar sottile , Che vuoi far il maestro e
non lo sa.

secondo le gamie, detto Cg. Non ispender pi di quel che comporta il suo stato
Andar piano e a belF agio, vale Andar
canto e con riguardo nelle cose pericolose-

J K. VK , MlSSIBR PABE r,lr.

MISSIR ti e MISSIBR NO^dicerasi anti


camente per quello che ora diciamo Si si. vOn e NON SIGNOR , Messer s e Messer
no, Affermativa e Negativa.
MISSIR, appo noi al presente vale Suo
cero, padre del marito o della moglie.
M ISSIBK GUARDO o anche assolut. M issi ;'cn,
Capo Bargtllo; Capitati grande, Capo
del Satellizio in Venezia^ ch'era cos chia
mato ne' tempi della Repubblica, e che
continu fino all'abdicazione. Questo capo
de'birri che in origine dcbb'essere stato un
personaggio illustre nell'ordine de' Citta
dini , aveva anche a' d nostri alcune di
stinzioni, come quella di portare- un abi
to lungo rosso , guernito di fiocchi , e di
accompagnare il Doge nelle pubbliche com
parse, standogli davanti e lenendosi alla
destra del Cavaliere dello stesso Doge, e
sopra- gli Scudieri e lo- Scalco.
Messere, dicesi al Culo.
M1SS1NDE SANGUE, V. CAVADA DE
SANGUE.

MISSITO, s. m. Mescolata ; Miscuglio;


Miscuglio; Mischiamento, 11 meschiare,
Piastnccio; Zenzoverata; Zupjia Ri
mescolamento, dicesi del Praticare e Con
versare con persone ili diversa condizione
o di diverso paese.
DAR uw MISSIOTO, detto famil. lo stes
sa che PBTUFH, V.
MISTERI, s. m. Arcani; Segreti; Mts terii.
FAR MISTRI, Fare il misterioso ; Far
arcuilo; Tenere in credenza, Usar silen
zio, V. BoLETN,

MIST1R,V. MBSTIR.
MISTRA, s. f. Maestra o Maestressa, Donun che fa scuola a'fanciulli o Capomaestra
di qualche arte.
MISTRA DA PEBUCHE , Acconciatrice ,
Donna che lavora nelle parrucche.
MISTRA DA LIBRI, Cucitrice, Quella don
na che s'impiega nella cucitura dei fogli
de' libri per conto de' Legatori.
MISTRA , chiamano gli Stampatori no
stri Una carta che mettono sul timpano
fsoilo al foglio che vogliono imprimere per
regolar l'impronto, Maestra.
MISTRA , s. m. Anicelto , Specie d* acqua
vite raftiuata distillata cogli anici , notis
sima.
MISTRO, s. m. Maestro, V. MABSTHO.
Mastro o Maestro dicesi al Lavoratore
o Padrone di bottega. Capo-Maestro , Soprantcndentc ai lavori in fabbriche.
M LITRO BON DA civBNTB, Artejicello; Arteficiuolo ; Arlejciuzzo.

MISTHO FABIN, dello io gorgo, // Cu


lo. ,

MISTURA, s. f. Mistura o Mestura, Mescuglio di pi cose.


MISTURA DA MASCOLI, Polverino, Quel
la povere minuta che si mette in sul foco
ne de' mastii per dar loro fuoco.
Mistura in T. di alcune arti , chiama
si Quella specie di polverino di metallo o
minerale che s' adopera per saldare alcu
ni- opere di metallo.
MISTUR\, add. Misturato. Fino mistu
rato.
MI9VNDER , T. del Foro ex Veneto
MANDATO DI MISVNDER, diccvasi un De
creto giudiziale che ordinava al pignora
tario di pagare la rimanenza del debito
non potutasi ricavare dal pegno vendutoali' asta,
MISURA, s. f. Misura; Misuramento.
BONA MISURA , Colmatura , La parte di
ci ch'empie il vaso, il quale rimane so
pra la bocca di esso. V. COLMO.
MISURA RASA, V. RASO.
MISURA DE BIAVA, T. de'Vetlurali, Prelenda o Profenda, Quella quantit di bia
da che si da in una volta a'cavalli e ad al
tri animali,
MISURA DBL MUXBR , Bozzolo e Mulenda o Molenda, La prima voce significa
Misura del Mugnaio, colla qualr piglia par
te della materia macinata per mercede del
la sua opera ; l' altra il Prezzo che si paga
della macinatura al Mugnaio o in farina
o in danai-i.
FoR DE MISURA-, V. FORDBUISUBA.

INGANAR KE LB MISURE , Fognar nelle


misure.
Ton LE so MISURE, Misurare, Trovar
la quantit con misura Detto fig. Re
golarsi ; Prender o Pigliar regola, nor
ma; Pareggiar le someAl pan si guar
da prima che j' inforni , Modo prov. Che
prima di risolverealcnna cosa bisogna ben
ponderarlaGirar largo ai canti, Prove
dere con cautela e riguardo.
M1SURDA, s. f. Misuramento; Misura
zione.
DAR UNA MISURADA , Misurare.
MISURADR, s. m. Misuratore.
MISURAR, v. Misurare; Ammisurare.
MISUIIU nc.\ i so PASSI, Far il passo

S55

I OMBNI NO SE MISURA COL BRAZZOLER ,

V. BRAZZOLER.

MISURAR uw CANOY, Calibrare, T. de


gli Artiglieri.
MISURAR L.A PENA coi DBLITO, Commensurare o Commisurare. Commisurar il
gasligo colla colpa.
CHI NO LA MISURA NO LA DURA , Chi noti

si misura misurato. Il suo- contrario


Chi si misura la dura, Chi si regola nel
lo spendere non impoverisce. Bisognafar
i bocconi a misura della bocca. Misurar
si col suo passetto. Non distendersi pi
che il lenzuol non lungo, Misurar le
spese coli' entrata.
TORNAR A MISURAR, Rimisurare.
M1SURIN, s. ni. Voce fam. Cos chiamasi
da noi un Piccolissimo vaso di latta eoa
cui si misura la polvere del caff da por
si nella caffettiera. Ne' dizionarii non tro
vasi la voce Misuretta o Misurino.
MITEZZA, s. f. Discrezione; Moderazio
ne.
MITEZZA DEL PREZZO, Moderazione del
prezzo.
MITRAGIA o MBTHGIA , s. f. Metraglia o
Mitraglia ed anche Scaglia , Palline di
ferro o rottami di ferro di che s'empiono
sacchetti per caricar il cannone di campa
gna in vece delle palle, per ammazzar pi
soldati in una volta al unnico ; e dicesi
Sparare a mitraglia.
MITRAGIA, parlando di monete, s'inten
de le pi vili e li- pi basse di varia specie
confuse insieme, come quelle di rame, e
le altre d'argento di bassa lega. La nostra
voce Mitragliai\fUa melaf. assai appro
priala. V. ,Mo.M!A e VIGLI:*.
MITRAGIA DB CARTE , Cartacce dette an
che Carle bianche, Le carte che non fan
no giupco , La scoria o scarii delle carte,
MTRIA , s. f. Mitra ed anche Mitria, Or
namento che i Vescovi ed altri portano in
capo.
ALE o f! uirtn.i- DE LA MITBIA, Infoia o
Bendane, Specie di coda o striscia della
mitra.
MIZZO , add. Mezzo (colla z aspra e 1' e
stretta) Proprio delle frutte, e significa
Eccesso di maturila.
MO, Mo, Particella riempitiva e quasi Ma
Mo, come pub essere? Mo, sei sicuro?
Sono maniere usate anche nel vernacolo.
V. EIM.
Mo, T. antiq. , Mo (dal latino Modo)
Ora; Adesso; Avv. di tempo Mo cotf
UNO, MO CON L'ALTRO, Ora con uno, ora
colf altro LA PARTE CHE AND MO, Ma
niera che usavasi sotto la cessata Repub
blica nelle riduzioni del Maggior Consi
glio, e voleva dire, La parte che mo mo,
cio che or ora e.sjtala ballottata ovv.
andata ai voti ; e si soggiungeva, riscos
se voti num. . . .
A MO, dicesi anche ccorciataniente per
A modo; A guisa; A foggia; A maniera
A MO STOP!, A guisa di stoppino

MO C

MOC

536

A ito GHIRLANDA, A MO QUADRO A foggia,

A guisa di eie.
MOBIGLl\R,v. Mobiliare, parlandosi di
casa o d' un appartamento, s'intende For
nirli di masserizie e suppellettili. Alla vo
ce Mobiliare nell'Alberti enciclopedico,
vede! anche Ammobigliare per sinonimo.
MOBIGLIAHSB, Rincavallars, vale Ri
mettersi in arnese, in buon sesto.
MOBIGLIE, o MoeluB , . f. Mabili; Mas
serizie; Suppellettili, Arnesi di casa, che
servono all'uso familiare.
MOBIGLIE DB I.A SPOSA, Corredo ; Dotto
ra.
MBILE , s. m. e per lo pi MOBILI , Mo
bile, e Mobili, cio Masserizie; SuppelIfttili, Arnesi di casa. Mobiliare o Effetti
mobiliari, tono T. legali usali nel Codice
antecedente italiano, cio li complesso de'
mobili.
Cor.m.VAiE DB MOBILI, Miscia, Maseriziuolc ed arnesi vecchi di poco prezzo, che abbiano del curioso, Miscuglio di
bagattelle.
Magistrafodsl mobile, Antica Magi
stratura <ii prima istanza civile del cessato
Governo Veneto, ch'era composta ili tre
patrizii, e giudicava delle propriet mobi
li e dei crediti di poca somma.
U.v BEL MOBILE .' detto in via ammirati
va e fig. Bel cero; Bel cece-; Bell imbu
sto, Si dice d'un dappoco o d'un cattiva
MOBILTI,. in. Arnesett;Masserizuole; Bazzicature; Carabattole, Coserelle
<t poca pregio.
MOCA , V. MOCADA nel secondo significalo.
Macca, T. mai-in. Specie di Bigotta in
coi passa il colatoio degli stragli degli al
beri.
KOCXDA, s. f. Smoccolata, L'atto di le*
varela smoccolatura del lume DAK i v v
M oi:\ n A , V. MorXa.
PAH I E bX MOCB O DB LE KOC1IB-, Fort

invento , Usar alti e parole soperchii; e le,uose Far mille monellerie, dicrsi per
lo pi d' un, ragazzo che in briosa sempli
cit fa mille alture! giocosi per cattare be
nevolenza ed ottenere quel che desidera
Dar de' monnini, vale Dar de' motti,
Molleggiare. V. MERDA, SMOKFIE e CociuKARJE.

1IOCAG1O , . m. Moccio, Escremento vfsviilo eh' esce dal naso Moccicala , dic*si a Materia simile a' mocci.
l.A.SJi VIISH CASCAR EL MOCA8IO , MoZZCft-

re; Smozzicare; Mocciare , Farsi cader


i mocci del naso.
MOCAGIO DE LA CANDELA , Smoccolaturs, V. MOCARA.
MOCAG1SO, add. Moccicoso; Moccioto> Imbrattato di mocci.
MOCAR, V. MOOITA.
MOCAOR DA .VASO , detto fam. Moccichi
no, Faziolello da naso.
MOCR, v. Smoccolare, Levar via la smocrolalura del lume colle smoccolalo!*
Scarbonchiare, Levar via il lungo alla luoerna , ed nello stesso significalo.
MOCARSB ZL NASO , Soffiarsi il naso. V.
SuFia.

MocXn LA TESTA A u.to, Smoccolare ,


dello scherzevolmente per similitudine,
vale Tagliare, Mozzare il capo.
Moca QUALCOSSA , Ras]>oUare; Arraf
farti 4sgraffare'> Sgraffignare, Rubare.
MocAsB,flicfer.fi d che che tia. V. IM..

MOCABSBIA, Andarsi con Dio; Pigliar


tela per un gherone; Sbiettare. E' se C
battuta. Ha dato un canto per pagamen
to; Sfrattare, Andar via Eu SB i' HA
MOCADA, Prese il puleggia, vale Parli.
MOCARLA, . f. Spegnitoio, Arnese di
latta a foggia di campana , per lo pi con
manico , ad mo di spegnere i lumi. V.
STUBLO e MOCHETA.
MOCARA e MOCADIJBA , s. f. Smoccolatu
ra , Quella parte del lucignolo della lucer
na e dello stoppino delle candele , che per
la Gamma del lume resta arsiccia e si to
glie via.
MOCAUHB, meglio FESSAMI, T. de' Ve
trai, Smoccolature e Ritagli, cio Pezzelti
di retri che si tagliano nella composizione
e- riduzione delle manifatture vetrarie per
dar loro la forma conveniente.
MOCEGTO,s. m. Frusto; Mozzicone
d'una scopa, Granata spelata eh cui non
rimasto che il mozzicone.
MQCEGOTO DE PAY, Scamitzzolo; Rasu
ra, Rimasuglio di pane.
Mozzicone dicesi a Qutl che rimane
della cosa mozza a troncata o alticcia.
MOCE1NGO, Nome d' un' antica Moneta
Venetast.irapat.isi l'anno \\-~j. sollo il
Doge Pietro Mocenigo. Dioevasi anche Li
ra Moeeniga e da alcuni Limzzajna,
valeva soldi venti; e verso al i5z3, solili
4. V. Taojf.
MOCETA, V. MOZZATA.
MOCHTA o MOCAH, (dal franzese !\fouchettes) . m. Moccato ; Smoccolatoi
o Le smoccolatole, Strumento ila smoceofare.
MOCUIGLIO, T. di Giunco, V. in GODIOLIO.

MOCJf o MocljfA, i. Mocccca, dfcesi ili


Chi dappoco e quasi non si sappia net
tare i mocci, modo basso. Frasca; Fra.schetta; Cuccialo. V. CACHET.
MOCI.VA come voce antiq. corrispondeva
al Toscano Mozzino, che vale Astuto,
MOCOL\R , v. T. antiq. V. MOCR.
MOCOLB , detto in T. di gergo, vale Be
stemmiare. V. in MOCOEO-.
MOCOJLN, s. m. Moccolino dira, d Moc
colo.
MOCOLSA, s. detto in T. di gergo, vai
Candela.
MUGOLO , s. m. Moccolo-, Candela della
quale sia arsa parte.
M'OCOLO \. NASO, Moccolo, dicesi per
Moccio pendente dal naso, ed modo bas*s. Talvolta dicesi per Moccichino, Faz
zoletto o pezzuola da naso.
Mbcobo DB METE, Chcricuzzo, Prete
giovane e noti ancora passalo agli ordini
maggiori. V. STUAMOCOU.
Detto pei- Agg. a perwna, Dolalo; Stron-

MOD
zelino; Che non aito un sommesso: rtrcesi di Ragazzo piccolissimo.
In altro sig-n. Cazzotto ; Frugone; Garontolo; Susorno, Percossa o pugno dato
di punta DAR u.y MOCOLO, Dar un caz
zotto , un pugno.
TACH i MCOLI A, QUALcbx , Appiccar
zane o sonagli; Attaccar bottoni o campanelle o un campanello; Tacciare; In
colpare alcuno; Appiccarla ad uno; At
taccarla aduno, Attribuire ad alcuno co
se biasimevoli.
SBKVR DA MOCOLO, Servir per lucernie
re; Tenere il lume, Intervenire in qual
che maneggio, solo per servigio altrui.
,\lJ>i:<>i.i ! detto con .munir, lo stesso che
Cor.iowi! V.
Tu \n o Tut'ui BEI MCOLI, Bestemmia
re; Tirar de' cospettoni. V. SAKA.CA.
MOCOLSO, s. m. Voce furbesca, Moc
cichino o Moccolaia, II fazzoletto da na
so MOCOLOSA , vai la Candela.
MOCOLTOjS.m. Diacciuoto, Pezzo d'ac
qua congelata pendente da che che sia
MODEGAL, s. m. Fauci, Quella parte chesi stacca colla lingua dell'animale macel
lato.
CARNB DB MODEcXt, Detto de' Beccai e
vuoi dire La carne del eolio.
MODLO, . m. Modelk, Rilievo in pic
colo <l' un' Opera che si vuoi fare in gran
deModano, Misura o Modello col quale
si regolano gli arlefiei in fare i lavori loro.'
MODBLO DEiPiTonr, Bozzetto; Schizzo,
L'abbozzo della pittura che intendono di
hre-Carlene, ilkesi il Modello per la pit
tura a fresco.
MODLO D'UVA NAVB, Garbato d" una
nave, in forza di sust. dicesi in Mar. il
Modello che si fa per la costruzione d'una
nave Garbo, chiamasi il Modello fit
to di tavole sottili d'un dato pezzo o mem
bro, acciocch il Maestro d'ascia possa f-'.
cilinente imitarlo. V. Onir.rvL sust.
SBVZA SESTO KB MODLO , V. SESTO.
MODERNO, add. RIDR ux ABTO sto*
DEBXO o A LA uoDEttNA , Ammodernare un
abito.
MODESTNA, . f. Schifalpoco, Dicesi per
ischerzo ili persona che artatamente fac
cia la modesta e la contegnosa.
Modeslinti, diremmo poi di Fanciulla
che avesse un esteriore savio e modesto.
MOD1N, . ni. T. degli Architetti, Mo^
diglronc; Mutulo; Mensola, Sostegno a
reggimento, di trave, cornice o altro ag
getto ch'e#ca dalla dirittura del pinno rel,to o*' affisso Beccatello , Mensola o,
peduccio che si pon per sostegno sotto i
capi delle travi fitte nel muro e sotto i ter
razzini , ballatoi e sporti.
MODISTA, s. m. e f. Mercante o Mercan
tessa di mode,, Qn*l Botteghiere che ven
de abbigliamenti donneschi li moda e ili
lusso, che cangia di mese in mese le mo
de secondo il cangiamento degli esteri.V.
MADAMA , COXZATBSTE e SCDFIBRA.
MODNI, . m. accr. d Modi, Gran madi, cio Gran ricchezze.
MODULA, s. f. Modulo;

MOG
Zo ; Forma, Esemplare su cui si regola nel
far che che sia.
MODULA DB LE SPESE , Conto delle spe
se.
MODULA D' ux ATO , T. For. Forma o
Formolo d'un atto.
MODULA , detto in T. ili giucco , chia
masi da noi Quella parte di brilli-oli o sia
di segni eh' stabilita ad ogni giuocatore
in vece di danaro , per poter giuocare. V.
SMOOULR.
MOGANO , s. m. Mangani , Nome il* un
albero Americano, il cui legno, di coler
rosso e capace di gran lustro , assai pre
giato per muniti usi e per lavori di Lbanisti. 1 Naturalisti lo chiamano Swietonia
Mahagoni.
MOGIA o MOGIE MBTER A MOGIE, Met
tere o Tenere in molle; Immollare; Am
mollare, Infondere nell'acqua che che sia,
ma pi si dice de' panni lini per lavarli
Dimoiare ?ale Tuffar nell'acqua i pannilini avanti che si pongano in bucalo
Infuserato, vale Tenuto in molle alcun
poco di tempo in acqua fresca ; direbbrsi
de' legumi o altro simile perch ammolli
sca.
ANDAR coi P!B A MOGIE , Mettere o Te
nere i piedi in molle, Bagnarsi i piedi per
lavarseli o per oggetto di salute.
TEGNR A MOGIE, Tener in molle , cio
m'ir acqua.
MOGIA CHE CADE? Maniera ant. domesti
ca, che vuoi dire, Che cosa mai v'inven
tate? Che Jrot Iole? Che ciance?
MOGIA , s. f. T. di alcune arti, ma special
mente de' Fabbri e degli Armaiuoli, Mul
ta, Lama di ferro che si piega agevolmen
te da una e dall'altra banda.
MOGIA DEL SPECHIETO, V. in SCHIOMI.
MOGICO , add. Aggiunto che dassi dagli
Archibugieri al Mellone del cane d'un ar
chibugio ad uso di caccia, che avendo l.i
tacca del secondo punto assai debole, scal
ta ad ogni piccolo tocco del grilletto , on
de l'esplosione immediata. MOGICO vuoi
dunque dire Facile o Pronto a scattare.
MGIADA IN TENTA, T. de'Tintori,
Intinlura; Atttiffamento; Tuffo.
MOGlXVA, s. f. Voce del Contado, Acqui
trino, cio Acqua che geme della terra e
che la lien sempre umida.
MOG1AR, v. Ammollare; Immollare, Far
.molle, Bagnare, Inzuppare, Inlignere in
acqua o altro EL PA.V SE MOGIA , // pa
ne s' inzuppa.
MOGJR COL DISCORSO, Dar di becco,'iello fig. vale Deli-aere, Dir male d'alcuno,
che anche dicesi Batter la cassa addosso
a uno; Levar i brani di chi che sia.
MOG1TO, add. Molliccio ; Molliccio ;
Mollicello, Alquanto molle. V. BAGNAI>IN.
U.v CEHTO MOGIBTO , Gemitio o Getoitivo, Quella poca acqua che si vede in al
cuna grolla quasi sudare dalla terra e si
mili.
MOGIO, add. Molle e nel superi. Moltis
simo , Asperso d' acqua , Bagnato o inzup
palo il" acqua.
MOGIO DE LA TBBA, Mollare j Mollume^

MOL
Quclbagnamenio o umidit cagionata dal
la pioggia nella terra.
MOGNN, V. MONW.
MOGNO (coli' o stretto) detto per Agg. a
persona, Io stesso che MOSTIUCHIO, V.
MOIER, T. antiq. V. MUGIB.
MOLA , s. f. o PIBBA DA MOL!N, Mo/oj Mo
la mugnaia ; Macine o Macina , Le pie
tre di figura circolare da macinare il gra
no , che sono due , una che dicesi Fondo
e resta immobile, l'altra Coperchio e si
muove con ordigni adattati.
MOLA DA GUB; Ruota da arrotare i fer
ri.
B.vTp.n LA MOLA , Render pi ingorda
la macina, vale Aguzzarla, metterla in
taglio.
MOLA , V. MOLAMB.
MOL\DA,s. f. T. degli Arrotini, Fan
ghiglia, Quella poltiglia che resta nel Iruogolo della ruota dell' Arrotino.
MOLME , . m. Voce ant. Mola, i dice
Quella massa di carne informe che ti ge
nera nell'utero delle donne in luogo del
felo.
MOLAR, v. Slegare, Contrario di LegareMOLAR, noi diciamo ancora per Cede
re; Allentare; Le n tare ; Lenteggiare;
Allenare ; Rallentare ; Consentire e Ac
consentire, parlandosi delle materie ar
rendevoli, che cedono.
MOLAR o DEVE.VTX MOLO , Insellare ;
Ravvincidire, Diventar sollo Soppassare; Sommosciare; Ammorbidire, Dive
nir quasi passo.
MOLAR AQUA,T. Mar. .Paracqua, Quan
do nella nave per qualche apertura entri
l'acqua.
MOL\R DA LE PRES.V, Scarcerare.
MOLAR DE LB BOTK,Sciorinare o Mena
re o Vibrar colpi ; Scaricar un bastone;
Appostare de colpiAppoggiare ; Appic
cicare; Accoccare; Appiccicar delle busse.
MOLAR DEL DOI..III, Sdolere; Cessare di
dolersi; Cedere.
MOLAR DB LE SCOREZE, V. ScOREZA.
MoLB DB LE SLEPB , V. SLBPA.
MoL\B DEL FREDO, V. FflEDO .
MOLAR DEL CIAZZ, V. GlAZZO.

MOLAR EL BUSTO , Allentare o Rallen


tare F imbusto; Mollare.
MOLAR EL CA.V AL TORO , D/lare il ca
ne; Accanare; Accanire; Accaneggiare;
Attizzare ; Lasciai* MOLAR i CAXI A LA
CAZZA , Sciorre i bracchi.
MuiAn EL CAO , Allentare; Lentare}
Ammollare il capo o la fune. Mollare
termine marin. e vale Allentare MO
LA MOLA, Allenta allenta; Ammolla am
molla, Aleni da Coloro che tirano su gran
pesi, quando vogliono che s'allenti la fu
ne che gli sostiene.
MOLARGHB, detto Gg. Cedere; Tonigi,
delle pretensioni LA CHE MOLA CARA
BLA, Ceda mia Signora; Sia convenien
te ; Se ne persuada ; Desista.
MOLSGHE UN PONTO , Maniera mct. che
vale Cedete alcun poco.
MOLARCHELA A QUALCu*, Accoccarla ad
uno, vale Dirgli r.-inimo suo MOLARLA cojf FIACA o co LB F litui:. Dire il

MOL

357

fatto tuo fon flemma o a sangue freddo.


MOLAR i PERI, V. GUR.
MOLAR LB TAVIE ; Arrotar le mezza
ne, Levigarle sulla ruota per uso di pavi
mento.
MOLAR LA BRIA, V. ERTA.
MOLR LA BOBA A BO.V PREZZO , Lasciar

la roba a buon prezzo ; Far buona der


rata, vale Dare per poco prezzo, a buon
mercato.
MOLARLE GROSSE, V. MOLAR DB LB SLA
VI.
MOLAI PBAB, SGHiAFr, PCOYI, Sciorinar
calci o Dar di pie; Schiaffeggiare; Da
re schiaffi:, Dar delle pugna.
MOLABSB , Ammollare o Mollare , io
tign. neutro vale Allentarsi , Cedere, di
cesi delle cose lese Farsi molle, Ren
dersi trattabile, pieghevole Ammollar
si o Ammollirsi, Intenerirsi, Raddolcirsi.
MOLARSE DA LA RIVA , Sciogliersi dalla
ripa , cio Sciorre la barca per far viaggio
Detto figur. Uscir del manico; Uscir
di gatto selvatico, vale Uscir dell'usanza
sua , Far pi che non si suole. V. DESGIAZz\a.
MOLARSE, parlando di terreno, Frana
re; Ammollare, Lo smuovere che fa la
terra in luogo pendo. V. SLAVI.V\B.
MOLASSE EL CORPO, Ammollare il ven
tre, vale Ammollire, Far lubrico.
MOLCA (coli1 e serrata) V. GRAJTZO.
MOLEG\TO, add. Mollicchio, Floscio,
Spiacevolmente morbido al tallo Mol
liccio ; Molliccico , Molle , Vizzo e un p
co umido Frdicio , Eccedentemente
molle.
MOLNA f coli1 e serrata ) s. f. Mollica ;
Midolla; Polpa, si dice per lo pi La par
te intcriore del pane coperta dalla cor
teccia.
Detto per agg. a Uomo, Tentennone ,
che nelle sue operazioni risolve adagio e
conclude poco, che anche direbbesi Min
chione; Allocco; Gnocco; Fagiuolo.
MOLNA DEL CAO , Maniera ant. e mct.
che vale Cervello (La mollica del capo).
MOLBNA DB ZECA , Maniera pur antiq. e
ng. La moneta.
MOLENCINE, V. BMCOTO.
MOLENSO, add. Mollicchioso; Floscio,
detto per Agg. a Pane tnalcollo e tutto mol
lica.
NOLENTE, add. vale Molle, nel signif.
di Debole, Fiacco, e si attribuisce da noi
all'acqua corrente che presso alle ripe spe
cialmente de' numi piegasi talora in moto
contrario a quel di mezzo. Quindi dicia
mo ANDAR PER LA MOLBNTB, e vale Andar
per quel corso contrario e lardo.
.
ANDAR o VEGX!R VIA co LA MOLBNTB ,
dello fig. Andar passo a passo ; Andar
piano e a belf agio. V. in MoLBsli.
OMO CHE VIBN ZO CO LA MOLESTE , Tale

Uomo alla mano, generoso , facile.


MOLESN , add. Soffice , Che leccalo ac
consente ed avvalla, come coltrici, guan
ciali e simili. Sojficioccio l' Accresci
tivo.
MOLESIX, vale Liscio; Morbido; JV/anoto, Dilicalo, trattabile, contrario di

358

MOL

MOL

Ruvido. Aggiunto a Superficie pianssima


dolce e dilicata al tatto, che non abbia sca
brosit o ruvidezza MOLBSN COME LA
SUDA , Pi morbido che la bambagia.
VlW MOLEslN , V. VlN.

ANDAR co LB MQLBSINB, Andar o Par


lare o Trattare con dolcezza, affabilit,
lusinghe, carezze, piacevolezza; Blan-*
dire, Contrario di Aspreggiare.
BUTR MOLBshr, Farsi pi buono, pia
umano, pi dolce o trattabile o molle, di
cesi di Uomo che abbia prima mostrato
severit e crudezza e poi ammansisi.
CH/AP'HI QUALcfay co ix MOLBSINB, Far
leforche, Pigliar altrui con moine per indurlo a far che che sia; che dicesi anche
Far le lustre o le maschere. V. MIGXOGN.Otu.
MOLESINTO, add. Morbdetto.
MOLESINEZZA, s. f. Morbidezza, Dilicalezza, Trattabilit, contrario di Ruvi
dezza. Morbidezza di pelle, di panni, di
lana,
MOLESNI, V. GAHNBLB.
MOLTA (ooll'e serrala) s.f. Molle t Mol
ti, Strumento di ferro da rattizzare il fuo
co. Si dice sempre nel numero del pi.
MOLTA o MOI.TB, T. di alcune Arti,
Mollette o Pinzette , Nome generico d
uno strumento di ferro o di accir.io che
s'allarga e si slrigne a piacimento per pren
dere o collocare alcuna cosa in luogo cloVc non. si potrebbe colle dila,
MQLBTA DEL POZZO, Molletta, Quel fer
rei con molla che s'attacca alla corda per
raccomandarvi le secchie da attigner acqua.
MOLTA , dicesi volgarmente ali' ti-r*tino. V, GVA,

MOLETNA, s.t.Mollettna, Piccola mol


letta.
MOLETINA , dello iu T. d Stamperia,
[ Molletta o Pinzetta, Strumeulo ili frro
a forma di molla coli' rslremi appunta
te, che serve agli Stampatori per levare
le lettera dalla forma quando fanno le cor
rezioni.
MOLTO, add. Pii i n. d Molo, Mollicello, Ch' alquanto tenero.
MOLFA, add. Bietolone; Belone; Peco
rone; Pigolone, Che sempre pigola o pia
gnucola.
MOL1F1C\DA , s. f. .Immotlimento} Mollificazone ; Mollijicamtnlo ,- Ammotta
mento,
DAB UNA IIOLIFICDA , Mollificare,
MOLIN , s. m. Mulino a Molino, Edifizia
nolo per macinare le biade.
MoLbv DA U.VA , DA DO O TRE RODE , Mu-

lino di un palmento o di due o pi pal


menti, Quando ha una o pi macine, l'utmento dicesi per l'Edificio che contiene
le macine e gli altri ordigni da macinare
e propr. tutta la macchina che fa macina
re.
MOL^X HA VENTO, Mulina a. vento
Ale o Vele si chiamano quelle Tele stira
te a foggia d'aie o di vele su cui agisce il
vento.
Mor.hr DA TBUA, Mulino a mano, Quel
lo eh.' un.'', i ciarli uuniiiii o dagli anima-

PALB DBLA RODA DBL.JSJOLX, Ritrcine,

Sorla di macchina cordiglio in alcuni mu


lini a acqua per uso di facilitare il moto.
. M i. l.'l V CHE NO MASBNA PI , Mulino m-

macinante, Che non pi alti vo.


EsSBR UNA RODA DA MOI..V, V. RoDA.

TIRAR AQUA AL so MOLIN , Tirar acqua


al suo molino, dicesi fig. di Chi cerca con
artificio o p?r vie indirette il proprio van
taggio o di Chi ha pi riguardo, al proprio
interesse che ali' altrui ; che anche dicesi
Ogni grillo grilla a s; ovv. Qgni gallo
raspa a se.
MOLICELO, s. m. Filatoio, Strumento di
legno da filar lana, lino, seta e simili, che
ha una ruola , colla quale, girandola , si
torce il filo.
.

MOLIMELO DA SEDA , Torcitoio^


MOLIMELO DB LA CABOZZA, V. CABOZZA.
MOWNBLO HB L* ARCANA , V. AuGAXA.

ESSER UN MOLITELO , detto Cg. a perso


na, Esser verboso, linguacciuto, parla
tore, parlantina, loauace, Che parla as
sai.
FA TRIA A MOLIMELO, diciamo nel ginoco della tavola a mulino quando le pedi
ne o tavolette d'uno de'dne giuocalori so
no impastate- in motto che ad ogni mossa
si compone la TaiA, onde l'avversario per
de ogni volta una pedina, e- quiudi.sciua
riparo la parlila.
A vin THIA A MOLiNto, detto metaf. Ma
cinare a due palmenti, vale Guadagnare
per due versi e doppiamente , che anche
i dice Essere a cavallo delfosjo Aver
uova e pippioni ; Aver tre pani per cop
pia, vale Aver vantaggio grandissimo.
ZlRR LA TESTA COME UN MOLISELO, M

gira il capo come un arcolaio, Aver una


confusione di mente.
MOLINR , s. m. Mulinaro. a Mugnaio.
V. MujtR.
MOLINTO , s. m. Mulinello o Molinello,
Piccola Mulino.
MOLO o MOLO DA PARANCLO , s. m. T. de'
pese. Nasello, Pesce di mare di carne mol
to dilicata, detto da'Sislem..Go/uf.ytfc>J'langus. Egli buonissimo, fra noi nel me
se di ( li'iiii.ii'-.
MOLO, s. ni. noi chiamiamo in, Venezia
Quel tratto della Riva degli schiavoni in
fondo alla piazzetta che comincia .dalgiar-.
difielto reale e va fino al ponte della pa
glia. In questo silo suoi passeggiare il bel
mondo , principalmente nelle belle sere(Vestale. Molo definito dall'Alberti per
Riparo di muraglia contro all'impeto iH
mare. 11 nostro MOLO non risponde certa
mente a, questa, definizione , e per senibrache tale denominazione gli siadataimproprianienle.
MOLO, adii Molle; Floscio; Mencio;
l'incido; Grullo; Lonzo; Mucido; Viz
zo; Caloscia, dicesi d Che che sia ed
-contrario di Duro o Tirato Allentato;
Le n tato; immollalo; Rallentalo; Rilas
sata, dicesi delle Fnnicellc, oordoncelli,
allacciature ctc.
MEZO MOLO , Sommaselo ; Soppasso ,
Alquanto molle o passo UN poco MOLO,
Un po' dirotto , Dicesi di cosa resiUculc

MOM
clic sia direnata arrendevole. V. Vinto.
MOLO detto per agg. a uomo , Debole ;
Fiacco; Spossato; ovvero. Flemmatico;
Tardo; Ser agio. V. BIBIA.
ROBA MOLA, detto f.uuil. Molicchioso;
Floscio, Spiacevolmente morbido al tat
to: Mollame vale Parte carnosa che age
volmente cede al tallo , ed propr. quella
eh' sopra il fianco.
VIN MOLO, Fino lena, Vin debole, legMOLTITUDINE , s.f. Moltitudine e Multitudine, Numero copioso Barbaglio
esprime una gran moltitudine di cose e di
persone.^ unoarbaglio, cio Sondanti che
fanno abbagliare.
MOLTITUDINE DE ZEYTE , Frotta o Frotta* V. FOLA e ZBIVTAGIA DB PUTBLI,.
Ragazzaglia , o Ragazzame DB PITOCHI , Poveraglia DB OSELI , Stormo
< uccelti.
MOLTO , avv. Molto ; Dimolto. Voi siete
molto ben veduto. Andai molto cercando
Mi piace dimolto o dimuitone, per accrrsc.
MOLTO , dello assolili. per Molto tem
po - No PA8SAR MOLTO CHB LO VBDAR ,

Non andr guari che lo vedr JVon ha.


guari, Non " inolio, e TUO! dire E poco
'tempo Non istette guari } Non islelte
molto tempo.
MOLTN, .-,. m. Montone, II maschia del
la pecora. Pelle o Cuoio di montone.
MAL DBL MOLTN, Orecchioni o Gattone, Malattia.che viene alte glandule degli
orecchi , che non lascia masticare.
MOLTON\DA e SMOLTON\DA , s. C Cozza
ta o Cozzo, Colpo dato cozzando; ed
proprio del Montone.
MOLTOXXR o SMOLTONH, v. Cozzare, li
percuotere che fanno i montoni o gli ani
mali cornuti. Urtare; Dar di cozzo; Fa
re a" cozzi.
Attestare, vale Accozzare Fona tesla
con l'altra.
MOLUMENTO, i. m. Emolumento, Pro
fitto che si trae da un servigio od impiego.
MOMEiVTN, . ni. Favillutza; Qualche
pochette; Pocheltino ; Un tantino.
MOMENTO, s. m., che altri dicono MuMWNTO, Momento; che anche dicesi Pun
to j. Slante.
IN CATIVO o IN POBCO MOMENTO , In mal
punto; In tristo punto ; In duro astro ,,
Disavvenlurosamenle.
CONOSSEH BL MOMBXTO, Veder il bello +
Conoscere la congiuntura , il proposito , il
destro, il comodo.
{
No ACORDXn GNANCA UY MOMENTO DB

TEMPO, j!Vort dar tajito tempo che uno retpr.


M OMETTI DOPO L' MORTO, Poco StOJl-

te mor.
MOMENTCULI , Voce riinaslaci dal La
tino, Maniera avv. In un momento; Iit
un batter d'occhio ; In un bacchio bale
no ; Dal vedere al non vedere.
MOM 1, Momino, Nome czzeggialivo i
vece di Girolamo. V. MMOLO.
MOM 6 (forse dall'anliq. Mo mo, Ortora)

MON
i. m. Minaccia; Bravala; Sgridamelo.
V. Mo.
FARMOMO, Minacciare; Far una squar
tata; Far C uomo addosso 'altrui, -Soper
chiarlo.
MMOLO, Giro/amo o Cero/rimo e Geronimo, Nome proprio di Uomo. V. NOMI.
SIOR MMOLO , Maniera furbesca e -coperla , per non dire un' altra parola scon
cia.
MOMPRIGLIA , s. f. T. de' Stamp. Nom
pariglia , Uno de' pi minuti caratteri da
stampa che dividesi in maggiore e mino
re. Dicesi anche M ompangla.
MoMPARIGLIA DA SBSSANTAQUATRO, Pa-

rigino,l\ pi minuto de' caratteri da-iUmpa qui sali.


MONA (coli' o stretto) . f. fatara; Pat
ta; Conno-, e per met. Salvadanaio e Ctttagna. Figura, dicesi per onest. I Gre
ci moderni dicono Mun, il che lascia in
dubbio se t]Uesla voce sia venula dai Gre
ci a noi o da nei sia passata ai 'Greci.
MONA o SIOR MONA , Monello ; Mariuolo, Voce delta altrui per ingiuria, e vi
corrispondono Don Meta; Manicodi stap
pa, Parole scherzevoli. Tu seismo tuga.
DEVBNTR UNA MONA , Ammoscire ; ap
passire; Soppassare; Alidire, Perder la
freschezza , la bellezza , l' allegria , e dice
si dell'iiomo.
MONACHN, s. m. T. antiquato. Delitto o
sia il Sacrilegio di conoscere carnalmen
te una Monaca o Tergine consacrata a Dio
Signore ne' chiostri; disordine ch'era fre
quente in Venezia nel secolo XV. ma che
fu severamente represso , come si ricava
dalla Collezione delle sentenze criminali di
qae'tempi fatta dallo Zarnberli, e conser
vata trai manuscrilli della Biblioteca Marciana. In termine di pratica nel Foro cri
minale dicevasi Monachino.
MON AD A, s. Voce batta e fam. Bagat
tella; Frascheria; Bazzecola; Chiappo
la ; Ciuffola, Cosa da poco MO.VB CHS
NO VAL GKENTB, InJiiiiH' ; Sciocchefze ;
d'ance,- Cosertlk; Bagattelle; Saie; Ine
tte; Un niente; Uno zero.
In altro sign. Monelleria ; Lezio ; /.zii e Leziosaggini, Modo pieno di mollezlezza ed affettazione usalo dalle donne per
parer graziose. Vi corrispondono !':battole; Bilti billi , V. SMOIIFIEZZO.
VA -DB LB MOKAE , Far delle smorfie , cacherie, caccabaldole, leziosaggini.
In altro signif. Bravata a credenza ;
Una cosa da darle del voi ; Far bravale
a credenza.
f OMO CHE GA DB LE MONAB, Cacapcnsieri, dicesi di Uomo (litico, difficile, che ha
delle difficolt.
QtlA SOTO l'.l'K XB QUALCHE JJO.VDA, Qui

c' qualche trama, qualche inganna;


Gatta ci cova.
FA MONAB , dice il Varotari nelle sue
valire , parlando di amoreggiamene vani,
o non dicevoli , Far delle moine o dei tezii, delle scede o smancerie; Civettare;
Far de' gesti, delle affettazioni e simili.
*"are il galante, il vezzoso i Vagheggi*.
re.

MON

MON

MONADIN A , s. ili mi n. di MOXDA , e vale in tutti i suoi significati.


MON\RO, V. MUN-XHO.

cadauna delle quali sono ordinariamente


impressi un tipo e una leggenda: I .' una
di queste parti si chiama Faccia perch
T' ha la testa del Principe sotto il quale
stato baiulo il \\ /,- la seconda si chia
ma Rovescio perche opposta alla faccia.
Chiamasi Campo della moneta la Super
ficie piatta c polita di ciascuna parte ove
non siavi lavoro, e che serve di fondo ai
tipi. Tipo dicesi il Soggetto i-he il lavoro
presenta agli occhi, la forma e tutta l'im
pronta. Le lettere che si reggono sul cam
po diconsi Iscrizione, e quella del contor
no Leggenda. Si chiama Esergo quel pic
colo spazio che sta a basso del tipo c ch'
.separato da una linea. Le parole dell'esergo ritengono lo stesso nome di Leggenda
deir esergo. Dicesi Cordone della moneta
la sua Circonferenza quando c ricinta co
me di un cordone.

MONASTIER o MONBSTTB, Monastero o


Monasterio e Monistero.
MONCHI CHIAPR DEI MONCHI, Uscir
colle mani piene di venie; II guadagno on
de dietro alla cassetta ; Non pigliar COM
alcuna.
MONCIGLIA, s. f. T. Mil. Ztino, Tasca
di pelle che i soldati inarciamlo portano
mi dorso, ove tengono i loro Testiti , ed
altro -!ir ad essi abbisogna per la mondi'
za del corpo.
MONDO, s. m. Mondo, per la Societ de
gli uomini in cui s' ha a convivere o per
parte di -essa Societ.
MONDO BARN o Mtnrno BBCOFOT, rDBLAzzoj Mondacelo. Misero mondo in
stabile e protervo , del tifilo cieco chi 'n
te non sua speme, Disse il nostro Bombo.
Oh mondo pi che mai rincattivito! V-<OMO DB MONDO, Uomo di mondo o n ni
trii*. No AVBR MONDO , Esser tenero di
che che sa; Avannotto; Sempliciolo ;
Pollastrone.
DA CREYONDO -: VFII \n-i- /)it >(' </,;/',_-

qua bagna o ilfuoco scalda.


Et IIO.VDO A LA IIOVBRSA , li mondo a
rovescio o allit riversa. Prov.
EL MONDO \K TATO A SCABPTB, V.ScAB,*BTA.

STO MONDO FATO TONDO , V. TONDO.


EL. MONDO XS BELO PERCH L' VARIABI
LE , bello il mondo perch pien di ca
pricci e gira tondo; La natura tabella per
che vana.
EL ONDO XB PIM DB BARONI, C' pi

'trappole cht topi, Pi insidiatori <;he perM'ii. da insiiliarc.


EL MONDO XE DB CHI SE LO Onn; . // li un
ii" ili In f lo piglia, e vale clic Gli ar
diti ottengono -ci che vogliono.
Turo EL MONDO JMI-E , Al valent' uo
mo tutto il mondo patria, Da per tutto
ci rive quando assiste l'industria. Tutto il
mondo paese.
Turo KI MONDO , vale Tutti Turo
BL iw. no MB TOL BEN, Tutti mi amano.
l' v MONDO DE ZBNTB, Un mondo digen
te, cio Gran quantit o numero di per
sone. Nel teatro di ieri sera vera un gran
mondo.
Amo MONDO, Addiofave , dicesi per dTe, Noi siam perduti, finiti, spacciati.
No ao IN CHE .: M MIO CHE SIA, che anche
si pu dire No so DOVB MB SIA-, .V., , so in
qual mondo io mi sia; Non mi rinvengo^
cio Sono come -stordito, Non intendo ,
non capisco, Non riconosco in che parte
io mi sia.
V SGXVll DAL MONDO NOTO o DA LA vrr.A

o DA L'ALTRO MONDO o VBGNIR DA ORIAGO,


Fare il nescio o il nofer , vale Fingersi
malaccorto o ignorante" Mostrarsi del
le cento miglia o delle sei migliaia, vale
Non risponder a proposilo a quel che vicn
domandato mostrandosene molto lontano.
MONDO NOVO , detto in gergo , vale //
Culiseo; 11 pi bel di Soma; il Culo.
MONE A o MONDA, s. f. Moneta.
La moneta ha due (accie o bande , su

559

GltANIDURA DB LA MONBA , V. GlUNIDUAA.

MONBA BAMA, Moneta erosa o Biglione, Agg. d'argento di bassa lega. Moneta
erosomista vale Mista con erosa o Quasi
erosa. V. \ JGLION.
MOXBA BIANCA, Moneta if'anca,La mo
neta d'-argetfto.
MM A CHE NO VAL BEZZI, ChOSa,PioOf

bo gettato nelle forme di pietra,col quale


giuocano i fanciulli in cambio di moneta.
MONBA CERTA e MONBA LONGA , Tale Va
lore monetario , il qnalr cresce o diminui
sce secondo il paese ove la moneta si spen
de. Per esempio sotto il Governo Venel
"il Tallero Veneziano, che qui valeva dieci
lire, ne' luoghi oltremare ne valeva undi
ci ; qukidi, computato il tallero al Valore
di Venezia-, dicevasi Moneta corta , e al
valor d'oltremare Moneta lunga.
MONBA MI. ui A CON n A i; K , Moneta alle
gata con rame, vuoi dire Che ha lega di
rame. V. LIGA, PEGIO, FIN.
MONEA MATA , Moneta falsa , Quella
cio, che non battuta nella Zecca pubbli
ca e non sia dei metalli e del peso .prescrit
to dai regolamenti 'dello Stato. V. MONE
TARIO Stagnuoli, si dicono le Monete
d'argento falsificate con lo stagno. Inca
miciate o Bratteate , le falsificate con Ia
ntina d' oro -o d' argenta.
MONBA PICOLA, Spiccioli, Agg. di Mo
neta c vale Monela minuta spezzata.
MONEA ROTA , Moneta spezzata, cio
Le frazioni della moneta pi grande.
MONEA SCARSA, Moneta scadente o calan'te.
MONBA SPICHIA o SONANTE, Monela rea
le o effettiva o sonante.
via BONA MO.VBA , Frase ani. met. che
Tale Aver acume, Vivacit d'ingegno.
BATER MONEA , V. BATER.
DESGROSSR LA MONBA , V. DESBROSSAB.

FAR MONEA SALSA , Falsjficart la mo


neta.
FAR MONBA FALSA PER QUA LCCN, Far carte false per alcuno ; Fani sparare per al
cuno, Dtceii quando uno per icvisceralezza d'affezione farebbe per un altro qualsivoglia cosa per grande o pericolosa ch'el
la fosse.
No co MONBA , Non ho di spiccia . cio
Non ho pk-coln moneta in saccoccia.

MON
MONBA, dicesi alle volte fig. per Discor
so EL M' HA CAMBIA MONI- A , Cangi ditcorso , cio Pass da uno ad altro argo
mento per non insistere sul primo.
PAGAR DB STA MONEA o DB STA BONA MOWBA , Pagare di buona o di mala moneta,
Maniere figurale e vaglion lo stesso che
Non corrispondere co' portamenti a chi
altri sa per qualche verso obbligato. Ila
io questo per mancia?
SPAZZAR LA MONBA PER otri. OH* LA COKB , Spendere la tua lira per venti soldi,
detto fig. Dare a ciascuno il suo giusto.
Tagliare secondo il panno , Adattarsi al
bisogno Navigare secondo i venti, Far
di necessit virt Pigliare il mondo
come viene, Non affannarsi di che che sia.
MONE AZZA, s.f. Danaiaccio, Cattiva mo
neta.
MONELA , s. f. Spiccioli , Moneta mina
ta. VoRIA DE LA MONBOLA , forTC de' tficcioli.
MONENA, s. f. Moneta grande e bella.
MONETARIO, s. m. Falsamonete; Palt
monetiere ; Falsatore di monete. Nel
nostro Mei ^ mi ini si trova anche Monetar
rio per Falsatore di monete.
MN1CO, s. m. Monaco L'ABITO no
VA 'i. MONICO , V. ABITO.
MONN o MOGNN, s. m. Mucina; Mutcno o Mucci mucci, Termine del Gallo o
col quale si chiama il gallo.
MONIST1R, V.MONASTIR.
MONOPOLIO, V. MANOPOLIO.
MONTA , s. Monta , L'atto del montar
delle bestie per la propagazione delle spe
cie.
MANDAR A LA MONTA , Andare ; Mette
re ; f'enire e simili a guadagno, vale An
dare e limili alla monta. Rimaner sode ,
dicesi delle femmine de' bestia mi che van
no alla im nia e non s'impregnano.
MOJiTX , s. f. T. dc'Pesc. Concorso cio Di
molta quantit di pesci in un dato luogo,
AmmonticamentooAmmonticchiamento.
JHONTDA,!. f. Montata; Salita; Erta,
Luogo di monte da ascendere.
MONT'IDA o SAL'IDA D' UN PONTE , Mon
tata o Pedata d' un ponte, dicesi Quella
parie che dal livello del terreno t'alza fi
no al ripiano del ponte.
MONTXDA ' UNA STRADA , Montascendi, Tragetto o Via che cavalca un argine,
< . I cos detto dallo salir e scendere delle
persone.
MONTADA DB L'AQUA, Crescimento; Inal
zamento.
MONTADA DEL FESSE , Montata, dicesi
quando da primavera le Valli s'aprono e
v'entra dal mitre il pesce novello.
MONTADR, s. m. Montatolo e Cavalca
tolo, Luogo per comodit di montar a ca
vallo.
Parlandosi di bestie , Copritore o Mon
tatore, dicesi all'Animale che monta la
femmina.
MONTADURA, s.f. Corredo; Arredo; For
nimento ; Guernimento; L' unione di ci
eh' o necessario ali' allestimento di chi che

MON
sia Donora, dicesi al Corredo d' una
sposa ; ma propr. significa que* doni che
Tengon falli alla sposa oltre la dole ; Parajerna.
MESSO IN GRAN MOVI- un li \ , Pestilo in
gala, in grand" arnese.
Mo.VTADURA DA TAVOLA . T. de* Cuochi,

Trionfi da tavola, si chiamano alcune sta


ine o gruppi di zucchero o simile con al
tri .ti i.. l!mimti che i pongono sulla ta
vola del convito.

M- pini m DBI V'IK, Calzare, V. MONTUflA.


MoNTADURA DB LA (PACA , V. SpADA.

MONTAGNA; s. f. Montagna.
Detto per iperbole, Tale Peto; Carico.
ME PAR CHE MB *IA VBGNUO l'M MONTA
GNA A DOSSO, Pare che mi sia caduta la
gragnuola addotto, si dice dell'Aver avu
to qualche disgrazia e perci reslare sba
lordito.
MONTAGNA dello per esagerazione, pari
mente si dice nel sign. di Catasta FAB
VNA MONTAGNA DE LBGNE O DB P '.OH O si
imi.- . /',,,- una catasta di legnc , di pagliaoFar una legnaia o un pagliaio. Far
una maragnuola dijitno. V. MAIIBLA.

MONTAGNARO , s. m. ( che altri dicono


MONTAGNBR) Montanaro, Uomo di mon
tagna o Clic sia nelle monlagne. Dicesi an
che Montanino.
Altribuho a Persona, Montanino, e va
le Rozzo; Incollo; e talora fUlano; Zo
tico; Scortese.

MONTAGNARI , detto nel gergo de' Bar


caiuoli , vuoi dire Fagiuoli , ed anche
'Friulani STO LUSTRO CHE PBNDE, MON
TAGNARI e significa , Domani mangeremo
fagiuoli.
MONTAGNLA, i. f. Montagnuola ; Al
tura, Piccolo monte o simile.
Ora diciam MONTAGNOLA a quella spe
cie di Poggio arlifizialc che abbiamo nel
pubblico giardino, la quali* prima della
riduzioue del giardino slesso chiamavasi
MOTA DB S. ANTONIO, perche era vicina
allo Spedale di Marina , la cui Chiesa era
intitolata a questo Santo.
MONTN,s.m.T.degli Uccellatori, sotto il
jualp intendiamo li seguenti due Uccelli.
Montanello, Uccello di passo, nericcio,
fui sopraccigli bianchi, che si piglia a pa
nia ed anche colla ragna , che frequenta
ir praterie basse. Linneo lo chiama Motacilla rubetra.
Fringuello montano o montanino o di
monte, Uccello di passo e buonissimo a
mangiare , che nel Frinii dicesi PACAGNOso, nel Fiorentino Peppola, e da Lina.
Fringilla montifringilla.
MONTANR, i. m. Montanaio o Monta
naro e Montanino, Abitatore di monta
gna.
Detto per Agg. a Persona, vale Pilla
no; Malcreato. Essere come Corso, gof
fo e mal destro.
A uso DBMONTANERI, Alla montanina.
MONTAPE, . m. T. Mar. Marciapiede,
Nome generale che si da a certe Cordr ,
sopra le quali i Marinari posano il piede
quando prendono il riccio delle vele, e vo-

MON
gliono mettere o lerare i bastoni dei col
tellacci.
MONTAPB, detto in T. di Galera, Pe
dagna , Appoggio de' piedi de' Galeotti
quando tirano il remo.
MHVIAK , v. Montare , Salire ad alto.
Montare ; Ammontare; Coprire; Ac
coppiarsi , 11 congiungersi degli animali
il maicbio colla femmina Calcare, direbbesi del Conginnger degli uccelli.
Montare o Ammontare ; Importare;
Rilevare; Formare; Ascendere, diceti
del Raccolto o Somma d' un conto di pi
parlile o del costare o valere di che che
su.- ionie Una pezza di panno mania
tanto , avendo riguardo al costo del brac
cio.
MoNxXa uff CAD, T. Mar. V. in CAO.
MONT'IH IV BARCA , V. BARCA.
MONTAR Et SCIIIOPO , V. ScMIOPO.

MONTAR UN TBLBR, T. de'Sclaiuoli, Ar


mare un telaio, che Attaccar a'iicciaruoli per mezzo di lunghe maglie alcune
funicelle; infilzar le cnlcole, e divider l'or
dito in modo da poter muover la spuola.
MONTAR LA RABIA o MONTAR IN POPE,
dello mclaf. Montar la ttizza, la collera,
la bizzarria ; Andare o Montare in biz
za; Levarti in barca; Imbarcarsi, Sde
gnarsi, Im-iilloi ir.si_ PRESTO LA OHE MON
TA E PRESTO LA CHE PASSA, Acqua che cor
re non porta veleno, dello fig. e si dice di
Chi preso da subila collera presto la pone
gi. /Vini tiene broncio Ss LA KB MON
TA O SE LA KB CHI AFA , TE STRUCO COMB
u.v I.IMI v, Se mi prende il ticchio, io v'af
fardello come una matassa e v' arroto!
gi come uno scricchio.
MONTAR i FOMI, Insuperbire; Inorgogliare ; Menar orgoglio.
MONTAR i cmzzou, V. GRIZZOLO.
MONTAR i PEZZI, detto in T. Mil. Caval
care Incavalcare le artiglierie, vale PorIc Milht cassa , assettarle. Il suo contrario
Scavalcare.
MONTARSB, Mettersi in 'arnese ; Rincavallarsi ; Rimpannucciarsi.
MONTAR su i MB i NI, V. CIMBANO.
MONTI; , t. m. Monte, si dice per Massa
di che che sia A monti, posto avverb.
vale In gran numero, In gran quantit.
MONTE , chiamanti dal volgo quei Ca
stelletti di fratte ammonticchiate che si
Tendono, e il Venditore grida l'v SOLDO
AL MONTE, UN CENTESIMO AL MONTE.

ANDAR A MONTE, Far a munte ; Andar


a monte; Mandar a monte. T. di giunco.
CHIAPR BL MONTE , Pigliar il monte .
vale Cominciar a salire sul mente.
FAR MONTE, Ammontare; Ammontica^
re o Ammonticchiare , Metter insieme a
guisa di monte.
FAR UN MONTE DE LBc.vB , Accatastare,
Far rat fistii di legne , diccsi d' ogn' altra
cosa che s'ammassa, s'ammonta.
METKR o MANDAR o BUTR A MONTB,
Por a monte; Mandare a monte, Finir
la contesa METE A MONTE STB CHIACOLE, Finiamola; Finitela; Mandate a mon
te ; Tacete; Silenzio A MO.VTB STB cosBB, Facciannc monte, vale Non se ne par
li pi.

MOR

MOR

ROBA DB MONTB, Montano ; Montanesco; Montanino.


MKSSI TU ifofiTE, ^4 mmonzicchiatio Am
monticchiati, Riuniti a guisa di monticelli.
MONTL, s. m. voceant. Mantello, dice
si al Bosco del Montello , che ora comun.
ci chiama Bosco DEL MUNTELO, donde ven
gono portali i buoni funghi rossi.
MONTESLO, s. m. Monticelo; Monti
cellino i Poggio; Paggetto; Poggerei/o.
MoNTBSLI O MojVTB DE s Vliliiv , Tom-

loli o Dune, Qne* monticclh ili rena che


il mare forma a guisa d'argini sulla spiag
gia , e che dagli Scrittori Idraulici sono
anche drtti A/baioni.
Monticelo i-detto ancora per Mucchietlo, Mucchierello.
FAR XOXTESEI, Ammonticellare dimin.
di Ammontare, Far piccoli monti o m^iitici-lli di alcuna cosa.
MONT1MBANCO, s. m. Montambanco;
Cantambanco} Ciarlatano; Cerretano.!?.
ZABLATIT.
MONTO, add. M unto i Spremuto, dicei
del Latte.
MONTN , s. m. lo stesso che MOLTW, V.
A MO.VTSTI, dello avverb. A barelle; 4
carro; A j'usane; A bizzeffe, In gran co
pia.
MONTOSrrX, s. Montuosit.
MONTSO, add. Monluoso; Alpestre, Agga Terra, Provincia , e Tale Piena di mon
ti.
MONTURA , s. f. lo stesso che MO.VTADUJIA, V.
MO.-YTURA D' UNA PERUCA , Corredo o As
setto pieno d'una parrucca,^ il pieno cor
redo d'una parrucca che si porta sino al
di sotto dell orecchio.
Montura, Neologismo militare, vale Difisa, ma specialmente quella di-Ile parale.
MOA'ZER (colla 2 dolce) v. Mungere e
Mugnei-e, Spremere il latte dalle poppe
degli animali.
Mugnere, detto metaf. vale Premere e
Trarre altrui di dosso alcuna cosa, che an
che si dice Smungere.
Mojr'ZEB LA PIEGORA FI.V CHE SB POL,del-

to fig. Mungere fin che si pu, cio Cer


car di guadagnar di pi.
MONZER LE BIAVE, T. agr. Mugnere o
Mungere e nveglio Smungere, quando si
strappano da taluno le spiche delle messi
dal gambo esistenti ancora sul campo.
ANDVE A FAR MONZBR , Andatevi a ri
porre; Andate alle Urbe, a farvifrigge
te; Fatti far ben ben mugnere che tor
nerai ben leggiero, Maniera di derisione
o disprezzo, che corrisponde all'altra Va
in malora o alla malora.
MONZLIDELZOO, V. Zoo.
MORA, s. f. Mora; Moraiuola; Mbrolo;
Gelsa, Frutto del moro o gelso. V.MoniH.
MORA NEGRA, Mora nera, Frutto d'una
specie d' albero Moro. V. MORR.
MORA DE SPI.V, Mora prgnola.
MOBA SALVADEGA, Mora arresta.
Siao.ro DB UOSE ; Diamron.

46

MORA (coll'o aperte ) s. f. ( Forse J Mau


ri o Mori che 1 han portato in Italia ) Mo
ra , Sorla di giuoco volgare che si i tra
due colle dila delle mani, notissimo, far
alla mora, Giuecar-alla ni or.i.
MORACUIOTO, add. Brunetto BrunazzooBrunozza, dicesi del Colare della pel
le del volto.
MORACHIOTB DA l'.i rio i , Gridano i no
stri Frullaiuoli quando invita no a comprar
Ciriege nerastre o morale che vengono dal
padovano. V. ZARIBSA.
MORDO; add. Morato , Nero a guisa di
Mora , Nero pieno.
M ORA G A o MOBACIO, s. m. T. de' Mani
scalchi, Mona, Slrumento di ferro col
quale si piglia il labbro di sopra al caval
lo scalcheggianle e si stringe perch stia
fermo Travaglio chiamasi un Ordigno,
nel quale i Maniscalchi mettono le bestie
faslidiose o inlrallabili per medicarle o
ferrarle.
MoRXciA, dello in T. agr. IV asello, chia
masi uno Simun-ino di ferro in forma di
tanaglia che si mette alle narici de' buoi
come di freno.
MORAL, s. f. Morale e Moralit, Cosiume.
MoRL CHE SS TIRA COME CHE SB i ni. ,

Morale accomodatizia, Cheti accomoda,


che ci adatta come si vuole.
MORL DE LE MANEGHB LARGHE, MorOr

le ritassata, Rattiepidita nel fervore.


MOR'AL, detto in T. de' Muratori, V. in
COVERTO.
MORBIA, add. Voce agr. Arrabbiato, si
dice di quelle Piante annue , che seccansi
prima del tempo per nebbia o per sover
chio calore. Talora si trasferisce al terre
no quando sia mollo anelilo.
MORBIDR, v. Ammorbidire; Ammorbi
dare ; Rammorbidare ; Kammorvidare ,
Mollificare, far morbido, Tor via la du
rezza Jiammollare, vale Far mollo,
Ammollare, Intenerire.
MORB1EZAR, v. Lussureggiare, Andare
in soverchio rigoglio, e si dice pi comu
nemente delie piante.
MORB1EZZA , . f. Voce ant. Morbidezza,
Dilicalczza , Mollezza.
DARSE A LA MORBIEZZA, Ammorbidare.
MORB1EZZO, s. m. Morbidezza, detto
Cg. in sign. di Delizie, vale Effemminatezza, Dilicalezza , Poltroneria.
DABSB AL HORBIBZZO, Darsi alla mor
bidezza, alla poltroneria, aW infingar
daggine, Far vila molle.
MORBIBZZO, dello per MOHBN, V.
MoRBIEZZO DE LE PIANTE , V. MoHBIO.

sust. e MORBIEZAB.
MORBNjS.m. (forse derivato da Morlio,
Rigoglio delle piante) dicesi a Voglia di
ridere o di far ridere Zurro; Zurlo e
Ruzzo vagliono Allegria o desiderio smo
derato di che che sia Gavazza o Gavaz
zo, Rumore, strepilo |>er allegrezza Capestreria,Bizznrri& fuor dell'uso comune,
vivezza licenziosa.
AVER BL MURB.V, Aver pi buon tempo
di quel die fa le cialde j Pazzeggiare ,-

MOR
Folleggiare; Zurlare; Andare in turlo.
CAVAR EL MORBIT, Cavare il ruzzo o il
zurlo del capo a uno; Levargli f albagia,
C allegrezza; Sbaldanzire uno.
FAR VECNR EL MORBN, Mettere in zr%
lo.
PASSAR o DAR zo EL MORDI .v, Uscire lo
turlo o il ruzzo del capo ad alcuno.
STUFO DEL UORB'IN , Stufo o Sazio del
buon tempo.
MORB1NAR, v. Zurlare; Essere o Slare
o Andare in zurlo, Aver qualche eccesso
d'allegria, Divenirsi Folleggiare a Paz
zeggiare e Matteggiare, Dire o Far fol
lie o sciocclwzze Scherzare; Burlare;
Ruzzare; Frascheggiare Far tempo
ne ; Darsi tempone, o Aver tempone;
vagliono Darsi buon lempo , Slare in al
legria , Trionfare.
MORBINEZZO , ,. m. Zurro; Zurlo; Ruzzamento; Gaiezza, Allegria, Scherzi.
MORB1NSO, add. Buon tempone; lleeroccio; Ridoso; Festevole, Inclinalo all' allegria ed al buon lempo Suzzante;
Gaio; Cianciato; Baione; Raionaccio,
Che ama di far baie, ciance, giucchi.
MORBIO o MRBIDO, add. Soffice; Mor
bido; Molle; Trattabile; Pastoso; Sotto,
Soave al latto e che leccato acconsente ed
avvalla e propr. dicesi di collriri , guan
ciali e simili DEVENTAR MORBIDO , Ins oliare; Divenir sollo, soffice , molle.
MORBIO o MORBIEZZO s. m. Rigoglio ;
II soverchio vigore delle piante Umi
dore; Umidit; Mollume, si riferisce al
terreno.
MORBO, s. m. Schianza, Malore che riene intorno alla bocca de' fanciulli.
MORDENTE , s. m. Mordente, Composixione tenace che serve ad attaccare 1 oro
in foglia e l'argento battuto su qualun
que superficie.
MORDENTE, T. di gcrgo, Tale Birra.
MORE, s. m. T. Mar. Ragazzo da scopa,
Chiamasi il Servo o Garzone che in una
barca s'impiega in qualsivoglia fatica e
particolarmente nel nettare il bastimento
e nel servir 1' equipaggio. More in greco
moderno il vocativo Moros che vuol<lir
nero , ma oltre che in questo senso usasi
come appellativo familiare , equivale an
cora ad Ehi tu ! o simile. Anche noi di
ciamo VJEN QUA MORO ; STA QUIETO MORO
MIO e simili. Queste osservazioni fanno
presumere che la voce MORE venga dal Mo
re greco , per la ragione forse che quei ra
gazzi sono chiamali fall1 equipaggio con
quella voce confidenziale.
MORLO (coli' e larga) s. m. MORLO
DE LUGANBGA, Rocchio o Salsicciuolo, Pez
zo di salsiccia che si mangia fresca. V. LuGNEGA.

MORLO DB FAO , Rocchio di legno ,


Pezzo di legno della lunghezza d'un brac^
ci in circa, che accoppialo a de' legni pi
oliili, compone un fascio. V. MATERASSO.
MORLO DE BISATO, Rocchio d'anguil
la, Pezzo taglialo d'anguilla, e per lo pia
i dice della marinala.
MOULO, T. de' Pese. Modano, Rociuio

1MOR
liscio di legno piano ed anche rotndo, su
cui fi lavorano le maglie della rete.
LEGYI DE MOHELO, T.de'Coslruttori na
vali, Legni di misura, sono quelli che
hanno le dimensioni ricercate nella costuiionr.
MORL DB MBZO , Di mezza taglia , Si
riferisce a statura, e vale N grande n pic
cola , e detto fig. Esser tra nobile e plebeo;
I anche Non essere n de' primi u degli
ultimi in alcun esercizio Talora si ri
ferisce a Cose morali , e vale l'io, di mez
zo ; Temperamento ; Ripiego ; Equit ;
Moderazione. V. VIGOGNA.
A MOHLO poi un Modo avv. esalo da'
ostri falegnami, stipettai e simili e vale
Paralellamentc , io Conlinualamente
ma con eguai distanza.
MORLO, add. Morello; Violato; Pao
nazzo, Alti di colore che pendono allo
curo.
Morello, parlandosi di Cavalli, vale di
Mantello di color quasi nero.Dicesi in prov.
Morello senza segno non ti fidar col pe
gno, per far intenderechc il Cavai morello
vizioso e tira calci. V. CAVEZZA.
MORELN, acci-, di Moneto. V. MATERAS
SO.
MORNA, Pianta, V. GaArtcA.
MORR , s. m. Moro , Albero di coi si co
noscono due specie, cio il Bianco, detto
anche Gelso, ed il Nero; e quindi detti
da' Sistematici Morus alba e Morits nigra. La foglia del bianco quella che ser
ve ad alimentare i bachi da scia; ed il nero
produce un fruito nero tutto ripieno d'un
sugo come di sangue, ed comune fra noi.
FILA DE MOREHI, Filarata di gelsi, Mol
ti gelsi piantati in fila.
MORESCA, s. f. Moresca, Specie di ab. battimento o certame popolare che usavasi fare per festa pubblica in Venezia tra le
rivali fazioni de Nicolotti e Castellani
quando essi a gara facevano mostra al po
polo de' loro esercizi! ginnastici. Questa
Moresca si faccia tra1 molli giovani del po
polo pi basso , che impugnato ognuno lo
stocco di ferro giravano come se fossero in
ballo o jjiuocassero di scherma , dandosi
ad ogni passo regolare e ad ogni mossa ag
giustatamente de'colpi negli stocchi; e cos
armeggiando bagordavano a divertimento
loro e degli spettatori.
MORTA (coli' e stretta) s. f. Maschera,
ma propriam. Quella coperta di velluto
nero che sta attaccala alla faccia median
te il teiiT in bocca un bottoncino che v'
nel silo in cui lovrebb' essere l'apertura
della bocca.
MORTA, detto in lingua furbesca, vai
Gondola.
jWORTA DA DENTI, Lo stesso che CAS
DA DENTI, V.

&ORTA , s. f. T. degli Uccellatori , delta


nel Friuli CHIAHANDINA , e nel Bolognese
MAGSANI.VA, Sterpgnola , chiamata da
Linn. Motacilla modulari*,i\fU anche da
altri Curruca sepiaria. Uccello slimalissimo pel suo dilicato sapore, eh' grande
come il Beccafico; nidifica ne' boschetti ,
canta bene , e fa il suo passaggio sul Cui-

MOR

MOR

re dell' autunno e in primavera: dicesi an


che Passere matto o mattugio.
MORTO, add. Brunetto, Di colore ten-denlc al bruno.
Maricino, ditti, di- Moro , in <ign. di
Uomo nero.
MORETN, *. m. T. de' Cacciatri rallini.uii. Fischione col ciuffo, dello ancora
in Toscana Germano Turco , nel Roma
no CAPOROSSO MAOGrotiE; da qualche Si
stematico Anasjistulnris crislata, ben
ch Laiham lo < Inumi Anas rufina. Spe
cie d'anatra salvatici, cheha il becco gros
so rosso dentato , il superiore ricurvo in
punta, il capo di color giallastro con ciuf
fo di penne. Quest'uccello assai raro fra
noi,pigliandosene uno in capo a varii anni.
Alcuni de' nostri Cacciatori lo chiamano
CHIOSSO COL ZBFO ; m a col nome MORETW
generalmente s'intende la Femmina di un
altro uccello, del quale abbiani parlato al
la voce MAGASSO psurAculx , V.
MORFR, v. di gergo de' nostri Barcaiuo
li, Morfire, parimenti voce furbesca che
vale Mangiare. Quindi Morfia vien chia
mata la Bocca ; e Empier la morfia, Man
giare assai.
JVIORGA, s. Morchia e Morcia.che l'Ala
manni disse Amurca, Feccia dell'olio. V.
PBHOLAXTB.
MORGANTE, s. m. Raccoglitore di Morga , ma pi s' intende Travasal*re di olio.
V. PBIVOLAXTE.
MORGN\0, Miao, Verso che fa il Gatto
quando miagola FAR MORGNO , Mia
golare.
MORGNN, . m. Sornione; Sorgnone ;
Susornione; Soriane; Musorno; Acquacheta, si dice di Chi tenga in s i suoi
pensieri, n si lascia intendere, e piglia
si in mala parte Fu detto ancora dal
Fireuzuola, Uno di que" coticoni che non
cavano mai il mento del capperone Che
tane vuoi dire, Che parla pochissimo e di
cesi per lo pi per dispregio.
Fagnone , vale Scaltro ma che -si finge
semplice; Tempellone , Uomo grosso che
faccia il goffo; Soppiattone e Soppiattonaccio, Uomo linto.
VARDITB DAI Moncirojrr , DalC acquacheta mi guardi Dio, che dalla corrente
mi guarder io, Detto Cgur. per avvertir
ci di Star in guardia su certe persone che
sono chete , ma mostrano di operare con
somma accortezza.
MORIR, v. Morire; Morirsi.

Mora DA
, Morir di dolori! o a
do/ore.
Monili DA FAME, Allampanare dallafawej Arrabbiar dalla fame ,- e quindi Vi
so allampanato. V. FAME.
Monla DA ss, V. SE.
.Mun/i DA FBEDO , Agghiadare o Assi
derare, E quasi morir di >ido o ghiado
Intirizzare o Intirizzire , Perdere per
qualche tempo il senso de' membri per fred
do o per altra c&fjaae-Aggranchiare , si
dice propr. delle diu quando per sover
chio algore si assiderano.

CHI MOH EL MONDO LASSA B CHI VIVE SB

LA PASSA, Dettato fam. e vuoi dire che Chi


lascia il mondo perde tutto e chi sopravvive trova di che confortarsi.
MOR!R AVANTI, Premorire.
MORJ.R co LA ZOGIA , Morir colla coro
na o co//o ghirlanda, Morir vergine.
Al "Ti 1 n co L'BRBA i.x BOGA , Morir difa
me in Altopasco o in unforno di schiac
ciatine, Rovinarsi o perire per dappocag
gine non per mancanza di mezzi.
MORIR cox MUSO i.v T' r.v GATOLO , Far
mala morte, tristo fine.
Monta DA CUDO, Stillarli -dal caldo,
Soffrir soverchio calore.

Monili DAI. CA.VCARO O DA LA GIAXDUJSA

XB r,' ISTESSO, Infine per lo gregge poi


10 stesso esser preso dal lupo o dal custo
de SE SOL MOR DAL CAVCARO r.\. non DA
LA GIAXDUSSA , Aver da un lalo il precipi
zio, dair altro i lupi, Esser in pericolo
da ogni parie. V. GIANDOSSA t; GIOA.
Moala DA LA HABIA, V. RABIA.
MORIR DA IHL'IIV, V. SlM .)! A C SE.
Monta DA B.IDBB, V. HlIKIl.

Monili DA soiro , V. STRAWGOSS\II.


MORIR DB LA LUME, Morire; Spegner
ti ; Estinguersi il lume.
Monta DA LA so BOXA MORTE, Morir di
sao male o di morte naturale.
MotR DB LA ZBNTB ASSAE , Or 6e/l ptO-

ve ne/f orto del prete, s'allude all'utilit


che ne ridonda ai Preti quando fanno il
11 mortorio.
MORIR DRIO A UWA C03SA , M orir di che
che tia ; Struggerti d" una cosa , Morir
di voglia di che che sia.
Monta EL CUOB., V. 'CuoR.
MOR!R zo LA COSSA XE MORTA zo, La
cosa s'ammorzo o resta seppellita oju se
polta, n se ne fece mai paro/a, Rest
sotterra.
CHE MORA DA MORTE IMPROVVISA ! Ch" IO

possa morire da mille morti se io non mi


senio rincirconire tutti i sangui. Vo mo
rire, o posa' io morire se hofatto la tal co
sa. S' il dissi, che i miei d sian pochi e
rei. Ch' i arrabbi se torno in quella casa.
ESSBR L'ULTIMO DB LA FASEGIA A MORIR,
Portar C arme alla sepoltura.
L' MORTO ADESSO CH' BL STAVA BB\, Ri
do fatto, gazzera morta, si dice Quando
l'uomo ha acconci tuli' i suoi falli ed ci
si muore.

SE MOR ro POCO A LA VOLTA , Non di re


pente j' incappa nella morte ma a poco a
foco le si va incontro; Ogni giorno muoriamo , imperciocch ogni giorno si per
de qualche parte della vita; Questo mede
simo giorno ch'oggi passiamo lo dividiam
colla morte.
|
EL VOL M. Hi,, Ei vuoi morire, dicesi eli
Chi fa una cosa che non ha mai fatto in
vita sui-Uscirdel manico; Uscir digat
to selvatico , vale Uscir dell' usanza sua ,
"Far pi che non si suole.
VOCIO VEDEBLO A COSTO DE MOttta , V-

VBDEU.
MORSE , s. f. T. <fc' Vetrai , Tazze o Bic
chieri, Ma col nome vernacolo s' intendo
no propr. Quelli la cui base ha lo stesso
diametro dell'apertura e sono falli a cilin
dro.

-- -

MOR
MORLCO, s. m. Morlacco, Di Mortacchia . Schiavone.
Detto alcune volte per ingiuria , vale
Pillano; Grossolano; Uomo abbozzato ,
taglialo colf ascia.
MORMRO o MORMORA, T. de'Pesc. Sorta
di ppsce di mare detto da Linn. Sparus
Mormyrus .Piell'Islria chiamasi MORMORA,
dov' frequente. Presso a noi si fatto ra
ro e confondesi per lo pi coi piccoli Den
tici ( i li vr'u. ) ed commestibile.
Non n meno a confondersi col Gadus
Barbatus, clic impropriamente chiamasi
MORMORA.
MORMORA, s. Nome impropriamente
dato dai Pescatori ad un Pesce di mare a
scheletro ossoso , detto da Linn. GaJur
Barbatus, il quale ha due barbiglioni sot
to il mento , ed pesce mangiabile sul gu
sto del MOLO.
MORMORA poi nome volgare che i Pe
scatori Istriani danno allo Sparus Mor
myrus di Linn. a cui dicevasi dagli anti
chi Veneziani MORMRO: voce che in segui
to si perduta , venendo ora questo pesce
confuso col DENTL, V.
MORO ( coli' o largo ) o MORO DB MOREA,
s. m. Afora , noi intendiamo qualunque
persona di color nero , sia egli di Etiopia,
o altra parte. Questa voce viene dal gre
co antico Mavros oscuro che i Greci meUerni dicono Moros Ghezzo si dice de*
Mori di Barberia,i quali non son neri af
fatto ma di un certo colore simile al lio
nato.
MORO SARASI.V, Bronzotto, Soprannome
che si da sposso alle persone di color brunastro*
MORO si dice ancora nel sign. di Bruno,
ma per esagerazione; ed addietlivo.
TESTA DE MORO, V. TESTA.
MORO , s. m. T. de' Pese, detto da'Toscani
Moromora,'Pesce di mare del genere del
le Razze, che sembra non essere stalo clas
sificalo, e che fu quindidal Si. Nardo di
Chiozza chiamato Raia Morula. Quest'a
nimale uno de' pi grandi nel suo gene
re, trovandosene nel noslro mare fino di
cento libbre grosse venete di peso, e in al
tri di dogento. Egli di colore nericcio
pi intenso alla parte inferiore di quello
che alla superiore: carattere che lo distin
gue da tutte 1' altre Raie; ed buono a
mangiare.
MOR01DE o MARCELE, s. f. Morice o Morici; Moroide e morrai Jc, Specie di ma
lattia nota che alcuni patiscono nell'ano.
MOROSA , s. f. Dama; Amante; Amata;
iAm-jrosa; Amanza, Quella che fa all'amo
re e corrisponde.
LA MOROSA L' HA BUBL\ , Egli elf>e la
gambata, Si dice del Maritarsi la propria
Dama ad un altro.
MOROSTA
MOROSTO / V. SMOROSTA e SMOROSTO.

MOROSEZZO V. SMOROSBZZO. '


MOROSO s. m. Moroso, voce bassa, sinco
pala da Amoroso, Damo, L'innamoralo,
1 Amante, l' Aiuadoj-v-Drudo, diwsi l'A-

MOR
mante concubinario. Fu detto anche A ma
tto.
r'.i. SO MOROSO, // XII o Colui.

MOROSO, dicesi per Amante; Amico.


BISOGNA THIIVR FI. MOROSO , detto fg.
Convien trovar il geniale o f appassiona
to, cio Colui che abbia particolar genio
di aver quella cosa che si vorrebbe vende
re con profitto.
MORTA,add. Brunetta; Brunazza,Di
color bruno o brunastro.
MORSA t s. {. Morsa , Strumento nota per
10 pi di ferro ad uso de' fabbri.
GASASSE DE LA MORSA, Guance o Bocr/ii-, Li due pezzi principali chestringono
11 ferro. DAO , Dado , Quel pezzo qua
dro di madrevite che serve ad aprire o
stringere la morsa GALETO, Galletto,
Quel pezzo fatto a forma d'aUetle, ma che
serve aHo stesso uso del dado VERME,
file, Quella cho serve a strigoere od apri
re le guance. MANGANELLO DB LA MOHSA., Bastone, Quel pezzo di bastone di fer
ro mobile che fa come l' uffizio di leva per
condurre la vite e fa aprire e chiudere le
guance VERE, Anello della, morsa, Quel
la Specie di Anello eh' infilato nella par
te anteriore della vite SDSTA , Molla ,
pur una parie della Morsa.
MORSA DA MABANGN, Morsa , ma di le
gno anzi che di ferro, la quale sta annes
sa al banco su cui i falegnami lavorano.
Una delle guance viene formata da un la
to del banco , l' altra un pezzo d' asse di
noce con in mezzo un foro rotondo in cui
viene introdotta la vite, eh' pure di no
ce tornita, e dal!' un dei capi ha un furo
che fa le funzioni di anello, ed m ir i i il
bastone pure di noce o altro legno.
MORSE DB v* FABRICHE, T. de' Murato
ri, Addentellali ; Morse e Bornii, Que'
risalti che si lasciano disuguali nelle mu
raglie per potervi collegare il nuovo mu
ro : onde Addentellare dicesi il Lasciar
nelle fabbriche l'addentellato.
MORSE DE LA LA9TZA, V. L.tNZA.

MORSEGA , add. Morso e Morsecchiato;


Addentato, Stretto o preso co' denti.
ALBERO MORSEC, Scalpicciato , Agg. di
quell'albero che sia n M I tratta tu dal denle
del besliame.
MORSEGADA, s. f. Morso; Morsura;
Morsicatura; Mor'secchiatura.
MoRSEf.E , detto fig. Frizzi , Parole
piccanti. Frizzo una botta che livido non
fa ma punge e scotta.
MORSEGADRA. V. MORSEGXDA.
MORSGAMEVTO, s. m. Mordicamento ;Mordimento ; Morditura ; Morsura
Morsura e- mancamento di stomaco.
MORSEGAR, v. Al ardere , Stringere co'
denti. Addentare , Prendere co' denti.
Morsecchiare e Morsicare o Morsefrgiare, frequentativo e limili, di Mordere ,
Dar di morso Dimorsare, vale Spez
zar co" denti e manomettere.
Mordicare, dicesi a Quell'effetto che
fanno le materie ili virt corrosiva e diseccativa sull'ulcere.
MonsBG EL SAN, Morsccchiun>., Dar
di dente.

MOR
MORSEGARSE i DEI , Morderti le dita o
le mani, vale Pentirsi, dolersi di che che
sia.
MORSBGABSB LA LE\GUA , Morsecchiarti la lingua.
ANDARi'VIA MORSEOINDO,
Morseggiare-,
Hit

. ,
. "O
*
Morsecclnare , Morsicare a pi riprese p*
co a poco , Morseggiare lo stuzzicaden
ti , una lisca del lina, e simili.
TORNAR A MORSEGR , Rimordere.
MORSEGN, s.m. Morso; Morsecchiatura e Morsicatura , 11 morsicare e il se
gno lasciato il-il morso.
MORSEGOX DE STOMEGO, Morsura; Mor
so ; Mordicamento, Acidezza o Mordaci
t di stomaco o di corpo.
MORSTA, s. f. Morsetto, e Morsetto ,
T. delle Arti, Piccolo Strumento simile al
la Morsa, <a tenersi in mano per Livori
sottili o per tener fermo qualche Stromcnto al lavoro.
MORSBTA DA SECATI, Licciaiuola, Sor
ta di strumento usato da' Segatori di le
gname per torcere i denti della Sega.
MORSTA DA OBESI, Morsa, Sorta di ta
naglia , le cui ganasce sono ritenute da
una madrevite di ferro che le allontana o
avvicina a piacere.
MORSO , s. m. Morso o Freno, V. BRIA,
MORSO CONMONTADUBA , T. de' Vettura
li , Filetto , Imboccatura con due corde ti
rale che lengono alta la lesta del cavallo.
MORTARTO , s. m. Io stesso che MASCOLO. V.
Dello per Mortatelo, V. MORTR.
MOBTAHBTO, dello in T. Marin. V. PiSTON.

MORTE, s. t. Morte, Fine della vita.


DAR LA MORTE , Mettere a morte ; Por
re a morte.
ESSER co LA MORTE A LA con , Essert
colla morte in bocca, Vicino a morire.
FAR TOTA COSSA A OG.VI MORTE DB PAPA,
Far alcuna cosa pe'giubbilei, Farla di ra
dissimo.
LA MORTE GIUSTA TCTO O TUTE LE PAR-

TE, La morte pontine a tutti i guai; La


morte medica tutt'i mali; Chi muore esce
f affanni; Morte non gi tormento, an
zi ejine e riposo di pianto e cattivit; E
disse a proposilo il Metastasio, Non ver
che da la morte il peggiorai tutti i ma
li, un sollievo de' mortali che son stan
chi di soffrir Amore pub tutto, pecu
nia vince tutto, il tempo consuma tuttot
e la morte termina tutto.
L' LA MIA MORTE, Maniera di esprime
re la propria impazienza, E la mia mor
te, il mio gastigo, dicesi di Chi tormen
ta altrui del continuo.
LA XB LA so MORTE , parlandosi di cibi
appropriatamente conditi e cucinati in ap
punto, K il suo vero punto, il suo verogusto.
SEMPRE SON o SEMO o SE XB co LA MORTE
A LA GOLA , Maniera fam. e mei. Sempre
in angustie di stato o di fortuna doloro
se , penose, crucciose; Sempre in incer
tezze crudeli o mortali ; Sempre vittime
del bisogno o della necessit la pi stret

564

MOS

MOR

ta; Sempre in pericolo di tuceumbere e


simili.
SlN A LA MORTE NO SB SA LA sotiTF , V.

SORTE.
MORTR , s. m. Mortaio , Vaso di bron
zo, di marmo o di legno, nel anale si pe
stano le materie per usi diversi.
MORTR DA PBLATIBRI, Mortaio o Tro
scia, Pila in cui si tengono i cuoi in cat ini' per conciarli.
MA?./ A DEL MORTR, V. MAZZA.

PBT\R L' AQUA i,v TBL MORTR , Pestar


Tacqua nel mortaio , dello fig. V. PBST.VB.
MORTR DA BOMBA , Mortaio , Bocci di
fnoco in bronzo che serve per giltarle bom
be. V. LETO DEL MORTH, li l.BT'i.

MORTERN, s. m. Mortaione, Mortaio


grande.
MQRTIFICXUA, s. f. Represj'ionei Repr
mente, L'atto del reprimere.
MORTIFICAR , v. Mortificare j Reprime
re} Rintuzzare.
MOJITIFICARSB, Mortificarsi; Mac#rarsi , Aflievolire la carne , gli. appetiti dis
ordinali colle auilerit.
MQRTIFICAZ1N , s. f. Mortificationt,
vale, anche per Disgusto, Dispiacere, Af
fronto.
MORTO , . m. Morto.
MORTO AL MOXDO , Separato dal mon
ito; Solitario, Colui che vive solitariamen
te e lontano dalla societ.
MORTO AL MONDO , Morto civilmente,
dicesi di QueHo che per gravissimi delit
ti privalo de' diritti civili.
MORTO AVANTI, Premorto; Predefunta,
Morto prima dell'altro.
MORTO MI, MORTO EL MONDO, Ovv. MOR-

TO MI co iw erto BL coi , Chi mi vien die


tro serri f uscio; Morto io vada il mondo
in carbonata; Morto io la terra mi s.chs colfuoco.
MORTO, detto fam. vale nel semini, di
Snffoffgiata, Fardello o cosa simile che
s'abbia sotto il braccio coperta dal man
tello e quasi nascosamcnle si porti via.

caso avvenuto- nel i-jo. ni gentiluomo


Tommaso Moroiini . il quale, portato co
me morto nella Chiesa <U S. Maria formoin e- deposto sul catafalco, rinvenne, ma
compreso d' orrore rovesci cadendo in
terra e trascinando seco la bara , onde ri
mase accoppiile. Nell'uso per si diede un
M iiiimi-iiio differente e straniilo a questo
ribobolo, clic ora li dice nel significato (ti
Risposta data fuori di tempo o di Soccor
so troppo lardo ed inutile. // soccorso d
Pisa o di Messina; Piovette tre di sopra.
i carboni spenti.Hicrti pure tfssrre sce
mo di tutti i denti allorch viene il pane,
Quando tiene una buona ventura in un
tempo in cui altri non ne pu pi godere.
FAR CONVSRSAZIN coi MORTI, V. CoxVBRSAZlbir.

LEGNA MORTA , Legname morticino ,


Quello che li lecca naturalmente ini ter
reno.
1 .' MORTO SB.YZA, m ii GBSUS , Mi-ri che
non batt polso.
MEZZO MORTO, Semivivo; Mavivo.
ME xi MORTO BL cuon, Fui per isvenigf; Mi casco la corata o il finto e l' in
tende per paura.
NE MOSTO KB FEK>, Ne perso ne sca
pitato; LI H; Tara tara,
Fuso MORTO , V. PESO.
!'i iw.ru BL MORTO, V. PIANZBH.

1 KSTII MORTO , dello fig. StupirsiMi


USTO MORTO , Io mi rimango stordito ,
smemorato o come un uomo- di stucco o
colpito; Io resto uno stivale; Io spanto.
SPANTO MORTO, V. SPANTO.
TEC.NJB MORTI i BEZZI , Tener giacente
o infruttuoso il danaro, cio \ mi fi-minu
ti-, senza utilit.
Trovare il morto si dice anche da noi di
Coi trova danaro nascosti' o cimile.
MORTRIO, i. m. Mortorio e Martora,
Onoranza e cirimonia nel seppellire i mor
tiCASA CRB PAR c.v MORTORIO, Casa, cu
pa o lassa o posta, a bacio o alt uggia ,
cio AH' ombra , allo scuro.

AQUA MORTA , V. AQCA.


AVER, EL MORTO , detto Cg. Aver la po
stema , dicesi per ischerzo cti danaro 'ilialtri abbia nascosto in qualche luogo.
AVER DEL MORTO, Aver del morticelo
nel viso o la carne morticela, Enere spa
ruto in riera , Aver colore smorto.
BDAZZO o GAMDA MOKTA, Mortificato,
dicesi d' un Membro del corpo in cui sia
totalmente estinto il senso.

MOSCA, s.f. Mosca, Insetto noto, che- da


1.1:11:1-. i vien chiamato Musco vulgaris.

C! VtBiV DAL MORTO SA COSSA XE PIAN-

AVERLA MOSCA MORA, lo tesso che AVER


LA LUNA , V. LOTTA.
f v
SALTAR LA MOSCA AL STASO , Saltar la
nimica o i/ mascherino al naso ; Salir lo
ftromolo al naso; Montar la bizzarra,
Adirarsi FAR i rr.Vin LA MOSCA MORA ,
Far venir la mostarda o la senapa al na
so, Montar la luna.

ZRR, Chi vien dallafossa sa cosa il- mor


to , dicesi di Chi ha pratica ed esperienza
di quello che si ragiona.
CiTr. I MORTI O FAR PARLAR I MORTT ,

Allegar morti, Citar autorila che si pnssono negare o di cui non si ha riscontra.
COLOR DA MORTO, Inferriata, cio Di
cattivo colore.
EL PAR UN MORTO CHE cAMiNA , Essere
o parere una marle , diceii di Chi mol
lo estenualo Rimorto, Pi che morto,
K*orlo due volle; detto per esagerazione.
DOPO MORTO EL si COPB, Dopo morto si
'-, Prov. fam. che ebbe origine dal

GHB VA su LE i-.riiE, fim.puntano.le


mosche o Vi posano le mosche, diceti del
le carni.
RABO COME LE MOSCHE BIACCHE. V.RA11O.
RasTR CO. LE MAX IMI. M'. DB MOSCHE ,

Avere o Restar colle mani piene di vento,


Rimanere smaccato.
FAR I PIE A LB MOSCHEA V. PVs.

UlfA MOSCA GHB FAR V CAVALO, Un l,ril-

seolo o ogni bruscolo gli pare una trave.


UffA MOSCA CHE SE VOL METEH A t*IM-

PAR D'UNA CAVALA, / granchi vtgiion mor


dere le balena, Quando un piccolo o di
poca forza li vuoi mettere a contrastare
con uo grande e gagliardo.

MOS
LOGO PIBIT DB MOSCHE , Luogo grfmi'n

di mosche.
VOLER CHI U'Xn TUTE LE MOSCHE CHE VA

PER ARIA , Pigliare i moscherini per aria,


vale Pigliare i puntigli minuti, leggieri,
vaianti , che anche dicesi , Darsi et im
pacci dclRosso;Le brache d'altri gli rom
pono il culo Guardarla nel sottile. Es
ser Giieoso o troppo consideralo.
MOSCA CAGNINA , A tsiilo o Mosca canina; Mosca ragno o Mosca cavallina, In
setto alato maggiore della Alosca, il qua
le l'attacca fortemente alla pelle d'alcuni
animali, come buoi, cavalli, cani eie. e
con un forte e lungo pungiglione li pugne
succhiandone il sangui* Zecca chiama
si poi un Ammainilo snlvalico simile alla
Cimice, che t'attacca addosio ai cani, al
le volpi e ad altri animali e ingrossa per
incriamento di sangue. Linneo chiama il
primo Hippobosca equina i e il secondo
Acarus rtcinus.
A LB CAROGNJ! fiHB COKE DRK> LB MOSCHE,

V. CAROGNA.
MOSCA D' ORO , Lo nesso che CANTAB>
D,,V.

MOSCARD1N, Voce ant. detta per Agg. a,


Giovane vago di far all'amore, ora dicesi
LiCARoY*, V. 1 Greci moderni hanno il
verbo Muscarcvo che significa srlirr/.n ,
e tra. questo verbo e il nostro MOSCARDK
pare che siavi qualche analogia di suono
0 di significato.
MOSCARDINI, s. m: Voce ant. che ora dicesi MusTAzzom , V.
MOSCARIOLA, s.f. o MOSCABLA, Mosca
iuola e Moscaiola , Arnese noto che ser
ve per guardar la carne dalli- mosche. Dicesi anche Guardavivande.
SE ME VIEN LA M03CAROLA ! Maniera ant.
Se mi monta o mi viene H mascherino f
cio Se mi piglia la collera.
MOSC\TA , t. f. Moscadello e Moscadellu , Nome d' ava per lo pi bianca ed an
che nera , doicistima , delta cos dal tuo
sapore che lieu di moscado.
NOSCATLO.add. Moscadello, Agg. chesi d*. a certo Vino fatto d' uva moscadel\,\ o che ha di qjil sapore.
MOKCATLO , dicevasi anlic. per agg. *
Uomo, lo slesso che MAIIZEUA-, nel eign,
di Furbo; Mascagno.
MOSCATO, add. Moscadello, Agg. al Vi
no (atto di nioscadclla. V. MOSCATA.
MOSCATO , add. Moscadello,\^. che
si da a certe Pere he hanno, un saporesimile al Moscadi-llo,
MOSCHA , s. f. nel parlar fam. si dif-4
scherzevolmente per Moscaio , Quantit
di mosche adunate in un luogo.
MOSCIITA, s. f. Moschetta; Moschet
tino, Piccola mosca.
MOSCJITA DA TABACO , Cerambice mo
scato, Cos chiamano i Naturalisti un cer
to Insello che manda buon odore, e si vuoi
quindi mettere nel tabacco per profumar
lo. Linneo lo chiama Cerambyx mi&rcatus.
AIoSCJITE DI LA BARBA, Mosche S chia-,

uiavauo altre volle Que'due pczzelli di bar

MOS

MOS

MOS

fca che lasciavansi sul labbro supcriore al


le due eslremil.
MOSCIITO, s. m. Moschetto, Arnia da
fuoco pi corta del fucile ad uso della Ca
valleria i In- M porta ila essa ad armacollo
col calcio in su. Ha per nitro il calibro e
la bocca uguali a quelli del fucile. Anche
i soldati d'artiglieria ranno armati di mo
schetto. V. SGHIOPO.

Tenuto in aceto, e s'usa come il savore e


la salsa. La Melata si definisce Vivanda
fatta di mele cotte. Dunque u la Mostar
da n la Melata dell'Alberti sono la Mo
starda di Venezia. La voce Mostarda indi
ca Vivanda fatta principalmente di musi;
noi abbiamo il Mostocotto che si conden
sa colla farina , ma il suo nome propria
mente SUGOLI DE .MOSTO, V. ScGOLI. l Cor
fognato bench sia fatto anche di mele co
togne , non ni- meno la noslra Moslarda.
MOSTARDA , dicesi a neh i- scherie volmente per Merda..
MOSTAZZETO, s. m.Mostacciuolo, Pezzetto di pasta con zucchero, spezie ed al
tro.
MOSTO, s. m. Mosto, Sugo delle ove pi
giate onde fassiil vino. Quello che sgoccio
la dalle uve non ancora pigiate, dicesi
Fresinone, E quello della grassa non pre
muta dal torchio, Crovelo.
MOSTSO, *\A. Mas toso, Che ha del mo
sto, del sugo, e dicesi di alcune frutta.
Mele mestate; Fruita mojtose.
Muso MOSTSO, fiso gustoso o soaveo
saporito, detto lig. cio Grato ai sensi,
dolce, che arreca diletto.
MOSTRA, s. f. Mostra, Apparenza, Sem
biante PAH MOSTRA, tingere; Simu
lare.
Mostra o Saggio, Esempio di lavorio.
MOSTRA DEBOTEGHE, M o.t tra, Mercan
zie esposle sulle balconate delle botteghe
a vista comuneBachca chiamasi I, i Cas
setta col coperchio di vetro ove sono espo
ste.

TECBTIB ijv VOSTRA , Tenere a mostra.


MOSTRAR, v. Mostrare, Manifestare.
Mostrare, vale Fingere, Far vista.
MOSTRA COL BEO o A BEO , Additare ;
Accennare; e perch tal cenno si fa comu
nemente col dito indice, per ci si dice
anche Indicare Mostrare alcuno a di
to ha talvolta il medesimo signiGcato, ma
dicesi per lo pi in cattiva parte ; e quin
di E sscr mostralo a dito , vale Cadere in
osservazione del pubblico per qualche ma
la azione commessa: come se si dicesse ac
cennando col dito , Fello l. V. MOSTRAR.
f.:. M;....
MOSTRAR DE CREDER , Far vista di cre
dere o di bersela.

MosCHETO DA CARVE, V. MOSCAIUOLA.

MOSCHETN , s. m. Moschettone, Arma


da fuoco pi grossa del fucile. Fu anche
dello Moschetta,
MOSCO\", s. m. Moscone $ Mosconaccio;
Ronzone, Mosca grande che Linneo cbiama M usca cornarla, dalle carni sulle (ina
li va a posar le sue uora. V. MOSCO.M.
Detto per metaf. in forza d'Agg. a Uo
mo , Damerino , Vagheggino; Civettone-,
Civettato, GiotaiioiiD che codia e va
gheggia le donne. V. MOBOSTO.
I1 AH vx MOSCX, Locuz. di gergo, fant.
Far un pegno, Impegnar della roba.
MOSCNI, i.m. Cacchioni, cio Quell'uv dei Mosconi deposte sulle carni morte,
che divengono poi vermi.
MOSSA, i. Mossa; Movimento.
Mosset\cfi il Luogo donde si muovo
no i barbari quando corrono al palio. Quin
di Dar le mosse , vale dar il segno prr la
corsa-Scappata, ti chiama propr. 1. 1 pi-iipa mossa del Cavallo liberato ilal rilegno
che Io impediva. V. META.
MOSSA DB CORPO, Smossadicorpo; Soccorrenza; Dissoluzione di corpo; Uscita;
Andala di corpo e Andata assolai, e !,datacela; DiarreaLa Dissentera, che
chiamasi anche Poni', la Smossa di cor
po con sangueTenesmo , dicono i Medi
ci allo Struggimrnt^ continuo di andar del
corpo con mucosit t,inla di sangue.
Mossa nel ginoco della Dama e degli
Scacchi, dicesi anche da noi il Muovere i
pezzi, il portarli da un luogo all'altro, in
che propriamente consiste il graoco, e quin
di Far buona o cattiva mossa, vale Muo
vere bene o male le pedine o i pezzi.
MOSSTO, s. m. Insetto volatile che ron
za e pugne , Io stesso che ZENSALA , V.
MOSSOLIN, s. m. Moscione; Moscino;
Mascherino e Moscerino , Piccolissimo
animalctto rotatile che nasce perlopi nel
niu.slo e chiamasi da Linn. Musco, cella
ri*.

MOSSOL1NA. V. MUSSOLINA.
MOSTADRA, s. f. Fresinone , cio Mo
sto colante dalle uve prima di pigiarle.
*MOSTALEVRA,s.f. (detto da'Greci Mustalevri) Dejrilto, Voce agr. Mosto collo
sino al punto di divenire spesso e sodo. V.
BUGOLI DB MOSTO.

MOSTR, v. Ammostare; Pigiar Fava


per cavarne il mosto. V. FOLR.
MOSTARDA, s. f. La nostra Mostarda
mia vivanda o sia uri savore preziosissimo
venduto da' Confettieri e fatto essenzial
mente di mele cotogne condite di senapa
miele, ovvero di zucchero. Nell' Alberti
cncirlop. l.i Mostarda i de&nita Mosto cot
to ^nel qual s'infonde scine di senapa rin-

DA 1. 1 MOSTRA SE Oi VISSE LA PEZZA , Lo

stesso che DAI SEGNI SE CO.YOSSE LE BALB,


V. CONOSSEB.
MOSTBA DEGALANTARIB, Scarabatlola;
Trappole di quattrini, si dice di Cose che
sliano in mostra per vendersi, vaghe al
l'occhio e di n i un. i milita.
MOSTRE DE LA VBLADA o simili, Mostra
Mostreggiatura, Quella parte del sop
panno drl vestilo che para il pollo e le ta
sche e ripirgandoci si mostra al davanti.
MOSTRE DB LE MA.VEGHB, Para-mani^
METEH LE MOSTRE A LA VBLIDA , Mostri-%giare il gius tacere, e quindi dicesi Mo*treggiatoxYa})ilocbeh mostreggiatnra.
MOSTRA DE LE ci a\n>K, Mostra delle
Cerne, Rassegna generale delle Cerne che
nei tempi dola Repubblica facerasi ogni
anno da primavera in tulio lo Slalo Ve
neto di Terra ferma.
MOSTRA DEL RBLOGIO , Mostra o Quiiarante, cio Quella parte che indir le
ore. E per 1' Orologio stesso inlcndesi di
Quelli da lasca che non battono.
MOSTRE DB PA-VO ETILE, .Marresi chia
mano que'Pczzetli di panno che si danno
per esempio e saggio di lavoro.
MOSTRA DE vijf , Saggiuolo o Saggio ,
Piccolo Gaschetlo nel quale si porta altrui
il vino perch e' ne faccia il saggio.
STAR i MOSTRA, Stare a mostra o Sta
re in sulla mostra , vaglioiio Essere in
luogo esposto al pubblico ad < fletto d' es
ser vedalo.
PETI IN MOSTRA , Poppe o Poppacele in
mostra o a mostra.

365

MOSTRAR DE SA7BIIPBBDBSCA LC[XRQfIAL-

cb.v, Far caselle per apparsi, Quando per


circuizioni di parole cerchiamo di ritrar
re qualche coca da chi che sia. V. DBSCALCINAB.
MOSTRAR DB vsGvla DA LA TILA , Fnge
re di non sapere ; Dissimulare ; Disjingere; Fare il nescio o il nofei-.
MOSTRAR EL cox REVEBE.VZA PARLANDO,
Mostrar il civile, dello prr ironia, il Cu
lo.
MOSTRAR EL CULO o EL DAOTO , Essere
malvestito; Esser mendico ; Cascare al
trui le vestimenta di dosso; Non aver cen
cio di che che sia In allro sentimento,
Divenir la favola del paese; Far piazza
o Far bella la piazza ; Mettersi in can
zone o in baia; Farsi scorgere o burlare;
Rimanere scornato o scornacchialo
Iiifilar le pentole o Infilare assolut. vale
Fallire in piazza. Mostrare il culo al
popolo , vale Palesar i suoi fatti. V. OTO e
DAOTO.
MOSTRAR EL MUSO, Mostrare il viso o
il volto o lafronte; Mostrare i denti, cio
Opporsi arditamente , che anche dicesi
Ringhiare.
MosrnXn i DENTI , Digrignare i denti;
Ringhiare, proprio de' Cani quando vo
gliono mordere; e quindi Ringhio o Rigno. V. RDZAR Applicalo a" panni, Ragnare, dicesi de'Panni scoperti o de'drap-pi quando cominciano a logorarsi.
MOSTRAR SALATA PER RADICHIO o BACA
TICI PKR SCUDI O FASLI PBB TORMENTO,

Maniere familiari fig. Mostrare o Far vtdere il bianco pel nero; Dar a credere che
il mal sia sano ; Impastocchiare; Incastagnare, Dar a credere una cosa per l'al
tra , Ingannare.
MOSTBB TUTO, Slardellare , detto fig.
vale. Palesare, Esporre alla vista di tulli.
Una lavandaia scalza co' pie bianchi e
senza mandarsi ilcercin gi de1fianchi;
tutti sbardella i suoi secreti.
MOSTRAVENTO, i. m.T. Mar. Girotta,
Banderuola sirena e lunga che si mette
nello spirone della tetta degli alberi , e ser
ve per mostrare il vento.
MOSTRESN , Io stesso che MOSTBICHIO, V.
MOSTRICHIA , s. f. Mottra,trm. di Moslro, ma non si direbbe che per ischerzo.

MOSTRICHIO, s. m. Affamatuzzo ; Mez


za sconciatura; Ravanello venuto per T afdallo; Sparutino; Cazzalello; Mingher
lino; Magrnoj Souilinoi Scricciolo, Si

MOT

MOV

MOZ

lice d'uomo sparuto, di poca presenza ed


abbietto Sconciatura, dicesi a Uomo
contraffallo e piccnacolo.
MOSTRN, t. m. T. Mil. Indicante, Sol
dato o Soli' Ulfiziale posto per segno alle
estremit d'una linea che il battaglione de
ve occupare o per la qualedeve passare una
colonna.

MOTIVAR H.VA SEtTTBw*A. (dal frane. Mativer) Allegare o Fare i motivi d'una sen
tenza , Addurre i molivi del giudicato;
giustificarlo cio cos in fatto come in di
ritto. V. CONSIDERANDO.
MOTIVO, . m. Motivo, Cagione, Ragio
ne.
DA us MOTIVO A QOAtc'ux, Fare uncenno ; Fare o Gittare un motto.
MOTIVO D'U.V' A ni r.r.i , Motivo, T...del
la Musica.
Motivi, T. del Foro, li chiamano le
ragioni moventi il Giudice pronunziare
la sentenza. Motivare la sentenza. V. Co.vSIDBKANDO.
.MOTI/A I! , v. Motteggiare, ci* Burlare,
Cianciare, Scherzar con motti o motteg
giMOTO, T. Moto; Movimento.

MOVERSI sn LE cxwons , Raticarti; Aziicarsi, Muoversi con fatica e pianamente.


MOVBBSS, Intenerire; Muoversi a com
passione.
MOVEHSE BEN EL CORP, Atteggiarsi ,
Muoversi, Volger, la vita, la persona.

366

MOSTRO, s.m. Bizzarria, Specie di agru


me eh' insieme in parte cedrato e in par
te arancio , e dicesi tanto del frutto che
dell' albero che lo produce.
MOSTRO , s. m. dicesi nel parlare dome
stico perMosTRlcaio, Uomo piccolo e con
traffatto.

Jtfa//ar*u/,Uomiccinolodi cattivo ani


mo, e direbbesi per ingiuria.

MOSTROSITX \
MOSTROS1TAE / s. f. Mostruosit e
Mostrosit, Astratto di mostruoso.
MOSTRSO, add. Mostruoso e Mestroso,'
Che ha dello straordinario, dell'eccessivo
o del deforme e bcstiaje.
MOTA , t. f. Greto, Quella parte del letto
pi propr. del nume che rimane scoperta
dalle acque Renaio, dicesi Quella par
te del lido del mare e del letto del fiume
rimata in secco, nella quale la rena,
|
MOTA DE BEZZI, Monticello di danari,
di zecchini, di talleri ec.

MOTA DE SASSI, Monte di sassi o Sas


ti i-i-vi Finti o Mora, Sassi ammucchiali
guisa <it monte.
MOTA DB PIEHB, Muriccia; Maca, Mon
te ili pietre preparalo per fabbricare
Pezzame o Rottame, Quantit di pietre
rette;
MOTA DE TESA , Rialto; Rilevato; AltuTttla.
MOTA DE MEJIDA , Meta (coire stretta).
MOTA DE SCOAZZB , Sterquilinio ; Mon~
dezZjOo, Raccolta di scopature e d'immon
dezze per far letame ad uso d' ingrassar le
terre.
MOTA DE S. ANTOMO, dicevasi ne" tem
pi Veneti a quell'altura che ora forma la
Montagnuola del pubblico giardino , ed
aveva una tale denominazione perch' era
prossima allo Spedale de" marinai con
Chiesa intitolata a S. Antonio Abbate ,
stata demolita per farvi il detto giardino.
MOT\R , v. T. de' Vignaiuoli , Ricercare o
Ricoricanti parlando di Erbe, vale Rico
prirle colla terra per difenderle dal fred
do e perch diventino bianche.

MOTESN , s. m. dimin. di MOTO, ma dicesi per vezzi.


Uw BEL MOTBs'rv, Garba; Grazia, Bel
la maniera di gestire Attucco, Picco
lo moto, Gesto puerile , Gesto d' atteso
Lacchezzino e Lacchezzo, Scherzetti di
parole ma saporito argute o piccanti.
MOTIV\R, v. Motivare ; Menzionare;
Mentovare, Far menzione d'una cosa.
Accennare o Far motto, direbbesi in
altro sign. cio Dar qnalrlip poco d1 indi
zio di che rbe sia, dicendone qualche pa
rola
]\ol M.' HA MOTIVA GNEMTB DE QUEI

XH,, Non mifece motto o cenno veruno


di queir affare. V. SPRUZZO.

MOTI D' AnLECHsf, Lazzi, Atti giocosi


dell'Arlecchino o simile che fanno ridere.

MOTO DA IUDER , Ghigno; Ghignetlo ;


Ghignettino, Tarilo corrilo.
MOTO DB L'AQUA, Flusso e Reflusso ,
dell'acqua del mare. V. AQUA.
MOTO o Mm ;YJ.M" DB L'AVA - Ondu
lazione.
FAB MOTO A UNO , Far cenno o gesto ad'
alcuno; Accennare, Dar indizio di che
che lia con un molo o gesto.
FAB MOTO, parlandosi di fabbriche, Far
pelo, dicesi di qualche Crepatura sotlilissiniii che si trova falla naturalmente nel
le pietre o muraglie.

AL MOTO , Modo avf. Per quanto pare;


AIT aria ; AlC apparenza AL MOTO LA
m voi BEJT , Pare che mi voglia berte; Se
condo F apparenza ella mi ama.
PRIMO MOTO, Subitezza, Impeto im
provviso di colice*.
AvR MOTO DE STOMEGO, V. STOMBGO

Tener su le carte, dicesi in modo basso a


Chi arcorrggi o abbia alcun, turbamento
di stomaco che sembri invitarlo al romito.
SENZA MOTO, Immoto o Immobile, Che
non si muove.
MBTBRSB ix MOTO , Mettersi in moto o
movimento; Muoversi In altro sign.
Pigliare le mosse, detto fig. Cominciare
a muoversi, Partirsi, Avviarsi Talora
Mettersi in zurro o in zurlo o in gazzar
ra, cio in festa, in allegria.
MOVENTE, t. m. Movente o Cagione mo
vente o motrice, Ci che da impulso, rhe
determina , cli' la cagione principale del le operazioni di alcuno.
So BEN MI COSSA CHE XB 't MOVENTE ,

So ben io il movente qual sia; So la ca


gione, il motivo.
MOVER, v. Muovere e Movere, Dar mo
to. Agitare, Muovere in qua e in l.
MOVER EL CORPO , Muovere o Smuove
re il corpo; Indur menagione;,Solvere il
corpo; Far ire il corpo; Ammollarsi il
corpo, Si dice delle cose lubricative
Molljlcativo, vale Alto a mollificare , di
cesi per lo pi de' rimedii.
MOVER LA TERA, Smuovere la terra,
dicono gli Agricoltori del Muoverla alquan
to con qualche strumento.
MOVBHSB, Muoversi; Darsi moto

MOVESSE, parlando delle Piante, Sen


tirsi, T. agr. Si dice delle Piante quando
cominciano a germogliare.

MOVBHSB. BL SANGUE, Rimescolarsi il


sangue ; Sentirsi rimescolare; Prendere
o Avere rimescolamento , vale Impanrirsi. Mi sento bollire il sangue , direhbesi per esprimere disdegno o altra pas
sione violenta. V. MissiXa.
MoYBJlSB EL STOMBGO, V. STOMEGO.

CHI STA SELVOSE MOVA, ',''"." sta in agia


non cerchi disag-io, ovv. Chi sta bene non
s muova, ovv. Chi ha buono in mano non
rimescoli, dello fig. Chi sia bene si con
tenti.
Mo MB MOVO, detto fig. Non batto pa
rola , Non parlo , non dico niente.
No ME MOVARA DA QUA A L.\ , Non Vol-

terei la mano sossopra; Nonfarei untom~


bolo in sulf erba, vale Non ne tener con
to alcuno.
MOZO (coli' o largo e la z dolce) s. m.
Moggio. Dicesi pure Modio, ma voce
latina. Misura di gran, eh' in uso sul
Padovano, che corrisponde a quattro sta-ia e qnarteruoli due vendi.
MOZZA ( coli' o stretto ) s. f. Guscio , Gon
dola senza il copertine ; senza il ferra da
vanti e ridotta vecchia^ che rattoppata ia
qualche modo si fa servire come un bat
tello.

MOZZADA, s. f. Mozzamento; Mulila


zione; Troncamento, Separazione di qual
che parte.
MOZZAFADGA, s. m. (Voce che pare
formata o corrotta da Smucia fatica.),
Fuggifatica, cio Poltrone , infingardo,,
pigro, Che non ha, voglia <i" affaticarsi ni
di lavorare.
MOZZAR, v. Mozzare, Tagliare in tron
co.
MOZZAR LE PAROLE , Ammezzar le pa
role; Smozzicar le parole, Non terminar
di proferirle.
JJOZZTA, , Mazzetta, Veste solila
usarsi da' Vescovi e da' Prelati.
Dello per Agg. a Giovinastro 5 lo stesso
che-MoclwA, V.

MOZZ1NA, V. MOCWA.
MOZZO, s. m. Moccio, Escremento visci
do ch'esce del paso.

FABSE CASCAR i tozzi , Moccicare eSmozzicare, Lasciarsi cader i mocci del*


naso.
ROBA CHB PAR MOZZI, Moccicala, Ma
teria simile a' mocci.
Mozzo DB STALA , Mozzo, 11 servo di
stalli).
Mozzo, dello in T. Mar. Mozzo, Gio:
Tane garzone che fa il noviziato di Mari
naio. V. Mone e CAMABOTO.
CAPO DEI MOZZI, Proposto, T. Mar. Umo dell'equipaggio che ha l'incnmbenia
di fare scopare il vascello e di gasligare i
delinquenti. V.

MUA.

MUC

MOZZO, dd. (coir o sireito) Smanica


to i Dimozzicato ; Mutilalo.

maland paese migliora le tue condizioni.

Mozzo BBLBXGUA, Scilinguato, Che


non pronuncia bene le parole PARLA
MOZZO, Scilinguare; Cincischiare , Non
parlar liberamente, avvilupparsi nelle pa
role.
MOZZOCA , atld. T. de1 Vetturali , Co
dimozzo, Che ha mozza la coda, Scodato,e dicesi del Cavallo che abbia mozzala
la coda Cortado si dice a Quello cui
mozzala la coda e le orecchie.
MOZZORECHIE, s. m. (si pronunzia co
me in Toscano Mozzorecie ) Bertone, di
cesi per Cavallo che abbia le orecchie ta
gliale.
MUA, s. f. Muda, II mudare e il Luogo
dove si muda.
A M i\ i; IN HUA , Mudare , si dice degli
Uccelli quando rinnovan le penne MsTBR IN MUA , Mettere gli uccelli in chiu
so o in -muda.
MUA , Muta, vale anche Cambiamen
to o Scambio o VicendaDAKSE LA MI- i,
Avvicendarsi; Darsi la muta.
MUA DB CAVALI, Mutaatjualtro; Mu
la a sei, vale Carrozza tirata da .iu.it i i o
o da sci cavalli.
MUA DB ABITI , Muta (f abiti, cio pi
abiti diversi per mutarsi Muta di lenzuoii.
MUANZA, s. f. Tramutamento; Tramuta;
Tramutanza ; Tramutazione, II cambia
mento da luogo a luogo.
Cambiamento; Mutazione; Mutamen
to; Rimutazione; Rimutamento, 11 cam
biare , anche in sign. di Leggerezza , Incostanza.
COSSA XE STB M f -.-,/.!-. ? Che significa
no questi cambiamenti?
'MU\R o MUDAR, v. Mutare o Mudare, di
ccsi degli Uccelli quando rinnnovan le pen
ne. Talvolta si -dice del Cervo quando rin
nova le corna Cambiare; Tramuta
re, vagliono cambiarsi da un luogo all'al
tro TORNAR A MUK, Rimutare.
Muta COSTUME o REGISTRO, Mutar cottumc; Emendarsi; Correggersi; Far co
me C asino che duve inciampa una volta
pi non vi passa; Riuscire dal guscio ,
modo basso e vagliono Mutar costume e
darsi allo spirito. Co so TI HUI LA VA
VAL, Se non muti costume; Se non cor
reggi il tuo costume o la tua mala con
dotta , n' incorrerai male. V. REGISTRO.
MUR EL ROVERSO, T. degli .if.imji. Cor
reggere le lettere rovescie, cio Dirizzarle.
"ii ii in L'ORDENB, Premutare, Mutar
l'ordine delle cose facendo precedere quel
le che vengon dopo.

i* PEZO, Tante tramute tante Badate , e


dicesi del Mutare o servi o lavoratori che
suole per lo pi nuocere.
MUBIIB BL NOME , V. NOMA.
MUCEGR, V. MOGSBCA.
MUCBI (il CHI pronunziato come ci tograno) Cheti e chinati; Zitto; Silenzio;
State quieti; Tenete su le carte; Sta,
Modo d'imponi silenzio. La voce vernaco
la illirica e significa la stessa cosa.
MUCH1A, add. Mucchiato; Ammucchia
to; Rammacchiato.
ROBA MUCHiXoA, Accogliticcio; Racco
gliticcio; Calletticcio , Cose ammassate e
raccolte di qua e di l. Conflato , diccsi
de' danari.
MUCHl\flIA, s. f. (si pronuncia come
in Toscano Muciacia) Voce illirica, e vale
.Amica; Amorosa; Dama; Manza; Aman
za, La donna amila.
MUCH1ADA, V. MDCHIO.
MUCHIAR, v. Ammucchiare; Ramni ucchiare, Far mucchio, Ammassare.
MucHin BEZZI, Raggruzzolare, Far
gruzzolo.

MUARSE DB CAMISA, V. CAMISA.

MUARSB DB CAMISA , Maniera mei. fam.


che vale Mutar servitore.
MUABSR DB COLOB, Allbbire, cio Impal
lidire per cosa che ti faccia restar confuso.
MUAUSB n'i'i-iM-i-, . Mutare o Rivolgereil mantello; Cangiar sentimento o d'av
viso; Rivoltar frittata; Follar casacca;
Ripremersi, Cangiar senlimenlo.
ClIZ MUA PAESE MUA FORTUNA , l.'-n mu
ta lato muta fato, Prov. e (i dice di Chi

COL MuXn TANTO SPESSO SE VA DB VAL

MCCHIR UJT POCHETN A LA VOLTA , V.


PoCHBTJf.

MUCHIARSB DB i.r. piEGonB, o altre !>-

ilie Ammonticchiare ; Ammonzicchiare.


MUCHIARSB o FARSE isr T' UN MUCHIO ,
V. I v.i.rij u, -.K.
MUCH10, s. m. Mucchio; Monzicchio ,
Quanlil rislrclla di cose accumulale. Vi
plurale dicesi Mucchi Monte ti dice
Massi> di che rhe sia Ammasso o Am
massamento si riferisce ad un cumulo di
cose pi leso , come di grani o d' allre
derrate Barca o Massa, Quanlir di
inni M ii- ammassate, ma si direbbe per lo
pi di biade e grano ancor nella paglia ,
di legne o simile.
MUCHIO VE AVB, Gomitolo, Pecchie o
simili insieme ammucchiale.
MuCHIO DB COGIONARIB O DB PICOLE COS
SE , Buglione; Guazzabuglio; Batuffolo,
Moltitudine confusa di diverse cose.

MUCHIO DB CASE , Ceppo di case.


MUCHIO D' ERBE O DB BACHETE , CgtpO ,

Mucchio d' erbe o di virgulti. Cespite


-vece inusilala in prosa.
MUCRIO DB HEV . Maragnuola, Massa
piramidale di fieno che ne' campi fanno
gli agricoltri, donde lo trasportano al fe
nile.
MUCHIO DB SOLDI O DB BEZZI, GrUZZO O

Gruzzolo, Danari raggranellati e ragunati a poco a poco. V. IEZZETO.


MUCRIO DB ZEXTE , Frotta o Frotta e
Torma o Turma. Gente afrotte o a torme.
FAR MUCHIO , Far cala Cgur. e vale Ri
sparmiare , Fare avanzo.
FARSE IN T' i1-. MUCHIO, Accoccolarsi;
Porsi a star coccolone o coccoloni; Ac
cosciarsi, Porsi a sedere sulle calcagna
Raggnipparsi, Torcersi , ripiegarsi in
stesso Aggrovigliarsi pi propr.
della Serpe Fare un chiocciolino, Ran
nicchiarsi per dormire.
Turo FA MUCHIO, Ogni prunfa siepe,

MUG

567

detto ig. e vale Si dee lener conto d' ogni


minimo che.
MUCHIO , s. m. T. de' Pese. Pesce Pasti
naca maschio, Pesce di mare del gene
re di-Ili- Razze, ed il maschio della /fo
ia Pastinaca (MATANA), dalla quale dif
ferisce soltanto per la presenza degli or
gani maschili. Si pretende che la voce MU
CHIO derivi o sia corrotta dal latino Mucro, che vuoi dire Punta d'arma, co= for
se anticam. chiama lo per lo pungiglione di
cui armalo alla coda.
MUCINA , V. MOCFNA.
MUDA, V. MUA.
MUDA, a. f. Mula, dicevasi ai lempi Ve
neti un Dazio cui erano soggette le mer
canzie introdotte dalla Germania e per
messe in questo Stato. A Verona si . Inatnava Dazio Stadella , il quale per la sua
importanza eraaffillaloseparatamenle da
gli altri dazii camerali. Trovasi nel Dizio
nario delle voci barbariche di Dn Cange
che questo dazio col nome Muta eravi ne*
Lassi secoli anche nella Germania.
MUDANDE, s. f. Mutande; Sottocalzoni
e Brachetti, Specie di calzoni per lo pi
di tela di lino , che si portano sollo i cal
zoni per unii. irli quando sono lordi.
MUD\R, V. MuXn.
M UF A, s. f. Muffa OBOE DE MCFA, Tan/o, V. STUFI*.
CRIAPR LA MUFA, Pigliare il tanfo.
SA VR DA MUFA, Avere o Sapere o Te
ner di muffa ; Intanfare , Pigliar di lanfo.
FAR LA MUFA , dello lg. Star pulcelloni, Dicesi delle Giovani che stati senza ma
rito oltre al tempo convenevole.
ROBA CHE GA UN TANrlN DE MUFA , Muf
faticcio.
MUFADN, add. Muffaticcio, Alquanto
muffo , che comincia a muffare.
MUFARo MUFH, v. Muffare, Divenir
muffalo, Esser compreso da muffa, MufJggiare Inianfarsi , Tener di mala.
MUFO -I
MUFO / add. Muffalo; Muffo.
UN poco MUFO, V. MUFA Djr.
STAR MUFO, dello fig. Essere o Star
chioccio, maninconiso^ mesto o solo,
abbandonato.
SEMO QUA MUFE MVFE , dicono talor le
(limile , e vuoi dire Siam qui sole sole.
MUG1AR, v. Mugghiare e Mugliare, proyr. Il mandar fuori della voce che fa il be
stiame bovino.
MUGIR , s. f. Moglie ed anche Mogliera,
Mogliere e la Moglieri.
Ton MUGIR, Prender moglie; Beccar
moglie; Ammogliarsi.
DoLR DE Cullici In u. i IH DE MUGIR, 11

duol della moglie come il duo! del gomi


to; Doglia di moglie morta durajino al
la porta , per dinotare che li duol della
Moglie passa preslo. V. MARO.
LA MUGIR FA FAR GIUDIZIO, Dagli mo
glie ed hallo giunto. Malanno e Moglie
non manca mai.
MUGIR MIA FA TROPO CALDO, Giugno,
Luglio e Agosto, mt'glie mia starnati di

568

MUL

scotto; Al tempo della spiga la maglie gli


da Iriga.
.
N 1,1 TUR KE IBTPHBSTAB iA M I, CUTI , C/Il

conosce dal cappone al gallo, sa ben che


non sidebbe mai lodare bfla moglie, vi/I
dolce e buon cavallo; iV moglie n acaua
n sale a chi non te ne chiede non glie
ne dare. V. MAND\HA PARME STO BEN KO PSHDABK MUGJER,

Jlettntofem. Perfarmi questo bene tu non


perderai la moglie, cio Non ne patirai
gran danno.
MUG10, s. m. Mugghio e Muglio, Snono
propr. della voce del bestiame Dovino. Nel
pi n r. d icesi M uggii ii e Muglia fi-m . e Muglii.
MUG1NEGAMENTO , s. m. Biasciamento; Biascicamento, L'atto del biasciare o
biascicare,
MUG\EG\R,v. Masticacchiare; Dentic
chiare; Dentecckiare e Rosicchiare, Leggermenle rodere , mangiar con fastidio ,
masticar male.
MuffNBGNn SENZA DENTI , Biasciare o
Biascicare, propr. il Masticar di chi non
ha denti.
JtfULA, la femmina del Mulo, V. MULO.
MUL\DA, s/f. Pianellata, Colpo date col
la pianella.
Detto .per IMULDA , V.
MUL\R, v. Voce usala da un noslro Pccta vernacolo moderno, Mugghiare o Mu
gliare, Propr. il Mandar fuori della .voce
che fa il bestiame vaccino.
MULATRO, Mulazzo, add. nsato ancne
in forza di susl. Dicwi di 'Chi generato
da un Europeo e da una Mora , o hi un
Moro e da una donna bianca , il cui cok>.re partecipa del nero e del bianco,

MULAZZA, s.f. Mulettaccia, pegg. di MuU.


MULE , s. f. Pianelle ; Pantufole ; Panto
fole; Petacchine e Mule, Specie di scar
pe leggiere senza fibbie* per lo pi sen.za calcagno, che s'usa portar in casa. Diconsi Mule, perch partecipano della scar
na e della ciabatta.
TOMRA jjE-iB MULE, Guiggia , La,parte.<li sopra delle pianelle.
MULE COL suno , Pianelle suverate.
QUEL DA LE MULB, l'iaiifH'ti'i. Maestro
li far pianelle.
MULETE, s. f. Pianeltette; Pianelline.
AIULTO , s. m. Muletto , piccola mulo ;
Mulellt la femmina.
Bastardella, fucilo che-portasi all'O
spitale degli esposi i Trovatello, dicesi a
I< anciullo abbandonalo ed esposto.
SEGNI DEI MULETI e BASTARDI , Crepundr. si chiamano i segnali o conlrassegni
-che si mettano agli esposti per essere rico
nosciuti.
MULO e MULA, s. Mula o Mulo, Anima
le nato da cavalla montala dall'asino o ilall'asina montata dal cavallo. 11 primo det
to da'Sislem. Mulus , il secondo Hnnus
eitalUnam. //an/Vio. Illiiivlii-lo gli dis
se Asino annestalo.
MuloeMulacciopermil. Tale Bastar-

MUN

MUR

do , che dicesi anche Bozzo', Sterpane;


Fatto a straccie.
MULO, nel parlar fam. dicesi ancora per
Avventuralo; Fortunato.
MULO, detto per mei. Caparbio; Ca
paccio; Ostinato; Retilo; Capone; Pro
vano; Vinciguerra , dicesi per Agg. a Uo
mo ostinato che non desiste dalla sua opii li. i tu- _ Pib OSTINA o' uir M i i. i , Pi osti
nato d" un giudeo.
DAL MULO TIIK PASSI LONTN DAL CULO,
N mulo ne mulino n signore per -vici
no, n compare contadino , Terchi lutto
ci reca incomodo.
MULTI, s. m. Zoccoli, Specie di Calza
re che ha il tomaio di pelle e lutlo il ri
manente di 'legno.
MI Mi: VfO , s. m. Lo stesso che MOMEN
TO, V.
MMIA , s. f. Mummia, voce Persiana che
in uni-I!' idioma significa Cadavere disec
calo.
MUMIA , dicesi fra noi per ischerzo e simil. ad una persona estremamente secca.
V. fisce.

daGesnero Rubidita >eu Pyrrhula, grot


to come la passera comune. Egli di pas
so, vrn qua in ottobre e parte in maggio.
Linneo lo chiama Loxia Pyrrltula.}'. mol
lo apprezzalo per cagiaae del suo canto.
Nel Vicentino dicesi Fnrco UDIOTO, nel
Veronese ZIONGOLO o ZIOLONZOLO: Maschia
e femmina hanno una specie di mustacchietti.
M O NEGO , i. m. antica Voce cte rool dire
Monaco.
MUNER , s. m. Mugnaio; Molinaro e Monaro e Macinatore.
PAGA DEL MUNR , V. PACA.
PAGARSE D\ MU.YBH, Pagarsi in tultaia,
vale Pagarsi prontamente, cio Pigharcongiuulura sicura di farsi pagare.
MUNRA, . f. Mugnaia, La fem. del Mu
gnaio.
MU , Voce ani. lo lesso che MUODO , V.
Mo.
MUODO, s. m. Moda A CHB MUODO?
Maniera bassa, In qual maniera'?
MI) RADA , s. t T. Mar. Murata, dicesi il
Fianco interiore della nave sopra la co
perta , o sia l' Opera morta della parte di
dentro della nave.

M UN ARO , s. m. V. MUNB e MOLI.


MUNRI DB LA POLENTA , Blle ; VeSCl-

fhefarinacciole; Ronchi; Bitorzoli; Ber


noccoli ; Grumi i Grumetti, Piccole par
ti di farina che non souosi incorporate col
la pasta della polenta per l'imperizia di
i-Iii la mestola.
MUNEGA , s. f. Monaca, Religiosa rego
lare. Velata, dicesi alla Monaca professa.
FARSE MUNEGA, Monacarsi.
Pt'TA CHE HA DA FARSE MUNEGA, Mona
canda.
DoNA DB LE MUNEGKE , V. CASTALDA.
OMO DE LE MU.VBCHE, V. O.IIii.

MCNEGA DAXBTO, Prete, Strumento di


legno che si mette fra le lenzuola del let
to e dentrovi del fuoco per riscaldarlo.
LA VA MUNEGA A S. IsEPO, DOVE I DOR
ME A DO PER LETO, Dettato mela'f. fam. che
Tale, Si marita; Prende marito.

MUNEGHLE, s. f. Iacea , dotta da' Bo


tanici Viola tricolor; Fiore notissimo che
somiglia alla Viola mammola, e di tre co
lori, turchini), giallo e poco nero: senza
odore.

MUNEGHTA , s. f. Monachina; Monacuccia, Piccola Monaca.


MU.VEGHETB , voce fam. Monachine,
Ourllr scintille che si reggono nella carta
bruciata.
MUNEGHTA, s. f. e anche ANZOLETO,
T. de' Cacciatori valligiani , Mergo-Oca
minore-C Monachetto o Monaca bianca,
detto comunemente in Toscana Smergo
Domenicano. Uccello di mare, del gene
re de'Merghi, dello da Linn. Mergus Aibelius , il quale grande come il Fofano
e non buono a mangiare. La femmina
vien chiamala PIXZAGU, V.
MUNEGHEZZO, s. m. Atto e Aliticelo da
monaca, Geslo e Maniera di parlare me
lenso o di traltare,conie fanno alcune Clanstrali.
MUNEGHN, s. ni. T. degli Uccellatori,
Monachino o Ciuffolotto 3 L'ocello dello

MURADR, V. MURE.
JfUR\R, T. Murare, Far muro.
MITRAI DITA POSTA o PBNESTRA , Mura
re o Accecare una porta, una finestra t
Turarle con muro.
MURAR. LB TELE, V. VELA.
MURAZZO , s. m. Muracelo ; Muraglione, Muro cattivo o Grosso e vecchio Mu
co.
MURAZZI, si chiamano que'Muraglioni
'li macigni fatti erigere dalla Repubblica
Veneto ai nostri tempi lungouna gran par
te dei-litorale che da Pellestrina s* estende
-imi di l di Chioggia per tener separale
le lagune dagli insulti del mare. Opera ve
ramente grandiosa e magnifica che merit giustamente l'epigrafe die vi si conser
va scolpita, Ausa Romano; jKre Veneto.
MURER , s. m. Muratore, quel ohe mura
Conciateti, colui rhe accomoda i letti.
MESTIB DEL UUBBB, Arte maratona.
MURER, s. f. La femmina del Murato
re.
MURLN, add. T. antiq. detto per Agg.
ad uomo, e vale Coglione ; Sciocco.
MURO, s. m Afuro e Muraglia, Nel pi
dicesi Murice se si parla di quello che at
tornia la Citt, Mura.
MURO D' UNA CAMARA , Parete o Paride.
Menu MAIS", Muro maestro, vale Mu
ro principale.
Multo CHE FA OOBA O CHE SE SENTA , Far

corpo; Far gomito, dicesi delle Muraglie


quando gonfiano ed escono della lor pro
pria dirittura Crina/ara , dicesi a Pati
mento di muraglia che fa pelo. V. CRBPAURA.
MUHO GTIEZO, Muro arricciato , Muro
.1 cui s' data la priaia crosta rozza della
cali-i Ha.
Muito RUSTICO, Muraglia a bozzi, dicesi di Muraglia fatta con pezzi laverai*
.alla rustica che chiamanti Bozzi,

MUS

MUS

MUS

Mvno STABILO , V. STABILI.


MURO TCTO SPORCO DA PIISI, Muroscontpsciato; Muro crociato, Imbrattato. Di
casi Crociato, perch si suoi dipignere del
le croci ne' muri dor si vorrebbe impe
dir le brutture.
MURO DE MEZA SIBRA, Muro sopranimattone^ vale Muro di mattoni o grosso
quanto un mattone. Ho per tramezzo un
mur soprammattone.
MURO DE MEZA PIER, il' 'i' Cg. e rife
rito a uomo, Cagionevole ; Cagionoso ;
Cattivelli/io ; Tistcuzzo ; Tristanzuolo ;
Conca fessa, Dicesi di Chi debole di com
plessione e di poca sanit.

Ravenna ; Fantino; Mascagno ; Mali


ziato.

sic; o anche intendcsi Castrone, ci* Co


lui che castrato, e che direbbesi Canto
re eviralo. V. CASTR.V.
EL PAR u.v MUSICO, Poca barba e men
colore sotto il del non peggiore. V. Mu
so.
MUSIERA , s. f. Galbia o Musoliera, Ar
nese di vinchi formato come a vaso cupo
che s' adatta al capo de' giumenti e com
prende in s il lore muso.
MUSN, V. MUSETO.
MUSNAjS.f. Salvadanaio, Vasetto di ter-ra cotta, ili forma rotonda , noi quale i
fanciulli mettono per un piccolo pertugio
ch'egli ha, i loro danari.
FAB MUSIIVA , Far gruzzolo; Aggruzzo
lare, Metter insieme danari.
Salvadanaio, dk;esi ancora con voce
ini po'onesla alla parte naturale della don
na.
MUSINTA , s. f. Salvadanaio piccolo.
MUSO, s. m. Muso, Propr. la Testa del
Cane o di altri animali , dagli occhi al
l'estremit delle labbra, che dicesi anche
Ceffo; e vale non meno nel parlare dome
stico per Faccia; Volto; Sembiante; Atpetto.
Muso BARN, Viso che ha un non so
che di lascivetloo di ghiotto, dicesi d'Una
ch' vaghetla ed ha un non so che d ghiot
to coll'oucst mescolato Forosella o Foresozza, diccsi di C< uuulina fresca e leg
giadra.
Muso BELO, Mostacci-uzzo; Visettnlello; Visettin galante; Bel vifo innamora
to.
Muso BRcsTOLON, Viso bronzino ,fega
toso , abbruciato , incollo , vale Di colo
re acceso, incolto dal sole. V. BRUSTOLON.
Muso BRUTO , Visaccio ; Bruttafaccia;
Bertuccione; Scimione; Figurina da met
ter a una fontana.
Muso CHE BRILA , Bel viso che luce.
Muso CHE SE RAcoMAND.v, Essere un bel
volto una muta raccomandazione.

DATI LICENZA DBTACAI1SE AL MURO, Dal


l'appoggio.

TOR i.v POXTA vx unno , Locuz. de' Mu


ratori, Puntellare una cantonata delmuro Armare una fabbrica, una volta ;
Fare un' armadura a una fabbrica, vale
Fortezza , sostegno.
I rum FARLA , Le siepi o i boschi han
no le orecchie e odono:, Ovv. Le siepi non
hanno occhi ma orecchie , Detto proverb.
cheatnmonisce mi esser cauti a parlare o
scorpione dorme sotto ogni lastra o pie
tra , dicasi Quando sono in un luogo mol
li rapportatori che spiano gli andamenti
altrui per riferirgli ai Governanti. L' Al
fieri disse anche Ogni parete ha un delator nel seno.
PARLAR coi MURI, Dire al muro, Par
lare con chi non intende.
PUZR EL CULO AL MURO, Tener duro ;
Stare alla dura, Mantenersi costante nel
tua proposito.
STAR HURO con MURO CON QUALCU.V, Es
sere o Star muro a muro , Essere conti
guo di abitazione-Stare allato, accanto.
MUSA
1
JIUSXNA / s. f. Facciaccia, accr. ed ar
ri!, di Faccia, Faccia incollerita ; Brut
to visaccio. V. ILUX.
In altro sign. Paffuto ; Grassotto, Di
faccia grossa e grassa. V. in Lt -v v.
MUSARIL , s. m. i
MUSARILA , s. f. / M ineritola ; Musohcra; Frenello; Imboccatura, Quella par
te della briglia che passa sopra il portamorsi perla testiera eia i>guaucinperistrinL'T la bocca al cavallo.
M Ktollera, diefsi Quello strumento che
si mette al ruuso de' cani e degli altri ani
mali mordaci. V. MUSIERA.
METER LA MUSARIOLA , detto fig. Chiu
der la bocca , Imporre silenzio.
^JUSA RO , s. m. Voce agr. Cavagnoo ,
Quella specie di Cesta che si mette alla
bocca delle bestie per impedire che man
gino le biade.
;i I .-' li! i ; i! , s. m. Guantaro o Guantaio,
Maestro li far guanti. Uicesi MUSCHIEU dal
l'uso i Iie v'er, gi un secolo fa, di ven
der guatiti coli' odore di muschio. V. VAr.bTR.
MU5CH1ETO, dello per agg. a Giovina
stro di costumi poro lodevoli, Monello ;
Fante della cappellina, vale Asuto e mal
vagio. Sognalo e cimato; Bambino da

4?

DBVEBTTR ITCSCHITO, Eimbizzarrire ,


Diventar bizzarro, cio fiere e baldanzete.
MUSCHIO, s. m. Musco o Muschio e Porracina, Sorta d' Erbetta notissima, assai
folta e minuta, che si genera nelle terre
sabbionosc, sui tetti, sulle pietre e sugli al
beri, e vi sono varii generi di questa pian
ta.
Il Musco o Erba che nasce sotto i va
scelli dicesi Sruma.
MUSCHIO , s. m. Muschio , Materia odo
rifera, ch' l'escremento della Capra Gaz
zella, che lo produce in certo tempo del
l'anno interno al bellico come in uno apo
stema V. GAZLA. Di questo liquore si ser
vono i Profumieri nelle loro composizioni
odorifere.
Muschio, si chiama poi un Animale
quadrupede, detto da Limi. Moschus Moschiferus, il quale vive solitario nelle parti
elevate dell'Asia, nella Siberia e nella Chi
na , e si pasce di foglie d' alberi e delle
piante dette di muschio. 11 Muschiu pi
eccellente quello del Tibct ( donde for
se la voce Zibetto ) mentre quello della
Siberia quasi senza virt o odore a mo
tivo dei pascoli meno attivi. V. ZIBBTO.
MUSEGAll , v. S lasciare ; Biascicare ;
Denlecchiare ; A m mozzicare , propria
il Masticare di chi non ha denti.
Per semplicemente Ma ngiare. V. MufixzCR.
MUSEGR SOTO, loccheggiare o Man
giar sotto la baviera , dicesi di Chi man
gia di nascosto e non vorrebbe esser vedu
to da' circostanti.
MUSO , f. m. Museo; Gallera , Raccol
ta ili cose insigni per eccellenza e per ra
rit.
l 'n.KTAvrr DE MUSEI, Museante , Che
sta sul far musei. V. ANTIQUARIO.
MUSETO, s. m. Musino, Piccolo Muso,
che anche dicesi Faccetta e f'i>lticeUo.
BEL MUSBTO o MUSETO DA MADO.VA, Mos tace/uzzo; Mostaccino; Viseltin bello,
galante; fiso rubacuori; Bel viso che lu
ce. Queir aria dolce del bel viso adorno.
MUSTO, detto in T. de' Pizzicagnoli ,
Salsiccia, Sorla di salame fallo di carne
di lesta del Porco , che si mangia allesso.
Mi sm . detto fam. V. Muso GABBO.
MUSICA , s. f. Musica.
MUSICA imu.jsi. Musica da gatti.
SCRIVER o COMPOVER ix MUSICA , Met
tere in musica; Intavolare; Musicare.
Musica, dicesi anche da noi per Con
trasto, Querela, Dibattimento OH LA XE
LO.VGA STA MUSICA! Che musica questa?
Quando ha a finir questa musicai
FINIMO STA MUSICA , Finiamo questa mu
sica, cio Questo contrasto o querela.
Mo LA MUSICA .' Voci d'ammirazione,
Cappita1. V. CASPITA e COGIOM.
MUSICANTE, s. m. Musico, Che sa la
musica, Canlalore.
MUS1CHTO, s. m. Musichino, Piccolo
musico.
MUSICO, s. ni, Musico. Professore di mu-

M OSO DA CAW O DA CAW DA TOttO ,

369

Viso

cagnazzo.
Muso DA CASI PENSAI^ Aria o Volto da
pensieroso , da impensierito , da cogtabondo.
Muso DA CASTR.V, Menno, Che per di
fetto di barba pare come castrato. V. Mu
sico.
Muso DA CULO, Farcia da dispetti; Ci
piglio ; Malpiglio.
Muso DA DE.VONZIB SEGRETE. Macche
rone da fogna, Brutto visaccin simile a
quelle faccie scofacciale in marmo colln
boccaccia aperta che vedevansi a' tempi
Veneti presso gli uscii delle Miigistralurc
per esservi gittate le depunzie segrete.
Muso DA coGiar , Musorno , Stupido.
Muso DA DO Mi'M, Bifronte ; Tecomece ; Commettimale; Uomo doppio ; Bilin
gue, Fallace, che ha due lingueScorpitnista, Clii loda in presenza e in assenza
buri e biasima : proprio de' maligni mor
moratori che Vi lisciano il volto e li graf
fano la schiena.
MUSO DA Gn.O'CIOLA O Muso DA SCAR-

pi'o.if, o Muso MACIA, Bult;rato} diccsi al

S-fO

MI

MUS

DAR sr, MUCO i\ TBRA , far del ceffo in


terra o Battere il ceffo in terra, Cadere.
i > ui o BATBR o UUTA QUA&COSSA SUL
MUSO o ipf TBL MUSO A uno, Batter che che
sia altrui nel mas taccio, vale IngiurioMmente avventarglielo Dello fig. tuttar
negli occhi o in faccia alcuna cosa, vale
Rinfacciarla.
FAR MUSO GARBO, Far viso arcigno o
brusco , Far viso acerbo o simile a ouello
di chi maragi frullc arcigne-fare il gru
gno ; Fare un mal gnigno ; Fare malpi
glio , Far viso da adiralo. V . STOAZER EX,

MUST STRAMBO , Y. Muso- BAR*.


MUSSA, s. f. Asina; Miccia, La femmi-

MUS

Vollo dell' uomo nel quale siano rimastile margini del vaiuolo in gran copia, Tar
lato: I limolato.
Muso DA IMPICO , dello per disprezzo
Capestro ; Cavezza da forche ; Degno di
forca ; Forcuzza ; Gogna ; Impiccalo ,Impiccatuzzo ; Barba d' Otoferne.
Muso DA LUWA D'AGOSTO, vn muso che
pare la luna in quintadecima , cio Lar
go, londo e grasso.
MUSO DA MATA , V. MUSO BA1W.
M USO DA PIGKATA BRUSADA, fis&CagliaZZO, \. MUSO BRUSTOL.

Muso DA ti.v, Faccia o Muso di Ito


ne, cio Faccia scofacciala e di brullo
aspetto.
Bleso GARBO, riso amarognolo, vale
Mezzo sdegnalo.
Muso FRANCO, Viso asciutto o aperto,
cio Che mostra franchezza.V.Muso ROTO.
Muso iw COLABA, fiso dell' arme ; fi
so adirato, brusco. Rabbruscata lafron
te e raggrottate le ciglia AVER EL MU
SO o AVER UJT MUSO CHE PAR CHE i GABIA
BOBA i POTEI FORA D* cu.VA , Avere o Te
nere il broncio, il muso o musata; Aver
il tarlo; Star grosso; Andar grosso; Sta
re in cagnesco CHIAPH EL MUSO o FAR
MUSO, Fare ceffo o viso agro, Storcere o
Travolgere la taccia vedendo o sentendo
cosa che non aggradi. V. Mus e INGRO
GNA:
.
r,
Muso IXDRBKTO, Viso scofaccialo. Un
volto giallo e tondo e scofacciato.
Muso PROIBITO, fiso da Fariseo; fi
so truce; Ceffo da impiccato; Ceffautto;
fiso da Longino.
Muso MOSTOSO , V. MOSTOSO.
Muso ROTO, che potrebbe anche scrver
si MUSOHOTO o Muso DA PUTAITA , Faccia
di pallottola ; Fronte invetriata; Faccia
sfrontala;Sfaccialaggine;Dileggialezza.
Far del cuor rocca; Farfaccia; Fronto
ni Fronte di meretrice; Tirar gi la Luf
fa
LA CA BOTO EL MUSO PER TEMPO, S
sfrontata per tempo.
MUSOTUTO RAPB, fiso a saltero, mfrigno, crespo; fiso rinfrignaio.
Muso , dicesi ancora per Aria di viso ;
Aspetto, Un cerio modo di guardare e lut
to ci che risulta dall'andamento, dalla
flalnra e dal geslo-iucAra o Lucheria,
sono voci che corrispondono a questi si
gnificali; e quindi Lucherare, Far luchera o guardalura sdegnosa, ma maniera
anliq.
A MUSO, Alla cera, posto avverb. vale
All'aria di-I volto, al viso, al sembiante,
all'apparenza.
AVER MUSO DA DIB. O DA FAR eie. Aver

viso . cio Aver cuore , coraggio. Sarebbe


uomo da eie. Avrebbe animo di etc.
AVER MUSO DA MATO, A ver Farla dipazto. V. MATURLO.
CHE DEL MUSO! Detto per ironia , Guar
date che bettafaccettino, che bel grugnno o bel grugno.
DAR DE MUSO IN uso, o DAR zi. MUSO
DRBSTO, Ammusarsi con uno ; Darsi di
muto, vagliono, Incontrarsi farcia a faoia, che anche dicesi, Dare in alcuno;
Abbattersi ; Avvertirsi in alcuno. ,

-MUSO.

FAR nitrir MUSI , V. in SsEKtBFO.


STAR COL MUSO DURO, Stare col visofer
mo ; Stare in cagnesco ; Far viso arci
gno; Star grosso con chi che sia. V. IMUSOITARSB.

MOSTRAR EL MUSO , V. MOSTRAR.


No AVER. PACRA DB BRUTI MUSI, T. ?AtRA.

No AVER MUSO DB COMPARIR , Non aver


volto o faccia da comparire ; Non ardire
di farsi vedere.
AlfOR UWA OSSA 1W TBl MUSO A VNO ,

Locaz. fig. e fam. Andar una cosa in boc


ca ad uno, dicesi di Cosa che pervenga
con facilit nelle mani ed in polere altrui.
PODRAWDHCOLSO auso scovEKTO, Po
ter andare a faccia scoperta; Tenerfron
te o Tenerfronte scoperta, vale Aver buo
na fama, \on aver <li che vergognarsi.
REST'I A MUSO SECO , V. RESTAR.
STAR A MUSO A MUSO , Stare o Metter
si a petto tf alcuno, vale Conlraddirgli
presenzialmente. Sono parato stargli a
petto Combattere appetto appetto , So
lo a solo, -Un per uno Stare a faccia a
faccia o a viso a viso, vale PrescnlPinente.
SUL MUSO , Sul viso , cio In presenza.

VOLTAR BL MUSO A SAMAHCO, V. SAMARt;o.


MUSO DURO , t. m.T. de'Pesc. Imbriacone o Pesce ubbriaco , Pesce di mare del
lo da Bloc Trigla Lineata. Egli e di color rosso ; la sua carne slopposa ma buo
na a mangiare. 1 pescatori Istriani lo chia
mano CAPW.
MUSON, s. m. Musone; Musala, Chi mu
sa o fa riiuso o Allo fallo col muso per mo
strar dispiacere Sroncio; Buzzo; Gru
gno , Segno di cruccio che apparisce nel
volto.
LBVARSE su COL Musbar o COL MUSO , Al
zarsi su dal letto colla luna a rovescio;
Aver il cimurro , Dicesi di Chi ha qual
che umore o fantasia.
FAR EL MUSJT, Far muso ; Far buzzo
ad alcuno; Far il musone; Andar gros
so con chi che sia.
I'EGNR BL MUSN, Tenere il broncio o
il muso o il grugno; Essere imbronciato
e Ingrugnare.
COSSA XB STI MUSONI? Perch siete in
grognato ?
MUSONA, Musano, Agg. a Femmina e
vale Clic fa il muso, Che imbroncia per
MUSONA, V. IMUSO.Y.
MUSOTO , s. m. Faccioccia, Migliorativo
ili Faccia.

MUSSA, dicevasi anticam. e fig. per Di


rettore , guida NOSTRA AMBIZIOX TI
PUH LA MALA MUSSA, ) inbiz'.'ll ! tU SCI ftll'~

la mala guida,
MUSS\R ,T- ani. I slesio che SMUSS'IK , V.
Ala fu anche usai mei nel sjgn. di Scan
sare.
Al UaSATO, lo lesso che MOSATO. V. ZHSSALA.

MUSSAR, s. m. Atinai, Guidatore * asi


ni.
MDSSTA , s. f. Asinelio, Pircofci Asm*.
ZoG\R A LA MUSSBTA, V. ZoGR.

MUSSO, . m. Asino; Somaro; Somiere,


Animale da soma nolo. V. ASBNO.
Dello per agg. a persona, Asino, e ale Ignorante; Stupido, o in allro senso
Incivile; Scortese, V. Aswro.
MUSSOLN , V. Mossoti*. .
MUSSOLINA, . f. Mussola; Mussolina j
Mussolina e Mos'jlina, Tela mila di Glo di coione radissima , solidissima. Chia
masi anche Turbante.
MOSSOLO, i. m. dello anclie PEOCHIO DB
AB, T. de'Pesc. Muscolo di mare o Pi
docchio acquatile, Specie di conchiglia
|,iv:ilv,- del genere de' Miteli, chiamala da
Linn. Mytilus barbalus. Col suo bisso o
specie di fiocco peloso-selaceo si aggruppa
con ahre della sua specie allagandosi a
corpi duri. A Rovigno nell'Ili ria chiaman
ti Musson le Conchiglie delle da Linne
Arca fl/oae, le quali si usano come cibo ;
* vi tono barche apposite per la lor pesca,
chiamale quindi MUSSOLRB.
MUSSON , e per lo pi in plur. Mussowi ,
s. m. Zanzara, Insello volatile che pugne.
V. ZE.VSALA.
MUSTACHIO, s.m. (che w pronuncia co
me in Toscano Muslaccio) e pi comun.
MUSTACHI , Mostacchio e pi Mostacchi
o Baffi; Basetta; Baseite, Basetta ar
ricciata.
MOSTRAR o METERSE i MUSTACHI, Mo
strare il viso o il volto; Fare il bravo o il
bravaccio, Moslrarsi coraggioso, non ce
dere.
MUSTACHIDA SCABP8,T. antiq. Laccio;
Laccioletto; Nastro, Quello cio che M fa
con cordella onde si allacciano le scarpe in
vece di fibbie.
MUSTACH1N, s.m. Basettone, Che porla grandi basclte.
MUSTACHIONA o BAHBISOJTA add. Cos'idi-
cesi da noi per agg. a quella Donna che ha
barba e mostacchi, Donna bai-Lata.

MUSTAF\, s. m. Brutto visaccio.


MUSTAZZADA , s. f. Rimprovero; Hinfacciamento; Rimesta; Rimbrotto Rab
buffo; Gridata.
DAR DE LEMUSTAzzXB, Affibbiar botto
ni senza ucchelli; Far o Dar de rim
proveri o rimbrotti.
MUSTAZZADWA, . f. Rimproverazionctlla.

MUT

MUT

MUSTAZZKTO, t.m. Mostatxiuzio; Mottaccino; fittilo.


JBUSTAZZO, s.m. Mostaccio; CeJfo;Muto; disaggio:. Gnigno, dicci i per disprezao.

-reia favella, restar di parlare, rimaner


si come imitolii.

MUSTAZZO DA CA PBSAHO , Figura da


cembali; Citatone; Ignatone , Dicesi di
uomo di poco garbo e deforme, per esser
dipinti i cembali per lo pi di figure mal
fette.

MUSTAZZN, s. m. MottaecMccio, Brut


to visaccio.
Mostaccione} Mostaci: iaia; Colata,
Colpo di mano aperta sul mostaccio.
ML'STA//0.\1 che anticam. dicevasi MoSTARDifri, s. ni. Mostacciuolo Specie di pa
sta, dolce ftui con zucchero, specie ed al*
tro.

MUTIR o MUTOLR, T. Ammutire^ Ammu


ffire j Ammutolire; Ammutnlare, Perde-

MUTO, s. e dd. Mutala e Muto, dicesi a


Quello che non parla Matolo assolut.
i dioc a Quello che non sente n paria per
esser sordo dal nascimento.
RESTAR uuro, Rimanere a secco, Man
care altrui in favellando le parole e i con
cetti.
A LA XCTA P. A LA SORDA , Alla IH tildia;

Alla sorda; Tacitamente; Improvvisamente; Alla non -pensata; Zitto zitto; A


chetichelli o chetichella, Di nascosto sen
za parlare..
F AB I SO AFASI A LA MUTA B A LA SORDA,

Farfuoco nelP orcio tale fig. Fare nascosamentc i fatti noi e in maniera da non
esseri appostato.
Now urTBjrDBH MUTI, In Iucca chiusa
non entr mai mosca, Chi non chiede non

MUZ
FAR PARLAR PBR EL MUTO DB CA-

3v.AriKr.ro , Ribobolo volgare , che vale Non


gli faro par/are,jpei-cli il Matolo don pr-

SSUIUJTO? Hai la pipita? Bai tuia.


sciato la lingua al laccato i' Jln parli?
MUTOLR, V.MUTR.
MUTRIA, s. {. Mostaccaccio ; Ceffautto,
Faccia brutta e deforme. In greco volgare
Mtron vuoi dir Viso.

AVBR LA MUTRIA , Aver il Ironcie , il


muso, il cipiglio; Esser ingrognato. Y.
MUZZ1FADIGA , dicevasi ani. ^
ZAFADIGA, V.

MUZZR, v. T. anticj. e Tale Scansare;


Evitare; Guardarsi.
MUZZEGTQ, V.

NAR

NAS

lk Per altro sono numerosissimi e comoDissimi.


NAN0 , Voce (ani. che da luogo al segoen
te dettato, VB maiA DE CHI V'HA KAIVJO o
DE CHI V'HA CU.V, fi direi unaviulina-o
una gran bibbia d' ingiurie ; Fi prover
bierei, cio Meritereste che v'ingiuriassi.
NANIR, v. ant. che vale CANTAR LA NANA,
V. NANA e NAN!O.
NAON, s. m. Navone o Napo, Specie di ra
pa bislunga, detta da Sistemativi Brasaica Napus.
NAN, detto per Agg. a Uomo, Navuitr,
vale Balordo , Baggeo , Babbaccio.
NAPA, s. f. Nasaccio; Nasone; Nasorre,
Acoresc. di Naso , vai Grande.
t\.ipA DEL CAMbr, Capanna; Ceppo.
NAPA, dicesi-da alcuni per idiotismo in
in vece di MAVA.
NAPAMONDO , s. m. Voce antiq. e delia
ancora a'tempi nnslri per idiolismo da co
loro che non san dire Mappamondo.
NAPARA , s. f. Nasorre, dello per ischerzo., vale Naso grande. Rigogliosa nasorre.
NAPOL1N , s. m. Napoleone, Nome d' una
Moneta cV'argenlo drl valore di 5. franchi
o sia di dieci lire venele ; e Nome d'un al
tra Monda- d' orodi franchi venti o di qua
ranta, se doppia : delle cos dal nome i li i
fu Imperatore eRe Napoleone, sotto il qua
le furono coniate.
NAPOL1TNA , s, T. del giucco del Treselte, ferzicola o Verzigola , della voigannente da Fiorentini NAPOLETANA , e
da' Milanesi NAPOLA. Le prime tre carte
di maggior valore, cio l'asso il due e '1
tre di alcuno dei- semi che troransi riuni
te in mano d'ano de' giaocalori al. treset
te V. Acuso.
NARANZA, s. f. Arancia o Melarancia^
Specie d' Agrume d* sapor dolce e piace
vole, prodotto dal Mearancio. V. ,\ i ::-,--

NARANZER, s. m. Cedratalo e Limonai


io, II venditore d' arancie, limoni etc.
NARANZRA, s. C La Femmina del Ce
dratalo, la quale sull'esempio di nitro vo
ci consimili potrebbe dirsi, Cedratala j>

NAN
N. Vedasi
NA , dfHo per sincope, Una QUESTA XB
NA FAVDOGNA , Questa una fandania ,
una fanfaluca CHIAPR PER x* MAN ,
Pigliar per una mano.
NADAL, s. m. Natale, Festivit annuale
in memoria del nascimento ili Nostro .Si.
gnor Ges Cristo.
DA NADAI, // d\ di Mutale; Ceppo; Pa
squa di ceppo o di Natale.
Natale anche Nome proprio di Uomo
NADALN, dim. di NADL per Natale, No
me proprio di uomo.
N\DEGHE, T. aniq. Natiche , 11 direiuno.
NAGOSSA, V. NEGOSSA.
NALBA, s.'.f. Malva, Erba assai comano,
detta da' Sistematici Malva ratundifoltti;
mollo osata in Medicina.
NALBONIjS.m. o BISVAEJJA, della iwl Con
tado MALVISCHIO, Buonvsckio; Malvavisco; Malvaccioni ed Altea, tatti nomi
che dannosi ad unn Pianta erbacea, chia
mata da' Botanici Althoca. officinali*. Ella
r perenne e trovasi ne' fo^si ; tutla In piatir
ta abbonda di mncilagiiic: le sue radici
servono agli usi della medicina , essendo.
una delle cinque erbe emollienti. La scor
za del suo fusto e Glamenlosa e pu lii.ir.--..
NANA , s. f. Nanna, Voce delle balie per
addormentare i bambini. Cantar la. uni
na nanna.
ANDAR LV NANA, Andar in culla, Andar
a dormire, e dicesi de' bambini.
FAR LA. NANA, Far la nanna e Andare*
a nanna,, vagliano Dormire o Andarvi.
NANA CHE RIDO ! Maniera bassa domesti
ca, che anche dicesi GNBNTE CHE RIDO ,
Bagattelle; Zucche fritte , Espressione
di m.raviglia. Eh burlo ; Eh io minchio
no , dicesi per ironia di cosa rilevante.
NANAjdello.pervezzi Giova nnaaMarianna, Nome proprio di femmina.
H AN ARAR , T. Camminar da anatra, cio
Come fanno le anatre ; il che dicesi del
la maniera di camminare di qualche per
sona , che pare sciancata. V. NISR.
NANE , Giovanni, Nome proprio di uomo.
NANETO, s. m. Nanerello; Nanino; Nanarottolo", Piccolo Nano-JVanina, tlices
la Femmina,
NANTO , dicesi anrlie per vezzi ad un
Giovarietto di nome Giovanni, che corri
sponde al dimiii. Giovami ino.
NA7<FA , Lanfa o Nanfa, Agg. d'acqua.
odorosa.
NANI o NONI, chiamano i Pescatori duepesciatelli marini di recente introdotti nel
le nostre valli e nelle lagune fra il pesce
novello, che il Naturalista Nardo riguard,
come appartenenti ad nn nuovo genere
eli' egli intitol Aphanius. Distinse quin
di la prima specie col nome Aphanius Na
ti us e la seconda con quello di Aphanius
AVucia/uj, Questi pesci per non sonobuoni a mangiare essendo di sapor amaro, di
cute scagliosa e pieni di lische j anzi spes
se volle vengono rifiutali dagli stessi gai-

Limonaia.
NARANZTA, s. f. Arancino, Piccola
Arancia.
NARANZN, Dor, ed anche Rancio.,.
Rondato ed Aranciato, Agg. del color
della Melarancia matura, pi acceso dt
quel dell'oro, ma assai confacentc con es
so.
NARDO t. m. Nardo , nel parlare domrstio Nome proprio corrono e sincopato d
Bei-nardo Nardino in vece di Bernardino
e il ini. in.
i
AVDLO A Ton DA NARDO , Maniera tri
viale e fam. cui corrisponde, Andar /:
diavolo o alla malora , Andar.* a Fufagno etc.
NARSE , s. f. Nare ; Nari ; Narice e Nari,.- . Meali e Buchi del naso.
NARISB, dicesi ancora per Naso NAHISB KEVBLE, V. li EVK.i.v''.

NARONCQLO, s. m. Ranuncolo e Ranunculo de" giardini, Fiore di molte specie,


notissimo.,' dello da Linneo Ranunculus.
vulparit.
JtanuncoleitocRanunculello, il dira..
NASDA, s. f. Fiuto, L'azione di Fiulare.
'l'in, su UNA NASADA , detto in altro sen
so , Riscuotere una nasata o un rabbuf
fo, Aver una ripulsa o negativa sgarbata.
NASADNA , s. f. Fiutatina, Piccolo fiuto,
Leggiero odoramcnio.
JVASAR, v. Nasare; Annatare-; Fiutare;
Odorare.
NASR QUAicb.v, Annasare ; Odorar,-,
dello tg. vale Venire alla prova , Speriinenlarlo.
FARSE NASAH, Farr scorgere ; Farfar
lefjedis; Far belle le piazze; Farsifru
ttare , Farsi burlare.
NARANZA GARBA-, Arancia forte o Me- *
CHI NASA QUESTA , Fiuta questa ; Atlandola e Cetrangolo o Cedrangola, Sor
faggia questa FARLA w.s.'ui A UALta d' Arancia di sapore aciilo ed amaro , al'
cii.y , Far pagar ilfio ad alcuno.
cai albero dicesi melangolo.
DAR A UNO UN FIOBBTO DA NASJl V. FlOCOL DB NARANZA , V. NABANZN

AQUA DB NARANZA, Aranciata.


Loco PIBN DE 'NABANZB , Aranciato s..
m. Terra dove sono piaulali molli, aran
ci.

NARANZB DAL SCORZO GROSSO, Arancie


oucciosc.
Fjon DB NARANZA , Fiorrancio o Rtinco, Sorta di Gore di color giallo.
NARANZA DE MAR, s. f T. de'Pesc.
Arancui marina, Produzione marina del
genere degli Alcionii detta, da' Sislem. Ilcyonium Lyncurium. Egli ha per carat
tere una lessilura fibrosa di sostanza sili-.
iv.i; ha per lo pi uiva forma sferica, di
superficie gropposa , dalla cui forma e co
lorito somigliante all'Arancia, trasse il
nome vernacolo. V. TUHBAX.TE DE MAR,
NARANZKR , s. m. Arancio o Melarancio
t Cedro arancio, Pianta i he produce le
melaraucie , della da' SUleni. ":

rasitiun.

RETO.

NASAZZO, s. m. Nasacco; Nasone, Na


so grande e malfano.
NASCER ,V. NASSER.
NASTO \
NASI N / s. m. Nasello; Nasetto e Nasi
no Piccolo naso. Naseca, voce scherze
vole. V. SCHIZZA.
NASO, s. m. Naso.
^
Busi DEL NASO, Nart; Nare; Narice e
Narici, Cavernette o Buchi del naso
ie o Penne delnaso, si chiamano leFaldc lalernl del naso SCAGNER DEL HASO, Dorso o Spina del naso CAPBLA oPOXTA DEL NASO, Moccolo , La punta del
naso.
NASO DEL CAVALO, Moccolo diccsi alla
Parte dinanzi al naso del Cavallo Fro
ge alle sue Narici.
SE.W. v NASO, Dinotato; Snasata.
NASO BB.Y FATO, Naso affilalo o projff

NAS
fal, Diri uo e schietto e per conseguenza
ben fallo.
NASO imoi; voMisi i, Nasofatto a bottonci
ni, a bitoni o giaietti, coin appunio si
vede in qualche naso iuiprrfello.
NASO CHE COLA COME EL CULO DBI PBSCAO-

m, Ha un naso che paiv pinco di pesca


tore , cio Colla gocciola del conlinuo.
NASO UHI: FISSA itf BOCA , V.ro sgrignuto ; arcalo; aguglino; adunco ; flato di
civetta, che piscia in bocca; Naso usci
to deljl deli archipenzolo.
NASO DA CULI, Naso da fiutar poponi.
NASO DA MASCARA, Guardaiiaso, Spe
cie ili maschera , Arnese che cnopre e ri
para il naso. V. VOLTO.
Naso del bastimento , T. Mar. La pri
ma parie del bastimento che termina in
punta.
NASO DA PIFARO, Naso lungo.
NASO DEL CAB.XAZZO , Boncinello , Pez
zo di ferro attaccato alla maniglia del ba
stone d'un chiavistello , il quale si fa en
trare nella serratura per formartelo colia
stanghetta.
NASO DEL LtJCHETo , Alvo del lucchetto
con sua guida r orecchie, Quel ferro cur
iato con che si chiude.
NASO DB LB CASSE , Nasello.
NASODELSALTARLO, Monachetto, Quel
ferro nel quale entra il saliscendo per ser
rar 1' uscio V. SALTAREIO.
NASO IMPONTO, Naso aquilino; aguglioso; adunco ; appuntato.
NASO PEVAHON, Naso come un pepero
ne, cio Lungo col dorso tonilo.
NASO REBEC , Naso rincagnato o ri
pugnato, che ha e i u il moccolo o la pun
ta rilevata, come il naso de' cani.
NASO SCHIZZO, Naso camoscio o carno
so, Naso schiacciato.
A via BON NASO, dello Cg. Esser sapo
rito, giudicioso, Intendersi di alcuna co
sa, Saper giudicarne.
AVH EL HAEO STROPX Aver il naso intatato. V. STROFI e SGNAWFO Naso sta
sato il suo contrario.
COLOSSEI u.vo A NASO, Conoscer uno al
fiato, cio Col sentimento dell'odorato.
COMA FATA COL NASO , Fatto colle gomi
ta, Dicesi di Cosa fatta malamente e roz
zamente.
' ' DAI DB NASO DA PER TUTO , Por nato ad
ogni cesso , vnle Voler federe e fiutare
ogni cosa: Melaf. presa da' cani; Dar di
naso da per tutto Metter le mani in
ogni intriso o Dar di becco in ogni cosa,
Ingerirsi in ogni cosa.
DAR DE STASO A UNO, Fiatare uno, det
to fig. vale Seccare , Importunare , Medc,lar uno , Dislorbnrlo No ME DE DE NA
SO^ Von minutale; Non mi seccate; Non
ai importunate; Non mi tentale CH'ZL
MB DAGA DE i Aso , Mi dia di naso o negli
orecchi o ut lasca, Di cesi quando srha
poca stima di uno. Rincarimi ilfitto, Mi
faccia danno s'ei pu. A chi non piaceli
rincari ilfino No VOAA cu' EL MB DASSB DE NASO, Odora cos' gagliardo da non
averlo a braccheggiare u col naso ne colt immaginazione.
D.\R DE NASO A TUTE LE BONE , Appicca
te il maio ad ogni uscio, Dello lig, Jnna-

NAS

NAT

morarsi d tutte le donne. Ad Ogni casa


appiccherebbe il maio.
DAR IN TELNASO, Dar nel naso; Sa
perne male; Saper reo; Sentirne male;
Putire ad alcuno, si dice del Sentirsi da
chi che sia cosa che dispiaccia QUESTA

NASSUR UN ACIDBNTB , Avvenire ; Acca


dere; Succedere; Seguirei Addivenire.
NASSE QUEL CHE so SE CREDB , Accade
in un punto quel che non avviene in mil
le anni ; o come disse il noslro Acioslo y
E cos quel ne avviene a un ora , a u
punto, Cht in un anno o mai pi non
era giunto.
STARPEH NASSER, Sopra.! tare alcun pe
rcolo o danno, vale Esser prossimo a se
guire , Esserne rischio.
NASSA QUEL CHB SA NASSE*, ovv. NASSA
BL DIAVOLOEPE.ZO, Accada che vuole o che
sa; Padane che vuole; Vada, il mondo
in carbonata; Che che ne avvenga o avvenir ne dovesse.
NASSUA, s. f. Trovato; Escila; Uscita;
Invenzione artificiosa, nata cio dalla ma
lizia altrui.
NASSO,adil. Nato.
NASTASIA , Anaslasia, Nome proprio di
Femmina Anastago, dicesi ali' uomo.
NASTRO, s. m. Nastro; Nastrino; Fet
tuccia; Z^ccheretla.
QUEL DAI NASTRI , Nastraio o Fellucciaio.
NASTRUZZO, s. m. Nasturzio e Nasturcio indico, Erba, lo stesso che AGBBTI, V.
NASTRUZZO AQUATICO , dello pi cornuti.
GRASSON o CRBSSX, Sisembro o Nat turzio acquatico; Senazione ; Crescione o
Macerane, dello da' Sistematici Sisymbrium Nasturtium , Sorla d' Erba di sa
pore alquanto agretto , onde trasse anche
il nome di Cerconcello, che suona Vinel
lo guasto. Ella nasce ne' rivi delle acque,
e da alcuni si mangia l'inverno in insala
ta.
COLR DE NASTRUZZO, Rancio , Agg. del
Color di-Ila Melarancia matura , al quale
dicesi anche Dor.
NATA, s. f. Natta, Grosso tumore carno
so o escrescenza di carne simile a quella
delle natiche , chiamale in Ialino Nates }
donde venuto un tal nome.
NATICHE, V. CULO e CHIAPB.
NATO, Nato, add. da Nascere.
NATO BEN, Bennato, Di buona stirpe.
NATO A ux PORTAR , Binato; A un par
to; A un portato, Nalo con altro allo stes
so parlo.
NATO PRIMA, Anzin alo. Fratello anzinato , Nato prima dell' altro. NATO PRI
MA DEL TEMPO, Abortivo.

LA CHE DA IN TEL NASO, Questa gii CUOCC ;

Questa gli sa rea; Questa gli pule , Gli


dispiace.
DA DB NASO A LE McsB , disse il nostra
Calmo Cg. per Coltivare le muse , cio
1' esercizio della poesia SE A LE MCSB
AVESSE DAO DE NASO , Se mi JOS S Colliv-

to nella poesia.
SPOBCO BL NASO, Egli e invitato alle noz
ze del fornaio, dicesi Quando alcuno ha
tinto il naso e non se n' avvede.
RESTAR co TANTO DB NASO, V. RESTAR.
TAGIABSE EL NASO E I.YSA.VGUENARSB LA
BOGA, V. TACIR.
NASON, s. m. Nasone; Nasacco e per
ischcrzo iVajorre e tfasaggine;]Vaso eran
de. Naso da fiutar poponi; Naso di pri
ma classe o di lunga ragione, di gran
promontorio, sperticalo, enorme, contro
la *prammatica.

NASPAR, v. Agguindolare; Annaspare;


Innaspare, Sciogliere il fuso dal filo e ridur la matassa sull'aspo.
NASPRSEGO , s. m. Nocepersica o Pe
scanoce', Frullo bastardo notissimo e di
molle variet che nasce dalla pianta Me
liaco innestala col Pesco. Trovo che ali' al
bero fu dello da Plinio Nuciprunum, e si
pu forse credere che al frollo sia stato
dello in origine Nux persica, donde la
nostra voce NASPERSECO.
NASPO, s. m. Naspo e Aspo , Strumento
di legno nolissimo snl quale si ravvolge il
filo facendosene delle inalasse.
NASPI DB L' ARCANA , T. Mar. Aspi delr argano, Lunghi e forti pezzi di legno
che si mettono nei fori do) cappello del
l'argano e su ili cui fanno forza i Marinai
per tirare quando si salpa. Alcuni dicono
Aspe.
NASSA , s. f. Nassa, Cesta di vinchi di for
ma allungata, con un entramento fallo a
forma d'imbuto, la quale viene usata da'
Pescatori ne' fiumi ov' posla nel fondo
presso alla riva per larvi cnlrare il pesce,
il quale a molivo del riiroso nou pu pi
uscirne.
NASSA DA CLECHB, V. CELEGIIUA.
NASSENTE , Voce agr. della in forza di
sust. Nati o Allievi e s'inlende Parli degli
animali domeslit i,come Vilelli, Agnelli, ec.
MAL ASSENTE , Nascenza , Pignolo,
Ciccione, Tumore che nasce da s in qualc!ie parie del corpo.
NASSER, v. Nascere.
TORNAR A NASSER, Rinascere; Rivivere.
NASSER co LA CAMISET.V , V. CAMJSTA.
NASSEH DE L' AQUA , Scaturire; Rampol
lare, Proprio dell'acqua sorgente.
NASSER DE L' ERBE , Germogliare.
NASSER, parlando di castagne, Impiolli'e , dicesi delle Castagne quando di so
verchio riscaldate cominciano a vegelare
e lallire.
NASSER DEL SOL , Nascere ; Levarsi ;
Sccccare il giorno.

373

NATO DOPO LA MORTE DB SO PAHE , Po-

stumo.
NATO nf CKESSER DB LUNA , V. LU^A.
NATO BOTO CATIVA STELA, Tagliato a cat
tiva luna , e vale Sfortunato.
NATO GIUSTO PER QUESTO, Attonato, Atlissirno, Tutl' a proposilo , Nato per que
sto.
NATO VESTO, V. in NASSEB.
NATOLE SOTO NATOLE, Sotto le tego
le; Sotto il tetto. V. SOFIT..

NATURL, add. Naturale.


FlO NATURL, V. FlO.

FAR AL NATUHL , Naturaleggiare; Far


al naturale; Dipingere o Sitrarre al na
turale.

NAV

NEC

L, detto avvero. Certo; Certa"


mente; Non v'ha dubbio; naturale..
PTATURALITAE , T. antiq. Naturalezza-^
Naturalit, Semplicit.
NATURALIZR , v. Accordar il diritto di
naturalit i Far na,turale del paese.
Naturalizzato, dello per Agg. di Colui,
al quale slalo accordalo un lai diritto.
NATURALIZAZIN, s, f. Naturalit.
NATURALMENTE, aw. Naturalmente;
Alla buona; A buonafede; Come la pen
na getta.
NATURALMBNTB, diciamo per afferma
zione, nel sign. di Probabilmente; Vtri*
Slmilmente; Per quel che ti vede.
NAVARILO, add. Navale, Di nave, Au
tenente a nave Naveresco, Attinente a
navigazione.
A LA NATAHIOLA , T. Mar. .-!<! uso.di na
ve; Ad uso di marina LBTO DB CANON
A i. \ VA v MI IOLA , Carrette di marina da
cannone , le quali diflVrisconp da quelle
di terra in quanto sono nn.lv pi corte e
rinforzale.
AVE , . C Nave Nave da guerra; Na
ve mercantile.
IMBOSCAR VITA NAVI o TASSILO , V. IM
BOSCA R.
SBARR .VA NA.VB , V. SBABR.
MANDAR LA KAVE AL MAGIO, V. MAGIO.

Strumento di legno a guisa di barchetia o


navicella \<n- uso di tessere. V. PUH.
NAVESBLA DA IKCENSO, Navicella o Na
vetta, Vaietlo d'argento o d'altro m.-Lill.
a furnia eli navicella in cui *i pone l' in
censo pel turibolo.
NATESELE o NAVTS,S. {.Lunette; Cam
panelle, Ornamento delle donne del Con
tado eh' ette portano agli orecchi.
NAUFRAGIO , s. m. Naufragio , Frangimento o perdita, d'un vascello che urta ili
contro gli sceglicene piomba furiilo o cluperisce finalmente per alcun accidente.
PAH \ u HH..IO. Naufragare.
NAVIGLIO,*, m. Fatto naviglio; Fasto
navigante o navigabile, vale Canaletto
l'i- cui ci pu navigare.
N/VUSA , i. f. Maniera ant. per .Vnusca; Fat lidio.
NAUSER, V. FASTIDIO e STO*BGX.
NAZ10NAL, s. m. frazionale, chiamatasi ai
tempi Veneti per antonomasia un Calmatino aggregato alla milizia.
NAZIONALIT, i. f. Nazionalit, Voce
usala dalla cessati legislazione italica , e
vale Qualit di nazionale. quindi Nazio
nalizzare, vale Adottare per nazionale,
Ammettere fra i nazionalio simili del pae
se. Il suo contrario Disnazionaliliare.
M ( pronunciata chimo ) corrisponde al.
Ne italiano , che talvolta come pronome
Tale C; per Noi, e lalora particella i i.-mpiliva del discorso.

GovBRNATOR C NpBILE DB NATE , V. GoYBRNATOR. e NoBILB.

NAVE.\TA,s.f. A'ava,Naye minore del


la Nave da guerra , per lo pi ad uso mer
cantile.
NAVEGA , add. Navicata o Navigato.
NAVBG IN UN MBSTJR, dello Eg. Peri-,
tissimo i Esperto ; Espertissimo ; Speri
mentato; Consumato, Che ha (allo sperienza , eh' pralico.
ESSER NAVEC , Aver cotto il culo ne' ce
ti roi, che vale Cg. Esser pratico del
mondo e da non esser aggirato. Lo stesso,
che i seguenti , Aver piscialo inpi f una
nave; Sapere a quanti di S. Bjagio ;
Esser putta scodata ; Esser uomo biscot
tato, cio di pi colle, Versato.
NAVEGR, T. Navicare o Navigare.
NAVEGABDRIOTBBA, Navigar costa a co
tta ; Costeggiare.
NAYEGR. SECONDO BL VENTO o SECONDO.
L'ORDBXB, Navigare secondo il vento o
Usar vela secondo il vento, ale Ubbidi
re agli accidenti e far di necessit virt,
ohe dicesi anche Lasciar correre due sol*
di per ventiquattro danari; Tagliare se
condo il panno.
NATEGAR CON BON. VENTO , dello pure Cg.
Macinar mentre piove , Fare le cose sue
prosperamente. V. TOHLA COME LA VIEN ,
in lo.
NAVEdn SOTOTBNTO. V. in SOTOVRTTO.

OMO CHB SA NAVEC\H, dello fig. Uomo,


che sa barcheggiare o navicare, cio Deslreggiare, Condursi bene, conoscendo il
tempo e le persone colle quali de*e traila
re.
NAVESLA, s.f. Navicella^ Bavetta, Pic
cola nave.
NATESELA DA TESSERI , Spola o

I M vi I CHS N TOBMBNTA, I \ h STIMOLA,

. NB SFORZA, / mali che qui ci premono,


ci spronano, ci costringono -.-Lu KB VOL
B.EN; Egli ci ama o ne ama EL N'HA
DA , Egli ci diede o ne diede A JAWDAHLO VIA, BL NB s \n'i i

UN ( ir IV

SCORNO.

/' mandarlo via ne. sarebbe un gran bia


simo
LA VJT.A SCAMPA B LA .'.:.. TP. KB

X.E ADOSSO, La vita fugge e la morte n'


sopra le tpalle LA GA DQVANDA. CASSA
CHE GJIE KB FUS3B DB QUEL BOW. OMO, /'.

mand del buon uomo che ne fosse.


MB ( pronunziato aperto e accentato)
il JV negativo dogi' italiani.
NEBIA , s. f. Nebbia o Velala NBBIA
CMZZADA , Brinata, V. M FI i e I.VFISSIR.
SB LA NBBIA, NO LO TOL , Se nel fiorir
non si secca ; Se morte noifura ; Se camp.
TVEiilA, ad.d. Annebbiato; Afato ; Golpa
to , cio Guasto dalla nebbia. Del Frutto
soltanto dicesi Afato Arrabbiato, sdi
ce di Quelle piante annue eh* srccansi pri
ma del tempo per nebbia o per soverchio
calore.
NEBIAR , v. Annebbiare , Offuscare con
nebbia.
Annebbiare , dicesi delle frutta e deliebiade (pianilo offese dalla nebbia riardo
no e non. allegano.
NEBIAZZA , s. f. Nebbionaccio; Nebbione;
Calgine , Nebbia alta e sollevala da ter
ra V. CALIGHER.
NECESSARIO , s. m. Necessario} Cesso;
Agiamenlo; Privato, Luogo da fare i suoi
agi.

Detto m gergo, Tale Cuh; il Seden,


EL NECESSARIO DB CASA o DA TITEB, Tor
nata di casa , dicesj l' Abitazione e il Vit
to necessario
MB BASTA D' AVH BL mCBSSABIO DB VAXBCU, Mi batta di avere
la tornata di caia.
NECESSIT , .. f. Necessit, Estremo bisogno che violentaA VBH .> J-.I.K.S.SIT* , Aver prurito di sgra
vare il ventre. V. SCAMPAR.
LA NECESSIT FA JfBNR LE MAH , La ne-

cessila fa vecchia trottare, che anche si.


dire, Bisognino fa Irritar la vecchia.,.
Modo prov. che vale che La. necessit co
stringe altrui ali' operare.
LA VF.'.KMT'V NO GA LBGE, OTT. LA 1WCBUITA PA L'OMO LADRO, La necessit non
ha legge ; Al mal della cacaiuola non va
le il culo stringere, ProT. basso che dico
si di Chi sforzato dalla necessit.
NECHE-, vv.(dal lat, Aec) NBCHB BEZ
ZO NECHB BACATI* , Niente affatto ; Cica;
Punto punto; Neppur un quattrino.
La nostra gente di bassa mano ed altri
ancora hanno l'uso di aggiungere una vo
cale ad alcune voci che sono troncale da
consonante ; dicono per esempio ICHE BT
ECHB BT OCHB per aie et Haec et Boc; e
sotto a questa regola va anche il NBCHB.
NEFANDO, add. diceti per Imbrattato ;
Sporco ; Lordo ; Sozto.
NOTANDO, detto sust. Tale f culo; Leparti diretane.
NEGA, add. Annegato-, Sommerso.
FIA WECADA , Figlia o fanciulla anne
gata, in rigo, di Mal maritata.
NBG\, ntasi ancora per esagerazione nel
sign. di Sudato; ma vuoisi intendere Su
dore COpioiO
So TUTA NBGDA .SUBJSS-

DA o VBG.VDA KOBTA DAL STJB, Io san tut


ta sudata; Io sono .sudatissima; Io mi
sento soverchiala o rifinita d" un copio
so sudore.
tVEGADA, s. f. Annegamento; Affogamen
to.
Detto per esagerazione, vale BAGNDA
o SGUAZZADA, V.
Nsa\DA , vai anche per Negativa ; fnJiuto .. Si/M ITO UIA NBGDA , Pronta una
negativa.
NEGAR, . Negare o Annegare, Dir di
no , Dar negativa. Dicesi anche per Ricu
sare, Rifiutare, Contrario di Concedere.
In altro sentimento, Annegare n Anniegare e Affogare , Uccidere altrui col
sommergerlo nell'acqua o simili Mazzerare vale Gittnr l'uomo, in, mare in un
sacco legato e sommergerlo.
NEGAR UNO, dello per esagerazione, A/nmollare, Bagnare, Intigner o aspergered' acqua.
NBGH GIUSTO su LA CBOSE, Negarli paiuolo incapo; Gli uscirebbe prima un Ele
fante di bocca che la verit, Negar Ten
denza, Non voler mai confessar cosa che si
abbia fatta quantunque sia manifesta-Dtrebbe che il biscotto non avesse crosta ,
difrsi di uno clie neghi le cote chiare o nffermi le false. Direbbe die la, neve nonfosse bianca o che S. Cristoforo era
NfiGtt EL SALUDO, V. SA

NEG

NEK

swA WA, Affogare


ia, MariUrla male, Annegarla.
NEGARSE, Annegare, verbo n.
gttrjf, 40oare o Affogarsi; Sommerger
ai Andar a far cena colle ranocchie.
Vi'r.uisE IITT'BN scm-rR D'AA, Af
fogarsi in un bicchcer d' acqua. Ei non
terrebbe ad accozzare tre palle in un ba
cino, Non saper fare per sua dappocaggi
ne n anche le cose facilissime.

em. Capo piena di maseherizzi o di li


vidure.
NEGRO, Voce fam. Tinto; Arrabbiato;
Arrapinalo, vale Cangiato ili colore a<ragion d' ira, dicesi tlell' uomo DEVENTXR NEC no DA LA nABiA, Fremere; Arrovellare.
LA NBGBA, i dice in forza di surt. e in
voce furbesca , per la Morte.
NEGROFMO, . m. Nero difummo, "Filiggine tratta da legni resinosi arsi.
NEGROSGPIO, dello per idiotismo, Mi
croscopio.
NELSON , s. m. Specie di Ciarpa o Spalli
no cos chiamato, che usarono negli ulti
mi anni scorsi portare le nostre Donne ga
lanti ma che non pi in moda.

CHI ITO ' ASTUTA M STIMA, C s' aiuta

Dio C aiuta^'Ch non ruba non. ha roba.


NEGATIVO, add. Negante; Ntgatore
i In- nrga Imputato negantt.
NEGI1E. T. .tilt, e vale /fatiche.
IJEGLISK, V. A IA NEGLI*].
NEGOSSA , s. f. Negossa* Negossa, Rete
da pescare a modo de la Rivale ( TELA )
annodata ad una peftica con due baston. fili lanti da una pnrte.
NEGZIO, . m. Negozio, Faccenda, Af
fare.
Fondaco, Botlega dove si vendono .1 ri'tagli panni e drappi, Bottega la Stanza
dove gK Artefici vendono le loro merci.
NEGOZIO AMALA, Negozio infistolito, di-crsi per simil. iti qualche Negozio che -sia
Tenuto a pessimo imi .
NEGOZIO SBAL, Negozio spallato.
NEGOZIO DB POCHE TAVOLE , Negozio di
poca levata x> di ppche^tavole, Di poca im
portanza , Negoziuccio.
NEGOZIO CHE COHE SOTO EL .VUM E DE UNO,
Dire in uno, Termine mercantesco, e si
gnifica che Quel traffico amministrato
sotto nome di colui.
NEGOZIO DE SOCIET, Ragione sociale;
Contralto sociale, La legge nostra rico
nosce tre specie di societ , cio 4a socie
t in nome collettivo .; -La societ in ac
comandita e La societ anonima. Veggasi il Codice li commercio.
NEGOZIO IMPIANTA, Negozio stabilito.
Olio DA NEGOZI, Vanto negozioso, Che
Ta volontieri negozii.
TECNFR SOSPESO BL NEGOZIO, Tenere at
taccato ilflo o appiccato iljlo, intermet
tere il trattalo d'un negozio ma non rom
perne del lutto la pratica.
EL NEGOZIO, Voce bassa, // membro vi
rile. ^
NEGRO, add. Annerato o Annerito, Fat
to nero.
"NEGRIZAR , v. Nereggiare e ^'greggiare, Tirare al negro.
NEGRO , s. m. Negro , Colore il pi oppo
sto al bianco.
f NEGRO, add. Negro; Aero; Ghezzo ;
Atro. CHE GA DEL NECB.O, Nericante;
Negreggante TRAB AL EGRO , Negreggiare; Nereggiare. NEGRO COME LA
PANZA DEL CAMN, Negrsimo; Pi nero
i' un cervo o del buio della mezza notte.
NEGRO DEL -CAMN , Fuliggine o Filiggine, Materia nera lasciata dal fummo tu
pi-i cammini.
NEGRO DE LA BOTA ( coli' o largo ) Livi
dore; Livore; Lividura; Lividezza; Masaherizzo; Monachino, Nerezza clie fa il
sangue tenuto alla pelle per qua'che ptr-

NEMBAIZZA,s. i, Uragano, Tempesta


orribile.
IS'sHBAizzA, dicesi anche per Nembo im
minente o Cielo infruscato e tonante che
minaccia la tempesta.
S'I.VCROPA UNA NEXBAIZZA, Maniera mei,
che vale // tempo comincia a raboffiirii,
cio Minaccia bafera.Eprofsima una tem
pesta o un uragano.
NEMICO; s. m. Nemico; Inimico.
NEMICO CAPITAL, Nemico capitale o cordiale o corale.
AL NEMICO PONTI D' ORO , Al nemico il
ponte d'oro o d'argento, Detto proverb.
e vale, Che quando e* vuoi fuggire, eonvien tlargli la via larga e libera ; e si dice
ancora asEulut. fare il ponte.
NENA o BLIA , s. f. Balia , Nutrice o Nodrice.Che il nostro vocabolo NENA sia prTenuto da Nutrix , dovrebb* esser -cei'to-,
ma per quali corruzioni tli lingua io non
saprei. Posso dire oliatile che essendouno
degli nffizii ordinarii delle Nulriri quello"
di Ninnare cio Cullare i bninbini i h' es
se allallano e di far loro la Ninna nanna
per adilormentargli , sia quindi da queste
provenuta forse la nostra voce.
DAR A NENA , Dare a lalia ; dicesi delDare oTorre ad allattare i proprii figliuo
li Essere a. balia, dicesi de' Fanciulli
eh e stanno in casa delia Balia per esser qui
vi allattali.
LA i- ni r v NE*A DB DILATO, Pare la nencia di Barberino, diccsj di Persona sciat
ta e a caso nel vestire. una manimorcia, una sciamannala, una svivagnatacca.
DoPO CHE L'HO D\ A NENA NO 1.' HO II

VISTO , Maniera nostra famil. che vale Noi


vidi mai in vita ma o Noi conosco.
NENE ("coli" e larga) Elena, Nome pro
prio di Femmina.
NENIA , s.f. (Voce dal Ialino Nenia o Ncena, Canto funebre degli anticlii)Fr/g-^iluchi, Voce bassa formata dal verbo Frig
gere, e dicesi d'Un cerio rammaricho
che coglion fare le persone cagionose e in
fermicele. Non si sente altro chejriggibucii e piagnistei. V. PIANGISTO.
NENIA, dello per SECDA, V.
NENO ( ci li' e serrato ) i. m. Balio t II mu
rilo Iella Dal M,

NES

575

NENO (coli* e aperur) s. in. Eugenio, No


me proprio di nonio.
NENNA , i. t. Baliona , accr. ii Balia ,
cio Balia grassa e fresca.
NEO, . m./feo o Nevo, Una certa pcco
la macchi^ nericcia che nasce naturalmen
te sopra la -pelle dell'uomo senza offesa ve
runa.
Veo o Nei, diconsi anche qne* Segni po
sticci di tafrt rotondi , falcali e di lari.
altre figure che le Donne galanti usavano
.>' giorni nostri portar sul volto per biz
zarria.
Neo o Nei, dicesi fig. per Piccolo difet
to, Imperfezioncella, rroruccio, Difetluccio AVER DEI NEI, Aver delle tacchefelle o <!>< nei , si dice di Chi non lolalmenle colpevole di alcuna cosa ma non
del tutto innocente No AVER NEI , cio
Non aver macchie o difetti da rimprove
rarsi. V. TACA.
NEODN, . m. Nipotino'; Nepslino ; Ni.
potacela.
NEDO, s. in. Nipote o Nep te , II figlio
ili fratello o sorella ovv. il Figlio di figliuo
lo o figliuola relalivamente ali' Avo.
SECONDO >'EODO , Pronipote o Pronepote e Bisnipote, Figlinolo del nipote o del
la nipote relativamente al bisavolo o alla.
bisavola.
N PI N MANCO, N pia n menot
vale Per F appunto.
NERON, s. ni. Nome fi' un Imperatore Ro
ma no che si registra pi seguenti dettali
CRDELT\ DA NBHN , Neronerta, Cru
delt spieiata.
L' B ci* NBRON , Egli un Nerone , cio
Crudele, "spieiato.
NERVTO , s. m. Nervettoo Nervicciuola
* Nefvettino , Piccolo nervo o nervelto.
NBHVBTO , dello in T. de'Pellicciai , va
le Cuticola, cio La prima tunica esterio
re che veste il corpo degli animali, la qua
le si concia come il cuoio , e si colora. Di
cesi anrhe Epidermide.
NERVO , s. m. Nervo e Nerbo Detto an
che pc-r Tendine.
EL NERVO DEL MAESTRO , Nerbo o Ner
vo di bue , Frusta da nerbare che usavano
a' nostri giorni alcuni Maestri di scuole
basse per gastigare gli Scolari insolenti o
negligenti, che dicevasi Nerbare o Dar
dette nerbate.
DE roco NERVO , Dilegne , Facile a pie
garsi, e dicesi per lo pi di caria , drap
pi o simili , e fag. ti' altre cose ancora
Snervato, dicesi da' Pannaiuoli Quel pan
no che nel garzo e nella cimatura h per
duto la sua forza.
PIBN DB NERVO, Nervuto; Nerboruto,
Di grossi nervi ed eminenti , che dinola
no fortezza. Snervato i\ suo contrario.
NBBVI ' UN LIBRO , T. de' Legalori di
libri , Coreggiuoli, Striscelle di ruojo che
s'adallano nella legatura d'un libro.
NSPOLA > . f. Nespola , Fruita nota eh'
prodotta dal Nespolo.
TEMPO s PAGIA .u .-iu LB NESPOLE , V.
PAGIA.
NESPOLE DE CALMO, Nespole. d'innesta,

NET

NEV

NIC

cio di Quel nespolo che fu innestato so


pra altro nespolo, i cui frulli riescono as
sai pi grossi e delicali degli altri che non
lo furono.
Co LA COBONA NESPOLE, gridano per le
strade della Citt i frullatoli vagantf , al
ludendosi al fiore delle nespole fatto a fog
gia di corona.
UAB LE NESPOLE A QUALcb.v, Dar le netpole o Dar le frutte o lefrutte di Frale
Alberico, cio Percuotere, Battere.
NESPOLR, s. m. Nespolo e flfespilo, Al
bero che produce le nespole e eh' dello da'
Sistematici Nespilus Germanica , Linn.

FAR NETSIA DE QUALCOSSA, Dare laspogliazza a una cosa, vale Rubarla, che
anche si dice Fare il repulisti di che che
sia.
NETO (coli' e larga) add. Netto cio Po
lito.
OMO NBTO , detto fig. Uomo specchiato;
Di coscienza netta; Uomo leale, since
ro, sento magagna, senza vizio.
CUSINB VETO , Frase ant. Giucar net
to o di netto, vale Esser leale, Andar con
riguardo e con lealt.
DIRLA SCHIBTA E NETA , V. DIB.
MBTBa IN NBTO , Mettere al pulito uno
scritto, Distendere una scrillura senza er
rori , ricopiandola dall' abbozzo.

Gareggiare; Fare a gara , Compierla


Contendere con alcuno o a vicenda: co
me far potrebbero gli Studenti che emu
landosi cercassero l'un l'altro di superar
ti oella diiigrnaa Fare a gara nel cor
so , potrebbe dirsi de' Barcaiuoli nelle re
gate, ed anche Contendere per Affaticar
si a gara.

3 76

NESPOLTA, s. f. Nespolina, Piccola ne


spola.
NESSO, .m. T. de' Linaiuoli (dal Iali
no Nexus , Congiunzione , Riunione ) No
me ch'essi danno ad una Massa di canapa
quando pettinata, Fardello o Fascio.
NETADRA,s.f.#insMa*nra; Nettamen
to ; Purgatura , II netlare.
NET\R, T. Nettare; Rinettare, Ripulire,
Levar via le macchie Rimondare o Sfeceiare, dicesi propr. <le' pozzi, fosse e si
mili.
NBTAB, che ha molta affinit col SGOM
BRAR, dicevasi pure anticamente nel dia
letto nostro nel signif. di Andarsene
SlCIIB A NETABSB I FO PRUDENTI E BRAVI ,

Sicch ebbero la prudenza di sotlrarsene, cio di andarsene.


NSTARSB : Maniera ant. che ora pi non
s'usa, Nettare per Leppare, vuoi dire Par
tirsi con prestezza COST' s' HA NBTO ,
Costui unito, Fugg, Sotlrossi.
TORIVAH A NETB, Rinettare.
NETR DA L' ONTO , Disugnere , Rinctlare i coltelli, i rasoi etc.: dall'unto dell' <>fio.
NBTR EL CORPO, Lubricare il corpo,
Purgare il corpo.
NBTR EL GRAN, Mondare e Rimonda
re, Separarli dalla loppa.
NBTR EL PAESE , Nettare ; Sgombera
re il paese, Fuggire, Nettare il pagliuolo, Levarsi via, ruggire.
NET i FRUTI DA LA SCORZA , Monda
re, Levar la buccia delle fruite.
NBTB LA RODA SPORCA, Detergere; Mon
dare; Purificare; Lavare Spillaccherare, Nettarla dal fango.
NETR LB TIAGHB, Astergere e Deter
gere.
NBTABSB o FORBIRSE co LV CAXISA DEI
ALTRI , V. FORBIR.
NETARSB i DESTI o LA BOCA , V. FOBBIR.
NE TI NE MI No AVER N TI WB MI,
Non aver diritto ne rovescio ; Non aver
maniera^ Non saperfare; Essere uno
sguaialacelo; un maccianghero ; abboz
zato; fatto o tagliato colle gomita, Ne
uli n pati, Non capace ne di bene n di
male.
NETSIA, s. Nettezza; Mondezza.
FAB jrartsiA, Sparecchiare , Mode bas
so , vai* Mangiare assai I'" AH NBTISIA
DE LA ROBA, Consumar il suo; Logorar
le sostanze ; Scialacquar la roba ; Fa
re del resto; Ridarsi al lastrico; Fare o
Rifinire lo spianai Fare repulisti.

ESSER NETO DB BUGADA O DB CABLA O

DB CAMISA , Netto di specchio; Aver net


te le mani o la coscienza netta; Non aver
tacche, Non aver male azioni da rimpro
verarsi .
NBTO COMB tur ABMBLN, Netto come un
bacino, Significa una sqnisila pulizia e net
tezza.
NOL xs NBTO, A." non una netta fa
rina, cio ne inlieramentc schietto n sin
cero.

PORTAR VIA UN BBAZZO NETO A QUALCUN,


Portar via un braccio in tronco, cio Di
netto.
PORTARLA FORA TOTA , V. POBTB.

ZOGR NETO, Giuocar netto, vale Con


lealt.
NEVARN , s. m. Nevischio e Nevischia ,
II nevicare in poca quantit.
NEVAZZA o NBVDA, s. C Nevaio; Nevro ; Nevazzo; Nevosit; Stretta di neve.

NEVE,s. f. Neve.
NEVE DE MARZO DUBA poco , Tanto ba
stasse la mala vicina quanto basta la ne
ve marzolina, Dello cosi perch la neve
di Marzo loslo si liquefa.
PoCA NEVE O Qt'ATRO FA LIVE DE NEVE,

Nevischio o Nevischia.
FAR BALE DB NEVE, Rappallottolare , o
Rappallozzoare della neve; Fare alla ne
ve, Tirarsi vicendevolmente della neve in
pallottole.
LA NEVE INGRASSA LE CvMPAC.YE, Sotto

acquafama e folto neve pane , Dello proverb. perch l'acqua dilava la IciTa e la
neve la ingrassa.
MASSA DE NBVB , falanga, V. SLAV!XA.
DESFARSE DE LA NEVE, V. DBSFR.

PESTAR LA NEVE, V. PESTAR.


NEVE , si dice figur. dal motivo e per
imitazione della sua bianchezza , in vece
di' PANA quando battuta e gonfiata. Non
nuovo tra i Veneziani l'esempio di simili
\oci delle per imitazione del colore bian
co, giacche alla Ricolta dissero i nostri pa
dri I. ii i n. i in. Pruina, donde PUINA ; e co
s pure PCI.VE diciamo ai globi fiorili del
Fiburnum Roseum. V. PUINB.

DARSE LI NEVE lo slesso che FAB LE BAI.OCE, V. BALOCADA.


DABME LA NEVE o LA POLVERE, dello nieL
Rimettersela; Rimpolpenarsela; Rimbec
carsela; Rimbeccarsela, Rimandarsela
l'un l'altro, cio Rispondere e replicare
contrastando colle parole, che anche dice
si Rifiorire; Ribadire In Uro sigu.

NEVEGAR, . Nevicare o ffevare ; Met


ter neve.
NEVEGB A FIOCHI, Fioccare; Farfioc
co , Si dice propr. del Cascar la nere fol
tamente dal Ciclo.
NEVBGR su LA TBSTA DB QUALCUX , di
cesi mei. per Incanutire, Divenir canulO--GllB SCOMENZA A i i.1. : >:\ii SU ;. '. TESTA,

Comincia ad incanutire o Mette i peli ca


nuti.
NEVRA (coli1 e larga ) s. f. Turbine con
neve, OTT. Tempo da neve, ovv. Nevaio ,
Nevazzo; Stretta di neve.

NEVER\, Agg. a Tempo, V. TEMPO.


NEVTA, V. NBVARN.
NEVDO, V. NBODO.
NEUR1SMA, s. m. Aneurisma, Sorta di
male nolo.
NEZZA , s. f. Nipote e Nezza, La figlia di
i i'i II', o di sorella ; OTT. La figliuola del
figlio o della figlia rispetto ali' avo ed al
i ava.
M \ >i i ' DB MIA NEZZA , Bisgenero , Ma
rito di mia Nipote , cio della figliuola di
mio figlio.
NEZZTA, i. f. detto per reni, Nipotina,
Piccola nezza.
NEZZO, s. m. Voce ani. Nipote, ora diceci NBODO,
NI , Voce anliq. che corrisponde al N ne
gativo Ni MI NI TI , fife io n tu.
NI\DA, s. f. Nidiata o Nidata , Tanti uc
celli o altri aniinalclli che facciano nido
quanti nascono d'una covata. Una nidia
ta d'uccellini.
NI ANCA, Voce anliq. V. G.VANCA.

NIARTO , s. m. Nido e Nidiata, Gli uc


cellini che vi son dentro.
NIARO, s. m. Guardanidio i Endice, Uo
vo che si lascia pe.r segno nel nido delle
galline. Uovo vano.
VA L CHE TI XE UN NIABO , dicono tal
volta le nostre donne ad un f.mi-iullino
scriato e debole , fa l che sei uno scric
ciolo o un ravanello venuto per C asciut
to. V. MCMTIUCJIIO, I'BTOLO, BCZARO.
NIARSE, v. Covarsi in casa altrui ; Appolaiarsi, Cacciarsi in casa altrui e star
vi cenza discrezione.
%
NIABSB DEI i KI: v T.M //< , Impidocchiar
ti ; Impidocchirti.
NIAB.SE LA FREVE Aoosso , Febbricitare,
Esser travagliato dalla febbre.
NlABSE AL VOGO, Covare HfuOCO , Cio

Starsi a poltrire al fuoco.


N1CHIAR, v.Annicchiare; Collocare o Por
re in nicchia, Assettare, Acconciare , Ri
porre.
NicniXB IN UN IMPIEGO , Allogare o Ac
conciar uno, e s'ialende in un uffzio o
impiego. V. LOCAR.

NICHIAHSB UT QUALCHE LOCO., Annidar't, Fissarvi la diinora Nicchiarsi in


un cantuccio, Collocarsi o Ritirarsi in u
angolo della stanza.
NICO, Voce vezzeggiativa, Cola, sincopa
to di Nicola e Nicolo.
WICOLTO, dimin. di Nicolo, -dicesi
Fanciullo per vezzi , o ad uno di questo
nume- di statura piccola SIOR NJCOLETO MF.ZA CAMISA , In slesso ckc SIOR GIACOMBTO . V. GlACOJJETO.

NICOLO , Nicola e Nicoao, Nome proprio


di Uomo.
N1COLTO , s. m. dicrsi I1 Abitante nella
Parrocchia di S. Nicolo di Venezia. In tem
po antico questi Nicotolti, in gran parie
pescatori , formavano una fazione rivale *
quelli <li Castrilo, delti quindi Castella
ci; fazione clic si mantenne sino al finire.
della Ut-pubblica , e che il Governo lascia
va sussistere per tener il popolo diviso, ce
rne si crede. V. MENDJGOLA.
DOSE DEI NICOLOTI, V. in DOSB.
Wl)0, V.Nro.
1V1TO , s, m. Nidiuzzo, Piccolo Nido , *
si dice degli Uccellini.
NIEVO, s. m. (dal lat. Nepot, con questa
progressione, NEPO, NEVO, NIEVO) Voce
anliq. ma eh' in uso tuttavia fra i pesca
tori Chioggiotti e vale Nipote.
NIGN , Voce ant. lo stesso che Nissrar.
N1B1L TRANSEAT , Voci latine barbariche e Locuzione dell'ex Foro Veneto. Dicevasi Annotare un costituto d nihiltranffiit. e intendeva;! , Fare giudizialmente
un allo di opposizione civile o una specie
xli Veto sopra alcun memoriale presenta
lo alla cosi della Serenissima Signoria ,
l' oggetto della qual opposizione era che
non si facessero novit pregiudiziali senza
citazione della Parte opponente.
N1L , T. anliq. Ne i NIL CAN , NIL GATo, Ne '{ cane, n it gatto.
NIN, s. m. Cecino, Agg. a Fanciulli per
vezzo. U.v BEL NIN, Un bel cecino.
3V11VA, s. f. Ninna o Ulimma, Termini di
vezzi e di carezze che si mano colle bamiiine o anche colle fanciulle.
CANTAR LA NWA :VANA, Cantare o Fa
re la ninna nanna , si dice dell' Usare
una cantilena propria prr addormentare
i bambini nel cullargli.
Dia IA IMITA WAlf A , Maniera fam. Dir
altrui una violina o una bibbia d'ingigiurie; Proverbiare alcuno.
NIN\R, v. Ninnare; Anninnare; Cullare.
V. SCASSAR Fare ad alcuno la ninna
elimina. Barcollare o Tentennare alcuno,
V. \I.VUL\ll.

NIJTABSE, Lellare; Tentennare ; Dringolare; Far la ninna nanna; Anninnarti; Azzicarti; Bulicarsi; Bucicarsi, An
dar lento nelle sue operazioni ; e dicesi Og.
NINARSE A CAMINB , Cioncolare , Cam
minare movendosi come chi e dinoccolalo
o stentalo sui fianchi, che anche si dice ,
Muoversi a teorica barili.

NINCBE NANCHE, V. TJ^B TANCHE.


NINCOLOTO, V.Nicoiom

48

NO

NUD

NJ-XTA, i. f. Ninirerclla, diin.diNrna

CHE DB NO, contrario di E OH* t, No cer


tamente.
No PO , Mica ; Non gi.
SOSTEGNO BL wo, Sostengo la negativa,
e si sottintende parie.
V. SE DE wo.
NO\L, add. Voce agr. Novale, Agg. di
Campo che si lascia in riposo.

e dicesi per vezzi.


NINFA, s. I Erba. V. TAGIBM.
NINOLR , v. Gambettare, Scuotere e Di
menar le gambe, come fanno alcuni per
pecca o per inavvertenza. Spiegare -o
Sprintare, vale Guizzar folle gambe e
co' piedi.
NiNOLn UN ruTN , Barcollare tulle giHoccfiis un bambino,
BimZIL, V NIZIOL.
NIO, s. m. Nido; Nidio; Cecino, Piccolo
covacciolo degli uccelli. Cova, T. Agron.
si dice propr. il Luogo dove giace l'ucceio quando alier i Figli.
* AB NIO, Nidificare ; Annidare, Far
nido o Porre il nido.
*
NIO DB comi , Conigliera , Luogo dove
stanno i Conigli.
NIO DB LE FORMICHE , Cova ; Nido ; Ta
na, Bucherattola dove s'annidano le for
miche.
NIO DB SORZI, Topaia, Nido di topi.
NIO DB <; I,I\E , detto fig. Il podice ; II
cnfo.
NOLA , V. NATOLA.
N10LN, V. Ncvoiow.
NIRA o NORA (coli' o largo) Nuora.
M ADONA E NlOHA SEMPRE LE BUZA ,

cera e Nuora sempre bi.fticcicano , ovv.


Suocera -e Nuora tempesta e gragnuola.
N10SER , v. Voce ant. Nuocere, Far male
o danno.
NITIDEZZA , s. f. Candore; Stanchezza;
Nettezza; Politezza; Mondezza, dicesi
degli abiti e della lingeria monda e netta.
NITIDEZZA DE VOCE, Nettezza; Chia
rezza di voce , di mente, di stile eie.
NITRO e NITHIO, s. m. Nitro e Salniiro,
Sale che si esime da diverse cose e serve
alla composizione della polvere da (uoco
jronitro chiamasiQuella bianchissima ef
florescenza, lanugine salina simile alla ne
ve e di sapor nilroso che fiorisce in alcune
muraglie.
1V1TRN , s.m. o SODA, .(. T. di Commer
cio, Sotlocarbonato di Soda impuro, T.
dc'Chimici. Questa specie di Soda si tro
va sciolta in alcune acque e per lo pi vicn
dall'Egitto. Si adopera per fare il sapone
ordinario il il vetro.
NIZIL (colla z aspra) s. m. Lenzuolo.
Lenzuolo di due, tre o quattro teli, cio
altezze.
NIZIL PIGOLO, Lenzuoletto.
IvTOLTB g' A M'OSSA IJT T* UN NJZIOL,

Lenzare o Allenzare, Involgere cose con


lenzuolo.
NIZIOLTO, s. m. Lenzuoletto.
Dello per FAZIL , V.
GHB PIASB i ITIZIOLBTI, dello fig. vale
E vago di femmine di bassa mano, le qua
li vanno imbacuccale con lonzuolelto V.
POETA.
NO, ^o e Non, negativo.
UN BEL DB wo , Un bel no , cio Una ne
gativa assoluta.
E CA NO, Maniera ant. che ora si dice

577

NOAR.V.NcV.
NOBILE, Nobile, V. ZEVTILOMO.
Nobili di nave, chiamavansi ai tempi
Veneti que'Giovani palrizii ch'erano iniaiali come apprendisti nella carriera ma
rina sulle navi pubbliche.
NOBILR, v. Annobilire o Nobilitare, Or
nare, Adornare.
NOBILISTA, V. DOTOBAR A LA HOMLHTA.
NOBILMO, s. m. Nobil uomo, Titolo che
davasi per maggioranza ai l'ali izii Veneti
nel tempo della Repubblica per distin
guerli dai Nobili sudditi.
Ui WOBILOMO , Un Patrizio,
NOBILT , s. f. T. de' Setaiuoli , AWt o Mantino, Sorta di Stoffa iinissima
ni assai nota.
NOCENTE, dicesi dagli idioti per I.VOCBNTB.

NOCENTN, add. suona Innocentino e di


cesi per vezzi e per tenerezza d' UH bam
bini-Ilo o bamberottolo eh' innocente.
POTER NOCESTI*! detto con aminir. di
Persona scaltra e maliziosi) , Bambolino o
Bambino da Ravenna , e vale Aggirato
re, Fantino.
POLASTBI NOCENTINI, che una volta diccvasi POLASTRI IWANZOLAI, T. de' PoIIaiuoli, chiamansi que'Pollastri morti ch'es
si preparano spiumali e sventrali con peznioli bislunghi di lardo risaltami allinlorno per far bella mostra e per invoglia
re i ghiotti a comperarli.
NOCU1ER, V. NOSTRMO.

NODARTO, .. m. Notauoo o Sotautzo.


NODARIA, s. f. Notarla e Nolera, La ca
rica di Notato.
NODARO, s. m. Notaio e Nataro Titolo di
pubblico uffizio.
FARSE NODAHO, Annotaiarsi, Farsi ma
tricolare e ascrivere tra i notai.
NODAHI MJCAU, dicevansi a' tempi Ve
neti que Cittadini originarti che per hl>mina del Collegio erano iniziati alia Can
celleria ducale cio ali' ufGzio de' Segreta
rii regi.
NODARI AI CAMERINI, Que' Notari duca
li ch'erano specialmente addetti al servi
gio del Tribunale de' Capi del Consiglio
de' dieci nella formaiiotie di processi critniuali , con metodi per lo pi sommarii ,
ed erano quattro.
NODO, s. m. Nodo.
NODI DB LE MAN B Di PIE, Congiuntu
ra delle dita e de' piedi; Nodo e Nocca
Nodello, diccsi alla Congiuntura che ailacca le gambe ai piedi e le braccia alle
mani TRA UN NODO B i,' ALMO, Internodio.
NODO D'UJV AFR, Nodo; t'iluppo} In-

infra, Difficolt in un alYare. Qui sta il


nodo. Qui dove giace Nocca.
NDOLA, s. f. T. de' Pese! lo tesso che
RoNDOLVw , V.

NOGARTA, s. f. Picco/o Noce.


NOGHRA, s. f. Noce masc. Albero che
produce le noci, detto antic. luglans, e
da'Sistem. luglans regia. Pi;inta comnnissima. Al suo fiore caduco dicesi Gatto
e anche Cacr.
ARMBRI o TAGLIVI DB UTOCHERA , Armadii; Stipetti, ed altri arnesi di noce.
NOGHERN o NucARljr, ag*. del colore
del noce, Monachino TENTA Koc \iaNA, Tinta monachina, chiamano i Piltori quella lini di colore scuro che trntje
al i-osso quasi tan , con ehe s' ingegnano
il" imitare il colore del legno di noce.
NOGIA, s. f. Noia e Nolo, Increscimenlo.
NOG1A , add. Noiato; Annoiato, Infasti
dito, Ristucco.
NOGIAR, v. Annotare; Noiare; Stucca
rci Ristuccare. V. SECAR.
NOGISO, ailtl. foioso, Fastidioso. V. SBCADA.

NOLEZN, s. ni. lo tesso che VE-nmx, VNOLIZAR , v. Dare a nolo , Pigliare a no


lo. Dare un cocchio, un vestito a nolo
Noleggiare , vale Dare Prendere a nolo,
come navi e simili.
ITOLIZATR o NOLIZADB., s. m. Noleg
giatore, Quelli che noleggia cio prende
a nolo-una nave e simili a un lanlo al me
se o per botte, oppure a un tanto per viag
gio. Conduttore dicesi a <quello che pren
de a nolo alcuna cosa. Conduttori di mastrizK.
NOLZO , t. m. Noleggio , T. Marin. Il no
leggiare.
Detto per NOLO, V.
NOLO , s. m. Nolo , Locazione delle cose
inobili.'E quindi Dare o Ricevere a nolo;
Prestare o Condurre a nolo.
Nolo; Recatura o Porta, dicesi il Pa
gamento del porto delle mercanzie o d'al
tre cose condotte da' navilii , ed anche del
Pagamento che si fa per l'uso conceduto
d'alcuna cosa Navale o Naulo, il Danar.. dir si paga per passare sopra la nave.
NOMA o NOME (coli' o largo ) Avv. Appe
na; Se non; Solamente.
Nam MATO, Test o Appena nato, che
anche dicesi Neonato MOMA SCOMBNZ,
Appena cominciato NOMA Fidilo, Fi
nito appena NOMA ME RI.VCRESSB, Se
non che mi rincresce; Mi rincresce sol
tanto.
EL MB ir' HA D\ MIMA DO , E* me ne die. de soltanto due.
NOMA anche T. antiq. dello per Sal
vo che ; Eccello che NOMA TV LB TF.HE
BT LUOGHI NOSTRI , Salvo che nelle terre e
luoghi nostri.
NOMADESSO, avv. Orer; Test; Ora;
Adesso, Nel punto poco fa o appena ap
pena passato. L* XORTO NOMADESSO ,
Or ora morto.
NOMBOLO, s. m. Lombo, L'arnione TC-

NOM

NON

slilo e." suoi muscoli e con timi i u..i in


tegumenti.
C\o DB NOMBOLO, T. de' Beccai , Lo,niatello , Ci cin- divide il polmone dai
^fegato, ed Una delle parli che si cara.110 dal laglio de' quarti di dietro.
TAGIO DB woMBor.o, Lombata , T. de*
Beccai , Tut c|'i<'!i i parte da cui con
tengasi ano de' lombi; e dicesi per lo pi
iju.iinl' staccalo dal corpo dell animale.
NOJTBOLO, dello in T. de' Cordaiuoli,
Legnuolo o Cordone, Quel composto di
pi .-i l.i attorte con cui ->i formano i cari
o canapi. V. COMTER.
NOME, s. m. Nome Nominazione, dicei f Imponimenlo di nome Nomen
clatura , Ordini o Serie de' vocaboli.
NOHB COMPAGNO, Omonimo, Che ha lo
slesso nome. Luigi e Alvise sono omoni
mi. Fiorentino e Accademico presso alcu
ni omonimo. V. ZENSO.
SENZA NOME , Anonimo. Libro o Scrit
to anonimo. Libro nonnanome.
NOME COMPOSTO DA QUKLO DE so PARE o
DB so . HIP, , Nome patronimico o matro
nimico.

COMA SE BI, yoMWATiv-o? Com'egli fi


chiama.
'""
NOMINE PATRIS (EL) s. m. Detto per
ucherzo, vale Capo; Testa; Fronte, Don
de cominciasi il segno di croce.
SCOBENZEMO DAL NOMILE PATHis , Ma
niera fam. che si dice come per Principio
d'una operazione, Cominciamo adire A.
PAT!H NEL NOMINE PATRIS , A ver dello
scemo; Non aver tutti i suoi mesi; Esser
fuori del secolo, Tale Esser scemo , pazzicaio.
NONA, s. f. Nona, Campana del mezzod.
CAMPALA DRIO NONA, Campana dopo no
na, -cio Quel segno che si suona da mez
z'ora a un'ora pomeridiana.
NONA, s. f. Nonrta o Avola.
Dia DB so NONA A QCALcu.v, Nominamicuna -pel sao nome ; Dire a uno il padre
del porro ; Cantargli il vespro degli Ermini, vale Riprenderlo e accusarlo -alla li
bera.

SU LB BIAlVCAn'lB , PuntCrttO O

Pontiscritto, Quel segno fallo con lellere


d'alfabeto che si melle su . i '("""'"'' [''''
conoscere il. padrone. Scingatoi, Cami
cie, Fazzoletti eie. col puntiscritto.
FARSE MIMI; , Far nome o Farti nome,
vale acquistar nome e fama.
I -. Ml.11 F DB DlO , V. Dio.

M i; i. IMF. EL NOMB SE eie. Tignimi, Spe


cie di esclamazione o protesla solila dirsi
quando s'assicura altrui che si escerti di
tare o d'oltenere la tal cosa, quasi dicen
do , Se io non l' ottengo , TO' non esser pi
quel che. sono.
NOMINA, . f. Nomina; Nominazione, II
nominare o presentare a qualche grado o
dignit. .
AVER BOJTA UTOMINA, Aver nominanza,
cio Buona fama.
AVER CATITA IVOMIXA , A ver malafama,
cattivo nome, mal concetto.
ESSER su LA STOMI XA DB QUARANTA o DB
SK> VTII , Frase del Governo ex Veneto ,
.tser aspirante alla Quaranlia o al Se
natorato, Domandare d'esser promosso a
Giudice ne' Consigli di quaranta o a Se
natore.
DIRITO DB NOMINA , Nominazione, T.
Legale per Nomina o jus di nominare a un
benefizio.
NOMINAGIA, s. {. Soprannome, Nome
per lo pii ridicolo aggiunto altrui dopo il
cognome.
EL GA DB NOMINAGIA MATO, Egli soprannomato Mallo.
No GJTB XB MAI ANDA ZO (J0ELA NOMIWA-

GIA , Non gli casco mai quel soprannome.


NOM1NAL, add. Individuale o Individuo.
ASLO JTOMINL , Chiamata individua
te, dicesi del Chiamare ad uno ad uno tut
ti i soldati a nome per riscontrare se vi sia
no tulli.
ELENCO NOMI.V.'VL, Elenco o Lina de
nomi.
NOMINATIVO, s. m. Nominativo, II no-

COSSE DA CONTAR A STORA NOYA SOTO BC

CAMljr, Cose da dire a vegghia, vale Co


se ridicole , non credibili.
CHE XE MIA NONA iw p .1 / 1 it.i.v , Ribo
bolo triviale, Modo di rispondere con dis
prezzo, per diremo/i ve nulla; Non ho ve
duto o trovato nulla.
NONANTA,, add. nome numerale, Novan
ta.
"Et Mi.wF.no ifonTANTA, // numero novan
tesimo; II novanta.
VECMO DB NOT/ANT'AR-I, Pecchia nona
genario.
NojTAWTAS'OVB PBll GETTO, A diciatto SO-

di per lira, vale A un di presso, e con mol


ta vcrisiniiliturline.
NONANTNA , Novantena, Quantit nu merale come Decina, Dozzina , ed no
vanta volte.
NONANTESIMO, Novantesimo.
NONTO, add. Voce vezzeggiativa e fan
ciullesca, e vale Caretta; Curino; Graziosetto. V. NOXOLV.
NONI, Sorta di pcsciatcllo. V. NANI.
NONO, s. in. Nonno} Avolo; Avo.
EL PAHB DEL VP MI, Bisavo; Bisavolo,
EL PARE DEL BIS.VOXO , A lavo ; Arcavo
lo o Terzavolo EL NO.VO DEL PI-MIMI ,
'Bisarcavolo EL BISNOXO DEL oisso?fo,
\ti.vip, detto a un Vecchio per vezzo,
Nnnno; Fmnnonnolo ; f'ecchiuzzo , _vale
JJinui vecchio.
NONI, Zoccoli; Pianelle, Specie di Cal
zare che usano per lo pi i Vecchi stando
in casa e led)onue.
I Noyi, dtto fam. / Testcoli.
NONOLA, Vce vezzeggiativa amorosa che
corrisponde a 'un di presso al Ben mio;
' Caro cuoi' mio.
NONOLN,diro.jl
NONOLO, s. m. f Voci usate per vezzo
verso i bambini e vagliono Vagheggino,
Vezzeggiativo, Che ha ?czzi,Naccherino.
NONPARIGLIA , V. NOMPARIGLIA.
NON SINE QUARE, Voci latine rimaste
ci nel discorso faiuil. che si dicono <\,<:l

NOT
persone colle e vogliono .ZVon senza, ragio
ne; Col suo perch. Dante disse Slitte con
tenti al quia.
NONZOLO, s. m. Secchino; Beccamorti;
Sotterratore:, Colui ch' destinato ad aver
cura del materiale delle Chiese ed ha an
che l'uffizio di seppellire i morti. La voce
Temacela sembra derivata, come alcun
pretendeva Nunzio o Nunziolo dimin. ,
dall'uffizio ch'rgli una volta aveva di annnnziareal popolo l'ora delle funzioni del
la Chiesa. A Padova dicono MBVBVBLO ,
corrotto da Mena alt avello.
FAR PATI coi. NONZOLO , Patteggiar col
lecchino, Prepararsi a morire.
NO PI SULTRA'. Che pi spesso ancora'
la plebe dice e scrive NON PI SUTBA, Fra
se storpiata dal latino e tuli' ora in uso. //
non plus ultra. L'ultimo termine. Non si
pu andare pi in l, Non si pu dire o
fare di pi Di questo, nostro barbariimo non mancano mai i carlellidelle oste
rie, che sono per lo pi in pesta forma.
NON PI SUTJM
VlWO BUONO DI PBRFFETA QUA LUTA.
A I 6. 2\. 7>2.

Vu SB' ARIV AL.NO sib SULT-RA , Voi sie


te arrivato dve i topi rodono il ferro , in
maniera proverb. si dice di Lungo in cui
si fanno cose soprammano e quasi imposNO PO, Main, lo stesso che N..

NORA , V. NIOHA.
IVORBIO , lo stesso che MOMMO , V.
NORCIN , s. m. Norcino e Bj-achieraio ,
Specie di Cerusico clic suoi curare alcuni
mali delle parli genitali e. far brachieri.
NOSA (coli* o stretto) . f. Noce, Frutta
nota prodotta dall';ill>ero Noce (\OGHA).
Questa ha tre parti , cio il M alto , eh'
la prima coperta esteriore, o sia la polpa
quando verde; il Guscio eli' duro e si
schiaccia ; ed il Gheriglio eh' dolce co
me )ft mandorla e si mangia. V. Suini r.m.
In Toscana si distinguono due sorta di No
ci, una che chiamasi Gentile, ed altra che
dicono Malescia (che male esce dal gu
scio) che vale guasta e tralignata in sapo
re callido e disgustoso.
SPIGOETO DE NOSB, Spicchio di noce.
NOSE FBI/TRIYB, Noci stiocciaman o
premci al cui albero si dice da Linn. Ittglans regia malli putamine. Noci che fa
cilmente si rompono o sliaccianocolle ma
ni, come sono appunlo quelle che ci ven
gono dal Feltrino.
NOSE scAPADtB, dicesi in Conlado ver
so Padova, a Quelle noci che gi malure
si smallano spontaneamente: cio si stac
cano o qnasi scappano dal mallo. V. SCOR
ZA.
DAR DE LE NOSE , Maniera anliq. che vo
leva dire Dar delle nespole, cio Percuor
ttre,
ESSBH PIE DB NOSE o DB CUCPIE , Manie
ra fig. e fam. Esser indebitato ; Affogar
ne' debiti; Esser pieno d" imbratti.

AVER LB OSE B ivo AVBR LE ROSE , V. Osai


ROSELA, s. f. Nocciuola; NoceHa o Noc* Avellana, Fi-ulta dell'alier JVc-

ciucio; e ' verde dicesi Nocchia. V. NoSKLR.

NOSBLA SALVADBGA, BttCCUCola, Noc-

ciuola salvalica, il cui albero dicesi Bacuccolo.


NOSLA DEL BHAZZO ,. Nocca ; Nodello ;
Noce, Congiuntura del braccioNOSBLA
DEL ite, Malleolo, Quella esuberanza del
la tibia e fibula eh' nella parte inferiore
della gamba NOSELA DE L'OSSO DBSCAS, Osso disovcrlato , dicesi dell'osso usci
to dall? nuvolo o incassatnra RuTAnss
DE LORO LA ITOSELA DEL BRAZZO , DlhoCCO-

re; Dinoccolare.
NOSLA DEL COMPASSO, Nocella , Quel
la parte del Compasso dove si collegano i
brcci.
Dicesi parimente Nocella ad una specie
di palla posta in modo che renda mobile
per tut i versi un qualche strumento mec
canico.
NOSELR , s. m. Nocciuolo e Avellano ,
Albero che produce le noeciuole o nocel
le, ch'era anticamente chiamato Corylus
e poi fu dello da'Sislematici Cbrvlus Avel
lana.
NOSTA, s. f. Piccola Noce, cio Piccolo
fruito del Noce.
NO SO CHE , Qualche casetta o Qualcotetta- o coserella AVER UN NO so CHE
CHE PIASE, Aver un certo ghiotto o un cer
to non so che di ghiotto, dicesi Di qual
che bella giovane che piaccia o che abbia
idea geniale.
NOSTRMO, s. m. T. Mar. Nocchiere o
Nocchiero, Maestro dell'equipaggio o siail Primo fra i marinari sopra una nave che
comanda alla ciurma e soprintende agli
attrezzi. Bosman voce Inglese che vale
lo stesso. V. PILOTO.
NOTA, i. f. Nota, Ricordo scritto..
AVER UNO IN NOTA , Aver uno sul libro
verde, Modo famil. che vale Averlo in no
ta, Averne mal concetto.
A CHIARE NOTE, Chiaramente; Espres
samente; Schiettamente.
PIGOLA NOTA, NotoL,; Notula; Notoletta.
NOTA, add. Notalo; Annotato.
NOTABN, s. m. N. B. Questo se~no che
significa Nota iene, s'impiega nella stam
pa per impegnar il Lettore a far attenzio
ne.
NOTABBT DB FAR PULITO , Avverti bene
dijar le cose con giudizioi
NOTDA , s. f. Nottata, Spazio d'una in
tiera notte.
NOT\DA, detto in altro sign. Annotazio
ne , Memoria che si faccia.
NOT\MBULO, s. m. Nottambulo, Colui
che sano e addormentato, e per lo pi di
notte, sorge dal letto, cammina, parla etc.
come se fosse svegliato. V. SONAHBOLO.
N'iTAMuuu) , dicesi poi famil. nel sign.
eli Nottvago; Nottolone, Che va attorno
in tempo di nollp, Che fa di nolte gior
no. Far vita nottivaga.
NOT\R, v. Notare e Annoiare.
NOT\R DE ORA, Soprannolai-e.
LB CAZZE, V. CACZA.

HOT

379

Noria PB MBUOJUA , Appuntare, ScriTere per ricordarsi cose date in credenza,


in prestito etc.
NOTARLA , .. Natola; Notula ; Notoletta; Noterella; A nnotationcella.
Dello per Quaderno o bacchetta, cio
Alquanti fogli di carta uniti insieme per
iscrivervi tonti , memorie ed altre minu
te cose.
NOTATORICH -. Cosk hiamavasi a'tempi- Veneti un Libro particolare usato dal
le Magistrature per notarvi alcuni atti.
NOTAZIN, .. f. Annotazione; Nota, Mo
moria, scritta.
NOTE,... {.Notte.
FAR DE NOTE ZORNO, V. ZoRVO.

LA NOTE XB LA MA PIE DEI. PENSIERI, Con


sigliarsi col piumaccio, vale Dormir topra una cosa prima che si risolva.

IN TEMPO DE NOTS , Nottetempo ; Notte


tempore; Di notte tempo^
AVER LE MEZBNOTE, Maniera de' Gon
dolieri di famiglia , Aver la mancia della
mezza notte. costume inveterato che il
Padrene contribuisca a'Barcaiuoli che Io
servono dopo la mezza notte, una mancia,
come per giunta di salario, la quale era per
lo pi di quattro lire Vencte a cadauno.
NEL CUOR DB LA NOTB , NelC alta nette;
Nel cuor della notte; A notlt calda ofer
ma o ben avanzata ; Di notte profonda.
KASSII LA JfOTB IN QUALCIIK LOGO , PaS-

sar la notte, vale Consumarla PASSAR


IA STOTB wroBAziN, Pernottare in ora
zioni. .
BojTA NOTE SO>-AD!J::P o B(I.VA NOTB, det
to assolut. Suona notte paglierccio, Pror.
Fiorentino che si specifica , Sono spedito,
Non v' per me alcun rimedio.
NOTEVDO, s. m. Nome dato da' Pescalori adalcnni Molluschi di mare, per esem
pio alla Aphrodite aculeata, della dal Re
di Istrice marino, ed anche nWAmphinome capillata di Bruguig'i-e. Questi anima
li sono contornati di inolii aculei disposti
un sopra l'altro in modo, che quando il
pesce si trova al sole, riflette un cangian
te di azzurro verde e doralo. Egli lancia
talora qualcuno de' suoi aculei, frse per
difesa, e i Pescatori lo chiamano No TE
TBDO perch s' accorgono della presenza
dell' animale per qualche punlnra delle
delle spine lanciate ma non lo vedono:
quasi che vogliano dire Ti" sento e non ti
vedo , perch il Mollusco si sottrae.
NOTIFICA
1
NOTIFICAZIN / s. f. Notificazione o
Notificatone, Atto rol quale sotto il Go
verno Veneto era registrato un islrumento di compera o vendila al Magistrato del
l'Esaminatore: il che significava renderlo
pubblicamente nolo. Ora per le nuove leg
gi dicesi Registro , e si fa nell' U Imo det
to appunto il Registro.
NOTIZ1\R, v. Notificare, Significare.
NTOLA, s. f. Pipistrello o Pipistrello e
Vespertillo detto ancora Nottola e Nattolo. Animai volatile notlnrno, dello da Liunco Vespertilio murinus.
NOTOLDA, s. f. Nottolata Nottata. F-

38o
NOV
glie noiosissime che panai per molle
noili.
Far una notolXda, Far noltolata, cio
Vigilare lutta la noltc senz' andar a leU
te. Fa.it il notiolone il nottivago.
NOVA ( coll' streit ) . f. Nuova e Noyella , Avto.
boxa, Nuova da caite Novella
a roba, Novella da mritai- la .
Nova vechia la . ; Novella,
barbataa ricantata, cio lnveccbiaLa.<4 ve
r un palmo di barba ; Nuova raticida ;
Nuova scrittq ne boccali di Monlelupo ;
Esser piene le piazze di alcuna. cosa.
Nova che val bbzzi, Novella da roa,
o da 1, cio Novella da mentare una
raancia.
Nova hfiziXl Notizia ujziale , cio
Certa , legittiraa.
ContXr db le novb , Novellare.
Nova da lazarbto , V. Lazareto,,
NOVAL., add. Novaje o. Maggese.
Bsia novali, Beni a Campi novali o
maggesi o. maggesati, cio Nuevamente
ridolM a. fratto.
NOVAZZA, i. f. Nuovona, Voce scherzevole, Una gran nuova.
NOVLA, t. f. Voce ant. Novella, Narraxione favolosa; Favola.
Gran novs-la , Novellaccia Novel-a
FA DA RIDER, NovellZZa.
Contar novele, Novellare.
NOVELO, add. Novella; NoveHissimo;
Nuovo.
Roba novela, Novellizia, s. f. si dioe
propj>. di fieri di frutti che vengono alquanto prima dell' ordinaria stagione.
Da X0.VSL0 b?lo, Di novello tutto bello, ovv. // novello Ja un vederbeblo, cio La cosa, novella, fa una bella ap~
parcnz.n, Fattor nuovo tre d% buono.
NOVEMNA , i. f. Cos chiamasi-una Gioocat* di nove numeri legati o riuniti che
(icciasi al pubblico lotto.
NOVENA, . f. Novena.
ZoRNi la novna , Novendidle, dicei cadaon gierno deUa Novena El terZO QUARTO ZORNODS LA NOVENA, Ittel*zo quarto novendiale*
NOVENTO Novo NOVENTO,Maniera del
tntto fani. Nuovissimo, Appena falto: ilirsi speciajmcnte d' abito simile. V.
Novo.
NOVITX , s. f. Novit ; Nuova.
Lb novitX lb piase a chi no. c.a gnbn DA PEROER, gOrbugUo ja pe' 7/m/e
stanti, cio Le inutazioni tormu bene a,
chi in cultiva state
Fab de lb noyitX , Innovare o Innuo*
vare , Far cose nueve.
. NoviT.v , delta latin a per NevA , V.
NOVITADAZZA, V. Novazza.
NOVIZZA, t. f. Novizia o Sposa, Colei
ehe ' di fresco maritata ; e Qurlla m.
cora ch* solanlo promrssa in luatiimojiio, la quale dicen Donna giurata.
SAVER METEa LA NOVIZZA IN LET0 , Detto fant. metaf. Saper colorare, ricoprire,
ngete ) simulare i Saper Irar la serpe

NUD
llalla tana, Sapere il fallo suo. V. in Sa
ver.
ROVIZZO , s. m. Novizio e N.ovizzo.
Esser novizzo in una cossa , Esser no
vizio; Esser caloscio ^fresco,genero, debole , Aver peccato in una cosa; Esser
avail initio , bergolo Esser soro , Essrr
nuovo in chechesia Non avrre esnerieoa,
NOVO, adit, Nuovo.
Novo DB 1, Novo xovbxto , che
anche si dice Novo fiamantb, Nwellinn,
AfTatto nuova Ancor caldo delta J'itcina-,
dicesi fig. per far intendere cb' nuovo
buov,o , falto di fresco.
NOVOGIANDO, Non ofendo Non se
n avvedendo, cio Involontariamrnte.
NovOGIA.VBO SOX VEGNUO VECBI0 , Sen
s'' acenrgermene invecch tai,
NOZZE , s. t. Nozze-; Matrimonio; e prendesi anche per Conviti di nezze.
PicoLBxozB, Noztoline Far lb xozxs sul folo, Far nozzoline, cio Nozze
miserabili.
Me par de far nozzb, Mi pare di an
dar a nozze alle nozze, dicesi Qtiando
si mangia. di molto gusto e cou fame un,
pietanza meschina si ma appelilota.
N.U, Noi, Ne' bassi secoli dicevasi Nus,
donde probabilmente il nostro Nue il N.out
de' Fraocesi.
Nu altri o. Nitaltbi e Nu altar , Noi
VegnI a nu, Venitea noi; Venile qua
Vegn\ nu, tal voila un Modo di ricbiamar l'atteaiione di una.o.pi persone, ed corne dire, Atindete a me a
noi; Ditemi; Ascoltatemi; Valgetevi a
me a npi etc.
Vecvimo a nat, Veniamo al ferri cio
al pimo cntrico del discorso, Conceit-triamoci; Concludiamo,
NUAR, v. Notare o Nuotare Sopranno
tare, Notar sopr' act] . Passeggiare,
dicesi Notare cavando ora un braccio ora
l'allro. Notare di spasseggio, dicesi
tundo uno nuotando e lenendo la testa
sopr' acqua, cava fuori un braccio per voi
la ordinatamenle batindolo sopral acqua
per romperla e spingersi innanzi. V, C-voUo.
NC comb un PBssB, Nuotare benissimo NuXn coke un pbssb de piombo o
60ME u.v' a.vcqaa , Notar come un vomero,
No saper nuolare.
Nur a- darbuzzbto , dciam noi parNuolare .ippoggiando il menlo aduna la
vla galWjCgiaute questo ultimo rsperi^mento di quelli che apprcinlono a nao
tare colla lavla prima' di abbandouarla.
Nur NB l' onto , Notare nel grassume, nel lardume, nelC unto, el lardo o.
aellc lasagne ; Aver latte digallina ; Esr
sjsre in una casa come un mare, Abbondar di tutto.
Kol trovar a nuXb , detro fig. e va
le, Non mi coglitra o trovera in 1-
in dijetto, ia mancorna.
Se el me trova a nur ch'el me toca
la camisa , Se e' mi cogite in colpa o cotpevole o m an hvvote , /V mi gastight*
NUDO, V.NVQ.

14UV
Infante nudo , dicevasi gi due secol
nello stesso signif. odierno di Nudo s crudo.
NUDRIGAO, ad*. T. ant. Nutricato Nudrilo o Nutrito nudrigXo, Ben nodrito Ben pasciuto.
numerXrio , s. m. Daara-; Monela ;
Contante, II soldo effellivo sonante.
No go xumbrario , Non ho danaro efJettivo..
NUMERICA, a> tl Humeri, anzi 11 complesso de' DUineri.
NU.NZIATA,*. f. A nnuniiazione , la Feslivit dlia Madonna.
Nunziata , dicesi per Annunziata, No.
me proprio d' una l'emmiua Cristiana.
NUO o Nudo, add. Ignudo; Nudo; Nuda~
to.
Nuo nudo o.Nuo per nuo, Locnz.fam.
tgnudo nato a lgnudonato , vale lo stes
so che Ignudo , ma ha pi foria. iSi spaglib ignudo nato.
Nuo crudo , detto fara. per esa gerazione , Povero in canna, cio Miserabi
lsimo , Pezzeule e quasi ignudo.
Nudo os l* Academia , Modelto, Propr.
Vomo e Donna che nell' Accadenria del ilsgno , nude o vestito sta fermo per esspre da'giovaui sludenli- e da' maestri deV
arte per loro studio rilratto al naturale.
Crtelo nuo, Coltello ignudo, cipcSguainato, senza fodero.
Omq nuo , pesce , V.
NUTRIO, add. Ben nutrito, cio Incarnito; Bimpolpato, Cresciulo di carne.
NUTRIR, v. Nutrir; Nutricarc; Pudrir
re, Dar alimento.
Nutrirse (in sentimento nostro ) 1ncarnarsi; Far carne; Essere in carne;
Bimetlersi o tornan in carne, vagliouo
Essere o divenircalquantocomplesso, Star
beniasimo di salute. V. Ton.
NUTRITIVO, add. Nutribiie ; Nutricante ; Nutrimental ; Nutiimentoso ; Nutrir
tivo, (uoi inteodiamo Conference alla sa
lute, che fa ingraesare).
NUTRIZIN, s. f. Nutrizione.
Aver ntrizIon , Esjere in carne, Esr
scre alquanto complesso.
\lVOLA Niola , s. f. Nuvolo o Nugolo
Nuvola.
ScomemzXr- lb nuvolb , Bagnare , DU
cesi dell'aria die comincia a rannuvolare.
Ybnto da nuvole da piova , Nubiaduna Adunanubi Nubaddcns atore
Nuvoladsi l'ochio,, Maccliia,
dicesi a Quella roacchia o magUa a gima
di nugola che si genera nella 1 dell' hio Suffusioneo Calgine, AUeraaione degli umori dell' ocebio e specialmente del cri&lalliuo che impedisce vedere.
Nuvola de osELi simili, Nuvolo di,
uccelli; Folala o Stormo d uccelli
Nuvola de mussolixi , Bra.nc di teioni.
Nuvola de avb, Sciame di api.
Nuvola db zbxtb, Bulima, cio Frot
ta confusa. Un iiugoio di persane.
Vbqnjr da lb nuvole , V. VbgnIb.
NvvubA o Novla lioalmeulc dacono io

PiUV
Contado a qnell'arnese detto da noi Re
fresca dor a, con ca i'anmtraanogli erbaggi nell'orto ; ed ana bella metfora trai
ta dalle nurole che producono la pioggia
naturale , come annafiatoio artificale.
NUVOLA , add. Nuvoloso ; Nugokso ; Nuvolata, Dicesi del tempo fosco del Cielo.
NUVOLARSE, . nnuvolare; AnnuvaLire; fannuvolare e Rannugolare.

NUT
NUVOLAZZO, . m. Nuvolone, V. Nur.
LOK.
NUVOLT, i. f. Nubiletta j Nugoletta,
NUVObfeTO , s. m. Nuvoletto o Nugoletto, Piccolo nuTolo.
Detto alcune volte in sign, di Nebbia ,
Tale per Ntbbia leggiera.
KUVOLO, i. . Nugoh e Nwal*.

NUV
S8i
Far vutolo, lo sleiso che NgvoiAa, V.
'
Fa Nvoto , detto meta Rannupota ,
Diceti quando uno trbalo neH'aspetto
e moitra collera. Vedo il ciel trbalo o la
marina torba.
Nutolo DB va , V. Nuvola e .
WJVOLN, .m. Nugolone, Gran nngolo.
HV0LSO, add. V. Nnveii.

58a

OCA

V^, Lettera recale dell'alfabeto che pre


sa in forza di susl, maccolino.
OA C.K.'IU OA, Vagire; Piangolare; Pia
gnucolare , Proprio de'baiubini.
OBIETO, i. m. Obbiezione o Obiezione ^
Obice , Oppuniiiienio.
QUESTO NO MB FA OBIETO., Ci non im
plica contraddizione; Ci non ripugna o.
non imbarazza.
OBITO, i, m. dal Ialino Qbitus, che ligni
fica anche Morte , ma noi usiam questa vo
ce ne) sigti. di Funeralej Esequie; Mor
torio, cio le cirimonie religiose che si l.m no ai defunti.
ANDAR A OBITO, Andare ai marlo.
1 GA FATO UN BEL OBITO , II funerale
italo magnifico; pomposo. Funerale mi
serabile o umile , il suo contrario.
BIZZO, t. m. Obice , Specie di cannone
corto o di piccolo mortaio. FU anche det
to Obiizo,
OBLJGX ; add. Obbligato.
OBLIG INSTEME co UN m,T^o,Coobbligato, cio Obbligato come l'altro. Solidario.
o Soldato 1' Obbligato solidalmente.
ESSER OBLIG, Saper gra '> ouon gr*
do di che che sia * VE SON TANTO OBLI
G, Molte grazie; Gran merc; Mi chia
mo a. voi debitore di tanta o molta rico
noscenza. - No RESTAR GNENTE OBLIG ,

Non ne saper grado o Non ne sapere n


grado ne grazia.

OBLIGXR', v. obbligare.
QBLICABIE INSIEME co.v ux ALTRO, 04bligarsi in solido, tale Obbligarsi ciascua
per V intiero.
OBLIG\TO , add. Obbligato; Obbligatissimo; Vi son molto obbligato, Maniere
di ringraziamento.
OBLIC.ATO DE LA CAROZZA, Maniera fam.
Poco o Niente obbligato ; Non ne saper
grado o n grado ne grazia , V. INCAGR.
OBOE , s. m. Oboe , Strumento da fiato no
tissimo, al quale molli dicono in dialetto
ABUK, V.
OBRO , s. m. Obblio o Oblio, Dimentican
za.

SB META TUTO IN osalo, Si pongano in


oblio le andate cose.
OBROBRISO, add. Cencioso, Mal ve
stito, Coperto di cenci; ed anche Lurida
o Lordo, Insudicialo.
OBSOLTO ( coll'e larga ) ( dal latino Obsoletus o Osoletus) Disusato, Ch' anda
to in disuso.
OCA , s. f. Oca comune, detta in qualche
luogo d' Italia Papera o Pavera, e da
Linneo Anas Anser domesticus, Uccella
acquatico domestico notissimo.
OCA 3ALVDE6A, Oca sabatica della da
Limi. tii<!.-. An&er, E uccello di passo e
si piglia nelle paludi. Quando preso e re
so mansueto diviene sterile.
OCA , nel parlar fam. si dice per Mat
tana , Specie di maninconia ESSER IN
OCA , A ver il cimurro ; Aver le lune ; Aver
la paturna , Dicesi di Chi sdegnato o
imbizzarrito CAZZAR VIA L'OCA , Cac
ciar via le passere; vale I pensieri noiosi.

OCH

oca

ANDAR ni OCA , Porre o Piantare una


vigna, detto metaf. flagellare, Non ba
dare a quel che altri dica Val anche
nei ign. di Dimenticarti di che che sia.
Avia LA PLB B'OCA , Eiser arruvidato, in figo, di quella ruvidezza cagionai*
da soverchio freddo nelle carni.
V FI. M ii EL PELO D'OCA , V. PILO.
ESSEII FIO DE L'OCA MH>. , I''.:- 1 1 ha il
vento in poppa ; Egli e figliavi delC oca
bianca, vagliano , Egli ha fortuna.
Fare il becco alf oca, dicesi anche in
vernacolo, e vale Conchiudere il negozio,
Riuscire perfettamente XE PATO EL BEco ALL'OCA, II dado tratto, L'affare
fatto, il negozio spacciato..
PORTAR L' OCA AL PAR*, n n';i 1 1 r:i iniiniern fam. che a un di proso ritiene il
precedente significato. Usasi specialmente
tale espressione al giucco, e si riferis.ce o
ad un'accusata o a quell'ultima carta, preTa.len.te cb.e serve per compiere i punlvdell.i parlila o p/r uscire del marcio. Dicesi,
per esempio, STA CARTA PORTA L'OCA AL.
P.UIV, e TUO! dire Questa e ni-lo decide
di-lin vittoria ; Abbiam guadagnalo , o.
Abbiamo schifato il marcio^

ciarla; Esser cornacchia; cornacrhone.


OCHELAR, v. Gridare; Stridere; Schia
mazzare i Strillare.
OCUETA, s. C Paperella, Oca giovane.
OCH1\,$. m. i
OCHI\DA,s. f. / detto ancora AMO
BASTANDO , T. de" Pese. Melaauro o Oc
chiata e Ofchialqne o Occhione, Pesce di
mare, che si nomina OCHI perch i suoi
occhi sono assai grossi, relativamente alla
mole del corpo. Rassomiglia ali' Orata ed
ha due grasse macchie nere una per lato
della coda. Egli dello da' Sistematici
Sparus Melanurus Linn.
OCHIADA, s. f. e nel plur. OCHIE, Oc
chiaia ; Adocchiamento ; Guatatura ;
Sguardo; Rimiro, Colpo d'occhio.
OCHIDA STORTA, Occhiata bieca; Sguar
do, brusco,; Malpiglio; Guardatura acci
pigliala,
OCHIB CHE BISECA , Occhiatine chevanno al cuore, Che allettano.

ZoGR A L'OCA. V. /"Elia.

TRE OCHE E vx PAVERO , Tre oche e un


papero, Maniera fig. per dire Poca gente,
Pochissime persone , quando s TUO! alladerc allo scarco numero di ascollanli ad
una predica , o a qualche accademia etc.
OCA, add, lo stessa che Ixoc e IJICOCALO, V.
aCGINE, t. f. Cervellinaggine; Balor
daggine.
OCARSE , V. I V.tr A HSK O INCANTARSB.

OCASION , s. f. Occasione-, Congiuntura.


PIGOLA OCASI>N , Occasioncella , D' or
dinario, s'accompagna coli' aggiunto Me
noma o Minima.
A I.' OCASION M n. TAL UN STU .\ i no ,

//

cimento non vale tre- piccoli o uno zero,


Dicesi d'uomo di poco spirito.
A OGXI OCASIN , Quando che fosse ;
Quando che tia ; Ad ogni occasione.
CAUSA CHE DA OCASI.V, Cauta occasio
nale.
BISOGNA I.F VR L'OCASIN, Chi non vuoi
la festa levi l'alloro, Per iscansar quello
che non si vorrebbe, bisogna, togliere l'oc
casione. Levare il vino a Jiaschi o dajaschi
Co L' OCASI ON , Maniera finn, che vale
Certamente; Si; Nen v' dubbio.
DAR OCASION, Occasionare.
[;'|'(:AMI.\ FA L'OMO LUMI , La coBiodita fa I' uomo ladro^ E' fossi alf infor
nare il pan goloso; ovv. Alt infornare si
fa il pan goloso , e vale che L'occasione
ne induce sovente al male.
VEG.VIR L'OCAMON, Balzar la palla o.
Balzar la palla in mano ; lenire il de
stro, cio 11 comodo, 1' opportunit.
OCATO , s. m. Papero ; Paperello; Paperino; Paperotto, Oca giovine.
OCBLA (coll'e larga) s. f. Loquela, Vo
ce, Vociacela. V. DATOLA.
AVER UN'OCHELA o UNA GRAN OCHELA ,
Esser tutta voce o cicala; Aver buona

CALUMALE DB LE OCRIE , Darsi furti-

vamente delle occhiate DAR DB LE.


OCHIE CON GUSTO, Occhieggiare; Fare
tigli occhi, Amoreggiare.
DAR UN OCHIADA A QUALCOSSA , Dar
mi occhiata; Dar una rivista..
LII.VT.'V.V UN'OCHIADA, Un'occhiata, cio
Oiunio pu vederci coli' occhio.
OCHIADAZZA , s. f. Accresc. di OCHIADA,
Sguardo, ghiotto..
OCH1ADNA, s. f. Occhiolino; Sguardolino A LA PRIMA i H: m UH .vi. D prima,
presa; Di, primo lancio.
OCH LA L. s.m. che per lo pi dicesi in plur.
OCHILI o OCHII , Occhiale o Occhiali,
Slrumenlo notissimo e comunissimo composlo di due cristalli o vetri pel cui mez
zo s'ingrandisce o rischiara la visla.
OCHILI CHE INGRANDISSE , Occhiali in
granditoti.
OCHILI CHE FA BEN AI MI OCHI, Occhia-

li che mi fan. bene, che mi rischiarano,


la i7->7.
OCHILI CATIVI, Occhialacci; s'inten
de- Occhiali che non sono adatti alla vista
di chi li usa per qualche loro imperfe
zione.
I OCHII DE FRA BEHNAHDO , g dice da*
giuocatori per ischerzo la Carla del due
di danari.
No CHE VOL OCHII SBR CO\ OSSERLO , V.
CoNOSSER.

OcwXL , dello per agg. di Dente , Oc


chiale, dicesi Quello che ha corrisponden
za coli' occhio.
PKSSE OCHIL, V. OCHIADA.
OCHIALTO ( coli' e stretta ) s. m. Oc*"
chialino, Piccolo occhiale per guardare
con un occhio solamente.
OCHIALR, s. m. Occhialaio, L'artefice
che- fa occhiali.
OCH1\R, v. Occhiare, Fissar l'occhio ver
so che che sia con pensiero d'ottenerlo
Adocchiare o Aocchiare e Guardar fisox
vagliono Affissar l'occhio inverso che che
sin, Guardili1 allcnlnmcntc Appostare^
Osservare caulanienle dove si ricoveri a
sia riposto che che sia OCHIR EL MO

OCH

OCH

OCH

BVTO, Appettar recensione, cio Osser


vare insidiosamente 1' occasione eli far
qualche cosa.
OCRILO , Imper. di OCHIR , Ottavatelo; Tenetelo di vista Attaccare, Ta
le Adocchiare per tender insidie. Attacca
re una borsa di danari.
OrniAiisp. , parlando de'Iegnmi, Inton
chiare o Tonchiare e Gorgogliare, il
bucarsi che fanno i legami.
OCHIETN \
'OCHITO J s. m. Occhietto ; Occhio
lino.
OCHIBTO ALEGEO, Gli ride rocchiolino e
Tale Si rallegri.
OCHIBTO DEI FHUTI, Tecca, cio un mi
nimo che di calavo che principia nelle
'frolla quando Togliouo marcire.

Ocmo DEL GRASSO o DEI. BRODO , Standele ; Oi-rhi della pentola , Minulissime
ftocce d' olio o di grasso galleggiatile in
forma di piccole maglie sopra i liquori.
OcHro DEL CABNAZZO, Anello, Specie di
anello in eoi s'infila il catenaccio.
OCHIO DE LA BERTOLA , Anello della
bandella. V. BERTOBLA Stacca, dicefi
Quel fcrro-a'forma d'anello fitto nella mu
raglia, dove si mettono le insegne.
OCHIO DB I'INCALHO, Occhio o Scudicciuolo, Che s'incastra nella tagliatura del
netto.
OCHIO DE M v- \ , Maglia. V. MARIA.
OCRIO DBBTO, Locuz. (ani. e Gg. Mignone o Cucco , V. BBG.YAII'CV Ks.ru t" oCHIO [".'.'.- DB -UNO, Essere il braccio de
stro d' uno, Essere colui di -cui quel tale
si serTe in ogni ma cosa.
OCHIO FALSO , Occhio vetrino.
OCHIO SOLO, Monocole o Unoculo.
OCHI BARONI , detto inctaf. vale Occhi
furbi, V. OCHI CHE COPA.
OCHI BisATAi,'OccAi sbattuti, languidi.

trucio truculenti, crudeli, feroci , che


mostrano crudelt.
OCHIO, detto in T. de' Vetrai V. ARA.
Ocmo DA PROVA , T. mar. Cubia, Quel
foro a prova delle navi per cui si fa pasarc il cavo dell'ancora che si vuoi affon
dare. O CHI DA PUPA , Cantarelle , Aper
tura alla poppa delle galere dov' incassa
to il timone.
A OCHIO, A occhio, A vista; Comprare
0 Vendere o Dar a occhio.
A OCHI SBIIAI, Ad occhi chiusi; A chius'occhi; A tentone; Alla cieca FAR A
SERA OCHI, Far che che sia a chius' oc
chi, detto fig. vale Francamente.
A OCHI VEDENDO , Ad occhi veggenti; A
suo veggente, vagliono Palesemente, alla
propria veduta.
AND\R PER OCHIO , Smarrire ; Sparire
che che sia.

OcHJETO DE LE CARTE, T. del Foro, Og-

'getto o Obbietto , BreTssimo compendio


del contenuto di memoriali o scritture (la
-presentarsi all'Autorit, che si scrive al
di dietro di esse; ed tma specie di Rubrica. La legge ordin che nella rubrica
(i scriTesse V'aggetto dell'inslanza , e que
lla parola fu storpiata e mutala in OCHIETO che divenuto comunssinro.
FAR D'OCHIETO, Far d'occhiolino; Dar
d" occhio ; Ammiccare , Accennare cogli
, , In Fare agli occhi, Tale Vagheg
giare, far all'amore.
OCHIO, s. m. Occhio, che dicesi anche
Luce, e da scherzo Lucerna e Lucante.
BALA DE L'OCHIO, Globo o tubo
Pti'TI.VA m L* OCHIO, Pupilla, clic anche si
dice Luce'-delF occhio BIANCO DSI'Ocwo , Adnata ; Albugine ; Congiuntivo
NEGRO DB t' OCHIO , Cornea lucida o tra
sparente Iride , si lice quel-Cerchio
ili Tari colori o sia la Membrana colorala
che circonda la pupilla Acquitrino ,
quel Lustro che si vede negli occhi de'viTpnCASSA DEI ocHij'OccAiaia o Coppo
CANTONI DEI OCHI , Canto o Angolo la
crimatorio o Caruncola lacrimale.
Oculo ACUTO , OccAio aguzzo. Sottile,
Che -vede molto. Occhio o Occhi lincei o
Occhi di linee si dicono di Chi ha villa
acuta e perfettissima Occhio largoveggente, che Tede di largo o di lontano.
OCHIO ATRATrvo , Otekiv del ramarro'}
Aver Cocchio del ramarro , dello fig. va
le Averlo bello.
OCHIO BOARO, delto-nel gcrgo dc'barcainoli, vuoi dire il Culo.
Or, H in ciMBGH.v, Occhi tbirciati, S
dice del socchiudere gli occhi per osserTar con pi facilit le cose minate: pro
prio di-chi ha la'visla corta. Sbircia di
t<]iin e-di l; Sbirciandola un po' meglio
e pi da presso.
OCHIO DEL PRBSAZIO, dello fig. Cipglio,

Guardatura torva. Guardar uno a strac


ciasacco; Occhio bieco, travolto, torvo.
OCHIO DA GATO , Occhi cesii o di gatto,
Occhi di color celeste misto tra il bianco
e il Terde azzurro i Latini li biasimavano,
OCHIO DEI CAHATBRI , Occhio , T. di

Stamp. S' intende generalmente delle dif


ferenti grossezze de' caratteri.
OCHIO DBI VASO 1,1, V. FASIOL.
OCHIO o* LA CASA , V. GANA.

OCHI BULEGHINI , Ufi-In vividi.

OCHI CELESTI Occhi cileslri. Cilestrini


il riimin.
OCHI CHE COPA , Aver un occhio che ucclde il Cristiano , Dicesi di beli' occhio.
Occhi tusassini;Lucenti giri delt anima.
OCHI CHE STIAMEGA, 'Occhi di ramarro,
Belli e vivacissimi. Le tue belle ciglia gettan (al luccichio , che la stella Diana
non ha tanto splendore.
Ocni DA GATO stiRiXy, Occhi lussuriosi.
OCHI DA MORTO, Aver gli occhi pi-emttti daferreo sonno, vai Mortala.
OCHI FODRAI DE PERSUTO , detto G. va
le Occhi poco veggenti; Occhi allucinati,
abbagliati. Tu non vedresti un biffalo nel
la nc\T.
OcBi DB VOGO, Occhi difuoco, di bra
gia, abbraciati o abbragiati; ovvero infocati, irritati.
OCHI DB ZOBTA, detto Gg. Occhi od ' >chiocci di civetta. , e per simil. Zecchini
> Gioitosi ardenti e lampanti.
OCHI n: i; i , Occhi grifagni, vale Ac
corti.
OCHI nrcAGo-Liro co LA BOBA, Occhi cis'posi , caccolosi ; Occhi orlati di tonnina
o di savore. Un par cf occAiocct orlati di
savore.
OCHI INCAVAI o jy DRENTO, Ochi inca vernati o affossati o sfossali, ciot Conca"vi o indentro.
OCHI IN FOTVA , Occhioni.
OCHI INGARBBLAI, 'Occhi scerpellali o
tcerpellini, Occhi che hanno arroTesciale
le palpebre.
OCHI i. U:;.EMI \ i , Occhi lagrimosi, che
hanno il diftto di lacrimare.
OCHI MACAI, Occhi sbattuti. V. CAPAROZEOU e FlGADEI.

OCHI PIANDOTI , Occhi imbambolati.


OCHI SBARDELAI, Occhi sbalestrati , va
le Mossi Senz'ordine e senza modo.
OCHI SGAHBELLINI , V. OcHI INGAnBELAl.

OCHI SPAVENTAI, Occhi spaventaticci.


Occhi spaventataci e imbambolati.
OCHI TORBI, Occhi sbattuti, intorbi
dati.
OCH I TRADITO! O DA GALIOTO, Occhi

333

A TER SEMPRE DAVANTI I OCHI, Starjit-

to negli occhi.
AVER i OCHI DA sojro, Avere gli occhi
tra' peti, Esser ancora sonnacchioso.
AVER i OCHI IN TESTA , Stare in guar
dia , Star in s.
Avn o TEGVIR L'OCHIO A QUALCOSSA o A
tiNo, Avvertire; Aver cura ;Aver tocchio o
gli occhi alle mani altrui, Osservare che
altri non rubi o non fraudi Leva le 'pe
re , ecco C orso. Prov. Avvertimento di
aver cura alle cose quando sopravviene il
pericolo di perderle. AVER i OCHI WTBSTA coi DRETI, -Chi /i i/ lupo per compa
re porti il con s otiti il mantello, e vale Chi
ha a trattar co' tristi Vada cauto AVER
i1 OCHIO A TUTO , Tenere un occhio alla pa
della e uno alla gatta, cio Aver riguar
do e procedere cautamente.
BCTR LA POLVERE IV TI OCHI , V. BuTR.

Colpo D' OCHIO , Occhiata ; Rivolta


a" occhio ; Veduta; Batter d'occhio
U.v BEL COLPO u" (.ni ti, , IH tulio insieme,
Un' armonia fra le parli che forma un bel
tutto. AVER UN GRAN COLPO D' OCHIO ,
Aver oculatezza, perspicacia, in sign. di
Veder chiaro, Veder molto innanzi.
CAVAR i OCHI GHE NB X TANTI CHE
1 CAVA i OCHI, Ce ne un barbaglio, Ve
ne sono latili che fanno abbagliare.
COSTAR i ocnr DE LA TESTA , Costare o
Valere un occhio; Costar salato ; Costar
il cuore o i7 cuor del corpo, Costar caro.
DAR IVE L* OCHIO, Dar nel viso, Vile
Mostrarsi molto sfacciatamente. Dare ne
gli occhi , vale Allenar la vista , piacere.
ESSER t'ocHio MALVISTO, Essere il malveduto , Essere odiato.
FAB OCHIO -e FAR ib OCHIO, Dare o Far
occhio, Far pi vistoso , o dicesi di Abi
to o d'ornamento qualunque.
FRBGARSB i OCHI , V. FREGAR.
LASSU PER ormo, V. LASS\R.
LASSAR i OCHI DRIO UNA COSSA, Non {stac
car r occhio da die che sia , Non cessar
di guardare.
VARDAR co LA COA DE t* OCHIO o SOTr.HIO O DB DON OCHIO O DB MAL OCHIO , V.
VARDR.
L' OCHIO GEL PARN INGRASSA BL CA\ l.u.
V. INGRASSA.
LOVTN DAI OCBI , LOlfTAN DAL CUOI, V,
LOJTTAN.

584
M/tcxXn o MAGA-AUSE i OCHI, V. WAG\ n.
UCHIO AL sr.vi.'i.-v , Maniera furbesca e
far. Cheti echinati, Alodo clic dinota ,
Doverti proi-odcrr <i parlare i-.iiilanirnlr.

Sta a rilente o T'a ritenta o a rilen


to, cio Sta circospetto, rattenuta, cauto
Guarda la gamba, vale Abbi l'occhio,
Non ti fidare Adagio a' ma' patti, Sii
accorto.
RESTAR PZR ocmo, V. H ,;',
SBRR c.v OCHIO , Chiuder gli occhi a
che che sia , vale Passarlo senza consider:i/iuiir~/ Vt.f r una caia a chiusi occhi,
vale IVnn ne far conio, Dissimulare , Far
vista di non vedere.
STAI co i' ocmo A PEXLO., Star coltocchio alla penna; Tener F occhio a pen
nello, Badare attentamente.
STAR co TAWTO DB OCHI , Stare a occhi
aperti, coir occhio teso; Stare a canna
iodata, Star con tutta attenzione.
TIRAR i OCHI , V. TiaXa.
TBGWB i OCHI A CASA , Avere -o Tener
T occhio o gli occhi a' macchi, Tale Aver
cura grande di non esser gabbato So
pravveduto vuoi dire, Avvodulissimo.
TOH i OCHI, Abbagliare; Abbarbagliaret Non reggere la vista per la soverchia
luce. Il sole abbaglia chi Ltnfiso il guar
da Smagliare ci dice anche di Colore,
Gioie e simili, per dire che Risplende ,
Brilla.
TBAR i OCHI ADOMO DE ouALCbur , Squa
dernar due occhiacci addosso ad alcuno
Tener gli occhi addosso altrui , vale
Avergli cuva, badarvi.
VsntEH TAVTO DB OCHI , Sbarrare gli
occhi AVER AVERTO i ocr , / cani por
tano le balestre; 1 mucini h-anno aperto
gli occhi, Saper il fatto suo.
OCHIO HE BO, s. m. T. dogli UcceTlalori, Codibugnolo terrestre o delle selve,
detto <i.i l.nni Parus caudalus. Uccellrt"to di becco gentile , con roda lunga , che
somiglia alla Cincinllrgra , e che hi da taluiio confuso col Pendolino. In alcuni pae
si d'Italia si chiamano gli uccelli di que
sta specie "FnATUfi ed anche PARTTSSOLIHI
PELI, t CODA H-,VI;A : nel Vicentino si dico
no CoTIMjr.
OCHIO DE SANTA LUCIA, i. m. T. de'
Pese. Cos vien chiamalo 1* Operculo o sia
quel corpo di sostanza calcarea che attac
cato ali' animale chiude 1' apertura delia
MI. i conchiglia marina univalve, che vien
della da' Sistematici Turbo rugotus , per
ch in qualche modo somiglia alla parie
esteriore tiri Imlbo dell'occhio, quantun
que egli sia d' un rivo del color del cina
bro. 1 Pescatori Istriani gli dicono AMBULISB.

'

OCHION, s. m. Occhione , Occhiacelo.


EL GA OCHIOM! Maniera {am.Egli largovtggente , Ohe vede lontano.
OcHijf, detto per Agg. a Pprsmia,".^lenditore; Osservatore, Che guarda, che
osserva.
OCHIOPULN, s. m. Lupinelle, Sorta di
callo che ritrae il nome dalla sua forma ili
Lupino (FAVA LUI.YA). Sorla di malattia
che suoi venire ai polli negli ocelli quau-

ODO

OFU

do enfiano e s'inGammauo a foggia di lu


pino, che si cangia in una maglia o mac
chia bianchiccia.
OCHIOTGO un vocabolo di gergo de'
Barcaiuoli, che vuoi dire Culo badiale.
OCHIZAR, T. Occhieggiare, Guardar con
compiacenza.

ODOR DB AUSO O.VTO, Puzza di leppo


ODRDASRUS, Kmpireumatico, V.SvuiZOLBIfTB.

ODOR DA LISPIO, Saper di mutido.


ODOR DA MUFA, Odore o Fetor di muf
fa o di tanfo; Avere o Saper di muffa.
'V. MOTA.
ODOR DA vnvl MARZI O DA OCULO STUA ,

DCLDER, T. Includere e Acchiudere,


Inserire . chiuder dentro J' una lettera
un'altra o simili.
OCLUSA , ,id,l. Inclusa o Acclusa , dicesi
di Lettera o carta qualunque chiusa in
un'altra.
OCO, CerveUin d'oca, Cattronaocio, Agg.
d' uomu stupido.
AKDR DE oco, Cacar liquido ; Scacaz
zare, e quindi Scacazzlo; Aver la caceiiuola Io sign. mri.if Far JUliitt mia,
Rovinarti, Fallire.
OCORENZA, s. f. Decorrenza; Bisogno.
Fare le sue occorrente anche Locuz.
di Foro che s'usa presentemente, e vale
fare le sue incumbense o i suoi incumLenti, cio Quello che occorre ed incuinbe.
FAR i: v' OCORBATZA , Locuz. fam. Fare i
suoi agi; Scaricare li-ventre; Andar del
corpo i Cacare.
X)CORER , v. Occorrere, Bisoguare.
No "'-".'. DE DISGUSTARLO , Vilil.-l'.i fam.

Non si deve disgustarlo, cio importa di


non disgustarlo.
PER T4JTO QUEL CHE PODBSSE OCORSR ,

ben essere , posto avv. vale Per abboudarr in cautela.


OCRESTA, Voce bassa e vale Orchestra.
OCULATO, detto per Agg. a Persona, Cau
to ; Circospetto; Ritenuto, e s'allude 1
carattere ed al costume di taluno.
OCULI CRISTI, s. m. T. de' Fioristi, Ga
rofano de'giardini o Mazzetti, Fiore prodovto da una Pianta coltivata ne' giardini,
chiamata da Linn. Dianthus larbatus. 1
tuoi fiori formano un fascette terminale
con calice cilindrico, liscio.
ODIA , add. Odiato.
ESSER ODIA pib DEL DIAVOLO, Esserfug
gito pi che la mal erba.
ODIO, s. m. Odio; Odievolezza, Ira invec
chiata.
L'Otti Fili J>AI\E\TI 1.' K EL PI FIERO,

^Corruccio di fratelli fa pi che dut fla


gelli, per esprimere che L'odio fra parcnti stretti il pi fiero d' ogni altro.
ODIO, nel parlar faui. dicesi anche por
Noia ; Avversione VGW!R iw ODIO UXA
COSSA , lenire a schifo; Avere a schifo. V.
in Ciao,
ODOR , s. m. Odore.
ODOR BOJT, Olezzo, Buon odore, grato
oaveAmbretta, per ironia si dice di ma
teria frtiila che abbia mal odore Odofone, Granile odore Fragranza, Odor
buono, soave.
SAVR DB BOK ODOR , Olire ; Saper di
Mille odori
CATIVOODH, Cattivo o Mal odore; Pes
simo odore; Odoretucciaccio grave ofilid V. SPUZZA
Osto DE MAL ODOR, D

mal odore, e vale fig. Di nula fama.

Alidore; e quindi Nderose , diccsi per


A gg al detto odore,
ODOR o SPUZZA DA STALFI, Cattivo odor
de' piedi.
FAR o DAR o MAND'VH ODOR, Olezzare,
Odora re, Spargere, Mandar odore Odo
racchiare, Spargere odore ma per lo ni
cattivo.
FIOR o altro SEMA ODOR, Inodoratole.
ODORAZZO, s. m. Odorettucciaccio , Cat
tivo odore.
SAVXR D'UX ODOBAZZO , Odoracchiare ,
Spargere , Mandar odore e per lo pi cat
tivo.
ODORTO, s. m. Odorino; Odoruzzo;
Odorettuccio , Piccolo odore.
OE , Oh ; Chi; Ol ; Eh , Interiezione ap
pellativa OB HE.- QUA , *'./,', vien otta.
OB? con inflessione interrogativa, vate
fedele f cos? Non f l'ho io delto'f

A-OE, V.in A.
OFESA , s. f. OJfei a; Ingiuria; Oltraggio.
TOR PBR OFBSA, Recarsi che che sia per
offesa; Recarsela.
OFSO,dd. Offet.
CHIAMARLE OPESO, Adontarsi, ed anche
Dispettare , verbo neutro , Recarti ad onla, Prender onta, sdegno.

OFIZIAL, s. m. che anche si diceUriziL,


UJfiziale o oyi-intr . Soldato al quale il
Principe d;i per brevetto una qualche au
torit nel reggi mento o HeH'rsprcilo.V han
no gli Uflmali generali , gli (Jfliziali supe
riori e gli Uflziali subalterni. V.GBNEaL,
COLONBLO, M,\cion, CAPITANIO , TEXB.Vii' , ALFIR.
Basso- Uffiziae , Nome generico del
l'estremo fra i gradi della gerarchla mili
tare , come sona i Caporali nell' infnnteT.
Sotto- Uffiziale e il nome di quel Su
balterno c'ii- tra l'Uflziale e il Basso Uffiziale, COBI" il Sergente d'una compa
gnia.
OFIZIALI DA BARCA con nome pi onesta
chiamavano alcuni ai tempi della Repub
blica, ( in vece di dire ZAFI DA BARCA o
SGARAFOKI) Coloro che ora si dicono Guar
die di finanza , ma intendevansi quelli
che giravano le lagune nelle barche e visi
tavano i viaggiatori.
^
NOVA OFIZIAL, V. NOVA.

OFIZIALA, s. m. dicesi la Moglie o Fem


mina d" ufjziale, e inlcndeci militare.
OFIZIAR, v. Uffziare o Offiziare, Cele
brar nella Chiesa i divini nfli/ii.
OFIZIAR QUALCjf , Far buono o cattivo
tijyzio; Far maneggio, pratica; Passa
re offizii; Raccomandarsi.
OFUSCR, v. Offuscare.
OrusctRSE DB LA MK.vTF , Intenebrrf,
Si dice che la niente intcnebrisoe, per di

OL.

OMA

re cUe si confonde e perde il lame dell


ragione.
OGlXfi , i. Oliare o Inoliare , Ugnere o
Condir con olio.
OGIO, s. m. Olio e Oglio.
Olio vergine, chiama! quello che cola
naturalmente dalle olite non riscaldate j
ed il migliore.
Oeio CATITO, Olio supplente, cio Olio
che ha troppo acuto odore.
Ooio DA iincsa ; Olio da lucerna o di
inseme.
OGIO DE LATARITO, Olio laurino.
OGIO DB MANDOLE, O/io mandorlino.
Odo DE MANDOLA DOLCE, detto Miri i!.

per Agg. ad nomo, Mellifluo; Dolce ; Pa


cato, Di maniere dolci ed affabili Actjuacheta diccsi figur. di Quello che fa
la gatta morta ed opera con accortezza
Spula zucchero a Chi nel parlare spiri o
finga dolcezza. Piallone, dicesi a Chi
blandisce . ed adula , detto cos dall'effet
to della pialla che liscia il legname.
OGIO DB M A MI li l'in n , Olio mandrago
la, lo.
OciO DB OLTVB VERDB , OnJacitlO.

Ocio DB BAVIZZ'OX , Olio ai navone salvatico o silvestre. V. RAVIZZHC.


Oeio DB SASSO , Olio di sasso o Nafta.
OGIO DB STRAZZA-, O/io iL'Iln straccio
ne, Altro olio medicinale.
Or.ro DB TARTARO, V. TARTARO.
OGIO DE VETRIOL, V. VETRIL.
OciO PEVERE E SAL PER CO IV ZA H I Sl'I.E.Vf,

Pinzimonio, Voce dell'uso.


A \n\ii COMB c.v OGIO, Correre o Scor
rere bene, Dicosi di carrucole, pulegge e
simili quando vanno su e gi senza diffi
colt Detto poi fig. Correre a verso ,
suoi dirsi di Cosa che vada a seconda e
senza ostacolo.
STAR DB SORA COME L'OGIO , Yl STA.
No GH' prb OGTO, Esser al lumicino o
alla candela, vale All'estremo della vita.
La candela al verde.
MBTFR L'OGIO IJT TB LA LUME, Riforni
re la lucerna, Rimettervi dell'olio.
QUEL DA L'OGIO, Oliandolo, Bottegaio
'che rivende l'olio al minato.
Tow irr OGIO , V. Tow .
OGIO, dicesi da alcuni zotici per Loglio,
Erba che nasce tra le biade. V. LOGIO.
OGMMENDECB , Ch" eh' ; Ad ogni
</ual tratto; A ogni tanto; A ogni stan
te; A ogni pie sospinto; Bene spesso; Ad
ogni momento; Ad ogni poco; Tratto
tratto; Di quando in quando.
OGNIQUALTANTO i
OGNIQUALTRATO f V. OGJHMBNDBCH.
IME, V. AIMB.
OL (coli' o largo) Interiezione appellati
va, Ehi; Eh ; Ol OL DOVE SEMIO ?
Ol dove siam noi? Albanese messere,
Amore ha nome f Oste; lo sto co' Frali;
Tagliaronsi di maggio , si dice Quando
alcuno domandato di qualche cosa non ri
sponde a proposito.
Detto per interiezione eccitaloria, Al
to; Bene ; Escine; Mano; A noi; O via;
Su via.
OL (coli' o stretto) s. f. Pentola ; Olla,
49

Vaso di terra colta ad uso di cuocere vi


vami''.
TESTA DB OL , detto Cg. per agg. a no
nio , Capo quadro, cio Sciocco, Capo
d'assiuolo; Zucca mia da s-ale; Testa
busa.
OLAOEGA, s. C Volatica; Serpigine; Empetiggine o Impetig-gine, Macchia che serpendo con pizzicore s'alza sopra la pelle.
PJBJT DE OLDEGHB, Impetigginoso o Im
petiginoso.
OLANDINA, t. {. T. degli Uccellatori. Co
si chiamasi una Rete o Ragna fatta di filo
semplice a maglie larghe senz' armadura
che slesa a perpendicolo serve per pren
der le allodole ed anche i beccaccim.
OLANDIZXR OLAWDIZR o OLAND'AR LB
BXE, vuoi dire Far pellucide o diafane o
trasparenti le penne da scrivere, ad uso
(i1 (M.ni.l.i , donde venne la prima inven
zione. Se questo bel ritrovato fosse avve
nuto ai tempi di qualche autore classico
della nostra lingua, 'avremmo probabil
mente Pellucidare o Diafanare che non
trovansi ne' dizionarii.
OLCO, s. m. O/co, Pianta annuale che co
minciammo a conoscere ne' tempi del gi
Governo Italico l'anno 1810. e che fu col
tivata in tutte le provincie del Regno per
cavarne dello zucchero. Specie di saggina,
detta volgarmente Sagginad' Africa e da'
Botanici Sorgum cafruin, e dal Sig. Ardnino P. Professore d'agraria a Padova
Holcus Cafer. 11 suo grano, clie matura
si pi tardi delle altre saggine, serve per
.-ilimentare i polli, e dalla sua canna ta
gliata e sprem uta si cava dello zucchero,
ma in meschina quantit, come fu gi spe
rimentalo a Padova a quel tempo, con gra
ve perdita d' una societ di speculatori.
OLEGA , Lo stesso che VLBGA , V.
OLETA , s. f. Pcntoletta; Pentolino.
OLIVA, s. C Oliva; Uliva, Frutto dell'o
livo.
OLIVE MARZE o FATB , Vlivc inoliale o
innoliate, cio Mature.
OLIVA DE MAR , s. f. T. de' Pese. Sorta di
Conchiglia marina univalve del genere
delle Bolle, detta da Linneo Bulla ffydatis. Ella ha per carattere una figura ro tonda , incartocciata , pellucida; abita nel
le lagune, ma il suo animale non si man
gia.
OL1VER, s. m. Olivo, Albero notissimo
che produce le olive, detto da Limi. Olea
Europasa.
OLIVETO , s. m. Pccolo ulivo.
OLMO, s. m. Olmo, dello da Linn. Ulmus
campestris , Albero noto che serve per lo
pi di sostegno alle viti.
OLSR , lo stesso che OSSABSB, V.
OLTRA, avv. usuici da molli, Oltre , in
sign. ili Avanli.
VBC.VV OLTRA , Venile avanli ; Accosta
tevi; Appressatevi.
QUA OLTRA, /n questi contorni o dintor
ni.
CHIAZZO , i. m. Omaccione o Vomaccione, Uomo grande e grosso V. DBMOHIOX.

OMB

585

la altro sign. {/omaccione , Barbasso


ro; larvassero e Farvassore , Uomo di
gran riputazione.
OMBRA, s. f. Ombra, Oscurit che fanno
i corpi opachi alla parte opposta dalla il
luminata O m brasila, dicesi a grande oscu
rit d'ombra, che chiamasi anche Orrore--Ombria voceantica Uggia e Aduggiamento si dice all'Ombra cagionata dal
le fron di degli alfieri -Rezzo ali' Ombra di
luego aperto che non sia percosso dal sole--*
Penembra dicesi a quella degli ecclissi.
FAB OMBRA , Adombrare e Aombrare ,
Coprendo far ombra e parare il lume.
FARSE PAURA DB t* so OMBRA , V. PAORA.
STAR A j.] OMBRA", Stare al rezzo o <j/f uggia, A'duggiare; Meriggiare.
Ombra , dicesi fig. anche da noi per So
spetto: dall' ombrar del Cavallo CHIAIR OMBRA, Pigliar pelo ; Ombrarsi; So
spettare FAR OMBRA, Far ostacolo, obbiezione.
OMBRA, dello per Pesce, V. OjJBaLA.
OMBRARSE, v. Ombrarsi o Inombrarsi,
vale fig. Insospettirsi , Temere, e pi co
munemente si dice delle bestie, ma s'ap
propria anche all'uomo. V. OMBRIOSO.
OMBRE, s. ni. O mire , Voce Spaglinola.
Giuoco di carte notissimo, che si giuoca
da noi per con alcune modificazioni, e
chiamaci ROCHBMBOLD , o ROCOLO V.
OMBRLA, s. f. Ombrello e Ombrella, Ar
nese nolo che serve per ripararsi dalla piog
gia e dal sole camminando.
BASTONI DB L'OMBILBLA, Asticciuole
MANEGO, Asta.
OMDIILA DEL FONGO, Cappello, La par-,
te superiorera guisa d'ombrello,de'funghi.
OMBRLA o OMBRA , s. f. T. de' Pese. Om
brina o Sciena, Con tali nomi nostri ver
nacoli chiamanti qui per lo pi i pesci gio
vani del Larus Clirotnis n della Sdegna
CirrosaiVi Linneo: bench dir si possa che
il nome OMBRA piuttosto generale e dia
si da' Pescatori anche ad altri pesci.
OMBRLA , dicesi da' Pescatori anche al
CORBO, ma quando piccolo.
OMBRELR o OMBRBL.XRO, s. m. Ombrel
laio e Ombrelliere , Colui che fa gli om
brelli , o che gli aggiusta.
OMBRELRA, s. f. La femmina delFOmbrellaio, la quale sull' esempio di altre vo
ci consimili, potrebbe dirsi Ombrellaio.
OMBRELN , s. m. Parasole; Solecchio e
Solicchio , Piccola ombrella coperta di
sela che serve per ripararsi dal sole.
OMBRTA , s. f. Ombrella e Ombrina,
dini. di Ombra.
OMBRA, s. f. Ombra.
OMBRA o LOMBRA , s. f. T. de' Pese. Pi
loto o il Pilota , Pesce di mare dello da
Linneo Gasterosteus Ductor. Egli ha il
corpo lateralmente compresso e il ventre
alquanto aurato. Questo pesce si vede in
compagnia de' voraci, bench in qualche
distanza , e crcdevasi esser loro condutto
re: dal che gli fu dato il nome specifico di
Ductor; ma poi certo dalle osservazioni
falle, non esservi che per profitlare degli


336avanzi (feile loro prede. Scfj9
i vaecelli per mare: dal che il nom i
no ed anche franccse , Pilota.
OMBRIiNXlJ, . . V. Brunalk
OMBRISO, add. Omtroso , Agg. a CavaJlo aimile bestia, che ombra , che teme.
OMBROSO, add. Ombroso; Ombrevole ;
Ombri/ero, Fieuo d' ombra.
Parlandosi di Persona, Sospettosoi Fan
tstico. Pigliar pelo ; Insospetirc.
Pariaado di aninuli, V. .
OMEnXtO , . . Omaccio , Uominaccio,
Uomo dispregevofc.
OMENETO, . m. Y. ".
, detto in T. di Bigliardo, Birilli, Voce Florentina. S chiamano certi
Pezzetti di legno o d' aTorio , ritti , cfce si
dispongono nel mezzo del bigliardo per
giocarc e si fauno cader colle biglie, nel
casi detto Giuoco de' birilli.
Gmeneti , detto in T. de' Bericnocolai,
Specie di pasliglia quasi dolce tagliala a
fette e leggermente niscoltata. BiutonCel
li. Pasta vergata.
OM-ENN , . m. Uumaccio , Personaccia;
G'omaccione , Uomo di statura grande.
, dicesi ancora per Grana" uo
mo; Uomo dotlo, sapiente.
OMTO, s. ra. Uometto; Omello; Omi
no i Omuccio ; t/omaccino; Omicciato,
Piccolo uomo.
Omacciolto, detto fig. rale Uomo dipoesklevatura , di poca testa. Omaccino, Uo
mo di poca stima.
El ga de l'ombto , Egli ha del sennino, dicesi d'un Fanciullo che per coropovtezza superi l'et sua.
fi uw , Egli e uomo di conto
di vaglia.
Fabsb , Farsi bravo, Far profitta negli studii; Farsi onore In altro
senso, Farfortuna; Far danari; Farsi
stato.
, T. de'Muralori, Monaco; Quella trave che pende isolate dai caTalletli del
tetto.
OMO, e nel plur. Osbni, Uomo e ael plor.
Uomini e Uomeni.
a la , Uomo ajfabile , beni
gno ; praticabile, conversevole, socievole, trattabile, difacile aliordo.
No GH OMO SENZA DIFBTO , V. DlFETO.
al TBMio, Uomo altempato o attempatetto. E' non come uovo fresco
ni di oggi ni di ieri, si diee di Chi uo
mo in eta, M'oltustre; Annose; LongePo.
arioso, V. Arioso.
BEN MEsso, Uomo dt bea taglia,
massiccio, alticciato.
ben tbgnuo, Attempatotto, Veechio ma vigoroso di btrona salute.
OMO TRESSA , V. IntRESs.
OMO BOJf DA GTTENTB , V. .
DA TUTO , V. .
, Berluccione , Uomo brut
to e contraffatto.
,
Cristian , . Cristian Asceta
dicesi Colui che si d in modo particolare alia vita spirituale ed agli esereizii di
piala

OMO
* ene ItO OA *, V.
CO LA BARBA , V. Barba.
lb sbusb., Uomo prodigo.
Y. SfALAQBOK.
cmodo, Uomo agiato*
OMO DA BEZZI , V. BSZZO.
Omo da db toba , Uomo. di contada ;
Uomo di villa , forese.
da fidirse , Uomo da mettergli il
capo in grembo Uomo di ricapita vale
Capace di eseguir ben le cose.
da fidar&b , on ti dtxr coi
pegno o col pegno in mano.
DA PALAGRBMO , V. in Mag /.EX.
Omo da sbjo , Uomo assennato, assen
t Uo; considralo.
Omo d' arm \da , Uomo di spada , di
guerra, militare.
de coxdiziov , Uomo tf alto o di
grande affare , di prtala, di qualil, di
condizione.
Omo de consibxza, Uomo coscienzato,
Che di buona coscienza. Coscienzioso ,
vale Scrupoloso.
de CF.EMTO , Uomo accredilato,
crdulo, riputato, stimato; Che ha buo
na fama.
db garbo, Uomo di garbo; Uomo
di conto, degno di stima; Uomo di tutta botta; Uomo di pezza; Uomo d' assai.
Omo db giudizio , Massaio o Massaro,
Uomo da far roba e mantenrsela.
Omo de la lsgb , Y. Lege.
Omo de legno, Appicca cappc, Arnc*e di legno per sostener vest.
de lb mux eche , Servigiale.
Omodbmbrito, ValenCuomo o Valentuomo.
Omo db mondo, V. Mondo.
de parola , Uomo di sua parola o
Attendilore di sua parola. Bisogna es
ses o m em de pasla, Chi promette
mantiene, anima sua non va bene.
db foco talbnto, Dcicione, Di
poco senno. V. Zcc.4 e Martufo.
Omo de profession, Uomo di penna,
vale Che esercita professione in cui si richiede lo scrivere.
db sbsto , V. Sbsto.
Omo de quadba , Uomo ordina
te, aggiustato, Che si regola con online,
con misura.
Ovo mkicile da contestarse, Como
di difficile contentatura.
Omo d'imfortasza , Uomo di grande
altura, e detto per ischerzo , Baccalare
Fas l'omo d' imfostaxza, V. Fas.
Omo d'obo, Essere una coppa a" oro;
Esser meglio del pane.
Omo duro, Uomo di dura cervice; Formicon di sorbo , Che non si lascia aggirare.
Omo entrante, Prsperos o ; Bubizco;
Attempatotto , Yccchio na vigoroso.
Omo pato , Uomo adulto ; Duro di et,
Di et virile. V. in Et.
pinto, Uomo di paglia, che fu an
che detto Uomo difieno.
FREDO, Cenco motle; Pulcin bagnato , vale Di poco spirilo Cacacia, Che si caca solt.
Omograxdo, Uomo dotlo; Uomo solennissimo; UomoscienzialoOmo gram-

OMO
o ceeerr, Bietofone ; Eeaffnn&
Omo orando oltbw, Fan tone.
Oro i.v COTOLE, Uomo imbelle , Yon ti
lo alia guerra, debole.
Omo in *b, Uomo coraagioso , irave,
bravaecio. E' non gli crocchia ferro,
Esser uomo biscotlato , vale Di pi caite,
cio Versato, esperto ser nomo che
sla su due piedi, per dire g. Essere in
islato siniro Detto nel sign, di , V.
i \s E.Ns\ , V. Insens.
Omo machina , Aulbma; Automate,
Agg. d'uomo estrcMiamente scioeco e che
i muove pri- niarchina.
, Onest' uomo; Cos tu mato;
Onorato; Casto; Pdico; Uomo amone
sta, vita. la. allro sign. Discreto; Amjnodato Moderato.
Omofericoloso, l. orno aromtico, Fan
tstico, stravagante.
Omo PEiir.A , Uomo speehiato , Di pr<kbit.
Omo porta pbr lb emjlne , V. Port.V.
Omo regolato, Aggiustato, Colui che
si governa nellc sue azioni con misura ,
avio, discreto, nruilcnte. Assegnato, s'
dice d' Uavuo che spende con regola e con
misura. Anifnisurato, Che vive con mi
sura. Ammisurato in bere e in mangiare.
Qma usen i omj , Uorna arrischialo o
arris chievole , vale Audace, che nou te
me i pericoli.
Omo rbfossa , V. Rbposs.
Omo scoNTO, Uomo cupo; S form one ;
Sornione; Cornacchia da campanile.
sbnza mtodo , Esser come il pe
se pastinaca, cio Scuza online.
m o. Adusto; Magro, Scarno.
OMO TACI A l' ANTICA , V. 1.
OMO TAGI LA MANERA, V. Ta roi.
va.ntaggioso , Fantino; Aggiratore.
veramente , Esser uomo
un uomo, cio Eccelleule. Fare da uomo.
vil, Kasliapavimenli; Spolveramura; Spulcialeiti; Saccardello.
Aver de l'omo, Aver dc'la maschitzza, del virile.
Da omo, detto a modo avv. Sapulamente; Virilmente; Assennalamenle j
Giudiziosamente.
Deseato da , V. Desfato.
Devejtar omo, Meiler persona, vale
Croscere, Farsi pi grande.
Far l' omo dbgarbo , Fare il saccente,
Afieltar di sapere.
Far l' omo d' import anza ,Far omaccione ; Sputar tonda; Esser un repubbticone largo in cintura , Usar maniere
gravi.
Fab l'omo adosso a qualcIin, Fare il ""
messere; il maestro ; Fare ilquamquam.
Farsb un omo , Farsi un uomo, cio
Abe , saggio ec. Addottrinarsi.
PARLn DA OMO, V. PARLAR.
I OME.VI XO I SE MISURA COL BRAZZOLEB,
V. Brazzolr.
db comn, detto in T. furbesco
de' Bareaiuoli, vale i Teslicoli.
GhE VOL DFI OME.VI PER F*R DEI PUTEI,
Duv' uomini modo, Detto prov. e va
le che dove sono uomini si trova modo di
venir a capo di (ju.iluiHjue cosa Senza

ONE
un tro baria iwTniolixA, Senta im no
mo per me sarei impacciata. Detto d' una
Donna euTTanito d oii.
L'oKO CHANDE N0 ABADA A 9ICOX* OOSSB,
V aauila non prends motehe; Non uccella a pispok. Dicesi d'txnao grande ehe
preando >le liouaie aspire a c**e .gran
dissime.
L' OMO PTIOPONS t BIO XTISPOYB , V
ordisce e la fortuna tesse, vale ehe i
disegni detl' nomo harreo brsogno delP aioto divino.
L.' oxo avisa ajoba , V. avisai
No gh'b oho enza dlfbto , '
nemo che non guazzi. Ognuno he il sua
impiccato all' usciu. Ogni casa ha cessa
fogna ovvcro acauaio.
No l' 0 DA .11 CAPITAL, Non
tomo da farne capital* j Nonesser ter
reno da porci vigna, cio sulla feile abilit del quale possa farsi conlo.
Tecjfin o>o dona, Tenerfanie efancelia , cio servo erra.
ZoCAR E DONA, V. ZoGAR.
DMN ( coll' o serrato) s. m. Uomaccio ,
Uomaccione; Omaccione ; Personaccia
Lomo grande grosso.
OMO NLO, s. m. T. de' pese. Peser ignudo. PiccoliesHuo prsce di man' del genere
de' Gobii, detto da) Naturalista* Nardo di
Chioggia , Gobius pellucidus. Egli non
giunge mai a niaggior lungliezza d' un
pollice; soltile ai corpo anzi che no ,
trasparente, senza scagle almeno visibili ;
le natatorie del petto sono allaccale ad un
prolungamento carnoso.
ONDA, . f. Onda; Cavallone ; Flutto;
Moroso. Fiotlo di mare.
Onda destbsa , Otre, chiamano i Ma
rinai la grossa Onda del mare che non si
rompe e non biancheggia.
ONDA, add. Oadato ; Ondeggiato; Fat to
a onde.
ONXdA, s. f. Ondala e Moroso, Fiotlo
del mare agitato, Cavallone Bisacca ,
dicesi in T.Mar. la Percussione dellc onde
che si slendono con impeto conlro una
tpiaggia o scogliera, e si ritirano col medcsimo impeloBisucchio, II rilorne dcll'omla che ha percosso in uno scoglio o
che ri passa eon forza sollo un grosso ba
stimento.
ONDIZAMENTO, s. m. Ondeggiamento;
Oudulazione, Dicesi dell' arqua.
ONDIZAMENTO DB , DE OPINIO* ,
delto fig. Ondeggiamento ; OsciUazione ,
lnccrtezza, Agitation, Irresoluzione.
'NDIZANTE, add. OndeggianU , o
Fluuuante, Vacillantr, Dnbbioso, Irre
soluto.
ondizXr, . Ondeggiare, Muoversi in
onde , cio gonuandosi e ritiraudosi come
fanno i litroidi nel muorersi j lacresparsi ; Gonfiare; Mareggiare. Detto figor.
Tale Varillare; Dubitare; Flattuare.
ONER, . m. T. tr.Ontano; Onizzo ; Alno. Sorta d'albero nolissimo , detto da
Linneo Belula Alnas. InToscana detl
Uwjo da akrt m itaJia Am>.

ONG
ONKSTA,.* Onest, Virt o .A-biso vir
tuoso per cui si chita lutlo ci che
eftrodcre onore e la modestia.
Oi/est, dioesi anche da noi in vernncolo per Conveaievolessa No xs okest, A c' ones / , cio Convenevolezza , specialinenle contro ingordigia rti
alcuno che roga eopraflar l'allro.
OiVESTO , dd. Onerto. Agg. ad omo.
Tuto l" o.vbsto , Ogni tnrppo e
troppo e ogni troppo si versa, e vale Che
si ce stare dentro a termifii cotrrenevolL
Chi IVO SB CONTENTA CE l'oXBSTO PER
ES EL MAN ECO ANCA EL CBSTO, V. Gc/NTBNTR.
ONFEGAR, v. (Che embra corrotto e
com posto dal latino Unctu-foedare) Insacidare o Insudiciare, Farsucido, sporco , e s' iatende per lo pi de' pa4ini brultati da uulume o simile, che chiamasi
anche Ckagna , Y.
Mastbuzzansola MAS.IA ki. la onfbga
la DEVZNTA NEGRA. Malmenandola trop
po , la insucida ed aLbrunisce.
ONGARO, s. m. Unghero, Moneta d' oro
che si starapa in Ungheria del valore di
L. i i.i o Venete.
0\GLA<coll'e larga) o BalVn, s.m. Tdegli Oretioi e Orologiari , Cese linio. Spe
ele di bulino o slruinenlo tAglieote che
termina ordinariamente iu ugnatura , di
cui gli Oriolai si ervono per levar )e par
ti superflue d'un pezzo di mtallo -} di
cesi anche Bulino o Bolina.
NGELA DA INCASSAn, T. de' Gioiellieri,
Incassatoio. Specie di Cesellino augnalo
che serve per incassarc o incasionar beu
le gioie.
ONGTA , s i. T, degli Scaltori e de' Gellatori de' metalli , Ugnetto. Specie di Scalpello d'aeciaio usato dagli Scultori per
la orare ne'fondi o sottosquadri,o dai Getlalori per tagliare i condolli del mtallo
dopo aver falto il getto.
ONGIA, s. f. Ungkiati Ugna.
Bianco de l' oncia, Lunetta. Di qnella dlie Bestie dicesi Tuello ; ed il lenei unie d' osso falto a modo d'unghia , il
quale nudrisce unghia del Cavallo e ne
ritiene in si la radice.
Pblbsina de lb on'gie , V. Pelesiva.
Tagiaoba db lb ongib, V. Tagiaura.
Ongia db la eitAN bestia, Unghione
El ga lb ongib de la gran bestia,
gli unghioni, detto fam. e s' intende Aver
le unghie lunghe , cio Non mozzale.
Zocolo db l ongia sbl Ctalo, Sno
lo, si dice alla Parle dell' unghia m or ta
telle bestie da toma e da traino. T. FaT*V.
Ongia dfx cato, Artiglio; Unghia adunca degli anionali rapaci.
Ongia db l'ochio, Ungola. Sottile
membrana che si distende straordinariamente sopra la tnica dell'occhio.
Ongib tondb, Unghie colme.
Anima Li ' oncia sfesa , A nim aie Fissipede ; Bisulco. T. de'Natoralisli.
Avia lb ongie LONGHB , Averie mani
m uncini , &aol dirsi d' on ladro.
Cabje ongja j . Carne.

ONO
5S7
Capitar Df TR LB ONGIB, lo stesso cite
IN LE ZATB, V. ZaTA.
ChiafXr le ongie, Adugnare Adunghiare bar wm omuav
gato, Antigliare.
CaVIA.RO OB XB ONCIE , V. CaVIARO.
ClMACRB DB LB ONGIB , SUti
le unghie.
Tagiarsb lb , V. TacAb.
0NG1DA , f. (. e nel plnr. 0NCiB|_t7g-natao Unghiato^ Grqffiatura Grqffiamento e Grajfio.
ONGJAR, v. Unghiare; A itnghiarej Ra
gnore j Adugnare ; Prender coll' ungAMa.
Dismagliare , dicesi del Levar -i foaai
di carne colle unghie.
ONR , s. m. Onore.
Onor , dicesi nel viniziano diletto an
cora per Mrito; Crdita; Fama o Riputazione Pregio x'oNba , f'.
Stronzr.
Ponto d'onoh, Sentimento ( %
cio Quello di farsi couoscere puelusrie ed
ooesto:E ubolta -Puntiglio aonor% oio
Specie di sottiglieaza negli ailari che interessano onore e la riputazione di -M
ttessi Non aver ponto d' onr^ Non aver onore sentimento <T onore.
Onore , dicesi per Grado , dignil e litoli che s' oltcngono Onori chb ghb
costa vu TBsoRo Barattare a vento e a
fumo dlia vanagloria, Offre qualunque
cosa per riportar vanagloria, che rento e
fumo appeilasi De onori costa
BEzzi yo n'importa, Onore con danno al diavol ando , serine nolle
suc novelle il Sacchrlli.
Andarghene con onor , Vscire a
onore.
Onori , in T. di giuoco , dell' ombre ,
Mancie diconsi Que'danari chesi pagano
a cohii che vince da ciascuno lei giuocatori okre la someta principale mena
del giuoco.
Onor db boca assas val poco costa t
V. Boca.
Farbb onr sb.vza me , Farsi onore
del sole di luglio, vale Conceder alia pri
ma o ofierire quello che non si a mena.
Pbr onor db ibjsa , Per onor di httera.
Bada bbn al onor } Chi 1 onor sua
manca un momento , non vi ripara pai in
anni cento: Prov. Chi haperduto afama
i mora al mondo.
Tor ' onr a una pota , Disanorare
vnafanciulla ; Spulcellane ; Disjiorare.
ONORANZA, s.f. Bigaglia. Quel pin ehe
ai cava dalle possrssioni date attrai in aftlanza, Dicesi anche in VenezianO HbGalia, Y.
ONORATAMENTE , avr., dette per na
Specie di affermazione per validare il prorio dtcoro , Da ontti uomo; Da rero;
ngenuamente , Lealmente.
NORATO , add. Onorato ; Onesto.
ora o pa perla , Ottorae co
me le de\l oro.
PoTAHBTA XA tmORATA , V. iPOTABBtA.
ONOREVOLMENTE, aw. Conveniente
mente; Bstantemete &jb *' d

OPE

ORA

ORA

i, Gliene diedi convenien


temente ; onestamente , cio Quanto ba
sta.
ONORATEZZA , s. f. One* fa.

OPBRA DA pRiwcmAWTB, Opera impara


titela o <lii principiatore.
Oj'Kit A ISTRUTIVA , Parlando di scritti ,
Opera didascalica, ti dice dello scritto;
filologica, di Erudiziene.
OPERA KANOAL, Ovraggio, II lavoro del
le braccia.
OPERA, diciamo ali' Operaio o Optriere, a quello che lavora per opera, Gior
naliere, che anche dicesi M angiaguadagna.
OPERA. DB LA CHIATR, Ingegno. Dtnti della chiave , Le lacche che sono nella
testata OPERA A BALZANA, T. de' Fab
bri, Ingegno incrocicchiato, Quando
diviso nel mezzo a guisa di croce.
Opere morte, T. di Marina, sono tulle
le parti d'un Bastimento che trovansi fuo
ri dell' acqua Opere vive, quelle che so
no nell'acqua.
OPERE BO.VB E STANCO ORAZIOSC, Chi di
giuna e altro ben nanfa, risparmia il pa
ne e a casa del dlavol va , e vale Che le
opere buone si debbono (are con retta e
pura coscienza , e perci non basta adem
pire un solo precetto.

OBA MATA , Patta ora, Ora larda , in


foiila.
ORA TARDA, Alta ora, Tal Tarda.
A L'OHA PRESE!.-, Presentemente ; In
presente ; A quelli tempi; A quest'epoca.
A L'ORA STA i-, i L'I A, // dotta.

588

Prendesi ancora per Puntualit, in


tign. di Esattezza nelle amministrazioni
delle cose altrui.
ONTA add. Untato, Unto, Sporco d' unto.
ONTA , s. f. lo stesso che ONTDA. V.
DAR UN' ONTA B UNA PONTA , Da una
Imndn ei mi unge, dalF altra ei mi pun
ge. Dare un pane e una sassata. Darne
una calda e una fredda; Darne una di
buona e una di cattiva.
ONTADA, s. Unzione i Untata; Ugnimento.

ONTADINA, s. f. Unzioncelta.
ONTR,V. ONZR.
ONTIZZO,add. Unticcio; Untuoso; Al
quanto unto.
ONTO, add. Unto, Intinto.
ONTO, nel parlar farn. dicesi ancora per
Bastonato, Percosso, ma leggermenle.
PAJT ONTO, V. PAJT.
ONTO, s. m. Untume, Materia untuosa.
Sudiciume-; Catarzo; Roccia, Immonr
di/.i.i che sia sopra qualsivoglia cosa.
NUR NE L'ONTO, V. NUR.
ONZA ( colla z cruda ) s. f. Oncia, Peso. La
parie dodicesima della libbra.
ANDAR A ONZA A O.\ZA o CAMINR A ONZA , Andare a passo a passo ; bel bello ,
catellon catellone. V. FAR THE PASSI S'UN
UARELO, in PASSO.
UNDES'ONZB , D'undici ance-, dicesi Un
bastardo, rome quello che non nlo di
giusto no di legittimo matrimonio.
EL UAL VISN A CARI E ZL VA VIA A ONZE,

T. MAL.
ONZA, T. de' Costruttori , Onta, Lo
desso in Marineria parlandosi di nate, che
si dice in Architettura lo Spaccalo d' una
fabbrica.
OHZDA (colla z dolce) V. ONTDA.
ONZER (cella z dolce) v. Ugnere o Un
gere, Untare, Intridere.
ONZER ovv. ONZEH LE SPALK o *L CTJLO ,
Modo fig. e domestico, Dar le basse, flat
tere.
ONZER LE COSTE CON LA SOJTZA DB co*WOLER, V. SONZA.
ONZER EL DENTE , Ugneiv il grifo o il
dente, vale Mangiare; e pi particolar
mente Mangiar del buono O.VZERSB i
MUSTACHI, detto fig. vale Buscar aualche
cosa, s'intende per Mangiare.
ONXER LE RODE DEL CARO , dello fig.
Ugnere o Insaponar le carrucole; Ugner
le manicolla grascia di S. Giovanni lioccadoro, cio Corrompere altrui con dan.v
vi. V. BOCONDA.
ONZEASB I.B MAN, Fare a scalcinane,
Toccar le mani; il che pu avere un sen
so equivoco.
PAZIENZA ONZETI MA BISOGNA TOSSE det
to fig. Ci vuoldel buono e ci sar da ugnere, (li vuoi molta spesa, e molta fatica.
RASPIUE, xziMB , SLIME, V. AMV.U.
OPERA, s. Opera j Opra; Operazione.

D.A L' OPERA SE CONOSSB CHI L* HA TATA ,

U opera loda il maestro , cio La botila


ilei maestro si conosce dal!' opera.
OPEflX o OPERATO, add. Operato , Agg. di
Tela o Drappo lavorato R opera. Contra
rio di Scempio. Panni screziati si dico
no Quelli fatti u pi colori.
OPERANTE , s. m. T. Agr. Operaio; Operiere ; Giornaliere, Chi lavora * giornata.
OPERAR, v. Operare-; Oprare; Agire.
OPERAR DA, MATO , Dar nel matto; Ave
re it cervel topra la berretta; Giuocara
rulli, Operar senza ragione.
OPERAHI PER MACHIYA , Operarlo Fare
a stampa, Agire senz'applicazione.
OPERA DE E LASSA CHB TUTI i DIGA , Le
gala bene e lasciala trarre, dello iig. e
Tale Accomoda beae le cose e seguane che
pu.
OPER\TO, V. OPERA,
OPIO , s. m. albero, Oppio o Acero Oppiot
dello in Toscana CHIOPPO , LOPPO, LOP
PIO , STBCCHIO , TESTCCCHIS , e d.i Linneo
Acer campestre , Nasce quest'albero ne|
moBli o nelle selve, e si coltiva in molli
luoghi per appoggiarvi le viti. Il suo legno
e otlimo per fer calci da schioppo Un
bosco d' Aceri dicesi Aceraia.
OPNER j T. Opporre , Contrariare, Op
pugnare.

OPON1TR , s. m. Oppoiitare, L'avwrsario.


OPRESSIN, s. f. SaprafJacimnlo;Mrtijicatone ; Maltrattamento.; Ingiurie ,
ed inlendesi Ogni afflizione , qualunque
ella siasi, che soffre una persona sof-gr'11
dall'altra superiore senza riscatto o con
ingiustizia.
ORA, s. f. dello in T. Mar. Ampolletta,^
dice l' Oriuolo a polvere di misura d'un'ora che sta sospeso nel vascello.
ORA BHPSDA , Ora bruciata cio Sul
l'ora del mezzod , che anche dicesi All'al
ba de' tafani; Sferza dui sole o
Caldaia,

A ORA CHB VACO A CAIA; A OBA CHE FI-

irrssA TA FATURA, Fin che io vada a ca


ia, Fin che io finisca questo lavoro: cio
Durante il tempo eh* necessario per giu-gnere a casa, o per finire il lavoro.
ORA TI OHA MI, A vicenda ; Allernami-ntfj Alternatamente; Scambievolmen
te; A muta a muta.
DAR L'ORA, V. DAR.
ESSER l'tii i.t; CHE , Locai, f.mi. Estere
vcinissima a! parlo; Star li l per par*
torire Da questa locuzione PER LE OR*
si formata la voce PARAOR, V.
NB LB ORE CHE VE VAWZA , Nelle ore ru
bacchiate o A ore buscate e rubate, cioNe' momenti di libertN VEDO L'ORA eie. Mi fi fa F ora un
anno; Mi par ognora catto o mille di.
So CHE ORA CHE XE, (letto ID't. iSo C0mt?

va r affare; Capitco; Comprendo; Da nel


segno.
UNA o DO OROSSB oiiE , Un' ora grossa;
Due ore grette eie. vale Lunghe, o che pa
iono lunghe.
0A UNA COSSA ORA I* ALTRA , Or <]UCItO>

or quello; Tatara una cara ; talom T al


tra.
ORACOLO , s. m. Vocabolo che si usa da
noi f.mi. ne' seguenti o altrettali signilic;ili.
QCEL PUTBLO BL XE tj\ ORACOLO , Qlltl

fanciullo e una maraviglia, e s'intende


che da in. Imi di gran talento e d'una per
spicacia maggiore dell' eli sua Taiora
rien dello QUEL PIITELO BL XB m ORACO
LO DB BONT, e vuoi lire di' buono, gra
zioso ed assenniti*, die ita, un sennino
t. he incanta.
QUELA PDTA. LA XB i.v CASA UN ORACOLO,
e vale Brava e spedita nelle faccende donifitichr; che ha mani benedette.
ME LO TEGNO IN SALVO COME U.Y ORACO
LO , Me lo serbo come una rarit, un gio
itilo, o come una cosa peregrina o pre
ziosa.

PARLAR DA ORACOLO, Parlare con assen


natezza, giudizio, prudenza, maturit
Taiora indica Parlare in tuono d'im
portanza ; ovv. Parlar conciso ; ov. Par
lare- anfibologico, che non s'intende. '
EL &E CREDE un ORACOLO, Si stima un
oracolo, dicesi di Chi e amico della sua
opinione e i crede in lolle le congiuntu
re di far o dir meglio d'ogni ultra
*
OR^DA , . f. che quando piccola diceu
ORALA, Orata, Pesce ili mare conoscili*
i .--ini , detto prima da' Latini Aurata ,
poi ila L'uni. Sparii Auruius. La sua cniju saporitissima.
OHADA DE LA CORONA o GRADA VECHIA ,
chiamasi 1' Orata vecchia e ben grassa ,
poich ha fra gli occhi una prominenza
adiposa.
ORAMAI, avr. Oramai; Ormai' e Ornai\
Ora, Adesso, Al presente, OggimaU
ORAMAI i1 coH'inlei-rogalivo, iliccsi nel

ORE

ORE

ORO

parlar fam. per Cos pretto? A quest'ora?


( n AMAI L' VBITCDO? Cos presto ve
nuto? Con tanta sollecitudine venuto?
OR\NS (colla s aspra) Kanciato; Aran
ciato, Del color dell'arancio.
ORARIA , s. f. Voce di nuovo uso , delta in
forza di sust. Orario , Regolamento delle
ore, cio del tempo che g' Impiegali deb
bono slare ne' loro uftizii. Regolamenta
orario.
ORATE PRO ME. Maniera fam. rimasta
ci dal Lai ino, Pescar per s, detto fig.
cio Far le cose a suo uopo. Tirare o Re
car? acqua al suo mulino, Far il pro
prio solo inlerecse senza pensare alle con
venienze altrui.
ORAZIN, s. f. Orazione, Preghiera a Dio
ai Santi. Far Orazione; Star in orazio
ne. Si dice .anche Precazione e Depreca
zione, con questa differenza per che Pre
cazione vale Preghiera diretta al consegui
mento del bene, e Deprecazione, Preghie
ra che si fa per divertire il male o per ot
tener la remissione di qualche colpa.
Din BEN LE so GRAZIO.* , detto fam. e fig.
Mangiare a crepacorpo; Macinare a dut
fa!menti; Sparecchiare per otto, Man
giar mollo.
MASTEGR LE ORAZIN , V. MASTEGR e
PATBHNOSTRR.
FATI E BONE OPERE E MANCO ORAZ1.V ,
Adoprisi chi'vuoi che Dio Calati. Dice
Iddio , aiutati tu che f atutimb anch' io.
Porgi preghiere e voli pur te vuoi ; ma
fa ancora da te quel che tu puoi. Offre
suoi voti al del per lo pi in vano colui
che slassi colle mani in mano.

Abbarbaglio; Offuscamento della rista pef


soverchio lume - Caligine di vista , Spe
cie il' Infermiti che Tiene agli occhiAp
pannatoio o Pannarne, dicesi di Ci che
offusca la vita Disgregazione di visla
ale Offuscamento ile' raggi visuali cagio
nato da Inre o colori che feriscono.
ORBXZENE, V. ORBARIOLA.

A L'ORBA , Maniera avv. A chiut' ocelli;


Al buio; Da cieco; Ciecamente Per A
caso; A vanvera; Alla cieca; Alla balor
da Mi CERA A L'ORBA , Io non sapeva
nulla.
TRAR A L'ORBA, Tirare in arcata ; Da
re alla cieca; Andare o Essere al buio.
Ti XB u.v GRAN ORBO, Tu non vedresti
un bufolo o la bufala ntlla neve. Hai dato
la vista a tingere.
ORBN o ORBOLN ( A ) Posto avv. Ad
occhi chiusi; A caso ; A tentone o tento
ni FAR LE COSSE A ORB.V, Infilare gli
aghi al buio, Agire ali' avventura. V. in
ORBO.
.
ORCA , . f. Orca o Cajtidogla e Capido*
flio, Animale marino della classe dc'Cetacei, e del genere dei Delfini, dello da
1. 1 ii M. Delpiinus Orca. Questo il pi
grande e il pi vorace dei Delfini ; il suo
corpo ha una figura presso che ovale al
lungata. Sono vivipari, e s'accoppiano al
la maniera degli uomini.
ORCHESSA , s. f. che suona Femmina di
Orco, voce ani. la quale dicevasi per mol
leggio di Donna di sutura alla.
Disse il Varotari nella satira decima ,
L'ALTA CHIAME STANGA DA FILO, ORCHESSA.
ORCO, s. m. Orco; Trentamila; Trentavecchia ; Versiera, Chimera o Bestia im
maginaria.
L'HA VISTO L'ORCO, Egli ha vedutoli
lupo, si dice Quando uno affocalo. V.
Rodilo.
ORDENANZA, s. C Ordinanza , Schiera
di soldati posti in ordine , in fila.
Ordinanza, dicesi al Soldato che fa la
guardia interna o particolare d' un gene
rale o d' un ufliziale superiore.
ORDINANZA , voce forense nuovissima,
venutaci dai Francesi nel gi Governo ita
lico, e vale per Ordine, Ordinazione, Co
mando.
ORDEN\RIA, s. f. Ordinario, ci* Cosa
solita, consueta.
ANDAR A i/ ORDINAVA , Locuzione del
Governo ex Veneto , e valeva Essere dopo
la scadenza della contumacia rieletto ad
una tal carica; Essere nominato al (olito
Uffizio o Magistratura.
ORDENARITO add. Alquanto ordina
rio , dicesi per Agg. di Che che sia , cio
Non tanto ordinario , Non tanto vile o ti iviale.

ORBA. V. A L' ORBA.


ORBA , add. Orbalo ; Orbo ; Acciecato.
ORBA DAL CHIARO o DAL SOL , Abbacina
to ; Abbagliato.
iim,:\ DAL SCURO , Cecato.
Dicesi pure Cecato o Accecato da cu
pidigia o passione.
ORBAH , T. Accecare o Cccare, Privar del
la luce degli occhi Abbacinare ; Abf>agliare; Abbarbagliarti, Effello che fa mi
corpo luminoso quando ferisce gli occhi :
e dicesi anche delle cose morali.
ORBARSE DA LA PASSIO* , Accecarsi dal
la passione, dalla collera, Perdere il Intne degli occhi.
ORBAR QUALCUN, dello fig. Allucinar,
alcuno, Accecare e indurre a credere Cicilmentc. Presligiare, vale Ingannare con
false apparenze la vista altrui.
ORBAR i QUACIOTI e simili , Accecare ;
Abbacinare.
ORBAR LA CANOLA DB LA BOTA , V. CAMO
LA.
ORBAR COL SABIN IN TI orni , frase fur
besca de' Barcaiuoli , th vuoi dire Dar
ad intendere una cosa per F altra , Pren
dersi gabbo dell'altrui credulit.
ORBABJLA, s. f. Traveggole o Travveggole, da Travedere; Aver le traveggole ,
si dice di Chi in vedendo piglia una cosa
per l'altra e travede. Dicesi anche Aver
mangiato cicerchie Occhibagliolo o
4J>bagHigginc e Abburbagliamenlo o

ORBTO, add. Ciecolino, Giovinetto cie


co.
ORBTO , Pesce , V. in CIBVOLO.
ORBISGOLO , s. m. Salutante; Lotto;
Che lira poco di mira, Quegli ehc per sua
natui .1 non pu vedere le non le cose di
presso e guardando ristringe e aggrotta le
ciglia. Miope, dicesi Chi vede gli og
getti ricini distintamente ma confusamen
te i lontani.

ORBO, i. m. Orbo, Cieco.


DEBOTO ORBO , Cecoziente.
ORBO DA PILLA, dicesi da noi per esag(razione di Uno che sia estremamente cor
to di rista e quasi a guisa di quc' vecchi
miserabili che stavano accattando nelle
Chiese, seduli presso alla pila dell'acqua
anta.
ORBO D'UY OCHIO, Monocolo. Fu detto
dal Petrarca Losco.
ORBO D'AMI m , Cieco < amore o dalla
passione L'AM*. FA ORBI, Affezione
acceca ragione; cio L' amore fa alcune
Tolte travedere.
BAST* DA OBBI, V. BASTOPT.
Do ORBI CHE ZOGA A LE BASTONAI, EtSer

due ciechi che fanno alle bastonate, ti


dice di Due che contendono n sanno ci
che si dicono.
FAR COME i ORBI DA MILN, Far come
gli orbi di Milano o di Bologna. Far co
me la vecchia di Verona . un quattrino
a cominciare a cantare e due a finire.
I V TERA DB unni BEATO CUI GA VX OCBIO

.SOLO, In terra di ciechi bealo chi ha un


occhio o i-j, i ha un occhio un signore.
Proverbio. Ogni piccolafavilla al buio riuce.
Lo VEDARA iii ORBO, Lo vedrebbe Cimabue che aveva eli occhi di panno, o i tir
nacque cieco; vale, Cosa visibilissima e
pa lentissima.
LETERE ORBE, V. I. ETERA.
EL MENALORBO, V. MENALORBO.
DOPO CHE Et XE DEVB.VT ORBO , Dopo

r accecamento di tic.
NEGOZIO ORBO, Negoziane, Gran nego
zio, Negozio utileSPECHIO ORBO; Specchio abbacinalo,
Oscuralo.
No CO MINGA DA FAR CO UN ORBO, Non

avere ajar con orbi; Non aver a mangiar


i cavoli co' ciechi; Avere gli occhi nella
callaiola; Avere gli occhi a" Argo.
QUEL CHE CERCA L'ORBO, Volerne un ro
tolo, si dice per mostrar desiderio d'az
zuffarsi o di esporsi a qualche cimenlo.
Quello che appunto io voleva.
SENZA SOLDI L'ORBO NO cAiTA,Prov. che
vale, Per nulla non s' ha nulla ; Ci vo
gliono quattrini ; Stnza danaro non li
fa nulla.

380

ORDENARIO , add. Ordinario ; Consue


to; Solito.
Ordinario, si usa ancora da noi per R.
di Cosa vile o di poco conto QUESTA
LA XE ROBA ORDENARIA, OlieSta COSCI O

roa ordinaria , cio Comune o anche Vi


le.
D'ORDENAHIO, dello a modo avv. D' or
dinario o Ordinariamente; Comunemen
te.
STATURA ORDENARIA , V. STATURA.
ORDENRIO, i. m. Ordinario.
ORDBNABJO DB LB DOVE, // mese, il menstruo.

ORDEiSAZIN, s.f. Ordinazione; OrdineiN DBL *BDBGO , Ordinazione,

ORO
ORI
Sgo
cato di Rawedersi; Ritornareinse; DisORGANCN, s. m. Organa no e Orsoio,
Prescrizione , Hiceta o Riuu-dii preingan narsi ; Sgannarsi, Mular si d' opiSeta filta ed apparecchiala ia raauicrada
scrilti dal Medico.
nione.
poter
essere
messa
ta
opera.
VaR OEDENAZlN M ROBA O F*R DS LB
orlXr,v.
Cucin 1 gii amitu ra o la guarORiXgO,
Nome
d'un
vitla<rio
sulla
Brenrdbnazin , Commetteve ehe che sia o
niglorie, e s'intende di qualche reste.
ta, ebe si registra pel segnen te dettato.
Dar delle commitsioni , e son maniere
Vegn'to da Oriago? Lo stesso che Vb0RLIV0 , s. m. Lo stesso che Gluozia , V.
aarcaniili.
OnIu DAL MO.\ DO JTOVe , V. MoflttC
ORLO , s. m. Orlo e Fimbria , Est rem u
ORDENE, i. ra. Ordine Disposizwne ;
ORiXl, . m. T. dc'Bcccat. V. Tacio ml
dr'pauni cunta con alqoanto rimesso.
Regola; Mudo.
Orlo, dicesianche da noi per QualsivoBECKER in .
Online, dicesi per Maniera , Via
glis estremit.' Gamminarsuiorlo delpre i r'm l' ordene, teduto il bello o il punORGENE , s. f. o Origine, Origine, Prin
cipizia. V. Oro,
te; A un punto prte, CtMMW il ttmcipio, Derivaziop" . Cagioue, Metivo.
Orlo del bocl o j la bozza , Orlo o
po
No ' Pli' DE G.V EN
Origine de lb parole, Etimologa ,
TE , iVo/i o' pi cajo o va o ver#o di/r
Labbro.,
Derivazione de' vocaboli.
Orlo eb l'abtto , bemhe; Falda ; Or
nu/a Fa le cosse senxa ordbnb. In origbnb o Da l'origkne, drtro avv.
lo; Margine, L'eslrema parte del vestifalciare, Far tema riflesso; Correrla a
Originalmente ; Radicalmente.
mento e pe; mrtaf. vale L estrema parte
Correr in una cosa.
ORIGINXl, s. m. Originale; Autgrafo,
di che che sia.
Oedeme sb tempo, Turbine; S una ta;
La prima scritlura, pittura o cosa simile
Orlo db la , Bordo del/a cam
Temporale; Tempesta, dkesi di Venu imda cui vennero le copie. 11 sun contrario
pana. T. de' Gettatori , ed L' estremitpelaoso Xe vbg\;o su un cativo oei Apbgrafo, che vale Copia, esemplare.
dove percuote il battaglio.
mne , Sopravvenne o Insorse un gran
Originale o Matrice , presso i Notai
QRMESN , s. m. Ermellino o Armellinor
la Carta originalmente linn; ta dalle par
temporale*
Piccolo-aimale quadrupde bianchissimo,
Q LESTA UNA COBA CHE X A l' on
ti interessate.
Li cui non conosciamo che le pelli, le qua
Archetipo o Prototipo, dicesi Origi
del zonxo, e vale Esser in uso, infiore,
Ii -en ii ano nri tempi veneti a listare la
nale,
la
prima
forma,
modello
alia
di
cui
in voge.
resta patrizia nella meza stagione. V. Animitazione si fa qualche altracosa. V. Mo
Ben a l'obdenf, , Ben ves tilo ; In Linn
JIILN.
arnese; In buon ordine di vestitL
delo.
ORNO, s. m. Orniello comane e Orno, AloriginXl, add. Originale; Originario y.
Meteiisb a l'ordexb, Mettersi in as
bero nutissimo nelle campagne, che fu det
Che trae origine o nascinienlo.
setto, in punto, in arnese ; Rineavallarte da Linn. Fraxinus Ornus, ma da'SiOau
original,
diciamo
nietaf.
a
Coln
*islemalici moderni Ornus Europa. Soche riguardo a'suoi coslumi , abitudini ,
Un dbsordbnb cunza un ordene, Dal
miglia al Frassino, ma n' ni piccolo.
inclinazioni odiugeguo, manifesta un cadisordine nasce un ordine, oio Da un
Dali* orniello si raccoglie la Alarm
ratlere o umore singolare e suo proprio,,
male vnula un bone. Dtil disordine a
che lo distingue marcadamente dal
ORO ( coll' o largo ) s. m. Oro.
tean* le buone leggi.
Oro agro , T. degli Orefici, Oro aspro,
o dal!' ordinario degli altri uomini . e
0RD1ESSA , s. f. T. dis' Tessitori , Liccio,
oro indurate che ha preso dlia rigiper lo pi s' intende nel sign, di StravaCorto filo di cui servonsi i tessitori per al
gante: onde si dice per irrisione o per bel
dezza, e ch' soggetto a rompersi lavoranzare e abbastar le lila dell'ordito nel tcs.la.
D
iciamo
ancora
El
xe
un
oricinXl
e
srre.
Oro basso, Oro bianco, L' oro legatoqui in forza di sustantivo; ovv. L' UN to
RD1.MEMT0, *. m. Ordito, U eeso
in gran parte colt' argento.
mo original. T. Tomo.
insinue in suH'orditoio per lar ne la tela.
Oro ila, Oroflalo Gavetta, diceORINA, s. f. Orina e Urina.
ORDINANZXR, v. (colla z aspra ) Toce
si al Filo d'oro lirato ch' esce dalla prima
Orina sporca , Orina grossa, sedimen
nuova che. si usa negli fuii araministrafilicra.
tosa o con sedi mentifilosi.
tivr, ove ecrivesi Ordinanzars nel sign, di
Oro fin , Orofino ; A uro obrizzo o fi
Mal d' oiu.vt , lh> wo ia , dicesi in T.
Ordinre; Comandare.
ne; Oro di coppella o coppellato ; Oro di
Medico la Difucolla o Dolore nell' orinare
paragone, Si dice dell' Oro che ha la fidRDlOR , s. m. Orditoio, Specie d'aspo p
o 1' una e altro insieme Stranguria,
nezza di 2'. rarali Oro basso, dicesi
salo verticalmrotc, il quale serve a forma
chiamasi la Depravata nscila dcll orina
dell'Oro che ha la finezza di 10. , 12. , e
re le paiuole 1 ordito. V. Cassa da tesallora che si manda fuori a gocciolea goc1 f). cara ti. Al di sollo di dirci rarati non
riola; e quindi Stranguriare , Patire di
bri.
f
propria ni rule che un bigjione d'oro.
stranguria. Iscurla , dicesi finalmenteORDIORA, . f. Orditora , Quclla. donna
in , Oro o Argento in bagno,
la SopprcssioBe totale d'oriua. V. Retendie ordisce. Nel verbale inascolino direbDicesi quando il fuoco ha niesso quesli mcbeOrdiiore, ma qui per uso sono le Don
nbjc
talli iu istato di fluidit.
ORINXdA , s. f Ornata , Voce meno bas
ne che ordiscono.
in LASTBA , Oro battuto , Qucllo
ca di Piseiata che n il sinnimo.
ORDIRA, s. f. Orditura, Il distendere- e
ch' ridolto in foglie ininutissime.
niedere in ordine le fila in still' orditoio
ORINXl , s. m. Orinale Pisciatoio.
Oro Massuxo, Oro sodo; D'oro in oro;
[ per lbbricarne la lela il nastro.
Loco da orina li, Orinaliera, Cassa da
V oro schietto legitlimo, lntrndesi senOrdilo, s. m. Unione <li pi fili ilistrsi
porre gli orinali.
za alen na mescolanza.
perlungosul lelaiodilunghezza corrispnnLaori d' oro , Oreria ; Orara , Piu-coscORIOiNDO , add. Originario , Che nascc o
[ ilentc a quella che si vnol dare alla tria
trae origine.
d'oro
lavoralo.
alla pezza di panno o drappo ; e dicesi an
Libro d'oro, V. Libro.
ORIRE , verbo usato a Chioegia, ch' proche Opera ordita.
Meter d'oro, Indorare o Dorare.
pr. Yffaurire de'Latini, Trarre o AttiORSE, s. m. Qrejice; Orafo ArgentieNe tuto oro quel che lusb , La eagner acqua.
re o Argntalo, Qurllo che fn la.sellatni
stagna bella difuori e dentro ha la mu-Va a obirb , Va ad altignere. V. Traed allre mauifatlure d'oro il" argento gagna. Tullo cib che luce o riluoe o r/GAUR.O.
Argentatore, Qucllo la cui arte d> applisplende non oro. Ofrni ucciola non
ORISMA,
s.
m.
Aneurisma,
Malaltia,
che
car dell'argento in foglia Confia, Quefuoco. Pro, che vagiono , L'apparcnza
consiste
Lo
una
Gonfiezza
cagionata
da
digli che fa lavori niinuti colla Gamma d'una
snllo s ta to delle persone spesse volte inlatazione o segamento d' arteria.
lucerna.
fanna.
ORIZONTARSE, v. Assestarsi; RierdiOro , detto dn noi ia T. ili Giueoo , va
ORSA , s. f. Lafemmina elTOrefiee; che
narsi ; Acconeiarsi; Comporsi, Dar buon
voll' esempio di allre vori consimili cos)
le
il Palo de' danari.
ordine, Melier in assrtlo i proprii aflari.
Ibrmaie potrebbe dir Qrafa e Argentier
ORO
, . OL. Orpello ; C*AOrizontarsk, dicesi anche od siguili.

ORZ
r*!b, I 7<rap rintani le chianmi* <*me MI
ORTIGHR,*. tn. Orticketo, Luogo pOr cantorino A anche Oro brattine.
o il 'ortiche o Seminai., d'ortiche.
ORO ( con" o stretto ) s. m. Lemio , La par
OHTO , s. m. Orto, Specie di campo chite da basso o estrema de' vestimenti.
in cui si coltivano erbaggi per uso di
Orlo; Lentia; Margine; Falda; Spon
.
da, dicasi per Qnalsivoglia estremit o par
Fauri DE i' ORTO , Frutte ortensi .
Ortaglie vale Erbaggio che vi mangia
te estrema.
ORO DEL LETO , Proda o Predicela,
Ortaglia le Erbe che si coltivano nell'orto.
L'estremit del letto.
A.VDAS tir ORTO, Locuz. fan. e fig. l'(.
ORO DE LE PALPTEHB, NepiteUo; Wipifrliar vento o Prender vento; Arrenare;
tello , Orlo propr. ielle palpebre dell' oc
Impuntare; Rimanere a fecco, dictii dllo Smarrirsi in favellando Armeggia
chio.
A ORO VIA, Slittarlo Andar tuffar
re , si dice di Chi n-ll' a/ione o nel liscerse si confonde FA AXDU ite ORTO , C&lo , vale Rascntc 1' estremit STAB, iw
ORO, Star sulF orla , sul margine.
vare altrui di scherma, dello.-l vale Far
perdere il filo del discorso e dell'operare
OJIOB , s. m. Orrore, Spavento, Racca
ad -alcuno.
priccio, Ribrezzo.
OBR DB SCORO, Tenebrosit ;Teneire;
ORTOGRAFA, . f. Ortografia, Regola
di bene scrivere , cio di fare una retta
Caligine; Buio.
A vi'.n IJT OIH, Aver in orrore , in abscrittura ; e quindi Ortografizzare, Scr
vere con ortografia , servirsi delle regoli
bominazione; in abborrimento.
LA XB t,\ oiii: tlio'si talvolta, parlan
<lcll' ortografia.
do di Donna brutta, Ella un'orridez
FAL D'ORTOGRAFIA, Cacografia; e quin
za, un'orridit, un orrore; Ella i una
di Cacografizzare , Far gli errori d'orto
befana o te/a accia.
grafia.
Keografismo, dicesi la Maniera inusita
ORPIMENTO, s. m. Orpimento , Minera
ta di ortografizzare; e Neografo a Colai
le pesante , lucido , facile a rompersi , sul
che studievolmeute ortograizza in modo
fureo f. caustico, composto d'arsenio e di
inusitato.
zolfo. Trovasi nelle miniere di'rame. Esso
fornisce la Pittura d'un i vai issi mo gial
ORTOLAN, s. m. Ortolano, Lavoratore
d'orto. Vignaiuolo o Vignaio , dicesi
lo; ed un corrosivo violento.
il Coltivatore di vigna.
ORSETA , dicesi per ve*zi in Tece di OrInsalataio , si chiama Ondi., che ven
sola.
de
erbaggi ed insalale Trecca e Riven
ORSETO, s. ni. Orsacchino ; Orsacchio ;
dugliolo, Colui che rende erbe.
Orsacchiotto; Orscnl/o, Piccolo Orso.
ORTOL\!V, i. m. T. degli UccelUtori , OrORSO , s. m. Orto, Animale feroce notissi
taluno , Uccelletto dello da Lintieo Em~
mo, detto da Linneo Urius Arctos.
beriza ffortiilana, notissimo, che s' in
ORSO, detto per Agg. a Uomo, vale Sa
grassa ne 'serbatoi, ed barcone di mol
tiro; Burbero; Ruvido; Scorpione ; Ru
ti stima.
,
stico DEVUTTH onso, Insalvatichire;
ORTOLX DB noBfTAGVA , Ortolano nivaLambrutcarsi, Divenir selvaggio.
leo di montagna, detto nel Veronese OSBL
ORSG10, s. m. Orsoio e Organzino, L
ne LA NEVI e da Linn. Emberiza nivalis,
seta che si deve ordire.
che paninomi s' ingrassa, ed buonissi
mo a mangiare.
ORS (anticamente ORSJSO) In somma ;
Del resto.
O.iTOL.W ZALO , chiamasi da noi quelDicesi rurlio per Cosi pure; In olire.
l' Uccelletto che i Toscani licono Ztvolo
giallo e i Sistem. Passerjlavesccns o sia
ORTGIA, s. f. Orlale, Orlo grande. Se
JKmberiza Citrinella; che ha la lesta e il
il Luogo piantalo d'nlberi e d'ortaggi,
di sotto del corpo d'on bel giallo, i Can
difesi Verziere. V. OHTO.
oni e il dorso mischiati di rossastro e di
ORTENSIA, s. f. Ortensia, Nome d'una
bruno, e la coda e 1' ale nerastre. Egli
Pianta venuta dal Giappone, ora mollo
un po' pi grande della passera comune e
coltivata ne' nostri giardini. I Botanici la
la rassomiglia alquanto sul dorso.
chiamano Hortensia speciosa. Fa i fiori
in corimbo, che si cambiano di colore.
OnTOLy DE TniEsTE, Ortolano canto
re o Re degli ortolani, dicesi ail un gros
L'introduzione di quella bellissima pian
so uccello nero sul capo come a forma di
ta a Venezia si deve al nostro nobile Sig.
CoBtc Rizzo distinto calure di piante esocalotta che Io copre (MIO agli orecchi ; che
tiche.
canta assai dolcemente ma vive poco per
l'eccedente sua grassezza. Il Sig. Scopoli
RTESELO, s. i. Orticelh, Piccolo Or
lo ha nominato Emberiza Melanocephalo. Dicesi Ortieino, Quello spazio d'orto
la, Egli ottimo e saporito cibo, e si tro
che rileva dal piano li esso lungo il mu
va specialmente nella Dalmazia sui mon
ro che lo circonda ed rattenuto da nuti , ma ancora nelle vicinanze di Trieste,
ricciuolo.
donde trasse il nostro nome vernacolo.
ORTGA, . f. Ortica, dtta anche Mal
ORTOLHT , detto in lingua furbesca le*
erba , Erba nolistima che piuigc , distin
Barcaiuoli, vale il Pane, V. URTO.
ta '!.<' Botanici col nome Urtica. dioica.
ORZA (coll'o largo e la z aspra) s.f. T. MaORTICA, ald. Orticheggiato.
rn. Orza, Quella corda che si lega nel ca
ORTIGAR , v. Orticheggiare, Fu HOT colpo dell'antenna nel naviglio da inaii sini
l' ortica.
stra j rd anche 11 fianco d'un vascello a

OSE
IJF

sinistra quando m.i siamo colla fac


cia verso la prua.
AWDR A L'ORZA, Andar a orza, vale
A nave sbandata , a sinistra CAB<JAB
'ORZA, V. CARGAB.
Orza Ila banda; Esser ali' orza ; Or
za quanto leva ; Non pi a orza eie. Tut
ti termini di comando marinaresco.
AMD.XR A L'ORZA, Locnz. fam. Trabal
lare o Barcollare, L'ondeggiare di chi
non pu sostenersi in piedi per ubbriachezza.
ORZAR (colla z dolce) v. Battere; Basto
nare; Chioccare, Dare altrui le busse. Dar
le fruste ; Zombare ; Toccare a civetta.;
"Sonare; Mozzicare.
Orzare ( cella z dolce ) anche T. Mrineresco e vale Andare a orza. V. OBZA.
ORZO (coll'o serrato e la z dolce ) s. m.
Orzo, Biada nota, la cui Pianta leti
da Linneo Hurdeum vulvare.
o
Orzo tedesco una Variet dell'Orzo
volgare, che ha i semi senza scorza e che i
Bolanici appellano Hordeum vulgare varietas cadeste.
DAR t' o*zo , detto fam. Dar le frutte.
Battere. V. ORZ.AB.
OSADA (colla s rude) s. f. Grido; Grida
ta , Rumor di grida.
OSAR , v. Sodare. Dare una vote ad alcan per chiamarlo forte.
OSAZZA , s. Vociacela , Cattiva voce.
OSCURO, add. Oscure; Tenebrosa, T.
Scinto.
ESSER A t' OSCURO , detto fig. V. in Scw
fin.

OSE o VOSE, g. f. (Anticam. BOSB) /Ve e


Boce.
BOJTA o CATJVA VOSE , Bella o Cattiva
od Ingrato, voce foce granita , Ouela eh ' massiccia ed ha for/sa Buona o
Cattiva voce, vai per Concetto o Public*
opinione.
^ OB DA BTcejraA, Foce da bigoncio, e
t'intende Piena, forte, sonora, com'rra
per lo pi quella degli Avvocati o diali
cfce arrogavano dal bigoncio per esser sen
tili dalla mollitudine.
Os* FATA , foce matura, Ben formata.
OSE GROSSA DA oxo , Foce ma.trhil,-
Voce quadrala.
OSE FORTE, foce piena,forte, gagliar
da, sonora.
OSE PIGOLA , Foce sommessa , debile ,
rimessa, bassa, languida, umile , sot
tile.
Oss FIJA , foce affinila o affocata.
OSE STILANTE o CHE CICA , foce stridu
la o stridente o Foce di strigolo o di gat
to scorticato } Voce strangolata , Sover
chiamente acuta e sottile e sforza lamento
alla ; che fa strido. V. GWCA.
OSE o VOSE SFBSA , foce di cornacchia
o Vociacela, vale Voce moderata od in
grata AVER LA OSE SFBSA , Aver la voce
chioccia; Crocchiare, come fa la chioc
cia o com' il suono delle pentole fesse ;
e quesla la vece per lo pi de'gibbosi.'
OSE BRONZINA o ABZBivTiivA , foce ar
gentina che anche dicrti Juon metallo di
voce; ed Quella chiara, granita, alla so

OSE
nera e penetrativa , che hanno alcune per
sone.
OsB DB ASBNO NO PASSA O NO VA IN CIE-

10 , Raglio d' asino non arriva mai in


Cielo, Le preghiere degli sciocchi o indi
screti nou sono udite.
0E DE POPOLO , OSE DE DlO , Dello talli.

Voce o Boce del popolo, voce del Signo


re. E' non si grida mai al lupo eh' e' non
tia in paese o ch'ei non sia lupo o can
bigio, Prov. usitalissimo e vale, Non si di
ce mai pubblicamente una cosa d'uno ch'el
la nen sia vera o presso che vera.
OSE, in T. del Governo Veneto, valeva
per Impieghi vacanti i> sia Nomine afar
ti, ed inlcudevasi nelle cariche cosi Icmporarie come a vita ch'erano elelle dal
Maggior Consiglio e soslenule da' patrizii.
Quindi eravi un Segretario alte voci che.
teneva conto del cominciiire e del finire di
tutte le Magistrature, per proporre a suo
tempo le nuove elezioni; la quale propo
sizione si bociava,cio si pubblicava anti
cipatamente nel dello Maggior Consiglio.
CASCAR IE OSE DE QUARANTA, Accalcare
la nomina o elezione d' un Quaranta ,
cio d'un Giudice di Quarantia.
TIRAR su LE OSE, Anticipare reiezione
o la nomina, Fare che 1' eli-zinne di qual
che Uffizio fosse anticipata di tempo
Tm'u: zo LA OSE, valeva il Contrario, cio
Posticipare il tempo della nomina.
Do OSE DB QUARANTA, Due nomine di
quaranta, Due posti vacui da rimpiazzar
li alle Quaranlie.
ALZARLA OSE, G ridare ;Sgridare;Stiacciare come un picchio Strangolarsi^
Alzar la voce sforzatamente.
A TOSE, Modo avv. Vocalmente; A vo
ce, Colla parola.
CoPR LA OSE O LA VOSE, V. CoPR.

CORBR VOSB, Andar grido; And+r vo


ce; Esser fama.
ANDAR DA PER TUTO LE OSE, Spandersi
da per tutto la voA, la fama.
AVER LE OSE B NO AVER LE .VOSE , Aver
le voci e un altro le noci, vale Aver la co
sa in parole, in voce, in nome, ed allri
in effetto; e dicesi per esempio, Quando
si crede che alcuno abbia conseguilo un
uffzio un beneficio o simile alla ventura,
11 quale di vero toccato 'ad un altro. Ov
vero in quest'altro significato, Aver il vi
tupero e la pubblica disapprovazione lenza profitto UNO GA i. E NOSB B i.' ALTRO
LE OSE , Uno leva o scova la lepre e un al
tro (a piglia , Prov. che si dice quando al
cuno dura fatica in qualche cosa e un al
tro ne ha il merito .-limile ali' allro, Uno
fa i miracoli e un -altro ha la cera.
A VKR OSE O VOSE IN CAPITOLO , Aver VO-

ce in capitolo , dicesi Cg. di Chi abbia cre


dilo tra suoi colleghi e simili ; E dicesi al
contrario di Chi non slimalo , Egli non
ha voce in capitolo.
DAR UNA OSE A QUALcb.v , Baciare alcu
no, Chiamarlo forle, Chiamare alcuno.
PBB VOSE, Perfama; Per udito, A quan
to diceii.
PER VOSE D'ALTRI, Per detto o voce al
trui.
VABJXR LA OSE , Arzigogolare la voce ,
vale Variarla in pi modi, cantando.

OSE
OSLA (coll'e larga) s. f. Cos chiamar,
si una specie di Medaglia d* argento del
valore di lire tre e soldi diciollo Veneti ,
che sotto la Repubblica era qui battuta
ogni anno in dicembre , a cura del MAGI
STRATO DB LB HAsb.v VBCHiB, e dispensata
dal Doge nel giorno di S. Barbara (V. BARBAHLA) a tutti i patrizii che aveano voto
nel Maggior Consiglio. I Dogi antichi go
devano l'usufrutto delle valli maremmane
ili Marano, piccola fortezza del basso Frin
ii, ma dovevano regalare ad ogni patrizio
in dicembre cinque uccelli palustri, det
ti volgarmente OSLB SALVADEGHB DAI PIE
BOSSI, e ci per decreto del Maggior Con
siglio del 12-ja. In seguito per ovviare le
querele de* malcontenti , fu stabilito che a
tulli indistintamente fosse dato un urcel10 magro ed uno grasso (dal che il nostro
dettalo che ancora sussiste, U.v GRASSO E
\K MAGRO COME i OSEI DA MAR\N , Come i
folli di mercato , un buono e un cattivo.
Ma con a-llro decreto 28. Giugno lili,
sotto il Doge Antonio Grimani, fu stabi
lito he il donativo delle Osele si convertisse in quello d'una Moneta, che fu quin
di delta volgarmente OSLA, del valore di
Mezza RBDONDA , e che continu senza
interruzione sino al termine della Repub
blica. Questa medaglia portava un gerogli
fico ed un motto latino, per lo pi allusi
vi alle circostanze politiche del tempo, col
nome del Doge, coli' anno del suo ducato,
coli' era comune e cen quella talvolta ab
urbe condita. La prima del Grimani eb
be il motto lustitia et pax osculata- sani;
l'ultima del Doge Lodovico Manin , nel
l'anno 1796, Mairi amanti amantesjlii, e dall'altra faccia Ludovici Manin
Principii Munus, Anno Vili Trova
li un' altra Medaglia stampala senza mil
lesimo, sotto il suddetto Doge Cn inumi ,
col molto Munus datar nobilibut venetis , e ernie-s che questa fosse la prima
stata donata in vece degli uccelli o stata
fatta in poco numero per saggio.
A Mi-In- la Comunit di Murano godeva
11 privilegio di farsi a proprie spese conia
re ogni anno nello stesso tempo un'Osella
umili-, ch'era poi regalata al Doge e ad
altri patrizii di Uffizio distinto.
L'Osella d'oro che battevasi ogni anno,
era del valore di Lire 88. Veneto, cio di
quattro zecchini.
OSLA, add. Uccellato, cio Gabbato,
Burlalo,
OSEL\DA , s. f. Uccellagione ; Uccellamento ; Uccellaia , Luogo dove si uccella.
Ragnaia, dicesi la Siepe artefatta ad
uso d'uccellare.
OSELADR,.. m. Uccellatore, Quello che
piglia gli uccelli.
Dello fig. Gabbatore , Chi cerca e pro
cura alcuna cosa indircltamcnle e con in
ganno.
Uccellatrce
, dicesi alla Femmina.
i
OSELAME , i. m. Uccellante, Quantit
d' uccelli.
OSELANDA, i. f. Uccellaia; Uccellatura;
Frasconaia , Luogo proprio per pigliar
uccelli.

oso
OSELAR, v. Uccellare, Tendere iusidie
agli uccelli per prendergli Zimbellare,
dicesi Allettar gli uccelli col zimbello.
OSELH A ZOBTA, Uccellare a civetta i
Far il chiurlo o la jittierella.
OSELAB QDAtcbif , detto fig. Tendere in
sidie ad alcuno; Trappolare; Civettare^
Uccellare; Zimbellare, dicesi delle Don
ne che vanamente amoreggiano Ade
scare, Invitare e Tirar uno alle sue voglie
con lusinghe e con inganni In altro signif. Solare, Adulare alcuno per guada
gnare.
OSBLAB QUALCOSSA, Uccellare a qualche
cosa i Calarsi a una cosa, Volgervi l'ani
mo.
( )..,-. i.Vn A PEZZI GROSSI , Non uccellare
a pispole.
OsnAii tur ZOVENE, Uccellare alcuno a
marito , dicesi d' una fanciulla , che mo
stra desiderio di voler maritarsi con quel
tale.
OSELAZZO, s. m. Uccellacelo; Uccellane.
OSELETN , s. m. Uccellinuzzo, Piccolis
simo uccello. Uccelli nuzzaccio peggior.
di Uccelliuuzzo.
OSELTO,. m. Uccelletto; Uccellettino;
Uccellino ; Augellino, Piccolo uccello.
OSELBTO DE MIO, Guascherino; Monn in n: Uccello novellino; Nidiace.
OSELIRA, i. f. Uccelliera, Serraglio d'occelli, Luogo dove a conservano vivi gli uc
celli.
OSELN, . m. Augelli.
OSELO, s. m. Uccello; Augello.

OsELI DB PASSACI , Uccelli d pOttO O

passeggieri, li dicono Quelli che passano


in certe detcrminate stagioni.
OSELO DB RECHIAMO , Uccello cantaiuolo o cantatolo.
OSELO DB LA MADONA , V. PIOMBA.
FAME DA TUTI i OSEI , MA DA etico NO,
V. Ceco.
I \ ; F.'i.vXn AI OSBLI , Conciare gli uccel
li, proprio 1' Addomesticare e ammae
strare che facciasi di uccelli di rapina.
MBTER i OSBLI IN Min . V. MUA.
.Mo vi'AiiM. DEI OSELI , Calcare , dicesi
del Congiungersi degli uccelli.
Turi i OSEI CONOSSE EL GRAN , V. GRAN.
OGNI OSELO AMA Et so NIDO, Tristo a
queir uccello che nasce in cattiva valle ,
Prov. che vale Che l'amor del luogo dove
si nasce, ancorch vi si stia male, non ne
lascia partire per migliorar condizione.
Ad ognuno piace il suo bench malvagio
ed infelice paese.
OSELN , s. m. Uccellane ; Uccellacelo.
OSELTO , s. m. Uccelletto.
f
OSTA, s. f. Macina e Vocino; Vocerellina di zanzara, Piccola voce.
OSGUALDO o SGUALDO, Osualdo, Nome
proprio di Uomo.
OSMARIN , s. m. Rosmarino e Ramerino,
Frutice aromatico nostrale,, detto da Linneo Resmarinus officinali!. Il suo fiore
chiamasi Cacri.
OSNA, . f. Vociane, accr. di Voce.
OSSO , Lo stesso che Esoso, V.

oss

OST

OSPE\L, . m. Spedale e Ospedale , Luo


go pio che raccelta g' infermi per carit
OSPBL DE POVERI, Conservatorio , di
ce! al Luogo di ricovero per poveri e propr. per donne e fanciulli Orfanotrofio
a il Luogo pio che per carit raccetta gli
orfani. Quattro erano in Venezia a' tempi
della Repubblica gli Ospitali o sia Orfanoirofii ne quali si custodivano le fanciulle
ch'erano anche educai- nella musica'isti-ijnii'nlale e vocale-, cio la Piet, i Mendi
canti, l' Ospitatilo e g' Incurabili. V. 0STIZO.
OsPXL DEI VIANDANTI, V. OSPIZIO.

OIPEAL MILITAR, Ospedale militare, si


dice il Luogo assegnato al ricovero de'Soldali feriti o ammalali Oli Ospedali vo
lanti sono detti Ambulanze.
PHIR DE L'OSPEL, Spedalin^o e Spe
daliere Astante diceii 1' Assistente o
Servo di spettale , detto altrimenti Pap
pino, dal portar agli infermi le pappe.
OSPBL, detto per Agg. a uomo , Infer
miccio; Pien di magagne. Aver pi ma
li che il cavalla della carretta, si dice di
Chi abbia addosso molle mascalce e doglie.
OSPEALTO , . m. Spedaletto e Speda
lino, Piccolo Spedale.
OSSARSE, v. Osare:, Ardire, Aver ardi
mento, coraggio, che anche dicesi Atten
tarsi.
No ME osso , Non oso ; Non ardisco ;
Non ho cuore; Non m'attento.
OSSERVAR, v. Osservare; Appostare,
nel -<- di JVulare , Guardare.
Osssav co 'L DORME, Appostale quan
do egli dorme.
OSSETO, s. m. Ossello; Officino; Osseredo, Piccolo osso.
OSSETO DEI FRUTI , Gocciolino ; Noccioletto , dicesi dell'Ossetlo che si genera nel
le ciliege e simili frutte.
ANDAR A OSSETI . Maniera fam. Andar
a Scio, in rovina, in malora, in brodet
to, a gambe levate.
OSSI o CORBAME, s. in. Catriosso, Ossatu
ra delle coste de' polli spogliata della car
ne.
OSSO, s. m. Osso.
OSSO DE LA GAMBA , FuSolo; Focile

Tibia dicesi il maggiore, Fibula il mino


re.
Osso DE LA SPALA, Scapitici, La palet
ta della spalla.
Osso DEL BRAZZO, Focile del braccio, II
.maggiore diceti Ulna e il minore Radio.
Osso DEL COLO , Catena del collo, dice
si degli Ossi che collegano il collo, che
^)i propr. ci chiama Nodo del collo. SI
potentemente il percosse che Jaccandofli la catena del collo, tantosto rendette
anima.
Osso DEL FIANCO, Ischio C Scio, Osso

con cui I osso della coscia nella sua estre


mit superiore fa l'articolazione. V. SuTICA.
Ossi DE BALENA, V. BALENA.

Osso DEI FRUTI , Nocciolo e anche Os40 , Quello che si genera in alcune frutte.
Osso DESUJC, '''*" discuoiato, dicesi

5o

a Quello uscito dall'novolo o incassatura.


Osso POH A DB LOGO, Lussazione, Slo
gamento d'un osso.
Osso DCRO DA ROSEGR, detto fig. vale
Impresa di riuscita diffcile o pericolosa
EL GA PUR LE MAN UN OSSO DURO DA Iio-

3BGR , /'_': ha tolto a rodere un osso du


ro , Egli ha pigliato a fare una cosa diffi
cile ; E vuoi dire ancora, Egli ha che fa
re eoo persona polente con cui difficilmen
te riuscir.
Osso PIE* >t MEOLA , Cannella , Osso
pieno di midollo, eh' attaccato alla pol
pa delia coscia e della spalla.
Osso SACRO , Osso sacro , detto dagli
Anatomici Codione e Codrione ed anche
Coccige o Uropigio, Ossicino cartilaginosu rhe forma l'estremit delle reni appun
to supra il sesso, pi apparentemente ne
gli uccelli che negli uomini.
CAVIT o INCASSADURA NEI ossi, Bosso
lo; Concavit, Delle quali entrano gli uovoli o capi delle ossa. V. INCASSAURA.
BlAA'CO DE LE NOSELE DEI OSSI , V. JJAXCO.

AVA EL 7.1. i. 'i IN TI ossi, V. Zoco.


CAVAR i ossi DAI FUUTI, Snocciolare le
frutta.
DBVBJTTB osso, Ossificarti o fnossire,
Formarli in osso, e quindi Ossificato e
Ossificazione e Inossito.
ECSEX DB ossi GROSSI, Esser ossoso e ot.<,'('>, Fornito di grande ossa.
FAR u L' osso , detto fig. Fare callo o
il callo, Assuefarsi anche a ci che nuoce
e dispiace.
l.i.ssA.'isp. DA L'OSSO, V. LASSAR.

OST
OSTAR1ANTE , . m. Frequentatore d" osterie, evale in conseguenza, Ubbriaconc,
Gran bevitore. V. BEVAGIYO e FRAGIOTO.
OSTAR1AZZA , V. OSTARA.
OSTENTAR, v. Ostentare, Far ostenta
rione o mostra di che che sia. Senneggiare, Far pompa di senno.
OSTBVTR, dicesi pure da alcuni idioti
in vece di SOSTENTAR , nel cign. cio di
Resistere; Ostinarsi, Sostenere un' opi
nione.
OSTENTAZIIV , s. f. Ostentazione; Ostentamente, Fasto, Ambiziosa dimostra
zione.
OSTBNTAZIN , dicesi talvolta nel parlar
pi triviale per Caparbiet; Ostinazione.
OSTIIUDN,add. Ostinatello; Os tinotetto.
OST1NARSE, v. Ostinarsi; Incaparbirei
Incapare ; Incaponire ; Ingrossare
Perfidiare o Stare in sulla perfdia, va
le Ostinarsi pertinacemente.
OSTINAZIN , i. f. Ostinazione; Capo~
naggine ; Caponera ; Caparbiera s
Capono voglia.
CAVAR L' OSTI v z ii\ A oUAtcAm, Scapo
nire alcuno E parlando d' un ragazzo,
Sparire o Sgarare un fanciullo, che vuoi
dire Batterlo e fargli deporre il suo ca
priccio.
OSTINAZIN DA MULO, Mulaggine, det
ta fig. per Caparbicra.
OSTO, s. m. Oste; Ostiere; Ostiere ; Ta
verniere ; Tavernaio.
FAR KI. CO.VTO SENZA L'OSTO , V. CONTO.
Cui FA 'L CONTO SENZA L* OSTO LO FA DO

OSSI SPOLPAI O SCARNAI, O.f.\tl SCUSSt O

scarnate, Pure ossa senza carne.


METTER UN osso A so LOGO , taccone/a
re un osso o Riporre un osso, vale Rimet
terlo al suo luogo , Raggiustarlo Det
to fig. METER i ossi A so SEG.VO o A so LO
CO , Racconciare le ossa, vale Racconciar
un affare ch'era p.'ima sciolto.
PELB F. ossi, V. PELB.
TuTO SE GIUSTA VIA DB L' OSSO DEL CO-

la , V. COLO.
TUTI i ossi TORNA A so LOGO , In cen anni e cento mesi torna f acqua a' suoi
paesi, Prov. che dinota la continua rivo
luzione delle cose.
ZOGB AI osai, V. ZOGR.
OSSOCOLO, i. m. Cos chiamasi una spe
cie di Salsiccione che mangiasi crudo a
folle, fatto di carne porcina tratta dal col
lo dell' animale.
OSSODRO, s. m. Voce ani. mn tuttavia
parlata da qualche idiota per Dorsoduro,
uno de'Seslicri in che divisa la (lill no
stra. V. SESTIR.
OSSOV, s. m. Ossacelo, Osso grande.
AVROSSONI, Esser ossuta e ossoso cio
Con ossa grosse.
OSTARIA , s. f. Osteria ; Taverna , Luo
go dove si vend- vino, si mangia e s' al
loggia.
OSTARADA LADRI, Osteria da maltem
po , Osteria da confinarvi assassini.
ANDAR FORA DE L'OSTABA, Stavernare,
Voce bassa , e vale Uscire dell' osteria.

VOLTE, V. CONTO.
DAR FBN A L' OSTO , V. Fsw.
DOMANDAR A L'OSTO SB 'L GA Ben VIN ,
Dimandar alT oste s' egli ha buon vino,
Prov. e la significazione il Domandar co
sa che la sappi di certo che il domanda
to risponder a favor sue, quantunque e*
non sia per dire il vero.
PAGAR EL CONTO A L'OSTO, Pagar la spe
sa o lo scotto air oste , che anche dicesi
Accordar roste.
QUANDO L' OSTO XE su LA PORTA ?.i, FA
POCHE FACENDE , /> nivrt i-lill , marinaro
scapolo, cio libero; E dicesi d'ogni Ar
ti-lire che stia ozioso.
OSTRAL\DA, s. f. T. Mar. Furia d'au
stro, cio Disordine di mare prodotto dal
l'impeto di colai vento.
STREGA, s. f. Ostrica, ITerminc com
plessivo di molte specie di conchiglie bi
valvi del genere dell' Ostrea di Linnee ,
ma che fra noi s'intende la sola specie det
ta appunto da Linueo Ostrea edulis. Con
chiglia notissima e frcqucnlissima, ed
cibo ricercato.
OsTREGHB CO TANTO DE CALO, V. CALO.

QUEL DA L'OSTREGHE, V. OSTREGHBR.


OSTREGA, Voce fam. e detta C{j. Ostri
ca e Ciabattino, si dice Uno sputo catar
roso. Sputare un ciabattino o U' ostrica.
fuori un ciabattino.
OSTREGA DE MAR , s. f. T. de' Pescai,
Ostrica marina, La stessa specie dell' 0strea edulis, quando sia pigliata in mare,
dove ala aderente a corpi duri.

394
OTA.
OSTREGA DE SASSO , s. f. T. de* .
Variel dell' Ostrea edulis , che si trora
adrente alle piclre, s nel che nel
Jilorale dlie lagune.
Ostriche di carena, chianiansi da' Ma
rinai que'Niechi che ei trovano adcrenli
aila carena dellc navi che sone state lan
gamente in acgua.
ostregar , . Voce fam. Sornacckiare
Sornacare, Sputar umor catarroso.
OSTREGXRO Ostreghr, S. in. delta
ancora Cazza da otuighi, T. de' Pese.
Cucchiaia , Rete di filo canapino grosso
assai forte, a maglieJarghc, rmala d'una
lama pesante di trro fatla a semicerchio,
a foggia di sarchio, la quale calata nel fon
do de canali della laguna , viene strascinata e raccoglie lutte le ostriche nelle quali
e'incontra, non meno che qualchc pesce,
come rombi,passerine e simili che riposaiio sul fondo.
OSTREGHR, s. m. Ostricaio , Colui che
pesca o ende ostriche.
OSTREGHTA DEL DURO, s. t T.de'
Pese. Oslrichetta , Specie di Conchiglia
bivalve di mare che appartiens al genere
delle , chiamata da Lintieo Cama
Gryphoides. Essa ha per carallere la figu
ra rotondata con punte, e una valva pi
piaa delF altra. ala sempre adrenle con
una delle valve a corpi duri.
0STREGH1NI, s. ro. Termine colleltivo
con cui i nostri Pescatori intendono tan
to le piccole Ostriche della specie Ostrea
edulis che stanno aderenli ai sassi ed ai
legni, quanlo le altre due specie te Ostrea exalbida, Linn, e Ostrea foli
cea, Renier. Le quali son variamente eolorite e di diversa forma nelle squame e
nelle valve dell' Ostrea edulis.
OSTREGNA, s. f. Ostricone, Ostrica
grande.
OSTRO, s. . o Da l' ostro, Austro; Ostro Sud, Vento che spira da mezzodl.
OSTRO -GARBN o Garbn- zoso, AustroGarbino; Sud-Ovest-Sud, Vento di Garbino verso Ostro.
OTAGEN-AR10, add. Ottuagenario, D*ottant'anni,

OVA
OTNGOLO, t. m. Allargatoio, T. degfi
Oriolai. Specie di brocea d' acciaio temp
ralo , (ti cui gli Oriolai si servono ad allargare i buchi.
ANTASETE, Ottanzette, Nome num
rale di olanla e selle.
DTAVN, s. m. Ottavina, Soria di piccola Spinclla Flautino, Specie di Slrumento da fiato notissimo.
Ottavino, chianasi il Pezzo del Corno
da caceta a cui s' alicea l'imboccatura e
serve a cangiar il luono den* islrumenle.
OTAZIN , forse verbale del barb. Optari,
vale Avanzamenlo , ed mlendcsi Avanzarsi a grado maggiore o pi utile d' im.piego per la iuancanza d'un anziano. Vedasi il Dizionario delle voci barbariche del
Du Gange alla voce Optari.
OTLA,s.f. T. de' Pese, valligiani. Ricinto di cannuece nella cngolaria , ove faesi
ceacorrere il pesce per prenderlo pi f
cilmente.
OTEN UDO Ghb SOJT MOLTO OTEXDO
TBXUDO , Le son moli obbligato ; Mi pro
testo obbligato o gratissimo. Le ne so gra
do.
OTIMINA , s. f. Cos chiamasi una Giuocala di otto numeri legali al lotto.
OTIMO , add. Maggiore , o Maggiorenne,
dicesi da' Legisli Colui il quale ha via
idnea per manrggiare le cose sue , com'
quella degli anni ventiqualtro sccondo la
presente nostra legge. V. Et.
Farse crear otimo , Farsi dichiarar
maggiore,'\\ ches'oltiene dal Tribunal ci
vile anche prima dell'et legale ordinaria.
OTNTICO, add. Voce triviale, Autenti
co, cio Vero, genuino.
OTO Ajrcoo oto, Domax oto, Oggi a
otto; Domani a otto , ci* Da qui a olto
giorni, Da qui a nove. V. Daoto.
OTOMIA, s. Voce triviale, Aaatomia.
OTN, V. Latojt.
OVDO, add. Ovalo ; Ovale ; Rislondo ,
Che ha la figura dcH'novo.
ovXta , s. f. Ovatta. Feltro di colonc, che
serve invern di nobilissimo snppanno,
che si mette tra il panno e la fodera degli

OZI
abii pecialmcnte donneschi , per teeer
calcio.
OVATX, add. Feltratoo Fornito d' ovatta,
Dicesi d' aleon vesti donnesche che son
fornite d' ovatta.
OVAtXr , v. Feltrare; Muir Fornirt a" ovatta ; ch' un Feltro di cotone, che
serve per mettent nelle bide tra il panno
e la fodera de'vestimenli donneschi.
OVERT OR, Sv m. Voce Francese, Apertu
ra, Sinfona da cui si dia principio al dratnma nel teatro.
OVOLI, s. m. T. d' Architellura , Baccelletti, ftlcmbri degli ornamenli fatti in for
ma di baccelli delle fave o akri simili.
0VRIR1, s. m. T. della Zecca , Ricuocitori, Lavoranli o Artefici della Zecca che
hanno l'ispezione di ricuoeere i pezzi da
monetarsi.
oziar Oziosa , Stare in ozio ; Far
ozioso. V. Ozio.
OZIO, s. m. Otio, Stalo degV infingardi,
che dicesi anche Oziosita; Pigrizia; Ac
ridio; Sciopero; Scioperaggine , Vita
oziosa.
Star ix ozio , Stare ozioso ; Star col
le mani alla cinlola; Stare a gratta il
culo.
L'ozio x *x PARE DE tuti i vizi , Chi
mal siede mai pensa, Prov. L'ozio la
sentina d'ogni mal pensiero.
OZIOSO, add. Ozioso, che non fa nulla.
Ozibso barx a sosbto , Scioperato ;
Seioperone; Scioperatonaccio ; aeghitloso; Inngardo ; Perlone ; Sfaccendato;
Frustamaltoni; Perdigiorno; Perdigiornata; Che sta colle mani in mano , col
le mani a cintola.
Ozioso e chiacoiox, Pancacciere, Chi
frquenta la pancaccia,cio i luoghi pubblici per ciarlarc ; Che acculatta le panche.
Fal ' onoso i! piazza, Appostar le allodde. Si dice figur. di Chi spende il lem
po in codiare gli andamenli altrui,e dice
si degli scioperatiedc'perdigiorno Star
a dormir o Dormir, vagliono fig. Essere
ozioso.
ozioso, Oziosetto.

I>AC

PAC
T, V.P.
PACA , s. f. Pacca, voce bassa , Percossa.
DAR DE LE PACHE, Dar le busse, lenespole, le pesche, le bastonale, le pacche
o le frutte. V. OBZR e BASTONAR.
PACA IN TESA, Cim1>ottolo,Col[>o; o quin
di Cimbottolare o Dar un cimbottolo, Ta
glione Caliere in terra , che anche si dice
Far un tombolo.
TOR su LE PACHE, Rilevar delle pacche;
Buscare delleferite, Esser bastonalo o fe
rito.
PACA , dicesi ancora nel sign. di Super
bia ; Vanagloria; Orgoglio VB LA
so PACA , Aver delf orgoglio EL GA UWA
GKA> PACA, gl estremamente superio; Ha una superbia insultante. V, l'im. TENDER.
TRA GNACHB E PACHE, V. (j.Vll.lfR.

PACAGNEZZO , s. m. T. del Conlado Ter


so Chioggia , Baccano, Cicaleccio. V. CiGA LEZZO.
PACAGNSO, . m. Uccello, V. MowrX*
PACE, s. C T. di giuoco, Pace, dicesi in
sign. di Palla.
SEJCO PACE o FBMO PACB, Far pace o la
pace; Pattare; Esser f,attao pace o del
fari V. PAJE.
PACNZIA, V. PACIEWZA.
PACHE A, s. f. T. Mar. Mttcctera, Cal
ma di mare spianalo e smaccnlissimo. Fu
dello ancora Acquistalo. V. BOVZZA.
Dello figur. ed approprialo a Uotflo, va
le Flemma; Lentezza; Lenlore; Un cer
to adagio; Tardit. \. BIBIA.
PACHTO, s. m. Pacchetto; Invoglhzza,
e per lo pi si dice di Carle. Massa di co
se ravvolte insieme sollo una medesima co
perta. V. IKVOLTO.
PACHIA, T. ani. V. PACIIIARA.
EACHIADA,s.f. (pronunzialo come in To
scano Paciada) Pacchiamento^fivk Man
giata; Corpacciata; Pappolata. V. SPAA-ZDA.

PACHIAFTO, V. PACHIOTO.
PACIIlAR, v. (pronunziato come iti To
ccano Pacir)PaccAiare o Scuffiare, vo
ci-basse, Mangiare assai e presto con isrgortJigia. V. MAGNAR.
PACUJARSE , detta Cg. Bearsi ; Godersi;
Deliziarsi ME LA PACHIO, Mi beo; Mi
eodo.
PCHIARA e PCHIARLA, s. f. Pacchiarina; voce Romana, Fango liquido, Mota.
PACHIARTA, s. f. Pastocchia, Finzio( ne, Inganno. V. PA.VCHIXA.
PACHIARTA., T. ilc'Pcsc. dello in vece
di PATARACHIA , V.
FACHIEFA , accr. rd avvii, di PACHIOTO e
vale Grasso; Pingue; Adiposo, dello per
agg. a uomo.
PACHILE (dalla voce radicale PACHIO,
Cibo) Rasure; Briciole , Minuzzole ina
midile dei cibi che li fermano, ascendo
dalla bocca, agli angoli delle labbra.
In altro signif. Vlcerette o Setole, chiamansi Quelle piccole aperture di pelle che
i' i agli angoli della bocca.

PACH1T o TBIPUWTO, s. hi. Paccniami'/itii; Gozzovigliata, Mangiata in con


versazione.
PACHIBTO, Tal anche per Manie amia
appetitoso.
l'ACHIO, s. m. Pacchio* Pacchia, voci
basse, 11 cibo in genere, Ci che li man
gia, e dicesi anche Patto ; fitto ; Gra
scia ; Vettovaglia.
TOCAHSE E i. PACHIO coi DEI, Pacchiare
insino a gola, cio A saziet. V. MANCIA.
PACHI1V, s. m. Pacchione; Pappacchic,M; Pappone; Pappolone, Smoderato man
giatore, Ghiottone, Diluviouc. V.MAG.VX.
Dello per agg. Giovane sano e grasso,
V. PACHI&TO.
PACIHTO , add. Paffuto ; Grassetto ;
Carnacciulo, Agg. a Ragazzo dicesi an
che ni genere i -munii. Paffuta e naticu
ta. Guance paffute.
PACHIUG\DA , s. f. Cipollata, Sciocca
stravaganza.
Dicesi anche nel sentimento di Castro
neria, che vale Cosa umiliata.
PACUIUGAR, v. Guastar C arte o il me
stiere; Ciarpare; Acciarpare e Acciabat
tare o Abborracciare.
PACHIUGR LA CARTA, Sgorbiare, La
sciarvi cadere sopra 1' inchioslro o simile
Impiastrare, vale Imbrallar d' inchio-slro una carta scrivendo inutilmente. V.
PACUIGO, s-. m. Mollare; Mollume; Bro
da; Poltiglia; Loia; Mota , Terra qua
si falla liquida dall' acqua , ili ceti di quel
la delle strade.
lu altro sign. Pacciame; Pacciitmt ;
Spazzature , Mescoglio di cose infracidalo'.

PACHIUGO o PACHIUBX, dello per agg.


a persona, Guaitalarte; Guastamestieri;
hnbrattamondi; Ciabattino, Artefice che
opera male. Carpiere o Ciarpone, dioesi
di persona chi- ponga le maui in molle co
se , ma tulle faccia male'.
PACHIUGO D' I.VGIOSTBO, Scorbio o Sgor
bio; Macchia falla in sul foglio con inchio
stro.
Dello ancora per Impiastro , cio Gotamalfatta.
PACHIUGN , accr. di PACHIDCO, V.
PACMIUGSO, add. Fangoso; Limaccio
so, Pieno di fango, di limaccio, di fan
ghiglia; e dicesi d'una strada.
Riferito a persona, lo slcsso he PACHIV-

_ PACIBJTZA , dictsi da noi allo Scapolare


cio ad una sorta di abitino che si porta
1- collo in onore della B. V. del Cannine.
ADI n.v poco DE pAcrayzA , Abbiate un
ps di sofferenza ; Indugiate alquanto.
Tempo viene a chi pu aspettarlo. Riesce
meglio chi suo tempo aspetta.
OH CHB PAZIENZA ! Oh Dio che struggiAento, che noia! Esclamazione d'uu im
paziente.
No PODR AVBBPAcrifZA, Rinnegarla,
pazienza, si dice Del non volere o non
poter aver pazinza.
SABARCO PAZIENZA, Rodere il freno f
Aver pazienza per forza. V. SAMARCO.
MB SCAMPA LA PAZIE.VZA , Do in impa
zienza, Non posso pi sopportare.
SoPORTR CO.V PAZIENZA MA CONTHOVO-

GIA , Succiar che che sii-, vai* SoggiacerviySopportarlo bench contro voglia. Ber
grosso, vale Non guardare cosi ogni cosa
per la minuta ; sopportar le ingiurie scn^
za risentirsene. Bere alcuna cosa; fngez*
zarla ; Tirarla gi.
PACIFICAR, v. Pacificare; Paciare; Appaciare; Acconciar insieme, Metter pace.
PAC/FICARSE, Pareggiai-e i conti; Sal
dare i conti.
PACOTIGUA, T. Mar. Lo stesto che M*SA , V.

PADED, s. m; Termine di ballo, dl


Francese Pas des dcux. Specie di ballo
due sole persone.
PADIGLIN, . m. Padiglione. V. TBXDA.

1 ' unr, r.K i v DA LBTO , Padiglione o Cor


tinaggio. Arnese di tela o di drappo che
cala sopra il Iella, lo circonda e lo chiu
de' Cortina- o Bandinella , dicesi alla
Tenda che fascia allorno attorno il lello
Balza, Quella parte del cortinaggio
ehe (la pendenle dal ciclo Cappelletto^
si ilice a Quella parie che cuopre il capo
del lello.
FAR si PADIGLI&.V AL LBTO, Incortina
re o ^ccorlinare,Circondaree Ornar eoa
carline .; e quindi Lcltu incortinato o ecortinato.
PADOAN , Padovano o Patavino, di Pa
dova.
BUTAKLA Ilt T' C.VA I'ADOA\.4 , V.BoTBw

PADRE. V. PARB.
PADRIZXR , V. PATBIZAH.
PADRN 1
PADRONA / V' PA"bN e PABbKA>

GO,V.

TEMPO PACIIIUGOSO, Tempo piovoso o


acquattato,
PACIENTR o PAZIENTA, v. Soffrire ;
Tollerare ; Rassegnarsi.
PACIEHTR LE i.vernai E DA Mi.vcmiVv ,
Ber grosso, dello Cgur. V. TsGJfla, BEVER , SoRBin.
BISOGXA pA/.iBNTn, Al con la tigna ,
dello Cg, e vale Bisogna soffrire i mali cheseno inseparabili dalla nostra condizione.
Chi non soffre non vince, prv.
PACIENZA,s. f. Pazienza, Sofferenza,
Lu pazienza radice e guardiana di tut
te te vii-ludi.

PADRONANZA , . f. Padronanza, Po*


drenaggio; Padroneria; Autori l da pa
drone.
CHE PADRONAN-ZA ! Dello fam. Che al-~
terigia; Che arroganza!
PALA , s. f. Padella. Slrumenlo nolo di
cucina. V. FBBSORA.
PALA GRASTDA, Padellane.
MOVER o MISSIB LA PASLA, Digagiare, Muovere la padella perch le cosecbe
si friggono non s' abbrucino.
PABLA DA POMI, Teglia di ferro. Quel
la in cui ci cuocono nel forno le poma o
pera.
PALA dello inT. de' Calafati, Mala-

596

PAG

bestia. Specie di asce o accetta o martel


lo , di cui scrv onsi i Calafati per ispingere la stoppa nelle grandi commetlilure.
Padella o Padetletta^diceti da'Vetrai
a quel Vaso tondo di terra colta che sta
dentro alla fornace ove si getla il velro a
liquefarsi o si fa la fritta Cristallaio o
Cristallino in forza di susL si chiama
Quella padella che contiene il cristallo ; e
Bofferia, Quella in cui si prende il vetro
liquefatto per soffiarlo.
QUEL DALLE PABLB, Padellalo o Padellaro , Facitore o Venditor di padelle.
LA PABLA CHE CRIA A LA f KIISHHA ; La

padella dice al paiuolo, fatti in l che


tu mi tigni , che vale fig. Egli ridicolo
rimproverare allrui i proprii difelli. A
carne di lupo zanne di cane, si dice
Quando un malvagio si melte alle mani
d'un peggiore di lui. // diavolo vuoi teniure lucfero, Un tristo cerca di aggirare
un pi tristo di lui. // meglio ricolga il
peggio, e vale, Tutti ben istruiti nello
stesso giuoco.
PAEL\TO, s. m. T. de' Vetrai, dicesi a
quel Vaso da liqnefarvisi il vetro nella
fornace, il quale pi grosso della Pa
della, e si chiama Padella.
PAELTA, V. FBBSOHBTA.
PAELN, s. m. T. de' Veli-ai, Paglietta,
Piccola padella fatta di terra a<i uso di
cuocere il vetro nella fornace.
PAES\N, s. m. Paesano i Forese^ CcmUdino,
PAESANTA, s. Foresozza ; Cont&di. natta.
PAESANTO, s. m. Foresozzo; Contadinetto.
PAESE, s. m. Paese.
PABSB PIE.V DB CASB, Paese accasato.
NBT.XR BL PABSB, V. NBTR.
ToawXR nr PABSB, Rimpatriare. V. Rir tTinXrt Ricoverare alla patria, in sign. neutro I' usarono leggiadramente ;;li
antichi. Ora si dice Bicwerarsi , e vale
Ripararsi , ridursi in salvo.
QCAL PAESE TAL USANZA , Paese che vai
usa che truov Tanti paesi, fante usanii', vuoi dire che Ciascun paese ha le sue
particolari usanze.
PAF, Tafje, Espressione d'nn atto che si
(a presto e con forza.
PAGA, s. f. Paga; Pagar/tento.
PAGA DEL Mu.vsn, Mulenda; Bozzolo,
cio Quella farina clic si paga al Mugnaio.
per la macinatura.
ESSER CATIVA PAGA, Tardo pagatore cho
tifa tirar pel mantello; Mal pagatore j
Pagato rello. V. PAGADR.
AUMENTO DB PAGA , Soprasoltlo , Que!l'aumenlo di soldo che si da per sopr.ippi al si ilil.it benemerilo; ed Terminemilitare.
DATO IN PAGA , V. DATO.
PAGA , a.ld. Pagato.
PACA SOHA LA BROCA, Soprappaga lo j
Strapagato, Pagato pi del dovere.
EssBR PATA PAGAI O EsSER, PACE ; Esser

7in'j Aver pareggiato i conti FAR PA-

PAG

PAG

GAI, Far pari j Far pace o la pace; Le


varla o Levare del pari; Pareggiarsi.
PAGA e nel plur. PACAI, ilicesi per Prez
zolato, Condono per prezzo. Dottori prezzolatichescrissero infavore;Penne prez
zolale; Gente prezzolata che fa servigi.
PAGADR, t. m. Pagatore, Che paga
PAGADURA, Pagatrice, dicesi la femmina.
PRINCIPAL PAGADR, Mallevadore; Pieggio.
CATIVO PAGADR, Malapaga; Pagatorello; Mal pagatore; Cattivo 'pagatore.
V. A nr.ELiK).
Bow PAGADR, Buon pagatore. Chi vuoi
ben pagare, non curi ben obbligare. Prov.
e vale che Chi ha intenzione di pagare non
ha repugnanza a obbligarsi strettamente.

PAGAR co LA so BLS , V. PEL.


PAGAR BL COKTO A i,' OSTO , V. OSTO.
PAGAI LA PAUHA. DIBSE SOLDI PAGA >.*
PAURA, Con dieci soldi mi spiccio, cio
Supplisco facilmente ad ogni impegno con
soli dieci soldi.
PAGAR LA SAGRA , V. SAGRA.
PAGAR PER VIA DE GIUSTIZIA , Pagar tal
tappeto, Pagar per mezzo di atti giudi
ziarii.
PAGAR SALADA USA COSSA , Trapagare.
PACAR DA MO.VR, V. Muxkn.
PAGABSB DB co* VE \JBVZA, Pagarsi di
discrezione, Contentarsi.
PAGAR.SE sui RBSTI, Pagarsi sui rilievi,
Rarcorre l' avanzaticelo.
PAGAR SOBA LA BRUCA, Soprapparare ;
Trapagare, Pagar con usura o pi del do
vere.
<

DAI CATIVI PAGADORI 8ISOCXA TOR QOEL

CHE SE POL, Dal mal pagatore a aceto o


cercone Oicesi in senio quasi opposto,
Buon pagatore dell' altrui borsa signo
re; e limola , che Alle buone dette non
mancano mai danari perch sempre lor
creduto.
PAGAMENTO DE DOTE , in T. del Foro
< \ Veneto, dicevi) al Decreto di giudice,
detto Atto a legge , con cni si assegnavano
a matrimonio disciolto , beni mobili ed.
immobili per soddisfare la dote.
PAGANLO DE MAR , s. m. T. de' nostri
Pescatori che a Trieste vien detto MAROCO.
Pesce di mare che i probabilmente il Gobius /oso, Linn. con qualche variet. Si
pesca in mare a differenza del PAGACELO
DE PORTO, ch' il Gobius Paganellus, Linn.
il quale si piglia per lo pi vicino a' porti
diChioggia e di Malamocco. Questo secon
do pesce maggiore del precedente in gran
dezza: commestibile per ncn troppo ri
cercalo, bench sia d'ottimo gusto.
PAGAMELO DE PORTO, che anche chia
masi da' Pescatori PAGACELO VEBG, V. PA
CACELO DE MAB.
PAGACELO NEGRO, T. de' Pese. Altro
pesce di mare rhe sembra nna variet (tei
Gobius /oso. Egli di colore, nerastro e
un po' pi piccolo dei precedenti ; buono
a mangiare
PAGANLO JNSANGUENXoDEBARO,
T. de' Pese. Pesce di mare del genere ile'
Gobii, prossimo-assai al Gobius lazo, Linn.
da cui diversifica fra gli .ili 1 1 caratteri,
per essere sparso, singolarmente Terso la
testa, di marcine sanguigne. Linneo lo
chiama GMtis Cruentatili. Egli buono
a mangiare.
PAG\R, v. Pagare.
PAG.VF A MOVEDA. SONANTE o spiciri, Pa
gare di contanti, vale In monela coniata.
PACAR A VASTI TOATO, Pagare avanti
tratto.
PAGAJV SL BOGIA citi TE FRUSTA, V. BnOIA.
PAGAR DE B.VSTOWAB, V. BASTO.VADA.
PAGAR DB STA XOVA, V. MONA.
PAGAR Et MAESTRO , Aver fatto la sua
carovana , dello fig. Aver fallo il suo no
viziato, Aver preso pratica in che ehc sia.
PACAR EL no , V. Fio.
PACAI GODO, V. GOBO.

A PAGAR NO TE IMPRESTAR,

// / 'V/,'V.-r

non esser lente, al pagar non ^etter tor


rente; Ow. 41 pigliar si va a notte, al
pagar si vti al mortorio; Aver la man
pronta al cappello e tarda alla borsa. In
dugia la morte e ' I pagamento pi che tu
puoi, Non l'affrettar a pagare.
COSSA CHE >o GH' BEZZI M.K. LA PAGA ,
Essere o Aver cosa die non si possa pa
gare, vale Essere o Aver cosa di eccellen
te bont , il* infnito pregio. Fu anche det
to Son gioie che non hanno pagri.
CHI PACA i* PURICHIYELA , V. PuRIOKiyBLA.
No SE PAGA 1 DEBITI NE L' ISTKSSO Za>-

wo , Domineddio non paga i/ saltbata ,


Maniera proverb. e ale, Bench il pecca
to indugi la punizione, non pertanto non.
pu fuggirla. Dicesi ancora Cristo non pa
ga sempre il sabbato.
VoGIO CHE TI ME LA PAGHI, Io te la Vuo'

far pagare, Ella t'ha a costar cara.


VoLBB BSSBR PAGA FI.VA IX T' VH BEZZO,

Voler la parte sua. fino alfmocchio.


PAG AR, s. m. Pagher, T. Mere. Con
fessione scritta di debito con promessa rii
pagarlo. Dicesi nell'uso mercantile e fo
rense anche faglia , termine introdotto!
fra noi dopo la rivoluzione politica del
1791. Prima si diceva Pagher.
PAGS o PAIS. Voci Friulane che diconsi anche per iscberzo a Venezia, e \ Alia
no Paese o meglio Patria.
EL VA AL PAGBS j L' AL PAGS, \ ti al
ia patria ; E in patria.
PAGESCO, add. Pagliato. Del color del
la paglia , ed e. Aggiunto di qualche Pie
tra prenosa. Topazio bianco pagliato.
FACETO, s. m. Paggetto o Faggino, Pic
colo paggio.
Detto in T. Marin. Paglietto , Ripara
rhe si fa ali' intorna ti' una nave con vele
vecchie , brande , cordami e simili in wragione di combattimento, per coprirsi e
difendersi dalla moschcllcria del ucmicoj
e quindi Impa<rliettare.
Paglietti, dello pur in T.Mar. diconsl
certe Corde tessnle insieme a guisa d' una
stoia,che si mettono sulle navi in lutti
que'lnoghi ne' quali il frega mento d'una
corda colFjiftra o d'una colila contro il
bordo, potrebbe cagionare cte fetta cor
da si rompesse } il paglietto la difende.

PAG
Carboniere, dironsi poi Quelle corde
sottili che dal giro delle coffe di provavia
sono tesate ni bottone dello straglio dove
terminano, per impedire che il piede di
della vela fregando contro la coffa non si
consumi.
PAG1A, s. f. Paglia.
PAGIA DA CAPLI , Cascola , T. agron.
Grano di dne specie che si semina per lo
pi a cagion della paglia da far cappelli.
La Cascola bianca produce la paglia pi
sonile lucente e bianca, la rossa di gra
nello e fusto pi grosso e rossiccio.
PACIA DA IMPAGIR , Sala o Carice. Spe
cie di paglia che nasce ne' luoghi bassi,
onde si ricuoprono o rivestono i fiaschi ,
e si fa il sedere alle seggiole. V.CARESI-VA.
PAGIA MI.YLDA E THIDDA , Pagliericcio,
Pagliaccio; Tritume di paglia. Pagliume
vai Qaanlil di pagliucce ridolle in un
luogo.
CoLR DB PAGIA , Pagliato.
TEMPO B PAGIA MAURA LE NESPOLE, Col

tempo e colla paglia si ma.lu.ran le ne


spole, e vale che Col tempo si perfczionan le cose. Tempo viene chi pu aspet
tarlo. Riesce meglio chi suo tempo aspet
ta. Colla pazienza si conseguisce 1' inlento. Di cosa nasce cosa e il tempo la go
verna, 11 tempo accomoda lutlo. Chi ha
tempo ha vita, Col lenipo si pu mutar
sorte.
LA PAGIA AHEXTB AL FOGO LA s'iMPIZZA,

A C arca aperta il giusto vi pecca. Non


da accostar il fuoco alla stoppa. La me
scolanza delle persone di sesso diverso
pericolosa; per cui iliccsi ancora , V uo
mo e fuoco, la donna stoppa, viene il
diavolo e se gli accocca.
MAGNASSE LA PAGIA soxo , V. M *<: v n.
PAGIA D'UM' OPERA , delio mei. Borra.
Ci eli' inalile e non serve che ad in
grossar un'opera; uno scritto. Vano si
dice alla Parte inutile e difettosa.
QUEL o* LA PAGIA, Pagliaiuolo, Colui
che vende paglia.
RuzXa DE LA PAGIA, Razzolare, diresi
Quel romore che fa la paglia quando
maneggiata e mossa.
So F1W JfA PAGIA JJB O.UBL CJTE TI XB ,

Maniera ani. San informatissimo d tut


to quello che ti riguarda.
PAGIARIZZO , .. m. Pagliericcio o Pa
glione, detto anche Boccone. 11 sacco che
involse la paglia del letto.
PAGURO , s. m. Pagliaio. Massa grande
di paglia.
PALO DEL PAGIAHO , Stocco, Stollo e
.arci/e. Slile attorno al quale s'alza il
pagliaio. V. BAH e PERSEJMRO.
PAGIARO DE FOHME.VTO, V. PJLA.
CAN DA PAGiXno , Can du pagliaio o
Guardi/pagliaio, vale C;me di ninna sti
ma , e si dice propr. di quelli che tengo
no i conUdini CAW DA PAGIARO BACIA
B wo MoasEGA , Can da pagliaio abbaia e
sia discosto, ovv. fa un grande assalto
e poi si ritira; e s dice, tig. di Chi fa il
bravo a parole; simile a quell'altro prov.
Come la gragnuola in sulla seccia o in
sulla stoppia. Assai romore e poco danno.
Bf BATEB PAGURI. V.

PAG
PAGIARL, V. in P*OA.
PAGIAZZO, V. PAGIAHIZZO B PAGIX.
Dello per agg. ad uomo, vale Coglio
ne; Sciocco; aabbaccio.
PAGIAZZO DEI CASOTI E DBI SALTIMBAN
CHI , Mattaccino; Sa/tefore. Giuocolatoiv mascherato.
L' CJf GRAN PAGIAZZO BOX DA GITENTE,

ligli anche grande un pagliaio e ma


nomettete un topo.
PAGIR, V. PAGIARO.
PAG1TA, s. Pagliucola; Pagliuzza }
Pezzolino di paglia.
ZocVfl A LA PAGIETA. V. ZoGH.

PAGINA , B. f. Pagina. Caria o anche Fac


ciala di carta.
FAR zo LB PAGIJTB, LOCDZ. degli Stamp.
Impaginare. Formar le pagine coi carat
teri messi insieme ilal Compositore.
PAGIOL, s. m. Pagliuolo e Pagliuoli.
Quella parte della paglia Laltuta che trat
tone il grano resta .-lili' aia.
PAGIOL DE TOLB , Pespao , cio quel
Solaio che si fa sollevalo alquanto dal pa
vimento per difendersi Hall' umitlo. Dice
si anche Tavolato; Suolo di tavole.
PAGIL o PAGHILA , Pagliuolo , si dice
nnchc l' Intavolatura sopra i madieri nel
fondo del bastimento por preservare le
mercanzie dalle acque ; e si chiama pure
Pagliuolo o Suolo il Fondo d' un ballcllo. V. COSTRAI Letto del pagliuolo ,
dicesi da' Marinai Quel suolo di stole, fa
scine o allro che si fa per difender dal
l'umido le mercanzie, gomone ec.
FAGILO, detto in T. de' Carrozzieri,
Una delle parli del carro della carrozza.
V. CARO sust.
PAGILA. Lo flesso che PAGIETA, V.
PAGIOL. Lo slesso che PAGIL, V.
PAG10L\DA , s. f. Pagliolaia. Giogaia
de' buoi.
PAGIN. Lo Siene che PAGIAZZO, V.
BnUSAR BL PACIO* O LA PAGA O LA O-

WABTT, Marinare la paga o la mancia ,


Dicesi di quello che non paga una mer
cede o non da la mancia o simile a chi
s' affaticato o in diritto o in uso di esi
gerla ; e si dice per lo pi io mala parie.
PAG1USCA. Lo stesso che PAGIETA , V.
PAGNIA. Sincope usala dal basso popolo e
spccla Imenle da' barcaiuoli, e Tale Com
pagnia; ma dicesi per modo di salino al
Compagno o Compagni di colui ch'eprincipalmenle salul.no. Dicono per esempio,
BEPO PAGAVA , e intendono dire Saluto
l'amico Giuseppe e i suoi compagni.
PAGNCA i
PAGNTA / Pagnotta, Pane.
BOGA DAPAG.YOCHE; Gozzo panato, vale^Gozzo preparato a mangiar mollo pane.
PAR , T. Digerire. Smaltire o Concuoce
re i cibi nello stomaco.
PAR LA COLPA , Pagare ilfio ; Pagare
io scotto; Cacar le lische. Far penitenza
del fallo.
PAH BL BOJT TEMPO, Scontar i buoni
bocconi, Penar la vita dopo aver mollo
goduto.

PAL
PA>R LA ALA, Smaltire il vino. Rinve
nirsi dall1 nbbriachezza.
PAR si trova dello amie, e metaf. co
me nome susl. per lo Mentre SOTO BL
PAR, Sotto il ventre, cio propr. Alla
cintura.
PAlSSA, s. C (va pronuncialo breve) Ter
mine o gergo de' Cacciatori , e vuoi dire
Selvatico, di qualunque sorle siasi; ma
s'inlcnde quello che si presenta per esser
cacciato.
PALA , s. f. Pala e Veni'labn. Strumento
di legno notissimo per tramutar le cose
minute e per isventolare le biade.
PALA DA ICTORNR BLPA.V, Infornapa
ne, Pala cen cui s' inforna e si cara il
pane del forno.
PALA DA ALTR , Quadro da altare o
Tavola.
PALA DA SEO, T. de' Beccai , Remo.
Specie di Mestola da rivoltar il sevo nella
caldaia.
PALA DEL REMO , V. REMO.
PALA DA ZOGAR, V. MELA.
PALA DA SALI.VE, Catamaglio. T. delle
Saline. Specie di pala di legno con due
sponde,la quale serre per aggoltare 1* ac
qua d'un vaso pi basso ad uno pi allo.
PALA , T. de' Vetrai , dicesi a quella
specie di pala pialla con manico di ferro
che serve all'uso di porre le laslre ridotte
sopra la fornace affinch prendano V aria
grndatamenle. V. ARA,
PALA , i. m. Palalo. Parte superiore di
denlro della bocca.
Palato, add. si dice del Grano che si
ripulisce colla pala.
PALADA , s. f. Palata ; Palificata; Pala
fitta; Palato. Riparo fallo sui fiumi o li
mili con pali piantati.
Parlando di grano, Spalata, dicefi
l'Operazione dello spalare con pala come
si fa del grano.
Palata, si dice per Tanta quantit di
roba quanta cape sulla pala ; e per Colpo
di pala.
Palata, in T. Mar. Il tuffare di tutti i
remi in un punto nell'acqua.
PALADA , dello in T. di gergo, Den
tacci ; Dentacci lunghi EL &\ UJVA
PALADA, Egli ha dentacci.
A PALAB , detto avverb. A bizzeffe ; In
ciocca; A sacco; A balle; A barella; In
grandissima copia.
BuTR VIA BL SOO A PAT.B , V. Bi:T\n.

PALADIN, f. m. Palatino. Titolo di prin


cipe.
STAR DA pALAolx, lo stesso che STAII
DA RB. V. STAR.
PALADR,s. m. Palaiuolo, Che opera
colla pala, che spala , dello meglio Spa
latore.
PALAGREMO, s. m. (che suona Paragremium ) Sparalembo. Specie di grembiule
che portano al davanti allacciato alla cin
tura i bottegai ed anche i gualteri per di
fendere i panni. V. FALDA.
COL PALAGBEXO ATORMo , Accnto di
tparalembo.
OMO DA PALAGRBMO. V. in MAGAZBX.

PALAM\GJO, t. m. PMa a maglioePal-

5y8

PAL

Palle granfii di Legno colle quali ci giaoca al Pallamaglio. V. ZVCOLO ;


CAZZLO e ZOG.\R AI zi-cbi.i.
TESTA DB J'.U.AMACIH, Coccia dura;
Zucca vuota; Capanone; Avere il ctrtreld1 oca o cervel quanto un'oca, D'i-jtellelto cliiisi'.
PALAMENTO, s. m. T. Marin., /?fin o Remigio alla latina. Guernimenlo
Ir'i i-mi della nave, che anche diceti Pa
lamento.
Ktria\ii IL PALAMENTO. 4 ,' ut: _ 'i<u;:
Ritirar i remi in galea, aggiustandoli a
inni-i so d'essa in modo li.- poco o nulla
sporgano in fuori. V. FOH.VELB.
PALAMDA o PALAM!A , T. de' Pese. t. f.
Palamita e d'orione, Pesce di .mare, det
to da Linn. Scomber Pelamis. Ha la figu
ra del corpo simile al Tonno, ma pia pic
colo e pi tondo , di color turchino lista
to; pesce saporitissimo. V. CAKCABA.
PALANCOLA, s. f. T. de'Legnaiuoli, Pan
cone, Legno segato per lo lungo delF 1bero , di grossezza maggiore di tre dita.
V. PEAGNO.
FALANDRA., s. f. Paandra , Specir ili ba,
slinienlo da commercio, il quale somiglia
nd u brigantino.
l'u. i.M'u.ii dice qui fami), ad una
boccia di angaria o di popone, cio ad
una Cotta o Fella tagliala per. lo lungo ,
la quale ritiene in qualche modo la figura
d* una barchetta o forse meglio della PaI. unir , dal che si crede originato un tal .
nome volgar*.
PALANDR\N, . m. Palandrana o Palan
drana, Specie di Gabbano ad uso d'uo
mo. E quindi Impalandranalo , vale Ri
coperto del palandrane.
PALANDRANA, add.voce bassa, della per
Agg. a Donnadi mal altare, che vale Sgual
drina; Puttana tozia.
PALANDRN, . m. T: de'Pesc. Cestone
Coffa, Arnese lessato di vinchi in cui si
ripone e si trasposta il pesce tlaile valli.
PALANZE ( colla z aspra ) s. f. ( che suona
BALANZB) T. de' Costruttori navali. Cur
ri, Legni intonacati di sego che si pongo
no per traverso sotto il fondo della barca
che li fabbrica, sopra i quali debbano
sdrucciolando camminare i vasi per con
durre ali' acqua 'la barca stessa. V. VASI.
PALAR, T. Sventolare; Tirare il grano ;
Sparpagliare, vale Gii tarlo all'aria ac i. io-In"- si purghi dalle immondezze. Spu
lare, vale Spurgar il frumento dalla pu
la. V. BULA.
PALAR o SPALIZAB BL GRAN , Rivolgere
o dentare il grano, L'operazione che s
fa colla pala di rivolgere il grano quand'
nel granaio perch prenda aria e non in
tigni.
PALARL. Lo stesso che PALADOB, T.
PALA.TO , Lo stesso che K,L\, V.

PALAZZETO v
PALAZZN
|
PALAZZINA ) Palagelto, Piccini pa
lagio.
PALAZZIOLA , T. in SABDBLA,

PAL
PALCHTO, . m. PalcJutto, Piccolo pal
co.
Palchetti del teatro o Logge , dieomi
Que.' palchi dove stanno gli spettatori.
PALCO , s. m. Palco.
Per il Palco del teatro , V. PALCHTO.
PALCO DA MORTO , V. CATAFALCO.
CASCAI BL PALCO, dello fig. Sventarsi;
Svanire; Guastarti; Sfumare, Ridorsi
in nulla un pensiero,, una invenzione
Cader il presente in sul? uscio, vale Con
durre un negoziu bene intrapreso alla line
e- guastarsi in sulla conclusione Chi di
segna non sempre colorisce, Non sempre
i disegni riescono / togni non san ve
ri e i disegni non riescono, per far inten
dere che Sovente i progetti degli uomini
tono fallaci e che sono contrariati da mil
le accidenti. V. FIASCO.
PALCN, s. m. T, di Teatro ed accresc.
di Palco, e vale Loggia grande, cio Lar
ga, capace di molte persone, composta di
pi Logge riunite.
TALENTAR, v. Palesare; Svelare ^Dis
velare ; Propalare , V. PANDER.
PALEIIISXR, v. T. Mar. Palancare, Ser
virsi de' palarli per imbarcare o sbarcare
alcun collo.
FALERNO, s. m.T. Mar. Palano, Franzesismo marin. Unione d'una o diduecor
de con uno strumento a due pulegge t una
carrucola semplice-che gli opposta , di
cui servonsi i Marinari per imbarcare o
sbarcare i colli pesanti.
PALTA (coli' e stretta) s. f. Paletta, Pic
cola pala di ferro e si dice propr. di Quel
la che si adapera nel focolare.
PALTA DA \LTAH, Tavolino, Piccolo qua
dro esposto sopra 1 altare.
PALTA DBL VCLAWTB, V. RACHETA.
I ' < I.CT.I DA STAMPASI* , Paletta o Me
stichino, Strumento di ferro a guisa, di
piccola pala, con cui si prende o si mesto
la l'inchiostro.
PALBTA DB LA SIMI.A, Scapala, Gli Ana
tomici danno questo nome alla Paletta
della spalla , la .piale con 1* omero o spal
la legata ul braccio. I nostri Beccai dico
no pure PALBTA.
PALTA DEL calco D' IUTA CABOZZA , V. in
CASO siisi.
PALET\DA, s. f. Palettata, Colpo di pa
letta.
PALBT.ND-A o >.c \M TAM. noi diciamo an
che a Quella quantit d fuoco o altro che
pu stare in una paletta da fuoco.
PALETADRA, s.f. T. de' Costruttori na
vali, Palella o Palettatura, L'unione che
si pratica nella costruzione nautica di due
tavole e altri legami con fare incastri re
ciproci nell'estremit dell'una e dell'al
tra per maggiore stabilit.
PALETINA, . t. Palettina, Piccolissima
.paletta.
PALATINA DA SCALDINI, Paletta da cal
dani, E una mestolelta di ferro o di oltoii", con manico lungo, che serve per isUuzzirnre il fuoco e sbraciarlo.
PALKTO , s. m. Fallito o Paticeiuolo, Pic
colo palo di legno appuntilo.

PAL
PLETO DA ZOBTA , V. i CBOZZOIA*.
PALETO , T. de' Livellatori , Biffa o Pa'
letto, Asta che si conficca nel terreno, in
cima della quale si mette un pezzuole di
carta o simile detto Scopo, per cogliere
la mira nel livellare il terreno.
PALBTO , in T. di Regata, dicesi a quel
Palo con bandiera in cima.che vien pian
tato nel gran Canale di r mi petto al ponte
dello della Croce ov' era una Chiesa con
monastero di monache , altomo al qual
palo debbono girare le barchelle-dc' REGA
TANTI per tornare in dietro sino ali* ri
parala. V. MACHI.VA.
PALICARIA, add. Singolare, Particola
re, Termine Slravagatile (forse dal Gre
co Pali, di nuovo e Charis , grazia ) m*
che da alcuni-si usa e si riferisce per lo
pi a cibi ed anche ad altre cose . dicen
dosi , ROBA PALICARIA ; LA XB PAUCABIA ,..
per dire Roba o Cosa distinta, rara, sin
golare; Questa e cosa singolare; tirava
fante, straordinaria.
f\ LIDO, add. Pallido.
PALIDO cn' Et PAR u.v MORTO,, Palliduccio; Far il pallidurne di naturale.
PALIFIC\DA, V. PALADA TPALIZADA.
PALIFICAR, V. PALIZB.
PALINA , V. PALETO.
PALUTB poi ed anche PBVOL*, i nostri'.
Cacciatori maremmani chiamano que* due
Remetti de'quali sogliono servirsi caccian
do collo schiopponc , per avanzare passo a
passo e senza romoi-c nel ballcllclto in cui .
soni).
PALIO, s. m. Palio, Panno o drappo cbe
si da in premio a chi vince nel corso. Dicesi Palio anche alla Festa popolare dello
slesso corso, cos appunt* nominato dalla,qualit del premio cio drl Palio che an
ticamente si dava ai vincitori, il qual era
un antico vestimento usalo da' Cristiani.
V. MOSSA , META e PORCHEZO.
PALIZ\, add. Impalizzato ; Palafittato,
Agg. a Luogo che ha palizzata.
PALIZ\DA, s.f. Palizzata o Palizzata-,
Palata; Palafitta; Palificata; Lavoro di
pali ficcati in terra.
BALIZADA DA FONDAMENTI , Palafitta
reale Questa Palafittata si fa sotterra per
sostener gliedifizii, come specialmente si
usa in Venezia, dove il fondo melmoso.
'Passonata, dicesi a specie di Palatila e proprio per fondamenti- di fabbriche.
PALIZAR, v. Palare ; Palafittare ; Ficcar
pali in terra.
Dello per PALB , V.
PALMADA , V. PAHAMAIT.
f
PALMA DE MAR , s. T. de'pef0- Cnii|mansi con questo nome alcune piante ma
rine di figura arborescente , appartenenti,
ai generi Gorgonia ed Antipale. Credevansi molto rare uell' Adriatico, in modo
che il celebre Olivi ne addusse una sola
specie , cio la Gorgonia molis. Ma il no
stro Nardo ne raccolse nel Quarnaro pres
so alle isole di Cherso e di Ossero allre-v
selle specie differenti , cio la Gwn-o/JML
verrucosa del Cavulini ; la G. strida e la
G, cerotcphyta. del Barloluui ; la Gvmu

PAL
.recata di Lanwrck; la G. /?4rt di
L;,,M<HS In -G. ventalina di Palas; e la
Antipas Larli di Lamarck: esemplari
<-ir sono dal Nardo conservati nel suo ga
binetto.
TALM\R, add. dette- per Agg. a Ragione,
nel signif. di Argomento o Motivo, Palpabile o Palpevole , cio Chiaro, Eviden
te, Che si tocca con nano.
"LA -XB tWA BAsbx PAXJJXR , Ella e una
ragione palpabile , cio Evidenlissima.
Ella chiara come la luce meridiana.
V. CHIARO COME LA MERDA , in MERDA.
PALO, s. m. Palo, Legno lungo e roloudo, da una parte appuntito ad uso d'esser
piantalo. I Pali piantali nelle lagune sono
di rovere -e lunghi circa quindici piedi.
PALO DA PALIFICADB , Palanca o Stec
cone, Polo piano riquadralo e appuntato
col quale si tanno stecconati e palizzate. V.
PALADA e SFHISADA.
PALO DA COVDOTI, Piombino, Quel fer
ro col quale i Votacessi aprono e poliscoio le canne de* necessari! DAH DE PALO,
Piombinare } dicesi l'Azione d'usare il
piombino.
PALO , detto per mei. a Persona , vale
Scimunito ; Babbuccia ; Sciocco STAR
L COME uw PALO, Star come un magio,
Dicesi d'uomo immobile o insensato
STAR COME rpr PALO IN UNA CONVEBSAZIN.
Esser pergola a Cuocer bue , si dice di
Chi si trova a ragionamenti che non inten
de o in conversazione dove lutti siano im
piegati e a lui tocchi starsi perdendo il
tempo senza gusto.
PALO DE LE CAUTE, Seme ; Cartglia o
Palo, Una delle quattro diverse sorte in
che sono divise le carte da giuocare, cio
Danari , Spade , Coppe e Bastoni.
PALO DA FAR BUSI IN TEBA, Foraterra,
Strumento di ferro da (ar buchi in terra.
PALO DA PAGIAHO , V. PACIAKO.
PALO DE LE VIDE , Broncone, Palo gros
so con traverse da capo che ti dicono Cor
netti , ad uso di sosloiirr le viti. Rincon
tro, dicesi il Palo su cui si tirano le viti
Canocchia si chiama il Palo di vile gi
per vecchiezza cascante. METEB i PALI
A LE VIDE o AI ALBERI, Palare o Impalar
liti o alberi, vale Sostenerli con pali.
PALO DEL MOLX, Fusaio, Quel perno
Si legno e io alcuni luoghi di frro , che
regge le macine del mulino.
PALO o PALBTO DA TSGffa iicX EL PORGELO, Piuolo.
PALO PACA PER MEZO, Palanca o anche
Steccone, di cui si fa il palancato cio una
chiusa in cambio di muro.
PERDER i PALI E VOGAR IN CALIGO, Riboftbolo antico che dicevasi mei. per Perdere
la bussola e Fare alla cieca.
STAR AL PALO, Locuz. fam. Star pulcelloni, Dicesi delle fanciulle che stenta
no a collocarsi.
Tscxln AL PALO , Tener legato o in ca
tena , Tener alcuno sotto la tacca dello
zoccolo, Tale Tenerlo io gran soggezione.
PALOMBARO , V. Sranoro.
PALN , s. m. Polmone, Palo grosso su cui
s' affiggono bacchette impaniate per pren
dere gli uccelli.

PAL
PALOSSETO, s. m. Piccalo palotcio.
PALOSSO, s. m. Paloscio, Neologismo del
l'oso. Specie Ai spada, larga per di lama,
corta . d'nn sol taglio Squarcine chia
maci ! Arma atta a squarciare come la
storta e la schnitarra. V. SIMITR*.
PALSTREGA, s. f. della in Levante ASTIA , T. de' Pese. Nacchera, Conchiglia bi
valve (fi mare del genere delle Pinne, det
ta da Lino. Pinna rudis. Essa fatta a co
no tondo dalla parte pi larga e pi sot
tile del .guscio ed ottusa in punta. Da que
sta parte esce una specie di barfea o fiocco
di pelo forte come seta , detto Pelo d nac
chera, con cui l'animale vivente s'attac
ca agli scogli.
PALSTREGA DE PORTO , *. f. T. de'
Pese. Pinna, Altra specie di Conchiglia
marina bivalve detta da Linn. Pinna noblrs, la quale di figura pi triangolare
dell'anteriore. Se ne trova in molta quan
tit nella laguna vicino ai porti di mare,
ma non si mangia: bench sia di buonis
simo sapore e di facile digestione , come
assicura il Sig. Nardo clic ne fece la prova,
PALTO , . m. T. Mar. Gaiezza , Pezzo
di legno lungo incavalo in una estremit
ppr ricevere e contenere 1* acqna per l'uso
di bagnare la banda della nave. Alcuni di
cono ['otazza Gabazza o mano, dice
si Quella con che si agottano le lance e si
mili, e si dice anche Golazzaolo. V. SBSSOLA.
PALTO , T. de' Cacciatori , lo stesso che
FOFANO , V.
PALPABILE, V. PAMB.
PALPA DA, s. f. Palpeggiai* , che dicesi
anche Toccata? L'atto del palpeggiare.
PALPADNA, t. L Palpeggiatina ; Toccafina.
PALPAR, v. Palpare, Toccar con mano. V.
PALPUGNXR.
PALPAB co MAN P.ESOC* ; Maniera fig.
che vale Prender le cose in sinistra par
te.
PALPII I.E TF.TB A iivo, dette metaf.
Palpare alcuno, vale Adulare, Lusingare.
PALPAR QUALCN, diceva con frase ant.
per Detrarre della fama di alcuno, Dir
male di alcuno PALPXR QUALCUN eo KAJT
PESOCA, Lacerare Infama altrui; Grava
re altrui indiscretamente o con troppo ri
gore.
Palpare, dicono i Pescatori a quella spe
cie di pesca a palpone che essi fanno ne*
bassi fondi della laguna stando nella loro
barca e pigliando colle mani lai fango le
piccole anguille, i gobi i e le passerelle.
PALPIRA , s. f. Palpebra, La pelle che ri
copre 1' occhio Nepitella o Nepitella ,
dicesi l'Orlo della palpebra.
PALPIER\R , v. Battere o Muovere spes
so le palpebre, Come fanno alcuni per vixio o per malattia.

PALPIGN\R, V. PAWUCJXB.
PALPO --AvnXii AI PALPI, Palpare.
PALPN, detto per Agg. ad aotno, Patpatore; Palpante ; Palpeggiante. Alla fem-

PAM

599

mina direbbe*! Palpcggiatrke oPalpatrice.


ANDAR A PALPN, Andar a palpone, Lo
slesso che Andar a tastone. V. TAST.
PALPUGi\\DA, s. f. Palpeggiata e nel dimin. Palpeggiatina. Toccata; Toccaiina.
PALPUGIS'AR, v. Palpeggiare; Brancica
re. V. PALPAR e SPALPCC.NXR.
PALPUGNIV, s. m. Brancicatore; Bran
cicone, Colui che tocca e tasta.
PALTAN, s. ni. Pantano; Melma; Limac
cio, Fango o porcheria che generano le
paludi, V. DEPOSIZIONE
PALTN DE LE BECHI*, V. RECHIA.

PALTANAZZO, i. m. Pantanaccio; Fangaccta.


PALTANSO , add. Pantanoso ; Melmo
se; Paludoso; Padulesco; Paludate, A"".
di Strada o di Luogo.
PALUDSO , add. Palustre ; Paludate ;
Valuda.no ; Padulingo , Di naluru di pa
lude.
PALULO, S.TO. Palatilo, Villaggio Mi
fiume Brenta , che qui si registra perch
da luogo 1 dettato 'L SOCORSO DB PALU
LO , V. SOCORSO.
PALO, s. m. Palude o Padle, Basso fon
do di Laguna, di natura arenosa o panta
nosa e talvolta anche cretacea, coperto dal
pi al meno di piante, che' va ricoperto
dell'acqua marina quando nel suo col
mo e scoperte nel riflnss.
DEVE.VTXR PALIO, Impaludare o Impadulare, verbi neulri, Diventar palude.

PAMGIO,s. m. Fan molle; Zuppa in


brodo. V. PANIHBRODO.

PAMPALUG\DA

PAMPALUGHETDA/ s. (. Bambinag
gine; Bambocceria ; Bambolinaggine ,
Fatto o Azione da bambino In nitro
sign. Scimunitaggine ; Scempiaggine ;
Balordaggine , Azione da scimunito o
scempio.
PAMPALUGHTO, Scemo ; Scimunilelo; Zughetto, Agg. a Fanciullo.
PAMPALUGHETO, dicesi anche ad un Fan
toccio che figura da scimunito e ridicolo,
e che si fa giuocare cogli altri nel castel
lo de'buratlini. Quindi la voce Pampalugheto detta per Agg. ad alcuno, equivale
a Bamboccio, detto figur. per Scininnitello.
PAMPALGO ( forse dal Greco Fanfalu
ca ) , Zugo ; Pippione ; Pippionaccio ,
Scioccane; Pincetlone ; Gocciolone, Agg.
a Uomo stolido.
PAMPAN\DA, Lo stesso che SPAJKPASADA.
V.
PAMPANO, s. m. Pampino, Sarmento o
Tralcio tenero della vite , colle sole foglie^
senza frutto fiticc;o,Capruolo e Caprio
lo, dicesi al Filamento della vite regolar
mente inanellato o attortigliato , Ber mez
zo del quale.i nuovi traici s'avviticchia no
ai corpi vicini. 11 sugo de' pampini spre
mati serve agli osi della medicin.i,
VlDA PIENA DE PAMPANI, T'ite pnmpinO-

ta o pampinea, Piena di tralci. Pampinifera , Che rende pampini. Pampinario ,

4oo

FAN

PAN

dicesi per Agg. di que' Sermenti che na


scono alluni al duro e in sommo della
vite e fanno poco frullo.

FORWIRSE DB i-A-vi I-A \ i , Impappinarsi.


FATO A PAMPANO , Pampiniforme, Agg.
PAXPANO, dicesi fami), per Agg. a Uo
mo semplice che si lascia facil incute svol
gere, Un gran minchione; Baccellone;
Merendone; Midoltonaccio; Pandofo.
NOL XE VINCA u.v PAMPINO, Non uo
mo da uccellare afave; Non terra o ter
reno da por vigna, dello inelaf.
PAMPICIHO DABBL PAMPICHIO, Dare
il pepe, E una maniera di uccel lare *o bef
fare alcuno , e si fa in questo modo. Chi
Tuoi uccellare alcuno se gli arreca di die
tro e accozzati insieme tutti e cinque i
polpastrelli, fa della sua mano come un
becco di Gru, poi gli dimena il gomito
con quel becco sopra il capo. A Firenze
dicono anche Far pepe.
PAN, s. RI. Pane, Cibo comunissimo.

FAN AZBMO , Pane azzimo o mazzero ,


vale Non lievito.
FAN ut,v LEVA, Pane alluminato o illu
minato o Pane cogli occhi, cio Pane ben
lievitato , che sia divenuto spugnoso. E
quindi dicesi Pane alluminato e cacio cie
co o in altra guisa Pan cogli occhi; Ca
cio senza occhi e Fino che cavi gli occhi.
Detto che denoia la qualit che debbono
avere il pane il cacio ed il vino per esse
re eccellenti. 11 MIO contrario FAN MAC,V.

FAN BIOTO , Pane scusso, cio Spio pa


ne.
FAN Biscbro , "V. BISCTO.
PAN DHI.'.S o BRUSTOLA , Pane abbrucia
ticelo, che anche dicesi Pane ripreso dal
forno, Quando il pane arsicciato.
FAN BRUSTOLA, Pane arrostilo, abbrostilo, abbrustolila o abbrustolato.
FAN BUFBTO , Pan buffetto , Pane mol
le -fine e spugnose.
PAW CASALN, Pane casalingo,cio Fall in casa A MI MB PIASE BL PAN CAAJJN ; dello melaf. e vale Mi piace la moflie mia , Non ho a fare con altre.
FAN co LA ROGNA o ROGNOSO , Crosta a
merletti o a dentelli, Quella eh' ragnala ed ineguale: il che proviene dalla qua
lit del lievito.
PAN co LA U, V. BORELOTO.
FAN COL LOGIO, Pane attaglialo o aggiogliato o giogliato, cio Pieno di loglio.
PAH COMUN, V. PAN DB CASAE o t; ISA u.v,
PAN COTO IN PRESSA , Pane arrabbialo.
PAN COTO SOTO LA CENERE , Pane succenericcio o succenerino. V. PINZA.
FAN DB BANDO. Al AGNR EL PAN DB DAX-

JDO, V. MAG.NH.

FAN DB CASTAGNE, Castagnaccio; Pattona.


FAN FIOR DE FARINA, Pan buffetto.
PAIT DE PISTOR, Pqn venale; Pane di
fistore,
.
FAN DB mttOLEi, V. SEMI ILEI.
y^ir DB TOTA FAUNA, V. PAN MASSARN.

FAN DE VEZZA , Pane vecciato o feccio


so, Pane di farina di frumento mescolale
con molla veccia.

FAN DURO DA ROSEGAR, Pane che non


ha midolla. V. FAN TUTO CROSTA.
PAW FIANCA , Orlicelo ; Attaccatura ,
Sito in cai il pane n'.ha toccalo un altro
nel forno e dir non " coperto di crosta.

FAN LESSO, V. FAN POCO coro.


PAI* FRANCESE, Pane francese, Pane
di forma circolare e forate nel mezzo a
guisa li anello da potersi iniilnrc , stato
introdotto in Italia dai Francesi. Egli
molto alluminalo che facilmente s'inzup
pa, e direbbesi quindi Pan ghiotto, Se
ne fa anche di forma tonda a guisa di borella schiacciata.

FAX FRESCO E vu VECHIO, l 'un (fan


d e via d" un anno, si dice per Dinotare
i termini ne' quali essi son pi perfetti. V.
PAH CHE scaicoiA , in SCBICOLU.
PAH MAGA O MAGO O MATO O MAL LEVA,

Pan mazzero o amazzeralo o mazzerato


o mallo o mal lievito
FA MASSARI O DE TUTA FARINA , Pane

inferigno o confusaneo. V. MASSARI*.


FAX MEZO COTO o POCO COTO , Pane cot
ticelo o pastoso o semicrudo, Non cotto
a bastanza.
FAN noto , Pane boffice o sotto o soffi
ce.
FAN RogTo, Cresentina, Fella di pa
ne arrostila e poi sparsovi olio sale pepe
etc.

FAN scouX , Pane scusso di crosta.


FAN M' A Vi", Pane sboccialo,^fiorilo co
me una rosa , V. FAN BEN LEVA.
PAN SPONGOSO, Pane alluminato o spu
gnoso. V. FA BEI I.K\\.
PAI suro, V. FAN BIOTO.
PAIC TOPESCO , ciiiamasi Quella specie
li pane -invernicciato di chiara d'uovo as
sai boffice e spugnoso che poco deferisce
dal Pan francese.

FAN TUA VERSO, V. FAX COMUN,


FAN TUTO CROSTA 3 Pane incoiicelo o
incrostinolo,
FAN TUTO MOLBNA , Pane midolioso, V.
MoLBNA.

FAN VBCJIIO, Pane raffermo, vale Cot


to da pi il un giorno < divenuto doro.
PAV ZA LO, Pane diformentone.
PAK DS SPAGNA , Pan d Spagna o an
che Pasta reale.
PAI* SPECI , Pane pepato , Sorta di pa
ne che li fa misto di droghe, specialmen
te per la vigilia di Natale.
PAK F. MISE PASTO DA DOSE ; POLENTA E

PAN PASTO DA vnX.v, Prov. vulgatissimo


indicante che II pane e la uoce mangiati
insieme fanno un cibo graditissimo a cui
non rifiuterebbesi lo slesso Doge : a diffe
renza della polenta e del pane , che for
mano un cibo insipido e villano.

PAN
tentarsene e non cercar pi. Un diavol
cotto ancor mi parr manna. Pi appun
to a tempo che /' arrosto , Cosa opportunissima. V. in DBOGHAZIAS Aver che
che sia per un pezzo di pane, Compera
re a vilissimo prezzo.
AL PAN CHE DICO PAN, Dire alpan pa
ne; Dirlafuorfuora; Dir al cuore; Chia
mar la gatta gatta, cio Dir le cose sen
za rispetto coni' elle slanno.
A .\ :.U A PAW, Andar in malora ; Es
sere senza impiego; Non lavorare, Non
potersi guadagnar il pane.
AVER PAN in FORNO, Dettato di gergo
famil. che dicesi d'una donna in senti
mento poco onesto e di cerii amorazzi ,
Aver una matassa o una scappatella ;
Aver un contrabbando Dicesi ancora
nel ign. di Aver Usuo bisognevole; Aver
tutto C occorrente ; Essere in grembo a
Giove.
AVER PAN IN VITA , Aver accomodalo o
acconciato ilfornaio, diccsi proverb. di
Chi si procacciato il pane per sempre.
BOCA DA PAN, Gozzo panato, Gozzo
preparalo per mangiar molto pane.
DON COMB EL PAN CHE E MAGNA, Me-

glio o Me" che' 'I pane. una pasta di


miele, Dicesi d'uomo estremamente buo
no.
CHI GA MESTIR TROVA PAN DA PB1 TU
TO, Chi ha arie ha parie.
Co SE GA I-AMI; ANCA EL PAK SUTO XB

BON, A fame pane, a sonno panca; ov.


Sonno e panca. Sete e acqua. Prov.
CROSTINB EL PAN , V. CROSTINR.
DAR PAN E BASTOWAB , ovv. DAR UN TOCO DB PAN B UNA KUSTAZZADA, Dare il pati

colla balestra , cio Malissimo e mal vo


lentieri. V. UN'ONTA E UNA POWTA , in ON
TA.
EL PAN DEI ALTRI ME PAR SALA DT7KO,

II pane altrui mi sa di sale, che vuoi di


re fig. E guadagnato con patimenti ; ovv.
in r incoticato o incrostinolo, cio Dif
ficile a mangiare.
EL PAN DEI MINCHIONI XB *L PRIMO MA
GNA , / merlotti sono pelati, detto G.

FA BL PAN, Spianare il pane o Fare


il pane, Ridurre la massa della pastz in
pani.
GRAMOLAR EL PAN, V. GRAMOLAR.
IMBOSEM.VH BL PAN, Indorare il pane,
vuoi dire Bagnar di latle la sua superficie
perch prenda colore nel cuocersi.
IXPASTADOR DEL PAN , Impastatare ,
Quello tra i lavoranti del fornaio che im
pasta il pane.
L' UN PAN CHE SE s' IMPRESTA , Ren
dere pan per focaccia; Rendere la pari
glia.
'
MAC AUSE DEL PAN, V. MACAURA.

PAN DE ZUCARO, Pane di zucchero, co


me Pane di burro , Dicesi ad una certa
quantit di zucchero , di burro , di pece ,
di cera e di simili altre cose, alla quale di
remmo anche Mozzo pronunzialo coli' o
largo e la z come nella parola Rozzo.
PAI ONTO, Pan unto o Panunto; Pa
ne , Cibo o Cosa da leccarsene le dita
AVER UNA COSSA PBR UN PAN ONTO , Aver
per uno zucchero ;Parere uno zucchero di
tre cotte.) Stimare un gran favore , con-

MAGNA* PAN E SPUAZZA, Mangiare il


pane asciutto; Mangiare il pane scusso,
Solo pane.
NOL POL DIR PAN, Non poter dir mesci,
Non poter aprir bocca per proferir una
parola : dicesi d' ubbriaco.
FAN CROSTA E M o L VA (dello pcrischerzo alludendo al pane companatico ) e vale
Solo pane ; Pane scusso.
Ps u.v TOCO DB PAH, Per un pezzo di

FAN

PAN

f , vale A vilissimo prezxo. l kocom' pernio pel- un pezzo di pane.


Poco FAX E POCO S. AXTO.VIO, A pccol

So FA D'U.Y *AJf THB *ET B DO PAV*B.

V. in PAJT.

FAN

401

eia, detto fig. Vescica; Fandania, Chiac


chiera vana, favola, buga Cantafavo
la, Cosa lontana dal vero, che abbia an
che poco del verisimile; Finzione frivola.
Agg. ad nome, Sballone; Bubbolane;
Lavatore, Bugiardo. Ciancivendolo, Pa
rabolano che vende ciancc. Vendifrottole,
dicesi Colui che spaccia frottole come opi
nioni sa?ie e ben fondate.
SfuR o COXTR pAsrcaiAXB, Lanciar
campanili; Lanciar cantoni; Canzona
re; Sballar ciance e fole; Dire scerpel
loni o strajalcioui o/ai-falloni ; Sfaiftiilare.
_
PA.-YCXIANK! vanti e parolone
e iperboloni ejiale {bombardate.
PANCIlIAi\AR,T. Taltamellare ; Ciarla
re; Cornacchiare; Contar panzane o panr
traccole. V. PAXCHIA.VA.
PANCBIANAZZA, s. f. Ciancione, Ciam
eia grossolana. Sfondatura, detto Cg. Bu
ga solenne con raggiro scagliala.
PANCHIANN, V. PA.-VCHIAWA.
PANDOLFO, Pandolfo, detto per agg. a
uomo, vale Minchione^ Stolido.
PANDLO (coli' o largo) s. m. Specie di
pasta dolce che si vende da' Confortimi! ,
intrisa con burro e zucchero, che si man
gia inzuppata nel caff o nel cioccolate.
PA-VDLO anche il nome d'ian Giucco
nostro puerile, a cui una volta dicevasi
LIPPA ( V.) e a Firenze Ani ausi, dove pe
r ora disusato. PAXDBLO, chiamasi d*
noi una Mazzetta di legno corta poco mea
d'una spanna, appuntata ai due capi, fu
siforme, che anticamente dicevasi Lippa,
ed era anche il nome del Giucco stesso ohe
ora poi mutalo presso i Veneziani in PAWDOLO. La figura di questa Lippa a un di
presso della lunghezza del PANDLO, da cui
verhimilmentet i-assi- il nome. Mozzasi
dice anche da noi a quel Legno lungo po
co pi d'un piede, con cui prcuotesi al
l'un dei capi la lippa , e fatta balzare in
aria se la ripercuote in cadendo , e se la
manda lontano.
Zoca AL PA:VDOLO, Fare o Giuecare al
la lippa.

PANACELA, s. f. anticam. PAIVABLA, Pan'forno poca legna basta , ilicesi prover.


cottino , Panatella ; Pappa , Panala pi
per far intendere che Ad un uomo di puleggiera fatta col pane grattugialo.
o animo bastano poclie cose A tal labSTAR A FAXAOBLB, Stare a panatelle ;
Ira tal lattuga e vale che Secondo le qua
Stare a pollo pesto; Mangiar pollo pesto,
lit de* soggetti s'accomodan le cose clic, a
Si dice di chi su male per qualche infer
loro convengono Qual balalta tal so
mila.
nata , Dare secondo che si riceve.
PANAiMEYTQ, s. m. Appannatura ;" Ap
STA COSSA uro i.' PAT PER i MI DEXTI ,
pannamento; Panno, L'appannarsi.
Tfon pasta da' miei denti; oppure Que
PANAR o APAXR, v. Appartare, Offusca
ll'affare noti terreno pe' mieiferri, Non
re. Propr. l'Oscurarsi delle cose lucide o
allattato per me.
per l'alitarvi deittro e per sucidume.
So DAR ' U.V FAN TRB FBTE B DO PAJTAE,
PASTA, detto per IMPAXR, V.
"Maniera ant. mclaf. detta dal nostro Cal
mo n"lle sue poesie vernacole, che vuoi
PNARA, s. f. Voce fam. di gergo. Naso
dire Ho senno; So distinguere e cono
ne; Casaccio, Naso grande o Naso da fia
tar poponi.
scere.
SUGAR ut. PAX, Asciugare o Prosciugar
PANARETO,s. m. Panieraio o Panieil pane, Detto de' Fornai, e vale Cuocere
ruzzo, Specie di paniere tessuto di vimi
il pane ben bene, in guisa clic gli sia tol
ni, come canestro, senza sponde, su cui i
to 1' umido e si avvicini al biscotto. Disec
Pescatori espongono il pesce in vendita.
care esprime pi che Asciugare.
PANAR1L,
s. m. Asse del pane, Tavola
Ton *L FAX FORA DB BOGA A tT.T ALTRO;
bislunga cspianaludariporvil pane quan
Levar la palla di mano, vale Torre altrui
do si porta al forno Paniere un ar
il comodo d' alcuna cosa ed arrogarla a s.
nese ove si inctlf il pane quando colto.
TIOVR FAX PER i so BBMTI, V. TROVAR.
Dcesi
da noi anche CO.VCOLO. V,
VISSIGIIB BEL PAW, Briciole; KasliaPANARIZZO, s. m. Panereccio o Paterec
-ture di pane , Souo la parte della crosta
cio e Paterecciolo , Poslema che nasce al
levata dal pane.
le radici dell'unghie.
V. PA:VIZAZI:V , IMPASTAR, LEVAR, FA
PANATIRA, s. f. Bacino; Bacile, Sor
o
la di vaso piano, per lo pi d'argento in
PANA, s. f. Fior di latte, Capo o Cavo d
cui si presta il cafi e simile. Panatlieni
fatte; a Firenze per dicono Panna, La
in buona lingua, dicesi al Vaso in che al
parte pi grassa del latte, la quale dibat
le mense de'graudi si pone il pane per lo
tuta con verghe leva in capo e si trasfor
ro uso.
ma a guisa di neve ; anzi da molti fra Boi
PANAZZO , s. m. Pannacelo, Cattivo pan
si chiama anche .%!>>.
no, ordinario, grossolano.
PANA , . Voce ant che ora diccsi PANPALAZZO anche presso noi Voce avvii,
BA, V.
di Pane, e dicesi nel sign. di Pane cattivo
PANA GUATA, lo stesso che PANGRAT, V.
o di Troppo pane mangiato , per cui lo
TANA, Panato, wdd. Infuso o involto nel
stomaco ne risenta.
pane. Acqua panata.
PANBOGO, s. m. Pamoolliio, Pane bol
ROBA PA.VDA, Feltrato, Agg. a Stoffa
lito coli' acqua o col brodo.
preparata in modo che rassembri panno.
EL PAJT socio SE DIGERISSE PRESTO, Pan
PASA o APA.\\. Appannato, cio Offu
bollito fatto un salto egli i' smaltito.
scato, oscuralo, diccsi di tulle le cose lu
PANCTA, V. PAJTZTA.
cide e specialmente de' vetri e metalli che
A CHI PIASB LA UAZZA A CHI EL FARDOPANCHIA, add. fem., come dicesi PAC
perdonola lucentezza.Parlaiidodi bicchie
IO, V. in PlASER.
CHIO per adii, inascol. Voce popolarissima
ri fu anche detto metafor. Nebbiosi.
PAJTDLO , nel parlar fam. dicesi ancora
che s'usa ne' seguenti dettali.
PAXA.DA, s. C Panala o Panada e Pappa,
per Agg. a uomo nel sign. di Balordo; Co
ESJER
PAXCUIA
o
PACCHIO
,
detto
assoSorln di minestra fatta di pane. Pappa,
glione; Minchione; Merendone; Bac
lui. Esser pratico, dottore, esperto , ex
dicesi propr. Quella che si fa per li bam
cellone.
professo, per professione; Avere scopato
bini. V. PAiVBOGlo.
pi
d"
un
cero.
M' AVEU TOLTO PBtt DA' PAKDOLO? Voi ini
i'.om \ COL BRODO, Panala Brodettata.
ESSER PACCHIA o PACCHIO A FAR L' AMOR,
vorreste far passare per il grasso Legna
PAXOA COL CHOSTOLO, Panata rosolata.
Andar de plano attorte del Mirtillo, mo
iuolo , cio per un semplice o uno scimu
FAR LA FA.YDA , detto fig. Imburchiada basso e Cg. Esser allattato ili' arie del
nito. Poi mi vorreste far calandrino.
ft o Imbecherare alcuno, vale Aiutare al
l'innamoralo. Sbriciolar con uno sguar
PANDOLN , acci-, di PAXDOLO nel!' ulti
cuno a comporre tjnaK-li* scrittura EL
do le donne.
mo significato di questa voce,
CHE FA LA PAXADA, A' gli da il pan bolPerticone, Voce di gergo , Chi vede da
lito smaltito, detto lig. Gli spiega per mi
PANE
,4. f. plur. (da Appannare, Oscura
lontano e intende a cenni.
re) chiamansi quelle Lentiggini pi o me
nuto ogni cosa.
So,v Tosilo PACCHIA , che vale Son bea
no grandi , irregolari , giallastre, che ven
FAR LA PAXADA PER i ALTRI , Fare ilfatto, san contento; Niente di meglio, Espri
gono altrui sul vollo e ire appannano il cuto d' altrui, vai Far che che sia clic torni
mono contentezza^ e corrisponde all'altro
lorilo.
comodo ad altri.
nostro dettato PEZO VEJCTO KO VEG.VA i.v
TELA , V. VE.VTO e VELA.
Pio DE I-ASTE , Lentigginoso o LtiggiFAR LA pAJt\DA AL DIAVOLO, Far feria
aoso.
ai cani, vali- Fare un'opera vana e per
PACCHIANA, . f. Panzane plur. Fola;
duta, perch i cani non si pascoli d'erba.
Favola; Pantraccoa; Erba trastulla, AlPANELA, s. f. Penerata e C'erro, Quella
parliceli., . ';' ordito olir rirua:ie seuza es
Lisciar la c-ila al diavolo, Gettar via la
JelUinealo con piacevolezza di parole det
!.,': f.
te ad iagnaao Pastocchia ; Melaraasere tessuta. V. FHA.V....

5i

403

PAN

IwcaoPa PAMLE , Aggruppar cenera


te, cio le accie della ceuerala. Le dita in
sieme incrocicchia e aggruppa.
PAVBLA DA VISCHIO, Paniuzzola ; Pa
niuzza; Vergetti, diconsi quelle Mazze
tu le quali le paniuzze s' adattano.
PANESELO, t. m. Pannicello e Pannico
lo, Picciol pezzuole di panno lino o lano,
che serve a molti usi domestici, ma specialiiirnle per uso d'involgervi i bambini
in fasce.
^ .
PANESELI BEN stiri B CALDI, Pannicoli o
Pannicelli adusti, vale bene scaldali e be
ne uriuui.
PANBSU, dello in T. Mar. ToreM, chiaroansi que'Madieri clic enlran nella baituta della chiglia d'una nave dalla ruola
di poppa sino alla ruola di prua.
PAXESLO, T. de' Pese. Pannello, chia
masi una Rel che si usa nelle valli norire
e nelle lagune per avviare le anguille alla
cogolaria; ed rete grassa a maglie ulte.
PANES1 , s. m. quasi dicasi FAN ESSE , det
ti anche Essi, cliiamansi volgarmente cer
te Pastiglie condite con burro e zucchero,
che sono falle a forma di S.
PABETXDA, i. Panala, Colpo di pez
zo di pane.
PANETAB.A, s. f. Pittorie, Bolteghe riu
nite dove si vende pane.
PANETN, . m. Panetto, piccolo pane,
Panatello; Panellino e Panicciuolo, so
no .limili, di Panello e vogliono Piccolis
simo pane Cacchiatella , Pane finissi
mo di piccolissima forma che si fa a pic
ce. V. UIWA.
j s. m. Panetto, piccolo pane,
Una parie della piccia.
PANETO DB TESTA , Pane di capo, L'uno
de' due panni che sono a' capi della piccia.
RODAR EL PANETO , Levar la palla di
mano, detto ntcl. vale Torre ad allrui il
comodo d'alcuna cosa ed arrogarla a s.
PANETO, dello fig. Sgorbio o Sfregacciolo, Macchia d'inchioslro sulla caria.
PANETN, Lo tesso che BORBLOTO, V.
l' A \ I1 M . , i. m. Nome 1 1' n n uoco che fassi in pi persone, alle quali si dispensa
no quattro carte per.ciascheduna.fnXFiL,
dicrsi per distinzione al Fante di spade ,
eh' la carta predominante e che per fin
zione rappresenta ogni seme ed ogni altra
carta quando si fa flusso o simili. Chiamaai poi PANPILTO il Fante di bastoni , ed
la carta seconda predominante ma in
feriore al PanCl. V. FJ.USSO e FLBGA.
PANGRATA, s. m. Pangrattato e Fari
nata, Specie di Panata fatta colla polve
re di pane grattato.
PANIE , s. m. T. de' pescatri.: lo *tfio che
CARCHTA. V.
PAN1MBRODO i
PANIMBRQ f s. m. Panimlruo , Fan
molle. Zuppa di pane nrl brodo.
PANIMBHODO , detto per Agg. a Uomo ,
ale Bigio; Miscredente; Scredente, cio
drlla Religione criitiana.
PANIN, s. m. Pappo, Voce fanciullesca per
dinotare il paue,

PAN

PAN

PANIZAZIN , i. L (colla prima i dolco e


la seconda aspra) Panifcio e Panizzatio;<. Fabbricazione del pane.

TAOIA* i PATTI AIKI.SSO A wjfo , Detrarre.


Dir male a" alcuno.
PANOCHIA, s. f. Pannocchia, Spiga del
formentone.
FOCIA DB LA PAJTOCHIA , Gluma, Ter
mine Botanico, d quel Ricettacolo on
de sia rinserrata la pannocchia, la quale
poi seccata e carata, chiamasi comune
mente Cartoccio.
CIVLI DE LA PANOCHIA, Arista, Teriiii ii- Botanico, e, direm noi nell'uso e per
.analogia Barba o Coda. Que' fili che esco
mi dalla pannocchia quaud' sulla pianta
che anche dioonsi Chioma o Ciuffo.

PAMZZO; i. m. Panico , Bi.tda minutiiMIIIU e noia, detta da Linn. Panicum Ilalicum.


PANO, s. m. Panno, che dicesi pi pro
priamente Panno lano, Tela fatta di la
na, V. TELA.
PANO BATIO, Panno serrato ofitto, con
trario di Rado.
PANO cai SE SCUBTA , Panno di Catentino.
PANO COVERTO nE PELO, Panno oen co
perto o feltrato.
PANO CHE TIBA O XOSTBA I DENTI , V 'iti
li- < scoperto , Panno di tela rada.

!' IMI DEI CAPALI, Feltro, Sorta di pan


no non tessuto onde si formano i cappelli.
PANO FBU.X, Panno domo o domato o
frutto,
PANO BE&OL , V. PA.VO COVERTO DE PE
LO.

PANO BASX, Panno cimato; cio A coi


tato scemato il pelo colle forbici del Ci
matore.
PANO, detto in T. degli Stampatori. Fel
tri, si chiamano qne' Pannelli che s'adat
tano tra il timpano e il limpariellodel tur
i-Ili i da stampa , r servono per far accosta
re alle stampe o forme il foglio bagnato
perch riceva 1' impronta in tulle le sue
parti egualmente.
PANO DA MuiiT", Coltre; Panno o Drap
po nero con cui si copre la bara nel por
tare i morti alla sepoltura.
PAKO DA 6TBissXn, V. SrnitsB.
KSSEU IN PANO , Locuz. Mar. Enere in
panna , Dicesi che La nave e in panna ,
Quando le vele sono disposte in maniera
che la nave non pu proseguir la sua slra.da. 11 disporre le vele per tal effetto dicc.si Mettere in panna.
.M in F.H DA PANI, Panniere o Panna
iuolo, Chi fabbrica o vende panni.
AVER EL PANO LE FORF , I ,i.rll7. mi-I.

Avere in mano, vale Potere, Possedere, Avcr in bala, in podest. Io ho in mia ma


no difarti ricco, cio lo posso eie. Sta
re in mano d'alcuno, vale Essrre in suo
potere Aver la palla in mano , detto
|jg. Aver in sua podest che che sia. Baizar la palla in mano, Venir l' occasione
opportuna li far che che sia Aver po
tere o l7 potere , Aver la facolt di fare al
cuna cosa Tagliare secondo il panno,
Adattarsi al bisogno.
MBTBBIB M ANI D^BW ALTRO , Entra
re ne' piedi d1 alcuno , Esser nelle circo
stanze medesime d'un altro.
PEZZO DB PANO, V. CAVEZZO.
Sn\a i PANI ADOISO, Y. SAUR.
.STAR IN TI so PANI, Maniera fam. Star
ne' tuoi panai o ne' suoi cenci, vale Con
tentarsi del suo lalo. Allargar le ale
fuori del nidio il suo contrario, r. dice
si di ijiii-IIi che troppo ardiscono fuori del
l'ordine e sopra le forze loro: onde si di
ce a tal proposito , Non ti distender pi
che il lenzuolo non lungo, che tu rimar
rai scoratilo.

BoTOLO O TonSO DE PANOCHIA, V. BoTObO.

VEBIGOLA VAITOCIHA , V. VBRIGOIA.


PANOCBIA , dicesi dal Tolgo al Bullo
ne o Gavocciolo o Tincone o Agno, Ha1. 1- 1 1,1 prodolta da male venereo che vieae
ali' inguine. V. Il t .-, > v.
DESCAPUGIBO SCIPUGB LE PANOCBTB,
Locuz. -agr. Sfogliare le pannocchie , cio
Levar ad esse quella specie di foglia che
le avviluppa.
PANONTO , V. PAN ONTO in PAN.
PANPORCN, 1. t. T. degli Erbolai, Ciflamino; Artanita e fan porcino o Pan
</reno,Erba la cui radice i1 tonda e schiac
ciala come un pane o una cipolla , di cai
i porci son assai gUetii. 1 bistrm. L cojiosouno sollo il nome di Cyclamen JuTOpQHHH.

PAiVTALNA, . f. T. de'Pnc. Specie di


Cuuchiglia, lo lesso che SANTALENA, V.
Per Termine di un giuoco, V. TOTOM.
PANTAL1V, s. m. Pantalone, Specie di
maschera i n lealro che rappresenta un Ve
neziano dell'ordine mercantile e vecchio,
che va vestilo ali' uso aulico con sopravve
ste lunga e nera e soli' abito rosso, arma
lo d'uno slocco. V. PISTOIESE.
f*AXTALN, si ilice nel parlar familiare
per Agg. a uomo, e vale babbuccia ; Sci
munito; Stolido EL STA LA cniif. uv
PANTAL.Y, Sta l come una statua, cio
>.-nza parlare.
PANTALONI furono chiamati gli anlichi
Viniziani, dello corrottamcnle da Pian
ta leoni, perch in lulte le lerrc di nuo
va acquislo mellrvano in marmo Io slem
ma pubblico del Leone alalo, in segno del
loro dominio.
PANTALONI , Voce qui introdottasi e naluralizzala dopo la rivoluzione politica , e
ale Calzoni alla marineresca, cio Cal
zoni luoghi e larghi che ricuoprono lulta
la gamba, e che poi passarono in uso pres
so che comune.
t
Pantaleone o Pantalone Nome proprio'di uomo, ora per passalo in disuso;
ed abbiamo in Venezia anrhe una Chiesa
parrocchiale sollo il titolo di S. Paulaleone.
PANTALOSADA , s. f. Scempiaggine;
Scempiataggine; Scimunitaggine; Gofferia.
FARCE LE PANTALOJTAE, Goffeggiarto
Far delle gofferie.
PANTAZZO , s. m. Feccia, QueJ cibo non
.ancora digerito o Specie di slcrco ck; ir

FAN

FAN

vasi nel budellame degli animali ohe ti


macellano.
f'entrala o Ventresca , direbbegi alla
Pancia degli animali dove sia la feccia.

A via LA PAY/A, Aver la valigia, Esser


gravidi LA G* LA PANZA AI ceni , Ha
tanto di trippa ; Ha il corpo o col cor
po a gola, agli occhi SEMVRK co LA
x.tNZA , Aver uova e pulcini; Aver uovo, e
pippionifSi dice di Donna che sempre sia
gravida o da latte.

PANTEGNA, *. f. o SOZE m CA^VL, Bat


to d'acqua, Animale anfibio, simile al
Sorcio, che .lini a nelle fosse e nelle pisci
ne e scava le radici degli alberi e le divo
ra. Egli e detto da Linn. Mus arnphibius.
PAR-TEGA , dicesi nel parlar funi, per
Agg. ad uomo, e tale Pentolone o tenten
none, cio Uomo grasso che con fatica si
muore. V. PoacHnA-.
PANTEZAR, v. Ansare ; Antiarc ; Ansi
mare, Respirar con affanno per qualche
fatica soffrta. V. PAXTEG.V.
FANTEZO, . m. Ansamenlo, Respirazio
ne frequente.
PANTIRA, .. CT.degli Uccellatori, Pan
tera, chiamasi una Sorla di rel da uccel
lare che si tende al capo <F un.- siepe per
farti rimaner presi gli uccellclli che sono
nella slcssa siepe.
PANTFOLE, Pantofola ; Pantufola ; f
Pianella, Casamento do' piedi che non
La calcagno. V. MULE.
PANTOFOLE COL suao , Pantofole inve
rate o sugherate, cio Clic hanno un pez
zo di sughero sotlo le suola.

PANTOFOLTA, s. f. Piatitola; Pianell'ina; Piane/tino.


PANTOM1N, s. m. Pantomimo, Istrione
o Commediante che rappresenta tutto con
gesti, senza recitare.
FAB ELPA.vroMiv, fVire il pantomimo,
vhe dicesi anche Sceneggiar muto, il
Gestire per esprimere che che sia senza
recitare.
PANZA (colla z aspra) s. f. Pancia, dell
altrimenti Ventre; Epa; Epaceia; Ven
tresca.; Trippa.
EL DE SOTO DE LA FATUA, Addome e Addomine, Ventre inferiore. Grembo o Gremio, dicesi alla Parte del bellico quasi infino a) ginocchio. Anguinagia o Angui
naia e Inguine , Parte tra la coscia e 'I
finire alialo alle parti vergognose. Pettignone, alla Parte di' tra la pancia e le
parti vergognose. Forcata; Forcatura o
Inforcatura, chiamasi dove finisce il bu
tto e comincili! le cosce.
A.VDn A PANZA, Spollastra ; Sgalliniirc, Mangiar lautamente girando per le
mense altrui.
PANZA A C.UCRIA, Ventre di iti-uzzolo,
Dicesi delle Persone insaziabili.
PANZA FIAPA, Pancia o Trippa guizza.
PANZA PIENA ivo CREDE AI AFAMAI , Chi
l#n cena a desco, col corpo picn non ereie a/f affamalo, Chi ben satollo non
-fede ai bisogni altrui. Predicar il digiu
ne a pancia piena,

PANZA SUT.V , Ventre raccolto.


^PAXZA VODA, Smilzo, Contrario di ripirno. Pancia spianata direbbesi per esa
gerazione.
PANZA DE LA COLONA, Ventre; Gonfiez
za della colonna , La parte media della
cnloana
, che con roee greca ditesi Etu"

PAP

FAR PANZA o GOBA, T. de' Falegnami ,


Imbarcarsi; Imbiecare; Ingombare; Far
ventre, Incurvarsi nella larghezza, e dice
si comunemente d'asse o legni non mltogrossi che per l'umido o per la siccit si
[negano Far corpo o Farsi in finora ,
si dice delle Muraglie clic escono della lo
ro diritturaGobbo o Gobba per qualun
que prominenza per lo pi difettosa nel
le opere dell'arte.
CAMIXII co LA PANZA. w TESA , V. CAMin.
Co LA PANZA AVANTI, detto a moihi avv.
e melaf. Fidatamente; Fidticialmente ;
Buonamente FAR U.VA GOSSA co LA PANZA AVANTI, Forche che sia a grembo aper
to, vale Liberamente, con larghezza, Dar
o Fare una cosa non richiesta ma sponta
neamente. Andare a grembo aperto , vaie
Procedere con larghezza, con ingenuit.
Andare (dia sbadata, Andar avanti inconsideralamentc,
GRATA LA- PANZA, V. GUATAR,
InPINIRSE LA PA.YZA . Stivar f epa , V.
TU

'

.-M A < . -1 Ut .

SALVAB n PANZA PE.I i Ficnr, V. SAL


TA.
STAI co LA PA-VZA li* su, Star supino
o risiipino o rcsupino Co LA- PAKZA i!
zo, Star boccone.
STAB co LA PA\ZA BBITA, Stare inpanciol/c, vale propr. Star in positura di far
mostra della pancia. I ragazzi nel giuoco
delle caselle (A CAS.TELBTO) si servono di
simile espressione, Tirar il nocciolo a pie
parie in panciolle, cio Slando ritto coi
piedi in pari e colla pancia che sporti in
fuori.
ToCAtt LA PA>Z* A LA CICALA, V. ClGAlA.

PA1VZADA, s. Spanciata fentra/a ,


Colpo data alla pancia. Batter una ven
trata in un tavolino.
Detto per SPA.-VZADA, V.
PANZARIN , s. m. Panciuto. V. PAWZUO.
PANZERA, s. m. Lo slesso che PAXZOIV,
dello per Aggiunto.
PANZTA \
PANZN / s. ( colla z aspra ) Pancetta
e Panzetta, Piccola pancia.
PAJTZTA COL PELO , nel gergo de' Bar
caiuoli , // pettignone.
PA.VZETA DB TOW, Sorra, Cos chiama
si la carne della pancia del Tonno sia fre
sca, sia salala. Quand' posla in salamoiai
dicesi Tarantella,
PAJVZETA DE PORCO , Pancia di porco.
PANZ01V , s. m. ( colla z aspra ) Trippaccia; fentrane; Ventronaccio ; Peggior.
ed Accresc. di Trippa, e Pancia.
Detto per gg. ad nomo , Peccione ;
Trippone; Buzzone; Uomo che ha gros
sa pancia, che ha una trippa insino agli
occhi.

*> 'BA FATO B Mtzbr, CHE XOS'BA

405

JAI VI8TO Et COypteiTO PEB QUANTO I VI


CHI SE RECORDA , Siface una tripaccia la
maggiore, eh' a' d de' nate mai veduta
foste.

PANZO. V. IMPANATO.
PAOLI. EssERGHENB PSJl I BEATI PAOLI. ES-

iervene che beati Paoli , cio Esservene


a Bizzeffe, a gola, a braccia quadre, a
flagello, a ramata, <r r/Wcoj In (pian
tila grande.
PAGLINO. V. Doy PAOLINO.
PAON , s. m. Pavone , Paone e Pagane.
Uccello domestico nolo, di bellisrimerieilne e lunga- coda tempestala di macchie a
foggia d'occhi. Da Liniu-u detto l'avo
cristatuf.

PAONA, s. f. Paonersa; Pavonessa 4 Ta.gonessa, Femmina dri Pavne.


""
PAONAZZTO, add. Pao-nazziccio; Pavonazzicco, Di colore alquanto paonazzo.
PAONAZZO, add. Paonazzo; Paganizzo
o Pavonaccio e Pavonazzo. Agg. di Colore
tra azzurro e nero,

PAONCIN, s. m. Pagoncno; Pagoncello; Pavoncino e Paoncino , detto ancora,


Paolino e Pagolino , Piccolo pagone.
Femmina.
PAONCNA, .. f. T. de' Cacciatori, Paoncella ed anche Fifa. Uccello palustre det
to da Linn, Vanellus Tringa, e daTemminck Vanelius cristalus. La sua gran
dezza quella d'un piccolo colombo; ha
i piedi rossi , un cinfl nero pendente al
la nuca, per cui assomigliando in quaJdie
modo al Pavone , fu dello Paoncella. Nel
Polesine si chiama CHIVA dal suo verso di
canlarc. Trovasi d'inverno in gran bran
chi su i prati umidi.

PAON1ZARSE, v. Paganeggiarsi e Paoneggiarsi, Rimirarsi con .-liturgia, come


fa il pavone. E figijr. Gloriarsi ; Compiae
cersi; Boriarsi; Gonfiarsi; Invanirsi.
PAPA, s. m. Papa, II sommo Pontefice.
MORTO ci PAPA SE CHE NE FA UN ALMO,
detto per simil. // podest nuovo caccia
il vecchio, e vale che Le cose nuove fanno
scordare le antiche;
ANDA A Ko,vi i E NO VEDER BL PAPA, V.
ANDA.
FAR LA STRADA AL PAPA, Andarsene in
gite, Andare assai attorno senza conclude
re quello per cui si va.
FAR UNA COSSA A OGNI MOnTE DB PAPA ,
V. MoTB.

STA DA PAPA , Stare- alla paport'ndcio


Lautamente. Stare in Apolline o in Apollo.
GHB NE SA PI EL PAPA B LA IfASSBRA

CH'BL PAPA SOLO, Saperne pia il papae't


contadino del papa solo, e vale che N san
pi due che uno solo.
PAPA, s.f. Pappatane cotto in pura acqua,
in brodo e simili che si da a' bambini e
eh' essi chiamano Pappa.
Pappolata , ilici-si alla Vivanda molto
tenera e quasi liquida che non si tenga be
ne insieme ANDH IN PAPA, Spappolarsi
o spopolarsi, voci basse , Non si tener beM inmrte, * dalla cottura, disfarsi;

PAP

404
ilieesi di alcune vivande TUTA
Spappolato,
SBATBE IA PAPA, Frullare la pappa,
cio Batterla o stemperarla col cucchiaio.
Spouro DA PAPA, Impappolato, Brat
talo di pappa.
CHE PAPA^ Che Iella tacca di donna j
Che bella schiattano o badalona!
FAB I.A PAPA PER i ALTRI, Uno leva la.
lepre e un altro se la piglia. Uno Ja i mi
racoli e un altro he la cera , Lasciare al
trui i proprii vantaggi Kgli h afatto la
inala al diavolo, per dire ch'Egli ha
kadagnato per altri.
PAPA, detta anche PAPETA ePoLBiwi.vA,
Cataplasma, che a Firenze chiamasi vol
garmente IMPALIMI, si dice quell'Empias'.ro che fa&si slendcndo sopra un panuolino del pane e del latte o simili , per applicailo a qualche parte del corpo doxe sj. vo^
glia. eccitare la suppurazione o Ip sciogli
mento di liliali ln< urapre dannoso, V. I MASTHO.
PAPA, s. m. Ballo, Voce fanciullesca per
innoiai-.- il Padre. Ancbe i Francesi dico
no Papa.
PAP\ (Voce Greca che vale Padre dei
p-idri ) dicesi il Prete della Religione o.rii Greco. V.
P.-tf A-FIGO, ,nv.T. Mar. Pappafico, Aita.
sycoi s' attacca la bandicruola in cima .<!P'albero della nave,
Ai.'ii.Ku DEL PAPA^IGO, Aloer del papjxtfico, dicesi Quello che porta la gabbiai
e- te vela dell'albero di'gabhia.
PAPAFIGO, Uccello. V. BNUBA,
PPAGA, V , ,. m. dall'arabice BA^
P4PAGAL.JT BAG\ P-appa-ral/o, Uccella
XSfltp, chiamato in, sistema P-sittneus sevevus. Ve ne sonodi moltissime specie e luite variopinte diOerentemNite ' Pappagalletta .IV-si alUFemminn.
BRAGJIETTA U PAPAGL, V. BRAGHCTA^
?APAGAI., (t.-tlo-per agg.. ad uomo Ppyagallo , che vale Sciocco , Minchione.
P'ARLAR DA BAPAGI. O- CpME I PAPAGI.T,

favellare come i pappagalli y vale Parlate.


*nza saper, quel che si lira.
CRIR DA PAPACL, V. CRIAH.
EMA PAPAGL, V. Eaa.v
PAPAGX DE MAR , i. m. T. de' Pese. Sor-'
ta di pesce di mare ,1 scheletro ossoso , gi
confuso dai moderni Naturalisti col. LaIrus Hpatus dLinneo; ma nltimamenV diitiqto .dal noatro Sig Nardo il quale
lo. chiam Bolocentrus Hians. A Rovigno.
dicesi questo pesce volgarmente PEBGA.
tgli della lungbe.va di 5. in 6. pollici.,
li-Ila 6gwa del pesce Persico; ha il dor
so rosso scuvo e i lati tinti di coloi- celeste;
te. sue pinne sono anch'esse maccbiale di,
'sso: dalln qual variet di colori probiibilmenle fu dello PAPAG. frequente nel-"
I Adriatico, ma commestibile non ricer
cato.
PAPALIN , add. Papale o Papesco , di Pa
pa.,, Allenente a, Papa Papista , dicesi
Chi seguace del Papa.
PAPAIIWI e pi antic. PAPA LISTI , Pjpist!, <Uccvansi a' tempi del Goverr o VeneIo '] u' Paliuiiclue avevano relazione di

parentela col Papa o con Cardinali o Pre


lati, ed erano per tal motivo CAZZAI, Cac
ciati , cio esclusi dagli affari politici che
interi ssavanu la Corte Romana. V. I'RBGADI.
PAPALINA o fi ne K ir su, g. f. Camauro ,
Berrettino che cuopre gli orcccbi, proprio
del Papa. V. GALTA.
PAPALINA, . f. T. le'Pesc. detta anche
da alcuni REXGHETA. Pescialrllo di mare
notissimo, eh' una variet della Clupta.
Harengus di Linneo , non avendo alcun
carattere speciale che la distingua e corrispoiule ali' A pii tu Phalerica di Ronde~
lezio; Questo pesce ha i corpo coro pressa
ancora pi della Sardella, a cui moltissi
mo somiglia.} ed, buonissimo cibo. E sic
come si pesca per lo pi ai litorali del Pa
pa o sia della Romagna , cos vien < i.-i i , ,
PAPAUVA ; e datila limilituiliuc all'Ariiiga^
R.B.VGHX.V.
PABALLVA, dello in T. de' Barcaiuoli, e,
in gcrgo , vnlc Spia.
PAPAL1STA., V. PAPAJ.LV.
P*PAL\l, \. RISATI PAPALO^IV
PAJPAMOSCHN , UccelleUo. V. CHI.
PAPAR, . m. (da PAPB., Premiere ),
dando deHa. catena , Quel gancio, o im mo piallo con che finisce la parie mie
riore della catena del fuoco ed a cui s'attaccano-painoli, calderotti, e simili sopra il
fuoco.
P VPARLE., s. f. (coli- e larga ) Voce popria Veronese, ma che s'usa anche in Ve
nezia, Pappardelle. Lasagne pi tenui chesii- mangiano
lo. *pi- iu minestra. Qui
per
'
Tr
diconsi. pi comuneinenlo LASACK^TZ. V.
PAP-ATSI, s. m. dello per agg. a- Uomo.
l< '/ufi cheta; Soppiattone^ Gallone, I
mo simulatore Pappataci, in buona
lingua si. dice di Chi- soffre- cose vkuperevali dalla moglie perch mangia, e ne ca.va il suo comoda. V. Bsca.
GUARDITB DAI PACATASI, Non- li fidar
d'acque chelet, Guardati dalle acque che
te. , Ohi far de' fatti vuole, suoi far poche
parole.
PAJATA&T, diccsi ach> ni Gilice, Insi
to velatile minulissimo clic |iugne a modo,
di zanzara senza ronzare , ed. chiamalo
l Linneo Culex pulicaj-is.
PAP\TO. s, n>. Papato, Pontificato.
G.ODER EL. PAPATO, M a Mfva 1:1 Illil. G<>-

drre il papaia, modo basso, detto met.-if.


e vale G;>i!.ci:e o Starsi con ogni comoilo.r
agio. Ben pasciuto, servito e ringrazialo;
hi/nasf quivi a godere iL papato.
PAPAVERO, s. m. Papavero e Rosohtccio,
Fiore vermiglio coiwsciiitisiinio cliennsre
da una piaalu drlta da Linnro Papavfr
Rhoeas.
PAPARO , Lo Etrsso cHe PAPAB, T.
PAPTA , V. in PAPA , minestra.
PAPIGLITI, s. nt.,(dal Frane. Papillo
te) Carte, Cartoline nelle quali a forma,
come di mandorla, s'avvolgono i capegli
a cLocchelline per fur si che restino ricci.
V. RoLb.

FEK.Q BA coi\n, St taccine t Ferro fai-

PAR
lo a guisa >li forbici eoa cui si scaldano e
si stiacciano le cartoline suddette.
PAPI.NA, s. f. Pappina, Sorta di Sorteli
fatto di latte colto con altri ingredienti.
PAPWA , dicesi nel parlar fa in. per Crfftlella; Cgffatinn; Guancialino, Picco-lo cojpo di ranno salle guance. Amica ctf-

fatelta.
PAPIZAR , v. Esser papabile , Voce dell'u
so , cio In predicandolo d' esser Papa
Papizzare e Voce antica e vale Regnare
nel pontificato, esser Papa.
PAPOLARvv. Pappare} Sconocchiare x
ciaf Finir qualche cosa mangiandoli tatla.
PAPOL0,,.m. Greppo FAR PAPOL<, Far
greppo , E quel raggrinzar la bocca clic
fanno i fanciulli quando vogliono comin
ciar a piagnere. i mbambolare , dicesi de
gli occhi quando inumidendo le luci col
le lagrime facciasi segno di velw piagne
re. Difesi ancora Var la boera brincia ,
quando s' arriccia in qwl iiuxh> che si fa
pi-ima del piangere.
PAPON, s> ini Pappone; Chr pappa, cio"
che mangia asa.-ir, che diccsi anche Pap
polone. V. MACSOX^
l)elt talvolta jier PACHIN e PAFTO, V..
PAPOTE, s. f. Guance paffute, Grasse e
Innde; Gote gonfiate, grotte, tirate e-.
,'..!<' rilevale n* colmo..
PAPTO, Paffutto: Grassotto; Carnacriuto, Agg. A Fanciullo ben vegnente.
PAPUZ7,R,.s. m. Pinnellaio, Che fe evende pianella.
PAPUZZR-A, s. rdTorM la Moglie o Femniina di Pianellaio, la quale secondo ;I!IM
>:'! comiimili- cosi formale polifbbc dirt
Pia nel[aia.
PAR, add. Par;. Eguale . della medesima,
qualit, condizione eie.
VuMBBO PAR, Pari, siisi. Quel numero
che si po divtdrve in itac parti eguali.
PAR B DISFAR, Pori e- caffo o dispar.
PAR MIO e PAR soo, Min o Suo pari ,
cio Bella mia>o sua condizione-.
PAR, ilicono i Marinai e specialmente i.Pescatori. per sincope e inveoe di PARI'; 011
de PAR ISBPO, PAH Toxi, PAH Z'CAXB, iu>
1 v.erc di PAR'O.V ISEPO eie.
PARA, adt'. Riparato; Schermito; Preve
nuto.
In altro sign. PAJ AVANTI, Spinto avan
ti PAR\ AVANTI DA LA FORTU.v* , Skale'/:!<', dalla fortuna , ciu portalo ..ill.i
furluna al trono.
I VIA, Scacciato^ E.s
to via.
PAB\ DA MUSSA., Prete apparalo,
e. parato.
CHIESA PARDA , Citesa parala, ciofc
Addobbata, Abbigliala, ormila di para
menti.
PARABOLANR, v. fi data ant. Far il
parabolano, cio Ciarlone f Chiaccherone.
PARABOLtf, s. m. l^erT.ohne, Esagera
zione smoderata, aixresr. d'iperbole. E,
quindi Iperboleggiare, Ingrandire o ma.gniCcar con parole, usare iperbole^ *

PAR

PAR

PARABORDI, s. m. T. Mariu. Lo slesso


che PAGETI. V. FACTO.
PARABTE (coli' o largo) s. ni. Cercine,
Guancialetto a guisa ih cerchio formalo
con alcuni nastri al capo de' bambini per
riparo delle percosse del capo. Quindi fncercinare, Porre alimi in capo il cercine
e Ineercinato o Accerchiato, Che ha il
cercine Cercinino e il Diminutivo.
PAR ACARI, s. m. chiamami in Villa que*
Pilastrini sia di pietra o li legno pianta
ti in alcune strade postali , che servono
per dividere e guarentire il marciapiedi
lai passaggio de'carri e simili. V. l TANTI.
P ARADA , s. f. Parata , La comparsa per
lo pi di Militari in gran montura per far
onore al Principe od a qualche raggii.-.rderole personaggio, o per celebrare qualche
giorno solenne.
PARIDA DE COLPO, Parata, Riparo.
PARADA, diciamo ancora nel sign. di luiIo:. Riparo; Ripiego DAR UNA p ARADA
AL MAL, Riparar* al male, Parvi riparo.
PAHDA, detto in T. degli Uccellatori ,
Scacciala , Lo sc.ieriare co' sassi o con al
tro nelle ragnaie gli uccelli intimoriti acciorch diano nella ragna.
ABITO DA PARADV, V. ADITO.
DAR UNA PARADA , Locuz. fini. Ferire o
Colpire di coltalo o di spada.
MBTER jy PARADA n NAVE, Far la pa
rata, T. Mar. Addobbare ed ornare un
vascello di lutti i suoi padiglioni e di tut
ti i suoi prsi.
MBTBU'B i.v TMRDA, parlando di Don
ne. V. TIRARSE iy SQUBHO, in SQUERO.
STAR su LE PAHAB o su LA PARADA. $t;ir
sulle velie o Andare alla parata e Star
in parata, Taglione Volteggiare, Scher
mirsi e stare allento itile congiunture. An
dare stoccheggiando, diccsi lg. dello Star
sulle parale.
PARADEN.\,add. T. d"' Lanaiuoli, che.
suona Pai\ciato(i Paretaio (se potesse dir
si) dal!* voce radicale Paries, cio Mura
to CASA vta.ADE.vt DE TOLE, Casa com
messa o contesta d tavuL", clic fanno co
s la parete esterna in vece di muro o pie
tre.
PARADISO, s. m. Paradiso.

frasi , Spiegare con circonlocuzione. V. I.x-

No SE VA IN PARADISO IN CAROZZA , Noti

si va in paradiso col guancialino , cio


Non o cosi facile l'andarvi.
ANDAR IN PARADISO, Locuz. fam. detta
~per esagerazione , Andare in gloria, pro
vare in che che sia grandissimo piacere.
^PiRADOR, s. in. Paratore o Festaiuolo,
Colui che intraprende e dirige gli appara
ti delle feste. V. CONZADR.
PARAFANGO , s. m. Parafango o Grem
bialino iLi~calesse , diccsi Quella riballa
o qu^l Cuoi:) che copre la parie davanti
d'un lalesse o altro simil legno per difen
dere dal fango o dalla pioggia.
PARAFAR , v. Parafare, Verbo datoci da'
Francesi, stalo introdotto sotto il cessalo
Governo italico nell'uso delle carte nota
rili, e vale Firmarsi con cifra. V. ZIFRA.
PARAFRASAR, v. Perifrasare, Far peri-

FRASA.

PARAFRASI, s. f. Perifrasi, Circonlocu


zione, giro di parole per ispiegar un ter
mine o un sentimento.
PARAFLMINI, s. m. Conduttore, Cate
na di ferro o di ottone che serve ad attrar
re la materia del fulmine.
PARAGON , s. m. Paragone, Comparazio
ne, Confronto.
SENZA PARAGX , Modo avr. Senza pa
ri} Incomparabilmente.
METERSB o STAR AL PARAGON DE u.vo,
Conguagliarsi f Uguagliarsi; Pareggiar
si, Andar del pari con uno, Competerc,
Gareggiare. V. PAUASGN.
PARAGO\ETOt s. m. Comparazioncinat
Piccolo paragone.
PARAGUANTO, s. m. Paraguante, Man
cia. La voce nostra antiquata e pi non
s'usa;Vd inlendevasi Un paio di guanti
aventi in ogni dito uno due o pi zecchi
ni , che davanti politamente ;t titolo di
mancia o regalo, talvolta per per fine in
diretto.
Far paraguanli per scoprii' gli altari,
fu detto dal Dotti nel sign. di Far mancie
per sapere i fatti altrui. V. SOTOFASSA, Boc.v e SBOCONDA.
PAR ALITO , s. m. Paravento, Arnese mo
bile sostenuto da pezzi di legno e fornito
di tela , che serve per riparare il letto dalI impressione dell aria.
PARALTICO, add. Paralitico e Parlelico, Infetto di paralisi.-!. Puristico, in for
za di sust. dicesi anche a Quel tremore che
hanno alcuni vecchi nel capo e nelle ma
ni.
SoN PARALITICO O CONVULSO DA LA RABI.I,

ti .lice da taluno per esagerazione , per di


re lo ho una rabbia addosso di' io avvam
po; Io mi sento scoppiare di sdegno.
FEDE PARALITICA SULCAWATV, disse met.
il nostro poeta Grilli in un suo apologo ,
per Furi- o Credenza vacillante; incerta;
Fede o Credi' n za in bilico.
PARALIZAR , v. Voce introdotta fra no*
dai Demagoghi democratici nel 1797. na
ta poscia usala da alcuni nelle pubbliche
carte, e vale in senso retto Far divenir
parletico; ma dicesi figur. nel sjgn. di Im
pedire; Incagliare; Troncar le gambe.
PARALUME,, m. Pentola, Piccola rosta
che serve a parare il lume di lucerna o di
candela, aftinch non dia negli occhi.
PARAMAN, s. m. o GUAROAMN o PILMDA , T. Mar. Palmeto , Speciedi ditale rac
comandalo a un cuoio alla palma della ma
no dc-J Veleggiatore, di cui egli ', serve
per ispingcr l'ago quando cuce le vele.
PAR AMAR, s. m. T. Mar. Scarpa, Pezzo
di legno concavo in cui si pone l'estremi
la della zampa dell' ancora, per impedire
che non s'attacchi nella prima incinta
quando si lascia piombar gi.
PARAMENTO, s. m. 4pparamento; Ap
parato ; Apparecchio, L'apparare Pa
rafino vale piccolo apparalo.

PARANE ZXL, s, m. Paramezza'e, T. mar.

PAR

4o5

Quel pezzo di legname sopra cui fermalo un albero della nave.


PARAMOSCHE , s. m. Paramosche; Cac
ciamosene; Ventaglio, Specie di rosta o
ventaglio che si usa di estate per cacciar
le mosche e gl'insetti volanti.
Paramosc/ic; Cacciamo! che e Rosta,
in T. de'AIaniscak-hi, d i ceti nd ano Stru
mento fatto di folli e lunghi crini a fog
gia di pennello per cacar le mosche ai
cavalli quando si ferrano.
PARAMOSCHB, in g<*rgo de' Barcaiuol' ,
vale il Membro virile.
PARANCHINETO, s. m. Paranchinello ,
T. Mar. Piccolo parancliino. V. PARANCO.
PARANCO , s. m. T. Mar. Paranchine o
Parancliino e Palano, Unione di pi boz
zelli armali di funi per sollcvare-gran pe
si. V. BOZZBLO , MANTO E SE.XL e STRIGO,
PARANGALO, s. m. T. Mar. Sorta di pe
sca che consiste in una Lenza ( TOGNA ) at
taccata ad una zucca vola che galleggia
sull'acqua.
PARANGON , s. m. PARANCO* CR.VSSO o MA
GRO, T. de' Stampatori. Grosso o. piccolo,
parangone, Sono due specie di caratteri
di mezzo tra l' Ascendonica e il Testo.
PARANGN , dicesi dal basso volgo
per
TI
O
^
Paragone.
PANI DE PARANGJT, Fannie Stoffe d
paragone, si chiamavano ne" secoli AVI.
e XVH. quc'Pannilajii e Drappi di seta,
cos delti dalla loro finezza perfezione ,
che si fabbricavano in questa Capi Lale nel
lungo edifizio eh' esste sulla piazza di Rial
to, soprai portici ora detti RUGA DEI OREsi, dalla parte <ti S. Giovanni: edifizio che
quindi appellatasi Paragone, il quale pi.
anticamente seri iva all'oso delle Magistra
ture quando il Governo era in Rialto. La
calle di mezzo tra il detto edifizio e 1' al
tro che riferisce sopra la piazza di Rialto
nuovo, chiamasi Calle del paragona ; e
v'era ancora a'giorni nos'ri qualche fab
brica di pannilani, ma ord nani, sussisten
te nel medesimo luogo.
PAR A OR, s. m. Voce che suona PERLE OHE,
vale Termine; Meta; Fine.
Al ULTIMI PUIAORI DELLA VITA, Agli ul-

timi confini , All'orlo, A ir ultimo termi


ne o Agli ultimi respiri d--lla vita Er,
CERA L i,v TI PARAOHI, Era sulC orlo;
Era la la, cio In pericolo di perdere , di
finire eie. Parlandosi di Femmina che
sia prossima al parto dicono le nostre Don
ne, LA XE sui PAHAORI , ovv. LA XB o LA
STA PER LE ORE, e vogliono dire Essere
vicinissima al parlo, Mancarvi solo qual
che ora , Star l l per partorire. In qu-fto sign. sembra che PARAORI sia cori-olio
da Psn LE ORE.
PARAOH, T. de' Pettinatoli, Parane ,
Strumento a due tagli e due manichi per
digrossar l'ossa e. le corna da farci petti
ni. .
PARAORI pur termine de' Trarautori
di olio , ed un verbale sust. di J'AH\K,
Spingere. Rulli, Pezzi di legno a furma di
travicelli corti, dc'quali, posti paralleli ed
inclinati, si servono liTravacatori perraotglarvi opra le botti cariche iT olio che le-

406

PAR

vano dalle barche e traducono ai


un di deposito o vipeversa.
PAHAPTO (coli' e larga) i. m. Parapet
to o Sponda, dicesi Quella muraglia per
lo pi meno alla della statura d' un uomo
che si fa luogo l'alveo de' fiumi dall' uno
all'altro Iato dei ponli , ai lerrazzi , ai bal
latoi e simili, e dicesi cos perch sulla.
(.ponchi s'appoggia il petto.
PA aA PETO DA ALTAR, Dossale^, liicesi la
Parte davanti della mensa dell'altare l'a.liot/,> ; Palio e Frontale quell'Arnese
che cuopre la stessa parte.
PAB\PBTO, detto in T. Mar. Paratia o.
l'<imtt<i . Tramezzo o separazione di tatide a poppa e a prua sotto coperta per ri
porr! cordami e simili arredi o per como
do dr" marinari.
PARAR, v. Parare o Apparare > vogliono.
Addobbare , Preparare..
PARAR AVASTI QUALcbnr, Sospingere o.
Sospignfre , Cacciar avanti alcuno colla,
mauo. Far avanzar di passo ; Far cam
minarvi
PARAR AVANTI w\ FATURA, Avanzarsi
iielT opera ; Far progressi ; Condurre a.
buona, meta, a buon segno t a buon ter
mine.
PABR i COLPI, Sfalsare; Scansare i
Co//)/, T. di Scherma.
PARAR IN CASTELO, Locuz. di Gergo
tale Mangiare^
i 'ut .-.i LA BARCA, Spignere la barca.
PARAR LP su, Modo basso e m ria i. Ave~
re; Ficcare o cimili una polczzol di die
tro , Avere o Arrecare altrui alcun dan
no.. V. BuzAfi\Rf
PABARSE-, Ripararsi , cio Riparare a*'
jjoi bisogni , Traccheggiarla. V. VIVER,
cJt <;::. r /.i i , in VlTER.
t'ABAiuB o APARARSB DEI ABITI SACRI
Ammontarsi, cootrario di Discantarsi.
PARAJI VIA , Cacciare o Scacciare, V.
CALZAR e. SCAZZH.
!' . i;\u A i CAVALI , Guidare i cavalli.
PARAR zo, Ingollare, Mangiare.
PABA. VIA nu!i.iT\, Maniera fam. che
' sa, dicenrlo per esempio, STA SERA MA.. - \I;KMO QUATRO ncM\ ; DE CAKJTE, irar POMK70 COTO , U.V GOTO DB VIX E PARA VIA BC-

BATJT, Statura mangeremo due cucchiarale di pappa , quattro bocconi di carne,


una. mela cotta, un gotto di vino e salta,
cio Salta in letlo, quasi fsse un ordina
mento di ricetta, e vale Niente altro.
I' '.. V.SAll lili K. s. f. e pi comunemente
DA\CAZIA , T. Mar. Parasarchie, Tavole
stabilite nel bordo della nave ove sono fer
male e indentate le lande delle bigotte,
delle sarchie o patarazzi per sostener le
sarchie discosta dalla nave. Dicoosi nuche
Panchette.
PARAS, Voce anliq. Girello di capelli
posliccii.
PARAVANTI, g. m. Nome che i nostri Pescalnrf sogliono dare ad un arnese che ser
ve, iuro per pescare i gobii ed i gamberi
nella Ugnna. Esso consisle ia una rete .-'
' . e litte a guisa di sacco , rnunila ali'i'iii occalura d'un triangolo di legno che
LA uu in ci- p lungo con cui si spinge m

PAR

PAR

,iv. i MI i radenti il fonilo e- pescando: dallaqual manovra ha riportato un tal nome.


PARAVENTO, V. PABALBTO.

PAUBCHIR, dicesi per PARAR nel signif.


di Adornare; Apparare; Ornare.
TOR.VR A i'1'inr.in.Vu , Rappai-ecchiarr.
PARECHIO, s. mi Apparecchio ; Apparec
chiatura; Apparecchiamento; Apparato;
Amjnannimenlo, Preparazione, l Magalotti disse nelle sue lettere scherzosamen
te Attiratilo, dal Francese Attirali.
PAOBCHIO, diccsi fam. nel sign. di Ador
namento, Acconciatura,
Apparecchio, T. Mere. In lulte le ma
nifatture di sete, nastri , beri-elle, cappel
li eie. questa parola significa il lustro e la
Consulenza che si da alle stoffe e ad altre
merci per mezzo dell* colle, gomme ed al
tre droghe disctolte- urli' acqua TELA

PARATIA - U.Y VARA VIA. DB LA MALIjrCOJTIA, .

Cacciaffanni, Che caccia gli affanni.


PARA VISO, s. mt Parafuoco o- Guardofuoco, Specie di Ventoletla di cui (i fa uso
I" inverno tenendola in mano per riparar
si il viso daU'ardor del fuoco.
PARCEN.VOLE , s. m. T. Mar. e vale pi
comunemente Proprietario di nave mer
cantile o del suo carico ; dicesi per pel
le barche grotte, dicendosi perle piccole
PAR, V. Partecipante o Parzionario,
i chiama in T. Mar. Colui che entra a par
te col proprietario d' una nave.
PARE , . m. Padre-, quello da cui (i ri
conosce larvilo. E generalmente il Maschiodi qualunque animale che- ha. figliuoli.
CARO PARE, Caro padre, Espressione
che masi per amicizia verso d'alcuno, co*
ose se gli si dicesse Caro amico.
\' :;F . nel parlar fam., detto per sinco
pe, vali- Campare,
Pnmi CH'BL PUIB NASSA Et Fio- \F. gei
COPI, Maniera fam. Far il conto- senza
T oste, Determinar da per se. quello a che
deve concorrere anche la volont. degli al
tri. Penderla pelle delfoMo primardi pren
derla, Disporre d'alcuna cosa prima, ch'el
la sia in suo potere.PARE AKA, Maniera di salutarsi che usa
no i< nostri Gondolieri quando s' incontra
no) e vale Compare fta, sano; Ti saluto.
PARE, s. m. Assito o anche Tavolato, di
cesi un Tramezzo d'asse commosse insie
me, fallo alle stanze in cambio <li muro;
Divisione, Sparlimenlo di luogo fatte d'as
se o di panconcelli regolati e intaccali con.
armatura di piana, e simili-.
l'Ani-. DB unno, Soprammattone; Malton topra mattone, chiamasi Quella pare
te che in profondit non oltrepassa la mi
sura In!; mattone posalo per piano o per
coltello.
PARE e nel plur* PAIIJ, detto in T. de*
Tessitori, Pastino, Quel segno che fa.
l'Orditore ad ogni giro deli' ordito.
PAH o T RESSA DA GRISIOLK , T.' de' Pe
scai, i.-ili illuni, Pareti, chiamanti i Lati,
o le Ale poste a guisa di cortina che for
mano le parti esterne d'un cannaio. V. CoGOLERA.

PARE DE i. > jiKnK, Pareti, Pezzi di re


te che accompagnano ali' entramento del
la cocchia e simili.
PAR'EASTRO , s. m. T. Cbiogg. Patrigno.
V. PARBCXO.
PARECH1A, ailil: Apparecchiato; Appron
tato; Ammarinilo,
Scurite pAiiBcn: A FiRetp. Sempre ac
cnto, cio Sempre apparecchialo a fare
eie.
PARECHIAR, v. Apparecchiare; Appron
tare; Allestire; Ammannire*.
P ut rv ii j \n LA TOLA, Apparecchiare, Acconciap la- tavola pi-r mangiare, imbandi
re e Ammannire, Metter in assetto le vi
vande perporlein tavola. V. DESPARECHIR
eh' il suo contrario..

S.E.YXA PARBCHIO, V. TELI.

PARECHIO DB LA CARTA , Apparecchio ,


T. (leglLSump. ch'La leni pera della car
ta che si bagna per renderla alta all'im
pressione. .
PRECHIO D' u.v.v. SPOSA , Corredo.
I" 'ECHIO DB ZOGIB O altro PER I \4 DO
NA, ApparecchiatoiOf'fifolelin', oio Tut
to l'apparecchio necessario- per abbigliare
una il. .m>.t galante.

PARECHIO o' u.y PIITELO, Corredino, dicest di Tutta la biancheria o robe ad uso
de' bambini, come fasce, pannicelli e si
mili.

PARECHI D'IMA NAVBJ V. ARMIZO.


PAREGN, s. m. Profumino; Cacazibetto;
Assettttuzzo; Ganimede; Attillato ; Bel
limbusto; ZerLino, direbhesi di Giova
ne attillalo con affettazione.
FA EL piREG.v, Fatila ninfa, Proce
der eoa abili o costumi troppo affettati.
FAREGINA; . L Civetta; Accatlamori ;
Kubacuori
PAREGINARIA , r. f. Zerbineria, Attilla
tura^ Comparsa, ricercala.
FABEGHlTO,erb/jeUo, Ganimeduzzo..
PARKGIO, s. mv Pareggiavate nto ; Parifi
cazione, Agguaglio, Conguaglio. L'alfe
di eguagliare e pareggiare le somme, che
dicesi anche Adeguamento , Adequazio
ne.
PAREGNO . s. m. Patrigno, Marito di mia
Madre dopo la morte di mio padre.
PARENT , . m. Parentado ; Parentaggio, Congiunzione perconianguinil o aili itila.
CATIVO P.AUBJCTA, Parentado zoppo, Pa
renti poveri o ignobili o di mal concetto.
PARANTE, s. m, Parente, Congiunto di.
parentado.
PARENTB, dicesi" anch* zi? Affine, cio t
al parente diventato per afTnil o sia per
matrimonio lanlo dell* uomo che della don
na,
PARENTE. DE SAVGUB, Consanguineo;
Distretto di sangue i Congiunto; Prossimano, Della medesima stirpe- e in T. le
gale Agnato.
PAHE^'TE PEH VTA DE DIMA: Cognato, T.
lepide, cio Congiunto di conazi<*ie> -*
PBBMTE PERVIA DB OMEM, jgtutio, Pa
rente per. agnazione.
PARE3TEVOLE. V. in DO.YBGA.
*

PAR

PAR

TARENT, 8. m. Parenteria , Voce per


amica ina che s'accosta al vero sigriif. del
nostro termine Veneziano, con cui inten
diamo Medii parenti , Una filatera di pa
renti o Molli parenti miserabili e tristi.
P ARETINA, s. f. T. Mar. F*a IA PAHE.'VZAWA ; Fare la parensana, vale Apparec
chiare le cose occorrenti in un vascello per
metterlo al mare.

degnare; Agguagliare; Conguagliare;


Ragguagliare , Aggiustare i conti, render
eguale il debito e credilo.
PARlZO, s. m. Agguaglio; 'Conguaglio;
Pareggiai Pareggiamento, L'agguaglia
te e pareggiare, e dicesi de' conii.
^FATO-EL PAXIZO, Hagguag/ialamenie,
Fatto il computo, Computalo u per l'al
tro ; Ragguagliata ogni cosa.

.PARER, . Parere^ Semb-are ,- Rassem. orare.


/

X.X UJf BEL PAHIZO DB A!M CHE IVO LO VE


DO; F. un tei numero d'anni ehe noi vedo, cio sono inolii anni.

PARER BOW, V. Boy.


PAR cussi E o ss VERO, Parere e non
estere come filare e non tessere , Pro.
F. vale che L'apparenza non basta <{oe bi
sognati gli effetti Fare sloggi, dicesi
h uno che mostra con certi atluzzi ripu
gnanza eli voler fcre o dire qualche cosa,
ma propriamente TUO! farla e dirli.
PARER DE STRANIO , Parer distrano o
Parere strano, Parer nuovo, inusitato
Scomparirei Saper ma'ic.
PARER Et. POTA DB MODB.VA ; Parere il
secento,Bicesi di chi si stima oltre il con^T-enevole o che abbia grande apparenza.
PAH SENZA PARER, V. FAR.
FAR QUEL CHE PAR i: pjAsE, Far quel che
pare e piace, vuoi ilirc Fare a suo modo,
senza dipendere da nessuno.
FAR PARER CH'BL FATO o -SIA soo ; Far
e viste di non sapere, -vale Mostrare , In
dicare Far segno o apparenza FAR PA
RER U.VA COSSA B JMRUI/E.VK u.v' ALTRA , Ac
cennare in coppe e dare in bastoni , det
to fig. che Mostrare di far una cosa e far
ne un'altra.

LA FACEVA U*A s\3T\;'Parevapur San


ta Perdiana che da Leccare alle serpi.
MB PAR u.v SBCOLO o MILE ANI , Parere
ogu ora mille anni, Vop vedere l'ora che
una cosa avvenga; Aspettarlo con ansiet.
SECONDO QUEL CHE -ME PAR A MI o SE
CONDO MI ; Per mio avviso; A mo avviso ;
A mio giudizio ; Al mio credere; Al giu
dizio mio; Per quel eh' io ne sento.
F\R1BU CON PRIBUS , Storpiatura lalina-che si sente non di rado nella bocca
degli idioti, ed una specie di proverbio,
clic dicesi singolarmente sul matrimonio,
onde s' intendi- avvertire che i Coniugali
debbon essere ragguagliatamente pari fra
loro nella condizione, nell'et e nel ge
nio ; sul (jual proposito abbiamo da Ovidio la sentenza Si vs nubere nube pari
L' Ovidio tradotto , testo di lingua , di
ce: Ma chi ti vuole acconciamente mari
tare, maritisi a' suoi pari.
PARCHI, T. ant. Parecchi; Molti.
PARIFICAR, V. PARIZAH.

PARIGLIA , s. f. Pariglia, Tiro di due ca


valli eguali.
FAR UVA BELA PARIGLIA; Apparigliare,
Voce dell' uso. li suo contrario Sparigliaif.
PAIIITX , s. f. Parit e Paritade, Egua
glianza.
METER IN pAnrrX, Parificare, Pareg
giare; Conguagliare:, Ragguagliare.
No GHB XE PARIT, JVo e' comparazione o confronto o esempio.

PARIZAR, T. Pareggiare o Parificare} A-

PARLADR, s. ra. Parlatore o Parladore.


V. CHIACOLJT. Parlalriceo Parlantina, dij-ebbesi a Donna loquace che parla astai.
GnAar piRLABon ix SENATO ; Grande
Oratore ; Gran dicitore o favellatore. Oratore grandiloquo o magniloquo, dicesi
a Quello che parla in gravetilee con di
gnit.

PARLADORN aild. Gran parlatore ofa


vellatore Di Oratore direbbcsi Arcieloquentissimo.
t
PARLAR, s. m. Parlare; Tarlatura, Di
scorso.
PARLAR CAG.V , Maniera ani. Parlare,
Discorso sciocco, inetto.
PARME, diccsi per Lingua; Dialetto o
Vernacolo, Modo di parlare.
NOBILT DEL PARLIR , Magniloquenza e
'Grandiloquenza, Dignit di discorso.
MANIERA DE .PARLAR , V. MANIERA.
PARLAR PULITO ; Favella a Parlare for
bito, Terso, purgato, elegante.
PARLAR i.YSEjrs.V Stoltiloquio e J'anlo-quio, Favellamenlo da stollo.
PARLAR VBNSZIN , Dialetto veneziano o
Veneto; -Lingua vernacola veneta , 11 par
lare proprio Nella Citt Hi Venezia , il
quale generalmente comune a tulle le aiIre provincie dello Slato cx'Venelo, ad ec
cezione della Lombardia ex Veneta.
-PARLAR, T. Parlare Favellare qua
si sinonimo, e non che appartiene pi da
vicino alla pronuncia -ed all'idioma elin
gua che si parla. Dire si da pure per sino
nimo, ma sembra determinare la manife
stazione d'un cancello mtfbrefe ed in qual
che particolare circostanza.
PARLAR A LA BASALA o DA PAPAGL; Fa
vellare a caso ; a casaccio ; afata ; a van
vera ; alla buona ; alla carlona, Dirla co
me viene. Favellare come i pappagalli;
Darla a mosca cieca; Scagliar le parole
al vento, Parlare senza considerazione,
che anche dicesi Arrocchiare: Lanciare;
Scagliare; Sbalestrare; Strafalciare,
Non dr nel segno in favellando. Tirare-o
Saettare in arcata , Dir che che sia sen
z'averne fondamento di notizia.
PARLAR A L'IMPROVISO ; Aringare o De
clamare estemporaneamente , Diccsi de
gli Oratori.
PARLAR ATW PHBJTCIPB w UDIENZA, ArinT
gare un Re, un Principe.
PARLAR A MEZA BOGA, V. BOCA.
PARLAR co L'ARCANA, V. ARCANA.
PARLAR co L'EME, V. EME.
P ,ui i.* H co L'ERE, V. ERE.
PAALAB CON PROSOPOPEA , Esser proso-

PAR

4o7

ne; Prosarla, Favellar troppe adagio e cou


-arroganza.

PARLAR CURTO , Parlare alle brevi o al


ta breve, Dir pocje cose Parlare strin
galo; Dir parole succinte, Dir molte co
se in poco VE PARLO CURTO, Alle corte;
In conclusione; Alle brevi; Penso Me
brevi.
PARLAR DA BABUN, Favellare come Pa
pa Scimio; Dire il si no e il no s, t-V
Tellare al rovescio.
PARLAR DA CRKTIW, Parlami crit
rio, cio Nella mia lingua *e tuoi de t'iatenda.
PARIR DA DOTR, Parlar cuiusso; ParJare di dottrina apparente; Salamistrare; Favellare in sul quamquam.
PARLAR DA DRETO , Favellare colla bac
ca piena o piccine; Avere il cervel nella
linguai Parlar fra denti e a mezzatac
ca , Copertamene , Discorrere accorta
mente e con giudizio. Parlai-e riserbata
t> Parlare colle seste, vale Parlare cauta
mente e circospetto.

PARLAR DA IMBRMGO, Anfanare a sec~co, Cicalar da briaco senza esserlo.


PARLAR DA LIBRO STAMPA, Spiccar le pa
role vale Pronunziarle distintamente. Dicesi anche Scolpir le parole per Pronun
ziarle 'bene.
PARLAR DA MATO, Aprir la bocca e sofftare; 'Dondolar la malica, Favellare dis
ordinatamente e co fiKKiii etite, che anche dicesi Menare il can per T aia.

PARLAR DA OMO, Parlare saggiamenle


o assennatamente.
PARLAR DA SE>TO, 'Dira o Favellare in
sul saldo o in sul sodo , Da dovere.
PA/U.K DEI DIFETI DEI ALTRI , 'Cicalare
gli altrui difetti.
PARLIR SL PRIMO, Correre il primo ar-rinjfo.
PARLAR B PO INTRICASSE, Entrar nel
pecoreccio, Cominciar un ragionainemo
e non poter riuscirne.
PARLAR FORA DEL VADA, V. VADA.
PARLAR FRANCESE COME UWA VACA SPA-GYOLA, Cianciugliare o Ciangottarefran
cese, vale Parlar male il francese.
PARLAR IN ARIA, V. PARLAR SENZA roy
TJAMBWTO.

PARLAR iw BOXA o CATIVA MAMBRA , Sei


porgere o Mal porgere , Buona o Cattiva
maniera nell'aringare o nel favcllre.
PARLAR IN FI Parlar sotto voce.
PARLAR nr POXTO E VIRGOLA o i,v PO>TA
BB PIRV , Parlare per punta o in punta
diforchetta ,- Dir parole appuntale o fal
lare appuntato, Variare ricercalamente.
PARLAR IJT i.vsoxio j Barbugliare , Pro
prio di coloro clic favellano risvegliandosi.
PARLAR iir TEL XASO o SC.VANFO, Parlar
nel naso. V. SGKAXFO Pronunziar vo
ci o parate nasali, propriani. L'abitu
dine che ha qualche Nazione <1i pronun
ciar alcune parole -con tuono di voce che
sembra ripetersi dal naso, come riell'ltalia i Lombardi.
PARLAR IN TI DENTI; Dir che che ffa

Jra' denti o Parlarfra1 denti o a mezza


bocca, vaglio-n Dirlo a HIP/ .-a voce o ocnramenle o senza lasciarsi ben intendere

Borbottare o Brontolare, Parlar fra'

PAR

4o8
denti con sommessa voce e confusa Ave'
i e Parere un calabrone in un fiasco o in
un orciuolo , Favellar fra' denti in modo
die non s'intenda Parlare con retictn;., vuoi dire Ommeltere voloulariamentc nel discorso quel che si dorrebbe dire.
PARLAR FORA DEI DB.VTI, Dir che che sia
fttorde' denti, vale Dirlo arditamente ; con
asseveranza ; con libarla e franchezza
Dirloftorfuora o Darla Juari , Spiegar
ti, Manift-slare quel che si ha nell'animo;
Dir la cosa coni' ella sta, che anche dicesi
Jir la cosa spiattellatamcnle coni ella
fta.
PARLAR i.v AMARO, dello in maniera di
fjTgo, Parlarefurbescamente o in lingua
lonadattica, io gergo.
PARLAR LISSO, V. Lisso.
PARLAR MELENSO, V. MELENSO.
PARLAR MEZS CAROLE , Fare affollata o
un affollata, Favellar troppo e frastaglia
tamente.
PA HIAH MOZZO o SMOZCEG, Cincischare; Favellare rutto, cincischiato, adden
tellalo; Parlare smozzicato.
PARLAR PER DOCCA D'ALTRI, V. BOCA.
PARLAR PER OBITO E PER STORTO, Par
lare a ritto e a torlo, a ritto e torto , a
dritto e rovescio, a ragione e a torlo, Co
munque.
PARLAR POCO E ADASIO , Parlar a micci
no, a spizzico, a spilluzzico, a spicchio
Prosare vai Favellare troppo adagio e
ascoltar si medesimo PARLA MANCO CBB
_TIPOL, Parla poco e ascolla -assai e giam
mai non fallirai, Odi mollo e parla noco.
Chi par/a poco gli basta la met del cervello, evaleHatin mio or impegno chi par
la poco.
PARL.AR SBOCAIZZO, V. SBOCATZZO.
PARLAR cox -FONDAMENTO, Parlare o FaVcllareo Dire alcuna cosa con fondamen
to o con fondatezza ofondatamente.
PARLATI SE.VZA FONDAMENTO o JN ARIA,
Tirare o Saettare iti arcata ; Baciare in
fallo, Dir che che sia senz'averne fonda
mento di notizia. Tirare di pratica , si di
ce di Coloro i quali ancorch non sappiavi.i qualche cosa, u favellano nondime
no come se ne fossero maestri.
PARLAR SEATZA I.VTOPARSE, Parlare sen
za sdrucciolamento, Parlar francamente.
PARLA SEXZA OFEKDEH, Dare che non
ti dolga e dir che non dispiaccia.
PARLAR SENZA ORDENE , Strafalciare }
Dello per similitudini-.
PART.XH SOLO, Fare un soliloquio.
PARLAR SORA DEI copj-, V. Covo.
PARLAR SOTO METAFORA , V. METAFORA.
PARLAR SUL SODO, V. PARLATI DA SENO.
CHI wo PARLA NO GA G.vBXTB , In bocca
ciiusa non entro mai mosca, cio Chi
)mn chiede non ha; simile all'altro A chi
chiusa tien la bocca, Lu<,n boccou giam
mai non tocca.
ON cui P.UILIO MI? Espressione fam. di
rimprovero, Mai pi, e vale Su via, liniscda.
EL PARLA CH'BL PAR unr LIBRO STAMPA,
Parlare posatamente.
EL PARLA PERCH EL GA LA DOCA , BoCtt

infallo; Apre la bocca e t'oj/ia. Pariti ttl

Bacchio, a caso, a casaccio, a fata , a


vanvera, a gangheri, alla carlona.
EL PARLARIA SOTO AQUA, Darebbe paro
le a un leggo, cio Non Unirebbe mai di
{tarlare.
I MURI PARLA, V. MURO.
PARLO co LA BOTA PER TEHA, M .mirra di
alcuni che intendono dire, Parlo con ri
spetto, col dovuto riguardo, umilmente
simili.
PKR GHENTE Mo SE PARLA, E' non si gri
da al lupo rii' '! non sia lupo o con bigio,
JC non ti grida mai al lupo ch'egli non
sia in paese ; E' non s' abbaia a vlo.
Quando si pai-la di qualcheduuo non se lo
fa senza fondamento.
TORNA A PARLAR , Rifavellare Rifa
vellarsi per Abboccarsi di nuovo a parla
re.
PARLARAZZO, s. m. Cattiva lingua, po
lo pi si dice Di qualche dialetto italiana
aon bene inteso da' Veneziani. V.ScHiAUssXfl.
In altro sign. Parlare laido, schifoso,
cio Discorso contrario ali' onest del co
stume.
PARO, Lo stesso che P, V.
PAROCHTO , s. m. e anche DCRACHETO,
Parrucchetlo , Specie di Pappagallo verde
con collare e petto i-osso e gola nera, detto
da' Sistema lici Psittacus Alexandri.
PAHOCHBTO , dimin. di Parroco , Piovanello , Piovano di poco conto.
PAROCIUAN, s. ni. Popolano, Quegli ch'
sotto |a cura d' una parrocchia. E quando
si parli delle persone e del popolo d' una
parrocchia, dicesi Popolani o Parrocchia
ni nel numero del pi. Nell' uso per si
scrive da'parrochi JH ioparrocchiano, ben
ch in Lingua Parrocchiano voglia dir
Parroco, come si vede qui sotto.
PAROCO, s. ni. Parroco e Paroca e Parroc
chiano, Prete Rettore della parrocchia.
PAROL, Lo stesso che CALDIBRA, V.
PAROLA, s. f. Parola, detta altrimenti Vo.cubaloj Voce; Dizione e Termine. V. TeaJUI.VE.
PAROLA o" L w SILABA , Monosillaba o
Monosillalo e Unisillabo DE DO SIL.IBE, Jlisillaboo Dissillabo DE TRE siXABE, Trisillabo DE QUATRO SILABB ,
Quadrisillabo DB CINQUE, Quiaquesilabo Polisillabo o Moltisillabo, Di pi
sillabe.
PAROLA DA HE, Parola di re, d'onore,
etc. vale Parola da osservarsi scnz' alcuna
eccezione, e che, come disse l'Arioslo, Non
ne manchi pure un iota.
PAROLA CHE ir TIB.V , Far delle sue parolefango, Non mantener la parola n at
tener le promesse. Fare a fanciullo o a
tamliino Portar lafede in grembo, va
ie Esser facile a mancar di parola.
PAROLA CHE PELA, V. PELAR.
PAROLA CHS PO.VZE , Puntura ; Motto
pungenti. V. BOTONR.
PABOLA MOZZA, <4ffercsi,T. Gramma
ticale, Troncamento di lettera o sillaba iu
principio della parola.
PAROLA SCURTDA , Sincope o Sincopa ;
Leva in mezzo, Figura di parole per cui

PAR
(entro di esse si toglie una lettera o sil
laba.
PAROLA STORTA, Parola torta, dello fig:
e v;dr Ingiuriosa.
PAROLA VBRA, Vocabolo o Termine pro
prio , Quello che deteii usare per espri
mere il significalo. Improprio il suo con
trario. V. TEJVICO.
PAROLE CIMBGHI.VB, Occhi di pulce, di
cesi figur. di Scrittura troppo minuta.
PAROLE COCOLOSE, V. COCOLOSO.
PAROLE DA COLEGIO, (Locuz. speciale de'
tempi Veneti , la quale in senso i-etto rife
riva! alle parole o risposte prudenti date
du'palrizii componeuli il Collegio a chi si
raccomandava loro per qualche affare pub
blico pendente ) Maniera ora melaf. che
TUO! dire Parole da oracolo o anfibologiche cio dubbie o di doppio senso; o Pa
rale cortigianesche, e s'intende Cortesi
bens, gentili ed umane, ma senza impe
gni o promesse difinilive SEMPRE EL
ME B PAROLE DA COLEGIO , Sempre egli
tta sulle generali o spaccia pel genera
le, si dice di Coloro che domandati o ri
chiesti d' una qualche cosa rispondono fi
nalmente senza troppo volersi ristrignere
venire, come si dice , a' ferri. Parlare
con involtura poi vuoi dire Dar cenni o
parole ambigue per non li lasciar appo
stare.
PAROLE CHE NO CO.VTA , Parole da vegghia ; Invenie; Venie, Parole superflue,
chiacchiere.
PAROLE DE L' A DECE, Lettere delF alfabelo, colle quali formansi le parole. V. LE
TE RA e VOCL.
PAROLE EQUIVOCHE , Detto o Concello
anfibologico , cio Accozzamento di paro
le che hanno sentimento doppio od equi
voco.
Parole grasse, dicesi anche in dialetto
jier Oscene , disoneste. V. PAROLAZZA.
PAROLEMAC.N\EOTIOSEG\E, Parole o Let
tere abrase; e quindi Abrasione di lette
re o di parole, dicesi Quando le lettere
per vecchiezza o per altro motivo sono di
fettose o mancano.
PABOLB SGIO.YFE, Parole gonfe, am
pollose, e fu aiirlic- dello pregnanti: di
cesi del parlare e dello scrivere allorch
troppo gonfialo e grande o superbo.
PAROLE TONDE , Parole ferme o d buon
sapore, Parlare schiellamenlc.
Parola o Nome, T. Mil. Segno militare
o Parola che si da per la notte alle ascoltc
e ai corpi di guardia e che si riscontra dal
le ronde. Quindi Dare o Pigliare la pa
rola.

DAR DO.VB PAROLE B CATIVI FATI, Dar


baggiane; Dar Vender bossoleUi; Dar
vesciche per palle grosse; Far. come il gal
lo , canta bene e razzola ma/e. Le parole
fon buone ma i cenni dolorosi. Tt.il ti ri
de in bocca, che dietro te f accocca. Ave
re o Portare il mele in bocca e il rasoio
a cintola. E come la pecchia che ha il me
le in bocca e C ago nella cada. Da buo
ne parole e friggi.
DAR DB LE PAROLE, Interlenere; Dar
parole; Tenere a parole, JN'on venire a'
falli Largheggiar di parole vale Esser
largo a promcUerc. V. SPAMPANATA.

PAR
DA PAROLA , Locai, usala nel seguen
te dettato, GHB DACO o VB BACO PAROLA,
fi assicuro o VI accerto; Per fede mia
VE D*OO PAROLA CK'BL ME PIASB; Va
JUGO BABOLA CHE NO AVARIA MAI CRBDBSTO

CHE eie. Vi assicuro o Siate certo che mi


piace; In fede mia non avrei mai credu
to die etc.
DAR PAROI.A, in T. del "Foro ex Veneto,
voleva dire Prestare assenso o volutila
PAROLA DB VOLONT A RHSPOXDBII, dieeva.si La promessa del reo convenuto di ri
spondere entro otto giorni PAROLA DE
.AOMINH OBDENARI, era L'assenso per no
minare gli Avvocali ordinarii. V. AVVOCA
TO PAROLA DE DEPUTAR, L' assenso di
destinar giornata per le aringhe.
Dia LE PAROLE ix <-'!><. , Dir parole ri
sentite.
DlH QUATRO PAROLE FISSE, Dire WJTd-

Jamenle, vale In maniera concisa.


LASSAR se LA PAROLA , Lasciar uno al
la fede, vale Lasciar libero -un prigionie
ro sulla sua promessa di rappresentarsi o
di ritornare a un dato tempo o di adem
pire aK-una condizione prescrittagli.
LE PAROLE IVO PAGA DAZIO, V. DAZIO.

LE PAROLE LIGA i oMJSNi , Le parole e i


contratti legano gli uomini, vale che gli
obbligano a mantener le promesse, le con
venienze etc.
LE PAROLE TANTE VOLTE FA MAL, La

lingua non ha osso efa rompere ildosso,


Molte volte nuoce il parlare LE BOTO
:.!..(. GIUSTA,, LI- buone parole accon
ciano i ma'fatti.
MACCHI LE PAROLE, Mangiarsi -le pa
role, Non esprimerle bene. Ingoiarsi le
parole, Proferirle in gola che non s'inten
dano. Blasciar le parole , Tentennare a
proferirle. Annodarsi le parole nellugola,
Non poter proferire.
MASTEG.W LE PAROLE, "V. MASTEGR.
MOZZAR LE PAROLE , Ammazzar le pa
role, Non terminar di pronunziarle.
No SAVH DIR QUATBO PAROLE, ]Von sa
per accozzar due parole, vale Non esser
atto a dir nulla.
OMO DE PAROLA, V. OMO.
SCAMBIII LE PAROLE , Sdire , Disdire.
V. DISDIR.
SERR EB PAROLE i v BOGA o i v GOLA , Ta
gliar le parole in bocca , vale Mozzare o
interrompere altrui il favellare.
STAR su LA PAROLA o STAR IN PAROLA ,
Star sotto o sopra la parola o <S/ar sopra
lafede, vagKono Assicurarsi d'alcuna co
sa per la parola o promessa avutane.
TACAIISB DE PAROLE , V. TACR.
t Toa LE PAROLE FORA DB BOGA , Furar le
mosse, detto (gur. Prevenire in dir cosa
chealtri avesse in pensiero didire Gua
stare a Rompere C uovo in bocca, vale In
terrompere il parlare.
PAROLADA , Lo slesso che CALDIBRDA.
PAROLAZZA, s. f. Parolaccia, pegg. di
Parola.
Parola grassa, vale Oscena , disonesta
NE LE BOXE SOCIET NO COKE PAROLAZZE

Disdcon nellefemmine pi Lasse , non


che nelle pi nobili e civili; i moti scon
ci pie panie grasse, La sentenza di
52

PAR
chiaro significalo. Cos pure quell'altra,
Le parole disoneste corrompono i buoni
costumi.
PAROLTA e PAROLINA , s. f. Paro/uzza o
Parolaccia; Paroletla; Parolina t per dimin. Parolineita ,
.Dia D'B LE BELE PAROLINE; Dar -cacca
baldole; Darla'soia, Far le paroline per
entrar in grazia d' alcuno. Dir paroline
dolci efregiate ,- Dar il lecchetto o il lecchettino, Paroluzze melate, gentili, gra
ziose, leccate Far caclierie, Usar mo
di stomachevoli nel trattare Dir delle
belle parole lisciate. V. MIG.VOGNOLE, CoCOLBZZO c MERDA.
PROLI, s.m. T. di Giuoco, Parali o Po
sta doppia , Nel giuoco del faraone o del
la bassetU significa il doppio di quello che
si giuocalo per la prima volta ; ed anche
quell'orecchia o piegatura che si fa alia
varia per segno del paroli.
PARLO V.ALDIERA.
PAROLNA , s. f. Parolona e Parolone,
Parola grande, cio Gonfia; Sesquipeda
le, intendesi Quella che si pronunzia.
PAROLONE ; Lettere di scatola ; Lettere
di speziati, dicesi per esprimere lettere
grandi. Lctteroiti.
PARMA , -s. f. T. Mar. Paroma , Corda
raddoppiata e legala verso ad un terzo d'an
tenna, la qual corda vicu formala insieme
coli' Amante per sospender l'antenna. V,
MANTE.
PARN e PATR.V , s. m. Padrone, chiama
si generalmente Quello che ha il dominio
o la propriet di qualche cosa. Diciam Pa
drone al Capo di famiglia in riguardo ai
domestici ch'egli ha sotto di s.
PARN COMPAGNO , Compadrone.
PARON DE BARCA , Padrone , Quello che
soprantende alla barca e la regola FABOX POSTIZZO, V. POSTIZZO.
PARN, ovv. PAR* SALA? Modo di salu
tare, Padrone; Servo suo.
ESSER PARON ASSOLUTO, Esser messere
e madonna; Esser sedere e scranna
FAR DA PARN, Far il messere, si dice
Quando si vuoi soprasLare agli altri padro
neggiando.
FARSE PARN , V. PATRON.
FARSE PARN D'UN AFR, Impadronirsi
o Impossessarsi, detto melaf. vale Inten
der bene una cosa, Mi sono interamente
impadronito della materia del discorso,
fatto eie.
PRINCIPIAR A FAR E A PARN; Uscire di
donzellino, Uscir della direzione altrui,
operar liberamente.
RESPETR EL CAN PER EL PABON , V. CAN.
QUANDO BL PAHN NO GA CERVELO , LA
CASA, VA IN MALORA, (>inui<l 'i la donnafol
leggia; la fante donneggia, evale che
Quando il padrone non ha cervello, co
manda la servit.
SERVIR A DO PARONI uro SE POL', V. SEHvhi.
STAR A PAHN , Essere o Slare a padro
ne , cio Con padrone.
No *ON PAH.V DB MOVBRME, vuoi dire
' posso muovermi, sia pel freddo ec-

PAR

409

cessilo che vino patisca, sia per qualche ri


guardo o soggezione.
PARN A , s. f. Padrona , Padronessa, La
femmina del padrone.
LA MIA PARONA , dicesi alcune volte per
'Mia moglie.
FAR DA PARONA, Donneggiare, Far da
padrona. V. SBRAGHESSII.
PARO.YA DE POSTO, Lupanarista, Don
na padrona di lupanare.
PARONCN, s. m. Padroncino, Piccolo
padrone o il Figlio del padrone.
PAAONCIKI SALVADEGHI, Locuz. fam. Bra
vaccio ni selvatici, cio Supposti.
PARPAGILA, s. m. e per lo pi in plur.
PARPAGIOLE o PAVEGIOLE DEL TORMENTO ,
Parpaglioni, Farfallino che abbondano
ne1 granai, notissime. Le larve di queste
tignuole si dicono comunemente Vermi
del grano c vivono della sostanza interna
ili esso, facendo talvolta de' guasti terri
bili. -H suo nome sistematico Phalaena
Tinca granella. Lo slesso nome si da al
le Larve del CurcuUo Frumentarius graJiarius , presentandosi esse sotto la forma
di vcrmetti. V. VERME.
PARPAGNACO, s. m. Nome che si da al
Pane li farina di formentone condito con
diversi ingredienti.
Detto per agg. a uomo, vale Ballaccio;
Capocchio; Fagiuolo; Pecorone ; Coglio
ne.
PARSMOLO o PARSMDOLO , s. m. Petrosemolo o Prezzemolo e PetrosiUo ; Petrosellino e Peti-osella; Appio domestico, Er
ba notissima di grato sapore, di grand'use
come condimento, della a Roma Erbet
ta e da' Botanici Appium Petroselinum.
Mi SON PARSMOLO, si dice fam. e lig.
perche il Petrosemolo ha la propriet ili
allignare in qualsivoglia terra c peruH ne'
buchi delle muraglie. Onde la locuzione
vuoi dire, Io suri indifferente, Son senza
volont , Fo la volont degli altri , Sto a
tutto.
PARTA GIO, t. m. Partizione; Sipartigione; Spartimenlo; Spartizione, Divi
sione ii: parli.

PARTAMENTO , s. m. Appartamento ,
Aggregalo di pi stanze.
PARTE, s. f. Parte, Porzione, Contingen
te.
PARTE SERTA, Parti gravi, in Comme
dia diconsi Le parti serie, contrario di
Buffe o Giocose.
Parte (da Pars , voce lat. barb. ) chiamavasi a' tempi della Repubblica Venela
un Decreto o Legge o Risoluzione ch'era
presa a partito da un Consiglio latito so
vrano che suddito legalmente convocalo.
METER o MANDAR PARTE, Mettere; An
dare o Mandare il partito, cio Propor
re la deliberazione d'alcuna cosa ai suffra
gi d'un 'adunanza LA PARTS CHE AND
MO, V. Mo VOLER- UNA PARTE, V. VO
LER.
' PARTE, dicono le nostre donne idiote
anche per Parto DONA DA PARTE o ES
SER DA PAIITE, Donna in puerperio.
PARTE DA BUIO , Parte deretana, o po
steriore.

4io

FA*

PAR

I'AHTK PAVA.YTI , Par.te and-rin-e o.djnanzi.


PARTE MORTA, Membro mortificato,
di,' da in mortificazione, Che ha una to
tale estinzione di senso.
DA PABTB DE PARE O DE MABB CtC. Od

lato eie. cio Dal canto.


DAB TERB O A3EHALI A LA PARTE, Dare

a taccio. V. SOCEDA e MBTADA.


ESSER EL PRIMO A TOR su LA PABTE , Ot
tenere le prese; Avere le prese, vale Ot
tenere che altri delle parli fatte sia il-pri1110 a pigliare.
FAB LA so PARTE , Far la sua quattri
naia.
LASSAR DA PARTE , V. LASSA
LB PABTE DA BASSO , Le parti vergogno
se. Sesso, dicesi anche ad amendue le par
ti vergognose s del maschio che della fem
mina.
METEJI DA PARTZ o DA BANDA , V. BANA.
No AVER ARTB KB PABTB T N UVA COSSA ,

Non essere impacciato o ingerito n pun


to ne poco eie. SB TO PABB TE CAZZA
VIA , MI NO OHE ti' SO NE ABTE N PARTE ,

Non e mia la colpa se tuo padre ti scac


cia,
STAB DA PARTE, Star da s, da parte;
Separalo dagli altri.
TOR IN BONA OCATIVASABTB, Pigliare;
Tornare , Recare e simili in buona o ma
la parte, cio in per bene o in per male.
PARTE COLO , s. m. T. de' Vetrai, Eiavolo, Strumento di ferro lungo e ritorto, con
cui si rimescolano le materie fluide nella
fornace del vetro.
PARTESNA, . f. Parligiana, Specie
d'arme in asta che usarasi da' nostri anticam., ch'era una Mezza picca ; e vien dal
Francese Penatane, da Pertugiare , Fo
rare.
PARTESLA, s.f. Particella; Porticina,
Piccola parte.
FAB J.B SARTESLB. Spartire; Divide
re e Suddividere Dello in T. di Stam
peria. Mettere insieme. E il riunire pi
lgli o pi parli o pi volumi d'un me
desimo libro. INCORPORAR LE PARTBSKiiE, Unire i corpi, E il riunire per con
tinuazione o per volume le divisioni o par
ti d' un'Opera impressa , i cui fogli sono
stali uniti o piegati.

PARTA , s. f. Partila, Quella nota o me


moria clii' si fa di debito o credito in sui
libri dei conii,
PARTA AVERTA , Conto acceso; Debito
acceso, vale Non pagalo.
IMPIANTAR UNA PARTA A UNO, Accen
dere una partita, cio Scriverlo debitore
al libro.
PAHTE I>E LA POBTA o BEL BALCO , Im
poste deir uscio o dclajincstra, II legname che chiude l'uno e l'altra.
PARTB DE LA YBLADA , Pelli ; Busti ,
Le due parli davanli di un giuslacore o
riunii un 'j che s soprappengono e s' al
lacciano o si abbottonano dalle due bande.
PARTA DEL zoco , Partila.
LA PRIVA PARTA XB DEI IMiTl'.I.I , l jirl-

mo si da ai putti, Cos dicono i ginocalori quando perdono il primo giucco.

F.\R UNA PARTA DB DUCO**, ^. B>S1-J11.SO.

PAHTA D'AICICI, Brigata <f amici.


PABT'IA i>' I.MEII/ACIII, II rigala o Matas
sa d" ubriachi.
PARTIAQUA, V. SPARTIA^A.
f '\ irr I C V , s. f. Dto per idiotismo dal
basso popolo nel sign. ili Pratica , Espe
rienza.
PRTICO, add. Pratico, Sperimentalo,
Versato,
P ARTICOLA, t. f. Comunichino, Particola d'ostia onde s'amministra a' Cristia
ni cattolici l'Eucaristia.
P ARTICOLAR, s. m. Privato, Persona di
estrazione civile ina non nobile. V. TABAao.
PARTICOLAR, add. Particolare o P&rticulare, Singolare , Peculiare.
LA KB U.YA COSSA V . i.'.MZVTK r MITICI. -

LH, Ella cosa veramente strana o stra


vagante.
Ijr VBBIT v ss PABTICOLR , In verit
lete curioso, stravagante , aromatico }
Locnz. famil, V. PALICARIA.
PARTICOLARIZR , Particoareggiare;
Particolariziare , Distinguere con partiColarit.
PABTICOLABIZABSE , Singolarizzarsi ,
Farti singolare, Cercar di distinguersi.
PART1DANTE o PARTITANTB, s. m. Im
presario ; Fermiere, Appaltatore di qual
che dazio affittato dal Pubblico. V. PARTITANTB.

PARTIDR, s. m. Regolatore, Macchina


di muro o di pietra colle sponde perpen
dicolari, per cui scorre l' acqua da misu
rarsiPartitore, presso gl'Idraulici il
Distributore delle acque delle fontane e
delle gore d'irrigazione.
PARTIDR DA OBO , V. PARTIOBO.
PART1DRA, s. f. Spartito, T. Musicale:
Pezzo di musica ove stanno scritte insie
me tutte le parti si vocali che islrumentali.
PARTO, . m. Partito, cio Via, Modo,
Guisa A NISSIC PARTO HO PODUDO vnf.Kiirv, A nessun partito ho potuto vin
cerla E talvolta in dietro tornando per
ni;: n partito passar voleva.
Partilo, dicesi per Patto, Condizione,
Accordo SB LA VOL A STO PABTO , Se
la volete a questo partito, cio A questo
patto Fate qualche bel partito, io io
jarb etc. // partilo questo.
Partito per Risoluzione; Determina
zione L'HA ZA CHIAP ci. so r.urr'ni ,
Egli ha preso partito riciso, cio Si gi
determinato, ha preso risoluzione certa.
PABTO, Partito, vale Ripiego, Spedient,Rimedio No so TKOVB PARTO, Non
so trovar partito, cio Rimedio, Spedicnte Go MOLTI PARTII, Ho munteUo ad
ogni acqua, cio Partili ila prendere.
PARTO, diccsi anche nel sign. di Tro
vatello^ Pretesto; Occasione del petroseTTio/o , e prendesi in. mafa parte Qus6X0 ZB UN PABTO, Questo un pretesto,
un' inventa, un trovatello, un inganno

PAR
Ttm puma, Tutti pretesti; stUtorfugL V. EXDBCOLO.

Partito, per Termine, Pericolo-, R


schio, Stato
So BIBOTO A MAL P*RTh>,
Io sono o San ridotto a mal partito o a
mal termine, cio A cattivo slato o a pe
ricolo, che diceti anche lbere a mal por
to.
Partila, per Occasione, Inconlroo Trat
tato di malrimonio. Quello un buon par
tito PERDER DW BOI PARTO, Avere la
gambata, Perder l'occasione di marnar
ti, i
PARTO , dicesi per Impresa ; Appalto;
l'erma daziale L'HA TOLTO ELPARTO
DEL TABACO o DL SAL, ! .Milite la ferma
del tabacco o del sale_, cio La ebbe io
appalto o in affittanza.
PARTO, vale anche nel sign. di Parte,
cio Fazione per sostenersi e favorirsi con
tro altri d'affetto, di genio o d'interesse
contrario FAH PARTO , Far fazione ;
Far parte SSE DEL PARTO , Parteggiare, Tener parte, che anche dicesi Set
teggiare CAPO o GAPOTRUPA DE PAHTO,
Capo o Fondator difazioni o Fationario,
Capo di parte tumultuante.
DONA D.V PABTO, Femmina dipartito,
vale Meretrice.
QUII DEL PARTO, / partigiani, i re
latori cio i difensori ardenti di che che
sia.
MBTEB EL CEBVBO o LA TBSTA A PAJITO , o A ssayw , Rimettere o Far tor
nare altrui il cervello in capo, dicesi del
.Ridurre allrui alla ragione e al dovere.
Essere o Tornare in cervello, Esser oTornarcolla menle chiara. Tenere o Fare sla
re altrui in cervello, Far vivere allrui con
moderazione Mettere il cervello a bot
tega, vale Industriarsi, Ingegnarsi.
PARTO, add. Partilo, daParlire. V. PABTH.

PARTO, s. m. Partitone accr. di Parti


ta di giucco: inlendesi di Parlila lunga.
PART1RO, . m. Partitore o Spartitore,
appresso i Chimici e gli Zecchieri si dice
Cdui chi separa o partisce i metalli, cio
a Dina l'oro e l'argento separandogli da
parli eterogenee.
PARTIR, v. Partire e Partirsi, Andar via,
Allontanarsi, Assentarsi dal luogo dove
uno , Irsene, Dipartirsi.
PARTIR SUL pib BELO , V. BELO.
Partire , vale ancora presso noi nel si
gn. di Far parti, Separare, Distinguere.
Partire, ti dice de' metalli quando si
sciolgono o si separano l' uno dall' altro con
acqua forte o simili ; e quindi l' acqua lor- f
te anche della Acqua da partire.
PARTITASTE , s. m. Fermiere; Impresa
rio i Appaltatore, Abboccalore d'una fifrina o derrata pubbl ica. Con tal nome si
conoscevano sotto la Repubblica Venel. i
Fcrmieri del sale, del tabacco, dell'olio
eie. FAR EL PAHTITANTBJ Essere feriniere o impresario.
PARTITANTE, detto per agg. a Persona,
Partigiano, Che parleggia , ch' aderen
te a una fazione e anche ad una opiniona.
Parziale, Che parzialeggiaj Zelatore^

PAS
PARTIZIN, s. f. RipaTMnne;
igrw,- Krpartiixento , iDxvrioni in pi
partii.
PARTO, s. m. e talvolta PARTE, Parto, II
partorire ed anche La creatura partorita.
PARTO VALSO; Mola, Quella massa di
carne informe che si genera nr!l' utero m
luogo di feto.
PARTO INFANTA; Parto supposto o sup.positizio o sottoposto , Falsificato , i-i
Quando una femmina tnge d'aver parto
rito e pronti e IMI bambino altrui per preprio; o Quando si cangi dulia femmin*
al maschio e viceversa.
DONA DA PARTO o A PARTS; Puerpera ;
Donna di parto o tenera diparto, Cheha di fresco partorito E-ssere di parto
o Stare in parto , dicesi dello Slare le
donne in riposo dopo il parto Soprap
parto, L'a-tto o 11 poco prima o dopo D
partorire.
TEMPO ni: i. PARTO ; Puerperio , L' inco
modo del parlo t le purgazioni.
MORIR DA PARTB , Morir di pai-Io o so
pra parto o sopra partorire, Morire a cagion del parte.
PARTO, dicesi fig. per Trovato; Inven
zione o quaUivogVia proiluziojic. Parto
della sua penna; Parto del suo ingegnoe simili.
Dello Cg. vale anc-ht- per Pretesto; Scu
sa; Inganno QUESTO xs UN PARTO,
Questa una tua invenzione-, una scu
sa ; Questo un pretesto.
PARTORO ; Partorito, add. ita Partorire.
PARTOR B' UNA VACA , Espressione bas
sa e d'oltraggio; Bastardo; Sastardone;
Mutua-io ; Nato di cento albumi.
PARCSSOLA, t. f. T, degli Uccellatori
Clima o Cinciallegra maggiore o Cineinpotola, delta nella Romagna SPAHNBZZOLA , nel Bolognese POLJGOLA , e nel Bel
lunese POTASKCA. Uccelletto di passo, chia
mato da Linceo Parus ntajor , che si ve
de per fra noi lutto 1' anno e nidifica ne'
tronchi d' alberi , deponendo sino a quia*
dici o sedici nova.
PARUSSOLN , s. m. Uccelletto chiamato
ilalian. Cinciallegra piccola turchina ,
delta da' Bolognesi ROSPEDINO e FRATINO
e da Limi. Parus, cceruleus. Egli oidiGca
bench di rado nelle nostre campagne co
me la Cincinpolola,e depone namero mag
giore di uovicini.
FASE, s.f. Pace, Concordia pubblica e
privata tranquillila.
A \ ni iv I'.VSK : Andate in pace; Patti*
tondio; Dio vi dia pace, Modo .li licenziare i poveri , augurando bene.
MITERSE ELCUOR IN ^ASE; Darsela gi;
Por gi C animo , Non pensar pi a che
che sia. Darsi pace.
FEMO PACK, Facciam pari, Pareggiaiti i conti.
CINQUE A LA PASE ; Uffiziali alla pace ,
chiamavasi una Magistratura del Governo
Veneto , insinuila gi uell' anno i ao&. per
ricevere le denunzie de' casi criminali, che
prima erano portate al Doge ed al Magi
strato del Proprio. Negli ultimi tempi <!<]la iftepufcblica questa agislraluranottenk

MS
pire un benefizio semplice di puro titolw,
n,:.i n-nin;i .-iM|-il!ii.'iniii*r.-,r:i.-.' ;il,-n:i.-i in-

grraira in (Tari crinrrrraK. Quindi era co


mune il dettato nigiirti A PKLUISE AI CTNOUB A IVA i- I-,K , per dire -Ricorrere a chi
iifii li;i diritto ih giudicare AJ>KM-:VENE AI CINQUE A LAPASB, dicevasifier hchrrxo a coiai che lagnava*! ingiustamente di
qualche sopruso riceruto.

P ASENTAR , r. T. di Chioggia , A'tibenacciare; Acquietare; Far tacere.


PASQUA , g. f. o PASQUA GRANIMI, Pari/u;
Pasqua di resurrezione:. Pasqua d" ito va;
Pasqua forila PASQUA ALTA o BASSA,
V. ALTO.
PASQC-A DB MAZO; Pasqua rosata, cio
La festa delle Pentecoste.
PASQUA :-'-. '.n . Idiotismo della plebe
e vale 1' Eptfuuia Dicouo ani-In- PAS
QUA JT.Ki-. M LB BAVE PERDE L' ANEMA , C

vale che Dopo l' Epifania , cio dopo li fi.


gennaio, le rape cominciano ad essere sciapile.
FAR LA PASQUA; Pasquare , Prender
pasqua, cio la Santissima Comunione.
AVER B& MLA.V e LA MALA PASQUA, V.

in MA LAN.
PASQUTA , s.f. Epifaniao Befania, vo
ce bassa , La fsta dell' Epifania.
PASQUIN PELOSO, T. di gcrgo, e Tale
Agnello.
PASSA. Pi DuSBNTO B PASSA DUClATI,

Dugento ducati e pi ancora; l'i i di dugtnto ducati.


PASSA, add Pastaio; Trapassato; Tras
corso.
FHCTI PASSAI; Smaocato; Sopraffatto;
Immezzito; Divenuto mezzo, Diceti del
le Frutta o allro allora che per soverchia
malurezza o simili . perdono della loro na
turale sostanza e proprio sapore.
PUTAPASSDA; Pulcellona, Femmina
fuor dell' et ordinaria di maritarsi, V. PASSADFV.
i' > s " co FA UN cxiBLO , Forato come un
vaglio, V\cn ili fori, di buchi.
PA*S DAL DOLOR, Penetrato ; Addolora
to; Afflitto; Risentito.
PASSADA, s. f. Callaia; Calla; Parco;
J'aico, Passaggio che li fa nelle siepi. V.
PASSA GI.
PASSADA DB OSBLI; Passata; Passaggio
r Passo, dicesi il Passaggio degli uccelli
ne' tempi d' Autunno ; e quindi Uccelli d
passo diconsi Quelli che passano in certe
determinate stagioni.
PASS.XDA , T. degli Uccellatori ; Tesa ;
Passo, Luogo acconcio per tendervi le re
ti o comodo al passar de' lordi o d'altri uc*
celli di passo.
PASSADA DE CAVBU , T. de' Parrucchie
ri , Passata, Sono tre dozzine ali' incirca
di caprili che s'intrecciano sulle sete quan
do si fa una parrucca.
DAR pAM;-.\i>A A UNA cossA , Passarsela
in leggiadria; Passarsene; Passarsela
leggiermente ; tacitamente, vale Non ba
dare , Non far caso , non risentirsi, o an
che Procederne senza rigore in che che sia.
Dar pattata^ Chiudere un occhio; far

PAS

4'

orecchio di mercante ; Passarsi


mente f una cosa.
DATI UN-A P-ASSDA A UNO; Far una ri
passata, ad alcuno o una sudiciaTipdssitta, rade Correggerlo, AmmonirlacoBgrida e minacce.
PASSADliV, add. Sontmoscio ; Apparsiti
alquanto; Alquanto moscio; Soppasso ,
Dicesi ili-lln fruller di clip che sia che ab
bia peritino la freschezza Stracca si di
ce di-Re Carni degli animali morii allora
che cominciano a puzzm-e. Stracotto t
vale Colto eccedentemente.
LA XB PASSADINA; Ella e attempateti)^
Il merlo e passalo di l del rio o del Po'.
La merla ha passato il Po, Dices Ael
Mancare il fiore dell' esser suo in che che
sia : per esempio rii Ila Donna e simili. V.
STRAVASO,
PASSADINA , . (. dhnin. di PJUSADA
DAR UNA PASSADINA A LA CAnvE> Fermar
Rifar le carni, dicesi del Dar loro una
prima cottura quando son vicine a patire
perch si conservino.
DAR UNA PASSADINA AL LETTO j Intiepi
dire o Scaldeggiare il letto, Lcggermcnte scaldarlo.
DAR UNA PA8SADINA A LA LEZJN , Dar

una scorsa alla lezione, Rileggere breve


mente la lezione , Rivederla con prestezza.
Do ]' ISSA HI V C. SU LA CURAMELA , I) Ut" U-

giale, Due fregatine sulla striscia di cuo


io p<T assolligliare la filatura de' rasoi.
PASSADR, s. m. Passatore; Navichiere; Passeggiere , Quello che passa alimi
sulla barca: da una ali' .il ira sponda de' fiu
mi.
,
PASSADURA , s. f. T. de' Cuochi; Stami
gna di rame, Sorla di tiramento ad uso
di cucina1, fatto a foggia di pentola col ma
nico di ferro e tutta bucherata , per uso
di colare,
PASSAGIA, s. f. Chiudenda, Quella chio
sa che si fa negli orli o riparo con siepe
posticcia o altro.
PASSAGIO , s. m. Passaggio; Passamen
te, 11 passare da un luogo ali' allro o da
una cosa detta ad mi' allra da dirsi.
Passaggio, dicesi anche al Luogo do
ve si passa.
PASSACIO DB TKMTPO ; Travalicamelo di
tempo ; Trascorrimento di tempo.
PASSACIO DA UN DISCORSO A L.' ALTRO ;
Transizione, Artificio rcllorico con cui si
passa elegantemente da una cosa ali' al
tra.
PASSAGIO PER UNA CIBSA , V. PASSADA.
DB PASSAGIO, dello avverb.
OsEI DB PASSAGIO , V. in PASSADA.

PASSACI, inT. di Musica, Corsie, Ac


centi e passaggi brevi falli con vibrazioni
e pronli tremori di voce. (TRILO ). Onde
Tirar di gorgia, dicesi di Chi nel canta
re sembra per dir cos eh' egli increspi la
voce.
PASSAL1ZIO. V. PASSATIZIO.

PASSAM\N, s. m. Passamano; Spineto^


Trina.
PASSAMANR,s. m. Paisamanaio, Quel
l'artefice che lavora in passamani.

PAS
J'ASSANDODIMXN; Posdomani o Posdomane.
PASSANTE, .m. Pattante, Specie di colXello ad aio de' postiglioni e veiitiriui.
PASSANTI, Sottili tlrisciolinc d cuoio
che cono nella briglia. V. BAIA.

PASSAR , s. m. PASSAR DEL TEMPO ; Cor


to ; Decorto $ Traseorrimento,; Latto di
tempo.'

PASSAR, v. Pattare, Andar da uno al1* altro luogo.

PASSAR AVASTI E INDRIO; Far le patta


te; Fare degli andirivieni.
PASSAR ARBNTB; Rasentare, In panan
do quasi accodarsi e non toccare.
PASSAR BANDA ; Andar prigione FAA
KASSAR BANDA , Far imprigionare o carce
rare.
PASSAR COL SCOPELOTO ; Pastarper bar
dotto , dicci di Chi entra in teatro enza
' pagare. Pattartela liteia.
PASSAR. DA UN LOGO A L.' ALTRO ; Trapassare.
PASSAR L coTfSESio. Locai, dell'ex Go
verno Veneto. Uiccvasi M/ pattare il con
sglio, quando in imo squittinii voti ne
gativi superavano il numero le' favorevo
li. Passare il consiglio era il contrario,
cio Passar la met.
PASSAR BLMORBIX, V. MORBI*.
PASSAHGHELA DOSA ; Pattare mantuelamente deifallo, Proceder senza rigore
S' ne pasto, Non procedette pi alla ven
detta Pattartela tacitamente , Non ne
far moto.
PASSAR IN BALOTAZIN ; Rimanere ai vo
ti, Esser eletto a un impiego, per vota
zione.
PASSERI VINTI o TRBKT' AOI ; Avanzare
faticare i vent' anni.
PASSARLA FORA NETA ; Uscirsene o Pos
tarsela pel rotta della cujfia; l'assurtela
is eia, Aver commesso un erronee libe
rarsene senza spesa danno e nuja.
PASSHL' AMOR,- Ditnamorarti; V amo
re gli ito nelle calcagna.
PASSAR LA NOTE , V. :VOTB.

PASSAR LA suARA , V. SMAR.I.


PASSAR LA JLOVEWTUJ Trapassare o Tras
correre la giovent.

PASSAR L'OCA; Sollevarsi ; Divertirsi;


Svagarti.
PASSAR PER BELO; Passar per bardotto,
liei-si di Chi non paga la parte che gli locfhercbbe a una cena o in altro che sin.
PASS.\R PER LA MENTE; Girarsi nella me
moria; Venire o Tornare avanti, in me
moria
VE DICO QDEL CHE ME PASSA PER

LA MENTE, Io vi dico quel che la. m/q men


te bisbiglia.
PASSAR PER LE BACHETE, V. BACHTA.

PASSAR PER PROVA o PER POPE , Loruz.


de' Barcaiuoli , Trapassare dalla parte di
prua o di poppa, che il passar d' una
barca vicino ad un'altra o (fa un Iato o
dall'altro.
PASSAR PER UNA PEZZA , Feltrare, Dcesi de' liquori.
PASSARSELA, Passarla, Star bastante
mente bene di salute o di fortuna.
PASSARSELA BEN. Farla lene, Star be
ne di salute.

PASCAMELA CON DISINVOLTURA , Passar'seta in leggiadria, vale !\on ballare, non


far caso, non rinsenlirsi d'un pregiudi
zio , il' un torto. V. MARGARITA.
No MB LA POSSO O No MB LA SO PASSAR,

Non la posso sgozzare, cio Dimentica


re, Comportare.
PASSARSB TDTO , Immollarsi, Bagnarsi.
PASSARSE su i DEI UNA COSSA , Pattarla
a guazzo , dicesi mei. di Cosa che si fac
cia inconsideratamente, lo non la voglioo

pattare a guazzo questa cosa.


PAS\B UN PIUME , faticare o forcare
unfume, che anche fu detto Segar I ac
qua Valicare unfiume a guado; Gua
dare.
PASS\H UN LIBRO, o simile, Scorrere o
Trascorrere, dicesi per Leggere o Vede
re con prestezza. V. K EPA ssAi.
PASSAR UN MONTE, ScoJtinare; Trava
licar le colline e i monti, Trapassare.
PASS'AR, detto in T. di Giuoco, Far
passo, vale ^ion far giuoco, Rinunciar al
giuoco, !\on legar la posta.
PASSATO LO SUNTO. CASATO LO SANTO ,
Falta/afesla corso iI palio, dicesi Quan
do liiiila e falla ogni cosa.
COME VE LA PASSEI:? Come Itifate ? Co
me (tate di salute o di fortuna i
COSSA CHE PASSA; Cosa transitoria; trapassevale; passeggera, Che non ha fer
mezza.
PASSAR DB SALARIO CINQUANTA LIME AL.

MESE; Dare o Corrispondere 5o. lire al


mete.
FAR PASSAR UN POLASTRO o simile; Dar
un tuffo ad un pollo, vale Alluffarlo nel
brodo bollente prima di metterlo nello
schidione.
RIDER CKB NO PASSA LE PBRLB , V. RiDBK.

PASSARA , Uccello. V. CBUCA


PXSSARA SOLITARII, . f. Pastora so
litria e secondo altri Specie di Merla o
di Tordo , detto da Linn, nella edizione
X. Turdus Soltariut , e nella XIII. Turdns Cyanas, Sorta d' Uccello notissima,
che canta soavemente e specialmente la
mattina. il,- vicinanze di Trento chia
masi Meriti solitria, da' Romani Merlo
stercorario e a Piacenza Merlo tassatile ,
Abita su i monti e sopra le alte torri della
pianura.
PASSARA , s.f. T. de'Pesc. Passerina, Pe
sce di mare notissimo , riguardalo dal Na
turalista Nardo come variet del Pleuranrcles Flcsus di Linneo. Quest'animale ha
il coi'po stiacciato, non per vianlo '' So
gliola, f pescatori danno a tal pesce tre dif
ferenti nomi secondo la sua diversa gran
dezza ; gli dicono PASSARA quando gran
de; PASSARI.V quando e mediocre e LATESIL quando piccolo.
PASSARA, . f. T. War.Si da questo nome
a que' Vascelli" ne' quali si demolita e man
ca l'opera morta, e TIC pi conveniente
mente se loro manca qualche parte del1' opera viva.
PASSAR\RO, V. CKLBOBBRA.
PASSAR1N , s.m. pesce, Passerina, di me
diocre grandezza e che non abbia le uova.

PAS
PASSABN DEL CIHOPO, Grilletto o So
toscatto, Dicesi nell'armi da fuoco quel
Ferretto che toccandosi fa scallare la mo
la del fucile.
Tniu EL PAJSARI.V, Sgrillettare , Far
iscoccare lo scallo ,lcl grillello lirandolo
con un dito perche segua lo sparo.
PASSARIMFAR " > ,, ,n , ; , Far passar
le piastrelle afior d" acqua. V. CAORIO e
Zor.R A CAORIO.
FAR u.v PASSARJ.V, T. di Giuoco e fa m.
Far una pattata, cio Arrischiar di ri
spondere con una carta inferiore che poIrebb' esser presa da alt-ra supcriore.
PASSARILA , Lo slesso che PASSERA
V.
PASSATIZIO, s! m. Cavalcava, Arco da
.ina parte all'altra sopra la strada.
Dicesi anche per Andito, Stanza lunga,
e stretta ad uso di passare.
DAR ET. PASSATIZIO, Dare il passo e ri
passo cio Concedere la facolt di passa
re e di ripassare per alcun luogo.
PASSATUTO, s. m. Giacinto doppio, Fio
re chs ve n'ha di varie specie.
PASSEGIAR, V. SPASSAR.
PASSER, v. T. ani. Pascere; Saziare.
TASSETO, s. ni. Passetto i Passino; Pas~
f alino, Piccolo passo. Patto trito valPabso piccolo e spesso.
ANDB o CAMINR A PASSATI. Andare a
pian passo, vale Andare lentamente, coi
coj-lo passo. Andar pasto passo o pastt
innanzi porto, vale Andare di passo in.
passo, pian piano, adagio adagio.
FAR DEI PASSETI , Camminacchiarc ,
Camminar a stento per debolezza.
PASSBTO DA BREVI ...i r OFIZT, ferma
glio , PezzuoI di cuoio o d' argento che aflbbia o lien fermo PASSETI DEI MANIKI, Fermezze o Fermagli , Certi ornali
ji.irlali ai polsi per lo pi dalle donne.
PASSETO DA KURBR, Passetto, Braccio,
Misura nota 'da Muratori.
PASSETO DA SELBRI, Segnatoio, Stru
mento di ferro con grucceta per far righi
dirilli al cuoio.
PASSETO DA TIRAR DE SPADA , Fioretto ;
Spada di marra, cio Senza filo per ispada da scherma.
PASSETO DB LEGNI, Patto di legna; Pas
sino, Misura, di legna da fuoco.
PASSETI DE n BUIA , Passanti, Quelle/
sottili striscioline di cuoio che sono nellabriglia; nelle quali si rimettono gli avan
zi de' cuoi che passane per le fibbie.
PASSATO, add. Passelo, Alquanto passoo stantio.

PASSN, V. PASSETO nel pi-imo sign.


PASSIO ( EL ) s. m. Voce latina , che vuoi
d:r La Passione, cio Quella parte del
vangelo in cui si narra la passione di no
stro Signore Ges Cristo e che si recita
la setlimaua santa..
PASSIO, V. PASSO.
PASSIN , s. f. Passione , Palimenlo, Pe
na.
PASSIN DB cuoft, Patema , Affezioned'animo, passione interna, Appassionatezza o Appastionamento, \.

PAS
No AVBH PASSIO DE Nissu.VA cossi , Es
fere spassionato; Non istracciarsi gli oc
chi di che che sia, Non inquietarsi.
OMO SENZA FAssib.v, Impassibile; e in
emo pi lalo Immutabile; Incorruttibi
le; Inalterabile. E quindi Impassibilit
dicesi per Esenzione di passione.
MANCANZA DE p Aiutar, Apatia; equin
di Apatista, vale Indolente, Indifferente
al bene come al male.
ORBO DA LA PASSTN, Aver f intelletti)
da passione offuscato. Cieco dalla colle
ra, dalC amore, dall'odio. La passivile
non ascolta ragione.
FIOR DE PASSIO*, V. in Fion.
PASSIR, v. Appassanl; Appassire ; Ap
passirsi, Divenir vizzo, e diccsi d'Erbe
e di fiori che perdono la loro freschezza.
PASSIR, detto in T. de' Costru tori na
vali, Riempire, cio Riempire i vli che
restano tra i legnami d* un bastimento o
non bene combinati per la loro figura o
mancanti nelle loro dimensioni.
PAS3IZAR, s. m. T. ani. e vale Passeggia
ta. V. S*ASSIZADA.
PASSO, s. m. Passo, Quel molo del piede
che si fa in andando.
ANDAR A PASSO A PASSO, Andare passo
parso o passo innanzi passo, vale Canimiliare Ioniamente, con lento passo.
PASSO D' U.VA CIESA e simili , Callaia ;
Calla ; forco; l'alleo, Luogo dove si pas
sa, ed apertura falla nelle siepi.
PASSO detto per Misura, Passa ff m. Ter
mine Mar. Misura per i cavi e manovre
lunga due braccia stese colla lunghezza del
orpo; lo che viene a formare sei piedi
reali Passo un'altra Misura Venela
d' un braccio e mezzo quadralo con cui si
misurano le legne.
PASSO DA MARANGONI E DA MURE1U , Re-

gola lungo, Strumento di legno per lirar


linee diritte.
Passo, Nome i-he si da ad una Barra
piatta armata, di' una specie di /alier
che s'usa ne' bassi fondi della nostra La
guna a presidio della Cill , armala d ar
tiglieria.
Passo, T. di giucco, dicesi l'Alto del
passare, cio di non far ginoc. V. PAS
SAR.
DAR Et PASSO, Dar via o la via. La
sciar passare. V. PASSATIZIO.
EL PASSO PICI CATIVO XE \ PRINCIPIAR ,

// passo pi duro quei della soglia Proverb. e vale che La ^difficolt sia nel co
minciare.
FAR TRE PASSI su ux QUARELO ; Farpast fo di picca ; Camminare come le testug
gini, Camminare con lentissimo passo.
Camminaceli lare, Camminare con lento
passo. E' par di piedica, si dice di Chi cam
mina a gambe larghe e lenlamente-^uticarsi, vale Muoversi pianamente An
dare a pie pari o appi pari o a piedi
giunti o in panciolle, vagliono agiatamen
te, con comodit.
No FA I A CNANCA UN PASSO PER QUEL

AFjlfc, Non nefarei un tombolo superba.


Uw PASSO A iA VOLTA; Gradatamente ;
Pwde innanzi piede, A scaglione a sca
glione si sale la scala; A uno a uno si

PAS

PAS

fanno i fusi; Un passo alla volta si va a


Roma. E si dice anche Cg.
VEBZER i PASSI, Riaprire il pas saggio,
le venute, la comunicazione, le strade e
s'intende della comunicazione da un pae
se all'altro che fosse stala interrotta per
guerra o per altra calamit.
PASSO o PASSIO , add. Passo e Appassito
n Appassato e Vzio o Guizzo, dicesi del1' Erbe o delle Frutte quando per manca
mento il' umore hanno cominciato a dive
nir grince e patire ; e quindi Appassire ,
Divenir passo Vizzo o Guizzo e Mo
scio, si dice delle Cose che hanno perdu
to la lor sodezza e durezza ^incido,
Di quelle cose che per umidit perdono
in buona parte la durezza, come di casta
gne scorile, cialde, e simili.
U.v poco PA8.4IO , Soppasto o Somma
selo, Alquanto passo o moscio; tra passoe fresco.
V. FLOSSO, FIAPO, MOLO.
PASSO o PASSIO (EL),S. in. La passione di
Ges Cristo, la quale si canta la settima
na santa nelle Chiese Cristiane.
PASSON, Gran passo, Passo grande pi
dell'ordinario.
PA SS A , s. f. Corpaccia ta , Satolla , Ma ngiala eccellente, Quanlil di cibo che sa
tolli.
DARSB UNA BOXA PASSUA, Cavarsi il cor
po di grinze; Prendersi una buona sa.
tolta. Far una gran mangiata.
PASS'O, add. Pasciuto; Satollo; Pastu
rato.
CORPO PASSJO :vo CHECK AL BEZ.v , Corpo satollo o pieno non crede al digiuno o
alF affamalo. Non apprende il male al
trui chi non lo prova, cio il ricco non
crede al povero.
PASSUO D'ERBA, parlandosi d' Animali,
Aderbato.
PASTA , s. f. Pasta.
Pasta bastarda, dicono i nostri Fornai
a quella che non ne dura n tenera , ma
che lia una -cmsislenza propria all'impie
go che deve farsene; cio di biscotto per
uso di mare.
PASTA DE NEUVO, Pasta tegnente o te
nace , Quella die sta ben riunita PA
STA SENZA NERVO; Fari BOCCIO/O, Poco te
gnente.
PASTA FROLA ; Pasta reale , Cibo da
ghiollti, fatto con farina, zucchero e no
va senza lievito.
PASTA MOLA ; La pasta fa colla , dice
si Quando non si sostiene per esser molle.
. PASTA INDUIA , Pasta ammazzerata ,
t Quando dura, indurita , assodata.

PASTA D'ORO, Locuz. fam. Coppa f oro,


per dinotare la bont d'alcuno.
DKSTAI-R LA PASTA, Spustare, Disiai?car la pasla dond' attaccata.
DOMAR LA PASTA j Rimenr la pasta ,
Dimenare.

UN TOCIIETO DB PASTA; Pastello, Pez-

zuolo di pasta.
PASTA DE FIUTOLE o DB TORTA , DE DO
DI eie. Intriso.
PASTA DE MARZAPN , detto per agg. a
uomo e Gg. Buon pasticciano o pastric
ciano; Uomo di buona cucina; Pasta di
miele.
AVE LS KAN i.v PASTA ; Essere in pi
scina ; Entrar in piscina ; Esser messo
in piscina , e simili maniere dinotanti
Aver maneggi.

4i3

ESSER DB BOXA O-CATTVA PASTA , flg. Es-

ser di buona o di mala cucina o natura,


di buona o cattiva pasta; bene o male im
pastato Esser tenerti di calcagna , dicesi di Chi si lascia facilmente svolgere.
MBTER LE MAN IN PAS'TA, V. METER.
QUEL DA LB PASTE, Pastaio; Vermicellaio; Lasagnai, Quello che vende pa
ste sci-che ad uso di minestra.
STO PUTLO XE UNA PASTA, E manevok, docile; ubbidiente; compiacente.
QUESTO XB UN ALTRO MAGNAR DE PASTA,
V. MAGNA.
PASTCA, s. f. Pasteca , T. Mar. Pezzo
di legno a mezzo cerchio clip serve per te
ner fermi i ganci delle' scolle.
PASTCA, detto in T. del Contado ver
so Padova , Calcese o Taglia , Carrucola
di metallo con una sola girella , che serve
per far angolo a' canapi che tiran pesi.
PASTCO, s. m. (coli' e larga) Idiolismo
di chi non sa ben pronunziare e meno in
tende le parole della Chiesa Pai tecum,
e vale, detto scherzevolmente, Schiaffo,
Ceffata.
PASTLA, s. f. (coli* e aperta) Intriso,
Quel miscuglio che si fa di farina o d'al
tro simile coli' acqua per far torte, migliac
cio e simili.
DEPENTO A PASTLA, Dipinto o Colori
to a pastelli , Rocchetti di colore rasso
dali.
PASTLA DA OSLI, Pastello, Specie di
torta che si fa di farina gialla intrisa con
torli d'uovo, che si cuoce e si da gratlugiala per cibo ad alcuni uccelli , come agli
usignuoli. V. GRATARIOLA.
PASTIERI , s. m. T. Agr. Lo nesso eh
CORNI, e intendesi Corna de' buoi.
PASTIBRI, dello in T. Mar. V. CAVBGIB.
PASTIR, dello in T. de' Cannonieri ,
Corno, dicesi Quella fiaschetta di corno
dove si tiene la polvere per innescare il
pezzo.
PASTIGLIA, s. C Pastiglia o Pasticca,
Piccola porzione di pasla di che che sia ,
e si dice pi comunemenle di quelle che
si abbruciano e si tengono in bocca per
odore.
PASTIGLIE, Pastina, lo slesso che Paglareale, ina pi carica dizuccheroed'impaslo pi delicalo , falla a piccole strisce
o girellini disposti sulla carta e messi in
forno o nei fornelli sulle teglie di ferro.
PASTINE, s. f. Pastelli, Pezznoli di varie
materie ridotti in pasla e poscia assodale.
PASTIZzXR,v./mp<iJ<jecrare o Appasticciare, Una maniera di accomodar la car
ne.
. .
PASTIZZR su, dello fig. Impiastriccia
re; Guazzabugliare; Imbrogliare.
PASTIZZTO, s. m. Pasticcino; Pas ticciotto, Piccolo pasliccio.

PAST1ZZIR, . m. Pasticciere e Pastel

PAS

PAT

lierf, Quello che lavora di patte- e te- ven>


-de.
, i. . Pasticcio, Vivanda col
ta entro a rinvolto di pasta Crostata^
dicesi al Pasticcio $opra cui si fanno cro
ate, di pasta Cassa, di pasta si dice a.
3Ufi Recipiente in cui si chiude il ripieno
e' pasticci.
PASTIZZO dello Gg. Viluppo ; Intrico i
Qagno; Cabala; Raggiro.
PASTIZZO DB i-.uioLK, Bisticcio o BistKcico e Piastriccio , Giuoco di parole
che non s' intendono PSTIZZO DB DIacoBso 1.0 arco CHE SECA , Tiritera , Strava
gante lunghezza di ragionamento. Tantafera e Salsiccia, Mencolania di molte co
se malamente ulule ed accoppiale PASTI/./O DE DITBRSB COSSE ; Buglione, Utolt Ululine, confuta di cose diverse. V. 7,:u u.ts.
FAR DEI PASTIZZI o FAR PASTIZZI ; Far
de pasticci , dello fig. vale Fare un gran
miscuglio , un- guazzabuglio di molte co
se insieme , siccome sono i pasticci ; e parlandodi gktoco, di contratti e simili, s in
tende Fa degl' imbrogli che per lo pi so
gliono essere truffirlle Averfatto un
pateracchio , Aver conchinso un- cattivo
negozio, un aHaraccio.
PASTJZZO DB CAVBU , T. de'ParrnccJiieri, Pasta de' capelli , Quantil di capelli
posti e molto rotolati dentro una pasta di
farina di segala , che simclle nel forno per
dar loro il riccio.
PASTJZZN , s. m. dell per agg. .Perso
na, Imbroglione; Busbaccone; Busto;
tusbacco. V. IMMHOCK'I ...
PASTO, s. m. Pasto, II desinare e la cena.
FAHPA&TO; Pasteggiare; Banchetta
re ; Far pasto.

FAR u.v PASTROCHIO, Far P impiastro f


Condurre a fine qualche trattalo inconsi
deratamente Andare a brodetto, Far
ci d'ogni cosa un miscuglio e un guazza
buglio Far zuppa , Confondere.
FAR UBI PASTROCJII , Far le campane di
San Huffllo, Vendere e impegnare
Farfascio d'ogni erba , Parlare o scrivere senza elezione o scelta di parole e at
tendere a impiastrar cai-te.
PASTROCHIO DK iti STRADA , Fanghiglia',
Poltiglia, Liquido imbratto del fango.
PASTAOCHIO DE MAGNAR , Intriso -, Me
scolanza di cibi onde ci forma una ,-...>da umida. Piastriccio o Pottiniccia,
dicesi di Qualunque guazzabuglio e spe
cialmente di cose liquide o che siano sta
te umide ed appiccicateinuieme malamen
te.
PASTUCO o PMTCCO co LI KAXDOLB DA
o , Lo slesso che PATATUCO , V .
PASTIE, s. m. Pastume; Intriso, Com
posto di varie case mescolate per far tor
te o, simili.
PASTUME DEI Dxri,Pa//ume, Poltiglia,
de denti, Quella porcheria clic s'unisce
negli alveoli de' denti e infradiciata. puzza.
PASTRA, s. f. Pastura, dicesi al Luogo
dor le bestie si pascono. '1 Paslo stesso
Mangime, Roba per mangiare, e ilicesi ci che serve di pastura al bestiame
Ferranti, Tale Metcngliodi alcune bia
de seminate per mietersi in erba a pastu
rarne il bestiame. V. KOIIMK.VTELU e SOJLCHETO.

4'4

M '.. -.'-.'n A PAJTO O FRA PASTO. V. MAC9CAA.

A TBTO PASTO , modo av. A tutto pa


tto, dello frg. A tutta transito ; jfila Jlt vagliono Al coniimi, Mai sempre.
PASTOCO. V. PATATUC.
PASTN , B- a. Pastone, Pezzo grande di
pasla spiccata dalla massa.
Box JASTHT; Buon pastricciano o.pastriccianaccio ; Buon pasticcione; Po,.
staccio o Bonaccia , Dello a uomo in ign. d Docile, Quielo , Servizato.
PASTONCLV , s. m. Pastello, Piccole pezuolo di pasta.
PASTORL , s. m. T. de' Vetturali , Pastu
rale e Impastura, Quella parie del pie
del Cavallo duve gli si legano le pastoie.
PASTRAN , t.m. T. de'Pesc. Lo slesso che
BASTRX, V.
PASTRCHIA , s. C Pastocchia ; Panza
na; Fandania, Cosa falsa direna ad in
ganno ASCOLTAR ZANZB RKizan *AKTROCHIB ; Ascoltar ciance e riferir pa
stocchie.
PASTROCHL\R. V. IMPASTROCHJR.
PASTRCUIO, . m. Piaslriccio; Guzzabuglio. Cosa fatta confusamente e alla
pr-gj.ii, Impiastro; Imbroglio ,- Zuppa
e Pastocchia, vagliono Intrigo, Viluppo,
Inganno, V. POTACJUO.

CAMPO DB PASTURA , V. C AM Po.

PASTDR\R, v. Pasturare, Custodire gli


animali lenendoli alla pastura.
PATA, s. f. Parit, Eguaglianza di cose.
.'ATA o PENDENZA o GIUDIZIO DE PATA,
dicevasiinT.For.cz Veneto, :tlla Lite
rimasta indecisa per parit di suffragi!.
Ci non accadeva per che nelle Quarantie e ne'Collegi. N'e secondi consigli le cau
se rimanevano indecise se i voli favorevoli aduna Parte non superavano quelli del
ia-contraria ed anche li non sinceri ; ne'
terzi consigli v'rca patta se i voti non sin
ceri superavano tulli gli altri, o se il nu
mero ile* voli di conferma era uguale a
quello de'votidi riforma o non lo superava
clie d' uno solo, e viceversa. Nel Collegio
ile' XV. anche la maggiorit, d'un solo vo
to toglieva la parila o patta.
FAR PATA , T. di giuoro, Pattare-; Le
varla del pari ; Far la ronfa del faller^
cio Palla. Far tavola, si dire pattan
do al giucco di Dama o Scacchi
PATA PAGAI, Palla e caccia ; Siamo del
pari; Siam pari e pagati; fi i, un pareg
giati, cio 11 debito saldato.
PAT\CA, s. f. Plettro, Pezzette di scorza
di ciriegio o di penna che serve per loc
are fc corde del mandolino, dell* cetra
e di altri simili slrumeuli per tuonarli.
PATACA probabilmente dicevasi ad una
piccola Monela di rame del valore di due
danari, ch'era iti uso presso i Provemtali
e altri popoli confinanti, che chiamava?!
Pataeus o Pataeus e PatarufldA\ clic li
seguenti nostri dettati.

PAT
STIMAR o VALER U.VA PATACA o TJ.Y ^T/A.
TRII, Stimare o Non valere uno zero, un
nulla, una patacca o unafoglia di por
ro..
No CH JfE DAGO C*A PATACA , Non O*

do un pelacucchino, Dicesi per disprezzo.


Una chiarabaldana che se ne davano
trentasei per un pelo d' asino.
NOSAVBRGHBNB UVA PATACA, Non nf\fl-

pere o Non intendere bocciata o loccical-i: Studiare il Buezio; NOTI saperequanti pie entrino in uno stivale , vale Igno
ranza massima.
LpAa BRAVAZZI E IVO I VA*. USTA PATACA,.,

V. BRAVAZZO.
PATCA> iu-T. fam. dicesi ancora per Se
gno, cio Macchia, Lividore , Rossore oaltrasimilcosa di vestigi. Margine direbbesi ad una cicatrice ; Sozzura o truttur<t a Cose sozze rimaste.
PATACHO, s. m. Termine di- Barano',
ove cos chiamasi una Vivanda composta
di farina, mele, noci e mandorle onde fassi una specie di pasticcio grossolano.
PATACON , s. m. Cos chiamavasi d noivolgarmenle una Moneta di rnme Auslriaca del valore rappresentalivo di soldi dic
ci Veneti , che fu in -i-o per qualche an
no a queste parli nel leinpo del primo Go
verno Austriaco, slala poi soppressa nel
\8oG. Pie pu forse credersi capricciosoquesto termine PATAC* , giacch noto
esservi stata nel secolo XV1L in Fiandra'
una Moneta d'argento del valore di So.
soldi nominato in origine Pataco e vol
garmente Patagon; e presso i Provenzali
nel secolo XV. uo'altra piccola Moneta del
Talore di due danari , detta Pataeus o
Palarus , come raccogliesi dalle memorie
delle Voci barbariche del Du Cange.
PAT\F1A, V. MADAMA PATAFIA.
P \T\FIO oPsTFio, s.m. Epitomo o Epi
taffio e Pitaffio , Iscrizione falla in onore
de' morii sopra i sepolcri,
PATAGNTO , s. m. Voce che alcuni cre
dono corrotta da CATALOGNO , di Catalo
gna. provincia-di Spagna, altri da CATAG.VOTO, di Catania della Sicilia. Chiamavansi PATACNOTI que' mercatanti Sicilia
ni , e per lo pi Messinesi, che ai tempi
del Goverao Veneto venivano a queste par
ti fra 1' anno per vendere delle telerie di
cotone, ma. special mente di quelle eccel
lenti coperte bianchissime fatte in Barcel
lona capitale della Catalogna e cognite m
Francia sotto il nome di Catalogne!.
PATAN, s. m, T. de' Calzolai, Bustetto ,
Strumento di legno duro, col quale i Cal
zolai bussali la forma quando vogliono lar
la enlrar nella scarpa.
PATANFLANA , 8. f. Caroto; Carotacela;
Frttola; Favola; Fandania, Trovai
non vero o esagerato.
DIR DE LE PATANFLAJ.-E, Sballarfando-nie, pantane; fanzanare.
PATANFLN, g. m. Carotaio; Carotiere,
Che ficca carote; e dicesi anche Baione
PAT\R , v. Pattare-; Patteggiare , Conve
nire.
PAIA i BAHWDT , Maniera che

PAT
tempi Veneti, Punteggiar co' canditi,
Che accordar loro di rientrar nello Sfia
to.
PAT AB ** PABT)B-,. V-. IW*T
PATARSK u. T F \-i :- <> . 1 > rtess che ABONARSE, V.

PATAR^CHIA, s. o ZANCHBTO (cotta *


aspra ) T. oW'Peia. Pat&necMa ,. Pesce di
mare del genere PleuronecUt* dello dal
Sig. .Nardo Pleuronectes ftltucidus , che
ha il corpo stiaccialissimo ancora pi del
le Sogliole, della grandezza -al pi di cinque o sei pollici trasparente , di scaglie ca
duche, e CIK- per la sua magrezza cibo
triviale.
FATARACH1N , s. m. Pesce di mare di
corpo appianilo che somiglia alla Palarachia , ma di grandezza molto maggiore
e scaglioso ; ed frse il Pleuronectes LirKiitda di Linneo; Egli mangiabile, ma
noii ricercato.
PAT ARAZZO, s. m. T. Mar. Patarasso,
Specie di Scarpello die serve -ad aprire le
giunture cne dominano fra le due borda
ture d'un vascello, quando sono troppo
chiuse, e poter far meglio la cominissura.
Ih altro sign. Poterossi o Patarassi ,
Funi che dalla sommit degli alberi di
gabbia pendano sino ai fianchi della nave
dall'una e dall'altra parte de' vascelli.
PATATA , s. f. Patata o Batata e Pomo di
terra, Radice bernoccoluta notissima che
ti mangia colla in tante fogge. Ella del
ta da Linneo Solanum tuberai um.
PATATN-PATATN, Tff taffe, Espres
sione d' un atto che si fa presto e con for
za , e dicesi di coloro che si battono, Far
li/Jc laffe, dal suono di checch si adope
ri in tali atti.
FAB PATATN f VTATJ , Tamlussare ;
Tamburare, Battere, Percuotere, Basto
nare.
PATATCO , detto per Aeg. ad uomo ,
Babbuccia; Balbaccwne; Scempiato; Al
locco; Fagiuulo;Montone; Caprone. D'iutellello ottuse.
PATAPNFETE, lo slesso che Tuynmt,
V. Ma sembra avere pi espressione.
PAT, s. f. T. Mar. PAT DE BOWNA, V. BoRINA.
PATB-DB L'AITCOBA, V. ANCORA.
FATELA DE LE SCARSLE , s. f. Fin/?.'- Uicesi Quella parie delle saccoccie del
giuslacorc o della camiciuola che ricopre
Timboccaturai
PATLB DAVAJTTT, Rivolta, voce Fioren
tina, Quella specie- d'alletta che suoi esse* re al capa de' due pelli d' un -abile o d' un
panciotto.
PATELN, V. in BBAGHBSSB.
PATMA , (coli'* aperta) Voce che nel sing.
ti pronomia f*m. e nel plur. masc. Pat
ma, di gcn.fem., che nel nlur. si dice Pa
tirne ; e vale Affezione o rassion d' animo.
Vi. PASSIOK.
PATENTX
"I
PATENTATO/ Brevettato, Agg. a qnell'Ufiziale addetto al servigio dello- St.it o
.!/::-!* munito di Breretlo.

PAT
PATENTE, s. f. Patente, Lettera segnata
cui sigillo ilrllo Stato per farsi nota a ciaicn eduno. V. BHRVTO.
Patente , si dice in T. Sfar, -a quel Paiaporto o permissione del Sovrano che au
torizza un bastimento mercantile della sua
nazione a -far il commercio, e.4o fa ricono
scere da per tatto. Quindi deve dirsi Pa
tentato , il Bastimento munito di patente
PATER, s. m. Paternostro, Orazione do
menicale.
DIB uar PATBR , Dire an paternostro ,
V. PATERNOSTRO.
PATERNA , s. Ammonizione paterna
FAI UNA PATERNA , Ripigliare alcuno di
che che sia -. Far ad alcuno una ripresa,
Ammonire, riprendere.
PATERNISO, adi Voce del Contado
Veneto verso Chioggia, detto per agg. a
Uomo, vuoi dire Strabiliato ; Strailito , Che si fa meraviglia di imi-. V. Mi
SAGOLOSO,
PATERNO , *. m. Voce pur del Contado
verso Cbioggia, Meraviglia; Stuptre.
PATERNOSTRR, v. Biatciare o Masti
car paternostri; Spaternostrarc, Far ora
zione movendo notabilmente la bocca
Scoronziare , vale Tener tra le mani la
corona , e dire e lar vista di dire molli ro
carii. V. MASTBQB. LE ORAZIOY.
PATERNOSTRO, s. m. Paternostro, Ora-,
zioue de' Cristiani chiamala anche Ora
zione dominicale Paternostri si dico
no anche le pallottoline maggiori della cerona, a distinzione delle minori che diconsi Avemmarie.
No SA via M. PATERNOSTRO, 7{on saper
mezze le messe, cio Esser poco informa
to d'alcuna cosa. Non saper dir paj>pa ,
Non caper parlare.
CATB DA DIR sui PATERNOSTRO, Appor
re alle pandette o al sole , Voler biasima
re qualunque co per ottima ch'ella sia.
COSIA CHIARA COME BL PATERNOSTRO ,

Esser quattro e (juattr otto, Manifesto,


da non rivocarsi in dubbio.
in T. Marin. Paternostri o Bertucci s
dicono quelle Palle di legno rotonde e fo
rate a guisa di paternostri, le quali facili
tano a tirare in su e in gi l'antenna:
PATETICHEZZA,. f. Lentezza, Lenlitadine; Tardit.
PATITO, adi dimin. di PATIO, Trislerelloj o Trittarello; Tristerellin, Tristan
zuolo; Sparutuzzo; Sparutello, Agg. a
persona di cattiva cera e un po' smagrita
per mali offerti.
PATIMENTO, s. m. Patimento PATIVENTO A SPBTAB, Struggimento, per quel
la Passione che si (ente nell' aipettare. Oh
Dio che struggimentol
PATINA, *. Patina; Invernicatura;
Vernice', Composto di gomme, ragie e
d' altri ingredienti , che serve a dare il lu
stro e ad altri usi.
Parlando di Pitlure, dieesi Patena, ed
voce de'Pillori che dicono anche Pelle,
ed Quella universale scurit che il tem
po fa apparire sopra le pitture, che anche
talvolta le favorisce.

PAT

4.5

PATWA , detto fig. Apparenza; Finzio


ne, e prendessi in mala parte LA XB
TDTA PATINA, Non v' ha che apparenza ;
S lutto orpello, detto fig. e vale Di reale,
di tuono non v' nien.
DAR LA PATINA A QUA LCOfSA , detto I '-

taf. Dar colore al negozio , Far apparire


per vero quello eh' incerto.
QUEL DA LA PATI.VA ; Lustrastival, vo
ce Fiorentiua , ed Quegli che fa profes
sione di ripulire gli stivali e le scarpe eoa
vernici, cerette e simili.
PATIN1STA, V. in PATINA, QUSL DA IA
PATINA.

PATIO, add. Patito; Stallato; Macilen


te; Spunto; Smorticelo , dicesi ad uno di
eattiva cera. V. PATITO.
PATIR, v. Patire, Sopportare TORNAR
A PATIR , RjPATIRB.
P ATISS BEL GIUSTO PBRBL PECATR, ( ila

fa il peccato e C altro la penitenza. Il por


co pati le pene del cane.
PAT'IR PER ASSETAR , Storiare; Allun
gare il collo, Patir per l'indugio. E funa
cagione e l'altra pot essere per nonjarlo storia<e.
PATIREI. MAR, Mareggiare; Mareg
giarsi, L'aver quel travaglio di stomaco
cne moki ricevono dal navigare. V. in MAR.
PATIR-, parlando di carni Immezzire, Im*
mezzore; Invietare ; Invietirey Diventar
mezzo o vieta.
PATIR ELPAV, Patir difame ; di dana
ri eie. vale Averne inopia Patire la vo
glia di che che sia-, Non disfamarsene ,
Restarne privo.
PATIRLA, Locuz. faro. Digrumarla o Db
Bramarsela, Non poterla soffcrire Ar
recarsi o Arrecarsela da uno, vale Offen
dersi , Pigliarsela da uno, e dieesi per lo
pi d'affronti e il' ingiurie.
PATIR EL ZOCOLO , V. ZOCOLO.
PATRI, Vocent. Patimenti ,- Soflennze; Pene.
FATO, s. m. Palt, Gomralto, Convr.izione.
PATI CHIARI o A/V.K CUKTB o' AKicmfc
&OXGA, Patio chiaro amicizia lunga, o*r.
Patti o- Conti- chiari, amici cari, Si di
ce per avvertire che il rimanere chia'rantented' accordo , mantenimento d' ami
cizia.
FATO nr LAPORTA, Limitare,' Soglia
della porta PATO DB LA SCALA, Piane
rottolo o Bipiano, Quello spazio eh' in
capo alle scale degli edifizi PATO DB
L'ALT'UIJ Predella, II pavimento deli' al'
lare sopra i gradini, dove sta il Sxceiile
te.
3CALI.V DLL PATO r.B n -VAI I , V. SCA>
No MB LA POSSO DAB A PATI , M>M ini f*

dar pace j Non posso crederla; inghiottir


la i Non posso digerirla.
TOH DE PATO, Scommettere; Credere;
Esser persuaso ; Offerirsi MB TOGO DB
PATO CHE SON BON DB FARLA ANCA Vi; lo

m' impegno, lo ni" ojfro dfarla; lo scom


metterei che so anch* io farla.
PATO e per Io pi Palli , T. di Giuoco i
Partilo t vale Accordo che si fa quando

4t6

PAT

PAT

PAY

ano bench al di sopra , non sia sicuro di


vincere o sia ad egual condizione dell'al
tro FAR PATI Far partito, vale Accor
darsi ad alcuna condizione, proporre ac
cordo, venire a palli.
PATI?! PATI LI FA i MARANGONI, Ma
niera scherzevole fam. sul!' equivoco o dop
pio senso della parola PATO , Al qua! ribo
bolo potrebbe corrispondere per le slesse
rime; Convento? i conventi sono ristoppati dai falegnami , E tulloci vuoi dire
Non vo' patii, Non vo' coudizioni o leggi.
PATOCAMENTE , avv. Patentemente ;
Sensibilmente; Evidentemente; Palpa
bilmente, Manifestamente , Chiaramen
te.
PATCO, add. Patente; Palano, Manfeslo , Chiaro.
SENTIMENTO PATCO ; Senso o Senti
mento ovvio, letterale, Chiaro, naturale.
I.VAMOH PATCO, Innamorato cotto,
Grandemente innamorato.
MARZO PATCO, Marcio, Fracido, In
fracidato, diccsi di Carni guastate o si
mili
Riferito a uomo vale Intisichito.
LA SE PATCA ; La ragione palpabi
le o potano ; Mostrar il morto su la ba
ra, Si dice di cosa che sia presente o ma
nifesta.
RESTAR PATCO , Restar confuso; am
mutolito; Restar brutto o unostivaie, va
le Restar burlato , defraudalo.
PATRASSO, s.m. (Specie di accresc. da
Patres) Primasso , Voce formala per
ischerno e vale Uomo principale , uno fra
iprimi del paesechc per nobilt e per l'im
piego suo luminoso domina e si distingue.
Ella e maglie ef un primasso.
la. altro sign. Andar a patrasso, vale
Andar al inondo di l , cio Morire , che
ncbe dicesi Andare a guardar /* orto al
prete o a dar beccare a polli o a ingras
sare i petronciani.
MANDAR A PATBASSO ; Mandare in rovi
na; Mettere uno a soqquadro; in con
quasso ; Rovinarlo nello slato Manda
re a patrasso , che anclie diccsi ; Man
dar uno cogli angioli a. cena, modo bas
so , vale Ammazzarlo.
PATRIA, s. f. Patria , Luogo dove si na
sce e donde si trae V origine ; Patria na
tiva o natia o genitale, vale la stessa co
sa.
.

PATRITO, .m. Compatriota; Campatriotto ; Popolano e Popolare, D'una me<l" n.i.i patria. Paesano, per dire Dello
stesso paese. V. ZENSO.
PATRITO , dicesi anche per Repubblica
no, parligiauo del sistema delle Repub
bliche.
PATRIZ\R,v. Padreggiare e Patrizza
re, Assomigliare al padre ; e dicesi de' figli.
PATRIZIO, s. m. Patrizio, Dicerasi ne'
tempi Veneti assolutamente per Gentiluo
mo Veneziano: bench Patrizi si potesse
ro dire i Nobili delle Citt dello Stalo che
avevano consiglio chiuso.
GHE VOBIA SL pozzo DE S. PATBIZIO, LoCHZ. fam. Essere come il pozzo di S. Pa
trizio, vale Non contentarsi mai, Non em
piersi mai. Egli il pozzo di S. Patrizio
Ci vorrebbe una miniera a" oro, direbbesi alludendo ad un prodigo.
PATRON, s. m. Padrone. V.PARON.
PATRON, dicesi per Modo di salutare, e
vale -fi saluto; La saluto ; Servo suo
SIOB PARON PATRON, dicono le persone vol
gari salutando un loro supcriore, che per
riverenza chiamano Padrone j ed come
si dicesse Padron mio la riverisco o salu
to Alle volte si dice scherzevolmente
per 1' equivoco della parola , PATRON CAL
DO , intendendo di dire PATRON CABO; ma
mi.: maniera di confidenza che s'usa col
le persone uguali ed amiche o inferiori.
FARSE PATBN Insignorirsi FAR BA
pATflbjr o DA PATRONA , Essere il messere
e madonna, Comandare.
Patroni alt Arsenale , si chiamava ot
to l'impero Veneto una Magistratura com
posta di tre Patrizi . i quali alternativa
mente rimanevano giornee notte di guar
dia ali' Arsenale e mulavansi di mese in
mese. Questa Carica dava titolo per aspi
rare al Senatorato V. VISDOMINO.
PATRNA , . f. Padrona ; Padronessa,
La moglie del padrone o Quella che su
periore e comanda in casa propria.
Voler far da padrona , Voler coman
dare.
PATRONA, detto in T. Mil. Fiaschetta
o Giberna, Tasca di cuoio appesa alla ban
doliera, che cade sul dorso' del soldato ,
entro alla quale si tengono le cartucce.
NAVE PATRO.VA; Nave capitana; Galea
capitana ed anche Capitana assolut. di
cesi di Quella che poi-la lo stendardo sot
to del quale van le altre di quella squa
dra.
PATRONANZA. V. PADRONANZA.
PATRON\TO , s. m. Padronato e Padronatco , propr. Ragione che si ha sopra be
nefizi ecclesiastici di potergli conferire.
PATROMZAR, y . Padroneggiare , Domi
nare , Esser padrone.
PATHOVIZB UN BASTIMENTO , Padroneggiare, ed Aver titolo di propriet o sul
bastimento o sul carico. V. PARCBNBVOLE.
PATGIA , s.f. Pattuglia; Sonda, Guar
dia di soldati che scorre per la Citt.
PATUO, add. Pattuito; Patteggiato.
QUEL CH' PATUO i PATUO } Quel di' t

di patto non d'inganno, Non si deve

TUTI VOI, BEN A LA SO PATRIA ,' Tristo O

quell' uccello che nasce in cattiva valle ;


Ovv. Ad ogni vccello suo nido bello , e
*i corrisponde l' altro dettato La rana av
vezza al pantano s' ella e al monte viene
I piano.
DOVE CHE SE STA BB.N L\ XB LA SO PA
TRIA ; Per tutto buona stanza ov altri
gode. Tutto il mondo paese , Da per tut
to si sta bene.
PATRIAR , v. T. ant. Abitare per patria.
PATRIARCA , s. m. Patriarca.
PATRIARCA DEI VISDBCAZZI, Maniera bas
sa , V. VlSDECAZZN.
COL PATRIARCA, V. CoLOR.

PATRIARCATO o PATBIARCADO s. f. Pa
triarcato; Patriarchio. , La sede del PaUiarca.

rammaricarsi del convenuto.


PATLA. Voce triviale. V. PTUGIA.
PATUME , s. m. Pattarne, T. Mar. Mestura di pece sego ed altre cose con cui si
spalmano i navigli. V. SPALMR.
PATURNIA, .. f. Poturna o Paturnia ,
derivato dal Greco Pathos, Passione, e va
le 1 ristezza o piuttosto Desio di star ma
linconico ; Voglia di patire in bella prova.
AVER LA PATURNIA ; Aver le palarne ;
Aver le lune; Averla mattana. V.LUNA.
PATURNlX, add. Palurnioso, Che ha le
palurne, vale Torbido, mel.inconico.
SovPATUHNi, Son mela/iconico; San
pieno di lasciami sture.

PATURJOSO. Lo stesso che PATURWI\.


PAVANA CAVARSB LA PAVANA, Cavar il
corpo di grinze ; Trarsi la fame ; Sfa
marsi; Sbramarsi; Torsi una satolla, Sa
ziarsi di cibo.
VOLER TORSE o CAVARSE LA PAVANA COH
TJVO; dolerne una quattrinaia con uno,
Volersi sbizzarrire o scapriccire con esso
per vendicarsi di qualche sopruso ricevu
to In altro senso Soddisfarsi; Sfogar
si; Appagarsi; Satollarsi; Sbramarsi
Smattonarsi vale Prender qualche ricrea
zione per cavarsi la mattana.
PAPARAZZO s. m. Palombo. Colombosalvalico.
PAVARXA, s. f. Paperina, detto anche
Centonchio o Cintunchio, Sorla d' Erba
comunusima, chiamata da'Sistem. Ahine media.
STAB IN PA VARINA , Star alla paperina;
Star nella bambagia,- Star a panciolle,
vale In delizie e in ogni consolazione di
corpo.
PVARO, s. m. Papero, 'Oca giovine.
1 PAVABI VOL MENAR LB OCHE A BBVER ,

1 paperi menano le oche a bere, cio I pi


giovani vogliono dar norma ai pi attem
pati.
PAVEGIA , s. f. Farfalla, Nome generico
di animaletti alali e volanti notissimi.
PAVEGIE DEI CAVALIERI; Farfalla dicesi
la crisalide de' filugelli che trasformando
si nuovamente esce dal bozzolo in forma
di farfalla. Reaumur le chiama Squame.
DBVBNTB PAVEGIA, Sfarfallare, Uscir
fuori del bozzolo bachi da eia divenuti
fin-falle,
PAVBGIBDBLFORMBNTO , V. PABPACIOLA.
PAVEGITA, . f. Far/alletta; Farfalli
no ; Farfallino , Piccola farfalla.
PAVEGILA, V. PARPAGILA.
PA VEGIN, s. m. Farfallone, farfalla gran- *
de.
PAVRA, s. f. Tifa, detta anche Mazza
sorda e Papa , e da Linn. Typha latifolia, Pianta perenne che nasce abbondan
temente nei padoli , il cui fusto eretto , so
migliante ad un basloncello , lermina in
una folta spiga o clava ripiena di semi ador
ni di delicati pappi, i quali maturi sono
poi trasportali dui vento a grandi distan
ze. Le sue lunghe e strette foglie chiama
te Stiancie o Sale} servono per vestire

PE

PAU
i ii.ischi, per far delle loie, ristoppare
le botti ctc. La peluria poi o sia la lanugi
ne attaccata ai semi serviva ne' tempi de'
Romani per materasse. V. IMPAVERRCPAVRO.

PAVERLA, t. t. Voce agi-. Nigella , Sor


ta di pianta erbacea detta da Lino. Nigel
la arvensis. Ella alta poco pi d' un pie
de e i fiori verdastri. Trovasi tra il grano
e fiorisce in Maggio.
PAVERO, s. m. Stoppino o Lucignolo,
Bambagia a fifa raddoppiale, che serve per
far ardere la lucerna o la candela. Preleodesi che la voce vernacola derivi da PAVSA che la Tifa palustre , la cui spiga o
clava contiene una sostanza tenera midol
iosa, di cui i nostri antichi si servissero
ad uso di lucignolo.
FAR F.I. FAVERO, Allucignolare, Aggiu
stare a guisa di lucignolo.
PAVESAR , V. PAVISB.
PAVESE, s. m. Pavese, Arme antica di
fensiva che imbracciavasi come scudo. Di
cesi anche Targa e Rotella.
PAVi.\ , s. m. T. Mar. Bandiera, Drap
po d' ordinario di stamigna , che secondo
i paesi ha una forma differente, e che s'inal
bera nella parlo superiore degli alberi del
la nave o sopra il bastone di dietro o del
la poppa , per far conoscere la qualit dei
Comandanti de1 vascelli e la Nazione a cui
appartengono.
K.-.> MI UNA WAVB IN PAVION, F.ssere in
pien corredo, Del lutlo allestita o equipag
giata una nave. V. IMPAVIONR.
PAVISDA , s. f. e per lo pi PAVISE, T.
Mar. Pavetata, Tele dipinte che si sten
dono avanti alle reli delle coffe per orna
mento. Alcuni dicono Palesate.
M*TER IN PAVISDA UN VAS3LO , PaVC-

sare, Guarnire un vascello di pavesata.


PAVISADA, chiamasi ancora la Reted'impagliatura, cio l' Intrecciatura di funi e
simili che si fa attorno al vascello per ri
paro de' combattei! li.
PAVISR o PAVESAR, v. T. Mar. Pavesare,
Chiamasi una Barricata che si fa al capo
della banda d'una nave, ai passavanti e
dovunque scoperta, per mettere l'equi
paggio in sicuro dalla moschetter de'ne?nici quando si mettono le brande per pre
pararsi al combattimento.

PAULNO,V.DONPAULIAO.
PAURA, s. f. Paura.
PIGOLA PAUIIA, Pauriccia UN POCA
DB PAURA, Un poco di paurcciu.
PAURA GBANDA o PORCA PAURA, Spaven
to , Paura sgangheratissima. V. TREN
TA SSIE.
PAURA SAPUTELO, Fascinazione:, Mal
d'occhio, Terrore de' fanciulli dal vedere
oggetti a loro spavmlevoli.
A.VH O FARSE PAURA DE LA SO OMDHA ,

A ver paura dell' ombra sua ; Farsi paura


colfombra; Aver paura de' bniscoli; Adombrare ne' Fognateli ; Aver paura del
le mosche ; Avere i conigli in corpo , un
cuor quanto un grillo La zuppa mifa
o, cio Trovo difficolt.

53

AvR UNA PAURA MAJ.PDET.V , Aver II MI

vecchia paura ; Aver le budella in un ca


tino; Cascar il cuore.

PEA.

4'7

e vuoi dire Meglio la bellezza naturale


che la fattizia o arlilziale. V. in MAH.
IN PE, Modo a?v. In vece; In luogo

Aliili PAURA DE S O DB VI. ''r ItKTC O

I PB DB VOLERME BEN EL MB BASTONA, /-

Dubitare che si o che no.


UUTR VIA LA PAURA, Pisciar la paura,
rale Ripigliar animo dopo alcuna paura
avuta.
CAGB LA FAURA , V. CA^AR.
CHI GA PAURA STAGA A CASA, C/ti ha pau
ra di passere non semini panico , cio
Chi ha paura di pericoli non si metta ad
imprese.
DA PAURA, Credendo; Temendo DA

vece d'amarmi mi batte.


ENTRXR IN PB D' ALCUN , Entrare o E$tere ne' piedi d'alcuno, vale Entrar nel
le veci d'alcuuo.
PEA , s. f. e PBATW il nome d' una specie
di G-iuoco o trattenimento puerile con cui
le nostre Maestre divertono i loro fanciulJctti , e si fa in questo modo. Parecchi di
essi seduti HI cerchio tengono i loro piedi
in aTnli, mentre la Marslra con una verghetta in mano , intuona la cantilena segucnle, ad ogni versetto della quale tocca
colla verghelta un de' piedi de'fcmciullelti, e a cosi facendo sino alla line, in cui
l' ultime toccato rilira il piede ^ e si con
tinua il giuoco fin che tulli i piedi siano
ritirali. Ecco Ir tane maniera di recitar
la.
PEA , PEA , PEA ,
SON DB DONA ANA MAREA.,

PAURA DEL GATO CO I.VCHIAV I OSBLBTJ,Per

timore del gatto eie. cio Che il gallo non


ne rubasse DA PAURA CHB NO i\ VOCIA,
Temendo ch'ella non voglia o non voles
te.
FA BE.V E GNENTB PAURA , Pscia Ca-

ro efalli beffe del medico, Fig. e vale Chi


ha la coscienza netta pura dee star sicu
ro e non temere,
LA PAURA FA FAR GIUDIZIO , l,n paura
guarda la vigna, detto fig. cio 11 timor
del gastigo rende gli uomini saggi.
No AVE FAURA, Non ti spericolare,
Non t' impaurire , Non aver paura.
No L' FIO DE PAURA , ' non gli croc
chia ilferro, Dicesi di chi prode della
persona e non teme di nulla. E di cuore,
di gran cuore, d'alto cuore NOL GA
PAURA DE NissbN, Aver tutto il mondo per
vile, Non aver timore d'alcuno NOL
t5A FAURA DE BRUTI MUSI , Non aver pau
ra di brutti ceffi. Di minacele non teme
re , di promesse non godere. Fu poi det
to, La prepotenza non ergesi tanto or
gogliosa , eh' ei non la incurvi.
Noi. GA PAURA DE CATORIGOLB, V. CATOBIGOLE.

DB <: viir.vR uro co PAURA, // cammina


re non mi dafastidio, cio Cammino be
ne e volentieri.

PER CENTO B CINQUANTA,

SE.VTAI su e .VA BANCA ,


PER u.vo, PER DO, PEH THE, PER QUATHO,
PER CINQUE, PER SIE, PER SETE, PER OTO,
TlRA DRE.VTO QUEL Cft' CTO,

QUEL CH' COTO A LA ROMANA,


SETE GAZETB A LA SETEMASA,
PALAZZO, PALAKZETO
Tilt A DRE.VTO QUEL BEL OCH1ETO.

Alin- dicono
PBA PBAZZON
DE MARIA SON,
Do CHE TIRA , DO CJIE TAGIA ,
Do CHE FA CAPEI DE PARIA
PER ANDAR A LA
A lire
PEA PRAZZON
DB LA MARE DB UBLON,
PER CEVTO B CINQUANTA

SENTA! su UNA BANCA ,


EL LAVORAR NO MB FA PAURA , // lavoro

non mi da noia, Lavoro assai.


PAGB LA PAURA, V. PAGAR.
XE MEGIO AVER IMITI A CHB ANGOSSA , V.
A:VGOS8A.

PAURSO, V. SFAURSO.
PAZIENZA, V.PACIENZA.
PAZZARLO, add. Pazzuccio; Matterullo; Citrullo; Chiurlo, Uomo semplice e
leggiero. V. MATURLN.
PE (coli' e strelta) Pi, t. m. Una delle let
tere consonanti dell' alfabeto. Un pi.
PE ( coli* e aperta ) Sincope di Pi E , Piede ,
V. PIE.
CATIVO DE so PE, Esser di nidio, Cat
tivo o Tristo insin nel guscio.
COSSA CHE TA DE so SE , Andare, Cam
minare o Correre pe' suoi piedi che che
sia; Andare pel suo cammino o per il gran
cammino o naturalmente, Progredire se
condo la sua natura o la convenienza. / <
corre con dieci gambe. Vi va di rondone
o di pennello o a vanga o a vela.
So.v DE MIO PE, Maniera ani. che vale
tinnii sincero, naturale, schietto. Contra
rio di Doppio.
XE JttEGIO ESSER BE 60 PB CHZ DB SO JIAN,

PER UNO, PER DO, PER TRE, FER QUATHO,


PER CINQUE, PER SIE, FER SETE, FER OTO ,
CHE MAGNAVA UN BON BISCOTO,
BlSCOTO, BISCOTN
TlRA DRBNTO QUEL BEL FENhf.

Ovvero
CHE CERA TANTO BON,
TlBA DRBVTO QUEL DEL PEN?.

Allrc ancora
PEA PEAZZON
DE LA MARE DE MBLO.V
SoTO UNA BANCA ,
PER CENTO E CINQUANTA ,
SoRA UN, SORA DO , SOMA TRE , SOMA QUATBO ,
SoRA CINQUE, SOIIA SIE, SORA SETE, SORA OTO,
CHE MAGNAVA U>V TOCO DE BlSCOTO,
CHE SAVBVA TANTO DA BON ,
TlllA FORA VBCHIBTO E nu.il Y.

11 cominciameulo della prima maniera


ernbra essere stalo il pi antico perch vi
ripetuto tre volle PBA: desinenza d'al
tronde incomoda per la rima che obblig
a dire MARA in recedi Maria.Quesla scon
ciatura per si trova corretta nelle altre
forinole, nelle quali strascicatosi un PBA
e fattolo divenire PEAZZN, quasi accre
scitivo, vcdesi di tal modo un po' pi" spon
taneamente rimato il secondo versetto.

PEA.

PEG

oi di queste maniere la pi
rozza o, se pu dirsi, la pi idiota. Si scor
ge manifestamente che variarono i modi
di recitare questa frollala o centone secon
do ch'esso pass di secolo in secolo e di
bocca in bocca da una all'altra scuola di
femminucce ignorantissime. L'Autore non
ne avrebbe n meno fatta menzione in quecl' opera , se non gli sembrasse essere una
reliquia, anzi a meglio dire, un'antitesi
dell'Inno che cantavasi ed insegnatasi da'
Gentili in onore di Apollo, detto appun
to da' Greci e da' Latini Paean e italiana
mente Pea.na o Peane, di cui memoria
in tanti autori greci, latini ed italiani. Le
persone erudite della storia antica giudi
cheranno se l'Autore siasi bene o male ap
posto.
PEADA , 6. f. Calcio e Pedata , Percossa o
Colpo che si da col pie. V. CALZDA
Gambata direbbrsi a Percossa di gamba.
DAR o MOLAR DE LE PEE, Dare a Tirar
de calci ; Dar di pie; Mandar alcuno a
Calcinaio, detto metaf., Scalcheggiare;
Sprangar calci.
PEADA IN TE LA PANZA , Pecciata, Per
cossa data nella pcccia cio pancia.
PEAPNA, s. f. dim. di Peada, DAR UNA

PEAZZO, s. m. Piedaccio; Piedone, Pie


de grande Piedi a pianta di patlona, cio
Piedacci grandi e larghi ; dicesi anche in
pcggior.
PECA (coll'e larga) s.f. Pedata; Orma o
Pesta e Pestigo, Segno rimasto in terra
dal camminar delle beslie e di chi le se
gue. Ferratura l'Orma del ferro degli
.animali.
PBCA , dello in altro sign. Pecca ; ViZO ; Menda; Vezzo; Difetto No L'HA
STA PECA , si legge nelle salire del Varotari, e TUO! dire Non ha questo difello; ma
dello per ironia.
PECA o PBCATO, t. m. Peccalo, Manca
mento contro il divieto della legge di Dio.
PECA, dicesi ancora per Compassione
FAR pscX, Far compassione; Muove
re a compassione, Intenerirsi ^ EL FA
PECA A VEDERLO, L' una scurit il veder
lo, cio una cosa che muove a pietj
che fa compassione.

PEAD1NA A QUALC'UN O A gUALCJUNA, dello

fig. Dar la gambata, Prender per moglie


o marito la dama o il daino altrui S'in
tende anche talvolta Dar un aiuto di co
sta ; Dar assistenza ad alcuno , cio pe
cuniale.
PE\GNO, s. m. (forse dal greco Pe ago ,
Federa duco ) Cavakafossa o Pedagnolo
e Pedagnuolo, Legno o tronco di piccolo
albero che posto a traverso a guisa di pon
ticello serve per passar un fossato o un ri
gagnolo. Se in vece del legno v' una o pi
pietre, si dice Passatoio. Se il mezzo di
passare un pancone , dicesi Palancola.
Talvolta v' una pertica o legno posto orizzontalmenle da poggiarvi la mano, e que
sto si chiama Spalletta.
PEAPA , s. m. LEZER EL PEAP , Imparare
il poter nostro, cio II compitare che fan
no i fanciulli l'orazione dominicale quan
do cominciano a leggere, la quale princi
pia da P, a.
PE\TA, s.f. Piatta o CA/aa , Barcaccia
piatta da carico, assai forte , di molta ca
pacit per uso de' trasporti ili mercanzie
pesanti da luogo a luogo. Queste sono le
barche pi antiche delle gondole, che usa
tami in Venezia , alla cui estremila della
prora, la quale alquanto elevata , diccyasi anticamente GRAGNOSTORTO, conio os
serva il Gallicciolli nelle sue Memorie Venete antiche.
PEATER, s. m. Voce pretta nazionale, che
non ha corrispondente ne' dizionarii del
la lingua, e chiamasi il Barcaiuolo clic vo
ga e lavora nelle barche delle Pialle ; e
tanto intendesi il proprietario ili tali bar
che, quanto il Mercenario semplice e Gior
naliere che vi va a lavorare.
PEATRA , s. f. La Moglie o Femmina del
padrone o lavorante nelle barche pialle.
PEATN, V. PEA.

EL PECA SCONTO XE MEZO PERDONA, PeC-

cato celato mezzo perdonato, II peccato


.occulto pi degno di perdono che il pa
lese.
ESSER PECA A FAR QUALCOSSA ; L' UN
PECA DB Dio , Essere un danno ; Esser
peccato a far che che sia, oltre al senti
mento proprio si usa anche per dinotare
sconvenienza e disordine a far che che sia
NOL VAL i so PBCAI, Non vale una fo
glia di porro; Non vale uno zero, un fi
co, un niente, Perch i peccali non pos
sono aver valore.
PECATI VBCHI PIMTKV/A JTOVA , Pecca
lo vecchio penitenza nuova. A colpa vec
chia pena nuova, Prov. e dicesi del Por
tar la pena di peccato , il quale .si crede
va fosse andalo in dimenticanza.
PORTAR i PBCAI DEI ALTRI o LA PENA PER
i ALTRI, Quando il padre fa carnovale,
a'figliuoli tocca far la quaresima, e va
le che Un padre scialacquatore lascia i fi
gliuoli poreri; simile all'altro Tal pera o
Tal uva mancia il padre che aijgliuoli
allega i denti, Si dice de' figli che porlan
Ja pena de' peccali de* loro padri.
UN PBC DA AQUA SANTA, UnpeCCOlUZ-

:o ; Un bntscolino , dello Cg. Un menomi.--.Mit. i fallo.


.
PEC.\R, v. Peccare, Fallare.
TORNAR A PECH , Ripeccare.
l'.n -,."-! i; DOVE UNO PECA, CoHOSCKT da

ijual pie uno zoppichi, vale Conoscere le


sue inclinazioni o .difelli.
PECATAZZO o PBCADAZZO , s. m. Peccataccio, Gran peccalo.
PECATN, s. m. Peccatuzzo; Peccadiglio.
PECATRA , s. C Peccatrice.

PECATORN, s. m. Peccatoraccio.
PECHER, Voce Tedesca, Pecch ero, Sor
ta di bici-hiero grande , che diccsi anche
Sellicone.
PECLO (coli' o stretto ). m. Picciuolo,
Gambo di frutta o di simil rosa. I fichi
sono senza picciuoli. Grappoletti di coc
cole attaccate con sellili e non inolio lun
ghi picciuoli Grappa vale Picciuolo e
propr. quello della Ciriegia. Slelo di-

PEG
cesi alGambello di fiori e di erbePedun
colo e Pedicello si dice Quella parte del
tronco che porta immediatamente il fiore,
ed il frutto Piccane/A), in T. agr. chia
masi il Pedicello del grappolo d' uva che
resta attaccalo al tralcio dopo la vindeminin.
PECLO DE LA M*DAGIA, Gambo, Quel
la specie di manichette che s' attacca alla
n t !,.; I ia per tenerla appesa e poterla ma
neggiare,
PECOSSO DEL PORCO , Ginocchiello, II
ginocchio del porco spiccato dall'anima
le. Peduccio dicesi a quello del Montone
e dell'Agnello.
PEDAGIO, s. m. Pedaggio e Passaggio,
Specie di dazio rhe si paga per passare di
qualche luogo. Ripaggio, dicesi Quello che
si paga in alcuni passi di fiumi.
CUSTODE DEL PEDAGIO , Pedagiere.
PED\GNA, s. f. T. Mar. Pedagna e Pedagnuolo Appoggio su cui posano i piedi
de' galeoni che lirano il remo.
PEDAGNN, s. m. T. Mar. Pedagnone,
Appoggio de' piedi de' galeoni che lirano
il remo quando vogano avanli.
PEUXlV, s.in. T. degli Intagliatori. Ugnetto; Specie di scalpello schiacciato in pun
ta a stniililudine dello scalpello piano ma
pi slrello. V. SGUBIA.
PED\NA, s. f. Pedana e Doppia, T. de*
Sarti, Rinforzo di panno pi ordinario che
mettesi intorno interno da piede alle sot
tane degli Ecclesiastici Balzana o Pe
dino, dicesi il Giro da piedi della vesta.
PEDEMONTE , s. m. quasi Pie del monte,
Specie di Costiera di monte ; luoghi posti
alle falde o alle basse de' monti; striscia
a pendotd'una montagna.
PEDESTAL, s.m. Piedes tallo o Piedistal
lo, Piede su cui appoggia la colonna.
PE DICLO , s, m . T . de'M aniscalchi, Malpizzone, Infermit che si fa nell' unghia
del cavallo nel luogo ove la carne viva s'uni
sce coli' unghie.
PEDINA, s. f. Pedina o Pedona, Quel pez
zo nel giuoco degli scacchi che s'allonga
innanzi ad alcuni pezzi Pedina ; Gi
rella o Tavola si dice al giuoco di Dama.
Pedine sono dette ancora per ischerzo
le Donne dibassa condizione, perch van
no a piedi ; ed lolle 1' appellazione dal
giuoco di Dama.
PED!NA , diccsi per Mezzano; Media
tore, Quello che tratta negozio tra l'una
persona e l'altra Dicesi anche per Pro
tettore o Patrocinatore, Che prolegge al-,
trui e lo spalleggia.
PEDUZZO, s. m. Peduccio, T. de' Mura
tori, Quella pietra su la quale si posano
gli spigoli delle volle.
PETO, s. m. Pedicello; Pedino e Piedi
no, Piccolo piede.
PEGIO (coll'< sirena) s. m. Piglio; Cipi
glio, Cipigliaccio; Accigliamento, Guar
datura brusca, Raggrinzamento, Incre
spatura di fronte.
FAR PEGIO, Fcire mal piglio o cipiglio
o guardatura di cipiglioso; Guardar* in

PEG
cagnesco o a squarcia* arco; Aggottare
le ciglia, e la fronte; Fare il ciptgliaccio
arrovesciata. V. IMPECIAR.
Co TASTO DB PEGIO , Aggrottato ; Acci
gliato; Di ralla/fata chioma; Di soprac
ciglio aggrottalo. V. IMPECIA.
VABDB COL PIGIO, Guardare alla tra
versa o a srjuarciasacLO o con mal piglio.
PEGIO (coli' e largo ) Lo slesso eie LICA.
PEGNARIL , s. m. Pignoratario , Colui
che riceve in pegno una cosa altrui sotto
certe condizioni. Impegnante sembra dir
si chi presta la roba Prestatore, Quel
lo che da il danaro, ma sr piglii* per lo
pi in callivo significato e vale Usuraio.
PEG.XARILA, s. m. La Moglie o Fem
mina di Pignoratario; fa quale sull'esem
pio di altre voci cosi formate potrebbe for
se dirsi Pignoratario.
PEGNARIOLA, dicono qui anche a Quel
la donna che fa il mestiere di raccoglier
robe altrui da impegnare e prestarle al
Monte, rendendone poi conto ai proprie
tarii e buscando per s qualche guadagno.
PEGNO, s. m. Pegno, Contrailo con cui
il Debitore da al suo creditore una cosa
mobiliare per sicurezza del credito, <ln es> sere per restituii estinto che sar il de
bito. Pegno s'intrude anche l'effetto cher
si <l in mano del ereditare.
PEGNO GARBO, V. GARBO.
FARUIT PBG.YO, Pignorare, Dare o Pren
dere in pegno.
ROBA DADA IN !'!: v . Pignorato , Agg.
di roba data in pegno.
METER PEGNO, Scommettere METO*
PEGNO CHE NO TI SE BON, Scommetto che
tu non sei capace.
Pegno, in diversi giuochi fanciulleschi,
dicesi Quella cosa che viene dcposilata da
quc' giuocafori che falliscono' nel fare il
giuoco, e si chiama anche Premio.
Vltf DA PEGNI, V. VlN.

PEGNOR AZ1N, s. f. Pignoramento, L'al


to del pignorare. Gravamento Quell'al
to che fa l'Esattore della giustizia nel tor
re il pegno ai' debitori.
PGOLA , s. f. Pece o Pegola , Ragia di
Pino traila o dall' albero per incisione o
da pezzi di esso per via di fuoco , e me
diante una forte rottura divenni nera
tenace. Se si tiene molto in fusione , si ha
la Colofonia , detta Pegola Spagna la qua
le abbruciata da il nrgrofumo. Mista poi
al catrame se ne fa un composto che scr
ic ad intonacar le barche.
PEGOLA detto fig. vale Marlo gallico;
Lue celtica -L' PIE.V DB PEGOLA , Egli
^ i infranciosato; appestato.
PEGOLA DA VIOLIN, Colofonia, Pece con;
ria si fregano i crini dell'archelto del vio
lino e della viola o simili per suonare.
PEGOLA DA MANECS* , detto inT.de' Col
tellinai, Cimento, chiamasi Quella mistu
ra d pece di spagna e di tegolo pesto , con
che- si riempiono i manichi de' coltelli e
delle forchette a codolo.
TACARSE DE PEGOLA, Appiccicarsi, si.dce dell' Attaccarsi che fa la pece o altre co
se simili che si possono diflicilmenle cava-

PEL

PEL
E DE GITE PEGOLA ! Locnz. fam. E d che
pezza] Di che portala] Bagattelle]
PEGOLTO , s. m. Cbfamasi il Vendito
re di pece.
PEGORR , s. m . Pecoraio , II custode del
le pecore. Pecoraia, dicesi la Femmina.
PEGORIN , s. m. Neologismo furbesco ,
Lama, voce parimenti di gcrgo, e vale
Ladro.
FAR EL PEGORIN, Fare il ladro.
PEGORINAR, v. Voce neologica di gcrgo r
che vale Fare il ladro ; Rubare.
PEGORN,add. Vile; Vigliacco; Poltro
ne. V. GRATA.
PBGORON MONZ'UO, Espressione d' oltrag
gio e vale figliaccone; Poltronaccio.
PEGRO, ( coli' e serrato ) add. Pigro; Iner
te, Intnigardo.
PEH! Maniera ani. che dicevasi ai tempi
del nostro Varolari, in vece di So so, V.
PELA , adA Pelato , Senza: peli Spiu
mato o Pelato , direbbesi Senza piume
Diuucciato o Scotennato, al Frutto sen
za scorza.
PELA LA TESTA , Scrinato ; Capo rimon
do ^ Pelato; Decatvato , Dischiomato.
Pelalo, dicesi nel sign. di Smunto, Scor
ticato , Gabbalo, Pregiudicalo.
PELA- DB SOLDI, Spiumato-j Scusso di
danari. V, GIAZZ.
l'in, \r , si dicono per anlonomasia le'
Monache perche hanno i capelli tagliati.
PELDA, s. f. Pelatura , L'atto del pela
re:
DAR UVA PBLADA A UNO', V. l'i Ut.

PELAGO MB SON MESSO IN T' UN PELA


GO, San entrato in un pelago o in un abis
so-, detto fig. cio In un grande impiccio^
imbroglio o imbarazzo.
PELAR , v. Pelare o Spelare o Spiumare
Sverre i peli o le penne'.
PELAR t ALBORI; Brucare; Sfrondare;
Dibruscare, Levar le frondi.
I'F.I'SH i \M-.V n.i; Scorticare; Sbuccia
re; Dibucciare, Levar la pelle agli anima
li morti.
PELAR i FIORI; Spicciolare, cio Levar
ad essi le foglie, i petali.
PELAR i OSELI ; Spennare o Pelare a
Spiumare.
l';-.i MI i vovi E i FHUTI; Mondare; Pe
lare.
PELAR LA FOGIA , Sfrondare, T. Agr.
Togliere la foglia ai gelsi per nutrirne i
filugelli.
PEL\R LE MANDOLB, Levar la roccia , che
Quella seconda scorza che hanno le man
dorle dolci dopo il mallo1. V. SCORZA.
PELAR QUALC.V , dello fig. Pelare a
Smungere alcuno PELAR QUALCHE MARTUFO, Pelare un pippione; Scorticare,
Cavar altrui aslutamentc danari,
PBLAB B NO SCOBTBGR . Leccare e non
mordere. Chi preme le mammelle ne trae
il latte e chi troppo le munge ne trae san
gue , Nel procurarsi delle ulilil convien
usar discretezza.
PELAR LA QUAGIA SENZA CHE LA CICA Pe
lar la gazzera e non lafare stridere , Ca
var t uccello del indio senza eh' egli siri-

4ig

da. , Tagliono Ggnr. Acconciare un negozio


o Trovare una verit senza strepito o disgu
sto ali-uno usando destrezza Chi non sa
Scorticare intacca la pelle , Pro, e vale
che Chi si mette a imprese difucili e sa po
co , giicn' incoglie male;
PBLAIISB, Pelarsi, Cascare i peli , Dar
ne Ila pelati no. -- Appellarsi dalla senten
za, fu detto in modo- basso e scherzevole
di uno che per mali: acquisiti aveva dato
nella pctalina.
CADA- ELA ir LA ss EA I-PI.V , Maniera
faniil. e fi, che vale Non vada in collera;
Non s'adirli Non s' inquieti.
PAROLE o BASTONAB CIIK t-r.t \ , Parole
o Bastonate che pelan C orso; Parole o
Ingiuria cocente j Clic punge.
TORSE GATI A PELAR, V. GATO.

Vro CHE PELA; Vino che morde, che


pela farsa, Vino gagliardo.
V. SPELAR,
PELARNA , s. f. Mignatta delle lorse al
trui; Donna che pela, che sa tosar le ale
o cavare le penne maestre , Che sa trarre
da ciascheduno il pi che pu e senza ri
guardo Arpia e Caroler, dicesi a Me
retrice rapace ed avara, V. SANSUGA.
PELARI.VA DA MALI, Succiamalati, vo
ce bassa , Persona il cui mestiere di ri
cavar utile dai inalali.
PELASSA , X T. Mar. Cos si eh iama Qua
lunque spiaggia di litorale marino che non
abbia aperture d'acqua e donde per con
seguenza non siavi uscita. Quando una bar
ca1 sia forzata dal vento a star accosto ad
un litorale, dicono i nostri Marini, eh'
IN PBLAS8A.

PELAT1R, s.m. Coiaio; Coiaro; Concia


tore^ Conciapelli ; Pelacane, Colai che
concia il cuoio per esser poi adoperato a,
varii usi.
PELATN, s. m.Puledrotlo o Puledroccto, Cavallo giovine non ancora usato.
PBLATN, dcltaper siimi, ad un Giova
ne di prima pelo , Barlucino e Lanugi
ne.
Detto ad un Uomo coi capelli tagliati
sino al vivo, Bertone o Tosone Zucco
ne , dicesi a Chi ha la testa pelata e ton
da..
PELE, s. f. Pelle, Buccia; Buccio; Cute;
Integumento, Spoglia dell'animale.
PELB" co LA LANA , Melate , Pelle peco
rina col vello. Buccia , dicest alla parte
della pelle dov' la lana, e Buccio Quel
la parte donde si tolta la lana,
PELB D'AGNELTO , Bassetta , La pelle
d'Agnello ucciso poco dopo eh' egli na
to.
IV, LE CHE SE SECA SOJU LA PABTS ULCB-

RADA, Schianza.
PELE DE LODRA , Pelle alluda o anche /il
luda in forza di sust. Pelle conciata della
Lontra d' acqua dolce , che ha il pelo cor
tissimo ed assai molle e dilicata.
PEI.S DAVANTI LA TESTA , ZaCCOgnO.

PBLE DB SERPENTE, Scaglia; Scoglia e


Scoglio e Cuoio.
PBLB SOR. Et NASO DEL CAVALO, le Fro
ge, La pelle di sopra le narici.
PELE SCORTBGADA , Pelle tolta via. Car
niccio, dicesila Banda di dentro della pel

420

PEL

le degli animali j e Limbelluccio ,- Smozzicatura,Que}\* parteche se ne ler quan


do se ne fa carta pecora.
PELE r. ossi, Ossa e pelle, Si dice del
l'Esser soverchiamente magro, ed esser
.ridotto ad estrema estenuazione. Ostacela
senza polpa ; Buccia strema; Sino alf ul
tima pelle; stenuatissimo; Allampana
to i Lanternuto.
PELE DB LE MANDOLE , Roccia , Quella
peluria, o quella seconda scorza che hanno
le mandorle , le nocciole e simili dopo il
mallo.
PBLB DA TAMHJB.O, dello fig. Ghiotto <ftt
forche; Impiccatacelo; Capa da sassate,
Dello a uomo per disprezzo.
A VR IA PKLB D'OCA, V. OCA.
Et, SE U.VA. PELB , detto melaf. E una
mala lana ; un fante della cappellina^
Tale Astuto e ribaldo. Hafatto <t ogni la
na un peso o <f ogni e/'iajiwew, Visse all,i scapestrata.
FA LA PBLE A HNO , Far la pera a unot
Tale Ammazzarlo o Farlo ammazzare.
FAR PBLE ( Maniera tratta evidentemen
te da K.VH-I.F . V. ) Ragunare; Adunare-;
Raccogtiere,cul Far ratinala di persone;
Via noi intendiamo Procacciarle con nulustria per far brigata o compagni.
LEVAR LA PBLB , Scalfire, dicest il levar
;vl<|iianlo di |'i III- penetrante sul vivo. E la
.lesione Scaletta, Scalfittura.
LEVAR LA PELEA, BNO. CO, LE PAROLE, Dar

gli una sbrigliata ; Risciacquargli il bu


cato, Aspramente correggerlo.
MAL A LA PBLE tALUTB DE BUELE O A LX

BURLE, Dellalo o Prov. nostro tamil, e vuoi


dire che 1 mali che vengono alla cale esterjoa, come bollicelle, puslulette e simili,
guariscono o preservano da mali interni
pi gravi.
LAISAUGHB LA PELE, Morire QUEL.
TOVEB.O DIAVOLO HA IH) VI, Ilo LASSAllCHE LA

.-KI.E , Qittl sciagurato dovette morire.


SCAMPAR LA PELB, Scampare la pfHeo*
Scampare otsolu. Salvarsi , Liberarsi d.il
pericolo di morte BASTA SCAMPAR LA PELB , A chi salva la pelle la carne si rimet
te, si dice di Chi scampato da gravisifma miiiii;i per cui sia timasle grande
mente slenuato.
StTTItO DE PEtE, V. SuTILB.

PAGAR co LA so PEL* , Soddisfare del MIO


ruoto, cio Colla propria ni. i.
ZOKTAHGHB LA PELE , Lasciarvi per
giunta o saprappi, la pelk, Morire.
PELEGTA , . Pellaccia, Dicesi di qurlhi pellaccia o tegumenlo ch Irovasi nelle
accomodate per cibo.
PELEGATB , detto per siuiil. Rozzacciioyu ; Poppe vizze; Poppe a. dondoloni che
paiono ventri vanL
PELEGRNA.s. f. Pitocchino , Sorta di
est che coupre gli altri veslinienli, V
SCKRA.TUTO.
PEI.LA (coire larga) . f. T. de' Pese.
Petlicino , che anche si dice Scarsella e
Cocuzzolo, e un' Apertura che hanno tut
te le reti che finiscono in una manica, la
qua! apertili-;! liensi ben legala quando si
gettano ut mare e si scioglie allorch se
ne ruol ti arre il pesce. V. COGOLO.

PEL
PELESN, t. m. T. di-' Facchini , Penicin, Q urli* e tremi l dei canti delle balle
e dei tacchi per cui si possono agevolmen
te pigliare.
PELESNA o PBBTA (coli1 e tirella) . f.
Cuticola o Epderme. La prima lUDca
esteriore, senza senso, che veste il corpo
dell' uomo e degli .ini mali , che dicesi an
che Pellicina ; relliolina ; Pellicola; Pelliceit $ Membrana; Tunica Buccio o
Buccia, si dice Quell' epidermide colla
quale nascono i bambini, che per la mu
tazione del luogo del feto si secca e cade
in pochi giorni da prr s alena.
PELBSI.VA DB I.K ojfGiB, Pipita, Quelhi
pellicola o filamento serioso che si sfoglia
attorno alte unghie.
PBLESI.> A DB LA SCORZA DBi ALBORI, Epi
dermide , T. Botanico, Membrana minu
ta che serve d'inviluppo alle differenti par
ti delle piante, sotto cui In corteccia, e
che diversamente colorata.
I'F.I.KM -, v HE I.R PIAGHE , Schianza ,
Quella pelle- che si secca sopra la carne ul
cerata.
PBI.BTA or ir, CANI, \ . CATTA.
APEVA u'K\\ n PELEgi.vA, li uccia luc
ci,!-. Pelle pelle-; In supeijicie, Lrggermenle, Poco addentro.
PELETN, s.m. Pelolhio e Peluszino, Pic
cola pelo, Pelo Uno , < limili, di PETO.
PELTO, s. n>. Paletto j Peluzzo.
PBLTI, Lanugine t Lanuggine, Quei
||icli morbidi che cominciano ad apparire
a* giovani nelle guaocie-.
PELICAN, s. m. i. pi rimimi. GftOTO, T.
de' Cacciatori , Onocrotalo.o Pellicano,
Uccello acquatico detto da Lmi. Pslecaaut Onocrotalus , Muli supera iti grossez
za, il Cigno, si raggira intorno ai Ud del
mare e frequenta i laghi ed i (lumi mag
giori; li i il.. i di pesci e non piccoli. E fa
vola che li 1. 1 i-lii il petto per nndrire i
pulcini , come frggesi nel libercolo Fior
di vifl.
/W/JcoTre, sidicead'tmo Slrnmrnta chi
rurgico per cavar denti. V. Pone.!*.
FELIZZA , s. f Peliec, Veste ferrata d
pelo.
PELIZZA, elicono le Donne- per {scherzo
alla Buccia di cm sono ricoperte le Rape,
ctx- una Pellicola la- quale specialmente
si distinguo e si leva quando esse souo col
te.
PEL1ZZR, s. tu. Pellicciaio o Pilliccia*
io o Pelltcciaiuolo e Pelliccere, Quell' ar
tefice che fa pellicce. V. VAB.OTR. Onde
Pellicceria , dicevi per liollega.
PEL1ZZN, s. m. Pelliccione PUHccione, Pelliccia grande.
PELO,s. 01. Pelo.
PELO BEI FRUTI, lanugine, Specte df
Peluria che hanno molli fruiti prima i
maturarsi FBUTI COL PELO , Frutte vil
lose o vellose , cio Pelose.
PELO D'OCA, Raccapriccio; RqccapricCamento, Tremor di membra per paura
- VEGIVVR EL PELO D' OCA, Raccapricciar'
si; Arricciarti tati'i peli o capelli addos
so: Rizzarsi i bordoni, Cagionarsi nncer-.
to commovimento di sangue con arriccia*

PEL
mento di peli , che per lo pi viene dal ve
dere o sentire cose orribili e spaventose.
PELO MATO, Peluria; Caluggine; Lanuggine; Burdone, Peli vani che spun
tano sulla faccia degli uomini.
AVER BL COOR co TANTO DB PELO , Ave
re un cuor di tigre; Estere in/lessililet
inesorabile, implacabile.
BUTH LA BEOA set PELO A QUALCu.v, Ma
niera mei. ,-ur-. Pelare alcuno, dello fig.
che anche dicesi Usu/ruttuare; Scortica
re; Succiare alcuno i Smugnere alcuno,
con angherie o soprusi.
CATAK BL PELO i.v TEL VOTO, dello met.
Metafisicare ; Speculare ; Sofisticare i
Riandare o Riveder le bucce o il pelo. V
Vovo.
EfgEB AL PELO DB OUALCW, De! I.-i ;mr.

Assalire; Andar alla vita d? alcuno.


LA VOLPE PERDE EL PELO MA KOlt BL VP-

KIO , /(' Lupo perde- il pelo o cangia ifpe


lo ma non itvzio, Dello fig. Fu detto an
cora , Altri cangia il pelo e non il vezzo.
LAM*HGXB DEL SOPBLO, Porlarnestracciato il petto, vale Averne ricevalo dan
no. Lasciare il pelo o del pefo^
LEVAR BL PBT. A irto , tiare fi cardo <r
uno o Cardare uno,cjie Dir male asprairitle dr un.
li fiDKr.ARSE COf. PELO DEI ALTRI, Forbii^

ti co' cenci altrui, dello fig. e vale Rime


diare a'propri bisogni a. spalle attrai. V.
ni M \R.'.V
No AVRnr.HFVR IW PELO DB SUTO , dello-

fig. Non avere scusa che vaglia, Aer tor


lo in tutti i versi.
iVo AVB PELO su LA LBJTGUA, V.LBXGVA.
Rosso DBL VAL PELO CENTO DIAVOLI PFH

CAVLO, Di mal pelo aver taccata la corfre,


Ester malizioso.
ZovBitB DB pnro PELO , D prima tanuggiae, Giovnne entralo appena nella
pubert Avannstto, dicrs a Giovane
seaza sperieuza.
XB FATO BL PELO su L*AIITICHIOCO , Ma
niera nietaf. che s'usa fani. paflnmlo d'un
giovane o d'nna fanciulla giunti rispetti
vamente alla pubert. Dell'uomo direbbesi Adolescente , della donna Viripotente.
PELON, Sorta di panno col pelo lungo. V.
PELOSO, s. m. Nome d'alo dai Prsc.irori a"*
un pescialcllo di mare del genere Pleuranectes , eh' f forse \ Pkuronectes Tricltodactylus di LinHe'o. Egli t frequente e pe
la sua piccolezza confondevi nella minuta^
glia da friggere. Tra noi non giunge mai
alla lunghezza oltre a due pollici.
PELOSO DE GROTA, s. m. T. de'Pesca^
tori. Pesce di mare a scheletro ossoto, <!.'
ha il corpo appiattilo quasi come le So
gliole ; eh* di colore scuro ed' ha nn occello ocircolo nero quasi a guisa d'occhio
al lato superiore j che non comune , ma
commestibile vile. Il Sig. Nardo lo no
mina Pleuronecles Vnioccelatus.
PELTRE, s, m. Peltro, S'intende propr
Stagno raffi n irto con argento vivo, ma |ireudesi per Piatto di questo metallo. Stagni
si dicono i Vasi e Piatteria di stagno, l'i-itu di stagno.
^,

PEN
PELTRR, . m. Stagnaio; Stagnatalo,
Quel!' artefice che fonde piatii ni arnesi
di stagno.
FELTRER, s. f. Lafemmina di Stagna
io, che sull'esempio di altre voci consimi
li e cos formale , se non v'ha ili meglio ,
potrebbe dirsi Stagnala o Stagnatala..
PELCO , s. m. T. de' Pollai uoli, Peluria,
II pelo che rimai) MI!!. i carne agli uccelli
pel. ti i. E quel pelo che cade da'pnnni e
s' unisce nrlle estremila delle fodere degli
abili. V. PBLUMJN.
I'EI. >; i , detto in T. de* Pannaiuoli ,
lo stesso che CALUDCH, V.
PBLICO, Voce di gergo , vale Birra.
PELME i
PELUMN / i. m. Peluria, II pelo rima
lto agli uccelli pelati ; ed anche La prima
lanuggino che spunla negli animali. Ca
luggine o Calugine, dicesi alla Prima pe
luria degli uccelli . e quella ancor de' giovanelti. V. IMPELUHAR.SE.
PELUMB o PELUMX DEI PATTI , Borra ,
La cimalura dei panni.
PBLUMIN DB LE VELADE, Bambagia e
forse meglio l'eluria, Quel pelo minulissiino che
nelle falde de1 vesti. . raccojliesi
o
menti di panno.
PENA , s. f. Pena , Supplizio o Punizione
corporale che si da n' malfattori.
Pena , dicesi .inche per Afflizione, cio
Dolore o tormento d' animo, di spirito
OH Dio CHE l'Kv.t ! Oh Dio che struggi
mento ! che noia! che pena ! Espressione
d' impazienza quando si aspetta qualche
cosa No TE TIOB PENA , Non te ne ca
glia, Non ti prender affanno o pena.
PENA PECUNIARIA, Multa ; Tasta prcuniaria o pecuniale, Castigo che si da a*
colpevoli condannandoli ad un esborso di
danaro Ammenda o Emenda, vale Riloro , rifacimento di danno. Quindi PE
NA , in T. di gergo valeva nei tempi Vene
ti un da trenla soldi, che altrinwnli dicevasi LIRAZZA Do o THE PENE, Due o ti~e
da trenta. V. PBNAZZA.
DEL DODESB ix PENE, Alaniera parimen
te di gergo, vuoi dir Quattro lire.
li PENA DB LA VITA , / pena di cuore}
A pena della vita.
PENA PBCAI , Locuzione tuttavia conser
vata nel parlar riunii, il. il Ialino Paena pec
cati lo stesso che So DANO, V. lUvo.
No VAL L. FET.M , Non valer la pena ,
Non tornar conto, Non tornar bene, Non
esser utile.
A MALA PENA , dello avv. .1 mala pena;
Appena appena ; A mala briga.
PENA , f. f. Penna , Quello di che son coperli gli uccelli. Piuma dicesi alla penna
pi fine Pennamtta o Penna matta,
Quella piuma pi fine clic resla ricoperla
dall'altra.
PENA DA SCRIVER, Penna; Penna da
scrvere; e fu dello anche Calamo, ma
pi s' usa in poesia.
CANON DE LA PENA , Canna della pen
na TACIO DE LA PENA, Fenditura a
Fesso. E Fenditoio a quello slrumeiito per
fendervi sopra le penne PENACHIO DE
LA PE\A, Piuma o Barba di piuma, Le
j .11 ' che la compongono.

PEN
PE.VA CCHINCDA, Penna spuntala;
quindi Spuntata di penna.
FRAC\DADBPENA,/4cc(acca<ura di pen
na, Dicesi dell' Aggravar la penna per far
la grossezza della lellera.
PENA DA LETO, Piuma, La penna pi
fine degli uccelli, che s'adopera a riem
pir de' mairi-assi.
PXNB coi OCHI, Penne occhiute: come
Quelle de' pavoni.
PENI MABSTiiE, Coltelii, a dicono le pri
me penne delle ale; e Vanni quelle cbc
son vicine alle maeslre CAVAR LE FENB
MAESTRE, dello fig. Spen tiare- Cavarle
penne maestre, dello pur fig. vale Reca
re alimi qualche danno.
A PENA CAUTA E cAnAM AL , A penna e
calamaio t Modo di dire che indica esat
tezza di computo.
BUTR DB LA PBVA , Gettare o Rende
re, vale Rendere l' inchiostro, Formare i
caratteri.
DAR DB PENA, Fare o Dare un frego;
Cancellare ; Dar di penna, cio Far una
linea con penna o pennello sqpra un libro
o altroDar di penna anche T. dc'Disegnalori e vale Ricoprir d'inchiostro le li
nee o segni del lapis.
OLANDIZR LE PENE, V. OLANDIZR.
PENA DEI ALBORI, T. Mar. Penna, di'
cesi L'estremit superiore dell'antenna op
posta al carro. Onde GHINDAR LA PENA ,
Far la penna, vale Rizzar 1' antenna
Penna, dicesi anche a quell'angolo tirila
vela Ialina che corrisponde alla penna .li Iranlenna medesima. V. CARO.
PENA , s. f. T. de' Pese. Fiore o Penna ma
rina grigia , Pianlaniinale o Zoofito, det
to da Liuti. Peri natala grisea. Ella ha uu.i
figura piumata ad ambi i lali, da cui tras
se il nome generico. Il suo colorilo gri
gio; e la sua figura che all'occhio dell'idio
ta pescatore desia l'idea d'una specie di
IViuia , le fece dare UH tal nome.
PENA ROSSA , s. f. T. de' Pese. Fiore o
Penna marina rossa, Altro Piantanimale marino drl genere delle Perniatole, chia
mato da Limi. Pennatula photphorea,
quasi simile all'antecedente. Questo cor
po fosforico, dal che trasse il nome spe
cifico , e per esser rosso di colore ebbe il
nome vernacolo di Penna rossa. Ella for
mata da polipi come l'anteriore, ed i pi
rara.
PENCIII o PEVACHIERA , . m. T. de' Pe
scatori Sorla di Piantanimale marino, del
ta da' Sislem. Sertularia Myriophyllum.
Ella formala da polipi; ha una figura arborescenle , e i suoi rami lunghi disposi! ,
parlirolarmenle quando asciutta , a gui
sa di pennacchio, onde trasse il nome ver
nacolo. Il suo colorilo giallognolo.
PENACHIRA , s. f. Pennacchiera, Arne
se di pi penne di color bianco o nero clic
si mi-ili1 per ornamento sul cappello.
PENACHN, s.m. T. de' Cacciatori, no
me d'un Uccello acquatico, dello MAGASSO PB.YACIi'lN, V.

PENACHIO, s.m. Pennacchio o Spennac


chio, Arnese o Ornamento di pi penne
insieme.

PEN

4ai

PBNACHIO DBL TORMENTO, Resta, Sottilissimo filo simile alla setola, appiccala
alla prima spoglia del grano.
PBXACKIO- DB LA PBNA, V. PENA.

PB.VACHIO DE VERO FILA , Tremolanti ,


Specie di pennacchio che fassi con soltilissimi fili di velro , ed anche a pi colo
ri, il quale quando si scuole e, tremolan
te.
PBNACHIO DB BIULANTI, Pennino, Orna
mento da capo delle donne composto di
gioie disposte a foggia di piccol pennac
chio.
Pennacchio, T.Mar. Pezzette di sughe
ro guarnito di varie penne, che i marina
ri lasciano volleggiare a talento dal vento
per conoscerne la direzione.
PIEN DB PBNACHI, Pennacchiuto. E se
parlasi di grano, Restoso.
PENDA , s. f. T. Agr. Chiudenda, Quel
la chiusa o riparo che si fa con siepe osteccali di legnami ad orli , campi coltivali e
simili V. FASSINXDA.
PE.YADA D'INGIOSTRO, Impennata o Pennata, Quanlo si scrive coll'inligner la pen
na una volta.
PENA DA LAPIS, s. f. Matitatoio o Toc
calapis, Strumento piccolo fallo a guisa
di penna da scrivere , dello cos dalla Ma
tita che vi si mette per uso del disegnare.
V. LAPIS.
PENAL, s. Pena ; Punizione; Gastigo.
PENAR1L, s. m. Bocciuolo; Buzzo; Agoraio, Strumento da tenervi dentro gli
aghi da cucire.
PENAZZA, s. f. Mancia, Specie di mer
cede che una volta pretendevano i Birri
dalla persona arrestala quando la tradu
cevano da un paese all'altro.
PENDENTE, s. m. in T. di gergo usalo dai
Barcaiuoli, vale Orecchini.
PENDENZA, s. f. Pendenza, Sospensione,
Indecisione.
FAR PENDEVZA, dicevasi sollo i Veneti,
quando raccolli i voti per la decisione d'u
na causa, il numero dei favorevoli e con
trarii era pari, e non si faceva decisione.
PENDER, v. Pendere; Perigliare, Pen
zolare, Slar sospeso, appiccato a clic che
sia.
Pendere, dicesi anche del Non istar dritto, torcendosi dalla situazione o perpen* dicolare o orizzontale.
PE.VDEH, dal lat. Pendere, in T. for. ex
Veneto, dicevasi la Destinazione di gior
nata per arringare la causa dinanzi alle
Quarantie ed ai Collegi rispetti vilmente
CITAR A PENDER , era la Chiamata della
Controparte per esser presente alla conces
sione di giornata ad arringare la causa
AVER EL PBNDBR, dicevasi l'Ottenere dai
prelidi d' un Corpo appellatorio la desti
nazione d' un giorno alla trattazione del
la causa TAGI\R EL PENDER , era Ren
der nullo l'ascolto per essersi scoperto dis
ordine nella contestazione.
Da questo Pendere era quindi derivato
il verbale PENDE , sust. masc. nel signifi
calo di Ascolto ; onde dicevasi LA MB DA
GA PENDE , per dire La mi dia ascolto, la

4*3

rr,N

tenda le mie ragioni. Cos NOL ME VOL DAR.


PENDE, Non vuole ascoltarmi*
SAVER DA CHE PAB.TB UNO PENDA , Saper
da qua! piede uno zoppichi, cio Qual sia
l'inclinazione o i difetti d'alcuno.
PENDER AL MAL, Zoppicare, Mostrar
colle opere inclinazione al male.
SlX CHE LA PENDE LA RENDE, Pl'OV. che

si dice delle Liti , le quali fin che non sia


no decise, danno utile ai Forensi che le
difendono.
PENDER anche vocabolo di lingua furlesca de'Barcaiuoli , e significa Che ha da
venire, Prossimo STO LUSTRO CHE PEN
DE , vuoi dire Domani, perch LUSTRO va
le Giorno.
PENDER1STA , s. m. T. vulgatrssimo del
Foro ex Veneto. Agg. che davasi a qiiel1" Interveniente o Patrocinatore il quale
maneggavasi con intrighi e per oggetli di
lucro, onde ollenere in favore d' una Par
te litigante i pender, ciofr la prelazionedelie cause di-ianzi ai Consigli di quaran
ta. V. PENDER.
PENDOLAR, v. Penzigliare o Penzolare
e Ciondolare , Slar pendoloni o ciondo
lone-, Star pendente o sospeso in aria.Doodotare-, Mandare in qua e in l il dondo
lo o altra cosa sospesa.
PtCNDOLTO, . m. Forchetta, Pezzo dell' orologio che ricevendo la verga del pentiulo in uua fenditura situata allaparle in
feriore curvata all'angolo destro, gli tras
mette' l'azione delia ruota d'incontro r
lo. l.i muovere costantemente in uno stes
so piano verticale.
PENDOLN, s.m. T. degli Uccellatori, Codibugnolb d padule, eh.' \\Parus Penduinu'i , Linn. Uccelletto di becco gen
tile, notissimo, che costruisce il suo nido
coaartc maravigliosa,chiuso in un sacchet
to IL (orma di pera e lo appende all'apiced'rmranMcelo d'albero sopra l'acqua, on
de resta pendente. Non s confonda col Co
dibugnolo terrestre. V. OCHIO DB so.
PENDOLN, V. PINDOL!)N.
PENDN, s.m. Pendone o Pendaglio, del
lo anche Cinciglia e budriere, chiamasi
quel Fornimenti) di cuoio o di panno chfr
serve per appendervi la spada o la sciabo
la , e che portasi allacciato alla cinlura.
GANZO DEL PBNDON, Ferretto- della spa
da , si chiama quel Fil di ferro che come
uncino apre nel davanli e serra i pendoni
tirila spada. Talvolta il pendone s'affibbia
o ha il gancio sotto uua placca.
PENDO, Penduto, add. da Pendere, che
vale Sospeso-, Non deciso. Deliberazione
penduta*
PENEL\DA, s. f. Pennellata; Pennella
tila, Colpo o Tirata d pennello.
DAR DB LE BONE PENBLAB, detto fig. Tl-

gnere di buon inchiostro. Scriver forte e


senza riguardi.
P?JNEL\R, v. Pennellare o Pennelkggiare, Lavorar col pennello.
PBNBLB, dello per simil. vale Scrivere.
PBNBLR QUALCN, detto mei., V. DIR
AL.

PENELAR, dello in T. Mar. Impennel-

PEN
lare o Appennellare un ancora, E dar
fondo ad un'ancora piccola davanti aduna
maggiore a cui questc unita, per divide
re il suo sforzo e ritenerla nel caso che*
fosse per arare. V. ANCORA DA FENLO, in
PENLO.
PENLO, t. m. Pennello, Lo strumento
notissimo che serve per dipingere Asta
si dice al Manico di osso Pennellane va
le PeuneHo grosso,
PBNBLO DE LB COLE e COMPAGNIE-, Pen
none; Segno; Paliotto, cio l'Insegna del
le Compagnie o Confraternite religiose.^
PBNBLO DEI FIUMI , Viminata , che in
Lombardia dicesi Grada, T. Idraulico,
Lavoro e riparo fatto con vimini intessa
ti per raddolcire il corso delle acque e pre
servar dall'impeto gli argini.E quindi Inviminare, Far le viminate: Pennello chia
masi il Riparo che si fa con fascinate e gbbionature di sterpi , sassi sciolti ed anche
di materiali in calcina, ches' interna nel
la ripa e si stende nell'alveo del Rum per
difesa, delle corrosioni ; dicesi anche Den
tello e Pignone Gabbione, Macchina
latta di vinchi intessuti e ripiena^ di sassi
per riparo de' fiumi. V. IMIT\, r >i-:
PENLO DA ORTO, Siepe, fatta per di
fascine o grallicci.
PUN LO DA CALAFAT, Lanata da calafa
to , Specie di pennello fallo di grossa lana
ad uso de' Calafati.
Ancora da pennello , T. Mar. Piccola
ancora che si gilta in mare davanti a una
pi grossa , affinch il vascello sia pi in
grado di resistere al vento, e la grossa an
cora sia meno in pericolo di sfiancarsi. V.
l'iM i.'u; Ancora, in pennello, si dice
Quando 1' ancora capponata e sospesa al
la grue di cappone e le marre pendono in
mare e non sono ancora pescate.
Pennello, dlio pure in T. Mar. chia
masi quella Banderuola di taffett che si
tiene sopra la freccia della poppa , ovvero
alle battagliele delle spalle per. conoscere
il . <-ut "
EL VA. A. PEWBLO , A penna e calamaio;
A Maraviglia; Come di pepe; A pelo, A
pennello; Fare alcuna cosa a pennello ,
vale Farla eccellentemente.
STAR, co LE RBCHIE A PBNELD, V.RECHIA..
STAR co L' OCHIO A PBNELO , V. Ocmo.
PENSE , . m. T. Mar. Penese; dicesi
quel Marinaio che ha la cura di slivare e
distivarc gli attrezzi della nave. V. STIVADn.
PENESTO , s. m. chiamasi da' nostri Ma
rinai 1' Assistente al Penese, quello eh' k
sotto al Penese, e che ha il medesimo uf
fizio.
PENTA, s.f. Pennella; Pennuccia; Pennuzza, Piccola penna d'uccello.
Dicesi ancora nel sign. di Piccola pe
na, Piccolo gastigo..
PENN, s. m. Pedino; Pedicello i Piedino,
Piccolo piede;
PENIN DE PORCO O D^AGNLO , Peduccio.

FAR DB PENN, V. in PB.


SCOME?VZ\R A AVER i pE.vi.vi, Zampet
tare, Si dica propr. de' bambini.
PENITENZA , . f. Penitenza.

PEN"
DAB LA PETttTEjrzA, Pentenzitire.
FAR PENITENZA DEL FAL, Far peniten
za; Espiare la colpa; Far Cespiazione.
FAR PENITENZA CON QUALCUN, Far con
solazione; Far penitenza o carit , vale
Mangiare insieme, e dicesi per modestia
da chi invita alcuno a discreta mensa.
CHI HA TATO EL MAL PAZZA LA PENITEN
ZA , Chi imbratta spazzi; Chi piscia ra
sciughi, modi Cg. e vagliono Chi ha fat
to il male faccia la penitenza.
PENITENZTA.V * Penitenziuccia ,
dimin. di Penitenza;
PNULA , s. (.Biella ; Zeppa, Pezzette di
legno o di ferro a guisa di conio, che ser
ve per ispaccare le legnc e per altri simili
usi>
MBTER PENO LE, Imbiettare. V. IIIPBNOLR.
FERMAR CON UNA PENOLA, Calzare con
bietta calzatoia, vale Puntellare che che
sia con calzatoie perch non iscirota.
FICAH LA. PENOLA , Ribobolo ani. met.
Profondarsi; Internarsi , Insinuarsi io
che che sia, Tuffarsi in una co --a, Pene
trare. VARDkoovE STA PENOLA SE FICA , Ma
niera melaf. ani. che si legge nelle salire
del Varolari^e vuoi direGuardale le stra
ne conseguenze di questa- moda; Guar
date dovutila va a battere.
PENOLA DB FOIUHAGIO, Fetta o Pezzo di
formaggio o cacio, Se il formaggio pic
colissimo, direbbesi anche Spicchio.
PBNOLB DB LA BOTA , V. in BOTA.
PENOLA, dello per PALINA, V.
PENOLANTE, add. dello anche MOKGAWTE , Marchiato, Agg. che si da a quel Fac
chino o simile, eh con un cencio altac- calo all'slremil d'un legno ed inlrodotto pel cocchiume, rasciuga l'interno delle
Lutti dell' olio rimastovi dopo che ne fu-
ro-io vuotate, traendne per inzuppameli-
to la morchia. V. MORGA.
PENOLAR, v o MBTER PENOLE, Imbiet
tare, V. INCUGN\R.
. PENOLH UNA BOTA, Trar la morchia del-
la botte, vale Spazzare o Asciugare T in
terno d'una botte della piccola quantit1
d'olio rimaslovi. V. PENOLA NTB.
PENOLTA, s. f. Piccola bietta o teppa.
V. PENOLA.
Dello in T. de' Carradori, Copiglia,
Bietta di ferro che s' infila nell'occhio del
le cavicchie di ferro per tenervclc pi 1*1dfc.
PEV1V, s. m. T. Mar. Pennone, dello an
che Verga alla Franzese. Quello stile o
asta di legno pi grosso nel mezzo e mono^
ai lali, che sia attraverso gli alberi della
nave , ed a cui s' attaccano e sopra e sot
to le vele. I pennoni prendono il nome d*ll'aibero cui appartengano, dicendosi Pen
none del bompresso, di civada, di trin
chetto, diparrucchetto, di pappafico eie..
PENONI , Penne maestre o Coltelli , si
dicono le Penne pi grandi e pi impor
tanti, Je penne principali delle ale degli
animali volatili ,. ma sprcialnicnle quelled' oca colle quali si scrive.
PEiNONCLO, s. m. PeB/io/ice//0,Pcor

PEN
lo pennone, da noi ' intende I1 Asia del
la banderuola, quantunque presso gli Au
tori si dice per JA Banderuola slessa.
PENTI, s. m. Bordoni, dicotisi Quelle
penne che non ilei milo spuntate fuori veggonsi dentro alla pelle degli uccelli.
PENSAR, v. Pensare, Bifletlere, Consi
derare. PENSANDO sur co LA MIA TESTA,
Volgendo Ira ine, cio Pensando , Medi
ta ndo.
Pensare, dicesi per Determinare, Pren
dere risoluzione Mi LA PENSO cussi ,
Nel mio ti la cosa sta cosi, Questo il
mio risoluto seotimento.
PENSAR A BJDELB , Dar leccare al cer
vello, Pensr a cose di niuu momento.
I';. % . \ , i AI CAII soi , Dar te spese al suo
cervello , detto metaf. e vale Pensare a' ca
si suoi o Stare sopra di s cos pensoso o
applicato. Essere appensato, vale Essere
appensierato.
PENSAR A L'AVEVA , V. A M: n.x.
l'x \ . i E PO TARLA , Masticar o Pesar
le parole, Pensarle bene prima di parlare.
l'i '.-',; PER A M '. ii B NO PENSAR PEB DMAX, Cavami (C oggi e mettimi in doma
ni, vale Non voler prevedere n pensare
a quello cbe potesse bisognar per l' avve
nire.

PENSARCHE B NO PBNSAUGHBXR L'JSTESo , .in* a pensiere o Un sacco di pensie


ri non pag mai debito, e vale Per afflig
gersi non si i n ..;.! al nule. Tanto il mal
che non mi nuoce quanto il ben che non
mi giova.
l'i '.-.Vi PRIMA, Antipensare.
PENSAR SEMPRE AL MAL , Tirarti al peg
gio, Interpretar licose malignamente
No vocio PENSAR AL MAL , Non vo' far giu
dizio, cio giudizio temerario e falso.
ME PENSAVA PIUTOSTO O.A MOBTB , CHE

te. /.-,.. tu tf altro in, pensiero, che tic.


PENSO DE FAR B DB DIB, Aver viso difaTe o di dire.
DAB DA PENSAR, Dar die pensare; Met
ter nel pensatolo; Mettere una pulce nelF orecchio; Mettere o Cacciare un coco
mero in corpo; Avere de' grattacapi o Da
re un grattacapo, Mettere in sospetto di
male, Metter iu travaglio.
No \ K STESSI A PENSAR J/ANDAB VIA, Non

vi saltasse il grillotti andarvene, e vuoi


diro Rimanelcveoe.
.
No VOLER PENSAR GNENTE DB GNBNTB ,

iVon v^ler avere o Non aver pelo che pen


si a che che sa No VOLEIIGHB PENS\R
UN'ACA o UNA MALEDETA, IVon ne dare una
stringa, un lupino, una frulla, un ba
ghero, un ghiabaldano , Non pensarci
'punto.
PBNSICRB BE.\ PRIMA DE FAR LE BUDELE,
A far il male, pensaci, cio Pensa bene
e rifletti alle conseguenze della malvagia
azione che sei per fare. Ci che tu vuoi
fare, pensa che te ne pu incontrare.
PlU SE VIVE E Pili SE FE.YSA MA DE ZIOBA
VIEN LA SENSA , V. SENSA.
FAR UNA COS3A SENZA PEVSARCHB, Far

che che sia senza mettervi su n -sai n


olio, cio Presto, subito, senza difficolt.
FAB E ITO PBNSABGHB ALTRO , PreSO il

partito, cessato f affanno, Risoluta che

PEN
sia la cosa, cessa la molestia di pensarvi.
PENSAVA TRA DB MI, Rivolgeva nella mia
mente; Pensava.
SB CHE PBNS DE MI, Se vi cale di me.
Avere i Mettere eie. che che sia in calere
o in-non calere o a non calere o in non
cale vale Curarsene o Non curarsene.
.SENZA PBNSARGHE ALTRO, Senza guar
dar pi avanti, o Senza entrare in altro
riguardamene.
TUTI PENSA A SE STESSI, Ognun per s
e Dio per tutti; e vale Ognun pensi a s
e non al compagno. Chi si sente scottar
tiri a s i piedi o le gambe, cio Ciascu
no pensi a s. Ognlin de' casi suoi cura si
prenda.
A LA PENSIGHB TI, V. A LA BASALA E
PENSIGHB TI.
PENSATA o PENS\DA, s. f. Pensata; Pen
samento , Pensiere.
UNA BELA PENSATA, Un bel pensiere ;
Una betta idea.
PENSERSO, add. Pensieroso; Pensoso;
Appensato; Pensierato; Cogitabundo.
PENS1R, s. m. Pensiero o Pensiere, Ri
flessione, Osservazione.
MBTEH i PENSIERI OTO BL GAVAZZAI., At
taccare i pensieri alla campanella delf uscio , Modo proverb. e vale Dcporre i
pensieri, lasciar ogni briga.
DARSE MOLTO je*Hsikn,'Pigliarsela sem
pre pi calda, Riscaldarsi la mente.
SORA PBNSIA, Impensatamente; Ino
pinatamente.
QUESTA XE COSSA CHE TMB DA PENSIR ,
Questo mi meite o mi fa entrare nel pen
satolo, cio In sospetto Stare in pen
siero, vale Aver apprensione.
VBGNIH IN MENTB i PENSIERI, Ravvilup
parsi o Affollarsi i pensieri, Venir alla
mente. Mi si ravviluppano mille mali pen
sieri.
I PENSIERI CONTINUI FA ANDAR I SPASSI

IN TE i CALCAGNI ; Lo continuo pensierofa


infastidiare ogni diletto, cio Recare o
Venir a noia.
I PENSIERI FA DBVENTR VBCHI AVANTI

EL TEMPO, Acceeran vecchiaia i rei tra


vagli; e fu detto ancora , Abbreviasi la vi
ta negli affanni, 11 prov. chiaro.
1O FENSIR DE SI, Go PENSIR DB NO,

Penso che si; Penso che no, dot Credo,


opino.
PNS1GHE TI ( A LA ) A vanvera ; A
bardosso; A benefcio di natura; Incon
sideratamente
FAR LE COSSE A LA PEXSIGHB TI, Far le cose a vanvera , o alla
buona di Do, cio Senza riflesso.

PNSILE, add. Pensile.


OMO PENSILE , Dubbioso ; Incerto ; Ir
resoluto; Contingente.
PESSION, s. f. Pensione, Stipendio o Sa
lario che vien assegnalo dal Principe a
cjiialcbcduno per benemerenze , senza ob
bligo di servigio.
PENS10N\ o PENSIONATO , s. m. Pensio
nano, Quello che gode pensione. Nell'uso
odierno degli alti pubblici si scrve Pen
sionato. Sotto i Veneti dicevasi Giubila
to. V. QtlESSENTB.

PEO

4*3

PENSIONAR , v. Accordare o Dar pensio


ne. V. PBNSIOJT.

PENSIONCELA
PENSIONATA / s. f. Pensioncella, Piccola pensione.
PENSO, s. m. T. delle Scuole basse (dal
Ialino Pensum) Compito o Imposto, Quel
tanto che. il maestro impone agli scolari
da fare. Pena o Penitenza, direbbesi per
l'aumento di lavoro che si esige da ano
scolare per casligarlo.
PENSSO, V. PE.VSEROSO.
PENTR, Voce ani. Dipintore, V. DEPBNTH.
PE.NZER, v. coli' e chiusa, dicevasi antic.
in vece di SPE.NZBR, V.
PENZO, V. PE.VSO.
PEOCHI\R, V. SpEocmXR.
PEOC11IARA o PiocHiARlA , s. I. Pidoc
chieria, Estrema avarizia. Spilorceria,
Grettezza.
Pidocchieria, vai anche.per Cosa di po
co momento, Bagattella , Cosa dn nulla.
PEOCHIA2ZO, s. m. Pidochiacco , Gran
.pidocchio.
PEOCHIERA, s. f. Lordura; Schifosit,
Dicesi di qualunque cosa sporca e schifo
sa , -nia pi delle parrucche vecchie e lor
de di sucidume.
MAL DB LA PBOCHIERA , Morbo pedicuiare. Aver il morbo pediculare o la Ftiriasi (Grecismo medico) Male per cui si
generano pidocchi.
PEOCHITO,8. m. Pidocchino; Pidoc
chietto, Piccolo pidocchio.
PEOCHN, V. PIOCHN e PEOCHIBTO.
PECHIO, s. m. Pidocchio, Vermicciuolo
che nasce specialmente in capo a'fanciuJli e alle persone sudice; ed chiamato da
Linn. Pediculus humanus. Firenzuola lo
chiam scherzevolmente il Povera pere
grino.
FAR DBI PBOCHI, V. IMPEOCRIARSE.
PBOCHIO PULN, Pedicello; Pidocchio
pollino ; Acaro , Insetto minulissimo del
genere Pediculus, che ha il nome dell'ani
male che investe: detto quindi da'Sistem.
Pediculus gallina; Pediculus columbx
etc.
PEOCHI BEI BHOCOLI, Pidocchi o Peco
relle de' t nvij.i , dicesi ad un Insetto pi
comunem. conosciuto in Italia sollo il no
me di Gorgoglione o Tonchio, che Linn.
chiama Aphis brassica. Egli verde nel
corpo, ma tutto coperto d'una polvere
bianca, e danneggia i cavoli.
PEOCBIO REFATO, Locuz. fain. Pidocchio
rilevato; Contadin rivestito, dicesi di Chi
dal niente e da uno stalo misero divev
nulo comodo o fu elevalo a qualche posto
L' UN PECHIO RBFATO, Quando lo
stereo munta in iscanno o e' puzza o e'
fa danno. Veggasi qualche sentimento ana
logo nella voce BOTA cio La botte.
SCOSTBGR EL PEOCHIO PER GUADAGNA

LA FELE, Scorticare il pidocchio per ven


derne la pelle; ovv. Scannerebbe una ca
mice per beverne il sangue, d.vesi ili Chi
grandemente avido di guadagnare bu

4*4

PEP

SGORTEGARIA EL PZOCHIO PER FAR BEZZI, Tl-

rerebbe a un lu, dicesi di Uomo misero


cui s'affaccia ogni cosa per poca eh' ella
eia.
TIRAR FORA DAI PEOCHI, Cavar di cen
ci ; Cavar uno del fungo, vale Sollevarlo
ne' suoi affari , dargli aiuto e soccorso nel
le sue maggiori urgenze Uscir di cen
ci , vale Migliorare stalo, Venire in mi
glior fortuna.
PEOCHIO DE L'ARSEIVXL, s. m. T. de'
Peic. Muscolo o Pidocchio marino, Spe
cie di Com-higlia marina bivalve, detta da
Linn. Mytilus edulis. Il suo animale di
squisito sapore e ricercato, e trovasene in
quantit dentro le acque del nostro Arse
nale , dal che trasse il nome vernacolo.

PEOCHIO DE MAR, V. MUSSOLO.


PEOCH1SQ o PiocHibso,add. Pidocchioio; Pidocchiosaccio ; Piattoloso, Schifo,
Pieno di lordure e di pidocchi Lendi
ne, dicesi a Persona di poco conto.
OUOPEOCHIOSO, Tapino; Stretto,Hilrcmaniente avaro.
PEOCHIOSO! Dello per disprezzo di uno,
Nuvi.'l di pidocchi! l ni !/i acquamela]
PEN, s. re. Pedone, Gran piede. V. PBAZzo.
PEN D'UN ALBORO, T. agr. Pedale delr albero, cio il Tronco, lo Slipile.
PEOTA, s. m. T. mar. Pedotto o Pedoto e
Pedotla o Pilota e Piloto. Guida , ma per
lo pi ili mare. V. NOSTROMO.
PEOTA PRATICO, Locatiere. Pilota pra
tico di certi luoghi dove dimora, per con
durre a un bisogno le navi che vi pascano.
Peata, dicesi a Barca notissima, di mediocre grandezza , col suo coperchio che
va pi a remi , e fa buona comparsa.
PEOTA per simil. nel parlar fam. dice
si per Direttore; Protettore; Patrono,
Quello cio che dirige -e protegge altrui e
totalmente lo assiste in un affare.
PEOTXR, v. Pillottare un bastimento, va
le Rimurcliiarlo In allro sigo. Guida
re ; ed quando un Barcaiuolo di ventu
ra entra per viaggio in una barca per gui
darla e condurla salva al suo destino.
PEPA o PEPE (coll'e aperta ) (dal lai. Pe
po e dal greco Pepon , Popone o Mellone)
dicesi per agg. a persona nel sign. appun
to di Mellone che vale Cg. per Insulso,
Stupido, Tentennone.
PEPA si dice ancora -ne] sign. di Acquacheta; Soppiattone; Cottone, uomo si
mulatore
Vo TE FIDAR DE PEPE, Non ti

fidar d'acque chete; Guardati dalle ac


que chete. Detto Ggur.
PPE (coli' e aperta) s. f. Scarpettina e
Scarpettino , Piccola scarpa. Voce dc'fanciullelri.
PEPlXlV, s. m. Pian terreno , primo pia
no d'un edificio. Piano terra terra, Luo
ghi terreni ABITAR A PBPIN, V. ABITAR.
PEPOLA
\
FEPOLTA / add. Nana; Piccina. Dicesi di statura d'una donna che sia assai
bassa ma grassetta ; e lo si dice ancora
ti' una gallina.

PER
PPOLO, add. Nano; Piccino, Bassetto
<li statura.
PEPOLTO, add. Tozzotto, direbhesi di
Persona tarchiata e bassa.
PER ( coli' e aperta ) s. m. e nel plur. PE
RA, pur coli' e aperta, Paio; Paro; Cop
pia. Due della stessa cosa.
QUESTO XE i \ ALT no PER DE MANBGHB,
V. MANBGA.
PER , pi-epos. Per.

PER BELO i.' BELO , Quanto sia alla


bellezza non v' ha a ridire , E bello assolul.
PER A.vinn. ANDAHJUIO, In quante al
viaggio lofaremo.
AVER PER MAN UNA COSSA , Aver a ma
no che che sia; Aver a mano o tra ma
no un trattato, un negozio.
Si vuoi avvertire che alla Preposizione
Per non pu corrispondere l'avverbio On
de, come alcuno fra* nostri si permette di
dire in qualche scrittura. Dicono , per
esempio , fi mando questa lettera onde
farvi sapere, in Tece di perfarvi sapere.
Vedasi nel Dizionario enciclopedico di
Alberti la voce Onde.
DA PER LU, DA PER HI, V. in DA.
PERCEPIZIO, s. m. Voce bassa, Storpia
tura di PRBCBPIZIO, ch' voce meglio det
ta per Precipizio.
No TANTO PERCIPIZIO, A passo a passo
si va a Roma, prov. e vale che non i dee
nello spedir le cose esser troppo precipi
toso , ma procedere maturamente.
PERA , ( coli' e aperta ) s. f. Indisio ; Sentore ; Indirizzo; Orma.
AVER QUALCHE PERA , Averne qualche
indizio o sentore. V. USMA.
FARLA PERA A UNO, Far la pera (coll'e
stretta ) o Far la susina , vale Spiare gii
altrui andamenti. Stare alle vedette o sul
le vedette o alla vedetta, Star attento per
osservare.

PER ADESSO, modo avv. Per ara; In


tanto.
PER ALTRO , modo avv. Del resto ; Ma ;
Per altro. Quanto a quello che resta a
dire.
PER APONTO o PER APUKTO, modo avv.
affermativo, Per l'appunto; Dirittamen
te; Precisamente; Giusto; S. V. APOWTO.
PER ASSOLUTO , modo BTV. Assoluta
mente ; Decisivamente , Di sicuro. Checch ne sia o ne dica o ne avvenga.
PER BACO. V. PER DIA.
PER BEL DILTO, modo avv. Po- scioc
co piacere ; Per gioco , vale Inutilmente.
PER BON RESPTO , modo avv. A cau

tela; Per buon governo.


PER BURLA , modo avv. Giocosamente ,
Per burla.
PER CASO, V. PER ACIDBSTB.
PERCHE, Perch, Parlicella in
.

Perch talvolta parlicella che rende


ragione del detto , Perciocch ; Imper
ciocch; Poich ; Posciach; Perocch.
G*B SAR BL SU GRAN PERCH , Non S-

ne quare; Non senza cagione. Non gira

PER
il nibbio giammai che non sia presso una
carogna.
PERCH DE si e PERCH DE va, Perch s;
Perch no, Modi che si usano per rispon
dere altrui quando altri non vuole o non
sa rispondere il perch.
Ni PERCHE N PER COSSA , N perche n
per cui. \. PBRCOME.
PERCI, Perci, Per questo.
Dicesi anche talvolta per Perch Go
DA DO SOLDI PERCI CK'EL VAGA VIA, Gli ho
donato due soldi perch se ne vada.
PKRCME, Percome, avv. e vale In che
modo, In chi* guisa.
Ho SAUDO EL PERCH B 'L PBRCOMB, Ha

saputo il perch e il penarne, cio II fat


ta e la ragioue.
PER COSSA o PER CHE CORSA, modo avr.
Per qua! cosa; Perch; Per qual ragio
ne, e va coli' interrogativo.
PERCOTR , T. Pillottare, Gocciolare so
pra gli arrosti lardone o simile materia
si rutta bollente mentre si girano.
PBRCOTR, dicesi talvolta i'.mi. nel sign.
di Percuotere , Dar le bu;se. V. PBTUFB.
PERCTER ( coli1 o largo) v. SOL CHE ME
PERCOTB, Sol che percuote cogli accesi suoi
rat , Sole cocente.
PERCURATR, voce bassa, detta in ve
ce <li Procuratore. Vi corrisponderebbe
Percolatore, Voce travolta, detta da per
sona idiota e rozza per Procuratore.
PERDER , v. Perdere , Restar privo d'una
cosa gi posseduta. Smarrire, vale Perde
re ma non senza speranza di ritrovare.
PERDER A BRAGHBSSE CALB, Perdere a
brache calate, vale Ignominiosamente.
PERDER EL CRUO E 'L coro, V. Cauo.
PERDER EL CERTO PER L* INCERTO, Per*
dere il trotto per f arnbiaditra, detto fig.
PERDER EL LATE, Cantare il latte, Dicesi delle donne.
PERDER EL SONO E LA FAITF. , Perdere il
dia e il riposo, cio l'appetito ed il son
no.

PERDER EL TEMPO, Pestare o Batter


C acqua nel mortaio; Mettere stoppia in
aia; Dar F incenso ai grilli Predicare
ni deserto n ai porri; anfanare a secco;
Gittar il tempo e lfatica.
FAR PERDER EL TEMPO A UNO, Sciope
rare uno, Levar chi che sia delle sue fac
cende facendoli perder tempo.
PERDER i OCHI , detto fig. Non veder lu
me , perder per qualche passione la cono
scenza delle cose.
PERDER LA CAMISA , Fare a perdere col
le tasche vuote , modo basso : dicesi di
Giuocatore sfortunato.
PERDER LA FORZA, allenare, Divenir leno.
PERDER LA MEMORIA, Smemorare, ver
bo neutro, Perdere J.i memoria.
No PERDERLA MARZA, dello Cg. Non per
derla in tutto i Non perderla affatto.
PERDER LA TRAMONTAVA , V. TRAMON
TANA.
PERDER LE MAN DAL PREDO , Mozzare le
mani dalfreddo.
PEUDEO L'INCONTRO, Perder f acconcia
tura } Diccsi quando ricn meno l'occusio

PER

PER

He di far quello che altri s'era preparato.


F EH DENSE, Appillottarsi, cio Fermar
si in un luogo oziosamente senza pensar
d'uscirne Arrenare, per mctaf. dicesi
di Uno il quale ha cominciato a favellare
alla dislesa o recitar uu' orazione e |>oi lemendo o non si ricordando si ferma
Pigliar renio o Prender vento , figur. si
dice dello Smarrirsi in favellando.
PERDBRSE, in T. di Biliardo, Perder
si, Tale Cacciar la propria palla in buca
ovvero farla saltar fuori del bigliardo, o fi
nalmente abbattere con essa i birilli.
PBIIDERSB iir TB L'ABOWDANZA, Affoga
re nella bonaccia o alla porticciuola
Adombrare ne'ragnateli, modi fig. clie
vagliono Non sapersi regolare in mezzo
dell'abbondanza.
^ PBRDERSB IN T' uw GOTO D' AQUA o iw
t UN A MERDA DA GNBjfTB , Affogare in un
oicchiere d' oca u ; Affogare ne' mocci o
olla porticciuola ; Rompersi il collo in un
fildi paglia; Adombrare o Inciampar ne'
radiateli- Morir difame in un forno di
schiacciatine o in una nave di biscotto o
in una madia, Smarrirsi, perdere il co
raggio ad ogni piccolo sinistro evento.
PERDEHSE NE LA FELICITA Affogare nel
la bonaccia ; Perdersi nellajelicit.
PERDER TUTO, Perdere gli occhi, Ogni
COSa

L' VEGWUO PER GUADAGNAR E EL

u HA PERSI TUTI, Egli e venuto per lana


e se n e ito toso, Dicesi di uno che si licTa dal giucco scusso, cio ha perduto tut
ti i danari che aveva in borsa.
EL LOVO PERDE BL PELO MA WOK FL VI
ZIO, // lupo cangia il pelo ma nan il vi
zio o iV vezzo o la natura.
FAR PERDER A QUALCNLA TRAMONTANA,

Cavar uno di scherma o di tema, Fargli


perder la regola nel!' operare. Confonde
re alcuno; Farlo smarrire.
No GH' PERICOLO CH' ELSE PERDA , Non
eli muore la lingua in bocca; vale Esser
loquace.
O PERDER Et DEO O TAGIARSE Et BRAZ-

>.B,?Z*a lere "J[fS<tre, Pi-or, dicei di Chi si trova in estrema angustia e


necessit di risolvere,
PER DIA

PER DIANA
/
PER DIANA DE DIA 7
PER DINA
/ Tutti modi aTFerb. e specie di giuramento, Afe:, A f
di Dio; Per mia f; In lede buona,- Affededdieci; Daddovero ; Daddoverissimo;
Alle euagnle\, |In Toscana si dice anche
Perdinci. V. DIA.
ffERDlBlLE,ngg. che dassi nel giucco del1 Ombre, ed altri , ad una giuocata che
abbia in mano, e vuoi dire Giuoco dub
bioso, che si pu perdere.
PERDITA , s. f. Perdita, Pregiudizio, Di
scapito.
PERDITA DE TEMPO, Sciopero, Lo scio
perarsi, Perdimento di tempo, e quindi
Scioperone e Scioperato, Tale Sfaccenda
to, Ozioso.
PERDITEMPO, s. m. Perditempo e Scio
perio, Vano impiego deJ tempo; tempo
mal consumato.

54

L' GIUSTO uw PERDITEMPO , Fatica da


chiamarsi perditempo , cio inutile, in
fruttuosa.
PERD1Z1N, s. f. Perdizione o Perdilone, Rovina.
"
AMAR A LA PBRDIZION, Amare da paz
zo, da bestia; Trasamare, Amare disor
dinatamente.
PER DOMINUM NOSTRUM , Maniera
fam. Ialina e quasi avverb., simile all'al
tra COL NOME o PER EL NOME DB Dio e
s'usa uri seguente o in simili dettali. '
QUEL CAF L' K ANDA PER DOMINUM NO
STRUM, Quel caff se ne ito o sparito,
. cio * consumato senza che se ne sappia
o se ne veda il come. Segnato e benedet
to quel cujfe che in coti breve tempo se
n e andai.

PERDONANZA , s. f. Perdonanza; Ind!gema.


TOR LA PERDONANZA , Andare a perdo
nanza o alla perdonanza , vale Visitar
chiesa o altro luogo pio per ottener le in
dulgenze che ivi siano.
GHB DOMANDO PBHDONANZA , Le chiedo
perdono , compatimento ; ovv. Mi perdo
ni , mi scuti.
PER EL CHE, Per lo che, Per la qual coa.
PERR, 8. m. Pero, Albero che predace
le pere, detto da' Botanici Pyrus communis, Ce ne ono molte Tariel. V. PERO.
PERETO, s. m. Peruzza , Piccola pera
Pera Bugnola, Prime pere che matu
rano , giugno, dello anche Mo.,cade//a
PERETO DE VERO , Fiala, Piccola boccia
di vetro.
_ PERETI DE LIMONI, Pera branca, Spe
cie di Limone cosi detto dalla sua G"ura
PERFIDAMENTE, ,TT. Fedamente'
Con perfidia.
ABITO FATO PERFIDAMENTE, CARTA SCRITA PERFIDAMENTE e simili, vale Malamen
te; Alla peggio; Senz'attenzione; Igno
rantemente.
PERFILO, dicesi dagli idioti per Proflo.
PERFIN o PERFINA e PBRSN o PBRSNA
avv. Sino; Insino; Injno e Fino. Prepo
sizione terminativa di luogo, di tempo e
di operazione. Queste voci hanno gli stes
si sign. di INFINA , INFINAMENTB e INSI
LA, V.
PERFUMAR , T. Profumare. V. PROFUMEGAH.

PERCA. V. PAPAGA, pesce.


PERGOLA, s. f. Pergola e Pergolato; In
graticolato o Graticciato. Specie di gra
ticciata di pali o slecconi o daltro legna
me a foggia di palco o di volta , sopra il
quale si mandano le viti ed altre piante
rampanti Pergolato e Pergoleto , vale
Quantit di pergole unite insieme.
PERCOLO, i. m. Ballatoio; Pogginolo.
Noi intendiamo quello Sporto eh' in
molte case a guisa di loggia. Balaustri, si
dicono le Colonnette che sostentano l'ar
chitrave.
PERCOLO, in T. ant. vale per Pulpito}
Pergamo, Luogo dove si predica.

PER

4,5

PERCOLO, chiama vasi in tempo antico


quella specie di Pulpito in cui portavasi il
nuovo Doge per la gran piazza di S. Maico per mostrarlo al popolo} il qual Pergelo fu poi dello POZZTO V
PERICOLAR, T. Pericolare, Andare in
precipizio. Ma pi comun. osiamo il noiro lerimne nel sign. di Naufragare.
LA NAVE LA CA PBRICOLV, Lu nave nau
frag.
PERICOLO, s. ,. Percolo, Male o rovi
na sovraslanle. Trabiccolo e Bertes ca dicesi a Ciascuna di quelle cose sopra le
quali si salga con pericolo che non si reg
ga e precipiti.
"
AVER TUTO EL so IN PERICOLO, Avere
tutto ti sue in sul tavoliere, in pwictrlo.
BISSG.VA SCAMPAR i PERICOLI, AIla pen
tola che bolle non vi si accosta la gatta;
ovv. le mosche non vi s'appressano. Prov!
per avvertire che Non si dee .stuzzicare co
loro che sono in collera, se ci posson nuo
cere.
CHI TEME I PERICOLI NO SE META A IM
PRESE , Chi ha paura di passere non se
mini panico, delio Gg.
CHI VA NEI PERICOLI UNA VOLTA O L'AL
TRA GHB CASCA, Tanto va la gatta al {ar
do che vi lascia lo zampino. Dicesi del
mettersi pi volle ad un rischio che alla
nne vi si rimane.
EL PERICOLO XE PI ORANDO DB QUBIO

CHE sa CREDE , // diavolo e sottile e fila


grosso, detto Gg.
METER A PERICOLO UNA COSSA , Mettwe
a sbaraglio.
METERSE A PERICOLO DE BASTONAE Uc
cellare a coccole. V. in MAL.
GH' PERICOLO CHE NO MB CONTENTA

Locuz. fam. delta con ammirazione, d'i


che sorta mi contentai No GH' PERI
COLO CHI PARLA, JVO CH'B PERICOLO CHE
CASCA, Non san si cucco di parlare; Non
temo di cadere.
PERICOLO IN MAR, PERICOLO iw TBRA, PE
RICOLO ARBNTE A LA MAssRA , Ali' arca
aperta il giusto vi pecca. La donna e il
vetro sono sempre in pericolo.
PERICOLOSA, s. f. Voce di gergo de'Barcaiuoli, che vuoi dire la Bottiglia.

PERICOLOSO , add. Pericoloso e Peri


glioso.
PERICOLOSO , detto sust. in T. di gergo
de' Barcaiuoli , vale nicchier ANDEMO A CHIARIR UN PERICOLOSO DB SCABIO,

Locuz. furbesca, che vale Andiamo a li


re un gotto di vino.
CHIARIR u.v PERICOLOSO DE STOPA , vale
Severe. V. STOPA.
PER1RA, V. PETRIBRA.
PERICRITANTE, add. Voce della dagl'i
dioti per Periclitanle o Pericolante, Che
in pericolo.
PERLNTENDER , v. Intendere, Sentire,
Udire, Pervenire una cosa ali1 orecchio.

PERO, Perito, add. da Perire.


PERITR , v. Far perizia.
PBRITR EL DANO D'UN CAMPO o simile
Periture voce usata nrl Foro. Stimare
il danno; t'aiutare; Giudicare.

PER

PER
4,6

TEA

PERMALSO, add. - v...

PERITO, s. m. Agrimensore;
Misui-alore de' campi, e vale anche

Stimatore. V. STIMADR.
PERIZIA s. f. Stima; Stimazione; f afazione; Giudizio ,' AlU> dei PenU r
i essi fanno cognizione de le qu.
,
quantit e situazione de' beni o d, ef u
loro
mobili, del loro stato attuale e del
aore.
PERLA , s. f. Perla ;

:;

so che ha per male ogni cosa, che piglia


termale gli alli-ui delli, alti eie. Schifo,

, fare
chiello, Mostrare d'essere
il permaloso.
PERM1NR, v. Espiare; F
Scontare; Digerire i buoni
la penitela del fallo commesso.
EL LA PBRJIINIHX UN ni , U
bel tempo, e vale Che si dee temere che
da ultimo venga il gasligo.
PERMGTO, s. m. Perniciotloot'erdiciotto* Starnotto, Figliuolo della Per-

PERMO (coir largo) Sembra voce cor


ralla dal latino barbaro Pro homine o Pr
orarti e vale Per cadauno ; A cadauno .
Per singulo. QUATRO o cnfQUB PERO
RO , Quattro o cinque per cadauno, ci
Ad ognuno.
L.v PEZZO PBROMO, Un poco per ogi
capo cf uomo o per ciascheduno , Ripai
diamente.

nice.

a e figura. Perle scaramazze, Quelle che


.^sfaccettale e irregolari. Quesle nonno
esser anche di numero se sono uguali 1,

PERNSE , . ( Pernice comune, boria


d'uccello di penna bigia, grosso quanto
un piccione e molto ricercato per la bon
t Iella sua carne. Linneo Io chiama Per
da rufa, e Temminck, Perdix rubra.
PERO (coli1 e streiu) s. m. Pera; Peruzza, Frullo dell' albero Pero.

JBuTR*onAPBRLE, delio (>% Oracola


re, Pronunziare o Prelendere d. pronun-***
Integro;
Onesto; Uomo specAvEaz.PBBl.B,
loni di auesta posta. Piangere a sonagli
di sparviero. V. LAGUBMOKA.
R,DEa e wo PASSA LE PERLE V.RDBB.
TUTO PBKLB , Imperlato, Adornato di
perle.
PER L' AVANTI, In addietro; Per F avan
ti, Nel tempo passalo.
PERLR, V. MABGAIUTB. .
Gonfia, dicesi da' Fiorentini a Colui
che col fiato lavora vetri alla lucerna.
PERLTA , Perletta ; Perlina , Piccola

FPBBLETB MAT o TAL, Margheritine,


Piccoli clobetti di veli-oche si fabbricano
specialmente in Venezia e in Murano ,
i de quali si fanno vezii e altri ornamenti
' femminili. V. CoJTTABA.
PERLETR, v. Imperlare, Adornar eoo
perle.
PERLN, add. Periato, Del color della

PERLUSTRXR , v. Voce latina da Perlu


stro o Lustro, che vale Guardar per mi
to, Indagare -t Esplorare; Far perqur
siiione; risitare: cio II farsi dall aule,
ril polilica p criminale una visita domi
ciliare o simile.
PERLUSTRAR uwo , Frugnolare o Fruenolare uno , vale Visitare e guardar le
accoccie di uno : il che si fa dalla guar
dia ad un arrestato o sospetto. La guar
dia lo incontro, lo ferm, lo frugnolo.
PERLUSTRAZIN , s. f. risila domici
liare; Perquisizione; Ricerca.
PERMALN , dira, di PERMALOSO , Sdegnosetto, dicesi di Chi e dilicato , tene
ro, che agevolmente alterato.

Pano BBRGAMOTO, Pera berg<""" .~


vernCo" PerniilaPERO BUTIRO, Pera burrosao butirra,}* quale si cUvide ^ttutii ra irrida , in Butirra rossa e in Bulina
dorataPERO CARAVLO, Pera caravella.PERO DA INVERNO, Pera wr/iereccia DAL
DUCA Pera Cosima PBRO evoco o J-EKO BRUTO E DON, Pera bugiarda, cosi del
la perch pare acerba ed e malura BBO MOSCATO-, Pera moscadellona raao MOSCATO o MoscATBto, Pera moscadelia e moscadellina o Pera giugnola
PBRO NARANCIN , Arancia o Arancino ,
Pera d'estate PERO RU/.E.YB, Pera rog
gia o ruggine PERO SPADA , Pera spa*da o tpa&na P=o WINACARPI, Pera
spina di Carpi o pericarpi FBRO VERGOLOSO , Pera verghottata PERO ZUCA!N Pera zuccherina o zuccaia I sni
CODGNAI, Pere guaste , Colle in vim, e
asperse di zucchero.
.
MANDAR DAL PERO AL POMO, Maniera
fi, ani. lo slesso che MANDAR DA ERODE A

DARCI RASO UN POCO PBROMO, Dai


in quel mezzo, Quando si da la sente
alquanlo in favore dell'una parie e aqua
lo in favore dell' altra.
PEROSIM, i. m. Voce Contadinesca, di
min. di PBROLI, Pendenti, Sorla d ore,
chini d' oro che hanno per ciondoli dell
parti falle a foggia di minulissime pere.
PERPETUL, s. m. T. de' Mereiai. Coi
chiamasi una specie di Rascia Buissima
di molla durala.

PERPTUO, add. Perpetuo; Perpetuai


L' L\ IN PERPETUO, E sempre II o (
Sempre in quel luogo.
PERPETUA , dello sustanl. in T. furbe
sco, vale 1' Anima.
PER SBIECO. V. A SBIECO.
PER SERIO , Modo <V affermazione e gi
ramenlo , e vale Per Dio ; Aff.
PERSECUTR, . m. Persecutore; Perseguitatore.
,
WSECUTOR , detto nel parlar fam. va
le per Seccaggine; Rompicapo; Moia.
PERSEG.\DA , f. f. Perticata , chiamasi
Conserva di pesche per lo pi stiacciate e
prosciugate. Ma noi nell' uso pi comune
Intendiamo quello che dicesi Cotognata,
cio Confetlura di mele o di pere coto
gne, condila con cener, in cui non
enlrano pesche.
PERSEGXBA. Voce del volgo che vale
Abbondanza di persici o anche Lampo
piantalo di peschi.

PERSEGHR, s. m. Pertico o Pesco,.del


lo da Lini. Amygdalus Persica, Albero
che produce le pesche o sia le persiche.
PERSEGHTO, s. m. Peschetta, Piccola
pesca.

PERO (coli1 e larga) s. m. T. dc'Calafa,


Caldaia , Specie di vaso di rame pi o
meno grande in figura di campana rove
scia , nel quale si fan liquefare la pece, il
catrame ed alu-e malerie inservienti ad
impeciare e intonacare le barche.
PER, Per, Congiunzione.
PER , i dice in vernacolo anche per
Tuttavia; Nondimeno Ho sBjrrlo LB
VOSTRE RASON ; ME RISERVO PER DB DELI
BERAR , Ho sentito le vostre ragioni; tut
tavia mi riserbo di deliberare.
PROLO ( coli' e tirella ) s. m. e per lo
pi in plur. PROU ( che uona PERETI ,
cio Piccole pere ) Ciondoli , direbbesi a
quella specie di Orecchini d' oro o di sl
mile metallo che usansi portare dalle vil
lane per ornamento, le parti inferiori de
quali pen.lenti falle a forma quasi di ininutissiipe pere, iono ciondolanti.

Dinderlo, si dice a Quel finimenlo che


le Villane padovane mellone ne' panmliiii che portano in lesla.

PRSEGO, s. m. Pesca; Persica, fru


ta del pesco.
i
PBRSBGO CHE SE TJBN, Pesca duracine
PEHSEGO CHE B LASSA, Pesca spicca
loia o che spicca, Quando la pesca apre
si in due colle mani. Ditesi Spiccacelo^
quando il noccinolo si separa di per se
dalla polpa che lo rivesle.
PERSECO DE COLOR ROSSO , Sanguigna
la, Specie di Pesca la cui polpa rosa
come la radice della Barbabielola.^
A L'AMICO PLEGHB BL FIGO, A &'"'

co EL PEUSEGO, AlF amico mondagh ,Ifi


ro al nemico la pesca. La pelle del fico
dannosa , quella della persica salutare,
come prelendesi.
PRSEGO ( Pesce ) s. m. Petce persico,
Prsc-e di fiume dello da Linneo Perca
Fluviatili*. 11 suo colore genera men.e
rosso, con fasce bleu e rosse Ha lesta
e sulla parie anteriore del venire. La sua
carne mollo slimala.

PER
PERSMOLO, V. PABSBMOKT.
PERSNARO o PBHSRO , s. m. T. agr.
Pressello, Qar\ legno con cui si preme la
massa del fieno posta sul carro.

PER SGALEMBRO. V. SCALBMBRO.


PERSN, V. PBRF.Y.
PERSO, add. Perduto, Smarrito.
Co S'HA psnso s' MA PERSO , Abbi corner
perduto ci che inJilti e perduto. Manie
ra prov. che serve ti' ottimo suggerimen
to per la quiete dell'animo.
MEMBRO PERSO, Membro perdalo cit>
Privato del senio e del molo per apoples
sia. Perdalo delle braccia , delle gambe,
occhi eie. vale Storpiato, Rallratlo, Ac
cecato.
PERSO uaio , Esser perduto d" alcuno ,
Tale Esserne grandemente innamorato.
V. SPANTO.
DARSB PBR PERSO o PERSO PER PERSO,
Camminare o Navigare per perduto, si
dice di Chi essendo in estremo pericolo
o ridotto alla disperazione, si rimette intieramcnle alla fortuna. Non trovar capo
ne coda.
ESSER UN OMO PERSO, ssere di spe*
ronza perduta, cio Dal quale non vi si
d'attender nulla di buono.

_ PERSO IN T'I GUSTI, Abbandonato al


piacere, alle passioni eie. vale Immerso,
tutto dato in preda ai piaceri e alle pas ioni.
PERSONALIZR , v. Personificare, For
mare in persona: come i poeti e gli orato
ri personificano la Morte e i pittori e scul
tori la rappresentano in forma d' un car
came o scheletro umano armato di falce.
FERSONAZO , T. ani. Personaggio,
PERSRO, Lo stesso che PERSBN\RO , V.
PER SPASSO , V. SPASSO.
PER STORTO, V. STORTA
PERSUASIN , s. f. Persuasione.
AVER pBnsuASioN DE u.vo, Aver intona
opinione o grande opinione di uno, vale
Averne stima.
No AVBB PEISUASI.V , Non averne opi
nione, Non acconsentire coli' animo.
PERSUASO, Persuaso, add. da Persua
dere.
SE LA XB PERSUASO, Maniera del basso
volgo, che vale, S'ella crede; S'ella
cortese ; S'ella convinta, eh' io lo meri
ti; Se ella favorisce.
Poco PERSUASO , Mal pago ; Non pago
o appagalo; Poco soddisfatto o contento;
Poco persuaso.
PERSUGA, add. Soppasso; Umidiccio,
Non bene asciutto.

PERSUGAR, v. Prosciugare, Togliere l'a


mido da che che sia , Asciugare.
PERSOTO , s. m. Prosciutto o Presciutto,
Coscia di porco salala e secca. Il suo co
lore si chiama Grana. Prosciutto di gra
na vivissima.

PER
PERSUTI, detto per iseherzo , vale Na*
fiche Chiappe.
PERTANTO, Per questo; Appunto per
questo; Per ci slesso f Per ci appunto.
PRTEGA , s. f. Pertica, Basion lungo. V.
LATOLA.
Piantone, vale Palone spiccato dal cep
po della pianta, V. LATOLA.
PEBTBGA DA BEDE, Staggio, Coi) chia
masi anche quella in cm si conficcano i
pinoli per formar le scale portatili.
PBHTBGA DBL VBRSR, V. VBRSR.
PMTBGA DA MISURAR, Pertica, T. degli
Agrimensori. Sorta di Misura per lo pi
di terreno.
LONGO co FA U.VA
Detto per
agg. nel uomo, V. STANGA e STANCHIRLV.
PERTEG.\DA, s. f. Perticata, Colpo di
pertica; e quindi Perticare uno vai Per
cuoterlo con pertica.
PERTEGADOR,. s. m. Agrimensore, M-isnralore- di campi.
PERTEGAR, v. Misurare con pertica.
Detto in gj?rgo, Solcare, Riguardare.
PERTEGHR, s. m. T. de' Pescatori ma
remmani, Catasta di pertiche, Massa, Ai
pertiche depositale nelle Valli per essere
adoperale 1P Decorrenza.
PERTEGI1TA, s. f. Perticher , Piccola
pertica.
PERTEGN , add. Lo stesso che STA*fiHIRLO.V, V.

PERTEGKVA, s. f. Perticone, Gran per


tica.
PER TUTO, V. DAPERTUTO.
PER IJC A, s. f. Parruca Perrueca Franzesismo.
PEIIUCA A LA DOLFINA , Parrucca alfa
delfina, Foggia di parrucca che usavasi
nel secolo XVIII., la quale finiva dolceniente in acuto. Dicevasi alla Delfina for
se dal Delfino di Francia che cos usasse
per moda portar la parrucca.
Parrucca a groppi chiamavasr quella
eoe abbiam wdulo anche noi fin dopo la
met de) passalo ultimo secolo , la qunle
finiva al di dietro in due specie di cotte an
nodate.

PBRUCA IN SACIIETO , Parrucca in larsa, V. BORSA.


PERTICA DB STOPA o DB CANBVO , Signor
di Maggio, vale Signore da burla: dello
per ingiuria al genliluomo che sia decadulo.
L' B UN BOC.V DB PBRUCA ! Dicevasi COD

ammirazione d'uomo il estro: dall'uso che


v'era circa la mela del secolo attimo pas
salo di portar la parrucca per moda, fagli
un drittaccio , un furbo in cremisi, un
mascagno; Un bagnato e cimato. V. FUR
BO.

L' UNA CIMA DB PEIUCA , Fiore o Ci


ma di canaglia; Schiuma di ribaldi o de
gli sciagurati, e vale Sciaguralissimo, Ri
baldissimo,

PES

427

PARUCHTA, diccvasi per dilegio e lalora per antonomasia, di Persona misera


che portasse una parrucca vecchia e sudiciosa. V. in SCUELTO.

PERUCBIR, ,. m. Parrucchiere e Perrucchiere, Maestro di far parrucche.


Chiamansi egualmente 1' Acconciatore
e 1" Acce sciatrice , Quelli che semplice
mente acconciano i capelli.
PERUCHIERA , s. f. La Moglie o Femmi
na di Parrucchiere, la tjuale per analo
gia di altri termini consimili e cosi for
mati , potrebbe dirsi Parrucchiera o Atconciatrice.

PERUCHN, s. m-. Parrucchino, Piccola


parrucca.
PERUCM , dicevansi ai tempi della Re
pubblica per antonomasia, li Gentiluomini
cio i Patrizi! , che portavano la parruc
ca; ma s'intendevano i Palcizii elevati e
[rimassi.

PERVEGNR, Appartenere; Aspettarsi',


Pertenersi.
PBRVEGNR, nel parlar fauni, dcesi per
Addire; Addirsi; AJJarsi; Confarsi, Ben
convenire No CHE PBRVIK, Non gli
conviene; Non gli si addice; Non gli
dicevole, Gli sconviene.

I/RHKDIT NO CHE pBRViN , L'eredit


non gli attiene o non gli appartiene, cio
Egli non- in diritto dell' eredit. V. ATBPERVEGNO, Appartenuto, add. da Ap
partenere. V. PBRVEGNR.
PERVRTIO, add. Pervertito, dot Gua
sto, Corrotlo.
PERZ, (colla z aspra) Maniera ani. che
pi non s'usa; ora direbbesi PERCI, V.
PESA, s. f. Sfoderane, Dicesi di Quella spe
cie di bilancia che serve per pesare carra
di fieno o simili, e che nelle sue tacche
comincia....
a contar dal mille e segnila
n scrapre a migliaia.

PESADA , s. Pesamento; Bilanciamen


to, L'atto del pesare.
PESANTE, add. Pesante, Cosa che pesa,

Ponderoso ASSAE PESANTE, Gravacelo,


Smisuratamente grave. Parlando di Bic
chieri vecchi e pesanti, Boccaccio disse

Aggravati.
OMO PBSANTB, Notante; Fastidioso ;
Ricadioso; Molesto.

PRSAVTB , detto sust. in T. di ergo, va


le Piombo.
PES\R, v. Pesare; Gravitare.
Pesare; Librare; Bilanciare, Pesar con
bilancia PBSAB. CON SCRUPOLO, Carata
re, Pesare minutamente, e dicesi propr.
delle gioie.
PESAR COMB UN'ALENA , V. ALEGA.
Pesare, dicesi per Rincrescere, Dispia
cere ME PESA ASSAE CHE NOL rwn CORISPONDA , Mi pesa o Mi duole o i limimi
M' grave eh' egli non mi sia grato.
EL PESA CH' BL MB TIRA ZO LE SFALB ,

Duuo COME UN PERDUTO , ImpTosciuttaio, Prosciugalo e sodo a guisa di prosciut


to; e direni ancora per simil. de' vecchi
rhc hanno le carni bue culi' ossa.

SEBVJI UNO DB BARBA E DB PER.UCA , V.


SERVIR.

PERUCHTA, s. f. Parrucchino, dim. di


Parrucca, Piccola parrucca,

Pesa che fpiomba , cio Pesa assaissimo.


SA VR QUANTO UNO PESA , Saper guan
to corra il cavallo d'alcuno, detto lig. cio
Quanto se ne estenda l'abilit.

4^5
PES
PESARIL, . in. che a Treviso dicesi Fbacahiola, Fantasima, chiamasi Quella oppreuione e quasi soflbcamento che attri
ente nel dormir sapino, e che i Latini
dice va no Incubus.
PESCA , s. f. Pesen e Pescagione^ II pesca
re e Co ancora che si pscalo. Le varie
maniere di pesca sale da' Vene/iani son
le srgucnli.
Pesca a cerchio, rssi in tal modo. Lare
ciasi all" arqua un cerchio col fui. ,1o di re
te, il quale sia tirato al basso da pielre ,
e gettandovi supra dell' esche, richiamansi i pose che prendonei tirando con pretlezxa il cerchio.
Pesca a togna , Pesca a lanza , V.
.
Pesca a cana , Colla canna , cio Tenendo in mano una canna, alla cui cima
ia attaccata la lenza.
Pesca a cochia, V. Cochia.
Pbsca a piblego , Calasi in fundo al mave dalla barca delta Pielegrjuna corda r
mala di lenza di pielre che la traggano
al basso, tirndola do pu qualche tempo
cui pesci altaccali.
Pbsca a paranglo, Atlacransi le len
ze rmate pressu all' amo de' piombi che
le traggano al basso, azueche secebe gableggtanti sul mare , e si rilirano coi pesci
llaccatisi.
Pbsca a tartana, Pescare a lufata,Uii*
'maniera di pescare con due tartane che ti
rano una sola rete.
Pbsca a zatara, a fogta , ardore,
Pesche che si fauno di nolle. A zatara si
pesca sbatlendo l'acqua.dal disoprad'una
altera srnza sponde, et I in cui siano fuochi accesi ; il pesce impaurito salta e trof
asi supra la /atiera dove vien pi-oso. A vo
eu e A ajidore si pesca con fuorhi per vedere- U petce che prendesi con la bocina.
Gran pesca, Maccher\a dipesceo Maccaria, vale Gran pescheria abbondanle.
Pbsca vaqantiva, Pesca vagante, cio
Il pescare che fassi ura in ua caualc ora iu
un all m , non in localil Gtse.
PESCADA, s. f. Pscala ; Presa di pesce,
Tralla di pesce; Tulla quella quanlilche
si p'glia pescando Pesca, itieesi anche
di Ci ehe si pscalo fpstala, la Pe
sca del pesce chiuso nella. rel ogni volla
che si gelta, che dicesi anche Giacchiala.
PESCANTE, Yoce antica ricercata, vale
Pescatore.
PESCAR, s. m. Pescatore, QueHo che piglia pesci pescando.
Pbscaor, s'Btende inmunemente an
che Qaello che vende pesce, il quale propriain.e'appclla Pescivendolo o Pesciaiuolo.
PESCAR A , s. Pescali ice, La femmina
di Pescatore.
PESCAORTO, $. m. Pescatarcllo, Pic
colo pesca lore. Pescatore di piccole pescagioni, dicesi Quello che allende a pescar
dalle rive delleacque con ami, lenze, ieticclle simili.
PESCR , s. m. T. Mar. Linea < imrnersione, dicesi Quella sino alla quale cal-

PES
colato dal Costruttore che deve immergersi la nel proprio suo peso.
Nagnasciuga , chiamasi Quella parte
dlia nave che la linea a nor d' acqua.
V. Regia e Opera.
pescXr , V. Pescare, Cercare di pigliar
pesci. V. le differenti maniere di pescare
alla voce Pesca e anche Ta m.
Pescar sbchio in pozzo , Ri/tescare,
Cavar dair acqua un secchio o air una co
sa che vi sia catlula dentro.
Pescar, parlando dcll'iin mersionc d'un a
nave nel!' acqua, Pescare piii o meno; Pe
scare pi a fondo, dicesi delle navi che
si UifTane pi meno nell' acqua seconde
la loro gravezta in specie. Prender mul
ta o poea acqua.
Pescar minchioni , detto fig. Pescare ,
vale Cercar con arte di sapere gl i altrui
affari. V. DbscalcinXr.
Mi no so cossA ch' bl pbsca , detlo fig.
lo non so cih ch*egli si peschi o in quant' acqua si peschi , cio Non sapere quel
ch*ei si faccia o a che termine uno si trovi. Perder la scherma; Uscir di scherma.
Y. Scrimia.
Pescar beut drbnto, Pescare a fondo
o Pescare a dentro , vagliono Sapere con
fundamento ; e per contrario Pescar poco
afondo, vale Sapere superficialmente. on
credo ch' e' peschi tanto afundo che ba
st.
VaTBLA PBSCA, lo StrSSO che. V ATELA CA
TA , V. Catar.
PESCARESSA , s. Barca pescareccia ,
Barra addetta alia pescagione in mare.
PESCARIA, s. f. Pescheria, Luogo dove
si vende pesce.
PescarIa , dicesi nel parlar fam. per
Inunondezza. o lezzo, Cosa sporca schifosa e piuzolente Sa vr da pescarIa, "Su
per di pesce o di pescheria ch' il puzzo
del pesce vicino a corrompersi. V. Saver
da i.ispio in Sa vbr e Lispio V. Ebba pe
scarIa , in Ebba.
PESCE , V. Pbssb.
PESO, s. m. Peso.
Peso de l* bada-nza ,. Y. Balanza.
Peso b' una porta, Archipenzolo , Pe
so che pende con nna cordicella dietro ad
una porta per for ch'clla si rhiuda tenzn
torrarla.
Pesi de le carte, Gravafogli, Forrad
la di pielra o marino con impugnatu ra da
metiere supra i fogli , acci non Lsrolaz21110 e non si smarriscano.
Peso srogea, Peso ordo, cio Peso che
non netto, di tara.
Peso netto o al netto vale Detralli i ca
li, le spese o altro.
Pbso mtrico , V. .
A peso es ravi, .4 mis ura di crusca
di carboni, e vale Sovrabbondanlemenle.
Dar bon peso, Dare vantaggio edivantaggio nel peso; e s'intende a favor del
compratore Peso sora la broca, Peso
traboccante.
Db peso, modo avv. SubUo ; Tost;
Tanlosto Andar de peso in t' on lo
bo, Andar tost ad un luogo.
Ste puts mb ob pbso , Qucste mic

PES
glie mi pesano , cio Mi dan pettier*
mi dan noia.
Superar db peso , Preponderare.
A vbr un peso a la testa, Aver gra
vezta nella testa gravezza di capo.
PESOCO (coil's aspro e l'o largo) add.
Grave Pesante ami che no; Grave,
gravoso.
Aver bl corpo pesoco, Aver il corpo
grave, aeco, dcbole.
PESSATLO (coll' e larga) s. m. pefcorello , Piccolo pesce. V. Pbsseto.
PESSATO, s. m. Pesciotto, Pesce di graudezza sufficients.
PESSE, s. m. Pesce, Nome genrico di
tutti gli animali che nascono virono nel acqua.
aise del pessb, V. Baise Alb dec
PEssB, Pinne, Quelle che sono al petto
diconsi Pinne pettorali, Quelle presso all'ano , Anali, Le allre presso alla coda ,
CaudaliLa coda si distingue seconds al
sua figura , dicendosi Coda incavata
liforcuta quando a coda dr rondrne , e
cos Tronca , Troncata o sia tagliala ;
Ovale, Forcuta Mustacbi del pesse,
Barbiglioni, Sono quei (rlamenti che hanno alcuni pesci ail* estremit delta lorote su.
Pbssb da. latb, Pesce latteo, dicesi del
Maschio allorch ha il latte con che fe
cumia uoia. Y. Latb dbl pbssb , inv
Latb.
Pessb grando, Pescione
El pbssb
grando magna bl piclo, // pesce grosso
divora o inghiottisce il minuto; e vale
fig. che II pi potente opprime il menupotente.
Pessb in conza, Pesce marnalo, Pesce
frit lo, e posto in aceto.
Pessb novelo , Uguanotto o Uguannotto* Avvannatla e Nannato, Pesce pic
colo di quest1 anno.
Pessb populo, Pesce minuto; Minu
tos-ra; Quisquiglia; Pesciolini ; Peseta-^
tel/i per simil. Ragazzaglia , dicesi di
Molliludine di ragazzi.
Chi dobmb no pa pessb, V. in Dormir.
Logo pen db pbsse , Luogo pescieso o.
pescoso e piscoso.
PESSE , . m. dette in T. VStamp. La
setato; Lascialura, Errore del Compositore allorch lascla indietro una o pi
parole.
Far un pessb, Lafcrure; Fare una la-r
scialura o un lascialo.
PESSE CAN, V. Can pesse.
PESSE GATO, V. Gata b'aspiieo.
PESSE MANZO , V. Gopo.
PESSE MARTELO , V. Baile, pesce:
PESSE PERSEGO , V. Persego.
PESSE POPULO, V. ia Pessb.
PESSE PORCO, V. Ponco.
PESSE SPADA , V. Spada ed anche VosPE de .
PESSTO, s. m. Pescetlo; Pesciatello;
Pesciarello ; Pesciolino , Piccolo pesce
minuto. Frittura e Avannolti, chia
masi il pesce minuto che si frigge. ,

PES
PsMfiTo bb.azzo, Petce, cliiamano
i Medici uno de'muscoli del braccio.
PESS1RA , s. f. T. de' cuochi. Vaso di ra
me bislungo, con nn'anima mobile di fer
ro stagnate interna etutta bucherata,den
tro a cui si cuocono allessi i pesci grandi
che non potrebbono convenue ad altro arnese di cucina.l Romani lo cliiamano Crivello di rame.
PESSON, s. m. Pescione; Pesciaccio.
PESTA, (cull' e strrtta ) Lassb two
iE PBSTB, Lasciareo Rimanere nede pe
ste, rale Lascarlo o Rimaner nel pcricolo.
PESTX, add. Pestato; Pesto; Frailo.
Essbh el pesta, Estere il piglalo, va
le Esser quello tra i giuocatori su cui ricadc la perdila di tullo il giuoco.
pestXcbio , s. m. Pes tacelito , Nome
d'un fi'utto che nasce da un albero indigeno de' paesi caldi , detto da Linn. Pi
stacia vera ; cd originario dell' Asia ,
ma vc ii'ha auchc nell' Italia mridionale
e in Sicilia , ove fu fallo trasportare dalrimperalore Vitcllio.
Pbstachio da , Cece o Pistacchio
di terra e Muni, Pianla annua ch' nati
va ile' paesi caldi , ma che anche fra noi si
cultiva, delta da Linn. Arachis Hypogea.
osservabile quesla pianla pon-li produ
ce dei Gori monecii , cio quelli della ci
ma sterili, onde pare che non produc
frulto ; ma i secondi son nascosti dalle
foglie e si vedoao nel fuslo da basso, i
quali slioriti che sono , voltaiio il loro
gambo , profondano e nasconilono 1' ova
rio nella terra con gran forza, divenendo
assai duri e legnosi i detli gambeiti , e
maturano il frulto sotlo Ierra. 1 due se
mi che si trovano in questo frulto o baccello , dlia grossrzza dri ceci , sono buoni a inangiaisi crudi colli, ed hanno il
apore del cece e dlia nocciola.
PESTXDA , s. f. Peslata; Pestamenlo ;
Tritura 1nfranloialo diersi Quelln
quanlit d' ulive che si infrange in una
voila.
PESTAFRO, s. m. T. de'Pesc. che a Rovigno dicesi Scarpolho e ,
Castagnola, Soria di Pesce di mare di
colore castagno scuro y^ch' lo Sparus
Chromis di Linneo, e di uii il uoslro Siji
Nardo, srguendo Artedio, fece un nuovo
genere, chiamandolo Chromis Chromis,
per essere il Cromide dcgli antichi.
PESTAMENTO, s.m. Pegamento; Pei/io.
Pestamento db pie, Scalpilamento ;
Scalpiccio , Stropicciameulo dc'piedi in
andando.
* Pestamento de pevabb simile, Trituramento; Triturazione.
pestXr,v. Pestare, Ammaccare una coe'VPrr r'durla in polvrre e raflinarla
Soppestare , vale Romper in parti grossette e non ridurre in polvere corne nel
pesiare TonNB pestb, Ripestare.
Pestr el mviLRK,Acciaccare; Soppe
stare , Romper aromaccando ; lo che
poco meno che Infrangere. Pepe acciacvalo.
Pestab el bacal, Pes tare Bastona-

PES
re - Macerare, vale Infrangere percuotendo.
Pestas la carta, lb e simili, Tritare o Atiritare.
Pbitb soto i pis, Calpestart; Calpeslar uno una cosa. Scalpitare, Pe
siare e Calcar co'pidi in andando. Scal
pitare h erbe, le piante, il grano; Scal
pitare la nev.
Pbstb uno , Zumbare ; Tartassare ,
Percuotere fieramente.
Pestab uno Ab ZOGO , Abbattere e Pgiare , detto fig. vale Vincergli molto.
Pbstb i anchi nr Ghibsa, Fane il picchiapetto o lo stropiccione , cio il Bacchetlone.
Pbstb i pib in tbba, Batlere ipiedi;
Dure in terra, II che si fa per ira. Sfondar col piede il pavimento.
Pbstb camivr de le bestie , Calpestare, Calcar ' piedi. Il calpeslto dl
ie bestie chefanno dilamare le ripe degl
argini.
Pbstb pbb avbb qualcossa , Insister*
per ottenere.
Pbstb l'acqua in tel xobtbr, Pesiar
!' acq mi o Dibatter l'acqua nel morlaio;
Dur incens ai grilli, Perder il lempo
e la fatica. Meliere stoppia in aia. Falti
il buono eja 7 migliore, batti il tristo e
fa 7 peggwre , che anche si dice Batti il
tristo e peggiora , batti il buono e migliora, Maniere proverb, per far intendere
che le correzioni rigorose non giovano a
ravvivare i perversi.
No AVBRCHBNB NB DB PBSTI NE DA PE
STAB, Pfon ne aver uno per medicina ;
iVo/i aver un becco d" un qualtrino; Es
ser arso e distrutto, Esser senza danari.
PESTARIL, s. m. T. de* Pizzicagnoli ,
Mannaia, Qnella specie di scure larga di
lama con due manichi di legno , che ser
ve ai pizzicagnoli per trilare le carni por
cine <la far salsicce.
Pestatoio o Pestello , ti dice a qnella
Mazza di legno o di ferro con cui si pesia
nel mortaio. V. Mazza.
PESTE, s. f. Pesie o Pestilenza, Male con
tagioso.
Peste dicesi per Lue venerea, delta an
che Sifilide; Male sifiltico; Morbo gallico; Malfrncese.
Peste, si dice anche da noi per Puzzo,
Felore.
Un ftelo che xe una feste, Un ragazzo insolente, temerario, catlivo.
PESTENGA , s. f. T. degli Oriolani, Pa
stinaca, Erba coltivata, di cui si distiuguono la domestica e la salvatica. La salvatica una variet dell' alli a cbianiata
da' Sistematici Pastinaca sylvestris latifolia. La domestica o sia rlense drUa
Pastinaca sativa , ed e migliore a mangiacsi della sabtica.
PESTIFERO , add. Rbgazzo pestifebo , Cattivello ; Catlivuzzo; Faccimale;
Insolente; Irrequieto El xe un pbstiebo no se pol piu begbb, V. Rbger.
Odob pbstifebo, Una peste ; Unfelo
re; Un puzzo o Una puzza.
PESTO (coll e strata) . m. Trumt, Ag-

PET
gregato di cote trite, cio di lardo, di ro
smarino, aglio etc. che si soffriggo, ser
ve per condimento di qualche minestra.
Pbsto., parlandosi del Romore che fau
no i Cavalli o gli Uomini cainminando ,
Calpeslio.
Dabghenb un pbsto o un bon pesto ,
Dare un carpiccio un buon carpiccio
o una dirotta o un rifrusto, vale Busse ;
e detto figur. Vincere altrui nel giuoco di
molla summa.
No AVBBGHENB KB DB PBSTI NE DA PBSTAR, V. Pbstb.
No lassb u.vo de pesto, Non rifinir
di dire; Tempestare ; Soffregarsi intorno ad uno ; Serpentare uno; Non lo lateiar vivere, Importunarlo. In altra
sign. Tener gli occhi ad alcuno; Tener
dietro ad uno , vale Aver cura , Badare
ad uno.
PESTO, add. Pesto; Pes tato, da Pesiare.
Poco pbsto, Soppestalo; Soppesto.
Aver le carne peste, Aver il carpo o
le membra abbattute ; e quindi Abbaltimento di persona.
PESTRIN , s. m. Cascina , Luog dove si
fa il burro il cacio, dove si vende il
latte.
Pbstbin db le olive , Fattoio o Macinatoio , Luogo dove si tien lo stromento
col quale s' aminaccano la ulive ; Stanza
dove si fa olio.
PestrIn da MASENA,P(rlVio,Noinecho
da noi si d a quella specie di Mulino ove
si macina il vetro , la cenere delta Turca
ed altro simile Msnb bl pbstbIn , Lavorare alle macine , ch' operazione di
far girare la ruola della macchina per maici nare.
PESTRINR , .. m. Lattaio , Celui che
vende latle e cose analoghe.
PETA (colPe siretta) s. f. Treccia, Caprtli di donna ravvolti e puntati sulla testa.
Pbta, detto per Agg. ad uomo, Pialtolone; Seccatura; Tenlennone.
Dab la peta a uno, Inculpare ; Aceagionare alcuno. V. in .
, add. Altaccalo. V. Petr.
-Andb db PETACHio, Andar a
capello, a puntino, a pelo; Andar di rondone , cio Per appunlo , felicemente.
Logo chb va db petachio, Luogo acconcio, Adatlato, Opportune.
PETXA, . f. Urtata; Urtatura.
PETAFIO, V. .
PETA1ZZ0, add. Attaccaiiccio; Viscose;
Appiccante; Appiccicante. Cosa che attaccasi alie man.
Un cbbto pltaizzo pbb tbada, Un lu
brico, o Strada lubrica, dove fcilmente
si sdrucciola.
PETAMENTO, s. m. Altaccamento, L'attaccare una cosa con altra Che petambnti! Che imbrattatural potrebbe dire Chi s'imbrattasse le mani con colla o
simile, lavorando.
petXr , v. Attaccare , cio una cosa ad
un' altra ; Incollare.
Petar al muro, AJfiggere, Attaccare
al muro che che sia con colla o allro.

PET

PET

PET

PBTR DB LB BVSTO.VE, Sunare ale-u


no; Dare picchiate o busse; Appoggiare
o Appiccicare uno schiaffo.
l'p.Tn IN QUALcb.v o iw QUALCOssA , Ur
tare; Dar di urto o di petto, Avvenirsi in
alcuno o in qualche cosa toccandola.
PKT.VJI LA COLPA A QUALCUN, Appetta
re , voce bassa , che vale Incolpare ; Ap
porre ; Accagionare; Attaccarla; Ac
coccarla ; Ficcarla ad uno.

PETCBIE, s. f. Petecchie, Certe mac


chie russe che vengono in pelle nelle feb
bri maligne Petecchiale o Miliare, di
cesi per gg. alla febbre da cui sono ac
compagnate le petecchie. V. TIFO.
PETEGOLA , adii, e nell'accresc. PBTBCOLO.VA , Pettegola ; Cianciatrice ; Ciarliera; Cinguattiera; Leziosa; Cacheresti;
Svesciatnce , Donna che non sa tenere
il egreto. Salamistra e Salamona x
Donna che voglia censuare ogni eosa
Sbregaccia , dicrsi a Donna maldicente
e vile Panichina, Donna di cattivo no
me Battagliera , Donna che sempue
contende-.
PETEGOL\R, v. Cinguettare o Taccolare, Ciarlare stucchevolmente o senza vcrun fondamento ad altrui pregiudizio
PETEGOLR i PATIDBI Aliai, Spettegola
re, voce bassa, Sbrodettare, Manifttare
indiscretamente i, fatti altrui come fan le
pettegole. Scorbacchiare , Ridire i fatti
di questo e dir quello per istrapazzarlo ,
Trombettare, Buccinare, Manifestare-.
SE PETEGOLA DA PER TUTO , Da per tut
to se ne bisbiglia, cio Se ne parla.
PETEGOLB, parlando degli uccelli Can
ticchiare o Cantuzzare,Can\.nr sotto vo
ce come fanno talvolta gli augellelti in
gabbia.
PETEGOLTO, add. Garrulo, Cianciosello dira, di Garrulo e Ciancioso, Pien.
diciance; Chiacchierino; Cicalino.
PETEGOLEZZO, s. m. Chiacchierata,
Voce sparsa in discapito altrui , Romore

tore. Commettimale o Sibillone,Chc com


mette male tra l'uno e l'altro uomo.Ziz~
santoso, Seminatov di discordie Buo
navoglia e Bergolo , dicesi di Chiunque
che senz'appartenergli entri a far che che
sia.
PETEGOL, s.m. Cicaleccio} Cicalamen
to ; Taccolata; Pitti pissi; Passeraio
Confuso- io.i lamento di pi doline unite
Chiucchiurlaia, vale Confuso rumore
Ciarle ; Chiacchiere ; Chiacchiaramenlo, Voci sparse Parapiglia e Barabitffa, Scompiglio <U gente e di perso
ne Baccanella o Triocco, vale Raunala strepitosa di popolo.
PETENDA, s. C Pettinatura, II petti
nare i capelli, ed anche il lino e simili.
Cardatura dicesi della lana.
PBTENADA. UBA CANI, Spellicciatura;
dice del Mordersi aspramente de' cani.

43o

PBTAH LA ROGNA O ALTRO MAL , AjijUC-

cicare un male ad alcuno.


PBTR L UNA COSSA, Deporre una co
la sconciamente.
PBTR MAN, Mettere Por mano, Ca
var l'arme dal fodero o dalla borsa; Im
pugnarla.
PETARSB AI VISCHIO , Impaniarti. V.
INVISCHIARSI.
PBTARSE i.v QUALCHE LOGO , Appillottarti; Impancarsi; Appollaiarsi in gualcheluogo.
PETARSB SUL STOMEGO , Posarsi su lo.
stomaco, alr I cibi che rimangono indigesti.
PBTAHSB zo, Coricarsi; Buttarti gi ,
Andar in letto per dormire.
PK.TUI su UNA PITTA e simili, Appetta
re, Dar con inganno una figlia a marito.
PBTB UNA BUDBLA, Appettare, Presenr
lar ad inganno una cosa, invece d' un'al
tra; Calarla; Accoccarla, Dar ad intende
re che che sia No- MB L'HO LASSADA PBTB, La pania non tenne; Egli non me
t'ha affiliata EL MP. t\ HA PET su PER,
CASTUA B LA GIERA UNA PJEGORA , /'." me

T hajltta per mannerino ed era pecora.


PBTAB zo , Menare a mosca cieca;
Dare in terra; Dar mazzate sudice o da
ciechi, Dar senza discrezione.
PETARGHE LE TASSE, Maniera antq. V.
TASSA.
PETVBLADA DBJO o PETVELA assolut. ,
Datevela o Appeltatevela di retro o tul
culo; Imbalsamate al doccion delle loff,
PETBVELO , Tenetelo per voi , non so
che farne.
PETARDO, s. in. T. Mil. Petardo, Ordi
gno concavo di metallo o pi comunemen
te di legno, armato di forti lame di fer
ro, carico di polvere tenacemente calcata
ed otturata, il quale si appicca ad un mu
ro o ad una porta che i voglia rovesciare^
PETARLR , s. m. T. de' Sarti, dello an
che CAHAC. Cos chiamavasi una specie
di Vesle donnesca civile, per lo pi cti sein , che ora non pi in uso, mn fu acco
stumata a' nostri giorni, abito corto sino
alle naliche, ma agiato, che ail ogni sof
fi d' aria gonfiavasi come vela : dal che
essendo stato detto scherzevolmente in
Francia Pet en Fair , le nostre Donne lo
adottarono come nome proprio eil Ito a
spiegare la sua qualit distintiva , dicen
dolo alla francese PBTAIILBR.
PETASANTI, s.m. Graffiatami; Santrfizza ; Gabliaddeo ; Che gratta i piedi
alle dipinture, Ipocritone, Falso divolo.
PETAZZO, per Gran petn o coreggia.
PETAZZA, add. Voce fam. Pettegola;
Sguaiata , Agg. di disprezzo a donna.

Ton QU.'l B PORTAR L B FA MILB PSTE-

co LEZZI , Rapportar male delC uno e delr altro; Seminare zizzania o scandali;
Commetter male ; Metter zeppe, Metter
discordia Dio mi guardi da quattro F,
Fumo, Fiume, Fame e Femmina catti
va, l proverbio chiaro.
PETEGOLEZZO , dicesi nel sign. di Baz
zicature; Begole, Piccole masserizie, coserelle di poco pregio , Bagattelle; Ciance; Novelle; tote; Frasche , Coseltc da
nulla PETEGOLEZZI DA DONE , Fronzoli;
Nastrini; Frastagli; Tattere, Miscuglio
di cose di poco momento PBTECOLEZZI
KBI ORNATI DB LB FABRICB , Tritume

Frascherie.
PETEGOLEZZO., dicesi anche per icatevcio; Cicalamenlo; Pitti pitti; Pasterato, Confuso cicalamento di donne uni
te- Cicaleccio,, s'intende ancora di Ccatamenli fatti da donnicciuole e da ozio
si novellieri j e perci quando si sente una
qualche nuova non credibile, si dice, E
un cicaleccio, o una cicalata.
Lo diciamo, pure per Lizza; Giostra;
Imbarazzo ; Intrigo Av.un u* PETBeoLEzzo cov UNO , Esser in lizza; Aver
un imbarazzo; un intriga.; Esser in pe
ricolo PETEOOLBZZO SERIO, Avvenimen
to serio o pericoloso.
PETEGOLBZZO , finalmente si dice per
Parapiglia ; farabtiffa , Scompiglio di
gente o di persone.
PETKGOLO , add. e nell'acrresc. PETEGOLN, Ciancione; Scorbacchione, Che ri
dice facilmente i fatti d'altri, RapporU-

AVBBGHBNE UNA BONA PSTENADA , detto"

fig. Averne una bussata , dicesi di Ma


lattia o d'altro simile. Cardatura, direbbesi in sign. di Criticaindiscrcla d'uu
pera.
PBTBWADA , si dice altres per Busse ;,
Bastonate; A-rcowe.V.BczAROTO e BOTB
PETENADR, s, m. Pettinatore, Quello,
che pettina la canapa e il lino.
PETENADURA, s. {.Pettinatura, L'uso
attuale del pettine prestalo ai capelli, al
la lana e simili. Acconciatura, dircbbesi
dell' intrecciamenlo de' capelli e degli or
namenti che intorno ad essi si pongonole donne in capo. V. COXZADURA.
PETEN\R , v. Pettinare ; Eavvitare la
cappellalura.

PETENR LA LAWA , Carminare o Scardassart.


PETS^XB BL LIN, Pettinare il lino. V.
CHIGIA e CHICIB.
PBTENB, su QUALCU, Battere; Graf
fiare; Pettinare; Conciar male uno.
PETENARSE, Accapigliarsi, Tirarsi Tuo
l'altro i capelli.
PTENE, . m. Pettine, Strumento no
tissimo di varie sorta da pettinare.
CAMPO fli-r, PETEIKE, Cottola, La parte
pi grossa superiore e rilevata del petti
ne GALTB , Mascelle, chiamami le par
li laterali che prendono in mezzo i dentidei pettine.
PETENE DOPJ, Pettine doppio o Pettifine spicciatoio , Specie di Pettine a coslola piana con dentatura delle due partie con quattro mascelle.
PUTEWE DA PERUCHIEBl , V. PBTBWBTO.

PETEJTB A BOMBB, T. de' Petliuagnoli ,


Fusellino o Pettine afusellino, Una spe-^
eie di pettine che serve a far li ricci '-ca
pelli.
PETBXB DA LII, Scapecchiatoio, Sorta,
di pettine con panie lunghe di ferro da
pettinar lino e canapa.
PBTEWB DB LA BOTA, T. de' Bottai, V.
BOTA.
PBTEXB DA LAWA , Scardaste e Cardo.
PETESE DA TESSERI, Pettine, si dice an
cora da'Tessilori a quell'Arnese con den
ti di canna stabiliti in una intelaiatura di
regoli detti Crettelle, che s*re per cai

PET
care i fili del ripieno. V. BAIAJTZIOI, CAL
CO LE, Lizzo.
QUEL DAI PETBVI, V. PETE.VR.
VEC.V'JY i enopr AL PKTEICE , Venire il
nodo o il groppo al pettine, modo Cg. e va
le Venire io fine alle strette e al passo dif
ficoltoso.
EsfBB VESSA IW PETBffB DA QUATORDB-

SB, Locuz. fam. delta di Donna attillata,


Essere sulla bella foggia; Essere in ap
punto, cio Assettala, polita.
PETENCIJIO, s. m. PeUignone; Pule i
Minciabbio, Quella parie pelosa del cor
po umano che Ira il bellico e le parli
vergognose. Anguinaia o Inguine, si di
cono le Parli lalerali del pube tra Ja cotcia e '1 mitri-,
FETENR, s. m. Petrnagnolo, Chi fab
brica o rende pettini.
PETENRA , s. f. La femmina del Pettinagnolo, la quale secondo gli esempli di
altre voci cousiraili, polrebbe dirsi Peti

FETENETO, s. m. Pettine da parrucchie


ri , dicesi al Penine pi lungo che largo,
mezzo fitlo e mezzo rado , con cestola londa a due mascelle. V. PBTBNS A BOMB.
PETEN1ERA, s. f. Petnie, Borsa o Ri
postiglio da pettini.
PETENNA, . f. Pettinefitto; d per
lo pi d'avorio.
PETEiVOTO. DARSELE u.v PETBJVOTO, V.
in FUREGOTO.
PETESIN, Piccolo petto, Noi intendiamo
lanlu quello d'un fanciallo, come la pol
pa ilei petto d' u uccellino grasso.
PBTESIT, riferito a Femmina, Mammelline.
PETEZZO, s. m. AVER DEI PETEZZI, Es
ser cacapensieri , Uomo difficile ; Aver
delle scioccherie.
FAR DEI pETEzzr, Far delle smorfie, dtlle cacherie; Aver mille staggi, Delle affetlazioni ridicole. V. in MERDA e MOCDA.
COXTR DEI PETBZZI, Dir delle ciance,
ciancetle, baie, beffe, frascherie, Cose
da nulla. Invenie, Atti o parole superflue
Metter zeppe, Seminar zizzanie,
PETIN, i. m.Pettuzzo, Piccolo petto.
PETITO, s, m. Appetito o Appetenza, De
siderio di cibo.

STA PIATAJTZA VE FA PETITO, Questa vi


vanda mi desta F appetito, M'invoglia a
mangiare.
TORKR EL PBTITO, Scompuzzolare, roce antica, Levar via la nausea con alcuna
cosa che riaccenda l'appetito , e s' usa an* che in neutr. pass. Dare il tornagusto
Dar cosa che torni l'appetito.
LA PRIVAZIW GEWEBA PETITO, Chi non
pu sempre vuole, Pro, e vale La priva
zione genera desiderio.
PET1TOSO , add. Appetitoso; Appetitivo ;
Appetibile, Che appetisce e desta appeti
to nel mangiare Tornagusto, dicesi a
Cosa che rimette il gusto.
PETJZADA, s. f. Spetezzarne nlo, Lo spe
tezzare.

v. Spetezzare; Trullare; Trar

PET

PET

43 1

o Tirar pela o peto; Buffare, Trar de'


Quel remore che fa il vento ch'esce er
Tenti per la parte da basso.
le parli da basso , al quale dicesi anche
Corneggiarsi dice Quel mancamen
Coreggia PETO co LA COA , Peto vesti
to de' buoi del mandar fuori per la parte
to , Quando dielro al peto esce anche la
di dietro il vento troppo frequentemente.
merda.
PETIZR, dello famil. drlla Legna al fuo
THAR u.v PETO, V. PETIZR.
co, Scoppiettare, Fare scoppietti, e si di
THAR BL PETO DEL lovo , Locuz. fig. e
ce pmpr. delle fegnc die fanno tal effetto
fam. Gettar la zinghinaia, Andar ricu
abbruciando.
perando la sanit.
THAR L' ULTIMO PETO, Trar f ultimo
PETIZIW, . f. Petizione, T. forense ,
fiato o l'ultimo respiro, i-ale Morire.
che sello i Veneli dicerasi pi comuneTnAZER TOVDOEL PBTO, V. TnAZEa.
menle, DOMANDA.
PETO PULO , V. PBTOPUL!O.
MAGISTRATO DEL PETIZIONI, Magistrato
CO.VTR TUTI i PETI; V. PETECOLB.
di petizione , chiamatasi una delle Magi
No SB POL G.VANCA TRAR U.Y PETO, Non
strature che componevano l'antica Corte
si pu tirare un peto, modo basso , cio
del Doge nel Governo Veneto, a cui compelevano generalmente tulle le materie
Non si pu lar la minima cosa o la cosa
pi indifferente.
civili in prima istanza. Essa fu instituila
TARDI LA MA.V AL CUL co 'L PETO FO
l'anno I2o5. e Cui colla Repubblica. I
RA, (che anlicam. dicerasi, TAHDI ZIOVA
Giudici erano delti volgarmente ZUDESI
BL IT.YT'J ii co 'L PETO TnATo) Tardi tor
DEL PETIZIN, e cosi anche registrali nel
n Orlando; II soccorso di Pisa o di Mes
la Temi Veneta che stampav.isi ogni anno.
sina; II Perugino che ando a prendere
PET1ZIONARIO , add. Termine daloci
la celata dopo che glifu rotto il capo j
dai Lombardi e.passato in uso nel Foro
Serrar la stalla perduto i buoi: dicesi
e vale Petente, Che domanda, che ha pre
Quando il soccorso giunge tardi e inop
sentato una petizione o istanza..
portuno. V. SOCORSO e PALVLO.
PETZO (colla z dolce ) s. m. SpelezzaTOR su TUTI i PETI, V. Toa.
menlo, Lo spetezzare.
VOLER FAR BL PETO ptb ORANDO DB QUEL
PET1ZOL\R, T, Voce ani. lo slesso che
CHE SE POL, V. FAR PI DE QUEL CHB SB
PETIZB. V.
SOL, in FAR.
PBTIZOLR coi Lvvnt o COLA BOCA, direi
PETO DE DOLFN, . m. T. de'pesc. .Ric
Scoppiettare colla bocca , Imitar colla
cio Spalalo, Animale marino del genere
bocca quel suono o remore che fanno i
dogli Echini, (Rizzo) e conosciuto da'Speti,
ki OHI. col nome di Echinus Spatgus.
PETO (coll'e larga) s. ni. Petto, La par
Egli ha per carattere il corpo oralo, gib
te davanti dell' animale dalla fontanella
boso, con quattro ambulacri infossati e
della gola a quella dello stomaco To
solcati, e l'ano posto laleralmenle. La sua
race-, dicesi a Quella parte che contiene
spoglia fragilissima e se ne trova fre
il cuore, i polmoni e le parti ritali.
quentemente sulla spiaggia.
MEZO DEL PETO, Spicchio del petto, di
PTOLA (coll'e stretta), f Cacherello;
cesi il Mezzo del pello degli animali che si
Caccole ; Pillacela Cacherello , vale
macellano.
Stereo
de' topi , delle lepri , de' conigli ,
Osso ijf MBZO AL PETO, Sterno, L'os
delle pecore e simili, Caccole, chiamasi lo
so alle cui parti laterali stanno impianta
Slerco che rimane nell' uscire a' peli del
te alcune delle coste.
le
capre e alla lana delle pecore. PillacoPETO ALTO , Pettoruto , Alto eli pello.
la, Cacherello delle capre e delle pecore.
PETO DB LI-: DO.VE , Mammelle, Poppe
Onde Spillaccherare, Levar le pillacele
PETO SGIO.VFO, Petto tronfio, tumido
o zacchere.
PETI SPACAI, V. SPAC.
Dello per PETO LO , V.
GHA v PETO ! Usiam noi dire lodando
PBTOLB DEI CAVLI , Ravviluppamento
qualche brava Canlalrice, in vece di Gran
dei capelli.
voce; e s'inlende foce squillante, cio
acuta , chiara e riiuonanle.
PETOLB DB LA LAMA, Palmello, Lana
bioccolata e corta che s'ammonta ne'denTscxia SOTO EI PETO cw PUT!* , Avere
a petto un bambino , Si dice dell' allat
li del penine quando si fa lo stame.
tarlo.
LASSAR o RESTAR iw TE LE PBTOLB, det
PETO D'UV POLASTRO , Forcella, dicesi
te fig. Lasciar al colonnino , Rimaner
la parte ch' immediatamente sotto il col
nelle peste o nelle secche; Lasciar nelle
lo dalla parte del petto, Punta di petlo.
peste o in asso; Rimanere in asso; La
GHIA PAH SE o ASTERSE A PETO QUALCOSsciare o Restare in isola, Lasciar o Rima
SA, Accorarsi; Affliggersi; Contristarsi;
nere nelle angustie , nell' imbroglio , n. 1
Addolorarsi di che che sia.
pericolo.
M KTF.lSK LA MAJf AL PETO , Porti O tifiTBARSE FORA DB LE PBTOLE, Uscir del
Cari I la mano al petto, Fig. dicesi del
gagno o delfango o d"imbrentina; Trar
Giudicar d' una cosa come se si dovesse
re il cui del fango ; Spelagars, Uscir
giudicar di s slesso.
d'intrigo. V. DBSPBTOLARSE Cavar di
. fondo, vale Cavar altrui d'intrigo o di ca
OHo DB FETO, Uomo d petto, vale Co
lamit.
raggioso, ardilo, fermo OMO CHB KO
GA G.VKXTK DB PBTO , Uomo che non ha
PETOL\R, V. PBTBGOLX.
petto , cio Timido, rile.
PETOLR , parlando di uccelletti , Can
PETO ( coli' e stretta ) . m. Peto e Pela ,
ticchiare; Cantuzzare, Dicesi degli or

45 a

PET

celletti che cominriano a cantare o canta solt voce.


Pstolr caminando , Scalpitare , 1
> Petare e Calcar ' piedi in andamio.
PETON ( ) Maniera avv. anli<[. , ch
ora dicesi A iahpmm, Piano piano, A
pianpianino, Adagio.
PTOLO, s. m. Bambinelto ; Bambarottolo ; Rabacchiuolo ; Mammolu ; Mammoletto , Dicesi per vezzi a Fanriullino.
In allro sign. Mingherlino; Magrino ;
Soltilino; Scriccmlo, si dice per schcrlo di Persona piccolissima.
PETOLOV, s. m. Svesciatore ; Rapportatore; Ciarliere. V. Schitapbti e Pbtegolo.
PETOLIVI, s. m. Matassate; Tresche;
Gherminelle; Amorazzi; Inlrighi imbrogli , specialmeiile in cose d'amore. V.
Fufigxa.
Da Contar i so petoloni, Con
tare i suoi peccati le sue maccatelte ,
Propalare i suoi difetli.
Scovbhzbh i petoloni , Scoprirr gli altari, Dir cose che altri vorrebbe che si
lacessero.
PETN , s. m. Voce fam. Petardo , Che ti
ra peli.
bello per Petulante; Arroganluccio;
Presonluosello , Agg. a Giovane. V. CaGhktb.
PETOPULIO, detlo per Agg. a Giovanc,
Assettatuzzo, vale Anillato, pulito e che
ha gran riguardo alla portatura e alia pulitezzadcgli abiti, Lucido; Ripulilo. Gli
luce il pelo; Lisci ; Lustro come uno
specchio o un bacino-Cesso ripulito, Di
cesi di Giovane troppo vago di comparire; ed espressione pi corrispondente
al nostro termine vernacolo. V. Ci.vci.
PETORXl , s. m. Pettorale o Regfripetto
e Pettiera , Striscia di cuoio che si tiene
davanti al petto del cavallo quando fa
viaggio.
DB pero, Peltabolta , Arma
dura di ferro per difesa del petto.
petorXl, add. Pettorale , cio Stoma
cale o Stomachico, Ch' grato alio stoinaco , che giova o confacente al petlo.
Vin pbtoral , Fino stomacale o accos tante, Che si conta alio stomaco, al pet
to.
PETORINA, s. f. Pettorina, Parle ante
riore dell'imbuslo per difesa del petto,
che usano portare le Donne.
Pbtori.va de la vblada o dbl gilb, Pet
to, I Sa i ii danno il nome di Petti alle due
parti da va nli d'una camiciuola che si soprifppoDgono e s'afliLLiano dalle due ban
de.
PEJORO, V. Impbtorio.
PETOROSSO, s. m. Pettirosso, TJccelletto conosciutissirno, chiamato da'sistematici Motacilla Rubecula , Che ha il tnantello bruno, il ventre bianco e rosso il pet
to.
PETRIERA, s. Petriero o Pelrero, T.
Mil. Mortaio meno canco di mtallo del
mortaio ordinario e di cui si fa uso negli
ssedii per gel lar pietre negli approcci de-

PEV
gli assedianli. QuesU specie di cannone si
usa anche sui legni armati in mare e serve per far qualche scarica da vicino e ncl abbordaggio.
Caxdblibr da pbtribra, T. Mar. Candellie re da pelrero, Forchetla di ferro con
due campanellc che soslengono gli orecchioni o bilichi de'petreri.
PEU.IFICX, V. ImpbtrIo.
PETUfXdA, s. f. Picchiate, in sign, di
Percosse , Dusse, Battilure.
Darse . boxa petufada , Fare una
Latus la; Darse ne infino a? denli ; Fare
a morsi e a calci, Fare una liera cnnlesa, Dai si le busse a vicenda. Accapigliarsi o Accapellarsi , Tirarsi l'un 1 allro i
capelli, Acciuffarsi ; Scardassarsi Pettinarsi ; Spelhcciarsi.
PETL/FAR, v. Percuolere; Picchiare ;
Zombolare ; Tambussare; Forbottare ;
Tartassare; Dar busse; Sonare alcuno;
Dar la picchierella, Baltere alcuno.
Pbtufabsb in do , 4vvicendarsi le bus
se; i pugni, i colpi; Darsi a vicenda. V.
Petufda.
PEVARADA,s. f. Pvero , Soria di salsa
savore falto di peverada ( Brodo ) pangratlato , specierie eformaggio lodigiano,
la quale ridotta come panatella si mangia
colla carne; e s' usa specialmente in VeroDa.
PevarXda, in Voce di gergo, vale Sbirraglia ; Birreria , Compagnia di birri.
PEVERAZZA, T. de pese. Lo slesso che
BlBARAZZA, V.
PE VARE o Psvbbb,s. m. PepeePevere, Se
me aromtico notissimo che nasce ne'climi cal di da ana Pianla an male delta da
Linn. Piper nigrum e nell' Enciclopedia
Piper aromaticum.
Pevarb garopolX , Pepe garofanalo ,
Frutto risecco d'una specie di mirlo india
no, detto in Botnica Myrtus Pymenta,
e serve per condimento a molticibi col inl
ine di Specie, perch partecipa del garofano e del pepe.
Erba pevarb. Sollo queslo nomesieonoscono le srguenti due piante. Erba pe
pe Moslarda o Erba mos lardina; Plan
ta delta da' Sistem. Lepidium latfolium,
ch' i perenne, ecollivasi ne'Inoghi onibrosi ed ha sapore bruciante. L' altra Er
ba pepe, delta altri nient i Cuociculo ch s
mala iii sistema Polygonum Hydropiper,
ch' annua, e Irovasi ne' Iuogni acquosi;
ha sapore bruciante, na principalmente
il seme, del quale al Giappone si servono
come del pepe.
Romper el , Ammaccare il pe
pe, Tritarlo in niinuli pezzetli per poterlo usare.
POVABI AL PEVARB , V. PoVBnO.
Pevarb in lingua Lurbesca, vale Birro;
Azzujj/ino.y. Pevahada.
L'e UN GRAN DE PKVABB, EgU gOrofonino cio Piccolo di stalura ma gran
de di sen no.
Gran S3 pbvarb mal lig, Mal tartu
fo, Uomicciuolo di catlivo animo.
ScARTOZZO DE PEVARB MAL LIGA, V.SCAB.TOZZO.

PEZ
Salibba bbl pbvabb , V. Salibba.
PEVARELA,V. Pbvebla.
PEVARIN , add. Insolente; Difiera viva"..Agg- Fanciullo. V. Rbbbgolo.
L' PBVARb , Etser di pepe : dicesi
in modo basso di Uomo scaltro emalizioso.
Pbvabiia, Sputapepe; Dicesi di Donna
e vale A rgut a nel parlare e di parole piccanti come il pepe.
PEVARN, s. m. Confortino o Bericuoco10 pepato e Panforte, Ciambelleiu iolrisa di mel, entro vi pepe.
PEVARN DE MAR , detto anche Dat
lo de mar, T. de' Pese. Muscolo marino,
Conchiglia di mare bivalve del genere de'
Mitoli o Mil nli , chiamala da Linneo Mytilus Lithophagus. Ella ha una figura allungala cilindrica, un po' ricurvala , rotondata aile due est remit a. Il suo animale
t com mestibile , di sapore squisito e ricer
cato ; il suo colore di cannella carica.
Abita intrnala uelle pielre dure cheslanno sollo all'acqua del mare, in una cavi
la da s stessa formatasi. V. Datlo dk
mar.
PEVARONl, s. m. Peperoni o Peveraccif
Pianta animale gi delta dal Mallioli Pe
pe indiano e in Botnica chiamata Capsi
cum annuum. Il suo frutto consistente in
una specie di capsula, acerbo, si acconcia
in aceto e si mangia per dare sliraolo alio
stomaco ed aguzzare appelito , ai endo
11 piccante e quasi il gusto del pepe, onde
gli i derivato il nome.
PEVERLA, i. f. Peperella, Polvere ros
sa che si fa con peveracci mat m i pesti , e
che in alcuni luoghi d' Italia s'adopera per
pepe.
PEVERNA, V. Pavarijta.
PEZO (coll'e larga) add Peggio o Peggiore , Pi callivo. Usato talvolta coli' articolo in forza di sust. valePessimo, e di
la maggior efficacia Pezo dbl diavolo de lb CASTAGXOLB DBi sBiRi, Ma
niere fani. Peggio o Peggiore delta mala
erba, e raie Pessimo.
Pbzo ca pezo, Maniera fam. Peggio che
peggio; Ovv. Pi che pi, Di piu in pi.
Pbzo db l'arzeitto de ', V. Li.
Al pbzo dbi pezi o A tuto pbzo, Al
peggio dei peggi; Alia peggio delle peg
gio; Alla pi trista o fradicia, vale Al
prggio che posta succeire , che dicesi an
cora, Al peggio andar; A dirli cattivo.
Andar db mal in pezo , Crescer peggio
al male; Andar di male in peggio, Espri
me aumento di rea qualit, Andar d
catlivo stalo in peggiore Degenerare t
dicesi delle cose che mutansi di bene in
male o di male in peggio, e in particolare de'frutti e delle piante.
Far a la pbzo , V. Far a la malbdeta
via, in Fab.
No che XB ouaxto pezo , Locqz. fam.
Non c cosa peggiore. Il peggio La
peggior cosa .
Sb pol dar pbzo ? Maniera fam. d" impazienza. Si pub sentir cosa peggiore ?
F' ha di peggio? Tanto ardire? Si pub
dare azione tellerato peggiore?

PEZ

PEZ

TOB o AVBR et. PBZO, Andare coljieg?io -o coUe peggio , vale Rimanere o A\er
t parte del torto, al di sotto. Andare <i
capo rollo.
\
TOL BL MAJTCO PBZO , // meglio rctgA
il peggio, dicesi Quando tra due >$( j'e
differenza.
PJEZR, add. Lo stesso che PBZO, V. nel
primo significato.
PEZGRAMENTO, s. m. Peggioramento.
PEZORAR, T. Peggiorare, Ridurre di caitiro state in peggiore.
PEZZA, s.f. Ptzza,Vn poco di pannolino.
Taccone, Pezze di panno con cui i rat
toppano i vestimenti MBTBR LE PEZZE,
Rappezzare ; Rattacconare; Racconcia
re ; e dicesi propr. de' panni,
PIZZA DA FREGAR o Fonu'ifl , Strafinaccio ; Sire/inacciaio ; Sfregatoio , Cencio
melle o stoppa o capecchio clic si pofsa te
ner in ninno per iMroliiiar le stoviglie
Batlaffoloa re'llo, diceri Quel cencio che
ti adopera asciutto. Forbitolo.
PEZZA DA CULO , Pezzoline ; Pezza da
fesso; Pezza culaia o ciliare.
PEZZA DA PASSAR, Toroifeccio o Torcifeccolo, Pannolino col quale si preme la fec
cia.
PEZZA DA PELI , T. de' Barbieri , StroJinacciolo ; Forbitolo ; Bavaglino , Pezza
o Cencio da cui i Barbieri ci servono per
nettare i rasoi quando radono la barba.
^EZZA DA STMEGO, V. STOMEGH!.
PEZZA DI TRISSR, V. iJTaissia.
I'F/ZA BA TACIR, T. Mar. Fianco, Cor-da che passa per le pulegge della taglia di
maestra e del taglione, alla quale si appli
ca la forza de' Marinai per issare l'anten
na.
PEZZA o Z.I.T.TA , T. de' cappellai, Fianchelto, Nomi- che si da a quelle pezzuole
sottili fatte di pelo pi scelto , onde tal
volta i Cappellai cuoprono le parti pi ap
parenti d' un cappello.
PEZZA DE FORMAGIO , Forma o Girella
di cacio.
PEZZA DB LE DO.YE, Pezza.
PEZZA DF TELA o DE PANO , Pezza , e va
le anche La tela intiera di qualunque raaleria-DA LA MOSTRA SE COXOSSB'LA PEZZA,
met. A* segnali ti conoscon le palle ; Gli
usine si conoscono a' lasti, Dalle azioni
si conosce la morale di uno.
PARER UJTA PEZZA LA VADA , Fare o Ave
re il viso di panno lavato, e vale Smorto.
PEZZA DE TERA, Pezzo di terra, La par
te di uno o pi campi.
PEZZA , Voce nuova che usasi ne' proces
si criminali , Pezzo, ed una Parte riuJiita del processo, e talvolta un Documen
to solo.
PEZZA , adii. Pezzato, Tacente, cio Con
macchie di varii colori, com' il mantel
lo di qualche cavallo, che secondo le sue
rarict dicesi Nero pezzato, Sauro pez
zato ; Baio pezzato.

ABITO PEZZA , Abito rappezzato o rattopato. V. TACDSA,


PEZZENTE, add. Pezzente o Pcziente;
Accattapane; Accattatozzi. Il bisogno lo
tcanna. Andar pezzenda.
E BAiib.v, Avere un pie in lar-

55

detto e t altro allo spedale, Di chi vitu


peroso e mendico.
PEZZTA, s.f. Pezzetta; Genterella; Pezzolina ; Pezzuola, Piccola pezza o cencio.
PEZZTA DE COLR, Pezzetta o Hambagello , Duratto tinto in rosso che serre per
liscio e vien di Levante Tornasole , si
dice Un.i tintura incorporala in ali-min
pezzente di seta, che serve a lignere varii
liquori per scoprir l'acido che in loro si
trova.
METER LA so PBZZBTA i?f TUTO, Mette
re la lingua o il becco in molle, Si dice
di Chi entra a ragionare di cose che nul
la gli appartengono. Metter le mani in
osniintrfo, vale Ingerirsi in ogni cosa.
Dar di becco in ogm cosa , Voler fare
il saccente in ogni cosa.
AVER LA so PBZZTA, detto fig. A ver To
rnante, T amica, famanza, la druda,
la concubina , che che ella siasi.
PBZZBTA DE LrrCH>y , V. LAWCBIIV.
PEZZETV , s. m. Petzettino o PezzoHno, dim. di Pezzette o Pezzuole. Piccolo
przzodi che che sia B randellino; Limoellazzo , Pezzetto di pannolino.
PEZZTO, s. m. Pezzette; Pezzuola, dim.
di Pezzo. Un pezzetta di pane. Tagliare
il pane o altro in pezzetti. Qualche pez
zuola di legno. Malva tagliata in pezzuoli minuti.
Uw PEZZTO DE TEMPO , Un pezzuola o '
Un pezzetta; Un buon pezzetta , vaglion Un piccolo spazio o tratto di tempo.
PEZZO (coli' e larga) s. m. Pezzo, Parte
di cosa solida.
Pezzo e nel ilimin. Pezzuola; Pezzet
to , dicesi per Frusto , Brano e Brandel
lo di che che sia.

Pezzo si dice per Quantit di tempo


o di .luogo: cerne Un tuo* pezzo ; Un
gran pezzo; Un pezzofa; Un pezzo pri
ma, e simili; ovv. Gran pezzo ;_ Buona
pezza XE ov GRAIV PEZZO , lungo
tempo o Lungo tempo e GHB VORIA u\
PEZZO A DIR TUTO, Lungo sarebbe, Man
cherebbe il tempo a dir tutto; Ci vorreb
be un gran pezzo o gran pezza o buona
pezza.
Pezzo d'artigliera o Pezzo assolulam.
si dice l'Artiglieria medesima.
PEZZO DE DONA, Schiattano; Una bel
la schiattano; Bel coramvobis Bella
tacca d'uomo; Omaccione U.v BEL PEZ
ZO DE ZOVE.VE, Un giovane apparitcente.
Pezzo d" asino; Pezzo di ribaldo, bric
cone e simili, si dicono per modo di vijlania.
PEZZO DE PAJfO ) /-,
PEZZO DB TELA ) V' CATB.ZO.
PEZZO DE TEHA, V. PEZZA.

PEZZO i.v GUZZO, Gelato, Quei pezzi


di gelati artifiziali che si prendono alle
botteghe di caff.
PEZZO PBRFETO , Capolavoro , Capo beu
lavorato.
ANDAR A PEZZI E DOCOM , Non se tener
brano; Cascar a brani, dicesi di Veste.

FAR i.v PEZZI, Far in pezzi; Fare in


ischegge, in pezzetti, in rocchietti.
THAR A PEZZI E BOCOBTI, MandareoFare in pezzi.

PIA

455

roao AL PEZZO, Darfuoco alla gi


randola, Venire a risoluzione. Dar le ve
le ai venti, figur. vale Cominciare riso
lutamente che che sia.
PEZZO (coli' e stretta) s. m. Aoete o Abez20, Sorla d'albero. V. ALBO.

PEZZOLATA, T. Agr. V. IMP.ZZOLATB.


PEZZOLO (coli1 o stretto) s. m. e pi comnn. Psubu, Cicerchia , chiamata antic. Ervo, Legume notissimo di scorza
bianca, nato da una Pianta detta da'Sistem. Ervum Ervilium.
PEZZOV, acci-, ili PEZZO, in sign. di Quan
tit di tempo XE u.v pszzby, Lunga
tempo , o Un buon pezzo, o Un gran
pezzo, Un gran tempo.
PEZZ\, s. m. T. d.'Pesc. Caniccio, Ar
nese tessuto di cannucce palustri che erve a molli usi lanlo domestici che per la
pesca e per le orlaglie. Chiamasi partico
larmente con tal nome quel Graticcio-di'
tessulo colle cannucce palustri parallele
ad una ad una , a differenza delle GRIsiui.F. le ijii.iii -lo sono di pi cannucce a
manipoli. Jn Venezia pi conosciuto col
nome di GBISIOLA. A ndie-nd Polesine di
cesi PEZZO!.
PEZZOTO, accr. d PBZZBTO, V. questa
voce nel secondo signif.
DA iA.y PEZZOTO, Alquanto tempo do
po; Un pezzuola dopa.
PI, Pi, avv. che dinota maggior quanti
t in comparazione. V. Pili.
5fo posso PI, N sn -posso pi.
PIA , s. f. T. de' Pese, dello anche PIADA ,
vale Pigliala, ma lo dicono nel sign. di
Petca; Pescagione. V. PICHIATA.
FAS U.XA PIA, Far una pesca.
PIAGAR AGUOLI, Voce disprezzativa che
datasi dai Castellani ai Nicolotti, lo stes
so che PIAGHAWZI, V.
PIACER,.s. m. Piacere, Diletto.
_ PIGOLO PIACER , Piaceruzzo o Piaceruccio, dimin. di Piacere.
G.IVEMO EL PIACER D DARGHE UNA BO

TTA ivevA, Ci gode r animo di recarle una


buona nuova.
AVER PIACER O DISPIACER D* D.VA COSSA ,

Sentir bene o male una cosa.


_LA MB FAR SEMPRE PIACER, Essere O.I

piacere d1 alcuno , vale Esser pronto a


servirlo. Io sono al vostro piacere.
MI.VUTI PIACERI , (-Inanimisi da noi
Quelle spesuzzc che si fanno per diverti- "
mento, secondo lo stato rispettivo delle
persone.
PIACERI MIWCHIOM, Piacer delMagnolino, detto proverb. che durar gran fa
tica con pochissimo pr.
PIADA. Lo slesso che PICHIATA , V.
P1ADENA, s.f. Concola e Catinella, Va
so di legno a guisa di piatto grande ad
uso di cucina.
PIADB;A DA RISI , Tafferia , Arnese di
legno a foggia di piatto grande in cui si
mondano i risi, ovvero ' infarina la frit
tura.
PlADE.VA DA SOLCAI, V. VERVEGAl.

PIADEINOTA, s. f. Picco/a tafferia,

434

PIAEZXr , . Voce aut. Piatire, Dispu


tare o Perorare la cauta.
PIADO, s. m. Voce atiliq. Piato; Lite ,
Disputa.
PIAGA, . f. Piaga Guidalesco, Ulce
re o lesione ehr si fa nel dorso dlie bettie da soma.
Piaga ixcrudelia., Piaga infaonata,
Tumore o cosa simile clic incrudelila sia
divriiuta di color tra rosso e paonazzo.
Pen de piache , Piagosn.
NetXr le piache, V. NetXr.
Serarse . piaga, Richiudere, parlandosi di piagheo altro, vale Saldare.
Tor el bus bel cul per una piaga ,
Non saper distinguere i lesticoli dai paUrnostri, Tale lig. Non saper distingue
re una cosa dall' altra.
piagXr. V. ImPIAgXb.
PIAGEZZO, . m. Slitichezza; Stiticaggine; Stiticheria, Modo di proceder fa
stidioso.
Dicesi anche nel sign, di Seccfieria ;
Seccaggine; Imporlunila; Noia.
El me d semprb de sti piagezzi , Mi
da sempre di queste seccherie , cio di
quesli disturbi o uoie.
PiAGlA \
PIAGIO Voce fam. delta per Agg. a
persona e vale Scccatore , Seccaggine ;
Noioso ; Stucchevole Che magio . Che
seccatore!
PIAGRANZI, Voce disprezzativa che si
diceva anticam. ai Nicololli, e volera dire
Pescatorello, Pescaloie da poco.
Dello per Bibia, V.
PIAN , s. m. Piano ; Pianura.
Pian d'una casa, Piano o Area: quest'ultima voce usata dal Cdice Napoleone, e vale Suolo d' una casa, cio l'Eslesa,
o latitudine di cesa.
A pian TERA , dclto a modo avverbale, Orizzontalmenle. V. PepiXn.
Piatt, nel parlar fam. e mrlaf. dicesi
5er Sistema; Metodo; Ordine; Regola;
)isposizione Pian de le spese , Siste
ma o Regola di economa o delle spese
Go anca mi el mo pian, anch' io la
va a regola, il mi mtodo o il mi regolamento, ovv. il mi modo di pensare
Go ZA FATO EL MIO PIAN (in allrO Sign.)
Bo gia divsalo o pensato o determnalo;
Ho gi preso il mo parlilo.
PIAN , add. Piano.
Cossa riANA, Cosa setnplice , schiella,
naturale.
Sa verse la cossa piaa, Sanersi la co
sa vera; Sapersi la verit d' un falto.
PIAN, avv. Piano; Planamente.
Andr a pian, Andar di passo; An
dar piano a pian piano; Adagio a ma'
passi ; Andar col calzar del piombo ;
Pian barbier che 7 ranno caldo. Si vada bel bello. V. PiaNpian.
Chi ta pian va ban , Chi va piano va
ratte o Pian piano si va ben ratio ; Chi
erra in fretta a beW agio si pente ; La
cagna frettolosa fa i catellini ciechi,
Coli' adagio non s' incorre pericolo.
P1ANA, s. f. T. dc'Legnaiuoli. Pialla. Slro-

PIA
ment di legio notissimo con oui i Legnaiuoli assottigliano, appianano, puliscouo e addirizzano i legnami.
Zoco DB la piaa, Ceppo, dicesi il Legno in rui imbicttato il ferro Clt.no,
fiiella , Qat\ pezzo di Irgno nella pial
la che tiene incassato e fermo il ferro
Boca db la piaa, Vano, Quell' incavo in cui sla il ferro e la biella Ganas6. de la plana, IVollula, Quel pezzo snodato che reto da una cliiavarda e so
stiene il ferro e la bielta Maxizzv ,
ihiamasi (7 Manieu dlia pialla.
PlANA A P0NTA DE DIAMANTE, Saeta,
Pialla col laglio ad angolo retto.
Piaa DA desgrossr, Bastone, Sor ta
di pialla coltaglio a mezzo cerchio.
PlANA DA FAR SOAZE, PialloltO O PlalIcllo, Pialla ad uso di far cornici, V. SoBAMN, RbGOTIN, I.VCASTRO.
PlANA DA BALCON, V. in FENESTRA.
Dopbr.'vr la piaa, Piallare , Lavorare
colla pialla. V. PianXr.
PrANA , detto in T. di costruzione nava
le, Madiere, V. Magbri.
PIAFADA , s. Piallata , Corso dlia
pialla.
Dar una pianXda , lo stesso che PiakXr , V.
PIAN ADOR, s. m. Piallatore, Quelle che
pialla e fa uffizio di Falrgname.
Iu termine degli Orcfici, Pianalore,
dicesi Artece che piaa il vasellaine
d" argento a forza di col pi di niartello.
PIANAR, . Piallare o Pianare e Appianare, Polire il legiio colla pialla Ajfacciare e appianare, dicesi Ridur in piano
la superficie di pietra o di altra materia.
Pianr per traverso, /iitraversare, Manrggiar la pialla sopra del legno a traver
so e per ispianarlo egualmenle per tutto.
PianXr col martelo , Pianare e Spianare, T. de' Fabbri. L'guagliarr con un
marlello piatlo e potito i pezzi che si son
dilatali in tutti i sensi con un niartello lagente.
PlANAR LB CANDELE, V. CaXDELA.
Martelo da , V. Martelo.
P1ANAU15A , s. f. Trucioli o Brucioli, pro
prium. Quelle sottiii striscic raccarlocciate che il Legiiaiuolo cava da qualsivoglia
legno lavorandolo colla pialla.
PIANL1, V.Mula.
PIANETA , s. f. delta antic. Pianeda , P/aueta fem. che in piar, dicesi Pianete.Quc]1 vesta che porta il Prte sopra gli allri
paramenti qua mlo celebra la messa.
Meza planeta, Mezza planeta o Pla
neta plicata ed anche Plicata in forza di
sust. vale, Pianela mozza dalla parte davanli, di cui si fa uso nc'giomijli Iutto,conie nella settiinana santa.
Quei. da le piaxete, Piarietaio ed an
che Banderaio, Colni che fa le pianete ed
allri arredi sacri.
Pianta , in T. de' Falegnaini , dicesi
per Pialletta, Piccola pialla.
Pa.yeta , detto in T. ant. Boitone, ma
inlendcvasi Bolloni di mtallo piatli da
affibbiare.
PIANTA, s. f. T. dc'Petnagnoli, Pia-

PIA
net ton i , specie di Scuffina pi picco
la del Pianeltone , che serve per ripassare
e altondare i denti del pettine.
PIAVETN, s. m. T. dc'Peltinagnoli, Pianeltina dicesi a quella specie di Scuffina
ancor pi piccola del Pianettoncino , la
quale serve per lavori pi fini.
PIANTO, s. m. Pianeta mase, e Pianeto, Corpo celeste, Stella errante.
PIAMiTO, . Pianello dira, di Piano.
V. PlANPLtJT.
PIA.\ETON, s. m. T. de'Peltinagnoli, Pianettone , Specie di Scuffina, Strumenlo
aiidentato a scalrlla con cui si riuniscono
i ileati del pelline tirausi a pulimento.
V. Recur.y.
PIANETONCIN, V. Pianta.
P1ANF0RTE, s. m. Pianoforte o Gravicembalo a marlello, Specie di Spinella
nota.
PIANG1ST0, s.m. Piagnisleo o Piagnistero, propr. significa Quel pianto o la
mento che si faceta sopra un morlo.Presso di uoi vale Pianlo continalo che si fa
per lo pi con inlrapporvi lainenti, ramniarichii e doglianze , e comunemento
Pianlo di pi persone.
Usiamo pure questo termine nel sign,
di Imporlunila; Noia,
PIAiN'IN , avv. Pianetto; A bel agio.
P1ANIZAR, . T. degli Scokori e simili,
Pianare, Adeguare, Far piano, Pareggiare, Appianare, Riempierc cio tnltigli scaviosottosquadri del modeiio d'uua gura.
P1ANPIAN
I
PIANPIANIN / avT. Piano piano; Pas
so passo ; A pianpianino ; Pian pianis
simo, Adagio.
Pl ANTA , s. f. Planta, Nome genrico che
comprende gli Alberi, i Frutici, i Suffrulici e Erbe.
h" A Ibero una piaula di fusto legnoso,
che chiamasi Tronco, i ca rami souo pari menti legnosi, come il Pioppo, Olmo,
il Piuo .
Il Frtice o sia Arbusto si distingue
dall' Albero perche da una sola stessa dice caccia varii fusti men alti dril' albe
ro, corne il Mclagrano, il Rosaio, il Gelsomino fruticoso , il Leandro .
Il Suffrutice si differciizia dal Frtice
neir avre i suoi fusli legnosi pi bassi di
qucslo e privi di gemme, coinc il Timo,
il Cisto, la Lavanda ec.
L' Erba quella piaula il di cui fuslo
perisce ogni anno, conic la Mcnla , il Basilico, la Santoreggia ec.
Pianta xosTRANA , Piaula nostrole
indgena, dicesi quella che nasec ed allifna sul nostro suolo Pianta foresta,
esotica , Che vien da paesi foreslirri.
Pianta domestica o sativa , dicesi
Quella che per coltivamento si dtuiestica,
Pianta silvestre o silvcslra o selvtica
il suo contrario.
Pianta db cima, Pianta d'alto fusto,
D' alto slipile.
Piante de mar, V. Piaytaniml.
Pianta cavada e torna a ja^tr ,

PIA

PIA

PIA

Pianta divelta e riposta, vale Ripiantata


da capo.
PIANTA D'UNA VIDA, Colonna, dicesi
fignr. di Quella pianta riva che regge la
vile a broncone. V. in PALO.
PIANTA DEL PIE, Pianta o Suolo, La
parie di sotto della gamba.
PIAJTTA D'UN PAESE, Pianta o Piano,
Disogno topografico il' un paese.
DE PIANTA , detto a modo avv. Tale Di
nuovo FAR QUALCOSSA DE PIANTA, Far
che che sia di pianta , Ricominciar di
nuovo.
PIANTA, detto Cg. e in T. ili Foro, va
le Euolo ; Elenco Pianta degli impiegali, Modo dell'uso, vale Descrizione o
Kli-iirtp de' nomi <4i tulli gli Ufziah posti
per ordine di servigio e di rango, compo
nenti un ministero.
PIANTA, Piantalo, add. da Piantare.

diHinella di ferro con punta rln< piantasi


in terra, e sulla quale si batte ed assotti
glia il taglio della falce Genaria.
PIANTOPf, i. m. Piantone, Pollone spic
cato dal ceppo della Pianta per trapian
tare ; e dicesi anche Jlimessiticcio o Rimettiticcio.

<ro e gli aghifuora, Fingersi povero e non.


esserlo.
PIANZER DEI ABITI ADOSSO , Cascare di
dosso o Piangere indosso le vesti , vale
Tornar male al dosso le vesti. Star a pi
gione, cio Mal collocate.
PIANZBR QUALCU.Y, Piangere alcuno,
Deplorare l'altrui disgrazia. Rimpiagnereo Compiagnere alcuno, vale Rammen
tare con rammaricho la persona perduta.
GNANCA PER QUESTO -vo PIA\ZO , Non
istracciarsigli occhi diche che sia, Non
ne aver passione.
TORNAR A PIANZER, Ripiangere o Ri~
piagnere, Pianger di nuovo.

OMO BEN PUNTA O BEN PIANTA IN GAM


BA , Informato ; Tarchiato ; Membruto;
Ben complesso; Impersonato; Forte del
la persona.

PIANTADA, s. f. Piantata; Posta, Posta


d'alberi, Ordine d'alberi impiantali.
PIANTDA DE VIDE, Anguulare, Nome
che danne i Lavoratori in Toscana ail un
diritto e lungo filare di viti, legate insie
me con pali e pertiche , per lo pi sulle
vie e viottoli- della possessione Panca
ta, T. agr. dicesi a Due o pi auguillari
di vili posti uno vicino all'altro. V. TiRLA C VlDEO.

PIANTANEM\L, s. (. T. de* Naturalisti,


Piantoninole o Animalipianta o Zwjito , Produzioni animali marine che nella
loro forma si diramano, si figurano e s'at
taccano a'corpi duri a guisa di piante ,
alcune delle quali sono formate da polipi,
come il Corallo, le Mail reperle, le Tubalari ec. ed altre non formale da polipi,
come le Spugne ed alcuni Alcionii. V.
ALCIN.
PIANTAR , v. PiantareTOJIMR A PIAN
TAR, Ripiantare; Riporre.
PIANTAR , si dice da noi ancora nel signif. di Lasciare ; Abbandonare. V. IM
PIANTA.
PIANTAR Et CHIODO ; Ficcar chiodo ;
Star alla dura ; Ostinarsi ; Puntar i
piedi al muro, Star fermo e ostinato nel
le sue risoluzioni. Ho fermo e fisso il
chiodo.
PIANTAR LB NOSB O LE CICHE , V. NoSA

e GUCA.
PIANTAR VIGNE, Avvignare, Metter una
vigna.
PlAKTAHSB BEX, V. IMPIANT.

PIANT\ZENE , s. f. Piantaggine, Sorta


d'erba detta anche Petacciuola o Lingua
Ericina e Arnaglossa, Se ne conoscono
diverse specie, come la Ptantago Lanceo
lata , la P. Corunopus , la P. Maior , la
P. Media , eie. che servono agli usi della
medicina.
PIANTESELA, s. f. o PIANTBSINA e PIAN
TINA, Pianticella o Pianterella , Piccola
pianta. V. PIANTA.
PENTOLA , i. f. T. agr. ( dal lai. barb.
fioritala) Chiamasi quella specie di An-

FAR Bt D*LO DEL PIANTON O DE L* IM-

PIANTN, Dare acqua di piantaggine ;


Piantare uno come un bel cavolo, detto
Cgur. e vale Abbandonare alcuno, La
sciarlo.
PIANTNI ( dal frane. Planton ) Neolo
gismo popolare, si chiamano que' Solda
ti delle Compagnie addette al servigio
della Polizia , che in apparenza di Capo
rali stanno del continuo disposti e ferrai
come di guardia in molli determinali pun
ti di questa Citt i pi frequentati, per in
vigilare sulla pubblica tranquillila. In ter
mine militare si dicono Ordinanze.
PIAiVZER, v. Piagnere o Piangere Ge
mere diccsi il Pianamente lagrimare e
piangere.
PlANZBR A CAO CAVBI O A PI NON POSSO,

Piagnere a caldi occhi ; Le lagrime gli


piovevano a quattro a quattro, a ciocca;
Gettava lagrime che parevan noccioli ,
Dioesi anche Disgorgare il pianto.
PlANZBa A STRANCOGION , V. SlRANGO-

GION.
PlANZER BL CUOR

ME PIANZB EL CUOIl,

Piagnere il care di che che sia , Frase


usilalissima per esprimere sommo rincre
scimento , dolore. Mi piagne il care di
non poter soddisfare alle vostre premure.
PIA:VZKR DA GNBNTB, Far una quattrinata di pianto, Si dice di Chi piagne per
poca o niuna cagione.
PIANZER DA PCTLO , Imbombolare le
Lici o Imbombolare assolut. Dicesi propr.
Quando inumidendo o ricoprendo le luci
colle lagrime , senza mandarle fuori, si
fa segno di voler piagnere, siccome fanno
per ogni minima cosa i bambini.
PIANZER DEI POTIMI AiTvi NATI, T'a
gire.
PIANZEH DEI STIZZ, Locuz. fam. Cigo
lare , Dicesi di quella voce ohe esce dal
tizzone verde quando egli abbrucia e sof
fia.
PIANZER DE LA viDA, Gemere; Lagri
mare, II gocciolare della vite quando co
mincia a gemmare.
PIANZER DHIO A UNA COSSA, Rimpiagnere una cosa o Compiacere, Rammenta
re con rammarichio le cose perdute o
mancate.
PIANZER BL MOSTO , Fare il tribolo ;
Pianger il morto, Pianger la morte d'alcuno.
PIANZBR EL MORTO, detto Cg. Pigolare;
Uccellar per grassezza; Ruzzare o Scher
zare in briglia, Si suoi dire d'uno eh'
benestante e nondimeno pigola sempre e
si duole dello slalo suo, che anche dicesi,
' si rammarica di gamba sana Mo
nello, si dice propr. Colui che finge la po
veri a e la miseria o la carica pi del do
vere Fare i7 dinoccolato, vale Finge
re alcun bisogno Tenere icappon den-

455

PIANZISTO. V. PIAYGISTBO.
PUNZTO, add. Pigolone, Che sempre
pigola, che sempre si duole dell'aver su
ancor che abbia assai; Bietolone; Pecoro
ne; Belone; Querulo. Piagnone che semPre friggeOCHIO PIAWZTO, Imbambolato, Dispo
sto a piangere Lippa , dicesi per Agg.
di Colui che ha gli occhi lagrimanti.
PIAR, v. Pigliare, Prendere colle mani.
PUR, dicesi anche per Guadagnare ,
Ricavar dell'utile specialmcule dalla ven
dita di qualche cosa.
TANTI PIA TANTI MAZZA, dello fig. dall' ammazzar de' pidocchi. Quanti ne gua
dagna tanti ne fpende. Diavol porta e
diavol reca, Dicesi di Colui che gilta via
pi che non si conviene, rimctlendosi al
l'arbitrio della fortuna.
PlR BL THATO AVANTI. V. CaiAPR EL
TRATO AVANTI.

PIA GRA>-ZI o PIA CARAGUOLI. Maniera


ani. fam. disprezzativa die si dire a mo
do d'aggiunio d'uno, che vuoi dire Pi
glia granchi, come se non fosse buono di
pigliare o pescare che granchi (i quali si
ammaccano e sono impiegati come esca
da pigliare altri pesci. )
CHI NA3CB DA GATA SOHZI PIA , V. GAT*.

PIAR, parlando di Piante, Appigliarsi


Abbarbicare; Barbicare; Radicare, Far
radice.
PIARDA, s. f. ( Voce barbarica latina ) di
cesi sul Po quel Trailo o Filone d' acqua
corrente che sta presso all.i ripa, dove ap
punto si fissano i mulini.
PIASR, s. m. Lo stesso che PIACBB, V.
P1ASER, v. e anlic. ApiXsEn, Piacere.
PIASEH ASSE, Cavare il cuore o f ani
mo; Andare a sangue; Essere a cuore,
a gusto, a grado, alT animo.
A CHI EL CHE PIASE DURO E A CHI TBNB-i
HO, Ow. A CHI PIASE LA MAZZA B A CHI t.
PANDOLO , Ovv. A CHI PIASE LA CROSTA E A

CHI 'L FORtiAGio. Varii sono degli uomini


i capricci ; a chi piace la torta e a chi i
patticci. Chi sei becca in un modo e chi
in un altro. A chi piace la cherca e a chi
la spada, A chi piace nn gusto e a chi
l'altro.
CHI NO LA r.HE PIASB SB LA SCAMBIA, T.

SCAMBIAR.
SE VE PIASB. Modo di rispondere affer
mativo, e vale Si certo; Certamente; Si
curamente.

456

PLV

PIA

PIA6TOLE, add. Piacevole; Affabile;


Trattabile; Cortese; Dimestico.

PIATO, detto in T. di giuoco, V. PIA


TELO e PUGLIA.

Parlando delle bestie che si rendono


eoli' educazione mansuete , Dimesticato ;
Dimestico.
A ss AB piAssroLE, Piacevolaccio ; Pia. eevolone.
FABSB PIASEYOLE, Appiacevolirsi, Ren
dersi piacevole.
PIASEVOLTO, add. Piacevoletto; Piacevolino, dello come per vezzi.
P1ASTRLE, . Piastrelle o Morelle,
Lastrucce di pielra quasi rotonde colle
quali i Fanciulli giuocauo come alle pailotlole.
DAO DB LB PIASTBBLE. Lecca , Piastrel
la pi piccola che serve di segno a cui ti
rano le altre.

PlATO BEL DON COR, V. in PlATAJTZA.


PlATO DE LA BALANZA , V. BALANZA.

PIAT\E , T. ani. Piet.


P1ATA1NZA, i. f. Pietanza , propr. Quel
servito di vivanda che si da alle mense
de' claustrali ; prendesi comunemente
per Vivanda, Cibo.

LA piATAjfZA DEL BOX cuoR , La vivanda vera f animo e la cera, E dicesi d


chi si scusa d' essere scarso nell' onorare
altrui dandogli poche vivande e di poco
pregio. Disse poi Riccardelto: Un anima
gcntil sempre pon mente al buon cuor di
c/ii da, non al presente.

PUTANZTA, $. f. f'ivandetta i Mani


caretto,
PIATELN
PIATELO / s. m. Piattino ; Pattrffo-t
Piattellino; Tondello, Piccolo tondo che
erve di coppa alle chicchere ed ai bic
chieri.

PIATELO DE I'AJIPOLI>E, V. AXPOLWA.


PIATELO DB LB PUGLIE , Piattina, ilicefi Quello in cui a un tavolino di giuoco.
it mellono i danari o i segni,
PIATELI A LA BAXDA, Ti-amessa, Quel
le piccole vivande che si rnellono in tavo
la Ira un servito e l'altro: probabilmeule
dall' Entremetz dei Francesi,
METER iv PIATELO, V. METEB sv.
PIATE.R , s. m. Slovigliaio; Pentolaio,
Colui che vende stoviglie e pentole.
FIATER, s. f. La femmina dello Stnvigliaio , la quale sul!" esempio di molle al
tre voci consimili, poivebbe dirsi Stovigliaia o Pentolaio.
PIATO, s. m. Piatto, Vaso quasi piano
per portar in tavola le vivande lenire
si dice alla parte concara del piatto e
Cornice al suo contorno.
PlATO DA STBUP1AI O DA

LICARDIHI ,

Ghiottornia, Vivanda squisita; Leccu


me; Bramangiare.
PIATO DA REGALO, Piatto o Vivanda di
sovvallo, Si dice di Vivanda che viene
senza spesa.

PIATO ECEUNTE , Vivanda o Cus.a re


galata.
PIATO LICOSO , V. LICOJO.
PIATO UMIDO, Intriso*
PlATO PREPARA PER M ET ER I! TOLA, V-

vttnda imbandita ; Imbandigione ; Inilandimento; e quindi Imbandire^ Metter


in assetto le vivande.

PIATO o PIE DEL CAKDELIBB, V. CANDP.LIKR.


PIATO MASCARA o HEFATO , Riconciato o
Rifritto, Agg. a Vivanda che da' Cuochi
si altera o ricopre con salsa per renderla
pi appetitosa.
PO.VTB. i PIATI, Y. POSTA.
P1\TOLA, s.f. Piattola, dello per in To
scana Piattone, Specie d'inselto,che per lo
pi si ricovera tra' peli dell'anguinaglia ,
e fa molla pnirigine , egli chiamato da
Linu. Pediculus pubisAella Toscana ti
chiama Pianola quell' Insella che noi di
ciamo SCHIAVO. V.
PIATOLA detto figur. per Agg. a Uom,
Cacastecchi i Spilorcio; Morso dal gran
chio ; Tigna ; Che canta il miserere, Dieesi di chi misero ed avaro e poco usa
del suo.
Detto ancora Cg. per Agg. a Uomo,
Piatlulone ; Ciondolone; Tentennone;
Seccatura Santagio , voce bassa, vale
Uomo tardo nell'operare Lappola, di
ccsi di persona che si freghi altrui d' aitorno volentieri.
SBUPRE TAC COME LE PIATOLE, V.TACA.
PIATOL\R, v. Lellare; Far che che sia
lemme lemma , Amf.tr lento nell'operare e
nel risolvere.
Pigolare ; Borbottare ; Rimbrottare ,
Bufonchiare; BrontcJare,Rammn ricarsi,
Che si dice di coloro che ancorch abbia
no assai , dolgonsi d' aver poco.
PIATOLA NEI COLTRATI , Stiracchiare
il prezzo, vale Dispaiar con sottigliezza.
PIATOfcEZZO, s. m. Tentennamento;
Tentenno , Indugio fastidioso-, V. PIAGEZZO.
Piai, H piattire, Borbottamento;
Querimonia Sofisticheria , Ragione
troppo sottile e con poco fondamento.
PIATOLBZZO., diccsi per Noia; Importu
nit ; Affanno*

PIATOLISAIO. Lo Messo che PIATOLBZo,V.


PIATOLOX \
PIATOLSO / add. Piallolone ; Secca
tura.
Bufanchina dicesi a quello che non i
cnnlcola mai di nulla e torce il grifo a
ogni cosa, che si dice- ancora Borbottone;
Pigolone.
VECUIO FISTOLOSO , V. VECHIO.
PIATIV, s.tn. Piattone; Piattellene, arci"
ili Piallo.
PIATON\DA, . f. Piattonata, Colpo col
la parie piatta o piana della spada.
PIATONAR, v. Piattonare, Percuotere
col piano della spada o d: urcia simile.
P1AVQLA, i. C o PtA , e anticam. PUAVOIA , Poppatola ; Bambola ; Fantoccio ;
Bamboccio, Fanloccino di cenci o simili
vestilo per lo pi da donna; ed Irastullo
delle fanciulli ne. Pappada voce Aretina.
PIATOLA DB FHAXZA , Fantoccio, Quel
la figurina vestila da uuiuo_o da donna

PIA.
che ' pone ogni mese da' Modini e die
vieti dalla Francia, ov'i sempre variabile
il gusto.
PAUKR USA PIATOLA , Sembrare una
ninfa o ninfetta : dice! d* una Curane
ben vestita e d'avvenente figura.
ZoCrt A LB PIATOLE, V. ZoCB.

CHBDU DE zocXn A LE PIATOLE ? Crede


te voi di darmi erla trastulla o di fare
a' bambini? cio Credete di lusingarmi
con isperanza emza venirne a conclusione? OVT. Credete di scherzare o di pren
dermi a gabbo? Non fate o Non dite barn*binaggini.
TBOVJI IA PIA VOLA, lo stesso cheTaorXn LA PIOLA. V. PIOLA.

PIAVOLAR! A,*. {.Bambineria; IJamli/:iiL'L'<iir -, Bamlolinaggine j Ragazzata.


PIAVOLEZZI, s. n>. Scarabocchi, Figure
informi fatte da' ragazzi sui muri.

PIA VOLO, s. m. Fantoccio; Fantaccino ;


Bamboccio; Bambocciola, Piccola figuri
na umana (alla per lo pi di legno o di
cruci , che serve di balocco a' fanciulleltt
FraccuroJo, dicesi al Fantoccio di cen
ci o altro, simile al Burattino, che uun ha
piedi.
PIA VOLON' , *. in. Fantoccione , accr. li
Fantoccio.
PIA.VOLTO , s. m. Fantoccio, Figurina
falla per lo pi di legno. V. PIATOLA.
Detto talvolta per PIAVOLEZ-ZI, V.
PIAZZA , s. f. Piazza, Luogo spazioso cir
condalo (hi edilzii.
Piazza ctelF erbe ( come a Padova e a
Verona ) o Piazza oftora) diccsi a Quel
la ove si vendono l'erbe.
PIAZZA TOMBA , V. TOM>O.
PIAZZA DEL BRILANTB , V. BlULAJTTB.

AXPR iw PIAZZI , dicevasi a'tempi Ve


neti Quando un Giovane patrizio meltevasi per la prima volta la vesta ed entra
va nella piazza del broglio a farsi veder*
e conoscere. V. Buccio , VESTA e BAJIBAFAB PIAZZA, detto tua. Accovacciarti,
dicesi delle Galline che mansuetamente si
accovacciano allargando le ale quando al
tri \r. vuoi prendere.

FARSE PIAZZA, Far piazza o Farsifar


piazza, Fare o Farsi far largo fra la gen
te.
COSSA TU LA PIAZZA? Chefa la piazza?
Maniera mere, e vale In che pregio sono
le mercanzie?
SE LA COSSA VA I.V PIAZZA, POVERO LU

Se la cosa va al palio, guai a luil cio


S la cosa si propala o si rende pubblit :>Far piazza de'Jatti altrui, vale Pubbli
carli. Esser piene le piazze tf ulta cosa.,
vale Sapersi da ognuno.
PIAZZA , Voce dal Francese passata i
uso, e vuoi dire Vacanza d'una carica,
impiego, luogo, posto. 1 Veneziani prima
delle novit politiche dicevano Buso, V.
PIAZZ\DA, s.f. Piazzata; Commediacvia, Cattiva commedia o Una ili quell*
commedie die sogliono fare i ciarlatani
nelle piazze Pippionata, dicesi d^.Co

PIC
sa rhe riesca icocca e scipita e si direbbe
di Spettacoli, Composizioni vie.
Fare una piazzata, dicesi per Dar ma
teria di ridere alla gente col pubblicarsi
cosa che saria stato bene tacerla.
PIAZZ\L, s. f. Piazzetta; Piazzuola, Pic
cola piazza.
PIAZZARLA , s. f. Trecca, Rivendngliola che rende e traffica fruite, erbe e simi
li sulla piazza.
PIAZZARLA , dicesi anche nel signif. di
damme ngola, donna vile e plebea. Y.CALBHA e PETBGOLA.
PIAZZAROlApA , . f. Plebeaggine o Ple
beismo, Cosa vile ed abbietta, propria so
lo della plebe. Plebeismo s'appropria spe
cialmente a Maniera plebea o Idiotismo.
PIAZZARLO (coll'o serralo) s. m. Zanaiuolo, Chi prezzolato porta altrui colla
zana robe per lo pi da mangiare.
In altro sign. Treccone, dicesi a Riven
ditore di cose commestibili.
PIAZZARLO, si dice ancora nel giga, di
Gagtoflo; Monello; Cialtrone.
PIAZZATA, s. f. Piazzetta o Piazzuola,
Piccola piazza. Cosi nominata quella par
te della gran piazza di S. Marco eh' Ira
il palazzo reale e il fu ducale,'sino alle co
lonne.
PlAZZETA DV.Y FONTE, V. PoNTB.

PICA , t. f. Picca , Sorto d'arme in asta


lunga diciotto piedi italiani, che dopo
l' invenzione de' fucili colla baionetta non
i pi in uso.
Picca , dicesi per Gara od impegno
ESTUAR LA PICA IN UN AFB, Entrar hi
picca, cio la gara, l'impegno.
AVERLA PBR, LA PICA , Averla per impe
gno , Essere grandemente impegnato iti
un affare e volerne riuscire LA co PEU
LA PICA , La ho per impugno.
PICA , V. PICO.

PICADA, g. f. Impiccagione, Impiccalura.


PICAGIA, *. f. T. de' Macellai, Franagli?,
Intcriori spiccati dall'animale, Carata,
s'intende II fegato il cuore ed il polmone.
PICAGIA DE U, Pentolo, Dicesi a pi
grappoli d' uva uniti insieme e pendenti
da qualche luogo TACR U.TA FICAGIA
DB U , Appiceare de' penzoli d' uva.
PICAGIA DB BIEDAGIA, Gamia, Attacca
tura di medaglie.
PICAGIVO, add. Voce triviale, lo stesso
he dir PICO, V.
PICANDOLO , s. m. Appiccagnolo ; Appic
catolo, Cosa cui pu appiccarsi o tener so* spesa cosa appiccata.
PICANDOLO, Dondolo o Ciondolo, Cosa
che ciondola pendendo Pendaglio o
Pendolo t Bindolo, Cosa che pende, che
sta a spcnzolone.
PICA\DOLO DEI ABITI , Frappa , Trincio
e Pezzo di veste staccato e stracciato.
PIPANDOLI DEI RBLOCI, Berlocco, e per
Io pi Berlocchi, Francesismo: Que'balocchi o bagattelluzze che si portano da
alcuni sospese alle catene degli orologi da

PIC
PICAO o Pici, add. Impiccalo o Appicca
to, .Morto per impiccagione.
SIESTU PICO o picAc.vto ! Che tu sia ap
piccato, Imprecazione che Tale come l'al
tra, Che tu sia maledetto- Aver un cef
fo o piglio a" impiccato.
ROBA PICADA, Penzigliantt o Penzolo
e Pendoloni, Che sta pendente CAJCTB
PICADA AI. RAMPEGON , Ap/iefO O AppicCO-

toad uncino o simili, vale Attaccato, Pen


dente.
PICA D'ONO, Picco d'onore, cio Toc
co, Punto, Stimolato. Cos Picco della pa
rola o <HelCimpegn.
P1CR , v. Impiccare o Appiccare, e dice
si per la gola , di modo che uno muoia.
PICR u.\o, dello Cg. Mettere la cavez
za alla gola a uno, Diccsi dell'Obbligar
con forza o Violentar un a fare qualche
coti-Fare il collo ad alcuno, vale Indur
re o Forzare il compratore a pagare una
cosa pi del dovere.
PICR, parlandosi di vino, Frizzare o
Mordere del vino, Dicesi di quel piccan
te che ha certa qualit di vino.
PICK LA BOBA , Appiccare ; Appendere,
Sospendere , Attaccar che he sia che stia
prudente.
PICARSE IN QUALCHE AFR, Pugnersi in
qualche affare , Infervorarsi e riscaldarvisi dentro.
P1CEGDA, s. f. Pizzico/ala e Pizzico,
Dicesi allo Slrigoere in un trailo la carne
altrui con due dita , che pi comunemen
te si dice Pizzicotto e Pulcesecca.
PICBGADA, parla ndn-, i d'un istrumenlo,
Pizzicata, Toccala di Mriiriieiito da smi
no diminuito.
PICEGDA, parlando di labacco, Fellicazione; Vellicamenlo , Quella specie di
prudore che fa il labacco gagliardo quan
do si nasa.
DARSB U.VA PICEGDA, Farsi o Pigliare
un granchio a secco , Si dice dello Slringersi un dito Ira due cose, per la quale
stringitura il sangue ne viene in pelle.

PIEGAMENTO DE STMEGO, V. MAG.V AMENTO.

PICEGA MORTI, s. m. Beccamorti; Bec


chino; Sotterratore, Chi sotterra i mor
ti. V. NoNZOLO.
PICEGR, v. Pizzicare; Monticare, Quell'effello che fanno le malcric di virt cor
rosiva e diseccatira in sull'ulcere.
PICBGR COL BECO, Bezzicare o Pizzica
re , Ferir col becco degli uccelli.
PlCEGR DEL TABACO, DEL CRE.V, SE.VA-

PB eie. Vellicare; Titillare; Morsicare ;


Mordere, Diccsi del naso o della lingua
o del palato che si risenlono pel sapore aslero di queslc sostanze.
PICEGR LE CARNE, Pizzicare, Slrignere un tratto altrui la carne con due dita.
PICEGRLEMASSLB, Strigncre le guan
ce Attortigliare, vale Torcere alcun
poco. Bench fosse coti vecchio la carne
tua avea s soda che non si potea attor
tigliare: cio Pizzicare.
PICEGR QUALCOSSA, Spicciolare, Spilluzzcare-} Mazzolare o Sbozzolare, II tor-

PIC
re qualche piccola parie di i-he che sia
Dar ceffoni, vale Rubare.
PICBGR UN ISTROMBNTO , Pizzicare un*
s tramenio , vale Impiegar le dita invece
dell* archetto per far sonar le corde d' uno
slromenlo Diminuire uno stromentc,
Passeggiare sopra le corde di quello con
dito, unghia o penna, Arpeggiare.
EL MB PICEGA, Maniera fam. E' mi fu
venire il brulicho di dentro , cio Mi sol
leva l'animo, mi fa accendere,.
L' UY FRBDO CHE PICEGA, un fred
do aspro e pungente, V. BASAD.VA.
LA PICEGA UN POCO DB CERTO GUSTO, PZ'

zicare di che che sia, Averne qualche pcco, Sentire Pizzicar dell'insolente^
Saper di mucido, di aspro, di dulceelr.
PICBGR, si dice anche per SPIZZ.R, Pru
dere; Pizzicare; e quindi Prudore e Prudura , del Mordicare che fa la rogna o co
sa
, simile che induca a ogranare.
PICEGO, s. m. Pizzico; Pizzicotto ^Spiz
zico, dello anche Pugillo , Quella quantit di cose ch< si piglia colla punla delle
dila, come si fa del sale e del pepe. Un risli-etlino delle dita; Un pugillo di fiori,
di bettonica eie.
PlCBGO DB LANA, Bioccolo.

PICEGO DB CAVLI, Ciocca de" capelli,


di peli ; Fiocco ; Bioccolo.
A PICBGO O A PICEGO MAGNIFICO, dir I tu

a modo avv. A spilluzzico o A spizzico,


A poco a poco, A poco per volta, a sten
to. Riscuotere o Pagare a spilluzzico. V.
POCHET.V.
A VB SUL PICEGO DB LA LK.Vr.LA, Aver

sulla punta della lingua , Star l l per


pronunziare.
EsSBB SUL PICEGO O SUL BRUSO DE FAB

U.YA COSSA , Essere sul curro difar qual


che cosa, Essere in procinto o in perico
lo.
PICEGN, s. m. Pizzicotto; Pizzico; Pul
cesecca; Pizzicotata,liO strignereun trat
to altrui la carne con due dita. V. PICEQDA.

PICEGOT\DA, Lo stesso che PICEGDA


PlCBGX, V.

PICEGTO, Lo sletso che PICBGOX, V.


PICENN o PICE.VI.VTO , add. Piccinino ;
Piccino; Piccolello ; Picciulino; Piccin
piccino.
PICHE, s. m. T. de' Mereiai, Coltroncino
(f Inghilterra o Basino trapunto, Specio
di bambagino simile al frustagno , ma pi
tino e pi forte, di' tessuto a foggia di
trapunto. V. SPINADN e BASK.
PICHENN, Io stesso che PICBHL, V.
PIC H ET, V. PICOT.
PICHETO, s. m. Picchetto, Giucco nolii-.
simo di carte che si fa in due.
DAR FICHETO, Dar picco, V. RBPICO.
FICHETO DB SOLDAI , Picchetto, Distac
camento di soldati pronto a rinforzare un
posto o ad eseguire una fazione.
ANDAR A FICHETO, Andare in piccardia, Essere impiccato. V. PICB.
FICHI ARLO, V. PICBXX-.
PICFII\TA, s. f. quasi Pigliata, -Piglia;
Presa, 11 pigliare.

PIO
UNA BONA PICHIATA DI LEGNI , C u mon
te ; Un buon mucchio di legne.
FAR AL ZOGO UNA BONA PICHIATA , Fare
una buona vincita, un buon guadagno,
una buona presa.
FAR A lui CAzrA o A LA PESCA UNA BONA.
PICHIATA, Far buona o matiti preda.
EL MB N" HA DA UNA BONA PICHIATA , M?

ne ilii-tr in molla quantit.


PIC81RLA , s. f. Bazzecola ; Bazzicatu
ra , Cosa da poco o da niente ^Acca ; Ze
ro ; Chiappola , Chiappoleria , Cosa da
niente.
L' UNA PICHIORLA, unozero, un'ac <'.. Una cosa da nulla..
PJClNNjV.PlCBNK.

PJCIL, s.m. T. di Galera; ed la Came


ra del Comandante della galera, posta a
poppa,
FICO, s. m. Piccone e Beccastrino, Stru
mento di ferro eoo punte quadre, col qua
le si rompono i sassi e fatisi .diri lavori di
pietra.
LAORR DB PICO, Picconare.
PICO. Voce in.'iri u. che ha luogo ne* se
guenti dettati.
A PICO, modo avr. A picco, vale Per
pendicolarmente.
ANDAR A PICO, Andare a picco, valeSommergersi.
MANDAR A pino, T. mar. Mandar a pic
co } Colare a fondo; Affondare, Far pe
rire un vascello forandolo ne' lavori vivi
per sommergerlo.
Virare a picco, si dice i! Tirar den
tro la gomena col mezzo dell'argano fino,
a tanto che In prua della nave resti sopra
l'ancora; e quindi Ancora a picco, quan
do re sii appesa sotto la prua.
PIGOLAR, v. Penzigliare i Penzolare f
Ciondolare, Star pendente.
P1COLTO o PICOLN, adii Picciolrtloo.
Picciolello Personcina.
PICOLIT, s. m. Cos chiamasi una Speciedi uva dolcissima che- coltivasi special
mente nella noslra provncia del frinii ,
e di cui si fa un viuo ricercalo che porta
lo stesso nome.
PIGOLO , s. m. Piccalo , La duodecima
parte dell'antico soldo Veneto. II Pic
colo di banco- valeva prr soldi 8,Anche
l' ottava parte d' una boccia
PIGOLO, add Picciolo ; Piccolo } Picci
no.
I PICOLI IMPARA DAf GRANDI, lgoven-

co impara dal bue, cio I muli esempi


de^H adulti sono fatali per li minori.
PIGOLO, si dice talora chiamando un
Ragazzo di cui non si sappia i) nome, o
anche salutandolo, come nello slesso si
gnificalo usala la parola ZENSO VE SALCDO PICOLO; PIGOLO VEUN DRBNTO. Vi sa
luto piccino; Venite piccino.
Piroto E GROSSO, Tozzolo Memlrulo.
EL pii; PIGOLO, Menomo; Menomuccio.
EL PIGOLO DB DOTEGA , // Fattorino , il
garzoncello di boltega.
EL PIGOLO DB MACAZN, V. in MAGAZN.

DA PIGOLO, Da piccolino, In eia puerile.


UEVBNTH PIGOLO PIGOLO , detto fg. D-

PIE

PIE

vrntar pccin piccino; Cagliare, Confon


derli, Perdersi d'animo.

cesi quando le piante dilatano le radici.


Detto mclaf. Abbarbicare , cio Con
tinuare , Prevalere , Prender possesso.
DA PB , Dappi , Dappiede.
DAR IN TI PIE , Dar fra' i piedi ad al
cuno, Avvenirsi in alcuna XB DO OB.K

L' PICOtO VA L' TANTO Pii; FIN. /.

picciolo, ma v' tutto.


Lo GAVB PIGOLO , Locuz. furbesca e Gg.
vale Non ci arrivate ,. Non capite il mio
discorso, Avete poca trita per intrudermi.
PIGOLO DE e. 1.0,1, Parvyco, Contrario,
di Magnifico.
lini il IN CIGOLO, V. lisci.

PICOLN, add. Pendolon; Penzolone;


Pentoloni; Pesatone ; Ciondolone ; Don
doloni^
ST in A picoLy, Penzigliare o Penzo
lare, Star pendente o sospeso in aria.
STAR cu LE MAX A PICOLN, V. MAY.
STAR coi PIE A PIGOL*, V. PIK.
PICOLTO, add. PiccoW/o, Alquanto pic
colo-.
PICON , T. de' Muratori. Lo stesso cfie Ptco, V.
PICOT o PICHBTA, add. Picchiettato o
Picchialo, Di pi colori a guisa d licerli oPicchio: dicesi d'abiti o simili.
PIE, s. m. e nerplur. Pi. Piede e Pie, di, ru<i.'- > nel nomer del pi Piedi ed anehe Pie.
DB DO PE, Bipede DE TH P!B-, Tripede DE QUATHO PB , Quadrupede.
Pia CHE SPKZZA, Putire e' piedi, che
fu .inchr detto Sonar co' calzetti.
PB DB LA CUNA, Arcioni, Diconsi i pie
di e Irli, i culla quando -'sono fatti a guisa
t'nrco, comr sono gli arcioni drlla sella.
PB DEI aizzi MARINI,. Ambulacri, V.
Rizzo PJB DE FOLTI , Tentacoli , V..
FOLPO-.
l'ir DB L'ALBERO, Piede o Pedale, L
parte pi- bassa del tronco dell' albero.
PB DE LA LUCERNA , V. LorEIlXA.

PE DEL PORCO, Peduccio.


P E DBL COMPASSO, Alta.

PIE DEL conto, V. CORLO.


PB DB POLO, T. mar. Pie di pollo o
Ganza , Cc rii nodi che si fanno da un ca
po ad alcuni funi.
PI E DB S. CniSTOFOLO, Piedacci; Piedoni , V. PBAZZO.
PE D'UN PONTE, V. PONTE.
PIE TRAGHI, Spedato t Che ha i piedi
affaticali e stanchi.
A P'IB sui, Sgambucciato.
A PE ZOIVTI, A pie giunti, vale Coi
['! ili congiunti A file pari, posto avverb. Tate Senza muovere un piede prima
dell' altro.
A PB ZOTO, A pie zoppo o A calzopno,
dicesi del camminare con uu sol piede le
nendo 1' altro sospeso.
ANDXR A PE, Andare a piede, api^
dppiedee appi.
ANDAR DB so PB , V. PE.
ANDAR coi PB DE PIOMBO , Andar rite
nuto in alcuna casa o Andar col calzare
del piombo ; Andar cogli zoccoli tulf asciutto.
ASBNO IN PE , V. A s F v i.
AVER i PE iw TE LA FOSSA, Piatire co*
cimiteri, Esser vicino a morire.
CHIAPR PE , Pigliar piedi;; Pigliar
forza; Invigorire CIIIAPH rie , rarlaudo di piante, far piede ; Ceppare , Di-

CHB CAMINO COME BN MATO B NO MB PA ITf

TI,P.'E *?B DN ** L' AWRO , Sono due ore


eh' io g-iro come un arcolaio e non mi d.
fra i piedi n r uno n'e r altro.
DB so PB, Naturale, Senz'arte. V.Pp.
ESSER o STAB, r PJB , Stare in piedi j
Star ritto No PODBR STAR IN PIE, Non
poter reggerti in piedi o tenersi sulle
gambe LE BOTEGHB XM nrts, Le bot
teghe tono ancora aperte:
1-,-s! H OMO IN PE, V. OMO.

FAR i PB A LE MOSCHE, Far gli occhi


alle pulci , vale Far cosa difficili e quasi
impossibili. Aver mani benedette.
FAR o LAORR DE PB o DE PBNN, Giuocar di piede o di pedina ; Far cenno cof
piede, Dicesi dell'Urtare che fa taluno
mentre seduto ne' piedi d' un altro o di
lira per qualche fine.
_ FAR TBGNR i PB A CASA , Far tenere i
pie nella bigoncia, Dicrsi dell'assicurar
si da qualche cenno segreto co' pii1 , essen
do in misrhianza a tavola maschi e fem
mine. Farottii pie tener nella bigoncia.
FREGAR EL PE SUL SOGIBR, Maniera ant,
nielaf. che vale Nettar di cata il piede t
cio Uscirne o Prender l'ultimo congnio.
Go I PB CITO NO- MB LI SENTO, Sdii

spedato, mie Ho i piedi affaticali e stanchi,,


ovvrro agghiacciali.
M I--N \ u i PE , V. MEN\B-.METER PB A TBRA , Appiedare, T. milit. per nuli. ,11- l'ordine che si da alla Ca
valleria di scendere a cavallo: Appiedarsi
dicesi Quando i cavalieri lasciano la sella
per combattere a piedi.
METER UN PB e i PB IN FAL , Fare o
Mettere un piede o un passo in fatto, va
le Metterlo ((ove non posi o dove non vi si
p<tSga Detto Gg. vale Fallare nelle pro
prie direzioni.
MBTERSB coi Fn K co LE MAN , V . M ETBR.
METERSB IN PE, Alzarti o Bizzarti inpiedi. Dello poi metaf. Uscire di mendictme;Eimpanucciarti, Rimettersi in ar
nese.
MBTBRSE IN TI PB DB QUALcb.v, Vestire
i panni d'alcuno:,. Entrare ne piedi d'al
cuno.
MOTO o Sussuno DEI P!F, Scalpiccio;
Stropicciamento di piedi in andando
SENTILEL sussulto DEI v\t,Sentir lo scal
piccio j Sentir a scalpitare.
No PODBR PI MBTEfi WB PE XB PASSO IV

QUALCHE LOCO , Aver abbruciato C allog


giamento ; Aver bacialo il chiavistello ,
Dicesi di Chi ha fallo in qualche luof,
cosa per la quale non possa pi tornarvi.
No SAVER DO\E METEH i PB, detto figur.
Non saper come regolarsi o dirigersi o
qual via prendere.
No SA VER DA CHB PB UNO ZOTA , V. ZoTAR.
No VOLB NE PER I PB N PER EL CU
LO , V. VOLER.

DEI PB IN TEL CULO , Dar de'fie-

PIE
pi e Dar di pie nel culo o nel di dietro.
OGNI PIE IN TBL CULO PAH A AVAlVTI,del-

to lig. Ogni prunfa siepe; Poco rampollo


Ja fiume, Prov. per cui s'avverlisce che
Si dee tener conto d'ogni minimo die.
P'B nr TB LA PANZA , Pecciata , Percos
sa data nella neccia, cio nella pancia ,
Se tu mi secchi, io ti dar una predata.
SAvia IN QUANTI PB D'A^UA SE SIA,
Saper in quanti'piedi d'acqua si peschi,
letto fg. cio In che termini si si trovi.
SCALA IN PB, Scala ripida o erta, po
co inclinata. V. SCALA.
SDATER i P'IB iiv TBHA, Battere i piedi,
Dare in grandissima escandescenza.
SEMA SCAIPB iw PB, Tritone ; Bruco,
detti fg. vagliono Uomo vile ed abbirlto
per la sua miseria.
SOLDADI A PIE, Gente a piedi; Soldato
pedestre o pedone.
STAH coi PIE DESTESI o PDZAI , Tener i
piedi a pollaio , vale Tenerli in sedendo
sopra regolo esimili per maggior comodo.
STAH coi PE A picoLy, Tener i piedi
o Star co' pie penzoloni o ciondoloni ,
cio Pendenti, senz'appoggio. Star come
un battaglio per aria ciondolone.STA
IN P!B, Rimanere o Stare in piedi o Sus
sistere, nel sign. di Vivere e Mantenersi
secondo il suo stalo , Rimanere in essere
XE CX MIRACOLO SE STAGO IN PB, Egli

e un miracolo j' io resisto o mi revgo o


t'io mi rimango in piedi QUEL CASJV
xx ANCORA ix PB, Quel casino ancora
I/I piedi, cio Nel suo essere intiero, com'era aranti, nello stalo pi-iiiiiero.
Su DO PE, Su due /aedi, e vale All'im
provviso , Subito. '
TAGIARSB i PIE , V. TACIB.
THAR i PB, Spingare o Sprintare ,
Guizzare co'piedi Gambettare Sgam
bettare, Dimenar le gambe.
ZOC.XH A PIE ZOTO, V. ZOGR.
PIE DE CELEGA, T. degli Erbolai, V.
GALINAZZA , erba.
PIE D'OCA, s. m. T. de'.Pesc. Sorla d'Auinialc marino fatto a guisa di stella, det
to dall'Abbate Olivi Asterias palmides, la
quale ha per carattere l'essere mollo com
pressa, coi raggi quasi triangolari o sia
allargati a guisa di piede d'oca, onde tras
se il nome vernacolo.
PIE DE VEDLO, T. degli Erbolai, Gjchero o Gz'earo; Lingua di serpe; rla
saetta, Nomi italiani che si danno ad una
Pianta perenne, che trovasi fiorita in pri
mavera da per tutto. La sua radice tu
berosa , carnosa, piena di sugo lattigino^o, e ien anche adoni-ala per farne ami
do , che nelle Spezierie si dice Fecola
<f Aro. La fletta radice ha un sapore bruciantissitno, ma che si perde con la cottu
ra o con la macerazione e si rende man
giabile. Essa serve ancora per lavare in
vece di sapone. In sistema vien chiamata
Arum maculatum, e da altri Arum Ita
lie um.
PIEGA, s. f. Piega, Raddoppiamento di
panni , drappi , caria e simili in loro sles
si. Accostolalura dicesi La piega falsa
che^fanno i panni talvolta nelle gualchiere.

PIE
FAE LB PIEGHE , Pieghfggiare.
PIEGHE DEI ABITI, parlando di Pittura o
Scultura , Pannatura o Panneggiamen
to , Quel lavoro con cui l'Artefice rappre
senta le sembianze del panno.
ESSER DB Boy A O DB CATIVA PIEGA , det
to Cg. Esser di tuona o mala cucina^
Esser di buona o mala vita o contegno,
Di buono o trislo caraltcre.
PIEGADI ( colla seconda e larga ). m.
Piegatela, T. de' Fabbri. Ferretti che ab
bracciano, e tengono in guida la stanghet
ta della serratura.
PIEGADNA , s. f. Pieghetta , Piccola
piega.
P1EGADURA, s. C Piegatura; Piegamen
to; Piega.
PIEGADURA MAL/ATA, Fognatura, Pie
gatura Citta strapazzatamente.
PIEGAR , v. Piegare; Ripiegare; Affalda
re, Raddoppiare in s stessi panni, drap
pi, carta eie.
PIEGAR MALAMENTE, Gualcire; Sgual
cire, Malmenare PIEGAKSB , Piegarsi,
Cedere , condiscendere.
PIEGAR i.v noma , Avvoggovolare, Pie
gare come un ruololo; Avvolgere una co
sa in s stessa. Diccsi anche Avvoggovolarti.
PIEGAR i>- BRIO , Piegare ; Pigliar la
piega, Dar piega; Essere in piega, Da
re addietro. Piegare , detto in T. Mi).
Volgere una schiera di truppe in manie
ra da restringere la fi-onte e porre dietro
di essa le altre parti. Ripiegare , dicesi
Quando ana truppa spiegala in battaglia
si riforma in colonna per ritirarti.
PIEGA RSE , detto lg. Piegarsi, diccsi
per Dichinarsi, Avvilirsi, Umiliarsi.
PIEGALA , s. f. T. de'Toroitori, Ceppa
la, Toppo ninnile di legno armalo d'una
putita di ferro, che s^ appressa o discosta
secondo la lunghezza del legno che s'ha a
tornire.
PIEGHEVOLE, add. Pieghevole.
ESSER DE CCOR PIEGHEVOLE , Essere di
buon cuore, di cuorjacile, flessibile.
PIEGO, s. m. Piego; Plico, Quantit di
ledere legate insieme Pieghetto } Pic
colo piego.
PIEGORA, s. f. Pecora, Animale noto,
che chiamasi da' Sistematici Ovis Ares.
PIEGORA, in sentimento fg. vale T'ite;
Codardo; Pauroso, avi. Mansueto; Cheto.
PIEGOAB mn-w. r . Pecore munte, e va
le Senza spirito, vili, timorose: diresi
fg. di Persona per disprezzo od ingiuria.
Cni PIEGORA SE FA, EL LOVO LA MAC.\A,

Prov. Chi si sottomette o piega il collo,


resta pendente; Chi pecora si fa il lupo
se la mangia ; Chi canto sifa , tutti i ca
tti gli pisciano addosso, Chi si avvilisce
per s stesso, vilipeso da tutti gli altri.
CHIR DB LE PIEGOHE, V. CfllR.
FAR STAR FORA LE PIEGORE DE 1VOTB ,

Stabbiare le pecore, Fare stare la notte


le greggi ne' campi per ingrassarli.
GRASSA DB LE PIEGORB, Pecorina, II le
tame che si eslrae dall'ovile.
PIEGORE , dello in T. Mar.* Pecorelle ,
chiamano i Marinari il Biancheggiar ire-

PIE

43 9

quente delle onde o cavalloni di mare in


burrasca.
PIEGORR, s. m. Pecoraio , II Custode
Ielle pecore,

PIEGORTA o PIECORNA, s. f. Pecorella


o Pecorino, Piccola pecora,
P1EGORN, add. Pecorino , Di pecora.
V. PEGORlN.

'

P1GORN, add. Pecorone, Agg. d'Uo10 sciocco , scipilo e codardo.


FAR EL PIEGOBN, Fare il codardo
PIELEGANTE, s. m. Chiamasi quel Pe
scatore che ha esercizio del suo mestiere
nella barca della PicJego.
PILEGO, s. m. Nome d'una Barca di
mare a Ire alberi , della forma del Trabaccolo, della porlala minore di cenlo tonellate. La voce nostra vernacola deriva
forse dal latino Pelagiis , mare, essendo
appunto il Pielego quella barca grossa pescareccia che s' espone con pi sicurezza
ai pericoli del mare uella pesca. Se cos .
il suo nome italiano sarebbe Pelago.
PIEN, s. m. Pieno, Complesso o Ammas
samento ili cose.
PIE v DEI POLASTJU, Ripieno, dices da*
Cuochi a una mescolanza di diverse car
ni o solamente d' erbe , uova ed altri in
gredienti minutamente tritali e condili ,
che si caccia in corpo de' volatili o d' al
tro carname. Nel signif. di Miscuglio d
cose potrebbe dirsi anche Intriso.
PlEN,add. Pieno, contrario di Vto.
PlEJT A MA9GA9TLO O A MARTELTO,Pte-

no, stivalo, afusonc, in chiocca, a bus


so; Pieno pinzo Gremito dicesi d'un
Albero pieno di fruite, d'un luogo pieno
di mosche e simili PIBN CHE Hot 901.
nu, Arcipienissimo, Pieno a gola.
PIE DE DEBITI, V. DEBITO e CUCA.
PIEWDK MALA VOCIA, Pieno di lasciami
stare; Pieno di noia, di tedio.
PiEjr DE MERDA, Imbrattato di merda.
V. ISMERD'I.
PIEN- DB TARME, Calcato di tignuole.
PIE.V DEITJMO, Fumoso; Gonfiatole;
Gonfiaiutgoli, Vano, leggicro: dicesi di
Uomo.
PJEN DE SE STESSO, Levator di s stes
so; Vanaglorioso; Superbiente; Infialo.
PIEN DE SOLDI , Gremito di soldi; Danaioso; Danaroso.
PIEW BASO , Abboccalo ; Rabboccalo ,
Pieno fino alla bocca: diccii d'un sacco e
cimile.
PIEW sur AI OCHI, dello mcta Abban
donato a' suoi piaceri, alle sue passioni;
Immerso; Abbandonato al peccato , Di
ciamo di chi vive immerso ne'vizii e nel
le passioni.
AVER LE MAX PIEVE DE CARTE, Locuz.
nel giucco. Aver pieno il fuso, dicest
prorerb. di Chi ha buono in mano nel
giucco.
FAR \-, n'u( PIE.VA LA CAVALA, Mandar
la cavalla alla monta, Farla impregnare.
CAG.VA o VACA PIENA, Cagna impre
gnata o pregna o pregnante ; P'acca o
Giumentafermata o pregna.
RESTAR PIENA , Guadagnare, Cg. V;i!e
Generare, che si dice ordinai iatnrrite del

44o

PIE

PIE

il-liir estere pi antica , v* ha sulla piazza


di Rialto.

PISBBTA UBI RONDNI , Celidonia, Sor


ta di Fieli-uzza che trovasi nel ventre de*
rondini.
PIERETNA , dimin. di PIERBTA, V.
PIERO, che nel dimin. diciamo PIERIN e
PIBHBTO, Pietro e Piero, Nome propria
di L'i ni 1 1 1.
PBB PIBBO , V. PBB. V. SANMMO B

PIE

le bestie che restan pregne No BESTD


PIENA, Rimaner sode, si dice di quelle
Bestie che vanno alla monta e non restan
piene.
1 PALCHI XE PIENI A 1IARTBLETO , L

logge sono stivate o gremite di gente.


SSER l'I" O A >! H PIENA LA 8CUFIA O EL

CULO. Ho colmo o trabocco il tacco; Ilo


colmo lo staio , Averne (alte tante che pi
non si possa soffrire.
ESSER PIE! DE TUTO O PIEN COWB EL VO-

vo, Esser ben forn/o, provveduto, cor


redato, Uicesi de' comodi della ila.
IN PIBN; modoaw. e vale Generalmen
te parlando ; In generale; Nel suo intie
ro ; Sel suo totale.
PIENA, s.m. Piena, Soprabbomtanza d'ac-,
qua ne' fiumi Pienerella,P'cco\a piena.

PIEIVA DE ZBNTB, Piena; Calca; Folla.


DAR LA PIENA AI FIASCHI C situili ; Rdk-

loccare ifiaschi e simili, vale Riempirli


fino alla bocca , Rimettere.

PIENEZZA, s. f. Pienezza -.Pieno.


PIENEZZA DB STOMEGO, Keplezione; Sa
ziet; G ruvidezza, Soverchia abbondan
za di, cibo.
PIENOTO , add. Pienotto , Pieno anzi
che no.
PIER , s. f. Pietra, Concrezione di mate
ria terrestre.

PIER DA AZZALIN o DA BATBB FOGO o DA


SCBIOPO , Pietrafocaia.
PIER COTA , V. MATN.
PIER DA CALCIATA o DA CALCINAR, Pie
tra calcarea o calcarla , Pietra atta ad
essere convertita coli' azion del fnoco in
calcina.
PIER DA CALEGHRI o DA SBATBR , Mar
motta, Ceppo incavato o Pezzo di pietra
viva su cui i Calzolai batton le suole per
dar loro la forma che vogliono.
PIER DA FABIHCHB , Pietre ruspe, Cos
si chiamano comunemente le Pietre di
grana grossa o renosa , con poca terra
frammischiata.
PIER DA FiiAn FEM , Cote ; Pietra a
olio, Pietra da affilar ferri. Frassinel
la , dicesi una Pietra che serve ad affilare
i ferri con cai si lavorano i metalli.
PIER DA LASTRE, V. LAVAGNA.
PIER DA MOLAR, V. MOLA.
PIER DA SEPOLTURA, Lapida o Lapide.
PIER DB LA SCAFA , V. SCAFA.
PIER DBL BANDO, chiamasi quella Spe
cie di piedeslallo o cilindro di porfido,
come pezzo di colonna grossa troncala ,
del diametro di due piedi, che esiste an
cora presso ali' angolo della Chiesa di S.
Marco verso la Piazzetta , su cui a' tem
pi della Repubblica saliva un banditore
dello COMANDADOR per la scalcila ivi an
nessa a pubblicare a suon di tromba gli
(ditti del Governo. Questa quella stes
sa Pietra del bando ch'era nella piazza di
Acri in Soria , e che venne trasportata
con molli altri monumenti e trofei a Ve
nezia nella famosa spedizione del 1266.,
dopo una gran vittoria navale riportata
da' Veneziani uniti ai Pisani contro i Ge
novesi , a tempi del Doge Renier Zen
Un' altra simile Pietra del bando, ch

PIER DSL TOCO ( eoli* o stretto ) o DB


VARAGN , Paragone o Pietra del parago
ne o di paragone , pietra cornea dura e
nei-aslra, su cui si stropiccia il metallo per
saperne la qualit. V. PARAGON.
PERA DA BRUNIR, T. de' Battilori , Pie
tra da dorare , Specie di Pietra di para
gone incassata in un manico di ferro, con
cui si brunisce la verga dorata.

PIBBA FORTE o VIVA , Pietra viva ofur


ie e Macigno. V. MASBGNA.
PIER DA TBGN!B su LE CARTE, GravaJogli , Formella di pietra o marmo con
impugnatura, da porre sopra i fogli acci
non isvolazzino e si smarriscano.
PIER POMEGA, Pomice, che anche di
cesi Pietra a polire, Serve a rarii usi nel
le arti.
FIERA INFRNJL, Pietra infernale, det
ta altrimenti da Chimici Nitrato d' ar
gento fuso , Pietra artificiale di colore
scuro , di cui si fa uso nella medicina.

PIER PBEZIOSA, Gemma, Nome di tut


te le Pietre preziose in universale, Gem
ma orientale.
PIERE PREZIOSE, che altri dicono PiSTRB PREZIOSE, Maniera di gergo de' Bar
caiuoli , che significa Gli occhi.
PIER TURCHINA, t'etriuolo turchino o
di Cipro, detto da' Chimici Deutosolfato
di rame, Specie di Sale che ha la forma
di prismi irregolari, i quali sono traspa
renti ed hanno un bel colore turchino.

BATBA LE PIEBB , V. BATEB.


COLPO DB PIER , V. PlBRDA.
LOGO PIBN DB PIERE, Luogo pietroso O

lapidoso; Citt pietrosa ; Acque pietrate


Pietraia, dicesi la Massa di pietre.
MAL DB PIEBA , V. MAL.
ESSER UN MURO DB MEZA PIER , Essere
di mala sanit ; Essere malaticcio. V.
SCANCANICO.
HIDOTO su LB PIERS, Jli/iiasiu sul mat
tonato o sul lastricato: dicesi di Chi si
riduce in estrema povert e rimane senza
niente.

COMPARE PIERO.

Zo&Va A S. PIBBO t.\ CAREGHBTA , V.


ZOGR.
PIERON, *. m. Pietrone o Petrone, Masso.
PIET , s. f. Rimboccatura; Roverscina ,
Dicesi propr. di quella parte del lenzuolo
che si rimbocca sopra le coperte.
FAR LA PIET DEL LBTO , Far la rimloccatura o Rimboccare le lenzuola del
letto ; Far la bocchetta alle lenzuola.
PIET DEI DBAPI , Piega ; Piegolina ;
Raddoppiamento de' panni, carta e simi
li in loro stessi. V. RAPA.
FATO A PIBTE , Piegheggiato , Fu an
che detto Accercinato , parlando d' un
cappuccio che avva molte piegho.

PIET DB LE BAKETB, Bocchello., Quel


la specie di rimboccatura che hanno le
berrette dove cominciano.
ANDAR SOTO LA META , Andar in letto ;
Coricarsi.
PIET , dicesi dalle donne volgari per
FACIOL e NINZOLETO, V.
l'i ETE DE LA CBOLA , V. CsOLA.

PIET, s. f. Pitta.
OSPEL DB LA mi\,0spitale degli espotti, Luogo pio dove si ricevono gli espo
sti e bastardi, detto qui giustamente Ospi
tale della piet.

PIETES1NA, s. r. Pieghetta o Pifgolina ,


(Umili, di Piega.
CoRDBLA OHLADA A PIETESINE, Cordella

orlata a pieghettine; Orlo a pieghettine.


PIETNA, s. f. Piega, Quel piccolo rad
doppiamento che si fa agli orli de'pannilini. Dicesi anche Orla, ma pi s'appropria
alle vesti. Piega del velo Salviette in
piega strette; Gli orli delle gonnelle ; Or
la della tonaca.

LA GIOZZA CONTINUA CAVA LA l'IERA ,


GOTA TUTA FATA A PIBTINE, Cotta tutta

V. GIOZZA.

PIERADA , s. f. o SASSADA; Pietrata gas


sata, Ciottolala, Colpo di pietra, di sas
so, di ciottolo.
l'ilAll UNA PIERADA O SASSDA, Gltlarc O

Gallare una pietra, un ciottolo eie. Sca


gliarlo, Ciottolare, Tirare alimi de'cioltoli ; e quindi Gettata o Scagliamento,
1' Atto del gettare o scagliare.
TOR su UNA PIEBADA, Ricevere un col
po di pietra o una pietrata o sassata.
QUAJTTO SE POL TIRAR UNA PIEBA , Ovv.

QUANTO POL Tiii.'ui UN BRAZZO , A una git


tata di mano, di pietra e simili.
FAR LE PIBRE o LE SAsss , Far la sas
saiuola o Fare aitassi o atte pietre; Assas tarsi, Farla battaglia co' sassi , Sca
gliarseli. V. SASSDA.
PIER\R, v. Assassare; Ciottolare, Dar
sassate, Scagliar sassi contro d'alcuno.
PIERTA, s. f. Pielrella; Petricciuola i
Peti-ina; Piftrutiola; Pietruizolina; Lapillo,

fatta a pieg/ielte, cio Increspata, Corru


gala.
PlETINA A DRETO PILO , V. FltO,

PIETICA A GIORNO , diccsi dalle nostre


Donne Quell' orlo eh' formato non dalpnnto ordinario, ma dall'Impuntura (GA
SO) cio cavalo un filo dalla tela.
PIETRO, s. m. Detto io Gergo, e vale Fer
raiuolo, Tabarro.

PIEZX, add. Poggiato; Mallevato, Garan


tito con pirggieria.
PIBZ , dello in T. dell' ex Governo Ve
neto, voleva dire Proposto a una carica.

P1EZ\R, v. Pieggiare; Mallevare PIEzo MI PEB LU , lo mifo mallevadore per


lui.
VE PIBZO m , dello in altro sign. Io ve
ne assicuro , v'accerto NOPIBZABA,
ffon assicurerei; Non accerterei.
PiEzXn, i T. dell'ex Governo Veneto,
significava Proporre a una carica, Veda
si i.E/.I.f,

PIG

PIL

PIEZARA , s. f. Pieggieria ; Mallevado


ria; Mallevera; Fideiussione; Sicurt.
CHI FA PIE/AII'IE LE PACA, ('ili entra
mallevadore entra pagatore; Chi promet
te per altri paga per s ; Chi del tuo vuoi
esser signore non entri mallevadore; Chi
vuoi saper quel che suo sia, non faccia
malleveria.
PIEZO, s. i. Pieggio; Mallevadore; Fide
iussore; Sicurt, Colui che promette per
altri.
fieg^io, in T. dell'ex Governo Veneto,
dicevasi a Quello che proponeva altrui ad
una Carica nel Consiglio maggiore, ove se
guiva la votazione. V. LEZIONARIO.
PFAKO, s. m. Piffero, Strumento da fiato
noto, che sonasi da'Mililari accompagnan
do il tamburo. Lo avevano anche i Vene
ziani nell'infanteria Piffero si diceva
anche a Colui che lo sonava.
Pifferi del -Doge, dicevansi al tempo Ve
neto que'sei Serventi che formavano parte

nostri nuotatori, e vuoi dire Tuffarsi col


la testa sott' acqua e traltenervisi pi che
si pu.
PIG.VATR , s. m. Pentolaio; Pignattaro;
Stovigliaio; Vasellaio; Vaselliere ; O/o
ro, Quello che fa o vende pentole o vasi
di terra colta, che fu anche detto Figulo
e LutifgoloII padre di Virgilio faceva
il mestiere di Lulifigolo.
P1GN ATR A, s. f. La Moglie o Femmina
di Pentolaio ; la quale in li" esempio di al
tre voci analoghe, potrebbe dirsi senza er
rore Pentolaio o Pignattara o Stovigliaia ec.

cedendolo, e portando ognuno in "mano


per segno del loro titolo, una tromba lun
ga da suono ; dopo di essi marciavano gli
Scudieri, poi io Scalco, il Cavaliere ed il
Capitan grande.
PIFAHO, detto in T. del gergo de'Barcaiuoli , vale Spia.
STAR DA PIPA no, Stare alla paperi'na ;
Star lautamente STAB IN PJFAJIO, Star
a cape/lo, a puntino, a pelo; e dicesi de
gli abili che ben s' adattano alla vita.
PIGNA, s.t.Pina, Frutto del Pino, che
contiene il pinocchio.
PIG.VA, detto a Uomo per disprezzo, J'il
taccagno; Lesina; Canchero pesto; Lar
go come una pina verde; Pittima cordia
le; Pi stretto die un gallo,Etlrcmamtnte avaro.
PIGNATA, s.t. Pentola o Pentolo; Pignat
ta o Pignatta, Vaso per lo pi di terra cot
ta per uso di cuocervi vivande.
PIGNATA DB BAME, Calderotto.
^TIGNATA ROTA, Concafessa, dicesi fig~D' un uomo che abbia poca sanit.
DURA pib UNA PIGVATA BOTA CHE U.VA
SANA, Basta pi una coacafessa che una
salda , e vale Che talora vive pi un mal
sano che un sano.
No SE SA COSSA BOGIA IN TE LA PIGWATA

BEI ALTRI, Sa pi il pazzo i fatti di casa


sua, che il savio auelli dicasa altrui,<lclto fijg.
^W * FAR LE PICCATE, LE POL ROMPER,

Chifa il carro lo sa disfarei Ghisa dare


sa torre, detto fig.
PIGNATDA, 6. f. Pentolata, Colpo di
pentola Ancora per Quella quantit
che pu stare in una pentola.
PIG1VATAZZA , s. f. Pentolacelo, Pentola
grande e cattiva.
TIGNATELA , ,. Pignalletlo ; Pignatlino.
PIGIATELA , direvasi antic. e diccsi an
cora per simil. nel sign. di SCALDN, V.
FAR U.\A aiGKATELA , Maniera inet. de'

56

PIGNATTA , V. PIGIATELA.
PIGNATNA, s. f. Pentolona o Pentolone.
PIGNRA, s. f. Pino o Pinocchio, Albe
ro che produce le pine nelle quali stanno i
pinocchi. Egli detto da Linn. Pinus Pinea , La sua resina vulneraria e balsa
mica.
P1GNOC\DA, s. Pinocchiata, Confettu
ra di zucchero e pinocchi.
PIG^IL , S. Bl. O PlGNOLBTO , Pinocchio O

Pignolo, Seme del Pino , V. PIGNEBA.


No ME ANDAVA DRBDTTO GNANGA UN PI-

CJTL , Mifaceva il cui lappe loppe. V. PiGNOLBTI.

PIGNLA, s. T. de' Cacciatori valligia


ni , Rdenna , Specie di Anatra salvali_ ea , detta in Toscana Cicalona e Canapi
glia maschio , e da Linn. Anas streper ,
Ella pi piccola del Germano reale (MAzpahr) ma ottima a mangiare, e se ne uc
cide in abbondanza nelle nostre valli.
P1GNOLETI. FAR i PIGNOLETI , Far pepe
o pizzo , Accozzar insieme tutti i cinque
polpastrelli cio le sommit della dita: il
che quando e inverno e freddo, molli per
lo ghiado non posson lare.
&TRENZER EL PIGNOLETO , V. STRE.YZEB
BL CULO.

PIGOZZTO, s, m. Picchietto, Piccolo


Picchio.
PIGOZZO, s. m. T. dc'Cacciatori, Picchio
verde vario o anche Pgozzo e Culrosso,
dello -volgarmente in Toscana Picchio gal
linaccio o maggiore, e. da Linneo Picus
viridis , Uccello noto , detto Picchio dal
picchiare ch'egli fa col hocco negli alberi
per farne uscir fuora le formiche e man
giarle. Nidifica nc'buchi degli alberi.
PILA , s. f. Brillatoio e Brilla, Strumento
di legno col quale si brilla, cio si mon
dano ^il riso , il miglio esimili dalla scor
za. L' edilzio dicesi Risaia.
Pila anche Una specie di vaio in cui
si pongono le ulivc per infrangerle per cagion di far l' olio.
PILA DA FORNASB , T. de' Vetrai , Raf
freddatoio, Truogolo o Pilozza o Catino
pieno d'acqua in cui l'immergono le can
ne di ferro inservienti alle manifatture
vetrarie perch vi si raffreddino.
PILA o PAGIABO DB TORMENTO, T. Ar.
Barca o anche Pagliaio di grano , Qurlla massa di gregne ( FAGIB ) non ancora
battute che si dispone sul barco dell'aia.
V. CAVACI!) Barcone, dicesi a Quel
silo dell aia ove si abbarcano le gregne

PIL

44r

i Cantiere si chiama la Barca delle gre


gne quand' di forma quadrilatera; e s
i circolare, Bica, e quindi Albicare,
Ammucchiare METBR IN PILA, Abbar
care o fiat-care e Barconare il grano ,
vale Far barche. V/taosiiA.
PILA , s. m. Pilao , Sorta di Minestra di
riso condito con olio, con uva passa, pi
nocchi ec.
PILA, add. Brillato, Agg. dpi riso o altra
biada simile quando mondala.
PILACARA, s. m. Pilacchera, Uomo ava
ro, sordido. V. PIGNA.
PILADR, i. m. [Brillatore , <}ueH" ope
raio che attenete a brillare il rko.
FILAR, v. Brillare, Spogliar del guscio e
mondar il riso, il miglio, l'orzo o altra
simil biada. E quindi Riso brillato.
FILATO, detto fam. e fig. per Agg. a Uo
mo, vale Crudele , D'animo severo.
EL GA DA FAR QUANTO PlLATO IX TBt

cimo, Esserri come il ginocchio nella


salsiccia, cio Per ripieno: dell'esservi in
un luogo senza autorit alcuna.
MAKDB DA ERODE A FILATO, V. ERODE.
PARER LA NBJVA DB FILATO , Esser ce
rne un cammino, vale Essere schifo e su
dicio nei panni e sulla persona; ed
comparazione usilalissima particolarmen
te dalle donne.
PILLA DE L'AQUA SANTA, Pila delC acqua benedella e nel di min. Piletta,
Vaso di pietra che continue l'acqua bene
detta nelle Chiese. Secchioline direbbe*!
a que' vaselli che stanno appesi al lelto,
detti pi espressivamente nella Lombar
dia Acquasantini.
PlLELA DEL POZZO , V. Pozzo.

ORBO DA PILLA , V. ORBO.


PILOLA, s. f. e pi volgarmente PIROLA,
Pillola; o Pillora, Pallottolina medicina
le composta di pi ingredienti.
IJVGIOTIH LA PILOLA , Inghiottir la pil
lola, detto fig. vale Soffrire tacitamente
alcuna cosa che ci dia molla noia.
MA.VDR zo PILOLE D' ALO, Frase anti
ca mei. che vale Aver /" animo amareg
giato.
ToRLA IJf PILOLA O IN BEVANDA , Tanto

il mal che non mi nuoce, guanto il ben


ch non mi giova, Tutto male.
PILOLTA, s. f. Pilloletta o Pillolina.
PILON, s. m. Pila, Pilastro de' pomi sul
quale posano i fianchi degli archi. Pilone
specie di pilastro non di forma quadrala,
ma che ha smussi gli angoli i quali for
mano figura ottangolare sotto le cupole.
V. BANCHINA.
'
PILOTAR , v. Pillottare , T. Mar. vale
Guidare un bastimento fuori d'un por
to , di un fiume , di un passaggio ; o sin
Esercitare l'uffizio di piloto in un por
to. Significa ancora l'esercizio d piloto
d'altura.
PlLOTN,s.m. Pilotino, T. Mar. Nome
che si dava altre volte ai giovani che s'im
barcavano ne' vascelli perch s'istruissero
nel pilotaggio e divenissero atti all'uffzio
di capitano de' basti nielli i mercantili.
PILOTO, 5. m. T.Mar. Piloto e Pilota,

44 a

FIN

Quegli che guida la nave , Governatore


della nav. V. NOSTRMO.
PILOTO DB COSTA , Piloto costiere, dice
li di Quello pratico di certi luoghi dove
dimora , per rondurre a un bisogno le na
vi che vi passano.
PILOTO DS PORTO , Piloto locatiert o di
porto , dice Quello eh' pratico de'luoghi precisi e del porto nel quale si deve
entrare.
PILOTO D' ALTMA , Piloto alturiere ,
Quello che dirige il viaggio del bastimen
to coll'osservazione degli astri, lungi dal
le coste e dalla vista delle terre.
PILOTO, detto anche per PILADOR, V.
TMPANO , add. Voce usata nel Contado
verso Chioggia, Minchione; Baccellone;
Bietulone; Babbuccia, Agg. a uomo scioc
co e coglione.
P1MPINELA, s. f. T. degli Erbolai, Pim
pinella o Salvastrella, Erba nota di cui
in Farmacia sono in uso due specie, det
ta da' Sistematici Poterium Sanguisorba
e l'altra Sanguisorba ojficinalis. La pri
ma erba mangiabile, e incllesi come ingredienlc ne' salami.
ESSER. IN piMprxiA, Locuz. fa in. Esser
infarsetto, Si dice di Chi in tempo di
freddo s' alleggerisce e va poco vestito.
PIMPIRlMPXRAjT.de'Saliimbanchi-Ujr
POCA DE POLVERE DE PIMPIRTMPAHA CHE CO

Pi SE VEDE, MANCO S'IMPARA , Giucco del


biribara, dove chi pi vede manco impa
ra, Espressione di ninn significalo, ma
che si dice da' Saltimbanchi quando fan
no de'giuochi e fingono li aver un segre
to per dare un cerio che d'imporlanza o
d' iuiposlura alle loro ciarlatanerie.
PIN, s. m. Pino sabatico, Albero d'alio
fusto e diritto, che nasce sulle montagne
e serve per alberi di nave. Linneo ne ditlingue due sorta, chiamandoli Pinus Pinaster e Pinus Sylvestrit. Da essi per
mezzo d'incisioni s' ottiene molta Resina
grassa o Ragia, da cui con la distillazione
fi ricava l'Acqua di ragia , e la Pece gre
ca o Colofonia.
PINCO, s. m. Pinco, Bastimento di piane
molto appianale , che ha la poppa lunga
e levata.
PINCO anche T. ant. e vale Coglione;
Minchione; Cotale; Babbeo.
PINCO , s. m. T. de' Pescatri Istriani.
Pesce di mare appartenente al genere Lalirus, dello quindi dal Sig. Nardo Labrus
Pinr.us. E\i arriva ad un piede di lun
ghezza, ed buono a mangiare. 1 nodri
pescatori lo confondono colle altre spe
cie di Labri detti DONZLE e CRGNICI.
P1NDOLR, v. Pentolare; Spenzolare;
Ciondolare; Pendere, Star sospeso; Don
dolare.
PINDOLN, add. STAR A PIXDOLN, V.
PlCOL.V.

PINZA (colle z aspra ) s. f. Pizza, che


, nel Fiorentino dicesi Quaccino , Piccolo
schiaccialo che fassi nelle case della bassa
gente, per lo pi nel giorno del pan freco e ponendola a cuocere sotlo le brace.

PIO
Dicesi anche Pane toccinericcio o succinericcio.
PINZA , si dice anche nel parlare dome
stico a Giovane vago di comparire , per
PINZ , V.
PINZTO ( colla i apra) s. m. Pinzette,
T. de' Battilori. Strumento di legno fallo
a foggia di molletta , di cai i Battilori si
servono per prendere, trasportare e schinzare la foglia d'oro e d'argento. Diceii an
che Mollette. V. SCRINZB.
Detto per diminutivo di Pi.vzo, V.
PINZO ( colla z aspra ) t. m. Cocca ; Lem
bo; Lembuccio, Le cantonale de' panni.
PlNZO O PlJfZI DEL FAZZOLETTO DA CO
LO , Facciuola, Dicesi di que'due pezzetti di Irla che pendono dal collare cui sa
no attaccali.
PINZO DBI SACRI, V. PBLBSJT.
PINZO DE CAVELI, Ciocca; Bioccolo o
Fiocco di capelli.
PINZO
\
P1NZN (
PINZTO ) ( colla z aspra ) Detto per
ag<*. a Giovane, e vale Caricatura i Li
scio; Lustro} Profumino, Che sta sul
l'attillatura. V. ZIZOLOTO.
Dicesi anche nel signif. di Damerino;
Zerbinotto; Vagheggino; Galante; Che
ita in caricatura affettala per piacere al
le donne.
PIO, s. m. Piglio; Presa , 11 Pigliare, VPIADA.
Pio, diccsi anche per Guadagno, VinC~FAR UN BEL pio, Far un bel piglio,
un bel guadagno, Guadagnar mollo.
Pio DB POLO , T. Mar. V. STROPOLO.
PIO , vv. Lo stesso che Pi.
No CHE ivo PI, Non u ho pi; Non ne
hu di vantaggio.
"\ " POSSO pio, Non posso pi; Non pi.
PIO, add. dicono i Padovani per Agg. a
uomo nel sign. di Noiatore; Seccatore,
che i Veneziani dicono LAPIO, V.
P10CHIARU. V. PBOCIUARIA.
P10CHIN , add. SOLI PIOCH'JJT , Lendine,
diccvnii negli ultimi tempi Veneti a Sol
dato di poco valore. V. FRISOPJT.
PICCHIO, V. PEOCHIO.
POLA, i. f. T. Fani. Bandolo, l capo
della matassa, V. CAD.
PIOLA, si dice da alcuni per PIANA
S. IsEPO CO LA PIOLA , V. S. SEPO.

TROV\RoCATn LA PIOH, detto fig. Tro


vare il capo, le congiunture o la stiva ;
Pigliar il panno o il mondo pel verso , va
le Trovar il modo di conchiudere agevol
mente Trovar la gretola , Trovar la
congiuntura io far che che sia Cavar
la maschera a che che sia, Scoprirne la
verit.
SA VERGHE THOVAB LA PIOLA , Aver pi

ritortole ctie fustella ; Aver unguento a


ogni piaga, Saper trovare a ogni cosa il
rimedio.
POLA, s. f. dello in T. de'Posc. Filetti,
si chiamano qurlle funicelle <li spago alan
te che attaccale ali' estremit dell' armadura d' una rete , servono per unirla al

PIO
panno , cio alla rete di maglie pi line.
V. ARMADURA.
PIOlAR, T. Far le bolle; Levar le bolle,
Leggermente bollire, Dicesi delle pentole
cBr stentano a bollire.
Detto fig. Letlare; Far alcuna cosa lemme lenirne , Anelar lento nell'operate e nel
risolversi, indugiare.
Detto pur fig. Friggere; Miagolarti
Dimenarsi nel manico; Nicchiare; Pi
golare; Tentennare, che Quel cerio ram
marico che fanno i bambini o altri , <Witlerando che che sia o sentendosi male.
Nicchiare, dicesi Quel rammaricarsi che
fanno le Donne vicino a partorire.
PIOLAR, parlandosi di Uccelletti, Pipilare e Pigolare, Propr. il Mandar fuori
la voce che (anno i pulcini e gli altri uc
celli .
PIOMB\E, s.CT.de'Pesc. Piombini, Piom
bi attaccati alla rete da pescare per farla:
dar gi, e perch resti dislesa perpendico
larmente sino al fondo dell'acqua.
V. IMA, CORTEGE e TIUTCBI.
PIOMBAR, v. Piombare, Cadere le cose
furiosamente da alto.
PIOMBAR o IMPIOMBAR UVA CORDA, Im
piombare, Intrecciare o congiungere capo
a capo dne funi per tal modo che non De
formino che una sola. Collegare o Anne
stare una fune. V. IMPIOMBAR.
PIOMBE , s. m. Ribba o Scacciapenrierif
Strumento d'acciaio a guisa d'arpa, spar
tito per lungo da una linguella elastica o
laininetta mobile e staccata dall'un de'capi, che chiamasi Grilletto, della quale
stuzzicandola con un dito si trac suono,
adattando Irasvcrsalmcnle lo strumento
alla bocca e rilraendone il Calo.
P10MBER, s. m. Stagnaio, Nome che (las
si a Colui che vende manifallure di piom
bo o stagno, ovvero staglio e piombo in
natura.
PIOMBER, i. f. Dicesi la Femmina d>Ilo Stagnaio, che potrebbe dirsi Stagnata.
PIOMBN , s. m. T. de' Cacciatori , Pimpiolo o Alcione; Uccello pescatore ; Uc
cello Santamaria o della Madonna , del
lo da Linn. Alcedo spida. Uccello della
classe delle Gazzerc , che solitario e si
raggira n luoghi ombrosi, vicino * fiumi
ed a rigagnoli , ove si ciba di pesciolini e
d'insetti. La sua pelle conservata insieme
colle penne vien riputata un possente ri
paro dalle tignuole.
PIOMB1N\R, v. Piombinare, Cercar l'al
tezza de' fondi e le diritture col piombi
no. V. SCANDAGIO.

PIOMBINI , Voce ani. che dicevasi da' Pe


scatori per PIOMBA* , cio Que' piombini
che tengono perpendicolari le reti m ma
re sospese dai sugheri.
PIOMBO, s. m. Piombo, Metallo noto.
PIOMBO DA MURERI , Piombino o Piom
bo e Pendolo, Peso legalo a una cordicel
la , col quale i Muratori o i falegnami ag
giustano le diritture.
A PIOMBO , detto a modo avv. Perpen
dicolarmente; A perpendcolo METER
A PIOMBO,. Piombare) Metter in dirittura

PIO
AWDR FORA DB PIOMBO o DB LIVBLO,
Uscir di piombo.
PIOMBI DB t.l RBDB, V. PlOMBAB.
PlOlIBO BRUS : V. LlTARGILlO.

PIONZA (colla z aspra) . Uccello; lo


tesso che CIATO, V.
P10PA , s. f. Pioppo ; Pioppo e Albera, Al
bero nou fruttifero f molto comune pret
to di noi. Dii-esi da' Botanici Pioppo bian
co o sia Populus alba.
P10PARN, s. m. Uccello; lo stesso che
Caini, V.
PIOPIO FAR o A via PIOPO, Aver lappe
lippe; Far il cui lappe lappe ; Tremare i
pippioni, Aver gran pauru.
PIOVA , s. f. Pioggia e Piova.
PIOVA E TEMPESTA*, Broda e ceci, Fu
dello Ggur.
PIOVA B SOL, Marzeggiare, Cos chia
masi l'alternativa di pioggia e sole assai
frequente nel mese di Marzo.
PIOVA SALSA, Melarne e Spruzzaglia,
Pioggia velenosa e adusta ne' lempi caldi
che assai nuoce alle vili.
PIOVA OBA.VDA, V. PiovXl.
PIOVADA,s. C Scossa di pioggia, cio
Pioggia di poca durala.
Ci' ALTRA PIOTADA, Un altra scossa.
PIOVAL, s. m. Acquazzone; Rovescio;
Scossa di pioggia; Dirotta. Ella vieti gi
cogli orci, a bigonce, a catinelle, Ga
gliardamente piove.
PIOVAN, i. m. Piovano e Pievano, Parro
co e in genere Reltore della Piote.
PIOVANA, Piovana e Piovente, Agg. che
si da all'acqua che cade dal ciclo.
PIOVANA, noi diciamo in forza di sust;
alla Sorella o Madre o Cugine o simili de]
Piovano, cio a Quella che sta con esso e
fa da padrona di casa.
PIOV ANETO, s. m. Piovanolo, Piccolo
Piovano.
PIOVANIZAR , v. Preconizzarsi al piovanato. Dicesi d'alcun Prele che aspiri a lai
uffizio.
P10VAZZA o PIOVXA , 5. f. Acquagione o
Acquazzone e Acquattane., Gran rovescio
di pioggia. V. DILUVIO e PIOVER.
PIVEGO, Titolo d' una Magistratura di
prima istanza della gi Repubblica V'eueta , ch'era composta di tre palrizii , che
giudicava nelle malerie d' usura e de'con
tratti lesivi. 1 giudici di tal uffizio nella
lro antica insliluzione furono delli Intlices publicorum , che in seguilo col corrot
to vernacolo si cangi in quello di Zudet M ni piovego.
CojfTBATI DA PIOVBGO , V. CoXTHATO.

PIOVER, v. Piovere.
TORNAR A PIOVER , Ripiovere.
FINIR DE PIOVER , Spiovere , Restar di
piovere.
PIOVER A SECHI ROVBRSI , Piovere a sec
chioni; Venir gi la pioggia a secchie,
a barili; Strapiovere. V. PIOVAL.
PIOVER DA PER TUTOJ Piover a paesi.
PIOVER PULITO. V. PULITO.
CAMp o STRADA IN PIOVER , Strada der/V'r, cio Inclinala. A pendio.

P1P
PIOVESNA , s. f. Pioggerella; Piaggella;
Acquicella; Acquolina; Acquerugiola,
Poca pioggia o leggiera. V. SBHUFADWA.
PIOVESINAR , v. Piovegginare o Piovig
ginare, Leggermente piovere, che diccsi
ancora Spruzzolare e Stillare Lamica re, si dice del Cadere minutissima piog
gia, ma alquanto pi rara del Pioviggi
nare.
P10VTA, V. PIOVSSIXA.
PIOVONA, V. PIOVAZZA.
PIOZA , T. anliq. V. PIOTA.
PIPA , s. C Pipa, Lungo tubo delicato, conosotiitissinio, che ali* un dei capi ha un
piccolo vaso ili-Kn Camminetto, in cui si
m elle il tabacco jier accenderlo e fu nini. ir
lo. Il tubo o aia manico chiamasi Cannel
lo.
No VALER UVA WPA, Non avertanln cal
do che cuoca un uovo; Non istimaro va
lere un lupino, Non valer nulla.
TERA DA PIPE, Midollo di terra , Spe
cie di Argilla da pipe.
PIPADA, t. f. Dicesi quella quantit di ta
bacco in foglia con cui si pipa una volta;
e quindi diremmo Do TRE o QUATRO PIPE
per Altrettante volle quante si pipaPipa
ta o Inumata, che sembra corrispondervi,
non si trova ne' vocabolarii nel senso noslro.
PJPDA , dello fig. vale Corpacciata >
Scorpacciata , Mangiala eccedei 1 1-- rfi che
che sia. V. MAGNDA.
PIPAR, v. Pipare o Furnmare.
PIPAR QUALCOSSA, dello Gg. Scroccare,.
ovv. Raspollare ; Bagnare , Appropriarsi
quel d'altri. V. FUMAR e Sf.HANFlGitXR.
PI PI, Billi billi, Modo di dire per chia
mare e accarezzare le galline.
PIP, i. m. Bitta, Voce usala da' Fanciul
li e vale Uccello, Pulcino.
In altro sign. Cece; Bischerino ; Bac
cellino, Voce fanciullesca, e vale Membro
virile de' bambini.

P1PINRA \
PIPIN1RA / s. f. Semenzaio, Luogo do
ve si semina e dove nascono le piante de
gli alberi che poi si Irappiantano.
PIPINBA, nel parlar fam. dicesi per
Frotta, Moltitudine di genie insieme.
PIPO--DAR EL pjplo , Lo stesso che DAR EL
PAMPICHIO. V. PAMPICRIO.
l'i IMO, si dice anche nel significalo di
Paura. V. PIOPO.
PIPON, diccsi da noi per Agg. a Colui che
abbia grand' oso o vizio di l'uni mare.
PIPNA , add. Voce ani. detta per disprez
zo d'una donna, Pippiona, e voleva dire
Sar; Sciocca ; Inesperta.
PIPNA ora dicesi tra la plebe ad una
donna nel sign. di Grassona; Corpulen
ta; o ben anche di Panichina, Douna di
cattivo nome.
PIPONCNA, s. f. Voce ani. dim. di PipJjJVA , Pippioncino, Picciol pippionc, detto
per mi-taf, per Giovinetta VEDEBESSI
BEV CHE BELA piPo.vcNA, Vcdrefteleii che
li- 1 la colombina , detto ironie, di donua ,
e vuoi dire Stomachevole.

PIR

443

PIKAMETA , . f. Piramiducola , Piccola


Piramide, ma detto per dispregio.
PIR\MIDA e PiXA, . f. Piramide.
PIRATO, V. ARMADOR.
PIRLA, s. C Imbuto e Infundibuo, Stru
mento di latta fatto a campana, notissimo,
per versare il liquore ne' vasi.
PIRIA DA BOTB , Pevera o Imbottatoio,
diccsi lo Strumento di legno fallo a guisa
di conca o simile, per uso d' imbollar vi
no , olio , a.-, j ,n eie.
PIRIA , si dice da noi per SCOWBMA , V.
PUH MI FAR UWA PIRIA , Scommettere.
A MK i.v PIRIA , dello nieiaf. A ndare a.
vanga; Andar pel suo diritto, Trovar
l'affare facile, Non Irovare ostacoli, Inten
dersi da s Dicesi pure per Esser at
to o acconcio o convenevole o accomoda
to ; e si riferisce alle cose ed alle persone.
PIRIAR, v. Scommettere; Fare una scom
messa, Nolisi per che la voce noslra propr. significa Scommeltere sul fallo d'altri:
per esempio sul giucco del pallone o del
bigliardo in favore pi di uno che di al
tra de'giuocatori.
PIRIR, . in. Lattaio, Arlefice che lavo
ra in diverse manifallure di latta , come
Imbuti, Lanterne, Lucerne eie.
PIRIBRA, s, f. Lafemmina di Lattaio che
fa imbuii; la quale sull'esempio di altre
voci consimili e cos formale, potrebbe,
dirsi Lattaia.
P1R1ETA, s. f. Peverino, Piccola pevera ad
uso d'imbottare.
Detto talora per PIRIBH , V.
PIRLTO, t. m. Chiamasi dalle nostre
donne quella specie di CWo o sia piega londella che si fa al margine della lela ta
gliata perch non isGlacci. Cartello.^ una
Sorta d'ornamento che si usa in orlare.
PlRLO,s. m. T. de' Tessitori , chiamasi
Quella specie di congiuntura senza aiino lami-Nili che si fa de' capi de' Gli dell' or
dito allorcigliali ad uno ad uno coi capi
di ciaschedun Glo del penero ( Lizzo )
quando si comincia la lela. \llri tessitori
li annodano e allora diccsi Nodo.
PIRGA , s. f. T. Mar. Piroga , da altri
chiamala Piragna, Piccola barca armala
di cannoncini, poco pi grande della Can
noniera, che ti tien di guardia ali' ingres
so de' porti.
PROLA, V. P/LOLA.
PIROLE, diceVasi antic. per PILOLA , V.
PIROLTA , , f. T. di Ballo , Girivolla ,
Giro intiero che si fa di tutto il corpo, so
stenendosi sopra un piede solo.
PlRN, . m. Forchetta ed anche Forcina*
Piccolo strumento d'argento o altro me
tallo con due o tre o quallro rebbj delli
Punte o Rampini, col quale s'inGlza la
vivanda per mangiare.
MANEGO DEL PIUN , V. MAXEGO.
Pinb.v DA TRE PONTE, Forcina tridente.
Pinx, dello in T. de' Beccai, Sbarra,
Pezzo di legno che si mette per traverso
a' castrali ed agnelli per accomodar la re
te.
PIRX, dello in T. de' Scultori, Perno,
Quello strumento di metallo che essi lic

444
PK
rano fra l'un e alt ra parte delle mem
bra delle statue per unirle insieme.
Pirox, iloito in T. degli Armaiuoli, V.
Ghiodlo.
Pirn dB la SERAI- , V. Seraura.
PlRONI DE LA SPINETA , Pironi , Cos SI
chiamano ne'clavicembali , nelle arpe e
cimili , (|ue'ferri che ri si conccano per
an oliolan i ancora le. corde.
Pironi fassaizzi, T. de' Costrultori naTali, Perni o Chiavarde a copiglia, che
ono di ferro , di figura cilindrica , di va
ria lunghezza, che a guisa di cbiodo sr
venlo a tener fermi i pezzi di legname che
fi comnieltono.
Pironi, detto in gergo, vale Denti.
VeGnIr SV LA DEL MBON , dctlO fig.
Venire o taglio in taglio ; Baizar la
palla in mano , Venir occasionc oppor
tune.
PIROnXdA, s. f. (da Pirox, Forchetla)
Espriine Colpo di forchetta ; ovv. Tanta
quanti la. di roba che possa stare 3 infilzandosi, sulle punte d' una forchelta. Fora
ha negli stessi significan Inforcata For
en tu, e il verbo Inforcare. Su qiieslo esemSio e ritenuto che ogni voce abhia una ra
ice e i suoi derivati , parc che Forchetiata Forcinata, e quindi ' Inforchelta e Inforeinare , esser debbano necessariameiile i corrispondenti e relativ i alla
voce PironXda , bench non si troviuo registrati sui dizionarii.
Quindi per Dar a pibonada, pare
che potrebbe dirsi, Dare unaforchetlata
forcinata , Dare un colpo di forchetla
o Ferire colla forchetta : corne diersi Da
re una coltellata, quando pail asi di coJtello.
i
Far le pirovXb, Fore alh*forchtite- o
forcine o Injurchutars i e Infarcinarsi ,
Darsi a vieeuila de'colpi di forchetta ; co
me dicesi , quando (i parla di pielre, / 'ti
re ai sassi o alie pielre o .4ssassarsi\ V.
PlRRADA.
Ma6NB QUATRO PIRONAB DB SU. TV ,
Manglar Quattro furcheile forcine ttinsalata. in vece di Forchetlale o Fercinate, per dire Mangiar pora intalata , Quat
tro bocconi <Y insalala. Abbiam l'escmpio.
dalla voce Cucchiaio, che Cgur. dicesi per
Cucchiaiala. V. Soulier.
PIRONCIN, s. m. Forc/ieHina^iccoI.i foi>
thetta.
Piboncn Dei Mitai , Pernuzzo, V. PI
RON.
PlRONCN DELE TAGJB, Pernuzzo o Asti
tulo , Quello attorno al quale gira la girella delle taglie.
P1R0NRA o Cassela, s. f. T. dc'Tessitori, Can/iaio o Panca Panchelta, Si ru
nenlo di li-gno fallo a guisa ili rav-alletlo,
che porta i rocchetli carichi di fijo per
t' ordito. V. Rchelo.
PISNENTE , s. m. che vale Povero contadino, lo stesso che Mase.ventb, V.
pisolXr , v. Dormicchiare o Dormigliare, Lcggerniente dormir, che anche di
cesi Sonnecchiare; SonniJ'crarej Sonneggiare; Velar occhiu.

PIS
PISOLTO)
PISOLN [
PISOLO
i. m. Sonnerello o Sonnellino, Piccolo sonno.
Far un pislo o pisoleto o pisoln",
Velar oechio, Legger mente dormir
Fare un chiocciolino, Rannicchiarsi per
dormir.
Pislo db la matina , Sonnellino del oro, si dice del Souno che si dorme sul aurora.
PISP, s. m. T. de'Calzolai, Spighetlafal
sa, Linea di punti bianchi intorno al lac
eo della Scarpa, alquanto diversa nella sua
forma dalla spighetta bianca.
PISSACXn, s. m. T. degli Erbolai. Specie
d'Erba delta coa allro nome vernculo,
CastRAC.Xn, V.
Pissacn, T. de' Muratori, Scarpa, di
cesi a quel Pendi delle mura che le fa
sporgere in fuora pi da pi che da capo.
Ma i uoslri Muratori dicouo PisdacXn ,
quando la Scarpa di legno au/i che di
pietra.
PISS\DA,s.f. Orinata; Pisciata; Pisciatura e Pisciadura , Il pisciare.
Dar una pissXda, Pisciare. V. Ori.\r.
PISSA IN LETO Pisson, Piseialello, Piseiacchera, Voce bassa eni si menlovano le pnttelle, le fanciullc, quasi si voglia dire che psciane ancora in letlo -y e
dicesi anche Pisciadura.
PISSAR: s. m. Pistiatoio, Vaso o Luogo da pisciarvi.
Pissaor o Pissadr, dicono i Vettnral
al Fodero, che Quella specie di guaina,
in cui sta rannicchiato il menibro tlel Cavallo.
piss\r, v. Pisciare; Orinare; Far acqua.
TornXr a pissXr, Ripisciare.
Pissarsb adosso, Pisciarsi solto; Scornpisciarsi Detto poi figor. vale Non nu
trir nelle sue operazioni ; Aver paura.
PissXr pora la paura, Pisci'tr la
, modo hasse, Ripigliar animo dopo
qiialche paura.
PlSSn IX LETO E Din CHE S* A SUA , Pisciaru letto e dirch'egti suttato. Esnressione melaf. oude 'albule alio stalo cmo
do e doviiioso di alcnno. Sono corrispon
denti Stare in arLa di inicio o di gallo;
Tenerinle efantella; Asno lianco gti
va al mu tino.
Logo da pssr , Pscialow , Lnogo eCanto da pisciarvi.
Sb ti VOL STAR SAN, PrSSfA SPESSO COMEus CAX , Piscia sppsso e f'ttti beffe del me
dico , Supponsi che il pisciare s-prss sia
sano.
Tl TB NE ACORZAB IV TEL PISSAR, Te
ne accorgerai alfar dei conti, . Alla
prova si senrtica asino , cio Te ne' ac
corderai in ultimo, finalmente, alla conclusione.
PISSARILA , A VR LA PISSARIOLA ,
prurito di pisciare; Pisciare spesso.
PISSNA, s. f. Pozza; Pozianghera; Oslerie de' canif Acquerella con fango sulla
strada.
PisuNA poi il nome di alcuni luoghi

PIS
o strade di Venezia , corne Pissixa de S.
MOSE, DB S. ZULIAJT, de S. Savubl etc.
e pare che sia la slessa voce latina Pisci
na con cui anticamente chiamavansi Tut
ti i luoghi deslinati al nuoto ed al baguo.
Si osserva che questc nostre piscine erano
una voila rivi.
PISSO, s. m. Piscio e Piscia; Orina e Uri
na e Luzio ( Voce latina ) , e per ischerzo
Acqua di cannella.
Muro tuto aporco da pisso , V. Muro.
Pisso, chianiano i Valligiani angolo
rslerno di due pareti riunile d' un caniiaio o chiusura tlel pesee nelle valli. \r. Go
mo.
Andr fora dbstopisso, detto fig. Usci
re del pecoreccio ; Uscir del fango del
ginepraio o del leccetto oda quest' intri
go o viluppo a nota fastidio.
pissolXr, v. SpissolXr.
P1SSN, V. PlSJiA IN LETO.
P1SSOTO, add. Piscioso, Imbratlato di
piscio Pisciosa e Pisciacclieru , dicesi
per dispregio per ischerzo a Fanciulla.
P1SSLTA, s. f. T. de'Pescatori d'Istria
Korne che dassi ad un pesce di mare che
si piglia cou freqnenza nell' Liria , e ch'
buono a inangiare. Egli ha la figura del Grata, alcunc fascie nere trasvrrsali ai
lati, ed il rouse moho aculo sporgenle
in su: ragion per cui il nosIm Sig. ,\rdo
10 chiam Sparus Oxyrinehus.
P1STGVA, s.f.T.dc'"Sarli, Colldrelto
Guletla , Quella parle dell' abito dell' uonio che gli sla attorno al eolio Pista'
gna, dicono i Tuscani la Falila della vesle , a quella parle cio che noi chiamiamo Falbalv.
PISTAGJ.N , s. m. acc. iLi Pislagna, Collaretlo assai alto.
PISTOGIO, t. m. Voce ant. lo stesso che
Pbstariol per Mazza da pesiare.
PISTOLA , s. f. Pistola , Anna da fuoco
nota; che dicesi auchc Terzetto.
Pistola cativa, Pistolcssa.
Pistole da fonda , Tcrzcruole o Terzaruole. V. Fo.vdna.
PISTOLSE , s. m. Pistlese, Soria d'arma bianca che usavasi una volta, cd era
una specie di collello largo i u. lama, somigliaule alia figura d'una lingua vaccina
sia quella specie X arma che usa porlare
11 Pantalone iu couimcdia,il qnalc la ebiama scherzevolmenle Lengua de vaca.
PISTN, s. m Pistone, Gerto archibuso
di larga canna, lunga pot-o pi d'un braccio.
4
Piston scavezzo , diecsi il Fisione mrdesimo che abbia il calcio sepralo dallai
canna , a cui sla nondiuieno ricmito me
danle un gaugheretlo di ferro, per c
modo di portarlo sul braccio, V. Spazz.acamvc.nb.
Pist da vin, Fiascone o Fiasco- Va
so grande riloudv) di vetro col eolio ma
senza piede.
Pistn o MonT.iRBTO, T. Mar. Pisto
ne , La parle mobile della tromba, quella cio che enira uel lubo o corpo Afila.

PIT
tromba, e che pel suo moto vi fa montar
l'acqua.
PISTON, si dice da alcuni quello Stru
mento di legno con due manichi con cui
si balle il terreno, lo stesso che BEGA, V.

PISTONCS, s.ui. Fiaschetta o Fiascliettino.


PISTR, s. m. (dal latino Pislor) Pistare o Panattiere , Colui che fa e vende
pane.
PISTRA, s. f. La Moglie o Femmina di
Pistore , la quale sugli esempli di altre
voci consimili potrebbe dirsi .-m/a tema
d' errare , Pistora.
PISTORA, s. f. Forno, Corpo dell' edifi
cio destinalo a fare e vender pane.
PIT A , s. f. Voce della Villa, lo stesso che
DJNDIA, V.
P1TARRO, s. m. Voce del Contado ver
so Padova, Vasellaio, Facilor di vasi, di
lesti e simili di terra.

PITER , s. m. Testo ; Vaso e Fase da


fiori
Buso DEL^PITR, Coccia o Fogna, II
foro de' vasi per cui si da lo scolo al so
verchio umido.
P1TERETO, . m. Piccolo testo o Fasetto, ad uso di tenervi alcune piccole pian
te. I Siciliani chiamano Crosta il vaso o
testo dove si mette basilico, persa o altra
piccola pianta.
P1T1MA, s. f. Pittima o Fpiltima, Deco
zione d'aromati in vino che applicala al
la rrgion del cuore conforta la virt vita
le MSTEII DE LE .-n : M,' , Epitlimare
alcuno.
PITIMA si dice fami], per Tentennone,
detto di Uomo , cio di Colui che nelle
sue operazioni irresoluto, risolve adagio
e conclude poco Detto ancora per 5cccajslole ; Mosca culaia; Rompicapo, di
Chi sta sempre presso d' alcuno annoian
dolo; alle quali voci corrispondono Improntacio; Stucchevole; Sazievole; Sfi
nimento. V. SF.CAOA.
PITIMA SUL STOMEGO pur dello fa m. e
Cg. per Grave pensiero; Cura; Fastidio;
Affanno di spirito; Agitazione.
Co QL'ELA P1TIM.4 SUL STUUECO PORLO

RIDER!' Con quella pietra o macina sul


lo stomaco , pu egli eie. cio Con quel
pensiero che lo doc occupare.
P1TOCA , add. TESTIMONI SJTOCT, V.
TESTIMONIO.
PlTOCXfi, ^.Pitoccare; Accattare; Mcn. dicare; Questuare, Cercar limosina.
PITOCH PER LA STKAD* , Baronare ; e
'quindi per ironia Barone, tale Birbone.

PiTocXn LE PAROLE , Mendicare i ter


mini o le parole.
PlTOCARIA,s.s.f.f.
i
P1TOCHEZZO,
I, s. m. )/ Accatteria; Ac
catto, L'azion di accattare, cio di cer
car 1' elemosina Mendichila o Mendi
cit e Mendicagione, Estrema povert
Pitoccheria vale Vita e Azione del pitocco
Taccagneria; Grettezza; Spilorceria;
Miseria, Avarizia sordida Lesina vaie
Risparmio eccessivo.

PIT

PIV

PITOCARIA , dicesi anche per Povera


glia, Moltitudine di gente povera.
DAISE AL PJTOTHEZZO , Darsi alla bu
sca ; Andare alla busca ; Darsi ali' ac
catto o alt accatleria o alla mendicit.
Nel senso nostro intendiamo d'un Infin
gardo che diasi a rotai mestiere per uon
volersi altramente e pi lecitamente iudustriare.
P1TCO, s. m. ( dal Greco Ptocos , Pove
ro); Pitocco; Accattapane; Mendico.
PITOCO GRASSO , Pitocco che tiene il
cappon dentro e gli aghifuora.
FAR Et PITOCO, Pigolare, Si dice di
coloro che ancorch abbiano assai , sem
pre si dolgono. Fare il dinoccolato, Fin
ger d' aver bisogno per i suoi fini. Fare
spallucce, Raccomandarsi con gran sommessionc restringendosi nelle spalle.
FAR EL PITOCO E \o ESSEUGHE, Far ma
rina, Finger miseria, e con importunit.
PITOCN, s. m. Accattone, Voce di dis
prezzo ad un questuante.
P1TN , s. m. Lo stesso che DI.VDIO , V.
PITNA , . C Lo slesso che DINDIA, V.
PITONA , s. f. Voce popolare e bassa ; lo
stesso che LIRAZZA , V.
DEL SIB iv PITNE, Maniera di gergo
popolare, vuoi dir Due lire.
P1TR , . m. Pittore o Pintore e Dipin
tore.
Piron DA FIORI, Fiorista ; DA ORNATI,
Ornatista ; DA PAESAMI , Paesista; DA
FIGURE, Figurista; DA HITRATI, Ritrai,
tista; DA PROJPETIVB, Prosprttista1, DA
FRESCO, Frescante-, Pittore a fresco.
PITR DA TUTO, Pittore universale.
PITCH DA IIAGAZ.V , Pittar da candele,
da mazzocchi, da chiocciole, da sgabelli,
da boccali, da colombaie, da taverna;
Dipintoruzzo; Pittorcllo; Pittar da fan
tocci; Impiastratore.
PITR anche T. di gergo, con cui gli
Inquisiti chiamano il Cancelliere che scri
ve il loro processo , perch fa la loro de
scrizione o quasi piltnra delle loro per
sone.
.P1TRA, s. f. Pittrice; Dipintrice ; Pittoressa; Dipintoressa, Femmina che di
pinge.
P1TOSTETO, detto alcune volle scherzevoimenle per PIUTOSTO, V.
PITOSTO, dicono alcuni per PIUTOSTO, V.

sciarsi, Strelbiarsi, L'aggiustarsi d'al


terarsi che faune le donne per comparir
belle.
PITURAZZA, $. f. Pitturaceli, Catti
pittura.
P1TLRTA, s. Dipinturazza, Piccola
pittura.
PI, Pi, ATT.
DE pi , Di pi , posto avverb. Tale il
medesimo die Pi, cio In oltre Et
CHE XE COME PER UN DE pili, Essere come
ilfinacchio nella salsiccia, cio Far ri
pieno.

PITRA , s. f. Pittura; Dipintura e Pin


tura.
PlTURE DA QUATRO AL SOLDO O PlTCRE A

SGUAZZO o DA MAGASSE, Pitturacela; Fan


tocci da ceri.
STAR o ANDIR DE PITURA. Dipinto , di
cesi di Ci che non possa slare pi ac
conciamente ne meglio. Egli dipinto.
Quella veste, quella scarpa vi sta dipin
ta, cio Acconciamente. Aver dipinto, va
le Aver detto o fallo alcuna cosa per l'ap
punto, che calzante , che quadra bene
ed appaga l' intelletto.
P1TURAR , v. Pitturare e Dipingere. V.
DBPENZBR.

PITUHAHSE, parlando di donne, InverHfciarii , Impiastrarsi ; Stuccarsi ; Li-

445

LA PI PARTE , La maggior parte ; La


parte pi grande LA pib PARTS osi
OMBM, // pi o La maggior parte degli
uomini.
PlU CHE DA PRESSA, V. PRESSA.

NE PI NE VANGO , N leva pi n po
ni, Sarai trattalo egualmente come vole
vi trattar me. Ne pi n meno; In parit.
SE.V/.A VOLER SAVB PI CHE TAfna,$enza voler sapere pi oltre o pi in l.
No PODR pib o No PODII pio,V.PoDn.
Et M'HA DITO PI LADRO PI BARN, Mi
disse ladro e barone a piena bocca, L'av
verbio Pi esprime nel senso vernacolo
maggior forza.
DAL pib AL MANCO, Di riminone, Mo
do avv. per dire Di rio in buono , e vale
Ragguaglialainentc, Tra il pi e il me
no , l'i a il buono e il cattivo.
FA PI CHE CARLO IN PRANZA, V. FAR.
A PI NO posso o A PI PODB , modi
avv. A pi non posso o A pi potere, vagliono Alla dirolla, A basta lena, A tuli uomo.
PIVA, s. f. Tibia, Strumento di suono ila
l'iato della figura di-I flauto, ma .issai pi
piccolo Lingua o Linguetta, dicesi a
Oiirlla cannetta , con cui si da fiato alla
Cornamusa o simili.
PIVA DA ORSI , Cornamusa o Piva pa
storale , Strumento da liuto , musicale,
composto d un otro e di tre canne ; il
quale si suona per lo pi da i|uc 'irtuuntesi che vengono a far ballar l'orso.
PIVA DA PuaicniNBtA, Fischio da pulci
nella e Linguetta , Specie di fischio di
cui si servono i Burattinai per alterar la
voce quando fauno giocare il Pulcinella e
la Femmina.
PIVE o CA.-VA , noi diri. uno a quella
Canna di vetro ili pi coirvi , di cui ta
gliandola in minutissimc parti, si fanno
le margheritine.
METEU LK PIVE IN SAGO, detto fig. Por
re le pive o le trombe in sacco; Andarsene
colte trombe nel sacco , tagliono Animi tire, Ammutolire, Perder la parola.
PVARO e PIVIR, s. m. T. de' Cacciatori
valligiani, detto nel Frinii CORIDK, Gran
Piviere, chiamato in Toscana comune
mente URIGNO, e da Linn. Charadrius
pluvialis, Uccello palustre che fa ima vo
ce la quale somiglia al suono della zam
pogna, onde forse fu detto Piviere e da
noi Pivaro, dalla Piva. Egli grande po
co pi d' un Tordo , ed buonissimo a
mangiare.
V'ha un altro Uccello simile, detto da
noi PIVARO PICCOLO e in Toscana Piviere

PlZ

PLA

PLA

J-jrato, che corrisponde in grossezza alla


Tortora ed abita presso alle acque e ne'luoghi campestri. La sua carne tenera e di
ultimo sapore.
P1VEI, vocabolo di gergo de' Barcaiuoli,
che TUO! dire Fanciulli; ma specialmente
s' intende i Figliuoli.
P1VLA , s. f. ( coli' e chiusa ) voce di
gergo de' Barcaiuoli, che significa Donna.

PIZZA A IA TESTA , Gratta capo , Pizzi


core che vini nella parte capillata della le*
la che fa grattarsi.
CAV.YB LA PIZZA , Cavar la voglia o la.
smania; Cavar la pruzza o il prurito ;
Trar il pizzicore: cio il riscaldamento o
voglia grande di che che sia Sparare
o Sgarire alcuno , Rimaner al di sopra
nella conlesa. Risgarare, Di nuovo sgarare. V. PAVXA.
C \\ AUSI; LA PIZZA, Cavarsi la gnagne
ra, cio 11 capriccio, la voglia, il prurito,
il pizzicore.
A TER PIZZA AI DESTI, dello fig. Allega
re i denti, dicesi dello Slimolar l'appeti
to che fa la gola.

PLACET (EL) s. m. Conferma; Amrovazione; Atsenso; Consento; Adesione.


PLACIDO, s. m. Voce corrotta da Piacilo.
Chiamatasi dagl' idioti PLACIDO quel chs
noi chiamavamo Dibattimento pubblico ,
io cui sodo il cessato Governo Italico si
discutevano le cause criminali , perch
aveva qualche analogia col Placito crimi
nale che facevasi dagli Avrogadori di Co
mune sotto l'antico Governo Veneto di
nanzi ai Consigli di 4o. V. DEB e PLACITR.
PLACITAR, T. Diffamare o Infamare al
cuno, Macchiare la fama altrui con mal
dicenze ; Sparlare, Mormorare, V. in
TAOIR.
PLACIT'IR U.VA cosa A , Trombettare o
o Strumbe tiare, detto Cg. Divulgare o
Spargere alcuna cosa ridicendola per tolto.
Placitare, in T. del Foro ex- Veneto,
rra l'Aringare contro un imputato di de
litto dinanzi alle Quarantie, che faceva
dagli Avvogadori di Comune.
PLCITO, s. m. Placito, dicevasi sotto
l'antico Governo Veneto, l'Arringa che fa
ceva l'Avvogadore del Comune destinato
pel caso, dinanzi ai Consigli di quaranta
contro l'imputalo delinquente.
FAR u.v PLACITO, dello I. un. Far susiirro o rumore; Dir male tf alcuno; Ban
dir le croci addosso a uno; Sparlare.
PL\FETE. Taffete, Voce presa dal colpo
d'una caduta, e vale In un tratto Ciac
che sorta di suono o rnrnorc che fanno
le uova quando si schiacciano e s' appro
pria a cose cimili.
PLAFN, s. m. folta, Arco d'una fab
brica.
PLAGAS. Voce Ialina che s1 usa nella fra
se , DIR pLAGAS , V. DIB.
PLATANO, s. ni. Platano, Albero gran
dissimo e maesloso nativo del Levante ma che si Tede anche fra noi , essendovene molti anche ne' nostri pubblici giardi
ni. Se ne conoscono di due sorta, una
detta da Linn. Platanus orientalis , che
h.i un legno adattato a tolti i lavori ,
ch'era gi coltivalo da'Romaui per gode
re della sua ombra, sotto la quale si adu
navano i filosofi. I. "altra detta Platanus
occidentali^ , nativo della Virginia, che
si assomiglia al pi-imo , ma le sue foglie
sono meno profondamente tagliate; cresce
anche pi presto e pi diritto di quello.
PLATA , V. PAHTH.
L'HO 001, A i.v AMPLA PI.ITB., dicono
alcuni idioti, e vale U ho comprato tu
pubblico , a vista pubblica, in piazza.
PLATE\L, add. T. Mere. Lombardo, par-4
lalo da molti , e vale Di piazza; Comu
ne; Corrente; ed Aggiunto di prezzo.
PREZZI PIATE ILI, Prezzi della piazza
cio Ordinarii della giornata.
PL.\TINA, s. f. T. Mar. Tappo, Quella
piastra di ferro o di rame o ili legno che
serve per riparare ai danni che cagiona
no le cannonate che in un combattimento
pu ricevere nn vascello.
PLATINO, s. m. Platino, dello anche Oro
Lianro } Metallo gi pochi anni scoperto

446

A LA PIVIA GHB STANZIA EL RUSSIG.VL

nr CAMPAGNA ? Domanda un Barcaiuolo


all'altro per sapere, Se la tal Donna sia
gravida.
PIVA , s. f. Pipita , Bianca pelliccila o
Malore che Tiene ai polli sulla punta del
la lingua.
CAVAR LA PIVA , dello fig. Trar la vo
glia; Cavare la pruzza o il ruzzo , Sod
disfare alcuno in qualche desiderio
Sfamare o Dissetare , Trar la fame o la
cete.
P1V1AL, s. m. Piviale o Fievole, Para
mento sacerdotale una volla usato nello
processioni per coprirsi dalla pioggia, e
quindi detto in latino Pluviale.
ASOLA DEL PIVIAL , V. ASOLA.
PIVL, dicesi poi in T. di gergo per
Tabarro.
PIVIR, lo stesso che PIYARO, V.
PIUM1N , s. m. Piuma o Penna matta,
La piuma pi fine che resta coperta dal
l'altra addosso agli ucclli.
PIUM'IW DA IBTO, Piumino, Specie di
guanciale da tenersi sopra i letti, riem
pialo di piuma la pi line di oca , clic
serve per coprire e riscaldarsi i piedi.
l'icvi'i.v DA POLVERE , Piumino , dicesi
anche al Fiocco da impolverare i capegli,
fatto di piume di cigno.
PIUMIN , dicesi ad una Specie d' erba ,
detta altrimenti MAXT \ D \ e CASTnACvV.

TE GHATARO STA PIZZA , Modo Iliet. la

ti gratter la tigna , cio Ti basloner.


Io ti scapriccier , Ti caver di lesta i
capricci.
P1ZZAG o PESCARIC, s. m. T. de'Cacciatori valligiani, Mergo-Qca minore , Uc
cello acquatico del genere degli Smerghi ,
detto nella Ornitologia Fiorentina Merganser cristatus minar sive Albellus fa
ntina, E questi la femmina della M.U.VECHETA, e venne da Linneo e da altri Or
nitologi dislinla coin una nuova specie,
e da essi chiamala Mergus minutus, e da
allri Merganser stellatila. Egli poco pi
grande dell'Arzagola (ZADZXC.VA) ma non
molto buona a mangiare. Questi uccelli
sono bravissimi tuffatori , ed abbondano
nelle nostre valli ne' tempi d'inverno.
P1ZZAR o SPIZZR, v.Prurire; Prudere;
Pizzicare; Far prudore o pizzicore, Si
dice del Mordicarc che fa la rogna o cosa
Munir che induce a granare.
ME PIZZA, Mi sento prudore.
CHE PIZZA LE KAir,G/( pizzicano le- ma
ni, e vale E' sta per darmi.
PIZZEG\DA. V. PlCEOADA e PlCEGH.

PrOMIX DB ALCUNE PIANTE , Pappo ,

Quella lanugine che si vede nella parte


superiore del seme di alcune piante, co
me negli Astori, nella Giacoben e simili,
le quali per ci si dicono Piante pappose.
Piumino, Voce dell'uso, Nome che
dalle donne si da ad un Ornamento da
capo , sia di piume di struzzolo , sia di
diamanti o d' altre guise.
PI SULTRA. V. No PI SULTRA.
P1UTOSTO o PITOSTO , Pi tosto o Piut
tosto, Aw.
XB PIUTOSTO FRBDO, E freddo anzi che
no, alquanlo freddo.
Si, PIUTOSTO , Maniera fam. nrgaliva,
chetale No; Mentosto, Indica disappro
vazione.
PIUTOSTO o PITOSTTO SUPERBIXTA, Su
perba anzi che no, ovv. Anzi superba che
no, cio Alquanlo superba PIUTOSTO
SMORFIOSTA, Schizzinosa alquaiiu o an
zi che no.
PIZZA, s. f. Prurigine; Prudore; Prudurn Prurito; Pizzicore, Quel mordieanie nlo che per la vita fa altrui la rogna o
altro simile malore.
PIZZA PER T0TO EL CORPO , Cociore ,
Quel frizzare che si s-nle nel provar sul
le membra eccessivo calore.

PIZZICAGNOLO, Voce falla comune fra


noi dopo la rivoluzione polilica del 1797,
e si dice in vece di LUGAXEGHII, V.
PIZZCARE, s.f. Pinzochere, Donne che
vivono nel chiostro, vestite d'abilo reli
gioso ma non professo.
PIZZOLAR, T. ani. lo stesso che SPIZZOLAB, V.

PZZOLO , add. T. anliq. che usasi per


ancora nel Polesine, in vece di PIGOLO, V.
PLACA , s. f. Pentola. V. in LUMIERA.
Dello per Piastra ; Lama ; Lami
na, Ferro o alt.ro metallo ridollo a sotti
gliezza.
PLACA DE LA SPADA, Piastra, Pezzo di
lastra pialla o lavorala che s'affibbia alla
cinlura Burchia , dicesi uno Scudelto
colmo di metallo che potrebbe servire al
suddetto uso.
PLACA DA FOGO , T. de' Fabbri, Fron
tone, Piaslra di ferro o di pielra viva che
mettesi ne' cammini per rimandar il ca
lore o per riparo del muco dall' attivit
del fuoco.
PLACA DE LE PE RUCHB, L iscio, Treccie di
capelli lunghi e pialli , di cui si fornisco
tulio il di dietro della lesta di certe par
rucche.

POC
nelle miniere del Per, che Ira le princi
pali propriet e qualit dell' oro. il suo
colore bianco livido.
PLEBGIA, . f.pcggior. di Plebe, Ple
baglia f. Plebaccia , 11 popolaccio , la fec
cia (Ini popolo.
PLOCAMA , idiotismo della bassa gente ,
in vece di PROCLAMA, V.
PLOREUSE , s. m. Voce da pochi anni co
nosciuta fra noi e pronunziata alla Fran
cese, Sopraggirello, Mostra bianca delle
maniche che portasi in tempo di bruno,
iletla poi italianamente alla Francese ,
Plorata.
PLOS, s. m. (dal Frane. Feluche) Peluzzo, Sorta di panno leggiero notissimo ,
col pelo pia lungo delia Felpa , a cui so
miglia.
PLUTOV,,*. m. 3bUo alla Francese, Drap
pello , T. Milit. Una parte della compa
gnia o flella divisione d' un battaglione.
Un battaglione si divide in sei od otto di
visioni , e queste si dividono in due o
quattro Drappelli, i quali si suddividono
iu Squadre, e sotto l'armi in Sezioni.
PLUTOJiXR, v. T. Mil. indrappellare,
Formar la truppa in drappelli, Metterla
in ordinanza per drappelli.
PLUXOR , Voce ani. Pintore e per lo pi
in plur. Plusori, Voce pur antica che sente
del Provenzale e vale lo stesso che Pi J
Molti; Parecchi.
PO, avv. Poi ; Dipoi; Dopo E PO L' AND VIA, E dopo sen' andato.
E PO MO M'IMPORTA , Allafine; Allafin
fine; In somma ; Alla fin dei fatti non
me n'importa.
DOPO BL PO VIEN L'ADES, Maniera fam.
di impazienza Terso chi facendo un di
scorso e non sapendo ricordarsi le circo
stanze successive , s' aiuta dicendo E PO K
PO , che vuoi dire dopo ; onde chi lo
ascolta , annoiato di queste repliche gli
dice berteggiandolo, DOPO EL PO VIEN L'ADESE, per fargli intendere, che tiri innan
zi , che dica quel che vien dopo , che la fniscj una volta.
POCHETN, add. Pochtttino; Pochette;
Tagliuolo, Piccola particella.
DAGHENE rar POCHETN A LA VOLTA, Da
gliene un sorso e dagliene un fecondo,
Un poco e poi un altro poco.
MuCHIR U.Y POCHBTN A LA VOLTA ,

Metter insieme a scamuzzolo, vale Met


ter insieme a forza di risparmio e piccole
porzioni. V. PICEGO.
POCHTQ, add. Pochetto , dimin. di Po,'<>, che talora si unisce coli' accompagnanome Uno, e si usa anche in Maniera d'av
verbio.
_
L' POCHETO, Specie d* Agg. e vale De
bole di complessione i Magi-etto; Afaluccio ; Poco ; Pochetto ; Scampoletto.
Dicesi per Agg. nel ign. di Uomo dap
poco o dappocucciaccio, Buon da nulla.
POCHIAR, . Acciabattare; Acciapinare;
Far che che sia alla grossa e scnz' alcuna
diligenza.
Impiastricciare o Impiastriccicare ;
Intridere; Imbrattare. V. POCHIO.

POD

POE

POCHITO, s.m. Molliccio e Molliccie*,

CHB TE PUSTU ! ( Detto con ammir. )


Espressione fam. d'impazienza, come si
dicesse Oli che ti possa rompere il collo]
Che ti venga la rabbia ! Mal aggia e si
mili.

Un poco umido.
POCHN,V. POCHETO.
POCHIO , s. ni. (si esprime come in To
scana direbbesi Pocio)Soltiglia; Mota ;
Mollume , Mollare ; Fanghiglia , Terra
('.<". t quasi liquida dalla pioggia e Quel bagnamenlo e umidit cagionata dalla piog
gia nella terra.
POCHIO DE MEDICAMENTO, Un guazzaluglio, dicesi per Medicina.
POCHIO DE MAGNAR , Intnto, dicesi la
parte umida delle vivande Intriso,
Mescuglio di farina o altro simile con ac
qua o altro liquore Imbratto; Imbrat
tatura , Lordura , Sozzura.
FAR DEI POCHI, Rimescolare; Intride
re; Imbrattare, E detto fig. Guazzabu
gliare; Imbrogliare; Intrigare, Far del
le azioni equivoche e poco lodevoli.
POCH10SO, (si esprime come in Toscana
Pecioso) add. Fangoso ; Limoso ; Pan
tanoso, Dicesi delle strade o di altro sito
umido e fangoso.
POCO (coli' o stretto ) Poco e nel superi.
Pochissimo, contrario di Molto.
POCO DB BOX, V. BOX.

Poco PA.Y POCO S. ANTONIO , V. PAN.


POCO PILI POCO MANCO , Ow. POCO SU PO
CO zo, In quel torno; Intorno; Incirca.
DAR POCO PER ASSAB, V. DA.
MOLTI POCHI FA uar ASSAB , A quattrino
a quattrino sfa il soldato ilfiorino.Ogni
prunfa siepe; Quattrino sparagnato aue
volte guadagnato; A piccioo apicciolo si
Ja il ducato; e vagliono che L'a tenui prin
cipii s' arriva a far cose grandi. V. A poco
A POCO.

AVBRGHEVE POCHI DA SPSNDEB , Essere


stringato, Aver pochi danari Cui OHE
Ti HA POCHI VA TAftDI IN PIAZZA A FAB LA

SPESA, Gli spenditori pi stringati van


no a comprare in fiera fredda,c\oc Quan
do il mercato limi o dove la roba avanza
ta suoi darsi pi a piacere di quando il
mercato in fervore.
AvRGHElVE POCHI DA SPENDER O DA DAR

VIA, Frase fam. meL della in altro senso


che vale Aver poca salute; Esser concafessa, cagionevole, tisicuzzo, Questa no
stra maniera vernacola si riferisce al ribo
bolo opposto metaf. che diciamo, AVER DE
LA SALUTE DA VENDER, V. in SALUTE.

UN POCO A LA VOLTA , A poco insieme;


miccino a miccino DAL poco BISOGNA
TOR POCO, Dui poco un poco, Si vuole usa
re con parsimonia le cose delle quali s'ha
scarsezza.
L'N poco PEROHO , V. PEROMO.
UN POCA DB POLENTA , Un po' o un po
co di polenta.
XE MEGIO POCO CHE GNENTB , V. MEGIO.

i'

ZA UN POCO, Poco fa; Teste; POC anr\"

hi; Dianzi.
PODR, s. m. Potere o Podere ; Possa;
Possanza ; Podest.
Ton EL PODR A UNO , Spodestare uno,
Torgli il potere, l'autorit.
PODR , v. Potere , Aver possanza ToaKR A poon, Ripetere.
PoDn A QUALCar, V. in ASSBXDBNT.

44?

Co NO SE PA QUANDO SE POL , NO SE .FA

QUANDO SB VOL, Chi nonfa quando e" puh,


nanfa quando e" vuole, e vale Chi ha tem
po non aspetti tempo a far le cose.
LA VE POL, Andare alt animo, a cuo
re, a genio, a pelo, a sangue, a stoma
co, a grado; Ritagliare; Soddisfare, Poivere.
GHB NE POSSIO MI? Locuz. fam. e vale
N'ho io forse colpa? Ne son io forf la
cagione?
NOL CHE PODB o PCODE, Non si potere
o Non ne potere con alcuno; Non poter
competerla; Non esser atto a scalzare chi
che sia, cio Essergli di gran lunga infe
riore. Esser menipossente.
No VODR pib o No PODH PIO, Non ne
poterpi, cio Non poter pi stare in con
tegno dalla noia No SE POL pib STAR CON
LU, Non se ne pu pi con lui, cio Non
si pu pi soffrirlo Tra//are o Trafelarsi, vale Languire, venir meno per trop
pa fatica Non potere stare alle mosse
o Non potere star saldo alle mosse , Non
poter contenersi, Non poter aver pazien
za ; simile a quell' altro Non potere star
nella pelle o nelle cuoia.
No SE POL PAH DO COSSE IN T' UNA VOL
TA , Non ii pu cantare e portar la cro
ce ; Non si pu strigliare e tener la mu
la, bere e zufolare.
PODEST\, s. m. Podest, Titolo de'Protori patrizii ex Veneti in alcune Citt e
Paesi dello Slalo ai tempi della Repubbli
ca Podest, dicevasi sotto il Regno ita
lico al Capo delle Municipalit cantonali.
Questo titolo tuttavia conservato nelle
Citt provinciali sotto il presente Governo
del Regno Lombardo Veneto , nel Presi
de de' Consigli comunali o sia delle Con
gregazioni municipali.
EL PODEST, detto in parlare furbesco,
vale Culo; Natiche; Deretano.
FAR COME BL PODEST DB LE GAMB ARA-

BB, Far come il podest di Sinigaglia,


e vale Comandare e far da .
PODESTARESSA , s. f. Podestartsta o
Podes lessa , La moglie del Podest.
PODESTERA , s. f. Podesteria e Potes teria, Uffizio del Podest e La giurisdizione
del podest.

POESA , s. f. Poesia.
POESIA SEBIA , Poesia eroica epica.
POESIA AMOROSA, Poesia lirica, Quella
parte di poesia che usa armoniuse rime e
per lo pi in materia d'amore.
POESIA iiL'Fo.% A o BERNESCA , Poesia ber
nesca.
Ctntone, dicesi la Poesia composta di
versi di varii antori.
QUESTE ZE TUTE POESIE, Maniera fam.
Questi sono ghiribizzi, capricci, pensie
rifantastici ; Voi siete ghiribizzoso.
POETA , s. m. Poeta.
POETA COMICO o DA COMBDIE, Commediaio , Compositor di commedie.

PIGOLO POETA, Poetino LATIVO voi-

POL

POL

POL

TA , Poetonzolo ; Poetacelo; Poetai tra;


Poetuzzo; Semipoela ; Versificatorello;
Fu detto ancora Uno stentato rimessi
ticcio d poeta vettaiuolo posticcio e doz
zinale.
MANIERA DA POETA, Poeticheria, Ma
niera e propriet poetici.

FOLAGA, s. f. Polacca; Fregatone, Ba


stimento Veneziano tagliato a poppa qua
drata , che porla un albero di mezzana,
uno di maestra e un buompresso.
FOLAGA enei ili min. POLACHINA, chiamavasi un abito che portavano le donne civili
scssant'anni fa , dello anche MBZO ABITO
perch'era cortissimo, giungendo poco gi
delle natiche, sotto cui stava la gonnella
della medesima stofa o di altro colore.
POLACARSE.v. del Contado verso Chioggia , Appaltatore, Posarsi quatto quatto.
POLACHTA , s. f. Corse; Giulberello ,
Veste corta da donna.
POL\CO, add. detto fig. Pollaslrone; Pol
lo freddo; Pollastrotto; Avannotto; Mer
lotto; Balordo, Giovane di pocasperienza.
THOV\R DBI POLACHI , Mangiar co' cie
chi il cavolo, e vale Trovarvi il suo conto.

POLENTA PRMA CHE LA SIA COTA, Polla


od Intriso.
POLENTA E PAN PASTO DA VILN, V. la
FAN.
MCNARI DB LA POLENTA , V. MUNARO.
SUGOLI DB POLENTA , Farinata ; Pa
nicela.

448

POFARDO O PoFARDA C PoFAHSBBIO O

POFARBOO , Poffar Dio; Pu fare Dio ;


Poffare il Cleto ; Poffare il mondo ; Pa
pe; Pah, Manier di stupore o ammira
zione.
ANDAR o VBGN'IR COL POFARD'IO o COL
POFARDIA , Andar o lenire con soperchieria, Con minacce, con maniere ar
gentate.
METERSE IN POFARDIA, Maniera bastale
fam. Mettersi in appunto ; Mettersi in
arnese, in ordine, in assetto, in gala,
in attillatura.
POGIA, s. t ( coli' o largo ) Poggia, T.
Mar. Quella corda che si lega all'un dei
capi dell'antenna a man destra della bar
ca. V. ORZA.
ANDAR A POGIA, Andare a poggia, vi
le A mano deslra; siccome Andare a or
za, vuoi dire A sinistra.
POGIA (coll'o stretto) s. f. o POGIANA, T.
de' Cacciatori , Coarta o Poise , e meglio
Nibbio, dello da Linn. Falco Sfilvtu,
Uccello di rapina del genere de' Falchi,
da' quali per differisce per avere le ale
non dirilte ma curve. Nel Pisano dicesi
Potala. NidiCca sopra gli alti alberi ne'boschi.
POGIANA poi chiamasi volgarmente il
Bozzago o rAbuzzago, ch' la specie pi
comune fra le grandi , la quale vien da
Linn. distinta col nome Falco Buteo, spe
cie mollo infesta nelle campagne e temu
ta da' Contadini perch distrugge i pul
cini. Sul Pisano gli dicono Falco Cap
pone.
POGIAPlXiV, Posapiano, Detto di chi ra
adagio Dicesi anche per Segno cos
espresso sopra casse e colli che si manda
no altrove.

POGI\R, v. Appoggiare o Poggiare, V.


PL-ZB.
Poggiare, T. Mar. vale Cedere al ven
to Poggia Modo di comandare fra'
Marinai, e vale Che debba tirarsi la ri
bolla del timone a sinistra perch la pro
ra pieghi a destra.
POGIR IN VELA , Afforcare alla vela ,
dicesi Quando gettata la prima ancora
non si piegan le vele ma si segnila a far
camminare la nave fin che non sia giun
ta al luogo dove ci deve gettar l'ancora
ci* afforco.
FOLA (coll'o largo) s. f. Pollone o Polloncello, II nuovo getlo che scappa dal
l'albero scapezzalo, buono a riporre e ri
piantare. Anche quello che nasce dalle ra
dici , se non porla radiche ; difesi Tallo
o Fettone e Virgulto; se poi ha con s
le radici, si chiama Pollone barbato.
FOLA D'OLIVER, Piantoncello , pol
lone spiccalo dal ceppo della pianla per
trapiantare.
FOLA ( coli' o largo ) Uccello. V. TACCIA,

NoL CA UINGA DA FAR CO UN POLACO ,

Non ha a mangiar il cavolo co' ciechi.


POLACN, . m. T. Mar. Pollaccone, Ve
la triangolare che si usa sui bastimenli
latini a guisa de' stragli delle navi d'alto
bordo.
POL\ME, s. m. Pollame, Quantil di pol
li. Pollo nome generico di tutti gli uc
celli domestici , cio del gallo e della gal
lina.
PoUME DA CAMPAGNA, Polli Campii, A

differenza di quelli di stia.


POLASTRLO, s. m. Pollastrella e Poilastrina.
COME TANTI POLASTHBLI , Locuz. fam.
Cheti com olio, come polli o conigli.
POL ASTRO, s. ni. Pollo; Pollastro; Poilastrone, II pulcino che non ha pi bi
sogno della madre.
POLASTRI NOCENTINI, V. NoCENT^W.
I\- TEI, CAG\R DEI POLA8TRI , V. CACAR.
POLASTRO O PoLASTROTO , detto fig. a

Giovane inesperto, Colombo da pelare o


Piccion tenero.
POLUO,Z.eopoWo, Nome proprio di uomo.
POLEG/LMA, s. f. Flemma; Tardit; Lentezia;Posattezza affrtlata;Piacevolezza,
Detto per agg. a uomo, Sorbone; Gattone; Soppiattone; Soppia ttonaccio. Di
cesi di Chi latto intento a' proprii ^van
taggi, procura segrctamenle e con accor
tezza di conseguirli.
Vale anche per Posapiano; Santagio,
Flemmatico. V. BIDIA.
POLEG1A , s. f. T. Mar. P alena , Quella
figura umana o di bestia che si mette scol
pita sopra il tagliamare. V. TAGIAJJK.
POLEG1AR , v. voce di gergo de' nostri
Barcaiuoli, che significa Dormire.
ANDAR A POLEGIO, Andare a pollaio,
Andar n dormire.
POLENTA, s. f. Polenta e Polendo , Vi
vanda nota.
POLENTA SUTA, Polenta scussa, cio
senza condimento. A Milano la chiamano
Polenta vedova.
POLENTA DR CASTAGNE, Poltiglia; Polta e Polenta di castagne.
POLENTA DB FAVA, Macco.
POLENTA DESRITA, dello nel gergo de1
barcaiuoli , vale la Fulva.

POLENTA MB STENTA, CAPOK HE SA BON,

Dettalo fam. che TUO! dire. , La. polenta


mi piace a stento ; ma il cappone mi sa
buono, cio ha sapore di buono.
POLENTINA , s. C Piccola polenta.
Panata , dicesi pi particolarmente
Quella specie di polenta di grano turco
che si fa mista di latte.
POLENTINA DB LATB, Latteruolo, Quel
la che fassi colla farina di frumento.
POLENTINA , detta per PAPA, V.
POLENTN , detto per agg. a Uomo ,
Ghiotto o Mangiator di polenta Batoffione, dicesi a chi mangia molla mi
nestra e che sia grasso.
POLESE, s. m. Cardine; Ganghero e Ar
pione, Le parli dell'arpione sono la Gam
ia che si mette nel maro, e l'Ago o Per
no fuso che inGla 1' anello della bandel
la. V. BBRTOBLA.
METBR i POLBSI, Ingangherare TOR
NAR A XETBR i POLBSI '. Rtngangherare.
p
O
_
LEVAR i POLBSI, Sgangherare; Scom
mettere , Cavare i gangheri.

POLSENE.V.MBzXw.
POLESETO , s. m. rpioncino o Arpioncello, Che si mette per sostenere i telai
delle invetriale, il quale polrcbbe forse
anche dirsi Bilico o Perno , e Pernio.
POLESN , s. m. Pulcino o Pollastrino,
Quello che nasce dall' uovo della gallina
e va dietro alla chioccia. V. PCLZI.V.
GRIR DEI POLESINI. V. in Cai.ui.
MAGNAR DEI POLESINI, Beccare; Pa
sturare.
INTRIGA COME i POLESINI IN TB LA STOPA , V. INTRIGA.
POLIcXlY, s. m. T. mar. Uncino da cala
fato, dello anche Becco corvino, Unci
no di ferro o strumento di cui si servono
i Calafati per cavare le stoppe vecchie dai
commenti e poterli ristoppare.
POLN. V. PBOCHIO PULN.
POLNA, s. Pollina, Stereo de' polli
eh' buono ad ingrassar le terre.

FOLIO. V. PULO.
POLIR, V. PoLVB r i derivali.

POLITICO,, m. Politico; Statista.


POLITICO, nel parlar comune, s'inten
de fra noi, Amministrazione dipolizia}
cio Tutto quello che si riferisce al go
verno intcriore dello Stato AVER EL
POLITICO, Avere la polizia.
Politico, detto per sust. dicesi dell'Uo
mo accorto e sagace e si prende in buona
o cattiva parte Poco POLITICO, Politi'
castro , Politico infelice ; e nel parlar
fam. Poco prudente; Poco destro, Igno
rante del ben conciarsi nella societ.
POLITICN, s. m. Gran politico, nel
parlar fam. qui s'intende Un uomo assai
destro e talvolta cupo, che si sappia^'bea

POL

regolare in societ pei proprii vantaggi.


V. GATAPTATA.
POLIZITO. Neologismo usato dalla ple
be -- ed Aggiunto che classi agli Uffiziali
e Soldati di polizia. V. PIANT.
PLIZZA, s.f. Polizza, Piccola carta scrit
ta. IVe) dim. dicesi Polizzetla.
POLIZZA , dicesi da noi per Biglietto a
sia Lctteruccia che si scrive mi altrui nel
lo stesso paese.
In termine triviale forense, POLIZZA i
letta per Citazione, Intimazione o simi
le che da' Cursori de' tribunali s'intima
alle parti. Quindi FAB LB POLIZZK essi di
cono per Intimare, Portar le carte per iutimarle.
POLIZZA DB CARGO, T. Mere. Polizza di
carico , Scritto contenente una dichia
razione dello stalo delle mercanzie cari
cate sopra una nave , indirizzato da chi
le spedisce alla persona a cui si mandano.
POLIZZNA , s. f. Polizzotto , Polizza
grande.
POLMN, s. m. Polmone.
Pasto dicesi al Polmone degli animali
che si mncellano per mangiare, come di
buoi , castrali , porci e cimili.
POLMONTOjS. m. Polmoncelo, Picco
lo polmone.
POLMONA , s. f. Polmonea o Peripneumonia, T. Medico. InGammazione de'polmoni.
POLO , s. m. Polo.
DA ujr POLO A L' ALMO , Da un capo
alf altro, Da un punto all'altro, Da uua
lontananza all'altra,- e inlendrsi Cammi
no assai lungo.
POLO , detto in gn-go , vale il Culo.
POLO, s. m. (coli* o stretto) diceva*! antic. per PoLZsta, V.
POLO (coli' o largo) Paolo, Nome proprio
di nonio SA Poto, 5. Paolo, Titolare
d'una Chiesa di Venezia una vlta parroc
chiale, ora succursale di S. Maria glorio
sa de'Frari.
POLN, s.m. Pollone, Rampollo, Ramicello tenero che mettono gli alberi e (he
pu <i ii>|>tani;u .-i. V. FOLA.
POLONCN, s.m. Polioncello, .limili. V.
PoLW.

POLONIA, /;.*..",-;!. Nome proprio di


femmina.

TIE.TTB ix BOX POLONIA CHE ToMAno


TS SOIA, maniera fam. che vale, Far co
te da scrivere al paese, Detto per ironia.
POLOUBO, add. T. Anliq. Balordo; Bab
beo; Stolido; Minchione, Agg. a Uomo.
rOLl'A , s. (, Polpa, Carne senza osso.
POLPA DEI FRUTI , Palpa o Carne.
POLPE DE LE GAMBE, Polpa e Polpaccio.
POLPE DEI DEI, Polpastrello, La carne
dalla parte di dentro delle dita, dall'ul
tima giuntura in su.
POLPTA, i. f. Polpetta, Vitanda nota.
POLPETA , nel parlar fam. dicesi per
Boccon ghiotto, scelto, squisito.
Toa LA POLPBTA ZO DEL PIJIJT A QUAL-

cl-N, Dare scacco di pedina ; Fare una


pedina, dello fig. Levar una cosa mi un

POL
altro che stava per conseguirla. Romper
F uova nel paniere, Guastare i disegni
altri presso alla conclusione.
POLPETN , s. m. Polpetta grande, che
forse potrebbe dirsi Tortello.
POLPET.Y , detto per ischcrzo come
agg. a persona , Paffuto; Di guance paf
fute Basoffone, dicesi per ischcrzo di
Uno soverchiamente grasso e che mangia
molte basoffie cio Minestre.
POLPSO, add. Polposo e Polputo o Car
noso, Che ha molla polpa o carne; e diceti nou solo degli Animali, ma dei fi-ul
ti e di alcune foglie.
POLSETI , s. m. Falsetti o Fermezze, si
dicono qun Fermagli che ornali di gioie
e legali con naslri si portano ai polsi dal
le donne.
POLSO, s. m. Polso.
li VT v DE POLSO, Battimento o Battu
ta di polso.
POLSO GIUSTO , Polso regolato.
POLSO I.VEGUL, Polso sintomatico, o
sia irregolare.
POLSO DEBOLE, Polso languido, tardo.
Polso , si dice ancora du noi melai'.
per Possibilit, Vigore, Forza MsaCAJVTE DE POLSO; OMO DB POLSO, Mercan
te o Uomo di polso ; Aver polso ; Uomo
di gran polso , cio Ricco Uomo di
polso, vale anche per Uomo di gran for
za nella persona Toc EL POLSO A
QUALcar, Toccare il polso ad alcuno tu
ie Riconoscere il suo valore, le sue forze.
TOCB EL POLSO AI MORTI, Nun saper
trovar il polso alle gualchiere, si dice in
proterbio de' Medici ignoranti.
POLSN, s. m. T. de' Fonditori di carat
teri, Punzone, Specie di conio o stru
mento che serve ad improntare le cos
dette Madri, nelle quali si fondono i ca
ratteri da stampa.
POLTRO-SrAH ALPOLTBO, Stara poltri
re o a poltronfffiarc , Dicesi dello star
a dondolarsi nel letto.
A.VDB AL POLTBO, Andar a poltrire,
Andar a letto.
POLTIIO, in T. de' Fabbricatori di ta
bacco, dello suslantiv. vale Marciume;
Infracidamtn lo.
POLTRN, i. m. Poltrone e Poltro, di
cesi d'uomo.
Prelendest che nelle gioslre amiche si
(roncasse il dito pollii-c della mano de
stra colui che non riusciva in lale eser
cizio , e che quindi Poltrone derivi da
Pollice troncato.
DBTBKTTB POLTBOST, Infingardire, che
anche dicesi Aver Fosso del poltrone; Lsser di natura infingardo, merendone ,
merendonaccio ; scioperone, dormalfuoco, perlone; Pi poltron che una cimi
ce; Schifanoia; Fuggifatica. Avere
o falere F uovo mondo , vale Una cosa
senza fatica o pericolo Darsi alla mandra, All'ozio Dondolare o Dondolar
tela , Stare ozioso sedendo Cor/ro sa
tollo, anima consolata, si dice di Chi
appena pinto gi il boccone si pone a pojtrire.
POLTRNA , s. f. Seggiolone , Seggiola

POL

449

franile da riposo a brcci uoli; e s' sofce si pu chiamare Leltuccio. V. SxTn, SCHE.VA, Pozo.
PASSAR DA LA POLTRONA AL LETO , Pas
sar dal letto al letluccio, Dicesi di Chi
quasi sempre malato.
POLTRON ARIA, , f. Poltroneria o Poltrona , Lentezza dell" operare fingendo
di non potere, che dicesi anche Infingar
daggine; Infingarda, Pigrizia; Anneghittimento // superbo fastidio degli
opulenti Romani.
A\ i :t LA POLTUONABIA I|V TI OSSI, Aver

Fosso del poltrone ; Esser pi poltron


che una cimice.
DARSB A LA FOLTROICARTA , Darsi alla
m andi-a ; Invigliacchirsi f Impoltronir
si; Sdarsi; Anneghittire o Anneghit
tirti ; Impigrire ; Infingardire. Il IDO
contrario Spalti-arsi; Spoltrirsi; Spol
tronirsi.
POLTRO.\AZZO , .. m. Poltronacco ;
Poll-oncione ; Infingarduccio.
POLTRONCINA, s. f. dimin. di Poltrona;
Seggiola a Lrucciuoli.
POLTRO.NEZZO. Lo stesso che POLT.IONARIA, V.

POLTRONO, add. Impoltronii, Dive


nuta poltrone. Poltronefgioia , Cbe vive
poltronescamente, in ozio vizioso.
POLTROMZAR, v. Poltroneggiare e Pol
trire, Giacere ozioso nel leito o altrove.
Crogiolarsi si dice di Chi sta mollo
nel lello o al fuoco e si piglia tulli i suoi
comodi.
POLVER\, add. Polveroso, Asperso di
polvere.
POLVERAZZO. V. SPOLVBBAZZO.
POLVERE, s. f. e POLVARE, Polvere t PolW Polvero, Polvere levala e agitata d.
vento Polviglio chiamasi la polvere sot
tile Polvere impalpabile, Quella ch'i
cos sonile e mi nula , che non fa impres
sione sensibile al tatto.
POLVERE DA DE.VTI , V. DEXTE.
POLVERE DE CIPRO, Polvere di ciprio
Polvere d' amido, delta i ri Toscana an
che Polvere alla marescialiii.
POLVERE DA SCHIOPO, Polvere d'archi
bugio o da caccia.
Polvere filimi nan te, dicesi una conipcsiziouc di tre parli di nitro, due di
sale di larlaro e una di zolfo.
POLVERE GRA\DA , Granino, susl. Uinulissima polvere da schiopo.
POLVERE DA CAPUCI.M o DA PECCHI, Stafnagrao Stafisagria, Elba polverizzala
che uccido i pidocchi.
BUTR LA l'ni.u.ii! iv TI ocur, Dar ve
sciche per lanterne, delio u. vale Voler
mostrare ad uno una cosa per 1* altra.
DABSB LA PULVEIIE, V. DARSB LA KB?E
in \F.\F.
No FAR POLVERE, detto fig. Andar pian
piano ; Non far rumore, .\on dar moti
vo a discorsi sopra cose dispiacer)! o che
possono essere di danno FAR sr w. i LE
VA POLVLUB, Operare per is traforo, Adoprursi in quali-Ile negozio senz apparirti.
No ESSER QUELO CHE HA I.VVEJfT.'. IA

POLVEBE , A'ow esser T iuvent'.re della

PO M

FOM

POM

polvere , Tale Non esser il primo de* M-

no, dicesi da taluno a chi non sr Ciucca re o rion giucca netto.

da , dtlla canna cf india eie. Quel pezzo


rotondo che ' al di sopra della spada
e,lc.V. SPADA.
AGO o* PMOLO, V. AGO Capocchia
0 Capo dello spilo, dicesi la Parie superio
re per cui gli spilli si prendono in mano.
PMOLO DB LA SBLA, Pomo della seta,
La parie anteriore e pi rilevata della
sella.
POMOLO DB LE CATTASSE, Pomo o Pomel
lo, La parte superiore e pi rilf ala del
le guance ; il cui osso dello dagli Ana
tomici Zigoma, a Zigomatico.
PMOLO DB LB SPALB, Capo dell' omero,
La sommit esteriore delle spalle, delta
anco dagli Anatomici Acromo.
POMOLI DB LB COSSE, le Anche, L'osso
che tra '1 lianco e la coscia.
PMOLO DEL nvsT'i.v DB FLOCO o DB LE
AXTE.VB, Girotta, T. Mar. Palla di lego
che si mette in cima alle antenne, ban
deruole, bastoni di flocco e simili.

45o
pienli

No L' i MI.VGA QUELO CHB GA

IMI-.\T'I LA POLVBBB, e vuoi dire, Ila no


talento o una capacit limitata, mode
rata.
QUEL DA LA POLVERE, Palverista, Que
gli che fabbrica la polvere d'arme da fuo
co FuscellatOj Voce Fiorervt, Quel che
vende la polvere di cipri.
SSATER LA POLVERE, Scuotere la polve
re ad alcuno, vale Bastonarlo.
POLVERTA , s. f. Polvtruzza , dimin.
di Polvere Po/y/'g-/'^ chiamasi la polve
re .oliile.
POLVERIERA , . f. Polveriera , chiamia
mo l'Edilzio dove si conserva la polvere
da fuoco.
-POLVEROSA (la ) i. C T. di gergo , che
Tool dire Farina.
POLZN (colla i dolce) i. m. Punzone
.o Polzoni, Cerio ferro lempcralo o Ac
ciaio per uso d' imprimere 1' impronta
delle monete, de* caratteri rie.
POMA. Jggiunlo di Cavallo. Leardo po
mato, Cavallo clic ha le macchie tomi?.
POMADA, s. f. Poma/a, V. MA.VTECA.
I' vii: . i' li-! di mete.
POMEflA , s. f. Pomice o Pietra pomice,
Sorla di pielra spugnosa leggierissima
che trrve ai Falegnami per polire.
EOMEGA , add. Pomiciato o Impomicia
to , Slrnpiccialo con pomicr.
POMlGAR , v. Pomiciare o Impomiciare
o ppomiciare, Stropicciare o pulir con
ptn ice.
l'oMECAasE, dell fig. Lisciarsi; Stro
picciarsi ; Stru/inarsi , per Abbellirsi.
POMLA o PMOLA , s. f. T. Agr. Bacca;
Coccola; Orbacca, Frullo rilondetto che
firmili! r il Lauro e simili alberi.
POMLB, si dicono in alcuni luoghi le
Vlive, ma intemlrsi quelle che si raccol
gono mature prr cavarne l'olio.
POMLA DE SPI* DIA.VCO , Ballerino ,
.quella Coccola rossa che fa il Pruno bianco.
PMOLE P'ALOBO, V. ALDEO.
POWER, s. m. A/e/o, :' i.' i: ; i che produce
le nirli' , dette da noi l'ini i , ili cui si co
noscono quattordici variet. I Botanici
ciii. irnaiin questa Pianla Pyrus malus.
BROLO DB POMERI o POMI , V. BROLO.
POMTO, s. m. Meluzza o Meluzzola,
Piccola mela.
Pomi si dicono ancora le Poppe delle
giovani.
LA XB uv POMSTO DB IOSA , dello di
Fanciulla sana e di bel colore , Ella
latte esangue; Ella ha le guancie ver
miglie come una rosa.
POMO , s. m. Mela, Frullo nolo che nasce
dal Melo. S'avverta che in italiano 1 -vo
ce Pomo non equivale alla nostra Venezia
na , ma serve ad indicare qualunque frut
to, e che per esprimere in buona lingua
il fruito ila noi chiamalo POMO, si deve di
re Mela, cli' di gen. fcm.
PIATAWZA DB POMI COTI , Melata.
No ZOGAHIA COV VU GXANCA DB POMI CO
TI, Non giuocherei n men d'un quattri-

M v \ nin DAL FBHO AL POMO, V. MANDAR.

POMO s.'M.v: io, drtto Gg. Son due goc


ce; Non ne perder nulla , Si dice" di due
persone somigliantissime.
Pomo d'Adamo, chiamasi anche da
noi scherzevolmente quella Piccola promi
nenza eh' nel mezzo della gola, che diccii anche Groppo o Nodo della gola.
POMO APIO , . m. Appiuola o Meta />piuola e Cmsolana, Mela piccola di otti
mo sapore, la qnale assai serbatola. Fu
delta in sistema Pyrus malut apro/a.
POMO CODOGNO , s. m. Mela cotogna e
Cotogna assol. Frutto quasi simile al Po
mo che M'-II prodotto dalla pianta Coto
gno. V. CODOG.-VBR.
POMO DA LA ROSA, Mela rota.
PDMO INGRANA , s. m. Melagrana o
Melagranata, Fruito notissimo dell'al
ier Melograno o Melagraaalo o Gra
nato , nominato da' Sisteni. Punica gra
natimi. Il suo fiore chiamasi Balausta
o Baleuslro; e la scorza del frollo, Malicorio.
Granatijrme , dicesi Che che sia
che abbia la forma del granato.
POMO DE TERA, V. PATATA.
PMOLE, V. POMKLA.
POMO QUINTO, s.m. Colloquintida,Ar\.to da Linn.' Cucumis Colucynthis, Pian
ta simile al Cocomero salvalico, da alcu
ni chiamato Fiele di terra , e dali Ara
bi Morte delle piante, persilo a foggia ili
veleno fa morire tutte le altre erbe che
le Min vicine. La sua polpa amarissima.
POMO RZENE , s. m. Roggio ; Ruggi
ne; Mela roggia, Mela di rolor simile
alla ruggine, chiamalo da'Sislera. Pyrus
malus praesomila.
POMO D'ORO, s. m. /orni foro o Pomiduro e Poma <f amore, Sorta d'ortaglia
notissima, di sapore acidulo, che produ
ce un ti : il i.! di-Ilo slesso nome, simile a
mi.- cipolla o mela, di color rosso o rancialo. Questa pianla ir chiamala da'Bolanici Sulanuin Lycopersicum.
POMO LZARlOL, s. m. La-.zeruohi o
Azza-itola, Frullo che nasce dell* Azzeruolo. Ve ne sono di bianclic e di rosse.
L'anWo che produce le bianche chiama
si ilaliaii. Lazzcruolo vero e da' Sislem.
Cralaegus Azarolus ; quello che produ
ce le rosse Lazzcruolo rosso, e in sislema Cralaegus coccinea.
POMO DE SAN PIERO , Mela pugnala,
Specie di Mela , cos detta perch matu
ra nel mese ili Giugno o sia per la fesla
di S. Pirlj-o che si fa nel dello mese.
PO MO LAI) A , s. f. Cupo di pomo, e s'ininlrnile col pomo del manico d'un pu
gnale.
Din BE LE nnii r .i- } Colpir col mani
co cf un pugnale.
DAR DE LE roti. ii. 'u: COL conio , Dar
delle gomitate , cio delle percosse col
gomito.
PMOLO, s. m. Pome; Pomo della spa-

PoMOLO

DEL

MAXBCO

DBL

COHTBLO ,

Glriera; Raperella, Specie di bellone che


mellesi in capo al manico dei coltelli.
PMOLO DB LB CASSBLE, Pallino, Quel
pomello d* otlone che s' inchioda nella
parte anteriore delle cassette , per uso di
cavarle dalla nicchia.
POMPA, s. f. Pompa, Magnificenza.
FAH POMPA, Pompeggiare, Far osten
tazione
i' .; POMPA DE SAVBRGHBVB O
come dicono gl'idioti, DB AERCHE-VE ,
Senneggiare, vale Far pompa di senno,
Mostrare ili aver gran sennoEL voLMOs Cll'vil DE SAERGK B.VE MA EL FA SEMPRE FIA
SCO, Vuoi senneggiare, e scendene scher
nito.

Magistrato alle pompe, chiamavasi una


Magistratura senatoria del Governo Ve
nato , composla ili Ire palrizii col tilol
di Provvedilori , nominali dal Maggior
Consiglio edi treSopr.ipprovveditori elet
ti dal SP nato ; stata gi ab antico inali
dita per l'osservanza delle leggi suntua
rie , cio proibitive o limitative del lusso.
PAG\H LB POMPE , dicevasi sotlo il Go
verno Veneto , Pagare la multa o pena
labilit dalle leggi suntuarie per poter
derogare alle slesse leggi e far quello che
<sse proibivano.
POMPA , s. f. (dal franzese Pompe ) dioesi
in sign. di Tromba da attigner acqua. V.
POMPAR, PoMPiti e TROMBI.
POMPXR, v. dal Francese Pomper, usato
talvolta anche da' nostri Marinari, che dicesi italianamente Trombare, Atlignep
acqua coli tromba. V. TROMBAR.
POMPIR, s. m. e pi in plur. POMPISRT,
T. Mar. chiamane! que' Marinai che trom
bano per rav.ir l'acqua dalla nave, e che
potrebbero dirsi, se non v'ha di meglio,
Tromtieri.
Abbiamo in questa Cill un corpo d'nomini delti POMPIERI; di recente institniln,
1 quali divisi nei rispettivi sestieri veglia
no giorno e notte ed accorrono lili' estin
zione degl' incendii per mc/zo del'c trom
be e di tulli gli attrezzi necessari! di cUff
sono muniti. Essi rendono un servigio .is
sai benemerito, come 1* esperienza ha iin ora privalo.

FON

porr

POMPON, s. nv. Voce Francese inirodotur


negli aliimi passati anni tra i>Militari Ita
liani e denotante Certo ornamento di la*
na fatto a guisa di Pamo(Mela) cbe i Gra
natieri portano ai loro cappelli ccascliettii
PONARARSE > V. IKPOSARB.
PONARL, s. m. Pollaiolo, Mercante di,
polli.
FON ARON, s. ra. Pllaione, Gran- pollaio
PO.NCBlAR,T.PoUiJifccfare; Fare un pat
tinicelo, Far una cucitura o rimendalu-.
ra mal falla. In sign. pi lalo possono cor
rispondervi Acciabbaltare; Abborraccia
re ; Acciarpare, che Lavorar a caso, al
la grossa , senza diligenza ; ma sempre col
nostro termine intendiamo Lavorar cuil'ago.
PONCHIO, s. m. Sorla di bevanda, detta
nel!' Inghilterra Punch, la quale mello
ni uso anche presso di noi, e si fa con rum,
zucchero e limone, per lo pi calda.
PO.VCHIO A LA BARCAROLA , Altra bevan
da propria de 'Veneziani, che fassi d'acqua
fredda condita con anisetto e zucchero.Dicesi A LA BARCAROLA perch i Barcaiuoli
ne usano, costando assai meno dell'altra.
BONENTDA, s. f. Voce Mar. Lo stesso
che MAISTBALADA, V.
PONENTAZZO, s. m. T. Mar. Ponente;
Ovest, Vento forte.
PONENTE, s. m. Ponente i Occaso; Oc
cidente.
PO.VE.VTE, detto per Vento da quella Pla
ga, Ponente; Ovest.
PONENTE MAISTRO, Ponente-Maestro,
ovvero Ovest-Nord-sest , Vento. E det
to anche Coro dal Ialino Caurus.
PONENTN, s. m. Ponentello, Venticello
di ponente.
PNER (coll'o largo) r. Porre e Ponere,
Mettere in luogo , Collocare.
POWER, detto in T^di Giuoco, Riporre
il giuoco, Dicesi al giuoco dell' Ombre e
ad altri ogni qiial volta perduta la par
tita e che v' luogo ad uria seconda, re
stando fermi tulli i segni nel piallo.
PONER, s. m. Pollaio; Gallinaio, Luogo
dove riposano le galline.
Pollaio, dicesi anche fig. per Lelto-, ri
poso A.VDR A PONR, Andare a polla
lo; Appoltaiare , dicesi de' polli - An
dar a pollaio, per simil. anche degli uo
mini per Andar a letto.
PONGA , i. f. Gozzo, Ripostiglio appi del'
collo degli uccelli.
Avn LA PONGA GROSSA , detto fig. Aver
eli arnioni grossi, vale Esser ricco
Aver il gruzzolo , Aver de' danari raccol
ti.
_ PAUSE LA PONGA, Fare ilgruzzolo, Ar
ricchirsi, come i polli s-' empiono la ros
ai , cio il gozzo.
PONGA , dello in gcrgo, Foglia , detto
pare in istile furbesco, e vale La Imrsa
lei danari.
.
PON1BILE, adii. Zoco PONIBILE, dicesi
nel giuoco dell'Ombre , e significa Giuocata che pu riporsi , cio Che si pu per
dere, Giuocala cbe non sicura.

PDXSO (coll'o stretto) dicesi da alcuni pr


Polso.
PONS, s. m. Pons, Specie di colore co
me ili fuoco o sia di Color rosso chiaro.
PONTA, t. f. Punta, L'estremila acuta <li
qualunque si voglia cosa-Cuspide, direb
be In punta ilei pungiglione delle api e
cimili.
PO.VTA DA TRAVI, Spina o Foratoio e
Foratore, Conio di frro onde i Fabbri
bucano i ferri infuocati.
PONTA DA TAGIAPIBRA , Subbia , Specie '
di Scarpello grosso e appuntito. Subbiare
si dice per Lavorar colla subbia. V. Dssc RUSSAR.
PO.VTA DA STAMPADORI, Punto) chia-masi Quella di ferro , di cui si serre il
Compositore per correggere la forma.
PO.VTA DEL TRAPALO, Saettuzza.
PONTA DE LA FOJICA , Rebbio, Uno de*
rami della forca. V. KOUCA.
Po.VTA DA BATER CiIIODr,V.CAZZACHIODI.

_PoNTA,T. de' Gettatori di caratteri ,


Liscino , Specie di coltellino da pulir le
lettere.
PONTA DBTPALI, Puntazza, Pnta di
frro con cui s'armano i pali da mettersi
ne' fondamenti , V. COSPEDO.
PO.VTA DE L'ALA, Sommalo, Estremit
o punta dell'ala degli uccelli.
PojfTA DE LA BARCA , BecCO.

PO.VTA DEL CANDBLIR, Agi , Patti der


caiulelicri da Chiesa su cui s'inGla lo- can
dela.
PONTA DB IR SCARPE , Cappelletto , Pez
zo di cuoio posto m fonilo ilclTn scarna per
sostenere il tomaio.
PojtTA DEL TTASO, Moccolo.

PO.VTA DE L'ASTA , Drappello, Quel fer


ro rh'r in cima alla lancia.
PONTA DEL TRAPANO, V. TRAPANO C SBOe\r.io.

PUNTA D*L ZORNO, Sulfar del giorno,


o del mattino; Allo spuntare; All'alba
del giorno.
PONTA DEL TOSTER, Arcale cio Quel
la cartilagine del petto detta dagli Anato
mici Mucronata, posta aH'eslreniiltlell'osso sterno nel corpo umano.
PONTACUZZA, Punlaguto, Acuto in punla.
' .
EXTA TEIERA, J'eltucca , Punta te
nera de'rnmi degli alberi.
_CE FINISSE IN P.TA, Acuminato, Ter
minalo in punta. V. IMPOXTO.
Co LA- PONTA IN su, Colla punta alfer
ta o itti ins.
SENZA POSTA , Spuntato.
PO.VTA DE PETO , Forcella o Punta dipetto, dicono i Macellai la punta che imineiliatamente sollo il collo dalla parlo del
pello Spcchio del petto dicesi al Mez
zo del pello degli animali.
A.VDB ix PO.VTA DE PIE, Andarfn bi
lico , si dtce di Chi andando appena toc
ca terra.
AVER UNO IN CIMA DE LA POSTA, V. AVER
Biro IN QUEL SERVIZIO, in SERVIZIO.
DAR DE PONTA , Dar di punta ; Impun
tare ; Dar una punta o puntata, Ferir
colia punta.
CHIAPAR LA PO.VTA, Pigliare la punta

FON

45,

o ilfuoco, Diceci del vino quando comin


cia a inacetire.
FAR LA POSTA A QUALCOMA , Appuntare.
RBFR LA PONTA , Kappuntare.
Toii su LA POSTA U.VA COSSA , Recarsela; Star siti-puntiglio; Pigliar per male
una csa; Pigliarle cose a rovescio; Re
carsi una cosa acT anim.- V. FERMALOso.
VEONR su LA POXTA DEL pinv, lo stes
so che VBG.V-IH sui. BRAZZL, V. BRAZZL.
PO.VTA, Specie di malattia, Punta; Mal
di fianco o di costa. In T. di Medicina ,
Pleurisia vale Infiammazione Jclla pleu
ra sola; Pleuro-Polmonia , Infiammazio
ne della pleura colla parie prossima del
polmone. Prendere un mal di petto, una
punta, una caldana.
Toc DA LA POXTA, Scarmanato e Scalmttnato, Attaccato dal mal di punta.
PO\T, add. Puntato ; Impuntato , Ri
dotto o Fatto colla punla. Punteggia
to, Asperso di piccole macchie a guua'di
punii.
PIATO POXT, Risprangato, direbbesi ad un Vaso di terra colla rotto e rab
berciato cl ll di ferro.
POSTT IN CORO, Appuntalo, dicesi a
Quello che per aver mancalo a far l' uffi
zio suo slato notato.

ORA TONTDA, L' ora appuntata , cio


Determinata, slabilila. Appuntatamente,
Con appunto di tempo , Al d destinato,
Al terminato tempo.
PONTACAMSA, s.m. V. PO.VTAPETO.
PONTADA , s. f. Puntata, Colpo di pimta o Ferita di punta, che anche diorsi Trajfiggitura. V. PV.VTATA.
PONTADR, s. m. Puntatore, T.de giuo
co del Faraone-o d'altri simili di rischio.
Cosi chiamasi quello che: mette il danarosulle carte contro al Banchiere.
PO.NTADRA , s. f. Appuntatura. Appun
tar uno che non andalo a far 1' uffizio
suo e quindi Appuntare o Dare un' ap
puntatura.
PUNTADUUA DEI STRAMAZZI, Impuntu
ra.
P*0.\TAL, s. m. Puntale, Fornimento che
si mette all'estremila di alcune cose.
PONTL DEL BASTO.v, Calza; Calzuolo,
cil anche Gorbia.
,
PONTL DE LA FICBA , Ardiglione, V.
A aciGib.v.
PONTL DE LA SPADA, Puntale delfode
ro della spada.
PONTL , T. Mar. Puntale o- Incavo ,
Profondila della stiva d'una nave , cio"'
l'Allezza del vascello compresa fra gli sba
gli e le piane, o sia dal di sotto del primo
ponte sino alla colomba.
PONTALETO (coli* e stretta) s. ra. Puntaletto, Piccolo puntale.
PONTAPERLE, s. m. Picchiapetto, Gio
iello che le donne portano al collo penden
te al petto.
PONTAPTO (coll'e aperta ) s. m. fer
maglio, Borchia o Scudetto colmo di me-"

FON

FON

FON

tallo, Ornamento o Gioiello con cui si pun


ta lo sparalo dinanzi della camicia e si
r^Tla pendente.
PONTAPE, s. m. Ptdana, Quella parte
della Cassetta dove il Cocchiere guidando
i cavalli punta i piedi. V. PUZAP^B.
POXTAPB, dello in T. Mar. Pedagna
e Pedagnonc , Pezzi di legno messi per
traverso d'una galera o allro baslimento
a remi , che servono ai Rematori per po
sarvi i piedi quando sono seduli e far for
za quando vogano.
PONTAR, v. Puntare, Appuntare, Aitac
eli re con punii di cucilo, con ispillelto o
mili.
PONTB. A CAMINB , Zoppicare.
POSTAR, dello in T. di Giucco, Pun
tare, Giuocare a un punlo i danari.
POXTB A PARLAR, Impuntare, di Chi
parla con qualche diflicoll, con qualche
dilazione , che anche si dice Intoppare
Et. POXTA ux TANT'IX, Egli impunta u
poco. V. COCOKR.
POTTTX , parlando dei Mercanti , Falli
re. V. FALln.
Po\T\B,in T. de' Barcaiuoli significa
eiiandio Mandar avanli nna barca , spin
gendo colla pnnla del remo sul fondo del
canale o fiume; e ci fassi quando non v'
acqua baslanlr per vogare 4 o qn.iud la
barca e mollo grossa e l'acqua ivou trop
po profonda consenle che cos si ccia.
Vantare il remo.
PoxT.Xn, parlandosi di Vino, Inforza
re; Inacetire e Acetire-,

POXTARIOL dicesi anche per POSTALETO,V.


Foratoio, chiamasi una Specie di Pun
teruolo proprio a forare il legno tenero.
PONTARIL o PovTYo, Pesce, V. Mi.vo-

PONTEL\R, v. Puntellare; Appuntella


re; Puntare; Ponzare.
POXTELR UXA POETA , Puntellare o
Stangare una porta.
POJTTZL\B u.x ALBORO, Staggiare, Met
tere i puntelli agli alberi quando si cari
cano di molle fruita, e dicesi anche Pa
lare , Ficcar pali in terra al medesimo og
getto.
POTTELETO,* m. Puntellino, Piccol
puntello.
PONTLO (coli' e larga) s. m. Puntello,
Legno o cosa simile con che si puntella.
METBH i POYTBLI i.v BRAVURA, Locnz.
Mar. Far carico diforza, Si di.-e d'un
Puntello che si dispone per sostenere un
oggetto pesante.
PONTERL, V. POXTABIOL.
PONTEROLTO, s.m. Punteruoletto,Piccolo ferro appuntato-.
PONTESLO, s. m. Ponticello , piccolo
ponte.
PORTESELO DE CAS , Cavalcavia , L* ar
co a guisa di ponte da una parie all'altra
sopra vi.
POSTESELO DA Foni, V. PECXO.
PONTESINA*. f. V. POXTIHA.
POXTESIXAIVEFOGIB, Fetluccia,l,n pun
ta tenera delle fglie.

45:

PoXTR I CAPt DB LA BTATTTABlA , rlppC-

tiare i panni, cio Quelli fhe g hanno a


mellere in bucalo, che consisle nell'Altaccare col riti-ilo due o pi pezzi insieme.
1 Fiorentini dicono /ippuntnrr.
POXTR i PIATI ROTI e simili, Rispran
gare, Rabberciare i vasi rotti col G di fer
ro.
POXTH i :-r.-. > v ././i , Impuntire i ma
terassi.
' POXT u\o , Appuntare uno , s Far
nota di chi non ito n far l'uffizio sito; il
che si dice anche Dare un appuntatura.
Po\T\n TSL CAS'JX, T. Mil. Puntare, Por
!.< mira del cannone. Per la moschettcria
direbbesi Mirare.
PO.VT u.v AFR, Appuntare, per De
terminare, tt.nbilire o fermare o ruolvere
insieme con altri. Appuntar f ora; Ap
puntare una visita.
POXTAUSR , Ostinarsi ; Incapaniivi ;
Appuntare i piedi; Stare alla dura; Sta
re al gambone. \. OSTI.VARSE.
PoxTAnss usi ABITO, dccincignarf; Suo
eignere, Legare solto la cintura i vesti
menti lunghi per tenerli alii da terra.
PONTARIL, s. m. Punteruolo e Caccia
tola, Piccolo strumento d'acciaio die ser
ve a racciar fuori qualche pezzo che si tro
vi impegnato a un buco.
POXTARIOL DA BOTB , Spillo, Ferro lun
go un palmo e acuto, col quale si foran
le bolli per assaggiar il vino.
PoxTAaiL , T. de' Fabbri , S/tina , Co
nio di ferro puntuto col quale si Lu.'auo
da' fabbri i ferri infocali.

LA.

PONTARL, t. ro. T. ile* nostri Scultori,


diceii Quello fra essi che da la forma proporzioiiiilealleparlid'una statua o ail ope
ra qualunque di pietra , per m .//.. e col
la regola dei ponti che slau legnali sul mo
dello.
PONTAZZI, Punti cattivi, grandi, mal
fatti, e inlendesi di CuciloPottiniccio,
TUO! dire Cucitura o lUraendatura mal
fatta.
PONTARA, V. POWTADUHA e POVTUBA.
PONTE , i. m. Ponte, Edilzio che si fu so
pra le acque per poterle passare.
li NDI BBLPOXTB, Parapetto; Sponda^
Spalletta , Le parti laterali che servono di
riparo LASTOMMA , Panchina e Ban
china, l dice alla coperta di pietra de-1
parapetto o spalletta Piazza del ponte
o Ripiano, dicesi il Piano orizzontale po
llo orli parte pi rilevata del ponte- Piaz
zetta o Pianeratto del ponte , diconsi
que' piccoli ripiani che diridoiio la gra
dinala .l .il. -un i ponti l'ir, DEL >>> i ;%
Montata o Pedata d'un ponte, Quella
parte che dnl livello del terreno s'aiza li
no al ripiano del ponte --TESTA DEL FOXTE, Testata del ponte, QuelFa parte a de
stra e a sinistra dor il ponte attestato
.ii'. i ripa.
STROPARSE L'ARCO D'UX POTTB, V. Smo
rba.
POXTB LE VA Don, Ponte levatoi^
l'i. r F DA M unEni, Grillo, Specie di Pon
te de' muralor fallo d legno che serre lo
ro per calarlo con rampi sopra le cupole,
{ore non possono far Luche per islsbilir>i i ponti.
POVTB DA KOffTn., Ponte, dciam noi
per BIIIL a qnei tavoloni che s adallana
alle rive delle case nostre per uso di mon
tare e smontare dalla barca. Chiamasi an
cora, bench impropriamente, PO.VTIL. V.
Ponti, T. de' Calafati, Grosse travi fit
te n.el terreno, he mentre la barra si fabITI.VI, la ostentano ila ogni lato onde non
si abbassi Ponti' anche si dicono le Ta
vole quando hanno la grossezza li circa
un' oncia e mezza Ponti altres le Coperle d'una nave; onde si chiama flave a
due ponti, a tre ponti rie. Posile attac
catolo, diorsi a QueJlo formato d assi con
gegnate , che s'attacca ai Ganchi d'urta na
ve che s vuoi calafatare.
v K A rifila, su u.v POJTTB , Finire
su i muricciuoli. Il principe Mura e co
lei falir su i inuriccunli, delio per
ischerzo e vale Finirla in miseria accat
tando.
POXTE DE RIALTO, V. RULTO.
PONTECANAL, s. ni. Pontecunale, No
me che alcuni Iilraulici danno cos talvol1.1 impropriamente alla Botte sotterranea
per cui passa l'acqua d'un altro fiume at
traverso di quello die sia sopra posto.

POi\TEGl.\R , v. V. PosxuXn.

PONTICBI, ZuGJl A POXTICHTO, V. Ztt-

Ga.
PONTIFICA L, add. Pontificale.
.METEHSK i.v POVTJFICL, Comparire in
pontificale, iletto ug. vale Comparire beu
adorno, sntlialendendosi abito.
PONTIGLIARSE., v. Star sul puntiglio ;
Ostinarsi; Intestarsi d'una cosa; Ficcar
chiodo, letto fig. /{ver fermo o fisso il
chiodo. V. PoxTAiisfc e OSTIXAKSE.
PONTIGLIO, t. m. Punligtio e Punto,
C;i v illazione o Pretensione di soprastare
altrui in che che sa STAB SUL SOXTIGLIO , V. Pe.VT.ro LIAUSE.
,
POLTIGLIOSO, adtL Puntiglioso, Osti
nalo.
PONTIGNAR, . Pottinicciare, Far un*
cucitura o ritoendalnra malfatta. \ . SCHVTIGXB.
PONTL, s. m. Montatoio, Tavola lunga
e grossi , che serve per montar in barca.
Po.vrL, noi pur diciamo per siinil. .ni
nna specie di Ponticello stabile di legno
spurio sull' acqua dalla parte di terra , cui
avvicinandosi le barche , vi si monta.
PO\Ti\s. m. Puntino e Titolo, Oidio
c-'ie si mette sopra l' i , che anche diccsi
Puntolino.
POXTIV PBB POJTTJX, Punto per punto jt.
Capo per capo.
A PO*fTlx,dpllo avverb. 4 unpuntlnoy
o Di puntina , vagliono Esallamenle , Per
l'appunlo Far le cofe a un puntino.
PONTINA o POXTKLVA, s. f. Pure/eretta,
Piccola punta.
POSTIXA DA SCULTORI, Suibiettina ,
Scarpe! letto.
PoxTlxA, dello in T. de' Maniscalchi,
Spini-Ila, Infermila dol Cavallo solto il
garello.

FON

FON

PONTO , add. Puntaguto ; Appuntato ;


Pugnereccio, Agg. a che che sia che ab
bia punta e che sia atto a pugnere.V. IM-

parti delle vesti e che si cara poi quando


son finito a buono. V. IMBASTIURAPONTO
I.VCAONOLO, Punto fitto, Stretto Po.vTO m DUO, o Diuo POSTO, Punto addie
tro o adietro e a dietro, che anche dicesi
Punto a costura , Specie di cucito che si
fa cominciando il secondo punto alla mu
la dell'intervallo lasciato dal primo, nel
che s'assomiglia al GAZO, il quale peral
tro si fa ricominciando il punto secondo
precisamente dove fu fatto il primo. 1 To
scani chiamano Punto addietro tanto il
Dmo POMO, che il GAZO, V. GAZO.

PONTO.

LBNGUA PO.VT)TA , Lingua forbita ; Parlare forbito, cio Polito, terso, elegante
PABL'IR PONTO, Parlare in punta o per
punta di forchetta , Parlare con troppa
squisitezza o affettatamente.
UN POCHETO PONTO, Agutrtlo.
PONTio, parlando di Favella o Stile,
Forbito; Pulito, e vale Terso, Purgalo ,
Elegante.
PCOTO, pesce. V. MNOLA.
.PONT1RL, s. m. T. degli Armaiuoli,
Caccia copiglie, Sorta di Punteruolo di
ferro con manico di legno che usasi dagli
Armaiuoli per cacciar fuori le copiglie e
simili , V. CHIODLO.
PONTIZXDA , s. f. Punteggiatura ; Pun
teggiamento, 11 punteggiare.
PONTIZXR , v. Punteggiare o Puntare
Fare o Porre i punti. Impuntire vale Cu
cire che che sia con punti lssi. V. SPONTI*
ZAR.
In altro sign. Foracchiare f Sforacchia
re, Forare con ispessi e piccoli fori , che
anche dicesi Bucacchiare.
PONTO, s. m. Punto, Segno, Tei mine,
Estremila indivisibile di quintil senza
parli o estensione.
Punto, parlando di Tempo, vale Ora,
Istante, Momento di tempo CAPITAR
i,v PONTO, Pi appunto o al tempo che
C arrosto, si dice Quando succede alcuna
cosa opportunamente I.V..BO.V PONTO LO
POSSO DIR , A tempo proprio ; In buona
accanane; A buon punto lo posso dire
IN CATIVO PONTO, A mal punto; A mal
termine; In cattivo momento; In mala
congiuntura ESSER SUL POSTO DE FAII
QUALCOSSA , Essere in sul curro di fare
alcuna cosa, Vicino a farla PER UN
PONTO MARTN JTI-.M: LA CAPA , Per un
punto Marlin perde la cappa, Prov. che
vale che In negozii rilevantissimi talvolta
i minimi accidenti ne tiran seco gran co
se PAJSATO LO pi'yro C.ABATO LO SANTO,
Dettato Musini fam.'CVif scampa d'un pun
to scampa dilhile; Passa un' ora e pas
sano mille o simiii, Prov. che vale che II
male differito inullr volle per beneficio del
tempo si scampa.
Punto, dice:! a Quel brevissimo spazio
che occupaci cucilo,che si fa in una lirata
d'agoPONTO A CAENELA, Punto buono o
allaccialo. Punto di grande slabilil--PoNTO A eA VA LTO, Sopraggitto, Sorta di la
voro che fi fa coli' ago o per cnnglungere
insieme fortemente due panni, o perch il
panno sull' estremila non ispicci, e anche
talvolta per ornamentoPONTO A CROSS,
Punto incrociato , dicesi dalle Cucitrici,
Ricamatrici etc. Quello che si fa soprapponemlolu per traverso ad un altroPON
TO A FILZETA, Punto (fftlza, o Puntoaperto, Maniera di lavoro. V.FiLZBTAPONTO
A SPINA, Punto a spina, Altra maniera di
lavoro che si fa coli' ago PONTO D'IMBASTil'RA, Punto molle chiamano i Sarti un
lente con cui si mettono insieme le

PONTO OI1BO OVV. INGASIADRA , P UlltO Cg-

co, chiamasi una maniera di cucire ove


resta un secondo punto acciccato cio na
scosto
PoNTO STOBTO , Punto Zoppo ,
II punto dell'ago che non fatto a dirit
tura DAB DEI PONTI . Appuntare.
FAK i PO.VTI FISSI, Impuntire No TBcxVn PI POSTO, Non se ne tener brano o
Cascar a brani e simili , vale Essere o
Aver la veste ctc. lacera e logora. V. SPO.VT1GNR.

PONTI DE LE CALZE, Maglie delle calze.


Punto, A quel segno di posa che si met
te tirila scrittura ni tin del periodo, che
anche diccsi Pu'ilo fermo ofisso; e quin
di Puntura o Punteggiamento, 11 pun
teggiar le scritture. La Virgola (,) signi
fica il solo interronipinienlo. 11 punto e la
virgola (:) detto Puntocma, un Misto
d'inlerrouipiioenlo e li compimento. Li
due punii ( : ) significano Compimento
quanto alla sufficienza in luogo del punto
e della virgola, quando il periodo stalo
lungamente sospeso, quasi affine di dare
alquanto pi di riposo e alla voce e all'udi
to SHKH FAB i TONTI E LE VIRGOLE, Sa
pere r interpunzione , che il Regolato
modo d'interporre i punti e le virgole nel
lo scrivere ESSEB o MCTEI\SB IN POMO
E VIBCOLA , Detto fig. Esser attillato, assettato, acconcialo; Esser sulla bellafog
gia e maniera; Attillarsi ; flettersi in
appunto STAB SUL POSTO E VIHROLA ,
detto fig. Star sul puntiglio o in sul pun
to o sulle puntualit, si dice ilei Xon tra
lasciare alcuna circostanza ancorch mi
nima per inanimerei sul decoro del grado
suo--Stare in su/la riputazione, vale Non
cedere punto nelle materie riguardanti la_
riputazione e la slima PAIILR IN PONTo E VIBGOLA , V. PARLAR.
Punto per Proposizione, Conclusione o
Articolo di discorso Questo e un pun
to legale POSTO DE RAN , Articolo le
gale; Punto legale o di diritto PO.VTO
IN QUESTION , Punto controverso PON
TO INCIDENTE, Punto incidente o inciden
tale , T. for. CAPII; EL POSTO , Afferra
re il punto QUA STA EL POMO, Qui sta
o consiste il punto. Qui dove giace Noc
ca. \. B USILIS.
PONTO co LA SQUAIIA, T. de' Fabbri, Bi
lico, dicesi un Pezzello ili ferro o bronzo
che si ferma di sotto osopra gli angoli del
le imposte delle porte , per muoverle con
grandissima facilit, senza affaticare i lo
ro cardinali o stipili METBB LA SQUAIIA
COL PONTO A LA PORTA, Bilicare; Metter
in equilibrio , i/i bilico; Accomodare per
l'appunto.

FON

455

POSTO DB BURY , Punto di Burano ,


Chiamasi il Lavoro di certi Merletti finislimi e pregiatissimi fatti a punta d'ago co
me quelli di Fiandra, che si fa dalle don
ne nell'Isola di Uni .ino singolarmente, ed
anche nelle vicine di Tori-elio e Mazzor bo del Veneto Estuario , dov' da molti
anni introdotta quest'arie.
Po VTI DEL ZOGO, Punto. .-Incus are il pun
to ; Avere il miglior puntai Esser buona
il punto. V. Acuto.
PONTO DE STELA, Punto della luna, del
le stelle e simili, '.ili- Un determinato
aspetto o positura della Luna, delle Stel
le o simili, donde i nostri Contadini ri
cavano motivi di pronosliri del tempo.
PONTI, in T. di Stamp. Regiitrio Pun
te, Lamelle di terr da un capo delle qua
li sporge una puntina pur di ferro, e s'at
taccano sul timpano del torchio per collo
care tulli i fogli di stampa nello stesso mo
do.
PONTO DB GIUDA , Cos diccsi talvolta
per antonomasia nel parlar fam. e s'inten
de // numero tredici, p?rch Giuda for
mava un lai numero fra gli Apostoli.
PONTO, in T. antiq. inlcn levasi II mi
nuto detC orti.
PO.VTO D'ONOR, V. Owa.
CAVAR DB o DAI PO.VTI,LOCUZ. degli Seu!tori, va,le Dar uni forma proporzionale al
le parti d' una si.itu i o opera qualunque
di pinlra, per mezzo e colla regola de* pun
ii che slan segnali sul modello. Questa re
gola di lavoro non era nota agli antichi,
e fu scoperta nel secolo ultimo scorso.
FATI i PONTI D'ORO X QUALCUW, Propor
re o Esibire ad alcu-no condizioni o pat
ti larghi ed esuberanti.
FAR PONTO, Far punto , cio Fermar
si , Arrestarsi , Far pausa Parlando di
Mercanti, Fallire FAZZJ PONTO, Finisco; Metto o Pongo fine.
IN PONTO E IN BIANCO, Modo avv. Ap
punto; Per punto ; Per appunto ; Per
f appunto.
PONTO, parlando dell'acqua del mare,
si riferisce al E1 lusso marino , ma s'inten
de ordinario L'AQUA r. PONTO, L'acqua
ha punto, vuoi lire che II flusso natu
rale o metodico, non conlrastato da ven
ti, omle l'acqua giunger crescendo sino
al punto suo naturale. Dicendosi all'oppo
sto L'AQUA PERDE EL PONTO , significa che
L'acqua cala, rifluisce.
METER-UNO AL PONTO, Mettere al pun
to; Mettere al curro, i ale Aizzare, lustigare.
METE USE AL PONTO, lo stesso che PONTIGLIAUSE V.
VESTODETOTO PONTO oVssrio DB PON
TO IN BIANCO , Pestilo di tutto punto, cio
Posto in grande arnese, in attillatura.
PONTO , add. Punto da Pugnere, cio Fe
rito con una punta.
ESSER PONTO, Egli punto, s'usa dire
Quando alcuno giuocando perde i danari
e quanto pi perde pi s'inhamma a giuocare; che pi coperlainetite li dice Egli
ha di-I pugniticcio Pugnersi in qual
che affare, vale Infervurrsi o Riscaldarli
in larin e trattarlo.

FON

POR

POR

PO.VTO oro U.V'ALA, Lo flesso che B>[ C BOTO U.V'ALA, V. BEC.


PONTN, i. m. Puntone; Puntello, Cosa
che serve d'appoggio.
Pontoni , in termine MiL chiamansi
certe Barche di fondo piallo di legno, di
rame o di cerante-, -culle quali si gellano
i ponti quando 1' Esercito o in cammino.
Queste barche si trasportano dietro l'eser
cito sulle l'arra.
PONTON1R, . in. Pontonaio, e per Io
pi in plur. Pontonai, si dicono Quegli
operai o soldati addetti all'esercito, che
f. mo specialmente destinali a formare e
custodire i Ponloui o siano Punii, sui qua
li passano le truppe.
PONTLRA o POJVTAURA, s. f. Puntura;
Funzione e Punta, Ferita che fa la pun
ta Punzecchiatura, Puntura pi leggiera, come sarebbe quella d'una mosca
e simili,
POSTURA NEL PIE D'US CAVALO, Sproccalura, T. di Mascalcia.
PONZER ( colla z dolce ) v. Pugnere e
Pungere, Leggermenle forare con cosa
acula ed appuntala Punzecchiare e
Punzellare , Lrggermenle pungere
ToiivAn A POSZEH , Riptignere.
POVZER , parlando di vino, Pigliar la
punta, Dicesi del vino quando e' comin
cia a inacelire.

PO\ZA DB PAROLE, Puntura, Molla


pungenle Dare un afardala, Celiare
un mollo pungente. V. Poxzu e BOTO-

ioni e simili, che anche si suoi dire Pap


polata.
PonCAnlE, dello pur Cg. Fango, ci*
Abilualezza nel vizio, 11 fango de' pecca
ti , fher nelfango.
FORCATO, s. m. Porcastro, Porco gio
vine.
PORCAZZO, s. m. Forcacelo, Dicesi per lo
pi ad un nomo per ingiuria. V. Ponco.v.
Detto per Porco grandissimo, Gran
maiale.
PORCELA, s. f. Dello in ambidue i sign.
V. PORCA.
Per Agg. di allro sign. Poltrona ; In
fingarda. V. in DO.VA.
PORCELA, . f. T. de' Pese., dello anche
BULO GUANDO DB MAR, Bolle scannellata o
Buccino Celata o JMorione,Specie di Con
chiglia univalve marina del genere dc'Iiuccini , detta da Linn. Buccinimi Galea.
Questa una delle pi grandi conchiglie
del nostro mare; la sua figura ovale-ri
gonfia spirale. Dalla sua forma , in qual
che parie somigliante ad un elmo, le fu
italo il nome specifico di Galea. Non se
ne fa uso per cibo.
PORCEL\NA, . f. Porcellana, Sorla di
terra composta , della quale si fanno sto
viglie di molto pregio, chequivolta si chia
mano Porcellane , come si dice Rami ai
vasi di rame, Stagni quelli di stagno.
Ne* tempi Veneti ed anche posteriormen
te avevamo una Fabbrica di porccllanesull.i fondamenta di .S. Giobbe.
P()RCEL\NA , s. f. o E.IBA PORCELAWA e
PoneicioLA , T. degli Erbolai , Porcella
na o Porchiacca o Portulaca , Sorta di
Pianla delta da'Bolanici Portulaca oleracra. Questa pianta ha un sapore acre e si
mangia in insalala.
PORCELANA , s. f. T. de' Pese. Porcella
na, Specie di Conchiglia marina unival
ve, detta da'Sisl. Cypraea Tigris, che ha
per carallere una figura quasi ovaia, li
scia , con aperlura inferiore lunga , li cui
margini sono defilati. Questa Conchiglia,
non del noslro mare, ma viene Ira noi
qualche volla portala e se ne usa per li
sciare i panni.
PORCELTA, s. f. T. de'Pesc. Buccino
portaipineo Echino, Conchiglia unival
ve di mare del genere de' Buccini, della
da Linn. Buccinum Echinophorum. El
la ha il corpo spirale , l'apertura ovaia ;
f.-equenle; non commestibile. Noia 1 Ab
bate Olivi che sopra le bi-ae ardenti essa
da un copioso glulinc porporino che poIrcbb' essere npporluno per la tintura.
Con questo nome di PoncELETA s' in
tende anche un'altra Conchiglia univalve
del genere delle Cipree, che si chiama

454

PoXZER. EL CAVALO COL SPERO* , Pun-

zi-L'chiare con lo sprone.


PoSZEll EL CAVALO IS TEL FERADLO, C/irU-

varc, V. PoSTUiiA.
PUXZEU LA CAMISA A cxo , Maniera mei.
volgare, che vale Ferire di punta.
IVvzEii LA VE.VA, Sventar la vena, Far
una piccola emissione di sangue.
FO.-VZEII QUALCU! , dello fig. Pugnere,
Destare , Eccitare Sbottoneggiare o
Sbottonare a/cuno,Dire alcun mollo con
tro a chi che t\aDare il cardo a uno o
Cardare , Dir male aspramenle ili uno
Trafigger!! e Morder,' per mei. vale Pugnere con mudi spiacevoli e delti mordaci
Pinzare, vale Pun/ccchiare come fanno
le vespe e mosconi che appinzano; onde
l'imo che non cessa di cavillare e di mor
dere altrui si dice Pinza pinzaPugnetv alcuno, dicesi per Affliggere, Commuo
vere, Travagliare.
PuNZER QUALCUV PER PARARLO AVAHTI ,

Proccarco Brocciare, Spingere pungen


do, Spronare.
PONZERSE i.v QUALCHE AFn , Piignrrsi
in qualche affare, Far qualche cosa cou
calo re.
RISPOSTA CHE POSZE, Hisposta che cuo
ce, che punge o pugne, cio Risposta che
afiiigge.
POiNZETAR , (colla z dolce ) v. Punzec
chiare; Punzellare, Leggermenle pun
gere Frugare o Frugolare , Stimolar
con bastone o pungolo.
t'ONZIMEINTO, s.m. Pugnimentoo Pungimento.
l'ONZA (colla z dolce) s. f. Punta; Pun
zecchiatura; Panziane, Lcggiera puntu
ra Puntura; Pangimcnto o l'ugni-,
mento, Ferita di pUuU.

K.Xlt.

POPE (coli* o largo) t. m. o POTA , Pop


pa, La parte deretana della barca, con
traria alla prora. Si noli per che POPB
per lo pi, e talvolta PUPA, dkono i nUri Barcaiuoli alla Poppa delle barche
piccole, come gondole, battelli e simili ,
e tempre PUPA a quella delle grandi e
grandissime.
I.v POPE, In poppa, Modo di comanda
re al Gondoliere che vada in poppa prr
guidare e spignere la barca.
LAI DB Poi'B, V. LAI.
AVER EL VENTO IN POPE, V. VB.XTO.
LASSAR Min POPE. V. LASSAR.
MOJTTB ix POPE, Montare in poppa,
cio Monlar in barca per remigarla. Del
lo poi figur. lo nesso che MO,\TR VA
HABIA. V. Ma\Ta.
SALDI iw POPE, V. SALDI.
VARDA LA POPE, Guarda la poppa, Del
lo de' noslri Barcaiuoli quando vogliono
avvenire il remigamo d' un' allra barca
che gli sia davanli nello desso cammino,
onde non urli in passando colla parie de
retana la sua barca.
POPIER. V. PUPIER.
POPOLAZZO, s. in. Popolatelo e Popolazzo, Genie vilePopolaglia , peggtor. di
Popolo, cio Popolo minuto, come Pleba
glia, Gentaglia. V. PLEBAGIA e ZBNTAGIA.
POPULO, s. m. Voce Ialina eh' sempre
in bocca del popolaccio , in vece di Popalo , che dicesi dulie persone colte.
VARA POPULO, gridano i bassi vendito
ri di qualche commestibile comune ab
bondarne, per infogliare i compratori,
ed come diresse Guarda, popolo ! eccoti
la magona ; Calati o fieni al buon mer
cato, alla macco e limili.
PORCA , s. f. Porca o Parcella ; Scrofa e
Troia, Femmina di porco.
Detto a Donna per ingiuria o disprez
zo , Porca ; Poi-caccia ; Scrofa ; Ti-oia ;
Giumenta; Zambracca; Mondana; Pol
la acquaiiiola. Carogna o Carogna
di tette cotte, per improperio a Donna
sporca.
EL XE U.VA PORCA, dicesi lalvolla ad un
uomo, e vale Egli un poltrone; Ha Cos~
so del poltrone; Egli e un vile. V. Gi VA.
PORCARA, s. f. Porchera, Sporcizia,
Lordura.
l'oncAnVA, nel parlar fam. si dice an
che per Smanceria; Smiacio; S magio;
Lezio; Leziosaggine, Allo rincrnccvole
e nouiso.
PORCARA, diciamo per Purgatura: Im
mondizia; Nettatura , Quel i-Le si cava
da alcune cose nettandole.
PoRCARlA DE LE RECHI E . V. [ECHIA.

PORCAHA DEI DBSTTI, V. CALCINAZZO.


PoncAalA , diciamo in senlim. Gg. per
Mala azione; fi't; Cosa mal/atta; Inconvenieit'a e simili Pippionata, di
cesi d'alcuna cosa clic riesca sciocca e scifila, e li direbbe ili spellaceli, composi-

PottCKLAYA. V.

PORCELTA DE MAR,s. f. Percclletta,


Si da tra noi questo nome al piccolo Sto
rione, clic non oltrepassa li due piedi di
lunghezza. V. STUBIAT.
PORCELTA o SALISSOW, Asello o Porcel
ini terrestre o Centogambe, Sorla d'iusrllo , dello da' Sislein. PurcAHo loevis.
e da' Frane. Porcditon Lisse , Quest<>

POR

POR

nnimalelto ha il suo piccolo corpo IMIz'ale, coperto da varii anelli scagliosi ,


che terminano ai lali con moltissimi pie
di. Toccato,! contrae in globo. Abita specinlinentc sotto i vasi de'fiori,sulle finestre
e nrlle fissare de' muri.
PQRCELTO D'INDIA, s.m. Storco o Porcellino <f India , Animale noto venutoci
dal Brasile, pi piccolo de' Conigli, e che
prolifica com'essi. Linneo lo chiama Alut
Porcellus. Egli senza coda, ha il grugno
da porco, le orecchie corte e rotondale,
ed buono a mangiare. Si pasce di diver
si frutti , di erbe e di biade.

PORCHISIA \
PORCH1TA / s. f. Porcheria ; Sporci
zia ; Lordume.

PORCLO. V. Poaco.

Detto per Agg. a Uomo , Tale Impudi


co; Licenzioso; Libertino.
Dicesi pure nel sign. di Poltrone; file;
Vigliacco; Infingardo; Neghittoso.
FAR LA VITA DEL pottcto,Fre la mandra o la birba; Darsi alla mandra; Far
la vita di Michelaccio.
PORCELN, add. Sudicione, accr. di Su
dicio, Sporchissimo. .

Dicesi pure nel sign. di Poltronaecio.


PORCHR, s.m. Porcaio e Porcaro, Guar
diano de'porci.
FORCHER (coli' e larga) add. Basoffia,
Agg. a Femmina. V. GRASSONA.
Detto per agg. a uomo , Basoffione;
Pentolone; Adiposo, Pieno d'adipe, as
sai grasso, pingnissimo Lonzo, vaie
Floscio e propr. Lento, pigro e lardo per
grassezza.
PORCHTA, s. f. Porchetta e Porcelletta,
La piccola femmina del porco.
Parlandosi di Donna , Lordarella, det
to anche in forza di sust, per isvilimento,
vale Femmina disonesta.
PORCHTO (coll'e stretta) s. m. Porchet
ta ; Porccllino; Porcclletto; Ciaccheriw,
Piccolo porco. V. PORCO.
PORCHTI D' DA PASSA , Cos si chiamano
in Venezia dai negozianti i Sai-chi o Colli
ripieni d'uva pasca , che vengono dalle
Uole ilrl Levante.
AVER o CHIAPR EL POHCHTO, Averli
mellone, Parlandosi di corso, giostra, re
gata e simili, vale Esser l'ultimo o il pi
ita poco, perch alla corsa 'I-I palio si
usava dar il mellone ali* ultimo rhe arri
vava alla riparata. In Venezia nel corso
della regala l' ultimo premio un porcellino, dal che fu introdotta la detta frase.
PORTAR VIA EL PORCHTO , dello fig. Ta
le Aver la parte del torlo ; Andar col caI p rotto; /Iridare colle peggio.
PURCJITI, chi.imansi a Rovigno alcuni
pescialelli ili m.ire del genere de' Lepadogastri, che hanno la propriet d'attac
carsi alle pielrc per mrzzo d* un disco
carnoso die han sotto il ventre , cavando
ne l'aria. Il Signor Nardo Naturalista ne
trov appunto a Rovinilo due nuove spe
cie, una delle quali intitol LfpadogHSler
JKIegans perch di forme eleganti; e l.epadogatti-r Piger la seconda, perche d'un
.aspello triste e pigro veramenle.

Diccsi ancora per Pigrizi; Lentezza e


Dappocaggine.

PORClGlLA,s. f. Porcellana, Erba. V.


PoRCELAXA.

PORCINA , s. f. Carne salata e Carnesecca , Propr. dicesi a quella del porco con
servala nel sale.
PORCO e PORCBLO, i. m. Porco o Parcella,
Animale domeslico notissimo, che chia
masi da' Sislcm. Sus Scrofa. Se il Porco
castralo, diccsi Maiale; se no, Verro;
Porco e Ciacco. V. <J ;.< '. v\n.
Porco, dicesi per Agg. a Uomo e vale
Vigliacco, Vile, Pollrone, Pi poltron che
le cimici Vale anche Infingardo, In
fingardito, Lento, Tarilo nel' operare,
Accidioso. V. PORCBLO Arlotto, dicesi
a Uomo sporco e che mangia e bce molto.
V. SPORCO.
PORCO , dello parimente a Uomo per
Agg. vate Impudico; Lascivo; Disonesto.
SBOLB DB PORCO, V. SOLA.

DA NADL SE MAZZA EL PORCO, S. To


mi piglia il porco per i pie. La fesla di S.
Tommaso nel giorno :.). dicembre.
EL SALTO DBL PORCO, Corpo satollo ,
anima consolata , Si dice di Chi appena
pinlo gi il boccone si pone a poltrire.
STAR COME PORCO IN GRASSA, V. GRAS&A.
PORCO IX GRASSA SO XB MAI CO.VTB.VTO ,

Tu stai nel grasso e sempre n esci ma


gro, e dicesi di Chi vive con tulli i suoi
agi e non mai conlento; o pure di Chi
mangia solo e poco ingrassa.
DEVE.VTR PORCO, Avvilirsi; Sbigottir
si, Perdersi d' animo. V. IMPOLTROM>R.
STAR DA PORCO, Stare in barba di gat
to o di micio , Aver lutli i suoi como_ -et.'
COMPRAR BL PORCO, Maniera ani. che
Tale Fuggire; Sotti-arsi.
Il, .l'Ai-, EL PORCO, V. BROR.

CUJR DEI FORCHI , V. CRIH.


PORCO, add. Sporco; Sucido.
AVARIZIA POKCA , Avarizia sordida
AVARO PORCO, Avaraccio ; Spilorcio; Pil
lacchera.
THATAMEYTO ponco , Trattamento su
dicio, vale Ristretto, miserabile, che non
basta.
PER L\ PORCA NECESSITI DISOG.VA CHE LO

PREGA LO, Bisogna per marcia necessit


ricorrere a lui.
A LA PI PORCA , V. in MALEDTO.

PORCO CENGIAL, s. m. Cignale o Cin


ghiale, dello da'Sistcm. Aper. E una va
riet del Porco domeslico.
PORCO DE MAR, s.m. T. de'Pesc. Pesce,
porco , e nel plur. Pesci porco , detto an
che Centi-ina e da Linn. Sijualus Centi-i
na. Il suo corpo quasi triangolare, la le
sta piccola lei-minata in punla smussata,
la carne dura e vile. La sua pelle ricoper
ta di tubercoli duri, grossi e rilevati, si
cecca e serve per polire de' lavori di legno
quasi come la pomice. Noia il diligenlisMino Signor Nardo che da queslo pesce

POH

455

potivi iliesi ricavare l'Ittiocolla cio la Col


la di pesce.
FORCOLA, . C e per lo pi PRCOLB in
plur. Busse ; Battiture ; Cofpi ; Picchia
te ; Percosse.
DAR LE FORCOLE , Dar busse, vale Per
cuotere, Bastonare.
CuiAFn o ScoDEn LE FOHCOLB, Andar
d Legnaia; Esser battuto; Toccare; un
rivellino o un rovescio di mazzate Toc
car le busse o le nespole , direbbesi di
picchiale pi leggieri e moderale.
PORCN , ad.l. Forcone ; T'igliaccone ;
Gaglicffo; Gagliojfone; nfingardaccio;
Poltrone , Dicesi a Uomo per ingiuria
Schifanoia ; Scioperone; Fuggifatica;
Aoculato ; Che sta colle mani giunte co
me un boto; Che sta a cui pari, Ozioso.
V.

PORCONA, add. Dappoco ; Dormalfuoco;


Pocofila , Dello per Agg. a Donna che
non bada a quel eh* dovuto.
Detto per Accr. di PORCA , nel secondo
sign. V.
PORCOSPN , s. m. Istrice, Animale qua
drupede armato di lunghi pungiglioni sul
dorso, in ci diverso dal [liccio che n'
tulio coperto ; conlrallo in globo non ir
mi- neppure il Leone. Egli chiamato
da'Sistem. Hyslrix crislula.
Ve n' ha un' altra specie che va vagan
do la notle , che ravvolge la coda sui ra
mi per non cadere, che scocca le spine
conlro l'inimico da iionpolersi pi estrar
re , e si chiama in sistema Hystrix prehensilis.
Riccio o Porco spino a spinoso un
Animale quasi simile ali' Istrice , sparso
tutto il corpo di aculei ; irato si contrae
aneli" esso in globo , ed chiamalo da'Sislematici Erinaceus Europoeus.
PORESSA , s. f. T. de'Pesc. Chiamasi con
tal nome la Femmina del Granchio Cun
ei- 1- Pagurus. V. GitAivcipoRO.
PORESSA SALVXDEGA, s. f. T. de'Pecat. Specie di Granchio marino a coda
cori a , dello da' Sistem. Cancer Poressa,
Olivi. Esso ha il corpo o sia il torace ova
le da ciascun lalo, con quallro pieghe e
1' eslreniil delle mani nere. Abila Ira i
sassi del liloralc della laguna.
PORETO , s. m. Piccolo porro , cio Pic
cola escrescenza dura che formasi in pr|le. V. PORO.
PORTI DE LA PBLB, Foretto, diro, di
Poro , Piccolo meato. V. Fono nel secon
do signif.
POREZZOLO, s. m. T. degli Erbolai, Ci
cerbita e Terracepola, Erba della dai Sislem. Sonchus oleraceus, Linn. varietas
/(em.Pianlalalliginosa con Ironco ramo
so, fistoloso, che si mangia ancora in in
salata.
PORI/1L, s. m. (colla z dolce) Voce ani.
VT>
1
. 1 L11SE.VE.

PORO , s. ni. Porro. Porri diconsi quelle


piccole escrescenze dure tonde e prue di
dolore che nascono per lo pi nelle inani
e si dicono anche ferracce. V. ELBA IVA
PORI.

POR

POR

POR

POBJ DB LA PBL8 , Pori , Piccoli meati


della pelle e della cotenna dove svapora il
corpo ; come anche si dice de'Meali degli
alberi e delle piante, e generalmente d'altri corpi e d' altre cose.
Porro, Pianta del genere delle Cipolle,
conosciuto dn'Sislern. col nome di Allium
pori-uni. Si fa nelle vivande lo slesso uso
M Porro come delle Cipolle; dicesi anche
Porrino Porro capitato si chiama quel
lo che ha il capo grosso.
Porro salvatico o A mpelepraso , detto
in Toscana Poi-randello o Porro di vigna,
una specie di Porro che ha lo stesso sa
pore dell' altro , ma e assai pi duro il.i
masticare, e d'odore molto acuto. Egli
chiamalo da' Botanici Allium vincale.

SBRB LA PORTA IN TEI MUSO, Dar del


mot taccio nelF imposta , Serrar la porta
in tulle calcagna, in faccia.

PORTA PER DAR, Facile a menar le ma


ni. V. MAKESCOX.
PORTA PER STRAPAZZAR , Adontoso.
PORTA ATORWO , Scorbacchiato; Scor?
nocchiuto, Scornato, Svergognato, Sbef
falo.

456

SRADICAR o CAVAR i PORI, Eradicare i


porri o le verruche, Curarle.
V.l. XB ANDA PER FOGIB DB PORO, LoCUZ .

fam. e fig. Non and per pigliar aria ;


Non ci and per nulla o per poco , Dicesi
di < '.Iti si porta in un luogo ad effetto di
fare qualche cosa importante.
FOROFGO, s. m. Condiloma, s. f. Verru
ca gallica, Escrescenza carnosa che nasce
altrui sul pene per morbo gallico.
Porrofico, T. Chirurgico, dicesi a Sor
la (li tumore come il Jkx> che talvolta vie
ne alle emorroidi.
PORNI , s. m. Voce del Contado o FONDI
DE LA BOTA chiamasi la Feccia del vino,
cio Quella che rimane nel fondo della
botte, consumato il vino, e che si distilla
per farne acquavite.

PORTA , s. f. Uscio ed anche Porta, si di


ce --delle Case Porta , dicesi pi pro. priam. quella delle Chiese e delle Citt.
Il legname che chiude la porta, dicesi
Imposta, e Imposte se sono due parti; e
tutte due le parli unite , Impostatura.
SoGIBR DE SOTO DE LA PORTA , Soglia,

Quella che si calca col piede in passando.


V. SOGIBR SOGIBR DB SOBA, Architrave,
La parte che sovrasta alla soglia ERTE
DE LA PORTA, Stipili, Membri dell'uscio
che posano in sulla soglia e reggono l'ar
di i trii re.

PORTA DEI ARJBRI , Sj orlello , si chiajna l'Imposta degli armadii.


PORTA DE STRADA , Porta da via.
PORTA iw BANDA , Porta delfianco o la
terale, La porta non maestra.
AVER PORTA AVTRTA , detto fig. Avere
tcala franca, cio Passo libero, libert
di andar o di stare.
CHIAVAR A IE PORTE, dicevasi Una mi
sura disciplinare o di gasligo usata ne'tempi Veneti dai Consigli di quaranta e dalle
OLigislrature contro qualche Forense o altrimenti contumace per essere formalmente redarguito. II quale citalo doveva pre
sentarsi ogni mattina ali' ora di terza al
l'uscio o porta della sala o stanza delP Au
torit, e rimanervi ad arbitrio ili essa per
molte ore e ricomparirvi per molti giorni
di seguito. Quando si chiamava alla BUS
SOLA, s'intendeva dinanzi ai Capi del Con
siglio de' dieci V. BbssoLA.
CHIAPR LA PORTA , Maniera fam. che
vale Andarsene, Fuggirsene da un luogo
ove si teme restando di qualche pericolo.

SPENZER SU LA PORTA , V. SpBNZER.

TROVAR LA PORTA SBRDA , Trovar F li


scio ghiacciato , chiuso o ftto con un
braccio di chiavistello ; Trovar f uscio
imprimalo, Diccsi quando alcuno va per
entrar in un luogo e non gli riesce.
STAR MENANDO LA PORTA , Far pitattm
o pergola; Menarsi r agresto, vagliano
Non aver da far nulla , Stare ozioso.
TEGXR LA PORTA DB LA DOTECA' i.v SFEA , Stare a sportello: Come si fa ne'giorni festivi.

THIARSB LA PORTA DHIO, Tirar a f ta


porta; Tira a te la porta , vale Chiudila.
PORTK D'UN FIUME, Sol legno o Gallo
ne, chiamano gli Idraulici una Fabbri
ca, che attraversando un fiume o un cana
le, serre a frenare la velocit delP acqua
e a sostenerla per comodo della navigazio
ne; il qual Sostegno si chiude con impo
ste duplicate , che si dicono Portoni o
Pentole Cateratta , chiamnsi 1* Aper
tura fatta all'argine d un fiume per pi
gliar l'acqua e mandarla via .1 sua posta,
che anche dicesi Diversivo Cateratta
a ventola quel Manufatto di legname
niasliettato e congegnato sui gangheri che
s'apre e chiude a foggia di valvola, cio
che tra sui clip l'acqua da una parte sola,
e la impedisce e trattiene ali' opposto
Cateratte possono dirsi nei Sostegni quel
le aperture che vi sono ai portoni , le
quali servono a far entrar 1' acqua nella
conca o a farla uscire Conca del soste
gno , dicesi al Fondo del sostegno messo
fra i din- portoni ov' ritenuta l' acqua.
PORT\, Portato, add. di Portare.

PORTA A QDALCOSSA , Inclinalo ; Aedin , Dedito; Propenso ; Portato a qual


che cosa ; Rotto ad alcuna cosa.
PORTA PER BL BRODO, V. BRODO.
PORTA PER i FRATI , Frataio PORTI
PEH i PRETI, Prelato, V. SFEGATA.

PORTA PER LE MU.YEGHB , V. MUNEGH'IN.


PORTA PER LE CRIESB , Chiesoastico ,
Colui chele frequenta.
POUT PER i FHUTI, V. FRUTO.
PORTA PER LE DOSE , F m minocciolo ;
Coprane ; Cavallino. V. DOSTA e GALIWTA.
POBTA PER LE Zs:vTiLDoivE , Gentildonnaio, Colui che le frequenta.
POBT PER LE MASSEUR, Finitalo, Amo
roso delle Fantesche.
PORTA PER i CAVALI, Cavallaio, ed
Voce Fiorentina.
PORTA PER LA MUSICA , Musicaiuoo.
PORTA PEB i LIBRI, V. LIBRO.
PORTA PEB EL PA:V , Essere sparapane ;
A ver il gozzo panalo.
PORTA PER LA GUERA, Bellicoso; Belli
gero; Armigero.
PORTA PERI FIORI, V. Fio.
PORTA PER i so noi, Invasato; Rapi
to; Imbecherato, Imbriucato dall'amor
de' figliuoli, che anche dicesi liabi-ogiottilo.

PORTA VIA DAI so GUSTI , Asteria in


pensieri dilettosi , cio Profondamente
immerso , applicato con l'animo.
PORTASELE , s. m. T. Mar. Porlapalle,
Pezzo di tavola grossa e lunga che si
adatta ai bordi d'un bastimento da guer
ra , ove sono incavati de' buchi concavi
ne' quali stanno disposte e preparate le
palle di ferro per averle pronte al bisogno
e caricare l'artiglieria.
PORTABOZZE, s. m. Portafiaschi, Pa
niere o simile strumento per uso speciale
di portar fiaschi. V. CAJTBVETA.
PORTABOZZTE , s. m. Panieroncino
da ampolle, si trova nell'Alberti Enciclo
pedico alla voce Panieroncino: Arnese di
metallo <i talvolta di terra cotta che porta
unite due boccette od ampolle d'olio e ace
to per uso della mensa.
PORTABOZZOM, s. m. Tondino o Fot
tiino da bottiglie.
PORTACAN , s. m. Lavamane , Arnese
con tre piedi , sopra cui posasi la catinel
la per lavarsi le mani.
PORTACAMPANLE, V. in BRIA.
PORTACEIVGIN , s. m. T. de' Carrado
ri. Ponticello, Specie d'arco fermato con
due viti sulla stanga, in cui passa il so
praspalle del cavalla.
PORTACIGARO , s. m. Chiamasi quella
Specie di cannetta fatta d' ambra o d' ar
gento o d' altro metallo, la quale adattan
dosi ad un lato del CIGRO, gli serve d'im
boccatura per comodo di pipare pi dcentemenle.
PORTADA, s. f. Parlata, Tenuta, Quan
tit che cape un recipiente.

PORTADA D'UXA BOXE , Tenuta ; Capa


cit.
PORTADA D'UNA IVA VE, Portata, II ca
rico o la tenuta delle navi , che si compu
ta a botti o tonnellate. La botte si calcola
vcnli barili , ognuno di libbre cento, on
de la bolle risulta di libbre 2000. La na
ve da guerra ne porta Goo. e pi , e la Ca
racca anche 1000. La Tonnellata una
misura presso poco equivalente a quella
delle botti.
Portata di Marinaro o Camerata dicesi a Quella quantit di mercanzie o di
provvigione che ogni Marinaro ha diritto
di portarsi. V. MESA.
PORTDA DEFILO, Paiuoa , Quantit*
di filo che forma una delle parti in che
divisa la tela.
PORTADA D' UVA BALA, Portata, Deno
minazione del peso della palla che pu
portare un pezzo d'artiglieria.
PORTDA , parlandosi pur delle palle ,
Passata, si dice Lo spazio percorso dalle
palle, dalle granale e bumbe dalla bocca
del pezzo chi: le caccia , sino al luogo do
ve non fanno pi effetto.

PoaiXoA DB PIATI isr TOLA , Portala ;

POR

POR

Recata; Servito; Messa o Messo, Co


perta o Muta di vivande PORTDA DE
-JIIIT: , // servilo dellefrutte.
ESSER A poaTDA , sser a portata, va
le Esser in epportunit di tempo o di co
sa o di lungo , io acconcio.
PORTADR, verb. m. Apportatore; Recalore; Adducitore.
PORTADRA, s. f. Porto ; Portatura;
Recatura, II portare.
PORTAFOGIO , s. m. Portafogli , Voce
dell'uso. Arnese per lo pi di cartone , in
cui si mettono i fogli per poterli portare
seco ben/a smarrirgli o guastargli.
PORTAGTI, s. m. Tondino o rassoino
da bicchieri,
PORTALPIS, s. m. Matitatoio, Cannuc
cia, in cui si ferma la matita, il gesso o il
carbone per uso di disegnare.
PORTALETERE,s. m. Portalettere o Cor
riera.
PO.'T i r,BTKn.H AMOROSE, Portapolli, Vo
ce di gergo. Fare il portapolli.
PORTALOME , s. m. Lucerniere, Piede di
legno in cui posa la lucerna.
PORTAM1CHIA, V. BUTAFOCO.
PORTAMOCHTA , s. f. Navicella; Fassuino delle smoccolatole , che a Roma si
dice Porlasmoccolatoie.
PORTAMORSO s. m. Parte della briglia.
V. BIA.
PORTANTN s . m. Portantino e Seggettiere, Colui che facchineggia colla portantina o seggetta, che dicesi anche Lettighiero o Lettighiere e Lettichero e Bussolan
te.
PORTANTINA, s. f. Portantina, Quasi se
dia portatile con due stanghe, delta anche
Bussola e Seggetta. Arnese noto, bench
poco usato in Venezia.
PORTAPNNE, s. in. Pennaiuolo, Stru
mento a guisa di bossolo, da tenervi le
penne da scrivere.
PORT\QUA, V. BIGOLANTE e AQOAIUOL.
PORTAR, s. tn. Voce da noi usata parlan
do d' una Sposa , EL so PORTAR , Le Sono
ro, Quegli arnesi che si danno alla sposa
quaud'ella se ne va alla casa del Marito.
EL PORTAR DE LE BONE ORA VIE , Geslazioiif, T. Fisiologico, 11 tempo della gra
vidanza di tutte le femmine in generale.
V. in PORTAR verbo.
NATO A UN PORTAR, Binato ; Nato a un
portato, a un parlo, a un corpo, i chia
ma ciascuno di due o tre gemelli.
PORTAR, v. Portare, Recare , Addurre.
PORTAR A CAVALOTO , V. A CAVALO.
PORTAR ATOHNO QUALCUN , detto figur.
Scorbacchiare alcuno, Ridire i fatti ili
qurslo e ili quello per {strapazzarlo Ba
ciare vale Palesare gli altrui errori o ma
lefatte.
FARSE PORTAR A TORNO, Far Iella la piaz
za, la festa, la contrada, Dicesi quando
con che che sia per lo pi improprio si l
materia di discorso o di far correre il pojolo. Dar che dire; Andare o Esser por-

58

tato in cocca o per le bocche ; Dar mate


ria a' gracida tori, a' borbottatori.
PORTAR BEH i so ANI , Portar bene gli
anni, vale Essere prosperoso in et avantata.
PORTAR BB.V UNA CREATURA, Portare, si
dice del Tenere le femmine nel ventre lo
ro o del condurre a bene il parto.
PoRT.Xa DA ERODE A FILATO, V. EHODE.
PORT\B DB y.uu.vo IN ZOH.VO, Allungare
da d in d.
.
POSTAR DB L'AQUA, parlandosi di vino,
Portare; Comportare, Dicesi della quan
tit sufficiente d'acqua che pu meschiarsi col vino.
PORTAR DEI i ,\ COMO DI , Portare briga ,
incomodo, spesa eie. Cagionar briga eie.
PORTAR FORA, Asportare o Esportare,
T. della Politica e del Commercio, Tra
sportare in altro Slato le ferrale e le mer
canzie del paese; e quindi Asportazione
o Esportazione, dicesi l'Azione di aspor
tare.
PORTAR FORA EL CULO,lo StCSSO clieToR-

SE o CAVARSE DAI FRESCHI, V. FRESCO add.


PORTAR FORA UNO , Liberare o Sanare,
Liberarlo da qualche sventura o malattia.
PORTAR FORA NETO , lo stesso che IMBROCR , V.
PORTAR GIULIVO o PORTAR DHETO , Por
tar pari che che sia, vale Trasferire una
cosa in maniera che non penila.
PORTAR IN CAHEGHETA, V. CAREGHETA.
PORTAR i PECAI DEI ALTRI, V. in l'io..
PORTARLA i* BBS, Arrivar bene, vale
Capitar bene, Uscire a bene.
PORTAR L'AQUA co LE HECHIB, V. RECHI*.
PORTAR QUALC.V , detto Cg. o PORTAR IN
PALMA DE MAN , l'ui'inr alli'iii in palma di
mano, vale Proleggerlo, Favorirlo.
No PORTAR IN FAZZA A jfissuN , Ciliare
il giacchio tondo , Non aver riguardo a
chi che sia , trattando tutti in un modo.
PORTAR IN SETE CIBLI o A LE STELE, Ce
lebrare a ciclo; Mettere in cielo ; Mette
re alcuno o alcuna cosa in paradiso; Tor
re infino al cielo con lode.
PORTARLA CIMDA o ALTA, Portarla al
ta, vale Proceder con faslo, Esser altiero.
Essere baldanzoso della suaprobitt del
la sua onoratezza, vuoi dire, Geloso del
proprio buon nome. V. CORTES\N.
PORTARLA DA ZOVBNE, Far il giovane o
Portarla da giovane, cio Voler far cose
da giovane quand'uno vecchio.
PORTARLA FORA NETA , Uscire pel rotto
della cuffia; Liberarsi senza spesa o no
ia ; Mangiare il cacio nella trappola,
tolta In metaf. dal topo, Uscir felicemente
dal pericolo o dall'imbarazzo Sgabellar
si d" alcuna cosa, Sbarazzarsene, che ilicesi anche Andare o Uscir netto. V. SU
GARLA, in SUGAR.
PORTARLA IN PASB, Comportare; Sop
portare; Tollerare, Non si alterare di quel
la tal cosa.
PORTAR LE BRAGHESSE, Portar i calzoni,
detto tg. Far da padrone, Voler signoreg
giare.
PORTAR PER VIOLE, V. MA.NDII DA ERO
DE A PILATO, i ERODE.
PORTAR BEN o MAL , Portarsi bene o
male, vale Diportarsi, Condursi: dicesi

POR

457

del Costume e della condotta morale o del


Modo di regolarsi in un affare COME
su PRTELO DB SALUTE:' Come sia? Sta
bene? Come va la salute.' *
PORT.AHSE A QUALCHE Loca, Condursia
gualcite luogo, Avviarsi ed arrivarvi.
PORTAR VIA, Rapire; Rubare ; Parlar
via PORTAR VIA EL CORDAME o LE SPALE,
Involarsi; Fuggire; Sottfarsi.
PORTARSELA VIA, Allacciarsela; Allac
ciarsela via o su; Cavalcarla capra, La
sciarsi dar ad intendere una cosa per l'al
tra.
PORTAR V.VA RAS.V o UN PASSO, Addur
re; Allegare una ragione ; Citare un pas
to.
PORTAR CN COLPO A QUALCUN, Tirare o
Dare un colpo.
FARLA PORTAR A UNO , Far tener F olio
a uno; Farlo Jilare; Farlo star affilato
io; Farlo frullare; Tener uno a segno.
LA LECE PORTA (Maniera introdotta do
po la rivoluzione) La legge contiene, orescrive, ordina, ingiunge . vieta e simili.
]\o PORTA LA SPESA , Non compie ; .nv,.
torna o J\on torna a conto; Non porta il
pregio.
TORNAR A PORTAR, Riportare; Riarre
care, Portar di nuovo.
PORTASCARTOZZI, s. m. T. Mil. Carlocciere, Specie di tasca di cuoio in cui si ten
gono i sacchetti da caricare i cannoni.
PORTASPERN , s. m. T. ile' Calzolai ,
Forte di fuo/o, Pezzo di cuoio, che si met
te fuori nella parte deretana dello stivale
dove si ferma lo sprone.
PORTASTANGHEjS.m.T.de'Sellai^eg-eutanghette, Maglie di corda passate nel
la campanella della cavezza, che reggono
le stanghette de' cavalli che si conducono
accoppiati.
PORTATARNA, s. f. Trespolo o Cerchio
d'argento, di slagno etc. per porvi i piat
ti su lu mensa.
PORTATIRANTI, s. m. T. de'SelIai, Reggilirelle , Quel cuoio che partendosi dalla
groppa del cavallo regge la tirella.
PORTAVENTO, s.m. Calza a Portavenlo,
Pezzo di panno attaccato alle cornamuse
che piglia il vento.
PORTA VIVANDE, V. VIVANDIERA.
PORTAVVI, s. m. Uovarolo, Vasetto so
pra cui si pongono le nova cotte.

PORTEGL, s.m. torneo grande. V.IW


CHESSA.

PRTEGO, s. m. /'ortt'co e Sala, Luogo


principale e pi vasto della casa.
PRTEGO DA BASSO, Androne, Andito
terreno per lo quale dall'uccio da via s'ar
riva ai cortili delle rase.
PRTEGO SCURO, detto di gergo, vale Cu
lo; Deretano.
PORTKLA, s. f. Portello e Portello, Pic
cola porta.
PORTELA DA CAROZZB, D' ORGANO , DA ARiir.nr e simili, Sportello. V. CAROZZA.
PORTELA DEL CTEGO , V. CTEGO.
PORTELE D'UN QUADRO, Porteili o Spor
telli, si dicono quelle due Porlii ciuolr,che
si mettono ad un quadro o simile per ri

458

POS

POR

coprirlo e difenderne la pittura. Sono sia


ti anche delti /,' ed /''.
PORTELO , s,. m. Sportello, Uscetlo in al
cune porle grandi ; e l' Enlmta delle bot
teghe tra l'un muricciuolo e l'altro.
forticciuola, chiamasi Una di-Ile por
te minori della Citt.
PORTELO, detto in T. agr. Adito /''ar
co, Dicesi quell'Apertura che si fa li-Ile
siepi Calla o Callaia, Quell'apertura
bassa che si fa nelle siepi per poter entra
re nel campo. Guado , dicesi a Quel
l'apertura o varco che si fa rompendo la
siepe o il muro per entrare col carro nel
campo.
PORTELI o SPORTELI DEI CANONI, T. Mar.
Portelli, Fori quadrati per cui i cannoni
d'una nave sporgon fuori la bocca.
VBRZER EL PORTELO o FAR PASSAR PER
EL PORTELO, Sportellare, Aprir lo spor
tello.
PORTENTO, ?. m. Portento, Voce ch'i
in grand' uso fra. uc. nel SUO naturale si>-,(i. (li Prodigio o li Cosa maravigliosa e
che ha molla affinila con quella di ORA
COLO.
Mio FIO XB U.V PORTENTO, Mlojglio

una maraviglia; Ha un talento prodigio


so; assennato come un vecchio; Ha
una sanit senza pari e simili.
A SENTIRLO A PARLAR EL XB UN PORTEN
TO, Egli ha una facondia prodigiosa;
Egli un fiume a eloquenza; Parla che
incanta.

SARIA UN PORTENTO SE PODESSB ARIVAR


A MNR STA LEZI.V, Sarebbe un prodigio
s' io Colessifinire qusta lezione.
PORTIR, s. m. Portiere; Osliario, Co
lai che sta alla portiera, ed Famiglio o
Servo d'un Magistrato.
CAPOPORTIBR, Mastrusciere; Capo por
tiere.
PORTIERA, s. f. Portiera, Paramento di
drappo o d'allro che serve per mettere al
le norie e ripararle.
Sullo il nome di Portiera ora pi comu
nemente conosciamo quell imposta d'uscio
pi gemile e pi ornala di quella che chia
masi PORTA; e dassi pi sprciidmrnte que
sto nome alle imposte di legname di noce
o di ciliegio o d' altro legname pi ricer
calo, impiallacciale o no, ed adorne per
lo pi di specchi con o senza foglia.
PORTIERA DB LE CAROZZE, Sportello.
PORTINR, s. in. Parlinaia; Porlinaro;
Portimero, Custode della |>orla Naviciiere , ed anche Passeggiere o Passegfiero, dicesi Colui che passa le genli m
arca.
< i * >i u. r DEL PORTIJVH, Portera, Spe
cie di ricello che si pratica alle porte di
alcuni Conventi.
PORTO , s. m. Porto , Imboccalura di
mare.
POSTO o' UN HUME , Passo, si dice al
Luogo donde si passa , detto nuche Tra
passo ; Passaggio ; Va ; Valico ; Traget
to.
;
CHIAPK PORTO, Pigliar porto, vale En
trare nel porto, Fermarsi nel porto.
ESSER A DON PORTO, Essere, Condurs

e Venire a buon porto, Essere a buon ter


mine.
PORTOGALO, V. NARAITZA.
PORTOLANrs. m. Portolano.; Portulano,
Libro ili carie geogra&che marittime ad
uso de' naviganti, ove sono descritti i por
ti del mare e per mezzo di linee rette in
dicali i venti.
PORTOL\TE,T. de' Pese. Cosi si chia
mano certe Barchelte da trasporto che se
guono la Tartana con cui si pesca . e por
tano poi il pesce alle piazze marittime.
PORTULACA, s. C T. degli Erbolai, Por
cellana, Erba nota di sapor acre che ger
moglia sparsa per terra, delta da' Disteni.
Portulaca oleracea.
PORZER, V. SPORZBR.
PORZIiV , dice! dagli idioti per Propor
zione
A PORZ1ON DB QUSLO NO L' '.,!>-

TB, A proporzione o A comparazione di


quello non vai nulla.
PORZIONTA, s. C Porzioncella, Picco
la porzione.
POSDIMAN, Potdomane e Posdomani.
PSEVA , s. f. T. de' Vetturali , Straccale,
Arnese, che appiccalo al basto fascia al di
dietro i Fianchi della bestia e si pone in ve
ce di groppiera.
Posola, poi si dice quel Sovalto,che per
sostener lo straccale s' infila ne' buchi del
le sue estremit e si conficca nel basto.
POSPXER, v. Posporre, Melter dopo.

POSSADA,s. f. Posata.
BOI*A POSSA DA ; dicesi fam. e fig. di Uo
mo e vale Mansione; Popolane; Dilu
viane; Che ha il cardo o il pettine; Gran
mangiatore.
POSSADNA1, s.f. Partaccia, Piccola po
sata.
POSSANZA , s. f. Voce fam. Alterigia; Fa
sto; Arroganza; Soperchieria.
POSSATIRA , ,. f. lo stesso che CORTBLIERA , V.

POSSESSO, . m. Possesso, T. legale.


ANDAR AL POSSESSO o' U.VA RBDIT, Adi
re una eredit, T. ile' Legisti.

DAR EL POSSESSO o METER AL POSSESSO,


Insediare alcuno, Metterlo al possesso di
che che sin Immettere alcuno in posses
so, si riferisce al possesso provigionale che
si da ad alcuno di qualche cosa ; e quindi
Immissione provigtoiiale.
DESTDRDR EL POSSESSO, Turbare il pos
sesso o la possessione, T. legale; e ilicesi delle cose immobili.
CHIAPB POSSESSO SORA DE u.vo , Pigliar
campo addosso a uno, vale Prender rigo
glio e maggioranza Aver regresso ad
dosso a uno, vale Un certo ardire ed au
torit sopra ad una persona.
AVER uw CERTO POSSESSO , Aver certa
franchezza o disinvoltura; Stare in sul
grave, o in sul mille o in gota contegno;
Aver una certa altergia.
POSSESSO, add. POSseduto , da Possede
re.

POSSESSRA, (coli' o stretto) s. f. Pos-

POS
seditrice, Si dice la Femmina che possie
de.
POSSIDENTE, s. m. Possidente e Posse
dente , Quegli che possiede.
BEATI i POSSIDENTI, Chi in tenuta
Dio r aiuta, Pro?, per dinotare che Chi
. in possesso a miglior condizione.
P03T , V. MAIVB.
POSTA (coli* o stretto) s.f. Posta (coli1 o
largo) Luogo de' cavalli che si prendono
per viaggiare.
A.YDAR PErt LA POSTA O 'PKB. LB POSTE ,

Andare o Piaggiare per cambiatura o


per la posta o in posta Avviarsi per le
poste, detto Cg.si dice dc'Malali gravi che
sono in pericolo i morir tosto.
\ MM il PER LA POSTA DB LB LUMACHE ,

dello pure in etaf. Andar nelC un vie uno;


Anfanare ; Dare una lunga; Far passo
di picca; Indugiare; Trimpellare; Es
ser pi lungo o maggiore erte il sabbato
santo.
POSTA DB LB LETERE, Posta.

POSTA DA OGIO, Bottega dove si vende


olio a minuto.
POSTA DA TBAR, Posta, T. de' Caccia
tori, Quel hiogo dove si vuoi porre ilcaccialore per cacciare.
POSTA DEL CAN, Ferma, Diciamo il fer
marsi che fauno i cani da caccia quando
trovati le quaglie o simili C -.\ DA PO
STA , Bracco da ferma.
POSTA , in T. di Giucco dell' Ombre a
simili, Puglia, dicesi il Corpo di ci che
si mette nel piallo per premio di chi vin
ce. Posta, si dice il Numero de' danari che
si giucca in un trailo solo CARGH LA
POSTA , V. CARGH . V. PUGLIE.
POSTA TECHIA , T. de' Bottegai , Avven
tore vecchio ; Levatore. V. AVENTR.
APOSTA o A POSTA , A posta e Apposta;
A bella posta; A sciente; A bello studio1,
A partito preso; Ex proposito; Accorta
mente; Avvertentemente , vagliene Drlerminatamenle e si unisce col verbo Fare.
DB POSTA o DEPOSTA ed anche GIUSTO
TI SPOSTA, Appunto; Giusto; Propriamen
te, Avf. affermative.
DB POSTA SALDA, Immantinente; Sa
lilo subito; Issofatto Vale anche per
AJfatto; Inferamente.
DA so POSTA , Da s ; Da s solo ; Da
s da s' METER DA so POSTA, Metter
di per s, Da s solo.
ANDAR o FAR DA so POSTA , Andare a
sua posta; Far le cose a sua posta o da
t Slare a sua posta , Abilar da se so
lo.
FARSE USTA LECE DA so POSTA , Legarsi
a una Irgge volontaria ; Contrarre una
obbigazione spontanea ; Darsi una leg-

se-QUESTA XE UNA COSSA CHE S'INTEVDE DA


so POSTA , Questa cosa die i* intende da
se , cio Che da s medesima si manifesta.
FARLA POSTA A QCALCY, Appostar uno
Aspollare il tempo e l'opportunit di co
gliere uno; e diccsi anche in cattiva par
te.
GRA\DO DB STA POSTA , Grande di que
sta posta o di questa data; Tanto fallo

POS
E DB CHE POSTA ! E d che ptZzzai!

di che portatal Quanto grande!


STAR IN POSTA DE SOL , Stare a solato,
o all'occhio del sole, Star in parte osilo
che riguarda il sole.
TEGN!R LA POSTA , Tener la invitata ,
lo invito , la posta , dicesi in T. di Giuoco No TEGJR LA POSTA , Far monte;
Disdir la posta , come se per quella vol
ta non si giuocasse.
POSTA , add. Appostato.
POSTAR, v. Appostare, Osservar cauta
mente dove si ricoveri o sia riposto che
che eia.
POST\R L'OSLO , Fermare la starna e
simili , si dice del Fermarsi il cane dopo
che tracciando e untando ha trovato e ve
de la starna.
POSTAR ELSCBIOPO, Impostare loschioppo , vale Spianarlo in alto di far fuoco.
POST\R o METEB LB SENTICELE , Posare,
Parola militare per esprimere l'azione del
condurre e slabilire in un poslo assegna
to le guardie , le ascelle , le sentinelle e le
vedette; onde dicesi Posar le guardie;
Posar le sentinelle eie.
POSTAHSB, Postarsi, Prender posto, Ac
camparsi.
POSTATAMELE, aw. Ajtpostatamente; Apposta; A Mia posta.
POSTERIOSITAE, Voce anliq. detta per
Posterit.
POSTICIPDA, s.f. Posticipa:ione,Tratportamenlo d'alcuna cosa.
POSTIMA , s. f. Postma ; Apostema; Postemazione, Male che viene altrui in boc
ca che impedisce il maslicarc/wpoftemire vale Far postema.
Sox PIBN DE POSTIEMB, San aposlemato o aposlemoso o poslemoso.
POSTIR, s. m. Portalettere; Corriere;
e anche Colui che dispensa le lettere per
la Citt.
POSTIGIA , s. f. Voce agr. ed lo stesso
che PIANTADA , vale a dire quei pezzi di
terreno lateralmente ai campi, che sono
piantati d'alberi e di vili. Nell'Aretino pe
r si dice Posticcia oPusticcia alla Vigna
ove gli alberi siano piantali ordinalatnentc a filari. V. PIANTADA.
POSTILA , s. f. Postilla, Quelle parole bre
vi che si mei Idiin in margine a' libri: No
te o Noia-elle marginali.
Scrittura interlineare Quella posla
tra verso e verso Interlineare, verbo
' vale Scrivere o Segnar con linea tra ver
so e verso.

POSTIL\DA , s. f. Postillatura.
POSTILR, v. Postillare, Far postille al
margine di qualche libro o scrittura.
Interlineare Scrivere tra verso e ver
so.
POSTIN o POSTIBLIN , s. m. Postiglione,
Colui che guida i cavalli della Posla.
POSTIZZA, s. f. T. Mar. Posticcia, L
parte superiore del naviglio.
POSTIZZO, Appositcco; Apposticelo t
,Agg. di cosa che uuu naturalmente in

FOT

POT

suo luogo , ma postati dall'arie o dall'ac


cidente.
CATBI POSTIZZI , Capelli appositicci o
appos licci.
PAHN POSTIZZO, T. Mar. Padrone appositiccio o posticcio, Duello che nel ruo
lo delle persone imbarcate apparisce Ca
po della ciurma , ma non il propriclario della barca.
ESSER POSTIZZO IJT QUALCHE LOGO , Sta
re a pigione, detto mctaC Dicesi di tutte
le cose o mal collocale o lmi-i del proprio
luogo.
POSTIZZO , detto in forza di sust. e i a
T. Marin. Appositiccio , Lunghi pezzi di
legno posti dalle due parti delle galere ad
uso di reggere i remi per mezzo d'un cauapo.
POSTO, s. m. Fusto, Luogo, sito in cui
altri si li-uva.
Posto, si dice ancora da noi fig. nel sign. di Carica, L'Ozio, Impiego Avere
un bel posto o un posto luminoso o lucro
so.
Posto, in T. Mil. si ilice al Luogo oc
cupato da un corpo di soldati. Scegliere
un posto-. Prendere lene un posto, fasto
0 Guardia avanzala.
POSTO DA DONB o DA PUTANB , Poitriolo; Lupanare , \. POSTJIIROLO MORIR
su u.v POSTO , Morire in un lupanare; Fi
nir la vita in un lupanare.
POSTO AVANZ, Posto o Guardia avan
zata, A'icesi ad una mano di Soldati, clic
guarda l' estrema fronte ed i fianchi del
l'esercito o le opere esteriori d'una piaz
za Posto, semplicemente fu detto ad
una Guardia avanzata fedelt o Fletta, dicesi a Quella sentinella a cavallo
1 li r posta in gran vicinanza dell' inimico
per iseoprirne i movimenti e darne avviso
ali' ascolta. V. SENTINLA.
POSTRBOLO , s. m. Postrilolo; Postribulo; Porcile; Scannatoio; Bordello; Lu
panare; Meretricio, Luogo infame di Me
retrici .
In altro sign. No vonio ESSER EL POSTRI
BOLO DB iviss'uN, Non voglio essere lo scher
no d? alcuno.
POSTRO , s. m. dicono a Chioggia M'A
neli di ricordo o Fede che dona lo Sposo
alla Sposa per caparra del matrimonio.
POTA, s. f. Fotta, La parte pudenda del
la Femmina.
POTA DB DONA LENA , POTA DE DANTE o
DE SIEH DANTE , POTA DB SAN GAMBARO o
POTA DEI ZUPI , POTA DE MI e simili , Ma
niere antiquate afferra, o di giur., o d'am
mirazione. Oggi direbbesi POFAB.DIA, DIA
VOLO eie. Questa Interiezione usata an
che dagli autori citati dalla Crusca e pe
r si trova registrata in quel Vocabolario.
Si vuoi notare che Fotta nel primo si
gn. deriva dall'Ebraico Poth, e l' interie
zione nel secondo sign. del tedesco Potz
che significa Capperi; Cospetto e simili.
PARER BL POTA DB MODBNA , V. PARER.
POTACH1A , add. Imbrattato; Sozzato.
POTACHl\DA,s. f. Imbru. tintura; Im
bratto; I mirai lamento } Lavoro o Cosa
malfatta.

POTACHI\R, v. Imbrattare; Sporcare s


Sozzare. V. IMPOTACHIH.
POTACHR A SCRIVER, Scombiccherare,
Scriver male e nji pulitamenteScara
bocchiare e Schiccware, Fare scaraboc
chi. V. SCARABOCHIB.

459

POTACHIR su, lo slesso iehe LUPASTROCHIR, V.


POTACHIAKALAOHR, V.

POTACHITO, s. m. Piccola imbratta


tura.
POTACHITO il i m i ii. di POTACHIO, nd
sign. di Manicaretto, V. POTACHIO.
POTACHITO DB FIGAETI eie. Cibreo, Spe
cie di Manicarelto fallo per lo pi di col
li e di coratelle di polli.
POTACHITI , dello in senso disonesto ,
Amoraccij Amicizie disoneste od equivoche. Pozzanghere fu detto nello stesso si
gnificato.
POTACHIO, s. m. Imbrattamento ,- Im
bratto; Paciuco, Cosa malfalla.
METERSB IN POTACHIO, Mettersi in at
tillatura, Vestirsi sontuosamente fuipottinicciarsi , dicesi del Raffazzonarsi
he fanno come pi possono le donne o
povere o bruite per comparire.
POTACHIO DA MAGNAR , ( forse dal Fran
cese Potage) che i Romani dicono POTTAGGIO, Jiramangiere o Manicaretto, Vi
vanda composta di pi cose appelilose, che
anche dicesi Pos trincalo e Carabazzata.
POTACHIO DE CARNE, A m morsellato,]&*nicarelto di carne sminuzzala e d'ueva dibaliute Capperotlata o Cappillottata,
Manicarelto di carni cotte e sminuzzale
Cibro, Specie di Manioarello fallo per
lo pi di colli e coralellc di polli.
POTACHIO DE PBSSB , Tacchetto, (ina/-

zello di pesce.
Intriso; Lercio, dicesi a Mescuglio d
farina o altra cosa con acqua o alt ro liquo
re.
POTACHIO A CVSBR, Pottniccio, Cucilura o Rimendalura mal falla. E quindi
Pollinice iare , Fare un poitiniccio.
POTACHIO, direbbesi anche nel sigili f.
di Pateracchio, cio Affaraccio , Faccen
da dlsguslosa e difficile a sbrigare.
POTACHI, Pozzanghere, fgur. fu dello
per le Concupiscenze carnali.
Imbratto, dicesi fig. per Debito.
POTACHIO, in sign. di Cattivo negozio,
Impiastro o Impiastracelo per mei. vale/
Convenzione , palio concluso con. imbro
glio e all'improvviso.
POTACHIN 1
POT ACH1SO / add. Guastamestieri i
Ciabattino, Artefice che opera malo.
Dello nel sign. di Sporco, V. Sp'.aeo.
POTACHIN DEI LIBRI, Librismerd<tt Vo
ce disprezzaliva formata per esprimere u
Imbratlalore di libri.
POTACHIOSO , lo stesso che POTACKIOJT,
ma pi si dice per Agg. a Fanciullo che
si lordi e s' irnbralli in mangiando o be
vendo.
POTAMARNA , . f. T. de' Pese. Polmone
marino o Patta marina , Produzione di
mare del genere de' Molluschi secondo
Liiineo e 4ei Polipi radiali secondo La-

460

POV

marche, detta lalin. Actinia. Col nome


nostro volgare vengono inlese diverse spe
cie di questo genere d'animali, che per
la loro forma e figura quando si trovano
non bene espansi ne ben contraili, la lo
ro apertura cenlrale altomiate da raggi
rassomiglia ad una vulva, donde trasse
fra i nostri pescalori un tal nome. 11 cor
po di quest'animale molle, di sostanza
carnosa, mucillagginosa e ('m'ora non
di alcun uso per la vita. V. CONI DE MAR.
POTAM,Nome d'un Fiume nell'Isola
di Corf, che si registra pel seguente no
stro dettato, ANDAR AL POTAM, e vale Mo
rire. Potams poi voce greca che si
gnifica Fiume. Che questa frase fosse un
avanzo di mitologia e volesse significare
Andare alt Acheronte? Chi sa?
POTEGILE, s.C Voce fam. Lagrime/te;
Lagrimucce o Lagrimuzze, Piccole lagri
me. V. in PERLA.
POTENTE, add. Potente t Possente.
Potente che s'usa anche in forza di sust. parlandosi di Persona, vale Ricca, Nol.i Ir. che ha autorit e potenza.
UN PUGNO O UNA SCHMFA POTENTE , Un

pugno o Uno schiaffo di santa ragione,


vale Forte.
Fino polente, dicesi anche da noi a
Quello che ha mollo spirilo e facilmente
ubbriaca.
POTENZA, s. f. Patema.
POTENZA DE LE POTENZE! Voci d'ammi
razione, Potenza in tfrra! Poffare il mon
dai S(]uaiimodeo\ Toh ! Tu! Tacci scalzo!
O vatti con Dio!
JPOTFA -\
DPOTIFN / Agg. a Uomo per disprezzo
o per ingiuria, e vale Scimunito ; Stotido; Insulso; file; Codardo; Melenso e
cimili; e dicesi tanto a nomo clic a donna.
POT!FA , dicesi per Fotta, la parie ver
gognosa della femmina.
POTIFN , nelle maniere fami], si dice
anche nel sign. di PJANZOTO, V.
POTRDA , s. f. Cibro, Sorta di Manica
retto fallo per lo pi di colli e di coratel
le di polli , e generalmente potrebbe dirsi
Intriso. Carahazzata , Specie di vivanda
f.i''a ti' un mescnglio di varie cose. V. in
POTACHIO. La voce POTRDA ci venne
prestata dagli Spaglinoli,! quali chiamano
Olla podriaa una specie di manicarello
composto di molli ingredienti. I Franzesi
dicono nello stesso significato Fot pcurri;
e tanto Fot pourri quanto Olla pndrida
valgono letteralmente Pignatta putrefat
ta, bel nome in vero per invogliar a man
giare!
POVARETO, add. Poverello; Miseract-o; Meschinello; Tapinello; Indigente.
ESSER POVARETO, Piatire il pane, vale
Averne inopia. Ksser povero in canna.
FAR BL POVARETO, far marina, diccsi
del Finger miseria e con importunila
Teiere il cappon dentro e gli aghijuora,
Mostrar d'esser pi povero di quel che
uno .
POVAHETA MA ONORATA, f. mfgUo Vestir

tendo con leanta, che broccato con dis


onoranza.

POZ
. POVAHBTO MI! Povero me! O me tapi
no! Ahi lasso ! Ohim! Guai a me! Talor li esclama per dolore POVARBTO LU,
Ois ! Guai a lui ! Po vARETO TI .' Oit !
Guai a te!
POVABETO, detto in gergo, vale Becco,
Quello a cui la donna fa fallo.
POVARN , add. Poverino; Poverello; Miserello, Voci di compassione.
PVARO , add. Povero. V. POVABTO.
POVAHO CHE L'IIMANGUENA , V. I.VSAHGUBNR.
DB VENTAR POVARO, V. InpovAala.
DB BICO DBVENTAR POVABO, Cascar da pol
laio; Di buona badia esser debole cappel
la, detto lig.
ABITO POVARO, vale Corto e stretto.
POVERO DIAVOLO, Cattivellaccio, Pove
ro, Miserabile.
POVAM AL PBVARE, chiamavansi sotto
il Governo Veneto alcuni poveri patrizii,
a' quali era concessa ogni anno dal Mag
gior Consiglio nella settimana santa la ca
rit o limosina di sei ducali d'argento per
cadauno : elemosina insliluita negli anti
chi felici tempi della Repubblica qnand'ella godeva cio il commercio esclusivo col
le Indie orienlali. Allora quesle carit si
pagavano dalla Cassa del pepe; onde n'
rimasta la denominazione anche dopo il
cessato commercio.
POVARMO, s. m. Poveruomo.
Poverello , Poverino e Poveretto , s' usa'no talvolta anche figur. per espressone d
compassione o d' altri affetti.
No LE XB COSSE DA POVAROMBNI, L'orZO

non fatto per gli asini, cio Le cose scel


le e di pregio non son falle pc'minoali ;
simile all'allro V asino o L'asinelio non
ha luogo in crosta.

FRA.
POZZANGARA, . f. Pozzanghera; Poz
za, detta anche per ischerzo Osteria de'
cani, Piccola pozza, e propr. diciamo di
quelle buche delle strade che sono ripiene
d'acqua piovana.
POZZTO , . m. Ciottola , Vasello fta be
re , per lo pi senza piedi , di tenuta po
ro pi d'un bicchiere.
POIZETO dello per SOLITARIO, V.
POZZTO, s. in. cbiamavasi si tempi del
Governo Veneto quella Macchina di tavo
le falla a foggi* 'i pulpito o sia di pozzo,
in cui sicdeia trionfaltnenle ed era parla
lo a spalle d'uomini e mostralo al popolo
per la piazza di S. Marco il nuovo Doge,
accompagnalo da un suo parente e dal suo
]>\LOTIN (V.); nella qual festiva occasio
na si spargevano a larga mano al popolo
di-Ile monete d'oro e d'argento col nome
del mi ii o Doge. Questo Pozzetto chiamavasi aulicamente PERCOLO , di cui vera
mente riteneva la figura, ma n' era assai
pi largo. V. PERCOLO, voce anliq.
POZZO, s.m. Pozzo e Pozzo bianco, Luo->
go cavato a fondo per attigner acqua.
VERA e FONDO DEL POZZO , V. VERA e
FOVDO.
PILLA DEL POZZO , (della anlicam. Putheale) Pila del pozzo, Buco rotondo ri
coperto da pietra bucala,per cui entra l'ac
qua piovana nelle conserve, donde poi pas
sa al pozzo.
CASSO.VI o SPOWZB DEL POZZO , Bottino
e Purgatore o Purgaloio e Conserva, Spe
cie di Cisterna o Fossa cavala accanto ai
pozzi artefatti (come tono tutti quelli di
Venezi)ovesidepurano le acque col mez
zo della sabbia e si conservano prima di
passare al pozzo. Le acque ne" bollini ti
depurano.
MoLTA DBL POZZO, V. MolBTA.

POVERT, .f. Povert; Poverezza; Men


dicit ; Inopia.
MOITA E r.RAN POVERT, Poveraglia,
Moltitudine di gente povera.
Bruzzaglia e Marmaglia, Quantit di
genie vile.
LA POVERT FA VERGOGNATI , Puverlfa
vilt, La povert fa l'uomo vile.
SAR U.VA POVERT DE DIEDE ANI CHE eie.
Sar a povert o la miseria di dieci an
ni, che etc. e vale Saran per lo meno, ovv.
Ormai dieci anni che eie.
POZAR, V. PuzXn.
FOZIL i
POZL / s. m. Lo slesso che PERCOLO, V.
FOZO (coli' o largo) s. m. Appoggiatoio,
C.>sa qualunque a che l'uomo s'appoggia,
Sostegno.
Pozo DB LE SCALE, Appoggiameiito
Bracciuolo, chiamasi la Stanga di legno
lungo le scale che serve pur per appoggio.
Pozo DB LE FEivKSTRE, Parapetto, il da
vanti delle finestre.
CAREGA DA POZO , Seggiola a bracciuoli , V. CAREGA e POLTBO.VA.
Pozi DB LA CARECA, Braccuoli, Quel
la parte della sedia dove s' appoggiali le
braccia Braccialetto , dicesi da' Tap
pezzieri Quel drappo che riveste i Lracliuoli d'una seggiola.

MURO DEL POZZO, Vela del pozzo, chia


masi quel Muro che divide un pozzo co
mune a due famiglie.
NETR EL pozzo, V. NETR.
BUTH UNO IN POZZO, detto Cg. vale Ac
cusar uno in giustizia; Opprimerlo.
Pozzo, in T. Mar. chiamasi Quella par
te del Bastimento dove si riuniscono le
acque.
L SEGUO VA' TASTO AL POZZO FIN CUB
_EL CHE IA8SA ELJIANEGO, V. Sterno.

Pozzo di S. Patrizio, dicesi di Uua co


sa che non finisce mai, Iti- mai si riem
pie o ti sazia. Si dice ancora // calderone
delT Allocaselo ovv. La botte di S. Sal
gano o l cacio di Fra. Stefano.
Pozzi poi si chiamavano- alcune prigio
ni tenebrose ed orribili, delle (filali si ser
vivano gl'Jnquisitori di Stato per tenervi
alcuni carcerali soggetti al loro gravissimo
tribunale. Esse erano bersi al livello del
terreno presso alla Corte del palazzo, ma
visi discendeva per una riballa posta pres
so alle stanze dell' Avogaria, dal che ban
probabilmente preso il nome di Pozzi. Vi
corrispondono Burella,c\i? propr. signilira Fossa; Buiosa eie.
FRA, s. m. Prato, e nel plor. Prati f Prata. In T. agron. si fa distinzione da Pra
to a Pascolo , Prato dicendosi quando i

FRA
Campo seminato ad erbe per la pastura
ili-I bestiame, e Pascolo quando il luogo
di postura naturale.
Agghiaccio, dicesi al Prato o Campo
dove i pecorai rinchiudono il gregge con
una rete.
PBA SMALTA, Prato che si smalt difiori, cio che si riemp
(
AVER L'AQtJA_rL FRA, Aver ta pasqua
in-tlvmenica, Pro, ed Quandovla cosa
succede come si desidera-- Nuotar nel lar
do e nelle lasagne ; Aver ogni lene, ogni
prosperit ; Stare in sul grasso, Aver la
fortuna in favore-- Asili bianco gli va al
mulino, dircsi di Chi benestante ed ha
le sue faccende bene incarnili i u le.

PR AD A RIA , s. Prateria, Campagna di


prati.
PRADAPA PIEXA DE GRAMBG.YA , Prate
ria gramgnata.

PRE
Uomo uffiziolo, cortese e cc/lt usar seco
si riconosce migliore.
Cui PRATICA DEI CATIVI DEVE.VTA CATI-

vo, A chi usa collo zoppo gli se ne appic


ca o gli se ne attacca e simili , e vale Che
ni'l conversar con alcuno i* apprendono e
ti pigliano le sue maniere. Nel medesimo
senso si dice Chi pratica col lupo impart
a urlare; Chi dorme co' cani si leva col
le pulci.
PRATICASSE, Levarsi un uso, una consuetudine, vale Introdursi, Cominciarti
a praticare.

TBATICB u.v FUSTO , Commettere; Ese


guirei Fare; Operare un furto.
PRATICO, add. Pratico, Esperto, Eser
citato, Versato iu qualche cosa; e fu an
che dello Accorto di che che sia.

PRATO, t. m. Praticello e Fratello, Piecaio prato.

PRATICO o PRATICANTE D'U.V MEZ, Pra


ticante ; Apprendista , Ouel giovane ini
zialo nella professione del Foro o di-Ila me
dicina eie.
PRATICO DB CHJRURGUIA, Giovane di me
dicheria, dicesi allo Sludenle e Ministran
te di Chirurgia.

PR \TICA, s.f. *V<mc,Espericnza-GRANDJSSIMA Pk*TiCA,Esperienza consumatissiina, vale Perfettissima, Peritissima.


PRATICA, dircsi por Tirocinio; Novizia
to, Scuola da cui s'apprende un' i-te.

PRATICO DEL MONDO , Accivettato, Uo


mo cui il proprio pericolo abbia rendulo
accortoEgli putta scodata; Egli ha
scopato pi d'un cero; Fsii ha pisciato
in pi a' una neve; Egli le sa.

PRADARIOL, s. m. T. agr. Prataiuolo e


Pretaiuolo, Sorta di fungo assai buono }
cosi dello peri-li per lo pi fa nei prati.

A FORZA DE FAR SE FA PRATICA , V. FAR.

AVER POCA PRATICA , Aver poco peccato


in alcuna cosa, Tale Non averne gran pra
tica , Esserne inesperto.
Aver la pratica, T. Mar. vale Aver la
la libert di entrare iu un porto dopo aver
fallo la contumacia per gli oggetti di sa
lute o dopo il riconoscimento fatto dall'UGzio di sanit.
CHIAPB. DB IE PRATICHE , Pigliare del
ie male pratiche o amicizie Chi dorme
co cani si leva colle pulci, e vale Chi pra
tica con viziosi, si macchia de' loro vizii o
ne incoglie male Una pecora marcia
ne guasta un branco; ovv. Una pecora
rognosa infetta tutto il gregge, Prov. che
mostra che Si dee fuggir come la pesti
la pratica de' malvagi Citi tocca la pe
ce T'imbratta o si sozza, e vale che Nel
conversar con alcuno s'apprendono e si pi
gliano le sue maniere.

FAR PER PRATICA , Tirar di pratica.


WETER i! PRATICA , Metter in atto o
Metter in atto pratico o Metter in pra
tica, Cominciar a fare.
PAIIL PERPRATICA, Chi vien dalafossa sa che cosa il morto, dicrsi ,\\ Chi ha
pratica ed esperienza di quello di che si
ragiona.
VAL PI LA PBATMM DE LA CROMATICA.

V. GBAMATICA.

PRATICANTE, V. PRATICO.
PRATICANZA, s.f. Voce bassa, Certi amo
razzi, Intcndesi pratica disonesta.
PRATICAR, v. Praticare, Metter in pra
tica.
"

Praticare e Bazzicare con una, dice


fi per Conversare, A*er commercio- Pra
ticar con uno-Usare in una casa.
L' U.\ BO.V GMO CHE SE POL JBATICB

SERVIRLE DEI PRATICHI, E' vai pi un


colpo di maestro che due di manovale,
cio E pi utili- servirsi delle persone pra
tiche, bench la spesa sia maggiore, che
delle ignoranti.

PRATIVO, add. Campo a prato; Campo


acconcio a fieno. V. PRA.
PRE, Prete.
PRB MOCOLO, dello per ischerzo, e vale
Abbaiino, Piccolo Prete. V. ZAGO.

PRB LESSA, detta pur per ischerzo,


lo stesso che ABATE CAMOLA. V. ABATE.
PRB PIERO, Prete Pero, nome proprio
per Prete Piero, di cui si dice che insegna
va a dimenticare.

PREALEG , add. T. ani. Predetto; Sud


detto; Sopraddetto, Suprallegato.
PREAMBOLO , s. m. Preambolo o Pream
bulo; Prologomenof Proemio, La prima
parte dell'orazione o d'altra opera, che
dicesi anche Prologo e Prolago.

PREAMBOLI, che altri dicono PREGANDO


LA (forse dal barb. Precamen) Lungagnola; Lung^hiera; Stampita; Bibbia; Ciar
leria, Discorso lungo e noioso. Vi corri
spondono nel senso nostro Seccaggine;
fioia; Fastidio.
PREAVISO, s. m. Avviso anticipato, ATverlimenlo che previene un'epoca qualun
que, Avviso dato prima.
PREGANDOLA, V. in PREAMBOLO.
PRECAVAR, v. Precavare o Prelevare, e
vagliono Scorporare, Cavar prima dal cor
po e dalla massa della ragione. V. PBEDBDUft.
PRECAZZAR , T.. Cacciare avanti, Spin
gere, Dar coraggio, Stimolare.
PRECET, add. Precettato, chiamasi nel
l'uso nostro Colui che ebbe dalla Poli/ia
un precetto direno a contenere e regolare

PRE

46 1

la sua condotta, al quale mancando, incor


re una pena corporale.
PRECIPIT\, s. m. Precipitato, detto da'
Chimici Deutossido di mercurio, Sostan
za di color rosso , Veleno corrosivo.

PREC1PITN o PRBCEriTbN,ietloper Agg.


a Uomo, Precipitoso, ed anche Precipite,
che voce Ialina , e vale Inconsiderato ,
senza ritegno, Che opera con furia. V.
STRAWAY.
PRECISAR, v'.Dislingaere^eterminart-,
Prefiggere; Stabilire; ed anche Indivi
duare e Singolarizzare,
No POSSO PRECISAR VE BL ZORJfO, Non pOS-

so indicarvi il gior/io preciso.


PRECIS1T, s. f. Precisione, Distinzio
ne, Esattezza.
PRECISISSLMO, Assai precso Determi
nalo.
PREDEDR , v. Prededurre, T. Leg. e TT
le Diffalcare anzianamente , Dibattere a
preferenza, Sottrarre in prima. V. PRBCAVR. Quindi Prededuzione.
PRED1\L, s. f. Prediale, dal lai. Proedium.
che vale Tenuta , Possessione. Termine di
nuovo uso qui introdottosi col Governo Ita
liano, e inlendesi comunemente l'Aggra
vio pubblico che si paga dai possidenti di
beni stabili alla Cassa dello Stalo, cne solte il Governo Veneto dicevasi Compatilo
per campi e Casatico per le case. V.CEJVSO.

PREDICA,s. f. Predica.
PREDICA A BRAZZI, Sciabica, Predica
fatta al minuto popolo e non istudiata. V.
in BUAZ/O e Fumilo.
FAR UXA PREDICA A UNO,Fargli una cor
rezione, una predica, vale Correggerlo,
Ammonirlo. Uicesi anche Fare una pre
dica ovv. una sciloma ad alcuno, che vale
Parlargli lungamente o per avvertirlo d'al
cuno errore o per persuaderlo a dover di
re o non dire, fare o non fare alcuna cosa

PREL'ICAMENTO, s. m. Vociferazione '


Marmario, Voce sparsa per cui si previe
ne qualche cosa.
PREDICAR, v. Predicare.
PREDICAR A BRAZZI , Dire ; Predicare ;
Favellare a braccia, Parlare irnprovvisamenlc, anzi che recitare cose studiate o
preparate. V. PREDICA.
PREDICAR AL MURO, Predicare nel deser
to, Favellare a chi non vuole inlendere,
che dicesi anche Predicare a' porri o tra'
porri.

PREDICHN, s. m. Prediletta , Piccola


predica. V. FBRVORW.
FAR vx PREDICHN A QUALcbur, Fare al
trui un' ammonizioncella.
PREDOMIN\R, v. Predominare, Preva
lere, Signoreggiare.
PBEDOMUVAR, dicesi dal volgo ignoran
te nel sign. di Presagire ; Predire E
CCOB MB LO pnEDOMr.VAVA, II cuore me lo
prediceva o presagiva, me lo diceva o mei
diceva.
PREFERIBILMENTE , aw. Principal
mente; Sopra tutto; In preferenza.
PREFETIZIO, add. Del Prefetto, Agg.D'
eoia allenente al Prefetto.

462

PRE

Cancelleria Prefettizia, dicevasi sotto


il Governo Veneto alla Cancelleria del Pre
fetto , detto Tolgarmenle CAPITARIO.
PREFTO (coli* e aperta) s. m. Prefetto,
Titolo d' uno de' primi Magistrati dell'an
tica Roma, che la governava nell'assenza,
de' Consoli e degli Imperatori.
Prefetto era anche Quello, che ai tempi
Veneti chiamavamo volgarmente, ed an
che orgli alti pubblici , CAPITARIO , in al
cune Citt dello Stato; uliiio ch'era so
stenuto da un patrizio , come a Padova ,
Vicenza , Verona , Brescia , Bergamo. Le
sue attribuzioni , la Cancelleria, ed i snoi
Ministri chiamavi i; -i Prefettizii, distinti
dai Pretorii che appartenevano al PODE1T.

Sotto il cestaio Governo Italico il Pre


fetto era il primo Magistrato d'un Dipar
timento o sia d' una Provincia del Regno,
le cui attribuzioni erano per solamente
ajuministralive. Ora si chiama Delegato
provinciale ; ed ha a un di presso le me
desime attribuzioni.
PRFTO, Voce bassa, delta da alcuni
in vece di Perftto, come dicono PEBSETO
in vece di Prefetto.
PREFISSO, add. Prefisso, cio Stabilito,
Determinato. Tempo o Giorno prefisso.
NoL GA TBOV QUEL ' li' 1 I s' AVEVA PBE-

FJSSO ut TB LA so TESTA , Non lui trovato


ci eh' egli erasi immaginato di trovar?
o ci che aveva creduto o supposto.
FREGAI o PREGACI, s. m., sing-, eplur.,.
che vale Pregali. Cos c/.Jamavasi il Se
nato Veneto con nome vernacolo dall'an
tico uso cfie il Doge rorndasse n pregare
o richiedere alcuni patrizii a stia scelta di
convocarsi presso di lui per consultarli ne
gli affari di Slalo, quando egli aveva gran
dissima autorit. Riformata per la digni
t ducale in alcune correzioni di governo
seguile nel secolo XI11, venne installilo
un Senato per simili consultazioni, che con
tinu nondimeno n dirsi PRBGADI o PRE
GAI, colla presidenza del Doge, eleggibi
le in numero di sessanla d'anno in anno,
lai Maggior Consiglio, ed a cui in pro
gresso furono attribiiilc le malerie poliliebe,econoiDche e militari. V'oblier in se
guilo degli altri sistemi, on. le a' tempi noslri il Pregadi era composU). di circa joo..
membri , cio dal Dogo; d;i i) Procurato
ri di S. Marco; da dieci membri dcLConsiglio de' dieci; da sei Avvojfadori di Comun,cioc4 attuali e due nsrili,/la 4-Censori, due attuali e due di rispello; da (io.
Senatori delti del Consiglio di pregati! ;
da v>. della Quaranlia criminale ; da 1 3.
altri membri ile' Magistrati senatorii; fi
nalmente da 55. .il., i occupali nelle Ma
gistrature tletle SOTTO PRBCABI, LO Aspi
ranti al Pregadi , al< uni de' cjuuli v' inter
venivano senza volo. Le sedulc del Senato
si facevano nelle ore pomeridiane e ne'giorni di gioved e di sabbaio.
PREGACI DE EXfVLsis, chiatliavaiii quan
do si Iraltava di affari politici interessanti
la Corto di Roma o di affari rcjpsiatii:i,
nel qua! casv erano cspuUi tlfll cinisesi>o
tulli que' Membri clic avevauoieiazioui di

PRE
parrntcla determinate con Vescovi , eoa
Cardinali o col Ponledee, per rimuoere
i influenza degli Ecclesiastici detti PAPA1 1 -. i . e mantenere inriolato il segreto nel
le pubbliche deliberazioni.
I i r . lui DB PIEGAI , V. RESTAR.

PREGAR, v. Pregare o Prlegare.


FARSE o No FARSE PREGAR o TIRAR PBB
TI. TABARO , Farsi o Non farsi troppo
stracciare i panni o la cappa ; Tirare o
Non tirare pel ferraiuolo , vogliono ac
cettare o Non accettare l'invito.
BRAVO DA PREGAR, Pregmtivo , Che sa
pregare.
1,1. ZAGO CRE PREGA PER E I. PRETE -, V.
PBETE.
LA PREGO o LB PIEGO, Maniera Ternacola e Specie d'intercalare di chi facendo
un discorso richiama l'attenzione dell' a.icoltanle, quasi che dica, La prego tf at
tenzione; Attenzione a ci che san per
dire o simili.
PBEGO Dio DE DBVBVTAR ouo o DB MORE,
8 MAI pib VAGO ix QUEL LOGO, Fo prega o
priego a Dio cht mai pi andr in quel
la casa , Maniera di protestazione con
giuramento.
PREG1UDIZ1TO, s. m. Nocumentuccio,
Piccolo nocumento o danno.
PREGIUDIZIEVOLE , add. Pregiudizio
so; Pregiudicativo; Pregiudicante; Pregiudiziale.
PREGIUDIZIO, s. m. Pregiudizio, Dan
no, discapito..
Pregiudizio, dieesi anche nell'uso vernacvl per Opinione pregiudicala, ovvero
per Opinione falsa ricevuta per educazio
ne o per inconsiderazione.
Avere de' pregiudizi. Questa espressio
ne pu avere due signiicati, e lanlo s'in
tende riferibilmente al costume e alla con
dotta inorale, quanto all'opinione o alla
maniera di pensare o di credere di quel
tale di cui si parla.
Prrjriudizti criminali, ora si dice e si
scrive dopo il Governo Italiano, e s'inten
de Le colpe criminali antecedenti, le cui
memorie si trovano .rje'cegislri de' pubbli
ci <.ll,, ii : e quindi si dice e si sci-ire Pre
giudicato per Gi colpevole o altra volta
processato.
PREGO, s. m. Lo stesso clic PREGHIERA, V.
PREINTENDER, v. Subodorare, Risape
re una cosa astrattamente.
PHELODATO, add.Ternune di nuovo oso
j"lle scritture pubbliche, come a-dire Sol>rallodato nel sign. AiSuddetto; Soprad
detto, e si riferisce a Persona sopra nomi
nata.
PRELUDIO, s.m. (dal latino Praesidium)
Pronastico; Segno; Indizio, e liccsi per
lo pi in mala parte.
CATIVO i-;-, H 1.1 m. i ^ Coltivo segno; Cat
tivo indizio.
PREMER, v. Prmere o Calre, cio Aver
premura, Curarsi, Importare ME PRE
ME o No MB PREME, .'// cale o Non mi
cale.
LA GHF. PREMEVA ASSAB , G/( stringeva
no i cultotini, i-ine Gli premeva o iuiporlava molto.

PRE
PHBMEB , dieesi nel ign. di SPE\ZSB,V.
PBBMBB LA BARCA , T. de' Barcaiuoli f
Volgere la barca a mano sinistra,V.SrALR e SUR.

PREMER era anche Termine usalo ne*


tempi del Governo Veneto. Dicevasi Uff
PREME L'ALTRO, quando in certi casi di
elezioni a pubblici ufizii, rimasi! superio
ri ili voti tra altri aspiranti due Patrizii,
non per oltre la met de' votanti, erano
Sballottati questi due uno centra l'altro
con due sole urne o bossoli , onde uno di
ess^i era necessariamente superiore di voli
all'altro, ed era come si dicesse Uno
caccia C altro.
PREMETER, . usato dalla bassa gente
nel sign. di Permettere.
PREMETENE CHE VE BASA LA MA.-V, Per
mettetemi eh' io vi baci la mano.
PREMINIR, T. Pagare ilfio; Scontare f
Digerir i buon' bocconi, Far penitenza
forzata.
PREMIO, s. m. Premio o Guiderdone.
FAMOSO DA PREMI , finciprem, Agg.
a Chi nelle gare e competenze suoi ripor
tare il premio.
PREMORIR, v. Premorire, Morire avan
ti; e quindi Premorienza, Morie accadula prima. V. in MANCAR.
PREMUNIR, T. Premunire, e nel neut.
pass. Premunirsi, Mettersi in precauzio
ne^
PREIVCIPE, V. DOSE.
PRNDESE , lo stesso che Paumm , V.
PREND1TR, s.m. detto anche CASELATE, Ricevitore del /o{{o,Quell'Uuziale che
riceve le giuocate del pubblico Lotto ed
esige i danari da' giuocatori.
PREOPINANTE, verbale add. e snst. di
Preopinarr, e vale Che opina diversamenle. Dicesi nell'uso ( anzi si scrive come,
termine d'uffizio) Preopinante a qnel
Consigliere o simile, che, discutendosi nel
consiglia un aflire, opina diversamente
dal Relatore.
PREOPL\\R , v. Preopinare, T. di prati
ca formalo dal latino Proe e Opinan, che
vale Opinare o Pensare diversameulc da
un altro.
PREOPUVAZ1N , s. C Preopinazione, T.
di pratica , e vale Opinione preferila.
PRESTO, s. m. Prevosto e Preposto, Di
gnit Ecclesiaslica.
DEVE.VTR PHBOSTO, Jaiprevoslarsi, Es
ser fallo prevoslo.
PREOSTDRA , s. f. Prevostura o Prepo
situra e Propositura, UGzio e Giurisdi
zione del Prevosto.
PREPARAR, v. Preparare; Apparecchia
re : Ammali/lire.
PEBPAAR LA TOLA, V. PAHECBIB.
PREPARARSI A LA MORTE, Acconciarsi
dell' anima, Prepararsi a morir da Ciisliano.
PREPSS1DE, s. f. Proboscide o Tromba,
11 naso o Irowba delI'Elefanlc.

PREPOTENTE, add. Prepotente, in buo


na lingua dicesi a Quello clie pu pi de
gli alu-i, Superiore agli altri m polerev

PRE
Noi nell'uso del parlar fam. intendiamo
Soperchiante; Tracotante; Violento, Che
usa soperchieria , che sopraffa Appal
tane, dicesi Quello che sopraffa colle pa
role.
PREROGATIVA, s. f. Prerogativa, PriviIrgio, Esenzione.
PREROGATIVA , nel parlar funi, s dice
ancbe per Particolarit ; Singolarit ;
Propriet ; Inclinazione ; fizio ; Ten
denza.
PRESA, s. f. Presa, dicesi per Parte onde
si prende in mano alcuna cosa fra le polpasirelle delle dita, come Presa di tabac
co; Presa di cannella, di fepe etc.
Presentila e il dimin. Pizzico o Piz
zicotto, Quella quanlil di cose che si pi
glia con la punta delle dita.
PRBSB DBL CAN, Guardie, diconsi i Den
ti lunghi o Zanne del cane-, cio Que'dent grandi e un po' curvi, una parte de'quali gli esce fuori delle labbra. Quindi Az
zannare , Pigliare o Strgnere oolle zan
ne; Azzannato, preso colle zanne e bu
cherato o sforacchiato colle zanne.
Far presa, Appigliarsi, Attaccarsi, e
dicesi dell'Assodarsi insieme nel rasciu
garsi muri, calcina e simili, e questo co
tale assodamento pur detto Presa.
PHBSA , diciamo per Preda , cio dj
Quelle che fanno i corsali in mare. Coi)
pure si dice Presa <f uccelli o di pesci
cio di quelli che si pigliano cacciando
uccellando o pescando. V. PrcniATA.
Presa di terra, si dice d'una quantit
determinata di terreno.
JRESENTAZIN IN OFIZIO , diccvasl
in T, del Foro civile ex-Veneto ali' Alt
'egale, con cui on Patrocinatore dichiara
va di assumere la difesa d'una causa. Ora
'orse direbbesi Atto d'insinuazione.
PRESENTE, add. Presente; Astante, Ta
le Assistente, contrario d'Assente.
l'nr. f -. ; K A SE STESSO , Conscio di se,
Consapevole di s stesso e delle sue azioni.
Lo CHIAMER A L\ PRESENTE, ili; o! da
gli idioti , e Tale Lo chiamer in presen
za di ctc. cio personalmente presente.

AL PRESENTE, detto avveri). Per al pre


sente; Presentemente; Per ora; Di pre
sente.
A L'ORA PRESNTE, V. in OBA.
llf STI PRESENTI ASTI, dicesi da alcuno,
come si legge ancora in un sonetto del fu
Abbate Labia , e vuoi dire / / questi an
ni ; In questi tempi i Ne\tempi odierni.
PRESENTN (coli' esse rude) s. m. Stradiere, Colui ch'i- a' luoghi del Dazio, e fer
ma le robe jn-r le quali dee pagarsi la gabrtla. Straaieracciu n' il prgyorativo.
PnBE\T.v, in allro sign. (lic'i<ii per Pre
sentacelo o Presentuzzo e Regaluccio.
PRESENZA , s. f. Presenza, Cospetto
Uomo di bella o di poca presenza Ap
pariscenza , vuoi dire Beila presenza
Un bel coram volis fu dello per Uomo di
bella presenza.
DE mi- ;./.<, Detto avv. Di presenza,
cio Sul momento in T. di Giuoco, di
cesi Di colta , verbigr. Bazzica di colla;
Primiera di colla, A prima vista.

PRE

PRE

PRESPIO, i. m. Presepio o Presepe e Capannuccia, propr. dicesi di Quello che si


fa nelle case e nelle chiee per la solenni
t del Natale.
in altro sign. GHK jf'i UN PRESEPIO, Ce
n a barili, a bizzeffe, in gran copia.
PRESTA \
PRESETNA / *. Preserella , Piccola
-presa.
PRESN , s. f. Prigione ; Carcere.
PnssbN, dicesi per Prigionia o Prigioneria, cio per lo tato del prigioniero.
PRESO* , i dice ancora per Prigionie
ro, cio la persona incarcerata, V. PHEojnn.
PKESN IN VITA, Prigione Jnale ; Pri
gionia perpetua.
PiiEsN SECRETA , Secreta ; Burella ;
Carbonaia , Carcere angusta ed oscura.
M fru-, iir PRB30N o FAB PHESO.V, Incar
cerare; Giungere alla schiaccia o al can
to o al boccone.
Ni PRU TOnTO NE PBB HASOV SO TB FAR

METBR IN PRBSON, Ne a torto n a ragio


ne non ti lasciar mettere in prigione.
Toa FORA DB PHESN , Scarcerare.
PRESONIR, s. m. Prigioniero o Prigio
niere ed anche Prigione. A significar ci
dicono i Toscani , Egli ha gli occhi di
ferro; fede il sole a scacchi ; Egli in
domo Petri; Sta alle buiose ; Le capre
non lo possono cozzare; Egli stato ra
sciugalo dai birri: Rasciugare , presso i
Toscani Tale Portar via.

PRESONIERA, s. f. Prigiona; Carcerata.


PRESSA , *. f. Pressa ; Prescia; Fretta ;
Ajfrettamento.
IN fRESSA , Modo avT. In fretta ; In
prescia , Frettolosamente.
Plb CHE IN PRESSA O l'ri

CHE DA PHBS-

SA , Dello fam. e a modo avv. Pi che


presto; Pi che in fretta; Ha pi fretta
che chi muor di notte , Pro, che si usa
per esprimere la grandezza e la premura
dell'affrettarsi.
FAR PRESSA, Pressare; Farfretta; Sol
lecitare i Affrettare. V. SPBSSKGIR.
FAR LB CSSB TROPO IN PRESSA, V. CosgA.

FAR UNA COSSA DA LA MALA PREMA, Far


c/ie che sia pi che in fretta, pi che
presto.
LB COSSE PATB IN PRESSA WO LB VA BEV,

La cagna frettolosa fa i catellinioi mu


dili ciechi, e dicesi di Chi per troppa
frella fa male alcuna cosa; O quando s av
verte alcuno che vada nrlle sue operazio
ni trattenuto e non corra a furia Spes
so la fratta ha il pentimento accanto
Chi erra in fretta a beli' agio si pente ,
detto prover, esprimente che Chi opera
con fretta per lungo tempo si pente drl1* operato.
PRESSAPTA, s. Prescienza, No'izia
del futuro, ma questa appartiene a Dio.
Antisaputa , vale Cognizione di una
cosa che dee farsi <la altri, Pioti/ia ante
riore all'avvenimento Preta/iuta noiitroTasi registralo nella Crusca, ma v' il ver
bo Presaperf.
Co.v pREgsAPUTA DEL PATRON, Con an
tisaputa del padrone o Con prevenzione

463

del padrone , cio Con notizia anteriore


avutane dal padrone.
SBVZA pnEKsAPGTA DB NISSUN, Senza
che alcuno lo presapc&se o lo anisapeste. V. SAVRR.
PRESSIDEXTE , s. m. Presidente o Pre-.
side, Colui ch<; presiede o ch' Capo d'una
.adunanza ; per lo pi si dice li Magi
strali.
LA MOGIE DBL PRESIDENTE, la Presideutessa o la Presidente.
PRESSIDENZV, s. f. Presidenza, dicesi
nell'uso all'uOmo del Presidente o de1 Pre
sidenti , e talvolta s' inlende Cgur. il Pre
sidente medesimo. V. PRBSSIDIO.
PRESSIDIAL o PRESSIDENZIAL, add.
/'/ Presidente , Che appartiene ali' uff
zio del Presidente. Le voci Presidiale o
Presidenziale sono di nuova slampa, e si
usano comunemente nelle scritture pub
bliche, dicendosi per esempie, Protocollo
presidiale ; Nota presidiale o del presi
dio, per dire Protocollo o Noia del presidenle.
PRESSID10 , 8. m. Presidio o meglio in
T. milit. Guarnigione, Quella quanlil
di soldati che stanno per guardia d' una
forlezza, d'una citt o di ali 1 1 luoghi mu
niti.
Presidio pnr nuovo termine introdot
tosi col (..unni. Austriaco in queste provincie, evale Presidenza, l'Uffizio del
Presidente o 11 Presidente stesso come m.tgistralo. V. l'n r VST m' r..
PRESSURA, s. f. Pressatura, Incalzamento, Frelta, Sollecitazione. \ . PRESSA.
PRESTARSE, T. Adoperarsi; Impiegar
si; Operare.
PRESTIO, s. m. Prestila; Prestilo; Pre
sto ; Prestanza ; Imprestanza , L* atto
del presure Prestazione , dicesi l'Impo
sizione di danari. V. IMPRBSTIO.
ESSER iv PRESTIO , -Stare a pigione,Dcesi per mctaf. Delle cose malfatte o fuori
del proprio luogo ; -o anche di coloro che
sono malsani , non pare che siano per
campar molto. Andate esforzatevi di vi
vere, che mi pare, anzich no, che voi
ci stiate a pigione, s tisicuzzo e tristanzuol mi parete. un di quei che al mon
do sta a pigione.
DOMANDAR o TOR IN PDBSTIO , Accatta
re; Chiedere; Prendere in presto o
prestito.
DAR IN PRESTIO, Prestare; Dare in pre
stito o a prestanza.
PRESTO, aw. Presto; Prestissimo; Sal
to, vale Velocemente, Snbilainrnle.
A LA PRESTA, Maniera avr. Alla spac
ciata, Presto, Subitamente.
FAR PRESTO, Accelerare ; Sollecitare;
Affrettare.
rib PRESTO CHE IN pRE.i.iA, Modo averb.
Diviatamente; Speditamente; Spacciatamente; Prestissimo.
PRESTO PRESTO, Ratto ratto E det
to per eccitamento, Armi armi ; Leva le
va; Serra serra.
Nox cessi PRESTO , Mentosto , Pi
tardi.
PaB3TO B BBN NO SB CONVIN, Pl'f.StO e

PRE

PRE

FRI

bene non avviene; Chi pesca e hafretta


spesse volte piglia de' granchi, Le cose
fatte con troppa fretta non riescono a be
ne. Fu detto all'opposto Abbastanza pre
tto, quando bene.
PRET\R, T. Impretare; fmprelarsi, Far
si prete.
PRETE, s. m. Prete, Sacerdote secolare.
PRETE DA EPISTOLA o DA VAJVGBLIO, Cle
rico a pistola o o vangelo, cio Ordinato
o Suddiacono o Diacono , che sono due
dei tre ordini maggiori.
EL PRETE CHE PREGA PER EL ZAGO , Da
tere al Prete che 'I Cherico ha sete, Quan
do alcuno chiede per altrui quello eh' e'
vorrebbe per s.
NOL XB MAL DA PRETE , Non mal che
il Prete ne goda , Prov. e vale Non e. mal
di morire ; Non cosa di somma impor
tanza.
I PRETI SE LA GODB , Ed or ben piove
rtelt orto del Prete, cio Muor genie assai
e i preti guadagnano.
PALA ANCA i PRETI A DIR MBSSA,V.FAL\R.
ROBA DA PRETI , Pretesco , add.
PRETENDER, v. Pretendere.
PRETENDER D'ESSERSELA, Pretendere
di iella; Pretendere di virtuosa, e simili.
PRETENDERSELA , Allacciarti ; Allac
ciarsela; Allacciartela via , Presumersi
pi del dovere : ma sono maniere anti
quate.

PRETR, i. m. Pretore, Titolo di anti


chissimo ed autorevole Magistrato di Roni,i , il quale amniiniftrava giustizia civiIc e criminale definitivamente.
Pretori, si chiamavano non meno li PoDB8T delle provincie Venete ne' lem pi del
la Repubblica , distinti dai Prefetti o sia
da' Capitani.
Pretori, ora si chiamano in questo Re
gno Lombardo-Veneto quc' Magistrali che
in ogni distretto sono stabiliti come giudi
ci di prima istanza nelle materie civili e
nelle gravi trasgressioui di polizia. Il loro
affilio dicesi Pretura.
PREVALSO, Prevaluto, add. da Preva
lere.
PREVARICAZIN, s. f. Prevaricazione
o Prevaricamento, Trasgressione o Man
canza de' pubblici impiegati che abusano
del loro uhzio per colludere colle parti o
per Irarne proullo. Questo gravissimo de
litto chiamasi per dal presente Codice
criminale Austriaco, Abuso della podest
d' ujizio.
PREVEDE (coli* e stretta) s. m. Voce antiq. e vale Prete.
PREVEDER, v. Prevedere; Antivedere}
Antiguardare.
CHI PREVEDE PROVEDB, Cosa prevista
mezza prowis ta, Prev. e signiGca che L'uo
mo si prepara e provvede alle cose che co
nosce e antivede , onde anche si dice L'<>mo avvertito mezzo munito Piaga an
tiveduta assai men duole , Prov. Il male
preveduto si sopporta pi pazientemente
Carestia prevista non venne mai, e
Tale che Chi provvede antiripa la meDle non
ente i danni della carestia.
PREVEDDO, add. Preveduto e Previsto,
da Prevedere.
PREVEGNR o PREVBNH, T. Prevenire,
Tale Anticipare. Venire avantt^'ararc o
Rubar le mosse, vale Prevenire in dire o
far cosa che altri prima avesse in prnsier
di fare , il che si dice anche Romper C uo
vo in cocca.
MAVIR A PRBVBGWIR, Far antivenire,
Far arrivare un avviso ad un luogo prima
dell'arrivo della persona che f;i prevenire.

Farem paca, purch mi paghi, cio Colla


condizione d'esser pagalo.
PREVISTO , V. PHKVBDUDO.
PREZI\R (colla i aspra ) T. ( Amie. APREZIAR ) Prezzare ; Apprezzare e Pregiare,
Slimare , Far il prezzo della cosa.
PREZZO , s. m. Prezzo, Valore in dana
ro delle cose che si vendono e si compra
no Pregio vale Slima e riputazione in
dir si tengono le cose.
PREZZO DESFATO, Prezzacelo, Prezzo bas-.
sissimo, che pi avvilitivauicntc fu anche
dello Prezzacelo disfatto.
.
PREZZO MBnCAHTtL , Io stesso che PLA-

464

TuTI PRETENDE ' ESSER QUALCOSSA ,

Ogni gatta vuole il sonaglio ; Ognifiore


vuoi entrare nel mazzo ; Ogni cencio
vuoi entrare in bucato, Ognun pretende
di apparire.

PRETENS1N, s.f. Pretensione e Preten


denza.
PnETEXSibff DB SA VR , Saccenteria ;
Sacciutezza, Sapere affollalo e senza fondamcnlo.
TBTI GA LB so PRETENSICI* } V. in PRBTBNDER.

PRETERO , add. Preterito ; Pretermes


so, Lasciato fuori , negletto.
PRETRITO, s. m.Preterito; II di dietro;
II deretano; II culo.
PRETSA , lo stesso che PRETENSIN , V.
PRETESTA , s. f. dicevasi antic. per Pre
testo; JSutterfugio ; Scusa PRETESTE
VRNDICAE, Pretesti mendicati ; Scuse o
ragionidipan caldo o d pannicelli caldi.
PRETEST XR , Verbo usalo da taluni ed
anche scritto, nel sign. di Addur per pre
testo.
L' HA PRETESTA BL SO INCOMODO PER, NO

VBGNB, Addusse per pretesto il suo inco


modo per non venire.
PRETESTO, s. m. Pretesto.
PRBTBITI XINCHIOXI, Pigliar foccasioae del petrosemolo o pretesemolus Addur
ragioni di pan caldo , Pi-etesii o ragioni
non siMsislenli. V. AKZ.V , EABCOLO
DEC.OLB.
PRETklS , s. m. Prelino, Prete giovane.
Pretazzuolo o Pretignuolo , peggior. di
Prete, * li dice quasi per moslrare la
bassezza o poca perizia di alcuno che sia
prete.

F A MODO MIO, PERCH No SI K. l'I! K V Ei; \ i i .,

Fate a modo mio che ijualcun altro non


vi furi le mosse o non vi prevenga,
PREVENTIVO, Preventivo, Voce LomI inni. i in fuva di sust. Chiamasi dalle A mminislrazioni del Governo il Conto d'av
viso delle spese generali ordinarie o stra
ordinarie che occorrono farsi per l'anno
venturo ; o per qualche opera speciale.
Da questo Preventivo si veduto scrive
re Spesa preventivata o non preventiva
ta, per dite Preveduta o no dal PrevcntiTO; e quindi Preventivare.
PREVE1VZIN, s. f. Prevenzione; Antlvedenza.
AVER CATIVA PRBVEVZIO* , Esser male
prevenuto, Mal disposto , Aver mala opi
nione d' altrui.
PREVIO, Specie di Avverbio, che presso a
noi corrisponde al Purch i Quando; Se;
Colla condizioni' ; Con patto.
FAREMO PASB PREVIO CH' .EL MI; PAGA ,

TBL, V.
PREZZI MINISTERIALI, V. MlNUTBOIALI
DB PALAZZO.

PREZZO D'AFBTO, diciam noi Quando


una cosa si valuta pi di quello che uni
versalmente stimata per motivo d'una stra
ordinaria affezione gioconda che desia nel
nostro cuore il possesso della medesima.
Impreziosire una eojo,vale Farla crescer
di prezzo.
DAR BL PREZZO A LA ROBA , V. PREZZAR.
Kl. BON PREZZO STRAZZA r. \ BORSA, Lg

buone derrate vuolan la borsa, II poco


prezzo alleila a comperare.
NOL GA PREZZO, Non aver fa%o ; Non
potersi pagare, Esser di pregio munito.
PROFBH>K PREZZO, V. PROFERIR.
PRIA, s. Voce an. Venela, detta per an
cora sai Padovano per Pietra. U questa
voce trae origine PRBO (che ora si dice
ASPRSO, T. de' Pescatori) nel sign. di pietreo luogo pietroso del mare, ove frequen
tano alcuui pesci. V. ASPRBO.
PRI\RA , s. f. T. ant. Cava d pietre; La-

pidicina.
PR1ESIO , T. ant. PREZZO , V.
PKIMA,avv. Prima; Primamente; Pri-r
mariamente; Avanti; Innanzi tratto.
I'HIII i m B PO i ALTRI, Pi vicino il
dente che nessun parente, Prima pensar
a s slesso e poi agli altri. Fu anche dello
Primo prossimo s medesimo, Prov. che
si dice per giuslifcare la tendenza che ha
ogni uomo al proprio interesse sopra quel
lo degli allri.
PRIMA PER BL so SANGUE E PO PER i AL
TRI , Strigne pi la camicia che la gon
nella, e vale che Si ha pi riguardo al suo
interesse o de' suoi , che a quel d'altri.
MESSO PRIMA, Prepostero, Che viene
avanti quando dovrebbe venir dopo.
PRIMAGENITURA, i. f. Primogenitura,
1' colla '!<! primogenito.
PRIMARIO, s. m. Primario del? Avvocaria, dicevasi al Notai superiore o anzia
no agli allri di quell' Uhzio. 1 Primarii
eran due.
PRIMARILA , s. f. o PRIMOLA e PRIMAVE
RA , T. d.e* Fioristi , Fiore di primavera o
primo, Pianta che ha le foglie radicali sen
za pezioJo; detta da Limi. Primula offi
cinali'S. Le sue foglie sono capaci di nu
trire i bachi da seta , e sono mangiabili
crude e colte.
PHIMARIOLA , detto per Agg. a Femmi
na, Primaiuola, Voce Fiorentina,, chia

PRI

PR

PRO

masi Quella donna che partorisce la pri


ma volta.
PRIMAVRA , s. Primavera.
BUT^R PRIMAVERA , Vedersi o Sentirti
primavera , cio Balenare e tuonare per
la prima volta nell' apertura della slagio-

Tirane o Novizio, dirassi ad Uno cfie


sia poco esperto in una tal cosa.
COSSA DA PRINCIPIA UT E , Imparaticcio,
Agg. di coca od opera eseguita da un prin
cipiante.
PRINCIPIO , s. m. Principio e Principiamento, Cominciamcnlo d'alcuna cosa.
BON phiNciPio E CATIVO FI, Le susine
mi diventan bozzacchi, Principio buono,
fine cattivo CATIVO PRINCIPIO, Incominciaglia, Imperfetto e tedioso incominciamenlo.
UAL PRINCIPIO AL FI.V, Dall'uovo alle
frutta ; Da imo a sommo ; Dati' a alla ze
ta ; Dalf alfa aW omega.

PRO , 9. m. Censo ; Interesse ; Merito ,


Fruito che si paga sul danaro o capitali
che si negoziano.
DAR SOLDI A PRO , V. Cs.vso.
Pro,iicesi anche da noi per Giovamen
to, Utilit.
FAR PRO , Approdare , Esser utile
BON PRO , Buon pr ti faccia, si dice Per
augurar altrui bene rallegrandoci di qual
che sua felicit COSSA CHE FA Pao, Projficiente; Nutritivo; Alimentato CATI
VO PRO, Malpr cio Mal effetto COSSA
CHE NO FA BOX PRO , Esser vigilia di cat
tivafesta ; Far tjuel pr che fa erba a'
cani; Forare il gozzo, Non giovare.
Pao B COTVTUA, In pr e in contro, Ovv.
Pro e contro, vale In favore e disfavore,
PKOBLEMA, s. m. Problema, Proposizio
ne che si pu impugnare e difendere. Quin
di nel parlar familiare questa voce da
noi usata nel sign. di Dubbio o Incertez
za.

U.v FIOR NO FA PHI-MAVBIIA, Una rondi


ne nanfa primavera, e vale fig. Un caso
nen fa regola.
PRIMAZA, s. f. Primato, e intendiamo
Prelazione,Preferimento, Preminenza che
altri gode.
.,
Oi.'l-.r." 6A SEMPRE LA PRIMAZIA, Egli e

sempre il preferito.
FRINISSIMO, Primo primo, cos raddop
piato ha forza di superi. V. PRIMO.
PERSEGHI PRJMISSIMI , Pesche primatic
cie , dicesi di Quelle che si maturano a
tuo n'ora.
PRIMO , Primo; Primiero, add. e sust.
Primitivo e Primigenio , Primo che non
ha origine da alcuno Principiile ; Pri
mo; Primario, Quello eh1 e superiore agli
altri.
Et PRIMO DEL MBSE, // capomese , che
i Latini dicevano Colenda.
CHI TA PRIMO NO VA SENZA , Chi prima
arriva prima macina.
LE PRIME XB UBI PCTBI , Chi vince da
primo perde da .rezzo , Dicesi di chi vin
ce Ir prime parlile del giuoco, che perde
poi le ultime.
PORT\R EL PRIMO o AVR EL PRIMO , Ri
portare la palma, cio la vittoria, la glo4-ia. Portar la corona, cio la precedenza
0 il primo vaiilo fra tulli , e ci dicesi fra
1 concorrenti o competitori barcaiuoli no
stri quando vogano in regata. V. PORCHxo.
VOLER ESSER EL PRIMO , Primeggiare.
CniA-p\TiJiv.nsi,Prenderlaprimamancia, dicesi da' Bottegai Quando dopo aver
aperta bottega vendono la prima loro mer
canzia , e sogliono dire Io ho fatto la pri
ma faccenda; Io ho preto la\prima man
cia Insanguinarsi, si dice anche in
modo baiso del Cominciar a toccar qualt rini.
A LA PIUMA, modo avv. Alla prima;
Alla bella prima ; Allei primo , A prima
fronte ; A prima giunta ; Primieramente
Vale auuhc nel sign. di Subilo.
ERMOLA, V. PniMAiuoL.v.
PRI1SCIPAL, s. m. Principale , Titolo che
i Garzoni delle nostre Botteghe o i Fatto
rini de' negozii- usano dare al loro Padro
ne.
t
EL MIO PRINCIPAL , II mio padrone, che.
vale II proprietario del Negozio, il padro
ne di bottega.
PR1NCIP ALITA, s. f. Superiorit; Mag
gioranza ; Primato.
ESSER IN PRIMCIPALIT, Esser nel pri
mato o Essere il principale, che vale II
superiore degli altri in un tzio, com'era
per esempio ai tempi Veneti il Cancellie
re verso i suoi Coadiutori.
PRINCIPIANTE, add. Principianle;Principialore, Che principia.

69

EL PRINCIPIO XB EL Plb DIFICILB , // pi

tristo passo t/uel della soglia; II pi du


ro passo che tia auel della soglia , dice
si lg. e vale La difficolt sta nel principia
re.
VARDARSB DAL PRINCIPIO, Aver cura alF infornare , dello fig. e vale Aver cura di
cominciar bene le cose.
IVo TROVAR NE PRINCIPIO WB FIN, Non

trovare o' Non rinvenire n capo n codat


n principio njine di che che sia, e fig.
Non trovar modo rie via n verso di riu
scire in che che sia.
PRLVCISBCH , s. m. Metallo del Princi
pe Roberto , Metallo composto di rame e
di zelamina. Specie di tombacco di bellis
simo colore.
PHNDESE, t. m. Brindisi, Invito fatto
in bevendo.
FAR UN PRINDBSE, Far brindisi; Pro
pinare, Bere alla salute d'alcuno Ren
der ragione , Bere secondo l'invito avuto
ne.
PRIR, s. m. Priore, Colui eh' nell' uf
fizio del Prioratico , Capo di alcune cor
porazioni religiose.
Paili DB L'OSPEL, Spedalingo e S/iCdaliere, Quello eh' addetto a soprinten
dere ad uno spedale.
PRIORA DB LE CITLB, o simili, Mam
mana, Donna posta al governo delle Zit
telle e d'allri conservatorii di donzelle.
PRISTINO, add. Voce latina ch'era usala
nel Foro Veneto. Nelle cause decise alle
Quarantie ed ai Collegi , se la Parte ap
pellala rimaneva succurnbcnte, poteva,
mediante un allo che dicevasi Costituto di
pristino, ricominciar di nuovo la causa,
e far cosi fino a che fosse pronunziato il
giudizio di conferma.
. .
PRIVATIVA, f.f.Privativa,Voce dell'uso,
che potrebbe anche dirsi Privilegio esclu
sivo , cio Privilegio o diritto di godere
d'un dalo bencliziu qualunque, che esclu
de ogni altro dal godimento dello stesso di
ritto. E quindi Privativamente, vale Con
privazione o esclusione di altri. Privative
chiamansi in termine di Finanza le drrrale del tabacco, del sale e della polvere
da schioppo, perch la vendila loro ili
pubblico diritto esclusivo del Principe.
PRIVATO, s.m.privato, Contrario di pub
blico , e vale Particolare, persona privala :
dicevasi sotto il Governo Veneto per op
posto al Patruio, che riputatasi persona
pubblica.

465

SE BL K.uc'l BEN O MAL I." K UN PROBLE


MA , Se egli sia per riuscire a bene o a
male ella cosa di dubbio evento COE
SA s' ADTA ADESSO DA l'Ali I.' U.V PROBLEMA,

Qualsia in presente la risoluzione a pren


dere problematico, cio da disputare,
cosa incerta.
PROCAZZAR , v. Procacciare, Procurare,
Trovar modo, Provvedere.
PROCDER , s. m. Prossedura, L' ordine
eie' processi ri'iuiinali.
SA via o A'O SA VR EL PROCDER , Sapere
o iVon saper la creanza o / urbanit, il
procedimento o la procedura, cio La ma
niera di procedere o Ir.itlare.
PROCDER , v. Procedere, Derivare , Na
scere, Discendere.
PROCEDER BEN o MAL, Cundursi ; Di
portarsi; Regolarsi o simili, bene o male.
PROCEDIBILE, add. T. del Foro ex Ve
neto, Ammissibile in giudizio, e s'inten
deva Atto.
PROCEDIBILITX , s. f. Procedibilit, Vo
ce usala nel Foro ex Veneto , Verbale ili
Procedere, e vale Ammissione in giudizio.
PROCED1ESTO , T. ant. e vale Procedu
to, add. da Procedere. Ora diccsi PJIOCEDboo.
PROCEDURA,*, f. Procedura, Maniera
di procedere e di trattare.
Procesxura, vale l'Ordine de' processi
PROCESSO, s. m. Processo.
FAR u.v PROCESSO A" UNO, Processar uno,
Sottoporre un imputalo ad inquisizione
criminale.
FAU uv PROCESSO ADOSSO A utfo , Far i
conti addosso ad uno, Dirne male.
PROCESSO VEBBAL", Processo verbale .
Franzesismo eh' era usato da noi sotto il
cessato Governo italico negli alti pubbli
ci , che i Lombardi dicono Protocollo , e
chiamasi un Atto pubblico qualunque che
attesti un fallo posilivo.
PROCLAMA, s. m. Proclama. Si chiama
vano con tal nome sotlo il Governo Vene
to gli Edilli de' Magistrati che pubhlicavansi per Io pi colle stampe e si afD^gcvano.

466

PRO

PRO

PRO

PROCLAMAR, T. Proclamare, Pubblica


nella decisione degli affari criminali e ci
scrivendo ECONOMIA PBOFITCATA per dire
re ad alla TOCC. Baciare alcuno su perla
allattata o rovinata. Cosi PROFLIGARB IL
vili.
piazza, su pe' canti, Palesar pubblicasuo STATO per Rovinare o Impoverire.
PROCURATRA,
-,
f.
Procuratrice
,
la
in ni.' cosa segreta, per lo pi a biasimo
Fem. di Procurato.
PROFLUVIO, s. m. Filatera o Filattera,
altrui.
Quantit grande, Moltitudine, Sequenza
PRODEZZA, t. f. Prodezza, Valore, BraPROCLAMAR u.v RE, Proclamare o Saluta
di che che sia.
Tura.
re un He, Riconoscerlo per Sovrano
PROFLUVIO DB CARTE ^Sequenza di car
OH CHE BELA PRODEZZA ! Bella valenteAcclamare, vale Fare applauso o Elegge
te, T. di Giucco, e dicesi Quando Tengo
ra o valentia che tu haifatto] Detto iro
re per acclamazione.
no in mano le carte migliori e pi utili.
nicamente.
PROCURAR, T. Procurare o Proccurare,
PROFLUVIO DB PAROLE, Profluvio o AbPRODIGAR, T. Prodigalizzare, che dice
''.': -i di parole Fiume del parla
Cercare, Procacciare.
si anche Scialacquare, Gettar via il suo
PnocoaR DE STUDIAR, Fare di dar ope
re; Fiume d'eloquenza, vale Copia di di
inutilmente spendendo o donando.
ra allo studio, vale Accudire, Attendere.
re.
PRODLR
,
T.
Produrre,
Generare
,
Crea
PROCURAHSB DEL GUADAG.VO, ProvecciarPROFONDO,
add. Profondo.
re.
si; Approvecciarsif Far proveccio.
OMOPROPB.-VDO, Uomo dottissimo, scien
Pnoob*
,
io
T.
For.
noi
diciamo
nel
siPHOCURAHSB L'AMR DB QUALCUBT, Accat
ziato , versatissimo in qualche scienza.
gni di Presentare i Secare ; Portare, t
tarsi; Cattivarti; Procacciarsi, o Pro
Sollo questo signif. si ha nel Dizionario
s'intende
ricorsi,
carte
etc.
cacciare la benevolenza altrui, siccome
delle voci barbariche di Du Cange, Pro
PRODUZ1N , s. m. Produzione ; Produdiceli anche Accattarsi /' "/' di alcuno.
fanai et periti doctores in phisica eie.
cimento, Generazione.
PROCURATE , s. C Cbiamavansi ne' tem
PROFOSSO, s. m. Prevosto, T. Milit. UGPBODUZI.Y
DE
CAHTB,
Presentazione
di
pi Veneti e chiamansi tuttavia li grandio
ziale che ha l'incarico di vegliare il buon
memoriale, di scrittura, di petizione eie.
si edifizii o siano le abitazioni dei nove Pro
ordine del campo e de' quartieri. E chia
PROFAZZA,
Locuz.
triviale,
Buon
pr
vi
curatori di S. Marco, le quali esistono lun
malo da alcuni, ma impropriamente, Profaccia , Maniera di salularc chi mangia ,
go la gran piazza, distinte in PROCURATIE
fosso.
VECIIIE < PnocuiiATiE NOVE. Le vecchie fu
o di rispondere ad un brindisi.
PROFUMATAMENTE, avv. - PAGAR PROrono edificale poco dopo il i3G; vendu
PROFERIR, v. Proferire o Profferire, Pro
TI;MATAMENTB, Pagare profumatamente o
te poi |ier le urgenze della Repubblica
nunziare.
profumatissimamente , vale Pagare pun
quando nel secolo XVI. ella era in guerra
PAUFERIR LE PAROLE BEN , Scolpir le pa
tualmente , esuberantemente. Pagare
col Turco; ed ora sono possedute da' pri
role, Pronunziar bene. 11 suo contrario
profusamente, vale Sovrabbondantemen
vati. Finita la guerra di Caiutia e ristora
Ammazzar le parole, cio Proferirle ma
te, prodieamente.
to l'erario pubblico, vennero sostituite ed
le.
PROFUMKGAR, v. Profumare, Dar odo
erette ni medesimo oggetto le Procuralie
PROFESSA, s. m. Professa, Monaca che
re di profumo.
dette quindi nuove, cominciatesi nel i58o.
La fatto professione in un monastero.
PROFL.Y1EGO o PROFUMO, s. m. Profumo,
e finite nel 1590. Queste furono poscia do
PROFESSA , diciam noi in forza di sust.
che dicnvasi anticam Mite Profumico, Tul
po la nostra rivoluzione politica convcrliper Professione o Alto di professare una
io quello che per ddizia o per medicina
te a palazzo reale.
religione.

FAR
LA
PROFESSA,
Far
pro
s'abbrucia o si fa bollire, per aver odore
Quando si dice UNA PROCURATA , sem
fessione.
pre s'intende un' abitazione delle Pructirad.d suo fumo.
PROFESSAR, v. Professare , Far profes
tie vecchie.
Dello talora per SUFOIIIGIO , V.
sione.
PROCURATR,.m. Procuratore o Man
PROGETANTEl
PROFESSAR, nel parlar fnm. si dice nel
datario , Quello che amministra gli affa
PROGETIST A s. m. Proponitore e Pro
sign.
di Sostenere; Asserire Tizio PRO
ri d'un altro.
ponente, Agg. di Colui che propone o melFESSA D'ESSER IMUCBMK, Tizio sostiene,
Procuratori di S. Marco, Prime digni
te in campo il soggetlo di cui si vuoi di
asserisce, pretende e simili, d' cssc4- in
t della Repubblica Veneta dopo il Doge
scorrere , L' autore del progetto, che pu
nocente.
nell' ordine del patriziato. Nove erano li
anche dirsi Speculatore.
PROFESSAR, s. m. Professore, Maestro
Procuratori, tre delti alla Ialina de f apra
Detto in mala parte, Instisatore ; Ca
di qualche arie o scienza Projessora,
o sia della Chiesa di X. HI arco, tre de cipo; Seduttore ; Autore, direbbesi di Chi
dicesi
alla
femmina.
<ra, cio di Qua del c.Mial grande, e tre
macchinando un delitto , ne proponesse
PfloFESSR DB Bo O DB U.VIVEr.SlT, Pl'Cde ultra, cio Olire il c:<;:.il grande. Ogmil'esecuzione a' compagni.
fessorc; Lettore ; Cattedratico o Catte
nodi essi godeva,vita sua durante,una pub
drante, Colui clic sulli' pubbliche catte
PROLOG A , s. f. Proroga, Dilazione.
blica decorosa abitazione in una delle cos
dre dell' LYmcrsil legge, e insegna le
PROLOXGA ( coll'o slrello ) s. f. dal Fran
dette Procuralie nuove snlla piazza, ora
scienze.
cese Prolonge, T. Alii. Lunga, Nome par
late convenite a palKzzo , eale. Avevano
ticolare d'una Funi-, la quale unisce l'avan
PROFTA, s. in. Profeta, Indovino.
anche a" giorni nostri per ojiorairza l'an
treno al pezzo di campagna, nelle opera
tico titolo pubblico di .YIi.ssi.cn ; non polePARER u.v PROFETA , Parere un indovi
vanu intervenire sei;a speciale licenza al
zioni di baltaglia.
ne, Diccii quando uno predice quello ch'
Maggior Consiglio; ed ai erano il dovere
PROLONGAMENTO, s.m. Prolungamen
poi succeduto.
fra le loro attribuzioni, ili far la guardia
to; Prolungazione, L' allo del prolunga
PROFETlZAR,v. Profetare* Profeleggiamentre durava la riduzione, tlello stesso
re.
re
e
J'rofetezzarc
,
Predire
le
cose
futurr,
Consiglio, slando essi nella loggella sotto
PROLOXGAR, v. Prolungare o Sprolun-
Vaticinare.
il campanile di S. Marco, onde presiede
gare, Differire, Portare in lungo.
PROFLIGA, add. lalinismo. Voce usala nel
vano alle guardie degli Arsenalotti , del
PROMTER, v. Promettere.
discorso dalle persone colle e specialmen
le quali il palazzo pubblico era ^damiti.
te dai forensi che scrivono l'rjligato nel
Procurator Fiscale, diceva?! ne'leinpi
PROMETEA STA PER MAVTF.G.VH, Manie
suo vero significalo di Al/battuto; Proster
vtneli al Patrocinatore del Furo.
ra fam. Ogni promessa o pi-omesso denato . Oppresso; Rovinati, PEOFLIG
liito , Quando si vuoi ricordare altrui die
Retrio Procuratore , sollo il cessato Go
DA
DISGRAZIE, Oppresso o Abballalo da
manlenga quel che ha promesso; simile
verno italico, cliiamavasi quel Magistrato
disgrafie.
ali' allro , li i firoi/iette in di'lito si met
dell'ordine giudiziario distinto ed autore
PROFL1G\R , v. Voce latina usata qui nel
vole che risedeva presso ogni Corte e Tri
te.
discorso dalle persone culle, ma special
Et PROMTER XE I,t VIZIUA DEL DAR , //
bunale di giustizia, come delegalo a nopromettere vuoi dir dare, Prov. die avvi
mente dai forensi nel proposito di stato
rncdelRead invigilare soli'esecuzione del
lisce ad essere alquanto rileouli nelle [>[-o
economico, dicendo per esempio e talora
le leggi e sul mantenimento dell' ordine

PRO

PRO

PRO

messe, perch la promessa porta il debito


ili dare.
..

vostro bene sempre intendo di fare, ovr.


M' offro esser sempre pronto ad ogni vo
stro bene.
ESSER i PRONTO, Essere afilo, in pron
to, in punto, liello e pronto Aver ci
miero a ogni elmetto , Esser pronto e Ac
concio a tallc le cose e per ogni verso, che
dicesi auclie Aver ingegno o scienza in
conlanti; Aver mantello a ogni acqua;
Avere in pronto.

Tornare in chiave, Tornar al proposilo


del discorso.
PROPRIAMENTE, avv. Propriamente e
Propiamente o Pronto, Veramente.
VESTI PROPRIAMENTE , Cestire polita
mente, cio Con' decenza.
PROPRIET, s. f. Propriet e Propiet,',
Le cose proprie.
PROTRIET.\ ( che vien dal franzesc Proprete) si dice ancora per Decenza; Civil
t; Nettezza; Pulizia, e si riferisce al par
lare, al vestire, al lratlare--TRAT'R o VETR CON PROPRIET, Trattare o Cestire
decentemente, pulitamente, civilmente.
PROPRIO , add. Pmprioe Propio, Che at
tiene, che conviene ad alcuno.
PROPRIO, dicesi nel sign. di Dectnle,}
Convenevole, ed e Agg. ili Costume, di
alto esterno, di veslimeuli.
PERSONE PROPRIF, Persone civili, e tan
to s' intende col nostro termine le Perso
ne di condizione tra '1 nobile e '1 plebeo,
quanto Quelle di costumi nobili e dotale
di civilt , di genlilezza e di cullura.
Giudici al proprio o alla Corte del pro
prio, Erano una Magislr.ilura giudiziaria
civile di prima islanza, sollo la cessata Re
pubblica Venela, stata istituita nell'anno
i .<ii'i, sotto il Doge Vitale Falier,co] nome
di Giudici del palazzo , composta di tre
palrizii. Ad essa appartenevano i Paga
menti di dote , le Stccrssioni intestale,
le Divisioni di fraterne , i Chiamori, i Vadimonii etc., ed anche la nomina del Car
nefice ; ed era una delle Magistrature det
te, volgarmcnle ZUDBGADI V.
PRORTO , s. m.- Prorito e Prurito dicesi
da noi (igur. per Desiderio o voglia ghin
de di che che sia, Brama intensa , spasi
mata.
PRORTO DE ANDAR DAL CORPO, Stimolo
di cacare ME SENTO UN PIIORITO DE CA
CAR, Non la posso ritenere; Io quasi mi
sconcaco, Io mi sento un granitissimo li
molo PRORTO DB FISSAR, -SV/mo/o, Gran
bisogno di pisciare, lo mi scompiscio, va
le Ho gran voglia di orinare.
PRORTO DA MATO, Capriccio; Bizzar
ria; Ghiribizzo; Ticchio, voce b.issa. Gli
tocca il ticchio, vale Gli viene questa vo
lont, qneslo pensiero.
PROSCIJN , s. m. ffaciabasso ; Inchino
profondo. Questa parola viene dal verbo
Pniscinb, che in greco antico (ellenico)
lignifica Io adoro, e in greco moderno
(roinejco) Io stillilo, forse perche gli Ori eirtali sogliono adorare. Essendo dunquequcto saluto per lo pia accompagnalo d* un
inchino, i Veneziani l'adoperano per in
dicare unifichino profondo, e specialmen
te si usa parlando di Greci o di Turchi
PROSONTUOSO, add. Presontuoso; Pre
suntuoso, Colui che presume con arditez
za di s medesimo. Non pu il vitello
e vuoi portare il bue, nicesi proverb. de*
presuntuosi, i quali inetti per le piccole
cose son vogliosi di mettersi alle imprese
grandi.
PROSONTUOSTO, add. Presuntuoselto , a cui corrispondono Procacetlo ; Ar~
rogantuccio ; Saccentino.

EL VBBBO PHOMETEn JfO STA PER MANTE-

cVm , // promettere non vuoi dir mante


nere. Far delle sue parolefango; Portar
la fede in grembo, Esser facile* mancar
di parola Da buone parole e friggi ,
Dello proverb. plebeo che si dice di Chi
promette bene e noi fa.
PnoMETER E KO MANTECNH, Chi da e

ritoglie, il diavol lo ricoglie; Chi promet


te e non mantiene, F anima sua non va
bene, Chi promelte nell' onesto dovere
di mantener la promessa. Molti baci e po
chi quattrini, e vale, Gran premesse e
poche esecuzioni.
PnOMBTE/l ROMA S TOMA , V. RoKA.
L' U.V FIO CHE PROMETE , Egli Ulf-

glio o un giovane che promette bene, per


dire Che di grande aspettativa.
A CHI BL LE DA E A CXI EL LE PROMETB,

A chi ne da e a chi ne promette, Indica


una persona cui pizzicano facilmente le
mani e di carattere impetuoso e collerico.
PROMISSIN , s. I Idiotismo popolare prr
voler dir Permissione; falere, e s' inten
de di Dio.
PBOMISSIX DUCL , Promissione Duca
le, dicevasi sollo il Governo Veneto alle
leggi slabililc dalle correzioni per contenere l'anloril del Doge dentro a certi li
mili, che assicurassero la libert pubblica
permanente.
PROMOTR, s. m. Promotore; Promoven
te; Proponitre, e dicesi talora in mala
parte.
Promoloridi carit, si chiamano in Ve
nezia quelle persone che in ogni parroc
chia sono scelte per promuovere 1 eserci
zio di beneficenza fraterna e cristiana ver
so i poveri raccomandali alla Congrega
zione di carit, da cui essi Promotori di"""ono.
PROMOTR A, s. f. Promolrice; Promovitrice; Promovente,!* femmina che pro
muove.
PROMVER, v. Promuovere e Promovcre,
Conferir grado o dignil ad alcuno.
PROMOVER EL CORPO, Smuovere il cor
po , cio Cominciare a sciogliere il venire
per iscaricarne le fecce.
PRONOSTICO , s-.m. Pronostico e Prono
sticamento , Giudizio o Conghiettura di
ci che ha da succedere.
PRONOSTICO , dicesi poi dagl' idioti nel
sign. di Digressione impcrlinenlc ali' argomenlo di cui si parla COSSA VEGN!U
FORA CO STI PRONOSTICI? STB SUL PROPO
SITO , Voi parlale a sproposito ; Voi usci
te di tema o d tuono o dal seminato: Che
cosa ha da fare la luna coi gamberi?
PRONTO, add. Pronto, Preslo, Lesto.
. PROKTO, diciatti noi auche per Puntua"
le; Esatto, e si riferisce alla Prontezza di
bi ' altrui pagamemi di dovere.
. PRONTO A OGNI so COMANDO, Pronto;Disposlo ad ogni cenno o comando ; Essere
a conlu d'alcuno, Moslrarc di voler sem
pre dipendere.
; '. :.j iv r. PRONTO A PARVK DEL BEN DOTK

OSSA , Ogni cotti che mi sia possibile nel

SE TI XE PRONTO TI, GXAXCA MI JfO CO-

GIONO, Se tu con una mano ed io con due,


Se tu sei pronto ed io pi eli te.
VENDER A PRONTI, V. VENDEI.
PRONTUARIO, s. m.T. di Finanza. Voce
derivata dal latino , dataci da' Lombardi.
Chiamasi Prontuario un Libro sul quale
a regola de' Ricevitori di finanza, sia re
gistrala la tariffa proporzionale del dazio
che deesi pagare pel vino e altri generi
daziabili , secondo la capacit delle botti,
delle barche etc.
PRO NUNC. Termine del diritto crimina
le ex Veneto. Inibizione di molestia. Sen
tenza dubitaliva,che assolve l'accusato per
difetto di prove, sebbene sussistano indi
zii tali da poterlo richiamare in giudizio
nel caso che si acquistino prove maggiori.
Ora dicesi Sospensione ili processo per di
fetto di prove legali.
PRO OMNI TOTO.EO,M.iniera latina con
servata ancora nell'uso del nostro verna
colo, e vale In tutto; Fra tutto ; Compre
so tutto, e s'allude alle spese.
PROPINQUO, add. Voce bassa, Inclina
to; Propenso; Favorevole PROPINQUOA FAVORIR , Propenso a favorire ; Incli
nato.
PROPINQUI , vuoi anche dire Congiunti
0 Distretti di sangue.
PROPNER,v. Proporre ed anche Proponere.
L'otto PROPONE E Dio DISPONE,

// Ilil-

77IO ordisce e hi fortuna tesse, e vale che


1 disegni ilei I unni, hanno bisogno del
l'aiuto della fortuna.
PROPSITO, s. m. Proposilo, Soggetto,
Motivo.
A PROPOSITO, Convenevolmente; A pro
posito , Secondo la materia proposta.
Din COSSE FORA DE PROPOSITO , Ricorda
re i morti a tavola , detto fig. cio Dir co
se non adattate al tempo ed al Inogo.
LA MB VIBN A PROPOSITO, /,//.( mi cade
in acconcio ; Mi viene in cocca e alt uo
po o a bene; Ella m' a taglio ; Mi vie
ne pi appunto o a tempo che r arrosto
QUANDO CHS VIBN A PROPOSITO QUBLA
CO88A, LA SE DBSTHIGA A '. ,; Mr i. v . Quan
do le viene in destro quella cosa, non in
dugi a darmela.

NOL MB VIE* A PROPOSITO , Non mi vie


ne a destro; IVon mi viene a mano o a
verso ; Non mi viene in concio.
MAL A PROPOSITO, Importunatamenle;
Importunamente; A contrattempo.
A PROPOSITO DB ZUCIIE , V. A PROPOSITO.

DISCORSO MOLTO A PROPOSITO , Discorso


approposilissimo.
TORNAR AL PROPOSITO o AL QUIA , Tor
nare ti bomba o a bottega o alla callaia.

467

PRO

PRO

PRO

PROSSEMO, s. m. Proscenio, dicesi propr. 11 Luogo destinato nel teatro agli atto
ri. Noi per nell' uso vernacolo lo diciamo
per Aggiunto a quei Palchetli che sono po
sti sul Scenario o immediatamente vicino
ad esse.
PROTESTO, s. ni. Proteso, in T.di Com
mercio, una Intimazione fatta ad un Ban
chiere o Negoziante di accettare una let
tera di cambio tratta sopra di lui, o se l'ha
accettala di pagarla , altrimenti la cam
biale sar restituita al traente eie. Di tali
protestazioni era giudice nel Governo Ve
neto il Magistrato detto Consoli de Mer
canti.
1. 1Vi", oir PROTESTO , Annotare il protfsto , cio Protestare giudizialmente coniro il difelto de' pagamenti delle cambia
li.
COSTITUTO DE PROTESTO, V. COSTITUTO.
PROTETR, s. m. Protettore; Proteggitore.
AVER DEI PROTBTORI, Aver qualche San
to o qualche buon Santo in paradiso, di
cesi mctaf. dell'Aver alcuno qualche per
sona autorevole che la spalleggi o proteg
ga.
PROTETR A, s. f. Protettrice o Proteggitrice, La femmina che protegge.
PROTO, s. in. Proto (dal Greco Protos,
Primo) II primo in alcuna arte, ma spe
cialmente in quella de' Muratori.
PROTOMURKR, Capo Muratore.
PROTO DE STAMPARLA, Proto della sttinperia.
PROTOCOL,\R , v. T. di Palazzo, TAelleTS a protocollo o a repertorio, Dicesi il re
gistro che si fa nell'uffzio detto del Pro
tocollo, della presentazione e della quali
t e contenuto d' una carta o memoriale,
PROTOCOL\R, Aggiunto che si da al nnmero,sollo il quali- vien registrata nn Car
la presentata all'Unzie del protocollo; e
quindi Numero protocollare, dicesi nella
pratica odierna de' pubblici ufizii.
PROTOCLO, s. m. Protocollo, L$ro sul
quale i pubblici Notai tengono registro
cronologico deJoro atti.
In termine moderno di palazzo, chia
masi Protocollo Ogni registro di alto pub
blico che si fa nei Iribunali, che sotto il
cessalo Governo Italico si chiamava Pro
cesso vertale.
Protocollo degli esliti, chiamasi in T.
moderno Quell'ufizio pubblico che esiste
presso ogni Tribunale ed Anlork ammi
nistrativa e militare, al quale si presenta
ogni istanza o atto che vien ivi sollo nume
ro progressivo regislralo.
PROTN , s. m. Vocabolo di gergn de'Barcaiuoli, che vuoi dire il Diavolo.
PROTOPAPA , 8. m. Prolopapasso, Dignil e primo Sacerdote del rito Greco, che
corrisponde al Vesrovo Cattolico.
PROTR\R, v. Differire; Ritardare; Tar
dare ; Indugiare; Mandare in lungo;
Procrastinare ; Temporeggiare.
jPROVA , s. f. Prova ; Provagione.
PROVA CHE so CA RISPOSTA, Prova irree} Che non si pu confutare

LA pitovA DE LE PROVE , La prwa del te


sto la torta ; L' esperienza chiarisce ,
Non v' a dubitare.

e dal Patriarca L. 8. e dal Cancellier gran


de L. 6. e da lutti in oltre un secchio di
vino.
PROVENGA (cella z dolce) . f. T. Mar. e
Tale Nebbia. V. CALIGO.
PROVERBIO, . m. Proverbio, cne dicesi
ancora Detto comune; Dettato volgare e
Adagio.
PROVERBIO DEI XOSTRI VECHI, Proverbio'
de* nostri maggiori, de' nostri antenati t
Tale Sentenza clic non falla--/ proverbii so
no sentenze passate in giudicato, che cio
non possono avere contraddizioni.
AJorismo, e. il Termine per lo pi usa
lo da' Medici.
OMO DA pnovEnBi, Proverbista, Che sia
ini proTerbii.
PROVSE, s. m. T. Mar. Amarra, Furo
per cui il bastimento fermalo senz' an
cora a qualche punto stabile in terra.
POSTAR ux PROTSE, Portar un' amar
ra in terra , Portarvi un cavo per tenere
>1 battimento ferino a quel luogo.
PRO VTO ( coli' e larga ) ad<i Sperimen
talo ; Abile, Di lunga iperienza.
PROTBTO i,v TI ANI, Provetto, Di et ma-,
lura o avanzala.
PROVIANDA,*. Provianda; Vettova
glia; Viveri, Ptovigioni da bocca adusode' soldati.
PROV1ER , s. m. Prodiero, T. Mar. Quelo che remiga a prora.
PROVN,s. m. Esperie muccia, Picce!*
prova o esperienza.
FAR UN- PROVJT, Fai- un* esperienzuecia; Te niare.
PROVIVDA AQUAVITA , T. de' Distillatori, Areometro, Piccolo trom*nto gradua
lo, il quale, immerso in un fluido, serve
a denotarne la specifica gravila: se ne ser
vano i Distillatori per conoscere la quali
t dell'acquavite, la quale tanto pi spe
cificamente leggiera, quanto pi pura di
parti eterogenee od acquose.
PROV!I DA puLVEBB,T. Mil. Provetto,
Piccolo mortaio di metallo, colla suola parimenle di metallo e gettato in un con es
sa , col quale si cimentano ledivcrse qua
lit della polvere da guerra ZOCOL
DEL movi:*, Suolo o Suola, Quel pez/o
di metallo che sta sotto il mortaio e gli
serve come di piede o base.
PROV1S1N , s. Provvisione e Provve
dimento, II provvedere.
Pnovisib*, detto in T. Mere. Provvi
sione, Emolumento che si paga ad un ne
goziante per danaro sborsato o per opera
prestata a fivore d'un altro. Dicesi anche
Onoranza mercantile.
PROVISI?) v, in T. dell'ex Governo Ve
neto, Provvisione o Provvigione, Aicevnn
quell'Assegnamento o Soldo annuo vitali
zio che il Governo stesso accordava alle
Figlic ile' poveri Palrizii,ai Segretarii Re
gi in merito del loro servigio , che oggi
ili '-M Pensione: con questa differenza pe
r che i Segretarii Veneti godevano il )>enefziodi tali provvigioni ncH'atlimlil del
servigio e dopo la giul>bila/i'>ne, la>l>L>*c
i Pensionali presenti souo tu riposo, n

468

AVER DE LE PROVE SOHA LA BROCA O PROTE DA SOFBGR , Impinguare la prova , dicon i Legali , che o 1' effetto della cumula
zione o aumento di prova.

Co LA PROVA A LA MAX, Provatamente.


DAR A PROVA , Darf una cosa a prova,
vale Vendere sotto condizione di farsi la
prova / e cosi Dare a saggili vale F;vr assaggiare-Dare a mostra; Dare a saggio,
vale Conceder per mostra.
No STAB SALDO A LA PROVA , Non istare
saldo al martello, detto fig. Non reggere
alla prova.
FAR LE PROVE DE NOBILT , Fnr le provanzf,t\ dice del Provare legittimamente
e legalmente la nobilt delle famiglie.
Ss COKOSSB A LA *BOVA o VEonrin A LA
PBOVA, Alla prova si scortica Casino; Chi
asino e e cervio esser si crede, al saltar
della fossa se n' avvede. Al cimento si co
nosce l'uomo.
PROVA DEL CAMPO , T. agr. Piagginola
erbosa, Pezzo di terreno fra due lilai-i di
viti tra campo e campo*.
PROVA DE LE BARCHE, Prora o Prua,
La parie dinanzi del navilio, opposta alla
Poppa ; e dicesi anche Proda.
MBTBR LA PROVA PER EL TAL VENTO, Mi'iter il capo sopni un rombo, Volger la prua
da quella parte per cui si slima di dover
far rolla.
DAR LA PROVA i.y TERA, Dar capo in
terra, vale Legare, Ormeggiare.
A PROVA DE DosfBA , V. BOMBA.
PROVAR , v. Provare ; Far prova o prueva.
Cui wo PROVA ivo CREDE , Non appren
di: il male altrui chi non lo prova.
PRVITB A FAR LA TAL cossA , Maniera
fam. di minaccia verso un ragazza inso
lente, Suona eh' io baller o ballo, Co
mincia ch'io seguir.
PROVEDARA,. f. Provveditoria , Gzio del Provveditore.
PROVEDITR, g. m. Provveditore o Pror
visore, Che provvede alle cose necessario.
Provveditore era nei tempi veneti Ti
tolo di Magistrato in varii luoghi esercita
to da'palrizii a servigio del loro governo.
In Venezia v'era la Magistratura de' Prov
veditori di Comune , composta di tre giuci, instiuiila per sopran tendere la polizia
materiale della Citt dominante, e corrisi'ondeva alle incuiubcazc che avevano gli
Edili a Roma.
PROVEDITORA,s. f. Provveditrice , La
femmina del Provveditore.
PROVEDDO, add. Provveduto o Prov
visto.
PROVENDA , s. f. T. basso de* Barcaiuoli,
che suona Provento. Cos chiamavasi ai
tempi Veneti quella specie di Mancia che
si faceva per antica usanza, anche a' tem
pi nostri , dal Doge-, dai Procuratori di S.
Marco, dal Cancellici- grandee dal Patriar
ca nuovamente eletti , ad ogni Barcaiuolo
de'tragrlti di Vcue;i.i, i tpiali consegui
vano dal Doge L. iz, 8., dai Pi-ucwalori

PUG

FUI

limino il dovere che di qualche servigio


straordinario. V. CAPOSOLDO.

tori in vece di danari. V. PIATO t POST*.


PUGLIN,s. m. T. di giucco, Girella,
Cos chiamasi quella Marca per lo pi di
osso , della grandezza d'un tallero, che
al giuoco dell'Ombre specialmente, passa
da uno all'altro de'giuocalori per sogna
re e indicare quello Ira essi clic ha la ma
no.
PUGN\R, T. Dar de'pugni; Cazzottare-,
Dar de' cazzotti ; Garontolare.
PUGNARSB su , Fare alle pugna ; Giuocare alle pugna.
PUGNO , s. m. Pugno , La mano serrata.
UN PUGNO, Pugno; Punzone; Kugiolonej Cazzotto; Garbatolo, Offesa o Per
i-ossa di pugno Frugone , dice a Pu
gno dato di pania Som mommo, Pugno
dato sollo al incoio Sgrugnone; Sgru
gno; Sgrugnata, Pugno dato nel riso
colla mano serrata.
DAR DEI PUGNI , /-';; <!''!> pugna ; Bat
ter colle pugna. V. REFILR.
DAR DEI PUGNI ix CIELO , Dar delle pu
gna in cielo; Abbaiare o Saettare alla lu
na, Fare sforzi inutili.
FAR r PUGNI , Giuncare alle pugna o al
pugillato o al pitgile; Fare alle pugna,
Darsi a vicenda (lolle pugna STA CO.SSA
FA i PUGNI co L* ALTRA , Questo ripugna,
Tale E in irnso contrario I -. i LBCB FA
i PUC.VI co L'ALTRA, Leggi in collisione,
i cui sentimenti letlerali s'oppongono o
sembra che si oppongano uno all'altro.
AVERLA o TEGNIRLA IN PUGNO , Avrre o
Tenere una cosa in pugno; Averla nel
carniere, vale Tener di cerio, Tenersi o
Farsi sicuro.
Ti ... l'ii FI. PUGNO m CAO, I ...i n.-. anliq.
Tale Star costante nella propria opinione.
U.v PUGNO DB BOB*, Pugno; Brancatu;
Manata; Manciata; HI anello; Manipo
lo, i ,1 M i .1 quantit di maleria quanta si pu
tenere o stringere in una mano. V. BRA"-

PRO VISION AMENTO, s. m..-fpparecchio,


T. Mil. Quella massa di cose spettami al
l'armamento ed alta vettovaglia che si fa
in una Piazza minacciata d' assedio , che
ilicesi anche Apparalo della guerra ; Ap
parato militare. V. PBO VISIONAR.
PKOVISION\R , v. Provvedere; Far prov
viste; Fornire di vittuaglia; Vettovaglia'
re, Dicesi pi comun. cV una Piazza che
sia in islato d'assedio o di blocco, come
lo fu memorabilmente la Cilt di Vene
zia in ottobre i8i3. pel blocco che si pre
vedeva e che avverossi , sofferto dai piimi
giorni di novembre susseguito sino li 20.
aprile iSi ', in cui entrarono le truppe Auilriache.
Provvisionare, Tale Dar provvisione o
stipendio.
PROV1SORIAMENTE, aw.chc si dice comunem. e talora si scrive , Provvisional
mente, Per modo di provvisione, linc
imi ; Intanto, Fra questo mezzo.
PROVISORIO, add. Provvisionale; Temporario; Temporaneoo Temporale, A tcmpo.
PROVISTA , V. PnOVIHONAMENTO.

FAR PROVISTA, vale anche Comperare,


Acquislar col danaro che che sia per uso
della persona o famiglia Ho FATO u.vi
BELA FHOVISTA DE LEGNB , Ho Comperato

molte legne , cio Ho provveduto al biso


gno.
PROVISTTA (coli1 e sirena) s. {.[Picca
la provvistaoprovviiioiii!, in sign. di Com
pera di poche cose per uso della famiglia.
Equivale a SPBSTA.
. PROVISTNA , i. f. Voce fam. acerete, di
PflOvisTA,e vale Gran provvista o provvi
sione , cio Grau compera di cose uecesaric alla casa o al negozio.
PRUSSISS1N , t. f. Processione.
PUA , s. f. (dalla voce radicale Puer) dice
si nel parlar fam. per Pi A VOLA, V.
Dello per agg. a Persona , va!? Buono;
Mansueto; Modesto ; Savio; Dolce; Po
tato ELXE UNA PUA, Egli e un pan
di zucchero o un' agnello, detto fig.
FUXVOLA, T. antiq. V. PIAVOLA.
PUBL1CO, i. m. detto dagli idioti Pnaico, o PRUBICO , Pullico o\ Pubblico, inlendevasi ai tempi Veneli il Governo della
Repubblica. Quindi dicevasi Spese del
pubblico ; Palazzo, Beni, Diritti , Pro
priet e simili del pubblico: cio^ della Re
pubblica.
'PUERILIT, s. f. Fanciutlafrgin ; Bambozzaggine, Cosa o allo da fanciullo.
PUFETA, Esclamazione ( he spirga assais
simo la mariivig-lia e il dispregio , PoJJar
.Dio!
PUGIA, s. f. Puglia, mn appo noi Vene
ziani vale CuccagRa, Abbondanza, .detto
fig. dalla fertilit della Puglia provincia del
Regno di Napoli.
PUGLIE , s. f. Brincoli, Voce di dialetto
Italiano. Segni di cui si servono i giuwa-

CADA.

Ujf PUGNO DB CAVI o DE BARBA,

Ciocca di capelli eie. Sommesso, diceM la Lunghezza del pugno col dito grosso
alzalo.
UN PUGNO D'OXBNI, Branco, dicesi in
T. Mil. Un picciol numero di soldati che
rombaltono separatamente. Quindi Anda
re a branchi; Combattere a branchi.
Vl. XB UN PUGNO IN TBL MUSO, \lill
'ina ceffata, Si dire di chi picene improv
visamente qualche ulilil o in roba o in
soldo, di cui si presume gradimento.

PUH! PUH! Fi ,/, Interiezione di chi sen


te cosa stomacherete.
PUINA, s. f. Ricotta^ Fior di siero rappre
so col fuoco. Pare che In m tira voce deri
vi storpialamenle e sia slala della per imi
tazione del colore bianco, dal lai. Pruina,
Brina. V. PUINE e NEVE.
No LA XB UNA PUIVA , Non cosa da
giltarsi in pretelle, cio Non cosa fcile a farsi , che anche dicesi Non loppa.
MAN DE PUINA , Mani di lolla o Aver
mani di lolla, dicesi m modo basso di chi
facilmente si lascia cader di mano che che
i*.
PUINB PADOANB , dello niclaf. // culo ;
Le natiche.

PUL
PUINE, s.f. T. de' Fioristi, Maggio o Pal
lone di Maggio o Pallone di neve, Arbo
scello nominalo da' Sislcm. J'ibtirnum roteum, che produce de' fiorellini bianchi,
disposti in forma di globo, i quali fiori
scono nel principio di Alaggio. I Venezia
ni li chiamano PUI.VB che vale Ricotte,
per la bianchezza. V. NEVE.
PU1NER, s. m. Ricottalo, Che fa ricotta.
PUINTA, s. f. Ricattino, Piccola ricolta.
PULCRA , s. f. Giacinto doppio. V. GIA
CINTO.
PLEGA , 8. f. T. de' Vetrai , Pulica o
P aliga ed anche Ampollina; Vescica;
Boccio/irta , Bollicina vola che s'interpo
ne nella sostanza del vetro.
PULGIA , s. f. T. degli Erbolai, Paleg
che nasce, . tu:ogio,
. ' Specie
i . . d'Erba
.
. odorosa

gli acquitrini, coi bori purpureo-biancheggianli: chiamasi da'Sistcnalici Men


tita Pulegium.
PLESE, s. m. Pulce fem. e nel plur. Le
pulci, Insello nolo che punge, il quale
chiamalo da' Sislem. Pulex irritant.
FAR LA GUARDIA A UN SAGO DE PULESI ,

Prender guardia d'un sacco di pulci,


Pretendere di guardare una cosa difficilissima da custodire.
MBTEK UN PULBSB IN TESTA , detto fig.
Mettere una zanzara nella testa; Mette
re o Entrare una pulce o un calabrone
nell'oreccluo, Dinoia Dire o Ascoltare una
cosa che tenga in confusione e dia da pen
sare. Dicesi anche Sujolar negli orecchi.
UN PULBSB CHE vot FAR ARIA , / granchi vogliono o credono mordere le balene,
Si dice Quando uno di poca forza si vuoi
inetlere a contrastare con un grande e
gagliardo.
FAR i PULESI , detto Cg. Cercar il pel
neir uovo; Riandare o Riveder le bucce}
Riveder il pelo, vale esaminare allenia
moli I o per veder se vi sia difetto Nolomizzare una storia , un discorso eie.
vale Analizzare.
FAR i PULESI A UNO, Io desso che PBHLUSTHU UNO. V. i
PIEN DB PULESI, Pulcioso. Cane pul
cioso.
TUTO MAG.V DA PULESI , V. MAGNA.

SCORLAUSB i puLEsr, Scuotersi le pulciPULESRA. V. SPULESBRA.


PULIDR, s. m. T. di alcuni Artisti, Rastiatoio, Lama tagliente da due parti porlata da un manico , di cui gli Oriolai e
gli altri Artisti si servono per rattiarc In
piastre e per eguagliar prontamente i se
gni lasciali dalla lima.
PULIERTO , s. m. Puledrino ; Puledruccio; Poltracchiello; Poltracchino ,
Piccolo Puledro.
PUL RO, i. m. Poledro; Puledro; Poltracchio , Si dice al Cavallo , ali' Asino ,
al Mulo dalla nascila sino al domarsi.
PULIERTO , s. m. Puledrotto t Puledroccio , accr. di Puledro , e dicesi anche
Poltracchiello.
PULO, Pulito e Polito, add. nel sign. di
Liscio e diceti di Superficie qualunque
che sia levigata.

470

PUL

PUR

PUR

Pulito, si lice per Agg. nel sign. d


PULIZIA , s. f. Pulizia , Propriet , Net
in Venezia per ischerzo, Pur assai; At~
Mondato, Purgato, Riforbito.
tezza.
sai;^ Molto. V. Ass'tE.
Raffazzonato , Adornalo, Abbellito,
PULIZIA , si dice da noi anche per Co/PURE, s. m. dal Frane. Furar, chiamasi
Rimesso in abito : dicesi per Agg. a per
irmi-, Civilt} Urbanit.
anche da noi una Specie di Zuppa che
sona.
USAR DB M: PULIZIE, Esser cortese o lifassi col sugo di piselli o di lenticchie ,
Rassettalo, Rimessa in buon ordine ,
lei-ale,
di castagne e simili, condita con altri in
in assetto, Racconciato, Restaurato.
PUL2N (clla i dolce ) o PULCI, Pulci
gredienti.
Dello ancora per Agg. a Persona , At
no. V. PoLESN.
PURGA,
s. Purga; Purgagione, II pur
tillato, Vestilo con acconci e heu compo
l'i i./ ' % DB A.NABA , Antrino e Anitrocgare.
sti vestimenti addosso. V. PBTOPULO.
colo, dim. di Anatra. V. AIYAIITO.
FAR P,-I..:V PER MORBN, Muover lite
PULITIN, add. Atlillatuzzo, Alquanto at
^ PcLzhr DB OCA , Paperino. V. OCATO.
alla
sanila, dicesi Dello star bene e voler
tillato. Noi per usiamo la nostra voce per
PNFETE, Taffete, Sorta di espressione
pigliar medicine,
Agg. a Persona che abbia addosso vestili
per indicar per lo pi una caduta con.
VBGNIB EL TEMPO DF LE PURCH , Lo
decenti e puliti quanto basta o restiti mo
fracasso ; e dinota anche cosa subita e in
slesso che TUTI i GROPI VIBX AL PBTBNE. V.
derni.
un tratto Tonfo , dicesi la Caduta o Re
GROPO.
PULITI, si dice anche avverb. V. PU
more che fassi cascando.
PURGACXPO
, O PUBGATESTA, S. IH. T.
LITO.
PUNGENTE, s. m. T. di gergo e vale Col
Farmaceutico Capopurgio o Purgacapo ,
PuLrrry, talvolta si usa per Rimpan
tello.
Medicamento cefalico, per lo pi slernunucciato; cio Rimesso in arnese: quan
talorio, che purga la lesta dagli escremcnPUNIARSE, v. Ostinarsi; Incaponirti.^do cio Uno ricomparisce in abiti nuovi
li viziosi.
OsTlNARSE.
contro il suo solito.
PURGDA, s. f. Purgamento; Purgagio
PUNIN, s. f. Opinione; Sentimento; Fo
PULTO,add. Pulito e Polito, Netto.
ne ; Purgo.
to, 'J i pi nel sign. di Ostinazione.
Detto per Creanzato, vale Ben acco
PUBGDA , dello in T. Mar. Oncia, Sor
stumato, morigerato Ben creato, si dice
PUNIOSO,add. Ostinato. V. TBSTABDO.
ta di Misura che comprende Tantp spazi
di Chi di buoni costumi, gentile e in
PUNTATA, s. C T. de'Librai, Serie; Fa
di lunghezza quanto c'1 dito grosso della,
questi sign. la nostra voce deriva dal franscicolo; Fascetta, Dicesi di quelle Opere
mano.
zese Poli.
che si stampano, che vengono fuori in fa
PUKGADR,. m. Purgatore; Curanda
Raffazzonato , Adornato , Abbellito ,
scicoli o fogli puntati.
Rimesso in abito.
io ; Follone e Neltapanni, dicesi a Colui
PU.
Voce bassa , Poi ; Dopo. V. Po.
che purga i panni lani cavandone l'olio.
titillato , Vestila con acconci e ben
E PU, E poi; E dopo.
composi! vestimenti.
PURGADLRA , s. f. Purgazione e Purga
MANIERA PULITA , Maniera gentile, noPUOCO,T. ani. V. Foco.
gione, II purgare.
lile cortese; Di bella maniera Vu sa
PURGAR, v. Purgare; Purificare.
PUVERO , Voce ant. Povero.
TUTO PULITO, Voi siete tutto compitezza
PURG.XR EL CORPO, Lubricare il corpo f
PUPA, s. f. Poppa, Parte deretana della
e grazia, cio Di maniere graziose e gen
Far rilasciare il ventre.
barca opposta alla prora. V. POPE.
tili.
PURGAR i PANI, Purgare; Interrare o
PUPA QUADRA , Poppa guadi-ala d' un
FA PULITO, Pulire^ Lisciare-; Lu
Interriare.
vascello,

prupr.
d'un
Vascello
da
guerra,
strare; Ovv. Fare pulito prr Far bene ePunGR DA L.V PESTE, V. ESPURGAR.
oppure che ha la parte deretana del cas
nettamente clic che sia.
sero fabbricata secondo la' grandezza e la
PURGO, s. m. Purgo; Lavatoio ; Stretto
FARSE PULITO o PULITA , Abbigliarsi ,
io; Luogo dove si purgano i panni.
forma d'un vascello da guerra;
Fornirsi d'abbigliamenti , Adornarii.
VENTO i.v PUP.A , dello fig. V. VENTO.
PURGO anche lermine de' Conciatori
RE.YDER PULITO , T. degli Oreficr, Av
di pelli , Addobbo , Luogo dove mettonsi
PUPIER o PDPIBH, s. m. Poppiere, II bar
vivare, Dar il vivo o l'ultimo liscio o lu
in concia le pelli.
caiuolo che remiga a poppa e- dirige la
stro a un'opera.
PURGO , Fluore o Flusso , Quello della
barca.
POLITO, n\\. Pulitamente o Politamentematrice che soffrono alcune donne.
PUPLO,s.
m.
Pupillo.
vale NoUamrntP, con ogni pulitezza.
PURICH1NKLA, (si pronuncia come diPolitamente, diccsi per Assettatamen
Dello talvolta per ironia ad una perso
rcbbesi in Toscano Puricinela) s. m. Pulte. Acconciamente, Con bell'ordine.
na destra ed avvedala. (V.Dnrro) Non
cinella, Personaggio fidicelo clic si fa gio
GIUSTO PULITO , Pi appunto o. a tem
esser pupillo; ovv. Esser fuori de' pupil
care co' fanlocci. V. BURATN.
po che r arrosto; Acconciamente; Acco
li, vale Non aver bisogno ili tulori, saper
ZJoGH DEL PunicniNLA , Armeggiare
modatamente; OpportunauiFiHt; Multobene i falli suoi. Non. aver bisogno j pro
il pulcinella e i burattini, Muovere e di
bene; Propriamente; A proposito, e- vale
curatore.
menarci.
anche per Comodamente; Cuti destro mo
POPOLA , s. f. Polpa e Polpaccio, La par
FA DA PuniCHiNSLA , Far da buffane,
do; Sema sconcio.
te pi cimosa della gamba.
Fani ridicolo; V. in ZAXE.
PlOVE PULITO, EL L,' HA PAGA PULITO,
ESSER SENZA PUPOLE o AVE LE IUPOLR
PlVA DA PUIUCHINEL.. V. PlTA.
Piove assai o alla dirulta; Lo pag assai
DA
CALO, Aver le polpe in Fiandra; An
CHI PAGA i' PunioMWEL.. Chi paga?
caro o a caro prezzo.
dare in su balestri ; Aver le bilie, Aver
Fraffazio, Voce scherzevole che significa
Et ME N' HA DA PULITO , Me ne diede
le- gambe sottili..
Quello cui locca pagare i danni.
pa-ecchi o in quantit, Mi tratto bene-.
VlTORIA DA PURGHIMELA. V. VlTORlA.
PURAMENTE,
aw. Solamente; Soltanto.
FAR PULITO, Far lene, lenissimo, a
PURIFICAR, v. Purificare.
dovere, compiutamente, politamente.
PURAMENTE PER SPASSO , Solamente per
PURIFICAR UNA VOCE SPARSA , VerificaFARLA PULITO, Farla pulita; Fare il
spasso o per gioco. Va LO DOMANDOre-^ Rettificare; Avverare, Sincerarsi del
giucco netto cio In modo che alti i non sa
PURAMENTE PER VEDERLO, Vel domandola verit d'una vociferazione.
n'avvegga.
per vederlo soltanto.
FARSE PULITO, Imbucataci; Raffaz
PURO,
add. Puro, Nello, Senza macchia.
FURASENE , s. m. Borraggine- e Barra
zonarsi; Abbellirsi; Imbellirai; Putirsi^
VIN PURO, Fino puro o pretto o mero,
no, Erba delta da Linneo Borrago offici
aipitlirsi.
i
Non mescolato , schietto.
nali* , che I nn fiorello azzurro senza
PttLITN , detto per Agg. a Persona , Veodore il quale ai mescola e si mangia di
Puno, difesi ancora nel sign. di Solo ;
primavera coli' insalala ; ed fra noi cottitoforbitamente, Cio con begli abili e
Unico, non accompagnalo.
munissimo.
con attillatura.
Go IN SCARSELA UX PUHO DUCATO, ffo
Delio in modo avverb. lo (tesso cho
FURASSE o jncne PURASSAB e PURASS i ,.
un ducato solo in saccoccia; ovv. Non ha
l'uLiTo,avr.
Avverbio del Contado, nta anche si dice
che un ducalo*

PUT
Avia uw subo, Aver un figlio unico o unignito, po.
PURMASSA , avv. Pur Iroppo; Davanzo
Cos non fosse; Cos non Josse egli s ta
to ; Dio volesse che no.
PUSTOTO , add. Voce agr. Maggese y
Maggialico , Campo lascialo sodo per
semmarvi anuo vegncnte.
Brughiera , sust. Voce agr. Terra in
culta picna di pruni o d'allre piante spon
tane.
PUSTU , Voce abbreviata e corrotla dal
lat. Potes tu, Puoi tu e coll' interroga
tivo Pustu STO servizio, Puoi
tu farmi queslo servigio?
S'usa talvolta famil. ad esprimere unatto d'impazienza e d' iraprecazione, dicendo te pustu che te vegna el
cancaro! Oh che ti possal e si sollintendc romper il eolio; Che ti venga la rabbia, il canchero etc. V. Siestu.
PUTA, s. f. Pulcella; Denzella; Fanciulla ; Feminina potente, Giovane da ma
ri to.
Puta dbsputada o Puta in te lb reCHiE, Pulcella spulceltata o dispulcellata , cio DisouoraU.
Bel pezzo de puta , Bella bambolona.
V. Gastaldona.
Puta fata chb sta al palo o Puta desMESSA , Pulcellona. V. Mai no.
PUTAA, s. f. Puttana; Pult, Meretrice; Zambracca; Giumenta; Mandracchia.
Delto per Concubina, V. Mantecn'ua.
Puta.VA PELARINA, V. PbLAoINA.
Delto iu modo Lasso per Agg. ad uoino, rale Finio, Che vuol aggirare, Im
pudente ; Temerario ; Franco Puta
a vechia , Pipis irel vecchio; Putta icodula, dicesi pure ad Uomo maliziosoDio
mi guardi da Osle nuovo e da Puttana
vecchia, per esprimer che da colali per
sone facile esserc ingannato.
Andar a putane , Inipulan ire; Bordellare; Andar in chiasso o in gatlcsco;
Andar alie Zambracche e Z'ambraccare.
Casa db putane , Casa meretricia ;
Bordello. V. Lupanar.
Fab la putaa, Guadagnar di to ; Guadagnar del suo corpo; Far co]iia di se per prezzo ; Fare Dar fella ;
I iver d ainore.
Far el muso da putaa, Tirar giu la
buffa , vale Disprcgiar la vergogna e
da bouda il rispetlo. V. in Muso.
Putana buzarona o Putana cacna (che
antic, anche dieevasi Putaa de la
repentina ! ) Maniere ammiralive e basse,
*0 cagna ! Pojfare il mondo ! Poffare il
CieloJ Potenza in terrai Diamine! Diavolo!
Vjta putasa, fita misera, faticosa,
disastrosa , sintala Guadagnarsi la
vita , vale Guadagnarsi i! t illo necessario
lavorando. V. iu Vita.
PUTANAR I'utanizr, v. Putlaneggiare ; Far la puttana; Meretricarc ; t'ettureggiare; Dar il corpo a vettura; Lussuriare; f wer ef .
PliTANAZZA, s. f. Puttanaccia; Zam-

PUT
braccaccia; Mandracchia; Troiaccia,
Putlana sozza.
PUTAN ELA, s. f. Meretricola; Pultanella; Mandracchiola ; Mimelta; Lordarella.
Vin putanla , Vino dolcigno e leggiero.
PUTANEZZO , s. m. Puttaneggio ; Putlaneccio; Putlanesimo; Puttaneria; Pul
anla ; MeAtricto ; Zambruccamenlo ,
Arte dlia Puttana.
etloper simil. vale Sfacciatczza; Svergogna; Pelulanza, ma s'appropria aile
Donne.
PUTAZZA, s. f. Cittona ; Fanciullona,
Figlia ben cresciuta.
PUTLA, s. f. Pultella; Fanciulla; Cittola; Zita; Zilella.
PUTELADA, s. f. Bagazzata; Fanciulleria; Bambolinaggine; Bazzccola; Bazzicatura, Azionc da fanciullo.
PUTElXK, t. Bamboleggiare ; Pargoleggiare, Far da fanciulloChicchirillare,
Far baie, trastullarsi in cose di niana conclusione.
PUTELARA, . f. Fanciullaia, Moltitudine di Fancialli.
PUTELAZZO, s. m. Fanciullaccio; Giovanaccio, peggior. di Fanciullo e Giova
ne Ciltone, Fanciullo grande, ben cresciuto.
PUTELTA, s. f. Fanciulletta; Cittola;
Ninna.
PUTEI.TO, s. m. Fanciullino; Funciulletlo; Citlolello; Babacchio; Bubacchino;
Babacchiuolo, Dicesi anche Acerbo per
Giovanetto tenero di el.
PUTELEZZOjS. m.'Fanciullaggine; Fanciulteria ; Bambineria ; Bainbinaggine;
Bambocceria; Bambolinaggine; Fantocceria; Bagazzata; Ciltolezza, Cose
Azioni da fanciullo.
Putblezzo , dicesi anche per Invente;
Smorjie; Quelle; per Caccalaldole; Carezze; Vczzi.
Far dei putblezzi, Fare bambine; Atteggiare; Far fanciullerie , leggerezze,
ragazzate ; I'igliare gli uccellini, Far co
se azioni da fanciullo.
Bute a monte sti putelezzi, Lasciate auesle ragazzate.
PUTELlV,s. in. Fanciullino ; hanciulluzzo.
PUTELO (coll' aperta) s. in. Fanciullo;
Fauciulluzzo ; Fancello; Zitello; Zilo;
Zitino ; Bagazzo; Pullo; Babacchio;
Puttello, D'el Ira l'iufanzia adolescenza.
Putlo bon, V. Bon.
Putlo cativo, V. Cativo.
Putlo alegro e grasso ch'bl par un
Floa, Gicheroso , Modo basso.
PuTr.LO CHE NO SB SA RECOLAR, Avatlnotlo, Uoino senza esperienza, arinpliciolto, come son i gliuoli disciolli ra dal
padre o dal pedante.
Putlo, detto famil. Attoso; Lczioso,
Agg. a Colui ch' di maniere coslunii
banibineschi El se un putlo , E pro-

PUT
47t
,prio un bacchillone , Dicesi d'uomo falto
che dia in bauibincrie e fanciullaggini,
Bambo ; Gocciolone ; Zufolone, Che pargoleggia.
EtX da putlo, Fantilit; Infanzia;
Acerba el; A uni acerbi.
DsvBNTn putlo, Bimbambire.
Far da putlo Far cossb da ftelo,
Fare afanciullo a bambini; Far deltc
bambinaggini.
L'b ancora putlo, Avre il guscio in
capo; Sapergli la bocea di latle; Non avere rasciutto gli occhi; Esserv acerbo
Vu s ftelo, siete in calla.
Meteb i putkli in cuna o la sposa in
ibto, delto metaf. IHJiitocchiare , Dar altrui nd intendere alcuna cosa ;. Mostrar
lucciole per lanterne. I ngrandire, vale Ma
gnificar con parole, Caricar nel discorso.
No essbr putlo , Aver prtalo le nacchere; Aver pagato la zeta; Aver saltatola grnala, Si dice d'uomo accorto.
E' non e aovo fresco ne di oggi
ne di ieri.
Sin da putlo , Sin dalle fasce o dal
la culla , Dal' infanzia.
Un stronzo db putlo, Un Marmocchio , Dette per ischerzo.
PUTELN , add. Attoso; Lezioso, Che fa
delle bambinaggini. Bacchillone,valeXJonio fallo che si balocca e fa delle fanciullagginij che anche dicesi Ghiandone; Baccellone.
PUTIN, s. m. Bambinuccio ; Bambinelo;
Fanciullino ; Pargoletto ; Naccherino ;
Bimbo i Bambo; Fantigino; Fanlolino;
Manimlo; Mammolino.
Da putn , Da bambino ; Da piccolino.
Parlando di UccelH , Pulcino o Guascheriho, Epteto che si da agli uccelli nidiaci.
Su putn, Su piccino, o si vuol
insegnare ai bambini a camminarc.
Catello, dicesi dc'Cagnolini di fresco
nati . di tutli i parti di altri animali.
Caro el putn, Per irona , Cecino,
Dicesi a persona tr isla maliziosa che si
trastulli in bazzccole.
ANDn a Putini, Andar a sollazzo, a
sollazzarsi. Voce de' Fanciullini.
PUTINA, s. f. Mammola; Mammolina ;
Bambina.
Putina de l'ochio, Bellna a Pupilla
dell'occhio. Pannicolo che circonda
vitreo dcll" occhio.
PUTNI, s. ni. Pulcini, l piccoli figliuoli
de' vola lili.
PUTINN , s. m. Bamboccione.
PUTO, s. in. Pullo; Libero; Scapolo; Celibe ; Citlone; Smcgliato, Non ammogliato.
Puto che ga fato i dentini, V. DentIn.
Puto de , V. BoTega.
Puto , dicesi anche per Giovane e pe
Alunno; Allievo.
I PUTI, delto in gergo, / birri.
RoMAGNin bel futo, Frase nietaf. ant.
Bimaner biancoo brutto; Bimanere scornato o scornacchialo , cio Buriato, aimanere uno stivale.

PUZ

PUZ

S% DA PCTO, Specie d' afferinazionc , e


vale Da giovane onorato.
PUTNA o PUTTA , s. f. Schiattano, Per
sona rigogliosa ed atticciata.
PUTRIDA, s. f. dicesi da alcuni per POTB-

legname sul quale si siede o in cedendosi


tengono i piedi. V. SCAGNBTO.
l'i 7, \li, T. (colla r. dolce) Appoggiare ;
Poggiare ; Posare , Accostare nna cosa all' altra per lo ritto, alquanto a prndio ac
ci ohe sia sostenuta.
l'b/'ui r.\ TBBA i ZB.VOCHI, Inginocchiar-

41*

DA, V.

PTRIDO, add. Putrido; Putridit-, Pu


tredinoso.
QUANTITADB PUTRIDO, Putridume c Pu
trida me.
M AI. PUTII i no, Malattia gastrica, Quel
la cio che procede da replezione di sto
maco e da cibi indigcsli.
PUZ. o PuzXo, add. Appoggiato; Poggiaio.
STA n PUzX sui coin, Star gomitoni. V.
Como.
PUZAPE , s. m. Suppedaneo, Tavolalo di
legno su cui si posano i piedi Predel
la j Predellina; Predellucciat Arnese di

BL BOEDl I.V QUALCHE LOCO , V.


BORD.
PuzXa BL CULO , Accularsi, Allogarsi
comodamente. Appillottarsi, valr'Fermarsi oziosamente in un luogo Puzit BL
CULO AL MURO , Mettersi alla dura; Osti
narsi; Puntar i piedi al muro, Persiste
re nella propria opinione volont e risolu
zione. V. OsTINARSE C PupftAnSB.

PUZRGHBLA, Sbottoneggiare , Dire al


cun motto contro a chi che sia.
J'I.'/.'UILA A QUALcL'jr, Darla ad intende-

PDZ
re; Soppiantare alcuna cosa ; Impastoc
chiare; Incastagiiarf; decorarla; Affib
biarla.
PuzXaLA ADOSSO A QUALcbiv, Accagiona
re o Incolpare alcuno o altrui, pri- iscaricares medesimo, Rinversare o Rove
sciare la broda addotto ad alcuno.
PUZAB.LB o PUZ'YHGHB.XB QUATBO, Appog
giare; Appiccare un colpo di etc. vale PercQotcre, Colpire ; Affibbiare una mazza
ta; Giuocar d Iasione; Dargli quattro
bastonate ANCA s SABOTATO, CHE TE LB
PUZO, E che s, scorrettaccio, ch'io ti
zombo , Maniera fam. di minaccia ad un
ragazzo.
PUZARSB coi PB , Tenere i piedi a pol
laio, vale Tenerli in sedendo sopra rego
lo o simile per maggior comodo.
PUZAK zo, Metter gi, cio Por gi in
terra una cosa che s'abbia in mano.
PUZZR, V. SrozzX e i Deridati.

QUA
Q,VcdiCu.
QUA, Qua, Avv. locale, che accompagna
to coi verbi di stato vale In questo luogo,
e coi verbi di moto, vale A questo luogo:
come Star qua; Venir qua Qui; Quici, vagliorio In questo laogo, cio In quel
luogo dov' colui che parla. Quivi, da al
cuni usato malamente per Qui, denota il
Luogo del quale altri parla senza esservi,
e vale In quel luogo, non Qua u Qui. V.
L.
QUA, nel parlar farri., accompagnalo da
gesto, vale Cosi; In tal modo; In questa
guisa, A quesla foggia Ho FATO QUA ,
ffo fatto cos o in questa guisa, II gesto
che accompagna lal'espressionc indica poi
la qualit dell 'alto, cio del movimento o
allitudine della persona fattasi da quello
che parla.
QUACHIA , add. ( pronunciato come in
Toscano Quaci) Voce pi usata nel Con
tado, Acijuacchialo, che vale Abbattuto,
Infiacchito, Spossalo.
QU \CniARSE ( pronunciato come in To
scano Quaciarse)v. Acquattarti, Chinar
ti a lerra pi basso che l'uom pu per non
esser veduto.
QUACHIO QUACH10 (pronunziato come
in Toscane Quacio Quacio ) modo avr.
Quatto o Quatto quatto o Qit&tton quatto
ne e Catellon catellone, vafc Chinnln e bas
so per celarsi*? nascondersi all'altrui vista
Ghiotto voce Fiorentina poco usalii fuur
di scherzo, vale Chelojsenza dir parola.
Cieton chetane; A chetichella o A chetichelli, vale Chetamente, di nascoso, occoltamente,, chetissimamente, pian piano.
QUADERNA , s. f. Quaternario o Quader
nario, Stanza di quallro versi.
QcDEaXA , diersi anche L'unione di 4.
numeri.
QVMW.WTE, s.m. Quadrante o Quadra,
.a quarta parie della circonferenza del
cerchio che contiene QO. gl'adi.
Quadrante, chiamano anche gli Arti
glieri quello Strumento che serve loro per
segnare i grad nel puntare le bocche da
fuoco.
Si A L'ULTIMO QUADRANTE, Fino ad
un quattrino o alt ultima quattrino, Di
cesi di chi vuoi tulta intera la somma sen
za veruna diminuzione. La nostra locuzio
ne vernacola ricorda il latino Quadrans,
piccola 'moneta Romana, che era la quarla parie dell'Asse, la quale potrebbe equi
valere al gi soldo Veneto o sia a tre cen
tesimi Austriaci.
QUADRANTN DA REGISTRO, Roset
ta, T. degli Oriolai. Nelle Mostre un pic
colo quadrante numerizzato, col mezzo
del quale si fa avanzare o rilardare per
gradi il movimento della Mostra.
QUADRATM, s. m. T. degli Stampatori,
Mezzo quadratino, Pezzetio per la for
mazione de' vuoti nelle linee.
QUADBATN O QUADRATO* RIGA, Afelio

quadratino o Quadratino rigato, Specie,


di Quadratino eh' allo al pari delle leltere e sulla cui lesla sono rilevale una o
due lineette.
60

QUA

QUA

QUADRATO, s.m. Quadrato, Figura .di


quatlro lati o sia di qualtro angoli retli.
Se gli angoli sono ineguali , dicesi tiomlo
Quadrilatero si dice la Figura compre
sa da quattro lali Quadrilungo, Figu
ra d qiiallro lali pi lunga che Unga Quadriforme, Che di forma quadra.
QUADRATO DEI ORTI, Quaderno, Uno
degli spazii quadri che si fanno-negli orli.
Quadralo, T. di Slamp. Pezzo di me
tallo della stessa qualil de' caratteri di
forma quadra che entra nella composizio
ne delle forme.
QUADRATURA, s. f. Quadratura, La riduzione in forma quadra.
LAORR DE QUADRATURA, Lavorar di qua
dro, dicono Legnaiuoli, a differenza di
Lavorar d' intaglio ; ed quel laver in
cui si adopera la squadra e Je sesie e che
ha angoli e cantonate.
QUADRELO y s. m. QUADRI DEI DIAMA.V, Ti , Faccette , si dice di Gemma la .cui su
perficie sia composta di facce a piani di
versi.
'
QUADRETTO, Quaentro e Qua miro;
Qui entro; Quicentro, Dentro in questo
luogo.
QUADRETA, add. Scoccato e Scaccheg
giato, Fallo a scacchi.

TSSTA QUADRA, iam solili dire per al


lusione a Uomo di giudizio, di pruden
za, Uomo assegnato e simili. All'oppo
sto si dice in lingua Capo quadro per
Scimunito-, Sciocco.
QUADRN, s.m. Quadrone, Gran qua-

QUADRETN i
QUADRTO / s. m. Quadretto; Qua
drettino; Quadruccio, Piccolo quadro
Tavoletta vale Picciol dipinto.
QUADRTO A LA MADO.TA,O A S. Avrovio
o simili, foto FAR u.v QUADBETO A S.
A.VTO.VIO, V. IsVODAfiSE.

FATO A QUADRBTI, A scacchi; Scaccato; Scaccheggiato; A quadrelli A Fi


renze dicono A dama; A quadretti.
QUADRETN, s. m. Dado, Specie di mu
nizione di piombo o simile, da archibuso.

QUADRIEMO, V. in Aw.
QUADRIGLIA, add. Scaccheggiato a qua
dre/li; Scoccato, Lavoro fatto a scacchi
o quadrelli dipinti o in allra maniera fal
li a canto l'uno dell'altro.
QUADR1GLIO, V. ZOGAU A QUADBIGIIO.
QUADR1ZAR o ToaroAH, v. T. de' Battilo
ri, Riquadrare o Quadrare, Ridurre in
forma quadra, e dicesi della forma che es
si danno alla foglia d'oro e d' argento.
QUADRO, sust. Quadro, dicesi a Pittura
clic sia in legname o in lela accomuilala
il) telaio.
LUME D' U.Y QUADRO, V. LUME.
QUADJIO D'U.V ORTO, Quadruccio; Qua
derno ; Quadro, Uno degli sparlimenli
quadri che si fanno negli orli e ginrdini.
QUADRO, dicesi anche per Specchietto;
Prospetto ; Transunto; Sommario ; Epi
logo
KAB U3f QUADRO DE LE SO MISEnlE,

Far un pruspetto dellesue miserie. V.SJPECJESFATI.


MEKC t.\TE DA QUADRI, Quadrarlo.
GODER u.v BEL QUADRO, V. GODER.
QUADRO, add. Quadrato; Quadro; Qua
drangolare e Quadrangolato. Dircbbesi
da' Geometri Quadrilatero.
QUADRO BISLONGO, Quadrilungo.

4,5

dro.

QUAGIA, s. Quaglia e Coturnice o Cotormce, Uccello di passo notissimo e di


carne eccellente : detto da Linneo Tetrao
Coturmx e da Temmnck Perdix Cotur
ni X. V. CoTORNo.
REDI DA QUAGIB, V. VoLECA.

CHIAPAR LA QUACIA , detto h'g. Pigliar


il sapone; Aver la mancia; Piglia,- H ooc.
cane ? vale Lasciarsi corrompere.
PEL\R LA QUAGIA SE.VZA GITE LA CICA V
PELA.
QUAGIARLA , s. f. Quagliere o Quaglieri , s. m. Strumento a foggia di borsetta
empiuta di crine col quale battnndo si fi
schia, imitando il canto della Quaglia per
allettarla e prenderla.
QUAG1RA, s. f. T. degli Uccellatori, Uc
cellaia delle quaglie, dicesial Luogo fra*
campi seminali dove si tengono le quaglie
canlaiuole per allenare le altre quaglie e
prenderle Erpicatolo , ti chiama una
Sorla d rel assai grande colla quale l'Uc
cellatore cuopre e prende le quaglie.
QUAGNA, s.f. T. de'Cacoiatori , della dai
Veronesi e nel Polesine GIRARDI/ITA, Galli
nella palustre, chiamata volgarmente nel
la Toscana Sutro, e da Limi. Gallinula
Oc/ira seu Poi-zana minar, o anche Rallus aquatica* minar. Uccello -palustre, no
tissimo, grande come il Beccaccino reale
(BECATTOTO), che frequenta nelle risaie e
ne' luoghi paludosi dove si uccide; ed a
mensa uu boccon ghiotto pi della Qua
glia.
QUAG10 o \
QUAGITO / s. m. Coturnice comune i,
Quaglia maschio, dello da'Sistrm. Te
trao Coturnix. Il inascliro della Chiaria
V. QUACIA.
QUAL, Voce usala dagli idioti nelle seguen
ti maniere e simili.
No LA XE COSSA TER LA QUAL, Non Una

gran casa; Non un gran fatto, Non


una cosa maravigliosa o straordinaria. Non
v'^ sfoggi , cio Non gran fatto, Non
v*A gran cosa.
NOL T.A BEZZI F IA QUAL, Non mol
tofacal/uso; Non ha molti danari a gran
fortuna; Cosi cosi.
NOL CA DESPIASSO PER LA QUAL, Non gli

molto spiaciuto, cio Gli alquanto jiacuto, o Gli piaciuto anzi che no.
QUALA, dicono i Veneziani, ma in modo
interrogativo, per iii(b'care la femmina.
QUALA XSLA LA SPOSA ? QUALA VORESSI?
Qu-al delle due la sposa 'f Quale vorre
ste ! Se fossero uomini direbbero QUALO
XELO ? QUALO VORESSI?

QUALCHE SAR QUALCHE viim 1, Sa


ranno in circa o a undi presso venti gior
ni.
QUALCOiSA LA SE QUALCOSSA, K co-

4?4

QUA

QUA

QUA

sa di momento, di grande o piccolo mo


mento.

viene stare tutto quanto il nato d a clattare le panche , che anticamente dicevasi agratta 'I culo, cioin conlinuo ozio.
QUARANTA, Quaranta Voce numerale.
UN QUARANTA , ai tempi Veneti , dicevasi per Un Giudice di quarantia.

toma addosso a colui, Esser avanzalo ir)


et.
LONGO con LA QUAHBSBMA , Esser pi
lungo o maggiore che il sabbaio santo,
Suoi dirsi il uomo assai tardo nelle cose
sue. V. BiniA.
Quaresima alta, dicesi Quando comiacia molto innanzi nel mese di Marzo.
FAR QUARBSBMA , detto in sign. di Man
giar poco e male, Quaresmeggiare, ch'
per voce scherzevole Dello mi-taf. Fa
re dieta , dicesi dell* Astenersi dalle car
nali concupiscenze.

XB Mlir.ro QUALCOS9A CHE GNBNTB , Egli

meglio tale e quale che senza nulla sta


re; Chi gode una volta non istenta sem
pre.
QUALCOSA SAR\ , Cosa fatta capo ha,
Cominciata un'impresa, qualche effetto
n'ha da seguire.
QUALCOSSTA, Qualcosellina o Qnal. cosereila, dimin. di Qualcosa, Qualche
piccola cosa.
QUALCN t> QUALCHBDU.V, Qualcuno o
Qualcheduno.
QUALFICA , s. f. Voce di nuovo uso ne"
pubblici L'Imi , Requisito , Circostanza
che si richiede per ollenere qualche posto;
Titolo, cio Condizione.
QUALIT, s f. Qualit e Qualitade, Con
dizione, Specie, Sorta, Guisa, Maniera
Caratteristica, dicesi a Ci che fa estenzialmenle distinguere una cosa dall'al
tra.
DE QUALIT* CHE, Maniera antiq. Di
maniera che; Di modo che; A grado che;
A tale che.

QUALMENTE \

QUALMENTRE; che; Come; siccome.


VBGWO A DIAOHB QUALMENTE ClC., Vtn-

go a dirle che eie.


QUALO, si dice da noi volgarmente per
Quale, ma va sempre coll'interrogalivo
QUALO XBLO ? QUALO vonsasi ? Quale?
Quale vorreste?
^UALSESA , Chi che sia o Chiechettia;
Qualunque; Qualsisia; e s'inlende Per
sona.
Che che sia o Checchessia, si riferi
sce a cosa.
QUALTR ATO ORNI QUALTBATO. V.MBNDECH.

QUALUNQUE, Qualunque; Qualsivoglia.


QUALUNQUE COSSA SIA , Che che sia
QUALUNQUE COSSA SIA PER .VASSER , Chec
ch ne avvenga o ne sia per avvenire.
IN QUALUNQUE MODO STA LA COSSA, Co-

munque o Come che sia la cosa.


QUANTIT IN QCANTJTX, Buondato;
Mollo; Assai // branchi, A molti per
volta.
QUANTOA LB QUANTE LA VUSTU ( Manie
ra che si ha per derivata e corrotta dalVavv. Ialino Alienando) Finalmente; Do
po tanti andirivieni; Alla, fin fine. V. A
LE TANTE, in TANTO.
PER QUANTO CHE GABIA DOMANDA, NO

GH' STA CASO oc" E;. ME DISESSI GNBNTE ,


Per molto eh' io lo interrogassi non cifu
verso di cavargli una parola.
GJTANCA PER QUANTO, V. G.VA.VCA.
Quanto, usnsi anche da noi talora per
ripieno del discorso, come ne-' arguenti
esempli GHE N'HO U A TUTI QUANTI, Xe
diedi a lutti quanti, cio A quunti erano
Ho LAOR TUTO QUANTO EL ZORNO , La-

vorai lutto quante il giorno, che anche


si pu dire tu I tu il nato -d ADESSO BI
SOGNA CHE STAGA TUTO QUANTO EL SANTO

ZORNO A CBATAKIIE EL CESTO ; Ora mi con-

DOPO I QUARANTA SALVA BL SUG FEB LA

PIANTA, Prov. noslro,che avrerlisce di usa


re economia fisica dopo li 0. anni specalin cui l'uomo comincia a declina
QUARANTNA , s. f. Quaranlana e Quarentana, Spazio di quaranta giorni
Quarantinao Quarantena t Quarentina,
Serie di quaranta cose Quarantina lalora pi precisamene significa quello Spa
zio di quaranla girni,in cui si rilengono
nel Lazzaretto le cose sospelte di pestilen
za. Onde Far quarantina vale Star nel
Lazzerello quaranta o pi o meno giorni
per purgare il sospetlo d'infezione. V. CON
TUMACIA.
QUARANTENA DB LE DON DA PASTO , Fa

re il parto, Star fino a un dato termine


a vita scella nel letto quando hanno par
torito.
QUARANTIA, i. f. Quarantia. Si chia
mavano volgarmente con tal nome li tre
supremi giudiziarii Consigli della Repub
blica Veneta che giudicavano in ultima
istanza le cause tanto civili che criminali:
cos detli dal numero di quaranla Giudi
ci di cui era cadauno composto; e quindi
con altro nome erano chiamati Configli
di quaranla, uno dello Criminale, l'al
tro Civil vecchio e il terzo Civit nuovo ( V.
FBEGADI). LaQuaranlia criminale era laivolta delegata dal Senato a giudicare del
le cause civili ; La Civil vecchia decideva
le cause di Venezia eccedenli li ducali 1 5oo;
La Civil nuova quelle iti Terra ferma, del
Levante, della Dalmuzi.-i, Albania, Istria
e Friuli eccedeuti la dotta somma.
QUARANTITO, s. ni. Termine ch'era
in uso nel parlar fam. ai tempi del Gover
no Veneto, e 'intendevnsi Giudice delle
quarantie. V. QUA&ANTA e QUARANTA.
QUARANTRE, V. ESPOSIZION.
QUARE NON INE QUAKE, dicesi volgar
mente e vale lo slesso suo senso latino ,
io Non senza ragione; Non senza il
perch.
QUARKLO, s. m. Quadrello o Quadruc
cio e Mattone, Pietra aruTizialc di color
rossastro, composta d'una terra grassa im
pastata e colta nel forno , dove acquista
lu consulen/i necessaria all'uso di mura
re. Se il Quadrello e pi piccolo, dicesi
Mezzana e Mattonccllo. V. TAVLA; MAT.V , FonNASin e PIER.
SQUADRAR i QUARELI , Spianare i mat
toni, Comporre i mattoni col mezzo delle
forme.
FAR THE PASSI SU U.V QUABELO, V. PAS
SO.

QUARSEMA, s. f. Quaresima e Quadra


gesima , Digiuno di quaranla giorni. Far
quaresima o la quaresima.
JVSSBII AVANTI CO LE QUARBSEMB, l'.'ssr-

re innanzi cogli anni; Gii anni fanno

CHI TB CHBDESSB NO ARIA OBLU'.'l A FAI


QUABBSEKA, V. O.EDBB.

QUARICLO,s. m. T. d'Architettura,
Specchio, dicesi a Qualunque cosa lucida
ove si riguardi come in ispecchio.
QUARNRA, s.m. T. Mar. Specie di Ven
to. V. GBBCO LEVANTE in GBEGO.
QUARO, s. m. Voce corrotta da Quadro ,
e s'intendono le Lastre o siano Pezzi qua
drati di retro o cristallo, i quali lavorati
e lustrati , indi si riducono a specchi.
QBARO SPIANA , dicesi la Lastra dop la
prima spianatura.
SPIAMADR DA QUARI, Maestro piallato
re di quadri, 1' ArteGce cfee sopra un
masso di pietra viva levigatissima e oriz
zontale, riduce politamente pianile Perigali li pezzi grandi di cristallo che debbo
no servire a specchio.
QUARO DE FEHO, T. de' Fabbri, Quadro,
Ferrareccia detta Ordinario di ferriera e
di pi grossezze, come Quadro grosso $
Quadro da letti; Quadro di soldo; Qua
dro di distendine etc. Grossezze quadrangolale.
QUARTA, s. f. Quarta, La quarta parte
il' uno staio.
QUABTA DE LA MAX, Un palmo, Quan
to si possono stendere a parte fra loro op
posta le dita indice e pollice della mano.
QUARTA DELBBAZZOLR, Quartac Quar
to, Quarta parte del braccio che serve a
misura dei panni.
Quarta, diccsi anche alla met d'un
piede , ed divisa in sei once.
Quarta, al giunco del Picchetto, chiamansi Quattro carte seguenti di radumi
seme, e conta quattro punti.
MISUUR i BEZZI co LA QUARTA, Misu
rar le doppie collo staio, vale Esser ric
chissimo.
QUARTL, s. m. T. de' Teatri, Una delle
quattro rate in che vengono pagate a' mu
sici e recitanti le proprie scritte.
QUARTARIL, s. m. Quarteruolo o Metadea, Sorla di Misura, la quarta par
te d'una quarta . o sia la sedicesima dei
nostro staio.
QUARTAROLO o QuARTUzzo, Quarfpruolo o Quattruolo, chiamav.isi una vecchia
Moneta Veneta di Rame, che valeva tre
danari, ed era la quarta parte del soldo:
dal che prese la sua denominazione. Neldizionario delle voci barbariche di DuCange v' Quartarolus , Veneti* Moneta minutior ; vaoris quarta! partis unius danari.
.QUARTSE, s. m. Decima, si dice Quel

QUA

QUA

la parie de' fratti della terra clic si dee da


alcuni annualmente pagare alla Cbiesa.
QUARTESN, . m. Spicchio , parlando
si Ji melarancia o simile, Una di quel
le partir cestole in che sono divise per lun
go le mclarancic o si ponno dividere le pe
re e simili.
QUARTTO, .ra.T. di Musica, chiama
si da noi un Pezzo di Musica cantabile o
suonabilc in quattro persone.
QUART1R , . m. Quartiere o Quartieri,
Alloggiamenti de' Soldati.

QU \TARSE, . Acquattarsi, Chinarsi aterra il pi basso che l'unni pu per non


esser visto. E dicesi anche per Chinarsi
semplicemente. V. CCFOLARSE.
QUATO. V. QUACHIO.
QUATRDESE, s. ra. Quattordici, Vo
ce numerale.

QUARTIRR DEI VETERANI , Ospzio dei

vtterani.
DoM ANDAR QUARTIBB , V. DliMA YPU.

QUARTIR, dal barb. Quarterium, di


cesi per la Misura in die si divide lo Sta
io.
QUARTIGL10, V. ZOGR A QUARTIGLIO.
QUART\ , s. ni. Quartuccio , Chimasi il
Quarto della quarta parie d'un braccio o
sia la sedicesima parte d'un braccio.
QUABTN DE ORA, Quarticello d' ora,
Un breve quarto d' ora.
QUARTO, s. m. Quarto, Quarta parte di
che che sia.
Quarto, Misura che tiene la quarta par
te d' un Quartiere Veneziano.
QUARTI DB LA LU.VA, Quart di luna,
dicesi Ognuna delle quattro parti in che
fi difilli- una lunazione o sia I eia d' una
luna; e sono Luna nuova, Primo quarto,
Luna piena e Ultimo quartoFase ter
mine genericoQuarterone dicesi al pri
mo quarto cio nell'ottavo giorno A\DR u.vo A QUAKTI DB LUNA , Esser pazzo
a punti di luna; Esser lunatico: cio Ora
di bnuri umore ora di tristo. V. LUNA.
QUARTO DB MANZO , Quarto e per lo pi
Quarti, dicono i Macellai la quarta parie
d' un manzo, d'un vitello etc. UN QUAR
TO DB CAPON, Li quarti del cappone o de'
pelli sono quattro, due davanti, cio le ale,
e due di dietro , cio le cosce. Coscia di
eappone o di pollo QUARTO DE QUADRU
PEDI, Quarto ; Lacca e Lacchetta.
QUARTO DB VBATO, V. VENTO.
UN QUARTO DE POMO, DB SEBO eie. dicesi Spicchio. Cos pure Spicchio di mela
rancia.
QUARTI DK LA VELADA, Quarti del giustacore , S* intendono quelle Parti che
pendono dalla cintola in gi QUARTI
DAVANTI, V. in PARTA PERDER A QUAR
TI, Cader F abito a brani, a quarti a
quarti. Non se ne tr.ner brano, Uicesi di
chi ha una vesta logoratissima.
EL QUARTO no, il Quartogenito.
t UN LIBRO IN QUARTO , Libro in quarto
e Quello il cui foglio piegalo in quattro
divisioni o carte.
QUARTUZZO, s. m. Quartuccio, Sorta
di misura di vino in Venezia , cio La
quarta pai- le d'una libbraMezzetta o
Metadella , dicesi la Misura che tiene la
met del boccale.
QUASI e SQUASI , Quasi ; Quasimente ;
Come; Come se; Poco meno che.
SEMO SQUASI AL FINIR DEL MESE , Stt-

mo pressoch al termine del mese, cio


fi o poco meno che finito il mese.

AcCS.'ui U.V QUATOBDESB, T. del GUOCO

del Picchetto, dicesi Quando il giuucalore abbia in mano quattro assi o quat
tro re o quatlro cavalli o fanti o dicci , i
quali contano quattordici punti nella
partita: onde nel dialetto tanto vuoi dire,
Accuso quattro assi, quanto un quattor
dici di assi.

QUATORNO, Qui intorn; Quinci oltre;


Quind" oltre; Quinoltre.
QUATRN, s. m. Quattrino, Moneta Vencta di rame che cominci a batterii sot
to il Doge Leonardo Loredano dopo il
iSoi. e continu sotto altri Dogi, ma a'
uoslri tempi non era pi conosciuta. Ella
valeva quattro bagalliui, ed era la lerza
parie del soldo.
No ATBR GNANCA UN QUATRN, Non aver

un ktcco d'un quattrino; Non ce ne can


tar uno ; Aver soffiato nel borsellino ;
Nan potere o Non avere dajar cantare
un cieco, Non aver un soldo.
QUATRO, Quattro, Voce numerale.
Quattr , dinota anche un Piccolo nu
mero li clic che sia , come l'/tr quattro
passi; Mangiar quatlro bocconi ; Jiegalare quattrocchi eie.
QUATHO BONI PUGNI, Un rfrustetto di
pugna, cio Un buon numero.
QUATRO VOLTE ARTANTO, Quadruplice,
Che quatlro volle tanto.
DARGHENK QUATRO , Dar delle busse ,
Percuotere Gli ho dato le busse; L'ho
bastonato; L' ho sculacciato.
I >U;I:HB\K QUATRO , Dire un carro di
villanie; Dare una canata; Fare un bel
rabbuffo; Cantare un vespro, strapazza
re, Rimproverare.
DIVIDBR iw QUATRO, Quadripartire; e
quindi Quadripartito e Quadripartizione.
E QUATRO.' Alle ore 3 si cuoce il pane,
Dicesi per impazienza in proverbio di Chi
non intende alla prima.
GUADAGNAR STI QUATRO, Non guada
gnar r acqua da lavarsi le mani, Non
guadagnar niente.
No DIR QUATBO SB NO L* B IN TBt SACO ,

Non dir quatlro se tu non r hai nel sac


co, cio Non far capitale d'una cosa se tu
non l'hai in tua bala.
RADOPIAR PER QUATRO, Quadruplicare,
Moltiplicar per quadruplo.
VEGNIR zo LE PERLE DAI OCHI A QUATRO
A QUATBO , V. PERLA.
QUATRQCENTISTA , t. m. Quattrocen
tista, Nome che si da agli Autori del quat
trocento, cio del secolo XV. , dall' anno
ioo al iSoo. E dicesi anche a Colui che
scriva italianamente nello slile eomuucmcnle praticalo dopo il secolo XIV.
QUATROCHI, .m. T. de' Pese. Saia o
Razza Occhiata , della ancora italiana
mente Quattrocchi o Razza Quattrocchi.
Pesce di mare del genere delle Razzerei-

QUE
10 fla Linn. Baia Mirale lux ; il quale per
avere ciascnn'ala vicino al dorso marcata
da una macchia nera rotonda a gnisa d'oc
chio, fu dello QUATROCHI, ed pesce man
giabile.
QUATROCHI, s. m. T. de' Cacciatori val
ligiani, dello ancora CAMPANAIO, Specie
d* Anatra salvalica, della in Toscana Ca
none o Quattrocchi o Domenicano ma
schio, che da'Sislcmatici sr chiama Alia*
clangula mas.ll maschio diccsi Quattroc
chi a cagione d' una macchia bianca che
ha fra gli occhi e la bocca,
La Femmina di questa specie da noi
detta CAMPANAIO o CAMPANELA, e non ha
la macchia bianca, ma la lesta, il collo e
11 di sopra del corpo, sono scuri e il d
sotto bianca. Chiamasi anche questa cogli
stessi nomi toscani e sislematici. V. CAMPAA'ATO.

QUAZO , Quaggi o Qua gi e Quaggiso o Costaggi, In queslo luogo abbasso.


QUELO, Quello- a Quegli, Pronome.
ESSER A QUELA, Essere a quel caso o
nel caso.
I M'HA FERMA co QUELA, Mifermarono
con tutta questa bella ragione, detto iro
nie, e vale Senza ragione.
IN QUELO o IN QUBLA, , In quella; In
quello; In quello che; In quella che; In
quel tanto ; In quel mentre , In quel
ponto.
Mi SON PROPRIO QUELO , lo san dess' io.
No STAR NEPER QUELO NE PER QUEL AL
TRO, Dare in quel mezzo, Parlandosi di
giudicare.

SEMO SEMPRE A QUBU, L' sempre quel


la bella, Dellalo venuto da un Cieco che
non sapeva cantare che una sola canzone,
cui dire a Quella bela.
STAR su QUBLA , Stare in sulle stocca
te, Con sottigliezza ne' soni vantaggi. Es
ser o Tener inteso /* occhio o la mente al
guadagno; Star sul puntiglio o in sul
punto; Slare alle volte, Star attento alle
congiunture Star sulftivviso o sulFintesa, vale Star avvertito, I .ir diligenza per
aver nuli/ir.
QUEL DA BIANCO. V.MBHCA.VTB DA BIANCO.
QUEL DAI AGHI, Spillettaio; Agoraio^
Quel che fa o vende spilletli od aghi.
QUEL DAI BAU , V. BOLZER.
QUBL DAI BOTONT, Bottonaio.
Qt'Hi. DAI BRACHIERI , Hr.tchicrao. V.
Noncix.
QUEL DAI BRUSCHINI, Setolinaio. V.BRUSCH.-V.

QUEL DA: BURATINI Burattinaio.


QUEL DAI BUSSOLOTI, Bagattelliere;Giocolare.
QUEL DAI CANI, Aggiratore di cani, di
orsi eie., Quello che gira per la Cill fa
cendo ballare i cani, gli orsi, le scimie etc.
QUEL DAI CASI, V. CASO.
QUBL DAI CHIODI, Chiodaiuolo.
QUEL DAI COLORI , Venditor di colori.
QUBL DAI CORDONI, Stringalo, Quello
che vende stringhe Ferrastringhe, di
cesi a Quello che lavora stringhe adattan
do ai lor capi frro o altro raclallo.
QUEL DAI DBAPI, Drappiere; Setaiuolo^
Quel che vende stoffe e drappi di sela.

476

QUE

QUEL DAI FERALI, Lanternaio; Lampadaio, L'artefice che fa lanterne Luma


io, dicesi a Quello ch' preposto ad accen
dere.! ferali pubblici.
QtHi. DAI FOLI, Manticiaro.
QUEL DAI GOTI, Bicchieraio ; Vetraio.
QUEL DAI GUAITI , Guantaio. V. McICBIBB.

QUEL DAI r.ir% AHI , Lunarista.


QUEL DAI ORGANI, Organaio.
QUEL DAI OSBI , Mercante <f uccelli ,
Quello che compra , alleva e vende uc
celli.
QUEL DAIPETE.VI, Pettinagnolo.
QUEI DAI PIATI E MAGIOLICHB, StOV-

glaio ; Vagellaio ; Vasellaio*


QUEL DAI REMBSSI, V. RsMESSR.

QUEL DAI SANTI, fonditore di Santi e


Stampe.
QUEL DAI SOLJARI E LESCA, EsCUUolo.

QUEL DAI STORTI, C/aWonaJo.V.STOiTO


QUEL DAI VELI, fe/cHttip,
QUEL DA L'AQUA FRESCA, Acquafrescaio, Venditor d'acqua fresca.
QUBL DA L'AMITO, Amidoniere.
QUEL DA LA CARBONICA , Brocr+ ,
Vendilor di brace e piccoli carboni Car
bonaio , Venditor di carbonigia , cio di
carbone minuto.
QUEL DA LA LATE, Lattaio, dicesi se
L'orno che venda latte ; Latlivindola. ajla
femmina.
QUEL DA LA MALVASA, Grecaiuolo, Chi
vende vino greco ed allri liquori, t'inaio
V inaiuolo, Chi vende vino.
QUEL DA LA PAGIA , Pagliaiuolo , Chi
tien paglia da vendere.
(nn. DAL BOTIBO, Burraio.
QUEL DA LE AQUB, Caffettiere; Acquacedratlao, Chi vende bevande di caff ,
eque di cedro e similiDiaccia(i<t, chianmn Colui die vende ne' teatri i suoi rin
freschi perch va allorno gridando Diac' ciatina Signori. Dicesi anche Sol-Lettiere.
- QUEL DA LB AIZB, Refaiuolo.
QUEL DA LE BACATELE, V. BACATELE.
QUEL DA LE BALANZS , V. li v I. i V/.l I!

QUEL DA LB SALE, Pallaio, Chi vende


palle da giuoco.
QUEL DA LB BARETB , Berrettaio.
QUBL DA LE BRIB, Frenalo a Brigliaio.
QUEL DA LE CALZE, Caltetuo, Chi la
vora di calzette t le racconcia.
QUBL DA LE COB$LB , Nastraio e Fettucciaio, Quel che veiulu fettucce.
QUEL SA LE COVERTE, Cotonai, Facitor di celoni.
QUEL DA LE TIGUHIKB , Ceroplasta. V.
FIGURISTA.
QUEL DA LB GALANTBUE, Ch'ine^ glitre.
V. GALAWTARITO.
QUEL U LE MODE, V. MODISTA e BARETl.Y.

QUBL DA LE omuasLK,Ombre!aio e OmIrelliere.


QUEL DA LE 09TRBGJIB, Ostricaio) Pescatore o Vendilor ili ostriche.
QUEL DA LB PBLE, Cuoiaio o Coiaio,
Venditore di cuoi.
QUEL DA LB ROSTE, Bruciataio, Chi.
rende castagne arroslile.
QUEL DA LE SCOAZZE , Lelamaiuulo
/'.vi. >(((,;... V. SCOAZZBB.

QUE
QUEL DA LE VER1COLB, S UCchelUlaio t

Succhiellato, Chi vende succhielli.


QUEL DA L i.xoiosTftO , Maestro difar
inchiostro.
QUEL DA L'ISTORII, Storialo, Quel che
Minii- leggende ed almanacchi.
QUEL DAL LOTO , Ricevitore del lolla.
QUEL DA L' OGIO, Oliandolo o Ogltaro.
QUEL DA L' OBO , Mercante da oro.
QUEL DAL sADib.v, Rcnaiuolo e Renaio
lo, Quel che gira per la Citt rendendo
rena per 1' uso domestico.
QUEL DAL TABACO, Tabaccaio e /,':chino, Vendiloi- di tabacco a minute.
QUELL'EST EST, Quel chefu fu;
Ogni trilla memoria di-mai si taccia.
QUEL CHE aox . V. CHB KOS B.

QUI
capo in grembo ad alcuno ME QUIETO
SOR. DE vu, Acquiesco sulle vostre per
suasioni ; M" appago sulle ragioni th
m' adducete.

QUETEZZA, ,.f. Chelezza; Silenzio.


QUETEZZA , dicesi per Compostezza ;
Propriet , Buon contegno Col pura
per Mansuetudine , Temperanza contro
l'impeto dell'ira.
QUETIN, add. Voce vezzeggiativa, Fm-mino , dim. di Fermo , ed usasi per lo pi
accompagnalo al rcrbo Stare, difesi dei
Fanciullini. Star fermino; Star quieto:
come r olio.
FAR LE QUETI.VB , Far le Marie^ cio
Fingere U semplicit e la divozione, Far
/< lustre,

VE SALL'DO QUEL ZOVERB, V. ZofEVB.

QUERELA , i. f. Voce Ialina ch'era usai


nel Foro ex-Veneto.Qt'BRBLA in genere dicerasi un Riclamo straordinario cuatro
qualche atto o qualche sentenza.
La QuEnBLA A L'AUDITOR VECHIO, indi
cava l'accusa d' inofliciosit d'un leslamento.
Si dava una QUBBBLA nell' Uffizio !. Il'Avvogaria, quando acculatasi di !.!'
materiale uu documento pubblico u pi-i
ra to.
Per QUBBELA AL FioVECO , indicatasi,
un" Accusa di lesione o sia d'un Contrai
lo feneratizio.
Si presentava finalmente QUERELA AL
SINDICO per Accusa di disordine contro uu
giudicato d' appello.
QUERZER , T. Coprire. V. COVERZER.

QUESTO, Questo e Queiti.


I QUESTO, In questa; In (fuetto; In
questo stante; In questo che.
O QUESTO O GNE1KTE , O VUo' questo O

vuo' delle pere , Pror. cio Se lu non TUO'


questo, lu non arrai n questo ne quello.
SABO QUESTO ; VENERE QUESTO, SaLlato o Venerd prostimo venturo.
PER QUESTO , vuoi anche dire Iti quan
to a db ovv. Quanto a ci o a queste.
QUESTUAR, r. accattare; Andare all'ac
catto; Pitoccare ; [Limosinare. Dicesi an
che Questuare, ma voce nuova.
QUETANZA, s. f Quietanza o Quitanza,
Cessione delle proprie ragioni. Acquiefeeitztt vale Appagamenlo'.
QUETAR o QUIETAR, r. Quietare o Quei a i ti, Sedere ^ Fermare il molo.
QUIETAR QUALcbjr , Racchetare; Rac
quietare; Tranquillare; Pacificare; Ricunciare, Porre in pacfAltutire alcuno,
dircbbesi Farlo star quieto contro sua vogMa~Racchetare , vai anche Far restare
di piangere Ammorzare; Mitigare;
Calmare dirrbbesi delle passioni.
QCETAHSE o QUIBTARSE , Acquetarsi ;
Racchetarsi, Porsi in pace--y\f ansuefarsi o Ammansirsi , Temperar l'ira, Depor la fierezza, Comporsi nell'animo.
QuiBTARSR ORA DB QUALCU.V, Acque-

scere , verbo n. Appagarsi e propr. Stare


al detto altrui, acquietarsi per via di persuasione-Dormire cogli occhi altrui, vale
Riposarsi e Quietarsi d'alcuna cosa in sul
sapere o sulla diJiganza alli'ui. Mettere il

QUETO, add. Quieto; Cheto e Quelo ,


Che non (i muove e che tace. Scherzevol
mente fu detto anche Chiotto.
OMO QUETO, Uomo di buona pasta; Di
oc/tigna e buona natura, placido.
Co LB QDBTB , Modo a-vv. A che/o; Di
cheto; Cheto con olio; Chetamente; Quie
tamente; Adagio ANDAR co LE QUBTB,
Andar per la piana--Far le cose a cheticlielli vale Quieto quieto e segretamente.
STAB QUETO , Stare, Fermarsi STB
QUBTO , State.
TEGKH QUETO QUALCN, Tener alcuno
in tranquillo I STAVA QUETI PER LA
PAURA, Per paura, si stavan di cheto.
QUIA. Vscur AL Qvi A, Fenirt al quia, alCergo; f'emir fi ferri o alle strette, A,
quel che importa, al punto Ridarla o
Recarla a oro; Ridurla al netto, Venirealla conclusione.
Co L' i STA AL QUIA, Quando sfu al
punto, al momento, al proposito.
TORNAR, AL QUIA , V. Tossin A PHOPOirro.
QUIDDIT o Cui ABITA,!.. Idioiismo,con
cui viene indicalo i\ nolo Salmo che co-_
niincia ^BI habitat in adiutoro Altissimi
eie. Salmo che rien lalvolla recitato da
qualche persona pia per trovar le cose pcrdule.
QUIESSENTE, s.m. Acquiescente o Quie'
scente , Voci ila noi conosciule dopo il
Governo Austriaco e vagliono Impiegali
posti per riforma fuori diservizio attuale,
uia ritenuti in paga e uou ancora pensio
nali.
.
. .
QUIETE e QUBTB, s. Quiete; Quietatione, Riposo, Calma.
Co.v QUIETE , A posaf imo; Con cal
ma di spirito.
Noi. ME LASSA MAI IJf QUETE , Non mi

lascia mai pigliar sosta; Mai non rifinii


di tormentarmi.
QUINCI E QUINDI. STAR SUL QUINCI
QUINDI. V. STAR.
QUNDESE, Quindici, Voce numerateV. DA QUIXDBSB.
QUIWDESE vale talvolta appo noi per
Quindecmo o Decimo quinto e Quindice
simo.
SPAZIO DB QUijtDB' ASTI , Quindenno.
Uw FAL CO:>'TA. QUIXDBSE , V. FAL.

QUINTA j . Scena, Que' pezzi

\
QUI

QUO

QUO

ir ti fanno avanzare e retrocedere


<lai due lati del Teatro in ogni cambiamen. to di scena.
Quinta, T. del giuoco del PicchettoSequenza di cinque carte dello stesso se
me , che conta quindici punti.
01 I VI I., i. m. Quintale, chiamasi ora
in commercio Un peso di direi rubbi,cio.
<U cento libbre metriche, corrispondenti a
libbre grosse Veneto zog.oncc 8. V. RUBO.
QUINTANA , s. f. Voce ani. Ch'intana
Quintana, dicevasi ad un Uomo di legno
ove andavano a ferire i giostratori, feri
re o Colpire in quintana.
Leggesi in un Capitolo antico, VOBIA

dal Du Cange. Era una Gravezza o Tassa


properzioiiale,chesi pagava alla cassa pub
blica dalle successioni alle eredit. La leg
ge Venela 26. Novembre 1 346. posta nel
lo Statuto , spiega che Quintetto signiCca
il quinto della quinta parte, o sia il quat
tro per cento. Ora si chiama Tassa del re
gistro per eredit.
QUnVTERNTO, s. m. Quadernetto, Cin
que fogli di carta mesti l'un nell'altro.
QUINTERNO, s. m.T. de'Cartai, Quader
no di fogli o Quinterno, Dicesi di venti
cinque fogli messi 1' uno nell' altro sema
cucire.
QU1NTIGLIO, s. m. Specie di tresette giuocata in cinque persone. V. ZOGAB A QUIN-

Delfu; Figlio delfu, Indica che il padre


d'un tale sia morto.

CHELE MUGTB FOSSE QUl.\TA>E DE FCRFAXTt , DE i. v i. HI E DE FALFI, Vom che le m.0-

' glifossero ferite in chintana da furfan


ti, da ladri e da falliti, Tale a dire Che
fossero prostituii!- agli uomini pi scel
lerati.
QUINTLO (coli* e larga) s. m. detto gi
sodo l'ex Governo Veneto diilla voce lati
na barb. Quiliteliurn, registrata anche

TIGLIO.

QUI PRO QUO, Qui pr quo, Voci del1' uso, e vale Sbaglio, Errore ti* una cosa
per l'altra.
Ton u.v QUI PRO QUO, Prender lucciole
per lanterne, Prendere infallo; Equivo
care; Allucinarsi.
QUONDAN, che alcuni dicona COITDAN,

477

MIA M A E QUONDAN O CONDA-V:, ELT.lt

DB TALI QUOKDAN , S' intende Morti.


1 1 m FI. QUONDAM, Modo scherzevole, par
lando di cibi, Dar i/ gusto , la perfezio
ne, il condimento o Dar il sito pieno, che
anche si dice Biscottare alcuna cosa.
QUOTA , s. f. Quota o Parte quotac Stre
gua, Quella porzione che tocca a ciascu
no quando si dee o pagar o riscuotere ira
molti.
PAG\R LA so QUOTA A L'OITEBII , Paga
re lo scotto.
QUOTALZIO o CoTAL/zio,s.m.dal barb.
Quota litit, Termine volgare del Foro qx
Veneto. Patto o convenzione con cui il Cre
ditore d'una somma difficile a riscuoter
si, ne promette una porzione, come sareb
be la terza o la quarta parte, a colai che
si prende impegno di procurargliene la
riscossione. Simile contratto proscritto
quando si fa in vantaggio d'un Patrocina
tore o di un procurato!- del creditore.

RAG

RAD

Una certa mala interna disposizione clie


alcune volle proviamo in noi slessi.
RABIOSIT\, dicesi pure per foglia sir.r,derata. V. VOCIA e SGAXGOLR.
RAB 108, adrf. Rabbioso; Arrabbialo.
ESSER RABIOSO eoa LA VOCIA D> QUAL
COSA, Spasimare o Morir di voglia; Etsere Arrapinato o Arrovellato di voglia.
SCIUTURA o CARTA^ DABIOSA , detto fig.
Scrittura, mordace, acre, pungente.
Zoco BABIOSO, Giuoco adircvole , CheageTolmente muove ad ira.
CAJC BABIOSO, Cane- rabbioso-, idrofobo,
Infetto di rabbia o di idrofobia DAI AL
CA v CHE L' RABIOSO, detto fig. V. in DAB..
RABIR , v. Esser amaro-di saie, Troppo
salalo ; dicesi delle vivande (alate che ar
rabbiano^
RABIRSK (dal lar. Rabire) Arrabbiare;
Arrabbire; Arrabbiare, Stizzirsi.
RABUFA, add. Rabbuffato; Scompiglia
to, Dicesi per lo pi. de' Capelli.
RABUF, detto per Agg. a-Uomo, Incol
lerito.; Arrapinato; Arrovellato.
RABUFADA, s. {.Rabbuffamento; Scompiglmento.
DAR U.VA BABUPADA A "i u.i'i > , Dar al
trui una risciacquata o rammanzina. o
riprensine o lavacapo.
RABUF\R , v. Rabbuffare o Rabbaruffa
re; Disordinare; Scompigliare, S dice
pi che d'ogni altra cos-a, li capelli, .li
peli e penne.
RABUFABJE, dello per GBINTARSE, V.
RABUFAASB DEL TEMPO , Rabbuffarsi,,
Minacciar bufera. V. Siti uni.
RACENTE , Voce Cassa. V. RECEXTB.
RACH , , nx Arac o Aracca, T. del Com
mercio, detto anche da' Francesi- Arack,
che nelle Indie orientali, donde ci viene,
sunna Liquore pizzicante > spiritoso. Di
stillazione .--IIMII.T .l.i un sugo- vegelabile
cfie-si fa scorrere per incisione dall'albe
ro Cacao: gl'Inglesi ne fanno grand' uso
nel Pbnchio.

le loro pianteRaccogliere o Raccorre.


propr.w dice del Pigliar che clin sia levan
dolo di terra. Andar cogliendo pei camp
certe erbe. Coglier le rose. Raccorre de*
ciottoli. Raccorre delle pere cadute. V.Su-

RAB
R . Vedasi ERE,
RAB1A, . f. Rabbia i Ratino e Idrofobia,
M.il.-uii.t propria de' Cani e notissima.
Rabbia, per simil. si dice a Eccesso di fu
rore , a trasporto e frenesia.
PIBST DB BADIA, Arrovellato ; Arrabbia
to; Arrapinalo.
60 T vvrv HAHIV CHE LO MAZKARA, Ai)

/." // / rabbia adusto ch'io awampo,ciok


Ilo una. collera, un' ir. i grandissima
; Morire o Scoppiare di rabbia, di sdegno,
tf invidia , di Ji'lr e simili , si dice I Es
sere- da s falle passioni grandemente agi
tato o commosso.
Mi i.vr'ui t.\ BABIA , V. MII-VTH.

MojiVn, DA. RABIA, detto per esagerazio


ne', Stritolarti, Rodersi pec inridia.
ESSER MBHDA * RABTA , V . MsRDA.

RABIA, add-. Arrabbiato; Inviperito; In


collerito. V. ARABIA e LBABI.
RABlXUA , . f. Arrabbiamento.
CHIAPR UXA RABIADA, Arrabbiarsi; In
collerire; Arrovellarti.
RABIAR, V. IIUB.XH.
RABICAN , add. T. de' Vanirai; , Rabica
no, Sorla di maiilrllo ili cavallo baio, sau
ra o morello, che abbia peli bianchi spar
ii qua e l in diverse parti del' corpo.
Jiabicanato, dicrsi Quando il Cav.illo.
Ih, le gambe inlicrainrnle copcrlr, dal gi
nocchio fino alla corona, di pelo- grigio <
biianco seminalo distintamente sopra esce.
E, questo grande indizio della bont del
Cavallo. V. ZAI.VO.
RABITA , . {.Rabbioina, Un po*di col
lera.
RABIRTA, dello melar. Maricello; Ran
core, Odio coperto Invidietta ;. Riva
lit.; Emulazione. V. BausEGHw.
RABITO , s. m. T. agr-. Sarchiello; Sarcbiella; Sarchiellino; Sarchiello, V. RA810.

RABIEZZO, s. m. Rovella; Rovello, Rab


biosa stizza.

Go C.V CERTO JlAattZZa DHEVTO DB MI,,

IL l' i: certo mal sture, un mal umore ,


un certo lasciami stare-, Una mala inierna disposizione; V. LU.VA.
Cox. RABIEZZO , detto amodo nv^ gra
mente; Aspramente.
RABN , add. Rabido; Rabbioso; Stizzo
so; Piatitoi-e; Contenzioso; Litigioso,
Facile ali' ira e alla contesa Risentilo,
Facile a risenlirsi.
VECHIO i; -,r.i v. Arrapinato di vecchio;
Pecchia arabico, riti-oso, strano*
RABIO, s. m. T. agr. Sarchio; Marra ;
Raschia, Strumento a guisa di zappa, il
quale serve a radere il terreno e lavorar
la poco addentro , e cos pure- per ripuli
re In terra dell' erbe salralichc tagliando
le con esso.
LAOR\H COL BADIO , Mareggiare-.
R AB10SITA e RABIOSITAE, s. f. Prurigine;
Prorito; Pizzicore , Quel mordicamrnto
che si produce col solleticare i nervi della
cute.
Dicesi anche per Mal stare, cio per

BAGOLA %n f. Raganella, Specie di Ra


nocchio di coloc verde , pili piccolo della
Rana che ali' eslale sia sugli alberi e gri
da. Sita chiamala dn Linneo Rana ar
borea^
Raganella f chiaraast min Strumento
fanciullesco- fallo.di legno, coo-una ruola
(tentata- r che girando fa romorc assomiglianle alla, voce della Raganella <lrgli al
beri.
AVER. ujrA; BAGOLA, detto mctaf. Averetata buona parlantina, cio1 Una viva e
fiera loquacil, buona ciarfa. Ciarlare co
me una Calandra. V. BTOLA..
DABGHEWE UNA BAGOLA A turo, Dare al
trui un a. Iunga, una stampita, Noiare
con un discorso lungo- e- spiacevole.
CHE RACOLA ! Che baga.Uella\ Quando
SL vuoi? accennare clic che sia di grande o
straordinario.
RACOLTA , s..f. Specie d'Uccello, di val
le. V. CRBCOLA..
RACLGER, T. Cogliere e Corre, Propr.
Spiccace erbe o Imi i o frutti o frondi dal-

Cogliere o Raccogliere ; OTT. Corre e


Raccorre, dicrsi per Ragunare, Rassetta
re, Metter insieme pi cose e diverse
Rannodare o Ratlestare, T. Milii. Rac
cogliere una Iruppa dispersa e rimetterla
negli ordini. Rannodarsi t Raccogliersi
pec riordinarsi.
RACOLGEB uso ix CASA SOA, Raccoglie
re, cio Accogliere, Ricevere, Accettare.
BACOLGER u.v AFB , Raccogliere o Rac
corre, cio Comprendere, Intendere.
RACLGER usr CAVALO, Riunire uncavallo,T. de' Cavallerizzi, Far che il Cavallo
(i ristringa, e per cos dire si' accorci , il
che si ottiene stringendo fortemente le co
sce e la briglia..
RAQOLGBRSB> Concentrarsi, Rtcapit*l-n .- fra s i punti e le cose per dare un
sentimento , Profondarsi.
CHI M--M i \ KO BACOLGB , V. SEMENK.
QlIBL CHE SE SEMEMA SB B.ACOLGK , J -'I -

to lig. Qual ballata tal sonata, Gli effet


ti hanno relazione alle causc^
R ACOLTO, s. m. Raccolta o Ricolta e Ri
volto, La messe che si raccoglie Ven
demmia, dicesi per Qualsivoglia raccolta
di messi.
FAR oir GRAX BACOITO, Stramoggiare,
Soprabbondare della ricolta. La ricolta di
quest'anno slramoggia.
R ACOM ANDATARIO, s. m.T. Mere. Man
datario 'i Mandato , Colui che per man
damento i l'alti- 1 fa alcuna cosa.
RACOZZAME^TO, s. m. Accozzamen
to, cio Impegno, Lile, Controversia.
RADDA, . t Raditura, 11 radere.
,....,
lo di ferro che s' adatta nelle rilingjie del'
le vele quadre- ( GRATIVO ) per difenderledall' impelo del vento qiiando si (a terzeruoli, onde non si logorino.
RADAOR, 8. m. Voce ant. che diceTasi per
RASAR, Rasoio..
RADAR o RADER, T. Radere, Levare il pe
lo col rasoio.
RADSR LA> TESTA, Zucconare, Si dice
del Levare i capelli dalla zucca, cio dal
capo , che anche dicesi Far zuccone ; e
quindi Zuccone valeTesU raJata.V.BnnTUS.
RADER i CAPELI, T. de' Cappellai , Ac
coppare, Tagliar rasenle la pelle il peloche si vuoi feltrare o ripulir del carniccio *
Le lane o peli della vigogna , del cammel
lo eie.
RADAZZA, s. f.T. Mer.Cos shiamasi una
specie di spazzola formala di solario e rac
comandata ad un manico, eoa cui si ra
sciuga la coperta della nave.
RADEGAR, v. Altercare; Contendere;
Garrire ; Bezzicarsi; Darsi di becco, co
me fanno le galline.
In allro sign. Sbagliare fFallare; Er
rare; Ingannarsi MB SOM

RAti
RAF
iQOTb , Sbagliai nelfar quel conto;
degli OreBci, chiamasi la Maniera di ren
tier 1* oro pi il facile a mcltersi in opera de
Andai errato.
Radbgarsb sul tempo, Ing annarti sul
purndolo da materie clerogenee; e si addolcisce fondendolo a varie ri prese.
tempo.
Radolcirsb del tempo, V. IvdolcIr.
RADEGHTO, 8.m. Piccolo divario; Piceola differenza.
radrezzXr, V. Drezzr.
In altrOsign.Gn XB QUALCHB RADEGHE
RAFA Andar a la rafa , Fare a rtiffa
TO, detto fig. Ce qualche maccatella
raffa, alla ruffa alla raffa e a ruffbla
vizio o magagna.
raffola , Con violenta prestezza.
RXdEGO, s. m. Differenza; Divario; Li
Butarsb a la rapa, Getlarsi alla late; Controversia. V. .
droncelleria o al ladroneccio o al furto,
Radbgo rro pa pagambxto , Frego non
Darsi a rubare.
cancelta partita, L'errore innocente non
ZoGAR RAPA , V. ZoGR.
cancelln il debito.
RAFACAN , add. Ungento da cancheri;
CATAR RADEGHI DA KO VEGXIRGHEXE A LA
Detto per una specie d'Aggiunto a Chi
, Trovar che dire ; >' oggi in domani;
vuole l'altrui senza dar mai del suo. V.
; Metiere in msica, figur. Mandar in lon
Pigxa.
go, Cavillare.
rafXr,v.
Arraffare; Arrafjare; ArranGh'b DBI RADEGHI IX QUEL APAR, Ci
fiare,
Slrappar
di mano, logliere qualche
deir imbroglio , del tenebroso, della con
cosa.
fusione, detr opposizione, dell' avversit.
RAFETO (coll'e strelta ) . m. Grafflello,
Aver dbi radeghi la giustizia, Aver
T. de'Legnaiuoli, de'Botlai e simili, Slrudegt imbrogli colla giustizia, Esser inmento di legno trapassato da un rrgolptlo
quisito.
di
forma quadra, che serve a segnare le
RAEGOSO, add. Contenzioso; Cavillagrossezze.
tore ; Tenzonatore, Chi facile a conten
dere e quislionare. V. Cataradbghi.
RAFIGURXr, v. Rapigurare Ravvisare, Riconoscer uno a lineamenli della facRADER, V. RadXr.
cia
ad alcun altro segnale. ho raffiguro
RADESELO (colla s dolce) . m. Strigo ho ravviso bene. Non pub raf/igurare
lo; Omento; Pannicolo, Specie di rete
gli obbiettL
Srassa e Membrana che cuoprp le viscre
Raffigurare , dicesi anche da noi nel
el ventre inferiore; e dicesi anche Rete
sign,
di Rassomigliare, Paragonare Ms
! Marghetta, dicesi da' Beccai lo strigolo
LO HAP1GURO UX SOVRX, lolo mffiguro lid
di vitello di latte.
un Sovrano, cio Simile ad un Suvrano.
RADICA, s. f. Radica, Specie parlicolare
Rafigcrarsb , si dice ancora nel sign,
di tabacco, ed Quella che si cava dalle
d' Immaginarsi, cio Rappresentarsi al
costle drllc foglie ridolle in polvere.
ia mente, Formara un' idea, Pensare
Radica dei piori, Radicetta o Radica,
El sbrafiguraquelciibxo xb, Egli s'imPiccola radice di piante Gorifcre Germagina quel che non ; Ovv. le cose
mi o Brocchi, diconsi que' Ramicelli tesiano allrimenti di quel che sono.
neri che si cavano dalle piante fiorifere per
RAFINADOR,
s. m. Ranatore Affinatrapiantarli.
tore, Quello che per via d'arte purifica
Radica dei dexti, V. Dbxte.
oro argento , spartendolo dagli alRADICHTA o Raisbta, s. f. Radicetta,
tri metalli.
Piccola radice Rostretlo o Beccuccio ,
Raffmalrice o Affmatrice , dicesi la
la Radicula dellc piante sviluppate.
Feminina.
RADICHIO, s. m. Radicchio; Cicorea; CiRAFIN ADRA , s. f. o Rafixamexto, Rafcoria , Surta d' Erba di varie specie che
finatura; Raffinatezza; Raf/inamente
si mangia in insalata , ed fra noi cornuSopraffinamenlo. 11 raffinare, perfezionane, chiamata da' Sisteniatici Cichorium
Tc.Rajfinamento delCarte. Rajfinamenlo
Intybus.
d' un idioma etc.
Rdichio de campo, Radicchiella salRaffinamento o Affinamenlo dell oro,
vatica, ed quella che nasce sponlaneachiamasi laPurificazionedeH'orocolla scomente nelle campagne ne' prati, ed apriazionc dei metalli elerogcnei che vi eraparlicnc alla slrssa specie.
no legali.
RADISE , V. Raise.
rafinXr, v. Raffinare o Affinare, Pur
radobXr, v. Raddobbare , T. Mar. Racgare, Dar 1' ultima perfezione ; dicesi
comodare, Racconciare: ilicesi de' Baslicos in senso proprio, come in figralo.
* menti che si riparano di qualche danno
Raffinar oro e i argento. Raffinarlinricevuto.
gegno.
RADOBO , s. m. Raddolbo Racconcio ,
Rafixarse, delto figSRajfinire , verbo
T. Mar. Riparazione de' bastimenli.
neutro o Ajfinire, Farsi pi fino, diven
tar pi perfetto; Affinarsi o Raffinarsi ,
RADOLCR, v. Raddolcire; Dolcificare,
Perfczionarsi in qualche studio o cogniFar Render dolce.
zione. Adoprandosi ilferro va via la rugRadolcir la boca, Dolcificare ; Addolgine. Buono studio rompe rea fortuna.
cire, Far dolce, iudur dolcezza.
Radolcirsb, parlando dlie piaghe, AlRafivar la MA9SA, Sotlilizzarla o Sot
lenire; Rammorbidare; Mitigare; hei
tilezzarla , Aguzzarc l'ingegno, Faulastir; Mollificare.
care, Ghiribizzare. V. Specular.
Badolgh l'obo, Addolcir oro3 in T.
RAF1NARA, s. f. Ranatoio o Affinato-

RAG
479
o, Luogo dove si raffina; s dice per lo
pi degli Znccheri.
Raffineria, leggesi nel Dizionario mi
litare Torinese, come voce d'uso italiano
per Fabbrica dove si raffina il salnitro.
RAFINAZHM, V. Rapixadura.
RAFIOI , V. Rcpibi.
RAFREDABSE, V. Spr bdirsb.
'
ragXn, s. m. T. Mar. Vracano, Vento
fortissimo e procelloso che mena gran ro
cina. V. Sibx.
ragXk , v. T. Agr. Saeppolare , Tagliare
alle v i t i il gainbale sopra il saeppolo per
ringiovanirle. Dicesi anche Saettolare. V.
Cao de la vida, in Cao.
RAGESTOLA , V. Redbstola.
RAGIADA^s.f. Ragghio, la voce propr.
dell' Asino.
Dar uxa ragiada, dicesi in altro sentimento, Dar una gridata Far una gridata.
ragiXr,v . Ragghiare e Ragliare, \\ manAlar fuori fa asino la sua voce.
Raitare, dicesi per Cridare ad alta vo
ce , Schiamazzarc per collera per dolore
Dicesi per Piangere E per Guairet
-che il grillare del Cane percosso.
Ragir come u.v'aquila, V. in Criar.
Ragir aseyo, Asineggiare ,
Ragghiare come un asino, cio Gridare.
RAGIETO, s. m. Razzuolo , piccolo raggio.
RAGIO, . m. e da alcun i Razo, Raggio,
Splcudore che esce da corpo hicido
Ilumixr coi ragi, Irradiares Inradiare
e Raggiare.
Ragi db le rode, V. Razo.
Ragi de lb coroxe, Merli ; Becchetti
dlie corone.
Ragi de le stblb, Capillizio, vale Irradiazione che appare inlorno alle stelle
piancti altro luine.
Ragio , dicesi anche per Guaio, ch' la
voce mandata fuori dal cane percosso.
Ragghio e Raglio, si dice la Voce el/ Asino Ragio d'asbno xo va ix Ciblo,
Raglio asino non arrivb mai in Cielo,
cio Le pregbiere degli sciocchi ed indi
scret! non sono udile.
Ragio , detto in T. Mar. Carrucola ,
Slrumento di legno con una girella scanaLila, a cui s'adalla fune cannpo per ti
rar pesi.
RAGION, s. f. V. Rasox,
RAGION , detto per A?g. a Uomo, Gridatore, Che grida; Piangitore o Piagnitnre, che piange; Betone Pecorone , Co
hn che bela piange .illa distesa.
RAGIONATARIA, s.f. Computisteria, Uffizio del Computista o Ragionicre.Nel'uso
de'pubWici ulizii, si vuole scrivere Ragioneria, che Voce Lombarda.
RAG10NAT0, s. m. Ragioniere; Compu
tista ; Calcnlatore , Quegli che ha ufizio
particolai r di rivedere i conli.In allro signif. Geltone , Franzesismo
dell' uso. Pezzo' di mtallo coniato a uso
di moncta, che serve per far calculi spe

RAI

RAM

KAM

, /.iimciitr per giuocare. La voce Toscana


Quarleruolo, oggi Quattriuolo.
RAG10NATRA , add. Ragionatrice ,
Terb. ftm. di Ragionatore.

a bocca e mitigare il duolo de' denlt. I


IJ.-I.MJ. i chiamano questa Pianta -I n/lic"<M '\i-i!iniin. V. ERBA PEB i DE-,TI,
li \ S\ .Mi: . i. m. T. Agr. Sterpame, Copia
di sterpi e di barbe.
RAISTA, i. Barbetta; Barbicala; Barticella; Radicetla ; Barbolina , Piccola
radice di Pianterella.
FILI DB I.K BAISTB, Capellamcnto e Cpcllaturt, Sollilissiiue M.i delle radici.
RA1SIN. BEL BAISJX, Ufi mammo/mo , Bel
lambolino ; Bel rabacchino. V. B.AGABhr.
RAISON, s. m. Fittone, Voce agr. La radi
ce maestra della Pianta fitta in terra per
10 pi prr diritto,cbe anrlic chiamaci Barbicone e Perno.
RAISOTO , (. m. Ceppala , La parte del
ceppo al quale sone- appiccate le radici del
l'albero.
Cannocchio, vale Occhio di cxnna,-ch'
11 ceppo delle tue barbe.
RALEGRADA , i. f. Rallegratura ; Rallegrama ; Rallegramento, 11 rallegrarsi.
DAHSB ITX BALECRADA, lo stesso che RA-

ROBA DB RAME, Ramigno.


.,
FORNO DE DAME, Ramato.
SA via DA BAH, Saper di rame. Questa
cota sa di rame, dicesi in modo Lasso,
cio Costa o Costa assai. / piaceri non paion myi buoni te non sanno altrui di ra
me.
RAMENGO o REMBVCO, adii. Ramingo,
Propr. Agg. di Uccello di rapina preso gio
vine li;, i di nido. Ma noi lo diciamo in
cora di qualche Uccello cantaiuolo ji .mde che sia slalo preso.
Ramingo, Appropriato a Uomo ; si di
ce di Chi va pel mondo errando.
A.VD.4B A BAMB.VGO, Andar nt mitigo, va
le Andar pel mondo errando. Star ramin
go, vale Star fuori della patria e casa pa
terna senz'aver luoga fermo n aiuegiiamento fisso. Non aver terraferma Va
le anche per Starfuggiasco, cio Star naitcoslo per limore.V. SCAMPAIZZO e BIBBABTB.
RESTAR RAMB.VCO, Restare o Rimanere
in asso, vai Solo, abbandonato. Rimaner
nelle secche o Rimanere smaccato , Re-,
stare ira miseria.
BIECA A n-.Mi'v... Barca errante, Dcesi per simil. e vale Abbandonala, rimos
sa il.il suo posto e lasciala andar pel cana
le senza che persona la guidi..
RAMTA o li oji.To, i. Rametto; Ramifello; Ramicella RAMETI TB.VERI, Pet*
ticciuole; ferritene tenere.
Pollone , dicesi a quel Ramicello tene
ro che mettono gli alberi.
RAMN, add. tfami/io,Cb'dellanatu- '
ra del rame.
SAVR DA RAMI* ; Saper di rame, Pa
rer ramigno, cio Della natura del rame.
RAMINA, s. f. Ramino, Vaso di rame a
guisa d'orciuolp per oso di mettervi acqua
ita riscaldare.
Ramina, T. de' Calderai, Sraglia che
fanno i Calderai quando battono seri-Ine,
mezzine e altri lavori di rame , che rin
focolali i lavori gli cadono.
RAMO, s. m. Ramo, Parte dell' albero che
deriva dalle brandir. Rami madornali ti
chiamano i maggiori.
RAMO CHE S'INTORCOLA, Viticcio e Vet
ta, Che s' avvolticchia innancllandosi.

48o

RAGIR.XR, v. RAZIBXH.
RAGNTO , Ragnatela; Ragnateluccio ;
Ragnateluzzo ; Ragnuolo; Ragnolino.
RAGNO , t.m. Ragno f Ragnatela, Vermi
cello nolo che fabbrica la tela e la disf ru
de a guisa di ragna. Egli detto da' Sittem. Aranea domestica.
RAGVU DAL BOT , Ragno nero; Ra
gno delle caverne, detto da'Sislem. Ara
nea diadema.
RAGNO DAL CUL GROSSO , dicevasi anlic.
per quello che noi chiamiamo RAGNO DAL
BOTX.

RAGVO DB CAMPAGNA , Ragno falangio


o Falangio, Quello che ha disorbitante
lunghezza e dilicatezza di gambe ed chia
malo Aranea i-lavipes.
NOL CAVARIA l.-v BAGXO DAL MURO, V.

CAVAR.
RAGNO DE MAR, i. m. T. le'Petc. Ra
gno manna, da'Romani nominalo 'Spigo
la , Specie di Granchio di mare a coda
lunga, dotto da'Sislem. Cancrr Araneus,
Limi., il cui carattere specifico l'avere
il torace peloso ovato e tubercolato, il po
ltro diviso e le mani ovale.
Chiamasi pure con questo nome di Ra
gno, il Cancer linearis, Limi, che ha per
carattere specifico quattro zampe d'un so
lo dito e dieci piedi.
RAG: o DE MAR , pesce , V. VARAGNO
BIANCO.
RAG, s. m. Rag, Franzesismo usato
oggid per Guazzetto, cio Manicaretto,
Intingolo o condimento per eccitare o ri
cuperar l'appetito.
RAINA , s. f. Reina , Pesce d' acqua dolce
untissimo , detto anticam. da' Latini Cyprinus , da Linn. Cyprinus Carpio, La
sua carne ottima a mangiare, ma inco
moda per le molte lotlili lische che ha.
RAISA ORAISB, i. Radice o Radica e
Barba.
RAISA co LA io TERA, Barba col suo
toccalo e pane o mozzo, Pezzo di lerra
spiccalo dalla sua massa.
RAISA MAESTRA, Fittone, Radice e bar
ba maestra della pianta.
FAB RAISE , Barbar ; Far barba o ra
dice ; Radicare.
CAVAR. LE RAISE , Sbarbicare ; Sbarba
re ; Sradicare ; Eradicare.
LA BAISB u TUT'UIALI, (Inevasi qui
antic. per La cagione, t origine.
RAMA DB LBO.VGIB, 'l'inil,,. La parte in
feriore delle unghie.
RAISB, delto per vezzo a' Fanciulli e si
mili , Cecino; Saporitine CARE LB MIE
BAISB, Caroli mio Cecino; Speranza mia
dolca i Caro il mio gioiellino; / ita mia}
Sostegno della mia vita; Fin-eie.
RAISA DE SANTA APOLOMIA, s. f. Pilatro o Radice di S. Apollonia ed anche
Pire tra di Levante, Radice d'una pianta
che cresce in Puglia e in altri luoghi, di
qualit caldissima , che si usa per teucre

LEORUISE. V.

RALEGR\R, . Rallegrare, Indur alle


grezza e piacere.
RALBGRABDB , Rallegrarti ; Congratu
larsi con qualcheduno; Felicitare alcuno.
RAMA, aild. Ramalo e Ramoso, Disteso in
rami.
Ramato , Cb' di rame o Fornito di
piastra di rame Ramigno, Che della
natura del rame.
l A M VI) A , s. f. Graticciata, Ingraticolato
di lilo (li ferro o di rame per chiusura di
clic che sia, senza impedirne la i,--i. i o il
passo all'aria libera. Diccsi anche Rete di
ferro o di rame.
RAMADA, T.di gergo, Squadra o Squa
driglia di birri.
RAMADNA, s. C dimin. di RAMDA, Re
ticella di ferro o di rame , Piccola gra
ticciata. V. RAVDA.
RAMANCNA , V. ROMAXCI.VA.
RAMBA , s. f. Trufferia; Furto o Rapina,
A.VIn A LA RAMPA, V. i! 1 M i', :

RAMBAGIO, V. RAMBO.
RAMBAR, T. Aggraffare; Rapire a ruffa
raffa; Scaratare , Levar via con furia e
affo! latamente Leppare, Togliere , Por
tar via ili nascosto e lestissimamente.
Arrembare, Venire ali' arrembaggio
d' una nave.
RAMBO o RAM AGIO, s. m. T. Mar. Arrem
baggio, I.' incontro di due navi che s'ac
costano per combattere. V. BORDAGIO.
VEG.VH AL RAUBO, Arrembare o Anda
re air arrembaggio.
RAME , s. m. Rame , Metallo noto.
Rami , assolut. in plur. si prrmle anche
usualmente per Utensili fatti di tal metal
lo , come si dice Argenti e Slagni. Tener
i tuoi rami chiari e potiti.
I- \ BEL RAME , / ;.- ielf intaglio, Dicesi delle Figure intagliate sopra lastre di
rame.
I! v . BRUS, Ferretto di Spagna, f!aIBC abbruciale collo zolfo.

RAMO DB LA VIDA , V. VlDA.

RAMO I.VCALM , Rimessiticcio o Rimettiliccio, Innestato.


RIMO LATAnL. Ramo goloso, vurtiCf,
tmiignilore, Quello che smunge seiua frut
to il ramo principale.
RAMO SALVDEGO, Bastardume , I ri
messiticci superflui delle piante.
ALBOHO PIB.V DB RAMI ? Ramato ; RaniQ*
ruta.
METEH RAMI, Ramificare.
SBSOCXR i RAMI, V, BiiocAn.
RAMO DE FAjjGlA f Ra,,,0 . Schiatta.
AvBtt U! AMO DE MATO, 'Ivcf Un TO,-

mo o urtn vena di pazzo o di pazzia.


RAV/eAUA, s. f. Pettata, Salita aspra e
Ufficile.
RAUVDA D'U.V PONTE, V. POSTE.
Riimpa, leggesi nel Dizionario milita
ri- italiano del Sig. Piana di Torino, per
-i**

RAM

RAN

RAN

Dolce salita di terra fatta nella scarpa d


terrapieni, per andare copra i medebimi.
R.AMPEGAR e RAMPBGABSB, T. Ciampica'
re; Arrampicare o Erpicare, proprio
oV gatti e d'altri animali che salgono su
pegli alberi appiccandosi co' rampi , cio
coli' unghie delle zampe Kaggavignai*si Aggrapparsi contorcendo 1.1 persona e
fidandosi di mani e di piedi, che dicesi
anche Ripire Aggrapparsi 1' Appic
carsi colle mani adunche , che dicesi an
che Inerpicare o Inarpicare ed Arram
picarsi, proprio degli uomini e delle sciniic Aggraticciarli e Inerpicarsi, At
taccarsi tenacemente e avvolgersi in quel
la guisa che fanno la vile e l' ellera alle co
se dove s' appigliano , che dicesi ancora
Appiccarsi e Avviticchiarsi Appicciar
si o Appiccarsi, si dice delle Pecore e Ca
pre per luoghi inaccessibili.
I! IM ."!.<; in-,!: su i SPECHI, detto fig. At
taccarsi ai rasoi o alle funi del Ciclo ,
Dicesi di chi coglie ogni motivo minuzio
so per contendere.
R YMPEGHN, . m. Rampichino, T. Bo
tanico. Nome di Piante che crescendo ar
rampicano e s'attaccano.
RAMPEGHN, ,. m. T. degli Uccellatori,
Cerzia comune o Rampichino maggiore,
detto da Linneo Certhia familiari. Uc
celletto che sta tra gli alberi , negli spac
cati de' quali va in traccia di uoricini e
delle crisalidi degli insetti.
RAMPEGON, s. m. Rampicene o Rampo
ne, l'erro grand? uncinato a cui s'appen
dono carni ad uso domestico.
RAMPECOVJ, parlandosi di scrittura mal
fatta, Scarabocchi. Lettere'che paion onini da stadera di strascino.
RAMPEGX, in T. Mar. Grappino; Ar
pagone o Rampicone, Piccola ancora con
cinque patte o marre.
RAMP1GNAR , Pn ttin icc ia re , Fare una
cucitura o rimendalura mal filila. A que
sto sign. possono convenire Acciabattare;
Abborracciare; Acciarpare, per Far che
che sia senza diligenza.
RAMPIGN\R, v. Accialattare, Cucire al
la grossa.
Dicesi anche per SCBANTIGSB , V.
RAMPIGXADSE, parlando di abili, Frap
parti, Farsi le frappe a' vestimenti.
RAMPiGNNI,.m. Voce fan,. .Po/mce(o,
Cucitura o Rimcndatura mal fatta. Punti
da ciabattino, dircbbesi a' Punti del cu
cilo falli ali' ingrosso FAR DEI BAMPIGJTONI, Far de' poltinicci o Pottinicciare.
RAMPIN, s. m. Rampino; Arpino; Unci
no; Appicasnoln , Ferro uncinato per so tener qualche cosa o per altro uso.
CITAR DEI RAMPAVI, Pigliar l' occasio
ne del petrotemolo, cio Pigliare de' pre
testi vani per contendere. V. Awzw.
FATO A jiAvi'i-, , Uncinalo; Auncina
to, Fatto a guisa d'uncino.
li VM.I' \ DA BARCA, Arpione, Lun^n per
tica uncinata da un'estremit, che serve
per afferrare e fermare le piccole barche.
RAMJ)J(, detto in T. Mar. Grappino a
mano o Arpegone; Rampicone; Graffio e
Raffio, Sorla d' Uncino che serve per af-

ferrar la nave nemica nel venire all'arrem


baggio.
Rampino , dicesi ancora aduno de' fer
ri torlo in punta che serve a'Torniai per
lar^care.
RAMPINR, v. Uncicare; Uncinare; Pi
gliar coir uncino; Aggrappare; Arroncigliare; Grancire ; Aggrandire.

RASfCn,8 dice talvolta nel sign. di SFADIGR o STBUSSIB o SFACHIWR, V.


RANCHIO, s. m. Rancio, 11 pasto de1 Sol
dati. Dicesi quindi Ranciere, Quello ira
i soldali che per turno deve apparecchia
re e scodellare i) rancio Far rancio ,
dicesi ah" Unirsi di molti individui che
mangiano alla stessa tavola. V. VBR.-VEG'AL.
Rancio anche Voce marin. e dicesi
nelle navi al Camerino de' piloti e de' bas
si uflziali o altri marinari; o sia quel
sito dov'essi stanno a dormire. V. BRANDA.
RAWCHIO non meno T.di gergo, e va
le Ladro.
RANCIDO, V. GBAWCIO.
R ANCIGNA , add. Rannicchiato e Fatto a
gomitolo, come si sta talvolta nel letto per
freddo o per dolore ,.Aggricchiato.
Dello talvolta nel sign. di FIAPO, V.
CoLMusonAycrcafi OBAJVCIG.VAD/W, Adi-,
raticcio, Iralo anzi che no.
RANC1GNR e RAsrcnvXR, v. Gualcire,
Malmenare, Brancicare, Piegar malamen
te Aggrinzare, Empier di rughe o
grinze; e dicesi de'panni che contraggo
no della pieghe.
RAS-CIGIVARSE DE LA ROBA, Raccorciar
si de' panni; Rientrare; Ritirarsi, ma intendrsi del Raccorciarsi con pieghe.
RAXCIGNR LA PELE, Raggrinzare; Far
grinze.
RANCICYR LA BOCA, Raggrinzare la boc
ca, Far la bocca come il culo d'un pollo.
RANCICTR BL MOSO o LA SCHIZZA , Det
to Famil. Far viso arcigno; Arricciare il
muso; Arricciare o Aggrinzare il naso,
le labbra; Far ceffo, Dicesi quando con
un certo gesto dei viso si mostra d'aver
qualche cosa a sdegno o a stomaco; e dicesi anche Slizzarti.
li v M:II;\ A H.SI: D'UW BRAZZO O D*UNA GAM
BA, Raltrappare ; Rattrappire; Ritrar
re, Non poter distender le membra per ritiramenio de' nervi.
RA.VCIG.VABSE rsr LETO , Rannicchiarsi;
Far un chiocciolino ; e s intende per dor
mire.
RANCUR\R,v. Raccorre; Raccogliere,
Pigliar che che sia levandolo da terra
RAJTCUIR LA SALATA , Cogliere l'insalala,
Tagliarla Dell' ortaglia dalle sue piante.
RANCURARSB QUALCOSSA , Civanzarsi ;
Avanzarsi; Risparmiarsi; Aggrumolarsi die che sia.
RAVCURBSEXE, Affrettarsi, Darsifrelta ; Darsene pensiero per che che sia.
RASCUIITE.VB, Affrettate; Sollecitai,-;
Datevi fretta; Dalevene cura; Spiccia
tevi.
RANDA, s. f. T. Mar. Randa o Artimne,
Vela comi- la Tarcliia, che sano in vece di
Mezzana i bastimenti quadri alberali a
briga mi no.
Box DE LA RANDA, chiamasi il. Pezzo in
feriore dell'albero di mezzana.
RANDEV, V. REJVDEVJ.
RANKR , dello por Agg. a Uomo , Appren
sivo ; Ipiicundriaco ; Persona limoror;,
della sua salule e che sempre crede ili
aver male.

RMP1NTO, s. m. Uncinello} Uncinet


to, Piccolo uncino.
Ganghero, Piccolo strumento di fil di
ferro adunco che serve ad aflbbiarc inve
ce di bollono. V. ASOLA.
RAMPIWETO, T. degli Oriolai, Gancio
o Gancetto della catena, Uncinetto fissa
to ai due capi della catena, un de' quali ft
detto Gancio da tamburo, e l'altro Gan
cio da piramide.
RAMPN, s. m. T. Agr. Catorchio , Quel
legnetto secco della vile che rosta attacca
lo al sermento allorch' potato.
RAMPX DA CAVALI, Ramponi o Fei-ri a
ramponi, si chiamano Que' ferri con alcu
ne punte che- si mettono ai piedi del caval
lo, perche piantandosi nel ghiaccio gli fac
ciano rilegno e non scivoli. Quindi Ferra
re a ramponi.
RAMPONAR, v. Ferrare a ramponi, dice
si del Cavallo. V. RAMPO*.
RAMPNZOLO, s. m. Raperonzo o laperonzolo, Erba nominala da'Sistem. Cam
panula Rapunculiis. Essa produce una
radice bianca, fusiforme , che si mancia
con lulla l'erba in insalala.
RANA , s f. Rana; Ranocchio ; Ranocchia
e Ranella, e per ischcrzo Musica acquaiuola , Animale anfibio che abita nell'ac
qua in primavera e fuori di essa nell'cslasle. Si chiama da'Sislem. /forca Esculen
ta. Col canlo vespcrlino mollo frequente
predice pioggia Gridalto Soprannonip dato al Ranocchio dal suo gridare.
Cni.ui DE LE RAJTE, V. GniR.
CoiAPB LE RASE A BOCJ* , Piallar le

rane a mazzachera, Pigliare colla maz


za , ch' uno stromenlo da pigliare anguil
le e ranocchi al boccone.
SE LA BAIVA GAVESSE DENTI ! Dello me
la f. La mosca lira il calcio ch'ella pu;
II con morde t osso perch non lo pu in
ghiottire; I granchi voglion mordere le
balene, Si dice quando un debole vuoi at
taccare un forte. La rana non morde per
che non ha denti.Domencddio seppe (juel
che fece a non fare i denti alle rane.
A via LB BA:VE , Aver de' timori vani ;
Essere apprensivo, cio Dubitar d' aver
male; Esser melanconico.
RANABTOLO, s. m. T. de'Ranaiuoli.
Girino, Animalelto tondiccio con codet
ta stiacciata, di color nerastro, che si ve
de nuotante nelle acque palustri , il qua
le non altro che l'embrione nato dall'uo
vo della Rana.

RANAROL, s. m. Ranaiuolo , Pescaior di


rane.
RANCA, add. Ranco; Rancato, Zoppo.
RANCAR, v. Rancare o Dirancare e Ran
chettare, dicesi dello Slorlo andar degli
zoppi.

48!

HAP

1US

1VAS

RAPJTA, s. f. Ranella, Piccola rana.


RANFA. ANDA A IA ;..\F. , V. RANFXH.
RA\FAR , . Arraffare e Arraffare, voce
bassa che Tale Strappar di mano, Tor con
violenza, Arraffare. V. RAMBR.
RANCAMELA, s. f. Voce anlicj. corrotta
da Raganella , Tabella, V. COMPIETA nel
secondo sign.
RANGO, 's. m. Rango , foce dal fraiii-we
Bangi-li' uso odierno ne'pubblici ulli/n,
e vale Grado, cio Quello di qualsivoglia
impiegato posto in comparazione degli al
tri j quindi Grado maggiore o minore
CosrsERVH i;r, RANGO , Conservare il tuo
grado o stato o condizione.
PERSONA JOB BANCO , diciam noi a Per
sona di gran nobilt ovrero di grado i ulilimr , o di carattere distinto.
RANTEGXfl, v. ruare, con isu-idorc del
petto. "V. RXHTBCO.
Detto nel signif. di Russare. V. RoxCHIZII.
RXlVTEGO, . m. Santolo e Ranto, Ansanicnlo frequente e molesto con risonan
te stridore del petto Stertore e Russo,
dicesi al Fr.igore che asce dalla diOicolt /lei respiro.
TIIR BL BAXTEGO, fi-si ire. Tirai- le re
cate chr preeedon la morte Ribollo ,
dicesi i .-Romorc che fa il rantolo d'u
moribondo, quasi di cosa che gorgoglia ,
che ribolle.
RAKTEGO DBL GATO , T. FILAR.
RANIEGSO, add. Rantolo$o; Arrantolato.

RAPINA. V. ACRBSSIOW.
RAPORTN, s. m. Relazioncella, Piccola

grasso ed oleoso che scola da diverse pian


te. Quella resina che in vernacolo noi co
nosciamo col nome di RASA, si ha dal Pi
no, detto da Linn. Pinus Pinea, che fa
i pinocchi. Con questo legno ammucchia
to in cataste ed abbrucialo, si ha il Ca
trame, eh' una specie d' oHoche ne ssorre; chiamasi anche Ginn ma di pino.
RASA dello mei. e in T. ani. vale per
Frode, che propr. ora dircKbesi INTRICO
Bcojrro, Malizia occulla Leggesi in poe
sie antiche CHE COME DBSCOVERZO QUALCHE

483

RANZ10, V. GHANZIO.
RAPA , s. f. Grinza ; Jiuga , Crespa della
pelle e specialmente della faccia. V. ZAM
PA DE CALO.
RAPE DEI ABITI , Grinza , dicesi anche
delle Pieghe, malfatte ed a caso , cos del
panno come d'ogni altra osa raggrinza
ta. V. in PIET.
Muso FATO A IIAPE, Tlso a jaZ*ro,Tio grinzoso, che fu detto ancora Fatto a
grottesche d'.uova affrittellate.
RAPA , T. de' Maniscalchi , Rappa, Ma
lattia del Cavallo per lo pi ne' piedi, llagadi diconsi alcune Fessure o Crepacci
longitudinali alla piegatura del ginocchio
del cavallo. Quando swno trasversali dioonsi Rappe.
RAPA , add. Muso RAPA, Viso infrigno,
aggrinzilo o aggrinzato, Pieno di rughe.
f so grimo.
ABITO HAP, Alilo grinza o grinzoso o
frappato. V. RAMpiG.vn.
'RAPAR,. Aggrinzare o Aggrinciare ?
Dicesi della pelle, dei drappi e delle foglie.
V. RAPA e I.VFRAPOLR.
RAPATUMR,-. RappuUumarc; Rappacjcare, Riconciliare.
RAPATIJMAZIN, s. Pacificazione-,
Rappacifica mento ; Pacificamento; Ri
conciliazione.
RAPE, s. m. Rap, Sorla .di tabacco.
RAPEGAR, lo stesso che ROPEGH, V.
RAPTA , s. f Grinietta o RugheUina,
limiti. <!i G m/a e Ru^a. V.

relazione o rapporto.
R APORTO, s. m. Rapporto ; Riporto; Rapportazione, Relazione eliche che sia che
l'inferiore fa al superiore e per lo pi in
iscritto.
K.vruHTu (d.il franzese Rapport) di ce
si da noi nel sign. di Connetttone; Con
gruenza; Simigliando ; Rr.laziuti- STO
AFB Mi GA JIAPOHTO COM QUEL ALTRO, Qlte-

sf ajfare non ha congruenza i> relazio


ne con queW altro, Non ha che fare eoa
quello.
RAPOSTO, detto avverb. per Quanto a;
Rispetto a; Riguardo a, A confronto
RAPOHTO A QUEL AFR, Rispetto a quelt'af
fare; Quanto a quelC affare.
RAPRESENTANTE , s. m. Pubblici Rapfresentanti, si dicevano ai tempi Veneti
li Palriiii rettori delle Citt e luoghi del
lo Stalo, cio i Rappresentanti il Governo.
RAPRESENTANZAj s. m. Rimostranza,
Ricorso.
Pubblica Rappresentanza , diceva! al
tempi Veneti ali Ufizio o Carico del Pub
blico Rappresentante. V.RAPBESBMTAJTTB.
RAPRESENTR, v. Rappresentare, Fi
gurare e tener il luogo o la vece d'un al

tro.
RAPRESESTB AL -viro; Incarnare che
che sa. Il suo bel viso incarno. Incarna
re un disegno.
RAPRSO. V. HJPHESO.
RARA, s. f. Arara , Specie ili Pappagallo
del Brasile, cos dello d Arai nome Bra
siliano. Chiamasi da Linneo Psitlacus
Maceo. Evvi 1' Arara verde, la rossa, la
turchina e la gialla.
RAREZZA, s. f. Rarit , Dicesi di Cosa ra
ra, singolare, pellegrina.
RARE VOLTE, aw. Rade volte; Rado;
Di rado; Radamente.
RAPISSIMO, dello in forza d'avv. Raris
simamente; Radissimamente.
RARO, add. Raro o Rado , Contrario di
Spesso.
PIUTOSTO SAR, Radetlo ; Rado anzi
itihe no.
RARO COKE LE MOSCHE BIANCHE, Pi ra
ro che mosca bianca ; Raro come la Fe
nice; Raro come i corvi bianchi.
DE RARO, dello avveri). Di rado ; Ra
dume nle ; Rade volle FAR DE RARO , Di
radare, Render meno frequente. Dirada
re le fatiche matrimoniali , Diradare il
passeggio, la lettura , e che che sia.
NASA , s. f. Voce ani. che diceyasi ai lempi del nostro Varolari per RASSABOLA; il
quale-la us nella frase seguente:
CHE BEJT TOBIA COW LA ZELANTE RASA

DEL BEN COMIMI .si-oLAiii;r..\i: PIUD'C.VA.


Ma qui dello melaf. per Sollecitudine ;
Cura; Zelo del ben comune, e vuoi dire
Ch"io ben.vorrei armalo coin san dello ze
lo del ben comune, ucciderne pi d'ona:
e miniile l'nulnre Varolari pi d'una di
quelle galline che cantano da gallo.
RASA . s. f. Rasa ; Resina e Oriehico Umor

HASA, EL /.OH .vo DRIO DE SUBITO L' MOR

TO; e mol dire Se scopro qualche rivale,


il giorno dopo C uccido.
RASA , s. f. T. de' Pescatori o RASA fttno.SA, Raiao Razza, Pesce di mare a sche
letro cartilaginoso .Imo dagli antichi la
tini Ritiii e da Linn. Kuiit dovala. Egli
comune e buonissimo a mangiare.
RASA BIANCA , s. f. T. de' Pese, detta an
che BAR\COLA, Specie di Raia che non ven
ni- classificata da Linneo, registrata per
dagli antichi bench confusamente, celie
il nostro Sig. Nardo vuoi chiamare Raia
Asperrima per aver la pelle aspra come il
agri. Questo pesce som i gli a m olio allaRaia spinosa , ma ne differisce per non ave
re alla superficie ili-' grossi pungiglioni. E
buona a mangiare.
RASAOR o RASADOH, s. m. Notaio, Quel
la specie di coltello a* acciaio aflilaUssin
"Ti cui si rade la barba.
CATIVO BASAB, Ramolaccio.
RASAR , v. Rasentare o Radere, e dice
deirAccoslarsic-quasi leccare in passando.
RASAR EL STER, Radere il colmo dello
staio, si il Levar via colla rasiera dello
staio il colmo che sopravanza alla misura.
RASAR A TERA , Spianare, Radere, Ta
gliare, Togliere, Schiantare.

RASCHETO, Lo stesso che fUspx, Y.


RASCH1ADR, s. m. Raspatoio, Piccolo
strumento tagliente d'acciaio temperalo,
con cui si cancellano i tratti e le bavature
sui metalli.
JUSCHIAMENTO DE GOLA, Irritamen
to difauci, di gola; Fortore di gola.
JUSCUIARSE, T. Spurgare; Screare,
Far forza colle fauci di trar fuori il catar
ro del petto. V. SCHIARIRSE.

RASCHIO , s. m. T. agr. Sarchio; Rasliatoio. V. RASSR.'


RASE.\TARA, Voce bassissima , V. DB3ENTARIA.

RASTO (colla s aspra e l' stretta) . in.


Sorta di Molla solidissima lavorala a fog
gia del raso.
RASIO, add. Avfl I LAvni RASII DAL FRB-

DO, Averle labbra abbrustolite, cio Aver


abrasa per l'azione dell'aria freilda la cu
te delle labbra , Aver le ragadi alle lab
bra. V. Sa
.RASO, add. Raso o Rasato, da Radere.
RASO ALMURO, Rasenteal muro,-equindi Rasentare, Accostarsi in passando tanlo alla cosa che quasi ella si locchi.
A RASO o A RASO VIA, umilii avverb. Raseaie ,- A tacca e non tocca.

RAS

RAS

RAS

COLMO RASO, ColmooPien colmo'oRaor


laccato, cio Ripieno ino alla bocca: di
cesi delle misure di biade o simili.
Bastimento raso, si dice in T. Mar.
Quello che non ha opera morta, cio che
Don ha i castelli di prna e di poppa.
Dicesi pure a Quello che non aguzzo
o terminante in punta.
MISURA RASA', Misura-rata o spianala
o pareggiata.
DA MI io .. v, ui r. MISURE BASE, Manie
ra mctaf. anliq. e Tale, parlando di per
cosse o bastonate, Da ine avrete delle ba
stonate di santa ragione Ora direbbesi- CATARE 1:1. VOSERO GIUSTO.
K.VSOLO, t. m. (detto probabilmente dal
barb. Raiulis vinece) Voce agron. MafUuo/o o Margolato, II sermento della
iter che deTesi propagioace; o sia Tral
cio di Tite, ed proprio Quello che serTC
a moltiplicarr la pianta. V, REIOSSR -
Barbatella , chiamasi il Magliuolo che si
trapianta allorch ha messo le radiche
Palmite o Tralcio e noi din*. 7*ra/cruzzo,
Ramo menlr' egli ancora verde stilla Tle POJTTA DEL RASOLO, Calcio, L' estre
mit del broncone del sermento Capo;
Cafparelio ; Razuolo;*SegonceUo? Spe
rone , si dice quel Przzelto del sermento
della vite che il potatore lascia , e da cui
scappano i nuovi sermenti. V. in BASTAR
DO.
RASIV , s. f. Ragione , Potenza dell' anfin.-i per cui Ella dscei'ne giudica e argo
menta.
Ragione, dicesi per Cagione, Prora ,;
Causa , Motivo RARN BELA E BOXA ,
Ragione germana , cio Vera , fedele ,
chiara RASOX GHA-NDA, Motivane , accr, di MOITORASV CATIVA-, Ragionac
ela
RAS* COGIOM O MAGHE O SPROPOSITAE , Ragonjrivole , Ragioni" del ve
nerd; Ragioni di ['Un caldo, vagliono
dboli, inconcludenti. Ragioni assurde ,.
Tale che offendono il sentimento comune,
incredibili. RAS.V SUMARIA , V. SUMAnro. Paralogismo, dicesi dell'Errore
di raziocinio, Raziocinio falso bench in
apparenza Tero, Argomento malizioso
CHE RAS* GA.VZU suo ? Qual r'ugione v'ha
masso? Qual vento v'ha- spinto?No GH'B
BASO.V CHE THCNA, Non c' pancia che ten
ga ; Non e' giustificazione che lasti o
ragione in contrario; Non v' ha risposta.
Ragione, si dico per Giusto, Giustizia,
Diritto DAR r.v POCO DE RAsbx A uio
E U.V-POCO A L'ALTRO, Dar un colpo alla
botte e un al cerchio, Dare il torlo o la
ragione un poco a una parte e un poco
ali altra Go HAS.Y DA TE.-VDB, Ho ra filone da vendere, cio ragion ieoprabbondanti GUB XB TUTA LA HA.-.i i* , E ben
fagiane.
( Ragione , per Pretensione , Diritto ,
Azione NOL CA BAS! DA PRETENDER ,
Non ha azione o diritto di pretendere.
Ragione, per Proporzione e raggua
glio di prezzo A RASN DEL SOLITO Et
PREZZO XB CARO, A ragione o A raggua
glio del solito, il prezzo caro.
Ragione , il ire M per Qualit, Specie T
Sotto DB cjm iiA&uv XB I^UKLA XOBA '-

STA CARTA XB DB BONA-RASX, Di che qua


lit o di <] uni ragione quella roba ?
Quella carta di buona ragione o qua
lit.
Coir BASN o Coir BOW A RASOX , Dello a
modo ;i\ . A Buona equit ; A ragione ;
A gran ragione; A buona ragione; A
giusto diritto; A diritta, ragione ; Mertamtntt.
TACARSB A QUALCHE BAS* ,. V. TACS

insieme , far gruzzolo , Ammassare, e si


dice pi che d'ogni altra cosa , del da
naro.
RASPAR su TUTO,Raccogliertulto;'4ver
tutto, e per lo pi s'intende dell'ultimo
superstite d'una- famiglia, che eredita
lutto.

RASO* VECHIE E RAS.V .Ve I V E, M oli 1.1 m ;n ;i-

noTolgarmente sotto la cessata Repubbli


ca Veneta due Magistrature differenti che
avevano ispezione sull'economia e disci
pline del pubblico- erario : cos dette appnnto perch il primo obbiclto della loro
isolazione fu quello di far render conto
o ragione ai Reggimenti: dello Stato ed
agii < :; M!I ili Venezia del maneggio del
danaro pubblico.
RASONAR , T. Ragionare r Senlplcenient<- parlare.
RASONGLA, i. f. Ragioncella; Kagioncina; Cagioncella-fCagionoeza, Piccola,
ragione o cagione.
RASPA, s. f. Raspa o Scuffina, Specie di
Lima da legno , detta- anche lirgprdina.
V..SCUFWA.
RASPA poi comunemente chiamavasi
ne' tempi Veneti- quel-Libro su cui si registrav.ino le sentenze criminali-' d' ogni
torta. Quindi ESSER ix RASPA , Aver de'
pregi udizii criminali Dicesi anche atlualuieute FEDE DE RASPA al Certificato di
sere o non essere stalo soggetto a proces
si Dello famil. KssSn j* RASPA per Es
ser sospetto, o Esser in difetto o in colpa.
RASPA , Raspato; add. da Raspare:
Per Sentenzialo o Processalo , In
scritto cio il sin. ir. MIO nel registro delle
sentnze criminali. V. RASPA.
RASPADR, s. m. Rastiatoio o Punte
ruolo, Strumento di ferro lungo ed aguz
zo ali' un capo , che ha qualche volta pi
angeli taglienti , ad' uso degli Orefici-.
RASPAMENTO, s. m. Scalpiccio o Scarpiccio , Stropicciamento de' piedi in an
dando:RASPAR , T. Raspare ; Arraffare , Quel'
percuotere che fanno specialmente i ca
valli o altri simili animali la- terra col pie
dinanzi, quasi zappandola.
RASPAR LA PELE , T. de' Conciatori ,
Scarnare, Consumar le pelli dalla parte
Iella carne.
RASPAR, dicesi melai, per Portar via,
Rubare, V. SCRAXFIGJIH.
Raspare o Scuffinare, Polire colla ra
spa o scuffina.
RASPAR, parlando di polli, Raspare o'
Razzolare ( colle zz- aspre ). Il raspare
da' polli, dicesi Quando la gallina cnD'unghie raspa il terreno per iscuoprirvi un
qualche grano il insetto Sparnazza
re o Sparpagliare ,. si dice Quando le
galline spingono co' piedi in qna e in l'
le granella che lor son date per cibo:
IU sr.iu coi PIE, Scalpicciare, Calpe
stare ma con {stropiccio de' piedi infrangetido o anche semplicemente a/pe*Aare.
HASPU su , Raggruzzolare , Mettere

485

RASPA VIA LE PAROLE DA LA CARTA ,

Raschiare, Levar la superficie di che che


sia con ferrn i> altra csa tagliente o con
rasliatoio: E quindi Raschiatura, diresi
al Segno rimastovi dal raschiare.
l AS I'U u.vo, dicevasi ai tempi Veneti
L'inscrivere nel Libro chiamato RASPA
chi era stato- sentenziato criminalmente..
V. RASPA.
Era Tulgalissimo nel foro a' tempi Ve
neti il dettato raotlcggevole RSPIME, 0\ZIME, SLIME (italian. Raspami; U'gnimi; Salami) che dicevasi per allusione a
tre cariche temporanee lucrose eh' eran*
ambite da Senatori di poche fortune. RX.-. IM MP. si riferiva' al Capitanato di Raspo
deH'Istria; i ; ,/.;:.T :' M?^'''* dt!l'c!i?^
SALIVE , al Magistrato del sale.
RASPIN, s.m. Raschiatoio; Raschia; Raspaiuola^, Strumento ili ferro tagliente ,
ad uso di raschiare la scrittura o altro si
mile dalla carta:
RASSA, s. f. Rascia , Specie di Panno di
lana grosso ed assai ordinario: forse cos
detto dal Regno di Rascia, oggid Servia,
donde sar stato portato.
RASSA , detto in T. de1 Fornai , Raspa,
Strumento di ferro largo e quasi qtiadratodel'quale si servono i Fornai per tagliar
la pasta:
UASSADA, s. f. Raschiatura; Raditura;
Rasura:', 11 raschiare e la materia che si
IcTar in raschiando:
RASSDA, si dice metaf. nell'oso fami
liare per RoMAivcljfA, V.
RASSAR, T. Raschiare o Rastiare e Ra
dere e Abradere, Levar la superficie di
che che si.-vcon ferro, scancellare raschian
do.
RASSAR LE BOTE, V. BOTA.
RASS\H, dello in T. Agr. Sarchiare f
Sarchiellare, Tagliar col sarchio le erbe
salvalicbe ne' seminati.RASSAR i MURI, Grattugiar gli edijizi,
dicesi dagli Architetti del ({astiare le mu
ra per pulirle da una cerln> inulta che le
annerisce col tempo;
tASSARLA, s. f. Radimadia; Raspaiunla; Raspa, Strumento di ferro col qua
le si rastia la pasta che rimane appiccala
alla madia. V. ALBUOL.
RASSAROLA , detto in T. il il. Rasiera ,
Strumento fatto come una radimadia ,
del quale si' servono i Bombardieri per ri
pulir bene la camera del mortaio da ogni
avanzo di polvere che vi potesse essere ri
masto della carica antecedente.
RASSAROLA, detto in T. de' Bottai, Ra
siera; Rastiatoio; Ascia, Strumento di
ferro per raschiar le botti r .-.i un li,
IU SS A l' li A , 8. I, Raspatura ; Ratchiatura , Materia- raschiata- dal' legno e dai1
metalli-.
H W IH DE L-' ALBCL , di-Ito funi!. I-

484

RAT

iiietaf. Raschiatura della madia, Diccsi


da noi per {scherzo ali' ultimo dei Figli
nati in mollo numero. V. SCOASSACO.
RASSEGNA , s. f. Rassegna, Rivista di
un corpo di soldati per riconoscerne il
numero, la monlura eie.
I ,' I PAS8 A LA RASSEGNA , /'.' passato

a rassegna : dicesi d' un Soldato che sia


stato a rivista.
AVBRGHBNE UNA BAssBG.vA, Averne una
infilzata o una rassegna; Infilzare esem
pi , parole e simili, dicesi fig. di Chi favellando dice molte cose Averne a Lizteffe, cio Abbondantemente, largamen
te, pienamente, in gran copia, direbbcsi d' altre cose.
FAI LA RASSEGNA D' UNA COSSA , Far la
rassegna di che che sia , cio La conse
gna, la cessione.
RASSEGNAR, v. Rassegnare, Consegna
re , Dare in potest.
RASSEGNAR, diccsi nel parlar familiare
; per Rappresentare; Riferire; Denunziare.- Rasoorfara; O.-. P. esentare ; OffeTire; Esibire.
RASSBGNARSE A LA VOLONT DB Dio, . /.

conciar la mente o l'animo nel piacer di


Dio.
RASSEGNAR UN POSTO o UNA CARICA , Ri
segnare, per Consegnare, Rendere, Rinunziare GHE L'HO HASSEC\\, Glief Ito
risegnalo, cio Consegnalo, Reso.
RASSODAR, v. Rassodare, Far sodo,
Indurire.
RASSODARSE o SoDAna,delto ^.Emen
darsi j Correggersi; Ravvedersi, Can
giar vila. Di no farsi buono. V. SODAR.
RASSOMEGIAR, v. Rassomigliare e Ritomigliare, Rassembrarc, Figurare, Es
ser simile, Aver somiglianz.
RATA, s.f.Rala, Parie convenevole di
che che sia.
A HATA PORZIN , Per rata ; Per erra
ta; A rata ; A proporzione ; Per parte,
Secondo quella parie che iucca.
RATA, si dice poi per Erta; Ertezza;
Rattezza, Luogo per lo quale si va all'in
ni e n' penoso e i-ipidu il cammino.
RATAFI, s. m. Amarasca, Specie di Ro
solio gralissimo al gusto e all'odorato,
composto di diverse sostanze.
RATERA, s. f. (coli1 e aperta) che sembra
corrotto da Rateria plur. del barb. Ra/erium, unii- carcer, corrisponde all'altro
nostro termine SORZRA nel iin. di Topa
ia o Tapinata, Nido di topi, per allusio
ne a casa vecchia o rovinosa. Stainj?rfra.
e nell'avvii, Stambergacciit, u COBO sino
nimi. I Francesi dicono Rat al topo e Ra
tiere alla trappola ; ma non dicendo noi
RATO al tvpo, pare, in senso dell'Autore,
che la nostra voce vernacola debba piutto
sto ripetei i i dal plur. di Ratcrtuui.
RATHE, Vecchiume ; Sferre vecchie,
Mobili e cose vecchie Citeranno, di
resi anche a Qualsivoglia cosa vecchia e
male in ordine.
RATFICA , s. f. Ratificazione; Ratficamenta, Allo co! quale l.iiuio iipjirova ci
che venne fatto per esso, (juand.i siasi ri
servalo di raliucarf. Negli afTuri diploma-

RAV
lici si vede icrillo Ratifica; Cambio del
le ratifiche.
DAR LA RATIFICA , Ratificare; Confer
mare.
RATINA, s. f. T. de' Mereiai, Panno ac
cotonalo o Saie rovesce, diresi Quel pan
no lano che ha il pelo arriccialo con ric
ciolini quasi staccati l'uno dall'allro.
RATINAR, v. Accotonare o Far taccolone ed anche Ratti/lare, Arricciare il pelo
ai panni. Dicesi Aleuto/latore al Maestro
d'accotonare ,-e Accotonatura, all'Elicilo
di questa operazione.
RAT1SBGO DB RATISBOGO, Voce Illi
rica triviale e maniera avr. Lo slesuo che
DE BRICOLA. V. BRICOLA.
RAVA , s. f. Rapa, Radice bulbosa d* una
Piatila erbacea annuale notissima , 'detta
da Limi. Brassica Rapa, ottima a man
giarsi.
PASQUA PEFANIA LE RATE PERDE L' ANEMA. V. PASQUA.
RAVADA, s. f. Minestra di rape.
RATA610, i. f. T. de' Lanaiuoli, chia
mami que' Bioccoletti o sia la, Lana minula che si cava dalle pillacchere del In
pecore , da cui trovasi molle volle appia
stricciala.
R.AVANO , s. m. Rafano e Ravano e. nel
dini. Ravanello, Radice bulbosa d'un'Erba notissima , annuale, di sapore acre ,
che si mangia, della da Lino. Raphanuf
salivus.
Ve poi un altro Rafano dello Imi racclo e Ramolaccio, radice grossa e lun
ga , d' un gusto assai acre e mordente ,
delta in Farmacia Raplianus rusticana*,
e in Barbarico Armoraca.
RAUCIR , v. Affiatare, Divenir fioco e
rauco.
RAUCO , add. Rauco ; Roco ; Arranlolato ; Afliocato ; Chioccio ; Fioco di voce.
Averla voce ai-rantolata. Egli ha vedu
to il lupo; ligli stato veduto o guarda
to dal lupo.
RAVDERSE. V. RBVBDBH.
RAVEDIMENTO o RBVEDIMEVTO, s. m.
Ravvedimento; Resipiscenza; Emenda
zione; Ravviamento, Ritorno da male a
bene.
RAV1ZZE, s. f. Voce per noi anliq., ma
clie luttavia si parla nel Conlado verso
Padova, dal lat. Rapacia, orum dello da
Plinio, che nel Dizionario latino di For '-111. ii si tr.-uluce Ravezze ( e RAVEZZE si
ilice ancora nel Bresciano); ed un Cuinangiarc fallo di fughette e broccoli e gallonzoli di rape lessali poi conditi e colli in
tegame.
PESTA COME RAviazB, Tritalo come ravezze. %
RAVIZZON , s. m. T. agr. Navone silve
stre o selvatico; Nano silvestre; Rapaccione e Ravizzone, l'unta che si coltiva
annualmente per li suoi semi, da cui si
cava dell'olio buono a varii usi. Ella
una variet della lrassica V-I;-H. di JUii>neo. V. NAIV.
OGIO DE nAvi/.i.v, Olio di rapaceione,
Olio cavato dal seme del Rapacciouc.

RAZ
RAVLZER, T. Ravvolgere ; N'involgere;
Rinvoltare.
RAZION, s. f. (colla z aspi-aj Eazione,
Porzione del cibo e. della bevanda diurni
per la sussistenza dell'equipaggio ne" vascclli.E dicesi anclic del Pane e simili che
si da a' Soldati ; non meno che al pane e
alla minestra che si da a' carcerali.
RAZION DE FIEX, Profenda, Quella mi
sura di fieno, hi.u!a, orzo , paglia e simi
li , 'In- si dj ogni gio no al Cavallo. '
RAZIONA, add.T. delle Carceri, detto per
Agg. ai Prigionieri, e vale Posto a razio
ne f cio di' soccorso e rive della razio
ne, che consiste nel pane e nella minestra
che la carit del Principe fa dare ogni
giorno ai poveri carcerati.
RAZIONAR, v. T. carcerale , Mettere o
Porre a razione, Comprender un carce
ralo nel numero di quegli altri che sono
ogni giorno soccorsi della razione. V. RA
ZIONA.
RAZlliAR , v. Aggirare o Rigirare, In
gannare, Menar pel naso alcuno Gio
strare alcuno, vale Aggirarlo o Ingan
narlo con ai-li e malignit che anche dicesi Circonvenire e Abburattare alcuno
Menar le mani pel dosso a uno, Aggirar
alcun pel line d' interesse.
RAZ1RTO, . m. Abbindolata o Abbindolazione, Piccolo inganno.
RAZIRO, i. m. Raggiro e Rigiro, Nego
zio coperto per ingannare altrui- Traforeria o Trafarelleria ; Tranello e Faldella
sono .i--!!., stesso significatoie covate di
alcuno, diconsi figur. Le pratiche segrete,
le trame, le macchinazioni.
RAZIRN, add. Raggiratore e Rigirato
re, Colui che cerca d'ingannare altrui
llgiratorello diinin. Aggiratore ;
bindolo; Bindolane; Trafaretlo ; Traforellino ; Mozzorecchi, Uomo infame,
astuto , sottile ingannatore Arzigogo
lante, Uomo d'arte e di rigiri Far a
girare culle racchette , dicesi de' grandi
aggiratori.
RAZ1RNA , s. f. Raggiratricc e Rigiratrice.
RAZO, s. tu. Razzo; Razzuelo e Razza,
I raggi Ielle ruote.
RAZO, in T. .mi. vale per Raggio ed
anche per Lancetta o Indice della sfera
d' un orologio. Si legge nelle Memorie autiche sloriche Venele del Gallicciolli: ADI
ao. SETTEMBRE i ftzi. Fu DESCOYEBTO E
COMPLIDO EL RAZO D'ORO DELLE ORE FAT
TO SULLA GJESIA DB S. GIACOMO DE RIAL
TO PER MAISTBO POLO PUIE.SE I.VZBGNBR.
RAZNZER , . Ravviungrrc e Rgiu- '
gnere, Arrivar uno. V. ZOXZER e CdiAFn
o.vo.
RAZZA , s. f. Razza ; Schiatta ; Genera
zione; Prosapia.
CATIVA BAZZA , Razzaccia RAZZA
BASTARDA, Bastardume.
ESSER DE CATIVA RAZZA , Ks.ier di cat
tivo nidiu; Cattivo o Tristo iitfin nel gu
scio.
E.ISBR TVTI D' UN.I RAZZA , Esser della
medesima pannina, d'un pelame, d'una.

RE .i

REE

(uccia , E .^ sei- come i poponi da Chioggia.


RAZZA DB CAN, dello per ingiuria, Bagaglione, Uomo vile. Bolla acquaiuola;
Nuvol di pidocchi.
CAVALO o A M v i DA RAZZA , Cavallo o
Asino emissario,
PBRDBRSB LA BAZZA , Spegnerti il teme
conte de" cani gialli.
RE, . ni. Re o Rege, Monarca, Sovrano.
RB DE <:ALA\TOMEYI o GALAM-OME.-V.V,
Meglio del piine ; Coppa d'oro; Onestis
simo; Trattabilissimo.

REALISTA , add. Regalino , Voce del


l'uso, bench ne' fogli pubblici si veda
quasi sempre stampato Realista e Reali
sti. Si dice di Chi del partito del Re ,
per distinguerli dai Repubblicisll.

RE DB GRANATA, dello io T. furbetco,


vale il Frumento.
RE DB MATI, Pazzo a bandiera, Qua
si clic porti la bandiera <lc pazzi.
I THE RB VAG, chiamavansi per anto
nomasia al tempo Veneto li tre loquisitori di slalo, per allusione alla suprema
e quasi assoluta loro autorit.

RE DEI MINCHIONI ( t antic. RE DB SCA


CCHI ) Re de' scacchi, difarfalle, di pec
chie; .Ircicotale; Arcigociiotone; Arcgranellone. V. VISDECAZZO.
AwoXn DA ns , Andar di rondone , a
vanga , benissimo ; Andar al palio, Av
venirne que-1 che pi ne possa accadere ,
seguirne le belle cose.
MAC.VR DA nB. V. MAGICI.
STAB DA KB, Stare in barba di micio
o ili micia; Slare come un paperolto ;
verilcuor nello ziicchero;Pigliar il pol
lo senza pestare, vale Esser sano, con
tento e mangiar con granile appetito
STAB DA RE, si ilice ancora per Star di
pinto; Andar a capello; Andar di ron
done, Quando una cosa va bene e un avvenimenlo succede prospero.
RE, s. f. (pronunzialo chiuso) T. de' pese.
Rete, Quella cio da pescare. V. REDE.
REA, s. f. T. auliq. lo lesso che RE o

REDE.
REAGIA. V. SPINARBLI.
REAGIR, lo slesso che RBBBCAHSE , V.
REALDR,v. Realdire,Vote pi-Mia Vene
ziana, regislrala dall' Alberli come utaia
dal Bemboj e vale Kindire una causa, Asroltar di nuovo in giudizio. Ora direbbosi Riassumere un processo.
RBALD'IR DAL BAVDO. Sbandire; Leva
re il bando, Abilitare il Bandito a difeitdersi.

RiALoinsE, Redimersi o Riscattarsi o


Restituirsi ne/fonare, nella fama; Ri
donarsi alla societ Rimpannucciar
si, Migliorare di condizione , rifarli di
qualche disastro sofferto.
REALDIRSE VEL zono , Riscattarsi; Ri sardi-si; Rifarsi. V. REFARSB.
REAI.DIHSE NB LA SALUTE, Rimettersi
in salute; Ricuperare, Riavere o Riac
quistare la sanit Rinvenire, Ricupe
rare g^li spiriti.
REALETO o anehe Fioaw,e GAVALAR!,
t. m. T. de' Cacciatori, Gallinella palu
stre piccola. U.Tcllo, clic si piglia collo
schioppo nelle nostre Valli, nominalo da
I, alluni Rallus Pusillus. Egli pi pic
colo della Qunglioa, ina simile ad rssa
nella piuma <; nella strullura del corpo.

REALIZ\R , T. Effettuare , Meltere ad


eflello, Eseguire, Adempire, Compire,
V. VBBIFICB.
RBALIZR U.YA CAMBJL o u?t PAGAMB.YTO, Maniera mercant. Riscuotere; Esige
re.

RE ALTA, s. f. Ingenuit ; Schiettezza ;


Ferit; Sincerit.
Mi VAGO CO LA BBALT.X B CO LA GIUSTI
ZII , Io san ingenuo e giusto ; Io amo la
schiettezza del cuore e la giustizia ; Le
mie labbra non mentiscono la verit.
l.v REALT, dello a modo avv. Realmen
te , cio in fallo, Effettivamente.
REALTNA, . f. Campana di Riatto,
Campana che suonasi a S. Giovanni di
Riallo dal primo ottobre sino al mercole
d santo, per avviso agli artisti di cessar
la sera del lavoro. Comincia il primo otto
bre a ore 2. italiani-; ai i a. detto a ore 3.;
agli 11. Novembre a ore s'no '' 7- Feb
braio; poi a ore 3. sino il primo Marzo, in
di a ore 2. sino al mercoled santo. W
mesi d'estate non si suona.
REAOLO o RIOLO, s. m. T. de' Vetrai, Rattavello o Rullane e Pettegolane, Specie di
rastrello di ferro senza denti, inastato,
che serve per mestare la fritto. V. FIUTA.
REATA, s. f. Rete o di ferro o di rame.
REATIiV o ROSETO, . ni. T. de' nostri Uc
cellatori, Scricciolo o Re di macchia, del
lo anche Forasiepe o Sbucciafratte: da
Limi. Molaci/la Ti-oglodytes e da Temminck Sylvia Troglodytes. Uccellello pic
colissimo che lien sempre la coda rilla ,
la sua voce piultoslo un pigolo che uu
canto, che fa Cric, onde gli derivalo
Scricciolo. I Veronesi lo chiamano anche
IMPERATORE , 1 Friulani Scnis e FAVITA,
in qualche lungo del Vicentino SCIMELA,
e i Bergamaschi FORABOSCO.

REBALUO, add. Ribaldo, Voce d' ingi-,


ria.
REBALOT\R, T. Rivotare, Tornar a vo
lare, cio Dar voti di nuovo; Esperite Una
nuova votazione.
REBALTA , s. f. Ribalta ; Cateratta e /fo
to/a , Apertura fatta ne' palchi di alcune
cnse, che chiusesi con una specie d'impo
sta orizzontale delta Caditoio, per cui si
discende nel piano inferiore.
REBALTA DEL Bimb, chiamasi lo Spor
tello fulto a modo di riballa o caditoio; o
sia Quella specie d' imposla del ripostiglio
superiore d'un casscllone, dove sono di
verse casselline e segrete.
REBALTA DE LE BOTBGHB, Palchcciuo'
lo o Palchistuolo, Sporto ili lavole che di
fende le bolleghc od altro dal sole e dalla
pioggia.
Tettuccio o Tettoia, Quella che s' usa
ne'giardiniper coprire le spalliere nel \crno.

REBALTAIZZA , s. f. Confusione ; Sev

REO

485

versione ; Difficolt ; Inciampo; Malan


no.
Per RBBALTAMBBTTO , V.
RBBALTAIZIA EB STATO, Ctttastrofe,V!utazione, Passaggio d'una fortuna in un'alira.

REBALTAMENTO DE STO.MEGO , Rivollamento; Sovversione; Sconvolgimen


to; Slomacazione; Stomacaggine.\.SToMEGO.

REBALT\R, v. Ribaltare; Rovesciare,


Dar la volta, Mandar o Volger sossopra.
V. RoVERSR.

RBBALTR. EL STOMEGO, V. in RBVOLTR.

RBBALTJI LA CA ROZZA, Ribaltare; Ri


versare ; Rovesciare.
REBALTR Et CAFB, Versare il caff,
Farlo uscire dalla caffettiera nella chic
chera .
REBALTR. LA POLENTA , V. in RovER.sXn.

REBALTELA ( coli' e strella) s. f. loppa,


Quella parie delle brache che cuoprc Io
sparalo della parte dinanzi. V. PA^TELON in
BRAGHESSE.

CARTY co LA RBBALTLA, Cartone ri


boccalo.
REBALTO DAR DB REDALTO, Frase fam
Andar grosso altrui ; Risponder brusco;
Dar nel naso; Dai-e stroppio, Esser con-'
li ai-io.
REBALTN , s. m. Rimprovero; Gridata;
Strepito; Schiamazzo.
A.VPR TUTO DE itxBALT.y, Andar tut
io a rovescio.
RESALT'OJT DB COSTB, V. RBBAITAIZZA.
REBASS.\R, v. Calare; Minorare; Di
minuire; Scemare , Dicesi d'un Conio o
di-I prezzo delle cose.
REBASSO, s. m. Ribasso, Voce dell'uso,
Quella sorle di scemamente che si proce
de a fare nel conto allora che il creditore
e il debitore vengono a componimento j
dicesi anche Sbasso.
Chiamasi Ribasse o Sbasso anche'quella l'inumi -.MMI- di prezzo che concedono
i Commerciami a'ioro committenti per in
vogliarli a comperarne le mercanzie. P. e.
Vi conceder i libri di mio fondo col ri
basso del venti per cento. In queslo sento
chiamasi anc he Sconto o Provvigione, per
ch in cerio modo il premio del commit
tente per la briga che ha di rivendere la
mercanzia e per l'anticipazione del prei20.

REBAT AURA , V. REDATTA,


REBATER,v. Ribattere, Ripercuotere,
flispingere.

REDTBR BL CHIARO DEL SOL, Riflettere;


Ripercuotere; Rimandare.
REB\TER EL RIIAY, fimazzolare, si di
ce del Baller di nuovo le piche in sul
l'aia per trame tulio il grano.

RBBATBR T.\ DRIO LA BALA o Er. !m.y ,


Rimbeccare; Ribattere il pallone; Dardi
volta.
RcBATBR LA UONA, V. I! eri"..; VAII.
JKIMTKIl LA PUNTA DEL CHIODO , ll/nl-

dire, Ritorcere la punla tlol chiudo e riballcrla inverso il suo capo.


REBTEB LE CUSIURE, Ragguagliare le

486

REB

REC

REBOGIMENTOi . m. Ribollimento, II
ribollire.
REBOGO, add. Ribollito.
REHOGR, . Ribollire, Tornir a bollire..
REBOMBR, . Rimbombare; Far rimbomblo, Risonare, Rintronare, vale For
temente rimbombare quasi a guisa di luo00.
REBOMBO, s. nt Rimbombo, e Rimbombo, Suono che resta dopo quali-li rumo
re, maMmaraenlc ne'luoghi concavi o calernosi.
Risonanza, parlami degli strumenti
da suono, vale rrolnngamenlo e riflessio
ne del snono.
REBONDOL\R, . Accartocciarsi o- In
cartocciarsi, Dicesi dell'orlo delle vesli
corte sottane che s'avvolge a simililndine
di cartoccio a di rotolo e i In- forma, im
paccio.
REBTO (coli' o largo) s. tm T. de'Calxolai, Forte di suolo, Peno di cuoio che
si meli dentro-o- fuori la parie deretana'
dello stivale i dove- si ferma lo sprone.
REBUFA, add. Muso RBBUF, V. Muso ut

RKBUTR, parlando d'una pianta; Sigermogliare ; Rinfronzire ; Ripigliare ;


ripullulare; Rimettere.
REBUTO , s. m. T. agr. Rimessiticcio o>
Rimettitiecio, Ramo nuovo rimesso ini
fusto* vecchio, che anche dice Rimesso^
Bastardone; Pappolone o Succhione
Quello deHa, Vile dello Femmine/la cio
il ramo baslardo. Pampinario ti chiama
il sermento che non produce fruito, ed
Quel tralci ohe nasce intorno al duro e
in sommo della vite Sterpo o Frusco
lo, chiamasi il Rimessiticcio stentalo che
pullula da ceppata d'albero secco o cada
lo per vecchiezza o. da residuo di barba
d'albero taglialo.
REBUTI D'ERBA, Guaime, L'erba tencrn che rinasce- ne' prati e oc' campi dopo
la prima segatura.
T ACUII i RBBUTJ; Sterpare', Barbare j
Diradicare, Levar via gli sterpi.
Loca PIH.V DB HBBUTI ; Luogo sterpigiio.
REBUT.V, s; ni; T. agr. Sterpane, Ster
po grande.
RECDER, , Ricadere ; Ricascare .Tor
nar a cadere.
Ricader mi male,i*\c Riammalare Am
malare d nuovo.
RECADDO-, ndd. Ricaduto o Ricascato
RECADTA, s. f. Ricaduta ; Ricadisi
Recadia; Ricadimenla; Ricascata,Dicr.si propr. iV un Infermo che quasi sanalo
riammali.
RECALCR, . Ricalcare, Calcar di nuo
vo.
RECALCHN, s. m. Voce del Contado ver
so Padon, Lattata FAH r\ BBCALCIIIK,
Far una lattata, sr:dice Quando dopo
mangiato e bevuto bene si fa venire in ta
vola nuovo vino. V.RncinoTO.
RECALCITRA^TE,add.Ca/crwo,Che
resiste.
RECALCITRAR, v. Calcitrare ; Ricalci
trare e Recakilrare o 1ricalcitrare , Far
resistenza 'superiori.
RECALC1TRSO , add. Ricalcitroso e
Calcitrato Dicesi quella che fa resislenia
che repugna.
RECALZAR (colla z dolce) T; Rincalza
re- o Ricalzare, Metter allnrno a una co
sa o terra o altro per. fortificarla Am
moniate o meglio Rincalzare, dicesi specialmenledel Mettere la lerra-inlorno al
pedale delle piante.
R SCALZAR, dicesi anche per ZAPAR V.
RECAMADA, si V. RECAMO.

IIED

coJ/re, Picchiarle per ispianare j rile


valo d esse.
RBBATER i-r. MAE, Ribattere, rhc vale
Ripelere il suono delle ore..
REBTBJI PACIARI,. Pisciare nel vaglio,,
dello fig. Perdere j GelUr via il tempo e
la laiir.-i.
BATEJI E B.EBTER GnE L HO BATUA B
RBBATUA , Ribadire, Si dice anche per Ripeler altrui l'istanza e simile per conGccarla a, quello meglio nella memoria, tal.
che non gli esca e non gli scappi.
REBATIRA , s. f. Ribattitura ,- Ribadi
tura} Ribattuta; Ribattimento; Ribadiini ni i . Il riballere.
REBATIRA DE LB CAMISE, T. delle- noslr Donne, Costura, chiamasi La riunio~
ne di due margini o pezzi di tela delle ca
micie che si ragguagliano ripiegale e cu
cile..
RBBATIURA, AL PIE DEL CAVALO, Ribadi
tura, Contusione al piede del Cavallo.
REBATIZAR, v. Riba.lUzz.are, Baitezzar
di nuovo.
REBATA , s. f. Ritornello, Ripeiizionc
del sonar delle ore dell'orologio.
REBATO, adii. Ribattuto, Ripercosso ,
Kwpinio.
REBEBA, V. PIOMBE.
RESECA NASO RBBEC, V. NASO.
REBECARSE v. Slizzarsi o Stizzirsi ;Montare in bica o in celier, Incollerire.,
Quando parlasi di due persone che fra
esse garriscano,. dicrsi Bisticciarsi; Hi
Luccicarsi ; Proverbiarsi; Bezzicarsi
Manicarsi /"u/j/Wfro, vale Odiarsi scam
bievolmente. V. MAGNAIISB i OCHI.
Il -.:>. i , Ribeccarsi e Rimbeccar-fi, Mordere con parole colui che abbia vo
luto mordere altrui, che dicesi anche Rt*
valersi; Rimettersela.^ Kimpolpettarsela.
KEBGOLO, adii. Fistolo; Facimale;
Diavole!tino ; Frugolino; Frugolo; Nabiss.o; Vivo vivo, Si ilice de' Fanciulli che
non islanno mai fermi e sempre procac
ciano di far qualche male.
AVER BL RF.DBc.91.0 ADosso , Aver- C ar.genio vivo e il fistolo addosso; Esser un
J'rugolo, dicrsi iVunFaiiviulto irrequieto.
REBfciLE o RBBBLO ( coli' e larga ) s. m. #fbello, CJie si ribelljilo, Fellone; Sedi
zioso , Siiddile che mnnc di fede al-sno
Governo e si - sollevalo contro li quello.
REBELIN, s. f. Ribellione* Ribellione.
Nel sensapm comune si confnde rolla
Sedizione o Fellona, Ma secondo il Ctv
dice, criminale s'intende ancora Qualun
que resistenza o via di fatto cantra gli. ufGziali,guardie o forza pubblica che agisco
no per ordini.
li IIF-.I ,;. - , nel parlar firn, si dice perSommossa ; Baruffa; Trambusto; Scom
piglio di foollc persone, V..BARAFUSOLA e
DIAVOLEZZO.
REBOC\DA, s. f. Ristuccala, Rilnramenlo di ((iialchc fessura o, buco, con la cnlceREBOC\R, v. T. de' Muratori , Rinzajffare, Riempiere il volo e le fessure d'un mu
n con calcina.. V. GHEZB.

COLARA.

CAVELI I.KII K vi Capelli sparpagliati,


Contrario di Ravviati, e-vale Scomposi!,
disordinati.
REBUF\DA\i. f. Buffo; Folata; Nodo di
vento.
RBBUFADA, dolio fig. Sopravvento; Bra
vata imperiosa o affronto improvviso fal
la -co vantaggio e con soperchier.
REBUFARSE, v. Pigliare il grillo; Stiz
zirsi, Adiranti?
RBBUFARSB, parlando del gatto, Arroncigliarsi, dicesi per mei. del Gallo che
per islizza -, dolore- o simile , si divincoli ,
rizzi il pelo e mastri coHrr.t.
REBUFNI, s. m. T. de' Vellurali , Remo
lini, dfconsi Qur rivolgimeli ti o rilorcimenli particolari dei peli del Cavallo, dis
posi! diversamente da qmlli di lullo il.
corpo..
REBJFO , s. m. T. degli Intagliatori. Spe
cie <!r picrlo minuto lavoro d'intaglio
che si. fa (di' estremila d'un angolo smus
sato per renderlo meno acuto.
Ih altro senso, DAR ux REBUFO, Dar un
ralibitffo o ribujja o Far un toltane rabl>ii(jii,\a\r Riprcndrre con minacce o Spavcnlare con asprezza di parole:
REBUFO, in T. limi, dicrsi per Rifiuto,
ma intrndesi fallo con aspri modi. Ripul
sa.
^
REBUFOSO , add. T. de'Falegmuni, Sal
cigno ; Risconti-oso , Agg-. di Legno che1

l'Ali UVA RECAMADA O UNA BO>'A RECAMA-

DA A-, qoALcL'N , che anche dicesi FAR A*-

ilii'liriluirnlr S pulisce.
QOALCbN UN'ABITO DE RECAMO , O FAR .V
REBUS No GIIE IV* G\A>'CA REBUS , Non

ven!e pi un minuzzolo, un gocciolo,


un ghiozzo, un tantino; Non se ne trov.a respice.
REBUTRt v. Ributtare, Ripulsare, Ri
spingere.
REDUTR Et S^OMFOO, Stomacare; Nau
seare; Fare stomaco; Venire a stomaco;
Avere a schifo -^ Dox.v. cii ME REBI'TA ;
Donna che "iifd stomaco o sghio; che,
m' antipatica.

RECAMO assolut. Attaccare altrui una cam


panella ; Dar biasimo ; Dar mala voce ad
alcuno; Dir vituperio; Dare unaspellicciatura; Detrarre tK alcunoRECAM\'DA. , vai anche prr Rabbuffo;
Bravata DAR .VA BEEATADA A two ,
Far un solenne rabouffoad alcuno, Sgri
darlo, Rimproverarlo.
RECAMADR, f. m. Ricamatone
RECAM ADORA, . m. Ricamatrice^

RAG
HEC
RECAMABRA , s. f. Ricamatura o Rica
mo e Ricamarne/ito, 11 ricamare, ed an
che La cosa ricamata.
RECAMAR, v. Ricamare, Fare in sul pan
ni , drappi eie. varii lavori coli' ago.
RECAXH QUALCJ y , dello mei. Detrar
re a" alcuno ; Appiccar zane o sonagli ,
Dir male d'alcuno. V. RBCAHADA.
KECABL'AR. EL CAUTAUBCIO DB n< IE , V. CA
TTA REGIO.
RKCAMO, . m. Ricamo; Ricamamento;
Ricamatura, L'opera ricamala e '1 Rica
mare.

REGAMTO
REGAMN
camo.

I i.i. Ricametto, Picco! ri

FAU A QUALCnr U.V ABITO DE BBCAMO ,

V. RECAMADA.
REC\0, V.-DABBCA.
RECAPITAR, T. Ricapitare o Recapitare,
Indirizzare al suo luogo fio RECAPITA
QUM, FAGOTVw A CASA , ffo ricapitato quel
jardellino a casa, cio Ho portato o man
dalo.
.L' RECAPITA A CASA, // tale venuto o
capitalo o giunto a casa.
RECAPITAR uso , dello in altro senso ,
Arrivar uno; Giunger uno, TE BBCApiTARb, Ti arriver vh Ti giunger, cio
Ti acchiapper,'Ti prender.
RECAPITO, s. m. Ricapito o Recapito,
Indirizzo, Inviauiento a quakivoglia silo
V. RENDAVI.
RECAPITO, dicesi anche per Documen
to; Scrittura AVER i so IIICAPITI, Averei suoi documenti, cio Avere carte o do
cumenti che guarentiscano la persona che
li poi-la. Nel!' uso de' .nostri Uffizi! dicesi
per e scrivesi Ricapito.
RECAPITOLAR, . Ricapitolare e Recapitolare o Raccapilolare , Ridire in suc i nto le cote delle , 'Riepilogare , Riassu
mere.
RECAUSE , v. Recarsela; Recarsi un in
giuria, Tenersi offeso, Incollerire.
Et SE N'HA RECA, Se la reco, cio Se
ne lenne offeso COSSA VE NE JIBCHEU ?
Perch recarvene? Perche tenervi offeso?
REC ASCADA, s. f. Ricalcala o Ricaduta
r Ricadimento o Recidiva, Dicesi di ma
lattia.
Dicesi in pr. La ricaduta peggiore
della caduta , preso dalle malattie recidi
ve che sono pi pericolose.
RECASC\R, V. RECADER.
RECAVAR, v. Ricavare, propr. Trarre
qualche utile dalle cose, Ritrarre.
^ RECA va o CAVAI uw DMSBGNO, Rica
vare, dicesi per Ricopiare disegnando o di
pingendo, Copiare , Imitare.
RECA-VB, si ilice ancora per Compren
dere ; Capire; Sapere Dello melaf. Ca
vare i calcetti ad altrui; Scovare, Scopri
re i fatti allrui Spillare, vale Risape
re alcuna cosa spiando.
Ho HECAV TUTO QELO CHE VOLEVA SA-

vin, Ho scoperto tutto ; Ho saputo tutto


ci ette ni importava sapere.
Ilo RECAVA BEASSIMO QUEL via IA JO

-DISB , Ho capito o compreso lenissimo


quanf ella mi dice.
RECA VATO o RucXvo , s. m, Ritratto ,
Prodotto o Jl prezzo d'una cosa-vendula.
far ritratto , vale Vendere, procacciarsi
danari rendendo.
RECAUL6, V.RBAOLO.
RECENTE, add. Recente o Ricente,Vosa fresca , da poco.
'Vor RECENTE, Vino razzente, vaia Piecaule.
RECERCAR, V. RiCBncXa.
RECTA t>'RicTA fcoU'-e larga) *. Sicelta FAB RECETE, V. RECETB.
RECETAR, v. Ricettare o faccettare, Dar
ricetto , Ricoverare.
Ricettare, vai anche Ordinare o compor ricette, come si fa da'AIrdici.
RECETARIO, s. m. Ricettario, Libro su
cui stanno registrate le ricette a lume de
gli Speciali.
RECETO (coll'e aperta) s. m. Ricetto;
Raccet/o e Ricettacolo, Ricovero. Ritiro,
Alloggio.
DARRBCETOAQUALCIJT, Riceltureo Racccllare alcuno, e tliccs perlopi in ma
la parie.
RECETOR o RICBTOR, . m. Ricevitore,
Titolo d'impiego pubblico di Colui eh'
preposto a daziare le mercanzie che passa
no e riscuoterne il dazio per conto -llla
Finanza.
ue
gli eie dagli Esattori comunali riscuote le
imposte prediali di tutta la provincia.

RECETORA, s. f. Rnevitoria, L'ufCzk)


del Ricevitore di finanza.
RECHIA, s. f. Orecchio e Orecchia, Stru

mento irir udii >.


:Buso DB LA RECJIIA, Meato uditorio ,
chiamasi il Luogo dell'interna cavit del
l'orecchio per cui s ente Conca dices^i quel Seno che *' incava in mezzo al
l'orecchio eslcrore,cui" contiguo il mea
to uditorio. Antro , La parte interna _
Labirinto, La seconda cavila irregolare
dell'orecchio, ove sono tre canali o con
doni ossei semicircolari, mn de' quali di
cesi da' Notomisli Ancudine , un altro
Martello e il Urzo Stnjfa Vestibolo,
La prima parte del Labirinto Timpa
no delC orecchio , uria Membrana inleriore, strumento principale dell'iidiUi.
RSCBIE DEL 8ECHZO , BEL MASTELO ClC.J

Orecchio, diccsi generic.uneule per-quelJa Parte per la qunle s'aHacc.mo gli arne
si dicocina; etnie -Orecchi si chiamano
-que'Fori delle sei-i-hre ne'<c|uali si pone il
manico IJVTEXDB PEK LE RECHIB DEL
MASTELO, V. IxTE.VDER.

RECHIE DEI SACIII , Pelicino. V. PELEsi.v.


RECUIA DE L'AGO, V. Aco.
RECHIB DE LE SCARPE , Becchetti o Centurini, Quelle due strisce delle scarpe al
le quali slanuo attaccate le fibbie.
RECHIA DEL MARTELO , Penna o Gran
chio, Quella parte del martello stiacciala,
augnata , divisa per Io mezzo e piegata alquamio all'iugi, cL' opposta alla lesta,

REC

487

RECHIB UBI STIVALI; Tirastivali, Voce


Fiorentina, Fettucce attaccale ai due la
li d'noliwdc per tirarlo su pi facil
mente.
.RECHIA DURA o DURO DB HKCHIA- Sordastro. A ventiate campane.
RECHIA FUTA , Sentacchio;Senlacchioso, Voci ^intiq. Aggiunto a uomo di acuto
sentire.
-CANTAR A BECHIA, V. CAWTR.
CHICHIOLH i.v TE E RECBIE ; F'uchiare o Sojfiamv Zufolare negliorecchi , Ta
le L)ir segretauieute ad altrui cosa che il
-ella jn^sospetlo; o anche Dire altrui il
suo concetto in segreto.
DEST-HOPA/I LE BECHIE A QUALcbw; -Slu raregli orecchia uno, Farlo intender be
ne.
TAR LE HECHiE DAMABCANTB^ Accennar
coppe e dare in danari, 'Prov. e vale Moslrar di fare una cosa e farne un'altra (la
quella diversaFare orecchie da mercalanteo'Disudre,yinj>er di nonaverscnlito,che ilicesi ancie fmpeciarsi gli orecchi
DA STA HECHIA TO GHE SENTO ; 'Tu par
li al lido, a una pietra, a un muro ; Tu,
-narri tata/avola alC orecchio d'un mor
to; Ttt canti a un sordo.
>GBATR-IE BECUIE, V. GBATB.
PALTAW o POUCARVA 10 CAVIA HO i
HECHIB, Cerume , Materia gialliccia clic
si genera negli orecchi, c che si trae colI unghia o collo sluzzicoreccbi.
PORTAR J,'AQUA COLE RBcuia A JJUALcvs Spararsi peralcuno; Fargli ogni sor
ta di servigio anchecon proprio incomodo.
Ruzn LB RBCIIIE , -V. RUZB.
'SCALDAR LE ECHIB A UNO; -Riscaldare
altrui gli orecchi, Dargli le busse Det
to pure melaf. Mettere i punto alcunoDare gambone ad alcuno ; Dargli ardire
animo baldanza, Instigare, Sommuove
re. V. SUPIR SOTO Dar pasto, vale Pa
scer allrui di speranze.
STAR A LA RSCHIA DB QUALcbir, tessere
0 (tiare alle castole di alcuno ; Mettere
1 cani alle costale di alcuno, Pressarlo on
de faccia qualche cosa.
STAB co LE RKCHIB A PENLO o TIIIE ,
alare a orecchi levati, con gli orecchi le
vati o coir orecchio 'teso o a orecchi tesi;
Alare in orecchi o in orecchi, 'Star attcntissimo.per sentire.
SToaslR LE RECHIF., Torre gli orecchi,
-ale Venire a noia coi cicalare, che anche
si dice Importunare. V. SFENDER.
STROPARSB LE RECHJB , V. STROPR.
TEMPESTAR ur TE LE BBCHIE , Martella
ci! agli orecchi, Insistere, Ripetere ledes
se cose.
TIRA LE BBCHIB , Tirar gli orecchi <i
uno, vale Riprenderlo, Ammonirlo.
TIBB LE BECHI!! rEJi'ja'TENDEB, Appun
tare gh orecchi, Tale Mettersi ad ascolta
re attentamente Origliare, dicesi Staiili nascoso e ascoltar ci clic nitri dice
Alzare -gli orecchi pi che la iepre, tale
Star molto attento.
VEC.vla A tE RECHIE O A LA BECHIA, Pcr-

vemre e Giugnerc agli orecchi, Rilevare,


Venir a sapere per altrui rclfllione.
RECHIE DE MAH , T. de'Pesc. Orecchia
le. Termine complessivo di alcune specie

REC
REC
488
REC
mnrtaio da bomba. V. Canw Mortes
RECOGNICION , s. f. Ricognizione: Ridi Conchiglie marine univalvi del genere
conosclinento , Il riconosccre un luogo ,
SA BOUDA.
degli Oreccbiali, deUe da'Sislem. Haliouna cosa o una persona.
tis , le quali hanno per raratlerc il loro
RECIHOTN, s. m. Piccolo ripicco, V.
Rbcognizion d' una carta , Ricognicorpo a guisa d'Ororchia a perla , colla
Rechioto, nel primo signif.
zione di scrittura, di caratlere simili,
Rbciiiot'in, dicesi per Miccino ; Pocospira naturalmente nascosta e longitudi
vale Vcrificazione o Fatlo per cui una
nalmente perfrala da buchi all'eterno
lino, V. Pochbtn.
persona riconosce essor di suo pugno una
rilerali. Essa sta adrenle ai sassi e ad alRechiot'in de ua, Racimoletto a" uva.
tale scrittura o caratlere Verificazione
tri corpi duri del lilorale del mare co
REGHIOTO , s. m. Ripicco; Fanlaggino,
d" una scrittura, in T. di Foro si dice
me le patelle. Non d'alcun uso.
Quella giunta che si d per esempio a una
la
Pcrizia che si fa una carta aecuRECHIAMVR, . Richiamare, Chiamar
cbicchera di caff simili bevande , che
sala di falso o di altcrazione, per ricono
dicesi anche Consolino e Giunta U'alin dietro chi se ne .
sccre la verit.
tra roba direbbesi Giunta o J'antaggio.
RECHiXmO, s. m. Richiamo, II richiaRicognizione o Riconoscimento Juna
Per Raspollo d'uva, V. Rechio.
tii are.
persona si dice Quamlo un Imptalo si
Rechioto , diciamo ancora fain, nrl si
Rbchiamo, delto in T. drgli Uccellalofa personalmente riconosccre da qualche
gn, di Resto; Rimanenza ; Avanzo, Re
ri, Canterella Zimbello, dicesi Quella
testimonio per sapero s' egli sia quel tale.
siduo
di
che
che.
sia

Hesticciuolo

il
starna che si tiene in gabbia per alletlar
Ricognizione si usa anche da noi nel
le altre quando vanno in amore Alletdimin.
sign, di Ricompensa, Gratificazione.
Rbchioto d'una pezza db pauto, Scamt -milo, si dice per Agg. a Tordo elle ser
polo o Resto Rechioto d' un tagio de
ve di zimbello: dicesi anclie Cantaiuolo.
RECOGNOSSER, v. V. Riconosseb.
pao , RaJ/tlatura Rechioto db la ro
Rbchiami, Arle, Tullo il corredo dcRECORDANTE,
s. m. T. ant. Delatte;
ca, ScONOCCHIATURA
RbcHIOTO DE VIN,
gli uccelli canterini pel parctaio.
Spia.
Abbevcraticcio; e se di bicchierc , CuRbchiamo , in Urn sign. Chiamala ,
recordXr, v. Ricordare; Rammemolaccino. V. Avanzo e Retagio.
Quel segno che si fa per indicare il luogo
rare.
dove si deve fare un'aggiunta o correzioRECHlzX R, v. Origliare; Sorrecchiare;
Recordarsb, Ricordarsi ; Rimemhrariie annolazione in alcuna scrillura. E
Dar d' orecchio, Star ltenlo per sentir
si; Rammentarsi; Sovvenirsi Mb rbpresso i Librai Chiamata vale Parola di
Origliare , dicesi propr. per Star in
conr>o, Mi ricordo o Mi ricorda; Mi soveolio ad ogni pagina e che divenla la pri
ascoso e altentamonle ascollar qurllu che
viene; Mi rimemhro no me rbcobalruni insieme favellano , Star in orecma della pagina segnente.
dava
db dir che
O non m' era avviRbchiamo, nrl parlare domestico ral an
chi Origliare, si dice anche per Cer
sto di dire , cio non m' era ricordalo
che per Accusa o Lagnamenlo Essercare diligentemente, Investigare.
Se ti te bbcordi , Se te ne ricorda
chb DEi rechiami, Asservi dclle accuse
In Uro sign. Raspollare , Andar cer
No TI TB I1EC0RDAVI GNANCA DE TI , Tlt
contra alcuno; Esservi dei lamenli, dl
cando i raspolli d'uva. V. Rechir.
cri a te medesimo uscilo di mente, Dctlo
ie lagnanze a carleo.
RECIPE, s. m. o Ricella.
per riinprovcro ad uno smemorataccio.
RECIuXr, v. Raspollare; RaggracimolaDar a uno un bon rbcipe, detto fig.
RECORDN,
. m. Ricordino; Anello
re, Raccnllare i minuzzoli o gracimoli delDarallrui un iienlammenle, vale un riAnelletto da ricordi, Anello gentile, sebl'uva o quelli ebe son sfuggiti alTocchio
cordo di mano, drlle baslonale.
ben di poco valore , dato altrui per amodel vindemmiatore. V. Reciio.
RECPROCA , s. f. Reciprocazione o Reretolezza cd impegno d'affctlo per me
RECHlXzZA, t. f. Orecchione, Orecchia
ciprocila, Scamhievolezza, Vicendcvolczmoria del donalure.
za,
Ricambio.
Qucsta

una
reciproca
grande.
RECORDO,
s. m. Ricordo e Arricordo,
zione.
RECHIDER, v. Richiedere; Domandare.
Memoria, Il ricordarsi.
Richiedere, dicesi per Essere conveneRECISION, s. f. Rescissione, T.Lcg. TaUn bon record IV tel muso, Un tienVole A MI SB ME RECHIBDB un SERVITOR,
gliamenlo, Aboliniento, Cassazonc; ed
tammente , voce bassa usata in ischerzo a
Mi si richiede un servo, un uomo di serinlendesi annullamento fatlo per via di
dinotare un colpo che altrui si dia quasi
vigio, cioc Mi dicevole, Mi conviene.
senlcnza d' un alto pubblico, d una senad oggetto di teuere a mente qualche cosa.
lenza di Tribunal inferiore, d'un testa
RECH1LA DE L'AGO, s. f. Cruna, Quel
L' TUTO EL MIO RECORDO ' EL DISB
mento ele.
la piccola apertura dell' ago in cui s'inGRecision d' una gamba, Ricita ; Tadb par, Non lio lanti capelli in teslw
la il refe Ago la hechiela bota ,
qualit volte e' disse difare.
glio; Mozzamento; A mputazione.
Ago scrunato.
Rechiela de lb scarpb , Becchetti ,
RECITA, s. f. Recita, V atlo di recitar
A record d' oMBNi , Ai di de' nali ,
Quelle due striscic dclle scarpe alle quali
Maniera di dire che amplifica il tempo
in teatro, Rappresentazione.
Una bela 1 o un bel teatro, va
stanno attaccate le fibbie.
naitato.
Rbchibla, erba, V. Ebba bbchiela.
le per Molla udienza; Molli spcttalovi;
RECOSER, v. Ricuocere, Cuocer di nnoTeatro pieno.
o, ed . T. di varii ai lefici, dicesi del RiRECHIRA , . f. V. Papalina.
meltere al fuoeo alcune opere di mtallo
RECLUSION, s. f. Rechsione, eh'.'un
RECHIN , s. m. Orecchino, Pendente agli
d'allro
cbe acquitti prrfe^ioiie per via di
latinismo,
dicevasi
solio
il
gi
Govorno
orccchi.
itlico
,
ad
un
luogo
di
pena
.
che
ora
fuoco.
V.
Ricuoser.
Rechn ancbe T. do" Manisralrhi e si
rbiamasi Casa dijhrza,e che racchiude
RECOTA , s. f voce antic, in vece di Puidice Travaglio, Ordigno noi quale i Ma
Ii condanuati al carcerc duro.
NA , Ricotta.
nisralcbi ineltono le orcccbie delle beslie
RECLUTA, s. f. Recluta, T. Mil. chiamainlrallabili per ferrarle e medicarle.
RECOVRZER,
v.T. rte' Maratn, /*
si il Soldato rrclulalo.
boceare, cio Sottoporre gli einbrici 1 uno
RECHInXmE, s. in. T. de'Chincaglieri,
Far rclute, Far gente di recluta ,
aU'allro nel fy.re i filari.
Sortimente Quantith di orecchini.
che vale Colletlizia.
RECRDER, v. Ricredere , Credere alREGUIO , s. m. nel dniin. Rechieto,
RECLUTXR, v. Reclutare, Me Itere ed nr
trimrnti.
Grappoletlo ; Grappolino ; Racimoletto ;
rolare nuovi soldati. Reclutare un corpo,
Racimnluzzo, Piccolo erapnoln o Racim
Recredzu, dicesi per lopi nel signif.
vale Rifornirlo d' Domini Assoldare ,
lo d'uva Raspollo Ra-spolluzzo, si di
di Rifiutare; Rkusare; Negare No
val puro Far soldati , ma pin propr. conce al Racimoletto d' uva scappato dalle
rbcuedo de drtelo, Non r'ifiulo; Non
dur gonle mercenaria e straniera: come
mani de] vindemmiatore.
ricuso.
Assoldare quatlro mila Svizzeri; Assol
Spigolr i RSCHi d' , Raspollare ;
El ME I.'lIA PR0MES30 E ADBSSO EL RE
dare un corpo franco.
Racimolare, Coglier i racimoli.
CHEDE, Me T lia pramesso e ora licrcde,
Reclutare , pigliasi poi anche fig. per
Si cangiMo d* aTTso.
Sostituirc, Sui'iogare, Rimpiazzarc.
RECHIONI, s. m. Parte del canuonc del

RED
REGRESSER, maniera ant. che ora si di
ce RlNCRESSER, V.
RECUGnXr, v. Rieorriare, Coniar di nuovo le mollete.
RECULADA, v. RwcuLADA.
RECUlXr o RiwculVk, t. Rinculare; ndielreggiare ; Arretrarsi ; Ritirarsi, Dar
in dietro. Racculare roce hassa.
RECUPERA,*, f. o Recupero ; Ricuperamento; Ricuperazione, detto in T. Leg.
o sia seconde l'antcdente ordine civile,
Retratto convenzioiiale.\iione colla cuta
le il renditore d'un fondo o d' altro im
mobile rientra ncl bene cbe avra venduto.
Recupera Da kbrcakzib,icuperamenio o Ricuperazione , dicesi dlie Mcrcanzie simili che si ricuperano dal mare in
caso di naufragio o d' inrago dcllc navi.
RECUPERAB1LE, add. Ricomperevole,
Da potersi riscattare , ricomperare.
RECURIN,s. m. de'Pellinagnoli, Ricurone, Specie di lima a pirmide con doppia
denlatura per limar il pctline dalla parle
del fine.
RECURSRIA, s. f. T. for. Azione <T indennizzazione , ed Quclla da proporsi
legalmente in giudizio in confronto del debitore o dell' aecusatore.
RECUSER, v. Ricucire, di nuovo cucirc.
RECUSIRA , s. f. Ricucitura ; Ricucimento.
RECUSO, T. di sinoco. V. Refdo.
REDX, add. A rretato ; Relato r Relicolato , Fallo a uso di rele o che ha qoalclie
simililudine colle reli.
REXbIO, T. d e'Fornai, V. in Forso.
REdXA, s.f. Retala , Una getlata di re
te per la pesca.
REDATOR, 6.m.Franzcsismo, vale Compilatore, Scritlore, Conipositore.
Redatr del Processi verbal, Compi
la tore del prolocollo.
REDAZIN , s. f. Composizione; Compilaiione, Componimento.
REDE, s. f. (coll'e streite) Rete, Struinento di fue o di filo tessuto a maglia
per pigliar pesci e uccelli Rezzo, Re
te di minute mage nclla quale si fanno
oll'ago diversi lavori Ragna, Rete con
cui si prendono gli uccelli.
Rede da cibvoli, Rczzuola, Specie di
Rete in iiiente diversa dalla sciabica ( V.
Trata), se non in quanlo di maglia pii
filia, spago pi grosso , e tirasi in terra
con un solo snilorcio per parte.Cou essa si
prendono i pesci litorali, come Muggini,
Vate, liagni , Mormora, Sogliola etc.
Meter zo le t.ede, Calare le reli, di
cesi da' Pescatori l Metiere le reli in ma
re per dar principio alla pesca.
Tirar su le rede, Salpare le reli, Ti
rarle su j cio a Ierra in barca.
Rede da trata, V. Trata.
Rede da osbi, Ragna, dioesi alia Re
te con la quale si prendono gli uccelli
Armaura, Armadura dlie ragiie, a Quel
le due reli a maglie grandi clic mctlono
in mezzo il panno dclla ragna per sosie-

RED
nerlo Cao de , Maestra a quella
Fune principale in cui s'infilzano reli
ragne per poterie tendere Cao da
, Maestruzza, Una di quelle fuuicelle
clic son da capo alia ragna servono per
distenderla Cordi.v, Filetli, a quelle
Fuuicelle che si lgano da basso per tener
la lirala ; e quel legare dicesi Ajfdettare
Saciibto, SaCco, dicesi a quella parte
del panno dove riman preso uccello
Cocolr, Appannare, il Tirar su il det
te panno e farne i sacchi nrllc mage dell'armadura. Spannare, si dice il Mandar
lo gi Dar it te la redb, Dar nella
ragna nella rete, vale Rinianer preso al
la ragna alla rete Tirr su le rede,
Ribatter le pareil ai unie , Ricaricarle.
Rede da bordagio, Maglie di reti di
poppa di arrembaggio , Alcuuc funi beu
tese e poste per traverso, che foruiano qua
si maglie di rete a maudorla , per difesa
del vascello nel caso d'atlacco.
Rede da , Rcticella, Specie di
Cufliolloiliscla o di filo che guarnisce l'inleriore della parrucca.
Redb da testa , Reticella o Rete, Spe
cie di cuffiotto o arnese a mage che si assella al capo.
Redb ds , V. ScarpIa.
Cossa pata a rede, Reticolalo o Reti
culata.
Leg.to per par lbredb, Modano, Lcgnetlo onde si foruiano le niaglic deile re
li.
QuBSTA XE UNA REDE, EU ! Ulla fete,
dicesi metaf. in sign, di Inganno, Trappoleria.
REDE o Erede (coli' larga) s. ni. Erede o Rede, Queg che succde DclTcrdi
ta di chi inuore.
REDEC1M A, s. f. Termine che nsavasi nel
Goreruo Vneto, dello dal barbrico Redecima o Rcdecimatio, e vale Frazioue
ilclla dcima o sia La dcima parle della d
cima. Prediale o Snpraddccinia che 1 Se
alo Vneto aveva imposto sui beni posseduli dalle Manimorte.
REDEA , s. f. o Rdeme in plur. Redina
o Redine Redini in plur. Quelle slrisce
di cuoio o simili , pi o mono lunghe, che
sono a lacea le al iiiorso del cavallo, colle
quali si regge e guida. V. Bria.
REDENTOR, s. m. chiamasi volgarmente
il grandioso e magnifico leinpio dedcalo
al Santissimo Redentore , csistente nelV Isola della Giudecca cd annessoal Con
vento de' Padri Cappurrini. Queslo tempio fu erello per decreto del Si-nato Vne
to il 4. setiembre l^C. per la liberazione
dclla Cilia nostra dal contagio che dur
duc a i continui, in cui nioriroiio 5 1. mila abilanli, e fu fallo voto di visitarlo ogni
anno solennenienle nella terza doinrnica
di luglio. II disegno di queslo edifizio fu
di Antonio Palladio allora vvenle. Vedansi le Memorie storichc antiche Vcnete del
nostro Abbale Gallicciol , Lib. I. num.
8i.
REDNZIO, s. f. Redenzione, nel sign, di
Via, Verso, Modo.
No ' e redeazio , Non via ne ver-

RED
489
; Non ' pania che tenga ; Non '
redenzione riparo riscatto , Non '
caso, Non possibile.
REDSTOLA FALC0N1ERA , s. f. delta
sul Padovano e nel Polesiue Rf.sestola.
Uccello chiamato ital. Velia cenerina maggiore, in Toicana Velia grossa da al
tro Autorc astrica Palombina; nel Ferraresc poi Verla Dbstolo Falcombro;
a Ravenna Buferola o Ferlottaj nel Milauese Orbsto etc. e da Linneo Lanius
excubilor. Questa specie della grandezza d'un Tordo sasscllo. Ne'mesi di luglio
di agosto conu-aiT col canto diversi uc
celli, na ne'rimanenli non canta che qua
si la Civelta malamente : iugrassa
.sul finir dell' estate. V. Cavaeza.
REDIGER, v. Voce pretta franzese, dal Iatinr Redigere , che abbiamo qui cominciato ad usare ncl 1 797. colla democrazia,
nel sign^di Compilare; Formare ; Comporre Rediger u.v processo verbal ,
Compilare o Comporre un processo verbale o un protocollo di consiglio.
REDN , s. ro. >
REDIN A, s. f Reticella; Reticino,!*voro traforato colla maglia di rete.
RSDIJT DA NOTB , CuJfiottO O ScujfiottO,
Quclla specie di cuffiella che si ineltoiio in
capo alia notte gli uomini, cosi dclla fi a
noi perch falta a rele Rete e Reticel
la, dicesi una Sorte di ouffia lessuta a ma
glia Rezza, si dice alia Rete di refe di
iiiinulissime mage, nella quale si fanno
coll'ago diversi lavori.
RDITA I
REDITX /s.f. Eredit; Redita; Retaggio o Redilaggio e Erelaggio. Chiamasi
anche Asse ereditario.
reditXr, v. Ereditare ; Redare ; Eredare; Reditare, Sucediere neU'ercdit
di chi muore, Divenir crede.
Reditar i.ysibmb, Consuccedere , Aver
ugual diritlo di succedere nell'eredila con
un altro.
reditXrio, Ereditario, Agg. di cosa che
viene allrui per ragion di eredit.
RED1TARIL, s. m. Rediliere; Rede;
Erede, Quelloche crdita. Col nostro ter
mine pero ulrndiamo Quello ch' prossimo o presuntivo erede.
REDITARIOLA , s. f. Rediliera ; Reda ;
Erede ; Redalrice , La femmina che eredita.
REDODESE, s. f. dicesi pi comunemenle per Arbddese , V.
REDONDA , s. f. chiamavasi una anlichissima Moneta d'oro Vcneziana del valore
d'unarad'oro o sia di sol.G4-Vencti, che
corrispondono a L. 1.C0. italiane. Pretendesi dag Slorici che il Doge Pielro Ba
doer oltencsse nell'anno 99. daH'Impcralore Berengario ch'era a Paria, la facoll di coniare tale moneta d'oro, che
cliiani poi Redonda, che probahilmcnte ruol-dirc Rotonda. Essa era del valore
doppio dcu'-OsBLA , V.
REDONDO , T. antiq. Rotondo o Tondo,
REDOPiXR , v. Raddoppiare, Far doppio.

49
^^

RED

REDOSSO MO.TTR A BBDOSSO D'UK CA


VALO , Cavalcare a ridosso o a bisdosso 9
o bardosso o Montar a cavallo nudo, Ca
valcar senza sella.
ANDAR A BBBOSSO DB uxo, Andar a ri
dosso, Tale Addosso Soprapprendere;
Cogliere alt improvviso.
METBR A SDOSSO , Metter a ridosso ,
Soprapporre.
MB XB VBGW PO A BBDOSSO LA MORTE DB

MIO PARE , M i si poi aggiunta a soprac


carico la. morte eie, cio Per ira di pi ,
Per giunta.
REDTO, s. ro. (coli* o stretto) o REDUTO, Ridotto; Ridutto; Sedutto e Raddotto, Dicesi il Luogo dove si adunano le per
sone per trattenersi. Ma nel senso nostro
vernacolo s'intende la Casa o Luogo di
riduzione pubblica per uso di giuocare a
einocai di rischio. Questa casa pubblica
di giucco fu qui aperta all'epoca in cui
sotto il Governo Veneto furono proscrilte
le Bische ; e vi tenevano banco i soli Pairixii rivestili della loro toga nera e della
parrucca , della da vesta. Ora, vietatigli
dalla legge i giuochi d'azzardo, questo
Ridotto non serve nel carnevale che all'usa
delle feste di ballo mascherale.
REDOTO DB BAROM, Buca o Biscazza.
V. BISCA.
REDTO e RIDTO, add. Ridotto; Rdutto e Redutto, dal Verbo ridurre.
MAL RBDTO, Mal concio; Rifinito.
REDOTO A LE STRBTB, Ridotto alle stret
te ; Messo colle spalle al muro ; Astretto;
Costretto; Che ha avuto la stratta; Stret
to,
RBDOTO IN FREGOLE , Ridotto o Condot
to in sul lastrico, alla consuma, infa
scio, in conquasso, In malora o povert.
REDR , v. Ridurre e Riducere, Ricon
durre, Far mutar uno d'opinione.
REDJR A LE STHETE, V. in REDTO.
REDJR A u.\o, Unificare, Ridurre al
l'unit, Unir due cose insieme.
REDUH i* PIGOLO, Abbreviare o Breviare, Far pi breve Accorciare ,- Scor
ciare; Accanare; Diminuire; Scemare;
Compendiare; Epitomare, Ridurre il mol
to in poco.
ReiajtsXiRid'ursi; Ricondursi, Per
suadersi, Adattarsi , che fu anche detto
Addirizzarsi.
Ridarsi in quakhe luogo, vale Condurvisi, Arrivarvi.
REDURSE AL CAVAZZL , V. GAVAZZAI.
REDOTISB AL VERDE o su LA PAGIA , Re
starefracassato o sul mattonato o lastri
cato, Rimaner senza niente. Rifinare va
le Ridursi in cattivo stato. V. ESSEB AL
VERDE , in VERDE.
RED.U UX ABITO A LA VITA DB UNO , V.

ABITO..
REDIII us CAVALO, Ridurre un cavallo,
Tale Renderlo docile, maneggevole.
REDUTN, s. m. dim. di SEDUTO, Piccolo ridotto, cio Uno de' luoghi ridotti
secondarii, come Biscaccia, dove a' tem
pi del nostro Varotari, giuocavasi; ma ora
voce disusata , pi non conoscendosi nel
le nostre sociali instiluzioiii colcsliluoghL

REF
REFDA, t. f. Riscatto o Ricatto, Ven
detta ed anche Ricoperamenlo. V. UEFAR
REFAR, T. Rifare, Far di nuovo.
RsrRi BUSI, V. Buso.
RETAR t DAMI, Rifare; Ammendare ,
Ristorar i danui , Indennizzare.
REFR I.B PENE, Rimpennare, Rimet
tere le penne.
RBFRQVALCOSSA, Raccomodare t Riac
comodare; Racconciare RSFII i ABITI
e simili, Arruffianare; Affazzonare una
cosa , per farla comparir pi bella o mi
gliore e venderla pi cara.
RIFAR OTTA FABRICA, Riedificare; Ri
parare; Raggiustare; Raccomodare.
RBJ>VR uw PIATO , V. in MASCARR.
REFARSE , Rifarsi , Rimettersi in sala
te. Rimettersi in carne ; Riguadagnare;
Ristabilirsi.
RBFARSB, Mendicarsi; Rivalersi; Ri
scattarsi; Ricattarsi; Riscuotersi; Fare
afarsela GE.VIO DB RSFARJB, Genio del
ricatto o della vendetta.
REFARSB AL ZOGO, Riscuotersi; Ricat
tarsi o Riscattarsi, Rivincere il perduto
Romper la malia, Passata lunga disdet
ta , incontrarsi in buona fortuna.
REFABSB BBL DAMO, Indennizzarsi; J!ttarcirsi; Rifarsi.
REFARSE SORA LA BROCA , Rifarsi ; Ri
cattarsi a misura colma o il doppi; Soprappigliare , Pigliare oltre al couvenevele. V. in DROGA.
Ulf \ya RBFAKDO l' ALTRO, V. A?VO.

Uwo RBFA L'ALTRO, Helativizzare, Ri


ferire un con l'altro , Proporzionare il po
steriore ali* antecedente.
REFXTO, Rifatto, add. da Rifare.
PBOCHIO REFATO, V. PBOCHIO.
REFERATLO ( coli* e larga ) s. m. Relazionetta, Breve relazione o rapporto.
REFERTO , s. m. Voce conosciuta dopo
il Governo Austriaco r resasi oggi mai fa
miliare, Relazione; Referto; Rapporto;
ed propr. la Relazione della causa che fa
il Giudice al suo tribunale per esservi giu
dicata.
REFERENDARIO, s. m. Referendaria o
Riferendario, Rapportatore, Che riferiscc.
FAR EL REFBRBVDARIO, Far il rappor
tatore, e dicesi in mala parte perche vuoi
dire Far la Spia. V. REPORTADR.
REFERENTE , s. m. Termine usato negli
uffizii del Governo, e vale Relatore, cio
Curilo che fa la relazione o il rapporto
dell'affare perch vi sia deliberato.
REPERIR , v. Riferire o Referire, Ridire,
Rapportare Riferire, dicesi anche per
Denunzijre.
REFERIR ut u.v LOGO , Rispondere in un
luogo o Riuscire, si dice degli usci, fine
stre e vie, quando per esse si pu guarda
re in verso quel luogo. V. BALOOJT.
REFBRIRSE A U.VA COSA, Alludere a una
cosa, Accennare co] discorso a qualche co
sa intesa e non ispiegala; e quindi Allu
sione.
REFERTA o RIFEHTA , s. f. Riferta o Re
ferto, Relazione , Rapporto che si fa Un?

REF
lo in iterino, quanto a voce. Fari- il re
ferto , dicesi la Denunzia che ti da ai Tri
bunali di giustizia di qualche delitto com
messo.
REFICXR, T. T. de'Legnainoli, Rificcare,
Di nuovo ficcare, eioe Tornar a ficcar de*
chiedi.
REFIL\DA , s. f. Raffilatura , Quel cfce ci
leva nel raffilare ; E per lo raflilare eleggo.
REFILADA , dicesi da alcuni , per Copio,
Quantit grande di che che sia. V. STRAGB.
REFILAR , r. Raffilare e Affilare, Pareg
.'LITI' colla forbice i lavori , come fanne
Sarti.
Il Kxif.Xu i FER DA BARBA , Raffilare
Affilare; Rimettere il taglio, Rassottiglia
re il filo al ferro tagliente. E quindi Ro
tolo o Coltello raffilato o rimetto in ta
glio.
|!BKI!.\R vx puo.vo e simile , Appicca
re o Appiccicare un garontalo o pesche
senza nocciolo, Percuotere colla mano. Y.
Punir.
REFILR UN LIBRO , Raffilare o Rifon
dare, Pareggiare con forbice o altro un
libro.
REFUARGHB i so BEZZI , Snocciolare ,
Pagare in contatiti.
GHB L'AVARIA BOTILA, GlieT avrei dato
o lasciato, Dicesi di che che sia che si ve-.
de o lascia a buon preno.
REFLESSO o RIFLESSO, s. m. (che gl'idio
ti dicono KEFHKSSO) Riflesso e Reflesso,
Riverbcramento, Ribaltimento della lucc quando rotta da un corpo denso torna
indietro che dicesi anche Riflessione o ]>iverbero.
Riflessa , ci usa sovente per Considera
zione, Riflessione.
Co RIFLESSO, detto avverb. Con rifles
sione -t Ad occhi aperti; Con considera
zione SENZA RIFLESSO, Inconsiderata
mente; Sconsigliatamente.
REFLTER, v. V. REFRTBR.
REFLUSSO, s. m. Reflusso o Riflusso, II
ritirarsi il mare da terra in certe ore de
tcrminate.
FLUSSO E REFLUSSO, Andirivieni; Con
corso; AJfulamento di popolo , che va e
M e in' da un dato luogo.
REFOL\ , add. Fitto ; Panno len coper
to e feltrato, Quel panno in cui il ripieno
ciiopre bene 1' ordito nel garzo.
REFOLDA, s. f. Folata, Dilaniila di co
sa che venga io un tratto e in abbondan
za, ma pasi tosto come Folata di vento
REFOLADA DE OSBLI, Folata d" uccelli.
REFODA o RBFOLO DE pi.X , Sbruffo ci
Sbuffo,
fuori
*** . II mandar
.
.1per bocca
, , ilven.
to cagionato in corpo ila soprabDonoauza
di bere, ina cou meno strepilo del rullo,
e accompagnalo con un poco d' umido.
Sbruffijcltnti.
RBFOLADA DE AGIO , Fiato o Sbruffo di
aglio REFOLADA DB ODOR, Zaffata, Quel
colpo che danno altrui talvolta i liquori
uscendo con furia; e dicrsi anche degli odo
ri.
REPOLO o REFOLADA DB VE.VTO, Rffica,
T. Mar. onde si dice che li-vento vtine a

REF

REF
raffiche allorch viene tntto ad nn tratto,
soffia con impelo maggior* e di poi man
ca ; ilice auche Folata di vento e Asola
re Bufra; Nodo o Ritroso di vento,
li dice il Vento impetuoso che rigira sol
levando gran polvere. V. RINFAZZH.
REFOLE, detto ant. e Gg. Avventataggi
ne; Spavalderia, Impeto inconsiderato -Pigliar il fuoco o il grillo o il caldo, Adi
rarsi improvvisamente.
CHB BFOLI! dello fig. Che impeli; Che
trasporti; Che grilli! Maniere fami).
REFOL\R IN TELMUSO, Alitar schi
fosamente in faccia altrui. V. REFOLDA.
RFOLO, V. RBFOLADA e FUMANA.
REFOSDR, v. Idiotismo di alcuni in ve
ce di RIFONDER, V.
REFONDER, v. Rifondere, T. de' Getta
tori , Fondere di nuovo. V. FONDER.
REFO.NDER LE SPESE B i DAVI, Rifonde
re, cio Compensare, Riparare.
REFORMATR Riformatori dello Stu
dio di Padova , hiamavasi una Magistra
tura senatoria dell'ex Governo Veneto ,
slata istituila nel iSi^., composta di tre
Patrizii dell'ordine de'Savii, la quale 10pranlendeva ali' Universit degli studii di
Padova, ed aveva in oltre la facolt di li
cenziare le opere per la slampa, dopo avu
te le attestazioni de' Revisori.
REFOSSDA, s. f. Propagginamento. V.
REFOSSR.
REFOSSAR, v. Propagginare; Ricorcare;
Avvignare, Coricar i rami delle piante e
i tralci delle vili acciocch facciano pian
ta e germoglio.
Annestare a capo gatto . una Specie
di propaggine che si fa volgendo il tralcio
della vile daU'ins ali' ingi e conficcan
dolo in terra Infrasconare, voce agr.
Operazione colla quale si seppellisce la pun
ta d'un iralcio di vile o d'altra pianta sarmentosa, per quindi tagliarlo in mezzo
quando avr messo le radici rd avere due
piante. 11 tralcio che s' infrascona dicesi
Mergo.
REFOSSO , i. m. T. Agr. Propaggine o
Provana e Sottomessa, Chiamasi il ramo
d'una pianta piegato e coricato acciocch
anch'egli per s stesso divenga pianta
Barbatella, Rannerilo di vite o d'altro
albero che si pianta in terra acci che bar
bichi per trapiantarlo barbicalo che sia
Mergo , dicesi a quel Tralcio che a
modo d arco mezzo si lascia sopra e mez
zo otto terra. V. REFOSSR.
REFREDO , s. m. Rifreddo, vale in senso
de'dizionorii per Avanzo di cibo ch'era
caldo, e cos diciamo (anni, anche noi. Ma
in termine de' Cuochi significa pi propr.
quella Vivanda di carni lasciata apposita
mente freddare e composta anche di gela
tina. Pare che a queste simili vivande il
sui Ideilo termine Rifreddo non disconven6a-

FABUJTA CENA omsun DE RBFRBDI, Man


giar a desco molle, cio Carni fredde.
REFRESCX o RINFRESCA, add. Rinfresca
to, V. RBFRBSCR.
SANTO EFHBSC 3 V. SANTO.

MACHIA RrNVREscDA, Macchia rincappellala, vale Aggiunta, per et. Olio sopra
olio.
REFRESCDA , t. f. Rinfrescata.
PAESE UNA REFHKSCADA , V. REFRESCARSE.

REFRESCADRA, i.f.Infrescaloio; Rin


frescatolo; Cantinella; Actjuei-eccia ,
Sorta di vaso dove si mette acqua fresca
per rinfrescar vino o simili a freddarsi, e
talora con aggiunta di ghiaccio Cantim
plora t dicesi a Vaso d argento, stagne o
retro capace d'una e pi bocce, le quali vi
ti Ungono piene di vino o altro liquore a
freddarsi con diaccio. Chiamasi anche
Cantimplora un Vaso quasi simile per te
ner l'acqua in diaccio.
Buffone dicesi ad un Vaso di vetro ton
do e largo di corpo e corto di collo per
Ufo di mettervi in fresco le bevande. 1 Mi
lanesi lo chiamano GOTTO.
RZFUESCADOIIA , T. de* Lattai , detto a
Padova NUVOLA o NOVOLA , ed a Verona
SPIANZADR, Annaffiatoio ; Inaffiatoio,
Strumento ad uso de'Giardnieri, fallo di
latta- vaso disposto in guisa che versa e di
stribuisce 1' acqua come la pioggia.
REFRBSCADOBA , T. Farmaceutico , Refrigeratorio, dicesi nella Chimica un Va
so empiuto d'acquo fredda, collocata in
torno alla testa d'un lambicco , per rin
frescare e condensare i vapori alzativi dal
fuoco e per converlirli in un liquore da
scaricarsene indi pel becco. V. BAGNOMAHA.
REFRESCR , o RINFRESCAR , v. Rinfre
scare, Far frrsco quello eh' caldo RBFDESCR i. /ir:. MKVI >-., Refrigerare, V.SoRR.
RBFRBSCR, parlando del vento, Frase
marineresca , Affrescare. Dicesi che II
vento affresca o rinfresca, quando comin
cia a soffiare con alquanto maggior fbrza.
lKKiu-.srjt \'T CAIVN, Rinfrescare, di
cesi di Bocca di fuoco che riscaldala dal
rum i litio tirare, si rinfresca con arqua e
acelo.
REFRESCR LA MEMORIA , Rinfrescare ,
li signif. di Rinnovare o Kinnovellare la
memoria, che vale Ricordare, Rammen
tare.
REFRESCR L.V QUADRO, Ristaurare,c\ot
Ricoprir di nuovo colore qualche antica
pittura che in processo di tempo sia alquan
to annerita o farla lavare. Rifiorire voce
bassa.
REFRESC'IR ti. CULO A UN PUTLO, dello
fig. Sculacciare unfanciullo, Dargli del
le mani in sul culo, B.itjcilo.
REFRESCR EL SFEBDA, Rincappellare
Tinfreddatura, cio Aggiungersi una nuo
va infreddatura alla vecchia non ancora
risanata.
REFRESCR LA MANDOLA , o LA CAGOLA,
V. MANDOLA.
REFRESCO o RINFRESCO, i. m. Rinfresco
o Rinfrescamento, Col nostro ter mine ver
nacolo intendiamo quella specie di Refe
zione o Ristoro pi o meno copioso e ma
gnifico, che in certe solennit suoi darsi
specialmente dai ricchi o generosi alle per
sone convitate o conceria

REG

49*

RKFRBSCO PER VIAZO, Posatura; Posa;


Resta, Indugio, Posare in viaggio Stal
laggio, dicesi quel che si paga all'osteria
per alloggio alle bestie.
REPRESSO , s. m. V. REFLESSO.
REFRTER, v. usalo dalla bassa gente in
vece di REFLTER o RIFLETR, detti daJla maggior parie del paese per Riflettere
o Reflettere, Ripercuotere e dicesi della
luce.
Riflettere o Reftetlere, Far riflessione.
Ruminare , Riconsiderare. Riflettere at
tentamente, striatamente.
REFUDGIO, i. m. Rimasuglio di clic che
sia, ma per lo pi intendiamo di Mercan
zie.
Scellume; Marame, l'Avanza delle ev
ie cattive separate dalle buone.
REFUD\R, v. Rifiutare o Refutare, Ri
cusare, Rigettare.
REF ODO, s. m. Rifiuto; Rifiutagiane; RiJutamento, II rifiutare; e si prende an
che per la cosa rifiutata.
Rifiuto, presso i Giuocatori di carte
il Non rispondere del seme giuocalo, tut
toch se n abbia in mano FAR UN HBFUDO, Rifiutare o Far un rifiuti. Le car
te ha dato mal, non ha risposto, disse il
Malmantile: cio Ha rifiutato, bench ne
avesse in mano.
REFUGIARSE , v. Rifuggire e Rifuggir
si, Ricorrere per trovar sicurezza o sal
vezza, Ricoverarsi, Ridursi.
REFUSO, add. Rinfusa, Confuso, Mesco
lato.
A LA REFUSA, Alla rinfusa ; Confusa
mente; Come un sacco di gatti ; In qua
e in l.
Refuso , s. m. T. degli Stampatiti-i ,
SnsLflll'rachesi scambiata pernii'altra
nel comporre e pot I!*? CS!"ttO d* u' al
tra lettera ; e dicesi anche della forma an
data a male.
REFUSER, s. f. Indenniziaiione; Com
pensazione, Risarcimento o riparazione
del danno.
REGALETO, s. m. Regaluccio; Presen
tacelo; Presenluzzo;Donuzzo; Donuzzolo.
REGALIA , s. f. Rigaglia e nel dimin. Rigagliuola , Quel pi che si cava dalle pos
sessioni oltre ali' a/ftto, che nel Foro di
cesi Appendice , e nel Toscano Patti -
Sottacine si dice la Rigaglia del vino.
REGALIA, s. f. Regalia, Termine osato
sotto il Governo Veneto, e vale Aggravio
pubblico, cio Quel che si paga al Princi
pe per godere d' una data concessione.
REGAL1ZAR , v. voce bassa, Legalizzare,
Autenticare , Riconoscer per vero il carat
tere d'una scrittura.
REGALIZAZIN, s. f. Regalizzazione ,
L'autenticazione in forma legale che li fa
d'una firma o carattere.
REGALO, s. m. Regalo; Dono; Presen
te.
REGALO BARON, Palmata, Presente che
li da prr alterar la giustizia. V. BOCN.
-Gai PMIB i REGALI, Piglitrttlt il d

KEG
di S. Giovanni o per S. Giovanni, Prbr.
Fiorenlino che si dice di Coloro che vo
lentieri pigliano presenti, ed ha preso ori
gine dalle Ferie di S. Giovanni, nelle qnali vietato a'birri pigliare in Firenze per
debili qualunque persona.
LA M' HA FATO u.v REGALO, dice p. e. una
persona visitata verso la visitante, che
quante dire: Io ricevo per somma grazia
o per onore o come un regalo la visita
ch'ella si degna di farmi.
REGATA, s. f. Regata, Spettcolo feste
vole e particolare della CUl di Venezia,
che consiste nella gara di barche per ar
rivare ad un termine prefisso e guadagnaTe de' premii. La Regala formale a' tempi
"Veneti consisteva in cinque corse , cio
i e di Batlellelli a un solo remo; 2. di
Ballellelti a due remi, 3.o di Condolet
te a un remo ( e queste avevano un pre
mio maggiore); 4- di Gondolellea dur
remi; 5. di Ballelli a due remi vogali da
donne, le quali avevano la mossa non co
me gli altri dietro ai pubblici giardini, ma
alla Dogana presso la Chiesa della Salute.
Tulli i remiganti della giostra imbocca
vano il Canai grande e dovevano percor
rerlo sin di rimpello al ponte detto della
Croce attorno ad un palo, dello comuneMieule PALTO, ch'era a tal uopo pianta
lo nel mezzo del canale, soprani una ban
deruola. Indi tornando indietro dovevano
-.giungere precisamente sin presso al palazo di Casa Foscari, silo della Riparala ,
v'era piantata la MACHFNA, e dove stava
no assisi i Giudici della giostra, e collocate
le bandiere coi premii. La prima regala fu
nell'anno 1 3 1 5. sotto il Doge Giovanni Soranzo, dopo terminali i tumulti ili-li. i con
giura di Baiajjionle Tie-polo. V. SPACHBTO
e MACHINA.
FAR REGATA O A BGATA, V. REGATR.

ANDAR A REr.\TA , Locuz. fam. Fare a


gara; Gareggiare.
REGATANTE, s. m. Chiamasi qurl Bar
caiuolo che mcltesi in corso nella Regala
per guadagnare il premio.
REGATANTE FAMOSO PA PREMI, Vincipremi , Ipolrebbe dirsi quel Barcaiuolo
xh' solile nelle regale a vincere il pre
mio. Famose erano a' nostri girimi le fa
miglie dei PAXBTI, PBRDOA, CEOLA, PALOIai, TONDO, VENDETA, GAMBIRASI eie.
REGATR, v. T. de' Barcaiuoli, Correre
in regata, Competerla con altri nel cor
to.
RBGATR, dicesi anche famil. per Far
a gara, a coneorrenza; Gareggiare:, Comjtetere ; Fare a competenza Fare a
ruffa raffa o a ruffula raffala, ti dice
Quando son molti intorno a una medesi
ma cosa che ognun cerca con gran pre
stezza e senza ordiue e modo di pigliare.
ftEGAZZA, s. f. Ragazza; Fanciulla;
Putta, Figlia assai giovane da maritare
Abbraccerebbe un uomo prima che un
orso, dicesi di Fanciulla grande e di et
abile.
REGAZZA BO\A DA MARIDR, Fanciulla
da marito} Futta potente o viripotente ,
vale Nubile e polente dell* uuio Foro-

REG
iella o Foretozza, Conlailina fresca e leg
giadra.
IBGAZZA M A i. n A , V. MAURO.
M TI: M su UNA BECAZZA, V. METEB.
REGAZZADA , . f. Ragazzata; Puerili
t; Fantocciata.
REGAZZETO, i. m. Ragazzetto; Ragaz
zaccio; Fanciullo; Giovanetto.
REGAZZO , s. m. Ragazzo ; Fanciullo ;
Garzone ; Impube ; Imputere ; Acerbo
d anni.
RBGAZZO DE BOTBGl, V. BoTEGA.

REDAZZA, s. m. Ragazzone.
RSRAZZIV DE foco GIUDIZIO, Ragazzac
cio ; Fanciullaccia.
REGER, v. Reggere, Sostrnerr.
Reggere, dicesi anche ila no1! nel sign.
di Sofferirc, Comportare EL XE UN PE
STIFERO CHB NO SE poi. PI urc, F U , Egli e
un lalr insolente che non si pubpi reggtre, cio Sofferirlo No POSSO BEGER co
TANTS SPESE, Non posso resistere a lan
te spese; Non posso pi sostenermi.
STA COSSA NO LA BZGB , Questo non reg
ge , ci* Non in rngola.
REGET\R, v. Rigettare e Rigittare, Ributtaro.
Rigettare, dicesi anche da noi nel sign.
di Vomitare , Recere. V. GOMITAR.
REGEZIN (colla 2 aspra ) s. f. Voce dal
Ialino Reectio, F ilicesi in italiano Rigfttamento, cio Esclusione, riGulo, rirusamcnlo. T. del Foro ci Veneto di' era in
uso nelle contestaiioni civili allora quan
do si negava azione all'avversario ili poter
pretendere ci rltr domandava, * s'insta
va quindi per la reiezione della domanda.
REGIA, dello in T. Mar. . f. Bagnasciu
ga, Quella parte della nave tue la linea
di fior d'acqua.
REGIME, s. m.cheallridiccREr.'iME, Reg
gimento; Governo, Ordine, regola, mo
do di vivere.
REGIMENTO, V. RBZIMB.VTO.
REGINA LA XE UNA HEGJITA , Ella nuo~
la nel lardo ; Ha il latte di gallina , vf
le E felice, U tutto quelle eoe le Dece'
arici alla vita,
Nella parrocchia di S. Cnssiaiio abbia
mo una calle delta CALE DE LA i;i i.i.vv ,
che guida al palazzo Cornar, rosi chiama
ta perch in esso abitava la Regina di Ci
pro, ch'ero della famiglia Corner.
REGISTRO, s. m. Registro , Libro qua
lunque su cui si registra.
Registro, in T. di Zecca, chiamaci l'A
pertura per cui s'introduce l'aria nel for
nello acceso.
REGISTRO DEL TEMPO, Ciambella o Cer
chio dello spirale o del tempo ; presso gli
(iridili n e quel picco! Cerchio o girellina
che (issala nel centro dell'asse dov' altaccato l'interno dello spirale che segna
il registro e dirige il tempo. Dicesi anche
Mostrino.
REOISTBI DEL TELB, T. degli Slampa to
ri , Squadre, Quelle squadrelle di ferro
che sono infisse ne'qualtro angoli della
cassa d' un torchio da slampa, e in cui ti
assicura cou biette il telaio.

REL
CAMBIB o Mola REGISTRO, Mutar regi
stro, Mutar maniera di fare in che die
lia. Mutare o Rivolger mantello , Mutar
pensiero.
Registro , dello in T. di Slamp. chia
masi La disposizione delle forme del tor
chio in maniera che le righe e le facce
stampale ila una banda del foglio, s'incon
trino esattamente con quelle dell'altra; il
che si fa col mezzo di due punti nel mag
giore od esterior timpano. V. Toazio.
TEG.VIR BEGISTIIO DB QUALCOSSA > Tener
conto; Custodire; Serlare.
REGNAR, v. Regnare, Dominare.
K >-.. , V i , parlando di Piante, Alligna
re; Appigliarsi.
REGNAR DE LE MALATE , Essere andaz
zo di malattie, vale Influenza.
R-EGNAR DE VENTI, V. VENTO.

REGOLAR, v. Regolare, Condurre, Di


rigere.
KECOLARSE SECONDO IL VENTO, Diriger
ti secondo il caso, il momento, r occa
sione , le circostanze. V. NAVEGU e VBKTO.

REGOLN , s. m. T. d' Architettura , Ra


se; Bacamento; Intasamento, Membro
del piedeslallo della colonna. V. ZOCOL.
Risega o Banchina, denoia Quella par
te che negli edil'mi si sporge pi avanli al
lorch si diminuisce la grossezza della mu
raglia.
REGONARSE, v. che usasi nel Conlajp
rerto Chioda, Rassettarti; Azziniarsi;
Rinfronzirsi, L'abbigliarsi delle donne.
V. in I1' ii rr,.'\ n.
RKGOTM , t. m. T. de' Falegnami , Cagnaccia , Pialla con manichi per pulire il
legno dopo averlo inlraversato.
REGRESSO, s. m. Regresso, T. deTLegili, Facolt di rivalersi contro altrui di che
che sia Aver regresso vuoi dire Aver
azione di domandare contro a uno per ri
farsi del pagalo ad un altro.
REGRIGNAO, add. T. ani..Raggrinzato;
Raggricchiato; Rannicchiato,D'Ktf.i del
le membra.
REGROARSE, v. T. del Coniado verso
Chioggia, corrono da Ricrearsi, e vale
Smammolarsi; Scrogiolarsi; Sgavazza
re , Godersi assai.
REGURGITR , v. dicesi nel sign. di Go
mitare; Recere. V. GOMITA.
RBGURGITH, detto Gg. Restituire; Ren
dere, Dare in poter altrui quel che gli s'
tolto o che in altro modo s'abbia di suo.
REINVESTIR, v. Rinvestire, Di nuoto
investire ciolmpiegar nuovamente il pro
prio danaro in compero o a frutto.
REINVESTITA, s. f. Einvestimento', T.
Log. L'atto di rinvestire, cio L'impiego
di danaro in compere o frutto.
RELA , s. f. ( coll'e larga ) Caniccio o Can
niccio, Arnese tessuto di cannucce palu
stri. V. ARELA e GRISIOLA.
Cannaio, dicesi al Graticcio grande di
canne sul quale si seccano frutte o si ten
gono i bachi da seta.
RliLASSX, add. Rilasciato, vale LMH

REL

REL

REM

l'iato, poslo in liberti , dio'si degli Arre


stali r simili.
Oxo o DONA BBLASS , dello in altro sign. Rilassato, Tale Di coitumi depravati,
Licenzioso, Di perduta morale.
DONA RELASSDA, dicesi anche faniil. per
Sciamannata i Sciatta , Quella che nel
yetlire usa soverchia negligenza.
ORBENE HELASSA, V. in RBLASSB,
RELASS\R , v. Rilasciare , Licenziare ,
Mettere in libert.
RBLASSH UN OHDEVS, Dare o Impar
tire un ordine, una commestione; Ema
nare un ordine , In pratica nostra dicevi
Rilasciare un ordine o simile.
RILASSARLE DB LA TBIIA , Rilassarsi,
parlando di terreno, vale Stritolarsi, Ri
soli ersi Smollare; Scrollare; Frana
re , s' intende di quel Distaccamento che
fa l,i terra ne' luoghi a pendio negli argi
ni e nelle rive , e dicesi tinche Ammollare. V. SLAVNA.
RILASSARLE DBI COSTUMI , Rilassarti,
Tale Discostarsi dall'onest.
RELASSATEZZA, s. f. Rilassatezza; Ri
lassamento, 11 rilassarsi nella piet, nell.i disciplina eie.
HELASSTO (coli* e chiusa )\
RELASSTlR , s. m.
/ Voci qua
si disusate nel Foro criminale , ma che
diceTansi durante il Governo Veneto,
corrotte dal barb. Relaxelur, iiiiperalivo
di Relaxor; ed era cos nominato l'Ordi
ne scritto di licenziare dalle carceri i Pri
gionieri. Ora si dice Ordine di rilancio.
PELASSI, T. de' Muratori, V. MORSE.
RELASSO , s. m. Ribasso, Quella serte di
scemamento che si fa nel conio quando il
creditore e il debitore Tengono a compo
nimento.
RBLASSO DB MURO, Screpolo; Screpola
tura ; Crepatura di pareti.
RBLASSO DB TERA , Frana a Ammotta
mento, Lo scoscendersi che fa la terra
ne' luoghi a pendo.
RELASSO DB COSTUMI , Rilassatezza o
Rilassamento.
RBLASSO, T. dello Donne, Profluvio,
Corso di sangue pericoloso palilo ila qual
che Donna.
RBLASSO D'UNA FEDE, Concessione d'una
fede, ma in pratica nostra del Foro si vuo
le scrivere Rilascio o Rilasciamento.
RELASSO D' u.v PRBSON, Rilascio , Tale
Dimissione, il metter in libert un Dete
nuto.
RELATR, i. ro. Relatore, Ag-r. al Gi'
dice o simile che riferisce in iscritto a
> suo tribunale i fatti e le ragioni d' unti
causa tanto civile che criminale , il quale
dicesi anche Informatore. V. REFERENTE.
RELAZ10N , i. f. V. REFBRATO.
RELAZ1ONCLA , .f. Relazionila, Pic
cola relazione o rapporto.
RELAZIONAR, T. T.di Palazzo, pi nsato ne' tempi ex-Veneti, Riferire o Far
relazione o rapporto, e inlemlesi Quella
relazione che fassi dal giudice relalore nel
le cause civili o criminali.

gridone e Rilevamento, Specie di cond.iona per cni il Rilegato chiuso in un


castello o in un monastero per un ileterininato tempo. E quest'era il gasligoper
lo pi usalo dagli Inquisilori di Slato Ve
neti Terso i Palrizii oil allri colpevoli .li
piccoli mancamenti, o pericolosi alla sociel.
ANDA IN RELEGAZIONI, Andare a confi
no, vale Andare nel luogo ove uno sia con
dannalo di stare. Mandar a confine ,
Confinare.
Deportazione, presso i Romani era la
pena di quelli che venivano condannati e
<unlin.ii i nelle isole.

campanile, che guarda le corde dell'oregio da muro.


RBLOGIO DE S. ALIFIO, V. ALIPIO.
TIRAR su Et ELOGIO , V. TiaXn.

RELEGAZ1N, s. Rilegazione ,- Rel-

RILEVANZA. V. RILEVANZA.
RFLIEVAR, T. Risultare, Dicesi di pi
partite che insieme formino una somma.
REL1VO, s. ni. T. ani. lo slesso clic An.IEVO , V.
RELIG1N, t. f. Religione , Quel legame
che unisce l'uomo a Dio e lo obbliga all' osservanza delle sue leggi Religione
anche si preude collettivamente per tulli
i Religiosi d' un ordine.
Ouo DE RBLiciv, Uomo religioso
SENZA RELIGIN, Irreligioso, V. PANIM
E-DUO.
RELIQUIA , s. f. Reliquia o Reliaua.
MOSTRAR UNA COSSA COME UNA RELIQUIA ,
Mostrare una cosa per limbicco , cio
Con difficolta e di rado o per somma gra
zia. Mostrare o federe una cosa per un
buco o Jesso di grattugia.
RELOGIAZZO, s. m. Grande o Cattivo
orologio.
RELOGJER, s. m. Oriolaio; Oriuolaio ;
Orologiaio.
RELOGIRA, s.f. La femmina di Oriuo
litio, la quale sull' esempio ili altre voci
consimili cosi furiualc , potrebbe dirsi
Oriolaio o Oriologiaia.

RELOGITO . Piceolo orologio.


RELGIO, s. m. Oriuolo; Oriolo; Orolo
gio , Macchina notissima che indica il
tempo trascorso.
RFLOCIO DA SCABSLA, Mostra o Oriuo
lo da tasca.
RELGIO DA AQUA, Clessidra, Oriuolo
a acqua. Vaso di vetro che serve a misu
rar il tempo colla caduta d' una certa
quantit d'acqua.
RELOGIO DA SABIN, Ampollette, Oriuo
lo a polvere della misura d'un' ora o di
me//, ora. V. M; /. vi.mr ,\.
RBLOGIO DA SOL (che chiamasi pi co
munemente MERIDIANA ) Oriuolo a tale o
solare o Orologio gnomonico o fcraterico,
Quello che in piano perpendieolare ovve
ro orizzontale mostra le ore del giorno
coli' ombra solare, per mezzo d' un ago o
lile , che chiamasi Gnomone. Quindi
Gnomonica dicesi l'Arte di fabbricare
orologi solari.
RELGIO UENAKOSTO , Orologio che pa
re un Girarrosto , Orologio imperfetto.
CASSA DEL jiEt.ocio, Cassa, La custo
dia in coi si chinile tutto il meccanismo
dell'orinolo da lasca Guardacorde, dicesi alla Cassa di legno falla a foggia di

49*

PlCANDOLl DEI RELOGI , V. PlCANDOLO.

REMADA, s. f. Remata , Colpo di rem*.


REMADOR, s. m. Remalore e Pagatore.
REMACI, s. m. (che deve scriversi RE
MAGI) si dicono volgarmente quelle tre fi
gure di legno rappresentatili i Re Magi,
precedutida un trombetta, i quali duran
te il tempo della nostra fiera dell' Ascen
sione, si veggono sul pubblico Orologio di
S. Marco, ad ogni ora girare ed incurvar
si dinanzi alla Madonna ivi esistente: ope
ra di Giancarlo Rinaldi da Reggio fatta
nel i ^i|fi ,- resa poi movibilc nel 1757. dal
famoso nostro ingegnere BarlolommceFerracina di Salagna territorio di Bassano.
RE MAGI eran detti a'iempi del timerini Veneto gl'Inquisilori di slalo.
REMANDAR , v. Rimandare.
Rimandare, dicesi per Recere, Vomi
tare. V. GOMITA n.
RsMANoXu BL BAL.V, Rimettere il pal
lone, Ribatterlo.
RBMANDAR uvo, Rimandarlo o Rin
viarlo, Mandarlo indietro.
REMANDO, s. ni. Rimando o Ripicco,
Rimessa della palla o del pallone. Dare
alla palla di colla o di posta, vale Darle
innanzi ch'ella balzi in terra.
RESPONOEB DB REMANDO , Risponder
per le rime. V. RBPETARSE , RSFARSE , Dfc
REMANDO.

DARSB DBI BBJCANDI, Ritornarsi le ri


messe, cio i Molti vicendevolmente detti.
REMEDIAR, T. BISOGNA REMBDIR M,
POCO , ( '// non tura bucoltn tura buca
ne, per far intendere che Chi non remedia tosto a' piccoli mali, ha poi a rimedia
re a* grandi con pi fatica e spesa.
REMDIO o RIMEDIO, s. m. Rimedio, Far
maco, Medicina.
REMBDIO UNIVEIISL, Panacea medica,
detto fig. Tale Rimedio unico e unTersale.
REMBDIO CHE OPERA , Rimedio o Medi
camento attivo, Che ha virt ed efficacia
di operare.
REMBDIO AMOLIE.VTB, Mollitivo o Mol
lificai ivo.
REMBDIO PEII BL MAL PRANCBSB, Anti
venereo; Antisifilitico; Anticeltico, add.
REMEDIO SIMPATICO, Amuleto , Sorla
di medicamento che suole portarsi al col
lo e ilicesi anche di alcune figure o carat
teri che porlansi addosso da certi super(tiziosi o troppo creduli , che ad essi at
tribuiscono molte virt.
RBMBDI DA DOVETE o DA BUGANCB, Pan
nicelli caldi, detto fig. cio Rimedii inef
ficaci e di poco sollievo a mali grandi e
gravi REMBDIO PER i OCHI, M i medio
inutile Acqua a mulino , Prov. ehe
Tale E' non fa niente.
AVER REMBDIO PER TUTO, Aver unguen
to per ogni piaga , Saper rimediare a ciaSCUn inconveniente.
No GH' pib RIMEDIO, Averfatto il pa
ne ; Averjritto , Non esservi pi caso n

REM
via ni verso. Parola delia e sasso tratti
non puh pi tornare a dietro,
TUTO GA BL SO UKEDIO, VTA CHB L* OS
CO DBL COLO, Tutto ha il suo rimedio fuor
ch il oollo dinoccolato, cio A tutto si pu
rimediare fin che l'uomo in vita; dopo
la morte non v'ha rimedio alcuno valevo
le.

REMENA , add. Rimenato , Maneggiato ,


Adoperalo.
TDTO JIKME.V , Tutto sporco , lordo ,
sucide, infangato.
FEMENA REMENDA, Femmina frusta j
Stro/naccio.
REMENDA, s. f. Rimenio, II rimenare.
I VUISK UNA BONA AEMENADA PER TERA ,

V. RBMBNAHSE.

HEMEN\R , T. Rimenare; Malmenare ;


Dimenare.
REMENARSB , Convolgersi nelfango o
nella neve, Voltolarsi EL S'HA TUTO
kEMBN, tutto infangato o imbrodola
to, Imbrattalo.
EL S'HA RBMBN, Egli si dimenato ,
per Muoversi o Agitarsi con qualche vio
lenza.

REMENARSB LA RODA in BOGA , Rttgumare o Biascare, Dimeuar lungamente alctm cibo per la bocca. V. RUMEGAB.
RsMEVAnsE PER Et. ooLOR, Divincolarsi; Scontorcersi, Travolger le proprie
membra per lo dolore.

REMENARSE IN TBRA , Voltolarsi; Roto


larsi ; Avvolgersi.
RBMBNR UNO PER DOGA , V. MENAR.
C! VA IN LETO SENZA CENA TUTA LA NOTB SE HEMF.NA , V. CfiNA.

REMEiN\TO, s. m. T. d'Archil. Arcale;


Arco morto, Quell'arco che si & sopra
soglie di pietra delle porte e finestre acci
che non si spezzinoImbotte diresi la Su
perficie dell'arco Remenato si chiama
in lingua la Curvatura d'un grande arco
di cerchio minore della mela.

RBMENATO DEI ALTARI B PORTOM, Fron


tespizio rotondo o curvo.
REMENDADURA , s. f. Rimendatura o
Rimendo, l rimondare e La parie rimendata.

REMENGO, V. RAMENGO.
REMENGN , s. m. Rarullo sabatico ,
Colui che fa il mestiere di comprar e ven
dere cose da mangiare senza esserne legal
mente autorizzalo.
REMR, s. m. Remaio, Colui che fa i
remi.
REMRA, s. f. La femmina del Remalo,
la quale siili* esempio di ali n- voci consi
mili cos formale, potrebbe dirsi Remala.
REMESSA , s. f. Rimando, T. di Giucco
della palla o del pallone, e si dice Quando
una palla rimandala, che chiamasi an
che Rimessa.

REMBSSA , nel parlar f.nn. dicesi anche


per Pace; Desistenza; Rimozione FAR
LA BEIIESSA A UNO , Dar altrui la pace i
Desistere doli istanza.
TRAR UVA HEMBSSA , detto in T. Mer
cantile, Far una rimessa, cio Mandar
anari con una lettera di cambio.

REM
TRAR DB EMESSA, dicono i nostri Cac
ciatori per Replicare il colpo, dot Quan
do fanno un secondo sparo allo stesso stor
mo d'uccelli, se il primo non fu efficace.
REMESSR , s. m. chiamasi da noi quel
Legnaiuolo che fa impiallacciature o che
impiallaccia, cio che fa coperture de' la
vori di legname dozzinale con legno pi
nobilesrgato sottilmente. Se laCrusc.iammette Impiallacciare e Impiallacciatura,
chi non vede che il termine corrisponden
te al nostro dovrebb' essere Impiallaccia
tore? Ma non trovasi ne' dizionarii, ben
ch se lo desideri. Commettitore non pare
esatto, perch significa Artefice che lavo
ra di commeuo ch'equivale alla Tarsa ,
eh' una specie di pittura a musaico fat
ta con pezzi di legno nobile Stipettaio
potrebbe dirsi al nostro artefice come co
lui che fa anche stipi o stipetti; ed Eba
nista in quanto egli lavori d'ebano. V.
RIMESSO.
REMESSR A, s. f. Femmina d" Impial
lacciatore. I Dizionarii non hanno ter
mine equivalente, ma inll' esempio di al
tre voci consimili cosi formate , pare che
si potesse dire Cammeltitrice ; Impiallacciatrice; Stipeltaia.
REMESSO, s. m. Impiallacciatura , Co
pertura di lavori ili legname dozzinale fat
ta con legno pi nobile segato sottilmen
te; e per siimi, si dice anche de' marmi.
LAORR DE RBSTBSSO, ha presso noi due
significati. Ora vuoi dire semplicemente
riciioprire con assicelle di legno nobile i
lavori falli con legno pi comune; edora
significa Commettere pezzuoli di legname
li varii colori per farne come una pittura
di musaico. Nel primo caso il R EMESSO
chiamasi Impiallaceiatura ; e qnindi Im
piallacciare; ma nel secondo Lavoro d
commesso o Intarsiatura a Tarsia, e
quindi Lavorar di commesso o Intarsia
re. E per da notare che questo Lavoro
presso noi pi non s'usa.
FETA DB EMESSO , Piallaccio , SottilisMin. assicella di noce o d' altro legno che
s'adopera per impiallacciare Parlando
de' marmi, Forma e Forme si chiamano
le Pietre di diverse fazioni che s'incastra
no per ornamento ne'&odi damarmi bian
chi e d'altre pietre; il che anche dicesi
Lavoro di forme.
REMESSO, add. Rimesso, cio Ricupera
to, risanato dopo maialila.

MANEGO HKMESSO D'ARZSJVTO, Manico


intarsiato d' argento.

REMTER e RIMTEH, v. Rimettere o Rporre.


RBMBTBR EL TEUIO PERSO, Rimetter le
dotte.
RBMBTBB , T. degli Oriolai, Rimonta
re una mostra," un orologio.
O
RBMTBR , diciamo anche per Manda
re i Spedire^ Inviare.
REMBTEA INSIEME, Rattestare , Riunir
pi cose.
REMBTER i.v TEMPO, Rimettere nel buon
d , vale Condonare il pregiudizio incor
so per dilazione di tempo.

REM
RBMSTKR I.A BALA , Rimettere; Ripe?"
enotere; Rimandare.
REMETEUGHE , Scapitare; Perdere; e
dicesi d'un Negozio IN QUEL A*AII CBO
REMER,/ o:uei negozio o affare ho sca
pitato, ho perduta del mia.
Kr.METEiisp, , Rimettersi in carne ; Ji- '
cuperarsi, ingrassare Rizzarsi a pan
ca; Tornare in sella , detti fig. Rimetter
si in essere, vale Migliorar fortuna.
REMETEHSK DE LA PERDITA , Rivalersi ;
Riscuotersi ; Riscattarsi o Ricattarsi.
RKMETEKSE I.T QUALCT.Y, Rimettersi al
la merc altrui o nelle braccia a" alcuno;
Metter il capo in gruuto ad alcuno, vale
In arbitrio u altrui.
REMISSINA, s. f. Trambusta o Trambuslio e Trambusto, Confusione, Scompi
glio. \.1MiAVVsoi.\--Ririescolamenio, va
le Confusione, Disordine che nasce da
repentina rivolnzioirc'in una Citt.
I! E-aissi v , dicesi anche per Riprensio~
ne ; Intemerata GA TOC U.VA BONA RBatssixAjKglielibe una spelliccuiiura,cio
Un' aspra riprensione.
REM1SSIN , No OHE u RBMISSIN, V. in
REDENZIO.
REMISSIN era anche T. usato nel Fora
Veneto civile. Nelle cause dette DB MINOni giudicabili degli Auditori vecchi e No
vissimi, se i voti de'giudiri non erano tut
ti concordi , l'affare era rimesso al Colle
gio de' XV. che faceva parte delle Quarantie.

REMISSIOU-DB PBNA, Remissione di pe


na, Condonazione.
REMO, i. in. (coll'c stretta) Remo.
ZIEON DEL REMO, Girone, cio La par
te rotondata del remo, ed propr. il ma
nico per cui si prende , che dice anche
Giglione.
PALA DEL REMO, Pala, cio La parte
inferiore allargata che s'immerge nell'ac
qua.

GALOZZA DEL BEVO, V. GALOZZA.


FzaMR O TEGNH SOSPESI I ABMI , Af-

forncllare , Fermar il remo in, aria ac


ciocch non possa toccar 1' acqua.
CIIUPK TUTI i iiFMT. Passavogare, Or
dinare la voga di tutti i remi della galea
da poppa a prua.
CALAR i REMI IN BARBA , Maniera Marin. SJrenellare, Far quel remore che fa
la ciurma nel collare i remi in aco^ua per
tarpare.
METE* i REMI i.v CORSA , Acconigliarf,
vuoi dire Intrecciare i remi e ritirarli
nella galera o nella lancia.

MAGNAR Et REMO, V. MAGAMI.


REMODERN\R, v. Rimodernare e Ammidernare , Ridurre o Rifare alla mo
derna.
RpMOL\DA, s.f. T. de'Maniscakhi, Stel
lata; Stufa; Fomento, Specie di bagno
per cavalli con semola.
REMNTA, s. f. Rimonta , T. Mil. Som
ministrazione di cavallo a un cavaliere
che ne sia senza.
REMONTDA, s. f. Racconcia; Ripara
zione; dicesi de' vestiti e simili.

REN
REMONT\R, T. Ricontare; RisaKre ,
Crescer di prezzo.
RBMOWTARSE , Rimettersi in salute
Rimpannucciarsi, Rimettersi de' vestili.
Rimontare, T. di varii Artisti, dicesi
del Gucrnire di nuoto o Rimetter in ge
sto alcuni ordigni.
REMORA, s. f. Remora, Voce Diala anche
fornii, delle persone colte nel sigi), di In
dugio, Dilazione, Ritardo DJOKE CH'BI
VEGNA SE.VZA REMORA, Digli e/te venga im
mantinente, sema indugio.
RMORA , s. f. T. de' Pese. Remora, PC
M-I- di mare a scheletro casoso, assomiglianle all'Aringa, conosciuto gi da Lucrezio col nome Echeneis , detto da' Sislem. Echeneis Remora . Questo pesce
s' appiglia ai fianchi delle navi. Di esso
gli
secoli ulti . Storici. antichi ed altri dei......
mi passati raccontarono varii prodigi! ,
non veritcati n ammessi ne' secoli pre
senti.
REMTO, add. STAR o RsTtRARSB A LA
BEMOTA, Stare o Ritirarsi in disparte,
in un rati t'i o cantuccio o in parte lon
tana o solitria.
REMOZ1N , V. DBSSISTBSZA.
REMURCH1AR, v. ( dal lai. Remulcare )
Rimurchiare ; Rimburchare e Rimor
chiare, Tirar una barca coli' altra a forza
di remi. Pilotare un bastimento , vale
Rimorchiarlo.
-RBVURCHiARSB, detto Cg. Ricoverarsi;
Rifuggire; Ridarsi.
REMURCHIARA, s.f. Rimurckiatura e
Rimurchiamcnto o Rimburchiaturd e
Rmburchianienlo , L' atto del rimor
chiare.
REMURCHIO, s. m. ( dal lai. Remulcum
e Remulcus ) Rimurchio e Rimburchiot
Barca che a forza di remi ne tira un* al
tra per farle far cammino.
CAO DE HEMimcHio, Ansiera, T. Mar.
Cavo maestro per lo pi da tonneggio o
da rimburchio.
RNDEDA , T. ani. Bendila, Entrala.
RENDER, v. Rendere, Rr-sliluire.
Detto per fornitore; Recere; Riman
dare ; Rigettare; Rompersi lo stomaco,
Restituir fuori per bocca i cibi che con
nello stomaco.
RENDER CONTO DB QUALCOSSA , Scolpar
si; Discolparsi.
RENDER BOTA PER ZOCOLADA. V. BOTA.
RENDER LE BASTONAE , Ripercuotere ;
Ripicchiare , Render busse per busse.
RBNDERSB o CEDER , Rendersi ; Arren
dersi, Piegarsi, Adattarsi. E difesi anche
in senso morale.
ROBA CHE RENDE , liilni guadagnevolc o
guadagnarle, che da buon guadagno.
ROBA CIIE SE RENDE, fi da o Cosa arrendevole.
EL SIGNOR VE NE RENDA EL MERITO, Dio
te ne cangi; Dio te ne rimeriti, Te ne
renda il cambio.
AvR MOTO DA RBKDER, V. MOTO.
SlJf CHE LA PENDE LA RENDE, V. PENDER.

.RENDEVOLE, add. Arrendevole, E si di


ce anche delle cose morali.

REN
,*. m.Rendevos o ReAdez-vout,
Voce francese e dell' uso per denotare un
appuntamento dato ad un assegnato luo
go, e si dice anche del Luogo sleso. Vi
corrispondono Luogo delia convegna; Ri
trovo; Ritrovata; o forse meglio Pasta,
RENDICONTO, s. m. Rendimento di con
ii; Presentazione di conti.
REND1TNA, s. f. Renditusza, Piccola
rendita.
RENE ( coli' e stretta ) s. f. Rene , La par
te deretana del corpo dalla palla alla cin
tura.
Spina o Spino l'Osso del fil dcl'c re
ni Codione o Codrione il Fondo del
le reni. V. Gaso SACRO.
MAL DB LE RENE, Malferuto, Infermi
t che viene ai cavalli ne lombi o nelle re
ni attraeuilone i nervi con doglia.
Parlandosi d'uomo dicesi Mal di reni
e in termine medico Nefritide. I dolori de"
reni chiamami Dolori nefritici.
RENEGA, s. f. Voce che usasi nel Conta
do verso Chioggia, e vale Spasimo o Spa
sima.
SALTUI LA RB.VEr.X, Venire lo spasimo.
RENEG , s. m. Rinnegato e Rinegato in
forza di siisi, dicesi Quegli che ha rinunziato alla Fede di Ges Cristo per abbrac
ciare un'altra religione, e specialmente il
Maomettismo. Dicesi anche Cristiano rin
negato, e qui addiett,
RENEGADA, s. f. Rinntgamento; Rinnegheria , Rinnegamcnto della sua Reli
gione.
DAR l' VA IlE.VF.r.AJiA A LA SO lFI.h.lJ'V, V.

REVBGB.
RENEG\R, v. Rinnegare, Ribellarsi dal
la vera religione per seguirne un'altra
Apostatare , Ribellare dalla vera Fede o
Religione.
RB.\BGAB,dicesi pure dagl'idioti perRsVBLH: come EL SPUZZA CH'ELRBNC.A, Ma
niera bassa e fam. E' puzza di vino come
una bubbola; Ammorba:, Fa nausea. V.
RE VELAR.
RENGA , s. f. Aringa o Aringo e Aringheria e Ringheria o Aringamento, Diceria
e Ragionamento pubblico Aringoo Ar
ringo e Tribuna i il Luogo dove si arin
gaBRAVO DA RBNGA , Bravo aringatore o
oratore.
ANDAR o MONTAR nv nr. vn , Montare in
bigoncia, Montar in cattedra per aringare.
REIVGA , e. f. Aringa, Pesce di mare no
tissimo ilello ila ! .imi. Clapea tiarcngus.
Si pesca nei mari del Nord, e perviene a
noi fumato e diseccato dopo d' essere sta
to per qualche tempo in salamoia. Questo
stesso pesce quando salalo e stivato in
barili si chiama da noi COSPETN , V.
RENGA FUMDA o FUMEGDA , detto per
Agg. a dtniiia, Allampanata; Ltinternul(i ; Piet grinza ed arsiccia; Smunta
secca e magra arrabbiata. V. INDUTO.
RENGAR, v. Aringare o Arringare; De
clamare, Far pubblico discorso; e i Ve
neziani intendono 1' Aringare eslernpora-

REP

495

neo degli Avvocati quando dispaiavano e


trattavano dinanzi ai Magistrali la cause
civili o le difese degli accusati nelle crimi
nali.
Parlamentare , dicesi del Favellare ne'
consigli per risolvere le deliberazioni.
RBNGHTA, s. una variet della Clupea Harengus Limi, ci* la variet B. de
scritta da Arledio.
RENGO, s. m. Aringo, detto da Aringa ,
Disputa, Termine usato sotto l'antico Go
verno Venelo,e chiamavasi il Luogo dove
si pubblicavano con formalit nelle Citt
dello Slato le sentenze criminali pronun
ziale dai publici Rappresentanti , senza la
quale pubblicazione erano nullc. Nel proe
mio di tali sentenze dicevasi, \'oi . . . se
dendo nel luogo solito delf aringo, pre
messo il suono dellacampana e della trom
ba, pronunciamo e sentenziano eie.
HENONZI\R, v. Rinunziare e Renonziare, Cedere, Rifiutare.
RBNONZIR LA BACKKTA , Gittar la bac
chetta, vale Lasciar il coniandoRise
gnare vai anche Riimnziar ad altri il co
mando o un impiego.
RENO.VZIR L'ABMB AL TEMPIO, V. AR
MA.
RE.\SO , s. m. Rensa o Renso o Tela di
renso, Sorta di lela di lino bianca finissima,cosi detta dalla Citl di Reims di
Francia ove si fabbrica.
RENTE, V. AAENTB.
RENUR , v. Voce latina , usata per da al
cuni che ne conoscono il sentimento, e va
le Resistere; Negare; Opporsi, Esser re
nitente, resistente.
REO REI D' UN ALBORO , T. Mar. Sarte,
ed il nome generale di lutti i cordami
che servono a stabilire e fortificare gli al
beri della nave nel loro luogo , e perci
non compresi nella manovra stabile.
Gambadone, si chiamano alcune funi
che servono a tener fermi gli alberi di cof
fe.
REOBARBARO, V. RIOBARBABO.
REN, s. m. T. de' Pese. Nassa, Cestella
bislunga fatta di vinchi che ha il ritroso,
donde i pesci entrativi non sanno uscire.
REPASSADA, s. f. Ripassata e Ripasso,
L'atto di ripassare per la medesima stra
da per cui si i gi passato.
DAR UNA R8PASSADA A U.VA CARTA, Dar

una ripassata, dotto fig. vale Tornar a


considerare o esaminar una cosa.
DAR UNA REPASSADA A UNO, Dar una ri
passata o una sudicia ripassata, vale
Correggerlo, ammonirlo con grida o mi
nacce. Fargli una riprensione ; Dargli
una risciacquata.
REPATRIAR, v. Ripatriareo Repatriare e Rimpatriare o Impatriare.
REl'XTIUO o RIPA TRIO, Ritorno in patria.
Se dicesi Rimpatriare o Ripatriare per
Tornare in patria , sembra die non sareb
be fu u- di ragione il dire Rimjnitriamento o Rtpatriamente.
REPNDOLO, Uccello. V. BEOIORA.
REPETARSE, v. Rimpannucciarsi; Hi

REP
496
mettersi; Rilevarsi, Migliorare la condi
zione. V. VIVAT.XB REPETARSB su, Uscir
di cenci, vale Migliorare stalo di fortuna
Riaversi, vale Pigliar vigore, Rifarsi,
Rinfrancarsi No PODBR HEPBTABSB,./VO;I
si poter levare o rizzar a panca , prov.
che si dice del Trovarsi in malo slato e
non poter riaversi.
Ricattarsi o Riscuotersi, Rendn-e il
contraccambio delle ingiurie ricevute. Le
varsi le mosche del naso; Fare a farsela.
V. RBFARSE.
Detto nel sign. di ISZEGSTARSE , V.
SE L'XO GJIE AB DISB, L* ALTRO SE REP-

TA MOLTO BEN , Io ti so dire che se I' un


conficca, f altro ribadisce, cio Si ritcuote.
REPETN , s. m. 7?iVerenri'onc e Tfeverenzione, Profondo inchino o saluto, ma di
cesi per ischerzo Dir salameleche; Far
le sue salameleche, modi bassi, vagliono
Far una profonda riverenza.
RIPETO, add. Ripetuto o Repetuto.
REPE7.ZDA ,. f. Rappezzatura , Rabberciamento, Aggiustamento di qualche
cosa rotta.
REPEZZ\R , v. Rappezzare; Rpezzare ,
Racconciare una cosa rolla mettendovi il
pezzo che vi manca ; e si dice propr. de*
panni. Rattoppare; Racconciare; Rab
berciare ; Rattacconare; Racciabattare,
Ridurre o Rimettere in buon essere le co
se guaste.
REPIANTR, T. Ripiantare , Piantar di
nuovo.
REPlXfJ, v. Ripigliare; Riprendere, Di
cesi de' lavori e d'altro.
REPIR, parlando di Piante, Rifisliare; Ripullulare; Rigermogliare, Pullular
di nuovo, Rimettere.
REPIABSB, Maniera ant. Rimettersi in
carne; Ingrassare', Ritornare in buono
stato di salute; Ripigliare le usate forze
Tornare in sella; Rizzarsi a panca,
dicesi dello Rimettersi in essere , in for
tuna.
KPICA , s. f. Voce bassissima , Replica ;
Rcplicazione , Ripelizione.
R EPICO , s. m. T. di giucco del Picchello,
Ripicco. Dicesi Dar ripicco, quando colVaccusare i punti si conta olire il numero
venlinove, e in vece di dir trenta si dice
cento, e si conlano cento punti. V.PICHETO.
REPIEGAR , v. Ripiegare , Rimediare al
mal fatto, trovarvi temperamento.
REPIEGO, s. m. Ripiego, fio Partito,
Compenso, Spcdieule, Rimedio.
AVER RIPIEGHI PROSTI, Avtr mantello
a ogni acqua, detto fig. Aver partili da
scegliere.
o
REPIN, s. m. Ripieno , si dico a Tutta
quella materia che serve a riefttmrr qua
lunque cosa vuota; e Tulio quollo che in
alcun luogo non onera n serve a nulla.
y SERVR DB REPIEX i.v QUALCHE COMPA
GNIA , Servir di riempitura al vuoto di
qualche brigata.
REPIENAZZO, add. lo stesso che COMJIBZTAZZO, V.

REP

REQ

REPIENEZZA, . f. Ripienezza; Replezione; Ripinzamento, dicesi d'una Indispnsizione cagionata da eccesso nel man
giare e nel bere.
REPO , s. m. T. di Giucco , Ripiglio; Ri
presa, cio dicesi Quando s'abbia in ma
no una carta buona da pigliarne un'allra.
REPIPN, Uccello. V. STELI*.
REPLICAR, T. Replicare, Tornar a fare
o a dire. Iterare ; Reiterare ; Raffib
biare e Raccoccare, hanno lo stesso sigu.
REPLICAR TRE VOLTE, Triplicare o Ninterzare Infrancescarsi , Rinfrancescare, Ripelere, Ritornare su uua mede
sima cosa.
REPNER , V. RLVOKBB.
REPORTADR o REPORTATR, s. m. Rap
portatore; Riportatore , Che rapporta
Referendario i Malabietta; Esser molabietta, dicesi di Colui che commette male
fra gli amici a guisa di bietta per disunir
li, che diciamo anche Malazeppa.
REPORTER, T. Rapportare; Raccorre i
bioccoli; Riportare, si dice di Chi ascol
ta attentamenle le alimi parole per rife
rirle. Dicesi anche Rificcare; ma modo
basso. Mi par che tu sii veduto da alcu
no che corra subito a rificcarlo al vecchio.
Dardi bianco, Nuocere con sinistri ufilii. V. REPOHTADH e METIML.
RBPORTR DA u?r /.un vi A L'ALTRO , Dif
ferire; Dilazionare ; Portar da oggi al
dimani.
REPORTAR LE PARTE AL GJOR>'\L, T.
Mere. Ragguagliar le scritture, Tener io
regola la scritlura.
REPOHTR ux RICAMO , Rapportare , Ri
mettere sopra un lavoro in grande e com
plessivo i ricami gi eseguili parlitamcote. V. RIPORTO.
RsponTtnsB i.v <jUALcbx, Riportarsi;
Riferirsi , Rimettersi fieli1 alimi volere.
Deferire ad alcuno , vale Confermare la
sua pinione a quella l'altri.
REPOS\R , V. REPossXn.
REPOSSA , add. Riposato o Posalo.
OMO REpossV , Uomo posato , in sign.
di Quieto, S.ivio, Modesto Uomo ma
turo; Uomo di et matura.
Vi.v HEFOSS, Vino maturo, Contrario
di Vino acerbo.
HEPOSS\DA, i. f. Posata, Fermata.
DABSE TJ.VA BONA KEPOSSDA , Darsi ri
poso; Riposarsi, Preiidrr ristoro dalla
quiete dopo un Inngo traraglio,
REPOSSAR, v. Posare ; Riposare, Cessar
della fatica e dell'operare, Jiequiare; Ili
fmare ; Aver requie.
REPOSSB, dicesi anche per Dormire
EL XB i.v LBTO CH'BL REPOSSA, Egli in
tetto che dorme.

DAB BBPOS8O, Dare ripoto, sosta.


STAB u BEPOSSO , T. Mar. Stare in gio
lito, vale lo stesso che Star in riposo, e
per lo pi dicesi delle Galere quando si
trattengono nella Dogana o nel porto, e
De' vascelli d'alto [bordo quando in alto
mare sono in calma.
REPRSO , add. \Attratto i Assiderato ;
Contratto, e quindi Contrattura ; Ratti-appatura, Raggricchiamento della per
sona.
UEPRESO , dicesi anche per Infreddato
o Raffreddato. V. SFERDO.
,
REPRESO, si dice pure per Ripreso, cio
Ammonito, Redarguito.
REPRESSAGIA , s. f. Rappresaglia e Riprcsglia , Violenza che si fa per vendetta d'un'ingiuria. Quindi Rappresagliaref
Far rappresaglie.
REPRESSIN, s. t. Reprimente) II repri
mere.
REPRESSIVO, add. Reprmente, Che re
prime.
REPRESTINXR , . Ripristinare, Veibo
mollo usato nel Foro. V. RBPBMTISO.
REPR1CAR , v. Replicare.
REPRIMENDA , s. f. (voce dil Francese
Reprimande) Riprensione; Reprensione;
Riprendine/ilo ; Gridata; Rimprovero,
che anche dicesi Scapponeo , ma voce
bassa.
FA U.VA ]:FI'>IMF.\D.V , Far una ripren
sione ad alcuno, una gridata.
REPRISTINO, s. m. Ripristino, Termine
usato nel Foro; L'alto di ristabilire, di
riammettere le cose coni' erano prima.

l F !':> , !; O Rl POSAR SORA tir. I Vii , /!:-

posarsi sopra uno in alcuna cosa , vale


Starsene a lui inlieramente, Lasciarglie
ne tutta la cura e 'I pensiero RIPOSE
SOHA DE MI, Fidatevi di me; Riposale so
pra di me,
REPOSSO , s. m. e da alcuni AREPOSSO, Ripoio, II riposare, la quiete, la calma.

REPROBI \vi)\ri ix REPROBI, Maniera


fan. Andare in escandescenza, cio In
collerire, V. SCANDESJE.'YZA.

REPROMESSA, s.f. Termine legale ex Vcnr-to (che viene dal lat. Reprornissio) e
voce usala da latti i Giureconsulti Roma
ni per la Costituzione di dote, pel Con
tratto antenuziale. Il Dizionario barbarico
i!"l Du Cange ha Rcpromissa, la quale e
.i inni. i Dos quas mulieri repromiltitur.
Nella traduzione delle Pandette che ora si
lampa usala la voce Ripromissione.
REPUDIA, s. f. Repudio, T. Leg. Alto
pubblico con cui un erede tanto legittimo
quanto trsUunentai-io rifiuta l'erediti a cui
|>un aver diritto.
KKQUADRAR, T. Riquadrare, Ridurre in
quadro.
RBQUADRII UNA TOA, Riquadrare ; Asciare; Acconciare } vale Sgrossare , Di
grossare, portar via coll'asce i pezzi pi
grossi^)' una tavola per renderla pari.
*
REQUDRO, s. m. Sfondo, cio Quello
spazio vano lascialo ne' pali-Ili e nelle pa
ri-li per dipingervi Formella, diccsi Io
Scompartimento che si fa per ornamento
di facciate e di volte contornalo di corni
cineRiquadratura il Riquadrare una
st.-.nza.
REQUAG10, s. m. T. de' Cacciatori, det
to nel Frinii RE DE QUACIE, Re\di quaglie.
o delle quaglie; Ortirmetra Gallinel
la terrestre j Scopaioa, Specie di Cclnf

RES

RES

c, chiamata prima da alcuni Sistemaliei Ortygometra , e"dai posteriori Coturnix magnai Rel Coturnicum; Hallus terrestris, e da Linneo Rolliti Crei. Uccel
lo pi grande d'una Quaglia e che vi so
miglia im.il usuilo pel colore delle piume;
ha tutta l'appareuza, per la forma del suo
corpo, di uccello acquatico e particolar
mente d'una Gallinella. E chiamato Re
di quaglie o per essere un cibo migliore
di esse o perch le supera in grandezza , o
perch, come vogliono altri, si pone alla
testa loro quando passano da un clima all' altro.
REQULSIZIN, s. T. Mil. Franzesismo
qui conosciuto e parlato dopo la nostra ri
voluzione politica del 1797. Tolta, Gravez
za per Io pi di vettovaglie , veslimenla,
caliamento ed altro di cui abbisogni l'escrcilo , che l'impone agli abitanti d'un pae
se conquistato. Dicesi Far tolta di scarpe,
di buoi, di lenzuola , di corami eie.
METEH u.v PAESE in REQUISIZIX , Taglieg
giare un paste ; una provincia, Metter
taglie al paese conquistato.
TEG.VIH A REQUISIZIN on QUALcbN, Te
nere a patta d'alcuno, vale Tener che che
sia a disposizione d' alcuno QUELA RO
BA LA co A so RBQUISIZIN, IALA? .Vii riia-'
Ho quella roba a sua disposizione.
RESA DE CONTI , V. RENDICONTO.
RESBALZAR, v. Ribalzare o Balzare, Far
uno o pi balzi, dicesi della palla e simili.
RESBALZO , i. m. Ribalto o Rimbalzo, 11
ritornar indietro .li-Ila palla che percuote
nella parte opposta do ' stala tirata. Rim
becco.
RESBOGO, V. RISBOGO.
RESCALDA , add. Riscaldato, Dicesi del
le vivande.
OHO RBSCALD, Appassionato-, Inna
morato Riscaldatoti Incollerito Im
pazzilo Impegnato Inanimito En
tusiasta ; Fanatico; Visionario.
M A VF.srn \ RBSCALDADA , V. MANESTRA.
RESCALDAZIN , s. f. Scannano ; Cal
dana; Calura; Calda; Calore, Infermi
t cagionala dal raffreddarsi immediata
mente dopo d' essersi riscaldato Cale
fazione, diceci da'Medici Qualunque riicaldamento non naturale del sangue o di
alcuna vibrer del corpo.
PIGOLA RESCALDAZIX, Incalescenza.
di i AP'UI U.VA HB5CALDAZIX , Prendere
una calda, caldana o scarmana ; Scarmanire o Scarmanarsi.
RESCALDO, s. m. V. REscALDAzibv.
Accendimento, Ggur. diresi dell'Eccif lamento di qualche passione, come Acccndimento di disonesto amore, d' avarizia e
simili Struggimento, diresi per un cer
to Inlenso desiderio o passione amorosa.
CHIAPRU\ RESCALDO, Riscaldarsi; Adi
rarsi; Pigliar collera In altro signifi
cato Appassionarsi; Accendersi di alcu
no o di alcuna; Invaghirsi.
RESCALDO, dicesi ancora per Entusia
smo, cio Sollevamento straordinario di
mente, Immaginazione riscaldala.
RESCALDO DB TESTA, Abbagliamento

63

No CO MAI A VWDO HBSCALDI JTR OMiIll, \on

ho mai ambito abbagliamento a" onori ,


dello metaf. nel sign. di Offuscazionc di
mente, Fascinazione eie.
SECONDO i RESCALDI o LE HESCALDAZJN
CHE SE GA - Plb O MA\CO SE SE IVSUVJ A, Se-

condo le passioni e le affezioni, e secon


do che la persona pi o meno affetta e
passionata, intervengono varii e diversi
sogni.
RESCATAR, v. Riscattare o Ricattare,
Ricuperare, Riacquistare.
RESCATAHSE , Riscattarti nel giuoco ,
dicesi il Rivincere quello che s'era perdu
to.
RESCHE, s. f. Lisca, Quella materia le
gnosa che cade dal lino, dalla canapa, dal'orlicaeda tutte le piante tigliose. V. STOPAZZI.
RESCHIASSO , s. m. Termine che usano
li nostri Valligiani, ed La foga cio l'im
peto, la furia che fa l'acqua marina nel
l'imboccatura di certi canali e specialmente delle chiaviche.
RESENT , add. Risciacquato, V. RESBNT.'tH.

RESENTADA, 8. f. e nel dim. RESBNTADKA , Risciacquata , Quel leggiere o mez


zano ripulimento che si fa d'un bicchiere
d'acqua, e dicesi pure de' panniliai.
RESENTADA DE TESTA, Lavacapo. Fare
o Dare un rabbuffo , un cappello a uno.
Risciacquare un bucato a uno, dello Gg.
Fargli una scria riprensione.
RESENTAR, v. noi diciamo il Pulire nuovamrnle con acqua semplice ci che fu
preccdeulcinenlc lavalo; il purgare i pan
ni lini del ranno e del sapone; dar l'ulti
ma mano alla purgatura del bucalo, Sciac
quare o Risciacquare. V. SGCARATAR.
REIBNTR BL PASTO, Sciabordare, T. de*
Lanaiuoli o Sciaguattare , vagliono Di
guazzare o Baller un panno in un truof-olo o rigagnolo per levargli il ranno o
il soverchio colore. Sciabordare dice pi
che Sciacquare.
RBSENTR LA TESTA A uuro , V. RBSBNTDA.

RESENTARA , s. f. Risciacquatura o
Sciaci/natura, L'acqua in cui si sciac
quata alcuna cosa.
RESENTACRA DE COTI , Cerbonca ; fi
no della centuna bilie, Vino adacqua! issimo. V. FOTICHIA.
RESSTOLA, Uccello. V. REDSTOLA.
RESFIDAR, v.T. di ginoco. Rinvitare, In
vitar di nuovo. V. SFIDAR.
RESGUARDAR, v. Riguardare.
RESIA , s. f. Eresia e Resta.
LA XB U.VA i; F ,'n , Maniera fam. /',' uno
sproposito madornale, unerroraccio, un
assurdo.
RES1CO.VTO, s. m. e nel piar. RESICONTI,
T. Mere, lo slesso che RENDICONTO, V.
RESPARMlXR, .;-Risparmiare o Sparm l'are.
QUANDO CHE ocba NO LA HE BESPARMIA,
In qual.tisia Decorrenza che creder, tro
varmi abile a servirla, mi ha sempre da

RES

497

pendere con ogni confidenza maggiore,


cio da impiegarmi.
RESPARMITO, i. m. Ritparmiucci ,
Piccolo risparmio.
RESPENZER, v. Rispignere ; Respignere; Respingere e Respingere, Spingere in
dietro, Ribattere, che dicegi anche Ribut
tare.
RESPETAR o RISPETAR, . Rispettare.
RESPETR EL CA.Y PER EL PARN, Y.CAN.
RESP1RADA, s. f. Respiramene ; Respi
razione, L'atto del respirare-/? (fiatata,
L'alto del riGalarc, di riaver l'alilo do
po la klica-Rifiatalona l'accresc. di Ri
fiatata.
DAR UWA RESPIRADA , Resp-are, nel si
gn. di Ricrearsi, Confortarsi, Ristorarsi,
Pigliar finto o lena.
RESPIRAR , v. Respirare e Rispirare; Ri
fiatare.
Respirare e Rifiatare dicesi per Ricrear
si , Prender ristoro , Riposarsi alquanto.
Vivo dove s rijala.
No PODR RESPIRAR , Ambasciare ; Ca
der in ambascia Anelare, Respirare
con difficolt.
RESPIRO PER NO MORIR , lo stesso che TlftO SU BL PIA, V. Fl.

RESPIRO, s. m. Respiro ; Respiramelo;


Respirazione.
MANCANZA DB RBSMRO,.Ambascia, An
gustia ed .-.riamili di respiro Fantasi
ma, ei dice a quella oppressione e quasi
affogamento che altri sente per dormire
cupino. V. SiBcbx , MANCAFI e PESAHIL.
ME MA.\CA EL RESPIRO, Mi si mozza il
Jtato, Dicesi dell' impedire che fa il ven
to troppo impetuoso il respiro.
RESPIRI DE LB CANBVE O DB LE SOFITB

MORTE, Sfiatatoi; Sfogatoi, Que' buchi


o fori che hanno le cantine pel passaggio
libero dell'aria.
RESPIRI DEI COVERTI DB LB CAS, Frate,
Quell'embrice forato e fatto a guisa di cap
puccio per dar lume alle stanze a tetto del
le case, che per altro modo aver non lo
possono.
RESPIRO , detto in T. Musicale , Sospi
ro, che vicn segnato r, ed la pausa d'una
semicroma.
RESPIRO, detto in T. dc'Getlatori de'
metalli, Sfatto, Apertura folta a canto ni
getto onde l'aria possa sfiatare. V. BocAbRA.
RESPIRO A PAGXH, Soprattieni, Dilazio
ne che s'ottiene al pagamento.
DAR A RESPIRO, Dare a respiro o Darr
pe" tempi, vale Non vendere a cantanti, ni
per ricevere il prezzo solamente alempu.
RESPLENDER, v. Risplendere.
HESPONDER, Rispondere, Far risposta.
RESFOWDBR A TOY, Rispondere a tuono
o per le rime, cio A proposito delle do
mande fatte e aggiustatamele.
No RISPONDER A TOJT, Dare cartacce,
dello 6g. Non rispondere secondo il guslo di chi richiede. Albanese Messere ;
Amore ha nome f Oste; Io sto co' Frati;
Tagliaronsi di Maggio, si dice Quando
alcuno domandato di qualche cosa nu ri
sponde a proposito.

498
RES
RESPONDBR DB TRIONFO , Risponder di
rimbecco; Ribadire; Rendere i coltellini;
Ritornare in sui suo- ; Rifiorire; Tal so
nata tal ballata ; Render pan per focac
cia; Riscuotersi, Ingiuriare o Deridere
chi ingiuria o deride OMO CHE IESPOJTDB, Rispondiero, Che risponde ;ul ogni
parola; e in modo famil. dicesi d'un Ser
vitore ardito che si risente d'ogui parola
o rimprovero del Padrone. Un che non
lascia chiodo che non lo ribatta.
RESPONDER COL MOTO, Render cenno,
Risponder col cenno.
DoMANDn XB LECITO E RISPONDER XB

CORTESIA , // domandare e senno e il ri


spondere cortesa, Dicesi a chi non ri
sponde o risponde scortesemente. e buo
ne parole acconciano i ma'fatti.
SCOLTA BEN PRIMA DE RBSPO.VDER , Ad
udir presto sii,tardo a rispondere; Aspet
ta ci io finisca il mio ragionamento e
poi rispondi; e nn altro ha dello, Due
orecchie e una sola lingua ci ha dato Id
dio: segno che pii si dee oscillare che
parlare.
RESPONDBR, in T. di Giucco delle car
te , Rispondere.
RESPONDER PER QUALCIV, Rispondere
per alcuno, dicrsi per Garantire o Farsi
mallevadore d'alcuno, Mallevare; Fidan
zare.
RISPCIXDICHB , ovv. BuTsr.A FORA , Dal
la fuore, Da fuori la risposta.
TARDI A BESPONDER, A frettolosa do
manda tarda risposta, Prov. Chi chiede
in fretta per lo pi in sospetto.
RESPO\S\BILE , add. Risponsabile ,
Franzcsismo, da Responsable, Colui ch'i
in impegno di render ragione d'una cosa,
Garante; Mallevadore; Manlenitore.
RESPONSAL, s. m. T. dell'ex Governo
Veneto, e dicevasi il Riscontro o Altestaxione che portavasi alla Finanza del pervenimcnlo della merc accompagnata da
bolletta daziale d'esportazione. Ora si di
ce REVERSXL, V.
RESPONSL, add. dicesi .la alcuno nel
lo slesso significato di RESPO.-VSABJLB, Ma
< un Lombardismo.
RESPOSTA , s. f. Risposta.
No CHE XE HESPOSTA, Maniera fam. Ci
s' intende ; S certo VEDAH UN PAREciuo CHB ir GHB XE HBSposT/i , Vedrete un
apparecchio compito , CLr nulo perf'-tti> ; che non pn aver critica o censura o
eccezione.
RBSPOSTA CHB PONZE, V. PONZEB.
OGNI PAROLA WO MERITA RESPOSTA , Un

ltiio a" orecchi straccherebbero mille /inguf, Prov. e vale Straccare i maldicenti
> g' importuni col far vista di non senti
re e non farne slima.
BOTA E HESPOSTA , Botta o Bottone o
Moti o Mottuzzo di rimando.
Que" che vendono canzoni per le slrade
di Venezia, dopo riferiti alcuni versi del
la prima parte, in cui parla uno degl'in
terlocutori, proseguono : Co LA so BELISSIMA ESPOSTA. E ijii.i ruli> Mun a fissare il
prezzo dicono , BOTA B RESPOSTA , TUTO
PER UN SOLDO Questo detto si usa talora in ischerzo famil. per denotare qualche

RS

RES

discorso e risposta che non abbia sago,


che altrimenti si potrebbe dire, CHE xo

farti, e fig. Rinvivere e Rinvivirsi, Ritor


nar vivo , e dicesi per metaf. del Ritornar
nel primo vigore e stalo Pisciar la pau
ra, vale Pigliar animo dopo aver avuto
alcuna paura.
FAR REssuasrrXa i MORTI, Far riavere
il morto, si dice per simil. De' saporiti e
squisiti cibi.
RESTA , s. f. Resta o Arista, I Gli o spi
ne delle biade nella spica tri-.ini-i ,
chiamasi la Piccola resta o pungolo del1' arista.
RESTA D'AGIO o DB CBOLB, Rescao Re
sta r "Rezza, Quantit di ripolle, agli o
simili agrumi intrecciali insieme.
RESTA DBI CAVALI, T. de' Maniscalchi ,
Crepaccio i Rappa e Grappa, Malore che
viene a' piedi de' cavalli.
RBSTB DB u v , Lische , Quel legnoso
che si cava dal lino o canape quando si
maciulla, si pettina e si scotola. V . RESCHB.
RESTA, detto in T. de' Pese. Sferzino,
Quella corda che attaccata alla rel delle
bilancelle serve come per allungarla e ti
rarla in terra , e viene a far lo slesso ser
vizio che la spilorcia per la rezzala. Que
sta sfrrzina si fa coli' erba Carice. V. CA
RESTIA.
ToR LA LANZA IX RESTA, V. L.ANZA.
RESTANZA (dal barb. Restancias coinputorum ) s. {. Residuo; Resto; Rimanen
za; Avanzo, La omnia che resta a ri
scuotere. Partita residuate.
RESTXR, v. Restare, Rimanere, Avanza
re.
RESTAR A MUSO SECO o i BOGA SUTA, Rimanere a secco o a denti secchi o asciut
ti o a bocca asciutta ; Rimaner nelle sec
che o sulle secche di Baroeria , Restar
senza mangiare; ovvero Non poter otte
nere.
RESTAR BBO BRO , V. BRO.
RESTAR nra i. o coGioxX o m VISDECAZzo , Restar C uccello; Restare alfallimento; Rimanere scadalo o .smaccato, De
luso della speranza.
RESTAR co LA TESTA ROTA, detto fig. A ndare o Rimaner col capo roti, Rimaner
.ni di sollo.
RESTAR co LE v IN PIENE DB MOSCHE,
Trovarsi le mani piene di vento y Rima
ner col culo in mano; II tesoro si cam
bialo in carbone ; Rimanere alla stiac
cia.
RESTB co TANTO DB NASO , Restare o
Rimaner con un palmo di naso o con tan
to di naso, Rimaner con danno e colle
beffe di cosa sperata e non conseguita. Di
cesi anche Rimanere scadalo, cio Bur
lato, deluso delle sue speranze. La pania
non tenne.
RBSTR CONFUSO , Restare o Rimaner
confuso, attonito, imbalordito.
RESTAR DE PREGAI , lo stesso che RESTAR
A MUSO SECO , V.
RBSTII DOX PAUUNO, V. Dox PAULINO.
RESTAR EL MBGIO (coli' e aperta ) Non
essere aiT insalata , dicesi lig. Quando in
qualche faccenda oltre al gi fallo re&la u
farsi tuttava assai.
RESTAR ix ASSO o DB ASSO o t ISOLA ,
V. Asso e UOLA.

V.u. I SO PXcXl.

RESPOSTNA, s. f. .limili, di Rcsposia ,


e <ir ti 'i ironicam. Rispostacela, Cattiva
risposta, Risposta iiiipcrtinrnle.
RESPUO.\DER, dicevasi anlic. : ora si
dice RISPONDER o RBSPONDR , V.
RESSALTR, T. Risultare, Brillare; Spic
care.
RESSALTR A LA STRADA , Aggredire al
la strada; Rubare alla strada ; Par la
dronecci, Assalire i viandanti per ispogliarli. Lo stesso che ASSALTAR, V.
RESSALTO , s. m. Risalto, Ci che risal
ta o fa l'effetto di risaltare.
RESSECAR , v. Riseccare e Reseccare e
Diseccare, Sopprimere, Stralciare: dicesi d'un Negozio o bottega.
RESSENTIMENTO, s. m. Risentimento,
II risentirsi delle ingiurie.
FAR GRAJf RBSSB.VTIMENTO, Far grande
scalpore, vale Contendere, Slrepitare al
zando la voce.
CON RESSENTIMENTO , detto a modo avv.
Risentitamente o Risentito , Parlare , Ri
spondere risentitamente o risentilo.
RESSENTO, add. Indisposto i Amma
lazzato i Bacato -t Bacaticelo.
RESSENTR, v. Sentire, nel >ign. di Gu
stare , sentir sapore LB RBSSEXTS DEL
TECHIARDO, Sentir di vieto.
RESSENT1RSE, v. Risentirsi dell ingiu
ria. Sentirsi d" alcuna cosa, Aver occa
sione di ricordarsi per danno ricevutone.
KESSENTIRSE PER QUALCHE IIAL, Sentir
ti male ; Risentirsi , dicosi del Sentirsi
qualche incomodo di salute.
RESSERVX, add. V. RISSBRV.
RESSIDER, v. Risedere, Stanziare, Star
fermamente in un luogo.
RESSIPLIA, s.f. della volgarmente SPOR
CA, Rispola, Specie di tumore infiammativo con macchia distesa di color rosso vi
vamente acceso. Quindi Risipoato, dice
si Quegli che patisce risipola.
RESSOLTO, add. Risoluto e Resoluto,
Deliberato, vale Deciso, Delerminato./'csiero gi risoluto di far la tal cosa.
L'oMO RESSOLTO NO VOL CONSEGI, Ud-

mo deliberato non vuoi consiglio.


RESSOMEGL\R, v. Risomigliare o Ri.<imigliare e Rassomigliare , Somigliare,
Aver somiglianz.
RESSULTANZA o RISULTANZA, s. f. Ri
sultanza $ Risultar/lento , vale Effetto,
Esito , Prodotto, Somma, Successo.
RESSULTATO , s. m. dal Franz. Resul
tai, lo stesso che RESSCLTANZA , V.
SECO.VDO EL RESULTATO, Secondo I esito
o la piega.
RESURREZIN LA SARTA LA MIA RBSSURBZMN, Sarebbe il mio risorgimento,
cio 11 risorgimento del mio stato, della
mia fortuna.

RESSUSS1T\R , v. Risuscitare o Resusci


tare.
RESSUSSITH DA MORTE A VITA, Maniera

RES
RESTAR n CAMISA , detto Cg. Rimanere
in gonna; Restare in farsetto , Essere
spogliato.
RISTAR i.v CREDITO , Restar avere o a
avere, Rimaner creditore.
RESTAR isr onio, Restar in dietro, Non
progredire.
RESTA A uffA CARICA, Esser nominato
o eletto a qualche carica, Rimanere a vo
ti EL XE RBSTX, Rest eletto o nomi
nato.
RESTAR PEROCHIO, Rimanere nel chiap
polo o nel dimenticatoio; Essere o Rima
ner trascurato, negletto, Essere trascu
rato o dimenticato.
RESTAR I.-VTESO, Indettare; Restar d'ac
cordo ; Concertare; Far appuntamento;
Rimanere, r. gr. Siamo rimasti di ritro
varci. V. lv M<I:I i ,
RESTAR XISBRABILE , Rimanere scusso,
cio Privo di tatto quello che possedeva.
Restar sulla paglia o miserabile.
RESTAR PER SEMENZA, Rimanere per en
dice, si dice fig. di Chi rimane solo, es
sendo morti tutti quelli della sua famiglia.
RBST.XR su LA BOTA , Restar morto sul
fatto, Morire immediatamente.
RESTAR SUL pib BELO, Rimaner sulle sec
che , vale Arrestarsi ed esser impedito in
MS! pi bel del fare che che sia e non po
ter procedere pi oltre.
RESTO, Stupisco; Non so capire o com
prendere ; Mi maraviglio ; Sono stordi
to ; Oh cerne Mi so.v RESTA IH BOTA ,
lo rimas i stai-dito , stupefatto, attonito;
Rima-fi uno stivale.
RESTARA o RESTER , s. f. T. dc'Barcai,
Ristata, chiamasi il Luogo ove lungo i
fiumi slnnno i cavalli e gli uomini desti
nati a tirare le barche contr' acqua , e do
ve esse s' arrestano, cio si soffermano per
l'indugio della cambiatura de 'cavalli o de
gli uomini destinati a tirarle. Ma REST'IRA
presso noi, vale anche Gius ef attiraglio.

RESTAURO, s. m. Restauramelo } Re
staurazione. Restauramene d' una fab
brica.
RESTELADA, s. f. Ra girellata, L'azione
di adoperare il rastrello.
DAR TJ.VA BOWA RESTELADA , Far una fu
nata, Far molti prigioni nel medesimo
tempoy ow. Raccogliere molte cose nello
stesso tempo.
RESTELAR, T. Rastrellare, Adoperar i*
rastrello.
RESTELTO o RESTELN, s. m. Ra
strellino.
^RSTELIRA, s. f. Rettrelliera, Dicesi
tanto quell'Arnese ove si tengono le sto
viglie, quanto quello stromcnlo di legno
a guisa di scala a piuoli che si conGcca al
muro per traverso sopra la mangiatoia del
le stalle, per pittarvi sopra lo strame che
si da alle bestie.
Rastrelliera, dicesi pure allo Strumen!<i di legno disposto per lungo, al quale si
appoggiano in bell'ordine i fucili, come
ne corpi di guardia , nelle sale d'armi etc.
Rastrelliere, chiamansi que' legni con
mensole dove si posai) per lungo le al a bar-

RES
de ed altre armi in asta , e dicesi audio
Rastrello.
RBSTBLIERA, chiamasi da'Pescalori una
>pecie di rete. V. CAZZA DA OSTREGIIE.
CESTLO, . m. Rastrella e Ras tra, Stru
mento dentato a di ferro che di legno con
cui fi scev erano i sassi dalla terra e la pa
glia dalle biade e simili Raspatoio, Vo
ce agr. Strumento di legno col quale si ra
spa il terreno lavorato per purgarlo dal
l'erbe setche state svelte dalla zappa o van
gaIn altro sign. RESTELO DEI ZARDIJTI, Can
cello o Rastrello, Porta fatta di stecconi
che si mette alla porta de' giardini perch
passi la vista. E dicesi Cancello altres ali'jiperto dell'uscio che ha cancello Stec
coni sono que'legni o que'ferri messi in
qualche distanza un dall'altro che forma
no le impaste del cancello.
DONA DA RBSTI.O o FEHBXA DA PEPIAY,
ha due diversi sign. e intendesi lanloZambracca o Zambraccaccia , cio Femmina
di mondo delle pi abbiette, quanto Una
miserabile donna che abiti in una slama
terrena.
Rastrello o Rastello, dicesi allo Stec
cato o Barriera che si fa dinanzi alle por
te delle Fortezze.
RESTELN, s. m. Cancellane, Cancello
grande. Cancelloni di ferro de' Porti e
Darsene.
RESTESN, s. m. Avanzello, Piccolo ri
sparmio, Piccolo avanzo Resticciuoloa un conto.
l : - T O * DB TOLA, Reliquia, Cosa qua
lunque che resti dopo il mangiare.
RBSTES'IW DB QUALCOSSA, Avanzaticelo
0 Rimasuglio, La piccola e peggior parte
di quel che avanza. Abbeveraticelo; Cu
laccino; Pag-liuolo; Ritagli tic.
RBSTBSIV DE TEMPO, Scampolo,(a det
to metaf. per Avanzo, Rimasuglio Lo
scampalo de' suoi di , II tempo che gli ri
mane a vivere. Secondo gli scampali del
mio tempo, Secondo il tempo che m'avan
za.
RESTIRO, Restio o Risilo, Agg. di cer
te Bestie da cavalcare e da soma quando
non vogliono passare avanti, e vale Osti
nato, Ritroso.
RESTMA, s. f. T. del Foro ex Veneto,
Nuova stima, Ripetizione della stima, al
la domanda della anale erano autorizzali
1 creditori del Manto ne'cnsi di assicura
zione o pagamento di dote.
RESTITUO, add. Restituito, Reso, Da
to indietro.
MATERIA RESTITUA , Vomitata ; Riget
tata.
RESTITUIR, v. Restituire, Render la co
sa altrui.
RESTITU*, dicesi anche per Vomitare;
Recere.
K r.vriT UJRSB o TORNAR IJT PBISTIVO , V.
PRISTINO.
RESTO, s. m. Resto, Avanzo.
RESTI DB CONTO, Reliqualo ; Rimanen
za ; Retta.
RECTO ti" L'.VA PEZZA DB VARO, lie*t<> o

RET

4-99

avanzo o Scampalo, Quel che rimane da


una pezza presso il Mereiaio. V. CAVEZZO.
RESTO DB LA ROBA CHE SB DA AL S UlTil,

Raffilature del panno , Ci che rimane


al Sarto o ch'egli vuoi restituire dopo d'aveilaglialo e cucito 1" abito.
RESTI DB M TOLA, Rilievo o Rilevo,
Quello che avanza alla mensa. V. BOUDA.
RESTI DB LA HOCA , Sconocchiatura ,
Quel che rimane dal pennecchio. V. ROGA
e Kl i. AI;,

DAII BL so RESTO, Dare il resto, le


Compire iutieramenle Avere Usuo ivsto propr. vale Avere quanto altri merita,
i' intiero compimento di ci che si dee ri
cevere e anco di pi. Questa frase per si
usa per lo pi ironicamente.
LASSAR A.VM vii HI BUSTO , Non pagare il
rimanente debito o sia Restar debitore,
d" una parte del debito.
VADA EL RESTO o VAGA BUSTO, Facciamo
del resto, T. di Giuoco, Giuocare il resto
dei danari, o della partita.
l'.ir. UIHE SU I RESTI, V. l'.iC.H.

RESTORAR, v. Ristaurare o Restaurare


Rimettere nello stato di prima.
RBSTOIR i DAWI, Indennizzare; Ammendare.
RBSTORARSB, Ristorarsi; Refocillarsi
o Rifocillarsi; Ricrearsi.
RESTORN, s. m. Ristorazioncella.
RESTRO , s. m. Ristar e Ristorazione,
Conforto.
RESTRO DE DAWI, Ristoro f Restaurazione , Rifacimento; Ammenda.
RESTRO DA MALAI, Consumato, PevcviiLi nella quale abbiano bollito o polli o
simili carnaggi, .tanto che vi siano consu
mati dentro Analettico o Ristorativo,
dicesi da' Medici per Agg. di que' rimedii
che giovano a ristabilire le forze smarri
te e ristorare il corpo dopo lunga fame o
malattia. Tali sono le gelatine, i brodi di
sostanza , la confezione d'alchermes.
RESTRNZER, v. Ristrignere o Ristrin
gere e Restringere.
RESTRENZER BL DISCORSO , Ristrignere
o Stringare il discorso.
RBSTRBWZER LE MVRAGIB , Digradare ,
Discendere a poco a poco, Diminuirsi.
RBSTHEXZER.SE , Ridarsi; Ristrgnersi,
cio Limitarsi a dire o a fare Parlan
do di spese, Ristringersi nello spendere;
Riformare; Scemare; Ristringere le spc, parlando di panni ,
Rientrare; Raccertarsi, Ristringersi in
( medesimoRinfoderarsi ancora pi
espressivo, e dicesi pare del Legname.
RESTRETEZZA , s. f. Ristrettezza.

RESTRINZIM, s.f. Restrizione; Ristrin


gimento o Ristriggimento.
RETA ( coli' e aperta ) DAR BBTA , T. in
BADA.
RETAGIAR, v. Ritagliare; Ritrnciare,
Toglier via da' panni il superfluo.
RETAGITOjS. m. Scampo/etto,- Scam
pali no; Scamuzzolo; Pezzetta ; Sfregacciolo, Piccolissima pnrte avanzata doli
pezza di panno o di tela.

RET

RET

REV

RETAGIO, s. m. Ritaglio, Pezzo di pan


no , drappo o simile levalo dalla pezza , e
noi propr. intendiamo Que'pezzelti di te
la , panno o d' altra materia che avanzano
dopo tagliala essa tela o panno per fare
che che sia.

5oo

zia Cattura, Jicesi anche il Diritto che


ti paga ai Birci per la presura.
RETENZION i)' oiii A A, Dissurla. e Iscu
ria, Diflicoll prodotta per lo pi da do
lore nelPorinare Crescenza o Crescent* e Carnosit, Malore per lo canale del
la verga che fa cresi-ere la carne e impe
disce I' orinare Straniarla, Deprava
ta uscita ilell' orina allorch si manda fnori a gocciola a gocciola: e quindi Stranguriare, Essere afflitto dalla stranguria ;
e Strangurialo Chi malato di slranguria. V. SOSPE.VSIN.

Cameretta da cesso. Potrebbe convenirvi


Spogliatoio se la Retrocamera serva all'ufo
di spogliarsi.
Ne'Tealri chiamasi 7?j'r<i<ff quella Stanzella ove gli nomini vanno a satisfare a*
bisogni corporali.
Ne' mi ,t 1 1 Collegi ti chiama LICET.
RBTR, dicesi ancora per Ritiro o Luo
go ritirato o riservato , donde per mezzo
d'un ingraticolalo si pu vedere senza eiser veduti: lo sletso che ZBLOSIA, V.

RBTAGIO PB ABITI, V. in RBSTO.


RBTAGIO DB CAUTA , Ritaglio di carta.
o di pelle Carniccio e Limbelluccio,
Ritagli di pelle leggiera.
RBTAGIO DB VISDECAZZO, Sabbione; Matorno; Maccherone; ffarlacchio ; Peco
rone; Orciuolo, Uomo stolido.
RETAGIO DB PRE NICOLA, Locnz.Cg. Str
iane; Briccone; Galeone; Marinalo; Fan
te della cappellina, Dicesi per ingiuria.
RETARD\R, v. Ritai-dare o Tardare.
RETARDTO, . m. Interposizioncella
di tempo.
RETARDO, s. ro. Ritardo; Ritardamenio; Indugio.
RETGNO, i, m. Ritegno a Ostacolo che
trattiene.
RETBGJCO DBL poiao , T. Agr. V. TRAGARO.

RBTEGYO , twl parlar fan, dicesi per


Sussiego; Gravita; Soslenutezta PAR
CH'BLGABIA DBL HETBGIVO, Mi pare che
ta toslenuto o- grave o che abbia del sus
siego i Che stia sul grave.
RETENR, . Ritenere, per Catturare ,
Arrestare.
RETENR w STOMBOO , Ritenere in cor
po o nello stomaco o simile , etl anche Ri
tenere assolut. Contrarr di Vomitare.
RETE VR A MEMORIA, Ritenere i Teno
re a mente Et, RBTIEN A MEXTB PULI
TO, Tiene a mente benissimo ; Ha buona
memoria.
RETBNBR o RITENER, nel sign. di Tene
re ; Reputare; Stimare; Credere , una
maniera volgare da pochi anni fi a noi in
trodotta ; e si sente spesso fra gli Artigia
ni HBTBG.VO ed anche RITENGO CHE ec. cio
Porto opinione, Credo, Giudico.
RBTEG.XO CHF GABIK HASOY , Tenga ,
cio Credo o Ammetto che abbiale ragio
ne RBTEGXOCHB wo VE PODIH DBFF.\DFH,
Son persuaso; Credo o Giudico che non
abbiate difesa o-giustffieazione RBTBxo PHB CERTO , Tengo o Tengo per cer
to , perfermo, per vero, V. TBGAB nel
secondo significato.
RETENDO o RBTBG.Y/O, add. Ritenuto,
e vale Preso, Catturato.

OMO HBTENUDO , in ahro sign. Ritenu


to, si dice per Guardingo, Canto , Schi
vo.
DETENTIVA, . f. Retentivao Ritentiva
Memorativa, La facolt di ritenere a
memoria.
RETENTO , add. ( coli' e chiusa > Ritinto,
Tornato a tingere.
RETENTO, add. e snst. (colKe aperta )
Preso; A i-restato Prigioniera o Pri
gione e Ritenuto.

RETENZER, v.Ritignere, Tinger di nu*.


vo.
BETENZ1N, s. f. Arresto; Cattura,
Pi etura Ui alcuno per ordine della giusti-

RETRIGERIO, voce corrotta. V. LiTAaGILIO.

RETIGL, add. Ereticate o Eretico.


RETICO u ERETICO, t. ni. Eretico ed an
che &/tco,'Che ha opinione d' eretta.
Mi SON ERETICO, Locuzione fam. e di
maraviglia , Io san eretico, e vale Sun ircredulo ; Von posso credere ; Non mi so
dar pace, dicesi Quando si sente raccon
tare un fatto che non sia facilmente cre
dibile.
RETOR Rfttori, chi.itnavausi general
mente sotto il Governo Vendali pubblici
Rappresentanti delle Citt e Terre dello
Slalo, ai quali davasi poi i4 titola speci Il
eo di Podest o Capitano o Provveilitoi-c
o Conte, secondo il costume dei luoghi.
RETORICA A VR UNA CRA.X RETORICA
Es-ter gran parlatore; Esser bravo ora
tore ; Aver la lingua in Italia ; Non mo
rire la lingua in bocca,

RETORTO, add. Ritorto, Torto in pi


d'un verso.
RETOTRAMlTEjmodoavv. rimastoci dal
latino Recto, tramite, che dicesi italiana
mente A diritto cammino; Direttamente
RETRAR, v. Ritrarrlo Ritrag'rerc Di
pingere o Scolpire al naturale.

RETRATAR, v. Ritrattare o Retrattaret


Dicesi anche Ricantare. V. DISDIR.
RETRATAZIX, .. C Ritrattazione; Ri
trattamento; Rcantazione; Palinoda.
Cantar* la palinodia vale Ritrattarsi.

RETRATLN, s. m. Ritrattino.
RETRATISTA, s. m. Ritrattista, Pitto
re da ritratti.

RETR\TO, i. m. Ritratto.
FAR uw DBTBTO AL NATURAI , che anchc dicesi assolai. FAB AT. XATBKL , Far
un ritratto timUiuimo al naturale; Fa
re un ritratto vivo, parlante; Ritratto che
somiglia colui per cuifu fatto; Ritrailo
di naturale vivissimo e bello.
Far ritratto d'alcuna cosa, vale De
scrivere l'avvenuto al naturale.
RBTHATO o AHKTHATO, Arretrato, d'iceti la Cosa rimasta initielro e non anco
ra conseguita. Conseguire gli arretrati,
al Esigere i salarii anteriori di credito
o i frulli e gl'interesti decorsi.
RETK\TO,add. Ritratto, cio Cavato.
Prezzo ritratto dalla vendita.
Retratto , dicesi per Aggiunto a quel
Terreno una volta allagato e poi asciuga
to e ridotto a cultura.
RETRZER, v. lo stesso che RETBB, V.
RETRK , s. m. Voce Francese, Retroca
mera, Camera srgrcu, Luogo di ritire,

REVANGAR, V. RI.VVAJTGAB.
KEVE ( coli' e stretta ) s. m. Refe, Accia
ritorta che sene per lo pi all'uso di cu
cire.

lETEDAR , t. m. T. ani. Revisore de


conti V. RBVISB.
RBVEDAR DE GKBBI, Riveditore de' ca
nali della laguna.
REVDER o RIVBDBB, v. Rivedere , Ve
der di nuovo.
RBVBDR OXA CARTA, Rivedei-e una scrit
tura. Rivedere i conti, le partiti; , le ra
gioni, vale Esaminarli.
KSVBDKRSE, Ravvedersi: Rivedersi,
Raccorgerii , Ravvederti del fallo, Emen
darsi. FAR nBVKDSii, Ralluminare al
cuno.
RBVEDERSB, in altro sigi). Sgannarsi^
Disingannarsi, Uscir d'inganno Dis
imprimersi, Levarsi l'impressione.
A REVDEBSE , A Dio riveggo; A balloriveggoli, I ii i ir. i una cosa di cui non
si vede line A BEVBDBRSB KL oVosSAX
MAI, A rivederci alle colende greche (per
ch i Greci non avevano calende ) A
IIEVEDERSB A L'AUTRO MONDO, A rivederci
in pellicceria come te volpi, che anche si
direbbe fa ch'io possa riveder la'tua pelte sur una stanga, cio A rivederci tra'
morti A BOV RBVI>ERSB, A rivederci,
Ma-mera d'accomminlarsi che s* uta fra
gli amici e parenti.
RECEDIMENTO, s. m. Ravvedimento;
Resipiscenza, Penlinienlo, Ravviamento,
Emendazione.
REVEG.NIR, v. Rinvenire, Ricuperare gli
spiri, i e '1 vigore. V. ARVBGITH.
REVBGTTVR, parlando di pane, Rinveni
re. Pc.nf rinvenuto, Dicesi quello che s
ammollilo. Pane vincido, Divenuto te
nero.
REVEGIVO, add. Rinvenuto; Vincido,
dicesi di Cota divenuta passa.
RE VELAR, v. Rivelare o Revelare, Ma
nifestare una cosa ignota.
REVELR , nel parlar fam. diresi anrhc *
per Ammorbare ; Attoscare; A rroveltarr7
parlandosi ili Puzza o simile EL SP'JZA CH'EL RBVBLA , Puzza che ammorba ,
che altaica, che pure un avello o un can
naio. Getta lezzo o morbo. Ei puzza '!;
vin come una bubbola.
**

REVELAZIN, V. REVBLO.

REVELO , T. ant. e vale Rivolto ali' ins.


NARISEREVELE come anche dicrvasi NA
SO IIEVELO, Naso arnccfdloo aggrinza
to, ora ti dice RAMCIGMH. V.

FEV
REVELR, v. T. del Foro ex Veneto, * va
le Rinomare; Richiamare ad osservanza;
Far rivivere o redivivo , e dicevasi per al
lusione a qualche antica legge dimentica
ta, che si richiamasse ad osservanza.
z\ EI.II , anche Voce che si parla nel
Contado Veneto verso Padova , nel sign.
di Ribadire; Ribattere; Riconjiccare, che
e. Ritorcer la punta del chiodo e ribatter
la in verso il suo capo.
RE VLO o RIVELO ( coli' e larga ) s. m. Ri
velazione; Propalazione, Manifestazione
di cosa ignota od occulta.
REVENDAR, i. m. Rivenditore, Que
gli che rivende le cose comprate Trec
cone, dicesi Quegli che rivende cose da
mangiare e specialmente il Pescivendolo,
cio Colui che compra il pesce indigrosso e lo menile poi a minuto.
RBVBNDAORA , s. f. Rivendugliolo ; Rvenditriee; Trecca e Treccola, La femmi
na del Rivenditore.
RE VENDER, v. Rivendere Trescare,
dicesi del Rivendere le cose da mangiare.
REVENDBB. LB MOBB i.v AMARO, Maniera
furbesca , e vale Parlare in gergo.
REVEiNUGOLA, s. f. Rivendutola; Ri
vendatela; Rivendilora; Rivendtrice, Co
lei che rivende le cose comprate e ne fa
commercio Trecca o Treccola, dicesi
la Rivenditrice di cose mangiative.
REVENDGOL9 , . m. Rivendugliolo ;
Rivenditore; Rigattiere; Colui che riven
de cose minute, come mobili usali, pan
ni eie. Treccone e Rivenderuolo, dice
si il Rivenditore di cose da mangiare
Rarullo, Chi compra cose da mangiare
iudigrosso per rivenderle a minuto , e
quindi il verbo Barullare.
Barattiere o Barattiere e nel fem. Baratliera , Rivendugliolo che baratta e ri
vende niercanziuole e cose di poco pregio
Endicaiuulo , chiamasi l'Appaltatore
che compera per rivendere sullo slesso Itio6REVBNDIGOLO DA viv, Vinaltiere, rin
Quegli che rivende il vino a minuto. V.
CoMPRAVBNDf.
REVENDN, lo SleSSO chcRjSVBWDIGOLO.V.

REVRA, avv. lai. che vuoi dire Difatto,


Realmente, trovasi usato nella lingua ver
nacola del secolo XVI. dal nostro Calmo
nelle sue prose. Ora non si dice pi da al
cuno.
REVERENDIGOLO, Idiotismo di chi non
sa dire REVEND!GOLO, V.
REVERENZA GRAN REVERBNZA, Riverenzione. V. REPETJV.

REVEUF, v/. v VROFUNDA COL.BACIAMN, Ra


ciabasso e Baciamano.
REVERBNZE DA PURICIIINBLA, fnchinida
fraccurrado, cioi\ liuffoneschi.
Col REVERENZA DE CHI ME SEXTB, Co/l

sopportazio-ie. V. SOPORTAZIN.
EL co:v nr.vraEvzA pvnnNDO, Hello fur
besco, // Civile, cio il Culo , il Derelano.
REVERR o RIVERIR, v. Riverire o Reverire.
A L 11' HA AETERO, dicono alcuni idioti,

REV
e intendono dire // tale m ha salutato.
A no RBVBRIRLA , che altri dicono A no
KEVDERLA , Maniera di salutare alcuno
Dell'atto di congedarsi: che quanto dire
Rimango col desiderio di nuovamente ri
verirla o rivederla.
REVERTO o PATRON HETSRJTO, Maniera
di salute, e vale La riverisco ; Le fu rive
renza.
REVEKITO poi usato fam. nello stiso senso di BRAVO , come voce insigni
ficante , ma che da forza al sustanlivo a
cui va congiunta. Per esempio, Ho MAG.\V
DB LA BONA ROBA SALADA COL SO REVEflITO
PARSEMOLO SORA ; LA POLBNTA COL SO REVHIUTO TOCHIO ; 1 FASII GRASSI COL SO HB-

VEIUTO PESTO. Ho VISTO BL SIOR ALTOMO


COL SO SOLITO REPERITO COMPAGNO. In tUt-

tc queste esprestioni in voce di JIEVERITO


potrebbe dirsi BRAVO. V. BRAVO.
REVERS\L , 6. f. Chiamasi ora in T. di
"Finanza Reversale (che una volta dicevasi Responsale, ameudue per voci barbariche) quell'Attestazione o Ricapito che
portasi alla pubblica Finanza, dell'arri
vo della mercanzia addaziata al luogo del
la su.: destinazione , ed . una specie di Ri
cevuta o Quilanza.

REVISION , . f. RBVIMW D'UN LIBRO,


Centura.
FAR LA BBVisib.v DE LB MERCANZIE, Far
la veduta, dicesi del Visitare le merci od
altro clic fanno gli Ufuiali a ci deputali.
HEVISR, s. in. Revisore o Rivcdiiore e
Ragioniere.
IEVISR DE LE STAMPE, Censorf_
Revisori e Regolatori alla scrittura ',
Revisori e Regolatori delfentrade pubbli
che in zecca , Revisori e Regolatori de
dazi, erano tre differenti Magistralui-e
della Veneta Repubblica, la prima delle
quali aveva l'incumbenza di rivedere l'am
ministrazione economica di alcuni Magi
strati e dei Rettori dello Stato; la seconda
quella di opranlendere. a'dazii e alle pub
bliche gravezze dello Slalo; la lerza la vi
gilanza sui dazii della Dominante, spe
cialmente per impedire i contrabbandi.
REV1STA, s. f. Rivista, in T. Mil. dicesi
all'Esame che si fa dagli Oficiali superio
ri dei Soldati che debbonsi mandare ad
mia fazione, ad una guardia, ad una pa
rala eie.
Rivista in T. .Mariti, il Riscontro che
fa il Commissaria de Marinai descritti nel
ruolo.
REUSTA DE STAMPE, Revisione; Centu
ra.
DAR U.VA RB VISTA A LA I.F/IV, Riscor
rere, dicesi il Rileggere pi volle una co
sa o la lezione per ridurlasi bene a me
moria.
DAR UNA REVJ3TA A QUALCOSA , Dare
un'occhiatinaFAR UNA IIEVISTA iv PRES
SA , Dar una scacciata, Fare una rivista
con sollecitudine.
REVISTO , add. Ravveduto, che anche di
cesi Rimorso.

RE VIVER , v. Rivivere o Rinvivere, Tor


nar a mere.

REV

5oi

REVOCA o RBVOCAZIN, s. f. T. Forense,


Revocazione o Rivocagione e Rivocamento, Annullamento, Nullit , Abolimento
di quello che prima era stato ordinato.
REVOCAR, v. Rivocareo Revocare, An
nullare.
Parlando famil. dicesi anche nel sign.
di fomitarc; Recei-e. V. GOMITAR.
REVOLTA, s. f. Rivolta e Rivoluzione, dicesi per Ribellione al legittimo Governa
REVOLT.X , add. Rivoltato e Rivolto.
REVOLT COL CULO nv su, Rimboccete,
Agg. al Vaso che si sia rivolto colla boc
ca in gi Dicesi per Rovesciato; Ab
battuto; Rovinalo, quando si riferisca al
lo stalo delle persone.
KK VOLTA IN TEL TANGO, Convitto nel
fango. V. INFANGA.
REVOLT NEL TABHO, Ravviluppato. V.
INTASAR.*.
RBVOLTA BL STOMEGO, Sconvolto lo sto
maco; Stomacato AVER BL STOMEGO
RBVOLTA CO UNO , V. STOMEGO.

REVOLT AMENTO DE STOMEGO,.. ra.


Rivoltarne nlo ; Sovversione di stomaco ;
fornito.
RE VOLT ANTE o RIVOLTANTE, add. (dal
frane. Ri-voltant) Ributtante, Stomache
vole, Stomacoso , Che fa .nausea, che fa
schifo.
REVOLT\R, T. Rivoltare; Rivolgere;
Rivertere; Trasvolvere ; Stravoglicre.
REVOLTRO RBBALTR BL STOJHBGO, Sto
macare ; Rompersi lo stomaco.
REVOLTR IN PONTA , Auncinare, Ridur una punta a guisa d'uncino.
RBVOLTR su LBMANEGHB, Rimboccare
le maniche. V. MANBGA.
REVOLTR u.v VASO COL CULO IN su , Rim
boccare un vaso, Volgerlo colla bocca i a
gi.
REVOLTARSB COWTROQUALCITN, Rivoltar
si ad alcuno.
REVOLTABSE NEL TANGO , Rivoltolarsi
nel fango. V. RBVOI.TOLAR.
REVOLTARSB IN ORTO; Volgersi indietro.
RE VOLTOLAR, v. Rivoltolare o rottolare, Volger intorno. V. INVOLZER.
REVOLTARSK IN TBL FANGO, Involutarsi;
Voltolarsi, Rivoltarsi in che che sia.
REVOLTOLAHSB PER TERA , Voltolarsi,

REVOLTOLN , aw. Rotolone ANDAR


DE HEVOLTOLN; Andar rotolone.
REVOLTN, s. m. Sconvolgimento; Ri
volta, Disordine.
RBVOLTONI DE STOMEGO , Rivoltamento;
Sconvolgimento di stomaco.
Sconvolgimento, si dice ancora per
L'alio di capovoltarsi, e in questo senti
mento equivale a Capitombolo.
REVOLTN , add. dicesi a Chioda nel
sign. di Volubile; Stravagante OMO
REVOLTN, Girellalo, detto fig. vale Uomo
stravagante, volubile, inconsiderato, fa
cile a volgTii o svolgersi.
REVOLTN (DE) Specie d'avr. BoGETl DK RBVOLTW O DE HEBALTN, Bollire

a scroscio o u ricorsoio, vale Nel maggior


colmo

5oa
REVOLTSO

RIO

RIC

rara o Rincarare, L'aumentarsi i prezzi


dnllc cose vendibili. Ritoccare si dice pi
particolarmente delle biado.
HI VI. 7,D, s. m. Rincarimento, L'aumen
to de' prezzi Ritoccarne/ito, o Ritocco,
diceti propr. delle biade.
RIANDAR, T. Riandare, Esaminare, Coniiderare.
RTAXD'IR, IL* LBZIK , Riscorrere la le
zione.
RUOLO , V. RBAOLO.
RIATO, s. ra. Riattamento } Aggiustamen
to di fabbriche-.
RiBALDARIA, s.f. Ribalderia, Ribaldaggine, Scelleratezia, Cosa da ribaldi.
RIBALDARIA, nel parlar fam. diciamo an
cora per Sferre; Marame^ Saettarne, cioVestimenti contornali e non buoni a nul
la , Avanzo di cote vecchie fruste e calu
re-.
R1BAMBO, add. Rimbambito; Rimbarbogto ; Imbarbogito, Agg. a Vecchio chefa da fanciullo.
RIB AMBIR, v. Rimbambire; Imbarbogi
re; Rinfantocciare,Toraar bambino, Per
der il senno e il giudizio Tirile.

RICERCATA , *. f. Ricercata e Ricercare,


Suono fatto ad arbitrio del sonatore, sen
z'arte di alcuno che diagli legge da comin
ciare.
Ricercata , era anche T. del Governo
Veneto e dicevasi a quella Specie di let
tera in forma di decreto, con cui un Con
siglio supremo della Repubblica comuni
cava ali' altro che che ti foste di pubblici
affari.
RICERCAI ORIA , s. f. T. del Foro, Re
quisitoria o Requisiteriate. Lettera rogatoria, eoa cui un'Autorit chiede all'al
tra che e li- sia.
RICTA (coll'e larga) V. RBCTA.
RICETR, V. RECBTOR.
R1CEDO , add. Ricevuto.
RICEVER, v. RICEVER ts CASA' QUALcsr, Accogliere; Alloggiare.
RICEVER TRRDO QDALCUN, Accogliere al
cuno freddamente RICBVBR co* BRU
TO noto, Accogliere con un accoglimen
to rustico a adirato.
QUESTA so LA RICEVO ? Questa, non la
calzo, cio Non s' adatta alla mia capaci
t, fu non v' rrivo; Non m entra; Non
mi garba; Non mi talenta ; Non m' ap
paga, Non mi persuade. Non connetto ,
Non. comprendo-.
MB KICSVBLA ? Modo familiarissimo ,
M' intenf ella? Mi capiste? .
R1CETA, t. f. Ricevuta, e dicesi anche
Quitanza o Quetanza Accettilazione,
dicesi la Quilanza di pagamento immagi
nato.
FAR E* RICEVUTA A QTJALCOSSA , Manie
ra fai. Fare repulisti, modo basso vai
Consumare, Dar fine a qualche cosa--Sconocchiare;Dar ripieg.o.ad1 un tino dime
tti cotte, vale Mangiarle. Dare labenedica,
modo basso , Rinunziar a che che sia.
RICHIDER, v. NOL GHB RICHIEDE,
iVo/i gli appartiene; Non gli si richiede,
Non docente per lui o convenevole.
EL LOGO LO RICHIEDE, // luogo non dit'
chiede una cosa; li luogo lo esige, lo.
ricerca.
RICHO, ad.l. Arricchito.
RICHR, v. Arricchire; Irricchire , Di
venir ricco Trasricchire , Arricchii e
assai.
ToHx'iS. A mora, Riarricchire.
RCIN'O, . m. o ? ASOLO D'INDI A, Ricino,
dello anche Fatinolo Romano o Turchesco, Pianta annuale ora collivata anche
da noi , detta da'Sistem. Ricinus commu
ni*. Essa produce una noce della grandez
za d'un fagiuolo, don. le si trae un olio
eli' solutivo e di molto use nella Medici
na.
RIGO , add. Rico WAr.w o Rrco SFO\DJ, Ricco sfondato o sfondatalo; Opu
lentissimo.
ABITO RICO , V. ADITO.

RIE
1

REVOLUZIONARIO/ add. Rivoltuoso,


Che cagiona rivoluzione ; e fignr. Sedi
zioso.
REVOLVER, v. Rinvolgere; Involgere;
Involvere; Rinvoltare e Involtare; Invi
luppare, Impacchettare, Cnoprir di car
ta, di tela o simile che che sia,
REVOLZER , dicesi per Rivolgere o I >/g re e follare, Piegare che che sia ad al
tra banda.
RsvoLzEnsa A t v , Rivolgerti ad a/cu
na , Indirizzarsi ad alcuno.
RBVOLZBHSBBLTABAROSUL BRAZZO, Initracciare, Porsi od Avvoltarsi al braccio.
RBVOLZBB r TE LA MB.YTBJ Rivolgere
ni pensiero o nella mente, che dicesi in
modo basso Mulinare.
REZER, T. ant. V. REGER.
REZTO ( colla * dolce ) i. m. Uccelletto ,
lo stesso che REAT*. V.
REZIME.NTO , t. m. Reggimento, Sotto,
questa voce nel Governo Veneto s' inten
deva le Preture e Prefetture sostenute dai
palrizii nelle provincic dello Slato, cio il
Governo dei pubblici Rappresentami, dotli Podest, Capitani e in alcuni luoghi
Provveditori e Conti.
REZMA, s. f. Voce ant. Regina.
RE ZZAP ADORA , s. f. T. de' Maniscalchi ,
Soprapposta o Supposta, Sorta di malat
tia de' cavalli , la quale ti fa tra la carneviva e l'unghia.
RIALTO , i. m. Rialto, Voce formatasi dal
le antiquale RIVALTA o RJPALTA, elio la.tinameiile fn detto Rivoalus. Cos chia
masi quella parte della Citt di Venezia
di l del Canni grande, prossima al Ponte
di questo nome , ov'ebbe la sua prima se
de il governo della Repubblica nel secolo
tX. , quando da Malamocco vi si trasfer,
ad abitare: cos detta dall'altezza delle sue
ripe. Rivoalus chiamossi per qualche se
colo la Citt stessa prima che si diressel'cnettoe, e si trovano negli archivii del
lo Stala moltitsime ducali o lettere del
Principe cos datale, Dotte in nostro Du~
cali Palato Rivoalti; e negli atti notaria
li , li ii'iL Rivoalti.
Abbiamo dalle cronache sulla fabbrica
ilei ponte di Rialto, che li n. Giugno 1 588.,
giorno di gioved, circa le ore 18. (alle
liu- pomeridiane) vi fu posta la prima pie
tra di marmo dalla parte di Rialto, collosparo di alcune COETTB ( V. COSTA ) per
allegrezza; che vi lavorarono tutti li Tagliapielra di Venezia prr due anni; che
cost z5. mila ducati; che vi si piantaro
no fitti dodici mila prli d'olmo lunghi pie
di dieci, sei mila pT parte , o vi si pose
ro sopra de' tavoloni di larice grossi urt
palmo eie.
Ora di 7?z//o,chiamavasi attempi Ve
neti l'ora dflle due pomeridiane, in cui
li Negozianti concorrevano a quella pia/
za , ov' era la Borsa , per trattare i loro af
fari. A quest'ora medesima si convocava
no I,- Magistrature stabilite o<*l palazzo di
Rialto, cessando quelle di S. Marco.
RIALZAR RIALZABSE i PREZZI, Rinca-

L' TAMII IIIBAMDO CHE !VOL A JT COSSA F.t. SK DIGA JI COSSA Et SE TAZZA , E

rimbambito a segno, che tutto immerso


in ciarle ed opre inette, non sa pi /<'
che dice e non connette.
RIBRCA, che diceva anlic. per RBBEDI,
V. PIOMBE.

RIBGA, i. m. e C Voce ,1.-! Contado ver


so Chioggia, lo stesso cha CBIACOLJT <x
I ' n ! M .M !,.,-, i , V.

RIBES, s. ra. Ribes, dello anolw Uva de1


Frati, Frutto acido dolce notissimo, fat
to a grappolrlll come l' uva , prodolto da
un'arboscello detto da'Sistcm. Ribes ru
bra m.
RIBOLA (roll1 a stretto) s. f. o MANOBL*
DEL TIMO*, Agghiaccio o Giaccio e Bar
ra del timone, Lungo peszo di legno e
specie di manovella ,-che serve per maneg
giare e regolare il timone delle barche.
RI BOMBA R, V. RBBOMBR.
RIBHKZZO , t. m. Ri trofa; Ripugnanza^.
Specie d' avversione d" animo . riguardo
che nasce.
Ribrezzo, dicesi poi per Orrore o per
Leggirro sollevamento d'animo , Paura,
Timore.
RIBLT\R, V. RBBUTR.
RICAM\R, V. RECAMB,
RICAPITO, V. RECAPITO.
RICAPITOLAR, V. RECAPITOLAR.
RICERCA o RBCBHCA, s. f. Ricerca, Do
manda.
RICERCA DB MERCANZIE, Inchiesta, par
landosi di mercanzie o simili , di Quelle
che sono in credito per la loro bont e scar
sezza.
RICERCAR o RECBRCXR , v. Ricercare o
Cercare; Richiedere; Domandare; Addemandura.
RICAVAR, V. RECATA.

XB BJCO QUELO CHE SB CONTENTA DB PO


CO , Colui ricco che non ha voglie,

A LA RIGA , modo avv. A bizzeffe ; ,4


ciocca, In gran copia, Senza risparmio.
DA UY MOMBVTO A i' ALTA O CO G.VBHTT.B

MO (B DBVBSTA BIGI , lljiume non rjm*

RID

RID
grotta d'acqua chiara, dicesi prov.'Di
coloro che presto arricchiscono, privile si
aospelta che le subite ricchezze nou ten
gano per Tia retta.
RICOGNITR, s. m. Rconoscitore o Co
noscitore, Dicesi fra noi Quegli che fa fe
de ili conoscere una persona.
RICOGNITR DB CARATBRi , Verificatore,
Colai eh' preposto a verilicar le scrittu
re, cio ad osservarle e confrontarle per
attcstare della loro verit o falsit.
RICOLTA, add.T. agr. Ricotto, Aggiun
to di quella terra lavorata che abbia rice
vuto i benefizii del sole e dell' aria.
RICOMPNER, v. Ricomporre, Acquie
tare, Sedare.
RICON, s. m. Riccone; Riccaccio; Ricco
in fondo, senza fondo, sfondato, sfondoato.
RICONOSSENZA, s.f. Riconoscenza, Gra
titudine.
Us\n UVA nicoNosssNZA, Far una man
cia, una cortesia; Esser grato ad alcu
no.
RICONVINCER, v. Riconvenire, propr. Convincer uno in giudizio cogli stessi
mezzi ch'egli addusse a propria discolpa.
RICONVINTO, add. Riconvenuto.
RICOPIA , s. f. Nuova copia, Nuovo esem
plare. Credo che possa e debba dirsi Ri
copia, ma non registrato nel Dizionnrio enciclopedico dell'Albori!, ove per si
Tede Ricopiare per Copiare di nuovo.
RICOVRA, s. f. V. ARCOVA.
R1CUSER, v. T. degli Indoralori a fuo
co, Incuocer T oro, vale Metterlo al fuo
co nella ferraccia porche prenda colore pri
ma di metterlo nel crogiuolo col mercu
rio. V. RBCSBR.
RICUS1URA , V. RECUSIURA.
RlDAGHlXR, v. Fai- quattrinaie di riso,
vale Rider per poco o per ninna cagione.
Ridere agli angioli, Ridere e non sapere
di che si rida.
RiDACHn, si dice pure nel sgn. di Ghi
gnare; Sogghignare; Sorridere, cioLeggermenlc e scarsamente ridere, e tiilora
per ischerno o per isdegno. V. RISETO.
R1BACHIN, add. Ridane; Rilanciano,
dicesi Colui che ride spesso e volontieri.
V. SGRIGJTAPAPOLI Riditare Quello che
si ride e si fa beffe d' altrui.
RIDADA, V. RISADA.
RIDER, v. Ridere.
CRBPR DA RIDER O RlOBR A CREPAPAN-

ZA, Crcpare; Scoppiare o Sbellicarsi dal


le risa; Rompersi a ridere; Ridere a crc*papancia; Screpazzare dalle risa.
M 'mi K DA RIDER , Morir dalle risa, Ri
dere smoderatamente.
PISSAHSBADOSSO DA RIDER, Scompisciarsi dalle risa, Quasi pisciarsi addosso dal
rider , e vale Ridere assai e con gusto.
RIDER A QUATHO GANASSE , Sganascia
re o Sqangasciar dalie risa o per le ri
sa; Ridere sgangheratamente o Smascel
larsi dalle risa ; Rider aW abbandonala
o a scroscio o a risa scarrucolate; Far
si una sgangherata di mascelle.

Pi in BU DA ASF..VI) , Rdere tquaccheratamente o squacqueratamente, cio Con


grande strepilo, sconciamente, colla boc
ca spalancala.
RIDER DA MATO o coi so ANZOLBTI, Ri
dere agli angioli.
RIDER DA VELE* o DA RADIA , Ghignare,
Sorridere per ischerno e rabbia.
RIDER CHE NO PASSA LE PERLE,/?JO sar
donico, sforzato, dispettoso.
RIDER IN BOGA A QUALC.V ( che antica
mente diccvasi RIDEH IN BECO A UNO ) Ridere ad alcuno , Mostrarseli amico per
ingannarlo. Tal li ride in Sacca che die
tro te r accocca.
RIDER TX GALESCO, Ridere alla tedesca
o Ridere amaramente, vale Piangere.
RIDER PEB G.YBNTE, V. RIDACHIAR.
RraBRSE DB QUALcuar, Ridersi; Burlar
ti i Farsi beffe d1 alcuno.
EL PARIA RIDBR i CAPOTTI, Farebbe ri
dere il pianto ; Farebbe ridere i pie del
letto o le telline; Farebbe rdere i ranocc/i/, Espressioni figurate indicanti una per
sona di carattere lepido e scherzoso.
FAR RIDER LA CONTRADA, Far belle le
piazze, Si dire del radunarsi il popolo o
per grida o per azioni poco lodevoli.
TI

Gli' POCO DA RIDER, Non V* ;J /TJ .


.
,.
mi
.
. J OO '

espressione i.uii. che s usa ironicamente


per dire, Non gran fatto, Non v' gran
cosa.
Ho TAVTO RIDESTO CHE ME DOLEVA 1B

COSTE , Risi tanto che mi dolevano gli oc


chi e 'I petto.
LA MUGIBH DEL LADRO IVO ni DE SEMPRE,

V. LADRO.
MB FAR GIUSTO DA RIDER , Come succare un uovo fresco, Dicesi in modo basso
ili Cosa agevolissima a farsi o a riuscire.
Esser come bere un uovo.
SE SENTE UN GRAV RIDER , Si sente cro
sciar un gran riso, Rider forte. E quiadi Croscio di risa, dicesi al Remore che
ci faccia ridendo.
RIDBRSB D' UVA COSSA , Ridersi di che
che sia, vale Burlarsi, Farsi beffe, Scher
nire. Me ne rido RIDGHE SORA , Fatevene beffe.
TRARLA IN RIDER, Metterla in baia, in
burla, in canzona, in chiasso, in fan
ferina, Dicesi di chi per suo interesse inet
te che che sia in baia.
GJOSNTE CHE HIDO, lo stesso che NANA
CKB RIDO , V. NAWA.
R1DICOLAGINE1
RIDICOLOSIXX J s. f. Ridicohsaggnc,
Buffoneria, Zannala.
RIDICOLO o
R1D1COLOSO / Add. Ridicolo; Ridicoloso; Bernesco; Buffonesco; ScurrileDicesi ancora Risimovente ; Risifico e Rifeccitante, eh' per voce ditirambica.
METER iv RIDICOLO , Sjatare ; Dispre
giare i Farsi beffe Proverbiare; Can
zonare; Corbellare; Cuculiare, Mettere
in canzona o in baia.
RIDN , V. RIDACI^.
RIDTO, V. RED.TO.
RIDTOLO, add. fluente; Portariso; Ga
io; Allegro.

RIG

5o3

FAR BL viso aiDbTOLO , Arridere , Mo


strarsi ridente, benigno, piacevole.
RIDR.T. V. REDUR.
fllDUZZAR, V. RIDACHIAB.
RIGOLA, s. f. T. ant. Regola.
RIELO (coli' e larga ) s. m. o RITO, Riat
talo; Rivetto, Canalino.
RIENSIR , v. ant. Riuscir bene o a bene;
Riuscire a buon fine, Aver prospero fine.
V. RIUSS'IR.
RIFUGIARSE , V. REPUGIAHSE.
RIGA , s. f. Riga ; Linea ; Fila , e dicesr
d'ogni cosa fatta a foggia d'una linea.
Riga o Regolo, Quello strumento di le
gno o eli metallo col quale si tirano le li
nee diritte. V. FALSARIGA.
RIGA CHE FA L' AQBA , Stroscia , La riga
che fa l'acqua correndo in terra o su che
he sfa.
RIGA DE SOLDAI, V. FILA.
ROBA FATA A RIGHE , Tela o Drappo a
righe, a vergato , a verga, a liste, a do
ghe; Listai.
UNA RIGA o DO, Un'impennata d"inchioslroodue,ftr dire Poche perolc scrit
te, quante ne pu scrivere chi intigne la
prnna una fiala.
RIGA DA SARTORI, Regolo, Quadrango
lo o simile di legno , il quale si mette a
ontrasto delle costure nello spianarle.
RIGA anche Voce di gergo, cui corri*!>onde Calcesa, ch'e pur di gergo, clic
vale Strada.
No.V BNTRARGIIE NE IV RIGA NE IN SPAZ
ZO , Non entrarvi n punto n poco.

STAR i.v RIGA , Andare pelfilo della si


nopia, Andare dirittamente e con esattez
za.
RIGA , add. Rigato; Lineato ; Sparso di
linee, Tutto quello ch'c impresso di linee
e righeListato; Righettato, si dice de'
Panni e similiAddogato, direbbesi del
le arme gentilizie listate per hingo Li
neato o Striato, diccsi da'Bolanici delle
foglie. V. SCATOLA.
CANA RICADA , V. CAVA.
LETBRA RICADA DB DON INGIOITHO, fer
gala di buon inchiostro, cio Scritta be
ne, con buon sentimento.
RIGASELO, s. m. o RIGALTO, era il no
me d'uno Stromento musicalo usato an
ticamente nelle Chiese prima che fossero
introdotti gli organi. Rigabellum tra lo
voci barbarichc del Du Cange.
RIGADIN, s. m. Bordato; Panno o Drap
po rigalo o a bastoncini; T'ergalo, Sfcic di tela bianca tessuta di bambagia, li
stata per lungo di rialto pi o meno lai
ghe, dal che ha prrso il nome vernacolo.
RIGANO, s. m. T. dc'Funaiuoli , Cordi
cella; Funicella; Piccolo canapo.
RIGARLA (coli' o sircttto ) s. f. Regolo
o Riga , Strumento di legno e di metal
lo , col quale si tirano le linee diritte.
RIGHTA, s. f. Righetta, Piccola riga.
SCRIVER UNA RIGIIETA, Scrivere un'im
pennata d' inchiostro, Scrivere poche, pa
role quante ne pu scrivere chi inlignc hi
penna una fiala.

RlM

RIN

RIO

RIGBETA DB FBRo , Regoletlo di ferro ,


Lama lunga e stretta.
RIGIITA , T. de' Fabbri , Reggetta , e
nell'aocresc-.ffefl'g'efIone, Ferrareccia della
specie di Modello di Distendine , che ado
perasi specialmente per ballenli e inve
triale.
FERIADA DE BIGHTA , Ferriata di reg
getta, Quella cio eh' fatta di lamina an
zi che di bastoni di ferro.
RIGOLAR , v. Rotolare; Voltolarsi, Gira
re una cosa per terra.
RGOLO , T. ani. V. RIBLO.
RIGOR , s. m. Rigore ; Rigidezza ; Rigi
dit.
USAR TROPPO RIGOR VE LE COSSE , Dar le
mosse a' tremarti o Darfuoco alla giran
dola o l'orma a" topi. Il soperchio rompe
il coperchio, Detto Cgur.
RIGOR DEL FRBDO , Stridore ; Sido.
A BIGR, Al pi; AC incirca; Tuli' al
pi
A RIGOR DB TERMINE, A stretto diftto , T. de'Lcgisii, che anche dicesi, Se
conda la lettera della legge CON IUGR,
Rigidamente; Rigorosamente.
RIGOROSAMENTE, avv. M pi; Tutt'al
pi; Atf incirca.
RIGOROSTO, add. Rigidetto, Un po'
severo.
RIGORSO, add. Rigoroso e Rigido, Se
vero ? Aspro.
Rigorista, dicesi Colui che in morale
sostiene le sentenze pi rigide e pi sicu
re.
RIGUARDO, s. m. Riguardo o Risguar
do e Ragguardo, Considerazione, Rispet
to.

RIMARCAR, T. (dal Franz. Jtemaraur)


voce usata moltissimo nel nostro parla
ri' , e da taluni anche nelle scritture , ma
non italiana, come non lo sono Rimar
cabile , Rimarchevole , n Rimarco. Vi
corrispondone Osservare i Notare; Con
siderare; Dedurre; Cavare; Ritrarre; ed
anche Distinguere; Conoscere.
RIMARCO, s. m. Osservazione; Contiderazione; Ponderazione Censura; Cri
tica.
RIMARCO, vale anche Rilievo; Impor
tanza ,- Peso, e dicesi di cose morali
COSSA o AFAR DE RIMARCO , Cosa d' imporlanza,di momento, di peso, di conseguen
za, di rilievo.
RIMBOMBAR, V. RBBOMBR.
RIMBOMBO, V. REBOMBO.
R1METER , V. RBMETER.
RIMPROVERTO , s. in. Rimproverazioncella.
RINCAGR , v. Rincacare; Incacare, Sa
per mal grado. V. IifCACAR.
RINCRESCER, v. Rincrescere e fncresce-

RINGHIERA DE LA SCALA, Balaustrata


della scala.
RINGRAZIAR , v. Ringraziare; Essere o
Sapere grado o buon grado ; Riferir gra
zie.
SIA RINGRAZIA BARBA GIOVE, O sia rin
graziato il manico delle mestole, Espres
sione che si fa dopo qualche impazienza
o noia sofferta , quando si viene a rapo ili
che che (ia : detto cos scherzosamente io
vece di Sia ringrazialo Iddio.
RINTRAZZAR , v. Rintracciare e Trac
ciare.
R1NVANG\R o RBVAWGR, v. Rivangare*
Rintracciare le cose vecchie e dimentica
le.
R WVEGNR , V. RvBGht.
RINZOVEIS'IR , v. Kingiovanire o Ringiovenire, Tornar giurane.
RIO, s. m. Rivo e Rio, Canaletto interna
di Venezia.
Rio TKB, Rivo o Canale interrato.
Rio DE PETI ( coli' e stretta ) // cocchiu
me; 11 cuh.

5o4

No ABI RIGUARDO A LB VOSTRE MANCAN


ZE, Non guardate a' nostri errori.

AVER DEI RIGUARDI, Slare in riguardo,


No A VE M RIGUARDI , Darla nel mezzo.
Far d'ogni campo strada No AVER HICUAHDO A Nissnr, Non riserbare alcuno;
Gittare il giacchio tondo, Trattare ognu
no a un modo Trar gi la buffa, vale
Dispregiar la vergogna e por da banda il
rispetto.
RIGUARDO A QUEL AFAR, In quanto a
quell'affare; Sulpropostoo SulCoggetto delf affare.
PER BON RIGUARDO , O Ps.1 TUTI I BONI

RIGUARDI, A buon riguardo ; Per buon


rispetto, Per dovuta considerazione, A
cautela; A ben essere.
RILASSA, V. RELASS.
RILASSATEZZA, V. RBLASSATBZZA.
RILASSO, V. RELASSO.
RIMA, e. f. Rima RIME OBLICATE, /?'me sforzate.
FAR DELE MII r. Rimeggiare.
RESPONDER PER LE DIME o DE TRIONFO,
Rispondi' r alle rime, vale Rispondere a
quanto occorre e in maniera ch'ei non re
sti sopraffallo.
RIMANDALO, s. m. Grimaldello, Stru
mento di ferro ritorto da uno o tutti due
li capi, il quale serve ad aprir senza chia
ve le serrature.
CIMANDO, V. REMANDO.

A \r>Ul PER RIO ME5TO, V. MB>'UO.


LA MB RIWCRESSB IS TE L ANEMA, M'irt-

cresce o Mi rincresce insin al cuore.


So CHE LA CHE INGRESSE , Socke(jUe-

sta cosa gli cuoce, cio Lo tormenta. V.


SCOTR.

No LA MB RnrcRBSSB, Non mi rincre


sce, cio Non mi fa noia o fastidio. Mi
piace anzi che no.
SE >-o CHE Hi.vciiEssB , Se non le fia
grave ; Se non le rincresce.
RINCUL\DA o RBCULADA, s. f. Rincula
ta, Rilroccdimento di chi rincula e di ci
che da indietro per qualsivoglia cosa che
lo spinga Rincula/nenia o Rinculala,
dicesi del Molo eh fa il cannone ali' in
dietro quando si spara.
RINCULAR , V. RBCULAB.
R1NFAZZADA, s. t Rinfacciamene; Raffacciamento , Rimprovero.
RINFAZZAR , v. Rinfacciare o Raffacciare; Ruttare in occhio o in faccia al
cuna cosa.
DBL VENTO , Rspingerc o
Rispingerc in dietro, Si dice del vento
Rimbuffare , dicesi Quando il vento porla con impeto la neve in faccia.
RIXFAZZARSB, dicesi anche per Affac
ciarsi SE M'HA RIVFAZZ c.vo , M i .ti
affacci uno; Mi sifece dinanzi, e vale
Mi si fece incontro, a vista.
RINFAZZO, s. m. E infacciamente; Rimprovcramentv ; Rimprovero ; Rimprovero, che anche dicesi Rimbrotto o Rimtrottolo e Rampogna.
DAR DEI RINFAZZI, Rinfacciare; Rim
proverare.
RINFRESCADRA, V. REFRESCADRA.
RINFRESCAR, V. REFHCSCAR.
RINFRESCO, V. REFRBSCO.
RINGHIRA, s. f. Ballatoio; Balconata;
Andare, eh' come una strada alla situa
ta o Inori delle facciate d' un edilzio o internauicnte annessa al muro de' cortili.

CAZZASSE iv RIO, dicesi propr. di qoe*


REGATANTI che non arendo potuto giugnere prima degli altri competitori alla ripa
rata per guadagnarsi un premio e rimasti ,
in dietro, si sottraggono alla vista del po
polo spettatore per vergogna, ed entrano
colla barchetla in un i-ito.
Detto poi fig. V. CAZZAR.
R10B\RBARO e REBRBARO , s. m. Rabar
baro o Reolarlaro , Radice medicinale
purgativa , notissima , la quale detta da'
Sistematici fheum pa.lma.tum.
RIDDA, V. RODA.
FESSE RIODA HuvtDO , T. de' Pese, detto
anche 1 rv v DB MAH o TAMBURO DE MAR ,
Tamburo marino o M ol o Pesce Molae
frattazzo, Pesce di mare posto da Limi, al
genere Tetraodon, e detto Tetraodon Mo
la. Questo pesce non raro nel nostro ma
re; la sua figura presto che rotonda ,
schiacciala, sembrando esser nel suo com
plesso una testa soltanto. Non mancialile.
RrODA BASTARDO O LJSSO, T. (ir' PeSC.

Ebbe il Naturalista Nardo con questo no


me un rarissimo pesce che rassomigliava
al Tetraodon Mola sopri ndicalo, ma ch'e
ra di forma pi allungala , di cute liscia
ed argentea , colle labbra prolungate , un
sol dente per mascella, pinne pettorali
triangolari, ed acute anzi che rotonde. Un
tal pesce fu ben descritto da Giano Fian
co; ma i Moderni lo confusero col Tetrao-*
den Mola. Il Nardo per osservando dal
l'uno a l'altro le differenze, form di
questo RIODA BASTARDO un nuovo "enere
intitolato Mola, chiamandolo Aiol Piati
ci; e volle chiamare il Telraodcn Mola di Linneo, Mola Aspera.
R10L.\R , v. T. Antiq. Ruotolare. V. Roll.'l.ui.

li luiAn DHIO DI TROZI, Seguir le tracce.


RIONDAMENTO , . m. T. de' Calafati,
carena, Lavoro simile ai carec.i

RIS

RIS
te delle barche , ma che si fa soltanto nelia met del loro Canco.
RIOSA, V. ROSA.
RIPARTO, s. in. Ripartimento; Scompar
timento; Compartimento; Distribuzione,
Divisione.
RIPASSA DA, V. REPASSADA.
RIPATRlXfi , V. REPATRIR.
RIPIEGO , V. RBPIBGO.
R1PNER, v. T. di giuoco, V. POXBR.
RIPORT\R , v. Riportare o Rapportare ,
Riferire, Raccontare.
RIPORT'\R MALAMENTE , Rtficcare, mo
do basso e Tale Ridir le cose in mala par
te.

RIPORTXH DB LE OFBSE, Rilevare o Ri


portare percosse, ferite, ingiurie, pregiudizi e simili.
Riportare ad altro tempo, vale Differi
re.
RIPORTO , . m. Riporto, Specie di rica
mo d'oro o d'argento che si pu rappor
tare a ipjalrlir veste.
Rapporti, T. degli Orefici , si chiama
no Que*pez7,i che l'adattano per ornamen
to a qualche lavoro. V. RAPORTO.
RIPOHTO , detto avv. V. RAPORTO.
RIPOSAR , V. RKPOSSR.
RIQUADRO, V. REQVADBO.
RISADAoRiDDA,s.f Risata; Risa: Sghi
gnazzamento; Sghignazzala ; Ghigna
ta, Scoppio di risa.
RISG10, V. RIZZAGIO.
RISAGiVA, Voce ant. V. RISADA.
RISEGGO. VEGNR USA COSSA DE RISBOGO o
DE RESBOGO, J enir di sovvallo, Si dice di
cosa che viene senza spesa e per lo pi da
godersi in brigata Dicesi ancora per
fenire da via oblliyua od equivoca.
R1SCALDAZ1N , V. RBSCALDAMO.Y.
RISCHIAR, v. Arrischiare; Rischiare;
Arrisicare i Avventurare.
RISCHIARLA, Correi-la, Far una risolu
zione che non riesca poi bnona.
RISCHIAR LA FORCA, Risicar un e apre
sto, Arrischiare d'essere appiccato.
No T RISCHIAR, Guarda la gamba; Le
va la gamba; Abbi rocchio; Dio ne guar
di, Non ti arrischiare.
RISCHIAR DB SCODBR, detto met. Uccel
lare a-coceo/e,Uicesi di chi per li suoi cat
tivi portamenti corre rischio di toccar del
le busse e d'essere mortiOcato. E un uc
cellar a coccole e percosse il ruzzare co'
f>azz" uomini e bravi.
RASCHIO, s. m. Rischio; Arrischio e Arrischiamento e Risico, Cimento, Ripentaglio.
Faigo di rischio, si dice di Cosa che
sia pericoloso il fidarsene. V. RISECO.
ANDAR A RISCHIO , Andar a risico; Ri
schiare.
VA A RISCHIO, dicesi nel parlar l m. qua
si a modo il' avv. per Forse VA A niSCHIO CHE LE SIA CESTO, Form; Pralabljuente saranno cento V. RISEGO.
RISCHISO , add. V. RISEGOSO.

64

RISCONTRAR, T. Riscontrare; Riscon


trarsi, Incontrarsi.
RISCONTRAR, diciara noi ancora nel si
gn. di Rispondere in iscritto RISCON
TRANDO LA VOSTRA LETBRA, JttSJMIldi'txlo

Formando risposta alla vostra lettera.


RISEGA , add. Rischiato; Risicato; Ar
rischiato.
RISEG\R , v. V. RISCHIAR.
Cn NO HHEC.A ire KOSEGA , detto figur.
Chi non s' arrischia non acquista o non
rosicchia; A porco peritoso non casca in
bocca i>rra mezza , Prov. e vagliooo che
Ai timidi o eh non s'arrischiano farsi
incontro alla sorte , rare volle ella si offre
di per s.
RISEGO, s. m. Risico; Rischio; Arrischio,
Pericolo, Ripentaglio.
METERSB A RISBCO o ANDAR A RTSEGO ,
Porsi o Andar a risico; Risicare; Arrisi
care; Avventurare; Essere in avventura
o alla ventura , Arrischiarsi , Giuocar al
la sorte.
A RISBGO CH'EL CASCA, percolo ch'egli
cada.
VA RISEGO CHB SOL LA VOCIA (detto iron.)
rale in senso contrario, cio Forra senza
dubbio VA RTSEGO CHE NOL MAc\A , e vale
nello stesso senso opposto, M aneler cer
tamente
VA HISEGO CHE COL EL PAGA?
Egli non pagher certamente.
FAR UN RISERO, Tagliarsi l' agno, cio
, In cosa malagcvoic far animosa risoluzio
ne, Avventurare.
STAR IN RISEGO, Stare in bilico, dice
si di Cosa pericolosissima li cadere. V.
BRUSO.
R1SEGOSO , add. Rischioso; Arrischicvoie; Ai-rischiato; Avventato; Avvenlatpllo, Audace che procede nelle sue azioni
precipitosamente, senza considerazione.
RISERA , s. f. Risaia , Terra seminata di
riso.
DAR L'AO,UA A LA RISF.RA , inondare la
risaia.
R1STO, s. m. Risctlo o Risno e Risoli
no, Dimin. e Vezzegg. di Riso, Riso dol
ce, soave, che licesi anche Sorriso.
L'jr CERTO nisTo, Ghigno e nel dimin.
( /liguri /'i e Ghignettino, L'atte del ghi
gnare , Tacito sorriso, che quel Jeggierinente e scarsamente ridere per ischcrrio
e sdegno Sogghigno l'Atto con cui
si mostra o si & segno di ridere, e ordinariamenlcper segno di disprezzo o di po
ca si ima, che chiamasi anche Riso annac
quato o Ghigna annacquaticcio. V. Riso.
SEMPRE RISETO j.v BOGA , Sputa zucche
ro , si dice di Persona che nel parlare spi
ri o finga dolcezza.
RISGUARDO, s. m. T. de' Legatori di li
bri, Guarditi, Quel foglio di caria elic
tra il cartone e il frontispizio di un libra
e che gli servi' di coperta itilcruii.
RISICO, lo slrsso che RigEGO, ma TOCC
bassa.
IlISIN , s. ni. T. di Finanza. Riso minuto,
cio Rollo.
RISO, s. m. Rito, Biada o Legnine notis-

RIS

5o5

siimi , la cui pianta chiamata da'Siitem.


Oryza saliva.
RISI VESTII, Risi lappasi, Coperti del
loro guscio, della loppa.
Risi APE.VA CESTIRAI , V. DESTIBA.

CENTO msi co LA OTTAGIETA , dicesi da'


ghio li , r vale Un tondo di rito colla qua
glia.
RISO, . m. Riso, che nel phir. dicesi le
Risa, 11 ridere Riso voce pi antica
che moderna nel nastro parlare , ina spes- .
so in bocca delle persone colte , e comu
nemente, intesa.
PAH i RISI CBASSI , detto metaf. Far le
risa grasse; Scompisdarsi; Sganasciar
si dalle risa.
Riso sardonico, noi lo diciamo per Ri
to finto , che cova cio un diverso senti
mento Riso spappolato, vale Riso pre
cipitoso e temerario.
No MB LA TOGIO i> niso , Maniera ant.
usata dal Varotari, che ora direbbcsi No,
ME LA TOGO Ilf BAGOLO O IX BUFO.YEZZO ,

'\'i/i me la piglio a gallo, cio in iscberzo , per bnia.


Riso CHE NO PASSA LE PERLE, li.iil che

non passa dal gozzo in gi , vale Riso d


ciiiiipliui.'iii ", a cui non acconsente il cuo
re.
Riso CHE wo SE CAPISSE, Riso atta te
desca, Riso -che pare piuttosto pi.into.
' M'i-.M" BEI CHE i nisi con, Maniera
ironica d' impazienza e di disapprovazio
ni-, che 'uol dire parimenl in modo iro
nico Tiriamo pur avanti cosi, che va be
ne.
RISI SQUAQCARAT, frasr ani. usata dal
Varotari , Risi sgangherati, cio Sconci,
Scomposti.
R1S01V , s. m. Riso vestito x> lappato o col
guscio, Risi ancora inveiti nel Uro guscio
e non ancora brillali. V. PILA.
RISPET ABILE, add. Ragguardevole o Riguardevolet nel sign. di Grande.
SUMA RISFETABTLE , 'inumiti grande o
generosa, e s' intende di danaro. Fu an
che dello Somma cospicua.
RISPETO o RESPTO, s. m. Rispetto, Confculerazione, Stima.
CON BOX BESPETO PARLANDO ; YT. CON

DEGNO ESPETO, Con sopportazione di clii


mi tento. V. SOPORTAZIN.
I MI BISPBTI o RBSPTI, LI mio rispet
to , Modo di sriulare, come se si diresse
Le rassegno il mio rispetto o l'omaggio
del mo rispetto.
ZoRjii DE nispTo, Giorni di grazia;
Giorni dijavore, si dicono nel Commer
cio Quel numero di giorni di respiro clic
1' uso delle diverse piazze accorda al paga
mento d' una cambiale dopo quello della,
scadenza.
Giorni di rispetto , chiamavansi soli
il Governo Veneto gli ultimi otto giorni
d'un Reggimento nelle provinole dello Sia
lo, ne'qnali non pole.vasi pronunziare al
cuna sentenza ; ed erano giorni ili silen
zio pel Foro, come Io erano aneli e li pri
mi olio giorni del Reggimento o Rappresentanle successore.
OMO SENZA RESPETO, Irriverente, Cl\f
non ha respcllo ad alcuno.

BIS

HIT

nrv

ROBA DB BISPBTO, T. di varie Arti,


Muipuardia, Cosa di riserva per un ca
so di bisogno in supplimenlo d un' altra
che venga a mancare.
RISSA , s. f. Rissa, Contesa di fatti, quan
do ali-ani parili con alcuni altri si percuo
tono insieme l'un l' altro per movimento
d'ira o di mala rolont.

lato segretamente, con cautela o riterr <


fuori (ielle vie ordinarie.
RISSIDER, v. Risedere, Stare di conti
nuo e stanziare in un luogo , e si dice per
lo pi di persone pubbliche.
R1SSOLTO , add. Risoluto, vale Determi
nato di fare, Deciso.
NON BB! ISSOLTO, Irresoluto, Indeci
so.
RISSORGIMENTO, i. m. Fortuna, Mi
glioramento di slato.
RISSORSA, s.f. Vantaggio; Profitto, Pre.
sidio; Ripiego; Rimedio. V. RBDBNZIN.
R1SSOVENR, v. Risovvenire, Far veni
re a mente.

RITpC\R eRsrocR, T. Ritoccare, Diceai di alcune opere elle si ripassano, come


(crilture, pitture, per di- loro delle cor
rezioni od aggiunte, che si dice anche Ri
friggere, parlando di pitture.
Rifiorire, vale Far ricoprire -di nuovo
colore qualche antica pittura che in pro
cesso di tempo sia alquanto annerita, o
farla (arare , che anche si dice Ridipinge
re.

OMO FACILE ALE Bissa , Rissante. V. SA


BOTANTE.

UISSXU, T. Arrissare o Rissare, Far rissa,


contesa, baruffa.
Et GA TROTA DO EBBRI CHE i RISSAVA ,
Trov due Ekrei che s' arrissavano.
RISSALTR, T. Risaltare, Rilevarsi,
Aver del rilievo.
RISSALTR, voce pi usata nel sign.
di Spiccare , cio Comparire fra le altre
cose, Far .vista , e dicesi anche talora in
cattiva parte. Spicca la sua ignoranza.
RISSAI/VAII DEI COLORI, Campeggiare,
11 risaltare dei colori in una pittura.
RISSALTO, s. m. Risalto* Soprassalto,
Ci rlie rissali.) o esce di diriltura.
RISSA LTO, dicesi da noi pi comune
mente per Spicco, in sign. di Comparsa,
Bella vista. // bianco allato al nero da e
prende scambievolmente un certo spicco.
V. MINA.
R1SSECAR. V. RESSECA*.
RISSERVA , s. f. che anche dicesi RBSSBRVA, Riserva, inT. Far. ex Veneto, signi
fica Eccezione e RestriiioneRude una da
ta cosa non compresa neua logge o nel
giudizio o in altro alto.
J5ii.si.ri VA , detto in T. Mil. Ricambio ,
si dice di.mollissime cose per uso di guer
ra, come armi, casseruole, piaslre, pietre
ec. e s'intende Quelle rliesi tengono in ser
bo per valersene a un Insogno. Cos Riser
va, Schiera di riserva o Linea di riser
va diccsi ad un Corpo di truppe tenute in
serbo per rinforzare gli altri corpi o sottenlrare ad essi.
Ave DE RISSERVA, Avere in riserva o
in serbo, cio Da parie , in custodia.
ROBE o CAPI DB nissEnvA, dello in T.
-degli Artefici, Maaguardia , vuoi dire
Cosa di-1-iscrv.a per i:u caso di bisogno per
supplimenlo d'un'altra.
Go LE MIE nissr.it VK , in altro sign. Ho i
miei riguardi ofispetti, cio Ho delle ec
cezioni e .difficolt ME PAZZO IHSSEIIVA
DB AND\R IN QUSLACASA , M i Jo riguardo
Ai andar in quella casa; Ho de' rispetti
delle riserve.
Li Reggimenti di Salcdi Cefaloniii era
no, ai tempi Veneti, alternalivamente co
perti da un membro delle Qnaranttc e da
un Sopraccomilo. Quando toccava la cari
ca al Sopraccomilo dicerasi REZIMENTO o
POSTO o Buso DB RISSBRVA, perch era im
piego riservato al Sopraccomilo in com
penso de' suoi servigi.
RISSERV'X, add. Riservato* Rserlatoc
Reservato, Caulo e dicesi di persona.
PARLAR RISSBRVA o RISSERVA TO, Parla
re riserbato; Parlar colle seste , Parlar
con cautela.
Lettera a Chtfhesia riservato, dice
vi in T. d'uffizio pubblico, ad Affare trai-

EL CASO CBS XB STA COJCT ME VA 111.1SOVE.YIR UN ALTRO CASO , II COSO detto mi

ritorna a memoria un altro caso.


RISTABILO, add. RISTABILII IN SAJ.UTB, Rimesso in salute, Risanalo.
RISTABILIRLE , v. Rimetterti in carne,
Ritornare in buon essere di carne, Ingras
sare Rimettersi in salute , Guarire
Ripigliare le forze , lo stato , il negozio
eie.

RISTRETEZZA , s. f. Stato poverissimo;


Bisogni; Miseria; Povert.
MB TROVO II GRAJTJIUTRBTBZZB, Mi tro
vo in grandi bisogni, in uno stato d'in
digenza.

RITARDAR, V. RBTARDR.
RlTUlX o RETIR, add. Ritirato, Contrat
to, Raltrallo: dicesi delle Membra.
RITIRA IN CASA VER DEBITI, Stare in sul
note , dicesi Ggur. di Coloro che temen
do di non esser presi per dcliiti, non ar
discono uscire di casa. Fu anche detto in
questo signif. Passeggiare i cimiteri. V.
STAR RETIR, in STAR.
Ouo RITIRA, Uomo ritiralo, Solitario.
R1T1RADA , s. f. Ritirata BATER LA RITIRADA, detto fig. Ritirarsi, Segregarsi ,
Isolarsi dalla societ. V. B/ITER.

R1T1RAMENTO, s. m. RITIRAMMO
DEMEMBRI, Contrazione; Raggrinzamen
to.
RITIRAMBNTO DB NERVI , Attrapperia ,
Contrattura ; Rattrappatura.
RITIRAR, v. Ritirare, Tirare indietro.
lliTinR i SOLDI, T. Mere. Ritirarti a
Arritirare, vale Riscuotere, Esigere da
nari.
l'u IIU1I.SF DA QUALCHE OPI.V1M, DeliSteri'; Recedere i Ricantare.
RlTIRARSB DEI PANI, V. STRBNZER.

RITO , s. in. Rito, Usanza, Costume.


Rito, T. del Governo ex Veneto, dice
va*! l'Uso praticato da'Magistrali nella for
mazione de'procctsi criminali, i quali ave
vano il istiuzioiii d'autorit. Il rito del Con
siglio de' dieci, e quello del Senato, im
portavano segretezza de' testimonii , che
dovevano giurare de silentio, e di tulli gli
atti del processo. E quindi la parola Rito
valeva Segretezza Processi con rito ,
Processi segreti.
RITOCADA, s. f. Ritoccamelo , Si dice
del Ritoccare alcun'opera,come scrittura,
pittura e mili, e vale Correzione.

Rrroca A BOLI* , Y. Ho L'I %.


RITORNO, s. m. Ritorno e Ritornata.
DB RITORNO DA Mi L'UT, Ritornatoci Di
ritorno da Milano. Molti usano dir Krduce, ma latinismo che non trovasi ne*
dizionarii italiani.
RITORNO DB CAHTB, Restituzione; JliJrocessione.
RITORNO, T. de' Vetturali , Rimeno
Calesse o Cavalli di rimeno, si dicono
Quelli che seno di ritorno al loro paese.
Vedi se cifosse alcun Vetturino di ri
meno.
R1TRAR, T. Ritrarre, Cavar profitto, Lu
crare.
Ritrarre , dicesi per Dipingere o Scol
pire alcuna cosa rappresentante al natu
rale KITH'IK SENZA VEDIMI, Ritrarre al
la macchia vali- Ritrarre senza il naturale
presente,a forra di memoria dell'Artefice;
F vuoi dire ancora Ritrarre naseosamenU,
furtivamente.
RITRR LE TBRB, Dissodare ; Bonifica
re , Ridurre il terreno collo e fruttifero.
RITROVATO,., m. Ritrovato; Ritrova
ta; Trovato; Inventiva, vale Invenzione,
-Scoperta.
Turi RITROVATI , Maniera fam. Tulle
scuse; Trovatelli; Pretesti; Occasioni del
petrose molo, Ragioni false o mendicate.
IUTA , *. f. Riva; Ripa e Ripaggio, Estre
ma parte della terra che connna coli' ac
qua. Molti fanno distinzione fra Riva Ri
pa , chiamando Riva , quella del fiume , e
Jiipa gli argini clic sopra le fosse si fanno
o d'intorno alle -castella o ancora a luoghi
declivi per -li quali da un luogo al]' altro
si scende al pi basso.
RIVA BASSA DEI. FIUME, Galna,T. Idrau
lico, Cos din-si la Ripa bassa del fiume
appi logli argini e delle ripe alte, le qua
li dicoDsi Sfidile o Piagge.
RIVA, noi diriamo a quelle Scalinate
te dal margine d'una fondamenta por
tano ai-canale, per uso di mon-tare in bar
ca e di smontare; e questa cbiamavasi da
noi anticamente GRATATA ; dal che prrtcndcsi datoil nome di Grado a quell'Iso
la e paese dell' Estuario Veneloove appro-,
davano e icaricaransi le merci dirette ad*
Aquilei.i. RIVA anche si dice ad un tratto
di alcune fondamente lunghesso il canale,
come sono la Riva degli Schiavoni , la Ri
va del vino, rie. e convieti credere che cos
fossero chiamate anche prima che vi sieri- .
gesser le fondamente, perch ogni silo
servisse di riva per montare e smontare.
RIVADBLWAH, Rvaggio; Litorale; Ma
rina marina DRIO LA RIVA, Riva riva,
Lungo la riva.
RSTA, in T. Mar. dicesi alle Coffe si^na

RIZ
tr sogli alberi ANDAR A IVA , Salire
alle coffe.
DJRITO su LE arvB , Ripa fica, Diritto o
ius pubblico o privato su le ripe de' fiumi
o ile' laglii.
RIVALSA, s. f. Verbale di Rivalersi, T
Mere, e rale Regresso; Compensazione ;
Rifacimento di danno , Diritto d'indennizzazione. L' articolo j -8. siri Codice di
commercio pel Regno d' Italia definisce la
Rivalsa per Nuova lettera di cambio, prr
mezzo della quale il possessore si rimbor
sa del capitale della lettera protestata, del
le sue spese e del nuovo cambio eh' egli
paga. Rivalsa i dunque voce dell'uso ne
gli af'iiiri mercantili.
RIVANGO, s. m. Ricerchi Indagini, f
dicesi nel sign. nostro di Quelle che ten
dono a (coprire delle cose o de" fatti occul
ti. V. RnrvAjfGR.
FAR DEI RIVANGHI, Far delle indagini^
inquisizioni, ricerche; Frustare; Rifru
stare.
R1VAR o Ai,nXn, . Arrivare , Giungere
o Pervenire al luogo.
Arrivare; Arrrpare; Arriparsi; Appro
dare, Giungere o Accostarsi alla ripa.
RIVA, Accatta, T. Mar. Comando che
si da agli uomini che guidano una Lincia
o scialuppa , onde si accostino alla riva oad un bastimento , quando tiiluno vuole
imbarcarti o per altro motivo,
LASSE BirJt, dicono i Barcaiuoli quan
do siavi qualche impedimento alla riva cuivogliono approdare: Lasciatemi arripare,
cio Date luogo ond'io m'accosti alla ri
pa.
RIVR QBALCnr, Arrivare o Acchiappa'
re alcuno, Gingnere alcuno per cammino.
DOTB CH'BL RIVA wot CHE TETB SCALA,
Dov' e' pu arrivar colle mani non vi bi
sogna uncino, cio Ha le mani lunghe.
RIVEDER, V. REVDSB.
RIVENDGOLO , V. REVEXBICOLO.
RIVTA, *. f. Riperella, Piccoli riva,
RIVIVER, V. RBVIVEB.
RIVO , add. Finito; Terminato; Compiu
to.
A VR ITO-, Aver finito , terminato,
compiuto.
RIVOLGER , V. RBVOLZBH.
RIVOLTSA, s. f. Voce di gergo de* Bar
caiuoli , che vale Polenta RIVOLTOSA
BAGXADA, un'altra manier , che signi
fica la fulva.
RIUSSIR, v. Riuscire o Riescire, Sortire.
Venir fatto, Aver effetto. Andar diritto it
solco, n dice Cg. Cavar buon viso da che
ehe sia GUB soar musilo , Ne san riu
scito.
SPEDB D nirssinGHE , Spero di riu
scire a Intuii Jinr o a bene. Ho F anguil
la per la evita , detto fig. cio Uicir a be
ne da una impresa difficile.
RIZZA, s.f. Rizza o Drizza (colle zz aspre)
T. Mar. Cavi Yadxloppinti , fasciati e fissa
ti nelle baltisarchie , ai quali si fermanole estremit degli amanticelli per sospen
dere i pennoni e alcnne vele. V. MANTBni*

RIZ
Sizza di lacca di cannone, ditesi T*
Corda che serve per legare alla banda la
bocca d' cannoni quando sono tirati den
tro.
Rizza della lancia, diconsi alcnne Cor
de colle quali si assicura la lancia in co
verta per impedire che il rullo della nave
inni la levi dal suo posto.
RIZZA, Ricciato; Arricciato, Agg. a ca
pelli e simili.
RIZZADRA, i. Ricciaia, Quantit di
capelli ricciuti o innanellamento di essi.
RIZZXGIO o RIZZACI.O, s. m. T. de'Pesc.
Giacchio o Ritrecine, Rete sottile e fitta,
la quale gettata ne' fiumi dal pescatore,
s'apre e avvicinandosi al fondo (i riserra
e cuopre e rinchiude i pesci.
RJZZAGIO, chiamasi altres quell'Arne
se o sia quella Rete fatta a guisa di cono
rovescio, col vivagno attaccato alla circon
ferenza d'un cerchio di botte, che ha un
buco inferiormente per cui s'introducono
cautamente nei vivai le anguille senza pe
ricolo che fuggano.
RIZZAR, T. Arricciare e Rizzare, Propri*
del pelo che si solleva per subitaneo spa
vento e per islizza. V. DIIEZZARSE i CAVI.
RIZZJR.IE DEL GATO, Arronci?liarsi,Dicesi del Gallo quando s'arriccia il pelo in
segno di fierezza.
RIZZAR Kt, PELO AI PA .vi , Accotonare ;
Far l'accotoneai panni. V. RATINA e RATWR,
RlZaARSS KL PELO, V. BREZZAR.
RlZZB EL MUSO o 'L NASO, Ctitlllnuo-

verst; Incollerirsi; Arricciare il muso,


il naso o le labbra, Dicrsi per qualche co
sa che si abbia a sdegno.
RIZZTA , s. f. chiamasi da noi un Pane
Lamalo di quattro lali a foggia di cornet
ti a forma spirale*.
RIZZETO, . m. Campanella, Sorta di
Cerchietto per lo pi d'oro che tengono
le donne agli orecchi.
RIZZETO, add. Riccirtello e Ricciutino;
Alquanto riccio. Capelli uvea biondetti e
ricciutelli. Un bambino ricciutim che pa
reva un augi-lino.
RIZZO, s. m. Riccio, La scorza spinosi
delle castagne, che in alcuni luoghi dell
Toscana e detta Cardo e nell'Aretino Peglia. Quando il riccio secco chiamasi
Macchia o Brucialo.
RIZZI, diciamo in vece di PTAJTAUHE, V.
I aizzi, / ricci,! capelli crespi e i [ina
nellati. Talvolta s'intende l'Acconciatura
o Conciatura del capo; e talora i PAPIGLIOTI, V.

FARSE i RIZZI , Farsi i ricci o- i riccio


lini; Acconciarsi la testa.
FAR r RIZZI A jOAtctw, Modo fam. metaf. Cardare alcuno, vale Dir male d' al
trui che non sia presente FAR i niz/.i A
O.UALCOSSA , Fare il commento o f appen
dice o le frange, Criticare, Dir cose ma
ligne.
RIZZO, add. Riccio; Ricciuto; Arriccia
to y. Crespo e innauellato, e si dice de'capelli.

RIZ

507

VBLDO RIZZO, Pellaio riccio, Dicesi


quello cui non e stato tagliato il pelo.
PORC RIZZO, V. PORCO SPII.
RIZZO DE MAR, s. m. T. de'Pesc. Echi
no o Riccio marino , Animale di mare
classificato nell'ordine degli Echinodermi, vale a dire Coperti di crosta calcarea
armata di punte, e nel geii'rc degli Echi
ni. Egli posto da Linn. alla specie Echlnus escitlentus. 11 suo carattere specifico l'aver il corpo emisferico globoso , dicci
ambulacri e I ano posto superiormente.
RIZZO MEL1V, s. m. T. de'Pesc. .Ricci
mellone, Animale di mare dell'ordine del
precedente, nomi nato dall'Abbate Olivi
Echinut M'elo. Egli ha per carattere spe
cifico il corpo ovale , le aiuole che lo com
pongono esagnne , la parte superiore qua
si nuda ili spiiu, l'ano posto superiormen
te e quasi orale. V. PETO DB DOLFN.
RIZZLA, s. f. T. dw'Lattai, Pestone,
Cos chiamasi quel Bastone con cui si di
batte il latte nella zangola (V. BURCHIETO ) per fare il burro.
RIZZOLIO, add. Aggrovigliato, proprio
del Filo o della seta troppo ritorta.
Co* IUZZOL'I A , Coda arroncigliata, di
ciamo a quella del cane o del porco o ai
mustacchi d'un uomo,
RIZZOLER, s. m. Rlceiaia, Luogo ove si
tengono ammassati i ricci delle castagne
raccolti perch rinvengano o siano pi agivoli a dircciare..
mZZOLTO* s. m. Cincinno o Cincin
nalo e Ricciolino, Anello de' capelli, fliccio dicesi a'Cnpclli crespi e innanellati.
R1KZOLIV , s. m. Ricciolino, Piccola cioo
i-;i di capelli arricciata arlifiziosamente,
Ricciutetlo.
RIZZOLIRSE, v. Raggnipparsi; Rannic
chiarsi; Raggricchiarsi; Raggruzzolar
si, Ristringersi in s, ed proprio delKaonro quando si torcee ripiega in s stes
so Acchiocciolarsi, dicesi deHe foglie
del Pesco e del Pero Incresparsi, pro
prio de* Drappi di seta Accartocciarsi}
incresparsi; Intristire, delle foglie di al
tri alberi e piante Arroncigharsi, di
cesi della coda del porco e del cane ed an
che della serpe quando si ritorce in s stes
sa Aggrovigliarsi, parlando del filo ,
della seta e dello spago rinforzato.
RIZZLO DEL FILO, s, m. brocco e quin
di Broccoso , dicesi a quel Filo che ha
gruppi che rilevano sopra di esso e gli to
gliooo l'essere agguagliato: proprio delia
seta,
RIZZOX, s. m. Ricciaia, Quantit di ca
pelli ricciuli e lo innanellamento di essi
Cerna dicesi al Riccio che si fanno in le
sta le donne.
Rizzane, T. Mar. chiamasi un Ferro
con quattro o sei branche uncinale , che
sigeltaalbordo d'una nave nemica accioc
ch intrigando*! con i cordami venga a ri
tenerla.
R1ZZOTN, add. Ricciutello, dia. J Ric
ciolo.
RIZZOTO, pesce V. AGO.

5e8

ROB

ROA o RUSSA, s. f. Rogo fruticoso o Rgo


di macchia o Rogo da more , Pianta prunosa chiamata dal Mai tini i Rovo e da Linneo Rubus fruticosas , che cresce in allo
e s'avviluppa alle siepi ed agli alberi. I
suoi frutti detti More sono mangiati con
avidit dagli uccelli e da' ragazzi
BO\N, Agg. d'una sorta di Colore, ed i
JVero-rossigno.
liUVNK. s. f. Natiche; Chiappe; Culo.
No ME STB PI A TF.TH IN LE B.OAHE ,

Non mi seccate pi, mosche culaie. V .SE


CAR I TOTAM.
RO\RA, s. f. Rotaia e Ruoteggio, II se
gno che fa in terra la ruota. Frana , dice
si se graade.
ROBA , s. f. Roba, Nome generalissimo che
comprende beni mobili, immobili, inecci, viveri etc.
ROBA A COLORI, Panno vergato o ver
gatalo, Macchiato o Taccata.
ROBA CATIVA, Roba da ma.1 tempo o a
mal tempo.
ROBA CHE SE CONSUMA , Robe consunti'
bili , come Mobili.
ROBA DA ANEIIALI, T. Agr. Ferrana ,
Mescuglio di alcune biade seminate per
mettersi in erba e pasturarne il bestiame.
Da questa voce Ferrana derivata ferrogine.
ROBA DA pi'H.Mi, Becchime, Voce To
scana, Mangime de' volatili domestici.
ROBA DA uiu'.sn. Bruciaglia, Cosa da
darsi al fuoco. V. ROBA SECA e BRUSCHE.
ROBA CHE BUTA IX MALORA LE BORSE, f'o~

taborse.
ROBA DA CANI, Tisicume, per melai*.
Cusa scarna , magra , consunta Robac
cia, parlando di femmina bruita e disone
sta Gente abbietta o striscia, vale Vilissima Parlando di persone della ple
be, nate infelicissime, Malcreato. Oh .fo
vea tutte ma.1 creata plebei Pi parti
colarmente di Uomo vile', abbietto e ma
le in arnese, direbbesi Galuppa; e di mol
ti, Canaglia; Canaeliaccia; Bordaglia;
Feccia del popolo; Vii plebe.
ROBA DA ij-.iv* . Slovigli; Stoviglie;
Patti'ltame ; Rami.
ROBA DE CASA , Erba del suo orlo; Fa
rina del tale; Erba di alcuno.
ROBA PIAPA , Cencio molle , dicesi a Uo10 di poco spirito timido e freddo o an
che di debole complessione; ed lo slesso
che Pulcin bagnato o Gallina bagnata.
ROBA MU; ,-ITIV . Commestibile; Cibo.
ROBA NETA o SPOBCA, Lingeria, o. Bian
cheria netta o sucida.
ROBA FORCA , Roba a mal tempo a da
ma! tempo, diccsi di Ruba trista anche in
sentimento morale.
ROBA SALADA O IX8ACADA , Softcca,

ROBA SECA, Seccaticcia, Legna secca,


ROBA TOVAGIADA, Lingeria o Bianche
ria da tavola ; Lingeria da lav.u/a tvwgliata.
ROBA VECHIA, Vecchiume; Sferre vec
chie; Ciscranna, Mobili e cose vecchie.
ROBA FA BOBA , La roba va alla roba ,
CLi ha roba 1 aumenta.
AVER ROBA SUL STOMF.GO , Aver crudez
za o gravezza di slomtieo.

KOB
BEATI CHI GA LA BOBA, Chi in tenuta
Dio I' aiuta, Beali i possidenti.
BOXA ROBA , Buona spesa ; Mala lana
o lanuzza; Mala s ciarda ; Mala zeppa,
Uomo scaltrito Buona o Bella roba ,
si dice di Femmina bella anzi che no, ma
disonesta.
EL M* HA DITO VX MONDO DB. ROBA , M

disse un mondo o una quantit di villa


nie
I ' Hi Pillo A QUALCUN BOBA DA FOGO,

Fare o Dare un cappello o un cappellac


cio a uno, Strapazzarlo, Ingiuriarlo.
FAB BOBA so UN SASSO , Far rota suli" ut /i im Far 'i' un pruno un melaran
cio, Pro*, che vle 11 voler migliorare cbe
che sia oltre a quel che comporta, la sua
natura. E'farebbe roba su a un sasso,
Di chi sommamente industrioso e atten
to a far danari. ' virerebbe sottacqua.
findemmiare, Far roba, ma per lo
pi ili mal acquisto.
VARDR BB.V COME SIA STA BOBA, Guar
dare cume sia la bisogna , cio Come sia
la faccenda, il negozio.
LA MIMA MAAIDA O SCOXDE LA COBA, Lo-

cuz. fam. per dire che Le fanciulle ricchesi m.ii ii. UHI facilmente sebbcu difettose di
corpo.
LA ROBA .\0 XB D* CHI LA K I MA. DB CHI

LA GODB, /-" rola non e di chi la fa ma


di chi la gode.
TANTA ROBA , Un monte di rola, Meltitmliue di che che sia.
TCTI XE DB l'isTBiSA ROBA, Esser del
la meiiesirna o d" una tal pannina, d'un
pelame, & una buccia, d? un sapore; Co
me i poponi di Ch loggia; Esser macchia
li d1 una pece o <f una stessa \,> < . Esser
tapinili ad unti misura , Aver gli sleasi
biffiti.

ROC
tino, usano dire gli Scolari II copiar quel
lo d'altrui, e diccsi anche Rulai-e.
ROBR IN TE LE MISURE , Fognare le mi
sure, Lasciar con arte del roto nelle mi
sure.
ROBR PER DAR PBR AMR DB Dio , ScO-

prir un altare per ricoprirne un altro j


cavar un chiodo e piantar una cavicchia.
ROBR SOTO i acni, Rubare colf alito;
i ruberebbe i g'allo a S. Pietro; Ei ru
berebbe il laccio al boia.
ROBR UN RITRATO , Ritrarre alla mac
chia, cio Farlo a forza di memoria.
ROBAB.SB DA LE MA.V LA totA, Andar via
a ruba; Spacciare a ruba , Dicesi dello
spaccio delle merci.
ROBARA, V. LADBARA.
RUB\TA, s. f. Ruba cattiva ; Roba a mal
tempo o ila mal tempo , e si dice di Fem
mina volgare e di mal fare.
BOB AZZA, s. f. Robaccia, Cattila roba
Ciarpa dicesi ad Arnese vile Cibacela^
dirrbbesi a Cattivo cibo.
Detto per Ag. a Femmina , Carognaccia ; Robaccia. V. REMEX Alludendo
si a Mamme abbondanti, P cicciosa ; Ube
ri/era*
AVER DB LA KOB A ZZA , Aver motta roba,
cio intendiamo Molti beni o Molte coe.
ROBEGSO, add. lo stesso che RADECO8, V.

ROBEGOZZO, s. m. Mescuglio; Confu


sione Dicesi .ni. h,- nel sign, di Barabuffa; Scompiglio.
TOR TCTT A ROBEGOZZO, Prender tutti
indigrosso, Confondere senza distinzione
veruna. \. A BOOEGOZZA.
ROBTA, s. f. Robetta, in sgni di Ro
ba ordinaria o grossolana di panno.

XBIA FORSE ROBA BOBADA ? Oh i C/j' TOAvRR DB LA &OBBTA O DB LA BELA HOB-

la di rubello?
No vocio STB ROBE, Non voglio queste
cose, e s'intende Fatti, a' quali diretta
l'ammonizione.
j;oii\ MA . s. i. Uniti: Rulamento; Nuberia.
DAB iv. OBDA, lo stesso che ROBR.
ROBACH1\R,T. Rubacchiare, RuLaredi
quando in quando.
ROBAPAN , add. Soprannome dal talvol
ta al Ladro, quasi che si dicesse RubaIricio/i, e minii!, >i Ladro da poco , Latiro vile.
RUBAR, v. Rubare; Derubare; Furare.
Roaa A LA STRADA, Rapire; Depreda
re; Predare; Scorrazzare, Commetter
rapina.
ROBAD LE <. i i.i\r. , Sgallinare i pollar,
RoBa CON IXGA.YO, Truffare.
RODAR CON SVELTEZZA , Leppare.
ROBR DEI SARTORI, Far fa bandiera,
Si dice tic) .Sai-In quando ruba quel che
atau/.a ili vestimenti di' ni taglia.
RUMAR IN CASA DEI SBIHI , Mangiare il
cacio nella trappola , Prov. Fare alrmi
delitto in un luogo ove non pu fuggirsi
il gastigo.
ROBR LE FATURE DEI ALTRI, Andare al
ia burchia, Appropriarsi per sue le opere
e invenzioni altrui Imourchiure il la-

TA,, Aver de' beni, dejondi, de' mobili,


da quattrini , Aver uno stalo di ita co
modo o bastante.
ili" IX PIAZZA DB L* HOBETA, V -.1(1-

T abbondanzetta:
UNA ROBBTA CURTA , detto fam. Robet
ta o Robicciuola, in sign. di Vesta corta,
che per lo pi non arrivi cbe a mezza la
coscia , o poeo pi in gi.
BOBINA, V. RUBIXIA.
ROBO UH CBBTO noBo, Un certo cosof
Dicesi alludendo a uomo stolido o malfat
to , e si pu anche dire di Che che sia.
Su.v SECO i ROSI SCONTI, Ribobolo tri
viale, San annoiato; Sono stucco ristucco. V. SECO.
KOCA (colFo stretto) s. f. Rocca, Stru
mento da filare notissimo. V. ROCDA.
CARGR LA BOGA, Arroccare; Appen-t.
nicchiare; inconocchiare, Mettere il pen
necchio, in sulla rocca per filare.
Ho FINO LA B.OCA , L<1 rOCtt SCOtlOC-

chiata.
LA ME PAR DNA ROCA, VESTAOIMPO.VTA,

Lunga lunga; Sciocca sciocca come gli


asparagimontani; lunga magrasgroppala, Dicesi di Donna.
ROGDA, s. f. fioccata; Conocchia; Pen
nacchio in su la rocca, Quella quantit
di lino o canapa o simile cbe si mette sul

ROC

ROD

la rocca per filareSconocchiatura , dicesi il Residuo del pennecchio sulla roc


ca Boccata, Colpo Ai rocca.
ROCARSE , T. del giucco degli Scacchi ,
V. laocX.
ROCHELTO , s. m. Bacchettino e Brozzola, Piccolo arnese di legno fallo a tornio che serve a tener 1' oro che si Tol
talo dai rocchetti'
ROCHLO, s. m. (coli' e larga) V. Ro-

schetto; Uccellare e Frasconaia pi s'ad


dicano alla nostra IVi A o TOHDBRA , dove
si uccella colla pania.
L'avventar poi e tirar il randello sopra
gli uccelli perch s'abbassino e diano nel
la ragna, dicesi Arrandei/are.
ROCOLO, s. m. quasi lo slesso che Ro-

CtlETU.

ROCIILO DA PERUCHISRI, Piombino, det


to da' Francesi Bilboquet. Strumento di
cui i Parrucchieri si servono per arriccia
re i capelli, che destinano a fare delle par
rucche; esso consiste in un pezzo di legno
tornilo e tondo nell' estremila.
ROCHBLO, dello in T. dc'Tessilori, Rocclietto, Strumento piccolo di legno fora
to per lo lungo, di figura cilindrica, a uso
per lo pi d'incannare. V. PIROXBA.
ROCHEMBOLD } s. m. (Voce certamente
non indigena Veneziana, forse Inglese)
chiamasi un Giucco di carie notissimo fra
noi, quasi simile all'Ombre, ma con al
cune modificazioni.
ROCHTA, s.f. (coll'e serrata) Sazio mat
to, Fuoco lavoratoche scorre ardendo per
aria e si usa in occasione di feste d' alle
grezza.
TRAR DE LE ROGHETE, Trai- de razzi.
ROCHTO, s. m. Rocchetto, Strumento
piccolo di legno lavorato sul tornio a ut o
l'incannare la seta od altro.
ROCHTO DA DO.VE, Accappatoio, Quel
Manlelletto di pan colino increspato da ca
po , col quale si cuoprono le donne alla ta
voletta per acconciarsi la Usta.
ROCHBTO DA pBLEGHixi, Sarrocchino,
Veste di cuoio usata una volta da* pellegri
ni ne' loro viaggi per coprir le spalle.
ROCHTO o KOCHELO DA FILAR, Perga
mena, Pezzo di cartone involto a carter. ci che cuopre il pennecchio della rocca.
ROCHTO, T. di vari Anclc-i, Rotellina cilindrica , i ctii denti imboccano in
quelli di una ruota maggiore.
ROCHTO, Uccello, V. CRBCOLA.
ROCHETO!V,s.m.accr.di ROCHTA, Gran
ruzzo.
KOCHO, add. V. Inoculo e IncnTn.
ROCLO, s. m. (Che sembra voce Franzee, ma non trova! ne' dizionarii ) Ferraiuolo a rodo, chiamano i Sarti Quello rh'
un terzo pi stretto del ferrainolo ordina
rio, cio fallo con due costure.
OCULO, s. ni. chiamasi nella Lombar^.dia, o' molto in uso, un Ristretto di
piante attorniale da alta rete di maglie filte , che serve per pigliare alla ragna gli
uccelli nel loro passaggio. Questa maniera d'uccellare pi propria ovvero oppor
tuna ne luoghi alpi M i-i e ninninosi , dove
accorre maggior copia d' uccelli : bench
ve ne sia qualcheduua anche alla pianura.
Ragnaia quindi il termine acconcio al
la voce vernacola , la quale forse fu della
fin dai tempi della Gallia cisalpina dal
Franz. Hoc, Roccia , Rupe. Pare secondo
1.^ spiegazione dell' Alberti enckl. che Ba-

CHEHBOLD , V. ZoGB A BOCOLO in ZoGR.

ROCOLO per pi propr. dicesi a quel


Piattello in cui chi vince pone ad ogni giuocala un segno per unirsene sino al nume
ro di dieci, e limitar cos il tempo del
giucco.
RODA, s. f. Ruota o Rota.
Parlando delle Ruote de cari i Vedj RAzo , TESTA , BUSSOLA , Asso , CBBCHIELO,
A/./.ALS , che sono le Parli principali che
le compongono.
RODA DA FOGHI, Girandola, Ruota di'
fuochi lavorali che appiccandosi il fuoco
gira.
RODA DB LE MUNEGHE, Ruota , Quello
slrumento in guisa <li cassetta rotonda ,
che girandosi sur un perno nell'apertura
del muro, serve a dare e ricever robe.
RODA DA TIRAR AQUA , Timpano, Cilin
dro grosso e lungo di legno , atlorno al
quale avvolgendosi e svolgendosi la fune
serve a cavar acqua.
RODA DA BODB, Ruota, altres una
sorla di supplizio, bens anche a'nostri lem pi slalo usalo in qualche Stalo d' Italia,
ma giammai fra i Veneli.
RODA DEL SUBIO, V. SUBIO.
ANDAR i.v RODA, Andare a vicenda o
per vicenda o per turno , che vale Ora
1 uno ora l'altro secondo l'ordine fissato.
GRAN RODA! Questa ruota sempre gira,
chi sta lieto e chi sospira; II saliscendo
ora .' alza ora s' abbassa. V. FORTUNA e
MONDO.
LA Pii; CATIVA BODA DBL CARO SEMPRE

LA CBIA, La pi cattiva carrucola o ruo


ta del carro sempre cigola, dello inetaf.
e vale Chi ne sa meno parla pi.
L' UNA RODA DA MOLhir , Aver pi pa
role che un leggo ; Favellare sine Jne
dicentes ; Dir pi parole che non sono i
beati pavoli; Gracchiare; Cinguettare.
ZIRH COME U.VA RODA, Rotare, Far gi
rare o Girare a guisa di mola.
CHIB DB LE BODB, V. C;:l\n.

ONZBB LE RODE, V. ONZBR.


FESSE RODA , V. RIODA.
RODAR, v. Arruolare o Arrotare e Rota
re, Uccidere col supplizio della ruota.
RODLA , s. f. (coll'e larga) Girella o Ro
tella, Una piccola ruota.
RODLA DA POZZO , Gin-Ila da pozzo ,
Rotella scanalala sulla quale gira la fune
Carrucola si chiama la Cassetta di le
gno o di ferro nella quale impernata la
girella scanalala, in cui s' adalla fune o
canapo per lirar su pesi , e appiccala a un
ferro sopra il pozzo, serve comunemente
ad alligner l'acqua, ed anche a molle al
tre diverse cose RODBLA DA TAGIA, Pu
leggia, T. Mar. Girella da taglie e carru
cole, onde si forma il Paranchino. V. TAMPAGNO.

LA CORDA S'HA INTRIGA o SCAVALCA, //


canapo o la corda incarrucolb. lncan-u-

ROD

5og

colare, dicesi L'uscire che Ci il canapa


dal canale della girella o entrare tra essa
e la cassella della carrucola.
RODLA DEL ZEXOCIIIO, fiottila o Padel
la del ginocchio, Quel piccolo osso roton
do eh' e sotrapposlo all'articolazione del
ginocchio.
ROBLA DEL SPER:* , Sprunella; Stella
dello sprone, Quella parte dello sprone
falla a foggia di stella, che pugne.
RODELTA , . f. Rolelletla ; Rotellina;
Girellino.
RODEiNGT, s. m. (dal Franz. Redingo
te) Specie di Vesliinento da uomo, che
portavasi sopra gli altri , com' il sopratodos, in altra foggia differente , ed era
simile al pastrano. V. PASTRV.
RODER, v. Rodere, ed proprio de' topi,
tarli, lignaole e simili.
Rodere , si dite anche per Consumare
a poco a poco, Distruggere} e per Man
giare.
RODERSB , Rodtrsi o Rodere i chiavi
stelli o ilfreno, Aver eccessiva ira o con
sumarsi di rabbia o gelosia e non potersi
sfogare. Dicesi anche in modo basso Schiac
ciare.
RoDBRSB U.V CO L* ALTRO , V. RoSEGR e

MAGNAR.

RODTA, s. f. Ruoli na; Ruotino; Rotel


la, Piccola ruota.
RODIMENTO, s. m. Rodimento, dicesi
metaf. per Tormento d'animo, liiquicludine , Cruccio inlerno U.v CERTO RO
DIMENTO , Una certa morsura ; Un certo
cruccio. V. BHUSR.
RODIMENTO DB ARZAHI, Lunata o Rara,
T. Idraulici , Corrosione prodotta nelle
sponde de' fiumi o torrenti dalla corrente
dell'acqua, per lo pi in linea curva,
RODN DE LA SUSTA, V. SUSTA.
RODOL\R, v. Arrotolare, Ridurre in for
ma di nii .i od i Rotolare o Rotare, Spin
gere una cosa per lerra facendola girare
a guisa di ruota Roteggiare, Far ruo
te girando , Girare.
RODOLB LA SPADA, Rotare la spada,
Farla girare a guisa di ruota ; e fu anche
detto Menar la spada a cerco o a cerchio.
RODOLR LA BOTA , Ruzzolare la lolle,
Far girare una bolle.
RODOLA LA TELA, Avvoggolare,Fifgare
come un rotolo, Avvolgere una cosa sopra
s stossa: dicesi ile-Ila tela o simile..
RODOLR DB LE CARTE SORA UN BAST v,
Avvolgere o Rotolare delle carte sopra un
bastoncino.
FAR HODOLR UVA :VAVE , Ruzzolare ,
Metter in acqua una nave facendola roto
lare sopra i rulli per facilitarle la discesa.
RODOLTO, s. m. Rotoletto.
RDOLO, s. in. Ruotalo; Rotolo; 1 olula,
Cosa attorligliata che va di mano in ma
no riconcentrandosi in s medesima.
RoDOLO O SUBIO DA MANGANI, V. SlJDIO.

LIGAR o METE IN BODOLO , T. Marin.


Abbrancare , si dice del Legare insieme
la Branca, che quel gruppo di catene che
servono a legar insieme tanti Forzati che
sono destinali ad un renio della galera/

5io

ROG

ROM

ROM

nere, T. del Palazzo "ex Veneto, e vale


ROlCA (A LA), iManiera fam. per dir
PIEGAR o MBTBR IN RODOW , V. RODOEssere o Rimanere eletto a qualche posto,
Air eroica., cio AH' uso degli eroi; e si di
carica od uffizio. Dicesi anche RESTAR.
LAR.
ce per Agg. di quegli Abili magnifici che
Lv NO ROMN , dicevasi anche a' nostri
RODOLN, Rotolone, avv. o sa Rotolan
Tengono usali sulle scene per rappresen
giorni in Venezia , cio Egli non rimane
tare le parti di Re o di Regina o simili ne'
do,
,
,
o resta eletto. V. ROMASO.
ANDAR A RODOLN, Andar rotolone o rodrammi serii od eroici, che hanno delle
ROMAGNR, dicevasi ancora nel sign. di
talando,
f,,gge particolari nel taglio e negli ornaRestare assohit. cio Rimaner confuso,atRODNA, f- Ruotane, Ruota grande.
. menti.
umito. V. RESTAR.
CASCATE A !A BOICA, Manicottoli. V.
RORA, V. ROARA.
ROMAGNJR BEI uri , Locua. nn i<| . e va
CASCATE.
ROGANTE, adii/4rrog-ante, Temerario^
leva Rimaner delusi.
ROLA, V. BOCA DBL FORNBto, in BOCA.
Impudente.
ROMNA, s. f. Amarra; Guarnacca ,
KOlAli , T. Arrotare, Scrivere i soldati a,
ROGNA , s. f. Rogna e Scabbia, Male cu
Sorta di Veste o Abito lungo , di color ne
ruolo.
ro , eh' era proprio una volta di tutti i Ve
taneo notissimo. V. GRATSA.
ROLTO, . m. detto in Franz. Roulet ,
ROGN.A DA CANI, Raspo, Specie di ro
neziani, ma che ultimamente usavasi dai
T. de'Cappellai , Spianatoio, Pezzo di le
gna che Tiene a' capi ed auche ai ginmen.pubblici Rappresentanti Veneti eome abi
gno cilindrico , di cui si servono i Cappelr
to di mezza comparsa in certe funzioni.
ti.
lai ad avvolgere il pannu del feltro men
ROGNA DB XRANA , dicono i Contadini
La veste ducale di colar rosso era quella
talvolta alla Lente palustre, perch Pavi
d^lle comparse di tutta gala nelle pubbli
tre lo lavorano.
damente mangiata dalle anitre V. LENTAROLNA , s. f. Rollina, Voce dell' uso noche funzioni. V. DucU.
itro, dal Franz. Roulette, Sorta di ginoco.
AHDB VIA A IA ROMAICA , V. ANDAR.
ROGXA Miid'A, Rogna minuta, secca,,
di pura sorte insegnatoci da' Francesi, il
ROMANCNA, s f. Rammanzina o Ra
quale consiste in una specie di Ruota im
folta , molto crostata.
manzina e Rammanzino o Kammanzo,
AVER LA ROGXA coi QUALcbx, dello lig.
pomata e posta orizziinlalmente, divisa in
Riprensione, Rabbuffo, Gridata.
Portare ruggine ad alcuno.
36. parti o caselle, dal num. i. sino al 36.
DAR o TocXn UNA ROMAWCINA , Dare o
CBRCAR ROG.VA, Maniera ani. Uccellare
successivamente, e in Hv due caselle di
Toccare un rivellino, un rabbuffo , una
a coccok, dLcesi di Chi per li suoi cattivi
Zeri , tutte a colori rosso o n*ro; la quaV
pertamcBti corre rischio di toccar delle,
ruota si fa girare con una spinta attorno,
riprensione.
ROMANCINR, v. Riprendere; Sgrida,
al suo asse. Gira nello stesso tempo, mes
busse.
.
re Rimbrottare; Rinfacciare; Cantar
CHI GA LA ROGNA SE t* GRATA, Lili ft
sa in moto per contrari , una pallotto
a un. la zolfa; Dargli una sbagliata o
la rogna se la gratti; E lascia pur gnitlina d' avorio, la-quale cade finalmente in
tar duv la rogna , e vale Ci penw chi h,
stigliatura; Risciacquargli d bucato.
una casella della: ruota e segna un nume
l'impaccio. Ognun dal canto suo cura ti,
ro su cui perdono o vincono i giuocatori.
ROMANZATO, s. nu Romanzetto o RoOra questo giucco iv proscritto.
prenda.
manzuccio.
FAN co LA ROGNA , V. FAN.
ZOGIR A EA ROMITA, Fare o Giuocare
CONTAR DEI ROMANZATI , Contar delle
ROGJXA, si dice scherzevolmente a quei
alla rollino.
favole.
V. PANCHIAXA e. F ROTOLA.
peixelti di zucchero raffilato di cui si co
BOLO ( coll'o largo) s. m. Ruolo, Registra
ROMANZO, s. m. Romanie e Romanzo,
spergono i pani di spagna per renderli pai
de' nomi , e specialmente dicesi de' Solda
in sign. di Favola;
ghiotti. Pi comunemente questa specie
ti.
FAR DEI ROMANZI, Romanzeggiare.
di condimento chiamala GIAZZA, V.
Sotto la cessala HrpuhblicaVeneta v eraCojfTXn DEI ROMANZI, Contar delle faROGNAZZA, s. Rognaccia, pegg. di R(v
li Magistrato dello Inqus ilare ai ruoli,
dell'ordine senatorio, il quale aveva l'in
volt. V. FlABAl
gna.
LA SO VITA XB UN ROMANZO, La SM VIcombenza di tener i ruoli di tulli i reggi
ROGNETA , s. f. Rognetta , Piccola rogna^
menti millari, ed altre inspezioni, relati
ROGNR, v. ani. che ora osasi a Cliioggia;
re ,'che'f aceompagnaU da avvenimenti,
ve.
lo slesso che RUGNB, V.
siraordinarii e* incredibi\i,come appun
ROL. i. m, dal Franz. Roaleeu , Vilup
Roc.Nn, dicevasi per lo Gnaulane dei
to si esagera da' Romanzieri.
po o Rololetto. cilindrico di bambagia o
simile , coli' anima di filo di ferro o di ra
ROM\SO, add. Voce eh' era in so sotto il
ROG.VR, dicono non meno a Chioggia
me, su cui s'avvolgono i capelli per farli
Governo Veneto, e vale Rimato o imanel sign. ' Invidiare.
ricciare. A Milano questi arnesi si chiama
sto cio^ Rimato ai voti, per dire Nomi
ROGAGiV , s. "i. R ene, s. m., che nel pliir.
no Rigoltti o STOPINI DA RIZZ , a Fii endice! L reni o Le reni o Le rene; in T.
nalo ad una cane.
DIAVOLI, a Lncca, NODBTTI, a Siena
ROMATISMO. s. m. Rematismo o Reuma*
de' Beccai Arnione o Argnone, e n.rl pu
BACHI, per quanto si lia dal Vocabolario
tismo, Morbo mista di catarro e di arlricomune italiano Rognone. Parie carnosa
Milanese-Italiano stampalo nel i8i4dell'animale dura e massiccia posta pelle
tide. V. REBM*>
ROMA. Nome della pi grande e gloriosa
ROMATIZX, add. riematico o Reumati
reni , notissima.
Citt che siavi stala al mondo, che qui si
GRASSO DEI BOGNOWI , V. ROGNOXADA.
co, Infermo di rema.
registra per li seguenti nostri dettati.
A.-VEML CO TA7TTO IXE ROGNONI , Rag'
RO \UT1ZARSE, v. Aggravarsi di rema,
giunto , diccsi per Agg. a quelV Animale
ANDAR A ROMA E no VEDER BL PAPA , V.
Divenir i-ematico, infermo .b rema.
che ha ricoperti gli arnioni dal grasso.
A.VIMJi.
ROMBO, s. m. T. de Pese. ROnhn ^ Pesce
PROXETBH ROMA E TOMA ( forse da et
AVER i ROGNONI GRASSI, Aver il lardo,
,U mare notissimo e pregiatilo nell,
am nia) Prometter Roma e toma o mari e
in suW arnione, Esser grasso a dismisn...-nsede'grandiode-gliioll*., detto gi
monti,
vale
Prometter
molte
e
grandi
cose,
ra. Detto poi figur. Egli ricco sardo, si
da .lualcbe Sistematico l'ieuronectes ni-j
e talora di quelle che abbiano dell' impos
dice di Chi ricco e non apparisce.
fiuus, bend^ ve nesia un congewre molr
sibile a mantenersi ; quindi il proverbio
KOGNON.\DA, s. t Siignacco, Quella
lo pi grande di quello, eh' rteuro
morale,
A
gran
promettitore
pocafede
si
parte di grasso che intorno gli armimi
'o
i f f ii r '|tlu*llc
il ttiiiilf o'trcp3ss*i
nectcs nvppQgiQs$us)
\
deve: come Orazio nel verso, Quid dignunk
degli animali, e dicesi specialmente de'
talora le 00. libbre Vrnele. Quindi il notatto feret hic promstorhiatu? Dice
slro Naturalista Sig. Nardo considerala
bovi.
si anche fra noi Et VOLBA FAR ROMA E TO
Rognonata, si chiama Tutta quella par
l'inesattezza del nome, e d UJ'|
MA E so NO L'HA FATO GNB.VTB e simili;
te che contiene il rognone, e dicesi per Io
lo ossrr amifilo il IitiQinbits *rft '
*
in
ogni
caso
significa
D
gran
cose;
Cose
pi quand' staccata dal corpo dell ani
come lo de' moderni , 1" uonim fle
maravigliese, stupende,
ronectes Rliombus, specialmente per avj
male.
ROMAGiXR, v. e autic. ROMAGSII, RimaHOGOLN, V. REGOL*.

ROM

RON

questo peice pi degli altri la forma rom


boidale.
In altro ligo. Rombo, T. Mar. dicesi
per La presa navigazione secondo il ven
to e vale Un quarto di vento.
ROMBO, detto in T. latri . e fig. Tale Dan
no ; Scapito; Perdita; Sconcio ; Disa
tiro, Ma si riferisce ad interesse pecuniario o simile Tea so usr KOKBO , Soffrir
gran danno, grande scapito FAR UN
BOMBO, Far un fallo, un marrone.
ROMITO, i. m. Eremita; Romito; Remi
lo e Anacoreta , Colui che vive solitario
in un eremo.
Seghino o Righino, dicesi quel Pinzo
chere che porta l'abito di religione stan
do al secolo Dicesi Apostolo o Rizzi/e
co, II Terziario, ch' un Romito vagante.
FALSO ROMITO, Seudoromito.
F A RSE IIOMTTO , I nrurii itui'.it , Ritirarsi
in solitudine FAR LA VITA DA ROMITO.,
Anacoretizzare.
Romito, di cesi anche da noi per Soli
tario , Soiingo ROMITA OGIO A STAR ?
Debbo io forse rimanermene solitria ?
ROMPER, T. Rompere ; Dirompere, Spez
zare.
ROMPER coi DENTI , limursare.
ROMPER BL SAI, Et PE VARE e simili, Ac
ciaccare ; Ammaccare ; Sappestare
ROMPER LE NOSE, AJJragnert o Affrangere, Quasi infrangere. Dicesianche Diac
ciare o Schiacciare.
KOMPEIU BnAzziA ujo, Fiaccarle brac
cia a uno, Bastonarlo.
ROMPBB i CORVI A UNO, Espressione bas
sa, Rompere o Fiaccar le corna o Dar
sulle corna ad alcuno, Levar l'orgoglio
di testa ad alcuno.
ROMPER i vovi, Stiacciare o Schiac
ciare le uova, Romperle.
ROMPER LA TEHA , Fendere i campi, il
lare la prima aratura al campo Imporcare, Far le porche, Tirare i solchi
maestri prima d' arare.
ROMPER U,VA PIGI*ATA , Fare pentolini
o de' pentolini, Rompere una pentola.
ROMPER EL CHIODO , detto fig. Romper
la malia, cio, Passata lunga disdetta , in
contrarsi in qualche buona fortuna.
ROVPER EL DISCORSO A QUALcbjt, Taglia
re il ragionamento; Troncar le parole.
ROMPER EL DISNR o LA CENA, Guasta
re iljtranto, il digiuno eie. cio Mangian
do.

ROMPESSE L'OSSO BEL COLO , Dnnrrnlarsi o Snodolarsi il collo ; Fiaccarsi il


collo. Sono slato a manco d' un pelo per
dinoccolare il collo.
ROMPER -BL COLO A tWA PCTA , detta fig.
Tale Accasarla o Maritarla male ROM
PE USE BL COLO , parlandosi di Fanciulla ,
Maritarsi male.

ROMPER EL DBZUN, V. DszN.

ROMPER EL GIAZZO, V. GIAZZO.


ROMPER EL MUSO A UNO, Infragnere il
mostaccio a uno; Rompere il viso, cio
Percuotendolo.
. ROMPER L\ BEVUA, V. BEVUA.
ROMPER LA TESTA , Dinoccolare il ca
po Dello figlir. V. RoMPEB LE SCATOLE.

ROMPER LE SCATOLE, LE TAVBRNELE, EL


COLO, BL CHITARJf , LA DEVOZI.V LA BU*ARA e simili Rompere il capo o {. testa;
Spezzare il capo, Taglione Infastidire ,
Noiare. V, SECAR Prontare, Importu
namente sollecitare Ti M'HA ROTO EL
CULO A BASTANZA, Tu mi riesci carne grassa; Tu m' hai annoiato o seccato a ba
siamo.

RoMPERSE BL MUSO INSIEME, BSlCCa-

rt; Bistccicare i Bezzicarsi, Contrasta


re pertinacemente proverbiandosi.
ROMPEHSB i ABITI A Tociii, Stramlellarsi; Sbranarsi i panni.
ROMPER, Spiccare, si dice delle pesche,
susine e d'altre frutle che si diridono age
volmente con mano.
ROMPERSI DB LE OWDB AL LIDO , Fran
gersi o Frangere in sign. nenlro.
CHI ROMPE PAGA, Chi imbratta spazzi
o Chi piscia rasciughici ha fallo il ma
le ne dee sentire il danno.
DoVB CHE NO SE CREDE L* AQUA ROMPE ,

Ove meno si crede T acgua rompe , Prov.


mei. che dicesi per allusione di certe Ac
que chete che paiono santi e fanno la gat
ta morta , covando un animo depravato.
Su di che abbiamo l'avvertimento Non
creder al Santo se nanfa miracoli, cio
Se le azioni della sua vita non corrispon
dono all'apparenza.
ROMPICLO,. m. Trabiccolo e Berte
sca, Ognuna di quelle macchine strava
ganti o di quelli' cose sopra le quali si sal
ga con pericolo che non li regga e preci-

piti-

ANDAR A ROHPICLO , Cavalcare la -ca


fra, verso al chino ; Andare a rompicotlo, Correre a precipizio.
ROMPICULO O RoMPTMB.VTO DB TESTA O

DB CULO, Interrompimento : Rompicapo.


V. SECADA.
/
/
RON, s.m. Ronne, Una delle qnaltro abbre
viature che si pongono in line della tavo
la dell'alfabeto, dopo l'ultima lettera, e
sono Ette, Gonne, Ronne. V. CON.
RONCBTO , s. m. Ronca, Arme di fer
ro adunca e tagliente posta in un manico
per lo pi dflegno, che dicesi anche Ron
cone e Pennato.
RONCHO, V. Rociilo.
RONCH1ZAMENTO , s. m. Russo.
RONCHIzXR,v. (dal la*. Rhonchisso^
as o sia in origine dai greco Khoncazu)
Russare e Roiijare o Hunjiare, Rouioreggiarechesi fu uell'alkare dormendo.
EL BOIf CHIZA CH' BL TIRA ZO LA CASA ,

Russa che pare un ghiro o un orso.


Donni IR E no.vcHizR , Giuocare a ronfa a capo chino , Dormire saporitamente
russando.
RONCHIZAR DEI CATI, V. FlL,

RONCHIZO, V. ROYCHIZAMB.VTO.
RNCOLA, s. f. Roncolo, Coltella adun
co e tagliente, con manico corto per uso
deiragricollura--Pofaiuo/o,licesi lo Stru
mento che serre per potareRoirolone
l' aecresc.
RONDA , s. f. Honda, II girar de' soldali
)a notte per far la guardia. Far la ronda;
Andare in ronda.

ROP

5,,

FA LA RONDA A QTJALCVffA , Locuz. fa m.

Aliare, Dicesi de' giovani innamorati che


Tanno aliando intorno te case delle lor da
me per vedere e farsi vedere da esse. V.
ZIBR.
RONDA, dd. Circuito; Insidiato.
RONLUDRA,,. f. T. de'Petlinagnoli ,
Tondatui-a o Tonditura, La materia eh
si leva dalle corna o dai pezzi dell'avorio
per lavorarli e ridurli a manifattura.
SONDAR, v. Ronzare; Gir n lare ; Azzonzare; Andare in ronda, Andare a zonzo come le vespe, le zanzare CORTBSAwi CHB RONDA , Bellimbusti che azzonzano.
Aliare o Alleggiare, dicesi in queslo
sign. de1 Giovani innamorali che vanno
-aliando intorno le case delle lor Dame per
vederle e farsi vedere da esse.
RONDAR BBI SOLDADI, V. RONDA.
BNDENA , s. f. Rondine e frondine, Uc
cello noto. V. SISLA.
LAVORO A COA DE HOXDBNA , A coda d
rondine, Dicesi di certi lavori di ferro,
legno eie. che nclF estremila si dilatano.
ONDENTA , s. f. Rondinella; Rondinetta* Rondinino, Pulcino di Rondine;
e Siiniglianza di coda di rondine,
SONDINE, pesce, V. BAKBASTELO DB MAR.
RONDO, s. m. Franzesismo da Rondeau,
Dicesi Quella composizione musicate, che
con differenli seulimenli ritorna allo sles
so motivo.
RONDOLN o NODOLA, s. m. T. de' Pese.
Pesce di mare a scheletro ossoso , detto
ital. Lampuga, e da alcuni Pampano ,
nel Lucchese Pesce rondinino, ed for
se lo Stromateus Para, di Linneo. Egli
<jnasi tondo e stiacciato come l'Orata, a
cui nel corpo somiglia. Nel dizionario encidop. d Alberti, alla voce Lampuga, si
sogg>ugnp cne Questo pesce chiamato a
Venezia LISBTTA : dee dire LIZZETA , pic
cola Lizza. Vedasi per alla voce FICA.
RONDON,?. m. Rondone, Specie di Ron
dine tutto negro e la gola bianca, detto
da Linneo Hirundo Apus, edaTemminck
Cypselus murarius. Arriva dopo le rondjni e si parie prima.
RONFA , s. f. Ronfa , T. di Giucco, che indica quantit e qualit di carie alte a gua
dagnare.
RONFAR, v. Rus-sare e Ronfare, Lo strepitare coli' a.lilo che si fa dormendo. V.
RoNCHIZR.
RoNVR DEL CATO . lo Sless che FlLR
DBL GATO, V.

ROPEGAR, v. T. apr Erpicare, Spiana


re e tritar la terra coli' erpice dopo aver
seminato.
ROPEGHRA o RAPEGHBRA, s. f. T. agr.
Erpice , Strumento fallo di pi legni in
qnadro a modo di praliccio, dentato dal
la jiiii-te di soli, e sopra cui sia ritto il
Bifolco per aggravare e frattanto guidare
i buoi die io tirano, e cos spianare e tri
tar la terra de' campi assolcati. V. SPIANADOR.

ROPIGLIA, V. in Vesu.

KOS

ROS

ROSA, . t. ed anche RIOSA Rosa , Fiore


noto odoroso e gralissimo, prodotto dal
la pianta Rosaio, e detto da'JJislem. Rosa
celili/olia, che la Rosa comune.
Vi sono moltissime varicl e molte spe
cie di Rose. La Rosa damaschili* , della
anche Rosellina e da'Bolanici Damasce
na, una variila della Cen'ifolia La
Rosa gallica, eh' molto rossa, ma di minor fraganza della prima , s' adopera per
la conserva di rose rosse, pel mele rosalo
semplice e peli' acelo di rose.
Ve la Rosa bianca della appunto da'
Sistematici Rosa alla ; lo Rose gialle det
te da'Botanici Rosa eglanteria; finalmen
te la Rosa sempre florida, la quale ru
biconda, ed una variet della Centifolia , ma n' pi piccola ,- della da1 Sistem.
finali semper Jlorens.
ROSA BCIVOLA , Rosa scempia , Quella
eh" composta di un solo ordine di foglie,
detta in sistema Kn\<i canina e ilalianam.
Rosellina o Rosellina selvatica.

RSCANO , t. m. Riscolo; Scheruola* Ca


li, Specie d'erba della da' Sistem. Salsola Kali , da cui viene quella cenere chia
mata iSoc/a,chc srrve per comporre il ve
tro ed il sapone. Ditesi Soda da alcuni al
bi Pianla. V. SODA.
ROSCARLA, s. f. Scopa di ruico, Spe
cie di granata o scopa formata d' un ce
spuglio di ramicelli di rusco, legati insie
me in capo ad una lunga pertica che ser
ve per manico, con cui gli Spazzacaminini slando sul focolare, spazzano o sia slroh'nano le pareti del cammino per nettarlo
della Gliggine.
ROSCO , t. m. Rusco, dello anche Brusco
o Brusca e Bruscolo; Sprunegeio e Pugnitopo.eik chiamato da'Greci mirto saivalico. Pianla spinosa delta da' Botanici
Suscus aculeatus. I suoi rami riuniti in
mazzo e legati in cima ad una pertica a
modo di scopa , servono ai nostri Spazzacammini per iscopare i cammini.
ROSEG\, add. Roso, Taglialo o stritola
to coi denti Corroso vai Consumato a
poco a poco Rosicchiato o Rosicato,
Lcegermente roso.

CoCiH DB ROSA, Roseo O RoSOtO

FlOR

FATO A ROSA ,

LOGO PIBN DB ROSE , Roseto.


SEMENZA DE LA ROSA , Ballerino ; Rosa
spicciolata, Coccola rossa della Rosa che
resta dopo cadute le foglie, detta da'Franxesi Gratte-cu,c dai Milanesi GRATTACUV.
Esssa BXA UOSA , Esser lattee sangue,
Dicesi di persona avvistala e di bel colore.
No SE SOL AVER ROSE SENZA SPINI , V.
SPII.

QUESTE XB ROSE B FIORI, Questo un


nulla in paragon di quello; Queste son
rose e fiori, cio Resta a soffrir di leggio.
SE LA SAH BOSA LA FIORIR, S'ella ro
sa ella fiorir, s' Mae spina ella pugne
r, Dall'esito si conoscer la cosa.
ROSA DE MAR, s.f. T. de' Pese. Rosa ma
rina, Produzione calcarea fogliacea mari
na,formala da aniuialetli microscopici cbe
in essa annidano in numerosi forellini de*
lualitiitla sparsa. Linneo la chiama Milicpora cellulosa, ed ha essa per carattere
Una forma membranacea reticolala, irre
golarmente contorta a onde. Ebbe il noiiie nostro vernacolo dalla sua forma, ehe
per lo piin complesso rappresenta, d'una
gran rosa espansa, e da un colorito rosso,
che i suoi polipi vivi, di tal colore, sotto
l'acqua la fanno apparire. Da altri an
che volgarmente della MANEGIIETO DB NE-i n ,u . perch in qualche modo somiglia
ne' suoi incavi ed inlagli al lavoro d' un
Manichino.
ROSADA, s. f. Rugiada; Guazza; Mela
ta, Umore che cade la notte o siili' alba
dal cielo e nella stagion temperala e nel
la calda. V. HHOSA.
ROSADA DE LITE, Lattaiuolo, Seria di
latte nel legamo fatta di latte, zucchero e
uova diballule insieme. In Lombardia si
chiama Tartara.
ROSARN , s. m. Rasatone, Gran rosaio.
ROSBIF , s. m. parola pretta Inglese che
si scrive Rostleefe significa Bove un-os tito. Ella voce de' nostri Cuochi che cos
chiamano l' Arrosto della carne di manzo.
BeeJ'in Inglese si pronuncia Bif.

ROSEGA IN MEZO A LE GAMBE, Scalfitto;

Calterito; Scoialo.
RosEG DA LE TARME , RoSO.

PAROLE ROSEGB , V. PAROLA.


ROSEGDA, s. f. Rodimento, li rodere.
ROSEGADA, m! parlar fin i. dicesi per
Mangiata; Pappata; Rasura DAK UNA
ONA ROSEGADA, /'" una pappata. V. MAVR.
ROSEG AMENTO, s. m. Rodimento, II ro
dere.
ROSBGAMENTO DB STOMEGo , Abrasione;
Rodimento, Rasura del muco naturale del
ie membrane dello slomaco o degli inte
stini.
ROSEGAR, v. Rodere, Tagliare o Slritolare co' denti.
Rosecchiare; Rosiccliiarr e Rosicare,
Leggermeute rodere ed proprio de' topi.
Masticacchiare; Sbocconcellare; Den
ticchiare, si dice degli Uomini.
Osso DURO DA HosECa , V. Osse.
RosEC.R EL LEGXO DE LA XAVB, f^en--

nare, T. Mar. vale Traforare, Buchera


re , Foracchiare; e dicesi delle Brume clip
rodono e danneggiano le navi. Imbrumar
si, Essere offcso dalle brume. V. BISSA.
ROSEGAR DE L' AQUA , Scalzare , Scava
re le rive, ed proprio dell'acqua.
ROSEGAR, parlando del tabacco e d'altre
materie corrosive, M or'dicare , Pizzica
re; Frizzare.
ROSEGAR i ossi, Locuz. nretaf. // bue
mangia ilfieno, perche si ricorda ch'egli
stato alt' erba; vii usasi quando Alcuno
fa da vecchio il medesimo ch'egli fece da
giovane , une chi amasse una femmina
vecchia che am da giovano.
ROSECR, dicesi da noi talvolla fig. nel
ign. di Intrudere DE LAT.V NOL ci/r.
NE ROSEG, Di latnonon ne mangia, det
to pur iig. vale Che unii intende il latino.
KOSEUU IIF.V BL FATO VOSTRO, dissi- nel
le sue lettere il nostro Calmo, Ruminate

ROS
e Digrumate len lene il fatto vostro, clw
TUO! dire Pensale bene a casi vostri.
ROSBGR QtuLcb.v, dello fig. Inquieta
re; Tormentare; Molestare.
ROSBCARSE u?r co L'ALTRO, Rodersi ;
Manicarsi t un T altro col sale; Bezzi
carsi; Bisticciarsi; Rodersi i tasti /' un
f altro i Star punta a punta.
ROSBGARSB DB DRBXTo , Rodere il freno
o (e mani o Rodersi assol. vale Consumar
si di rabbia o Aver grand' ira f non pote
re sfogarla , che anche diceii in modo bas
so Schiacciare.
ROSEGAURA, s. f. Kos ara, Rimasuglio
o Reliquia della cosa rosa.
Calteritura o Scalfittura, Intaccatura
di pelle.
Incapet tratura, Quella rilegatura cbe
fa talvolta il capestro alle bestie.
ROSEGHN, V. GAZSGJI'IW.
ROSEGTO, t. m. TOMO o Torsolo, Quel
lo che rimane delle frutta dopo d'aver in
torno levata la polpa.
ROSBGOTO DB PAX , Rotarne; Tozzo; losura, Quel che rimane dal pane roso.
ROSER, s. m. Rosaio, Pianta che produ
ce le rose. V. ROSA.
Rosn SALVADBGO, Agazzino , Sorta di'
Pruno che fa le coccole rosse, dello anco
ra Pruno gazzerino.
Loco PIE* DE BOiBitr, Roselo.
ROSTA , s.'f. Rosetta; Rosellina, Piccol.i rosa.
RosETA DBI STHOKBXTI DA CORDE, Rosa;

Cos si chiama un' Apertura o Finestrel


la con rari! rabeschi negli (tramenii da
corde perch risalti il snono.
ROSETO, Uccelletto. V. REATI.
ROSETO?!, s. m. Rosetta, Sorta d'anel
lo cos detto per essere i diamanti dispo
sti in giro i foggia di rosa.
ROSOLA , i. m. Rosolino e i?o*o/io , Li
quore noto.
i x PIC*LO 7u-;n L i- , detto per ironia ,
Acquazzone; Scroscio di pioggia, Gran
pioggia.
ROSOYA, s. f. Rosone, Gran rosa.
ROSPAZZO o ROSPO, s. m. Raspacelo o
Botta, Rospo grande.
ROSPO , s. m. Rospo, Animale anfibio, ari
genere"delleRane,iIettoquindi Rana HuJo dai Sistematici.
Rospo, dello fami), per Agg. a Uomo
Buvido; Salvatco, di maniere scortesi ,
sgarbate.
ROSPO DE MAR, s. m. T. de1 Pese. Soldr, o Rana pescatrice, detto a Roma
Diavolo marino o dquila , e da Linneo *
Lophius Ptscatorius. Pesce marino a sche
letro cartilaginoso, del genere delle Lof
fie, conia testa estremamente grande, bocc.i larghissima e sempre aperta.Tra i pic
coli lil.imrnli attaccali al suo corpo ne ha
uno nel mezzo della testa infra gli occhi,
grosso e lungo , a cui allaccala una lun
ga e larga membrana bipartita, della qua
le esso animale i serve a guisa di pesca a
canna , per escare il'piccolo peso?, pren
derlo e mangiarlo: dal che gli fu dalo RII-

KOS

RUT

ROV

che il nome di Marlin pescatore. Questo


pesce ottimo cibo.
ROSSIGNLjS. ni. oRussicjroL Rosignuoh; Rutignuolo e Usignuolo, dello anche
Acredula , Uccellelto nolo per la dolcez
za del suo canto, ed di penne nerc-gialie e rosso , chiamato da Linneo Motacilla Luscuna j e da Tcmminck Sylvia Lu
tei nia.
KossicivL , dello in T. di gergo vale
Cardinale; ed anche Fanciullo.

ROSTAR, v. Fare una steccaia, Fare un


sostegno o riparo per divergere l'acqua
d'un fiume. V. ROSTA e CAVEDK.
ROSTE, s. f. (coll'o stretto) Caldarroste;
Bruciate , Castagne cotte arrosto. E chi
le vende dicesi Caldarrosta o Brucia
taio e R'ostato.
ROSTES1N , s. m. Arrostcno, Piccolo ar
rosto.
FAB UJT nosTEsiy, detto fig. Far un po'
<z" agresto , Far un piccolo guadagno ad
altrui pregiudizio. V. ROSTO.

e quindi Dirottamento, dicesi il Cambia


mento di strada. V. DEBIVR.
A.YDH i.v T'U.VA ROTA DB PIAITTO, V. DI
BOTO.
DAB LA OTA , vale Dar sulla voce, Ne
gare con aspri modi e simili Talvolta
significa Deridere; Schernire.
TOK su U.VA ROTA, Detto in parlar fam.
ale Soffrire un gran danno o discapito.

ROSSIG\OLETO, s. m. Rosignoluzzo ,
Piccolo Rosignuolo.
ROSSIR, v. Arrostare , Divenir rosso
Arrostire , Diventai- rosso in viso per vergogna o per altro moliro.
ROSS1Z\R, v. Rosseggiare e Rossicare,
Tendere al rosso.
ROSS1ZZO, add. Rossiccio e Rossigno,
Alquanto rosso.

ROSSO , s. m. Rossezza e Rossore.


Rosso DBL vovo , Tuorlo e Torlo, ed an
che Rosso if uovo.
Rosso dicevasi volgarmente ne' lempi
Veneti a quello de' Consiglieri ..liliali
ch'era anche iuquisilore di Stalo, giacch
il Tribunale supremo componeva di due
membri del Consiglio de1 dicci, che usa
vano la veste nera , e d' uno de' sei Consi
glieri che la portavano rossa. Quindi il
Consigliere Inquisitorc era dello Rosso
dal colore della veste , come ali' opposto
liceva*! NEGRI agli altri due L <MM
su COKB Rosso E MORTO DOSE . disse in un
apologo il nostro Grilli, cio Fu Inquis- *
tare di stato come Consigliere e poi fu
Doge.
ROSSO, adii. Rosso; Rosseggiante Ver
miglio vale Rosso aculo, propriam, del co
lore del chermisi.
ESSEB BOSSO i.v viso, Etser vermiglio ,
Quel russo naturale che hanno in viso le
persone giovani , Parere un gambero
cotto, direbbesi d'un uomo attempalo.
Rosso COME UNA UOSA, Vermiglio rosa;
Guancie di rosa, Colorito d' un rosso ver
miglio coni' i quello delle rose.
DEVBNTR ROSSO, /4rrofj(Ye,DTenir ros
so e vergognarsiArrossare; Arni 6 igli are ; Arrubinare; Invermigliare, Accen
dersi in faccia-ia lugia gli corre su pel
naso, diccsi di Chi da colore d' aver det
to una cosa non vera.
FAR VEGKH nosso u.v FERO, Infocare
un ferro ; Arroventare. V. INVOCAR.
UOSTA (coli* o largo) s.f. (probabilmente
dal Tedesco Rosi ) Steccaia ; Pescaia ,
Riparo o Sostegno che si Ci ne' Dumi per
rivolgere il corso delle acque a'iiiulini o
limili ediGzii.
ROSTA DA -.TI.H 'i Y . Gora, Canale per cui
si cava l'acqua de' fiumi medianti Ir pe
scaie o si riceve da' fossati che scendono
da' monti per servigio de' mulini, delle
gualchiere , delle cartiere eie.
Doccia chiamasi quel Canaletto di ter
ra colla, ili legno o d'altra materia per
la quale si fa correre unitamente l'acqua
per guidarla sulla ruota del mulino o di
.!(., edilizio.

65

ROSTA

ROSTDA / s. f. Frode, Inganno occulto


alla vicendevol fede Frodo, direbbesi
della frode che si fa celando alcuna cosa
'gabellieri.
R03T1DRA, . f. Arrostimento o Arro
stitura, L'azione del cuocere arrosto.
ROSTIO, add. Arrostito., Cotto e fatto arrostoj
Dello fig. vale Trappolato ; Bubbolato;
Ingannato; Truffato; Pregiudicato.
ROSTR , v. Arrostire o Fare arrosto
Cuocere in'isrbidionc , legami1 eie.
Detto fig. Roslire alcuno; Bubbolare;
Frodare, ingannare altrui Appiccarsi
tle mani alcuna cosa ; Far agresto; Far
una vendemmia anticipata , Dicesi di
quell'avanzo illecito clic fa laluno nel fa
re i fatti ;iiii i'i.
ROSTO, s. m. Amslu, Vivanda arrostila.
METEB EL BOSTO i.v SPEO, Infilzare l'ar
rosto, cio Infilzar nello spiedo la vivan
da che si vuoi arrostire per porla al fuoco.
Cusinca A ROSTO, Cucinare arrosto o
Arrostire.
XE MECIO EL ROSTO DEL LESSO , Le car
ni sono pia sane arrosto.
QUESTO XB u.v ROSPO , dello metaf. Que
sto un inganno , una trufferia , una
giunteria.
STA OPBKA XB UJT ROSTO , Quest" opera e
una trappoleria, una giunteria , una ba
ratteria. Ci dan lacciaie per lanterne ;
Cijiccan capra per manna-ino; Molto
fumo e poco arrosto , Tutti modi figur.
per significare che gli Attori sono'pessimi.
MA.VCO FUMO E nb ROSTO, detto Cg. Man
co fumo e pi brace, Meno apparenza e
pi sostanza Mollo fumo e poco arro
sto, Molla apparenza e pocn sostanza.
FELO LESSO o PELO ROSTO , Maniera funi.
che dicesi d'un uomo di buona tempera
che volentieri s'adatta all'altrui volont.
Uomo da bosco e da riviera; Uomo di tut
ta botta. V. M , :,. i!vV\,
ROTA (cull'o stretto) s. f. Rotta; Ruttura; Kompmento; Rompitura, 11 rompe
re.
Rotta, dicesi delle Aperture fatte negli
argini e ripe de' fiumi.
Rotta o Rombo, in T. Mar. (dal franzese Roul, strada) vale Viaggio, Cammi
no per mare Far rotta vale Tener un
cammino, navigare Far pi rotte, Di
rigere il cammino verso pi rombi bor
deggiando.
CAMBIAR o VARI\R LA ROTA, Dirottare,
Tale Allontanarsi dal suo cammino nel far
vela per un porto o alii u luogo destinato.

5i3

A DOTA O A ROTAZZA DE COLO , A TOIIl-

picollo; A Jaccacollo ; A scavezzacollo;


e ci s'intende Andare, Fare etc. vale Pre
cipitosamente.
CAVALO DE r i-.i >. ROTA, V. CAVALO.
ROT\CHIO, s. in. Piccola rotta o rottu
ra, e s'intende degli argini ile'fiumi; Rot
ta che non ha portato grandi conseguenze.
ROTME, s. m. Rottame; Frammento;
Pezzame, Rimasugli di cose rotte.
ROTAMI DE FABBJCBB , F<Kcmms Sfatciume; Maceria; Muriccia; Maca,
Molliludine di rovine. V. ROVI.VAZZI.
ROTO (coli' o stretto) add. Rotto, Infran
to.
ROTO, dicesi am-he per Crepalo ; Cre*
potuto; Fessa, Dicesi di qualche vaso.
OMO ROTO, Uomo rotto, cio Disordi
nato, Vizioso, Scapestrato, Di mal costu
me Rotto, diccsi anche per Miserabi
le , Sdruscilu, Cencioso, Ovvero Impove
rito; Povero in canna; Arso didanari-~
Co SE XB ROTI, TUT, I MALANI CORE ORTO,

Alla nave rotta ogni vfnto contrario ,


detto Cg.

Coi ROTI NO CHE STAGO, S SUO

dire scherzando allorch si vede romper


si qualche tazza o pentola o simile; ed
una maniera fam. met. allusiva agli uomi
ni rotti, cio disordinati e viziosi: ed
quanto dire Non amo i rotte, cio gli sca
pestrali, i viziosi.
ROTI, dello siisi. Rolli o Frazioni, Par
li aliquote o alienante che avanzano nel
partire un numero per un altro.
LIBRO ROTO o SCOMPAGNO , Scompagna
to , Agg. a quel Tomo di un'opera che
non ha riuniti a se gli altri turni , cosicch
l' opera sia imperfetta.
ROTON , add. Lo stesso che SPIA\TAD.V e
SQUARTA PN, V.
ROTRA , s. f. Rottura e Rotto.
Scasso , Apertura falla con islrnmenl*
e propr. La frattura di cassa e cassetta.

Rottura, diccsi per Crepatura; Allen


tatura, Ernia.
RoTUHA DE PEVERE , DB NOSB , ITOSELE

eie. Frangimante ; Infrangimelo; Infragnitura.


ROTRA DB LE TEnE , Postinazione del
la terra, Fender la terra per seminarla.
ROTRA DB PATI, Rottura, vale Infra
zione, Violazione, Inosservanza.
RVARE , s. m. Quercia o Querce ma pi
commi. Rovere o Rovero, Sorta d'albera
ghiandifcro assai comune ed utilissimo pelmolli usi, dello da Linn. Quercus Robur.
ROVARBCBF, Capitozzo, Quello chi;
ha lagliali i rami sino al tronco.
ROVARE DOLA, Rovere marcato, diciamo
a Quello che fu segnato e marcalo per con
to pubblico.
ROVARE DOLA, riferita fig. a uomo, Im

5,4

ROV

ROV

polminato, Che ha color giallo, cagiona


to da affezione interna e indicante malsana.
Riferito a costume , Mozzorecchi, det
to a Uomo infame ed aggiratore, assomi
gliato a que'malfatlori, che esenlali dalla
pena ordinaria vengono dalla giuslizia con
trassegnati.
KOVARB, nel parlar fam. diccsi aneora
per Agg. d'uomo e vale Duro; Aspro; L'ervicoto; Sciocco; Stupido.
ROVEG\R , v. Inerpicarsi a Innerpi*
carsi , Salire aggrappandosi colle mani
o co' piedi, ed e proprio degli uominiAr
rampicarsi, dicesi pur dell'uomo che cam
mini colle mani e coi piedi in qualche luo
go difficile/4 rrampicarsi o A rpicare, sin
copato da Arrampicare, vale salire appicandosi coi rampi, che s' intendono l'ugne
del Gatto o d'altri animali, che si dice an
che Inerpicare e Innerpicare o Innarpicare. V. ROVBGIAB.
ROVEGF1N , Rampante e Rettile, Agg. di
quella l'inntn che per li suoi rami s'altacca agli altri alberi e rami.
Vile arbustiva, dicesi Quella che va
ini l'albero.
ROVEGIAR, v. Aggraticciarsi e .4m'<icckiarsi, vale Attaccarsi tenacemenle ed
avvolgersi formando quasi un graliccio, ed
proprio della vile , dell' ellera e di altre
piante che salendo s'appigliano.
ROVERSX, add. Arrovesciato i Rovescia
ta; Capovolto; Ribaltato.
ROVERSDA , s. f. Rovesciamento i Arroveseiamento; A rrnvesdatura.
ROVERSDA, in T. di Biglinrdo, si dice
Quando la pa'la dell'avversario vien rove
sciata dalla propria e percuote una sponda.
ROVERSAR, v. Riversare; Rovesciare;
Arrovesciane A rroversciare, propr. Vol
gere la cosa in contrario del suo diruto.
Rovesciare; Kivesciare; Rivoltare, Vol
tar sossopra o Versare.
ROVBR.SR VX VA1U COL CULO IV SU, liiin-

boccare ; Capovolgere o Capovoltare.


Rovsasn i OCHI , Stralunare gli occhi.
RoTERsXa LA POLENTA , Rovesciare e Ver
sare.
RovEnsn LE HANBGHE DE LA CAWISA, V.
in MANEGA.
RovEnsR UK ABITO, Arruffianare, va
le Rassettai e e Raffazzonare una cosa rico
prendo i suoi difetli per farla apparire pi
bella e migliore.
RoVBRSR PER TERRA, -1 rmv<:\i turr O

Far rovescio, Far cadere , Celiar per ter


ra , Abballare, Giltar abbasso.
ROVBRSR LA COLPA ADUSSO A u.vo, Rovesciare o Rinversare la broda addosso al
cuno, Allribairgli una colpa. V. PBTA.
RoVBnSH DE BORDO , V. BoRDO.

RO VERSO , s. m. Rovescio o Riverso e 7?ivescio, La parie contraria alla principale


della il Ritto.
Rovescio, dicesi per Contrariet, Op
posizione, Ripulsa con modo sgarbalo, cui
si dice anche Nasata.
Rovescio , per Gridata - Strapazzata ,
Rammanzina DAR t:.v ROVERSO A v:.v>,

Dare altrui un rovescio, unrabbuffu;Far


un solenne rabbuffo, una bravala.
ROVBRSO DE TEMPO, Acquazzone ; Ro
vescio di pioggia.
ROTBHSI DB LE CALZE, Rovescini , Muri
li- maglie falle a rovcicio clic formano la
costura delle calze.
A ROVERSO o A LA BOVERSA , detto avverb. / rovescio e DA rovescio, vale Al con
trario , Contrariamente Caporovescio,
vale Soiiopra, col capo in gi e colle gam
be in alto , che anche dicesi Capopiedc e
Capopie ; e quindi Capovolgere o Capo
voltare, Voltar sossopra, Sconvolgere, e
Capovolto

Tuli LI COSSE A LA ROVERSA,

Pigliar le cose a ritroso o a rovescio, ta


le Per mala parte.
DAR DB BOVBRSO, Andar grosso altrui;
Dar nel naso, Dare un rimprovero.
DAIILB ROVERSE, Dar cartacce, Detto
fig. Non acconsentire.
EL M'iVlM A LA ROVBRSA , V. MoNDO.

!'.!. r,m K :i so DB LA .iirmr.M. // rovesdon

della medaglia , Dicesi Gg. cio II rovescio


o il contrario di che che sia TUTE LE
MKIMI.I i- GA BL so ROVERSO , Tutte le me
daglie hanno il rovescio ( V. in MO.VA ) ,
per dire che Ogni cosa ed ogni persona
per quanto sia buona e piaccTole, dee necessariantenle avere qualche Difetto
FAR A ROVERSO DE LA MEBAGIA , Mangiata
il porro dalla coda; Modo Cg. e Tale rare
a rovescio.
MuH BL ROVZRSO, V. Mu\B.

ROVEJISO, add. dello per Agg. a uomo,


vale Lunatico; Malinconico; Dima! umo
re Axcbo mo M u: i:i XB HOVEBSO , Og
gi il Marito mio di mal umore, Ita le
lune.
ROYERSO, s. m. T. il --li Slamp. Tipo,
lellern, messo a rovescio nella composizio
ni- - por mancanza cvpniuale di carattere,
che Mi'n poi rimesso prima di sottoporre
la forma al torcolo. Nel dizionario Alber
ti non Irovasi la voce equipullcnle alla no
stra. Anche a Milano dicono Rovers ; e i
Franz. Blog u.
Rovanso , Rovescio o Marrovetcio e
Manrovescio, Colpo dato colla mano arrovetciaU /Wejcione dicesi a Col|io da
to col braccio ali' indietro o volgendo il
braccio.
ROVIGILA , . f. Voce usala nel Conta
do verso Padova, Grovigliola, Quel ritor
cimento che fa in so il lilo quando trop
po torto.
ROVIGILA, add. Aggrovigliato , dicesi
del Filo, V. RizzOLto.
ROVIGIN, s. m. Voce del Contado verso
Padova , d'arpone ; Ciabattino, Quegli
che lavora con prestezza ma senza diligen
za.
Dello anche per Imbroglione; Invituppalore. V. IsTnicow.
ROVINA, s. f. LA HOVIVA DB TROCIA,
dello per ischerzo o esagerazione, Fini
mondo; Finimondone , Gran sciagura o
rovina COSSA XE i' LA iiovrvA DE TnoCIA? Che cos'? il finimondo?
ROVINAR, v. Rovinare e Ruinare, Cade
re precipilotamenle, e dicesi degli Edifi-

RUB
zi e simili Sbonzolare e Rovinare, n
dico dell'Aprirsi le muraglie.
ROVIHAR QVALCOSSA , Spiegazzare , Vo
ce dell'uso, Conciar male che che sia, Far
ne come un cencio, e dicesi di co.e manevoli, come tela, drappo, carta e simili.
ROVINAR QUALCDS , Far andar qualcu
no per la mala via, Rovinarlo.
ROVISTAR uw LAVORO , Acciabattare; Arramacciare ; Fare alla peggio.
ROVIICARSE BL DisxXn , Gu nslar il desi
nare o la cena , si dice del Far colazione
tale che levi l' appetito.
ROVIXARSB co G.VENTB , Rompere il col
lo in unfil di paglia , vale Rovinare dove
non v' pericolo, Pericolare per poco, che
anche si dice Affogare in un biccliier d'ac
qua.
RoVIWABSB UW BRAZZO , VITA M \\ , et--.

Sciuparsi un braccio, una mano eie. va


le Guastarsi.
L' AFR wo \ K TANTO ROVINA , V. AFH.
ROVLVAZZI,! ni. Calcinazzi, Rollami
di calcina e pezzami di pietre. Sfasciume^
Moltitudine di rovine sfasciale. V. ROTAMB.
ROV1NON , add. Sovinatore , Che rovina,
detto per Agg. a uomo. V. DECIPIT.
ROVINSO , add. Rovinaticelo, Alquanto
rovinalo Rovinante e Ruinante, Che
rovina o minaccia rovina BEN o STA- *
BILE ROVINOSO, Casa rovinaticela o caden
te e rovinante, Che minaccia di cadere.
APR ROVINOSO, Affare dannato, Che
apporta danno.
ROZA, i. f. (coli' o largo) Gora e Gorel
lo, Canale per cui si cava l'acqua de' fiu
mi per servizio de' mulini o allrc macelli
ne o per dar acqua ai prali.
ROZZA, s. f. (coll'o largo ) Rozza; Caro
gna ;' Rozzetta ; Razzaccia; Razzane r
Aggiunto a Cavallo o simile.
ROZZXDA DE PUGNI, . f. Rovescio o
Carico o Rifruslo di pugna, V. FRACO.
RoZZADA DE U O DE FRUTI , Penzolo,

Pi grappoli il' uva e pi fruita unite in


sieme e pendenti dalla pianta.
ROZZADA DE OSKLI, Infilata d'uccelli.
ROZZO, s. m. (coll'o largo) Rozzo
D'OSBLI DB EALAI, Mazzo, Molli uccel
li morti e varii salami riuniti in ni.uzo.
ROZ7.0NA, s. f. Razzaccia , pegg. di Roz
za.
RUA, s. f. T. degli Erboai, Ruta, Erba n
Pianta legnosa, di sapore amaro, notissi
ma, delta da' Botanici Kuta graveolens.
RUA , ti dice ancora per Ruota AwDR A nus LAVB, Andar alla sicura; An*
dar a cosa intesa o a cmajatla.
RUTO , lo stesso che RUOTO, V.
RUBINIA , s. f. "Robinia o Fasagaggia,
Albero chiamato da Li lineo Rubiniarseudoacacia. Questa pianta spontanea nel
la Pensilvania e in altri luoghi dell' Ame
rica settentrionale, e fu portala in Fran
cia nel 1600. da M. Robin , da cui prese
il nome. albero che cresce prestissimo,
e ne abbiamo varie piante nel nostro pub
blico giardino.

RUF
RUBO , s. m. Voce nuora per noi , Rubbio,
Sorta di misura o sia la decima parie del
quintale, che e il peso di dieci libbre me
triche o di vcnluna libbre Tenete grosse.
RUBOM, V. ALBORO pesce.
RUBRICA , s.f. Voce di nuovo uso ne'pubblici Uffizi!, Rubrica o forse meglio Abbecrc/,:r' -. Libro nel quale i pubblici Uffixii del Protocollo e della Registratura in
scrivono con ordine alfabetico' i cognomi
drlle persone o simili , per la facilit di
rinvenire Ir memorie o le carte occorrenti.
Sotto i Veneti coleste Rubriche si chiama
vano VACHETE, V. OCHIBTO.
RUBRICAR, T. Registrar nella mirica;
Porre a rubrica, chennBrcvissimo com
pendio o sunto di libro o di capitoli d'un
libro. V. CATALOGAR.
RCOLA , s. f. Ruca e Ruchetta ed anche
Eruca, Erba annuale nta, che coltivasi
negli orti e chiamasi da* Botanici Brassica Eruca. Quest'erba si mescola discre
tamente coll'insalala, ed di guaio acre
e piccaiile, di odore forte e disaggrade
vole.
RUCOLA , nel parlar fam. mctaf. dicesi
prr Agg. a Donna , e vale Ruffiana; Mez
zana q amore, detta anche Fa servizii.
RUF A, s. f . Roccia e Catarzo, Ogni su
perfluit , immondizia e sucidume che sia
sopra qualunque i voglia cosa; e dicrsi
anche Loia Una strana giubba aveva
indosso, che c'era un palmo e pi 'I ca
tarzo grosso.
Ava TANTO DE BUFA SUL Muso , Aver

due dila di loia tul viso, Quel snodarne


nericcio che si genera sulla pelle- del cor
po umano quando non si lava. V. CI\AG.\A
RUFAR, v. Arruffare, Sconciar i capelli.
RUPE , V. DE RUBE F, DB RAF.

RUFXiV, s. m. Ruffiano; Lenone; Pollastriere.


FAR IL RUFIS, Arruffianare; Fare il
battifuoco; Portarpoli (dalla voce Franz.
Poulet, che vale Viglictto amoroso); Pet
tinarsi airins (cio Arruffarsi, scherzo
di voce nella sillaba di mezzo); Tener fo
che in pastura; Tirar il calesse; Tener
donne da conio; Tenere o Prestare a vet
tura ; Fare il mezzano. Direbbesi con
espressioni di pratica legale, Rendersi a
Farsi colpevole di lenocinlo.
Ti SE ittf ORA RUFX, Dello met. e
fcm. per vezzi, Tu sei un gran furbacchiotto,fui-berello, baroncello, Dicesi a
Fanciullo che abbia delle grazie piacevoli
( e lusinghiere.
RcFiAU.\DESEvi\TiD,motlo fam. e scher
zevole, che vuoi dire Ruffiano , ed ap
punto uno scherzo che si fa fingendo di di
re RuFIAUNDESB li Vece di Do FIA LMIEE.
RUFIANA , s. f. Rujfianella; Monna Apollonia (forse dal lai. Lena); Fassfrvizii;
Messetta; PollaiirinaParaninfo, Mez
zana d'amore e fors'anco di matrimonio.
RUFIANN, add. Detto per veizi a Fan
ciullo, V. RUFIN nel secondo sign.

MUFIANEZZO, i. m. Ruffianeria; Ruf-

RUG

RUM

fianeiimo; Raffiatila; Lenocnlo- Vene*


rei Itnoeinii.

DAR uv PAJTBTO B nuGXARto , Dare il


pan colla balestra , cioi Malissimo e mal
volentieri.
RUGXAR DLB BESTIE, Ringhiare, dicesi
delle Bestie e dc'cani singolarmente quan
do digrignano i denti e mostrano di vo
ler monlere-Gri/g-njre proprio del Por
co. V. in CIIIR.
RUG.XB , detto ancora por RNCUIZ\B ,

RUMANEZZI DA DO.VJS , Moine ; Lezii ;


Smancerie ; Baiuzze; Baiacele, A rii hai
donneschi per farsi amare. V. MIGNOGNOL> e MERDE.
Dicesi anche talvolta per Abbellimenti;
Affazzona/acati; Abbelliture.
RUFIANDESE, V. in ROTIAW.
RUFIOI o RAFIOI e RAFILI (Forse dalla
voce barb. Rofiolus) Rovinali, Vivanda
in piccoli pezzelti fatta col ripieno di er
be battute con cacio uova ed altro , e che
si cuoce in minestra ed anche in frittura;
ci dicono anche Agnellotti.
RUGA, 1. 1 Ruca, Eruca; Bruco o Bru
cio, Baco che rode principalmente la ver
dura,Nome generico che comprende le lar
ve dei Papihoni. Quelle degli Scarafaggi,
essendo per Io pi liscie e bianche, si di
stinguono col nome ili f erme: lo slesso
nome si applica alle larve o bruchi di al
i-mie farfalle e tignuole.che sono liscie e
bianche. V. RUZOLA.
Asaro, chiamasi quel piccolo Bruco che
rode il tenerume delle vili , e che i Natu
ralisti antichi dicevano impropriamente
Scaraboeus ampelophagus o Scarabeo
mangiavili: mentre da esso non sorte uno
Scarafaggio ma una Falena. questi la
larva della Phaltena Pyralis vitana di
Fabricio, la quale cagiona spesso de' dan
ni grandi alle vili. Sul Trivigiano dove ab
bondano queste larve si chiamano GATE
o GATOLB. Il Sig. Bayle - Barelle nel suo
Saggio sugli insetti nocivi eie. da il no
me di Zygaena ampeloplinga alla Farfal
la che proviene ila questo Bruco. V. PEOCHI DEI enocoLi in PEOCHIO.
RUGA DBI CAVALI , T. de' Maniscalchi ,
Pappa, Malallia del cavallo, per lo pi
ne* piedi.
Ruga, in T. Barb. e in antico italiano
(dal Franz. /!/" ) dicevasi ad una strada,
intendendosi per caseggiala. RUGA, si di
ceva pure anticamente a Venezia in vece
di Calle o Strada: come tuttavia si conser
vano le denominazioni di RUGA DEI ORBsi, RUGA DEI SPEZIRI, RUGA DEI PO POZZI;
e finalmente RUGA GIUFA , che pretendesi
corrolla da lulfa Citt d'Armenia, perch
anticamente abilata da Negozianti Arme
ni di quella provincia.
RUGAR RuclR IX LE ROANB, Modo .111-

liq. V. SESR i TOTA.VI e TETR DB MAZO


RUGHTA, s. f. Brucolino, Piccolissimo
bruco.
RUGDA, s. f. Rugghio e Raggio o Rugghiamento, 11 ruggire.
RUGR , v. Rugghiare, propr. Far la voce
del Leone.

RUGNA, s.f. Contrasto; Alterazione; Ba


ruffa.
AVER UNA SUGNA CON QUALCUN, Aver che
dire con uno, ow. Contrastare; Alter
care; Baruffare.
RUGiNAR,v. Brontolare; Borbottare; Mu
golare; Bufonchiare, Rammaricarsi e do
lersi di qualche sopruso o sinislro avveniinenlo con parole non affatto espresse ma
confuse e mal articolate e fra' denti.

SiS

RUGNIR , v. Grugnire , Lo stridere del


Porco.
RUGNN, add. Rugnone ; Brontolone;
Borbottone ; Bufonchiilo, Che sempre si
rammarica borbotta Borbottano ,
Garrilrice, dicesi la Femmina.
RUGOLAR, v. Rotolare e Ruzzolare, Spin
gere una cosa per terra facendola girare.
RUGL.V, s. m. Zoccolo , Pielra ili figu
ra quadrala ove posano le colonne etc.
RUGOLAR, disse poi il nostro poeta Gril
li, parlando della colomba, nel sign. di
TlIGn
ZA LA COLOMBA BUGOLA INQUIE
TA su LA GORRA, Gi la colomba inquie
ta sulla doccia gemisce.
RUINA, dicono alcuni per Rovina.
RULAR , v. Rullare e Ruzzolare o Rotola
re, lo slesso che RUGOLB, V.
RUL\R, dello in T. Mar. Rullare e Bar' collare, Ondeggiare che fa la nave da ban
da a banda.
RUM o Ru.v, s. m. Rum , Specie di acqua
vite raffinala infiammabile, li-atta colla di
stillazione dallo zucchero e da altre so
stanze.
RUMAR, v. Grufolare, propr. il Ruzzola
re o il Raspare th fanno i porri col gri
fo e lo alzarlo e spingerlo innanzi grugnen
do.
RUMAR o I! [ M FI. \H DEI MANZI, Rugumare, Far ritornar alla bocca il cibo man
dalo nello stomaco non masticato per ma
sticarlo come fanno i buoi e gli altri ani
mali d'ugna fessa.
RUMAR, Digrumare, per Mangiare sem
plicemente.
RUMAR, per RUMEGR nel suo sign. pro
prio. V. RUMBG\R.
RUMAR IN QUALCHE LOGO , Modo fami].
Frugare; Frugacchiare; Frugolare, An
dar lenlando in luogo nascosto. V. BI.SE-

oXa.
RUMEGAL, i. m. T. de' Beccai, Digru
male e Favo, II primo stomaco degli ani
mali ruminanti fatto a rete o pelle divisa
in cellelte , come sono i favi di mele. V.
MANBGA.
RUMEGR, v. Biaiciare o Biascicare,
Propriamente il Masticare di chi non ha
denti.
Digrumare, dicesi per semplicemente
Mangiare.
RUMEGR co LA TESTA, V. in MASEXR.
SESTIRSEHUMECRDREXTO, Maniera fam.
Sentirsi intenerire; Commuoversi; Im
bietolire Risentirsi; Rimescolarsi,
Muoversi d' impazienza e di sdegno. Sen
tirsi rimescolare da invidiuzza oda mar
tello.

5l6

r.us

R0M8GR DEI MANZI, lo SlfSSO che RcMR , V.

Il UOTO o FBATB Rubro, Frate della Rua,


che vuoi dire della Religione de'Benedeltini Camaldolesi inslituila daS. Romualdo,
(com'era qui nell'isola di S. Clemente),
i quali abitavano il Monastero posto sul
Monte Rua de' Colli Euganei , cos deno
minalo perch la strada per salirvi fat
ta .1 linea spirale attorno adorno al mon
te che traccia in qualche modo l'anda
mento d'una mota. Il Rue de' Franzesi,
da cui prelendesi derivata la voce RUA ,
non v'ha che fare: perch Rua in dialet
to nostro antico non vuoi dire che Ruota.
BUS, s.m. T.de'Giardinieri Ailanto glandoloso, Sorta d'albero che prima general
mente credevasi che fosse il Rhus succe
danea di Linneo, ma che fu poi conosciu
to meglio e nominato dal Naturalista DesFontaines Ailanthus gandulosa. Egli e
originario della China , e si adattalo be
nissimo al nostro clima , essendotene di
verse piante anche in questo pubblico giar
dino. 11 legno somiglia a quello del Ca
stagno.
RUSCO, Pianta. V. Roseo.

RUS1L, V. RUZIL.
HUSPR , v. Razzolare, 11 raspare de'polli. V. RASPAR.
RUSPIO, add. Ruvido; Scabro; Scabro
so; Aspro; Ronchiate: contrario di Poli
to o levigato, e dicesi di alcune cose
RUSPIO, si dice met. anche ad uomo, nel
sign. di Ruvido; Burbero,
DEVBvrnnuspio, detto metaf. Divenir
ruvido, burbero, Di tratto e maniere aspre
Arruvidare, direbbesi di Quella ruvi
dezza che talvolta cagionata dal sui er
i-imi freddo.
RUSPIO , parlando di monete , e special
mente degli zecchini, vuoi dire Appena
conialo,^ perch le monete appena battute
sono pi ruvide.
ZBCHK RUSPIO, che anche dicesi ZBCHIN
DE PAELA , Ruspo, detto sust. vale Zecchi
no appena coniato e di giusto peso. Da ci
polrebbesi inferire che la parola Ruspo
registrata dalla Crusca ncll.-t sola signifi
cazione traslata, >ia antica Veneziana.
RUSP1N, add. Detto a Uomo, Ruvidaccio, Assai ruvido o burbero.
RUSSA , Voce del Contado verso Padova ,
V. ROA.
RUSSA e RUSSIA, s. f. Rissa; Contesa;
Contrasto; Baruffa^ Altercazione. V. RU
ZA.
RUSSAR , v. detto in T. dc'Berrettai Car
dare le berrette , Cavar fuora il pelo alle
berrette col cardo. V. GARZO.
RUSSARSB, Stropicciarsi; Strofinarsi;
/Vearjf',e.tanto intendessi farlo coil'nso
delle mani , qunnto colla persona o cui
qualche parte del corpo posta in movimen
to. Slrofinb il piede alle pietre; Stropic
ciarsi con alcuno ; Stropicciarsi gli occ/i/,sono esempii che si trovano nrl Dizio
nario enciclop. dell'Alberti alle voci Stro
finare e Stropicciare.
RUSSIGNL, V. ROSSIGXL.

RUZ

RUZ

RUSTEGHTO, add. RustichelLo; Salvatichetto; Acerbetto.


RU3TEGHEZZA , s. f. Rustichezza ; Ru
sticit ; Rusticaggine.

RUZR, v. Susurrare; Brontolare; Rin


ghiare; Borbottare; Bufonchiare, Tro
var motivi di lagnarsi e gridare.
RUZR DEI CANI, Ringhiare e Signore;
e allindi Ringhio e Rigno.
RUZB DBI VBXTI, Fischiare, Sibilare.
RUZR DB LA MA RIVA, M ugghiare]o Mu
gliare, si dice Quando il mare in tem
pesta Romoreggiare , dicesi delle Onde
quando ribattono il Ijdo Bubbolare ,
del Romoreggiamento che fa la- marina
quando si TUO! tollerare la tempesta. V.

RSTEGO , add. Rustico, nel sign. di Ru


vido, salvalico, di maniere aspre, Detto
per agg. a Uomo.
RUSTEGA, s. f. Rozzo, cio Pietra lavo
rata al l.t rustica MUBAGIA LAVOIIADA A
LA m in; v , Muraglia fatta a bozzi.
A LA ncsTBGA o RUSTICA , T. de' Lega
tori de' libri , Alla rustica, si dice del Le
gare i libri con semplice carton bianco.
RUSTEGN, add. Agreste; Zoticaccio;
Zoticonaccio ; Zoticone; Coticone ; Sa
tiro; Scorzone, Di natura ruvida e roz
za , scortese, intrattabile, Contrario di
Gentile.
RUTA DE MURI o MURARIA, s. f. T. degli
Erbolai, Citracca o Cetracca, delta an
che Scalopendria o Aspleno, Erba nota
che nasce per le muraglie; i Si-i. -m. la
chiamarlo Asplenium Scolopcndrium.
RUT\R , v. Ruttare o Eruttare dal lati
no brucio, Tirar ruttiArcoreggiare, di
cesi il Mandar fuori venie con violenza e
turbamento di stomaco.
RUTINA, s. f. (dal Frane. Routine) Vo
ce introdottasi nc^li anni del Governo Ita
lico , e vale Uso ; Metodo , Ordine di proccdimenlo nella trattazione degli affari ,
dipendente pi dalla pratica che dalla leg
RUTO, s. m. Rutto o Eruttazione, Vento,
che si manda fuori dalla bocca per indiio d'indigeslioi>e--&'rH//a:wnc<>//n, Picrolo rutto e frequente Sbruffo o Sbuffo,
il Mandar fuori per bocca il vento cagio
nato in corpo da soprnbbondanzadi bere,
ma con meno strepito del rullo e accom
pagnato con un po' di umido.
RUTI CARDI, Rutti acidi.
TRAB DEI RUTI DA GATOLO o DA CAGAR,
Scaricare sbruffi o ruttifetenti, Ammor
bare coi rulli. V. RBFOLO.
RUVIDTO , add. Rustichetto; Salvatichetto; Ruvido anzich no, contrario di
Affabile, o gemileRuvide! to eh- sembra
il corrispondente della voce nostra verna
cola, non trovasi registrato dall'Alberti.
RUVIDO, add. Ruvido, vale Di maniere
aspre; Salvatico e Ritroso: dello di Per
sona , e si riferisce ai costumi ed alle ma
niere scortesi: conlrario di Affabile o Gen
tile.
RUVIDX, add. Ruvidissimo o Salvatichissimo, nel sign. di Ruvido , e Salvaticonaccio.
RUZA , t. f. Romlo ; Bucinamento agli
orecchi, Quel romore che si senle talvolla agli orecchi.
RUZA, nel parlar fam. dicesi per Ris
sa; Baruffa; Contesa; Batosta RDZB
VBCHIB, Rancori; Odii invecchiati.
ESSER i.v nuzA co u.vo, Aver che dire
con uno, Esser in discordia con nuo.
RUZAMENTO, s. m. Rontamento; Buci
namento.
DE BUELE , V. BaONTOLW.Y.

UUZOR.
RUZB DB LB A VE e DE LE /.i :, -. vi. : - Ron
zare.

RUZR DB LE m~Ei.r, , Gorgogliare; Sbo~


glientare e Borbottare.
RUZR DB LA p.\r. i v , V. PACIA.

Ru/.n DEL FOCO, Rugghiare; Cigola


re. Ilfuoco rugghia.
li I'/: VII DB LB LEGYB AL FOCO, Cigolare,

Quella voce ch'esce dal tijzon verde quan


do s'abbrucia e soffia.
RUZR D'U.VA FIBRA, Frullare, si dice
il ! Romoreggiare che fa il sasso fiolen te
mente tiralo per 1' aria ; o ili quel romore che fanno i volatili celi' ale volando.
RUZR DEL TEMPO, Rugghiare i tuoni;
Raturlare, Quel romore che si sente per
aria quando tuona da lontano.
I! i / ,a LB ABCHIB , Fischiare o Corna
re gli orecchi, Dicesi del Sentirsi quel bnrinamento negli orecchi che talvolta pro
cede da infreddatura. E si dice ancora
dell'Immaginarsi che altri parli di lui
// lupo nel/afavola ow. Chi ha il lupa
in bocca lo ha sulla coppa, e si dice Quan
do comparisce alcuno ili cui si parla.
RUZR EL rv\ CHE SE DA, Dare il pan
colla balestra, cio Mal volentieri.
SB VA VIA BUZANDO, Se ne bucina, cio
Si parla d'una data cosa , Se ne mormo
ra. Co RUZA vot piovra, E" piove alfin
quando s .spesso tuona, vale che La co
sa minacciata all'in succede.
RUZAR1V, V. Ruzx e BaoicTOibir.
RUZENE, s. m. (dal latino Erugo, inisf
convertilo il g in z, come in tante altre
voci), Ruggine e Feruggnf, Certa ma
teria che si genera in sol ferro e Io consu
ma , che dicrsi anche Croco delferro.
CAVAR BL RUZB.YB, Dirugginare o Di
rugginire e Srugginire, Levar il ruggi
ne.
RUZEME, detto fig. Ruggine, vale Dis
sapore, Odio, Mal animo, Rancore.

AVER BUZB.YE co QUALcbx, Aver il lar


lo con alcuno; Avere i bachi, vale Rab
bia. Portar ruggine; Aver ruggine con
uno.
COLOR DE n iv.E.vr. , Roggio , add.
RUZE.VB DEL BAVE, V. VERDERAME.

Rl'ZENE, add. cho anche talvolta dces


RuzEvVo, Irrugginito; Rugginoso ; Inrugginito.
DBVBWTR RUZBNB, Arrugginire o Ar
rugginirsi e Irrugginire, dicesi de' me
talli, ma specialmente del ferro. Arrug
ginire si dice anche delle foglie , le quali
tocchi- dalle gocce della pioggia in tempo
di solo, diventano come macchiale di ruggine.

RUZ
Dello in senso fig. Arrozzire , verbo
neutro, Divenir rozze, e dicesi degli u- '
mini. Intalvatichire o Insalvat icore , direbbcii di Chi divenisse rozzo , aspro e zolico.
PBno o POMO RUZB.VB, Pera o Mela rg
gia o ruggine.
RUZENR, v. Irrugginare ; Arrugginire;
Arrugginirsi; Irruginirti.
RLZENN, a<ld. Brunazzo, Agg. di co
lore.
RUZTO , Uccello. V. REATI*.
RUZ10L, s. m. Orzaiuolo, fiollicina che
viene tra'nepitelli degli occhi Grandi
ne, dicrii ad un Tumorello che nasce. nel-

RUZ
la parie interna delle palpebre, rassomiglianteadun grano di grandine per la sa
irregolarit.
RZOLA, s. f. ( quasi R ugola, cio Piccela ruga) Bruco , Sorla di vermicello che
nasce da una Farfalla del genere Phalaena, e si pasce di foglie; egli peloso, pic
colissimo ,d' estate va per li muri e nelle
rase, e pugne. Questo bruco la larva del
la Phalcena Tinca Culmella di Villers.
Qualche anno abbondantissimo. V.RUGA.
RUZN, add. Borbottone; Borlottatore,
V. BRONTOL*.
M /.Oli, s. m. Ronzo; Ronzo, l rumor
del ronzare.

RUZ

5r7

Ruzbn DB LE BUBLE, Gorgogliamento.


V. RUIR.
RUZR DE LE n F.C. ii TE; Cornamentoj Tin
tinno ,- Titillo; Macinamento; \Rombo ,
Sufolamento.
RU/R DEL TOX, Ruggito.
TJ

06

lu /'Hi DB l.K ZBX3ALB O DB LK MOSCHS,

Ronzo; Brulicho o Brullicho.


Rczbn DEL M AR , Brontolo del mare
Mugghiamento,<\ictsi impropriamente il
Remore che fa il Mare in tempesta Fre
mito si dice del Rumore grande che ri
sulta dalla commozione del mare. Fremi
to de Ile onde.
Ruzba ii E i. VESTO, Fischiamento'; Fitchioj Fchiatura; .SV.y/u ,/. / vento.

SAC

SAC

SA BONA , V. MA SA SOSTA.
SAC A, s. f. Sacco i Saccaia e Borsa
FA SAGA, Far saccaia o .tacco , Si dice
dell' Adunarsi e fermarsi le materie in al
cuna parte specialmente del corpo umano,
come quando le ferite saldale e non gua
rite rifanno occultamente marcia. Dicesi
unche Follicolo.
SAGA DE CAWL, Termine proprio della
sola Venezia , Largo di canale.
SAGA DB LA BBDB, Cocuzzolo o Verta,
Certe scarselle che hanno alcune reti da
pescare o da uccellare.
SAGA DB LE COTOLB, Cercine , Ravvolto
di vesti in guisa di cerchio sopra i fianchi
che si fanno le femmine villane per poter
meglio cani minare ed operare qualche co
sa.
SACA DB ossi , Mazzo di lordi o altri
uccelli. Nella Toscana s'intende ei.
SACAGN\R , v. Voce del Contado. V. SA-

terne del corno col premerlo e col dibat


terlo e agitarlo con indiscretezza.
Zimbellare o Sacchettare uno, vale Per
cuoterlo con sacchetti pieni di borra o di
rena.
SACHETH r\o , si dice ancora fig. nel
sign. di Improntare; Seccare ; importu
nare.
SACIITO, s. m. Sacchetto o Saccoccia,
Piccolo sacco. V. SACHET^N.

SAB

5i8

O. Vedi ESSE (V. TH ESSE in SVENDE.


SBDI , (. m. Voce corrotta , come pa
re, da Sabbatarii, orum, Qui sabbata
servarli, e vale Ebreo.
EL ME PAB, 'va SABADI , Mi pare un
Ebreo.
SABADIGLIA, s. (. Sabadiglia o Sabatigita, detta anche nella nuova Spagna Ce'vitdillii., che vale Piccolo orzo. Sementi
d' una pianta che nasce nel Messico, le
quali polverizzate seivono agli ,usi della
Medicina. Ella detta da' Siltem. Verlitrum Sabadilla, Reti.
UABADNA, s. f. Salbalina. Far la sabbatina, vale Gozzovi gliare o cenare in com
pagnia dopo la mezza notte del gabbato,
per poter mangiar carne e simili.

S.XBADO, v. SABO.
SABAGIN, V. ZABAGKW.
S\BALA, s. f. ed anche SBOLA , Sciabla
o Sciabola , Arnia da taglio notissima,
usala dalla milizia.
Le parti della scialila sono quelle sles
se della SPADA, V.
SABAL\DA, s.f. Sciattata, Colpo di sciaMa.

S.\BAL\R , T. Dimenar scialiate; Colpir


colla sciabla.
SABIN, . m. Sabbia; Sabbione; Anna;
Rena, Terra arenosa, notissima.
S.VIM V DA CALAMARI, V. SpOLVSallV.

MOTE DB SABibx, Banco o Scanno o


Cavalli d" arena, Quell'alzamento di re
na fatlodal fiume in qualche parte sotl'acqua. Se ne trovano anche in mare, e se
sono piccoli e formati di pietre r. 'scogli ,
comunemente son detti Secche. V. SECA.
MOTE DE SAB1N SUL LIDO , V. MojiTESLO.

QCBL DAL siBiy, fienaiuolo o Rena


iolo, Quello che porta e vende la rena.
CoHEtt n. -.uni < , Locuzione furbesca e
tale Correr il danaro o la paga.
DESSEGNB IN SABIJT, Maniera ani. usa
ta dal nostro Calino, Seminare in sab
bia, proT. e vale Operar senza frullo, Per
dere il tempo e la fatica.
SABION\ , add. Agg. a Campo e vale Co
perto di sabbia.
:jABION\R, v. Sabbiare , Coprir di sab
bia. V. K i.tTIIIIVMt.

SAB10NCN, s. m. Sablioncello; Renuzza , Sabbia o Rena minala.


SABlOtVLA (coli' e larrja ) s. f. Renaccio;
Renella; Renischio; Sabbioncello , Ter
ra mescolala colla sabbia.
S AB10NR o SABIO.XTO, s. m. T. Mar. Renaiuolo, Quello che porta sabbia ni basti
menti per uso di zavorra.
SABIONVO 1
.JABIOMZZOJ a.U. Arenoso; Sabbionoso; Renoso, Dicesi per Agg. a Terreno
simile alla rena o ripieno di rena.
SABO, s. m. Salbato e Sabato.
NATO DB SABO , Subbillino.
i \BOLA, V.SABALA.

CHETH.

ANDA A FARSE SACAGXR , ondare al


diavolo, alla malora, Andar via.
S\CARO, . m. T. agr. Anello, Una delle
parti del giogo de' buoi.
SACAZZO, s. m. Saccoccia, Cattivo sac
co.
S \CENTE, add. Saputello; Saccenlino;
Saccentuzzo; Scialo, Che affetta di sa
pere. V. SrnoTo.
SACHTA , s. f. Sacchetla o Bisaccia.
SACHSTA DA PAX, Panatliera, Quella
lasca iu cui i pastori ripongono il pane.
SACHBTA o V'ALISB DA SOLDAI, V. MoxCICLIA.
SACHETA DE LIBHI, Borsa, Voce Fiorenlina.
S VCHBTB DA FBATI , Sacca , Quella bi
saccia o bisaccie che portano sopra le spal
le i Frati mendicami quando vanno ad
accanare.
SACHBTA DA VIAZO, Bisaccia da viag
gio, Quella specie di sacco in cui si met
tono le robe por viaggio.

SACHBTA e SACHETE in plur.T.Mar. Gatchette o Garzette, ed anche Gerla o Ger


ii, Trecce falle di spaghi e di corde vecehie, che servono a varii usi e tra gli al
tri a serrare le vele ai loro pennoni.
Gascltette di viradore di cavo piano o
Salmastre, Funicelle che servono ad at
taccare la gomena in pi punii al virado
re.
Gaschette de" terzaruoli o Malaffo/l,
Trecce che servono a tener ripiegata una
parte delle vele ai loro pennoni.
SACHET\DA , s. f. Rinsaccala o Rinsaccamento, Scotimento, e propr. Quello che
si fofire per la scomoda andatura del ca
vallo.
SACBETAR, v. Insaccare o Rinsaccare,
Scuotersi andando a cavallo quarid'ci cam
mina di trotto, che dicesi anche Andare
a saltacchioni ; Balzellare; Andar balzelloni. V. SACOSSB.
SACHBTR c.vo , che anehe dicesi SACAGYR, Tartassare o Tanfanare uno, val
M a 11 ralla rio , Malmenarlo, Straziarlo
Statnpanare, vale Offendergli le parli iiir

SACUTO DA PEUUCA O DA CAVBI, Sorta.

V. BORSA.
SACIIBTO DE LE PAXBLB DB VISCHIO, Paniaccio o Paniacciolo, Pelle conlenente
la pania , nella quale si tengono le paniuz
ze.
SACBSTO DE SOLDO.VI , Cos chiamavi*!
a'iempi del Governo Veneto qtiel Sacchet^
tino di pannolino che cenleneva- cinque
ducati correnti da L. 6. 4- 1' uno, cio L. '
5i. Venrte, che sono soldi 620.
SACHTO DA SOLDAI, V. MONCIGUA.
SACHTO, dello in T. de' Cannonieri ,
Sacchetto , Tasca, di sarga o sia di mezzalana, entro la quale si racchiude la cari
ca di polvere del cartoccio. Se il recipien
te dell polvere di carta , chiamasi an
che Sacchelto , e per sacchetto intendesi
talvolta tulio il cartoccio, dicendosi Ca
ricar a sacchetto ; Tirare a sacchetto.
CABGB A. SACHTO, Caricarla balestra,
dieesi fig. di Chi mangia e bce troppo.
SACBBTO DE LA PLM.-VA , Carniere o Car
niera, Specie di lasca in cui si mette e si
da forma alla ricolta.
SVODB BL SACHTO , Sgocciolare l OOf-

lotto, detto fig. Dir tulio quello che un sa.


e ha da dire.
SACHTO , . m. T. de'Pesc. Pesce di ma
re a schelclro ossoso , detto da Limi. Labrus Adriaticus , e dal Nardo portalo al
genere Holocenlrus, dello quindi HoloKcntrus Adriaticus. Egli di poca gran
dezza e triviale. Nell'Islri dicesi SABCO.
SACHlRA,s. f. T. de' Bottai. Cos essi
chiamano la Riunione di cinquanta mar
zi di vinchi raccolti ad uso di legar cerchi.
SAGO, i. m. Sacco, Strumento o Arnese
notissimo fatto di tela grossa per mellervi denlro cose da trasportarsi da luogo a
luogo. Quando si piglia per misura vale
Staio. Nel numero del pi dicesi i Socchi
o le Sacca.
PELBSJS o Pix/.o DEL SAGO, V. FILMI*.
Sacco, dicesi an. he da noi uel sign. di.
Ventre , Pancia.
ESSER PIE.V EL SAGO dello Gg.,*r sac
co, o saccaia, si dice dell'Accumular nel
l'interno ira sopra ira, sdegno sopra sde^
Ivii'j.Nii EL SAGO, Far sacco, dicesi del
Mangiare, riempire il ventre.
MAGjrXa co LA TESTA i.v SAGO , Far co
me il cavai della carretta , mangiar col
capo nd sacco, Aver tutto ci che biso
gna senza pensiero.
METE LE PIVE iw SAGO, V. PIVA.
MBTBR wr SAGO u.vo , Confutare; Con
vincere alcuno Mettere altrui in un
calcetto o Metterlo in sacco, vogliono Far
lo stare, Abbatterlo, Confonderlo, in gui
sa che non sappia che rispondere.

SAC
No DIR QOATRO SS VO L' IN TEL SACO ,

Non dir quattro se tu non f hai nel sac


co, r vale che L'uomo non faccia assegna
mento d'una cosa infin che non l'ha in
sua bala.
SAGO DA BOTE (coli* o aperto) Carna
iuolo da pesche, detto Cg. cio Da busse
o percosse, parlandosi d'uomo vigliacco
che si lascia bastonare, e che dicesi per
Italia Sacco da botte. Fu anche detto Ca
lamit delle bastonate Esser panca
da tenebre, si dice <!' Uno battuto e ribat
tuto dagli uomini affliggilo!-! o da ostina
ta disgrazia.
SACO DB LA FFII'M , V. in SACA.
SACO DE ossi, Tristofascio d'ossa; Ossaccia senza polpe, si dice per ischerno
di Persona soverchiamente magra.
SACO vooo NO STA ur PJE, La bocca ne
porta le gambe, e vale che Per via di man
giare si manlcngon le forze.
SvODa BL SACO , V. SvODR.

VOLER BEN A SACII, Voler bene a sac


ca, Assaissimo.
SXCOLA, s.f. Voce fam. Sopraggitto, Sor
ta di lavoro che si fa coli' ago per fortez
za.
SACOLA DEL peso, Cocca, Quel poco
d'andamento che si fa nel fuse perch non
iscatti.
SACOLA DB i F. COTOLB, Accincignatura.
La legatura delle carpette che si fanno al
cune donne volgari sotto la cintura per te
nerle alte da terra. V. INSACOLR.
SAGOLA, detto da alcuni per ZACOLA ,
V.
SACOSSAR, v. T. del Contado, Balzella
re; Andar balzellone, di trotto; Rinsac
care. V. SACHBTR.
SACRAMENT\L, add. Paro/e sacra
mentali della legge, del testamento, del
contratto, chiamano i nostri Forensi quel
le parole che non si possono mutare n al
terare senza cangiare il senso. Pu dirsi an
cora Senso letterale o letteralissimo del
la legge eie.
SACRAMENTAR, v. Sacramentare o Sagramrntare, Amministrare i sacramenti,
diceii per lo pi de' moribondi.
Sacramentare e Sagrare, vagliono an
cora per Bestemmiare.
SACRESTN, s. m. Sagrestano, Colui
cb' preposto alla cura della Sagre3lia Sa
grestana, chiamasi in un Monaslero di
monache Quella che ha la cura della sa
grestia.

SAGRESTA, s. f. Sacrestia o Sagrestia.


ToCR LA SACRESTIA , OVV. ENTRAR IN

SAGRESTIA , Entrare in sagrestia , vale


Mescolar le cose sacre colle profane.

SACRIFICAR, v. Sacrificare o Sagrificare.


SACRIFICAR r r. soo , Consumare il pro
prio, Rovinarsi.
SACRIS ANDAR IN SACHIS , Entrare in
sacris , Prendere il primo degli ordini sa
cri: cio Esser promosso al suddinconalo.
SACRISTA , s. m. Voce barbarica latina
che ancora si conserva fra noi, della er
roneamente per SACIIESTAN , V. Sagri-

/SAG
3ta, dicesi Quel Prolato che sostiene le
veci di Sagrestano nel palazzo Pontificio.

SACRO , add. Sacro o Sagro.


SACRO, in T. fam. diecsi ancora per Cer
to; Sicuro; Indubitato OH SACRO, det
to con inflessione affermativa , Oh egli
cerio; Sicuramente; Ella cosa sicura,
indubitata.
SACROSANTO, add. L' SACROSANTO,
Locuz. bassa e fam. per dire, Egli cer
tissimo, infallibile, verissimo, indubilabile.
SADI, s. m. T. ant. Scimiotto NOFALA
RIDER co QBBI coNiiu DA SADI, Nonfa el
la da ridere con quelF acconciatura da
sdraia?

SATA , . f. Saetta; Folgore ; Fulmine.


AxnXn COME UNA SAETA , Andar come
un facilone, un lampo, unfulmine; An
dar come se uno avesse i birri alle spal
le ; Avere il fuoco al culo.
SATA, nel parlar f;im. <letto per Agg.
a Donna non invecchiata, ma brutta o im
perfetta di corpo , che voglia comparire.
V. IRA.
SAETR, T. detto fg. Ferire o Colpire al
trui con dardi amorosi.
SAETNA , s. f. Saetti/zza, Piccola saetta.
SAFIL, s. m. Voce ani. Zaffiro, Gemma,
che si trova alcuna volta di color purpurino, e dicesi Zaffiro maschio, altra vol
ta di color i ni'. Ini - e dicrsi femmina.
SAGIA , s. f. Saia, Sorta di panno lano sot
tile e leggieri.
SAGIA ROVERSA, T. de' Mereiai , Sa
ia rovescia, eh' anche detta assolili. Ro
vescio in forza di sust. perch Panno col
pelo annodato a rovescio.
SAGIAOR , s. m. Lo desso che SALTARBLO,
V.
.
AVER BL CULO IN SAGIAR, Dettato metaf. e modo basso, Aver la cacaiuola , In
diarrea, Far come il saliscendi che s'apre
* chiude facilmente.
SAG1TO,*. m. Saictto, dim. di Saio,
Veste del busto ad uso di donna che ora
pi non s'usa.
METE Et SAGIBTO A .M ux \, Manie
ra anl.met. Lo stesso che METBB I.A VESTA,
V. VESTA.
S\GOLA, t. f. T. Mar. Sagola, Funicella
incatramata, in capo alla quale attac
calo un peso per iscandagliareil fondo dell' acqua ; e dicesi per lo pi Sagola da
tcandaglio.
SAGOLA DA INGROPH, Sagola da lacciore, Fune annodala a mglic che serve ad
allacciare i Coltellacci.
Sagola della barchetta; si dice ad una
Piccola corda misurata e segnata con no
di esprimenti le diverie disianze, attacca
ta alla barchetta per misurare il cammi
no della nave.
SGOMA , s.f. Modine; Modello f Forma,
Mostra di ci che si. dee porre in opera ;
L' Algarolti disse Sacoma Su STA SAGO
MA, Su questo modello; Su questafonna
BELA SAGOMA , Bellaforma.
SAGOMA DE SOIE, S/aza o Sloglio, La

SAG

5i9

giusta misura che deve aver una botte.


Slazadura, l'Alio dello stazare Staza si dice ancora in T. Marin. parlando
della tenuta d'una nave.
SAGOMA, detto in T. 3Iil. Possa-palle,
Un cerchio di ferro pel quale si fanno pas
sare le palle di cannone per esperimentare la rispettiva grossezza; ed anche chia
malo Sagoma.

SAGOM\DA, $. f. Lo stazare. V. SAGO


MAR.
LASSE CHE CHE DAGA U.VA SAGOMADA S
PO VE SA VAR DIR C08SA CH* BL PESA, La-

scia eh' io lo scandagli e ti sapr poi di


re quanto corra Usuo cavallo o in quant' acqua si peschi, detto fg. e vale , La
scia ch'io lo esamini, e ti sapr dire di
che sia egli capace o come sia la cosa.
SAGOMADR, g. m. Stazatore, Quello
che staza gli amasi per saperne la loro ca
pacit; ed anche Colui che misura la ca
pacit delle navi.

SAGOM\R, v. Modellare, Far modelli di


che che sia, Far de' modani.
SAGOMAR UNA ROTE, Spaiare, Rilevare
la capacit d'una botte.
SAGRA, s. f. Sagra, Festa per qualche
solennit religiosa.
Festa o Sagra, dicesi a Cosa da man
giare che si da o si vende alle feste.
PAGAR LA SAGRA , Portar della festa ,
Pagar la festa o la sagra , vale Dar man
cia o altro il giorno della propria festa o
iia del Santo di cui si porta il nome.
Sion" AGATA DA LB SAGRE, V. AGATA.
ANDAR A TUTB LE SAGRE , Egli come
l'alloro, dicesi d'Uomo ch' a tutte le fe
ste, a tutti i ritrovati.
FAR UNA SAGRA, Locnz. fam. detta Cg.
Far una bravata o una sbarbazsata, Con
tendere, Contrastare con forza.
SAGRADONA o SAGRONA, s. Fame di
quella sacrala, che la plebe Fiorentina
dice Sacratiua; Fame di quelle , Fame
grande.
AVER UNA SAGRADONA , Aver la picchie
rella; Arrabbiar dalla fame.
SACRAMENTO, s. m. Voce ani. Sacra
mento, detto per Giuramento AL SA
CRAMENTO MIO C AL SACRAMENTO DEI SPARESI, Maniere ant. usale dal Calmo, Per
mia f' ; Per fiacco.
SAGRAZZA, s. f. Gran sagra ; Gran fe
sta. Dicesi anche ('filaccia, per Festa
gmnde, ma prr lo pi in sentimento sprezzativo.
SAGRESTAN, V. SACRBSTAN.
SAGRTA, s. f. Festicciuola , Piccola fe
sta.
SAGRIN, s. m. Zigrino ed anche Sagr,
Voce dell' uso. Pelle di alcuni pesci mari
ni, ch' lulla ruvida e seminala di minutissimi granellini , la quale conciata e raf
finala serve.-u-iioprire gli astucci e gli ufllziuoli,ead altri usi.L'ordinario si traciia!le pelli degli Squalus Canicttla e Squnlus Catuliis (GATA D'ASPBBO CNOSTBANA)
e da quella dello Squalus Squatina
(SQIUNA); ma Io Zigrino Gne sommini
stralo da una tpecie di Razza detta da'

SAL

SAL

SAL

Franzesi Rate Sephen, e qneslo ci Tiene


dall' Inghilterra che lo ritira dalle Indie.
SAGR1N , add. Chiamasi la Carta lavo
rata ad imitazione del Sagr o Zigrino.
Non Irovasi nc'Dizionarii una voce corricpondenle; l'uso per mercantile di scri
vere Carta sagrinola.
SAGUR\0, add. Voce anliq. disprezzati
va, Sciagurato, uelsign. di Abbienti, Da
poco ed anche Scellerato.
SAIGA, s. f. Saica, T. Mar. Baslimenlo
turchesco di basso bordo, pronato da pop
pa e da prua, e che porta il trinchetto qua
dro.
SAL, s. ni. Sale, Quello primamente in
tendiamo che si cava dall'acqua marina.
Alcali o Sai vegetale , dicesi propr. da
Chimici il Sale cavalo dalle piatile dopo
averle abbruciate.
SAL DB CAIVL, Sale d" Epsom , detto
da' Chimici Solfalo di magnesia. Quesio
sale bianco e di sapore amaro, si trova bel
lo e formato in alcune acque o s' estrae da
alcuni minerali. La medicina Io adopera
come purgativo. Da -esso s1 estrae la Ma
gnesia.
SAL DE LE FORNASE, A rzume , Specie di
sale proveniente dalle padelle del vetro in
fusione.
SAL ARMOIYIACO, Sale ammoniaco, del
lo da' Chimici Idoclorato d'ammoniaca.
Sorta di sale che si estrae in Egillo dallo
stereo de' Cammelli ed oltienei eziandio
artilizialmentc. S'adopera nella slagnalur.i del rame, da' timori eie.
Sale , parlando figur. si dice per Mol
lo j Detto arguto e piacevole ; E per Sen
no, Sapere, Buon senso.

inifu. insalata o mi cotto salata , Me la


fece costar cara. V. BUCA e VESTA.
SALADA, s. f. Insalatura, Lo insalare.

sangue, che dicesi anche Sangria, Voce


Spagnnola.

UARGHB UNA BOXA SALADA, Salare o an


che Insalare e Insaleggiare.
SALADO, s. m. Lo stesso che SALAME, Y.

fig. Pelare o Scorticare alcuno ; Smugnere altrui la borsa.


SALASSAR, v. Salassare; Cavar sangue;
Far una cavata di sangue; Flebotomare
o Flobotomare; Sventar la vena.

5ao

DOLCE DE SAL, Dolce di sale, Leggernienle salalo Ouo DOLCE DB SAL, Dolcione ; Svivagnato , Tenero ; Sciocco
Duo SEXZA SAL, Uomo scondito, insulso,
rapa. V. ZUCA FAB DOLCE DE SAL, Sa
leggiare o Insaleggiare, Salar leggierrnente. V.-DEssAvVo.
CAVAR 'EL SAL, Dissalare.
DAR QUATBO GUASTI DE AL , Insaleggia
re.
METER ix SAL o i.v SALAMOBA, dello fig.
lo stesso che METEBLA VIA. V. METER.
METER wr SAL LA SCUOLA, V. SCUOLA.
SALA o SALAME, s. m. Salame; Salato ;
Salsicciotto , Salsiccia legala in una por
zione di budello di porco.
SALAME, si dice per isclierno ed ingio"
ria a uomo, Carciofo ; labbttaso; Mel
lone ; Stivale , t vale Sciocco Ti XB u.x
GRAN -m.A.-;r , Tu sei pi grosso che t'ac
qua de' maccheroni.
SALA, add. Insalalo, dicesi di Ci in cui
si posto del sale , a differenza di Salalo,
che vale Di sapar salso: onde il brodo ag
giustatamente insalalo non ara mai n
sciocco n salato. V. SALAMOHA.
SALA CB'BL SECA, Amaro di sale, die
anche dicesi Soprassalto.
BECO (coli1 e tirella) ALA, detto per
vezzi ad un Fanciullo insolente.
CSLO.
EL SI E l' HA TATA C06TH SALADA, Ella

SALADON, i. m. Salsiccione, Salsiccia


grossa.
SALADON, 'ld. Soprassalto , Troppo
salato.
SALA DURA, s. f. Insalatura, Lo insala
re, ed anche La materia da msalare.
SALAMANDRA, . f. Salamandra , Spe
cie di Lucertola di coda tonda breve, di
corpo sparso tutto di pori ; il sugo eh' osce
da'suoi pori un eccellente depilatorio.Che
sia veleno e che regista al fuoco, sono fa
vole. Chiamasi da Liuu. Lucerta Sala
mandra.
SALAMELCH, Voce Ebraica e frase Ara
bica, con cui per ischerzo noi salutiamo,
e uol dire Pax super le.
F'AB 3ALAMBLBCB, Dir salameleche; Far
le sue salameleehe, Far una profonda ri
verenza. V. REPBT.V.
SALAMON , .-ni. Salamene o Sermone,
Feice di mare, detto da Linuco Salmo Sa
lar. Questo pesce si trova ne' mari d'Eu
ropa e d' Asia , e alla Gnr dell'inverno ri
monta i fiumi, come il Reno di Germa
nia. A noi perviene salato in barili.
SALAMRA , s. f. Salamoia, Acqua ala
ta per uso di conservarvi dentro pesci ,
funghi , olive etc.

METEB IJT SALAKOBA o r SAL , detto inetaf. vale Deporre il pensiero; ed lo tes
to che METBRLA VIA. V. MBTER.
SALAMPA, add. masc. e fem. Sciatto;
Sciamannato; Sguaiato; Sgraziato, V.
T un tutto.
SALAPA, lo tesso che GIALAPA, V.
SALAR, v. Salare; Insalare; Insalinare, Aspergere di sale Insaleggiare o
Saleggiare , vagliono Insalar leggierinente SAL.VR TROPO o sui FIOCHI , Saprastalare, Salare oltre al convenevole.
SALAR LA SCUOLA , V. SCUOLA.
RASPIMB, ONZIXE, SALIMB, V. RASPA o.

SALARIAR , . Salariare ; Stipendiare ;


Tenere al suo soldo.
SALAR1TO, s. m. dim. di Salario, Pic
colo salario.

SALARNA, V. SALIERA.
BnocjiE SALARINB, dicono i nostri Fab
bri ferrai a quello bullette di ferro che so
no di lesta piccola e d' asta sottile e lun
ghetta.
SALARIO, i. m. Salario, Mercede a eh'
presta il suo personale servigio. Stipendio;
Paga; Soldo, dicesi pi propr. Quello che
i Principi e Signori danno alle persone di
qualit.

SALARIO DE LA NBITA , Saliatieo.


SALAR10N, s. rn.accro60.di Salario, Gran
salario, ; Gran soldo.
SALAROL, s. m. Salatitelo, Canevaiodel

sale.
SALASSADA, s. f. Cavata o Emtsione di

DAR UlfA SALASSADA A QUALCU.V, detto

SALASSXR LA SCABSLA A QOALCCIf , det


to lg. Smungere altrui la borsa. V. STO
GA DA.

SALASSO, s. m. Salasso.
Salasso, detto in T. de* Maniscalchi,
Strumento eon lancetta da cavar sangue
ai cavalli e ad altre bestie.
SALATA, s. fi Insalata, Nome generico
di tulle quelle Piante ortensi e salvatiche
che per ordinario si mangiano crude, con
dite con olio sale ed aceto 4 celane, diconsi in T.d'Agr. Tutte l'erbe che si man
giano in insalata.
SALATA CAPUCIXA , T. degli Erbaiuoli,
Insalata cappuccia o capitata , Specie
d'Endivia distinta da' Botanici col nome
Lactuca saliva varietas capitata. Le sue
foglie sono tenere e si mangiano in insa
lata.
SALATA BIZZA , Insalata riccia, Erbag
gio comunissimo , conosciuto da' Botanici
'I nome Lactuca saliva varietas crispa,
ed ha le foglie ricciulc o crespe.
SALATA ROMANA, Insalata romana, Al
tro erbaggio della stessa specie, distinto
col nome Botanico Lacluca saliva nulaIla. Le sue foglie sono allungate, rivivi
le alla base e rotonde alla sommila, qua
si liscie e diritte; legate insieme sulla pian
ta diventano bianche e tenere , e sono dol
ci.

>KIT i.'in FAB BIANCA LA SALATA , Ri


coricare, vale Coprirla di terra perch
imbianchisca.
SALATA, dello fig. e fam. Rabbuffo;
liammanzina; Riprensione DAR UVA
BO.VA SALATA A QUALcu.v, Riprendere al
cuna. V. RoMA.VClXR.

SALATAZZA o SALATO.YA, s. f. Insalato


ne, tuasc. Grande insalala.
SALATINA, s. f. Insalatina; Insalatuccia o Insalatuzza, Insalata di piccole er
be, di piccole foglie, o Poca insal.ita.
SALB1A , s. f. T. ant. lo slesso che SALVIA,
V.
SALBRUNLO (coli1 e larga) s. m. Saiprunella che anelli- scrivesi Sai prunella,
Sale arliuzialo che si vende dagli Specia
li.
SALDADR, s. m. Saldatoio, Strumen
to di ferro cen manico die si arroventa e
con cui si saldano rami fessi e si tura ogni
buco con colatura di piombo.
SALDAR, v. (dallat. Solidare) Saldare;
Insaldare e Risaldare, Riunire e Ricon
giungere le aperture e fessure di che che
sia rollo, col mezzo di colla o simile.

Saldare i conti o i debiti ; vale Pareg


giare la partila.
FAB SALDATO, Far quitanza, Dichia
rare di essere slato pagato, perch quan
do uno presenta un conto e il debitore lo
paga, il creditore scrive otto SALDATO ryv

SAL
r non significa sempre Essere pagalo ,
perch si pu far saldato anche senza es
sere slato pagalo Ti POL FAR SALDATO,
JTOL CHE JV'HA u.v CRISTO, Tu puoi far auitanza perch non ne ha un per medici
na: cio Tu puoi donargli il tuo credito
perch miserabile e non pu pagarli
Go DA AVER DA TAt VTKTI DUCATI, MA s'j!L
ME NE DA DfBSB, FAZZO SALDATO E ME BA
SO LA MAN, Sono in credito da un tale di
venti ducati, ma s* egli me ne da dieci,
glifo quitanza, e me ne contento.

SALDAR ujf FBAO, Saldare; Risaldare;


Afferrumminare , Congiungcre due pez
zi di ferro iniieme con certa saldatura ,
che dicesi anche Rammarginare.
SALDASSE, parlando di ferite, Itammarginare. Saldare, Consolidare. V. SEIH.
SALDA ORA o SALDADbaA, i. {. Saldatura;
Risaldatura , Mescolanza di diversi me
talli o minerali che serre a saldare i pez
zi di metalli che si lavorano. Saldatura
dicesi anche al Luogo saldato.
Granaglia , chiamasi una Sorta di fu
sione e preparazione d'oro o d'argento in
minutissirni grandinii per lavori di Ci.
SALDTO, add. Sodetto; Saldo anzi che
no; Duretto, Contrario di Tenero.
SALDI, Specie d'ayr. fam.(ehe anche dieesi SALDI IJT POPE) e vale Sta saldo; Sta
in piedi; Staforte; Sta sulle gambe; Non
cadere, Modo di richiamare od avvertire
colui che camminando inciampa la al
tro senso vale Persisti'; Sta forte ; Non
eedere e simili per animare altrui per
severare nella presa risoluzione In al
tro sign. ancora. Non ti perdere ; Non
ismarrirti; Richiamati e simili.
STAB SALDI A LA BOTA , V. STAR.
SALDO, add. Saldo, Fermo, stabile.
Saldo, dicesi per-Sodo, Palpabile.
SALDO NEL COSTITUTO, Costante nel pro
psilo ; Fermo alla parola data .
STAR SALDO, Reggere; Resstere; Star
saldo Reggere alle lotte, vale Soste
ner con bravura i colpi , e per lo pi si
ilice figuratamente Star saldo, diccsi
anche da noi per Stare fermo, Non si muo
vere.
STAB SALDO IN GAMBE, Essere o Sen
tirsi bene in gambe o in gamia, ville Es
sere o Sentirsi gagliardo, forte, robusto.
Star di male gambe e il suo contrario.
STAR SALDO IN CARIZDA , dello fig. Sta
re in cervello; Stare in gangheri ; Sta
re in guinzaglio ; Non uscir d squadra,
Slare all'erta, Radar bene a quello che si
fa, Non si smarrire.
TEGN!R SALDO rifo, Tener saldo uno,
SraPPar' perch non fugga o non ca
da.
SALEGI1ER, s. m. Voce anliq. lo slesso
che SALGHA, V.
SALER , s. f. Magazzino di sale.
S ALESE, s. m. albero. V. SALCIIR.
SALES1N o SALIZADR, s. m. Selciatore ,
Quell* Artefice che acciottola le vie pub
bliche o sia le lastrica di selci Lastrica
tore Quegli che fa ci con mattoni o la
stre di pietra. V. SALIZO.
SALETI.s. m. T. de'Pesc. Piccoli Gam66

SAL
beri che servono per uso di esca da pren
dere gli altri pesci. V. ESCA.
SALGARLA, s.f. Alberello; Tremula. V.
ALBERA.
SALO ARI A, s. f. Salcelo; Salicale, Luo
go pieno di salci fetriciaio, Luogo o
Greto pieno di velrici o siano Salci ancor
teneri.
SALGHER, i. m. Salcio bianco o Salice;
Salce; Salcio da pertiche e Solleone, Al
bero di legno dolce, notissimo, cfce i Si
stematici chiamano Salii alba.
SALGIIBR IN PIOVER , Salcio davidice o
Salolo di babilonia, detto da'Bolanici Sa
lii babilonica, Salcio i di cui lunghi e
sottili rami sono pendenti e fragilissimi.
Alcuni lo chiamano dal Franzese Salice
piangente.
Saligastro ti dice al Salice sali atico
l'etrice al Piccolo salcio che nasce su per
le rive de' fiumi. V. STHOP.
SAIGHE, dell* per Agg. e fig. ad Uo
mo, fminaccio; Tanghero ; Increato i
Sgangherato.
I SALCHERI NO FA MAI PERI GARZIGVOLI ,

Castagneti nonfecero mai aranci; II lu


po non caca agnelli. Da un uomo senza cer
vello nulla di buono pu attendersi ( Vedansi alla voce LU.VA delle sentenze analo&<}
SALI, i. m. Voce Turchese.-. Taffett che
le Donne portano sulle spalle: lo slesso che
SIL, V.
SALIA o SALIDA , s. f. Salita, II salire e il
Luogo per cui si sale.
SALA DE MONTE, Montata; Erta; Ascendimento Piaggia, propr. Salita di
monte poco repente o di poggio Mez
zo miglio di salila fra agro e dolce, cio
tra ripida e discreta.
SALA FADIGOSA o SFADIGOSA, Montata
acclive, scoscesa, ripida, repente. Dicesi Declive quando discende. Pettata , ti
dice in modo basso una Grande e aspra
salita.
SALIA o MOWTADA D' UN PONTE , Monta
ta o Pedata d'un ponte , Quella parte che
dal livello del terreno s'alza fino al ripia
no del ponte. V. PONTE.
SALIERA o SALAH.VA, s. f. Saliera, Va
sello nel quale si mette il sale per la ta
vola.
SALAHIMA DEL CAMN, Cassetta del sa
le, (Fiorentino) Arnese di legnoche tiensi ordinariamente appeso presso al fuoco
di cucina, e serve a tenervi il sale.
SALIERA DEL PEVERE, Pepaiuola. Quel
vasetto che contiene il pcpr acciaccato e
che si mette in tavola come la saliera. Qua
lunque sia la contraddizione in termini di
questa voce vernacola , ella in uso comu
ne.
SALINA , s. f. Salina , Luogo preparalo e
arlifiziale donde si cava il sale.
SALUTA, dello per SALIERA, V.
SALINER, s. m. Salinaruolo, L'Artefice
o Lavorante che impiega 1* opera sua ca
vando il sale dall' acqua marina. V. SALASL.
SALIXR, ai tempi Repubblicani Veneti
era carica pubblica d'un patrizio a Chiog-

SAL
521
gi , una volta destinato a soprantendere
alle Saline, ma che agli ultimi tempi della
Repubblica aveva diverse attribuzioni.
SALIN CARDO, Pesce di mare, lo stesso
che LAXZARDO, V.
SALISSON, s. m. disono i Chioggiotti a
quell' Insello che a Venezia chiamasi PoaCBLTA, V.

SAL1SSONI CAPE o SALISSOJU DE AH,


T. de'Pesc. Scaraboidg, Termine de'Naturalisli collettivo di diverse specie di ani
mali marini sotto il nome generico di Chi
ton, come sono il Chiton fa-scicularis, il
Chiton squamosa* e il Chiton ruber di
Linneo. Sono essi collocati nell'ordine de'
Testacei. L'animale quando staccalo dal
la sostanza cui sia sempre aderente, si
contrae e si aggomitola , dal che i Pescalori Chioggiolii gli diedero il nome ver
nacolo, che corrisponde al nostro PORGBLBTA.
SALIVA s.f. o SALIVO s.m., Scialiva o Sa
liva e Siliva Sbavazzatura direbbesi
la bava o la scialiva d'una donna che fili.
SALIVR , v. Salivare e Scialivare, V.
SPUR.
SALIVAZIN, i. f. Salivazione Ptialsmo, dicesi da'Medici alla Frequenle sa
liva/ione e spulo.
SALIZA, add. Lastricalo; Ammattonato,
dicesi d Strada. V. SALIZO.
SALIZ\DA, s.f. Selciata o Seliciato e Sel
ciato. La voce noslra vernacola vale per
Istrada lastricala, ed ebbe origine da qual
che prima strada interna di Venezia che
fu lastricata , e che da Salizo fu detta Salizada.
SALIZADR, s. m. lo stesso che SALSSW,
SALIZAR, v. Selciare o fnseliciare e Ciot
tolare, dicesi se il pavimento della strada
coperto di selci o ciottoli; Lastricare,
Rcdilaslre di pietra tratta dalle cavej Am
mattonare o Mattonare, se di mattoni.
SALIZAR LA CASA , Pavimentare , V. TcRAZZt.

SALIZO , s. m. Seliciato o Selciato , Pa


vimento di strada.
SALIZO DB MATOM DE PIER VIVA, Lll-

strieo o Lastricato, Incrosta I lira oCopertura di pietre dette Lastre ( V. MATST ).


Nel numero del pi dicesi meglio Lastri
chi , anzi che Lastrici.
SALIZO DE MATOSI DB PIER GOTA , Am
mattonato, MISI. Lastrico di mattoni o
quadroni. V. MATO.
SALICO DB COGOLI , Ciottolalo o Selciufo,susl. Terreno selcialo di ciottoli. V. CO
GOLO.
SALIZO DE TA TELE, Ammattonato di pia
nelle , Terreno o Pavimento per lo pi d
case nseliciato di pianelle, eli' il matto
ne pi sottile. V. TAVLA.
SALZO A CORTELO o A TABIO , Accollellato, sust. Lavoro o selciato di malloi
messi per coltello, cio per costa e non poipiano.
SALIZO DA CAMi.vXno MAHCHIAPIB, Mar
ciapiede. V. CORDY E SCARPA.
SALIZO DEL FORNO, T. de' Fornai , Fa

522
SAL1
co/are delforno, la parte unita al di iotto della rolla, su cui \ mette la legna per
accenderla e il pane per cuocere. V. MATosr.

SALIZO DB LE CAMBRE , Pavimento , su


coi si cammina , che dicesi anche Suolo;
Palco e Solaio , -e si chiama secondo le
specie, Lastricato se coperto di lastre,
Mattonalo se di mattoni, e Battuto se di
terrazzo. Pavimento lastricato di marmo.
Stalle lastricate di pietra.
SALMASTRAR, v. T. Mar. Legar con sal
mastre. V. SALMASTRI.
SALMASTRE, s. f. T. Mar. Salmastre o
Gaschette, Trincile pi grosse che servo
no a legare le gomene quando si salpa ,
cio si leva l'ancora per mettere alla vela.
SALMASTRN , s. m. T. Mar., lo stesso
che TRIWBLA (V.SACHTE), diconsi le Sal
mastre che legano 1 vele quando si chiu
dono.
SALMASTRO, add. Salmastro, Che lien
del salso, ed per lo pi Aggiunto ad ac(qua.
SALMISTfiX , add. Misallato, Condito a
modo di Misalta , che la carne di porco
insalata prima che si rasciughi. V. SALMISTRa.
SALMISTR\R , v. Misallare, Far misalta o Acconciare le carni a modo di misalta. La voce vernacola suona Salnitrare ,
che non trorasi per registrata ne* dizio
narii, sebbene vi sia l'addieltivo Sainitrato, come Farmaceutico. Si salnilrano fra
noi le lingue e la carne bovina , facendo
loro una specie di concia come in salanio-ia,con sale, nitro, aglio ed altri ingredien
ti piccanti per conservarle e far loro acqui
stare un sapore pi distinto e appetitoso,
che partecipa discretamente del salalo. Ma
i vocalxilarii non ci danno licenza di dir
Salnili'are; e resla dubbioso se Misallare
sia il corrispondente.
SALMISTRO, s. m. Salnitro, uia inten
diamo propr. Quello rhe si scopa dalle mu
raglie timide e vecchie, le quali si dicollo
quindi Salnilrose.
SALMO, s. m. Salmo OGNI SALMO FINIS
SE i.v GLORIA, O i salmo i/i gloria tor
na, dicesi del Ripigliare alcuno spesso il
ragionamento di quelle cose che gli pre
mono.
SALNITRO o SALMTRJO , t. in. Salnitro o
Nitro, detto da'Chimici Nitrato di potas
sa. Specie di sale che si trae da diverse
cose, come dalla terra, da' calcinacci ec.
ed il principale ingrediente della polve
re d'archibuso.
SALONICH10, s. m. Albagia, Panno gros
so di colore albiccio, di etri si vestono i
poveri, dolio da noi probabilmente Saionicchio per essere il primo venuto dalla
Citt di queslo nome.
SALTA, s. f. Salotto, Piccola sala.
SALPA o SARPA , s. f. T. de' Pese. Salpa ,
Pesce ignobile di mare, di corpo compres
so, detto da Linn. Spurus Salpa. V'ha
una variet di queslo pesce rttt chiamasi
nel dialello de' pescatori CHECOLA, V.
SALPAR , v. T. Mar. SajMre o Sarpare,

SAL

SAL

Levar l'ancora dal mare e tirarla nella na


ve per far vela , che dicesi anche Disan
corare, bench sia poco usitato Sfor
mare , si dice al Levar 1* ancora d' affoga
mento e ricondurla al bordo.
SALPAR L'ANEMA, Bella melafora ani.
traila dalla voce inarin. per dir MorireSE.VTO CHIAO , i* ANBMA FCORA DEL MIO
CORPO SALPA , Sento eh' io mi muoio ovv.
Io mi sento morire.
SALPICN, s.m. che suona Salta piccan
te , Specie di salsa saporitissima rii guslu
piccante con cui si condiscono l'erbe colle.
SALSA,.s. f. Salsa, Condimento di pi
maniere che si fa alle vivande.
SALSA LIQUIDA, Brodetto, Semplice condimento liquido SAWA D'INCHI, V. Iifcmb. SALSA DE CAJARI, Cappevotlato.
SALSA DB S. BBR.VARDO , Locuz. di gergo fan, e vale Lafame. V. SACRATOLA.
LA FAME XE UNA ORA* SALSA, L' appe
tito non vuoi salsa, Prov. simile a quelo, A ogni gran sete ogn acqua buona;
e vagliono che Quando la volont brama
una cosa non vi bisogna stimolo che 1 inli.iiii m i.
SALSA, era dello antic. per metaf. nel
sign. di Maschera per Finzione, Simu
lazione CHE ocn TANTE SALSB, A che
queste maschere o finzioni o simulazio
ni? V. ENDEGOLO.

Filierno, T. de' Battilori, Ferro a ma


no da tirar la gavette-Fi/ucc/iio, Oro for
mato d'un filo di saltaleone fasciato di la
ma , con granone stiralo opra e formato
con seta.
SALTAMARTN, s. m. Sallamindosso ,
Voce fatta in itcherzo per significare un
Vestimento misero e scarso per ogni ver
so , che quasi sparisca di dosso alla perso
na per non potersi facilmente accomoda
re. Secondo i buoni autori, Saltamarti
no, diceii per Persona sventala.
Saltamartino o Mittiritio,n dice poi
inToscana ad un Trastullo da fanciulli fal
lo d'un boccinolo di saggina alta un mezzo
dilo, con un pii-col piombo nascosto nella
parte inferiore e con una penna nella supe
riore, sicch tirato ali' aria, resta sempre
ritto dalla parte che gravita. Ve n' ha an
che a foggia di figurfne che hanno il piom
bo da piede ; cosi pure di ranocchia che
per mezzo d'un ruscellino congegnalo di
sono che scatta , fa de salterelli , come ap
punto fanno le rane,al qual ultimo noi di
ciamo SALTAMARTN.
SALTANTE , Voce di gergo , e vale Ca
pretto.

DAR U.VA BONA SALSA A QUALCL'N , dello

niet. Risciacquare un bucato a uno; Far


gli una gran grida in capo, unafardata, una sudicia ripassala, un cappellac
cio, Sgridare, riprendere.
SALSIERA , t. V Vaso per le salse, Reci
piente o Vasello di varie maniere in cui
inclkinsi le salse che si pongono in tavola.
Ne' dizionarii non trovasi Salsiera, che
, parrebbe il termine convenevole.

SALSO, s. m. Salsedine; Salsezza; Salsuggine; Salsugginoso, La sostanza sal


sa.
SALSO , noi diciamo alla fiamma sal
sa, eh' quel Prurito che viene in pelle,
cagionato da umore salso.
SALSO pure diciamo n quel Trasudamen
to di salnitro,dicui ridondano alcune mu
raglie o pavimenti.
SALTADR, s. m. Saltatore; Giuoco.'/itore di schiena, Quello che fa il meslieidi saltare, che dicesi anche Ballerino
Mattaccino , chiamasi il Giocolatore e
Saltatore mascherato.
SALTADR DA conuA , Funambolo, r al. la greca Acrobata , Bulla/ore in sul ca
napo; Ballerino da -corda, Andatore in
sul canapo.
CAVALO SALTADOR, Cavallo saltarizzn,
Cavallo addestralo n solfare.
SALTADR DA STBADA , Aggressore; As
sassino ; Ladrone, Colui che assalta i
viandanti per oggetto di rapina. I Legali
direbbero Grassatore a quel Ladro che
ammazzasse l'aggresso, e quindi Grassa
zione al inisfatlo commesso.
SALTALIN, s. m. Saltaleone, Sorta di
filo sollilissimo d'ottone che serve a diver
si usi ed anche per corde di chitarre, man
dolini ec.

SALT\R,T. Sahare.
SALTAR A CAVALO, Saltare a cavallo o ,
sul cavallo o destriere vale lo stesso che
Montare in sella; Salire a cavallo.
SALTAR ASSAB o SALTAR DA DEMONIO,
Trusaltare.
SALTAR, parlandosi di vino, Brillare,
i|uell' effetto che fa il vino generoso nel
roder la schiuma saltando fuori del bic
chiere.
.c
Saltar di palo infrasca, dicesi hg. anche da noi per Passar da una cosa in un'al
tra. V. PALO e FhAscA.
SELTKEL CHILO OEL GKIZZOIO, V.GmzZOLO.
.
SALT'IR FORA , Sbucare, detto Gg. Uscir
fuori, come se si dovesse Uscir fuori del
la buca, contrario d'Imbucare.
SALTR POSA , parlando dei liquori ,
Schizzare, proprio de' liquori quando
scaturiscono per.1 piccoli zampilli con im
peto, che anche diresi Spicciare.
SALTAR FORA, Uscire , dicesi dell In
sorgere che fa alcuno nel discorso.
SALTAR JN BESTIA o IN COLAR ; Stillare
in collera ; Saltar il grillo o la m^ca;
Montare in bica ; Montar la. stizza
PRESTO LA CHE SALTA, Egli e uomosubtto, cio Pronto all'ira. V. in MONTAR.
SALTA m CUOH o is TESTA o IN MESTE,
Correr per f animo o j>cr la mente , ve
nir in pensiero. V. SALTAR EL ORILO.
Saltare gualche rigatale Ommettere,
qualche pezzo in leggendo.
SALTAR sn , Bisfondere con alterigia o
rigoglio. V. UESPONDER.
SALTAR VK FOSSO, Saltare un fossato.
SALTAR EL FOSSO, dello fig. Lanciare
il palo, Fare una difficile impresa, Ovv.
Uscire del manico, Far pi che non si
noie.
SALTAR LA MOSCA AL NASO, V. MOSCA.
SALTAR, Salteggiare, nel sign. di Bal
lare ANDAR A FAR QUATRO SALTI, An
dar a salleggiare.

SAL,
FA SALTAR i BEZZI, Darfondo alla ra~
la o ai Quattrini, Finirli, Consumarli
Far baldoria; Farfal, Consumar lutto
il suo dandosi bel tempo Scacazzare o
Scialacquare, Gettare i danari in cose va
ne.
FAR SALTAR NO DA UNA FEVESTRA, Far

saltar uno le finestre^ Farlo ballar fuori


da una finestra.
LASSA CHE LA SALTA AVANTI (Maniera
de' Barcaiuoli J Lascia ch'io passi avan
ti ; Lascia, che avanti, cio Da luogo, la
scia che la mia barca avanzi o trapassi la
tua.
SALTAR, maniera ani. che dicctasi per
Avvenire-^ Accadere ; Penire ; Succede
re Disse il nostro Calmo in lettera,
QUASI A TUTI I RICHI , I,V LIOGO DE LA RO
GNA CHE VIBN AI POVARBTI , A LORI CHE SAL*.

TA LE GOTE , per dire, I miserabili han


no la rogna, i ricchi il pi delle volle la
gotta.
MLTARAR, v. Saltellare; Balzellare ,
fame fa la Lepre allora che non esce di
passo. ,
3ALTARELO, s. m. Salisceiido o Sali
scendi, Una delle serrature dell'uscio,
ch' una. Stanghetta di ferro la quale impernata da un capo con un chiodo nella
imposta e inforcando i manichelli dell' al
tra, serra l'uscio o la finestra, onde d'uo
po sollevarla per aprire Nasello si dice
quel ferro fitto nel saliscendo che riceve
la stanghetta per poterlo alzare Staf
fa, il Ferro confitto nelle imposte per reg
gere il saliscendo Monachetto, si chia
ma quel Ferro nel quale entra il saliscen
do e lo accavalcia per serrar 1* uscio. V.
CHIAVETA, BHAGHETA, NASO PEL SALTASE
LO ai loro luoghi.
SALTARLO DE LEGNO, Nottola o Notto
lino, Regolo di legno grassetto che impern.iin in una di-Ile imposte dell'uscio da un
capo, inforca dall'altro capo il monachi
no dell'altra imposta e serra l'uscio.
SALTARELI DE SPINTA, Salterelli, Legnetti rhe nrgli strumenti da tasto fanno
sonare le corde saltellando.
SALTASELO, dicesi pur per SALTTO, V.
SALTRO, s. m. (dal lai. Salluarius, sjlvarum cuslos) Guardaboschi, Quello che
Ila i boschi in custodia ed ha cura che non
vengano danneggiali. Dicesi Boscaiuolo*
Colui che taglia alberi nel bosco, gli ;!>.irba, fa pali, pertiche, stanghe, forcelle,
legni da artiere, fascine eie.

SALTEL\R , V. SALTARB.
SALTERIO, s. m. Safterio e Salter, II
volume e l'opera de' salmi.
SALTERIO DA POTEI, Saltero. o Sallerioy
* chiamasi quel piccolo libretto dove i fan
ciulli imparano a leggere dall'abbicc.
Salterio o Salter o Ognaceordo, chia
masi poi fjut-Ho Strumento musicale di cor
de che si .suona con due bacchette o coi
ditali, che ha la figura d'un triangolo tron
calo alla parie superiore Decaccordo^
dicesi al Salterio di dirci corde-.
SALTTO o SALT!N, s.m. Saltellino; Saitetto; Scambietto, Piccolo salto, e qn in
di Scambiettare; Saleabt-llai-ecSaltab.ec.cure , Far dei saltelli.

SAL
orto de'piedi, dicesi il Far intrec
ci e raddoppia m culi di salti.
ANDAR A SLTETI, Andare a saliacchioni , cio Salterellando, che dicesi anche
Balzellare o Andar balzelloni.
FAR DEI BEI SALTBTI, Salteggiarc, Che
il aliare con regolata norma danzando.
SALTIMBANCO, s. m. Ciurmadore o Ciur
matore e Cantambanco o Cantambanchino e Cerretano, Colui che gira di paese
in paese vendendo le sue bagattelle e crur~
mando , cio vendendo antidoti e cose si
mili. V. CANTIMBANCO.
S\LTIN\R, v. Saltabellare; Saltabeccare e Saltellare,? nrtsprssi salii e non mol
lo grandi Balzellare, dicesi dell'An
dar della Lepre allora che non esce di pas
so.
SALTO, s. m. Salto Danza o B allo ,
dicesi per siimi.
EL SALTO DEL PORCO, V. PORCO.
1 SALTO BEL MOLT.V , Salto del monto
ne, dicesi Quel sallo che fanno i cavalli
spiccandosi in allo e scalciando co' pie di
dietro: salto pericoloso al cavaliere.
A SALTI, modo aw. Saltellone; A sal
ti; A salti a satti; Per salti ^valc Intcrrollameniei E quindi Andar balzelloni o
Balzellare, diccsi di Chi cammina a sal
ti
ESSER AJ. SALTO, Venire in lussuria $.
Andare a cane; Venire o Essere in cal
do, Dicrsi de' Cani, e per analogia anchedelie Femmine;
MANDAR AL SALTO i CAVALI o i ASENI r
Ammettere o Menare a guadagna e Con
durre alla monta Andar in amore, ti
dico degli Uccelli.
VA DE SALTO, Maniera furbesca che va
le Far un contrabbando. Quindi PORTAR
DE SA LTO , Portare o Introdurre un gene
re di contrabbando.
SpicXn SALTI, V. SPIGAR.
TRA* EL SA LTO o FAR ux SALTO o u*
CRAI* SALTO, dello fig. Uscir del manico^
Far pi che non si suole.
TBAB c.v SALTO D'ALEGHEZZA, Scam
biettare o Fare uno scambietto per alle
grezza.
SALTON, s. m. Voce fam. Impeto; Rpulsa; Rabbuffo; Nasata ; Scartata , V. SiMITN.
ANDAR A SALT* o A SALTOM, Andarsaltellone o saltelloni e balzeltoni, Disal
to in sallo; Andare a sbalzi; Interrottamente.
SALTUZZ\R , V. SALTAR*.
SALVA, s. f. Salva, Lo scaricare di mol
le armi da fuoco nello stesso tempo e con
tinuamente, che si fa per onore e in oc
casione di festa.
SALVA DE MASCOLI, Spara di mastii o
mortaletti Gazzarra dicesi da' Razzai
lo Sparo di molti fuochi arliGziali th fan
no strepito grande tutto in un tempo.
lu altro signif. No GH'B PI SALVA PER
Nissl-N, Non v' pi salute o sicurezza
per alcuno.
SALVA SALVA! Alla larga sgabelli, Vo
ce che usa dire per allontanarsi dai pe
ricoli.

SAL
SALVA CONDTO, s. m. Salvacondotto ,
Grazioso indulto temporaneo locale che la
legge o il Principe concede a uno per im
pedire che non gli sia fatta esecuzion per
sonale o reale.
SALVADEGARSE,v./n,taZi>att'cAi"reo/nsalvaticare, Divenir salvalico: diccsi per
lo pi degli uomini che diventano di ru
vide nraniere ed amano di slav soli.
Inselvatichire, si diee poi tanto delle
Terre che delle Piante allorch non lavo
rate o coltivate ritornano, allo stato natu
rale. Lambrusca, dicesi della Vite che;
inselvatichisce.
SALVADEGHTO, add. Salvatichetto^
Rustichetlo, Alquanto aspro.
SALVADEGHN , add. AVER DEL SALYADBGHN, Saper o Sentir di salvatico,
di salvaggiume , Dicesi di alcune carni
che hanno il sapor del salvatiro o che so
no, condite all'uso, de' salvatici Esser
salvatico, direbbcsi a. uomo di maniere
aspre e ruvide.
SALVXDEGO, add. Salvatico, Non do
mestico Salvaggina e Salvaticina, det
to in forza di sust. vale Carne d'animale
salvalico buona a mangiare.
Salvaggiume, diconsi Tutte le specie
di animali che si pigliano in caccia , buo
ne a mangiare.
ESSER SALVADBGO, Insatvatcare o In
salvatichire, Divenir salvatico Lambruscarsi, dicesi delle Piante.
SALVADEGME , s. m. T. Agr. Bastar
dume per sirail. Rimessiticci, superflui e
tristanzuoli delle piante.
SALVAMENTO, s.m.-ANDR A SALVAMEN
TO, Arrivare alla meta; Giungere a sal
vamento, cio" Sano e salvo arrivare dopo
un viaggio di mare al luogo destinalo.
SALVANLA, s. f. Voce fam. Salvezza ;
Rifugio; Riparo; Schermo; Scusa.
AVER SF.MPIIE LA so SALVANLA , Aver
sempre i suoi pretesti, le sue scuse , la
sua difeta.
SALVAR, v. Salvare, Serbare , Conser
vare.
SALVAR. QCAicb.v, Dar salute ad alcu
no ; Trar del pericolo , Difendere.
SALVAR LA CAVRA E LE VE.TZE, Salvarla
capra e i cavoli, Dicesi prover1, del Far
del bene a uno senza pregi ndizio xlelP al
tro.
SALVAR LA PANZA PER i FIGHI, Detta metaf. Serbare il corpo a'fichi, Dicesi p-r
beffa d' un uomo cauto e tranquillo rhe
fugga i gravi pericoli-Ssarnpare oSalvar
la pelle, Salvar da. pericolo di morte.
CHI SE POI. SALVAR SE SALTA ovv. SALVA
TE SALVATE, Chi ha spaga aggomitoli, e
vale Chi in pericolo scampi fuggendo,
V. ARECOIIANDARB.
SALVAREGINA , s. f. Saherfgina , Ora
zione nota che si porge alla Beata Vergi
ne , detta cosi dalle parole colli- quali co
mincia.
SALVARBA, s.f. Salvante; Dispensa^
Repositoro; Riserbatoio e Riservatolo y
Lungo riservato nella casa dove si custo
discono le robe da mangiare.

5H

SAL

Dello in T. di gergo, vale // :lcretu nt;


ti sedere ; il culo.
SALUBR10 , i. m. Voce propria del Con
tado di Chioggia , Capitombolo ; Tuffo ,
L'andar nnotando per qualche tratto solt* acqua FAU uv SALUBRIO, Lanciarsi
sott' acqua, V. CAORO.
SALUDAR , T. Salutare, V. Rsvu)a , REPETO, SALAMBLECH.
SALDO,s. in. Saluto.
SALVDO co LV TESTA , Capochiuo; Ca
pata, alulo fatto col capo abbassandolo
senza parlare. Far un capochinoo una ca
pata.
FAB i\n,ni. Salutare; Far salutazio
ni, baciamani, riverenze, capochnt, capatt.
NEGAR E i. SALUDO, Tenerfavella aduno,
JJon volergli parlare. L' opposto Render
favella, e vale Pacificarsi con alcuno.
I, s VAII rr. SALUDO, Cessar di salutare.
Saluto, detto in T. Mar. dicrsi delle
Cannonale che si sparano <h una nave per
aiutarne un'altra o una Citt o un San
tuario.
SALUDO , nel parlar firn, dicrsi ironie,
ne' sigu. di Ingiuria o Ripi-enxione o Av
ventataggine ; Temerit; Aspra modo di
trattare e simili EL M'HA DA STO BEL
,i.i in , /. gli m" accolse con questa ceri
monia , cio Anzi che ben accollo, fui vi
lipeso, mal trattato.
SALVIA , . f. Salvia, Erba aromatica di
buon odore e notissima, detta da Liunco
Salvia ojficinulis.
SALUME, s. m. Salame o Saltarne, Tut
ti i Camangiari che si conservane col sa
le.
SALliMIR, s. m. Pizzicagnolo; Vendi
tore di salumi Salsamentario tetti-si
osar da molti, ma un latinismo.
SALUMIRA, s. f. Femmina di Pizzicm0/0, Che vende generi calati.
SALVO, add. Salvo, Fuor di pericolo, SaiTato , Sicuro.
TBGM'IR o DAR. iiv SALVO, Seriore i Te
nere in serbo o in serbanza; Dar che che
iia in serba, Tenere o Dare in custodia
e in cura.
Ayua IN SALVO , Andar in serbo, dicei (felle Fanciulle che vanno in mouastero per educazione.
Salvo, dello avrerb. vale Eccettuato,
Fuorch, Salvo che, Salvo se SALVO
IL VERO, Salvo il vero, cio Purch sia
ero.
SALPA,s. t. Scialuppa, Schifi; Laneia , Piccolo bastimento a servgio delle
navi.
SALUTE , s. f. Sanit Salute, in ita
liano sinonimo di Salvezza.
AVER DE LA SALUTE DA VK.UTn , detlO

mei. e vale Esser verde come un aglio ;


Esser sano come una lasca o come un
pesce, In istatodi perfettiseima sanit. V.
SPEXDER.
ACQUISTAR LA SALUTE , Raccattare la
sanit.
CoSSA CHE FA BBS A LA SALUTE, CI9

talutij'era> salutare, salutevole.

SAL
CdEI'B DA SU.UTE, V.
SALUTE , Dio vi salvi; Dio v' aiuti, Mache s' usano dire a clii starnuta.
BKVER A LA SALUTE, DB UXO , V. PlUNDEUL

LA SALUTE, dicesi poi volgarmente il


magnifico tempio volivo intitolato a -V. Ma
ria della salute, slalo eretto per decreto
del Sen.'ilo Veneto il 29. novembre i63i.
presso alla Dogana di mare, per la libcrazioue dal contagio che dur sedici me
si, ond' erano perite in Venezia < ne'lazzerelli 46,536 persone, e compresi .Mura
no, Malamocco e Chioggia, 82,1^6, come
si ha dalle memorie sloriche del noslro
Abbate Gallicciolli, L I. unni. 8i3.
SAMAR, v. Sciamare, Fare sciame, e di
cesi delle Pecchie. V. AVA.
SAMARCHETO, s. m. dimin. di SAMABCO,
nel figo, di Beltoletta. V. SAMABCO.
SARI ARCO, s. m. S. Marco Evangelista,
Santo Protettore della gi Repubblica Veneta; e Titolare della Cliirsa detta una
rolla Durale, perch era la Cappella del
Doge, ora fatta Cattedrale o sia Patriar
cale. Di questo Santo facendo menzione
il Firenziiola ne' suoi Ragionamenti disse:
La mattina di quel Santo che quasi pi
che Iddio onorato a fineeia ec. (Tom.
Le. 108.).
S. Marco anche Titolo d' un Sestiere
o rione della Citt.
S Auro DEI BOCOLT, dicono le donne
volgari alla Festa di S. Marco che viene
in Aprile, tempo in cui cominciano le boccie delle rose.
GOVEBVO DE SAMABCO , dicevasi al Go
verno della ReptiLblica J'eneta.
SAMARCO, Bettola; Taverna, Piccola
osteria dove si vende vino a minuto , det
ta SA MARCO dall'uso che v'era ai tempi
della Repubblica , di tenere sopra la por
ta di lali Bettole l' insegna pubblica o sia
lo stemma d'un Leone colle ale ch'era i' em
blema di S. Marco Evangelista protettore
e patrono ilei Governo. Ora cjucsta voce
quasi ila in disuso.
SAVAKCO SPBGAZZ , che quanto dire
San Marco impiastrato , chiamavasi ai
tempi Veneti quella figura del Leoue,"slemma del Governo , che da qnalchr Pittore
da M;, Ili-Ili dipingeva*! grossolanamente e
senz regola dell'arte, sopra ^.ingresso
d* una bettola nuovamente aperta j" come
*i detto ili sopra ; ed era espressine 'di
disprezzo o ridicolo.
VoLTn Et MUSO A S vrr \POI , fra<e di
gergo d"-' Barcaiuoli, vale Dar ad inten
dere una cosa per f altra , Burlare, Cor
bellare.
SiMAnoii o MARCHETI chiatnavanM vol
garmente al tempo ultimo della Repub
blica li Soldi che allora correvano , delti
ora poi MARCOLi.vr.
SAMARTN, s. m. S. Martino, Nome di
un San, n eh' posto agli 1 1 di Novem
bre, tempo in cui (l'ordinario finiscono e
principiano le locazioni e le tramutc del
le case.
Quindi FAR SAMARTV.Y vale Sgombera
re^ Far tramuta, Lasciar la casa n dispo-

SAM
sizion del padrone e passar ad un' altra:
V. MASSAU'IA.
FAR LA TESTA DB S.AHAATbf O FAR Et

SAKABTIN, su cui anche detto proverb.


DA SAMART.Y SE SVIATA LA BOTA DEL BOW
VI.Y. Servendomi delle erudite nazioni da
te su tal proposito dal Padre Carnieli nel
la sua Storia di varii costumi sacri e pr fani dagli antichi sino a noi pervrnul
(Lib. II. capo IV.) non sar discaro ai leg
gitori il sapere , Che 1* uso nostro ili siarc in allegria, di couvilarc, gozzoviglia
re e ni aiiuini- i! ci i o spillare la bolle del
miglior vino nel d 1 1 novembre d' ogni
ano , proviene immediatamente dal co
starne sin a noi pervenuto dell'antica fe
sta in onore di Bacco che da' Greci celebravasi solennemente per tre giorni, cio
li 11, 12, ij del mese AntesterKne
che corrisponde al nostro Novembre, det
ta quindi con greco nume Antesliria , il
1 1 1 1.1 1 primo giorno degli andici , eh' era il
pi solenne , si chiamava da essi Pitigia
o Piteeia, che vuoi dire Aprimento della
lolle. Plularco singolarmente ce lo atte
sta, aggiungendo che i popoli della sua
nazione chiamavano 1' undecimo del det
to mese Giorno del buon genio, cio d'al
legrezza e sollazzo, di conviti e piacevoli
conversazioni. Dopo tutto ci fi necessario
notare che il Santo nostro Vescovo Mar
tino nuli.i ha che fare con questa fi--la na
zionale, e che essa chiamasi Festa di S.
Martino soltanto perche cade nel giurno
il novembre la memoria di qiicslu .San
to.
IsTADE!-A DB S. MARTX, Pccola State

di S. Martino, chiamansi li Dieci giorni


che seguono dopo quello di S. Martino ,
durante i quali per ordinario suoi essere
buon tempo.
SAMARTINTO , s. m. che vuoi dire Piecolo S. Martino, chiamiamo il giorno ix
Novembre, cio il posteriore a quello del
S. Martino, perch anche in questo secon
do giorn usano alcuni far convili o goz
zoviglie. E quindi FAR EL SAKARTI.VTO .
significa Gozzovigliare nel giorno i 2 No
vembre: ben intesi per che il Papa e Mar
tire S. Martin-'' , che si onora dalla Chie
sa in questo giorn , non ha alcuna rela
zione cogli usi nostri nazionali.
SAMASTRINI, s. m. T. de' PiziicaenoK ?
oliasi SALMASTRI?" , cos s chiama fra noi
il Pesce di mare spaccato per lungo e sa
lato che si vende.
SAMBCO, s. m. Sci'aecco o Stambecco,
Nave bislunga a vele e remi, della gran
dezza della Fregala , che porta da i4
ti cannoni.

SAMBUCO o SAMDUGHER, *. m. Sambitca


e Zambuco, Sorta di piccol albero notis
simo, le cui frollili putoiio; detto da Liun.
Sambucus nigra.
ROBA SAMBUCDA, Sambucato, Agg. di
cosa dove siano mescolali fiori di_Sambuco Sambuctiina o Sambucino vale Di
sambuco.
SAMIS, s. m. o pi dislintnmenle SAMJS
D'OKO e SAMIS D'ARZENTO, Drappo ad oro
o Drappo d' oro e Drappo d'argento , cio

SAN

SAN

SAN

Drappo di seta tessuto con oro o con ar


gento. SAMIS voce del Ialino barb. della
altrimenti Samit e Samilum , nel sign. di
Drappo di seta. Aurisamitum si diceva
ne' bassi ecoli al Drappo d'oro. Vedasi il
Dizionario del Uu Cange alla voce xametum.
SA ITER, s. m. Voce antiq. Drappiere
di fil-iii, i-'n . cio Mereiaio Tenditore di
Irle di scl.i stracciata ( I! \\ M.> i, il quale
Tendeva anche licci ad uso ile' tenitori. A
Vicenza dicesi SAMITRO al LaTorante o
tessitore di drappi di eia, clic corrispon
de al nostro TESTR,
SAMO, s. m." Sciami; Sciamo Esciame
di api , cio Quella quantit di Api che
vanno e vivono insieme.
SAMPICN, lo leuo che SALPIGN , V.
SAMPOG.NA, V. ZAMPOGNA.
SAN, add. Sano, Che ha sanit.
A AIA E LOGO SAN, Salubre; Saluberri
mo ; Salutifero.
PIATO SAN , Piatto intero , Senza maga
gne, coplrario di Rollo PIATO SAI", di
o-si ancora per Cibo sano.
SAN COME UN CAMPANELLO COME UN PESSB, Sano come una lasca; Verde come
un aglio; Pi sano che un pesce, si di
ce di Chi ti i vera sanit ESSER SAN s
CONTENTO , EsserJori e baccelli , detto

te coltellate e rimasto sfigurato; come mo


r S. Cassiano Vescovo che fu ncciso in
Imolada'suoi Scolari cogli etileni co' qua
li anche nell'anno di Cristo 35o tcnvevasi.
FAR va S. CASSN , \ ale anche per Sciu
pare; malmenare VARDB CHB S. CASj.Vv GHB M'HO FATTO DB STO ABITO, Guar
date quello mio povero abito tutto mal
menato.
SANCULT e nel plur. SANCULOTI , Voce
del tutto franzese , qui conosciutasi nel
tempo democratico dopo l'anno 1796, e
TUO! dire Sbracati; Senza calzoni Davasi
quesla specie d'aggiunto per disprezzo a
que'galuppi o bagaglioni vili che in arti-! cenciosi seguirono a quell'epocararmata
franzcse in Italia.
SANDOLO, s. m. Sandalo, Battello assai
leggiero usato da' Cacciatori nelle tulli del
l'Estuario.
Sandalo rosso , si dice ad nna .specie
di legno del tutto rosso vivo sanguigno e
odoroso che ci viene dalle Indie e chiama
li in sistema Pxeurocarpus Santalinus.
Egli serve non solamente all'uso della tin
tura, in color castano, ma ai lavori d'im
piallacciatura, prr manichi di coltelli etc.
V'hanno per altro molli altri legni rossi
che hanno il nome di Sandalo ma che so
no affatto diversi.
SAINDUN, s. m. e per lo pi SANDONI in
plur., dal IMI i.. Saiidones, diconsi quel
le barche pialle o /altere a guisa di bar
ca mozzale in punta , sulle quali stillino
erelli gli edil/ii dei mulini da acqua, co
me stili' Adige e sul Po.
SAN DUNASAN DONA XE MORTO B so FIO
STA UAL, San Donato morto e Ristoro
sta male, Dicesi per ischerzo da chi non
< disposto a donare.
SAiSDRACA,s. f. Sandracca o Sandaracca Resina o Gomma che geme dal Gi
nepro, dello Juniperut vulgaris , e dal
l'altro dello Ginepro rosso e in sislema
Juniperus Oriceariis. Essa non solo vien
impiegala negli usi della medicina, ma
polverizzandosi , dai Calligrafi per islroliiiarc la caria prima di scrivere.
SAN FELISE, 5. Felice, Chiesa parroc
chiale di Venezia.
Come nome proprio di Uomo per i Ve
neziani non dicono FBLISB, ma FELICE.
S ANG ARN , Agg. che si da al Luccio , V.
Lusso.

questo Santo, tempo cattivo cio pioroo , il prossimo autunno sar pessimo, col
pericolo di rolte de' fiumi.
SANGUAZZO, s. m. Sanguaccio, peggior.
di Sangue, Sangue di pessima qualit.
SANGUE,!, m. Sangue.
A ANGUE FaEDo, modo avv. A sangu*
freddo; A senno posato, Ad animo posa
lo. Ammazzar uno a sangue freddo, va
le Dcterminalamenlc.
ANDAR IN TANTO SANGUE , Approdare ,
Far pr e giovamento: dicesi delle buone
vivande Buon vinofa buon sangue
QUESTA XE COSSA CHE GIUSTO MB VA A SAN
GUE, Questa cosa che mi va a cuore o
a sangue, cio Ali va a genio o all'animo.
Questo mi tocca il cuore, Mi piace fuor
di modo, Mi fa gran pr.
AVER EL SANGUE GROSSO CON Qi ALCI .x ,
Aver r animo gi-osso con alcuno , Aver
rancore.
BOCER BL SANGUE , Bollire il sangue ,
cio Aver l'istinto del concupiscibile o del
l'irascibile appelilo.
BON SANGUE, Buon sangue , ditesi per
Amicizia.
CAGIARSB EL SANGUE, V. CAGIR.
CAVAR SANGUE , V. CAVAR.

iig. I SANI MI GA Bis.": vii DEL M IBDBGO,

Piscia chiaro e falli luffe del medico,


Detto prov. che 1 sani non hanno bisogno
del medico; e ligur. clic Chi Ita la coscien
za netta e pura dee star sicuro e non te
mere.
So COKE FI, CAVALO DEL GoNBLA GH*BL
G.t Tlll \TAS1K HAGAG.VB sur LACOA,5uHO

come il cavallo della carretta, r vale Ca


gionevole, Ammalazzato, Concafessa.
A LAORAR POCO SE vi i SANI , I. il pOCafa-

tica tana, Prov. e dicesi di Coloro che


fugguno la fatica. Pure proverb. Chifugg fatica nonfa la casa a Ire solai, e dicesi degli Infingardi che poco approdano.
CHI VA P;AN VA SAN, V. PJAN.
SANABILE , add. CCSSA AMABILE, Go
ta rimediabile, detto Iig.
SANA CAPNA, Locuz. furbesca de' no
stri Barcaiuoli, e vale Alla salute della
compagni :i,Sptcit di brindisi-Cappa-ie/la diresi in buon lingua per Radunanza
d'uomini discorrenti fra loro in luogo pub
blico.
SANATORIA, . f. Ripiego; Temperamen
to; Consiglio.
QtBSTA \K UNA BOXA SANATORIA, (fur
ii' e un ottimo ripiego o consiglio.
,SAN BOLDO, S. Vbaldo e Agata , Nome
titolare d'una Chiesa di Venezia una vol
ta parrocchiale, ora soppressa e<i aggre
gata a Santa Maria gloriosa dc'Frari.
SAN CANZ1N, S. Cauziono, Nome ti
tolare il' nna Chiesa nostra parrocchiale.
SAN CASSAN, S. Casiiano, Nome d'nn
Santo e Titolare d' uua Chiesa nostra par
rocchiale.
l'.vHK.ii r.\ SAM CASS.V, Parere un S.
distiano , rliccsi qui ci illunemente ili
quale hcduno che sia italo ucciso cou mvl-

zire e Singhiottire ; Signozzare e Singultare, Aver il singhiozzo.


Singhiozzare , dicesi anche per Pian
gere dirollameutc e singhiozzando.
SAiNGITO (coli' o serrato) s. m. Sin
ghiozzo o Singozzo e Singulto.
Voce singhiozzata, dice la Parola in
terrotta dal singhiozzo.
SAN GORGON, S. Gorgono martire, No
me che si registra pel seguente dettalo :
Co PIOVE DA SAI GORGON, SETB BBENTANB
E UN BRENTANN , che dicesi dai Contadi
ni , onde si vuoi presagire Che se nel d
O Settembre in cui avviene la memoria di

CxiAPR A SANGUE FDEDO, V. C'II.Un,

EL MIO SANGUE, // mio sangue, cio I


miei figli o consanguinei ; ovvero I mici
danari. I danari sono il secondo sangue.
EL SANGUE uro ZB AQUA, II sangue nom
brodo, Dicesi lalvolla per giustificare
qualche alto di tenerezza in favore de'suoi
parenti // sangue tira, dicesi del Ri
svegliarsi alcuna inclinazione o altro sen
timento da naturai simpatia , somiglian
z o congiunziene di sangue.
FAR SANGUE, Sanguijficare, Generar
sangue FAR SANGUE SUL soo, Far san
gue o Aver mero e misto imperio , vale
Aver giurisdizione feudale con facolt di
punire i rei di pena capilalc.
GRONDANTE DB SANGUE, Sanguinolente
o Sanguinoso.
AVER UN BEL SANCIRE, Es-terc vermigliat
rubiconda, dicesi d'una Giovane che dal
bel colorilo dimostri essere di perfetta sa
nit.
ESSER SENZA SANGUE , Essere esangue*
MlSSIARSB EL SANGUE, V. MlsSl'ut.

RBST'.B SENZA SANGUE, Perdere il san


gue; Restar senza sangue; Non rimane
re sangue addosso; Agghiacciare" il san
gue nelle vene.
SANGUE DA NASO, Far sangue per le na
rici Emoi-aggia nasale , direbbesi al
Profluvio di sangue che venisse da quella
parte.
SANGUE co LA CROSTA , V. CROSTA.
SANGUE CATIVO, V. SANGUAZZO.
SPISSOLR EL SANGUE , V. SPISSOLR.
UN PIATO DB SANGUE , Sanguinaccio ,
Vivanda fatta di sangue di porco o d'altro
animali* , sia che venga fatta con sangue
di porco e con alcuni condimenti, sia che
il sangue sia rinchiuso in un budello con
altri condimenti , che allora ditesi BOID*, V.
VoLR CAVAR SANGUE DA UN MURO , Vo-

Itr trarre o cavare dall* rapa saugut ,

SAN

SAN

SAN

Pro*, osato, Quando ti vuoi da ano quel


ch'ei non ha o ch'ei faccia quel che inni
pu,
SANGUE DB BACO o SANGUB DB DIANA o
DB DIA ; SANGUE DB m ; SANGUE DE MI SO
LO; SAKGUE DB SAN CONDOLO; SANGUB DEI
ATEI; SANGUS DE QUEL SANGUE CHE SE FA
I BOLDONI, Tulle maniere varie di giura
menti "'ti famil. e corrispondono al Co
spetto; Corpo di bacco.
SANGUE DB TURCO , V. CUGNBTO DB MAR.
SANGUEN^R, V. INSANGUENB.
SANGUENE, s. m. Sangitine e Risangui-^
ne, Arbusto comuaissimo, detto da' Bo
tanici Curtius sanguinea.l'reniif il nome
di Sanguine o di Verga, sanguigna dal
colore rosso che acquistano i rami, de' qua
li si fanno bacchetle che sono impiegaleper gabbie, panieri ec.
S.VNGUENLA, s. f. Sanguinella o San-,
guinaria, Specie di Gramigna comunissima, cosi della perche le suo spighe in
trodotte nelle narici promuovono l'emor
ragia. Dices anche Capriola. I Botanici la
chiamano Digitarla Sanguinalis. Dice il
Mattioli che nella Cannila e nella Carniola ne sgusciano il seme e lo mangiano in
minestra, onde dello da'Francrsi M un
ii i- terrestre.
SANGUENN , Voce bassa e di giuramen
to, cui corrispondono Corpo.del mondo o,
del diavolo. V. SANGUE DE BACO..

SAN MAI EL D DB SA VAI , Alle catende greche, Modo proerb.per dire Non.
mai , perch i Greci non avevano calende.
V. SETIMAI.
SAN MARCILlXN, & Marziale, Titola
re d' una Chiesa parrocchiale di Venezia,
nel Sestiere di Cauaregio..

Venezia una volta parrocchiale , ora uccnrsale ili S. Cassiano.


SAN STN, Nome corrotto da 5. Stefano
Prete, titolare d'una chiesa di Venezia
una volta parrocchiale poi soppressa e de
molita : detto cosi in vernacolo come se il
esprimesse S. STEFANIXO, per distinguerlo
dall'altra Chiesa pi grande, ora parroc
chiale, di S. Stefano protomartire, del
la pi-opriamenle S. Stefano.
SANSGA
1
SANSGOLA / . t lo stesso che SASGUB-

SANGUETA , i. f; O SANsbGA O SANsbf.OLA,

Mignatta; Sanguisuga o Segavene, Sor


ta di Ammainili di palliili che applicalo
al corpo umano succia il sangue. Sislemalici Io chiamano Hirudo medicinali*^
V, SANsbcA.
SANGUETA DE MAR, s. C Sanguisugamarina, Specie di animalello simile alla.
Sanguisuga comune, ma ili corpo maggio
re, che vive in mare f s'attacca ai Delfi
ni e ad, altri pesci succhiandone il sangue.
Egli di colore carneo, dicule mollo gros
sa e muricala; Linnco lo chiama Hirudo.
muricata.
SANGUINSO, add Lite sanguinosa*
vale Crudele, dispendiosa, accanila, rlic
ridusse ali' esterminio.
SANIT, s. f. Sanit; Stato prosperoso;
Valetudine.
CHI GA LA SANIT XB RIGO B .Vi) LO SA .

l 'hi ha la sanit riccae non lo sa, Mo


do prov. e vale che La sanila prevale alle
ricchezze.
Sanit era titolo, di suprema Magistra
tura del gi Governo Veneto, comprala di
cinque Giudici dell'ordine patrzio, due
de'quali Senatori. A quMtaTribnnale era
no esclusivamente riserbale tulle le mate
rie inerenti alla pubblica saltile lanlo inimediale che mediale, e che gli erano de
legale dal Senato. Si chiamavano Illustris
simi ed Eccellentissimi Signori Provve*
ditori e Soprapprovvedtori alla sanit.
SANITARIO , add. T. nuovo per noi , che
si vede talvolta usalo nelle pubbliche car
te, e vale Di sanit, Che appartiene alrUfizia di sanit. Ufizia sanitario.
SA.N LIO, V. Lio.

SAN MARCLLA , Santi Ermagora eFortunala martiri, Nome titolare d'una.


Chiesa parrocchiale di Venezia.
SANMATIO, V. MATO.
SANPAREGLIE , . f. Voce dal Frane.
Sans-partille, Sorta di Stoffa porlalaci
di Francia.
Dicesi ancora SAKPASECLIB ad una Spe
cie d vino che ci viene in bottiglie dalla>
Francia.
SANP1ERO , i.m. T. de'Pesc. Pesce S. Pie
tro, Pesce di mare conosciuto anticamen
te col nome Faber e d*Sislem..dello poi
Zeus Faber. La sua figura s' avvicina a
quella dell'Orala. Un ciascuu lalo ha mia
rolonda e grande macchia nera. 11 nomevernacolo SAW PIBBO gli derivalo dalla,
tradizione nata ne' tempi, superstiziosi e
tullavi.inianlrnula fra gli idioti pescatori,
che le dette due macchie nere siano rima
ste a tal pesce dalla impressione delle di
ta li S. C ielro nel prenderlo.
ESSER. DOVE S. PIERO HA SPANTO BL SEO,
Locuz. fan* Essere sul lastricato; Esse
re al verde-, In rovina , in. conquasso mtcndesi Stato- misero.
ZoGB A S. PlBnO IN CABEOHETA , V. ZoC\R..

SAN PRO VOLO, 5. Proculo, rra il ti


tolare d' una Chiesa parrocchiale posta
gi nella contraila di S. Giovanni in oliodelia comuticmenli- S. Zuanenovojlaqual
chiesa slata a'giorni nostri, cio ne' lempi ctel gi Governo ilalioo soppressa , de
molita e convertitn ad uso di abitazione.
SAN RASMO , 5. Erasmo , Nome d'un
litorale poco lontano da Venezia dello Li
do di S> Erasmo; ed anche Tilolare di
quella Chiesa parrocchiale.
SANSER, V. SEJTSBR.
SAN SRVOLO^^. Servilio, Nome <l'una
Isolelta un miglio circa da Venezia verso
Chioggia, ov' l'Ospedale de' pazzi, che
sotto tal senso potrebbe dirsi / pazzerelli.
AivoYn A S. SasvoLO, Andar ai pazze
relli
Go PAURA CHE Et VOCIA BI.VR A
S. SERVOLO , Egli vuoi finire ai pazze
relli.
*
SANSBOLO, add. Idiotismo della bassa
gente corrotto, come pare, da Insrnsibilr, nel signif. di Seria/elio ; Decimo; AfJtunalusto , Di poca oarne, ilebole e qua
si crealo iinpcrfello . die dicesi di perso
na venuta su o cresciuta a slento. V. TAJTTaut.0
SANSON , add. Mastacco ; Raslracone ;
Atticciato, Di grosse membra e forzuto.
SANSO.V CHE SIRENA, it\ CARTA BAG.VADA
COL CULO, Maniera 1,1111. scherzevole ed iro
nica, che vale Uumo debbia , fiacco..
SAN STAE , S. Eustaciio , Nome d' un
Santo ed anche Titolare d'una Chiesa di

TA, V.

SAXSUGA, detto per Ag a persona, Mi


gnatta delle borse altrui , dicesi iti Chi
indebitamente, esige e per vie illecite cava
<U altri, danari o ro\)n-Segavene o Segaveni, di Chi tiranneggi altrui per proprio
Utile. V. PELARIJfA.

SANTA, add. Santessa; Beatella, Falsa


divola.
SANTA BARBARA, T. Mai-in. Santa Bar
bara, Camera abbasso della nave dove si
tirn la polvere.
SANTACRSE a MADOWA. SANTA CHOSE,
Croce Santa; Tavola, Quella, tavolella ad
uso de'fancinlli su cui essi imparano a leg
gere.
SANTACRSE o CHOSE, 5. Croce il no
me d'uno de' sei Sestieri che dividono la
Citt di Venezia.
S.V.VTA CROSB M'IM AGIUT , i dice forada quel padre di famiglia che avendo avu
ta molli figliuoli, gliene rimasero pochi
per essere gli altri morti..
SANT' AGIOPO ( clic qualche idiota ha
scritto SA.-VTA GIOPO) Voce storpialissima
drl basso volgo, e vuoi dire San Giobbe,
Nome proprio e titolare d' una Chiesa di
Vezia che apparteneva ai Frati Minori
Osservanti , ora succursale di S. Geremia.
V. GIOPO.
SANTA GJUSTINA , Titolare iVuna Chie
sa gi parrocchiale con Monache tutte no
bili , che fu soppressa nel 1811^ V. GiuSTIJTA.
SANT'AGOSTN, 5: Sgottino, Titolared'una Chiesa di Venezia ch'era una vol
ta parrocchiale , ed ora soppressa.
SANT'AGOSTN, Silvio o S. Agostino,
T. degli Stara p. Specie di Carattere da
stampa, eh1 di -nezio fra il Testo d'Al
do e il Testo. Anche i Francesi lo chiama
no Saint Augusti^
SANTALNA (coll'e sirena) s. f. T. de*
Peso. Con questo norne si chianiano alcu
ne specie di Conchiglie univalvi del genc-^
re delle Patelle, e specialmente la Patella
vulgata di Linn. ed altre due congeneri
il' un' approssimante figura , il cui carotie
re speciUco tra gli allri l'essere stiaccia
te ,, rotonde , un po' elevale e imperforate.
Il loro nome vernacolo derivato da quali-he rassomipj'anza che sembra al volgo
trovarsi in esse alla Medaglia di rame, di
cui si dir qui sotto, delta SAXTA LB.YA ,
per essere un po' convesse cotne quella.
SANTALJNA o SASTA LK.VA, Voce sinco

SAN

SAN

pala da S. Elena, Nome clic (lassi ad una


Medaglia di rame della grandezza d'una
lira Austriaca della Svanzicn, per lo pi
contornata d'argento, che si tiene per di
vozione da alcuD appesa alla corona, osi
mette addosso a' bambini fra lire cose
sante.
SANTA LENA o sia 5. Elena poi il no
me d'una isoletu poco distimie da' nostri
pubblici giardini , verso al lido , ov'era
una Tolta un monastero di monaci oliveUni che fu soppressi.
SANTA MARIA ZOBEN1GO, V.ZSBEN-

AVB BL SANTO, Locuz. I in*s,i di gergo,


Aver paglia in becco , dicesi dell' Aver
qualche nascosto disegno mediante qual
che promessa Aver i' intesa o Slarsulr intera , vagliono Esser avvisalo , -Star
ull'avvis*.
AVER QUALCHE SANTO, /i ver qualche pro
tettore , Esser protetto da qualche perso
na di riguardo.
DAR ELAITO, Dello furbesco, Dar con
vegno o posta, Restar d' accordo con al
cuno , e dicesi per lo pi in mala parie.
Fu anche detto Temperar la celer con
altri.
FA SANTO VBCBIO DB c.fo , dello Bg. va
le Vilipendere o Strapazzare alcuno.

GO.

SANT' APONAL , S. pollinare, Nome ti


tolare d'una Chiesa di Venezia, una vol
ta parrocchiale e da pochi anni soppressa
e riunita a quella di S. Silvestre.
SANTARLO (colf e larga) add. Santerello e Santarello, Un poco santo, e vale
Pio, Divoto, Religionario.
AVB UNO L'IDEA o 'L MUSO DA SAHTABB10, Aver r aria o '/ viso da santo, cio
Di Inumo, di pio.
SANTASSANTORUM, Voce latina che di
cesi anche italian. Santassantorum.
TECNla UNA COSSA IN SANTASSANTOBUM,

Tenere in Santassantorum, cio Tenere


una cosa in serbo,Cuslodirla gelosamente.
SANTELMO, s. m. T. Mar. Sanlelmo o
Santermo, Quel fuoco che par di vedere
su gli alberi delle navi nell'esule , in tem
po di tempesta , chiamato da altri anche
Corpo santo e S. Nicola. Questo apparen
te fuoco quella specie di splendore o scin
tillamento che in. i nil. i un le lucciole terre
stri volanti, le quali a sciami trasportate
dal vento rifuggono alle navi.V.LusAHiOLA.
SANT'ERASMO, V. SAI,- RASKMO.
SANTIF1CTUR _ UN SANTIFICETE ,
Santi/izza; Grajfiasanti, Ipocrite, Bac
chettone; s'intende di certi Torcicolli che
affettano divozione.
UNA SANTmcBTUB , San lessa e Spgolistra, dircbbcsi ad una Donna d' eguai
carattere Schifa 'I poco, o Monna one
sta, dicesi a modo d'Agg. di persona la
quale artatamente faccia la modesta e la
centegnosa. V. FJAMIA.
SANTIGLIONI, s. ,. delti anche" BARBISOM, che i Milanesi dicono SCIANTI r.r.roy,
e i Francesi Favoris. Neologismo introdot
tosi dalla moda dopo la nostra rivoluzio
ne politica del 1797. Que'peli della barba
pi o meno folti o lunghi, che si lasciano
crescere alle guancie, e che sono come ap
pendici de'capelli. I Dizionarii non hanno
questa voce, e le persone colte dicono lo
ro le Favorite.
SANT' ISEPO ( coli' e larga ) SANT' ISBpo co LA PJOLA , Locuz. bassa e furbesca ,
Donna arrabbiata, dello fig. e vale Estre
mamente magher o secca , che non ha al
petto quasi forma di donna.
L.t VA MUNECA A S. IsEPO, V. Mc.YBGA.

SANTO,*, m. Santo.
EL SANTO , detto per antonomasia, s'in
tende S. sintonia di Padova FAB UN
voj-o AL SANTO, fatarsi al Santo.

FAR D' UNA Vl.I. AIiA UN SANTO VECHIO ,

Guastarsi faUto; Gualcire, cio Malme


nare, Strapazzare, Manometlcre.
LASSE STAB i SANTI, Scherza co'fanti
v lascia stare i tanti, vale Non mescola
re le cose sacre con le profane.
No OH' SANTI KB UADONB, Non v'k n
via n verso; Non c' modo o riparo , e
vale Non v' caso, .Non v'- rimedio
Vale anche nel sign. di A marciafona;
A suo dispetto.
PAHBR UN SANTO JIEFRESC , Parer una
pittura, Dicesi scherzevelmenle di quel
la Donna che si troppo lisciata per com
parir bella.
PER CHE SANTO? Del lo interrogali vamcnle, Perche? Per qual cagione ? Per (/ual
motivo mai? Modo di domanda falla con
impazienza.
.
QUALCHE SANTO M'AGIUTAH, Cosa fat
ta capo ha-. Qualche Santo ci aiuter; II
tempo dar consiglio, Dicesi a chi vuoi
pensare in un negozio a troppe solliglirzze.
TIBR zo i SANTI, Maledire i santi ;
Bestemmiare; Imprecare; Esecrare; ed
anche Spergiurare. Giurare per sostenere
il falso.
TUTO BL SANTO D, Tutto il nato d ,
Tallo il giorno inliero.
VIN SANTO , noi chiamiamo quel vino,
che in qualche luogo dello Slalo ex Vene
to si fa la setlimana sanla coli' uva appas
s la , ed un eccellenle liquore che chia
masi fino santo per esser appunto fallo
ne* giorni prossimi alla Santa Pasqua.
SANTOCHIARA,. f. Santocchiera; Ipo
crisia, Simulata piet.
SANTCHIO, s. m. Santi/izza , Persona
di religione affettala, e dicesj da noi in
via disprezzativa.
Sanloccio voce usata dal Boccaccio
in tuiva di snsl. in fign. di Sciocco e Scimunilo.
SAN TDD ARO, V. TODABO.
SANTOLO, s.m. ( forse dal barb. lai. Sanctulus) Santolo, Cos il Figlioccio chia
ma chi l'ha levalo al Sagro fonte o pre
sentalo alla cresima, e si dice anche Pa
drino. Questo poi rispello ai genitori del
battezzalo o cresimalo, diventa Compare.
SANTOLA, Santula; Mali-ina o Madri
na, dicesi la Femmina, la qoalc si chia
ma Camare verso i genitori del batteizato o cresimato.
SANTOLO , dicesi pure nel sign. di Pro-

SAO

627

Xettore , Mecenate AVB BL so SANTOIO, Aver il suo protettore.


VOSTRA SANTOLA BUDBLADA, Espressio
ne fornii, d'impazienza, Malan che ti col
ga o ti venga; In tua malora; II diavol
che ti porti e simili.
RANTOLO SANTOLO, Voce vezzeggiativa ,
che dicesi dalle donne a' loro fanciulletl
per imbonirli o dislrarli quando nell'inghioltire s'annodano e fanno forza per re
spirare, ed comesi dicesse Ecco il san
tolo o Vedi il santolo, il quale ben vedulo da essi come portatore di dolci , di
frulle e simili leccornie. Tale si crede es
sere il molivo originario di quesla manie
ra volgare. Dicono ancora Guarda in alto
o Guarda T uccelletto, Maniere che ten
dono allo stesso fine di allettare i fanciulli.
SANTiMA , Agg. a Femmina , V. SAITTOCHTO.

SANTONICO, i. m. V. CENTONICO.
SANTUS , . m. EL SANTUS DE LA MESSA,
Inno angelico, Triplicala acclamazione
di lode che si canla nella sanla Messa.

SAN VID\L,V. VIDAL.


SAN ZAN DEGOL\ , S. Giovanni decol
lato, Tilolare d'una Chiesa una voha par
rocchiale di Venezia, staU soppressa ai
tempi del gi Governo ilalico nel 1811. e
riunita alla parrocchia di S. Giacomo dall'Or, ma da alcuni anni riaperta come
succursale.
SAN Z AiSGRISSTIMO , San Giovanni
Crisostomo , Nome d' un Santo e Titola
re d'una Chiesa di Venezia una volta par
rocchiale, ora succursale di S.ICanzano.
SAN ZANIPLO, San ti Giovanni e Pao
lo, Tilolare d'una Chiesa di Venezia, una
volta del Monastero annessovi de' Padri
Domenicani calzati , ed ora dopo la sop
pressione dj esso, creila in parrocchiale.
SAN ZUANE COMPABB DB SAN ZUANB,
Compare o Padrino al battesimo.
Si DA l'I FI. SAN ZtlANB CHE POSSO FAB IV

CASA VOSTBA , Locuz. faiii. che vuoi dire ,


Per quel vostro Figlio eh' io posso battez
zare (cio il Figlio nascituro), Maniera ili
giuramento o di affermazione.
S. ZuA\B NOVO , V. ili ZuANE.

SANZUL1.\N, V. ZULIAW.
SANA PARE SANA , V. PARB.
SAON, s. m. Sapone,
SAW DA CAVB MACHIE, V. MACHIA.
SAON AD A , s. f. Saponata; Acqua insapanata, Quella schiuma che fa l'acqua iiuve sia disfallo il sapone.
SAON\R, V. IIMAONB.
SAONARAjS.f. Saponera, Voce dell'use,
Luogo dove si fabbrica il sapone.
SAONER, . m. Saponaio, Chi fa e vende
sapone.
TBRA DA SAONEKI, V. TBBA.
SAONETA, s. f. Saponetta, di min, di S.-ipone e si prende cornunemenle per Sapo
ne pi gemile e odoroso.
SAONTA, s. f. T. degli Orologiai, chia
masi mi-i Specie d' orologio da lasca cos
dello dalla cassa che cuorirc tanto il caslello , quanto il quadrante.

SAP
SAR, s. m. Sapore, Sensazione delle co
se che si guslano.
Sapore, dello fig. vale per Gusle, Pia
cere.
PAROLE CHB KO GA BON SAOR, Parole che
non hanno sapore, cio Che sono disgu
stose, sconce o laide od oscene.
LA IBNGCA VENEZIANA SA D' OGMI SAOH ,

dello metaf.e volle dire Maffeo Venirr con


tale espressione che il Dialetlo Vene-ciano
saporitissimo riesce grato e piacevole per
la soavit de' suoni , per la grazia de' mo
di e pef la ricchezza e vivacit delle ma
niere e che pieghevole e s'adatta ad ogni
genere di cultura.
Dello per Savore , Salsa falta con ace
to ed allri ingredienli sul pesce collo ar
rosto, o fritloMBTBR BL PBSSB m SAR,
Mettere il pesce in savore.
MEZO SAOR, M uzzo, Di mezzo sapore
Che tra *1 dolce e 1* aceloso Di inez
ia sapore, vale Che tra u sapore l'al
tro.
MAOVAR A SAR E QUAicbsf , Mangia
re alla barba d'alcuno, A dispello d'al
cuno.
No AVER KB A M OR KB SAR , ZVofl f<T n

amar ne tipore , Dicesi delle vivande che


non hanno alcun gusto. V. Ts.
LA ME METE i.v SAOH , Mi mette in sa
pore, in lusinga , in piacere, Dicesi di
Ci che eccita il senso fisice e morale.
PORTA PBR BL SAR, Savorone , Ghiolto pel savore.
TUTE LE B TF. (o chiuso) SA DEL so SAR,
La scheggia ritrae dal ceppo, Si dice di
chiaon traligna da'suoi genilori oda) pas
salo coslnme;*iuiile all'altro Ilcampaaile non migliora la cornacchia.
COHZR i.\ SAR, Maniera ani. Lo sles*o che COXZR e* LB CKOLETB, V. CBOLET.
SAORTO, s. m. Saporetto, dim. di Sa
pore.
SAORO, add. Saporito; Saporoso; Insa
porato^ Savoroso; Savorevolet Che ha sa
pore Saporitine dimin.
FORXAGIO SAOR'W, Cacio toppientf, dicesi del Cacio ed anche dell'Olio qimuda
hanno troppo acato sapore.
PARLAR SAORO; Boc AORTA, Parlare
o Bocca saporosa, vale Dilettevole.
DBVBWTR SAORO, Insaporirsi DE
TESTAR TROPO SAORO , Divenir supplente,
"Ma direbbesi solamente tlel cacio e del-

r olio.
SAORR , v. Insaporirsi, Divenir sapori
to: dicesi delle vivande ed anche delle frut
ta quando maturano.
SAORNA , s, f. Savorra e Zavorra , Rena
mescolala con ghiaia; o sia Peso di simi
li malerie che si mette nel fondo della na
ve accioch stia pari e non barcolli.
METFH LA SAORNA, Savorrare una na
ie BUTR VIA LA SAOIIWA, Disavorrare.
.Ror.AHOLI DE SAOBWA , V. BoT.AnOLf.

SAOROSAMENTE, V. SAPOMTAME.-VTE.
SAORSO, V. SAORO.
SAPIENTN, add. Sapenlissimo , Dttissimo.
Dello talora per ironia, Saccentone ,

SAR

SAR

Che presame di saperne assai, Sputaton


do; Pesamondi; Arcifanfano.
SAPIENTNA , add. Dottoressa ; Salamistra; Arcifanfana; Salamona , Agg.
di quella Donna che crede di saperne.
S\POLl, s. m. T. de'Coslrullori navali ,
Iml'ono o Imbuono, Pezzi di legname che
servono a riempire g' intervalli tra le coile, tra i madieri o allri membri della na
ve che si fbbrica. Diconsi anche Pezzi
imbuono o Riempitori.
SAPON\RIA o ERBA SAPOBTXMA, s. f. Saponella o Condis, Termini volgari d'una
Pianta detta da' Botanici Saponaria ojfiCnalis,}* quale pestala ed agitata nell'ac
qua la rende spumosa come il sapone, ed
per adopcrabile per lavare le lane ed i
panni in >ece di sapone, giacciie la sua
qualit viscosa e saponacea dipende da un
sapone acido che leva 1' untuosit ai pan
ni senza alterarne il colore.
Strutto o Erba lanario, o Kadcetta,
sono poi i nomi d'un' altra Pianta detta
da' Botanici Gypsophyla Struthium, le
cui foglie pesiate e la radice granata an
che secca e sbattute nell' aco^ua , la rendo
no spumosa e saponacea. Gli amichi se ne
servivano per ci nel lavare le lane , e precnlemenle in uso anche presso noi. Ser
ve come il sapone per radersi.
SAPONTA, s. f. V. SAOSBTA.
SAPORITAMENTE, BTT. Saporitamente;
Saporosamente. Mangiare o Dormire sa
poritamente.
SAPUTA , s. f. Saputa , II sapere, Notizia.
SB\ZA SAPUTA, Senza mia saputa; Sen
za vostra minila. V. COSTSAPUTA e PassSAPUTA.
SARACA , s. i. Sarago e Sargo, Pesce nel
mnre d'Egitto, macchialo di linee Irasversali , con una gran macchia nera alla co
da ; dello da Linn. Sparus Sargus , dal
greco Sargvs. Egli pi piccolo dell'Arin
ga ma su quel torno e si sala in barili. Una
volln ne avevamo anche a Venezia per la
via di Genova , ed per questo che in T.
Mere, dicevasi SARCHB DI GE.VOVA; m*
ora non ne vien pi, supplendo abbondan
temente le Aringhe.
SARACA , dicesi poi fainil. per Bestem
mia. TRAR o Trii *n DE LE SIRACHE, !>,
ttemmiare; Tirar de" cosfettoni ; Attac
carla a Dio ed ai Santi ; Dir I orazione
o Cantare i paternostri della bertuccia.
SARADRA , V. SBHAD-RA.
SAR\GIA, V. SBRGIA.
SAR\NTO, V. ZAINZO.
SARAR , Y. SBRR e i derivati.
SARASIN, s. m. Grano o Frumento sara
ceno e Fagopiro o Grano nero di Tarla
rla, Pianta annuale leguminosa diesi se
mina, delta da' Sislem. Pofygonum Fagopyrum. Il suo grano si riduce in farina
la quale nericcia e se ne fa pane e poienla facile a digerire.
MORO SIHAS'I.VJ dello per Agg. alla car
nagione, di taluno e vale Bruno. V. MOBO.
Dalle lettere del Calmo si rileva che nel
ecolo XV I. v'era il costume nelle famiglie
ricche di tenere al servigio anche un Mo-

ro che chiamavasi SARASJT, come i Franzesi si tengono uno svizzero.


SARACINESCA, add. e s. f. Saracinesca,
dicesi Quella serratura di legname o simi
le che si fa calare da alto a basso , per imrdire il passaggio alle acque, agli animac simili.
POBTASARASIXBSCA, Saracinesca o Ca
teratta, in T. Milit, dicesi una Porta o un
Cancello pensile di legno o di ferro , col
localo tuli' entrata della citl o fortezza e
sostenuto da corde e. da i-alone avvolte ad
un subbio, che si alza e si abbassa , scor
rendo dentro due/ canali laterali chiama
ti Incastri , incavati nello spallette della
porta.
SARAV\L VIE* zo SARAVAL co LB sa
MUSSB , Piove a secchi; E" piove dirotta
mente ; E' piove che pare che rovini il
Cielo. V. Pfovn e SBAVAZZAR.
SARCG\A , V. CBHCBGWA.
SARCHIA ME , s. m. ( si pronunzia come la
To$c. Sarciame) T. Mar. Sartiame, L'u
nione delle sarchic.V. SARCHIE.
SARCHIAR,. T.Mar. Sartiare , Tirar
un cavo che passa per de' bozzelli. Onde
dicesi in termine di comando, SARCHIA ,
Sartia e vale lo stesso che Tira. Il suo con-
trario Laccare.
SARCHIE, s. f. T. Mar. Sartie e Sarte o
Sarchie, Nome generale di tutti i corda
mi che servono a stabilire e fortificare gli
alberi nel loro luogo, e per ci non com
presi in-!la manovra slabile.
Cussi.VI DE LE SARCHtE , CuSCno tifi
le sarchia., detto anche Morace, Pezzo di
legno coperto di panno che si adalla so
pra le crocelle ove posano le sarchie, per
impedire che reslino segate sulle crocette.
SARDLA , . f. Sardella e Sordina, Pescialellodi mare notissimo, conosciuto da{;li Antichi col nome Sardinia, dello da
Linn. Clupea spratus. Pesce di buon sa
pore, abbondante, che si sala in barili-per
conservarlo e venderlo a varii usi di cuci
na , e allora si chiama Sardella salata.
Questa specie quando piccolissima si di
ce volgarmente SAnDBLafA , e quando
un po' pi grande, PALAZFOLA , V, queste
voci.
SARDLB, detta in T. Fani. Palmate o
Spalmate, Busse o Slatllate che danno al
cuni Maestri a' ragazzi per gastigo sulla
palma delle mani DAR LE SAiu>BLE,Z>ur
le palmate. V. in SBPA.
ESSER U\A SARDLA , Eiter magher ,
fece; Magro allampanato.
XB HEGIO ESSER TESTA DE SARDBLA CI/8

COA DB STURICI, meglio esser capo di (


gatta, che coda di Icone, Meglio esser ca
po che coda o Meglio esser primo fra gl'in
feriori , che l'ullimo fra'superiori.
AMI Vn A BAiTuv'v n I.K SABDELE , dello _
Cg. Andar a bastonar i pesci , vale An
dare in galera.
STAR FISSI o .ITI > I cons LE SARDBLB ,
Serrarsi in barca come le sardelle. E com
parazione assai usala per intendere Stret
ti e serrali insieme , che con voce marincresca si dice Stivati.
SARDLA DEL LAGO, t. f.

SAR

SAS

SAT

Pesce d'acqua dolce, ch' una specie d'A


ringa, chiamato dal Sig. Pollini Verone
se Clupea aiosa minar. Ella somiglia nel
la figura e nel colorilo alla Sardella di ma
re , ma K' assai pi grande e colle sca
glie maggiori, sottili e flessibili. Si trova
abbondante nei laghi Ai Garda, d'Iseo,
di Como eie. in questo Regno; ed pesce
buonissimo a mangiare. V. Ac.v e BO^I-

le quella sopravveste all'uso greco che abbiam veduto negli ultimi lenipi della Re
pubblica a' patrizi! e ad altri funzionar! }
quindi molte erano a quei tempi le botte
ghe de'laioranlidivestc,agradoche v'era
un'arte distinta di cui era capo un Castai
do detto GASTALDO DA VBSTB. Colle mode
del vestiario succcssTamejjte iutrodoltosi
cessate poi esscudo le vesti antiche, esse non
rimasero che ai pubblici funzionarii: onde
non avevamo ai nostri giorni col unire del
Governo Veneto che un solo Sarto da vette,\a cui bottegaia nel Campo di S. Fan
tino. V. VESTA / Sartori da giubbe e
giubboni (Zjrw) eran quelli che ora si
dicono assolutamente Sartori o Sarti, che
fanno j<li abili da uomo e da donna
Sartori da calze erano Coloro che cuci
vano e vendevano calze , le quali comune
mente {acciaiisi di panili lani oliili, anzi
che coi ferri a maglia Calzettaio o Cal
zaiuolo vagliono Maestro di far calze di
|>uuiio, .1 n; i i Latini dicevano Caligarius.
SAUTOB DA PIACETE, Banderaio, Colui
clic fa le bandiere, paramenti ila Chiesa
e simili, e c'ie i Lucchesi dicono Pianela io.

SASSDA, s. f. Sassata; Ciottolata, Colpo di sasso o ciottolo. V. PJERDA

1TA.

SARDLA, s. f. Voce faro. Forbicina zuc


cherina , Piccolo insetto senz'ali, detto
Forbicina perch porta all'estremit del
la coda due lunghi peli che s' incrociane
olle volte fra essi come le forbici. Linneo
lochiaraaZiepma /accAaruz.Egli tut
to a squame, di colore argentino, di for
ma allungala e schiacciata appunto come
la Sardella, onde gli fu dalo volgarmente
un tal nome. Corre velocemente e s'insi
nua nelle fessure; mangia d'ogni cibo ed
acche cose lanose come le tignuole. Credesi originario d'America , di l portato
<-olle casse di zucchero, onde fu dello da
Linneo Sacchanna.
SARDELIVA , s. f. Sartina. V. SAHDLA.
SARDN, s.m. T. de' Pese. Acciuga o Ali
ce e Alio, Pesce di mare delto da Lhineo
Clupea Encrasicolus. 11 suo corpo al
lungalo e a differenza de' suoi congeneri,
pi rotondato; la mascella superiore pi
lunga. pesce d'ottimo sapore e se ne
piglia in abbondanza ; si sala come le sar
delle , e allora chiamasi volgarmente IwCHI, voce che ha qualche analogia colV Anchols de'Francesi. Aironi lo confon
dono impropriamente colla Sardella V.
I.VCHI.
SARDONICA , s. f. Sardonico s. Pietra no
bile, specie d'Onice in cui un de' cerchi
rosso l'altro di color corno o d'uno dei
colori proprii dell'Onice.
SARCO , pesce , lo slesso che SACHBTO, V.
SARGENTA, s. f. dicesi comunemente aila Moglie del Sergente.
SARGENTE , s. f. Sergente, Titolo di Sol
dato solto ufGziale, che ha cura dell' or
dinanza della milizia.
Sergente delle ordinanze, chiamatasi
ai tempi Veneti quell'Iniziale d'una com
pagnia delle cerne ch'era subalterno al
Capitano, corrispondtva al Tenente del
la milizia regolata. V. CAPO DB CESTO.
Sergente maggiore di battaglia, diceTasi'dai Veneziani a Quelloche ora si chia
ma General maggiore, a cui i Francesi
dicono Generale ai brigata.
SARGENTNA , s. f. Sergentina , Sorta
d'arme in asta a guisa di Alabarda, che
*piu non s' usa-SBHGBNTiXA noi chiamava
mo ai tempi Veneti la Carica del Sergen
te delle ordinanze, V. SARGENTB.
SARGO, pesce, V. SCASO.
SARSEGNA,V. ZAKCEC.
SARTOR, i. m. Sarto e Sartore.
I Sartori di Venezia in tempo antico dividcvansi in tre arti o scuole sotto i nomi
di SARTORI DA VESTE, SARTORI DA ZIPOLI
e SARTORI DA CALZE. Tutti comunemente
i Vcnexiau: portavano come abito nnziona
67

RoDH DEI SARTORI, V. RoBR.

SARTORA , s. f. Sartora o Sarta , La fem


mina del Sartore.
SARTORAR, T. Lavorano Lavoracchiar
da sartore, Lavorar da sarto, ma non es
serlo, come fanno molle donne industrio
se le quali chi ben chi male, rattoppano
vestimenti o ne cuciono di nuovi. Debbesi avvertire che alla voce nostra vernaco
la non se ne trova alcuna di corrisponden
te nella buona lingua, e che quindi l'Au
tore ha fallo uso della perifrasi che si ve
de, applicandovi due verbi diversi, a re
gola de' casi. V. .M u, i ,I;UVIH.
SARZA (colla z dolce) s. f. Sargia? Sorta
di panno lano ordinario per lo pi usalo
da' Contadini.
SASO, V. SAIO.
SASON (colla s dolce) Antica voce Vene
ziana che vale Stagione ma pi non s'usa
in tal significalo ; nel senso che ha oggigiorno la corrispondenle Crogiolo, Cotlura che si da alle vivande con fuoco tem
peralo.
ROSTO o altro DE SASOX , Arrosto crogiolato, cio Ben colto e preparato; e quin
di Crogiolarti, Ben cuocersi , stagionar
si, aver il fuoco a ragione.
PERDER BL SASJT, Perdere il sapore, it
gusto.
MA<-.\.\a DE sAsbjr, V. MAGNAR.
S ASONA, add. Crogiolalo; Stagionato,
licesi per Agg. di Vivande ben cotte ed
minannile.
SENTIMENTO SASOW, Locnz. ani. Sen
timento maturo, ben digerito.
SASON AR , v. (col primo s aspro e l'altro
dolce) (dal barb. Sasonare) Crogiolare;
Stagionare, parlandosi di vivande, vale
Perfettamente cuocerle ed apparecchiarle.
1 Frane, dicono Assaisonner nel sign. di
Perfezionarle con condimenti.
SASSA, add. Assaisato; dilapidato, Per
cosso con sassi o pietre.

5,0

l'Ali LBSASSE, V. inPlEBADA.


MANCO MAL CHE STO LB XE SASSAE , Man-

co mal chefuronfithii Manco mi ch'el


le nonfuron pesche, e Tale Ne poteva in
coglier peggio.
SASSAR, v. Affossare; Ciottolare, Trar
ciottoli o sassale. V. PIEHJR.
SASSETO s. m. Sassatello ; Saetto ;
Sassella; Sassetttno ; Sassolino; LapifS ASSN o ASJ sshr, s. m . Assassino; Scherano; Malandrino; Ladrone ; Mascal
zone, Colui che assassina per rubare.
MBTERSB A FAR BL SAssl.v DA STRADA ,
tettarsi bandito o alla strada.
SASS!.V e SASSI.YA si dicono p-r esala
zione fra loro gli amanti quando s' acca
sano d'infedeJU, Traditore; Traditrc*;
Infido; Infida; Spieiato; Crudele e si
mili.
SASSIiVADA , s. f. Assassinatura ; Assassinamento.
SASSIPiXR, v. Assassinare, Rubare o Ucidere alle strade.
SASSINR, nel parlare domestico, vale
anche Guastare; Rovinare; Mandar a
male No ME STB A SASSINAB QUEL SJATO, Non mi mandate a male quella vi
vanda.
SASSISMO, . m. Assassinio; Latrocinio,
ed propr. l'Ammazzar altrui per oggetto
di furto, che dicesi anche Ladroneccio o
Ladroneggio,
SASSO, s. m. Sasso.
TRAR BL SASSO, Toccare un tasto, vale
Entrare in qualche proposilo con brevit
e destrezza.
THAR EL SASSO E SCONDBR ELBRAZZO, Ti
rar la pietra e nascondere la mano, Far
il male e mostrar d non esserne autore.
SASSOLN, V. SASSTO.
SASSON, s. m. Sassone; Masso.
SATANASSO LA PAR B.V SATANASSO ,
Locnz. fam. jPar* una bestia, una furia,
un demonio, un satanasso, dicesi d Fem
mina arrabbiata.
SATL1TE , add. Satellite e vale Segua
ce: ma sempre prendesi in cattivo senso
EL GERA COI SO SATELITI, LiN IU. f.llli . Ecli

era co" suoi fidi o teguac.


SATELITE , in forza di sust. dicesi ora
per Birra ; Zaffo.
SATELZIO, s. m. Satellizio, Termine
ora assai conosciuto anche in Venezia o
dicesi nel sign. di Sbirraglia, Corpo 'di
IMITI o famigli.
SATIR1ZAR, v. Satireggiare, Far salire,
che dicesi|anche Satirizzare, e Cg. Ripren
dere, Biasimare.
SATIRO, add. Satiro, dicesi per mei. di
Persona burbera e di maniere aspre e salvaliche.
STRAPO , add. Ghiottone ; Mangione ;
Diluviane; Gola disabitata; Mentre di

struzzolo.

55o

SAV

SATRAPO, ti dice anche nel sign. di Ru8TBGON, V.

SAVR, s. m. Sapere; Senno; Sapienza.


Et GA VX GRAN SAVR, // / ltui I,, SOpt-

rf; uomo di sapienza, di scienza, di


Dottrina.
QUEL vi TF.I.II GA uir AVER DA OMO, Quel
fanciullo ha un intendimento che previe
ne la sua etjEgli ne sa quanto un uo
mo.
Gi> r.i. mo AVER , TI,, il mio in contan
ti, detto fig. cio So quel che mi fo
NoLGA TUTOJJL .80 BOMBA Vn,M>/l lui tul
li i suoi mesi, scemo, pazziccio.
SAVR, T. (che gl'idioti dicono anche SABR)
Sapere, Conoscere, Intendere, Compren
dere, Aver scienza intiera etc.

SAVR A FONDO LE COSSB , Sapere afon


do; Approfondire, Internarsi.
SAVR A MBNADO, Saper una cosa a
menadito, Saperla per l' appunto, benis
simo.
SAVR AVANTI, Presapere o Antsapere, Sapere innanzi. V. PHESSAPUTA.
SAVR BEN i FATI soi , Acconciare o As
settar F uova nel panie ruzzo, detto g.
Saper fare il suo conto.
SAVR DA AQUA, Acquacchiare,Ttrde),- il sapore, il gusto.

.SAVR DA DON , Saper di mille odori ;


Olire; Olezzare; Oleare.
SAVR DA BITUSO DA BRUSTOLN, Sen
ta > di bruciaticcio o ti i leppo. V. BRCSA.
SAVR DA JFRBSCHN, V. FfiESCHN >"!-

l'Appendice.
SAVR DA SPIO, 'Saper di mucido, Diciamo alla carne -vicina a putrefarsi che
acquista cattivo odore; Esserfracidioso,
Tender al fi-acido.

SAVB DA GRANCIO . Saper di vie o. V.


G RANCIO.

SAVR DA RIO, Lezzare; Saper di lez


zo; Puzzare.
SAVR DA SALVADEGO, Saper di savatico o di snlvaggiume.
SAIH v\\in,8aperdiyino, AverJ'odoj-e o il .fiato del vino.
SAIE DA YBCulx, Aver del vecchiccio,
Dicesi de'cibi Anticheggiare, Ave r del]' antico , affettar maniere antiche. Aver
deir anticalo.

SAV
volo tien la coda o a quanti d S. ffiagio; Esser fuori de" pupilli; Scorgere o
Distinguere compieta da nona, il bigio
dal nero, le gallozzole dalle noci, ilpruno dal melarancio ; Conoscere il pel delF uovo.
SAVR EL VIOLN o L CHITRA , Saper
ili violino, di chitarra etc.
SAVR ESSER CON QUALCU.V, Secondare
r umore d1 alcuno; Trovare la stiva, Si
dicedi Chi facendola voglia altrui ne Lree
.ci che vuole.
SAVR FOT IN T'UN BEZZO, Aver C alfa
beto per ogni partita, dello fig. e vale Sa
per per l'appunto come vanno le cose.
No SAVHGHBNB O No SARGHBNB GNBV-

TE D'U.VA COSSA, Esser .vergine o Aver le


mani vergini d'alcuna cosa, Non saper
ne: detto d -inNo SAVRGHBWB GNB.vTB , Non saperne
niente; Non ne saper biracchio, tritolo,
briciolo, punto, straccio, trono; Non
ne saper un'acca, nulla nulla tic. Non
saper mezze le messe, vale Esser poco in
formato d' alcuna cosa Non saper dir
pappa, Non saper parlare.
V. AVER DAL NASO A IA BOGA, Non sa
per pi l , vale Saper poche cose.
No AVER O.UA1KTI PVs VA IN T' UNA SCAR-

XA, Maniera ant. Non sapere quanti pie>l s'entrino in uno stivale, detto proverb.
per significare ignoranza massiccia.
No SAVR DOVE DARXA TESTA, V. TESTA.

No SAVR IN CHE MONDO SB SIA , Navi


gare per perduto o Aver perduto la lus
sala, Si dice di chi nelle sue azioni s'ab
bandona e non sa pi che cosa si faccia.
SAVERLA LONGA, V. Lo.-vco.
SAVR LE cosss DA o.uALCUN , Risapere
.da alcuno.
SAVR LB COSSE PBR LE DRETE, Saper la
verit d' una cosa.
SAVR MBTBB LA NOVIZZA IN LETO , V
NOVIZIA.
No SAVR Pib CHB TANTO, Non saper pi
l che tanto No VOLBRGHENB SAVR PI
-CHE TANTO , Non ne voler saper pi l o
pi oltre, Appagarsi della prima apparen7,1 No VOLBRGHEVB PI SAVR , iVo Ite

tfoler pi caccia, Non voler pi avere che


fare in che che siaDA ST'ORA AVA.VTI ir
CHE NB VOCIO PI S.IVBR GNENTB DEI FATI

SAVR DB CHE BARCA MsVB , Saper di


barca menare, modo basso, dii- vale Ave
re astuzie per arrivare n'suoi .lini. Sape
re in che acqua si peschi.
SAVR DE LITERA , Saper di libro , mo
do basso , vale Esser dolio assolulamenle.
SAVR DE MUFA, V. MUPA.
SAVR DB QUALCOSSA, Sentir d'alcuna
I-IIMI . vale Parteciparne, Rassomigliarla.
Tenere di che che sia, vale Aver sapore,
odore d'altra qualit.
SAVR DE SOMATICO , V. RoMATICO.

SAVH DE - i in \. Saper di secca, i ili


ce del Vino c"he nelle botti sceme ha pre
so l'odore della parte del legno che resta
asciutto.
No SAVSR. DIR ACA, V. No SAVERGIIBITE.

No AVER DIR DB NO, Non saper disdi


re o dir di no.
SAVR L BERGAMO, V. BERGAMO.

SAVB. EL FATO eoo, Saper dove il dia-

01 , Da poi in qua non ne voglio pi caccia de'fatti suoi.


SAVR QUATRO ACHE, Sapere o Sputar
cuiussi, Saper di apparenza.
No SAVR QUBL CHB E FAZZA , Non dtir

n in cielo ne in terra ; Non saper quan


te dita s'ha nelle mani; Non aver punto
in zucca.
SAVR VITA MORTE E MIRACOLI DE U.XO ,

Conoscere o Sappre chi sono i suoi polfi,


EsserinforBialodcllec|ualiui di colar che
si conoscono.
SAV/I VIVER, V. VIVER.
No SAVR UNA COSSA, EsifT innocente
di una cosa; Non aver peccato d" una co
sa , Non esserne informalo.
ANCA EL MIO CULO LO SAVEVA, Maniera
ii e -.1 e funi. Del senno di poi ne san ri
piene le fosse, si dice di Coloro che dopo
il fatto dicono quel che si doveva o che si
poteva far prima.

'SAY
EL SA EY ASSAB! Detto ironicamente,
Appunto sa molto egli , cio Non sa nul
la.
_ PAH SAVR UN* COSSA , Far assapere ,
cio Far intendere, avvisare, avvertire.
Lo SA SIJT I PUTEI CHE VA PBH OGIOJ OW.

Lo SA OGNI FEDL MTNCHibur, Saperla infino i pesciolini, per dire Essere cosa a
tulli nota. Essere scritto pe' boccali.
No SA VER ALTRO CHB CRiR, Vo/i saper
far nitro o Non saper altro che gridare e
tinnii.
No SAVR COSSA FAnf.lfl O COSSA FICAB-

CHB, Non saper die si fare; Non saper


che si dire, vagliono Essere irresoluto o
Non trovar rimedio.
No SA VB NB PER CHE NE PBR COME, Non

saper ne die o ne perche n come, va


le Essere adatto all'oscuro del inoltro di
qualche occorso accidente.
No ss s\ QUEL CH'BL SIA, Non ti sa
s' ei sia carne o pesce , Non si sa il suo ca
rattere.
Nojf SB SA QUEL CHE OHE POSSA TOCAR W

VITA SOA , Mentre uno ha denti in bocca,


e' non sa quel che gli tocca, 'allude al
ii' incertezza delle umane vicende.
No SE 8A EXA COSSA DA QUA > L>. - Non

sapersi da qua a l, cio Non apersi la


verit de' fatti succeduti in paese, i quali
vengono sempre .alterali.
Turi CREDE DE SAVBRGHBNB, Ognun VH

fol suo senno al mercato, Prov. trito che


Tale A ognuno pare aver senno a sulficie23 o gli par .tli sapere.
Turi NOPOLSAVR TOTO, Ogni bue non
sa di lettera, e vale Ognuno non s'inten
de d'ogni cosa.
TANTO ALIEGRA CHB NO so, Maniera fam.
Tanto lieta quanto altra ne fosse mai;
Tanto allegra che non saprei dirvi.
SAVU? coli' interrogativo che pi spaeciatamcntc si dice SAEU o SEU , e tale Sa
pete?

Sui. DOVB ON STA ? Sapete voi dov la


sia fiata? Indovinate dove sono stato.
SAVIO , add. Saggio e Savio , chiamasi
Anello che ha la ragion vigorosa e atti,
un cuore inclinato al bene.
SAVIO , nel parlar fam. diciam anche
per Composto; Modesto; Quieto o Cheta
coni olio, come un bel porcellino grattar
io STA SAVIO, Chetati ; Finiscila.
Savio ( Sapicns ) in T. Ael Governo Ve
neto, detto in forza di sust. era lilnlo Ji
gravissima Magistratura. V'erano sei Sa
vii del Consiglio, iletti comunemente SAvi GRANDI , i quali duravano sei soli mesi,
ed avevano nel Senato facolt proponente,
non deliberativa. Nel tempo delle vacanze
per questi Savii riunili provvedevano a
tutti gli affari di Governo devoluti al Se
nato ; e le loro deliberazioni -o decisioni
cominciavano dalle parole Mandantiiui
Sapienlibus V'erano poi cinque Savii
di T'erra ferma, uu dc'ciuali ajtpellav.isi
Savio Cassiere, che presiedeva al pul>li!io tesoro'. Un secondo , detto Savio alla
Scrittura, presiedeva alla Milizia rcgol.v
ta; un terzo detto Savio alle Ordinanze,
soprintendeva alle Ceroide; li quarto era
letto Savio ai Brevi, ed arcva !'.,-.

SAZ
Lenza di rivedere i Brevi papali per farli
ammettere o no dal Governo) il quinto
dicevasi Savio ai Dam, ed aveva il do
vere di dar pronta spedizione ai Decreti
del Senato presi per urgenza ( V. DAM.)
Finalmente v'erano sei Savii agli Or
dini, stali da principio istituiti col titolo
di Savii agli rdini della navigazione ,
per la visita dell'Arsenale e per soprantendcre all'armamento dc'legni. Ma ai tempi
nostri non avevano speziali attribuzioni ol
tre a quella d' intervenire a comporre il
P:en Collegio, eh' era la rappresentanza
politica del Governo, e dare il loro volo
deliberativo. In questo posto s'eleggeva
no per lo pi de'palrizii giovani, perch
s'istruissero come apprendenti degli in
trni metodi.di governo, onde farsi strada
al grado di Savio di Terra ferma > indi a'
quello di-Savio del consiglio.
Savi, si chiamavano sotto il Governo
italico gl'individui che unitamente al Po
dest formavano il Consiglio-municipale'
nelle Citt dello Stato.
SAVOGIARDO , s. m. T. de1 Ciambellai ,
Pasta reale:, Cibo fatto corf Cordi farina,
zucchero e uova, e per lo pi tifa in fel-t e si vende colle confettare.

SAURO
SAURR

V
f V. SAORO e SAOR!R.

SAURO, Sauro e Sar, Agg. che si da a:


Mantello di cavalla ira bigio e tan. Dice-si poi secondo le sue alterazioni, Sauro
chiaro, lavato, bruciato, focato ec.
S AURSA e CEOLKSSA , . f. T. degli Erbolai, Santoreggia e Satureia di Dioscoride, Elba odorifera ed appetitosa , aroma-'
tica, simile al limo, la quale molto usa
la da' cuochi negl' intingoli j. da' Botanicidetta Satureia thymifotia..
SA /A o SAZAOJ add, (colla z dolce) Saggiat o Assaggiata e dicesi per- Agg. al
l'aro, all'argento o simili che sia stato sol- '
toposto al saggio, e vale Trovato buono.

SAZADR (colla z dolce) V. in ZECCA.


SAZAR (colla z dolce) v. Saggiare o At-'
saggiare, Far il saggio , Operazione chi
mica che fassi per conoscere il titolo del
l'oro o dell'argento e quanta lega vi sia.
V. SAZO.'

SAZR O.UALCD.Y, Assaggiare alcuno,


detto Cg. Toccar il polso a che che sia ,
Tentare, Provocare, V. ASSAZH.
SAZIAR, v. (colla z. aspra ) Saziare, Sod
disfare inferamente j e si dice per lo pi
dell'appetito e de' sensi.
Satollare, Saziar col cibo ; Cavare o
Trar la fame; Sfamare ; Sbramare; Con tentar l'appetito.
SAZIO, add. Sazio e Satollo, Che ha con
tento L'appetito.
Cai XE SAZIO WO ABADA A LA PAMB DEI'

ALTRI, Prov. Corpo satollo non crede al


digiuno, e vale che Chi gode o in buo
no stato , non crede le miserie di chi sten
ta. Costui eh' satollo non crede a me che
sono digiuno.
SAZQ (colla z dolce) &, m. Saggio o At*aggi> T. di Zecca. Piccola parte che si:
leva dall'intero per farne prova o mostra.

SBA
L'oggetto del Saggio di conoscere la quan
tit di fine contenuta in una massa qua
lunque d'oro o d'argento , distruggendo
tutta la lega d' una parte data di questi
metalli Bottone, dicesi a quella parlicclla che rimane nella coppella per far
ne saggio.

Argento o Oro a saggio, vale Di giusla lega.


SAZO, si dice poi per Esagio , eh' la
Sesta parte dell' oncia.
SAZO, Saggio, dicesi ancora fam. per
Prova, Sperieriza di che che sia Go nX
BL SAZO , L' ho provato o L' ho messo al
saggio, cio alla prova.
DON SAZO DE MATIKIUA, leggesi in poesie'antiche per li non materiale, cio Mo
tivo o Argomento di discorso.
SBABAZZARSE, v. derivato, come pare,
dalla radice Bava , donde pure provengo
no SBAUCHIAH e SBAVAR pep Imbrattare di
bava , e VEGSJR LE BAVE pel desiderio ar
dente che s'abbia d'alcuna.cosa. Quindi
SBABAZZAHSE suona &combavrsi accresc.
d'fmbavrsi, e s'usa da noi generalmen
te nel signif di Gioire nel soddisfarsi di
che che sia ; goder pienamente di qualche
diletto che allarghi il cuore, come suoi
dirsi. Sotto questa generale significazione
li hanno per corrispondenza li seguenti
verbi e maniere.'
Crogiolarsi; Straniarsi; Sbizzarrirsi;
Sfogarsi, Cavarsi la voglia^ Prendersi pie
na soddisfazione.
Smammarsi, vale Andar perduto per'
tenerezza e- per trasporto , che fi* anche
dello Stare in gaudeamus.

Andar in brodo di succiole ; Andar in '


brodetto o in guazzetto; Sentirsi imbie
tolire; Disiarsi
pel susta, vaeliono
Pro'i--"i
i
vare un grandissimo piacere, che auclic

dicesi Andare in gloria.


SBABAZZARSB A TOA , Trionfare a ta
vola; Tripudiare; Gozzovigliare; Giocondarsi a tavola. Io gongolo e trionfo.
SBACEGAR, v; Trasognare ; Vagellare^.
Farneticare; Girandolare, Errar colla
menle. Ondeggiare, Esser agitalo, dub
bioso.
SBACEGB, parlandosi delle uova, Guaz
zare, Dicesi del muoversi che fa 1' uovo'
denlro il guscio.

I vovi CHE SBACEGA, detto fig. Gliguazza il cervello; La lesta gli gira ; Farne
tica ; Girandola; Ha il cervel che vola
o a oriuoli; Armeggia ; Esce del semina
toNon connettere o Non annodre,dicesi di Chi discorre male e senza ordine.
No GH'B vovo CHE jro SBACEGA", E' non'
c' uovo che non guazzi, Prov. che vale
che E'non si trova- niuiio senza vizio o
mancamento.
No* SO CO.MK CHE LA SIUCECA', drilli Gg.'

e vale' Non! so di qual umore o- carattere '


ella, sia;
SBCHETDA, s.f. Bacchettata; Batac
chiata; Bacchiata; Sferzata, Percossa
d bacchella o simile.'
SBACHETDA , dicesi ancora nel sign. di'
Corpacciata; Mangiata L'IVA BOXA SBACHBTADA A TOLA, na gran corpacciata.

SBACHETR, v. Sferzare; rergheggia-

re; Svergheggiare; Scudisciare; Scurisciare, Battere , percuotere con verga o


sferza o scudiscio. V. BACHBTA.
In altro sign. Sconocchiare; Pappare,
Mangiar molto. V. M\r,.y'ui e
SBACOIO (che si pronunzia ome in To
scano Sbacio ) SABR ix SBACHIO UNA
PORTA', Socchiuderei
SBACHIO , detto in T. de' Gettatori di
metalli, Sfiato o Sfiatatoio, Quell'aper
tura che (fa' gettatori de' metalli vicn la
sciala nelle forme onde 1' aria possa sfia
tare.

Tittn i ULTIMI sBACHf, Tirarle recate.


Recate della morte o L' ultime recate, diconsi gli Ultimi respiri di morte che vengon sii dboli e tardi. Dccsi ancora Gii.
ultimi tratti.
SBADAGIADA, s. f. e nel plur. SBADAGIAB,'
Sladigliamento e Sbavigliatnento o Stidigliamen(ot li badigliare.
SBADAGIARjV. Sbadigliare o Sbavigliare e Badigliare ,' Aprir la bocca, racco
gliendo il nato,e poscia maiilandolp fuora ; ed Effetto cagionato da sonno', da
rincrescimento o da negligenza)'Risbadigliar', vale Sbadigliar dopo che si o
veduto sbadigliare altri.'
No FAR ALTRO ' < i/ R 8BADAGIAR , S l'utili

eliacciare , Badigliare del continuo. V.


SBADAGIOLA.
SBADAGIR DA VIL'A.Y , Sbadocchiare ,
Aprir la bocca scotii pestamente sbavigliando.'
SBADAGI.XR, detto in T. de,' Muratori ,
Sbarrar*; Tramezzar con isbarra; Abbarrare; Asserragliare i passi con isbar
ra:
SBADGIARLA, V. SBADAGIOLA.
SB AD\GIOj s. m. Badiglio; Sbadiglio ;
Sbavigtio, Lo sbadigliare.
SsADAGro, dello in T. d'e'lMuralori, Sbar
ra; Crocicchio; Sbarro, Tramezzo di pezz?df legno che si mette per separare o im
pedire il passo, e anche per qualunque ri
tegno a porte, finestre, muraglie eie.
SBADAGIO-DEI CAVALI, Frenello, Ferro
piegalo1 che si mette in bocca a' cavalli per
fare scaricare la lesta:

SBADAGIOLA o SBADAGIAHLA , s. f. (coll*o chiuso) Sbadigliamento e Sbavigliamento, Lo sbadigliare, o meglio frequen


tativo di Sbaviglire.'
GHE VIKV LE SBADAGILB , Comincia a
sbadigliare o a sb'adigliacciare , dicesi
fauni, per segno della pr<>ssima febbre.
SBADAGLIN, s.m. Sbadigliale o Sbavigliante, Che sbadiglia.SBAFAR^, add. Spettoralo; Scinto; Scol
lacciato , Col petto e collo .scioperio : direbbesi d'un uomcr, Sciorinato j-Sfbbia-tot .
TOTA SBAFARDA , Scollacciata ; Scol
lata, o Sgottata, Col collo scoperto, ed
proprio delle Donne quando il tengono
senza fazzoletto e colle vesli poco accolla
te Andare o Stare scollacciata , vale
Portare il collo e parte del petto scoperto.
Damigelle che prima scollacciale n' o/i
davano, vestirono accollati.-

SBA
SBA
552
Affaticar!* in modo che si guadino i lomSBAFAR ARSE, v. Sciorinarsi; Scigner' hisi , Aprirsi, Allargarsi, Sfibbiarsi i pauui
ME SON SBALONA MA INUTILMBIfTB, IO
per respirare o per altro motivo.
m' ebbi a dilombare ma inutilmente
SBAGlXDA, s. Abbaio, V. SBAGIO nel
Faticare una cosa, vale Durar fatica per
primo lignificato.
acquistarli. V. DBS.VOMBOLAHSE.
In altro sign. Gridata; Orsala, Affol
SBALORDO,
ad4. Sbalordito; Imbalor
lata di parole poco iulete e meno conclu
dito ; Stordito-M' pare che ti sia cadu
denti.
ta la grugnitola addosso , dicesi di Chi
SBAG1AFN, s. m. T. fam. Chiacchiero
resta ibalordito per qualche disgrazia.
ne; Ciarlone, Colui che chiacchiera e ciar
SBALOTX , add. Rifiutato; Repulsalo o
la assai.
Riprovato dai voli.
SBAGIAMENTO, i. m. Abbaiamento; AbSBALOTXDA, s. f. Rifiutarne nto; Ripro
baiatura; Latrato, 11 grido del cane.
vazione; Ripulsa, dicesi di Quella fatta
SBAG1.\R o BACIAR, v. Abbaiare; Baiare;
con
Toli.
Latrare, 11 mandar fuori che fa il cane la
VBDO DE rea su UNA SBALOTADA, Fede
sua voce. Guaiolare o Guaio/ire , per
re il partito vinto, cio Di non poter riu
Qualunque abbaiare de'cani Guaire
scire, Prevedo di aver la ripulsa.^
proprio il Gridare del cane percosso
SBALOTADA DE NEVE, lo steiso che BALOSauittire, lo Stridere interrotto de' brac
CADA, V.
chi quando seguitano la fiera.
SBALOT\R, v. Ripulsare; Riprovare; Ri
Abbaiare, applicato all'uomo, vale Par
fiutare ; Escludere co' voti.
lare inconsideratamente. V. BACIAR.
SBALZAR,
v. (colla z aspra ) Sbalzare o
SBAGIARLA, V. SBADAGIOW.
Balzare; Ribalzare; Rimbalzare e RiSB1 AG1TO , s. m. T. mar. Baglietti, Tra
saltare, 11 rinnalzare che fa la palla o si
vicelli o Legni collocali per traverso della
mile, percossa in terra. Sobbalzare o Sal
nave Ira i bagli per formare e sostenere i
tellare, vale Saltar in su.
ponti.
Parlando dc'liqnori, Schizzare; Scap
.SBAGIO, s. m. Abbaio, Abbaiamento, ma
pare; Uscire; Saltarfuori.
dicesi d' una sola voce Guaio la Vo
SBALZAR A LA VITA , Avventarsi al col
ce lamentevole del cane percosso.
lo, al petto; Assalire.
SBAGIO, T. di Marineria, Baglio, No
SBALZAR DE PBEZZO i VIVERI , Aumen
me che si da ad alcune travi alquanto cnrtarsi; Accrescersi; Incarire i grani e si
re, disposte per tutta la larghezza del vamili.
cello per sostenere le traverse e stabilire
SBALZAR QUALCU, Sbalzare alcuno, di
cesi mctaf. per Levare altri di posto o ila
il bordo. V. LATA e SBAGIETO.
una carica- Toglier la volta vale Preoccu
SBAGIV, s. m. Abbaiatore , dicesi per
pare nelle operazioni allernatire il luogo
Agg. a Uomo nel sign. di Maldicente, De
altrui , che anche dicesi Furar le mosse.
trattore.
SoALzXn FORA, Balzarfuora, vale Usci
SBAIL.XDA, s. f. CWpo di badile, ovv. Tan
re e Scappar fuora con velocit. Balzar
ta quantit di terra o simile quanta ne ca
fuora la lepre.
pe un badile.
SBALZAR FORA DB MAI, Stolzare, Voce.
S'i.uA , add. Spallato , dett di Persona,
Aretina riportala dal Redi , la quale dice
vale sopraffatto dal debito , e dicesi poi
si di Cosa che scappi di mano o d'altron
d'ogni altra cosa rovinata o di esilo dispede con violenza e quasi balzando, clie diralo:'come Negozio spallalo; Ragionispalcesi anche Schizzare Pare che gli oc
late e simili.
chi ti vogliano schizzar dalla testa.
Spallato, fi dice pure al ginoco di BazSBALZATO,
s. m. (colla z aspra) Bal
lica a Colui che ha avulo lo spallo.
zello , Piccolo Balzo.
PIOVA SBALADA, Pioggia fittila.
A S3ALZTI, detto a modo avv. BalzelSBALXDA, s. f. Pallata , Colpo di palla.
loni; Andar balzello ni ; Far balzelli;
V. SBALK.
Balzellare, Andar saltando a balzi.
SBALAR, v. Sballare, Aprire o Disfar le
SBALZO , s. m. (colla 7. aspra) Sbalzo o
balle di mercanzia.
Balzo e Rimbalzo o Ribalzo, II risaltar
SBALB, Palleggiare, in sign. di Dar
di qualsivoglia cosa , ma dicesi specjalmenalla palla per piacere e per trattenimento,
t<- della palla o del pallone che percuote
non per giuoco serio.
in l";-ra.
SBAL\R , detto in T. di giuoco, Spal
DE SBALZO, modo avv. Di balzo o Di
lare, Aver avuto lo sprillo, V. SBALO.
rimbalzo , Dioesi del rinii.il/aincnio che
LA MOVA SBALA , Spiove , cio La piog
fa la palla o il pallone poi-colendo in ter
gia cessa, Desiste di piovere.
ra DAR AL BAL.V DE SBALZO , Rimettere
SBAL1ZXR, V. SBALOW\II.
il pallone di balzo o Dare di balzo , Ri
metterlo dopo il balzo.
SBALO, s. m. T. di Giuoco, Spallo, diDE PRIMO SBALZO; Di primo lancio; A
eesi Quando a certi giunchi s' oltrepassa
un dato numero di punii < si resta per
prima giunta, vale Subilo.
dente, come in quello di Bazzica.
SBALZO, detto fig. vale Aumento; Avan
zamento Uw BRL SBALZO.' detto con am
SBALON.\R o SBALIZAB, v. (colla z dolce)
mirazione, Un belf avanzamento; Un
Palleggiare , Pare al pallone per baia o
bel rapido progresso; Un bel volo; Una
per trattenimento.
bulla promozione, direbbe*! di Chi da iiiSBALO.YA&SE, in altro M_II. Dilombarsi,

SBA
fimo impiego o dal nulla fosse portato ina
spettatamente ad un uffizio riguardevole
o lucroso Un grande aumento o rin
cari mento, direbbesi del Prezzo delle co
se dall' infimo al sommo.
FAR DEI SBALZI, dicesi ancora fa m. per
Far delle scappate , cio Commettere al
cun errore o leggerezza.
LA FORTU.VA FA DEI SBALZI, Lafortund
fa de' saliscendi, per far intendere ch'el
la sottoposta alle mutazioni.
SBA M PIO , add. da SBAMPR , Svanito , di
cesi de' Liquori che per avere svaporalo
coli' esalazione le loro parti pi sottili , ri
mangono senza sapore, odore e simili.
CIBRA SBAMPA dello mei. Cera scolo
rita, sfiorita.
SBAMPR, v. Svaporare; Sfumare; Esa
lare, Perdersi , Svanire, ed proprio de'
Liquori spiritosi.
SBAMPOLDA, s. f. e nel plur. SBXMPOLAE; nel (inni M. SBAMPOLADINV DARSB
UXA SBAMPOLADI.VA, Darsi un caldo; In
tiepidire il leti, Loggermenlc riscaldarlo.
SBAMPOLE si trova usalo in antico nel
sign. di Leggerezze; Inezie , Scioccherie;
Baie, Cose di poca o niuna importania
TUTE SBAMPOLB, Tutte leggerezze.
SBAMPOLXR,. Agitarsi; Muoversi, Di
rebbesi nel significalo pi comune della
fiarnmetta di lumi che vien mossa dal ven
to.
SBAMPOLAR, in T. Ant.dicevasinrlsign.
di Propalare; Svenare. V. SQUAQUARH.
SBAMPOT.ARSE. Asolarsi, Respirre,So!levarsi , Prender un po' d" asolo, di respi
ro. A quest'ora e solito asolarvi un poco
di vento.
SfiXMPOLO, s. m. Asolo; Respiro; Sol
lievo, lo stesso che SBUORO eSoRO CHJ.*PEMO UN POCO DE sBAMPOLo, Pigliamo un
pvco d' asolo.
SBANCXR, v. Sbancare, Voce di nuoto
uso, e vale Vincersi dal giuocatore lutto
il danaro che il Banchiere ha messo sol
giuocoSuJar uno, vale Vincergli lulto
il danaro-Di^Hare uno, in questo sigo.
voce antica.
SBAXCH u> PREDICATO, SviareTudienza ad un Predicatore, ad un Professore,
cio Attrarre a s il concorso de'di Ini udi
tori.
SBANDXDA , s. f. Sbandamenti , diceci'tanto nel sign. di Disperdimento o Scio
glimento di gente adunata , quanto nel
l'altro della nave. V. SBANDAR.
SBAKDXR, T. Sbandare, Dissipare, Di
sciogliere: dicesi della genie adunata che
si discioglie e disperde. Al grido del suf
venire sbandarono o si sbandarono e tor
narono a casa.
Sbandarsi, dello in T. Mil. vale La
sciare gli ordini e correre qua e l a bran
chi o in fuga.
SBA\DARSE DE LE BARCHE, Sbandare'o
Dare alla banda, dicesi della Nave quan
do la forza lei vento la fa piegare sopra
una banda. D-esi anche La nave sban
data, quando il carico o la zavorra non
bene dislribuila.

SBA
SBANDIERONA, s. Spiritessa, Donna
di molto spirito e di \ivacila e dicesi per
ischcrzo-.oaflc//era,direbbesi ad una Don
na sregolata, sciamannata e sconsiderata.
SBANDN, s. m. Abbandono; Abbandonamtnto.
LASSAR IN SBAITDN, Lasciare ; Negli
gere; Trascurare; Obliterare.

SBANDON, add. abbandonato; Diser


talo.
S BARDO .VA DAI MIEDBGHT , lo stesso che
SPBDO , V.
SBAIVD01VAR, . Abbandonare, Lasciare
.ii (oli e. Abbandonare uno, vale anche
Lasciarlo solo e srnz.liuto.
SBANDONR L'AFR, Abbandonare, La
sciare per affattoPartirsi o Levarsi da
giucco valeLcvarsene, Non se ne voler pi
lulrigarr, Abbandonar l'impresa Guaitarsi per poco o sul buono, Gondur qua
si a perfezione una cosa e abbandonarla
per leggiera cagione Cadere il presen
te in sulf uscio, vale Condurre un nego
zio bene insin presso alla line e guastarlo
in MI la conclusione o abbandonarlo, pre
cipitarlo.
SU ARA, s. f. Bara; Cataletto; Feretro,
Arnese di legno sul quale si posano i mor
ti per portarli Ila sepoltura.
SBAHA A LE STRADE o AI PASSI, Sbarra
0 Sbarro, dicesi quel Tramezzo di legna
me cbe si mette per separare o per impe
dir il passo ed anche per qualunque rite
gno Rosta si dice Quella stanga, quel
pinolo o quel crocicchio di legno che si
inette in capo d' un viottolo o di una slradclla nella campagna per impedirvi il pas
so alle bestie Sbarra, si chiamava sot
to il cessalo Governo italico ancora Quel
tramezzo di tavole che divideva il luogo
dove sedrano i Giudici all'udienza tanto
civile che criminale.
SBABA D' U.\A SPINTA, Sarra o Stan
ga, Peizo di legno posto a traverso sopra
1 salterelli d'un gravicembalo , che impe
disce loro di rimuoversi.
' SBABE DE LE CHIOERE, Rette, chiama
no i Tiratoiai le Traverse del tiratoio che
servono per attaccare il panno.
SBARXlM, s.f. Sparata; Sbraciata; Mil
lanteria, Grande offerta o Vantamento,
ma per lo pi di parole. V. SBAHR.
SBARADA DE SCHIOPO, Sparala, lo stes
so che SCHIOPBTDA, V.
i ' i; i/fi v SBARADA , parlandosi di Caval
lo o simile, Scalciare; Scalcheggiare ;
Ricalcitrare.
DAB UNA SBARADA , riferito a Persona ,
0 Sbombardare; Lanciar cantoni o cam
panili, Dir cose grandi, impossibili, inverisiraili.
SBARADR, add Sparacalci, Agg. a Ca
vallo che abbia il vizio di scalciare.
OMO SBARIDR, Sparatore, che spara,
che fa delle sparale, delle vanterie.
SBARA GI , V. A LA SBABAGIA.
SBARAG1ADA, s. Sbaraglio, Disunio
ne, Confusione, Scompiglio.
SBARAGIAR, v. Sbaragliare o S baratta
re e Sciarrare, Dissipare, Disperdere,

SBA
Metter in rolla, Far disordinatamente fug
gire Dischicrare vale Disordinar le
schiere , contrario di Schierare.
SBARAGIN e antic. SBARAV , s. m. Sba
raglino, Giucco di tavole che si fa con
due dadi, e chiamasi Sbaraglino anche lo
Strumento sul quale si giuoca; ora pe
r ilo in disuso.
ZoGR A SBABAGI.Y, V. ZoCR.

SBARAR, v. Sparare, Scaricar un'arma


da fuoco.
SBARR IN ARIA , Sparare al vento o alTaria, dicesi Quando si spara o per diver
timento o per intimorire alcuno.
SBARR, parlando dei cavalli, Spara
re; Sprangar calci; Scalcheggiare.
SBABR DE I.F. PANCHIANB o BOMBE , Slunlur eia nce, fandanie, fole tic: Schian
tare o Lanciar cantoni o campanili;
S bombardarfiabe, Dir delle cose invcrisiinili.
SBARARSBUN MURO, Sfiancarsi, Rom
persi la muraglia per interna forza nelle
parli laterali.
SBARR UNA NAVE, T. Mar. Parare una
nave, che dicesi anche Ruzzolare e Get
tare, vale Lanciarla da terra all'acqua.
SDARR UNA STRADA, Sbarrare; Tra
mezzar con isbarra ; Abbai-rare, voce
pi antica,- Asseragliare i passi con isbar
ra; Stangare; Sprangare, Chiudere una
via per impedire il passaggio.
SBARR u.v CADAVERE, Sparare, propr.
Fender la pancia per cavarne g' intestini.
SBARATO, s. m. voce ani. Sbraciala; Mil
lanteria; Iattanza FAR CN GRA.V SBAHATO , Far delle bravate, o delle braverie.
SBARAT\R \
SBARAZZ\R/ . Sbarazzare, Spacciare,
Sgombrare.
SBARAZZARSB, Sbarazzarsi o Sgabel
larsi di alcuna cosa, Torsi d'impaccio.
SBARBA o SB\HBATO, add. Raso, di bar
ba rasa Sbarbato , dicesi di Chi sen
za barba.
SBARBAR , v. Radere, Levar il pelo d.lla barba col rasoio.
SBARBATOL\R, . Ciarlare; Ciancica
re, Parlare assai vanamente e leggermcnte Cornacctiiare; Cicalare; Chiac
chierare; Cinguettare, Stucchevolmen
te parlare.
SBARBATOLO??, add. Ciarlone; Chiac
chierone; Taccola; Linguacciuto, Vano
parlatore.
SBARCAR, . Sbarcare, Cavar dalla bar
ca o Uscir della barca.
SBARCAR DE LE NOVIT Sfoderar delle
novelle, Narrarle. V. SPJFARH.
SBARCARLE GROSSE, Sballare, modo bas
so, Spacciarle grosse ; Spacciare a cre
denza, Voler far credere quel che non .
V. SBARR.
SBARCO, s. m. Sbarco, Uscita dell'equi
paggio e degli utensili d'un bastimento.
Loco DB SBARCO, Sbarcatoio, T. Mar.
Luogo alto a sbarcare ci eh' dentro un
vascello.
SBARDELDA add. Voce ant. delta per

SBA
533
Agg. a Donna e Tale Sfacciata; Sffontata; Temeraria; Impudente.
SBARDELAO, add. lo slesso che SBOCAIZzo, V.
SBARETADA, e nel plur. SBARBTB, s.f.
Sberrettata, 11 cavarsi per riverenza la
berretta di capo ; a quindi Sberrettare.
SBARLFO , V. SBHRLBFO.
SBARLUSER, V. SBERLUSBR.
SBARO, s. m. Sparo, Scarico d'arma da
fuoco.
SBARO , chiamasi in Venezia quel Tiro
o Colpo di cannone che dal Comando mi
litare si fa ogni mattina sul far del gior
no e ogni sera dopo il tramontar del sole;
quindi diciamo SBARO DE LA MATILA e SBAHO DE LA SERA.

SBAHF, Sparamento, Rimbombo d'ar


me da fuoco. V. SALVA.
SBARO DE FOGIE , Frondura, Mohiiudine di frondi SBARO DE SALVIA o simile
Cespuglio; Cespo. V. CASSO e BARO.
SBARONN , Voce fam. V. BARONN.
SB ASIDOR, s.m. T.di gcrgo, e vale SchiopSBASlETO , add. (Illuni, di SBASO, Sparulello; Spartitine, dello per agg. a Per
sona.
SBASO, add. Basito e vale Ammazzato.
SBASO, Sparuto dicesi per traslalo a
Uomo di poca apparenza e presenza.
SBASO DAL FREDO, Assiderato; Intiriz
zito.
SBASO DA LA MISERIA, dello anche POVARO SBASO, Tapino ; Misero ; Tribolato;
Angustiato.
SsAslo DA LA FAME, Scannato o Morto difame, vale Grandemenle affamato.
Affamatuzzo o Affamaticelo e Affamatello, dimin. di Affamato, e si diminui
sce relalivauienle alla piccolezza della Per
sona che ha fame.
SBASIR, v. Basire e Transire, Morire.
SBASIR DA LA VOCIA , Svenire o Morir
di voglia. V. SGAVGOLR.
SIMSI DA i* ANGOSSA , Basire di paura,
Sbaire o Baire e Allibbire, Mancar di
cuore Trangosciare e Trambasciare ,
Riempirsi di angoscia.
SBASIR u' i \A REGAZZA DIUO A UN ZOVENB, Morir di uno ; Struggersi di uno ;
Morir di voglia, Esserne liei-amen ir in
namorata.
SBASIR r.vo, Stender uno a terra, Uc
ciderlo.

SBASS\DA , . f. Abbassamento; Sbassamento e Bassamente.


Dello melaf. Reprimente; Repressione;
Raffrenamento Depressione; Avvili
mento.
SBASSAR, T. Sbassare; Abbassare-, Di
bassare, Calare dall'alto al basso TorMAH A SBASSAR, Rabbassare a Riabbassa
re.
SBASSAR i ecni o 'L MUSO , Atterrare o
Chinare gliocchi; Calar la fronte Rab
buiare lo sguardo, vale Abbassare gli oc
chi s che quasi non si vegga nulla.
SBAssXa LA TESTA, detto metaf. Umiliar-

534

SBA

fi; Raciare il manipolo; Arrendersi; Acsondis<enderr.


SBASSB QUALCfr, Abbassare alcuno ,,
vate Avvilire, deprimere alcuno.
SBASSAR LB.ALB A UNO, V. ALA.
SBASSAR DE PREZZO LE BIAVE, Diminui
re o Abbassare di prezzo. V. CALAR,
SBASSASSE, Calarsi; Chinarsi: Abbas
sarsi, e per mclaf. vale Avvilirsi, Umiliar
si BISOGNA SBASSAKSE, Abbassali e acconcia<t,per dire Pur che la acconci i fat
ti tuoi non ti curar di abbassarti e umi
liarti.
SBASSALE DE I.R DOTO,. V. CDFOLAHSB.
SBASUCHIR, v.( colla sajpra) Baciuc'chiare o Baciuccare , Dar piccoli e fre
quenti baci. Sciloppare di bacii
SBASUCHIN, adii Baciatore, Che ba
cia, Che si dilella di baciare. La nostra
voce per frequentai, di Baciare; e Baciucealore derivato da Bat'iuccarc non si
trova ne' dizionarii.
SBAT AIZZA , lo slesso che BATAIZZA , V.
SBATEJt, v. Dibattere o Sbattere, Ballere in qua e in l prcstanM-nle dentro a va
so materie viscose per istemperarle e in
corporarle: come Diiiillere I uova.
Su \TP'.I i DE.VTI, Battere i denti, In si
gn. di Aver freddo.
SBATBB, i DE.VTI o i STUFA', Sbattere
o Sbatlere il dente, Muovere la bocca per
mangiare-MacfuMare per simil. Masticar
con prestezza e bene-o battere la. bocca ;
Dare d bocca ; Toccare col dente; Eser
citar le mascelle ; Ungere il dente , vagliono Mangiarci V. M vr.% *n.
SBATER i DBAPI, Abbacchiare il filo, i
panni, la tela, dicesi dello Sballere chefauno le Lavandaie lai cose Scamata
re, Percoolcre o Ballere con verga i pan
ni per Irarne la polvere. Scamatare i ve
stili per cavarne la polvere e per assicu
rarli dalle tignuole.
SBATER u.vo IJT TERA , Abbacchiare o.
Sbatacchiare uno sul suolo, Batler alcu
no violenlemente per terra,
SBATER i OCHI, Battere gli occhi, cio"
Lo stesso battere delle palpebre che si fa
in serrare gli occhi ed aprirli;
SBATER i STEFANI, V. SBATBR i DE.VTr.
SBATBR i SCURI, Sbattersi; Dimenarsi^
II muoversi delle imposte ai balconi quan
do sono agitate dal vento.
SBATER IA BOGA , V. SBATER i DBNTI.
SBATER LA CBIOCOLATA , la stesso che
FRCLAR, V.
SBATBB, LA LAJTA, V. in BATKR.
SBATBB, LA PQLVBRB, dette fatn. e per
simil. Battere; Dar altrui le busse; Per
cuotere; CroccA/are-Parlandosi di scriiture, Spolverare scritture, archivii ec. Rifrnslare minatamente.
SBATER LB ALB, Starnazzare le ali, Diballerle , come fanno lulli gli uccelli an
che domestici. V. ALA.
SBATSR LB ALE, Aleggiare o Aliare, Di
cesi per vezzi de* fanciullini quando muo
vono le mani battendole a guisa di ale.
SBATBR LB MA*, V. in BATBR.
SBATER u.v ccagjjr DB PK.VA , Spiumactare e Sprimacciare, Riinenar bene la
piuma nella coltrice.

SBA.
AYRBLSO BEL DA sDATER, Maniera fun
Aver da grattare , l'rov. esprimente Es
sersi avvenuto a cose lunghe e malagevoli
e da non uscirne cos nettamente e pre
stamente. Aver che ugnere, si dice de'
Casi ed affari fastidiosi ne' quali si ha da
brigare e affaticarsi mollo-Durarfatica;
Dover sudare per uscirne , Esser impe
gnato in cosa faticosa e difficile In alir sign. Avere grattacapi o de' grattaca
pi, Aver da pensare o de' pensieri. Aver
un cocomero in corpo; Aver delle croci;
Essere travagliato, tribolato.
LA CHB SBATB , Locni. l.un. di gergo.
Allampana dallafame ; Arrabbia dalla
fame. V. FAME.
SBATIMENTO, s. m. Dibattimento, L'agi
tamento dell'acqua della Laguna. V. BATAIZZA.
SBATOCII1\DA , s. e SBATOCHIAUBKTO,
i, m. Scampanata e Scampano, L'alto
dello scampanare.
SBATOCMlXR , r. Sbattagliare, Fare on
gran sonar-di campane. V* SCAKVAITB.
Sii VI ' '. , s. f. SBATTA DB VAX o DE FB,
Picchiata o Bttuta di mano; Batter de*
piedi.

SBATTA DB KAX PBR STIVA , Suono di:


m ano. Battere palma a< palma.Sri i-ri \ D DAAW, Diveltata o Scarna-?,
tata. V. SDATEH.
SBATUDN,s.m. Brodetto, Vivanda d'uoTa dibattute con brodo o con acqua.
Detto addielt. V; SBASIETO.
SBATUDNA, s. f. Picchiattina^ Piccolapicchiala o percossa.
SBATUTA, detto per agg. a Donna, Sco
lorita; Sfiorila, Di cera pallida e pateti
ca.

Per Di mala voglia o Svogliata.


SBATO, Sbattuto, add. da Sbattere..
Sbattuto , dicesi per Abbattuto di for
ze, Indebolito; e per Scolorilo, Sfiorito,
Di mala, voglia.
OcHiaBATbf, Occhi sbattuti , cio Lan
guidi.
SFIATI < DAI; CAVALO, Rinsaccato, cio
Scosso per la scomoda andatura del caval
lo. V. SACHKTU.
SBAV\R, v. T. degli Orefici, Dibarbare;
Tondure; Tosare; Spuntare, si il Le
var colla, lima il superfluo dell' argento o
dell'oro d'un pezzo d'orificeria. Togliere
le sbavature,
Detto per SBAIJCHIR, V.
SBAUCEIADA , . f- SLavazzatura, Bagnamcnto di bava.
SBAUCHI\R, v. Imbavare o Scombavare
Inibrnttai-e di bava.
SBAVlS\n , v. T. degli Stampatori, Doppe<fgiare , Imprimere raddoppiale le pa
role e le linee,
SBAVSO, s. m. Doppieggiatura, Difetto,
d'impressione quando le medesime paro
le o le linee sono doppiamente impresse
l'una accosto all'altra,
SBAZZEG\R , V. SBACBG\R.

SBECA , add. Smozzicato ; Sboccato ;


Smuss<tio. V. SBECB.

SBE.
SBEC\R , . Piluccare; Smozzicare, Con
sumar a poco a poco Sboccare, Rom
pere la bocca ai vasi Sbucciare, Levar
la buccia e la pellicola Intaccare , Fa
re in superficie picciol taglio Smozzi
care, Tagliar akan pezzo di che che sia.
V. S V I s>\ ? .

S.BECARA, . C Scalfititi a Scalfittura


tCalteritura, parlandosi dHesione in pel
le , Lo scalfire-, cio il Levare alquanto (Vi
polle penetrando leggerroenle nel vivo
Leccatura vale Leggier ferita in pelle, ed
meno della Scalfittura.
SBBCAURA , si dice anche per BECAUHA,
V*
SBECOLAZZ\R, Y. che usasi nel Conta
do rerso il Padovano, lo stesso che BECOiAi, V,
SBECOT\R,v. Beccare; Bazzicare; Rimleccare, Ferire o Percuotere col becco.
SBEFA, s. (coll'e larga) Beffa, Beffe;
Burla, Scherzo {aita con arte.
SBEFX, add. Beffato o Sbafato e Beffeg
giato, Deriso, Schernito.
SBEFADA, s. f. Beffeggiamento, Dcrisione.
SBEF AMA , . t Voce ant che dicevasi in
sign. di Panzana; Fola i Fvola; Pantraccola , Invenzione detl'a ad inganno
LA x U.VA SBBFAXIA, Ella una pastoc
chia, unafavola.'
SBEFAR, verbale di SBBFAR, Toce anti
ca usata dal nostro Calmo, Derisore; Sbef
feggiatore ; Dileggiatore i Irrisore.
SBEFR, v. Beffare e Sbeffare , Mettere
altrui in ischerno e drisione, che anche
dicesi Gufare; Burlare; Uccellare j Dar
la berla ; Sberleffare ; Scornacchiare;
Sbeffeggiare; Sbertare.
SJIEFR DBI pnriu , Fare gnieu o gnieu.
ghieu o lima lima, Beffa puerile.
SBEFEG4AR, V. SBBFK.

SBEFN, add. Sbeffatore; Sbeffeggiatore; Beffardo; Beffeggiatore, Colui che


fa beffe.
SBGOLCX, . nt. (coll'e strrit) Bambinello; Bmbarottolo ; Mammolctto, Ter
mini di vezzi che si <licono d'uu Fanciul1DO>

SBELET\ , addi Imbellettato ; Lisciatoi


Imbianchito; Inzuccato come un bambin da Lacca Parlandosi di Donna,
Litciardera , Che si liscia e si belletta.
Aver sul vita una specieria.
SBBLBTDA , add. parlandoti di Casa ,
dicesi per Imbianchita.
SBELETADA, s. f. 1 mbelletl'amento; Li- ^
tciamento DAKSE C.YA SBELETDA , loi
stesso che SBELETARSB, V.

SBELETARSE, v. Imbellettarsi; Rinfronziref Rassettarsi; Azzimarsi ; Lisciar


si, Incolorirsi il viso di rosso e di- bianco
per vanit o vizio.
CATIVO SEOi.vo PER LA DOVA CHE ss SBBLBTA , Chi imbianca la casa ,la vuole ap
pigionare, II significato chiaro.
SBBLETR UXA CASA , Abbellire o Ribel
lare una casa, Farla, bella, domarla,
giungerle bellezza.
' . '

SBE
SBELTO , t. m. (coll'e streita ) Belletlo,
Materia rosea con cui le feminine pazze n
liseiano ed apparcrchiano per comparir
giovani o mcno ccchie. Diccsi anche Fati tibello; Lis; Concio e Pezzetla di Le
vante.
SBERLA, s. f. (coll'e aperla ; anzi alcuni
idioti dicouo Sbabla , come per El ba dicono ) Marrovescio o manrovescioy
ilic anche dicesi Rovescio, Colpo dato colla mano arrovesciata sul viso altrui.
In altrO sign. U.VA SBERLA O SBBHLAZZA
DE POLBffTA , DE etc. Un luotl peZzo pezzaccio di came etc. Una gran
fetta.
sberla , a(Id. Percosso di marrovesci e
talora Schiajfeggiato.
Mt'Bo sberla, Uscito di dirittura, Ji
piombo, del perpendculo.
sberl, uilombdtn; Spedato, Disorganizzalo, Storpio, Raltrallo.
Sbbrl i ocHi, Cogli occhi squadernati cior Aperti per guardarc--<S ciarpellato,
direbbesi Chi ha le palpebre arrovesciate.
Sberla, detto in for a di mis t. parlan
do di panni, Cincischio , Taglio nial Ca
to ineguale.
'SBERLXr, t. Percuoere altrui di mar
rovesci, e talora Schiajfeggiare.
Sbsblr i ochi, Squadernare gli occhi;
Sciarpellare, direbbesi per Stravolgere
gli occhi colle palpebre arrovesciate.
Sberlr ob , Spalancare la
bocea.
SBERLAZZO, i.m. Rovescionc; Ceffatlone ; Mascellone; Grifone, accr. diguanciata.
SBERLEFXR, t. SberleJJare,X)t,re degli
sberleffi.
Sberlbfr, vale anche Burlare; Scher
nire con iscorci di bocea.
SBERLEFO, s. m. Sberlejfo Sberlefeo
SbarleJJa, Sfregio o motleggio falto altrui
con isloicimcnli di bocea.
Fab. dei sberlefi , Far bocchi o tcorci
di bocea, T'ar alti di disprezxo ad altrui
colla bocea come f.i la bertuccia Coc
eare ; Far crocchi , Fare degli atti eonci di disprezzo Fare S. Marco, Contraffarsi ti viso colle mani , sieche rustoinigli al ccITo d'un leone Fare i vitacci o Far boccacciaoleboccacce,ti\\c Burlarsi d'alcuno slorcendo il viso o facejidogli delle sinorbr.
Far i sbbhlefi a magxr, S mar/ire }
Scomporrc la forma drlla faccia col uiangiare.
Fin i sberlefi a xa lu.va, drtto fig.
Far gheppiv topra tre legni, vale Morir
iaspiccaa,
* Tirar i Ultimi sBERLBFr, Ratire; Tirar
le recate, cio Raccollc di lia to sollile e
lento che sogliono preceder la morte;
anche si dice Far heppto.
Sberlefo , parlando di abili mal fatli,
V. G OCX A.
SBERL.N , V. SBERLAZZO.
SBERLOTAR,v. SchiajfeggiareDar del
le guanciate.
BERLOTO, . m. (coll'o aperto) Rovescionetul mostaccio}Qo\po datocolla ma-

SBI
no convessa sul viso altrui , che dicesi an
che Rovescio ; Manrovescio o Marrove
scio.
SBERL'.SER, v. luecicare , proprio il
Risplendere delle cose lisce o lustre , co
me pielre, armi e simili, che dicesi anche
Rilucere; Lustrare; Risplendere.
Lampeggiare eRilucere, Renderesplendore a guisa di fuoco e di baleno. V. LuEB.
sbertevelXdo, s. m. Voce del Con
tado verso Chioggia , Ciarliere ; Svesciatore; Che ha la cacaiuola nella lingua,
Che dice tutto fcilmente e imprudentement-.
sbertevelXr, t. del Contado verso
Chioggia, Svertare; Sborrare; Spialtellare; Svelare; Propalare ; Sgncciolar il
barlotlo, Dir che che sia Uberamenle.
-sbertonXre, v. che usasi nel Contado
verso Padova, Sconvolgere; Disordinare;
Scompigliare.
In altro sign. Scoronare. V. Zjrpr.
sbevachlXr, v. Sbevazzare; Sbombettare; Bombettare, Bere spessn ma non in
gran quantit per volta. Zizzolare ha lo
slesso signif. ma voce bassa.
SBEVACmN, s. Reone, Qurgli beve assai e cui soverchiamente piacc il vino*
SBEVAZzXR, v. doeare; T,acannare;
Trincare; Caricar lorza colJiasco , JBe-vc assai.
^bevuchiXr, v. fletto dal nostro poeta
Lamberti in vece di Sbev.vchiau, V.
SBEZZApiL, V. Bszzariol.
SBZZOLA , s. f. Bazza , chiamano i Fiorentini il Ment allungalo un poco arTicciato.
SBEZZOLAMENTO, s. m. Guadagneria,
Guadagno ma creso piuttoslo in catn a
parle.per Guadagno llecito.
SBEZZOlXr, v. Calarsi a un lombrico o
a un lui , vale Acceltare ogni piccelo guadagnuzzo, Utilizzare, Far un po'di guadagnuzzo. V. Sbbzzol.v.
Sbezzolr, detto Gg. vale anche nel si
gnif. di Lavoracchiare Se ta va sbezzolaxdo, Si lavoracchia e vale Silavora
trallo tratto e si fa qnalche gnailagnuzzo.
SBEZZOLN, s. m. Buon procaccino, di
cesi a Uno ebe s' ingegna per ogni modo
di guadagnare.
Arrolino, i dice per niotaf. di omo
intcressato che cerca in ogni cosa il suo
Tanlaggio Interessato, di Chi si din
preda al suo utile tens' aver rigiiarilo ad
lirai Sas sello, dicesi pure (kg. a,l an
l'omo che sa il conto suo, ch' avido di
guadagnare e tenace pi del conveniente.
Adagiarsi ntdijetti vnol dire, Aiutarsi nellc ncessita, procacciarsi qualcbe vantaggio jie'bisogni.
Barullo, Colui che cose da giare per rivenderle al minuto.
Y. Bszzaril.
SBI , s. lo stesso che Biaca , V.
SBIACARSE , y. Imbiaccarsi, Coprirsi di
fciaccaj Lisciarsi. V. Biaca.

\SBI
535
sbiancXda,t. SbIAXCHIZ IDA.
sbiancXr, v. Sbiancare ; Imbianchire
e Imbiancare , Far bianco.
SBIANCUEZN , . m. ( colla z dolce ) lmbiancatore, Maestro di dar bianco alle mu
ragl i.
Sbiaxchbziiv da tbla, "Curandaio, Chi
cura i panni lini o simili.
SBIANCHEZN A , . . ( colla z dolce ) La
Moglie o Femmina d Imbiancalore , la
quale stlU'esempio di allre voci ron si mili
e cos formate, polrebbc dirsi Imbiancatora o Imbiancatrice.
SBIANCHIME\T0 , s. m. Bianchimento,
Dicesi drlla Monela, ed una preparazione che si da ai Canchi di essa perch abbia del rilucenle e del brillante al sortire
dal bilanciere.
5BIANCLR, v. Bianchire; Imbianchire,
Far bianco.
Bianchire , anche termine di Zecca.
L'argcnlo si bianchisce facendolo bollire
nell'acqua forte mista con arqua commie
o solamente ncH'acqua in cui si discioglie
l'allume.
Sbia.vchir qualcos.sa , detto in lingna
fiirbesca , Odorare; Scoprir paese, Scoprir qualche segreto.
SBIANCHIzXDA,s.f. mbiancalura; Imbiancamento; Bianchinmnto, II far blan
ca.
'
Dar .xa sbiaxciiizada, V. Sbiaxchiz'ir.
sbiakchizXr, v. Imbiancare : Imbian
chire; Bianchire; Scialbare , Far bian<o.
Sbiautchizr ltela, 1 mbianchire; Can-dificare; Curare, V. Jmbianchir.
SBiAXCHizBoSBiAXCHiaxA cera, Bian
chire la cera, cio Di gialla com' in na
tura, fa r la divenir bianca.E quindi Biancheggio dlia cera.
Sbiaxchizarss la testa , detto per simil, tncanulire, l'ivenir ranoto.
SBiA.vcnrzAR el Ciel, Albeggiare; Fursi il di ; Diradarsi le lenebre; Comparire il giorno.
SBIAN'CHIZO, s. m. Imbiancatura; Imbia men to , L' i mbia n eh i re.
Sbiavchizd de la ceba, Biancheggio,
T. de' Cerainoli
SBIANZO, s. m. (colla z atpra) Indizio;
Sentore; Motto; Accennamento.
Aver qualche sbiakzo o scrturzo d'
afr, Aver qualche jummo o aspergne
lampo o indizio o sentore di che che sia.
Dar sbiaxzo a qualcx d' uxa cossa , Far un motto di che che sia ad aleo
no ; Dar ad alcuno qualche indizio.
Dicesi ancora fam. L'no visto de -sbiaxzo, per dire Lo vidi alla sfuggita, di vo
l , ow. Di schiancio o per ischiancio.
sbiasemXr, v. Biasimare; Censurare;
Tacciare.
SBIAViO, add. Sbiadito; Sbiadalo e Sbiuvatn, -vale Indebolito, Smorto, Dilavilo;
ed aggiunlo di colore che ha perduto
moli drlla sua prima vivacil. Diciamu
anche Smortto.
SBIEGO, add. Sbiecoo Biecoo SbieTcio;
Obbliquo, Storto.

SUI

SB'O

SBO

A SBIECO, detto a modo avv. Sbiecamen


te; A sbieco; In isbieco; A bieco; A schianCo, Obbliquamente, Stortamente.
CHIAPR iy IBIBC.O , Schiancire, Dare
o Percuotere di chianco.
TAGIK A SBIECO , Tagliare a sbieco, in
isbieco, a traverso; Obbliauare.
VARDR SBIECO, Cipigliare; Guardar
biecamente. Di mal occhio; Guai-dardi
traverso o bieco.
SBIECO , in forza di sust. , dicooo le no
stre donne ad un Pezzo di stoffa qualun
que tagliato in isbieco, raddoppiato e^disteso cucilo nella parie superiore a pie d'un
abilo. Se queslo pezzo e pi largo, non
doppio e cucito anche nella parte inferio
re, si chiama PEDANA o anche SBIBGO co lo AWCA BB'SOTO. Se poi questo pezzo e cneilo soltanto superiormente, non dop
pio n disteso, chiamasi CAMUFO.
SB1GN\DA, . f. Lo svignare.
DAR WA ssiGJfADA , lo stesso che SBI-

SBIRESCO , add. Birreseo , Da birro.


SBIRO, i. m. (dalla voce Araba Birron,
significante giustizia) Birro; Sbirro; Zaf
fo; Satellite ; Berroviere; Famigliare, e
ifl 8erg firacco,Basso ministro della Giu
stizia notissimo. Colar che ciuffan pei cal
zoni.
SB1RN, i. m. Birrone, Cattivo Birro.
Detto fam. per Aeg. a Uomo , vale Ar
dito; Imprudente; Sfacciato; Temerario
Scorrettaccio; Spigliato, Sema freno.
AWDAB. A SBIRX, Andar a sparabicco o
Andare a tonto, Andar in giro oziosa
mente.
SBIRNA , s. f. Sgherro, Donna impavi
da, avventata, e dicesi in mala parte. V.
SBORDBLONA.
SB1SA o SBIS\O, add. voee ant. nel sign. di
Stolido ; Minchione ; Sciocco ed anche
Poltrone; File; Timido.

furti- della sua boccia V. BnrXa Appa


rire rale Farsi vedere, Presentarsi alla vi
sta altrui , Darli a vedere , Comparire.
SBOC11IA , s. f. ma pi renimi. SBOCHIB in
plur. Palle; Pallottole, Corpi rotondi di
legno fatti al tornio, che servono per giuocare. V. ZOGR A LB SBOCHIE.
Morelle o Piastrelle, Lastrucce colle
quali ci giuoca tirandole al lecco come le
pallottole.

556

r.Vtn . V.

SBIGN\R o SBRIGNR, v. Svignare, v. n.


voce bassa , Sbiettare pure v. n. Partirsi
con preslezza e nascosamrnle , quasi fug
gendo e scappando via, che dicosi anche
Rastiare o ttatliar via o Sgambar via
A BEL BBLO BL AB L*HA SBI6XADA, Rei

Iella svign o tbietlb SBIGNVBLA , An


date via; Partite' Spuleizare o Net
tare vuoi dire Fjfggir con grandissima
fretta Calcagnare , Andarsi con Dio
fuggendo, Dar delle calcagna Schppire i voce anliq. e vale Scappare con asluzia, con ingegno e destrezza Lepp^are vale Fuggire semplicemcnlc. V. MOCR.
SB1GO, add. Voce ant. delta per SBIGOTO,
nel sign. rii Smarrito i Confuso.
SB1GOLARSE , lo slesso che DESBONIGOI.AHSE , V.

SB1GOTO, add. Sbigottito, cio Atter


rilo ; Spaventato.
Talora dicesi nel sign. di Smarrito ,
cio Confuso , Timoroso.
SB1LANZX , add. Sbilanciato, f noi in
tendiamo di Chi disordinato nell' eco
noma domestica, quando il passivo su
pera l'attivo.
ESSER SBILA:VZ SEMPRE, Esser sempre
indietro due ricote, modo prov.che s' usa
per dire , Non sapere usare il danaro e per
essere cattivo economo consumar le entra
te anticipatamente.
' SBILANZXR, v. (colla z aspra) Sbilan
ciarsi, intendesi Perder l'equilibrio, Dis
ordinarsi , Rovinarsi nello slato economi
co.
SLLANZO , . m. Sbilanciai Sbilancia
mento, Perdila di equilibrio, e vale per
Disordine d'amministrazione, quando cio
il passivo supora Tallivo.
SBIRA, s. f. Sgherra, Donna impavida,
avventata, brava.
SB1R\G1A, s.f. Sbirraglia; Berrovaglia.
SBIRXTO o SBIRTO, s. m. Sbirracchiuolo, dimin. di Birro.
SBIRAZZO , s. m. Borraccio, pegg. di Bir
ro.

Sri DODBSB NO I XB SBISAI DA FUSBB, che

ora diremmo No i XB FORCHI DA FUCEK,


*,>it:-<ri dodici non sono cotanto vili da
fuggire.
SB1UMA , V. SPIUMA.
SBOC\ , add. Sboccalo, add. da Sboccare.
SBOC FORA , Sbucato , Uscilo fuori.
SBOC, dello in T. de' Fioristi , Sboc
ciato, dicesi del Fiore quando uscito
dalla sua boccia , quasi lo stesso che .-" . i irto, V.
Detto per SBOCAIZZO , V.
CAVALO BOGA, Cavallo sboccato, dice
ti a quello che per morsi mal fatti ajbia
allargala la boera , onde non ubbidisce al
le tirate della briglia.
SBOCADRA, s. f. Sboccatura ^Sbocca
mento, L foce de'Gumi, Quella bocca ond' escono in mare.
SBOCADUBA DE CAMPI, T. Agr. Bocchet
ta, glieli' apertura che si fa nelle capezzagini ( GAVAZZAI.) che traversano il cam
po seminato, per far correr 1' acqua fuori
con pi facilit.
SBOCXGIO , . m. T. degli Ottonai , Ac
cecatoio , Specie di saclta da trapano in
tagliata in punta per piano, per inc.iT.-ire
un foro omle riceva la capocchia d'un chio
do o d'una vite o altro, sicch spiani f* non
risalii. E quindi Accecatura dicesi ali In
cavatura fatta con tal punta.
SBOCAIZZO, add Sboccato, Soverchia
mente libero e disonesto nel parlare , che
fu anche dello Cronaca scorretta; Lareaccio di bocca Esser come C ordito
lo de' poveri, cio Sporco e sboccato. Fa
miliarmente allo sboccalo si dice anche
CAVALIBR VACA.
PARLAR SBOCAIZZO o DA BOCAIZZO, Scoc
care , dotto fig. Parlare sboccatamente ,
licenziosamente.
SBOCALN , lo stesso che SBOCAIZZO.
SBOCAR,v. Sboccare, propr. dicesi de*
Fiumi che mettono la loro foce in mare o
in altri fiumi. Metterfoce o Mettere asso
lai. Metter capo o Far capo.
SBOC R FORA, Sbucare, Uscir fuori,con
trario d* Imbucare Sboccare, vale per
milil. Uscir fuori con impeto, con furia
Sbocciare, si dice dell' Uscire il fiore

It.m DE LE SBOCHIH, V. !>'.

SBOCHIADA, . f. Pallotlolata, Colpo di


pallottola.
SI!1 T, 11 i vii , v. Tracciare o Trucchiare e
Truccare, Levar colla sua palla quella dell' avversario dal luogo do' era giuocando.
S 'i-in i'i, parl.indos di fiore, Sboccia'
re, si dice dell'Uscir il fiore fuor della sa
boccia.
SBOCHIR, parlando ti i muro, Sfiancar
si ; Far corpo, Rompersi per interna for
za nelle parti l.itrrali.
SBocniXx, parlando di tumore , Sboc
ciare ; Scoppiare.
SaeCHiXn tur AF\R, Scoppiare, vale Na
scere, Avvenire.
SBOCHIAB MI v u-r\ , V. SCAVALCAR.
SBOCHIARSB PER STRADA, Ammusarti,
Risron Ira i si muso con muso Darsiuna
ventrata; Abbatterti; Riscontrarsi per
via.
SBOGOjS. m. (coli1 o serrato) Sbocco;
Sboccatura; Foce, il luogo dove un limne
mette in mare o in altro fiume.
SBOCO DB SAXCUB , Trabocco di sangue.
SBOCOL\R, v. Sbullettare, Gettar fuori
le bullette. V. CALCICA.
SBOCONADA, s. f. Boccata, Tanta quan
tit di materia che si pu in una rolla te
nere in bocca. V. BOCONDA.
SBOCON\R , v. Scuffiare; Macinare a
due palmenti; Strippare; Maciullare,
Mangiar in fretta e molto.
SBOFIO, add. Tangoccio, si dice a Colui
che per soverchia grassezza apparisce gof
fo. V. FORCHER.
SBOLDRA.Agg. a Femmina, V.Poacna*.
SBOLZONERA, adii, (colla z aspra ) Monamerda o M ona poco/ila , delio .1 Don*
na , vale Da ppco o mal vaga di lavorare.
SBON1GOLARSE, V. DESBOXJGOUBSE.
SBORADOR, s. m. Riicincquatoo, Cima^
le o Diversivo, per cui i Mugnai danno la,
via alle acque quando non vogliono ma
cinare.
SBORAO , add. Voce bassissima , detta per
ingiuria , lo lesso che CACO , V.

SBORAR ( forse dal greco Spora o Sporos, che significa Seme ), v. Corromper
ti; Gittaria genitura , Spargere il seme.
SDORARSB, Sollevarsi ; Ricrearsi; Respirai-e; Rallentar ranimo; Prender aria.
V. Sni oiio.
SBORR i DHAPI, Sciorinare, cio Spie
garli o distenderli perch piglino l'aria.
SBORARSB co UNO, Allargarti con uno,
Dire il suo scotimento. V. ESALAR.

SBR

SBR

SBORAt'RA,s.f. Seme o Sperma deltani


male; Genitura ; Campitura ; Albume,
La sostanza che serre a generare.
SBORDELAR, r. Sbordellare o Bardellare, Far il bordello, il chiasso,
SBORDKLO, V. BoanLo.
SBORDELN ANDAR A SBORDBLOX, 'lo
stesso che A.MU A ii.vno.tiiv , V. AVDH.
SBORDELNA, add. Scapestrata o Scaprestata e Sfrenata, Agg. a Donna di co
stume liceaiioso.
.SBOIIDF.CUXA dicesi anche per SBRI.VDOI.O.\A, V.

SBORGNA, $.f. Voce bassa, Ubbriacalura.


Avtt LA JBOKG.VA, Esser ubbriaco.

SBORO, add. Sbalestrato, Agg. d'occhio


che par che daini fuori.
SBORO o ({onici , Scovato, dicesi delle
Fiere che si -cacciano.
G.iru SBORO, Gatto frugato } Intimo
rito.
SBORR oBoaR, v. T. de' Cacciatori, Le
vare o Scovare (a lepre , Cacciarla dalle
macchie o dalla siepe, Dare sotto.
SBOR'IH FORA, Erompere, Uscir fuora,
Uscir con impelo. Sboccare, Saltar fuori
con prestezza
* da qualche luogo.
n
SBOROZZR, v. Sfiancare, Rompere che
che sia per interna forza nelle parti late
rali.
Fiaccare, dicesi nel sign. di Rompere,
Spezzare, Fracassare con violenza.
Schiacciare, detto per simil. vale Per
cuotere.
SBOSSEGOSO, V. SBOTBCOSO.
SBOTEGAR o SBOSSEGB , v. Aver tossimenta, Mandar fuori con veemenza l'aria
del petto per cacciarne ci che impedisce
la respirazione.
Vagliano ancora nel tigli, di Sornaccltiare o Samacchiare , Sputar soruacchi
tossendo.
SBOTEGHN, s. m. T. de' Pese, valligiani,
Cannaio, Specie di pesca. Ricinto di can
nelle fatto ad angolo fesso nel vertice ; il
pesce andando dietro ai lali facilmente
trova la !)siir,i per entrarti , Don cosi per
fuggire.

SBTEGO e

SBOTEGN accr. / ad<l. Sornacchioso,


Chesornacchia; Catarroso che patisce ca
tarro , che sempre tosse.
.SBOTONXR, v. Sbottonare, V. DESBOTOMfl.

SBOTOXS O.UAT.CDN- , Sbottoneggiare ,


Dire alcun molto contro chi che sia. V.
BOTONB.
SBOZZA'DR, >. m. lo .lesso che BOZZATUR, V.
SBOZZAR , T. Abbozzare, V. ABOZZR.
SBOZZO , s. m. Abbozzo e Bozza o Im
brattatura. V. ABOZZO.
Bozzetto o Sbozzo, presso i l'iner
lo Schizzo in piccolo d'un' opera grande
SBRAGHESSAR, v. Donneggiare; Signo
reggiare i Portar i calzoni , vagliono Far
ila uadroue,couiandare,cdiccsi delle Don-

68

ne. Quest'ultima frate risponde al prover.


bio In quella caia non v' pace ove gal
lina canta e il gallo tace. V. DOTOBR.
SBRAGHESSNA o BUACHESSO-YA , add.
Soppottera, si dice di Donna petulante,
saccente, salamislra e che pretende met
ter la bocca in tulle le cose.
SBRAG1,\DA, s.f. Strido; Grido ; Grida
ta; Strillo.
DAH UMA SBBAGIADA , lo lesso che SBRA
CIAR, V.
SBRACIAR , v. ( che anche talora dicesi
SBRACIAI! COME u.v' AQUILA ) Sbraitare, vo
ce bassa, Far gran romoreo fracasso gri
dando, Gridare Stridere o Stridire,
Gridar aculameule, Rantolare; Gridar
quant' altri n'ha in gola o .in testa. V.
CiGa e SanEGB Sijuittire, Lo stride
re de' bracchi quando Invano e seguitano
la fiera.
SBRAGIl\,add. Abbaiatore, Chi parlando grida, o Chi vuoi tirsi ragione a for;'.n di voce.
5BR4N\DA , s. f. Sbranamento; Sbrano,
Lo sbranare.
DAR UNA SBRAIVADA, V. SBRANAR.
-SBRANAR, \.Sbranare; Far a la-ani, Far
in pezzi.
BRASADA,..f. Sbraciata, L'allargamen
to della brace accesa purch renda caldo
maggiore.
SBRASAR , v. Sbraciare, Allargarla bra
ce accesa perch renda calore , che fu an
che dello Cenar ilfuoco. V. STIZZA*.
SBRASR, V. BBOKZBB.
SBRATACAMARE, *. m. V. DMBBATACAMARB.

SBRATAR, v. V. DJJSBBAT.U.
SBRAZZAR, v. dello (ig. contrario di ABRAZZII, Rifiutare; Ricutare ,- Non ac
cettare.
Jlo SBBAZZ Q.CBL APB , /,' ho rifiutato,
ricusato.
SBRAZZOLR, v. Portare o Tener* in
collo, in braccio o addosso, Dicesi di quel
le Fantesche che han la cura de' fanciul
li ni per portarli e insegnar loro a cammi
nare. Una donna con un piccai fanciul
lo in collo.
SsnAZ7.oi,AHSB,/i'arc allelraccia; Giuocare al:- braccia, Lo stesso che Fare al
la lotta.
SBRAZZOLARESSA , s. f. Chiamiamo
quella Fantesca eh' destinala a porlar iu
collogli altrui faHciullelli, ad insegnar to
ro a camminare e ad averne cura. V. SBHAZSBREGA, i.f. (coll'e sirena) Ciocco o Tap
po, Ceppi tagliali da ardere , che anche
dicesi Schiappa o Stiappa.
SBRIGA, t. m. riferito a Uomo, vale
Smargiasso; Spaccone; Sparapane; Pa
rabolano; Millantatore; Carotaio, V.
BOMBA SBBBCA, dicesi ancora per CHIAcoiis, V.
SBBECA e per lo pi SWIECHB in plur.
T. de' Ciambellai, Cantucci, si dicono
certi Pani lunghi e stretti tagliati a fnte
e rimessi lu fa-n perch si prosciughili

SDR

557

meglio e prendano maggior sapere: sono


conditi di burro e zucchero.
SBREGADA, j. f. Squarcio; Squarciata,
1 aglio irregolare fatto senza l'uso della
forbice.
FAB UA SBBBCDA , detto Gg. Far una
bracata o tagliata o squartata, Bravare
Gridare per minacciar alimi Fare
una spampanata o una sbraciata, Far
o dire una millanteria. V. SPAMPAXADA.
SBREGALL'SE, T. de' Pese. V. BBAKC!
SBREGAMANDATI, .. ra. Voce fm. lo
stesso che CICAL o CHIACOL^, V.
SBREGAMEISTO, V. SBBBCADA e SBBEGO.
SBREGR,. Squarciare; Stracciare;
Lacerare; Sdnucire , Diccsi propr. di
panno, di fogli o simili Strambe/lare,
Farcia istraiubelli,cheanche dicesi Sbra
nare.
SBBEGR L'ARIA, parlando dell'impetuo
so volare a stormi degli uccelli, fendere
o meglio Romper r aria.
SBREGB DA LB MA^ , dello per esagera
zione., Arraffare o Arraffiare , voce bas
sa, Strappar di .mano, or con violenza,
che dicesi anche ArrappareEL ME t'u*
siRBG DA LE JIAST, Me lo strapp o a/Tap
p di mano.
SB/IEGARSE DAL rni'vn o SBRBCABSB co FA
c.V AQUILA, Sbellicarsi dalle grida ; Ar
rangolare; Rangolare, Ajrir la bocca gri
dando sforzalameiite. V. CRIH.
ASO CHE SBREGA , Aceto arrabbiato o
mordace; Aceto che slranu, che scorti
ca, che allappa, Acelo Tortissimo. Al/appare vale Produrre quell'effello che fan
no le cose mollo acerbe nel volerle man
giare.
SBRBGABSB DA ujro o DA UNA. dello fi,
e pei- esagerazione dispcllosa che vuoi di
re Squarciarsi, nel sign. di Separarsi;
Allontanarsi; Dividersi A LE TAWTB
ME SOV SBBEG DA QUELA MALEDETA , M

sonfimdmente allontanato o separalo da


Alleila sciaurata.
SBREGARILE, s. f. Cepperello o Ceppatello, Piccoli ceppi o sia Legna tagliala luiJiula per uso di ardere. Il termine verna
colo corrisponde a ZOCATLO , V.
SBREGIIFERO,Vocearbilraria ma espressiva usala dal nostro Francesco Gril
li nell'Apologo I DO Lumi, per agg. .,
SGBIWFE o Branche di Icone, e spiega Sbranaftere o Squarciqjtere.
SBREGO , s. m. ( coli' e serrala ) Squamo;
Sdrucio; Sdrucitura; Stracciatura, e
s'intende de* panni.
FAB ujf SB&BGO, V. SBREGB.
SBUBCO poi dicesi Cg. per Danno, Di
scapito (V. ROMBO al terzo signif.)
SBREGO , detto pur Cg. per Applauso romoroso e fanatico LA MUSICA ix TBATBO HA FATO sBBiGo , La musica stata
grandemente applaudita o ha riparlato
molti applausi. V. FANATISMO, laccano e
FUBR.
SBREG1V, i. m. acc. di SBBBCO, Squar
cio grande. V. SBBBGO, nel primo signif.
SBRECX, detto per agg. ad uomo, va
le Chiacchierone; Ciarlone; Taltamella; Berlingaloi-e, V.

558

TtoT W

SBR
' I * I t-

SBREGNA,add. Sbrigacela, Donna maldicenle e vile.


SBREGONCiflfo SBBBGHBTO, .m. ^uarcettot Piccolo 'squarcio.
SERENA, add. Sfrenato; Sbrigliato, \udace , Sfaccialo , Temerario , Dello per
agg. per lo pi ad un Fanciullo.
SBRENADNA, add. Sfrenatacela; Sbri
gliatacela , Donna di costumi rilassali. V.
CALER.
SBRIGA, dello per agg. a Donna giovane,
e vale Galante, riferito Ha foggia del suo
v -stiri- troppo libera e sfacciata, eome
quello delle donne mondane.
SBRICHEZZO, s. m. Galanteria, Intentlesi per della maniera del vestire lubri
co e indecente di alcune donne.
SBRIGO, add. Voce aulica per noi , ma
che usavasi da' Chioggiotti per agg. a L'oino , Sbricco voce della buona lingua
nel sign. di Vile, Briccone , M arinolo ; i
Chioggiotti per se ne servono per espri
mere Ardito; Imprudente; Sfacciato;
Temerario ed anche Furioso.
SBRIGO, dicesi ancora per Sciolto; Vi
vace.
Smuro nel sign. di CORTESI v voce ani.
che usavasi anche in Venezia nel secolo
XVI. SBRIGO DA u.v MARCIIETO, lo stes
so che CORTESN D'ALBKO, V.
SBRIG\DA, s. f. Sbrigamenlo ; Spiccia
ta, Lo sbrigarsi e spicciarsi.
DAR UNA SBRIGADA D'AFARI, Sbrigare;
Spicciare, Dar Gne con prestezza ad af
fari. V. DBSTRIGR e DBSBRIGR.
te; Alla spedila.
SBRIGATIVO , add. Sbrigativo o Sbriga
to, Che facilmente si sbriga.
SBRIGNR, V. SBICNH.
SBR1ND\COLO , s. m. ( che forse potreb
be derivare dal lai. barb. Sbiidala ripor
talo dal Du Cange e inlernrelalo per Ben
da, ma che dall'esempio ivi nddollo pare
che fosse una cosa penderne) Strambello o
Brano o Brandello, Parie spiccala o pendenle dal tutto; e per lo pi dicesi fie'vestiineiiii laceriFrappa o Trincio di ve
ste stracciata.
SBRNDOLA , add. Sgualdrinella i Mandracchiola ; Bcrghinela ; Vaccucciu ;
Vaccherella, Puttana giovane.
AVER LA so SBRIXDOLA, Aver la sua dru
da, la sua manza, la sua mantenuta.
SBBINDOLA , dicesi anche per vezzi ad
una Fanciulla, lo stesso che BAT.ARJXA, V.
SBRINDOLR, v. Penzolare; Penziglare, Star pcndenlc o pendolon.
SBRODOLAR DA PER TUTO , ssere tut
to cencioso.
A.vnn SBRODOLANDO, cl.-iii in altro sign. Andar a girone, a zonzo , a ronda ,
faleAndar atlorno e non saper dove.7?o/zzare in qua e in l; Andare in tregen
da, vale Aggirarsi senza proposito alcuno.
SBRINDOLTO, e. m. Bambinello; Fanciullino ; Bambarotlolo; Mammo/etto ;
Rabacchiuolo. V. BAGAIN.

SBRODOLO, s. m. Brandello i Penze-

SBR
la/ara , Che che sia pendolon Rimbrnciolo, direbbe a Pczzuolo di carta,
di slraccio , di carne o di che che sia al
tro.
TIRAR VIA i SBRINDOLI , Sbrandellare ,
Spiccare brandelli.
SBRODOLO DB PIITELO , V. SBBJXDOLBTO.
SI3RINDOLN AITDAR A SBBHVDOLN, V.
AXDAR.
SBRINDOLNA, add. Vagabonda; Ran
dagia, Che va volentieri vagando. JVl.i l.i
nostra voce vernacola s'esprime per lo pi
in mala parte, intendendosi di Donna che
non abbia cura delle cose domestiche e sia
quasi sempre fuori di casa sua. V. ZIRA.XDOLbir.
SBRWDOLSp,add. Cencio/o, Vesiito
di cruci Rimbrencioloso, Che ha rinibrencioli, che ha molli peuelli , ciarpe e
bazzicalure.
SBIUNDOLOSA , Strofinaccio, Femmina
di mal affare.
SBRL\ GAR , v. T. de' Fornai , Dar acqua
alla pasta mezza fatta; vale inumidire
la pasla per perfezionarla.
.Sfinivi:' n, dicesi pure fam. nel sign. di
Spruzzare che che sia con acqua.
SERIO, V. TER BRIO.
SBRISA, s. f. (colla s aspra) Voce agr. e
per lo pi SBRISB nel plur. Brizzatino ,
Nome d'una specie di fungo che nasce ne'
pedali e ne' Irunchi degli alberi.
lberetto, si dice a (J nello che nasce su
tulle le specie de' pioppi.
SBRISA, add. e nel plur. SBIUSAI , Voce
ant. che somiglia nel sign. a SERICO delio
a Chioggia per Ardito; Temerario. Leggesi in un componimento poetico ant. DB
GRA\ SBRISAI MOSTRANDO ESSER DB RAZZ V ,

che vuoi dire Dando a divedere esser del


la schiatta de' temerarii.
SBRISETO, dim. di SB.-USO, V.
SBRISO, add. Sbricio, Agg. a Persona , e
vale Abbietta, vile, miserabileSpennachiulo, per metaf. si dice di Chi male
in arnese Straccialo, Agg. ad uomo o
donna che abbia vestimenti stracciati e
rotti.
SBRISOTO,add. Alquanto sbricio o gret
to e s'intende di Uomo.
SBRISSXDA, s. I Sdrucciolai:; Sdruc
ciolamento, L'alto dello sdrucciolare.
DAR UNA SBRISSDA A PADDA , A TBEVIo eie. dello meuf. Dar una corsa; Far
una gita. V. Smussi.*.
SBRISSDA, della pure fig. Scappata e
nel tVimin. Scappatella o Scappatina, va
le Errore o Leggerezza DAR o FAR UJfA
SBHISSADA o UVA SBujssADi.VA , Fare una
scappata o una scappati-ila o scappati
na, vale Commettere alcun errore o leg
gerezza; e dicesi anche in mode basso Scap
pucciare.
SBR1SSADINA, din., di SBRISSADA, V.
SBRISSAR, v. Sdrucciolare; Smucciare ;
Scorrere, Si dice propr. dell'animale quan
do posto il piede sopra cosa lubrica, scor
re senza rilcgno. Scendendo meno avve
dutamente , smucciandole il pie, cadde-

SBR
SBRISSAH TIA, Scorrere ; Sfuggire, V.
BATBRSBLA in BATBB. TEMPO cui SBRIISA VIA , Tempo tdrucciolente , cio Velo
ce , Fugace.
.Snitissn UNA PAB.OLA, Sfuggire una pa
rola, Uscir di bocca inavvedutamente un
discorso senza consiglio.
VARDB CHE uro TE RISSA NEL PARLAI D
Z.B CATiVE PAROLB , Contenete o Raffrena
te la lingua vostra perche non isdruccioli , cio non trapassi.
SBRISSO , s. m. Sdrucciolo; Lubrico; Liarichezza, Sdrucciolamento ; e Sito dove,
si sdrucciola.
SBRISSO F* LA STKA.D\, Mollume o Mol
lare, Quel bagnainenlo e umidit cagli)n. i'i dalla pioggia della notte.
SBRISSOiX , s. m. Sdrucciolata ; Sdruc
ciolo, L'atto dello sdrucciolare.
DB SBSISS.Y, detto avv. Di passaggio;
Per istiancio ; Trascorrentemente.
FAII uir siaiss.v, detto ani. Gg. Lo Hesso che SBBISSADA , V.
SAVB UNA COSSA DB SDRISSN, Saper di
rimbalzo o per cerbottana, vale Saperlo
indirettamente o intenderlo per terza per
sona.
EL M' HA DA SU LA TESTA DB SBRISSN ,

Mi venne a dare per istiancio in sul ca


po ; Mi percosse di schiancio.
U.V'OCJHAW.VA PS soius-iv, Un'occhiotina alla sfuggita.
DAR UN sBRise)* A MESTRB , A TBEVISO,
A PADDA , etc. V. SBHISSIDA e SCAPDA.
SBRISSSO, add. Sdrucciolevole e Sdruc-
dolente o Sdrucciolante, Agg. di cosa so
pra la quale si sdrucciola , Lubrico ; Li
scio.
SBRISSOSO, detto in forza di susl. an
che Voce di gergo de' Baroaiuoli, che vuoi
dire Anguilla, ma nropr. Quella che chia
masi volgarmente BISTO.
STROCADA , s. f. SBROCADA DE TEMPO,
Scoppio o Scoppiata di tempo, difulmi
ne etc.
SBROCADA DE PAROLE, Bravata ; Sbri
gliata, Aspra riprensione, che dicesi an
che Rabbuffo; Canata.
Scappata vale Trasporto o Uscita di
parole per lo pi iraconde od oscene.
SBROCADNA, s. t. Scappatella , Piccolo
trasporto o sfogo di parole.
Sbrigliatella } Piccola sbrigliala, cio
Riprensione..
SBROCXCIO , .. m. T. de' Fabbri e degli
Orelici, Allargatolo e Spina, Slruuiento d'acciaio, il quale serve ad allargare e
ridurre un foro alla debita grandezza e
"liscezza col farvelo girar dentro.
SBROCAR, v. Sbreccare, Mandar fuor^
tutto ad un tratto e con impeto, e dicesi
della collera improvvisa onde uno si sfo
SBBOCABIB, Sfogarsi, Soddisfare alla
propria passione gridando e strepitando
Sbreccare si dice pure per Parlar con .
isfogo ovvero inconsideratamente Ss
NO MB SBROCO MB SENTO MORIR , .Ve IO f or
to chiusa
la mia doglia
ir
a
Jfera.y morir ini

sento: dello ngur.


SBKOCR si dice pure fig. per Scoppia

SBR
f, nel ign. di Nascere, Avvenire, Deri
vare LA XB FIWALMBKTB SBROCDA, F(nalmente scoppi.
SI.HOC a , parlando di tempo , Scoppia
re t Farci improvvisamente cattivo tempo.
SiBocXa i FIORI , Sbocciare, si dice dcll' Uscire il fiore dalla sua boccia.
SBROCAB. DB LE PIAGHE, Suppurare; Da
re infuora.
SBAOC.R FORA DA uw LOCO , Sbucare ,
Uscir fuori. V. SBUSR.
SBROCR i RAMI, Sbrancar*, cio Tron
care, Polare , Tagliar ria le branche o i
rami.
SBROCO, s. m. Si/rocco; Sproccoo Broc
co , propr. Quello che rimette dal bosco
taglialo.
SBRUCO, mei. dicesi per Sfogo; Sgra
vamento, Passione d'animo, Collera improVvisa. V. DESBROCDA.
SBRODACHlA, add. Imbrodatalo, Intri
so, Imbrattato, Lordalo.
SBRODACHlXR, v. Intridere, Ridurre in
panicela con acqua o altra cosa liquida che
che sia.
Detto anche per Imbrodolare, che va
le Imbrattare, Sozzare, Lordare; e dice
si pure in questo significalo Intridere.

SBRODACH10, V. SBRODICHIO.
SBRDEGA, s. f. Guatteraccia; Sudiciona; Larascodee, Donna destinata ai pi
bassi serrici della casa.
SBRODEGAR , r. V. SBRODOLAR.
AQUA DA SBRODEGR, Avi] ini da rigover
nare le stoviglie. In Venezia distinguen
dosi l'acqua dolce ilal.i salsugginosa, s'in
tende la seconda , di cui alcune famiglie
si servono per rigovernare i pialli e per
altri uflizii domestici ordinarii.
SBRODEGARSE , V. SPOUCAHSB e IKZALTROKARSE.

SBRDEGO, s. m. Lavascodelle ; Guattero; Scopapollai, II pi basso servente di


cucina.
SBBODBGO, si dice ancora per agg. nel
sign. di Sudicio ; Unto; Bisunto; Imbro
dolalo.
SBRODCHIO, s. m. T. Fam. Broda ; Imbratlo; Pappolata, Si dice di Vivanda
che non si tenga bene insieme.
SBRODOLiNA , add. Brodolosa; Imbro
dolata , Sporca , (b'cesi per agg. a Vecchia.
Questa vecchia orodolosa unafalsa scag nardo.

SBROGIDA

SBROGIADRA/ s. f. Scalfito; Scalfit


tura, La lesione che fa lo scalfire, che di.
* cesi anche Calteritura; Intaccatura:, Lec
catura ; Escoriazione; Rosura della pel
le ; Graffiatura Intertigini, Scortica
ture della pelle per fregarsi l' un membro
coli' altro e per camminare.
PIGOLA sBc.oGiADvnA, Graffiatura in pel
le.
SBROGIR.v. Scalfire; Calterire; Sbuc
ciare, Levar alquanto di pelle penetran
te sul vivo. Intaccare la pelle.
Calterire, dicesi l'intaccar la corteccia
dall'albero.
,

SBR
SBRUACHIO , detto da alcuni per SnaoDICHIO, V.
SBRUFA, t. m. (Forse dette da Buffe,
Visiera delle vesti de' fratelli delle com
pagnie laicali). Cos chiamavansi una vol
ta li portinai de' nostri teatri , perche por
tavano una maschera con una bautta sdruscila e mal in ordine. E per simil. davasi
lo slesso Aggiunto ad altre maschere che
Comparivano in mal arnese, chiamale an
cora MASCARI: BARONE, cio Plebee, vili.
SBRUFA , dello a Uomo per Agg. nel si
gn. di Bravo, V. SBRUFARISI.
SBRUFADA , s. f. Spruzzaglia ; dcquerugiolo; Acquicella, Poca pioggia o leggicr.i.
Iniezione, dicesi il Lanciamento fati
d'alcun fluido dentro il corpo dell'anima
le per via di sciringa.
In sign. molai, dicesi per Rabbuffo; Bra
vala DAR U.YA SRUFDA, Sbuffare;
Soffiare; Marinare, Si dice di Chi ha
preso il grillo e mostra con alii ci essere
adiralo e aver per male una cosa.
SBRUFDA DB AQUA, Spruzzata; Spruz
zo t Sprazzo, Spargimento di maleria li
quida in minulissime gocciole Nembo
si dice a Subila pioggia che non piglia gran
paese.
SBHUFDA DB FI, Buffo, Soffio non con
tinuato ma fatto a un trailo. V. REFOLO.
SBRUFDA DB ODOR , Zaffata , Colpo che
Hanno i liquori e gli odori uscendo eoa
furia in gran copia e all'improvviso.
SBRUFDA DEL CAVALO , Sbuffo, Lo sbuf
fare del Cavallo nel veder cosa che Io spavenli.
.Su ut FAI) A DE BIDBR, Scoppiata o Scrofcio di rito ME XE VEGNUO USTA SBRU
FADA DB RIDER, Diedi in uno scroscio di
risa.
SBRUFADNA , s. f. Spruzzaglia; Spruz
zo; Spruzzolo, Pioggia assai Irggicrache
La poca durala. V. I'JOVESI.VA.
SBRUFR , v. Sbruffare; Sbruffare;
Spruzzare o Spruzzolare, Spruzzar colla
bocca , Mandar fuori di bocca con violen
za vino o .litro liquore.
SBRCFK RAGI , per Spargere raggi o la
luce, disse poelicamenlc il nosiro Grilli
nella favola LA TOHDIXA E i TORDIXOTI ,
parlando del nascer del giorno.
SBRUFAR DA LA RABIA , Sbuffare ; Sof
fiare , Mandar fuori l'alilo con impeto e
a scosse a cagione d'ira. Sbuffare o Buf
far dalla collera. Sbuffare come un leone Aver del marino, dicesi di Chi si
rode dentro per collera e diruggina i den
ti.
SBRUFAR DEL TEMPO, Rabbuffarsi o Rabbruzzarsi del tempo.
SBRUFARSI, V. CAROADURA nel terzo si
gn i f.
Dicesi anche per Bravo; Cagnotto,
Quegli che prezzolato assiste alla difesa al
trui, anche dello Bravaccio o Bravazzo;
Lancia f alcuno.
SBR UFO, dello per Agg. a Uomo, Bravo;
Cagnotto; Tagliacanloni; Sgherro; Mangiajrro.

Detto in altro cign. Zaffata; Spruzzo-

SBU

559

lo; Sbruffo, Quel colp che danno altrui


i liquori talvolta uscendo ali' improvviso.
SBBUJO DA RIDER, Scoppiala di risa.
SBRUFO DB FAXCO, Zacchera ; Pillac
chera.
Smuri, T. de' Vetrai, Scagliette minutissime di vetro di varii colori, le quali
s'adoperano per adornamento e risalto de
gli abiti de' Commedianti e per altri simi
li usi.
SBCEGA, V. SrzzaftA;
SBUDELDA, . f. Sbudellamento,Sicl- linioiito ed anchcTranassamento delle budella.
SBUDEL\R o SDCBLAB, v. Sbudellare, Fe
rir in guisa che escano le budelle, che di
cesi anche Sfondare.
FARSE SBUELR SBB QUALC'UX, Spararsi
per uno, Impegnarsi a pr d'alcuno an
che a costo della vita.
SBUBLARSB DEI AIUTI, Maniera fa m. Rilassarsi; Allargarsi gli abiti o le vesti ,
ed anche Mandar a male.
VATE A FAR SBUBLR, Espressione fani,
d'impazienza, fa alle forche o al diavo
lo.
SBUFAR , v. Sbuffare; Soffiare, Mandar
fuori l'alito con impeto e a scosse, per lo
pi a cagione d' ira.
SBU FON A, add. Dileggiato,- Beffato; Ir
rso.
SBUFONDA , . m. Sbeffeggiamento ;
Beffeggiamento} Corbellatura; Derilio
ne.
CHIAVAR su UIYA SBTTFOUTADA, Estere bef
filo; Uccellato; Deriso; Dileggiato.
DAR UNA SDUFONADA , lo stesso che SBUFO,VR, V.

SBUFONADR, add. Riditore; Dileggia


tore ; Beffeggiatore , Che si ride e si fa
beffe d'alimi. V. BUFOKO.
SBUFONAR, v. Sghignare; Sgufare; Sgufoneare ; Uccellare; Burlare; Buffonare;
. ' Beffare;
"ti- ', Dileggiare;

' Irridere;' Deraere; minchionare.

SBUGARA , s. f.

SBUGHEZZO, s. m. / Termini di Chioggia, Ingluvie; feracit, Aridit mode


rata nel mangiare.
SBUCO, s. m. T. di Chioggia , Mangio
ne; Vorace; Voracissimo, Che ingorda
mente mangia ed ingolla.
SBUORO , s. m. (coli' o aperto) Sollievo;
Ricreamento ; Divertimento ; /Isolo , l
prender aria e respirare in libert AxDBMO A SBUORO , // miin ino ad esalare, det
to g. cio a respirare a prender l'aria,
Andiamo adasolare, a pigliar un po' d'a
iolo, a ricrearci.
SBUORO DE lEMsncAiYziB, Sci'ormaweHto delle merci, Far che prendano aria;
Ventilazione; Ventilamento.
SBURF\R, Voce ani. V. SBBUFB.

SBUSA, add. Bucato; Forato.


TTJTO SBDsX, Bucherato; Foracchia
to; Foraminoso; Crivellato, Pieu di fu
rami.
FOHMEJTTO SBUSA, Frumento tarlato. V.
VZHMB.

56o

SCA

SBUSA ARZARI, Insetto. V. ZCCABOLA.


SBUSADA, s. f. Verbale di Seusn, V.
DAB UNA SBUSADA , vuoi dire Dar una
Jerita; Ovv. Far un buco.
DAB UNA SBUSADA FOKA, Sbucare, Uscir fuori.
SBUSADR , s. m. Bacalare, Quegli che
buca.
SBUSAGIE, 1. 1: Bozzoli sfarfallati o bu
cati, diconsi Quelli dond uscita la. far
falla per far le nova. V. STBUSI.
MEBCANTE DA SBUSAGIB, Lenone, Mez
zano prezzolalo di cose veneree.
SBUSAR , T. Forare e Bucare o Bugiare,
Far fori o bachi, Pertugiare e Pertusarr. V. SBUSOL.VB.
SBUSB LAXB, FBBI c simili, Tra/orare.
SBUSB FOBA, Sbucare, L'scir fuori.
SBUSB FOBA UNO , Sdondolare Ut pan
cia a uno. Ferirlo o Ucciderlo In aliro lign. Stperchiar uno, per Vincerlo,
Superarlo L'HO ssusX, L'ho vinto,
superato, avanzato nei corso, oltrepas
sato.
SBUSB FOBA MORTI, BOSCHI eie. Trafo
rar monti, boschi eie. per Travalicare ,
Trapassar quasi forando che che impedi
sca il passo.
SBOSAIILA, Maniera fam. Sortirne, Ave
re o Ollenere in sorte Uscirne a lenr ,
Terminarla o Effettuarla bene e felicemen
te senza pericoli o disturbiRiuscirne, va
le Aver prospero esilo o fine-- Ottenere ,
Conseguir ci che si desidera.
SBUSARLA FOBA XBTA , Schippire, Voce
ant. Scappare con astuzia, cou ingegno e
con destrezza, Uscirne, Riuscirne. V.PoaTABLA FOBA JVETA in PoilT.

SBCSARSB, parlando de' legumi, Bucar


si; Gorgogliare; Intonchiarsi, 11 bucar
si che fanno i grani de'legumi rosi da'tonchi.
SBCSABSB, parlando delle gallette, Sfar
fallare, I." uscir la farfalla dal bozzolo de'
bachi da sela.
L'AQUA SBUSA LA PIER, La molle acqua
fora la dura pietra , Dello comune e fig.
per dire che Niuna cosa resiste al tempo.
LA XB ANDADA SBUSA, La cosa mi an
di o mi venne corta o fallila; Ella ilo
ta bianca; La pania non tenne i L'affare
e andato in fumo d' acquavite o mi an
dato a rovescio.
" SBUSO, add. Buso e Bugio; Bucato; Fo
rato; Perforato, Che ha un buco Foraminoso, Pien di forami. V. SBUS\.
ANDAR SBUSA, V. in Sai-fn.
AVIILEMAHSBUSE, Esser prodigo, dis
sipatore, consumatore.
TBSTA SBUSA , V. TESTA.
SBUSOLA, add. Foracchiatoti Sforacrhiato ; Bucacchiato : BucheivHiilo , Pieno
di bucherano!!. Foratainoso, Pien di fo
rami.
SBUSOLAR, v. Bucherare; Bucacchiare;
Foracchiare e Sforacchiare , Empier di
piccoli buchi.
SBZZEGA , s. f. Contesa ; Rista ; Bato
sta ; Baruffa.
SCABELO, t. m. Inginocchiatoio; Atta-

SCA
rino, Arnese di legno ad uso il' inginocc IH.II -i, che- si ticn per lo pi presso al let
to Se non serve a quest'uso pu dirsi
Cassetta, specie di piccolissimo armario
che si tiene vicino al letto.
SCAB10 , s. m. T. di gergo, che vale Mos tacciuzzo; fisettin Letto , Visrllia galanlr --!.< ha un non so che di ghiotto: di
cesi del Viso -d* una fanciulla SCABIO
TUO! anche dire il Vino. V. PERICOLOSO.
SCAB1GZZO , s. ra. Voce del Conla.lo , Jo
stesso che GABITO, V.
8CACH1RA , s. C Scacchiere o Scacchero, Tavola scaccala e quadra , composta
di i. (. quadretti chiamati Scacchi, sopra
la qunle si giuoca colle ligure dette Scac
chi, ed anche a O.mi.i.
SCACH1KTO, add. avvii, di SCACJIIO, V.
SCACHIO, add. Mingherlino ;-Magrino;
Sotlilino; Seriola o Screalo, quasi Non
creato, Venato a stentg, debole, di poca
carneDi
sottili. doghe
, dot
Dii /*
gracile
i

_
1!
.'
complessione che anche dicesi Cencio
tolte.
molle.
ScAcnlo, dello per agg. d* un Mastello
che da lungo tempo sia slato seni* acqua,,
Inaridito.
SCACHR, T. Stenuarsi; Stecchire; Rislecchire, Venire magro : dicesi di Per
sona.
SCACBIRSB !' ;-\ v BOTB o simile, Inari
dirsi; Diseccarsi, Diventar arido.
SCACHIZ\R, v. ani. lo stesso che SCACB)B, V.
SCACO, s. m. Scacco, ti chiama cadauno
ili qne'qaadrelti che compongono lo Scac
chiere-- Scacc h i nel numero del pi prendesi per lo Giunco che si fa nello Scac
chiere e per le piccole figure rolle quali si
giuoca.
COSSA FATA A CACHI, ScaCCatO O SciiC-

cheggiato , vale Fatto a guisa ili scaccili.


A vere, Ricevere Dare seaccoolo scac
co o scaccomatto, dicesi Quando si vince
il ginoco prendendo il Re. E per similit.
vagliene Levare o Esser levato di posto .,
e figor. Avere, Ricevere o Cagionar dan
no o perdita.
DAR o FAK SCACO e anche una mimici a
imi !:.! 1 .11 n. simile all'altra FAU SCOXTKO,
che dicesi Quando si li'iitli di confronlu
tra persona e persona o tra cosa e cosa
ed eqimale a Dare o Far competenza;
Gareggiare; Contendere ed anfora Fin:
cere o Superare -. LUIGIA DA SCACO A LA

za o le grazie di Luigia non hanno confrnnio e simili Et MIO ABITO P SCACO


A QUEI.' ALTP.O, // mio abito fa scompari
re queW altro, cio Quel!' aflro perde di
pregio a paragone del mio.
SCAENAR o SCADE*B, y, V. DBSCASNB.
SCAFA, s. f. Pila dfir acquaia } propr.
Quella pietra quadrangolare con risalti
intorno ai lali, sulla quale si rigovernano
Je stoviglie e i va*i della cucina. Sembra
rlie questa vore sia originala dal greco
SCO.JK clic vale Bnrchclla o Battello, gic-

SCA
che la della pielra ha quali-li* grossolana
similitudine colla forma della barchelta oa dir meglio con quelle pi piccole, che
scavatansi unn volta dai Irouchi degli al
beri. V. SCAFTA.
Anrjr.n DE LA SCAFA, Acquaio, Luogo
e Armario dov' la Pila.
Cocs DB LA SCAFA, Cocchiume; Turaccio, Quel turacciol di legno o altro che
si mette al buco dell'acquaio.
COXDOTO DE LA SCAFA, Gola dell'acqua
io Bottino, chiamasi il Ricetto delle
soizure.
SCOLAB DB LA SCAFA o SEOHIB . Scolatoio o Colatoio, Palchello pendente su cai
si pongono i piatti ad asciugare.
SCAVA, detto fami!, efig. a Faccia uma
na, Bazza; Mento aguzzo puntagiito',
Che sporta io fuori ; e Sozzante dicesi al
la Persona che ha questo diteti I'AB.
n SCAFA o LA BOCA DA SCAFA , Far grep
po, ed Quel raggrinzare la bocca che
fanno i bambini quando vogliono comin
ciar a piangere; sebbene a quest allo noi
diciamo pia propramcnlc FAU SAPOLO^:
laddove parlatulo di persone adulte si di
rebbe FAB LA SC.VFA. V. PAPOLO.
SCAFADA DA PROVA , T. Mar. Catta
da cubie, Specie di riparo dalla parie di
prua per ricever le ondate che entrano prr
le cubie.
SCAFAZZO, V. A SCAFAZZO.
SCAFTA , s. f. Piletta oT acquaio, Picco
la pila. T. SCAFA.
SCAFTA DB LA PIET, Chiamasi in Ve
nezia- qwll Nicchia incavala in pietra,
quadrilunga e fatta .1 foggia di piletla d'acquiiioma-pi fonda ed innestala nella mu
raglia d ricinlo (Teli' Ospitale de' bastardrlli dello della Piet, dove si portano i
bambini esposti od' abbandonati, i quali
vengono quindi introdotti nello slabilirncnlo.Dalla;particolare8ua (r ina ha que
sta Nicchia sortito il nome vernacolo che
se le da.
SCAFO , . m. Scaffo, T. Mar. Corpo d'un
vascello senza alcun armamento-.
SCAFN , add. m.l
SCAFNA , add. f./ Razzante, di.-esi por
disprezzo di Onello o di Quella i in- ha il
mento acuto ecf assai sporlo.
SCAGARN, ade*. Sconeacalore o Semi'
caeadnre. Quegli rhr sempre caca , clic
dicesi ancora /Indntore di corpo.
lu altro kign. Mvrdellone ; Merdoso ;
Arroganlello, Agg. a Ragazzo Insolente.
SCACAZZA e SCAGAITA, s. {.Battisoffia
0 Rattisoffola detie buone ; ftusojffo/a ;
taholata, Pnnra nin breve che cagiona*
frequente (fltare. Dicesi anche Rimesco
lamento-. Tanto rimesco/amen/o ne ho pre
so, che mi si smosso il corpo ov. die
sono stato per morire.
SCAG AZZADA , s . f. Scacazza mento; ScaCOZZO, 11 cacare.
DAR UNA SCAGtZZADA O UVA BOXA CACAZZADA, V. SCAGAZZB.

SCAG AZZAR, v. Scacazzare. Mandar fuo


ri gli escrcmculi in pi li-alti e in pare-c1 in luoghi,
(

SCA

SCA

SCA

SCACAZZO , s. m. lo stesso che SCACAIT*,

li grana grossa e qu.isi simile a scagliet


te, onde ne prese il nome.
SCAGIONI, s. in. Scaglioni o Quadrati;
ovv. Primo e fecondo morso, Li du-..- den
ti dinanzi del Cavallo cosi di sotto come
di sopra, che si mulano la terza volta.
SCAG1TO, s. m. T. de' Pese. Specie di
Gobio. Pesce di mare chiamalo dal nostroNardo Goiittf Maculatus.Si distingue dal
Gobius iozo o Paganello di mare, perch
non giunge mai a grandezza maggiore d'un
pollice e mezzo, e perche ha le scaglie al
quanto grandi in proporzione del suo cor
po. Egli di colore biancastro a puntini
scuri o giallastri sul dorso, ed ha in am
bi i lali cinque o sei macchie scure j la
ii.-ilaloia della coda diritta; gli occhi al
quanto grandi. commestibile vile che
confondesi colla minutaglia.
SCAGNLO DEL NASO, Goio del naso
pu dirsi a Quella parte pi rilevala del
dorso del naso, la quale in alcuni mol
lo prominente.
SCAGXBLO DEL vioLi.v o simile, Ponti
cello, Quello che sostiene le corde.
SCAGNBLO DA PIE , Scanne.llo o Soppediano, Arnese di legno da riporvi i piedi
in sedendo.

FAlberl enciclop. riporta li due }>ei ver


si seguenti, Non alterezza all'alterezza
uguale, D'un uomo lasso e vii che in alto
sale.Soao analoghi li seguenti dettali, La
botte non da o non getta se non del vino
ch'ella ha; Ogni uccello ha da far il suo
verso Al mal villano non gli dar bac
chetta in mano, che vale Non doversi af
fidar governo o autorit a colui che da
umile fori una esaltato a grado d' onore ,
porta con troppo fasto e insolentemente la
sua nuova fortuna.
. .
SVELTO COME UN SCAG.VO, Destro come
una cazzapanca, Diccsi per ironia d'uo
mo tardo nell' operare. V. SVELTO.
.
AVANTI SE LA VOL SCAGNI, dicesi per ischerzo ad uomo pigro che non" si sa ri
solvere a far che che sia; ed un ripete
re quel grido de'bandJlori ne'publici spet
tacoli, i quali per chiamar concorrenti a
sedere, dicono AVANTI AVANTI CHI VOL AVE

SCAGAZZN e SCACAZZR, add. Merdellon; Merdoso; Presvntuosello; Saccentuzzb; Arrogantuccio, Agg. a Giovanclto pretendente j e diccsi anche per vili
pendio.
Cacacciano, Voce bassa e poco usata,
direHjesi d' Uomo timido e da niente, che
ci caca o si piscia sotto per paura.
SCAGAZZOAA , add. l'esciona; Vesciaia ; Svescialrice , Donna che ridice tutto
quello che sente dire.
SC AGI A, .f. Scaglia o Squama, La scor
za dura e scabrosa del serpente e di alcu
ni pesci.
SCUCIA DA CALCINA, Alberese. Pietra vi
va che per virt del fuoco si riduce in cal
cina.
SCAOIA DE DIAMANTE, Scaglia; Sca
glietta; Scagliuola, Pirrolo przzelto di
diamante fatto a guisa i scaglia di pesce.
SCACTA DEI METALI, Sfaglia, llicCS CJUel-

la che casca dai metalli quando si batto


no col martello allora che sono affuocati.
fawna diccsi propr. Quella che si sca
glia nel battere il rame.
SCAGIA DE LA FIBRA , Scaglia ,' Scheg-

gi ; Svena, Quei pezzuoli che si levano


dai marmi o da altre pietre in lavorando
collo scalpello.
SCAGIA DE TALCO, Scagliuola o Scagfiuolo, Quella piccola sraglia che li di
slacca dal talco.
SCAGIA, detto in gergo vale Puttana.
SCAGIA, add. Scaglialo, Senza scaglie ,
I*
" i r

"
r illcpsi
del Pesco. '
PB TUTI ICACIAI, Piedi scagliosi , co
me sono quelli del Pollo dindo , del Pa
vone e di altri simili.
SCAG1AR, T. Scagliare, Levar le scaglie
al pesci.
SCAGIARSB DEI MARMI , Schiantarsi.
SCAGIABSE, dello in altro senso, Sfal
dellarsi, dicesi per Stritolarsi, Sfarinar
si. Poltiglia bianca che i-asciutta si sfal
della.
SCAG1TA, s. f. Scaglietta, Piccola sca
gli.
SCAGITA, T. de' Fanciulli, Ruzzoletta, Strumento tondo a modo di girella ,
di cui si servono i ragazzi ginocando a chi
tira pi lungi.
SCAGITA, detto i ii T.de'Muralori, /fag
gio/o, Sostegno sotto le saldezze de' mar
ini.
SCAG10, . m. (che pare corrono da ScaTO ) o SOTOSCAGIO , Ditello e nel plurale
* Ditelle, e Diletta o Ascella, Concavo del
l'appiccatura del braccio colla spalla.
SCAGIOLA, s. f. Scaglinola o Scagliuolo, Specie di Pietra tnera simile al talco.
Scagliuola, dicesi per dimin. di Sca
glia.
SCAGIOLA DB LA TESTA , Forfora ,- For
fore; Forforacela e Foiforaggine, Escre
menti secchi e bianchi a guisa di scaglia,
de' capelli, che per lo pi si cavano col pet
tine luto.
^Scagliuola, Specie di tabacco ila naso

SCAG.VBLO DB LA SF.I; u. m , V. SKUA ur


lii.

SCAGNTO, s. m. Predella o Predellino


diluii). Arnese di legname sul quale si sie
de o sedendo si tengono i piedi. V. PL'ZAPE.
SCAGVETO DA INZENOCBIARSE, Panchet
ti u , Arnese ad nso d' inginocchiatoio.
S' inginocchiarono nella panchettinalasta,
SCACNBTO DA ALTR, Salitolo, Strumen
to di legname di Ire o quattro o pi gra
dini, per salire, e s'usa specialmente nele Chiese per salir su gli altari.
SCAGNTO, in T. di Galera, si chiama
1' Ultimo camerino a poppa.
SCAGNO, s. -ni. Scanno; Sgabello o ScaItello, Arnese di legname sopra il quale si
siede ; *e n' ha con Spalliera e senza
POHT DO GAG vi, ivo DO CABUOIE, Bada
di portai- due sgabelli per costoro, che la
disgrazia non ti Jacesse pigliar sedie
eguali alle nostre, Fu dello dal Fagiuoli.
SCALDAR i SCAGNI, dello metaf. Acculattarc le panche , vale Slarsi ozioso se
dendo senza far cosa alcuna.
TEGNR EL CULO su DO SCAGNI , Tenere
il piede in due staffe, Prov. e vale Tene
re in un affare pratica di-ppia per terminiirlo con pi vantaggio canche preparar
si per eventi contrarii.
IMPALA COME UN SCAGNO, Impalato co
me un cero, dicesi per li iislato di Chi sta
diritto come un palo o Come chi vien so
stenuto da un palo.
Mu.VTn i.v SCAC.VO, dello Gg. Arricchir
si; ovv. Salire a posti d' autorit.
Co LA MEJIDA MOTTA IV SCAGNO O LA SPUZ
ZA o LA FA DAMO, Prov. Quandoella monta
in scanno o die la puzza o che la fa dan0, evale che II cangiamento di stalo non
varia costume. Su di che alla voce Allcrez-

56 r

I BONI POSTI, A VASTI AVANTI.

SCAGNO DE MAR , Scanno , Banco di re


na , Deposizione di rena falla in riva al
mare o anche ne' fiumi. V. BANCO e MO
TA.
VIRTUOSO COME UN SCAGNO , V. Vinruoso.
SCAGOTO , s. m. Soccorrenza; Uscita,
Andata di corpo o Andata assolul. e An
datacela Frullata dicesi pure di Fec
ce stemperate, come chi patisce il flusso.
SCACOTO, si dice pure per SCACAITA, V.
Se \GOTO, dello per agg. a Uomo, vale
Timido; Pauroso.
SCALA , s. f. Scala In gcrgo dicesi Fa
ticosa.
FATO DE LA SCALA, V. FATO.
SCALA A BOVOLO, Scala a chiocciola o
a lumaca; ovv. Scala lumaca, o Luma
ca assai.
SCALA DA MAN, Scala da mano, della
anche Scala a piuli, Scala portatile di
legname che serve a salire STANTI DB
LA SCALA, Staggi, Braccia o Bastoni sopra
i quali si reggono i pinoli o gli scalini.
SCALA DEL CARO, V. CAHO siisi.
SCALA DBITA o DRETA , Scala distesa ,
dicesi Quella eh' in dirilla linea, a dif
ferenza delle scale a chiocciola.
SCALA iw ria, Scala ripida o erta , Po
co inclinala.
Scala, T. Mar. dicesi per Porto Fa
re scala, vale Pigliar porto ed anche fer
marsi in alcun luogo mentre si viaggia per
mare.
SCALI BOSCAINA , T. Mar. luscalina,
Agg. che si dii ad una Scala di corda con
piuli di legno per uso ili salire sugli al
beri.
SCALA ur DO PEZZI o RAMI, Scala a due
branche.
SCALA DEI ALBORI DB LA NAVE , V. GniSE LE.
FAR u SCALA, Ascendere o Discende
re la scala.
SCALA SCURA , Scala cieca , vale Scala
che non ha finestre da prender lame.
SCALE DE SBA , si dice fig. nel sign. d
Moine, allenamenti CHE VOL LE SCA
LE DB SEA PERCH EL SE PI'RSUADA , Ci V-

56a
SCA
gliono mille stoggi perche etc. cio Ciriinonie affettatc, lusingbc per indurvelo
BlSOGNA ANDABGHB CO LE SCALB DE ,
Bisogna indurvelo colla pazienza e colla
dolcezza.
Su peu sCALA zo per coma , Maniera
fain, per (lire Impiccato El va a peBICOLO DE ANDAR SU PE* SCALA E ZO
corda, T'a a pericolo Jella Jorca.
Cascas zo de tuta la scala , Tomboture lutta quanta la scala.
DovB EL POL ABlVA NOL GHE MBTE SCA
LA , Dov e pub arrivai- colle man non vi
bisogna uncino; E' Lestemmia colle ni; ra colle mani innanzi per no codea
re, Si dice d'uonio dalo al rubart. Que
rto ribobolo si riferiscrancora in tenso di*oneslo agli uoinini lieeoziosi.
VeGNIB IN DB LA SCALA INCOXTRO,
Farsi in capo di scala. Farsi incontro in
capo di scala.
Chiamab ix scala , Maniera ant. ch'era
per parala anche ai noslri giorni , Procla.nare uno alle carceri, cio Citare a
mon di tromba un imptalo di delitto cri
mnale a presentarsi voluntariamente alie
carceri per discolparsi. Nel Bresciano dii-erano 1 l'ha supiat fo.
scalXda, s. f. o Scalo , Scalafa; ScaJamento, ed propr. L'ascesa di muraglia
che si fa con iscale o sulle rovine falle dal
ia breccia. Quiiidi Dar la scalata ter
mine Militare.
Insalizione , ti dice alia scalata furtiva
che da il Ladro per introdursi in una ca
sa a rubare.
SCALCAGnXR, v. Scalcagnare, Dar col
le calcagna o Calcare altrui ilcalcagno dl
ia Scarpa in andando.
ScALCAGNR LB VIDE, T. Agr. Stralciure le viti, Levare i tralcidellc viti surrelle
che non han no frutlo: operazionc che fassi da alciini perch uva prossima ad invaiarcabbia minor ombra e possa pi pre
sto maluiarsi.
SCALCARA, s. f. Scalcheria', L'arte e
offizio dello Scalco. Da noi per s' inten
de la Disposizione ordinata regolare de'
piatti e trionC in una tavola tla mangiare.
SCALCO , s. m. Scalco o Siniscalco ,
detto in voce barb. Senescalcus e Senescallus , (JfQziale al servigio de'Principi,
ene corrisponde al Maggiordomo o Mae
stro di casa, cio Quegli chr ordina il con
vito e mette in tavola le vivande ed anche
le trincia. Tra gli ufbziali dlia casa du
cale ai tempi Veneti v'era pare lo Scalco;
il quale aveva le sopia dette incumbenzr,
lerviva ai banchelti pnbblici del Doge, e
lo accompagnava nelle furizioni , lenendosi sopra gli Scudieri, nia alla sinistra del
Cavalire. Cuesta carica era per lo pisostenuta dal Maestro della casa prvala del
Principe.
Scalco si chiania anche chi trincia nel
le mense private.
SCALX , add. Scaldato; Siscaldato; Intronjialo ; Imbronciato, vale Adirato.
Scaldato, per mclaf. vale Acceso l'ani
me, Lccitalo, moisu a quak he passioiie.

SCA
ScALD DA LA PREVE, Accoldjlo; Rltlfocolato, Kiscaldato assai.
SCALDA DA l' AMOB O DA LA FORTUNA ,
E bbro'<f amore ; Cotto spolpato EbLro
di stizza, vale Adirato al maggior segno,
infm into, arrabbiato Ebbro di suafor
tuna , vale Insupcrbilo, Invanilo, Gonfo.
S< i.i ,\ al zoGO , Aver il pugniliccio ,
dicesi di Uno che perdendo al giuoco si
pugne e viene in drsiderio di ricattarsi;
che si dice anche Egli e punto.
SCALDAA , s. f. Riscaldamenlo Dar
se una scaldada , Riscaldarsi. V. ScalDAR e ScALMNA.
SCALDADN, add. Accesiiolo; Facosetto;
Inammalello , Agg. uunio.
ScaldadLv da l'amor, Cotliccio, AIqiiaulo iunamorato Ardentello, dim.
di Ardente, uel sign, di Persona appassionata.
Logo scaldadIn , Luogo caldetlo.
Caldino Caldina, Nome che gli uoini
ni di campagna danuo a quc'luoghi ove
caldo per esser baltulo dal sole a mezzogioruo.
SCALDADIN A , s. f. Caldo Darse una
scaldadina, Darsi un caldo.
SCALDALTO, s. m. Scaldaletto, Ame
se di rame con manico di legno , uotissi. V. Mu.VBGA DA LBTO.
SCALD AP1, s. m. Dicesi da noi propr. unVaso di figura quaili ala a guisa di casse llina, falto per lo pi di legno colla futie
ra di lata j con un anima di ferro, bucherato nel coperchio, che usano le nostre
doune per tenervi fuoco e scaldarsi i piedi stando sedte. Se Scaldapiedi non trovasi nrgli aulori di lingua , non possono
forse mancare Caldano o Caldamno, che
Inno per termini generali di simili arnesi. V. Scaldn.
SCALDXr, v. S cuidare; Riscaldare.
ScaldXb una caldiera 'aqua, V. CalSIERA.
SCALDR QUALcIn ScALDXr I PERI A
QuALCL.v, detto fig. Scaldeggiare e Sollevare , nel sign, di Eccitare , Invogliare ,
Accendere l'animo, Destare o generar bra
ma etc. Accalorare Riscaldare, di
cesi del Porger calore, veemenza o ardore
a tratlamenti o negozi o simili Dicesi
ancora nel sign. di Iniiamorare alvuno
Goiifiare alcuno , vale Aggirarlo con pa
role, Ingannarlo, Adularlo.
Scaldab el culo a un begazzo, detlo
Cg. Sculacciare.
SCALDAR I BANCI1I O I SCAGNI, Acculattare le punche , Star ozioso sedendo
La bottega non vuol alloggio, ciuc Gen
te che si fermi a ciarlare.
Scald'ab. le rechis, V. Rechia.
Scaldabse, Riscaldarsi; Intronfiarsi;
Imbronciare; Prendere una caldana; Innanimirsi; Infervorirsi; Incollerire ; Innarnorarsi, Diversi signilicali che s'iulendono sollo la voce vernacola.
Scaldabse, parlando delle biade, Ri
scaldarsi, vale Patire, Volarsi, e parlan
do di Farina, Formnggio, Fruit e simi
li, vale Guastarsi, Pnirtfarsi.
ScALDARSE O ScALDAIlsb L FIU O EL

SCA
8ANGUB, detto Cg. Adirarsi ; tevarei in
barca; Alzare i mazzi; Andar infuria;
Salire- in sulla bica In altro cuso pur
Cg. e famil. Imufonchiare, verbo nenii-o,
che vale Adirarsi alquanto ; e corrispon
de al lat, Subirasci Essere sdegiwsQ?
dicesi per Dilicato, leero, che agevolmente altralo Le xe scalsae-. anca si che
leca. cria, Son imlufonchiate : sta a
veder cK elle s' enno abbaruffale.
Scaldabsb in qualche Apir , Pungersi
in qualche affare, vale Infervorirsi o Ri
scaldarsi in tai lo o trattarlo.
Scaldarsb in tel zoco, Inlabaocarsi
nel giuoco; lmberlonarsi, Prendervr paisionr.
A STO POGHETO V0GI0 SCABDAB1IE nfl
mi , Egli e ragion che Berta bea o mi
li, Prov. che si dice quand pur convenevole che altri di qualche cosa abbia la
parte sua.
QvjANDO LA CASA SE BRUS 4 TUTI SE SCAL
DA , Quando la casa abbrueia ognun si
riscalda; Quando albero e caduto tutti
carroo a far legne, e vaglknin, Molls
s' abusano delle disgrazie altrui e cooperano alia rovina di cbi non bueno a rgolarsi da s.
SCAL ATlSSl.MO, add. Accesissimo sa
fer], di Acceso, V. SCALDA.
Accesissimo , si dice del rosso che sia
colorito moltissimo. Rosso accesissimo.
SCALDIN , s. m. Caldano; Laveggio jier
sincope, feggio, Vaso di Ierra colla o di
rame o di ferro , con m an ico , nel quale
si melle fuoco per riscaldarsi le mani. V.
SCALDAPIS.
Contare, dicesi a Vaso di mtallo pieno d' acqua calda che coperlo di panno si
usa parimeute per riscaldarsi.
Paletina da Scaldini, V. Paletina.
SCALD1NT,s. nr. Caldanino, Caldanuzzo, Piccolo Caldano.
SCALE , s. m. Voce turchesca, T. Mar. datoci dai Francesr, ed il nome d" una spe
cie di Caicco luogo pin del solilo, dra
lo, che porta scdici rerai, ed ha a poppa
un coperlino stanza ad uso delle perso
ne che vi montano. Cos cfaiamasi propr.
3nel Caicco ch' mntalo dal Sovrano o
a quelli della sua famiglia simili , per
distinguera dagli altri.
SCALTA , . f. Scalelta Sealinn , Piccola scala.
Pare che Scalete si dicesse ulicamen
te ad ogni geuere di paste dolei fatle da'
Cianibcllai.ma forse pi parlicolarmenlea quella specie di pane condito zucchero e burro che somigliafsc nella for-*
ma, per eseinpio, alle azziniellc pasquali
degli Ebrei che si fauno anche a' di no
slri , le quali hanno la forma di scaletle
a piuoli. In una Cronaca ctala dal nostro
Cav. Morelli ( Pompe nuziali de' J'eneti)
si raeconta che il Sealo drcrcl che Al
is PESTE NON SI PACCIANO COLLAZIOOI SUI
80LRI LA SALA , SALVO IN LB CAMEBB, SECONDO SI PACEVA , DI SCA
LETE E 01 MENUDI. E in Uli solici
to dril' Abbat Labia, tra le posie veneziane pubblicatc dalla lij egraGa d'Ak'i-

SCA

SCA

*0pli , lgge, Ni PA T*WTB SCALBTBW


Sl-ALKTF.R. Notisi li olll'l!

fin: ScAI.F.TB

dice da' neutri Ciambellai a quella specie


di cialde o d'ostie ch'essi fanno e rendo
no a' Confetturieri per uso di contenere il
mandorlato liquido quando si fabbrica : le
quali dall'impressione dello stampo sono
segnate a scaccili o come a forma di sca
letta a piuoli. Sembra per indubitato ohe
da ci sia renata la voce SCALETH , che
TUO! dire Facitore di scalette. V. SCALBTB.
PBO A SCALETA, detto da' Lombardi In
teresse scatare, chiamiamo quell'Interes
se o censo annuo o altrimenti convenuto,
che sopra un capitale accattato si paga a
scala, gradatamente di mano in mano che
scade, e quante volte non sia il capitale
affrancato.
SCALETR, s.m. (dSc*LTA, y.)C/ambtlaio, Quegli che fa e vende ciambcllcOffi-llaro direbbesi a chi vende paste croc
canti Bericuocolaio; Cialdonaio; Cantucciaio; Confortinolo, A chi fa e vende
Berieuocoli, Cialdoni, Cantucci, Confor
tini.
Pasticciere o Paslelliere, chiamasi chi
vende paste dolci. V. BUZZOLAI.
SCALFARTI, s. m. Scarpa di Creili,
Specie di scarpe larghe che si pongono so
pra le scarpe ordinarie nell' inverno per
ripararsi dal freddo o per non scivolare.
SCALFO, s. m. Voce di gergo, e vale Sac
caie, Quello con cui si beve.
Co.V Uff SCALFO DB OH/ARO LA GIUSTERB-

xo, Maniera de' Barcaiuoli, e vale Con


un boccale di vino t'aggiusteremo, Ci ac
comoderemo.
Sr>n ui'in uw SCALFO DB CHIARO , Manie
ra di gergf , che vuoi dire Severe un boc
cale di vino.
SCALFURAR, T. Spaurire; Impaurare.
SCALVER, . m. o ScATmo, Stretta;
Battisoffia; Battisojfiola; Baifolata, Spa
vento, Paura. V. CATIJRA.
SCALFIR, diccsi anche per Confusione o Scompiglio cagionato da sbigottimen
to.
I S'HA MESSO lar SCALFIR , Si misero in
confusione , in iscompiglio , in paura;
Si scompigliarono ; S' impanrirono.
A VB vx SCALFIR, Avere la stretta; Ave
re una battisoffia.
FAHRHB u.v SCALFURO, Far tener F olio
ad alcuno, Fare star cheto uno prr pau
ra.
SCALIN , s. m. Grado o Gradino; Scali
no; Scaglione, Sono quelli, che fatti o di
pietra o di legno formano la scftla./nprfo,
* f. il'Architctltira. I primi scalini che s'af
facciano e accennano il luogo della scala.
SCALINI DB I.F. SCALE DA M i.v, Piuoli.
OCHIO AL SCAL.V, V. in OcHIO.

CASCAR zo DAL SCALW, V. CASCAR.


FAR UX SCALN A LA VOLTA , V. Uff PAS
SO A LA TOLTA, in PASSO.

SCALINDA , s. f. Scala, Ordine di gra


di avanti le Chiese o altro edilizio, che
diccsi anche Gradin<tta o Scalinata.
Detto per STBCATO, V.
SCALIiNAR , v. Digradare o Degradare ,

' verbo teatro, Scendere dallo s i io pi ini n-ro> Peggiorare, Abbassarsi, Calare, Adar gi.
Dicesi pure nel sign. di Recedere, Ri
tirarsi da che che sia , Abbandonare le
pretensioni , le risoluzioni , le istanze, Di
storsi.

SCALWAZIN, s. f. Graduazione.
PER SCALIJVAZIN, dello a modo avv.Gradatameitte o Graduatamente.
SCALMANA, s. f. Scalmana e Scarmana,
Riscaldamento, infermit cagionata dal
. raffreddarsi immediatamente dopo d' es
sere riscaldato.
SCALMANA, add. Scalmanalo; Scarmanato; Accaldato; Acceso; Infiammato;
Avvampato; Rinfocolato, Rosso nella fac
cia, Affannai di caldo pel sorerrliio mo
to. Trafelato, dicesi per Venuto meno per
soverchia fatica.
SCAL.MANARSE, v. Accendersi; Infiam
marsi; Avvampare, dicesi fig. del Dive
nir rosso nella faccia pel calore del sole o
por soverchio caldo.
SCALMA.VARSE PER QUALCOSA , dfttO fig.

Affannarsi, Prendersi a petto che che sia,


Accendersi per che che sia.
SC ALM ANELA, s. f. Fumm'ea, Vapori al
capo.
CHE sciLMANLB , Locuz. fam. Che im
peli \ Che trasporti ! Che accendimenti!
PRESTO CHE SALTA so LE ECALMAIVLE ,
Presto s' accende o s' adira; V ira lo ac
cende subitanamente. V. SALTAR.
SCALO, s. m. V. SCALADA.
SCALO DEL SQUERO, V. SQUERO.
Scalo , T. Mar. Luogo fatto a pendo ,
per cui si sale o i scende senza scaglioni.
Dicesi anche di Pi travi disposte in
guisa da potervi far voltolar sopra le bot
ti che si sbarcano.
NAVE sui. SCALO, Nave dello scalo o sca
vo, s'intende Quella che non ancora
messa in mare ed tuttaria nel luogo do
v' stala fabbricata.
SCALOGNE , s. Scalogne o Cipolle malige, Specie di Cipolla detta da' Botanici
AUium ascalonicum, che nella figura as
somiglia ali' aglio-novello.
SCALN, s. m. Scalano, Scala grande.
Scala, dicr-si ad un Ordine di gradi
avanti alle Chiese o ad altro edilzio. V.
SCALIXDA.
SCALX, dicesi per Scala aperta o Sca
la da Chiesa, Quella eh' composta di
due scale che s'aprono e chiudono.
SCALO, detto in T. d' Agric. Bronco
ne, Quel palo clic sostenta la vite. V. PA
LO.
SCALONCN, s.m. Scalone, Scala a piuoli, larga nella sua estremit r stretta nella
cima, con unr.impniite movibile al di die
tro che le serve d appoggio. Di essa se ne
servono per arrivare ad accendere i fana
li, a scapezzar alberi in campagna eie. A
Firenze dicono SCALO.

SCALPESTRA , add. Scapestrato o Scaprestclu, Dissoluto, Licenzioso.


SCALTRIO , add. Scaltrito o Caherilo ,

SCA.

563

Dicesi di Uomo fatto attuto e sagace.


SCALTRO detto per agg. a Vivande, Ro
solato. V. SCALTHR.
SCALTRIR, v. Scaltrir^, Di rotto ed in
esperto far altrui astuto e sagace.
SCALTRIR BL OSTO o altri cibi , Eosolare , Dare alle vivande per forza di fyoco quella crosta che tende al rosso.
SCALZACAN, add. (colla z aspra) Scal
zacane; Scalzavano; Pelapiedi; Sbricio;
Mascalzone ; Guidone, Uomo vile ed ab
bietto. Vi corrispondono Rastiapavimenti; Spolveramura; Spulcia/etti; GalupP Tritone e Bruco, Uomo male in :dine , ni,-il vestito e potorissimo.
SCALZXDA , s. t (colla i aspra) Calcio
Percossa che si da col piede.
TIRAR DE LE SCALZAB, V. SCALZAR.
SCALZADNA, .. f. (colla z aspra) din,.
diScALZDA, in signif. di Dispettttccio.
V. MALAGHAZIA.
SCALZAR, V. DESCALZR.
Scalciare o Scalcheggiare vale Tirar
de' calci.
SCALZO , V. DESCALZO.
SCAMBIAR , v. Scambiare, Cambiar mo
nete.
Scambiare o Accambiart e Barattare
Dare o Pigliare una cosa in cambio d'un'
altra. Il verbo Accambiare per e Barat
tare vogliono il dativo Mi wo .MI; SCAMDIAHA co SISSN, lo non mi occambieret
ad alcuno.
SCAMBIAR SPESSO, Scambiettare.
SCAMBIAR DB CASA , Tramutarsi, Cam
biar abitazione.
SCAMBIAR LB CAHTE lar MAJT o i PUTBI iy
CU.VA, Scambiar le carte in mano, che
il Voler con saga, ita far pigliar a uno unn
cosa in cambio d'un' altra. V. VOLTAR.
SE LA XB CUS3 , SCAMBIBMB BL NOMB

Se r cori, dite eh" io non san desso \


ovvero tignimi, vale La cosa non cosi'
Specie di annegazione o giuramento.
Cui NO LA GHB PIASB SE LA SCAMHIA

//

ehi non piace la sputi, cio Dovete s'of


frirla in pace.
SCAMBIAR , in T. ant. dicevasi per 7?^-plicare SCAMBIAR TO' ALTRA BOTA. Re
plicare il colpo.
SCAMBIETO, s. m. Scambietto, Spessa
mutazione.
'
Dare un ganghero o un gangherella,
dicesi delle Lepri, cio Di quella volta elio
fan le Lepri per uscir di gola ai cani e
per simil. Il dar volta addietro, il torna
re addietro.
FAR DBI SCAMBISTI, Far delle rivoli/i
re o delle gherminelle o de eiuochi di ma
no; Far dellefurberie, delle truffe.
FAR DBI SCAMBISTI AL BAIO, Scambiet
tare; Fare scambietti; Far de' saliscen
di, Delle mutazioni nel ballo, cio ceri
salto che si fa in ballando.
SCAMBIO, s. in. Scambio o Cambio, B;irallo.
AWDU IJT SCAMBIO DE UNO , Andar in
scamliio o in persona di uno, cio In
luogo suo, in sua vece.
Toa ur SCAMBIO UNA cossA , Cogliere o

SCA

SC

Pigliare in cambio, Pigliar una persona


o una cosa per l'altra Prendere a eam
bio, Prenderla a baratto, a permuta.
SCAMOFIA , s. f. e per lo pi SCAMOFIE in
plur. Smorfie; Leni; Smancerie; Attuzzi; Leziosaggini; Smagi, Maniere o At
ti affettati. Cacherie, Modi slom.ichevoli
nel trattare. V. MBRDA.
Civetterie si chiamano i lezii e gli ntti
delle donne civette.
SCAMOF1EZZO , Io stesso che ScAMoriA.
SCAMOF1SA , add. Smorfiosa; Schizzi
nosa; Monna schifa 'I poco; Monna one
sta da Campi; Cascante di vezzi e di
smancerie; Le putono ifiori del melaran
cio,
SCAMOFISO, add. Lezioso; Schizzino
so; Attoso; Cacheroso; Feccioso, Atteggevole. V. SMORFISO.
SCAMONA , s. f. Voce qui comunemente
conosciuta dall'epoca in cui cominci l'uso
della medicina purgativa di LERO. No
me d'una pianta indigena della Siria, det
ta da'Sisleiii. Convolvulus Scammnia, e
italianamente Scamona d" Aleppo, la cui
gomma resina entra nella composizione
della detta medicina. V. GIAIAPA , TUBBITI e SIBUTA.
Trovo nelle Inslituzioni botaniche di
Targiuni cheilsugod'un'altra pianta det
ta italian. Topi,da'Sislem. Perplocagroeca e da Franzcsi Scammone de Montpelier ou Italienne, stato adopralo per pur
gante in luogo della Scamonea d' Aleppo.
La Scamonea delta comunemente di
Smirne, che si vende in commercio, uon
ha il credito ed assai meno costosa di
quella d' Aleppo: colla quale per talvol
ta maliziosamente confondesi.
SCAMP^DA , %. t. Fuggita; Fuga, Repen
te partita.

pare, Fuggire, Andar ia con velocit ,>


si dice propr. di Cosa che sia ritenuta.
SCAMPAR QUALC-N , Scampare o Cam
pare alcuno, cio Difendere, Salvare.
SCAMPARLA , Scamparla o Camparla,
vale Salvarsi, liberarsi dalla morte -o da
un^vicino pericolo, Vivere; Sopravvivere.
SCAMPARLA in BEN, Uscire a bene o a
onore d1 alcuna cosa.
ScAMpXa, si dice aucura in vece di CAM
PAR , nel sign. di Vivere SE SCAMPO ,

564

DAR UNA SCAMPDA , V. SCAMPAR.

SCAMPA1ZZO, add. Fuggitivo; Fuggiio; Fuggiticcio, Colui che si rese fuggia


sco dalla galera o prigione o da ullro luo
go di pena.
SCAMPA.-ZZO DB CALIA , FuggtCCO O

Sfuggiasco di galera.
SCAMPANAMENTO, s.m. SCAMPAJTABA,
Scampano; Scampanata , Gran suono
di campane Tem pollata o Tempelto di
campane, dicesi II suono interrotto di esae Tintinnio o Tintinno e Tintinnamento, Suono di esse che disturbi.
SCAMPAN\R, v. Scampanare, Fare un
gran sonar di campane Tetnpellare ,
dicesi H Sonare interrotto di esse Sbat
tagliare, si dice anche per Sonare.
SCAMPAMELADA, s. Suonata di cam
pa nello.
SCAMPAIN1ZXR,.T. SCAMPANAR e SCAMPANAMBXTO.

SCAMP\R, . Scappare; Battersela; Da


re a gamie, Fuggire SCAMPAR DB SCOJTubjr, Scantonare; Darla pe1 chiassi o Da
re pe' chiassi SCAMPAR co\ PHESTEZZA,
Nettare; Leppare; Sbiettare; Spulrzzare SCAMPAR SPESSO, Fuggiasca, Fug
gir sovente.
SCAMP\B DA LE OJTGIB, ScapparetScau-

Se vivo - Mio PARE XB SCAMPA SETANTA-

SB AITI, Mio padre visse settantasei an


ni.
SCAMPA*. cot DISCORSO, Scampare; Elu
dere, Uscir con artificio dal proposilo in
parlando per fuggir le difficolt. V. SCACAcXa o] DA PissXn; Aver vo
glia o stimolo di cacare o pisciare Mt
SCAMPA CHE NO POSSO PI, lo mi SCOlCdCO

ovv. mi scompiscio; Non la posso pi ritenere,ciot Ho grandissimo stimolo-QuAirjjii SCAMPA SCAMPA, Al mal della cacaiuola non vate il culo stringere, Prov. basso
che dicesi di Chi sforzalo dalla necessi
t. V. MOSSA.
SCAMPAR FORA BL VIX DA LA BOTA , V.
BOTA.
SCAMPAR LA VOOIA , Perder la voglia ;
Uscire il ruzzo del capo.
SCAMPAR LA PAZIEKZA, V. PACIEJTZA.
Co XB SCAMPA I DO SBBR LA STALA , V.

Bo.
L' SCAMPA PI DEL DIAVOLO, Fugg

via a precipizio Detto per allusione


ad una cattiva persona, Esser fuggito pi
che la malerba , cio Ognuno Io fugge pi
del malanno ovv. come se fosse peggio del1' ortica.
SCAMPA SCAMPA ! Alla larga sgabelli ,
modo basso, difesi del Levar di mezzo
ogni impedimento, Allontanerai dai j)ei-icoli.
DA QUESTA NO SB GHB l'ciL SCAMPAR, A

questo fiasco si ha da bere, Maniera fig.


cio Da questo passo uon si pu fuggire.
SCAMPO, s.m. Scansamenlo; Schjamento; Sfuggimento; Kvitazione.
-Scampo, diccsi per Sutterfugio, cio
Modo da scampare, da uscir di pericolo
o l'impegno.
No CHE XE SCAMPO, Non v" ha di mez
zo; Siamo stretti Jru /* uscio e 'I muro,
Non si pu uscirne; L'argomento convin
ce, Non v' risposta ;Vo c' scampo;
Non v' schermo, .cio Non v' salvezza
o salute.
TUTI scAMPi,'Mamei-a fam. Tutte scap
patoie ; Tutti sutterfugi, cio Scuse affet
tate. V. EWDEGOL.
SCAMPO, dicesi da noi ancora per Fu
ga, ma intendesi di chi fugge dalle mani
della giustizia. Fuga dalle carceri.
SCAMPO, s. ni. T. de'Pesc. a Chioggia di
ccsi SCAMPA ma per lo pi in plur. SCAM
PI. Specie di Granchio marino a coda imi
Ei, detto da Linneo Cancer tforvegicus.
a sua coda un commestibile ricercato.
SCAMPO SALVA DEG , dicono i Pescatori
ad un'altra spurie di Granchio ili marea
coti i. ; :.;.! clitssiCcatu da Linueo eoi ni;-

SCA.
me Canver Strigatiti; di cui non fatti al
cun uso.
SCAMPN DE SCAMP*, detto avi. Fug
giascamente; Alla sfuggita; Alla. sfuggiasca.
CHIAPR DB SCA Mpby, lo stesso che Cin/tpXu i SCANSO , V. CHIAPR.
SCAN, add. detto per agg. a Domo, vaJe Arso o Abbruciato di danari. V. SPIAN
TA.
IMPIEGO SCATTA, I/ripiego o UJfizio amai
tempo, rale Meschino, di scarshsimi utili.
ABITO SCAN, V. ABITI.
SCAIUCONFTI, . ni. e per lo pi Mu
so DA SCAMACOIVKT/, liceli per ingiuria
molleggio /j:i;iii lif giovane di mala ugura o malvestito magher o che abbia l'appai-rnza d'affamai.
Probabilmente questa voce in origine
sar stala della di qualche Fallorino go
loso, cJie inizialo nel negozio d'un Confeltiere arra dalo di quando in quando de*
ceffoni ai vasi de' confetti. Ora secondo
l'opinione dell'Autore, T sono analoghi
i seguenti dettati.
Scannapane o Mangiapanec Mangiafaguoli, che vuoi dire Disutilaccio e buo
no solo a mangiare Cejfo da manigol
do o da impiccato; fiso cagnazzo o da
Faristo; Faccia da dispetti e simili
Galtippo, uomo vile e male in arnese
Magro allampanato; Magher come la
quartiima a l'anno dellafame.
SCANAFOSSO, s. m. T. Agr. Scolatoio,
Scolo d'acque in campagna.
SCA BfA FOSSO , dicesi anrlie ad una Sor
la di biroccio siri-ilo di carro ed appro
priato a viaggiare per istrade anguste.
SCANALLZZO, V. SCAWARUZ.ZO.
SCANAR, v. Scannare; Sgozzare.
SCASAR i SCUELOTI, T. de'Botlegai, Dar
ceffoni, Portar via i danari del padrone.
Rubacchiare ) vale Rubar di quando in
quando. V. SCAJTASCUBLOTI.
SCANARUZZO, s. m. Strozza; Gorgoz
zule, Canna della gola.
TiflXa BL SCANARUZZO , V. CAXAOLB.
SCANASCUELTI, s. m. Di costoro di
cono i Toscani, Far le.fiche alla casset
ta, Quando i Cassieri de* mercanti spen
dono in uso proprio i danari che hanno ni
consegna. V. ScAxXn.
SUANCAMCQ,add.(Forse dal greco Canchanos , arido, pu esso- disceso CANCAMco, scambiato poi in ScA\CA?iico)T.l'aui.
Seriola o Screato, quasi Non creato, te
nuto a -stento, debole,di poca carne, magro,
macilente. Vi corrispondono Afato ; Afaticcio; AJatuceio; Sparutino; Tristanzuo^
lo; Male impastato; Male ammannito.
Sfgrenna, (Voce Ialina che vale Unti
morte ) diccsi a Persona magra , spa
ruta e di non buon colore. Gli Aretini di
cono Nece fcin. per ischerno e compassio
ne a chi che sia che abbia cattiva cera >
sia mal in essere di sanit o sia magro sec-r
co e smunto. Diciamo in fatti anche nei
di persona sparuta, EL PAB u.v MORTO.
Parere il cadavere di Monna Checca,
modo basso, vale Esser afili UD da fame da
freddo o da altro stente.

SCA.
AMK SCAJTCANICO , dello mei. TUO! dire
Amore vano o da poco o debole o mal cor
risposto.

SCANCARlXTO, lo itetso che SCAWCAOTco,V


SC ANCELADA,!. f. Scancellatura; Scan
cellazione; Cancellatura, II cancellare e
La rosa scancellala.
DH UNA SCANCELADA, Cancellare.
SCANCEL\R, T, Cancellare o Scancel'(!!<, Dai1 di penna ; Cassare la scrillura
con colpi di penna o fregandola. V. CAS
SA*.
COSA era wo SE SCANCBLA, Qui dello Gg.
Cosa indelebile , Che non si pu cancel
lare.
SCAi\CLO , s. m. (coli' e aperta) Scan
cello o Cancello, Arnese per lo pi ili le
gno ad uso di tenervi scritture o simili.
SCANCBLO DA NODARI , Scrittoio o Stu
dia , 11 luogo ildvc i pubblici Nolai li.iii;
no il loro uffzio per uso di scrivere.
Scannello, pi comunemeulc si prcn<li- per una certa Cassetta quadra , da ca
po pi alla che da pie, per uso ili scriver
vi sopra comodamente e per riporvi eulro
le scritture ed altre cose minute e gelose.
SGANCIA o SCAWZA , . t. Xrunccria, Pal
chetto il" assi sopra il quale si pongono i
piatti in ordine nelle cucine , che anche li
dice l'iattura.
SCANZ!A DB LIBRI., Sconcia o Scansa
e Scaffale o Citeranno, Arnese di legno
che hn varie capacit e sparlimenti , u'
quali si ordinano e si pongono i libri ed
altro simile.
SCANDAG1ADA , s. f. DAR UNA SCARDAGIADA, lo stesso che SCAJCDAGIB. , V.
SCANDAGlXR, v. Scandagliare t Scandigliare o Piombinai-e, Gittar lo scanda
glio, Operazione che si fa in mare per sa
per la profondila di qualche sito.
SCANDACIR UN AFR, dello fig. Scandagliare, cio Calcolare esaltnmciUe, esa
minare per la minuta.
ScAJfDAGiR UNO, dello fig. Interrogar
uno destramente, a fin di scoprir terreno
0 com'egli la pensi. Lo tenter. V. TAMIAE.

SCAND\GIO , s. m. Scandaglio o Piom


bino di scandaglio e Sagola, Pezzo ili
piombo fatto a piramide, che legalo ad
una sagola divisa e segnala in passe, si get
ta in mare per riscontrare il suo fondo e
la sua qualil--iS'ag'Oa si chiama una Fu
nicella incatramalaPassa Misura per
1 cavi e manovre lunga MI piedi.
SCANDAGIO CKB FA TRATA , Orala, No-

me d'una corda, con cui si cerca un'an


fora perduta in fondo al mare.
Scandaglio, dello ug. vale per Calco
lo , Sperimento.
SCANDALIZR, Scandalezzare; Scan
daleggiare e Scandalizzare.
No TE SCAMDALIZ SE ME TROVB IN STA

CASA, Non guardate ch'io sia in questa


casa, cio Non facciale mal giudizio.
SCANULA , s. f. { coli' e larga ) Scandella, della anche Orzo Galatico o di Galazia e Orzo salvatico o Orzala, Specie di
,
69

SCA
biada, della da' Sistematici Hordeum distichum o dstichon , Pianta differente
dall'Orzo volgare, ma che coltivasi come
quello e per gli slessi usi.
SCAINDESSENZA, s. Escandescenza o
Escandescenzia e Scandescenza, Ira subilana , ed alii o parole di chi da in isrnanie per gran corruccio.
A.\Dai\scAM>FssB.v/.A, An dare inescandetcejiza cio Monlare in grande collera.
Dicesi Escandescente a Quello che <la
in escandescenza.
SC.XNDOLA , s. f. T. de1 Courattori nava
li , Palella o Palettatura, che a Rapali
Uri-M Paglia , L' uni. me nella costruzione
di due tavole o altri legnami per fare incaslri reciprochi nell'estremit dell'una
e dell' altra per maggiore stabilit.
SCANELA , add. Accanatalo; Scanalalo
e Striato, Dicesi di quel Lavoro a colon
ne ch' intaglialo a cxnali. Accannellato
vuoi dire Bucato a guisa di bucciolo di
canna.

SCANELADRA, 8. C Scanalatura; Scaneltatura e Siria.


SCANEL.\R, v. Scanalare; Accanalare;
Striare, Incavar a guisa di canale Atcannellare, Incavare a guisa di bucciuolo
di canua. V. SCANEL.
SC ANO, s. m. Scanno o Banco di rena,
Basso fondo arenoso marino e pericoloso
alla navigazione.
SCANSADRI, Titolo eh' -era dato sollo
il Governo Veneto ad una Magistratura
di tre Senatori , detta in origine Provve
ditori e Regolatori to[ira la scansaziune
e regolazione delle spese superflue, ma
clic volgarmente chiamavasi Afagistra/o
f/c"iV.'/M</iir;;alijii:il" era allribuit.i sin
golarmente la soprantendenza ai Santi
Monli di piet dello Slalo.

SCANSAR, v. Scansare o Cantare, Evi


tare, Sfuggire.
SCANSAR cov FCRBAHIA, Eludere, In
gannare con destrezza; e quindi Elusione.
SCANSAR LE DiFicotT , Andar largo o
lesto o destro a' canti; Girar largo a' can
ti; Volgere o Voltar largo.
SCANSO A SCANSO , dicesi da noi coinuncmenle per A scansamento, Ad evilazione, // risparmio.
CHIAPR in SCANSO, V. CHIAPH.
MINCHIONAR DB SCANSO, V. MINCHIONAR.

SCANTINAMELO , s. m. Tralallamento; Vacillamento. V. SCA.-VTINB.


SCANTINAR, v. Traballare; Barcollare;
Tentennare; Balenare, L'ondeggiare che
fa chi non pu soslencrsi in piede per de
bolezza o per altra cagione. E dicesi ezian
dio delle cose che nini posano e non islanno ferme su' sostegni loro. E quindi Tra
ballo ; Ti' n ti- un'in o Tentennamento e
Barcollarne nto, il Molo di ci che tcnlenIIA o vacilla o minaccia di cadere.
Barcollare ; Ondeggiare ; Tracollare ;
Balenare, Non potere star fermo in pie
de, come fa il naviglio siili' acqua: pro
prio de' Vecchi, de' convalescenti e degli

SCA

545

ubbriachi.Onde^Hcfar barcollandoti bar


collane.
SCAJTTINJI, dello Gjg. Favillare; Fagillare i Ondeggiare; Titubare; Stare in
tentenne; Far la ninna nanna, Essere
irresolulo, incollante, ambiguo, dubbio1" Errare, Fallire; Svariare, Non
islar fermo ut un proposito.
Se. jrTiNn i DBBfTJ, Crollare; Ballar*
f. Traballare, Quando i denli non istan110 fermi e mostrano di voler uscire dalla
loro cassa. Un dente mi balla o mi tra
balla o mi crolla. Ho un dente smosso ,
vacillante.
SCANTINAR UN FBRO A un CAVALO , Croc
chiare o Chiocciare, Dicesi de'ferri de'
cavalli quando son presso a essere schio
dali.
ScAVTriVR IX TEL JTANEflO , detto fig.

Aver il cervello a oriuoli, vale Esser vo


lubile, stravagante e girellalo. Pu anche
dirti Avergioriuolis concertati o gli stru
menti scordati.
SCANTINAR DBI MERCANTI, detto fig. Ba
lenare, Esser in pericolo di fallire. V. SA
LAR su LA CORDA, in BALR.
SCANTINAR su LA RBLIGIN, Faciltare
in fede.
SCANTINAR DA UN COL A L'ALTRO, Di
gradare un colore dall'altro.
No LA SCANTINA GNBNTE DA orpr. ALTRA,

Non dicadere ; Non esser dissimile dalf altra, Non far differenza. V. DESCADER.
NoLA SCANTINA GNBNTB GNANCORA, Non

da fin1 ora alcun segno; Non da indizio;


Non ti muove; Non si rimuove dal pro
posito; Non s'altera. V. LASSARSB DA L'OS
SO, in LASSAR.
SCANTONA, add. Scantonato; Smussa
to; Smusso, Che ha tagliato il cauto.
SCANTONADA, s. f. Smusso, s. Tagliamenlo del cantone.
SCANTONAR, v. Scantonare; Smussare,
Tagliare il canto o 1' angolo.
SCAPD\, s.f. DAR UVA SCAP'IDA, Far una
gita o Dare una corsa, Piccolo viaggio.
In allro sign. Scatto, dicesi della Mol
la quandV;sa scatta, cio scappa dalla sua
tenitura e pressione ; ed proprio per lo
pi dell'armi da fuoco o simili.
SCAPADR, add. detto a Cavallo , Velo
ce; Corridore.
ET SCAPADORA , Et sdrucciolevole ;
Adolescenza sdrucciolevole, cio perico
losa, facile a cadere in fallo.
SCAPR , v. Scappare, Fuggire, V. SCAM
PAR e SCAPOLAR.
SCAPR FORA CON QUALCOSSA, Scappar
ti Dire o Fare alcuna cosa, vale Lasciarsi andare a feria o a dirla quasi non vo
lendo, o dopo esserne ritenuto
SCAPAH DA LA BOCA , Sdrucciular dalht. bocca, s'intende di qualche parola o mol
to.
SCAPR LA PAZIENZA , Scappare la pa
zienza, la rabbia e simili.
Per lo scappare che fan le cose tese da
quelle che ritengono, dicesi Scattare.
Per lo scappar il liquore o simili dal va
so che lo contiene, Schizzare o Trapela
re.

566

SCA.

SCAPAR PER FORTUNA DA QUALCHE PBRI-

OLO, Sfuggire; Scansare ; Schifare ;


Evitane, Sortirne in bene, Liberarsi.
SCAPATA , s. f. nel sign. di Viaggetto, V.
SCAPADA e SCAPATINA.

SCPATNA, s. f. Scappatina o Scappa


tella, dimin. di Scappata, nel si;;n. di Er" roruccio, Piccolo fallo o mancanza.
SCAPATILA DB PAROLE, Scappatoia, Sutterfugio , Scusa affettata.
DAR UNA SCAPATILA TU CAMPAGNA , Far
vna giterella alla campagna; Far un
viaggetto o una corsa.
SCAPEL\DA, s. f. Cappellata; Scappel
lata; Sberrettata, Saluto fallo col cavar
ci il cappello o la berrella.
FAH UNA SCAPBLADA A UNO , Scappellar
si ad uno; Fare una scappellata.
SCAPN, s. m. Scarpino, Scarpa sonile.
SCAPN DB LA CAJIPA , Tomaio , La par
te di sopra della scarpa. V . TOMBRA.
SCAPN DA LACH o DA BALAHN, Calcet
to, Sorta di scarpa leggiera con sollil laccone e col calcagnino di cuoio, che s' usa
per correre o ballare o giuocare di scher
ma.
SCAPI DE LE CALZE, Scappino o Peditle, Quella parie della calza che calza il
pie.
RlMTER I SCAPINI A tE CALZE , SlmpC-

dulare, Rimeller il pedule delle calte.


SCAPN DB LE MULE O BEI ZOCOLI , Gulg-

gA, La parte disopra della .pianella o del


lo zoccolo.
AKDR IN sCAPN,^ndar in peduli, An-dar colle sole calze senza scarpe.
TAGIO DE SCAPN, T. de' Beccai, Sfal
datura di polso, Quella paletta che resta
attaccata alla spalla dell'animale.
SCAPN ANTE , *. m. Cursore , Quel bas"
so Servente eh' destinato a fare le inti
mazioni degli ordini de' Tribunali. Nel
sin. vernacolo per SCAPITANTE, vale il
Servente del Cursore , quello cio che da*
Cursori per loro sollievo s'impiega a por
tar le notizie e le intimazioni. E questa
voce deriva da SCAPINB , Camminare.
SCAPINANTE, dicesi ancora per disprezze d'allra persona che cammini lutto il
nato d. se Scarpinare vuoi dire Dar
di gamba, Camminare in fretta, non sa
rebbe fuor di ragione il far un verbale e
dire Scarpinante.
SCAPlNAR,v. parlando delle calze che
siano rotte nel pedule, diresi Rimpedulare le calze. Parlando degli stivali, Scappinare o Eiscappinare.
Detto per Camminare, Scarpinare f
Calcagnare ; Spulezzare ; Sbiettare ,
Spacciare il terreno; Mettersi la via tra
le gambe, Affrettare il cammino. V. SGAMBETR.
SCAPINTO , s. m. Scarpettino e Scarpettina , Scarpetla leggera.
SCAPOLAR , v. Scapolare ; Liberarsi ;
Scappare; Scampare; Evadere.
SCAPOLARLA KETA , Uscirne pel rotto
della cuffia; Andarne netto o scapolo o
libero; 'Evadere dal pericolo.
SCAPOLARLA o PORTARLA TOR , Scop-

SCA.

SCA

-parla Iella; Cavarne le ossa , Riaversi d


una pericolosa malattia.

SCARABAZZA , s. f. Sgualdrinaccia j
Mandracchia ; Brifalda ; decantarla ,Donna d partito , Puttana delle pi su
dicie.
SCARABOCHlXDAjS. f. Schiccheratura;
Schiccheramento ; Scarabocchio j Sgor
bio.

CHI SA CHE NOL LA SCAPOLA! Chi JCW-

pa d'un punto scampa di mille, Prov. che


vale che II male differito molle volte pel
beneficio del lempo si scampa.

NOL IA SOL SCAPOLA, Non e' modo di


scapolarla.
SCAPOLAR tB BOTB (T. de' Bottai) Im
postare , Quasi lo stesso che Imbastire ,
e vale Porre i primi cerchi alle bolli, b.irili, tinozze i simili. Onde Botte o Tinoz
za impostata , dicesi Quella che non ha.
ancora che pochi cerchi.
SCPOLO, dd. Scapolo e Scapola, Li
bero da soggezione.
Scapolo, dicesi per Libero, cio Non
ammogliato.
SCAPOLO DB CALA, Fuggiasco; Sfug
giasco. V. ScAMPAIZZO.
CAVALI SCAPOLI, Scapolo, si dice nel
l'uso a quel Cavallo che sciolto precede
gli altri che tirano una carrozza. Scapoli,
diciain parimente a due cavalli che sono
regolali dalle redini tenute in mano da
chi sul cocchio.
SCAPON\R , V. CAPON.\R.
SCAPR1CIARSE , V. DBSCAPHICIABSB.
SCAPULARIO, i. m. Scapolare, Cappuc
cio da Frale J ed anche Certa parte delI" abito di alcuni Religiosi.
SCAPUZ1L (colla z aspra) s. m. T. de'
Fabbri, Monachetto, Ferro nel quale en
tra il saliscendo e l' accavalcala per serrar
1' uscio.

SCAPUZZ\DA. V. SCAPUZZW DA OKA


ITAPCZZXDA, V. ScAPUZZfl.

SCAPUZZXR, v. Scapucciare; Inciam


pare; Intoppare, Metter in fallo il piede.
Incespare o Incespicare, Avvilupparsi
i piedi in cespugli.

SCAPUZZB, parlandosi di Donne, Er


rare ; Scapucciare una volta ; Sciorre un
tratto i bracchi; Fare una scappatella o
delle scappatelle, V. SCAPUZZO.
SCAPUZZN, Voce ani. che diccvasi pelCappuccino.
SCAPEZZO , s. m. e nell'accr. SCAPUZZ.V,
Scappuccio o Scappata , per mei. dicesi
di Error grave e poco considerato in f.itto o in dello. Scappatella; Sboccatu
ra, Pazziuola di prima giovent.
FAR uw SCAPUZZN, Fare uno scappuc
cio; Sdrucciolare; Scappucciare , Fare
un passo falso e dicevi delle cose morali.
Fare una scappata, un arroslo;Fare un
marrone.
SCAPUZZO, detto in lingua furbesca, Camuffo o Marcio, termini parimente di
gcrgo, vagliono Ladrone da strada.
SCARABATOLO,s.m.Scaraifl,o/ooCarabattolo o Scaffale, e Scansa, Specie
di Palchetto a pi ordini uno sopra 1' al
tro, che serve a riporvi chicchere, vaset
ti e altre cose gentili.
Scarabattola, si dice d una foggia di
Stipo o studiolo trasparente da una o pi
parti , dove a guardia di cristalli si con
servano tutti igencri di minute miscee ca
re e preziose.

SCARABOCHIAR , T. Scarabocchiare ;
Schiccherarti Scombiccherare, Scriver
inalo e non pulitamente. V. SBRODOLA.
Componicchiare } Scriver poco o male,
o Comporre poco o a stento qualche ope^a di prosa o di poesia.
Arrocchiare, dello metaf. vale Far con
poca consideratone o arte che che sia.
SCARABCH10, s. m. Scarabocchio, 11
seuo che rimane nello scarabocchiare e
l'Atto dello scarabocchiare.
Abbozzaticcio, dicesi a Cosa non intieramente e. mal abbozzala.
JjCARABVJTO , s.m. Scortato, Malore che
offende specialmente le viscere de\ corpo
umano che servono alla nutrizione.
KEMEDIO CONTRO E i. SCARABVTO, Rime
dio antiscorbutica.
SCARABOTO, chiamano i Veterinarii per
nalogia una Malattia del Bue, ed una
specie di eruzione cutanea nella bocca, in
cui !c gingive dell' animale sono enfiate e
scaUrtle.
SCARAMUZZAR, v. Scaramucciare e Ba
daluccare, T. Mil. Il combattere che fa
una parte dell'esercito fuori dell'ordinan
za con una pwle de' nemici. Quindi Far
badalucco; Tenere a badalucco, vagliene
Scaramucciare leggermcnle.
SCAR\NTO, s. m. Tufo arenato, Specie
di Terreno arido misto colla rena.
SCARANZA, s. f. (colla z aspra) Scheranzia; Schinanzia; Squinanzia; Scretuenzia ; Sprima mia; Angina, Inliaminazione delle fauci e della laringe, che
rende difficolt nel respirare e inghiottire.
SCARAVSO, add. Voce fam. detta per
agg. a uomo, e vale Brutto; Deforme.
SCARAVAZO, s. m. Scarafaggio e Sca
rabone, Aniuialetto nero simile alla Blat
ta (SCHIAVO), che deponc l'uova nello ster
ro di cavallo o di vacca. I Sistematici lo
chiamano Scaraboeus Pilucarius.
SCAVAZZUA, Uccello, lo stesso che CAVAZZUA , V.

SCARBONAZZO , V. CARBOXAZZO.
SCARCAG1\R, i. Sornaccare; Sornacchiare; Infardare , vogliono Imbrallare
con isputocatarroso-Moccicare, Lasciarsi
cadere i mocci dal naso-- Spurgare e Spur
garti , Far forza colle fauci di trar fuori
il catarro del petto. V. SPETOHR.

SCARCAGIO, s. m. Moccio, Escremento


del naso.
Sornacchio; Fardo: Farfallone; Spur
go, Sputo catarroso. V. SCATRO.
SCARCAGIO, detto peT ischerzo a Fan
ciullo, Marmocchio Anche nel sign.
di Scriatello; Mingherlino , V. COGIOSABIBTO.
,
SCARCAGlSO,add. Sornacchioso, Agg.
li Persona solita a sornacthiarc, a far soi>nacchi.

SCA

SCA

SCA

SCARCAV\LO, s. m. Scoppietto; Salte


rello) Pezzo ili carta ripiegala e legala as
sai strettamente, nelle pieghe della quale
sta rinchiusa polvere d'archibuso che ac
cesa e scoppiando fa dpi romore Raga
nella , dicono i Razzai a Razzo malto o
Salterello TRICCHITBACCHT, dicono i Si
ciliani a questo Scoppietto. 11 Ourchicllo
parlando dello scoppio delle castagne al
fuoco, Io esprime col trio trache.
SCAROBOLO , lo stesso che SCAHCAGIO
nel terzo signif. V.
SCARDOLA o SCARDO* , s. f. Scardava ;
Scardine e Scardane, l'osce vilissimo
d'acqua dolce ed e la Scardala degli an
tichi, per cui il nostro Sig. Nardo Io no
min Crprinus Scardala.
SCARGABARL , s. m. Scaricabarili ,
Giuoco fanciullesco che vien da noi de
scritto alla voce ZOGR A SCARCABARL, V.

drl Levare alqnanto della superficie a che


che sia, e vale Impiccolire, Assottigliare,
Diminuire, Troncare, V. SCABXIR.
SCARMIRSB, Scarnarsi o Scarnini, va
le Dimagrare, Estenuarsi, che anche dicesi Smagrare; Smagrire e Dimagrare,
verbi'neutri.
SCARMIRSE, V. SCHERMIRSE.
SCARMO, add. Scarno e Scarnito o Scar
nato, vale Magro, che ha poca carne, sec
co, Scarso della persona Segaligno
vale Di complessione adusta, Non atto a
ingrassare , Secco, Asciutto e come di co
lore di segala.
Scarico di collo o di gamba, dicesi del"
Cavallo o simile animale che abbia il col
lo o I gamba sottile, svelta.
DEIEXT\R SCARMO, V. SCARMVH.
SCARMOLiY, add. Scorzo, Di membri
leggiadre e agili, Anzi magro che no: con
trario di Atticciato ; Traversato ; Mas
siccio.
Nelle voci italiane scoperte dal Padre
Bergamini , alla voce Scarnato leggcsi
Scarmolino.
SCARNADA , s. f. Scarnamento, Lo scar
nare.
SCARXEVAL\R, v. lo slesso cne CARNE
VALAR, V,
SCARNIFICAR, v. Scarnificare e Scar
nire, Levar altrui la carne.
Detto fig. Spolpare altrui, vale Ridnrlo senza polpe, cio In miseria-. flidur suf
lastrico.
Dicesi anche per Scarnare o Scarnire,.
eio nel sign. d'Impiccolire, Scemare.

m pezzo che si unisce al quartiere


Fortezza, Tulio ci che rivesle l'intcrio
re della scarpa-Tramezza o Tramezzo,
diccsi specialmente a quella striscia di cuo
io che si cuce tra '1 suolo e "1 tomaio

ZOGH.

ZOGR A SCARGABARL, dello Cg. Fare o


Giuncare a civetta, e vale Scaricarsi o
gravarsi a vicenda , apporsel.i 1' un l'altro.
SCARGALASENO , ZOGAR t, SCARGAL\SBwo , V. ZOG\R.
. SCARGAR, v. Scaricare; Discaricare ,
V. DESCARGR.

SCARGAROZZO, VQce fam. delta per agg,


a Fanciullo, lo stesso che SCAGOZZO o SMBRuoso , V.
SCARLATA , V. GIRALO SCARLATEA.
SCARLATNA, s. f. Scarlattina o ScarlattOyPanno lano rosso di nobilissima tin
tura e ch'era una volta in grand' uso fra
noi prima del 1797. ne' labarri politi.
COI.R DE SCAREATINA-, Colore di scarlatta.
In altro sign. Scarlattina o Rotella e
Rosola, dicesi ad una Sorta d'infermi
t che viene alla pelle, empiendola di mac
chie rosse con piccola elevazione e con febbre.
SCARLATO, s. m. ( Forse, come pensa ntf
alcuni, dal lai. Calatimi, di Galazia, pro
vincia dell'Asia, ove ai tempi Romani raccoglievasi la grana migliore, da cui si ca
vava un rosso bellissimo che dicevasi Ca
lato) V. SCARLATIJVAV
DEVENTH DE SCARLATO, Dettato fam. e
Ble.t> drrotsire o Arrossare, Venire ros
so in viso per vergogna , che fu anche del
lo Farti le gole come un peperone o Far
ti il viso come un verzino, cio come il
color rosso del legno verzino.
ScARLATf, Voce faro, e furbesca, che
vale Finzione; Falsit; Favola; Pastoc^Al', Ritrovato fals. Maschera, per Fal
sa apparenza. V. DGOLA.
SCARMTO, V. SCARMOLN.
SCARMIDA , s. f. Tonditura; Tagliatura;
Troncamento; Scarnamente, Diminuzio
ne di che che sia.
SCARMp, add. Divenuto scarnoo scar
nito, cio Magro, secco, asciutto, e direbbesi d'una persona Scarnato, nel
ign. di Diminuito o Scemato dicesi di le
gno, pietra o simile.
SCARM1R, T. Scarnire, dicesi persimi].

SCARNIR, V. CORTBLO DA SCAR.VlR, V,


CoRTBLO,

SCARO, s. m. dello pi propr. da' Pescai,


GIROLA. Scaro ed anche Sarago e SorgoVesce di mare che si pasce d'erbe ed il
siilo Rum inaiiti- ira i pesci, conosciuto da
l'Iiuio col nome Scarus e dello da Linneo Sparuf Sargus . Egli ha il corpo
stiaccialo ai lali come l'Orala; di co
lor livido rossastro a coda mncchiata di
nero; ed pesce poco ricercalo. La sua
grandezza rade volte sorpassa il piede. I
pescatori dell'Islria gli dicono SAjiGO.Leg.
gesi per in Plinio che questo pesce fosse
originario del mare di Scarpanto, isola fra
Candia e Rodi, e che ai tempi Romani sia
stato portato sulle navi e seminato nel ma
re fra Ostia e la Campagna, e che quindi
siasi anche sino a noi propagalo. Quando
salalo in barili come le sardelle si chia
ma SARACA.
SCAROZZADA,s. f. Carroszatao Cocchia
ta, Camerata di persone che portala nel
la slessa carrozza.
SCAROZZARSE , v. iS'corazzare , verbo
neutro, Far trottare in carrozza , Farsi
portare in carrozza, ed anche Correre in
carrozza.
SCARPA , s. f. Scarpa, II calzare de* pie
di. Le sue parli sono le segtienli.
TOMBRA, Tomaio SOIA o SIOLA, Sao' Calcagno GUARDOLO , Guardia
ne o Forte disutlo, Pezzo di suolo die va
in giro in giro del calcagno, ed quel pri-

FALSO DE LA SCARPA , V. FALSO

567

Z0FE-

TO, Bocchetta RECHI, Becclietti o


Centurini.
SCARPE soxo PB o A ZOPBLY , Scarpe
a pianta o a ciottola o a cianta o a zoppelleito, che nel Contado Fiorentino di
cono a cacaiuola, cio Non calzate per la
fretta o per altro.
SCARPA GROSSA, Scarpettone , Scarpe
che sono portale per lo pi dai contadini.
V. ScARPO.VA

ScARBA GROSSA PAGA OG.VI

COSSA , Detto fig. / cenci o gli stracci van


no affario; Le mosche si posano sempre
addosso ai cavalli magri. Prov. e vale che
Li meno potenti sono i primi ad essere sot
tomessi.
SCARPE A TRABCCHLO, Scarpe a trabic.
colo o a bertesca, Stranissima e pericolo
sa moda di scarpe che al tempo del nostro
poeta Varotari, nel secolo XVlf. usavansi in Venezia-, le quali avevano un calca
gno di legno alto circa un palmo, onde
non premeva per sostenersi che il calcagno
stesso. Questa pazza moda vien da lui cri
ticata nella satira ottava co' seguenti versi:
CHE VE PAR DE LE SCARPE A TRABUCHBLO ,
CHE PER CAtCAGYO HA TAWTO DB PANDOLO ?

BELA i.y VEXZIJT DA SCA VBZZARSE EL COLO, et e.


ESSER co U.VA SCARPA E u>~ ZOCOLO , Det
to fam. Essere spiantato nelle barbe, Es
sere senza nulla, povero.
SCARPE CHE CALZA o CHE NO CALZA, V.
CALZAR.
S i-.w \ SCARPE iv P!TE , V. PB.
I1 ARSE WW PER DE SCARPE DB FERO E AWDR CESTO MIA LffVTY , C/11 ha S-pagO Og-

gomitoli, e vale Chi in peccalo scampi.


I CALBCHERf GA SEMpriF. LE SCARPE RO
TE, / Calzolaifan come F asino che por
ta il vino e beve C acqua, Affaticarsi a pr
d'altri.

No AVER SCARPE ix PIE, Esser povero


in canna, Povero affatto, Kaer cencia
ta,
No ESSER DEC.SO DB ZOLAndHB LE SCAR
PE , Non esser deg no di sciogliere la co
reggia del calzare ad alcuno , Detto fig.
Non esser degno di star in compagnia di
uno.
No SAVR QUAWTI P!E VA IV T'iWA SCAR
PA, V. SAVR.

STIMAR vxo QDAJTTO LE so SCARPE ROTE,


Stimare uno quanto il cavolo a meren
da, Non averlo in alcuna stima.
SCARPA , s. f. o SCARPA DE LA MURA , Scar
pa, dicesi a quel Pendo delle mura che
le fa sporgere in fuori pi da pie che da
capo Imbasamento o Basamento chia
masi quel Sodo dell'edifizio che ricorre
immediatamente fuor del terreno e gli ser
ve di piedestallo e di basa.
SCARPA DEL FOSSO o DE L'ARZARE, Scar
pa <f un fosso o d' un argine.
SCARPA o SPONDA D'UNA STRADA , Ban
china o Panchina , si dice in T. Idrau
lico a Quello spazio di terra che tra le
guide della strada e gli orli delle fosse la
terali.

548

SC A

SCARPELN, s. m. Scarpelli/in. V. TAGIAPIBRA.

SCARPLO, . m. Scalpalo e Scarpello,


Strumento nolo ili ferro ad usodc'Tagliapirtra. Asia si dice al Manico.
SCAIFBLO DA ONGIA , T. de' Maniscalchi,
Incastro rd anche Curasnttta, Ferro con
cui si tagliano le unghie ai i-avalli.
Sc.ARPr.0 DA CALAFI, Calafato, dice
si anche lo Strumento di ferro fatto a guia di Scarpello, con cui il Calafato balle
col tnczzo del maglio e fa entrar la top
pa nelle future della barca. V. CALAFATAR.
ScARPBLO PEDJf, V. PEDS.

SCARPSIA , . f. (coli1 e serrala) T. de'


Pese. Scorpena, Pesce di mare, dello gi
1. vi ni. Scorpacna, e da LTUI, Scorpiena
Porcus. Di questo pesce dei pi conosciu
ti dagli Antichi , tante cose furono dette
sul uso suo o delle sue parli in fatto di Mcilicina, e olla puntura delle sue spine ,
le quali preienlemenle non si confermano.
La sua carne stopposa , e vieu usala nel
le cucine de' grandi per far brodo.
SCARPENA D'ASPREO, o DB SASSO o DB
MOVA isvBWZibx, s. T. de" Pese. Specie
.di Scorpena che il nostro Sig. Nardo in
titol Scorpoena bicolorata. Questo pesce
di mare rnro, e si distingue dagli altri
suoi congeneri per avere il corrxi scabro
so , per le >u* piccole pinne pettorali , e
pel validissimo raggio tulio aspro e spi
noso ch'i il primo delle sue pinne ventra
li. Egli di un colore nerastro, spesso a
grandi macchie bianche e giallastre diva
ria forma e grandezza ; le scaglie scabre e
minute coprono la base delle pinne.
SCARPENA ROSSA , s. f. T. de' Pec. Al
tra specie di Scorpena poco differente dlla prima e che serve ai medesimi usi; det
ta da t. in n Scorpcena Scrofa ; ed lo
Scrojano o Scrofanello degl'Italiani, che
~ i Siciliani chiamano SCROFA:. i .
SCARPR, lo slesso che CALEGHR, V.
SCARPTA , 8. f. Scarpello , Piccola scar
pa com' quella d'un fanciullino. Scar*
peltne, si dice a Piccolissime carpe.
SCARPETE, T.Fam. Calcetti. Caliamen
to ili lino o di lana a foggia ili scarpa che
i porta in piedi in siili;, carne sotto le cal
ie Pedule o Scappino , dicesi (furila
parte dell calza che calza il pie. V. SCA~
PINB.
STO MONDO XB FATO A SCARPBTE , CHI
SE LE CAVA E CHI SE LE METE , Questo mon
di fatto a scale , chi le scende e chi le
sale; II mondo e come le scarpe! te, chi
se le cava e chi se le metti; , cio A cui
propizia la sorte, a chi avverta.

SCARPIA , s. f. Bagnatela o Ragnatela ,


Tela di ragno, che anche dicesi Ragna e
Ragno,
AVER LE SCAIIPJS AI OCHI , dello per esa
gerazione, Aver caligine della vista, Aver
la visla caliginosa.
ScARpls, nel parlar fam. dicesi nel 'sign. di Pretesti ; Ragioni a Motivi insus
sistenti; Scuse di pan caldo; Ragioni
meschine. V.EJTDEGOLO Uicrsi non me
no per Illusioni, Apparenze ingannevoli,
rappreseulauieolo falso. V. IH /.,;;.).

SCA
, i. M- u LB SCARP B , V. TACAKSB su
..-> m, in TACR.

ABITO DE SCARPA, Alito di ragnateli,


s' i nlende logoro.
SCARPA DA D* CIA SCABPIADA, lo
stesso che SCARFIR , V.
SCARP1AR, v. Spolverar, Levar via la
polvere dalle pareli e dalle- travi. Levare
le ragnatele o ragliateli.
SCARPIARLA, . f. Scopa, ma s'inten
de Oiic-H.i formala di ramiceli! di Rusco
i Roseo ) con manico assai lungo, che s'usa
nelle case per levare i ragnaleli dalle tra
vature.
SCARP1TA , . f. Rognateluccio o Ragnateluzze, Piccolo Ragnatele.
SCARPIOPi, t. m. Scorpione o Scarpione
' e Scarpio, Animali-Ito nolo, chiamalo da
Linneo Scorpio Europaus. Egli ha la co
da clic Unisce con aculeo arcualo.
Muso DA SCARPIX, V. Muso.
AjTDR A SCARPIOXI COL FERALETO, Det
tato fam. e fig. e vale Assottigliarla; Guar
darla nel sottile; EsserJisicoso. V. CA,VH EL SL'TL DAL M. r n, , iti CAVAI.

SC.UIPV , noi diciamo per disprezzo e


ri '.liccio d'una persona tutta vestila di nuo
vo.
SCARPliN DE MAR , .. m. T. dc'Pesr.
Scorpione marino, Peice di mare, gi
dello da Plinio Scorpio e da Linn. Cottus Scorpius. Sulla testa- egli ha de' tu
bercoli in punta , e lullo il suo corpo coperlo di piccoli rudi puntati.
SCARPIN DE QUOTA, . m. T. de' Pe
se. Specie di granchio marino a coda corla, dello da Linn. Cancer personatia;\
cui caraltere speciGco l'avere il torace
ineguale e peloso , con cinque denti a ciascun lato e quattro denti o punle al ro
stro. Egli raro e non si mangia.
SCARPIN DEL SAB10NO, t. m. T.
de' Pese. Sorla di Granchio di marea co
da corta , dello da Linn. Canctr toneicor~
nis ; il quale ha per carallere speciGco il
lorace rotondo r polito, minore delle bran
chie delle sue mani, colle antenne lunghis
sime; ed e raro. Ncll'lslria i Pescalori gli
dicono VOATIU.VE.

SCARP10NCN, s, m. Scorpioncino, Pic


colo scorpione.
SCARPOLARO, s. m. T. de' nostri Caccialori, Ivosetta e Beccostorlo, e in qual
che luogo d'Italia, Spintagli d'acqua.
Sorla d' Uccello acquatico dello ci.i Linu.
Recurviroslra Avocetta. Egli ha il liei-co
S4-uza dentatura, sonile, molto lungo,
orizzontalmenle compresso e superini-mente inarcato, cio rivolto ali' ins. E gros
so come due Allusili-Ile (ToTAivo); vive
di vernicili, ed non mollo buono a man
giare.
SCARPOLRO, t. m. Sorla di pesce , V.
I'ESTAFBRO.
SCARPOLN, f. m. Scarpettlere, Voce
usala in Firenze; oggid si ilice Calzola
io. V. CALEGHR,
SCARPON, s. f. Scarpone , accr. di Scar
pa; e diccsi volgarmenle di Quella eh'

SCA.
ormala con maggior eontistenza per resi
stere all'acqua.

SCARSEGIR, V. SCARHIZAB,
SCARSELA , E. f. Scarsella ; Saccoccia ;
Tasca , Borsa attaccala alle vesli da riporvi che che siaScanellona o Searsellonet
sono gli accresci livi.
/.uni , dicesi a Saccoccia di pelle da
pecoraio.
AVER UKA COSSA i.v SCARSLI , Aver cfte
che sia in carniere o in pugno o in ma
nica, si dice Quando uno si lieii sicuro,
di poterla avere.
SCARSELADA, t. f. Tascata, Quanio pu
capire in una scarsella o tasca.
SCARSELADRA, s. f. o I\caosADun^,
i - Mar. Scarsellaine, Involli o Incastriposti per faccia alle gomone d'un vascel
lo perch non si corrodano le une col~
le altre, le quali vengono ancora nel punto
ilei! incrociatura annodale.
SCARSEL\R,v. Intascare, Mettere in
lasca Mettere in carlona, Jletier da
parie qualche cosa per s.
MAGNAR MA xo SCAHSELR, Pappare ma
non ficcarsi in tasca, non intascare.

SCARSELETA, s. C
SCARSELN , s. m.

f ScarselUna; Ta-

st.-lirtta.

SCARSBLH DE LB BRAGRESSE , BorselKno o Borsellino. Mettere nel borsellino.


Trarre del borsellino.
SCARS1ZAR , v. Scarseggiare, Andare a
rilente collo spendere o col donare.
Scarseggiare, dicesi anche per Essere
e Avere scarsit di alcuna cosa.
SC ARTABELAR, v"Scartabellare; Squa
dernare, Volgere e i-iiolgere.minutamenlc e allenlamenle le carie dei libri Car
teggiare , Guardar un libro a caria per
carta Sciorinar libri, Volgerne le carie
per leggerti , che anche dicesi Rovigliare
e Razzolare.
S. U.T uiri.u; , si dice ancora nel siL'n. di Cercare minutamente So Aif>'\ A SCAKTABELAR rv T' l'V ARMI1 S GO TRO-

vX IJT T' Y CAMT.Y UJT CAVBZZETO DE TE


LA , Nel rimuginare i cantucci a" un ar
mario, vi trovai uno scampato di tela.
SCARTAUA, s. f. e nel plur. SCARTAE,
Scartata; Scarto; Scaldamento, Riuuto.
DAR UVA SCKRTDA , Dar nelle scarta
te , Dar nelle furie-- Far una sfuriata, Di
re una quantit di pai-ole ingiuriose, pro
venienti per lo pi da collera o sdegno.
FAR DAR LA PAZJB.YZA I LB SCAI1TAB, V.
PAZIENZA.
4
SCARTAFAZZO , s. m. Scartafaccio o
Scartabello, Carte unile insieme confusaniente.
SCARTA MAZZO, s. m. T. de' Lanaiuoli,
lo stesso che PBTE\E DA LAXA, V. in PBTEIVE.

SCART\R, v. (da Carta colla s iniziale,


eh" 1' Ex de' Ialini, quasi Excartare )
Scartare, Gitlare in giuocando a monte
le carie che allri non vuole o che si han
no di pi.

SCA
Scartare , detto Cg. anche da noi Tale
Escludere, Ricusare, Rifiutare.
SCARTA, si dice ancora nel sign. di DB8CAXTR, V.

SCARTESN, s.m.(collas dolce) Scardastere,Clie esercita l'arte dello scardassare


la lana, cio di raftinarla cogli scardassi,
strumento con denti di fil di ferro alluci
nati , detto anche Cardo , diverso per dal
Cardo propr. dotto con cui si pettina ed
unisce il pelo de'panni.
SCART1GLIA, $. f. T. del giucco del Pic
chetto, e dicesi Quando nelle carte d'uno
de'due giuocatori non siavi alcuna figura.
In lai caso l'avversario non pu dar ripic
co o picchetto, e quello all'opposto clic ha
la scartigli.! lo potrebbe dare, e conta per
essa dicci punti. In tale significalo potreb)>esi dire Scarto o Cariacele; ma SCAR
TIGLI* yoce pi lignificante , la quale
spiega la riunione di carte che sarebbero
da scariare.
SCAR1 IN, s. m. e per lo pi in plur. SCARTIM, T. del ginoco del fresale, Scarti,
Le carte che non fanno giucco , e che non
mirano nelle quaranta colle quali si giuoca: sono gli olio , i nove e i dieci dc'qnattro semi.
SCARTO, i. m. Scarto, T. di Giucco. Lo
scartare che si fa alle carte, cin L'esclu
sione di carte inutili; ed anche (Quelle che
i danno a risposta all'avversario.
Dello anche per SCAHTDA, V.
Scarto, dicesi per Qualunque cosa inu
tile , che anche si dice Scegliticcio ; Ri
fililo; Spazzature; Pisciagionc , Scoria
i> Scarto della cosa.
FAR, DO o TUE SCARTI o DO o THE MA DB
CARTE, Far due o tre date o mischiale ,
Giuncar due o tre. volte in una partila o
in una o pi girale.
SCARTOZZ , add. Accartocciato o Rac
cartocciato, Ravvolto a guisa di cartoccio.
FOGIB scAHTozzXB, Foglie accartocciafe-o acchiocciolate, Pelali o Foglie ili fio
ri non erette o che mostrino di appassir
si.
SCARTOZZR, . Accartocciare; fncarlocciare ; Acchiocciolare, Avvolgere a simililudine di cartoccio o di chiocciola ,
cio a figura spirale.
SCARTOZZARSB DEI FIORI, Accartocciiirsi ; Raggrinzarsi ; Appassire , II venir
meno delle foglie de' fiori che si raggrin
zano o accartocciano.
ScARTOZZARSB LE FOSIE DEI ALBORI , V.
INCRESPAR.
ScARTOZ7\H LE PANOCHIB , Sfagliare le
pannocchie, che tagliarle da quella spee eie di foglie die forma loro coin una va
gina o involucro, le quali foglie secche si
chiamano da noi SCARTOZZI.
SCARTOZZETI, s. m. o ERBA AQUILEGIA,
T. degli Erbolai, Aquilegia o Aquilina
comune, Pianta erbacea che nasce spon
taneamente, della da' Sistematici ,w4fuiIrgia vulgaris. 1 suoi dori sono ordinariar.iente turchini.
SCARTOZZTO, s. m. Cartoccio, Pic
colo cartoccio.
SCAIITOZZETO 1> PfiYAftB, LoCUZ. fini.

SCA
e (-..Decimo, dicesi ad un Fanciullo scriaIo, gracile e poco vegnente.
SCARTOZZN , lo slesso che SCARTOZZBTO, V.
SCARTOZZO, s.m. Cartocci*, Recipien
te di carta in forma di cono, nolissimo.
SCAHTOZZI DEL FOHMENTX, Le foglie

delle pannocchie.
SCAHTOZZO DA CAsb.v, Cartoccio, La ca
rica di polvere del cannone sirena e rin
chiusa in carta, tela, cartapecora o in un
cilindro di latta colla palla o colle palline
di mitraglia sopra.
SCARTOZZO DE srosKLE , Maniera bassa
< furbesca che vuoi dire II Direla no ; II
Ci/ lo.

SCA

549

Coditremola., Cutrettola gialla e dai Sistem. Molaci/lavava. Egli di piuma ce


nericcia chiara, collare nero, gola bian
ca, che sempre dimena la coda su e gi,
ond'ebbe il nome Ai Coditremola. V. BOAOI9TA.

SC ATA, s. m. Voce Greca, che vale Ster


eo; Mei-d.

Noi VAI u.v SCAT , JVon vale una fo


glia di porro; .Vott volt un lupino o un
fico, Non vale niente,
SCATARADA, s. f. Scatarrata, Spurgo
di catarro, che anche diccsi Accattarramento e Sornacchiata.

SCATARA.R , T. Scatarrare, Spurgar il


catarro. Accatarrare o Incatarrare e

.SCAIITOZZO DB PBVAHB MAL INCARTA O DB

PBIMA DATA, Maniera bassa fami), che si


dice per disprezzo d' un Giovane ne' se
guenti significati, Cicisbeo da quattro al
la rrazia; A tlillatuzzo ; Damerino; Vag/ieggino; Manico di stoppa; Sgnacche
r; Oh il bel soggettino, Giovane leggieri rd affettato Civettino, dicesi di Per
sona vana e di poca levatura Farfanic
chio, Uomo vano, leggieri e sciocco che
pretende essere d'assai. Farjamcchuzto
il diin. Le fanciulle talvolta s' innamo
rano dUn farfanicchio che sar un baroncellu pieno di vizii Preso soli' altro
sign. , Fusciarra fem. o Suggellino , dicesi di Persona mali/dosa , insolente e usa
la a fare stranezze.
FAR SCAUTOZZI, V. SCAHTOZZR.
SCASSA DE VELA , s. f. T. .le' Pese. Raccorciamenlo di vela, Quando per troppo
vento si diminuisce la vela delta mela , re
stringendola. In T.Mar. direbbesi Fartcrteruoli. V. TBRKAKTOL.
SCASSA DE L'ALBORO, T. Mar. Minchia
o Gattello da batso, Incastro in cui gia! l'albero , e si forma da due legni bhluiiglii inchiodati lateralmente al paramezzale ed unii i insieme con due tacchi
traversi a coda li rondine.
SCASSA, dello in T. do' Pescatori valli
giani, chiamasi la fondamenta de' cannai,
ove si stabiliscono e piantano le pareti del
la chiusura de' pesci nelle valli SCASSA
DE LA COCCBBRA , Fondamenta del can
naio.
SCASSDA, V. SCASSAURA.
SCASSAR, v. Cassare; Cancellare, V.DEPEVR.

SCASSAR DAL LIBRO QUALCHE BECORDO ,


Spuntare.
SCASSAR LA CUNA, Annnnareo Ninna
re e Cullare, Dimenar la culla per far ad
dormentare il bambino.
SCASSAURA o SCASSAD'RA , s. f. Cassatu
ra; Cancellazione e Cassazione, 11 can
cellare o cassare, ed anche La cosa cas
sata. V. CASSADURA, eh' il termine pi
comunemente usato.
SCASSOLA, . f. T. de' nostri Uccellatori
o SCASSOLA BAI.AM.VA, che sul Padovano
chiamasi SGUAZZAROTO, nelVeronese e nel
Mantovano SQUASSACOA o THEMACOA , nel
Friuli SCASSANDOLA o SCASSACODA e in alIri luoghi BATICOA-. Uccellello grande co
me il Fringuello ( FINGO), dello Ilalian.

Incatarriti, vagliono Divenir catarroso.


TOSSEB B SCATARR, Sornocchare.
SCATARAZZO, s. m. Fardo; Soi-nacchiot
Calarro grande.
SCATARO , s. m. vale Catarro espulso. I
Veneziani dicono CATARO quando il Ca
tarro nel pello, e SCA TARO quando sca
tarralo. Sornacchio lo Spulo catarroso
che tossendo si trae dal p?tio. Farda chia
masi il Calarro grosso che si spula nello
spurgarsi. Farfallone o Ciabattino un
Bioccolo ili catarro viscoso denso e schifo
so che tal or si spula tossendo. V. CATARO,
SCABCIGIO e OSTREGA in sentimento Cg.
SCATARN,!. m. Torso o Torsolo, ci
che rimane dai frulli o dagli erbaggi cht
si mondano, la mondiglia.
SCATAHONI , chiamano i Pescatori ma
remmani per qualche similitudine le Can
ne fracide che rimangono nel circondario
del cannio e che si levano per rimetter
ne di nuove. V. SCATABOITB.
SCATARN, add. VECCHIO CATABW,
Pecchia squarquoio, dicesi di Persona
vecchia cascatoia.
SCATARON\R, Voce usata da' Pescatori
maremmani nel sign. di Mondare o Net
tare; ed essi intendono l'Operazione che
fanno da primavera quando, levali dai con
torni del cannaio i graticcii vecchi, prima
di rimellervi i nuovi , nettano bene il fon
do per levamela mondiglia o le canne fra
cide rimastevi.
SCATARSO,add. Catarroso ; Sornacchioso , Che ha sempre il catarro , che
manda fuoii sornacchi.
SCATEMTE , add. Latinismo dal verbo
Scaleo, slato inlrodolto dai Lombardi an
che nel nostro Foro nel sign. di Sorgen
te , cio Nascente , Derivante Prova
scatente dal concorso delle circostanze ,
vale Prova che nasce o si forma dal con
corso eie. I Veneziani dicevano Emergen
te o Risultante.
SCATOLA, s. f. Scatola, Arnese noto e di
tante svariate forme, che serve a Vipervi
le robe.
SCATOLA DA TADACO, Tabacchiera.
SCATOLA DE LE SPECIARE,LOCUZ. digergo che vale II culo; II sedere; II Centopeli.
SCATOLA, detto in T. dc'Stovigliai, Gazetta, Vaso che serve di custodia ai lavo

670

ri d maiolicaodi porcellana mentre stan


no nella fornace.
SBRR LE SCATOLE E LE BISSE, V. SERAR.
PAROLE DB SCATOLA, A lettere d scato
la; A lettere di speziali ; A lettere maiu
scole, vagliono , Chiarini munente; ma
I" ultima frase ha maggior forza. Onde fg.
Dire o simili a lettere di scatola, di spe
ziali o maiuscole o ci' appigionasi , vale
In modo cbe ognuno l'intenda.

SCET

SCA

SCA

dice per lo pi de* giovani Detto de'Fanciulli irrequieti, diccsi Saltabellare,Cor~


rere qua e l furiosamente.

SCAVALC\DA,s. f.

SCAVALCAMELO , . m./ Accavalca


tura , T. de' Lanaiuoli. Dicesi che V Orditora ha fatto un' accavalcatura , quando
nel portare la seconda mezzetta o mezza
paiuola sull'orditoio, lascia di seguitar
l'andamento della prima mezza paiuola.

PtTLO di' F.L PAR VEGNUO FORA D' USTA


(PoRTDAi.

SCATOLA, Maniera fam. e mei. Fanciullo


netto o lindo come unfare, come un gel
somino.
SCATOLR, i. m. Scatolaio e Scatoliere, Colui che fa o vende scatole di legno,
mantici, trappole da sorci, slacci, gabbie ed altrettali opere S/acMoiodirebbes propr. al Facilor di stacci Manticiaro a Chi fa mantici Gabbiaio a chi
fa gabbie. V. SCATOLTA.
SCATOLRA , s. f. Femmina di Scatola
io, !.i quale, secondo l'inclinazione della
lingua e gli esempi di altre consimili vo
ci cos formate , potrebbe dirsi Scatolata
0 Scatoliera.
SCATOLTA, s. f. Scatoletta e Scotoli
no, Piccola Scatola.
1 SCATOLTA, dicesi anche volgarmente
a quel!' Artista che lavorando al tornio fa
scatole da tabacco. V. SCATOL*.
SCATOLN , s. m. Scotolino o Scatoletta.
SCATOLV, dicesi ancora per SCATOL
TA , cio per l'Artista che lavora SCATOLE
al tornio.
SCATOLTJTI DB zisTO, disse scherzosamente il Varolari satirizzando de' giovani
attillati, Profumini; Tulipani; Bellim
busti.
SCATN, . m. T. Mar. detto anche MA
SCHIO DB L'ALBERO, Miccia o Anima delr albero, dicesi Quel pezzo principale dal
l'albero cui si adattano liuti gli altri, quan
do egli composto di pi pezzi, e che va
dal piede sino alla gabbia.
SCATUR\R, v. Ripescare, detto fg. vale
Ritrovar che cbe sia con indmlria e fati
ca.
SCATURO, Scaturito, add. da Scaturi
re, cio Derivato, Nato, Cagionato.
Dicesi pure nel sign. di Impaurito; In
timorito, Intimidito.
SCATURIR, v. Scaturire, Lo scoppiare o
l' uscir delle acque dalla terra o da' maslii, che dicesi anche Pollare e Spiccia
re Rampollare i il Surgere e lo scatu
rire dell'acqua dalla terra.
SCATUJR FORA, Trovare o Dar fuori;
Disatterrare ; Ripescare; Rinvenire.
In diverso signif. Sr veruni QUALCHT ,
vale Impaurire alcuno.
SCATRO, Io stesso che SCALFURO, V.
SCAVALAR, v. Scavallare; Scapigliar
si, Darsi alla scapigliatura, a menar vita
dissoluta.
Scorrazzare, Correre in qua e in l intcrrottamentee talora per giunco Scor
rere la cavallina o il paese, dicesi dell' Andar liberamente dove si vuole, come
si f dal Cavallo quando in libert ; e si

SCAVALCAR, v. Accavalcare, Salir so


pra , Sormontare Scalare, Salirsopra
un muro o simile e passare all'altra par
te.
SCAVALCAR USTO, detto Gg. Scavalcare;
S l'avallare ; Discavalcare alcuno, Far
cader di grazia qualcheduno entrandovi
tu . clic anche dicesi Soppiantare o Da
re il gomitilo Si dice non nVno fig. nel
sign. di Trascurare; Negligere , o come
dicono alcuni, Preterire.
SCAV A LCJIBI. TEMPO, Accavolcare i tem
pi, cio Fare anacronismi , confonder le
epoche. V. TEMPO.
SCAVALCALE LA CUBI. > DEC, pozzo , V.
RODELA,

SCAVALCA RA, s.f. Scavalcatura e Scavallatnra, in sign. di Soppiantare, Dareil gam hello.
SCAVALN, s. m. Scapigliato, Dato al
la scapigliatura e alla vita licenziosa e dis
ordinata.
SCAVALNA, V. SCOIABIWA.
SCAVXR, v. Scafare.
SCAVAR LE FOSSE , Rimettere le fosse ,
vale Rimondarle e votarle di nuovo cavan
done la terra o altro cbe le impedisca.
Scavar le fosse per piantar le viti , dice
si Soggroltare. V. ESCAVAR.
SCAVAZINjS. f. Scavamento; Scava
tura.
SCAVEZZA, s. f. lo stesso cbe TRESSA, V_
SCAVEZZACLO , s. m. Scavezzacollo,
dicesi a Uomo di scandalosa vita Rompicollo, a Persona atta a far capitar altrui
male Scapestrato o Scaprestato per
metaf. Dissoluto, Licenzioso, che ha scos
so il freno della verecondia. V.SCAVEZZW.
SCAVEZZAR , v. Scavezzare o Scapez
zare, Rompere, spezzare in tronco.
SCAVEZZAR LA. nr.ii'.v , V. liuti A.

SCAVEZZAR, si dice ancora nel sign. di


Accorciare; Scorciare, Diminuire, Far
pi corto.
SCAVEZZAR LA STRADA , Far un ganghe
ra; Scantonare; Attraversare, cio An
dare per una strada a traverso.
SCAVEZ/.ARSE DA LA FAME, dello per esagi-razione, L' orologio ito gi; Veggo la
fame per aria; Allampano dalla Jme;
Arrabbio dalla fame.
ScAVEZZARSEELCOLO^loSteSSO che RoMPERSB, V.

EL BOY TEMPO SCAVEZZA EL COLO, Affo


gare nella bonaccia, Pendere al male in
mezzo alla pi buona fortuna.
SCA VEZZ AURA, s. f. Scorciatoia; Tragctto, Via pi corta. V. TRAVEBSA.
SCAVEZZER DEL PAJTO, Fendttura,Vi-

cesi di quel Panno cbe essendo slato mal


posto nel tiratoio, si fende a traverso.
SCAVEZZER, . f. Lombaggine, Specie
di Reumatismo ne' lombi.
SCA VEZZO, add. Scavezzalo Scapez
zato , Rotto in tronco , e dicesi di che efe
sia.
COLOMBA SCAVEZZA , V. COLOMBA.
Viw SCAVEZZO , Fino adacqualo.
SCAVEZZO , e nell' accrcsc. \
SCAVEZZ^, s. m.
/ Capestro;
Scapetlrato , Capres taccio ; Scorretto;
Discolo; Scapigliato, dicesi di Giovane
di mala condotta. Pare che il nostro SCA*
VEZZO* voglia dire Si .v/. v CAVEZZA , come
Scapestrato Senza capestro.
SCAVEZZ* DE L'ALBOBO , T. Agr. Top
po , Pezzo di pedale grosso di qualunque
albero atterrato.
ROBA SCAVEZZA, Scavezzane, T.di Com
mercio, Rottami, Polvere , Stacciature ed
altri avanzi di materie fragili , come la
cannella , la china e simili.
SCAZZAFASSI (A) Maniera avv. ani., A
eatafascio, Alla peggio TCTA LA ROBA
TAGA A ICAZZAFASSI, Tutto vada alla peg
gio, in rovina; Vada il mondo in carbo
nata.
SCAZZAPENSIERI, s.m. Gabbapensieri,.
dicesi Ci che allettando distrae la mente
e caccia la noia..
SCEMO , V. SEMO.
SCEMPIO, V. SBMPIO.
SCENA , V. SEJTA.
SCHEGIA, . f. (col l' stretta) Scheggia,.
Quello che propr. vifne spiccato dal ta
gliare o lavorar le pielre.La scheggia del
legname si chiama Vinizianatnenlc STBLA, V.
Scheggia anche dicesi a Sottile striscia
di legname per uso di far corbelli, panie
ri etc. V. SCHEGITA.
SCHEGlXR, v. Scheggiare , Fare schegSCHBGIARSE LE MAX, Sverzarsi; Scheg
giarsi; Pugnersi colle sverze o schegge.
SCHEGITA, s. f. Scheggiala oSchegf' uzza'. Piccola scheggia Sverza o
cheggia, si dice a Pezzuol di legna o si
mile che penetri nella carne.
SCHEGINA, t.L Scheggiane, accr. di
Scheggia.
SCHEG1SO , add. CipoHoJo , T. de' Le
gnaiuoli, Dicesi del Legno eh' soggetto
a sfogliarsi.
SCHELETRO, add. Scheletrizzato , Di
morto fatto scheletro.
Detto per agg. a Uomo , Ossa e pelle; ,
Ossacela senza polpa, Essere o Parere
una larva, una morie, Dicesi per esage
razione di Persona estremamente stenuala dal male, che anche si dice Allampa*
nato; Lanternuto ; Secco pi che pi.
SCHLETRO , s. m. Scheletro e Sc/jmtro; Carcame ed Arcarne.
SCHELETRO DE CAROZZA o DB BARCA PICO-'
LA , Guscio, II primo abbozzo d'una bar
ca o d'una carrozza.
SCHELETRO D VN BASTIMB-TTO , Carco-

SCff

SCH

me o Carcassa o Scheletro, T. de' Co


struttori, Coltellame d'un bastimento non
coperto dal fasciame o prima che questo
siavi applicato o dopo che dallo stesso sia
vi staccato. Se coperto dai madia-i dal
fasciame, si dice propr. Scafo.
SCHELETRO DB CABBGHB e BIS , Fusto e
vale Ossatura.
FARSE UN SCHELBTBO D' UNA LEZIO e simili, Fare un sommario, un sunto, una
sbozzo, un abbozzo, C orditura.
SCHEMA , s. f. Schiena o Dorso r Dosso,
JNell' Uomo la parte deretana dalle spalle
alla cintura; nel Quadrupede dalle spal
le alla groppa ; ne' Pesci e simili tutta la
parte di sopra tra il capo e la coda.
SCHEMA DEL coRTLO , Costala. , La par
te opposta al taglio.
SCHENA D'UN LI un. , Dorso o Dosso del
libro.

SCHEO , s. m. Voce nuova. Chiamasi dal


basso volgo il Centesimo della lira austria
ca per distinguerlo da quello della lira ita
liana che aveva qualche piccolo valore di
pi. Diccsi altrimenti CB.VTESIU'I.Y.
SCHERMA, s. f. Scherma o Schermita ,
Esercizio propr. del giuocare di scherma
coi fioretti. Assalto, li dice l'Esercizio o
Studio che (anno i giuocatori di scherma.
IMPARAR o Zoca DE SCHERMA , Ciuccare di spada; Schermire o Schermare.
ZOGR DB SCHERMA, detto fig. Traccheg
giarla i Schermirsi , Condursi con de
strezza ; Andar alle parate o alla parata.
MAESTRO DB SCHERMA , Schermidore e
Schermitsfe, Che fa o insegna l'arte del
la scherma.
SCHERMATURA, s. f. T. Mar. Schermo^tatara , Lo schermottare e l'Opera che ri
sulta da tale operazione. V. GALOZZA.
.SCHERMO, . m. Scalmo e Scarmo , T.
Mar. Caviglia a cui vicu legalo il remo in
un battello o in una scialuppa.
BATISCHBRMO , dicesi da noi ut T. Mar.
ad un Maglio di legno con cui si balte lo
scalino perch stia fermo al suo luogo.
SCHERZO , s. m. ( dal Tedesco Scherz ;
come Scherzare da Scherzen ) Scherzo ,
Burla.
SCHERZO CHE PONZB, Vna burla d pe
pe, vale Uno scherzo grande, saporito,
scollante.
BRUTO SCHERZO, Cattivo scherzo, che
dicesi anche Mal giucco, Scherzo che of
fende.
BRUTO SCHERZO, diciam poi ironicamen
te alle conseguenze funeste di qualche malatlia,quando per esempio un male da pri
ma creduto semplice degenera in compli
calo e pericoloso; o quando da un fulmi
ne siano stati cagionali de'casi strani e fu
nesti.
SCHERZI SPORCHI , Drudrria , Scherzi
amorosi e non permessi. Crocchio si
dice per Atto sconcio fallo altrui per dis
prezzo.
TOR oTRAn IN SCHERZO, Pigliare a gab
bo, vale Pigliare in giuoco, in iscberzo.
SCHIAFA , s.ni. Schiaffo o Stiaffo; Guan
ciata; Ceffata; Gotata, Colpo "dato a ma
no aperta nel viso. Muratori deriva la vo
ce Schiaffo dal germanico Schiappe, e
Ferrari e Menagio, non improbabilmen
te, da Colaphus Kclaffa voce bar
barica del Du Cange.
SCHIAFA A MAX ROVBHSA , Manrovescio
o Marrtvescio, Colpo dato nel viso col
convesso della mano.
SCHIAFA CHE LA ss SENTE, Spiumaccia
ta , Colpo di mano aperta che faccia rouiore.
SCHIAFA DA BURLA , Amica ceffalella ,
Data per burla, scherzando.
SCH1AFAZZN, V. SCHIAF&N.
SCHIAFTA?s. f. Guanciatna; Ceffatella; Ceffatma.
SCH1AF1ZR, v. Schiaffeggiare, Dar de
gli schiaffi. Colajizzare voce latina, sla
la per Ubala.

SCBBNA D'UNA CABBGA, V. ScHBN\L.

S.-iit.v \ DE LA CARTA, T. degli Slamp.


Dosso, La parte opposta alle barbe de'fogli.
FONDI DB SCHBNA , T. de' Beccai , Sopplo, Taglio di carne che Quella punta
che sta attaccata alla spalla.
AVER UNA SCHBNA DA ASEtfo, Far dosso
di buffone, Aver il callo alle ingiurie e al
le bastonate - HF.VA DA GALA, Gridan
le spalle sue remo e Livorno OMO DB
SCBBNA, Schienuto; Uomo da fatica.
DARCHB DE SCHBNA , V. DAB.
DORHR i.v SCHBNA , V. DOBMH.
MBTBB LA SCHEDA AL Muno , Mettersi
ala dura; Ostinarsi} Star duro nella
sua ostinazione; Puntar i piedi al muro,
Persistere nella propria opinione e volont.
STBADA TATA A SCHBNA DB MULO , Stradafatta a schiena d'asino, Dicrsi di quel
la strada i cui luti fanno una specie di pun
ta che s'unisce in alto.
DAHGIIBLA IN TE LA SCHEMA , Dare stop
pia ; Dare alle gambe , Darla nera o con
traria , Dicesi ancora AVERLA IN TE LA
SCHBNA, per Aver negli squittin voti con
trarii.
In DRIO gcHBNA , AlF indietro.
STAR IN SCHBNA IN LETO o rv TEDA, Giacere supino o resupino, cio in su le re
ni , contrario di Boccone.
STAR IN SCHB.VA CAMINANDB, Andare o
Stare intirizzato, V. in M ANEGO.
Go .SET i.vr vriiF, AM su LA sciiBNA, Ma
niera scherzevole che vuoi dire, //.. Cela
d'anni settantalre.
SCHEN, add. Impettito, Diritto colla
persona. V. SCOA , DORO e MANBGO.
CAVALO SCHBN, Sellato, cio Che ha
la schiena che piega troppo verso la pan' eia.
SCHENAL , s. m. Spalliera e Appoggiato
io, II di dietro delle sedie o scanni, a cai
s'appoggiali le spalle in sedendo.
SCURITALI DB CAROZZE,-V. CABOZZA.
ScHBNLjT. de' Tessitori , Spranga o
Assone, Inclinato come un leggo, su cui
stanno appoggiati i tessitori nel lavorare.
SCKBNALI DE MANZO , T. de'Beccai, Spi
nai midolla , che li cava dal bove macel
lato , e si veude per frittura ghiotta e non
comune.

SCH

57i

SCHIAFV, s.m. Ceffalone; Ceffone; Ba


rcellone; Oliandone; Grifone.
SCHIAMA, s. f. Squama, Scaglia del pe
sce e del serpente.
SCHIAMETA D'ORO, Calla, Quegli scamuzzoli, cio minulissime particelle del
l'oro e ilcll'argeuto che si spiccano e ca
dono nel lavorargli.
No VALER DO SCHIAUB, dicevasi una vol
ta, Non valere un lupino, Niente.
SCHIAMAR, v. Squamare, Cavar le squa
me ; Scagliare.
SCHIAMAZZAR o SQUAMAZZR, v. Schiamazzare e Stramazzare , Fare strepilo ,
gridare.
SCHIAMAZZO o SQUAMAZZO, . m. Schia
mazzo e Schiamazzo, Fracasso, strepi
to, remore per lo pi di grida. Clamore,
Grido che assorda.
SCHIAMSO , add. Squamoso , Che ha
squame e dicrsi del i'esce.
SCHIANTA, s. f. Scamuzzolo, Minima
parte di che che sia, focolino; Micino;
Micolino ; Pochin pochino ; Gocciolo ;
Gocciolino; Favilla.
SCHIANTA , i dice liei parlar fam. per
jgg. a Fanciullino, Decimo, che vale ScriaIo e poco vegnente. V. TA.NTBRULO.
.SCHIANTAR, v. ani. Schiantare o Stian
tare, Rompere con violenza , Fendere, ed
proprio degli alberi , di panni e ili cose
simili Leggesi in poesie antiche, E XT.VA
FUEZZA NO MANCAVA W PELO CHE A GRON
GO NO SCHIANTASSE IN TB LA SCHENA , E

manc un pilo che una fi-ecca non ischiantasse in su le reni a Grongo , va


le a dire che non si rompesse dal! impeto
con cui lo percosse in sul li I delle reni. Al
lo stesso modo si suoi dire, Ti romper!)
questo randello sul dosso.
SCHIANTILA, s. f. dim. di SCHIANTA "
UNA SCHIANTINA DB FOGO, Una scintilla;
Una scinlilluzta.
SCHIANZAR, v. V. SGIANZR.
SCHIAO, sincopato di Schiavo, Schiavo,
Modo di salutare altrui con molta conhdenza, e corrisponde M' Addio; Salve,
Fatti con Dio; Buon d, li uon giorno;
Buona notte.
E SCHIAO ; ovv. SCHIAO SIORI o SCHIAO
soo, A Dio riveggo; A balboriveggoli ,
Indica una cosa di cui non si vede dune
Abbiam fritto; Addio fave ; Buona
notte pagliericcio, che i Latini dicevano
Actum est, Modo di dire che significa ,
Noi siam perduti, Non v' pi speranza
SCHIAO SIOHI o SCHIAO SIORIA , si usa
anche per riempitivo del discorso ed equi
vale ali' eccetera.
SCH1AON e SCHIAVN, s. m. ed anche agg.
Schiavane; Dalmatino; Illirico, Nalitu
della Dalmazia o sia del Rrgno Illirico.
VIN SCHIAN, Vino di Dalmazia.
SCHIAONLA, V. SCHIOKLA.
SCHIAPA , s. f. dices negli stessi sign. di
SCHIAP.X, con <|UcsU differenza, che SCHIAj'i v s'appropria a Colui che non sa giuocar bene e fa degli errori ; e SCHIAPA si
dice comunemente a Quello che fa u

55a
SCH
qualunque cosa ; che non ta far mai bene.
V. ScHIAPX.
SCHIAPAZCHE, V. Tacialbgne.
SCHIAPAZUCHE , s. m. ( colla z aspra )
Acciarpatore; Ciarpiere; Ciarpone; Quastamestieri, dicesi di Colui che fa mala
mente ogni coa in cni ponga mano. V.
ZavatVv.
Parlando di Chi non sa scriver bene,
direbbesi Copistaccio, pcggior.di Copista.
SCHIAPIN , s. m. dicesi ma fia modrratamcntc nellstrsso signif. diScHiAPAZUCHE.
V.
SchiapYjt zoco, Sbercia, dicesi di
Colui ch' poco pratico del giuoco , che
prende degli sbagliCerna tale Uomo da
nienteoche abbia poca eperienza nelle co
se e particolarmeute ne'giuochi. V. Zava.
SchiapVn da cmbalo, Peslatoreo Strimpellatore , Nomi di disprezzo che si danno a coloro che a mala pena sanno acconipagnare, o pestao sul cembalo o suonano male.
Ciaba o Ciabattino, dicesi d'Ogni cattiv artefice.
SCHIAPInXdA , s. f. Pecoraggine; Balorderia; GoJTeria, Errore.
Strimpellata o Strimpellamento, se si
parla di slrumenli.
SCHIAPInXr, v. Cia,pare ; Acciarpare;
Acciapinare o Acciappinare, Operar con
prestezza ma senz'alcuna diligenza.
SciiiapihXr al zoco , Sberciare, che ra
le Non imberciarc , cioc Non dar nel se
gno.
SchiapinXb IY tel sowar , Strimpellare, Sonare cos a mal modo, e quimil
Strimpellata. V. ZavatXb.
SCHIAPINN, accr. di Schiap*, V.
SCHIAPO DE P1EGORE , Branco
Branchetto nel dim.
Schiapo d'osbi, Stormo of uccelli, e
Stermo direbbesi anche degli uoinini.
Schiapo db ave , Gomitolo di api. V.
Aya.
A sohtapi, A Sturmi. Gli uccelli passavano a stormi.
SCHIARDA , s. f. Scaracchio, Sornacchio sputo catarroso, Spurgo.
SCHIARANTO, Uccello. V. Zabawto.
SCHIARANZANA, s. f. Badore, Difetto
de' pan ni lani o lini quando non sono Ul
li come conviene.
Chiarore, dicesi a Qur'hioghi pi chiari che si reggono Dell' aria in tempo fosco.
ScBTABAirZAirA anche Voir, iia per
in disuso, nel sign, di Gozzoviglia.
SCI1IARXr,v. Sch iarare, Far chiare.
Se schiaba, detto fam. // Cielo si rischiara ; Il tempo si rischiara o Bischiara assol. In T. . direbbesi anche
// tempo ajjftna.
ScHiAHAnsE, Spurgarsi , lo stesso che
Schiararse. V. Scuiabib.
SCUIARLE, si dice in vece (ICfiia h
le, V.
SCHIARIFICX , add. Schiarito; Chiarificato ; Clarificato , Fatto chiaro.

SCH
SCHIARIFICXR, t. Chiarificarep Chiarire, Far diventar pi chiaro, pi puro.
Chiarificare il vino, il mosto, uno sciroppo.
SCH1AR1R, . Chiarireo Schiarire,arsi chiaro o Divrnir chiaro corne il giorno;
e dicesi anche del Vino simili. V. SchiaRaB.
Diradare, Tor via la spessezza, e di
cesi anche del Levar da un campo le pian
te superflue, lasciandovi solanlo quelle
che pu contener seconde il niaggiore
minor nutrimento che succhiano.
ScHiABLR, per voce di gergo, V. BIH.
Schiabib un discobso , Rischiarare ,
Esporlo in chiaro, Chiarificare.
Schiahb urr pato , Verificare; Purifi
care; Avverare; Certificare.
Sc/IIABIBSB O ScHIARARSB, Spurgarsi ,
Far forza colle fauci di trar fuori il ca
tarro del petto. Lo sent spurgarsi e Ja
re una scatarrata. Passando per quella
parte si spurga per dar segno.
Schiabirsb la hexte , Stenebrarsi la
mente; lluminarsi ; AHumarsu
Sciiiabibse la vista , Bischiarirsi la
vista, contrario di Apnannare.
Schiabirsb la ose, Rischiarar la voce,
Divenir cbiara: contrario di Affiooare.
Schiah'ib i dei albobi , fisvltiarargli, vale Diradargli. Ginfolliti rami
rischiara.
Scbiabib i PBUTi e lb VEBZB ; Diradare i pomi, ifrutti, i cavoli , Tor via la
sprssc2za. V. .
Schiabibse del vin, Schiarire , v. .
Scltiarirsi, contrario d'Intorbidarr. Sei
ne e imbotta un po' giuvane , acciocchi
nella botte alquanto grilli e percio si risenia e schiarisca.
SCHIATXr, v. Schtallare, che vale Crepare per non polersi contener.
Schtatabsb , dicesi pure per Trajelare,
cio Affaticarsi fino a perder la lena.
schiata, A murcia furza; A dispetlo di mare e di vento; bcre o aJJ'ogare ; tuo marcio dispettaccio voglio
che baei il manipolo.
SCHIATON, add. Termine de'nostri aut ii Iii Veneziani, e dicevasi al Temerario
sfortunato.
SCIHAVXZENE , s. f. T. degli Erbolai ,
Angelica salvatica ; Gerardina ; Evba
GwardaJUaa ilaliani che si dan no a qufll'Erba che da Linueo delta Aegopodium
Podagraria, e dai pi recenli Botanici
Ligusticum Podagraria. Ella nasce spon
tanea; il suo odore s'accosta a quelle dell'AngeJica, e si pu mangiar colla.
SCHIAVERA , s. f. chiamasi qui comunemrulc un Nido di blatte ( V. Schiavo);
cine quel silo d'alcuna casa ove si molliplicano quesli sebifusi insrlli.
SCHIAVTE o GIAVTE DE SPAGO,
Gavette di spago , MaUissino o piccolissima quanlita di spago che si vende alie
bolteghc a cmodo de' compratori.
SCHIAVINA, s. f. Schiavina o Stiavlna;
Sarglna; Sargno Carpta, Copcrta

SCH
da letto di lana ruvida e ben grossa. Cen
tone , dicesi la Schiavina di pi pezzi o riUgli.
CuOB CONTEXTO E SCHIAVTNA IX PALA ,
Chi si contenta gode e spesse volte sien
ta, ma bello stentar di chi si contenta;
La contentezza del cuore trionfa delta
miseria, eioi: La felicita della vita non
consiste nell'abbondanza delle ricchezze,
ma nella contentezza del proprio statu.
SCH1AV1T, i.m. Schiavith; Servaggio.
ScHiAviTb nel parlar fam. si confonde
con Servit nel sign, di Dipendenza dis
agio, soggezione etc.
Me toca a gban scniAViT, Soffro
una gran servit, un gran disagio, una
gran noia, Non ho pi la mia liberta. Mi
conviene star scinpre in casa.
SCHIAVO, s. m. T. Fam. delto in Toscana Piattola e nell'accresc. PiattolonCy
e da altridetto impropriamente Scarafaggio, italian. Blatta. lnsello detto da Linn.
Blatta orientalis , il quale della grandrsza d'un grillo, ma un po'sliaccialo e
di colore ferrugineo nericcio. Questa spe
cie, che m oll i pi ica all'eccessOjComunissinia nellc nostre case, preferisce le cucine
e le stufe; sta pur negli avelli , ne' cessi,
ne' luoghi umidi e sudici, non meno che
ne'multni, essendo vago della farina; maneggiato , lascia un odore scbifoso.
ScHlAVI DE LB TARMB, V. .
SCHIAVN, add. Schiavone; IlUrico.
Schiavx, dicesi da'Pesc. per agg. ad
alcuni pesci. V. Cobtesn da Caorle.
schiaussXr,v. Balbetiare , proprio de'
piccoli bambini quando cominciano ad
articolar le parole. Dir pappa; Cingueltare; Balbetticare.
Schiavssar, dicesi pure per Barbugliare , cio Parlar in gola e con parole inlerrotle: proprio di Coloro che favellano risvegliandosi.
Per Favellare in gramujfa, Quasi favrllare in modo da non rssere inleso.
Elschiaussa suche aro l'hitewdo, 5orbotta o Barbuglia, Dicesi del Non ialendersi a parlare uno d'altro linguaggio o
che pronunzi male Cianciugliare o
Ciangolare e Ciangottare , vagliono Par
lar male una lingua.
SCH1AUSSN , add. Farlingolto; Brba
ro, Quegli che nel parlare uiescola e con
fonde varie lingue storpiandoW.
SCIJICARXR, v. Schiccherare, Imbrattar fogli uciriinparare a scrivere o disegnare.
SCBICABR DEI SPBOPOSITI , ScOCColaTe
degli s propositi , dei barbarismi, vale Replicarh in abbondanza. Snocciolare, fig.
vale Metler fuori , produire con facilita ,
spccialmentc colla lingua, e dicesi anche
Spippolare.
ScomenzXr , Sfibbiare, det
to fig. Cominciar a dire o mauifeslare che
che sia con molle parole.
SchicabXh un complimewto , Sfedera
re di secco in secco un complimenta, cio
Cavarlo fuori inaspcltalamente.
SchicabXu una fasdouna , Sballar una
ciancia.

SCH
SGH1ENZ4,. f. ( colla z dolce) Scheggiuola o Scheggiuzza, Minutissima particella di .legno appanliu che si caccia
nella pelle.
Scheggia, dicesi ancora ad un pezzetto di legno che si stacca e vola a qualche
distanza per la lacerazione che fa una palla di cannone nel bordo della nare.
SCHIENE! Pai-ticella ammir. Bagattel
le*. Zucchefritte! Capperi!
SCHIENZTA, dira, di SCHIETTA, V.
SCHIESN, s. m. detto in T. fam. Ber/'; '"e. I M'vsi d'Uomo brutto e contraf
fatto,
SCHIESON, s. m. dicevasi a' tempi Vene
ti un Almanacco o Lunario con poesie ver
nacole e facete, che slampavasi ogni anno
a Treviso, dall'autore Giovanni Pozzobon,
e che dopo la sua morte fu continuato ia
Venezia c'all'ora pur defunto Giambattista
Bada. SCHIESON chianjavasi ancora il Pozzobou E siccome in fronte al detto Lunario
e' era un Ritratto ridicolo e fatto alla peg
gio, come d'un dottore con parrucca scar
migliala ; cos ScHiEsbx fu detto e ti dice
fami), ad un uomo che abbia molta capel
latura ed arraffata Li. PAR i \ SCHIEsotr, ovv. EL XE TDTO SCHIESON, Pare una
bertuccia in zoccoli, vale Esser brutto e
ridicolo.
SCHIETEZZA, s. f. Schiettezza; Inge
nuit ; Candore ; Nettezza , Sincerit
<!' animo.
AKDB coir SCHIETEZZA , Procedere a
grembo aperto o con apertura; Far che
che sia a grembo aperta.
SCHIETO, add. Schietto, Puro e dicesi
del vino,
Schietto per Non mescolato, dicesi pu
re di Colori, parlando di Panni. l'In si
compiace di colori miniati avr da sod
disfarsi, perche gli schietti citano in dis
uso.
Schietto , dicesi per Agg. ad uomn , e
vale Ingenuo , Sincero ed anche Sempli
ce.
SCHIBTO F, vFT'i. Chiarissimo, Da IIOD
dubitarsene, Evidente, ManifestoVE LO
Dico SCHIETO E NETO , Vel dico ichiellamente o nettamente o alla distesa, vale
Senza riguardi. QUESTA LA SE VEDE
SCHIETA E NETA , Questa si vede a mani
festa prova , Evidentemente.
QUESTA XE SCHIETA COME LA MERDA, Ma
niera bassa e fam. Ella chiara o eviden
te come la luce meridiana, Un fatto da
non dubitarsene Ella cosa die cam
mina pe'suoi piedi, cio Che procede na^ tlll .illMl-lltr.

VEJTEIIN SCHIETO o SCJIIBTO E IVETO,


Veneziano pretto , per dire Veneziano di
certo.
DlULA SCHIETA E KETA , V. IVETO.

SCH1EZENDA , s. m. Voce del Contado ,


10 stesso che SCHIENZA , V .
SCHIFO, s. m T. Mar. Schifo, chiamasi
11 piccolo Caicco, bari-betta che si tiene
al servigio delle navi.
SCHILA , s. f. Squilla , Specie di piccolo
granchio marino notissimo, a coda lunga
'

SCH
detto da L!nneo Cancer Squilla. Questo
abbonda nelle nostre lagune , presso la
spiaggia del mare ed alle foci de' fiumi, ed
commestibile,e a un di presso buono co
me il Gambero d'acqua salsa.
SCHILA , detto &m. per Agg. ad Uomo
tale Scricciolo; Mingherlino; Sottilino,
Magro e sottile.
SCH1LATO, add. Dello per agg. a perso
na, V. SCHILA nel secondo sign.
SCHIIVCADA, s. {. o SCHI.VCADUHA, Stin
cata o Stincatura, Percossa nello stinco
Scalfittura o In laccatura, dicesi quan
do intaccata la pelle.
CHIAPR UNA SCHINCADA, Toccare una
stincata o stincatura, Riportare una per.
cossa uello stinco Toccare una gambata,
Aver una percossa nella gamba.
ScHIJTCADA DE LA PEXA DA SCIUVEn, Spun
tata di penna Spuntatura , direbbesi
d'una asticciuola da bigliardo allor che
piglia la palla di fianco.
SCHINCAPNE, s. m. Notaiuzzo; Me
nante; Copista, Dicesi per dispregio di
Chi non buono che a scrivere malamen
te.

SCmXG\R,v.OjTenderelostinco Scalfire o Calterire direbbesi se fosse stata in


taccata la felle.
Si-H] Vc.ul-iE, V. ScHIVOADA.

SOHISTB LA PB.YA, Spuntare, Guastar


la punta della penna, Rintuzzare la pen
na.
SCHI.XCARILA, V. GASIAMOLA.
SCHTiVCHETO , s. m. FAK vx SCHISCHBTO
A QUALCK.V, Dare scacco di pedina ad al
cuno; Fare una pedina , Levar una rosa
ad un altro che stava per conseguirla. Da'
re un ganghero, Cg. Proprio della Lepre
quando fugge da' cani.
SCHINCO, s. m. Stinco; Fucile; Fusaio;
Trafusolo, Osso della gamba , che dal gi
nocchio al collo del pie , dello anrhc da
gli anatomici Canna o Fucile maggiore.
Stinco, dicesi ancora alla Gamba del
cavallo.
SCHI1VELA, s. f. Acciacco, Mala indispo
sizione, che anche dicesi Magagna; Ma
scalcia; Schienella o Schinella, QualsiToglia malore o difetto da cui allri sia tra
vaglialo.
ESSER PIE.V DE SCHTNLB, Aver pi ma
li che il cavallo della carretta; Egli ha
pi guidaleschi d'un cavallo vetturino,
Diceii di chi abbia addosso molte maccaIelle e doglie, Aver degli acciacchi, del
le mascalce, de' guidaleschi, pi piaghe
0 pi mali che non ha lo spedale.
SCHIOCADA, i C. Sattuta o Colpo discu
riata. V. SCHICCO.
SCHICCA R, T. Scoppiettare e Crepitare,
Fare scoppielti, Fare roinrc ; e si dice
propr. delle Legne che fanno tal effetto
abbruciando. V. SCHIOPIZB.
SCHIOCB co LA SCURIA , Scoppiare ;
Chioccare, Quel suono che fa i I mazzonc
della frusta scossa a un certo modo.
SCHICCAR i KI in AI CAVALO, Crocchiare
1 ferri ai cavalli, Dicesi quando i fcrri so
no sini: . i e crollano cigolando.

SCH

553

SCHICCAR i BEZZI, Suonare i danari


Dicesi lig.
BASO CHE SCHIOCA, Bacio risonante, Che
si fa sentire nel darlo.
DAIIGHBLE CHB LE SCHICCA, Chioccare
alcuno, vale Percuoterlo con ispessi col
pi di mano o altro , onde venga il suono
detto Chiocch chiocco'Chiaccfichiacch,
V. CHIODAR.
DIRGHELB CHE LE SCHIOCA, che anche si
dice assolili. SCIOCABGHELB, Fargli una
cantata liscia, chiara, senza ritornelli;
Sonarla a uno, Dirgli liberamente l'ani
mo suo.
SCHICCO, s. m. (coli' o aperto) Scoppio;
Scoppietto; Scoppietto, Remore che na
sce dallo scoppiar delle cose.'
,
LA CASSA GA DA unr SCHIOCO , La cassa
scoppiett o diede uno scoppio.
SCHIOCO DB ossi, Crepito; Crepollo ,
Quel roraore che fanno talvolta le ossa
nelle artiaolazioni.
Scuioco DE scuniA , Chiocco, Voce Fio
rentina, Lo scoppio dellafrusta. V.SCHIOcn.
SCHIOMA, s. f. e nerdimin. SCMONIA ,
ovv. SCHIAOJTLA , Campanella, dicesi di
qualunque Cerchio o Cerchiello di mate
ria seda che serve ad appiccarvi alcuna
cosa. Campanella si dice pure a quel cer
chietto di li! di ferro o d'ottone attaccalo
alle portiere , tende eia per farle scorre
re a line di aprirle o serrarle.
SCHIOMA , dicevasi met. in tempo ant.
nel sign. di Panzane; Favola; Carata
No DIS SCHIOXB , Non carotate QOESTA XB USA SCHIOMA, Questa una caro
ta.
SCHIOPA , add. Scoppiato ; Crcpato
Schiappato.
SIESTU SCHIOPX ! Maniera bassa e fam.
Che ti venga il malanno! Dicesi in atto
di rabbia o anche di scherzo a taluno.
SCHIOPAD A , S. f

ScHIOPADA DA HJtDER,

Scoppiata di riso. V. SCHIOPR.


Parlando di pentole o stoviglie, Crepa- '
tura; Spaccatura; Scrrpolalurii, Dirsi
delle pentole e de' vasi di terra colla che
si fendono.
SCHIOPR, v. Scoppiare, Spaccarsi o Aprirsi con istrepito.
SCHIOPR DA LA VOGJA, Scoppiare dal
la voglia, Aver grandissimo desiderio di
che che sia SCHIODO DA LA VOCIA, Scop
pio o Spasimo o Ardo della voglia di eie.
SCHIOPRDARIDFH, Sganasciare; Sma
scellare; Scoppiai?; Crepare; Morir dal
le risa ; Disfarsi dalle risa; Sgangherar
le mascelle.
SCHIOPR DE LB LEG.YE, Crepitare; Scop
piettare. V. SCBIOCB e ScHIOPIZB.

SCHIOPA DB LE piAjfTE , Scoppiare ,


Quando da primavera cominciano a met
tere i nuovi germogli.
, .
SCHIOPB EL CUOH , detto fig. Crcpare ;
Scoppiare il cuore; Esser dolente a cuo
re, cio Sentir dolore grandissimo.
SCHIODAR LA PANZA, Strippare; Sven
trare, Dicesi dell'empiere Soverchiamen
te la trippa , mangiare assai Ho MAGNA
TAKTO CHB ME SCHIOPA LA PAH/A, .//O masi

SCH

SCH

SCH

gialo tanto che ttrippo; Non patto star


nella pelle.
SCBIOPB DA LA BILE , Crepar di rab
bia o dalla rabbia.

ccs i Moschetto lo schioppo della Cavalle


ria , e Fucile quello dell' Infanteria. L'archibuso assai pi lungo del Fucile.
Le parti principali dello Schioppo sono
la Cassa , la Canna , la Piastra i Forni
menti e le Parti esterne pia comuni, co
me segue.
CAUTA RICADA, Canna rigala.
CANA A TORCKIN , Canna a tortiglio
ne.
A VHM A DB LA CAUTA, Anima, II BO del
la canna.

SCHIOPO SPORCO , Schiappa intasalo ,


Quello che fece pi scariche.
CARGR BL scmoro, V. CARGHI.
CALAR o INARCAR BL SCHIODO, V. CALAO;

554

CREPA seniori , Maniera bassa fam. A


marciaforza; A dispetto d mare e di ven
to; O bere o affogare, Per forza.
GRASSO CH' BL SCHIOPA , Grasso eh' ei
schiappa o scoppia o sifende, Quando 11
uol mostrarealcuno esser grasso e di buo
nissima fatta Rinzepparsi vale Empier
si a ribocco. Rinzepparsi <f umore.
SCHIOPA R A , . f. Crepatura; Fessura;
Apertura, II crepare, II fendersi.
SCHIOPAKRB DBI LAVR1 O DB LE HAK PER

VREDO, Setole.
SCHIOPAZENE , s. m. Voce del Contado
verso Padova , Evonimo o Fusaggine e
Silio, detto ancora Berretta di prete, Ar
busto sempre verde che nasce ne' boschi e
nelle ragnaie, il cai legno giallo simile
al bossolo , ma pi tenero e s' adopera da'
Tornitori per diversi lavori , ma specialnienlp per far fusa da filare, dond' ve
nuto il nome di Fusaggine. Linneo lo ha
chiamato Evonimus Jiuropeeus.
SCHIOPETDA, . Archibiifriala o Archibusata, Colpo, Esplosione d' archibu
so. Moschettata , direbbesi Quella del
facile d'un soldato.
DAR USA SCHIOPBTADA A L'ARIA , Tirar
affario, vale Sparare inutilmente.
ANDAR! A CONTRO LB SCHIOPETE, Andrei
contro F artiglieria, cia- Contro qualun
que pericolo, non avrei timore.
MANCO MAL CHE NO LE XE STAE SCHIOPB-

TAB, Manco male eh' elle non furono pe


sche, e vale E' ne poteva incor peggio.
SCH IOPETAD AZZA, s. f. accr.di SCHIO
PBTADA, e vuoi dire Archibusala sonora,
grande. 1 Dizionarii non hanno l'equiva
lente di questa nostra voce, a cui sembra
che potrebbe rispondere; Archibitsatone,
giacch la desinenza in <me. mascolina si
applica per l'indole della lingu.i ad altri
nomi femminini, come Donnone; Caso
ne, Testone, Portone eie.
SCHIOPETADNA, s. f. Archibusalina,
Archibusata che fa poco remore.
SCHIOPETR , v. Schioppettare ; Archibusare ; Fucilare, Tirar l'ai-chibugio o
lo schioppo.
SCHIOPETIR , s. m. Archibugiere o Archibusiere detto anche Armaiuolo. Qucl1' artista che lavora gli archibusi e altre
piccole arme da fuoco.
SCHIOP1Z\R, v. Crepitare a Scoppietta
re, Fare strepito, e dicesi propr. delle Legne o verdi o di certa qualit, che poste
al fuoco crcpitano-CVe/i/tare e Scoppiet
tare, dicosi lei Sale esposto al fuoco; Scop
piettare anche del IN itro Scoppiare, fu
detto delLume quando vicino a spegner
si.
SCHIOPZO, . m. Scoppietto, Lo scop
piettare j e dicesi delle Legne sul fuoco.
SCHIOPO, s. m. ( che anlic. chiamavasi
Scoppio e Scoppieto) Schioppo; Stioppo;
Archibugio; Archibusoo Arcobugio^hrma,
da fuoco notissima. Presso al Militare d-

CCLATA , Culatta o Coscia.


CALZO, Calcio o Piede.
CAPA DEL CALZO, Coccia.
IMPUGJTADURA , Impugnatura.
ASTA DE LA CASSA, Tallone.
\/z II..Y , Piastra Quel pezzo d' accia
io che porta il cane, lo scodellino il focile
e gl'ingegni interni che fanno scattare il
cane.

INCASSO DB L'AZXAL.V, Incastro.


SPEGHIETO o CAPBTA o COVBHCHIO Mar
tellina o Focj/e-Dicesi Acciarino la Fo
glia d'acciaio della tavola della martelli
na.
MOGIA DEL SPBCHIBTO, La molla delfo
cile.
FOGON, Focone quel foro della canna
mediante il quale il polverino accende la
carica.Nel Cannone, con voce militare di
cesi anche Lumiera Lo Scodellino
queliti |>arte della piastra ove si raelle il
polverino che va ricoperto del focile.
LUMIRA , Lumiera o Spiraglio.
ESSE o CoNTnocARTLA , Cuiitraccartella.
Scnoca'iN o PASSAR.V, Grilletto o Sot
toscatto.
MOGIA DEL SCROCHN, Molla del gril
letto.
GUARDAMN o SOTOMN , Guardamacchie o Sottoguardia.
CRICA , Scatto.
CAN DEL SCHIOPO, Cane.
VIDN DEL CAIV, Testa del cane.
BARBOZZA DEL CAN, Mascelle o Gangtee.
NOSA DEL CAN, La noce.
BRAGHTA DEL CA\, Briglia della noce.
SUSTA DEL CAN, Mollane.
TIEHA, Pietra.
MIRA, M ira.
BACHTA, Bacchetta.
Buso DB LA BACHBTA, Sbacchettatura
o il Canale della bacchetta.
BATIBLB , Capocchia della bacchetta.
CAVASTRAZZE, Cavastracc.
VIDOV DB LA CANA, filone della culatta.
COTA DEL TIDOST , Codetta del vilone.
FoDRA DB LA PIER , Coietto.

VERA, Bocchino a Bocchetta.


FASSTB, Fascette o Fasce.
AHMKTA, Scudo.
PIRV o CHIODLO, Copiglia, Specie di
chiodo che tien salde alcune forniture.
CB.VTURA o TRACLA, Cinghia o Cigna
dell' archibuso.
A.vii.i o AJTELOTI DE LA CB.VTUHA, Ma
gliette.
FIUBA, Mezza fibbia, Quella che uni
sce la cinghia.

MONTAR BL gcHiopu , Montare o .llzazare il cane.


CHEPR D" uir scniopo , V. CREPA*.
SCHIOPO DA RIDBR , ScrotCO O Scoppio

di rita^ Riso squaccherato, Riso smo


derato.
CoGIOIfX A SCHIOPO, V. CoGION.

CMIAPR rvn A SCHIOPO, lo slesso , che


CuiApa A SANGUE TBBDO, V. CHIAPR.
STAR COL SCHIOPO AL MUSO , Stare colF arco teso, cio miniiti , pronto, lesto a
cogliere il destro ; e sempre ti i ceti m ma
la parte.
SCHIOZZO,add.Voce ani. VOTI GHIOZ
ZI. V. Vovi SLOZZI, in VOTO.
SCBIRATO,s.m. Scoiattolo, Animale aivalico che partecipa dei-Topo e della Scimia, detto da'Sistematici ciurus vulgaris. Mangia soltanto frutte e rode facil
mente le noci e le nocciole per mangiar
ne la polpa.
SCHIRLO o CERCHILO , s. m. T. degli
Uccellatori, Arnese fatto a guisa della ViiLEGA , cio Piccolissima rete montata so
pra un bastoncello ritorlo a figura quasi
ovale e sostenuta da un manico di legno,
di cui gli Uccellatori si servono per cuoprire e pigliare le quaglie.
SCHIR1BIZZO , . m. Ghiribizzo; Ghiribitzament; Cricchio; Ticchio, Idea stra
vagante , Bizzarria , Capriccio. V. GmzZOLO e GRILO.
SCHIBIBIZZI su LA CARTA , Ghirigoro ,
Tralleggio o Intrecciatura di linee fatta
a capriccio di penna, usato per lo pi nel
le soprascritte delle lettere.
FAR DEI SCHIRIBIZZI su LA CARTA, Trattfggiare, Far tratteggi, cio linee tirale
attraverso ad altre linee.
V. nell'Appendice CHEREBIZZO.
SCH1TAPTI, s. m. (coll'e stretta) Rinvesciardo, Colui clic rinvescia, che ridi
ce tulio ci che ha senlilo o gli slato
confidaloAver la caeaiuula sulla lingua;
Svertare o Sbarrare ogni cosa, Dir sen
za riguardo quel eh' occulto e si do
vrebbe lacere. Rapportatore ; Ciarliere.
SCHITAR, v. dicesi in senso proprio al Ca
care squacquerato de polli.
Dello ralaf. Rinvesciare o Svesciare o
Svertare, Ridere etc.
SCHIT\R , v. Rovesciare o Svesciare e
Svertare, Ridire e riferire (juel che si do
rrebbe tacere, che anche si dire Squaccherare; Squacquerare e Scacazzare.
SCHITARILA, Voce ani. lo slesso che*
CAGARIOLA.
SCH1TO, s. m. Cacherello; Pollino, Slerco di polli o di alni animali simili. Schiz
zata, quella degli uccelli.
^
SCHITO DE COLOIIBI , Colombino , Sirico de' colombi.
ANDAR DE SCHITO , V. ANDAR DE oco.
SCHITO , rifcrilo a uomo , Mingherli
no; Sottilino; Scricciolo.
SCHITOLAR , v. ant. Squaccherare e
Squacquerare, Cacar tenero.

SCH
SCHITOIABSB II BBACHE8SE, Sqliaecht-

rar ne'calzuii; Sconcacarti; Far de pe


ti vestiti.
SCHITN, lo slesso che SCHITAPTI, V.
SCHITNA, di\.Riuvesciarda, Colei che
ridice ci che dovrebbe tacere.
Rinvesciardina il diminutivo.
SCHITOZZO , add. e nell' accresc. SOHITOZZ.V , dicono nrl Contado Veneto ver
so Padsva , per Agg. ad un Ragazzo preunluosello. Noi diciamo SCAGAZZON ; CAGHTB ed allri , V.
SCH1VAFADGHE , add. Fugeifatkhe ;
Schivanoia, Pigro, Poltrone, v. POLTHW
e Poacl. A Chioggia dicono SCHIZZAFADIGA.

SCHIVAR, v. Schivare o Schifare, Scan


sare, Sfuggire.
No HE SCHIVO DE SPENDER, Non mi "-

Jiuto di spendere , Non ricuso.


LA XB UVA COSSA CHE > u SS COL SCHIVAR,

F.lla cosa inevitabile o ineluttabile.


SCHIVO , add. Schivo ; Schifo ,- Schifil
toso; Peritoso, Riiroso, Vergognoso.
L' SBVPBB STA SCHIVO DE FARSE VEDER

IN CEBTI LOCHI, Egli si sempre astenu


to dalfarsi vedere in certi luoghi; Sem
pre ebbe ribrezzo di farsi vedere.
SCHIZZA, add. Camoscio; Camuso; Ricagnato; Rincagnato; Simo, Che ha il
naso in dentro o schiacciato.
RANCISXR LA SCHIZZA , Aggrinzare il
nase, Stizzirsi.
SCHIZZA, S. Marco, cio La faccia del
Leone, ch'era lo Stemma elei Governo
Venelo.
LA BnUTA SCHIZZA, detto in lingua fur
besca, la Morte.
SCHIZZA DA VIJT o DA AQUA , Barletta o
Borlotto, Vaso di legno fallo a doghe co
me una botticella, ma schiacciato alquan
to ai lali , per uso di contener vino ed
acqua.
SCHIZZA , add. Schiacciato , Compresso
Scofacciato, vale Schiaccialo a guisa
di focaccia.
SCHIZZADA , i. f. Schiacciata o Stiac
ciata, Schiacciamento.
DAB TJ.VA SCHIZZDA, lo slesso che SCHIZ
ZAR, V.

SCHIZZDA , dicesi anche per SCHIZZBTADA. V.

SCHIZZADNA , s. f. Schiacciatina, Pic


cola schiacciala.
SCHIZZAR , v. Schiacciare o Stiaccia
re, Rompere, Infragnere.
ScHizza DE L'AQUA , V. SCHIZ/BTB.
*

ScHIZZB ZO COVE V.VA FUGA ZZA , ScO-

facciare , Schiacciare a similitudine di


focaccia.
SCHIZZAR L'OCHIO, Far d* occhiolino;
Fard" occhio; Ammiccare; Accennare;
Dar d'occhio, Accennare coli' occhio.
SCHIZZAR r.v SONETO, Schiacciare un
tonno, vale Dormire.
EL GA SCHIZZA LA TESTA COME UIT OSS-

LTo , La testa gli schiacci come un so


naglio. Come un nocciol di pesca ogni
Imo staccia.

555

SCO

SCO

, Calarla ; Accoccarla;
Affibbiarla; Fregarla ad uno, Cogliona
re , Itiirlarc alcnno. V. FICB.
SCHIZZETADA , s.f. Schizzettata, verb.
li Schizzettare, 11 lanciamento di fluido
fatto col mezzo dello echizzatoio. Inie
zione, dicesi a Forzata introduzione d'un
fluido medicato per via di sifone o sn-inga in alcune cavit del corpo ; e quindi
Iniettare per Fare una iniezine.
SCHIZZETR, v. Schizzettare, Umet
tare con Io schizzetto Schizzarci Scan
nellare, Versare e schizzar lontano
Sprizzare ; Zampillare, Minutamente
schizzare , V. SCHIZZETADA.
SCHIZZTOjS.m.Sc/iizzatojo, Strumento
col quale si schizza aria o liquore. Schiz
zetto o Schizzettino , Piccolo schizzatolo.

strade e le corti Scopa, dicesi anche


per Granata , cio un mazzo di vermene
di qursia pianta legale insieme ad uso di
spazzare.
SCOA NOVA SCOA tetf , Detto fam. Fatto
re nuovo tre di buono; La granata nuo
va spazza bene la casa, per dire che I
servitori nuovi ne'primi giorni fanno il lo
ro dovere: simili a quell'altro proverbio,
Da principio tutto e bello.
SCOA VBST!A , Detto fig. Lucerniere ve
stito, Dicesi di Donna lunga e magra per
disprezzo; simile all'altro SIOB Tovo TU
TO VALO.
PAR CHB L'ASIA VAGITA EL VAWBGO DE r.A
SCOA, Ha nelle reni Pali miro : quasi ab
bia un palo nelle reni che non le lasci chi
nare e salutare gli allri. V. in MAKEGO.
QUEL DA LE SCOB , Granatalo, Vendilor di granate.
SCOA , add. Spazzato e anche Scopato f
Nellalo colla granala.
In a li rn sign. Scopato, Percosso con
iscope per punizione, V. SCOB.
SCOADA, s. f. Granatala, Percossa da. ta colla granata.
In allro sign. Spazzamento ed anche
Scopatura, dicesi l'Alio dello spazzare
con granata.
DAB UVA SCOADA, Spazzare.
DAB U.VA SCOADA, dello fig. Pigliar la
granata , vale Mandar via tutta la servi
t o tulli i Ministri o subordinali perch
non facciano l' uffizio loro.
SCOADNA, s. f. Scopatine, Voce Fior.,
piccola scopata.
SCOADRA, s. f. Spazzatura, Immondi
zie che si tolgono via spazzando.
SCOAM\R , s. m. T. Mar. Scopamare,
Sorta di Vela che si pone ai bastoni di col
tellaccio portali da' pennoni maggiori.
SCOTA DEL SCOAVAB, V. SCOTA.
SCOAR , v. Spazzare.
SCOR EL FoiiMB-vTo, T. Agr. Figlia
re, Separare con granala o con frasca dal
umilii' del grano o biade quelle spighe o
barcolli che hanno sfuggita la trebbiatura.
SciAn u?ro, Scopare; Frustare, Pena
ignominiosa ch'era in uso sotto il Gover
no Venelo contro i ladri colli infialanti.
V. FBUSTAB.
SCOAR VIA LA so BOBA, Fare lo spiano,
Consumare, Dissipare , che anche dicesi
Fare repulisti o i/ repulisti.

SCHIZZBTO DA BALOGI , Gonfiatoio O-

Schizzatoio, Strumento da gonfiare i pal


loni per giuocare.
SCHIZZIGNSA , add. Schifa 'I poco ,
Voce usata a modo d'aggiunto, che dice
si per lo pi di Donna la quale faccia ar
tatamente la modesta e la contegnosa
Scocca 'Ifuso, Epiteto che si da in ischcrzo a Donna da poco o malvaga di lavora
re, e sempre vi si aggiunge Monna. Mon
na tenerina; La mosca la guarda e la
lattuga la punge.
SCHIZZINSO, add.Sc/i/zsincwo; Schi
ve; Schifo; Schifiltoso; Ritroso.
PAH EL SCHIZZIGNOSO su TUTO, Puzzare ifari deFjnelarancio, Suoi dirsi d'uno
che pretende esser mollo dilicato io qua
lunque genere di cose.
SCHIZZO , s. m. Schizzo; Abbozzo; Ab
bozzaticcio ; Sceda ; Imbratto , Disegno
o altra cosa abbozzata.
SCHIZZO, adii. Schiacciato; Compresso,
i\on della figura che dovrebb' essere.
Simo, vale Che ha il naso in dentro o
schiacciato. V. SCHIZZA.
SCHIZZN, add. accr. di SCHIZZO, Camu
so, Dicesi di Chi ha il naso schiacciato.
SC1AL, V. SiAi.
SCIALO, V. SIALO.
SCIAQUARSE , V. SIAQUABSE.
SCI-MIA , V. SIVIA.
SCIMITARA, V. SijfiTAiu.
SCIOGLIER, V. SIOGUBR.
SCLAMO, s. m. Schiamazzo; Gridare;
Somare.
SCO A, s. f. Granala, Mazzo di fusti e fili
di Saggina (M SLEGA) sgranali, legali in
sieme, col quale si spazza; e dicesi anche
Scopa -Chioma a dice la Farle colla quale
>i spazza, e Manico la parte opposta.
ScOA DA TBAAZZI, Spazzola <ll piallili',

Specie di Scopa formata colla pannocchia


o chioma della Canna di padule, che ser
ve all'uso di scopare il battuto e gli smal
ti de' pavimenti nelle case.
SCOA DA ABA, T. agr. Scopa, Pianta an
nuale, detta da' Botanici Erica Scoparia. Scopa da granate , che suole racco
gliersi per farne granate che ' impiegano
ne' pi vili eservizii, cio per ispazzare le

LA MOUTE NE SCOA VIA TUTI UJfO A LA

TOLTA , Ail uno ad uno la morte ne mie


te tutti.
SCOARLA, s. f. (coli' o stretto) Scopet
ta; Spazzola , Piccola scopa. V. SCOSTA.
SCOASCO, s. m. Voce del tatto fam. e
donnesca, che allude all'Ultimo figlio na
to da una che ne abbia prima partorito
molti , e corrisponde ali' altra maniera ,
RASSAUBA DB i. ALBUL. Sono tutte locu
zioni figurate. V. RASSAURA.
SCOAZZE, sv f. Scoviglia; Spazzatura;
l'allume -, Lordure; Pacciame ; Mara
me , Immondizia che si toglie in ispazzando Parlando di mercanzie e in ter
mine di commercio, direbbesi Scavezzo

556

SCO

SCO

ne, che vale Rollami^ Poli ere-, Staccia


ture ed altri avanzi ili materie fragili, co
me la Cannella, la China e simili.
SCOAZZE O'BRBARI, Nettatura.
SCOAZZE i LE ROBE , Pisciagione, Vo
ce di gergo che significa la scoria , lo scar
to, il rifiuto della cosa.
SCOAZZB i-i L FBHO, Latti ed anche Lop
pe chiamansi le Fecce eh' escon del ferro
per ridurlo a perfezione nella ferriera.
SCOAZZB DB LA FOGiA, Fogliazza, Quel
la eh' avanzata da' bachi du scia.
MOTA DE .SCOAZZB, V. MOTA.
V.'.. PBSSB

VA PER LE SCOAZZB, I

'

Iti

macca del pesce; C' la magona; II pe


sce Italiesi pel capo} Ce n' grande ab
bondanza. V. MACA e BCBAUTA.
SCOAZZR , . m. Spazzaturaio , Voce
dell'uso, Colui che spazza le immondizie
Iella Citt , che a Firenze dicesi Paladijio, perch va sempre con pala in mano.
Letamauolo, si chiama Chi raccoglie
il letame, come sono- propr. quelli di Ve
nezia, che portano via dalle case le spaz
zature gi raccolte e ne fanno letamare.
SCOAZZRA, s. f. Cassetta da spazzatu
re, ch' quell'Arnese di legno in cui s
raccolgono le spazzature delle case.
SCOAZZBRA , dicesi anche alla femmina
o moglie dello Spazzaturaio e del Letanaiiiiiii. , l.i quale M ili" esempio di altre
voci consimili e cos formale , potrebbe
dirsi Spazzaturaia e Letamaiuola.
SCOAZZTJA si chiama anche la Barca
<-.m cui si portano fuori di Venezia le
pazzalnre raccolte per farne lelamc e per
ingrassare le terre.
SCOAZZRE , s. f. Vecchiume ; Sferre
vecchie, Mobili e cose vecchie.
5COAZZTA , s. m. ( coli' e stretta ) Co
mi noi chiamiamo il Partitore, che trae
l'oro e l'argento dalla spazzatura delle
ceneri, terre e crogiuoli ne'quali essi me
talli sono slati fusi e dagli strumenti e va
rii che hanno servito, a quest'uso. Oicesi
Lavatura, la prima operazione che si fa
ulle stesse spazzature, e Mulino a mer furio la (Macchina che serve ad agitare il
-mercurio perch separi le parli ' Ofo e
l' argenlo dalle ceneri o terre. V. PAHTIOBO.
-3COCA , s. f. (eoli' o aperto ) o SCOCHTA ,
Cavallino, Cavallo piccolo ed anche Folc
ir di cavallo Cavallaccio, significa
Cavallo di poco valore Bidello si dice
. Cavallo piccolo da campagna.
Scuccomedra r Scitccumedra fu deir
da Francesco Sacchetti per Cavallaccio.
SCOCAR, T. Scoccare, Lo scappare che
fanno le cose tese e ritenute da quelle che
le ritengono , come archi , strali eie. che
dicesi anche Scattare.
SCOCHIA , s. f. T. di gerjjo e vale Tabac
co cattivo, mescolalo con polveri o so
stanze che non sono tabacco.
SCOCHIA dicesi anche al Vino, t
(irebbesi Certoneca, cio Cattivo vi
SCOCO, add. Voce fam. Sfrenato; Ardi
to, Dicesi per agg. a Uomo, come atichn
a Femmina, V. SBBB.YA.

Scoco , si dice ancora per vezzi ad un


Fanciullino vivo grazioso Scoco CAno,
dicono alcune donne per tenerezza, che
come si dicesse Caro il mio bambarotto10 ; Caro il mio naccherino e simili.
SCOCO . s. m. Scocco e Scatto , Lo scat
tare delle cose tese , come per esempi
leccane dell'archibugio.
SCOCOGHLO, s. m. Corrotto da Cocoi.. :'!.", che dicesi a Chioggia , e vale in
forza d'agg. per Ocelli fieri, ingannato
ri. V. in OCHIO.
SCOCONAR , v. Sturare la bote, Levare
11 cocchiume alla botte. V. DBSCOCO.VH.
SCOCONABSB CON UNO, Sfogarsi; fotore il gozzo i Dir f animo suo.
SCOCO.VABSB DAL GUSTO, Smammolarsi;
Scrogiolarsi; Sgavazzare; Gavazzare;
Godersi; Ricrearsi. V. &DABAZZARSB.
LA ni DB CIIB LA SE M -uri i M , Sgana
sciar dalle risa; Scompisciarsi dalle ri
sa, Ridere snvodcratamenle.
SCODARL o SCODABOLO ( coli' o chioso)
Libro delle riscossioni, cio Quella spe
cie di vacchelta in cui slamio brevemen
te registrati i nomi de' debitori e i loro
debili rispettiti, a guida dell'Esattore in
caricalo delle riscossioni.
SCODEGR, V. DBSCODEGXR.
SCODER, V. SCUODER.
SCODIDR, V SCUODIDB.
SCOETA, t. f. il, min. di SCOA, Granatuzza; Granatino e Granatina, Piccola gra
nala o scopa da spazzare.
SCOET\R, v.Agjrhei-onare, Mettere i ghe
roni.
Si M il i l'i) , (. m. Gherone , Quella giunla
che si fa da'lali alle camicie o altra veste,
allorch la tela o il panno non latilo
largo.
METBB i SCOETI , Aggherunare.
ScOBTn DB LE CAI.ZB , V. < . i ,M .

SCOFONAR, v. o SCUFOWAR, Burlarti De


ridere; Beffeggiare alcuno: lo stesso che
BOFOJTB , v.
SCOG1RA, s.f. Scogliera, Quantit, muc
chio di scogli nudi.
SCOG10, s. m. Scoglio, Masso in ripa al
mare o dentro nel mare.
LOGO FIBN DB SCOGl , Luogo Scoglioso.

Scoglio, in sentimento fig. dicesi anche


da noi per Difficolt, Impedimento, Obi
ce QUESTO XB uw scouio, Quesf uno
scoglio, cio Una difficolt.
URTAR IN u.v SGOGIO, detto pur fig. Rat
iere il culo in un cavicchio , Urtare in
una dilTicoll.
SCOINR , v. che si usa nel Contado ver
so Padova, Spfngare, Guizzar colle gam
be O CO* piedi. V. .\J\-n.\;:.
SCOLA , s. C ( coli' o serralo ) o SCUOLA,
Luogo dove s'insegna , Scuoia.
SCOLB PVBUCHB , Ginnasio o Liceo,
Luogo pubblico di lellerari esercizi!.
SCOLE .YOBUALT , Scuola comunale.
Scuole o Confraternite e Fraternite Q
Compagnie laicali, sono particolari Con
gregazioni o unioni di persone divole sul-

SCO
lo V invocazione di qualche Santa lui. la
re. V. AITA.
Scuola, dicevasi pare al Luogo dove si
radunavano i membri di qualche arte.
MANDAR ELTABARO A SCOLA, dello mei.
Mandare i vestiti a leggere o imparare,
cio impegnarli.
M i MI', l A SPASSO O I.\ i.n v\ i'.R LA SCOLA

e FAR i CORNI A LA SCOLA , Marinare I


scuota . Inforcare la scuola o far turca
alla scuola o Far lejclie alla scuola, Ta
le Abbandonar la scuola e premier vacan
za da s senza licenza del Maestro.
MBTBR u U.VA SCOLA, V. METBB.
DAB SCOLA, Leggere in cattedra di al
cuna cosatale Esserne informalissiino
Dicesi pure per Ammaestrare ; istruire.
SUOLAMENTX , add. Gonorreato , Dice
si quegli oh' a illn io di gonorrea.
SCOLAMENTO, s. m. Scolamento o Co
lamento , La scolare.
Svolazione o Scolazione e Gonorrea oGomorrea, Infermit sifilitica nota rlie vie
ne tanto agli uomini che alle donne, e che
ii M --i anche Sfilato.
SCOLA.OR o CoLAun, s. m. Colatoio e 5colatoio, Luogo o palchetto pendente, do
ve si mettono le stoviglie ad asciugare. V.
SCAPA.
SCOLAR DB LA SALATA, Scotitoio, Re-

ticino o specie di vaso bucherato ni>l qua*


le si mette l'insalala o alLro per iscuolersi dall'acqua.
SCOLAOBJ , T. agr. , Braccioli, Que'fiuselli che si fanno in (orma di braccio pro
fondi un palmo u poco pi , secondo hi
giacitura del terreno , i quali conducono
L'acqua de' campi e la comunicano ai fos
si.
SCOLAR, v. Scolare; Trascolare.
SCOLB LA 1.1 MI- . Sgocciolare il lume,
ili .--i Quando pel vento la candela fgoot-iola.
SCOLABSX, Collarsi i Rompersi o- Fiac
carsi il eolio-, Dinoccolare Detto fig. e,
per csageraziooc , Struggersi ; Smagri
re ; dtiJarsene pel buco dell" acquaio t
cio Insensibilmente.
SCOLARSB UN BRAZZO O Simili, Colldr-

si; Stancarsi un braccio o altro, e s'in


tende per soverchia fatica.
SCOLARO, s. m. Scolarlo Scoiaio , Que
gli che va a scuola per imparar , Stu
dente.
Scolare matricolato, dicesi Quello -h inscrillo nel ruolo degli scolari d* un Li
ceo o d'una Universit.
SCOLATIZIO, s. m. Scolatoio, dicesi a
Luogo pendente per lo quale scolano li
cose liquido ed anche le immonde. -V
lalnrn delle fogne ; Smaltitoio , chiama
si a quel luogo che da esilo alle superflui
t ed alle immondizie.
Colatoio, in T. de' Muratori si dice a
Pietra scavala per ricevere o dar lo scolo
alle acque piovane, ma questa riguarda
aiili
cdilzii ;3 e dicesi anche Corna.
O
SCOLA RE , s. f. Scolature o Colatura,
Materia colata ; e s' intende per lo pili
delle fecce o parli solide separale dalle liquide.

SCO
SCOLACI^ DB LA CIBA , Cerume , T. de'
Ceraiuoli, Colature ed avanzi di erra. Co
latura, si ilice ancora della Cera lique
fatta che scola dalle candele ud' ardere.
V. CBR.V,
FAR SCOLAUBE , Raccogliere le colatu
re , cio Quelle che cadono dalle torcie
accese , azione che i Napoletani dicono
SPIZZOLARE.
SCOLAZIN. V. SCOLAMENTO.
SCOLTA . s. f. ( coli' e stretta) Bordel
lo; Scannatoio; Lupanare, Luogo infa
me di Donne di inondo , dove >' insegna
no e si usano disonest.
TECMR SCOLTA , Tener /* oche in pa
stura , vale Tener femmine e prestarle
altrui per prezzo.
SCOLO, B. ni. (coll'o stretto) Scolo, Esi
to delle cose liquide. Deflusso.
Dello per Scolatoio , Luogo pendente
per dove scolano le cose liquide.
SCOLO DEI COPI o simile, Grondaia,
L' acqua che cade dalla gronda. Stillici
dio voce latina usala da* Legisti.
SCOLO , detto in T. Agr. Chiassaiuola
a Chiassaiuola, Canale fatto a traverso
ai campi per raccorre l'acqua piovana.
Scoto DEL MOL'I.V, 7?iscacff naloio, Ca
nale per cui i Mugnai danno la via all'ac
qua quando non vogliono macinare.
FAR SCOLI IN CAMPAGXA , Fognare, Vo
ce Agi-. Far canali o siano smaltitoi nelle
terre coltivate per isgrararlc dalle acque
sovrabbondanti.
SCOLO BIA.YCO E FiiKrio, Flemma, Finore che viene altrui per malattia.
SCOLI, T. Mar. Lumiera o Anguilla,
Intagli o Scanalature falle nelle stamina10 o roste di cui composto il fondo del
vascello, acci che l'acqua possa (correre
dalla prua sino alla tromba.
SCOLO, s. m. ( coll'o largo) Scotta ; Ac
qua di latte, 11 siero non rappreso che
avanza alla ricolta. V. SIERO.
SCOLORO, add. Scolorato e Scolorito,
Squallido, V. DESCOLORO.
SCOLORIR, ?. Scolorare, Torre il colo
re ; Scolorire, Perdere il colore.
SCOLPAR , V. DESCOLPAH.

SCOLT\R, v. Ascoltarti Udire.


SCOLTURA, s. f. Scultura.
SCOMBTER, . Martellare, Dicesi del
tormentare che fa il dolore d'una ferita
battendo a guisa di polso.
SCOMBRARIL, s. m. Cosi vien chiama
lo particolarmente quel Pescatore che fa
la pesca degli Sgomberi.
SCOMBRO, s. m T. de'Pec. Sgombero,
Pesce di mare comune e conosciutitsimn,
dello gi da' Latini Scomber, e da Limi.
Scomber Colia. La sua carne e di gralo
M pure; e se ne piglia in molla quaulil
dall'inverno in poi. V. LAIVZABDO e GA.VEAUL.

SCOMBG10, s.m. Voce del Contado ver


so Padova, Scompiglio; Confusione; Per
turbamento; ed iuidic tarabuffa, Tu
multo. V. BABAFJSOLA.

SCO
Scompigliume , dicesi nel sign. di Mas
sa di cose scompigliate.
SCOMBUSSOLAMENTO, s. m. Scombulamento e Scombussolamento, Sconcer
to , Disordine.
SCOMBUSSOLAR, v. Scombuiare e Scom
bussolare, Disperdere , Disordinare
Scommettere , Disfare le opere di legna
me, contrario a Commettere Scom
muovere , Commuovere , Sollevare
Scompigliare o Scomporre, Disordinare
o Confondere; e direbbesi delle Matasse
Sconcertare, per Guastare e Disordina
re Rovistare e Rivoltolare, Metter sossopra Razzolare, dello per simil. va
le Cercar con curiosit, Frugare, Svolger
cibili rosa per vedere ci che v'. Cos mi
va tutto '( d rovigliando la casa e raz
zolandomi t/uelle poche masserizie che
io v' ho.
SCOMENZAR, v. (colla z aspra) Comin
ciare; Incominciare; Principiare; Ini
ziare.
SCOMBNZR A DIR B A PAR , Pigliar a di
re; Pigliar a far che che sia; Accignersi.
TimyR A SCOMENZ\R, Ricominciare ;
Ripigliare.
SCOMENZRDA LA cOA, Mangtareo Pren
dere ii porro per la coda , dello fig. Co
minciare da quel che importa meno e che
si dovrebbe far poi.
OH SCOMBNZBMO ! Maniera familiarissima d'impazienza e rimprovero ad altrui,
Alle mani, disse colui che non le aveva.
SCOMBNZA , CHE MI FINIR, Suona ch'io
ballo, e dicesi ad un Fanciullo irrequie
to in atto di minaccia.
TCTO STA A scoMENzXn, // pi duro o
tristo passo quel della taglia, Principia
re la cosa pi difucile.
Vi! si-n.MRwi-, MAL DA STA BtJfDA, dct-

lo anche Cg. Se credete difar bene, vi ci


fate in cattivo lato, Cominciale male.
SCOMTERjV. Scommettere, Fare scom
messa, Giuocare; Mettere. G[locherei la
testa; Metterei la vita; Porrei pegno;
Ci metterei tutto il mio. V. PIRIH.
SCOMOSSO, add. Voce ani. Scommosso,
Commosso, Sollevalo.
SCOMPAGNAR, V. DESCOMPAGNB.
SCOMPARIR, V. DESCOMPAR\R.
SCOMPONEGIAR,
SOOMPNER ,
/ v. Scomporre; Discomporre; Scompigliare; Disconciare.
SCOMUNICA e SCOMNEGA, s. f. Scomu
nica; Scomunicazione; Anatema.
El. PAR QUELO CHE PORTA LA SCOMUNICA

DE FBRARA , Maniera di deridere un uo


mo-di bruito aspetto e contraffallo o malveitilo, che pur sussiste fra noi e ricorda
la scomunica data dal PonleGcc Clemenle
V. nel secolo i3. alla Republica di Vene
zia per 1' occupa/ione di Ferrara : analeina che fu falalissimo agi' interessi de1 Ve
neziani.

SCOMUNICA , add. Scomunicato ; Ana


tematizzato.
Muso SCOMUNICA, Maniera fam. Faccia
da scomunicalOjA'ictn volgarmente d'Uo
mo di deforme aspetto,

sco

557

SCOMUNICA, si dice ancora fam. nel sen


so di Sfortunato; Sventurato.
COSSA SCOMUNICADA , C isa esecratele ,
abominevole; ovv. Attarda; Irragione
vole.
SCONCERTO, s. m. Sconcerto; Sconcer
tamento.
SCONCERTO DE PARTO; Sconciatura, Abrto , La creatura dispersasi nel parto.
Dare in isconciatura, vide- Sconciarsi.

Dello per Sconcezza ; Disordinamen


to; Sconciamenlo, V. SC-ONZO.
SCONCETR, T. Infamare e Diffamare,
Dar allrui calliva faina , Far perdere il
concello e la pubblica opinione.
SCONCETO, s. m. (coll'e aperta) Mala
fama, Opinione svantaggiosa nel pubbli
co a pregiudizio di alcuno.
SCOND.\GNA, s. f. Aguatello; Latibolo;
Nascondiglio, Luogo dove allrui si na
sconde. Ascondarello, dicesi a Piccolo na
scondiglio.
Detto per Gelamento o Nascondimen
to, L'atto di nascondere.
FAR DE LB SCONDGWB, Far aguatellr.
V. FFIGWA.
SCONDARILA, s. f. Sorta di Giucco fan
ciullesco. V. ZoGR A LA SCOXDARIOI.A , in
ZOG\R.

FAR LA SCONDARIOLA , Fa;- le mummie,


e vale Ora apparire, ora nascondersi.
EL SOL ZOGA A LB scopfDAnroLK, dicesi
mctaf. Usalefa a capo a nascondere, del
lo per ischerzo e simil. meiaf. Quando il
sole in certi giorni ora apparisce ora la
dielro a nubi.
Dello per SCO.VDAGIVA , V.
SCONDER, v. Nascondere; Ascondere,
Celare, e Dicesi anche nel sigu. di Am
mantare; Coprire.
SCOITDBRSB, Soppiattoni, Star ritira
to, rinchiuso in casa Appiattarsi, Na
scondersi in qualche agualo Impiattarsi; Rappiattarsi; Soppiattarsi, dicoasi per Nascondersi assolut.
ScOSTDEHSE CO LA IMMISI DEI ALTRI, R-

coprirsi col mante! d'altri.


SCONDERSE DB Dato UNA PORTA, Nascon
dersi dopo C uscio, cio Dielro alla porla.
ScONDBRSB DA BRIO A UN DEO , NaSCOn-

dersi dopo il dito, dello fig. Addurre una


scusa debole per giusliucarsi.
SCO.VDBRSB i.v T'vNACiEsti, A mmacchiarsio Immacchiarsi, Nascondersi iu un ce
spuglio o in una macchia.
SCONDEHSE IN T' USf BOSCO, V. LlBOSCAR8B.
SCONDBHSB PER VERGOGNA, Ficcarsi l/t

un cesso, detto Cg. e proverb. vale SolIrarsi dalla vista degli uomini per vergo
gna. Oh va e ficcati in un cesso, pove
raccio, come menti.
ANDVE A SCONDBR, Andate a rporvi;
Andale
a "*farvi friggere
, si dice del
Cej
r\
%T

<tere,I>arsi
per vinto,
i\on
poter pi
coni parirc al paragone.
No MB SCONDO , Maniera fam. Non mi
difendo; Noi vel taccio; Non v'illudo, Di
co la verit.
THAH EL SASSO B BCONDBB EL BHAZZO ,
V. TRAR.

558

SCO

ZOGR A SCO\ni ns>:, V. ScOXDARIOLA.

SCONDON I.v SCQNDJT o DE SCONDV,


Maniere avv. Nascostamente; Ascosamen
te; Celatamente; D toppiatta ; Sottecco; Sottecchi; Di cheto.
FA LE COS.SB DB scowohy, Far capo a
nascondere; Fare a chetichelli; Farfuo
co neir orcio , In segrelo.
LAORa DB SCOKDOV, V. Luinn.

RITRAI o STAIIPAR DB SCONDV , Ritrar


re o Stampare alla macchia , ciot In se
greto.
SCONESSIN, s. f. Scontessitura; Scornbinazone; Disordinamento, Contrario
di Concatenazione. Dicesi anche 5"connejtione.
SCONTER, v. Sconnettere, Dislaccare,
Disunire, Discorrere o Scriver senz' or
dine.
SCONR , V. DBSCOJVIB.
SCONQUASS\, add. Sconquassata, Stan
co e rovinato dalla fatica Conquassa
to- o Conquiso , si riferisce a desolazioni
sofferte dalla guerra.
SCONQUASSA DE BBZZI o DB STATO, Fra
cassato, dello Cg. c_ Rovinato, vagliono
Povcrissimo, Riinaso senza niente Ma
cinato, Ridollo a mal termine di roba e
di sanila.

SCONQUASSAR, v. Sconquassare t Con


quassare, Metter in conquasso, in- rovina.--$cu.\sinan', vai Rompere, Guastare.
ScoNQUASsXH BL CORPO > Statiijxinnrc ,
Tale Offendere le parli interne del corpo
col premerlo e col dibatterlo e agitarlo con
indiscretezza.
SCONQUASSO, s. m. Sconquasso ^ Con
quassa F. Conquassamelo, Fracasso, Di
strazione, Rovina.
AXDR iv SCONQUASSO, lo stesso- che AND\H IN TOCHI , V. TOCO.

SCONSACRAR, V. DESOOMACIIR.
SCONSEGlXk, V. DESTONSEGIR.
SCONSOL\, V. DESCOWSOL.W
SCONTAR, v. Scontare; Riscontare, Di
minuire o estinguere il debito con contamenti.
Scontare una cambiale, dicesi h Com^nercio del Comperarla prima della sua
scadenza per guadagnare un premio. V.
SCONTO.
SCONTAR i so PALI , i so CELITI , Espia
re i tuoifalli, Farne la penitenza. Scon
tare la pena , vale Espiare o Consumar
il tempo .della condanna.
SCONTENTAR, V. DBSCOVTEXT.XR.
SCONTO, s. m. Sconto, Contamente di
danaro a conio d* un -debito Sconto ,
dicesi da' Negozianti la perdila che s fa
nel vendere una cambiale , ed anche il
ribasso- che fanno sul prezzo d' una mer
canzia che vendono. P. e. I Librai soglio
no dare a' loro corrispondenti Io sconlo del
>5. del 5o e perfino tal voli.i del 7 5 per 100.
SCONTO, add. Nascosto; Nascoso; Asco
to e. Ascosto, Dicesi di Cosn ed anche di
Persona. Celato vale Occultalo Lati
tante t direbbesi d'un inquisito th si te-

SCO

SCO

nesse nascosto dalle ricerche della giust


zia.
\ MIR PER LB SCOVTK , A ridar per le ce
late, per non essere veduto. V. CAVT.V.
STAR SCONTO , Star nascosto; Star se
polto, dirrbbesi di Cosa Soppiatlarsi o,
come dicesi negli Ufizii criminali , Lati
tare oStar latitante, di Persona.
SCONTO CHE NOL ss CATA pii;, Abbuia
to, si dice di Cosa occulta, nascosta e co
me posta in luogo oscuro ore non poua
euer veduta o trovata.
SCONTRARA , s. Contrattempo, det
to fig. Ostacolo, Inciampo, Mala avventu
ra, Mal incontro.
SCONTBAURA DB TEMPO , Temporale f
Turbine , Disordine di tempo. V. STRALECA.
FAR CATIVB (CONTRAURB, Scontrar ma
le, Avvenirsi male.

SCONZAMAXESTR, V. DESCONZAMA-

I .FI. Ti A M B PIBN DB SCO.VTR A IMI E, V. ScON-

Tnoso.
SCONTRAUBA, dello in gergo , vale Cu
lo; Deretano* V. MAJITJT.
SCONTRIN, s. m. o SCOXTB.V DB FIRMA ,
Ballettino, Quella polizzetta che si rila
scia dai Ricevitori del pubblico Lotto ,
prima di dare la firma. V. Finn*.
Dello in gergo , vale Culo ; Deretano.
SCONTRO, s. m. Scontro, Compelilorc,
Rivale ESSER SCONTRO DE rjro, Esser
rivale o competitore; Andare a competen
za di alcuno*
SCONTRO DB PEGNO, Ballettino, Polizzetta cne si rilascia da chi autorizzai
in Venezia a ricevere de' pegni e riscuo
terne un interesse;
,
SCONTI DB LA SBHADURA , V. S'FRADUA.

SCONTRO anche Termine che usavasi


a* tento del Governo Veneto, ed era tito
lo d'uffizio pubblico d'un Ragioniere, che/
ora dicesi Controllare, italianizzato dal
Franzese Contraltar.
Scontro chiamatasi pure quel Patrizioo- limile che posto ai voli rimaneva esclu
so- da una carie* in confronto d' un altro,
e intende*ali Compelilore , Avversario;
SCONTRSO , add". Riscontrato e Salci
gno, Agg. a Legname di mala qualit e
non facile ad: esser lavorato e a pigliar pnlimento.
SSaNVEGNRoScovEGNR,. v. Sconve
nire f Non convenire, Disdirsi. V. PERVBGNB.

ScoNVE6-vm e ScovEGN!nrin T. ani. va


le anzi per Convenire ^ nel sign. di Biso
gnare; Far il uopo-.
SCONVLGER o Seonvoizsa, v. Scon
volgere; Travolgere; Rovigliare ; Rovi
stare, Volger sossopi-a.
SCONYOLZBR L'ORDEIVE, Prevertire, Ri
voltare, travolger l'ordine delle cose; V.'
DESOHDENR e FAL.
SCONVOLZERSB BL STOMECIT, V. ScONVOLTO.

SCONVOLTO, add. AVER EL STOMBGO


SCONVOLTO, Aver lo stomaco sdegnalo,
Aver nausea o inappetenza ; Aver lo sto
maco perturbato, commosso.

WSSTHE.

SCONZXR,V. D.SCONZAH.
SCONZO, V. DESC.OWZO.
SCONZURADR, s. m. Etorcitta, Colui
che fa esorcismi, che scongiura; dicesi an
che Scongiuratore e Caceiadiavoli.
SCONZURR, T. ( colla z aspra) Scongiurare o Congiurare, Supplicare, Pregare
strettamente.
SCONZURR i DIAVOLI, Scongiurare f.
Esorcizzare.
SCONZUHH I SPIRITI O EL TEMPO, di-Ito

fig. Cavar la lepre dal bosco, vale Scopri


re il sentimenlo d'uno o alcuna cosa te
nuta occulta.
SCQNZURTO, s. m. Ttntazoncella. V.
SCO.-VZURO.

SCONZRO, s. m. Esorcismo.
ScojvzLmo , dicesi poi nel sign. di Ten
tazione o Provocazione ELXB ux SCONzuno o u.y GRAN SCONZRO, una tenta
zione, un pericolo, un incitamento, una
provocazione pericolosa, Si dice di Chi
si vede in pericolo di non poter resistere
ad una voglia o tentazione per fare o non,
far che che (ia.
SCOOLR > V. Scovoti e i derivati.
SCOPAZZN, s. m. Scopazzone, Colpo
dato sul capo o sulla coppa Collata ,
dicesi propr. al colpo ch< si da nel collo Spiumacciata , Colpo dato coli mano
aperta ma che faccia romore a guisa di
quelli che si danno in sa la coltrice o in
lui piumaccio.
SCOPELOTR, v. Dar degli cappelletti
o degli scapezzonL
SCOPELTO, s. m. Scappellate^, propr.
Colpo che si da nella parie deretana del
capo a mano aperta- fra capo e colro: for
se dello cos dal fai* cadere il cappello-^Scapezzone, diccs al Colpo che si da nel ca
po a mano aperta*.
SCOPBLTO, dello Gg.vale Perdita; Dan
na; Discapilo. V. ROMBO.
DAJI u.v scopEtOTO A LA CA.ISBLA o A I.*
BORSA o AI, scUEtTo , Dar ceffni alla ta
sca , alle mercanzie ; Far te Jkhe alla
cassetta, vagliono Portar via, Rubare.
PASSAR COL. SCI.PKI.TI r V. PASSAR.
SCOPETN , V. COSPBTON.
SCPOLA, . f. lo stesso che SCOPBLTO
nel sign. di Colpo dato fra capo e collo ,
ma indica colpo pi leggieri.
DAR DE LE SCOPOLB , Dar ditllf busse ,
Percuotere, Dar delle picchiale.
SCORABIAMENTO , g. m. Scorribanda a *
Scorribandola-Dare o Fare una scorri
banda o scorribandola , vagliane* Dare a
Fare una giravolla o una corsa o una scorserella.
SCORABI\R, v. Scorazzare, Correre in
qua e in l inlerrottamente e lalera per
giuoco.
SCORABINA, add. Sbrigliata; Scorrettaccia, Agg. a Donna e vale Impetuosa .
senza freno e sregolala.
FAII LA SCOHABIOXA ', Scavallare ', 9ca\

'

S6Q

SCO

SCO

pigliarsi, Darsi alla capigliatura , Vive


re scapestratamente.
SCORA GIR , T. Scoraggiare e Scorare ,
Togliere altrui il coraggio.
SCOR\NZA, s. f. Pesce, lo slesso eh e Bo<;n> i V.
SCORARA , s. f. Scorreria e Correria ,
Noi intenderemmo quel correre che si sen
te dalla strada di nolte tempo talvolta ne'
casi di risse o baruffe.

TBAR DB LE SCOBBCB, Io slesso che ScofeszR, V.


SCOREZAR, v. Scoreggiare; Spetezzare;
Sbombardare i Buffare; Far vento; La
sciar andar da basso, Sonar le trombe,
Tirar delle coregge o peli Cornare ,
diremmo d'uno dal quale venisse cattivo
odore. E' corna o suona di corno BufJare, vale fig. Far renio senza che si sen
ta il suono. V. SCQRBZA e Si. "Fi.
SCOHEZIR DEI MANZI , Corneggiare o
Cornare. V. MAHOLE.

stonate ed ingiure , non risentirsene. V.


SACO DA BOTB, in SAGO.

FAR DB LE som <.;,'> i , Scorrazzare.


SCRBTO , V. SCARABJTO.
SQORCONDANZA , . f. Sconcordanza ;
Scordanza; Discordanza, Contrario di
Concordanza.
SCORDA, add. Scordalo} Obblialo; Di
menticato.
STRUMENTO ICOB.DX, Scordato, V. DBSCORD.
TAMBURO SCOBDA, V. TAMBURO.
SCORDARSE, v. Dimenticarsi o Sdimenticar.ii e Scordarsi, Venir meno la me
moria , che urlii- dicesi Dissovenirsi ,
Mettere o Mandare o Lasciare nel di
menticatoio.
Pai-land d' un {strumento da corde,
V. DESCORDAB.

OMO CHE ss SCORDA, Uomo immemore;


Dimenticherai.
SCORDIO, s. m.T. degli Erbolai, Scrdeo o Scordio, Pianta che ha le foglie si
mili a quelle della Querciuola, ma mag
giori e non tanto intagliate, con un poco
di lanoggine. Tutta la pianta ha dor di
aglio e sapore amaro ed astringente ; i fu
sti riquadrati e i liori di colore rossigno.
1 Sislem. lo chiamano Teucrium Scordium. Entra nella composizione del l'u
se unii o.
. SCORDO , s. m. Dimenticanza i Dimen
ticaggine; Dimenticagone; Dmenlicamento, Difetto di memoria FAR u.f
SCORDO, Dimenticarsi.
Jicesi alcuni- volte nel sign. di Trascuranza; Trascuraggine-Ni JU.XCRESSECHB
HO FATO ux sconco , Dunlmi di aver com
messo una trascuranza, di aver trascu
rato.
SCORZA, s. f. (coli1 e stretta e la z dol
ce) Anticam. CORBZA, Careggiai Scoi-eggiata; Peto; Pela; Vento; Ventosit.
V. PETO.
SCORBZA SOFBGDA, VeSCO; Loffl; Lof-

fa, Vento ch'esce per le parti da basso


ma senza remore Vescia parinirnle di
cesi d'archibuso che faccia ano scoppio
s) piccolo che appena si senta.
. A ION DB RCOBEZE , / Mum di pela a di
* peti, cio Col suono e armonia di molle
coreggie tratte a un tempo o successiva
mente. V. CoCAROLA e FlANDRINA.

MOLAR DB LF SCOUZB, Lasciar andar


da basso ; Spetezzare; Tritilare.
No AVER -i ix Vin i \ < SCORBZA, '<>. te
ner un cocomero aW erta, vale fig. Non
saper tener segreto.
ClERA DA SCOKEZE, V. ClBRA.
ScOREZE DEL DIAVOLO, V. TalGOLI.

SCOREZADA , s. Scoreggiata ; Spetez


zagli; Spetezza/nenia, Lo scoreggiare.

SCOREZTA, i. F. Petuzzo; Loffuccia;


Vesciuzza ; Vesciolina, Piccolo peto o
vescia.
SCORKZ3 , s. m. (colla i dolce) Careg
giane, Gran coreggia.
Detto per
agg.
a Uomo
, Petardo, siisi.
i
5s

*
Che tira pela. Coreggi
Coreggero, Che ha in uso
di tirar coregge. V. VECHIO SCORBIO*'.
FASOLI SCOHEZOM, Fagiuoli ventosi o
.flatuosi, Che generano ventosit.
SCOREZONA ( colla z dolce ) s. f. Careg
giane, Gran coreggia.
Detto per agg. ad una Donna, Svesciatnce; Petardo,, Femmina che spetezza.
Detto per ingiuria o dileggio , Cacatessa, vale Mala femmina, Puttana.
Detto lalora per SBRAGUESSOKA, V.
SCORL^DA, s. f. Scossa; Squasso; Scrollo ; Scotimento, Lo scuotere.
DAR L. vv 8CORLADA DE TESTA , LoCOZ.

Tarn. Dar una girala di coccola, detto Gg.


C vale secondo noi , Ascollare le ammoni
zioni e i rimproveri, ma poi trascurarli
come se dclli non fossero: Tolta la mclaf.
dal Cane, che, dopo tocche le busse,si scuo
le e torna del buon umore di prima. Quin
di si dice anche DAR UVA SCORLADA COME
i CAWI V. SCORL\B.
GAVBMO AUDO U.XA BELA SCORLA

DA DB PIOVA, Oggi abbiamo avuto una


scossa di pioggia delle buone, cio una
pioggia di poca durala ma gagliarda.
SCORLADNA,s.f.ScoMetta,Quelloscuotersi che fanno i cani.
DAB UNA SCORLADIXA DE TESTA E PO FAR

A so MODO, Dar una girata di coccola e


l'nr poi a suo modo, Lo slesso sign. coin'
accennato alla voce SCORLADA , V.
SCORL\R, v. Crollare; Scrollare; Di
crollare; Scuotere; Agitare, Muovere
dimenando in qua e in l Scuotere ,
vale Muovere e Agitare una cosa violentemcnle e con muto inlerrollo , sicch ella
brandisca e si muova in s slessa Concussare, vale Scuolere,diballere con gran
fona, che anche dicesi Squassare.
SroaLn LA TESTA, che anlic. dicevasi
SCORLR EL CAO , Crollare il capo ; Girar
la coccola , modo basso , vale Girare il ca
po, Dir di no, Non acconsentire.
S'-'Oll 1,'ui J FRUTBI1I O I ALBORI , SdlOte-

re; Dimenare, Scrollare agitando. Sa


lassare voce antica Scoscendere vai
Maltrattare gli alberi battendoli o bac
chiandoli.
SCORLH zo LE BOTB (coll'o largo) Scuo
tere le busse o le bastonale come gli asi
ni, vale Non curarle, Non farne caso
Far dosso di buffone, vale Comportar ba-

55g

ScORLAaSB I PULBSI, V. PuLESB.

STAR co LE MAIV SCOKLAVDO , Maniera


fam. Stare a man giunte., a grata '( cu
lo ; Stare aiata o a dondolo ; Sdonzellar
sela ; Dondolarsela , Consumare il tempo
senza far nulla.
SCORLA.RE, s.f. Li rimasugli usciti dal
lo scuotimento di che che sia, Marame;
Sceltume; Rifiuto; Polveraccio.
SCORLN, s. ai. Scotimento; Scossa,
Lo scuotere.
DAR TRARTI.YSCORLX, Riscuotersi o
Scuotersi, Commuoversi o Tremare per
subita ed improvvisa paura.
STAR co LE MADT A SCORLO.Y , Star colle
mani in mano , colle mani a cintola o a
mani giunte, Ozioso , senza lar uulla. V.
MAM A PICOL.Y, in MAX.
Si :u!; YYI ' V, s. f. Cornata; Cozzata; Cornatella; Cozzo, Colpo di corno.
TIRAR USTA SCORNAVA , Scorneggiare ,
Tirar per lato una cornatella scoleodo il
capo.
SCORVADA vai poi nel sign. di Scornacchiamento o Scornacchiata , che vuoi dir '
Beffa o Dileggio. V. SCOBJVAR.
SCORNAR, v. Scornare; Scorbacchiare;
Svergognare, Sbeffare, Mettere altrui iti
derisione o disprezzo.

RESTAR -SCORNA , Rimanere scornato o


scornacchialo; Restar bruito; Rimaner
bianco.
Parlando di animali cornuti, Scorneg
giare o Cozzare , II ferire eh' essi l'unno
colle corna.
SCOROBTO, V. ScARAflcro.
SCOROZZA, add. Voac ani. cio DA coROTO, che melili', vale per Lugubre, Da
morto, e si riferisce alla ciera macilente.
SCOROZZARSE, T. T. Ani. 'Corrucciarsi , Sdegnarsi QUANDO so.v SCOROZZAO
co.\ QUESTO o QUELO , Quando san adira
to etc.
DOME.VBDTO KO ss SCOROZZA, Domeneddio non si corruccio , cio Non si sdegna.
SCOROZZO, v. anL V. COHOTO sust.
SCOROZZSI, s. m. Voce dalla radicale
Corruccio detto por corrotto , e vuoi di
re Pestiti a lutlo.Cusi chiamavansi sotto
l'impero Veneto li pi stretti parenti del
morto Doge , .pi. ni. Io in distinta graniaglia lo accompagnavano processionalmerle al sepolcro. Questo consisteva in una
Vesta larga di panno nero a lungo slracico, e in un Berrettone a cono assai alto,
come una mitra, ricoperto di rascia nera,
che purtavanoin capo. Direbbersi Piagno
ni o 'miniatiti. Piagnone colui che in
gratiiaglia accompagna il mortorio, ina
s' intende propr. delle persone di basse
affare, pagale per lale effrtlo. Furon det
ti anche Imbastiti, forse parche soleano
portar abiti di roba ordinaria e cucita in
fretla e tanto poco, che poi si possa disfa
re per riporre quel panno ali uso di chi
lo ha portalo indosso quelle poche ore.
SCOROZZSO, add. Vocabolo ani. ilo in
disuso, Corniccioso; Sdegnoso.

56o

SCO

CEFO SCOBOZZOSO , Cipiglio ; Guardar


con cipiglio; Con faccia adirala.
SCORPORAZIN , s. f. Scorporo e Scorporazione , Smembramento, Diminuzio
ne della massa col farne parte.
SCORSA , . f. DAB UWA SCORSA A un LI
BRO; Dare una scorsa o una scorserella;
un colpo f occhio; Dare una letturina;
Percorrere; leggere cos di volo, vaglionoLeggere in fretta e di passaggio DAB
DIVERSE SCORSE A u.v LIBRO, Kcorrere, diewi il Rileggere pi volte una cosa per ridurcclasi bene a memoria.
SCORSIZAR, v. Corseggiare, Andare in
corso , Far 1* arie del Corsale , Fare il
corso.
SCORSIZR co LA GONDOLA , Andare m
corso, th Quell'andar su e gi delle
gondole o simili in alcune st.tgioni per diverlimenlo. V. REGATA e FBESCO.
SCORSERO , . m. T. de' Calafali , Scor
rente , Specie di Martello di ferro che
poslo sulla testa del chiodo e ballulo col
mazzapicchio fa profondar il chiodo stes
so nella tavola.
SCORTA, s. f. Scorta, Custodia o Guida.
In altro sign. detto fig. AVER UNA SCOR
TA, Aver gruzzulo; Aver un fondo, Ave
re un capitale su cui appoggiare pel ben
essere della famiglia o del negozio MsTERSE A UN* IMPRESA SENZA SCORTA , Met
tersi in mare senza biscotto, Porsi a una
impresa enza fondamento. Quindi in T.
Agr. dicesi Scorta a Quella quantit di
bestiame, semenze , legne ed altro che il
padrone del podere da al fittaiuolo : le
quali scorte si dividono in scorte vive e
scorte morie. Le prime sono i buoi, pol
lami nr., le seconde le sementi , le le
gno eie.
SCORTA , add. Scortato.
Convogliato, Scortato in convoglio, direbbesi de' Bastimenti. V. CONVOGIO.
SCORTAR , v. Scortare o Scorgere , Ac
compagnare, e dicesi per sicurezza del
l'accompagnato.

Parlandosi di Navi , Convogliare, V.


CONTDOIAB.

Scorgere o Guidare , vale Condurre ,


Mostrare il cammino, Far la scorta.
SCORTEGA, add. Scorticalo e Scoiate,
Cavalo dalla pelle, parlando di animali
Scorticato o Sbucciato , Intaccala l.i
pelle, dicesi pure degli animali.
AVER I LAVRI SCORTEGLI DAI PREDO,

Aver le setole o delle scoppiature o fes


sure nelle labbra.
SCORTEGADA , s. f. Scorticamento ;
Scorticatura ; Storticazione ; Escoria
zione ; Kscorticamento , Piaga leggier
in parte ove sin locala la pelle.
SCORTEG AR o SCOBTBGADR^ s. m. Ammazzabovi; Bovicida; Scorticatore; PelamanteUi, Quol Beccaio che ammazza e
scortica gli animali da macello.
Scorticatoio , dicesi al Luogo dove si
scortica , ed anche al Coltello th s' ado
pera a scorlicare.

SCORTEGR, v. Scorticale; Discuoia-

sco
re; Scuoare; Dipellare, Tor via la pelle
dagli animali.
SCORTBG.VB QUALcbir , dello te. Scorti
care o Pelare alcuno ; Pelar la gazzera; Smugnere o Premere altrui le mam
melle, Torre altrui le sostanze.
ScORTEGARSB LA BOCA , Scorticarsi il

palato , dicesi di Cibo o bevanda di *apore afro.


SCORTICAI LE VAX, LE GAMBE eie.
Scorticarsi o Sbucciarsi le mani , te
gambe eie. Torsi via un po' ili polle.
ScOBTBGAR l'I. PBOCKIO PER CAVARCHB LA

i-Fi.i:. V. PEOCHIO.

SCO
(lo si mula 'li-Ila pelle vecchia e la rin
nova Sbucciare o Sbucchiare , si di
ce del Cavar la scorza alle verghe degli
alberi nel tempo diprimavera--S6ucc/arti direbbe! del cambiar la cuticola che
fanno alcuni lombrichi; o Del perder la
pelle e rinovarla che fassi in alcune ma
lattie dagli uomini , che anche dicesi
Spellarsi.
SCORZAB u.v FRUTO , Dibitcciare.
SCURZARA , . f. ( colla, z aspra ) Voce
derivata da SCOBZO (V.) Concia o Pela
tolo , eh' il luogo dove si conciano le
). in. V. SCORZE.

No SE POL TBR.VIR E SCORTBGB , Non S

PU dormire e far la guardia , cio Ad


un lempo stesso non si possono fare due
cose contrarie.
NoL VOL NE TBGN1R NE SCORTEGR , f

non vuole n dormire ufar la guardia,


Aver la scelta del prendere a fare una
delle due cose e non no voler far niuna.
TANTO FA QUEL CHE TIBN , COME QUIL
CHE SCORTEGA, Tanto ne va a citi tiene
quanto a chi scortica; Tanto ne va a
chi ruba quanto a quel che lien mano,
e vale Nello slesso nindo pecca ed pu
nito chi fa il male che chi lo consiglia o
vi consente.
SCORTEGARA, s.f. Scorticatura; Scor
ticamento , Piaga leggiera in parte ove
sia levata la pelle.
SCORZA, s. f. (dal lat. Cortei) Scoria;
Buccia; Buccio; Corteccia; Corticc, La
veste o fascia degli alberi e delle frulla.
SCORZA DB LE SEMENZE, Follcolo C Fol
licolo o Fullicolo Baccello; Siliqua e
Gagliuolo dicesi al Guscio in cui nascono
e crescono i granelli dei fagiuoli , de' pi
selli e de' legumi.
SCORZA DB LE MANDOLE , Mallo, Scor
za verde o sia propr. il Pericarpio della
mandorla e della noce che ctioprc il gu
scio. Boccia, dicesi la seconda scorza di
esse e delle nocciole Premice o Stacciamani, Agg. di quella mandorla, noce
o pinocchio che facilmente si rompe colle
mani Tacchia e Brucialo , dicesi al
riccio (lolle nocciuolc quando secco.
SCORZA DB LE BIAYB , l 'n in o Loppa e
Gluma, 11 guscio o la reale dei grani.
SCOBZA DE LE CASTAGNE, Riccio, Scor
za spinosa in cui nasce ed involta la
caslagna. V. Rizzo.

SCOBZA O'ANGUBIA o DB MELN, Buc


cia di cocomero o di popone.
SCORZA DE LB GAGIANDRB , Guscio o
Cova e Covo, Quel guscio in cui si rin
chiudono le tesluggiui ; e si dure di tutte
le conchiglie.
SCOBZA DEI GRANZI , Coccia e Coccia,
l guscio del Granchio.
SCORZA DEI CARACUOI, V. CABAGUOI.
SCORZA D'U , Fiocine e nel plur. Fio
cini, Cuticola dei granelli o sia La buc
cia dell'acino dell'uva. V. GRASPA.

SCORZA', dello Gg. Peste; Spoglia, ed


anche Cute; Pelle.
SCORZ\R , v. ( colla z aspra ) Scorzare
o Scortecciare, Levar la scorza, e dice
si pi propr. dogli alberi Scorzarsi e
Sbucciarsi direbbcsi del Serpente quau-

SCORRAZZA, s. f. (colla prima z aspra)


Baccellone o Baccellaccio . Gran bac
cello.
SCORZR ( colla z aspra ) , s. m. o I ' M. -,
TiBn, Coiaio o Coloro e Pelacane, Quel
lo che concia le pelli degli animali. La
voce SCORZBB si fa pur derivare da Sconzo, Buccio, Pelle dell'animale da con
ciarsi , ma tagliata la lana : dicendosi
Buccia a quella colla lana.
SCORZTA, s. f. Cortecciuoto; BUCCJOlina; ovv. Baccelletto.
SCORZO, *.' 01. ( colla z aspra ) T. de'FaIcgnami, Scorzone ; Piallaccio, Aue se
gata da una banda sola.
Detto per SCORZA , V.
SCOBZO , T. de' Conciatori , Buccio ,
chiamasi la Pelle dell'animale quailrupedc ohe deve conciarsi, m senza lana , e
diccsi anche Fiore Buccia si dice al
la Pelle colla lana.
NARANZB DAL SCORZO GROSSO, V, V>BAVZA.

SCORZN, s. m. (colla z aspri) T. de'Legnaiuoli, Sciavero, Quella porzione roz


za del legname che si cava colla sega da
un pezzo di legnarne che si riquadra; on
de dicono Sciaveri lo quattro porzioni di
cerchio che si cavano da una trave nel
riquadrarla colla sega PiallaciMO f
|u '|.i i. un. uno Sciavero grosso da cui si
pu ancor ricavare assiciue o tavole pi
sottili, il piallaccio ritorna sotto la se
ga , ma non lo sciavero , e questa la dif
ferenza.
SCORZ*, Lamia o Lumia , Specie d
Limone bernoccoluto di pochissimo su
go e molta scorza.

SCORZOTiXR , V. SCOZZONAR.
SCORZSO , aild. Buccioso , Che ha la
buccia grossa.
SCOS\GNA , . f. voce ani. verb. corrot
to ila Abscondo, e detto per SCOSDACNA,
nel sign. di Segreti; Penetrali; Inter
no; Luogo riposto.
Disse Calmo in una lettera , SE FOSSE
POSSISELE DE VBDEIIMB
lar LE ULTI
ME SCOSAGtfB DB LE VISSERE , e VOITa (li-,

re : Se e' fosse possibile di vedermi il


cuore.
SCOSSA, s. f. Scossa; Scotimento, Lo .
scuotere che si fa in una volta.
SCOSSA , si dice da noi anche uel sign.
di Travaglio ; Danno Go BCO UVA
r.BAif SCOSSA, Io ebbi un gran danno. \ .
BATOSTA.

SCO

SCO

SCO

SCOSSA , detto per Scossi , V*


SCOSSAL, s. ut. T. de' Volturali, Greral, ialino da calesse, diccsi quella Ribalta
di cuoio che s'alza e s' abbassa per ripa
rare le gambe ili chi in calesse.
SCOSSAR, v. (T. de' Fabbri ) Sforzarci
Smuovere, dicesi delle serrature e simili.
V. SFORZB,
SCOSS1N , . f. Da altri detto anche
SCOSSA, Riscossione, Esazione di danaro
o fiutile.
SCOSSO, s.m. Scossa; Scotmenlc; Tra*
i-ii'z" , Nel sentimento vernacolo 'inlcndiarno quegli Urli o Scosse che si risen
tono in carrozza passando per una stra
da rolla e disuguale. V. STRALODAR.
SCOSSO , add. Riscosto o Esatto , dice
si del Danaro. V. Scorali.
Scosto, add. da Scuotere.
METER sin. LIBRO DEI scossi, Porre al
libro deW uscita alcuna cosa , vale Far
conto di averla perduta.
SCOTA , . f. ( coll'o largo ) T. Mar. Scat
ta , Fune principale attaccata alla vela,
4a quale, allentata o tirata, regola secon
do i venti il ruminimi del naviglio.
TCHADA -o CAZZDA DE SCOTA , 'Breve
tragitto , Breve tratto di mare <la un
luogo ali' altro. V. TBAVBBSDA.
SCOTA DEL ScoAV.Vn , Briglia di sco
pamare, Cavo per alzare o issare gli sco
pamar!, che si incile al pennone dalla
parie-inferiore dello scopamare, che ser
ve di scotta.
SCOTA, add. Scollato, cio Da ferro roTeute, da acqua bollente o simile.
SCOTA DAL SOL, Incotto; Riarso; Ab
bronzato dal sete.
FA BER UN SCOTA , Locai, (am. Parere
un cenci molte, un pulcin bagnato, vade Di poco spirilo,
ESSER IN DO o T 8COTI , Etter due
o ire {opini, Espressione con cui si vaol
indicare il piccolo numero della fami
glia.
RESTAR scori , Rimaner tinto , vale
Pregiudicato lu altro sign. Portarne
straccialo il petto; Essere rimasto scot
tele, Averne ricevuto danno.
CHI XB SCOTA DA 'AQOA CALDA CA TATJ-

Far bollire alquanto la carne perch non


si guasli.
SCOTAIZZO, add. SOL SCOTAIZZO, So
le calorifico o caloroso.
Sole cocente e ardente - ancora pi.
SCOTR, *. Scottare; Scortare con fer
ro rovente o con -acqua fallente, fian
eh' ei mi scotta.
SCOTR LA CARWE PER EL CALDO, Incen
dere; Riardere, Dicesi delle carni umane
per calore che sculono. // sole mi aoLronza o mi riarde.
SCOTR LA CAR\E , Fermare o Rifar le
r<ir;ii, vale l';ir la prima coltura quando
on vicine a pnlire^perch si conservine.

' In altro sign. NOL MS rno VAII SCOVBBTO, Non mi trover o coglier in di/et
to; Non mi scoprir mancante o colpe
vole.
A LA SCOVBBTA, dello avv. Atto scoper
to; Alla scoperta ; Scopertamente , Pa
lesemente.
SCOVRZER o SCOVRIR , T. Scoperchia
re o Scoverchiare, Levare il coperchio,
Scoprire una cosa coperchiala.
Scoprire; Scovrire; Disco prire; Dis
covrire , Levar ci che copre o nasconde.
Scoprire o Discoprire, dicesi per Sve
lare , Manifestare , Far conoscere.
SCOVBBZEB UMA CASA , Dsembrcare f
Scoprire il tetto levando gli embrici.
SCOVEBZER TER.V, Scoprir paese o ter
ra , che dicesi anche Odorare Cg. e vale
Certificarsi, Prender notizia.
SCOVERZER i -ALTARI, Maniera fig. e fam.
Scoprire un embrice, detto per traslalo,
e vale Rilevar con arte qualche segreto j
f dicesi anche Scoprire gli altari

51 A DB LA Flll:n.\ ; OVV. CHI XE SCOTA DAL

unni, SUPIA su LE VEIIZE IN ORTO , Manie


re Cg. Chi scottato una volta, f altra
vi soffia su; .4 cane scottato facquafred
da par calda ; Cui serpe morse , lucerta
teme, e vagliouo, Chi fu offeso una volta
da alimi non se ne fida pi, e teme la sua
ombra ; simili agli altri prov. Chi dalla
0 serpe punto o Chi inciampa nelle serpi
ha paura delle lucertole ; Citi inciampa
nel leene in presenza, teme in assenza;
L'asino caduto una volta teine del nuo
vo inciampo; A chi ha la febbre anche
il dolce pare amaro.
SCOTADO (colf e itretta )MAG.VB A
SCOTADEO, Mangiare a scotta dito, dice
si del Mangiare le vivande caldissime,
cio levale allora allora dal fuoco.
SCOTADNA , s.f.--DAa U.\A SCOTAW.VA A
JLA CA&2TE , Fermare o Rifare le carni }

ScOTARSE DAI. SOL, AsSolliarS , ili. , -vi

PIT Fermarsi in luogo duvc da il ole,


per lo pi si dice degli animali.
LE PIERS OHE SCOTA, La soglia scotta^
dicesi di Chi sta ritiralo per debili.
QUEL AFR MB SCOTA., QuetT affare mi
scotta, cio Mi da pensiero o mi danneg
gia , mi travaglia , ini metlc nel pensaloio, mi fa strologare, T.BnusR.
SCOTARA, .i. Scottatura; Scottamen
to , Lu scottarsi e la parte scollata. Scot
tamento diferro infocato o di acqua bol
lente. V. BBUSR CVACHEMOBB.
Ambustione, T. Medico, Sorla di ma
le che -volgarmente diremmo anche Scot
tatura, e pu nascere da acqua bollente^
olio fervente, metallo liquefatto, dalla
polvere d'arma da fuoco eie,
SCOTENTE, add. Scottante; Bollente s
Boglienle,. Diceti delle vivande caldissi
me Rovente direbbeci del Ferro in
fuocalo.
SCOTER, v. Scuotere; Agitare.
SCOTERSB, Riscuotersi; Scuotersi, va
le Tremare, Che nasce da subita ed im1 provvisa paura Riscuotersi o Ricat
tarsi, vagliono Rendere il contraccam
bio dell1 ingiuria o puntura ricevuta
Riscuotersi , vale anche per Riavere gli
piriti, ritornare in s.
In altro senso, So ARJV A DIBGHBNX
TA:VTB CH' EL s' HA scosso , Gliene ho det
to lante che finalmente s"c riveduto o lo
persuasi.
SCOTO, s. m. (coll'o largo) Scoto o Saetta, Specie li Drappo spinato di sta
me, cos dello.perch sul principio il mi
gliore veniva di Scozia.
SCOTO, in T. de'Barcaiuoli, Scotto, di
cesi Ci che si mangia nelle osterie e laterni-, ed ancora II danaio che se ne p*
ga FAR BL SCOTO vuoi dire Giuncare E
cAi tocca pagare lo scatto, Onde Fiocere o Perdere lu scotto.
SCOTR , s. m.{ cot' o stretto ) Cuociore , Quel frizzare che si sente nel prova
re sulle membra eccessivo calore, che dicesi anche Incendimento ; Arsione; Ar
dore.
ScOTH DE LA FBEVE , V. CALDO SUSt.

SCOVEGNR , v. ani. V. SCOSTVECXR.


SCOVERTO, Scoperto o Scoverto, add.
da Scoprire.
RESTAR SCOVERTO, Rimanere allo sco
perto , dicesi di Chi non pu esser paga
lo , li in1, ii ni i iu danno.

56 1

ScOVJBXZER I FATI II' ALTRI , Scorbac-

^hiare , l'alesare gli allrui errori e malefa U.


SCOVIGNR ,v. ani. ora disusalo, che dicerasi per CoivvEG.va , nel sign. di Far
d'uopo; Bisognare.
ScOVIGXARAVB STAR SD8O TUTA LA HOTB,

F-arelbe ef uopo vegliare tutta la notte.


SCOVOL\DA , s. f. Spazzolata , L' alto
del nettare i panni colla spazzola. V. SroVOLBTA.
SCOVOLAPIATI, V.SDHDEGA.
SCOVOL\R , v. Spazzolare o Scopettare, Nettar colla spazzola o scopella Se
tolare, vale Nettare i panni colla selola.
SCOVOLR EL CAN.V . T. Mil. Ripassa
re, Nettare l' interno del pezzo colla la
nata (V. SCOVOLO). Uicesi anche Rinfre
scare.
.SCOVOLKTA , s. f. Spazzola; Spazzoli
lo; Spazzoletta; Scopetta, propr. Pic
cola granala di Glo di saggina (UELEGA),
colla quale si nettano i panni.
EL SCOVOLBTA DEL M nii/.KV , Spazzino, Servente ultimo del Magazzino o ria
della Bottega dove si vende vino, che fa
le pi basse funzioni e spezialmente quel
la di spazzare.
SCOVOLN, s.f. Spazzola di padule,Specie di Spazzola formala coKa pannocchia
o sia co' pennacchi di canna di palliile
<CAVCH ), di cui ci serviamo per nettare
della polve gli arniarii e le masserine.
SCOVOLO, s. m. Granatina o Granai'*
no, Piccola granala di sermenti di biade
minute, che serve agli usi pi bassi della
casa.
SCOVOT.O DACAXJ*, Lanata, Asia lun
ga circa un piede pi dell'anima del pez
zo di cannone, che sene a rinfrescare il
pezzo e a pulir l'anima dopo ogni tiro. L.n
Lanata -chiamata dagli Scrittori Lom
bardi militari Lanatore; Scovolo e Sor
volatore.
SCOVOLO DA SQUERARIOLI , Lanata da
vaiatalo , Strumento o Bastone di legno
in cima al quale avvoltolalo uu pezzo di
pelle di Castralo, con cui si stende il se*

662

SCR

SGR '

co ed anche la pece ne' commenti delle


navi; c allora dicesi Lanata da pece.
SCOVOLO DA SPALMAR, T. de' Calafati ,
Spalmatore, dicesi ali' islrumenlo che
erve a spalmare i bastimenti , cio ad
ugnerli.
SCOVOLN, . m. accr. di SCOVOLO, V.
SCOVRIR, V. SCOVERZBR.

SCOZZTA, Uccello, V. PISTA.


SCOZZONA, ni. Cozzone, Sensale da ca
valli.
Scozzone, dicesi Quegli che comincia
a cavalcare un cavallo non ancora avvezzo
al freno.
SCOZZONX , add. V. SMALIZIA.
SCOZZONXR, v. Scozzonare, Domare e
ammaestrare i cavalli e le altre bestie da
cavalcare. E quindi Cavallo scozzonato,
cio Usato al lavoro Sbardellare, vale
Domare un puledro cavalcandolo col bardellone. V. SBLA e SACHETB.
Scozzonare; Dirozzare; Scaltrire, di
cesi anche in sentimento disonesto dell'ini
ziare altrui ne' vizii e nelle turpitudini.
SCRAVAZZAR, ^.(Crosciare o Scroscia
re e Diluviare, Cadere di molta e grossa
pioggia quando cade rovinosamente e fa
strepito.
SCRAVAZZO , . m. Stroscio o Croscio
di pioggia; Diluvio di pioggia o di acijua,
Gran pioggia, e il Romore quando essa
cade rovinosamente , che diccsi anche
Nembo e Rovescio di pioggia , V. PIO
VA DA.
SCBAVAZZO DE zEjfTB. Va barbaglio di
persone, vale Moltitudine. Gente a bizzeffe.
Dia UN SCRAVAZZO DE ROBA , Dire un
carro di villanie o una gran bibbia d1 in
giurie i Dire una villania da cani; Di
re una caria di villani.
SCREANZA , add. ( colla z aspra ) Mal
creato, Senza creanza, Scostumato, Im
pelilo.
SCRICR^ V. SCHIZZAR.
SCRICLADA,s.f.Sci-;ccWai o Scn'cchiulatura, Rumore che fa alcuna cosa
nello scricchiolare, Sgricciolo;Scriccio;
Scricciolo.
SCRICOLAMENTO , s m. Crepito o Crepollo, Quel rumore che fanno talvolta le
osa nelle articolazioni.
SCRICOL\R,v. Scricchiare; Scricchio
lare; Render quel romore che fanno tal
volta le scarpe in andando o un legno per
rompersi o ghiaccio o vetro o cosa simile ,
che anche dicesi Far ere crech. A que'che
portano di tali carpe cricchianti si suoi
dir per ischcrzo o dileggio : Uw THAHETO
DE PI HA CHB LE cnicotA Cigolare,
o Scricchiolare dicesi delle Ruole-5gTJgiolare , del Romore che funno le armi
battute insieme.
SCBICOLAR i ossi, Crepito o Crepoli o,
Quel romore che fiinno lalvolu le ossa
nelle articolazioni. Parrebbe quindi che
polesse usarsi il verbo Crepitare in quccto significalo , ma uon trovasene alcun

esempio nell' Alberti enciclop. a quesla vo


ce.
_
SCRICOLR D tur ASTiieB'rTO , Croc
chiare, Verbo che esprime il rumore che
fa il baslimcnlo scosso dagli urti e colpi
Iella tempesta.
PA.V CHB SCBICOLA, Pane che scroscia,
di' quel suono che fa il pane di fretco
rotto.
SCRIGNTO, i. m. Scrignetlo, Piccolo
scrigno.
Stipo; Stipella; Studialo; Studiolelto; Scrignetto diccsi una Sorla d" armadine o fonici-ino, colla fronte e parli di
fuori ornate, congegnalo internamente
di varii ordigni, per conservar cose mi
nute di pregio e d' importanza , ed anche
danari.
SCR1GNIA, . f. Dicesi da molti in vece
di SciUMIA , V.

SCRIGNO, s. m. Scrigno, Cassa falla in


varie forme, tutta ferrala, con doppii ser
rami , in cui si conservano danari ed al
tre cose preziose.
Se la Cassa non tutta ferrata,ma ser
va per uso di scrigno, diccsi Forziere, e
nel dimin. Porzieretto.
SCRIGNO , diciam talvolta melaf. per
Pecunia i Danari; Gruzzo o Gruzzolo,
cio Quantit di danari raggruzzolati, di
cui taluno in possesso.
AVBR SCBIGNO, Aver danari; Aver pe
cunia} Esser ricco; Esser gremito di
toldi; Esser danaroso o danaioso.
FARSB EL SCRIGNO , Fare o Farsi il
gruzzolo; Empiere il sacco, Accumular
danari , Farsi ricco , V. CASNA e PONGA.
SCR1MIA , s.f. (anticam. ALCHIMIA e SCSIMA) Acume ; Acutezza tf ingegno; Com
prendonio ; Scrima ; Regala. V. ABCHIKIA.

OMO CHB o* DB LA scHiMiA , Uomo iatenditivo o intenditore. Di talento e di


facile percezione. Anzi dicesi talvolta nel
lo stesso sign. soltanto SCBIMIA , dicendo
p. e. EL XB UNA SCRIMIA o u.v BOCONCHT DB
8C RIMI A.

PERDER LA SCRIMIA , Perdere la se rima


o la bussola; Perderla tramontana, Non
sapere quel che un si faccia Essere o
Restare come una mosca senza capo, Si
dice di chiunque senza alcun indirizzo.
ZoGB DE SCHIMIA, V. ZoCB.

SCRlMlATOlAfi , v. che usasi nel Conta


do Veneto verso Padova , Scombicchera
re , V. ScaiVACHa c SPBGAZZB.
SCR1MIN\L, s. m. Z>/rizza<i/ra,Qnel ri
go che separa i capelli in due parti egua
li per mezzo della testa Discriminale
o Drizzatolo, si chiama uno Strumento
d'acciaio, di ferro o simile , lungo circa
a un palmo ma acuto da una banda, per
isparlire c separare i capelli del capo in
due parli eguali.
TAC.IB i CAVBLI A SCBIMINL, T. de'Parrucchieri, Tagliarli a dirizzatura, cio
coli' accennata divisione.
SCRINZR , v. (colla z aspra ) Schinzare, T. de' Battilori, Tagliar l'oro o l'ar
gento battuto in quattro parti uguali.

SCR
Srr.iv/ AH DHB I'* , V. SCHIZZA.
SCRINZI ( colla T. aspra ) add. Voce ant
Scricciolo e Scricciola , Persona giovane
e piccola. V. STHFIG.VO.
SCR1TA, s. f. Lo scrivere, cio La scrit
tura fatta.
Ho D\ O.VA SCHITA , Ho molto o moltis
simo scritto ; Ho fatto una lunga scrit
tura, un lungo scrivere.
SCRlTORfeTO, . m. Scrittorello; Scriitoruzzo, Scriltore da ptx-o, che ilicesi an
che Scribacchino o Impiastrargli.
SCRITRIO, s. m. Scrivana , Tavola
Tavolino fatto in diverse maniere ad uso
di scrivereScannello dicesi pure ad una
Cassetta quadra , da capo pi alta che da
pie, per uso di scrivervi sopra comoda
mente, e per riporvi entro le scrittore ed
altre cose minate e gelose. V. SCRICJTKTO.
Scrittoio, chiamasi la Piccola stanza
per uso di leggere scrivere econserar Ve
scritture.
SCRITHA , . m. Scrittura ; Scritto {
Scritta, Carta scritta.
Scritture, si chiamavano otto il Go
verno Veneto quelle che vengono presen
tale dalle Parli colliliganti nella conte
stazione o difesa d'una causa civile, come
si dicono oggid, la Dimanda, la Rispo
sta , l.i Replica e la Duplica.
SCBITCRA DE MATRIMONIO, Scritta; Scrit'
to e Scrittura nuziale.
SCHITUHA DA CAI, Scrittacelo , Cattivo
scritto.
ESSER IN m:!'i CO LS SCaiTUSB , 1. ' il.'.

faro. Etter addietro in qualche cosa o


con qualche cosa; Esser indietro un'u
sanza, vale Non saperne.
SCRITURXL, s. m. Scritturale o Scriva
no , dicesi Quel subalterno eh' impiega
to presso i Mercatanti o simili per tenere
i conti ; e vien dello anche Agente.
Detto pure per Scrittore; Copista; Me
nante; Amanuense. In alcuni luoghi lei
Romano i Copisti de' Curiali sono delti
Mozzorecchi.
SCRITURR , v. Scritturare , Distendere
in iscritto.
In termine di Palazzo, dicevasi ai lempi Veneti , delle Scritture che si facevano
dagli Avvocali nelle cause civili ; e quin
di Bravo da scritturare, era un modo di
lodare quel Forense che pi distingnevaci nel merito e nell'ordine di tali scrittuScritturare, presso le persone di Tea
tro , vale Far la scritta dell'Impresario ,
e dicesi Scritturalo quel Recitante , quel
Musico, quel Hallerino cc. che si obbli-
gaio in iscritto verso l'Impresario.
SCRITURAZIN, s. f. Scrittura; Copia,
s'intende il solo Materialismo dello scri
vere.
SCRITURTA , s. f. Piccola scrittura ;
Scrittura breve, S'intende anche di po
ca importanza.
SCRIVACm.\.R,v. Scombiccherare, Scri
vere biasimevolmcnle o inutilmente. Di
cesi Scrivacchiare, l'Imbrattar della caila inutilmente.

SCR
, s. m. Scrivano, Titolo ci' uffi
zio che T' era iti alcune Magistrature del
Governo Veneto , tra le quali gli Scrivani di maggior importanza, come cariche
di maggior lucro, erano lo Scrivano del
l'Arsenale, e quello della Sanit. _
SCHIVAI, si dice anche per Copiatore;
Amanuense, V. COPISTA e ScniToasro.

SCRIVER, v. Scrivere.
SCRIVBI A LA BONA , Scrivere come la
penna getta.
SCRIVER LOSCO, Scrivere Abiatico, s'in
tende uno stile troppo diffuso e pieno d'oroamenti soverchi.
SCRIVER coi PONTI E, VIRGOLE, Scrivere,
appuntato. V. in PONTO.
SCRIVER DB BO.Y INGIOSTHO , V. INGIOSTItO.

SCRIVER SOTO, Infrascrivere o Sotto*


scrivere.
SCRIVERSE IN UNA COMPAGNIA , Aggre
garsi A sfociarsi
ARTE DB SCRIVER BEN, Calligrafia.; e di
cesi Calligrafo a Quello che insegna la bel
la e ben formata scrittura.
SCRIZZ\DA, s. C Scrosciata:, Sgretolo*
SCHIZZAR, ^.Scrosciare, si dice del For
mar quel MI. mi che esce dal pane fresco
o da altra cosa secca frangibile nel masti
carla ; e quello che fa la terra o simil co
sa che sia in vivanda non ben lavata.
Sgranocchiare; Scrosciarefra.' denti,.
si dice del Masticare il pan fresco.
SCHIZZAR i DENTI, Scricchiare o Scric
chiolare, i denti, Batterli un contro l'al
tro , da rabbia.
Cigolareo Scricchinltii-e, dicosi del Fer
ro delle ruote e di quel Remore che fan
no talvolta le scarpe e le pianelle in an
dando. V. CIGR.
SCHIZZO, s m. Scricchiolata, Suono o
Remore che fa alcuna cosa nello scricchio
lare Crepito o Crepollo, Quel remore
che fanno talvolta le ossa , cagionato da
alcune malattie Cigolamento o- Cigo
lo, diccsi dello Stridere che fanno i fer
ramenti Sgretolo o Sgretolamento ,
dell'Atto di sgretolare o stritolare. V.Scaiz*AR.
SCHIZZO, talvolta detto per SCHERZO, V.
SCRIZZOLAMENTO, s. m. Tricche tracche o Trich trach, Voci imitative di quel
Rotnore che fa chi cammina con calzari
di cuoio risecco e simili Scricchiolata,
Suono o romore che fa alcuna cosa nello
scricchiolare. V. SCHIZZAR Scosciala,
l'Atto dello scrosciare, cio del Formar
quel suono eh' esce dal pane fresco a da.
altra cosa secca frangibile nrl masticarla.
SCR1ZZOL\R, V. SCHIZZA.
SCROA ed anche SCKOVA (coli1 o chiuso);
f. f. dal lat. Scrofa, che dicesi anche ita].
Scrofa o Scroffa e- Troia r La femmina
del Porco. Muratori crede che la voce Tro
ia sia torso antichissima, dell' Italia e che
quindi i Latini 1' abbiano conservala.
Detto per agg. a Donna , Scrofa ; ScroJaccia* Puttana sozza.

Detto per agg, aUowo, fiie;_ Pigliuc-

SCR
SCROARA, s. f. Porcheria ; Sporcizia;
Schifezza, Cosa o Atto iporco.
SCROAZZA, s. f. Screfaccia, peggior. di
Scrofa.
SCROCADA , i. Scrocca e 5cao, L'at
to dello scattare delle cose tese, e spccialmentedellearmi da fuoco.

DAR CITA SCROCABA, detto fig. Andare


a scrocco, a scrocchio, a sovvallo, a gra
to; Appoggiar la labarda; Mangiare.A
bertofotto; Passar per bardotto, Mangia
re a spese e a casa altrui.
SCRCANO , s. ni. T. de Valligiani, Piuolo, Pezzette di legno appuntito, di cui es
si fanno uso per allargare le cannelle de*
graticci quando li legano alle pertiche.
SCROCAR, . Scroccare; Andare a scroc
co o a scrocchio , dicesi del Mangiare a.
spalle altrui.
ScHocn D* UNA IERAUBA , Rugghiare ,
Si dice della chiave allorch Uride negli
ingegni della serratura quando s' apre e
chiude.
SCROCH D'UN' ARMA, Maniera che ha
li due seguenti significati: Scroccare o
Scattare, lo Scappare che fanno le cose
tese o ritenute. Sgrillettare, Far scocca
re lo scatto del grilletto d'un'armada fuo
co Far cricch dicesi in senso pi co
mune del Fucile quando sbaglia nel pi
gliar fuoco. V. CRISTO.
Per simil. dicesi UHA CROCA EL COLPO,
per dire Gli fallito il colpo.
ScROcAn , in T. anL fu detto ancora per
Denotare ; Nominare ; Notare E PO
TANT'ALTBI CHE QUA NO VE SCROCO, (ora direbbesi scherzando, CHE QUA NO VE SPIFA'.;) I: tanti altri poi che non vi nomino.
SCROCARA, . f. Mangera, Guadagno,
Utile, Profitto illecito o estorto.
Scrocchio, dicesi a quella sorte d'usu
ra, che consiste in. lare o torre robe per
grandeosconvenerolissimo prezzo. V. STO ' co.
SCROCHN,s. ni. Grilletto, Si dice di
quel ferrell elle- toccato- fa scattare lo
schioppo..
SCRCO A (CROCO o A SCIIOCA . Modi
av.v. A scrocchio e A scrocco, vide A pe
se altrui.
SCROCN, add. Scroccone; Scrocchino;
Scroccatore; Scrocco; Lumacone, Colui
che mangia, e beve a spalle altrui , che fu
anche detto Cavaliere del dente ; Che vi
ve a spalle del Croce/isso Ti XE u.y ,
GIUN .scuudi.v , Tu sei una sanguisuca ,
un arrotino ; La gallina di Bionda, che
chiamavasi la scrocchino.
Arciere, dicesi Chi domanda danari ad
imprestilo. Piluccone Chi volenlierieviLniente piglia quel d'altri.
SCR01TA , V. SCROARA.
SUKOOLA, s. Scrofolot Scrofola o Scro
fa e Struma, Tnmore sieroso che nasce
da mezzo colla in su.
SCROLE , i. f. T. de Maniscalchi,. Scrofule e Scrofe,. Infermit de' cavalli.
SCROSTAR, v. Scancarc, propr. lo Spic
carsi dalle mura e cadere a terra gl'imo
Dicali.

scu

565

Scrostare, dicesi del Levare la crosta.


SCRUPOLIZAR , T. Scrupoleggiar* o
Scrupolizzare , Avere scrupoli.

No vocio CHE TI TE scnupoLizi, Non vo


glio che tu ne gravi pi lacoscienza tua
che bisogni,ciocClie te ne facci scrupolo.
SCRUPOLO, s. m. Scrupolo e Scrupolo e
Scrupolosit.
SCRUPOLO HUXCHION , Scrupolettucciacci.
No BISOG.VA AVER TANTI SCRUPOLI , det
to fig. Porco schifo non ingrassa mai onon diventa grasso, Prov. e vale che Gli
uomini troppo scrupolosi non arricchisco
no. V. SCRUPOLOSO.
No FARSE SCRUPOLO DB ROBR , VUol di
re Rubare a man salva.

SCRUPOLO , detto in T. degli Speciali ,.


Scropolo o Scrupolo e Danaro, reso che
equivale alla vigesima quarta parte dell' oncia.
SCRUPOLSO, add. Scrupofoso e Serupuloso, Che si fa scrupolo agevolmente
Talvolta dicesi per CoscienzosooCosciinziato per Uomo di buona coscienza.
Scrupoloso, vale anche nel parlar fam.
per Troppo esatto, Troppo dilicato.
I TROPO SCRUPOLOSI NO A BEZZI, Chi t

troppo scrupoloso non- fa mai ricchezze.


Prov. simile agli altri Chi guarda in ogni
penna nonfa. mai letto i Chi guarda a
ogni nuvola nanfa mai viaggio, Pici-si
degli uomini scrupolosi e di difucile con
tematura.
SCRUTINAR, v. o SCRUTINAR, Stjuittinare, Scrutinare o Scrutinare, Esami
nare con diligenza o per la minuta, pen
sar e ripensare. Vi corrispondono Rimu
ginare; Bilicane; Caratare Razzola
re vale Cercare con curiosit, Svolger ogni
cosa per veder ci che v'. E per inelaf.
Cercare , Indagare. Ho razzolato quel
mio pensiero,
Arpicare colcervello, detto fig. vale Pen
sare con applicazione a qualche coso, che
anche dicesi Farneticare col cervello.
SCRUTNIO , . m. Squillino; Scrutinio
e Scrunino, Partito per raccogliere il vo
to nella elezione delle cariche.
SOLCAR v. Voce agr. che suona Scocca
re o Scattare, Sbocittre, Si dice ilell'Uscir
il fiore dalla sua boccia. Il termine verna
colo per si riferisce propr. al Trifoglio
quando comincia ad aprir il fiore.
SCUDARIA, . Scudera.
SCUDIER , s. m. Scudiere, si dice di Per
sona nobile che serve in Corte a' principi.
Scudieri del Doge, dicevansi sotto il
Governo Veneto que'dodici Ufiziali di ser*izio,che vestili ili nero con abito loro par
ticolare, precedevano a due a due il Do
ge accompagnandolo nelle pubbliche fun
zioni, ed erano da esso stipendiati.
Nelle Memorie Venele antiche del 6al<licciollt pretende! che questo nome di Scu
dieri devivi da Scusati o xcusati,fatsenti da. altri pubbliciimpirglii: cos (dir
e' egli ) anticamente chiamati ijurgli uo
mini eh' erano addetti al servigio prima,
de' Tribuni , poi dei Dogi , e che ilegenetarono negli odierni Scudieri (Lib I. tuun.

564

SCU

SCU

586 e i i !j ). Su qneta opinione n>'<- (or


za osservare, che nel passo latino rtporla,to il.ill' l'elicili e da lui citato Omnis '/'/;Lunus habebat Scusatos quinque , non
si soggiunge il sinonimo F.xcusatas , il
quale per conseguenza del tutto arbitra
rio del Gallicciolli per sostenere a suo mo
do leni' altri esami il snifica.lo del voca
bolo Scusatos. Soggiungo doversi per con<
irruenza ritenere che questa voe debba,etlere lata on errore di scrittura odi stam
pa e che doveva dirsi Scutatot , da S.cutum, per ti-.unr una derivazione pi na
turale, omogenea ed evidente. In fajlli tro
viamo nel Dizionario del Da Cange la. vo
ce Scutatus definii Armiger, scuto instruclus., che i prppr. Quello che ora.dicesi Scudiere,
, i. m. Scudo e Clipeo, Arnese a
Arma difensiva che tenevano nel braccio.
manco gli antichi guerrieri , detto anche
Pavese o Palvcte a Targa Rotella diccvasi ;.ll'> Scudo tondo.
Scudo, chiamavasi un'antica Monet.t
Veneta. d,' oro e d' -irgento. Lo scudo d'oro
si coni sotto i\ Doge Andre* Grilli nel1' anno ] 55. del valore a quel tempo di
L. 6. io., ed era simile agli altri scudi
d'Italia. Quello d'argento valeva nel 1 338.
L. 6. 4 ; poi and crescendo a grado che
giunse al valore di L. i a. 8. e lale si majilenne fino agli, ultimi tempi della Repub
blica, e dicevasi Scudo dalla croce, per
che ne aveva da una parie l'impronta ; epesava oqce i. carati g. di peso Veneto.
V'eran poi il Mezzo scudo del valore di L.
6. 4-3 il Quarto di scado di L. 3. i., e il
Mezzo q_narlo di scudo di L. . n. tene
te.
$CUDN, s, m. Scudone, accr. di Scudo,
Scudo grande , e dicesi dell' Arme difen
siva.
'SCLELA o SQCBLA, (coll'e aperta)s.f. iSco.
della o Ciototu, Vasetto cupo, "usalo per
lo pi a mettervi dealro. miaeslre,
^CUELTA , t. Scodeller o SeodeHi-

na e Scodellino, Piccola scodella.


SCUELJN, . m. Tonrfwo e Fassoinot
Quello ohe sostiene la chicchera dclcafle
< simili cose.

SccBt^M osi. scHioro, V. Scalato.


SCUELOTN , s. m. Ciotolate ; CiotoK*
na ; Ciotolino , Scodellino per diversi usi,
SCUZLOTN-DJII, ZOOO, V. PlATELO.

SCUELOTO, s. m. Ciotola; Bacinella a


Bacinetto, Quel vasetto o coppa di legno
fallo a guisa di scodella senza orecchie,
io, cui i Banchieri e Mercanti tcngooo \\
da,naro.
DB LA AII1BA, // Concavo ,

La pai-te concava della saliera, che con


tiene il sale.
I SCUBLOTI, V. SCAPTASCUELOTI,

O DB jrnAnU, CufjfiottQo Scuf,


fiotto, Specie di parrucca senza coda gi:V
usata in Venezia a' nostri tempi da molli
Bottegai- della Merceria, che ora pi non.
* usa, t-o-nic neppur la frase.

SCUEL.OTN,*. ro. Ciotole, Cioiolo


grande.

SCUF1A , . f. ("dal Greco Cuphot, ICTS,


quia milluin levius tegmen qnam rete )
Ciiffta e Scuffia o Cresta, Adornamento
o Riparo di varie logge in capo delle Don
ne.
SCBFTA DEI ASFXI, detto per ischerzo ,
Gabbia o Musoliera, Arnese che si adat
ta al capo de' giumenti e comprende in s&
il loro muso. V Mi GHE V'HO pisy.% LA SCUFIA, Loeuz. fa m.
d' ini|izienza agriinportuui, N'ho col
mo o trabocco il tacco t t vale Son anno
iato , stucco o ristucco.

GHS NASB A -..-i U.VA &ATA co LA GA tv.


acuFiA , Come qualche Narciso inzibet
tato, ch'una cuffia eh* et vegga ad un
verone, d postit rorre a far h spasima
to. Ad ogni casa appicca il maio, che co
me C asinfa del pentolaio.
AVER I AXI DB LA MATA SCDFIA. V AjVO.

SCJF4RA, 5. C Scuffia ; Crestaia,


Facitrice di scoftie o creste.
SCUFIETA , i. f. Piccata cuffia o cresta^
SCUFNA, s.f. Scujjfnn, Specie di Raspa
o Lima lunghissima e larga, eoo denti btli e radrnli disposti a scala . di cui si sor~
oao gli ArlrGcidi gritvcembali, gl'IntalUlori , i Tornitori e i Pettinagnoli per
p iallare i legai duri, il corno, e i' ai "i i-.
V . RASSA.
SCUFIN , s. m. Scuffiane Cupone i
Scuffiolto o Cufftotto, Cuffia grande.
5CUFON\R, . ho stesso che Scovow.Vii, V.
SCULA, ndd. Sciancato o Dilombato. T.
Anco a V ULTA 8CVLADA ,
to.
CAVALO sort, Cavallo 'groppa/*, Sen
za fianchi , .S.-ai-icn di groppa.

SCULDA , ?. f. Culatta, o Culattata, Per


cossa nel calo io radrn<fot
CHIAJAB e DABSE U^TA SCVIUDA , Batte

re una culatta.
SCULARSE , v. Dilombarsi, Affaticare e
sforzare i muscoli lenitati s che dolgano.
SCULAZZABANCHt, s.'ro. Baciapile ;
Graffiasant't; Picchiapetto; Spigotu.trOj
Falsa divoto.

SCULAZZDA, s. f. Sculacciata o. 5c/acetone, Colpo dato sul culo.


Ton SU UXA SCULAZZADA O UJTA BOX SCU

i.*/./ un , detto (ij;. Riportar un danno o


un gran danno la altro sign. Farsi
scorgere per balordo, ignorante, tristo,
briccone He. Fars.i deridere, svergogna
re, sbeffmv.
SCULAZ.ZADNA , t. f. &cula.cci,itina,
Piccola sculacciata.
SCULAZZAR, , Sculacciare, Dar dell
mani in sul culo.
Dello lignr. Scorbacchiare atuno, PaJpsare gli altrui difetti e malefatte , Met
tere in derisione.
SccLAZzXn i BA\CIII, Lustrare i marmi;
Aceulattare o, Culattare le panche, Mo
do basso, vale Frr<|iienlar le Chiese e Er
gere d'esser divoto.

FABSB scutAi/.R, Farsi scorgere un


balordo q un tristo o un ignorante; fur
ti derider^ e simili. V,

scu
SCULAZZX, s. m. Sculacciane e Scu
lacciata,
SCLLIR, . m. (dal lai. Cochear o oehleara, e pi anticamente dal greco Coehliarion , che significa propr. Conchiglietta : forse perch i cucchiai hanno for
ma di Conchiglia , o perch i primi cuc. 'i l.i i furono appunto conchiglie) ilali.m.
Cucchiaia , Strumento notissimo per us
Ai mangiale Meslolino dicesi il Cuc
chiaio di legno.
PALA o FONDO DEL SCLIR , Concavo.
A LA LEVAZIN DEI SCCLIBIU , detto !'.i -

mi). All'ora della bucolica, cio del M.-ngiarcv


PEnDEHSsrv T'V.V SCULIH D'AOIU, Mo
rir difame in unjbrno di schiacciatine;
Affogare in un bicchier d" acqua, dicesi
Allorch ano non sa condursi bene in un.
affare per altro fcile, e v'affoga, clic an
che dicesi Adombrare ne' ragnatellt.

L' i:\ SCULIBB D* A;J U , dell fan). Gg.


Portar il cavolo a Legnaia o. f acqua al
mare ole legnc al bosco, Poi-taf ali-lina
cosa in un luogo dove ne sia abbondanza..
',' UT!; SCU LI E HI DE BJIODO, (>::' i i;:-

chiai di !!'!.
SCULIERADA, e nel plur. SCUUEEAE , K
Cucchiaiata o Cucctarata, e nel itiniin. Cucchiaialina, Quella quantit chesi prende in una volta col cucchiaio.
SCUL1ERO, T. diacciatoci , V.
SCULIERN, i. m. Cucchiaione e Cuochiara, Cucchiaio grande.
SCUDER, ^Riscuotere; Esigere, Iticedere il pagamento.
Set IIDK.'I DB LE BOTE O DE LI; FORCOLS >

Aver le busse i Toccar le butte.


SCUODBA. i pif.xi, Riscuotere; Riscat
tare*
SCUODIDR, . m. Riscuotilo o Riscolilore e Scuolilore , Esattore, Chi prez
zolalo riscuote i credili altrui MIsJrello, dicesi a Piccolo agente.

SCUOOIMENTO, t^m. Ecatione. V.Sco*SCCOLA,V. SCOL*.


SCURTA , s. f. T. de' Falegnami , Pan
concello; Assicella e Asticina, Asse sot
tile assai, con cui si cnoprono le impalraliire e si fanno altri favori sottili;
SCURTO, t. m. Picco/a imposta difine
stra.
SCURTO , adJ. Scuretto ; Oscuvetlo ,
Quanto a colore; Euiettoc 5u(cio, (guan
to a liii;<:.
SCURIA, 8. f. Scuriada e Scuritila e Frasta , Sferza di cuoio notissima . colla m i.< le si frustano per lo pi i Cavalli per far
li camminare.
'
BATUA DE L.\ SCUHM , Frustino , Dicesi
prspr. Quel mazzetto di seta cruda o si
mili che annodato alla frusta per farla,
scoppiare, che dicesi anche Mozzone.
SCHICCA. DE LA SCUMA, V. SCHICCAR.

SCUR1AUA, s. f. Sferzata; Colpo di scuriada o s.curiala afrusta.


SCUftlARSE , r. Riportare una escoria.lione. V. SanoGuiua
.

SCU
SCUR1MENTO, s. m. T. de'Tintori, Incupitnenlo, Lo incupire, che 4_Dare a
qualsisia colore un impiumo che il rende
pi oscuro.
SCURO,add. Oscuralo, Fatto oscuro,
che anche dicesi Scurnto. V. SCURR.
SPBCHIO SCURO, Specchio abbacinato,
vale Con poca luce.
SCURIOSAR, v. usalo a Chioggia e pro
prissimo ad esprimere Domandare per
curiosit Detto poi nel sign. di Orec
chiare o Origliare, vuoi dire Accostarsi
per sentire Orecchiare il desiderio al
trui, vale Cercar di sapere quel che altri
desidera.
SCURIR, v. Sci'ua DEL TEMPO, Rabbruzzare i Rabbruscare; Scurare; Oscu
rarsi. Il C'iti rabbuia o s'abbuia. Fu an
che dello Fa culaia DEL zon.vo, An
nottare ; Annottarsi; Annoltirsi; Abbu
iarsi; Oscurarsi DB LA VISTA, Scui-are; Scurarsi; Inebbioni ; Offuscarsi;
Abbacinarsi ; Caligare.
Si: i; il i DB LA HOBA , Abbrunare ; An
nerare; Annerire , Diventar bruno o ne
ro. Imbigiare , Diventar bigio, incupire,
Contrario di Schiarire, ed T. de* Tin
tori.
SrrmiisB L'.V spECuio , Accecare uno
specchio o suini cosa.
SCURlT,.f. Scurit o Oscurit e Oscurezza, Astretto di Oscuro.
SCURIT DE urr. Appannamento o Co
loramento, L'ollenebrazionc della vista.
SCURO, s. m. Imposta della jinestm , Le
gname che serve a chiuder la finestra. V.
FBJTBSTRA.
Dello per Buio; Oscuro; Oscurit;
Scurezza, contrario di Chiaro.
ScURO CHE Xu SE GIIB VBOB CNAVCA A BIA-

STBMR, Baiacelo; Buio come in gola.


SCURO, add. Scuro; Oscuro; Buio; Fuio, Privo di luce.
CULIIH SCURO, Colore scuro o cupo.
SCURO DA CAPB , Oscuro , Malagevole
a intendersi.- dicesi del discorso A, ,;i
SCURO , AJJare tenebroso, cio Torbido,
Confuso, Imbroglialo GHE VEDO SCU
RO, detto fig. f'edn delle tenebre, delf im
broglio, delle difficolt,
DAR DE SCURO, Abbrunare; Abbruni
re; Annerire, Far bruno e nero.
L)E\E,VTH scuno, Imbigiare. Dove tro
verete mai fin- 'I bianco stropicciandoti
al nero s' imbigi.
ESSER A SCURO , detto fig. F.ster allo
scuro, vale Ignorare, Essere ignaro. Non
sapere. Esser al buio diche che sia, va
le Moli averne notizia , Non esserne inforl inalo.
SBMO A SCURO, Siamo allo scuro, un,
Non civediampi, grida alcuno della
brigata p<r ordinare che siano portale
nuove candele
o aggiunto
olio alla lucerc.
"

r
Da 3EMO A SCURO , gridasi pure ugiratam. Quaadudupo aver mangiato e be
vuto bene, si vuoi far venire in tavola
nuovo vino. In Toscana direbbcsi Fac
ciamo una lattata.
SCURTO,ld. Oscuricelo; Scitrelt,
Un poco curo, dicetidcl giorno*,

scu
SCURlX , add. Scorciato ; Accorciato ;
Raccorciato ; Abbreviato, Ridotto corto.
SCURTADA, s. L Accorciamento ; Raccorciamento; Accorciatura; Scartamen
to; Abbreviamento.
EL mo TABHO S'MA DA r.v.v BOXA SCUKTADA , // mio Jrraiuolo di molto rien
trato , cio 11 panno raccorciato.
SCURTADINA , dimin. di SCURTADA, V.
SCURTR, . ( dal lat. Cariare )^Scor-'
dure ; Accorciare ; Accertare ; Scortare; Scortire ; Raccorciare; Raccertare;
Abbreviare , Contrario di Allungare
SCURTB DB i.1, Rabbreviare.
SCURTAHSE, Parlando de' panni, Rien
trare, Tale Ristringersi in s. Rinfoderar
si; Raccertarsi; Ritirarsi, dicesi de' pan
ni che s'accorciano porlandoli.V.RBSTREjf/ F.IISJ-, Accertarsi o Abbreviarsi, si di
ce dei giorni dopo il solstizio d'estate che
s' abbreviano QUAXDO CHE SGOMBRA A
SCURTARSE LB /.<> YVK , Quando comincia
r accorciamento del giorno.
Si: i i-, r in LA STBADA , Abbreviare ; Ac
corciare o Saccorciare la strada o il cam
mino , Andare alla ricisa , V. TRESSA.
SCCHTB LB ALE A QUALcbw , detto flg.

Tarpare o Tagliar leali a fjualcheduno,


vale Indebolire alcuno, togliergli le furie.
CoSSA CHE SE POL SCURTB , AcCOTCCvole.

SCURTIViO , s. m. Voce corrotta di chi


non sa dire SCRUTINIO, V.
Si : I Il/i! , V. SCRUTA*.
SCURZO , 8. 01. (colla z aspra) Scorcio e
i9eor/o(coH'o stretto) T. di Pittura, Raccorciamrnto , cio Quello che nella Pro
spettiva fa apparire le figure di pi quan
tit rii' elle non sono ; onde Essere o Stu
ri- in iscoroio.
Scorcio , dicesi per Positura o Attiliidine stravagante. Scorcio di vita.
VEDER PER SCORZO, federe in scorcio,
Contrario di Vedere in faccia; ed Quan
do si vede alcuna cosa prr banda.
SCRZOLO,s.m. T.Agr. Bastardo, Quel
solco imperfetto che per inavvertenza de
gli aratori pu nascere dalla porca ( VA>BZA ).
SCUSA, s. f. Scusa e Scusarne/ito, Discol
pa, GiustiGcazione.
Scusa, dicesi per Prelesto, Colore, Sullerfugio per iscliivar di fare o di dire che
che sia , che anche dicesi Afferratalo.
.V ni ii DE LB scusa VAVK , l>ir delle scu
se accattate; Dire ella ando ella stette.
CQSSA SBV/.A SCUSA, Ines i: usabile.
ESSER ri p v DB SCUSE, Aver pifasci che
altri ritortole , cio Pi scuse o ripieghi
che altri calunnie e rimproveri.
SEMPRE SCUSE, LOCDZ. fam. l'Iti Usuo
can vuoi ammazzare qualche scusa sa.
pigliare, Prov. che vale che Colui il qua
le non vuoi trattare con una persona o
vuoi licenziarla, sa apporle qualche difet
to o colpa.
SCUS\R, v. Scusare o Escusare. Giustiiicare , Discolpare.
Scusare, si dice anche da no! ne) ign.
di Risparmiare che che sia STO ABITA

SE

563

KB SCUSA u.v AITO, Quest'abito mi scusa ,


cio Mi risparmia dal farmene un allro
Si E CALZE ME SCUSA i STIVILI Queste cal
zette mi scusano gli stivali o il borzacslnno.
LA ME scusi , Maniera (ani. e polita ,.
Mi scusi ; Sia detto con licenza ; Colf
permissione; Mi si permetta il dire; Con
buona grazia di chi m' ascolta , Manie
re di contraddire civilmente qualche di
scorso.
SCUSTA, s. f. Escusazioncella, Piccola
scusa.
SDEGNATO, s. m. Sdegnuzzo , Piccolo
sdegno.
SDENT\,>dd.(Che viene da Dente coli
s privativa) Sdentato, Che don ha denti,
o senza qualche dente. Bucca sfer rata,
dicesi ad uno che abbia meno i den ti di
nanzi.
Parlandosi di qualche Slromento , direbbesi Dentellato , cio Tagliato a fog
gia di denti.
SDENT\R, v. Sdentare, Rompere qual
che dente d' un istromcnto od ordigno.
Detto per DBVT\R, Azzannare o As
sonnare , Prender co' denti.
SDENTAR u.v FHUTO, Callerire, Intacca
re o Rompere la corteccia d' un frutto.
SDENTEGX, add. detto in T. Agr. 5c/piccialo ( Voce agron. )', dicesi per Agg.
di quell' Albero che sia stato ma (trattalo
dal dente del bestiame. E forse pi chia
ro Rusecchiato.
SDENTEG\R, v. Dentecchiare o Dentic
chiare e Rosicchiare, Mangiar poco e a
stento Sca/ccare tale Slaccar poco a
a poco coi denti qualche parie di che che
sia. V. SMuc.VEcXa.
SDBCTBCR u.v CORTBLO n evi SPADA ,
Farli tacche; Coltello tutto pieno di tac
che, V. in DBHTTB.
SDENTN, add. Sannuto, cio Che ha
denti fatti a guisa di sanne o zanne; e Io
diciamo dell' uomo.
SPRO, add. f. Voce che osasi a Chioggia,
di genere fem. per Agg. a Femmina di
mala vita, nel sign. di Scrofa ; Pacca ;
Sozza. I Veneziani dicono LODBA o SLUDRA.

l.'w SDRO, Unii scrofa.


SDRZZOLO, add. Sdrucciolo, Agg. a
Versi chedopo l'ullimo accento hanno pi
sillabe brevi.
S (e larga) EJSBR isr SB o nr s. Es
sere di se , Contrario a Essere fuori di
s. V. Sh
Ss , seconda persona plur. del presen
te di Essere V ALTRI SE MATI, Voi
siete pazzi.
SE ( e stretta ) , Particclla condizionale ,
Se ; Caso che.
SE MO CHE H.SSK BL SB, Se non cifos
te il se, cio II dubbio, la coudizione.
SE , talvolta come pronome corrispon
de all'Italiano Ci. Nu SB PE.VTIMO, Noi
ci pentiamo SE FAREMO GIUSTIZIA , Ci
faremo giustizia SE LO GODARBMO QTJA,
Cel goderemo nuiovv. Lo ci goderemo
SENTBMOSE, Sediamoci.

506

SKC

SEC

SE (e slretla) s. f. Sete, Desiderio di bere..


GRAN ss , Soprassete FAR SB, Aste-.
/eir,
MORIR DA SE , Affogar di sete; Esser
assetato ; Tra/alare di sete ; Coglier se
te-; Spasimar di sete; Allampanare.
BOGA ARSA DA SB , Arsione , Asciugag
gine della sete.
CAVARSE LA SE, Cucciare o Spegnere la
sete ; Dissetare o Dissetarsi.
CAVARSE LA ss co L'AQUA SALDA, Trarfi la sete col prosciutto ; Spegnere ilfuo
co colla stoppa, Cavarti uq capriccio eoa.
proprio danno.
SEA o SBDA, . f. Seta, V. BAVBLA, SPBLAGIA , Un v M; i .
SEA o -i un v \ , >>'</(( il, . cucire o da im
punture.
SBA. GEOPOLOSA , Seta broccato , da-.
Brocco.
SBA DA STB.AZZI , Catarzo o Scatarzo,
Sorta di seta grossa ed inferiore.
SEA GROSSA E IULGUALIVA , Capitone,
Seta grossa e disuguale.
SBA MATA , Sbavatura , Quella peluria
che circonda esternamente i bozzoli dc'filugelli, '
SBA DA DOPI, Terzanella, Lasela so~
da o sin falla di doppii.

nave solo in tant' acqua che basii a reg


gerla, o anche a sollevarla dopo avere toc
cato il fondo.
SECA iw CAKPAGIVA , V. SECOLA.
SUGA , detto in gergo , vale la Quare
sima.
SECA , add. Seccato ; Risecco ; Risecca
to, Conlrnrio di Umido o Mollo.

CpvenzER DE SBA , futi-turi .

l'm:1! DB SBA , Seteria > Termine chcabbraccia tulle le mercanzie di seta.


MEKCANT.B DA EDA , Setaiuolo.
SEA o SBOA o PIANTA SEDA , s. f. Seta:
d' Oriente o Lino d' India o Setafrutice,
Arbusto allo da quattro a selle piedi, por
tatoci da' paesi caldi, che si colava da noi
ne' vasi e dura al pi il terzo anno, che
produce. cerii follicoli gonQi. ovali. aguzzi,
ripieni d' una certa peluria o seta vegelabile cortissima, la quale riuscita buona,
a filarsi e a feltrarsi, e per ci. delta an
che Albero o Pianta della Seta. I Siste
matici la chiamano Asclepias fruticosa.
SEANA, s. f. Soprassete, Gran sete, Gran,
voglia di bere.
Go UNA. RAJT SCAVI ,. Affogo, O Muoia

di sete.
SEBATARA , V. SOBATAURA.
SEBATERSE, v. Ribattersi, Dar del pie
de nel piede in andando: dicesi de'Cavalli. Ammaccarsi un piede colf altro.
SEBATO, add. Ribattuto ; Ammaccato:
dicesi <M Cavallo.
SEBX, V. SIBSY.
SECA , s. f. ( coli" e stivila ). Secca o Seccagna, diconsi certi siti del Mare che per
poca .viii'.i sono di pericolo ai. naviganti
Secca accodata , Fila o Serie di banchi,
ili sabbia o di sasso.
SECAD'AQUA, vale Basso fondo, Scar:- . </.;i il' acqua di mare reio chiama
ci Quella parte del letto del fiume che rimaue scoprila dell'acqua.
DAR IN SECA , Rimaner sulle secche ;
Arrestassi sulC arena ; Dare- in secca ;
Infrenare o Arrenare , Rimaner arre
nalo.
ESSER QUASI IN SECA o A SECO , Avere
un fondo o Essere in un fondo d'acqua
a pelo , dicesi da' Marinai del Trovarsi la.

SECA EL CULO O I TOTANI, V. S.BCDA..

SECABALOTE i
SECACOGIONI / V. SBOAMINCHIONI.
SECDA, s. f. che nel plur. ci dice SECB
o SBCDB, Seccaggine} Seccheria ; ./Voia;
Annoiamento; Stucchevolaggine; Stuc
chevolezza ; Fracidume ; fradiciume ;.
Improntezza ; Importunit ; Straccag
gine; Stracchezza; La pi secca seccheria , Go$a stucchevole Intemerata ,
dicesi ad Azione lunga e spiacevole.
SBCDA DB CULO o SFCDA asso), riferito
persona, Culaio; Cu lare ; Moscaio;
Mosca culaia; Rompicapo; Importuno,
Seccatrice , diccsi la femmina chesecca.
Su.'u, v DB- DISCOBSO , Stampita , Di
scorso lungo e noioso Titillata , Lun
go discorso fatta altrui per persuaderlo.
a far che che sia.
SBHPRB SECEE DB CULO o- DI MBRDA ,
Sempre nuovi cessi , Oicesi Cessa anche
ali' aggravio , obbligo , decatizzo ed a,
qualunque altra si in il cosa piccola ma no
iosa.
A FORZA DE SBPB SB OTIJT , Lo 'm-

pronto vince. F avaro, Prov. che si dice


quando uno per pnra inquietudine ottie
ne da un altro alauda cosa negala. // mon
do e degF impronti.

SEC\GINE,V. SBCDA.
SECAGINSO, add. foioso ; Stucchevo
le ; Sazievole ; Increscevole; Rincresce
vate ; Noiante ; Importuno ; Appiccatic
cio, Detto per agg. a Uomo.
SEGAMENTO, V, SBCADA.
SECAJuKCHIGNI e SBCABAIOTB , add.
Seccafistole^ Mosca, culaia ; Rompica
po; Improntacelo; Arcifastidiosissimo ,
Si dice di Chi sta sempre presso d'alcuno
annoiandolo.
SECAMRO, s. m. Seccomoro o Siccomoro , Piccolo albero somigliante quasi al
Sangnine quanto alla forma del legno,
il quale produce bellissime verghe , e la
buccia bellissima , detto, da Linn. Syr.inga vulgaris. Fa de'uorellini odorosis
simi.
SEC ANTE, add. Fastidioso;JVoioso; Stiicchevole ; Importuno , V, SECU>A e SBCAGIVOSO.
SEGAJSTN, add. dimin. di SBCANTB, Fastidiosetto, Alquanto fastidioso ed impor
tuno.
; v. Seccare, V. DSSSECH Ab
bronzare il Diseccare che fa il Sole violonleracnle. Assolinare Toner una
cosa esposta al so-lo perch si prosciughi.
Seccare t dicesi Cgur. por Annoiare o
Infaslirliro. Vi corrispondono Stuccare;
Frusciare ; Importunare ; Stucchevula-

SEC
re; Nauseare; Saziare Sobillare; Su~
biliare; Sibiltaree Insipillare,rl&nlo di
re e pregare uno per tutti i versi , che &
iva forza s' arrenda. Prontare Fai*
Imporlunemenlc sollecitare. .
I TOTANI O 1 MlM-HIuM O I.K aAl.OTK o I SUSIXI O LA MARB O BL CULO ,

Spezzar la testa ; Romper la fantasia j


Torre il capo } Dar ricadia ; Dar matta
na ; Dare il tizzo; Infracidare; Dar no
ia alla noia. SECJI BL CULO CON fiisconsi, Stropicciare alcuno con sermoni
Ti MB SECHI, Tu m' haifi-acido ofracidato.
SECB LA BIAVA,. Soleggiare la biada; equindi<?o/egg7<lmenlo,Esposizionealsole.
SBCB LB SCATOLE, V. SECAR i T.OTAIVI.
SECAR USTA BARCA , Aggottare, Cavail'acqua entrala con istromento a ci atto.
V. SBISOLA.
EL SBCARA rx COM.Y , Assorderebbe o
Seccherebbe una pescaia, Dicesi di Chi
non riuna mai di cicalare o il fa ad alla,
IDCC.
SECABSB PER ASPBTR, Storiare^Valicper indugio, e pi sovente Penare aspet
tando la, risposta o la conclusione; che an
che si dice Far allungare il collo.
SEGATR
V
SEGATTANI / V. SBCDA e SBCAKXCHIOWI.

SEGATURA, i. C Fastidio; Impiccio; Im


paccio; Briga; Importunit, Affare cbedia noia o che sia importuno Chiatto,
Taccole, impaccio, briga che mena la
gnanza o romore.
Detto per. agg. a Uomo , V. SBCABA.
UJTA QUANTIT DB SEGATURE, Unfasti
diarne, Quantit di fastidii o di cose fa
stidiose.
SECESSO (dallat. Secessus,us) AXDAB
PER SECESSO , Ributtare o Scaricare per
secesso j Scaricarsi il ventre.
SECHER , t. f. Secca , Lnogo scoperto.
dell' accfaa di mare o con poca acqua. Col
noilro vocabolo vernacolo noi intendiamo
Certi siti paludosi che rade volle suno ricoperli dell'acqua, e danno un rialto.
SECHEZZA, s.f. Secchezza; Seccamento-t
Seccume, Tulio quello che v'ha di secco
sugli alberi e sulle piante,
tarlando delle persone e delL>besti,
dicesi Magrezza; Macilenza; Emaciaiione, Estenuazione L' DB UNA SKCIIEZZA CUBIA STOMEGO, V. HI MAGRO.

SECHEZZA , detto per Prkaiion d'umo


ri, Adustezia; Adustione..
SBCHBZZA o MAGREZZA DEI cAVM,iMorbo scalmato o- Scolmatura, chiamasi Quel
flusso o sia Escrezione di materie bianche *
quasi chiloce, che patiscono i cavalli; (d T. de' Veterinarii.
SECHIA, s. f. Secchio, Vaso di legno fat
to a doghe col cju.iU- si raccoglie il latte
nel mungere.
SECHIA DA MDRR, Bigoncia o Bigoncittoio e Bgonciuoletto dim. T. generale
dell'Arti e specialmente de'Muralori , Va
so di legno composto pure di doghe , che
serve a' Manovali ed a! Muratori per por
tar acqua alle fabbriche^

SEC

SEC

SECH1LO , s. m. Secchiello .limili, di


Secchio o Secchia.

cbio laugo XB tnr COLO CAB NO SB \tBEMO , diciamo talora per esagerazione ,
E un secolo che non ci vediamo; E un tecolo che ?' aspettiamo, per dire E gran
tempo.
rivere ai secolo, si dice per opposto al
la ila religiosa.
SECOMORO , V. SECAMORO.
SECONDA, i.f. Seconda; Secondina; Pla
centa; Amnio; Panno e Capoparto, L'in
terna membrana o Tonica che involge il
frto nrll'otero e cbe rien partorito dopo
l' u M il .1 del feto.
SECONDAR,. Secondare; Assecondare;
Andare a ptacebo; Piaggiare alcuno, Far
tuona una cosa , approvare ci che altri
dice.

SECBILO DB i* AO.UA SANTA , V. P ILE LA.

SECH1ER, s. m. Lo stesso cbe SCOEAOB ,


V. SCAJA.

SECOITA, s. f. Seggetta; Predelle; Ces^oj Bussola, Luogo proprio ove deporre


il superfluo del corpo.
SECH1O, s. ro. Secchia, Vaso cupo di rain i- .-i il quale s' attigue acqua ; e clic Ser
re anche per misura. Una secchia d'acquavite vai quattro bocce.
EL SBCHIU VA TANTO AL POZZO FIN CHE

BL CHE LASSA BL MANICO, Prov. Tanto tor


na la gatta al lardo eh' ella vi lascia la
zampa ; La fatta tanto atla pappa o 'tu rezza , che T colla fa bocca e la gargozza; Tanto va r orcio per F acqua ck'-egli vi si rompe ; Tante volte al pozzo va
la secchia, che ai-fin vi lascia il manico
o r orecchia, E vagliene rhe L'affrontar
tante volte i pericoli mette a rischio d' in
ciamparvi.
-UN 8BCHIO D* AQB* , l' ria secchiata.
SECHIN , s. m. T. de' Giardinieri , An
naffiatoio e Clessidra , Vaso di latta con
becco bucherato , con cui s' innaffiano i
giardini.
SECO , add. (coli'e stretta) Secco; Sisecto; Riseccato, Arido e privo d'umvre.
MEZOSBCO, Secchereccio eSecchericfio o ferdesecco, Quasi secco.
Oi(osBco,ecco,dicesi per MagroSECO
CH'BL SPIER o SECO COKE u.v CHIODO o CO
ME UN BACALA o COME UNA uuMiA , Allam
panato; Lanternaio ; Secco pi che pi;
Secco come un picco . 'come uno stecco ,
come un chiodo, che sembra una mum
mia; Osso e pelle DBVENTAR SECCO,
Stecchire; Ristecchire; Inalidirsi.
-LEGNA SECA , Legna seccaticcia.
ESSER SECO , dello in altro senso e Ggor.
Essere stucco, ristucco, annoiato, infa
stidito , V. SECARSB.
TBRA o PASTA SECA, Ammanierato; In
durito; Rassodato, dicesi della Terra e
propr. della Pasla quando si secca da s.
SECO ( coli* e stretta ) s. m. Secco ; Sicci
t ; Aridit , V. SECA.
SECOL\R, s. m. Secolare, Quegli die vi
ve al secolo e non milila sotto religion
claustrale.
SECOLAR1Z\R, v. Secolarizzare, Ren
dere secolare, Ridurre a secolare, Secola
rizzarsi dicesi di que'monaci che dispen
sati di lasciare la religion claustrale si fan
no preti secolari.
Cos dicesi Secolarizzare una chiesa 6
filtro luogo sacro per Sconsacrarlo e 1 1durlo ali' uso profano o secolare.
SECOL1N , add. Segalino; Magricciuolo,
cio Di complessione adotta : dicesi di
Persona.
SECOLO, e. m. Scolo, froor. lo Spazio
di cento anni ; e quindi i Romani dice
vano Seculares ai Giuochi o solennit che
celebravansi di cento in cento anni.
Secolo dicesi anche da noi per uno
spazio di tempo indeterminato o sia per
qualsivoglia tempo che sembri di sover-

SECRETA, s. Segreta, Lnogo scerete;


e si dice anche per Prigione separata esegrcta.
Segreta, chinniavasi ai tempi Veneti
l'Archivio di Slato della Repubblica. '
Segrete, Parie della Messa che il Sa
cerdote dice sotto voce.

SED
667
tessa, Femmina cui si confidano 1 segr
ti o-che tiene le cose segrete.
SEGRETRIA , noi chiamiamo la Moglie
del Segretario, come diciam CAPITATI* ,
TBNENTA eie. alla Moglie dei Capitano ,
del Tenente ctc,
SECRETER , . m. chiamandoli Ebanisti
( REXESSBRI ) una specie di Cassettone
(Cono) allo da qn.Tttro ia cinque piedi,
con cassette dall'alto al basso, e fassi di
varie forme. Al d d1 oggi mobile di
moda.
SECRETO, s. m. Segreto o Secreto, Co
sa occulta o tenuta occulta.
SBCKBTO-, nel parlar fam. si dice per
Recondito ; Penetrai* ; Ripostiglio , La
parte pi ritirata d'una casa , ed anche
uclsign. fig. di SCONDAGNA e FUFIG.YA, V.
FAR SECRETI, Tenere il segreto , No
manifestare le cose occulte o confidate.
SECRETO DEL Covu.v, V. Cuaibir.
SECRETO, ndd. Segreto o Secreto, cotrario di Palese, Occulto, Nascosto.
SECRBTO COME BL GIUBILEO , Segreto
come lindailo, ih Gi si lascia facilmen
te scoprire un segreto. .4ver la cacaiuola
nella lingua, si dice di Chi e facile a par
lare.
SECRA, s.f. Seccore; Siccit; Alidit;
!'*. Mancanza d'umore prodotta dal
-caldo e dal non piovere, per cui le terre
sono aride.
SECLR, add. Lo stesso che SICURO.
SEDA, lo stesso che SEA , V.
SEDAGNO, s. m. Setone, Laccio o Cor
da fatta di setole per mo di medicare ali HN malore e specialmente de' cavalli.
SEDE , cbiamano i Calzolai le Setole, del
le (piali si servono per panare il filo nc'buchi fatti colla lesina.
SE DE NO, {laniera fam., che una Spe
cie di relicenza minaccevole , e vale come
Altrimenti; In diverso modo, che i La
tini dicevano V ; , donde viene schiet
tamente il nostro SB NO.
FA cussi, SB DB NO TB LE puzo, Fa co
s, altrimenti io ti batto o / zombo.
STUDIA, SB DB NO! Studia, altri
menti]
SEDENTARIO, add. T'ita sedenta
ria , dieesi anche da noi volgarmente ili
Chi siede mollo e poco s' ndopra negli
escrcizii del corpo. Dice il Redi che la vi
ta sedentaria un veleno a tempo, che Ci
ammalare le persone sane.
GUARDIE SEDENTARIE , V. in GUARDIA.
SEDESE , Sedici, Nome numerale.
Sedicesimo Nome numerale ordina
tivo.
SEDIA, s. f. Caletto, Sedia posta su due
lunghe stanghe che brandiscono . posate
sulla groppa di un cavallo e su due ruote
per ii.-n di portar uomini.
SBOIA DEL CORO, Stallo, Sedili nel C .ro uno distinto dall' altro ad oso de' Sw
cerdoti.

SEGRETARIA , s. f. Segreteria , Luogo


dove stanno i Segretarii a scrivere, e do
ve tali scrittore si conservano.

SEDIA , add. Importunato ; Notalo, Sec


cato.
SEDI\R, v. Noiart^ importunare:, Dar

SECONDAR, T. delle Donne di parto, Fjre la seconda o la secondina.


SECONDI?}, . m. Voce renataci di Lom
bardia e T. do' Carcerieri , Guardiano ,
Custode secondario di-Ile carceri, soggetto
al Capo carceriere.

SECONDINA, T. SECONDA.
SECONDO o SECONDO, *dd. Segando, Do
po il primo.
No CH'EL SECONDO , Non e' il secon
do; Natura iljcee poi ruppe lo stampo.
ANDAR A SECONDA , Andare n seconda o
alla seconda de'fiumi e cimili , Tale se
guitar la corrente Detto fig. Tale Cam
minar prosperamente qualche negozio o
cbe cbe sia.
AxDR \ SECONDA O A SECONDA COVE 1

STRONZI o i SCOVOLI , L'i/ f.i m. Andare


alla seconda o alle seconde, alle belle, a
verso, a versi di alcuno; Piaggiare alcu
no ; Rimandarsela ; Rimettersela T un
r altro, Approvare ci che altri dice. An
dare alta voglia di alcuno ; Tenere il te
nore; Tenere il sermo; Andana piace
lo, A seconda del volere.
FAR LA SECONDA O LA SECONDA DE CAM
BIO , detto fig. vale Ripetere ; Reiterare ,
e dicesi di Qualche azione poco lodevole
rhe si ripeta Ricader nel male o Rica
dere assolai. Tale Riammalarsi.
SECONDO o SECONDO, avv. Secondo ; Se
condariamente, In secondo luogo.

SECONDO L'ORDBNB, Secondo il vento ;


Secondo il momento ; A IF opportunit.
Temporeggiare; Traccheggiare.
NAVECR SECONDO LL VENTO', V. NAVEcXn.

SECONDO LU, Appo ui, vale Nel giudizo , nel concetto d' alcuno.
SECONDO QUEL CHB MB SAR A m, V. IV
BBR.
SECRESTA, V. SACRBSTIA.

SEGRETARIA , s. C Segretaria e Segre-

SEG
SED1TA , s. f. Calessino, V. SBDIA.
SEDIF1Z10, . m. Setificio, II luogo do
ve si lavorano drappi di scia.
SEDIO, s. m. Assedio e Assediamento ,
Importunila , Fastidio , V. SIDIO.
A FORZA DB SBDIO, falere una cosa per
assedio, Tale Volerla per forza, per vio
lenza. E quindi for l'assedio, vale Im
portunare , Infastidire e non lasciar bene
avere,
MORIR DA SBDIO, Morir di stento, di
languore , di necessita.
SEDILO, s. m. dim. di SBDIA, Calessino.
SDOLA, V.SBOLA.
SEDOLE , s. f. dicono i Maliscalchi alle
Fenditure o setole alle mammelle che sof
frono talora la Cavalla e la Vacca, in ci
si scorgono de' tagli vicino al capezzolo ,
con dolore al tatto, per cui la madre ri
cala a' figli la poppa.
SBDOLB pariinenli dicono ad una Fon
ditura Tiell* unghia che soffre talvolta il
Cavallo, longitudinale dal basso all'alia,
che gli produce zoppicatura.
SEDSER / v. Sedurre , Distorre altrui
dal bene con inganno.
Talora si dice dagP idioti in significa
to opposto, e vale Ridurre , Condurre al
trui sulla buona via ME XE BiussVo D
8F.nrsKiu.li , Mi riusc di persuaderlo al
bene , di svolgerlo , di distarlo dal male.

SEDUTA, s. f. Sessione, V. SBSSIN.


SEGA , V. SGA e SIEC\R.
SEG.VDR, s. m. Segatore, Dicesi indi
stintamente Cohii che sega il legname , le
hiadeed il fieno. V. SEGATO.
Falciatore direbbesi a Quello che sega
l' erba colla falce.
SEGALA, s. f. Seg-a/a e Segale, Specie di
Pianta cereale e grano notissimo, che an
che dicesi Frumento cornuto; delta da'Sistem. Secale Cereale.
SEGALINA add. PAGIA SIGALISA , Pa
glia di segale , La paglia o i fusli della
Segala.

SEGAR, V.SEGADB.
SEGAT\R , V. Scannare o Sgozzare,
Dicesi dell' Uccidere gli animali da ma
cello che fanno gli Ebrei per mangiarli ,
econdo i riti della loro Religione.
SEG\TO, s. m. Segatore, Quello che se
ga il legname , V. SEGADOK.
SEGARA o SBAL-A , s. f. Segatura ,
Quella parte del legno che casca in terra
in segando ; E dicesi ancora doli' Aiion
del segare. Sfasciatura , si dice di Ci
che la srga teglie dal legno o dalla pietra
che si sega.
Segatura, si dice pure a quella del fie
no e delle biade.
SEGNDE , Maniera anU del nostro dia
letto, riportataci nelle sue lettere dal Cal
mo : ora dicesi SE CHE NE pel toscano Se
ne ADESSO SEGE.VDB C.TA , Ora se ne
trova.
SEGHTO, S. m. Seghetta, Strumento di
ferro dentato che si pone ai cavalli trop
po frti per domarli.

SEG
SBGHBTO, T. de'Pellinagnoli, MascelJa, Que'due listelli per dir cos, che ten
gono in mezzo i denti d'un pettine men
tre si lavora.
SEGLIER, v. Scegliere t Scerre o Tra
scegliere, V. SCEGLIER.
SEGNA, add. e nel plur. SEGNAI , Segna
to o Segnalalo, cio Marcalo, Notato.
VARDABSB DAI SECXI DA Dio , Nanfa
mai guercio di malizia netto; Niun se
gnato da Do non fu. mai buono. La sua
ftsonomia traditoretca , C esser bis lori t>
o le gambe a sghimbesci, danno notizia
del suo mal pensiero DAI SEGNAI DA
DlO STACHE TRE PASSI INDRIO, DA UN COBO
8TACBENE OTO, E DA UN ZOTO V1NTIOTO,

DagH orli d" un occhio, dal verme delfinacchio, dal zoppo d" un pie , libera nos
Domine.
SEGNADOR DA CAZZE o CAZZADR, .
m. Pallaio, Colui che somminislra le pal
le e assiste i giuocalori nel ginoco della
palla.
Segnalare, si dice Quegli che segna,
che ndica, che accenna.
SEGNALARSE, . Distinguerti; Con
traddistinguersi, Farsi onore.
SEGNALATO, Usasi da noi per Agg. a Uotno, nel sign. di Distinto; Afarcato,-Pricipale; Caporione, V. SL..M.

SEGNAR, V. SBGjfADB.
SEGNAR, T. Segnare, Contrassegnare,
Far qualche segno.
SEGNAR co t'ocmo , Appostare.
SEGNAR t CAZZE, Segnar le caccie,
Dicesi del giuoco della palla o del pallo
ne. V. CAZZA.
SEGNAR QUALCH/ , Slare alle vedette ;
Codiare alcuno; Spiare gli andamenti
altrui , detto fig.
Snr.Nn SUL MUSO , V. SrnisR.
SEGNARSB, Segnars i, Farsi il segno del
la croce. Do mi campo.
SEC.YAHSE co LA MAN DRETA , Fare un
segno con un carbon bianco: si dice,
Quando si ruol mostrare esser avvenuta
cosa insolita o felice. Segnarsi, dice
si anche per Maravigliarsi, Farsi il sogno
della croce per maraviglia SEGNARSE co
LA MA.V ZANCA Tu ti segnasti ben questa
mattina, usasi dire Quando alcuno scam
pa di qualche disgrazia; E per lo contra
rio intoppando in qualche sciagura si
dice Tu ti sei segnato a mala mano.
SEGNATI FARGKBNB DB TUTI i &sGWATI , Far d" ogni erba un fascio , rale
Operare senza far distinzione dal buono
al cattivo , e talora Vivere alla scapestra
ta senza elezione di bene o di male. Far
di tutto.
GB JfE GIBRA DB TUTI I SEGNATI , l'

n' era d" ogni genere o specie o razza o


ttirpe o sorte o maniera -. cio V'era un
uie&cnglio di persone d'ogni riasse o di
cose di differente specie o qualit.
SEGNATURA , s.f. T. del Governo Veneto. Chianiavasi legalmente Segna
tura la Sentenza criminale scritta bens
nel processo, ma non ancora pubblicala:
giacch non potevasi dire che fsse tru-

SEG
lenza se non dopo la pubblica/tour che far
se ne doveva dentro otto giorni ; e quin
di da 1111:1 Segnatura non poteva appel
larsi.
SEGNTO, s. m. Segnelto, Piccolo segno.
SEGNO , s. m. Segno , che anche dicesi
Soprassegno, e Soprassegnale y Marca
o Indicazione.
SEGNO , detto nel parlar fa m. vale per
Macchia; Livido ; Rossore SEGHI DB
BRCAURA, Morsecchialura, V.BECAULA
SEGNI s VARIOLE , Butteri -- SEGNO DB
TAGIO , Cicatrice ; e DB TAGIO SUL viso ,
Catenaccio LASSAR i SF.I-..-VI su LE SPAi. r A owo, Far le stringile su le spale, La
sciar i segui delle bastonate o delle busse.
SEGNO o MARCA DB PANI , Marca , l se
gno della fabbrica che si mette su i pao
ni. V. MARCA.
SEGNO DEI MESSALI, Bruco, L' attacca
gnolo de' segnali che si pongono ne' messa
la , breviarii ec.
SEGNO DBI BASTARDI, Crepunde si dico
no i Segnali o contrassegni che si metto
no a' bambini per essere riconosciuti.
SEGNO DE LE CAMPANE , Tocco.
SEGNI DB ZOGO, Brncoli, Marche o Se
gni nel giuoco in vece di danari.
DAR BL SEGNO , Dar f anello: come per (
arra e promessa di nozze, n ha forza prwso noi di vero sposalizio.
DAR i.v TEL sBf.yo, Dar nel brocco
in brocco o in brocca , vale Dare nel segno, Corre nel mezzo del bersaglioDet
to fig. vale Indovinare il segreto d'un fat
to , Apporsi , che anche si dice Trovar le
congiunture; Toccare il tasto; Pigliare
il nerbo della cosa.
PAI SEGNO , Accennare ; Far cenno ;
Far segno; Dar segno.
Fare segno e anche T. degli Stamp. rd
e Piega ch'essi fanne ad un foglio di carta
di dieci in dieci mani , per coniar la car
ta che loro si da a stampar*.
FARSE EL SEGNO , Fare n segno, Met
tere che clic sia per segno FETE BL SECNO o SBCNTB , Fatevi i( segno della cro
ce o Segnatevi, die*, per esempio la Ma
dre cristiana a'*uoi ligli.
Mn-m i ossi A SEGNO. V. Osso.
MBTBR imo A SEGNO, Imbeccherare; In
formare o Istruire uno ; Dar T accorda
ad uno, V. in SANTO e IUBOCONAB.
METEB UNO A SEGNO , dello in altro signif. Mettere altrui a partito, Tener cor
to, Fare star a segno, a dovere.
MBTER A SEGNO LE PEDINE o i PEZZI, Im
postare i pezzi sul tavoliere, T. de' Giuc
chi di Dama, Scacchi eie.
PASSAR EL SEGNO , Passare i termini ,
Trapassare i limili , Eccedere.

PonpB EL SEGNO, Portarne stracciato


il petto o i panni, vale fig. Essere rima.lo scoltalo, Averne ricevalo danno.
TlBAR A SEGNO, V. TlB*a.

TIBR A SEGNO UN AFA*., Condurre a be


ne, a termine , a compimento o anche
empficementc Condurre,
TORNAR A SEGNO, Tornare a- bomba;
Ritornar salta callosa, detto Cg. Tornar
a proposilo. Parlandosi d'un pazzo o
tintile, Aver Intrdo intervallo Parlan

SEL

SEM

do il' un uomo incollerito , Rimettersi ;


Acquietarsi; Calmarti.

SE LE IV O , s. m. Sedano e Appio, Ortag


gio notissimo e connine , detto da' Sistomat. Apium graveolent.
GAMBE DE SBLENO, V. GAMBA.
SALSA DA SELENI, Pinzimonio, Specie
di Salsa fatta con olio, pepe e sale per con
dimento di sedani che si mangiati crudi.
SELR, s. m. Sellaio , Colui che fa selle
Cofanaw, Facitor di bauli Basta
io o Bastiere, Che fa o vende basii
Brigliaio , Che fa o vende brtglif,

DAI SBOVI SE CONOSSE LE SALE , V. CoNOSSBR.

SEGN , V. SIEGON.
SECONDO, V. SECONDO.
SEGRA , s. m. Cimitero , Luogo sagrato,
per lo pi allato alla Chiesa, ove una vol
ta si seppellivano i morti. ra instituito
il pubblico Cimitero, non conosciamo pi
il Sagrato.
SEGLIO , add. Seguito, da Seguire, cio
Passato, Avvenuto, Succeduto.
SEGUITO, s. m. Seguito i Srguitamento> cio Accompagnamento, Comitiva.
SEGUITO DEL DISCOBSO, Continuazione.
Iw SEGUITO, detto a modo avv. Dopo;
Dietro; Poi, Ovv. Successivamente, Do
po qualche tempo.
SEGURADR, s. m. Assicuratore, Que
gli che assicura le merci che vanno in ma
re, V. SlCUBADR.
SEGURANZA, s. f. Carla di sicurezza,
Voce di nnovo uso venutaci colla Demo
crazia e continuata sotto il Governo ita
lico. Certificato stampa che si rilascia
va dalla Polizia ad ogni Cittadino, in cui
si marcavano il nome e la descrizione pertonale dell' assicurato.
SEGURAR o SICURAR , v. Assicurare.
SEGUBARSE EL FAN, Accomodare o Ac
conciare il fornaio, vale Assicurarsi d'a
vere a vivere a sufficienza.
SEGURARSB BBW IN CASA , Assicurarsi;
Cautelarsi.

SEGUREZZA, i. f. Voce ant. Sicurezza.


SEGURO, s. m. Segno nuziale, Arra o
Regalo che fa lo sposo alla sposa nell'atto
di promettersi.
EL SBGUB IN TE LE MAN , // sicuro, va
le il Pegno: quanto basta per assicurar
l'azione del creditore.
SEGURO, avv. V. Sicoao avv.
SE GURT , s. f. Sicurt; Sodo ; Pieggera; Fideiussione.
TOCR LA SEGURT, Far rassicurazio
ne, e dicesi delle merci che si mandano
per mare.
SELA , $. f. ( coli' e aperta ) Sella ( i Si
ciliani dicono SEDDA , cjuasi Sedia ), Ar
nese del cavallo, su cui monta il cavalie
re-- .4 rcione si prende talvolta per tutta la
sella; ma diccsi propr. Quella parte della
ella e de' basti ch' fatta a guisa d' arco;
quindi Arcione anteriore e posteriore
Barello si chiama Quella parte archeg
giata che rileva sul fusto della sella,- e s'
, davanti dicesi Kurello anteriore,^ di die
tro , posteriore, Pare quindi che Barello
sia sinonimo di Arcione Sugheri di
cono i Valligiani ai due lali dell'arcione.
Randello della sella chiamasi Quel pezzo
curvato in arco che si mette alla sella
Bardella e Bardellone , dicesi a Quella
specie di Sella con pochissimo arcione di
nanzi e quasi spianata.
CAVALO SENZA SELA , Disellato METEB LA SZLA A UN CAVALO, Sellare un ca
vallo CA VA a LA SBLA, Duellare.
72

te e Sceleratamenle.
ROBA FATA SBLBBATAMBNTE , Roba fat
ta alla peggio o a scatafascio, senz or-

dine, malamente.
SELESR, V. SALIZB.
SLESE , V. SALKO.
SELTA , s. f. Seggettiiia , Seggetta pic
cola , che ha il forame nel fondo per uso
di andare del corpo i bambini Sellino
* dim. di Sella.
SELMO, ,. m.T. de' Pese. Specie d'Aste
ria o Stella marina. Sorla d'Animale ma
rino fatto a forma di stella, de Uo <la Linneo .litri-i,is Ciliaris. Il suo carattere 4
l'avere i raggi lunghi, flessibilissimi, do
vunque forniti di lunghi pungoli.
SELMO A COMPASSO, s. m. T. de' Pese.
Asteria caudata , Altro animale marino
in forma di Stella, detta da Linn. Aslerias Ophiura , che ha per carattere cin
que raggi semplici molto allungati e fra
gili, e presso che rotondati.
SELMO DE LE GRANCOLE, s. m. T.
de' Pese. Specie di Granchio marino a co
da corta , dello da Linn. Cancer tribullts. Egli ha per carattere specifico il to
race con olio spini , i piedi filiformi , e il
rostro diviso. Questo granchio somiglian
do in qualche modo al frutto della Pian
ta Tribulus mjuatciu o sia Trapa natans ( V. TRIGOLI ) ha quindi riportato
dai Naturalisti il nome sistematico suddelto.Non buono a cibo; ed frequente.
SEMA , s. f. ( coli' e stretta ) Sementa o
Semente, noi diciamo al seme di alcuni
vegelali , come de' poponi , de' cocomeri ,
ma non a quello delle insalale, del pelrosemolo, del sedano, de'pornidoro e situi
li, che si chiamano SEMENZE o SBME.V/.IWE ; e nemmeno poi al Seme del pesco ,
dell'albicocco, del susino etc. che si dice
propr. Osso. Quindi Sementi di popone ,
di cocomero , di petrose/nolo eie. V. SE
MENZINA.
SEMDA, s. f. Lattata ; Orzala , Bibita
preparata con succo di semenli di popone
o di mandorle e con zucchero.
SEMBLA, s. f. Assemblea, Adunanza di
persone in un determinato luogo per far
parlamento e risolvere.

SEMBRAR, v. V. iNSBMBRXa.
SEMBRE, Voce auliq. Sempre.
SEMEMA, s. f. Seminazione o Semina
gione, L'atto del seminare TEMPO DE
i\ SMENA, Tempo di seminare. A Trviso chiamano SMENA la Scriminatura ,
ch' quel solco iu sul cranio onde ili due

SEM

569

parli dividonsi i capelli; forse dal lai. Se


mita, sentiero.
SEMBYA, dicesi anche per Sementa, V.
SEMENZA.
SMENA , s. m. Seminato , Lnogo dot'
sparso su il seme.
Seminato add. dicesi di Campo o ter
ra, ov' sparso il seme.
SEMENADA, s. f. Seminatura; Seminazione, II seminare.
FAR o DAB UNA SBMBWADA DB PASOLI
Far seminatuj-a difaguoli o Seminare
fagiuoli.
SEMENADR, ,. ,n. Seminatore o g*'
mentatore , Quegli che semina Semi
natrice, alla Femmina.
SEMENAR, v. Seminare e Sementare,
Getlar il seme sopra la maleria atta a
produrre,
TORNAR A SEMBNR , ^ingranare.
BISOGNA SEMBNH A BONORA , Chi presto
semina raccoglie , e chi tardi ha doglie,
Seminare, dicesi fig. per Spargere,
Divulgare , Disseminare ; e si dice d' al
cuna nuova.
Seminar la discordia o la zizzania
dicesi ne' uso per Commetter male fra
le persone. Su di che fu detto prover.
Quel che si semina si raccoglie; Chi se
mina guai raccoglie malanni; e ancora
Ivo vada scalzo chi semina spine; che
Taglione Chi fa male male s'aspetti.
CHI SEMBNA NO uACOLGE , Un semi
na, F altro ricogKe; Vn ieva la lepre e
l'altro la piglia; Un tende la rete e C al
tro piglia gli uccelli; Un fa miracoli e
r altro raccoglie i moccoli; Come la tr-_
glia, non la mangia chi la piglia, Dice
si di Chi non coglie frollo dalle sue fati
che.
SEMENARIO j s. m. Seminario, Luogo
di educazione pei giovanotti iniziali al
clericalo.
SEMENARISTA , s. m. Scmi.nrista, Va- '
ce dell'uso, Colui eh' iu educazione in
un Seminario.
SEMENASN ( colla dolce ) Voce ant.
Seminagione, V. SMENA.
SEMEN\TO, s.m. Seminato, V. SBMENA.
SEMENZA, s. f. Seme; Semenza; Semen
ta e Semente , Nome generico di tutti i
semi vegetali.
Dicesi anche da noi per Seme o Spir
ino, la Genitura o ia Quella sostanza del
l'animale in cui sia la virt del genera
re. Quindi dicendosi talora bassamente
per oltraggio, SEMENZA PORCA o simile ,
nel sign. di Famiglia , s' intende Genia
Generazione o Razza vile e malvagia
NATO DB CENTOMILE SEMENZE , detto per
ingiuria, Nato di cento albumi, cio Na
to di donna impudica, e d'incerto padre.
Semenza, diccsi anche senza intenzinne d' olu-aggiare, per Discendenza, Stir
pe II nostro Andrea Calmo in una let
tera scrina in lode del palrizio France
sco Salomn , dice che queslo discende
dall* ANTICA B FAMOSA SEMENZA DEI CBTRANIGHI.

SEMENZA DE LI.V, Seme di lino o Liti-

57o

SEM

teme SEMENZA DB CAIWO , Canapuc


cia SBMEVZA DE CAVA MERI, Vme dei
lochi da seta.
SEMEXZA BONA, Granito, add. dicesi al
Seme quand' perfetto.
ANDA IN SEMENZA , Tallire , Fare il
tallo, che la messa dell'erbe quando vo
gliono semenzire ; e quindi Tallito.
FAR LA SEMENZA , Semenzire , Far se
me o produr seme.
No TI GA MINGA DA RESTB PBR 8EMEN-

XA , Tu non hai a rimaner per endice,


Dei correre la fortuna comune.
SEMENZR , s. m. ( colla z aspra ) Se
menzaio o Seminario , luogo dove si se
mina o si pongono i semi di piante o d'er
be per trapiantare.
SEMENZINA, s. f. Scagliuola , Seme na
to da una specie di Gramigna che fa la
spiga , onde si nutriscono le Passere di
Canaria.
Semenzina, vai Piccola temente.
SEMENZINA DB CERFOGIO , Semolino del
trifoglio.
SEMENZINA o SEMB SANTO , Santonico
o Seme santo , Specie di Medicina com
posta de' Cori e semi di tre Arlemisie,
dette da Linneo Artemisia santonico, ludaica e Cantra , che polverizzati si adoprano come vermifughi.
SEMENZINA , detto in T. de' Confettie
ri Pizzicata, Sorta di confezione minutissima.
SEMENZINA DA MANMTHB , Semolino ,
per simil. dicesi ad una Sorla di pasta ri
dotta in forma di piccolissimi granelli si
mili al miglio, che cotta si mangia ili mi
nestra.
SEMTA , s. f. Semenzetta o Semenzi
na, Piccola semenza Anima o Alma si
chiama il Seme del frullo rinchiuso den
tro al nocciolo dal quale escono le piante.
SBMTB , dello in T. de' Battilori , Se
mino, Specie di lustrino come i Fagiuoli,V. TALCO.
SBMTB DA MANBSTRA , V. SEMENZINA.
SEMITN , s. m. Semituono , cio Mezzo
tuono di voce, ed T. Musicale. Dal che
si dice SCALE SEMITONTB , per esprimere
Ielle Volate di semituoni.
SEMO, add. (coll'e stretta) Scemo, Che
manca in qualche parte della pienezza e
grandezza di prima.
Detto per agg. a persona , Scemo , va
le Scempio, Sciocco, Stollo.
Avn DEL SEMO, A vere o Sentir dello
scemo, Avere una vena di pazzo o di dolce,
che dicesi anche, Aver poco sale in zuc
ca, o la zucca vuota; Avere il latte sul
la lacca ; Non aver ancora rasciuiti gli
occhiSMOLA , s. f. Semola o Crusca , Buccia
di grano o biade macinale, separata dal
la farina.
SEMOLA ser.ATX* , Cruscone , Pura
crusca senza cruschello.
x
ANDAR IN SEMOLA , Maniera ant. che
vuoi dire Esser di poco intendimento ;
Esser debole di talento CATR EMOI,A , Ingannarsi nelf opinione.
UBTB LA SPADA IN SEMOLA, Lasciate la

SEN

SEM
tpada o Rimettetela nel fodero; Faifare
ste piovere ; Rimettetela che non s' in
freddi.
LA FARINA BEL DIAYOLO TA TUTA IN SE
MOLA, V. FARINA.
LA SO PARIIVA SE CONVBRTE IN SEMOLA ,

La suafarina si converte in crusca, Ma


niera fig. che significa , II suo discorso
inconcludente.
ZoGO DB L\ SEMOLA, GUOCO notissimo

ohe fassi dalle donnicciole e da' fanciul


li, Cruscherella, che gli Aretini chiama
no Semloino, perch ia rece di Semola
dicono Sembola.
SEMOLA SEMOLEI , che altri dicono
semplicemente SSMOL , Maniera fam. e
specie d' avv. che vale Circa ; Incirca ;
Presso a poco; Quasi eguale; Cos cos.
SEMOLEI , s. m. Cruschello ; Tritello e
Tritellino, Crusca pi minuta di cui si fa
|,am. Spolvero , dicesi a Quello che
esce dalla crusca o tritello rimacinato.
PAN DE SEMOLEI, Pane di tritello o crutchello, Cos chiamato anche da'Romani. I Sanesi dicono Pane di semlolello.
SEMOLTA, i.'f. Cruschetta o Crusca,
Specie di tabacco cavalo dalla parte pi
grossolana delle foglie, che da noi dicesi
anche Tabacco Bergamasco.
SEMOLN, s. m. Cruscaio, Venditore di
Cruschello.
SEMOLN, s. m. Stacciatura, Ci che
sortr dalla marinatura dopo le farine e il
tritellino, cio Ut Crusca, lo Spolvero etc.
V. SBMOLI.
NARANZB SEMOLOSE, Spongioso, dicesi per Agg. di quelle Frutte che sono
sceme.
SEMOVENTI, adii. Semoventi, Che muovonsi di per s, Voce per lo pi usata nel
Foro e lalora da noi in fona di sust. nel
sign. di Animali Beni semoventi, diconsi ila' Legali Tutti i Bestiami , eome
le pecore , 1' asino , il bue etc. opposto a
Beni slabili. Beni mobili, immobili e fmoventi.
SEMP1ADA o SBMPIAGINE, s. f. Scempiag
gine; Scempiezza, Cosa sciocca e scipi
ta, che anche dicesi Scempiataggine ;
Scimunitaggine ; Pecoraggine; Balor
daggine ; Pippionata ; Batoccheria.
SEM PIAR, v. Scempiare o Sdoppiare,
contrario di Addoppiare: dicesi del Filo.
SEMPIARA "
SEMPIEZZO / V. SBMPIABA.
SEMPIO, add. Scempio, Contrario di Dop
pio, Sdoppiato.
Se si parla di Cibo o Bevanda, Scipito;
Scpido ; Disavoroso.
Scempio, detto per Agg. a Uomo lo
tesso che Scempialo; Babbuccia; Sem
plicione; Scimunito; Besso; Ceppo; Fagiuolo; Gazzolone; Montone; flavone ;
Cotennone ; Cotieone ; Castrone ; Zufo
lo; Ghiozzo, e vagliono D'intelletto ot
tuso.
SESTI-IO DA ri?T:u, , Cretino, Nome che
si da ad alcune persone mutole, insensa
te e con gran gozzo, che sono assai frc-

qnenti in alcuni paesi , come nella Lom


bardia, nel Vallese etc.
FAR EL EMPIO , Fare il calandrino
v;ilc Far l' ignorante , lo cempialo , che
anche li dice Far i/ graffo legnaiuolo.
SEMPIOLDA. , add. Badarla ; Sempli
ciotta ; Bacchiocca ; Baccella , Femmi
na scempia.
SEMPIOLDO , add. Sempliciotto ; Scioc
chino j Semplice ; Baccello ; Bacchiocco; Battezzalo in domenica; Tordo; Cuc
cio,- Grassetto. V. STOLIDBTO.
SEMPLICEMENTE, avv. lo stesso che PU
RAMENTE , nel sign. di Solamente; Sol
tanto; Solo.
SFM j'uct-'MK.vTF, PBB VEDERLO , Sola
mente o Pel solatine di vederlo G
sr.sr UCEME VTK BASA i* MAN , Le baciai
soltanto la mano o unicamente la mano,
SEMPLIFICAR, v. Scempiare, Ridurre a
chiara semplicit Simpljcare, verboneut. Tale Farsi semplice, Ridarsi sem
plicit.
SEMPLIFICAZIN, s.f. Simf locazione
Riducimento di alcuna cosa alla sua sem
plicit.
SEMPLIZZON , add. Semplicione o Sempliciaccio, assai semplice. V. SEMI-I u.
_*.
SEMPRE , avv. che alcuni famil. dieen
SEMPRE DA Dio, Sempre; Sempre mai;
Mai sempre.
SEMPREVIVO, s. m. Semprevivo e So
pravvivolo rosso o Perpetuino, Pianta di _
due piedi d'altezza , coi fiori terminali in
cima dei rametti bianchi , purpurei, va
riegati, detta dai Botanici Gompkrena
globosa.
Semprevivo giallo o Perpetuino gial
lo o Zolfino , Fiore prodotto da una pian
ta annuale che coltivasi ne' rasi e si chia
ma da' Botanici Gnaplialium orientale i suoi fiori sono di giallo pallido in corim
bo irregolare ramoso e terminale, enza
odore.
SENA , s. f. (coli' e aperta ) Scena, 11 pae
se o luogo finto sul teatro da' Comici ;
Ovvero per Scenario o Proscenio , Luo
go del teatro destinato agli Attori.
SENA , nel parlar fam. diciamo nel si
gn. Ai Baruffa; Bis*a; Barabuffa; Subuglio; Scompiglio.
SENA, per Rabbuffo o Bravata, V.
ROMA>XNA

MB XE TOC\ UNA SENA ,

M1 e toccato un rivellino, un rabbuffo.


SENE, diciamo pure per Invenie;Smor-
Jie, V. PuTEiBzzo e SMOBFIA.
GoDEB UNA SENA , V. GoDBB Ulf MI.

QUADRO , in GODEB.
SENAL1 , s. m. T. Mar. Senali o Frasco
ni, chiamasi Quella corda che serve per*
legar pesi o sospendere lo schifo al basti
mento.
SEN\RIO, s. m. Scenario e Mandafuori, Quel foglio chr appeso al muro die
tro le scene , serve di norma ai recitanti
per uscir fuori a' tempi debiti. V. BUTAFO8A.

Noi per SBNAHJO pi comunemente in


tendiamo le Decorazioni della scena o sia
del palco scenario. Quindi negli avvisi Ji

SEN
* teatro si trova scritto Magnifico speltacolo con vestiario e scenario anlogo etc.
SSENATO , s. m. Senato ( a Senioribus)
V. PaECAi.
Decreto dbl sbnato , Senatoconsulto, Deliberazione del Seoato. S' avTerta
pero che i Dccreti del Sealo Vneto non
erano consultai , ma sovrani , non sojctti alla sanzione di alcnn' alIra auloril , se non che alla inlromistione Avogaresca, V. Avogadob e Intromission.
Sbnato poi usiam dire per equivoco
dlia parola al seno d'une donna quand'grasto e ridondaute Qcbia S ir,.von
ga un gran sbnato , per dire , Ch' assai popputa , che ha il petto tronfio , V.
Tetona.
SENATOrXtO, . m. Senatoria, L'ulnzio e grado di Senatorc.
SEN DE , Maniera ant. e vale .Se nr.
Sends tende , Se ne vende , Ora dioono Se che nb vende.
-SNECA , Nome d* un celebre autore la
tino che si registra , perch d luogo al
segnen le dettato. Seneca svenata , dico
no le nostre Donne volgari , e vale Ossaccia senza palpa; Magro arrabbiato ;
Lanternuto ; Ei' allude per ischerzo o
raotleggio a persona assai magraje spolpata.
JSENEGIAMENTO,s. m. Sceneggiamento , 11 recitare sulla scena.
Aver o Non aver senegiambnto , Su
per o Non saper atteggiare; Avere o Non
avere atteggiamento o atlitudine: dicesi
di quegli A i ti o gesti che accompagnano
le parole , cio Del saperli fare o non fa
re Bel porgere o Mal porgere, in forza di sust. vale Buona o Cultiva maniera
di favell.'ire o di cantare.
SENEG1AR , v. Atteggiare; Gesteggiare
o Gestire cio Acconipagnare con gesti o
atti le parole che si recilano sulle scene.
V. Cmica Sceneggiare vnol dire propr. Recitar sulla scena.
SENSE, s.f. o Rede da crsvoT.i , T. de'
pescatori , Rezzuola , Specie di rete in
niente diversa dalla Sciabica ( Trata), se
non in quanto di niaglia pi Cita, spago pi grosso, e tirasi a terra con un to
lo spilercio per parte. Con essa si prendono i pesci litorali, come Muggini, Ora
te, Ragni , Mormore , Sogliole etc.
SENESTRO, add. maniera ant. Sinistro,
M anco , e si riferisce a Lato, banda.
SENTA, s. f. Scene Lia, Piecola si-ena.
Seneta , dicesi anche net sign, di Con
trasto; Divertie, V. Sena.
*SENL, s. m. Voce usata dal nostro Poe
ta Gritti in unode'suoi apologhi per Zin
na le ; SpaUino, , Fazzoletto usato dalle
donne per cuopcirsi il pello.
SENETE,s.f. Voce ant. dal Latino, che
anche italianam. fil delto Senettute o Senett, nel tigu.di Vecchiezza.
SE N0, V. Sb DB N0.
Se no altro , V. Alt.
SE NSA , s. f. (dal barb. Ascenso) Aseensiom o Ascenso hiamasi Is, Fes ta del-

SEN
Ascensiont di Nostro Signore , che s
fa dopo Pasqua ; festa ana volta distinta
e solenne presse i Veneziani , perch in
tal giorno il Doge edil Senato recavansi
con gran pompa nel Bucintoro fuori del
Porto del Lido a far la cerimonia dello
sposalizio del mare in segno di dominio:
privilegia gi concednto alla Repubbca
dal Pontece Alessandro III. l'anno 1 1 .
V. Bucintoro.
Stnsa , dicevasi anche per la Fiera di
Venezia che v'era ai tempi della Repub
blica, la quale cominciava il giorno dell'Asccnsione e dnrava quindici giorni: lie
ra istituitati nel 107.
Neil' anno poi 1776. , a' nostri giorni ,
con decreto del Senato 8. Agosto fn pre
so di fare le botlcghe di egno per la del
ta fiera , opera bellissima e magnifica che
si vide posteriormente eretta d'anno in
anne sino al 1796.
Andar a la 8EN8A, detto fig. Imbarbogire ; Rimbambire Rinfantocciare ; Es
ser barbogio , trasognalo , scimunito ,
Dicesi di Chi per soverchia et non ha
pi intiero il discorso. Dar le cervella a
rimpedulare , detlo fig. Non aver cervelle
Armeggiare, direbbesi fig. in sensopi
moderato di Chi o nell'azione o nel discor
so s'avviluppa e confonde, che anche di
cesi Aggirarsi ; Anfanare } Avvolpacchiarsi ; Esserfuori de' gangheri; An
naspare.
Sense , T. Anliq. vale Superfluil ;
Eccesso Sbnza tante sense', Senza
tante smore, alie corle.
Pl SB VIVB PIU SB PENSA , HA DE
viBN la SENSA , Prov. faceto metaf. si
gnificante che L' ingrgno mnano , per
quanto esser si voglia sotlile e raffina tu ,
non pu mai sovvertire la disposizione
naturale e preordnala dlie cose : sicconie nessuno avrebbe potulo impedir che
la festa deli' Ascensione non awenisse di
gioved). V ordinale non si disordina.
SENSXO , add. Insensato , Che non ha
senso intellelluale, Stupido, Slolto.
SENSAMN, V. Zensamn.
SENSARIA, s. f. Senseria , La mercedr
dovula al Sensale.
SENSR, s. m. Sensale o Mezzano mer
cantile.
Senses da cambio , Agente di cambio.
SsNSER DA CAVALI , CoZZone.
Sbnsbr da matrtmoni , Matrimoniale,
Nome scherzevole dato a Colui che s'impaccia di far matrimonii.
SENSERTO, i. m. Sensalu-.zo, Piccolo
Sensale.
SENSITIVA , s. (.Sensitiva , Facolt de'
sensi , cio di comprendere per mezzo
de' senti.
Sbnsitiva detto per Agg. ad una plan
ta, V. Ebba sensitiva.
SENSIBILE , add. Sensitivo , dicesi Chi
agevolmenle commotio da aknna paatiooe.
SENSIB1LISSIM0, tnperL Assai Grandemente o-Motto sensitivo, V. Sensibile.
SENTXj add. Sedente; Seduto ; Assisn ,
che anche dicesi dsentato.

SEN
57i
Sexta a tola , Impancato ; Assiso a
mensa.
M cao senta, V. Muro.
SENTADA, s. 1 Seduta.
Darse una bona sentada, Sedere agiatamenl.
Aver pato una bona sentada, Aver
lungamente seduto.
Dar una sbntada , Dare il luffo Dar
del tujfo in terra , Si dice fig. de' Mer
can?! quando fallitcono, V. Dar el cur.
per Ri.ia in Culo.
sentXr , s. riii pi nel plur. Sbntari ,
Sedili , Luoghi acceuci a sederti.
Sedere , sust. II luogo della sedia , su
coi si poggia il deretano.
Sentari sb pibra, Panche si chiamano certc Grandi e grosse pitre piane che
si murano sopra i muricciuoU per sedervi sopra.
SENTARTO, s. m. Sederino, T. de'Carrozzicri, Terzo posto di dentro alla cassa
de' legni a due luoghi, il quale mastietato per poterlo alzare ed abbassare.
SENTARSE , v. Sedere, e dicesi anche Assentarsi o Assettarsi Impancarsi ,
Porti a tedere , ma per lo pi a tavola
Accularsi, direbbesi del teder dlie Lepri, e di allri animali simili.
Sentar qualcun ; Imediare alcuno ,
Meter in sedia , in potsetto.
A sentar , siORi ecelbntissimi , gridava ai tempi Veneti un Comandatore la
mattina ail' ora di Terza in ogni Qaarantia o Collegio di quarantia, invitando i
giudici a sedere 1 Tribunale per atcoltare le canse, dar ragione; ed era come
se avesse delto, Signori eecellentissimi ;
venite a banco, venile a sedere.
Star ibntX i.v carega da pozo, Sede
re a scranna.
Star senta su do carbchs o- su do scag ; il pie su due stajfe; Teuere
in un medesimo negozio pralica doppia .
Senta , parlando dtFabbriche, Covare, dicesi d'ana Fabbrica quando non
ba altezza proporzionata alla sua larghezaa.
SENTENZA, s. Senlenza.
Sbntenza a legb, V. Ato a lege.
Sbntenza sumaria , Sbntenza rete
nu* cbiamavasi ai tempi Veneti QuelU
ch' era pronunziata da un Giudicc vocal
mente e senza forinalit di procedura
Dicevasi parimente Quellapronancialain
causa di estimabilit minore di doeati eorrenti 5o.
Sentenza velontaria, dicevasi nel Fo
ro Vneto all' Atto con cui una dlie par
ti colliliganti dichiarava di ceder Ut pal
ma della vittoria e laudava in forma consilii le ragioni deH' avversaria. La formola di Laudare in FORMA coNsiLiivol'eva di
re Cmese questo recedimento dalfinstanzafossefatto dinanzx al Consiglio
supremo- delta quarantia : cio Sia valido
eome se fotte fatto etc.
Sbntbn.za CRSSEMADA, Sentenza ribadita, fu detto fig. per Sentenza eonfermata da an tribunale tuperiorc , contre W
quale non s'ammelte ricorso.^
Sentbnza da Pjlato, Borniola, GitbU

SEN
zio ingiusto , per lo pi di giuoco. Onde
Dare una borniola Dire il contrario di
quel che j ma diccsi propr. di uno, il qua
le avendo! giuocatori rimessa in lui e fat
tolo giudice d' alcuna lor differenza , da
il torlo a chi ha la ragione e la ragione
a chi ha il torlo,- Sentenza coir asce, va
le Falla alla cieca.
SPUR SENTENZE, Sputar sentenze , va
le Proferir senlenze con affettazione e do
ve non occorre.
XB MBtilO UN MAGRO ACORDO CRE UNA
GRASSA SENTENZA , V. AcoltDO.

SENTENZlXR , v. Sentenziare, Dar sen


tenza , ed 1' uffizio del Giudice.
1 L'HA sEiVTE.vziX, dicesi comunemente
di colui il cui processo t stalo Ultimilo con
sentenza di condanna , Lo hanno senten
ziato; l hanno condannato.
SENTlkR , s. m. Sentiere o Sentiero, Pic
cola strada o via per cui si cammina; e
specialmente direbbesi Quella d' una sel
va , d* una monlagna e de' campi : in som
ma quella parie su cui si pu camminare.
V. TROZO.
SENTIEKETO , s. m. Scnlierudo , Pcco
lo sentiero.
SBNTIERBTI DEI ZARDIVI, Andar!, Que'
viottoli bene accomodali ne' giardini , ragnaie o in s fatti luoghi.
SENT1MENTN , i. m. Sentimentuzzo,
cos dello per iecherzo.
Pensierino; Pensieretto; Pensieruzzo,
Piccolo pensiero , nel sign. di Riflessione ,
Osservazione , Pensamenlo.
SENTINA , s. f. T. Mar. Sentina ( Voce
latina), Fogna della nave, Vano tra una
costa e C altra della nave per cui scolano
le acque.
Sentina, in T. de' nostri Gondolieri,
chiamasi la Parte della gondola deretana
al copertine, ove pi che in altro silo si
radunano le acque piovane.
AHDR DE TRASTO m SENTINA , V. AN
DAR.
SENTICELA , i. f. ( da Sentire ) Senti
nella chiamasi il Soldato clic fa la guar
dia, e la Guardia stessa che fa il Solitalo.
Fedelt o Feletla si dice a Quello che
sta di guardia in luogo eminente , come
tulle mura della Citt o sopra l'albero
della nave; o la Sentinella a cavallo posta
in gran vicinanza dell'inimico, che si dice
anche Ascolta.
Scolta o Ascolta ( dal barb. Scultae o
Scultatorts) si chiama pi propriam. la
Guardia che si fi in tempo di notte , al
la quale i nostri Padri Ialini dicevano
I1', f a i. ne. Quindi Far la scolla, direb
besi al Far la guardia o sentinella not
turna.

SENTO, add. Stntito; Inteso; Udito.


CHE NO ' HA MAI SBNTO,

inudita o inaudita.
SENTR,T. Sentire.
SENTIR DB SAL, Maniera fam. Assag
giare; Assaporare; o Savorare, Gustar
leggeriueule di che che sia per distingue
r il sapore j come si fa tpeciulmeiile del
le \ iv. nule.

SEO
JO SENTISSE UNA MAH, VX PrB PER FBB-

DO , Esser perduto d' una mano o f un


piede ; Non sentirsi di te.
SENTIRLE TBEM& TTJTO EL sANGUB,entirsi rincirconire tutti i sangui , Sen
tirsi rimescolare, Dieesi di quel!' effetto
che li sente internamente per qualche
improvvisa paura o urli udir cosa spavenlevolc.
No SENTISSE TROPO in SESTO, Non sen
tirsi bene.

SENTI TUTE DO LE CAMPANE, Odi talira parte e credi poco; Odi Coltra par
te e poi giudica.
DA STA HECHIA NO CHE ss.vro , V. in
RECHIA.
SENT ss VOL SENTIR ! Detto fam. con
atnmir. Sentite cosa, Giudicate se ci
pu essere.
QUESTA XB LA PIUMA CHE SENTO, Que
sta mi giunge nuova.
SENTN LBVABSB i SBNTOW, Levar
si a sedere in sul letto , Dicesi del met
tersi quasi assentato in letto STAR : v
SENTN, Star assisa in sul letto Sta
re a biascia o a biotto, vale quanto Sdra
ione, >]<.,' Mezzo a giacere.
SENTR, s. m. Sentore e Fummo, Indi
zio o Avviso di che che sia , avolo quasi
di nascoso e non bene certo.
AVB SENTR D' UVA COSSA , Averfummo , sentore o un minimo che Se ne
bucina, Se ne parla riservatamente.
No PAGO s Burini A CHIACOLB, Non do
retta a chiacchiere.
SENZA , prcpos. separativa ( probabilmen
te dal Franz. Sens) Senza e Santa: ben
ch i moderni non usino questa seconda
voce.
Senz'olir; Senzafine; Senza fallo;
Senza dubbio ; Senza che o Senzadio,
sono modi della buona lingua , usali an
che nel luislr dialetto.
SENZ'ASPBTR ALTRO, Sema pi; Senz' altra compagnia; Senz'olir.
Cai VA PRIMI NO VA SENZA, V. PfllMO.

FAR SENZA , Far senza o Far senza


alcuna cosa , dicesi del Vivere o Opera
re senza uella colai cosa di cui s'inlende.
SEO, s. m. Sevo o Sego, Grasso d'anima
le che si riduce in candele.
TUTO SCIOZ DE SBO , Macchiato Pil
lottalo di sevo, Unto di srvo.
TABAIIO DB SEO, dolio per ischerio, i
Tece di dire DE SEA , Tabarro di seta.
PALA DE SBO, V. PALA.
ESSER DOVE S. PIERO HA SPANTO BL sto,
V. SANPIBRO.
SOLA , s. f. Setola , propr. Pelo clic ha
sul filo della schiena il Porco e nella co
da il Cavallo.
SEOLB DE LE DONE , Setole , Male che
patiscono le donne nc'capczzoli delle pop
pe. anche Infermit che viene a' cavalli.
SEOLA DB STAMPAIA , Setola o Spaz
zola, quella che serve a lavar le forme
nella lisriva prima ili metterle nel tor
chio, e dopo clic l' impressione finita.
SEOLAR, v. Setolare, dicesi del Fregare
o Stropicciare i lavori dorali o d dorar-

SEP
'li, col martello o pennella di setole di
porco.

SEOLTA , s. f. Seloletta o Setolino di


porco, V. BHUSCHN.
SBOLBTA DA OBESI , Setolimi , Piccolo
viluppo di setole legate insieme, che ser
re agli Orefici per nettare le loro opere.
SEOLN , s. m. T. degli Erbolai, lo stes
so che CAMOPINA, V.
SEP A , i. C OH' e stretta ) T. de' Pese.
Seppia, detto da Linn. Saepia ojficinalis , Mollusco di mare carnoso , il quale
rinchiude nel suo interno una specie d'incliiostro che spruzza per intorbidar ]' ac
qua e occultarsi a' pesci che Io volessero
(iivorare. Egli ha due braccia lunghe
quanto il sue corpo e fornite all'estremi
la di granfie o branche peduncolate; nel
suo interno un osso elittico detto Offici
no della seppia, coperto da rilevata so
stanza spugnosa e bordalo ai lati d' una
lamina sottile e friabile. Questo Mollusco
e commestibile e di mollo uso. V. SBPO- I43f A Cuvier crede che l'inchioslro del
la China venga formato con quello della
Seppia , reso denso con metodo partico
lare.
SERA, add. T. Fam. dicesi per agg. a Uo
mo e ti corrisponde Gordiane, dello fig.
e vale Che ingorgia e beve smoderata
mente. V. BACA e BBVGNO SEPA dice
si anche per ULbriacatura.
SEPA, detto sust. e in T. auliq. Schiaf
fo ; Guanciata ; e talora Bastonata
DAR DB LB SEPB, Schiaffeggiare o Basto
nare DAR LE SBPE si LE MAX, Maniera
ant. Dar le palmate, V. SARDBLA.
SEPA, nel parlar Tarn, diccsi ancora per
Femmina LA XB --TU.". TANTO E p LA
GA FATO UNA EPA, Piover, piover, e poi
nascer un fungo , cio Partorir una
fi-nimina. Gli nato una ciancia , Una
femmina.
SEPA , non meno si dice per Agg. a
Donna , Grassa raggiunta ; Grassa che
si fende ;PaJfuta ; Grassottona ; Donna
corpulenta.
SEPA, si suoi anche dire ad un Uomo
nel sign. di Grullo; Mogio, quasi addor
mentato ; Insulso CDBDEU DE FAR co
CALCHE SIPA? Maniera ant. che vuoi dire
Credete voidi aver a fare con unoscioiuwo?
DA LA SEPA Maniera anliq. e vool di
re Correggere; Castigare.
SEPELO, add. Si'ppeltito o Sepolto.
SlU-BLIO IXSIBMB CO UN AMBO , Conte-

pollo.
SEPELR, v. Seppellire i atorti ; Sotter
rare.
_ *
SBPBLII UNA COSSA , detto fig. Seppellire, vale Occultare, Porri? in obblio: che
anche dicesi Abbuiare che che sia.
SFPEIR UNO, detto per esagerazione e
fig. Sotterrare altrui, dicesi del Ridili!*
in istato vile e miserabile.

SEPEI.VB LA SALATA. V. SALATA.


SEPOLCRTO, s. m. Sepolcrino.
SEPOLCRO , s.m. Sepolcro; Avello; Tom
ba.

SER
SEPOLCRO , dicesi per esagerazione ad
una Casa tetra STA CASA XB CN SEPOL
CRO, Quella casa una sepoltura, cio
Lassa e non illuminata quanto con
viene.
SEPOLNA , s. Seppiata , Mollusco car
noso conosciuto da' Sislem. col nome di
Sapia Scepiola. Egli limile alla Seppia,
ina pi piccolo.

SEPOLTURA, s. {. Sepoltura e Sepultura o Sotterratolo.


SEPOLTURA PUBLICA , Carnaio, Sepoltu
ra comune , dove si sotterrano senza di
stinzione i cadaveri, com' fra noi l'Isola
di S. Cristoforo , od ora aache quella di
S. Michele di Murano.
SEQUELA , Latinismo eh' era usato da1
Forensi ai tempi Veneti, dicendosi per
esempio, I.v SEQUELA D'UN ORDINE etc. In
conseguenza d'un ordine o Relativamen
te o Coerentemente.
SEQUENZA, s. f. Seguenza, Gran nume
ro di cose Parlando di gran numero
di carte al giuoco, V. RONFA.
SEQUESTRA, add. Sequestrato, Obbli
galo al sequestro.
SEQUESTRA IN CASA o nr TILA , Conjnato, cio Obbligatovi dalla giustizia.
SEQUESTRA DA LA PIOVA, Trattenuto j
Impedito.
botto lo stesso senso li dire, Et M'JIA
SEQUESTRA IN T'UN CANTY, CHE ;vo MB PODBVA Pii) MOVER, Egli mi confin o ridus
se in un cantone dove non poteva muo
vermi.
SEQUESTRO, s. m. Sequestro-, Staggi
mento e Staggina, Atto del Tribuna] ci
vile , per cui sono presi sotto custodia tiri
la giustizia i beni del debitore a cauzione
del creditore.
MBTBH UNO IN SEQUESTRO, dicevasi in
altro sign. ai tempi Veneti, Sequestrare
alcuno, cio Vietargli otto gravi prue di
uscir dicasa sino ad altro ordine della giu
stizia ; ed era una maniera di polizia usa
ta nel caso di sfide o risse o inimicizie nericolose tra persone di carutlere, per cer
care frattanto di comporle.
SER o SIBR , Titolo antichissimo onde ti
nominavano per distinzione li Nobili Ve
neti, accorcialo di Sere o Sire, Signore.
V. SIBR.
SBB VISDECAZZO, SBH ASENO, SER PRE
TENDENTE e simili Maniera fam. Sermestola; Serfedocco; Ser Appuntino; Ser
Patta, e vagliono Scioccone, Slulido.
SERA , . f. (dal lai. Serum) Sera, L'estre
ma parte del giorno.
Vici A SERA o VERSO ERA , Allo abbussar del giorno , J'erso sera.
FAR SERA, Abbrunare; Imbrunire; Im
brunare; Abbuiare; Scurarsi.
PRIMA SERA, Veglia o fegghia, Prima
parte della notte che si consuma in operandoe discorrendo prima d'andar a dor
mire. Andare a veglia e Stare a veglia.
Dare la buona sera Modo di salutare
altrni nel tempo della tera.
SER\DA o SERATA, . f. Serata, Sera di
recita in teatro destinala a vantaggio di

SER

SER

qualche Attore. Si vide stampalo in avvi


si teatrali Beneficiata, in forza di sust.
In altro sign. DAR U.VA SERABA o UNA w>NA SBRADA A LA PORTA , Serrare; Chiuder
bene la porta.
SERADURA o SARADRA, t. Serratura
o Serrarne e Toppa, Strumento di ferro
fatto con ingegni, che tien serrali gli usci,
le casse etc.
STANGHBTA DB LA SBRAITII A , Stanghet
ta, Quel ferretto lungo, eh' nella toppa
della serratura e serve per chiuderla. Utcono i Veneziani anche CAENAZZETO , per
ch fa l'uffizio del chiavistello.
CORONBLA o CORONLB, Guidi' o Inge
gni della toppa, Quello o Que'pezzetli di
lama che a forma concentrica sono stabi
liti sulla piastra e fanno corona ali' ago o
centro della toppa , i quali imboccali da
gl'ingegni della chiave servono ad essa di
guida per girare.
LAVA DB LA SERADURA, Piastra.
BOCHTA, Scudetto o Bocchetta.
SCONTRO, Feritoia, Quell'apertura stret
ta in cui entra il nasello della maniglia
del chiavistello.
PIEGADI, Piegutelli, Quc' pezzi di fer
ro che abbracciano e tengono in guida la
stanghetta.

Serraglio, in T. de' Muratori, dicesi


quella Pielra tagliala a conio che si met
te nel mezzo degli archi.
SBRACIO o SBRACIA DA COLOMBI, Appa
iatolo. V. CAMAR!.
SER AMENTO, s. m. Intasatura o Inlatamento, Chiudimene del canale del na
so per raffreddore.
SERR, s. m. Chiusura, Qualunque ser
rarne o serralura degli usci.
EL SBin DB LA PORTA , // ferrame o La
chiusura della porta.
SERAR o SARR, v. Serrare; Chiudere
Turare vai Chiudere l'apertura con luracciolo.

SUSTA DB LA SERADURA , M 1:11".

Pinb.v DB LA SBRADUHA, Ago, Quel ferro agur.zo eh' entra nel buco della chiave
e guidala agl'ingegni.
SCAGNKLO, Coperchio o Cassetta, Quel
la piastra co' suoi lali rilevati in cui sono
compresi gl'ingegni.
THATA DEL CAE.VAZZO, Mandala della
stanghetta, dicesi Quello spazio o lun
ghezza che la chiave fa trascorrere alla
stanghetta nell' aprire e nel serrare.
SERADURA A LA TODBSCA , Saracinesca
0 Tappa Saracinesca, Sorta di toppa m
^lagnosissima e semplice, che non pu apnrsi senza chiave.
SERADURTA , s. f. Piccolo serrarne.
SERAF1LA, s. m. T. Mi). Serra-fila, LTffizialeo solt'Ufiziale che sta dietro alle Ire
prime righe del drappella. L'opposto, cio
quello di' alla testa della fila, dicesi Ca
po-fila.
SERAGIO, s. m. Serraglio o Serraglio e
Steccato , Luogo o Chiusura fatta per ri
paro o difesa , che dicesi anche Chiuden
da.
SBRACIO DE TOLE, Palancato; Stecca
to j Turata, Chiusa falla di palanche.
SERAGIO DB BESTIE, Parco SBRACIO
DE CERVI, LIEVRI eie. Lepornio o Lepraio
SERAGIO DE PIEGORB, Chiusura.
SBRACIO o SBRACIA DE PESSB, Gradella,
Slrumenlo che usano i Pescatori pT rin
chiudere i pesci , formalo di cannucce in
graticolale, che dicesi anche Gabbiuola,
con cui si chiudono grandi spazii delle
valli.
Serraglio, chiamasi poi Quella specie
di chiudenda che fasti da alcuni pesealo1 i eoi mezzo di reti perpendicolari d' un
gran tratto di laguna nel maggior colmo
dell'acqua, per chiudervi il pesce ehe vi
si trova e che poi pigliano quando pel ri
flusso lutto quel trailo direnla atciulto.

575

SERR INTORNO, Cignere; Circoncignere o Circumcignere; Circondare:


SBBR BOTER , dello lig. V. TIRAR IN
TBRA , in TIRAR.
SBRR DE CANE, V. CANA.

SEBR DRB.VTO, Racchiudere; Rinchiu


dere o Inchiudere.
SEH'MI, parlando dei cavalli, V. SVALITR.

SEBR i.v SFESA, Socchiudere; Rabbat


tere.
SBH\R IOGHI, Chiudere gli occhi a Chiu
der occhio, vale Dormire; E Chiudere gli
occhi vai anche Morire.
Sp.nn i PANI ADOSSO u.vo, Serrare i pan
ni o Serrar il basto addosso ad uno, Sollecilarlocon importunit a far che che sia.
V. STRBNZER i PANI, in STRENZER.
SERR i PASSI, Racchiudere i passi.
SBRR LA BOCA A C/UALCIN, Chiuder la
bocca ad alcuno, vale Farlo tacere e con
vincerlo Bocc'unta non disse mai ma
le, e vale dir Si serra la bocca al ghiotto,
che gli posto silenzio col banchellarlo.
SERR LA PORTA IN TEL MUSO, Serrar la
porta sulle calcagna, in faccia.

SBRR LA STALA co i BOI \K SCAMPAI ,


Tardi tornb Orlando; II soccorso di Pisa o
di KJsssina; Piovette tre giorni sopra i
carboni spenti, vale Aiuto vcnulo tardi e
inopportuno.
SERR LE FERIE o LE PIAOHH, Kammarginare; Ammarinare; Saldare; Cica
trizzare, Ricongiungere le parti disginnte per ferite o lagli ne' corpi degli anima
li.
SE/IR LE l'Aiwn.K IN GOLA, V. PAROLA.
SBRR LE RIGHE, T. Mi). Serrar la co
lonna, vale Ravvicinar le righe.
SBRR LE SCATOLB B LB DISSE, Maniera
antiq. che vale Far silenzio, Tacere.
SBRARSB, dello in T. Mil. Attcstarsi ,
Respingersi , Serrare gli ordini Ser
rarti addotto ad alcuno , vale Investirlo
con violenza, caricarlo risolutamente.
SEIIARSB BL PETO, V. COSTIPASSI.
SBRARSB su , Far ome le chiocciole ,
Ritirarsi in casa Chiuderti in un chio
stro, dicesi Cg. del Farsi religioso clau
strale.
SBRR su UNO , Mettere in chiusa o in
chiuso, I n carri rari.
SBBR su L'AVBRSARIO, parlando del
giuocodi Dama, Averfatto il pieno, Quan
do latte le tavolette sono impostate in mo
do che l'avversario non pu allogarvi le
sue.

SER

SER

SER

SEDAR u.y OCHIO, V. in OCHIO.


Ctn HE v -.FU \ nf..\ TERZE , C'/; i It-n ser
ra ben trova , rate che Le cose ben chiu
de sono sicure. La buona cura caccia la
mala, ventura:
SBRAR, (Tetto f.ui. Cg. parlandoti di
Uomo Averfatto il groppo , vale Non cre! pi , onde dicendo di uno , r.^ii ha
fallo il groppo , Tale Nou crescer pi del!.. persona, che anche li dice, l'-^li Ila
posta il tetto Parlando di Donna , Ser
rare, Tale Aver finito di mestruare.

piedi, col capo coperto, cominciava di


cendo, S UHI-.:, issi so MAZH CONJBGIO, PA-hisv DB LA HEVDBXICA s PAR'ON NOSTRO.
SERENIT, i. f. Serenit, e allribuiam
questa TOCC metaf. alla niente , alle idee
Diciamo per etempio , EL GA UNA B-

le carrozze quando vi siedono i Sermor


in Tece del Cocchiere , parlicolarmenle
quando si fa lungo viaggio. Cassetta ti di
ce Quando T siede il Cocchiere.
FAGIOLO o ZAPAFB DB LA SEJIPA , Peda
na, Quel pezzo di legno su cui posano i
piedi del Cocchiere.
Serpe, in T. Mar. dicesi a quel .Pezzo
di legno il quale si unisce all'eslremil ueriore del Tagliamare come suo lini incu
to.
SERPA, pur in T. Mar. Cacatoio, Luo
go stabilito sul castello di prua nelle n.n i,
che serve ai bisogni coronai de* marinai
e de' Sotto Ufficiali. V. GOBJTA.
SERPENTE , s. m. Serpe o Serpente.
Pio i fi SERPENTE, Serpe tta; Serpieina..
Loco DB MRBBXTi , Serpaio.

CORTELO CHE SE SERA , Coltello che l

ripiega, cio Che si chiude nrl manico ,


contrario al Coltello in asta che sta fermo.
V. CORTELO.

TOMA A sjsaR, Richiudere; Riser


vare.
SER/V SERA , s. in. { coIVe aperta ) li: .li:
bolli), in forza di susl. vale Tumulto , Ru
more, ScompglO~NEL /.uiiVO DODESS MACI MILE SETBCENTO NONANTASBTB (,HE \E
ITA A VENEZIA UN SERA SERA CHE GA FATO
SERR DA.SSXO PORTE E BOTEGHE , .Vi1/ ili

ti. Maggio 1797 si lev per Venezia un


bolli bolli e li serrarono tutte le botteghe
come le ponte GHE xs STA ix CASA u.v.
SKRA SERA MAJ.BDETO, La famiglia levas
ti a remore o Fu messa a nomare la fa
miglia.
Serra , Tale Tumulto, Impelo, Furia
Beli' azzuffarti. Fr-ierra TUO! ilire Incal
zare, Opporsi con tutte le frze ' /:
serra serra o Un leva leva, dicrsi Quanio alcuna gran quantit di popolo aduna
ta in qualche luogo si sia partita in un su
bilo e velocemente STA MITE AL TBAT
TRO IX Ti I." .v. IMK FOHA HE XS STA A LA
PORTA U.V ERA SERA DE ZENTE MALEBETO,

La teoria notte per lafretta <f uscire dal


teatro, vi fu tra la moltitudine un /<:/-;piglia a un serra serra, pericolato.
SERATA , V. SERDA.
SERAVERZI, . m. (colla z dolrf) Aprichiud Usi CONTINUO SEBAVERZI , Un
aprichiud continuo , cio Un frequente
aprimcntoe chiodimcnlo di qualche uscio
o finestra o d'altro Minile.

SERARA, V. SanADOTA.
SERNA, detto per Agg. a Donna, SeBrenna; Segina delle spigolislre; Schi
fa I poco, Donna magra , sparuta e di po
co buon colove. V. SATA.
SERENADA, s. f. Serenala, Quel canta
re e sonare che fan gli amami, la notte al
sereno daTanli alla casa della Dama
Cocchiata, dicesi delle Serenate che fan
no i musici e i suonatori eoo allegria e stru
menti musicali , specialuienlc nelle notti
o" estate.
BELA SEHBYADA , si dice anche nel sigi,
iti deh sereno, V. SERE*.
SERENISSIMO, Serenissimo, Titolo di
gran Principe; ed anche Quello che (la
vasi al Doge Veneto. // Serenissimo Prin
cipe diccvasi in tulli gli editti pubblici a
stampa ii' ogni Magistratura, ad eccezio
ne nero dei decreti o leggi del Senato. Nel
parlar fam. per SERENISSIMO inlendcTas
il Doge. Il Doge medesimo per .pian.' ,
vagava il maggior Consiglio, stando in

BKNITA I ' s M SNTB CH* *L COXSOiA , Egli ha

lina mente e le ideo cosi lucide, eh' e un


piacere sentirlo parlare.
Strettila era Tkolo che davasi al D^ge
detta Repubblica Veneta , dicendosi ro
stro^ Serenit; Sua Serenit.
SERTA, . t T. Mar. Sei-rette, dicunsi
Due legni indentati ne' membri del piano*
del vasi-elio per collegarli stabilmente in
sieme, i quali riunendosi a poppa e a prua
col paramrzzale , si avanzano in linea curv verso 'l'incastro de' madieri. Dk-on
anche feringale.
SERIOLA, s. f. chiamasi quel Canale nrt ili.-i.i!i- deriTato dal Brenta, che scarican
dosi nella laguna in poca disianza da Fu
cina, in somministra I' ar<|ua dolce cor
rente che trasportasi tirile barrile tutti i
giorni & Venezia. SERIOLA vuoi (tire picco
lo Serio, fiume notissimo del Bergamasco,
da cui verso la pianura anche Bresciana
hanno origine molli rami intervienti alla
irrigazione delle terre e all'uso di ediGzii ;
come si dice BRBNTBLA ad un ramo di Bpeni.i ; PIA TESILA .la l'irvi- etc. QuesU lermir
ne SERIOLA nrl caso nostro dunque im
proprio e dovrebbe*! dirq Bns.VTLA ; Bia
consagralo dall'uso..
questa opSnionccIell'erndilo Sig. Fran
cesco Negri , tcxtlasi da alcune sue memo
rie manuscritte sull'etimologia di TarieTOci Veneziane, che il chiarissimo Sig. EmalUiele Cicogna autore della bell'opera Del
ie inscrizioni Veneziane e possessore le
gatario delle dette memorie favor gentil
mente di comunicarmi.
SERMON, s. i. Sermone. Discorso propri
spirituale. V. FERVORI*.

SERVN si dice ancora nel sign. di ,'.';


prensione DIR BL SERMMT A UNO, Can
tar a uno la zoja , lo slesso che Dare una
sbrigliala, o una sbrigliatura.
SER1VER. V. CERN.
SERO ( coli' c larga ) EL RBGNO DBL stRO , T. delle Scuole pubbliche , // segno o
tocco ili-!!,: serrata , cio Del punto in cui
al suono > I" una. campana i Mae&tr.i entra
no nelle scuole a far lezione.
SROLA o SPESGA i. f. Uccello del genere
de'Mecghi, detto da Linn. Mergus Serrulin: Egli noria dielro al capo un ciuflb
di piume aflilale e sottili c ali' inserzione
delle ali una specie di fiocco parimente di
penne V. Seno L.
SEROLO.\ o SBROLON DEL PO-, Srolone o
Segalonc c Mergo Oca , Uccello marino,
chiamato da 1 .unir Mergus Merganser.
Egli di corpo assai maggiore della Serola. Le femmine di queste due specie si as
somigliano moltissimo. Frequentano non
solo il mare-; ma i fiumi e le paludi ed
umano ancora le praterie e i luoghi semi
nali.
SERPA, s. C Serpe, dicesi alla Cassetta dei-

CJUR DBL SBUPBMTB , V. Cui.**.

CAVAMR SERPENTI, detto per iscberzoper Cavalier servente; cio Che serve ed
accompagna la Dama.
SERPENTRA , s. f. Crepaccio, T. .li Ma
scalcia, Malore che Tiene ne' piedi del caTallo, ed una crepatura che si fa nelle
pastoie c al nodello sotto le barbette , la
quale geme dell1 acipia rossigna e fetente.
Alcuni dicono Crepaccio.
SERPENTINA,.. CT.degli Erbolai.Wantaggine serpentina , Pianta erbacea, det
ta anche da Lini. Plantago serpentina.
SBRPBNTDTA, detto in T. degli Oriolai ,
Ruota serpentina o Serpentina assolut,
chiamasi una delle pciocipali ruote dell' Orologio che imbocva la Corona.
SSEBNTUTA , detto in parlare furbesco,
vale Lngua. Lingua Serpentina, n
dire poi per Lingua maldicente, mordace
TlBK LA SERPB.N T I V A DHB.VTO I MERLBTI,

V. MERLBTO.,
SERPILIO e CERI-ILIO , s. B*. T. degli Erbulai, Serpillo o Sermolino, Erba di gra
to odore, detta da' Sisletn. Thymus Serpyllum. Ella di sapore aromatico, un
poco amarn , e di odore inclinante al ce
dro ; pianta poco grata alle api.
SERPR, V. Csapln.

SERVA , s. f. Serva ; Servitrice; Fantesca;


Fante. V. MASSBEA.
OVA STRAZZA DB SERVA , Maniera fam.
Servicciuola; Servacela $ Fantescaccia.
V. STftDPIASCOTOLIi

SERV.TA, s. f. Servieciuola; Eagazzina^


FantceUa; Serviceli^; Servicma; .!/schina.; Ancella, Ragazza che presta ser
vizio.
SBHTETA DA TEATRO , Servetta , Came-v
rira nelle commedie^ terza Donna, che
ordinariamente si Unge amatile del Servi
tore.
,
SERVO,add. Servito.
SOLDO sBiulo , Soldo o Salario servite,
s'intende Guadagnato, Meritalo: il suo con
trario Soldo anticipato.
SsRYlo PEK LE FESTE. V. in SERVB.

SERVIR, T. Servire. Prestar servigio.


MBTBB A SEBTIB , V. METBB.
SERVUI CON GRADIMENTO , Servire a
grado.
SERVIR DA CAN, Diservire o Deservire,
Mal crrire

SER
SivV TJOW , Fare il cavalier serven*
e , o il cavalier ci' amore o il brachiere o
il cavaliere semplicemente.
SERVAR A DO PARONI ir SE POL , A due
signori non si pu servire , Pror. usilatissimoper indicare mctaf. che non si pu
essere di Dio insieme e del peccalo, n se
guire insieme la virt ed il TZIO.
SERV B NO GnADa, V. ASPETB.
SERVIR JUALCIS A MARAVBGCA , Servire
alcuno di coppa e di coltello , vale servir
la piinlicdim-nti- e in tulle le cose.
SEiiv'm QUALCJ.V, detto per ironia, Pet
tinare uno alt ins; Tale Consumare le
sostanze attrai.
SERVAR QCALCX PER LE FESTE o DE BAR
BA E DB PBRUCA , Dettalo vulgatissimo ,
Dare altrui il contrappelo; Lacerare Faltruifama; Lavare altrui il capo co' ciot
toli o colle frombole o col ranno , ilnvsi
del Pregiudicargli estremamente co'biaimi e uffizii sinistri ; che si dice anche
Dar altrui pappa e cena Raccoman
dare eli buon inchiostro , dicesi in modo
ironico del Far ad altrui inali uffizii
SEMO SERTI! DB BARBA B DB PERUCA, Addo

fave, Siamo spacciati.

SnnvR DB BAGOLO , Estere h zimbello


o Servir di zimbello ad alcuno.
SERV DB in \ DI i , Servire gratuita
mente, ilici-si d'un Giovane che serve in
un uffizio senza provigione.
SERVB DE COMODN , V. CoMODlx.
SEnvrnsB DE QUALCOSSA, Giovarsi di che
th sia , vale Approfittarsene.

SERVIR, accompagnato dalla negativa,


si dice ancora fain. nel sign. di Importa
re; Occorrere; Far d uopo No SERVI
VA CHE LA SE INCOMODASSE , Non importava eh' ella s' incomodasse : che come i
dicesse, un atto di gentilezza T inco
modo oh' ella ti preso DB CAP so
. ERVIVA , Non occorreva il coffe No
EH VE, Non importa ; Non occorre No
KAVB CHE LA VEGNA A FAR EL DOTR, Non
occorre ch'ella venga a fare il saccenti
no. No SERVE , vocio cussi ; Ci non
ostante voglio cosi.
TAJTTO MB SERVE, Maniera fam. Mieo
Mi riesce la stessa cosa , V. TASTO KB
SA, in FAB.
SE VE OCOR O.U1LCOSSA SEHVIVE DE MI,

Se nulla vi occorre , rivaletevi di me ,


Modo di dire o di scrivere, cio Valete!
di ricambio.
Turo SERVE'QUANDO SB GA BISOGNO, OgTII

. -acqua immolla, Pro?, e dicesi, Che per


poca o cattiva che sia una cosa , pu ad
ogni modo l'uomo servirsene avendo ne
cessit.
PER SERVIRLA, Modo fam. e affermativo di
0 rispondere ad un Superiore, e vale Si; Si
signore, V. PER OBEDIRLA , in OBEOIR.
SERVITA , Modo fam. ed accorciativo di
dire per E Ila e servita, Mi soo prestalo
a servirla.
SERV1TOR, s. m. Servitore e Servidore o
Servo e Servente, Domestico impiegato
al servigio d'una famiglia. Dicesi anch>>
Familiare.
SBBVITR VECJUO , Servo tarlato , Di
lungo servigio.

SER
SERVITR DA BARCA , Gondoliere , Quel
gondoliere cio che trovasi al servigio
d' una famiglia.
SBRVJTOR DB SDAZIA , V. CJCEHO\ZX.
METBR su SER.TTTR , Metter su un ser
vitore, vale Cominciar ad usare, Intro
durre.
SBRVIT-.B DB LEGNO, Rfggivivande, Vo
ce Fiorentina. Specie di tavolino a pi
piani concentrici che si tiene a fianco del
la mensa per comodo di mettere le vi
vande e i piattelli. V. GIRIDV.
SERVITORAZZO, s. m. Servitoraccio ,
peggior.di servitore.
SERV1TORTO, s. m. Servitorinu, Piecolo servitore.
SERVIT,,.f. Servit, Schuvii, Ser
vaggio.
Servit vale Io slesso che Famiglia, nel
sign. di Serventi.
TEGYR SERVITI;, Tener servit , vale
Aver genti al suo servigio.
AVER SERVIT CON QUALCX, Aver servi
t con alcuno, cio conoscenza e familia
rit con esso.
Servit , in T. Leg. il Drillo fondala
sopra luogo slabilc a pr di alcuna per
sona o d'altro luogo slabile.
SERVIZI AL o LAVATIVO, s. m. Serviziale; Cristeo; Cristiereo disier e Clistere ed anche Lavativo: tutti lerinini che
significano una Composizione liquido, ac
concia con ingredienti , che si mette in
corpo per la parte posteriore col mezzo
d' uno strumento notissimo di oltone o di
stagno, cio d' uno Schizzatolo , danni
pur dello SERVIZIAI, o LAVATIVO, le cui
parti sono le seguenti.
CAXA o CANON DA SBRTIZIL , Sifone o
Canna da serviziali, dicesi a Duella par
te dello schizzatoio ohe vien riempiala
del liquore e in cui enlra lo slanlulfo.
CAPBLBTO , Coperchio, Quel pezzo del
la canna che le chiude la bocca da cui
esce il cannello.
'V'IDN, Fondello, Qod pezzo riportata
alla canna dove si melle il cannello del
bossolo.
CANBTA, Cannello, Quel sifoncino che
mettesi in cima della canna e s' introduce
urli' ano.
MAUTBGO DEL SBAVIZIL o STANTUFO ,
Stantuffo , dello anche Pistone o Embo
lo, La parie mobile dello schizzatoio o sia
Quel cilindro lungo col manico di legno
che ne riempie la cavit e col suo movi
mento attrae o sospinge il liquore.
SERV1Z1\L, add. V. FASSERVIZI.
SERVIZIAZZO, s.m. Servizio a cielo;
Servizione, Gran servigio o favore.
SERVIZIETO, . m. Seiviziuccio ; Servisetto minuto; Faccenduzza; Faccenduola , Piccjolo servigio o faccenda.
SERVIZIEVOLE, add. Servizialo, Che
volentieri fa servigio, Chefarebbe servi
gio infino al Boia , Dicesi anche Inservigialo.
DONA SERVIZIEVOLE, Fasservizii, Voce
osata dal Lippi nel suo Malmanlile in ve
ce di Ruffiana.
No ESSER GNENTB SERVIZIEVOLE, E' O/

SES

575

farebbe piacere col pegno in mano; Non


darebbefuoco al cencio, Non farebbe ser
vizio minimo senza costo.
SERVIZIO, t. ni. Servizio e Servgio.

CATIYO SERVIZIO , Malmerito; Distervigo o Disservizio.


Servigio, dicesi in sigii. di Operazione,
Negozio, Faccenda, Affare Go uar SEUvizio DA FAR , Debbo attendere o dar ope
ra ad un servigio AVER EL COL PIBN DB
SERVIZI, Aver pi faccende che un mer
cato.
Servigio si dice per Beneficio , Como
do- EL M'HA FATO u.v GRANSBRVIZIO,
E' m' hafatto o m' ha reso un gran ser
vigio o benefzio OFEIUIISE AL SERVIZIO
DB QUALcbx , Offerire; Esibire e simili,
s o le cose sue al servigio altrui.

SERVIZIO, diciam noi per Cacata; Eva


cuazione FAR u.v o QUEL SERVIZIO, Far
i suoi api ; Catare ; Sollevarsi ME
SCAMPA vj,- SERVIZIO, Io msconcaco o mi
scompiscio , V. SCAMPA.
P/;n FARGHE SERVIZIO, Maniera fam. A
dirle o Adirgli tuono, vale Tuli' al pi>
SERVIZIO, dello in T. Mar. vale Funa
me, Xorne generico dalo ad ogni Corda
d un vascello , che si distingue dicendo,
li funame del tal albero, di tal antenna.
SERVIZIO DA TAVOLA, Corredo da tavo
la, ed inlendiamo Tulli gli arnesi necestarii a fornire una lavola da mangiare.
FAR UN VIAZO E DO SERVIZI , V. VIAZO.

QUEL SERVIZIO , // Culo ; il Deretano


Avi TCTI m QUEL SERVIZIO , Aver tut
ti dentro d'un sacchetto, V. Coc.
RENDER SERVIZIO A LA PATRIA, Servire
alla patria o Ben meritare della patria.
Dicesi in prov. anche da noi, Chi ser
vizio fa servizio aspetta , per avvertire
ad essere serviziali. V. SERVIZIEVOLE e
DATOLO.
SERVIZIO , . m. Serrieione ; Servigio
a cielo , Servigio o Benefizio di grande
importanza,
SERVO, V. SERVITO*.
SE SA , Maniera fam. che vaio Ben tal ;
Ben sapete; Certamente; SI, Modo af
fermativo.
SESAMO, s. ni. V. GIOBCHU.INA.
SESELAR, V. CBSELARC Cssio.
SESN,V. SISN.
SSOLA , s. f. (colla e stretta e la seconda
s aspra) Derivato dal latino Caedere, ta
gliare oda Ctesor, oris, tagliatore, Fal
ce, Strumento adunco e tagliente di fer
ro con cui i miete il frumento.
TEMPO DE LA SSOLA, Tempo del mielere o della mietitura, V. BATER EL FOBMENTO.
SESOLAR, v. (colla seconda i aspra) Mie
tere , Tagliar colla falce le biade mature.
SESSANTA VINTINOVB s ux SESSANTA,
Sogliamo dire scherzevolmcafc per allu
dere agli anni delle donne e .Ha fugacit
della ler freschezza, in morto che quan-
do arrivano ai treni' anni cominciano a
declinare. Ed una man/.era tratu dal
giucco del picchetto, ove dicendosi ventinove e settanta, si fa f.'

B--6

SES

SESSIN o SEDUTA (da Assesslo, Voce


barb. iudicum consessus ) Termini di
nuovo uso nel nostro dialetto, Sessione e
vale Adunanza di tribunale o di corpo si
mile.
Far seggio o sessione, vale Unirsi in
consiglio per trattar sugli affari.
SESSO,*, m. Sesso.
TBA UN EESSO E L'ALTRo(che molli idio
ti dicono TRA UN ESSBSSO B L'ALTRO) Peri
no, T. Anatomico, chiamasi Quella parie
del corpo umano che frapposta all'ano e
alle parti inferiori delle pudende. Sesso,
dicesi ad arnendue le pai'ti vergognose s
del maschio che della femmina ; e quindi
pu dirsi Tra un sesso e f a/<ro.
SLSSOLA, B. f. Gotazzuols o Gotazza a
mano , Specie di Tala piccola di legno
che srve a cavar l'acqua dal fondo delle
piccolo barche e ad altri usi tinnii, V. PAxbro.
SBWOLA DA BOTB (coll'o stretto) Schifetta , Arnese di legno che si tiene iolto
le bolli per raccorre il vino che gocciola
dalla cannella.
A BARCA ROTA NO GHE VOL SB3SOLA; prOV.

A barca affondata non vai sifone o pala,


ov. A nave rotta ogni vento contrario-.
delti fig. e Taglione che Agl'infelici tutto
contrario.
SEST\R , T. Sestare , Aggiustare, Asset
tare.
SBST'AR LE so COSSE , Ristabilire le sue

faccende ; Metter in buon ordine i suoi


affari.
SESTETO , . m. T. di Musica, Pezzo di
musica canlabilc o sonabile in sei perso
ne o da sei strumenti , come i dice DUBTO, TBRZETO, QUARTBTO e QCINTETO, la
musica suonata o cantala da due, da Ire
eie. Dicesi parimente SESTETO ad n
ballo di sei ballerini. 1 Dizionarii non ci
favoriscono di questa voce.
SEST1R , s. ni. Sestiere , Una delle sci
parli o rioni in che divisa la Citt di
Venezia , delle gi Ialinamente Sexteriitm, come Roma divisa in Rioni. Quet\t Sestieri si chiamano, di qua del casa
le, S. Marco . Castello e Canaregio; e di
l S. Polo, S. Croce e Dorsoduro. Tale di
visione fu fatta fon decreto del Maggior
Consiglio i. Agosto 1171. per imporre un
imprestilo sul popok possidente. Un tal
mezzo d'imposizione chiamavasi CONIAR
LA TERAJ e chi dava ad imprestilo, diceTasi Fare le fazioni ; e quando si repli
cava l'imposta, Far una camera.
SBITIR, dicesi volgarmente ancora per
YVfizio della polizia del Sestiere. Ogni
Sestiere della Citt ha un Commissario
di plizia amministrativa j e quindi mtrodollo 1' uso fra la busta gente di dire
Sestiere per Polizia.
SESTN , s. m. Gesto ; Lezio ; Smorfa,
Atto affettalo che per lo pi accompagna
il discorso.
FAR BESTINI o DEI SBSTINI, Far lazzi o
lezii; Cascar di vezzi: Far del vezzoso}
Esser oltremodo lezioso , pieno d' attucci ; Civettare -f Coccoveggiare : proprio
delle Donne.

SES
L'i tm BBL SBSTN DB zovEws, Bel sen
nino, Dicesi per vezzi a Giovane assen
nato e grazioso.
PIENA DE SESTINI, Aiteggevole, Che fa
alii F gesti. Giovane tutta affettatuzza ed
atteggevole, che coccoveggia, V. ZUTA.
SESTO, s. m. Sesto , Ordine, Misura,
Moilo.
SESTO DEI AICHI, Centina, Armadura,
cio Legno arcalo col quale si armano e
ti soslengoDO le volle e gli archi.
Sesto d'un lihro, T. degli Stamp. For
ma , La grandezza del Libro dislinta in
foglio, in quarto, in oliavo, in dodici, etc.
Setti , T. de' Calafati , diconsi que'Legni tirali curvi secondo l'incurvatura clic
li tuoi dare alla barca che si costruisce.
UN BEL SESTO , Bella tacca ; Bel sen
nino, Dicesi di Persona giovane e di bel
la presenza Garbo e Grazia , Bella
maniera Componimento o Compostez
za , Certa aggiuslalczia e modestia
CHE BEL SESTO ! Dello ironicamente vale
Malagrazia ; Svenevolezza.
METER i.v SESTO UN AFR, Mettere o
Rimettere in sesto, detto nielaf. vale Or
dinare e Porre in aspello una cosa. Dice
si anche Dare acconcio ad un affare.
NoL GA N SESTO JCB KODBLO, OVV. SE-

ZA SESTO E SENZA HODLO , Non ha ma


niera ; Non ha diritto ne rovescio ; Es
sere uno sguaiatacco ; un uomo a caso
o a casaccio , cio Inconsiderato. E ssere una spinala ; Non avere afferratoio, Essere uomo burbero e inlraltabile
Estere un lanternone senza moccolo, Di
uomo grande ma ignorante.
No TROVAROBE SESTO , Non trovar n
via n verso di far che che sia , che an
che si ilice Avvolgersi; /Ivvolpacchiarsi;
Slon trovare il bandolo.
OMO DB SESTO, Uomo di garbo; Uomo
d'assai ; Uomo di tutta botta ; Coma tputo, savio, accorto.
DOIVA DB SESTO, Donna di garbo, s'in
tende Brava nella direzione della fami
glia.
STAR o SENTISSE poco IN SESTO, Slare
o Sentirsi poco bene, V. PIOL.'IR.
VARD CHE SESTI .' Oh vedete che bella
ideai Maniera di dolce rimprovero.
CINQUE SESTI , e Frase del Governo
Veneto allusiva alle votazioni di slrello
rigore ne' giudizii e nelle deliberazioni , e
voleva dire Le cinque seste parti de'vnti ;
il che indicava slrettezze di voli e diflcoll di ottenere 1' affermativa richiesta.
Quindi il dettato.
GHE VOL i CINQUE SESTI A FAHLO PARLAR
o v f-.cN'm eie. Ci vogliono le tanaglie a
farlo etc. V. ARCANA.
SESTO , Sesto, Nome numerale ordinati
vo di sci.
SIK ZOHNI DEL SESTO, T. <!*' Argo/iali
ti. Sei giorni di rispetto, si dicono Li sci
giorni di proroga accordati dall'uso al pagamenlo delle cambiali dopo la loro sca
denza.
Sesta, in forza di susL dicesi nel giuoco del Picchctlo quando il Giuocalorc ha
sei carte tulle seguenti e prevalenti , e
couu allora edici punii.

SES
SET ANTRA, s. f. Settantina, Settanta
voli*.
SET AR , v. Assettare ; Tornar bene , dice
si delle Vesti che stanno acconciamente
in dosso. Abito che serra alla vita , V.
ABITO.
.
SBxXa BL STOKEGO, Corroborare ; Rin
forzare ; Acquetare lo stomaco.
SETABSB IN CASA, Aggiustarsi; Accomodarsi; Acconciarsi.
SBTABIB D' UN ZOVBNE , Parlandoti di
costume, Assodarsi y Rassodarsi, V.FA
DA OKO.
SETE (coli' e aperta ) Sette, Voce nume
rale.
SBTK VOLTE DB PI, Settuplo.
FA u SETE A UN TABARO , Maniera
fam. Farvi uno squarcio o squarcietlo o
schianto della figura d'un 7.
ZoGR AL SETE B MF./.O , V. ZoGR.

SETEM\NA, s. I. Settimana.
ESSER DB SETBMANA, Essere ebdomada
rio, Che, cio, in quella settimana fa le
funzioni che gli spettano.
RENDER CONTO DB LA SETEMANA , Ren
dere la settimana o di settimana , cio
Render conto d'ogni cosa.
LA SBTBIXANA DUI TRE zioBA , dicesi per
ischerzo, per dire una settimana che non
pu essere, non essendovene alcuna che
abbia Ire gioved VE PAGAIA) LA SETE11 \ V DEI TBE ZIOBA ; VlClTAB LA SBTBMA-

NA DEI TRE ZIOBA} e i uni dire Non vi pa


gher mai; Non verro mai. V. SBTIMAI.
SETEMANAL, add. Ebdomadario , Lati
nismo, Che si rinora ogni settimana. Non
trovasi nei Dizionarii la voce Settimana
le , che sarebbe pur espressiva, come lo
sono Annuale d'ogni anno, Mensualed'ogni mese, Giornaliero d'ogni giorno.

SETEMBRN, add. Settembrino, Del me


se d Settembre.
A LA LUNA SF.TEMDP.IXA SBTB LUNE CB

GHE INCHINA , Alla luna settembrina sette


lune se le inchina, Prov. usato dalle Don
ne, e vale che La luna di Sctlembre da i egola ad altre sette susseguenti , e dicesi
delle Meteore. V.AvBL.
SETEMBR1ZR, r. Termine original
mente francese , che si sent ne] tempo
della nostra democrazia dopo la cessazio
ne del Governo aristocratico l'auno 1797;
e che potrebbe dirsi Setternbi-eggiare ,
quasi festeggiare o Solennizzare il mese
di Setlembre,in cui avvenne un'epoca me-
morabile nella rivoluzione politica Fran
cese.
SET1MI, Voce scherzevole o furbesca,
delta per alludere a Settimana e Mai
VE PAGAH ST' ALTRA SETJM.'u , e vuoi dire
Non vi pagher mai, V. SAN MAI e SETBMANA.

SETIMN, add. Di sette mesi, e dicesi


d'un Parto che venga alla luce di sette nieM , anzi che di nove.
SETIMINA o SETEMIBTA , s. f. Settna ,
Quantit numerala che arriva alla somnia di selle Dicesi anche d'un Giuoco
di selle numeri che si fa al Lotto pub
blico.

SFA
STIMO, add. Sel timo e Settimano , La
cosa seltima.
. Seltima, in forza di suet, dicesi al gitioco del Picchetto, quando -il giuncalorc ha
in mano selle carle tulle segurnli preva
lence conta egli allora diciastelle punt:.
SETOSA , s. f. T. di Gergo ,<clie vuol dire
la Barba.
SFACLO Sfassio, (coli'eaperta ) s.
ni. Dissoluzione ; Disfacimento, Sciogiiinento oSeparazione dlie parti d'un Corpo naturale. Corruzione o Putrefazionv
direbbesi d' un corpo morlo.
Guastamenl-o oGuaslo, Diecsi per Distruzionc di rdifizii, ed anche fig. Di cose
inorali, Ron na, Precipizio.
SJaicialura;Sdogalura,direbbc par
lando d'una botte simile , quando i cerchi le dogbe si sconnellono.
Disorganizzazione, direbbesi di Cosa
organizzata che si sconcerlasseoguastasse.
SFACENDN.lo slesso che Sfadign, V.
SFACHInXdA, s. (.Eacchineria, Affaticamenlo Fatica da facchino.
Dab UNA SFACHINADA, V. SfACHINH.
SFACHIIvX R, v. AJJacchinare , AJJacchinursi e Facchineggiare ; Durarj'atica a
modo di Face hi nu ; Portare dafacchino;
Lavorar-ii spalle e bracciaj Lavorar di
mazza e stanga.
Me toca sfadicr, Mi tocca s tentar
la vita sotto lefatiche ; Durarfatiche;
Esser asino ; Affaticarmi servilmen
te colla persona; Affaticarmifuor di mi
sara; Tirar la carretta; lo m' affatico
troppo.
SFACni\i\, V. Sfadigx.
SFADICX, add. Faticato; Affalkato.
SFADIGADA, s. f. Affaticamento, Travaglio, OpcVazione di fa lira.
SFADIGXR , . Affaticarc ; Fatigare e
Dejatigare.
Sfaetigatisb VBX,Sputarsi nee mani e
nelle dita, vale Affalicarsi ben bene ed
anche Acrignersi.
SfaDIGABSB COME UX FACHN , V. Sfaczaia.
Sfasicarss A MAGNAS , V. Magnr.
Sfabigarse per aver u.va cossa, Fali care una cosa , vale Durar fatica , Usar
industria per acquislarsela , die pill comunemenle direbbesi Affaticarsela.
Sfadigabse per VENTE, DurarJatica
per impoverire ; Pescar nel proconsolo ;
JEgli b come dare in un sacco rotto.
Sfadigabse come dm caw ma ESxa pho,
Beccarsi i geti , vale Affaticarsi nia senza pro per uscir d'intrighi in cosa che
possa riuscire.
S-adigarse i ALTBi, Far come sino che porta il vino e leve acqua;
Uno leva la lpre e un altro la piglia ;
Far miracoli e un altro aver la cera.
L' AMIGO SE SFAB1GA , La slradina fila,
Dicesi di Uno che affaticandosi conlro il
suo slito, denota di aver bisogno , V.
.
SFADIGHENTE , add. Faticante; Faticoso; Fatichevole, Che fatica, che lavora.
Sfadiguenti , dclto sust. Opers , si
73

SFE
dicono propr. que' Facchini mercenarii
che portano cerei., ste e simili cose pesanti nolle processioni , conosciuli sotlo
il nome vernacolo di Astosi, che portano
4c ste , e di CraioTi , che portano i cerei.
SFADIGON , add. Affalicatore ; Avan
ante; Faticante; Grande affaticatore;
Laborioso ; Operoso.
SFADIGNA, add. AJfaticatrice ; Fati
cante . La donna' ajjaticatrice e multo
valente.
SFADIGSO , add. Laborioso, Molto faticoio, difficile farsi.
Detto per Agg. a Como, V. Sfadicow.
sfalcXr.v . Voce ant. Marin. Contrario
di FalcXr, V.
SFALSX , add. AJfalsato ; Falsato; Fal
sificlo.
Per Degenerate; Tralignalo; Corrotto.
SFALSAR , . Falsare; Affalsare; A(fal
sificare e Falsificare , Render falso ,
Adulterare ; Contraffare.
In altro sign. Tralignare ; Degenera
re; Diu limitare : Im bastard)re , Essere
o Divrntar dissimile a'genitori men vir
tuoso valente Tralignare o Degene
rare, diccsi anche delle Piante che imbaslardiscono.
sfamXr, V. Desfamarse.
SFAiNGXr, V. DbsfangXr.
SFAIVTXr , v. Svanire; Sparire; Visparire , V. Desfantarsb.
SFARINARjV. Sfarinare, verbo neutro,
Disfavsi e ridursi in farina.
SFARINSO , add. Sj'arinalo, Che si disi, si riducc in povere a guisa di InriDa Farinaccinlo o Sfarinacciolo , va
le Poco tegnenlc. V. Sfbegoloso.
SFARZO, V. Squabzo.
SFASSLO, V. Sfacbeo.
SFAZZX e Sfazzdo, add. Sfitccialo ; Affacciato, Senza vergogna , Impudente;
Temerario. Parlare affaccialo o sfacciato , Contrario di Composto , V. Sfroxta.
Lumb SFAZZADA, Bagliore, Subitano
ed improvviso spleodore che abbaglia.
SFAZZADN , add. Sfacciatello; Ardad
lo ; Licenziosetto , Alquanlo sfacciato e
temerario.
SFAZZADN, add. Sfacciatacoio , accr.
di Sfacciato.
sfazzatXgine 1
SFAZZATEZZA / n.f.Sfacciataggine;
SJacciatezza ; Sfrontalezza; Temerila.
Coiv sfazzat iGitE , delto avv. SJaccialamente; AJJ'acciatamente.
SFEGATX , add. Sfegatato , vale Sviscerato , Appassionato , Trasprtalo. Coito
d'alcuna cosa ; Morlo o Guasto.
Sfegat uno, che anche si dice
PissR moscato uso, Pisciar maceroni ef alcuno , vale sviscci alamenle amar
lo; Spogliarsi inJarsetlo per alcuno; Favorire o Aiutare alcuno a brache caale.
Sfegat per i Preti o PER I FllATr,
Morlo o Guasto per li Preti o per li Frati, V. Porta.
Maiie sfegatada per i so Fioi , Madre

SFE
bn
cernalissima Ji'figliuoli, Amorosissima_
SFEGAT AMENTO , s. m. Passone; Appetilo ; Cupidit; Ajjetlo , Inclinazione
particolare per alcuna cosa o persona.
Con gran sfegatamento , detto a mo
do avv. Sfegatatamente , Con grande affelto e passone.
SFENDARA, . f. Voce antica , Fessura
Fesso, Piccola spaccatura o crepalura
lunga.
Sfendaura DEtisso, Fissura, T. Chirurgico, Fratlura longitudinale di un osso, il quale solamente incrinato, cioc ha
incominciato a rompersi.
Sfendaura db fenestra , Spiraglio ,
Fessura per la quale l'aria 4 luine trapcla.
SFENDLA , s. f. ( coll' e serrata ) T. de'
Beccai , Squartatoio , Specie di col tell
grosso e hingo che serve a spaccar le bestie.
SFENDER , v. Fendere e Sfendere o Bifendere , Spaccare.
SfeS-BEB I RAMI DBI ALBERI , Scoscendere.
.Sfenoer la tera , Fendere , Arare la
prima volta.
Sfbndbr8b d' una , Fendersi;
Screpolare , Mostrar fessure , Aprirsi
FbincipiXr asfendersb, Incrinare; Far
pelo , Continciar a rompersi , cd meiio
li Fendere. Dicesi anche Inclinare.
Lbgno facile a sfbnderse, Legno fis
sile , Che fcilmente si spneca o si pne
-fendere.
Grassoch'bl se sfenoe, Egli grasso che schioppa , dicrsi d' una Persona,
cioc Quasi s' apre evepa non cape nella pelle.
SfeXDBR XE LA TESTA I *bli , detto fig. o Torre il
o la testa altrui , vale Infastidirlo , Im
portunarlo Inironare o Stordire, Ofendere con soverchio remore udito. V.
in Rechia.
STENDIDL'RA , s. f. Fendilura ; Fessit
ra; Fendimento, II fendere.
SFEND1MENT0 DE TESTA, . m. Intronamcnlo, L'intronare il cajio che fa il so
verchio romorc.
SFE RA , . f. La t ta ; Indice; Ago;
Suelta, Quel ferro che roostra le ore i
ininuti sul quadrnntc dcgli orologi.
SFERDRSE , V. Sfrbdirsb.
SFESA ( coll' e strelta ) s. f. Fesso ; Fes
sura ; Fissura ; Sfessatura ; Perlugio ,
Spaccatura o Crepalura lunga.
Sfesa dbl lumb , Spiraglio o Spiracol , Fissura per la qoaic aria e '1 luurc
trapela.
Sfesa be pignate , Crepalura ; Screpolalitra; Screpolo.
Sfesa tra u.va fiera e l'altba o Tin
una tola e l' altea , Convento , dicesi
Quello spazio o segno che ri inane Ira due
cose connesse e legate insieme , come di
pietre, di nialloui, di legni e simili.
Tbgnr i i in sfesa, Teneregli occhi a sportello, cio mezzo chiusi.
Guardar IX sfesa , V. Gl irdar.

578

SFI

SFEC A , i dice anche per la Parte ver


gognosa della Donna.
AniA DB SFE3.* , Maniera bassa , Malpertugio , dk-csi in sentimento di mot
teggioSARII IN SPESA, Socchiudere, Non intierameule .chiudere PORTA o FBHBSTRA IH SPESA , Uscio o Finestra socchiu
sa o rabbattuta.

SFESTA 1
SFE8ETNA f . f. Fessolino, Piccolo
fesso.
SPESO, add. Petto s Crepolo; Screpola
to, Rotto per fissur;i o crepaturaIncri
nato , ci dice di Cnsa fragile che abbia
fatto pelo , ed meno di 'Fesso.
OSE o VUSK SPESA , Y. Osa.
SF1AMEGANTE o SFIAMESASTE , add.
fiammeggiante, Che fiammeggia , che
luce.
SFIAMEGXR , v. Fiammeggiare ; Scin
tillare, Risplendere.
C o LO it CHE SFIMBGA . Colore che sma
glia , cio Che risplende , brilla e quasi
scintilla.
NOTO -CIl' EL SFIAMBGA , NuOVO d JKZ-

za ; Nuovo di zecca ; Nuovo che arde ;


Nuovo che sfolgora : tlicesi degli Abili
nuovi che fanno bella apparenza.
SFIAMBGAR DE LE OCUIAE, Occhieggia
re; Lanciar delle occhiate , Guardar con
compiacenza.
OcllI CHE SFIAMBGA , V. Orimi.

5FIBRADA , s. f. Snervamento ; Disner


vazione. , Indebolimento di fibre , Debilitazioiie.
DAME I.'.VA SFIBRADA , Sfibrarti.
SFIDAR, T. V. DBSPIDB.
SFIDAR , dello in T.-di Giucco , Invi
tare , Giuocarc una carta bassa per far
giucco grande. V. RESFIDAR.
SFIDO , s. m. Invito, T. di giucco, L'in
vitare che lassi giuocaiulo una data carta.
SFILAR, v. -Sfilare, da Fila, che vale Or
dinanza , .Schiera. Andar allu sfilata, al
la spicciolata. V. DEFILAR.
SFILALE LB BENE, S/ilarsi , Uscir del
luogo una o due vertebre -.nelle redi, e
dicesi per iperbole di fatica insopporta
bile. Direnarsi; Sfilarsi le reni; lo m eb
bi a direnare per (/nella fatica.
SFILAHSB BEI PAM , Sfilacciare; Sfioc
care; 'Sfrangiare, SGlare il tessuto scio
gliendone le fila Spicciare, Incomin
ciar a sfilacciare , d proprio del panno
che sul taglio sfilaccia.
SFILARSELA , Battersela , e Battere il
taccone, modi bassi, vagliono Fuggir via.
SFILAZZAR, v. detto in T.Mar. Sfilac
ciare o Flaccicare, Disiare le corde vec
chie.
SF1LAZZI , . m. Filaccica , s. f. plnrQuelle fila che spicciano da panno rotto o
tracciato o tagliato o cucito Faldella,
Quantit di fila sfilale, per lo pi di pan
no lino.
Stuello, L.e fila che s'uniscono insie
me e si mettono sulle ferite e sulle ulcere.
SHIAZZI , dello in T. Mar. V. TRINLE.

SFO
SFJLSO , V. FILOSO.
SF10C\R, T. Fioccare, Venir gi a fioc
chi , dicesi della Neve.
SFIOCR DE LB DOTE , Y. BASTONAR.
SPIOCARLB CHIARE E BELE , Sciorinarle
belle e chiare, che dicesi anche Snoccio
lare, Dir che che sia senza riguardi.
SFIORAR , T. Sfiorare ; Sfiorire ; Disfio
rare, Scegliere il meglio.
SFIORAR UNA FUTA, Deforare; Svergi
nare una donzella, una fanciulla.
SF10RDA , s. f. Sfioritura , Lo sfiorire;
e li fiori slessi che cascano dall'albero.
SFIORIZAR , v. Fiorire o Darfuori mac
chie , Dicesi de' panni che per umidit
perdono qua e l il colore.
In altro sign. Sfiorire e Kicapare, Sce
gliere fra molle cose la migliore, Sceglie
re il Meglio.
SFIURIZR, parlando di musica', Cantar
coifioretti, dicesi II cantar con le grazie
e gli ornamenti del canto SFIOBJZR
TROPO , vuoi dire Eccedere, Slrufare.
SFODR\R, T. Sfoderare ; Sguainare;
Mettere o Cacciare o Tirar mano, Cavar
dal fodero un' arma.
SFOOBR UN ADITO, Sfoderare , Levar
vi la fodera In altro senso , Sfoggiare
vn abito , Comparire con abito nuovo e
pomposo.
SFOG\DA,V.ESALADA.

SFOGAR , v. Infocare o Roventare , Far


divenir rovente come di fuoco , e dicesi
de* metalli.
LA CARNE ME SFOGA , La carne -m* in
cende, m' arde , mi scolta.
SFOGAR UNA PASUON o DAR FOGO A CITA
PASSI N, Sfogare le sue pattioni a redi
ni abbandonate, a briglia sciolta , alla
scapestrala, Non aver ritegno.
SFOGARSB CON QUALCY A PAROLE, Dis
credersi con uno, vale Sfogarsi con pa
role di qualche sua passione con alcuno ,
confidandogli il secreto, Scialarsi o Al
largarsi con uno.
SFOGASSE A -MAGNAR, Affollarsi a men
sa a a mangiare , V. SBARAZZARSI.
;SFOGTO .o SFOGIETO , s. ni. Foglietto ;
Fogliuzzo, Piccolo foglio.
Dello per di m. di SFOCIO , pesce , So
gliola; Piccala sogliola.
SFOGIADA, . f. Sfogliata, Specie di tor
ta falla di sfoglie ili pasta.
SFOCIA DIN, . m. Piccola sfogiata-Sfogliatina non si trova nei Dizionarii.
SFOGIADRA , i. f. T. degli Occhialai ,
Sfgl'ai Quella specie di peluria o inegnaglianza che hanno gli ossi di balena e
che si toglie con un ferro radente per po
terli lavorare e ridurre a casse d'occhiali.
SFOCI AMENTO , s. m. Sfoggio , e dicesi di Vesli e Suppellettili sfarzose che si
sfoggiano.
.SFOCIAR , T. Sfogliare e Sfrondare o
Sbrucare e Brucare, Levar 'le foglie ai
rami degli alberi.
SFOCIAR i pionr. Spicciolare, vale Spic
ciolar loro le foglie.

SFO
SFORI A USE DE LE FIERE o altro, Sfaldar
si, Dividersi in falde.
SPOGIB 'UN ABITO , Sfoggiare , Vestire
Bontoosimenle.
SFOCIAR u.v MAZZO DE CAUTE. Y. SKAZzn.
SFOGIAZZO, s. m. Stracciafaglio ; Scar
tabello; Scartajaccio; Pacchetto, Qua
derno che i Mercanti tengono per sem
plice ricordo , notandovi le parlile prima
di passarle al libro maestro.
SFOCIO o SFOCIO DB CAUTA, s. m. Foglio,
Y. Focio.
SFOCIO DE PASTA , Sfoglia , Quella fal
da di pasta, che si taglia pi o meno mi
nutamente e di cui fatisi le pappardelle,
le lasagne e simili.
SFOCIO DB TBRAZZO , Falda , dicesi a
quella specie di Sfoglia che si soprappone
agli smalli vecchi e rotti d'un pavimento
per dar loro l'apparenza di nuovi.
SFOCIO , detto in T. de' Fabbri , Sfal
datura o Sfogliarne , Piccole aperture che
si veggono nel ferro quando non stato
ben fabbricato.
SFOCIO SFOCIAMENTO DE ABITI o simi
le, Sfoggio di abiti o vestiti, di abbiglia
ture, di addubkamenti ec.
SFOCIO NOSTRA!, . m. T. de'Pesc. So
glia o Sogliola e Lingua, dello nella Sar
degna Palaia, Pesce di mare che abbon
da ed ricercato: dello da Lina. Pleuronectes So/ea.Egli estremamente stiac
cialo ai lali. 11 Naturalista Nardo conside
r come variel le seguenli.
SFOCIO ZB.VTL o DB VALB , eh' d' un
color nerastro da un lalo, bianco dall'al
tro , che arriva comunemente al peso non
maggiore di due o tre once e di corpo pi
.allungalo del precedente.
SFOCIO DAL PORO, Sogliola similissima
alla precedente ma di forma meno allunga
ta, di un color giallo per lo pi traente all'uliva, che Jia un poro silualo alla ma
scella superiore mollo pi ingrossalo di
quel che sia in allre sorla di Soglie; ed
Jiieno slimala dell'antecedente.
SFOCIO TURCO, Altra sorte di Sogliola,
rosi delta da' Peicfllri,di corpo pi allun
galo delle allre due superiori. Nella fac
cia superiore ha un colore rossastro tulio
sparso di piccole macchie scure a marmorino ; le alette donali ed annli cono nere
alla loro estremila.
SFOGIETO ,< un jiome generico che si
da a varie Sogliole piccole , ma per lo pi
ad alcuni esemplari che trovansi fra i pc- ,
sci da friggere, delli Minutaglia.
Et CA UN PER DE SFOCI , dicesi Srherzr-

volmentc fra noi di Uno che abbia la pianla de' piedi assai larga , che in qualche
guisa si assimilano alla figura delle So
gliole, Egli ha i piedi a pianta di pat
tano.
SFOCIO PELOSO, s.m.Nome dato da'Pescalori ad una specie di pesce del genere
Pleuronecles , il quale fu riguardato dal
Signor Nardo per una nuova specie, che
chiam Pleuronectes Fasciatus , perche
ha quadro o cinque fascic scure trasversisul lato superiore. La sua lunghezza di

SFO
cinque o sei pollici; commestibili-, e
trovaci per lo pi confuso colla inumiligli".
SFOCIO BASTARDO , . m. Nome lato
'da' Pescatori ad un rapissimo pesce Hi ma
re che per la sua curiosa organizzazione il
Naturalista Sig. Nardo riguard come un
genere novello , e lo nomin Leptosbma.
Ater. Somiglia questo pesce a primo aspet
to ad una piccola Sogliola , ma ne differi
sce per avere gli occhi un per lato, per es
sere eguale da entrambi i lali e d'un me
desimo colore , e per avere al di sopra
della testa un prolungamento del dorso.
L'esemplare che il Nardo possed l'uni
co che abbia egli potuto avere , n se ne
trova in alcun allru gabinetto;
SFOCIO , s. m. T. de' Cacciatori valligia
ni , che nel Polesine dicesi VBTRA - nelPadovano VIAT\HA , nel Veronese GIRA
TOLA, nel Vicentino anche FLEGA , e in
Toscana FIUIIALDO ; ilalian. Cimandorlo
o Pollo Sultano, Uccello acquatico, gros
so come due Gallinelle palustri ( SFOR
ZARE), che si piglia collo schioppo ed an
che coi lacciuoli, che ha imbecco appun
tito e nel colore somiglia alla Sforzana,ed
buono a mangiare. Da' Sistematici an
tichi fu detto Gallinula Chloropus iunior
e da Linneo Fulica Chloropus. Quest' uc
cello si serve de'picdi come di mano a gui
sa de' pappagalli.
SFOGISE, s. Ti di gergo, cai corri
sponde la voce pure di gergo, Bigordine, che vale Carte da giuoco.
9F OGONA, adt. Sfoconato, Che ha gua
stato il focone,e dicesi dell'arme da fuoco.SFOCONA AL ZOGO , detto fig. vale For~
tunatissimo al giuoco , Che sempre gua
dagna.
SFOGONARSE, . Sfogarli, evale Sod
disfarli, Dare sfogo a qualche suo gemo
o passione. V. SBABAZZARSB e SNANABABSE.
SFGR , V. Sce-rn.
SFONDRA, add. Sfondato o Sfondarlo,
Senza fondo , cui levato il fondo.
SFONDRDA, add. Sfondata , Aggiunto
<1 ingiuria ad una donna ,- ed e termine
usato dalla vile plebaglia-,
SFONDRADN , add. Voce triviale e fam.
che vale/?aronc//o; Furbo, ed anche tal
volta Maladetto. RAZZA siONDIIADOXA ,
Stirpe trista , mainata.
GOLA o BOCA SFONDHADOXA, Gola o /.'..,-ca sfondata, vale Senza fondo , * dices
ili Cai ha gran bocca e de' Mangioni.
SFONDRAZZO, add. T. AMI. V. SFOJV. mt.uiin .

1 SFONDRR, . Sfondare o Sfaitdolare,


Levare o rompere il fondo.
SFOUDRH zo, Sfondature; Affondare ,
Precipitare , Cadere in fondo,
SFONDRR , detto in sentimento osceno,
Sbullonare. Pur ti giovo a sbottonar ra
gazzi.
SONDRO,s. m. Sfondo; Sfondato.Qar]lo spazio volo lasciato ne' palchi o nelle
volle per dipingervi; e le vedute in lonta
nanza, come ne' teatri'.
SFOWDBO , dello in T. Mar. Apertura ,

SFO
Piccolo slretto di mare fra due prominen
ze o montagne.
SFONDRN, detto per Agg. a Uomo,
Sfondato, vale Insaziabile Gola sfon
data, Gola senza fondo, dicesi per iper
bole, di un Gran mangiatore. Gola disabi
tata; Diluviane.
SFORNIDRA, s.f. Sfornimento, Lo sfor
nire.
SFORNO , add. Sfornito, da Sfornire. VL'BSFORJR.
SFORO, . m. (coll'o stretto) Luce; Aper
tura, Cos chiamasi dagli Architetti il van.i di qualunque fabbrica o armala o ar
chitravata*
SFORO, dicono alcuni per ASFORO, V.
SFORTUNA , s. f. Sfortuna e Sfortunamenta, Mala sorte, Davvenlura.
SFORTUNA, V. DMFORTTO.

SFORTUNATAMENTE raw. Disgrazia


tamente ; Sciaguratamente ; Malaugu
rosamente.
SFOHZANA, s. f. (colla z aspra) T. de'Caccialori valligiani , Gallinella acquatica,
chiamala da Linneo Rallus aquaticus,
Uccello palustre notissimo , che dello
stesso genere del Re dille quaglie (REQUAcio) ed buonissimo cibo : si piglia tut
to f inverno nelle valli maremmane fra i
canneti ; il suo colore scuro laccato di
giallo. Nel Frinii dicesi GIARICOLA.
Si vuoi notare he nel Tomo V. del1* Ornitologia di Firenze , parlandosi diquesl' Uccello, si dice ch'esso chiamalo
d.ti Veneziani POHZAXA ; e con tal nome
in falli si trova anche registrato nel Voca
bolario della Crusca, ove citasi un passo
di Pietro dei Crescenzi. Noi non opporre
mo che i Cruscanti vogliano dire Porza
na ; ma siamolo che i Veneziani dissero
sempre SFOBZAJTA. Si presume per dal
l'Autore che il Crescenza- abbia forse per
propriet di lingua voluto scrivere Forzana invece del veneziano SFORZAMI, e che
sia stato poi un errore dell' Amanuense o
dello Stampatore il fare Forzane, pren
dendo 1' F per P. Cos li ricopiano e si
propagano gli errori.
SFOflZANELE , s. f. T. Fani. Sforzatic
elo; Lustre, Dimostrazioni o Finzioni
d'accoglneut Rimbaldra-, voce bas
ta che vale Accoglienza disusata e straboc
chevole ma anzi finta che di cuore.
In altro sigi), fette; Scusa; Lode eie.
accattata, vale sproporzionata , Non verisimile. ^
SFORZANER, *. m. T. de' Cacciatori ,
chiamasi Quel cacciatore che si dcdicafpecialmenle a prendere le Sforzane , sia
collo schioppo o coi lacciuoli!
SFORZAR , : Forzare e Sforzare , Vio
lentare , Far forza.
SFORZAR LA VOGA , Forzare i retai, Rad
doppiare gli sforzi de' remi , che meglio
(i dice Arrancare o Andar a voga ar
rancata.
SFORZAR LE CARTE , detto lf;. Meltercisi coir arco dell' osso , Persistere eoa
ogni sforzo , Raddoppiare gli sforzi , V.
U.uiGitK DiitATU e LAOHH.

sra
SFORZAR A PAGAR, Compulsare, T. de*
Legisti , Compulsare al pagamento.
SFORZAR LE VELE , Forzar le we.lt o far
forza di vele, in Marineria vale Fare che
tutte le vele servano , cio Spiegar tulle le
vele.
SFORZKLA, s.f. Ti de" Falegnami, specie
di Pialla.
SFORZO, s. m. Sforzo, Lo sforzarsi.
FA TUTI i SFORZI, Fare sforzo, ogni
sforzo possibile; Sforzarsi; Afforzarsi ;
Sbracciarsi ; Far' una cosa colle mani e
coi piedi , colf arco o col midollo delF os
so; Pigliarla, condenti; Prenderla o Pi
gliarla a scesa di testa: o a vela o a remo.
FAR DEI SFORZI, Scontorcerli; Con ter
gersi, Dicesi di quel Rivolgere di mem
bra che si fa lalora o per dolor che si sen
ta o per avere a far cose che dispiacciano.
Divincolarsi o Storcersi, hanno il mede
simo significato.
FAR i Lr.Ti.in SFORZI , Dare /'/ i HO mag
giore, vale Far l'ultimo sforzo o 1' estre
mo di sua forza Dare il suo maggiore,
vale anche dire quanto pi si pu e sa a
in favore o ia disfavore d'alcuno.
A SFORZO , modo aw. Forzatamente ,
Con forza , con violenza..
SFRACASSADA, s/f. Fracassata, Colpo
rovinoso che fa fracasso. Fracassamento,
Fracassatura,.
SFRAC ASS\R, . Fracassare e Sfracas
sare, Rompere in molti pezzi in un trat
to.
SFRAC.YSSN, detto per Agg. a Uomo,
Fracassatore, Che fracassa, che conquas

gnolare; Aggrovigliare, Conciar male che


che sia , farne come un cencio , e dicesi di
cose mani-voli, come tela, drappo, carta
esimili, che si dice anche Gualcire
Sgualcire.

SFRANTUMALA , s. f. Stritolamento ;
Stritolatura ; Infranlura; InfragnimenSFRANTUMAR,v.S tritolare e Sgretolare,
Spezzare minutissimamente, Infragnere,
Sbriciolare Schiacciare, vai pure per
Rompere e Infragnere, ma pi proprio
delle cose che hanno guscio.
SFRANTUMAR A BOTK , V. SFRASBLR.
SFRANTUME, s. m. Frantume; Rtsti;
Frammenti, Rimasugli rotti o inconclu
denti , Residui di qualche cosa.
Sfasciume , Moltitudine di rovine. V.
ROVIXAZZO.
SFRAPUGNAR, V. SFRAMPUGWAR.
SFRASELAR, v. (colla s dolce) Sfrattilare o Sfragellare, che Quasi intiera*
mente disfare frangendo.
SFRAIELR * BOTB , Flagellare uno larlaramente , crudamente , fieramente ,
sconciamente, Bastonare spiel.ilamentr.
SFRASEIARSB LA TESTA , r.\ BRAZZO, TJX
PIB, Sfracellarsi il capo, il braccio, il
piede, cio Frangersi, Rompersi.
SFRASLE (colla s dolce) BiTTXn wSFRASELE, Sbriciolare; Sprizzare; Stri
tolare, Ridarre in bricioli minuzzoli.

ANDB DV SFBASBLE, dello fig. Andarti


brodetto',; Andar a Scio, Andar in rovi
na , Diventar povero.
SFR AT\R , v. -Sfrattare, Mandar via, Esi
liare.
Sfratarsi, vale Uscir della religione re
golare, Di Frate diventar Prete.
SFRATO, s. m. Sfratto; Espulsione.
DAB EL SFBATO, dello fam. Dare lo sbal
zo, vale Mandar via, Scacciare.
SFREDA o SFBBDIDA e SFEBDIDA , s. f. In
freddatura; Infreddagione ; Imbeccata.
V. SFDEDB.
CHttpXtttMA BBkA,lo alesipcbe SFBB-.
. DIUB. V.
SFREDO, o SFBBDO, add. Freddato;.
Raffreddato e Infreddato, vale Divengo
freddo: o Colpito d'infreddatura.
Raffreddato o Freddato, detto fig.^vale
Rallentato, Scemato nel fervore, nell'ope
razione, o nell' affollo, Disanimato.
SFREDR o SFBBDB, v. freddare o Fred
dare, Far divenir freddo, che dicesi an
che Infreddare o Raffreddare.
SFBBDMISB'O SFBBDIBSB, Infreddare,
verbo nenlro, Pigliar rimbeccata , che
anche si dice Rajfreddarsi.
VABDB CHE STO THEDO so VB SFBEDISJA,
Che qutJta brezza sa quest'ora non vi.
faccia pigliar F imbeccata.
SFBBDIBSB ix TB L'AMOJI o simili, /niiepidirsi.o Intepidirsi; Raffreddarsi,Hncar o scemare il fervore nell'affetto o in
qualunque altra operazione. Allentar Caf
fetto e la stima.
LA MAHESTBA SE spsBDissB , La miaetitra si fredda o si raffredda.
No BISOGNA LA-SSABLA ;,.- n; D n . detto fig.
ffon lasciarfreddare una cosa, cio Far
la presto, che dicesi ancora Batter ilfar
ro fin eh' caldo.
SFREDOLZO , Y
SFREDOLSO, jf V. FBEDOLBZO.
SFREDR o SFEBDB , s. m. Infreddati^
' ra; Infreddagione; Imbeccata, Costipa^
ione nella lesta e uel peti pigliala per
freddo.
CHIAPXB tw SFBEDB , Pigliare un'im
beccata; Infreddare Epifora, Dislillaxione continua di lagrime accompagna
la da infiammazione e bruciore Coriz
za chiamasi una Specie di raalaltia protedcnle da iimidil fuor di natura che di
eende dal capoperlenari < sempre cresce
pel fi-nido e pel caldo. V. CATARO e SXABO.
SFUEDII DE. PETO, Scesa; Coccolino,
Catarro d'infreddatura disceio.dalla testa
nrl petto.
KEFBE8C\X BL SFBBDR , V. RBFBBSCa.

SFREGOL.\DA, s. f. Sfregolaceiata,Lfggiero sfregamento o strofina menlo: dicrsi


de'PannichesislroGnano per ncllarli dal
le brutture.
SFABGOLAOA DE OCHI, Stropcciatura ;
'Stropicciamento.
SFREGOLADNA, dira, di SFBEGOLADA ,
V^
$FREGOLAR , v. Sfregolacciare, Leggorini'iiii sfregare Stropicciare o Soffo
gare, Leggermente fregar eoo mano.

SFU

SFR

SFR

SFBBIOLB QBALcl.1, dello fig. Far moi


ne ; Piaggiare, Pregare, Ripregare per
ottener qualche cosa.
SFBEGOLABSB IJVTOBWO A <juALCUN , ^"ffregarsi, Raccomandarsi,
EL vili. ESSER SFBBGOL, l 'ii, il essere
pregato e ripregato o tirato per lo man
tello. E' bisogna fargli le fregagioni o
stracciargli i panni-fio LA SE FA TASTO
8FBBGOLa,JVoR sifa stracciare i panni,
dicesi di Donna facile,
SFREGOLATISE, detto fig. i altre senso,
Dimenarsi nel manico ;. Nicchiare; Pi
golare; Tentennare, Dubitar di fare una
cosa o no o perch paia di aver ricevuto
qualche premio d'una fatica.
SFBBGOLABSB, parlando di certa quali
t di pane, Sgretolarsi, cio Rompersi,
Tritarli , Stritolarsi. Potrebbe dirsi Es
serfriabile, sminuzzevole ; e per esage
razione, Sfarinarsi, Disfarsi in farina.
SFRGOLE, s. f. Moine; Carette; Caocabaldole; Cacherie. V. MICKGNOLB.
SFREGOLN DEL FORMO , s. m. Frugont; Frugatoio, Quelloclrojnenloo ar
nese di cui si servono i Fornai per ispazzare il forno.
SFREGOLSO, arfd. Friabile; Sminiuzevole, Agg. a Pane e ad altra materia, il
complesso delle cui parti colla sola allrizione o confricazione delle dita si scioglie.
Bicesi anche Pane sgretoloso, cio che fecilmente-si tritola.
SFRENA, add. Sfrenato; Effrenato, Stnza freno, Licenzioso, Scapestralo, dicesiper Agg. a persona.
DA SFBBN, modo avv. Alla sfrenata ;
Sfrenatamente , Licenziosamente o Im
petuosamente
SFRENATEZZA, s. f. Sfrenatezza; Sfre
namento; Sfri-naiaggine; Sfrenartene,
Soverchia licenza.
SFRIGNA, s..f. Frigna o Fregna, Voce
bassa , che vale I ... parte naturale delia
Donno.

SFRIS\,add. S/regiato; Svisalo, V. SFBJSB.

SFRISXDA , s. f. Sfregio. V. SFISO.


TOB su U.VA 8FBISAOA, Torre uno sfregio, dicesi fig. |u-i' Ismacca, Infamia, Dis
onore.
I'AH DB LE SFBISAB A uo, Dar altrui
delle tacete; Apporre a uno, Tacciar al
trui di mancamento,
3FRIS\R,v. (colla s'dolce) Sfregiare, Dis.
onorare sin con fatti che con parole , Of
fendere nell'onore.
Dello per Svisare, 6ua;tare il viso.
SFHISB u.v TAJTTX, intaccare; Calterire, Fare un tagliuzzo -nella pelle, nella
corteccia o superficie di che che sia
Scalfire, >;>lc Levare alquanto di pelle pe
netrando leggermeli! nel viso.
SPBISII c.\ T* VT'I > . detto in altro sign.
cio in quello di Toccare in passando ,
Sottoccare^T orcare leggiermente, che an
che si dice Toccare di costa , come Toc
car la corda nrl giunco della pila. I Fran
cesi dicono Frijier>
SFMSB EL MUSO A u.vo, Svitare o Sfi-e-

giare il viso, Fare un taglio nel viso al


trui Dar la cenciata, vale Battere o
Gettare altrui nel viso un cencio intriso
il' iucbioslro o d* altra lordura.
SFRISB u.v VERO, Scalfire; Calterire,
Farri una iuipressioile, per esempio con.
pietra focaia.
SFR1STO , (colla s aspra ) T. Mar. Trin
carino, Grosse tavole o correnti poiti ovra d'ogni coverta , che circondano e colIrgano la nave coli' incinte o coi bagli. V.
SBAGIO.
SFR1SO , s. m. Sfrrgio; Fregio ; Frego ,
Sberleffi-, Sberleffo , Taglio o Sfregio sai
riso .1 !' i m Catenaccio o Sfregio, chia
masi la Cicatrice delle ferite che uno ab
bia sul viso.
Detto Cg. Fregio o Frego, vale per Mao
rliia , Disonore, Vergogna, Contr.isfrgno
ignominioso Far un fregio a' i uoi pa
renti, vale Disonorare la sua famiglia con
azione igoomiriiosa.
EAB DJ SFBISO A QUALC'UN, Sfregiare oFregare alcuno^ Fare uno sfregio. v . SraikB.

SFBISO DB L FBKBSTBB , V. FBJTESTIA.


SFBJIO DB BaiLAXTi, Fregio dt brillan
ti.
'SFRIZARN, uccello. V. FBIZABX.
SFROGNH, v. Voce fam. lo stesso cheZAYATB. V.
SFROGNO, t. in. Io (tesso che ZAVATD*,
V.
SFRONTA, atUI. Sfrontato; Frontiera;
Sfacciato; Frantoio; Temerario; Molar*
dito; Spavaldo.
Aria, tur MUSO FBOIVT , Far del'cnor
rocca; Far faccia ; Far faccia lotta ;
Sfrontarsi, ssere ardito..
SFRONTADN "
SFROtfTN
/ accresc. di Spao^rX ,
(voce derivata dal lat. Franto, onis , Di
gran fronte e ditta, mei. ) Faccia di pal
lottola; Viso invetriato; Sfacciataccio;
Arrogantofcio ; Fronte incallita o inve
triala; Frantoio; Uomo 'senza faccia ;
',//' ha calato gi la visiera.
SFROSAUR ( colla i dolce ) s. m. Froda
tore e Contrabbandiere, Colui che froda
le pubbliche gabelle e fa contrabbandi.
SFROSXR (coll's dolce) v. Frodare; Ba
rattare, Far fraudo e diccsi propr. tiri
fraudare la gabella col non pagarla. Far
frodo.
Decimare, vale- Diminuire , Togliere
una parte.
SFROSO, *. m. (coli' o" largo e l'i doke )
Frodo, cio Frode che si fa celando alour v
na cosa a' gabellieri per non ne pagar ga
bella. Dicesi anche Baratta. V. COXTBAFAZIJT.

SFUGAZZX , ;,,;,!. Scoftcciato, Schiaccia


to a guisa di focaccia,
SFUGAZZ\R, v. Scojacdare, Schiaccia
re, Ridurre a similitudine di focaccia.
SFLGTA, V. A LA SFUGTA.

SFUMA, Sfumalo o Sfumnata, Add, da


Sfumare,

SGA.
MAGHI* SFCMB, Macchie sfumanti,
dicesi di Quelle della pelle d' un cane o
d'un cavallo ctc. le quali cono di colore
digradato in modo che lo scuro sia dolce
mente confuso col chiaro. Le macchie del
dorso e de'fanchi erano veramente pi
fosche, ina all'intorno erano sfumate.
SFUMAR, v. Sfumare o Sfummare, Sva
nire, Sparire.
FAR SFUMAR U3T FROCTO , Sventare,
Render vano un progetto. V. ABORTB.
SFUMN, s. m. T. de' Disegnatori, Spolverezzo e Spolverizzo, Bottone di cencio
entro cni legata polvere di gesso o di car
bone per oso di spolverizzare. V. SPOLVE
RO.
SGAUNOLIR , v. Gagnolare; Guaiolare^
Schiattire ; Uggiolare, Dicesi de' Cani
quando stanno aspettando avidamente il
cibo.
SGALEMBRO A SGALEMBRO, dello a
modo avv. A. sghembo ; A sghimbescio i
A i chiane io, o stianolo, o scanro, Di
cesi della tela non tagliata a diritto dio
ma obbliquamentc.
ANDAR DB SGALSMBIIO, Olllia.uare o 0bliquai-e, Andar per obbliquo, Torcere.
SGLMARA, s. {.Zoccolo, Specie di scar
pa di legno col tomaio di vitello, che usa
no i contadini di luoghi monluosi o gas
sosi Scarpone, dlcesi a Scarpa grossa.
Et MAGNARLA LB SGALMAHE A PltATO-,

V. MAGNAR.

SGALMARO, add. Gabbiano ; Zotico ;


Zoticone} Zoticaccio, Agg. ad uomo e va
le Intrattabile di natura.
SGALONA , add. Sgangherato ; Scianca
to; Scosciato.
SGALONARSE, i. Sgangherarsi; Sdori*
carsi $ Scosciarti, Guastarsi le cosce, slo"
garle.
SGALONARSB anche detto fig. nel sign.
di affaticarsi; Durarfa tic a; Stancarsi,
per ottener qualche cosai
SGAMBA, dd. Spedato, Che ha i piedi
affaticali e stanchi.
SOM SGAMBA, Sono spedato; Sono sgam
bato.
SGAMBADA, s. f. Spedatura, Affaticamen
to de' piedi.
Ho TOLTO SO UNA SGAMBADA, Sono SfC-

dato,.SoDo stracco; ho i piedi affaticati


assai pel lungo cammino.
SGAMBERLN, o SGAMBIRLN, add. Spiluncone, detto per Agg. a uomo, vale Lun
go assai e che fa passi lunghi Gamba
ta, direbbesi ad uno di gambe lunghe.
Detto io altro senso, Fuseragnolo, Ma
gro cio, e longo come un fnso.
SGAMBETDA , s. f. Sgambata,. V'aver
camminalo d fretta e a lungo.
Ho TOLTO SD UNA 8GAM8ETADA, Mi so-

n s^m^ato j Ho assai menalo le gam


ie, Mi sono affaticalo nel cammino.
SGAMBET,\R, T. Sgambare; Scarpina
re; Menar le seste, Camminar di fretta.
Sgambarsi vale Affaticare e straccare- le
gambe.
Ilo SGABBIA ASSB, Mi sono sgamba
te; Mi sento sgambate.

SGA
SG.VMBETON, add. Buon camminatore,
Che cammina assai , Corritore , Agg. a
Uomo eh' veloce nel corso.
SG AMBIRLA, s. f. T. de" Cacciatori valli
giani, Imantpo, dello in Toscana Angeletto o Merlo acquatico, ed anche Ca
valiere grande italiano. Uccello nomina
to da Linneo Charadrius Himanlopus ;
il quale frequenla i lidi del mare e vive
di verniciti. La sua carne UDII mollo buo
na a mangiare.
SGANASSXDA, s.f. Sghignazzata; Sghi
gnazzamento i Sghignazz.o ; Risata ;
Croscio o Scroscio di risa.
SGANASSAR, v. Voce ani. Sgangherare
uno, detto metaf. e vale Levar di sesto,
Slogare. V. MASSACRAR.
SGANASSARSE, Sganeasciarsi ; Sgana
sciarsi, Sgavazzare, Sbellicarsi, Scom
pisciarsi, Smascellarsi, Scoppiare, Mo
rire , Cremare dalle risa o- per le risa; Ri
dere a due guancie:
SGAXASSON , s. m. Ganascione, Colpo
duto colla mano nella ganascia.
SGAiVGOLIR, v. Voce che tiensi corrot
ta dal Ialino A'ngo, is , ngere, che vale
Affannare, Angustiare, e s'nsa nei seguen
ti significali.
Agognare, Bramar con aridit e qua
si slruggersi di desiderio-iy/rfio/aw, det
to mei. Consumarsi per voglia di che che
sia.; Spasimare di che che sa Spira
re, dello fig. vale Fermarsi a guardare al
cuna cosa con vivo desiderio di conseguir
la , come fa uno che avendo fame grandis
sima slia a vedere uno che mangi ; e propr. dicesi de' Fanciulli quando si vede che
patiscono in veder mangiar qualcheduno,
ohe non gliene fa parie; onde dicesi Quel
fanciullo spira; Quel citta spira; Monidi voglia; La gelaglifa lappe tappe; Gli
viene F acquolina in bocca Anelare o
Spasimare ragliono Desiderar vivamente
Ustolare vale Slar aspettando avida
mente il cibo o altvo, e diccsi pi comu
nemente de' cani Assevare, dello per
mei. vale Divenir quasi immobile per so
verchio desiderio di cosa da mangiare
Entrare, Essere, Toccare, f'enire in
fregola o in uzzolo, vale Essere, Venire,
Avere voglia grande, prorilo, appetito in
tenso di fare o di dir che che sia.
SGANGOLR BL MAGNAR o LA ss, V.STRAKGO.SSR.

SGANGOLR EL PAN , Pia4n il pane ,


Averne inopia.
SGANGOLR DA SONO, V. STRANGOSSR.
FAR SGANGOLR DA LA VOGIA , Infrenesi
re alcuno, Invogliar grandemente, Ren
der come frenetico per vaghezza grande
' di che che sia , che dicesi anche Inuggiolire o Inuzzolire.
SGANGOLIRSB A ASPETR , Aspettare a
gloria, vale Aspettare con grandissimo de
sicleiio, Struggersi in aspettando.
SGARADA, V. SGARO.
SGARAFN, . in. Scarafaldone ; ftradiere, Quello che altende ai contrabban
di e gli arrena.
SGARAR, v. Sgarrare , Prendere errore
o sbaglio, Sbagliar*.

SGA
SGARAR BL CONTO', Sfoltire o Sgarrare
il conto, Farlo male.
SGAIIH vx TANily, Scattare un pelo:,
un minimo che, vale Sgarrare o Uscir del
le istruzioni avute ,. da ci eh' prescrit
to.
SCAJURSB, Allucinarsi, Travedere, Ab
bagliarsi.
NOL SGARA D' u.v ETB , Non isgarra o
Non iscatta un pelo, un momento, ciec
Sta in parila perfetta.
SGARBA , s. f. Voc* agr. Buttacelo e Lac
co, L'ammasso delle loppe secche e lulti
gli avanzi dal fondo della battitura delle
biade.
SGARBAR, v. forse carrello da Sbarbare
o Sradicare, Curare il leltu di alcuni Gumicelli, nettarli dell'erbe che crescendo
impediscono il libero corso delle acque e
quindi il passaggio delle barche. V. SGARBir.
SGARBARIA, s. m. Voce triviale, Sgar
batezza o Sgarbataggine, Sgraziataggi
ne , Impolitezza , Cattiva grazia.
Co.v SGARBARIA, detto amodo avv. Sgam
batamente, Sgraziatamente, Sconciamene
SGARBELA, add. Scerpellato; Sciarpellalo ; Sciarpellino e Scerpellino , Agg.
d' Occhio che abbia arrovesciate le palpe
bre;
SGARBELAR , v. Sciarpellare , Tirar col
le dita le palpebre degli occhi per tenerli
bene aperti o p.?r uetlarseli delle caccole.
SGARBELN, lo stesso che SGAMBL.
SGARBO, s. m. Sgarbo; Malgarbo; Sgar
batezza FAR DEI SGABBI, Disobbligare,
Far qualche dispiacere o incivilt.
SGARBO DEI FIUMI , Purgatura , II pur
gare il letto de' fiumi dall'erbe cresciute
sbarbicandole, come si fa tulli gli anni
nel fiume Brenta, cio dal Taglio a Fusina.
SGARLA , s. f. Uccelletto. V. REATW.
SGARGARIZARSE, V. GAUGARIZARSB.
SGARGAROZZO, V. SCANATIUZZO e GASG\TO.

SGARGATR, v. Scannare, Dicesi del


l'uccidere ' gii animali, come fanno gliEbrei.
SGARGATELE,s.f. voce bassa e fam.Gorgozzule o Gargozza, Quelli! parte dell
gola per cui si respira.
SGARLA o SLAC.%, add. Bilenco o Sbilen
co, Storlo di gambe che dicesi anche Curvipedo o- Di gambe strambe.
ANDAR SLAC, Andar a sciacquabarili,
Dicesi di quc' Zoppi che vanno a gambe
larghe. Par che accenni co' piedi qui
mio e qui varrei.
SGARLGIO, s. m. Boccheggiamento,
Cerii moti di bocca di- chi vicino a mo
rire, che diconsi anche Recate della mor
te o Le ultime recate. V. SGHERLBTI.
SGARLICHI, V. SGHSB.LITI.
SGARO, s. DI. Sgarro, Sbaglio, Errore.
V. SGARAR.
SGARLGIR, v. Smallare; Levar il mal
lo, cio Levar le noci dalla scorza verde.

58a

SCI

Tor va il mallo Sgusciare , Cavarne


la polpa. Nella Toscana dicono Sgarigliar. V. SGARUGIO.
SGARUGIR e .VA FEH IA , Tentare unafe
rita, cio Intrudili- nella ferita la tenta ,
che un Sottile slromenlo col quale il Ce
rusico conosce la profondila ed imporlanza della ferita.
SGARUGIR DRBNTO, Ratchiare f Cavar
cosa alcuna da un corpo raschiando enIr'esso rircolar mente, e quasi sgretolando
le cose che si vuoi cavare. Sgretolare, direbbesi per Rompere, Tritare..
SGAROGIR FORA , V. in CAVAR.
SGARUGIR DRBNTO LE COSSE, detto Gg.
e fam. Approfondare o Approfondire,Sproularc addentro, Internarsi nell'esame di
lie che sia, per saper la verit.
SGARUGIO , s. m. Si chiama da noi un
Piccolo coltellino di lama adunca fermo ia
manico, che serve a (gangliare le noci, ed
anche ad aprire le ostriche, e ad alici si
mili usi. Se serve ali' uso di castrare le ca
stagne per arrostirle, li chiajma Castrino..

SGARZADRo
S( ; A l/A l .
S V. GjRZADbR , GARZAR
SGARZO ,
J e GARZO.
SGARZO o GARZO, i. in. (colla z dolce )
T. de' Cacciatori valligiani, GARZA , det
to volgarmente in Toscana Ciuffetto, e da
Linneo Ardea flavescens. mas, Uccello,
grande acquatico, che frequenta nelle no
stre valli ed cibo ricercalo. _Si pasce di,
pesci.
V'ha anche la SgRrza bianca, chiama
ta da Limi. Ardea alba. Noi abbiamo co
me pi comune fra tutte le Sgarze quella
che Linneo chiama Ardea cinerea.
SGHERLTI , s. m. TIRAB i CBERLETI o i .-i.uiLicin,' Tirar le cuoia, detto
metaf. Morire, che anelli* si dice Tirar
F aiuolo o. il calzino. V. SGARLBGIO.
SGHERO , s. m. Sgherro; Sgherraccio;
Scherano, Brigante che 1. 1 il bravo, Uo
mo facinoroso.
Cagnotto, dicesi Chi prezzolato assiste
alla difesa altrui.
SGflIBA, V. SGUBIA.
SGHIGNATO, s. m. Voce ani. Sgkignuzzo o Ghigno; Ghignetto e Ghignetlino,
Tacito sorriso e talora sardonico, che mo
stra di non convenire con quello che altri
dice.
SGIANZADA, s. f. Aspersione; Cospersione, L'alio ili aspergere odi cosperge
re d' :<>(! IL i.
DAR UNA sciANzXoA, lo stesso che SGIANzXn, V.
SGIANZADNA, t. f. din-in, di SGMWZAA,V

S rlANZAR, v. (colla z aspra) Aspergerj, Cospergere o Cospargere, Leggeruienle bagnare spruzzando dell' acqua o allro
liqqore.
No MB SGIANZ, Non mi bagnate.
SGUIYZB UN COLPO, Tirare a Scaglia
re un colpo.
SGIANZO, s. m. (colla i aspra) Schianco o Slittitelo; A sghembo , A traverso.
DAR os SGIANZO, Schianzre ; Dar di

SCI

SGN

tchitinco o di slianco o per ischianclo,


lo ; Enfiaticelo, Alquanto gonfio o-unai
do. l'i- enfiaticela.
a sghembo, a sghimbescia, Di traverso.
VEDER DBSGIANZO, Federe a schiancto
SGIONFEZZA , s. f. Gonfiezza ; Pienez
o di .iriitinco, Vedere di passaggio, in
za.
direiLaraente..
Gonfio ; Gonfiamento ,- Gonfiagione ;
SGINZADA , i. f. (colla z aspra ) Spruzzo
Enfialo, 11 gonfiare in qualche parte del
e nel dim. Spruzzelto t Spruzzolo, 11 legcorpo/
germenle bagnare.
Gonfiamento; Gonfiagione; Turgidez
DAR UNA s<;i.w\n v , lo slrsso che SCINza, delti fig. vagliono Alterigia, Super
ZAH. V.
bia , Gravila affettala.
SGIftZR, v. (colla z aspra) Spruzzare;
SGIONFO, s. m. Sgonfio, Enfiatura pro
Spruzzolare, Leggernicnte bagnare per
dotta dall'aria in alcuni corpi, rome nel
lo pi coll'acqua, mandandola fuori o col
pane, nelle vesti e simili. Dicesi ancora di
la bocca socchiusa o colla granata o colle
quelle che sou prodotte dall'arte io cote
dita bagnale.
che hanno 1' apparenza d' esser leggiere.
Parlando dei liquori cbr escono talvol
Sgonfi del pane. Vestimenti con- nobili
ta impetuosamente dal vaso, dircbbesi
sgonfi di tela d' oro.
Schizzare. E dell'acqua che esce per zam
SG10NFO, add. Gonfio; Rigonfialo; Turpilli, Zampillare.
;(,- Tumido ; Enfiato, 11 suo opposto
Scu/ii. parlami del fino, Brillare,.
gonfio e Sgonfiato.
quell' effetto che fa il vino generoso nel
SciO.VFO LE GAMBE .- "i. MUSO, // Volto f
roder la schiuma saltando) fuori del bic
le gambe enfiate o enfiaticele.
chiere.
SGIONFO COME u.\ BALON, Rimpinzalo oSGINZAR DBL. FANGO, Schizzare delfan
Impinzato, Riempilo soverchiamente di
go. V. SGJNZO.
cibo.
SGINZO, . m. ( colla z avpra) Schizzo .
OMO SGIOWFO, dello fig. Enfialo; In
fialo;. Soffione; Gonfiagote ; GonfianuQuella macchia d' acqua che viene dallogoli; Fotlivento, Uomo orgoglioso, fasto
schizzare..
SGINZI r.rr. FANGO , Zacchera; Pillacso, vano, pallon da vento.
chara, Piccolo schizzo di fango- che altri
SG10NFSE, s. f. Voce di gcrgo, e vale
si gilta in andando su per le gambe.
Mammelle piene di latte.
SG10NF\ , dd. Gonfiato; lume/atto; In
SG10ZZAR , v. Gocciolare, Cascar a goc
turgidito. V. GONFIA.
ciole, Versar gocciole.
SCIOZZR AFATO, Sgocciolare o DisgocSGWNFABOZZE , s. m. Gonfiavetri o
Hi, a/in, Quegli che da il Calo alla mate
eolare, Versar sin all'ultima goccia.Dello talora per Spruzzolare; Piori
ria de' vetri. Ma no lu diciamo per Mimi.
ginare; Lamicare, Cadere minulisiiina
<* fig. di Uno , i'l" essendo estremamente
pioggia e rada.
grasso condueguancioni paffuti e rilevali,
Sciozzn i nTi, Rimboccare, Mettere
somiglia al Gonliavelri. Vi corrispondono
Paffuto o Carnacciuto.
i vasi " le storiglie a roTescio perch sgoc
ciolino.
SGIONFDA, s.,f. Gonfiamente ; Confet
tura.
SGlOZZAtlRA, s. Sgocciolatura e Sgoc
SGIOITFADA DB PAJTXA, Ingravidamenlo;
ciolo, Lo sgocciolare.
Ingravidatura-,
SGIOZZAURTA, s. C Goccoklta} Goc
SGIONFADR, i. m. Gonfiature ^Quegli
ciolino.
che gooGa.
SG10ZZOLAMENTO, s. m. GoeciolamenSGIONFAR, v. Gonfiare; Rigonfiare;.Ento, II gocciolare.
fiare, Empier di fiat o di vento che che
SGIOZZOLR, v. Sgocciolare o Goccio
(ia.
lare, Cascare a gocciole o Versare sin alTORNAR A SGIONFR, Rienfiare.
I" ninni gocciola.
RODA CHE SCIONFA, Cibo enfia/ivo, cio
SGNA.CARTO,
s. m. Moccio, Escremen
rhe genera gonfiezza ili ventre . e flati. La
to viscoso eh' esce dal naso.
patta enfiativa e a smaltir dura.
SGNFETE, Voce bassa e popolare che
SGJONFARSB, detto fig. Gonfiare, Insu
usasi per ischerzo rispondendo a qualche
perbire, Diveptar vanaglorioso , Inorpodomanda, e vale per la negativa Mfsser
gliars o Inorgoglirsi. Abbottarti, Gonno; Madie no e simili. V. MABMO e MAiinrsi o Empiersi come una botte, potreb
be dirsi figurai.
DB.
SGIONFARSB D'UNA DONA, Gonfiarsi ; e
SGNANFR, r. lo esso che-FirB, V.
s'allude al suo slato di gravidanza ed alla
SGNANFEZZO, s.ra. // parlare col natof.
gonfiezza del ventre.
0 sia 11 difetto che hanno alcuni di pro
SGIONFAUSE DEI SUSIM SECHI, Rinveni
nunciare una voce di suono rancido e fal
re, Dicesi dell' Ammollirsi e Rigonfiare le
so, e che sembra mandata fuori col naso.
rose secche e passe messe nell' acqua , co
1 Siciliani dirono NANFABA e PARJUIU cu
me susino secche, uva eie. V. GONFIAR.
LA NANFARA. V. SCNANFO C So* ASFJzAn.
SGIONFR EL MUSO A QUALcl'N, Maniera
SGNAiNFlZR, v. Parlar coi naso, cio.
bassa e fa m. Gonfiare alcuno o. il viso ad
Proferire le parole coli' aiuto o concorso
alcuno, vale Penuoleilo con pugpa uri
del naso, I Francesi dicono Nasiller o'
liso.
Parler du nez; i Siciliani NAXFARIARI; i
PARtAftE NASUGNOLO. Secondo UU
SGIONFTO, add. Confetto; Tumidcl-

SCI*

SGO

SGR

Ds VTA GHV40LA , -Di questa posta; Di


questo tenore , Dinota la grandezza e
grossezza d'alcuna com.
SGNBSOLB ! Zucche fritte ! Parlicella
d' ammirazione.
CHE CORSOLE CHE ME CONTE , Bagat
telle'. Oh vatti scalzo] Oh valli con Diol
Questa una gran novit; .Questa col
manic1.
DE STB SCNBSOLE i.' HA DITO , Parole
pronunzi di questa data, Di questo te
nore.
SGNOCOL\R,.T.di gergo, Morfire, Vo
ce parimente furbesca, e vale Mangiare,

SGORGON\DA , lo slesso che Sconci-

passo di Persio , pare che i Latini dices


sero I! alita de nare loqui.
SGNANFO, Che parla col naso. Chia
miamo SGNANFO in forza di sttst. Colni
che per qualche difetto organico parla
con voce di snono rancido e nasale; e di
ciamo anche SGNAWTO per aggiunto a tale
difettoso parlare. Decomponendo nel crogiuolo etimologico il nostro termine eh'
onomatopeico , sembra di vedero-foproato dall'accoppiamento delle tre veci'latine Ex naso far , cio Parlo nel naso :
giacch la lettera s preposta ad alcune vo
ci italiane un'abbreviatura della prepo
sizione ex , come sono Scusabile; Scor
rere; Scuotere; Spendere ctc. daExcuSGOBA*, . Sgolbare , i. n. Porlar sul
sblis; Excurrere; Escutere ; Expendorso alcun peso; ed nuche presso noi
dere (V. SNABO). La lingua comune ilaVoce di gergo della plebe nel signif. aj>liana non alla ad esprimere con un solo
punlo di Portar con fatica.
vocabolo il nostro vernacolo , e dee .ser
M' HO SCODA CINQUANTA STBHA DB FORvirsi d'una perifrasi ; eppure -i Siciliani
MBNTN , Ho sgobbato cinquanta stala
hanno NANFARL-SD , i Corsi NASOGNOLO e
di formentone: cio Ho portato con 'fatica.
El. TESA Cn'Et SGOBA , PfSU cht spiom
i Francesi Nasillard. Si pu egli credere
che un nome lo avessero anche i nostri
ba, Pesa assai.
padri Latini ; e Dio a ( mi scrive un ri
A MI SOLOUTB TOCA EGOBAR, /O Solo del
spettabile amico di Milano ) se a chi fru
lo sgobbare, cio Io solo affaticare per
gasse ben addentro negli scrillori , non
mantener la famiglia o per altri motivi.
verrebbe li-ovato un baouiVariloquuSyCe
ScoBAnss , Ingobbire o Aggobbire , T.
andasse a capello collo SGNANFO e col Na
neutri, Divenir .gobbo.
sillard ; che quindi ( soggiungo io ) ci
MB SGOBO DAL SBSO , Sgobbo dal peso,
permettesse di dire alla maniera latina
T. Su I. ARSE e DBSNOJJBOLARSB.
Fiariloquo, come diciamo Ventriloquo a
CH'EL SB SGOBA, Maniera triviale d'im
chi parla rimandando la voce nel ventre.
precazione, Che ingobbi; Che si sfili ;
Che muoia.
SGNAOLAMENTO , s. m. Gnau o Miao;
Miagolato ; Mugolio , II miagolare dei
SCODANO, s. in. Lo steso che LEGNO ZAgatti.
10 o' INGHILTERRA , V..LEGNO.
Gnaulo, dicesi l'importuno miagolare
SGOGNA, s.f. Gogna, Burla, Beffa, Dcd'uno o pi gatti.
risione.
Gagnolamento o Gagnolo , II gagno
SGOGN\R , . Sghignare , Farsi beffe ,
lare de'cani quando si dolgono.
Burlare, Schernire Gufare, vale F aiParlandosi dc'Bambini neonati, ^agi
bocchi
in derisionc d'alcuno.
to, dicesi il primo piangere ch'essi man
SCOLAR i
dano fuori.
SGOLO / V. SVOLAR e Svoto.
SGNAOLAK , v. Gnaulare ; Miagolare ;
SGOMBRAR, v. Sgomberare o Sgombrare,
Miagulare , e Mugolare, II mandar fuo
ri che fa la galla della sua voce. La voce
Portar via masserizie da luogo a luogo
barbarica che Irovasi nel Dizionario di
per mutar domicilio.
Du Cange Catillare TORNAR A SG.VAOSGOMBRAR, Usato in T. ani. vale per Ri
i.\ !i , Rimiagolare.
pararsi SGOMBRAR DA BANDA , frase che
s'incontra nel Poemelto sulla guerra dei
SGXAOIAR DEI CANI , Gagnolare e Mu
golare , 11 lanini tarsi de'cani.
Castellani coi Nicolotli,#(/>a)eoSc/ierf'agire , dicesi de' bambini neonali.
mirsi da lato, Difendersi da lato.
SGNAOLR, dello Cg. Far o Batter maSGOMBRAR. , pure come voce antica fu
rna, Finger miseria e quasi gagnolando
usata nel sign. di Partirsene SGOMBHEchieder la limosina.
MO SUBITO, Sgombriamosubito,Aell(j | arimenlc a maniera antica, che vuoi dire
SGNALO , V. SGNAOLAMBNTO.
Partiamci subito I HA SGOMBRX, Hanno
SONARE, s. f. Nare; Nari; Narice e Na
sgombrato il paese , Sono andati via.
rici, Li buchi del naso.
SONARE DEL CAVALO , Froge , Le uari
SGOMBRO. V. SCOMBRO.
del Cavallo; e trovasi usata qnesla voce
SGOMENTAR, v. Sgomentare, Sbigot
* anche per quelle dell' Uomo.
tire.
SGNARO, s. m. Intasamento, Ma noi in
Sgominare , vale Disordinare , Scom
tendiamo quello delle Galline. V. SIVARO.
pigliare , Mettere in confusione. Dicei
SGNECO, s. ni. ( coll'e aperta) Voce fam.
anche Sgombinare.
(che .inlicam. dit-evasi ScNBFo)dicc*i dal
SGOME.-VTARSB PER GWENTB , Egli affo
le noslre Donneai Grugno del Gallo, a
gherebbe in un bicchier d'acqua, o atta
differenza di quello del Cane , a cui dico
porticditola, Dicesi di Chi s'iuijiauriscc
no GHUGVO o SGRUGNO.
o si sgomenta per coso da poco.
PETK EL SGNECO IN TERA, Dar del gruSGORGAR , . Voce antiq. V. SGOBAHSE.
gno in terra.
SGORGADA DE SANGUE , s. f. Sbocco
SGNSOLA , s. f. Bagattella , ma dicesi
di sangue.
per ironia, e s'intende Cosa grande.

_,
Tl\ m

583

TT
T ,

SGORL\R , V. SCOULR.
SGORLN , V. SCORLN.
SGRAVA , s. f. Sgraffa o Grappa , T.
degli Stampatori. Pezzi di cifre o figure
curve, come il seguente ?. ad uso de
gli Stampatori , che servono per racco
gliere diversi articoli.
SGRAFADA , s. f. Graffiamento ; Sgraf
fo; Raffio; Ronciglio e ftuncglio, Grafiialura ed anche il Silo dov' graffiato.
SGRAFAPOLENTA, add. Gualteraccia;
Sudiciona ; Lavascodelle , Femmina deslinata ni pi bassi sei-ligi della casa.
SGRAFAH , v. Graffiare o Sgranare e
Scarpellare , Stracciar la pelle coli' un
ghie.
dello per simil. Aggrancire o Aggraf
fare; Uncinare; Abbrancare, Pigliar con
violenza.
SCRAFR DA T.E MAN , Arraffare o Arrappare , Pigliai- con violenza.
SGRAFARA, s.f. Graffatura,Stgno rimaslo nella pelle del grani.1(0.
SGRAFIGNAR, Voce ant. V.SGHAKFI.
SGRAFIGNN
J GNN.
SGRATO, s. f. Sgraffio o Raffio, Sorta
di pitturi! in muro a chiaroscuro, che e
disegno e pii tura insieme, e serve per
ornamento di facciale di casc,xli palazzi
o cortili; ed sicurissini all'acqua. Una
facciata di graffio , Dicrsi anche Sgraf
filo.
DBVE*ZBR A SGRAFO', V. DBPBNZER.
SGRAFN, s.m. Sgraffiane; Graffane;
Graffio, Graffiatura grande Ichese di
gallo , fu detto per ischerzo allo Sgraffio
li gatto.
SGRAFIT , si dice per Agg. ad nonio ,
Graffiante , che graffia. Graffianti un
ghie.
Dello pure per Agg. * Persona, Arrappatore , V. SGRANFIGNN.
SGRAMIGNA (cio Sparso a guisa di gra
migna ), add. Soarmigliato ; Scapiglia-
to; Arruffato; Sparpagliato, Si dice de'
capelli e simili.
SGRAMIGNR, . Scarmigliare ; Sca
pigliare ; Arruffare; Sparpagliare, di
cesi de" capelli.
SGRAN\DA, s. f. Satolla; Mangiala ;
Scorpacciata, Tanta quantit di i-ibu
che satolli.
DAR UXA SGRANADA, Dar una mangia
ta; Prendersi una satolla.
SGRANAR, . Sgranare; Disgranellare,
Cavar i grani del guscio.
SGRANAR L'U, Spicciolare, propriam.
Slaccar dal picciuolo gli acini dell' uva ,
le ciricge e simili.
Dello poi nel ign. di Sgranocchiare,'
che vale Mangiar da ingordo, Cavarsi la
fame, che anche dicesi Sgonnellare le
pagnotte; Pettinare; Scrostare il pane;
Levar al pane la gonnella ; Scuffiare ;
Pacchiare.
SGRANDR , V. INGRAND.

584

SGR

SGR

SGRANELXR, T. Sgranellare:, Spiccio


lare; Piluccare , Spiccare poco a poco i
granelli dell' u,va dal grappolo.
ZBCHHT SGRAIVELAI , Zecchini snoccio
lati , cio Pagali.
SGRANF1GNA, add. Sgraffialo ; Ra
spollato, Arrancalo ; Agerancito, Ru
bato, Tolto. Furfantato, Tolto con fur
fanteria.
SGRANFIGNXDA \
SGRANFJGNXlVA / . f. Euforia; Fur
to ; Ladronr^crin; Ladroneccio.
SGRANFIGNAR , T. SKrajf,gnare , voce
bassa , Raspollare ; Magnare , Rubare ,
Portar via. Tagliare la torta, naie Ru
barla.
Acchiappare; Carpire ; Cogliere , Pi
gliare improvvisamente e con inganno.
Accaffare; Arraffare; Arraffare; A-ranfare ; Arrampignare ; Scaraffarr ;
Rapire a ruffa rafja , Levar via con fu
ria e affollatamente.
Grancire; Aggrancire; Uncicarr ;
Auncicare ; Aggraffare e Aggradire ,
agliono Pigliai- con violenza e bala.
Si. I;AI\ FU: ,.'-..-. , ii usa Analmente aneli e
nel tign. di SCIIAF'AR , V.

mento, come quello del pane fresco


SGRETOLAR i DENTI, V. SCRIZZB.
SGREZO, S.D1. ( rollY Mrrll;i r la z dolce)
Tacche o /ntaocatare,diconsi alcuni Ta
gli clic si fanno nel legno e nella pietra.
SGRIGNDA, s. f Ghignata; Sghigna
ta; Sghignazzata; Sghignarlo; SghignazzamentOfRtotmodertlo e fatto qaasi da scherzo. V. Risero.
SGRIGNAPXPLI, add. Sghgnapappole, modo basso, Ridone che ride sganghe
ratamente. V. RIDACHIIV.
SGRIGNAR, v. Sgrignare, Rider per bef
fe Digrignare ; Disgrignare; Sossannare; Far bocchi, Ringhiare mostrando
i denti Sghignazzare o Ghignazzare, Ridere con isirepito Sogghignare
o Ghignare, Far segno di ridere. V. ScaiGSTO.
SGRIGNAZZADA, V. SGRIGNDA.
S( ; li l( i \ A /,/ i l, v. frequeotalivo di SGRIGNAB, Sghignazzare o Ghignazzare, IliAere assai e con islre>pito.
SGR1GNTO , s. m. Ghignilo; Ghignettino; Ghigno; Sogghigno , Sorriso, Pic
colo riso.
SaniGVTO, lo -diciamo familiarmente
ancora per Riso sardonico, cio Sforzato
e dispetloso. V. RTBTO.
SGRIGNOL\R,T. Ghignar,, Leggerinente e scarsamente ridere.
SGRIGNN, add. Ghignatore e Ridone,
Che rde assai. Riditore , Che ride Di
grignante, Che digrigna.
SGR1NFA, s. f. Granfa; Branca, Zam
pa davanti coll'ugne; o Piede d' necci da
rapina. La nostra voce probabilmente de
riva dalla slrssa fonie del franzese Grif
fe , artiglio , dal tedesco Greifen , afleYrare ; e dall'italiano Grifagno, rapace.
Dicesi ancora faniiL e per cherzo per
la Mano.
CAPITAR IJT TE LE SCMUTIB o i\- TE LE

SGRANFIGfliN.add. Arrappatore; Ra
pitore ; Rettore ; Rapinatore Arrappatriceo Jfapilrice, dicesi la FemminaPiluccone, dircsi ad Uomo che volentie
ri e vilmente piglia quel d'altri.
SGRANFO, . i, Termine de' Pescato
ri con cui essi chiamano la TREMOLA, V.
Dello poi in vece di GASFO, V.
Parlando del Cavallo lo (tesso che
BlRO,V.

SGRAVADA, s. f. Sgravamento ; Sgra


vio, Sollic*o, Alleggerimento da qualche
peso.
SGRAVDA DE CORPO , Scarico ili'corpo;
Sollievo di corpo, Eviicua/ione.
SGRAYIARSE, V. DESCRAVIAIUTB.
SGRAZ1ATEZZA , . F. Sgraziataggine,
Sgarbatezza, Sconcezza , Goffaggine.
SGRNDENA , i. f. Voce fam. di gergo e
vale la Parrucca, ma dicesi per dispregio.
SGREKDENX, mU.Scapiglialo; Scarmi
glialo; Arruffato; Rabbuffato; Rabba
ruffato, dicesi de' Capelli scompigliali.
SGRENDENXUA , s. f. Rabbuffamento ;
Scompigliamento ; Disordinamento , e
dicesi de'capelfi.
SGRENDENADN , add. Debaccatore,
Colui che .infuria, Scapigliato; Furioso,
, Che fa il diavolo a quattro.
SGRENDENAR, v. Scapigliare; Scarmi
gliare ; Sparnazzare ; Scompigliare ;
Sparpagliare i capelli.
.Si . ut \ m: \ A i:/: r , Accapigliarsi, Tirarsi
i capelli l'un T altro, Far baruffa.
SGRENDENN, add. Scapitato; Scar
miglialo, Colla zazzera rabbuffata.
Dello sust. Cerfugitone o Cerfuglio,
Ciocca di capelli lunghi e.disordinali.
SGRETOLXR, v. ani. Sgretolare, Stri
tolare, Mala voce Veneziana allude a nuella specie di suono che rende lo slritola-

SGU

ZATE DB QUALCW, V. ZATA.

Avn inr TE tu acRi.vpE, Aver neir un


ghie dello anche Cg. Aver in potere o in
arbitrio.
SCAMPAR DA LE SRRIVFE , dello mei.
Vidr delle unghie,V*cir delle forze o po^
lere altrui.
CERCAR LE SGBIXFB AL GATO, Maniera
ani. met Cercar il male colfuscellino clic
vale Cercar il pregiudizio a sua posta.
SGRJNFAR, v. Arraffare o Arraffare,
Strappar con rafie.; ed anche Strappar di
mano, Tor con violenza o ingordigia. Sot
to lale significazione corrispondono Ar.rappare; Auncicare, V. SG/UWPIGWK.
SGBIOTK DEL GATO, Artigliare, V.
'SCRAFH.

"

SGRLNFTA, s. f. Brancuccia; Rranchino, Piccoli branca, V. SGBIAFA.


SGR1NF1V , V. ScaAWFiCHbir.
SGRISOLO , add. A&rividato , Pien di
brividi , V. Scnisoto e ISGRITOLO.
SGRISOLO , s. m. e nel plur. SCBISOIB
feni., Brivido; Capriccio; Gricciolo; Ri
brezzo; Tremore e Orrore, Quel tremilo
die si manda innanzi al freddo della feb-

!>* M* SESTTO CERTE .ir.msOLK , ili

sento delle refrigerazioni per la vita a


foggia de' principii dellefebbri , Del ratfreddamente morboso.
ME PA SGHISOLO, delle in altro sign.
Far raccapriccio ; Raccapricciare, o Accappricciare ; Far griccio o ribrezzo.
Melter orrore.
SGBISOLO, nel parlar fam. dicesi anche
per Tcchio; Capriccio; Ghiribizzo
CHE SGRISOXE o IGEISOI.I VE VIES? Oual
capriccio vi viene o vi salta in capai Quai
ghiribizzo? V. GBIZZOLO,
SGRIZZ\R0
SGRlZZOL\R/V.ScarZ\..
SGRONGXDA, s.f. Gorgogliamento oGorgogliata d'acqua: cio Croscio d'acqua o
di umore acquoso clie venga dallo stoma
co rigurgitato alla bocca.
SGRO.\GOL\R, ^Bollire a scroscio; Bol
lire nel sommo o a ricorsoio; Crosciare,
e vagliono Bollire nel maggior colmo, V.
GUOWGOLO e BucEa.
SGROSSXR, V. DIGROSSA.
SGRUG\X , add. Ingrugnato o Ingro
gnata, Lo slesso che IXUSOX, V.
SGRUGNADN, add. Ingrugnatetto, Alquanto ingrugnato.
SGRUGNAR , v. Grugnare e Grugnire,
Lo stridere propr. che fa il porcoj e quin
di Grugnitolo Strepito del porco nel man
dar fuori la voce.
Grufolare o Grifolare, dicesi il Razzo
lare che fanno i porci col grifo, cio Quel
loro frugare o ravvolgere.
SGRUGNO o GRCGJTO, s. m. Grifo; Grugno; Nifjo e Niffolo, Parte deJ capo del
porco dagli occhi in gi.
SGRUGNO DEL CAJT, Ceffo, propr. il Mu
so del cane; e si esl-ende impropriamente
ad altri animali.
Grifo o Ceffo o Grugno, diccsi per ischcrzo o per mostrar deformit, al Vol
to dell'uomo.
DA U.Y PUGJTO SUL SGHCGJfO A U.NO , Dd-

7* un grifone a uno, dello da Grifo.


FAR BL SGRUGNO, Stare ingrognalo;
Pigliare o Avere il gnigno e Ingrognare,
Far un certo arricciamento di viso in se
gno di collera o nel sentir cosa che non
piaccia.
SGRUGNONoGHDGsb>i,agg. a uomo, Mu
sone, Che fa il muso. Ritroso Soppiat
tone dicesi d'Uomo doppio che dissimula
Bufbnchiello, Che gonfia e non rispon
de, Che mormora fra denti.
SGRUGNNA o GROGSOSA, add. Musona , Donna che imbroncia per peco.
SGUAGIA o SGUAGITO, add. Sguaiato f
Svenevole; Sera- iato; Malgrazioio; Scia
mannalo; Sciatto; Scomposto; Sgan
gherate, Che negli alti, abiti e nelle paro
le usa soverchia negligenza.
PABLHDA SQUAGLIO DA SGUAGIATO, Par
lare sgangheratamente.
SGUAGUTXDA , s. f. e nel plur. SGUACIATB, Sguaiataggine; Sgraziataggine ;
Svenevolezza ; Svenevolaggine.
SGUAGIATN o SQUAMATELO, add. $gi>a-

SGU

SGU

SGU

laniccio ; Sgraziatello ; Svenevoluocio.


SGUAGIATN, add. Svenevolaccio; Sve*evolenaccio , accr. di Svenevole.
SGUAINADA,s. L Sfoderamento, Cavamenlo del fodero d' un'arma.
SGUAINAR, v. Sguainare; Cavare o Cac
ciar fuori; Dardi piglio o Dar di mano,
e dicesi dell'Impugnare o sfoderare la spa
da o il coltello.
SGUAITA, t-LGuaruguato, Voce ani. dal
Jwirb. Scartgua-Yta , che rale Guardia ,
Sentinella. Nel Polesine allo dicono SCUAHACUAZTA alla Guardia dell'Adige in tem
po di piena ; e sul Po Mantovano SCARAOUAITA.
FAR LA SCUAITA, Guaitare, voce ani.
Guatare; Agualare; Guardare; Star al
fa vedetta, in agualo; Stare aguaraguato o a sguaraguato, Spiare o Codiare al
cuno. Far pin di montai, vale Star veder
di nascosto.
SGUALDIN, dicesi per vezzi a un fanciul
lo di nome Osvaldo o anche a Uomo di
questo nome di statura piccola.
SGUALDO, Osvaldo, Nome proprio di
nomo.
SGUALDR\CA, s. f. Zambracca; Zambraccaccia, Donna del mondo, Puttana
sozza.
SGUALDRINA, s.f. Sgualdrina; Sgual
drinella, Puttana vile SGUALDRINA DB
PIAZZA , Cantoniera.
SGUALDRONA, pegg. di SGUALDRINA, V.

l ne' rasi scemi quando sono mossi


Guazzare o Diguazzare , Dibattere con
che che sia l'acqua o altro fluido Be' vasi
Bordare, Sciaguattare battendo alcu
na cosa nell'acqua per pulirla.

pone , Gettar ia il proprio danaro iu


scialacquamenti.
SGUAZZAR DA L'ALEGRBZZA, Trionfare;
Godere ; Festeggiare , Far allegria o fe
sta.

SGUALIVA, add. Eguagliato; Aggua


gliato.
SGUALIVXIH, ,. Agguagliammo,
L atto dell' agguagliare.
SGUALIVAR , v. Pianare o Appianare,
Render piano, Render eguale. Aggua
gliare o Uguagliare; Pareggiare; Sbecare,Toglicrc il bieco e Nagellare,\\anao
il medesimosigiiilicato Egu&lire,T.del
le Arti e specialmente degli Oriuolai, Ren
der eguali e lisce le diverse parli d'un lajoro. Parlandosi della Molla, dicesi impro
priamente Calibrare la piramide.
SGUANZA , s. f. (colla z aspra) Guancia,
Ciascuna dellcdue parti del muso cb:i>*ettono io mezzo la bocca e '1 naso. Dicesi
col nome vernacolo a qur.lle del Cavallo o
altre bestie. Quelle dell'Uomo pi comu
nemente dicousi AlAssLB o GA.VASSE, V.
SGUAIVZB DEL FESSE, Branchie , Le ali
Ticioe al capo de" pesci, o sia quelle par
li a guisa di maritici vicine alla cervice
.che loro tengon luoga d' orecchi.
SGUAZZA , diccsi anche ad una parte
, dell. Briglia, V. BIA.

SGUARAGU1TA, V. SGUAITA.
SGUARATDA , s. f. Sciaguattamento;
Diguazzamento, Dibattimento di acqua
o di altro liquore.
SGUARATAR , v. Sciaguattare, propr.
quel Dibattere che si fa dc'liquori ne'vasi non interamente pieni , e anche talli
r del Travasarli senza ordine d' uno in
altro vaso SGUARATAHSE o SGOATABAS,SK , Guazzare, verbo neutro , dicesi del
Muoversi che Canno i liquori in qua e in

74

SMJABATAUSF. LA BOCA , V. SlAQUARSB.

SGUATARB o MISSIR LE BALB DBL teTO , Squassare o Dimenare , Scuotere


ci la cassetta , il sacchette etc. onde le
pallottole de' numeri si mescolino e si
confondano.
SGUARDO, add. Vermiglio o Rubicondo,
Rosso acceso propr. del colore del cher
misi Fermi/rito anche sust. ed quel
Baco rosso <\c\\ India che serve a tingere
di scarlatto e di rosso, e chiamasi Cocci
niglia.
BiAjrco E SGUARDO CH'EL FA VOCIA,' Lat
te e sangue, Dicesi di persona avvistala
e di bel colore.
EL CA SEMPRE i SGUARDI SUL MUSO, Pa
re in viso un gambero arrostito; sem
pre acceso o infiammato nel vito.
ME Tispf i SGUARDI PER Lu, Arrossisco
o M i vergogno per lui.
SGUARDOLN, add. Vermigiuzzo; Ros
siccio o Rossino, un po' rossetto.
SGUARDN, add. Vermiglissimo ; Rufacondissimo.
SGUARNIR , T. Sguernire , Sfornire ,
Spogliare de' fornimenti o guernimcnli.
SGUARZTO, s. m. e per lo pi in plur.
SGUARZTI (colla z aspra) T. de' Tiratolai , Gancetti; Uncinetti, e seno quelli
.che stanno Giti nelle traverse <le' Tiratoi.
(CHioBRE),pcr attaccarvi i panui da asciu
gare, V. SBAOA.
SGUATARA , s. f. Guattera ; Guatteraccia ; Pelapofli ; Lavascodelle , Fantesca
o Ragazzina del Sottocuoco.

SGUATARADA , s. f. Sciaguattamento,
V. SGUAIATA DA.
SGUATAR\R, V. SGUARATAR.
SGUATARETO, s. m. Guatterino ; La
vascodelle.
SGUATARO, s. m. Gualtero; Guatleraccio , Servente del Cuoco.

SGUATARON , E. m. lo stesso che SGUAZ


ZARCI, V.
SGUATARUGIO , s. m. Pappolata , V.
BETABN.
SGUAZZDA, s.f. Scossa, Pioggia di
poca durata ma piuttosto gagliarda.
DAB TJ.VA SGCAZZADA A U.VO , V. ScUAZZAH.

SGUAZZAR, v. Guadare; Sguazzare o


Guazzare, Passar i Climi da una ripa al
l'altra o a ca tallo o a pie.
SGUAZZAR LE VAIVEZB, Adacquare, Ba
gnar la terra coli' acqua perch germugli.
SGUAZZAR LE CACARE , Spruzzare a
Inaffiare il suolo, Spruzzar dell' acqua il
pavimento quando si vuole spazzare.
SGUAZZAR u\o o DARGHE U.VA SGUAZZA
VA, Guazzare uno, Bagnarlo d'acqua.
SGUAZZAR , detto in altro sign. Scialacquare; Sparnazzare; Sparnicciare;
Dissipare; Godere; Trionfare; Far lem-

QUAJTDO

PIOTE IJf CASA

585

SS SGUAZZA ,

Quando piove si sparnazza, Dicesi per


ironia e vale Che non si gode mai , ni
che si ha uno stato ristrettissimo di for
tuna.
SGUAZZA PBDI.VA CHE T'HO COTO ux vovo, Prov. fam. Sparnazza con un uovo,
Dicesi ironicamente e s' intende Somma
ristrettezza.
SGUAZZARN o SGUATARJT, g. m. Guazzerone; Gherone o Garone, Certo pezzo
aggiunto alle vesti donnesche per orna
mento, che nsavasi una volta.
SGUAZZARO.VI o SGUATAROJVI, che diconsi
anche COE, Pendagli; Pendenti; Drap
pelloni; Balza, Quella parie di corti
naggio o di carrozza o d' altro eie pende
dal Ciclo Calcata o Calata, T.ile'Tappezzieri , Quella parte d' un drappo che
alzato a padiglione o simile e ripreso in
qualche parte , su lascia ricadere per or
namento. Tali anche sono le Cascate o
siano le parti laterali d' una tenda posta
a riparo d'una finestra.
SGUAZZABOITI DEL BALDACH.V, Drappel
lone, Pezzi di drappo pendenti intorno
al ciclo del baldacchino.
SGUAZZARTO,Ucc.-Ilclle, V. SCASSOLA.
SGUAZZTO , . m. Guazzetto , Specie
di manicaretto brodoso Tacchetto, di
cesi a Guazzetto di .pesce Cibro, Spe
cie di manicaretto fallo per lo pi di col
li e di rura i elle di polli Ammorsella
to, Manicaretto di carne minutata e d'uoya dibaliule Guazzingugnolo, diccsi pure ad una specie di Guazzetto , V.
IJTIVGOLO, SQUAQUACUI, POTACHIO.
SGUAZZO , s. m. Guazzo; Guado; Vado,
Luogo jiii-n d'acqua dove si possa guadare o passare a guado.
SGUAZZO IJT TEHA , Lagume ; Guazza;
Guazzo, Acqua versata sul suolo FAI
SGUAZZO, Fare guazzo, vale Bagnare ec
cedentemente, Adunare grande uuiiJiln.
SGUAZZO, dicesi da alcuni per Guazza,
ma intendono propr. la Rugiada che tro
vasi la mallina sul levar del sole nc'prati.
SGUAZZO DE ROBA, Spantanamelo;
Scialacquamento ; Dissipamento ; Pj-i.fusione, Dicesi della roba e del danari'.
ARZE.\TO A GUAZZO, Argento a prof:sione, a dovizia.
DEPEIVZEII A SGUAZZO, V. DEPE.VZBR.
SGUBIA, s. f. Sgorbia, Scalpello fatto
doccia per intagliare il legno.
IMANBGR UNA .SCURI A, Porre il mani
co ad una sgorbia Ingorbiare , vaie.
Metter la gorbia , ma si riferisce a basto
ne, V. POSTL.
SGUBIA , detto in T. de' Legnaiuoli ,
Badile, eh' Scalpello grosso ed augnato
ad uso d'incavare il legno che si TUO! ca
lettare. 1 Fiorentini dicono pi comune
mente Scalpello, V. CAHTABJT.
SGUBIA DI PETB.VEBI , Ferro da allar
gare, T. de'Peltinagnoli, Strumento da
sfondare le corna.

586

SI

SIA

SIA

Sr.uniA DA STAC.VKRI , Becchetto, T. de


gli Slagnai , Ferro da lavorare a tornio
ad uso del badile de' Legnaiuoli.
SGUBIETA , s. f. Sgorbiolina , Ticcol
sgorbia.
SGUEA , i. f. Termine del Contado verso
Padova , Cinquadea , Nome che ' attri
buisce per ischerzo alla spada. Striscia ,
dicesi in modo basso.
SGUERZO, add. ( colla 3 aspra) Guercio;
Gualercio; Gualercho, Che bagli occhi
torli.
SCUERZO DA L'OCIIIO ZANCO , Mancinoeooy Voce ani. Guercio o Lusco dall' oc
chio mancino.
VARDITB DAI SGUERZI , Nnn fu mai
guercio di malizia netto , V. SBGW.
SG L'Ili A, s. f. T.'de'Calafati, Io stesso che
GUISA, V.
SGOILZAR, v. (colla z aspra) o SGUIZZAR,
Guizzare o Sguizzare e Sguisciare , Lo
scappare che fanno i pesci di mano a chi
gli tien presi , o il saltar fuori dell' acqua
o alla superficie di essa.
SGITILZR coi PIB, Spingere o Springare, Guizzare co'piedi, come fauno i bam
bini per vivacit.
SGUILZO, s. m. Guizzo , 11 guizzare.
TRAH r.v SCUILZO, Guizzare; Lanciar
ti Guizzo, dicesi per similit. di Diversi
movimenti, come del pesce che guizza
Scossa o Scotimento, lo Scuotersi d'im
provviso.
SGUIi\DOL\R , v. Altalenare , Giuncare
all'altalena che fanno i fanciulli , i quali
sedendo sopra una tavola sospesa fra due
funi, la fanno ondeggiare.
SQUINZ\GIO (colla z aspra) s. m. Guin
zaglio ; Lassa, Sovattolo infilato nel col
lare del cane per uso di andar alla caccia,
V. GOLZIIRJ.
SGU1NZL , s. m. (colla z aspra) T. de*
Vetturali, Sguancia, Una delle parti del
la briglia, V. BUA.
SGU1ZZADA, s.f. Guizzo, II moto del pe
sce nel guizzare ; e per simil. dicesi di Di
versi movimenti come del pesce che guizza.
D^a U.VA SCUIZZDA , Guizzare o Sguiseiare, V. SGCILIO.
SGUIZZAR, V.SGILZAR.
SGUDANO,V.ScbDA!w.
SGUOLAR, V. SVOLB.
SGURA.V. RISOLA,
SGUSSTA, Uccello, V. PISTA.
SCUSSO, s. m. Guscio ; Scorza e Cortec
cia, ed propr. come di noci , nocciole ,
pistacchi, uova e d'alcuni altri semi e ci
vaie ; e dicesi anche Spoglia.

Si PO, Maniera fa m. Appunto; Giusto,


Affermativa che vale Si. A Bologna dico
no SIPA.
Din M si co LA TESTA , Chinar la te
sta, Acconsentire riamimi.' il capo lenza
parlare.
O DB v si o BE.V ITO , O guasto o fatto ,
Diceti di Cosa a ripe o taglio di dubbio
renio. Risolvere o dentro o fuori.
ESSER TUA 'L si B 'L NO , Andare a toc*
co e non tocca ; Star o Essere tra le due
acque; Rasentare o Stare tra 'Itie'l
no; Ondeggiare, Stare in dubbio.
SosTFOM) EL si , Sostengo I' afferma
tiva Din DB si, Affermare,
E 11 , Maniera fam. che rate Ma Vu

Azione del remo per cui la barca s' arre


sta dal cammino o da indietro.
DABUJTA SIADA, lo stesso che SIB , T.
DAR VITA IIAOA , dello fig. Arrestata ?
Fermarsi, Cessare da una operazione.
SIL , s. m. ( che si vede scritto Sciai e
Schalt ) Voce tnrchesca falla nostra *crnacola,F>noktto grandissimo di mussoli
na o di lana o di sela , di varie fogge ,
che portano le Signore sulle spalle per co
prirsi a guisa di mantello, V. SAL.
S1ALAQOAMENTO, V. SIALAOTJO.
SIALAQUAR, v. Scialacquare; Spreca
re i Prodigalizzare ; Sparnazzare
Sbraciare o Sbraciare a uscita, vai Scia!L. iju.uv senza riserva.
SIALAQUO , s. in. Scialacquo o Sciatacquio;S*ialacquaturajSprecaturajSpar;nazzamento.
SIALQUO , qui si dice talvolta nel signi
ficato di Magnificenza ; Splendidezza {
Profusione, Grandezza nella spesa e neV1' abbondanza e buon gusto nelle cose.
S1ALAQUON, add. Scialacquatore; Sciaione; Sparnazza/ore ; Sprecalore; Pro
digo.
SIALAQUNA , o SIAUQUATHA , Scialacquatrce, dicesi alla Femmina che scia
lacqua.
SIALAR , v. Scialacquare, Consumar l'a
vere, Dar fondo alle soslanze.
SIALO , s. m. Scialo , Pompa , Magnificen
za , Sfoggio.
SIALUPA , s. f. Scialuppa, Piccolo basti
mento marino destinalo a servire de' gros
si basliinrnli.
SIANDO , Maniera ani. che vale Essendo*
dal verbo Essere. Calmo diceva anche A

SCUSSO DB CAPA O DB OSTREGA, Conch


glia ; Conca; Niechio; F'alva,V.C\v\.

Scusso DEI GRANI , Lolla ; Loppa ; Gu


scio , Veste del grano , cio Quelle scorzelte fatte a cucchiaio, le<]uali formano
il calice delle piante gramince.
CAVAR BL scusso , Digusfiare ; Sgu
sciare.
SI, avv. Si, contrario di No. Din-s anche
Ita, eh' voce latina e Maisi , V. Si sicuba e MA DE,

CKBDB CHE MI SIA CATIVO , B SI v'l\GAlfB,

Voi mi credete cattivo, ma v'ingannale.


Questa maniera nostra anche usata dal
ijorr, irrio il 'quale dice , s non se' tu
oggimai fanciullo , t N m . 99. '( 2. )
ME PAR DE si, Maniera fam. che ha due
signif. , uno di dubbio, 1' altro di affer
mazione. Nel primo, Mi pare; Mi sem
bra che s. Nel secondo S certamente o
Certo che s, Maniere di rispondere.
Si , dicesi anche per S , pronome
DA i , Da t , Da se solo I \ si MBDMB, In se slesse; Ifel loro cuore.
ESSER UT si, Estere in se o nel suo s ;
Essere in buon senno;.4vere Usuo senno.
Bo\ PER ni ttSDBMo, frase ani. Buono
per s medesimo.
TEGJTH iw si, Tenere in s, lo stesso
che Tener segreto DOVEVI TEG.VIBT.A IN
V , Dovevate tenerla fra roi e voi , cio
Star segreto.
VBG.V!R o TORNAR in si , Tornare in s;
Rinvenirti, Raccorre gli spiriti dopo mi
deliqui.
Si, non meno dicevasi amie. per Se, du
bitativo
No VE MARAtEOI SI SO.V JWTOAO

A FAR STA BIZARA , Non vi maravigliate


se mi venne in pentiero eie.
SlOtt SI E STE COSSE , V. SlOH 91.

Si, finalmente, dello come riempitivo


o plenasm o per vaghezza di lingua , tro
vasi di frequente usalo nel nostro dialello,
ai tempi del Calmo, come leggesi nnlle sue
poesie e in altri Autori. Per esempio in un
solo sonelto di esso si legge, LE MUSE si
M'HA TOLTO A ZUDEG\B,

PARNASO SI M'HA

DAO PU DA MAirzR EL PEGASBO si M'HA


TOLTO A REDO* so In altro Aulore E vo
cio METER MAI B SI NO POSSO E SI ME
LASSO OH Dio , COWDR IW PIAZZA.

SIA, s. f. Scia, Traccia o Solco o Striscia


che lascia dielro di s la nave quando cam
mina.
CHIAPXR TUTA SIA, Pigliar una dirittu
ra; Prender F invo o inviamento, dot
Seguitar senza interromper giammai ni
per ragione n per esempio , una opera
zione.
A JfDR DB STA SIA , V. A JfDR.

SIA , nel parlar fam. tlicesi per Vezzo;


lito; Vizietto; Pecca; Menda TOR
su LA SIA, Imparar il bel vezzo o il bel vizietlo.
SlXBOLA, V. SABALA.

SIDA , s. f. T. de' Barcaiuoli , Sciata ,

SIAJTDO.

Si Axoor.HE , Essendovi e Essendoci.


SIAQUARSE, v. Risciacquarsi, Leggirmente lavarsi o pulirsi la bocca con acqua
o simile. Acqua medicinale eh' egli si era.
preparata eie. per risciaqu arsene la tocca.
SIAR , v. Sciare o Far scia, T. Mar. vale
Arrestare la barca dal cammino, Dar in
dietro, Ilinculare.
SIA, imperativo di Sun, Sciau Fa scia,
e vale Da indietro , Tii-ali indietro, Fer
mati, Arrestati. Modo d'avviso o di co
mando che usano fra loro i Barcaiuoli
quando stanno- per incontrarsi da parli
opposte, perch l'uno si fermi o dia indie
tro lili che I' altro possa andar avanti.
Ho SIA CHE XB u.v pezzo , dello fam. e
metaf. Egli da gran tempo che appic
cai farmi al tempio o che attaccai le vo-.
glie ali' arpione , Disse un vecchio.
SIB, detto pure Gg. V. SIADA.
S1ARADA, s. f. Franzesimo nuovissimo fra
noi, che nel Dizionario elimelogco scienliGco di Verona scritto Sciarada come
voce italiana. Sorta d'cnimma proposto
in versi per indovinare una parola che
vien divisa per lo pi in sillabe.
SIARPA, s. f. Ciarpa o Banda Marnasi
Quella striscia di drappo o panno che j;li
ufli^iali militari portano allacciala per or-*

SIC

SIE

naraenlo o per distinzione del loro grado,


alla cintura.
SIARPA o SIBHPA, ed anche SAL, Ciar
pa o Sciarpa, chiamano le Donne quella
Striscia lunga e larga di mussolina o d'al
tra tela finissima eh' esse portano sulle
palle a guisa di stola per abbigliamento
o riparo. E Ciarpa o Sciarpa elicono an
cora a quella specie di Balza tergala o fio
rata che si fa per ornamento da una parte
sola dello Sciai.
SIATO , s. m. Uccello, V. CIATO.
SIBN , avv. Sebbene; Se bene; Ablenche; Bench ; Comech ; Malgrado che ;
Avvegnach.
SIDH\', dicesi anche da noi risponden
do per S affermativo', Muii'i ; S bene.
Lo diciani pure per Sent.
SICURADR, s. m. Assicuratore, Quegli
che assicura un vasi-eli o le mercanzie
della sua carica, e che s'obbliga a ripa
rare le perdite e i danni che potessero so
pravvenire Assicurato, e il nome di Co
lui che ha fallo assicurare uncarico di ba
stimento.
Far abbandono , dicono i Negozianti
della denunzia che fa l'Assicurato agli As
sicuratori, allorch si perduta la nave,
col rilasciare ed abbandonar legalmente
le robe sopra le quali sia fatta l'assicura
zione , e con intimazione ili sborsare la
somma di danaro assicurata.
SICURR, v. Sicurare; Assicurare e Securare, V. SSCURR.
SICURR LE MERCANZIE , V. SicuRrX e
SICURADOR.

Li HO TEC vui SICURO uw ANO , Li ho sei*


bali bene un anno.
AVER u.v sicunu ut TB ts M \.v , Aver
un sicuro in mano, cio Qualche effello
di ragione altrui che garantisce ed assi
cura.
SICURA , T. delle Prigioni , dicesi per
Agg. alla Prima porta d un carcere , do*
ve sta un guardiano lui che l'altro entra
per visitare o per altra Decorrenza FAR
LA SICURA , vale quindi Guardare la pri
ma porta.
SICURT , s. f. Sicurt ; Sicuro; Sodo;
Cauzione ; Pieggeria ; Mallevera , 'W
PIBZARIA.
SICURT MBRCANTL , Assicurazione ,
Specie1 di contrailo , per cai un privalo
s'obbliga di riparare le perdile e i danni
che possono accadere ad un vascello o al
suo carico in mare.
TOCB SICURT, Farsi assicurare; e di
cesi delle Merci e de' basamenti.
SICUT ERA, dicono g' idioti , ed altri
SlCUT BRAT IN PRINCIPIO O IN T' U.V PRIN
CIPIO , Maniera latina , tratta , come pa
re ila!!' Kvangelio di S. Giovanni nel sen
so suo naturale, e vuoi esprimere Come
prima o Come era prima I/ i. TORN.\
.n:i-r ERA, /-.' tornato alle medesime, cio
al mal fare,. Torn quel cattivo, o vizio-so eh' era prima.
SDIO , s. m. Assedio , nel sign. di Cruc
cio, Tormento, Importunit.
Ti XB u.v GRAN SIDIO, Tu sei un gran
cruccio , un tormento, una importunit
senza fine , Dicono le nostre donne a
qualche loro fanciullo importuno.
SIE, Sei, Nome numerale.
Sia ANI, Sessennio SIB MBSI, Semeftre SIB VOLTE DB pib , Sestuplo.
SIE, persona seconda plur. nell'imperati
vo- del verbo Essere ( corrono dal lai.
Este ) Siate. SIB BONI , Sat? buoni ,
V. Essi.
SECENTISTA, s. f. Secentista, Nome
che si da agli Autori del secento, cio
del secolo XVII. dall' anno- ifioo. sino al
1700. E dicesi anche Colui che scrivendo
italianamenlc usa il loro slile.

SlCURR LA BANDIERA , T. Mar. V. H t \ DIERA.

SICURR LA v P LA,.'/ f f/iv/ivci- la vela, Ca


lare 1' antenna perch la vela prenda me
no vento per sicurezza del vascello.
SICUR'AZIN, s. f. Assicuraz ione , Si
curt.
Avi R LA ficuRAZibN o' UNA cossA , Aver
la certezza o f accertamento d'una cosa.
SicuHAztN o ASSICURAZION-DB DOTE, dicerasi sotlo l'impero Veneto il Decreto
giudiziale con cui si assegnavano alla Mo
glie tanti beni del Marito quanti bastava
no a cantar 1 sua dote; e quest'atto ave
va luogo allorch gli affari del Marito era
no in disordine.
SICURO, avv. afiermalivo o DE sicuno ,
Sicuramente ; Di sicuro; o Sul sicuro ;
Al certo; Certamente; S, V. CERTO avv.
SICURO, add. Sicuro, Senza pericolo o so
spetto.
ANDAR A LA SICURA , Andar? alia sicu0 rm, Procedere con sicurezza. Dicesi anche
Andar sicuro, al sicuro, o sul sicuro.
TBGNR PER SICURO, Tener sicuro o per
sicuro, vale Tener per certo.
METF.R i.v SICURO i;.v.v PIITELA , Mettert in serbo una fanciulla', cio In edu
cazione.
SICURO , dello congiuntamente a voci
numerali , Bene, significa Circa , Intor
no e simili SICURO CH'BL K.\H\ LONTY
u.v MIO, Bene un miglio lontano SA
R siccno UN MESI, Bene od un mete

SIECENTO , Seicento e Secento , Voce


numerale.
ROBE DEL sncsMTO, Cosa del secento,
e s'intende Cosa vecchia o del secolo tra
passalo, e si riferisce a qualche voce o mo
do di dire. E quindi Secentismo dicesi la
maniera di scrivere da secentista.
SIEGA, s.f. Sega ed anche Serra, alla la
tina. Strumento di ferro dentato e notis
simo , con cui si segano e dividono i le
gnami.
SIBGA DA SEGATI, Segone o Sega gran
de, Strumento con cui si segano i legna
mi per lo lungo e se ne fa tavole;
lili '.Zliir. DB SORA E DB SOTO DB LA BIE
CA', Capitello e Maniglia, La prima si
dice del Segatore che sta di sopra , 1* al
tra di colui ch sta di sotto, V. CATALTTO.
SIECA DA SFBNDEH , Sega da fendere ,
Qtttlla con cui si segano assi gentili.
&MA DATA AMER ,&>, StrUmen-

587
to di ferro senza denti con citi si taglia il
marmo.
SIBCI DA R*HOOIBRI, Sega, chiamano
gli Orinola! quella di cu.i si servono a se
gare dei pezzi assai delirati.
Mulino da sega, dicesi un EdiGzio sul1' acqua ove si segano dei legnami grossi.
SIEGADOR o SIEGTO, s. m. Segatore,
Quegli che sega il legname.
ScBGAna DA J--IB.V , Falciatore,
SIEG\R, v. Segare.
Sigr.'ia PER Loxao,Fridere o Rifendere.
SIECR PER TRBSSO, Riddare, Segare a
traverso, contrario'di rifondere.
SIBGR A FILO, Andar pel filo della si
nopia, cio A dirittura.
SIBGR LA VBCHIA , Segar la monaca,
Diverlimcnlo popolare che fassi alla met
di quaresima con un fantoccio rappresen
tante la Quaresima che si sega.
S'ISSAR i DXI o i ZB.VOCHI , Risegare ,
Quello strignere che fan soverchiamente
i legaccioli. E Risegatura si dice L'effetto
che fa un legacciolo che troppo stringa.
S1EGAORA, s. f. Segatura, Quella parte
del legno che ridotta quasi in polvere ca
sca in terra in segando; e dicesi anche al1' Azion del segare.
Segatura , si dice pure a Quella del
fieno e delle biade.
Incapestratura, direbbesi a Quella ri
segatura- che (a il capestro alle bestie in
capestrale.
SIBG-AZZO, s.m. o SIEGHBTA PBSTARIOLA,
T. de'Falegnarni, Gattuccio, Sorla di se
ga a ninno per lo pi stretta e senza telaio,
ina con manico , come quello degli scal
pelli da legno.

SIEGHTA, s. f. Seghetta; Seghettina,


Piccola sega.
SlBGHSTA PBSTARIOLA, V. SlBGAZZO.

Coltello a sega, T. degli Orefici ,


una lama assai simile a quella d' un col
tello , ad eccezione de' suoi piccoli denti
che la rendono propria a segare.
SIEGHETO , s. m. T. de' Maniscalchi ,
Seghetta , Sti omento- di ferro che si po
ne a' cavalli troppo forti;

SIEGL1ER, v, Scegliere; Scerre ; Trascegliere ; Gemere.


Detto per Separare, V. CERNIR.
SlBGLIBR LA MBGIO TRA MOLTE COSSE, Jtl-

capare, Pigliare fra parecchie cose quel


la che si giudica la migliore , e che pi
piace.
SIEGN, s. m. Segont, Sega grande.
TIRAR BL siEcbw, detto fig. Ansare;
Asimare; Ansimare con affanno, Non
poter riaver l'alilo, Stentar a respirare
Tra//are, dicesi di Chi quasi vien
meno per soverchia fatica Succiare ,
si dice di Certo tirar del fiato quando fi
si risente di qualche dolore.
SIEMILE, Semita, Nome numerale.
SIENA , i. f. Sena e Sena in foglia, Ar
boscello che fa nel Levante, chiamato dai
Sislem. Cassia Sena , le cui foglie, che
portano- lo stesso nome, sono mollo pur
gative, ed rimedio assai conosciuto, d
cui le nostre donne volgari sanno far uso.

5S8
SIG
Un decoito deueste foglie entra
Scaraonea , coi Turbitli e colla Gialappa
ed altro a comporre la medicina purgati
va del Leroa.
S1ENDE , Maniera antq. riportata dal
Calmo nclle toe lettere , e vale Siatene ,
Ora direbbesi Sieohenb Sjendb cfkta, Siatene certa; Assicuratevene.
SISR o SER , che vuol dir S'ignore voce
ulica , che continu sino al cadere della
Repubblica Vneta, ed era specie di lit
lo che antrponerasi per onoranza al no
me d'un Patrizio. Ma da documenli antiehi raccoglieii che Sieh era nel seclo
XVI. ancora usato tra i plebci. I Tosrani
dicono Sere , Da Mio sere venue Metie
re e dal nostro Mio sua, Mistier. Gl' Inglesi dicono Sir e anualmente chiamiamo
Sire il SoTrano. V. Seb.
SIERO , >. m. Siero o Siere e Acqua di
latte, Parte acquosa del zangue e del lat
te. Dal primo siero del latte cavaii la Ricolta ; il Siero che atanza dopo di essa ,
dicesi Scotia, V. Scolo.
SIESTU , Voce corrotta dal latino Esto
Sis tu , che vale S tu ; Che tu sia.
Sibstu male , Che tu sia mala
detto , Modo d'imprecazione plebca.
Sibstu che TB pustu! Maniera triviale
d'aromirazione e laivolta di lencrezza
d' impazienza delle noslrc pi baste fem
inine Terso i loro figli o verso altri. SieTU CHB TB PUSTU, COSSA MAI MB TOCA SEN
TI* ! Oh Dio che cosa mai sent] Cielo.,
che cosa mai nato] Sibstu che te pu, le tante vedo. Che tu sia benedetto, allafin ti riveggo. Sibstu che te
pust ; ov. Via chb te pustu , che tb
possa vbgnr la cagarbla, Che ti ven
ga il canchero o il malanno; Che ti ven
ga la seccaggine; Va che tu crepi cAe
lu ti romp il eolio e quel ti si scavezzi.
S1ETA , s. f. T. aol. Saeta, Fulmine.
SIEVE, T. ant. Siepe, V. .
SIGILAR, t. Sigllare o Suggellare.
Sigilar el stomigo, Assodar bene lo,
stomaco; Confortare lo stomaco e s'intmde con qualche cibo.
Sigilar el magnXr , Suggellare , vale
Compire Go sigila , Ho suggellalo ,
Ho terminate di tnangiare.
Sigilo el disco ns col dirvs etc. Ter
mino U mi disenso col dirvi.
.SIGILO, s. m. Sigillo o Suggello, Slrumenlo per suggellare le lettere. E Im
pronta ancora falla col mggello.
Sigilo da pjuvilegi o diplomi, Salimbacca, Arnese rilando a guisa di scntolel'a, che si pone pendente da una rordictlla a'privilrgi e patenli.
Sigilo sb le archs, Lapida o Lapide,
Pietra che cuopre la sepollura.
Sigiu darelogi, Ghiandine, Dicesi
di Cose confrmate a uso di piccola ghiauda, e specialmente Quelle che si appiccano alle catene degli oriuoli da tasca.
Sigilo de confession, Suggello di conJssione ; Celare sotto svggeltato. silentio, sotto suggello di conjessione.
SIGNALA o Sionalao, add. Voce ant. Seguttatai vale Distinto.

SIM
SIGNIFICANTE, add. Significante , va
le Espressivo, Diinostrativo. OcchioFisonomia Parole significanti.
Significants , To diciamo anche per
Grande Suwa significante, Pbrdita
significantb , Somma o Perdita grande.
SIGNR, s. . ( dal Senior de'Latini ) Signore; Pecsonaggio, Uotnodi grande afiai ' e Domo rieco.
Far da signr, Signoreggiare ; Grandeggiare.
Signor de mbrda, Signor di maggio,
Signor da burlaDon Meta; Manteo di
scopa; Squaccliera, Dcllo per ingi liria.
El Sig'r El nostro Signor , H Si
gnor; Iddio.
SIGNRA Signora db Mercera, Mercantessa, S'intendono le mogli de'Bolteghieri e anche le Padrone di boliche e
negotii.
Signora db qualcIjn, Dama; Druda;
Concubina ; Mantenuta.
SIGNORETO , Signoretto ; Signorella ;
Signorotto, Signore di poco conto.
L' u.v signoreto, S* intende talvolta
per Alqunnto cmodo e ricco, Persona che
senz'apparire ha tull i suoi comodi.
SIGNORA , s. f. Signoria; Signoraggio,
Dominio, Podesla.
La Serenissima Signaria, cos delta,
nel Governo Vrnelo,. era composta del D<v
ge, de' sei Consigliei attnali detli di sopra e de' tre Capi superior! della Quarantia criminate. Essa era la Presidenta del
Maggior Consiglio.
Ne di tempo ne di signoria non ti dar
malinconia , Prov. significante che Delle
niutazioni dlie stagioni e degli emergen*
ti di Stato non si dee prender pensiero.
Dicesi pure Amor ne Signoria non voglion compagnia.
Ghe piase star in signoria , Fare il Si
gnore, vale Trat tarsi o Spacciarsi da gran
de.
SIL, Maniera antq. de'Veneziani, che ora
si dice Ssl o St lo E sil tira in bar
ca; Se lo tira in barca.
SILA, V. Cbola quila.
SILABA, s. f. Sillaba.
No saverghens una silaba , JVon ne
saper bridla, buccicata, punto, straccio, nuHa nulla.
Parole ds una , de do, db tre silabe,
V. Parola.
SILENZ1AU,v. Patsarsolt silenzio , cro
Non dire quedo che si potrebbe vorrebbe, Non mruzione.
SILVIO, Silvio, Nome proprio di uomo.
Silvio anche Agg. d una specie di caratlere, ed termine degli Slampaloii.
SIMA e SIMO, Accorciati o Sincope di
Strissima e Strissiho , delti dalla bassa
gente, e talora per ischerzo.
Sima paron la aludo, Illustrissimo
padrone o Signore la riverisco.
SIMBLICO, add. Enigmtico o Enig
mtico QuBSTO XE UN DI3COBSO SIMBO
LICO , Questo i un parlare enigmtico ,
cioc oscuro, iuintelligibile, da orculo.
SIMETRIZA j add. Simelriato, Falto coa

SIM
simetra, cio Con ordine e proporziont.
SIMIA , s. Scimia o Scimmia e Bertuccia ed anche Manna , Animale notissimo
che regna ne'paesicaldi, edavvcne di moltissime specie.
Far da simia, Fare da scimia o atto
seimiesco. V. Simiotab.
Che somecia a la simia , Scimiatico ,
Che tiene da scimia , Che ha della scimia.
Parer una simia o una simia in zocoli,
Parre una bertuccia in zoccoli, vale sser ridicola: dicesi d'una Donna veslita in
caricatura.
A or. VI SIMIA GHE PAR BBLI I SO SIMIOTI ,
Alt orsa paion belli gli orsacchi suoi,
si amano per natura i loro figliooli.
Chiapr la simia, lictto fig. Pigtiarkt
lerluccia a la na, dicesi in modo bas
so dell' Ubbriacarsi.
In altro sense, si dice, El tal cub fa
da simia a qublv Sis.voaa, Maniera fig.
Iratla dal!' imitazione de' gesti della brtuccia, e vuol dire, // tale amoreggia
quella Signora.
Simia , ed anche Sioa simia , nel parla
re faceto, si cisponde per aftermava,
S.
S1M1AZZA, . f. Berluccione; Scimia grasde.
SIMIETA,. f. Scimiottina ; Monnino ;
Monnosin i Bertuccinv.
S1MILR0 , s. m. Similoro o Orpefo, Metallo composlo di rame e di zelamina, die
iiel colore e nella lucentezza somiglia all'oro.
SIMIN, V. Simo*.
SiMibN,sidice pure per Senmone-. Ber
luccione, Scimia grande.
SIMIOTXd A, s. f. Scimieria, Ridicola imi
tazione, Contraffacimenlo.
S1MI0TAR, v. Scimieggiare , vale Far co
rne le scimie, cioc Imitar quello che fau
no gli altri materialmente.
SIMIOTO, s. m. Scimiotto o Scimiotto e
S ifiiaScimio t dicesi pt-r Scimia niasc!li',.
Voler far da simioto, Volerfur la sci
mia. cioc l'imilalore, il conlraffallorc.
aIal del simioto , Marasmo, Mal.ni i.\
specialmente de'bambini, che induce loro,
somma magrrzza.
Simioto, d(>Uo in T. Mar. Marangone
che toffandot ripescale cose cadate in mare e acconcia qualche rollura dclle navi. Dicesi anche Palombarn.
simit\ra \
SIMITRA / s. f. Scimitarra, Specie di
paiosso con laglio e cosa a guisa di coltcU
10, ma rivolta la punta verso la cusila :
che dicesi anche Slorta.
SI MITON, s. m. Avve-ntat&ggine; Spavalderia, Impelo nteonsiderato.
Simitn d\ mato, Estro pazzo; Im
pelo inconsiderato.
HIAPAR UN simitn, Pigliar il fuoco,
il caldo; Adirarsi; Incollerire; Pigl'iar
il grillo, il Lujanhielloj il broncio. V. Sal
tn.
*
SIMO, V. Sima.
.-

589

SIS
SIMN o Simbic, Simeone e Simone No
me proprio di Uomo.
SIM.V, dello per Agg. a Uomo, Tale
Scimunito; Balordo.
SJMNA, dicesi al la Femmina nello stes
so significato.
Abbiamo in Venezia due Chiese , una
delta di S. Siux GBANDO , 1' altra di S.
SIMUN PIGOLO. La prima parrocchiale,
dedicala a S. Simeone profeta, l'altra era
parrocchiale, ora e succursale della prima
e dedicata a Ss. Simeone e Giuda apostoli.
Questo secondo Santo, che si festeggia nel
28. ottobre, anche detto S. SIM.V QCARZAVLE, perch la navigazione ordina
riamente disturbata da venti e da burra
sche in quella slagione.
S1MON.\DA, s.f. Bacelleria; Scimunitag
gine, Azione da scimunito.
SIMOZZE , s. f. T. de' Calafati, Specie di
martelli di diverse grandezze, ma mag
giori degli ordinarii, ad uso de' Calafati.
V. CIMOZZ.%.
SIMULAR, T. Simulare, Fingere una co
sa che non sia" vera.
CHI MI SA smilLnwo SA REC.VR, Prov.
e vale Chi non usa prudenza e desteril,
non sa vivere in societ.
SIM UNITO, adii. Scimunito; Sciocco;
Babbeo; Stordito.
SMUNITO A L' ECESSO, Bietolune mal cot
to, detto (g.
FAB U.V'AZI.V DA SIMU.VITO , Dare un
tuffo nello scimunito.
SIN
-I
SINA f Sino e Fino o Infino e lutino,
Prepo. terminativa ili luogo, di tempo e
di opera/ione. V. Fix avv. e Iss.v.
SINAGOGA, s. f. Sinagoga, Tempio o
Adunanza d'Ebrei.
Sinagoga; Chiucchiurlaia, fi dice A 1lor che molli chiacchierano in una -. li.t.
LA FAR U.VA SI.VAGOGA, Sembra la zoita
degli Ermini o una musica da diavoli y
Si dice di Musica scordata Fare un
ghetto o una sinagoga, dicesi Qu.imlo
molti insieme vogliuiH) dire il fatto I >. -,
onde fanno una confusione , come rassentbra quella degli Ebrei quando cantano
nelle loro scuole.
SINAMAI
1
SITAMENTE / Preposiz, lo stesso che
Insl.T , V.
SlNAPlS.yO, s. m. Senapismo e Sinaptsma, Sorta d' enrpiaslro fallo di polpa di
li< In sri .In e di senape.
Avn c.v SJ.VAPISMO iv CORPO , Aver una
battisoffiola o cuioffiola o una balsolata
delle buone, Aver uua grandr paura. V.
TREVTASIB e PIOPPO.
SINCRO, add. Sincero, Puro, schietto.
Ono SINCERO, diccsi anche per Non ub
briaco, cio Che sa quello che dice.
VIN SI.XCESO , V. Vi.
BALB *ox SIVCBRE , Locuzione che mavasi ai tempi della Venela Repubblica ,
' oli dubbii. Negli squittin v' erano tre
urne, nelle quali ogni volante poneva I:
SITO pallottola o volo, , iur una per 1 .il
l'ajlra per la n-gaitva, e la. in -

za ama era detta Non sincera , che cio


conteneva i voti dubbii o sia l' Opinione
che non era n affermativa n negati.
SINCIER, Voce antiquata , ma ancora
in qualche uso: lo stesso che SINCERO, V.
SNCOPE , V. SVANIMENTO e
SIMDESE, Maniera antica che si legge nel
le lettere del Calmo ( che ora direbbesi
GHB NB SIA ) per Siane o Ne sia E si.vDB3B BOX TESTI1IOMO LE BRIGAB ... ne

tiano testimonii gli amici etc.


SINDICAR, v. Censurare; Criticare; Bia
simare, Giudicar delle cose altrui notan
done i difetti.

SINDIC\TO,s. m.
S1ND1CAZIN, i. {JSindacaturaiSindacato e Assindacatura, La revisione di
qualche maneggiosprcial niente economico.
SINDICO, s.rn. Sindaco, Uffizio presso a
noi di chi rappresenta un Comune , css,endone capo.
Sindici Inquisitori chiamarasi una
gravissima ed autorevole Magistratura di
tre Senatori che il Senato Veneto manda
va talvolta a visitare le provincie per lo
pi della lerraferma ed anche la Dalmazia,per sistemare le amministrazioni pub
bliche d'ogni sorle e per frenare gli abusi.
Un Sindacalo simile avvenne ai tempi del
l'Autore.
SliVEDO, s. m. Sinodo , Congregazione,
radunanza di Ecclesiastici.
SINEDRIO, s. in. Voce Ebraica che signi
ficava Tribunale, Crocchio, Adunanza di
persone messesi insieme per discorrere,
Consister si diceper ischerzo.
Conciliabolo a Combriccola , direbbeti
al Radunamento d'alcuni in segreto per
molivi illccili. V. COUBKICOLA.
ESSER DEL SIJIECKIO, Esser della lega
del partito.

SINE FIN o
i
S1NE FINE DICENTES , / Senzafne,
Che maijnisce, In gran copia.
SINESTRA , add. T. Mar. Sinistra e si ri
ferisce a Mano o Lalo A SI.-VESTA, A
mancina, cio A mano sinistra.
SINFONA, s. f. Sinfonia o Zinfonia ,
Armonia e consonanza di struuienli mu
sicali.
SINFOJTIA, dicesi ancora nel parlar, fam.
per Frastuono, cio per Rumore confido
di molle voci e strepiti quasi fuor di tuo
no - DA LA MATIXA A LA SF.HA I FA O V.

SIMOMA CHE CONSOLA, Dello per ironia,


Dalla mattina alla sera io sun disturba
la da questo frastuono o da </uesto cica
leccio indiscreto.
SINGOLARIZAUSE, v. Singolareggiar'
ti e Sitgularizzarsi, Uscir della conta
ne, Farsi singolare.
SINISCALCO , *. m. V. SCALCO.
SINISTRAMENTE, aw. Sinistramente ,
Malignamente.
TOR LE COSSE SI.YISTIUME:VTB, Pigliar
a inule o a malizia o in inala parte, !uterprctare sinistramente una espressione,
o una azione o intendere a rovescio.

SINTILA, V. FAMTJU
SIOCAGINE, t. f. Scioccaggine} Sciocckezza; Balordaggine; Scinunitaggine.
SIOCARA, s. f. Scioccheria; Sciocche:za;Coglioneria; Castroneria; Scipitezza.
In altro sign. Ciammengota,Aicc p?r
Cosa ila poco prezzo.
Se questa voce si riferisce a Detto scioc
co e non concluJcnle dircbbesi Ciance -,
infanta.
SIO DB GALRA, V. CASTAIUI,, uccello
SIOCUTO, add. Scioccherello; Scioc
chino; Dolce di saie; Che ha una vena
di dolce; Dolcione; Fantoccio ; Grotserello; Grassetto; Di pasta grossa; Ton
do di pelo; Frittella, Detto per agg. a
Uomo.
SIOCO, add. Sciocco; Scipito; Chiurlai
Moccicone ; Mestolone; Pippione; Poilastrone, detto per Agg. a persona.
SIODA, add. che usasi a Chioggia, corrot
to da SvoD.V, V.
SIGLA , V. SOLA.
SIOLO , . m. Suolo di tavole o Tavolato,
Pavimento di tavole su cui si cammina.
SIOLO DEL TOHCHIO , Predella o Sgabel
lo, T. degli Stamp. Tavola in piano incli
nato al di sotto del torchio per dare un
appoggio solido al piede del Torcoliere.
SIOLO DA ALTAR , Predella , chiamasi
quello Scaglione di Irgno a pi degli alta
ri , sopra cui sta il Sacerdote quando ce
lebra fa messaPredella si prende per
qoell' Imbasamento che rimane sotto la
tavola dell'altare, e per la Grado di esso
altare.
LEVAR EL SIOLO , Levare o Togliere il
tavolato.
SIOLTEZZA, s. Scioltezza, che rafc
Agilit, Destrezza.
SIOLTO, add. Sciolto, Agile, destro.
Sciolto o Ditcolto, vale Slegato, sen
za ritegno.
ME SON STOLTO DA

QUEL A COMPAGNIA ,

Mi disciolsi da quella compagnia, cio


Me ne con separato.
LIBERO e SIOLTO , dicono alcuni per Li
beramente assolto, parlando d'un inqui
sito che abbia avuto la sentenza di asso
luzione. Trovasi nondimeno in un Autore
di lingua Sciogliere e Sciolto per Assol
vere ed Assolto.
S10N , i. m. Siimi: o Scione e Sciamila ,
ed anche Tromba, Turbine o Vortice d'a
ria che termina sul mare, dond'ella trom
ba o lira l'acqua con violenza.
Siox DA vi, Sifone; Doccione; Trom
ba da vino, Strumento o Gannadi rame
o di cuoio piegato in <uvo per trasmutare
il vino da un vaso all'altro.
Si.v, li dice ancora per Agg. ad uomo,
fig. e vale Gran bevitore EL BETE CO
ME u.x sibw, Tracanna a canna aperta;
Beve a garganella o a gorgata; Trncanna come un sifone. V. BBVAG.YO e BACA.
SIR, . m. Signore; Sen o Sire. V. SiSion? e SIORA? pronunziali con infli>stione interrogativa , Maniera di risposta
che u-.p-i da chi uon iulende a bella pii-

SIR

SIS.

SLA

ma la domanda ; ovv. intesata ne rimane


stupito, e vale Che ? Che cosa ? Che di
te?
Sion, dello in T. di Giucco, Signore,
ed Fiorenlino , dicesi Quegli fra cinque
che convengono di giuocare , il quale vie
ne escluso a sorle dal numero volulo per
compor la parlila.
Lcggesi in un sonello del Calmo, Uff
V CHI RASOIATA cojf MIA SIOR , e volle di
re (,'uUn mia signora, cio Colla mia don
na amata: come si dice SUOR per Suora,
nel sign. di Sorella.
SIOR A, s. f. Signora, Termine di rive
renza e di titolo che dassi ad una Donna.
SIOBA, dicesi nel sign. di Ricca Qoi-

S1R1NG\R , T. Siringare o Sciringare ,


Cavar 1' orina colla sicinga.
SIRO , s. m. Scirro , Tumore contro na
tura che viene alle glandole, duro, indo
lente e che porta il pericolo della vita.
S1ROCXDA
i
SIRfiCAlAD A / s. (. Voce Mar. Furio di
scilacca, cio Disordine prodotto in ma
re dall'impeto di questo vento.
SIROCO, . m. detto anche Srnoct e SiBOCALbnr, Scilacca; Sirocco e Scirocco o
Sud-Est, Vento tra levante e mezzod, i
cai diversi gradi si distinguono da' Nau
tici Veneti colle Ire luddette volgari de
nominazioni.
SIROCO zoso, T. de* Marinai, Austro
Scilocco o Sud-Est-Sud. Vento Scilocco verso Ostro , che dicesi anche Feni
ce.
SIROCO i.EY.k.-vTR o LsvAirrRA , Sciroc
co Levante ovv. Est-Sud-Est. Altro ven
to LEVAOTIIA il venie pi forte, specialmenle se sia accompagnata da esluazione. V LB.VAITXRA.
S1ROPX , add. Fim SIROPAI, Fruiti
acconci, V. PHOTO,
SIROPR, T. Confettare, Far confezione
di frulli , fiori , erbe etc.
SIROPO , s. m. Siroppo o Sciroppo e Scitoppo, Bevanda medicinale.
SIROPO i.ziERo,jScirop/>eo.
GA xocX civ SIBOPO! Toccare un rivel
lino, Toccar delle baslenale Toccare
una bravala, una risciacquata, un rab
buffo, Un rimprovero grande Toccare
un gran danno, una gran perdita.
SISAMP10, add. Sciocco; Stolido; Scipi
to , Dicesi dell' uomo.
S SIGNOR, S Signore, vai* S; Mais, Modo di risposta afTermaliva a- Peren
na maggiore di so. Il .S'J nudo appo noi
Modo di confidenza , e secondo le cir
costanze anche triviale o villano.
SISILA , i. f. ( colla seconda s dolce ) o
ROXDEJTA , Rondine e Irondine o Bale
struccio domestico, Uccello noto che vien
fra noi in primavera, e- sparisce l'autun
no, nidifica fuori delle pareli delle case
sollo coperto, detto da'Sislem. Hirundo
urbica Quella che akila ne' casolari
de' contadini un'altra specie che si chia
ma da' Sistematici Hirundo rustica, V.
RowDnr e TARTAGI.
SISILTA, s. f. Rondinola, dim. di Ron
dine, Piccola Rondine.
SISN o SEsVjf, s. m. Nome d'una piccolis
sima Moneta Veneta antica, di basso ar
gento, del valore di due quattrini, cio di
un soldo e mezzo. Fu batlula nel i5oi.
sotlo il Doge Leonardo Loredan , e proscritta nel iGo3. perch adulterata e fal
la di puro rame.
No VALER UJf sissr, Non valer un lupi
ni o un pelacucchino ; Non valere una
buccia di porro, Non valer nulla,
SISMA, V. CISMA.
SISSIN , pronunciano molli per Cicl.v, vo
ce fanciullesca , V.
S1SSURA, s. f. Voce Ialina, usala raetaf.

dalle persone colte nel sign. di Discordili-,


Dissensione; Divisioni-; Disunione <f ail imi.
SISTEMAR , v. Assettate ; Coordinare ;
Riordinare ; Acconciare , Accomodare ,
Dar testo, Dar buon ordine, metter in as
setto.
SISTXWAJISB, Assettarsi; Acconciarsi;
Accomodarsi; Comporsi; Aggiustarsi.
SISTEMAZIN , s. f. ^ordinazione ;
Riordinamento, Sesto, Ordine.
SITA , s. C Voce triviale che dicono alcuni
del popolaccio per Saetta, Fulmine.
SITUAZIN, s. f. Situatane, Silo, Po
situra di luogo.
BONA o CATIVA siTUAZi&ar , detto fig.
Buono o Cattivo stato; Buona o Mata
fortuna; Nell'aspetto di buono a tristo.
avvenire.
SIVIRA , V. CsuBaA.
SLACA , V. LACA.
SLACX , V. SGABI.A e SLANCA.
SLAGAGNSO , add. Voce ani. che s'in
contra, nelle poesie del Calmo, nel sign.
di Stiracchiato; Tirato cogli argani.

59o

LA LA XE UNA SIO1VA O L'.NA SIGNORA , Ella

ricca.
SIOIIA, che anche dicesi SIORA .-'i F sroBA ,vo, tale per Donna del mondo.
SIORAZZO o SIGKOHAZZO, s. ni. Signorazzo, Signor grande, Signor d'alto af
fare. Signorazzaccio l'accresc.
SIURTA, s. dicesi nei- lo pi nello sles
so sign. di SIORAA , V.
SIORTA s' usa min meno fam. per Meretricola; Puttanella..
SIORTO, s. m. Suggellino, Parlando di
persona , prendesi per ironia in inala par
te. // bel suggellino. V. Muser, MUSCHIEi ', BARDASSA.
SIORBTO, dicesi non meno ad u-tale
per Ricco, Di stalo comodo.
S10RIA e SIORA VOSTRA , Modo di fallita re le persone eguali e le inferiori di s o
gli amici, Addio ; fi saluto; Buon gior-.
no; Buona, notte.
BONA NOTE SIORA, A Dio riveggo; A
iaoorii'pn-o-o/r, Indica una cosa di cui non
ti veda il fine.
SENZA mn sioau , 5e;i;a dire n a Dio
n alDiavolo; N mollo n lotto; N puraddo, Senza far parola o cenno.
S10R1NA, s. f. Signorina, Signora di po
co conio, e lalora Anche di conio, como
da di itato.
SIOR SI, Signor s o S signore, e vale
Si.
&OR si, dicesi per Cos SIOR si ,
ITOl. VOHAVE CHp DA MI VEG.VISSE MSSW,

Cos , egli non vorrebbe che eie. Y. Si


SIGNOR.

SIOR s si BIV E STE COSSE , Maniera di


gcrgo o meglio di relicenza usata special
mente da qualche persona peritosa o pru
dente che abbia ribrezzo o rossore di pro
ferire alcuna parola sconcia o disonesta
Et VOLEVA SIOR si S BE.Y B STE COSSE, e

vuoi dire, Egli voleva o pretendeva da


me ci che C onest mia rifugge di nomi
nare o di raccontare.
SIRNA, s. f. (coll'e larga) T. Mar. che
si usa nel seguenle (Iellato, FAR LA SIRE
NA A LE GABIB, Far la camicia alle gabbe} Dicesi d'una cerla maniera di serrar
le usala in porto, cio legare il mezzo di
. esse ali' albero sotto la gabbia e le estre
mila legale al pennone.
SIRINGA , s. f. Siringa o Sciringa, Sifo
ne o Cannella rotonda , clic s' introduce
nella verga umana per carar l'orina.

A CRIZZOLI no FUa QUALCHE SAORTO,


VA SLACAGKOSO CHE f AB PIE DB GRtJE , C

vuoi dire Secondo lafantasia o il capric


cio della mia Bella , godo di qualche pia
cevolezza , ma sempre stiracchiata ed
asciutta.
SLAMBANX, add. T. Chioggiotto, V.
S.VOMBOlA.

SLAMBRICIIIO, s. m. Pendaglio o Pen


daglio , Cosa che pende , e dicesi in sipi.
di disprezzo-- Vi corrisponde anche Bridolo o Briciola, in sign. di Piccolissima
parte di che che sia.
Per simil. ai brandelli delle resti cen
ciose che fanno schifo al vederli, diciam
SLAMBRICHIO ad una striscia malfatta di
carne, che sia piena. d' ossa o di ncr\ i.
SLANCA, add. Sciancato, Zoppo che ha
rotta o guasta Tanca-Dilombate, Tale Che
La rolli e gnastali i lombi.
A.YDR t n .V'-.\ , Andar a sciac) itabarili.
Par che accenni co'piedi qui mio e ani
vorrei..
SLANDRNA, Landra; Sudiciona, Agg.
a Donna.
SLANEGX , add. Allargato ; Mollato; Al
lentato, Dicesi delle Vesti : contrario di
Teso.
0*o SLAKXG , detto fig. Uomo svenevo
le; svenevolaccic, cio Sgrazialo, Disa
datto.
SLANEGARSE , r. contrario di RASCICXABSB e STRESZBRSB, AUargarsi;Dis ten
dersi, Propriet ili alcuni leslili e calia
menti che coli' uso del portarli o colla sti
ratura divengono pi che agiati , come
viene particolarmenle nelle maglie di la
na, le quali si dislendono e ' arrendono
pi delle altre tele. Sembra che la voce
Slanegarsc riferiscasi alle tele o robe ili
lana, ma noi lo diciamo anche d'altre co
se che producano il medesimo offrilo.
SLANZALVO ( colla i aspra ) s. m. T.
.Mariurr. M inulto , Franzesismo. Lungo

SLA

SLE

SLI

pezzo di legno o sia palo, in cima del qua


le un rampino di ferro, di cui sei-votisi
i Marinari per tener 1' ancora dilungala
dal bordo del vascello quando si tira su ,
perch non danneggi il bastimento.
SLANZAR, v. ( colla z aspra ) Slanciare ;
Scagliare; Lanciare; Avventare; Sca
raventare, Rullar da s lungi con impe
lo che che sia.
SLAJTZARSB ADOSSO A QtiALcb.T^ Lanciarsi; Allanciarsi; Scagliarsi; Avventarsi
addosso a urto.
SLANZO , i. m. (-colla z aspra ) Lancio,
Salto grandeSLA>-zo , dicesi ancora nel
sign. di Prontezza d1 ingegno, di spirito ,
difantasia.
DE paino sLAirzo , dello a modo avv.
Di primo lancio, A prima giunta.
SLAIYZO , in T. de' Costruttori navali ,
Aggetto, Ci che sporge in fu ora della diritlura d'una fabbrica, coni' il Davan
zale d'una finestra. Trovasi per nel Vo
cabolario di marina del Conte Slralico
per corrisponderne , Slancio o Lancia
mento: cerne Lanciamento delta ruota
di'prua, chiamasi la quanlil per cui que
sto pezzo sporge dinanzi alla chiglia , e
forma con una linea curva il davanti del
la nave.
SLAPA, i. f. Ciancione; Baggiane; Pantraccola ; Fola ; Pastocchia ; Fandania ,
Detto esagerato e bugiardo.
MoiAn DE LE SLAPB , Sballar ciance ,
fole, fandanie ; Schiantare o Lanciar
cantoni , campanili ; S'bombardar Jio.be.
Detto per Agg. a uomo, Farfallone;
Blaterone; Bubbolane; Parabolano; Sparapane , V. BOMBA e PACCHIANA.
SLAPAR, T. Pappare, Smoderatamente
mangiare Scuffiare o Cufjare, Man
giar e bere smoderatamente e con prestez
za Lambire o torneare, dicesi de'Cani.
In altro sign. EL sp, LA SLAPA , ' se la
bomba, cio Scioccamente la crede.
SLAPAR, al giuoco di SLIPE SLAPB, vuoi
dire Pigliare, V. SLIPB.
SLAPARO, s. m. Luterano e Calvinista o
Protestante, V. PA.VIMBKODO.
SLAPN , dello per Agg. a Uomo , Pap
pone ; Mangione ; Pappatore ; Ghiotto
ne; Gorgione ; f'orace , Che mangia e
trangugia ingordamente.
Detto per accresc. di SLAPA per Agg. a
Uomo, V. SLAPA.
SLARG\DA, s. f. Allargamento, Dilata
zione , e dicesi di Abili o simile.
Detto fig. Smargiasseria ; Sparata;
Millanteria; Bravata; Sbraciata.
f
FAB DB LB SLABGB , Largheggiare ;
Fare sbraciala o sbracio ; Fare degli
sargimenti.
SLARGADNA, s. (. Allai-gatina.
SLARGADR , s. m. dello anche OTAWGO10 ' AzzXi. , T. degli Oriuolai , Allargnioio tondo , Specie d'ago d'acciaio lemperato , che serve a rendere i buchi sodi ,
puliti netti.
SLARGAR, v. Allargare; Largare e Slar
gare.
SLAHGR ss PI, /{allargare.

i GAMIE, Scosciarti, Aliar


gare le coscic Aprire le cosce , ilirebbeai in senso disonesto che non giova pie
gare.
SLARGXB i BnAzzi,54orrar*j nelebraccia , Allargarle.
SLAIIGB LA sriy, Largheggiare; Allar
gar la mano, Usare liberalit. E quindi
Largheggiatore, dicesi a Quello che usa
liberalit Sbraciare, vale Largheggiar
prodigamenle.
SLAHGAHSB .DA I,A mv.t , Allargarsi da
terra , dalla riva , dalla spiaggia , vale
Allontanarsi. Dello fig. lallargarsi ;
Uscir del manico , Far pi che min si
suole.
SLABR MISE EL CUOR, Allargarsi il cuo
re o Largare il cuore , detto Cg. Ralle
grarsi.
SLARGABSB i PIAWCHI, Rizzarsi in pan
ca ; Tornare in sella, delti fig. Rimetter
si in essere.

Muso DA SLBPB , dicesi per iscnerzo a


due sole paffute.
SLEPAR, v. Schiaffeggiare; Colqfizzare,
Dar degli schiaffi, che dicesi anche scher
zevolmente, Guastar la musica col ca
varne il ceffautte.
SLEPAZZA, V. SLBJW.
i
SLEPETA , s. f. Guancialini! ; Ceffateltaf
Ceffatina, Piccola guanciata. Antica ceffatelta.
SLEPN, s. m. Ceffatone , Ceffata gran^de. V. SCHIAFX.
SLEZIERO, add. Alleggerito; Alleggia
to ; Galleggiato , Sgravato, Reso leg-giero.
SLEZIERIRSE, T. Alleggerirsi; Alleg
giarsi; Galleggiarti ; Aaeviarsi, Sgra
varsi , .Scfniar.ii di pesi o di ripari.
SLIC\R, V. LICR.
SLICEGR, v. ant. che per usasi anco
ra nel Padovano e nel Polesine , 'Sdructiolare, V. SCISSATI.
SLICBGR fu anche detto mei. nel Poemelto sulla guerra tra' Nicololti e i Ca
stellani del iSzi. nel sign. di Scagliarsi
o Lanciarsi addosso FBISOPO cozrrn*

SLAT\H, V. DESLATR.
SLATINAR, v. Latinare; Slatinare; La
tinizzare; Slalinizzare; Sgramussarc,
Dir delle parole Ialine o ridur in latino
le parole nostre volgari.
SLA VA, add. Dilavato, T. di Pittura, e
vale Di color languido , smorto e senza
forza.
SLAVACHlX , add. Dilavato, Che ha per
duto la propria virt per dilavamento.
SLAVACUIAR, v. Dilavare, Consumare
e portar u lavando Immollare, Ba
gnare, ed propr. L'effetto che fa l'acqua
caduta e gillala sopra le cose Imbrodo
lare; Imbrattare; Intridere.
SLAVACH10, s. m. Immollamento.
SLAVARCHIO , s. m. Imbrattamento ;
Imbratto
SLAVINA, s. f. Frana; Scoscendimento,
La cosa o Luogo scosceso Labina ( dal
latino Labore ) dicesi di Alcuni animas
si di neve <:1>e si formano spesso in certi
luoghi delle montagne, donde (alveila ro
vinano al basso e strascinai! seco ogni co
sa; e si dice pi propr. Valanga.
SLAVIINAR, v. Franare; Scoscendere;
Ammollare; Smottare, Lo smuoversi che
fa la terra in luogo pendo.
SLAZZR , T. V. MoiXB.
SLECH1G1N\R, v. Leccare, Lambir Irggermente, V. SLiUBGXn.
V>1. CHE NE SLBCHIGXA , lo Stesso che
Noi CHE KB SPAPOLA, V. SpAPOLH.

SLEN GUAZZAR, ^.Lingueggiare; Cliiacchierare, Avviluppar parole senza conclu


sione.
,
guardn e Linguaio, Che ha la lingua lun
ga, Che parla asai, e vale per Maldicente.
Dicesi ancora nel si^n. di Licenzioso,
cio Imprudente o rilassalo nel discorso.
SLEPA, s. f. (coll'e aperta) (Forse dal lai.

Alapa, donde LAPA, LBPA, SLEPA) Guan


ciata ; Ceffata ; Schiaffo.
I>KS'I; \SAII SLEPE, Dar ceffate, V. MO
LAR.
SLBPA DE CARNE, Gran pezzo o tocco
di i.- ///..

-5gi

QUESTI SLICEGAVA E DA GUAI GBIJTTA GR-

TOLAVA i DE.VTI eie. che vuoi dire, Frisopo pien di rabbia icagliavasi addosso a
questi.
SLICEGOSA, s. f. in T. furbesco de'Barfaiuoli, vale la Gondola.
SLICEGOSO, s.m.voce di gergo, Battello.
SLICHIGJiXR, V. SwcnicjtXn.
SLIMEG.AR, v. Masticacckare; Dentecchiare; Soiecclnare, Mangiar poco, ada
gio e ifuz' appetito Mangiacchiare ,
vale Mangiar a stento, Mangiar poco.
SLIMECR, parlando della pioggia, La
micare; Piovigginare; Spruzzolare, Ve
nir qualche gocciola d'acqua.
SLIMEGB, parlando della Lotte, Ge
mere; Colare; Stillare, Uscire * gocce i!
vino della botte.
, parlando della pentola M
fuoco che comincia a bollire, Grillare.
SUMEGP1IV, delio per Agg. a uomo, lo
tesso che SCHIZZIG.VSO, V.

SLIMEGO

SLIMEGSO / add. Molliccio, Alquanto


molle.
CARPTE SLIMEGA , Carne molliccia.
SLIMEGSO, detto a Uomo, V. SCHIZZI
GXOSO,

SL1PE SLAPE , Nome d' un Giucco di


carte che fassi in molte persone, e dicasi
volgarmente Giucco di compagnia. Le
parole usate in tale divertimento sono le
seguenti. Quel che giucca una carta, ili
ce SLIPB ; se un secondo la piglia dice
SLAPE; se un terzo piglia la seconda, di
ce STORIO ; e se v' ha il quarto che pren
da la terza, dice BASILOBIO. Al prendere
le carte dicesi SiApXn, perch ognini che
prende guadagna.
SLISSA , i. f. T. Mar. Traversa del timo
ne, dicesi a un Legno curvo eh' situato
nella dispensa , su cui corre 1' estremit

SLO
691
della barra o ribolla del limane nel cor
rer da uno all'altro bordo.
SLISSXDA , s. f. Sdrucciolamento ; Sci
volata.
SLLSSAR, r. Sdrucciolare, Scorrere, e
ci dice propriam. del piede dell' animale
quando posto sopra cosa lubrica scorre
senza rilegnScivolare, dal latino Sililare, roce Romanesca , ma di uso
Clisciare, dal latino Gliscere, diceii in
.vicini i luoghi d' II I ia.
SL1SSARSE, v. Lisciarsi, Porsi il liscio:
diceii delle Donne clic si lisciano per com
parir belle, V. LISSB.
SLISSO , add. Lucio , Polito nella super
ficie, Contrario di Rurido.
VJSETO SLISSO , Bel visetto ; Viso deli
cato , morbido, fresco, di pelle liscia:
contrario di Rurido.
SLISSSO, add.S<frucciofen(eo Sdruccio
lante, Agg.di cosa sopra la quale si sdruc
ciola.
.
STBADA SLISSOSA , Strada lubrica o
sdrucciolosa ; Ponte sdruccioloso ; Fan
go tenero esdrucciolente.
SL1TA , s.m. Slitta, Specie di traino , ed
propr. un Carrello sema ruole che si
trae da' cavalli sul lerjeno nevoso e ag
ghiaccialo con piacer delizioso di chi "
asside.
Slitta , in T. Mil. si chiama Una pic
cola cassa scoperta di forma ovale e rial
zala al di dietro, su cui si colloca il canno
ne per irasporlarlo ne'luoghi aspri e sas
sosi.
SLTTA, dello in T. Agr. Carro, Specie
di Carrello senza ruole e fatto quasi alla
foggia di slitta , sopra cui si strascinano
delle cose pesanti.
SL1Z1ERO , V. SLEZisnlo.
SLODRA, Sudicia; Sudicio na, A gg. a
Donna piena di sudiciume nelle resti, bporC3

Dello ancora per Landra, Donna di


bordello.
SLODRO , s. m. Mota ; Pollicelo ; Fango;
Pacciume; Pacciame, Camminare fan
goso.
SLOBBO, che anche si dice Poaco itoDBO o SLODBO COME UN PORCO, s'usa per
agg. a persona nel sign. di Sucido; Sporco.
SLODRNA , accr. di SLODBA. V.
SLOFA , s. f. Loffa t Loffia. V. SCOBEZA.
SLOFR. V. SLOTB,
SLOFER, r. (coli1 o largo) Voce corroiia
dal Tedesco ove dicesi Schlafen Aimui
A SLOFBR, Andare a pollaio, dello fig. An
dar a dormire.
SLOFIO, add. Lonzo; Floscio, Snervalo,
Lenlo, Pigro. V. FLOSSO e FOFIO.
SLOFNA, s. f. Loffaccia, accr. di Lofia.
Detto per agg. a Donna, Grassottaiia;
Paffuta;Corpulenta, Gratta cccessivamcute.
SLOG\, atld. Sconvolto; Travolto; Lus
sato, ed proprio delle braccia e de' pie
di quando l' osso uscito Ji luogo ; che
nache dicesi Uisovvla.lv.

SLO
SLOGASSE, v. Slogarsi-, Dislogarti, Ditluogarsie Lussarsi, Si dice propr._dell'i.ssa quando per alcun accidente si ri
muovono dalla loro naturale positura. V.
STBACOLABSB.
SLOI\R,r. V. DBSLOGIR.
SLOMBARSE , V. SNOMBOLABS*.
SLONDRN, add. Lordato; Imbrattato;
Insudiciato ; Affannalo, Imbrattalo dal
fango o da altre sozzure.
SLONDRNA, . f. Landra; Slandra;
Baldracca; M andracchia ; Uriffalda;
Che da il corpo a vettura,Vouua del moudo. "
SLONGDA, $. f. Allungamento i Allun
gatura, L'allungare.
SLONGAGNA, s. f. Lungagnate, Discor
so lungo e noioso.
SLONGGNE, Lunghezze; Lungherie,
V. LONGAGSTA.

SLONG\R, i.Lungare; Allungare; Slungare; Dilungare; Eallungare, Contra


rio di Scortare.
SLONGARLA , Appor code a code, rale
Andar in lungo.
SLONGB BL BrroNO , Dilungare, vai
Differire.
SLONGR FORA i BBAZZI o i PIE, Prosten
dere le braccia o i piedi.
SLONCR UN PUGNO o UNA SCHIAFA A CNO,
Appiccare o Appostare un pugno o guan
ciata.
SLONGR BL COLO A uso, che anche diceti SLOJTGR LA VITA, Allungar la vita,
vale Impiccare.
SLONCR EL COLO, dello in altro senso,
Far i/ collo come una giraffa, Allungare
il collo aspettando il cibo con gran desi
derio.
SLONGH BL viir, Allungare il vino, Me
tterlo coli' acqua.
SLONGR zo UNO, Sbatacchiar uno tn
terra, Ucciderlo.
SLONGR LB GAMBE, detto Cg. Far una
lunga camminatao passeggiata SLON.GH i PASSI, Affrettate il cammino.
SLONCAFISE, Allungarsi; Incastagnarji, Crescere di statura.
SLONGABSE iw LBTO, Allungarsi, rale
Dislendersi. V. DBSTIRB.
SLOWGABSB TROPO , parlando di pianle,
Acciaiare, si dice della Pianta quando al
lunga di troppo la sna cima (diverso dal
Cimare).
SLONTANXR, r. Allentanare; Slontana
re, Contrario di Avvicinare.
SLONTAWARSB, Allontanarsi ^Dipartir
si No TE SLONTAN , Non vi discostate; Non vi dipartite; Non vi dilungate,
cio Non andate lungi.
SLOVXDA , s. f. Pappata ; Mangiata ,
Scuffiala.
SLO VR , v. Abborracciare , Maniera bas
sa, Mangiare senza riguardi. V. SLAPB.
SLOVN, V. SLAPJT.
SLOZ\R, V. DESLOGIR.
SLOZZR , v. Guazzare, Du-esi delle uova quando l' albume o il luorlo si muore
dibatte, cb' indizio di stanto.

SMi
SLO 7. 7,0, add. VOTI stozzi , che antic.
dicerasi Vori scxiozzr. Uovo, vane $ubven<anee,Uora non fecondate dal gallo , e che
in conseguenza poste sotto la gallina non
producono Aria i rovi SLOZZI, V. Vo.
vo.

SLUDR\R i
SLUDRON\R/ r. V. SAGWAZZB e StorXa.
SLUSENTE , add. Lucente ; Rilucente ,
Lucido , Folgorante , Folgoreggiamo.
SLUSER, r. Rilueere; Relucere; Luccica
re; Folgorare, Risplenderc a guisa di lu
ce o di folgore.
SLUSOR, s. m. Lucentezza o Rilucen
tezza, II rilucere.
SMACADA, s. m. Smacco, cio Svergo
gna, Arvilinienlo.
TOB su UWA SMACDA , Riportare uno
t macco; Farsi smaccare; Rimanere smac
cato.
SMAC\R, r. Straccare, Svergognare al
trui per lo pi colio scoprire i suoi difet
ti, che anche dicesi Dare o Fare unfr*go ad uno.
Dicesi pure nel sign. di Avvilire o Sviire e Scomparire, riferendosi a confron
to.
SMAGO, s. m. V. SMACADA.
SMAFAllX, add. Truffato; Rubalo; Tol
to.
SMAFAR ADNA, s. f. Levaldina ; Mario
leria; Truffa; Furto (secondo i casi).
SMAFAR\R, r. Truffare; Rubare, TogViere la roba altrui. V. SGUANFIGNR.
SM\FARO
SMAFARN /add. Truffane; Ladro; BuLatore; Ladroncello Piluccone, dcesi a Quello che volentieri e riunente pi
glia quel d1 alti-i.
SMAGI\R , r. SMAGIR LE ACCSB, Sbat
tere, Ribattere; Confutare; Rintuzzare
Dissipare un' accusa o una imputa
zione, direbbesi in termine legale per la
prova della insussistenza.
SHAGIB QUALC'UJT, detto Cg. Scavalca
re; Scavallare alcuno, Farlo cader di
grazia.
SxAGiXR, dello come voce eli g<rgo anco, ruol dir Ferire; Colpire E TOT'A
UN TEXPO D' UNA POHTA SMAGIA EL ZANCQ

A SJER PEN! eie. V. ZASCO.


SMAGIR, detto in T. agr. V. ZERP!R.*
SMAGNAZZ\R,v. Strippare, dicesi in mo
do basso dell'Empiersi soverchiamente di
cibo, che anche si dice S basoffiare
Cuffiare e Scufjfare vagliono Mangiar e*bere smoderatamente Abborracciare,
Voce bassa , Mangiar senza riguardi.
SMAGNAZZN, V. MAGNN.
SMAGSOLZO, V. MAGYOLEZO.
SMAGONA, add. Stuccato; Notato; Sa
ziato noiosamente, Si dice de' cibi che
inducono noiosa saziet.
SMAGONARSE, r. Stuccarsi, dicesi de"
cibi che inducono noiosa saziel, Nausear
ti.

SMA.
Sow SKAGON, Sono stucco o ristucco,
Infastidito, Saziato noiosamente.
SMAGRDA, s. f. Smagramento e- Smagrimento; Dimagramento, 11 dimagrire
Emaciazione vale Grande dinugriniento di corpo.
SMAGRO, add. Smagrito; Dimagrito i
Smagrato; Dimagrato, Dicesi del corpo.
SMAGRO o SMAGR, Infiacchito , T.
Agr. Aggiunto di quel Terreno che per
le continue produzioni abbia perduto la
-sua fertilit.
SMAGRIR , T. Smagrire ; Dimagrire ;
Smagrare; Dimagrare; Dimacrare; Dimagherare, Farsi o Diventar magro.
Smagrire , dicesi anche delle Terre
-quando per le continue prodazioni per
dono e isteriliscono FAR SMACUIR LB
TEBB, Sfruttare, Voce agr. Rendere in
fruttuose e siri-ili le terre allorch senza
concimarle si seminano continuamente.
/ Fittaiuoli sfruttano la tenuta.
SMALI'/'IV o M.U.IZI , a'iil. Ammaliilato, Che ha imparalo la malizia ; Scaltri
to; Scozzonato.
SMALIZIAR, T. V. SCOZZONA.
-SMALTA., add. Smaltato; Prato smalta
to disfiori cio Ricoperto.
Parlandosi di muro, Intonicato o In
tonacato , diceii per Agg. a Moro coper
to di calcina.
SMALTDA , s. f. Intonco o Intonaco e
Intonacatura, L'intonacare.
SMALTAR,v.5ma//are, Coprire di smalto.
SMALTAR DE CALCINA, Inlonicafe o In
tonacare, Coprir la muraglia di calcina.
SMALTIR , .T. Smaltire ; Spacciare, Esi
tare, Vendere, e dicesi delle mercanzie.
SMALTIR QUALCJ.V , dello fam. Scalza
re alcuno; Cavar di bocca che che sia
ad alcuno; Cavar la lepre dal bosco, Ca
var altrui ili bocca artalamenteqilcllo che
si vorrebbe sapere.
SMALTO , s. m. Smalto , Composto di
ghiaia , calcina e acqua , rassodalo insie
me. E un' altra materia composta di ve
tro calcinato, di sale, metalli eie. che as
sume vani colori.
SMALTO, diciatti .poi melaf. nel sign.
di Esteriorit ; Apparenza , riferibili
cio alle Maniere , atti e costumi esterni
4!' una persona, di cui non si conosca o si
abbia per dubbio l'animo e il Bcnlimeulo
interno.
QUEL OMO CA ujr SMALTO CHE POL SEBUS, Egli ha delle maniere obbligantis
sime e seducenti, E in conseguenza dub, bie Turo XE SMALTO, Tutto appa
renza; Molti prtmpani e poca uva.
SM ALZA , add. ( colla z aspra ) POIXA
8KALZADA, Ricotta burrosa, Piena di bur
ro, grassa.
SMALZO, s. m .JT. Ani. Burro; Butirro,
V. BoTIRO.

SMANAZZN, V.
SMANIA , s. f. Smania ; Smaniamenlo ;
Smaniatura, Eccessiva agitazione o d'a
nimo o ili corpo per soverchio di passione.

SMANIA si dice aucbc per Pizzicore,

75

SMA.

SME

cio per quei Mordicamcnlo che fa la ro


gna o altro simile malore.
A.VDII DB SMANIA, Cercare con ansie
t, con isrnania, cio Cercare quel che
si stenta a rinvenire.
AVER LA SMA.VIA DEMAHIDARSE, Aver la
passione o la voglia o il prorito o il tic
chio di maritarti.
SMANITO, add. Affannone , Quegli che
d'ogni cosa si prende soverchia briga.
SMANZA (colla z dolce) s. f. T. Ani. che
vale fanteria ; Millanteria, Vana lode
che altri da a s slesso QUESTE LE XB
SMANZE , Queste sona bravate a creden
za, cio inutili.
SMANZA pure in T. Ani. Marna o Antanza, Donna amala, mica: Sm-anziere si dice all'amico dell'Amanza.
SMARA, s.f. Malinconia, Afflizione o passion d'animo procedente ila noia e da
stucchevolezza.
AVER LA SMARA , Aver le paturne o le
{une o i cacchioni o le passere o i bachi,
Aver pensieri noiosi o melanconici. V.PATCRNIA.
PASSAR LA SMARA,, Cacciar le passere,
figur. vale Cacciare i pensieri noiosi.
SMAR\ , add. KJ stesso che PATDBWI , V.
SMARAZZX , add. Sgambinolo ; Sgomi
nato; Sparpaglialo; Sparnicciato,Scompigliate.
SBARAZZAR , v. Sgominare o Sgomi
nare, Disordinare, Porre ili confusione,
in iscompiglio Sbaratlare, MeUer la
genie in confusione,o,disunendola , in fu
ga e iu rolla Sparpagliare, Spargere
iu qua e iu l confusamente e senza or
dine.
SMARCR, V.SMABZB.

SMARTB. L'AMARO, Intendere il gergo-'


Ho SMAIITO, Ho compreso.
SMARZR , v. T. di Giuoco , Campare o
Scampare il marcio o Uscir del marcio,
vale Uscir del rischio di perdere la par
lila doppia.

SMARG1ASSADA \
SMARIASSADA / s. m . Smargiasseiia
o Smargiassata ; Millanteria ; Brava
ta; Trasoneria; Favata; Spampanata;
Rodomontata, Azione da smargiasso e da
bravo.
FAR DB LE SMARGIASSAB O SMARIASSAB,

Smargiassare; Far bravate sfavale.


SMARlASSXfi, v. o SMARGIASSAR, Smar
giassare, Fare lo smargiasso, Far lo spac
cone.
Detto per Millantare; Vanagloriarsi
SMARIASSO e SMARGIASSO , s. m. Smar
giasso ; Spaccamonti ; Spaccamonta
gne ; Squarciane; Smillanta; Cospultone; Spaccone Smargiassane Acer.
SMARO , s. m. Smeriglio, V. SMERDO.
S.-HAUO, add. Smarrito, da Smarrire.
SMARR, v. Smarrire, Perdere, ma non
senza speranza di ritrovare.
SMARIRSB , Smarrirsi , Confondersi ,
Perdersi d'animo, di coraggio.
SMARIRSB DE cotn, S martire; Smon
tar di colore; Slignere, Quando un Pan
no o altro perde alquanto del suo color
naturale.
SMAHIRSE D' U.YA MACHIA, Smortire.
SMARTR, v. Parola furbesca, che vale
Intendere; Comprendere; Scuonrire.

593

SMASCAR\R, v. V. DBSMASCAHA.
SMASSERAR, v. Far da massaia, vale
Lavorare, impiegarsi coin fan le Massa
ie : diccsi delle Figlie e delle Padrone di
casa.
SMATR, v. Beffare; Deridere; Svergo
gnare.
FARSE SMATR, Farsi scorgere; Farfar
beffe di s ; Far belle le piazze , Farsi
burlare.

SMAT1ZAR, V.MATIZB.
SMATONO , add. lo sle&so che IMATOwio , V.
SMAZZ\R, v. T. di Giucco, Usare un
mazzo di carte nuove.
SMEGIAZZA, s. f. Migliaccio, Specie di
vivanda di farina gialla simile alla lorla,
con varii ingredienti che la rendono saporilissiina.
MAGJVR DB LB SMBGIASSE , Migliacciare , Mangiarne ia quaolil.
SMXGIAZZA, per simil. e fi. Mela, chia
masi Quello slerco che in una volta fa
1' animale e per lo pi 1' uomo ed il bu.
SMEMBRAZIN , s. f. Smembramento ,
Diminuzione della juanlil. E dice lalvolla nel sign. di Divisione; Spartimento; Separazione.
SMEMORI e SMBMOHIATO, add. Smemo
rato, add. da Smemorare, Che ha perdu
ta la memoria; e talora anche Stupido;
Insensato S memoratacelo prggior.
Smcmoratissinio , superi, e Smemoratino, dim.
SMEMOR1\GINE, s. f. Smemoraggine e
Smemorataggine o Smemoramento , Di
tello di memoria; ed pi di dimenticanza.
SMERALDO, s. m. Smeraldo, Pietra pre
ziosa trasparente , eli color verde pralo,
senza misture di verun altro colore, e la
pi dura dopo il diamante e il rubino.

SMENLR, v. Diminuire; Sminuire.


SMEOLR , v. Smidollare , Cavar la mi
dolla.
SMERC1E , s. f. Voce di Chioggia, Dol
ciume , Cose dolci che sono per ingre
dienti d'una vivanda.
SMERDA, s.f. Voce bassissima, che si usa
ne' seguenti significati.
USTA SMERDA DB CARNE , Un pCSZOCCO

d carne , Un gran pezio.


CHE N'HO DA UXA SMERDA, Darne un
buon dato, un mondo , uno struffo,uno

stoffa, assai, uno struffolo, unbatuffolo.


SMERDX , V. ISMBRD.
SMERDACXSE , s. m. Maniera di gergo
de' Barcaiuoli, che vuoi dire Colombi.

SMERDXDA V. ISMEBDADA e I*MERSMERDXR / DAR.


SMERUASS\E,s.f.Smar<maf; Smargiasserie; Millanterie, Vana iattanza.

594

SMI

SMERDCO,s. m. Merdocco e Depilato


rio, Specie d'unguento per peli, V. MF.RDCO.
SMERDOSAMENTE, avv. Merdosamen
te , Voci- bassa, la quale usala metaf. signiuca VilmcnlejSordidamenlPj Con dis
prezzo.
^MERDSO, add. Merdoso e Merdellone,
Imbrattate di merdaSconcacatore, dicesi a Chi sempre caca.
Merdellone o Merdoso,detlo per ischerzo o per ingiuria a Giovanetlo, in sign. di
ArroganteUo ; A rrognn taccio ; Presun-tuosetlo o anche nel sign. di Schifiltoso ;
Schizzinoso ; Ritroso.
SMEiiDJsri , usasi lalvolla nel ign. di
,SQWICIO , V.
A VKii EL so 6MBRDOSO, Locuz. fain. Ave
re il suo cicisbeo o civettino; cio L'amico : diceii d' una Giovane.
LF..VGI:A SMBBDOSA , detto per ingiuria,
Lingua mordacej Mala lingua ; Lingua
ialini a; Lingua che taglia efora, Si dicc di uomo maldicente e maligno.
VCHIA SMBBDOSA, Monna merda, Det
to ingiurioso a Donna vecchia che faccia
delle affettazioni.
SMERCHTA, s. f. T. de'Cacciatori, Uc
cello acquatico, ch' della grandezza d'un
FOFA.VO. Linneo lo chiama Colymbus ruJiricoltis. Egli ha il becco pi corto del
capo , la lesta nera coi lali cinerei. Gli
uccelli di questa specie sono bravi nuota
tori come i PISOLI , e se ne stanno ott' acqua per mollo tempo. Non sono buo
ni a mangiare perch putuno di pesce.
.SMERGO, s. f. o anche SMERG.Y e SXEBco BACIASTE , T. de' Cacciatori valligia
ni, Mereo maggiore, volgarmente Smer
go o Colimbo massimo t Tuffalo, dal tuf
farsi. Uccello acquatico, dello gi da Gesjiero Mergus inaiar tra Colymbus maximus, da Linn. Colymbus glacialis. Se ne
conoscono di varie specie. La sua carue
ha un sapore schifoso di pesce. V. SMBB.CBETA.

SMERGO coi. ZUFO , T. SBB.OLA.


SMERGHI GARDELfNI, sono nomi ge
nerici dati da' nostri pescatori ad alcune
specie di pesci del genere Lutianus , co
me al Lutianus Bidens , Bloc,al Lutia
nus Manis, Nardo: tulli pesci per di
poca o ninna importanza , di sapore non
buono e poco frequenti. Notabene che al
L. Manis i pescalori Istriani danno il no
me di CANCELIBRO, V. VERDAZCI e SPEAGA.
SMERO, s. m. Smeriglio, Pielra mine
rale ferrigna , un po' rossicci, che serve
priucipalmenlc .per pulir l'acciaio, il fer
vo , il velro e per segare e pulire le pie
tre pi dure ; per .adoperarlo si riduce in
polvere finissima. 11 buono Smeriglio bi
gio , un po' rossiccio. Limi, lo chiama
Fermai Smirs.
SMEZ\R, v. (colla i dolce) Dimezzare;
Scoinmezzare ; Ammezzare, Dividere o
Parlir per inezio.
SMILZA, *. f. ( colla z aspra ) Milza, Una
delle viscere del .corpo umano e de' qua
drupedi , posta a parte sinistra alialo al
venlxicolo.

SMO

SMO

SMILZR, v. (colla * aspra) Ammczzarf


o Ammezzire; Immezzire e Immezzare,
difesi delle Trutte e signiGca Eccesso di
maturila.
SMILZO, s. m. (colla z aspra ) Voce ani.
di gTgo , e per lo pi in plur. SMILZI ,
vuoi dire Bagattini, Monela ch'era la
duodecima parie del soldo.
.SMILZO, add. Mezzo (colla i aspra e Te
sli-elta ) Proprio delle frutte , e significa
Eccessivamente maturo , V. Iliiov in'iv.
i )p,vK.>r!nt SHILZO , lo stesso ckc SMJLza.V.
SMNGOLA , adJ. Donnqccna , Doaaa
piccola e magreUa.
SMNGOLO, add. Scrialo ; Decimo; Nece; Mingherlino, Venuto a stento, IVi>olc di complessione. Diccsi di Persona.

SMONARSE, v. Toce plebea, Annoiarsi;


Stuccarsi; Infastidirsi; Seccarsi.
Di ersi pure nel sign. di Svogliar.', Per-.
der la voglia Mi SUONO , Mi
ovv. Ut' annoio ; Ali stucco.
SMONTAR, T. Smontare,
SMONTXH DB COLB , V. SMAnia.
SXOHTAB n'vn BALOGIO, Scnrruratire , dicci dell* Orinolo da tasca quando
Ja calcila icorre, cio ti smonta.
Sno.vTn , si dice fig. per Desistere

SMINUZZXDA , s. C Sminuzzamento.
SMINUZZAR, v. Sminuzzare i Sminuz
zolare ; Minuzzare; Minuzzolare ; Amminutare} Ridurre in minuzzoli in pic
coli pezzelii.
SMIIVUZZR iw RACOJTTO , Sminuzzola
re ; Sminuzzare , detto Hgur. S midolla
re ; Snocciolare ; Fare smaltita una cosa, Render certa chiara, esaminar minu
tame-lite una cosa , spianarla.
SMISS1\R, V. MISSIAE.
SMOCA , s. f. ( coli' o chiuso ) Voce ani.
Berta DAR I.A MOCA , Dar la berta ;
Dar la burla j Uccellare ; Motteggiare ;
Sbeffare ,- Dar la baia.
SMOCAGlXDA, s. f. Moccicala, Materia
simile ai mocci.
SMOCAGlXR, v.MocAciXn.
SMOCXGIO, s. m. Moccio, Escremento
del naso.
SMOCOLXR, v. Smoccolare, Levar via la
moccolalura colle smoccolatole, forbief^
o altro , V. MOCB. e MOCARLA.
/
ME IA SMOCOLO , Me la piglio per un
gherone, e vado via.
SMODULXR, v. T. di Ginoco , che vale
Far perdere a uno de' giuocalori tutta la
Modula ( V. MODULA. )
ESSER SMODUL.V, Far Lanca rotta, Per
dere lutti i danari.
SMOGIE, s. f. Rannata o Hanno, Acqua
traila dalla conca piena di panni sucidi ;
Lavatura dr' pannili ni, V. LISSIAZZO.
CITIVI; SMOCIE, Eannataccia.
SMOLACHlX, add. Sbonzolato; Slaccia
lo; Sfibbiato; Scinto^ Malassetto; Sciullo, di Chi abbia i vestimenti composti.
DONA SMOLACBIDA , Sciamannata e
Sciatta, Che negli abiti osa soverchia ne
gligenza e che va scomposta. Scinta o Di
scinta e Sfibbiata, vagliono senza cintu
ra n Colla cintura sciolta.
SMOLTG1NAH , V. MOLTOHH,
SMONX, add. Svogliato; Accapaccialo e
pieno di lasciami stare, cio Maninconico e pieno di noia o di stracchezza.
5MONXDA , i. f. Noia, Seccaggine.
M'HO DA U.VA GRAiV SMO.-VADA

O ME SO.Y

MOLTO SMOX , Mi san grandemente an


noialo a stuccato.

A FORZA DB DIRGRB L HO FATO SMO.VTR

DA LA o OPIMO, Le tante mie parole lo


persuasero finalmente a smuoversi, cio
A desistere dalla prima sua opinione.
SMONTO, aidd. Smunto; Dimunto; Spun
to , Magro , Asciutto , Secco : dicesi dell' Como.
SMONZER , T. (colla ?. dolce) Smugnere,
Trarre altrui di dosso 1' umore, V. Mo:c.ZBH.
SBAVA DA SMO*ZER, Brava asmugnere, cio Da cavar danari.
SMORBAR, . mmorbare,l\ putire mol
to de' pessimi odori EL SPUZZA CH'BL
SMORBA, Ha una puzza o fetore che am
morba.
SMORBAR , dicesi anche per Stomaca
re; Nauseare; lenir nausea; Far no
ia
Soif 8UOBB O STUFO SMORBI, Ne SOU

fradicio; Ne san sazio; Sono stomaca


to, nauseato; Mi fa noia che non ne
posso pi.
SMORBEZZO , *. m. lezio; Vezzo, Ouell'atlo che fa dello si li i io.
SMORCXGIO, Voce fam. V. BUZABTO.
SMORFIA , s. C e SMORFIEZZO, s. ni. ( Voci
formale dalla prepos. Ex e dal Greco
Morphe), Smolla ; Lezio; Lezia; Vez
zi , Accarezzamenti ;il'(<-iinti.
Venie o Invenie , vagliono Dimostra
zioni d' abbondante affetto.
SMORFIE COGIOVB, Daddolo e per lo pi
Daddoli, Voce Fiorentina dell' uso , nel
cign. di Smorfie (ciocche. Dicesi anche
Scede.
SMORFIA, diciamo fam. per Cerimonia
affettata.
FAR DE LB SMOMFIB, Far le quelle; Far
lezi, paroline, parolozze; Ammainare, V.
MlCNOGIVOLA.
F*B DB LB SMORFIE A MAP.VlH , SmorjS-

re, Scampar la forma della faccia col man


giare.
GfiE VOL MILE SMOHFIE , Folerci mille
stfiggi'. , <-itic Jin' infinit di cerimonie e
di Insinuile. Ei volle mili s toggi prima
eh' ei ne uscisse.
DOJVA BRAVA DA FAR SMORFIE, Perita di
lezii e di smorfie. V. SESTJ.Y.
SMORF1R , v. Far le smorfie ; Far le
invenie.
SMORFIARIA, . f. Smorfia; Smance
ria; Lezio, Allo .affettate o caricato.
SMORFIEZZO,

SMORFIOSEZZO, ) V. SMORFIA.
SMORFISO, add- Smorfioso; Lezioso ;
Schizzinoso; Cacheroso i Smanceroso;
Mormieroso; Atlosv. A ffrllalamenle Bi
licato.

t.

SMO

In altro sign. Hioi mere., dicesi a Chi fa


il vezzoso, il galliate, il vagheggino.
SMOROSAMENTO, s.n>. Amareggiamen
to, Galanteria.
SMOROSAR, . Amoreggiare ; Cicisbea
re; Corteggiar donne.
Innamoracchiarsi, Leggermcntc inna
morarsi.
LA SMOROSA PI DA VF.CJir.4 CHE DA ZO

VBNB, fende pi la crusca che lafari


na, detto fig. Dicesi d'una dnna che ab
bia pi madori da vecchia che da gio
vane.
SMOROSTA, Accattamorii Cicisbea ;
Rubacuori, Agg. a Giovane, la quale si la
scia facilmrate amoreggiare.
SMOROSTO, add. (colla s dolco) Dileg
gino e Dileggiatorino , Saggettiuo che si
piglia gusto di fare l'innamorato e non lo
cKe dicesi anche Cortigianiizzo ; Minchioncello; Civettino; Cicisbeo; Vagheg
gino; Vagheggione; Damerino; Ganzo;
Profumaluzzo; Ganimeduzzo Civetto
ne, si dice d'Amator finto che codia e va
gheggia le donne per vanit t per poterlo'
ridire.
Allocco, si dice particolarmente di chi
sta perdendo il giorno in vagheggiar da
me senza pi-ofl t<>.
Smanziere, Uomo dedito agli amori.
SMOROSEZZO x s. m. e per l pi SMOROSBZZI, Cicisbeato; Ganteo, l vagheg
giar donne , fare il galante. Amorazzi,
dicesi per ischeruo.,

SMORTTav
SMORTO
/ add. Morticelo; Morticino; Smortigno; Smortito; Smorto. Pal
lido, Pallidiccio.
Detto- per Agg. a Persona-, Sparuto.
Sparutello ; Sparatine; Tristanzuolo ,
Di poca apparenza e presenza , contrario'
d Appariscente-.
SMORTTO, dicesi per. Bianchiccio eCnerognolo,
SMORTO DB COLH , Smontalo o Scari
co di colre o Sconco assol. Colar mor
ticelo vale Pallido Sbiadito, Indebo
lito , Dilavato, Dicesi di Colore che ha
perduto la sua prima vivacit.
SMORTO iy CIBRA , Allibbilo, Impallidi
to per cosa che faccia restar confuso
Dilavato , dicesi della Faccia quando il.
colore tenda a) pallido Internato a Uo
mo impallidito e squallido. Smorto e interriata eh' ei pareva un corpo, uscfto di
sepoltura.
SMORZA, add. (colla z aspra) Smorzato-y
Spento , Disacceso.
* SMORZAR', F. (colla z aspra) Smorzare;
Ammorzare; Spegnere o Spengere, Estin
guere , e dicesi propr. del fuoco , del lu
me, della luce, de' vapori e simili,
COSSA OJTB wo S.E poi. SMORZAR, detto fig.
Cosa da non potersi soffocar o soppri
mere o estinguere o affogare-.
SMORZAR zo UJTA COSSA , cretto fig. Am
mortare; Bogare ; Seppellire, Celare,
Sopprimere.
SiMORZIN , s. m. ( colla z aspra )
' fcreai cnta ck'ciee dal naso.

SUA
SMORZINSO, add. (colla 2 aspra
cicoso o Moccioso , Imbrattato di mocci
Ec sM&nzivoso , detto in forza di sust.
e specie li gcrgo, // moccichino, II faz
zoletto da naso.
SMOVER, r.

SMOVBRSK DB LB PIEHB ,

Scommuoversi. V. SCOSSA.
SMOZZADA, s. f. Mozzamento^ Si dice
per lo pi di Membro corporale.
SMOZZAR, v. Smozzicare, Tagliare alcun \
membro o pezzo di che che sia. V. MOZ
ZAR.
SMOZZAR uv DISCORSO , Mozzare il di
scorso, il parlare, le cirimonie Smoz
zicar le parole , vale Non profferirle articul.-itamente.
SMOZZAR m CA.VTJT , Smussare, Ta-gliai- l'angolo o il canto di che che sia ; e'
quindi Smusso, ilicesi al Canto ragliato.
V. SMVSSO Augnare, Tagliare o Moz
zare qualsivoglia cosa-, come mazza, tra
ve, tavola o pietra-,
SMOZZEGAR, v. Smozzicar le parole,.
dicesi del Non proferirle articolatamente
Cincischmre, vale Parlare smozzicato.
Smozzicare, in T. agr. Tagliare all'al
bero quella parte, che sia stata offesa da'
qualche meteora o da qualche male.

SMUNTO,.V. SMO.VTO.
SMUSEG\R, V. MUSEGAB.
SMUSO.\\DA, s. {. (colla s aspra) MusontyAcceJJo ; Ingoffo Colpo di muso.
SMUSSAR, v. T. de'Falrgnami, Smus
sare, Tagliare i canti:
SMUSSO', ad<T. T. de' Falegnami, Smus
so e Smussato, dicesi per Agg. ad un Le
gno e vale Che non va per diritto, che ha
tagliato il canto, Che ha qualche mancan
za Trapzzio T. Grometrico che com
prende tutte le ligure irregolari che con
stano di pi angoli e lali, ma non tra s
pari. Dicesi anche Trapezzo Trapeztoide, si dice a Specie di trapzzio, ed
nna figura quadrilatera che non ha fuor
ch due lati paralelli.
SNANARARSE, T. Diguazzarsi, propr.
l'Agitarsi e dimenarsi nell'acqua che fan
no per lor natura le anatre, che pare un
segno di festivit.
Dette fig. ed applicato a persona, Cam
minar sciancato, come fanno, quasi adimitazione dell'anatra, coloro che limino
guasta o rotta l'anca.
Detto figur. Smammarsi, Andar per
duto per tenerezza e pep trasporto , tolto
dal!' imitazione delle Anatre che diguaz
zano festosamente nell'acqua. V. SBABAZZARSE.
SNARO, s. m. Second i miei principii eti
molgici sviluppati sullo SciVAjri>o, la voce
SNARO formata dalle latine Ex nare; e
vi conviene per corrispondenza L'italianoCorizza, specie di malattia procednte da
umidit fuor di natura che discende dal
cape per le nari, tenendo il naso intasa
to. La definizione della Col-izza si ha ne
seguenti due versi della Scuola Salernita
na cBe distinguono le infreddature.
Sijluit ad pectus dieetur Bheuma ca.tkarrut^

so
Si adfauces, Branchus; s ad nares,\
est Coryza.
AVER EL S.VARO, Averla corizza , o il
naso intasato o turato; e quindi Intasarsi
e Kintasarsi.
SNAROCHI\R , . Mocciare; Infardare,
Far de' mocci.
SNARCHIO, r. m. Moccio , escremento
del n.-iso.
AVER et. svAnocHio, lo stesso che Av'.t
EL SNARO, V. S*ARO.

SVASAR, . FARSE SYASB, Farsscorgere, Farsi deridere o> burlare. V. SMAT\R e \AS\B.
SNATURA, add. Disumano; Inumano 9
Che non ha sensi d'umanit , Pi che cru
dele:SNELO , add. ( coll'e aperta ) Snello; Agi
le, Destro, Leggicro, Sciolto di membra.
ALQUANTO .VELO, Snelletto.
MOLTO SNELO, Snellissimo;
SNOMBOLA , ad.i Dilombato o Lomlatof
Che ha i lombi offesi:
SROMBOLA, dicesi nel parlar fam. per
fiacco; Debole', Indebolito eccessivamen
te cio Per le sostenute fatiche, Pesto j
Fiaccato; Fracassato,
SNOMBOLDA, s. f. Dilombalo, Malat
tia de' lmbi.
SNOMBOL'ARSE o DESKOMBOLARSB (daf
la. Delumbari) v. Slembarsi; Dilombar
si, Guastarsi i lombi-, m.t dicesi per la
pi figur. nel signif. di Indebolirsi per trop
pa fatica. SJilarsi, ha il medesimo signi
ficato MB so QUASI 'TOMBOLA , lo m'eb
bi a dilombare per l gran fatica.
SiN'UAR, v. Snudare o Denudare, Cavar
del foder e dicesi d' un arma:
SO o Soo (coli' o serrato) i he nel plur. di
cesi Soi e nel fem. SOB , Suo PE AMoa
so, Per amar tuo,
SOO DB LU O DB ELA , S' HO ; D lu O D

lei L' soo DB UT, di lui..


Sor, vale per Genitori o Parenti I
toi STA BBJT, La sua famiglia ricca, r
agiata^
A>H DA FAR coi tot, Mangiar il ca
volo co'ciechi, Aver a fare con chi sa il
conto suo.
AVER LE SOE , Avere o Toccar le sue f
vale Essere percosso DAR LE SOB, Dar
le busse; TamBussare; Zombare, Batte
re alcuno,
Dia LE o A ujro, Dar ad alcuno un
rabbuffo, una riprensione A QDAVTI
CHE PASSA LA Tot DIB IA SOA , Criticare
Beffeggiare tutti quelli che passnno per
la vi. V. TROVAR LA SOA A TUTO
EL GA DEL SOO O DEL FATO SOO , Ifa (lei

fatto tuo, Ha dei beni, delle possessioni.


IVo AVBR \EIVTB DEL soo , Jlfser senza
proprio o profilo. Non aver pi niente del
tuo Esser porcellana o Star terra ter
ra come la porcellana, Esser in basso sta
to-, Non poter avanzarsi:
FA DB LB SOB , E' m' ha dato il mia
resta Far delle sue, cie Delle sue so
lite scioccnezzev
MBTEHGHB DEL soo, Mettevi di bocca ^
Dire lav-cllando qurj.<.-h? con i.

SOA
METBRGHE DEI. soo, Mettervi le pezze
e r unguento, detto fig. Si dice di chi du
ra fatica in alcuna coca per altrui e spen
de anche del suo Mettere del suo, va
le Scapitare. V. DESCAVEDR.
MSTBROHB DEL suo , TUO! dire ancore
Farsi difensore d'altrui, Aggiungere i suoi
buoni fli/j onde la cosa riesca come si
desidera LA CHE PARLA, LA OHE META
DEL SOllj SE NO LA CHE METE DEL SOO, NO

FAREMO ONESTE, /o la prego d parlargli


d'interessarsi come se fosse cosa sua;
se non v'aggiunge i suoi buoni uffizi,
non ne potrem. riuscire.
SEMPRE EL CHE METE DEL soo, /''' non
fasti insalata che non vi sia della sua
erba, dicesi proverb. di un Saccente che
inette le mani in ogni cosa; E si ilice an
che di Chi usato nel raccontare alcuna
cosa seguita, aggiungervi sempre qualco
sa del suo.
TDTI PER LE SO.B , Ognun per s' ; Al
la dipartita , cio Ognuno separalameutc. Chi s' ha s'oblia.
FARSE soo u.vo, Gratificarsi alcuno,
vale Renderselo benevole.
STAB su IB SOE, Stare in contegno o
in sul tirato, sul grave ; Stare in sulle
sue ; Fare gli 'cchi grossi; Star a sedet in gote; Stare in gota contegna ; Star
sul grosso; Andar grosso.
TROVAR LA SOA A TUTO , Trovar a ridi
re a che che sia, vale Trovar difelli, Ceuiurare.
TUTI GA D'AVER LB SOE, Ognuno c'
per /' ossa e per la pelle , vai > Ognuno
cottoposto ad avere qualche tribolazione o
infortunio.
TUTI POL FAR DEL SOO QUEL CHE I VOL,

Ognun pu far della sua pasta gnocchi,


r vale Ognuno ha il libero arbitri; A4
ognuno permesso il tir del suo tjucl che
gli piace.
,

TVTJ VOL DIR LA SOA, OVV. Oe.VI CAI ME-

WA IA COA , OG.XI COClblT VOL DIB LA SUA ,

Chi fa la casa in piazza o la fa afta o la


fa bassa , Chi fa le cose in pubblico non
pu soddisfare a tulli. Qgnun VIU diriu
a sitn modo.
SO SO , non pronunzialo a baslanza chia
ro, ma un po' strascicato, e con una spcrie d'inflessione di voce indicante indif
ferenza, una maniera nostra di rispon
dere, con cui intendiamo dire Cos cast;
Ali' incirca; Ne bene ne male.
SOOO, pronunzialo largo e strascicalo, for
se derivato dal Greco Soo , Andar via ,
Voce che usasi fra noi per i scacciare i pol
li , e si dice italianamente Sci.
BOATO, s. m. Soatlo; Sovattoc Savattoio, Specie di cuoio leggiero.
SOATO, detto per SOAZO, pesce, V.
SOAZA, s. f. Cornice, Ornamento ite' qua
dri.
FAR SOAZE, Scorniciare MBTBR i.x
SOAZA, detto Cg. V. IJTSOAZB.
CONTAR UNA COSSA co LE SOAZB , lo steseo che FAR LE FIIANZB. V. PRANZA.
O CHE QUADRI SENZA SOAZA! Dettato fam.
O che sguaiataggini'. O che stravagan
ze! O che paztiel O che pazzi da cate
na] La voce QUADRO si riferisce da noi

soc

SOE

tanto alle persone, quanto ai casi avvenu


ti. V. QUADRO e. TOMO.
SOAZTA, s. f. Cornicino, o Cornicino ,
Piccola cornice.
SOAZTA , s. ni. diciamo ancora per il
Alaestro di far cornici, cio propr. per
l'Artefice che fa le cornici a' quadri. Cor
niciaio non trovasi ne' Vocabolarii*/tagliatore si riferisce a rolui che intaglia
cogli scarpelli, lavorg differente dalli: sem
plici cornici.
SOXZO , t. m. T. de' Pese. Pesce di mare
del genere Pleuronectes , malamente cre
duto dai moderni llliologhi il Rhombus
degli antichi, e che il nostro Nardo per
facilitazione di sinonimia , chiama col no
me Pleuronectes Liodesma, tratto, com'egli dice, dal Greco clic equivale a So
vatto, pelle liscia. pece buono a man
giare, e comune. V. ROMBO.
SOBATIDURA, i. f. Ribattitura, Malore
che viene a' piedi drl Cavallo per esser mal
ribattuto qualche chiodo de' ferri o per
battersi l'uno coll'allro piede.
SoBATinuRA , diciatti pure a quell' Am
maccatura che viene ad altrui sotto ai pie
di pel Iroppo camminare.
SOT3ATO a(^' Contuso sotto i piedi.
SOB1SSAR, v. ( dal barb. Subabyssare )
S abbuiare o Subissare e Abssareo Ina
bissare, Sommergere, Mandare precipi
tosamente in rovina, Sprofondare.
SOBISSAKSB, Subbissare, verbo neutro,
Rovinare, Andare in precipizio.
SOBISSO, s. m. Subbisso o Subisso, Ro
vina grande.
SOBOGA , s. f. Sollollimento, 11 sobbolire. V. SOBOGB.
SOBOGR,v.5u6o//iW o S^llollirtc Sboglientare Bollire copertamente.
Detto per Riscaldrm i, Prendere un po'
li ftioco, diceli *' Panni incidi, della
farina, biade ed altro, che fermentano e
vanno a male.
SCEDA , t. (. Soccida o Soccita e goc
cio, T. Legale. Specie di Accomandila o
Locuzionedi bestiame che si da allxui per
ch lo custodisca nutrisca e n'abbia cura
a norma delle condizioni fra le parli omvenute.
DAR A SCEDA , Assocciare; Dare a soc
cida o a socco e in soccio. V. MBTADIA.
SCEDO , s. m. T. agr. Mezzaiuolo, Que
gli, col quale abbiamo qualche cosa di co
nnine e la dividiamo. V. MBTADA.
SOClXR, v. Star in societ; Conversare;
Praticare.
SOCIET , s,f.--V. NEGOZIO DB SOCIET, in
NEGOZIO.
SOCOMBENTE, Succumbente, Perden
te.
RESTAR SOCOMBENTB, Perdere.
SOGOMBER, v. Succombere, Soggiacere
a qualche perdila o danno, e dicesi anche
della vita. Succumbere Latinismo.
SOCORSAL, V. CHIMA.
SOCORSO , s. m. Soccorso.

' Et SOCCORSO DB PALCBLO, TI soccorso d


Pisa; II soccorso diPaluello (disse il Tas
toni , Secchia rapita, Canto 8. stanza 28).
Proverbio che si dice Quando il soccorso
giunga tardo e inopportuno; simile agli
altri, Arrecar acqua quando la casa ar
sa. Quando san morto fammi un brodet
to agli occhi. V. TARDI LA MAS ALCDL co
\ PETO FORA, in PETO.
SODA . s. f. V. CENERE SODA e NITRX.
SODA, add. Sodato; Assodato; Fortifi
cato.
SODA, parlando di persona che dopo lun
go disordine di vita siasi emendata, />'<uvi'duto ; Emendato, Tornato a miglior
ila.
SOUADA , s. f. Assodamento o Soda men
to.
DARSE UNA SODDA, Assodarsi, Conso
lidarsi.
Parlando Cg. di Giovane, Ravvederti;
Emendarsi.
SODAR, . Sodare; Assodare e Rassoda
re , Far sodo e duro che che sia ToaKB A SODB, Rassodare.
SODARSB, Assodarsi; Fermarsi Det
to Dg. Metter cervello; Far senno e giu
dizio. V. RASSODARSI.
SODkTO, che anche dicesi SODN, detto
per agg. a Fanciullo modesto e composto,
Sennino , sost. Voce che si dice per vez
zo di persona giovane , graziosa ed assen
nala.
SODEZZA , s. f. Compostezza; Modestia,
Contegno sodo, Componimento d'abilu
e di costumi.
SODISFARSE, v. Scapricciarsi; Scapriccirsi; SLizzarirsi , Pigliarsi soddisfazio
ne, Solvere un deso. Cuocersi nelsuo
brodo, vale Scapricciarsi, Fare a suo luodo. V. DESCAPBICIARSE.
SODISFAZIN, s. f. Soddisfazione e Sod
disfacimento, II soddisfare, e vale uri sen
so proprio per Piacere, Contento Avr
U.VA CKAN soDisFAZjbir, Aver molta soddi
sfazione.
SoDISFAZlb.V DEL DEBITO, SoddisftlZtO-

ne o Soddisfacimento, Pagamento del de


bito.
DAR SODISIAZIO! , Dar soddisfazione o
soddisfacimento , cio Adempiere ogni
sorta di convenienza; o L'atto di soddis
fare altrui riparando l' offesa fatta Risgarare alcuno, vuoi dire Rimaner al Ai
sopra d'alcuno nella contesa.
TOBSE soDisFAZib.v , Pigliarsi toddisfitzione o soddisfacimfnlo, che Vendicai-
li. V. DESCAPBICJARSE.
SODO, add. Sodo; Solido; DuroConk *
patto; Denso, dicesi de' Metalli.
OMO SODO, detto lig. Composto ; Posa
to ; Modesto; Polito; Grave; Serio.
STAR SODO AL MACHIN, Star s.odo o sal
do o forte al macchione o alla macchia,
e vale Non si lasciar persuadere n svol
gere,
c
Sui SODO, Manicr?aw./>afennoj -Sen
ta scherzo; Seriamente.

VESTIR sopo, V. VSSTJB.


SOTA, . fc T. de' Pese. Specit di Cifri

SOF
no o Crpio, Pesciolino d'acqua dolce vi
ra, detto da Linneo Cyprinus Nas ut. Egli
di corpo un p compresso ai lati e pelhu-ido. Si mangia soltanto in frittura per
la sua piccolezza.
SOF\, s. m. So/ii; Lettuccio da sedere.
STAR SEMPRE DAL LBTO AL SOF, Este
re o Stare o simili , tra 'I letto e 'I lettuccio, vale Essere ammalaticcio, non intieramenle sano.

SOFAD1N, s. m. Leltuccino o Piccolo so


f.
SOFEGA O SOFBGO, V. SoFEGR.

SOFEGDA, s. f. Soffocazione; Soffogazione o SofJ'ogamento, l soffocare.


SOFEG.\R, v. Soffocare; Soffogare; Suffocare, Impedire il respiro.
SOFEGR LA CAR\E , Soffocare, il cuo
cere la carne arrosto in una pignatta chiu
sa e in umido.
SOFEGR co LE PAROLE, Soverchiare o
Sopraffare con le parole Appaltane,
diccsi u Colui che cerca di soppraf&re,
SOFEGR DB BOXE GRAZIE, Opprimere di
cortesie, di carezze; Ristuccare; Affo
gare il cane colle lasagne, dicesi in nrov.
Quando per venire al suo talento si offe
risce maggior parlilo che non merita la
bisogna.
SOFEGR NEL TANGO, Anime minare o
Ammelmare.
SOFEGR tr.v BASTIMENTO, Affogare un
bastimento. Dicesi affogala il forte d'un
bastimento quando sotto la superficie dell'acqua. La batteria d'un bastimento di
cesi affogata quando si vicina all'acqua,
che sia forza tenere chiusi i portelli per
poco eh' esso vascello sbandi.
SOFBGR zo UNA COSSA , Affogare una
cosa, cio Seppellirla , Sopprimerla; di
cesi delle cose morali, Occultare; Abbu
iare SOFEGR LA COLARA , Schiacciare,
Aver ira e non poterla sfogare.
SOFEGR LA CURIOSIT, Rintuzzare la
curiosit , nel sign. di Reprimere o anche
Sminuire.
SOFEGR DB LE SCOREZB , Tirar loffe per
coregge.
SOFEGO , s. m. e nell' accr. SOFEC.AZZO ,
Afa ; Afaccia , Vampa affannosa , fasti
dio, che per soverchio caldo o per gravez
za d'aria pare che renda diincile la respi
razione.
ANCO FA UN GRAN SOFEGAZZO , Oggfa

un' afaccia strana e fastidiosa.


SOFISTICAR, v. Sofisticare, Far sofismi,
Sotlilizzare, Cavillare.
SOFISTICO, add. Sofistico e Sofistico,
f dello per agg. a persona, vale Inquieto,
Fantastico, Stravagante; ed anche Cavil
latore.
SOPITA, s. f. Soffitta e Soffitto, Stanta
a tetto; Cameraccia a tetto, Ultimo pia
no della casa senz" altro palco che il letto.
In MOTTA, Sopraltelto, avv. Finestre
foprattetto.
STAR, IN SOFITA, Dimorare a tetto.
SOFITA DEI TEATRI, Paradiso, La par
te o sia l'ordine pi alto dri teatri.

. SOF1TAR, v. Soffittare; Impalcare, Mei"

SOG
tere o Fare il palco o il soffiilo ai piani
d'una casa, Porvi la iravaiura Imbos
solare, Mettere gli assiri-Ili ai palchi
SOFITR UNA CAMARA , Porre o Fare il
soppalco; Fare il soffitto ; Fare il cielo.
V. SOFITO.
SOF1TTO, s. m. Palchetto , dimin. di
Palco.
SOFTO, s. m. Soffitto o Soppalco, Pal
co fatto di graticci od altro per difender
le stanze dal freddo e caldo e per orna
mento , che dicesi anche Cielo. Su/fittane
Paccresc.
SOFITO A BARSTA, T. de'JMuratori, Sof
fitto a stuoia, Cavila tonda in forma di
berretta, itnmagi nata per diminuire l'ele
vazione d'una cappella, d'un' arcala eie.
relalivamenle alla loro larghezza.
SOFR1BILE, add. Soffribite o Sofferevole.
MUSICA CHS ME PAR SOFRIBILS , ~Muitf.ll

sufficiente, cio A bastanza buona e ben


condotta; quanto basta a soddisfare.
SOG A, s. f. (coli' o stretlo) Voce del Con
tado verso Padova. Lo slesso che CORDA,
V. La voce SOGA barbarica , e fu usata
italianamente da Dante, nell'Inf. cauto
3i. Cercati al collo e troverai la saga.
SOGTO, s. m. (coli' e larga) Soggetto;
Personaggio, Persona di riguardo.
O CHE BEL SOGTO ! Maniera fam. Oh il
bel suggellino] Dicesi di Chi presume d'es
sere pi che non .
SOGTO DE LA QUESTION, Punto centrico o principale della quistione; Punto
di merito SOGTO o' u.v LIBRO , // tito
lo o r argomento d' un libro , f un opera,
la materia.
SOGETN,s.m. Personaggio; Gran sug
gello, Persona nobile, di gran portala od
altura.
SOGEZIN-, V. Sucizib.v.
SOGIA, s. C Soia, Specie d'adulazione me
scolata alquanto di beffa DAR LA SOGIA,
Soiare ; Dar la quadra; Ucoellai'e; Mot
teggiare.
SOGIA , dello per SOGIR, V.
SoGIA DEL SPJRN DB LA NAVE, V. SPBRN.
SoGIB DE LB BOTB, V. BoTA.

SOGIAIZZA, add. T. ant. Schernilrice;


Donna che burla assai, che da la soia ,
cio che adulando beffa. V. COGIO.VADOR.
SOCI AMENTO , s. m. Voce ani. che anche
bcrivcvasi SOIAMBNTO , Scherno; Dileg
giamento ; Dispregio.
SOGI\R, T. ani. Soiare; Uccellare, Adu
lar per guadagnare. DCPS i anche per Scternire; Burlare.
SOGIR LE BOTE, Metter in sedili le bot
ti, cio A dilli,-irle sui sedili nella cantina
per riempirle di vino.
SOGIR, s. m. T. de' Muratori SOGIR
DE SOTO DB LA PORTA ,

Soglia ; Soglio C

Stigliare o Limitare , Quella pietra che


sta per piano in fondo della porta , dove
posano i cardini o stipiti. Dicesi Soglia
intavolata Quella che ha nella pi alla
parte un bastone che sporta in fuori, che
ulcuua rolta rigira con parte della moda-

SOL

597

natura dello stipilo; E soglia liscia Quel


la che torna a piano del mattonato.
SOGIR DE SORA , Architrave, La parle
opposta alla Soglia , cio Quel menila
della porta che posa immediatamente so
pra gli stipili. V. PORTA.
SOGIR o SOGIA DB LB DOTE, Sedile, So
stegno delle botti. V. in BOTA.
SoGIa DE LB PEDESTRE, V. FEKESTRA.

SOGIBR o SCALO DEI SQUERI , V. SQUERO.


SOGIO (coli' o largo) No socio ? pronun
ziato in modo interrogativo, vale Non lo
so io forse? e vuoi dire Lo so.

SOGIONGER, v. Soggiugnereo Soggiun


gere.
SOGNAR , V. V. INSONIARSB.

AQUA CHE LA SE SOGNA, Maniera Tamil.


Acqua men che tepida; Acqua addolci
ta , Acqua che abbia appena appena per
duto il crude del freddo e non arrivi al
la liepidit ; Tra il freddo e il tiepido ;
Ove il freddo sia mitignto, temperalo. Di
cesi per Acqua ad uso di bere.
SOGNO, V. IXSO.MO.
SOI (coli* o aperlo) Voce che si sente fre
quentemente, sempre delta con inflessio
ne inlerrogaliva, ed prima persona del
verbo SA VR.
COSSA sol o socio MI? Che so io? e va
le Non so nulla CHE sol MI? E dieso
io ? che allri spiegano per Eccetera.
SOL, s. Sole.
O caio DEL SOL, Occhio del sole; Disco
solare ; Sfera del sole.
SOL SCOTAIZZO , V. SCOTAIZZO.
SOL SPORCO o SMORTO, Sali: annacqua
to, Languido per le nubi SOL SCOLTO,
Cole fra le nubi Uw poco DE SOL, So~
le abbacinato; Appannato.

UN BOJT SOL, Un sole cocente che per


cuote cogli accesi suoi rat.
STAR IN POSTA DB SOL, Stare a solato,
Esposto al sole e specialmente alla plaga
di mezzod.
EL SOL VA A MONTB , // sole tramonta,
si orica, si nasconde.
NASSBR DEL SOL, V. NASSBR.
AVER DEI CAMPI AL SOL, Aver della ter
ra al sole. Prov. che anche dicesi Aver al
sole semplicemente e Aver del suo al so
le, vale Possedere fondi slabili.
ESSER UN SOL, Essere un sole, una bel
lezza, dicesi Gg. di Cosa lucida ed anche
di Bella giovane LA MB PAR <-.\ COL ,
Mi pare un sole o un occhio di sole, Dir
ersi per dinotare una gran bellezza.
S'ADORA EL SOL CHE LDSE, S'adora il
sol che nasce; II podest nuovo scaccia il
vecchio; e vagliono che Le nuove cose fan
no scordare le vecchie.
SOL IN LI.V, Solitone o Solleone, 11 tem
po in ciiiil sole si trova nel segno del Lione. Nel ifmpv del solitone. I gran secco
ri del sollione.
R ELOGIO DA SOL, V. RELOGIO.
SOLA o SIOLA, s. f. (coli1 o aperlo) Suo
lo, e nel plur. Suola, Quella parle della
scarpa che spetta allu pianta del piede.
CURAMI DA SIOLB, Corame da suola;
Cuoio i In' serve ad uso di suola.
Altrui BICA SIOLA DA sfovo , Ritolare ,

598

SOL

Rimettere nume suola. Mettere^ un lic


ci, ne, Tale Un pezzo di suolo alle scarperotte,
TinX LA SIGLA su LA FORMA , fmbrocCare U suolo , dicono i Calzolai del Tirar
lo su la scarpa mentr' sulla forma.
STIMAR wwo QUAJCTO LB IOLE DB LB so
CARPE, Aver uno sotto la tacca del zoc
colo, Non averne alcuna stima, Non far
ne alcun conto.
Box DA SIGLA E DA TOXBJU , V. P>".\ .

SOL\DA , V. SOLXWA.
SOLADRA, . t T. de' Calzolai ^Solettatura, Tutto ci che serve di suolo o so
letta alla scarpa.
SOLANA , s. f. o CALDO , dicono i Veteri
narii al Riscaldo di testa, che soffrono talora le Pecore a motivo di lunga esposi
zione al sole o per. troppo calore nelle stal
le. In questa malattia esse tengono la boc
ca aperta, non ruminano, hanno ij ban
co affannalo , mandano spuma e sangue
dal naso , cadono a, terra, e iquoipno , se
col salasso non vengano prontamente socoiirse. Solinata o Solata, dicesi dell'im
pressione violenta e talora mortale che fa.
il sole.
SOLAVA , in T. fam. diciamo ancora per
Quel dolore ili capo che altri soffre dal le
vare al tramontare del sole.
SOLANO , s. m. Solano , Pianta arbore
scente, che ha il caule iiirnne fruticoso, le
foglie lanceolate repande e le umbelle ses
sili, delta italiani. Bellezze di Genova,.
la quale dalla fine dell'estate fino al gelo,
d'inverno si vede carica di bacche rosse
di colui- di minio, che frammezzo al bel.
verde delle foglie fannp un beli' ornamen
to; il fusto suoi perire*d' inverno, ma ri
pullula di primavera. Linneo la chiama
Solanum Pseudocapsicum.
Un altro fruticetlo grazioso di questo ge^
nere detto da Limi. Solanitm tomentosum si conosce, che fa. le bacche gialle
ranciate, chjo pnngiglionato, colle fogliecuoriformi serpeggianti ricoperte di lanngine porporina prodotta dai peli sirilati e formanti feltro.
SOLAR , v. T. il*' Calzolai. V. SOLETR.
SOLAR U.VA CASA, Fare il pa,lco o il s&<
laio.
SOLAR , dello bassamente in vece di ZoLXR,V.

S.OLARIL, s. m. Piccolo solaio, cio Di


piccola casa.
SOLAZIR, s. m. Sollazzante e Sollazzatore, Intendiamo Quegli che va a sol
lazzarsi vogando nelle barchcltc.
SOLCA RO , s. m. Voce agr. lo stesso che.
ALGUARO. V.
SOLCO , s. in, V. FOLCO e ALGJIIO.
SOLDA o SOLDVDO , s. m. Soldato, L' uo
mo di gnerra. Fantaccino, diccsi il Sol
dato ordinario.
SOLD'IDI , Soldatesca, Milizia, adunan
za di solila ti.
SOLDA DB FA.XTARA Fante ; Fantocci*
no, Soldato semplice.
SOLD DB.roRTU.VAj Avventufiere o fe nturare. ~

SOL
iv VITA , Stanziale , Agg. di s.ldato , ili corpo di troppe , e Tale continuo,
permanente, perpetuo, a differnza di
quelli che militano per u tempo deter
minato , scaduto il quale s riformano.
S'> i.n'i BOW DA CIBATE, Soldato da chiocqiole; Risparmia foderi.
A LA SOLDDA , Detto a modo ;ii v. tiit
soldatesca, All'uso de' snidali.
SOLl'ADA2ZI,s. m. Soldataglia, Calti,
ve truppe.
SOLDADLO, s. va. Soldalello; Soldaluz-a ; Su/datino, Avvilitilo di loldato.
SOLDARA , s. f. Soldateria e Soldatesca.
SOLDTO , ,. in. Saldarti/o, dira, di Sol
do Ho aggruzzolalo qualche saldartilo, Ho ammucchiato qualche moneta, dei
danari,
MucHIAHSB DEI SOLDARBLI O I) FI SOLDE-

TI , Farsi un po' d peculio , dicesi C, del


Raunarsi con industria alquanto di pecu
nia, th api. he si dice Aver fatta gruzzo
lo.
SOLD1N, i. m. Soldino, Piccolo soldo,.
Soldini, chiamanti da noi presente
mente li Soldi di rame, che ancora, Leuchi assai rari, ci rimangono in commer
cio, delta cessata Repubblica Veneta , e si
dicono in diminutivo perch sono pi pic
coli e valevano meno del cosi detto Soldo.
Italiano e dell' Austriaco.
SOLDO, s. ii:. Soldo, Moneta notissima ili
puro rame, di' la. vigesima parte della
eia, Lira Veneta. 11 soldo di banco valeva
l. 4- > 6. , siccome il piccolo soldi 8. 11 sol
do de'grossvL. 3. 2-.
Soldo, si dice anche generalmente per.
Monta j. E per Mercede , Paga , Salario.
No CO Plbu.V SOLDO, LI CO SPESI TUTf v

Ho soffiatto nel borsellino; Non ho cro


ce addosso, Non ho donarti V. QVATRIW.
Coi SOLDI SE GIUSTA, TUTO , / Soldi Og
gid fanno una certa saponata eli* lava
tutte le macchie. V. BEZZO.

SENZA SOLDI L'ORBO NO CA.VTAI.V. Onmi.


Noi VAL u,v SOLDO, Non vale un quat
trino. Non vai niente.
SOLDONJ^ . m. Soldi, e s'intendeva Quel
li ch'erano in corso sotto la Repubblica
Yeneta, che per avvilitiro ora si dicono
SOLDINI (se ve n' ha. alcuno) a motivo del
loro valore diminuito.
BOTARLA i.v SOLDO m, Maniera fam. scher
zevole o fig. Dai* ad alcuno it pan bolli
to smaltito, cio Spiegargli pei: minuto
ogni cosa.
BUTMELA iv SOLDO.VI, Spiegatemela
in volgare-^ cio Parlate meglio, ditemi
le circostanze le pi minute se volete ch'io,
v'intenda bene. U le miilpan bollilo smal
tito. V. S.YI i.vu/./Aii.
SOLEC1TADR, s. m> (detto ancora sot
to i Veneti SOLBCITABOR DB PALAZZO ) Sol*
lecitatoreo Sollicilatore, Causidico; Io
stesso che INTERVKJTUNTE, V..
SOLEGlX , add. Assolato, ftattuto dal so
le Soleggiato, dicesi di Luogo percos
so dal tuie.
SOLEG1\DA , s. t; Soleggiala , che par-i,
rebbe U voce corrisnpndenlej non trova^

SOL
*i ne' miei dizionarii } bench vi siano So
leggiare , Soleggiato e Soleggiante. Noi
intendiamo con questa voce vernacola L'a
zione calorifica e continuala del sole.
I'.AU UVA SOLEGIADA AL FouME.VTo, So
leggiare il grano, farlo al sole perch si
rasciughi.
Soleggiamento, Certa impressione che
(a il sole co* suoi raggi..
SOLEG4AR, v. Soleggiare; Astolinare.SOLR, s. m. (coll'e aperta) Solaio; Pal
co; Tavolato, II piano delle stanze accon
cio pe camminarvi sopra.
Sotia , dello in T. de'Cerainoli , Ta
volati poco alii da l(N-ra, a guisa di lettie
re, sui quali distendono i bruccioli di ce
ra per imbianchirla.
SOLER DA MORTI, V. CATAJACOV
GASA DI PI SOLRI, Casa in diversi
piani o palchi.
CASA ix SOLER, Casa con piano supe
riore.
MBTER EL SOLB A..UXA CASA, Impalca
re. V. THAVADCTAJ
SOLER ROTO, Palco, smattonato, Se i.
mattoni si.in . rotti.
SOLER DA PROCESSIV, Barella, dicesi;
acquei Veicolo-con cui si portano le sacre
imagini a processione Manichi della
barella, si chiamano quei qnatlro legni
sporli che servono per portarla.
Fercolo o Ferculo, direbbesi ad un Ar
nese o cosa che si portasse in trionfo, co
me armi, macelline, spog|ie, corone, va
si e cose simili.
PATIR I\ TEL SOLEB DB SOBA O IX TEL

>-o i .% E TVATRI.H, Maniera fam. Avere il cer


vello nel! calcagna j Aver meno cervello
d" un grillo o d" un' oca ; Non aver tutti i
*ui mesi; Esserfuori del seco/o, vale Es
ser scemo, nazzii-cii..
U.VA BCZARA I.V SETI SOLRI-, V. BuiA-

SOLR, T! (coll'e stretta) Solere, Esser


solito, Aver costume.
LE DO.-VE SOL ESSER VOLUBILI , AP donne
sogliono esser volubili o girandole.
SOLERTO, s. m. Barelletla, dim di Ba
rella. V. SOLER , s. m.
SOLESLO , s. m. ( coll'e larga e l'i dolce)
Sole abbacinato, vaie Con poca luce e po
ca splendere.
SOLTA, B. f. (coll'e stretta) Soletta o
Pedule, Quella parie de'calzari che va sot
to al piede.
SOC.BTA TE LE SCARPE, Tramezzo, Cer
ta striscia di cuoio che si cuce tra '1 suo
lo e '1 tomaio dell scarpa.
SOLET\R , v. Soteliare, T. de' Calzolai, ^
Far le suola o Metter le suola alle scarpe.
Ma nel dialetto nostro irilendiamo Rinoiar le suola; e quindi in lai sign. dovreb
be dirsi Rsoletlare o meglio Risolare ;
Rimetter le suola: Scarpe solate o molate.
SOLETR I.B CALZI , Rimpedulare, Ri
fare il pedule all.e calz.
$OLEVR, v. Sollevare e Svleviare, Al
leggerire, Sgravare, Alleggbre, Par sol
lievo del peso Rilevare alcuno vale Li
berarlo per obbligo da qualche molesti.

SOL
SoHevare, dicesi per Innalzare, Levarta. V. A Lz .
Solivb-un , Sollahare , AlquaiUo alzare he che sia.
Solevar l' a QUALcLw , Rallen animo, Dargli un po'di siliero -p
Metlere a leva altrui , bgur. Sollevargli
animo, dargti occasione di alterarsi.
Solevar uno posto , Promuovere
o Promover, Conferirgli grado e digili
ta.
Solevarse blcur, Sollevarsi; Ricrearli; Darsi alleggiamento e rutte alie fatiche durale Gallare g. si dice dd Animo quando (i soliera e s' innalza e
tjuasi galleggia e s' insuperbisce. Gallare
ai gioia.
Soleva BSB, disse
dicesi in
ancora
famil.
perPar"torire.vDante
quoslo
sign.
Alleviarsi, Parad. G. 3C.
Solbvabse , diciam talora per Trar coTeggie; ed anche per Andar del corpo.
SoleVarsb del poplo , Sommoversi
o Sommuoversi ; Abboltinarsi ; Ammulinarsi; Sollevarsi ; Ribellarti.
SOLEVAZl.\,s.f. Sollevazione; Ammutinamenlo; Abbottinamento.
SOL Ve, s. . Sollievo; Sollevamento ;
Alleviamento o Alleggiamento , Confor
to, Respiro.
SOLFA , s. T. Solfa e Zoljit , i caratteri, h;
figure e le note musicali.
Bater la solfa , 'Far la balala , Bal
n- canlaniln la misura del tempo.
Solfa, uol parlar fam. dctamo per Grida; Querele; Dislurbi.
I. I3TBS.4A soLTA , La cantone ofavola
deir uccllino che nonfinisce mai.
SLFARE,s. m. Solfo e Zoljb.
Per Zolferino, V. Soltar ix.
GA del soltare (che anche si
dice El solfarb vs solfabIn )
Un subito; lJn impetuoso, Agg. ad nomo
che fcilmente s' adira.
D E\ . solfarb, InsoIJarsi o AssolJorire.
Fiob se sola re, V. Fiotu
SOLFARIN , s. m. Zolferino o Zolfino,
Sloppino coprrto di zolfo per uso di acceodere il fuoeo Solfanello Zoljanello,
si dice a quel Fuscelletto di canapulo intinlo dall'un capo dall'altro neleolfo,
che serve al medesimo oso.
solfegiXr, v. e a mirant. Soxftzr, SolJiggiare, T. dlia Musica, significa Dare
c-anlando ai suoni il nome , usando le Sei
te sillabc Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si;
onde s'insegna da' Maestri ai principian* ti la musica vocale. V. Vocalizar.
S0LFG10, s. m. T. della Musica, Solfeggio,Dicct\ una Specie d'aria senza pa
role. V. Vocalieo.
.SOLFTA , s. f. dimin. di Solfa, V.
Solfta poi voce ant. che non disconverrebbe pei-6 anche al presente nel sign,
met. di Maldicenza, in cui vedesi usata
dal noslro Varolai-i nelle sue satire
che SOLFETA .' che ora forse direbbesi
che lengeta! Oh che forbicione\ Oh
^he lingua tabanal

BOM
SON
SOLFON, add. Specie accr. di Solfa,
"dire Somaro, Giumento , perebe tal anidetto per Agg. a Lomo, nul sign, di Sbmale per lo pi slito a portar le some,
-Caminchioni , V.
TJrio strada se conza eoMA , Per le vie
S0L1DAL, edd. Solidario, Obbligato in
si acconcian le some, e vale In operando
-solido.
si superano difficoll; si ripiega.
SOMACO, s. m. Sommacco o Sommaco
SOL1DALMENTE, avv. In solido Oobligato in solido , Obhligaio insinu col
Cuoio concio colle foglie del Soramacco,
che un Arboscello dello gi da Linn.
debilorc a pagare il debito.
Bhus coriaria , che ti-ovasi anche nelle
SOLIDO, add. Solido ; Sodo, Saldo.
colline boschive della Toscana.
solido , Dita solida, 'Uomoricco;
Dilta ricca.
SOM ARELO, s. m. Asinello; Asinetto.
SOLIO, add. Schielto, Positivo nel vesti
SOMARO , s. m. Somaro e Somiere ; Asi'
r Vestir solio , Vestir alta buona,
no; Giumento Somaro, dicesi anche
alia positiva, Con semplicil.
ad altrui per ingiuria.
SOLITAMENTE, avv. fer slito; PerTorSQMEGlE, s. f. dicesi sempre nel numero
dinario; Ordinariamente ; AccosUanaladel pi in sign, di Someoiauza Avien
menle.
le somecie, Aver della somigUama ,
Assomigliare.
SOLITARIO, add. Riferito auomo, Soli
tario, significa Che sfugge la compagnra,
SOMEGIANTE , add. Somiglianle a SiChe ta solo ; e in qnrslo significato s' usa
migliante e Assomigliante o Kassomianche in forza di sust.
glianle, Che assomiglia.
Riferito a luogo, vale Non frequentato,
SOMEGANZA,*.f. Simiglianza; SimiRomito, Deserto.
glianza; Assomigliaza; Basso migitan
Passara solitaria , "V. Passara.
ea, L^assomigliare, L'aversembianted'una
solitXrio,s. m. Solitario, Gemma che
rosa o di uno Dissomiglianta h il suo
contrario.
comparisce da se sola senza i! corredo dl
ie all re.
SOMEGIAR,t. Somigliare; Simigliarei
Solitario , in diverso sign, noi dieiamo
Assomigliare ; Assimigliare ; Rassomiad un Seggiolone sofice, quasi a guisa di
gliare, Aver simiglianza, Sentir di che
poltrona, lulto imboltito, che s'usa dagli
che sia.
-avvocali r da allri per istare cmodamen
SoMbgib a so t\nv,Padreggiare o_ Pqte seduti.
trizzare flfigliuolo tien del padre. E lui
SOLITO, add. Slito, Accostomalo , Asa penntl/o; tutto lui; E lui maniato,
Dicesi della somiglianza materiale. Somi
sucfalto.
EssKR SOLITO DE ANDAR UN CAsYx
gliare al padre e il padre; Far ritratto del.
padre o dalpadre o al padre,va]t MostrarTJ.4A botbga , -Usare ad un casino o ad
glisi soniigbaute ai coslumi, Non degene
una bottega, Frequenlarvi No la c.brare.
SOLITA DB ANDAH MAI I.V 'ClIIESA , /
Trab a soMbgir, Arieggiare alcana,
Chiesa non vsava -mai.
vale Aver l'aria d'alcuno Assimilart
slito, Db slito, posto avverb.
vale Formare a similitudine, Far simile,
Al slito, AI modo consuelo.
Contraffare. V. Aria e Trar a uno.
SOLIVO, edd. Solatia; Solitivo ; Aprico,
SOMETA , t.t dim. di Soma , Somella e
Parte o Sito che riguarda il mezzodi.
Someta.
SOLO , *dd. Solo solbto o Solo per
SOMISSIMAMENTE,
avv. Sommamtnte,
solo, Tutto solo; Da me solo; Da s so
grandemente,
' ,
lo, Senza la compagnie di nlcnno.
SOMISSION,
s.
f.
Sommessione
o
Som*
Da solo a solo , Da o A solo a solo, A
missione, II sottometiersi.
vuattr occhi, In due soli.
Dom andar soMtssihv, Pregare; Star in
Um solo pol pooo,t7 Jor non Ja
alto di pregare ; Damandar aiuto, socprimavera o ghirlanda, Un solo pu far
corso; Chiedere o Demandar merci. .
poco.
Xe MBGIO BSSBR SOLI CHS MAL ACOMPASON, s.m. (cU'o serrato) <$uorto,ScnacxAi, Egli meglio star solo, che con
2one all'udito.
trisla compagma.
Squilto, dicesi al snono de'campanelli.
Esser bolo comb V V caw , Esser solo
Son de abme, Sgrigiolare, si dice del
come un cane, Senza niuno in compaRomore che fan no le armi batate insiegnia.
me. Lo sgrigiolare deir armi; fl tipercoUiv bolo \o pol fabtto, lin solo ba
timenlo o // rombo deW armi.
sto non s' adatla ad ogni dorso, \raie Non
Sox DF.i vAsi, Suonosi dice quello che
esser idneo ad ogni cosa.
rendono i vasi di Ierra colla e che indica
la loro saldezza.
SOLVENTE 1
A son de puGNi s db , A suon di
SOLVIBILE / add. Solvente , Che paga;
pugna e di ptreosse, cio Percosse conti
Che pu pagar ci che deve.
nate e qnasi d'armonia.
Solvente lo diciam noi talvolla
o Dita solvente per Buon pagatore.
A SON SE SCOKBZB, V. SconEZA.
AlSO.V DE STA CAMPANA, V. CaMANA
SOMA, s. f. (coli*o largo) Soma , propr.
Carico che si pone a' giumenli.
SOn\ , add. Suonato.
Bestia da soma, dicesi per ingiuria a
ClNQUANTA OSESSAWTA AN! SONAt , Vale
Persona w llana e mal creanzata , e > uol
Anni passati+Jiniii.

6oo

SON

SONACHlXR, v. Strimpellare, Sonare co


ti a mal modo, e dicesi di Chi suona ma
le qualche slromento.
SONADA, s. f. Sonata, II suonare.
SoNDA DB CAMPAIVELB, SonOglata, II

sonare de' campanelli posti nella sonaglie


ra, che si porta per lo pi nel collo degli
animali.
SONADA o SONATA DB RBLOGIO , lavi
gliene a" orinolo, '.Ingegno per cui da un
oratolo si ha un suono che rende armo
nia.

SONADR, s. n. Suonatore.
Cornature, diccsi pi particolarmente
al Suonatore di corno Citarista o Ceterista al Sonalor di [cetra Violinista
al Sonalor di violine Oboe al Sonatore
di lale stromento Campanaio a quello
delle campane eie.

SONADRA , s. f. Sonatrice.
BOXA JfOTB SONADOBI, V. NoTB.

SONAGIRA, s. f. Sonagliera, Quella che


si mette al collo degli animali Voltoio, dicesi a Quella parte della briglia ove
s'attaccano le campanelle.
SONAGN,s. m. Sonaglino o Sonagliuolo , Piccolo sonaglio.

SON
SONA LA ATARBLA , V. BATARSIA.

SONAR LA MESA , LA PREDICA etc. Sona


re a messa, a predica e simili.
S'HiXn LA TROMBA, Squillare o Sanare.
SONAR LA TROMBA O LA TROMBBTA, del
lo lig. Buccinare, vale Manifestare con
pubblicit, che anche diccsi Trombettare
oDirlo tu pe'cantiachi non vuole ascol
tarlo. Avvertasi che Bucinare con un e
solo ha senso del lutto contrario, V. CiruCOLR.
SoNXa LA TROMBBTA, dello fani. Sonar
le trombe, vale Tirar coregge, V. SCODEZR.
SoNB MALAMBNT8 O DA CAW TN ISTBO-

MSNTO , Zappare; Strimpellare ; Squitterire , Sonare cosi a nval modo.


SoNXR PER EL TEMPO, Sonare a mal
tempo, Sonar le campane quando fa tem
porale.
SONATE CAMPANE , Suonate a doppio,
Dicesi ironicamente per qualche cosa stra
ordinaria che avvenga o per qualche mraviglia.
No LA SONA BEN, Espressione fam. Non
par buono; Non va bene Mo LA MB
SONA BI , Non mi quadra ; Non mi va a
genio.
CHE LA CANTA , CHB LA SONA , MI VOCIO

SOBiXGIO,s. m. Sonaglio.
SONACI DA CIMBANO , Sonagli e Girelli
ne <T ottone , Altra specie di sonagli pi
piccoli.
. _
SOSACI DB FBRO, Campanario, boria
di campana falla di ferro.
Sonagli, delio per melaf. vale Testicoli.
SONAMBOLO, s. m. Sonnambulo, Dicesi
di chi cammina sognando, V.NOTAMBOLO.
Sonniloquo,_si dice di Chi parla in so
gno.
SONAR , s. m. Suono , II sonare.
SOITB GRANITO, Suono marcato, chia
ro, cio Suono in cui siano marcale di
stintamente le note.
SON\R , v. Suonare e Sonare.
SoSR CAMPANA A MARTELO, RntOCC*-

rt; Martellare ; Stonneggiare; Sonare


a i formo, Toccar a colpi la campana, nou
sonarla dislesa.
SosXa DA SESTA, Sonar a doppio; Suo
nare afesta; Sonare a gloria.
SOJJR DASOGO o PER BL FOGO , Suonare fuoco.
SoivXa DA MOBTO , Sonare a morto.
SONAR DBI BOTI, Rintoccare.
SONB DBI CAMSANSLI MESSI AI. COLO DB

LE BESTIE., Sonagliare.
SONAR BESTBSO, Sonare a di lungo o al
la distesa: contrario di Sonare a tocchi o
martello.
SONAR Dono , Suonar* a doppio.
SONAR EL CORNO , Cornare o Scorneg
giare, e dicesi anche Squillare il corno.
SO;V\R BL PRIMO VIOLI*, Maniera fora.
fig. Fare le carte , Aver il primo posto
in un affare.
So>ARGHBi.A,detto fig. Sonarla a uno,
Tale Farlo stare a qualche parlilo.^cpccurfffiete, Dirgli l'animo suo, V CANTAR.
SONAR IN CAMPANA A u.vo , Locuzione
d, gergo, Sufolarei Zufolare-, Soffiare
o fischiare altrui negli orecchi, vale r asellargli di secreto.

ANDAR DOVE voi MI, Ella zufoli quanto


vuote , io me ne voglio andar dove mi
piace.
SONCO , Erba, V. LATESIL.
SONLO, i. m. ( coli' e aperla ) Campa
nello, Ma noi propr. inlendiamo il Suono
o il Segno del campanello delle Chiese.
SONETAR , v. Fare o Comporre o Spiat
tellar sonetti.
SONETN , s. m. Soneltino ; Sonetterello; SonettuzzooSonettuccio, Piccolo so
netto , cio di poca vaglia.
Urlio per 'dimin. di Sonno, Sonnetto
o Chiocciolino , Piccolo sonno , Poc o
breve dormire.
SONTO, s. m. Sonetto, Composizione ili
quattordici versi rimati.
SUNBTO co LA COA, Sonetto caudato.
CATIVO SONETO , Sonettaccio o Sonettin, Sonetto che riesca debole e con poro
spirito Sonettucciaccio peggior. di
Sonettuccio e Sonelluzzo.
COMPONITOH DE soyxTi,Sonettista o Sa
ne ttatore, Componilore di sonetli.
SONETO , s. m. Sonnetto e Sonnellino,
Piccolo sonno o dormire.
SONETO DB LA MATINA, Sonnellino delforo.
FAR UN soNKTO ; Sonnecchiare; Sonniferare; Sonneggiarej Dormigliare ;
Dormicchiare, Velar l'occhio, Leggermenle dormire.
FAR UN SONBTO co LA COA, dello scherzevolmenle per imitazione del Sonetto,
Fare un sonnetlo colle maniche, Far un
sonno lungo anzi che un sonnellino. Al
sonno di stanotte aggiungere un ghero
ne e far le maniche.
SONETO , s. m. detto in T. <legK Orefici
e Gioiellieri, Boccia, V. BOZZA.
SONBTO, detto in T. Padovano, Specie
Treccilo, V. CASAHIU.

SON
SNICA , s. f. T. fam. Grida ; Lamento i
Querela; Nenia, V. SOLFA.
Io altro sign. Lungheria ; Sci/orna ;
Lungagnola; Bibbia, Lunga e seccagginosa diceria che fa venir sonno , dal clic
probabilmente detto Sonica. Si vuoi per
altro avvertire che nel secolo XVI. era in
Venezia un famoso avvocato di nome Fra ncesco Sonica , al quale il nostro Calmo di
resse una letlera di somma lode , esallandolo come il primo e il pi eloquente ora
tore di que' tempi , paragonandolo a Cice
rone , a Valerio , a Marcantonio , a Pisistralo, a Pericle, e soggiungendo eh' egli
era diuturnamente occupato nel suo uffi
zio ec. Potrebbe quimli essere che le con
tinue aringhe o dicerie di questo valente
oratore, che si sentivano ogni giorno ai
Consigli de' 4o. , abbiano data motivo per
ammellere nc'dellali velgari la voce SoWICA, nel sign. di Ragionamene stucche
vole per la lunghezza.
SONATA , s. f. le stesso che SONADA, V.
SONO, s. m. (coli' o largo) Sonno.
SONO DB QUBLO o DE QUELi , Maniera
fam. Alto sonno, Gran sonno.
SONO LEZJERO, Sonno sveglinole.
PBIMO SONO, Primo sonno , in sul pri
mo sonno, vale Nel principio del dormire
L' VBGS'b A SVBGIARMB CHB CERA SUL

PRIMO SONO, Io era appena addormentalo


quand" egli venne a destarmi.
ESSBB DA SONO, Esser sonnacchoniy
Avere gli occhi tra peli.
ATBB JEL SONO PRONTO, Fenire ilionn*in cocca.
AVER UN'ANGONIA DB SONO, V. Awcoi.
CHIAPR SONO , Pigliare il sonno.
CASCXR DA SONO , V. CASCAR.
FRBGARSB i ocm BAL SONO, T. FBEGAR.
IMBAKBOTABSE DAL sONOjV.htBAnBOTR.

FAR SONO, Indur sonno; Dare sonno.


MoRR DA SONO , V. STBANGOSSAR.

ToR.vXn A TACR BL SOSTO, Rappccafe


il sonna.
TRA LA VSGIA E 'L SONO , V. VBGIA.
DOBM'IB uv BOX SONO, Schiacciare u*
sonno, Modo basso.
PBBDEB BL SONO, V. PERI* IR.
SoNO,dicesi poi comunemente per Tonipia, Quelle parti della faccia che sono posle fra gli occhi e le orecchie PETR EL
SOJTO IN TBRA, Dar delle tempie in terra.
SONOLZO , add. ( coli' e serrata e la z
dolce ) Sonnoloso; Sonnacchioso; Son
nacchioso ; Sonnoglioso ; Sonnolento,
Che ha gli occhi aggravali da sonno o
sonnolenza. Il suo contrario Insaline, V.
SVEGIAH!N.
SONRO , add. OH QUESTA LA SARIA
SONORA, Oh questa la sarebbe marchia
na o col manico, vale Grande, spaccata.
SONSO , add. Voce fam. lo slesso che SvoClX,V.
SONTUSO, add. V. MAGNXR SONTUOSO-ROBA SONTUOSA, vale Gustoso i Appetito
so; Gradevole; Ghiotto; Buono.
SONTUOSONAZZO, add. Superi, di SON
TUOSO nel sign. di Mangiare.
SONZA , s. f. (colla z dolce ) Sugna; So
gnacela, Frassugno , Grasso per lo pi

SOP
di porco , die serve per medicine per
unger cuoi ed altro.
Aver uxa boxa soxza, -Avere Far Unna, Ingrassare.
OxZBR LB COSTS CO LA SOXZA SB CORXOlitt de Bosco, ilelto metaf. Mandar alcuno a Le.gnaia ; Ragguagliar le costu
re ad alcuno;'Sonar aleno a martelb,
rale Bastonare.
SONZXl, s. m. ( colla t dolce) Sugnaccio, Quella parte di graso-ch' i inlorno
ag arnioni degli animali che si macellano e epecialmele de' porcj , V. Rogxo:iada.
S00, V.ISe.
SOPA, s. f. (coll'o strello) Zuppa o Suppa, Intriso nel vino o in altro liquore
Zuppone o Suppone , Zuppa grande.
Sopa , nel parlar fam. diciamo per Danno ; Discapito ; Malaltia ; Peltinata
Ton su uxa sopa,' Relevare ot-Toccare un*
picchiata o bastonata, rale Rilevar 'danno
VbGRIR LA SOPA ADOSSO A QUALCbx,
Bitornare in capo o sopra-il capo di cht
che sia, Income male, Ritoruare in suo
danno.
' Dar uxa sopa ( in allro sign. ) Dare
una ttampita, Lunga noia.
Fab la sopa ttt boca, . Boca.
Fam la sopa ix boca, detto fig. Passar
leggermehte su una cosa ,'7 le cose
belli , Non trovarvi difficolt.
SOPTA , s. f. Zuppelta , Piccola zappa.
SOPTA, s. f. T. de'Fiorisli, Margheritina Consolida minore o Bollicie del
fiarfistuloso Primofiare, Fiore o Plan
ta cemosciuta 1" Botanici col nome!Be lis perennis, la 'quale cresce in ogni luogo-verso-il tempo di Pasqua.
SOPIO, add. Assopilo, Preso da .
Sopilo , dicesi per Ammorzalo , Atlutato.
SOPIR, v. Sopire, rale Reprimir, Attu tare, Ammortare, Spegnere.
afXr , Melierfine a un afi
jare ; Metier in obblio ; Sopprimere , V.
StrozzXr.
soporXr, v. Suppurait , Marcire e ve
nir a suppurazione , dicesi delle ferite
~ pustule o tuniori.
SOPORAZION,-s. f. Suppurazione o Suppuramenlo , Maluraziotic di tumore si
mili.
SOPORTAR , v. Sopportare ; Comporta
re ; Sofferire , Tollerar con pazienza.
CoSSA XO SB POL SOPORTAR, Cosa
incomportable o incomportevole-o Iaiportabile e Importevole.
L XB UX IXSOLBXTB so SS POL 80portXr, E un insolente che nen si pub
reggere: cio Che non si pu lollerarlo.
S0P0RTAZ1N, s. f. Co.v SOPORTAzix , Con sopportazione ; Con permissione; Sia detto con licenia; Mi si permetta il dire ; 'Con%uona grazia di chi
m' ascolta , Si dice per Chiedere scusa
iicenia avant di nominare alcona cosa
sell i fa o sozzn. Merci sua; Merci vostra,
SOPRAF AGIENTE , add. Contrahacen76

SOR
e , Agg. che si d a'ivendnglioli d' erbaggi, V. Bab.
SOPRAFAZON , s. f. Sopraffacimento';
Svperchiamento ; Sopruso ; Soprammano, Aggravio , Ingiuria, Violcnza che si
fa ad altrui.
-Far uxa soprapaziox, Sopraffare o Soperchiare ale no; Fargli un sopruso, un
soprajfacimenlo.
SOFRAGASTALDO, V. Soragastaldo.
SOPRANO , s. m. Soprano , La voce pin
alta della msica.
SOPRARIZZO , s. m. Velluto soprariceiot
Tessuto di sela mista con oro.
S0PRA8CRITA , Y. Mam*.
Aver buona soprascritta , dicesi fignr.
anche da noi ein modo basso, e vale Acer
buona cera No bisogxa domaxdarvb
COME 5TB, PERCHB GAVE UXA BBLA SOPRA
SCRITA, Demandar non occorre come sta
te, perch avete una buona soprascritta.
SOPRASTANTE , V. Sorastaxtb.
SPRTESTA,s.f. Sopravvesta o Sopravveste, Abito da donna che cuopre-lealtre
vesti.
SOPRAVIVER, v. Sopravvivere, Vivere
pid'altri e pi lungamente; Ovvero Vi
vere -dopo una ferita riportata o dopo
qualche mrcala poca.
SOPRESSA oSopREssXDA,-Voce pt-obabil. mente frmala dal \al.sub cpremo che nel
suprno fa pressum,.i. Soppressato,Surta di Salame che si mangia ie*fette.
SoPRBSSA DA PAXI O DA 1, SoppfeS/a, Struniento da soppressare, composto
di <due assi , tra le quali si pone la cosa
che si vuol soppressare , caricartdola 0
slringendola Meter ix sopressa , -V.
Soprbssr.
Sobrbssa da stahpadori , Stretloio ,
Strumento di legno per uso di sopressare e cilindrare i fogli stampati.
soprkssX; add.Stiralo, dicesi della Lin
gerie simile.
SOPRESSX DA, o SoprassXda, t. V. SoPRBs-sA net primo significado.
Soprbssada , Il soppressare, L'atto del
soppressare i panni.
SOPRESSXR Sopjiassar, v. Dis tendere
Stirare, dicesi rdel Distender le binncherie o simili, con quel ferro che ben riscaldato serve a quest' uso, V. Fbro da
soprbssr.
'Soprbssr i paxi, Soppressare, V. Se pressa. Dare il mattone a' panni, iii'Celi, Quando ai panni lani con un matton caldo, UVvi cencio molle, si levan le
grinze.
SOPRJNTENDENZ A , V. Sorixtbxdexza.
SORA ( coll' o serrato ) Sopra e Sovra ,
prepos. contrario di Sollo. Dicesi anche
Sovresso, e la voce Esso aggiunta per
propriet di lingnggio, come a Sollesso
suo contrario , V. Su.
Qubl db sora, V Altissimo ; Dio S'i
gnore Racoxaxditb a'-quel de soua ,
Kacco mandad a Dio.
El de sora , V. Dbssora.
Al ds sora, Aldisopra; Dissopra; Ml

SOR
601
di su t Al di suso, il suo opposto Al
di soito Essbr al db soin , Essere in
vantaggio, cio Aver profillo, guadagno
Buperiore aile spese. Talora anche s'intende Esser superiore ad altri; Primeggiare.
Axdr db sora a uxo , Passare alcuno; Passar di bellezia, diforza, di gu
sto etc.
AxDAR DB SORA PER DB SORA
UXA cossA, delto fig. Uscir di mente che
che sia ; Dimenlicarsi In altro sen .0 ,
Sorpassare; Tollerare; Passare mansue
tamente delfallo; Lasciar andar due
pani per coppia, Proceder senza rigore
sulle altrui niancanze, V. SbrXr .
AxdXr psr sora , Bidere, dicesi fig. dei
vasi quando per troppa pienezza cominciano a traboccare; Traboccare, Versar
Fuori per la bocea quella quntit di li
quore che si mette ne1 vasi, misure 0 altre
cose Parlando di fiumi , Biboccare o
Traboccare, si dice de'Fiumi cbe escono
dal loro leito pr la soperrhia arqna Spagliare o Scialare T. idraulici, Spandersi dell'acqua che si diffonde ed aliaga.
Far db , parlando del giuoco
della palla simile, dicesi del Mandarla
spignerla al di sopra o sia al di l de'giuoealori avversarii in guisa che non possano
'rimelrerla Detto metaf Uscir del manico, Far pi che non si suole, Uscir del usanza sua , per esempio convitando ,
largheggiando In altro senso direbbesi ancora per Far un alto virtuoso, come
Perdonare uua gravitsinia ingiuria, Do
nare un crdito al debitore , Soccorrerc e
simili.
Sto afXr va sora mai o TUTO SORA
db , Quest' ajfare e tullo a mi cari
ca, a mi solo peso, sopra di me.
.QotSTO AXDARIA SORA TUTO,lieito coZmerebbe lo staio, delto metaf.
Aver el de sora cd qualcux, Aver la
fiducia di alcuno , Aver ascendente sul
di lui animo.
Meter UXA COSSA SORA L* ALTRA , V.
Mbtsr.
Restar al db sora , Sgarire o Sgarare alcuno, Vincer la gaTa, Rimaner al di
sopra nella contesa Restarogio FUner
AL DE SOTO DEL MIO XEMIGO?Bes terb ioforse suecumbente? Sarh io forse sgarato
dal mi nimico'
; BL ciLizio sora la CARXB , Por
tare a carne il cilizio , cio Sulla carne.
Sora el merca, lo stesso che Dessohavia , V.
Sorapbxsier, Sopra si, V. Sobar.
Star de sora '), Star come
t olio , cio A galla ; e si -dice fig. del Voler
sempre soprastare ed essere a vantaggio.
Vi corrispondono Sovreggiare; Sovraslare; Mggioreggiare; Primeggiare, e talvolta Soverchiare L'oera sta seuprf.
db sora , detto fig. La veviia sta sempre a
galla, vale Apparkcc, Si conosce.
6 HE x'ttO PBR MI SIX SORA DB LA TESTA,
Y. Testa.
SORA ( coll'o aperto ) S , Epteto di
rnonat a , che vuol dire Sorella.
sor add. ( coll'o sen a'o ) Afreddalo '
Inliepidito, dicesi dclle Vivanne.
*~~

[SOR
SORABONDANZA, t. f. Sopraboondama.
SORABONDR, v. Soprabbondare o So
vrabbondare e Trabbondare e Ridondare.
SORACALZA, s. f. Sopraccalza, Calza so
vrapposta ad ali i ,1 calza.
SORACMARE , s. m. Tilolo d' una Magislralura del Governo Venelo , eh* era
composta di tre patrizii, delli Provvedito
ri sopra le Camere, che sopravvegliava le
Camere fiscali dello Stato ed aveva 1' incumbeuza di esigere certe pubbliche gra
vezze.
SORACAMSA, s. f. Sopraccamicia, Ca
micia soprapposta ad un' altra.
SORACAO, s. m. Sopraccapo o Sopracapo, Sopranlendenle , Superiore, che di
cesi anche Sopracci, Quegli che presiede
al carico della mercanzia e lo accompagna.
QlIEL PUTO CAVARLA BISOGNO DB SOBACAO,

Quei giovane avrebbe bisogno d' essere


jopravvegliato, cio di Uno che invigilas
se sulla sua condotta, d'un Direttore o
Custode.
SOR ACARGO , s. m. lo stesso che SORACAO
, nel primo significato , V.
' SORACARGO , Sopraccarico , dicesi Gg.
di Aggravio o anniento di male l'in
OBACABGO IN FAMBGIA CO ANCA MIA CIT-

CNADA, Per sopraccarico ho in famiglia


mia cognata , cio L' aggravio, il di pi
a mio carico.
Sopraccarico, ovvero Giunta o Acetitorio direbbesi per Lo di pi che si ag
giunge al principale o alla massa.
SORACENGIA, s. i Sopraccinghia , Cin
ghia che sta sopra l'altra cinghia.
SQRACLO , s. m. T. de' Velturali , Sopraspalla,Quella parie del finimento d'un
cavallo da carrozzatile pende dalla sella e
soslicne il pettorale.
SORACM1TO, t. m. Sopraccomitoo So
pra Comilo , Cos chiamavasi il Palrizio
Venelo che comandava nelle galee, V. CoMITO.
Comilo Reale dicesi il Primo Comilo
delle galee reali, che i Veneziani chiama
vano Governatore de' condannati, sopra
il i (si. i le era il Capitano in golfo, e sopra
3ueslo il Provveditore d'armata; e inten
disi dell' Armala sonile. V. GOVBBNATB.

SORACNSOLI, Nome volgare d'una Magislralura civile di tre Giudici palrizu


che v' era qui al tempo ili-Ila Repubblica ,
intitolati Sopra Consoli , che risiedeva
nel palazzo pubblico di Rialto , a cui ap
parteneva la materia de' Fallimenti.
SORACONTI, Altra MAgiso-aTura civile di
pubblica esazione, della -cessala Repubbtona, ch'era rappresentala da Ire patrizii
col titolo di Savii jo/>r<io/itt',a'quali incumbevano i Ripudii delle n'edita.
SURACOVERTA, s. f. Coperta e Soprac
coperta e Sopraccarta, Quel pezzo di car
ia che talvolta cuoju'c le lettere.
SORADA , s. f. Sbadataggine ; Spensie
ratezza; Disattenzione ; Negligenza ed
anche talvolta Dimenticanza, V. SORAPE.VS:B*.
_ ~-'t CHIAPR OKA SOBADA , V. SOBAB.

SOR
SORADANARO, >.< Nome volgare d'una
Magistratura amministrativa della gijRepubblica VeneU, ch'era composta di Ire
!>.. 1 1 i / i i, col titolo d Provveditori *pra
danari , a' quali spellava l' esazione del
la decima che tolti gli esercenti uffizii mi
nisteriali cio suballerni dello Slato dove
vano pagare alla cassa pubblica sui loro
proventi certi ed incerti.
SORADAZI, Altra Magistratura ammini
strativa ex-Veneta, ch'era composla di tre
giudici patrizi! intitolali Provveditori so
pra dalli, ('quali s'aspettava la giudica
tura ni prima istanza sui contravventori
nella materia daziale.
SGRADENTE , i. m. Sopraddente e So
praddenti , Denle nato fuor dell' ordine
degli altri denti.
SOKADR, s. m. Sfogatoio o Sfiatatoio ,
Aperlura fatta per dare sfogo ed esito a
che che sia.
SORADOSSO VF,;M ;i soBADOsso , So
pravvenire; Improvvisamente venire;Soprarrivare.
SORAFASSA , i. f. Soprafascia , Fascia
che sta sopra altra fscia.
SORAF1NEZZA, i. f. Sopraffina mento ,
Gran raffinamento.
SORAGASTALDO , Nome volgare d' una
Magislralnra giudiziaria civile di prima
istanza ei-Venela, ch'era composta di tre
palrizii delti Provveditori al Sopragas laido, i quali presiedevano a tutto ci
ch'era di diritto dei Gaslaldi .lui-ali . V.
GASTALDO.
SORAGRAVIO,*. m. Soprappeso, Peso
olire al convenevole e '1 consurlo, in signi
ficalo di nuove gravezze. Sopraggravare
o Sopraccaricare, vale Aggravare di pi.
SORA LA BROCA , dello a modo avv. .-/
ribocco; A buona misura ; A misura col
ma ; A dismisura; A bizzeffe, Sovrab
bondantemente. Il noslro modo verna
colo viene il. ili' uso di mettere una ERO
GA ne* vasi che servono a misurare i liiini'li : quando il venditore empie la mi
sura SOBA LA BROCA, rgli da pi ilrl glUStO.
AVEHGJIBXE SOBA LA BROCA , Avere tre
pani per coppia,**}? Aver vantaggio gran
dissimo e soprabbondante.
SOR ALASSO , s. m. Discapito ; Danno;
Pregiudizio, e s'intende D' interesse.
Co TANTI SOKALASSI, Curi tiuiti danni
o discapiti a pregiudizii, V. Soax.

SORALGO , s. m. Accetto al luogo; l'irione, di luogo; Visoreperto; Inspezione


sul luogo, Visita del luogo che fa il Giudi
ce per accertare ocularmente 1" esistenza
del fallo criminoso commesso e il corpo
del delitto. ANDAR SORALOGO , Andar
f/ii-'i il luogo; Accedere al luogo, si di
ce aneli;: familiarmente per motivi che
non interessano punto il Tribunale.
FAR e* soRALoro, Far un accesso al
luogo, una visione di luogo; Andar sulla
faccia del luogo.
SORAMAN, s. m. Soprammano, Colpo di
di mano o di ^ i.ul,< dato a mano alzata pi
in della spalla , Y. SoroMlar.

SOR
Sopra/amano , dicesi per Offesa, ulenza, soperchieria.
, ,
Dicesi pure nel parlare domestico , per
Coperchiella , cio Frode o altra siimi co
sa, ma coperta a fine d' ingannare altrui.
SORAMAN, detto in T. de' Falegnami;
Barletta o Piallone, Pialla grande usata
dai Falegnami , con ferro di taglie in
gordo.
SORAMAN, in T. de' Remai e Formai,
chiamasi una Specie di Ascia falla a lama
bislunga e lanata , con due manichi di
legno con cui essi lavorano i remi e le
forme.
SORAMANEGO , s. m. CATITO OBAMANBGO, dello per Agg. a Uomo, Carpere ;
Ciabattino , Che abboraccia il mestiere,
Che tira gi un lavoro.
XB TOTA LA CAUSA BL SOBAMAlvBGO, Cilt-

tivo lavoratore a ogniferro pon cagione 9


ovv. Accagiona i suoi ferri il tristo fab
bro, Prov. e vale che Quando e' non vuoi
lavorare o non ha lavoralo , danne a' fer
ramenti la colpa.
SORAMERCX o SOUAMBRCO , Sopranimercato, vale Oltre, Di pi , V. SORA.
Soli \ \ e SORANBLO , s. m. Sopranno, Bue
giovane eh' sopra 1' anno Brado dio
cesi il Bestiame vaccino nou ancora doma
to, V. Ci VTO.
SORN AI ALTRI, Superiore agli altri f
e intendcsi Di fortuna o di sapere.
SORN DB BEZZI, Vantaggiato di dana
ro , cio Che ha danaro accumulalo per
far fronle ai bisogni, che dicesi pure Sta
rr in vantaggio Aver de* civanzi o de
gli avanzi; Aver gruzzolo , Aver de' da
nari raggrumali , Aver del danaro da po
ter disporre.
VOLER STAR ORAN , Maggioreggiare ,
Far del maggiore, Voler suprastare, V.
SORA.
AVER UBI soRAftBLi , Detto fam. e fi,
Aver delle giunte, dei sopraccarichi, Del
ie spese non ordinarie in famiglia.
SORANMEjS. m. Soprannome,ciok Ter
zo nome che ha taluno e con cui vienper
I" pi nominato o chiamalo, V. NOMIHACIA.

DITO PF.P, SOBAXOMB, Soprannomato ,


cio Detto lire al nome DITO PER 8OBAXOMB VENEZIA*, Soprannomato Vene
ziano.
SORAGI , Tilolo volgare d' una M.igJslralnra Senatoria della gi:i Repubblica
Venela , eh' era composta di Ire patrizii,
dell! Provveditori sopra agli , ai quali era
atlribuilo tutto ci che di amministrati
vo, civile e criminale aveva relazione alla
materia dell' olio e dd suo dazio.
SORAOSSO , t. m. Soprosso , Grossezza*
che apparisce ne' membri per osso rollo,
sconnesso o mal concio.
FAR SORAOIEO A .VA COSSA , dello Fig.
Fare il callo.a una cosa; Far soprosso ,
cio Assuefarsi, Abituarsi, Avvezzarsi.
SGUAOSSO DEI CAVALI, Soprosso e Schienella e Schinella, Malattia de'cavalli nel
le gambe dinanzi trd'l ginocchio e la giun
tura del piede.
SORAPENSIR, dello avv. SLadalamen

SOR
te; Inconsideratamente; Alla non pen
sata; Improvvisamente; Alt improvvista.
L.v SORAPENSIB , detto siisi. Una in
consideratezza o inconsiderazione, inav
vertenza o leggiera imprudenza.
SORAPONTO, s. m. Sopraggitto ; Punto
a sopraggitto , Sorta ili lavoro che si fa
coli' ago o per fortezza o per ornamento ,
V. CUSER e POSTO.
SORAPOSTA , . f. T. de' Maniscalchi, V.
GIAVARDO.
SORAR, v. Intiepidare ; Intiepidire, Di
caldo ridur tiepido.
In altro sign. Asolare; Sollevnrti; Re
spirare; Svagare ; Svagolare, Procurar
si sollievo o refrigrrio, prender ristoro,
cessili- alquanto dalla fatica: che dicesi an
che Pigliare un po' d'asolo; Andare a
diporto; Prender atteggiamento, confor
to, ristoro; Ricrearsi; Smattonarti, V.
Sono.
SORR co LA TESTA, Dislrarsi; Andar
vagando colla mente; Levarsi a volo;
Spargersi la mente; Ed anche Dimenti
carsi.
SORASCHNA, s. f. (coll'e chiusa) Sopraschiena, T. de' Valigiai, Quella stritcia di cuoio che passa sul dosso del CaTallo di carrozza e serve per sostener le ti
relle e la catena.
SORASTANTE, ,. m. Soprastante; Soprantendente , Quegli che snpranleude
qualche opera o lavoro a lun"o.
SOR ASTAR, v. Soprastare o Sovrastare,
Star sopra , Esser superiore e Superare o
Vincere.
SOBASTAR A try LAVORO o A UN LOCO, Soprantendere o Soprintendere a un lavo
ro.
DORATA CO , s. m. Sopratacco o Coperta,
dicesi il Suolo che vien sopra il tacco del
le scarpe.
SOBATACO, detto per agg. a Uomo, V.
IGNORANTE.
SORATTO, s.m. Sortii, (letto dagli Spa
gnoli Sopratodos, Abito indossato sopra
lotti gli altri abiti ohe si hanno altomo.
Meglio forse sarebbe Sopralito.
SOBATUTO o SOR TUTO, detto avverbialm. Soprattutto o Sopra tutto, Prin
cipalmente.
SORAVAIVZR, T. Sopravanzare, Supe
rare.
"
Vale anche per Avanzare, Sporgere o
oporgere in fuori.
SORAVENTO, .. m. Sopravvento, Van
taggio del vento che si gode rispetto a chi
sta sotto vento. Essere o stare sopravven lo.
AVB EL BOBA VENTO, detto fig. Essere
Stare sopravvento, vale Aver superio
rit, Tantaggio sopra altri.
VARDAR DB MAGNAR BL SOBA VENTO, Lo
cuzione Mar. Guardare il sopravvento ,
ale Governar la nave in guisa che abbia
sempre il vantaggio del vnto.
SORAVESTA, V.SOTMWS.
SORAUFZI, Titolo volgare di Magistra
tura del cessato Governo Veneto, ch'era

SOR

SOR

composta di tre patrizi, dVtli Provvedito


ri sopra le ragion degli affilii, cui in
spettava l'esazione delle decime imposte
agli Ufizii o Cariche ministeriali di Ve
nezia e del suo Slalo.
SORAZONTA , modo avv. Soprappi; In
oltre; Da vantaggio E PER SORAZONTA
EL TARDACDB, disse il Calmo in una sua
lettera, E per soprappi il guardacuore.
SORAZONZER, (composto da SOBA ezo*ZEB) T. d'uso anche antico, Sopraggugnere o Sopraggiungere; Sorgiungere;
Sorgiugnere e Soprarrivare, Arrivare im
provvisamente.
SORBA , s. f. Voce ani. che dicevasi per
SCUOLA, nel sign. di Busse, Percosse.
ASPETB LE SORBE, Aspettare le busse.
SORBET,add. Sorbettato, Congelato co
ma sorbetlo.
SORBETR, v. T. de'Caflllieri, Far sorbelli o Congelare a guisa di sorbetlo. V.
IHPETRR.
SORBET1RA , s. f. Sorlettiera ; Giara
da sorbetti, Vaso di stagno fatto a cilin
dro, nel quale si tiene a congelare il sorbello.
ESSER UNA SORBETIERA , Esser unfred
doloso ofreddoso, Dicesi di uno che pati
sce estremamente il freddo.
SORBTO, s. m. (dal Sorbire) Sorbetto,
Bevanda congelata.
QUEL DAI SOBBETT, Sorlettiere, Colui
che fa e vende sorbetti.
SORBBTO iNPETBlo, detto per metafora,
Flemma noiosa, dicesi lami!, di Persona
cslreni.imenle flemmalica.
No LO TOR!A G.VANCA IN SORBTO, Non
lo piglierei se anche mifosse dato inj'ricassea o stemperato in uovo a bere; e va
le Lo rifiuterei a murilo.
SORBTO, nel parlar fam. dicesi nel si
gn. di Risciacquata, Aspra riprensione

tur VOTO, Bere un uovo.


AVBU PAURA CHE i YE L* SORBA , Teme
te voi che ve la mangino, che ve la rubi
no?

DOPO DB QUEL .solili]' I o CHE CHE XE TO-

C, Dopo quel solenne rabbuffo i Dopo


quella risciacquata o quel lavacapo, cio
Quella riprensione.! Fiorentini dicono in
questo senso metaf. Pillola.
SORBIR, v. Sorbire, Ingoiare, Mandar
gi della bocca senza masticare.
Sonnii A SORSI, Sorbecchiare. V. SOR8BGI4R.

SOBB>R B XAGN.AB , Inghiottire ; Ingol


lare; Ingoiare, Mangiar avidamente.
SoRsVn DB LA TERA , Assorbire ; Imbe
vere ; Succiare, si dice in T. agr. di Quel
le terre che lasciano volentieri passar l'ac
qua.
Sonri'ia DITA COSSA, dolio fig. Bere una
cosa, CIO Crederla buonamente EL
t' HA SORBITA , Ei rha bevuta, cio La cre
dette Mi ivo LA SORBO , Io non la ga
bello o Io non la passo, per dire Io non
la credo In altro sign. BISOGNA SORBIR
LA , Convien succiar/a , cio Soggiacere e
sopportar qualche cosa, bench contro sua
voglia Ber grosso, Sopportar le ingiu
rie senza risentirsene.
SORB B. LA LEZIN, Divorar la lezione,
Imparar presto.
SHBR TJ.VSIRPO, dello fig. Inghiottire
o Ingollare un boccone amaro.

6o5

CoVS TOR O SORBIR D.V VOVO FBESCO, Co


me bere o succiare un uovofresco, detto
Cg. e l'ale Cosa tacitissima a farsi.

SORBIR QBALCUN, dello fig. vale nel sign.


di Superare o Vincere alcuno o sia nelle
forze lisicheosia nellemor.iliMi LO sonBO , Io lo supero, lo avanzo, giusto come
bere un uovo L'HO sonsh COME u.v vovo TRESCO , L' ho conquisa come una pul
ce.
SRBOLA, s. f. Sorba, Frutto dell'albe
ro Sorbo.
Vi.v CFB SA DA SORBOLB, fino sorbino
Sorbtlico, Della natura o gusto del sor
bo.
SORBOLS, detto fig. Pesche; Bastona
te TOR so o SCODBR LE SORBOLB , Pi
gliar le busse, le pesche, le bastonate.
SORBOLR , m. s. Sorbo, Albero che pro
duce le sorbe, e chiamasi da Linn. Pyrus sorbus o secondo altri Sorbus dome
stica. Il Sorbo salvatico dello Pyrus
aucuparia o Sorbus aucuparia.
SORDIDO, add. Sordido, diciamo anche
noi nel sign. di avaro.
SORDIN, s. m. Sordino e Sordina, Pic
cola piaslra di meiallo o anche di legno,
che si applica al ponticello d'uno strumen
to da corde per indebolirne il suono.
Sordino , chiamasi anche una Specie
di piccolissimo violino e streltissimo ai la
li, il cui suono assai sotnmesso'e minu
to. Quindi si dice scherzevolmente PAR
LAR COL SOHDIV per Parlare o Dir sotto
voce, cio con voce bassa e sommessa.
A LA SORDINA , Quatto quatto; Catellon
eatellone ; Senza che appaia, vagliono
Che non par suo fallo.
SORDINA, dello in T. de' Fabbri, Lima
sorda, si dice Quella che in limando non
fa romore. V. LIMA Dicesi anche fig.
per allusione ad una Spesa piccola ma con
tinua che sbilanci l'economia.
SORDINA, in T. furbesco , vale la Lin
gua. (
SORDIR, v. Assordare e Assordire, lodar
sordil. Assordar colle grida.
SORDO , add. Sordo. Aver le campane
grosse o ingrossate.
SORDO CAHPANATO O COMI! UNA CAMPA
NA , Sordacchione.

FAR EL SOBDO, Suonare la sordina,


detto Cg. vale Fare il sordo. Egli mal
sordo quel che non vuole udire, si dice
di Colui che fa le viste di non sentire ,
che anche dicesi Fa il goffo per non pa
gar gabella.
DB VENTAR SORDO, V. LVSOBDVR.

No LA DISB A uw SORDO, Non dire a sor


do, vale Dire cosa a chi facilmente l'in
tenda o prontamente l'eseguisca.
DA STA RECHIA SO SORBO O HO GHB 8BN-

XO. V. RECHIA.
A LA MUTA A LA SORDA , V. MUTO.

SORDN, acc. di SOBDO, V. in SOBDO.


SORDOR, s. m. T. de' Mercanti di oro,
dal Francese Surdor e significa Sopra'

604

SOR

SOR

indorato , Nome che da$i ad un filo d'argenio dae volte dorato, che serve per uso
de' ricami. Ve n' ha di loia lama e di mitto con seta gialla.
SORLA, 5. m. Sorella, Femmina eh* nace dallo slesso padre e dalla stessa madre
del Fratello, la quale dicesi propr. Sorel
la germana Dicesi Sorella consangui
nea , Quella che nasce dalla stesso padre
e da diversa madre Sorella uterina,
Quella che nasce dalla stessa madre e da
diverto padre. V. SORBLASTRA.
Sorella, dicesi ancora per Amica, Com
pagna Conciente , intrinseca.
SonLA, nel parlar fa;n. si usa non me
no per Consimile LA MIA CSITABA T.A
PAH SOBBLA DB LA VOSTRA, La mia chitar
ra timilissima alla vostra.
TUTE LE BOCHB XB SORELB , V. BoCA.

SORELASTRA, s. f. Sorella uterina, Fi


glia della slessa madre e di diverso padre.
V. SORLA.
SORELTA , s.f. Sorellina, dimin. di So
rella; e lalora detto per veizi.
SORGHTO , . m. T. agr. Soversco e
Scioverso, Si dicono le biade che non pro
ducono spiga Sagginella , Saggina sel-otina, cio Quella che si semina in luglio
per darla in erba ai bovi. V. PASTURA.
SORGOROSSO, "V. MLBGA.
SORGOTURCO , s. m. detto anche FORMBHTX, Grano ureo o Grano d'India;
Formentone ; Fermento saracenico e
Maiz. Biada notissima , la cui Pianta an
nuale vien chiamata da' Sistematici Ze<L
Mays, che ci fu portata dalle Indie occi
dentali e non dall'Asia o dalla Turchia,
come alcuni hanno credulo. V. PAXOCBIA,
SCAHTOZZO , e BOTOLO.
SPERXACHI DEL SORGOTTJRCO, Chioma o.
daffo, Que'peli lunghi clic scappano in
forma di capcllamenlo nella pannocchia.
SORDER, v. Sorridere o Sottendere e
Sogghignare , Mostrare o Far segno di
riso Sogghignarsi , vale Farsi vicen
devolmente un sogghigno.
SORJDBR PBRRABIA, Ghignare, Leggermente e scarsamente ridere per isdeeno, che dicesi anche Sorridere.

S;>RINTENDENTE,S. m. Soprantendente, Soprastante.


SOR1NTENDENZA, s. f Soprantendenza, Qualit di Soprantendente.
AVER LA soarjfTBTOBjrzA D'CKA FABRICA,
Aver il governo, Presiedere.
SORINTENDER, v. Soprantendcre o So
printendere, Aver soprantendenza. Soprantendere o Soprintendere a una ri
parazione, ad unafabbrica.
SORSO , V. RISTO.
SORMONTADA , s. f. Trabocco f Ribocco,
Dicesi deli' acqua d' un i. uni r che per so
prabbondanza straripa.
SORMONTAR, T. Sormontare, Montar
sopra, salire. Sormontare una muraglia.
SOJIMOWTXR L', AQUA DB LE RIVE , Traboc
care o Riboccare, Dicesi dell* acqua de*
fiumi che supera gli argini. Straripare
.verbo usato dagl'Idraulici, molto espres
sive.

SORMONTAR UVA. DIFICOLT, detto fig.


Vincere o Superare una difficolt ; Far
fronte a una difficolt.
.SORO, s. m. (coli1 o largo ) Dimentican
za i Folata di pensiero ; Distrazione di
mente i ed anche talvolta Sbadataggine;
Spensieratezza; Spensierataggine i Dis
attenzione. V. SORE.
In altra sign. Asolo ; Sollazzo; Sollie
vo i Passatempo; Divertimento.
A.VDAH AL soao , Andare a sollevarsi ,
a divertirsi, a svagarsi.
CHIAPXR sono , figliar i anguilla , Dicesi in modo basso del Divertirsi e scap
pare per un poco dal lavoro.
CHIAVAR u.v *oco DB SORO , Rallentar
F animo, vale Dargli un po' di -llievo.
SORO, si dice ancora nel sign. di Afogo,
Esito DBGHB A sr* AQDA TOT POCO DB soBO , Date un po' di sfogo , di esito a quest" acqua , cio Lasciatela andare.
SORPASSAR , v. Sorpassare; Sopravan
zare; Sormontare.
SORPASSAR QUALCOSSA , detto Cg. tolle
rare; Sopportare; Passare mansuetamen
te del fallo, Procedere senza rigore. -Se ne
pass, vale Non procedette pi lire nel
la vendetta. Dicesi anche Trascurare e
Trasandare.
SORPASSO, s. m. Trasandatura; Trasan
damento.
SORSEGlXR, v. Sonare e Sorseggiano
Sorbecchiare ; Zinzinare; Gente Ilare i
Bere a sorsi, a zinzini Lambire, Pi
gliar leggermente colla lingua beveraggio.
Scrocchetlo, chiamasi quel Suono che
si fa in gola dopo aver assaggiato vino che
piaccia.
SORSGIO, . m. Sono e Sonata, Quel
la quantit di liquore che si beve ia un
tratto senza raccorr il Calo.
SORSO, 8. m. Sorto; Sorsata e Succio,
Quella quantit di liquore che si beve in
un tratto senza raccorr il fiato.
BBVEB A SORSI, Bere a zinzini, a centellini.
SORSO, s'intende ancora una Piccolis
sima quantit di liquore BBV PUR B
LASSEMEXE UW SORSO IJf TBL GOTO , Bevete

pure e lasciatemene un centellno nelbiechiere, cio Un tantino. V. CULTO.


SORTANX , add. T. Mere. Assortita, dice
si delle Merci dello stesso genere ma di
varia specie o qualit CEBA SORTAXADA, Cera assortila, cio Di varie sorti.
SORTE, s. f. Sorte, Ventura.
SlN A LA IIORTB NO SE SA LA SORTE, Men
tre I uomo ha denti in bocca, non sa quel
lo che gli tocca, e vale Mentre siamo in
vita non sappiamo che cosa sia per acca
dere!.
_
COLTRATO A LA SORTE o DB SORTE, Con
tratto di sorte ( che nel Codice Italiano
era detto Contratto aleatorio , dal lai.
Aleatorius) diccsi Quello ch'i 'soltanto
fondato sulla speranza d'un vantaggio an
cora incerto: coin sono le Scommesse, il
Giuoco , il Vitalizio , il Cambio maritti
mo, ctc.
FARGHBIVE DB TUTA LA SORTE, Far fogni
lana un peto; Far d'ogni erba un fascio;

SOR
lascia podere. Fare ogni sorte di
ribalderia senz* alcun riguardo.
SORTA , s. f. Sortita, Uscita improvvisa
Prorompimento; vale Uscita tat con
impeto.
SORTJMENTO , s. m. Sortimenlo; Assor
timento e Sortera o Sortita, Una quan
tit di coe di Tari specie ordinale insie
me.
SoRTIKBIfTO DB COLORI , Scala di Colo-

ri. V. in- COLOR.


SORTO, add. Sortito, Uscito fuori.
BBW soaio, T. de' Bottegai, Assorti
to, vale anche Fornito: cio Fornito di
tulli i generi da vendere.
SORTIR, v. Sortire, Riuscire.
Silurili L'IMPOSSIBILE , Sortire I impost tulle, Modo di dire iperbolico, che vale
Riuscire in cosa difficilissima. Nello stes
so sign. fu anche detto Cg. Trar le mona
che del monastero e le pinzochere dagli
matti.
SOBTR QUALCOSA PER STUADB STOHt,

Passar per le finestre o Passar per lefi


nestre e non per l'uscio, dello fig. vale
Arrivare a che che sia con fraudo e non
per la via reit e ordinaria.
SORTIRE e SORTITO dicono e scrivono
alcuni imperiti nel sign. di Uscire e Vscito , ma sono voci francesi. In termine
militare per altro s pu dire Fare una
sortita dalla piazza assediata.
SORTIVA, s. f. eSoRTi'MB, i. m. Acqui
trino, Acqua che geme dalla Urr per lo
ritenimentodelle acque piovane-Sorg-M-a,
dicesi a Fillramenlo o Trapelamento d ac
qua attraverso d'un argine o nella cam
pagna adiacente in tempo di piene. V. AqUA .VASSE.VTE.

UWIH LB SORTITE, Allacciar T acqua,


dicesi del Ridurre pi sorgive d'acquaio
un sol canale o acquedotto.
SORT, s. m. Sorta, Abito da Donna che
ora pi non *.' nsa e che indossavasi so
pra gli altri. La roce originaria dal
francese Surtout.
Sort, in T. degli Orefici , chiamili
quel Pezzo di vasello d'argenlo o altro
metallo , che si mette guernilo di frolle
sopra le tavole. O sia specie di Trionfo
che si colloca in mezzo alle gran tavole
dove si ripongono saliere, zuccheriere etc.
SORTME, lo slesso che SORTIVA, V.
SORVEGLIANZA, s.f. Fellonia; So
printendenza s Sopravanzo; Osserva
zione.
SORVEGLlXR, T. Vegliare, Guardai e o
Far la guai dia *d alcuna coa figlia
re} Invigilare; Soprintendere; Soprasta
re, Usar vigilanza su che che sia ''
gilare uno , vale Osservare attentamente
per ispiarc alcuna cosa , che dicesi anche
Codiare gli altrui andamenti.
SORZE , s. m. ( colla z dolce) Sorcio; ^a'to; Topo; Sorgo; Sorco; Sargia; Serice,
Animale notissimo di cui i danno diver
se specie. Quello che sta rintanalo nelle
case chiamasi da Linneo MusRattus,\\
quale di corpo fosco nericcio.
CRIR DEI gonzi, V. CRJR.
Nio DB sonzi, Topaia, V. SCHIRA.

SOT

SOT

sopra s o sopra di s ; Star tra due ac


que ; Andare a tocca e non tocca ; Usentore tra 'I s e 'I no, Essere irresolu
to , <1 ubbioso.

SOTICUARLA, dello niri af. AssottigliarIn , si dice di Chi, essendo interessato e


sofistico, vuoi vederla troppo per minuto
o sollilmenle, dal che derivato il Prov.
Chi troppo Fassottiglia si scavezza--Gavillare o Cavillare vagliene Sofsticamen
te interpretare, e si dice pi che d'altro,
ili dispute e di' lili. Stiracchiare''e So
fisticare, vagliono Far inlerprelzioni sousliche. Chi troppo munge ne cava il
sangue, Chi liuto vuole nulla ha.
SOTIL,V.SuTh.;
SOTILIZ\R , V. SuTiLizXa.
SOTINSU, Specie d'avv. Sottons. Guar
dare sottonsj Guardar dal basso all'alio.
SOTINTNDER, i. Sottintendere o Sottontenderg, Inlendersi una cosa non espres
sa."
QUBSTO SB SOTI.VTBNDB , Questo im
plcito, cio Che si comprende per ne
cessit. Il suo contrario^ Esplicito, e va
le Espresso , Dichiarato.
SOTO, Prep. Sotto, Dinoia infnriorit di
silo e talvolta di grado o condizione.

SOS

CASA PIENA DB SORSI, Cwa attopala.


QUANDO i CATI DORMB, i SOBZI BAGOLA,
detto turi. Quando la donna folleggia ,
/a /an/e donneggia, Quando il padrone
non ha ceri elio , comanda la serva.

SORZE DE CAN\L , V. PAJCTBGXWA.


SORZE DE CAMPAGNA , Topo campagnuoo , Specie di Sorcio di coda mediocre, di corpo grigio, con peli neri e ven
ire biancastro; che sta negli orti e nelle
selve, e chiamasi da1 Sistematici Mus sylvaticus.
SORZE RAGNO , Topo o Sorgo*Ragno,
Sjjecie di Topo che abbonda nel Trendn, di colore fintile alla Donnola , ma di
grandezza come i topi volgari ; ed ha caitiro odore ; egli ha la coda corta, il corpo
sotto biancastro e sopra bruno misto di
rosso. Chiamati da' Sistera. &oiv,.r Ara'
neus.
SORZE DE MAR , T. de' Pse. Mastella
o Pesce Topo, Pesce ili mare a scheletro
ossoso, detto da'Sislem. Gadus mustela.
Egli- detto Topo-per la sua simigliali/a
nel colore |col Topo terrestre; ed com
mestibile vili*. I Pescatori Istriani gli dicono MARE DB GRONGHI.
SORZRA , s. f. ( colla z dolce e l' aperta)
Topaia o Sorciaia , Nido di topi.
In altro sign. Tapinata ed anrhc Topa
ia,, per simil. si dice di Case antiche o che
ciano in pessimo slalo. V. li.n -SKA e BzcoCA.
SORZTO
SORZIN, / s. m. Topolino , Piccolo lopo.
SoBzbr, add. Topino, Di colore simile
al Topo Soricigno vale Del color di
Sorice, ma direbbesi di Sorla di mantel
lo del Cavallo.
SORZON , s. m. Sorcione; accr. di Sorcio,
Gran sorcio.
SOSPNDER, v. Sospendere, nelsign. di
Ritardare, Differire, Attendere.
SOSPENDERSI LE oniftB, Accecarsi le ori
ne, ci Mancare, Cessare.
.
SOSPEXDBB DA uw IMPIEGO, Sospende
re, T. di pratica o di uso, Dimetlere alcu
no da un impiego od uffizio per qualche
mancanza- e in via provvisionale fin i he
sia -ina rila la verit , cio la sussistenza
o insussistenza dell' impulazione.
SOSPENSIN , s. f. Sospensione, cio Di
lazione, Rilardo, Indugio.
Sospensione, in T. Forense ex Veneto,
era un Alto del giudice civile che a sollie
vo de'litiganli impediva per un dato lempo la prosecuzione della causa. V. LBVO DB
sosnursibir.
SOSPENSRIO, s. m. Sospensorio, Vece
Fiorentina. Quella borsetti!) di tela di cui
si fu uso per sostenere lo scroto in occa
sione di procidenze viziose, ed usato an
che per precauzione nel cavalcare.

SOSPESO , add. Sospeso o Suspeso, Dub


bioso.
Sospeso da un uffzio, diciamo per Di
messo provvigionalmentc da) suo impiego
a chi lo sia pel dubbio di qualche man
canza commessa.

STAJI SOSPESC, Stare sospeso o Stare

STAB SOSPESO cos QUALCW, Stare o An


dargrosso con chicchessia, vale Aver con
lui principio di sospetto, di sdegno, Es
sere in mala soddisfazione di lui , Essere
alquanto adirato seco.
SOSTANZA, s. f. Sostanza o Sustanza.
MOLTA APABBWZA B FOCA SOSTANZA, Gran
rombazzo e poca lana; Assaipampanie
paca 'uva, Gr*n dimostrazioni e pochi ef
fetti.
SOSTEGNR o SOSTBSTBB, T. Sostenere,
Reggere.
SOSTECWR EL FOGO, Sostener la cari
ca, Frase milit. dicesi del Regger 1' im
peto degli avversarii.
SOSTBGMRSB, dicesi ulnino volle per
Continuare; Perseverare LA FHBVB SB
SOSTIENE La febbre continua, si mantie
ne.
SOSTECMRSB, Sostenersi, per Trallarsi nobilmenle; Ovv. Stare in contegno,

in sussiego; Star sutte-tue. V. SOSTBITUDO.


SOSTEGNO SOSTEGNO DBI FIUMI, V.

6o5

SOTO SPECIE , Sotto colore , sotto pre


testo'.
STAB SOTO , V. STAB.
ESSER SOTO A QUALCO39A , J'.S.ser lt

PoBTA.

SOSTEGNO DB L'ACQUA, Pescaia, Ripa


ro che il -fa ne' tumi per rivolgere il cor
so a' mulini o a simili ediGzii.
Sostegni delT ancora, T. Mar. Travi o
Pezzi di legno che servono a posarvi l'an
cora per tenerla pronla e gettarla al fon-'
di>, ad agevolarne la calala.
SOSTEGNO, V. SOSTE *UDO.
SOSTENTAMENTO, s. m. Sostentamen
to; Sostenimento; Sostegno.
I ." (.11 CHS KB PASSA BL MIO SOSTENTA
MENTO, egli che mi da il vitto, che mi
mantiene.
SOSTENTAR , . m. Voce ant. Sosteni
tore ; Sostentatore , vaie Mantenitore ,
Protettore , Difensore.
SOSTENTAR, v. Sostentare, Alimentare.
Sostentare, dicesi per Sostenere, cio
Reggere Sorreggere vale Sostener per
di sotto.
SOSTBXTB uir'opKvibN, Sostenere.
SOSTENTAR PBR FOBZA UNA COSSA, Osti
narsi in una opinione.
SOSTENDO, add. Sostenuto, vale Con
tegnoso, Gran

STAB SOSTENUDO , Stare in contegno ,


in sussiego, in aria di gravita, di sottenutetza,
SOSTIZIO, i. m. Solstizio, T. Astronomi
co, 11 tempo che il Sole ne' tropici, dal
Ialino Sdii sta/io.
SOT\NA , s. (. Sottana, Veile che portano le donne dalla cintola in gi e sotlo
altra gonnella o solfo l'abilo. Pi comune
mente si dice COTOLA e CABPBTA , V.
CSBA SOTNA, V. CfiBA.

SOTANN , s. m. Sottanello ; Cintino ,


Veste corta che si porta dalle donne di
sotto e cuopre dalla cintola in gi.

SOTIGLIR, v. Assottigliare o Sotiigliare , Far sottile.

azione o ali' atto pratico d'una cosa.


ESSER gOTO O DB SOfO COME U.VA CLOA
CA, Essersotto le vest come un camino;
Aver le carni sudice; Aver loia, sudicia-?
me , frutteria , sporcizia.
ESSEB SOTO MAH, T. di Giuoco, Esse
re sotto i dicesi di Chi nel caso d' esse
re soprafagliato.
ESSER o VBGNB o A.vun AL DB BOTO ,
Essere o Penire al disotto; Essere succumbente, Essere in disordine di stato.
Ridursi o Condirsi sul lastrico, Essere
o Ridursi in povert.
ESSBB DB SOTO DB ir.v ALTRO , Essere
inferiore , cio Di grado o di sapere o di
merito.'
ANDAR DE SOTO , Andar sotto , parlan
dosi di Giuoco , Seguitar a perdere.
EMISE suro, Sconcacarsi, Bruttarsi
di merda. Scompisciarsi, Pisciarsi sullo.
DAB BOTO, V. DAR.
FARSE SOTO , parlando di Giuoco di
palla o simile , Andare o Correre alla
palla, vale Muoversi il giuocatore per da
re alla palla FBVB BOTO , Accorrete ;
Andate.
F AUSE .SOTO A u\o, Seguire il suo mal
esempio; Imparar da uno.
QUALCHE COSA GHB ZB SOTO, Trama cV;
Gatta ci cova ; C" sotto caca ; Ci cova
sotto altro che favole; C" sotto roba.
RESTAR SOTO, Rimanere alla stiaccia,
detto Gg. Esser collo o mirar nelle insidie
No RBSTAR SOTO, Rimanere in piedi,
Uscir hi bene.
RoBA CHB STA DB SOTO DB U>' ALTRA,

Disottano , vale Inferiore.


SOTO BL TAB.tno, Sottomano, Di soppiatto, di nascosto.
SOTOBANCA o SOTO BARCA , Voce usata
ne' seguenti dettati.
COLOMBI DESOTOBATTCA, Piccioni di ri
serva, e sono Quelli che il Poliamole tien

SOT

SOT

SOT

per lo pi lotto la banca e non esposti io


vendita per darli a qualche Avventore distinlo , e farseli pagare di pi ; e sono i
piccioni grassi, allevali in caia e migliori.
ROBA DB sOTOBAifCA , s'inlend? general
mente Jioba scelta, distinta, la migliore.
SOTOBRAGBSSE, s. f. Sottocalzoni;
Mutande, V. MI-BANDE.
SOTOCALZA , .f. Sottocalza e Sottocal
zetta , Calza che i porta sotto le altre.
SOTOCASSO , s. m. Voce nt. che ora di
cesi SoiOCOTOlO, V.
SOTOCHIO, arr. Sottecchi; Sottecco; Di
nascoso; Alla fuggiasca.
VABDB SOTOCHIO , V. VAIIHH.
SOTOCOA , i. f. T. de' Vellurali , Soccodagnoo ; Groppiera ; Posolino ; Posolatura, Arnese di cuoio che si attacca con
una fibbia alla sella e va per la groppa
sino sotto la coda delle bestie , per soslener le selle alla china.
SOTOCGO, i. m. Sottocuoco, Fante del
Cuoco.
SOTOCPA , s. f. Sottocoppa , Arnese
d'argento o d' altro metallo , notissimo,
che serve .ili' nso domestico , per metter
vi le tane , le chicchere eie.
SOTOCOSSA , s. f. Quella parte del quar
to del pollo ch' polposa e adcrcnlc al fusolo, V. liii./.iiv.
SOTOCTOLO o anche COTOLO quando
solto la gonnella s. m. Sottana, Gon
nella che porlao le donne sotto altre ve
di.
SOTOCOZZO, avv..Z>i soppiatto; Soppiatto ; Sottecco.
GUARDAR SOTOCOZZO o SOTOCOZZO VIA,
Guardare o Vagheggiare tottecca o di
sn'ecr.u o di sottecchi, cio Cautamente
e CIQ occhio quasi socchiuso.
LAORAH SOTOCOZZO , Lavorare sotf ac
qua , dello fig. e vale In segrelo.
MAGV.H SOTOCOZZO, Mangiar sotto fa
baviera vale Mangiar nascostamente , r
diceii Quando uno mangia per non esse
re veduto.
SOTODEGXlV , s. m. Suddecano, Titolo
di dignit ecclesiastica che vien dopo il
Decano.
SOTOFASSA, s. f. Mancia o Regalo tegreto, detto cos fra noi dall'uso che v'era
una volta che il Padrino o Compare fiFallo del battesimo nascondesse nella fa
lcia del Neonato qualche moneta a titolo
di carit o regalo.
SOTOFASSA , Sottomano ilici-si anche
talvolta in inala parte, cio in sigi), di
Mancia illecila, su di che >i veggano le
voci Boc.v e SBOCONDA.
SOTOGOLA , s. f. Soggiogala o Soggolo,
Quella quantit di suslanza carnosa che
riesce sotto al mento.
SOTOGOLA DEI MA.-VZI, Giogaia o Sog
giogata o Pagliolaia , La pelle pendente
dal collo dei buoi Sogglo e Soggio( gaia , dicesi anche a quella del Porco.
SOTOGOLA DE LA BRIA , V. BHIA.
SOTOGOLA X>B LE GALIHB o DEI BECHI,
V. BAJIIOU.

Sottogola e anche modo avv. e vale Sot


to la gola.
SOTOGROND\L, i. m. Sottogrondale,
Quella parte del gocciolatoio della corni
ce per fa banda di sotto, che si forma in
cavata onde l'acqua non s' appicchi alle
membra della cornice o altre, ma neceisariamente si spicchi e cada, V. GRONDAI*
SOTOMAESTRO, V. SOTOMISTBO.
SOTOM\!V , s. ni. T. degli Archibusicri,
V. GUARDAVA:*.
SOTOM\N , detto a. Sottomano ; Di
t appiatto, Quasi di nascosto Sottoma
no dicesi anche per contrario di Sopram
mano , volendo indicare un colpo dato
colla spada o simile per di sotto, r. sotto
mano una punta crivella , che t'Elefan
te in u punto tbudella.
Dello suslanU Marachella, Frode, Inganno--FAH u.v SOTOMX , Far sottomano
e vale presso noi , Far 11:1.1 mala azione
di nascosto, di soppialto In senso me
no odioso Abbindolamento; Abbindolatura.

SOTOPRTEGO, i. m. Portico; Portici,


le, Luogo coperto annesso alla casa d'abi
tazione.
,
Lrggesi nrl Calmo in una lettera , LA

606

I. voli \ll SOTO1IX O F vu SOTOMN VIA ,

Operare per {straforo o tottomann, Adoprarsi in qualche negozio senz'apparirvi


Lavorare sottacqua, vale Di oppialto , nascosamente Fare una cavalletta
a uno, Ingannarlo con doppiezza.
SOTOM\NEGA , s. f. Sotlomanica, Ma
nica della vesle di solto.
SOTOMNEGHB, nel parlar f.uii. vale anui e per Mutande, ma inlendesi Quelle
delle donne.
SOTOMTER , v. Sottomettere o Sommegere, Vincere, Ridurre, Far suggello
SOTOMETEB QCALcfcw, dicono gl'idioti per
Subornare o Imlrccherare , Persuadere
o Istigare di nascosto. Maniera spesso usa
ta da Chi, negando in giudizio il delitto
imputatogli , ed oppostagli la deposizio
ne il' un testimonio , risponde che II leslimonio SAB STA SOTO.MESSO, cio Subor
nato , Imbeccherai, istruito inali/insa
lili- ut i- da taluno di dire cosi, V. IMBOCOJfAR.

SOTOM1STRG, s. n. Soltomaestro, Mae


stro in secondo.
SOTO OSE, Modo STT. Sottovoce; Sottoboce; Sappiano; Di soppiano, Con voce
piccina o sommessa: coin uno fa di co
ca che non si pu dire senza pericolo.
SOTOPANZA, i. f. T. .le' Vetturali, Cin
ghiatura, dicesi a Quella parte del cor
po del cavallo dove si pone la cinghia.
SOTOP1K, s. m, Sappediano; Scannello,
Specie di Cassetta pi alta da capo clic da
pie cbe si ticn sotto i piedi sedendo.
SCARPE SOTOPB , Scarpe a cianta ;
Scarpe a ciotola , a cacaiuola , si dice
Quando, mandata gi la parie di dietro
della scarpa, si riducono alla foggia di
pianelle,
SOTOPNER , v. Sottoporre o Sopporre ,
Meltere una cosa sotto ad un'altra.
SoTOPJfER U.YA CARTA AI OCH1 DK (,IUA I,-

cb.v, Presentare; Esibire.


SOTOPPE ( coj terzo o largo ) V. Sorq.
VVlt.

PI PAKTE DB LI BRICAB CBS XB I.V.SO FU->RA DBL SOTOPOHTBGO DB MADO.YA E VA CO.

Maniera scherzevole , cbe TUO! dire , La.


maggior parie delle genti provenute da .
va.
^
SOTOPOSTO , add. Turi x OTOPO- >
STI A FAnn , Tutti siimi di carne o d
carne e d" ossa, vale Esser ognun sotto
posto a' desiderii e difetti carnali.
SOTOPRIR , i. m. Sottopriore o Sop^
priore , il Priore in secondo.
SOTOPRVA , s. f. Sotto prora , T. Mar.
Cosi chiamiamo igni-Ila Cameretta o ripo
si iglio pi o meno grande, ch' sotto la co
perta della prora delle barche.
SOTOPPA, s. f. Sotto poppa, T. Mar.
Quello stanzino o ripostiglio pi o mena
grande eh' situato nella parie deretana
delle barche sotto la poppa.
,
SOTOSC\G1(> , s. m. Sotto F ascella o
titilla le dittila , Quel concavo eh' m-lF appiccatura ilei braccio colla spalla.
SOTOSC\LA , s. f. Sottoscala , mase. e
li-in. Quello spazio voto che resta sotto l
scale.
SOTOSCORZA, s. f. Alburno, Qnella par
te della scorza ilcll'alhcro che trovasi tra
T epidermide e '1 libro.
SOTOSCORZO, i. m. T. de* Legnaiuoli,
Piallaccio, Quell'asse ch' segata da un*
banda sola.
SOTOSRA , avv. Sottosopra ; Sossoprat
In confusione, In iscompiglio, Capopie.
Parlandosi di quantit o di somma, va
le Alfincirca; A un dipresso; Raggua.gliatamente.
MBTER SOTOSORA , f'ultore ; Mettere-^
Mandare sottosopra, e vale In confusio
ne, in iscompiglio TUAR SOTOSOBA, /{(
frustare; Trambustare; Rovistare; Scon
volgere.
VSSKJI sEMPHJ SOTOSRA , Etser malaz
zato o malescio; Crocchiare; Chioccia
re; Esser crocchio ; Aver zinghinaia ,
Abituale indisposizione di Chi non seippre inalalo ma non mai sano: che dicesi
anche Essere o Stare tra 'I letto e '/ tet
tuccio.
SOTOSQU\RA, avT. A sotto squadra, ilicesi dell' Angolo acino eh' minore del
retto. A sopra squadra l'Angolo ottusoeh' maggiore del retto ; inlendesi del
Cantone o Gomito o Cantonata, ch' l'an
golo estremo delle fabbriche.
SOTOTRA , detto a modo avv. Sotterra. %
SOTOVENTO , s. m. Sottovento , T. di
Mar. La parie della nave opposta a quella
ove soffia il vento. Quindi Essere sotto
vento o sotto il vento, vale Avere il venl
in disfavore o a svantaggio.
NA VBQR o LAOHAR soTovBxro,detto mei.
Operar sottomano , cio di nascoso , e si
dice in mala parte. Fare a che.tichelli o
Fare il musone, si dice di Chi fa i falli
suoi e sta cheto. Furfanto nell' orcio, vuoi
dire Macchinare alcuna cosfi nascosamea

SFA

SFA
te te' mostrare d'attendere ad altro. V .LAOBAR.
SOTOVZIO, s. m. ( colla z aspra ) Ter
mine de'lempi Veneti, e vale Sotto il Vi
ce, cio Quel Capo subalterno della Sbir
raglia che dopo il secondo Capo coman
dava in terzo ; Subalterno del Vice BOPgetto.
SOTOVOSE , V. SoTobsx.
SOTRA,s. i. Sottrazione; Suttrazione e
Sottraimelo, Detrazione, Dibattimento;
'dicesi d'una somma minore che si diballe
ila una maggiore.
FAR DIVA SOTBA , Sottrarre.
SOVEGNO, . m. Sovvenimento; Soccor
ro, ma intendiamo per via di danaro o di
limosina DAR uor SOVZGNO , Sovvenire;
Soccorrere; Aiutare.
SovEG.xo, chiamavansi ai tempi Vene
ti alcune Religiose instituzioni di carit
a favore de' poveri che v' erano in quasi
tutte le parrocchie della Citt.
SOVENTR, . m. V. CAPITALISTA.
SOVERCHIAR , v. Soperchiare ; Superciiare, Far soperchierie.
SOVERCHIARE, s. f. Soperchier e Superchieria, Vantaggio oltraggioso, Ingiu
ria falla alimi con vantaggio. Sopruso,
dicesi pur per Ingiuria.
SOVRANA, i. C chiamasi comunemente o
SOVRANO, una Moneta d'oro Austriaca di
carati g. grani i. peso Veneto, del valo
re ordinario di Venele lire 73.
SOVHAiMZR , v. Sovraneggiare , Far
da sovrano.
SOZONZER, v. (colle z dolci) Soggiugne.re o Soggiungere, Aggiungere.
SOZZOLO , s. m. che per lo pi si dice in
jlur. SOZZOLJ, Sozzura ;,Sucidume o Su
diciume , Sporcizia , Lordura.
Dicesi anche nel sign. di Zacchera o
Pillacchera, ed Quel piccolo schizzo di
fango che.altri si getla in andando su per
le gambe.
PlEN DE SOZZOLI, V. SoZZOLOSQ.

BOZZOLSO , add. Insozzato i Sudicio;


S acido, e nell'accresc. Sudiuione , vale
Imbrattalo, Sporco, Lordalo.
_ Zaccheroso, dicesi a Chi imbrallalo
pieno di zacchere e pillacchere.

Pettegola , parlandosi di Femmina va


le Sucida e vile.
SPACA, s. m. Spaccone ; Spaccamonte ;
Spaccamonlagna ; Smargiasso; Sodomonte; Divoremonth Tagliamanti; Fiandrone; Affettato!- df!Caria, de' nuvoli.
FAH'EL SPACA , Grossegeiare , Insuper
bire, Far del grande, Andare altiero.
SPACA, add. Spaccato; fesso, V. SPA
CATO.
TBTI SPACI, Marnate disgiunte, 11 suo
contrario Raggiuole, V. TETA.
SPACADA , s. f. Spaccala ; Sbraciata ;
Sbracio, Grandezza .affettata, che dicesi
anche RodomunlaJa; Rodoinonleria; Mil
lanteria; Trasoneria, V. BIM.ADA.
FAB DB LE SPACE, Sbraciare; Spaccia
re i Puntare, V. BOMBA.
SVAGATA, in U-rmiuc di bullo, diciamo

ad nn grande allargamento d gambe, ed


proprio de' grotteschi.
SPACDA , dello per SPACADJRA , V.
SPACADI, s. m. (coli' aperta) T. de'
Pese. Anguille , ma pel nostro termine
defcbesi intendere le Spaccate, cio lo ta
gliale ed aperte per Io lungo e prosciu
gate al sole o al fuoco.
SPAC ADRA , s. f. Spaccatura e Spaccomenta, Lo spaccare e La cosa spaccai a. _
SPACADURA DB L'IKCALMO , T. de' Vi
gnaiuoli , Portello , L' a]iertura che si fii
nella scorza dl soggetto quando s' inne
it a scudetto.
SPACAM01NDI \
SFACAMONTI/ V. SPACA.
SPAC\R , T. Spaccare, Fendere.
S PACARLA , Farla da grande; Farla da
signore, Trattarsi.
SPACATA , i. f. V. SPACXDA.
SPACATAMENTE , avv. Apertamente;
Palesemente ; A lettere di scatola o di
speciale.
SPACCIO, s. m. Spaccato, T. d'Archit.,
dirr.si del Disegno intcriore d'una fabbri
ca rappresentalo sopra la caria.
SPACTO, add. Chiaro; Manifesto; Pil
lano; Evidente.
. _
LADRO SPACATO , Ladro noto } notisnmo, manifesto, palese.

SFA.

607

damano, Quella parie dell' impugnatura


che per guardia e difesa della mano.
Fioco, Dragona, Gallone che s'intrec
cia intorno al pugnale della spada o della
sciabola degli Ufiziah.
COTA , Tallone , La parte della lama
ore s'unisce l'impugnatura.
FALSO , Falso si ilice la Parte della la
ma fra il taglio e la costa.
PIATO , Piatto , La parte piana della
pada.
COSTA, Costa, Quella parte di mezzo
per lo lungo della lama che fra li due
tagli.
FASSBTK, Fascette, Quelle due laminette eli metallo che fasciano la guaina
della spada ali' imboccatura e nel mezzo.
POHTL, Puntale Bottone del pun
tale, si dice Quel bottoncino che ha per
finitili-ilio il puntale.
MOXTB MA PADA , Mettere a cavallo
una spada o Montare una lama, vagliono, Acconciarla con luti' i suoi arredi e
fornimenti.
',
SPADA COL UJCHETO , dello per ischero, Spada santa che nanfa mai male ad
alcuno : dicesi proverb. Quando chi la
porta fugge ogni occasione di adoperarla.
Ss CHE POL Tllft DB SPADA , * CI S

SP A CAZZAR , v. proprio di Chioggia ,


Slanciare; Scagliare; Sgaraventare.

pu giuocart o tirar di spadone, dicesi


proverb. di Alcun luogo spoglialo di mas(erixie. una casa netta come uno speccho.
TIRAR DE SPADA , V. TIR\B.
LA XE vx* SPADA, diciam noi ntelaf. al
ludendo ad una Donna e specialmenle ad
una Fantesca -che nelP operare riunisce
prontezza, capacil e viracit. Ella lui
inani benedette; Ella, leva il pel per aria,
cio Opera con gran destrezza e celeril.

SPACH1ARARSE, v. parimente di Chiog


gia , Sbramarsi ; Trarsi la voglia o la
pasciona, V. SBADAZZARSZ.
SPACH1AZZ\R , . T. Ant. V. PACHJB e

AvR TUT! DOVB I SORZI POSTA LA SPA


DA , Aver tutti nelle code o in auel ser
vizio; Aver nel mezzo del quaderno, Non
curare alcuno.

SPACAIRA , V. SpACAobRA.
SPACAURTA , s. f. T. de' Calafati , Inci
pollatura , Spaccatura sottile d' una Ijf
vola.
SPACAURTA D'USA PIGJTATA, V. CREPO.

SUACNAZZB.

SPACN.V. SPACA.
SPADA, s.f. Spada, Arma offcnsira notis
sima. Striscia, fu detto in modo basso ;
Cin>juadea , da scherzo Costoliere ,
chiamasi Quella spada che ha il taglio da
una banda sola , com' nel coltello. Nella
spada si distinguono specialmente le se
guenti parli, le quali sono anche proprie
della Sciabola.
MO.-VTADURA, Montatura, Tutti li pez
zi che costituiscono la parte dell'arma che
' impugna.
GUARNIBBXTO o GUARDIA , Guardia o
Elsa e Elsa , dello ancora Guarniiiiento o Fornimento Quel ferro inlorno all'impugnalura della spada che difende la
mano.
IMPUGNADVRA , Impugnatura, Quella
parte per cui la spad:i s'impugna.
POUOLO , Pomo.
FUSTO , Fusto , <licesi La sola lama ,
compreso il tallone , cio II solo ferro.
EROGA, Bottone delfusto, QueHa pal
lottolina eh' sopra il nomo e dove si ri
badisce il tallone della lama.
COCCIA o GuAiD.wiSj Coccia o Gnor-

SPADA (Pesce ) s. m. o SPADOY T. de'Pesc.


tlnvcu Pesce spada, Pesce di mare a sche
letro ossoso , dello da Li 1 1 IMO Xiphias
Gladius, 11 suo caratlere generico consi
ste nell' avere la mascella superiore pro
lungata a guisa di lama di spada per la
lunghezza eguale al suo corpo od almeno
di due terzi j il corpo rotondo ed allunga
to. Questo pesce gareggia nella forza e nel
la grandezza coi Crtavei , e colla sua ar
ma terribile pu difendersi conlro i suoi
possenli nemici. La sua carne buonissi
ma a mangiare. Egli alquanto raro fra
noi e pescasi col Tonno.
SPADA ARZENTNA, s. f. T. <*e' P*c.
Pesce spada argentino , Pesce di mare
dello da Govan Loepidopus argenteus.
Egli ha il corpo molto allungalo, sempre
pi ristretto verso la coda , e moltissimi.
compresso ai lali, egualmente che la testa.
Dalla u figura raseomiglianlc ad una la
ma di spada, e dal colore argenleo del
tuo corpo , gli derivalo il nome. E pesce
raro , iion buono a mangiare,
SPADA D' ARZENTO , s. f. T. de' Pese,
che da* Vencli chiaoiavasi Pesce Falce ,
Sorla ili pesce di mare della famiglia dei
Tenioidi , sottile quasi coiuc !a lamina

6o8

SFA

d' una spada , di colore argentino , colta


testa ottusa e la coda molto sottile, stret
ta ed allungala. Egli pi frequenle nel
mare di Napoli che nel nostro ; e non
buono a mangiare. Questo pesce fu fatto
prima 'conoscere dal celebre Signor Pro
fessore Ranzanidi Bologna, che chiamol10 Epides musili aculatus, indi Tenne pi
completamente tirsi-ritto e figurato dal
noslro Signor Domenico Nardo di Choggia, che lo noie fra i Regalechi e gli die'
11 nome di negalchus lu oculatiti: come
li rileva ila una sua memoria stampata.
SPADA DE QIMRNRO, s. f. T. de' Pescat. Pesce di mare di corpo mollo tolti
le, somigliante alla lamina d'una spada,
pellucido, senza scagne, che al pi arri
va alla lunghezza d'un piede. pesce non
Unto frequente, e non se ne fa uso, ben
ch si creda che la sua carne sia boona a
mangiare. Egli detto da Linneo Coepoa .Tanta.
SPADACN, s. m. Spadaccino, dicesi per
ischerzo di Chi porta la spada ; ed ani-he
A rlii ila sulla scherma, dello anche Buo
na spada.
SIAPACIWI, chiamaTansi ne* tempi Ve
neti quegli Uomini armati all'uso de'birri, che riuniti in una o pi squadriglie
Telanti giravano per vegliare in campa
gna lui contrabbandi di sale , tabacco e
d'altri generi soggetti alla finanza.
SPAD\DA , i. f. Spadata e Spadacciata,
Colpo di spada.
SPADAZILA , s. f. ( colla z aspra ) Spe
cie di Pianta, lo stesso che liuos, V.
SPADR, i. m. Spada*?, Quell' arieCce
che fa le spade o le aggiusia e polisce.
SPAD1GLIA, i. f. Spadiglia, T. di Ginoco, Voce Spagnnola. L'Asso di spade, che
nel giucco dell' Ombre la caria preva
lente a lune , e che i Fiorentini chiaraa. nWa- Fulminante.

SPADNA, s. f. Spadella o Spadino, Pic


cola spada.
SPADISTA DA TESTA , Spadino o Diriz
zatolo e Dirizzacrine, Specie d'ornamen
to da capo delle Donne, lungo circa un
palmo, fatto a foggia di spada o altrimenti,
che pu anche servire a spartire i capelli.
SP\DOLA, V. SPTOLA.
SPADN, i. m. Spadone, Larga e lunga
spada.
SPADN DA TAGB LA TESTA , Bipenne;
Bicciacuto; Ancipite, Arma bianca che
ha. lue tagli, come per esempio, era
quelli! Specie di sciabola o snada diritta,
spuntala, larga in lama cinque dita tras
versi e lunga un braccio e mezzo , pe
santissima , con cui negli spettacoli car
nevaleschi in Venezia, ai tempi della Re
pubblica , tagliavasi d' un solo colpo la
testa ad un loro.
SPANA, s. f.'T..di Commercio. Specie
di Zigrino o Sagr che si forma rolla pel
le d'un pesce di mare del.genere de' Ca
ni, nominato da lnnro-Squalus Squatina( V. SOUABNA ) e che s'adopera per po
lire i lavori pi greisolani di legno o simi
le, V. SAGEN.

SFA.

SFA

SPAGHTTO , . m. Spagkttto, Spago sot


tile.

ili Aiuto, Appoggio, Assistenza DAI


u.vi SPALA A o.UALctor,.Dare spalla.

Detto fami), vale Patir; Spavento


AvRnr.jiENE ux SPACUTO, Avere una battisoffiola- delle, buone o una lali alata del
le buone; Avere lina gran paura, V. Su
ono.
SPAGHBTO, dicono i Barcaiuoli in T. di
Regata, al luogo della Mossa, il quale
dietro alla gi MOTA DB S. ANTONIO, ora
ridona anzi ampliala a uso de' pubbliri
giardini, e dove concorrono lutti i bar
caiuoli destinali alla corsa. Ivi lirnta
orizzonlalmcnle una fune, dinanzi- alla
quale si mettono, colla poppa paralelle fra
esse, tutte le barche, anzi vi si allaccano
con uno spago lungo due braccia , un lato
del quale sta legalo alla stessa fune, e fil
tro i raccomandalo sotto ad. un^ piede
de' REGATANTI che lo premono , per la
sciarlo poi prontamente al punto dello
paro d'un cannone che li fa per segnale
della mona. Quindi LASSAR BL SPAGHETO,
vuoi dire Partir dalle mosse,\. MAGHILA.
SPAG1R, T. Figliare, dioeii del Grano,
cio Separare con. granale quelle spighe
di-grano che i coreggiati non han pollilo
trebbiare. E quindi figliatura , dicesi
l'Atto del vigliare e la Materia cosi sepa
rata ; e" Figliuoli le Spighe sfuggile dalla
trebbiatura e separale vigliando.
SPAG1ARLA, s.f. T. \gr.Ruschiao Gal
linaccio, Sarta di granala che nelle cam
pagne -serve per vigliare il grano e per
ispazzare.

SPALI DA CALA, Gridati le spalle tue


rema e Livorno, Fu dello !' un tale per
dispreizo.

SPAGNARO, s, m. T. Agr. Campo teminalo-a trifoglio, detto ERBA SPAGNA, V.


SPAGNOLTO, nlrl'Spagnuolelto, det
to a Uomo ,e vale Finto et! accorto, Uo
mo doppio ; Egli come il gallo che can
ta bene e razzola male ; Taatburino, V.
vin Muso Scorpionista, dicesi di Clii
loda in presenza e burla in assenza.
FARSE SPAGNOLTO , 'Inspagnu.olini ,
Prendere o Affetta re le maniercspagnnole.
SPAGITOLBTO, diceii non meno per Agg.
ad una specie ili Smaniglio d'oro finissi
mo e pregialiitimo : forte cosi detto dall' essere il primo stato portato dalla Spa
gna.

SPAGNOLTO , s. m. T. Mer. Specie di


'-Panno lano noto, leggiero, dello da'Franc.
Espagnolette , e ila noi copialo e Iradolto. una ipecie di Droghctto.
SPAGO, i. m. Spago.
SPAGO DA SCAHPS , Filo , ed quello di
canapa impeciata ari uso di cucire le scar
pe.
SPACO F-in/..v , Spago rinforzato, cio
Funicella assai torta che serve a molli usi
Merlino- si chiama da' Funai una spe
cie ili spago o funicella Lezzino in T.
Mar. diceci alla Cordicella alquanto pi
grossa che il Merlino.
FAR F.L TIRASPGHI , V. TlRASPGHI.
SPAGOTO

AvBIlGBENB U.V SPAGOTO , lo

stesso che AvBnGUE.vs u.v SPAGHETO , 'V.


SPAGHETO.
;SPALA, i.I. Spalla o Omero, Parie del
busto ilall' appiccatura del braccio al collo.
Spalla, silice anche da noi nel sign.

A VB BUJTP. SPALE , AvtTt tjolg tOfOStf

cio Atticciate , -li-n fig. Avere buono


stomaco, si dice di Persona a cui libera
mente li pu' dire il fallo suo.
Aria o TBGX!B c.xo su LE SPAI.H , /!t>rr o Tenere uno mile spalle o addotto o
\:ille braccia: diceii deli' Avere uno a su~
pese.
ESSER A LB SPALI na OTTO, EsttTC alle

tpalle , rale Di dietro.


LARGO DE *VALB, Spalluto; Schiattita.
' BSJTAJUS LB costa saio LE SPII.-. , V.
But.vn.
' PALTA DE LA SPALA, V. PALEL/..
STIIE > asnsB UT TB M fPALE , V. STBB.YCBR.
BAU DB PALA , V. DAR.
Go SETA VTAT.'tE A.ti SO .VAI SU LX SPALI,

Conto Teti di settanta tre anni compiati.


SBALB DEL TOBCOLO DA STAMPA, V. la
TORCOLO.
SPALE DB LE LBTEHB DA STAMPA , chia
mano i fonditori de' caratteri la distanza
che debbono avere i tipi quando sono ac
canto l'uno all'altro, ohe i. Francasi di
cono Approche.
SPALA, Spallaio, 'Agg. delle Bestie che
hanno lesione nelle ipalle, e dicesi anco
rategli nomini.
. SPAL\DA IN.COLO , Scollacciata; Scol
lata e Sgottata , Col collo scoperto; e di
celi d" una Donna quando lo tiene-scoper lo ed ha le Testi poco accollate.
SPAL\DA, s. f. Spallata, Offesa o percowa nella spalla.
SPALADRA, i. f. T. de' Maniscalchi ,
V. DESCONZO.
SPALANCADA, s. f. Spalancata , -Aprimcnto di due cose che erano insieme i-in
ni ir ., come specialmente di porte.
SPALANCXDA DE BOGA, lutn, dal latino
Hiatus , Aprimento , Spalancamento di
bocca, e propr. quell' Apertura di bocca
che si fa nel discorso senza troncare al
cuna delle Tocali che concorrono insieme.
SPALANCAR, T. Spalancare, Largamen
te aprire. Spalancare le porte; Spalan
care eli occhi; Spalancare le orecchie.
SPALARI, s. m. SPALARI DEI BUSTI,
Spallacci , Quella parte del 'Lusto clic
cuoprc la spalla.
SPALARI DE LE LIVREE, Spallaccio, Vo- '
ce Fiorentina, diceii Quell' ornamento
che pende dalle spalle ai Serti , ai Pag
gi eie. ^
SPALARI DEI OFIZIALI, Spallino, Or
namento della spalla fatto a scaglie o Icssnlo in oro , guarnito in fondo di frangia.
SPALAZZA , s. f. Spalluccia, Spalla graude e deforme.

SPALAZZO , s. m. T. de' Maniscalchi ,


Spallace, Infermit la quale, induce enGnnietti nella sommit delle spalle <M
i-avallo e fa una certa callosit di carne
intorno alle sue spalle, la quale avanza,
sulla parte di copra per l'enfiamento.

SFA

SPA

SPA

SPALAZZN , s. rn. Soprammano, Col


po dato a mano aperta sulle spalle.

del Mostrar di far gran cose e non ne con


chiuder veruna. Fare sbraciate. Dir cose
che non le direbbe una bocca di forno
. SENZA SPAMPANE, Senza sfoggi, cio Con
semplicit di discorso.
SPAMPANAR, T. Spampanare e Spam
panare o tampinare, Tor via i pampini
delle iti Spollonare vale Ripulir le
riti e gli alberelli troncando lutti i falsi
pollimi ; ed anche Romper coli' unghie il
capo de' tralci non destinali a formar la
potatura dell'anno seguente. Dicesi anche
in termine agron. Disocciare .per Tor-re
ad una pianta i germogli superflui.
SPAMPANAR UNA COSSA, Propagare; Pro
palare, Manifestare, Spargere, Divulga
re una cosa Spampanare, dicesi an
cora per Esagerare , Accrescere al vero ,
Caricare.

dere, ed anche Sparto, diccsi delle cose


cadute e sparse in terra qua e l.
SPANTO MORTO, Appassionato o Inna
morato morto; Bruciolato; Spolpo; Fra
dicio; Guasto; Perduto morto; Imbertonato;Fracido non che cotto; Incapestra
to d~ amore. Andar pazzo.
SPANZADA, s.C ( colla L aspra) Span
ciala; Satolla; Corpacciata o Scorpac
ciata, Mangiata eccellente di che che sia.
SPANZADA DE BECAFJGHI, Beccajicata ,
Corpacciata di beccafichi.
DARSB USTA BO.VA SPANZDA , Cavarsi In
veglia; Satollarsi, Sfogarsi in che che
sia. Fare una badialissima corpacciata.
*
\
SPANZAR, v. ( colla z aspra) Scorpora ,

DA QDATRO PALATI OM A UNO, Dar /

butte.
SPALTA,s.C SPALBTADB CASTRA, Spal
letta o Spalluccia, Spalla li castralo.
SPALBTE DHL TERSB , V. VERSB.
SPALTA , detto in T. de' Pettinaglieli ,
Spadella, Ferro con cui si polisce in ul
timo da ogni sfregio la coslola del pettine.
SPALTA , T. Fam. Spallino, Specie di
Tegumento da coprir le spalle.
SPA LTE DA CAMUSA, V. CAMISA.
SPALBTA, dello poi per Agg. a Perso
na difettosa di spalla, Spallato, che mie.
Gibboso ; Gabbicelo. Aggobbire le spali'.
SPALETB DA OFIZTALI, V. SPALAI.
SPALETAR, . T. de' Cappelli, Spolet
tare, Servirsi della paletta prima di met
tere il cappello sulla forma.
SPALIERA , s. f. Spalliera, Arnese dove
s'appoggiai! le armi.
FAB SPALIEBA, Far ala, cio Alhrgarsi dando luogo Far parala o spallie
ra, dieesi de' Soldati.
, SPALIV1KR, .-m. T. <le' Muratori, Spar
viere o Netlatoia , Assicella quadrata e
scantonala con manico fisso per di otto,
ad uso di tenerti la calcina da arricciare
e intonacare. V.'FnAT6?r.
SPALIZXR , V. PALAR e PALIZB.
.SPALM.-VDHA , s. f. Pattarne, Mestura
di zolfo, sego etc. con cui si spalmano i
navigli.
SPALMAR, T. T. Mar. Spalmare-, Rimpa [mare e Fiorare, Ugnere le navi ester
namente con un composto di sego e lolfo
per preservarle in acqua.
SPALMKO , s. m. T. Mar. Spruzzo o
Sprazzo, Uicesi dello spargimento di minulissime gocciole a guisa di pioggia che
fa 1' onda del mare nel rompersi.
SPALNA, s. f. Spallaccio., Spalla gran
de e malfatta.
OMO co.v DO SPAIOSE , Uomo spalluto
e scine nulo.
SPALPUGN\R , e SPALPIGNR , v. Bran
cicare; Stazionare; Gualcire; Mantru
giare; Trassi/tare; Trattare, Malmenar
che che sia , in modo rhe prenda cattive
pieghe; e dicesi anche in sentimento osce
no, V. PALPAR e 'MALMENAR.
SPALPUG\R LA BOBA (i he a Milano di
cono RESSJ) Spiegazzare, Conciar ma
le clic che sia , Farne come un cencio,
o dicesi di cose manevoli, come tela, drap
pi, carta e simili.
SAlPt!GNK I FICHI, V. FlGO.

*SPALPLGNN o SPALPIGXO, add. Bran


cicone ; Brancicalore.
SPAMPAlAR , v. lo stesso he SPAMPANAR,
nel secondo significato. V.
SPAMPAKADA o SPAMPANATA, s.f. Spam
panata; Sparata; Spagnolata; Sbra
ciala ; Vanto ; Millanteria , Grand' of
fer ma per lo pi in parole.
FAB TE LE SPAMPANATE, Largheggiar
in parole; E iter largo a promettere; As-

3ai far ole e poche lande rotte, Si dice

-37

609

Mangiar bene e assai.


SPAPAR
\
SPAPOLAR / v. Pappare; Mangiar con

SPAMPAMAR DEI FIORI PEB LA STRADA ,

Spargere de'fior o Spargere la strada

di fari.
SPAMPANATO o SpAUPANbN,add. Para
bolano; Ciarlone; Chiacchierone, Che
esagera, che dice pi di quello che per

vanit.
6PAMFANAZZI, V. GAMBGIA.
-SPANA, s. f. Spanna, detta anche Palmo
"romano -maggiore , La lunghezza della
mano aperta e distesa dal!' estremila del
dito mignolo -a quella del grosso.
Sommesso, dicesi La lunghezza del pu
gno della mano col dito pollice alzato.
SPANDER , v. Spandere; Spargere; -Fer,
sare.
SPANDER AQUA,; Far aaua,eper ischi-r
io Far (,-,,,.,( di cannella, ragliano Ori
nare.
SPA.VDBH D'U.VA DOTA , Trapelare, Srappar del liquore o simili dal vaso che lo
contiene.
SPANDER LI: ALE, Distendere; Spiega
li.
SPANDER U.VA NOVA , Spargere; Divul
gare ; Propagare.
SPANDBRSE D'IW ITR, Dilatarsi; In
grandirsi; /illargarsi; Svilupparsi.
S '111 C l'Ai, LA si'/ * \ E .-l< '. ', l'I .'. PER BL CO-

CN, Guardarla nel lucignolo e non nel/" <ili:> , Aver pi cura alle cose minute che
alle importanti
EL PROVERBIO DEI TUR ESSE , Sl'EVr.t- H ,

SPANDER E SPABAGNA , V SPENDER.


SPANO , add. Sbocciato; Fiorilo, Dice
si de'Fiori che sonasi sviluppali dlia boc
PAN .SP.V.N'III, V.
SPANIR, v. Sbocciare; 'Fiorire; Aprirsi
de'fori , Uscir il iorc della boccia.
SPA.VIBSB ELFAW COME IT.VA ROSA, Levi'tare il pane , 11 rigonfiare e '1 levar in ca
po che fa la pasla mediante il fermento.
SPANOCUIAR, V. DESPAwocHin.
SPANTEGR, . ( tribalmente corrotto
dal lat. Pandere) Spargere'; Spippolare;
Svertare; Sgocciolare il borlotto. V. SQUAQOARAR e SPAMPANAR.
SPALTO, add. Spanto; Spaso; Sparto;
Disteso, Contrario di Ristretto.
In altro sign. Spandvto, add. da Spnn-

gusto o Mangiare assolut.


SpApoLn DE scopfD.\ , Boccheggiare
(dello da scherzo) Mangiar di nascosto.
MB LA SPAPOLO QUA U.v' ORBTA , Io mi C

smammolo o mi gavazzo' un' oretta, cio


Mi diverto o Mi godo. Io me la grogiolo.
Koi. CHE NE SPAPOLA , i non ne pap
pa, si dice del Negar altrui una cosa. V.
RECAR.
SPARAGAGNO , s. m. T. de* Maniscalchi,
Spavento, Malattia del cavallo , la quale
consiste in nn Tumor molle con fluttuazione sensibilissima alla parte laterale in
terna del garretto nel luogo slesso della
sffua,cio della vena crurale.
Schienel/a o Acciacco, si dice per sim.
degli uomini.
SPARAGNA FADIGA, . m. Fuggifatica,
Pigro, Poltrone, Jntugarde; Agg. all'uo
mo.
SPARAGNAR, v. Sparagnare; Rispar
miare; Sparmiare; Far masserizia.
SPABACVB EL CASTIGO A UNO, Rispar
miare; Perdonare; Risparmiarla ad al
cuno.
SPARAGNAR QUALf.v, Scusare o Rispar
miare ale uno, cio Risparmiargli la fatica.
SPARAGNARLE, Risparmiarsi, Aver ri
guardo a s stesso, Non abusarsi.
No sPABAG\AaLA A NissN , Gettare il
.giacchio tondo, Prov. Non risparmiarla
ad alcuno.
Diciamo anche noi SPARAGNAR in sentim. di Perdonare NOL LA SPARAGNA A
NISSC.V , A nessun non sparagna; Nescun amico o parente risparmiato} cio
Eccettuato.
OHI SPARAGNA LA GATATBAG.VA, Pro, fan.

Chi per s raguna per altri sparpaglia,


Si dice degli avari Che fanno ridere gli
eredi.
A 6PABAGNAUSE BL 80O , T. ili GUOCO ,

Fare a capo salvo ovv. Far a salvare e vale


!';iP!u>i- cuu un olir del giuoco di non
esigere scambicvolrncnle il danaro della
vincita.
SPARA-GNTO,s.m. -Risparmuzzo, dim.
di Risparmio.
SPARAGNN, detto per Agg. a Uomo, Hisparmiali/re; Avanzalore; Ji'conomo; As
segnalo, Si dii-e d'Uomo i. he spende c<jn
regola e con tintura.

SFA.

SFA

SFA

Massaio, dicesi all'Uomo da far roba


e da mantenerla.

gegn, della sottigliezza e ancora della


destrezza e della furberia.

SPARAGNO, s. m. Sparagno; Risparmio;


Risparmiamene; Economia; Astegnatezza.

SPARGIRICO, s. m. Empirico, dicesi di


Medico che si serve della sola notizia del
l'esperienza; e si prende in cattiva parie.
SPARIR, v. Sparire o Disparire; Involar
si; Dileguarsi. V. DESTATI in.
FAR SPARIR LA ROBA, Smarrire; Su
bare. V. SGRANFIGNR.
.SPAR n i DENTI, Allegare i denti, Quell' effetto che fanno le cose aspre ai denti.
Disfogare il suo contrario.
SPARISSI Zooo DB SPARISSI, Ghermi
nella , Giuoco di mano, il cui valore sta
nella destrezza di far passare una cosa per
l'allra e farne sparire di quelle che sono.
SPARNACtJIN, t. m. Permeane; Susi
na xi minila, Sorla di Susina.
SPARO, s. m. T. de' Pese. Sparo o Parago, Pesce di mare dello da Linneo Sparus annularis,e da Rondelezio Spargus
Sparus. 11 cerpo di quest' animale com
presso ai lali, e somiglia all'Orata , ma
di carne molle e meno saporita.
SPARO, add. Voce fam. Dispari o Caffo,
Numero che non ha pari, come sono i ,
3,5,7,0, etc. il tuo contrario Pari.
V. PAR.
SPARPAGN\R, v. Sparpagliare e Sparnicciare, Spargere in qua e in l confu
samente e senza ordine.
SPAHPAGJVR UNA WOVA , Spargere; Di
vulgare ; Diffondere.

SPARTIDRA, s. f. Spartirne ntotSpar-*


ti in, Parli della Musica che si danno per
uso di cantare e suonare.
SPARTIDURA DE r. i VLI, Dirizzatura i
Discriminatura o Scriminatura', Solco
0 Rigo che si-para i capelli per mezzo la
testa.
SPARTIlANA, s. m. Spelati ino, Quegli
fra' lanai che spilacchera la lana e trasceglie la buona dalla cattiva.

610

ZOGR A SPABAGICO DB BUSA , Giuncare

a risparmio di buca , si dice nel giucco


del Bigliardo , allorch per convenzione
de'giuocatori la biglia o la palla debba
evitare una determinata buca, nella qua
le cadendo la palla, si perde.
XB MECIO U.V BEL SPARAGNO CHB Clf DEI,

GUADAGNO, Pro, fam. Lo risparmio il


primo guadagna , cio II risparmiare
principio del guadagnare.
SPARAM AN , s. m. Staffile; Sferza o Per
sa, (Quell'arnese con cui si sferzano nel
le scuole i fanciulli sulla palma della ma
no. V. SARDBLA.
SPARANGA, s. f. (dal barb. Sparanga)
Spranga, Legno o ferro che si conficca
attraverso per tenere insieme e unire le
commessure.
METEH LK SPARANGHE, Sprangare.
Spranghe, si dicono Quelle di ferro che
si mettono su gli stipiti delle porte o del
le Cnr-slre per reggere le bozze d'una fa
scia o di un arco.

SPAR\NGOLA , s. f. Sprangher della


spalliera della scranna. V. CARGA.
SPARAVIR, s. m. Sparviere o Sparvie
ro, Uccello di rapina , ed la femmina ;
il Maschio si chiama Moscardo o Moscar
dino, eh' minore e men bravo. Dicesi
da' Sistematici Falco Nisus, Linn. detto
da altri Accipiterfringellarius.
SPARAVIR, dello in T. de'Mufalori ,
10 slesso che SPALIVIR , V.

SPARECHlXR, V. DESPARECHIXR.
SPARESLA DE MONTE, . f. Spara
ghella o Sparago salvatico e Spn'-agiaM, dello anche Spazzole in plur. Fianla
perenne e sempre verde, le cui foglie io
forma d1 ago sono pungenti. Il suo caule
fruticoso s' arrampica sugli alberi e fruti
ci. 1 teneri polloni si mangiano da alcuni
come gli sparagi. Linn. lo chiama Corruda alioritm.
SPARESLB, per di min. di SPARESO, Spaz
zola, Chiamansi i pi sottili fra gli spa
ragi domestici.
SPARESRA , s. f. (colla s dolce) Spara
giaia , Pezzo di terra piantata di sparagi.
SPARESNA , lo stesso che SPAHESLA , V.
SPXfiESO o SPRESB (colla s dolce) f. m.
Spragio e Aspragio, Frutice domesti
ce nolo, buono a mangiare; < Immus ila
Linn. Aspragus ofjcinalis. Ve n' ha di
montanti e di palnslre , quasi o del lutto
simile al pruno.
SPAHESO SALVADEGO, V. SPARESLA.
Sparagio , in senlimenlo osceno, vale
11 Membro virile.

SPARGRICA , s. f. Trovatoi Partilo; In


gegno; Astuzia; Giudizio.
REGOLARSE IN CASA CON DB LA IPARGIRICA, Vivere con assegnatezza o con eco
nomia ; Vivere con giudizio.
A via BB LA KPARGIBJCA, Aver

SPARPAG.VR PER SOttA O DE SODA , Sa-

praspargere.
SPARPANAZZI, s. m. Voce agr. Lappoloni, Sorta d'Erba i cui frulli armati d'un
cinetti, s'appiccano alle gambe o abili di
citi vi t accosta.
SPARSELO , $. m. T. de' Fabbri , Mazzuolo, Martello con due bocche senza pen
na, che serve a scarpellare o lavorar il
ferro a morsa.
SPARSO, add. Sparso.
SPARSO DE MACHIE, Coperto; Macchia
to ; Cosperso.
In altro sign. Sparito; Dileguato, Tol
to alla vista.
SPART , add. Sparlato e Appartato, Se
gregato , Separalo.
A SPABT, posto aw. Spartitamente ;
Appartatamente , Separatamene.
SPARTAR, T. Sparlare o Appartare, va
le Segregare, Allontanare.
SPARXAUSE, Appartarsi; Segregarsi;
Separarsi Et S'HA SPABTX, Appartas
si; Si separo; Si divise.
SPARTE A SPARTI, dello awcrb. Spartatamente; Spartitamente; Appartata
mente; A parte a parte , Separatamente.
SPARTI\QUAoPAnTiAQUA, s. m. chia
masi da' nostri Idraulici quel Punto o si
to della Laguna ove s'incontrano con di
rezione opposta le acque del mare che en
trano col flusso per due diversi porti.
SPART1DR, V. PARTIOBO e SCOAZZTA.
SPARTIDRA , s. f. ( coli' o serralo ) Partilora , T. degli Oriolai , Ruola che ser
ve per compartir le ore del giorno.

SPARGIMENTO, V. SPASTOIO.
SPARTO, add. Spartito; Ripartitociriso.
POMO SPART , V. IN POMO.
SPARTIRO, V. PARTIRO.
SPARTIR, v. Spartire o Dipartire e Dit
partire o Scompartire e Compartire, Di
videre.
SPARTB BL CAVBLO, V. CAVLO.
Si< infili BL MAL PER MEZZO , Fare un
taccio, Fare una convenzione, Accomo
darsi, Finirla. V. MAL.
SPARTIR i.v TERZO, Sterzare.
SPARTIR PER MEZU, Dimezzare i Dimdiare e Rammezzare.
SPARTIR tA LANA, Spelazzarc.
SPARTIRLE, Partirsi, Allontanarsi da
un luogo.
SPART1RA, V. SpAHTiDbRA.
SPART1ZIN, s. (colla z aspra ) Spar
tizione ; Spartizione ; Partigione ; Ripartigione, Divisione.
FAR LA SPARTIZIN, Far la divisione^
Far le parti, Dividere.
SPASEMA, add. Spasimato, Travaglialo
e compreso da spasimo.

Detto per Spaventalo; Impaurito.


MEZO SPASEM DA LA r'.v ji A , Spaventa"
liccio. Alquanto spaventalo.
SPASIMANTE , add. Spasimato. Fare lo
spasimato, il cascamorto.
SPASEMAR, v. Spaventare ; Impaurare.
SPASEMARSB, Spasimare, Avere spasi
mo, convulsioDc Spaventarsi, Impaurirti.
SPASBMR DA LA VOCIA , Spasimare di
ette che sia, Desiderare ardentemente. Se
lo desidero e se me ne spasimo, lo sa Id
dio. V. SCAMBI. HI.
SPASBU'AR PER QCALCU.V , Spasimare
per alcuno , vale Essere fieramente inna
moralo , che anche dicesi Star male d'al
cuno', Essere invaghito perdutamente.
SPASEMOjS.m.iSpaiima,- Spasimo; Spasmo, Dolore intenso cagionalo da passio
ne, da ferite o da cose simili, Convulsione.

AVER SPASBMO, Essere impaurilo, spa


ventato.
RBMEDIO CONTRO BL SPASEMO , Rimedio
antispasmodico, Ch' contro gli effelli
1palinodie!.
PREZZO o COSSA CHE FA SPASEMO, Prez
zo che spaventa, chefa raccapriccio: dicesi per esagerazione, e vale Ch' ecces
sivo.
LA JDI.SE TANTE ORAZll.V CHE FA SPASE
MI) , Dice tante orazioni che misericor
dia, cio Dicene in quanlit grande.
SPASSETO, s. m. Sollazzo; Passatempo;
Piacere.

SPA.
AndXr a spassti, Andar a spasso;
Spassarsi e Spassamentarsi , Andar a
ricrrarsi, a divertirsi.
SPASSIZA, s. m., e nel piar. SfassizXdi,
. . Passavanti, chiamano que'Due
me'zzi ponti che s'interpongono nelle navi tra li due castclli di poppa e di prua,
che servono d' interno itrelto passaggio
per dare comuuicazionedall'uno aU'altro.
SPASSIZXdA, s.f. Spasseggiata e Passeggiata o Spasseggiamento e Spasseggio.
Fab una spassizzada , Fare una passeggiata.
SPASSIZXR, v. Passeggiare e Spasseggiare.
Tornar a sfassizXr, Ripasseggiare.
SpassizXr la piazza , Piazzeggiare ,
Andar a spasso per le piazze ; e dicesi an
cora per lstare scioperalo.
Don' Ana spassiza. V. Dost' Apta.
SPASSIZIER , s. in. Passeggiere Passeggiero ; Viandante; Viatore.
SPASSiZO , t. m. Passeggio ; Spasseg
giata; Spasseggiamento.
Spasszo, si chiama faniil. un Arnese
di legno in cui si mettono i fanciullelli
che non possono reggersi da se, perch
iinparino a camininare.
SPASSIZN , add. Passeggiatore, ma pi
a'inlende colla roce vernacola Colui che
frquenta il passeggio.
SPASSO, s. m. Spasso; Spassamento,
Passalempo, Trastullo, Diporto.
AndXr a spasso spasseti , Andar a
diporto, a spasso, a diletto, a divertirsi.
Oetto fig.rale Svanire; Dileguare; Spa
rir, e s'inlendc della roba pcrdula. V.
le ale, in Ala.
AndXr a spasso la testa , // cervello
gli guazza; Aver il cervello sopra la berretta, Si dice di Chi procede inconsideratamenlc e con poco senno.
Pbr spasso, modo aw. Per giuoco ; A
gabbo; In galbo, Oziosamenlr, Senza fi
ne , senza scopo Bagnarss per spasso ,
Bagnarsi a dilecto per diletto per piasere.
Esser a spasso, Essere o Andar a
spasso, rale Esscrc in ozio, senza impiego od occupazione: dicesi de'Servilori che
non hanno padrone.
iVo LA XB COSSA DA TORSE SPASSO , Noll
impresa da pigliare a gabbo o da gettar
in petrelle, Non impresa facile.
Torse spasso , Spassare, verbo neutro,
Pigliarsi spasso Spassar tempo, !
Far che che sia per passalempo e fuggir
la noia.
'
ToasB Tim i sPAssi , Esser come T alhro a tuile lefeste.
Torse spasso db qualc'un , Vccellare
alcuno; Gabbarsi * aleuno ; Tenere a
loggia o sulla gruccia alcuno , rale Te
nerlo un pezzo sospeso per farsi burla.
Logo da torsb spasso , Luogo spasstvole o diportevole o sollazzevote , L)a ricreazione, da spasso.
TTI I SPASSf IE TELEXA CO Gh' DEI
pensibri, V. VelbnXr.
SPATOLA, s.f. Spatola, Piccolo strmen-

SPA
SPA
6it
to ad uso degli Speziali in cambio di me
Fare ad alcuno un sopravvento , una
tila , onde dicesi anche Mestatoio.
bravata o tagliata.
Spatola da polenta, Schiappa, Ar
SPAUR1T0, add. Sbigotlituccio , AInese di legno tondo nel manico, fatlo nel
quanto sbigotlito Spaventaticcio , di
rima nen te di pala piatta , ad uso di ragcesi pii propr. degli occhi.
giustar erolondare la polenta dopo ch'esSPAURIO , add. Spaurilo ; Impaurito;
sa stala rimenata nella caldaia.Cno struSpaventato , ed anche Sbalordito.
mento simile serve anche per rimenare la
Gato spauro , Gatto frugato; e s'ap
pasta leera.
propria anche all' Uomo.
Spatola da lin, Scotola e Scapecchiatoio, Strumenlo di ferro col quale si si-un
SPAUROSO, add. Spauroso e Pauroso.
te il lino e si balte innanzi di pettioarlo
Assab spauroso , Ha i conigli in cor
per farne cader la lisca.
pa ; Egli non ha cuor per un grillo.
Spatola , detto da' Cacciatori al MeSpericolalo, vale che Ad ogni cosa stolon , uctello , V.
prende pericoli.
Spauroso db l' aria, V. Aria.
SPATOlB, t. Scotolareo Scapecchiare,
SPAZIADURA , i. f. T. degli Stamp. SpaBatiere colla scolula il lino per farne ca
der la lisca.
zieggiatura o Spazzieggiatura, Disposizione degli spazii.
spatriXr , V. EspatriXr.
SPAZlXR.r.(colla
z aspra)T.degli Stamp.
SPAVEGiXR, v. Sfarfailare , Forare il
Spazieggiare o Spazzieggiare, Porre gli
bozzolo ed uscirne fuori le farfalle.
spazii ai loro luoghi nel com porre.
SPAVNA, s.f. T. de'Pesc. lo stesso che
SPAZIO, . m. Spazio, in T. di StanipeSquabna. V.
ria dicesi quell' Intervalle che s' interpo
SPAVENT\DA,s.f. Spavenlamento; Spane o tra parola e parola o Ira lettera e
ventaggine ; Spaventazione.
lrltrraColombaia , si dice per allusione,
O m a par una spavbnbXda; V. Spavened
il Troppo grande spazio che trovasi
tarsb.
alcune volte tra le parole.
SPAVENTXR e SpaviXr, v. Spaventare.
SPAZlN,s.m. /nieWiViea.T.degli Stamp.
Spaventarsi o Pavenlare, Aver paura,
Lineetta di mtallo di cui si fa uso nella
spavenlo.
slampa , ponendone una fra riga e riga ,
SI'AVENTO , s. m. Spavento o Pavento.
onde il caratlere risalti maggiormente.
Far spavento, i9are spavento, Spaven
SPAZZACAM1N,
s. m. Spazzacammino,
tare.
Quegli che nella dalla fuligginc il canCoSSE CBE KB FA SPAVENTO, CoSC che mi
mino o sia il fumaiolo, e che anche chiafauno orrore, raccapriccio ; Che m'inormasi Fumaiolaio.
ridiscono.
SPAZZACAMPAGNE, s. m. SpazzacamSpavento, nel parlar fam. dicesi per
pagne e Spazzacampagna, Specie d'arFucinata ; Folata , Gran quantit di co
chibuso corto e di bocea larga, che si Ca
se
Gil GERA IN PIAZZA UN SPAVBNTO
rica con pin palle.
de foxghi, V erano de'funghi un subis
Detto per agg. a uomo , Mangione ;
se, un nugolo, Gran quanlit.
Divoratore ; Bocea disabitata In al
Spaventi, Perette, Palbtlolc di mtal
tro signifcalo , Tagliacanloni ; Mangialo foruitc di acute punte, le quail si ponferro.
gono sul dorso del Barbero perch sia pi
veloce al corso.
SPAZZADR, I. m. Spazzino, dicesi a
Chi spazza. Spazzinaccio avvililivo di
SPAVE.NTOSO , add. Spaventoso ; SpaSpazzino.
venlevole.
Spaventoso, dicesi fa mil. per Grande;
spazzXr, t. Spazzare, V. Scob.
Magnifico El xb vegnuo con un trbTobnXr a spazzXr, Rispazzare.
no spaventoso , Egli i venuio con un
SpazzXr el gran, V. PalXr, nell' Ap
treno grandioso o magnifico.
pendice.
SpazzXr la monea per quel chb la co
spaviXr, V. Spa ventar.
re, V. Monea.
SPAVIO, add. (dal lal. Expavidus) PaviSpa zzXr la roba , Spacciare Vendedo; Pauroso; Timoroso; Gli casco ilfiare; Smallire ; Esitare.
to e la milza.
SpazzXb lb samarb, detto per metaf.
Gato spavio , Gattofrugato , E a' ap
Soffiarsi
il naso.
propria anco all' uonio.
SpazzXr un afXr , Spicciare ; Spedi
Ochio sPAvio, Spaventaticcio, Alquanr ; Sbrigare ; Dar corso.
to spaventalo.
El vento ga spazza ta tutb lb nuvole , // vento ha sperso ogni nube.
SPAURACHIO, s. m. Spauracchio; SpaSpazzXr, detto a maniera ant. e per
ventacchio ; Cacciapassere , Cenco o
disprezzo, parlando di femmina abbietta
Slraccio che si mette negli orti o ne'cam prostitua, vale Aver commercio Tup per far paura agli uccelli e preservare
il raccollo. figuratamente si prende per
Ti spazzar PBR un sbiIn , Farai co
Apparenza che porti spavento Guar
pia di te per due quattrini.
Spazzarsb, Spacciarsi , vale Fingerdia morta, dicesi un Fanloccio di paglia
si , Darsi a credere o ad inte ndere.
o d' altro per far paura a chi volesse an
dar a rubare iq un podere.
SPAZZARA , i. f. Spazzatura o ScoviFar un spaurachio a qualcun, Fare
glia , lmmondizia che si toglie via in *uno spaventacchio o uno spauracchio-;
pazzando.

6ia~

SPE

SPAZZAUHB DB LA CORTI , T. Agr. Lol'le ; Loppe ; Zizzania , Spazzature dclSPAZZAUHA, detto in gergo , Coda del
la veste.
SPAZZTA, s.f. Spazzola, V. SCOVOLBTA.
SPAZZO , . f. Spaccio, II Tendere e l'esi
tare la mercanzia.
SPAZZI DB LA QBARAKTA , T.'del Pa
lazzo ex- Veneto, Spazzi o siano Dispac
ci, si chiamavano le Sentenze o Giudizi
definitivi de' Consigli di XL. della cessa
ta Repubblica Venela, i quali si diceva
no Spazzi di taglio quando annullavano
il giudizio di Prima istanza, e Spezzi di
laudo allorch la confermavano SPAZ
ZO DB P.ITA , V. PATA SPAZZO DB TAGIO E DE LAUDO D' ACOBDO , dicevasi alla
Transazione giuflizialmentc approvata
SPAZZO DE LEVO DE SOSPENSI* , V. LEVO

SPAZZO DB LEVO DE PENA , Quando delidevasi che il disubbidiente era incorso


nella pena comminala.
SPAZZO DEL FOUNO , V. FORNO.
SPAZZO , dicesi non meno per Spazio,
cio Quel luogo di' di mezzo fra due
termini.
No ?OLElir,HBNB SAVER IX BICA NE I3C

SPAZZO, Non voler sapere n punto n


poco d" una cosa ; Non ne voler sapere a
modo alcuno.
NON ESTUAR N IX RIGA SE II* SPAZZO ,
V.RlGA.

SPEADA, V. ISPBDA.
SPEAR, V. ISPBAB.
SPECHIARSE, v. Specchiarsi, Guardar
si nello specchio o in altri corpi riflellenti le immagini. Fu detto ancora Consi
gliarsi cullo specchio.
SPECHIAIUB IN QUALCUX , Specchiarsi
in alcuno, dicesi anche in signif. di ri
guardarne le opere per prenderne esempio
SPECHIVB IN MI, Specchi.tevi in me.
SPECHIR, s. m. Specchiaio, Che fa o
tende specchi.
SPECH1RA , s. f. Chiamasi la Femmina
dello specchiaio, che secondo gli esempi di
altre voci consimili e cos formale , po
trebbe dirsi Specchiaio.
SPECHIRA , s. f. Chiamasi quello Spec
chio, eh' composto di pi pezzi rumili
e aggiustali colle cornici,comese fosse uno
Specchio solo , il quale , se non v' ha di
meglio, potrebbe dirsi Specchiera.
SPECHIRA SORA EL CAM.JN , V. CAMI
NIERA.
SPECHlT,.ra.Speccfci?Ho o Sperina,
Piccolo specchio o Spera.
SPECBIETO DBL SCHIOPO , V. SCHIOPO.
Specchietto , dicesi anche per Ristret
to o Compendio.
Specchietto, chiamasi da' Gioiellieri
un Pezzette di tetro cristallino tinto da
una banda, che si mette nel fondo del co
ttone di una gioia, la quale per soverchia
sottigliezza non possa reggere alla linla.
SPECHIO, . m. Specchio , che fu anche
dello Spera; Speculo; Miratore.
Li, SE DEL spBCHio , Bambola , ti dice
per lo Vetro dello specchio.

SPE

SPE
SPECHI APA:vX, Specchio aliacinato,
Con poca luce.
SPBCHIO A FACTE, Vetri a faccette ,.
T. degli Occhialai, Vetro o Lente, che fa
apparire il numero degli oggetti pi gran
de che non lo .
SSBCHIO D'UNA POMA, T. de' Falegna
mi, Luce d'una porta, II Tno dell'uscio.
TACARSB sur SPBCHI , Attaccarti ali*
funi del Cielo; Appiccarsi o Attaccarsi
ai rasoi, Si dice d'uno, che necessitalo
t'appiglia a qualunque cosa o Luoua o
rea che e' pensi che possa aiutarlo.
Specchio, T. Mann. Scarlocciaraenlo
di legno lavorato a foggia di scudo, pian
tato sopra la tolta della poppa del Tasccllo, in cui si pongono le armi del Sopra
no, quelle dell'Ammiraglio e il nome del
bastimento.
Sl.V CHB SB STA AL SPZCHIO IVO SB LAO-

BA, Donna specchiante poco filante, di


cesi proverb. Di quelle che consumano
assai tempo attorno allo specchio , cio
che per adornarsi fanno poche faccende
iu casa.
SPECURA o SPRZJAHIA, s. f. Speziera,
Boltega dello Speziale che pu anche dir
ti Farmacopea , Luogo dote si tengono
le medicine.
SpEciAnB , Speziera t pi comune
mente Spezicre, cliiamaosi tutte le dro
ghe aromatiche , quali sono il garofano ,
il pepe, la cannella , lo remer, la noce
moscada SPECIBRB VECHIB, Aromtiti
intignati o stanti.
SPBCIARA, detto in gergo , vale Caca
toio i Cesto, Luogo dove si caca.
SPECIE o SPEZIB, s. f. Spezie, diccsi 1*
polvere del Pepe garofanato, che parte
cipa dell'od9re del garofano e del fPe>
e che serte di condimento a molti cibi.
Il detto Pepe prodotto da un M irlo nel
la Giammaica, dello in sistema Myrtui
Pimenta.
FAR SPBCIB, Fare specie, tal Far ca
so, Far maraviglia, recar ammirazione^
ed ancora Darfastidio; Dar noia L'
COS9A CHE NO MB FA SPECIE, Non mi fa

specie ; Non mi fa caso ; Non^ mifa obbiezione , Non s' oppone alle mie viste.
SPECIER o SPICIBH, s. m. Speciale, Que
gli che vende le spezie e compone le me
dicine ordinategli dal medico. _
AKTE DEL SPECIH, Farmacia.
SPECIER DA MF,nDOLiJiE,<!etto perischerzo, Speziale da medicine.
SPECIER DA CO.VFETI , Confettiere ;
Confetlalore , Quegli che fa o vende con
futi o confetture o confezioni.
A MI CHE sox SPECIER ZVCAUO GARBO?
Chi e slato de Consoli sa che cosa farte, Ed risposta a chi vuoi dare ad in
tendere una cosa a chi la sa meglio di lui.
Chi vien dallafossa sa che cosa 'I mor
to; Insegnar notar a' pesci, Insegnar ad
uno cosa di cui sia gi esperto.
SPECIRA o SPEZFBA , La Moglie o
Femmina di Speziale.
SPEC1ESFXTI, s. m. T. di Pratica, Fat
tispecie s. f. o Specie delfatto , Esposi
zione del fallo, del caso.

SPECIFICA, t. f. Voce forense, Nota t


Lista; Elenco; Specificazione; Specificamento , Noia speciale ed individuatadelle spese di scrinare, atti eie.
SPECliL\R , v. Speculare e Specolare .
Atlenlamcnle osservar il fallo suo.
SPECCLARCBB DRENTO, Approfondire e
Approfondare, Speculare addenlro, Ben
penetrare,
SPECULARLA, Assottigliarla e Sottiliz
zarla , si dice di Chi essendo interessato
e soQslico , vuoi vederla troppo per roiBDtoAssottigliare e Assottigliarsi vale
anche Brigarsi, Industriarsi. Mi convie
ne assottigliarla per campare Arra
battarsi, tale Affaticarsi , Sforzarsi, In*
Degnarsi di operare, io voglio arrabattar
mi fin che fiato mi resta. Arrabattarsi
per uscir de' cenci, Affaticarsi per uscir
del bisogno o di povero stato.
SPEGULATR, s.m. Speculatore, noi co
munemente usiam questa voce nel sign.
di Industrioso; Ingegnoso; Procaccian
te ; Che vivrebbe o Farebbe roba sulC ac
qua , Che assottiglia I' ingegno per pro
cacciarsi vantaggi ; che non perde occa
sioni n mezzi di guadagnare.
SPECULAZIN, s. f. Speculazione o Spe
culazione, Industria relatita ai proprii
4.1!!:. '.",'.

CATVA SPECULA ziav, Tristo a quel sol


do che peggiora la lira , Maniera prot.
che tale Esser incetta pessima per guada
gnar poco, perdere assai.
SPEDO, add. Spedilo; Espedito; Sbri
gato; Spicciato.
SPBDO, in T. volgare criminale, diceti
degli inquieti soggetti ad un processo, e
vale Giudicato ; Sentenziato ; Espedilo.
SpBDlo DA' MEDICI, Spedito; Abban
donato; Sfidato da' medici, Dicew d un
ammalala in pericolo di morte.
Turo SPED'IO , parlando di famiglia
rovinata, Tutto sfaccialo , cio: Abbat
tuto, Mandato in rovina.
SPKD1TR o SPEDIZIONE, s. ni. Spedizionere, Colui che ha V incombenza di
ricevere e spedire le mercanzie.
C*PO SPBDITH O DinETR DE LA SPEDI-

zibx, Direttore delF Uffizio di spedizio


ne , dicesi al Capo di tale Uffizio che t e
in tolti i Tribunali e Dicasteri! del Kecno il quale ha I' incurabenza di dare
spedizione a tulli gli affari che vengono
definiti.
SPEDIZ1N ASSENTE, T. dclForo eiVenelo e inlendcvasi la Sentenza coniamaciale , che si pronunzia tuttavia Belle
cause citili contro il reo contumace alla^
citazione.
SPED1Z10NER , V. SPEDITO nel primo
significalo.
SPBDIZIONR DB PECM, V. PEGSARIL.
SPEGAZZX , add. Cancellato , Cassalo ,
dicesi di Scrittura quando ti si sono fatti
de' freghi con penna per cassare ci che
v' scritto Scorliato direbbesi quando
la carta fosse slata macchiata d* inchio
stro cadutovi sopra.
SAMARCO SPECAZZ V. SAMARCO.

SP-SPEGAZZAR , . Sgorbiare o Scorbiure,


Imbrattar con inchiostro o con freghi o
schizzi d'inchiostro che che sia , o La
sciar cadere lo inchiostro sulla carta per
macchiarla o sia a caso o sia apposta, fa
re sfuriili.
SPEG.IZZR UNA PARTI A DAL LIBRO, Spe
gnere ; Spuntar dal libro ; Dar di bian
co , Cancellare una partita d conto dal
libro.
SpEGAzzXn LA SCIUTURA, Cassare; Dar
d penna ; Farfreghi ; Cancellare , dice
si del Correggere uua scrittura facendovi
sopra delle cassature. V. CASsXa Spen
nacchiare, cale Correggere uno scritto e '
quasi deformarlo con soTcrchie correzioni.
SPBCAZZR, detto nel sign. di Pittura
re malamente , Impiastrare.
Scarabocchiare e Schiccherare , Tale
Imbrattar fogli Dell'imparar a scrivere o '
disegnare. Scombiccherare, Scriver ma
le e non pulitamente. Scrivacchiare, va
le Scrivere biasimevolmenlc o inutilmen
te C SPEG4ZZA K TORNA A SFEGAZZR ,

Scorbia e riscorbia.
SPEGAZZN, s. m. Pittar da candele, da
mazzocchi, da chiocciole ,, da sgabelli,da boccali, da colombaie, da code di tor
ce; Impiastratore, Cattivo Pittore.

Jn altro sign. Scribacchino; Impiaslrafogli; Scrittore di cose inette.


SPEGAZZO , s. mr Scorbio o Sgorbio ,
Macchia d'inchiostro caduto sopra la carta-Frego dicesi la Linea filila con penna '
o pennello o altra siimi cosa, prr lo pi
per cancellare. V. TRESSA Fregacciolo,
Frego (atto alla peggio:'
Scarabocchio, dicesi il Segno che ri-mane nello scarabocchiare, e specialmen
te da chi impara a scrivere o a disegnare ,
V. SCAXABOCHIR:
SPBGAZZI, Bamboccio Fantocci, Quei
disegni1^ pitture o simili che sono fatti sulIt muraglie da chi non s di pittura o di
disegno.
SPEGAZZO, detto melaf. M ale/alla; Er
rore j- Fallo o ben anche Turpitudine o
Mala azione qualunque che sia slala com
messa:
SPEGAZZN , i. m. accr. di SPIGA zzo, V.
FAR DEI SPEGAZZONI, dello fig. Pisciar
ti addosso ; Farfico; Dare in nulla , Di
cesi per ischerzo d' u Uomo vecchia che
ti mal riuscito in che che sia Perder
lalisciatura, dicefi Quando uno li mes
so iill" ordine per far i-he che eia e DOD gli
venuto fatto Ricetta provata e non
riuscita, modo proverbiale che ci dice del
le Cose che non hanno Mulo Tesilo desideralo:

SPELACBI\R', T. Pelare, Levar via il peloSPELACHIR LA LANA, V. CERNIR.


SPELAGIA, s. f. Borra, La seta straccia-tn,i lir si cava dai bozzoli prima di cimen
tarli alla tintura Manetta , dicesi
Quell'ultima grossa pelatura che si cava,
dai bozzoli prima di tirarli.
SPELARSE, v. Spellarsi, Levarsi la pelleSpellarne/lili, dicesi l' Escoriazione della
tenera cuticola delle parti pi dilicalc del
corpo umano. Spellamento virile.

SPE

SPE

61*

SPELEG^R, . Spiluzzicare e Buzzolare,


Levar pochissimo da una cosa , V. l'n-r.GB.
Piluccare, propr. Spiccare a poco a po
co i granelli dell1 ora dal grappolo per
mangiarli.

di-re il poco , tono poi sforzali a far gran


di spcve. V. BOXARCI.

SPELIZZOSO ed anche SPBLVZZOSO, ad.l.'


dicesi a quell' Uovo che nasce senza scorza
mi circondato soltanto da una pelle , che
hai. si dice Uovo sperduto. Pi moderna
mente si chiama DESPIRSO, V. VOTO.

firn. Ilici.

SPELTA, s. f. Spelta o Spelda e Biado,


Biada nota pi reslosa e pi lopposa del
farro , al quale per mollo somiglia e con
cui lalora vien confusa.Chiamasi da Lina.
Triticum Spelta.
SPELUM\, add. Spelacchiato, Cos direbbesi per agg, ad uu Uccello lutto spe
lato.

SPELUM\R ,v. Spelacchiare; Levar via


la peluria, dicesi degli Uccelli che si spe
lano per mangiare.
SPLUME , s. ni. Manetta , Dicesi quel
l'ultima grossa pelatura che si cava dal
bozzolo prima di tirarlo.
SPELUMSO V.
SPELUZZSO / Peloselto , Agg. al Fi
lo che non ben torlo e che ha una spe
cie di peluria che rileva dal filo stesso.

SPENDACBlXR, . frequentativo di SPEN


DER , e vale Spendere del continuo , V.
SPENDER.

SPENDACOIN, s. m. Spertditore, Dcesi


a chi spende asia-Spenditore smisurato;
S~penaereccio, Che si diletta di spendere.
SPENDER ; v. Spendere , Dar danari per
prezzo e merc di cose venali.

TOBNB A SPENDER , Rispendere.


SPENDER A LA GAGIABDA , Sbraciare a
uscita; Spender braccia quadre, Spen
dere senza misura.
SPENDER DB SUPSRFM , Sopraspende-'
re, Spendere di soperchio.
SPENDER EL CBUO E 'L coro , Spendere
il cuore e gli occhi ; Profondere il dana
ro , che si dice anche Dissipare ; Colare
ogni cosa; Fare scialacquale spese; Con
sumare; Sbraciare a uscita.
SPENDER E SPA.-VDEHPEL BL cocbjr,5pen
der e spandere; Scialacquare; Prodiga
lizzare; Sparnazzare; Fondere; Dissi
pare; Sprecare, Gettar via il suo.
EL PROVERBIO DEI THE ESSE, SpI'.VnE!!.

SPANOBH E SPARAGNAR, cio Spendere in


viaggio, Spandere nellt malattie e Spa
ragnare in casa.
SPENDER piir DB QUEL e > ?. cs PL , Di
stendersi pi che il lenzuol non lungo,
che u"ol dire , Spendere pi che 1* noni
non pu. V. PETO , e FAR PI DB QUEL
CHE SE POL.
SPENDER i OCHI DB LA TESTA , Spende
re gli occhi, detto fig. vale Spendere mol
tissimo. E trasvimeri, sterzi, stufe e
cocchi, ipoveri mariti spendati gli occhi.
CHI PI SPENDS VANGO SPENDE , Guar
darsi dalle buone derrate, vai* Guardar
si che sotto vii prezzo bene spesso si tro
va fraude. ^sottili cascan le brache, di
cesi fig. di Coloro che non volendo spen-

SAVR SPENDER i so BEZZI, Spendere


la sua lira per venti soldi , Sapere spen
dere con giudizio.
FARGHBLI BEN SPENDER A uvo, Maniera
VoGIO FARGI1BLI SPENDER,

V divertirmi a sue spalle; foglio far


lo rodere di rabbia, di cruccio o di gelo
sia o d' invidia ; foglio fargliela costar
talata.
SPENDER EL TEMPO , Spendere il tem
po, vale Impiegarlo, consumarlo Pas
sar tempo o il tempo, vuoi dire Consu
marlo con qualche diletto, Solazzarsi.
Sapere spendere il tempo, Occuparlo util
mente.
SPBNDBHGHBNE POCHI E STAR BEN PF.H
LV PEZZO, si dice ironicamente per allu
sione a Coloro, che si comperano a buon
mercato qualche malatlia lunga che fa lo
ro ricordar* l'imprudenza del contralto.
A VERGHETE POCHI DA SPENDER , V. in '

Poco.'

SECONDO EL GUADAGNO SB SPEVDF. , II


guadagnare insegna a spendere , Prov.
dinotatile 1' assegnalezza con che spende
chi dura falica a guadagnare.
TEGNRSE IN DRIO DA SPENDER , Tenere
stretta la borsa, vale Esser sovcrchiamenle economo."
SPENDIBILE ^ad<i. Spendereccio, Atto a
spendereMoneta spendereccia o spen
dibile, Che si pu spendere, cio eh' ri
cevuta in corso.
SPENDIDR, s. m. Spenditore, Che tpende Zanaiuolo, Chi prezzolato provve
de e porla altrui colla zana robe per lo
pi da mangiare. V. in Poco.
SPENDN, s. m. T. delle Carceri, Speli- '
ditore o Sertigiale, Chiamasi quell In
serviente alle carceri che s'impiega a far
le minori provviste di cose da mangiare
ai prigionieri.

SPENS1ERX

SPENSIERATO /add. Spensierato; Sen


za- pensieri } Trascurato ; Che vive al
buio della spensierataggine ; Sbadato;
Disattento; Disapplicalo.
SPENTA , s. f. Spinta o Pinta e Sospin
ta; Spingi/nenia; Sospignimento, Ur-to, Urlala.
DAB, UNA SPENTA , Dar una spinta, un
urto, un urtata, Spingere Dello fig.
Dar una pinta , Dar un impulsa o ecci
tamento a far che che sia Dare un'aiu
to di costa, Dar soccorso, assistenza ~
Oom STENTA PARA AVANTI, dello lglir.

Ogni prunfa siepe; Ogni acqua immol


la, con che s'avverliscc che Si dee tener
conto d'oeui
minimo che.
D

SPENTA , dicesi .lalora per Ponzamento , Sforzo fallo per mandar fuori da s.
V. SPBNZB& e SPBNZI.
MEZZA SPENTA , detto per disprezzo di
persona, Mezza sconciatura, 'V. SCAV
I-AMATO.

SPENTO, add. Spinto; Finto; Sospinte,


Urtalo.
Spinto, diccsi per Incitato; Eccitato;

6i4

SPE

SPE

pi r >r e d'ogni nave che riservasi ne' pi


grandi pericoli.
STAB A LA SPERANZA, Stare alla badat
Vivere di lusinga.
Tm.Vm IN SPERANZA, Tenere a speran
za; Dar pasto; Tenere a pastura Da
re erba trastulla, vale Lusingare con isperanza ma senza venire a conclusione.
SPERANZA, add. (colla / aspra) Spran
zato ; Insperanzito e Speranzoso, Che
ha preso speranza.
SPERANZARSE , T. (colla z aspra ) Speranzarsi; Insperanzire; Stare a speran
za ; Pivere a speranza.
SPERANZTA, 1. 1 Speranzina , Picco
la speranza.
SPERAR, v. No ss POI SPERB PI GJ B.VTB DA LU, Essere di perduta speranza,
Dicesi di un Giovane che sia di cattiva
condotta , di cui nulla sperar si possa di
bene.

SPERMACTI , i. m. ( coll'e serrata )


Sperma celi,'!. Farmaceutice, Materia
pingue untano e bianca, disposta in iscaglie, simili- alla cera raspata, che si ca
va dal crrebro di alcuni pesci del genere
delle Balene detti Ceti, e serre pegli osi
della medicina.

SPE

Provocato ; Mosso ; Indotto , che anche


ti dice Spunzecchiato f Spronato.
POSTA o FBNBSTRA SPENTA se , Par
tii socchiusa o rabbattuta , Non affatto
chiosa.

SPENTN, i. m. Spintone; Spnta; Urtone.


DAR iv SPINTO* A LA PORTA, Dare una
spinta ; Socchiudere o Rabbattere la por
ta o C uscio.
DAR UN SPF.-VT v A rovo PBB DB DBIO ,
Sospingere o Sospignere.
SPINTONAR , T. Spignere o Spingere e
Pignere, Urlar alcuno rimovendolo da
li O Cacciar olire.
In altro sigo. Cacciare a spinte.
SPEMKER, s. m. ( coll'e larga e la z aspra )
Voce Inglese, quella Specie di giacchet
ta che usano gli uomini e le donne ancora
sopra l'abito, per ripararsi dal freddo.
SPENZER, . (coli* z dolce e l' stretta )
Spingere o Spignere, Far fona di rimuo
ver da s, che anche dicesi Sospingere o
Sospignere.

SPBNZBB IN DBIO, Rispingere o Rispignere.


In altro senso, Ponzare o Pontare, M
l..r forza per mandar fuori -gli escremen
ti del corpo , il parto e simili.
TORNAR A SPENZBB, Hisospignere.
SPBNZBR AVANTI UN AFB , Sospingere,
dicesi nel sign. di Affrettare.
SPENZBB su UNA POSTA o TJN BALCO* ,
Socchiudere ,- Rabbattere o Riabbatterc,
Mezzo chiudere le imposte.
SpBifZBs o uw Bocb.v , Spignere o Pigner gi un boccone, in sign. di Mangia
re in (reit e alle brevi.
Sl'BNZI, s. m. (colla z dolce) EL MAL
DEL 5PENZI, Premilo, Sforzo per iiiand.tr
fuori del corpo una qualche cosa. Ponzainento, diconsi gli Sforzi fatti nel letnpo
del parlo.
SPEO. s.m. (forse dal lai. Cuspit)Spiede,
Spiedo; Schidone; Schidione e Slidionf,
Arnese di ferro lungo ed acuta in cima,
con cui s'arrostisce.
SFEO, detto per iscberno, vale La spa
da, ed i anche voce antqnala.
SBO DA PIAR ROMBI , CAPELONGBB eC.

l.m-u/.. de' Pese. Spiedo, Arnese di ferro


guisa di spiedo,con cui si pigliano li det
ti pesci e testacei.

Et PAR IHFIRA IN T'UN 8PEO, V. MAIYEr.o DB SCOA in MANBCO. V. CONTRASPBO.


SPECCHIA, add. Spidocchiato; Smorba
to da' pidocchi.
SPBOCHI, dello per rimprovero o in
giuria di chi dal niente o da uno stato
misero divenuto comodo, Pidocchio ri
levato.
^PEOCHIR, v. Spidocchiare; Smorbar
da' pidocchi, Levar via i pidocchi.

SPBOCBIB , detto 6g. Specchiare; Sf>ei alare; Squadrare; Stiracchiare ne con


tratti.
SPEON, s. m. Spiedone, Spiedo grande.
SPERANZA, s. f. T. Mar. incora di speJ'tinia o d rispetto, ti dice l'Ancora roag-

Cui VIVE SPERANDO MORE CANTANDO .


V. VlVEB.

SPERDAORA, V. DBSPBBDAUBA.
SPERGA , s. f. nome agg. dato da'noslrl
Cacciatori alla SEBOLA , V.
SPERGA , s. m. corrono d PBBTBGA , T.
de* Chioggiotti , Sperticato , Luogo a si
militudine d' una pertica , e per lo pi
lungo a dismisura , sproporzionalo: dice
si d'un Uomo. Fuseragnolo s* usa pure
per allusione a Uomo magro e lungo come
un fuso.
SPERGA , dicono pure i nostri Pescatori
ad alcune specie di pesce del genere Lutianus , come al Lutianut pallidus del
nostro Nardo, il quale e di color carneo
pallido , della grandezza d' un barbone ,
- 'ir ha grosse scaglie; ed bastantemente
buono a mangiare ; ma raro.
SPBRGA parimente ed anche Tr v.-\ DB
M ui vien chiamato un altro pesce dello
da Linn. Labrus Favo, che giunge ad u
piede di lunghezza, della figura appunto
della Tinca , che ha le pinne d' on bel
colore turchino e il corpo sparso di mac
chie sanguigne, d! sufficiente sapore.
SPBBCA si dice da alcuni noslri Pesca
tosi ( bench da altri CBGMIBO ) ad un
altro pesce di mare pinttoslo raro , che
corrisponde al Labrus carneus di Bloc ,
e che rassomiglia in qualche modo alla
Tinca di mare. Egli di color rosso car
neo , ed ha tre macchie nere lui dorso
posteriormente. buono a mangiare.
SPERIMENTA, add. Esperimentato, ci*
Provato.

OMO SPEIUMENT, Uomo esperto., pra


tico, versalo, impratichito, Che ha im
parato a sue spese.
SPERLOtVG.\R , v. T. Mar. Acconigliare, Tirar i remi in galea, sicch a traver
so di essa poco o nulla sporgano in fuori.
SPERLONGnKRI, s. ro. o BATISARCHIA ,
Battisarchia o Sattisarsia, T. Mar. No
me che si da a due legni bislunghi inchio
dati negli schermotti o sia nella murala
dalla parte ili dentro .l'ima nave, uno di
qua l'altro di l, ni quali seno raccomaiiJale le ri/je.

SPERiVACHlX, add. Scapigliato; Scar*


'migliato; Sparnazzato; Arruffato; Rabbujjatto; Sparpagliato i capelli.
SPEK\ AC1I1AK , v. Sparnazzare i ca
pelli ; Scapigliare ; Rabbuffare ; Spar
pagliare i capelli , Scompigliarli.
SPBRVACHIARSB , Accapigliarti, Tirar
si i caprili l'un l'altro.
SPERNACHIO, S. m. EssERGBB w AB/A

UBI STRII VUMII, //(/' ragna, dccti yuanno cominciando a ranoutolare l'aria fa i
nuvoli a similitudine della ragna, e pretideli per indizio di prossima pioggia
Detto poi ug. Esserri degli indizii, sen
tore, spruzzo, e si riferisce ad indizii so
pra qualunque futlo che si voglia sapere.
SPERSACHIO, e per lo pi in pur-Spsn%v. HI, T. de' Vignaiuoli; Spauracchio o
Spaventacchio , Cencio o Straccio che
si mette ne'camm o nelle ortaglie perispatentare gli uccellini che non calino a gua
stare i seminati.

SFEUNACHIO cr.L SOBGOTUBCO . V. SOBGOTL'BCO.


SPERN o SWSN i. m. Sprone o pero
ne, Strumento d'acciaio o d' ottone , no
tissimo che -' usa per ispronare il cavallo. Il pungolo .In.cn.i-: Stelletta o Spronella.
SPBB.V DEI xuai, Sproni o Contraffor
ti delle mura o deifondamenti , ti dico
no alcune Muraglie per traverso che si
fanno talvolta per fortificare le mura
Si-i-.M'N A PISSXCV, Scarpa, Lavoro fatto
a piedi d'una muraglia per fortificarla.
SPERO DEI CAVALI, Spesone, dicesi a
Quell'unghione che ha il cavallo alquan
to di sopra del pie.
SPBBN DBL CALO , Sperone, Quell'un
ghione dei Gallo eh' egli ha alquanto di
sopra del pie. Lo hanno anche molli altri
uccelli.
SPBRJN o SPIR.V DB LK BASCHE , Spero
ne o Becchetto , Punta della prua de'na igli la remo. Le sue parti sono le seguen
ti SOGIB , Soglie, Pezzi di legno da
prua che io figura convessa restano sotto
al bompresso CANI, Cani, Pezzi di le
gno sono le banchette VASOLINI, dghtt
Due piane sopra la scarpa che servono per
le soglie ove s'appoggiano i cani FECO
LA o FIGUBA, Bestione o Leone e Puleg
gia , La figura o Insegna della nave , V. .
MASCABN GHUBTB, sono Due pezzi di
Irgna che sporgono iu fuori, dove tono
murate le vele I.VTAGI, Fregio, V. BBAzroLt TAGIAXB , Tagliamare , V. TAGIAMB.
SPEBN DB FORA , T. Mar. BiItalo , Ago
dello sprone, ch'eque) Legno tondo che
giace di lungo sovra il maschio, sopra
vanzandolo alquanto , alla cui estremit!
nlcune navi , rome te tarlane , legano il
pollaccone. V . POLACN.
bN, nelle Ictlcre del Galmo,<$/>roe,

SPE
fa anche usato fig. per Incitamento, Sti
molo Hi'iniix DB v.iNAC.r.ciniA , Stimolo
di vanagloria ; Incitamento ; Sprone.
DB WIHN BATO, A spron battuti; A
briglia sciolta ; A tutta briglia , Dicesi
del Correr presto.
PIAGA DEL SPER! , Speronata o Spro
naio , La piaga che fa la percossa dello
perone.
QUEL DAI SPIRONI , Spronaio , dicesi
1* Artefice di sproni.
SPERONA o SPIRON , add. Spronato o
Sprontito, vale Armato di sprone, com'
il Gallo ed altri animali ; Ed anche Pun
to collo sprone.
SPERONDA o SPIRONDA , s. f. Sprona
ta i Fiancata, La spronata eia Puntura
e colpo di sprone al cavallo Spronala
la piaga che fa la percossa dello sprone.
SPERONAR , T. o SPIRONR , Spronare;
Dar di sprone ; Cacciare gli sproni ne'
fianchi ; Dar de' piedi al cavallo ; Brac
care il cavallo.
SPERONER , s. f. Speronara , T. Mar,
Specie di battello da remi e da vela , in
uso specialmente de' Maltesi.
SPERTEG\R, v. Sperticare, Si dice di
quegli alberi, i rami de'quali vanno trop
po in alto.
SPERZURADR, s. m. (colla z dolce) T.
nt. V. SrERzliRO nel secondo sign.
SPERZURR , v. ( colla z dolce) Spergiu
rare e Pergiurare.
Ho zul B SPERZURX , Ho giuralo.
SPERZRO , *. m. ( colla z dolce ) Sper
giuro ; Pergiu-ro , Spergiurazione , Cosa
falsa asserita scientemente e con giura
mento per vera.
Spergiuro e Spergiuratore, Quegli che
pergiura, 11 colpevole del delitto di sper
giuro. V. BlASTEMADB.

SPESA , s. f. Spesa , Lo spendere, il coito.


SPESA SBNZA GIUDIZIO , Spesa inconsi
derata, sconsigliata, imprudente SPE
SA oow GIUDIZIO , Spese assegnate ojatle
con assegnatezza o limitate SPESE DEL
MAGNAR, Spese vitiuarie LA SPESA o LA
SPESA DEL DISNR , 1,11 Sjf'ML O // COSto del

pranzo, del desinare SPESE DA MORTO,


SpesefunerarieSPESE DB PALAtzo,peteforensi o giudiziali.
SPESE DE L'OFIZIO, Diritti, Ci che si
paga di tassa agli uffizi rivali per atti fat
ti nelle cause.
Co PIASE LA ROBA NO SE TARDA LA SPE
SA , Una voglia non mai cara , Dello
prov. che vaJc Che non pare grave ci che
i>i sponde -per soddisfare il proprio volere.

FAB FAB DB LE SPESE, Dare spesa, Dar


0 motivo di spesa.
FAR STAR ALEGRI CON POCA SPESA , Far
le nozze coifunghi , Far le spese neces
sario con eccedente risparmio.
LE SPESE CONTINUE BUTA IN BOVINA, La

ammazza
F uomo . Del*/febbre
_ . .
.
_. continua
io lig. ma in modo chiaro.
XE PI LA SPESA CI1B L' ISTRADA, l'i 11 la

pesa che il profitto.


FAR COREI DE LE SPESE, Dare o Man
dare spesa, Molestare per via della Cor
te il debitore.

SPE

SPE

6i5

FAR LE SPKSK A OUALCLX , Far le tpete


Io altro siaoif. Affamatuzzo; Mettascono Intrattenere alcuno.
ciatura; Ravanello venuto per {asciutto;
FAR LB SPESE A u.vt ros<A , vale Con
Sconciatura, dicesi di Uomo contraffatto
servarla ; Serbarla ; Custodirla.
piccinacolo Parlandosi di Donna vec
IMPARAR, A so SPESE , Imparare a sue
chia e brutta, Monna incroia; Parere il
tpete , vale Fani (aggio coli' esperienza
ritratto dell' ancroia , V. MAHANTBGA.
propria.
SPBTACOLO BE ZENTE, Torma o Turma,
OMO INCLINA A FAR tPBss , SpenderecGran quantit di gente; e si riferisce an
cio, Inclinato a spendere.
cora alle altre cose , Quantit immensa.
PAGB LE SPESE , Ogni tpesa o cosa
SERVIR DA SPETACOLO , Fare spettaco
compensata.
lo , vale Rappresentare , Far mostra
PAGB o PASSAR I.B SFRSK PER QUALCUN,
Mi NO VOCIO SERVIR DA SPBTACOtO, Io non
Dare [e spese; Pagare gli alimenti, Con
va' fare spettacolo.
tribuir la spesa per gli alimenti.
SPETACOLSO,add. Sorprendente; Stu
GUADAGNARLE LI; SPESE, Guadagnarsi
pendo ; Meraviglioso , Che cagiona sor
la tornata di casa, vale II vitto neces
presa ed ammirazione : dircbbcsi d* una
sario.
Rappresentazione in teatro.
STAR A SPESE , Slare a spese vale Pa
Applicato ad Homo, Deforme; Effnrgarsi le spese, cio gli alimenti fuori di
mato; Bruttissimo Caramogio, Viecasa sua.
colo e contraffatto Coso , Malfatto.
STAR su LA SPESA , Star su le spese ,
EL GA IN CASA DEI MOBILI SPETACOLOSI,
Vivere con ispesa , e propr. Vivere fuori
EL GA UN VESTIARIO SPETACOLOSO, Kgli
della propria casa con dispendio.
un cencioso, luride, sporco , che fa sto
TARDI i.v PIAZZA A FAR LA SPESA , V. in
maco ; ha. de' mobili die sono sferre vec
Poco.
chie.
SPESAZZA o SPESONA , s. f. Spesacela ,
SPETANZA , s. f. Attenenza ; Apparte
Spesa grande, eccessiva e smoderata; E
nenza ; Competenza , Diritto di quello
tzrlvolla intendiamo Buona spesa, Spesa
cui appartiene.
fatta con giudizio ; e talvolta per ironia
SPETAR, v. V. ASMSTR.
s'intende Speserella.
SPETATR
, s. m. Spettatore.
SPESTA, s.f. Spesetta* Speterella, Pic
Mi so STA SPETATR , lo , iofutestcola spesa.
monio , io fui presente, io stesso ho ve
SPESSA, s. f.T. di Gergoja Merda.
duto , V. MBDEHO.
MACVAREMO DE O.UBLA SPESSA , Mange
SPETOIlX, add. Scollaccialo; Scollato e
remo della merda.
Sgolato, Col collo scoperto; ed proprio
SPESSEGXDA, s. f. Spesseggiamento ,
delle Donne quando 1' hanno scoperto e
Fretta.
colle vesti poco accollate.
Spettorato, vale Scoperto il petto, col
SPSSEG\R, v. Spesteggiare o Spestipetto nudo.
care, vagliono Fare spesso ; Frequenta
re ; Replicare spesse fiate. Ma nel sign.
SPETTORA DA, s.f. Escrezione; Espurga
vernacolo intendiamo Affrettare; Solle
zione , e dicesi del Catarro che si spurga.
citare ; Far in fretta o con fretta : Me
DARSE UVA SPETORADA co UJro , detto
nar le mani come i berrettai, cio Ope
metaf. V. SPBTORARSE.
rare pi che di fretta per giuguere alla li
SPETORANTE , add. Espettorante, Dine pi presto.
cesi de' Medicamenti.
SPESSEGR A CAMINAR , Raffrettare o
SPETOR\R, v. Espettorare, Liberarsi
Studiare il passo.
il petto ; Screare'; Spurgarsi , F-ar forza
SPESSEGHN , detto per agg. a nomo ,
colle fauci di trar fuori il catarro , Quin
Che acciapina ; Che affretta ; Che sol
di Spurgo Scaracchiare vale Spetto
lecita ed diligente ne! tuo lavoro.
rare con rumor precedente all'espcttora
SPETBILE , add. Spettatile voce lat.
zione.
Titolo che davasi in antico sotto il Go
SPETOHARSE , Spettorarsi o Spettorezverno Veneto, ai Patrizii costituiti in ma
zarsi , Scuoprirsi il petto.
gistratura. Spectablis et generose vii- ,
SPBTORARSE rov QUALCTN , detto figur
scriveva l'Avogadore del Comune ai Pub
Allargarsi o Aprirsi con alcuno; Sbar
blici Rappresentanti dello Stato nelle sire
rare, Dir l' animo suo, Scuoprire i suoi
lettere uffiziose , anche ai nostri tempi.
pensieri.
Spettabile diletto nostro era poi il titolo
SPETORAZIN, s. f. Escrealo; Raschia
che davano li Rappresentanti rapi di pro
tura, Espurgazione, Spurgo del catarro
vincia ai Giusdicenti loro subordinali.
per bocca Scaracchio vale SornacSPETXCOLO, s. m. Spettacolo, Giucco
chio , Spulo catarroso fallo con remore.
Festa pubblica.
SPETRO , s. m. Speltro e Larva , Ombra
SPETACOLO DB COSSE , Subisso ; Dilu
di morto.
vio; Marame , Quantit grande GBE
Detto per simil. a Persona , Secco al
N'HO VISTO UN SPBTACOLO , lo ne vidi un
lampanato ; Lanternuto ; Arrabbiato ,
subisso.
Sconfitto; Pare una morte, uno spet
SPBTACOLO DE oo , Bruttissimo ; Ma
tro, una larva Atrofico Tale Quasi sec
scherone; Bertuccione^Figura dacembaco per atrofia.
li; Cera da castraporci; IIrutto quanto
SPEZIR ( colla z aspra) V. SPECIBS.
Tacciala o il diavolo; II diavol travestito

SPI

SPI

SPEZZA, aAd. Spezzato, Diviso i pezzi.


VBUTDBB uir MUSEO o OTTA LIBBARIA SPBZZADA ? Fendere spicciolatamente o alla
spicciolala un museo eie. Vendere un
poco alla volta.
SPEZZDA , t. f. Spezzamene; Spezza
tura, Lo spezzare.
SPEZZ\TI, s.m. Moneta spezzata o spic
ciola, vile Moneta di minor valore, mol
te delle quali ragguagliano il valsente di
una moneta maggiore , come erano lotto i
Veneti il mezzo o il quarto !<! ducato
d' argento, il mezzo o il quarto o l'ottavo
dello scodo dalla croce , e presentemente
la mezza sovrana , la mezza doppia ed il
quarto della doppia di Genova; il fiorino
eh' la met del tallero , la mezza lira au
striaca ed il quarto etc.
SPI A,s.f. (dall'amico Tedesco Spien)Spia,
dicrsi propr.Quegliche in guerra man
dato ad osservar gli andamenti del nemi
co per riferirgli,e si chiama anche Esplo
ratore. Generalmente per per Chiunque
riferisce Marachella ; Delatore ; Dinunziatore;Soffone,ti chiama Chi prez
zolalo rapporta alla giustizia gli altrui
misfatti. V. CojfFrDEJiTi.
FAR LA SPIA, Far la marachella; Sof
fiare ; Raccogliere i bioccoli ; Far I' al
chimista.
FAB LA SPIA A QCALCUX, Appostar Falflodola o la starna , dello fig. Spender il
tempo in codiare gli andamenli altrui,
che dicesi anche Aver buoni bracchi alla coda d" alcuno Fiulafatti cf altri,
Colui che ha da spiare i falli Minii
Rifilar la parlantina ,-l'ar pure la spia.
Dicesi ancora melaf. Kaccorre i bioccoli;
Fare In lionessa ; Mangiare spinacci ;
Essere spinacciaio.
SPIA DE LE CASB , Feritoia , Piccola e
stretta apertura nelle muraglie delle ca
se pur jspiare chi v' al di fuori.
PIA , detto in T. degli Oriuolai , 7?itornello , ed un Orologio a campana.
SPIADA , s. f. Spiamento.
>DAR U.VA SPIADA, Spiare i Osservare ;
Guarclai-e.
SPIAG1A , s. C Spiaggia , dicesi Quel si
to che scende dolcemente nel mare.
SPIAN\DA , . f. Spianata e Spianato ,
Luogo spianato , e dicesi pi comune
mente di quello, che libero da ogni im
pedimento '- per un gran tratto circo
stante ad una Fortezza e rimane attorno
allo spalto.
SPIAXDA, si dice poi nel sign. di Spia
namento; Spianatura, Lo spianare.
SPIAKADR, s.-m. T. Agr. Spianatoio
o Cilindro , .Strumento di legno liscio
d'un sol pezzo a fucina di colonna, !i-gira e si fa passar sulle terre per appia
narle e per comprimere le .tementi. Se
poi acri liscio ma scannellato , allora
si dice Tributo, -e serve per cavare i senii
,dallc bucete.
SPIAJVADB, O.SPIAJTAOH DA QUABI,^.
QCAB.O.
SPIANAR, -v. Spianare; Appianare; Rapj>/anare, Ridur in piano.
SPIANAR A uso LA STHADA , dello mei.

Lastricar ad uno la via , vale Agevolar


gli la strada onde giunga al consegui
mento di ci i Iic desidera.
SPI ANDR , s. m. Voce anL che usatasi
.nel nostra tiialelio , e che ci e riportala
, nelle lettere del Calmo per Splendore.

616

EL SPIANDB DB I. V

VOSTRA

M AIESTAg ,

Lo splendore della vostra nobilt.


SEIANTO, s. m. T. de' Gettatori de'cai .ii lei i , Pialletto, Slramento addetto ni
Registro con ferrino tagliente per far il
canale al pirde delle lettere.
SPIANTA, add. Spiantato, da Spiantare.
Olio SPIANTA , Spiantato , Rovinata
nell'interesse, fallilo ESSER c.\ SPIAVT , Aver fatto lo spiano , Aver consu
malo, riunito, Essere uno spiantato,
un urto, povero in canna, bruciato delr avere o di danaro; Esser per le rovi
nate; Essere alle macine; Aver fatto
ambiasi infondo ; Aver carestia d' un
tozzo ; Essere spiantato nelle barbe ,
Essere nell'ultima parerla.
VARDITB DAI SPIANTAI , ' muraglia
cadente non s' appoggi chi prudente,
Pi-or, che suoi dirsi di chi si confida ncl1* assistenza e prolezione di alcuno mez
zo in rovina -e spiantalo.
.SP1ANT\DA, s. f. Schiantamenlo;Sbarbicamento, L'atto dello svellere una uo
sa piantata in terra.
SPIANTADN, add. *ccr. di SpuxrX nel
secondo sign. , e vale Miserabilissimo.
SPANTANI , s. m. T. fam. Crini o Ca
pelli irli o irsuti ; e per tnelaf. diconsi
Bordoni ( Bordoni si chiamano le penne
degli uccelli quando cominciano a spun
tare. )
EL GAVEVA JUATHO PIANTASI , Aveva

in capo pochi peti arruffali.


SPIANTO , s. m. Spiantamento , L' alto
dello spiantare.
SPIANTO DE PELI, Sveglimento o Svel
timento, Lo svellerli o sradicarli.
SPIAR, v. Spiare o Esplorare, Far la
.spia. V. SPIA.

SPIAZA, s. f. (colla z aspra) T. de' Car


radori, Contrafforte, Cerchio grosso di
ferro che si mette nella boera de' mozzi
.delle ruote da farro per fortezza.
SPIGAR , v. Spiccare ed anche Spiccia
re , Levar la cosa dal luogo ov'ella .appiccala , che dicesi arche Staccwe.
SPJCAH i cnASPJ D' U , Racimolare e
Spiccare racimoli SPIGAR DE LE BOSS,
Spiccare, Tor via <U1 rosaio le rose. Co
gliere, direbbesi per SU\AB, V.
SPIGAR SALTI , Spiccar salti, tale .Far
salii.
Spiccare, dicesi anche da noi per Com
parire, Far vista, Distinguersi.
Spiccare, scrivevasi nelle carte pub
bliche a' tempi Veneti nel sign. di L'onstare;<Cunoscersi; Apparire SPICA DAI
BEGisrni , Apparisce o Cunsta dai regi
stri, dalle carte eie.
SPICB u.v OBDBXE, Dar fuora un or
dine; Rilasciare un ordine; Emanare
un ordine.
.SPICEGR, V. PicE<a.

SPI
SPICENGO , add. Voce del Contado, Dilicato; Schifiltoso: dicesi d' uomo.
SP1CHI ( si pronuncia come Spici in Tscano) Moneta fonante o cantante; Mo
neta effettiva.
Vocio BEZZI SPIGHI, Foglio danari ejfettivi; Moneta pronta sonante, Danaro
e non chiacchiere n promesse. V. Spr
emo.
SPICmiR , T. ( si pronuncia come in To
scano Sptcir)Spicciare o Spacciare,Spc*
i n-. Sbrigare, Dar corse, Finire le cose.
SpiCKiARgs, Spicciarsi e Spacciarsi^
Sbrigarsi , Sbarazzarsi , Svilupparsi da
qualche intrigo.
SPICHIATIVO, (si pronuncia come in To
scano Spicialivo) add. Sbrigativo o Sbrifalo e Speditivo, vale Facile, e dictii
elle cose e delle persone.
SPICHIO, (si pronunzia come in Toscano
Spicio ) add. 5brigavo, Che facilmente
si ibfiga , Sollecito.
MODI SPIGHI, Modi sbrigati o sbriga
tivi, Maniere corte e precise per togliersi
ii. i qualunque impaccio.
.SPICIR.V.SpEcia.
SP1COLIR, v. Appiccinire; dppiccolare*
Appiccolire o Appicciolire , Far piccolo.
SP1ENZA,*. f. (colla z dolce) T. de' Bec
cai, Milza , Una delle viscere del corpo
-dell'animale. G* Inglesi dicouo Splien,*
Latini Splen come i Greci. Questa nostra
voce per si riferisce alla Milza ikgli ani
mali macellati ;a differenza di quella dell' uomo che dicesi SMILZA , V.
PATIB LA SPIBXZA o EL MAL BE LA sprsvsZA, Lociu.fiiin.fig. Esser morso dal gran
chio ; Aver il granchio alla scarsella j
Essere uno spilorcio , una pillacchera ^
irti vii taccagno, Esser avaro.
Avn LA SPIEXZA orASTA , detto Gg. ant.
Aver C animo mal a/Jetio o disposto; An
dar grosso verso d' uno.
IxTOSSEGB LA SPIE.VZA , V. llfTOSSEGAll.

SPIER, s. f. Impannata, Riparo di car


ta o di tela che si fa alle finestre in luogo
di vetri. V. CotfTB.tspiEaA.
SPIER DEL SOL, Spera, del sole, Rag
gio di sole che entra per la fssarn in una
stanza) e Bruscolini diconsi gli Atomi o
polvere che vi si vede volar per l'aria.
No VOLER VEDER U!fO r SPrBA DB SOL ,

f'oler male a morte ad alcuno ; Esser


gli amico come il can del lattone; Non
valerlo vedere n vivo " marlo.
ESSER i -, , spiEBA , Essere una lanter
na , un cotale magro .arrabbiato ; Non
essere che pelle ed ossa; Parer nutrito
di lucertole, Dicesi di persona estrema
mente magra, V. SPIEBAVDIO.
SPIEBA, detto in T. Mar. Spera, Voce
con cui si dinotano'Pi robe o fascine le
gate insieme che si gitlano in mare die
tro alle navi per raltenere il corso di es
se. AVER LE SPIEHE PEB POPE , A ver le
spere per poppa o di poppavia , e vale
Trascinar l'ancora da poppa sul fondo
dell' acqua , ma posta al rovescio perch
non s'allaccili.
SP1ERANDO , s. m. L' i iw SPIBRAlo, Passere un ianternuto, un magro,

SPI

SPI

fin secco allampanato , magro arralliaio, Uomo magro e secco senza carne.
SPIER\R, v. Sperare (da Spera per Speccbio ) Opporre al sole ed al lume una co
sa per rederc s' ella traspare Sperare
f uovo , Quelle rii." tralucono sono vane.
Sperare U ghiaccio ali' aria chiara.
TELA CHE SE SFIBRA, Tela rada, con
ti-aria di Fitta, V. Fisso.
SPIERR, T. ani. detto per Sperare , il
cui contrario DUSPIBRR , V.
SP1ERTA , . f. Spr*tla, Piccola spora.
SP1ETATAMENTE, avv. Spieiatamente
Dispieiatamente , Senza piet. Basto
nare sputatamente.
SPIETATAMBNTE s' nsa poi nel parlar
faro, per Malamente e per Mollistimo
STA VELA HA XL MB L'HA FATA SPIEIATA
MENTE, Questo giustacore mi italofat
to malamente, storpiatamente,tenza or
dine, senta re^ola-Et. MAGNA SPIBTATAMBNTE , Egli diluvia; egli mangia mol
tissimo.
SPIFAR\R, T. Spiattellare, Dir una co
sa spiallellalamente com'ella sta, Dichia
rare apertamente Spippolare, per vo
ce bassa, Pii t- altrui alcuna cosa chiara
mente e con franchezza.

SPIGHETX, Intrecciato; A tpina, Agg.


di Stoffe o panni tessuti con filo serpeg
gianti.
SPIGHTO DE NOSE, s. m. Spicchio di
noce , Una quarta parie della polpa del
la noce.
SPICIITO DB SOAZA, Spicchietto della
cornice.
Do SPICHETI oc AGIO , detto mclaf. ,
s'intende Due piccole natiche.
SPIGO, s. m. Spicchio, Una delle particelle di aglio , melarancia , o simili che
compongono il bulbo. Spicchio d' aglio,
di melarancia.
FATO A SPIGHI , Spicchuto , Fatto a
spicchi. Agli spicchiut.
SP1GOLADR, s. m. Bpgolafore, Co
lai che rispigola le spiche di frumento la
sciate sul campo.

Ali TE LA SPIFAIO , /O VI- la Spippolo O

Ve la spiattello , cio Ve la dico chiara


mente, apertamente e con franchezza.
SPIFARR zo QTTALCOSSA, Squaccherare
o Squacherare, Far presto che che sia, e
nlendesi -d scrittura.
SPIFARR DEI SPROPOSITI , Scoccotare
degli spropositi , vale dirne in abbon
danza.
SPIJMHH DEI vs.RST,Sattlar vtrsi.Buon
poeta ci saetta d una dolce canzonetta
Sfoderare de' versi o un sonetto o u
complimento, vale Cavarli fueri.
Sr.'r.uH LE n.vsi.v, Dispianare, Spie
gare.
SpnAR<UALCOsSA , V. Su ir AH in.
SPIGA, s. f. Spiga, Quella piccola pan
nocchia dove stanno rinchiuse le granel
la <!<! grano, dell'orzo e simili biadi'.
SPIGA DEL MBGIO e DEL PAMZZO, Pan
nocchia del miglio e del panico.
CASCAR DE i- E SPIGHE , V. (Us.-Viu
FAR LA SPIGA, v. Spigare o Spicare. Il
grano spiga.
SPIGAR, . Spigare o Spcare? Farla
ipica.
EL PICA MA WOL GRANISSE , Sp ica ma
non grana o non granisce, Dicesi del
grato.
SPIGAR , detto anche per SPIGOLAR , V.
SPIGARILA, s. f. Fetta, Bastone attac calo al manico del careggialo , col quale
a balte il grano.
SPIGARLO o SGUAZZO, s. m. T. Agr.
Pula ^ Lolla, Guscio delle biade che ri
mane in terra nel batterle. Y.BcLA eFoaVBNTO.
SPIGHE! A , s. f. Spighetta , Piccola spi
ga ; e s'intende di grano.
Detto per una specie di guarnizione
non traforata, Spinetta; Spinetta j Cor
dellina.
78

SPIGOLAMENTO, s. m. Spigolatura, Lo
spigolare. Spigatura vale parimente per
lo spigare, ma si riferisce anche allo stato
delle piante spigale , dicendosi per esem
pio.: Quando la spigatura si in perfe
zione.
A questo termine vernacolo e in sento
tnelaf. relativo Spicilegio, che - dida
scalico, che vieae dallo spigolare, e che
significa Raccolta di cose trascurate ; ed
e pi-opr. il Titolo o Frjjntispicie di varii
libri di raccolte.
SPIGOLAR, v. Spigolare; Rispigolare;
Ristoppiare , Raccorre le spighe lasciate
sul campo dopo la raccolta delle messi.
SPIGOLAR su UNA CINQCANTRNA DB ASSO
CIATI , Parlando di opera che si stampi ,
Racimolare una cinquantina di asso
ciati, direbbcsi mclaf. per Metter insie
me, Adunare.
SPIGOLAR, parlando digiueco, s'inten
de Giuocar bene, con attenzione STA
VOLTA LE CO BBY SPIGOLAB , QtttSttL Volla

ho fatto il dovere del giunco , ho stuzzi


cato i ferruzzi , Son contento del mio
giucco.
SPGOLO, s. m. Spigolo , Canto vivo de'
corpi solidi.
SPIGOLO DE AGIO, Spicchio; Spicchtettino, Una delle parlicelle degli aranci,
dell' aglio amili , che compongono i!
bulbo.
FATO A SPIGOLI, Spicchiuto, V. SPIGO.
SPIGOLSI, s. m. Spiche; ma da noi s'in
tende Quelle di frumento smunte , cii'
strappate dal gambo o sia dalla paglia. V.
MONZER.
SPILA , V. SPILJT.
SP1L\R, v. Voce di gergo e vale Giuocare; ma pi propr. s'intende Giuocare al
la bassotta o a simil giucco di rischio e
pi volgarmente D' AZZARDO.
SP1LTO, . m. Zampillo; Zampiller
d'acqua o d'altro liquore che schizza fuo
ri da piccolo canaletto.
SP1LN , s. m. Spillo e Spilletto , Salii]
filo di rame o d' altro metallo , acuto da
una estremit a guisa d'ago , e dall'altra
con poco capo rotondo, del quale le Don
ne si se i Tono per puntarsi i veli in testa o
per altri simili usi.

SPI

6*7

SPILORZA o SPILOBZO, add. (colla z aspra)


Spilorcio; Pilorcio; Squartapiccioli f
Spizzeca, Avarissimo. Vi corrispondono
Gretto; Barbino; Cacastecchi ; M ignella; Mignatta; Tgnamica ; Taccagno;
Largo come una pina verde ; Pillacche
ra; Che scortica il pidocchio.
Parvifico , contrario di Magnifico, di
cesi di Colui che nelle cose grandi e maravigliosc si sforza di spender poco e cor
rompe la bellezza del fatto suo per un picciol risparmio.
SP1LORZARA , s. f. (cotta z aspra ) Spi
lorceria; Grettezza, Avarizia estrema,
Strettezza nello spendere.
SPIN , t. m. Aculeo , Produzione vegetabile che nasce sulla scorza di alcune piante,
senz'appartenere al legno , come nel Roaio Spina o Pungolo s'intende quel
l'Escrescenza dura o solida che si osserva
U molte piante , ed quella che fa corpo
col legno e non gi sulta scorea.
SPI.V BIANCO , Spino e Pruno o Spino
bianco e Marruca bianca , tlctto da' SiEtematici Mespylus Oxyacantha , Fratioe o Virgulto che ha degli spini , da cui
formanti ordinariamente le siepi.
Ve un altro Spino che serve a far sie
pi , dello italian. Sanno o Marruca nera
o Piattini o Plaui trini e Spino soldino,
nominale da Linneo Rhamnus paliuruf.
Fiorisce in Maggio e matura i frutti in au
tunno , i quali sono fatti a guisa di cap-
peDo di fungo.
SPINI DEL PESSS , Lisca o Sputa e Spi'
nalisca dicesi Quelle piccole spine che si
trovano in certi pesci come tanti ossicini
acuti e flesibili. Quindi Diliscare, Cavar
le lische SPINA DEL PESSB, Sesta,t\ dice
l'Osso dei pesce dal capo alla coda, che al
tramente si chiama SpinaA SPIN DB PBSSE, A spinapesce, dicesi un Lavoro par
ticolare di alcuni drappi tessati a quella
foggia.
C.v\\r. i SPINI, Disprunare, Togliere i
pruni.
GHB XE DEI SPI.vi, detto melaf. fi tono
delle spinosit, cio Delle difficolt, o malagevole/ze. /.' affare spinoso , vale Dif
ficile , Scabroso.
LEVABSE o CAVAHSE UN SPIN DAI OCHI ,
Levarsi un bruscolo di sugli occhi , vale
Liberarsi da che che sia a s mollo mo
lesto.
LOGO PIEN DB SPIATI , Spineto, Macchia
o Bosco pini di spini.
No AVER SPINI SU LA LENGUA, lo stessiche No AVER PELO 0 LA LBXCUA, V. LsSCUA.

No OH' >- SPIW KB osso , Locnz. fan).


Non c' n spina n osso; Non c' rime
dio , spediente , riparo , provvedimento ;
Addio fave , Ovv. // morta sulla bara ,
f vale 11 fllio i inani e manifesto e si
vede sensibilmente.
No GH' DOSA SENZA SPINI, Chi ha ca
pre ha corna , Non v' bene senza pena.
Non si pu pigliar pesci senza immol* larsi; Non si pu avere il mele senza In
mosche , Non si pu godere il bene senza
rischio e senza mistura di male.

SPIN o SwaLOjS. ui.T. .le'Pesc. Spinti

SPI

SPI

SPI

lo, Piccola pesce d'acqua dolce , 'a sche


letro ossoso, detto da Lina. Gasterosteus
acu/f.alus , il quale ha tre spine sul dor
so, due scudi sul petto , uno al ventre e
tre per ogni lalo; ed pesciatello ordi
nario.
SPINA, s. f. Spina e Pungolo.

SPINELTO, i. m. Spillo; Zfpaletto; Fu


scello o Fotceliino della botte , V. SPI
ITELO.
SPIWELETO DEL VIOLI v , Bischerello o
Bitcherellino e Bucheracelo, Legnetlo
a cui s' attaccano le corde de* violini.
SPIBTBLBTO D' ACQUA , Pispino; Pispinello; Zampillo; Zampilletto, Sottil filo
d' acqua o d' altro liquore che schizza fuo
ri da piccolo canaletto.
SPIISELO, s. m. Zipolo e Spilletlo , Quel
picciol legnelto col quale s tura la can
nella della botte SBBB COL Finito ,
Zipolare.
SPIITELO DEL VIOLI*, Buchero; Bischerello ; .Bitcherellino ; Bischeruceio , Le
gnelto -a cui '.attaccano le corde degli
strumenti da suono.

di sprito, detta per iscberzo, in tignai


caio di Demonio.
SPIBIT\ DA LA PAUBA, Spiritato Tale
Impaurito , Spaventato.
KL KB PAR u.y SPIRITA, Favellare come
glili spiritati, Dicesi di 'Coloro che faT el
ano senza intendersi o come pu lare
uno spiritato.
Tinii i UCHI COHE i SPIRITAI, V. in Tir.'-.n.
SPIRITAZZO, add. ritto; Dijiera vi
vacit; fitto f ingegno, Agg. ad un Ra
gazzo.
SP1RITEZZO , s. m. Spintamente , L
spiritare. Nell'uso pi comune questa vo
ce Temacela jN-cndesi per Vivacit o Al
legria smoderata, V. UATBZZD.
SPIRITO, s. m. Spirito, diciamo anche
noi per Intellctlo , Ingegno , Discernimento. Uomo di spirito; Spirito gentile,
E Tale anche per Coraggio.
Spirito, chiamiamo ancora , que' Li
quori pi ignei che si traggono dalle co
se per distillazione.
SPIKTTO DB SAL, Selcio marino , dello
da'Chimici Acido idroclorico, il quale si
rstrae dal sale comune. Qncst' acido ha
l'apparenza dell'acqaa, ma esalano odo
re insopporUtbile.
SPIRITO DE viy , Spirito di vino o Spi
rito ardente, dello ancora Ac<juarzenlet
e da'Chiuiici Alcooli-, ch' Ai sapore bruciante.

SPUTA BEL PB88B, V. Si'lv.

SPUTA DB LA BOTA , Cannella , dicesi


Quel legnetto tondi, forato per lungo che
si adatla al fondo delle botti per cavar
ne il vino. V. SrivELO e SPIWBLBTO.
METEB UVA SPIXA A MA>, V. in MBTBB.
TBGMR STABTO PER LA SPUTA E SPANDER
TBR BL cocbir , V. Cocbx.
SPINA BIANCA, s. Pianta erbacea spi
nosa che si riproduce ogni anno e nasce
lile strade e ne'luoghi incolti, detta italian. Calcatreppola ; Ceceprete ; Ipofeslo
e Curdo stellato. Linneo la chiama -Cen
tourea Calcitropo.
SPIN\, Spinato, add da Spinare.
Vhr spiicX, Spillalo, Messo a mano.
Li> ,srs .v i , Lino pettinato.
ROBA SPIXDA , Fatto a spinapesce ,
Specie di lessulo falto a guisa di spina o
sia della Resla del pesce.
SPINADA o Spir , s. m. Spinato; Spi
neto i Roveto i Pruneto e Prunaio, Siepe
o Boschetto di pruni. V. CIESA.
D ARSE i srnB*, Spinarsi, Trafig
gersi con ispine.
SPUXDA osi CAKPT , Cisoie , dicesi a
quel Prunaio che spartisce e chiude i
campi.
SPINADN, S. m. osi chiamiamo la Te
la bambagina simile al fruslagno, ma pi
fine e pi forte, lavorala a spinapesce e lalTolla tessuto con mescolanza di filo di ca
napa. FUSIAGJTO e PICHE.
SP1NADN, i. m. Spino/ir, Voce Fioren
tina , Sorta di Stoffa di seta.
SPINADRA, s. f. Spillatura, L'alio del
lo spillare il vino dalla bolle.
SHWADUR A DEL LUI , Pettinatura.
SPINAR, T. Spinare, Pugnere con ispi
ne.
SFIKR o IspiwXa TJJTA PIAWTA , T. Agr.
Jmprunare, Mellervi altomo spine per
difenderla.
SPIRAR UNA BOTA , Spillare , Trar per
lo spillo il vino dalle bolli. Fu anche det
to Bucare.
S FI.VA 11 BL LI* , Pettinare il lino o la
canapa.
SPIBABSB, SpinarsiI, Trafiggersi con
itpine.
SPINARLI, s.m. T. Agr. Stoppioni, Erba
pungente he cresce e vien tra le stoppie.
SP1NAZZI, s. m. Spinace, m. e nel plur.
Spinaci, Erba d' ortaggio che i mangia
cotta e di cui si fanno torte, delta da' Bo
tanici Spinaca attracca, il suo sme
pinoso ; e di qui pretende il Matlioli che
siaderivala la -sua volgare denominazione.
SPINAZZO , s. m. Voce he usasi nel Con
tado, Fecciaia , Buco nel fondo del mez*ule , dov si melte la cannella alla bolle,
per dove si pu trr la feccia.
SP1NLE , T. de Maniscalchi , V. GALB.

SPINR,7.SKJTDA.

SPINTA, s. f. Spinetta , Strumento mu


sicale notissimo. V. PIANOFORTE e CBVBALO.

SALTASELI DB LA SPI N ET , V. SALTA'


r.'r\..

IMPBIVR UVA SPI** r*./i;/H;>f/niare una


spinetta, Adattare ai salterelli delle pun
te di penne di Corbo per far risnonare le
corde dell'istrumcnto.
QUEL DA LE SPIASTE, Sfinettaio, Fa
citre di Spinette.
SPINETNA, i. f. Buonaccordo, Piccola
spinetta su cui i ragaixi imparaaa -a cau
sa della piccolezza delle loro mani.
SPINETO, s.m. Spinala o Sminuzza, Pic
cola spina.
SPINETI OBL PBSSB , V. in SPUT.
SPIOCHIAR, V. SnocBiXn.
SPION, s. m. Spione; Spianacelo; Spiac
cia.
SP10N\R, T. Spiare; Spieggiart} Esplo
rare, V. SPIAR.
SPIO.V.XR , detto fam. Far capolino ,
Guardar di sonpiatto, Affacciarsi destra
mente di soppiatlo per vedere altrui
Codiare alcuno o gii andamenti di al
cuno , Andar dietro ad uno spiando con
diligenza quel eh' e' fa e dove Ta.
lu.EvXn COL sviuv'iit. Spillare, Riavergare, Risapere spiando. Spillare gualche
segreto, qualchefatto, qualche notizia.
SPIPOLAR, T. V. SPAPOLAB.
In altro signif. GRB i.' no SPIPOLADA ,
Spippolare, voce bassa , Dir alcuna cosa
chiaramente e con franche*.
SPIHAGIO, s. m. Spiraglio o Spiracelo,
Fissura per la quale P aria '1 lume tra
pela.
SPIBAGIO, in T. degli Ortnolai, Rego
latore, II Bilanciere e la Spirale nelle mo
stre; la Verga e la Lume ne' pendoli.
SP1RETO , Nome proprio detto per rezzi,
lo stesso che SPIRO , V.
SPIRITA o SPIRITO, add. Spiritato, In
demoniato.
OMU spiniT , Spiritaticelo , Strava
gante, Bislacco.
SPIRITA , si dice nel sign. di Furioso j
Visionario ; fanatico.
DOXASPIUTDA,

Cui IM a i sprxrri * CAPITOLO , V. CAPITOLO.

Spirito di gelosia; 'Spirito di contrad


dizione e simili, si dice dell'Animo e del
la Natura inclinala a quella lai coca.
SPIRITO FOLBTO , V. FOLBTO.
SPIRITO MAC: IDEO o ISTDEMOMA, Ragaz
zo o Giovane di spirito, pien di spirilo ;
Visto; Pronto; Dijiera vivacit; Di sen
si desti; Visto d'ingegno la altro si
gn. dicesi per Spirito malizioso, sagacis
simo, inquieto, V. PEVABN.
SPIRITNA, dello per agg. a Femmina,
Spiritesta, cio Di molto spirito e di vi
vacit; ma diccsi per isrherzo.
SPIRITSO, add. Spiritoso, Che ha mol
lo spirito.
FAB BL SPIRITOSO , Frizzare Cg. Dicesi
dell'esser destro, ingegnoso, spiritoso
Foramello; Frugolino e Frugoletto, 'in
tende d' un Saccenlino . prrsuntuosrllo ,
che s' ingerisce in tulio e coulraddicc in
tulio.
SPIRO , dello por sincope , Spiridiont ,
Notne proprio di Uomo.

SPIRN. V. SPERO.
SP1RONAR , T. ant. usate per da alcuni
anche a' d nostri Jh.% F.EVA ut spinoif.\ , disse gi il nostro Calmo , Minerva
mi sprona , cio Mi sollecita , M' affret
ta, Mi pigne.
SP1R9NLA , s. f. T. de' Fiorisli , Sprone\di cavalire o Piar cappuccio e RigaUgo, Sorta di Gore che ti coltiva ne'giardini per vaghezza, i di cui semi, che sono
caustici, ammazzano i pidocchi. I pelali
dauco il calore lurchioo.

SPI
SPISIMA, s. f. o Spumo, s. m. Magro ar
rabbiato o allampanato ; Scriatello ; V.
COGIOWABISTO.

SPISIMTA, s. (. Mingherlino i Mdgri,


no; Sui ti Ini a.
SPISSACH1R , T. Soompisciare, Piscia
re addosso o Bagnar di piscio che che sia
SPISSACXIARSB, Scompisciarsi, Pisciar
ci addosso.
SPISSOLAR, v. Spicciolare, in sign. neu
tro , dicono gli Aretini deHe Fontane
quando gettano poca acqua t adagio.
STIMOLA* Foni, parlandosi d'una bot
te, La botte trapela, ed propr. lo Scap
paar il liquore o simile fuori del vaso che
Ioo contiene, uscendo per soltiliisima fes
sura.
SPISSOLB OHA~zt.SAjfGuB,.1Zmpi7/are,
Uscir per zampillo o zampilli, Spruzza
re; Schizzare Spicciare-. Sgorgare;
Scaturire , direbbesi dell* Uscir con for
za. Sangue chefuor di vena spiccia.
SPIUMA, s. f. Spinata o Spuma e Schiu
ma o Stumia e Stummia, Quell' aggre
gata d'infinite bolle , sonagli e gallozzoiine ripiene il" aria che si cava dalle cose
bollenti Fiorata, dicesi il Crespo del
la; schiuma galleggiante- nel vagello quand e riposato.
FA IA SPIUMA , Spumare e Spiumefgiare.
'
TOR VIA LA SPIUMA, V. SPMJMR.
SHUX4 DB BBJCy O Bo.VA SPICMA, I.O-

cuz. fam. Schiuma di scellerato ; Slummia di furfante , di ribaldo, di galeone,


V. CIMA Cessarne, da Gesso, parola
di scherno e dinota Qualit di persone
porche o-di poco pregio.
SPIUMA DB COSSB RARE, Florilegio, Scel
ta di molte cose , adunaroenlo di cose
celle Antologia, voce Greca, che propriam.- significa Raccolta di fiori , si dice
<l ordinario per Raccolta d'epigrammi
d raion Greci Spicilegio, significa
accolta di cose trascurate, ed propr.
il Titolo o Frontispizio di varii libri di
raccolte.
SPUMAR, T. (d.Hai.-UMpiHMre) Schiu
mare o Stiummare; Toglier la stummia.
SPIUMAR Et GRASSO, Trarre o. Cavar eli
occhi alla pentola.
SWWIA *ORA EL MBGIO *L BOJ, detto

lig. Assortire; Scerre ; Scegliere; Eleg


gere; Mettere di per se il/or di che che
sia;. Cavare o falere gli occhi della pen
tola ; Lar la rosa e lasciar la. spina.
SPIZZA, i. f. Pizzicore; Prurigine, V.
"IZZA.
"^
SPIZZAR, v. Pizzicare; Prurire; Bezzi
care, Aver pizzicore , pnirigine o bezziamento.
..**"** * ani, modo basso , Sen
tirsi allegane i denti, si dice talvolta nei-
lire Aver gran voglia di mangiare, Sen
tirsi stimolar dalla .gola per fame o per
appetito.
'
SPIZZR LE MAX, V. PIZZA IL
SPIZZA , detto, in. T. de-' Falegnami
Accomignolare, CogiaDgere a modo di
comignolo due pezzi di W,10 . niodo che
facciano angolo ottuso.

SPO
SPLENDIDO, add. Generoso*,'Di gran
cuore.
SPLENDOR , s. m. ( che anticamente <licevasi SpiAiruR ) Splendore ; Fulgore
Luce.
Detto talvolta in sign. di Splendidez
za- o= Splendidit, cio Pompa, Magnifi
cenza.
SFOCIAR, v. Spogliare; Svestire, V. DBSI-OCR. V. Noo.
Spooin A LA STRADA , Spogliare alla
strada; Predare; Depredare; Far rapi
ne o grassazioni.
SPOGIAKSE DEL soo, Spodestarsi; Spropriar, Privarsi del suo XB MATO CHI
SE SFOCIA DEL soo,Chi del suo si spodesta,
dato gli sia d'un mazzo in sulla testa, II
significato chiaro.
SFOCIO, f.m. Spoglio, Usurpo a pregiu
dizio' di alcuno.
Spoglio , dicesi anche a una Raccolta
di notizie ricavate dal leggere gli notori;
onde Far lo spoglio d' un libro Farr
un sunto, un transumo, un estratto, un
epilogo di che che SA Far lo spoglio
cf un libro, in T. Mercantile , s' intende
Copiare le partite de' debitori.
Srooie, dicesi anche nel sign. di Guar
daroba EL.GA LASSA BL so SPOGIO , Gli
lscio.tutto il suo guardaroba, cio Tulgli effetti contenuti dal vestiario.
SPOGIO, add. Spogliato,, da Spogliare,
e vale Senza veste , Svestito o anche Natd. MEZZO SPOGIO, Spogliazzato.
Parlando d' nomo poverissiino , direbbe
si Straccialo o Mezzo ignudai
SPOGNE, V. VOVODBMAR.

SPOLA, s. f. (colP largo ),Spo/a Spuola , Strumento di legno a guisa di navi


cella, ove con un fuscello detto Spoletto,
si tiene il cannel del ripieno per uso di;
Ussere.
FAR LRSPOLB, T. de' Tessitori, fccanjlellare, Avvolger filo sopra i cannelli. V.
1VCA-WAB.

FAR zo LE SPOLE , Scannellare, Svol


gere il filo di su Tcannello.
SPOEA8A,.,. f. T. Agr. Scotola, Stru
mento di lama ili ferro larghissima a gui
sa di coltello ma senza taglio, senza costola e rotondata in punta ( simile allo
stocco del Pantalone ) col quale si scuole
il lino e- si batte prima di pettinarlo, per
farne cader la lisca.
SPOLAR, v. Scotolare o Squotolare, Bat
tere il'lino colla scotola, V. SPOLAOA.
SPOLTA, ,.f. (coll'e stretta) Spoletto,
II fuscello dell spola in cui s-' infila il
cannello dtl ripieno per tesser la tela.-.
SPOLTA DA SCHIOPO, Spulcila o Spuoletta, V.FIMTA.
SPOLTA DA CANON o DA BOMBA, T. M il.
Stoppino, Piccolo pezzo di canna, che si
riempie d'una mistura di polverino, zelfo,
alnitro e carbone , e s' innesca con uno
stoppino da. cui prende- il nome , per apr
piccar fuoco alle artiglierie. Dioesi anco
ra Spoletta da bomba^ V. CAMDL*SPOLET1R, . n>. T.Mi. V.BUTAFSCO.

SFO
6ig
SPOLMONA, add. Impalminolo , si die
ad Uomo che abbia il color della sua carne ohe tenda al giallo, cagionato da infe
zione interna di polmoni , come si vede
negli idropici e in Uri infetti da simili
malattie.
SPOLPAR o DBSPOLPR, v. Spolpare, Le
var le polpe.
SPOLPAR QtJALCTJ.v, detto Cg. Spolpare;
Smungere altrui; Levar altrui le penne
maestre-, Mandar altri in rovina smnngentlolo;
SBO^AIISB , Spolparsi- Snervarsi} Ridursi al manco o al niente.
SPOLVERAR, v. Impolverare; Spolireres^
tare; Spolverizzare, Sparger di polvere
Impolverarsi, Imbrattarsi di polvere.
SPOLVERARSE , Starnazzarsi , Gittarsi
addosso 1 terra col dibattimento delle
ali; il ch'e proprio della starna, bench si
dica anche delle galline e d' altri uccelli.
SPOLVERALO, s. m. Po.V.trh,, Alzata
di polvere che si leva in aria agitata dal
vento o da altra cosa Polverino Quel
la specie di polvere che sr ricada dal car
bone.
SPOLVBKAZZO DE LEAIKE , Polveraccio y
Voce Agr. Lo stereo pecorino secco e
scosso.
SPOLVERIN , s. m. Polvere da scrtto ,
Arena preparata o- simile che si getta sul
lo scritto fresco ond non isgorbi. Dicesi
Polverino al Vasetto foracchiato dove si
tien la polvere.
METBH BL SPOLVERI* , Impolverare^
Voce Fiorentina.
SPOLVERI*, vale anche per Orologio a
polvere , V. OROLOGIO.
SPOLVERI DB WEBIA -, Spolverino, Co
si chiamasi una nebbia assai umida for
mata di minulissimc goccioline d' acqua
(taccate per la violenza del Libeccio o
della tempestale tenute sospese in aria o
trasportate anche lontano.
STOLVEHW , diciamo ancora .1 quella
Pioggia minutissima a guisa di polverio,
che talora cade dal cielo ; t dictsi Spruzzaelia;
CORBR IL SPOLVERI , V. CoRBIT.

SPOLVERINA, s. f. Spolverina, Soprarveste da viaggio che ripara la polvere ;


Bd anche Quella che usasi da alcuni por
tare in casa per loo comodo e libert.
Guaraacca.o Guarnaccia si chiama an
cora la sopravveste.
SPOLVERIZXR , v. Impolverare o Spotveretzare , Asperger di polvere.
SPLVERO, s.m. Spolvero, Foglio buche
rato con ispilletto, nel quale il- disegna
che si vuole spolverizzando ricavare.
SPOLVERO, detto in voce di SpoXYiafaf.V.
MBTSR inr SPOLTBHO, Spolverizzare, T.
di Pittura, e vale Ricavare un diegno col
lo spolvero
SPOLVERO, si dice anche per Spolveric
elo i Spolverizzo e Spolverezzo, Bottone
di cencio che contiene la polvere di car
bone o di gesso ad uso di spolverixzare,
SPOLV ERSO-, M..JWrerMo, Asperso
di polvere, pieno di polvere.

SPO

SPO

SPO

SPOITBHOSO , detto sust. in T. di Gergo, vale il Fruirne, V. BORATO.


SPONCBlXR, v. T. Fam. Nicchiare,R*mmaricarci pianamente, Dolersi, Mostrar
ci non esser soddisfatto intieramcnte, V.

SPONTIGNAR , v. T. Faro. Lo slesso che


SPONTO.VR , V,
Detto per SPOWTONR, V.
SPONTIGNNI, . m. Bordoni , cio le
penne desolatili quando incominciano a
spuntar fuori.
FAR i spONTiciroifr, Mettere i bordoni.
SPONT1ZAR, v. T. Fam. Potfinicciare;
Fare un pattinicelo ; Rattoppare , Fare
una rimondatura malfatta , Lavorar coll' ago alla peggio.
Dicesi anche nel sign. di Bucherare,
Far molli buchi. V. PONTIZR.
SPONTN, *. m. Spuntone o Spontone ,
Arma di ferro in asta eoa punta acuta,
ili cui andavano una volta armali i Capi
tani , i Tenenti e Sottotenenti militari.
Puntone , direbbesi per accr. di Pun
ta in lign. di Punta grande.
SPOJTTX DE JTAV, T. Mar. Guscio, Na
te priva de'uoi arredi.
SPOHTON, detto in T. de'Fabbri, Cac
ciatola, Strumento di ferro col quale per
cuotendolo i cacciano gli aguli ni dentro.
SPONTN , T. de' Gabellieri , Fuso ,
Strumento che adoperano i gabellieri per
vedere se ne' carri ed altvo eh' entra alle
porte della Citt siavi frode o simile.
SPONTOX , si dice ancora dal nostro
basso volgo nel sign. di Torcia; ma intendesi di Quelle che si portano ne'funerali.
SPONTOIVXDA, s. f. Spuntonata, Colpo
di spuntone.
SPONTONDA nel parlar fam. deesi an
che per Spintone ; Spinta ; Urlone , V.
SVENT*.
Detto fig. vale Orlo; Ittigaiione; Ec
citamento.
SPONTN AR, v. Spingerei Spignert;
Sospingere e Sospignere , Urtare pi
volle.
Detto Gg. vale Istigare; Stimolare;
Tentare; Eccitare, tanto in bene che in
male.
SPONTONCN, a. m. Sponloncello, dim.
di Spontone , Pinolo , Legnetto auzzo a
guisa di chiodo.
SPONTNI, V. SPOXTICNONI.
Detto ancora nel sign. di SPIANTASI, V.
SPONZA , s. f. ( colla z dolce ) Spugna,
Pi.intanimale acquatica marina notissi
ma, di cui alcune specie si trovano in ma
re, bench altre ncll' acqua dolce: da'Sisteinatici della Spongia con nome gene
rico , ma quella che usiam noi 1* Spau
gia ojficinalif di Linneo.
SPONZA IHBOUBADA o INSUIMDA i Spu
gna sazia, vale bene imbevuta.
ESSER U.YA SPONZA , detto fig. Essere
una spugna, diciam noi di Chi curioso
raccoglie e crede facilmente le novit e le
racconta per vere Lasciarsi levare a
cavallo, Prov. Creder quel che t' detto
s ni za pensare o cercar pi in l.
LA SB A SPOWZA , dicesi per ischeno o
equivoco di parola e vuoi dire Sifa spo
sa, Si marita.
SPONZAR, v. (colla z dolce) JDeir di spu
gna , Menare, Rinettare o Asciugare col
la spugna.

i FISSI, Asciugare i pwc o/*


piscialura: s'intende quei de' bambini.
SPONZR DB LE OVE, detto fig. Cercare,
Attignere novelle.
SsONIR LE CHIACOLB , Rdceorrc i bioc
coli, modo fig. e Tale Ascoltare attenta
mente le altrui parole per riferire.
SPONZAR10LA , V. SPONDABOLA.
SPONZTA , s. f. ( colla x dolce ) e per I
pi in plur. SPO.VZBTS, Straccio, Quella
borra di seta o simile materia che si met
te nel calamaio inzuppata d'inchiostro,
per poter! lignerr In penna. Nel Vocabo
lario Siciliano trovo per vocabolo corri
spondente Stoppaccio comesign. dell'uso.
SPONZIL, s. m. (colla i dolce) Spugn
lo; Spungino; Spugnino; Yrippetto,Speeie di Fungo odorosissimo , di corpo ton
do, conoscmtissimo, che suoi comparire
in autunno e nella fine dell'inverno, buo
nissimo a mangiare , e detto da Uno.
Phallus esculenta!.
SPONZ1V,( colla z dolce ) T. Faro, detta
per Agg. a Uomo. V. SsORZA nel secondo
lign.
SPOPOLAR, T. Spopolare o Dipopolare e
Disolare, Render disabitato.
SPOPOLAR, parlando di teatro, si dice in
sign. di Piacere ; Far incontro L' HA
CANTA TANTO BBS CHE I/KA SPOPOLA , Can
t coti bene chefa moltissimo applaudta.V. FAR funoa, in FURB.
SPORCX , add. Sporcato , Imbrattato j
Macchiato; Sozzato; Insozzalo.
.
SPORCA DA PAPA , Impappolato - U
BRODO , Imbrodolato L)A MERDA , Sconcacoto DA PISSQ , Scompisciato DA
ooio o DA GRASSO, Insozzato; Macchiata
DA SANCO , Infangato DA IKGIOSTBO, Scortiate o Sgorbiato DA FECO
LA , Impeciato DA BAVA, Scombavato.
SPORCA, parlando di Contagio, (.ontaminato , cio Sospetto d' infezione , V.
SPO a CAB.
SPORCACARTA , i. m. Impiastrafoglit
Quegli cbe scrive cose inelle.
SPORCDA , s. f. Imbrattatura ; ZaffarJa/<l,Imbraltamenlo di qualsisia lordura.
SPORCAMEST1ERI, s. m. Guastamestie
ri o Guastalarte, dicesi Colui che si po
uf a (ar cosa che non sa Scopamestteri. Colui che segue per poco tempo fri
un'arte e passa facilmente a farne un al
tra Ciarpiere, .i dice di Quello eh.
ponga le mani in tulle le cose, ma tulle lo
faccia male.
SPORCXR , . Sporcar' ; Lordare ; Im
brattare; Imbrattare; Bruttare; Insucidare ; insudiciare.
SPOBCARSE LB MAX , Lordarsi o Brat
tarsi le mani, detto figur. vale Commet
tere qualche eccessi, o Far qualche inde
gna azione che deturpi 1' onore e la lama.
V. IsPoncX.
SPORCARSE , detto in T. di Contagio ,
Contaminarsi , cio Mescolarsi con per
sone infette da male contagioso e render
ci sospetto di aver contralto i) mal-.

SOSTAI.

SPONCHIAB , si dice altres per PoniaT, Far fona per mandar fuori gli es^rementi del corpo, il parto < simili, V,
SPONDA , s. f. Sponda, Parapetto fatto a
ponti , pozzi ctc.
SPONDA DEL LBTO, Sponda o Proda del
letto; Prodiceila.
SPONDA DB LA BARCA, Bordo, I lali del
la barca.
SPONDA DEL BIGLIABDO , Mattonella.
SPONDA, detto fig. vale per Aiuto ; CoImna ; Spalla ; Sostegno ; appoggio
FAB SPONDA A Q.UAL.GU.V, .Fare tpalla a
qualcuno, cio Assisterlo , ovvenirlo.
SPONDARLA , s. f. T. de' Falegnami ,
, Sponderuola , Pialla CQH Hgliu A-f angoli
retli.
SPONGA, V. SJ-OWZA.
SPONGSO , add. Spugnolo , Bucherato
guisa di spugna, e dicesi del Pane o al
tro simile.
PAW SPONGOSO , V. PATT.
SPONS\LI , i. m. SponsaKsia e Sponsatizio , promessa delle future nozze. Nel
l'aio nostro per, SPONSALI vale Nozze ;
Matrimonio fatto.
, a,dd. Spuntate, Seat punta.
S*ONT DA." IUTA 3 Espunto , Can
cellato dalla lista.
"SPONTDA, s.f. Purt<a/a,CoIpo di punta.
.SPONTAR , v. Spuntare , Levare a Gua
star la punta , V. SXOZZ.B.
S i" i-, T.'.;I DA vx LIBRO, Spuntare o Es
pungere, Cancellar dal libro ricordo pre.o o scritto.
SPONT\R DEL SOL, Spuntare; Sorgere,
, Cominciar a nascere.
SPONTB u CANTON, Uscire dal canto,
' T. CAWT.
,
SPONTB PORA DA I.ONTN , Poj-iendfr/i, Farsi vedere e spiccar da lungi.
SPONTH i DENTI , Muovere ; II barnUno muove, cio 1 suoi denti spuntano.
SPOSTB. LA BABBA , i coaNi etc. Spun
tar la barin , le corna etc. vale Comiuciar a metterle.
SPONTB O.UALCOSIA , Spuntare , Otte
nere quello che si desidera , che dicevi
anche Sbarbare L'ao SJONTAD.AJ L'fiu
spuntata o sbarbata.
SPONTR o.v FAZZOLETTO, V.DBSPOIVTR.
SPoNTE - Da SPONTE, dicono alcuni di
bassa mano alla latina , per Sponianeauiente, Di libera volont.
Mi GHB so AWD DE PONTE , /o v' an
dai spontaneamente, Di mia sola volont.
SPONTIR , s. m. T. Mar. e di pesca ,
Spuntiera, Nome che si da a due lunghi
l_ grossi pali d'abcto situati ila poppa e da
pruade' trabaccolt, a' qnali raccoman
dalo il bragotto e per di lui mezzo tutta
La sariia, e la rete.

SJORCAH.SE i.v TE L'OXR , Insozzire , o


Jntozzarer.-n. L' onest e la buona Ja

SPO
ma non denno estere insozzile Co
scienza insozzata da vizii.
SPORCARIA , . C Sporcheria ; Porche
ria ; Sporcizia ; Brutteria ; Sozzezza ;
Svzzumc; Lordura ; Sporchezza ; Sudi
ciume o Sacidume; Loia, Coia porca o
imbrattata.
Sporckeria , diceii per Impudicizia ,
Laiilezza, Schifezza Gagliofferia, det
ta frg. per Cosa sconvenevole, Sudiceria,
Porcheria. Mettonvi dentro ogni gagliofJeria, peverada, uovo, sanguaccio ec.
SPORCALA DEI DBXTI , V. CALCJ.VAZZO.
Din DE LB sponc \BE , Sbalestrare lai
dezze.
SPOBCAB^A , dicesi da noi ancora per
Avarizia ; Sordidezza.
SPORCARLA, dello in genere, Pelluia o
Peluria , propr. Pcluzzo , Bruscoluzzo ,
onde ci copre e s'insudicia alcuna cosa
Boccia dicesi Ogni superfluit, immondi
zia e sucidume che sia sopra qualsivoglia
coia Grommai, si chiama quella Roc
cia che fa 1' acqua ne' condotti e in altri
luoghi dov'ella corre di continuo.
SPORCXTO, add. Sporco ; Lercio ; Im
brattato; Intriso, Dicesi per agg. a uomo.
SPpRCHTO, add. Sporcher; Sudiciccio; Sudiciotto, Alquanto sporco o sudi
cio Lascivetto o Lasciuolo, direbbesi
nel sign. di Licenzioso o Sfrenalo.
SPORCHEZZO, s. m. Sporcizia; Immon
dezza; Purgatura; Loia; Roccia Pur
gatura quella che si cava dalle cose che
si purgano.
SPOBCHBZZO i.\ TI OCHI, Brusco i Bruscolo; Bruscolino , Minuzzolo piccolissi
mo e leggierissimo di legno , paglia o ti
ntile.
SPOBCHBZZO DB LE RECHiE , Cerume ,
Quella materia viscosa gialliccia ch'esce
" dagli orecchi.
SPORCHEZZO, detto per disprezzo ad un
Ragazzine, V. SPORCO. "
SPOBCHEZZI DB TBSTA , Pidocchi e si
mili.
SPORCHEZZI DBI BISI o DEL ORA, Mon
diglia ; Mondatura; Dibuccio; Dibucciamento ; Scegliticcio , Quel che si to
glie ria mondando.
SPOBCHEZZO, detto in sign. di Azione
vituperevole, V. SPORCARLA.
SPORCHISI A , .. f. Sporcizia; Sacidume;
Sudiciume ; Lordura; Schifosit.
SPORCO, adii. Sporco; Lordo; Lercio;
Schifo j Sudicio ; Sozzo ; Sucido , Agg.
di Persona o di Cosa. Sporchissimo il
tuperl.
SPORCO DE BIANCABA, Lordo; Insozza
to, V. OJJFEG.

SPORCO DA sisso , V. SPOB.C.


SPORCO, dello in T. di Contagio, Conlaminato, ilicesi per Agg. a Colui ch' so(prllo iti mal contagioso; o Di quello che,
essendosi mescolalo con persone infette ,
li rende sospetto di conlagione.
Per lo slesso nidi ivo dicesi Patente con
taminata alla Patente di un bastimento
proveniente da luogo sospetto di contagio.
CHE SPORCO! Locuz. fam. Che sgrazia
to; Che saggettino , saccentino, ardi-

SPO
tallo, temerario, insolente. Dicesi talora
anche per tenerezza u per rezzi a Fanciullino.
SPORCA, in for/a di sust. si dice dal
basso popolo alla Risipola. V. RESSIPILU.
SPORCN
i
SPORCONAZZO / accr. di SPOBCO, Su
dicione ; Pi sporco delle pezze degli
a:: itimeli ti.
SPORC* DA LIBRI, Librismerda, Voce
disprezzativa per esprimere un Imbrat
tatore di libri.
SPORTA , s. f. Sporta , Strumento notis
simo, tessuto di foglie set-che di Tifa (V.
PAvBA).Ella probabilmente delta Spor
ta da Sparthum , Giunco marino , eh'
la Stipa tenacissima , Pianta n.iliva del
la Spagna , di cui valcvansi gli antichi a
far simili arnesi.
SPOSTA , si dice fam. per disprezzo a
Bocca di persona , Bocca svivagnata ;
Grifo, Bocca grande.
SPORTARIL , s. m. Zanaiuolo; Cestaroto, Quel mercenario eh porta iu attrai
servigio la sporta.
SPORTE1 , s. m. ( coli' e aperta ) Canta
relle al plur. T. Mar. Nelle galee si dico
no quelle Piccole aperture rotonde a pop
pa , in mezzo a cui incassato il limone.
SPORTELA , s. f. SporteUa; Sportelina;
Sporlicciuoa; Sporticella, Piccola sporla.
SPORTELA DA FRAVO, ferriera, Sporta
nella quale i Fabbri portano i loro ferri
eia lavoro quando escono di bottega.
_ SPORTELA, diciamo ancora ad una spe
cie di Orinaletto di terra cotta, bislun
go, che usami Ir Donne civili , detto an
che BOCALI.YA V.
SPORTELA, finalmente, in genere masc.
dicesi ad un Uomo in vece di SPOBTABibt, V.

SPORTELTA, dira, di SPORTELA , V.


SPORTELI, V.POBTBIO.
SPORTELA , V. SPORTBLETA.
SPORTELNI, s. m. Occhiali, detli andie scherzevolmente, Sella del naso.
Dello ancora per Occhioni ; Occhiacci, Occhi grandi TinXa i SPORTELO!,
Squadernare gli occhioni o gli occhiacci,
che in Toscana dicono Lanterne.
SPORTO , s. m. Sporto o Aggetto , Quella
parte d'un edificio,che sporge in fuori dal
muro maestro, e dicosi anche Spaldo.
SPORTO DB LE FB.NBSTHE, DavailZilf ,

V. |''E\KSTRA.
decollo, T. Architettonico, Quella fab
brica o parie di fabbrica che resta fuori
d' appiombo del muro principale , soste
nni o da mensole e beccatelli. M i i d'acIlo.
SPORTO , add. Sporto e Parlo , da Spor
gere o Porgere.

SPORTNA, s. f. Spartanaj Sportacela,


Sporla grande.
SPORTOMI, in sign. d'Occhiali, V. SPOR
TE LOXI.
SPRTULA, .. f Sportula, Onorario che
(lavasi a' Giudici ed agli Uli/i,,li subalter
ni delle Curie sotto il cessato Governo Ve

SPO

621

neto, da parte degli Inquisiti criminali ,


quando si presentavano volontarii in pri
gione per difendersi e per essere senten
ziali.
Diccvasi Sportala anche a qnell' Ono
rario che davasi dalle Parli litiganti ai
Giudici civili per ascollare le aringhe de
gli Avvocati e pronunziar la sentenza.
Propina , dicesi quella pnrzion di dmnaro che si distribuisce a' Dottori per la
laurea che viene altrui conferita.
SPORZER , v. ( colla z dolce ) Porgere o
Sporgere, Offerire, Esibire.
Porgere, Dicesi per Dare, Recare, Sov
venire.
ToanrR A SPORZER , Riporgere.
SPORZER FORA o ly FORA , Sporgere o
Sparlare , Uscire che che sia dal piano e
dal perpendicolo ove sia fitto, che dicesi
anche Aggettare, verbo neutro, in T.
d" Architettura , V. SPOP.TO sust.
SPORZEB EL MUSO A VASTI, Coccare ,
Quell' alto che fa la bertuccia quando
spinge il muso innanzi per minacciare.
SPORZER LE RECHIB , Porger o Porre
r orecchio , vale Accostarsi per sentire }
che dicesi anche Origliare.
SPOSA , s. f. ( coli' o serrato ) Sposa , di
fresco marilata.
-i
Oao CH' KL PAR UNA SPOSA , Gentile ;
Polito; Cortese; Di dolci ed affabili ma
niere; Civile; Sociale.
*METER A UNO LA SPOS\ nt LETO , detto
mei. Metter uno in sul curro , vale Per
suaderlo a che che sia, moslrandoglielo
agevole Orpellare o Inorpellare, dice
si del Coprir con arte che che sia ad oggetlo che apparisca pi vago di quel che
, e con apparenza di bene, che anche si
dice Imbellettare; Impomiciare; Imbiuncare.
SPOSA DA , s. f. I).\nsK U.VA BOXA SPOSADA, Maritarsi; e dicesi lanto dell' uo
mo che della donna : lo slesso che SPO8ARSB.

SPOSALN Oso SPOSALN, V. in DBO."


SPOSAR, v. Sposare, Pigliar per moglie
o per murilo. Ammogliare , dicesi propr.
Dar moglie ad un minio; e Maritare, Dar
marito ad una femmina.
SPOSAR u.v opiyiow, Tirar dietro aW asino suo , Prov. e vale Slare oslinato nel
proprio parere.
SPOSB BL&CA DB S. POLO, Maniera po
polare ed ironica, che vale Non maritar
si ad alcuno.
SPOSAR u.v BOTBGHN, dicesi fignr. per
Frequentare una data bottega.
SPOSIZIN, s. I. Esposizione del Gene
rabile , Funzione ecclesiaslica in cui *!
espone all'adorazione de' fi-deli il Santis
simo Sacramento.
Sposizibx PER CARTA , Esposizione del
fin o Giro di quarantore, dicesi dagli
cclesiastici delle Quaranlore che si fan
no da diverse Chiese per torno nel cono
d'un anno, e che vengono indicate in uu
editto a stampa.
SPOSO, s. m. ( coll'o tiretto) Sposo ed an
che Spanto.
'
BELO COKE cxo oao, Lindo; Attilla

3*

SPR

lo i Aggiustato ; Btn asseti ; Composto,


Dicesi ai Persona,
SPOSSA , add. Spossato; Infiacchito..
SPOSSADA s. C \
SPOSSAMENTO / s.m. Sptssatezza; Ac-_
casciamento ; Prostrazione, Mancanza di
forza Lass.iludini q Debolezze nervote, dicono i Medici l' Accasciamenlo o RiBnamento di forze per inalati o sintomi
di in al al I i.i.
SPOSSESSAR , T. Dispossettare ; Spode
stare ; Dispodestare , Lear il possesso ,
il dominio di qualche cosa.
SPOTACHL\R , V. POTACELE, e IMPOTACHiVa.
SPRANGA, V. SPAHASGA.
SPREG1UUIC\R, i. Disingannare i fen
dere alcuno avveduto, Togliere ad altrui
qualche pregiudizio od inganno.
SPBBGIUDICAJUB, Disingannarsi; UscirdelC inganno; Toglierti dal pregiudizio,
Rendersi avveduto.
SPRENDR, s. m. Voce bassa, Splendore'
SPREO,s.f. Maniera ant.detla per \smio'
V.

VonATB CH CHI PBSCi DKSSB HT

HKBO, Modo d'imprecazione o malaugu


rio, che vuoi dire, Porrti chi i pescatori
dessero negli scogli.
SPRETR , V. DBSFBBTARSB.
SPREVALERSE, t. Spodestarsi, Privar
si di che che sia , e dicesi di cose proprie
per darle ad altrui ; e quindi il Pro. Chi
del tuo >"' spodesta , dato gli tia d un
mazzo in su la testa.
SPREZURR, . SBZUBB.
SPREZZANTE, add. Spregiarle e Sprez
zante, Che dispreiza Uff *AR SPBBZZAXTB , Una maniera spregiante , vale
nel senso nostro Superba ; Orgogliota.
Sl'REZ\R , . Sprezzare ; Spregiare ;
Dispregiare, Aver a vile.
SPREZZO, s. m. Sprezzo; Dispregiai
Disprezzo; Spregio ; Sprezzatura.
Coir SFBBZZO, detto a modo :iw. Spreztevolmente; Spregevolmente, Con ispregio.
SPROCADURA, . f. dicono iMaliacalchi
alla Suppurazione della corona del piede
nel cavallo, con dolore e zoppicamcnlo.
SPROCO, s. m. T. dd Contado, Sbrocco
o Brocco e Sbrocco, propr. Quello che ri
mette dal bosco tagliato.
SPROLOINGAR, v. T. Mar. Sprolungare,
vale Allungare, Stendere. Onde Sprolungart il tirante d'un paranchine o altra
manovra ,valc Stenderae una certa quan
ti ta,acciocch pi persene vi possano appic
car le mani. Sprolungar la gomaaa, va
le Slendernc in coverta una quantit pro
porzionata al fondo dove si vuole ancora*
re. Sprolungare il pennone di civada ,
vale Stenderlo lungo l'altro di bompresso.
SPRON, s.m. Sprone, detto mei, vale Inc}latqnle, Stimolo LB M i K PBBDICVB A.
sp.riv'io DB PU.- PEII CMIH\I\ VITA, Le
mie esortazioni gli sei-virono d sprone
per cangiar vita.
SPRONAR, T. Spronare, nel rfgn, di Sol-

SPTJ

SPR
lecilare , Affrettare , Pignere o Spingere
EL Min BISOGNO ' HA sn'o.v , II mio
Bisogno m'indulse, mi forzo, mi spron.
SPROPIARSE , V. DESPBOPIABSB.
SPROPORZ1N , V. DBSpaopoBzibx.
SPROPOSITA, add. Spropositato, Irra
gionevole , Assurdo.
EL GBRA D'USTA GRAIWIUZZA s: .IOPOSITADA , Era stragrande; Immenso; Disor
bitante.
Oxo SPROPOSITA , si dice ancora nel signif. ili SLAPA , PAJICHIAWA, V.
SPROPOSITO, s. f. Sproposito, Cosa fuor
di proposito o di regola Detto anche
per Scompisciane; Scerpellone; Svaria
ne; Marrone, Errore di fatti.a di paroto Dello non meno per Paradosso ,
cio. Cosa fuori delhi comune opinione.

SPBOPOSITO DA CAVALO, Spropositacelo;


Spropositissimo; Sprofositone; Spropo
sito delC ottanta oda pigliar colle molle,
o. madornale ; Spropositi, Errori, Cose
da, cavallo o che non lefarebbe un cavallo.
FA Utf SPUOPOSlJOJWtj GBA.VDB DEL Pnl-

xo, Imbottare sopra lajccia, Prov. Far


il secondo errore per riparata al primie^
ro. V. Psao EL TACOX DEL BUSO, in.TAcbx.
U.V SPROPOSITO DE BOBA O DB COSSE,Fra-

casso; Flagell ; Nugola ; Fiotto , Gran


quantit di cose.
. SPROPOSITO DE pAin,\n , Spropositare.
SPROTA, V. ir SPROTO.
SPROTADA, s. Ginguettamento; Cinsuetteria ; Salmistreria ; Saccenteria ,
Presunzione, Arroganza, Sapere affienato.
SPROTR, v. Cinguettare, Ciarlare, stuc
chevolmente. Salamistrare; Far la sac;-,//<-, lasalamistra; Far ilrfottorello ;
Entrare ne'fatti altrui, V. S'JBOT.
SP.'iOTEZZO, s. m. Saccenteria; Salamistrera, Presunzione, Sfacciatezza,, Ar
roganza, Sapere affettalo e senza fondaruento.
SPROTN, s. m. dimin. di Sproto, Dottorello; Saccentino; Dottorino.
SPROTO, s. m. (cpll'o largo) Salamittro;
SacciutQ o Saputo; Mestolatore, Presun
tuoso, che vuoi saperne, che vuoi entra
re in quel che non gli lacca Caffag^gia10 , dicesi Colui che I-CIT.-I di dominare
nelle societ particolari, che sempre vuoi
far le carie; e quindi CaJJaggiare, Fare
11 caffaggiai.
SPBOTA , Salamona; Silillessa; Saputon.a; Salamistra; Cingueyiera; Correttrice, Donna che vuoi saperne e semi
pre cepsurare ogni cosa.
FAR BL SPBOTO, Fare il saccente, cio
Fare il presuntuoso., Dar-di becco in ogni
cosa Mestare, si dice per Comandare
e Operare con saccenlena M'ffgio-.
reggiare o Far del Raggiare, Voler sopraslare.
SPROTN , accr. di Sraoio, Saccentone,
V, SPROTO.
SPRQTOISXR , Lo slesso che SPBOTB, V,
SPRUZZ\ , add. Spruzzato o. Spronato
e Spruzzolato, Leggermente bagnalo con
gocciole.

SPRUZZA oH SAI., Spruzzato o .


di' tale.
SPII iv/A DE :<*CHIB, Brizzolato; Brizzato , Aspersoti! macchie.
SPRUZZADA , , 1. 1: Sprazzo ; Sprazzi e
Spruzzo , Alpe rsione minuta di liquore.
I.' .VA 3j>nr/,/.i M. DB vio vi, Spruzzatila,
Poca pioggia e leggiera.
SPRUZZAR, v. Spruzzare o Sprazzare
Spruffare, Leggiermente bagnare o si
faccia colla bocca socchiusa mandando
dori con fona il liquore che vi s'ha den
tro, ovver colle- <lrta bagnate o con ispaszole o granaliui o simili, che dicefi an
che Aspergere Arrotare, si dice dell' Annaffiare spruzzando o b.ignando leggermenle, ma rocc portai^ dal Fran
cese. .
SPRUZZO, i. m. Sprazzo; Spruzzolo ; ;
Sprazzo; Asprgine, Lo spruzzare, edicesi del Liquore. Eiaculazione , vale
Emissione o uscita ti' u fluida con qual- che forza.
SPRUZZO , noi parlar IV. in. dicesi per
.Sentore; Indizio GHE N'HO TRATO me
SPRUZZO, Gliene feci motto , parala, in
dizio ; Gli ho toccato un tasto,
SPU\ , add.. Sputato, da Spulare.
EL XB LU srrV.o WATO > spuX , lui

pretto e maltinto amputalo, Vivo e ve


ro; Puro e pretto, cio Somigliantissimo,
che pare la, lessa cosa.

SPUACDIADA, s. f. Sputacchiataj L'at


to dello sputacchiare.
SPUACHIAR , Vi Sputacchiare, Sovente
spulate, ma poco per tolta.
Dicesi ancora per Sornasare o Sornacchiare, Spulare umor catarroso.
SPUAGBIO, .m. Sputacchio; Sputo, V.
.

SJUACJIIO CH'EL PAH UJT* OSTREGA , Sornocchio o Sarnacchio , Spulo catarroso,


V. in OSTHTH;.* e CAPAROZZOLO.
SPUACHIN, s. m. Nome che si da a Co
lui che lui il vizio di Sputare assai spes
so, che direbbesi Sputaspesso.
SPO'DA,f. IVfyu/o.
DAR UWA SPUABA , lo slesto che SFCAR. .
SEUAQOLCE, s.ro. Sputazucchero o Spu
ta zucchero, vale quasi Spirante dolcez
za, che anche diccsi Dulciloquo; Suaviloquente.
SPUAPERLE , s. m. Sputapepe , Voce
dell'uso, Domo che* presume sapere assai
e che in ogni cosa pone diflicollt.cbe an
che dicesi Sputagemme ; Sputastnno eSputasentenze.
SPU\R , T. Spulare, Mandar fuori sciai;va, catarro o altra cosa per bocca.
_
SruXa , dicesi faro, anche- nl sign. di
Parlare VIA SPCB, Pia parlate,Kompele il silenzio, Falevi sentire &PUBL.I
*ORA, Datela fuori ; Ditela ;. Spiattella
tela, Dite liberamente la cosa cancella .
SPVR, parlando di Panni, Sfilacciar
ti, l'uscir che fi\nno le fila dal tagli
de' panni o, dalle cuciture del vestimento.:
tplTR DOLCE E INGIOTIR AHARO, SpttttK

dolce e ingoiar amaro Tale Soflerire pruUeutrmcinc 1 coe disgustose. Quindi il

SPU

SPU

pr*, centenzioto, Citi Ita dentro amara


non pu spular dolce.

occorre , che auelit si dice laralarc e


Barbassoro.
SPUAZZA, .f. \
SPUAZZO , s. m. / Spaio/Lascilira o la
matria che si sputa.

SpuXK FORA UN PUTLO , L.OCQC. fini.

Partorire un maschio; Sputare ha nn che -il sign. di Mandar fuori che che sa
con impeto QUEL* cns M'HA SPUAO ,
Maniera -bassissima, che rale Quella che
mi partor, cio Olia Aladre.
SPU.\R FORA i SOLDI . Sgattigliare i
quattrini; Snocciolare i soldi,- vale Dar
li fuori.
SMJR i* CAMPAVA , 'J.iinrT.i -di gergo
che rale Parlare alf orecchio.
SPUR IN LA SQ.OSLA CHE SE MAI; \ A , Ma
niera melaf. fra. simile all'altra l.vcAi.Xn
A CHI PA DEL BEN, Render male per bene,
cio Essere ingrato e sconoscente al pro
prio benefattore. 'Teda DABIB LA ZAPA
ADOSSO in DARSPI&R ix TEE xuso , Sputacchiar yiel
viso, che Quello che fanno alcuni incotuideraUmcnle mentre parlano ad on
altro,che meglio dicesi Spruzzare a vento.
SPUR LATIVI , V. SLATINAR.
SPL'II SENTENZE, Scatarrare o Sputar
sentenze, rate Dir la sua opinione con
affettazione d'esser sario.
SPDAU SUL PIATO , 'Maniera ant. melaf.
che rate Saper mal grado ; M isgradire,
Non aggradire, Incavare.
SPUR su TUTO, Gli frullano i fiori
del melarancio, iHersi di Chi mollo dilicato in quakiroglia genere d cose
Dar di ceffo in ogni cosa; Torcere il gri
fi in ogni cosa, Alto di chi fa dello schi
fo nelle cose.
SPURTOVDO, Sputar tondo, Tale Star
in sul granile , in tutla gravila , in sul
quanqnam. Dello. per io maniera di ger
go, TUO! dire Esborsar danari, V. SVUR
VOltA I SOLDI.

Quindi SPUAR BIANCO o SfUAK ZALO, vagliono Pagare in argento o in oro FA


CII'EL SPUA, ^'a che spenda o che paghi.
SPUR US'OSTREGA, Sputare un ciabat
tino , Di chi sputa sornacchi schifosi. V.
OSTREGA.
COSSE DA SPUADCJIE soRA, Casa ria dart del vai o ci ! mettere, Cosa da disprezzarc.
FACILE COMB A PUR I.Y TEHA , Essere
come bere un uovo , Cosa agevolissima a
riuscirne , il tuo contrario Hon esser
loppa, Non esser facile.

SPUARI, i. m. T. ani. Parole x QBATRO 3PUAUI SE DESTRIGHEMO , In brevi OC-

centi o In brevi parole ci sbrighiamo


SPUAROLA, i.f. Sputacchiera, Sorla di
vaso da spularvi dentro.
SPDARIOLA A CASSLA , Cassetta a uso
di sputacchiera, dicesi a quell' Arnese di
legno che si lime sci snolo con calce vira
dentro o crusca o segalurc ad uso ili spu
tarvi.
AVER LA SPUARIOLA , Aver il vizio di
sputacchiare , cio Di sputare spesso
Aver il tielismo, Specie di maialila nella
quale con assai di 4requen za si spula.

SPUASENTENZE , *. m. Sputatondo ,
Sputasenno, dicesi di Persona che profe.fiscc sculriuc con ffelUzione, e dove con

11
UOSA
TA'CADA co LA SPUAZZA , Appicca
ti colla cera o colla sciliva, diceu di Co
sa appiccala a un' altra leggerm este j e si
dice anche figur.
MAGNAR SAN * PUAZZA , Viver di lima
tura ; Far vita stretta ; Stiracchiar le
miizt ; Non aver pan pei sabbaii, -Vivere
memlic-ainentc. V. SALIVA.

IirCIOTEB LA SPUAZZA, V. iNGIOTEa.

SPUTO, s. tal. Sputetto, Piccolo spulo.


SPULESAR, r. Spulciare, Tor via di dos
so le pulci.
SPULBSB. QUALCL.V. detto meUf. V. jn
in PULESE.

SPtf
SPURIO, add. Spurio, Figlio di padre in
certo o nato d'adulterio o d' incesto: dif
ferente dal BASTARDO, V. -11 figlio nato
d'adulterio, dicesi pi propr. Adulteri
ti n ; e l'altro Incestuoso e Uefario.
SPUZZA, s. f. Putza o furio e Apputtamento ,- Fetore; Veleno, Mal odei;e, che
dicesi tali olia anche Morbo,* qnidi Am
morbare, Pulire di pessimi odori.
SPUZZA DA CW , DA BECO , DA PIEGORA^

Lezzo di cane, di becco, di pecora.


SPUZZA DA MOCOLO , DA LUMI. DA OJf-

TO DjjusX ; Felor di leppo , Famulo puizolenle di unlo bruciato.


fipuzzA DA PHETN , che potrebbe "dirsi
Puzzo d prete o pretino , dicia'n) noi A
quel certo fetore d' untume . che hanno
alcuni Preti, probabilmente derivalo dal
la If.iscnrata mondezza de' loro vestimen
ti sotlani.

-Sp'Et.ESAaSB DE LE CALINE E DEI OSELE-

Ti, Ripulire le penile , Ciocch fanno gli


uccelli lisciandosi tol becco Spollinarsi, Tale Scuotersi i pollini di dosso o al
trimenti cacciarli.
SPULBSH i CAMPI ( Spulciare i campi)
disse leggiadramente il nostro porta Gl'itti
nella favola della TORDINA, pacando delle
.passere che ranno di bel mattino a cer
car qua e l granelli ne'cumpi ; ed -met.
traila dalla maniera di spuli-iare o sia di
cercar le pulci.
SPULESRA, s. f. Spulciatela e Spulciatriee, Quella che spulcia e si dice di per
sona vile e di serri! mestiere. V. FULESB.
Ricettacol di pulci, dicesi di Gonnella
o Veste sudicia. Gonnella pulciosa.
SPULESON, agg. a Uomo , Spulciature e
Spulciatiti, Che spulcia del coulmno,
eh pien di pulci.
SPULESONA, add. lo sleso che SPULESBA,V.

SPUMIGLIA, s. f. Pastina , lo slesso che


Pasta-reale, ma^pi carica di zucchero o
d'impasto pi leticalo, falla a girellili!
disposti sulla carta e messi in forno o in
fornelli sulle toglie di ferro. A Firenze il
chiamano Spumino, cos dello per esser
sollo e quasi spumoso.
SPUO, s. m. Sputo, La maleria che si spu
ta. V.SPUACBIO.
SPUP1LARSE , v. Spolparsi ; Snervarsi,
Spodestarsi del suo, Ridursi al niente. V.
DESPUPILB.
SPURGADA, E. f. Spurgazione ; Spu"rga
mento.
SPURGAR, r. Spurgare, V. PURGXR.
SPURGAR DE LA PESTE, V. ESPURGAR.
SPURGAR, parlando di ferite, Sfogare ,
verbo neutro, vale Purgarsi.
SPURGO, s. m. Spurgo; Espurgo; Espur
gazione; Escreato,L<j spurgarsi del capo.
SPURGHI DB LE DO.VS, Purgazioni; Me
strui.
SPURGO BIANCO, Fluore albo, dicesi da*
Medici per Flusso, Scorrimento prelernaturalc d'umore e pi romunemeute del
l'utero. Fluore muliebre albo.
SPURGO DE SA?, n , V. ESPURGO-,

SPUZZA DA STALFI, V. ODOR DE8TALFI.

SPUZZA , dello Cg, vale f'anagorta^


Superbia; Fanit, V. BORIA e FUMO,.
AVER GRAN SPUZZA , detto fig. che anticam. diccvasi MENAR SPUZZA, Avergi-an
fava, rale Riputarsi o Voler essere ripu
tato oltre al convenevole; Aver sciocca Su
perbia o Menarfummo. Di questi tali si
die, Pi-ima ricco e poi tupe.-bo, V. ttUR.
IJIPIVR DB SPUZZA, Scomputtare,Empiere di puzzo.
OH CIIB PUZZA! UALcHEDusr SE 'ACA,
ADoaso. ~Fij , che gli si mossa la cacaia.
SPUZZR, r. Puzzare ; Putire; Appuz^
zare ; Apputzoar , Avere o Spigar mal
odore, Allezzare; Saper di lezzo; Gettar
lezzo o morbo Impuizre o Impuzzolare, Divenir puzzolente.
SPBZZH A VE.VTO , Fetere ; Ammorba
re, Putire di pessimi odori EL SPUZZA
CH' EL DE VLA, o CII'EL TOTA o CH*EL fino
DE o CHE L'IMPESTA, Puzza che arrovella,
che ammorba , cke attosca, che pare un
avello; Gatta lezzo o morto; Sona il cor
no, Pule ficramenle.
SPUIZH EL FI, Averta boccaJatosa,
V. in RBFOLO Dello fi*. Costar caro ,
Putire il liuto , dicesi tlella roba cara di
prezzo , Essere arcicaro.
SPUZZR i PIE, Sonar co' calzetti, Pu
tire ad alcuno i piedi.
SPUZZR DA sic.vba o DA PBENCIPE , Fi
lar del signore, Vare -il grande Patireo Sdfier di principe, dii-esi ili Chi s'invanisce d'aver pagalo un drbilo o fallo ai
tro dovere e non teine di rimproveri.
LA CHE SPUZZA , V. in FUMAR.
AL so NASO TUTO OHE fpr/.zA o OVBNTF
CHE sx DA BON, Ella viene del cencio, ta
le Putirle ogni cosa, Aver ogni cosa a schi
lo o a sdegno.
SPUZZTA , >. m. Favlla ; Muffe/lo ;
Zerbino; Cacazibetto; Profumino; Fumosello ; Finfno ; l'anci-etlo ; Che sta
suir attillatura; Scro'/uiicnnacchi, Gio
vane orgngliosetlo e di comparsi, cheti
psirnnrggia e si lien per bello.
Detto a Danna, Sgnortna,coo ironia
FaneraUa.

SP UZZOLENTE, add. Pi, -.-.olente, pa.

$H
SQU
lente; Punoso; Fetenie , Che
pule (pira mi] odore.
SruzzfiiFivTE de boca, Fiatoso, Di calUro Calo. Ve/o o AlitoJetente, tritio.
Roba svzzolbhtb, Graveofente , Che
U27a, Che rende catlivo odcie.
LZZOLbRZA,i.C
SriZCIi,..m.
J Pulidore Puzza Puzzo ; Appuzzamento , Mal odore;
V. fcl'UZZA.
SQlALF.A, i.f. Squadra o Squadrone ,
Lamia o Srhina di soldait.
Ltlttianihepei uaba, V.
SQUADllX .lllli.'i 1AU (QUADB, V.TbAVB.
Ql Al h R, v. S quad,are, Guardar una
toa da caj o a pu ni uiiuuunii nie cousidtrasMiola. Squadrui uno aut cuno ai luiUne ai ni, da eufto a Jondo 1rilo
ancora per /'cderestiupliitiiiinte.
SqUABBAR O SqUADBJZAB SIEBE , LK.J1
etc., Dcic il quuro ad uitu pielru elc.
S^l AER IV ni- Squadrone propr. ora
*i (hiania in *| 'i toldan a la.aJlo
d'un drlciibinato numero di compagnie.
85 dicesi anche per SquarciArme j,;ta gquarciare, come la
Str ta o la Scimitarra.
QUAI'EONXR, . Squadronare, Ordil i i r :li iquadrcni, porgli in ordinanza;
.dc Squadronarsi vale porsi negli ordini.
i( l'AIKA,. f.(coH'e flrclla)T.de' Pe
nal, cl.e Jochirmano ali< lir Fesse Vioiiw,
Sqi.atiria o Squcdio, e Pesce Angelo,
drllo ancora eRima, veci dervale
Greco che signifit anc Lima. Fetce di
maie, drllo gi laliii.-mf nie Squatina,
pcfoa da Liiinro Squalus Squatina .
fuello Sovalo s'approsiima pin drgli al1ii alla (una drllr liai/e, ed quella
iprcir i l,r ui iice lr Pazzc cogli Squali per
chanto jf i me gl' Illiolcglii. La ma pel
le ripia e (cabrera, ceperta di duiicomi
tiLriroli, in cin.mci cin col nome
soigne di Siafjva, e ierre per polire a
},U! a di i;ipa i laifii di Irpiro piu grosfolani. crde fu dello anclir Rina. Dicesi
J'este Angelo, prr< lir talora ('alza dirillo
luTIa nipcilicic drll'accma e pareihe abbia le ali.
FQUAGlX , add. Scof. crlot Sccverto, cio
Riemen into pali te. .Arg. a CcsaoaPcrima, Diitii ruhe ncllo tlesso tign. iSccinfo, ma melaf.
Osne rvAGJ,T. de'Cncciatori, Acci\ettato. Li ni di quell'Uc- ello, dir, aiuif)o dalo allra voila r.illa pania cd essendotrne Tolato lia, fugge poi le iiuidit del
Carciiilri e.
fQVAGlR, . Scojrire Scovrire: l'a
iescre ; Cincscetc ; Chiarirsi StipVIJe un emlt icc, direti fig. del Rivclaie una
ceta crgrrla Vamiiti ttv joba iutu
IT. FAR IV 1 (V.T. IV T-O (APIA AI
Cj r JJJ t'aDJA tQTJAO 6TO IECMTO, Slita
litio ti ricerdo iljare in vidi che egli
rin scj pio weich' io t'allia ne] eric quet iernlrice, dello Cg.
qVACi/iT.iT,Scoprirsi; Mcnijeslarsi;

SQU
Correr la lugia sul naso , Farai conocere , Manifeslarsi da s.
Fabsb (quagib, Farsi scovare , dette
melaf. Farai cono(cere Farsi scorgere,
posto auolut. val- Farai burlare, minchionartv-l/jer lo zimbello o Servir per zimbello , vale Servir per tradullo Esser
beffato da totti./ Cordovani sono rima
sh in Levante ; 1 Mucini I, anno aperlo
f^li occhi, dicesi di Coloro le cut marioerie sooo conosciiile.
SQUALO , a. m. T. de'Peac. Peice tP acqua
dolce ed lo ste((o che CavAn , V.
SQUALOR, (. m. Squallore , Pallidezza
eccedente.
SQUAbbn, nel parlar fa m. diceai me
laf. nel (ign. di Mestizia; Maninconia
1* TA CASA CU US GBAN SQUALOH , In
questa casa spira mestizia, maninconia,
Iristezza.
SQUAMA , V. ScfliAMA.
SQUAMAZZO, Vocebasia, Schiamazzo.
SQUAQUACH1, . m. lntriso; Intingolo, Mescuglio di cose da maugiare, Spe
cie di manicaretto Lampredolto dicesi
l'Intriso dell'inlestino delle vilclle e di al
l i animali.
SQVAQCACHib , dicesi pure per Imbratto, cio per Cosa mal falta o confusamen
te raecoucia. Pappolata, direbbesi di Vi
tanda mullo teera e quasi liquida che
non ai tenga bene insieme.
SQUXqUARA, s. f. Squacchera o Squathera, Stereo liquido.
Squaquaba selle (, Poltiglia;
Polla; Molticcio, Liquido imbraltalo di
fango.
squaquarX, Quaquaric, Verso che fa
la Quaglia quando caula, ed il niaschio.
RlSI SQUAQUABA!, V. RlSI.
SQUAQUARXdA, s. f. Dar USA (QUA, V. Squaquabh.
SQUAQUAKXR,v.A'7uacc/ierereoS(7Uocquarare, propr. Cacar Irnero.
Squaquababla , dello lig. Spiattellare; Spizzolare; Sverlare; Svelare; Disvelare; Sbcrrare; Valesare ; Propalare;
Sgocciolare il larlotto, Dir che che sia
liberamente Non saper teuere un romero ! erta , Ridir tullo ci o srgreto o no che fu drllo Squaquabr i so
jste.essi, Andar col cembalo in colomlaia , Pubblicare i fall i proprii che doxi iaiio lacrrsi Squaquabab i pat d'altbi, Sbrudcllarr , drlto fig. e in - modo
basso, Manifestare indiscretamente i fal
l allrui.
Se LA C08SA SB (QUAQUAnA VALBTA ,
Se la cosa va al alio, pavai noi, cio
Se la cosa si manifesta , si rende pubblica ec.
SQUA QU AULLA , f. f. (roll' e larga ) dinlin. di Squaquaba, ma i ta ftrssa rosa.V.
SQUAQLAIiLNA, s. f. Feminina di mon
do, na delle pi vili, V. Sgualcbina.
SQUAQUAR1M Fab i squaquakijii su
U glte , dicevaii antir. che r.ra si tlice
dalla lissea gente Fab i squaquahim assolut. Strignere allrui anwrevolrnente le
gote o le guanee. Abbianio nclla salira U.

SQD
del Varotari, Qo-abtti pas la costs*
sia mbdema ve pa sd lb galtb i sqcaquarisi, Ha db sioio lb maw tutb bampjsi etc.
SQUAQUABnri, detto in T. Agr. eale Loile; Loppe; Zizzania, Spazzature dell'aia.
SQUAQUARN, detto per agg. a Uomo,
Ciarliere; Disvelatore; E un crivello che
non pub tener acqua ; Ha la cacaiuola
nella lingua , Facile a parlare e a ridire
tullo quelle che non dovrebbe. V. Schitapeti.
SQUAQUARNA , detto per Agg. a Don
na , Vesciona ; I'esciaia ; Svesciatrice ,
Che non (a lenere il segrelo.
Detto anche per dUprezzo od ingiurii
nel (ign. di Pocciosai Grassotlona, Agg.
a Donna grassa.
SQUARA, (. f. Squadra, Voce derivante
da Quadra Qaadranle , quarta parte
d'un cerchio,Strunirnto col quale si (qua
dra, che dicesi anche Norma.
Squaba zota falsa, Squadra zoppa
PiJJerello, Slruinenlo che si usa dagli
Architetli e Agrimensori per pigliar angoli. Lu trico di pitre commesse a squa
dra torta zoppa.
A aQCABA , detto aw. A squadra , vale
Ad angolo relto. Fuori di squadra al opposto.
Anoab foba ob squaba, detto Gg. Uscir
di squadra, Uscir de' termini Uscir di
racione.
SQUARXR, V. Squadrare, Misurare o Aggiustar colla squadra.
SQUARCTO , s. m. Squarcetto , Picco
lo squarcio. V. Squabzo.
SQUARCHIXR, . Voce bassa, 5conerchiare Scoverchiare , Scoprire, Levare
il coperchio. V. DsscovEn-Bn.
Squabchiab el Foco, Scoprire o Discoprire ilfuoco.
SQUARCNA, s. f. Squarcine, Arma da
laglio ad uso di guerra , alta a squarciare, come sono la sloria e la (cimitarra.
SQUART, add. Squartato, D
qtiarli.
Poveiio squabt, Miserabile; Galuppo ; Pezzenle , Ridolto in islato poverU-eimo.
SquabtXo! Delto allrui per ingiui ia ,
V. ImpicX, che balo slcs(o signiGcalo.
Squartai , vale per Agg. Birbanli ;
Oziosi; Miserabili.
Siestu squarta! dello coli'amtnir. Che
ti venga il malanno; Fa via in un ora e
turna poi in tre quarti.
SQUARTXA, s. f. Squartata; Squarciaiura; Squarcio , Lo gquarciare o sruarlare.
*
SQUARTADN , dello per agg. a Como,
Spianiato nclle barbe; Povero in canna;
Poverissimo; M iscrabilissimo. V. Sfia.ntadIix.
SQUARtXR, t. Squartarceltincuartare,
Dividere in quarti.
Dello per Squarciare, Romper, Spei
zarc , Stracciarc sbranandu.
ASDVE A FAR SQUARTA R , AIIdate 1
porvi ; Andate i lie Lille o a Jor\i fg-

SQU
gere, Modi fam. che s'usano n atto d'impazienza.
SQURZX , ad. T. Am. V. Sq.ua*t nel
seconde signifcate.
SQUARZACUR, a. m. (colla z aspra )
Vocabolo ant. sinon, di Strazzaccor, nel
slgu. di Pastione ; Appetite; Impulso;
Prurito o forsc meglio Smania,cio Quell'eccessva passione o inquieludine d'ani
mo ehe nasce dal desiderio di cbejche sia.
Squarzacoor de l'ambizio.v, L'appetito delambizione, che La soverchia cupidiga d' onore e di maggioranza. V.
STBAZCACVOB.
SQUARzXr, v. (colla z aipra ) Voce ant.
Squarciare, Lacerare, mettere in pezzi.
salo qucslo verbo nelle prose del Cal
mo nal sign, di Tagliare e separar le par
t de' cadaveri umani , Far dissezione
anatoma.
/
SQU ARZA VELE, V. S. Simoiv m Sim*.
SQUARZTO, V.Squa .
SQU ARZO, s. ni. ( colla aspra) Sq ar
rio 7 Estrallo e quasi Slaccamcnlo di registri e ser itlu re.
Stracciafoglio ; Quadernuccio ; Giornalelto , Cuaderno lenuto da' Mercalanti
pcrseniplicc memoria dellc cose anrnule in giernata.
Squarzo , delto in altro sign. Sfarze ;
Sfarzosit; Scialo Sfoggio, Fasto, Profusione, Grandezza gram squarzo,
dette a modo . Sfarzotament ;
granfasto o lusso ; rare scoppio o sbracio Sfanacciok accr. di SfarzoFar
squarzo d' una cosa* , Belleggiare ,
ueut. Far bella mostra di cue ebe sin: dicesi per lo pi di spada simile, e vale
Muoverla , rotarla pomposamente.
Squarcio, fig. dicesi di Uno o pi periodi di qualcbe opera letteraria , ebe di
ces! anche Straccio Ghe n'ho lbto dbi
b/uarct, Ne he letlo degli stracci in qua
e in l.
SQUARZOSO, add. Sfarzoso, cioc Magni
fico, Sfoggialo , Splendide.
SUASI, aw- Quasi, V. Qoasl
Squasi Pifa son casca, Poro manco ch'io
non cadessi; Sono stato l l per cadere.
QuBLA SlGNORA LA CA EL SO SQUASI O RL
aMBBDOSo, Maniera fam. che vale
amico amante amasia.
SOXJASSACOA, s. f. T. degli Uccellalori,
lo slrsso che Scassola , V.
S1JASSAMENTO DE L'ARIA, Sedi
mento; Seossa.
SQUASSXr, . Coliare , Tormentare con
fue, dando degli squassi.
SQUASSO , s. m. Squasso , Scossa impe
tuosa.
Squasso db couda, Squasso; Strappata, Tratto di corda ebe era iu uso una
>olla anche presso di noi per tormentare
un colpevole di delilto, sia per una specie
tli pena o esaccrbzione della pena , sia
per coslringerlo alia confessione della col
pa e alia manifestazione dei compliri.
SQUELA, V. Scuela.
SQL'ELTO, V. ScaoVro.

SQU
SQUENA , V. Squaia.
SQUEQUO , add. ( ooll'e larga ) Voce be
ta, ebe si dice nel detlato Amor squequo,
per dire Amare debole; A-more che zoppica; Amare equivoco, Dicesi per allusione a due innanrorali un de'quali sembri non corrispondere alTltro, o che si
trascurino scara'bevolmente.
SQUERAR10L, s.m. Costruttore di larche , Quell' Artefice ebe lavora e coslruisce barche.
SQERARILA, s.E dicesi la Femmina
del Coslrultore di barebe ne'piccoli cantieri.
SQUERO , s. m. ( coli' e aperu ) obe una
volta dicevasi Squadro, Piccolo Cantiere,
Estensione di luogo dove si fabbricano le
barebe anche piccfle, me i baltci le
gondole. V. Cantirr.
Teza del squbro, Tettoia, Luogo co
perlo per costruirvi dentro le picedle barche , tener i legnami ele. colla parle an
teriore rivolta verso l'-acqua.
Sogir o Scaa del squb.b.0 , Scale,
Terreno spiaoato che dalla parte anterio
re della lettoia fino all'acqua forma piano
inclnalo.
Cameroto del , Cameretta -o
Camerella, Slanzino dentro la lettoia per
custodirvi gli strumcnli e ferri necessarii
ai calafati.
Tirarse squero , V. Tirar.
SQUESITEZZA, s.S. Squisitezza, Finezza , Dilicatezza.
SQUESITO, add. Squisito , Eccellente,
Sinrolare.
sqcilibrXr, t. Sbilanciare, Uscir d'equilibrio.
SQ1L1BRI0 , s. m. Sbilancio ; e tanto si
dice delle persone quando trovandosi in
bilico vanno fuori d' equilibrio, quanto
di cose sisiili.
Squilibrio Sbilancio , noi diciamo
fig. al Difetto scoperto in un'amministrazione econmica, delto altiimcnti Defi
cit. V. Amanco.
SQUINCI, V. Star stjl qutjtci qdiwdi,
in Stak.
SQTJI.\CiO,s. m. Sniiifio; Cacazibelto;
Profu mino i Profumatello; Atsetlatuzzo;
Ganimeduzzo , Zerbino afleltato. L' Autore tenalo a credere che questa voce
Squincio sia corrotla dal lat. Cynthius,
ch' era un home d' Apollo: siccome - :
thia dicevasi ancora alia Luna. V. SvuzZETA e Caghtb.
Dicesi ancora per Dottorello ; Dottorino; Sersaccente; Saputello; Presuntuosello; Serappunlino ; Trinfino ; Vanerelio , Arruganluccio che vuol saprrne e
non ne sa.
Dovna qotwcia , Snina, vocabolo
storpialo da Ninfa , ma si trasferisce a
Donna affettatameute allillata , che potrebbe anche dirsi bernia; Monna Onesta da Campi ; Monna tchifa 'l poco,
Donna smorfiosa.
SQUINTERNA , add. Sfragellato ; SJracellalo; Sconquassalo; Scompostoj Disordinale.

STA.
-65
Detto per agg. a persona, Lacero; Spoglio ; Mendico ; Eovinalo.
IN a ve sqointbhnada , Nave sdruscila ,
cio A per ta, Fessa, Spaceata.
SQUINTERNXA.s.f.Sconquasso; Sconquatsamento.
SQUINTERNXR, V. Squinternare, Seon^
certare,Disordinare,Scorobussolare.iS/regellare o SJracellare , Quasi i ntieram en
te disfre infrangendo. Vi corrispondono
Rovinare; Slracciare ; Lacerare; Rom
per ; G uattare; Sconquatsare ; Dissipare i Disertare.
sridachiXr, v. ant. Ora si dice RisachiXb , V.
STA (dal latino Isla) Questa. Si dice an
che Cotesta, ma di persona o di cosa che
lia prossima e dalla parte di colui che
ascolta.
Sta cossa , Sta dona , Sta note , Sta
sera , Questa cosa ; Questa donna; Que-,
sta natte ; Questa sera.
.
stabarXr.v. Dbstabarr.
stXbile , s. m. e anlicam. Stabblb, Sta
bile o Casamento, Casa grande qualun-'
que Stabile todo , Casa o Casamen
to spigionato cio Nod aflitlato e non ab
talo da alcuno.
Stabilb dicesi ancora per Reni ttabili.
STABIL1DRA, s.f. T. de'Mnraiori, Arricciato sust. o Arricciatura, si dice ad
una specie d' intonaco che si da al muro
dopola rinzaffalura. Intonaco o Intonacalura o Intonicato , chiamasi la Conci
ta liscia che gli si fa colla calcina , V.
Grato,
STABILIO , add. S tulilito.
Se XB STABILIO CHE CABIA DA STRITTAJI ,
S' egli dato ch' io abbia a stentare.
Stabtlio prima, Prestabilito.
STAB1R, . Stahllire, Staluire, Deli
berare.
In altro sign. Accapezxare; Conclude
re , ondrre a capo , Finir un discor
so , un affare.
Ho ZA stabilo , g't preso partito,
determnalo.
Stabilir uif muro , T. de' Muralori ,
Arricciare un muro , vale dargli un sc
condo intonaco che si fa con rena e cal
cina per ovriare alie brullure del primo
intonaco , riducendone la superficie pi
piaa. Intanicare e Intonacare si dice al
Dare ultima coperta di calcina sopra
l'arricciato del muro, n guisa che sia li
scia e pulita ; che anche dicesi Mettere in
sodo un muro, V. Grezar.
STADO , s. m. T. Ant. Stato , Govcrno.
STAFA, s. f. (dal lat. Stapia) Staffa
StaJJetla, Strumenlo di ferro altro m
tallo , appeso ad uno slaffile , per montare
e tenervi i piedi s lando a cavallo. V. IstaFARSB TlRACA.
Meter bl pe bora de la stafa , Staf
fare e Staffeggiare.
Stafa de lb calzb, Cogno a" una cal, dicesi nel!' uso Quel la parle dove le
magjit andanli si dvidono e cuoprono le
noc del piede.
Slajfa , dicesi anche ad uno Strumen


STA
to de' Gettatori per di gilter i bra
lavori , falto a somiglianza lelle Staffe da
cavalcarr , ne' quali si siringe la terra, in
cui li gettano medaglie alli e diverse co
te di mtallo. V. Bocauba.
Stoffa, in T. Marin. Uno degli anelli
delle catene di carte che a' mcaviglia in
una seconda precinta per rinforzare queste catene.
STAFX , add. detto pi vi lieri che IihH.
bbw 5 , Instaffato , detto Gg.
Bene atabilito , ben fondato o consolidate
Parlando di slato civile, Che ka gia
preso luogo alla predica, fu detto in prov.
per dire Che ha gi slabililo la sua riputazione.
STAFARSE, V. Istafabsb.
STAFETA, s. f. Voce antiq. cue davasi al
le Calze aenza peduli , dette appunto Cai
te a staffa o a staffelta , che si cucirauo
da' Sa iVori, detli quindi in Yenezia S
DA CALZS. V. S .
Staffetta, dicesi poi a quell' Uomo che
corre a ca al I speditaniente a portare airuna lo llera o aniso.
STAFL, i. m. Slaflle ; Scoreggia; Fe
rula ; Ferza e SJerza e Gastigamatti ,
Striscia o Striscie di cuoio con cui i Mae
stri di scuola percuolevano una volta i ragazzi insolent!. V. Sfeuza.
Stabil db la STAFA, Staffile, chiamasi
anche quclla Striscia di cuoio, alia quale
sta attaccata la staffa.
STAFILAUA, s. f. Stalata ; StaMatura; Scoreggiata, Fercossa di staffile o scorr'- "
Detto metaf. Stajfilata vale per Fiancale; Botlone ; e quindi Dare una slaffilata aancata o un botlone di passaggio, V. Botonada.
STAFISAGRA , V. da pbochj , in
Ebba.
STAFN,s.m. T. de' Carrozzieri, Montatoio Predellino, Quell.i spezie di gradino gradini di ferro che servouo per
montare in carrozza. Contrammontaloio,
chiamasi quel pezzo di ferro fallo a paletta , ferniato sopra lo scanncllo di dielro,
per agevolar la salita a'serritori.
STAGANDO, Voce anliq. che vale Stan
de, gerundio di Slare.
Stacando anche gerundio del verbo
Stalb? V.
STAGF1E Dab bon stche, Maniera
ant.usata dal noslro Calmo, che vuol dire Dare il giorno o la buona nolle ;
Salutare.
STAG1RA,V.Stauma.
stagionX, add. Slagionatb , vale Perfezionato, e dicesi specialiucnte del Viuo.
Y. Sazona.
stagionada , Confetto , Agg. di
quel Terreno che sia stalo hen concolto
aal sole e slagionato dalle gelale.
STAGIOnXdA, s.f. Maturazione, di
cesi dlie frulla. Stagionamento , direbbesi del Vino.
_ Dause una bona stagioxda, Malurar* i lene : Slagionarti.

sta
STAGIOffARSE ? t. Slagionarti Tintu
rare; Malurarsi, Condursi a perfezioae,
a malurit.
STAGIUZzXR, V. .
STAGNXDA , . f. Stagnate , Vaso di ra
me ad uso di cucina.
STAGNADLA e Stagb-adwa , i. Stagnatuzza , Piccola slagnata.
STAGNADIN, Termine per lo pin salo
nel Giuoco e dicesi per agg. a Giuocalorc,
e vale Cauto ; Riserbato ; Circospetto ,
contrario di Facile, Imprudente, Avveatalo. Dicesi pure come sinonimi, Stagno,
Stagnbto, StagnadOn, Cannico Sicuaom etc. V. Stangn.
STAGNADIN A , V. Stagnadla.
STAGNADN, add. Voce accr. di Stagnadin, e si rifcrisce al medesimo signiQcalo.
STAGnXR , Stagnare e Ristagnare ,
Coprire di stagno.
Stagnas una bota o un hastblo , Saldare, dicesi del Ricongiungere le apertu
re e le fessure.
Stagnr el SANGUB, Far cessare di gemere o versare il sangue , da qualunque
parte del corpoStagnbbl sangue auno,
detto met. Rintuziare gli altrui denti ,
vale Rinluzzare altrui prepotenza , Correggere, che anche si dice,Par tener olio
a uno.
STAGNER, s.m. Stagnaio o Stagnataio,
Colui che lavora nello stagno.
STAGNERA, s.f. Lafemmina di Stagna
io, la quale sull' esempio di altre simili voci cosi formate, potrebbe dirsi Slagnaia
o Stagnataio.
STAGNTO j add. Detto per agg. a Uomo
Avarelto, Alquanto avaro.
Stagnbto a zogar , Y. Stagnadn.
Stagnbto a creder, Durctto a crede
re, cio Difficile a credere, Cauto o riser
bato.
Cabnb stagnta, Carne verdemezza
guascotta, Non del tutto colla e che riesee soda anzi che leera.
STAGNO, s. m. Stagno, Mtallo noto.
Fogia de stagno da speciii, Y. Fogia.
Stagno drum , Aghetta ; Litargirio
Piombo arso, Dicesi anche G hetta Ter
ra aghetla.
QuELO DAL STACNO, V. PlOMDER.
STAGNO, add. Bretto, Mcschino, Dicesi
di Persona che penda all'avarizia.
Stagno , in T. di Giuoco , che i Fiorentini dicono Slangatore , vale Cauto,
cio Non facile a correr la posta ancorch
s' abbia buon giuoco in uiano.
Carne stagna , V. Stagnto.
Vogae stagno, locuz.de'Barcaiuoli, Va
gare sema agitare la barca.
STA IRE Carne de staire, Carne di
S liria , Carne di bovi provenuli a noi
dalla Si l ia.
. .
STALA, s. f. Stalla, dal lat. Slabulum o
dal harb. Stalla.
Sta la de ma.vzi, Bovilc , Stalla del bctiafiie vaccino.
Stala de le piecobb, OviU o Pecorile.

STA
Stala da pobchi, Porcile.
Dormir NB la stala , Stabulare , T.
Agr. dicesi degli Uomini che abitano nel
le stalle. Stallare , si dice delle Bestie.
Co XE eCAXPA J BOI SBBAB KA STALA ,
V. .
STALAIZZO , Stalllo , agg. di Carato
slato assai nella stalla senza estere adope
ra to.
Voto stalatzzo (che trovas! in antico
scritto Stadizzo ) Vero stantio , vieto ,
stanlivo, invielito , Agg. d'Uovo o d'altro commeslibile che non sia fresco El
sa da slalaizzo, Sa di stantio, di vieto.
Roba stalaizza, Vietume, Roba vieta,
cio vecchia e non pi buona a nulla.
stalXr, v. (Voce composta da Stab l,
Fermarsi) Tralasciare, Terminare ie operazioni.
Sb la piovA stala, Se spiove; Sela piova s*arresta, desiste, siferma, finisce.
Stalr i boti de la campana, fermar
i tocchi o i.rintocchi dlia campana, Fi
nir di sonare.
STAlXZ0 , s. m. ( colla i doke ) Stallaggio ; Stallo e Staggio , Quel che si paga
all' osleria per allog;io delle bestie ehe
vi si ferma no a ri posare.
STALFN Odor o spuzza da stalpiN o
da stalfi, V. in Odo.
StXlFO,s. ra. \
STALFN, accr. f Piedaccio, Gran piede. Piede a planta di paltana, vale Gran
de e largo.
Odor o spuzza da stalfi V. Odor.
STALIA, t.f. Stallla, T. Marin. Dimora
volontaria o forzata, che pu farsi in un
porto, tanto dal padrone dlia nave, che
dal noleggialore. Sopraslallia , dicesi la
Dimora ollre il lempo assegnato per la
(tailla.
Fab stalia, Stallare , Ancorare nel
tempo che dotuini un vento o una ma
rea contro il cammino, per aspetlare un
tempo pi favorevole.
Stalia, per simil. dicesi da noi nel si
gn, di Disimpiego , Mancanza d' impiego, Tempo in cui non s'ha uftizio od im- ,
piego, nia se lo attende.
ST ALIER, s.m. Stalliere; Famrgfro di
stalla, Garzone o Servente di stalla, che
anche dicesi Stallone.
STALIERA , s.f. Sladera, Strnmento note '
da pesare 11 Baslone di essa chiamasi
Stilo o Fuslo, il Conlrappeso Pesino;Romano o Sgoma; lacche si dirono quei
Segni che distinguono le libbre e le once
tu lo stilo ; Ago Lingua Bilico, quel
Ferro appiccato alio stilo che atando
piombo mostra equilibrio.
Qubl da lb stalibre , Staderaio
Maestro di stadere.
STALIERR, V. Balanzeb.
STALIERKTA , s. f. Staderina , Piocola
sladera.
STALIR, v. T. de'nostri Barcaiuoli e Gon
dolieri , e vale Yolger la barca a dsira.
Contrario di I'bmer Vnlgere sinistra,
Specie di Comando o d'avviso che si danno i Barcaiuoli a ucenda 11'14

STA

STA

STA

M o nelle Tolute de' canali interni detta


citt, dicendo STALI , Orza , dal verbo
Orzare, in T. Mar., che vuoi dire Volgi
ti a sinistra. V. PREMER e A OBL.
CHI STALI CHI PBEMB , detto mrt. nel
poemelto sulla guerra tra' Castellani e
JS in liuti i , .menni a nel i Sai, tuoi dire
Chi a destra, chi a sinistra mena le ma
ni eferisce.
STALO, s. m. Stallaggio ed anche Stal
la, Riposo, Rinfrescaiurnto, Dimora del
le bestie in una stalla d'osteria o simile,
ve si paga Io stallaggio.
Stallo, al ginoco degli Scacchi, dicesi
Quando colui coi tocca inorare, ha il Re
fuori di scacco e non pu muoverlo sen
za porlo in offesa , e non ha o non pu
muovere altro suo pezzo.
STAI.ON, s. m. Stallone o Emissario,
Cavallo o Attilio che si Bianda a far razza.
FAR DA aTALbir, detto roetaC di Uomo
che si sfrenatamente con donna, Stalloneggiare.
STAME, . m, Slame o Filo di stame,
Filo di lana pi attorto del consueto.
QUELO DAI, STAME , Stamaiuolo, Chi
lavora o vende stame,
STAMGNA, . f. Stamigna, Tela rada
fatta di pelo di capra per uso di colare.
Saia ftamettata.
STAMBGXA , in T. ant. diccv.tsi per in
giuria ad una persona, lo stesso che RO
BA DA ci M, V. ROBA,
STAMINARA, s. f. T. Mar. Staminara ,
Nome di alcuni pezzi di legno che servo
no alla costruzione delle navi. Gi tre lecoli dicevamo STAMB.-VAU..
STAMPA , *. Slampa , Arte di stampa
re i caratteri, ch' anche chiamata Tipo
grafia o Arte Tipografica.
STAMPA A MAI* , T. degli Stampatori ,
Bozza Prova, Cosi chiamasi quel foglio
che si lira a mano o col rullo sulle ferme
per darlo a correggere.
Stampe si chiamano g' Intagli, ci; i
lavori di disegno intagliati o incisi in ra
me ed impressi nelle stampe.
Stampe pur s chiamavano sotto il Go
verno Veneto i processi civili stampati
per lume de' giudici nelle decisioni delle
cause.

STAMPADRA^XLaFemmi'naA'S/ampatore, la quale, seguendosi l'esempio di


altre voci consimili e cos formate , po
trebbe dirsi Stampatrice.
STAMPAR , v. Stampare e Imprimere ,
Stampar di caratteri, e dicesi di Qualun
que altra cosa.
STAMP\B IY SEA, Stampare in drappo,
Imprimere in tessuto di seta.
STAMPAR MOIVEA , Coniare j Battere }
Stampar monete, V. MONBA.
STAMPAR i,v sco.vui.v, Stampare alla
macchia, cio di nascosto, di frodo. Ope
ra stampata alla macchia.
STAMPE QUEL ALTRO, // meglio ricolga
il peggio, Quando tra due cose cattive
non differenza.
STAMPARA, s. C Stamperia o Stamparia e Tipografia.
STAMPATALO, s. m. (coITe larga) Slampatella e Stampatello, Carattere che imi
ta la stampa.
STAMPELAR , v. Andare o Camminare
a grucce o colle stampelle , Aiutarsi col
le stampelle per camminare, V.CaozzoLA.
STAMPETA, s. f. Rametlo, Piccola figura
intagliala in rame.
STAMPA, . e per Io pi in plur. STAMPIE , Stampita , Discorso lungo , noioso e
spiacevole. Scempiaggini; Balordaggini}
Pippionate j Bazzecole, Parole o Racconti
(ciocchi.
STAMPO, . m. Forma o Cavo, dicesi ge
neralmente a Quella cosa , nella quale si
gettano o metalli o gesto o cera o nitro
per fare statue o altro lavoro di rilievo. E
cos .Forma dicesi pnreda'Gettatori di ca
ratteri aneli' Ordigno in cui si gettano i
caratteri.
STAMPO DA BODN , V. TIMB.LO.
Petrelle si dicono Certe forme di pie
tra o il altra materia dove si gettano i
piattelli di lagno o le chiose e simili.
STAMPO, detto in T. de' Fabbri, Spi
na, Conio di ferro col qnale bucami i fer
ri infocali.
CHE STAMPO ! Locnz. fa m. e vale Che
sguaiato ; Che sciocco!
STAMPI , dicono i Cacciatori marem
mani a Quella specie di zimbelli di legno
rappresentanti Anatre, che tengono gal
leggianti snll' acqua nelle valli , per allet
tare i volatili, che passano, a calare.
STANAR o DSSTAWAB, T. Stanare, Uscir
d.illa tana.
STANCADA, . Stanchezza; Lassezza;
Stracchezza; Lassazione, Lo stancarsi.
STACCAR, T. Stancare; Straccare; Lat
tare.
STANCAR, difesi da noi ancora IH ! sign.
di Slucca-e; Ristuccare; Infastidire ;
Annoiare, V. STUVB e SECAR.
STANCHEGIAR, v. Lungare, Menar poila lunga, Mandar d' oggi a domani; Fa
re storiare alcuno , Stentare alcuno, V.
STROSCIAR.
Stancheggiare; Straniare; Straneg
giare, Procedere con tulio rigore e con
lraoezza nel trattare.
STAXCHBGIU HBL t>. .E;. eie, Dtastra-

re il commercio, Danneggiarlo, e quindi


Commercio disastrato.
STANCHEGIO, i.m. Lungheria, Raggi
ro, Cabala, briga per cui si mandano le
cose in Inngo. V. STROSSIO.
STANCO, add. Malico; Stracco; Lasso.
STANCO usasi pur da noi nel signif. <ii
Stucco; Ristucco; Annoiato , V. STUI>.
ACQUA STANCA , V. ACQUA.
STANDFO, . m. T. Mar. Stantuffo, Ci
lindro che s' impiastra di sero affinch
chiuda bene il voto della tromba ed im
pedisca all'aria d'inlrodursi.
STANGA,, f. Stanga Pertica,
STANGA DA PORTA , Sbarra, Quel lun
go e grosso pezzo di legno che si mette
dietro all'uscio per assicurarlo.
STANGA DEL PEDACIO, Sbarra o Barra,
Stanga grossa posta attraverso a una stra
da dor si esige il pcdagio per passar ol
tre.
STANGA DA BBDB DA O.SF.I, Staggio, Quel
bastone sopra cui si reggono le reti.
OMO STAYGA , Spilungone , Lungo as
sai. Fuseragnolo, Soprannome di disprez
zo e vale Lungo e magro come un fuso.
Fastellaccio, Agg. d'aorao grande fuor di
misura e disadatto. V. STANGHIRLN.
STANGADA, s. f. Stangata o Stangonala, Colpo di stanga.
STANCDA DBLPEDAGIO, Io stesso che
STANGA , V.
STAXGDA, detto in T. degli Uccellato
ri Stanga, Specie d'antenna a cui s'ap
pendono le gabbie delle quaglio caniaiuole per far l'nccellaia delle quaglie. V.QuAGIERA.
STANGAR , T. Stangare , Puntellare col
la stanga, Stangare una porta, un uscio
STANGHER , V. STAKGHIBLW.
STANGHTA , . f. Stanghetta, Piccola
tanga.
Stanghetta, dices i a quel Ferretto lun
go eh' nella loppa della serratura , col
qnale si serra.
STANcaTA , detto fig. vale Raggirai
Cavillazione; Dilazioni indiscrete, e di
cesi di Chi nelle cause civili cavilla a pre
giudizio del mo avversario per prolungar
leDAH LA TANGHETA, Stancare; Strac
care; Dare o Arrecare stento, Mandare
in lungo.
DAB r.i ITAKGBBTA , detto in altro ignilcalo , Far cilecca , cio allettamento
per far beffe: cosa che si fa per allettare
e poi burlare.
STA.VGHETA DB LA BALATVZA,V. BALANI*.
STANGHETE DA IIECUMO, Staggio, Nome
che portano quei regoli che servono ad al
largare o slrignere il telaio sn cui si ri
cama , fermandoli con chiavarde alle co
lonne.
STANGBIRLN,s.m.accr. di Stanga, Fastellone o Fastellaccio, Uomo disadatto e
inorili misura grandeFu nergnolo, dice
si a Uomo lungo e magher come un fa
to Spilungone, Lungo assai -Sper
ticato, Lungo a dismistira ; Pi lungo
d'una lega o d' una picca; Tragrande ;
TraMtugo; Arcilunghissimo tlanigoir

FAR LE COISB A STAMPA, !."> n/

1. 1 ."I.

l' nrc a babboccio o a vanvera, vale Fare


a raso, in confuso, inconsideratamente ,
che anche diccsi Fare a caso o a casac
cio.
CHE STAMPA ! detto a Persona; per dis
prezzo e vale, Che sguaiato*. Che scioccai

OH QUESTA. XB DE NOTA STAMPA O DX NO


VA IDEA, Oh questa di Jftzta, per dire
Sin.!:;,. Questa, col manico, E/ stra,ordinaiia.

STAMPAUR, . m. Stampatore e Tipo


grafo, V. PHOTO, COMMUT*, TaacoUBK, Tu ni il Ut.

STAMPADR DB ZECA , V. ZECA.


S r AMfMHiu DA TELE , Stampatore di
*
STA MPADR DE FIEBB , Mattati !<>. Ar
tefice che fabbrica matimi per uso di mu
rare.

627

STA

STA

STA

daccio , Uomo grande , astuto e disutile.


Per/oncione,voce mottegginole, vale Per
sona gr;mile. /''<jH/'.Ni;rivi>; [/omaccione,
Uomo di statura grande, ina s' intende in
un cerio modo Grande e poltrone o disu
tile, che anche si dice IHinlilac<:i<>; Lasa.gitone ; Merendone j Scioperone e falainidone.
Vedansi DEMONIO.-.-, MARCANTONIO, PBRVEGA , OMAZ.ZO.
STANGN .adi. T. di Giooco ^ Stangafore. Voce Toscana, ilicesiper Agg. a Co
lui che troppo cauto e non cos farilmenle corre la posta al giuoco per timore di
perder*. V. STAGNADN.
$TANGNA,t.f.>S longone, Stanga grande.
gTANTE, Sianoti!-: noi inlemiiamala
aotte prossima a venire o la nelle in cui
ci troviamo. Quando si vuoi alludere alla
polle scorsa, diciamo STA NOTE PA.SSIXA,
La notte scorsa.
STANT\LTERA , s. f. dal latino de'bassi
tempi Stante altera. Cos chiamatasi sel
lo il Governo Venelo quel Suffragio in for
ma di lettera che gli Avvogadori del Co
mune accordavano ad una Parte ricorren
te per avvalorare e proteggere un at'.o ci
vile d'un Giudice qualunque di prima
istanza da essa Parte ottenuto ; in vigore
del qual suffragio la Controparte volendo,
riclatnarc, doveva farlo diuauzi ali Ma
gistratura Avogaresca.
Quindi STANIALTERA , nel parlar fam>
si dice mei. in sign. di Protezione ; Ap
poggio Ej. GA LA STAN.TAJ.TERA DE SO
ARE, t'-gli ha la privanza del padre suo,
cio il sn appoggio e protezione; E dice
vi d' un Figlio che sia insolente o \izioso
per mala educazione o pel cieco amoredel padre.

do e vieto , 5* intende vecchio ed impo


tente.
TANZIA,Voce bassa, corrotta da Istanza*
A STANZIA MIA , A riguardo mio ; Ad
intuito mio ; Per me ; A mia richiesta ;
.-/ mia istanza. Trovasi per ;che il Boc
caccio m ' stanzia per A'preghi, A pe
tizione, A requisizione.
STANZIAR, voce ani. del nostro vernaco
lo che dicevasi anche dal Calino , Stan
ziare ; Abitare; Dimorare. anche voce
di gergo de' Barcaiuoli.

STAR TU GAUDEAMUS, Far gaudeamus^


Stare iit gozzoviglia j Gozzovigliare i
Stare in zurlo i Bagordarsi Far bagor
do, V. l ICARA.
STAR iiv PIE, V. PIE.
SrAn IN SCHEMA , V. SCHEWA.
STAB ut SENTO % , V. SBNT.V.
STAR L*, Sture in bilancia, Si dice
della Moneta che non traboccante n
scarsa affatto.
STAR L PKB CASC \r. , Esser in tul crol
li della, il la nei a, Andar in pericolo di
cadere.
STAB LA PER TARLA, Esjcre o Sture in
litica, vale Essere sul punto, sul cimen
to, sul pericolo. difar qualche mal
fono italo in blico.
STAR L SENZA i .in CXRJVTE , Stare a
bada, cio Indugiare oziosamente.
E STSSELA L , Frase che vale quanto
se si dicesse E Lattasse; quifnisse^
E non basta , Per es. I.v TFL DIS.VH MB

L' VEGNOO QUA PPO CNA STANTALTBU A ,

dello in allro sigif. Egli venuto qua


con arroganza, con petulanza, con aria
minacciata t simili.
STANTARX , add. Voce di Chioggia, lo.
slesso che SBOCAIZZO, V.
ASTANTE , Parlicella dinotante lo stesSA
che Atteso chef Perchts, Stante che; Per

eagion che.
STANTI, s. ra. Stagg, Que' bastoni obraccia sopra i quali si reggono i piuoli
delle scale a mano.
STAITI , verisimilmeate derivato .tal
Inalino, si chiamano da noi quelle pietre
o pezzi di legno piantali nel terreno o culI Itrtde per dividere il marciapiedi o
ne' IMI-- pi, che servono per segno o indi
cazione di ruolini- , e che si dicono altra
mente Termini, V.CUH.WKLO, e PABACAU.
STANTIO , add. ch anlic. dicevasi STANTITO, Stanta o Stantivo e Invietito ,
Che per troppo icmpo ha perdalo la sua
perfezione,
UN POCO STANTIO, Passetto, Alquanlo
passo e stantivo.
DBVBNTR STANTO, Invietare o Infit
tire, Divenir vieto.
ROBA STANT'IA, Vietume, Roba vieta.
MAII.I GRAWZIO E STANTIVO, leggesi in
poesie antiche, detto mei. Marito i

A LA PIVLA CHE STANZIA F,r. RUSSICxbL


IN CAMAG.VA? Maniera pure ili gergo on
de si domanda. Se la tal donna sia gravida.
STOLO, s. m. Voce Agr. dal latino Sta
bil u m, lo stesso che l'i PIICI i, V.

STAR , s. m. Stare; Stanza; Dimora.


STAIIJ dicesi per Giacitura; Giacimen
to, Modo e .prilli. i di giacere ; Attitudi
ne; Atteggiamento; Potit'ura.
STAR, . Stare.
Stare, si dice anche da noi nel sign.
di Acquetarsi , Contentarsi Mi ITAGO
A QUEL CHE VOL MIO PARE , Io ttO al Voler

di mio padre.
STAR ALEGRAMENTB E iv BO.VA COWOVIA , Stare in zurlo.; Divertirsi ; Trat
tenersi in allegria ; Avere o Darsi bel
tempo; Fare lem/ione; Sfare a trebbio.
Far trebbio*
STAJI A L' ERTA , V. ERTA.
STAR, dicei per Dipendere
Ss LA
COSSA STA IN MI , TI SOL ESSER SICUBO, <S'c

In cosa dipende da me, tu, ne puoi essercerto.

STAB A LOCO E FOCO, Alloggiare ed eslere spesato in casa altrui.


STAR A TUTO E AL BEN E AL WAL, Aver
mantello a ogni acqua o cimiero a ogni
elmetto, dello fig. vale Esser pronto al
bene e al male, accomodarsi a ogni cosa.
STAB AI FIA vciu DB uva, Stare afian
co d'alcuno, vale Stargli allato. Sture, ad
dosso o alla vita falcano, direbbesidel
Pressarlo, incalzarlo.
STAR BEN, V. JJEjr.
STAR DA QUBH CHE SE XB, V. in PANO.
STAR COME i OSKI su LA FIUSCA , detto
figv Star sulle ali , si dice Dell' essere in
desiderio o risoluzione di muoversi ; sta
re in pnnto per partirsi.
STAR co LE MAX A PIGOL* o A sconi.x
o STAR co LE MAN IN w w, Star colle ma
ni in mano , vale Senza far mili.
STAR BA VANTI A UNO, Star dinanzi a
uno; Preceder uno nel cammino Det^
to fig. Star mallevadore o Stare per al
cuno T GHB STASO MI , Gli sto io a Ri
sponda io , Io son mallevadore e garantir
sco per lui.
STAR DE CASA B DOTER, Slare a caut
e a bottega, Aver casa e bottega, unite.
STAR DE PITURA , V. PITURA.
STAR DB 80114 COME L'OGIO, V. SORA.
STAI ix CASA BER DEBITI, Stare in sul
la noce; La soglia scotta; Stare a bello
sguard.0 e non ardire spasseggiare Fam' mattonato, Dicesi fig. di Chi temendo di
non esser preso per debito o per altra pau
ra . non ariice uscir di casa.

. MlAII ALMANCO DO LTBB, B STACELA I,\ ,

Nel pranzo mi vorranno almen due lirt^


t bastassero] cio Forse spender di pinv
STAB PER ITASSBR , V. NASSBR.
STAR PER ANDAR VIA o STAR PER MAJIDARSE , Stare per andar via. o per mari~
tarsi
No STAR NE P8! QUESTO SK >BH QBEIO.
V. QUBLO.

STAB poco i.v SESTO , V. SESTO.


STAR QUIETO, Stare, Cessar dal mote,
Fermarsi.

STAR KBTJI , Stare in ti ; Far la vita


solitria, appartata.
STAB SALDO , V. SALDO.
STAB osasi ancora nella lingua nostra
per Andare So STA A PADOV.A , vuoi
dire Son andato a Padova, So STA A LA.
PREDICA, Sono andato alla predica, Que
sta maniera de'bassi tempi , ricordataci
dal Du Cangi- alla voce Fuit , pr Ivt,
nel qual articolo si citano alcuni f tempii
So STA AL TEATRO B SO OO PODWTO EX
TRAR PER LA GRAN CALCA , -Soli anelato fl(

teatro e non ho- potuto entrarvi per a


gran calca. Anche in buon italiano si pa
dire Soni> stato.
STAR ENZA FAR r; VRJTTK , Stare a den
ti secchi , V. PICOLN.
STAB su r STIZZ, Covare ilfuoco o Co
var la cenere , dicesi di chi sta di conti
nuo presso al fuoco per scaldarsi.
STAR MJ L' AMOROSA VITA , Fare lo zerlino.
STAR tir LE so* , V. Soo.
STAR SUL QUINCI E QUI.VDI o SUL s(jnwci E QCINDI, Star sulF affettazione, sul
le caricature, tulle cirimonie, Affettare.
CHE LA STAGA i TI o IN vis etc. Che
ttia in te in voi, cio Che la cosa resti segreta , affidata al silenzio della per
sona che ascolta. Maniera fam. di raecoii.'imlare la segretezza.
Cui ITA im V NO E MOVA , V. MoVEB.
CHI STA DB.V SE CONSENTI, V. CoNTBSTR.
EL POSTO STA, V, Poltro-..
L' K STA L' STA E PO L* HA *ATO TOT*

aunsLA , Egli stalo siato e poi ha fat


to i patinaci, o miti-ini orbi, dicesi prov.
di Duo che lardi assai a fare un cosa, la

STA
quale non riesca molto bene. Per lo con
trario quando dopo l'indugio la cosa rie
sca bene, ti dice, Egli ha indugiato, ov
vero Egli italo stato, ma poi thafat
ta maschia o t ha fatta maschio.
FAR STAR, Far tener C olio ad alcu
no; Farlo filare ; Tener alcuno alfilato
io , ragliono Tenerlo a segno , Farlo sta
re FAR STAR A FILO, Far andar a filo,
Costringerlo ad accomodarsi all'altrui vo
lere FAR STAR A SEGXO, Tenere a segno,
Tenerlo a dovere FAR STAR QUIETO ,
Attutire o Attutare, Fare star cheto ano
contro sua voglia colle minacele o colle
buone.
No FARSI STAR, iVort fnjfliir basto: Non
portare o tener groppa , Non voler sop
portare sopruso o ingiuria.
No PO BER STAR, V. PODR.

STAR anche T. usato al Tresctte per


Restare , Rimanere STAH o ANDAR
PT.II u.vo o PER DO o PER THE, Restare uno
o due eie. cio Rimaner uno lue o tre
pnnti a finir la partila.
STASN , s. f. ( colla s dolce ) Voce ant.
che dicevasi per Stagione.
STASSERA , Stasera , La sera in cui ci
troviamo, ovvero la sera prossima.
STATARELO, s. m. (coli' e larga) Pic
colo stato, cio Piccolo retaggio , Picco
le fortune, Poca entrata, pochi mezzi di
sussistenza.
Dicesi talvolta per lo Stato di sanit
MlA FJA LA XB AIJKS.SO, GRAZIA DlO,IN BOX

STATASELO, Ora mia figlia, ringrazian


do Dio, gode sufficiente o passabile sta
to di sanit, cio quanto basta per ora
rimessa in sanit.
STATISTA , s. m. Voce arbitraria , che
videsi stampata in qualche avviso teatra
le , in vece di Comparsa , cio quel Per
sonaggio che sia su la scena senza parla
re. V. COMPARSA.
STATO , s. m. Stato , cio Grado , Con
dizione, L'essere, che dicesi anche For
tuna.
DARSB STATO, Allogarsi; Impiegarsi,
Procurarsi uu impiega, un collocamento
Parlando di Zitella, Allogarsi; Ma
ritarsi.
Tini si FABRICA BL so STATO, Ognuno
ilfabbro della propriafortuna o del suo
stato, Dettato sentenzioso d* una grande
verit, la quale ci ammaestra che della
nostra fortuna , qualunque siasi , siamo
artefici noi medesimi colla neslra buona
o rea condotta ; e che n gli uomini n gli
Dei che taluno incolpa , non \" hanno
parie.
FARSE STATO, Farfortuna o ricchezze.
ESSER ijf BO-V STATO , Essere a divallo
o sopra un covai grosso , dello Cg. vale
Star bene assai per ogni verso.
ESSER ITT STATO DB AVER Ul AVANZA
MENTO, Essere in curro, Esser vicini a
conseguire un impiego.

FAR STATO D'UNA COSSA, Fare assegna


mento sopra che che sia, vale Aspettarne
un pronto conseguimento, Fondarsi sai
capitale d'alcuna cosa sperata,
OMO DB STATO, Statista o Uomo di 5/otu, Personaggio di governo.

STE
STATO DB IA CASSA, T. Mer. Il Bilancio.
STTUA , s. f. STATUA A CAVALO , Sta
tua equestre o Figura equestre Sta
tua pedestre dicesi per opposizione.
CAKVA STATUA , Statuacela.
STATUA TRONCA , Torso, dicesi a Quel
la cui manchino capo, braccia e gambe.
LA STA lA CHE LA PAR UNA STATUA , Pa
rere impetricata, dicesi d'una Donna che
stia ritta e dura a guisa di pietra o di sta
tua.
L'ABTB DB FAR STATUS, Statuaria o
Scultura; E quindi Statuario o Scultore
e Statuista a Colui che fa statue.
STAZA, V. STANGA DA BBDE.
STAZIO, s. m. (colla z aspra) Stazio o
Stazione, Luogo, Silo, Ricapito.
Nel sign. vernacolo noi intendiamo per
la parola STAZIO quel Punto o Sito di Stra
da o di piazza ove uno ha diritto di sla
re per l'esercizio del suo mestiere, come
sono in Venezia alcune botteghe mobili di
Frultaiuoli, Erbaiuoli, i Facchini eie.
CASA DE STAZIO, Modo ant. Casa d'abi
tazione o Casa domenicale.
STAZIONX , add. Stanziato , Abitante ,
domicilialo.
STAZIONAR, v. (colla z aspra) Stanzia
re , Usasi nel sign. di Slare , Dimorare ,
Abitare, Domiciliare. Statare , direbbesi delle pecore eie. che vanno dal munte
al piano.
STECA , s. f. Slecca , Pezzo di legno o
d'osso propr. piano che s'usa per serrare
le lettere o per altri usi analoghi. Stec
che pur dicesi a quelle pi piccole della
stessa figura che servono per segni di da
naro al giuoco.
STECA DA RBDE , Modano , si dice quel
Lrgnetto col quale si formano le maglie
delle reti.
STECHB DE DAI.EVA , Stecche.
Stecche , si chiamano quelle Strisce
di legno che i Chirurgi usano mettere a
qualche gamba o braccio rollo per riu
nirlo. E Stecche le principali bacchette
d'un ventaglio.
MBTEB isr STECHB ow BRAZZO o OTTA
GAMBA BOTA, Steccare un braccio rotto;
Far r incannucciata , cio la fasciatura
che si fa con assicelle o stecche a eli i 'ha
rotto le gambe, braccia etc.
STBCA D'ARLBCHIN, V. MBLA.
STECA DA CALBCHBRI , Stecca o Stecco
ne, Legnelto onde servonsi i Calzolai per
lustrare le scarpe.
_STECA , chiamano le donne quella la
mina d'acciaio , I tinga due spanne e lar
ga ire dita trasversi in cima che esse usa
no portare nella pettorina, e che non potrebbesi dire che Stecca. Ve ne sono an
che di legno.
STECHB DA BIGLIABDO, Asticciuoe, Quei
pezzi di legno pulito pi o meno lunghi
con cui si giucca al bigliardo.
STECADA, s. f. Steccheggiata, Colpo da
to con istecca.
DAR DB LE STBCAB, Steccheggiore, Per
cuotere con le stecche.

STECADENTI , s. m. V. STECHSTO D*
DEMI.

STE

629

STECADRA, s. f. Incannucciala, F.v


(ciatura che si fa con assicelle o stecche a
chi ha rotto le gambe , le braccia etc.
STECAR, v. Steccare, T. Chirurgico, Met
tere le stecche, Far T incannucciata, V.
STBCADURA.
STECCATO, s. m. Steccato o Steccata ,
Chiusura fatta internamente a gradinate
per uso di feste popolari o di qualche
spettacolo Steccature , Alzar Io stec
calo Steccare; Fare steccati; Circon
dare di steccato, Guarnire di sleccato.
STECHTO , s. m. Stecchetto , Piccolo
slecco sottile appuntito , che anche diccsi Fuscello e ruscellino.
Tocco, chiamasi il Fuscelletto col quale.i fanciulli in leggendo toccano le parole.
STBCHETO DA DENTI ? Stecco; Stuzzi
cadenti ; Sleccadenti ; Pizzicadenti j
Dentelliere.
STSCHBTO. DA BKCHIE , Stuzzicare echi.
TBGN^R A STBCHBTO, V. in STBCO.
STECHO, V. ISTECHO.
STECO, s. m. (coll'e stretta) Stecco, di
ciamo Qualunque fuscello appuntalo
Brocco o Sbrocco e Stecco, dice si un Fu
scello rollo in modo eh' ei punga Fu
scello, Pezzuole di solili ramuscello e si
mile.
STECO DA DENTI , V. STBCHBTO.
TEGJfl A STECO O A STECHTO QOALCb.Y,

Tenere alcuno infletto, vale Dargli po


co da mangiare j che dicesi anche Tener
uno a crusca o a cavoli o Tenere a stec
chetto.
ESSER UN STBCO, Essere ttecchito,*tecco , ristecchito , Magro come uno slecco.
Mummia si dice d'uomo bruito e secco
Una mummia appiccata a tramontana
STFANIjS.ra. Voce furbesca e vale Denti.
SBATER i STEFANI, Mangiare, V. SBATER i DENTI, in SBATER.
STGOLA, s. f. (coll'e sirena) Voce del
Conlado verso Padova, Minuzzolo o Mi
nuzzo , Minulissima parte di che che sia
A.VDR in STEGOLE, Andare in ischeggc, in minuzzoli, in tocchi.
STELA (coll'e aperta) s. f. e per lo pi in
pIur.STELB, Scheggia; Scheggie; Scheggiuzze; Capponi e Toppe, Quello propr.
che viene spiccato dal tagliare o lavorare
i legnami.
CHI GA DEI ZOCHt POL FAR DE LB STBLB

Chi ha dei ceppi pu far delle schegge \


Prov. e vale che Dal!' assai pu li-arsene
il poco.
FAR D> LE STBLB , Scheggiare , Fare
schegge, Levare schegge.
CAPLO DB TELE, V. CAPLO.
STELA ( coll'e sirena) s. f. Stella; Corpo
celeste luminoso. Astro si dice Quel cor
po celeste che luce di lume proprio, come
sono i Soli ; Pianeta , Quello eh' illu
minalo da un sole, come sono nel nostro
sislema la Terra, la Luna, Venere, Gio
ve etc.
STBLA BOABA, fenere o Lucifero, Quel
Pianeta che precede il giorno e serve di
segno ai bifolchi.
Stella , si dice Cg. per Destino o Sorte.

STE

STE

STE

Oroscopo o Nscita , dicesi Quella Ggnra o Qael calculo che fanno gli Aslrologi
del punto dell'altrui nascimento per ve
dere sotto che costellazione o pianeta l'uo
mo nacque. E qucll* Astrologo i chiama,
Genetliaca.

STBLBTB D'ORO o D'AMENTO, Distinti o


Bisantini, Gerle i.iinui iisimr e loltilissiIM e rotelline d'oro, d' argento d'orpello
che si pongono nelle guarnigioni delle vesti.
Detto per Astenico, V. STF.L*.
STELTA DE MAR, s.f, T. de'Pesc. Stel
letta di mare, Sorta d' Animale marinofatto a guisa di piccola stella , detta da
\.iim. .-Isteril! minuta, ct ti trora anche
nella nostra Laguna. Ella ha quattro, einqae o sei raggi corti pi o meno, e for
manti degli angoli ottusi e la tuperficie
scabra. V. .-ir i. n.
STEL1N, s.m. T. dpgli Uccellatori, Rego
lo colciuffo, volgarmente detto in Tosca
na fiorrancio o Fiorrancino , nel Bolo
gnese I'.MMTI -v , noi Veronese MICHIELIN o
STELI*, uri Frinii pari i ii PII ti- STELJN ed
anche li lij'ipiy, Uccelletto chiamalo dagli
Ornilologhi anliclii Reeulus cristatut e
da l.miii . Motacilla Regulut. Egli ha
sulla fronte una specie di stelletta alquan
to i-i i i- 1. i.,, dal che ebbe il nostro nome
vernacole; pascesi d! inselli e particolar
mente di mosche ; la. sua. voce un pigo
lamento, V. KK vj 'i >.
STELN, . m. T. de'Pescx Acer, di STI
LA, specie d'animale marino, detto da'Sislematici Asteria* Aranciata. Egli no
delle stelle di mare che ha per carattere
U. corpo stellato, col disco muricato da
tentacoli pungenti e dori, col margine
articolato e variamente aculeato. Questa
Stella comane ed la pi grande delle
altre, trovandosene di due piedi di gran
dezza. Varia per anch' est nel numero
de' raggk

STENTAR, f. Stentare,.\.rcrt crsttz


delle cose necessarie.
STENTAR A TITBB , Sistemare; Stirac
chiare le milze, Stara in disagio.
STENTAR A MAURIRSR i FUTI , lenire
a stento; Slremenzire.
STENTAR. A PARLAR , fi i a sciar le parole,
Tentennare a proferirle.
FAR TBirra i BEZZI o simili, Dare o
Mandare i danai-i a slento o con isten
ta o a tpizzico, V. PICBGO.
POLENTA ME STENTA , V. POLENTA.
STEXTARLO o STBNTARILO , i. m.
Stentarello e da altri Stenterello, chia
masi un nuovo personaggio, ridicolo e baf
fone che si preteude sostituito ae'teatri al1' Arlecchino
STENTARLQ ( coH1 o stretto ) s. m. T.
di Galera, Travicello che s'appoggia alla.
corsia della galea , e tutliene la forbice
dalla parte di pop',1 .
STENTE FAR LB STESTI, Stentar co
me un, cene vale Patire ed awr carestia.
delle cose necessarie al vivere-. V. MALBaTBNTB.
STENTO, s. m-. Slento, Patimento.
A ITBNTO, detto avv. A malo stento ,
Con fatica, Con difficolt. .
CON GRAN STENTO o RADICA , A
briga ; A gran briga; A malo stento; A'
mala fatica.
VEGSR A STKXTO , V. YBGWJZU
STENTSO (eoll'o serrato) add.Dtficilr..
SCARPE E CALZE CTB.VTOSE, Dif/icil a.
calzare, Contrario di Arrendevoli.
STER, s.m. che in p!ur. dicesi STBRA (dal
kit. Sextarius , donde SESTA HO , STARO,
STCB) Staio, Quantit misurata di biade,
che corrisponde al peso di libbre grosse
\Vnrip i3*. Stala, si dice nel Damer del
pi. Quattro stata Veneti fanno- u mog
gio Padovano.
STBR BASA, Staio scolmato, cio Leva
ta via il colmo colla ratiera. Staio colmo
il suo contrario.
DA sEMENARCHBtnr STER DE BIAVA,
Stater, Tanto terreno che vi si seminientro uno staio di grano.
STERILO, add. Sterilito, Divenuto ste
rile , infecondo.
STERLINA , i. f. Sterlina, Specie di Mo
neta Inglese dei-valore di due zecchini reneti in circa.

65o

STBLA o STELTA , Asterisco ( * ) o


Stella.
STELB o LIKEB, T. di Stamp. Regolel^
ti , Piccoli pezzelli di legno di differenti
'.imensioni, collocati uel telaio, tra le
faccie di stampa e gli estremi di esso, per
tenerle separate e ben assettate e strette.
STELA DE r,s SPIGETE, Kosa, Nel Gra^
vicembalo una piccola opera di cartone
delicatissimo fatto in forma iti bacino o <U
stella, rlir- non serve che ad ornamenlo.
Sitila, T. de' Calzolai , Arnese di fer
ro ch'c una specie di Stampa che si fa so
pra il baco della bulletta che ha fermato
il suolo per ricoprirla.
Stella, dicesi anche una Macchia Li.uica pi o meno larga e lunga, che- si vede
n-1 mezzo della fronte di molti cavalli ,
th per ci dicopsi Stellati o Segnati in
fronte.
STBLA eira CASCA , Stella discorrente >
dicesi Quella melPbra ignea che '1 volgo.
crede essere una qualche stella che cada.
FAR VBDBR USTBLB, Lucuz. fain. Far
veder le lucciole ad uno; Far vedere le
tulle di mezzod, si dice di Que'bagliori simili a lucciole che appariscono a chi
ha ricevuto qualche colpo e specialmente
Ve] capo,
Iwplwia DB -r*l*,.Stele<rr'iare, Rica
mare, Tempestare, Coprir di stelle.
DAR Et BECO A LB STELB, V. l'iR.

STELA COMETA , s. f. Aquilone ed an


che Cervo volante , Nome che i fanciulli
danno a quel balocco, eli" essi fanno con
carta stesa sovra cannucce o stecche e eoa
coda lunga,il quale mandano in aria quan
do spira un po' di vento, allentando lo
pago cui raccomandato e che tengono,
in mano per riaverlo a piacimento.
STELARO, f. m. T. de' Fioristi , Pulsa
tilla o Anemone purpureo e Cavolo ma
rino, Specie di Anemone dello da' Dolanici Anemone pulsatilla , il quale produ
ce nn Gore in forma di stella , del colore
d'i tcarEiima perpora.

STELA ROSSA, >. r. T. de' Peso, stella a


fiorillo e /{ossn di mare, Sorla di Ani
male marino a forma di stella , dai Siste
matici collocato nell'ordine degli Echinoderni e nel genere Asteria*^ col nomo
specifico di. -titrrint ritieni , che ha il
corpo stellato coi raggi lanceolati roton
dati e gobbi , di colar sanguigno carico e
in ogni parte con dei pungoli.V.PiB D'OCA,
STELR, . m. (coli' e aperta), T. drgli
Scarpellini e de* Muratori , Lastrone,
I <-,.',. pi o meno lungo.e largo di pirli-a
viva, chr si leva a strali dalle cave e ser
ve a varii usi negli edifici.
STELTA, . t Stelletta. eStelluzza, Pie,
cola Stella,
Dello per Scheggetta ; Sclieggiuola;
Seheggiuzza , Piccola scheggia che vie
ne spiccata, dal legname nel tagliarlo e lar
forarlo.

STEM\NA , T. ani. Settimana.


STEMPARAR, r> V. DBSTBMPABX.
STENCO, add. Disteso<> Intirizzito; Stec'
chito , dicesi del Corpo e Membra dislese
per freddo o per malattia.
STECCHI, Gambe affusale^ vale Sotti
li a guisa di fuso.
STENDARDO s. m. Stendardo; Vetsillo, Insegna o Bandiera prineipidi.
STI i 1 1. . i DB IA PROCESSI^*, Stendar
do o Segno,
STBVDAHDO, diciam noi per Antenna^
rio Un legno lupgo e diritto, su cui ('in
nalza la bandiera dello Stalo.
PORTASTENDARDO, Stendardiere , Co
lili che porta lo stendardo.
STEjVDIDR, s.m. T. degli Stamp. Spandiloio , Luogo da distendervi per asciu
gare le carte stampate o che che sia.
STENOGRAFIA, . f. Stenografa o Steganografa, Neologismo dell'uso, deri
vato dal Greco, che vale Scrittura abbre
viata, della anche Brachigrafa; Tachi
grafa ; Arte, di scrivere in compendio o in
modo abbreviatissimoper mezzo d'alcuni
segni alfabetici traiti dal panie, d.illa lipea rplta.c dal circolo. anche delta Ar
to tironiana], ila Tirone Liberto di Cice
rone che la nsorcitava per eccellenza Sienofrrafo , si chiama quindi Colui chn la
coltiva ed esercita, o lo era solto il Regno
lulico il figlio dell' Autore , Francesco,
Buccio,

STERM1NXR , V. DE3TERMiX.
STERMINIO, V. DESTBRMVIO.
STERPO, s. ni. Voce amiq. ( detta pro
babilmente dal Greco Sterttme, Careo,
Privor) Sterpo o Sterpane, Rimessilicei
tleotalo che pullula da reppaia d'albero
secco o cadulo per vecchizza.
MARIDARME, Azzb CJ*B o ROVAGITA STER
PO B INUTBLB SENZA r>fi;i.v , Modo ani.
Maritarmi onde non rimanga, sterpo ,
detto fig. cio Perch non rimanga a gui
sa di sterpo, cio sterile , inalile e-senz*
prole: giacch lo Sterpo un legjio ba
stardo non produttivo.
A GNBLA. STERPA, dicono i nostri Beccai,.
e vale Pecora vergine, Pecora th non ha
frullato,

STI

STI

STI

STERZXR, T. Sterzare, T. de' Vetturali K


Voltare il cocchio a diritta o sinistra.
STERZTO (coU* z aspra) s. m.Piccolo
sterzo. V. STERZO.
STERZO, s. m. (colla z aspra) Sterzo, i
dice da noi comunemente per una specie
di cocchio scoperto. Ma Sterzo propr.
Quella specie di ruotimi, eli;- si mette oriz
zontalo sulla ala interiore della carrozza
o limile, in mezzo a cui passa il maschio.
Le carrozze che hanno questo sterzo pos
sono voltare con mollo maggior facilit di
quelle che non l' hanno.
STI , Maniera ant. accorciala Teneziana,
che corrisponde al SE TI, la quale s'incon
tra spesso nelle poesie vernacole del 1 5oo.
STI VOL, Se tu vuoi STI HA ctioa, Se
tu hai .cuore A non STI M' INFINOCHI ,
Amore te tu mi prendi a gabbo CAK-

rie per forar il cartoccio o MOchelto di coi


sono cariche , acciocch l'innosi-aUii-a co
munichi colla polvere ohe. Ve dentro.
anche chiamato , ma impropriatrrenle ,
Sgorgatoio.
STILO, . m. Stilo e Stile , Arma noia

STITIGBTO.add. Stitichutto,Cbe mal


volentieri s'adatta all'altrui voglia.
STITICHR, v. Fare ttitico il ventre ;
Ristringere il ventre.
STIVA , s. f. Stiva; Stipa, Mucchio di
cose stivate insieme a guisa di fastello di
stipa.
MBTBH iir STITA, Disporre in matta ,
V. STIVAR.
SrirA DB LA JTAV , Stiva , significa il
Sito pi basso della nave, e propriam. il
Contrappeso che si da a ciascun iato di
essa per bilanciare il suo cai ir.
STIVA , add. Stivato, Calcato , Zeppo.

H> MIA RAVBZzX , STI 7, PER SORTB HIPIlE-

SA, Centone mio se a sorte sei criticato.


,5TIBIO,add. Voce di Cliioggia, della per
agg. ad uomo, Scioccherello} Sciocchino.
ISTIGARLA, i.Godere,Sfuaizarei Trion
fare, Divertirsi r. viver bene o bastanteinentr con .poca spesa. Far le nozze
coi funghi, vale Far le spese ncceesarie
con mollo risparmio.
STICARLA A LA GRAITDA, Filar del signort ; Voler vivere alla paperna , l*ulamente.
STICALA SECOXBO X'ORDBIVB, Traccheg
giare; Tagliare secondo ilfanno Tem
poreggiare, V. NAVECR.
STICAULA anche termine di Giuoco e
vale Far decidere dalla sorte col proprio
compagno guai dei due debba pagare lo
scotto o sia tinta la parte perdula. Sono
quattro i giuocalori e due perdono ; que
sti due giuocano fra loro e uno solo perde
tutto, e questo si chiama il Pigiato.
STILAR, v. Stilare, Usare , Praticare.
STILAR U.VA PIAGA , T. de' Cbirurgi ,
Tentare, cio Riconoscere colla tenia una
jiiaga per intenderne la profondit.
STILAR, dicesi anche per Stilettare,Fe
rir di stilo.
STILAR e STILIZAR sono termini Mercan
tili di QUOTO uso clic diconsi delle Cam
biali , e Taglione Rilasciarle , Mandarle
fuori.
STILETADA, s. f. e nel plur. STILBT^B ,
Stilettata, Colpo o Ferila conistilello o
stilo.
TUTE 8TILETE AL MIO ccoR , l'ires per
grave dolore o afflizione molai". Tutte tra
fitte t>ferite o funtare al mio cuore.
ST1LETR, v. Stilettare, Ferire con lo
diletto o slilo.
ST1LTO, s. m. Stiletto, Specie d' arme
corta di punta da offendere.
STILET.O DEI CHIRURGHI , Tenta o Spe
cillo, Sonile strumento con cui il Cerusi
co conosce la profondila della piaga, che
anche dicesi Specchietto.
STILBTO, dello in T. M il. e Mar. Sfondatoio ed anche Ago e Nettatoio, Picco
lo strumento di ferro appuntato ad una
estremit e gucraito dall'altra d'un anello
che s'introduce nel focone delie arliglie-

M F. TRII TRA ''. STILO E 'L MU11O , V. CllIAPAB A i. F. .ST II ETE.

STIMA , . f. buina, Pregio.


FAR LE COSSE A STIVA , -Far le cote alla
buona , alla carlona , alt impazzata , a
cataftcio, alla peggio ; Acciabattare,
Acciarpare, Ciarpare.
La Stima delle Valli ove ti conserra 11
"pesce li divide in riva e morta. La Slima
viva riguarda alla quantit e qualit Sei
Peice che pu essere nella Valle apprez
zata , la Stima morta comprende tutti i
!.<> ni i ed opere utili che si trovano sussi
stenti.
STIMAI) R , . m. Stimatore ; Apprestatare; Estimatore, Quegli clic stima o ap
prezza le cose per altri.
STIMAR, v. Slimar -i -Starnare; Vrt.giare.
STIMARSI, Stimarti ; Riputarti, Te
nersi abile , da molto Pavoneggiarsi o
Paganeggiarti, V. PAONIZABEB.
Mo STIMAR USTA BUDELADA , Niente St-

ynare; Nonreputare un cavolo; Slimar


come il terzo piede.
.STIMO e n F F STA ( OSSA , Stupisco o Afi
maraviglio chefacciate ec.
STliN S. STIN , 5. Stefanino, Nome ti
tolare -d'una CliieFa eli Venezia, di che
V. S. Sri*.
ST10RA ( coll'o*perlo) s. f. Stuoia e Sta
io, Specie di Coperta tessuta o <Ii giunchi
o d'erba Tifa ( V. PAVRA ) che serve a >rii osi. Quella lucia che lavoravano e in
in cui dormivano o oravano! Monaci, di
cerasi Matta, V.STUHIL.
FAR LE STIORB , Inlessere e stole , Tale
Formarle, rntessendolc.
ST10RR , s. m. Il Tetsitore di stuoie o
stole, Quello che le compone e le tesse.
Stuoiaio o Stoiaio che por l' inclinazione
della lingua potrebbero forse convenire,
non si trovano ne' dizionarii.
STIRACUiXDA, s. f. Stiracchiamento ;
Stiracchiatura; Stiracchiatezza, SoCstichezza.
Detto ancora nel sign. d Lungagnata;
Lungheria; Carii/azione.
-STIRACBlAR, v. Stiruccliiare , Cavilla
re, Sofisticare.
Detto per Menare in lungo; Mandar
- d'oggi in domani, V. STIHJSSIR.
STIHACHIR T AJTI , Durare a stropiccia
re gli anni, Seguitar a vivere secondo il
tempo.
STIRAR , T. V. DESTIIR.
STIRPAR , V. ESTIRJPR.
ST1RP\TICO , s. m. chiamavasi in anti
co la Tassa che devevasi pagare al Pub
blico per poter raccoglier legne e sterpi
nelle selve de' nostri contorni ; ed era il
Doge che aveva diritto di esigere questa
tana.

63-i

STIVAI COMB ).K SAItDELB , V. S.MIDill.A.

ST1VADR, t. m.T.Mar. Chiamasi nd'baslimenti mercantili quel Marinaio che ha


l'ispezione di stivare le mercanzie. Pirl
Dizionario non trovasi Stivatore, V. !'<.
tntt.
STIVAL , che nel plur. ditesi STIVAI o
STIVAI, s. m. ( (Ini barbar. JEstivalia u
ttivalia) Stivale, Calzare di cuoio, ho*
ticsimo, che umicamente usava! d'estate.
STIVALI DA cnopA o DA TROMBA, Stiva
ti a tromba, o Tromboni , Stivali di cuo
io forte per uso de' postiglioni e Vetturali.
STIVALI A BOMBE, S-tivali convessi o pie
gati in arco, Specie di -Stirali che ricuoprono tutta la gamba, non hanno rimboc
catura , e fanna assai rilevare e sporgere
la polpa .!<!!:> gamba.
CuSSIJiLO DA STIVAI, V. CusStltELD.

STIVAL, detto a uomo li. .Stivale e Sti


vatacelo, Sciocco, Scimunito.
So RESTA wif TIVL , Rimanere stor
dito o sbalordito ; Rimanere un uomo di
paglia, V. HJ.ST'.K e BOCA*.
ST1VALARSE, V. ISTIVALABS.
ST1VALTO, s. m. Stivaletto!, Cakerino; Calzaretto; Bogicchini e Borzac
chini, Piccolo stivale , e propr. intendia
mo Stivaletto mezza gamba; che anclir
chiamasi Coturno.
Coi STIVALBTI i PIB, Coturnato e Cotui-nipedv,
STIVALATI ctTRTt DA OLDAI, Bottini, <tconsi certi Stivaletti che non fasciano che
il collo del piede o JI.H o |.i. V. STIVALINK.
STIVALINE, s. f. T. Hi). Sopraccalza,
Calza di racria o di panno che si pone dai
soldati ili fanteria opra le calze, per lo
pi nera ma alcuue volte bianca , V.
GAMBIERA.
STIVAR, v. Stivare e Stipare, Stretta
mente unire insieme. Dislivare il ->'.
contrario.
STIVAR LB LEGIVB, Stivare e Allarcarr.
STIVB LB SARDELB , Stivare, Mettere
il pesce a suolo a suolo ne'barili e salarlo.
Stivare, T. Mar. Porre in ordine le ro
be della nave. Stivare in verde si Met
ter la roba in luogo umido o sospetto d'u
midit ; o Stivar roba umida STI VAII
A TBAVO, Stivare in trave, dicesi lo Sti
var balle di bambagia e simili a forra
d'argani, leve etc. Stivare a becchetto, di
cesi lo Stivar balle di lana.
STIZZA, s. f. Slitta, lr , Collera.
STIZZA, di-ito per disprezzo d' nn Cu-

65a

STO

enetto , Tale Carogna ; Sconcialurela ,


V. DBSCOWO.
STIZZA, add. Suzzato; Attizzato, si ri
ferisce al Fuoco Stizzito, a Persona e
rate Incollerito.
STlZZ\D\.,t.t. Attizzamento e Frugata,
L* allo di allizzare o frugare il fuoco.
STIZZDA , si dice ancora per Irrita
mento; Incollermento.
I > AUSE U.VA STIZZDA , Incollerire ; Ar
rabbiarsi.
STIZZIR , T. Attizzare ; Rattizzare ;
Stuzzicare; Fomentare o Cercare it fuo
co, che diceti anche Frugare Frugac
chiare e Frugolare , sono frequenlalivi
di Frugare.
STIZZR SOTO, dello fig. Giuenere; Aggiugnere o Mettere legne al fuoco, vale
Aggiugnere slimoli, Fomentare, Eccilare , Istigare ; e dicesi in mala parie.
STIZZARSE, Stizzarsi e Stizzirsi, In
collerire, Adirarsi, Arrabbiarsi.
ST1///.: T A, add. masc. dello di Fanciul
lo, Babbiosetto ; f"'elenasetto ; Sdegnosetto.
STIZZTO, s. m. Tiizoncino o Tizzon
cello , Piccolo lizzo ; e se Legnuzzo o
Carbone mal collo che (accia fummo, di
cesi Fumaiuolo.
STIZZO, s. m. (dal lai. Ti li, onis) Stiz
zo o Tizzo: lo slesso che .STIZZII* , V.

Do STIZZ HTCBOSAI , Un fuoco misera


tile, Da pilocco.
STIZZN, s. m. Tizzone o Stizzone, tecrete, di Slizzo o Tizzo che anche dicesi
Brandone, Pezzo di legno abbrucialo da
nn lalo.
Dello per Agg. a Uomo, Anneghittito;
Impigrito alfuoco, V. IMFOUTARABSB.
ST1ZZONCN, s. m. Tizzoncello; Teson
e/no, Piccolo tizzone.
STO (coli* o serralo) e nel plur. Sri, Ac
corciati d Questo e Questi , Pronome.
STO MAL, STO TRBDO, ST'nvvBRJfO, Sri

GUAI, Questo malf ; Questo freddo eie.


STO A ( coli' o serralo) s. f. Bazza di ca
valli.
MANDAR i CATALI A LA STOA o A LA coYBBTA o A LA MONTA , Ammettere il caval
lo, asino , toro e simili , vale Mandargli
alle loro femmine per generare, che an
che si dice Dare il maschio.
STOB1A, s. f. Voce Agr. Stoppia, Quella
parie di paglia che rimane in sul campo,
negale che sono le biade.
STOCADA , s. C Stoccata, Colpo di stoc
co o di spada o di sciabola eie.
DAB UWA STOCADA, dello mei. Dar una
zaffata, unafardata, Dir un mollo pungenle. Dare una spuntonata, Dir parole
di scherno e di molleggio. Dicesi ancora
Trafittura o l'untatura.
DAB o Tin.Vn UWA STOCADA , detto pure
Biet. Dar la freccia; Frecciare , Chiede
re ad imprestito danari con animo forse
di non rendergli. Dicesi Arciere Co
lili che richiede danari a prestanza.
SEMPRE STOCB , Sempre nuovi oes.ti,
Dicesi Cesso per Aggravio, obbligo, de-

STO

STO

kiluzzo e qualunque altri simil cosa pic


cola ma noiosa.
STOCADNA, i. f. S(accattila, Piccola
stoccata.
STOCADRA, i. f. Salda; Increspatura.

ti pone il Sacerdote al collo sopra il ca


mice , o sopra la eotta.
Stala o Striscia , Specie d' ornamento
cimile alla stola che si mettono le donne.

STOC\R, v. Dar la salda; Increspar k


tei*, Far (tare dittesi e incartati i panniti ni, le trine e simili con acqua in cui sia
lato disfallo l' amido Affettare o Pie
ghettare, dicesi del La foro a pirgoline
falle ne'pannili.
STOCFS, s. m. Stoccafisso e Pesce la
ttone, Cos si chiama e la Marita (V.BxCAL\)C il Merluzzo (Gadus Merluciui)
diseccalo. Sorla di Baccalare che a noi
Tiene dai mari del Nord e dalla Francia ,
leccato come gli nitri Baccalari. 1 PescatoridelNord chiamano Stoch-Jisch ilBaccalare seccato all'aria e di gi battuto.
STOCH1ZANTE , Scrocchiante , Sust. e
add. Clic da o Che piglia lo scrocchio. Il
primo dicesi Scrocchione o Scrocchiante
attivo, e il secondo Scrocchiante passivo.
Prestatore , chiamasi Quello che presta ,
ma si piglia per lo pi in cattivo significa
li e Tale Usuraio Usuraio e Feneratore , dicesi Quello che presta ad usura.
T' per differenza tra 1' una e l'altra vo
ce; Usuraio chi toglie lanlo per cento;
e Feneratore Chi riscuole fruito del fruito.
STOCH1Z\R, i.Scrocchiare;Fare scroc
chi o Scroccare , Far cattiti negozii a
pregiudizio altrui.
STOGO, s. m. Stocco, Arme simile alla
spada, ma pi acuta e di forma quadran
golare, dal Germanico Starli.
STOGO, s. m. Scrocchio e Scrocco, Sor
ta d'usura che consiste in Dare o Torre
robe per grande e seonvenevolissimo prez
zo, con iscapito notabile di chi le ricere.
Da questo dicesi Dare altrui lo scrocchio,
e Tale Ingannare alcuno. Un servizio ad
alcun non fece mai se non col pegno e
dandogli lo scrocchio Barocco o Barocchio e Baraccalo, I una specie di scroc
chio che si pralica col lare trisla mercan
zia a credenza e ripigliarla per pochissi
mo, e come si dice, a mangiare a mezzo
dgg'otagg'i dicesi fra' Negozianti
Quel trillile usuraio che si pralica in alrune piazze col comprare o vendere in ef*
fello o fitliziamente azioni o scritto di
commercio, specialmente allorch cadono
in discredilo. V. USURA.
FAR UBI STOCIII. Fare scrocchi o Jarocc/ii Fare la buca, vale Servirsi del da
naro affidalo.
8TOFAN , add. Che asai nel Contado
terso il Padovano, Stufato, Chiuso a si
militudine di stufa CAMABA STUFAVA,
Camera stufata. Cio Quella dove si ten
gono sempre chiuse e porte e finestre.
STOICO, s. m. Stoico, noi Io diriamo faniil. per Agg. ilimmo nel sign. di Distrai
lo, Negligerne , Uomo fallo alla buona,
senza complimenti n affettazioni.
VITE A LA STOICA , Viver a brace vale
A caso, Negligentemente.

STOLA, s. f. $/,/, i, Striscia di drappo che

STOLA DB LA TBSTA , V. VESTA.


STOLA o'oao, V. CAVALIERI DB LA STO
LA I)' OIKI.

CALAR STOLA, V. in VESTA.


LA BOBA DB STOLA LA VA CHE LA STOLA ,

Pror. fam. indicante che La roba acqui


stata coi benefizii ecclesiastici ha un cat
tivo fine quando passa agli eredi.
PaBTE i STOLA , Prete ftalato , Che U
la stola.
STOLTA, s. m. Stoletta, Piccola stola.
STOLBTA DA DONA , Palatina , Voce
francese, Sorta di pelliccia che portan le
donne sul collo in lempo d'inverno.

STOLlDAGlNE,s.l Stolidezza; SciocSTOLIDEZZO, s.m. / chezza; Babbuassaggine , V. SEMPIEKZO.


STOLIDO , V. ISTOLIDJO.
STOL1DN, add. accr. di Stolido, Stupi
tacelo; Sciocconaccio; Scioccane; Scioc
cacelo.
STOMEGXWA, . f. Stomacaggine ; Stomacazione; Nausea; Beplezione di sto
maco; Sconvolgimento di stomaco 60
UNA STOMBCABTA , Ho un rivolgimento di
stomaco; Ho lo stomaco sconvolto.
STOMEGAR, T. Stomacare; Fare stoma
co ; fruire a stomaco, Nauseare, Pertur
bare lo stomaco.
Dello fig. Stomacare, vale Infastidire,
Stuccare, Venire a noia.
STOMEGAHSE DB QOALcbur, Stomacarsi;
Pigliar fastidio; Venire, a schifo.
LA CABITE GRASSA HE STOMBGA, V. CARNE

STOMEGHETO, s. m. Stomacuzzo, Sto


maco piccolo c debole.
STOMEGHEZZO (coli1 e strella) s. m.
Stomacaggine nel sign. di Smorfia , Le
zio , cio di Allo o modo pien di mollez
za e di anellazione , a cui s'abbandonano
certe donuc per parere graziose e per pia
cere CHE STOMEGHEZZI .' Che stomacag
gini, o smor/Se! V. CAGDA.
Dicesi anche Stomacaggine nel sign.
di Schifilt o Ritrosia, cio di Azione da
ritroso o da schizzinoso.
Stomacaggine si dice nel sign. <ii Sgua
iataggine , Sgraziataggine , Svenevolezza.
Stomacaggine per Frascheria , Ragaz-
zata , Puerilit , Azione da fanciullo.
Stomacaggine ,per Domestichezza trop
po spinta e che offenda il costume e la de-'
cenza. V. DBSMBSTBGABJB.
STOMEGHIN , s. m. Pezza da stomaco ,
Arnese di tela che alcuni porlano sullo
sloraaco per ripararsi dall* infreddatura. >
STOMBGHIN, si dice poi famil. per Agg.
a Persona , Nauseabondo , Pieno di nau
sea , che si prende nausea.
STMEGO, s. m. Stomaco, Fu dello an
che Dispensa del corpo , perch ivi si fa
la prima concezione degli alimenti.
BOGA DEL STMEGO, Bocca dello stoma
co o Forcella dicesi della Parie supcriore
delle stomaco, dove finiscon le cestole.
CAHGB EL STOMBGO, Un cibo carica lo

STO

STO

Maniaco, per dire ch'egli di dura dige


stione, che posa sullo slomaco. E nel me
desimo sign. si dice Caricarsi o Caricar
si di cibo, e quindi Aver la stomaco ag
gravato o carico di cibo o di vino.

volta, per ogni poco di maretta (


sLe) maregghiasi di maniera eh* lut
to si travolge o si turba.

Arn Et STOMEGO REBALT , Avere lo


ttomaco sdegnato, Aver nausea o inap
petenza
AVER BL STOMECO REBALT O

HEVOLT co o.vo , detto metaf. Aver con


uno lo ttomaco guaito, diceti di Chi
disgustato.
AvB QUALCOSSA SUL STOMBGO , Avtr

rincendito, che i Medici chiamano Pirbti , cio Quel ribollimento di stomaco


nato da indigestione. Y.GaATBZZA DB axoHEGO.
A .M; BRUSft DE STOMEGO, Aver manicamento di stomaco ; Aver acidit o lo
stomaco acetoso, Specie di corrodimeulo
di stomaco.
AVER us STOMEGO DB FBRo , Aver un
ventre distruzzolo, dicesi di persona che
mangi assai.
AVER EL STOMSGO i AQUA , Sdilinqui
re; Illanguidire; Infiacchire, Quasi ve
nir meno; e Uiccsi ancora dell'Aer gran
fame.
Bow STOMBGO, detto per ironia e Gg.
Suono stomaco, ci di poco onore , o
uno cui si possa dire liberamente il fatto
suo. E quindi l'adagio, Abbia stomaca
da struzzo chi a trangugiar ha deiferro. ci insinuato priucipalraente per li
Cortigiani, soggetti pi degli altri all'in
vidia.
BOTA i.v TBL STOMEGO , Stomacata.
ESSER UNA COSSA BOXA PER EL STOMEGO,
Essere stomacale o stomachico, Esser
grato o confacente allo stomaco.
FAR STOMEGO , detto tig. Stomacare ,
Commuoversi o pertarbarsi lo stomaco.
Vare stomaco o stomacaggine , Muovere
sdegno e generar commozione, lo sono
stomacato de' tuoi sconci e sozzi detti
Et FA STOMBGO O EL FA STOMEGO AI POLA-

STHI , Maniera faro. Dice o fa cose che


stomacherebbero i polli i Fa stomaco.
UA VOLTA TI FACEVI PANZA h ADESSO TI

FA STOMBGO , Dettato scherzevole di mot


teggio equivocoso sul doppio significato
della parola STOMEGO.
A.-VDH DB CATIVO STOMBGO , V. AjJDAtt
DB MALA VOCIA, in VoGIA.

Avsn uxo set STOMEGO, Portar uno


sopra lo stomaco, Cg. Aver uno in otlio.
COSSA CHE FA REDALTR O AEVOLTR Et,

STOMECO. Dicevi che Una cosafarebbe sto


macare i cani, per dire, Che cosi spor
ca e nefanda clic provocherebbe il vomi
to fino ai cani per la sua schifezza. V.Vsc.\ia i VERMI in YEGSB.

DAR u rucso IN TEL STOMEGO , Dar


uno stomacane.
MAL DE STOMEGO, Stomacatine o S/omacazione , Commozione, Wausra , Kilolgimculn di stomaco. Rompersi la stoinur:o a uno, vale Vomitare. V. GOMITAR.
AljssiR Et STOHEGO , Buscir carne
grassa; Venir nausea; Nauser.re.
MOVKIISE EL STOMEGO, Mareggiare o
anobi- Mareggiarti, L'aver quel trava
glio di stomaco die molli ricevono dal na
ti "are. Chi comincia navigare Ut pi-ima

No GO STOMEGO DE SOFRIRLA , Noli ho

cuore o Non mi da C animo di soffrirla.


No VOCIO STAR CO STO OROPO O CO STA

PIER SUL STOMSGO, Non voglio stare con


questo cocomero. in corpo, detto fig. Cio
Con questo dubbio o timore o pensiero o
inquietudine.
iJTOMEUO DB LBDoNE, V. SB.

TBGMR IN STOMEGO , Tenere in collo,


' Non dir tutto quello che si vorrebbe e
potrebbe dire. Tenere in petto, Occul
tare una cosa per pubblicarla a suo tem
po Serbar nel pelliccino, Tacere, Non
dir nulla.
Go SETANTATRB ANI SOL STOMEGO, Ma
niera scherzevole che vuoi dire Ho f et
di settantatre anni,
STOMEGN , s. m. Stomacane, Stomaco
grande.

STOMEGSO, add. Stomacoso; Stoma


cante, Nauseoso, Schifoso.
In altro sign. Mormieroso ; Smance
roso ; Smorfioso, Cascante di rezzi , di
smancere.
CHE STOKBGOSO ! Che impertinente ;
Che insolente ; Che arrogantello e an-oganluccio !
DA STOMEUOSO , Detto avverb. Stomaeosamenle ; Stomachevolmente.
STONA, adii. Stuonato o Stonalo, dello
fig. vale Svoglialo , V. MALMONT.
STONDA, t. f. Sluono, dicesi degli Stru
menti che si suonano e di Chi canta.
DAR UNA STONDA, Stuonare, Uscir di
luono in cantando o suonando.
STONAR, v. Stuonare o Stonare, Uscir
di luono; e si riferisce alla musica.
STOSTI si dice ancora 6g. nel sign. di
Sconvenire j Disconvenire STA COESA
LA TO.VA, Ci disconviene, Non isl Le
ne, Non s'addice, Non conviene.
STOMA BSB , Annoiarsi; Stufarsi; In
fastidirti SON STONA, Sono stufo o in
fastidito o annoiato. Direbbesi xVo/z Jono
o Non mi senio in tuono per Non istar
bene , Non s< nursi in vigore di sanit.
STONFARSE , v. V. TONFASSE nel terzo
significalo.
STOPA , s. f. Stoppa , Materia nota clic
nel pettinar il lino o la canapa si trae da
essi dopo il capecchio ( STOPAZZI ).
Stoppe , in Marin. diconsi i Commen
ti delle navi pieni di stoppa calcatavi col-,
lo scalpello e maglio dei calafati perche
non siano penetrabili dall'acqua.

STO

65

STOPAZZI BBL tiw o DEL CAtfBVO , Ca


pecchio, Quella prima materia grossa clii^
si trae dalla prima pettinatura del lino "
della canapa avanti la stoppa. Capecchiaccio e voce avvilitivi.
CAVAR i STOPAZZI DEL trw o DEL CADE
VO, Scapecchiare. E Scapecchiatoio dicesi lo Stromento col quale il lino si se
para dal cape.cchio.
STOPE (coll'o stretto) s. f. Stuello, si di
ce a pi fila di vecchio pannolino avvolte
insieme in forma lunga e rotonda, che si
ponga a ferite e nell'ulcere.

STOPTA (coli' e strega) s. f. Stoppettina, Sloppa fine, Materia pi sonile del


la s loppa clic si irae in una seconda per
linatura del lino.
STOPN o STUPN, s.m. Lucignolo o Stop
pino , Pi fila di bambagia che si metto
no nella lucerna o nelle camicie per farle
ardere. Nelle voci barbariche latine di
Du Cange trovasi Stopinus.
FATO A MO STUP* , Lucignolato, Rattorlo a guisa di lucignolo.
STUPN, detto in T. Milil. Boccone,
Quella quantit di fieno , sfilane, moti
di terra e simili che si mette forzatamen
te nelle artiglierie sopra la polvere o so
pra la palla. Dicesi anche Sfilacci.

Stoppini perpetui, diconsi i lucignoli


falli di midollo di giunco. V. PAVRO.
MAGNAR M CANDELE r GAG i STOPIN;,
V. CANDELA.
STOP1N\R, v. V. STUPIWH.
STOP1NETO, s. m. Lucignoletto o Lucignolino, Piccolo lucignolo.
STOPSO (coli' o stretto) add. Stopposo;
Tiglioso; Lignoso; Tirante; Alido, S'ap
propria specialmente alla carne troppo
fresca che sia dura o difficile a mastica
re, contrario di Frollo.

STORA, V.SnonA.
STORACE, . ni. Storace, detto anche
Melo cotogno salvatico, Ragia odoriferi!
o sia quel Balsamo secco, detto Storace
Calamit, perch portalo una volta in
calami o sia canne, che geme da nn^albcro indiino nominato da Linn. Styrax ojficinalis. Esso di colore scuro, ha odo
re balsamico , che s' accosta a quello del
Belzuino. Adoperasi coin profumo e ad
uso di medicina.
V e poi la Storace liquida che geme
dall'albero proprio dell' America setten
trionale , detto da Linneo Liquidambar
styraciflua. Quesla resina fluida o balsa
mo, slimata vulneraria , ma pi adoprala nella veterinaria.

S CA MOLA LE STOPB , dello fig. G'j fi

ammollalo o ammollilo il ventre, cio


fatto lubrico; Aver la soccorrenza o la
cacaiuola.
STOPA, dello in gergo, vale fino.
METEB LE STOPB, Calafatare una bar
ca; Stoppare; Ristoppare.
ZOGR A STOPA , V. STROFA.
STOPAZZO , s. m. Stoppaccio o Stoppacdolo, ed anche Boccone; Stoppa o altro
simile che si melte nella canna dell'archibusn e nell'artiglieria per falcarvi la
polvere.

STORDELA , s. f. Uccello. V. GAZANEIA.


STOBDO e i
STORDTO / add. detto per agg. a per
sona , Inconsiderato, e du-rsi di Chi per
leggerezza o per allro , opera senza pen
sar bene a quel che fa. Sbadato significa *
un di presso lo stesso. Per altro allo&ordito noi aggiungiamo una certa idra d'av
ventataggine che non sempre s' unisce al
lo Sbadati,. sbadato uno che si mclUil vestito lovrscio ; Stordito uno che per
mclterlo iro;>po in fj-etla lo lacera.

STO

STO

STO

STORLA, (coll'e aperta ) . f. T. de'Cacciatori , Acertello c4 anehe Gheppio, Uc


cello di rapina, detto in Toscana Allorin e Falchetta di torre, da'Veronrsi GAVIXL, dai Vicentini FALCHBTO , dai Si
stematici antichi Tinnunculus , e da Linneo Falco Tinnunculut. Egli ha la penna
del dorso rosso-ferruginea : si ciba d' uc
celli cil anche di topi; dimora ne' luoghi
alii e diroccali. V. FALCRBTO.

STORTA, s. f. Storta; Storcimento; Starti In tura ; S (artigliato , Lo storcere.


STORTA, si dice ancora per STRACCIO,V.
Storta pure si dice per Scimitarra ;
Squarcina, Arma bianca tagliente da un
lato , di lama torta.
Storta ancora chiamasi un Vaso da
stillare.
STORTA , si dice anche per Ronca, ch'
un Coltello adunco serramanico , di cai
si valgono i contadini per potare.
STORT\DA, s. f. Torcitura, II torcere.
STORTAMI , s. m. Tortiglione , La parte
torta degli alberi e simili. Zangoni, in T.
de' Costruttori navali , si chiamano Tut
ti i madieri di angolo acuto, quali sono
quelli situati dal madiere del dente sino
alla ruota.
STORTARA, s. f. Tentone* Stornane.
STORTNA, s. f. Borbottino 'VMO di ve.
Ir col collo lungo e ritorto, che nel ver
sar il liquore contenuto par che borbotti
gorgogliando.
STORTO, s. m. e pi comun. STORTI in
piar. Cialdone , Pasta confetta con zuc
chero e quasi liquida , che si stringe in
forme di ferro, diocesi sulla fiamma e s'at
torce e riduce a guisa di cartoccio.
STORTO , add. S torlo o Torto e Tortuo
so, Contrario di Diritto.
Detto per Agg. a Persona che anche di
cesi STORTO DAL DOLO, vale Furbo; Sa
gace; Astuto, elicsi dice anche Bistorto
V. DEST e FURBO.

re; Stravolgere; Scontorcere, Torcer


un violenza.
STOBZBR BL HUSO o BL NASO o EL BECO
Torcere il grifo , il muso, il viso, il na
to, il gesto , le labbra; Far ceffo; Far
viso arcigno; Pare bonaccia o occhiacci, atto di chi fa dello schifo, dello sdognoso , del ritroso Far buzzo ; Piglia
re il mascherino , Aver collera con alcu
no Arricciare il nato , il muso o le
labbra, dicesi Quando con u certo geslraggrinzando e spingendo il naso o la boc
ca ali' ins, si mostra d'aver qualche co~
sa a sdegno e a stomaco e se ne stizzisce.
Imbufonchiare, vale Adirarsi alquanl
Puzzare o Putire ifari del melaran
cio, Suoi dirci d'uno che pretende esser
mollo dilicato in qualunque genere di
cosa.
STORZBRSE DAI DOLORI, Aggrovigliar
si; Contorcersi, Ritorcersi in sfc medesi
mo, che anche dicesi Distorcerti o Scon
torcerti.
STOBZ.ERSB UNA MAX, UN P'IP. , Din-s
carti; Dinoccolarsi; Storcersi
STORZEBSB, Storcersi, detto fig. per
Contrapporsi Storcere, in sign. neu
tro, Contrapporsi , Mostrar ripugnanza,
di dire o di far che che sia. V. STOKZIXENTO.

STOR10L,V.STuaibL.
STORIN , V. STUHIN.
STORLIIY o STORNIO o STORNO , i. m.
Storno e Stornello, Uccello nericcio pic
chiettato di bigio , che annida sui triti
delle case alte. I Sistematici lo chiamano
Slurnus vutgaris. La sua carne non sti
mata. Istruito canta ed anche parla me
glio della Cazzer.
STORNAR , T. Stornare, Storre o Stoglie
re o Dislorre.
STORN.AR UN CONTBATO o UNA PARTIA ,
Spegnere; Cancellare un contratto o una
partita o un conto, e vale Annullare.

STORNLO o STO., Uccello. V. STOR


II.
Stornello, dicesi per Agg. del Mantello
di carallo misto di color bianca e nero
STORNLO POMA, Leardo pomato.
STORTELO, nel parlar iam. si dice per
Agg. a Giovane, e ale fallibile ; Leggiero ; Instabile ; Incollante ; Ovv. Sbada
to; Intronato i Balordo; Sbadalello; Intronatello.
STORMMEiN'TO, t.m.Stordimenta; Sba
lordimento ; Stordigione , Lo stordirsi.
STORNIMBNTO o STORMITA DB TOSTA, Giracapo; Capogirlo, V. CAPOZIRO.
STORNO, add. Stordito ; Imbalordito ,
Assordalo.
STORNR,. Stordire; Sbalordire; Im
balordire, Torre il capo.
STORNAR UN COMUN, Assordare o Sec
care o Torre il capo a una pescaia , di
cesi del Non rifinir mai ili cicalare.
STORNR LE BECHIK, Assordare o To
glier gli orecchi EL M' HA STORMO ,
Agli mi ha sbalordito , stordito, tolto ti
capo.
STORNO, . m. Storno, T. Mere. Rescis
sione d' un contratto per mancanza d' al
cuno de' requisiti snstanziali necessari! a
stabilirlo o per volont de' contraenti.
STORNO D'UNA PARTA, Cancellazione.
STORNO, add. Sbalestrato, Colui che fa
le cosa sbalestratamente, cio inconside
ratamente, Sbadato; Sbada fello An
cora Intronato; Intronateli , Stupido,
Che non sappia quel che si faccia.
STORMO LA TESTA , Accapacciato, Che
ha il capo grave e affaticato.
STORNO DAL TU , Cotticelo , Alquanto
ubbriaco.
STORCI (coli1 o serrato ) s. m. Butteri,
Qne' segni o margini che restano altrui
dopo il vaiuolo. Ma nel sign. vernacolo
s' intende d'un viso quasi deformato dal
le cicatrici rimaste pel vaiuolo, che abbia
la superficie d' una stoia o l' irregolarit
de' segni d'oca carta geografica.

STORTO PER TOTO, Bistorto, Torto per


ogni verso.
STORTO i.v PONTA , Adunco; Augnalo,
Dicesi di Arma, ed anche del Becco di al
cuni uccelli.
COSSA TORTA , l'ani torta , cio Che
non viene per le vie rette.
Parlandosi di Legno , Bieco , dicesi in
generale nelle arti da coloro che adope
rano il legname di Qualsivoglia cosa che
non sia diritta.
FORTUNA TORTA , Fortuna guercia ,
cio Avversa, contraria.
PBH DBBTO B PBB STORTO, V. DllETO.

PER STORTO, Per obbliquo; Per torto ;


Obbliquamente.
ANDAR A STORTO o PER LB STORTE, Far
una cosa per obbliquo , vale Con ingan
no Errare in cammino detto in al
tro sign.
GAMBA TORTA, Bilia o Bilie ; Gamba
torta o stramba STORTO DB GAMBE, Bi
lenco o Sbilenco, Che ha le gambe a ba
lestrucci Curvipedo dicesi Chi le ha
storte Contraffatto della persona, Im
perfetto di corpo.
PAROLE STORTI , Parole torte , Ingiu
riose.
STORTN, add. Bistorto, Torto per ogni
verso.
STORUL, s. m. Voce ani. lo stesso che
STURIOL.
STOUZER (eolla z dolce, v. dal lai. Ex
tor/jucre) T< rare e Storcere, Cavare che
che sia dalla sua dirittezza Travolge-

EL XB COME I AGITI DA BnES3A CHE - r.


STOBZB B CRB SE BREZZA , detlO metaf. d

Persona, e vale Eeli pieghevole, Faci


le a persuadersi , gli di buona cucina.
STOBZBBSB si dice pure fig. per Condi
scendere; Adattarsi ali" altrui desiderio
Go DOVUDO STOBZERMS , Mi convenne
aderire, adattarmi, condiscendere, pie
gare, e s'intende a condizioni dure. V.
SBASSA RSE.
UH' EL SE STORZA LU , CHE ME STORZARC>

ANCA MI, detto pur fig. Dia egli che drirt


;;;'/' io ; Aderisca egli alia proposizio
ne , che vi aderir anch' io.
STOBZBRSE DEI FER, Rivoltarsi, Dice
si di corpo facile a piegarsi , come il filo
de' coltelli e simili. K Rintuzzare , trat
tandosi di duro, come chiodo o simili.
No STOUZBR UN CAVLO A WISSU.V , iVo/l

torcere un pelo ad alcuno, Non far male .


ad alcuno.
STORZ1COLO, s. m. (colla z dolce) Uc
cello, /ostesse che CAOSTOOTO, V.
STORCIMENTO , s. m. ( colla z dolce )
>Storcimento , Ripugnanza di dire o di'
fare. Dopo molti storzimenlifu forzata
a dire.
STRA, Particella che in composizione in
dica accrescimento.
STRA DB L\, Pi ch<- al di l.
MAND\R DE L DB STRA , V. MANDA*. 4
STRAALTO , add. Stragrande , dicesi a
Tela di misura straordinaria , o sia della
maggiore altezza , che dicevasi ancora
Tela da imperadore.
STRAM\R , v. Trasamare, Amare acce
samente.
STRABALZAR (colla z aspra) v. Scaval
care; Scavallare; Soppiantare; Dare il
gambetto, Far cader di grazia qualcheduno entrandovi tu.

STR

STR

STR

Dicesi pure per Trapassare ; Sopra


vanzare; Sorpassare, Superare, Vince
re alcuno.
STRABALZO ( colla z aspra) s. m. Strafulcione, Errore. V. SCAPCZZN.
STRABASTXR ; v. Pi che bastare , Es
serne pi del bisogno KL BASTA. E STRABASTA, Basta e pi che basta; bastevotissimo.
STRABEVO, (coll'e larga) add. Arcibello ; Bellissimo.
STRABELN, add. Arci6ellone,Pi che
bellissimo.
STRABN, avv. Tralene, Benissimo.
STRABEVER , v. Strabere o Sbevere ,
Bere smoderatamente.
STRABEVA , s. f. Sirabevizione, L'at
to di bere con eccesso.
STRABIOIS'DO , add. Pi che biondo ;
Biondissimo, accr. e superi, di Biondo.
STRABGER ( col Po serrato) v. Soprabbollire; Bollire a ricorsoio, a stroscio,
Bollire di soverchio.
STRABON (coll'o serrato) add. Strabuo
no; Soprabbuono, Molto buono. Arcibuoiissimo; Arcibonitsimo Trabuono
voce ant.
STR.VBONDANTE, add. Straboccante;
Straloccn, Eccessivo, Superfluo.
STRABRAVO, add. Molto bravo o Bra
vissimo.
STRABUCXDA, s. m. Scappucciata; In
ciampala, V. SCATOZZADA.

STRACR i TEHE, Sfruttare, T. Agr.


parlandosi di terreni , vale Readerli iufrulttiosi.
STRACARSB , Straccarsi o Stancarsi.
STRACARSB SENZA GUADAGNAR CNE.VTE ,
Dare in un sacco rotto, dicesi melaf. cio
Affaticarsi lenza pr.
STRAC\RO, add. Molto caro o Carmi
nio Strafar voce nnliq.
STRACAVXTA, s. f. Trovato tattile, in
gegnoso j Ripiego ; Scherzo ; Tempera
mento.
STRACHTO,add. Stanchicelo; Strac
chicelo, Alquanto statico.
l'i -SE STRACHETO, Pesce molle, parlan
do di quello che si vende, Che ha perda
lo la sua freschezza , ch' quasi stanto.
STRACH1ARO, add. Trachiaro, Chiaris
simo.
STRACHN, i. m. Stracchino, Voce dell1 ubo. Formagio tenero assai buono e no
tissimo, di Lombardia, che fassi col lat
te burroso delle Tacche quando vanno
dalla pianura alla montagna o quando
ne tornano , e sono stracche dal viaggio.
STR AGO, add. Stracco; Stanco; Lasso.
STRACO CHE NO JIK SENTO LE GAMBE ,
Spedalo; Spedatistimo.
STRACO MORTO, Spossato; Infiacchito,
Rifinito o Prostrato dalla stanchezza.
STRACOSSI dice anche fig. per Stucco;

STRACULO , s. ni. Groppa di culaccio ,


T. de'Beccai, Una parte dula coscia del
le bestie che si macellano , eparala da
gli altri tagli detti di Culaccio.
TAGIO DB STRACULO, Taglio di culaccio.
STRACULO DE PORCO, Scamerila, Quel'
la parte della schiena del porco ch' pi
vicina alla coscia.
STRADA, i. f. Strada, detta anche Via
e Cammino.
STRADA BATIA , Strada battuta , trita,
calpestata; Strada maestra; Andar per
la ocalpestata.
d-
STRADA CHS si DIVIDE IN DO , Bivio o
Forca. Cesi Trivio o Quadrivio ove ne
sono tre o quattro che rispondono alla
medesima via. V. CROSERA.
STRADA CONSOHTIVA, Strada vicinale,
si dice Quella che conduce ad una o a
pia case.
STRADA COVERTA, Galleria, Cammino
coperto o sotterraneo.
STRADA DEI CARI , Carreggiata ed an
che Pesta sust. Strada battuta da' carri,
che i Pisani dicono Carraia Calcosa.
T. di Gergo e vale lo stessoAjroR PER
LA STRADA DEI CARI, detto fig. Andar o
Camminar per la pesta , per la battuta
o .-//,'/ corrente o colla comune, vale Se
guitar 1" uso- generale.
STRADA DE FIBRA VIVA , Strada sopratirata, cio Coperta di tira selce o Sel
ciala , e dicesi a differenza della Lastri
cata.
STRADA DB POSTA , Strada postale.
STRADA FONDDA , Strada affondata ;
' vi si vajno al ginocchio o a pancia
di cavallo; ' vi si sfonda.
STUADB IN CROSE, V. CROCER.
STRADA PEDONA , delta pi comunem.
TROZO, Sentieruolo ; Tramite; Fiottala.
STRADA PI CUHTA, V. THESSA.
STRADA SCOSSOLA, Strada scheggiosa,
scropulosa , smattonata , cio Piena di
schegge, ineguale.
STHADA REL, Strada reale o maestra.
STRADA si dice da noi ancora Gg. per
Maniera ; Modo QUESTA NO XE LA

PAH

IVA 8TRABUCDA , lo StCSSO che

STHABUCB.
STRABUC\R, v. Scappucciare; Inciam
pare; Sinistrare; Intoppare, Urtar cam
minando in che che *ia con pericolo di
cadere Cempennare vale Inciampare so
vente per debolezza di gambe.
STRABUCN , s. in. Lo stesso che STRABUCADA, V.

STRACA , i. f. Stracca; Sboccamento;


Stancamento;Sianchezza e Strache-za.
TOR su UNA STHACA , Pigliarsi una
ttracca o una stanchezza , Straccarsi
per aver lungamente camminato.

Go UNA GRAN STRACA , San assai stattco; Ho una stanchezza eccessiva.


CHIAPAH c.vo A STRACA , Sorprendere
uno alt improvviso, alla non pensata.
STRAC\DA,s.f. Sfracco; Stracca; Strac
chezza; Stanchezza; Stancamente.
PAUSE o TUI su U.VA STRACANA, Stan
carsi.
STRACAGANASSE , s. f. Castagne sec
che e mondate.

Detto per agg. e disprezzo di persuna,


Scannapane, Si dice d' Uomo disutile ,
e bnono solo a mangiare.
STRAC ANTN, s.m. Cantera, T.de'Carrai , Specie di scalpello o sgubia triango
lare da rivolarc il legno.
STRAC\R, v. Straccare o Stancare.
Straccare, detto melaf. vale Annoia
re, Infastidire. V. STUFAR.
STRACR. UN CAVALO , Allenare un ca
vallo.

BtStUCCO SoN STRACO , FINLA , S'iti

stucco o ristucco , finitela , In alto di


rimprovero.
ROBA STRACA , Stracco dicesi alle Car
ni degli animali morti allorch cosniuciaiio a putire.
ORA STRACA , Ora tarda , Nella quale
Uno sia stanco dall'aver lavorato, ed ab
bia bisogno di riposo , anzi che di altre
occupazioni.

STRACOLADA, i. f. V. STBACLO.
STRACOLARSE, v. Sconciarsi o Discon
ciarsi e Dnoccarsi un piede o u trac
cio o una mano, vagliono Storcersi, Uscir
delle nocca. A Firenze dicono Stracollare.
STRACOLAR OTTO , detto fam. e per esa
gerazione , Scuotere , Muovere e agitare
violentemeote e con moto interrotto. V.
SAGOMA*.
STRACCILO (coli* o aperto) i. m. Storta,
dicesi comunemente per Distensione vio
lenta ed immediata de' lendini e de'ligamenti di articolazione, in conseguenza
I" una caduta , di uno sforzo e di una
percossa, qualche volta accompagnata da
lussazione. Si dice anche Stravollura e
Isvoitura.

635

STRADA DA PERSUADERLO, Questa lldl la

DAJ\SE CN STRACCIO O UNA STRACOLADA


A i;,v PB, lo stessi) che STUACOI, VU.SE , V.

maniera o il modo di persuaderlo ; Non


la via da tenere.
STRADA DB MEZO , Via di mezzo; Stra
da media, dicesi fig.Tener la va di mez
zo; Star di mezzo; Dare nel mezzo o in
quel mezzo, Star neutrale , Non aderire
n negare No AVER STRADA DB MEZO,
Non avere mezzo , vale Pendere negli
estremi. Le donne non hanno mezzo o
amano o odiano estremamente Ton
UNA STRADA DE MEZO , Prendere la via di
mezzo o un consiglio di mezzo No VO
LER STRADA DB MEZO, \/>n lutar nel mez
zo, Volere o tutto o niente.

CHIAPR UN STBACLO, detto fig. l ilivare un danno, un pregiudizio; Aver


una malaventura, una sfortuna.
l'\ :-. U.VA COSSA A STRACLO , Operare a
ttracca, Farla in guisa da stancarsi.
STRACRDER , T. Arcicredere, Credere
pienissimamente.
STRACTO, add. Stracotto o Tracotto,
Pi che cotto; diccti delle vivande.

suo cammino o per lo gran cammino ,


per dire Procedere nna cosa come dee
naturalmente. Andar per la piana o per
la via distesa, vale Andar per li mezzi
pi facili e pi usitali.
ANDAR su LA STRADA , Locnz. fam. An
dar in malora, Rovinare il sno stato.
ANDAR zo DB STRADA, V. ANDAR.

A MlXn PER LA SO STRADA , .-Indurr pel

636

STR

STR

Femmine che oltre al convenevole s raf


fazzonane; f. prendasi in mala parie.
STRAFAR fcZZO, s. m. e per lo pi in
plur. SrTiAFAiiEzzr, Attillatura o Attilla
tezza , Squisitezza della portatura e degli
abiti. V. CARCADURA.
STRAFARSA ( coir o slrello ) Agg. a
Donna, e vale Caricata; Che strafa, Che
contraffa o alier e ingrandisce le cose.
MODE STR A FA ROSE , Mode strajful? ,
stravaganti.
STRAF1LR, r. Voce di uso delle nostre
donne volgari, e vale Filare troppo, cio
Torcere troppo il lino o la canapa che si
fila.
STRAFtf , add. SlraJtne,Vm che Cile.
STRAFG1O , t. m. ( corrono dal greco
Triphyllon , o meglio dal lat. Trijiilium )
o ERBA SPAC.VA , Trifoglio o TreJoglio.Erba notissima che cresce e si semina nei
luoghi erbosi e raccogliesi a Ceno ; ella o
della da' Botanici Tnjoium pratense. V.
SPACJTSO.
STRAFORAR, . Straforare f Traforare.

STR AFVTESO , add. Franieto ; Traviilo.

STR

BOTASSE A LA STRADA o DABSI o


A LA STRADA, Gettarsi alla strada; A udii re
alla strada o Slarf atta strada, vogliono
Assassinare, RuLiire i passepgieri.
CHTAI'IR LA STHAPA, Maniera met. Piglior l'ambio, che vale Andarsene.
ESSER su LA BONA STRADA , Essere ivi
diritto sentiero, sulla bona via; Arare
diritto: dctn fg. Parlando ili Cani
che seguitano la fiera , Essere in tulla
fatta, cio In sulla traccia, per la buona.
ESSEB su LA CATIVA STRADA , Etse r per
la mala o per la mala via.
FALX i* STRADA , Esser fuor di stra
da, detto Cg. Essere in errore.
FAB M STRADA AL FAFA , V. PAPA.

FAR LA STRADA A LA SECA, T. dc'LegnBinoli, Allicciare, Far la strada ai denti


Iella tega colla chiave delta Liccianola.
V. FBHO DA STRADAR, in T'ERO.
FERMASSE A MFZA STRADA , dello figur.
Disegnare e non colorire , Del non con
durre a perfezione le cose cominciale.
LAS8\R IA STBADA VECHIA PER LA MOVA,

C//i lascia la via vecchia per la nuova,


spesse volte ingannato si ritrova, Prov.
di chiaro sign. che si dice Cg.
METBB so LA BOXA STBADA o so LA
TBADA, Dare avviamento ad uno, Dar
gli occasione o mezio di conseguir ci che
desidera Addirizzare o Indirizzare o
Mailer uno infilo, detlo fi. Ricorregge
re, Ridurre al giusto, M.-tler per la iel
la via.
No LA XE HrVOA UJfA TBADA COTTA ,

'JVon la via delf orto, La strada non


breve.
OOXI STRADA MB BUTA I.Y PIAZZA , '.!;.-

mVra famil. Ogni prunfa siepe ovv. Po


eti rampollo fa Diurne , proverbii metaf.
pei quali siamo avvertiti che si dee tener
conto d'ogni minimo che.
STf\AD\L, f. m. ( alcuni scrisseso Stra
dale) dicesi per Strada, cio Luogo per
cpj si dee passare facendo viaggioSTBABL DE MESTBB,- STHAD\L DB PADOA, S'D-

lende Via di Mtstre o d Padova.


STRADELA, 1. 1. Stradetta; Strabuzza;
Stradiamola; Viuzza; Viuzza; Viot
tolo ; Tramitelo ; f'ia angusta Chiatsodo o Chiassolino, Slradella non fre
quentata, sozza e che serve di scorciatoia.

STRADOPIAR, . Raddoppiar di nuovo.


STRADPIO, add. Arcdoppto; Pi che
doppio Stradoppio Agg. dato singoUrmente al Giacinto.

STRADRTO, add. Trad'mtto, Pi che


diritto.
STRAFAC1LE, a.ld. Arcifacile o Arcifueolissimo, Pi che facile o facilissimo.
STRAFANIZZI , s. m. Tattere; lo slesso
STBIGUBZZI DA DO.YB. V. STOIGIIEZZO.
STBAFAN'RIO , add. Ci.e CASI .TBAFAVoni, detlo (ani. e per ironia , in mo
do annuir. Che casi stranii Che stuporei Casi chefanno subbisso.
STRAFAR, . Strafare, Far pi che noa
conrieae,
STRAFARSE TROPO, Chi imbianca la ca
sa la vuole appigionare , Si Jice delle

STRASFORM;\R, v. Trasformare.
STRAFORO, V. TaAFbno.
STRAFOZR, T. Stravolere o Stravol
gere, Arilo fg. vale Rovesciar l'ordine
delle cose, Dirle male e confusamente
Strafalciare dicesi <.' ll'Operare o Parla
re sema ordine Trasformare o Trans
formare , Cangiar in altra forma , Far
mutar l'ordine o figura: lutti significali
li . ri si che si convengono colla voce ver
nacola SK , i-i.i. LI, STBAVOZA , Sempre
stravolge.
STRAFRDO, Trafreddo, add. Mollo
freddo.
STRAGE, i. m. Strage, Macello, Carnifccina.
STRAGE, nel parlar fam. dicesi per Co
pia; Abbondanza; Quantit di cose, lo
stesso in questo ign. come DILDVIO, V.
STRAGIA, s. f. T. Mar. Straglio e ani.
Frodano, Grosso cavo a dodici cordoni
che termina superiorEircte in un collare,
e serve per tener saldo l'albero nel davanli , come le sarte lo fortificano al di
dietro. V. CONTRASTRACIA.
ASOLA DB ITUAGIA, Collare dello stra
glio, ed l' Anello o il Collare che mette
capo allo straglio superiormente.
STUAGIA DB FLOCO, Straglietto dj flocfo, Corda posta alla vela detta Flocco, V.
FLOCO.
STRAGIUDlZlXL , add. FsiragiuJi-Ja,
le, T. del Foro, Agg. di Scrittura , rolla
quale chi pretende qualche cosa, urbapauienle avvita il suo 'versarlo prima di
dar mano agli alii civili.
STRAGRANDO , add. Tragrande ; Tras
grand; A rcigraudissimo.
STR A GRASSO, add. drciraggiu n/o,Grassissime.
STRAGRATO , dd. Arcigratlstimo.
STRAllVTEIVDER, v. Frantendere; Trauatre, Intendere al contrario di quel clic
s detto , ingannarsi nell" intendere. V.
J.VJB.VDZft,

STRALASS\R, . lo slesso che TRALA*aB , V.


STRALASSO , i. m. Voce di Chioggia ,
Smanceria; Lezio, Affettazione. V. MrCVOYOLB.
STR ALCA ( coli' e larga ) . f. STBALECA o STUALBCADA DB TEMPO, Turbine^
Scionata; Nodo o Gruppo di vento; Tem
porale ; Tempesta Rovescio , vale Su
bita raduta <li pioggia e grandini*.
DAB e .VA STUALBCA , tirila in altro sen
so , Dar un rovescio ; Dar busse , percor
se, nespole, bastonale in quantit.
STRALOCHITO, add. Guerdao.
STRALC010 , add. (probabilmente dal
lai. Strale.) Guercio; Stralunato i Bir
cio o Sbircio e Bercilocckio, Che In gli
orchi scomposti.
VARDR STRALOC.H:O, V. VABDR.
STRALONGO, add. Tralungo; Arcilunghissimo Riferito a persona, V. STASCHIRLT.

STRAL()SS\R, v. Traballare; Strabal


zare; Scuotere, Lo scuoter! o urtarsi
che si fa in carrozza passando per una
strada rolla e disuguale.
STRALOSSO, >. m. Trabalzo, L'atto del
trabalzare sedendo in carrozza.
STRALUNA, add. Torco; Orribile,_ Pro
prio degli ocfhi. Aver la luna, ilcimurro, la paturna. V. LU.YA e PATCRJUA.

STRALUNXR, V. STRALUNA.
STRALSER, . Luccicare; Riluccicare; Brillare, propr. il Rispondere delle
cose liscie e lustre , come pietre , metal
li rio.
STRALZO ( colla z dolce ) . m. Stralcio,
Estrazione , smembramento di qunlcbe
parte di scrittura o di conii.
Dello anche per Stracciafoglio, ed
Quel libro ch'i lenulo da' mercatanti per
memoria delle cose giornaliere.
A*nXn PBR rati ALZO, Stralciare j dico
no i Mercatanti nel sign. di Diseccare un
negozio vendendolo a partile.
STRAMAGNR, . Strippare; Mangiar
a crepapelte; Scuffiare Detto anche
per Gozzovigliare, Fare stravizzo, V.
MAGNAR.
STRAMALEDTO, add. Stramalvagio,
Molto malvagio.
STRAM\N, (dal lai. Extra manum) A.
STBAIJW, dello a modo aw. Condro ma
no , cio Tenendo la mano a direzione
conlraria.
LORO 3TRMtit,'Luogo rimolo ofuor di
tuono.

STRACANA , dd. Sciamannato; Sciat


to ; Sgangherato; Srivogliataccio ; Jnconsiilerato; A capo; A casaccio, Uomo
th fa le cose in fretta e inconsiderata
mente. Sparvierato , diccsi a Uomo cbc
vada con .veloci^ ,e .inconsideratamente.
.Apo.in A STRAMAN^, Andar alla tra
versa o traversone.
FAR DA TBAM.AN, Fare uffa sciaman*
fiata} Con trascuratezza.

STR

STR

STR

STRAMANN , add. ocr. di STUAMIX.

STR AMB ARI A, s. f. o STn*xn*zo,CasIrneria; Svarione; Scappala; Passerotto;


Cervellinaggine; Balorderia, Cosa mal
fatta.

STRAMORTO , add. Sira monito e Tra


mortito.

V. anche Sri: A M m.

STREMATO, add. Jrcrpazzo; Arcimatto; Pazzissimo; Mattistimo.


STRAMARO, add. Arcimaturo; Maturistmn, dicesi delle Fruttr.
STRAMAZZADA , . (. Stramazzata e
Stramazzone, Caduta, percossa in ter
ra Materassaio , dirrhbesi a Cascata
o Colpo dato come sopra un materasso
Scroscio, diccsi In Strepito del cadere o
Colpo e mitili della cosa raduta. V. BOTA.
FAR rv i STRAMAZZDA , diarii nel parl.ir fam. de] Dormir pi persone in un
letto solo.
STRAMAZZAR, i.m. Materassaio, Qucl1* artefice che fa e vende le materasse
Ciompo o Scardassiere, Colui che petti
na la lana Battilano; Diveltino e fergheggiatore , Quegli che divelta la lana.
STRAMAZZER, . f. La femmina di
Materassaio, la quale per analogia di
^ altri termini consimili e cosi formali ,
potrebbe dirsi Materassaio
STRAMAZZTO , i. m. Materassuccio;
M attrassino,Pcco\o materasso. V. STBA-"
poarrl.v Se di penna dicesi Coftricetta o Coltriciu.

STR \MAZZO, s. m. Materassa; Mater-isso e Stramazzo, Arnese da. letto ntv


. tnsimo ripiena di lana ed impuntito. Se
e ripieno di piuma dicesi Coltrice ; e ne!
! iiin. Coltricina.
STRAMAZZO D'UVA CHIAVICA, Letto,
chiamasi H Piano d'una cateratta per cui
scorre l'acqua agli rJili/ii o ad altri usi.
STBAMAZZI DEL SCALO , T. de' Costrut
tori II.M .Ji. l'uniti, ci dicono Alcune tra< s situate BU! piano del cantiere di super
ficie unita , su' iju.iii devono correre le
*ase allorch il vascello si vara.
STRAMAZZO DBSDOTO , che snnna Ma
terassa spuntata o anche sdrucita, una
frase fiitn. e metaf. con cui si motteggia
mia femmina scinta. V. SMONACHI* e l)ssSOI. clic hanno il medesimo sigi.
STRAJJ AZZO , chiamano i Terrazzai il
primo strato di un Battuto, cio <!< ! Suo
lo o pavimento di terrazzo.
STRAMAZZN , . m. Stramazzata ;
Cimbottolo, Percossa in terra.

Dicesi nel sign.di Errore cio per Man


camento nell'ordine morale o de' costu
mi, Falle, Trascorso, Colpa.
Fin DEI sTRAMOEzzi , Spropositare,
Sfarfallare; Armeggiare ; Farneticare ;
Fare arrosti , passerotti , bambine , balurderie, Dare in ispropoiiti.
STRAMBAR1ET, s. f. JErroruccio o Krroruzzo, Piccolo errore; e tanto s'inten
de per Mancamento, ditllo ncll'eperare
contro Ir regole d' un* arie , quanto per
Mani-amento nell'ordine morale, Fallo,
Trascorso etc. Scappata , dicesi met.if. nel sign. di Errore o leggerezza ; e
quindi fare scappala.
STRAMBER (coli' e aperta ) agg a JVrlona , Impetuoso ; Subitane ; Collerico ;
Violento; Precipitoso.
Dello per Inconsiderato, V. STRAMBO.
STRXMBETO, dim. di STRAMBO, V.
STRAMBITI. V SriuMBAalA.
STRAMBO, add. libito per agg. a persona,
Iaconsiderato; Disavveduto} Sbalestra
to; Avventato, Che opera inconsiderata
mente, che intraprende senz'avvertire
Cervel balzano o Testa balzana direbbei per Stravagante, Bestiai* Della per
Impetuoso, V. STRAMBER.
STRAMBO si dice ancora per agg. a co
sa , e s' intende Stravagante ; Straordi
nario; Insolito e lalvolla Peregrino.
M r -ii STRAMBO, dicesi Quello d'una gio
cane che se non bella assolutamene? ,
ha per un non so che di vivace e di ghiot
to che piace Fion STBAMBO, Piare stra
vagante, straordinario.

AI-CAB TUTO A LI STRAMBA, Andar tut


to a rovescio, o alla peggio.
STRAMB. V. DB STRAMB.

STRAMBTO, . m. Stramlotlo; Stra


falcione; Marrone, Errore qualunque.
Cacografia, dicesi l'Errore nello scri
vere, quindi Cacograjizzare, Far erro
ri nella scrilUira.
STRAMUT DE CRAMATICA, Solecismo,
Errore di grammatica; e quindi Solecizzare, Dir solecismi Barbarismo, di
Utf STRAMAZZO* SV LA TESTA, Manieri
resi al Vizio che si commette in favellan
ani. Un colpo o una percossa t-ul capo.
do , nell* usar cio delle parole barbare
STRAMBADA , s. f. V. STRAMBA.
sejita necessit in vece di buone voci ; e
quindi Barbareggiare, Coni mettere bar
STRAMBALA o SrB.*WBALATo,add.5/r<imbarismi. V. FAL.
paato, voce bassa, Uomo che faccia [r co
ti" srnza riflesso o giudizio, Stempiato,
STRAMBTO. add. Oimin. di STBAMSpropositai*, Stravagante, Sirauo.Stram- . ao,V.
pai-itine? \'aerr.--Trasmaelatore, siiceli
STRAMEZARA , s. f. Voce Agr. Adito,
a Quello che ..n-, .. fuor di regola.
Quello patio che si lascia da un albero ajCAMINR DA STRAMBALA, Camminare
l' altro.
dia sciamannai* , cio Sconciamente .
STRAMEZAR , . Strametzare Traalla peggio.
mfzzare, Mettersi di mezzo , Inlerporsi
STRAMBALA, s.f. Stram-putateria, Sr, .-;per lo bene fi-a' .contendenti.
METER TRAMBZO , Dividere die che sia
STRAMBALATAMENTE
ma per lo pi una stanza. V. DEUTRAMEZ\R.
STRAMBAMENTE
/ aw. Sbalettralamcnte; Avventnlamenle Inconsi
STRAMORTIMEWTO , s. m. Tramort
in: ilio. Tramortigiuiiej 11 tratiiori'C*
deratamente^ Alia Latui-da,

657

STRAMORTIR, v. Stramortire e Trti'


martire o Ammortire, Venir meno, smar
rire gli spiriti.
STRAMORTIR , no! diciamo anche per
Impallidire; Smarrirsi, Perdere il co
raggio.
STRAMORT* DB L' EBBE , Appassire ;
Appassirsi, Divenir vizzo: dicesi dell'er
be e dei fiori.
STRAMORTO, add. Rimorto, Pi che
morto.
STRAMUS\, t. m. Ceffone ; Matcellone; Rovescione; Musone, Colpo li iutiso , Pugno nel muso , che diceti am he
Ingoffo e Grifo a.
STRANCR , V. STRANII.
STRANGOGibN , T. ant. V. STRAjrooLb^
PiAVzBR A STRAxaoGib , Maniera ant.
Piagnere strangotciando , cio con an
goscia.
SPII i v. ..,<-,!( >vi , Stranguglioni, Infcriiiiiii de' cavalli. V. IDOLB.
STRASOoofoyi. dicevasi pure antic. per
quello che era direbbesi Bocconi amari
Mt HO IffGIOTO PKK TI fi STRANflOGIO1 WI , POVERO MI CHS N' HO CAVELI UT CAO.
Non ho tanti capelli in capo quanti tra*
vagli o disgusti ho sofferto per te.
STRANGOLA, add. Strangolato o Stroz
zato, Ucciso col soffocamento.
ABITO STBAVGOLA, V. ABITO.
MAL STRANGOLA, Incarceralo , ilicesi
dai Chirurgi Quel malore che trovasi co
me imprigionato in qualche parte del
rorpo. Ernia incarcerala , vale Ernia
ventrale che non abbia uscita.
6TRANGOLAPRTI, .m. JfaciWi, Vi
vanda fatta d' ei-be con uova, cacio ed al
tri ingredienti. V. MACARONI e RCFIOI.
STRAi\GOL\R , v. Strangolare; Stroz
zare, Uccidere soffocando.
STRAXGOLR COL MANCASELO, Aorcare,
Strangolar coll'arrandcllare una fune al
icollo.
ABITO CHE STRANGOLA, V. \MTO,

STRANGOLINA,T.de'Maliscal.-hi,59uinanzia, Malauia che attacca il Cavallo,


il Bue e la Pecora. 1 sintomi caratteristici sono Febbre, calore ardente nel muso,
difjcoll d'inghiottire , respirazione fati
cosa , tremori alternativi , cessazione di
ruminare nel bue e nella pecora. Talvol
ta sintomo della febbre maligna o pe
sti Ir M zi. ili- , a cui inni si trovano per sot
toposi > le pecore.
STRA?i GOLN MACSB A TRAifGotojr,
V. MAGBB.
ESSER CMIAP A sTr.A7i-coi.bv, Esser fi
gliato alle strette; Esser sorpreso o io
frappreso,.cio Colto all'improvviso; Ftter colto o piglialo Ira Fascio e 'I muro,
FAR J.B COSSE A STRANGOLO*, Far le co
te affollatamente, Cio OH /uria , Coo
troppa fretta.
STRANGeSSAR,v. Specie di acerescitio di Su* vuoti n. Trangosciare e Tramlasciare , Riempirsi d' angoscia o d' aixv
j)a!ii.i, Penar grandcme.otc.

G58

STR

STR

STRANZO (colla z aspra) add. Sconcia


to ; Slogato ; Stracollato ; Sinistrato.
Si trova in letto con una mano un poco
sinistrata per una caduta.

pazzo Abborracciare vaTFare-alcnmv


cosa M"'II/ > diligenza ; e vi corrispondono
Acciabattare ; Acciarparti Arrocchia
re; Strafalciare.
Strapazzare un cavallaio mili, dice
si anche da noi per Affaticarlo senza <i
screzione.
STRAPAZZO, s.m. .Strapazzo, cio Scher
no, Strazio, Villania.
''...,: da strapazzo , usalo per modo
d' Aggiunto a che che sia , vale Cola da
servirsene senza riguardo* in tatti i gior
ni ABITO DA STRAPAZZO, V. Aairo.
STRAPAZZO DB PAN , DE vi\ . I,E BEZZI
etc. Scialacquo; Prodigalit; Dissipa
zione; Profusione; Sparnazzamento.
STRAPAZZN, add. Slrapa.-u.oso, Tras
curato, Negigenisccio.
In altro sign. Ciarpiere; Carpone, Di
chi ponga le mani in molte cose ma tulle
le faccia male A bbarraccialore , Chi
fa qualche cosa grossolanamente e alla
peggio.
STRAPAZZOH DEI ABITI , Dissipatori ;
Consumatore.
STRAP A STBAP, tetto **. A rove
scio; Ali riversa, In cattivo senso.
IvTKvriKR A STRAP, Intender a rove
scio; Frantendere, V, IBTKXDEB.
STRAPEG\R , v. Strascinare o Trasci
nare , Trasportare a stento-di, on luogo'
11' altro.

STR

SniXGOSSR DA LA BBAMA SB QOALCOI-

A) Agognare, Bramar con avidil e qua


si struggersi di desiderio. Agognar la ro
ba o alt': roba , V. SGANGOLIB.
STBAHCOSSB DA IA FAMB , Assevare,
dello mlaf. vale Divenir ornasi immobi
le per soverchio desiderio di cose da man
giare Venir I acquolina in bocca. Ustolare, vale Star aspettando avidamente
il cibo , ed pi proprio de* Cani. Vstolare a menta.
STBAKCOSSB PER VOCIA DB BBVBB, Mo
rire o Affogar di sete; Spasimar o Trafelare di sete.
STRAVGOSSR DAI, GUSTO, Andar in bro
da o in brodo di succiole o in visibilio t
modo basso, Golerc assai di cbxiche sia
Non capire in s stesso o nella pelle, di
n-si Quando
soverchia alle*
. l'uomo per
B
,i
prezza non si pu contenere eli non ne lar

segno Imbietolire o Venire in dolcez


za, Rintenerire nel vedere figliuoli o altra
cosa amala o veder cosa che commuova.
STBASCOSSR o MoRVa DA so.vo , Morir
di sonno o Cascar disonno , Aver voglia
grandissima di dormire.
STRANITO 3 add, Stranetto , dm. di
Strano.

STRANEZZA , s. f. Stranezza, Maltrat


tamento.
USAR ST:: v VL.-..T. , Stranare ; Bistrat
tare alcuno.
OPERAR CON STRAJTIEZZA, Operare stra
namente o stravagantemente.
'STRANIO , add. ( dal lalio. Extraneus )
Strano e Stranio, Slravaganle, lausilato , Disdiccvole.
STRANIO , delto per ESTRANIO , V.
PARER DB STRANIO, V. UBSTRANIO.
STRANSRE, T. (colla s dolce ) usalo a
Chioggia, Reggersi, Bel sign. di Sofferi
re, tollerare.
L'i UN INSOLENTE CHE NO SE PD STRAW-

URB, un insolente che non si pu reg


gere, cio Che non si pu tollerarlo.
STRANUXDA, s. f. Starnutazione; Starnutamento; Starnuto.

STRANUADNA,s. f. Piccolo starnato.


STRANU\R, v. Starnutare e Starnutire.
STRAMJLA, s. f. Starnutiglia o Star
nutatorio, dello allrimeuli Errino e Na
tale siisi. Medicamento cefalico a foggia
di labacco in polvere per eccitare lo star
nuto Zapparglia. chiamasi il Tabac
co , mescolatavi dentro radice di Ellebo
ro bianco spolverizzato, che fa slarnntare.
V. SABADIGLIA e I'URCACAPO.
STRANO oSTBAsboo, s. m. Starnuto e
Sternuto, Lo starnutire.
Noi TAL VW STRANbo O Nfl LO STIMO U.y

TBANbo , Non la stimo una Joglia d


porro; Non aver tanto caldo die cuoca
un uovo; Essere inefficace; Non valere
un lupino o una stringa ; Non rilevare
o Ifon levare o Poco levare, Non valer
nulla.
No GHB DABIA l'v STRANITO PER i.'lTL

AF\B, Non nefarei un tombolo sulferba,


cio Non farei un pauso.

No co CASO UN STHANUO , Non ho ca


pito o compreso o inleso nulla, cica.

STR ANZRSB , T. lo stesso che STRACOi. '.<-..:. V.

STRANZ1RA, s. f. lo tinto che STRACCI-, V.


STRAOBLIGA ,add. Arciobbligatistimo;
Arciobbligato.
STRAOCUPX , add. Arcioccupato ; Arcioccupatitsimo.

STRAORA,V. STBASORA.
STRAORDEN\R,t. Tratordinare ; Dis
ordinare, Uscir dell' ordine.
STRAORZDA (colla i aipra) 1. 1. Lan
ci,* Sbalzo; Sballo <f una nave, Mori'
mento che allontana un bastimento dalla
tua rotta diritta ora a destra ora a sinitra. V. DERIVA e ROTA.
STRAPXDA , i. Strappata ; Stratta o
'fratta , Lo strappare, cavar per fona ,
I alto del tirar a s con violenza.
STHAPDA o STJIAPN DB BRJA , Trincia
ta di briglia; Scossa ; Sbarazzata ;
Stratta; Sbrigliala ; Sbrigliatura,Co\po violento di briglia che si fa improvvi
samente al cavallo perch si fermi o devii
dal cammino.

STRAPADINA, s. f Sbriglttella.
STRAPAGAR, v. Strapagare; Soprappa
gare, Pagare oltre al convenevole Par
lando di qualche compera, diceci Sopracratitperare per Comperar la cosa mollo pi
eh' ella non vale.
STRAFAR , v. Strappare , Levar via con
violenza. Strappar dalle mani che che
sia Strapaechiare, voce bassa, dicesi
dello Strappare poco per volta.
STBAPAB LE BAISB , Sbarbicare; Sbar
bare ; Svellere ; Schiantare ; Stiantare.
STRAPARLAR , v. Straparlare , Parlare
troppo in mala parte,Spariore,Biasimare.
STIUPASSXR, v. Trasandare, 11 trapas
sai- mollo avanti. Oltrepassai* o Ollfapassare, Passar olire, Inoltrarsi, Avan
zarsi.
STRAPASSO, s. m. Trapalo, Uno degli
.ne.!. ii i del cavallo, che e il l'asso accelera
to, proprio de' cavnlli ambianti. V. CA
VALO, nell'Appendice.
STRAPAZZXDA, 1. 1. Strapazzata; Spetlicciatura , Aspra riprensione. V. ROMA.VZINA e CAPBLADA.
Detto per Ingiurie personali, Strapaz'
zo; Straccio; Scherno; f'illanra ; filluneggamento.
STRAPAZZAR , v. Strapazzare; Rampognare;Svillaneggiare; Rimbrottare;! aftrattare ; Proverbiare ; Dire un carro di
villanie, Morder alcuno con parole.
STRAPAZZAI LA BOBA, Strapazzare, lenrrnc poco conto Malmenare; Bran
cicare ; Gualcire o Sgualcire, Piegare
inal.irae.jile i pannilini.
Detto talora nel sign. diSpALPUONR,V,
STRAPAZZAR BL MESTJBR , Strapazzare
il mestiere , s dice fig. di Chi opera in-

L-uaciJeraurueute o fa alcuna cosa a slra-

No ME POSSO STRAPBGRiBBJO-IJI GAMBE,

V. STAASSIXR.
STRAFELO ( coli' e stretta ) - Toa A
A STRAFELO, Pigliar le cose a rovescio ;
Guardar alcuno di mal occhio.
STRAPERDOXXR , v. V STRAPERD-jio , Abbiate non che un perdono-, un
giubbileo, Pi che perdonare-.
STRAPIANTXR, v. Strapianlare; Tras
piantare ; Trapiantare ; Ripiantare eRiporre, V. TRASPIAXTR.
STRAPICOLISSIMO , add. Areipiccoltsimo, Pi che piccolissimo.
STRAPCOLO, add. Trapiccoio, Picco
lissimo.
STRAPIENISSIBO , add. Voce ditiram
bica, Trapieno; Traboccante.
STRAPN , s. m. Strappata o Stratta e
Strappamento, Colpo che si ria colla ma
no per levar via con v lolcnza r|ualchc cosa.
STRAD: D BUIA , V. URIA.
STRAPONTXR, v. Trapuntare; Trapun*gei-e, Lavorar di trapunto.
STRAPONTN, . m. Strapuntino, dim. li Strapunto. Piccolo materasso che elicesi anche Materassino, su cui si dorine.
STRAPONTO ( coli' o stretto ) s. m. Tra
punto , Lavoro fatta enti punta ti' ago ,
Cucitura o si Menda ili quali-hc ryltora
in pannilini falla all'ingrosso.
STKAPONZR (colla i doler) v. Cucire;
Rimendare , Ricucire le rollare df' pao
ni , che non si scorga quel mancamento.

STRAPORTXR , v. Trasportare o Straportare, V. TBASPORTB.


STU APORTO, s.m. Trasporto, Traspor

STR

STR

azione, TI trasportare Far trasporto,


V. TRASPORTO.

STRASSINN, detto per gg. a nomo, V.


STRAPAZZ*.
A STRASSISW, detto avv. Strasciconi,

STRAPREGAR, r. Strapregare, Prega


re e ripiegare, Pregare caldissimamente
Soffregare, vale Offerire con reiterato os
sequio e con istania , quasi con indegni
t dell] offerente.
STRASEGIALRO, s. m. ( colla s dolce ) T.
Chioggiotto, Nottola, Saliscendo di legno
ad un uscio. V. SALTADBLO.
. STRASENTR , v. Franlendere; Trasen
tire ; Traudire, Ingannarsi nel sentire.
.STRASRA, (coll's dolce e l' stretto )s.
f. (dal latino Extra horam ) Straora ,
Fuor <f ora , Ora strana , Ora fuor d' or
dine . del consueto A pazz' ora vale
Molto tardi s da sera che di mattina.
.STRASORDEN\R,v. Disordinare; Tras
ordinare, Uscir dell" ordine dovuto e consnelo, dando nel troppo o in mangiare o
in qualsivoglia altra cosa.
STRASORDENARIO, add. Straordina
rio ; Strasordinario e Trasordiiiario ,
Fuori dell' ordine, Insolito.
STRASPORT\R, T. Trasportare; Trasfe
rire , Portar da un luogo all'altro.
. STRASPORTO, s. m. Trasporto; Trasfe
rimento.
STRASdAVER , , Strasaf-re o Soprassapere, S.i[>er pi i-li." non bisogna La
so e la strass o la toprassb.
STRASS\VIO,.add. Arcisario; Savione;
Sapientone.
STRASSN, s. m. T. dc'Pesc. Strascino;
Erpicatolo, Sorta di giacchio o bilancia,
Rete piccola e Cita da pescare, con cui si
pesca strascinando.

STRASS1N ADA, s.f. Straicinatura; Stra


scinamento.
STRASSINR, T. Strascinare o Strasci
care , Condurre per forza.
STHASSIWH ex ADITO, Trascinare, cio
Portare o mare del continuo un abito,cbe
vuoi dire Strapazzare \Jy ABITO STBAS '-.'i SBMPHB EL SE CUSE E SEMPRE Et SB

TBAZZA, Tanto spesso si ricuce, Ogni d


si straccia e sdruce Unacosastrascinata.
No DIE FOSSO STRASSI.YH O STHAPBGn

DRIO LS GAMBE, Non posso {a vita o le po


lizze, vale Esser debole e spossato. Porto
ifiasconi; Sono spedato,
STRASSIXRGHBLA , Stiracchiarla, cio
Cavillare , Sofisticare , Fare inlerprclazioni soGstii'he.
STJIASSIVAHSE PER TEHA, Pepere o Settare, Andnr colla pancia per terra.
EsSBR

;;-:,'.. SU LA COSTA, LoCUZ.

Mar. V. Tiia.
STUASSIN'VR LB PAROLE . Favellar collo
strascico, dicesi di Chi allunga troppo le
vocali in parlando- Biascia!- le pai-ole,
vuoi dire Tentennare a proferirle.
STRESSINO , s. m. Strscico , La parte
deretana della veste che si strascica per
terra.
PABLH COL STRASSHVO , Favellar cullo
strascico , (i dice di Chi allunga troppo
le vocali o replica le parole nel ' - del pe
riodo.

A maniera di strascinamento.

Tini A STRAssitfpr, Tirato strasciconi.


STRASSLITO, add. Arcisolito, Pi che
solito.
STRASSOTL, add. Arcuottile, Pi che
sottile, Soltilissim rcisottllissimo,

Pi che goticissimo.
STRASSUDAR, T. Trasudare, Sudare
assai.
STRAT AGEMA (coll'e aperta )sust. clic gli
idioti fanno di gen. ferri. Stratagemma o
Strattagemma, inasc. Astuzia, Kitrovato, Invenzione sottile.
STRATEMPO , s. m. ( da extra tempus )
Contrattempo, Tempo cattivo, impetuo
so , insolito.
STRATO, s. m. Strato, Tappeto o Panno
che si distende in terra o altrove in se
gno d' onoranza Pancate , dicesi al
Panno con cui si cuopre la panca per or
namento Coltre, il Drappo con cui si
copre la bara de' morti.
STRAVACX , add. Sdraiato o Sdraione,
Posto a giacere con tutto comodo o li
bert: dice&i degli uomini e degli animali.
PAGI.VA STRAVACATA , T. degli Stampai.
Stravacato, dicesi quando la pagina im
pressa vien torta.
STRAVACARSE , T. Sdraiarsi ; Porsi
sdraione, l'orsi a giacere e Stendersi per
lo lungo le membra. Mettersi a giacere
sdraione.
STRAVAGANTE, add. Stravagante ,
detto per agg. a nomo nel sign. di Fanta
stico, Inquieto, Falolico, Bisbetico, Umo
rista, ed anche Cervel balzano, Bestiale.
Stravagante, dicesi pure alle cose. Co
sa stravagante, cio Fuor del comune
uso ; Spese stravaganti.
STRAVAGANTN, add. Stravaganletto , Alquanto stravagante.
STRAVASO , add. ( dal Ut. Evanidus )
Passo , dicesi dell* Erba e delle Fruite
quando per mancamento d'. um ore hanno
comincialo a divenir grinze e a patire ; e
quindi Appassire e Appassirsi, divenir
passo, vizzo Svanito, direbbe! de'Liquori che esalano le pai ti loro pi sottili,
onde rimangono quasi senza sapore, odore
e simili.
PuTA STHAVANA, V. PASSAD.V < DoNXBLOKA.

SEG\LA STRAVA\'IA, T. Agr. Segala slagionala , cio Perfettamente matura.


STRAVANR , v. Sfiorire, Perdere il pi
vago della bellezza: dicesi de' Fiori, e per
simil. delie Donne. V. STRAVAWO.
STRAVASAR, v. Trasvasare; Travasa
re; Estravasare, si dice degli Umori del
corpo (pand' escono fuori de' loro vasi.
STRAVASASSE DA wf LOGO A i," ALTRO ,
Trasferirsi ; Tramutarsi , Trasportarsi
per abita/.ione da un luogo all'altro.
STRAVASO , s. m. Stravafamento e Travasaoiento } '.liccsi degli Umori th tra
vasano.

STR
STRAVASO DE COSSE, Trambustio; Tram
busto e Trambusta , Travaglio , Solleva
zione , Disturbo. La casa in trambusta
PAH unr STRAVASO DE COSSE , Trambu
stare , Rimuovere le cose confondendole
e disordinandole , Tramestare ; Travol
gere. (
STRAVEDER, v. Stravedere; Travede
re; Aver le traveggole; Allucinarsi; Ab
bagliarsi.
FAR STRAVEDER, Far travedere; Abba
cinare; Far venir le traveggole agli oc
chi; Prestigiare In altro sign. Uscir
del manico , si dice del Far pi che non
si suole Far meravigliare o strabilia
re o Sbalordire.
STR A VENTO, s. {.Ifodo o Gruppo o Buf
fa di vento; Turbine; Turbo; Folata di
vento.
STRAVlX, add. Sviato; Deviato; Travia
to e Trasviato, Distratto dalla via: dicesi
del Costume di alcuno. V. BADALOCO.
STRAVIAMENTO, s. m. Traviamento;
SvianKnlo ; Dtstraimento , Distrazione.
STRAVIAMENTO , dicesi ancora nel noslro linguaggio nel sign. di DIVERSIVO, V.
STRAV1,\R , v. Traviare; Sviare, V. DE
STRA vii.
STRAViXn, dicesi allres nel sign. di Di
strarre, Sollevar l'animo, ricrearlo
STRAVILO ujf TASTN QUEL POVERO ZOVEWB COJT UX POCA DB CAMPAGNA, DStraft^-

io; Ricreatelo con un po' di campagna.


STRAVVO,add. rivo vivo; Vivissimo,
e vale Certamente vivo , Vivo fuor di
dubbio.
STRAVOLZER (colla i dolce) v. Stravol
gere; Travolgere; Travoltare e Travolvere o S travoltare, Torcere con violen
za.
STRAVOLZBRSB DA CAROZZA , Stravol
gersi o Travolgersi ; Capolevare , Rove
sciarsi.
STHAVOLZER i OCHI , Stralunare , Stra
volgere in qua e in l gli occhi aperti
Strabuzzare , Stravolgerli affissando la
vista.
STRAVOLZEHSE i PIE. V. STRACOIAHSB.
tSraAVOLZEn LE COSSE, detto fig. Struvoltare , Rovesciar F ordine delle cose.
Quindi Stravoltura; Senso stravolto eie.
STRAZIN (colla .-. aspra ) t. f. Ettrazioii:- . Il cavar a sorte da un'urna i numeri
del lotto.
STRAZUR\R ( colla z dolce ) v. Pia che
giurare; Sacramentare, Affermare gitiralamrnlc con sicurezza di dir il vero.
STRAZZA, s. f. Straccio, Cencio di pannolino o altra roba consumala e straccia
ta Ciarpa dicesi di Arnese vile.
Brandello o Brano , Pezzo di cosa
stracciata.
STRAZZE, Cencio, premlesi ancora per
Roba o masserizia L GA QUATRO STRAZ
ZE, // lale ia (/uallro cenci, per far in
tendere eh' egli ha qualche cosa, scbbi'n
sia poca roba in mobili.
STRAZZA DA FORBIR, Fnrbitoio; Strrjnaccio ; Sti-nfinaccioto , Cencio con Cui
si nettano gli arnrsi cslutiglie.

4 0

STR

STRAZZA DA FOBBiBSE,Pezza degli agiamenti.


STRAZZA DA roano, Spazzaforno;S'pazzatoio.
STRAZZA DB ABITO , Cencio , propriam.
Straccio di pannolino o lano consumai
e straccialo.
STRAZZE DE SEDA , Stracci , La seta
de'bozzoli non filata Sbrocco o Sbroccatura , la Seta che si cava dal guindolo
nel ripulirla dopo eh' tratta.
STRAZZE DB PARIGI , Brillantini, T. di
Commercio, Specie di sottigliume di pie
tre bianche lucide e brillantale . che s
fabbrica in Francia.
STRAZZE ZAVATB , Cenci ; Sferre , Velimeuli miisuinali e dismessi, cose innfili Ciabatte, dioesi ogni sorta di masericciuole vecchie e consumale Ciar
pe e Ciurpaaie,liubf vili o vecchie, Strac
ci , Baizecole Ciabatteria, Bazzicatu
re, Cose di poco conte.
STRAZZA , dello fam. e fig. Limbelluc*io, vale Lingua, ma nel sigu. di Parlare.
STBAZZA, dello per Agg. a uomo, Sfer
ra, dicesi anche a L'orno inabile, dappo
co e da non potersene far capitale veru
no. V. Boy DA GNB.\TB in Boi.
ESSER FORA DB LE STRAZZE, Esserfuor
di pericolo; Esser allevato; Esser gran
dicello, Dicesi di Fanciullo.
DAR su LE STRAZZE, Danneggiare alcu
no. La grandine e caduta in sul far la
ricolta, Si dice d'alcuna cosa che sia sla
ta guaslala in sul buono.
LB STRAZZE VA A L* ARIA , Gli stracci
vann alC aria; Le mosche si posano ad
dosso a' cavalli magri , che vagliono , I
meno potenti sono sempre i primi ad es
ser puniti <T impiccano i ladrucci e
non i ladroni.
No SAVEaGHEVE osfA STRAZZA , Non ne
taper boccata o beccicata ; Non ne sape
re uno straccio , un lupino, unnico, un
nulla.
Oc! STRAZZA XB BOWA PER CASA, Ogni

ciiffii buona per la notte , e vale Che


debbcsi lener conio di tutto in famiglia.
Pispoflco D'UNA STRAZZA DA CULO, Pi
tordo delle pezze degli agiamenti o o" un
panelt, Sporchissimo.
RBDR COME U,VA STHAZZA , Spiegazza
re, Conciar male che che sia, farne come
un cencio, e dicesi di cose manevoli, co
me tela, drappo, carta etc.
FlAPO COME U.VA STRAZZA , FloCCdo O

Floscio come un cencio o come uno strac


cio, si dice di Persona che siasi dima
grata.
^UEL DA LB STRAZ7, CeBCIOO O Cen-

ciaiui' , Colui che gira comprando cenci,


STAR NE LE so STRAZZE, V. STAR.
UNA STRAZZA, Una miseria, s'esprime
Una cosa di niuna considerazione PBR,
BXA STRAZZA DE sou>o , Per la miseria
d' un soldo.
USA STRAZZA DB <ju\Tno CAMPI; ovv.
UNA STRAZZA

DB CASETA CO UN POCA DB

TURA , Un po' di grillaia , dicesi per in*ilintenlo o per isrherzo, Una casipola di
villa ed una possessione magra , tenue ,
c|tmi abitazione Hi grilli.
A DE CAE, Una lagzitel-

STR

STR

la , dello ronicam. e vale Un bel pezzo ,


Un bel laglio UJTA STRAZZA DB PAZIENZA, Una santa pazienza cio Molla pa
zienzaUNA STBAZZA DB SUADA, V n gran
sminine ni '> o sudore UNA STRAZZA DB
TEMPO , Molto tempo ; Molle ore UJTA
STRAZZA DB CA DEL DIAVOLO, Un rovino
da non poter dire, Un grande strepilo o
roniore. Un trambusto o trambusto in
credibile; Un tumulto; Un parapiglia
del diavolo.
STBAZZA , dello in T. de'Negozianli ,
Lo stesso che STBAZZO , V.
STRAZZA , add. Stracciato ; Cencioso ,
Co" vestimenti laceri.
Detto per Pezzente, Che va mendican
do e pczzendo.
AMI tiniiiv, COL cuon STRAZZA, detto fig.
Andarvi come biscia alt incanto , vale
Indursi a far qualche cosa malissimo vo
lentieri.
AVER EL CUOB STRAZZA, V. STRUC.
STRAZZACUR , s. m. Passiona ; Tra
vaglio; Tormento; Martirio.

STRAZZE LIBRO STRAZZH ,


foglio, V. STRAZIO.
STRAZZEFERCT, s. m. chiamati fra noi
il Ferravecchio , che gira per Li Gilli e
compra non solo ferro vecchio, ma >d rre
d'ogui genere; ed anche Cenci. Cosloi'v*
grillando CHI HA STRAZZE, FEJIO VSCHIO ,
jinn v vrrniA DA TOCR BEZZI ; poi grilla
pi forte STHA/ZB FBI BUT.
Colai che girando compra cenci, dite
si propr. Ctnciauolo o Cenciaio.
STRAZZTA , s. f. Cencerello , Piccolo
cencio.
.
STRAZZBTA DB ABITO, Vestuccio; Paan icello.
STBAZZETA DA FREGA.! , V. PEZZA e
STRIZZA.
STBAZZETA DB QUADRO , DipiaturulZO.

Go UV STBAZZACUR CONTINUO CBB MB

HODE, Ho un continuo tormento al cuo


re o un cruccio che mi martella; Ha un
tarlo al cuore.
STRAZZACUORI, add. Squarciacuori;
Spezzacuori ; Rubacuori ; Inchiodacuori , Agg. a Femmina che uccella amaDli.
STRAZZADA , i. f. Stracciata ; Squar
ciata; Squarcio; Stracciamento.
STRAZZADN , add. Bruco , Male in ar
nese, Mal in ordine.
STRAZZAMERCX 1
STRAZZAP1TCO J (A) detti avv. Per
un pezzo di pane; A buon mercato.
STRAZZ\R, . Stracciare o Straziare;
Squarciare; Stampanare, Rompere, La
cerare.
STRAZZA LA BOBA E i SOLDI, Straccia
re; Scacazzare i danari ; Giustiziare
alcuna cosa; Dissipare; Mandar a male.
EL IH I.Vii A i; (A STO AZZA LE BORSE. V. BoMARC.

STIUZZARA , s. f. Bagattella ; Chiappoleria , Cosa frivola e vana e di poco o


nessun conto.
STRAZZARIB, Bazzecole; Bazzicatura;
Ciarpe, Cose di poco pregio Miscea,
Masseriziuole ed arredi vecchi di poco
prezeo che abbiano del curioso Cenceria Cenciaia , Massa di cenci cio di
Robe consumate e stracciale. V. STRAZZA.
STRAZZARB DEL MBSTIR , Ciabatta ,
Ogni frammento di materiali di coloro
che lavorano.
STRAZZARIL , s. m. Rigattiere, Ven
ditore di vestimenti e di masserizie usa
te. Stracciauolo voce antica.
Cenciaiuolo o Cenciaio , dicesi Colui
he va raccogliendo per la Citt e com
prando cenci.
STRAZZARILA, s. f. La femmina di
Rigattiere , o Cenciaiuolo , la quale per
analogia di altri simili termini cosi for
mati, potrebbe dirsi Bigattiera; Cenciaiuola. e Cenciaia.

Avin LA SO STHAZZBTA O LA O STBAZ-

ZONA , Aver I' amasia o la dama , cio


l'Amante o la Mantenuta, checch ella
siasi. V. GEXITO.
STRAZZTO , V. STBAZZADJT.
STRAZZO, s.m. Cencio; Straccio di pannolino o altra roba, Vestimento o quallivoglia panno consumata.
STBAZZO, in T. de'Negozianli (che an
che dicasi STRAZZA 'o Et LIBRO STBAZIS)
Stracciafoglio; Quadernaccio, Libro su
cui i Mercanti nolano confusamente per
loro memoria. Nrll' attuale Regolamento
giudiziario diersi Scartatacelo.
STRAZZO, adii. Stracciato; Rotto, di
cesi de'Vestimenti etc. Frutto, di Co
la rccchia qualunque.
STRAZZOLOSO, i. m. Cencioso; Strac
ciato Galuppo iliivoi di Uomo vile ,
abbietto e in male arnese.
STRAZZN, s.m. Cenciaccio , peggior.
di Cencio.
STBAZZ* DA rosso, V. in STRAZZA.
STRAZZO.V , detto per agg. a Uomo,
Stracciato ; Straccione; Cencioso ; Non
ha tanto cencio addotto che si legane
un denaio.
STBAZZOX , detto in altro senso, Ac
ciarpatore; Ciarpiere; Ciabattino; Giastamestieri.
STRAZZSO, add.Voce nt. che ora si
dice STBAZZO.OSO , V.
applaudita fra le poesie aiitirfje Vencte-la Canzone di M'affro Venicr intito
lala la STHAZZOSA, molti passi della quale
sono stali riportali in questo Dizionario.
STREG1A (coll'e stretta ) s. f. Stregghi*
e Stregia , Slrumenlo di ferro dentato
col quale si fregano e ripuliscono cariili
e animali simili.
STHSGIA DB CASB , dello in T. di Cam
pagna, V. FILA e RIGA.
STREGlXR, T. Stregghiare o Stregliere
e Strigliare, Fregare colla stregghia.
STREMAMENTE, avv. ani. Estremamen
te, cio Eccessivamente, Bel sommo, nel
l'ultimo grado, sopra modo.
STREMIRSE, v. (dal lai. Extrcmiscere^
Riscuotersi, si dice del Tremore che na
sce per IQ pi d* improvvisa paura. /tremire voce autiq.

64.

STR

STR

STR

Pio VB STB A STBEMR, Ifon aliiate pau


ra; Non vi sgomentate; Non temete.
STREMS10 (colla s aspra), m. Tremi
to, Quel tremore che viene per qualun
que accidente inaspettato che ci cagioni
paura.

STREPITI , s. m. Susurro ; Bisbiglio.


STRPITO, s. m. Strepilo; Susufro, Ru
more grande e scomposto.

STRETO , . ni. Stretto , luogo angusla


di poca larghezza.
STHBTO DB GARPOU , Stretto di Gal
lipoli , chiamasi la strettissima imbocca
. tura d' una calle in Venezia presso alla
Chiesa dei Frari , per cui si va verso al
ponte di Donna Onesta, nella gi parroc
chia di S. Tommaso. Pretende il Gallic"cioli ( Lib. I. num. zS^j. ) che si dovesse
dire Stretto di C Lipoli ( dal cognome
d'una famiglia), ma non ne adduce alcu
na immaginabile ragione. Noi, lungi dal
giurare su ci ift verbo magistri , tenia
mo che l'odierna appellazione di STBETO
DB GA BIPOLI corrisponda Stretto di Gallipoli , stato cos dello scherzevolmente
o per idiotaggine dal popol gi avvezzo
ne' te mpi antichi di commercio a senlir di
frequenlenominare lo Slrello di Gallipoli, ch' lo Slrello dei Dardanelli , per cui
andavano le noslre navi a spargere le ric
che merci dell'Asia anche a Coslanlinopoli e nel Mar nero.
STRETO D'C.V AFH , Ristretto d'un af
fare, cio Conclusione. YBOSR, Ar.
STHETO , Venire a capo , a'ferri , al ri
stretto deW affare o negozio, V. SUGO e
STRBCO.
STRETO, add. STRETO COME UWA *iCSA , detto per agg. a uomo , Stitica ;
Stretto in fintola , Avaro Largo con:
una pinna verde; Pi largo che ungal'r.

STRENZER ( colla z dolce ) T. Strignere


0 Stringere.
STHB.YZBR, in T. degli Artisti, Stretti
re, vale invece di Stringere o Ristringe
re. Dicono i Sarti Strettire una veste
troppo larga; gli Stampai. Strettire una
spazieggiatura etc. Diminuire lo spazio,
1 ampiezza.
STRB.VZBR BL CORPO, Ristringere il cor
po, vale Indmre o Generare stilicit di
corpo.
STREXZBR L CULO o Et FICXOLBTO o IB
CHIAPB , Fare il cui loppe lappe; Tremar
i pippioni ; Raggrinzare , Sbigottirsi ,
Avvilirsi TBGM'I STBETO , CHE ai so
SPORCARE LE BRAGHB8SB , Stringete il CU-

lo o l'i sconcacherete,Sa di che disse un


altro, Al mal della cacaiuola non vale il
culo slrignere.
STHBIfZBR BL CUtATO.V DB LE CANE DEE

SCHIOSO, T. de1 Cacciatori, Incamerare,


Ristringer la canna nel fonilo acci spin
ga le palle con forza.
STBEMER i D*ttTi,Dirugginareidenti,
vale Arrotarli e stropicciarli insieme o
per ira o per difetto.
STREWZBR i CHI PER VBDKB nEGio,iSirciare , proprio di chi ha la vista corta e
.logorata.
STHBSZBa 1 PASI AD06SO A QUALCJf ,

"Mettere icani alle costate d'alcuno; Ser


rare i panni addosso ad alcuno ; Strin
gere i cintolini ad alcune; Stringerefra
f uscio e 'I muro, vale Violentare r.ltrui a
far subito alcuna cosa Ritoccare alcu
no vale importunar replicando.
STRBNZERSB ix TE LE PALE, Fare spal
lucce o di spallucce, cio Mostrare di sa
pere alcuna cosa Ristringersi nelle
tpalle, vale Mostrare o ripugnanza o for
cato acconsenlimenlo a far che che sia.
STRBXZERSE i TE LE SPESE, Ristrin
gersi nello spendere o nelle spese, Mo
derarsi.
Al. STRBXZBH DB LE STBOPE , detto Cg.

Infine; Aliarne; Nella resa de' conti;


JVel dover dar conto di s, V. COSTO.
CHI Tot STUESZER BL CIELO ADRAZZA
zi, VESTO, Chi molto abbraccia poco strignc,ovv.CAi troppo abbraccia nulla ftrigne, per far intendere che Spesso nulla si
conchiudc per troppo imprendere.
Et UQHBMTO STRBSZB, 11 momento o
La circostanza o // bisogno striglie, ur0 g , pressa, incalza, esige altamente;
f'e urgenza; Non a perder tempo.
STREP1TXDA, s.f. Strepilamento; Strepito.
STREFIT\R, v. (dal lai. Strepere) Stre
pitare, Fare strepito. Strepiteggiare il
frequentativo di Slrepitare.
STREPER iw CASA , Strepitare di che
che sia , Farne romore , Parlarne altaoieute. Gridare o Sgridare, per Garri
re, Ripieudere-, Minacciare.
81

STREPITO DEL cAMrvR, Calpesto; Cal


pestio di gente; Calpesto de' cavalli.
Fruscio, vale Frastuono , remore che
fanno diverse persone insieme col muo' rersi facendo strepilo.
STREPITO, parlando di teatri, di pre
dicatori e simili, vale Incontro; Appro
vazione universale EL PREDICATO.! HA
TATO STBBWTO , // Predicatore ha ripor
tato r applauso comune, o stalo uni
versalmente applaudito, lodato etc.
Dicesi poi fami), e scherzevolmente ,
QUESTA xs CXA COSSA CHE ME j>\ ix TEI.
STREPITO, per dire Questa cosa chf. mi
urta; Che mi sdegna; Che mi muove ad
ira; Che mifa stomaco.
STREPITN , Detto per agg. a Persona ,
Schiamazzatore; Susurratore; Susurranle; Gridatore.
STREPITOSO , add. PAH DB LE BUDBLE STREPITOSE, Far degli errori mador
nali, V. SPROPOSITO.
STRETA, s.f. Stretta; Strignitura; Slrignimento, Lo strignere.
Stretta o Strettura, dicesi per Luogo
o Passo stretto.
STRBTA DELLETO, Slradetta,V. CALBStA.

Stretta di spalle, dicesi Quell'improv


viso alzar delle spalle, che si fa in segno
talora d'indifferenza, tatara di disprezzo
o non curanza eie.
CHIAPB A LE STBETB , V. CHIAPR.
ESSER A LB STHBTE , Esser tra t uscio
e 'I muro, dello 6g. Essere in pericolo
In altro sign. Essere alle strette, Vicino a
conchiudcr un affare In altro sign. an
cora, Essere a quatti-' occhi, In istretta
confidenza fra due soli.
ESSER A LB STRETB DE BEZZI, Esser in
bisogno di danaro ESSER A LB STRBTE
DB BOBA DA li ,-.-,',;. , Essere grande stret
ta di vettovaglie FARLA STHBTA , fivere mendicamente.
STHETE DE MAL, Assalii, diconsi fignr.
Gl'insulti di uii male,chc da qualche tre
gua e che tratto tratto ritorna a trava
gliare una persona.
STUETA DB REXI o RJPRESSIJ.Y, T. de'
Maniscalchi, Malferuto, Infermit che
viene a' Cavalli ne'lonibi.
DA LA STRBTA A QUALclix , Dare la
stretta, Ridnrlo all'estremit In altro
sign. Dar la freccia ad alcuno o Freccia
re, Chiedergli danari ad imprestilo.
STfETEZZA, s. f. Strettezza, Angustia
di spazio , Piccolezza , che auchc diccsi
Strettura.
STRBTEZZA, dicesi Cg. per Grettezza;
Spilorceria, Avarizia.
Strettezza di petto , vale Difficolt di
respiro.
Strettezza di voti, dicevasi a't mpi del
Governo Venelo , quando per adottare
una data deliberazione ne' Cousigli non
baslava la pluralit, ma vi si esigevano
secondo gli affari o i due terzi o i tre
quarti o i cinque scali de' voli. V. SESTO.

Va TAKTJf STRETO, SttlicUZZO, CK-

mal volentieri s'accomoda al l'altrui voglia.


Strozzalo, diceei al Fiasco o simile eie
.o, I iia il collo stretto e la bocca larga.
PAREMB STBETO, Parente congiunto,
vale Parvulc si rollo, siccome Amico con
giunto vuoi dire Amico di somma confi
denza.
DEVEWTR .PI STBETO, Angustarsi,Tilstringersi, Diventar pi angusto, e dice
si di che che lia.

MEXABLA STHETA, Maniera ani. Vive


re con disagio.
Stretto o Chiuso, trattandosi del no
no di alcune lettere vocali , contrario di
Aperto. Stretto ti pronunzia colf e chiu*,.e Insetto coli' e aperta, e Forca col
to stretto, chiuso.
STRITI o STRETII, dcMo in T. de'Faicgnami, Sergente , Strumento di legno
clic serve a tener fermo e quasi in morsa
il legname che si vuul unire con colla o
altro.
TEG.YH STHETO Et DA BRIO , Strignere
il culo o il dietro casa, Far forza per im
pedir F uscita spontanea dello stereo
QUA.-VDO SCAHJ SCAMPA , V. SCAUPB.
TEOB STRBTO , in altro senso, Tene
re stretto, vale Essere assegnato e assai
economo.
EL STaETO XB QUA, Dilanier fam. Qui
dove sta il nodo; Qui duve giace Noc
ca; Qui la difficolt.
Stretti, dicono i Donne ai siti di mHor larghezza delle calze che lavorano.
Fare gli stretti, vale Ristringerle.
STRETOLN, add. dimin. di STHETO , V.
STRETR ( coll'o slrelto ) s. m. Stretto
io; Strettoia, Fascia, o altra legatura peluso di striglici e.

STR

STR

riene nominato ad una Magilralnr. Se


guita la nomina d'un Gentiluomo ad un
Uffizio, la si Iridava nel Maggior Consi
glio dicendo, per esempio, KOMASO CAWTAWIO A BEBGAMO SBR N. N.
Stridare, dicefasi anche per Pubblica
re a non di tromba qualche ordine dll
giustizia o i contratti civili che si stipu
lavano , giacch non opposti legalmente
in on lato termine, passavano in certo
modo per cosa giudicata.
STR1DOR, s. m. Stridore, T. del Foro
ei-Veneto. Diffida o Notizia pubblica da
ta per ordine del Giudice a quelli che
chiamali non comparivano o non si tro
vavano; e dicevasi anche Strider oV orli.
STRIGA, s. f. Strega; Maliarda; Ammaliatrice; Befana; Fattucchiera o Fattucchiara; Larva; Ninfa; Lammia, Co
lei che fa o presume di fare stregonerie.
STBIGA, dello a Femmina brulla e con
traffalla , Befana o Befanaccia. ; Gobba
e zoppa costei orba e mancina, ha il goz
zo e da duefregi il viso guasto.

STRIGHEZZO, $. m. Stregheria; Motta; *


Fattucchieria ; Incanto ; Male/lio , 'V*
STBICA RIA.
STBIGRBZZI DA noira , Intrecciatoi ,.
Ornamenti da porre sulle trecce fron
zoli ; Nattrini ; Frastagli ; Tattere j.
Cianciafruscole; Cianfrusaglie , Mescuglio di cose di poco momento. V.TAJTDLB.
STRIGHEZZI i SCAUSLA , Ciarpe , Meseuglio di arnesi vili. Avere in saccoccia
pi ciarpe o" un Rigattiere.
STRIGION,s. m. T. de' Pese. Sorl di pe
sce d' acqua dolce che rassomiglia ali
SQUALO, ed il Cyprinut Leuciscus Litui.,
Egli buono a mangiare, e. se ne trova.
ne' nostri fiumi.

STR
STRETORTO, .m. Strettoino, Picco
lo strettoio..
STRETRA, s. f. Strettura; Strignimento, L'atto dello strignere.
STBBTCBA DB GARBTOLI , Modo basso e
nel. Stretta , Luogo angusto, ristrelt,
per cui si stenti passare. La foc GABB
IGLI corrotta da Gallipoli e dice! per
ischerzo.
TBOVABSB ijr THBTORE , Trovare i in
istretlezza , in angustia dittato, in bitogno.
STRIAR, lo ttfno che STBIGA.
STRIGA, s. f. Lista o Listra e Striscia,
Lungo pezzo di che che sia , stretto assai
in comparazione della sua lunghezza
Striscia, dicesi propr. a Pezzo di panno
o d' altra cosa che sia alquanto pi luqga
che larga.
STBICA DB LECITO, Redolo, diccsi in T.
generico da varii artisti , per esprimere
qualsivoglia lista di legno pi lunga che
larga , di superficie piana Sverza , direbbesia quel Pezzette per lunghezza che
i mellr nelle fessure de' legnami.
STRICHB DB MAHDOLATO , dicesi famil. e
fig. delle braccia nude e spolpale di qual
che Donna che pretenda di far figura :
tratta la raetaf. dalla similit. alle Liste o
Strisce di mandorlato chcsitcnde ai lempi di Natale.
STBICA DB CABSB, Pezzo; Taglio, ma
iutendesi lungo e slrelto.

METER CJTA STRIGA o STBICHTA , Binverzare, cio Rilurare fessure di legnami


per lungo.
STRIGA, dicesi famil. per Innamorajnento QUEL ZOVEIVB BL CHE w' HA CWA
BTRICA, Quel giovane cotto spolpato , E
innamorato. Anche per ubriachezza.
STR1CHTA, s.f. Strisciuolina di legno.
STRJCHBTA DB TELA o simile, Brandel
lo; Brano, Cencio.
STR1CO, s. m. T. Mar. Paranchino di
straglio, Quel paranchino a tre girelle,
che nelle navi fssalo slabilmenlc allo
slraglio dell' albero maestro , per esser
ironto ad ogni Decorrenza a sollevar pesi.
V. MANTO E sENXt.

STRICOLR , v. T. ani. Strignere, di


cesi de' Legami.
STRIDA , s. f. T. del Foro ex- Veneto , che
corrisponderebbe a Grida; Editto, ma
Ricevasi e ecrivevasi Strida e nel piar.
Stride, Atto di notizia ed avvertimenlo
giuridico a suon di tromba , dato a quelle
persone che potevano aver interesse nella
causa o ne'pubblici contralti che si stipu
lavano, per oppor? isi se volessero. Chiuse
k stride senza opposizioni, il contratto o
la vendita erano inoppenibili. V. STIUDR.
STRIDE, si dicono ancora le Pubblicationi che fatinosi nelle Chiese per li ma'
trimonii.

A TBIBB QUIETE, detto a modo avv. Di


cheto FAR LE COSSE A STRIDE QUIETE ,
Far i suoi affari a chetichella o a cheti
chella, modo basso, Far segretamente e
senza apparire.
STRIDA R, T. Snidare, T. del Foro n, e vale Pukblicare il nme di Chi

MBTBRLA CALZA A LA STBICA, Porre le


calze alla befana , V. AHEDDESB.
SuzzX DA LB STRIGKE , V. Stlzzk.

STRIGA, add. Stregalo; Fatato; Agia


to; Materiato; Affatturato e Guasto,
Affetto di stregheria o di malefizio.

STRIGA DA L' AMR , Ammaliato; In


cantato; Allacciato Egli ha avuto la
zampa della botta, dicesi Quando alcu
no non si pu spiccare da qualche prati
ca disonesta.
STRIG\DA , . f. Stregheria ; Streganeccio.
STRIGAR, T. Stregare; Ammaliare; Affaturare ; Fascinare; Affascinare; AJJatoppiare, Fare o Dar malie o Nuocer con
f;. II lira.

STBIGAB QBALcbir, detto nel sign. di Ec


cessivamente innamorare, Ammaliare;
Affascinare.
STRIGARA, s. f. Stregonera ; Stregoneccio; Sortilegio ; Maleficio , Operazio
ne magica, fergognosa e ridicola, attri
buita una volta stupidaroenle dalla super
stizione all'invocazione ed al potere de'Demonii a nocimento degli uomini , de'btstiami, delle piante, de' fruiti. V. PICCA
TELA.
Pen<oco/o,dicesi ad un Pezzette di pie
tra , di metallo , di carta o simili , dove
siano effigiali caratleri o figure slravaganli, il quale appeso al collo o applicato ad
altre parli , era credulo preservalivo con
tro male , incanlesimi , veleni e simili.
Mala; Fatatura; Fatagione; Affatturazione; Ammaliamene , Specie d' icantesimo,il quale lega gli uomini perch
non san liberi e padroni della lor mente,
n anche t-alor delle membra.

Affascinamento ; Fascinamelo ; Fa
scino , dicesi la Malia d' amore che si
prende pegli occhi.
STRICARE DA DONB , V. STRIGHEZZI.
ROMPER LA STBIGARIA, Rompere la ma
lia, detto Gg. e vale, Passala lunga disdet
ta , incontrarsi in qualche cosa conforme
al suo desiderio.

STRIGN, s. m. Stregone; Fattucchiera^


Striane ; Maliardo ; FaUardo ; AmmaHatore,Qurllo che fa i sortilegi e le mage.
CoLb x* u.v sTBicbjr , Colui ha il dia
volo nelT ampolla o in testaci dice di Chi
sa prefedere con sagacil ed accortezza,
ogni stratagemma e invenzione.
STR1GONX, V. SGBENDBJ e SGRB\DBWX. STRILANTE , add. Strangolata , Agg.
che si da alla voce seferchiaraente acuta e
di qualit aspra e non intuonata.
STRILAR , v. Strillare ; Stridere, Uscir
di tuono cantando e suonando. Scarabillare , vale Suonare stridendo. _

STRILXB, dicesi fara. per Gridare; Gar


rire; Sgridare, Riprendere EL sraitt
COME uw' AQUILA, i grida come un pic
chio.
STRINGA, . f. Stringa; Scoreggia o Co
reggia e Laccelto, Striscia di cuoio da le
gare i vestimenti e simili.
.-. i i i v. i DBL TUOTOLO, Sferza, Legno
armato di stringa che s'usa per isfenarc
di costato il paleo e farlo andare.
STRINGA DA ossi, Geto, Coreggiuolo di
cuoio clic s' adatta per legame a' pie degli
uccelli di rapina.
STRINGA DA SCAMB , Calzatoio, Quell
striscia di cuoio che serve a' Calzolai per
far calzare le scarpe.
STBIWGA DEL BATAOR, T. Agr. V. CAPBLBTO, in BATAR.
<> r >. DA LB sTni.vGHE , Stringalo , Facitor di siringhe.
TRE TROTOLI E OTTA STWXGA , Ribobolo

fam. simile ali' altro TRE GATI B uw CAJT,


che si dice per avvilimento o ridicolo del
pochissimo numero di persone concorse
a un teatro , a una predica , ad una sciet e cimili.

STRINGX , add. LA TA MOLTO sTRnrGDA , Ella assai stretta in cintola, Dicesi <l" una Donna.
STRINGAR , v. Scoreggiare , Battere cotla scoreggia o stringa.
STRIVGAUSB, Strignersin cintola.
STRINGHETA, t.f. Stanghetta; Coregeiuola; Strisciolina o Struciuola, Picco
la siringa che serve ad allacciar che che
gi _ Legacciolo e occeo dicesi Qua
lunque cosa che lega.

STRIKGHETA DA LIBRI, V. CoREsnrA.


STRlN,lo stesso che Sinici, V.

645

STR

STR

STR

STR1R, . m. Voce ani. Stridore , Stri


dio; Strido, che nel plnr. dicesi Strida,
Remore di voci, Susurro prodotto dalle
voci di chi parla o grida.
;STR1SSA, s. Striscia , Orma che rima
ne in terra dallo strisciare.
Striscia, dicesi per Riga o simile.
STRISSA D'AQBA, Stroscia o Troscia,
segno che lascia 1' acqua o altra cosa li
quida corrente per terra.
STRISSA DB CARTA o simile , Brucialo ,
Striscia sottile di foglio o di lgno.
STBISSA DB PANO , Striscia , Pezzo di
panno o d'altra cosa che sia alquanto pui
' lungo che largo.
STRISSADR, s.m. T. de'Fonainoli, Arbaggio, Quel pozzetto di panno che il Fnnaiuulo tiene in mao perch il Qlo nello
torcersi non si aggrorigli, e perch la ma
no stessa non ne resti offesa. V. STBISSAR.
STRISSAR , T. Strisciare , Camminare
con impelo stropicciando e fregandoli ter
reno come fa la serpe Strisciare; Ra
sentare ; Sadere , Accostarsi in passan
do alla cosa che quasi ella si tocchi.
STRISSAR vy MARMO o altro, Graffiare,
dicesi dagli Artefici o Sgraffiare, e tal
volta Intaccare il marmo, il metallo o sijnile co' ferri od altro , maneggiandoli
senz'arte o attenzione.
STRISSAR DB LE BIS.su , Rcpere o- Retta'
re, Strisciare guizzando, Strascicare per
terra il corpo.
PAJTO o PEZZA DA STBHS , Strisciatoio o Tritolo, Pczzuolo o Cencio lano o si
mile eh*- tengono le donne in mano per
dipanare. V. STRISSADOR.
STRISSTA, s. f. Slriffialina; Striseiuola; Striscetta , Piccola strisci.
STRISS1MA , accorciata d' Illustrissimo,
Modo con cui un artigiano o un villano
saluta incontrando qualche Signore o ongettandosi. V. SUDA.
STRISSO , . m. Striscia ; Tratto , cio"
Quel segno che si fa in fregando o stri
sciando.

Penire Astrologastro, rale Cattro


Aitrologo. V. Ivuii vj s.

STAR W THOPB , detto Cg. Stare in


gangheri o in cervello ; Stare ne' ter
mini o in guinzaglio ; Ritenersi , Star
in dovere.
No PODBB PI STAR nr STHOPB, JVni po
ter stare in guinzaglio ; Non poter pi
tiare alle mosse; Non poter pi star nel
la pelle f Non potersi pi contenere.

STROGtA, V. TROGIA.
STRGOLO, i. n>. Voce usata dagli idio
ti, in vece dilla pi comane STBLBGO,V.
STRLEGA , s. f. Indovina ; Indovina'
trice , l' fin. d' Indovino.
STROLEGA, si dice ancora fami, per Dis
prezzo di Donna vecchia o giovane che
i carica di ornamenti che non si confan. HO a vicenda. V. VBCHIA.
STROLEGR, v. Strologare; Strologa
re; Astrologare & Astrologare, Esercitar
l'astrologa giudiziaria, che Predir l'arvenire, Far la ventura o la nativit.
STBOLEGR COLA TESTA, Ghiribizzare;
Girandolare ; Fantasticare; Arzigogo
lare; Entrare nel pensatolo; Mulinare;
Beccarci o Stillarsi il cervello; Strolo
gare ; Lambiccare; Abbacare t Pensare
per far conghietlure.
STROLEGHEZZO, V. STRIGOTEZI.

jSTROLEGO , s. m. Strologo; Astrologo f


Astrologo; Chiromante; Indovino, Quel
lo che presame di predire o d' iudfiwaj-

STHUI.EGO, i ilice anche ad alcuno per


molleggio od ingiuria, nel sign. di Giarlalnno o Impostore, facendo alliuione a'
tuoi restili di taglio antico. Parere ilteicento.
CKB GHB PBXSA i sTr.or, p.r.iii , ( che an
che si dice LASSE CHE i STROLOGHI JAZZA
LU.VABI) Chi vien dietro mi serri fascio,
si dice fig. di Chi scialacqua il suo non
furandosi di chi succede Attaccar i
pensieri alla campanella, vale Deporgli.
STROMENTN, t. m. Strumentino, Pic
colo strumento.
STRONZ\ (colla i dolce) add Stronza
ta o Stronzo e Toso, vale Diminuito , e
dicrsi delle monete.
STRONZADR, s. m. Stronzatorev To
satore , Colui che alier le monete bno-ne, diminuendone il valore intrinseco col
tesarne il contorno.
STRONZADRA, s. f. Stramatura, L'at
to dello slronzare ; Diminuzione del peso
delle monete.
STRONZ\R , v. (colla i dolce ) Slronzare, Diminuire. Operazione criminosa che
fassi da Chi coi mezzo della forbice o del
la lima o altrimenti , ritonda o taglia sull'i-Mn uiit.i in giro le monete, diminuen
do il loro valore intrinseco, il cbe dicesi
anche Tosare.
Snto.-v /,:>. i! i,' (i-..'m, fu poi detto da un
poria antico Veneziano per Sminuire ;
Scenare, cio il merito, il credilo, la fa
ma o riputazione.
STRONZETQ (colla z aspra) s. m. Strontoletta o Stronzolino, Piccolo stronzo.
STRONZO ( colla z aspra ) s. n. Stronzo
e Stronzata.
No TALR ujt STRONZO, Non valere una
fova, unfico, un lupino.
\\n\H A SECONDA C051K I STH'~/I. V,
SBCONDA.
PORTAR ITROITZI A CAPITOLO, Maniera
fam. e fig. Seminar zizzania; Metter
zeppe, Metter discordie. V. PBTEGOLEZZO.
No GHB MB DAGO uiv STRONZO, Non ne
do una stringa o un pelacucchiao o un
ghieu, Niente,
VA U CHE STRONZO ! Espressione fam . di
rimprovero ad u Ragazzine arditello,
Guardate che dottorelto , th presuntuosello! Che peto vestitol
STROFA, f. r. Saldalo , Vermena di sal
cio o simile con cui si legano le riti', le
annestature ed altro Stroppa o Strop
pia e Ritorta e Ritortola , chiamasi la
Vermena verde, la quale assottigliata ser
ve per legame di fustella e di cose simili,
e talvolta si dice anche Sprocco finco e fincigio , dicesi per Legame. V.
STROPR.
STROPB, detto in T. de' Panierai, Vi
mini, Vermena di vinco con cui si tesso
no ceste , panieri, nasse, gabbie etr.
TBGIYB i STROPA , Tener infreno o a
'frno; Tenere in Erigila o Tenere a sie
pe, rale Raffrenare, Tenere altrui in limore o Contener sJ slesto.

No SAVBRSE TBGWla I.T 8TROPB, Pt'on S(t-

per tenere un cocomero all'erta, Non sa


pere star segreto.
AL STRBNZERDE LE sTROps , In sul far
del nodo alflo; Injine, In conclusione.
STROFA o STOPA, Nome di Giuoco che
si fa alle carie tra quattro e pi persone,
in cui quello che resta senza carte iti ma
no vincitore. V. CRBSSIMX
STROPABSO , s. m. Ripieno o Borra ,
Quella materia che serve per riempiere
qualche volo, e tutto ci che in alcun luo*
go non opera.
SERVIR DB STROPA BUSO , Servir di rjpieno ; Servir per candelliere , Servire per
far numero o per riempire un racuo, non
gi per essere importante o ricercato o
ben accolto; e dicesi Cgur.
STROPADA ,: . Turata; Otturamento.
STROPADA DB RBCHIB , Impeciatura ,
Olturamcnlo d'orecchi per non udire.
STROPADA o FERO DBL FORNO, V. FORNO.
STROPAGIO, i. m. Turacciolo o Zaffo ,
Pezzo di legno o di ferro o d'altra mate
ria , con cui si lurano buchi o bocche di
rasi di rino. V. STROPOLO.
STROP\R, . Turare; Riturare; Zaffa
re, Chiudere l'apertura con turacciolo
zaffo.
STROPAR sr\ i BUSI E LE sfBSB, Ristop
piile , Riturare le fessure con la stoppa.
Rinzaffare, Riempiere il voto e le fessu
re con istoppa , bambagia , calcina, o si
mili materie. Impeciare, vale Turare con
qualsivoelia materia a guisa di pece.
STROPAA COL STUCO, Stuccare e Itittuccare.
STBOPR LE CIESB, V. CIBSA.
STROPAR LE STRADE , Accecare le stra
de, vale Imbarazzarle s- che non vi si
possa passare.
STROPAR IWA FBJTBSTAA , Acciecare o
Aececare "una finestra, vale Murarla.
STROPAR u.v FOSSO o ra mo, Interrare
o Internare.
STBOPARSB L' ARCO D' TJIY POSTE , Acce
carti o Essere accecato Carco d'un pan
ie, dicesi Allorch stato riempilo dalle
deposizioni in modo che rimane sepolto
nel greto o renaio.
STROPAKSE LB DECHIB, Turarsi; Stop
parsi gli orecchi , cio Finger di non
sentire. Impeciarsi gli orecchi, Non da*
retta.
STROPARSB BL nuio , Ammantarsi ;
Coprirsi; Chiudersi il viso; Ammantar
ti gli occhi, il che si fa con pannolino o
simile, V. IHBAUTARSE.
STROPARSB BL NASO , Turare; Intasa
re; Rintasare, cio Quel chiudersi de'canali per materia viscosa e allaccaliccia
che ti ferma nell'interna lor superficie}
onde si dice // naso, 11 petto intasato
11 suo contrario Stasare.

STR
644
STROPLA , . . per lo pjii nel phir.
Stropblb (roll'c aprrta) dieono nel Con
tado verto il i'adotauo, in vece ili Stro, V.
STHOPR , . tn. Sotto questo nome i
comprendono li seguenti due albrri.
Saldo da legare Saldo giallo , Spe
cie di Salicc distiuto da' Botanici col no
me di Salix viteina, che si pianta lungo le fotse e i cui virgnlli servono per le
gare le Tt ed altro e per far ce*te , gi aticci ed allre cose campestri. V. Vetrice o Tinco o Tintine , allra spiv
cie di Salcio, detto in sistema Salix viminalis, che si suol piantare lungo i fiumi per impedir che la correnle dell'atqua roda gli argini. I suoi virgulti tanto
ron la buccia quanto sbucciati, son an
che impiegati per panieri , ceste , gabbie
ed altre cose , potendosi ancora tingerli
per adattarli ai lavori pi fini e galanli.
V. S 4Lr.ni-.il Un allro Vinco, detto Saldo rosso e in sistema Salix Manaudia ,
serve pure a far panieri, cesle e cestoni.
Loco pibn stroperi , Tincheto o
Vincaia, Luogo pien di piante di vinchi.
SROPTA , s. f. 1
STR0P1N, s. m. / Stroppella; Rilorlolina.
Grungo , chiamasi la Stroppella colla
quale si lega il Cascio del lino o altre simili cose.
STROPO, . ra. T. Marin. V. Bragqto.
Stropo, chiamasi qurlla Canipaneila
falla di vimini con cui si stabilise il re
mo alio Scalmo. V. Traixla.
Stropo, delto pure in T. Marin. SttifJe, nel plur. si dicono Quelle piccote cor
de che servono per fare scoiTcre alcona
cosa nella somrnit dcgli alberi , come
altresl nelle scialuppe a lenerc il remo
iiello scalmo.
STRQPOLTO, s. ra. Turaccialino, Pic
colo luracciolo.
Stropolkto db zuca, Locnz. domesti
ca e Cg. Cazzatello ; Scricciolo ; Mingherlino; Sattilino ; Stronzolino, Agg.
a Fanciullo scr'Mo.Scricciola; Mingherlina y Sottilina couvengono a Fainiulln.
STROPOLO , s. in. Turacda Turacciolo , Pezzello di sughero rotondo elle ser
ve per turare le bottiglie simili.
Stropolo ba scHioPO, Stoppacdo oStoppacciolo,L.* stoppa che si mette nel
carlearla.
Stropolo db putela BS putelo , V.
Stropoluto.
Stropolo , Omacciotto; Omlc, cialtolo , V. Strufigno e Vogia de omo
in Vogia.
Stropolo, T. Mar. Slroppole di hozzello, Cavo che altornia il bozzeilo dlia
puleggia.
STROPONI, T. di Coraraercio, lo slesso
che Stropoli , V.
Stroponi, delto in T. Agr. Tincaslri,
si chiamano le grosse bacchetle o virgtjlti lagliati dopo l'anne in primavera, da
ajio giallo ( Y. Stroii), che si adonc-

STR
rano non solo per uso di legare , ma di
far eraticci ed allre cose campeslri.
STROZZA, Strozzato; Slrangolato, add.
da Strozzare o Strangolare.
Abito strozz , Strozzato, si dice a
quel Veslinirnlo che ba il eolio slrcllo.
Strozza, voce bassissima, dello allrui
per ingiuria o disprezzo, Galuppo , Uonio vile, abhielte e male in arliese: Impiccatello ; Impiccatuzzo ; Scampnforche ; S<uassaforche ; Ribaldone.
Sibstl* sTnoazA.' Voci d' imprccazionr,
Che ti venga it malanno.
STROZZADA, s. f. Strozzdtura ; Strozzamento, Lo slrnzzare.
Dar uva strozzda , V. Strozzr.
STROZZAR , v. Strozzare ; Strangolare
E Strozzatoio si dice al laccio che
strozza.
Strozzr afXr, iletlo fig. Slrozzar
un ajeare , un negozio , vale Dar termi
ne ad un affare impcrfettameiile. Fare
saglio o Stagliare, per nielaf. vale Com
putare all'ingrosso che che sia, a fine di
ferne saldo e quitanza.
STROZZO, s. m. Staglio, Compulo alla
grosa , delto alrituenli con modo basso
Slaccio.
Far un strozzo, Fare uno staglio
uno staccio, V. Strozzr.
Fare una cossa a strozzo , Fare una
cosa indigrosso , negligentemente , alla
rinjusa, alla buona , alla carlona , in
conj'usione Laorr a strozzo, Ciarpare; Acciabattarc; Acciarpare; Abborracciare, Lavorar presto e senza diligenza.
Far un conto a strozzo, Fare staglio
o Slagliar conti.
STRUC, add. Spremuto-, Espresso, Aitesi del Liquore che si cava spremendo ,
come limoni ec.
Avr bl cuor truc.V, detlo fig. Fsser
accorato; Aver il cuore sollo lo stretldo.
Essbr stroc, Fsser ajfagato, oppres
se* dalla calca; Scalpilalo; Schiacciato,
Affolalo, V. Strucola.
STRUCXdA, s. f. Spremllura , V aile
dello spremere e la materia sprenmta.
Strucada de ganasse, Galantina; Ganascina, Voci Florentine. Quel pizzicotto che si da altrui per carcggiarlo , prendendogli leggermente fi-a l'indice e'i me
dio una dlie gole. In Veneziano fam. si
dice anche Far i squaquari. V. Squauariwi Gautasia.
Stritcada db , Slruggiinento j
Accoramenlo , Oppressione, Angustia di
cuore.
Uwa bona trucada , Una buona tirala alla tedesca, cio Una bruta.
STRUCADINA, s. . Piccolo slrignimento slrignilura.
STRUCALIMONI, s. m. Matricina o Pe
ra, Quella specie di Stietloio di legno
eon rai si spreme il sugo de' limoui si mili.
STRUCAMENTO. V. 3TRUC.4DA.
strucXr, v. Striznere Slringere
J rmr propr. Strignei e una cosa taniu che n'esca it sugo alli a materia con-

STR
tcnuta in essa Spremere, talc Premere, ma denota alquanto pi di forza.
Strccr db ochio a QUALcbw, Far occhiolino; Far cenno segno cogli occhi,
V. ClGSO.
Strucr el ccor, Slrignere o Premere il cuore; Accorare; Struggersi il cuo
re; A tiritare il cuore.
Strucr i limoni, Premere Spreme
re i limoni, Cavarne il sugo Dello fig.
V. Lmb.v.
'[
Strucr i fight perche i sb pazza. V.
Figo.
Strucr le gawasse, V. Strucolr.
Strucr ceolb in ti ocbi , V. Ceola.
StrucarGhb StRucargiib \,
Dar le vele ai venti; DarJuoco ella bom
barda o alia girndola , dell fig. vale
Intraprendere cheche sia con risoluzione
ln altro sigo. Trincare; Pecchiare;
doeare , Bere assai. Tracannare, Rere
fuor di misura e vidamente.
Strucr drb.vto a uno, dello fig. Far
fuoco addosso a uno Struchighb dresto, Fagli fuoco addosso; Ammazzalo.
Strucarse un deo pra la pobta e simili , Farsi un granchio secco , detto
mrlaf. si dice dello Stringersi on dito fra
due cose onde il sangue ne viene in pelle.
Strucarse un fruto in cabsbla s
Schiacciare una frutla in saccoccia e
imbrodolarsi.
Strucr uva man, Stringere una ma
no , II che si fa per amoretolezza.
Struca strui-a , ln ultima anali ;
Concludelido ; In conclusione ; In fine,
Ben sommando ; Tutlo calcolato.
STRUCO , s. m. Espressione , cio L'atto
dello spremere : per esempio, Espressio
ne di pomi, di mandarle , pistacchi etc.
Struco, dctlo in furbesco, vale Vino%t
Sueco.
Struco, si dice ancora per Succhio
Sugo, cio Dmore che si trae dal" er
be e da'frulti e da altre cose spreoiulr.
Struco, parlando fig. si dice per M
rito , Sostanza della cosa di cui si traita.
Andr al struco, Entrar ne meriti,
vale Entrar nella ragione e nella sostanza di che che siaVbgni al struco, Fcnite alia conclusione ; Toccate delta fi
ne, cio Finite il ragionamenlo, Conclu
ded.
Struco ' un libo, Compendio; Sunto; Rislretlo; Epitome, Sommario d'an
libro d'un' apera qualunque. Sistrettino il diminutivo.
STRUCOLA, add. AccarezzaU; Jbbracciato teneramentt.
strucolXda , s. f.
\
*
STRUCOLAMEiVT, . m. JCareggiamento ; Amplessi; Abbracciari ; Baci j
Tenerezze ; Strignimenti el seno.
STRUCOLAR, v. STnUCOLR BE CARBZZE,
Slrignere ajjelluosamente al seno; Alibracciare teiicramente ; Accarezzare ;
Careggiare; f'ezzeggiare; Sciloppare di
baci.
StRUCOLR LE GA!U8B A QDAtCUN, Srl gwe le gofe p le guancie : come

STR
f.isai in segno di amorevolezza. V. SquaQOABIirl.
STRUCON , t. m. Acer, di Stbcada ,
Strignimento , V. Picego*.
Stbucos db ., Grande slruggimento; Grande affanna afflizione; Gran
de accoramenlo o passione d' ammo.
strufignXr, v. V. FuTIG.VAB.
STRFIGNO, add. Bozzacchiulo, diccsi
d i Persona picoola e sproporzionata.5concialura; Caramogio; Caricatura, vagliono Piccolo e conlraffatlo.
STRUF1GNTO, s. m. Batuffolo; Struf
fo; Struffito, Massa di cose rabbatuffolate.
Stbuficjoto, dclto per Agg. di Per
sona picrola e malfatta, V. Sthfigxo.
STRLPlX o Stiupiao add. Storpiato e
Stroppiato , Fu detto anche Ciotlo.
Mag.var da stuupiai , V. Mag.vab.
.. da sTnupi , V. CiMivn.
StrupiXo , in T. anl. era anche voce
d' ingiuria popolarc , come ora dicesi
Amazzao Siestu TBUPiAO ! Malan ti
colga !
STRUP1ADA, s. f. Storpiatura ; Slorpiamento ; Conlratlura; Attratlura; Contrazione, Diccsi de' nervi e de'inuscoli.
Stbupida db pabole , Storpiatura di
parole, dicesi Quando si altera opronunzia quale Le parola crralamente Metalsi , dicesi in T. Filolgico la Sposlatura Trasposizione dlie lellere, come
Gbalimb per Lagrime , come i nosLri
idioli Veneziani dicono Grabibl per Ga
briele , Mazaghe.v per Magazn etc.
STRUPIAMESTIR , .. m. Guasca mesteri o Guastalarte , Che si pone a far
cosa che non sa.
STRUPjXr, . Storpiare o Stroppiare ,
Guastar le membra.
StuupiXr db cbrimoxie, Bisluccare di
corlesie , Annoiare seccare con troppe
corlesie.
StKUTiXr LE PAROLE, Storpiar le lo o i termini , cio Allerarli pro nu nziarli erratamente, che i Latini dicevano
Verba depravare.
STRUPIASCVOLI, s. f. G uatteraccia :
Sudiciona; Lavascodelle , Donna des
nala ai pi bassi srrvigi dlia casa.
STRUP1ASTE E MAZZAQUATORDESE, s. m. Gradasso; Smargiasso; Spaccamontagne ; Sfiandrone, V. SpacamojcTAG.VB.
STRUPIATERMINI, s. m. Farlingotto e
Brbaro, dicesi di Qucgli che nel parla
re mrsi'ola confonde varie lingue, storpiandolc.
STRUl'lO,add. Storpiato o Stroppiato,
Guaslalo le membra.
STRUSI ( colla s doive ) s. m. Baccaccio
o Guscetto, Quel rimastiglio del boizolo
che resta nella caldaia dopo la I ira Una ,
di cui si fa la Sinighclla,vlib la seta d'infjma qualit Stracci , diconsi i Boz-/.ili dlia seta slracciati, onde si fa la ba
illa.
Qvbl dai btbusi, V. Bavel'i,

STU
STRUSO , t. m. T. de' Setaiuoli , Catarzo o Scatarzo, La seta floscia non lavorala che non si pu n Glare n torcer.
STRUSSIA, s. f., che per lo pi si dice
Strussie, in plur. Travaglio ; Falica ;.
Siento; Disagio; Pena.
Fab DELS STBUSSIE da can da fa ch'i.y,
Cacare le curatelle; Lavorare a slanga
e a mazza, Affaticarsi assai.
strussiXr , v. Faticare ; AJfaticare;
Bis tentare , Stare in disagio bistento.
Stbussiab , Stentare aie no ; Dare
arrecare siento, e vale Lungare , Tarda
re, Differire, Mandare in lungo e Quasi
stancarc.
StrussiXr la boba, Scialacquare; Pro
digalizzare ; Spurnazzave la roba, V.
DecipXb.
StRUSSIARSE LA BODA d' ATORXO , LogOrare; Consumare; Dissipare ; Frustare
i vestiti.
Stbussiarse, Arrabaltare , Affaticar
si, Sforzarsi , Ingcgoarsi a operare. V.
SpADiGn e Sfachi.vXb.
STRSSIO, s. m. T. del Foro, Bindolata; Bindoleria, Aggiramenlo, Furbcria.
V. Stanchegio.
STRUSSION , s. m. Mangiaguadagno ,
Che spende e scialacqua tutlo qnello che
guadagna. V. Decipox.
Detlo per Sfadigo.v, V.
STRUTO , s. m. Strutto, Grasso di porco liquefatlo rinchiuso in una vescica
o altrimenti.
STRJZERSE, v. Struggeisi; Corrucciarsi, Prendersi pena travaglio per qualchc disgrazia passione.
STRUZION , s. f. Ostru zione, Serramento de' vasi e canali del corpo animale.
Picola struzi'o* , Ostruzioncella.
STRUZZO, s. m. Struzzo Struzzolo, 11
pi grande fra eli Uccelli, delto da Linneo Struthio Camelas , il quale pura
mente terrestre ma rapidissimo al corso.
Kgli ha il becco diritlo , appiatlito
adunco alla sua eslrrinit , le ale corle
inulili al volo , le gambe infcriormenle
srnza piume ; nidifica al suolo ; il maschio non ha che una feminina. Il suo
cibo ordinario d> vegelabili , ma nello
stesso tempo per 1" oltusil de'suoi seusi inghioltisce tullo quello che se gli pre
senta di corpi anche i pi duri rd inetti
al nutrimento , come il ferro , il rame ,
il piombo, il vetro, il legno, la calce, fin
che il suo slomaco sia ripieno. Abbandona dispettosamente i suoi parti dopo aver
ti condolli alla luce. Abita i descrli d'ari
de pianure ne' climi caldi.
DevbxtXr u.v smozzo, detto roctaf. lo
stesso che Destruzbbse, V.
STU A , s. f. (verb, dal lat. JEsluo , Aver
caldo) Stufa, Specie di forno o fornello
noto, che serve a risraldare la stanza.
Per simil. dicesi Slufa anche a quella
stanza uelle osterie che si tien riscaldata
per cmodo de'concorrenti. E Slufa non
meno al Luogo che si riscalda 1' invern
per conservarvi le piante esotiche de'paeM caldi.

STU
6\5
Sta da 8UGB, Tamburlano o Trabiccolo , Amese di legno falto a foggia di
tamburo o di trabacca per uso di scaldare o asciugare la biancheria.
Stua da pobnbbi, Caldano, Stanza ri
scaldata dal fuoco.
STUX, add. Spento; Smorzalo. V. Stimb.
STUADR, s. m. Spegnitore. Colui che
spegne i lumi.
Dicesi ancora per Stufaiuolo Stufaiolo, Maestro del la stufa.
STUAMCOLI, s. m. che vale Spegnito
re, si.dice come voce di scherno e per
antonomasia in vece di Cherichino o Abbatino , giacchc un degli uftizii spellanli
a chi soltanto inizialo negli ordini mi
lieu i, sarebbe quello di accendere e spegnere i lumi drlla Chicsa. In una carta
partcolare ho veduto scritto Spegni-moccoli , il quale, se potesse dirsi e se non ve
ne fosse un niigliore, tarebbe il vero ter
mine corrispondente. V. Moclo.
stuXr, v. Spegnere ; Smorzare ; Ammorzare; Ammortare ; Estinguere , e si
dice propr. del fuoco, del lump, de'vapori e simili , Accendere e infiamniare so
no gli opposti.
Stu'ab, dello in gergo e fig. Strabere,
Bere eccessivamenle L' ba buo cob
DB STUR U.VA DAMEGI , VA DS VI.V , '
ebbe difficolla di tracannarsi una damigiana di vino.
STUARLA (coll'o stretio) s. f. Spegnitoio, Quell'arnese di lata di ferro, fatto a cono , con cui si smorzano i lumi.
STUBIA. V. Stbpia.
STUCADR , s. m. Stuccalore, Artefice
che lavora di stucchi.
STUC\R , V. Stuccare , propr. Riturare
o Appiccare con istucco: ovv. Lavorare
di stucchi.
STUCECADENTI. V. Stechbto.
STCEGADR, verb. to. Stuzzicatore;
Irrilatore; Aizzatore , Che aizza , che
instiga al male.
Delto per Mbtim'.l. V.
STUCEGAMENTO , s. m. Stuzzicamento; Inizzamento; Aizzamenlo; Irrita
mente.
STUCEGXr , v. Stuzzicare; Instigare ;
Slimolare; Subbillare, Frugacchiar leggermente con alcuna cosa appuntata.
Stuzzicare , detto fig. Irritare, Commuovere , cui corrispondono , Instigare}
Inizzare ; Irritare ; Provocare ; Atiza
re No BisoGNA stuczgXb, Alia pen tola
che bolle non vi si accosta la gatta; iVort
istuzzicare quando e fumma il naso delt orso; Non aggiugnere legne alfuoco ,
V. Uzza.
Stuczgb bl cax che dobhb, Stuzzi
care il can che dorme, le pecchie, ilformicaio, il ves ; Grattare il capo al
la cicala, Eccilare o Provocare alcuno
lu allro sign. Inozzolire ; Inuzzolire ;
Inuggiolire; Far venire in uzzolo , in
frega, la desiderio di che che sia.
Stucbgab bl fogo. V. Stizzb.
Stucegb l' apbtitOj Morder Zoe*

46
st
ugola ; Stuzzicar appetito ; Ab
lappare; Vellicare, Dicesi della linguae
del pablo.
Stucec'ar QUAbctw a PABLAD, Gradare
il corpa alla cicala, vale proper. Provocar
un lingnacciulo a dir male, bario dir su;
Ferio cantare.
Stocegar QAbcb.v a vendicarse, Mel
iere alcuno alie coltella ; Metierlo alie
mani, Slimolarlo alia vendetta.
Stocegarsb bl cbrvblo o la testa ,
Stillis i o Beccarsi il cervello; Aguzzare i suai ferruzzi, vagliono Assottigliir
l'iugegno per rinscire 111 alcuna rosa.
STUCEGARECHIE, . m. Stuzzicorecchi, Struniento da neltar gli oreccbi. V.
Curarecbie.
STUCOIETO, . m. in T. <M Giuoco dell'Ombre, si dice della Riunione delle tre
carte prevalenti che scguono dope la maggiore, che la Spadiga : ceme son nei
eini di danari e coppe, ik Setlr, l'Asso di
bastoni e Asso di ilanari e coppe , e nei
tcmi di spade e bastoui, il Due, l'Asso di
bastoni e il Re.
STUCmO, s. ni. ( si pronunzia come in
toscana Stucio) Asluccio , Guaina da tenerri dentro strumenli di ferro o d' ar
gento.
Stochio da cbirubchi, Ferriera, Spe
cie d'astuccio, che una guaina da tenrrvi dentro strumenli di fm o , d 'argento
simili per Cerusici e Scalcbi.
Stochio, in T. dei Giuoco dell'Ombre
dicesi alla Riunione delle tre maggiori
carte prevalenti in ciascun serae,comc so
no la Spadiglia, la Maniglia il Basto.
V. SrUCIUETO.
STUCO, s.m. Stucco, Composto di diver
se materie legnenli, per uso propr. di appiccare ineieme , o di riturar frssure.
Stucco, h anche una Specie di gesso o
terra , o allra rompnsiiione , con che si
fauno le figure di rilievo , che imitana i
marmi i piu snperbi, ed anche ponno sorpassarli.
Omo db stuco , Uomo insensato , balordo, coglione , merendone.
Restar de stuco, dello 6g. Restare o
Jlimansr confuso, attonito, imbalardito
El xe best.X de tuco , detto pur hg.
Ammulol cio perd la favella , ditenne
mulolo per lo sluporc o lo sbigolliinenta.
STUDIADR, s. m. T.dc'Fornai, Seal
daforno, L' uomo destinato tra i Fornai
a tal ufhcio lnfornatore, dicesi a Quel
le che inforna il pane : che i anche uf6zio dello Scaldaforno.
STUD1AR, v. Studiare Tornar a stbdiar, Ristudiare.
Studiare , dicesi anch? per Affnticarsi, Industriarsi Studi.au per vivbr ,
Guadagnarsi la vita.
Studr el fien, T. Agr. Rivoltan il
eno, act io si secchi sut prato.
Stqdir , Maniera ant. Gareggiare nello studio.
A TODIAR (E SE FOL FAR OXBIYI, Ruono
Studio vince o rompe rea fortuna, Che
ti dice per dinotare che Cell' industria si

ST
possonn o prevenire o superare le ingiurie
della fortuna.
Mandar i abiti a stodir, V. Abito.
STD1LQ ( coll'o serrato) s. m. ?ludi
lo o Studiolino, Piccolo slipo ia cui si
conserrano delle cose rare o dilicate.
Dicesi anche per Gabinetto.
STULO (coll'e aperta) s. m. Spegniloio
e Coperchino, Amese di lata fallo a foggia di cono, ad uso di spegner lumi.
Stolo, bassa, dicesi ancora per
Aetio ; Odio i Raneare; Malevolenza.
STUR, s. ra. Stufaiualo o Stufaialo,
Maestro della. stufa; o per dir meg|o t
Colui che fa il inestiere di lavar i piedi
nella stufa , e di cavare i calli. Dicesi a li
ehe Callista.
STUTA-, s. f. StujHta, Piccola stufa.
stufX, s. rn. Stufato , Vivanda cotta ia
in una particular maniera , dentro un
pignatta ben coperta.
add. da Stukar, Stufato, Annoiato , che dicesi anche Sazio ; Stucco ;
Sluccato Ristueco; lafastidito.
STUFXdA , . f. Noia; Saziet; Fasti
dio; Stucchevolezza.
Darse una gran stufada, lo stesso che
StlSarse , Y.
STUFAlZZO , add. Nausealondo , Cha
fcilmente si nausea, cio s'anrioia, a'irifastidjsce ; Che fcilmente si stufa , Vo>
lubile , Lrggie , incestante. IL M.igaltti nelle suc leltere dice Nauseante.
STUFXR, v. Stufare; Stuccare; Annota
re; Notare, si dice di Qnalunque cosa
che rechi nausea e fastidie.
Stufr ry , Dar noia Venir
a noia o alla nla; Tener {invito del diciotto , Dicesi di Chi cicala assai.
L'aboxdanza stufa V abbondanza,
La copia II grosso stucca o rislucca ;
Le cose di ehe uomo abbondevolefastidiano; La copia delle cose genera fa
stidio, cio Inducono noiosa saziet.
QflNI BEL BALO STUFA , V. I! ALO.
STFIN Saver da stufi* , Jntufare ,
Saper di tufo Prendere oilore-di tufo ,
che propr. ucl poco grato odore che
tramandano i lnogbi stati lungamenie
chiusi , come aleuue stanze , le botti etc.
V. Mofa.
STUFO, 8. m. Voce ant. Lezzo, Mal odo
re; lo steiso che Tufo, V.
Farohbnb o Dirghbnb ds tuti i stu
pi , Maniera bassa e fam. Far oV ogni erba fascia; Far di tullo; Dirne d'ogni ge
nere , d ogni specie ; Non rifinar o rifinir di dire , vale Non cessar di dire o di
fare.
STFO, add. Stufo; Stufato } Ristueco;
Sazia; Pieno di soperchio.
Stufq delbrodo GR\ssa,Dolersio Rammaricarsi di gamba sana; vale Rammal'icarsi senza ragione e del bene.
Sow stufo o Soi stufo magoiv ,
colmo irabocco il sacco, Dicesi per minaccia in alto di collera. V. Magoma.
Stufo de siaivebr, Satollo di piangere,
STUOTO j . . Toe del Contado Tero

SU
Padova , Scardassiere e Pettinmtere y
Quegli che lavora la lana cegli scardassi.
STUPENDO , add. Stupendo , dicesi per
Oltimo, Saporosissimo.
STUPE\DNAZZ0, add. acrese, di StvFEXDO.
STUPIA anche Stubia , s. Voci agr.
Sloppia e Seccia, Qurlla paglia che rimane nel campo sullc barbe dellc biade
sega le.
Few db stubia, V. Fbv.
STUPIDIMENTO, . m. Intormentimen
t ; Torpore , L' inltu-menlire , Stupi>ie ,
Convubione e impedimento di molo di
alcuna parle del corpo.
STUPIDIO, add. Stupidito; Stupid,, Ithbalordilo.
STP1DR. V.bTUPiDa.
STUP\.V.Stos\.t.
STUPINR, v. Riturare ; Turare ; Stuc
care; Rinzaffare, Turar i buchi ole fessure cod istoppa o simile, perch non ven
ga aria nella stanza. Stoppare vuol dir
propr. Riturar con istoppa.
STUPINON , . ra. Lucignolone , LucU
gnolo grande.
STUPO, add. dicono a Chioggia per Stu
pido.
STURIL, . m. Stoine , Pircla sloia da
tener solt i piedi per riparo del freddo ,
falla di Sparto, Erb che nasce in grau
copia nella Marina di Cartagena in Ispagna, donde col neme di Giunco marino
vien prtala ne' nostri parsi. I Botanici
chiamano questa pianla Slipa tenacissima.
STURIOL, s. m. Voce ant. dal lat. barb.
Sturol e ScuROLE, cbiamasi ora la Ro
salia Rosellia, Infer mi l neta ebe vier
alla pelle , come il vaiuolo , e la empie di
macchie rosse con piccola elevazione.
STURIN , s. m. Storione , Pesce di ma
re, nolissimo, che rimonla, come fra noi,
il Po ed anche il Brenta; delto da Linn.
Acipenser Si arm. La sua carne di sapore squisito e rirerrato. Colle uova di
questo pesce si fa il Canale e colla sna
veicica deli' aria la Colla delta di Pesce .
V. Adako.
STUR10NTO, . m. Storioncello,di,n.
Ai Storione, Storione piccolo e giovane.
STUZZEGAR , V. Stuceg'ar.
SU o Suso ( dal barb. Susum ) avv. Su ;
Suso; Sopra; Ad alto, contrario di Gi.
Suvvio Suvi, vale Ivi sopra.
So Su via (che corresponde al la*.
.a age) Su via.
So, pronocciato assolai, vale per Ba
sta i A bstanla; Non pi.
Su su, detto a modo avv. In Quel tor
no; L intorno; Circa } A un di pressa Fab so so, Far pari; Adeguarsi;
Fare un conguaglio ; Star in capitale
Fare un impastro, val Far* un accerdo
o pallo concluso con imbroglis\
Awdb o o suso , Ascender; Salire
Tornar a andar su , Risalire Ahdab,
su , Ripirt, Montare.

su
Arpia va SSR LE CROSS UBI CAMPASILI,
etto fie. Attaccarsi o Appiccarti allefunidelCielo; Appiccarsio Attaccatila m*oi, Taglione Ricorrere per disperazioqe
a cose nocive o impossibili.
ANDAR se, in altro sigo. Rilevarsi, In
nalzarsi a onore e riputazione.
A VTI'MT su LA COMBDIA , Principiar la
commedia LA COHEDIA su su. La com
media gi cominciata , Si sta facendo.
ANDAR su , dello in T. di Giucco , Per
dere la posta , Perdere il giuoco e dover
pagare.
AVL-'M so, parlando di debito, Accre
scere ; Aumentarsi.
AVERLA suco.vuso, Avere il tarlo o il
baco con alcuno ; Averla con uno ; fede
re di mal occhio alcuna.
DAR su , Uscire ; Sbucare ; Venire
fuori, -Farsi vedere.
DAR se LA TOSE , Dar tulio, tocca o sua voce ; Rompere o Tagliar le parole, In
terrompere , Opporgli , Farlo tacere.
FAR DAB su < v o MBTER suso c.vo ,
Mettere a leva alcuno, dello Cg. Mettere
al curro, Isligare.
Dia su o suso, Dire; Recitare, cio
Cosa imparata a memoria Vale anche
per Dire; Parlare DIS suso , Parla
te; Favellate.
FARSE su LA TESTA , Accincignare ;
Succignere, Legarsi sono la cintura i re
dimenti lunghi FABSB su LE UAJYEGJIB^
Rimboccarsi le maniche.
FAR su E su , Levarla o Levarne del
pari, si dice dell'Uscire o Vfnire a terraine di che che sia senza scapito o gua
dagno, e dicesi per lo pi dl Non vince
re n perdere in giuocande. V. io FATA.
FAR su i CEBI , V. GEMO.
FAR su LE CARTE, Accozzare, Riunir le
carte per ginocare.
FAB su ix RODOLO , V. RODOLO e BOROW90L\B.

FAB su TUTA LA NOTE , Fegghjare tutta


la notte.
FAB su UJT ABITO, Far f alito, Cucirlo ,
Io mi voglio far un aitilo nuovo, e me lo
_Jar il tal Sartore. La particella Su in
alcuni casi una specie di pleonasmo, clic
serve a denotare prestezza e poca cura
ne11' operare. P. e. EL M' HA FATO su u.v
..PI TU: LA M'HA FATO su UN CAPBLO; LA
M' HA FATO SU U.V A VESTETA etC.

FA su QCZL FAZZOLETO , Piega quelfaz


zoletto, cio Mettilo a pi doppii io ordi
nato modo.
F.IR su U.VA COLTRILA, Alzare una cor
tina, Per illuminare la stanza.
FAR su EL IETO , V. LETO.
LX su, Colass o Colassuso, contrario
<li Coliiggi.
LASSAR AXDR su o suso , Trascorrere :
dicesi della Trascuranza di chi non paga.
METEB su LA so VASTE, Metter tuia sua
parte, T. di Giuoco.
MBTER su AL FOGO, Mettere a cuocere;
Porre alfuoco , cio le vivande.
METBB su, parlando di Giuoco, Mette
re o Metter su Parlando del giuoco di
Dama , Impostare ; Impostar le dame sul
tavoliere.

SVA
MBTBB su LA BOGA A UN GOTO, Appiccar
la bocca al bicchiere.
MBTBB su SERVITOR , V. SBBVITB.
MBTEH su UVA BOTECA o NEGOZIO, Apri
re o Rizzare o Metter fu tuta bottega, un
fondaco.
MBTBR su UNA COLA, Instilaire o Apri
re una scuola.
METER su UNA PORTA o UNA IBNESTRA,
Mettere in gangheri un' imposta.
METBB su UNA BEGAEZA , Insiplllare o
Inzipillare una fanciulla, Stimolare
Incapricciare una fanciulla ; Metterla
in succhio LA B METE suso PER TEM
PO, Comincia per tempo a civettare, A far
all'amore.
No :::':: ANDAR ni IX su, Non poter
andar pi oltre; Non poter crescere di
pi in gloria , onori eie.
STAR su o SUL SERIO, Stare in sul gra
ve o suir onorevole, in sul mille, in con
tegno o in gota contegna , Sostenersi.
STAR su COL TEMPO, Slare in tuono;
Tener su le carte; Regger la inula, fin
gere , Tacere.
STAR su DB NOTE, Stare alzato; fag
gina re.
STAB su PEH VANZH TEMPO, Cavar il
tempo dagli occhi.
Su BELO, CIP i \rrr.n, Su piccin, piglia
lo; ovv. Sotto buon piccino, Modo di aiz
zar i cani alle fiere.
TBGNIRSB su , Star sulle cigne, Cg. dicesi di Uomo ammalaticcio e ragionevole
che per debolezza mal si regge in piedi.
TiaVa su, V. TII.R.
VECX'IR su, pai-land del Caff, Levar
si in capo, Dicesi del bollimento che vie
ne a sommo Parlando di cibi, Aver
V incendilo; Aver o t'cnir ilfortore, cio
Quel ribollimenlo dello stomaco nato da
indigestione.
VECNR su BENISSIMO, Venir su ; Cre
scere; Allievarsi; Garzoneggiare, dioesi
de* Fanciulli Allignare; Avventare ;
lenire innanzi, si dice delle Piante.
UN CERTO su E zo DE COSSE , Vn certo
ondeggiamento , oscillazione , detto fig.
UN CERTO su E zo DB PAROLE, Un an
dirivieni; Ambiguit; Incertezza.
SUA , add. Sudato.
SUA NEGA o Turo cX , Tutto sudalo o
Sudatissimo, V. NEGA.
UN TANT^N SUA, V. SUADIN.
SU AD A, i. f. Sudamento; Sudore.
DAR UNA SUADA, V. SUR.
SUADIN o SUDADV, add. Sudatccio, Al
quanto sudato, Umidetto di sudore.
SVAGAMENTO, V. DESTRA VIAMBNTO.
SVALISAR (colla s aspra ) v. Svaligiare,
Spogliare altrui violcntemcnle delle cose
proprie.
SVALISO, s. m. Furio delle robe altrui,
e tanto s'intende del Furto semplice, co
me del Furto violento, detto pi propr.
Rapina.
FAR ujr STALISO A UJTA CASA , Far una
rapina.
FAR vx SVALISO A LA STRADA, Far una
aggressioue, una grassazione , Rubare

6<j 7

violentemente i viandanti delle loro so


stanze. V. LATROCINIO.
SVALIVR, v. T. di Mascalcia, Aver ser
rato: dicesi del Cavallo Quando avendo
messo lutti i denti, non si pu pi cono
scere quanti anni abbia.
SVANIMENTO, s. m. Svenimento; Sfi
nimento ; Sdilinquimento ; Deliquio ;
Smarrimento di spirili , Languidezza ,
Languore V. FASTIDIO.
Sincope o Sincopa, dicesi ad un'altra
malallia che consiste in una subita dimi
nuzione delle azioni vitali.
SVANZ\ ( colla z aspra ) s. m. T. de' Le
gnaiuoli , Sguancio o Spalletta dijineslra , dicesi Quella parte del muro ta
gliata a sghimbescio yiccanlo agli stipili e
architrave della finestra.
SVANZAR, v. T. de' Legnaiuoli, Smus
sare, Tagliar l'angolo o il canto di che
che sia. V. SMUSSO e DESCANTONXR.
SVAPORADA , t. f. Svaporamento ; Va
porazione; Svaporazione, Lo svaporare.
SVAPORAR, v. Svaporare o Evaporare ,
Mandar fuori i vapori.
SVAPORARSB, Sfogarsi; Esalarsi, Dir
T animo suo liberainenle.
.
SVAPORAR LA BILE, Maniera ant. ma che
potrebbe dirsi anche adesso , Sfogar la
rabbia.
>
SU AR , v. Sudare T<JRN\R A SUB , Risudare.
Ho MOLTO suX, Ho durato fatica; Ho
stentato; Ilo assaifaticato.
LA MIA ROBA ME L' HO GUADAGNADA A

FORZA DB SUR, Sudai la mia ruba, del


lo Cg. per dire, L'ho guadagnata co'miei
nidori.
SURDBLA BOTA, Trapelare; Trasuda
re, Proprio de' liquori che per soltilissime Cssure escono fuori de' vasi ove suno
contenuti.
Gemere o Gemicare, dicesi per Piana
mente e sottilmente versare gocciole d'ac
qua o altro umore che stilla a similitudi
ne delle lagrime.
XE MBGIO SUR CHE TOSSIR, Egli me
glio sudare che tossire, Diresi per avver
tire che 1' uomo dee difendersi dal fred
do , perch sar meglio die abbia 1' in
comodo del sudore, di quello che pigli
Un'infreddatura. Diresi poi fignr. Egli
ben meglio desiare che mal tenere , e
vale eh* Egli meglio contentarsi del de
siderio del bene, che possedere ci che
nuoce o dispiace.
PlSSR IN LETO B DIR CHE s'iCA StjX , V.
PlSSR.

SVARI\DA,s. f. >
SVARIO, s. m. / Sbaglio; Errore, e
per lo pi dicesi de' conteggi. V. GBANZO.
Detto per Divario ; Differenza DA
LU A MI GHB XE UN GRA.V SVARIO , Da lili

a me c' un gran divario, cio Differen


za di stato o di sapere.
SVARIO, aild. Voce nostra ant. la qua
le dicevasi nel sign. di Vario ; Diverso ;
Differente.
SUBAFIT\R.V. SUSLOCAB.
SUBAF1TUAL , V. SUBLOCATO.

648
SUB
SUBALTERNO, add. Subalterno, Che
dipende da un superiore.
Subalterno, detlo sust. vale Bellota,
V. Samabco.
subarendXre , v. Voce del tutlo nuo, si rede ora sala nolle carte di pu
blica amminislrazioue, e vale Appallare,
Dare in Appalto ad impresa.
SUBARENDATORE, s. m. verbale di Subarendare, Appallatore ; Imprenditore o
Somministratore, Coluicbe assume un'opera qualunque o la somministraiione
di effelti o dcrrate verso lapubblica li lian
za. Deriva da Arrendatore, termine Spagnuolo che rale Afliltuario, Locatario.
SUBARENDAZIONE o Arb.nda, s. f. Ap
palto ; Impresa.
SUBASTA, . f. Voce ora falta nostrale da
niolto lempo , delta iu rece d' Incanto,
Subasta Subastazione , Sollo asa ,
cio Sollo incauto, dove si vende.
SUBASTXR, v. Subastare, Vender sol
t l'asta 1 incanto , Vender a tromba.
V. I.MCANTAR.
SBDOLO, add. Voce latina che vale Ingannevole; Doloso; Malizioso.
SUBIA , s. f. Lesina, Ferro appuntatissimo col quale per lo pi si fora il cuoio
per cucirlo Pare clie Suba venga dal
latino Subula. Per alli o l'autore del Vocabolario sicilian.1 alla voce Scbbia mani
festa opinione che Subula sia dimin. di
Suba, e che la roce Suba nc' tempi la
t ni fosse in uso , perch la subbia pi
grosse della Subula, benchc ambedue siauo appuntale.
Subbia, Specie di Scalpello grosso eil
appunlalo uso degli Scultori, per abbozzare le loro gurc di marmo e pielrc
con che vauno dirozzando grossameiitc il
sasso. E quindi Subbiare Larorar colla
suhbia.
SLBlXA, s. f. Fischiata ; Fischiatura;
Fischiamento, L' alto del fischiare.
Dctlo ancora per Puntata o Colpo di
tesina o di subbia.
SUBI.\R, v. Fischiare; Zufolare e Sufotare o Sibilare , Mandar fuori il fischio.
Et . SUBIR QUAXTO ' EL
vol , Egli pub ben sonar a sua voglia ,
cio pub ben dire quel ch' rgli vuole. V.
in Cantar.
SUBITA , s. f. Piccata tesina.
SliBIETO, s.m. Fischiello, Piccolo GschioSUBINTRAR , v. Sottentrare , detto m
la f. vale Sacceder; f enir dopo.
SL'BIO , s. m. Fischio e Zufolo , Suono
acoto , simile al canto degli nccelli.
Subi da filo , T. de' Tessitori , Subhio , Legno o Cilindro su cui s' avvolge
l'ordilo del filo per fame la tela Subi
da peto, Subbiello , Quel cilindro pi
piccolo che sla quasi al prlto del TessitQre, su cui s'avvolgehi lela di in nianocb'ella lessulaStaio da trab db so
to , Subbiello , dicrsi pure a quel lerzo
cilindro che sla sollo 1 ordilo quasi a
piedi del Tessilore , su cui s* avvolge parimrnli la tela mandata dall' altro sub
biello.

SUB
Roda Dit sudio, T. de'Lanaiuoli, Car*
retta , Ruota dentata ch' in froute del
Subbiello e serve a tener tiralo l'ordito.
Subio, detlo in T. de'Manganai, Trom
ba, Cilindro su cui s'a V vol ge a mano a ma
no il drappo che si vuol manganare. V.
MaZZA DA FAZIOLt.
SUB1TI, s. m. Maccheroni, Vivanda fal
ta di pasta di farina di grano ridotla co
me i vermicelli ma con buco nel mezzo.
Cannoncini, dicesi a Sorta di pasta a foggia di cannoncino, da cuocersi in varie
maniere. V. Macaroni.
SUBIOTN, .{.Zufoletlo;Zufolino; Fi
schiello, Piccolo slrumento per schiarc.
SUBITO, s. m. Zufolo, Slrumento ruslicale da Galo.
Zufoletto, chiamasi il Fischio da chiamar gli uccelli.
SUBIR , Voce latina , Sopporlare ; Soffe
rire; Soslenere, dicesi d' una pena o
condanna che si soffre per espiazione del
la colpa commessa.
Subir uj costituto , dicesi nell' uso
degli Ufizii criminali per -Esser sottoposlo ad interrogatorio crimnale; ed un
latinismo da Subir, Andar sotto e forse
da Subir loquentem, Rispondere all'interrogazione.
SUBITNEO, delto per agg. a uomo, Su
bito, add. Facile all' ira. // mio padrone
Subito e bizzarro.
SBITO , aw. Sub lo; Sbitamente.
Subito im bota , Maniera che d pi
forza aU'avverbio e indica maggiorc prontezza, I)i subito ; Tost; Tos lamente ;
Tanlosto; Inconlancnle.
Subito in bota vegno, Torno in un
subito o pi subito.

SUBLIMA, s. m. Solimato, Argento vivo


sublmalo con altri ingredienti , rd i un
vcleno corrosivo prontissirao.
sublimXr, v. Sublimare.
SuBLisfB uva cossA, detlo fig. Esagerare , Ingrandire col discorso.
SuBLiMn uw afar , Sublimare , vale
Portare in alto , Dar molta imporlanza a
un affare col portarlo a cognizionc d'un
tribunate supremo.
Sublimare, dicesi ancora per Raffinare per distillazione.
SUBLOCXr, v. Sotlaffittare, Aflatare ad
un allro il tullo o una parle d' una cosa
presa ad afGllo. Iu Toscana dicesi Sullogare.
sublocat6r,s. m. Sottaffiltatore, Colui che prende a sottaflitto , e dicesi dei
fondi rustici.
Subinquilino quello dclle case.
SUBLOCAZIN, s. f. Sottaffitio, Affutainento fallo ad un altro d' una cosa presa
da all i iii in aflato.
subodorXr, v. Subodorare , dicesi an
che nel linguaggio nostro nel sign, di Arrivarc esperlamente alia nolizia d'alcuna
cosa, Averne senlore.
,
subordinX R, v. Voce di uso nel Foro ,
dicesi per Presentare; SaltmeItere; Sotlopcrre, s'iutcuilc Voto, Opinione, Me-

morale o simili che si reca ad un subcriore.


SUCEDER, v. Succedere per Avvenire, Se
guir, Accaderc, Venir caso Suceder
mal, Misvenire, Venir malfatto,Aver caltiro successo Suceder a Ia roversa de
quel che roLEVA, Far nodo alta gota,
detlo flg., rale Succedere sioistramenle alcuna cosa da cui si speraragran ranlaggio
Mexegiusto successo quel cbevo leva,
Ho avulo la Pasqua in domenica , Prov.
che si diceCjuamlo al un falto succde acconciamenle o secondo ch' e' si desidera,
e vuol dire Pasqua di ceppo, la quale renendo in domenica caso buono perch
concorre con la festa.
Sin che sb vive no se sa cossa che pos8A suceder, Fin che uomo ha denti in
bocea , e' non sa quel che gli tocca. Scnipre iiicerlezza negli avveaimenli uniani
Disse Ieggiadramente su questo senil
mente il nostro Gritti nella sua favola del
Brigliadoro , Ml mo chb so quel
WO SUCEDE A LB MONTAGNE lNCASTBAE. I
la TERA, Pol kasser ai omemi , Che
CAMINA CUE MUA CHB VA ARIA , KO
PEI. DEHME A FAR COMEXTI AL TESTO , Le
MARAVECIE ME LE IM CESTO
SUCEDER NEL POSTO d' UX ALTRO, Succedere , Entrare nell' altrui posto o dignit nel luogod'uno che muore, creditando la sua facoll.
SUCESSION , s. f. Succctsione , L'atto
del succedere.
Dicesi S uccessione legillima intestata, quando uuo enlra nell' crdita d' un
defunlo per dirlto di legge o di sanguc.
Decreto o Alio di successione intesata
dicevasi nel Foro ex-VeBelo ad un Alto o
legge con cui si aggiudicava agli eredi 1cgillimi crdita dclle persone morte senza testamento Successione testamen
taria o es tata , quando si succde per
testamento.
Aver sucbssio.-v,' Aver tilolo o diritto
a succedere Avia Nom stjcesibx , Avre Non avre figliuoli , Oiscendenza naturale e legillima Morto
sexza sucessim, Morto senza gliuoli
Grado capacb db suCEssibnr , Grado
suecessilili; cio Grado di parentela che
mella iu capacita di succedere.
SUCH1ADA, s. f. Succiamenlo.
SUCHiXR, v. Succiare, Altrarre a s
sugo con la bocea. Suggre , direbbeei
del bambino alla poppa , e cosi delle api
che suggeno i Con.
SUCUION, detto per Agg. a Uomo , le
atesso che Spokza nel lerzo sign. V.
SUdXr. V. Sub.
SUDR. V. SubR.
SVEDElXr, V. T. basso, Figliare, Far
figliuoli, e propr. dicesi delle Bestie che
parloriscono.
SUEFARSE, v. usato .nticamente nel dialetto nostro che ora dicesi pi comanem.
Assubfarse, Assuefarsi, Avvezzarsi, Aosarsi , Accostumarsi.
SVEGlX , add. Svegliato o Svegghiato ;
Risveglialo ; Desto; Des tata, LUiatrari*
di Sounacchioso e Dorinieule.

SVE
evBGi, detto fig. Sveglialo , 1
Vivo , Penetrante , Aculo Esser
avEc , Concscere il calabrone nelfiasco , Aver aperto gli occhi Non dor
mir nel logtio, Prov. e vale fton esser balordo.
SVEGIADA, s. ". Risvegliamenlo o Svegliamento, L'allo dello svegliare.
Dause u.va svegiada , Svegliarsi ; Detlarsi, e dicesi del Sonno Detto figur.
Svegliarsi, vale Dirozzarsi, Impralichirli , ftendersi accorto e sveglialo.
SVEG1ADN, dira, di Sveo, Svegliato
o Desto anzi che no, Desto nia non taut.
Dcllo per agg. a Fanciullo, Sennino
Stnnuccio, cio Grazioso ed asseuualo
pi che et tua non comporta.
SVEGlXlt, v. Svegliare Risvegliare ,
che anche dicesi Sdormentarea Sdormeutiree Disonn&re.
Svegiar qualcux , detto fig. Svegliare,
Tale Eccitare ; Animare Detto in allro sign./roizarej Scozzonare; Scullrire Impratichire,
Svegiaase, detto fi. Sgranchiare; Snighillirsi, Animai si , lmpratichirsi.
Via svbgite e fa qualcossa , Oh via
sgranchia e meltiti a lavorare.
SVEGIARN, . m. Sveglia; Svegliarino ; Svegtiatoio ; Destatoio ,, Squitia degli oriueli ehe suona a tempo determina
te per dotare Sveglioue, dicesi a tteglia grande.
sveciabjt, Sveglievole , Agevole
a svegliarsi Insonne, Chi non patisce
on no.
SVEGIAROLA.s. f. Vegghiamenlo; Feglia ; Vigilia.
Avr una svbgiakola la , Esser insanit ; Plir la veglia
{e vigilie, Non poter dormir la nolle.
SVEGNUO, add. Svcnuto, da Svcnirc.
SVEGrX, add. Dissodato, diceii del Ter
reno che si dissoda per seminarlo- Di > /n
scalo, direbbe! di terreno donde si fes
te spiantatouii bosco.
SVEGRAR,*. Dissodare, Ri mpere il ter
reno incollo non mai lavorato e rutar
lo a coltura Diseriare, Lavorar la ter
ra da lungo tempo non coltivata. V. Vecxo.
Svegrb .4 bosco, Sboscare; Diboscare e Disboscare e Smacchiare, Sradicare
un bosco, levarlo. Deaforestare fu delta
con vove lat. barb.
SVELIZXr, v. T. di Mar. Ralingare, Tagliare il vrtitn per mezzo delle ralinghe
(Gbativo)j afnchc non venga a dare nelle tele.E quindi Teuere in ralingu Mel
iere in rulinga, vale Tenere Disporre
un vascello in maniera die il culo non
da nellc vele.
SVELTEZZA, s. f. Svellezza ; Snellezza,
Leggerezza, Agilita.
Detto fig. Sugacil; Sagacezta, Certo abito o disposizione virtuosa , onde si
sa discernere il vero dal falso o giudicar
bene, Avicdiuicnio, Accorgimenlo.
SVELTO , ;dd. Svello; Scarzo Anzi
8a

SYE
magro che no, Di membra seolte e po
co aggravate di carne. V. Suto.
Omo svelto , Scallro ; Furbo ; Astu
to; Franco ; Accorto ; Fino ; Uomo da
trar le man d'ogni pasta; Destro ; Disinvolto ; Aeroso ; Uomo di ricapito.
Svelto comb uv gato, Les tu come un
gatto; Un rento.
SvELTO COME UX SC 0.40 O COME L'.V GA
TO DB FioMBo , Destro come una cassapanca , Dcllo per irona di chi disadatlo.
SVELTOLIN, dimiu. di Svelto, delto an
che per vezzi in agg. a Fanciullo, Viva
ce; Brioso ; Leggiadro ; Disinvolto , Di
maniere sciolle, sped te.
DeJto per agg. di Abite, come disse
un nostra paca , U.vabit'ix rev fato
sveltolv, Un abilino corlofd accostan
te, cio Ben fallo e spcdilo.
SVEnXdA , s. f. Svenamento, Perdita di
moho sangue.
SVENIMENTO. V. Svammexto.
sventX. V.SVB.4TADO.Y.
SVE\'TAON, add. Avvtnlatello, Alquanlo avvcnlalo.
SVENTADiNA, s. . Sventazione; Evtntazione leggera; Cacciala di sangue.
Dar uja svevtadxa , Sventar la ve
na, Cavar sangue.
SVENTADN, add. Sventato ; Avventaio; Inconsiderato , Con poco cervello, e
dicesi per Agg. a Domo che procede dAlesue operazioni senza fermezza; Cervellino; ralimbellu; Falimbelluzzo.
sventXr, v. Svenlare, Render vano un
disegno , uu aftare ; Contramminare
Tornare a vuoto, Svrularsi.
SvE.VTR EL , V. SrSXTOL'vn
e Pa LAR.
sventolXda \
SVENTOLADNA / s. f. Sciorinamento , L' alto dello sciorinare, cio Di dar
1' aria ai veslili , per poi scamalarli
Deche u.va svbntoladina quei abiti
prima DB BATERLi, Scioi inale quegli abi
ti prima di scamalarli.
SVENTOlXr, (da Vento, colla s iniziale
di' equivale ail' Ex de' Latini ) v. Sveniulare o Ventolare ed anche Sventare ,
Alzare in alto spandendo al vento.
Svbntoll el gran , Ventare e Eivolgere il grano , L' operazionc che si fa di
tratto in tralto ne' gratiai , cio di rivolgere il grano colla pala perch non inligni.
SvE\TOI.'.n EL CCL0 . V . LoCUZ.
fam. Sculacciare ; Darle sculacciate ,
Batiere uno siil culo colle mani Vergheggiare o Bas tonare, direbbesi il Hal
tre colle verghc o col bastonc Gene
ralmente Dar nespole ; Appiccar nespole o pesche o noci; Dar picchiate; Fare
o Z>(ir la picchierella , Pcraiolcre, Dar
busse.
SVENTRADA, e. f. Sventramento; Skbudellamenlo.
SVEINTRXr , ( da Ventre colla s iniziale
cb'rquivale all' Ex de' Latiui ) . Sven-

SUG
6^9
trare ; Sbudellare , Trarre gl' inteatini
di corpo altrui.
SvE\TH!t PEBNis simili, Starnare , Trarre le interior* alle starne dopo
averie auimazzale accioccb si conservino.
svergognazzXr, . T. an t. Svergognare , Fare altrui vitupremele vergogna. Fare unfreg a uno.
sverzelX.v. Vbrzbl.
SVERZELIN, . m. T. dcgli Uccelhtori,
Fiorrancino ; Rapcrino i Raperugiolo,
Uccelletlo del genere de* 'ringuelli , cbe
ha qualcfae simiglianza cul Lucherino ;
cgli h rerdastio, di dorso fosco-macchito, canta suavemente e si tiene in gabbia.
1 Romani lo chiamano Verzellino , altri
Verdarino o Serino tt Italia ; Linneo
Fringilla citrinella ; e Temniinck Fringilla Serinus , V. Frizary.
svetolXr, t. del Gontado verso Padova, Svincigliare; Vergheggiare; Dar al
trui le busse, V. Stentolar.
S VETOLE, s. i. in plurale, Voce che usasi
pur nel Contado verso Padova , Picchia
te; Sferzate; Vergheggiaie , Sono propr. le busse che si danao a' fauciulli per
correzione.
SF1T0 , t. f. Voce anl. la quale sombra
corrispoudere alla nostra volgare Kir. vit
od a vivanda simile , <1 una specie dt
Friltella.
Disse il noslro Cal nv in una letlera fa
ceta , che gl'inHaniorali Venere e Alarle
ai ridtnsei'o in rasa a far el co.vzixo sei
aOFOTi (che s'interprta L' inlriso delle
fritlelle ) e uietaf. Car le fusa tortc a
Volcano.
SUFL,*.tn. (dal Francese Soafflet).
Averghbvb o Tocaghbjb un FI., Averne una battisojfiola o una baltolata delle buone ; Sentirsi rin'cicornire tutti i s angui, Aver gran pauraAver
un rovescio o carico di legnate, una bastonalura di santa ragione, Delle basto
nate Aver un rabbujfo, una gridata,
una canata , Una fiera riprensione.
SUF0M1GI0 , s. i. Sujfumigio o Sujfumieazione ; Fumacchio , II suffamicare
una parte inferma tlel corpo.
slfragXr
SLFRAGlX R / v. Sujjragare , Dar suffi agio, cio Aiulare, Giovare.
SUFRAGIO , s. m. Sujji-egio , rale Soccorso, A iu lo, Assiste a.
Scfraoi Avogakbschi, si di ama v a n o nel
Foro Vneto le Leltere patenti che rilasciavanu gli Awcgadori del Comune aile
Parti iuslanli , sia per pi-oleggere o valilai e qualche Alto otlenuto da allro Giudxce ( V. Stawtaltbra ), sia per sospendere rsecuzione d' una senlenza per
qualunquc allro molivo lauto in civile
che in crimnale.
SUGX , add. Asciagato , ma ni comun.
si uni Asciuilo e Rasciullo, V. Sugab.
SUG AD A, s. f. A-sciugamenlo.
Dar uja sI'gaoa, lo slesso che SccR,V.
SUGAMXn, . in. Sciugatoio i Asciugatoio, di panuoliuo lungo circa due

65o

SVI

SUG

braccia per uso di asciugarsi Guardanappa voce antica Bandinella, di


cesi lo Sciugaloio pi lungo che sia pres
so l'acquaio delle sacrislie. V. LAVAMW
Canavaccio, chiamasi pure un pezzo
di panno grosse! lo col quale si asciugan
le mani , si spolvera e si fanno allre ope
razioni.
SUGAR, v. Asciugare ; Asciuttare ; Ra
sciugare ; Scifgare , Render asciutte le
cose molli.

SUDAR poco , Prosciugare.


' SUGB A POCO A POCO, Suzzare, ma direbbesi delle I-'rutte.
SUGAR , parlando della carta succiante,
Sugare e Succiare.
Sucn ALfcOL, Assolinare.
SUGAR DE LE PIAGHE , detto metaf. vale
Sdebitarsif Pagar debiti; Scontare i de
biti.
SUGAR ci SA, V. FAX.
SUGAR i CAMPI, Fognare; Farfogne esmaltitoi ff acque.
SUGAR fcA BARCA I>A L'AQUA, Aggottare
la barca o la barchetta, Giitar via l'ac
qua raccolta -nella sentina col mezzo del
la gottazza. V. SBSSOLA E cosi pure di
cesi Aggottare unfosso; Aggottar le na
vi colle trombe ; le saline co' buglioli eie.
SucXn LE LAGRBMB, Tergere le luci; ed
Maniera poetica.
SUGARLA , delio metaf. Passarsela li
scia , vale Passarsela lefigermenle senza
-danno o gasligo o noia. V. PORTARLA FO
RA , in PonTn.
Sucn UN PALUO, Spadulare; Seccare
o Asciugare un padule.

SUCABSB EL LATE A LE DoNE , Cansarsi


il latte , diccsi Quando alle donne non
.viene pi latte.
SGARA
\
SUGAR1NA / Detto per agg. ad una spe
cie di Carta, V. CARTA.
SUGER1DR, s. m. Suggeritore o Ram
mentatore, Colui dhe dal palco rammen
ta ai Comici le loro parti.
SU.GER1DRA , dello fam. a Femmina ,

lo slesso che SPROTA , V.


SUGERIMENTO, s. m. Consiglio; Avver
timento.
DAR DEI SUGBRIMBNTI , Dar dei consigliSUGERIR, v. Suggerire, Consigliare o
Ricordare.
SUGERIR, T. dc'Teatri, Soffiare; Far
da soffietto ; Rammentare , Ricordare
quello che si .dee dire , come nelle com
medie etc.
SUG1Z1N o SOCEZIN ( colla z aspra) s.
f. Suggezione c Soggezione, Servit, Di
pendenza.
No CO SUGIZI.V DEI BRUTI KUSI, A peg-

gior tela stracciai le fla ; Altri monti


sono calati abbasso ; Ad altre cime ho
colto noci; Altri ho menato in capperuccia, Tulli modi usali Og. per significare
che Ci sia facile l'umiliare le alimi orgo
glio e scoprire l'altrui insidie.
Noi AVER SCGIZI.V DE uso , Non aver
riguardo, rispetto, timore; Far sicur
t con alcuno; Far a fidanza, cio Usa-

re de l'altrui volont con sicnrezia c con


fidenza.
No AVB SUGIZlbjf A *AB DICA COSSA, El-

ser capace di far una cota, cio di far


la, senza difficolt o timore , vale Non
temo di non riuscire.
PATI LA sucizibir, Peritarsi, Esser ti
mido , Vergognarsi , Non aver ardire.
OMO CHE DA SUGIZI'OW , significa Uomo
serio; Che sta in contegno o in sul gra
ve , Che non da confidenza ad alcuno ;
oppure Uomo venerabile per la sua dot
trina , virtuose.
SUGO, s. m. Succhio per Succo o Sugo ,
Umore , ed proprio delle Piante. V.
UMB.
Suoo DBI OBI, Nettare, Liquore che
le Api succhiano per quindi riporlo negli
alveari, dopo di che si chiama MeleNet
tario, dicesi Quella parte del fiore la qua
le contiene il nettare.
SUGO DEI FHUTI, Mucillaggine, Surco
viscoso premulo da erbe, semi o pomi.
SUGO DB LiMtf , Premitura ; Sugo ;
Agro di limone, dello da'Chimici Acido
citrico, Espressione di limone; c dicesi
d'ogni allro frutto o simile da cui pre
mendo si cavi del sugo.
SUGO D'AGBBSTA, Agresto, detto da'Chi
mici Acido sorbico , mescolato coli' acido
citrico.
SUGHI DEL STOMEGO , Suchi gastrici,
Siii-lii prodotti da varii cibi che si man
giano.
.SUGO D'UW DISCORSO, D'UN- LIBRO , eie.
Sudo o Succo e Sugo o Sugosit , cio
11 sostanziale o l'essenzialnd un discorso
ci. Sunto o Compendio o Riconto ,
Ristretto o Moralit d'un discorso o d'un
libro DISCORSO SENZA SUGO, Parlare
senza midolla, senza sostanza.
-CAVAR BL SUGO DA QUALCHE LIBRO, Smidollare qualche libro o autore.
CHE SUGO! Maniera fam. Qual utile!
Qual pr ! Qual profitto ! CHB SUGHI
DE MERDA! Qual capriccio o strana idea]
Qual ticchio ; Qual bizzarra, Diccsi in
aria di rimprovero.
SENZA SUGO , Scipitamente; Insipida
mente; Insulsamente.
SGOLI DE FARINA, s. m. Farinata;
Panicela, Vivanda falla d' acqua e fari
na colla nella pentola al fuoco, usala dai
poveri uomini -e da' contadini Polla o
Intriso , dicesi al Liquido della polenta
avanti che si mescoli.
SGOLI DE MOSTO, Mostocotto, chiama
ci Quel moslo che si fallo bollire al fuo
co. Se nel bollire ha perduto una sola Irrza parie , diccsi Carono , se ne ha perdulo due, Sapa o Mostarda; se poi divenulo spesso e sodo, Defritto. Queste vo
ci sono traile dal Vocabolario agronomi
co di Giovambatista Gagliardi. V. MOSTA-

suo
SUMA , t. {. Somma , Quantit , e por (o
pi di danaro.
I V 8UMA DB LE SUME , V. IlVS'iST A.

SU.M\R, v. Sommare; Assommare; Supputare, Raccorre i numeri, Far la som


ma.
SUMARIA, add. Compendiato; Ristretto;
Epilogato.
SUMARlXR, v. Compendiare; Fare il sun
to, il compendio, Ridurre in breve.
SUMARIO, siisi. Sommario; Compendiai
Ristretto.
GIUDICI AL SUKABIO , Giudici per la
sommaria, cio per la ragione som mari.
RAS sMAjiiA,vuol dire Ragione chia
ra, evidente, certa, inoppombile.
SUMTA ( coli* e serrala ) t. f. Alquanta
iomma,tA inlemlesi di danaro o di quan
tit d'altre cose Danaiuolo o Danaruzzo, usasi propr. come avvililivo di dana
ri nel numero del pi, e Tale Piccola som
ma di danaro.
Talora i dice EL XB us OMO CHE C.
UXA SUMETA, Uomo daiiaioso o danaroto, Che ha di molli danari , Facoltoso ,
ricca.
SUMNA, s. t Somma grande.
SUMUM AD SUMUM, Maniera avv. lati
na che ci rimasta dall' antiquato parla
re , e vale Al pi ; Tutt' al pi ; A rigo
re , Significa lo stremo di checch si vo
glia o dire o fare ; e il pi delle volt-? si
riferisce al prezzo o alore delle cose.
SUN, avv. anliq. Su; Sopra, V. Su e SORA.
SUNA, add. Collo; Raccolto eie. V. SBSB,
SOLDAI su.\:*i ix PRESSA, Accogliticci j
ColleMicci; Bagunaticci; Assemliaticci.
SUNADA , s. f. Ricoglimento ; Raccogli
mento, II raccogliere.
SUNANZA , s. t Replezione o Ripienez
za , Soverchia abbondanza di cibo nello
slomaco, contrario di Vacuit.
SUNAXZA DE ZE.YTB, Moltitudine; ac
colta di persone.
SU.\XR, v. Cogliere, o Corre, Dicesi dell' erbe , o fiori o frutti o foglie che si spic
cano dalle lor piante. Soccorre o Racco
gliere si dice del Pigliar che che sia le
vandolo di terra.
Su^Xm su o suso , Fare ricolta o rac
colta o la ricolta, vale RaccogliereW?agKruzzolare o Far gruzzolo, Meller insieluc a poco a poco ; e si dice per lo pia dt
danaro-.Racjmotore, din-bbcsi uit-uf. per
Meltcr insieme, adunare clic clic sia.
SUNB, dicesi per Adunare; RassemIrare ; Ammassare ; Raccogliere o ac
corre , Unir insieme raccogliendo ;t.
quindi accogliticcio; Collettizio, Kob*
ammassata o raccolta qua e l.

SujfXa LE OLIVE, Rassettar le uhve e


simili , Raccorle di terra ove son caduU.

SU>-AB su A L' I.VGBOSSO , Farraginare,


LEVIA.

SV1\R , v. Sviare, V. DESVIAH.


SVMER , s. m. Svimero, Cosi chiamasi
una specie di Cocchio a qnatlro ruolc.
SV1NAZZA.RSE , v. Avvinarsi; Inciuscherarsi, Abasare del vino, Quasi inebbriarsi.

Raccorre molte cose in mucchio o alla


rinfusa.

SUNTA o ASSUNTA, Assunzione di Maria


t'ergine in Ciclo, e alludcsi comunemf li
te alla Festivit dell' Assunzione.
SUO. V. So c Soo.

svo

suo

SUP

SVODA , add. Fatato ; Vuotato ; Fato ;


Vacuo.

no volando o di volata , (Scilo fig. e rale


Con tutta prestezza.
SVOLAR o STUOL\ ii , v. Polare e Svolare
Sorvolare il Volar alto Trasvola
re, Velocemente volare Andare a ruo
ta o far ruota il Girare che fauna gli
Uccelli per l'aria, e particolarmente quei
di rapina.
SVOLAR, Volare, din-si per Cammina
re in fretta.
SVOL.VB VIA co LA TESTA, Trasvolare o
Levartia voto, detto lig. Alzarsi a volo col
pensiero , Operare senza considerazione.
SVOLAVA AGII PUGNALI E BALOTE , leggesi nel Poemetto antico culla guerra tra i
Castellani e i Nicololti, e nini dire, Era
no lanciati pugnali acuti e palle , cio
palle di terra cotta lanciale coli' arco.
FAR VOLAI! t BEZZI, Dissipare o Spar
nazzare il danaro, Gittare il danaro.
St uiAn DEI ABITI DBBENTI, Svolazzare}
e Svolazzo, dicesi ad un velo o panno che
finge iJ pittore esser mosso dal Tento o al
tro.
SVOLAT1VO, i. m. Voce di gergo de'Barcaiuoli che significa Uccelli; Pollastri.
SVOLO, s. n. Fola; Volata, II Tolar de.
gli uccelli.
TIRAR DE STOLO, Tirar di volata.
SVOLO DEL POLAMB , // volo de' folli v
cio Le ali.
SVOLO DEL CAMPANIL. /, ,/,,., I |,-rv.ni per
sitn il. allo spettacolo dell'ardita ascesa e
discesa dalla gran Torre di S. Marco che ai
tempi della Repubblica facevasiogni annonell'ultimo gioved del carnovale, detto co
munemente ZIOBA GRASSO, in presenza deL
Doge , della Signoria e degli Ambascia
tori esteri, che sedevano formalmenle nel
la galleria del palazzo ducale, assistendoallu spettacolo. Vcdevasi un uomo arma
to di- <lue ale agli omeri, partirsi da una
barca ancorata alla piazzetta di S. Mar
co, e tirato sa con una gomena innalzar
si sino al campanile, dove veniva lega
to a certi anelli infilzati nella gomona, e
col mezzo d'altra fune e di girelle, fatto
discendere con grande agevolezza sino al
la galleria dor presentava al Doge un
mazzetto di fiori e dei si. urlii ; dopo di
che riascese ali' alto di-li. i torre , discen
deva per ultimo alla sua barra.

SUOR o,Sunn, i. m. Sudore o Madore


Diaforsi T. Medico e vale per Sudore
o traspirazione grande ; dal che dicesi
Diaforetico a qel Rimedio che ha virt
di fac sodare.
ANDAA IN DISTILAZION DAL suba, V. DiTILAZION.

STOD eoa UNA CA VOCHIA , Votato ,


cio Estenuato pel troppo andzrdel corpo.
SVODAARCHE , i. m. Fiulasepolcri o
Poppamillesimo , Colui che 'impaccia
ne' sepolcri.
.
SVODACXNTARI, s. m. Fotacessi o Net
tacessi, Colui che vota i cessi.
SVOD\DA, s. f. Vaiamente; Potagione.
SVODAFOSSE, . m. Fotacesti, Colui
che vota le cloache e le fosse sotterranee
dello stereo raccoltovi,e lo trasporta altro
ve, che a Verona dicono PAPACN. Piombinatore, dicesi a Quello- che si serve del
Piombino per far la tasta e vedere dov'
1" impedimento e tentare di rimuoverlo.
V. UI-.SGIJSSH.

SVODAR , T. Vuotare ; Fatare ; Vacua


re; Disgombrare, Versare.
SVODB DA UN VASO A L'ALTRO, Trasfon
dere Versare, Far uscir fuori ci ch'
dentro a vaso, a sacco o cosa simile , fa
cendolo traboccare o spargendolo in altra
guisa Svotare, dicono i Valigiai al Ca
var fuori il pelo o la borra o il crine e si
mili.
SVODARSB , Stallare , dice del Cacar
delle bestie che si tengono in istalla. V.
CAG.I Si pu usare anche parlandodegli uomini. Disse nelle sue lettere il
Calmo COSSE CHE NO ss POL FAR DB MAN
CO , IMPR , SVODAR , VESTIR C DESyOIR ,
Cose che non se ne pufar a menojMangiare, Evacuare, Cestirsi, Spogliarti.
SVODAR BL SACO o 'L SACHETO o BL BABL
rr. cosso, detto Gg. Sgocciolare il barlotto , F orciuolo o f orciuolino ; Pigliar
il sacco pel pellicino; Votare o Scuoter i
pellicini ; Sciorre o Fatare il sacco ;
Sciogliere la bocca al sacco, Cicalar del
continuo e dire tutto ci che si sa d' u
affare Dar il suo maggiore, detto met.
in altro sign. e vale Dire qu.inlo alcuna
poteva e sapeva dire il pi in favore o dis
favore di che che sia.

SVODAR LA COMODA, Vuotar la segget


ta o la cassetta. SVODB EL CONDOTO, Himondare lafogna o i7 bottino.
Svonn LA CASA, Sgomberare la casa;
Hivotare.
SVODAZANGOLE. V. SVODAGANTARI.
SVODO , s. in. Uscita , Apertura da usci
re
STO rtPARTAMBNTO NO GA SVODO ,

Questo appartamento non ha uscita ,


cio Non ha al di dietro una porta da
uscire.
SVOGAZZ\R, r. Fogare per diporto o
sollazzo ANDAR A SVOGAZZR, Andar
a vogare, ma da noi l'intende propr. l'An
dare in barchelta a divertirsi vogando.
SVOGlA,add. Svogliato; Accapaccialo
e pieno di lasciami stare; Maninconioso.
SVOGIADN , add. Svogliateli.
SVOL\DA , s. f. Svotamento; Folata s
Fola; Volamento, 11 volare.
DAR L'IVA SVOLA DA , Far una volata ,
Brevemente volare.
VAGO * TOSSO iir DO ITOLB, F e lar-

SVOLTAR , v. Svoltare a Svolgere.


No LASSARSI SVOLTAR, Tenersi al mar
tello, detto fig. Non si lasciare svolgere.
SVOLTA, *. f. Svolta; Svoltamene, Luo
go dove si volta: dicesi delle strade.
LOGO J'IF.X DE VOLTE , LuOgO /lll'tld d

svolte , cio di tortuosit , di serpeggia


menti, che i Franzesi dicono Zig-Zag.
SVOLTOL\R, v. follatore; Rivoltare;
Convolgere, Volgere sossopra.
SVOLTOLAI! DEI usui , Sciorinar firi,
cio Leggerli. V. SCAHTABELB.
SVOLZER (colla z dolce) T. Svolgere,
Contrario di Avvolgere.
SVOLZEB FILO, Dipanare; Gomitolare
o Aggomitolare, Far gomitoli , Svolgere
le matasse. V. INDBVIBNR.
SUOR , t. f. Maniera auliij. Suora e dicevai per Sortila,

65 1

CON GBAN SUOR, Con granfatica o sten


to; Con molta difficolt; Stentatamente.
GUADAGNASSI EL PAN COI SO suoni ,

Guadagnarsi il vivere o la vita co' suoi


sudori.
SUORTO, f. m. Sudoretto; Madoretto.
SUPA. V. SOM.
SUPED1TR, v. Voce latina, delta da noi
nel sign. di Soperchiare o Soverchiare ,
Usare soptrchierie ; e talvolta di Fincere;Superare, che anche dicesi Sgarare.
SUPBDITR, si dice non meno per In
giuriare; Vilipendere; Usar sopramma
no, aggravio, sopruso.
Vale anche per Soppiantare ; Ingan
nare. V. PESSUNDK.
SUPERAROGANTE , add. Voce che
crede arbitraria, usala dal nostro Andre
Calmo nelle sue- lettere, nel sign. di Arrogantone; Arroganlaccie,per Petulan
tissimo;
SUPERBIA , s. f. FAR SUPERBIA, Alza
re il viso o la coda ; Prender rigoglio ;
Levare il capo alto; Menare orgoglio;
Aver superbia; Insuperbire.

SUPERB1TA, s. f. Superbiuzza; OrgogliuZZQ.

SUPERBIRSE , V. INSUPERBIR**.
SUPERBO , add. SUPERBO COMB Lccirzno o COME EL DIAVOLO , E pi superbo
di Capante; Se la colmeggia; Sta sulle
cime degli alberi; Egli ha nelle reni Palinuro; Superbone; Superbissimo.
Superbo si dice anche per Nobile, Ma
gnifico, Pomposo, Sontuoso.
VIN SUPEBDO, Gran vino; Vino polpu
to; finogrqnde; Vino che smaglia.
SUPERBONAZZO , add. Magnificentis
simo; Nobilissimo ; Pomposissimo; ed
Agg. di Pranzo , Fetta di ballo, Vesti
mento e limili.
SUPERCHIAR1A , i. f. Soperchieria, So
praffazione.
SUPERFIC1\L, add. 'Suprrfziale,ti di
ce di Cosa che non si profonda, Esterno,
contrario d' Intrinseco.
OMO SUPERFIZI'AL, Uomo di poca levatura, che intende le cose superficialmen
te, Uomo leggieri e di scarso talento
Bere a rigagnoli dicesi metaf di Coloro
che non leggono o studiano gli Autori n
vanno alla fonte , ma se ne stanno a det
ta d'altrui, e li contentano di compendii
o sommarii.
SUPERFICIALMENTE, avv. Superficial
mente; Leggermente; Buccia buccia; A
Jiord' acqua.

SUPERFLUO, i. m. Superfluila; Superchio; Soperchiamento; Soverchio.


SUPER1R , i. m. Magistrato del Su.
periore , Titolo d' una Magistratura civi
le dell'ex-Governo Veneto, cui erano ap.

65 a

SUP

fellale le senlenze ili prima slanza del


Magistrato dello Sopragas (aldo.
ABI GIVDIZIO coi SUPERIORI, Al pi pe
tente ceda il pi prudente, Avverlimen1 1) che si da Di non esser pertinace e oslinato nelle sue opinioni , massimamcnlc
roi superiori.
SUPERIORIT, .C AVERLA ORAW SBpEr.iOHiT\, Locuz. fam. Aver def'albagia,
delta superbia , deli aftereaa ; Menar
vampo.
Superiorit , dicrsi e scrivesi da' pub
blici UfGzii lanlo ammiislralvi che giu
diziarii al rispettivo Uflizio o Tribunale
clie essi hanno come superiore e da cui
dipendono.
UPE.RSTIZ1;V ^ s. C Superstizione e
Superstiziosit, Curiosa vana ossertaziooe di augurii, sortilegi e simili cose
proibile dalla vera religionr.
SUPERSTIZIOSO , adii. Cavilioso; Sofi
stico, Detto per agg. a Uomo Superftitioso, pieno di superstizione.
5UPI\DA, s. L Sodatura i Soffiamento;
Soffio, 11 sefUart Buffa, dicesi al Sof
fio non conljnualo di vento r<a a traiti.
'SUPIR, v. Soffiare o Manlacare, >|M.IH'!" si soffia col maniaco. Buffeltare quan
do si soffia colla, bocca.
Soffiare, vale Anelare, Ansare per fatira sofferta.
TORNAR A 8CPIB , Risoffiare*
Supin, detto in gergo, Soffiare o. Buf
fare , figur. vale Far la spia.
SupAn UNA PEDINA, Soffiare Vece Fio
rentina , Dicesi nel giuoco della Dama
Soffiare una pedina o una dama quan
do si portano via per non avere l'avver
sario mangiato con quelle !P pedine o da
me che dovevano rjser mangiate.
SCPH., parlandosi di fei-rte, Sfiatare^
quando entrimi!... i l'aria (anno un, certo.
ribollio simile al rantolo de' moribondi.
SUMAB DBL.TBTTTO, Frullate., Forte ti
rar del vento.
SOTI.VR jx TB LB ntcHii,Zuflart o Soffare negli oreecki altrui o Soffiar paro
le negli orecchi altrui, dello Gj;, vale An.d.ir continnamenle uiftigniidu altrui.
SUPIR soro, dello dg.nstigar&o Islga.re ; Incitare altrui /e dicesi i mula
parie. Aggiugnere esca alfuoco; Far dit
nantice.; Esser mala zeppa, V. SUPITO.
SUPIARSB BI. XASO, Soffiai-e Soffiatisi
il naso.
SupiXn i VERI, noi diciamo al SoiBare
clic f;iimo i Velrai per mezzo d'una can
na di ferro nel velro liquefatto per {orma
re boccie, bicchieri e presso cbe tutts lemauifatlure velrarie,e(lar loro la figura e
grandezza conveniente.
No LA XB MIIVT.A COME A SCPlAu U 6O-

TO, ovvero No L'MINSA UN GOTO DA soHR , Questa cosa non si pub gettar in
pelrelle, cio Spedire srnza lifficolt e
tempo. Non loppa , Non fcile j Nou
come bere un uovo.

sus

SUR
SUPITO. s. m. Suffionetta , Cannello o
tubo iti rame del quale gli Orati si semiii" j iv saldare i loro Ixrori di raiiiuleri.l
Ha fiamma d'una lucri-u.
St'PiTO, delta a Uomo lig. M ani i a- ,
ralc fomentatore; Istigatore, Colui che
!'... r.i.i . eccita , anima ed induce a ijiqnalche cosa ; e diceii in mala parte.
SUPIN, >. ni. Zuppatiti, Pccola zuppa.
SU PIO , s. m. Soffio, 11 soffiare Buffa
tale Soffio non continuato ma (atto a uu
tratto.
li T*.V strsro , In un sfo ; In un
allimo ; In un batter di ciglia ; In uit
trailo; In u* tubila,
SUPIN , i. m. Soffione, Canna traforata
da tofTiar nrl fuoco.
SUPIV DA SPEZIBIU, Cucurbita, Sorta
di vaso di vetro ad uso di stillare, cui
i' adatta 1' Antenitorio , eh'* un altro Va
io o chiusino di vetro con collo sottile.
SUPI.X os VBB.O , Quadrettino , Sorta
d piccolo rateilo di vetro, di cui fao mol
to uso gli Speziali.
SI-J.M , letto in T. Agr. Saeppolo o
Saettalo, Tralcio nato sul pedale della
vile , il quale come cbe faccia frullo, U
snerva.
Sunox, Soffione, vale anche per Spia
FAB FI. SUPIX, Soffiare nel panbollito o Soffiare; e in lingua furbesca , S.ofJiar i/i'/lii veJriol.
SUPIONCN, . m. Soflionetto, Piccolo
soffione con cui si sofli.t.
SUPIONCJV , dell in T. degli Speziali ,
Matraccio, cio Vaso di vtro a guisa di
fiasco col cvllu lunghissimo ad uso di stil
lare.
SUPLANTR, v. Piantar carole-; Ficcar
bozze ; Impiantar una. vigna , Fingere ,
Inventarsi cose noi vere; e dicesi in ma
la parle-Soppianlar no, vale Ingannar
lo. V. INFANTA,
SUPLANTO, s. m. Inventa; Pastocchia;
Finzione; Bivottura Dicesi ancora no
Calunnia; Impostura, Accusa falsa, in
ventata.

SUPN,.,m. \
SUPNA, s. / Zuppane, Zuppa grMxtrv
SUPNER, v. Supperre, Figurarsi, Imaginarsi, Presamerc.
C/tSO CBB SE ::-.:. V. CASO.

SUPOXBR ria VExo^Presupporre:


FAR SUPOXER U.VA COSSA, Supporre una
eosa, Darla ad ili leu. !--M-. ,';., mi ha .-/.posto un fatto, che non ver-j.
SUPORTQ, s. m. T. Mercantile, Intprtife; Utile, o Merito del danaro che li pi<e*
sta.
SUPOSTO, s. m. Supposto-, Ipotesi; Finzone.
DEMO UJT SUPOSTO, Diamo per suppo
rto, o per ipotesi o per caso ipotetico ;
Fingamo;Poniamo itcasa;$uppoai(tnio.

LA FORTUJTA r.nr. SCPIA } V. FoRTUiVA.

SUPRESTIZIN , i. f. Idiotismo , Siiper.


suzione e Superstiziosit.
SUPUR\R,v.V.So*oBAB.

SUP1ERA, s. f. Zuppiera,-Vact Fioren


tina, Piatto da zuppa o da minestra.

SURI A N , Soriana , Agg. li Coler bigio (


lionato, e si dice de' Giitti, furse perch i

primi gatti di lai colore vennero a noi di


Soria. Dicrsi anche Persiano e Persianino.
SURO, s.hi. Sughero e Sughera, detto da
Linneo Quercus Subrr, Albero che non
perde mili le sue foglie ed ha la scoria
grossissitua spugnosa, cbe si secca, ed
<;uella che noi conosciamo che serve a va
rii usi delle arti e della vita.
SURO, s. m. T. de* Pese. Sugarello o Tra
curo e Ccdaspro, Pesce di mare, detto da
alcuni Sistematici Scomber Trachurus e
da altri Caranx Trachurus. Il run cor
po compresso ai lali ; e la sua carue sa
porila. La sua maggior grandezza di ot
to pollici.
SUSI\R , v. Ronzare; Zufalare , Pi-opri
della Zanzara e simili insetti.
SUS.V, s. m. (colla s dolce) Susina; Pru
gna, 11 frutto drl Susino. V. Susi.vtn.
Sosi.vi GASSI, Sutine strozzatole, Susi
ne di sapore aspra ed acerba.
Susini CASOLAI, Bozzecchione e Bue' zacchio, Susina che nell' allegare gua
sta dngli insrtli per deportile loro nova;
che per intristisce e ingrossando fuori
delcpasueto, divieti vana ed inutile.
SUSINR , s. m. Susino e Prugno , Albe
ro che procfure le susine o prugne. Col
n uni i- di Prugne , s'intendono diverse spe
cie eli nurstf fi-ulte. Alcune delle principa
li specie drl Susino sono da noi fistiale
coi nomi vernacoli di Aneti, BARACOCOW,
MAKOBOIANI, SUSIM, VBBDAZZT, ZtrcaTB e ZUCHTE IMPERIALI. Col nome di Sf!si.v noi inlendiamo propr. quel frullo
che nasce dalFatbeantello-da'Sislenialici
Prunus domestica.
SUSIO ( colla t dolce) s. m. Voce onomato
peica, singolarmente formata, come sem
bra, dal romore del ronzio che fanno le
zanzare o simili insetti per l'aria.
Susio DEI MOSSATI , Ronzo Ronutmento di zanzare SDSIO DB CHIACOLB,
Bisbiglio; Pitti pis-si UN cznro susio
CHBXO SE CAPISCE, Un Lusciao un lusso,
Un roraore non bene inteso.
SDSIO , si dice ancora per BARAFCSOLA ,
ep*r BHSABOVA, V.
SUSO,av.V.Sc.
SUSSEGUITA, v. latinismo, Seguire Continuare, Andar dietro, Venir dopo.
SUSSI, s. ni. Fiorrancio ^ Sorta, di colore
cbe ha del giallognolo,
SUSSIDIO, s. m GjfAXCA.HX SUSSDIO .,
Niente affatto ; Nessun immaginali;.'^
soccorso.

SUSSIEGX o

SUSSIEG\TO J a.U. Grave ; Contegno


so ; In contegno; I :i sussiego.
STAR SVSSIBGATO, Stare in contegno,,
ingoia coategna, in sussiego, in aria di
gravila*

SUSSIGO , s. m, Sassifga, Gravila , Siv


stenulezaa.
SLSS1STDO i
SUSS1STO / adii da Soisislere,

655

sus

SUT

SUT

SU3SIT\R , V. Suscitare, Eccitare, Com


muovere.
Sus.iiTABtE , Accendersi ; Eccitarsi ;
Muoversi Sdegnarsi i Incollerirsi ;
Corrucciarsi; Muoversi ad ira.

data .-.mossa in guisa che 1' oscio spin


gendolo si chiude ila s, e dicesi parlicoiarmenle di Quelle piccole serrature che
non i chiudono a chiave e s' aprono gi
rando un pallino.
SUSTA DB LE FORJE DA MAN, Calcagno,
Parie delle forbici che rivolta fa molla.
SOSTA DEI RELOCI, Gran molta, dicesi
Quella eh' contenuta nel barile o tam
buro d'un pendulo o d'una mostra.
SUSTA, detto in T. Mar. Tuga, Nome
generale d' nna manovra corrente che
serve ad issare una |>rrma od altro "ggel' lo, il quale si mette in azione mediante
nna seconda manovra meno grossa e pi
corrente.

euizo; Ritroso; Difficile; Fastidioso


In altro senso , Uomo che f assottiglia ,
che la guarda nel sottile, eh' ejisicoso ;
cio Interessalo e soGstico , che vuoi ve
derla troppo per minulo In altro sen
so ancora, Uomo di acuto ingegno e per
spicace SUTLO COME L' ocio o SUTLO
DB PBLB , Dilicalissimo ; Scrupoloso , e
s'intende nelle cose d'onore.

PER OGNI MEHDA EL SE SUSSITA,P<T ogni

anche lieve motivo si sdegna, s'accende


ad ira.
SUSSURADA, s.f. Susurrazione; Smurramento; Susurro , in sign. di Strepilo
confuso.
SUSSURANTE, s. m. lo slesso che SussuHN, V. '
SUSSURAR, v. nel sien. nostro pi comu
ne vale Gridare ; Sgridare ; Garrire ;
Minacciare e simili.
SUSSURR A LE KECHIB , Susurrarz a
Mormorare, Leggermente romoreggiare.
SUSSURTO, t. m. Buzzichelo e Buzzicho, Piccol rumore.
SUSSRO, s.m. Susurro; Susrrlo, Mormorio, Rumore, Strepito leggiero.
Suturro e Baccano o Chiasso , dicesi
al Rumore accompagnalo da confusione e
da disordine.
SUSSUMO DBL DHVOLO O Ulf SUSSUBO DA

CA DEL DIAVOLO , Fracasso ; Rombazzo ;


Frastuono e Fraslono, Susurro grande
ad akri incomodo.
SugSUEO DA DOXB, V. CoXABO.

SUSTA BB LA LUCERNA , V. LuCERKA.

SUSTA DEL MA\TESE, V. MALTESE.


ToCB LA SUSTA A USTO, V. TocX.
(JAMI.VR SU LE SUSTE, V. CAMIXa.

SUSTA , detto lig. Tuono, nel sign. di


Vigore, Robustezza, Forza d'animo o di
spirilo OMO PIE.V DB SUSTA , Uomo di
spirito a animo vigoroso ; Uomo di buo
na voglia.

METBK iw SUSTA , Mettere in zurlo ,


cio in allegria.
SUSTAR , v. Dolersi ; Sospirare ; Nic
chiare ; Rammaricarsi, V. SPONCHJR.
SusiXn QUALcbjf , Noiare ; Fastidiare
alcuno ; Dare afa o seccaggine ad uno.

SUSSURO DE TASTI, Chiucchiurlaia, dicesi d' un Rumore confuso che facciano


molte persone discorrendo in un tratto e
senza ordine Gargagliala, Remore
che fanno molli parlando e-caalando in
sieme. V. Cocor.

SUSTO, s. m. Sospiro; Profondo sospiro.


AVER UN GIIAW SUSTO, Aver afa. o af
fanno, che per soverchio calilo renda dif
ficile la respirazione.

SUSSUBO DB I.' AQCA CHE CASCA , Scroscio, dicesi il Remore th fa la pioggia


quando cade rovinosamente o 1' acqua
quando bolle. Stroscio, direbbesi lo Stre
pito dell'acqua che, cade, come del piscio
e simili. Mormorto , si dice al Romore
dell' acqn* corrente. V. SCHAVAZZO.

MAL DEL SCSTO, diceva il celebre no


stro Abbate Giuseppe Olivi di Ch'ionia
a qul Male eh' egli abitualmente pativa
per debolezza organica quasi ogni d ; ed
era una angustia interna che lo faceva ri
manere per mezz'ora tacito e mosto, sen
za dar altro indizio di male che de' pro
fondi e quasi affogati sospiri. Il Professo
re CesarolU che fece il sno elogio funebre
nel 1716; lo chiam Alale del gemito i
ma la (enminazione vernacola doli' Oli
vi slesso, che vuoi dire Male del sospiro,
pi espressiva.

Sussuno DB CAMPALE, Tintinnio; Tin


tinno ; Tintinnamento ; Frastuono di
campane. V. SCAMPAXAME.-VTO.
SUSCURO DB LE FRASCHE O DB LE FOGIE ,

Roviglieto o Frascheggio , Remore tra'


rovi nella macchia. Il Sacchelli nella no
vella 1 3. disse E fruendo vento chefacea sonare le foglie.
SCSSURO DEL CAWinR O DB LE CHIAVE,

Busso.
FAR sussuno, Fare scalpore o remore
Slrepitare, Contendere alzando la voce.
FAR SUSSRO co LE SCARPE, V. SCHIZZAR.
SUSSRO DE LA PAGJA , V. in PAGIA.
SUSSURON , add. Susurraiore;Susur' rene, Colui che siisurra-GraccAia; Cor
nacchia o Cornaccliione, dicesia Uomo
che cicali assai.
Fazionario , direbbesi ad un Capo di
parte tnmulluanle. V. CAPUBIOX.
Fracassoso e Strepitoso, si dice a Chi
fa remore , fracasso.
SUSTA , s. f. Molla , Lama di ferro che si
piega agevolmente da una parte edall alIra.
SUSTA A LA TODERCA , Serratura a
sdrucciolo o Serratura a colpo, Piccola
cerralura, la cui tlanghella o mazza man-

TBR SESTI , Trarre o Tragger sospi


ri ; Sospirare.

SUSTSO , add. Rammaricato ; Borlottatore; Gridatore; Querulo; Runipognoso , Che grida per nulla.
Bufonchino , dicesi a Quello che non
si contenta mai di nulla.
Stucchevole, Noioso; Increscevole; Sa
zievole ; Affannoso; Affannone, Che di
sturba gli altri , Che ila noia.
SUTA , i. f. Siccit ; A ridila ; Asciutto ,
Tempo sempre sereno senza pioggia, on
de le campagne son secche ed aride.
SITAMENTE, avv. asciuttamente; Bre
vemente.
SUTEZZA , s. f. Asciuttezza ; Asciugag
gine; Asciugamento, Secchezza, Aridit.
SUTL o SUTLO, add. Sottilf, Fino, De
lirato , dicesi di Filo o altro , contrario
di Grosso.
SUTLO COME UN SPEO , Sottile , vale
Magro e diliialo: dii-esi dell'uomo.
OMO SUTL o SUT'JLO , dello Cg. Stili-

No GUARDARLA PER 8UTIL, V. VARDH.

CAV\R EL SUTL DAL UT , Cavare o


Trarre il sottil dal sottile, Maneggiar con
industria le cose piccole onde trame vautnggio; ovv. Essere ingegnoso.
SUTlLAR,v. ant. Assotliglare,nnr sot
tile. V. SoTIGLIB.

SUTILTO , add. Sottiletta; Sottilino.


SUT1LEZZA, s.f. Sottigliezza; Sottilit.
SUTILEZZA DBTAGIO, Assottigliatura ;
Aguzzamento ; Assottigliamento ; Affi
latura, Dicesi degli Strumenti taglienti.
SUTILEZZA DB POSTA, Acutezza.^ Acu
me, Sotlilczza , Finezza.
SUTILN , add. Sottilino e Sottiletta.
SUTILITAE, s. f. T. ant. Sottigliezza e
intendesi d'ingegno. V. SUTILEZZA.
SUTILt\,add.accr. di SUTIL, Molto sot
tile; e si riferisce a corpo assai minulo ,
come Candelina molto sottile ; Corde
molto sottili. La voce Sottilissimo convie
ne alla Tela.
SUTO , s. m. Asciutto j Aridit ; Asciu
gaggine , Seccherza.
SUTO, add. Asciutto e Rasciutlo, contra
rio di Molle.
CATXLO SBTO DE qAMBB r. DB cote , Ca
vallo scarico di collo e di gambe , vale
Che abbia il collo e la gamba eie. sonile
e M ella.
GAMBA SUTA DB L'OMO, Gamba schiet
ta o asciutta, cio Fusata e poco aggra
vata di carne.
OMO SUTO, Uomo asciutto, adusto, e
nel superi, adustissimo, Di complessione
e di faccia adusta e secca. Improsciuttato,
dicesi de' Vecchi che hanno le carni fitte
siili' ossa e quasi prosciugate Scorzo,
vale Di membra leggiadre ed agili, Anzi
magro che no : contrario di Alliccialo ,
Traversalo , Massiccio Segaligno , si
dice Di complessione adusta , non allo a
ingrassare.
PAI* SUTO, V. P.*y.
Suro, si dice da noi per Agg. in T. di
Giucco. Per esemnio,U.TTRB o Ux DO SU
TO, e s' intende 5o/o, Carta unica, non
accompagnala cio da alcnn'allra di quel
seme.
PAT!B EL SUTO o AVER LB SCAHSBLB suTB, detto mctaf. Essere bruciato o arso
di danaro, Essere senza danari ; Essere
scusso di danaro.
SCRIVER SUTO, Asciutto, dicesi per Agg.
ad alcuna composizione o scritlura, e va
le Priva d'ornalo, meschina, fredda.
Suro SUTO, detto a modo avv. Asciut
tamente, Con asciullezza, aridamenle
Dello per Brevemente, cio Con carestia
di parole, senza diffondersi UN BASKTO SUTO SUTO, Un picciolbacto a secco,
cio Semplice, senza niun'allra cosa.

654
AT IA CA*WA SHTA , V. CAMMA.
POBTAIU.A IOHA SUTA , lo stesso che So-

SU3

suz

Detto di persona giorane, Attillato ;


AttillatUfzo ; 4ttettaluzzo ; disellatin; Affettatalo, Attillato eoo caricatura.

fait.ona.rti ; Rinfronzirti , Altomarsi ,


Abbellirsi , cjnasi Raccomandarsi : dirr si
di alcune persone che troppo ricercata
mente si assettano per comparire e pia
cere,
SUZZARSI DA KA TESTA DXA cossi , Ca
varsi di capo o del capo una cosa , vale
Fingerla, Inveii larla.
SDZZN, s. m. -Succio; Suzzamento, ed
Quel sangue che viene alla pelle liralovi da bacio o situili*.
PAR vx snzzto, V. SczzXn.

GARLA , V. StJGH.

SUTO DB KABCA , V. MABCA.


^UTN, add. Asciuttiti imo, Grandemen
te asciutto.
SUZZX, Succiato, add. da Succiare.
Detto per agg. a Persona , Succiato ;
Ritucciato; Pecchiate; Spento; Suzzo;
Suzzalo , Tale Troppo affilato e magro ,
che diceri anche Smunto ; Emacialo ;
Macilento , CAe pare un, angioliflo <((
Lu>: e a,
,

Et. PAR SU/./ A o ZVPBC DA LE STnHlHR,

Smunto; Sparuto; Spunto. Tien Canima co* denti; Emaciato ; Macilento ;


Suzzo ; Suzzati* , dicesi per iscberzo o
compassione di chi abbia callira cera o.
sia magro , secco e smonto.
SUZZ\R, r. Succiare; Succhiare; RJUCciare; Picchiare, Attrarre a s il sugo
con la bocca, come fanno le pecchie.
a

TAB
T.VediT,.
TA , Interiezione ammirativa che mati a
Chioggia, probabilmeute dal latino Tarn
pronunziato per eoa ammirazione. Di
cono per Io pi TA DE LA GUXDZZA! TA
DB LA PESTE! per dire Diavolo ! Diamine]
Che cosa sento1. Che cosavedol
TABAC\DA , s. f. DAR U.A TABACADA ,
Prendere una presa di tabacco , ma nel
senso nostro intendiamo Fiatata con gu
sto: che anche si dice DAR UXA BOJTA TA-

TAC
mente la toga della Vesta, e latti gli ni
tri il Tabarro.
Box TABARO! Buona spesa; Buona la
na ; Mala lama-fin. Mala sciarda; Ma
la zeppa, dicesi fig. d' Uomo che odori di
mala fama. V. DROGA VAB.D GHB BEI.
TABABO ! Guardate che pretendente, che
arrogante, che bel suggellino]
FAB T ABARO, dello ug. Portar ifiascon; Far gheppio; Essere crocchio, dice
si delle Galline e d' nitri uccelli, quando
per malattia tengono le ale abbassate. Pu
anche dirsi degli uomini.

BACADA.

l.YCBOSARSB O DBSCROSARSB II. TABABO ,

TABAC\R , v. Prender talacco , cio il


. tabacco in polvere pel naso abitualmente.
TABACHR, s. m. Tabaccaio o Tabac
chino, Venditore di tabacco a minuto.
TABACURA, ( coli' e aperta ) . f. La
femmina di tabaccaio o tabacchino, la
quale sull'esempio di altre voci consimili
e cos formale , potrebbe dirsi Tabaccaio
o Tabacchina.
TABACO , s. m. Talacco o Krla regina e
Nicoziana , della sislcmalicarncnle Nicotiana talacum , Pianta di varie specie
che anche fra noi si coltiva, le cui foglie
seccale al sole si polverizzano e danno il
Tabacco , di cui facciamo lant' uso. V.
FoCIA DE TABACO.

COLR DB TABACO, Colar tabaccato o


tli mattone, dicesi di Quel colore che pi
'accosta al tabacca di Spagna.
MISSIAR BL TABACO, Sterzare il tabac
co, vale l'ai una mescolanza regolala di
pi qualit di tabacchi.
PlCEG\n DEL TABACO, V. PlCEGH.

TABACN, s. m. \
TABACNA, s. f. ) Tabacchisi*, Colui
e Colei che La 1' uso frequente di pren
der tabacco.

TABAK\TO

TABARAZZO / s. m. Tabarraceio, Cat


tivo tabarro , Ferraiuolaccio ; Ferraioaccio ; Mantcllaccio, Voci avvililive del
Tabarro.

TABARTO
TABARILO / e. m. Sarrocchino, Arila
per ischerzo, Tabarro corto, che meglio
dicesi Ferraivletto; Tabarrino ; Manlelletto; Mantellina; Mantelluccio.
Mantelino , chiamasi Quella coperta
colla quale si cuoprono le immagini sacre
e lalora i bambini.
TABARIN, s. m. Tabarrino ; Ferraioletto ; Piccolo tabarro o ferraiuolo. V. TA
BARILO.
Spallino o Ciarpa , Taffet o simile
che porlavaii le Donne sulle spalle a gui
sa di tabarro Bernia , fu dello ad una
Vette da donna a foggia di mantello.
TAB\RO,s. m. Tabarro; Mantello; Fer
raiolo o Ferraiuolo, Vestimento notissi
mo e usilatissimo. Pallio dicesi pure, ed
latinismo.
TABAUO, dicevasi ai tempi del cessato
Governo Veneto, a quella Persona ch'era
bens dell'ordine civile, ma non del patri
zio, perche i Patrizi! portavano abituai-

V. IircnosR e DESCBOSR.
NOL S'HA FATO TIRAR rrn ri. TABARO ,
Non sifece stracciare i panni , cio Ha
condisceso facilmente.
COSSA SERVE DB TABARO CO NOPIOVB,

Locnz. faro, furbesca, che vale /f che gio


va il fngere? cio Gi comprendo ; Ben
capisco.
MBTER EL TABAHO A QOALCIW , V. in
VESTA.
PORTAR EL TABARO PER TDTO QUEL CHB
POL KASSER , Portar il capperone perfug
gir la ria ventura; Ne di state ne di ver
no non. andar senza mantello.
. TABARO , detto lg. vale Culo ; Dereta
no AIR tnv BONTABAHO, Aver un cu
lo badiale, Grande quanto unn bada.
TABELA, s. f. Voce latina , Tavola o Ta
voletta, Foglio a colonne per lo pi verti
cali chiamate FnrcflB,*n cui veggasi ridot
to a pecchie o in compendio che che sta.
TABERNCOLO, s. m. Ciborio, La cu
stodia dell'ostia consagrata.
Tabernacolo o Tabernaculo , propr.
la Cappelletta nella quale ti dcpoiignno e
conservano immagini di Dio o di Sunti.
V. CUSTODIA.
TABL, s. m. Voce Francese, e vale Ta
vola; Quadro, V. TABELA.
Dicesi ancora per Ritratto, ed voce
pretta Francese.
TABLO, in sign. mei. di Quadro o for
se meglio Veduta, Prospetto, si dice al
termine d'uu ballo teatrale, quando i ' : Ilerini i mellone in varie allimdini e . mangono fermi, formando come un qua
dro. Quasi ogni atto dei balli si compie
con uu TABLO.
TACA, s. Tacca. , Piccolo taglio o man
camento , e dicesi per lo pi del Legno.
Detto fig. vale Difetto; Mancanza, V.
TACCIA.
TACA DE' LE EOCHB , Capriigginc, In
taccatura delle duglie della bolle.
TACA DE LE LETERE, Intaglio, T. degli
Stani p. Quel po' di mancamento o cana
letto che trovasi vicino al basso d'ogni lipo, per far conoscere il suo verso.
TACA DEI BR1TOLINI, V. TACBBTA.

DARLA TACA, Culattare; Acculai tare


alcuno i Darla picchierella, Pigliar uno
pe' piedi e per le braccia e percuoterlo col
culo in terra Dar del culo in sul petrene o in sul lastrone, Quando si faceva
il Cedobonis, atto infame che usavasi in
alcuni lunghi col porsi a sedere sopra una
lastra {.osta iti luo^o publ>icoa lai effetto.

TAC

655

DAR LA TACA , dello in T. Mar'. Dar la


cala, sorta di gastigo che s'usa dare so
prai vascelli pubblici a' Marinai chcionn
caduti in qualche fillio; il quale consiste
nel legarli m capo d'un'anlenna e cos le
gati tuffarli pi volle nel mare.

SOSPBTI CHE NO GA TACA, Sospetti mal


fondali, insussistenti. V.TACHE.
ZoGn A LA TACA. V. ZoCR' V.TACME.

TACHB DB IB TARLE, B atteri, Que' se


gni che restano dopo il vaiuolo.
TACHB ROSSB ( forse dal barb. Tacha,
Macula ) Macchie rosse, Segni naturali
prodotti da qualche infermit che com
pariscono sulla pelle del corpo umano.
Halle, direbbesi a Quelle vcscichette o rigonfiamento che si fa sulla pelle per ri
bollimento di sangue o malignit d'umore.
FARSE DB LE TACHE, Imbollicare, Gene
rar bolle.
PIEST DE TA.-II F. , V. TACHIZ.
TACA , add. Attaccato, Appeso, Fitto
Inerente, vale Che di sua natura attac
cato. Aderente vuoi dire Che stretta
mente congiunto, allaccato, unito ad al
cuna cosa.
Loco TACA, Luogo contiguo, attiguo,
allato Annesso e connesso , Indir
ogni cosa che per necessit va unila con
quella di che si parla.
TAcX TACA, Hasente, prepo. che s'us
col qnarlo e talora col Icrzo caso. Star
rasenti, vale Essere vicuis&imo.
TACA COL SPUAZZO, Attaccalo o Appic
cato colla cera o colla sciliva, Dicesi di
cosa attaccala leggermenle; e parlasi an
che in modo fig.
TAC\, dello metaf. Attaccato, vale Af
fezionalo. Essere attaccato al danaro.
Egli troppo attaccato alla roba.
STAR SEMPRE TAC.'< AL ccbn. Dicesi cha
Una cosa fissa nel cuora, nella memo
ria e simili, per dire die sempre pre
sente alla memoria. Dicesi pure Starfit
to negli occhi.
STAR SEMPRB TACA A LE COTOLB , Star
ftto addosso a eie. SEMPRE TAC COME
LB PIATOLE , Sempre appiccato come le
mignatte, Dicesi delle persone noiose di
cui si dura fatica a liberarsi.
TACABGI1E (coll'e aperta) add. Liti
gioso ; Garoso; Gareggioso; Garoiello;
Contendente.
TACACAPLI (coli' e aperta )s. m. Cap
pellinaio , Arnese per lo pi di legno a
cui s'appiccano i cappelli ed altre vesti.
Pu dirsi Attaccagnolo o Appiccagnolo.
TACADA, s. f. Attaccatura; Attacco; Ap
picco; Rappiccatura; Appiccatura, L'at
taccare.
TACAIZZA, i. f. Quislione; Lite; Diffe
renza; Contrasto ; A Ilei-catione; Risia.
FAR DE LE TACAIZZB, Far de'contrasti,
delle risse.
TACA1ZZO , add. Attaccaticcio ; Appic
caticcio; Appiccicoso, Che t'attacca
appicca.
Tegnente o Tenente e Tenace, Che tien
a s attaccala una cosa, che dicesi anelli
Appiccaticcio e Attaccaticcio,

656

TAC

TACALTE , . m. Accattabrighe ; Bec


colile, V. LITICANTE e TACABEGHB.
TACAMENTO , s. m. Attaccamento , Af
fezione.
TACR, T. Attaccare o Appiccare.
TACB AL MORO U.VA CARTA , Affiggere.
TACB. A uw CHIODO , Appiccare o At
taccare.
TACB BAROTA o DA DIR , Appiccar ba
ruffa; Ristarei Abbaruffare.
TACR COL SPUAZZO , Appiccar collo
sputo, colla cera, colla sciliva, cioLeggermcnle.
TACR DB KOVO , Riattaccare ,- Rappiccare.
.
TACR, parlandosi d'un calmo, Appi
gliarsi; Attaccarsi, dicesi d' una pianta
che appiglia ov' Irappianlata.
TACU FOCO, Appiccare o Appicciare il
fuoco Apprender fuoco ; Pigliarfuo
co; Appiccare o Appiccarsi fuoco, Co
minciar ad ardere.
TACABLA cow QUAichr , Attaccarla ;
Attaccare uno ; Appiccar la zuffa con
uno _ TOKNABIB A TACB , Rapficcarsi
con uno.
T*CR LA MESSA O L UFJZIO A U.V CHIO
DO , V. MESSA.

TACARSE, Attaccarsi; Appigliarsi; Ap


piccarsi, Attaccarsi una cosa con l'altra
Appitislrarsi, Di cosa morbida e vi
scosa che si appicchi a che che sia Afpillottarsi , vale Appiccicarsi o Appie
darti , come pallone di fuoco che si co
lano sul!' arrosto.
TACARSB A OA coss, detto fig. Appic
carsi o Attaccarsi a una cosa, \ale Eleg
gerla per la migliore. Cnr la rosa e la
sciare star la spina , vale Appigliarsi al
buono, lasciando da parte il cattivo.
TACAHSB A *AB QOALCOSSA , Attaccarsi
afare qualche cosa. Porti a farla. Attac
carsi a cicalare.
TACAUSE COME LA GRAXEGITA , Atlacearsi come la gramigna o come le mi
gnatte ; Essere appiccaticcio ; Essere
una lappola , Dicesi di persona noiosa da
cui si duri fatica a liberarsi TACABSB
ADOSSO LA POLTBOSABIA , Aggraticciarsi
r infingardaggine.
TACARSB ALPARTO DE u.vo, Appigliar
si al parere o alla parie di uno.
TACABIE AL so PEZO , Essere il piglia
il peggio, dicesi delle Donzelle da mari
to che per lo pi scelgono il peggio- lo
veggo il meglio ed al peggior m'appiglio.
TACABSB A QUALC-.V o A QUALCUVA, Ap
picciarsi, dicesi per mei. dell'Affezionar
ti, Attaccarsi per affetto per amicizia
SE LA KB DA CHIACOLE , MI T.1 E TACO , Se

ella mi corrisponde io mi appiccico, e


uol dire , Se mi parla o corrisponde al
inio discorso, Mi d-hiaro suo amante.
TACABSE A VABDII, Attaccarsi in ve
der che che tie.
TACARSB A tw TIL DE SPADA o A tm CATLO o su i SPECHI , Attaccarsi a' rasoi ;
Appiccarsi alle funi del deh , Ricorre
re per disperazione anche a cose nocive
Chi portato gi dalCacfjua si attac
ca ad ogni spina , vale clic Chi in pe-

TAG
ricolo procura di salvarsi alla meglio che
pu anche con suo danno.
TACABSE co LE MAY, Aggrapparti; Ap
pigliarsi, Appiccarsi colle mani adunche.
Aggraticciarsi , Allaccarsi lenacemenle.
TACABSE , parlando di Viti. Aggratic
ciarsi, Allorch si avvilicchiano da loro
slesse. V. RAMPBGR.
TACAUSB DB PAROLE , Pigliar parole o
Venir a parole; Riscaldarti di parole;
Rinfuocar di parole; Trascorrere, d' una
parola in un ultra , Venire a rissa e con
lesa di parole- UWA PAROLA TACA o TIB
L'ALTRA; ow. DAI U.VA PAROLA DAI L'ALTRA,
Una parola tira C altra; II dirfa dire;
Di cosa nasce cosa i Le parole so no come
le ciriegeciof II pungere in ragionando da
maleria di nuova puntura, 11 discorrere
fa discorrere , e cosi si riscalda maggior
mente la ritta. Parole addentellate si di
cono quelle che danno motivo di ripi
gliar la quistione.
TACARSB iw T' o?f DIBOTO DE riAvro,
Mettersi a piagnere dirottamente.
TACAHSB LA BOBA AI DEI , Appiccarsi
alle mani la roba altrui , Rubarla.
TACABSE SOTO LA LBWCBA , Appiccarsi
o Appiastrarsi sotto la lingua, si dice di
Cosa morbida e viscosa.
TACB BOTO, Attaccare; Porre i caval
li , Altaccarli alla euri-uzza Dello poi
Cg. vale Incominciare; Por mano.
TonKR A TACR SOTO , detto Gg. Jtatteccare o Rappiccare un sonno, Tornar
a dormire.
TACR su LA STACSADA , Mettere a cuo
cere; Porre al fuoco.
TACR UK'ACUSA e simili, Apporre,
cio Attribuirla altrui a lorlo.
TACB vy VAL o simile, Appiccare la
scabbia, un male eie.
TACR UNO , Andare alle prese, Strignersi addosso ali' avversario.
TACH uw PROCESSO A LE CULATE , Ap
porre un'accusa ,- Dar querela i Proces
sar uno.
COL ss TACA noi SE DEiTCA pib, QuancT ei comincia a ciarlare non la finisce
pia; Come gli orbi di Milano, un quattrin solo perch comincino e quattro
crazie perch si chetino; S'ap^-cca co
me la gramigna o come le mignatte, Di
cesi delle persone noiose di cui si dura
fatica a liberarsi.
MAL CHE ss TACA , cio Appiccaticcio,
Attaccaticcio , Clic ti comunica.
No LA GA PODUDO TACR, La pania non
tenne, cio L'inganno non riuscito
L'IMPIANTO wo GA TACA PBIICH \o CHE GSBA PAMPAM, La pania non (enne perch
terren non v'era da por -vigna; detto
fig. e vale Non fui ingannalo perch non
son minchione DISCORSO CHE KO TACA,
Discorso o Parlare che non appiglia o
non ha appiglio, cio Che non persuade.
Noi. SE POL TACB DB G\B\TB, Non gli

si pu apporre magagna^ cio Non gli si


pu incolpare alcun difetlo o mancanza.
No AVU COS8A DA TACABSE PEH CO.VTRA-

DIR , Non avere afferratolo alcuno , del


lo lig. Non avere appiglio o appicco, Non
avere prelesto , occasione di contrariare.

T.I.-.AI comi! LE ZABIESB, Far come le

TAC
cirtege , tirarti le cote dietro f una aAr altra, Dicesi di due o pi che non fini
scono mai di discorrere insieme.
TACITISSIMO , sdd. Attaccatissimo.
TACAT1Z10. V. TACAIZZO.
TACB, Taf/i-, Espressione d'un atto che
8 fa presto e con forza Ciacche ciac
che, Voce che imita il suono delle uova e
cote simili quando si rompono.
TACHENTE, adcl. T. di Chioggia, Guit
to i 5acido j Sporco ; Lordo ; Imbratta
to: cio Di fango o altra materia sudicia.
In altro sign. Attaccaticcio ; Appicca
ticcio ; Appiccicato ; Tegnente o Tenen
te, Agg. a materia viscosa che attaccasi.
In altro ancora, Litigioso; Gareggia
to , per Agg. a Persona che facilmente
contende.
TAGHTA, s. f. Taccherel/a, Piccola lac
ca. V. TACA.
TACHTA DEI BHITOLIXI o TEMPERASI*!,
Ugnala , T. de' Coltellinai , Intaccatura
fatta ferso la punta d'una lama di coltel
lo , temperino o simile, da potersi fer
mar l'ugna per aprirlo pi faL-ilmente.
TACERTI, s. m. dimin. di TACO, Calcagnini e Catcagnetti, Piccoli calcagni del
le scarpe.
BATER i TACHETI, Andare in calcagnini , ale Far rumore camminando col
battere il calcagno della scarpa. V. TACHIZAR e TACO.
TACHO, add. lecchilo; Attecchito, Cre
sciuto: contrario di Intristito.
TACHR, v. Tecchre; Tallire ; Attecchi
re, Crescere, Venir innanzi : dicesi del
le Piante che vegetano Uscire di tisi<,')..;,.' Sbozzacchire, parlandosi di no
mini No TACHR, Indozzare ; Xon at
tecchire , Non venire innanzi.
No SE poLTACHlRjiVon si pu attecchi
re, dicesi fig. degli nomini; cio Non si pu
vivere, sussistere, mantenersi, difender
si dai bisogni.
TACHIzX.add. Brizzolato; Sprizzolato i Frizzato; Picchiettalo; Ciiazzato,
taglione Alaci hialo 6 mescolato di dae co
lori sparsi minutamente ; quindi Briz
zolatura, Mescolanza di due colori come
sopra.
Indanaalo; Toccalo; Chiazzalo; Pa
iolata, Asperso di macchie a guisa di goc
ciole , Tempestato , Macchiato natural
mente di macchie piccole e tonde , com'
la pelle del Lnpo cerviero , del Leopar
do, del Tigre rie.
Biliottalo, Tempestalo a guisa di goc
ciole, ed termine proprio dc'Blasonisti.
Screziato o Scriziato, vale Di pi co
lori. V. RIGA Brinato , dicono alcuni
per Leggermente screziato.
TACHIZ DA LB VA MILI-, V. VAROL.
TACHIZ , dello in T. degli Stampai. ,
Taccheggiato, V. TATUI/. 'ui.
TACFlIZR,v. Taccheggiare il Timpano,
T. degli Stamp. P vale Mettere dc'tacchi sul
timpano de! torchio per rialzarlo.V.TACo.
TACHIZR , voce fam. Zoccolare, Far
fracasso co' lacchi nel camminare, V. IACBZTL

TAG

TAC
TACO, l.m. Calcagnino, Aleni delle scar
pe di donna, Calcagno di quelle dell'uo
mo. T. TACHTI.
ESSE BASSO DB TACO , ili-I lo fig. l''s:rr
povero in canna , Esser le acque basse,
Esser povero.
Tacco, T. degli Stamp. Pezzuole di car
ta o simile C-In- ci pone sul (impano per
rialzarlo nelle parti difettose. Quindi Tac
cheggiare, Mettere i tacchi sai timpano.
TACOLA, *. f. Tacca 5 Magagnai Mac
chia; Maccatella; Fiiia, Difello.
Turi CA LE so TACOLE, Chi ha capre ha
eorna ; Chi Ita polii ha pipite , Ognuno
ha la sua croce. Ognuno ha 'I tuo impic
cato ai/' uscio $ Ciascuno ha la sua pec
ca i cio i suoi viiii , i suoi difetti. Tutti
ini nini le loro magagne, le loro tacche
,Tutti i vecchi hanno degli acciacchi ,
IVllo male Disposizioni di corpo. V. SeniMi LA
Mi MO GO TACOLE, Io non /"j ntt'.rchiejNon ho tac'.ie, Non ho colpe da rim
proverarmi. Non mi ii pu attaccar so.nagli , Niente pu dirsi a mio discapito.
V. NED

I CA MESSO DE LE TACOLE ADOS-

o , Si sparla di lui ; Se ne buccina ;


~6' incojKi ; 5' accusa ; Molto se ne dice.
,TACOLB DE FAWGO , Zacchere ; Pillac
chere, Schizzi di fango.
TXCOLA , . f. T. de' Cacciatori , Taccola
o Ganera nera , Uccello chiamato <Ja
Linneo Corvus Monedul;- Egli di pas.
.
co e non tanto comune, ira noi, ma si uc
cide facilmente, essendo poco sospettoso,
a differenza della Gaua.

TAGOLTA , s. Taccherella , Piccola


tacca.
TACOMACO, s. m. Tnccamncca, detto
|)iir da' Francesi Tacamaquc e dagl'In
glesi Tacahamac, Sorta di gomma o re
sina di colore giallo tendente al verde, e
di odore piacevole , portataci dallr Indie
ol nome di Taccamacca , la quale, se
condo l'Enciclopedia e Targioni , pro
dotta dall* albero Calophjllum nophylum, che alligna nel Jlaiiagaccar e nelle
-Isole Barbone. Essa riputata vulneraria,
ci ammollisce fcilmente e dislesa sopra
pezzette di pannolino t'appicca fortemen
te a quella parte del corpo umano che sia
..contusa.
TACON,. m. Taccone o Tocco, Pezzo di
cuoio che s'appicca alle scarpe rattoppan
dole.
T.<i v prr ABITI, Toppa, Quel pezzuo
le <di panno che si cuce in sulla rottura
del vestimento. Rattacconamento, si dice
anche prr Tacconi o cose rattacconate
Mr.Trn o1 TACX , M elitre una toppa
I'ABAHO PIES DE TACOKI o TUTO TACCIVI,
f-' unti-Ilo di cento scampali , va!.- Tallo
rappezzalo.
TACOW, detto in T. degli Stampai. V.
TACO.
PEZO BL TACO DEL BUSO , Imbottare
sopra laj'eccia, vale Fare il secondo er
rore per risparmiar il primo. Pi debole
il puntello della trave, dicesi Quando i hi
aiuta pi debole dell'aiutato. La rica
duta peggio della caduta.
TAC* SOTO EL CALCAGNO, Calcagnino.

53

TACONA , Jlattacconato ; Rappezzato i


Rattoppato t dicesi de' Vestimenti esimi, li Raccenciato , si dice d'un Pezzo
vecchio.
TAGONDA , s. f. Rappezzamento; Rapfezzatura; Racconciamento ^ II rappez
zare.
TACONAR, v. TACOWR LAB.ODA, Rat
toppare o {(intoppare; Rapptzzai-e; Rimendare, Mettere delle toppe (V. TAC.V)
e fig. Racconciar che che sia. Rattoppare
la yela; Pesticciuola rattoppala con pia
di mille pezzi; Sonetto rattoppato; Rap
pezzare la gonnella, Rappezzar le rottu
re Raccenciare , dicesi del Rattoppa
re i panai vecchi con pezzo vecchio.
Rabberciare o Raffazzonare, Racconcia
re, Aggiunger pezzi a cose rotte o guaste.
.Bablerciare presso gli Artefici , propr.
vale Racconciare una cosa malandata af
fatto cerne si pu, che apche dicesi Raffa.zzona.Te e IiinfronzireRaffazzonare
presso i Pittori , Se-ultori ed Aivhiletti ,
vale Raccomodare cosa molto guasta e
cessinata al meglio che si pu: lo slesso
che Rabberciare e Rinfronzire.
TACON'AB u.\ AMALA , Rabberciare e Retlaurare, Rimetterlo in sufficiente salu
te, ma non guarirlo totalmente.
TACONARLA o MBDBGARLA, detto figur.
Rimemlare, per m ciaf. Aggiustare, Ras
settar un affare, un nunzio guasto, scon
certalo Ripescare le secchie, detto pur
per traslato, vale [{acconciare con fatica
gli altrui errori Adattacchiare, vai Fa
re un'applicazione forzala.
TACO-TIBGA , sono due voci illiriche
corrispondenti ali' italiano COTI Dio, ma
parlate comunemente nel volgo illirico in
significalo di Per Dio, eh' un modo ili
giuramento o di affermazione. Sono per
anche dette nel dialetto nostro come per
aggiunto a uomo nel sign. di Bravo; Bra
vaccio; Belf umore; Sgherro; Papasso,
e sempre iu mala parte.
L' O* BOCONcltf DE TACO TIBOGA, Egli

un bravo, un trarotante, un violento.


TAFANARIO, s. m. Tafanario; Preteri
to; Posteriore; Culiseo ; Culo; Natiche;
Deretano, V. BEHO. Sulla etimologia di
questa voce trovo nel Vocabolario Sici
liano la seguente ragione " o auod ibi
conjluant muschae labani , translate de
hoininis sede. "
TAF1R , v. usalo a Chioggia, Scuffiare;
Sbasojffare , Mangiare smoderatamente.
TAFOR A ,,.{( Corrono da Melafora )
PARLAR S.ITO TAFOBA, Parlar con metafo
ra, Metaforizzare; Metaforeggiare, Par
lare figuratamente o per traslato o in sen
so allegorico.
TAGIA , i. f. Taglia ; Catasto ; Imposi
zione; Gravezza, Aggravio pubblico che
s'imponeva sotto il Gover.no Veneto, ri
partito tra i possidenti d' un Comune,
a ragguaglio del loro estimo rispettivo.
TAGIA, nel parlar fam. dicesi per Na
tura; Qualit; Carattere So MARIO
fB DB LA TAGU BEL MIO, Suo Marito
su/Jaredel mio, della tacca o taglia del
mio.

TAG

6%

Taglia, chiamavasi nel Governo Vene


to il Prezzo che s' imponeva a' banditi io
favore di chi gli arrestava , detti latina
mente Cantori o di chi gli uccideva den
tro il confine vietato AKTKB LA TAGIA
A war BAVDO, Taglieggiare uno.
TACIA , detto in T. de' Beccai , Desco
e Toppo, Quel ciocca o ceppo sul quale i
Beccai tagliano la carne.
TAGIA D'ALBORO, Pedale; Pedano;
Tronco; Ceppo; Stipile, Fusto d'albero.
TAGIA D'OHO o DE DOMA, Tacca o Ta
glia, Statura, Presenza d'uomo odi don
na Di mezza taglia, Di mezza statu
ra , n grande n piccola BELA TAGIA ,
Beliti tacca ; Uomo intagliato , ' inten
de uielaf. per Proporzionato , Ben com
posto,
Taglia , dicesi quell' {.strumento mec
canico composto di carrucole per muove
re pesi grandi. Falcone, quel Legno che
sporge iu fuori d'una bertesca dove s'at
tacca la taglia Canale d'una carruco
la la Scannellatura che trovasi o domi
na attorno attorno alla ruota d' una car
rucola.

TAGl\,adJ. Tagliato.
TAGIX i.v FETE , affettato, come il Pa
ne, il Salame e simili.
FORMKXTO TACI , Frumento mietuto.
TAGIA co LA VANBRA o A L'INGROSSO,
Taglialo gi col falcione ; Dirozzato col
piccone; Digrossato colf ascia e non. be
ne compilo o Cincistiato con fasce grossa,Si dice d' Dome grosso e mal fa i loMacciangkero, vai Grossolano, Goffo Par
landosi di cose materiali, Abbozzalo, Aiceti d'Opera malfatta, Fatto colle gomi
ta; Acciabattato.
OMO TACIA A L'ANTICA , Uomo abboz
zato, alfantica; Zazzerone, Uomo di co
turni all'antica. Uomo alCanticaccia, di
cesi per dispregio, e vale Secondo l'uso
antico.
Essxv TAGIA ix BOWA MWA , Tagliato a
luona luna , vale In buon punto ili luna,
e s'intende al dicrescere della luna
Detto fig. Esser di buon cordovano, cio
Di buona complessione.
VECH70 TAGIA 1JT BOXA LBJTA , Pecchia

tagliato in buona luna, Prosperoso, ben


conservato.

TAGIABRAZZI , i. m. T. ant. V. TACIAC \ \TO3fJ.

TAGIADA , s. f. Tagliala ; Tagliamtnto;


Tagliatura; Ricisa,l tagliare.
TAGI.VDA DE DISCORSO, Ricisa di paro
le, detto per inelaf. vale Troncamento,
Abbreviamento, Risparmio di pai-ole.
DAR r.XA TAGIADA, detto Cg. Fare una
tagliala; Tagliare le calze o il giubbone;
Levare i brani; Tagliar !< legne addatso
a uno, Dir male, Mormorare,- he anche
dicesi Suonare la campanella-* Leggere
'*
vQ
sul11*/
libro <ffti
alcuno.
TAGIADLE (coll'e aperta ) . f. Taglia
teli!; Tagliolini; patinai; Taglioni, Pa
ste in piccoli pezzi tagliati per uso.di mi
nestra.
TAGIADN, a.ld T.de'Cartolai, Dimez
za taglia , Tra grande e piccolo ; e s'itllu

C53

TAG

de alla Misura d'un foglio di carta che sia


di mezzana grandezza Ira la maggiore e la
minore.
TAGIADR, s. m. Banchiere, Quegli che
licn banco e giuorn contro molli al farao
ne , a batsella o ad allri simili giucchi di
i ischio.
TACIADH , T. de' Fabbri , Tagliuolo ,
Strumento per Ligliare il ferro a calda.

TAGIADRE ., V. TAGIARB.
TAGIAGRISIOLE, s.m. Tagliacaniccio,
IMome che i Pesc.ilori valligiani danno ad
unFerro laglienle simile ad un larghissimo
scarpello, acciaialo, immaaicalo di le
gno, con cui lagliano soll'acqua i canic
ci vecchi impiantali nel terreno fangoso,
per ripianiamo di nuovi. V. SCASSO.
TAGIALEGME, s.m. Taglialegna, Quegli
che fa il mestiere di schiappare le Icgne.
PARER u.v TAGIALEGIVB, Essere a Pa
rere un maccanghero , cio un Grossol-iiio, un g"flb, un villano. V. Vlo.\TASAno.
TAGIAMAR , s. m. T. Mar. Tagliamare,.
L parte arcata di sotto dello sperone
d'una nate. Esso contiene anche una Fi
gura umana scolpila o di qualche anima
le. V. SPER.V, MASCHIBTO e POLEGIA.
TAGIAATE , s. f. T. de' Vetrai, dicesi a
quella specie di Cesoia o Forbice di ferro,
con cui rssi lagliano le manifatture di ve
tro nell'alto di formarle.
TAGIAPE , s. m. T. de' Getlalori di caralleri, Registro, Strumento parie di le
gno e parte di ferro che serve per far il
canale al piede delle lettere e dar loro il
pulimento sopra e sotto del quadro.
TAGIAPIRA, s. m. Tagliapietre; Mar
morario ; Scarpellino ; Squadratore ,
Quel!' arlefice che lavora piclre e marmi
di quadro collo scarpello Lastraiuolo,
diccsi Colui che lavora intorno alle lastre.
TAGlXR, r. Tagliare.
TAGIR TROPO, Stratagliare.
TAGIB A LA GROSSOLANA O CO LA UAX-

BA, o A L'INGROSSO, S tagliare.


TACIR A MERLITI , Tagliare a schimlescio o a sghembo } Quando il taglio va
tortuosamente.
TAGIH A CARTABO3T, V. CARTAB.V.

TRGI.R A RASO TERA, Tagliare o Rici


dere fra le due terre ofra terra e terra,
vale Tagliare i frulli e simili sollo la pri
ma coperla della lerra aflich rimellano.
TAC.IH A TOCHI, Appczzare ; Far roc
chi Tagliare a pezzi, dicebi da' M ililari , Uccidere a colpi di sciabla.
TAGIB CAPRIOLE o CAVRIOLE, V. CA
PRIOLA.
t
TAGIR uw ATO o UWA SENTENZA, T. del
Foro, Cassare; Annullare TAGIR
UXA SB.VTBXZA co LE MASRE , Cassarla a
pieni voti.
TARIH DA LA PARTE DB SOTO, Succide
re o Soccdere.
TAGIR DB QUALctnr o TAGIR i PAXI
ADOSSO , Detrarre ; Dir male o" alcuno ;
Levare i brani di chi che sia ; Tagliare
le legna addosso a chi che sia ; Apostro
fare alcuno, V. TAGIADA e ABITX.
TACIR EL HE.V, Segare ilfieno.

TAG

TAG
TAGIR BL FORMEXTO , Mietere o Ta
gliare o Segare il grano.
TACIB EL GROPO , Maniera ani. e met.
V. GROPO.
TAGIR Et vw, Tagliare il vino, Me
scolarlo coli' acqua. Lo slesso dicasi d'al
tro liquore spiritoso.
TAGIR i BOTI DEI ALBORI, Accecare,
Troncare le messe alle pianle.
TAGIR i CAVBI, Tondareo Tosare i ca
pelli.
TAGIR u.v ABITO w CHESSBB , Tagliare
un vestito a crescenza , cio A misura
lunga.
TAGI\R i.\ CROSS o IN QUARTO, Decussa
re, Disporre , dividere una cosa in forma
della lettera X. Usasi anche neutro pasivo.
TAGIH is *BTB , Sfetteggiare o Affet
tare il pane o allro.
TAGIR iiv FBTB QUALCW , Far rocchi
d'alcuno; Fare salsiccia o ciccioli d'uno,
TAGIR I RAMI AI ALBORI, V. /:.>:":.

TAGIR LARGO, dello mei. Esagerare;


Iperboleggiare , Aggrandir con parole ,
Trapassare il vero.
TAGIR IWTOCHI mr LBCXO TOKco , Ar
rocchiare un legno. E Rocchio, dicebi a
ciancili! di quei pezii che non eccedono
una cerla larghezza, come d'un braccio.
TAGIR LA STRADA , Ricidere il cammi
no, Abbreviarlo, A ndar per le scorciato
ie Dare un ganghero, dicesi della Le
pre mentre fugge ila' cani Tagliare la
strada, detto Militarmente, vale Impe
dir al nemico la via , il ritorno. Si dice
anche Mozzare le comunicazioni.
TAGIB LA TESTA AL TORO, dello figur.
Dare il tracollo o il tratto alla bilancia,
si dice di Ci che nelle cose egualmente
pendenti e dubbie cagiona risoluzione.
TAGIR LE ALE , Tarpare , Ricidere le
estremit delle ali alle galline, colombi
ctc. Dello ini-i.il'. Tarpare, vale Inde
bolire alcuno o Togliergli le forze.
TAGIR LE GAMBE , V. GAMBA.
TAGIR LE VIDE, V. B BUSCAR.
TAGIR MEjrbo , Tritare , Tagliare iu
minulissime particelle.
TAGIR, in T. di Giucco, Tagliare o
Fare il banco.
TAGIR PER MEZZO ^Dimezzare ; Am
mezzare , Separare in due.
TAGIAHSE, parlando di abiti , Ricidersi, Rompersi che fanno i drappi in sulle
pieghe.
TAGIARSE EL XASO E INSAXCUENARSE LA
BOGA, Se m'imbratto le mani mi macchio
il farsetto.; Darsi del dito nelf occhio ;
Darsi della scure in sul piede, Operare
in proprio svantaggio Aver le cornala
seno e mettersele in capo, diccsi Quando
uno manifesla i suoi disonori occulli
Nessuno dee t amico suo biasimare pale
semente, perocch a f medesimo da del
dito nell'occhio; Ovv. Cavar due occhia
se per trame uno al compagno, Farsi
nioltisiimo male por s, per farne poco al
trui Castrarsi per far dispetto alla
moglie , vale Volersi vendicare quando la
vendetta arreca pi danno a c, che a co
lui clic si tuoi punire.

TACIAIISB LE o vr.in , Mozzarti o To'


gliarsi le unghie delie mani e de' piedi.
T Hil'vn I.'-VA BALA O IV fl iLi.Y O DITA CA

PRIOLA , Trinciar una palla, una caprioletla.


TAGIR vx MESORO, Mutilare ; Mozza
re ; Troncare,
TAGIR anche T. di alcuni Ginochi e
specialmente dell' Ombre , lo stesso che
I-ACLIR, V.

TAGIAROLA, s. f. Voce fam. lo stesso che


TACIH, V.
TAGIARE, s.f. T. de* Falegnami , Cap
poni, Pezzi di legno che cascano nel ri
quadrare.
TAGIACRB DB LB O.XCIE , Spuntature
delle tigne ; Tondature.
TAG1R, s. m. Tagliere i Toglier ; Taglieretto, Arnese rilondo e piano di Ii-gno
che serve per tagliare in cucina.
Detto roelaf. dalla sua figura , // Culiseo; il Sedere; le Natiche, V. TAFANARIO.
TAGIERTO, s. m. Taglierelto e Taglieruzzo , Piccolo tagliere.
TAG1ERI, . m. o NINFEA o GUAZZAROTOLI o CAPBLAZZI, Ninfea o Wnufar, Sor
ta d' erba palustre di foglie larghe e qua
si ritonde, fatte a guisa di Tagliere, che
nuotano sopra 1' acqua. Se ne conoscono
di dne specie, una che fa i Gori bianch ,
della quindi da'Bolanici Nymphoea alba;
la seconda che fa i Cori gialli e nominala
Nymphaea lutea.

TAGITO, s. m. Tagliettino, Piccolo lafi''0TAGIETO DE LE PE.VB, Fenditura; Fes


so, Piccolo taglio per lungo che fassi nel
le penne da scrivere.
TACIBTO, in T. degli Inlaglialori, Fre
go, dicesi Un taglio sotlilissirao e leggiero noi rame o legno che vi s'incide.
TAGIBTI NE LE MAX PB FRBDO , V.
TAGIO, s. m. Taglio o Filo, La parte Uglieulc dell'arme.
TAGIO SUTL DEI FER, Taglio vivo
TAGIO CHE NO XB Pii- BOI , Taglio bolso o
ottuso TAGIO GROSSO , Taglio morto.
TAGIO DE CARNE, Taglio di carne, Pez
zo taglialo TAGIO DEL BECHH , dello
anche ORII. , dilaniano i nostri Beccai
una parie smembrala dalle cosle dell'ani
male, silo grasso TAGIO LONGO, Pol
so Quella carne , che dalle cestole va
verso il collo dell' animale e vendcsi con
giunta con osso.
TAGIO A CAPETE oMBRLETij-Fra^agOo;
Frastaglia:, Trincio, Sorta di lavoro nel
le vesli delle donne.
.
TAGIO MALFATO , Cincischio o Ltnctstia, Taglio diseguale.
TAGIO, in T. di Giuoco, Taglio, come
al giucco del Faraone o simile.
TAGIO DE LA PB.VA DA SCRIVER., V. TA
GITO.

DAR o VBWDER A TAGIO, Fender, dato


ne prima il saggio; Dar a saggio i Da
re o fendere a taglio, Dicesi di alcune
derralc che si vendono VE LA DAGO *
TAGIO, detto fig. , f la garantisco, cio
La cosa come io ve la dico.

TAL

TAL

TA>I

VSL BACO A TAGIO , quando parlasi di


Persona , dirci , Pel do assaggiato , eh'
quanto dire, Sali* esperienza mia v' assi
curo eh' egli tale; e si dice tanto in buo
na che in mala parte. Questa maniera
tratta dall'uso di vendere i cocomeri a ta
glio , i cui venditori gridano A TAGIO ... A
TAGIO.
ESSEB DEL TAGIO VBCHio, Essere di ta
glio antico ; Esser tagliato alF antica,
dicesi di Vestilo, che non pi in moda
OMO DEL TAGIO VBCHIO, lo slesso che"
OMO TACI A L' ASTICA , V. TAGI.
VEG.>I A Ttco , Cadere il taglio ;
Venire a taglio, cio Ad opportunit, a
tempo.
TAGIO n'oafA sE.-VTE.xzi, Rescissione o
Annullazione d'una sentenza ; ed propr. il Giudizio pronunzialo dal Tribunal
superiore, con cui dichiarasi nulla la sen
tenza o l'alto dell'inferiore; quindi Sen
tenza rescissoria.
COSTITUTO DB TAGIO , V. COSTITUTO.
TAGILA (cll'o strello ) s. f. Tagliuola,
Ordigno di ferro col quale si pigliano gli
animali.
TAGILA, T. de' Muratori , Saggialo ,
Quel sostegno che si mette sollo le salile*. ze de' ninnili per reggerli.
TAGILA, dicesi Gg. Qensura; Critica;
Maldicenza VEGMH o ESSER ROTO LA
TACIOLA, Capitar nelle forbici o Dar nel
le unghie < alcuno ; tsere o Avere al
cuno nelleforbici) Esser sotloposlo alle
detrazioni.
TAG10N, Legge del taglione, Legge ro
mana anlichissima,che condannava i I Mal
fattore a render danno per danno nel ca
so della frattura d'un membro, quando
pure l'Accusalo non avesse ollenuto dalla
parie offesa la remissione della pena.
Taglione, tra presso noi nell'aulico Gremo Veneto una Gravezza imposta dal
Senato a tulle le arti e mestieri di Vene
zia e del Dogado, che si esigeva dal Col
legio della Milizia da mare, detta altri
menti Tansa insensibile.
TAGIUZZX, add. Tagliuzzato; Frasta
gliato; Cincischiato , Minutamente ta
glialo.
FOGIA TACIUZZADA , Laciniata o /. ;
ciniosa , T. de' Botanici , e vale Foglia
tagliuzzata natoralmeute nelle estreme
parli.
TAG1UZZADA , s. f. Tagliuzzamelo ;
Trincio; Frastagliata; Frastaglio; Fra
staglia; Frastagliarne, 11 tagliuzzare.
TAG1UZZAMENTO. V. TAGIDZZDA.
TAGIUZZ\R, v. Tagliuzzare; Intagliuzznre ; Frastagliare ; Cincisckiare ; Mi
nuzzare; Trinciare; Frappare; Sbricio
lare, Minutamente tagliare.
TAL, Tuli--. Colale, Relativo di qualil,e
per lo pi corrisponde a Quale.

QUANDO VEDO TALI QUALI, Quando veg


go certi tali o taluno.
T\LARO, . m. Tallero, Moneta d'argen
to di Germania che vale due fiorini det
to anc'hc di Convenzione, perch hanno
tutti il medesimo valore , che di Venete Lire dieci e soldi dieci.
A in fu' la Repubblica Venela faceva co niare de'talleri, il cui valore in Italia era
di L. io., ma oltremare di L. il. Venete.
TALCO, s. m. Talco, Materia minerale

malattia del Cavallo, che da'Medici si definisce Tumore sulla sommit del ca-o,
. il quale porta indolenza e dopo qualche
giorno fluttuazione di materia a cui si dere dare pronta sortita col taglio.
TALPOf, s. ni. Toppo, Pezzo di pedale l
albero o legno gr** infuriile Ceppa
la o Ceppata , La pnrtc del ceppo a cui
sono appiccate le radici.
Detto per agg. a uomo , Ceppo ; Baiitone i Scioccane. E un colai si da poco
che si lascierebla fitg%re i pesci cotti.
TAMARINDO, $. m. Tamarindo, Albero
di grandezza rimi! ai Frassino, che na
sce nell'Arabia felice e nelle Indie orienta
li e accidentali, donde sono a noi portati
per uso di medicina i suoi frutti simili a*
baccelli, detti anclic Tamarindi. Liuneo
lo chiama Tamarindus Indica,
TAMARO. V. COBIANDLO.
TAMBASCAR, v. Rovistare; Frugare;
Rimuginare. V. BISECAR.
A.YDR TAHBASCAXDO, .4v volgersi ; Ro
vistare; Trambustare.
T.Mtn VSC\H, dicesi anche fam. per Gar
rire; Brontolare; Taroccare Cossi
DIAVOLO TAMBASCHEU.? Di che cosa bron
tolate o Che cosa andate brontolando?
Si usa ancora per DBCBRVBLAUSB.
TAMBUCHIAR, v. Tambussare; Tamiarare; Zombare; Battere; Dar le busse.

I '.I. TAL DEI TALI, O EL TAL DI TAL, //

tal di tale, Una data persona cLc non si


Domina.
H TAL ZOHIYO MB CON MAIUliV In <]IH'-

sto giorno m' ammogliai, cio Gi tanli


ODI e in quctlo giorno del mese mi am
moglili.

nota.

TALCHI FALSI, T. dc'Ballilori, Fariuo/(, diconsi Certi pezzuoli minuti di foglia


di rame dorato o inargentato ad uso di
ricamare. V. SBMKTB.
TALENTAZZO, s. m . Talentacelo , Un
talento maravigiioso.
TALENTO, s. m. Talento, S'intende pres
so a noi comunemente Ingegno, Acutez
za d'inventare o d'apprendere che che
sia. Vi corrisponde anche Apprensiva
EL GA U.VGRA.V riiXTOfKgliha ungrande ingegno, una perspicacia singolare
GlIAX TALENTO DE TBG.VIRSB A ME.YTB,

Grande apprensiva, Fatuit d'appren


dere.
TALB.VTO, Talentimi presso gli antichi
era Moneta immaginaria o sia Una som
ma di danaro del valore a nn di presso
di mille durati Veneti, equivalente a cir
ca lire italiane tremila; quindi Talenta
TAMBUCH/n A U.VA PORTA, BuSSUft;
dicevano i Latini per Danaro in genere
Picchiare ad un uscio.
MBTMO A TRAFBGO i MOSTRI TALENTI,
TAMBUCH10 , . m. Chiamasi nn Arne
Trajjfii-liiamo i nostri talenti, diciam noi
se di tre dacci uno pi sottile dell'altro
fam. e tanto s'intende Negoziare il dana
per islacciar la farina, fatto a guisa di
ro per guadagnare, quanto iiii-i.il' Melter
tamburo.
a prolillo l'ingegno proprio per vincere
Dello in T. de' Caccialori maremma
al giuoco , o apprufillare in che che sia.
ni, Cassetta; ed quella sa cui siedono
TALENTN , s. m. Grande talento , cio
essi quando sono nel Tino ( V. BOTA ) e
Grande ingegno. V. TALENTO.
nella quale tengono la monizione.
TALEQUL e TALQUL, Modo ar. Ap
TAMBULA (E) Idiotismo che ti sente non
punto; Per appunto; Cos } S; Maist,
di rado ne' discorsi familiari, ed il lati
Maniera di affermazione o di approva
no Et ambula, imperativo, nel significa
zione.
lo appunto di E cammina; E va via, DiEL XE o L' TAI.BQUL, in altro signifi
cori , per esempio , Cmt> su LA TO BOBA B
cato, gli maniato o intu lui maniaT i -i:. ui, che significa Prendi la tua ro
to, cio Desso, Quel medesimo, Quel pr- '
ta e vattene, Coti pure L'in TOLTO su EL
prio talmente cheti cambia il ritratto dalo FAGOTO K TAMBULA, Prese il suo far
1' originale.
dello e se n ilo.
LA XB o L' TALEQCL, 7',;/ quale,
Altri dicono ancora TOLE GARBATUX
La cosa appunto cos.
TU B TAMBULA, dal lai. Tole grabatum
TALFI, T. ant. Talvolta; Alle volte; Al
tuum et ambula, che uol dire Prendi il
cune volte.
tuo letticciuolo e vattene: e sono le paro
le (tesse riportate in una parabola del
TALIAN , add. Italiano o Italico e Italo,
l'Evangelio , che Ges Cristo disse al pa
I )' Italia.
ralitico da lui i-U nato.
TALN, s. m. (dal lai. Talus) T. de'GiuoTAMBURAZZO, s. m. Tamburaccio, pegratori, Monte, Le carte di sotto del maz
gior. di Tamburo.
zo che rimangono dopo d'essere slale di
Tamburaccio, dicesi anche ad una tor
stribuite n'giuocalori Fola , al giuoco
delle Minchiate, dicesi a Quelle carte che
ta di grande stromenlo da suono alla mo
resca, simile ili figura a uno dc'due tim
restano dopo averne date 21 a ciascuno
balli della Cavalleria Tedesca , fallo di
Vginocatori, e delle quali ruba colui che
rame, coperto di pelle da tamburo , e si
ha alzalo.
suona con battervi sopra un pezzo di ca
TALPA , s. f. lo stesso che TOPHERA, V.
nape incatramato.
Talpa, detto per agg. a uomo, Duro di
cervice, Insensato, Stolido, Senza talento.
TAMBURN , s. m. Tamburino, dicesi il
NoL XB UNA TALPA, V<i;i Uno ZOCColo}
immutili' di tamburo.
cio Non inni slolido.
Tamburino; Tamburello e Tamburel
TALPA, t. f. si dice da'Maliscalchi ad una
lo, rale Piccolo tamburo.

66

Tahburix , chiamaii da no! per simi]it. Un mese falto ti' un girelo cbietlo di legno, da una parte coperlo di
cuoio, con coi si giaoca alia palla.
Tamburino, anche T. di galera , ed
i Quello spazio che domina verso l'albero di lrinchetto,e verso i raccolti, di dove si scarica l'artiglieria, e donde si getlano in le ancore.
Tamburx, in T. di Gergo, vale Culo.
tamburlXn, i. m. Tamburlano , Ame
se di melallo per uso dellc dislillazinni.
Delto in gergo , vale il Cuto , il Deretano.
TAMBURO , s. m. Tamburo , Sit tmenlo
militare uotissiino.
Tamburo scobdX , Tamburo stempetato, ch' cio colle corde alintate.
MaZZE DIL TAMBURO, V. MaZZA.
Soxar tamburo,
tamburo it tamburo Toccar la cassa.
no , detto in T. d' Archileltiira,
Timpano, e significa quel Triangolo ch'
formato dalla cornice orizaonlale e dalle
due porzioni di cornice inclinate verso la
grande.
Tamburo del rblogio, Tamburo, Quel
cilindro su ni t'avvolge la catena, dell' *
ritilo.
Tamburo, detto per agg. a Uomo, Te
stne ; Capone; Pincellorie; BacceUone,
V. Mazzucox e .
Pblb da tamburo , Capo da sassate ;
Ghiottoda forche; Piglioda impiccajo,
Delto per disprezzo.
Quel dai tambubi, Tamburiere; Mae
stro di far tamburi.
O or. .ve ral o tamburo. V. Gb.verVl.
TAMBURO DE MAR , . de' Pese. Tam
buro marino, Cbiamasi anche con tal itome vernacolo la Luna di mare. Y. Rica
Pessi.
tambusXr. V. I.VTAMBL'sn.
tambussXr , . Tambussare , Dar bus
se, Percuotere.
TAMIiVA, s. f. Crespone, Soria di tel ordila di seta e ripiena di stame.
TAMISA DA (colla s dolce) s. f. Slacciata, Quclla quantita di che che sia cht si
melle in una sola volla nello staccio.
Far una tamisada, V. Tamisr.
Dar una bona tamisada , dcllo Gg. V.
Tamisr.
TAMISADR, s. m. Sccveratare; Cernitore, Colui che slaccia la farina. V. BuBATIX.
tamisXr, v. Stacciare e Tamigiare.
Tornar a tamisr, Ristaeciare,
Tamisr bbn af'ar , Abburattare
Diballere. delti metaf. vagliono Disputa
re in pro e in coulra sopra un affare ,
Ventilare, Diseminare, Considcratamciite discorrere.
Tamisr qualc'un , detto fig. Crivellare, drlto per Esaininare rigorosamente.
Tamisarlo beat, delto fig. Rivedere il
pelo ad uno, vale Dar dlie busse ad unq
o Rivcdergli severamente il conto dlie
sue azioni Farfrullare uno, vale Violenteuicnle slringerlo ad opnv.ic.

TAN
TAMISER, s. m. Stacciaio, Colui che
e vende gli stacci Crivellaio, si dice
a chi fa i crivelli Gabbiaio, al Facitnr
di gabbie Scatolinaio al Facitore e
vendilore di scatole Licciaio, al Mae
stro di far pellini da tela.
TAMISERA, s. f. L ajemmina dello Stac
ciaio , la quale sugli esempli di altre voci consimili e cosi formate, polrebbe dirsi Slacciaia.
TAMISETO, s. nv Staccetto; Setacciuolo; Staceiuolo.
TAMISOjS. m. Staccio, Strumeuto noto
da stacciar la farina.
Tamiso fix pisso, Staccio fitlo, con
trario di Rado Tamiso chiabo , V.
Chiabo.
Tamiso , in T. de' Pese, chiamasi una
Rete in forma di Vagliocon mauico, col
la quale si pigliano i gamberi e simili pesciolini.
Trar EL TAMISO, V. TraR.
, . m. T. de' Falegnami e
de' Fabbri Asse o Perno , Quel Irgno
ferro ritondo sopra 'I quale si reggono le
cose che si volgono in giro-: com' , per
escmpio , iL Perno dclla rotella scanalata
posta in una carrucola(V. Rodela) Per
no dlia ruota, delC rgano etc.
In akro sign. Ralla o Dado, Pez di
ferro o di broiuo su di cui gitano i bilichi degli uscii.
Dicesi ancora per Madrevitein forma
di dado; e se ha le ale si chiama Galbto,
Gallclto.
Tampacxo , detto in T. Mar. Diado ,
Pezzo quadrato di bronzo che s' incas! ra
ti el mezzo drlla rotella d'un boazello. Vi
passa il pernuzza inlorno a cui la rolclla.
gira.
tampanXr. v.Ti UPA.vr.
tamussXr, v. Tantassar : Tanjanarr;
Malmenare; Brancicare Palpeggiare,
Toccare lascivamente.
TANA , s. f. Tana ; Caverna , Stanza da
bcslie.
Tana da Com, Conigliaia-Conigliera , dicesi al Luogo ove si tengono rinchinsi.
Taxa de lb topinbbb , V. .
Veg.vr fora db la taxa , Stanarsi ;
Uscir di gallo- selvtico ; Uscir de' manichi , detto lig. Farsi veder* in sotie ta
dopo tungo riliro.1
Taxa db l'Arsenal, dicesi adun lunghissimo edifizio inleruo dell'Arsenale di
Veneria , dov' il deposito drlla canapa
per li cordaggi drlla Marina , e dov* an
che si (alibi-ion. -i le fni le gotnone.
Credesi che queslo edifizio sia stato eretto sopra una palude che si chianiasse Ta
na , onde siasi mantentMo il nom* volgare anche al flibricato. Trovasi in una
clonara che w Circa il 110 fi principib
> a edificar Arsenale nuovo appresso
S. Daniele, e il terreno era di C Mo
ri lin, e si principib la Casa del canevo
sopra una palude, e si stelle fr an ni
ajarla ".
VlDOMIXI A LA TAXA, Y. VlSDOMIXI.
tanXga , s, f. Voce the senibt a detivata

TAN
da corrotto latino Hanc et hanc sottiatendendovisi Inter (V. Awcbo)-Ix takaca modo aw. In bivio; Fra Scilla e Cariddi; Tra uscio e 'l muro; In alter
nativa; Fra cosa opposla ^
In dubbio.
tanXgia , . f. ( forse dal lat. Tenacu
lum, Ritegiio ) Tanaglia e Forcipe, Slramenlo di ferro per uso di stringere, di
sconficcare etc. notissimo.
Gaxasse db la Taxacia , Branche dl
ia tanaglia , si dicono quelle parti che
eervono a strignere I afferrare.
Imbraccialoie , ebiamano gli Orefici
alcune loro-parlicolari tanaglir, per escm
pio quelle con cui abbracciano il coreggiuolo.
Taxagia da fusixa da to.vbo , Arzinga, T. delle Arli di ferro, Tanaglia con
doccia nelle bocche per premiere e tener
Saldi i ferri tom nel larorargli a fuoco.
Ckiapab la taxagia , Aggrappare.
Tanaglia detto in T. Mar. Macchina
in forma d' una tanaglia ordinaria, colla
quale si fanno iivvicinare le une aile altrebordature.
Taxagia , detto n T. degli Arliglieri ,
Grappino , Tanaglia con ganasce incaale , con cui si prendono le palle arroventale e s' introducona nel pezzo d'artiglieria.
Taxagib noi dii-iamo farn. per Monele
vili, cioe Quelle pi infime ili rame miste
con qualche falsa Chioja, dicesi a Moneta di nrssun valoi
TAJVAGlX, add. Allanagliato, Tormn
talo da lanaglie e ftgur. vale Tormntalo
Ammartellalo , dicesi di colui o di"
colei ch l'amante traiagli con dargli grlosia , Travagliato da passione amorosa.
tanagiXr, v. A tlanagliare , Lavorar
colla lanaglia o Tormentar con lauaglie
infocale.
Taxagib qualcux, detto fig. Aspreggiare; Crucciare ; Siracciare ; Tormen
tare alcuno.; Bistratlare ; Stranare
Far rodere i chiavislelh aJ a/cuno , di
cesi poi in diverso sign, come d'inviiiia o
di grlosia.
Taxagiabsb, Voce fiim. Bezzicarsi, di
cesi di Persone che tra loro gari iscoiio ,
Contendere: traslato dal ilarsi di Lecco ,
come fanno le galline. V. Cbis.
TANAGITA, s. f. Tanagliella, Piccola.
tanaglia.
Imbraccialoie, dicensi akune particolari tanaglir degli Orefici.
TANAGIONA, . f. Tanaglione, Gran ta
naglia.
TANAXXl, s. m. Bisbiglio; Susurro; Sufilamento ; Slrepili ; Confusioni ; e di
cesi di Persone che parliuo iosicnie con
fusamente e conlendano.
tandXn, dicesi per agg. di Uomo sciocco eminchione. V. Cogix e Visdbcamo.
Taxdx da lb bostb , si dice Bello,
slesso siguificato, ma per acrese. di ~
DX.
la taxdXxa, Zonto a pjgione^
Spensierato; Sciatto; ^.9>^/1
vive a caQ a bioscio.

TW

TA!f
A LA TA1TSANA , detto a modo avverb.
V. A LA BABAL e A LA CARLONA.

TANDLE ( coli' e per ) . f. Vce familiare o donartea, Tattere; M assen


tinole ; Bazzicature, Arredi, Bagattelle
e cote limili che ingombrino qualche sito
della casa.

POBTB TIA STB TANDBLB, Portate via


queste tattere, questi intrighi, queste
masseriziuole o bazzicature.
TANDEM AL TANDEM , Maniera avv.
che usavasi fra noi a' tempi di Andrea
Calmo, cio nel secolo XVI. nel signif. di
Finalmente} Alla perfine; Allafine
AL TANDEM EL3E VIEJJ A DBSCOVERZBR LA

MALIZIA ec. Alla per fine si viene o ti


giunge a scoprire la malizia o f inganno.
Da questa maniera AL TANDEM parcelle
siati formala l'altra che ora si parla nel
medesimo senso, ALE TANTE, V.ia TASTO.
TANDR , *. m. ( forse cUU' ebraico Tanur o dal caldaico Tanura , significante
Fornace, Forno), Specie di Stufa che
consiste in un tavoli no sopraccoperte d'an
ampio coltrone, sotto cui si pongono del
le brage per riscaldare quelli che sono as
siti alla stessa tavola.
T\NGARO, add. Tanghero, Grossolano,
Villano, dello di Uomo. Scorzone, uomo
rozzo, digrossa pasta. M accianghero ,
Grossolano i-he pare un villano.

TANGARTO o ALQUANTO TNCARO, Tangherello; Pincastrello ; Sempliciotto.


TANGARN, accr. diTANCARO, V.
TANGHGIO , . m. T. Mar. V. FJCADA.
TANSA , s. f. ( verbale dal lat. Taxo) Tas
sa; Tassazione; Tassagione ; Conlraddiritto, Imposizione da pagarsi al Pubbli
co.
PAGAR LA'TANSA DB LA FRAC.IA , Pagar
la matricola , Tassa che 1' Artefice paga
al Comune per poter rierritar la sua ar
te Quoto dicesi la Tassa nella estima
zione proporzionata delle cose.
TANSA, add. Tassato; Addebitato, Posto
in debito.
In altro signif. TANSA DB QTJALCOSSA ,
Tacciato; Accusato; Incolpato i Acca
gionato.
TANSAR , T. Tassare, propr. Imporre la
tassa a chi deve pagarla.
In altro sign. Mettere il prezzo; Tas
tare le polizze; Tarare i conti', Modera
re NUMMI-, TANSA , Non m incolpi.
TANSB QCALCN DB MANCANZE, Tassa
re; Tacciare; Incolpare; Accusare; Ap
porre.
TANTA, s.f. T. dc'Pesc. Frugatoio, Spe
cie di Tenta , eh' un legno o pertica
.urliti- MI' estremit una punta di ferro,
con cni i pescatori frugano nell'acqua spe
cialmente la SCASSA, cio il terreno della
fondamenta ile' cannai , per regola di ri
piantarvi le1 pali nuovi.
TANTRULO e TANTEROLO , add. Voce
alla Ialina e probabilmente storpiata da
Tantulus o Tantillus, o dal barbar. Tantillulus, che vagliono S picciolo; S po
co, Aggiunto che dassi a Persona, e vuoi
dire Troppo picciola; Minuta; Mesciti-

TAN

66 f

no, Le parole per pi comuni in quello


sign. tono STJ f H:.MJ, BUZARTO, Cocio-

me e lui non , differenza di grado o di


potere.

> All'in, V.

ABITAR DA TANTO, Giungere a tale, a


tanto, a tal meta, a talfine.

TANTIL1ZIA , meda VT. usalo a Chioggia nel sign. di In questo punto; In quej*' istante.
TANTN, i. m. Tantino; Un miceinino;
Un tantiitetto ; Alcuna cosa ; Una particella; Unafavlla; Un pelo UN TAWIK DB Pib , Alquanto di pi Uw TANTltf A LA VOLTA, A gradino; Un po' alla
volta UN TANT!W DOPO, Poco slante.
Uw TANTN .' detto coli' auimir. V. ZiZOLE e SGNSSOLB.

ZA UN TANTN , Mo mo ; Or ora ; Te
tte : Non ha guari.
Uw TANTN DB SPERANZA , Un alito d

speranza.

A LE TANTE O Uopo TANTO , modi 8VV.

( che si hanno per corrotti dal lat. Tan


dem) Finalmente; Alla fine; Do;>o tan
to tempo; Dopo tanto aspettare, V. A LB
QUANTE, in QUANTO Dalle prose del
Calmo si sa che al suo tempo dicevasi \ i.
TANDEM in modo avv. nello slesso sign. di
Finalmente, Alla fin fine, o sia li 1 nostro
ALB TANTE: il che tanto pi confermala
derivazione.
NON SON DA TANTO, Essere e non essere
da tanto, dicesi ancora arila buona lin
gua italiana. Non sono da tanto, vuoi di
re Non ho laulo merilo,cd frase di umi
liazione
ME SON PROVA A ZIRARMB, MA

DAR BN TAWTN PER AVER U TANTN,


IfO SON STA DA TANTO DE FAR LA VOLTA, M

Dar un ago per avere un palo dijerro,


Un minimo che per aver assai.
DE TANTI* FAH TANTO, V. FAR D*UNA
MERDA VNA CRAN COSSA , in MERDA.

DB TANTI VIBN TASTON, Chi non tu


ra bucolin tura bueone, per far intende
re che Chi non rimedia tosto a'picculi ma
li , ha poi a rimediare a' grandi, con pi
fatica e spesa.
UN TANTW CHS PAR UN TANTb.V, Un

bruscolo gli pare una trave, parlando di


Chi (n gran remore d'ogni menoma coa.
CHE XB CX TANT* DB ZBWTB , Ce n'

una mano, Ce ne sono molti Un ghiandellinol detto per ironia, vale Molti.

diedi a voltolarmi, ma non fui da tanta


eh' io potessi dar la volta tonda : cio
Non fui capace.
DABGHENE TANTE , Darne o Toccarne
tante, e s'intende Busse.

GHE SON STA TANTO , ffui parecchie


volte, Ovv. Tanto tempo; Per tante ore.
No I XB IN TANTI O No SEMO IN TAWTT,

Non quanto dicono o si dice; Ovv. Non.


v' sjogg(, Espressione fam. che s'usa tal
volta ironicam. per dire, Non e gran fai*
te; Non v' gran cosa , V. SPAMPANUA.
OGNI TANTO, Ogni tanto; Bene spes
to ; Ad ogni qual tratto ; Tratto tratto,
V. OGNI QUAL TANTO.

SB TI GBB NE D\ UN TANTN , BL SE KB

TOL TANTO*, Se gliene concedi un ditoy


ei se ne pigliq un oracelo, dicesi de' Li
bertini.
_ _ (
TIRBVB IN L UN TANTN , Tirati in la
un pelo, cio Quant' grosso un pelo.
CHI GA UN TAWTN DB SENTIMENTO, Chi
ha punto di sentimento, cio Citi ha qual
che poco , alcun che , alquanto di senti
mento.
TANTINTO, i. m. Tantinetto, V. TAWTININ.

UN TANTINETTO, posto avv. Un pochettirto, Riferito a tempo, vale Un momen


to, Un istante.
TANTINN , s. m. Tanlolino ; Tantinet
to; Miccio/lino; Micolino; Cichino; Pocolino; Fiato; Filo ; Fava; Favilluzza;
Fumo; Un minimo che; Un ette.
TANTlSSIMO.tnperl. di Tanto, avv. Mol
tissimo o Di moltissimo e Molto mollo.
TANTISSIMI, Moltissimi.
TANTO , vv. Tanto ; Cotanto , Dinota
Lunghezza di tempo, Grandezza di spa
zio, Quantit di cosa.
Tanto, .ni-!. Nome relativo o Pronome
riferente quantit.
TANTO, ovv. TANTO E TANTO, Ci non
ostante; Ad ogni modo; Mal grado; Che
che sia ; Ci non di meno.

TANTO i DOMANDA ? Tanto prezzo do


mandano?o Domandano molto o un alto
prezzo.
TANTO ss vb QOANTO SON MI , Tanto
da casa sua alla mia, quanto dalla ca
sa mia alla suat dello meUf. e vale Tra

PER STA VOLTA TANTO , Per questa vl


ta tanto o soltanto ! L'avverbio TANTO ,
in questo signif. viene nalnralmenle il. il
l.iiiu. Tantum, Sollanlo. PARLO DB MI
TANTO, Parlo di me tanto o soltanto.
SENZA VOLER SA vn PI CHE TANTo,iSenza voler sapere pi oltre o pi in l.
SE TANTO lt DA TANTO , 5' egli ftlpa-

ce di tanto; Se osa tanto; Sf a tale gin


ge la sua audacia; Se tanto fin ora av
venuto.

TANTO FA , Tuli' uno ; La slessa cosa.


TANTO ME FA , Ovv. A LA PIEGOHA TATTTO CHE FA CBS LA MAGNA BL LOVO , Q0ANTO
CHE LA SCANA EL BBCHft ; Ovv. TANTO MB
FA IN TEL CUL QUANTO DA DBIO , Infine

per lo gregge poi io stesso esser preso


dal lupo a dal custode, Sempre male.^ver
da un lato il precipizio , dalf altro i lu
pi, Esser in pericolo da ogni parte, Tan
to se ne sa a mangiarne uno spicchio ,
quanto un capo , cio che Ne vale lo
slesso a fare un male o un poco pi picco
le o un poco pi grande, l'aula il mal
che non mi nuoce quanto il ben che non
mi giova, e si dice del Non curarsi o non
darsi pensiero d'una cosa. Tanto ne va a
chi ruba quanto a quel che tien mano o
che tiene il sacco , e vale Aiulare ad al
cuno a rubare o a fare qualunque rea ope
ra, che .ilii un. mi si dice Tener mano.
TUTI HA DA SPENDER BL SO TANTO , O-

gnuno dee pagare lo scctlo , cio La sua


parte.

TAHTO FATO, Fatticcione, vale Gras10, rigoglioso

Uw DB NO TANTO FATI*,

Un di no cubitale ; Un di no a lettere di
scatola, vale una negativa notata.

Ca

TANTN, V.iq Taktj.v.


TANT)NEN \
TANTNQUE V m. Parte; Porzione;
Contingente ; Scotto ; Un tanto; Una
tanta somma.
el so tantvnqve, Pagar la sua
parte, la sua tangente, il suo scotto.
TAOLAZZO , m. Tavolaccio rorglio
Bersaglio e Berzaglio, Tarla rotonda
lutta lela d bianco, con un circolo
dcllo slcsso dimetro della palla ne1 mez
zo, entro il quale pongono la mira i canHODei i neU'istruirsi a puntare ilpezzo.
Broca t>el taolazzo, Broceo, vale Se
gno, cil il centro dlia tai ga ov' confilto un bullellino di ferro.
C&IAPAR IV LA EL TAOLAZZO.,
Darnel broceo a in broceo, vale Cor nel
mezzo del berzaglio.
Tegnirse a la broca del taolazo, di < il Doslro Andrea Calmo tiietaf. Tener la
via di mezzo, rale Star neutrale, Non in
clinare in aluna parte. Stare nel mezzo,
vale Estere parte ugualmcntc fonta
na dagli ttlremi.
Taolazzo, detto per metaf. rale CtJo
grande quanto una badia o Culo badiale.
TA OLK LA , . f. Tavola, cio Quelle car
ta tulla quale i fanciuUi iraparano ab
bin i.
TAOLETA,. f. Tavoletla, Piece-la tavela.
Tableta, de mjracolo, foto, Quadrello che *appende a qualche imniagine per
grazia ricevula. V. Voto.
Zonn a la taoleta. V. Zogar.
TAON. V. Toln.
TALOZZA , . f. Tavoloccia Tavolet/a,
Quella sa cui i Pu ton tengono i colori
adoperano.
TAPA , s. f. Tappa o Posata, Luogo dest
nalo da fcrruartiii ne'riaggi per ripotar.
Detto in T. de' Muralori , Ascialone ,
Legno a foggia d'una mensola che ti concca negli s! .1 i accomodali alle fbbriehe,
a fine di posai vi lopra. altri legni per far
palrhi.
TAPA, add. Tappato, nbuotia lingua ra
le Coperto, Imbacuccato. Moi pero lisa
me pin cuinuneuiente queslo termine per
Posto in arnese, Ben veslito, cio Vestito decentemente. Bajaseiato il luebiranr,cio, vale S'e ben vcililo per ripararsi dal
freddo.
Mal tap\ , Malconcio; Malvesilta ;
In cenci, la mal arnetr.
TAPADN. V. Vbstieto t GibstabIi.
TPARO.t.m. Voceagr. Ceppat a, La par
te del ceppo alla quale ono pu cate le radici dell albero.
TAPARON, t. m. T. Agi-. Cioceo nacchioto, Ceppo da ardrre che sia groppoto, e
propr. Ceppo tratlo dalle radici degli alberi do legne.
TAPARSE, v. Rimpnnnucciarsi ; Bimettersi in arnese ; Uscir di mendieume j
BinJ'rontire; Basseltarsi alquanto.
TAPETO, t. m. dirain, di Tapio, Picculo tappeto.

TAR
TAPEO (dal greco Tapes) s. m. Tappeto;
Celone, Panno tetsutoo icrgalo a pi co
lor e cou pelo.
Bastonr comb un tapeo, Dar come
in terra , rale Percaolere seuza ditereaione.
, delto in g^rgo, // diretano; II
culo; Le natiche.
TAPETO (coll'e errata) . m. Taccherella dim. di Tacca, ia sign, di Piccola
aii'a che tiavi in qua lche scatola,
arma o timile, per appuggiarvi 1'ugria o
il dLo ed apj'ire o muovere che che ta
Punlelino Jimio, di Piintello
Calzatoia o Puntello, fliella o Zeppa di
legno che terre per calzare o punlcllarc
qualche cosa.
TAPEZZIER, . m. Tappezziere, Quegli
che tappezza Je stanze, Addobbature
Festaluolo dces Quel delle Chiese
Sellaio, delle carrozze.
tapinXr, v. Scalpitare, Pesiare co'piedi in ailando.
Far passi triti, Spesseggiare i passi ,
Far passi piccoli e spessi.
S.vTin a tapiar , Sentir lo scalpiccio , cio lo Slropicciameulo de' piedi in
andando.
TAPO, i. ra. Puntello; Calzatoia, Pezzo
di legno o d'.litro che serve per calzare e
toslentar qualche cosa.
Baggiolo , dicesi a Quel sosiegue che
ti pone tollo le saldezze de' martni per
reggerl.
Tapi poi T. ant. usato ancora da'Rarcaiuoli che vale Abili; Vesliti : donde il
Dottro verbo Taparse.
Tapo, delta per Toplo, V.
Tapo a boca , T. Mil. Tappa da tannone , Turacciolo di legno clic si mette
in bocea del cannoue perch non. r'cntri
arqua o altro.
TARA, f. Tara, Marame , Spazzature
che si diffalcano <lal peso delle mercauzie.
Mondiglia, dicesi Quella che si cara
dal!" argento e da allri nxrtalli per rafliOjrli e per farli di i usa lega.
Dar o Computar la tara , Tarare ;
Sbattere, Farne la tara.
Tara, delto fig. ncl parlar fam. dicesi
per Macehia; Fizio; Tacca, Difctlo. V.
Meo, Machia , Tacla Mi no tasb, lo non ho taceia o macchie, Non ho
nulla a rimproverarmi.
El GA es la tara , Magagnoto ; Ca
rate, Tarlate, dicesi di che che sia che
abbia dei rizii o difetli.
Rater la tara , delto figur. Tara pen
lo, Modo di dire a'millanlatori , rolendo significare che da scemare o di (Talcare una parte di quel' ch' e' dice. Far la
Jalcidia.
TAR ABARA , t. m. Tartaglione, Che re
plica in parlando una niedesmia tillaba
per non poter esprimere a un Ir.'Ulo le
parole.
Tatlamella o Cicalone, dicesi ad Uno
che cicala assai e non sa perch Cmramella , Che arviluppa parole senza couclusione, Un che affilia; Che ja un'qffolala; CheJrastaglu e par per islaf*

TAR
jetla , Un che piastriccia le parole appiccandol insieme una all'altra.
Tarababa, presso iChioggiotti rale an
che per Faccendiere ; Ajfannone , cio
Che roglia entrar per tullo.
TARAGNLA , t. f. T. de' Cacciatori ,
Cltiurlo o Fischione minore ed anche
Terragnola , detto da Linn. Srolopax
Phaeopus , Uceello acqualico pi picco
lo ma dello stesio genere del Fischione
maggiore (Abcza), che frequenla le valli oiaremmane e le rire de'fiumi e dealt
Itagni, dove te ne pigha eolio schicppoe
colle reli. Si ciba di crottarei e di vermi
acqu.ilici. La sua carne buon cibo;
quella per de'maschi nella primavera ha
lo sehifoso odore di torci.
TARAMTO, t. m. Terremoto.
TARANTELA , s. f. Tarante/la e Sorra,
La rentreaca del Tonno posta in salamoia
Awi pero un Pesce detto a Roma Ta
rantella o Tarantola.
TARANTOLA,s . f. Tarantola , Specie di
Ragno relenosissimo drlla Puglia , il cui
nome derira dalla Cilla di Taranto. Liuneo la chiama ranea Tarantula Ta
rantola si dice pure in Toscaoa ad una
specie di Lucerlola, delta altrimenti SlelHone.
Aver la tarantola , Aver argento
vivo addosso , rale iVon polere star fer
ino. Esser un frugolo, si dice de' Fanciulli che non iiianno mai ferrai. Pare
atlarantolato o tarantolato o altarantata.
tarapatX , Tappal, Voce imitante il
t nono del tamburo.
TARDTP,add. 7'ardeiio,diin di Tardo.
Tardbta masicura, Domeneddio non
paga il sabbato, e Taie Beoch il peccato indugi la penitenza, non perltnlo non
fino fuggirlav
TARDIGANZA, . T. Tardanza; Tardezr
za; Tardil.
tardigXr. V Intarbicr.
TARDSO, aikl. Tardo , e si rifrisrc
Tempo e ad Ora.
Su la tardosa , Ad ora larda, avanzata, e puossi intendere tanto imbrav*
nir dlia sera, quauto le ore pi Lardedrlla notle.
TARGA , . f. Voce anl. Tai-g-a , Sendo ili
lrgoo o di cuoio, che usarasi anticaiiieur
te per difeudersi nel combatiere coll' ar
ma bianca , e che era parimenle in u>otra i nostri Castellani KicoloUi quam i
icerauo la loro gorrra.
TARIFA , s Tarijja , Tasta , Determiaione o Liuiilazione di prrzzo.
Tarifa , T. gi usato nelle galre Venete, ed anche pretenteniente nel Bagnox
letlo in genere masculino , si ehiania
Quelle tra i condannati ch' prepeslo al
la distribuzione giornalicra del e del
vino ai Cotidauali,
Tarifa , dicerasi Ira noi antic, nel stgnif. di Salamis tra ; Cinguettiera ; Sibilessa, cio a Colei che roglia or reggerej moderara. Ora direbbes Sprota V.

TAR

TAR

TARIF\R, T. Tassare; Assoggettare a


tariffa.

TARMADA, s. Intignatura, Roditnra


fatta dalle tignuole.
TARMARSE , T. Intignare , Esser roso
dalle tignuole. Tarmare , dicesi a Roma.
V. CAROLAR.
TARMER , *. f. Nido di tignuole, Spe
cie di vivaio ove nascono e crescono artilazialmente le tignuole che ervono a pascore gli uccelli domestici.
TARMER , dicevi anche nel significato
di Cenceria ; Sferre vecchie , Vestimen
ti consunti e dimessi.
TARMTO, s. m. T. ani. Terremoto.
TAROCAR, T. Taroccare } Gridare, Adi
rarsi.
TAUOCAR i.v COMPAGNIA , Batostare ;
Bsliccciarsi , Far batosta o contesa di
parole, Altercare. V. BBOUTOLR e CBIB.
TAROCHI,s. m. Tarocchi; Minchia te ;
Germini , Sorta di giuoco di carte , che
pi usasi nella Louibardia.V.ZoGAR A TAaco, iu ZOGR.
TAROCBISTA, s.m. Minchiatista, Ama
tore del giuoco de'tarocchi o sia delle minchiate, che si dice ambe Mincliiataro.

Tarare , detto in altro signif. Tale Ri


durre al giusto prezzo il soverchio che si
domanda.
TARIPfA, s. F. Vaso cupo di terra cotta o
anche di metallo per uso di riporsi in ta
vola colla minestra.
TABI\A , dicesi io parlare furbesco al
Pitale, cio al Vaso di terra per uso del
le necessit corporali.
TAR1Z\, add. Tarlato; Cariato.V. TABM.

TARIZXR, v. Appuntarti Tacciare; Cri


ticare alcuno.
,
TARLA. V. CABIOL.
TARLANT\NA , s. f. Chiamasi dai Modisti e dalle nostre donne una Tela rada
quasi come di velo, di cotone bianchissi
mo, ch' unaspeciedilinorie,la quale ser
ve per uso di far cuffie ed altri abbigliumenti donneschi.

TARLSO

TARLISN / s. m. Traliccio, Sorta di


tela assai fitta e grossa, che serve special
mente all'uso di lar colatoi pel bucalo. V.
COLAR.
TARMA, s. f. Tarma, Vermirciuolu che
alla maniera del Tarlo rode diverse case.
Noi faremo le seguenti distinzioni.
TARME DA BUSSIOLI , Baco delia fa
rina o Baco di crusca , Insetto che sus
siste specialmente nella farina ammonta
ta, che da noi si propaga arlifizialmenle
ed cibo gratissimo a'rusignuoh e ad al
tri uccelli. Linneo lo chiama Tenebria
molilor SCHIAVI DE LE TABME, Tene
brioni, si chiamano quegli animalelti ne
ri simili alle Blatte (SCHIAVI) iu cui tra
smigrano i bachi della farina.
TARMA DEL LEGXO , Tarlo , Vermicello
che si ricovera nel legno t lo rode , detto
da Linneo Termes putsalorium.

TARMA DEI PASTI, Tignuola oMangiapclo , detto in sistema Phalaena linea


Sarcitella.
TARMA DEI ossi, Carie, Intasamento,
Putrefazione.
TARME SUL MUSO, Butteri, Que' segni
che rimangono I alcuni sul viso dopo il
vaiuolo. V. TABII.
PIBJT DE TABUB , Calcalo di tignuole ,
Picn di tignuole, e dicesi de'panailini o
lani intignali.
MAGNA DA LE TABI, V. MAG.V e TABV.
AvB UXA TAR1IA CHE ROSEGA, detto Cg.

Avare un colatoio , modo basso ; cio


Qualche occasione ove uno dissipi il suo.
V. VERME.
Go UNA TABMA DBEXTO DB MI,dttlO flg.

JBo UH certo rodimento, detto pur per


inetaf. vale Tormento d' animo , inqnictuitinc, cruccio interno, tinior dell'av
venire.
TARMA , add. Tarlato ; Intarlalo; Inti
gnato, Roso dal tarlo, dalle tignuole.
TAHM o TARMADN, accr. Butterato,
dicesi del Volto dell' uomo nel quale sia
no rimaste le margini del vaiuolo. A Ro
ma dicesi Tarmato.

TAROCN , s. m. Brontolone , V. BnojrTOLbur.


TAROZZI , s. m. Sflarze , T. de' Funaiuoli , Fila di cavi o canapi vecchi che si
disfanno per farle nuovamente Giare ad
altri usi.
TARSA , s. f. Parola ant. che dicevasi in
vece di TABGA, V.

TARTGIA, s. in. Tartaglione o ScilinS italo, che dicesi tanto sust. che add. e
cilinguatore , Persona che tartaglia o
scilingua Traglio , dicesi a Quello che
ha la lingua un po' grossa, ed meo che
Scilingualo. V. Coc.v, BETEGS e BARBOTOI.

Tartaglia , die esi parimenli ad una


Maschera buffonesca del teatro , che troglia fingendosi scilinguato.
TAHTAGI\DA , s. f. Tartagliata; Tra-'
gliata, L'alto del tartagliare.
DAR uw A TABTAGIADA , Tartagliare.
TARTAGIR, v. Tartagliare; Scilingua
rei Linguettare, propr. Replicar pi vol
te una medesima sillaba per non poter
esprimere a un tratto le parole e quelle
specialmente le pi difficili Trogtiare,
Barbugliare non polendo proferire la let
tera iniziale della parola. V. COCOXR e
BBTBG'A*.
TARTAGIAB ASSAB , Tartagliare o Sci
linguare a bacchetta . vale Tartagliare
ogni lettera; Essere il capitano e l'aiilesignano dogli Scilingualori.
TARTAGN, s. m. T. degli Uccellami-i ,
Rondine riparia, detto anche Balestruc
cio ripario o salvalico, dai Pisani TOPI
CO , dai Bolognesi DAHDANL , e da Linneo Hirundo riparia, Specie di Rondine
che nel fare il suo nido suole scavare le
ripe de' fiumi.
Quelli che sul Padovano si chiamano
TAHTAGW, ROJVDN , ROJVDICHIO eie. ap
partengono alla specie delta da Liuneo
Hirunao urlica, V. SJSLA.

TAR

665

TARTAG1N, s. m. ccr. di TABTAC.IA, ed


quello che si distingue pi degli altri
nel difetto della pronuncia. V.TARTAGR.
TARTAN A, s. f. Tartana, Barca pescareccia a due alberi e di vela latina. Tar
tana pescatora.
TARTAVB o TARTANXLB , Le natiche ;
Le chiappe.
TARTAN ANTE , s. m. Voce pesrareccia,
Pescatore o Marinaio di tarlano.
TARTANN, s. m. Tarlanone, Tartana
grande.
TRTARO, s. m. Tartaro; Gromma e
Gruma, Crosta che fa il vino dentro alla
botte, di cui usa la Medicina Cremore
di tartaro,La parte pi pura cavala laila gruma di botte per uso Ui Medicina,
ed purgante.
huri.viRSE DB TABTABO, Intasare; In
grommare, Formar gromma, Incrostarsi.
MATERIA CHE PARTABTABO, Tarlarosot
Che e di natura del lai-laro.
Ocio DE TARTARO, Olio di tartaro, del
lo altrimenti da' Chimici Sottocarbona
to di potassa liquido, V. GBIPOLA.
TARTARUGA, s. f. Tartaruga o Testug
gine , Animalo terrestre e marino ( V.
GAGIAXDBA) Ancora certa sostanza os
sea cavata per via di fuoco da'gusci delle
testuggini.
I Sistematici ne fanno tre divisioni , IR
une di mare , altre di acqua dolce , ed al
tre trrn>r ri , come segue.
Prima divisione. Tartarughe di mare,
che hanno i piedi forma di alclle. Iu
qncsla si comprendono la Tai'taruga Co
riacea e la Tartaruga lombricaio di Linneo,la quale somminislra colla sua coccia
le migliori larlarughc onde si fannoslecchc di ventagli, scatole eie. e la Tartaru
ga Mida Linn. lecui carne e uova si man
giano. Qucsl'ultima diviene assai grande,
che lalora pesa 900. libbre grosse e pu
portare molti uomini. Essa di notte na
sconde nella rena le snc nova ; una st.la
ne depone in un anno da mille fini) a mil
le dugcnto.
Seconda divisione. Tartarughe fluviali,
coi piedi notatori. In questa entra la Tar
taruga Orbicularis di Linn., th ha il
guscio quasi piano e circolare. Essa rliiainnsiordinariamenle'uropeo,perchal-ila nella maggior parie de' paesi europei
fino alla Prussia. La sua carne si mangia,
e il suo brodo si dice buono po' lisici.
Terza divisione. Tartarughe terrestri,
chiamale in Toscana Bizzoco o Bizzuga. Esse hanno i piedi nodosi ed unphiuli. Entrano in questa fra le altre la Tar
taruga Graeca di Linn., eh' dell'Afri
ca. 1 maschi di questa pec ie si I allumi
fra loro come gli arieli, e i colpi si sento
no anche da lontano^e la Tm-laruga Geo
metrica di Linn. lacuale abita nell'Asia
ed anche in Dalmazia.
.

INCASSA DB TAIITAIT;GA , Impiallaccia


to di tartaruga; Rimesso di tartaruga.
TARTARUGA , dello per simil. anche n
Uomo Tardo; Ser agio; Posa piano, Co
lai che va lento nelle sue operazioni, che
non la finisce mai ESSER i .-<, TASTA

664

TAS

TAS

HCGA, Ciondolare; Cincischiare , Esser


lento CAMI.Y'AR COME LE TARTARUGHE,
Camminare come le testuggini, cio. Con
lento passo.
TARTARUGA, add. Tes luminato, Voce
usata da' Naturatigli , ed Agg. di cosa
falla a guisa di testuggine , imitante la
testuggine.
TARTIR , Voce di gergo e vale Cacare.
TARTITR, (. m. Voce parimente furbe
sca e vale Cacature.
TARTLFOLA, s. f. (dal Utino Terrae tuber o tuber ) Tartufo, Specie di Pianta
lenza radice e senza foglie che nasce e da
sempre sotto terra ed ricercalissima. I
Botanici la conoscono col nome Lycoptrdon tiiber.
TARTOPOLA SALVADEGA o KOSTRANA ,
Tartufo bianco o Tartufo di canna o Pe
ra di terra , Radice che ha molte tube
rosit assai grosse, rotondate o ovali, ir
regolari , carnose , prodotte dalla Pianta
letta da' Bolanici Helianlhus tuberosus.
K(sa fra noi coltivata ed booissinva
a mangiare. I Francesi la chiamano 7opinambour, forse da Tupinambas provin
cia del Brasile , donde provenne. Chia
masi pure Elianto ed Eliantemo. V. GiRASL.
TARTCFOL\R, v. Attarlufolare, T. di
Cucina, Apparecchiar una vivanda a mo
do ile' Ul 111 II.

TASCA , s. f. Tasca; Sacchetta; Borsa.


TASCA, dello in T.fam. Compito, Ope
ra o Lavoro assegnato altrui determinatamcnle; onde si dice Dare il compito,
per Assegnare o fare etc. alcun lavoro o
opera di determinata quantit. G' Ingle
si dicono Task nello stesso signif. e i Fran
cesi /',)/, l' i !ir amicamente scrivevasi Ta
sche.

TASCHETO , s. m. Taschetto o Taschetta, Piccola tasca.


TASCHETO DA SOLDAI , Caschello o Ca
sco, T. mil. Copertura ilei capo di cora
me lavorato, con cimiero, cresta, gronda,
visiera ed orrcchione, che si annoda sot
to il mento. E anche detto Mortone.
TASCO, s.m. Carnaiuolo; Carniere; Car
niera, Tasca propr. de' Cacciatori.
TASCO DE LE FRBZZE, Faretra, Guaina
tlove (i portavano le frecce quando usavasi l'arco.
TASENTAR, v. Racchetare, Vzr tacere
cou piacevolezza. V. in TASER.
TASER, s. m. (che i Barcaiuoli dicono
TASE ) Tacere ; Silenzio
GII'B u.v CERTO TASER, J" un tacere
Un silenzio profondo.
Un bel tacere nonfu mai scritto, dicia
mo anche in vernacolo , che diresi non
meno Assai sa chi sa, ma pi saetti ta
cer sa ; e vale che 11 tacersi opportunemente quello che non convien dire, un
atto virtuoso e da lodarsi. Quindi M dice
ancora Ascelta vedi e taci, cos in pace
viverai.
TSER, v. Tacere.
BISOGNA TASEB, La lingua non ha o.f-

io e fa romper il dotto, Le ale ^


producono le busse.
CHI TAIE oivFKtiM* , Cii tace accontenle, e vale che Chi non ('oppone si pre
sumi1 che consenta.
Dicesi all'opposto, CHI TASB no DISB o
Jfo GA r.vF.XTE , In tocca chiusa- nnn en
tri mai mosca , Chi non chiede non ha.
A chi chiusa tien la bocca ouon boccon
giammai non tocca.
Ki, e* vx BOW TASBR , Gli sia bene il
tacere o il silenzio, cio Non deve aver
coraggio di parlare.
FAB TASEB caro CHE PIANZB , V. T ..-. F. \TAB.
FAB TASBR oso PBB FOBIA , Attutire ,
Fare star cheto uno contro sua foglia o
colle minacce o colle busse FAR TASER
U ptiTF.r.o CHB PUircB Sgarire un fan
ciullo , Quando piangendo a dislesa per
essere incapriccito di qualche cosa si bat
te e li vince.
L' E UV OMO CWE SEMPRE TASE , Egli lui

la pipita, dicesi di Chi non parla quan


do gli converrebbe parlareE i lascio la
lingua al beccaio o a ca*a, dicei di Chi
sin senza parlare in compagnia d'altri.
METBRLA i.v TASUS , Farla finita. V.
METE/ILA VIA.
TAM so, Ma sta, che grida san quel
le? Maniera colla quale si chiede silenzio
dall'uditore. Mai pi ; Su via finiscila.
TASI CHB TB CHIAPARO, O presto o tar
di ti arriver, ti piglierb, Sorta di mi
naccia.
MA TASI, CHB VEDO VF.H/.EH LA Fr.\P.STJlA,

Ma ita, veggo aprire la finestra.


TASESTO, Taciuto, add. da Tacrre.
TASSA, a. f. Voce ani. per Busse; Per
cosse ; Nespole t- PETARGHE LE TASSE ,
Appiccar altrui delle bastonale.
TASSAR, T. Tassare V. TAJTSH.
TASSAR re PREZZO, Tarare, cio Ri
darre al giusto il soverchio prezzo.
TASSAR, i'- anche voce dell uso familia re, e vale Tritare; Amininuzzolare, Ta
gliuzzare. V. TBJD'.H.
TASSAR o TASSEL\R IMA PEZZA DB ronMAGIO, Saggiareo Tentare, Dar una pro
va su una pezza di formaggio per assicu
rarsi s'egli sia buono, forandolo con una
(gorbia ed eitraendone un pezzette cilin
drato come candela.
TASSLO, (.ni. Tassello, Pezzette di le
gno, ferro, pietra da metter nelle rottu
re, che dicesi anche Toppa.
TASSLO A COA DE HOVIU-NH, Codetta.
TASSLO DB PIER , Kaperela, Pezzello
di pietra col quale si ristorano e si risal
dano le pietre lavorate.
TASSLO DB LE BRAGHESSE.V.BnAGHBSIB.

TASSLI DB LA r AMI.-A , Qundrelletti ,


One'pezzeltini di tela quadrali che si soglion mettere sotto alle ascelle e in altre
parli della camicia.
CHB BBL TASSLO DB DOSA ! Che bella
tacca di dannai cio ben formata.
TASSTO, s.m. Tassellino, V. A.VCOZBNETA DA OBSI.

TASSO, s. m. Tasso, Animale quadrupe


de che dorme assai, siccome i Ghiri e ai-

tpili. Ve ne .sono di due specie, cio Taf


to porco e Tasso cane. Il primo Inumi
a mangiare, ed chiamato in ulema Ur~
sut Melos. Quest'animale da al coraipercio la sua pelle, che del numero delle
pellicce comuni, il cui pelo serve a fr
pennelli per li pittori e pei doratori.
TASSO , s. m. Tasso , Sorta d' albero, no
to , eh' detto da'Sisletn. Tavjt bacata,
perch produce delle bacche rosse simili
a quelle deU'Agrifogliptle quali sono ben
s dolci al gusto e vinose , pia preducpflff
la febbre e il flusso del corpo.
TASSO, s. m. Tasso, Ancudine grossa
Tasso comune o Tassello a mano, dicesi a Piccola incudine che si mrtle nella
morsa per la parte inferiore, che ('a
dagli Oriolai e da alu-i artefici di *P*e
minute.
TASSO BARDASSO. V. VERBASCO.
TASSOLIN, s. m. Tasso piccolo o Tassel
lo, Piccola incudiae. V. TASSO.
T AST A , s. f. Tasta ; Stuello ; Tatuila v
Faldelle e Piumacciolo, Viluppetto di filo di vecchio pannolino da metter nelle
ferite por tenerle aperte.

TAST\DA , t. f. Tasto ; Toccala ; 7occ;


Tostamente.
DAR UNA TASTADA, lo Jtestp che TA
STAR, V.

TASTADINA , s. f. Toccatina.
DAR C.VA TASTADIUTA, Dare una palpeg.galld, Toccar leggiermente.
DAR vx TASTO o UXA TASTADHTA A QVAL<$ix, detto Cg. Tastar dalla lunga ; Dar
intorno alle buche ad uno, Tentare, Ri
conoscere, Intendere per bella guisa.
TASTADIXA , per Assoggetto , Piccalo
assaggio. DECHE i VA TASTADRTA A STO
vijf , Prelibate questo vino , Assaggiatele.
TASTADRA , . f. 'Tostatura e lattie
ra , L' ordine de'taiti negli (trumenli da
suono.
Tastiera dell'organo dicesi la Parte su
cui l'organista suona.
TASTAR , v. Tastare , Toccar con mano
Tentare, vale Toccar leggcrmenle alcnna cosa, V. PALSB.
TASTB M. BRODO s I.F VIVAVDB , Atsaggiare; Saggiare; Libare ; Abbevera
re; Saporare ; Assaporare ; Far la sal
va <!' alcuna cosa.
Far credenza o saggio, dicrsi l'Assag
giare de' Scalchi e de'Coppieri nelle rate
de1 Grandi,- E qualunque saggio e piova
cimile, che anche si dice Assaggiare.

TASTAR DA LONTS, Tentar cosi da di


scosto ; Farsi da lunga ; Tastare coti
dalla lunga.
L' HO TASTADA , MA LA ITA DtJBA, detto

Cg. La lastai, ma nulla ho potuto dalla


sua bocca sapere, V. in TASTADITA.
TASTEClXR o TAM-izXa , v. Tasteggia
re, Toccar i Usti d'uno strumenlo.
Ricercare, Specie di sonata o di pre
ludio che si regola colle corde essenziali
d'un mono , passando e ripassando per
lotte.
TASTBGIB jUALcb.ir, detto fig. Tace*

TAT

TAV

re un tasto, vale Entrare in qualche pro


posito con brevit e destrezza.
TASTIERA. V. TASTADUUA.
TASTO, s. m. '(lai lat. Tactum) Tatto e
Tatto, II toccare.
A .VP 'ut A TASTO , Andare al tatto o col
/ajto, vale sirvirsi del tallo in vece della
,;sta Brancolare vai pure Andare al
tasto, Andar tentone o tentoni.
TOCR EL TASTO , detto fig. Toccare il
tatto, vale Entrare in qualche proposi
to con bretil e destrezza.
TASTI DB LA SPIKTBTA , Salterelli.
CAHNB DB TASTO , T. de' Beccai , Car
ne del basto ventre , cio La parte car
nosa di tutta la pancia degli animali ma
cellali.
T ASTON ANDAR A TASTN, Andar lastoneo a tastone, e Andar a tentone, e
pi comuo. Andar al tatto, Tale Andar
brancolando al tasto, ed proprio de'ciechi o di clii va al buio Andar al buio
dello Gg. Far che che sia enz' avere le
conTeuienti notizie.
TATA , Voce fanciullesca che presso noi
?ale per Sorella o compagna, siccome TA
TO per Fratello o compagno. Tata e fo
ce antica latina detta gi in sign. di Pa
dre,' e in questo medesimo senso adotta
ta dai Greci del medio evo. A Bergamo
si dice TATA al padre famil. per vezzo.
TAT\DA , e per lo pi in plur. TATE, lo
stesso che TATBZZO, V.
T\TAR A , s. (. Taccole ; Zacchera ; Tattera; Ciarpa; Ciabatta,^ dice di Arne
si vili.
TATATVB , dicesi per Arme MBTBRsz LB so TATARE, Armarsi; Porti addosso le sue armi, V. INTATAI.
TATARE pEscARESSB,/frn/ pescarecci.
TOB SU LB SO TATARE E ANDAR VIA, Far

mazzo de" suoi salci e andarsene ; Net


tare il pagliuolo, vale Andar pe'fatli suoi,
Badare a s e simili.
AVER DB LB TATAHB , Aver delle lattere, degl' imbrogli.
AVER LA so TATARA, Aver r amica.
TATAR\R, v. Lavoracchiare, Lavorar
poco e imperfettamente in un mestiere.
V. SARTHR e MAHANGONH.
Acciabattare; Abborracciare; Acciar
pare o Abbonare, Far che che sia a caso,
alla grossa e senza diligenza. V. ZAVAT\B,
- TATARA PER LA CASA, Rovis tiare; Rovigliare; Trambustare; Rifruttare, vagliono Andar per la casa trascinando e
movendo le masserizie la luogo a luogo
quando *i cerca di che che sia, che dicei anche Rimuginare. Vale anche Andar
fu. vii, i,, alcuna coserella per la casa,
TATARTE, s. f. Tattere; Trescherete}
Jtagagliuolc; Bagattelle , V. TANDLB.
AvR DB LB TATAHETB DA FAR , Aver de
gli ajfarucci , delle faccenduole , degli
interessucci.

TATAREZZO, s. m. AVER DEI TATAit EI-./.I , Aver degli amorucci o delle ma


tasse ; Aver degf intrighi , de' contrab
bandi, Delle amicizie disoneste.
QUALCHE TATA&EUZO TER ARIA,

84

C' gualche indizio , sentore , spruzzo ,


J'iimmo ' dicesi di che che sia.
TATEZZO, t. m. Smorfia; Invenie; Le
tta; Lezio; Pezzi, Carezze affettate.
Dicesi ancora per Fanciullaggine ;
Fanciulleria ; Bambineria ; Fantocceria, Ragazzata.
TATO , s. m. Tato , Voce fanciullesca per
Chiamare il Fratello o altri fanciulli e
talvolta gli uomini.
ESSER uw TATO, Esser uno sciocche
rello ; Bamboleggiare.
PARLAR DA TATO, Parlare scilinguatello.
CARO QUBt TATO ! Caro quel bambinai
Espressione l'anni, correttiva, della con
inflessione annuir. Fanciullo di Monna
Bice; Bacchiitene, snol dirsi di Perso
na gi cresciuta che faccia ancora delle
azioni fanciullesche.
TATiV, t. m.accr. di TATO, nel sign. di
Bacchillone, V. TATO.
TAVN, s. m. (dal lat. Tabanus) Ta
fano ; Assillo; Assillacelo , Insello vola
tile simile alla mosca ma alquanlo pi
lungo, che pugne.
TAVANA, add. Incollerito; Imbestiali
to; Ovv. Molestato } Inquietato, V. BADAN.

TAVANARSE, T. Inquietarsi; Assillare;


Arrangolarsi, Andare in collera.
Ho TATAN CON u v , ll'i contrattato,
altercato.
T\VARA , s. C Coccia; Cocduola, Pic
cola enlialura per lo pi da morsicatura
di zanzara, vespa, ortiche e simili.
TUTO TAVARE , (Tutto cocciuole , cio
Pieno il corpo di enfiatorine prodotte da
morsi etc. Indana.ia.to dalle pulci.
TAVARTA,s. f. Cocciuola, Piccola enlial lira. V. TAVA1U.

TAVARV, acerete, di TATARA, V.


TAVLA (coli' e aperta) s. f. Mezzana,
Pietra cotta di figura quadrilunga con
cui si ammattonano i pavimenti Pia
nella quella pi bassa che adoprasi nei
coperti Campigittne o alla Campigiana, diuonsi le Mezzane o le Pianelle mag
giori delle ordinarie. V. M ATOUT.
MoLH LE TAVLE , V. MoLR.

TAVELAR , T. Lastricare di mezzane.


TAVERNA, s. f. (dal lat. Taberna ) Ta
verna, Voce spesse volte usata dalle per
sone culle per signif. di Bctlola , piccola
osteria dove si Tende vino a minuto e dr'
camangiarij ma dicesi sempre in modi
dilprczialivo o awiliiivo. Il termine pi
comune di questi luoghi, sotto l'rx-venelo
GoTerno, era SAMABCO o SAMARCHETO , e
in modo pi lato, MAGAZN.
T/\VOLA , s. f. Tavola , dello per Mensa.
V. TOLA.
TAVOLA BIANCA, Le frutte, ovvero Se
conda mensa , L' ullimo servilo che si
melle alla mensa, che anche dicesi Pos
posto.
Tavola rotonda , chiamasi la Tavola
comune nelle osterie. Tavolala , dicesi
1' Aggregazione di quelle genli che sono
alla medesima tavola.

TE

665

CoSSA DB POCHE TAYOLB, GIlOCO d fio


chi' tavole, Tale Impresa brcTe ed ageTole.

Tavola fentrada e Tavola <f insda,


Termini del Governo ex- Veneto , Titolo
di due differenti Magistrature che aveva
no ispezione Mili' imporlazione ed espor- '
tazione delle merci da Venezia , esigen
done il dazio.
TAVOLAZZO. V.TAOLAZZO.
TAVOL1R , t. m. Tavoliere e Tavolieri,
Tavoletta sopra la quale si giucca a tavole.
MBTER SUL TAVOLIER u.f AFAR , Intavo
lare o Intelaiare un negozio, un tratta
to, si dice del Cominciarlo, larne la pro
posizione.
TAVOLV , i. m. Pancone, cio TaTola
grossa pi di tre dita.
TAZZA, s. Bicchiere, Vaso comanissimo di vetro per uso di bere. Si chiamn
anche Tazza, ma questa pu essere anco
ra di terra o di metallo: cos che pu dir
si che ogni bicchiere e tazza, ma non ogni
tazza bicchiere. Per esempio si pu dire
Una tazza di cioccolatte, non gi Un
bicchiere di cioccolatte Giara ti dice
ad un Vaso di crisullo senza piede con
due manichi Ciotola, dicesi al Vaset
to da bere in forma di bicchiere.
TAZZA CHE SA DA vi v, Tazza avvinata.
TAZZTA, s.f. Tazzetta o Tazzino; Bic
chierino, Piccola lazza o bicchiere.
.TAZZTA, in T. de'Fioristi dicesi al
Fiore Giunchiglia; Narciso; e Tazzetta.
TAZZNA, s. f. razzane; Ciololone; Bicchierone, Tazza grande.
TE, pronunzialo slrello, Ti, s. m. Lette
ra consonante dell' alfabeto.
TE (pronunzialo apeflo. )

SBXZA TE xi U , o SENZA TI M': MI ,


detto per una specie d' Agg. li Persona ,
Senza via ne verso; N uti n put, va-,
le Non capace n di ben n di male. Non,
aver n garbo n mitidio, Non aver giu
dizio. I Siciliani dicono NE TIBBI ME CATBI , e nel Vocabolario Siciliano il TIB
BI si fa derivare dall'Ebraico plur. Tobim,
Bona e il CATABI da Chataim , Peccata :
onde significano N bene n male.
FAR UNA COSSA SBXZA TB NB KB , Far
una cosa sbalestratamente o inconside
ratamente , Senza ordine.
SENZA DIR si TE N MB o NE TI NE MI,
Senza dir n mollo ne lotto ; Senza di
re a Dio nv al Diavolo, cio Senza far pa
role.
NoN ES5EA UNO SS TE N ME O NE TI-

CHE N MICHE ., jVo/i esser n carne n


pesce; Non esser n uti n put, Ne una
cosa n l'altra, Senza carattere , senza
sentimento o volont ^ e fu detto ancora
dal Buonarroti , Yon da n imbs ne
irnbs, cio Non da in nulla.
TE, OTV. TE TE, Te tet Modo di chia
mare e allettare i cani.
TE (pronuncialo aperto) s. m., che alcu
ni scrivono The e Te , Piccola foglia sec
cata, notissima, che infusa nell'acqua bollenle serve all'uso d'una bibita che pari
mente s'appella Te. Queste foglie (i cava

666

TEG

no da due Pianle di differenti spccie,l'nna


delta da' Botanici Thea Bohea , l' altra
Thea viridis , ed e volgarmente chiamalo
The verde. Chiamiamo The qualunque al
tra infusioni' calda falla come quella del
The, per es. diciamo The di verbasco;
The difor di tiglio; The di salvia eie.
TEATRN, .m. Teatrino, piccolo Teatro.
TEATRO , s. m. Teatro BEL TEATRO ,
inlendiam noi per Teatro pieno di gen
te, AH' opposto TEATRO MESCHN o MISEKUIU.E o PIGOLO o simile, ale Scarso di
Uditorio.
I)ONA SE1YZA TEATRO O CHB NO GA TEA
TRO , maniera im lui. Donna non artrfiziata, non fattizia, non leziosa; che
non ha illusione ; che non sa fngere;
Danna positiva, naturale.
TECHIA, s. Tegame, Vaso di terra piat
to con orlo alto per uso di cuocer vivan
de Teglia o Tegghia , dicesi a Quella
specie di tegame fatto di rame stagnato,
dove si cuocono tei io, migliacci e simili
coie. V. PABLA.
TECHIA , detto in gergo , vale Cuffia ;
Cresta.
METER inr TBCHIA, Integamare, Mette
re la vivanda nel legame.
TECH1\DA , s f. Tegamata, Tanta ma
teria quanta entra in un tegame.
TECH1TA , s. f. Tegamino ; Ttgghina;
Tegliuzza, Piccolo tegame.
TECHIN, s. in. Teglione, Teglia grande.
TEDUM, s.m. Teddeo, Principio dell'In
no con cui la Chiesa suole ringraziar Dio
de' suoi benefizii.
CASTTMO EL TEDECM , Ringraziamo
Dio.
TEGA , s. f. ( coli' e stretto ) ( dal latino
Theca ) Baccello; Gagliuvlo; Siliqua;
Guaina, Guscio in cui nascono e crescoP" i baccelli de' legami , che i Botanici
Chiamano anche Capsule leguminose.
TBGHB DE LA FAVA SECA , Favule.
TEGA, detto per similit. Baccello, 11
membro virile.
TEGBTE (coll'e stretta) s. C oTBGOLlWB, Gagliuoli , sono propr. i Baccelli te
neri de' fagiuoli.
TEGBTA DB LE SEMENZE, Capsula, T.
de' Botanici.
TEGlA,add. Tiglioso, Che ha tiglio.
TEGIO (coll'e stretta ) s. m. Tiglio, Fila
del lino, canapa ed altre materie simili.
AVBH DEL TEMO , Aver della sodezza,
della consistenza : dicesi del lino o cana
pa da filare.
CAVAR EL TBGIO, Stigliare, Staccar col
le mani il filo del lino o del canape dal
fusto.
STAR AL TBGIO , dello Gg. Star in oc
cupazione, Esser impiegalo. V. TIBIO.
TENDER AL TEGIO , Locuz. ani. Appi
gliarsi o tenderealla sostanza o al meri
to della cosa. TBNDBXO PUH DE LA PRU
DENZA AI TBGIO, disse il nostro Vnrolari.
TEGNA, s.f. (dal lai. Tinea) Tigna Ulcere
sulla cotenna del capo , ond'esce viscosa
marcia, cagionata da umore acre e corro-

TEG

livo, Mi detto dai Latini prr esser una


malattia die rode la pelle * guisa di tigouola.
VEC.\IB LI TEO.VA , Intignature.
TEGNA o CRAGWA SOL CAPBLO, Untume}
Sucidume ; Sudiciume, Porcheria gene
rata nel cappello dal lungo uso. V.Cmoii,
GRATAR i.\ TECJfA , Grattar la rogna o
la tintiti , rate Offendere , Far male per
lo pi con battiture o percosse.
TBG.VA dello per Agg. a Uomo , Tigna ;
Tignarnica; *>//:::, Scorlicapidocchi;
Canchero pesto; Pi tiretto che un gal
lo, A i.ir i ss i in ii.

TEGNARA , . f. Taccagneria ; Spilor


ceria; Grettezza; Miseria; Avarizia;
Tirchieria.
TEGNR, . m. Tenere,- Possessione ;
Territorio; Distretto; Dominio.
STAGO ARCA MI tu QUEL TK<: M.-: ..*</ an
eti io su quel tenere , cio A ijuri lato o
parie.
TEGN1DR, add. T. Mar. Tenace; Te
gnente o Tenente, Agg. che dassi al Ter
reno del mare, cio alla qualit del fondo
pi o meno consisleule e adallo a tener
ferma 1' ancora.
TEGNR, e a ni ira in. TBGKBR v. Tenere,
Possedere.
J V.'-. Vi i! A BADA , Frastenere ; Ditene
re ; Intrattenere ; Intertenere ; Tener a
loggia o a Loda.
TEG: . A BADA uv COMUJT, Cicalare per
mille putte, Parlar o Cinguettar Iroppo.
Ti ..Vin A SPESE, V. SPESA.
TixViit coir VIOLENZA , Dis tenere; Ri
tenere.
Tscxln A CHI VINCE, Far come il tam
burino, Maniera proverb. che vale Tener
da chi vince.
Td-.Via DADO BAIVDB, Tenere da ambe
le parti; Star a cavalcione del fosso ;
Tenere i pie su due staffe. V. Tiv.Vm i:;,
eri. su DO SCAGNI, in SCAGNO.
TEG.VR DAQUALC.V, Tenere con alcu
no o per alcuno; Parteggiare Far
peduccio, significa Aiutare o Sostenere al
trui colle pai ole dicendo il medesimo che
ha dello egli K i. TIEX DA MI, Tiene con
me.
TBGWH, parlando dei frutti, Allegare,
Si dice dell' Albero che lieoe i frutti al ca
der dei fiori.
TBG:VR DB LE MALE CRAZIB, Soffrire.
TBGNK DURO , Stare alla dura, Tener
fermo. V. RBSSISTER.
FARLA TEG.vin A QCAtcbjir, Far tener
f olio a uno; Parlottare ; Farlo starai
filatoio; Farlo frullare j Sgarare o Sgarire alcuno.
TBGNR OSCORTEGAB, V. T;;r,:Vip. MAT,
in MAJV.
TEG\II FORTE, Tenerforte, vale Rite
nere lenacemenle. E Cg. Tenerforte vale
lo slesso che Tener duro, Essere coslanle,
fu' <m mutarti.
TBCN'IRI FATOHI o i SERVITORI VECIII DB
CASA , Raffermare i fattori eie. Ritenerli.
TBGNTRLA , Inghiottirla ; Ingollarla ;
Berla; Succiarla, Taglione Sopportare
bench contro voglia. Se non la puoi in-

TEG
giiottirf, sputata, ti dice Hi scher*
No co M u TOLUDO TBGYIHLA, IVun mi mor
de mai cane cit'tu non avessi del #00 ptlo, Prov.ch', Non mi fu fatta ingioii*
mima, ch'io non me ne vendicassi Non
portar basto, Non comportar n ingiurie
n offese; Non berla; Non volerla adden
so o in sul giubbone.
TEG.vi i. MA.-V o A MAir, V. MAJT.
TECNIRSE , Astenersi; Attenersi, Cctare da una cosa Tenersi in briglia ;
Contenersi; Ritenersi; Rattenersi; Tem
perarsi ; Moderarsi No TBCSIRSB DB
YAK o DB DIB , iYurt si ristare dalfare o
dal dire etc.
TBCXIRSE DA BELO, Aver il baco o il
pugnitiecip di beilo; Piccarsi di belo ,
di dotto. E un bel cesto TBGMRSB DA..
QITALCOSSA, Tenersi; Stimarsi ; Creder
ti; Tenersi d'assai.
TscxiasB DA BiDBn, Ritenersi dalle ri
sa o Tener le risa, Raffrenare il riso.
TBGXIRSK , parlando di pesche, Pian
{spiccarsi, cio Non potersi dividere edi
le mani. 11 suo contrario No TBGYIKSE ,
che pia usualmente diciamo LASSARSB ,
/spiccarsi, V. PBBSBCO.
TEC.YIRSE PER STRADA , Locuz. fam. e
Cg. Tenersi in briglia ; Ritenersi ; Mo
derarsi.
CHI LO DA DHB.VTO 1B LO TEG VA , Chi ha

tenga e chi n' ito peggio, suo danno


Da te se la te' intrigata , da te te la.striga ; Ognun dal canto suo cura ti
prenda.

DAB DA TBCNR , Dar che che sia in


trrbo o a serbo o in serbanza , Dare in
custodia o in cura per qualche tempo
Tenere o Avere in serbo, vagliene Custo
dire alcuna cosa con palla di reslituirla.
No LA TBcivo , Non la paro; Non la
credo ; Non la gabello , V. RICVBB.
No PODR PI TBGirusB, iVon poter pi
stare alle motte, Non poter contenersi.
NON PODR Plb TEGMttLA I.V BRAGHBSB,

Non la poter ritenere , Aver gran biso


gno di cacare.
No PODEBSB T M' \'i i DB p vniA", , ;/.-.-; la
cacaiuola nella lingua, modo basco, cbe
vale Non poler tenere il segrelo ; e di (fatta persona dicesi anche Lingua a c-i(aiuola.
No IODBRSE TBC. VH DB sc/u vn/i, Aver la
cacaiuola nella penna.
No SAVBR TEGXIRLA O No 8ATBRSB TB-

GirB i STROFE, iVon saper tenere un co


comero all'erta, di Chi ridice tutte le et
te o segrete o non segrete che gli son dette.
No so cui MB TBGNA , Non so o e/i' io mi
tengo, Specie di minaccia di venire alle
mani No so CHI MB TEG.VA CHE uro TX
BACA , lo no so a eh' io mi tengo eh' i*. >
non tijficco le mani negli occhi e traggogliti N ti pot tenere di non dar
mi un rifrustello di pugna , cio Una
tregghiala. Un buon numero.
No VOLER NB TEGNB NE SCORTSGA ,

non vuole ne dormire ne far la guardia,


Aver la scella del prendere a far una del
le due cose e non ne voler far ninna.
TEGN!B o TB\R, dicesi ne'signif. di
Tenere per certo o perfermo , per viro ;

667

TEL

TEL

TEM

Credere ; Opinare TSCNO CHS ITO TB


pome niKBvoEji , Credo; Giudico; Tengo
th non possiate difendervi TEGJJO
CH'BL su MONTO, CreJo cAe *ia morto
TEGNO CHB LA SIA cossi , Tengo o Credo
o Giudico che sia coti.

Tersone, Tela grossa da involger fardel


li. Bandinelle, diconsi nel commercio
certe grosse Telerie che si fanno per in
volture di panni da mandar in Levante.
TELA DA SAGHI , Sacco o Traliccio.

lo travedo ; ffo le traveggole , Non vedo


bene.

TEGNIZZO, add. Tegnente ; Tenente;


Tenace.

TELA COTONINA , Cotonina snsl. Tela


falla di solo cotone.

TEGNN , s. m. Tignane, La parie dere


tana de' capelli delle Donne, che dicevati quando esse portavano la coda rivolta
dislesa e puntala ali' ins.
TEGNSA, s. f. Parruccaccia , Cattiva
parrucca , malandata , vecchia ed arruf
fala.
TEGNOSARA. V. TBGNABA.
TEGVOSTO, add. Tignosuzzo, Alquan
to tignoso.
TEGNSO, add. Tignoso; Tignosuzzo;
Infetto di tigna.
DEVENTAR TBGNOSO, Intignosire.
TEGNOSO, detto a Uomo lig. Taccagno*
ne , Avarissimo. V. TEG.YA.
TEGNA,s.f. V. TENUTA.
TEGNA anche T. de' Pescai, e vale
Eminenza di fondo marino , Elevazione
di masso calcareo nudo durissimo che
sorge isolalo dal fondo molle del mare,
ed sempre coperto dall'acqua.
TEGNO, Tenuto, add. da Tenere.
TEGOLLNE , V. TBGHBTB.
TEGOLTO, T. Agr. s. m. Lo stesso che
RAISO.Y. V.
TELA , i. f. Tela , Lavoro di filo tessuto
insieme , ma noi intendiamo la Tela di
lino o di canapa soltanto.
Tela alta, io T. di Commercio, dicesi
a Quella eh' larga ; Tela bassa il suo
contrario. V. STBAALTO.
TELA BASTN o TELA BATISTA, Batista
o Tela batista , Tela di lino pi o meno
Buissima , che si fabbrica in Fiandra e
nella Piccnrdia.
TELA BA VELINA , Tela di filaticcio.
TELA BOMBASINA , V. BOMBASINA.

TELA BOTNA , V. BOTNA.


TELA CANBVINA, Tela di canapa o Ca
napina assolut.
TELA CASALINA o FATA iy .CASA , Tela
casalinga.
TELA CATIVA, Telacela.
TBLA CAVALINA, Tela bianca che vien
di Germania, di v.irie qualit, notissima.

TELA CHIABA , Tela rada o Filondente


sott.
TBLA COSTANZA o COSTANZA assol. Te
la costamina o di Costanza o Costanlina assolut.
TELA CWRAMB , Corame o Gres , Sorta
di tela bianca e non molto line.

TBLA DB IIE.VSO, Tela rensa o Eensa e


Senso.
TELA SIA , Tela futa o spessa, ci*
Di fili filli.
N, CROSSA N SUTILA O TELA M8"

, Pannello, dicono in Toscana le


Donne a quel Pannoljnp eh' tra '1 groico e ') sottile.
TBLA DA IHTOUBB, Invoglia; Invoglio;

TELA DE mr, Tela lina o di lino.


TBLA GRBZA , Tela greggia o grezza o
rozza.
TBIA INCATRAVADA, Trla incatramata
o Incerata susl. ( T. Alar. ), Impeciala di
catrame Prelato in T. Mar. dicesi a
Quel I a grossa tei a impeciala che si pone ai
luoghi coperti il' un vascello, come i gra
ticci , i frontoni , le scale etc.
TELA INCBRDA, Incerato, sust.
TELA INCOLDA , Sagrane , Specie di
Traliccio forte ili cui si servono i Sarto
ri per mettere ni di dentro di alcuni luo
ghi degli abili e tenerli pi saldi.

TELA INTOVAGIDA, Tela a opere, a spi


napesce.
TELA MALGUALIVA, Tela broccosa, pie
na di brocchi o di gruppetti.
TELA RICADA, Bordato; f'ergato djllo.

TBLA DB BAG.VO , Ragnatela o Ragna


tela ; Ordito del ragno.
N DONA KB TBLA A LUME DB CANDELA ,

V. in DONA.
RoDOLH LA TELA , V. RoDOLB.

TELA , dello in T. de' Pescai. Rivale,


Agg. d'una specie di rete cos detta dal
luo uso di pescare a riva.
TBLA anche Voce di gergo e vale Sac
coccia QUANTI CHE N'AVEU IN TE LE
TELE? Quanti n'avete in tasca, cio Pa
nari,
PAH TELA CON Q.HALCUN, dello Cg. Far
lega ; Addimesticarsi; Famigliarizzars
con alcuno , e si usa colla negazione
NOL FAR TELA CON MI, ' non faro,- lega
n tregua con me.
TE LA IN TE LA ; IN TB LB ; IN TEI ,
Nella; Nelle; Nei o Nelli , Articoli di
qualche gustanlivo.
IN TE LA PIAZZA j, l.V TE LB MAN ; Ilf TEI

GUANTI, Nella piazza ; Nelle mani ; Nei


guanti.
TELARA , . f. Teleria , Quantit e variel di tele.
TELARNA , s. f. TELABINA DBL vw ,
Panno o Pellicola, Quella specie di qua
si Velo che si genera nella superficie del
vino o di altri liquori.
TBLABINA DBL CHIAZZO , Velo, Super
ficiale agghiacciamento dell'acqua o d'alIro liquore.
TELARINA DBI orni, Pannarne, Tutto
ci che qual panno impedisce la vista.
Abbagliare, si dice del Non reggere la
vista ni vedere distintamente le cose in
leggendo e in far altro. Calgine di vista,
Infermit che viene agli occhi e impedi
sce il veder chiaro.
TBLARI.VA DE L' AQUA MARZA , Roccia ,
diceiiad Ogni superfluit, immondizia o
acidume che sia sopta qualunque ci voglia
cosa. Gromma o Gruma, a Quella roccia
che fa l'acqua ne' condotti e in altri Ino
ghi do v' ella corre di continuo.
Go IA TJSIAUIWA AI ocui , lo abbaglio ;

FAR LA TBLABINA , Velare , si dice del


Cominciar ad agghiacciarsi la superficie
di alcun liquore.
TBLARINA DB BAGNO , V. SCARPA.
TELER, s. m. Telaio o Telaro , Lrgn.ime.
commessa in quadro snl quale si tessono
i panni. V. SUDICI, Lizzo, ORDIR, CASSA,
BACHBTA.
COLONETE DBL TBLKR , Ritti del telaio.

CORPO DEL TBLR, Cassa del telaio.


Telaio o Telaietto, dicesi anche a Quel
legname in quadro di varie fogge su cui si
tirano le tele per dipignervi sopra o per
ricamarvi.
TBLR DA FEVESTRA, Telate d'unafine
stra, Quel legname ove s'incassano le invelriale , o a cui s' attaccami le impan
nate.
Telaio , si dice- da' Legalori de' libri a
quell'Arnese che s'adopera per cucire in
sieme i quaderni.
Telaio, dicono i Parrucchieri a quella
Macchina di cui si servono per intreccia
re i capelli.
TBLR DB STAMPARLI , Telaio , Arnese
di ferro odi legno nel quale gli Stampa
tori serrano cou vili le forme per lo pi
nel metterle in torchio per istampare.
TE LEU DB PERO, T. de'Fabbri , Spran
ghe diferro onde s* armano i fornelli , le
cui estremit sono spaccate a ingessatura.
TELR D'UN TULI v o D'UNA TOLA , Inte
laiatura d'una tavola o di un tavolino,
La riunione de' piedi colle fasce cnza il
suo piano.
MBTBR IN TBLR, Intelaiare.
ESSER UN BON TELB, detto fig. Essere
di buon cordovano , vale Esser di gran
complessione.
'
TELETA , s. f. Teletta , Intendesi fra noi
la Tela lavorata a opere minute.

TELMENTE , avv. nti<j. Talmente; In


tal maniera.
TELO ( coll'e stretta ) s. m. Telo, Pezzo di
tela in larghezza del suo essere e di lun
ghezza arbitraria, che cucito con nitri so
miglianti compone vestito, lenzuolo, pa
ramenti , vele etc. Per li teli delle ve
le, V. Fsnzo.
NlZIOL DB DO O TRE '(ELI, Lenzuolo d

due o tre teli o altezze.


TELNIO, . m. Telonio, Voce dell'uso,
e chiamasi scherzevolmente il Banco qua
lunque di lavoro.
Andar al telonio, diciamo anche noi
per Andar a lavorare ed affaticare, V.
Tisio,
TEMA, i. m. (dal Greco Thema) Tem,a,
(coll'e larga), Soggelto, Argomento, Pro
posilo , Materia di componimento, di ra
gionamento e simile, m
ANDAR FORA DE TEMA , Uscir di tema ,
vale Perdere il filo de! ragionamento,Non
rispondere a proposilo. Uscir delsemina~
(o, dello mctaf.
TEMA , . f. ( coli' e larga) Tema ( coll'e
stretta ) Temenza, Nel significato noilro
pi comane vale Timore rispettoso, conia
Riguardo , Soggezione , Comideraiione.

6:38

TEM

TEM

TEMPESTA, >. f. Temprila; Gragnuola o


La tema di Dio; Tema delle riprensioni
Gragnola t Grandine; Grandinefuren
' del padre re.
te, ilirrbhrsi a Quella che imprrversa e
TEMANZA , s. f. Tema ; Timore.
mena strage.
TEMER AR1T\ o TEMERIT, s. f. Temeri
TEMPESTA DE MAR , Tempesta ; Tempe
t e Temerariet , Audacia', Ardimento.
sta di mare ; Uragano ; Turbine ; Dra
TEMI, t. f. Temi Ventta, Titolo d'un Al
gone.
manacco che slampavasi annualmente sot
TEMPISTA SUTA , dicesi fig. per Agg. a
to il gi Governo Veneto, in cui erano po
Uomo ir-! sigi), di Sparecchia ; Mangio
ste tutte le Magistrature ed Uflizi della
ne ; Pappacchione.
Repubblica, e li nomi di lutti i Patrizi!
TEMPESTA HE SASSI i.. Diluvio; Rove
che componevano il Maggior Consiglio,
scio di sassi, di bastonate o a/lro.
-disposti alfabelicamenle per ordine di
TEMPESTX, ndd. Tempestato o Grardifamiglia,! SegreUriJlegi ec. cc. V. Limo
nal<i , Percosso ilalla tempesta. TEM
' o no.
PISTA DB M . v v \Ti , Tempestalo di gitie;
TEMOLO (coli1 e slrelta ) s. m. T. de' Pe
tiillollato; Gioiellato.
scai. Temolo, Pesce di mare e di lago, dol
TEMPESTA DE BCSI, Seminalo di bariti;
io dagli antichi Thymallus e da'SistemaBucherato.
tci Salmo Thymallus. Questo pesce si tro
TEMPESTXR, Y. Tempestare; Grandiva specialmente ne' Laghi superiori della
nare.
Lombardia , e ne' torrenti Mella e Serio.
TEMPESTAR DB DIAMANTI, Gioiellare ;
Il Dotiore Sie. Ciro Pollini Vcrontse,
Inseminare.
he nell'anno 1816. pubblic il sue erudi
TEMPESTA a 11 TE LA TESTA , Tempesta
to Viaggio al Lago di Ganla ed al Montere , vale Importunare , Romper la tetta
baldo, fece conoscere u altro Temolo di
TEMPESTAR IN TE LE RECHIE, V. REgenere differente dal Salmo Thymallus,
CIIIA.
da lui scoperto nel dello Lago, che quin
TEMPESTAR II.BFB , Sciorinar colpi o
di nomin Cyprinus Senacensis, pescio
ceffoni, Dar busse.
lino lungo al pi un palmo, che si pesca
NI.L KVIVI DE TBMPESTARC.HB IX TE T.F.
d' inverno ed appartiene ai Ciprini bar
BBcntB , Non finiva o rifiniva di tempe
bati. Il Sig. Narao per d'opinione che
stargli.
questo pesce altro non sia die il Cyprinus
TEMPTO
, . m. Piconia burrasca o
Gobio Lino, con qualche piccola variet.
Pioggia o Tempesta; Turbine.
TMPERA o TSMPABA , s. m. Tempera,
Talora ti dire, Visi io i \ BBL TEMPBConsolidazione rliGiiale, induramento ,
TO, e 'intende Un tempo forte, minitcfallo con artificio, e dicesi per lo pi del
rioto , Una burrasca.
ferro che bnllente e stato tuffato in acqua
TEMPTO non nirno diciamo nrl parlar
o in altro liquore per consolidarlo.
fam. qua! il un ni. di Tempo, per Tempo
DAR L* TBMPA&A, Dar la tempera o
trascorso \r. un BEL TFMPBTO CHE ivo
Te/sperare.
RE TEDEMO, alquante tempo che non ci
TEMPER\DA
"I
vediamo; A/i paiono eent' anni die non
TEMPERA DURA / s. f. Temperatura, *
vi vedo.
s' intende della penna da scrivere ; dirrsi
QUELA ZOVE.VK LA GA DEL TBMPETO, V.
anche Acconciatura.
TBMPBSBLO.
TEMPERAMENTO, s. m. TemperamenTEMPIA, i. f. Tempio, V. Sowo.
'to, Qualit e siala del corpo, complessio
BOTA i T'USA TEMPIA, Tfmpione, Col
ne (dal lai. Temperalo ; Temperatura.)
po dato in una tempi.
AVBB U.V TEMPERAMENTO DE FEHQ, EsTEMPO,, m. Tempo.
serdi buon cordovano, Modo basso, e va
Tempo diceli per Et , Secolo Cose
le Esser di buone for , Esser di gran
che erano a quel tempo. Questi aititi non
complessione.
ti-usavano al tempo mio Stagione, si
TBMPBRAVBNTO DE TIK , Annacqua
dice ancora per Tempo.
mento.
TEMPO scoao, Tempo infruscato, TEM
TEMPERAR o TEMVAR&, T. Temperare
PI SCURI, Tempi caliginosi TEMPO CHE
o Temprare, Dar la lempera ai ferri.
SE SCURA , Rabbruscarsi o Rabbruzzars
TEMPARR T.I. via, Annacquare il vi
e JRabbruzzolarsi del tempo TEMPO
no ; Storpiare il vino colC acqua , dello
CHE BADOLCISSB , Tempo che addolca o
per ischrrzo.
raddolca TEMPO CHE GA BO.YA CIEBA ,
Tempo che ha buona luchra, detto me
TBMPAR LA pssfA , Temperar la pen
ta f. cio Che ha l'apparenza di voler es
na, Acconciarla per n-i> di scrivere.
ser bello e sereno TEMPO DA PIOVA ,
TEMPERARN. V. TBMPHAR* e BRITOTempo piovifero o piovoso TEMPO DEJ.W.
CAHG , Tempo scarico , cio Che si ri
TEMPERiNADA, s. f. Temperinato, Col
schiara , V. SCHIARAR TEMPO DOLCE ,
po dato col temperino.
Tempo dolce o dolco, vale Temperalo
TEMPESLO, s. m. Voce ani. che usavaTEMPO GIUSTA, Tempo racconcio TEM
li fam. nel sign. di Et sopraffatta
PO INVERNA, Tempo vernareccio, Che par
LA CA DEL TEMPE.FLO PURAS.SE, parlando
d' inverno TEMPO MBSCBIZZO , Tempo
d' una giovaue , Ella non come C uovo
nuvoloso; Tempo incerto, dubbio, V.
fresco ne foggi ne d ieri; ha- degli an
MAUCO TEMPO IVEVEB , Tempo nevato
ni; tempo gifu, Y. ATAITZABX.
o da neve TBMPO VOLTA, Tempo volta,

TEM
Messo al buono o ai cattivo Teuro
UMIDO , Tempo piovginoso TEMPO
STASILE o SALDO o CHE DURA, Tempo a stel
la, dicono i Marinari.
TEMPO DA BBVBR EL viy , Beva ; e di
cesi La sua Leva, e nel tal tempo.
TBMPI DB LB ooffB, Tempo, Per lo me
struo d>-lle donne.
TEMPO E PAGIA MA'OBA LB NESPOLE, V.
PAGIA.
TEMPO GI FU, Gusto perduto, logora;
1 1 'a ricantata ; vecchia ; Passione raf
freddala, indebolita , sminuita i Kon
pi tempo che Berla.flava ; Allora Ber
ta flava a tre rocche, V. BBAGHBSSE.
E pur nella bocca del popolo freqnentrmente nrj sopra detto sentimento, PAS
S QUEL TSMPO EWBA . CHE DlDO A TE FES
SO o semplicemente PASSO QUEL TEMPO
EVEA , che sono parole della Diiione ab
bandonala del Metastasi.
AVER BOY TEMPO, /..;.-,- la baia, la
burla ; Scherzare i Aver pi bel tempo
di chifa le cialde; Far buon tempo; Far
tempone , Divertirsi.
Cai HA TSMFO KO ASPETA TEMPO, Chi

tempo ha e tempo aspetta , tempo perde.


Mentre che '/ con piscia o bada , la tepresbieltaose ne va, e vale, Sempre mwce la dilazione Temporale vende mer*
ce, Con ven profitta re dell'occasione quan
do si trova da rendere.
COL TEMPO AKDR , (' . ,'. ' andar del lem. p o In processo di tempo.
CONDANNA A TEMPO , Condanna o Pe
na temporanea o temporale, Che a tritijio, non perpetua.
COGIO.-VR BL TKMPO, Gabbar T OTO O |7

t:-mpo; Gabbare il d; Ingannar fora,


Passare il tempo.
DB L'ISTESSO TEMPO, Contemporanei,
Della slessa et. Scrittore contemporaneo
o sincrono, Dello stesso tempo.
DBSTBIGARSE o FAR puf CHE GH'TEKro, Chi non fa quando e' pu, non fa
(/uando e" vuole, vale Cbe con ti deeusrarsi fuggir l'occasione.
I1 ir.sH BEL TEMPO, V. D\R.
EL TEMPO GIUSTA TVTO , D fOStt nOStt

cosa e i! tempo la governa. Cosafatta ca


po lui. Chi ha tempo ha vita, Col tempo
si pu mutar sorte. Tempo viene chi />uu
aspettarlo, Modo proverb. che vale Cofla
pazienza si conseguisce l'intento fos
sa un' ora e passine mille, Prv. e vale
che 11 male differito molle tolte pel bene
ficio del tempo si scampa; e corrisponde
a quell'altro Chi scampa d'un punte
scampa di mille.
I-'ALO DE TEMPO, V. FAL.
FAR BRUTO TEMPO, detto fig. La mari
na gonfiala o turbala , Quando si ve- v
de uno in culler o pieno di mal laicati).
Ella glifummo.
FORA DE TEMPO, Intempestivamentt;
Fusr di tempo. V. FORA.
GJCSTQ i.\ TEMPO, In tempo; Opportunalamente; A lemfo ; Pia a tempo chi
r arrosto.
MBTER tur TEMPO, Rimetter nel butn
<// , vale Condonare ' ' Pregiudizio incorso
. per dilaziona.

TEN
Ni DB TBMPO N DE SIGNORIA NO TB CAB
.

MALINCONIA, V. SIGNORIA.

NEI TEMPI isv DRIO , Tempo in addietro;


Ne' tempi scorsi o passati o anteriori.
No GH'SPI GALANTOMO DEL TEMI').,. V.

GALANTOMO.
No GH1 TSMPO DA PERDER O DA A\DAR
PER VIOLE, Non tempo da darfieno a
oche, da star a por porri , da dir al cui
vienne, da baloccare, da interteneni ,
Non v' da indugiare.
PERDER EL TEMPO, V. PERDER.
NOPERDEB TEMPO, Mailer ilferro mentr egli caldo, Non pfrder tempo n oc
casione.
SEMO IN TEMpr DA ir FIDARSE DE Nissb.v
Tempi non san da creder senza pegni, se
i lupi i panni portan dflT agnello: dello
mei. degli ipocriloni: analogo all'altro,
Non credere al Santo se nanfa miraco II.
SPENDER EL TEMPO, V. SPENDER.
TUTO A so TEMPO, In Chiesa co' San. tic all'osteria co' ghiotti, Deesi regola
re le azioni col dovuto riguardo del luo
go in cui siamo. Falli di giovani e con. sigi di vecchi.

TEMPON, V. BONTBKPON.
TEMPORL, . m. Temporale; Turbine}
Tempesta.
TEMPOBL, si dice ancora per Porco;
Maiale. V. PORCO.

TEMPORALAZZOjS. m.accresc.di TBH>


PORAL nel primo sign.
TEMPOREG1AR , v. (dal lai. Tempore,
quasi Tempore agere) Temporeggiare;
Indugiare, Secondare il tempo, Guada
gnar tempo , che anche dicesi Traccheg
giare; Andar o Mandar d~ oggi in do
mani. V. DESTREGIII.
TEMPORI, i. m. Le quattro tempera, si
dice per significare Le digiune di tregiorni che si fanno nelle quattro stagioni del
l'anno, una volta per stagione.
TEMPOR1VO, add. Primaticcio; Preco
ce, Agg. ai Frulli della terra che si ma
turano pi presto del solile.
TEMPRARN o TBMPARARIN e TEMPERIN,
s. m. Temperino o Temperatolo, Coltelli
no o Strumento tagliente da temprar pen
ne.
TEMDO, Temuto, add. da Temere.
POCOTBIIUDO, MallemutoNon beli te
mulo.
TENGA, s. f. Tinca, Pesce d'acqua dol
ce, notissimo, conosciuto gi dagli anti
chi col nome Tinca, detto quindi da Litineo Cyprinus Tinca. Nei laghi ve n' ha
fino a tre piedi di lunghe/za.
TENCA DE MAR , s. f. Beni-he questo no
me riguardar si dovesse come generico,
tuttavia si da dai nostri pescatori al LaLrus Niger del nostro Ittiologo Nardo, il
quale opina che questo pesce polrebb' es
sere il Lalrus Menila di Linneo. A Rovigno neH'lstria si chiama LEPA eLgpo;
ed commestibile vile. Il suo colore intieramcnlc azzurro nerastro.
TENCA, nel parlar fam. si dice per Cont mia l*-; Lividura. Tincone , dicesi a

TEtf

TEN

Bubbone oli* Postema ali' anguinaia clic


altrui viene per mal tenere.
TENCHTA \

TENERO , diciatti noi per Vincido; Fra


cidiccio, Che abbia perduto la durezzn,
come Castagne secche, Cialde e simili
P remice e Stacciamani, agg. di quella
Mandorla, noce o pinocchio che facilmen
te si rompe con le mani.
ESSER TENERO i.v U.VA COSSA, Esser te
nero o te ne fello, Esser credulo, debole,
fresco, nuovo, inesperto; Esser dolce di
sale.
TENTA (coll'e serrata) s. f. Tinta, Ma
teria colla quale si tinge. E Tintura, dicesi il Colore della cosa tinta.
DARLA PRIMA TEISTA, Impiumare, Dar
gradalamenle quella tinta che si desidera.
Impiumare di guado. E quindi Impiumo
dicesi alla Prima tinta. V. GUADO.
"TENTAR, v. Tentare o Attentare, Far
prova, Provare, Sperimentare TORNAR
A TENTAR, Ritentare.
TENTAR LA PORTA o LA SBRADUKA, Ten
tar il polso al chiavistello, vale Tentar
d'aprirlo.
TENTAR L' IMPOSSIBILE, Avvolpacchiarsi, detto fig. Tentar cosa che non possa
riuscire Cozzar cui muro o co' muricciuoli , dicesi di Chi tenta cose impossi
bili, e si mette a contrastare con chi pi
potente di s Addirizzar le gambf o
cani o il becco affli sparvieri , vaglinno
Tentar 1' impossibile ; simile agli altri
Cercare cinque piedi al montone ; Cer
car di mungere il latte dalle corna del
la vacca; Cercar il nodo nel giunco;
Cercar il pelo ne//' uovo.
Et LADRO CHE TENTA IL LADRX , V.
LADRO.
TENTAZ1N , s. f. Tentazione o Teniamenta.

TENCOLINA/ s. f. Tinche U , Piccola


tinca.
TBNCHETA B'ASZEVTO, Maniera anliq.
e metaf. e vale II Membro virile.
TENCN, s. m. lineane, Gran tinca.
TNCNI, i. m. Malattia cos della Hai
Maniscalchi che avviene al Bue ed al Ca
vallo sotto il rcntre e che i Veterinarii de
finiscono Tumori edematosi.
TENDA, i. f. Tenda e Baracca, Quella
tela che dislesa in aria ripara dal sole,
dall'aria e dalla pioggia V. TRABCA.
TENDA DA TEATRO , Tenda o Carlina.
TE.VDA , diccsi nel parlar fa m. anche al
la Vela della nave.
METEH LA TEYDA, Attentare; Appadiglionarsi. Campagna attendala , di
cesi Quella pinna di tende o trabacche di
gente accampata.
CALAR o !' in su LA TENDA , dibatter
tenda, vale Calar la tenda con cui Ir galereosimili navisi riparano dal sole e dal
la pioggia.
TENDER , T. Tendere, Aver la mira , Vol
gere il pensiero Turo CHE COMODA , BL
TENDE A TCTO , Tirerebbe a un lu, ti di
ce d'Uomo misero, n cui s'affaccia ogni
cosa per piccola ch'ella sia.
TS\DEB, diciamo per Attendere, Bada
re CHE i TE.VDA AI FATI sol , Che badi
no a loro Ai so FARI BISOGNA TE.VDBHc.ii E, Chi ha danni- da butarvia, niella
r opre e non vi sia.
TENDER A D.VA ZOVBNB, Amoreggiare
una giovane; Fare alt amore con una.
TE.VDEB, si dice pur Intendere, eh'
nello stesso sign. di Attendere, Badare
EL ii'MiF. A inn o A I--AII , t''i^li inlento
a dire o a fare EL TENDE A DIVERT a
i PUTEI, Egli intende al trastullare ifanciulli.
TB.VDBR AL TBGIO, Locuz. ant. Appi
gliarsi o Tendere alla sostanza o al me
rito della cosa.
TENDER DRIO A UNO , Tener dietro a
uno; Codiarlo, Seguitarlo.
STAR A TBNDERGHE, Slare alle volle,
Star attento alle congiunture per appro
fittarne.
TENDINA , i. f. Tendina ; Tendetta ; Tendarola, Pircola tenda.
Mantellina, Coperta con cui si cuoprono le immagini.
TENDINA DA BALCON, V. COLTRILA.
TENDON , t. m. Tendone ; Sipario, Quel
la cortina principale che cuopre le scene.
Alzare o Calare il tendone.
TE.VDO.V DB LE BOTBGHE , Tenda.
TENDN DA CALA, TenJule,Trmla gran
dissima onde copronsi le galere.
TENENTA , s. m. dicesi in dialetto la Mo
glie d'un Tenente militare.
TENENTE, s.ru. Tenente o luogotenen' te, UfGzial militare.

TENERO, add. Tenero, vale Morbido e


dicesi del Letto DB VENTAR TENERO, In
tenerire o Intenerirsi.

ME VIEN LA TENTAZIN DE VOGAR, ]\]

vien la picchierella o il ticchio etc. San


tentato.

PIGOLA TENTAZIN , Tentazioncella. .


TENT1NAGAR , v. Voce Padovana , Lellare; Far alcuna cosa lemme (emme ;
Tentennare e Te;i/e/inar/a,'V aciliare, Ti
tubare o non aitila!' risoluto o di buone
gambe a far che che sia , che direbbe!
anche in modo pi basso Ninnarla o ihmenarsi nel manico, Andar lento ncll'operare e Del risolvere.
TENTO ( coli' e stretta ) add. Tinto, da
Tingere, Colorato Stinto il suo con
trario.
TENTO , dicesi anche per Nero; Scu
ro , parlando del Colorilo.
TENTR ( coli' o stretto ) s. m. Tintore ,
Che esercita l'arte del tingere.
TENTRA (coll'ostrelto ) s. f. Femmina
di Tintore. Non trovasi ne1 dizionarii la
voce italiana corrispondente , n si sa
prebbe se Tintora o Tignitrice potessero
adallarvisi.
TENTORA,s.f. Tintoria e Tinta, Botte
ga o Luogo dove si esercita la tinta.
TENTRA, s. f. Tintura e Tinta, che di
cesi anche Concia , 11 color della cosa
tinta.
Orcello, si dice la Tintura di panni

670

TAM

'ita eoo orina d'uomo ed altri ingre


dienti.
DAB LA PALMA TESTURA , Sottotingere,
Dare la prima tinta.
Toa TI* LA TBHTUBA, Stgtiere o Stin
gere.
Tintura o Infarinatura, si dice fignr.
p-r Soperfiziale notizia o perizia di che
l'Ili- si.t

Vv'.n QUALCHE TE.VTUll.t, Avtr

qualche infarinatura;Etsere infarinalo.

TENUT\R. V. LVTFHUTB.
TE3ZER , T. ( colla z dolce ) Tignere o
Tingere, Dar la tinta, incolorirr.
Dicevi pure da noi fam. nel signif. di
Sporcare; Bruttare; Insudiciare-^ FA
TE nr LA CHE TI HE TESSI, Fatti in l che
tu mi tigni, cio Mi porcili, mi lordi.
TEOSSO , i. m. T. metaf. con cui i suole da noi indicare delle monete d'oro o
il' argento , ovvero una cosa simile e diilinla di valore e di pregio. Uno , p. e. ,
mostra agli astanti degli zecchini, dicendo
Go DB TI TEOssi e vuoi dire, Bo di tjuette monete, cio ii questi pezzi grossi
che sii garantiscono. Sembra ali' Autore
di poter ripetere questa manirra nostra
da) greco iheos , cos figur. chiamale le
.monete quando gl'Imperatori passarono
a liisanzio : come i Romani Ialinamente
le dicevano Divi dall' impronta eh' esse
avevano d'un Imperatile ilricalo, V. itt
Dio.
Ed quindi da tale derivazione che col
nome TEO.SSI i' allude in alcuni giucchi,
ma specialmente nel tresette , alle car
te prevalenti o di conto che un giiiocalore tenga in mano. Go DE STI TEOSSI B
NO co PAURA ; ed com* egli dicesse , Ha
de' matladori e non temo.
TERA,. f. Terra.
TEBA BATUA, mmazzerata,ciois Quella terra molle calpeslata e rassodala ili
modo che faccia come uno smallo nella
superficie.
TBRA CALDA, Terra focaiuola , Sorta
di terreno sottile e caldo che giova alle
produzioni primaticcie.
Tea A CAVADA DA LA TOSSA , Gittata ,
Terra tratta dalla fossa e gittata su.ll' or
lo di delta fossa.
TEBA cua RBXDB, Terrafeconda ; Terra fruttifera.
TBRA CBBOSA , Terra cretosa , argillafa, tegnente o Terra creta.
TEBA DA MACHIE, Terra umbrica, Sor
ta di terra da pulire le vesti macchiate.
TEBA D'OMBRA, Terra fornir, della
latin. Terra umbria , da Linnoo Argilla
umln-,1 1 e da altro Auloro Argilla mine
rali* fisca, il quale la dislinse da altra
terra ili questo nome e da esso chiamata
Burnus colorala biluminosafusca. E un
color naturale capellino cucn che serve
per dipingere e per mettere nelle roesliche e imprimiture delle tele e tavole.Era
fuma ne' tempi veneli che una di quesle
terre proprie de' monti si mescolasse e
confondesse col tabacco, che portavano a
Tendere i nostri montanari alla pianura.
TBBA D GA.-.ZABA , Terra di purgo. I
Naturalisti chiamano Marga una spe
cie di questa terra , che trovasi m filoni

TAN
fra mezzo a quelli di pietre, die serve ap
punto per terra di purgo o saponaria al
l'uso di disugaere i panni. Margone , si
dice ad una specie di Marga o terra di
purgo , in cui si trova spesso mescolalo
dello zolfo , e che di colore cupo.
TEBA DA AOJTBBI , Terra saponaria ,
eh' la alessa di purgo.
TBBA DBI CAJCW, Terra o Terra vege
tale, Alla cio a produrre.
TEHA *A\GOA , Malafitta , Quel che
non regge al piede.
TBBA GIABOSA, Terra ghiaiosa , Renac
cio; Jlenischio; Senistio.
TBBA GRASSA , Terreno polputo , detto
in et.

TBBA NBCBA FA BOW GRAN, Terra ne


ra buon pan mena , terra bianca fotta
stanca.
TSBA PIGOLA, Terricciuola, in sign. di
Picciola terra o Castello , che dicesi an
che Terretta ; Castelletto ; Castellacelo.
TBBA ROSSA, Sinopia o Senopia ed an
che Rubrica , Quella specie di terra o
minerale rosso con cui i Segatori segna
no il pancone per segarla a diritto ; e
quindi Filo della sinopia.
TESA SABIO.MVA, Renaccio; Renistio.
TBBA SASSOSA, Calcitro, Specie di ter
reno magro che poco mena che sassoso
schietto, quale aman le viti.
TBBA SVABINOSA, Terreno farinacciolo
o sfarinaccialo, Che sfarina , cio che si
riduce in polvere come farina.
TBA SMOSSA, Terra divelta, La terra
lavorata..
TBBA sanTUMOiA , Terra uliginosa o
acquitrinosa, Che ha sortita d'acqua.
TBBA SOTA , Terra asciutta e spugnar
sa a guisa di pomice. .
TEHA TACADA A LE BAI DS LB WAKTB,
Pane, Mozzo di terra appiccalo alle bar
be di qualsiasi pi ni a.
TBRA YBTBICBWTB, T. de' Vetrai, Ter
ra vetraria, Specie di lerra minerale cheIrovasi nelle cave dell' Islria e della Dalmazia , ed anche in un monle presso Pord'-ijonr , la quale culra nella composizio
ne del vctr.
TERA VRZITE , Maniera bassa e tara.
delta con ammir. Guardati ; Guarda la
gamba; Dio liberi- A. TEBA VBBZITB, dello
a modo avv. A barelle ; A balle ; A fla
gello; A ribocco i A bizzeffe; In gran
copia.
TBRA ZALA , Ocra o Ocria , Trra <"
color giallo che si trova nelle miniere
de'nieUlli e volgarmente dicesi Gi'a//o di
terra.
AXD\B A FAK TEBA DA BOCAI , Andar

sotterra , Morire.
DAB BO.VA TURA, Fecondare; Fertiliz
zare , Render fertile, abbondante.
DAR TBRA , Rincalzare , Melter attor
no a una cosa o terra o altro per forlificarla o difenderla , e per lo pi si dice
degli alberi; contrario di Scalzare.
LAOIR LB TBEEj V. LAORAB.
LASSAR ANDAR zo LE TEKE , Lasciar il
campo sodo o maggese, cio Incolto, per
seminarlo l'anno vegnente.
TBBA SOIO I E, V..MAHCAB.

TAN
PBUABB LA TBBA A BIAVA, Mettere a
biada ; Porre a biada.
MoLABSB DE LA TBBA , V. SlAT JIVn .

TRQTABSB FBB TERA , Restar colle ma


ni piene di vento ; Restar a piedi, Tro
varsi deluso.
TER , add. Interrato o Interriate , Co
perto di terra. V. Rio.
TERAFERMA , s. f. Terra ferma , detta
cosi a differenza delle Isole.
TERXtilO, . m. Terraglia, detto gi con
voce barb. Terragium , Specie d' argine
o ratnparo fornicato di terra attorno ad
un paese non murato per fortificarlo in
qualche modo. Ora in T. di Fortificazio
ne direbbesi Terrapieno.
Terraglia o Strada del terraglia, chia
masi da noi Quella strada regia che par
tendo da Meslre porla quasi a linea ret
ta a Treviso ; e dalla sua denominazione
pare che sia slata in origine formata alla
a guisa di terrnglio.
TERAGL1E, s. f. TEBACLIA, si chiama reramenle quella Specie ili lerra ch'ir alla
a formare le Sloviglie , cio Tutti i vasi
di terra per mettervi entro vivande. Non
dimeno urli* uso ilici, un TERACLIB alle
Stoviglie medesime. Quindi FABRICAT
a Vi;-, urnui DI TERAGLIB , Slovigliaio.
TERAPIE^,, m. Terrapieno, Elevazio
ne di terra sa cui si dispongono le .-trii
glierie e gli uomini armati per difesa drlla fortezza. Diceci anche Interralo. La
pendenza che ha il Terrapieno dalla par
te della fortezza chiamasi Scarpa.

TERAPIENAR , T. Terrapienare , Far


terrapieni.
TERAFIEHR UNA CHIAVICA, cbe ancb
dicesi LVTERB LA CBIAVBGA, in T. delle

Saline j Farla cascia/a, Quell'operazio


ne che si fa riempiendo di terra il vuoto,
che resta fra le due imposte che chiuda
no la cateralla, per impedire pi valida
mente ali' acqua l'entrata o l' uscita.
TER\R. V. IwTBaXa.
TERAZZA, s.f. Terrazzo, Parte alta della
casa, scoperta o aperla da una o pi par
ti. Bicocca , dicesi per Terrazzo o allr
fabbrica in allo della casa. Loggia, l'EiliCzio apTto , la cui copertura si regge iu
gli architravi , t questi in sui pilastri
colonne. Perone, chiamasi la Loggia sco
perta. V. TERAZ.ZETA.
TBBAZZA GHAXDE, Terrazzane.
TERAZZR , v. Smaltare , Coprir di
Smallo a uso di lastrico.
TERAZZR, s. m. Specie di Lastricatore,
cio propr. quell' Artefice che cuopre ne
gli filili. . i il suolo con lo smallo o leslac<-ii> in vece di laslrico. V. TERAZZO.
TERAZZRA , s. f. Chiamasi da noi 1*
Femmina del TEBAZZBR sopra indicalo.
^ TERAZZTA , s. f. Terazno; feroncello; feroncino , Piccolo terrazzo o vero
ne, V. TEOAZZA.
TERAZZO , s. m. Testacelo , Chiamni
Quel pavinirnlo delle case o d' altri luo
ghi che si lavora coi frammenli di .terr
colla. Se questo pavimento a guidili)

TBfc

TER

TE1T

prato smaltalo di fiori , dicesi Smalto.


Sembra che forse potrebbe dirsi Battu
to, perch si forma battendolo , ma que
sto termine proprio del Suole o pavi
mento di terrazzo (TBRAZSA) cio di luo
go coperto.
PiGlAizo DEL TBRAZZO; chiamati il Pi-l
tio strato dello smalto o testacelo.

grj. di Determinare, Ordinare, Statuire ;


e quindi TERMINA zibiY , V. Dicevasi in
quegli decreti di Terminazione, Sue Ec
cellenze terminano e terminando coman
dano te.
TERMINAZIN , . Terminazione, la
tinismo. Voce dell'antico Governo Vene
to, cio Determinazione, Decreto, Ordi
nazione d'una iMiigislrnlnra , che ora direbbesi Decreto;* se fosse stampalo, Edit
to. V. TERMINAR.
TRMINE, s. m. Termine; Confino,^*
parte estrema.
Termini si dicono ancora li Contrasse
gni di (-Mili ne; e Contermine il Concorso,
l'unione di termini, di confini.
Termine, si dice per Spazio di tempo
Termine perentorio; il Confine del
tempo slabihlo ginridicamenle Ter
mine di piazza, nel Commercio il Tem
po o respiro accordato per lo pagamento
delle cambiali.
TERMINE DB LA FIEBA , Scardo difiera, rate Approssimamento al fine. Cosi si
dice Scorcio del giorno e simili.
ESSER ix TEBMINB, Esser in mora, T.
leg. Pagamenlo a lermine prefinito.
Term irte, di cesi per Parola, Voce, Vo
cabolo , e s' intendono tulle le parole pro
prie Termine didascalico o dottrinale
o istruttivo, si dice qnel Vocabolo che da
se slesso o in concorso d' altri serve a ren
der pi agevole la via degli insegnameli
e delle cognizioni filosofiche foci co
muni ./''.; lingua, t intendono i Voca
boli ordinarii della favella Termine
tecnico, Proprio d'una dala arte, profes
sione o scienza. TERMICI VECHI , Vec
chiume; Arcaismi, si dicono le Parole o
Maniere di parlare anliquale e rancide ;
Pacatoli cariati, rancidi, vieti.
ANDA* FORA DEI TERMICI, Uscir dei ter
mini, Uscir del convenevole, Partirsi dal
giusto Uscir di squadra , Eccedere la
convenienza.

il titolo di Vicedomini ( VISDOMJMP ). Al


la prima competeva l'esazione del dazio
dell'olio, e la vigilanza sulle misure del
l'olio ; al l'ai ira la soprintendenza alle ma
terie della grascia. Ed erano basse Mngislraiure in certo modo aggiunte a quella
dell' Olio eh' era Senatoria : onde fu ad
esse dato il titolo di Vicedomini per in
dicare la loro dipendenza dal Magistrato
principale, come erano li VISDOMT.VI A LA
TANA relativamente ai Padroni dell'Arse
nale.
TERNIR, s.m. T. anliq. Cos si chiama
vano li Vendilori d'olio e di grascia j dal
che deriv la voce Ternaria che dava ih
titolo alle due Magistralure sopra indica
te. Questa denominazione era per a' tem
pi noslri dimenticala.
.
TERNI N, s. m. Voce dataci dagli Austria
ci e che nell'uso de'Tribunali dicesi Ternone ; e li chiama quel Libro dello al
tre volle Quinternetto, in cui ogni singo
lo Consigliere registra cronologicamente
gli affari che sono a lui commessi; ed
come il protocollo degli esibiti.
TERNO, s. m. (Voce Ialina), Terno , T.
dell' uso e di pralica per esprimere Tre
numeri giuocali insieme al lotto pubblico.
Nel Vocab. Sicil. si trova per corrispon
dente Ternario.
M'HA TOC var TEBNO, dicesi tatara iro
nie, per esprimere M' avvenuto un di
sastro o una sventura,* disgrazia, una
perdita.
TERN1TA (S.) s. f. Santa Trinit. Ti
tolare d'una Chiesa di Venezia una volta
parrocchiale, slala soppressa ai tempi del
cessato Governo italiano.
TEROR , s. m. Terrore, Spavento.

SFOCIO DETBRAZZO, V. SFOCIO.

UMIDO o ROGNA DEI TVIH/./I, Uligine,


Quella lecchila polverosa che si genera
nello mallo quando non fi lari e non li
ttropicci; o <ia la Rogna o Umidit del
Battuto.
TERAZZO, . m. T. Agr. Ciglione o Pro
da, Quel terreno rilevalo sopra la fossa
che sovrasta il campo: onde approdare e
Incigliare.
TERCIGLIO o TBIIICI.IO, i. m. Caalre
sella. , Voce romana. Specie di giuoco del
trcselte fallo in Ire sole -persone. V. ZoCR A TBUCICLIO', in ZucXn.
TERN , i. m. Terreno , la Terra stessa ,
propr. * intende di quella che li col
tiva.
TERBY CHE SE SFOXDA , Fitta, Terreno
che sfonda e -nini regge al piede.
TERS COLTUII, Confetto, Agg. di quel
Terreno che sin slalo ben coiicollo dal
sole e stagionalo dalle gelale.
TEII.M DB FONDO , Terreno fondato ,
vale Profondo, cio Che IM molla I Tra
l>uona.
TERF Y covEB.v , Terreno coltivo , Vo
ce agr. cio Proprio alla collura.
TERN NovALjTerreno maggese o mag
giatico, Terreno ridono novellamente a
coltura.
TBRX MAGRO , Terreno smidollato o
infiacchito, Che poco frutta.
TERBI VBGRO, Terreno sodo, cio In
colto, non lavorato.
PIAN TBRBN, Terreno; Terragno, Agg.
ad Apparlaincnlo terreno.
QUANTIT DE TERN , Presa di terra.
TEHEW DA IECNAME , Deposito o M agazzino di legnami, Luogo terreno, dove
si tengono i legnami e le tavole da com
mercio.
TERGO , s. m. Terg-o , II di dietro A
TERGO , A dietro ; Al rovescio , e Inten
diamo al di dietro d'una pagina scritta o
stampala. Questa voce nsavasi a'iempi del
Governo Venelo. Quindi ATB uso IN
TEI. TERSO , OVV. A CABTZ QEARANTATBB

TERGO , modo basso, Aver uno a carte


quarantotto o quarantanave ow. Aver
uno in queC ultimo servizio, Non averlo
in grazia.

TER1B1LE, addi Terribile, Spaventevole.


EL SE Ti'.niDiir, diciam noi fami), di
alcuno, e s'intende Pronto; Arguto; Fa-

lente; Fiero; Bravissimo esimili. V.DETERR , . Atterrire, Spaienlare.


COSSA o Vii o BASTONAB CHE TERSSB,
Cosai Fino o Picchiate che pelan Corso.
TERMINAR, T. Terminare, Finire.
Terminare, voce bnrb. che usatasi dai
Magistrati civili de' tempi Veneti nel si-

EsSBB A I.' ULTIMO TI'JIMIVF. o' OTTA COS-

SA, Esser alla porta co' sassi; Essere al


fondo delsacen; Esser presto atfammenne, alfine; Essere alle strette o a tiro ;
Toccar della fine.
ESSER VERSO EL TERMINI D'UNA COSIA ,
Essere alta callaia di qualche cosa.
TERMMETRO, s. m. Termometro, Siruntenlo noto, cheserTe a misurare i gradi
del calore e della frigidit dell' aria per
meizo dell* dilatazione o condensazione
del liquore con tenuto nel tubo di Tetro che
Io compone.
Bottoncino ti chiama quella Palloltolina di vetro o di smalto appiedi d'un can
nellino , che serve per riconoscere i gradi
del caldo e del freddo. V. BAROMETRO.
TERNA , s. f. Terna , Voce dell'uso presso
tulle le Magistrature, e vale Lista o Noia
di Ire Candidali , che si propongono per
la scella d' uno da farsi ad un impiego
pubblico vacante.
TERNARIA, s. f. Due erano nel Gover
no Venelo le Magistrature , una chiama
ta Ternaria vecchia , Y altra Ternaria
nuova, coperte da Palmii che portavano

671

COSSA CHE U FA TBRR , CoSO C'/? mi

fa orrore o raccapriccio.
TERUZZO, s. m. T. Agr. Terrccio, Con*
ci o Letame macero e mescolato con ter
ra. Dicesi anche il Letame smaltito o ben
consumato.
TERZA , i. f. Terza. Con questo termine
noi comunemente intendiamo l'Ora delle
nove della mattina, in cui sogliono ridur
ai le persone impiegale ai loro esercizi!, e
s'apre il Foro. Terza quindi diciamo al
Segno delle campane che suonasi nella tor
re di S. Marco a ore 9. d* ogni giorno per
avviso pubblico dell'ora giuridica. Mezza
terza dicevasi poi all'altro Segno di una
sola campana che una volla snonavasi ne*
giorni feriali mezz'ora dopo.
Terza, chiamasi nel giucco del Picchet
to V unione di tre carie seguenli del me
desimo palo.
TERZAG (colla z dolce) s. m. T. degli
Arcbilelli Arco di quarto acuto , cio Ar
co golico, fallo di due parli del cerchio,
che hanno due punii cenlrici differenti.
TERZARINA o TERZADINA (colla z aspra)
s. f. T. agr. Terzo fieno, cio quello che
si raccoglie dalla lerza segalnra nell'an
no. V. FEN.

TERZAROLR, v. T. maria, V. TERZARIL.

TERZARIOL (colla z aspra) s. m.

'

073

TES

TES

ruolo; Terzaruolo , T.mar. La minor ve


la della nave o sia Un terzo di vela.
RECHILA DBLTERZARIL , Basa, Mani
glie di corda (atte nella rilinga ( GBATIvo ) per formarvi una manovra. In alcune
inserita una radancia.
FAR TEHZARIOI o TBRZAROLAR , Far terzeruolo, si dice dell' Acconciare le altre
vrle maggiori all'altezza e forma del lerzeruolo, evale Abbreviarle, Impiccolirle.
TE.iz.mibL, dello per Pesce, V. CIEVOLO.
TERZARL, s. m. T. agr. Terzofeno. V.
TERZARI.VA.
TERZTA, s. f. (colla z aspra) Terzetta
Pistola piccolissima, cio il terzo della mi
sura permessa.
TERZTO, i. m. Terzetto, Quella parte
del Capitolo a altra poesia eh* compre
sa in Ire versi.
TBRZETO DA MAOAZBX , V. MADASBIT.
' Terzetto , in T. di Teatro , dicesi a quel
Callo che fassi in tre figure, come il Bal
lo fatto in due dicesi alla Francese PADEb. V.
Terzetto, chiamiamo pure quella Com
posizione musicale che cantasi o suonasi
in Ire.
"TERZIARIO , i. m. Pinzochera , Quegli
che porta l'abito religioso stando al seco
lo.
TERZILO ROSSO, i. m. o MAGASSE
aosso, Specie d' Anatra salvatioa della da
Linn. Anas africana, eh'* della grandez
za poco pi della Cercednla (ZARCBGNA).
Frequenta i laghi e le acque dolci, ed
ottimo cibo , ma non sono questi uccelli
fra noi tanto abbondanti, e comparisco
no per lo pi in primavera avanzata.
TERZO , . m. Terzo.

te a vergalo , colle quali si coprono i let


ti. V. TBSTOR.
LA muli DA TESSER, Far il tettitore.
TSSER , v. Tessere, Fabbricare o Com
porre la tela. Il suo contrario Stettere.
TBSSBB eA VELI, Contenere, Intrecciar
insieme i capelli per far parrucche ed al
tre opere di capelli.
TESSER LB STIORS, V. STTOBA.
TESSERA, i.f. Tessitrice ; Calcolatola,
La fremii M* che lesse.
TSSERA, . f. Tetter o Taglia, Legnetto sul quale si fanno delle tacche o taglia,
che servono a numerar che che sia.
GIUSTA R LE TsssflR , fletto fig. Pareg
giar le some , vale Far le cose del pari ,
ed ache Procedere con cautela e riguar
do Aggiustar le partite o te differen
ze, Ravvicinare gli animi mal disposti,
comporti.
INTRICAR LE TESSERE, V. ITTRICAR.
BOTAR LB TESSERE, Gettare le tesse
re , dicevasi ai tempi del Governo Vene
to l'operazione di cavare a sorte dall'ur
na i nomi de' Candidati proposti al Con
siglio de' dieci , per assoggettarli coli' or
dine stesso dell'estrazione ai ioti del Mag
gior Consiglio. E tale espressione Gettar
le tessere , voleva dire Cavare a torte.
TESSIDRA, t. f. Tessitura, Tessuto,
Hipieno, Trama, Le fila da riempir la
tela e colle quali si tesse.
TESSO, Tessuto, add. da Tessere.
Tessilo A LA BAIALA , Malletsuto.
TESTA , . f. Testa o Capo, e in modo bas
so Coccia e Coccola Teschio, si dice
la Parte superiore della testa o La testa,
taccata dal busto Zaccaena, la Par
te dinanzi della testa Collottola o Cu
ticagna, la Parte di dietro , cio la par
te concava deretana tra '1 collo e la nuca
Nuca o Coppa, la Parte di dietro vcr10 il collo.
TESTA BISLACA , Capo sventalo , cio
Inconsiderato, senza giudizio.
TESTA DA BALCO B CULO DA BARV, Locuz. di gergo e vale /'.-/// al di fuori , e
cenciosa di sotto; Gran rombano e poca
lana. S';illu-ii- ad una bella ma povera
giovane clic stia alla fiurslra per
' farsi va-.

FRA I DO LITIGANTI Bl TERZO CODE , V.

LITICANTE.
FAR BL TEMO , Locnz. mil. Dar la pre
tta o il prestito , Pagamento anticipato
che si fa ai soldati d'una parte del soldo
loro. Dar la presta. Il conto della presta.
TES\R (colla s aspra) v. Tesare la vela,
vale Distendere, Tener tesa la vela.
VELA TESIDA , Vela distesa.
TESE (coli' e stretta) i. C TESE DB LB ALTE, T. mar. Guardamano, dicesi a due
corde tesate dalle alette del bompresso
gli apostoli, che servono di sostegno ai
>!.ii : M." quandooionlano su quest'albero.
TESN o TASW, s. m. (colla s dolce) Ti
cinese , chiamasi l'Abitante delle terre
per cui scorre il Ticino , fiume che nasce
dalle alpi sopra Drlliuzona, che forma il
Lago maggiore , che discende a dividere
per Intinti tratto la Proiincia di Milano
da quella di Novara e passando per Pavia
mette foce nel Po.
TESOR\R, r. Tesoreggiare; Tesorare e
Tesaurizzare , Cumular tesoro , dicesi
iperbolicamente e vale Guadagnare assai,
r ar gran profitto.
TESSER, i. m. Tessitore; Testare; Tes
serandolo; Telaruolo e Calcotaiuolo, Quel
la che tesse e fa la tela ed i panni Celoaaio, dicesi il Facitor d i coperte ICMU-

TESTA D' AGNELLO o DB CAVRBTO, Teslicciuola, Ln testa d' agnello o di capretto


qnand' staccata Pazzerello o Capoc
cia si dice dopo esserle stato levato il cer
vello.
TESTA DA PERCCIIB , Testiera, Testa fat
ta di legno o di cartone etc.
TESTA DB BINA DB PAW, Pane di capo,
I . uno de' due pani che vi sunu a' capi del
la piccia.
TESTA DB LA CHIAVE, Anello o Capo drlla chiave, Quella parte della chiave falla
a anello per cai i premio in ninno e si
maneggia.
TESTA DB CAZZO, Uccello, fig. si pren
de per Minchione, Zimbello, Zugo e si
mili. Uccellane o Uccellaccio, dicesi pu
re mi-taf. di Persona sciocca e da essere
Uccellata e beffata. Vi corrispondono Ca-

TES
pdi lue, Pincone, Rifilacelo, Ballarci, Coglione e limili.
TESTA LEI AOHI, Capocchia. V. l'i. MU
LO.
TESTI DEI CAVSLI, V. CAVKI.O.
TESTACEI CHIODI, Caperozzolo; Capofchia i Cappello.
TESTA DEL BASTO*, Capocchia.

TESTA DEL CAPLO , V. CAPLO.


TESTA DB i.rr.vi, detto fig. a Uomo,
Bacchiane ; Sciocco Bacheca o Bcheco, dicesi d'acoro che non sia buonb
che per un po' di mostra.
MEZZA TESTA , Maniere anliq.dclta per
agg. a Uomo, e vale Stolido; Scemo.
TESTA DE LE RODB , Mozzo della ruota.
Quei pezzo di legno nel meno della ruo
ta del carro, dor soii ftte le razze.
TESTA DE nono, Cappa difrate o C,;veiza di moro o Morello, Sorta di colo
re bigi che s'av?icina al nero.
TESTA DB OL o DE PALAMACIO o DI CBrEGACapogrrffo; Capo duro; Capaccio}
Capone ; Pecora; Pecorone; Bue intro
nato, detto por agg. a uomo e vale Di du
ra apprensiva; Castronaccio; Capanone;
Capo <f assiuolo ; Zucca al vento; Zuc
ca mia datale, Grosso cervellaccio , di
coccia dura GRAW TESTA DA CELBCA .'
Egli abbaglia nel iole, cio Non intru
de le cose chiarissime.
TESTA D' u.y PONTE ; V. POJTTB.
TBSTAI.YBJIBVA , Modoant. tolto Gg. per
imitai ione del Cavallo che quando il
briglia porta la tetta alla, e Tale Capo ele
vato , tuperbo.
TESTA PBLADA, Capo rimondo, pelato.
TESTA PESCA , Aver il capo grave, pe
lante; Esser accapacciaio.
TESTA BUSA, drtto fig. Testa luta;
Canna vana; Cervello balzani; Cervel
lo tondo, vano, bucato, bigio.
TESTA SVBNTADA; Capo sventato; Cer
ve! a" oca o di fatto, Uom leggieri , di po
co senno Capo a cantoni, dicesi di
Uomo stravagante e pazzo.
TESTA r C.NE.VTE PAUSA, Buono studi/i
rompe o vince rea fortuna, Pro*, che ti
dice per dinotare cbc Coli' industria ti
possono prevenire o superare le ingiurie
della fortun.i.
ANDAR co LA TBSTA BOTA o co LE PBZO,
Andartene a capo rotto o a tue; Andar
col peggio, Rimaner perdente , Restare
al di olio. Cavalcar la capra inverso al
c/iiii'i, modo (ir. vale Averne il torto.
ANDAR i VOLTA co LA TWTA , Girare
il capo ; Patir capogirlo.
AVER LA TESTA VIA , Fare o Piantar
una vigna, Non badare a quel ch'altri
dica. stere travialo o tvialo ; Aver il
capo altrove Co LA TESTA TI* , detto ^
avverb. Alienatamente.
AVER GRAN TESTA, Aver gran talento,
Aver sagacit di mente o mente profunda.
AVER POCA TESTA , Aver poca sessitu
ra Poco buon senso Esser di poca o
piccola levatura o Aver poca levatura , si
dice di Persone Irggieri o di siarso talen
to Chi ha cervelliera di vetro non va
da a battaglia di sassi , Chi non bea

TES

TES

provveduto non si metta MB* gran perico


li Chi non ha cervello abbia gambe, e
Tale che Si deve supplire colla fatica a quel
ohe si trascuralo per disattenzione.
AVER QUALCOSSA PER LA TESTA , Aver il
cimurro, dicesi di Chi ha qualche umore
o fantasia o di Chi sia sdegnoso e imbiz
zarrito Go ALTBO PER LA TESTA , Ho
altra fantasia; Ho il capo ad altre cose,
vale Altri pensieri e di maggiore impor
tanza.
GHE N'HO PER MI SIN BORA DSLA TESTA,

San nelf acqua sopra '/ capo ofino a go


la o a bocca, Maniera fig. che vuoi dire
Essere in un grandissimo travaglio o estre
ma necessit. Io san nelC acqua sopra il
capo per me, non posso ire a cercar di
lei.
AVER TANTO DB TESTA O A VR LA TESTA

CRANDACO FA UNA CASA, Aver il capo grave


o come un cestone; Essere accapacciato, cio Stordito, imbalordito. Io non so
dove m' abbia il capo s' io non me lo toc
co; Ho la testa invasata, ottusa. V. in
PESO.
Avn UN CERCHIO A LA TESTA, lo 8teS9O

elle AVER UNA CEGIAURA, V. CECIAUB.A.


CAVAR VIA DA LA TESTA UNA COSSA , V.
CAXH.
CAZZASSE IN TESTA QUALCOSSA , V. CAZtR.

Cni HOGA T:-.M-A G* GAMBE, V. GAMBA.


Co LA TESTA BASSA, A capo chino ; A
capo basso; Fronticiinato.
Co LA TESTA IN 7.0 , A capo aW ingi;
A capo fitto; rimboccalo i Capovolto. II
ino contrario Coii testa ins o . / ca
po ni!' ins.
DA LA TESTA FIN AI p\E, Da imo a sommo; A imo a sommo; Da capo a piei Dal
capo a' piedi.
DAR A LA TESTA , V. DAR.
DAR LA TESTA IN TUTORI, Dar del ca
po nelle muraglie ; Dar nelle girelle, va
le Impazzare.
D.4R UNA BONA LATDA O J1ESENTADA DB

VESTA , V. LAVADA , KESENTDA e ROMANCNA.


DB MIA TESTA , DB TO TESTA , Di mio ;
Di tuo capo , Di propria , Di sua inten
zione.
De TESTE LE SE STENTA A ACUII rn ti ,

Consiglio di due non fu mai buono.


MEGIO ESSEl) TESTA D' ANGULA CHE
COA DB STURIN , V. MiGIO.

ESSER o STAR co LA TESTA A CASA , V.


CASA.
EsSER CO LA TESTA SEMPRE SUI LIBRI,
Aver fitto il capo ne' libri e simili.
FAR DE so TESTA, Far di suo capo.
FAR TESTA , Ostare ; Far testa ; Far
Jronte ; Far ostacolo , Opporsi , Far re
sistenza.
FAR TAWTO DE TESTA A QTJALCUN, Far

il capo altrui come un cestone , Stordi


re, Imbalordire, Torre; Rompere o Spez
zare il capo o la testa o la fantasia.
GNENTB IN TESTA , MOLTO IN TESTA ,
ZOCOLI, BROCOLI e MAIVESTRA, Prov. no
tissimo , il quale ci avverlisce che per
mantenersi sani e star bene, bisogna Non
Ter pensieri noiosi pel capo ; Che la te
sta sia riparala e coperta; Che i piedi stia-

85

no ali* sciatto ; Che ci faccia uso di ca


voli o simili per tenere il corpo lubrico; E
che si mangi minestra per nutrirci. Dicevi
comunemente ancora, PER STAR SAN CHE
TOL GNOCOLI, BROCOLI E ZOCOLI. A questi

nostri dettali corrisponde, bench con di


verse regole, il seguente epigramma d'un
poeta franzese di nome Francesco Ovvcn.
Point de medecins,
Peu de medecine,
Point de chagrinSf
Sabre cuisine,
Si tu pretendi
Vivre long-lemps.
LAOR'AR DE TESTA , V. LAORR.
MAGNAR co LA TESTA IN SAGO, V. MAG.VR.
MBTBH UXA COSSA IN TESTA A WNO , Sufolar negli orecchi, 11 dir cosa segreta
mente nd altrui che'l metta in sospetto;
come l'altro Mettere una pulce nelf orec
chio.
No AVE TESTA DA GOVERNA TUE, Aver

una testa ripiena di pappa , cio Senza


giudizio, e non saper far bene i fatti suoi.
Non aver mitidio Mo CHE TESTA CHE
XE LA MIA ! la ho dato il cervello al cima
tore, Quando uno non li ricorda di alcu
na cosa.
No SA TER DOVE DAR LA TESTA , Moli Sa
per dove darsi di capo, Non saper che fa
re o dove rivojgersi.

PERDER L* TESTA , Perder la tcrima ,


dicesi metaf._e vale Pcriler la regola del
l'operare, r.-i.-ir di s , Non saper quel
eh' un si faccia.
SBASSAR LA TESTA , V. SBASSAR.
SENZA TESTA, Acefalo, Senza capo.
SKBNDBB. LA TESTA, V. SFBVDBR.
STAR co LA TESTA WOA , Stare in zuc
ca, Senza cappello.
STAR TESTA A TESTA, Star tetta testa
o trslu per lesta o a tu per tu , vale Solo
a solo.
TONDO o FATO COME UNA TESTA, Capoluto , Che in testa convesso , quasi fallo
a cupola.
TANTE TESTE TANTI CERVLI , V. CEHVLO.
MAI POSSO ALZAR LA TESTA, Mi COrtvie-

ne star terra terra come la porcellana ,


cio In basso slato senza potermi avanza
re. La porcellana si raccoglie dalle falde
de' monti.
ZoGR DB TESTA, V. ZocR.

TESTA o sia TURBANTE DE MAR, V. TUR


BANTE DE .MAH.
TESTDA, i. f. Capata, Percossa che si
da col capo o (i tocca dal capo di chi
che sia.
DAR USTA TESTADA , Dar del capo nel
muro; Dare una capata.
DARSE DE LE TESTA E , Attestarsi, Ac
cozzare 1' una testa ali' altra.
TESTDEGO, s.m. Testatico^ Testa, det
to da alcuni Capitazione ed anche Censo per capo, ne* bassi secoli Capatici! m.
Imposta del Principe sopra le tesle dei
suddili o sia per ogni capo d'uomo. Sot
to il Governo Veneto diccvaii pi comu
nemente MASBNA, V,

TES

67 3

TEST\R, T. Testare o Tettamentare, Far


testamento.
OMO CHE ir POL TF.STAH , Intestabile t
Che non ha facolt di far testamento.
MORH SENZA TESTAR, Morire intestato.
TESTARD\GINE, e. f. Mulaggine, Osti
nazione del Mulo , ma per traslato prendesi comunemente dal vizio naturale dei
Muli per Caparbieria.
TESTIRA, s f. Testiera, Testa di legno
ad uso di riporvi parrucche e simili.
TESTIERA DEL LBTO , Testiera , cio
Quell'asse che sta da capo al letto e Ira '1
leito e 'I muro.
TESTIMONIA, s. f. Testimonia, fem. d
testimonio.
TESTIMONIO, s. m. Teilimonio o Testi
mne, Colui eh' presente ad un fatto o
che depone in giudizio.
FAR DA TESTIMONIO, Testimoniare; Tettificane, Far testimonianza, deporre in
giudizio.
PiTocXR TESTIMNI , Accattare testi
monii cheiLatini dissero Expiscari,Cercar quasi in elemosina de' testimonii per
farli deporre in giudizio , e s1 intende Te
stimonii falsi o almeno dubbii ; e quindi
Testimonii accattati, che un bravo no
stro Ledale diceva Espiscati, alla latina.
COSTITUTO DE NOMINA DB TESTIMONI,
V. COSTITUTO.
TESTNA, s. f. Testina} Testino f Testo
lina, Piccola testa che anche dicesi Ca
paccio Testicciuola o Testacela , di
cesi propr. di Quella dell' agnello o del
capretto quand' staccala.
TESTINA DE LE SEMENZE, Capolino o
Capetto chiamasi piuttosto il Capolino
del seme o simile. Seminare col capolino
del seme ingi. Capitello, dicesi sola
mente di alcuni fiori composti di fiorelli
ni folli ed utiiii rln- formano come una
piccola palla. La lappola ( GRAPBGIA )ha
certi capitelli, li quali molto j' appicca
no alle vestimento.
TESTINA , dello fig. ad nomo , Testa
busa ; Sar ; Zugo , vale Senza cervello.
TESTO, s. m. (dal lai. Testa, u) Testo,
Stoviglia di terra colta ritonda, colla qua
le si cnopre la pentola Tegfthia, diceei a quell'Arnese di rame <v di ferro con
cui si cnopre il tegame, e infocolato ro
sola le vivande.
TESTOLINA , V. TESTINA.
TESTN, s. m. Testone o Capone, Gran
de o grossa testa. Capoccia , dicono in
Toscana.
ME PAR D'AVER UN TEST, Mi par
d" aver un cestone, dice alcuno, Quando
si sente infreddato ed aggravalo il capo.
TBSTN, detto per disprezzo di perso
na , vale Capone ; Bizzoccone ; Babbaccio; Essere un capo grosso; Essere un
ghiozzo, V. MAZZUCJN. TESTN DE PALAMAGIO, Babbuasso; Badalone; Merendonaccio; Scioccane, V. VISDECAZZN.
Testone , Moneta d' argento Napoleta
na , Romana e Toscana , cos della a ca
pite grandiori, clic ora non pi in uo.

674
TET
Tsstox , pesce , V. Bimto e Go
.
TESTR , e. m. Setaiuolo , Tcssttare di
panai di teta. V. Tessbr.
TETA (eoU'e serrata) s. f. Tetta; Mammella; Zinna; Cizza; Poppa.
Cioccia voce con cui i Fanciullini di
cono la poppa.
Dar la teta o lb tbtb , Dar poppe ;
Lattare ; Tenere a petto.
Tete spartie , Poppe disgiunte
Poppe o Poppaccie raggiunte il oo
contrario. Su di che un tro Poeta bernesco s'espresse dicendo, L'uxa sa l'alTBA LE SE 6 LOXtXx, N LE PA MARESSlo 8ara0xde.
Tete che zb axdib ix bruo o ix zajtlE barolb falbala la
BEBALTLA , Telle M am vizze ,floscie , cascanti , pendule, sgonfiate , a
borsa.
Putlo da TBTA , Pargoletto Bam da latte.
TETXr, v. Tettare; Poppare; Ciocciare;
Pocciarc, V. LatXr.
Tetar de mazo, detlo fam. Importuna
re ; Notare , Seccami.
ix tel cDLO, Fiutar di dietro o ilfondo delle reni; Dar di naso
Oh che tteme ix Tbl culo ! lie culata
o mosca culata'. Che seceagginel Espressione d'impazienza.
TETEME I.V TBL CDLO LA GA ,
Locuz. furbcsca per dire che Una tale ha
gran poppe.
TbtXr IX TBL CULO O TbTR DB MAZO A
uxo, dctto fig. Provocare , Commuovere
ache che sia, Concitare.
Co UNA COSA STA . QUAXTO BA
STA, A TBTARGHB IX TEL CESTO LA SE CUATA , Chi ha buono t/i mano non rimescoli , Chi sta bene non cerchi che le co
se si mutino.
.
Tetabche, detto fig. Tentare, Far prova. Sluzzicare; Acciabaltare; Abborracciare, Operare a caso.
Tetabghb daento, Dello pare fig.,/ngrassare in che che sia, o di che che sia,
Goilcrnr, Averne corapiuceuza.
TETARLA, s.f. Poppatoio, Stromcnto
per trarre il lalle dalle poppe delle fem
inine.
TETAVACHE o ChiuchjavXchb, s. m. T.
degli Uccellatori , Succhiacapre o Succiacapre , ed anche Boccalone e Calcabollo Europeo, Uccello detto in Toscana
Nottola, nel Veronese Latacavhb , nel
Bolognese Calcabot, nel Frinli BocXs ; e
da Linneo Caprimulgus Europacus, cht
dal sno nome sembra salo a poppar le
capre, sebbene propriamente si cibi solo
rli farfalle noltnrne, di scarafaggi e d'altri insrlti che volano la noue. Egli ha la
bocea granilissima , nia il becco appuntilo e gentile ; si ciba sni crepnscoli della
sera e della mallina. Nidifica presso noi
ncllc cavit degli alberi , ma raro.
TETAZZA , s. f. Poppaccia; Poccione,
accr. e peggior. di Poppa.
Tetazzb , Bozzacchione, Poppe
izze delle donne. Poppe a dndoloni che

TIB
paion ventri vani; Poppaccie lunghe
pendenti e flosce ; Bariglioni cascanti;
Fiasconi ; Ctstoni.
TBT, s. m. Tett, Nome ra posto dal
la roce Te te, colla quale si chiama il ca
ne , ed fra noi Voce fanciullesca, e s'inlende il Cane.
TETINA, s.f. Poppellina; Zinna; Mammelluccia; Mamma; Mammilla; Mammellina; Tettola, Piccola poppa. .
Tetzvb xsrBLB, Acerbe mammelle, vale Novelle, fresche.
TETNA ( coli' streite) add. Pocciosa;
Uberifera, Che ha gran poppe.
Detto per accr. diTeTA, V. Tbtazza.
TETRO, add. Tetro, Oscuro, Cupo.
, Uomo cupo , diciamo
Colui il quale tiene in s le cose che sa, e
di cui difcilmente si pup penetrare in
interno. Dicesi anche per Pensoso; Tacir
turno; Maninconicp.
TEZ A (coll'e larga e la z dolce) s. f. Tettoia, Tetlo falto in luogo aperto , Ferti
le; Capanna, Stanza di frasche di paglia
o anche mu rata , dove ripongonsi il lieo, le legne, i carri e gli slruuicnti rurali in custodia o ricovero.
Teza DEL SQUBBO, V. SqHEIIO.
TI, Pi onome personale ch'equivale all'ilaliano Tu: serve anche per italiano Te,
la vece del dativo Ti oi diciamo Te.
Da per ti , Di per le ; Da te solo.
Dar del ti, V. Dar.
No TI XB BOX , No TI TAL UX' ACA , Tu
non sei buono; Tu non vali un lupino,
un acca.
TIBERIO, Tiberio, Nome proprio di no
mo, che lalvolla, dicendosi in termine di
gergo , vale per Culo; Direlano; II di dietro; lsedcre.
TIBIA o Tubia , s. f. T. Age. Trebbiatura, II trebbiare delle biade e specialmcnte del riso, per farlo uscir dalla spica.
TIBIXR e TudtXr, v. T. Agr. Trebbiare, ai
dice propr. del disgrancllare le biade, ma
specialmente il riso, facendolo calpeslare
in sull'aia da cavalli o allre brslic , che
fannosi camminare attorno allomo.
10, s. m. Sorta di Giuoco di nuova
invcnzione,rhe fassi con due mazzt di car
ie, numero 5a per cadauno. Nell' uno sono serine demande , nell' altro le risposte ; si cava alla sorte una carta del primo
ntazso , indi una del secondo , ed giuo
co di trallenimcnlo giovanilc.
TIBID01, s. m. ( Voce che si crede derva
la dal latino corrotlo de'bassi tempi, Ti
bi do, che in Veneziano direbbesi Tb da
go , Maniera di minaccia , che vale Tiferisco ; Ti bastono etc. come si sente ncllc
riese ) Tajferuglio, Qustione o rissa di
molle persone in confuso Baccanella,
Raunata strepitosa di poplo Chiucchturlaia , Rumore confuso che facciano
moltc persone discorrenti in un trallo e
senza ordine Gargagliata o Slormeggiata, dicesr al Romoro che fanno molli
parlando e cantando insieme.
Tididi DB Disconso , Tiritera, Stravagantc lunghezza di ragionameuto.

TIF
TIBIO, s. ra. f che altri d icono TCio) Occapaz tone; Laboro, Travaglio.
Star al tibio , Occuparsi asidua
mente; Lavorar senza sosta, Atlendere
al proprio mesliere,
VboxIb dal tibio, Venire dal lavare,
e intendesi d'un lavoro lungo e fa ticoso.
TICHE oTich, s. m. Voce nuova. Chiamasi volgarmenle una specie di granchio
(Gaxfo) o sia Contrazione convulsiva do
lorosa dei muscoli , che manifestas) d' or
dinario nellc guanee. Questa malattia apparticne alla classe delle Nvralgie cioe
alie malattie Astenico-nervose.
TICHIGNADA , s. f. t'rgala; Frugacchiala, L'.iito del frugare.
TICeiGNAGA, s. m. ( che altri dicoa
Tixchicxaga ) verbal di TioHiexXn , vo
ce bassa, si dice gur. nel sign, di Seccatore; Seccqfislole ; Mosca culaia; Improntaccio, detto di persona noiosa.
TICHIGNAMENTO, s. m. Titillamentoi
Tild/azione, Blanda e mofle commozione.
Tilillamenlo di giubilo; La tilillazione
deW odorato; Tilillamenlo de sensi.
tichignXr, v. Frugare; Frugacchiare;
Frugolare , V. Frugxar.
TICTCH Far tictach o tictock ,
Marlellare , in sign, neutro, dicesi della
pulsazione dell' arteria ; quel batiere che
fa il cuore pi veeraentemente del slito.
Far ticche tacehe o ticche locche , di
cesi del Toccarsi una spada coll'allra ucll'alto di sclicimire.
Tricche tracche e Trich trach , Voci
imitative di quel Rumore che fa rfai cammina in zoccoli o con calzari di grosso cuoio risceco e simili.
TIEMO (coll'e serrata) s. m. Coperchio9
ed quello fallo a volta io alcune barchr,
come spccialmente ne' burchi , di tavole
immobili ad oggetto di tenervi al coperto le mercanzic. V. Camito.
TIESTAMENTE , s. ra. Voce disusata ,
Tientammente , Voce bassa che si usa m
isohrrzo per dinolar Colpo che allrui si
d.i, quasi ad oggetto d' indurlo a tenere
a mente che che sia. Bsca su qubltibxtamextb, Beccati quel tientammente.
TIENTINBN , s. m. T. Mar. Guarda
mano, Corde sitHate alia Sola del vascellu riel posto della scala per servir di sostegno nel montare e scendere.
TIENTIMBN , s. tu. T. Fam. Bel cero ;
Bel cesto; Bel fusta; Cero; Fantoccio9
Dicei per irona d'uomo che si tenga bel
lo Bellimbusto.; Un beW imbusto ; Un
bel cece ; Tulipano; Tulipo, dicesi
ischrrzo a Colui che abbia s opiuione
di bello.
In altro sign. Vanerelh ; Allosoz, Lezioso; Inzibettato ; Narciso inztbct tato ;
Prof mato, Giovane ch stia sulla cari
catura Sll' altillalura aftell ala. V. Ce
sto.
TIFO, s. m., dal Greco Tifos, che vale
Stupore. Malattia gravissinia prodotta Ha
un miasma che alicea sin gola rm ente il
sistema nervoso, quindi cagiona apease

TIM
tolte la morte dell'ammalalo. Qoeslo male infier presso noi nell'anno 1818.
TIFO, dello per roce di gergo de' Bar
caiuoli , rale Fazzoletto ; Moccichino.
TIGLI A, i. f. Albero, lo stesso che CIR
MOLO, V.
TIGRA , ad*, lnaana.ia.to ; Biliottato;
Tigrato , Asperso di macchie a guisa di
gocciole.
TIGRE , t. f. Tigre, Animale quadrupe
de che nasce ne* paesi calili , noto per
crudelt e fierezza. Linneo lo chiama Fe
to Tigrs.

TIL\. V. AmX.
TIMBLO , t. m. V. TIMPANO.
TJMDLO DA BODN, T. de'Cuochi, For
ma da puddinga, Strumento concaro di
rame pi o meno largo, per lo pi accostolalo , che serve ali' uso di far il pnddinge. V. BODN.
TIMBRO, s. m. Voce dataci dai Francesi
sotlo il cessalo Gorerua ilalico, e vale
Marchio ; Impronta ; Sigillo ; e s'inten
de quello pubblico degli Ufzii onde le
carte vengono aulenticate e validale.
TIMISTUFI SIOR TIMISTOFI, Specie
d'aggiunto scherzevole, cbe ti da a qual
che giovane noioso, nel tign. di Schizzinoto; Schivo; Schifo; Schifiltoso ; Ri
troso, Che sdegna ogni cosa Dicesi non
meno per Volubili i Incostante; Saltanteccia, Leggieri.
SionA TIMISTUN detto di donna, Schifafpoco; Ritrosa; Bilicata; Monna tenerina, Che arlalamenle faccia la modesta
e la conlegnosa.
TIMO , t. m. Timo , Pianta odorifera no
tissima, che serre anche all'uso delle cu
cine ; della da Linneo Thjmus vulgaris,
V. SAUHUSA.
TIMN , s. m. Timone , dello anche Go
verno o Governale e Gubernaculo, Cros
to legno posto a poppa col quale si regge
la barca.
FBN DEL TIMN, Fornello del timone,
dicesi Una corda legala all'eslremil del
la barra del limone, che gli comunica il
moto.
BRAGHE DEL TI >' v, Brache del timone,
Due bozzelli semplicemenle stabiliti ciactino a un bordo della nare, in cui pat
tando il fornello del limone servono a far
che l'agghiaccio t'accosli all'uno ed al-
l'altro bordo.
FBMSHBLA DEL TIMON, V. FEMENLA.
LOSCA DEL TIMN , Cassa del timone,
Peno di legno forato , a Iraverso di cui
pasta la ribolla.
MASCHIO o MASCOLO DEL TIMO*, '_, .glia o dgugliotto, Gangheri o Ferri pro
lungali, i quali incaslrati nelle femmi
nelle, servono per lenere in bilico il ti
mone.
MOLISELO DEL TrxiJN, Mulinello, Ruo
ta che conduce il freno o sia la fune direltrce del manico del timone, e che ser
ve per legarlo e assicurarlo.
KlBLA DSLTIMX, V. RlDLA.

SCATIT D*L TIMN 3 Scatane del timo-

TIN
ne, dieesi il Pezzo che ne forma la parte
posteriore.
TIM.V DB LA CAUOZZA , Timone o Sii
le, V. BALANZA.
TlMb,V DEL VBBSmO , V. VERsbnO.

GovEttNAa EL TIMN , Timoneggiare ,


Regolare e comlur bene il limone.
UNO SE FOL METE! A TIMV , L'ALTRO A

BALANZN , Locuz. Lini, e mei. // meglio


riflga il peggio, Si dice quando tra due
cose cattive non r' differenza.
T1MONLA, s. f. T. de' Carradori. Chia
masi propr. Quell'arnese che si sosliluitce al timone d'un biroccio allorch si
vuoi adoperare un sol cavallo. Di qui pree il nome di TIKONBLA il Legno che abi
tualmente usa la limonela in vece del li
mone.
TIMONIR, t. m. T. Mar. Timoniere e
Temonere o Temoniero , Colui che gorerna il limone della nave.
TIMOR, s. m. Timore, Perturbazione d'a
nimo cagionata da immaginazione di fu
turo male o pericolo, ed meno che Pau
ra Timidit e Timidezza non sono si
nonimi di Timore, ma contrarii di Ar
dire.
TIMPAN\R , r. o TAMPA.VXR , Martellar
altrui nelC orecchio; Tintinnar nelTorecchio , Far rumore, Susurrare , Distur
bare.
TiKPANXn SENZA FBUTO , Confortare i
cani all'erta, vale Esortare, spingere ODV
a far cosa eh' egli faccia di mala voglia.
TIMPANR DHBNTO, Frugare, V. FUTIc.vXa.
TIMPANJI A QUALCHE PORTA , Trimpel
lare alC uscio.
TniPAirVa DB LB CAHPAJTB , Tempellare, II suonare interrotto delle campane,
e quindi Tempellala o Tempello di cam
pane.
TIMPANLO, t. m. T. di Stamp. Timpanello, Quel telaio che s'incastra nel tim
pano.
TIMPANISTA, s. m. Naccherino, Suonator di nacchera. Timpanistria , dicesi la
Femmina.
TMPANO, t. m. Timpano; Timlao; Taballo; Ataballo ; Nacchera e jVaccaro,
Due strumenti di rame in foggia di due
grandi pentole o mezzi globi, vestiti di
cuoio per di sopra, che si suonano con due
bacchclle, e serrono di ripieno nella mu
sica.
TIMPAVO nr. STAMPARLA, Timpano, Par
te del torcimi di stampa; Foglio di carta
pecora fasciate sul telaio di legno .PoTI DEL TIMPANO , Registri PANO DEL
TIMPANO, Feltri BBBGAMINA DBL TIM
PANO, Pergamena.
Avr.n SEVPDE QUEL TIMPANO IN TB LB

naciiiE, Aver sempre quel zufolo, quel


tintinnio nelle orecchie; Aver sempre chi
ti martelli nell' orecchio.
T1MPANN , . m. ttaccherone , Gran
nacchera o timpano.
TI \ \ , s. f. Tinozza , Vaso di legno fatto
a guita di Tino, ma atcai pi piccolo, che

TW
terre a metterlo sotto il tino quando ti
trarasa il vino. V. TINLA.
TllA DB LB CABTBB , Pila , Quel SO

grande in cui li gettano cencerelli mace


rati e vi li stemperano coll'acqna per far
ne carta.
TINA , in T. de' Conciatori di pelli ,
Troscia, Piccola (ossa o Tino in cui tengonsi le pelli ammontowate per atsavorirle. Coloro che attendono a queste Irose
chiamanti Addobbatori, V. SCOHZKB.
TI1VAZZERA , s. f. Tinaia , Luogo dor s
tengono le lina Palmento, dicesi ai
Luogo fatto-di pietre o di mattoni per lo
fatture vendemmiali.
TINAZZTO o TINAZZOIO , t. m. Tinel
lo, Piccolo Tino.
T1NAZZO , 8. m. Vaso notissimo , pi o
meno grande, fatto a doghe , fi qua! ter
re ali' uso di farvi bollire il mosto colla
tua grassa per farne il vino. Dicesi anche
Doglio, pronunziato coli' o stretto.
SPUTA DEL TINA*ZO , Zaffo , Quel turacciol di legno che ne tura la bocca.
TINAZZO , T. de' Conciatori di pelli,
Mortaio; addobbo e Canale, Quel luogo
dor si tengono le pelli in concia.
TINCHE TANCHE Qusi CHB VIEN DB
TINCHE TANCHE SB \ r. VA DB M ve il E -. \ \-

CHB . Quel che vien di ruffa in raffa te


ne va di buffa in luffa; simile all'altro
pini. Chi mal raguna tosto disperge; e
valgono Che le robe di mal acquisto si
perdono.
TINCHIGNXGA, lo stesso che TiciicxXGA,V.

TINLA o TrNBTA,s. f. Tinozza, Vo


ad uso di porre sotto il lino per racco
gliere il rino e portarlo nelle botti.
TINLO ( coli* e aperta > s. m. Tinello ,
*i dice il Luogo nelle caie dove si mangia.
TNFETE TONFETE , Con queste voci
noi indichiamo fatnil. il suono delle busse
e nel medesimo senso diciam I'AT.VT i.v FA
TATO, V.
E TINFETB TCVFETB , E bastonalo; E
lasse; E bastonate di santa ragione.
La roce Ti -, rr , r per espressa da s
tola , che corrisponde ali' italiano Taffe
te, indica il suono di qualche cos* che ca
de o piomba al snolo improvvisamente ,
ed anche il mono delle buise. Dicendo per
es. E TONFETE, tanto si po6 intendere le
busse, quando il colpo forte d'una caduta.
TNGOLO, i. m. Intingolo, Specie di
manicaretto nel quale ti pu intingere
Pevera, si ilice ad una sorte d'intingolo
siccome salta e sarore fallo di fapa, pcverada e specierie. V. Tocmo e SGBAZZBTTO.
TNGOLO VENEZIA*, vien detto nel gergo de' Barcaiuoli per Fanciulla vergine.
T1NTIMINIA SIOHA TINTIMINIA, SninJa ; Lentia ,- Monna Onesta da Cam
pi; Monna schifa 7 poco, Donna smor
fiosa , affettata.
Dicesi pure nel sign. di Lisciardera ;
Lisciardona , Femmina che ti frega per
comparir bella.
In altro tigo. Magra 5 Sgroppata,

676

TIR

TINTN, s. m. (dal lat. Tinlinnabulum)


Tintillo; Tintinno, Suono ili campanel
lo o campana piccola. Y. DOND.Y.
Su VT i IL Uff CERTO TINTW , detto Cgur.

Sentir una certa voce o certe parole ;


Sentire un certo tatto.
T1NTINR, r. Tintinnare o Tintinnire,
11 suonare il campanello.
TIWTIJVB iw quiLcossA, Frugare; Fru
golare e Frugacchiare.
Dicesi alcune tolle per Titillare ; Sol
leticare.
T1QGANDO, Voce ani. Gerundio, del TIPbo Tioa e vale Prendendo.
TIOR , V. Toa.
TIORBA, s. r. Tiorba, Strumento fallo in,
torma di liuto ma con dar manichi , il
fecondo de'quali pi lunga ottiene le ot
to ultime corde che rendono i tuoni pia
gravi.
TIORBA, dallo fcherzo della parola, di
n-si per agg. ,< uomo ili corta vista, cio
l in: tu e Malusante.
TIPETE, TPETE. V. TPBTB.
TIRA FAR ,LA TIRA A MI - u v. Star in
aguato i Spiare.
TIRA, e. f. Voce ant. andata in disusa,
Tira, Tirata di fiato soppressa. Quando i
fanciulli per la soprabbondanza del pian
to vengono (funsi affogati e tirano in lun
go la respirazione e raccolgono il fiato do
po considerabil tempo.
DBSTIBR LE TUIE , Prendrr una tira^
T1R\ , Tirvto, add. da Tirare.
TIRA COIBENTI, detto fig. Cosa tirata
o stiracchiata; Origine fatta venire- o
tirata cogli argani o afona < argani,
Dicesi di argomenti stiracchiati di una
Applicazione non molto propria.
ABITO TIRA A LA VITA, V. ABITO.

BBODO TI R'V , V. Un o DO.


TIRA suso TJW TANTM, Raffazzonato ;
Aggiustato, Abbellito alquanto liu.ipannuccialo, Aggiustalo nrgli abiti, Rat
tacconato.
Vacui A TinDA su, V. VBCHIA.
.'IlfAlAl E, s. m. Tirapalle , Strumento,
chirurgico per eslrarre le palle rimaste
Bella fri-ila.
fTIRABUSSN , .m. Tiraluscione-fiampinello, Strumento per lo pi di ferro rat
torto a linea spirale, per uso ili sturai'c
le bottiglie. Mei Vocabolario Milanese- Ita
liano del bravo Sig. Cherubini trovo fu
racelo/o , Voce certamente italiana ed cspressiva pi del Tirabcscione, eh' imi
tata ;|,il Francese.
T1RACA, . f. Strisce di cuoio o d'altro
con cui ti sostengono i calzoni.
TinCA DA STAFA, Staffile, Striici di
cuoio o d'altro cui ila appiccata la itaffa.
THUCALZTE (colla z aspra) s. m. T.
di gergo che vale Spa; Spiaccia:, Ma
rachella; Soffione.
FAR Et Tin.iCALZETB , Fare la pera o
la susina; Pisciar nel cortile; Spillare;
Far la spa.
TIRACLO, s. m. Ttrac uh , Voce del-

TIR

TIR

1' uso , Saltamindosso , Voci di scherzo


per significare un Veslimenlo misero e
scarso per ogni verso.
TIRADA , s. f. Tirata , L' atto del tirare.
Tirata di corde o simile.
TIRBA OE SCOTA, V. SCOTA.
TIRDA DA DRITO, Sfondatura, Bugia
solenne con raggira scagliata Dello
anche per Furberia.
FAR UJVA TIRDA, detto 6gnr. Fare un
ri-nprovero, un sopraffacimento, minac
ce e simili.
U.VA BONA o BELA RDA, Tirala; Trat
to, Continuazione o Lunghezza continua
ta di che che sia. Una buona tirata o.
tratto di tempo; Buona tirata d' un mi
glio CtC.
Sii LA GBB XE UNA BELA TI
RDA , A ir fa e' un tratto di lupo
TiaXoA DB CAKARB> Un bel seguito o una
lunga fuga di stanze.
T1RADINA, i. f. Tiraletla n- Tiratna, dimin, di Tirala. Tratella di barba, di co
da, di capelli di abito ; Tirati n a coi den
ti.
T1RADR , . m. T. di Stamp. Torcolie
re; Tiratore, Quel lavoratore che stam
pa i fogli. Fra noi per si distinguono i
Torcolieri come segue. Uno li chiama BATiDba (Battitore) e questi stampa la Bian
ca, l'altro chiamasi TIRAD^B (Tiratone)
e quei ti stampa. la //.//,:
TIRADOR DA LEGNO , Tirella , Fune o
Stralcia ili cuoio o alino con -.-In- li tirano
le carrozze e simili.
TiRAoba MEI iMM , Tiratoiaio, Colui
che stende i panai al tiratoio. V.CHIOERS.
TISADOH , detto in T. de'Tcssilori, Ti
ratore, chiamasi quella Pietra perpendico
lare ch'essi usano per tener liraU la di
slesa del filo sul telaio.
T1RADURA, i. f. T. di Stamp. Impres
sione , Dicesi della Stampa che li lira
dal torchio.
TIRAFONDl, i. m. T. de' Bottai, Bucafondi, Strumento a uso di succhiello che
serve per incastrar le doghe ne'fbndj del
le botti.
TIRAMENTO, . n>. Tiramento, tirare.
Tiramento , dicesi anche per Altcalione.
TIRAMENTO DB STBRVI , Tensione ; In
tensione; Attrazione d' nervi, Disten
di incuto violento de' nervi.
TIRAMENTO , dicesi per Erezione,
Erezione del pene.
TIRAMLA, s. m. -filetta rtira, Ginoco puerile. V. ZOGB A TIRAHOLA in Zo-

TIR ANETO, i. m. Tirannello, Piccolo Tiranno.


TIRANTE, s. m. detto fam. in gergo, I
Usuraio.
TIRANTE DA BARCHE , Alzaia , masc.
Bardotto , Colui che tira barche all'ins
o all'ingi .li-" tniini.
TIRASTE DA zoco, chiamasi da noi il
Gluocatore prezzolato; o Qnelto che licn
banco e giuoca colla borsa altrui o per
conio altrui.
TIRANTE o MANTA , chiamano gli Uc
cellatori Colui che nel!' uccellagione del
paretaio stando nella capannuccia tira la
fune della paretella per coprire e pren
dere gH uccelli. V. CIESETA.

SI.

FAR TIRAMLA, Maniera macin. !./ -ir jso che ZIRR DB BORDO, V. ZmR.
TIRANEGI\R o TiBAizn, v. Tiranne:^
giare o ffrannizzare, Trattare tiranni
camente.
Tenere altrui a erusca a a cavoli, va
le Tenere io ristrettezza di stillo, Far
patire aitimi I fatue o il bisogno delle rue nccessarie.
TIKAVBOIAMB, Patirsi la fame, la se
te la voglia di che che sia , Tormenta
re volontariamente s stesso colle priva
zioni.

TlBAJTTE DA LEGVO , V. TlRADB.

TIRASTE DB LA SSGA , Randello della


, dello in T. M il. Sopraspalte, Larga fascia di cuoio che passando 50pra le spalle atlraversa il buslo del Soldalo che/ la porta, e va a legarsi pe' capi
gnarnili di fibbie agli anelli ite' cosciali o
della coda dei pezzi di campagna, i qua
li ben so*enle si cambiano di luogo eoa
questo ari i nzio.
Tiranti , Voce derivala dal provenzaliTirante, Ferri da calzar gli stivali. V.
RBCHIE DEI STIVALI ut RBCHIB.
TIRARf>, i. m. Filaloro, Colui che ri
duce 1' oro e 1' argento in fila, avvolgen
dolo tulla seta, in Toscana per si dire
Kattlorontin solo a <juesl'artefice,tna an
che a Quello che riduce l'oro e l'argento
in foglia per dorare e inargentare. V.ELiTIOBO.
T1RAPE, i. m. Che vuoi dir Tirapiedi,
rhiamasi da noi propriain.I'AssisteateiM
Carnefice , ed lo slesso che BOOETA , V.
Di qui chiamasi TiaAfIE qualunque Aiulanle di chi <hc sia , e si prende sempre
in mala parie. S' intende anche Affisa
no, V. FACTOTUM^
TIBAPB, dello iu T. de' Calzolai , Pe
dale o Capestro, Qnella striscia di cuoi i
con cui i Calzolai lengono fermo il lor.
lavoro. Anche i Francesi dirnnoTirt-DlW.
TIRAR, v. Tirare; Trarre o Teaere, Con
durre con forza o Muovere alcuna coti
erso di s , con violenza Si dice an
che di cose immateriali, Tirare i Attira
re; Atlearre, Trarre a s,, come la cala
mit lira il ferro.
TIBR, Ar;:are; Aver carica la bale
stra , dicesi dell'Erezione del membro
tirile Titillare, vale Eccitar blanda e
molle commozione Tirare il sangue ,
Risveglia-rsi alcuna inclinazioae.
TUIA A CIMENTO , Provocare , Com
muovere a che che sia, Muovere, Conci
tare , Incitare , Tenlare.
TlH.VR. A LA BOnSV DEI ALTRI ,

Elitf

mignatta delle bone altrui, Votarla.


TIIR A SEG.VO, Tirar* al ber.t aglio ,
Drizzar la mira per colpire il punto, cen
trico elei tavolaccio. V. TAOLAZZO.
TIRAR AUSESVO, fmgi-dure, Dar Bel
>f'X"" I'1 r~;l i'i una la luira.
TiRn o TBAR A STIMA o A L'ARIA/, Ti
rare o Saettare in arcala , vale Tirare
*euza cor lu mira e a vanvera Bella

TIR
pol Gg. vale Dir che che sia senz' averne
fonda ment di nolizia.
Tian aqua , T. de' Barcaiuoli, dicei
nna maniera di usar il remo per girare
la barca o avvicinarsi di lato a qualche
luogo, altraendo l'acqua.
Tirar aqua moly, V. Molin.
TirXr a sb o a mea, V. Tirb aqua
MOLIN.
Tibr a tuto, Tirar Vaiuolo, per di
re Non si lasciare uscir di mano nulla ,
ne perder alcURa oecasione o guadagno
per di qualsivoglia poca imporlanza ch'e?;li sia Calarsi a un lombrico o a un
ui , rale Accettare ogni piccolo guadagnuzzo. V. TirXr in t'u.v bezzo.
TirXr avawti , Tirare o Portare innanzi il conto , per melaf. Tale Seguttare a far che che sia, che tanto servirebbe dire Tirare innanzi , V. Tirar DB
J.O.VGO.
TirXr bebt LK rbchie , Appuntare gli
orecchi, Porgerli atteuti.
TirXr caregoyi , Maniera fam. e Gg.
Ristringersi con alcuno simili , vale
Unirai a consiglio o a parlamento con
persone conGdenli.
Tiaa COI DBYTI UNI SPIEGAZlb.Y, u.v'aplicazi'oy de LBGB o simile, Adaltacchiare , Adattar malamente. Adattacchiare
qualche similitudine, V. Tira.
TirXr de aria, Tirar di volata, Dicesi le Uccidere gli uccelli senza prender
di mira rerun bersaglio.
Tirar costa o db fianco, Tirar costiero , Termine dell' arte della guerra ,
Tirar i colpi per Ganco e non a dirittura.
Tirar dbi mbsi , $ijidersi dei mes i ,
rale Essere i mesi pu o meno lunghi
Sto mesb quanto trelo ? Di quanti
giorni questo mese? Quanti giorni ha
queslo mese?
Tm\a db longo, Andar difilalo ; An
dar a dilungo o alta distesa ; Andar
pe' fatti suoi Dicesi ancora per Dilazionare ; Rilardare Tira pur db lowGo cussi, Tenere il medesimo stile; Es
sere sempre alle Stesse; Non cambia luono o tenore, V. Tirar a vanti.
TibXr, Tirare, parlandosi d'archibuo o d* altra arma da fuoco , vals Scaricare; Sparare.
Tirar de spada, Giuocar di spada o di
Jcherma , Esercitarsi ncl giuoco dclla
cherma.
Tirar, Tirare, in T. di Scherma , va
le Dirigere la spada verso il petto dell'avversario per rolpirlo. Lo Stornare il colpo
chiamasi Parare.
Tirar de spada o db spado.y, detto fani.
Giuocar di spadone , si dice d* una casa
ruota di masserizic Se ghb pol tirar
db spada , Fi si puol giuocar di spadone;
E una casa netta come uno specchio.
Tirar drento qualcun in una disgrassia , o simile , Involgere Involvere ,
rale Avviluppare.
TirXr drbto, detto Gg. Tirar gilt, che
ale ISon abbadare Lassa i diga
* tu drbto, Lascia che gracchino e ti
ra giii ; Va dietro al vero e gracchi il po-t
polazio i Bisogna far come alia, medici-

TIR
na: s'ha da pigliar? pigliarla e tirargi;
Lgala bene e lasciala trarre.
TirXr drio db lb pomXb, Tirar dietro le
meluzze, V. Pomada.
Tirar drio db lb sassae , Far la sassaiuola dietro, V. SassXda.
Tirar bl col , Far il eolio come una
giraffa,\\\un%arK il eolio aspettando ilcibo con gran desiderio. Allungare il eolio.
Tirar el lo al vnr, V. Col.
Tirar el culo in orio, V. Culo.
TirXr el fia, Fiatare ; Ansare; Afie
lareNo POSSO TIRAR BL FIA , Non poSSO
raccoglier lo spirilo o t alito, Non posso
riGalare, respirare, lo rifiato per non mo
rir, V. FiX.
Tirar el gordlo, V. Gordlo.
Tirar el ma.ytbsb, V. VIantbse.
TirXb bl prbzzo, Stiracchiare il prez , rale Disputai-ne con sottigliezza la
maggiore o minor quanlit. Dicevasi con
roce ant. Bargagnare, dal barb. Barcaniare.
TiaXa bl basso sco.vder bl brazzo ,
Tirare il sasso e coprire la mano, Far
male ad altrui senza roler apparire.
Tirar el siego y, V. Siegjx.
Tirar el so intresse, Tirare, parlan
do de'contralti, rale Proourare di vantaggiarsi nel prezzo il pi che si pu.
Tiaia coi denti , Mangiar carne ti
rante, cio dura , tigliosa.
O tirar Ata, si suol dire familiar
mente dlie carni nclla stagione estiva, le
quali riescono dure e tigliose per rater
fiesche, cio marellate di poco sa im o di
mueido perch stautie e quasi iufracidate. O tirare o fiulare.
TirXr dei mocoli, V. Moclo.
Tirr bl col ai polastri, V. Coto.
Tirar molar , Esser di natura volubile, pi luntico che i granehi ; Uomo aromtico ; Girellaio ; Testa haba
na; Saltar di palo in frasca; Valere e
non volere.
TirXr da so parte qoalcun , Trar
re ilJilo dalla camicia, detto Ggur. vale
far piegar uno al suo desiderio.
TirXr fora o Mbtbr fora , Squadernare ; Mandarfuori.
Tirarghb a u.ya cossa , Calarsi a una
cosa, Volgervi animo Tirarghb un
colpo, Arcare, Truflarc.
Tirarghbla, che anche si dice talvolta,
Tirarghbla coi DBNTi, Stiracchiare; Cavillare; Sofisticare , Far interpretazioni
soGstiche.
Tirarghbla a viVER , Stiracchiare le
mille , Gg. rale Slcntare. Stare a stecchetto, Virer con ristrettezza.
Tirar i ochi , Fisare ; Fissare ; Affitare ; Alindare ; Ragguardare ; Guar
dare alternamente. Slrabuzzare, Stravolgere gli ocebi anisando la vista Ti
rar i ochi da basilisco, Far gli occhi da
bavalischio-Tira i ochi come i spibitai, Slravolgere gli occhi come gli spirilati.
Tirar i ochi , dicesi fam. e Gg. nel si
gn, di Aspetlare a gloria , cio Aspellare con grandissimn desiderio, Struggersi in aspettando Dio qua.vto mb to
cara tirar i ochi prima db podero ve-

TIR
677
ser, Dio sa quanta tempo dovrh aspetla
re a gloria, struggermi, annoiarmi, pe
nare, affannarmi prima di etc.
TirXr in drio bl cbsto, lo stesso che
TirXr bl culo in drio, V.
TirXr in longo, Appor code a code;
Andar in lungo ; Prolungare ; Meliere
in msica , fig. Mandar in lungo.
TiaXaiN tera una barca, Varare, T.
Mar.
Tirar in tera, detto Gg. e fam. Appiccare o Attaccar le voglie aWarpione; Appiccarle al chiodo; Appiccare Aver appiccato le armi al lempi, ragliono Lasciarc Aver lasciato le voglie o i desiderii amorosi. V. Arma. La maniera vernacola tralla dalle Barche che si rittrano
dall'acqua quando sono rese inabilial scrvigio.
TirXr in t' uy bezzo, Dar nel quattrino; Dar nel punto in bianco, Colpire
per appunto nello scopo. E' tira che
correbbe nel danaio.
.
Tirar la careta, Sostener fatiche ;
Darsi fatiche ; Esser assiduo nel lavorare neir affaticare Affacchinare
Facchineggiare , Durar fatiche da faccliino Mb toca tirar la cajieta per i
ALTRi, fofo come Tasino che porta il vi
no e bee acqua , che vuol dire M' affatico a pro d'altri.
Tirar l'anbha coi dbnti , Trafelare ,
Trangosciare dalla falic-a.
TirXr lb rbchib, V. Rbchia.
TirXr l'ultima scorbza, Tirare ilcalzino; Basire; Scacchiare ; TirarVaiu^lo, Morir.
TirXh marbla , Far la somma; Veni
re a conti ; Calcolare.
Tikr per bl TABARO, Tirare pel fa rraiuolo, detto Gg. Domandare ad alcuno
il suo pagamento.
Tirar per i cavei, Meliere alcuno al
punto; Aizzare; litigare; Provocare
Trarre; Condurre simili , uno pe' capelli afar che che sia, rale lndurvelo
quasi per forza e conlro sua voglia.
TirXr pulito un LAVoao , vale Dargli
ultima mano.
Tirarsb adosso de lb disOrazie, Altirare, verbo neutro o Altirarsi, Tirarsi
addosso, dctlo figur. vale Meritarsi un ben
gli sta o Comprrsela a danari contanli.
Tirarse drio le gambb, Portare ifraSConi, dice di Chi aggravate da indispoisizione si regge diflicilmenle sopra di s.
Tirarse in drio, Tirarsi addietro, det
to Gg. Rimoversi dal si al no ; Ritrarsi;
Pentirsi ; Cambiarsi , Prendere una di
versa l isoluzione Dar indietro ; Rinculare; Arrelrarsi ; Bacculare ; Indietreggiare, Kitirarsi indietro colla per
sona.
Tirarsb i.v grazia db Dio, V. Gr azi .
Tirarse in squbro, detto fig. Azzimarti ; Raffazzonarsi ; Impastrahi ; Rinfronzirsi; Rassetlarsi; Abbellirsi, dicesi di Alcunc donne che per parer belle
i giovanisi mellono in appunto, s'imiancano, abbcllellano etc.
Tibarsb in t' un canton, Rincanlucciarsi.
Tirarse la bissa m sb.v, V. Bisca.

678

TIR

TIR

Ti n AUSE LA PORTA ORTO , Tirare a f la


porta, r uscio, Serrarla nell' uscire.
TIRARSB PER i CAVI , Accapigliarti $
Accapellarsi, propr. Tirarsi l'u l'altro
per li capelli azzuffandosi. .Far* acapelti ; Pigliarsi a' capelli.
TIRAHSB se, Rimpannucciarsi-, Ri
mettersi in arnese ; Raffazzonarli, Ri
vestirsi con decenza.
TIRARSB su PER NO SPORCARSE, Sospen
dere; Alzare; Sollalzare le vesti, Soste
nersi le vesti per non lordarsi.
TIBARSR su LA TESTA , Acconciarti la
Usta; Ravviarsi i capelli; Pettinarsi.
TlaABSB SU LE MANBCHB , V. "li < .:.''. i.
TlRAUIE SU LB SCARPE , Cak.l.->t

le

scarpe.
TllARSE ZD LA VISIERA , dello Cg. T-

rarti il cappuccio su gli occhi, Procede


re senza verna rispetto.
TiaXn SOTO QUALcb.x A aoGAE, Dar pa
sto ad alcuno; Tenere alcuno in pastu
ra; Tirar su > Ho TIRA zo BL MERLOTO,
F. tirato su il pollaslrone o C avannotto,
f uccello; Non ha pi bisogno di concia
o 'li allettamenti.

TlHa JOTO AQUA, Dello ani. e fig. In


sidiare occultamente.
TIRAR te SEMPRE EL THU su , Sem
pre sospira; Sempre fgnola o borbotta
fa il monello o si rammarica o si duole.
TIRAR su o RECAZZO , Allevare; Edu
care ; Instituire ; Coltivare ; Ammaettrare.
'l'in .n e UNA REGAZZA , Allacciare }
Innamorare unafanciulla Adescare^
dirtbbesi dell' Invitare e tirar una alle
Toglie sue con lusinghe e eoa inganni,
Uccellare ; Zimbellare ; Inuggiolire ehi uzzolire.
Ti H\H su r.r. r\\, Succiare, dicesi quel
Tirare che si fa del fiato a s , ristrin
gendosi in s slesso quando o per colpo
0 per altro ci lente grate dolore In
altro sign. Boccheggiare ; Dare o Avere
1 tratti; Stare injine, Muovere la bol
eti in morendo.
TIRAR su EL PREZZO, Fare il collo, va
le Indurre o Forzare il compratore a pa
gare, una cosa pi del suo giusto valore.
TIRAR sv EL RELOGJO o EL MEYAHOSTO ,
Caricare l'orologio o il girarrosto.
TIRAR su i ABITI , Succingere ; Accin
cignare , Legar sotto la rinlura i vestimenti lunghi per tenerli alii da lerr.
TIRAR su L'AZZAL v, Assettare le tcoppietto, dicesi dell'arme che si appronta*
no allo spara.
TinXn su LE RBDB , Appannare le reti,
Per lo lirare sa i pitoni alla ragna
Salpare le retit dicesi <( I Trarle fuori
dell' acqua colla pescagione.
TIRAR so PER DUETO E PER STORTO, Dar
dove un calcio e dove un pugno , Tirar
ranli due diversi affari nel tempo slesso
con mezzi diversi.
TIRAR TASTO DE LENGUA PER LA sii , Af
fogare o Morir di sete.
TIRAR TAJVTO DB ocMi, Sbalestrare gii
occhi; Sbarrare gli occhi, Guardare aitenlamente.
' T*TMIA, V.TIUUSA.

TIR

TIRAR VIA i SPI.YI , Levar le litehef Di


liscare, Dicesi de* pesci.
TIRAR VIA i VA PAROLA , Cancellare ,
Cassar la scrillura fregandola. Raschiare
o Abrader, Levar lo scritto con raschia^
toio o temperino.
TIRAR UNA courtu tu BANDA , ScorHfggiare, Tirar per lalo una cornatella.
TIRAR iv SASSADA , Scagliare ; Lan
ciare; Tirar una sassata; Avventare.
TIRAI UNA SCHIOPET.DA, S-parare; Ti
rare un archibugiata.
TlHR UVA STOCADA , V. STOCADA-.
Tl'*R U!A THESSA ,',V. Ti.-:.- > . .

TIRAR nw rso,Strascinare; Trainare.


TIRAR zo, dello fig. Sedurre, Ingan
nare; Tirar dalla sua alcuno.
TlRR 10 A CAMPANE DOPIB, detto GgW.

Cardare ; Scardassare ; Graffiare gli


usatti; Mandar gi i santi, cio Bestem
miare Darla a mosca cieca ; Suonare
a doppio, Dir male d' alcuno Parlan
dosi di scrinata , Tirargi una tetter;
Scrivere come la penna getta., Scrivere
sta riflessione, alla buon*.
Tu-.'.;; zo CRISTO DA LA e UOSE o TiiiXR
zo i SANTI, Attaccarla a Dio o ai Santi,
Bestemmiare.
TlRR IO BLTBATRO, De ,!'.,, EcC-

tar gran gioia , applauso , tumulto, fa


natismo , rumore nell'udienza, in tea
tro. Applaudirono alle stelle.
Ti uni ZO UNA MANTA DB SABRICA, Le-

vare la pianta , Porre in disegno una


fabbrica.
TIRAR zo UN BALcb.v -UNA PORTA, Cavar di gangheri unajinestra o un uscio.
TIRAR zo UN LA VORO , Tirar ria di gros
so; Abborracciare; Strapazzare un lavo
ro; Arramacciiire; Fare alla peggio.
Tjia zo UN QUADRO , Ricopiare un
quadro; Trame copia.
CHI TROPO LA TIR* LA ROMPE, Chi trop-

po t' assottiglia ti scavezza ; fi soper


chio rompe l7 coperchio, Dicesi d'uomo
interessalo- o sofistico che vuoi vederla
troppo per minuto; U di Chi per troppo
sofisticare nulla concili nde. Chi troppo ti
ra la curda, la strappa; o Chi troppo ti
ra r arco lo spezza , Chi vuoi troppo ,
ai!; n perite tulio.
QUANTO SE POL TIRAB co UNA v \\ , /
una gita di mano; A un tirar di'.mano j
Una gittata di pietra.

TIRA PAGA B VA, CON Dio, Fare ogni di


capo d'anno, Non aver debili.
LA SE TIRA , Locuz. fa m. >ft canipac
chia , cio Si vive alla buona , con econo
mia, Si slenla-a vivere. V. VIVER.
KOGH A CM TIRA Pik, Far tira tira.
E DAI TIRA PARA, Specie d-'inlercalarr,
V. in DAB, Questo dellalo nostre per
serve a significare ancora, Aliarne dopo
varii contrasti, dopo varii discorsi eie.
TIRAR , Tirare, in T. degli Stnmp. va
le propr. Tirare il torcolo aflinrh i carat
teri restino impressi sulla carta. In que
sto scuso usano dire , EL PO.VIDR TUIA

ZIJV, o pi speditamente Co TiflVmt.1


BOEHII.

TIRARGETE , . m. Tiralinee , Siile o


Strumento d' accisiio con due punte settilissitne, che adattasi alle seste ad uso di
tirar linee. Crsooo de Tiralinee che noa
si adattano alle seste, i quali servono per
segnare le linee rette. Quelli che si adat
tano alle seste servono per le curve.

TIRA SPAGHI, s. m. dicesi mei. per Cal


zolaio Ei> VA RI, TIBA.SPACHJ, Fa il cal
zolaio.
TIRASPCHIO , s. m. T. de' Carrozzie
ri, Passamano del cristallo, Cordone al
lo sportello della carrozzi, che mediante
il frullino fa alzare o abbassare il cristallo.
MOLINELO DEL TIRASPCHIO , Frullino t
dicesi a Quella specie di mulinello attac
cato agli sporteli delle carrozze, che gira*
per comodo del passamano del cristallo.
TJRASPOLTE, s. m. T. Milit. Tira *polette, Ordigno composto d'una tanaglia,
d'ana maglietta e d'un telaio. Il telaio i
formato da due cerchietti i quali stringo
no la l'.'n.i.,- iij'-ii' i ' l tanaglia le strap
pa la spoletta gi smossa dalla maglietta.
THVLA ( coli' e aperta ) T. Agr. Fi/ore
di tralci o palmiti, Pi rami di vite lun
ghi ed unili , tirati da pianta a pianta o
raccomandali ad un palo, lo pongo unopertica la quale tutti i palmiti ben lun
ghi e quasi a terra pendenti sostiene. F.
PIANTADA.
TIRLO (coli1 e larga) . m. Castelline^
Quella piccola cassetta applicata a qual
che tavola che si lira fuori con maniglia
o pallino attaccatovi.

T1RITPETE 20. V. TOPBTB.


TIRO , E. m. Tiro , L' allo del tirare , ed .
anche il Colpo.
Tiro o Rabbuffo, tale Tratto, InsidR
p Allo fraudolento o minaccia CHE TI
RI! Che scherzilln atto di rimprovero
Un VOSTRI TIRI CONOSSO CHE SE tTN CA\,

Dalle vostre maniere o Dai vostri tiri co


nosco che siete un cane , cio un Uomo
perverso.
Tiro diccsi anche da noi mei. per Ter
mine o conclusione di qualche affari'
IN QUEL A*U SBJIO A TIRO, In queir affa
re siamo a tiro , vale Siam vicini alla
conclusione, Quell'affare e maloro.
Tiro di cavalli o di carrozza, Dmotv
il numero di due, di quattro o sei caval
li per una mata di carrozza.
TIRO DE PUMA, Tirata di penna.
ANDAR o VBO*R A -rino^ Andare a luono; Essere o Venire a tiro, drcesi pro
pr. degli Uccelli o fiere quando vengono
tanlo vicino al Cacciatore eh' e' possa coll'archibuso arrivarvi: al contrario di Vil
leggiar cio Andar a spasso girando pev
l'aria e star fuori di tiro.

TIRO , dicesi ancora per Lazzo m\ sigftif. di Caso o accidente curioso SPE*-SO SE VEDE QUALCHE BEL TIRO, SpefSO S

Talvolta si usa come sinonimo di Stam


pare e in questo senso dicono gli Operai:

vede ben qualche bel lazzo; E seguito un


lei lazzo , ciofr Un bel caso , no curioso
. accidente.

tio TIRA MILE COPIE D - i. DIZIONARIO VB.VK-

EJSBB A TISO , Estere alii ttntit o a

LA BIANCA E EL TIRADOfl TIRA

LA VOLTA.

TOC
tira , dices! ppr metaf. deU'Esserc noie
alla ne lu s i one.
Mal del tiro, Priapismoo Satiriasi,
dicesi dell' Uomo ; Tiro, de' Cavalli.
De tiro, Modo avv. a ut. che ora direbbesi Db longo, Dilatamente o Difilalof
Con preslezza.
T1RN
\
TiRONCIN / s. ra. S traspala i Strappatclla.
Bar vx tlron db cavi, Dare una ti
rata o s trajpala di capelli.
Dar u.v tirn db corda , Dare uno
squasso alia corda.
TISICHTO, add. e eusi. Tisicuzzo e Tisicuccio, Alquanto tisico.
TISICO, add. e uat. Tsico, Infettodi tiiebezza.
ScombnzXr a dbventXr tsico, Dare
nel tisico o in tsico, vale Comiuciar ad
intisichire.
Tisico, dicesi fig. per Magro, Scarnato, Debole, si dice anche degli animali.
Mal del tsico, Mal del tisico o Mal
sottile.
TITA , Giambaiista , Nome proprio di
Uomo.
TITAN ANE, Voce sala da' Pescalori di
Chioggia e vuol dire Giovanni Batista,
Nome proprio di uomo, perche Tita si
dice per Balista , Naive per Giovanni.
T1TANELO ( coll' e aperta ) s. . T. di
Gergo, che vale Culo Direlano.
TITBANZA,s. f Titubazione; Facillazione, Dubbio,lncerlczza.
Avbr db la[tttubanza , Titubare; Tentennare; Ninnarla; Vacillare, Non an
dar risoluto e di buonr gambc a far elle
che sia, Non si risolverc, Star fra duc.
TIVIAR, . Rattiepidire ; Tepicare; Intiepidire, Far tepido.
TIV1ETO , add. Tiepdetto o Tepidetto.
TIVIO , add. Tiepido ; Tepificato; Rattiepidilo, Tra caldo e freddo, Di caldczza
trmperata.
TO (pronunziato slretto ) o Tro, Tito e
Tua, Pronomc amor to, Per amor
tuo, Cosi si dice Per amor th.
Tb (pronunciato aperlo ) Togli To
Prend, imperativo di Torre o Togliere.
To ( pronunziato stretlo ) anche Vo
ce de'Fanciullini che cominciano a parla
re, in vece di Co nel sign, di Come Per
esempio , bon! Oh come buonol Oh
quanta buono !
TO ! ovv. ! (coll'o aperto ecoll'ammir. ) Interiezione di maraviglia, lo sleso che Ve! V.
TOCA PlERA DE PARAGON, V. PaRAGON.
tocXda, s. f. Toccata ; Toccamento ;
Toccheggiamento.
TOCADLNA, s. f. Toccatina.
TOCADOR, s. m. Toccalore.
TOCAR , v. Toccare.
Toccare, dicesi anche per Appartenere , Aspettarsi Me tocava a si u so
nooA, La sua roba toccava o aileneva a
me qul toca a nu, Per quel

che attiene o tpetta o tocca o accade a


noi.
Tocr bbzzi , tlanari , Pigliar
danari per lo pi vendendo la sua mercanzia.
TocXr la bala, dette in . di Bigliardo, Truccare.
Toca coiv aw , V. Man.
Tocar db qubi , Modo fam. Somiglidre a oaetti de do orbi chb
zoca a lb bastonab, Sembviamo due ciechi che si bastonano.
Tocar bl cvalo , Toccare , parlando
di bestie , vale Sollecitarle percotendole.
Tocar bl Cibl coi dei , Fian toccar
terra ; Non credersi a bastanzu degno,
Si dice di Chi ha grande allegrezza.
Tocar bl dente , Dar nelC ,
cio Piacere.
Tocar el tamburo, Toccare tamburo la cassa , vale SoDarlo.
Tocr el ponto principal o la corda
maestra , Toccare il tasto grosso , tale
Entrare nel punto principale.
Tocarghb bl cantn , Toccare altrui
una corda o un tasto, Parlare altrui al
ia sfuggita di qualche afTare.
Tocar bl so debole o LA susta a qualcb.v, Tilillare alcuno; Gratthr dove pizzica, si dice del Traltar le malerie nelIe quali ha usto e premura rolui a cui si
discorre; Toccare un tasto buono; Dar
neir ad alcuno Dare dove gli
duole , che anche si dice Dare in quel
d' alcuno , vale Promuovcre un discorso
sopra nintrria in cui altri abbia passione
Essbr toc sol ptu vivo , Averia in
sulla beccatina, Esserferito nel pi vivo.
TocXa bl so gidsto , V. Gisto.
Tocr la man , delto fig. Toccar la
voila ad alcuno.
Tocr la panza a la cigala, Modo ant.
Stuzzicare il vespaio , Provocare.
Tocr le tetb a qualcu.v, dctlo figur.
V. Tocr el so dbbolb e Palpr.
Tocr lbzibrme.\tb una cossa o una
persona , Tentare.
Tocr piani.v, Sottoccare.
Toca qualc.y, Toccare alcuno, vale
Percuoterlo, che altrimcnti pu dirsi Menar le man pel dosso a uno; Suonare ;
Mazzicare ; Crocchiare alcuno ; Zum
bare; Tambussare.
Tocr semerb un cantn, Toccar sempre una corda, detto figur. Semprc uno
ftesso proposito.
Tocr via, Toccare il cocchio, che an
che si dice assolut. Toccare, modo basso,
vale Camininar o Seguitare il caniminu
Mettersi la via tra le gambe, Accelerarc il passo E toca via ! Ritoccare ,
Importunare replicando. V. in Dar.
Tocr un . al loto, Fincere un
temo al lotto, E generalmente Aver for
tuna.
A Chi toca lbva , V. Lbvr.
No se pol tocarlo o No se pol chan
ca tacarlo, Won gli si pub toccare il na
to, e vale facile a slizzirsi.
So dao a Chi la toca , Zara a chi
tocca o Zara all' avanzo, A chi tocca suo
danno.
Veda o a chi toca, Faremo al tocco.

TOC
679
, . m. Tozz'-tlo, Piccolo tozzo.
DE LBGNO O DE PACIA, FuSCelletto; Fuscellino; Fuscello; Futeelluzzo.
Tockbto db CABNE, Tocconcino di car
ne , Un pezzetto.
Un bel tockbto , detto di Bella giovane , V. .
Far a tochbti, Arrocchiare; Far rocchi, Far in pezzi a modo di rocchi , Far
salsiccia.
TOCHIAR, v. Intignere o /n tingere,Tu ffar leggermente in cosa liquida. Ragguaz'
zare o Dignazzare ; Ragguazzare i mac'
cheroni , Mescolarli , o Agtarli per ia"
tingerli nel burro.
Tochir col discorso , detto metaf. lo
alesso che M ociar , V.
(coll'o largo) s. ra. Intinto, sust.
La parte amida drllc vivande. Unto grasso ; Intingolo di bulirro etc.
TOCO ( coll' o stretto ) s. ra. Tocco ; Toc
camento, II toccare.
Toco de bezzi, Ripresa, Guadagno o
danaro che si ritrae dalla vendita di frui
t, erbaggi e simili Far toco de bbzzi, Guadagnar daan Far bl primo
toco, o Tocr i primi, Far la prima faccenda a Prender la prima mancia, di
cesi de' Bottegai quando la mattina dopo
aperla la botlega vendono la prima volta.
Toco de campana , Tocco di campana.
Toco de pnelo o db PBNA , Tratlo di
pennello o di penna.
Dasghene un toco, Dare un tocco;
Toccar altrui una corda o un tasto; Far
motto ad alcuno, Farne un cenno.
PlERA DEL TOCO, V. PlERA.
Trar bl toco, V. Trar TirXr.
Zogr al toco , V. ZocXr.
TOCO (coll'o stretto) add. Magagnalo;
Jndozzato, dicesi dellcFrulta quando co
minciano a putrefarsi.
L' toco, D nel tisico ; E indozzato, Dicesi d' una persona quando ha da
lo segni d' elisia.
TOCO (coll' aperto) . m. Tocco ; Toz
zo, Pezzo sia di pane o d' altro. Tocco di
legno; Tocco di carne o di cacio ; Tozzo
di pane.
Bel toco db dona o de pota , Bella
tacca di donna; Bella schiatlona ; Bel
la badalona; UnaJemminoccia, V. Ma
schiota.
Toco db bar6n, Pezzo di manigoldo ,
di barone, di birbone, di ribaldo, Dice
si per ingiuria.
Toco d'asbno, Peno o Faccia d'asino,
Delto altrui parirocnte per ingiuria.
Un toco db carne db carnazza, Un
donnone; Una femminaccia popputa e
naticuta, Donna grassa non bella, e di
cesi per disprezzo.
Un bel toco db strada, Un bel pezzo
di strada, cio Strada lunghetla.
Aver qualcossa pbr un toco de paiv,
Averia per un tozzo o pezzo di pane ;
Aver di bazza: cio A buon mrcalo.
AndXr in tochi o in sconquasso, An
dar in ravina, Andar alla consuma;
Andar del resto; Andar in fasci , in

68o
TOG
malora , in chiasso, in conquasso; An
dar a brace , a slaraglio.
Esssn iw TOCHi, Essere per lefraile ,
o alia marina, vale Esscr condoli a mal
termine per la porerl,cbe anche dicesi
Esser condotlo al verde ; FarJalo ; Esser in fondo , in rovina , in fascio , in
malora.
Cascar a tochi , Cascar a brani, Dcesi di cote fraciie Perdbb i tochi ,
Esser cencos o , Mal ves lito Tuto A
tochi bocoxi, Tullo sbrandellato.
Fas tochi tochbti, Far bridle ;
Far minuzzoli A tochi tochbti, A
brano a brano, Minutamente , A peizi.
Avia ujr toco de pax, deito fig. Aver
un tozzo di pane o Aver il pane: s'iulende di che virere.
via un toco de carne, Portar
via un brano di carne, rale Stiapparla
del tullo.
Portar va toco de tabaro o db
vblada , Portar via un brano diferraiuolo o di panno o di abito.
Sesio in t'un toco , Maniera fam.
figur. Siam tull uniti Formiamo un
tullo insieme.
TOCOTO, . m. Tozzolto, accr.di Tozzo.
Bow assolut. detlo ad
una Gior.me, Buon boccone o bocconcino, rale Ben nutrila e confrmala.
TOD ARO, Teodoro o Teodolo e Teadulo ,
Nome proprio di nomo.
ToDARO BROXTOLOX, V. Broxtolox.
Saw Todaro, 5. Teodoro, dicerasi una
dlie Scuole grandi che eranoa'tempi dl
ia Repubblica in Venezia, stata soppressa
nell'anno 181 1., la quale aw va la sua relidrnza nel bell' edificio di qursto nome
che esiste ancora sul Campo di S. Sal va
lore.
TFETE , lo slesso che Tunfbtb , V.
TOFO , s. m. Voce ant. ma che lunaria
sussisle prrsso ai Chiogginlli , e ruol di
re Zacelo, cio Quel zoecolo di legno col
lmalo di pelle, di cui i pescatori S serTono tanto alia pesca quanlo ancora al
banco nellr prscherie. In un poemcllo anlico si fadire ad un bravaccio minaccioso.
VoGIO TAGIARLI IX EZZI A Mo' ,
Esl CO LE SO STADE E MI COI TOFI.
TFOLO, Cristoforo o Cristofolo, Nome
proprio di Uorao.
TOFOLTO , add. Tonfacchiolo, si dice
di Persona piccola e grassa, che dicesi an
che Tozzo o lntozzato.
DbvextXr topoloto , Intozzare, Divenir lozzo o atliccialo.
TOGNA , s. f. T. de' pese. Lenza o Lensa
e Filaccione, Specie di zimbello che con
siste in una corda ben lunga rmala di
ami inescati per prendere il pesce. Pesca
re a lenza, V. .
Biasimando il noslro poeta Varotari
sella stira duodcima la disuguaglianza
de' matrimonii, disse che il Marito vecchio ed impotente d' una Moglie giorane
tomiglia ad una Togxa sexza peesi e ad
UQ AMO SEXz' ESCA.
TOGNO,fiorto,Nome proprio di (Jumo,

TOL
Togxa , Tonto, cio Antonia, dicesi la
Femm.
T01AND0 , T. ant. gerundio del verbo
Tor, Togliendo; Prendendo.
Toiaxdo l' arme , Prendendo armi.
TOLA, t. f. Tavola ; Asse La Tarla
sulla quale si mangia dicesi Mensa; Ta
vola i Deseo.
Tola d'albbo, Panconcello, Asse soltile con la quale cuopronsi le impalcalure e fannosi altri laror.
Tola da lavar, Vassoio, Tarla dei
panni da lavar*!.
Tola da paw, V. Paxariol.
Tola dbsparechiada , Tavola sparecchiata.
Tola da lbto , Tavole del letlo o Assi
del letto, V. Fowdo da lbto.
AxdR A TOLA A SOX DE CAMPAXBLO, dare a suon di campanello; Andar a
tavola apparecchiala; Viverea posta altrui.
Arvar a TOLA dbsparechiada , Dclto
anche fig. Mangiare a deseo molle, dicesi d' Uno che giunga tardo in un luogo
di piacere , dore bramara di giungeie a
tempo.
A TOLA XO SE VIEX MAI VECHI, A taVOla non s'invecchia, Modo di dire perch
vi si sta per lo pi di buon umore.
Co SOW A TOLA WO VOGIO MALIWCOWIB ,
Non va" mai noia quand' io sono a deseo.
Faruwa tola sola, Accozzare i pentolini, che una rolla dicerasi Far tarisea, cio Mangiare insieme riunendo in
una sola tarla le virande spetlanti a pi
persone.
Meter iwtola, Imbandire la mensa.
Metersb a tola, Impancare o Impancarsi Assidersi al deseo.
Stak a tola prb del disogxo, Aspeltar
le pere guaste, Prov. che rale Trattcnersi oltrc al conrenerole a tarla , perch le
pere guaste cio cotte in rio si danno in
sul finir dlia mensa.
Muso DB TOLA O DE DUAGHESSB DE TO
LA , V. Muso IX COLABA.
TOLA , s. m. Tavolato , Pavimento di ta
rle o Coperlo di tarle.
Tola dei copi, Soppalco, Palco falto
sollo al telto , che i Latini chiamavano
Tabulatum.
Tola dbi corpi db guahdia, Paneoli e
Pancone, Quel tavolato su cui dormono i
Soldali nel corpo di guardia o nel careere i Prigionieri.
Tola, dclto in T. Mar. Tolda, Tavola
to che forma il piano del bastimento sul
quale piantata la balleria.
Tola de lb boteghe , Tavolato, Quel
copertino o sporto di tarle a gronda che
posto sopra il balcone delle botleghe servira per ripararle dalla pioggia; ma che
qui fu tollo da pochi anni.
tolXda , s. f. Tavolata, Gente alia medesima tarla.
i
TOLAZZA , s. f. Gran tavola, E s'intende tanto Una lavla materialmente gran
de, quanto Una che sia imbandita ed abbondanle di virande, che d-cbbesi Gran
pranzo; Gran convito.

TOL
TOLELA (coli* e stretta) i. Tavoktla;
Tavoluccia, V. Tolbta.
ToLELA DB LA SANTA CHOSE, V. ROIS.
To lela db fiera , Tavoletta di lavagna, sopra cui si disegnano a'principianti le figure geomelriche o si fauno conti
etc. E anche sala nelle osterie.
ToLELA d'iXVJDO, V. IwDO.
Tolblb db l'altb, Carlagloria, di
cesi particolarmente quella Carlella che
si pone in suit' altare, in cui serillo il
Gloria in excels is ed altre preci.E dicendosi le Cartaglurie , Tnlendonsi le cartelle minori del Lavabo e del Vangelo di S.
Giovanni.
T0LENT1NI Chibsa dbi Tolbwtixi
chiamasi quella, cui una rolla era annciso il Monastcro de' Teatini Chierici Regolari dell'ordine di S. Gaelano, cos detti da Gio. Pietro Ca ra ffa uuo de'socii del
detto Santo, che fu il primo Vcscoro Teatino e poi Sommo Pontefice col nome di
Paolo III. Ora la delta Chiesa , dopo la
soppressione deiMonaci seguita nel 1811,
direnula Parrocchiale in rece di quel
la di S. Croce che fu demolila.
TOLErXr, v. Tollerare, Comportar con
pasienza.
Sb LA ME TOLERA TEGXO A RBVBRIRLA ,
Se mi d licenza o Se mi permette ven
go a riverirla.
Leggesi nel poemelto sulla guerra Ira
i Nicoiotti e i Castellani qui arvenula nel
z5ai , Sb la xo mb tolera La grixta
CHB IW TBL STOMBGO MB BROXDOLA j r qni
Tolerare un latinismo da Tollere nel
sign, di Uccidere: Onde vuol dire Se non
muoio di rabbia; Se non iscoppio di rab
ota.
TOL SUSO , Locuz. fam. cb. vale"."cco; Vedetet Fostr danno.
TOLTA , s. f. Tavoletta ; Tavoluccia ;
Asserella o Asserello , Piccola tarla o
asse.
Tolbta da magnr, Deschetto ; Mensetta.
TOLETA DA METER SOTO I PIE, Sopptdiano; Panchetta.
Tolbta da coxzarsb, Tolelta o Toeletta o Tavoletta, Apparate di rarii arneti
coi quali s'adorna la Dama nrl gabinetto, che anche dicesi Apparccchiatoio
Grembiale dicesi poi Quella balza ebe
pende intorno a' tavolini da toeleta e aimili.
TOLN o Taolix, s. m. Tavolino, Piccola
tavola per lo pi quadrala che serve a vi
lli usi domestic!. Tavolino da giuoco.
Stab al taolix , Stare al tavolino ,
dicesi per Stare a studiere o ad esamioare qualche cosa seria.
Tol'i.v db fibra , Lastrone.
Telr d' toliw, V. Telh.
TOLINTO , s. m. Tavolinetlo o Tavoltnuccio.
TOLN, s. m. Tavolone, Tavola grande
Pancone, dicesi a Tarla grossa segavta per lo lungo.
TOLPTO ( coll'e strella ) s. m. Palafitta , Termine usato dagli Ufiziali besebi-

TOM

TOM

vi, ed nn Legno di roveri o a Un pa


lo appuntito , della lunghezza di circa do
dici piedi, il:'- (i conficca nell'acqua e ser
ve ad uso di palificala.
TOLTO, Tolto , add. da Togliere , Lerato. V. Xo.

TOLTO DA ujf GOTO DB VIN, Uboriachello; Cotticelo ; Brillo; Caldo di vino.


TOLTO ix CROZZOLA , V, CROZZOLA.
TOM\ (S.) S. Tommaso apostolo, Tito
lare d' una Chiesa di Tenezia, una volta
parrocchiale , ora succuriale di S. Maria
gloriosa de* Fi-ari. Anticamente dicevasi
S. TOMAO.
TOMATO, 1. 1. Tommasno, Dette per
vezzi in luogo di Tommaso.
TOMAO , 8. m. Voce ant. che voleva dire
Tommaso, uome proprio di uomo Det
ta ora per iicherzo , lignifica Culo, come
Tosi e MARTIN.

TAHDI LA MAN AI. TOMAO QUANDO LA coIIEZA SCAMPA DE FBE.SV, scrissi- li C.'ll-

tno in una delle sue lettere , ed nello


stesso senso del tiri i. ilo che usasi al pre
sente , TARDI LA MA \ M CUL etc. V, in
PETO.
TOMB.\DA, s. f. T. Mar. Tombata, dice
si 1' Altezza perpendicolare d' una vela
quadra misurala tlalla met del suo lato
superiore inserito al pennone, alla mela
dell'inferiore.
TOMB\R , v. Voce agr. Chiuggare, Cal
pestare il terreno dopo piantato l'albero
intorno ad esso.

TOMBE. V, TOMBOIO.
TMBOLA , . f. Tombolo ; Capitombolo^
Capitandolo e Tomo (coll'o seri-aio), Ro
tola mento col capo in gi FAU ui TOM-

t> i v . Capitombolare.
TOMBOLA, Tombola si chiama un Giuoco assomigliantc al Letto. V.ZocXn A TOM

BOLA, in ZOGR.
TOMBOL\DA, s. f. Tombolata, CapilomFAR UNA TOMBOLADA , vale Giuocar a
tombola, e intendesi fra molli giuocatori.
TOMBOL\R , v. Tombolare, Cader col
rapo ingi ; Far un capitombolo o un
tombolo.
TOMBOLAR IN TEHA , Cadere a terra as
solai, o Stramazzati: in terra.
TOMBOLAR zo DB i.\ SCALA , Ruzzolare
la. scala.
TOMBOLTO \
TOMBOLO
/ add. Tornaletto; Tar
chiato, Agg. a persona, V. BONDOLO.
TOMBOLO, siisi. T. de'Valligiani, Toni
lo/o essi dicono a qne'Rialli di terra o
naturali o artefatti, sui quali si assicura
no le bolli ove Ialino i Cacciatori ad uc
cidere gli uccelli salvatici che loro vengo
no a liro. TOMBE in plur. voce pi anlica a cui sostituito TOMBOLO. Pretende
l'Abbate Gallicelo)!! nelle Memorie Venete antiche, derivare questa parola TOMBB
dal grero Tymbos , che vale ,Tunuilo o
Mucchio di terra. Die' egli che Tombe
propi-iam. chiamavanti que'Dorsi maggio
ri e pi sodi, che formavanolc isolette, le

86

quali oggid compongono a un di pretto


la nostra Citt.
Lasciando all'Abbate Gallicciolli la sua
origine greca, in quanto a me ripeterei la
voce TOMBOLO come corrotta dal latino
Tumulus, che vale Monlicello, cio Rial
to di lerra che si Irovi ne' campi o nalurale o arlifziale. Questa derivazione dal
Greco Tymbos la si ha ancora nel Voca
bolario Siciliano , alla voce TIMPA.

TOMBOLN A TOMBOLO, modo avv.


Stramazzone; Traboccone; A capo chi
no, V. TOMBOLAR.
ANDAR A TOJJBOLOY, detto fig. Andar a
bracco in conquasso; Andar pezzendo,
in rovina , in malora , a gambe levate ,
In precipizio.
A.vnn zo A TOMBOLON, Maniera de'B;ircaiuoli , Discendere per la corrente a vo
ga arrancata , che vuoi dire Affrellalamente.
L'AQUA VA zo A TOMBOL*, Ve un ri
flusso gagliardo.
TOMBOLATO. V. TOMBOLTO.
TOMBOLTOLA , add. Tozza, dicei di
Giovane grassa e bassa.
TOMRA (coli' e aperta) . f. Tomaio o
Tomaia, La parte o coperta superiore del
la scarpa Guiggia, dicesi la Parie di
sopra tiella pianella e dello zoccolo; e quin
di Inguiggiare , Calzar bene la pianella
e simili.
GlUSTXR LA TOMRA DB IE MULE , Rin-

guiggare , Racconciar le guigge.


TOMIO,7bmi7ia*o, Nome proprio di uomo.

SIOR TOM!O TDTO 1. 1, AI. MI , dicesi per


ischerzo di donna magher, cui non appa
riscano le mammelle. Queste lali si chia
mano anche TOLB DA LAVAR.
TOMO, s. m. ( dal greco Tomos , Parte)
Tomo, Un volume o Parte d' un'Opera.
TOMO ROTO , Tomo scompagnato, vai
Tomo d'un'opera separato dagli allri lomi.
TOMO, si dice fami), a Uomo di carat
tere stravagante e singolare , che abbia
del pazzericcio; ed una bella metafora
tratta da' tomi o libri che si danno a' le
gatori : quasi che vogliasi dire, Pazzo da
legare. Leggesi in un apologo del nostro
Francesco Grilli, IMPAZIENTA DE VEDERXE DAVANTI STI THB TOMI DA DAR AI LIOA-

DORI: espressione che polrebbe tradursi,


fioiato del vedermi innanzi agli occhi
Duetti tre pazzerelli da ospitale. V. OmGI.VL.
SARESSI tw GRAN TOMO , si dice qualche
volta famil. e vuoi dire Sareste un min
chione, un gran tciocco o un pazzo da
catena.
TOMO , detto in lingua di gergo, vale
Culo.

QUESTO XE CN ALTRO TOMO, Quei f e


minestra che non la pu capire ogni sco
della; Eir un' altra minestra, e vaglion, Quest' un'altra cosa o faccenda.
TOMO, dicesi ancora nel sign. di Caso
slravaganle Uo GODESTO o GODUDO UN
BEL TOMO, Ho goduto ini bellazzo; se
guilo un bellazzo; Mi san trovato a un
bel lazzo , per dire Un bel caco, un acci
dente curioso.

TON

681

TON, s. m. (coli1 o chiuso) dal lat. Tonitrus ; Tuono o Trono.


Tojf IMFROVISO, Schianto, Subilo ed
improvviso scoppio di tuono.
TON , dello in T. di Musica , (dal gre
co Tbnos, Tuono, Accento) Tuono, e nel
plur. Tuoni Mszo Tour, Semituono
Tox COMPAGNO, Monotonia, Uniformit
stucchevole sia nel discorsoaia nell'espres
sione e tuono di voce; e quindi Manaten dicesi a Quello che ha quasi sempre lo
stesso tuono.

ANDAR FORA DB TOW, Stuonare; il che


dicesi anche fig. ed lo stesso che Scon
nettere.
DAR EL TON A TUTE LB COSSE , Espres
sione fam. Dar f orma a" topi; Dar le
mosse a" tremuoti , Si dice per ischerzo
d'uno senza il quale non par che li abbia
a poter fare alcuna cosa DARSB TROPO
TON, Imperla troppo alta, Cominciare a
tener pi splendida vita che le proprie facolla non ricercano. Intonarla troppo al
ia, vale Mettersi in un posto nel quale
Jifii si possa mantenersi.

ESSBK IMTOK, Star in tuano; Essere


in carne j Essere grassicciuolo; Rilucere il pelo, cio Esser fresco e in buono
slato, Star bene.
VEGMR iw TON , Venir su rigoglioso ,
Dcesi della persona.
HETERSB IN TON, Mettersi in zurlo, va
le Accendersi bramosia , ilarit.
RBSPONDER A TON, V. RBSPONDER.
Veggasi BONTN.
TON,. m. (coll'o chiuso) Tonno, Pesce
di mare Delissimo, dello gi da' Latini
Klacate e daLinn. Scomber Thymnus.
Si pesca per lo pi nel Golfo del Quarnaro e verso le cosle dell' Islria e della Dalmazia ; qualche rara volla nelle nostre
rive. V. 1 OMNA , TARANTELA e CANCARA.
PESCATORI DA TON, Tonnarotti, No
me de'Marinari impiegali nella pesca del
tonno.
Tovrwocio, Sottolio, T. di Pesca e
di Commercio , dicesi del Tonno che bol
lito nella salamoia si trova in barili e si
cuopre d'olio perch si conservi.
TONADA, s. f. Tonarnento o Tuonamento e Tuono, 11 tuonare Delonazione ,
direbbcsi lo Strepilo prodotto per esem
pio (lull'esplosione d'una polveriera o si
mile.

TONAR , v. Tonare o Tuonare, Lo strepilare che fanno le nugole.


Tonare, si dice anche del Romoreggiar
da lontano. V. TONIZH.
TONAZZO, s. m. Gran tuono.
t'odane , direbbe! nel signif. di Voce
grande e sonora.
TONDA , s. f. Nome che datsi ad unn spe
cie di Vette o abbigliamento dellr Ili-mie
nostre volgari e specialmente delle Chioggioite, il quale consiste in una Carpella
legala alla cintili e rimboccala dal di die
tro sul capo che ne rimati ricoperto. E
siccome il giro da piedi di colrsta rstr e
in tal morto applicai, presenla ni iliivnii.
ti mi i figura sferoidale ,- cos le fu dato il
nome di TONDA. V. MEZA TONDA in li,,.
CA3SN.

8a
TON
Towda si (lice nacora ad uno torta di
lima. V. TowdIwa.
TONDXdA, . f. Tondalura o Tonditura,
II londare.
tondXr, t. Tondare ; Ritondare e Attondare, Dar forma rilonda. Atlondar le
cudele ; Attondare i denti del peltine.
Towdr , ia T. de' Ba'.lilori dicesi per
Qua rizar , V.
Towdb i , i Li ni ele. Bitondare,
vale anche Tagliare festrennte d'alcuna
rosa per parrg^iarla, e si dice di panni,
libri, caria e simili Ritondare, gene
ralmente fra gli Orologiai si il Riton
dare l'eslremil dei denti d'una ruota o
d'un rocebrtte, ma igniGca pi parlicolarmenle il dar loro incurvature che
debbono .
TONDELO, s. m. Spigolo, Bandella di
ferre deolalu posta inloruo agli allari ,
dore s'appiccauo i moccoli accr>i alie lmtnngioi.
ToWDELO DA , V. GaBGATO.
TON DETO, add. Tondetto, dim. di Tondo.
Parlando di filo, direbbesi Grotselto ,
Contrario di Fine.
Delto per Agg. a nomo , Ritondelto ,
modo vezzeggialivo , e rale Grassetlo
Dicesi alle volte nel sign, di Sciuccherello. V. To.vdo.
Toxdeto, Bottoncino, T. generale dl
ie li , e si dice di QualuDque cosa che
toudeggi e rilevi sopra un lavoro a uso di
Lottone.
TONDEZZA e To.ydita , t. f. Tondezza ;
Rilondezza; Globosit.
Parlandosi di Filo, dicesi Grossezza.
TONDIN, add. Tondelto, dim. di Tondo.
Towoiw de la coloma , A s trgalo o
Tondino, Uno de' mcinbri d' Archilellura, di figura tonda , eil quel lo a basso.
Collarino, dicesi al somnio.
ToNDW DE LA BASE ATICA, P/n0,Quel]o a basso Toro inferiore si dice al pi
grosso; Toro s periore al pi alto.
ToWDIW DE LA COMODA , V. ToXDOLO.
Towdikj, nel parlar fam. i Testicoli
Ko me /i i towdiwi, Non mi seccate;
Non mi rmpele la fantasia, Non mi di
strbale.
TONDNA, s. f. T. de'Fabbri, Lima ton
da o da straforo , Specie di Lima di fi
gura tonda ed acuminata , che serre ad
llargare e ritondare un buco.
TONDITX. V.ToWDBXIA.
NDO (coH'o serrato) s. m. Tondo, cio
Mera, Globo, Circolo.
Tondo da tola , Tondo o Tondino ;
Piato e Pialtello, dicesi comuneuienle a
<jurl Piatto che si tiene davanlj nel mangiare a lavla.
Towdo de la luwa, Plenilunio; Luna
piena; Luna in quintadecima.
Towdo da Diuo , delto per ischerzo , il
Culo, il Direlano, le Natiche.
ToWDO DE LA COMODA , V. ToWDOLO.
TONDO, add. Rilando o Rotonda Ton
do si dice di Figura circolare o sferica
che pende nel roloudo.
Quasi towdo, Bislondo, Simile al ton-

TON
do Scaramazzo, Che non ben loido, bernoccoluto, e dicesi dlie Perle.
Towdo comb la LUWA , Pi tondo che
di Giotto; Tondo e grosso; Uomo tondo e digrossa pasta; Tondo di pelo e ma
teria le .- dicesi d' un Minchione. V. CoGIOW.
Azzb tow de , Aecia o Seta grosso.
Dibla TOWDA , Dir una cosa spialtellalamente, chiaramente , apertamente.
Pablb towdb, V. Parola.
Piazza tovda , Piazza giritonda, Che
gira in tondo.
Spu\r towdo, Sputar tondo, Farla da
grande e da saccenle.
Sto mowdo xb pato towdo, In venl'anni e cento mesi torna acq un a' suoi
paesi, -primo la continua rivolnzioae
d lie cose.
Trar al towdo, Tondeggiare , Pender
alia figura tonda; e quindi Tondeggian- .
te, Figura che pende al tondo.
TONDO ( coll' o largo) s. m. Voce fanriullesoa o vezzeggiativa , delta per Soldo.
Nclla Toscana dicesi Dindo.
TONDOLLTO, s.m. disnio. di Towdolo,V.
TONDOLETO \
TONDOL.N / add. Rilondetto; Ritondello; Grassotto; Grassello; Grassottino,
Agg. a l'aiiciullo ben Tegnenle.
TON DOLO, s. m. Contorno; Giro; Circo
lo, Figura rilonda tonda.
Tondino , si dice a Piccola lavolella o
simile di figura tonda.
ToWDOLO TOWDO O ToWDlW DB LA CO
MODA, Carelloo Cariello, Turacciolo con
cui si cuopre la bocea del cesso.
ToWDOLO DE LA LCCBBWA, V. LuCBBWA_
TONDOTO , dd. Bistondo, Quasi londo.
Parlandosi di filo, Grossello.
TONEGA, (coll'olargo) s. f. Tanaca;
Tnica; Cocola e Cuculla, La vesie di so
pra che porlano i Monaci.
TONEGHETA, s. f. Tonicella o Tonacetia e Tonachino , Piccola tnica.
tonelXda , s. f. T. Mar. Tonellata e
Tonnellata, Sorta di peso valutalo da due
mila libbre di sedici oncie , che corrisponde a tremila delle libbre comuni di
dodici oncie, ovvero a venti sacca di gra
no della misura Toscana ; e con questa
misura si determina la prtala delle navi: onde dicesi che La tal nave di cen
to tundate, per dire che 11 suo carico
di trecento inila libbre di peso.
TOERA (coll'e aperla) s. f. Tonnara t
Luogo dove stanno e si conservano i tonni; Ed anche Seno di mare dove si pescaiio : E la Rete niedesima che serve a tal
pescaTonnara diposla si chiama Quella nella quale si prendono i tonni nel tem
po del passo, cio ne'mesi di Giugno e di
Luglio Tonnarotti diconsi i Marinari
impiegali alla pesca del tonno.
TONESELA, s.f. Tonicella e Dalmtica,
Veste che porlano i Diaconi e Suddiaconi quando assistono alla messa.
TOMFXdA, s. f. Carpkeio; Rifrusto; Dirolta; Rivellino; Zombantento, Le busse.

TON
Towfaiu si asa anche per gran mu
gala. ' da -tPADA, fatto una
corpacciata.
Tonfo, direbbesi nel sign, di Caduta in
terra.
TOiNFXR, t. Batiere; Maculare; Percuotere i Dar le basse, le pesche, le nesp
le; Tamburare; Tambussare ; Zambare.
Towfarsb, Maniera fam. Zimpinzarsi , Etnpiersi soverchiamente di cibo ; e
dicesi ancora per Saziarsi ; Stufitrti,
Annoiarsi di cose che si maagiano -fio
TOWFS , Non vi tuffale ; Non <ri rimpinzate Sow towfo , Son sazio St
il s tufo.
Towfabsb , delto in allro sign. Godtrsi; S mammolarsi Mb towfo , Aliga
do; Mi ci smammolo , V. Sbabazz.-bss.
TONFO, s. m. Garonlolo; Cazzotlo; Fritgone Rugiolone ; Pesca ; Sgrugno ;
Sgrugnone i Grifone, Perasse.
Dar uw towfo iw tbl mujo, Dare le pe
sche ; Dar un grif'ine ; Menare un pu
gno nil viso.
Corb i TOWFi , S' usa battere , bailor
.
TONI, e nel dimin. TowVw, Antonio, No
me proprio di Domo. Anlunietto il dinia.
Toti, dicesi ancora comunemente per
Culiseo; Pretrito; Il bel di Roma ; il
Culo.
Towi, Polo, Culo, Martiw, xe po tut'uw, Dite il Culo, il Civile , il Derelano,
In tuile avrele espression del ano.
Tutli siuonimi.ll deltato vernacolo si suoi
dire per ischerzo a chi ha nome
Marten , ed come dire: Lo stesso tuo
nome di mostra che tu se'un balorJo, per
che tanto val Toni Martin quanta Culo.
SiOR To.viw Bowagrazia , dicesi ad uu
l'ersonaggio ridiculo, vestilo cd abbiglialo in cariralura, che si vede fra nui , il
quale si finge giovane semplice e vano ,
genliluomo o cittadino originario di Tor
cello, d'antico casato, cLe vanta diplomi,
titoli , ordini , eredil , ricchezza, e conta
filastroccole inetlc , sinonimizzando ed
epitetando a sproposito, per far ridere la
brigala che 1j ascolta.
SlOR Towi.V BOWAGRAZIA, vieil qnindl
drlto a qualche Giovane presuutuosello,
che vuol far da galante e da saccentino.
Su di che si ricorra aile voci Caghtb j
Spi/.zeta; Cobtesw b' albeo e siunli.
TONINA, s. f. A ntonietta, dim. di Anto
nia , Nome proprio di Feminina.
Tonnina, chiamasi il Salume falto del
la schiena del pesce Tonno. V . Tarawxbla e Tow.
Fab towiwa d" uw galawtoiio, Locuz.
fam. .Far bordello di uno , vale Divertirsi a sue spesc facendone gioco. V. Desio.
TONIzXr , . Tonare, Lo strepitar cht
fanno le nuvole, far tuono. V. Towab.
Co towiza vol piover , Non si sgrida
mai al lupo ch'ei non sia in paese o ch'et
non sia lupo o can bigio, vale Che non si
dice pubblicamente una cosa d'uno cb'el)a non sia o presso che vera. Non si
gira il niobio giammai che non sia prs-

TOP
so tt una carogna; e si dice di Cose che per
ordinario non anno tra loro disgiunte.
TNOLA, Voce vezzeggiativa, lo teso che
ToMNAjV.

TONN, . m. Gran tuono. Gran tonata.


TONTONXR, v. Pigolare^ Rammaricar,
ti; Ruzzare, si dice di Coloro che aucorch abbiano assai , tempre s dolgono
dell' aver poco ; che anche dicci! , Dime
narti nel manico ; Nicchiare ; Tenten
nare; Scherzare in briglia; Lamentarsi}
Dolerci.
In altro ign. Borbottare; Bufonchia'
re; Mormorare, Parlare d'nna cosa ma
non apertamente.
Detto talora per BRONTOLA , V.
Sa TONTONA O SE VA VIA TONTONANDO ,

Se ne bucina ; Se ne mormora , cio Se


ne parla a mena bocca.
TONTONR BL FAN, Dare altrui il pan
eolia balestra , vale Dare mal volentieri
e con istrapazzo. Dicesi ancora Pargere il
pane colla tpada; Dare il pane col ba
ttone; Dare il pane e la sassaia.
TONTONN, s. m. Pigolone; Querulo;
Borbotlatore , Colai che sempre si duole
dell' arer poco ancorch abbia assai.
J}ujonc!ino,ilicci a Chi muisi conten
ta mai di nulla e torce il grifo a ogni ce
sa. V. Bao VTOLON.
TOPANTE, add.T. de' Pese, dicesi il Pe
scatore pi- oi>rietario OTT. Conduttore d'un
Topo. V. TOPO.
TOP.\R, v. V. LVTOPR, nel sign. di Incon
trar un per via.
TOPAZZO , i. m. Topazio , Pietra prezio
sa trasparente, e M cui colore imita e sor
passa quello dell'oro.
TOPE , lo stesso che TOPETB , V.
TOP , s. m. Toppe e Tupp , Voce Fran
cese, Capelli posti sulla zaccagna cio sul
la cotenna dinanzi del capo tratti ali' in
dietro.
TPETE e TJRITPETB , Taffete , Voce
presa dallo strepilo del colpo di qualrlie
cosa che cade, che dicesi anche Toppa
toppa, V. PATATBNFBTB.
ToPSTE, L' ANDA IH LBTO, Eccolo 10-

tto in letto; In un batter <f occhio ito


in letto.
TlIETK TOPBTB TIRA PARA CAMPANA-,
Guazzabuglio di ripieno inutile che fa al
cuno i al tolta nrl discorso, ed una po<-ir d'intercalare, Dagli picchia martel
lafaca ribadisci.
TOPICO , adii, (dal greco Topo* , locus)
Topico, e vale Locale, di luogo.
Rimedio topico, dicono i Medici a qu<-llo che si soprappone alla parte lesa del
corpo.
Loco TOPICO , diciam noi nel discorso
fam. per Luogo riservato; Luogo dell'in
tesa i Luogo accordato , Luogo o site o
ponto particolare convenutosi. Dicesi p.
e. SON ASPKT in T' UN LOGO TOPICO ; Et.
TA AL LOGO TOPICO, e puossi intendere.
TOPN, add. osato dal Calmo per Topino,
Infelice, Angustialo. Ora direbbesi Gui
tto, MESCMI Vj Giovo TAPINA LA MIA vi-

TOR

TOR

TA, detto con ammir. Guai a me ; O me


miserili
TOPINAMBR. V.TARTWFOIA SAI.VADBGA.
TOPINRA, s. C Talpa o Talpe, Anima
le simile al Topo , eh senza occhi, che
sta sempre sotto terra e vive di lombrici
e di qualche radice erbacea ; rivolge la
terra dei prati e degli orli. Linneo lo
chiama Talpa Europaea. La Talpa cibo
dell' Allocco che ne va a caccia la notte.
Busi o TANE DB LB TOPINBBB , Andro
ne o Cunicolo, Buchi o viottoli delle tal
pe. In T. Idraulico dicesi Topinara.
TOPO ( coli' o largo ) s. m. T. de' Pescai.
Battello falcato , Nome che i Pescatori
danno ad una Barchella pescarcccia , di
cui si servono per trasportare il pesce ai
luoghi di destinazione.
Topo, si dice poi faniil. per agg. di
Uomo, ed lo stesso che TBACACNOTO, V.
TOPO , dicono i Pescatori al Cefali-ilo
quando assai piccolo, perch somiglia
in qualche modo al battello detto Topo.
TOPO RAGNO , dicono i Maniscalchi ad
un Tumore carbonchio.tn, che talornsi ma
nifesta a'cavalli nel!' inquinagli , il qua
le piccolo da principio s' ingrandisce violenietnente gonfiando la coscia e tulta la
gamba e passando rapidamente alla can
crena e quindi recando loro la morte, se
non vi si farcia l'estirpazione e la cura
adattata. Alcune volte appena comparso il
tumore rilroccde ed uccide l' animale.
TOPOLO , . m. Voce corrotta da Intop
po , e dicesi de' Sassuoli o altre inegua
glianze d'un piano che impediscano il li
bero passaggio d'una cosa, come delle pal
lottole o delle morelle o simili quando si
giuocn.
TOR , v. (coll'o stretto, che pi comune
mente dicesi Tiba ed anche Cuibjt, che in
Toscano pi-onuncierebbesi Cion) Togliere
o Torre , Pigliare , Prendere.
Togliere , si dice per Levar , Levar via.
Togliere, diccsi pure per Rubare, Ra
pire.
TORI PKESTIO, decollare; Prendere
in presto o a prestito.
TuntA COHB LA VIE.V o TOR QUEL CHE
visir, Pigliare il mondo coni e' viene;
Prendere quel che, viene; Ber grosso;
Non la voler pi coita che cruda ,- Pi
gliare una cosa com'ella viene; Spende
re la sua lira per venti soldi; Legar Ca
sino dove vuole il padrone, Essere indif
ferente e adattarsi ai tempi ed alle circo
stanze. / disegni della vita san come il
giuoco delle tavole , nel quale non riu
scendo il punto eh' altri vuole , si debbe
prendere quel che viene e ordinar le cose
alt occasione , come le tavole al punto.

Andar al diavolo, alle forche, alla ma


lora, a farsifriggere, Modo di scacciare
villanamente alcuno , o di rispondergli
con mala maniera. V. NARDO.
TOR QUALCOSSA, Pigliare, cio Mangia
re, parlandosi d'infermo.
TOB QUA E XBTBR LX , Scoprire un al
tare per ricoprirne un altro, Contrarre
un debito per pagarne un altro.

ToRLA C0\ FIACA , V. FlACA.

TOI\LA LARGA, V. LARGO.


TOR LA MAJT, V. MAH.
TORLBSUSO, Esser bussato, percosso,
bastonato, zombato L'B ANDA PBB DAR
B EL LE HA TOLTE suso, And per suona
re e fu suonalo , Dello scherzevolmente
nello sleiso significalo.
TORLO, da TOR, vale Riceverlo A BAI A TORLO O A TORLO IN TE L' AHAZZO,

683

TORSE AFA9TI, V. AFA,\O.

TORSE A FETO, Attristarsi; Dar le spe


se alla malinconia; Accorarsi; Avvilirsi.
TORSE DAL PITOCHBZZO, Uscir de' cen
ci, Dallo stato miserabile.
TORSE GATI A l'ELn , V. GATO.
ToRSBLA COMODA , V. CoMODO , add.

TORSBLA CON Erro , Recarsela o Arre


carsela da uno , o assolutimi. Arrecarse
la; Offendersi; Recarsi un'ingiuria.
TORSE UNA VOCIA, V. VOGIA.
TOR se, Pigliar le busse, le bastonate.
TOR SU LE FILZE , V. FlLZA.

TOR su UNO , Catturare; Arrestare ;


Metter prigione uno In altro senti
mento, Pigliarsi giuoco di uno; Pigliarsi buon tempo di uno.
FARSE TOR VIA, Farsi scorgere ; Farsi
burlare LASSARSB TOR su, Lasciarsi
levar a cavallo o in barca o menar per
il naso.
TOLS suso, Togliete su o Togliete su
questa suzzacchera, Modo di rimprove
rare fam. Suzzacchera vale Dispiacere o
Cosa noiosa Tib suso, Prendi questa;
Tuo danno Tib E, To castra o castra
mi questa, Modo di spregio negando una
cosa richiesta TIOL, Ecco <]uat Ma
niere tutte basse e familiari.
TOB nino su i CORNI, V. CORNO.
TOR SUL PIA, V. FI.
TOR su QUALCOSSA , Raccogliere o Rico
gliere.
TOR su QUEL CHE CASCA , detto nietaf.
Raccorre i bioccoli , modo basso e fig.
vale Ascoltare attentamente le altrui pa
role per riferirle.
TOR su TUTI i PBTI, Soffiare il naso al
le Balline , detto metaf. e vale Far lutto.
TOR SU UNA BOTA O C.VA CALOFA, V. CALOFA.

TOR VIA u.vo, Scoprirlo, vale Capire,


intendere i suoi disegni, le soe intenzioni,
TOH U.VA COSSA PER L'ALTRA, V.in FAL.
CHI D* E PO TOL CHE VIE* LA BISSA AL

CCOR, V. DAB.
No ESSBRGHE .VE DA TOR N8 DA MBTER ,

Essere o Andare a capello , a puntino,


Dicesi d'nna cosacbestia nel precisoaspetlo che deve avere regolarmente.
Ti GHB NE VOL TUR SU, Ti pizzicano le

reni, e vale Ne leccherai, cio busse.


TIOLO o CHIOLO, Toglilo o Prendi 'o,
Dame disse .4cclo per Accoglilo ; ci' il
Bnrchiello 7Vo per Toglilo.
TORAZZA.
TORRI A (coll'o tiretto ) s. f. Torca o Tor
bida e Colmata, La corrente ile' tinnii in
torbidala dalle pinggie.
INGRASSAR i CAMPI co LE Tori DIE , V. I v>
CBAMa.

, .

TnaaiA , dello metaf. Turbamento ;


Turbazione, Alterazione d'animo,

684
TOR
Gh' r db la bia , F" i del torLi-Jo ; La marina e trbala, delta fig.
TORBIDA, . f. Intorbidamento ; Intorbidazione.
ToRBIADA DL VUf , Nuvoh O Nugolo,
Qurll* iatorbidamento che i genera nei
liquori per qualunque cagione,
TORBIAR , . Torbidare e Intorbidare ,
Far divenir torbido.
Torbiah lb AQua, detto fig. Intorbidar
facqua chiara, cie Trovar difficolta. do
te Don .
El tempo sb , // tempo, si tur
ba o si rabbrusca o rahbruzza o rabbruzzola , S'annuvola ; E du-rsi anche Gg.
TORBIETO, add. Torbidiccio, Alquanto.
torbido, diceii dj Persona alqiianla al
trate per ira , apprensiope ajtra che
che sia.
Aqua toiibibta , Acqua albiccia o tor~
bidiccia, Alquanto torbida e morosa.
T0RB1Q ( coJI'o errato ) add. Torbido e
Torbo , e n,el suprrl. Torbidissimo, parlandosi di Liquori intorbidati da parti
tlerogenec Contrbate ; Aspro f Bru
sco, direbhrsi di Uomo o di lempo.
To ri ni j dello in forza di sust. Nugolo
e Nuvolo, Quell' intorbidamento che si
genera ne'liquori per qualunqnt cagione.
Gb'btje,l tojibio., dello fig. Ce del tor
bido , dell' imbroglio, deir oscuril, del
tenebroso., del intrigo: dicesi di Affre
equivoco o diucile. V. Vbdbr torbio , o
DBI WtJVOH per , m .
TORCETO. V. TonzETo.
TORCHER , v. Premere col torchio.
TORCHIETO,. m. Torchietto, Piccolo,
torchio con cui si Javoia. V. Torcolbto.
TORCHIO, s. ni. ( si pronuncia come in,
toscano Torci) Torchio ; Torelo i Turcolare ; Strettoio, St. u monto da tampare e da premere o.stringere. V. Torcolo.
TORCOLADA, s. f. Torcituna, L'atw e ir
modu del torcer.
torcolXr , y. Premere o Lavorare Col
torchio.
ToacoLB uwo, detlo figur. Slrignere;
Arbbordare alle streite Serrare U basto,
addosso a uno.
TORCOLER,. m. Torcoliere; Tiratore,
olui che assiste e travaglin al torelo
Stampatore Impressore , dicesi Quellp.
che travaglia col torchio de' carallcri.
T0RCQLTO, a.m. Torcolelto eTorchietto, Piccolo tojtcliio Siiieltoiuo, dicesi a
Piccolo strettoio.
Detto in T. de' Gettatori di carallcri,
Telaio di ferro, Macchina di cui si crvo~
no i Gettatori nella loro arte.
TORCOLQ, . m. Torchio; Torelo; Torcolare ; Torcitoio, Slruineolo da lampa
re e da premere.
Le parti principal! del Torcbio sono le.
egueiiti.
Spale, Cosce, Due pezzi di legno quadrati posti a piombo,cio Li di e assuni
Jalerali.
iMa/./.a , Mazza , Quel ferro '01130 con
eui si innove la rile del torelo ( A M i la*
00 dtCOO Stahga ).

TOR
TOR
Azzalixi , Spade , Li due regolelti di
bre e in Ottobre quando t gratis. Si man
ferro sopea i quali si fa muovere il carro
tiene anche nella gabbia e canta bene.
del torelo.
TORDO , s. m. Tobdo da ua , detlo da' Ve
Piab.y, Pirrone, Quel la parte del tor
ronesi Tordo cigarul, Tordo comtine 0
chio che inmediatamente preroe il foglio
gentile o Tordo bottaccio , UecelJo nolische si vuol imprimere.
simo, detto da Linneo Turdus musicus,
Capelo, Cappello, Quell' asse che tie
che ha la figura dello Slornello, ed buone unite da capo le cosce del torebio e
nissimo a mangiare, V. Cisar'iv, Zit.v,
gli serve di (minenlo.
Zip, Zip khi* e Gazaxela.
Volta, Rullo, Si dice per Cilindro del
Tordo da uncu i amo, Hal tature o Cantorela si] cui (cerr il carro.
taiuola, Torde che erve di zimbeUo er
, Coda, Pezzi di legno posti qua
uccellare.
li a croce al di sopra del torchio ove apTordo g\/.ro, V. Merlo gaz\ro.
poggiano il timpano e la fraschclta.
Tordo $bsel.v, V. Cisarix
Timpawo, Tmpano, Quella parte del
TORDO
DE MAR, . sn.T. de' Pese. Pecarro del torchio sopra cui staano appunsee tordo, Pesce di mare, dello da Linn,
tati i fogli da impriinersi.
Labrus Turdus. Questo pesce ba il corpa
F&ASCHBTA, Fraschelta , Telaretto di
allungala
, la sua grandezza recede il
ferro con varii spartinienti di carta si
piede , e non de' ricercati.
mile, che metlesi sul foglio da stampare,
TORLO (cali' e larga ) s. m. TorrtUo, T.
afl'mch cio che ha da rinianrr bianco,
Mar. La prima lavla del fscianie che
non venga macchiato.
*' intesta nella ruota di popp verso il calChica , Cricca , Pezzo di lrgno attaccagnuolo, e si prolung-a verso il corpa delcato ad una delle cosce del torchio , che
la nave accanto alla chiglia.
serve per tener ferma la mazza.
TiPAisLo, Timpanello, chiamasi quel
TRESA-N, Terraiuolo, Agg. d'ona sort
Telaio cbe s'incastra nrl timpano.
di Piccione. V. Colombo toqesax, in Co
, Mozzo dell madrevile- Te
lombo.
sta del torchio, Pezzo di legno forte riTORESN , s. m. Torrelta o TorriceUa,
quadrato e incaslratn nelle due cosce Ar\
Piccola torre o Fabbrica falla a guisa ill
torchio, in mezzo a cui sta la madrevile
torre.
chioeeinJa dlia vite.
TORTO, s. m. Tore'ro, Piccolo toro.
Torcolo da ligado M DB Linn . Torchio
TonTO DELA CO.KTRADA, LoCUZ.
r Telaio, Quello in cui si pongouo i liba i
e fam. Caprone , U01110 assai lussurioso.
per polcrsi tomtare.
TORBOLO, . m. Turihile o Tardlo e
TonCOLO DA UA O DA i UVB O SHllli ,
Turribolo , Vaso d' argento o d' allro ir.(Strettoio, V. Masb.va.
1 con cui t'incensa; e emindi dicesi
TonCOLO DA BaTIOBO, V. FgHO D.I VRXiurn he Incensiere.
SAII, in 1''ERO.
Capelto del TuniBOLo, Berretta, di
cesi la piarla tuperiore d'un lucensiere.
Torcolo da pbtbjri , , Specie
di Strellbio con maltonclle di noce, a<l
10, s. m. Torrazzo; Torracc/iione;
uso di addirizzar le ossa.
Turraccia, Torrazzo aotico e rovinoso.
ToRCOLO DA LbUTBB>, S Intitulo , Ot'lTORMENTN , s. os. Tormeniuszo , Pic
;;no che ha la figura di un U, di cui si sercolo tormento.
tono Ii Fabbrieatoridistruraenti da mu
TORMENTO, . m. Tormento, Pena afsir per tener applicali gli uni agli allri
Uitliva che si iljva a'cei Scempio, val
pezzi che detono incollaye.
Torrmvnto crudele.
TRCOLO, s. m. T. Agr. Punteruolo b-.
El xb u.v tormento , Detlo fam. TorCO, detlo in Toseana MaGNACozzo , e (|
menla ; Fracidwne ; Assedio ; Morte ;
Linr!o Cufculio Rucchus , Insetto a!aSnimcnto, Agg. a Colui che di continu
to dell' online de' Colcoptri , che reca
disturba o infasliilisce .-i. uno.
dauno aile vili , anniilando ne' pampini ,
TORMENTN., . Tormenlone-; Tor
rodendoli in parte ed accartocciandoli per
mento; Assedio, dicesi a Colui che di
deporvi le sec nova . onde na -. e il verni
sturba e tormenta.
il quale si pasee dlia foglia uppassita.
TORNA, . f; T. Agron. Folia,
TORDRA ( coll' e aperta ) s. f; BoschetdcH'aralolo in soleando la terra; e> si di
to , Uccetlare o sia il luogo dove si piglia
ce dello slesso soleo circolare che Ln conno i tordi alla pania.Lo stesso che Ut1a,V.
srguenza-riesce al termine del campo. Di
Tordaio, chiamasi il Scrbatoio da tori
cesi laiin, Vevsu.ra^
di. V. Cawahi.v.
tornXbito,
-.ni.T. fasn. Cos ckiamaTORDLNA, s. f. Spjnolbta, T. degli 1
si dalle aostre Donne una Specie di Abcellatnri , dello in Toscana Pispolone o,
bcllimento di inerletli frastagli o simile
Tordino , dai Veronesi ScvzzBTb.x ; da.
che este meltono altoruo allomo ai lora
Linneo Alauda Spinaletta e finalmente
abiti.
da Temmink Anth us arboreus , Uccella
T0RNACAM1N , . m, Chiamaii fami!.
del genere delle Arlodole, dalle qnali pe
Quella striscia di lela per k> pi era che
r multo differisce e per la forma del becs'adatla al ionio alia capanna ikl cam mi
co e per la maiioinza drgli sproni alie di
no per raccoglirre pi da vicino il funima
ta posteriori. La Tordi'na s'avvicina mol
e mandarlo alia gola e quindi alla roer.
i alla Fista nel oolore delle penne ; la sua
car ii eccellenle spccialuieute iube tlcutTQRIUCLO,. su. T. Fam. Cos si cki*.

'

TOR
ta* chile Donne nn Contorno o Giro di
merletti o d' altro abbigliamenlo simile
cb' eue si mettono alterno al eolio.
TORNACONTO, i. m. T. Merc, nel sign,
di Vantaggio; Guadagno; Utile.
No Gil' EL MIO TORNACONTO , foit Uli
torna cono; Non mi torna bene; Non
migiova, V. Cumplir.
Far bl conto del tornaconto , Badar
bene se givi il fare che che sia.
TORNALETO (coll* e porta ) . ro. Tornalello, Parle del cortinaggio con che da
piede li faicia e adorna il letto.
TORNANTE , . m. lo stesso che TorniDOR,V.
TORNAR , r. Tornare ; Riedere ; Rive
ntre.
Tornar oValtka volta, Ritomare.
Tornar conto, Tornar conto o Melter
conto, rale Esser Utile; Giovare; Far
giuoco giuoco; Tornar bene; Tor
nar meglio ; raier di meglio, Dicei an
che asaokit. Tornare.
Tornar da capo o al primo discurso ,
Tornare a bomba, Tornare al proposito.
Tornar in s, Tornare a se o in se;
Rinvenirsi j Raccorre gli spirili.
Tornar , rfelto in T. Mar. Travirare ,
Avvolgere dalla cima le gomonc o manovre, Volgerle sossopra.
Sta qwa nm.v chb torno, Statu infino alia mia trnala.
Tuto torna qubl chb gbra una volLA, In cent'anni e cento mesi torna ae
quo a suoi paesi , Dinota la rivoliuiono
dlie cose.
,
TORNELO, . m. T. de'Tintori , Torno,
Legno lungo salo da' Tiutori, che gira
nelravvolgervi ivolgcrne i panni.
TORN LSE , s. f. Trnese , Soria di dnela
Franzese equivalente al Franco o sia alia
Lin italiana, cioi in circa al doppio Talore della lira ex-Venela.
TORN1AR, v. Attorniare.
TORNIDR, s. m. Tornitore; Torniatoe
Tornaio; Torniero , fuello che lami a e
fa delle opere al torno Fusaio diceii
pi particolarmenle a quel Tornitore che
fa le fusa.
Tornidr dB Zbca, lo stesso che MbnDAOR, V.
TORN1DRA, . f. Feminina di Tornito
re, la quale sull'esempio di allre roci contitnili polri'bbc dirai Torniaia o Tornaia.
TORNO, add. Tornilo,- Tornialo, Lavoralo al tornio.
Bbn tor.va, delto mrlaf. Affusolala ,
dicesi ad una Donna bon falla dola per
sona.
TORNR, t. Tornirc e Torniare, Labora
re al tornio.
TORNO , . m. ( rol primo o chiuso ) dal
laL. Tornus, Tornio e Torno, Ordigno no
to sul quale i fauno divrrsi larori di fi
gura rotonda.
Torno in aria, Coppaia, Parle d'una
specie di tornio, drtto Tornio a coppaia^
cue serve per larori molto genlili.
Pali dbl torno, Catee de/ tornio.
BAsibN torno, Grucaia, Peno del

TOR
tornio che regge gli trnmenti coa cui
lavora.
Banchb del torno, Zoccoli del torniot
Due grossi peasi di tarla sui quali cor
re il tornio.
Mazza del torno, Y. Mazea.
TORO, s. m. Toro e Tauro, roce lat. II
maschio delle bestie vaccine. Toro brada
rale Non dmalo.
Criar dbl toro , V. Criar.
Far bl toro, Far la caceia de' tori o
de' buoi.
Tagir la testa al toro , V.' Tagir.
Omo toro, (Jomoforte, nerboruto, robiisto~Bastraconet\Jomo grosso e forzuto.
TOROBSO , s. m. T. de* Cacciatori , Ar
dea stellare y detto in Toscana Tarabuso
e Trombone , Soria d' uccello palustre il
quale fa un rumoresimile al muggilo d'un
toro o piultosto d' una tromba militare.
Egli di grandezza maggiore d'un piccione di corpo pi lungo. Chiamasi da
Linn. Ardea Stellavis.
Tirar i ochi come w.v toroscso , Strabuzzare, Stravolgere gli occhi e atientamente guardare.
TOROTOTO Aver nel torotot, Aver
uno in cupola , nel bel di Roma , nel fe
dere, in tasca ; Aver uno sotto ta lacea
dello zoccolo , Non reme alcuna slima,
Disprrzzare.
TORSADA , s. f. Torsolata, Colpo dato altrui can un torso.
TORSO (coll'o chiuso ) s. ra. Torio o Torsolo , Gambo del carolo sfoglialo o d' altra erba.
Torso, dicesi a Ci che rimane nelle
fraila, come di pera, mla simili, ito
po reme lerala intorno interno la polpai
benebe pi comunemrnte dicasi fia noi
Rosbgoto, V.
Torso dbl fobmenton, V. Botlo.
Torso , detlo per agg. a Uoino e rale
Scempio; Stolido ; Scimunito, V. Tancaro.
TORTA, s. f. Torta, Viranda composta di
varie cose mescolale insieme.
Torta d'eabb, Erbolato o Erbato.
Torta sfogiada, V. Sfogiada.
Torta de late , Latteruolo Latticinio, dicesi in genere a Viranda di lalle.
Torta, ed anche Torta cota al sol,
de sangos db porco, Migliaccio , Specie
di viranda simile alla torta, falla del sa li
gue di porco, che si frigge nella padella.
Torta , si dice lig. prr Merda ; Meta,
Quello stereo che fa in una rolla nomo
o l'animale Far la torta, Tortire,
vale Cacare, modo basso e fnrbetco. V.
Smegiazza.
So QDEL CHB dico digo torta , 7o
quel elle dico quando dico tarta; Ovv.
So quel che dico quando dico zuppa ,
Per dinotare che s' ha 1'oiulamcnto di ci
che si dice e si crede.
Spartir la torta, delto fig. Dividere
eredila o il bottino e simili.
TORTA (coll'o largo), f. V. Storta.
TORTTA, . t Torlello o Tor.ino, Piecola torta. Tortellelta o Tortellino son i
diraiuuliri.

TOR
685
T0RT1RA , . f. ( dal franeeie Tourtie
re) Tegghia Teglia, Vaso d i rame pia
no stagnate di dentro , dore si cuocono
torte , migliacci e simili.
T0RT1G1ADA , s. f. Attorcimcnto ; Attorcigliamento.
Aechiocciolalura, Ravvolgitura che fa
in s stesso il guscio della chiocciola o che
che sia in tal guisa.
tortigiXr , v. Atlorcigliare ; Attortigliare; Tortigliare; Torcigliare , Arrolgere, Cingere intorno. V. Intortigiar.
Attorcere , rale Avvolgere una cosa in
ti stessa o piu cose insieme, od una ad
altra, che dicesi anche Avvolticchiare.
Avviticchiare o Avvinghiare e Avvinchiare , Cignere intorno alia guisa che
fanno i riticci.
TORTNA , s. f. Tortino, Piccola torta.
Tortella, Viranda della stessa materia
che la torta ma in pezzi pi piccoli. .
Polpta.
TORTIN, s. m. Tortone, accr.di Torta,
Torta grande.
TORTIONCN, s. m. Tur telle tt a Tortel
lina.
TORTIZZO, . m. T. Mar. Gambatura ,
Cosi diconsi Quei giri a spire che forma
una gomona nel fondo del mare allonh
lata molto ed il vento non serve a stenderla e tenerla tsala.
ToRTizzi diconsi anche certi segni che
trovansi talrolta ne'cristalli, e sono quasi
altrettautc fessure.
TORTO, s. m. Torto, Ingiuria.
Tortu , per ingiusta pretensione , con
trario di Ragionc Vu gavb torto mar
zo , Foi avete il lorio ; Avete una causa
pessima, una causa a perder a brache
caate.
NoL PARIA TORTO A NISSUN, Non torcertbbe un pelo ad ale uno, Non farrbbe in
giuria ad alcuno.
No la mb FAzzA torto, Maniera sala
daalcuni botlrgai verso gli arvrnlori,iVon
mifaccia ella torio, e s'inlende, Favo
rise me, Venga a sprndere alia mia hottega, Non vada ad un'allrs, Non mifac
eta tefusa torte.
TORTO, add. Torto; Attorto; Rilorlo, e
dicesi del Filo che si torce perche nos ra
pi forte.
Tropo torto , Filo aggroviglialo ; e
quindi Grovigliola, Ritorcimenlo del Fi
lo stesso. Vrdasi per Rovigiola.
TRTOLA, s. f. (coll'o apeno) Aggrovigliatura , L' essere i torio iu s medesiIII o, e dicesi del Filo.
TORTORA , . f. (coll'o chiuso) Tortor*
o Tortore e Trtola, Uccello noto, per Ii
piu di penna bigla, che canta in luuuj
li Iii lo, quasi ad imilazione de'colonibi ,
al cni genere appartirne , e che chiania
da Linn.Co/imiu Turtur.
Zemer db la tortora, Gemere, II so della tortora che pare on gem to, na
lamento.
Tortora chiamasi anche nn. Colore ss.
mile a quello della Tortora.-.r- La s'a JfA

686
TOS
TO ABITO COLOR OB TORTOHA SelnpUcemenle un abito db tortora,
TORTSA , . ( col tecondo o chimo )
Voce furbetca, Margkerita, Term ine parimcnli di gcrgo, e rale Colla, cio I
Fue con cui una rolta i tormentara.
T< ) RTL R A, t. f. Tortura, II tormento dl
ia fue, che una volta ed anche a' tempi
noitri lotto il Goierno Vneto era in pratica,' conlro gl' imputai! d'un del i lio e
neganti, per farli confess re.
Tobtora, delto fig. vale Cruccio; An
gustia d animo; Apprensione di spirito
Cimento pericoloso.
Meter tortora qua r.cu.v , Metlere
Porra l angustie , a cimento Angu
stiare.
TORZA o TORZO, i. (colla z atpra) Torchio ; Torci; Doppicre o Doppiero ed
anche Quadrone ,Pi cndele di cera atta. cate insieme per Canco.
Torza da' vento, Torca a vento.
tohzi da vbnto, oba candblbte da
bbzzo , Drllalo fam. fig. che ti dice d' una
Persona la quale ora apparitca ricca ed
ora pot era , leri ben in mese, oggi ceu
cioia.
TORZER (colla z dolce ) . Torcer; Attorcere ; Raltorcere , ATolgere le >
raddoppiatc per Tenderle pi consislcnli.
TORZETO (colla z atpra) . m. Torcelto
o Torchietto e Doppieruzzo, Piccolo Torci che s'accende.
TORZER (colla z dol ie) v. Andar a
ionio; Andar o Girare in volta; Andar
vagando ; G-irabullare ; Gironzare ; Vagaoondare , Vagare cauiminando Ag[ girarsi, dicesi di Chi oscilo dalla rclta
tirada e qua e l cercando di rim ervrrgarla.
T0RZ10
T0RZ1N / ( colla z dolce ) Andr a
torzio o a torzjon , Andar a girone ,
tonto, a ronda, vale Andar attorno e
non taper doe. Ronzare in qua e in ( ;
Andar in tregenda, Aggirarsi scuza propotito alcuno.
Basca a torzio, Barca vagante, cioi
Lase i la in abba ml mi o e che ra di per
porlata dalla correnle.
MbnXb a torzio , dello (ig. Aggirare; Abbindolare. Costui nCaggira
un paleo ; M' aggira come un arcolaio ; m'abbindola, cio M' inganna
In allro ign. Spacciare pel generale
Star sul generale o Divagare, ti dice di
Coloro che domandali di una qualche co
la ritpondono in termini generali tenza
enire a* ferri.
Puto Omo a torzio , G i, vane o Uomo disoccupalo , senza impiego Vaga
bonda; Ozioso.
Lassar la roba a torzio, Lase ia re in
abbandono ; Non aver cura o attenzione
dalla roba.
Lbtbrb a torzio, dicono gl i Stampatori a Quelle che Irovanti fuori di regi
stro , cio fuori di riga o confuse fra lo
righe ; quindi pare che potrrbbesi dire
fitlere fuori di registro o spottate.

TOS
Vo abdb a torzio , detw fig. Voi va
cillate , v' ingannate , sbagliate , prn
dete un granchio.
TOSA ( coll' o serrato ) s. f. Tosa , toce
Lombarda, Fanciulla; Citta; Ragazza;
Giovinotta, Feramina di pochi anni non
ancora maritata.
TOSA, add. ToMto; Tosone; Tonduto;
Zucconato , Coi capelli tagliali sino alia
nuca.
Monea tosada, Stremata; Slronzata;
Diminuita del tuo ralore. V. Stronzr.
TOSADA
"I
TOSADRA / t. f. ( colla i rude ) Tosament; Tosatura; Tonditura, Intended
de' capelli e della lana.
TosADA SIN A LA PSLB, ZuCCOnatUra.
TOSME, t. m. (colla s rude) Ragazzame a Ragazzaglia , Moltitadine di ragazzi.
tosXr (colla s dolce) . Tasare o Tondare, Tagliar la lana alie pecore o i ca
pelli.
Tornar a T03R , Riiosare.
Tosas lb monede, Tasare o Stronza
re, Diminuirle.
Fabsb tosb, Farsi tondere i capelli >
Farsi zucconare.
TQSETO, . m, lo tietto che Tosto , V
TOSTA, s. Fanciulletta; Ragazzetta; Ragazzina; Putzelletta ; Puttella.
TOSTO, t. m. Fanciullinos Ragazzetto , V. ..
TOSO, s. m. (probabilmeele dallt. Tonsas, tosato) Ragazzo; FanciuUo-^ Citta
e nel dim. Ciltino,
TOSSE, s. f. Tossa e Tosse , Retpirazione
veemrnle, sonora ed interrotta, cagionaLa ila irrilazionc falta ne' nerii de' polmoni.
Tossb pagana, Male del castrone, Tot
ee imprrvertata , con difficile respirazione e tal vu! la fatale a chi n' attaccalo ,
come sono per lo pin i faociulli di lee
ra eta.
Tosse catarosa , Tosse coccolina, dicesi Qnella cb' cagionala da catarro d'iafreddator.
TOSSEuX ,add. /; Attossicato ;
Attoscalo; Tosco; Avvelenalo,
TOSSEgXdA , t. f. Atlossicamento; AvvelenamenUk
Dab una tossegada, lo ttesso che TotSERn , V.
tossegXr, t. Tossicare , Dare il totsico, Attascare; Attossicare; lntossicaret
Aicienare, Ammazzare col lottico.
TSSEGO, t. m Tossico e Tosco, Veleno
porlwlo sopra tolti i Telcai, brnch oggi
diciamo Totnico a tutti i relcni.
TOSSEGSO , ald. Tossicaso, Velenoto.
Dello per agg. di uomo e fig. Slizzoso;
Adiroso ; Collerico, V. Rabioso.
TOSSTA (coll' eitretta) , t. f. Tosserella, Piccola tosse o tossa.
TOSSERo
TOSSR / . Tossire.
tisoc.XA TossBB ap\a , Manier fig;

e Cam. Ci* vuo! del buono e ci tari da


ugnere, e ale Ci uol molla tpesa e mol
la fa tica.
MECIO SUAE CBB T0.S3 , V. StA.
TOSTARSE, . Inlostire , verbo neutre ,
Di ve nlar tost, Indurire.
TOSTO (coli' o aperto) add. ( dal la t. To
rtus, abbruslolito) Tost , Sodo , Duro,
consistente , contrario di Frollo. Carni
fresehe e sode.
Pulpa tosta , Polpa soda , parlnndosi
di fralte. Duracina, T. Agr. dicesi per
Agg. di talune Frutte di polpa durelta.
TOTALIZACION ( colla prima a dolce e
l'altra aspra ) s. f. Termine usato nella
pl atica drgli Ufitii pubblici amministrativi, in di Totalita, ma si ritiene co
me pi espressiro per Generalil i Oniversalil.
TOTANO, t. m. T. de' Cacciatori , Aliastrella canevina , Nome cht dassi in To
scans ad un Ucccllo palustre che frquen
ta anche nelle nostre Valli, ed ultimo
a mangiare. Linneo lo chiama Scolopax
Tolanus.
Totanto DB , lo stesso che Bo
tlo, V.
ToTAXi, detto fam. Testicoli SbcXb
itotani, Stuccarci Ris tu ce are .Inn lore , V. Secb.
Go dbi totani, Locuz. fam. delta lab
ra per impazienza , ale Pion ho nulla.
Gala dote? La ga dbi totajti, Un altro risponde, e ool dire, ha nulla.
TOTANO MUTO, s m. T. de'Caccialori,
Gambetta viperina, Uccello paliulrr, che
Linneo chiama Seolopar Calidris , ed
Liiorio a mangiare. Dicesi da nui
perche somiglia mollissimo al Totaxo ,
Lench ne sia pi grande, e Mulo perchenon fisrhia.
TOTANN , s. m. T. de' Ctcciatori , Reino di mare, Uccello palustre, delto da
: nnro Scolopax Glottis, il qnale somi
glia molto al Totano m , bench ne ia
pi grande; ed bonUkinio a mangiare.
TOTR , Vci bo che non pero salo the
nel srgaente dettalo fam. El tfOZZAcn'tL
tota , V. SpuzzXs.
TOT, Te te, Voce colla quale si alleltino i Cani.
TOTUM, s. m. Soria di giuoco, di cui ti
Teda in ZogXr al totdm.
TOVXGIA , s. . Tovaglia oMantile , Panmolino per apparecebiare la menta.
TOVAGlX , A ggiunlo che dassi a Tela di
lino o di canapa lessula in opere, com'
quelladelle tOTaglie, che direbbesi .4 ope
re; A spinapesce.
T0VAG1AZZA, s. f. Tovagliaccia, Caiiia toraglia Delta per ToTaglia gran
de, Tovaglione.
TOVAGlTA,s.f. TovagliettaoTovagliuola , Piccola ToTaglia.
TOVAGlL,s.m. Tovagliuolo Tovagliuola e Salvietia.
TOVAGIOLTO, . m. fyagliuoUno ,
Piccolo toragliuolo.
'. --

TRA

TRA

TOVAG1NA, s. f. Tovaglion, accr. di


tovaglia.
TOZZO , dicesi per agg. a barchella , e va
le Piccola barca o gondola, Le leggi Venele proibivano dal novembre al febbraio
la navigazione della laguna con B.RCI.-B
TOZZE pel pericolo in cui sono, allcsa la la
ro leggerezza , ili sommergersi.
Tozzo anche voce del Contado verso
Padova che si dice per TOFOLOTO, parlan
do di Uomo piccolo e grasso, che italiana
mente dicesi parimenli Torso.
TRA , Tra , Preposizione che vale lo stos
so che Fra ; Infra ; Intra e significa Io
mezzo.

Tori TU ABucuELt , dello fig. Tutti rag


giri o inganni o insidie , Tulli pi-etesii
per deludere. V. A JIOALIFO.
TRABUCN AWDBDBTBABUCW, An
dare a croscio, Andar in allo di cadere,
vale piombando come fanno le cose gravi
e gli ubbriachi.

TRA G.VACBB E PACHE , V. GjTACHS.

TEA DB MI e TBA DE LU, Mecomedeslmo


Secomedssimo , lo diceva, mecomedesimo.
Tra ancora da noi usalo in vece dell'avverbio Parte , cio Intanto , In quel
mentre TBA PER UXA coss* B TRA PER
L'ALTRA no co VOLBSTO PI STAO , Tra per
f una cosa e per f altra io non vi volli
star pi TRA PERCHE PERDO E TUA PER
CHE LA MFA MOROSA NO ME VOL BBV , SOK I.V-

TAVAJT, Tra la perdita al giuoco e il disamore della mia bella io san arrovellato.
TRABACA,. f. Trabacca (dal lai. Taliernacula , da cui s' e falla In voce Barac
ca) Specie di padiglione Specialmente da
guerra e dicrsi anche Tenda.
FER DB LA TRABACA, Ferif,diconsi que'
Ferri a forma di stili che soslengono i pa
li iglioni del campo.
TBABACA LA LETO, V. PAPIGLIO
TRAB\COLO, i. m. Trabacco e Traboc
calo , Specie di bastimento grosso che ser
ve agli usi mercantili, e non pu bordeg
giare perch ha il fondo chiatto, o come
dicesi da'Coslrnllori , a rombo tondo.
TRABASCAR, v. usato nel Contado ver
so Padova, Brigare; Pigliarsi briga
Dello ancora per Ingegnarsi. V. TAMDASCR.
TRABXSCOLO , s. m. Voce usala nel Con
tado verso Padova, Trabiccolo; Bertesca,
Per ciascuna di quelle cose ove si salga
con pericolo di cadere.
TRABATAR, v.che usasi nel Contado ver o Padova, Strabalzare, Mandar chi che
sia in ijiij e in l con ischerno e con islraTRABOCANTE,Traoocran/, *
nela d* oro o d'argento, e vale Grave pi
ilei giusto peso, cio che Eccede il peso
legale.
TRABUCAR, lo slesso che STBABUCH, V.
TRABUCHLO o TRABOCHLO (coll'elart.i ) s. m. Trabocchetto o Trabocchello,
Luogo fabbricalo con insidia , dentro il
quale si precipita a inganno. Trabocco,
tlicesi al Luogo dove si corra rischio di
traboccare.
TRABUCUFLO DA AXEMALI , Schiaccia o
Stiaccia, Ordigno per pigliare gli animaii.
Trabiccolo o Bertesca, si dice di Cia
scuna di quelle cose, sopra le quali si sal
ga con pericolo che ti precipiti.

TRABTO , s. m. T. ani. Tributo , Offer


ta.
TRACAGNTO, add. Tonfacchioito, Per
sona piccola e grassa - Tomboletto , vale
Grasso e tonilo .1 foggia di tombolo (Cussii DA MERLI) Tuzzetto e Tangoccio ,
dicesi di Chi aia soverchiamente grosso
ed apparisca goffo Fatticcio e Attic
ciato, Di grosse membra , ben complesso,
fondalo , ben tarcbialo. Fatticciotto dimin, di Falticcio.
I ini vr\u TRACACJTOTO, Intozzare, Di
figura corta e allicciala.

TRACANDA ,s.f. Tracannamene, Beula.


DAR UVA BOXA TRACAJfDA, V. TflACA-

Ka.
TRACAN\R, v. Tracannare e Incanna
re, Bere .issai e fuor di misura, Bar gros
so; Avvallare a ocelli chiusi o senz' assa
porare.
TRACANN, s. m. Tracanna/ore, Gran
bevitore. V. IMBBIAG.Y e BCVGXO.
TRACHEGIADA , s. f. Traccheggiamento , 11 traccheggiare.
Ho DA UXA TRACHEGIADA, Ho traccheggiato ,- Ho temporeggiato,
TRACBEGR, v. Traccheggiare; Bar
cheggiare; Temporeggiare; Teneraloggiao a bada, Differire, Rilardar con deilreiza e prudenza.
TRACHEGIABLA , dello Cg. V. VIVATB e
l)EFE.YOF.nSE.

TRACLA, . f. Tracolla, Slriscia di laffell che i Cavalieri d* un ordine supre


mo portano al collo o ad armacollo , in se
gno della loro dignit.
Tracolla, dicesi pure Quella striscia di
cuoio o d' altro clic* portano ad armacollo
i Militari, alla quale sta appesa la spada.
Bandoliera, dicesi alla Traversa di cuo
io o di panno che scende dalla spalla si
nistra al fianco destro ; ed alla quale sta
appesa la fiaschella o giberna ai Soldati.
A TBACOLA , poslo avv. Ail armacollo o
A armacollo, si dice coi verbi PorUre,
Tenere e simili.
TUACOLA DEL .Srinoro, V. SCIIIOPO.
TR ADIZ1N , s. f. Tradizione, Lalinismo,
Memoria d'un fallo qualunque Iramandala a' posteri dal racconto de' vecchi.
Tradizione, in T. Leg. dicesi la Trasiazione della coa vendala in polerc o
possesso del compratore.
TRADR, v. Tradurre, Volgarizzare o
Traslalare Travolgere fu detto leggia
dramente , parlando nelle traduzioni nel
vernacolo Veneto della Gerusalemme li
berala, e dell' Iliade , fatte I' una dal Mondini ; l'altra dall'Abbate Boarelti.
TIIAD.R , dicesi anche nel vernacoloper
Tradurre; Condurre, Menare, Guidare,
Essere di teoria da un luogo ali' al ir.

TRA"

$87

TRADUZION, . f. Traduzione, Trasporl .-minilo d'una lingua in altra, che dice


si anche Versione; Trattazione.
TRADUZIOW DB RBTEVTI , Condotta di
prigionieri o arrestali, dicesi quando cu
stoditi passano da un luogo ad altro.
TRAENTE, . m. Traente o Datare, in
sign. di Cambiali, Quegli che rilascia
la cambiale traendo il danaro ed altro ,
per cui appunto consegna la carta. V. ACBTA.VTB.
TRAFEG'\R,v. Trafficare; Negoziare;
Mervatantare a Mercantare, Esercitar
traffco o negozio.
TRAFBGARLC TUTI, detto fig. Scialacoaare; Dilapidare; Gittar via il tuo;
far del ben bellezza.
TRAFEGHN, . m. Massaio, Uomo da
far roba e da mantenersela. Traffichino,
fu detto dallo Spatafora Siciliano in un
suo Manoscritto, come rilegasi dalVocab.
Siciliano alla voce TEAKICHI-NC.
TRAFEGO,s. m. Traffico; Negozio; Com
merci:.
TRAFBGO BAR*, Mercimonio.
METSHO A TRAFEGO i JTOSTRI TALENTI ,
V.TALESTO.
TRAFEGANTE, i. m Trafficante o Trajficalore , Quegli che negozia , che mer
canteggia o traflica in commercio.
TRAFILA cTaAVFLA (quasi Transfilum)
. f. Traila; Filiera, Strumento onile i
fauno passare i metalli per ridurli in fili
o a maggior sottigliezza Cioncane, T.
ili Magona, chiamasi lo Strumento a uso
di tirar le terge, reggette, tondini, naMI ini e simili. V. RIGHTA.
PASSAR V AZZL PER n TRAF!LA; Arganarc; Trafilare; Tirar C acciaio afiliera
o a trafila.
PASSAR PER UVA TRAFILA DB EISGBAZIB,

Passar per una serie di sventure.


PASSAR PER LA TRAFILA DEI TRIBOLALI ,

Passare per la trafila de' tribunali o per


a trafila ordinaria, frase di pratica lei
Foro nell'attuale nostro regolamento giu
diziario , e si dice delle sentenze citili e
rriinin. ili de' tribunali di prima istanza
che debbono essere rivedute cogli attidal1' Appello e poi dal Tribunale suprema
prima della loro esecuzione.
TRAF1LADR, s. m. Lavorante alla tra
fila.
TRAFORO o STRAFORO (coir o largo) i.
m. Traforo o Straforo e Lavoro di cavo,
Specie di merletto che lavorasi con ispillo dello appunlo di traforo, ne'pannilini
i'm issimi per ornamento Trina, dicesi
a Specie di guarnizione lavorata a traforo.
TRAFUGO, s. m. Trafugamento, Traiportamento nascosto, ed in sign. di Ru
beria.
TRAFSOLA, s. f. Trafittola, T. de* Se
taiuoli, Unione di pi malassette di seta
messe insieme per nettarle e ravviarle al
la caviglia o per tinge-rle. V. in MAI.
TRAGANTE, . m. Cacciatore, Quegli
che fa a caccia degli uccelli o cai valici col
lo schioppo. V.


688
TRA
TRAGARO , i. m. T. agr. Mazzacavallo e Allaient, dicen uno Strumrnto
macchina composla di duc travi , una pi
lunga posta in bilico sopra allra piantata in terra, che serve per atligner acqua
dal pozzo dal fiumr. Haustrum ebiamasi in latino una maccbina consimile cbe
servira al medesimo uso. Sembra che la
voce vernacola derivi evidentemente dal
verbo Haurire, T rar acqua. Vedasi Orirb.
TRAGEDIA, s. f. Tragedia, Poema rapprrsenlalivo, cbe imilazione di azione
grande falta da person aggi illustri con par
lare grave cd esito lugubre (dal greco Tra
gdie).
Tragedia si dice anche da nui fig. per
Accidente vilenlo e deplorabile , Infor
tunio , Caso lugubre o lagrimevole ; Ditgrazia segnalata in famiglia , quasi secna
Iratrale di argomento assai tristo.
TRAGHETANTE, s. m. Tragheitante e
Traghctlatore, Quegli che iragilla.
TRAGHETXr, t. Traghetlare; Tragettare e Tragittare, Passar oltre, e prenso noi
Veneziani, vale Pessare con barchella da
una all' allra riva o sponda del canale. Dicesi anche Vareare e Rivarcare.
TRAGHETO (coll'e larga ) s. in. Tragetlo; Tragilto ; Trapaiiamento, Passaggio
da una all' allra riva del canale.
Passai tragheto, Tragettare.
Tbagheto dbi cam, dello in gergo va
le appo i Veneziani , il Ponte di Rtallo ,
ch' l'unico ponte sul gran canale che di
vide la Cilla in due parti, e in conseguenza Tunica via per cui i Cani possono caraminando passare il canal grande. Quindi
A.VDAB PER EL TilAGHBTO DBI CANI, VUol di
re Andar pel ponte di Rialto. Sul qual
proposito leggiamo in una salira del nolro Varotari,
Taln visto a trazer tonco el ,
e ix gondola a do 1 andar vagando,
e fbr passr. adbsso el canal graxdo ,
El ponte dbRialto ha pbr tragheto.
Parla il porta di coloro , che caduti da
grande in basso slalo, risparmiano i due
soldi del traghelto e vannn passare il
canal grande per il ponte di Rialto.
Tbagheto del buso, detto in islile furbesco, vale il Culo.
Tbagheto , detto ig. vale Comodino ;
Lucerniere Servir de tragheto, Ser
vir di comodino, V. Comodn.
trXgiaro Thabo, s. m. Tratero, Cos
cbiamavasi una piccolissima Moneta d al
enlo di bassa lega del cessato Governo
Vneto, che valcva cinque soldi, cio la
quarta parte ' una lira , sia dlia mo
neta correnle Austriaca tre carantani.
Spender i tragiari malamente , Sca i danari, si dice del Geltar via i
danari in cose frivole e vane.
TRAGICO , Trgico in forza di siist. e
Tragdo valeComponitor di tragdie, che
anche dicesi per add. Poeta trgico.
TRAGICOMEDIA, e.f. Tragicommedia,
Poema rappresentalivo misto di tragedia
e commedia, Commedia trgica.
TR 4GUARD0, s. in. Traguardo o Livella,
T. dcgli Agi iincnsori.

TRA
TRAINA, . f. T. de'VeUarrni , Tramo,
Uno degli andari del Cavado , che Ir
l'ambio e '1 galoppo.
Andar de trana , Andar o" anchelta
e tpalletta.
TRANELA, s. f. deito in T. Marin. Frenello, Quella campanella falta d'un pezzo
di cavo con cui si stabilise il remo alio
acalmo. V. Stropo.
TRALASSXr , v. Tralasciare, Omettere.
TRALSER, v. Tralucere, Risplendere,
Rilucere, Trasmetter la luce, come fanno i corpi diafani.
TRAMXgIO, t. m. T. de'Pesc. Tramaglio
oTremaglio ; J'angaiuole; Bucine; Bttcinetlo , Rete da pescare , composta di
due ale e di diversi cerchi.
TRAMBAlXr o Andar de trambali, Traballare, L'ondeggiare che fa chi nel caraminare non pu toslcnersi in piedi per
debolezza , che anche dicesi Andar a
croscio. Cempennare vale Iucespare sovente per debolezza di gambe.
11 nostro Trambali corrotto, come pa
re , da Trampali o Trampoli , cos chiamati Due basloni lunghi, nel mezzo dei
quali confitlo un Icgno , su cui chi gli
adopera posa il piede, e servono per pas
ear acque o fanglii.
TRAME (dal lat. Trames} o Carizzx, s.
m. Voci agr. Androne, Lo spazio tra due
filari di vili arbustale.
TRAMENTNA, V. Trementina.
TRAMESSIR, s. m. Nome che si d a Ce
lui ch' incaricato dall'Uffizio postale del
trasporto peridico di tullo quello che
noi cbiamiamo Tramesso , da un parse,
all'altro. 11 termine salo negli Uffizii-ijostali TramessiereProcaccio t Procaccia, dicono i Fiorentini a quello che por
ta le leltere da una citt all' allra.
TRAMESSO, s.m. Voce dervala da Trasmesso add. da Trasmcllere , Mandare. Si
chiama generalmente Trasmesso tullo
quello che si manda ad allrui da un pae
se all'altro o che viene spedilo col mezzo
dclla Posta, delle barche o di chi s' incarica di trasporti, come son lnvolti, Fardelli, Pieghi, Baile di merci ce.
TRAMETERSE. V. Frametbr.
TRAMEZX.add.JJiWo; Sbarralo, Luogo
o Cosa divisa o tramezzala in due parti.
TRAMEzXA e Tr mezaura , s. i. lramezzamento; Intermettimento, Divisio
ns per cosa che vi sia di mezzo.
Senza fab trambzaurb, ilelto fig. Sen
za indugio; Senza sosia; Senza inter
mezzo.
TRAMEzXR, v. Tramezzare e Framezzare, Metier tra mezjo,Diridere. V. DesTRAMBZn.
Detto per Intbrzar, V.
TRAMEZRA, i. f. 1
TRAMZO, s. m. J Tramezzo e Tramezza, Ci che tra una cosa e Patra
e poslo di mezzo per dividere e fmpartire o distinguere ; e pi partirolarmcnle
' inlenrle Prete o Assito posto Ira due
stanze che le livide.

TRA
TRAMEZOR, ,.f. lo tiesto cbe -'
ZERA , V.
TRAMO , t.m. dal Francete Tru
meau, Specchio potto sopra un casselto*
ne simile.
TRAMONTXdA,s.i. Tramonto; Tramo '
tarnento, Il tramontare.
tramontXn A(daTran monte)oTaX-'
montana SCHIBTA, Tramontana; Nord;
Sellentrione, Plaga del mondo o Vcnlo
da quella parle, opposla al mezogiorno.
Ix TRAMONTANA O A TBAMOXTAXA , A
bacio; A bacigno; A tramontana , Silo
vollo a tramontana.
Andar o Far axdb foba de tramonta'
na, detto fig. Uscire; Cavare o Trar del
seminalo, vale linpazzare e far uscir del
soggello onde si tralla.
Perder la tramontana , Perder o
Smarrire la bussola, dello pur fig. dicesi
di Chi nelle sue azioni s' abbandona e
non sa pi cosa si faccia; lo che si dice an
cora Navigare o Camminare fer perduto ; Nun trovar ni capo n'e coda ne via ne
verso Perder la scrima dello pur fig.
Perder la regola dril' operare. Essere
o Restare come una mosca senza capo ,
Non sapere quel che si f.iccia
Fab pebdbr la tramontana, Cavare altrui di scherma, lig. vale Far perder il
filo del discorso e dell'operarr ad al. .
TRAMOXTANLA, e.f. T. de'Carciatori. Uccello di padule, slito star alie rive
delle arque dolci e salte, della grandezia
d' una Allodola, di breco lungo e solide;
bonissimo a mangiare. E uccello di pas
saggio , che viene fra noi in Agosto e sparisce in Ollobre. Credesi che sia la Tringa Arenaria di Linneo.
TRAMONTANSE, t.m. T. Mar. Mae
stro; Nord- Oves t-Nord, Soria di vento
che partrripa della Tramontara.
Tramontanata, Bufera tempeslosa di
vento srtlentrionale.
TRAMOZA, s. f.T.dc' Mulinari, Tramogg-l'n,Quella Casselta quadrangolare in for
ma d'aguglia, che s'accomoda capovolta
sopra le marine, dond'esce il grano che
s'lia a marinare: cosi delta probabilmente dal lat. Tremor; perch col tremore
rasca da rssa il grano uella mola.
TRANFLA. V. Trafila.
TRANGGIXR, r.Trangugiare, Ingordamcnle e con grau furia ingbiollire j e
lalora semplicemenle Inghiottire.
TRANGIG10N, s. m. Trangugialore.Chc
trangugia, che maDgia inghiolleudo.
tranquilXr \
tranquilizXr b.
der quieto, Abbonacciare , Acquietare.
Tonar a tranquilizar, Rilranquillart.
TRANQUILO, add. Tranquillo, Quieto,
Pacifico, e dicesi di Tempo, di are, di
Persone, di Caratlere ec.
Ste tranquilo, Maniera fain cbe vuol
dire Non tmete; Fidatevi; Riposale sul
la mia parola ; State cerio.
TRANSATO ( colla s dolce ) add. Comp*
sto; Accomodate ; Accordulo dalle parti

TRA

TRA

TRANS.\K (coli i dolce) T. Lo lesto che

Traspirare, dicesi di Cosa occulta, che


cominci a farsi manifeste.
TRXPOLA, s. f. Trappola, propr. Arnese
da prender topi.
TRAPOLA DA GATI, Galappio o Calap
pio, dicei una specie di trappola o laccio
insidioso che si tende ad alcuni animali.
Schiaccia o Stiaccia, chiamasi un Or
digno per pigliar animali schiacciandoli.
MBTKR LA TUA POH ODE LBTBAPOLE,
Tender trappole RESTAR o CHIAPAHSS
I.Y TRAPOLA, Dar nelle trappole.
DAB zo o CASCAR LA TBAFOLA, La trap
pola scoccata CHIAPPE co LA TRAPULA, Trappolano Pigliare a trappola.
Trappola, detto ligur. o Trappolera,
Tale Insidia, Inganno per far cadere al
trui nella rete, che dicesi acche Galap
pio o Calappio, sempre Cgur. Tagliuo
la, detto per siuiil. vale Inganno occulto
TRAPOLAR, Trappolare, Pigliar con la
trappola, e diccsi per lo pi figur. dell'In
gannare altrui eoa alcuna apparenza o di
mostrazione di bene RESTAR TIIAPOL.A,
Appannare, per traslato, dicesi di colo
ro che Rimaagou colli, ingannali, che an
che dicesi Dar nella ragna o nella rete.
TRAPONZER, (colla z dolce) v. Trapun
tare, lavorar ili trapunto, ch' lavoro fat
to con pun'a d'ago.
Dello per aggiustar le calze rotte, V.
Buso.
TRAR, v. Trarre o Traere o Tirare, Sca
gliare.
TRAR, Sparare, Scaricar un'arma da
fuoco. V. SBARR ANDAR A TRAR , An
dare a. caccia, cio Andar fuori collo
schioppo per ammazzar uccelli, lepri eie.
ANDAR A TBAR SBNZA DALIHI, detto 6g.
Andare a caccia col bue zoppo, vale Met
tersi ad una impresa con provvedimento
non bastante al bisogno, che dicesi anche
Imbarcarsi o Entrar in mare senza bi
scotto.
TRAH ADOSSO LA COLPA A c.vo, Apporre
che che sia ad alcuno f Accagionare al
cuno di che che sia TRARSBLA ADOSSO
c.v PEH i' ALTRO, Fare a scarica Casino;
Incolparsi C un f altro; Apparsela l' un
F altro.
TRAII A INDOVINB, V. INDOVINAR.
TBAR A L'ORBA, Tirare a vanvera, Ti
rare senza proporsi bersaglio alcuno.
THAR AL SCURO, Dar nel bigio o folge*
re o Pender al bigio ; Nereggiare; Tirareo Tendere o volgere ai negro , vagliono Accostarsi, Pendere al colore bigio.
TBAL AL TOCO ( coli' o stretto) Trar o
Tirare alla sorte o al tocco; Giuncare al
tocco , II che si fa gettando tutti a caso
quel numero di dita che vogliono e poi
sommandoli insieme per sapere a chi toc
chi in sorte alcuna cosa.
TIIAH AQUA DAL POZZO, Attignere o At. tigner acqua. A Chioggia dicono ORIIIE,
dal latino Haurire.
TRAR A QUALCOSSA , Zoppicare, detto
fig. Pendere in qualche vizio o difetto

TRANSIGER, V.

TRANSAZION, a. f. Transazioni, f . Le
gale, Alto di componimento tra due Par
ti discordi o litiganti. Transigenti si di
cono le Parti stesse allorch (i contengo
no. V. ACOBDO.
TRANSEAT. Voce Ialina usata ancora da
taluna persona colta nel parlar familiare
che ale Si passi folto silenzio ; Si sor
passi; Non se ne perii ; Si perdoni; Si
condoni
CH'EL VOCIA M MV..'.H >r EL so THAWSEAT;
MA MAGNAR QUEL DEI Aitai PO! C/i' e j di
lapidi le sostanze sue, si condoni, ma
quelle degli altri poi!
TRANSGER (colf s dolce) v. Voce pret
ta latina ed usata nel Foro , ove dicesi
Transigere, e vale Aggiustarsi, Compor
re le differenze , Convenirsi tra le Parli .
Venire a palli. Nel Dizionario universale
dell' Alberti trovasi il verbo Transatcre
stato osato dal Bembo, da cui il verbale
Transazione in questo stesso significato.
TRANS1TXR, . Tragittare, Passare, an
dare da un luogo all'altro.

TRANSITO, i. m. Transito, Passaggio da


un luogo ali' nitro.
TRANSITO, in T. de' Doganieri , Passo,
11 gabellare di quelle merci che non si fer
mano in paese ov' la Dogana, ma passa
no avanti ; e s' usa dire Per passo.
TRAPA, odd. Atlrappalo; Kattrappato ,
Ingannato.

TRAPAN ADA, s. f. Trapanamento, 11 tra


panare.
TRAPANAR, r. Trapanare, Forar col tra
pano.
Detto fig. per voce anliq. vale Penetra
re; Considerare afondo.
TRAPANAR, pai-land di Liquori, Tra
pelare; Trasudare, proprio de'liquori che
per souilissime fessure escono fuori de' va
ii ove son contenuti.
TRPANO , i. m. ( dal greco Trypanon )
Trapano ed anche Trapanato o,Strumen!<> noto , cou putita d' acciaio chiamata
Saetta o Saettuzza, con cui si fora il fer
ro, la pietra, il legno e simili. Atta, si
dice a quella parte con cui prendesi in
roano e che porta la Saetta; e Briglie del
trapano i Coreggiuoli che lo tengono i
guida.
Trapano a mano, diceli un'Altra spe
cie di Trapano eh' proprio degli Oriuolai.
TRAP\R, i.Attrappare, detto fignr. Sor
prendere con inganno , Ingannare
Frappare, vale Giuntare, Avviluppar con
parole ; e quindi Frappatore e Giuntato
re, dicesi a Colui che cerca d' ingannare
gli altri con parole.

Acchiappare, vale Pigliare improvvilamentc con forza o con inganno.


TRAPASSO , i. m. Mancamento; Errore; Trasgressione;Disubbidienza; Tras
corso.
TRAPEL\R , v. Subodorare , Arrivare
espertamente alla noliiia d'alcuna cosa.

87

SE CONOSSE A COS8A CH* EL TRA, S CO/10-

sce da qual pie egli zoppichi.

TRAH A TUTO , Lo steico che DA A Tdxo.V.

TRA

689

TRAB A curo, Arieggiare alcuno, Asso


migliare ad alcuno ; che dicesi anche Ac
costarsi; e quindi Accostevole o Acco
stante, Chi si accosta alle altrui maniere
e sentimenti. V. SOMBGIR.
TRAR DRIO A QUALCOSSA, Somigliare- ^
Esservi dell' affinit o della congruenza
tra r una e f altra cosa ; Esservi delf analogia.
THAR DEI COSPETI, V. CosPETXa.
TRA DB LE SCALZAI: , che anche dicesi
teniplicemenle TRAR, Scalciare; Scalcheggiare; Tirar calci, Proprio del Ca
vallo e simili- Cavallo che scalcia f Sparacalc.
TRAR BL SASSO E SCOXDBB EL BnAzzo, V.
SASSO.
TRAR BL TAMiso , Far la caraffa, vai
Fare incantesimi Coschtnomanzia ,
chiamasi una Specie ili fattucchieria o indoviuamnto preso dal giro dello slaccio
o del crivello.
TBAR LA so LAHZA, V. LANZA.
TBAR LE CALETE , Trar o Tirar la seta,
Cavar la seta dai bozzoli.
TBAR L'ULTIMA SCOBBZA, Basire ; Tira
re il calzino, Morire.
THAR , parlando della Matila , si dice
del TigncreSro LAPIS NOL ME TRA BEN,
che anche dicesi STA PENA TRA MAL o TRA
TROPO CROSSO TBOPO SVIALO, Questa mati
ta non tigne bene o non getta, cio Non
rende a dover il colore , la tinta.
TRASSE AL PARER DE ureo, Appigliarsi;
Conformarsi al parere di uno.
TRAR SEDA , V. TRAB LE CALETE.
TRARSE, parlando de'Legnami , Imbiecare e Sbiecare verbi n., Andare a sbie
co, tortamente, Storcere, Stravolgere:
dicesi delle Assi e d'altro legname segato
e messo in opera, che s'alza dalle due can
tonale e risalta dal piano incurvandosi.La
voce Bieco e usala da' Legnaiuoli per in
tendere appunto l'inegualit d'un legno,
e dicono poi Sbiecare quando lo pareggia
no; quindi la voce Sbiecare s'usa ne' sud
detti due significali Imbarcare, verbo
neutro, diccsi d'Asse o Legni non mollo
grossi che agevolmenlc e senza spedarsi
si piegano e volgono dopo che sono messi
in opera STA TOLA LA SE TRA, Questa
invola imbieca o sbieca BISOGNA FAR
LA DHBzz.AR, Bisogna farla sbiecare.
TRAKSEFORA, Uscir di gatta morta ;
Farsi vivo; SnigUttirti In altro sen
so, Uscir del manico ; Uscir di gatto sel
vatico , vale Uscir dell' usanza sua , t ar
pi che non si suole.
.
TRARSB A LA STRADA , Gettarsi bandi
to o alla strada, vale Darsi a far 1 assas
sino Gettarsi aCavaro, Diventar va
ro Gettarsi al dispei-ato , Far risolu
zione da disperato Gettarsi al cattivo ,
Partirsi maliziosainnole dal giusto e dal
dovere-Gettarfi a una cosa, vale comin
ciare o Darsi a fare quella tal cola.
NOL SE TRA MINGA A BUZAflB, detto fanl.

Costui non uccella a pispole, cio Inclina


non gi a cose piccule , ma a grandi e
vantaggiose.
TBAASB IN FORA , Spenzolarsi, Spor
ta rsi in finir da qualche sponda o luogo
rii evalo. Sfece a quellafinestra e tpen

Cf)o
TR
zolandosi molla bene infuori , cadde a
precipizio.
Ttabsb ta, Slrabiliare, cio Mararigliarti fuor di modo.
TIA CO LA TITA PABLANDO, Divincolarsi; Scagliarsi, Scontorccrai col
la persona Arrotarsi, per mctaf. vale
Agitarsi con inquir u l ine.
soto soba , V. Sotosoba.
Tbab su , parlando del Mare , Fiottare ; Ondeggiare.
Tbab via, Trar via; Gettar via Detlo fig. Far lo spiano; Sbraciare o Sbraciare a incita , Scialacquare. Scacazzare, vale Gettar i danari in cose vane
No la tbabia ta w.v ago , Non manderebbe a male uno spilletto.
Trab via BL ta, V. Fia.
VIA EL TBSIPO LA AMC , Lo
stesso che ButXr va l'aqua 'l ,
V. .
Tbab tta la tbbgogna , Tirar giu la
bu/Ja, Por da banda il rispctto.
zo, Abbatlere; Smanlellare; Diroccare; Sfasciare ; Trar gi ; Mandar
giu: dices! degli Edi&zii.
Tbab zo qoalcL'v , delto fig. Far cadere alcuno, cio Dal sao posto , dal suo
grado.
TRARO. y. Tbagiabo.
TRASADORI, s. m. T.Mar. Cosi diconsi
alruni Cav grossi o semplioi o orditi so
pe,i taglie, per esrrcitare con essi grandi
sforzi o di muovere o di ritenere pesi assai gravi. Cavi alan ti cio Forti, resislenti.
TRASANDXR, v. (collas doloe) Trasandare verbo usato anche nrl dialetto noslro nel signif. di Traseurare, Metiere iu
non cale, Non pigliarsi prnsiero o cura ;
tna pi comn, per P assorsi mansueta
mente di qualcne fallo, Proceder senza
rigore: Lo stesso che Sorpassar.
Trasaxdb, Trasandate o Trascurate;
fon ve ne pigliate pensiero.
trasbalzXr, v. Trabalzare , Mandar
chi che sia in qua, e in l con isLerio
e con islrapazzo.
TRASCRER, v. Trascorrer, Srorrere
avanti , Velocernente acorrer. // tempo
trascorre, cio Trapassa.
Trascorrer , dicesi anche da not per
Portarsi con impelo ollre ai termini convenevoli. Trascorrer in furore: Trascor
rer in parole; Il mal costumeJa trascor
rer ad eccessi o cose vituperse.
TRASCOREn , si dice aurora fra noi per
Tbasastdb, V.
TRASEGIAno, (roll's dolce) V. Straiegiauro.
TRASFERO, add. Trasferito o Transferilo , Traslato , Traslatato , Trasprtalo.
TRASFERT A, s. f. T. che asavasi nei tem
pi Veneti, Trasporto; Trasporlamenlo;
Trasferimento; Accesso, L'atto di trasferirsi ad un luogo , Visita al luogo.
TRASFORAR,v. Straforare; Verrinare,
F mar da una banda all' alt ra.
TRASLATAR, v. Vooe usata nejmbblici
oflizii, ove dicevasi escrivevasi Traslata-

TRA
re o Faro il traslato: dal lat. Transferre
e significa Trasportare tanto in italia
no che in veneziano. Traslatas dnnque
o Far el traslato d* un fondo , lignti
ca appunto Trasportare il dominio d'un
fondo da una ditta in un' altra, o con
frase legale Trascrivere la propriet o Fa
re la trascrizione.
Ora dicesi VolturXr.
TRASLATO , s. m. T. del Palazzo ex-Veneto, che ora chiamasi Lombardamente
Voltura. V.
traslocXr, t. Tramutare; Trasmuta
re; Trasportare; Trasferire; Dislocare ;
Spostare, Portare allrove.
Traslocarsb db c\s\,Tramutarsi, Por
tarsi ad abitare in altra casa.V. Massarm.
TRASLOCAZIN, s. m. Tramutamento;
Trasporto; Trasportazione; Trasferimen
to; Traslazione , II trainutarsi.
TRASPIANTAR, r. Trasplantare o Trapiantare, Cavar la pianta da un luogo e
plantarla in un altro.
TbaipiantXr casa, TramularsiTraspiantarsi , dicesi per mclaf. del Trasfe
rire altrove popoli , colonie , famiglie etc.
TRASPIANTO, t. m. Traspiantaeione e
Traspiantamento, II trapiantare. Fu del
to ancora Trmala.
TRASPIRXr, V.Tr APRLAR.
TRVSPORT.X, add. Trasprtalo e Traportato , TrasfcriLo.
Delto fig. vale Inclnalo ; Propenso ;
Morso o Prtalo a qualche cota. V. PortX e SfegatX.
TRiSSANTE , s. m. T. Mere, di nuovo
uso , e vale Trae nie , cio Qurgli che rilascia la cambiale, e quindi Trassato vogliono dire i Mercatanti a Colut al quale
diretla perch la paghi , chr chiamasi
Accettante^ vedutala vi scrive sol
t la sua arcrtlazione.
trassudXr , v. Trasudare , nel sign, di
Trapelare, diciam noi di qucll'iuuniidirsi che fauno tulora le pietre i mariui.
trassuntXr , . Transuntare , T. per
10 pi del Foro , Fare il transunto , cio
l'Estralto del sentimento d'alcuna scrittura.
TRASSU.NTO, s. m. Transunto, chiama
si Estratto di alcun discorso , d' una
scrittura.
Fab el tbassunto , lo stesso che Tbassuwtab , V.
TRASTO, s.m. (dal lat. Transtrum, sedile de'remiganti nellenavi) Trasto, chia
masi nelle gondole e nei baltelli quell'Ase che traversando la barca ed urhiodata sui lati , serve per tenerli saldi, per
tedervi sopra.
Sentarse iw trasto, Sedere in trasto,
cio nel mezzo della gondola , prossiniamente alia lavla delta Trasto.
AndXr db trasto im se.vti.ta, V. dXr.
TRATA, s. f. Tratta, verbale da Trarre,
11 tirar con forza.
Trata db biavb, Tralla di grano va-

tra;
le Licenza di mandar 1 estero del gra
no nazionale.
Tratta , chiamano ancora i Negoziant!
il Trarre o cavar danaro dal negozio pro
prio o dell'amico corrispondenle ; onde
Far tratta vale Ordinre alcun pagamen
to a'corrispondenti.
Trata del cabxazzo de la sebadcra ,
V. Seradra.
Trata da pescXb , delta anche Trata
coy da pioxbo da cortega, Locuz.
de' Pese' Sciabica o Rezzhla , Rete mol
to lunga , rmala da un lato d'nna corda
piombala e dall' altro di simil corda suverata , perch possa (tare nell'acqu te
sa e dintta perpendicolarmente. Fu chc detta Scorticaria o Scorticatoria ,
forse dal suo effelto di radere leggermente il fondo del mare. V. Ima, CobtbGb e
Tratl'ri. V. Bragotto.
Trata da palaxidb, Palamitara, Re
te liinghissima e proporzionalaraenlc lar
ga, che s' arma come il tramaglio e con
cui si prendonO le palamite, da cui trasse il nomr.
TRATAGMA,s. V. Stratagbua.
TRATAMENTO, s.m. TraMmento,Pranzo magnifico, che dicesi anche anchetto; Convito.
Tratamsnto pobco , V. Porco.
Tratambkto , Voee nuova dataci dai
Lombardi, Tratte nimento , si dice anche
per Mantenimento, Provvisione; ed Del
sign, di Salario , Stipendio , Paga , Onorario.
tratXr , . Trattare , Maneggiare, e si
riferisce agli affari.
TbatXb uno, Trattare alcuno bene o
male, o simili, vale Porlarsi seco amorevolmente o villanamente o simili An
dar col cuore in mano verso a" alcuno ,
vale Traltarlo alla buona ed alia Schletta.
Tbatb a la fiore-tima , Andar a
Malmanlile , detlo melaf. Traltare con
iscarsezza.
TbatXr cautamente, Dar le carte bas
se, fig. vale Discorrere Traltar di che
che sia cautamente.
Tratar con asprbzza, Aspregiare
El tbata la servitu con asprbzza, / _
aspreggia la servitu.
Tratar coy ca aro oa atb.yzio, M tin
glare la zuppa co'ciechi, Modo fig.
Tratar con ramili ahita , Fare a Jidanza ; Trattare con dimeslichezza.
Tratar de cagar, Disputar di lana ca
prina , Contendere per uiente.
Tratar owbstamb.vtb , Onesteggiare;
Giuocar netto; Onesteggia am ico si
che non ti diventi nemico.
TbatXr con cativbria , Stancheggiare, che dicesi Straniare o Slraneggiare.
TbatXb qualcIw, Praticare alcuno,
Conversar con uno. Corteggiare alcuno,
Ovvero Accoglierlo e usare ospitalil e riguardi verso qualcheduno.
TbatXb qdalcIj.v coi dbnti lbvai, Trattar uno a denti levati, vale F redda meate, Farfredda accoglienza ad uno.
Tratarse, Banchettare ; Convitare y
vale Far tarla 1 altro t cuso Lac

TRA
gheggiare , Usar liberalil di donativi o
d' altro.
Tratarsb db cogionarie, Trattarsi di
poco o di bazzecole o di lana caprina.
*
TratXr li.vA causa, Aringare una cau
sa, Disputare, Parlare dinanzi alGiudice.
Esser pbzo un ASBvo, Por
tar basto; Esser padroneggiaeo da alcuno.
Tornau tratXr , Rappiccare o Rattaccare ilfilo ; Ripigliare il trattato.
TRATAR,s.m. Tratto, Maniera, Costume.
Bbl tratar, Bel tratto; Essere perso
na di bel tratto Cativo tratar , Cul
tivo tratto ; Tratto villano Mal proce
der, Incivilt, Increanza.
tratXrio, s. m. lo slesso che TnASSATO,
cio Quello sul quale traita la cambia
le. V. Trassants.
TRATARIOL, s. m. T. de* Pese. Pescato
re a sciabica, Cul ni che s'occupa con altri a pescare colla sciabica. V. Trata.
TRATATVA , s. f. Trattato ; Trattamento ; Negoziato ; Negoziazione , Pratiche
che si i'anno per Irattare o concliiudere
a(Tare.
Esser in TRATATITB , Essere o Resta
re sal tavoliere.
EsSER IN TRATATIVA DB MATRIMONIO , '
Trattarsi di matrimonio.
TRATEGNR , v. Trattenere; Rattenere
o Ritenere , Tenere presso di s.
Trategnr QUALCU.V , / ntraltenere ;
Trattfitere , Tener bada In altro signif. Arrestare i Acchiappare, Ferinare
alcuno, melterlo in prigione.
Trategnir piu DBL iiiiucw, Sopraltenere; Supratlenere con lungo indugio il
desiderio.
Trateumrsb , Trattenersi ; Rislarsi;
Arrestarsi, Ritcuer 'impelo o la collera,
Usar prudenza.
Tratecnirsb in on loro, Trattenersi,
Tale Dimorare , Fermarsi.
TiATEMMENTO, i. m. Traitenimento,
- Occupasione.
U.v poco de tratbnimento, Un intrattcnimento, cio Ferinata, Rilardamcnto,
Indugio.
TRATENTA, s. f. Voce usata dagli Ufrzii di Fioanza, Ritenzione ; Riteituta o
Ritenimcnto di dauaro che fassi dal sala
rio di qualche impngalo o pensinate per
debito.
TRATVO, add. Trattoso e Attraltivo ,
Alto ad altrarre, riferito ad nomo, vale
Crlese, di maniere dolci e lusinghicre,
Affnbilc, Manirroto. V. Trato.
TRATIZAR, . Tratteggiare , Far tratti
cu fogli o simili, o anche Dipigtierc ed
Unir le tinte a forza di tratti.
Tratizr la fk.va, Tratteggiare ,
Far li aiti su fogli o simili con la penna.
TR ATIZO., s. m. Tratteggio, Linee tirate
attravcrso ad al Ire lince.
Tratteggino, dimin. Piccolo tralteggio
o trnilcggiamenlo.
TitATiao de sena, Tratteggiamento d
pen ira vale Ghirigoro , Rabesco, Intrecciiioirato di liuee folio a Capriccio per ab-

TRA
brevialura o per ornamento. V. Schiribizzo.
TRATO, s. m. Tratto, Fiata, Volla.
A un trato, Ad un tratto o In un
tratto, vale Subito La va a trati, Cib
avviene alcunafiata, alcuna volta Db
trato in trato , Tratto tratto o Di trat
to in tratto, Di qnando in quando.
ChiapXh o Tor KL trato avanti, Pigliar avvantaggio; Pigliare i passi; Pigliare i passi avanti, Prevvedcrsi per li
futuri bisogni Far le none , Prevenire
colle parole colui che si crede voler richiedere di che che sia con dir di non averio.
Tratto, si dice per Maniera, Coutegno
de bbl trato, Uomo trattoso, manieroso, ajfabile, civile; Di buone manie
re Vardb che bbi trati ! Maniera famil. Gurdate che male maniere , che
mal contegnol Dicesi in aria di rimprovero Vo ME CBBDEVA MAI ' EL ME FASSB ero trato, Non m' attendeva una si
mile azione o q tiesto stio tratto.
Tratto, dicesi per Motto, Detto arguto. V. Barzelbta El ga dbi trati
me fa rider, Ha dei tratti, dei motil, dl
ie arguzie che mifanno ridere.
Trato de corda, Tratto a Tralla difu
e; Colla, Tormento della fue che si dava una volta a'rri. V. Corda e Squasso.
Trato, dicesi da noi per Spazio ; Estensione GnAN trato db passe, Gran
di estensione; Grande spazio.
Trati db peva, T. de' Calligrafi , Svolazzi, diconsi da'Maestri di scrivere i Caralleri artiGziali che si formano con gran
tratti di penna inaestrevoimente condotti ed ombrcggiati con maestria.
Trato db la balanza, Tratto della lancia , si dice di Ci che fa pender un
deipiatli della bilancia.
Thato, T. del Giuoco, Tratto o Mo
tto, Esser il primo a ricevere le carie di
spnsale ed a giuocare Aver el trato,
Aver la mano o della mano; Vincer del
la mano.
Pagar avanti trato, V. Pagar.
TRATR ( col serrato) s. m. Paslicciere, Quegli che fa ogni sorla di virande
per vender.
da seda, Trattore, e nel fem
inin. Tr'attora, dicesi BelPuso a Quello o
a Qnella che fa lirar la seta de'bozzoli.
TRATORA, s. Pasticceria, La bode
ga del Pasticcicrc.
TRATRI, s. m. T. de' Pese, si cfaiamano
i Bastoni che soslengono la Scorlicaria (V.
Trata ) , ai quali sono allaccate le reste.
TRATRO,$. m. T. de' Pese. Rertovello,
cbiamasi una Rete quasi simile in luit
alla Cogolaria ( V. Cogolo ), con cui si
prendonole anguille, i barbi, le trotte ec.
TRAvXdA,* f. Travata, Riparo fallo con
travi , cio Uniooe di travi congegnate insieme per ripai per reggere gagliardamente che che sia.
TRAVADRA , s. f. Travalura, Ordine
drlle travi nellc impalcalnre. lmpalcalit Impalcamtnto , dicesi la Formazioae del palco d' una rasa. V. Pia y.
. Far la TRAVADuaA a bna casa !input-

TRA
69 1
care, Metiere I palco, Fare Timpalcalura impalcamento.
.
TRAVAGlX , add. Travagliato, Vessato
da Iravagli.
Travagia dai ant o da la ma lata, Ag
gravate o Grvalo dagli anni dal ma
le, vale Afflitto.
TRAVAGIO, s. m. Travaglio, Afflizione,
Molestia.
Travaglio, si dice pure per Lavoro che
porti affaticamenlo.
Travagio, nel parlar fam. diriam noi
per Cura; Impegno; Sollecitudine; Attenzione Lassemb bl travagio a mi,
Lasciate la cura a me.
Piclo travagio, Travagliuccio.
TRAVAGIOSA , s. f. Voce di Gergo, vale
Galera.
travXlo, s. f. Intervalle, cio Ialerslizio, Distanza, Spazio.
TRAVARGA, s. f. chiamasi da' Velturali
nna delle anda ture difettose del Cavallo,
di eni si vegga nelF Appendice alla voce
CavXlo.
TRAVASADA (colla s dolec) s. f. Svinatura, Lo svinare e il Tempo dcllo svinare.
TRAVASADR, s. m. Travasatore, Quel
lo che travasa Brentatore , dicesi Co
lui che porta la brenta. V. Mastelo.
travasXr (colla s dolce) v. Travasare
e Trasvasare, Far pasear il liquore di va
so in vaso, cio di botte in bolle, e dicesi del vino. Si dice anche Tramutre , ed
i voce agronmica.
TravasXr bl vi.v dal tinazzo, Svina
re, Cavar il mosto del lino ; e quindi Svinalura, lo Svinare.
TravasXr imbotr presto, Svina e
imbotta un po' giovane il vino , acciocch'e nella botte alquanto grilli epercisi
risenta e schiarisca.
Decantare, vale Travesar leggermenle
i liquori da un vaso all'allro, sicch la
feccia col chiarificalo non si confonda; e
Lingueltare , Far passai' da un vaso al
l'allro i liquori colla linguella.
TRAVXSO , s. m. Travasamenlo e Tramutamen lo, Dicesi del Vino o di altro
liquore.
Travaso db cosse , V. StravXso.
TRAVE o Travo, s. m. Trave fem. e mase.
Travb mabstro , Aslicciuola o Trave
maestro.
Trate da colmegna, Comignolo, Quel
trave che sta nel comignolo del tetto , a
mi s'appoggiano i correnli.
Star a contar i TBAvr, Star a nume
rar i correnti se son pari o caffo, Si di
ce di chi pollrisce in letto.
Travb bquadrX, Trave acconciata, di
cesi da' Legnaiuoli , Segalori etc. Quella
che riquadrata colla scurc e da cui si
cavano le schegge.
TRAVEDR. V. Stravdeb.
TRAVERSA % s. Grembiule e Grembiale , che dagli Arelini dicesi PanHuccia ,
da'Perugini Pancella, e a Roma Zinale.
0 Zionale, Pezzo di paauoliao o d'altr
materia che tengouo iliuanzi cinto leDonr

692
TRA
ne , che fi chisma anche Grembo , quando il Grcmbiale lia piegalo ed acconcio.
per mettervi dentro e portare Ar sia.
Far tv la traversa , Ri m bocear il
grembiule , Raccorciarlo prcndendone lc
falde per riporri dentro che che sia.
UwA TRAVERSA PIBNA DB GRAN O altro ,
Una grembiata o grembialata.
Traversa, chiamasi la Strada pi cor
ta , che ti dice anche Scorciatoia A vBAR lb traverse, Andar entre o
imli, a recisa, alia recisa, recisamente.
o alia stagliata.
Traversa db birochiq , T. i|c* Vetturali , Grembialino da cales se, dicrsi Qurlla
V baila che i1 alza e s'abbassa per coprire
le gambe di chi in calctse.
Traversa db la ipada , V. Sfada.
Travers i DA BOTBGBIERI , V. PalagrB.
TRAVERSA, add. Travertatoo Trasvertuto, Opposlo, Posto atlraverso.
traversa, Antedato ; Masticcio; 1; Qssuto; diesi di Per
sona.
TRAVERSADA, s.f. Grembiata o Grem
bialala , {1 greinbiale ripjenp di che che
sia.
Traversada d'dn canal, Tragelto o Tra
gita, Il Iragiltare all'altra ripa d'un ca
lale T&avbasaba d'uv golfo o Streto
de ihr , Traversata, T. Marin. Vaheare
il golfo o lo strelto atlraverso a guisa di
fime.
traversXgn , Detto per Agg. ad Argine, vale Argine trasvenle.
fRAVERSETA,s.f. GrcnbiuUlto o Grem
bialino e Z 'malino, Picvlo grembiule a
zinalc.
TRAVERSI, s. ra. Flauta traverso o ledesco, S Irinnen to da fiato noti&siino.
TRAVERSO, add. Traverso o Trasverso e.
Trasversale , Che allraversa ed obbliqua.
A travbrso , posto avvcrb. A traverso ;
Traversons e di traverso Trasversal,
vente.
Tbaverso db pupa , T. Mar. detto suslant. Traversino, Pezzo di legno ehe attraversa la Santa Barbara sostiene U titnone che si muoce sopr* essa Traver
so dei sbagi da prova , Traversino di lin~
guetta, Pezzo di legno incaslrato sui .gli del vascello , in cui s'incastrano le linguclle osconlri ileH'ai'gano - Traverso
da cazzascote, Coglionotti, Nome che si
d a duepiccoli pezzi di legno tcaversi che
hanno ciaschednno due burlii larghi per
entro ai quali passa Taante e son inchiodali e incaslrali a traverso aj clcese,
Traversi si rhiamano pure qnei pezzi,
di legua me lavorato , pianlati sul paraniczznlc e paralelli alie pjane, il cui uso
di legare i pezzi che formano il fondo del
vascello. Nel Vocabolario di Marina si
melle por oorrispondcnlc la 1. Por
che, un francesismo.
Ttavbrso dei ponTELi, pur T.Marin.
Barre de' portclli, Pezzi di legi o lunglii a
riquadi ali c >n cui in lempo gioiso si len
gn snldaineulechiasi per didtntro i por?
eJU y cannoni,

RE
Travbrso db lb stanghb; T. de'Car*
rai , Traversone, Cos chiamano i Carrai,
Carrozzieri ec. quel grosso pezzo di legno.
che regge le stanghe per traverso.
Traverso de lb braghbsse, V. BraGHESSB.
Darghe a travbrso a uno , Dare alle
gambe a" alcuno, vale Perseguitarlo , altraversargli i suoi negozii.
Vardar per travbrso, V. VabdXr.
Lbgno a travbrso , Traversa o
Sbarra, Ritegno oTramezzo posto a li averso per riparare.
AwdXrpbr lb traverse, V. Tbavbrsa.
A VD.'ui PBR travbrso o per trbsso, Annodarsi, S.'intende degli alimenli che
discendono per lo consueto loro canale.
Responder traverso o simili, Rispon
dere alla traversa , val Con isdegno o.
stranarnente,
TRAVESTR.V. StravbstIr.
TRAVETO, s. m. Tmvetto Correnlt;
Traviceilo. ; Travicella.
TRAVO, V. Tu*.
TRAVTO, t. m, Correntone; Piaa;
Pianone, dicesi Una traje un po' pi l.uiv
ga del Corrente.
TRAZADRO, s. m. Fane, ma a' intende
Quella che serve a far operare ('rgano ed.
altre macchine da alzar pesi.
TRAZER, v. T. An.tiq- Trarre, V. TrXb.
No S.AVBR TRAZER 8 COPE NE SPADE ,
detto fig. vale Confondersi; Rimaner .
Jaso, avvilito; Perder la parola.
Tbazbr ix LB.VZA , Maniera (_ Buttare in aqua.
Trazbr , dicevasi pure per Ritrarre ,
Cavar danari E pe danaiii che se trazer.X, E dei danari che si ricaveranno.
Trazer tondo sl pbto ( Coll* e stretla ) , Frase ant. e vale Spq,cciarla alia,
grande.
TRZIA (colla aspra.) s. f. Voce a mica
cha savasi in Venezia nel i5ai. , dal
barb, la t. Traia e in origine dl grero.
Tragemnta , che ilalian. si dice Tb-eggea^
e. fu am he delto Tragem a to ; ppopriam.
Confetti, di varie guise e allre galanterie
lella. seconda lavla , che ora dircmnio,
vinizianament,e BoijBpJU o ossb dolce.
V. Giazza
' I TOCHT , LB CnOSTB LB CAIB Ti
magjterX se i fossb TRAZ.IB, leggesi in
porsia anlica, che potrebbe tradiirsi: Toz*, crofte di pan, rob pi rea, Ta ghioU
ta mangerai come treggea.
TRAZZA , s. f. Traccia., Ornia o segno
Hulizio, Scnlore, Fumo.
TRE , Tre Trb voltb artat.TO., Tre
tanti o tre cotanti,
Itrb de sora , Loci-z. melaf. che usavas ai tempi Veneli, e voleva dire g-lr^
auisilori di s tato.
Trb volts kugib, Triplo; Trplice;
Triplicato.
Tvti , Tutti e tre o Tutti a tre. Le
parlicelle e a vanno sempre aggiunle
per propriety di linguaggio.
TRB FALA DANARI, T. FALn.
^B.YZA DIB NB TUB NB ^ATRO, V. Die,.

TRE
TREDESE , Tredici, Voce namerale.
TREGHTO ( coli' e strelta ) s. m. T,
de' Pese, di VaHe e tigniKca Piccola chia*
Vica, V. CfllAVBGBBTA.
TREMACOA, s. f. Uccelletto, V. Sassol.
TREMXR , v. Tremare.
Tremar . eogia , Tremar co
me una verga o a verga a verga o come
giunco al vento, orne una bubbola;Aver
tronche le gambe; Bubbolare Riscuofersi da capo a piedi.
Tremar i ALBosi, Divellare gli alberi%
Tremare in velta gagliardamente.
Tremo cb'bl casca, Maniera fam. Te
mo ch'ei non cada.
TREMARILA, t. f. Parletico, Quel treiHore che hanno alcuni Veccfai nel capo
e nelle man.
A VER LA TREMA RIO LA DA LA PAUR A , ,/fer
la tremarella , e vale Vivere con .
Aves la trem rio h per el FaEoe,z?a<ter la borra, Tremar dal freddo.
M'hO 8BNTIO A VECMR LA TREMARILA,
Modo fam. Mi sentit tullo rimescolare ^
vale VI' impaur.
TREMAZZO, s. m. Tremore; Tremito;
Tremolio; Tremarella , Tremore prodotto da paura.
In altro sign. Balticuore; Battito; Battisojfia e Batlisoffiola, Palpitazione di
cuore, Tremore per eccessiva paura.
Tremvzzo dla FRBVB, rgido , Tremito cagionato dal freddo dalla febbrr.
Rimescolamenlo , cbiamasi anche quel
Tremore che ci viene da subita pama u
dolore.
TREMENDO, add. Tremendo, Orribile,
terribile.
Una scorbza , Un coreggio*.
ne matricolato , cio , Grantle.
TREMENTINA, s. f. Trementina e TereLiutina, Rjeia ch' esce dal Terebiulo.
La Trementina di Feneiiah quella di
cui si serve la Medicina nel suo slato na
tural o combinai.-! coll' alcali Gsso.
Trbmevtixa, d.ello fam. fig. vale pte
Male venreo o si/t'itico.
TREMOLA , s. f. ed anche Sgranfo, .
de' Pese. Torpedine , Torpiglia e Tremo
la, Vetee di mare del genere delle Razae,
detto da Linn. Rata Torpedo. suo corpo e quasi ovale e senza pungnli. Toccandosi qneslo pesce vivo , ' inlorpidiscoiio
le membra che lo loccano; fenmeno verissimo e notorio. Nel nostro mare e fr
quente, la sua carne mangiabile ma piena di mucnsila. Talora si troca come il
Barcalare e s man^ia com csso.
TREMOLA A MACHIS NEGRE, s. T.
de' Pese, che a Ruina dicesi Occhiatella ,
Altro pesce dello slesso genere del suprriore e che perfettamenle gli somiglia ,
tla cui soltaqlo dislinguesi per ali-une
macchie nere roloqde ch'egli na sul dor
so. Egji fu chiamato dagli aDtichi Iuiologi cel nome Torpedo octilata , riguardato ila Linneo per individuo dlia stessa specie Torpedo ; ma nuevamente di
stinto dai moderni col nome Rata iVarce,
Rizzo. Quest o pesce freq^ucqle ue* Ul

TRE

TRE

TRE

ral dello Stato Ecclesiastico , ed ha il apore del precedente.


TREMOLAR, v. Tremolare e Tremulare,
Si dice del Muoversi che che sia d' u
moto simile al tremore degli animali.
TREMOLAR DB LE CORDE TI/MB, Fibrare, Moversi scotendo, Agitarsi Svet
tare , verbo neutro, si dice il Muoversi
con certo tremolio, come fanno gli scu
disci, le vermene e simili cose,che agitale
e scosse si crollano nella vita.
TREMOLAR DB LA LUME , Tremolare.
TREMOLAR uw DENTE , V. SCANTINAR.
TREMOLO, s. m. T. de' Pescai. Io stesso
che TREMOLA , V.
TREMN , *. m. Scottai Scuotimento ;
Scotimento , Lo scuotersi.
DAR tur TREMTt, Riscuotersi, Trema
re per subita ed improvvisa paura. V.
SCORLW.
TREMR. V. TREMARIOLA e TRBMAZZO.

Crapulare ; Sguazzare; Gozzovigliare ;


Scialacquare; Spernazzare.
TRPUDIO , s. m. Tripudio; Tripudiamento; Scialacquo; Pacchiamento; Stra
vizzo; Sparnazzamene.

TRESS\D.\,. f. Cancellatura; Cancel


lamento, II cancellare.
DAR CNA TRBSSDA, Cancellare.
TRESSADN, add. Torchiateli; Cresciu
tocelo , diopsi per Agg. a Fanciullo che
sia in carne e ben vegnente.
TRESS\R , v. Scancellare i Cancellare ;
Dar un frego; Fregacciolare; Dipennare , Dicesi della scrittura che si cancella
colla penna.

TRENTA
ZoGR AL TRBNTA E QUARAN
TA , V. in ZOGR.

TROVAR CARTE SUI TRBVTA , Maniera di


gorgo de'Barcaiuoli, che significa .Indnr
via per qualche mala azione commessa.
TRENTACOSTE , t. m. T. de' Cacciato
ri ,. Sgarzo,, dello in Toscana Guacco ,
Uccello acquatico detto da Latham Ar
dita Cometa. Il suo carattere specifico
l'essere compresso ai lati e l'avere il bec
co lungo e la piuma superiore nereggianlr. Si; ne uccide oc' canneti delle valli ed
ottimo ciba.
Abbiamo poi un' altra Ardea , eh'
i' Arde a minuta d Linneo, la quale vol
garmente qui chiamasi CBNTOCOSTB.
TREXTANOVE Detto in gergo, vale
Culo.
TRENTASSE, Trentasei, Voce nume
rale.
AVER uy TRENTASSE, Aver una gran
paura, V. TIIENTAUNO.
TREMTANO, Tre ntuno, Voce numerale.
AVB uw TEBNTADNO, Aver una batti'
soffia o battisojjfiola, una cusoffiola, una
lattatala delle buone, Aver gran pauia.
V. SCAQAITA.

TRENTN, $. f. Trentina, Nome che


comprende tre decine , che vogliono il
nomer trenta.
TREPIE , s. m. (dal greco Tripus , o meelio dalli- due voci TRE e PB) Trtppi o,
Treppiede e Trepiede, Strumento trian
golare di ferro con tre piedi per uso di
cucina o di mensa.
TRSPI DEL c.\ljr , Lavamani e Lavamane, Arnese su cui posa la catinella per
lavarsi.
TREPO (eoll'e larga) s. m. Cricca e Criocca, vale Compagnia , Unione , e pigliati
per lo pi in mala parte.
TREPO, si ilice anche nel parlar fam,
per Truffa $ Inganno, laudi ad altrui
danno.
TREPUDlXR, T. Tripudiare, Far festa e
lauto, pranzo Carnascialare , Darsi
ll.rcrap.ola e ai diletti, che dicesi anche

TREPUD1N, v. TRIPUDI*.
TRESC\R, v. Trescare, Scherzare: ben
ch alcune volte noi lo diciamo in mala
parte.
NOL SA n UELO CU'BL SB TRESCA, Ei non
sa quel che si peschi, cio Nou sa quel
che si faccia.
CON MI NO ss TRESCA, Con me non si
scherza; Con me non si si domestica.
GNANCA PICA NO DORME N TRESCA, leggesi in versi antichi, e vuoi dire, N me
no Piga dorme , n scherza.) cio Fa da
vero.
TRESCON, s. m. Trecca, diceva*! amica
mente d'nna Specie di ballo salici-recto ,
dal quale abbiamo oggi Trescone e Tre
scare Trescone dicesi Un ballo intrec
cialo de'contadini. Trescare, Far la tre
sca , Ballare la tresca. Qur-sla ballo non
s'usa propr. in Venezia ma in campagna.
TRESEJNDAR (colla s aspra) v. Pu niel
lare- , e propr. colla voce vernacola intcndesi il Puntellare o Sostenere un pezzo
di muraglia per rimellere di nuovo il pez
zo inferiore.
TRESENDIERE, . f. T. de' Muratori ,
Puntelli, Pezzi di legno grossi che si met
tono a sostegno d' un pezzo di muraglia
superiore, sotta cui si voglia rimettere di
nuovo il pezzo inferiore.
TRECENTISTA (colla s aspra) s. m. Trecontista , voce dell' oso, Autore del tre
cento ; e Colui che scrive italianamente
n ti In stile praticalo nel secolo qnarlo-decimo.
TRESENTO, Trecento, Nome numerale.
TRESILA \
TRESLA / (coli'* dolce e l' aperto)
s. f. T. de' Pe*c. lo nesso che TOGATA , V.
TRESRO, s. m. T. ant. Tesoro.
TRESPIO , i. m. V. Zoco e CATALETO.
TRESSA (coli* e larga) s. f. Scorcia/eia J
Traferro; Traversa, Strada pi corta .
ANDB PBR LE TRBSSB , Andare alla sta
gliata o alla ricisa, per iscorcatoie, per
la tri versa, pe* tragetti, alla spezzata ,
Andare per la via pi corta ; e diceti an
che in sentimento figurato.
Tassa* DB PBNA , Frego, che anche di
cesi Scancellatura ; Scancellamento ;
Fregacciolo, Frego fallo alla peggiore
quindi Fregacciolare, V. TuBsta.
TIIESSA DB GMSIOLB, T. de' Valligiani,
V. PARE.
TIRAR TRBSSA , lo lesso che Tnr.ssR ,
V. Dello figur. vale Trascorrere; Tras*
andare ; Sorpassare ; Mettere in non
cale , in obblo.
TRESSA, add. Cancellato; Lineato; Fregocciolato , Diceti della tenitura, V. DE
PENA.
QMO TRBSSA , V. ! VTHF.SS A.
CAVALO TRBSSA, Cavallo quartatoi cio
Grosso e membruta.

693

TRESSENTSTA , V. TBESENTHTA.
TRESSTA , . f. Lineetta Do TRBSSKTK, Due lineette, Due brevi linee pa
rallele o simili.
THKSSET.V, dicesi anche per Piccolofre
ga o Cancellatura,
TRESSTE (coli* e aperta) s. m. Treset
te , Specie di giuoco notissimo di cartr ,
che si fa per lo pi in quattro. Alcuni di
cono Tressetti.
TRESSETN , . m. dimin. di Tresete,
detto anche THBSSETB PICBGBIN o A Tua
su LA CAUTA, chiamasi Quello che fassi da
due soli ginocatori, con "dodici carte per
cadauno; le rimanenti del monte. si pren
dono ad una alla volta..
TRESSO (coli1 e larga) s. m. Pinolo, Le
gno da basso delle seggiole o simili; un
de" legni che tengono unite le scranne.
TRBSSO, dicesi pure per Traverso; Can
teo; Regolo; Appoggio, Legno messo a,
traverso per impedire o fortificare.
Tnssso DFL BALcbx , Stanghetta ;
Sprangher, Quel legno che tien aper
te le imposte delle finestre.
TRESSO, add. Bieco; Travolto; Torvo, e
si dice per lo pi degli occhi.
ANDAR l'Eli TBBSSO, V. TlIAVBRSO.

BUTB TRESSO , Riuscir male, di mal


costume; dicesi d'un giovane.
DAR TRBSSO , Dar torto ; Dar cartac
ce, fig. vale Non aderire , Non voler ac
consentire, Non rispondere secondo il gu
sto di chi richiede, Oppugnare; Rim
proverare Dare stroppio, vale Impe
dire , Contrariare. V. STORPIO.
DAR DE TBBSSO, Dar sulle mani altrui,
sulle dita , sulle nocca ; Dare stroppio;
Dar delle leffgi o leggiaccie, Porre im
pedimento. Dare alla radice , fig. Leva
re ogni occasione di proseguire aleno ne
gozio.
DAR DE TRESSO , Maniera ant. vale In
centrarsi; Avvenirsi Ss QUALCOSA MR
r DB TRESSO, .SV m avvengo, in alcuna^
cio Se la incontro per via.
VARDR TRBSSO., Guardare di mal oc
chio.
RBSPONDBR TRESSO n PER TTIESSO , Ditr
delle leggi o leggiaccie, Modo basso, che
vale Rispondere a traverso a bizzarra
mente.
YBGNTR PBB TXBSSO , Venir dalF acci
dente , qualche fata, qualche tratto, di
rado.
ZB VTE TBHSSA , V. 7.KXTE.

TREVO, . m. T. Marin. Tregua, Tei


maestra ; Ornle per Tregui ' intende lo
Vele date la M i-tira ed il TiincUclto.

69i
TRI
Dicesi ancbe di Vela quad /a che si ado
pera talvolta nelle galre, tartane ce.
TREZ1LA (colla z aipra) i. f. T. de'Pefc. Palamite, Lunga funicella della Trave . a cui sano annodate molte funicellc
pi corte dette Bracciuoli , ciaschednn
de' quali armato di forte amo con eica
e che getlato in mare i ritira la maltina
co'prsei che vi son presi. Aulicamente dicevatno Trbzuola.
TRIA , s. f. TrigKa ( dal greco Trigle ).
Pesce di mare notitiimo ed eccellente a
mangiare, couosciuto gi da' Latini col
Mullas , detto poi da Linneo M al
ius Surmuletus,. Il sao lio dit eut
rosso quando gli fiano lvate le sc-aglc. I
pescalori doli' Istria gli dicono Barbn.
V. Barbos.
TRIA , i. f. Tavola a mulino , Specie di
giuoco di tavole che si fa in lue sopra Ir
{gure di ti e quadrali concentrici divisi
per mezzo da una roce. In Tosoana dicesi Filettn e Smfrelli.
Zogar tbia, Giuocare a tavole di mulino, o afiletto o a s me reih.
Tria a molinslo , Y. Molikelo.
TRIACA, i. f. Triaca o Tiriaca e Teriaca
o Otriaca, Composizione medicnale di
mollissimi ingredienti, notissima, che si
fahbrica speeialmente in Veneiia e di ch
ti fa gran, commercio in Levante.
TRUCANTE , s. m. Maestro difar tria
ca, Speciale che compone e ende la te
riaca.
TRIANGOLO , a, m. detto in T. de" Fabbri, Lima diterio punto, Lima ch' foruiala di ti e angoli.
TrIASGOLO DB LA SSTIMA.VA .^
ta. V. Casdblih,
TrIASGOLO, DA bordo, T. Mar. Attaceatoio , Aggiunto di Ponte formato di ;>si congegriale che s'attacca ai Gancbi dl
ia nave che si vuol calafetare.
TRWIA, i. m. T. fam. Gallone; folpone,
lli cesi di l'omo e vale Astuto , Furbo ,
Sagace, Che sa darla, a 4 inlendcre. V.
FiAMhk,
Pilaccone, Uomo che voJeiuicri e vilViente pi gl i ai quel d'altri.
Fantina, dioesi di Uomo vantaggioso e
che faccia. professionedi aggiraregli altri.
TRBOLO DA TERA , . m. Tribal, ter
restre, Soria di [llanta delta da'Sistematici Tribuius terrestris , la qyale produ
ce il suo frutto pinoso e le sue frondi sfrnili a quelle dlia Porlulaca; le sue vilicelle se ne vanno per Ierra. Nasce presso
'fiumi e riel le ruine del le case. Ved asi
il IVibolo acq na tico alia voce TaiGobi.
TRIBUN, . m. Tribuno , Grado o ufGzto
di Magistratura repubblicana , che rhbero anche i Viniziani nel prima loro governo , dall'anno 456. sino al (i,)-, prima
dell' istiluzioae delta di guita Ducale.
TRIBUNAL, . . Tribunale , propr. diceti il Luogo dove riseggono i Giudici a
render ragioBe : dal tal. Tribunal , cotl
delto a,' tempi latini Quia ibi Tribuna*
jus dicebal. La lavla a coi ' asiidono
chwmasi Banco.

TRI
Tribunale per si dice, come voce dell'uso, al Consessode' giudici ragunati a
dar ragione.
Sollo i Veneli dicevasi propr. Tribu
nale a qucllo de' tre Capi del Consiglio
de' dieci e degl' Inquisitori di stato ; gli
altri Consessi giudicanti avevano il litlo
rispetlivo di Consiglio o di Magistrale
Nelle Cilt dello Stato di Terra-ferma i
Consessi rriminali formati dai pubblici
Rappresenlanti e dagli Astesori,dicevansi torie.
Ne' tempi del Governo itlico si chamavano Tribunali civili e orrczionali
quell i ch'erano composti di Ire o qualtro giudici soltanto, e dicevasi Cnrle di
giuslizia crimnale alConsrsso di olio giu
dici almeno.
TRICH-TRACH,s. m. T. de'Fabbri, Quell'ordigno di ferro impernato nel meizo ,
che posto ad un uscio serve per aprirlo e
serrarlo per via di due funicellc stnde
in letto.
Tbich Tbach dal francese Trictrac
chiamasi anche un giuoco che fassi sopra
un tavoliere con dadi girelle. ln italiano
chiamasi Sbaraglino tant il giuoco quanto la lavula su cui si fa. Una bella descrizione di questo giuoco trovasi nel Mezzagiorno del Parini,
Tricche, Tracche e Trich irach, Vcci
imitative di quel remore che fa chi calu
mnia ii\ zoccoli o con calzari di grosso
cnoio risecco e simili.
tridXr, v. Triture e Atiritare, vale Araminutare, minuzzar il sale atediante l'alti'ito della lama d' un coltello.
Minuzzare e Sminuzzare , direbbesi
di Carne tagliata in niiuulissimi przzi.
TRIENIO, s. ni, Trien nio, Spazia di tre
arini, come si dice Btennio, Quadrien.iio, Quincjuennio alio spazio di due, di
qip.it tro, di cinque an ni Fo.vzib.v
e fa oevi asi, Funzione triennale
trienne.
TRIETA,. f. Triglina o Ttiglioletta, Piecola Iri^lia.
TRIFUGJO, V. SrRAFoo.to,
TRIGANTOe Caos , s. m. T. Mar. Dragante, chiamasi Eslremit della pop
pa sopi a il cassero, d..u> poggia l'asla ili
bandiera. V. Dhagantb.
TRGOLI , s. m. e Scorezb del da vol,
T. de'Pesc. Tribolo acquatico , delto in
Toscana Castagnolo ed anche Castagna
di padube; Frulto d'una Piaula acqualica che rgna lira noi nelle valli d'aequa
s.dmasti-a , delta da Linneo Trapu natuns. (puesto frutto simile alla castagna,
.h figura perd quasi Iriangohtre, rmalo
di qualtro corna oppotle a ciaseun lato,
dicolor oscuro; racchiiide una pe->
ci di mandorhs cordiforme , bianca, du
ra, di buon sapore, che somiglia alia oaslagna; si mangia colla alienta , e se ne
raccoglie speeialmente da' Chioggiotli m
molla quant il a Ouandc. questo frutto sia>
lagl,aa> a' due lati pi acut, che si posta,
aprirr con f'a.cilita, chiamaM a Chvoggia,
MA\DOI,Tt.
TRINANXi;, A.VD.'lR DE TRI.VAMAI,V.AND.Va.

TRI
TRINCA Db tbjivca , delto avr.- cepello ; Per rappuntoi AWintuUo ; lane
ramente.
Novo db TBWCA, Pfuovo di pezza, dicesi di un Abito, Nuovo di zecca; An
cor calda della Jucina, direbbesi d' uuo
Zecchino.
Trinca, T. Mar. Nome generale dlie
Fascia ture di corde bite interna a un legiio per rinforzarlo o tenerlo saldoal suo
luogo. Trinche dlie vase, dlie cokmnette dette vase; Trinca del bompresso.
TRINCADA, s. m. Tirata, Una buooa be*
vuta di vino.
Dab uxa tblvcda, lo stesso che Tris
car , V.
TRINCAR, v. (ilal tedesco Trinken) Trin
care ; Pecchiare ; doeare , Bere assai
e disordinatamente.
Trincar del meci , Trincar del migliore, Bere del miglior vioo.
E TRixcA e TORNA TRixcR, Bei e ribei; Cianea e ricionca disse il Sacchelli,
cio Bei e torna a bere.
Triscar la vela , T. Mar. Tendere ;
Distendere, Fortemeiite teudere o tesare
la vela, ed anche la Fue.
Trincare il cannone, vale Farlo andar
alia banda.
TRINCARIN, . . T. Mar. Trincarino e
Trincarini , Grosse tavole o correnli po
st i sovra d' ogni coverla , che ci icon da no
cojlegano la nave coll'ioriuta e coi Lagli.
TRINCHET1NA , . f. Trinchettina , La
terza Vela dell'albero Bompresso.
TRINCHTO, . m. TrincheUo, Alber*
da prora e Vela pur da prora d" uu navigiio. Trinchetla ; Vela di trincheilo. Y.
Vela e Alboro.
TRINCN o Trwasok, . m. Trincane;
Bevone; Pecchione , (urgli che trinca e
cionca e beve assai,
TRINLE, . f. T. Mar. TneUe , Funi
cellc frmate di Gla di can api vecchi, tesiile a guisa di treccia, che i Mozzi ru
no sempre at laces te alia cintole per avrrie pron'e a fjsciar cav, legare etc. T. Co
mando.
TR1NZADA, (colla z aspra) . f. Trinciatura; Trincio, U trinciare.
DAn BYA TRI.VZADA DB C4TALCjY , Tagliar le legne addosso a uno; Apostro
fare alcuito , Dir maje d'alcuao.
Dar rjKA TRIXZDA DBL CONTO, Sbattere ; Detrarrt ; Scemare dal cono ; Far
lajalcidia.
TR1NZANTE , . m. Trinciante, dice*i
Quegli che a lavla fa l'uflizio di trinciar
le vivanuW
Tbi.vzaktr, dieiam pure al Coltello da
trinciare , che ' adoprra a tavola dal
TrinciaRle stesso per taglhire le ivatule.
TRINZXr (colla z aspra) v. Hone dal lab
Tru ncare)TriiH:iare,eii anctie Smemrare , MinutameMle tagliare j e si dice pro
pr. del lagliar le Garni cotte che sono in
tavola. . Distninciarey minutamente ta
gliare Servir alcuno di coltello o SerVirio di coppa e di. coltello , vale Far da

TRI
calco e da coppiere nella mensa ad alcuno, Trinciare.
Trinzr malambntb , Cincischiare ;
Stagliare ; Stroppiare ; Sciupare ; Tagliuzzare.
la allro sign. Far la falcidia; Sballere ; Dibatiere ; Menomare , Levar una
parte di che che sia Ritrinciare , fu
detto nel sign, di Troncare , Ritagliare ,
parlando d'una ecrittura, cio Togliernc
via una parte.
TRILA , s. f. Lo stesso che TaiBTA , .
TRILFA ( coli* o largo) s. Voce furbesca, che vale Carne.
Un BON PBZZO DB TRI0LPA DB LAI sn i10 , Un ilion pezzo di carne di coscia;
e intendesi di Manzo.
TRIONFXl , s. m. T. ant. e vale Trionfatore.
TRIONFXr, v. T. di alcuni Giuochi, ma
specialinente di qucllo deH'Ombre,Tr/onfare , vale Giuocare del seme nominalo
dal giuocatore delto Ombre. V. Trionfo.
TRIONFATR, z.m. Trionfatore e Trionfante.
Trioxftor del mbdbco, detto i a gergo, vale il Culo, il Deretano ; tul qual
sentiuiento v'ha 1 proverbio, Piscia chiaro e falli bejj'e del medico.
TRIONFTI , s. m. Trionfini e anche
Trionfeiti, Soria di giuoco di carte cos
nomnalo, che fassi ta cjuatlro ed anche
Ira due persone, nel quale ad ogni rinovazione di giuoco, quelle cui sla a tagliare stabilise il valore drlle carie. Giuoca
re a trionfini; Giuoco di trionfini o trion
feiti.
TRI0XF0, s. m. Trionfo e Triunfo.
Trionfo , detto in T. di Giuoco , chiamasi Ogni caria di quel seme ch' imta
lo dal giuocatore, come nel giuoco del Ombre Trionfo anche appo noi il
noine di un giuoco che si fa in due , in
tre ed in qiiatlro, nel quale ad ogni rnovazione di ginoco la prima ultima
carta indica il ti ionio per quella miuo.
quitidi Trionfare , vale Giuocare le carle
del trionfo.
Responder de trionfo, V. Responder.
TRIPA, s. f. Trippa, lo stesso che Ventre.
Trippe e Busecchie , si dicono gl' Interiori o siano le bndellr degli aniinali
aperle, neltale, lagliuzzalc, cotte e condile ad uso di vivanda.
Far tanto de tripa , Fare una trippaccia drlle maggiori , Far molla pancia , Ingrassarsi. V. Trocbia.
Tripa, detto per agg. a nomo, V. Tri
pn.
Trips Trbvisanb , Maniera di gergo
de' Barcaiooli , onde s' intende una Don
na mondana.
tripXda, s. f. Dar na bona tripada ,
PeCt iliare col petlinee col cardo; Slrippare, Si dice del Mangiare e bcre eccessivanirnle.
TRIPAZZA, s.f. Trippaccia, Trippa gran
de, Ventraia; Ventraccio.
TRIPE PENINI, chiamasi il Venditore
di zampe e trippe, cio Colui che nclla

TRI
nostra Citt vende zampe, trippe e leste
cotte di castrad e pecore.
TR1PER, . ta, Trippaiuolo o Ventraiuolo, Dicesi quegli che vende trippe e ventri degli animali.
TRIPERA , i. f. Trippaiuola e Ventraiaola , Donna venditrice di trippe o venlri
di bestie da macello.
Tripbra, delto per agg. a nomo, TripP accio e Buzzone, voce bassa, Colui che
h a gran ventraia. V. Tripn.
In altro sign. Trippaccia; Epaccia;
Ventraia; Ventraccio, Ventre grande.
TRIPTA , . . Piccola trippa.
Trfete dB la CAMISA, delto per mil.
Gala o Lattughe, Arncse di pannolino finissimo che portasi da alcuni per orna
mento, nello sparato dinanzi della caini
cia. V. Bocueta e Pitina.
Camisa stocada a tripbtb , Camicia
pieghettata , insaldata a piegoline.
Triptb, in T. degli Ortolani, chiama
si un'Insalata del genere dellc Latluche.
V. Salata.
TR1PE. V. Trbpb.
TRIPLA, lo stesso che , V.
TRPOLA , s. f. 1
TRIPOLO, *. m. ) Tripolar Tripola, Sor
ia di creta e di pielra bianca teera che
si polverizza e serve per polire i melalli.
Questa terra fu chiamala da Linneo Ar
ga Tripolilana.
TRIPiV, . m. Trippaccia; Arciraggiunto , Grassissimo. .4 ver una trippa insino agli occhi, Dismisurata. Dicesi anche
Tangoccio. V. Tripera nel vcondo sign.
Trippone , vale anche per Uomo da
nienle.
TRIPUDIAR, V. Trbptjdiar.
TRIPUDIO, V. Trbpdio.
TRIPUDIN , . ro. Distipalore ; Crapulone; Consumalore; Godttore ; Pappatore; Scialacqualore; Sguazzatore; Sparnazzatore, Colui che dissipa il suo in
crapule e bagnrdi.
TRISILA , s. f. T. Mar. V. Loch.
TRISTARLO \
TRISTTO
f add. Tristerello e Tristarello ; Tristerellino ; Tristanzuolo ;
Sparutuzzo ; Sparutino ; Tristellino ;
Trisluzzo , Persona -di trista ciera , ma
gro e che indichi di aver male.
TRISTIN, V. Tristarelo.
TR1TL0 (coll' eaperla) Trilume di ri
so, il grano riso non intiero che nclla
strebbiatura fu rollo.
TRIVLA ( coll'e aperta ) . f. Trivella ;
Succhio; Foratoio , Strunienlo di ferro
falto a vite per bucare il legno.
Tin v ela a copo , T. de' Legnaiuoli ,
Guida, Dicesi a quel Succbio grande che
fa uflizio di forare i legnami grossi.
Tbivla da Botri, Doccia e nel plur.
Docce, diconsi alcuni Slrumenti specie
di Scalpelli torti a guisa di doccia , coll'estremit dei lali taglienti: e aervono per
allargare i buchi e fori e fargli divenir liCi. Y. SgUBIA VeRIGOLA 01.

TRO
695
Trivbla da tbra , Foraterra , . m.
Strumento da far buchi fori nella terra,
ad uso di plantar alberi piccoli o pianterclle.
Qusl da lb trivblb , SucchelUnaio ,
Quel che vende Succhielli.
TR1VELN, . m. V. Vbrigola.
Trivbl'in, ia forza di add., come voce
ant. si dice per agg. di Salto, e vale Svelto ; Spiccato Salti trivblini , Salti
svelti.
TROCHIA , . F. (che tuona quasi Trogia
o forse corrotto dal lat. Trulla, Boccalc
anche Seccbia) Trippa; Trippaccia; Ventresca ; Ventraia, La pancia ridondante
Cnrpulenza, che i Medici dicono 06esila, lo stalo d'una persona troppo pin
gue e carnosa.
Detto per agg. a Persona, V. Tripbra,
Tripn e Impanzuo.
Ficarlo in trocria, Maniera furbesca,
Usare con femmina.
TROGIA, s. f. Troia ; Scrofa e Scrojfa ;
Porca, La femmina delPorco.
Detto per Agg. a Femmina prostituta,
V. Lugia e Porcona.
TROMBA, . Tromba e poeticam. Tuba
alla lal. Strumento nolissimo da suono ,
proprio della Milizia.
7 rom da marina, Tromba parlante, Spe
cie di tromba coll'imboccatura larga che
'usa in mare per parlare alle barche clic
s' incontrano. 1 Ragusei la chiamano Portavoce.
Tromba maistra, T. Mar. Arcitrotnba
o Pozzo , dicesi al Recinto formato nella,
sentina d'un vascello per ricever le acque
Tromba si chiama anche Ordigno
con cui s'estrac l'acqua dal fondo della
nave nelle sentine ove cola.
Goto o Mortarbto de la tromba , T.
Mar. Gotto della tromba, Pezzo di legno
cilindrico e voto con una vlvula , che
serve per non lasciar ricadere abbasso
l'acqua gi tirata su.
Sonar la tromba , F.ssere un trombetta, cio Ridire le cose udite in segreto ,
Propalare, Pubblicare Strombettare,
vale Sonare la tromba.
Sonada ds tromba , Slrombazzata ;
Strombettio.
Tornar a sonar la TROitBn,Ritrombai*.
Trombe de cambe, V. Gamba.
trombXr , v. T. Mar. Trombare; Aggottare, Cavar l'acqua ntrate nella bar
ca con tromba a ci atta. Aggottare le
navi colle trombe.
TROMBTA, s.f. Trombetta , Strumento
da suono, di cui ci servanlo principal
mente alia guerra per far il ervizio errizio della Cavalleria.
Trombbta, Trombetta; Trombettiere;
Trombetlo ; Strombettiere; Banditore^
Gridatore , Colui che suona la tromba e
pubhlica gli editli.
SoNR LA TROMBBTA , dette flg. Trombettare; Far piazza de'fatli altrui, vale Divulgarli, Pubblicarli.
TROMBETXdA , . Strombettala ;
Strombettio; Slrombazzata, Il sonar del
la tomba.

696
TRO
TROMBETAR, t. Trembettare ; Strom
lettare ; Trombare ; Trombeggiare , So
nar la tromba, ed anche per Pubblicare
a suon di tromba, che ei dice pi propr.
Strombaztare. Id queslo senso dicevati
auticameate Tbombiz'ar.
Trombettar* Trombare, detto per simil. vale Pubblicare, Spargere, Divulga
re, Dire a multi una cosa.
Trum Br da dbjo, raodo fam. Coreggiare ; Spetezzare ; Trullare, Tirar dl
ie coregge Corneggiare .o Cornare ,
direbbesi diquel inancamenlo de'buoi del
mandar fuori il vento troppo frequenlcrnente.
TROMBINE,. f. 1
TR0MB1NI , s. m. / iW/e,Voce Fiorrntina , Quella fascia di cuoio, di colore
per lo pi gialliccio , che si arrovescia
dalia bocea lino alla met o a un terio
della gamba d' uno stivale.
TROM RIZAR , Voce ant. schericvole, V.
, nel lerio signif.
TROMB)N,s. ni. Trombone, Sorta d'arina da fuoco colla bocea atsai larga. V.
Spazzacampagnb.
TnoMnx, voce bassa , delta per Agg. a
Uomo, Vantaggioso , Quegli che cerca i
suoi vantaggi ollre al convenevole. chiain.isi parimenti Trombn per agg. uel si
gn, di Iperbolaio; Esageratore.
A la , Maniera avverb. che
vuol dire Fantaggiosamente , ma sempre nel sign, di Spesa o Compera o Vendita. Quindi Spender i so bbzzi a la
trombona , Spendere la sua lira per venii soldi , Sapere spendere con giudizio.
TROMPETO ed anche TromPILO, son termini ' quali i nostri Pescatori chiamano un Pesce che sembra
una varela dello Scomber Thymnus o sia
del Tonno; e forse potrebb'essere il Pompilus degii antichi che dello italianam.
Pompilo. Egli assai pi piccolo del Tonno stesso.
TRON , T. antiq. ma mato ancora e volgare nellc provincic di Verona Vicenza, e vale Lira. Dicesi . e nel plnr.
Troni, dal nome del Doge Nicol Tron,
he fu nel seclo XV. , cio nel 1/^2 , il
quale volle distinguerai facendn imprime
re la sua effigie nel soldo e nelle lira di
qnei tempi; dal che la Lira slessa prese
a rhiamaisi Thon. Mono pero il detto
Doge fu soppressa anche la Moneta , e fu
quindi proibita ai Snccessori una tale disiinzione come attentatoria alia liberta
della pall ia.
TRONCXA , s. f. Troncamenlo ; Stroncatura ; Ampulazione ; Bicisa , 11 tron
care e 1' amputare.
troncXr, v. Troncare o Stroncare ,
Mozzare , Tagliar di netto. Troncar la
testa; Troncar la gamba o la mano; Am
putare.
T BOXCAR I KAKI SSI ALBORI , ScOSCetldere i rami.
Troncar un dmcorso , Mozzare un di
scorso ; Mozzare il parlare ; Mozzar le
cerimonie , vale Abbrcviare , Troncare ,
Finir,

TRO
Troncar o Tartar lb amse. . .
TRONCO, s. m. ; Troncone; ; Slipite , Base Pedale dell' albero.
Pedale , dicesi propr. la Parle pi
di esse Broncone, Slerpo grande, ma
propr. il Ramo tagliato e non ancora rimondo Caudice, dicesi in Botnica al
Fusto , tronco perenne , squamoso e corlicato degli alberi, de' frutici e dei suffruttci.
Far tronco , Far ceppo , Propr. dice
si degli arbuscelli, vili ed allri che fanno
ceppo , che i Laiini dicevano Caudicem
facer.
Troxco de l'brbb , Brocelo ; Pipila
Tallo , dicesi quello del Cavlo, Rapa o
simili erbe quando incominciano a dar
segno di Gorire o semenzire. Si chiama
anche Fusto.
Tronco d' una statua , Torso , Statua
che non ha n capo n brarcia.
TROPO, sust. (da Trops degli antichi Pro*entait ) Troppo; I: ceesso ; Soverchio ,
Pili del necessario.
Ogwi tropo xb tropo , proverb. Ogni
troppo e troppo e ogni troppo si versa ,
' quali detti s'avverte ch' E' si dee sta
re dentro a termini convenevoli : simile
all' altro // soperchio rompe il coperchio,
Ogni eccessn biabiinevole.
Troppo lalvoila add. come Troppi colpi ; Troppo vino; Troppa frella ec.
Troppo dello avv. significa Pi del bisogno o Pi che '1 comeiievole.
TROTXA, . f. Trottata; Trotto, 11 Hol
lare de'cavalli.
Fab u.va trotada , Far una corsa o
una gita, Far un piccolo viaggio riloi nar presto.
TROTANTE , . ro. Gergo de' Barcaiuoli ,
e vale il Cavallo.
trotXr , v. Trottare , Andar di trotto ,
Dicesi del Cavallo, e per s im lit. anche
dell'Uomo , Camminar di passo veloce e
salterellando.
TROT1RA, s. f, Chiamavasi sotto il Governo Vneto segno della campana pubblica che per mezz' ora prima della Tre
za , suonavasi sulla torre di S. Marco e
sul campanile di S. Francesco della Vigna , tutti i giorni di convocazioue del
Maggior Consiglio ; ed era la chiamata dei
Palrizii alio stesso Consiglio, che comincia va appnnto all' ora di lerza. Pretendes!
ragiouevolniente che sino da' tempi anti
chi si desse il nome di Trottiera a quel
segno di campana, perch con esso rrano
avvisali i Nobili ad affretlarc il caminino
dlie Mule e a farle trottare per arrivar a
tempo al Consiglio.
TROTN , s. m. Piccolo trotto, cio Andalura del Cavallo pi rimessa del Trot
to ordinario.
TROTO , s. ro. Trotto , Una specie degli
anilari del cavallo , che Ira il passo comunale e '1 galoppn. Veggasi ncll'Appendice la voce Cvalo.
Troto cativo, Trotto troppo duro,
cio Incomodo al cavalire*
Andar de troto , parlando dei Cavalli , Muli , Asini , Trottare o Andar di

TRO
trotto. Parlando di Uomini , dicesi par
Trottare , fig. in signif. di Camminar di
passo veloce e salterellare Detto poi 6->
gur. vale Solleciiarc , AiTrettare qual si
lia operazione.
Andb pb na troto , Continale
pure la vostra mala condola, i vos tri
vizii ec. Specie d'ammonizione.
Da qua a l che xe un bel troto, Da
<ua a l i un bel trotto, ndica Camninala, gila, spazio per rui si cammina.
Boger de troto , V. Bogbb.
Dar el troto a qualcun, Maniera ant.
Dar ambio ad alcuno , Liccnziarlo e
mandarlo via.
TROTOLA. V. .
TROTOLAR, v. Menar lesesle, dello figur. vale Adoprar presto le gambe , cio
Camminare velocemenle. Spesseggiare i
passi; Far passi Iriti, Far passi piccoli
spessi Scalpitare, Pescar co'picdi in
andando.
Trotulr, parlando di Fanciulli,Zainpettare, si dice propr. de'Bambini qnando cominciano a ca minina re.
Trotolr del tempo, detto figur. dal
trottare del carallo , Fuggire , Scorrere
velocemenle.
TROTOLETO (coll e slretta) s. m. TroU
tolino, Strumenlo che ha un manichette
iu cima e si fa girar colle dita.
Bsl trotoleto, Babacchino o Babacchio , Piccolo fanciullo. V. BagarIn.
TROTOLO, s.m. Paleo; Fatore di legno ; dello anche Slornello , Strumento
di legno simile a un cono, con un ferruzzo
iu crina, col quale giuocano i fanciulli faccndolo girare con una sferza chiamata
Stringa , V. Inzanz nel!' Appen<licc.
Trollola , Strumenlo simile all' altro
lopra descritto, che si fa andar con un
spago avvoltogli intorno Buso de la
trotla , Bullero, Quel segno che lascia la trottola percolendo col ferro
And'ab in bala, Fare cappeltaccio , dice
si della trollola quando percolendo in
terra col legnaccio e di cosalo non gira
Legnacclo, dicesi al Legno della trot
tola Barberare , si dice II girar della
trottola a sal 11 per esser mal cou trappelata.
InVIB EL TROTOLO, V. I.VVIAR.
Roba che costa trotlo, Il la che
Costa una mica, un miuimo che.
N0 LO STIMO UN TROTOLO , iVo/I lo ftimo un cavlo, Nienle affatto.
A LA PREDICA , AL TEATRO ec. GHE GEB.
TaoTOLi una stringa , Maniera
scherzevole fam. per dire che L' udienza
era di numero ristretlissinio di persone.
TROTON, s. m. Trotto lanciato, cio Iros
lo accelerate che accoslasi all' andatura
dell'ambio.
TROVAMENTO, s. m. Invenzione, Scoperla e ritrovamento di cosa nascosla. In
venzione dicorpi di deiitto ; Invenzione
de' colpevoli Bilrovamento della roba.
V. Trovato.
TROVAR, v. Trovare; Bitrovare; Binvenire; Binvergare, Pervenire a quello al
cui si cerca. Dicesi anche Baccapezzare.

TRO
da diu , lo ateno che Cat'ar da
SIB, V. Catar.
TbovXr pan pb i eoDBWTi, dette fig.
Trovarculo al sua naso; Talculo tali bra
che, modi bassi e vagliono Trovar chi t
risponda e ti resista e non abbia paura di
tue bravate. A carne di lupa zanne di <
cane si dice Quando un malvagio si met
te alle man con un peggiore. V. Formacio Chi cerca briga,origa trova o la
trova a sua posta, e vale che Chi d fasti
dio ad allri trova cbt ne d a lui pi che
non vorrebbe; e si dice ancora di chi per
e stesso si tira addosso qnalcbe sciagtira.
TaOTAB QUALC.Y LA STRADA , A Uhattersi; Incontrarsi in aleuno, V. ToPB.
Tbovb qualcuv piJTO , Trovar aleu
no a , Trovarlo appunto in acconcio
de'fatti suoi.
Trovarse a mal parti, Trovarsi a
mal porto, a mala condizionc.
Trovarse in t logo , Far capo in
nn luogo ad un iuogo, Adunarvisi. V.
Rencbv'u.
No trovar gja.-vca l'insbgna, V. IxsbONA.
No TROVAR PORTA PBR ANDAR FORA ,
Non raccapezzar uscio.
No TBOVAR SFSTO HB VERSO A UNA COSOA, Non ne trovar n capo ne coda; Non
trvame il bandola No trovar sbsto
b far una Gossa, Aggirarsi; Avvolgerii; AvvolpaccJtiarsi ; Annaspare.
Trovar mito , detto fig. Trovare il
terren sollo, Trovare facilita.
Trovabgsibla , ebe anche dicesi TnoTARGHB BL SO CONTO, V. in ..
Chi cbrca trova. V. Cbrcr.
No me TBOVO, Non mi rinvengo, vale
Souo stordito e non intendo. Non raccapezzo.
Non so dove cub la lb trova fora ,
Non donde tragga le invenzioni.
TROVAROBE, lo ste.so che Catabobb, V.
TROVATO, s. m. Trovato; Trovamento ;
Itilrovamento ; Invenzione , Scopcrla di
cosa non per anco conosciuta da allri
immaginala.
Tbovato , add. da Trovare Ben
trovato, Tu sii il ben trvalo, Modo di
salulare alcuno incontrandolo.
TROZA , . . Trozza , T. Mar. Pezzo di
cavo che circonda l'albero e tiene ad esso uuita l'antenna I pennone , il cui
moviniento agevolato da'palernostri ond' corredato. V. Paternostro.
Trozza bastarda , dicesi a un Doppio
cavo, il (juale pastando per le bigotte
tesatu verso la mrala dlie grossr barche e tiene l'anlenna accosto all'albero.
TROZA , s. f. T. Agr. Viliccio, Quel riniessiticcio che fa la vile dal pic del (ron
co e con cui si trappianlano e propagano
le viti.
TROZO, s. m. Sentieruolo; Semita; Tra
mite; Pesta; Viottola , Specie di cammino o via che si fa per Ii poderi Traggello , dicesi a Piccolo senliero non fre
cuntalo Semillero , si dice a Picco]a via posta per lo pi alalo alle hui dei
CfBIlipl

TRU
Trozo db lb vanbzf, Andari e Cavagni , Quegli spaxii e quelle straddle tra
un' aiuola e altra.
TRU, TRU , Voce pronnnci.ua quasi senz' articolazione e pi espressa eolio spingere il Bato fuori delle labbra tenendole
chiuse; essa serve ad incitare cavalli e
simili al cammino.I Toscani dicono Ci.
TRUCAR, v. Truccare e Truceiare, Toccare colla sua la palla deli'avvrrsario, e
dicesi nel ginoco del Pallamaglio.
Taccn , deito in T. ant. Truccare , si
dice nel signif. di Correr via I s' ha
MESSO A TRUCAR COMB I CORRIBRT , Si mitero a correr via ad andar di trotlo
comeJanno i corrieri D bon truco,
Di buona gamba.
TRUCIDAR , v. _ B SO LA CONTENTO ,
la me trucida, Se non acconsento, ella
mistrana, mi bistralta, mi serpenta: cioe
Mi maltraita.
TRUCIMAN , Turcimanvo , dicevasi in
tenso proprio , che Vale Interprete ( V.
Dragomn ); (ig. poi significa presso noi
Aguzzetta o Aguzzttto , Intrnseco di
persona potente he serve di mezzo o strumenlo a ineitere in esecuzione le suc imprese di mal affare ed a corromper la
giustizia. Generalm'enle parlando, dicesi
Mezzano , ma sempre in mala parir. V.
TirapIb Dragom\v e TunciMN.
TRUCO , s. m. Trueco , Soria di giuoco
di palle. V. Bigliardo.
Detto figur. Bigiro ; Pratica segreta ;
Negozio cuperto; Finzione; Disegno; In
sidia, V. Fufigna.
Truco de zbntb , Cricca o Criocca ,
Union di persone mal iiitenzionatc, Conventico/a.
TRUFADOR. V. Trufon.
TRUFALDN, s. m. Trujfaldino o Arlec
chino , Maschera da commedia rappresentante un Bergamasco, dello altrimenti
Trappolino , che fa da golfo e da buffone.
TRUFELO, s. m. (coll'e aperta) T. dcgli Uccellatori , lo slesso che Qu.agiaroLA, V
TRUFN , s. m. TruJJatore ; Trujfiere ;
Truffaruolo ; Giuntatore ; Furjantone;
Baratlicre.
TRUMO, s. m. Voce dal franc. Trumeau
e passa ta in uso de' Falegnami. Masserizia, la quale consiste in uno Specchio fal
to a foggia di Cassella ad uso di ripostiglio, che riposa verlicalmente sopra un
casse tune ( Como ).
TRUPA , s. m. Truppa , Moltitudine di
gente, ma pi dicesi de* Soldat] Tur
ba; Fiotla; Frotta; Sciame o Sciamo ,
Moltitudine.
Trupa d'anemali, Turma; Branca.
TRUPARSE, v. Ammassarsi, si dice degli Animali quando si attruppano Ammonticchiare , ilicesi delle Pecorr.
TRUSSA , s. f. lo strsso che Birba nel si
gn, di Queslua , ma dello in mala parle.
Bater la trussa , V. in Birba.
Batbr la trussa, dicesi ancora nel si
gn, di Andar a scroccoo a scrocchio ,
cioc di Coloro che vanno per melodo a

697
mangare nelle case altrui per bisogno di
vivere o bea anche per ghiottornia o per
avarizia.
,
TRUSSANTE , f. m. Aceattone , Che va
li mosinando, Vagabundo, Girvago, li irbou r. V. Bibbon.
In altro sign. Ciurmante ; Ciurmatore , Impostore. V. Zarlatan.
TRUTA, s. f. Trota, Pesce notissimo ,
detto antic. Trulla , ed e il Salmo Trutta di Artedio. Inlendiamo un Pesce slimatissimo, che si prende ne' laghi e in allre
acque dolci, di cui ve a'ha di fino a quattro piedidi lunghezza.
TRUTLA (coll'e aperta ) s. f. dimin. di
Truta , Trota piccola'. I Francesi direbbero Truilele o Truilon.
TRUTRA, s. f. T. de'Cuochi, dicesi ad
un Vaso di rame bislungo, stagnate al di
dentro, in cui ci cucinano le trote.
TU Essbb da tu a tu, Stare a tu per
tu, che vale Star a qualtr'occhi , Star in
due soli, uno contro altro.
tuXr, v. salo a Chioggia , corrotto dal
Francese Tuer, nel signrf. d' Importuna*
re, Disturbare, Seccare, Annoiare No
me tue, Non mi seccate; Non tn impor
tunate; Non mi distrbate.
Dicesi pure nel sign, di Sjtatarsi (co
rn' anche presso ai Francesi Tuer) cioi
Perder il nato per lo soverchio gridare
No vogio tuarmb, Non voglio sfiatarmi, Non voglio perder il fiato a gridare.
TUBERCOLOSO, add. Tubercoluto, Spar
se di tubercoli.
TUBiXr, V. TibiXb.
TUFO , s. m. ( che ant. dicevas Stufo )
Tanjo, Callivo odore, Fetore di mu (Ta
Dicesi ancora per Fetore ; Puzzo;
Lezzo, Cattivo odore. O per Odore assol.
Chiapr del tufo, lntanfare; Pigiiar
di tanjo.
Aver cativo tufo, Aver mal odore,
caltiva Jama o nominanza , e dicesi fig.
TUGA, s. f. Tugo, T. Mar. Slanzino o Capaiina sul cassero, dove sta qualche Ufiziale della nave.
tugXr,v. Tubarc ; Gcmere ; Mormora
re , Dicesi del verso che fanno i colombi.
TUGO, add. Fantoccio; Barlocchio; Zac
elo; Pecorino, Uomo irtnpKce e sciocco.
Caslt oncello, direbbesi di Giovane stupido e di basso ingegno. V. Cuco.
No saver dir tugo, .Ylauiera ant. Non
super mezze le messe , vale Esser poco
infrmalo < alcuna cosa , Essere uno
sciocco, Non saper avante dita si ha
nelle maili.
TUGURITO t.m.Tugurielto; Capannetta; Capannuccia, Piccolissima casa vi
le. Pavera capannetta ; Vil capannetta
campestre; Abilazione angusta oangustissima, bassa , villesca.
TUGURIO, s. m. Tugurio e Tigurio, Ca
sa porci a e conladiuesca ; cui corrispondono Casupola; Caparina; Capannuc
cia ; Casceia.
Piclo tugurio , V. Tucuribto.
TUT, Uccclk tto. V. Chiu.

9
TR
TULIPA. . BuLIPAW.
TUM1DEZZA. T. ScKovnzzt.
TUMOR, s. m. Tumore, GouGrzza o rilev.imcnto di carne Edema, dicesi a Tu
mor molle sieroso Idrotarca , Tu
more acquoso e carnoso.
Tumor de la gola , Gonga e Gongola , Tumore che viene altrui nella gola.
' Aterbma *ludirte , dicesi a Tumo
re nel capo quasi pieno ' una polenta.
Flemmbne, dice d'Ogni tu more ripieno di tangue cagionalo da infiamraazione.
Abscesso alia latina o Ascesso , diceii
al Tumore che contien della roarcia.
TU\ (pronuncalo coll'enne prolngalo e
ftrascicato) Tujjete presa dal colpo dell' archibusala.
Quindi V , , Tuir cos ripetulo ,
eiprime pin colpi successiri di archibuso.
TUNFETE , Voce onomatopeica presa dal
mono di cota che cada precipitosamente,
o da cniello delle percosce, da cui forma
ta l'alli a noslra , ed an
che il verbale Tonfo: Italian. Tujjete , vocc (dice l'Alberti euciclop.) presa dal col
li dcll' archibusala e dinota cosa subita
( V. Tow). Pretendeei nel Vocabolario Si
ciliano alla Taiiii che rssa derivi
dall'Ebraico Thapli, ovvero da Thoph che
signiGca Timpano e dal suouo di esso. I
Grcci hanno peo, che Tale verbero, percutio. V. ToPBTB.
Tunkbte, pug.xo, Maniera fam. E
dagli un pugno.
TURBANTE DE MAR o Tbsta be ,
T. de* Pesc. Specie di Alriunio o produzione marina, delta da' Sislem. Alcyojiium Cydonium , dlia forma e figura
d'una gran lesta umana e alle volle molto
pin grande. Spesso ha una gran cavila nfriormente fatlavi dal corpo su cut si
conforma , per la quale rassomiglia ad un
Turbante turchesco , da cui prese il no
me vernacolo.
11 Naturalista Signor Domenico Nardo
di Chioggia avendo falto l'analisi rhini
ca di quest' AI cione, come uiclie dell' altro lcyonium Lyncurium ( Naraxza ob
xar ) trovo con molla sua sorpresa che
quest i Pian! animal! constan.) pin .l'un ol
anla per cenlo di silice quasi pura.
TURBIO. V. Tormo.
TURBION, s. m. AbbaruJJamento; Barabufja; Subuglio; Scompiglio; Conjusione.
TuRBibx d'istX, V. Bissabova.
TURBION, add. Torbido, nel superlat.
Torbidissimo , ed h proprio di alcnni liquori tnesebiati di parti eterogeuee che
lolguuo loro la chiarezza.

TUR
TUR TI, . m. Nome d' ana piaula rndlgena de'paesi ealdi, delta Italian. Turbitti scannellati,e da'Botaoici Convolvulus
Turpethum. La sostanza resinosa estralta
per mezzo dello spirito di uno dalle cor
tocrie dellc sue radici , entra Bella composizione delta medicina purgativa qui da
noi comuaeraente delta Lf.ru o Ro. V.
Scamotea . Gialapa Sisma.
TURCLO (coll e aperta) s.m. T. de*
Pesc.Speci di Triglia,detta 1 1 .1 1 n . ( p, 7/0
o Pesce rgano; ed la Trigla Lyra,
Linn. Questo pese ha la testa obbqua ,
anteriormente coperla di soslanza ossea ,
roa quattro pungoli alia parte posteriore.
E maugiabile, ma non ricercato per esser
la sua carne dura e magra. Nell'Islcia gli
diconn i'.ap'dv.
TURCHIN, add. Turchuio; Azzurro, Co
lore simile al ciel sereno, ed di pi sor
te , cio del pi pieno e del pi chiaro, il
quale tira veramente al celeste ; e quevto
propr. si dice Celeste Mavi, V. Coi.ua.
TURCHINTO, add. Turchiniccio ; zurriccio.
TURCHINON , add. Azzuolo , Aggiunto
di Colore turchino buio.
turcim\n,s. m. voce ant. che s'incoutra nel poemetto sulla guerra de'Nicolotti e Caslellani e delta nel significato natu
rale di Tureimanno o Interprete , come
nel seguenlc esempio: Questa (^percossa)
sarX el turcimx , Queslo sara il turei
manno, che vuol dire, Questa sia l'inter
prte delle inlenzioui mie di replicartene
dclle altre.
TURCO, s. m. Turco.
Vestiario turco, Vestiario ttaxhesco,
Che alla foggia ed all' uso de'Turchi.
Mazzevo turco, V. Mazzr.
TURGAR, verbo ant. (probabiliiiente corrot to dal lal. Turbo , n t ) Babbruscarsi o
Rabbruzzarsi dicesi del lempo No
vbd ' el tempo turca ? on vdete
che il tempo si rabbrusca o rabbruzza.
Delto metaf. Non vdete che la mari
na trbala o gonfiata? Quando si vede
uno in collera pieno di mal tlenlo.
TURIBOLO. V. Toxibolo.
TURLN , s. m. Voie antica del dialetlo
Vneto , che vuol dire Cupola del Cam
panile. Nel Dizinnario delle Voci barbariche di Du-Cange dicesi Turrile che st
spiega Campanarii pyramis.
TURLUL , add. Chiurlo; Allocco, Uomo balnrilo , Babbaccio ; BuLbco; Baciocco ; Tordo; Cuccio; Cucciolo ; Tondo di pelo ; Malcrale.

TUT
TURO , Maniera plebes usa ta a Chiogga ,
che vuol dire Va via ; Va alia buonora;
Watli con Dio; Togliti a me dinanzi.
TUTELA , . f. Tutela ; Tutoria e Tutoreria.
Essbr mess o soto tutela, Esscr messo ne' pup Ui, cio Sollo la cara di chi
che sia per catliva araoiinistrazione.
Andr fora de tutela, Oscirdi donzellina ; Saltar la grnala , Uscir della
direzione altrui.
TUTISS1M0 , Tutto tutto a Tututlo ca
si accorciato per secondar la frelta della
pronuncia , ed ha la farza del Superla
tivo.
TUTO , add. Tutto.
Turo APATo, Tullo tutto Tulult.
Tuto ox , V. Box".
Tuto ix t'xa volta , Tutto ad un
tralla; Di colno; A un eolpo.
Tuto lu, tutto lui maniato, vale
Somigliantissiino. V.Spua.
T*to pr l'uxesto, V. Oxrsto.
Tut' al phi , A l pi; Al pi al pi.
Dar a tuto, V. Dar.
Di use de tuto, V. Dir.
L'b tuto , Es sere il tullo, cio Aver
tullo il poten- l'au'orit.
, asso sei, V. in
Merda.
Per tuto , poslo avverb. Dovunque;
Ovunque; Da per tullo; Da ogni parte.
Per tuto quel che pol nasser , A cau
tela; A ben essere PortXr el tabaro
PER TUTO QUBL CHE POL HASSER, Portar I
capperone perfuggir la ria ventura ; Ni
di state ne di verno non andar senza
mantello.
Star a tuto , V. Stab.
Tuto no s' ha da dir , V. Dir.
yo pol sa ver tuto, V. Savbr.
Savr tuto qcelo El sa tuto quelo , Maniera fain, irnica , che vaol dire Non saper nulla , Essor uno scioeco
o ignorante. Sa (/uante paia Jamie tre
buoi ; Safar della mano un pugno; Sa
da qual pie il Maniscalco inchiodi l'oca.
TUTOCIO, Con tutto queslo; Non oslan
te; Nondimeno.
TuTocib , si usa anche per Quantunque; Sebbene, ina idiotismo. CIO CHB MI SIA ZOVENE, CHE LA DER , Sebbene io sia giovane , glifaro te
ner olio.
TUTN, Tutt'uno; Tull' ajfatto , 11 tnedesiino , La stessa cosa E tuttaJava ,
Prov. che vale Gli lull' uno, Gli la
slrssa cosa. V. Cohpac.vo. V. Tanto a*
fa in ..

YAC
U. Lettera dell' alfabeto , che lalor
vocale e talora consonante , e sempre di
genere mascolino. Un u vocale.
U, I. C Uva, la cui pianta detta da
Linneo Vitit vinifera.
U BIANCA, Uva bianca o albana.
U CALABRIA , Zibibbo.
U CANDIOTA o DB CANDIA, Sorta d'uva
bianca, comunissima in Venezia, probabilraeute porlalaci 'lali isola di Candia ,
ora falla indigena anche i i nostro. cli
ma; ed probabilmente la Vitis laciniosa di Linneo , che ha le foglie mollo la
ciniate , detta da altro Autore Vitis ere
tica alba laciniatisfols : chiamata iul.
Uva e Vile tf Egitto o di Gerusalemme.
U CBNBREVTA, Livdella, Di color li
vido, che ha lo stesso sapore della marzemina.
U GOBBI IVA , Garbino, Uva nera e bonissima a far vino.
U GARCANEGA , Uva garganegd, Uva
nera e bianca, serbabile oltre tulle le altre,
U IN COMPOSTA , Uva acconcia , cio
Accomodata con acquavite.
U LUGIADEGA , Uva lugliatica o lugli'jla; Uva tenera, squaccherala, cio
di poca consistenza, la primaticcia che si
matura in luglio.
U MARZEMINA , Uva marzemina o
marzomina e marzimna.
U MOSCATA , Uva moscatella.
U NEGHER, Uva mostaia; Morene
nero; Mostaia.
U OSEUNA , Lambrusca; Abrostine;
Vvizzolo; Raverusto.
U PASSA, Uva passala o passa o pas
serina o di Corinto, Uva nera piccolissi
ma , che si secca al sole e ci vicn di Le
vante.
U nossETA , Barbarossa , Ur.i di co
lor rossetto Cimiciattola Altra spe
cie di uva di color rossigno come quello
delle cimici.
U SALVADEGA , V. UA'oseiiNA.
U PIENA DE vii, Uva vinosa.
U vovi o COGIONI DE CALO, Uva gal
letta o testiculare , Uva con grani lun
ghi: ve n'ha di bianca e di nera.
Airon A noBH L' U , Andar a vignone, Andar alle vigne per rubar i uva.
L' U FA LA MUFA E LA SE SCOME.VZA A

MATI/,', L'uva muffa ed ammezza o am


mezzisce.
L'U SCOMEVZA A VARBZR , // UVO 172-

vaia o invaiola , Si fa nera e vale Si ma


tura.
L'U PER TEGNJBLA BISOGNA DBSTACAHLA CHE NO LA SIA NB GARBA NE TROPO FA
TA, Le uve le quali conservar vogliamo,
ti voglion cogliere senza guastarle, ci. e
non sienv per acerbezza aspre, n per
maturezza magagnate.
U CRESPINA , s. f. Uva spina , Fruito
conosciulissimo d'on arboscello fruticoso
detto Crespino, che i BuUnici chiamano
Jtibes Uva spina , V. CRBSPI.V.

VA , Vada , cio Vada la scommessa ,


Sconnettiamo i Giunchiamo.
VACA, K. f. Vacca; Buessa, La femmina
del Bue.

VAC
Detto per agg. a Donna , Giovenca o
Giumenta, Si dice per ingiuria.
Dello per agg. a Uomo , Vigliacco ;
Vile; Poltrone, V. GRAVA.
Vacca, dicesi ai Bachi da et che in
tristiti per maialila non lavorano.
AZION DA VACA , Azione fatta vigliac
camente, da vigliacco, da codardo.
GRASSO COUBUNA VACA, Parer un car
novale , dicesi popolarmente di Persona
grassa e grossa. V. FORCHER.
ANDAR DAENTO PER EL so E VBGNR FO
RA PER LA VACA , V. Bo.
VACANZA, i. f. Vacanza o Vacazione ,
Giornate di riposo.
Vacanze si chiamavano ai tempi del
Governo Veneto quelle, che secondo la
costituzione erano permesse tanto d'esta
te che il* autunno, nelle quali cessavano
dalle loro occupazioni ordinarie li Magi
strati civili. Supplivano rispettivamente
per li Magistrali gli Avvogadori del Co
mane e il Collegio de' Signori di nolte al
civile; e le cause in appello restavano so
spese. Le Ferie si concedevano ai tempi di
Pasqua e di Natale.
EsSBRGBB VACANZA II" C X IMPIEGO , Va-

care un impiego, un uffizio, Esser cio


senza possessore.
TORSE VACANZA DA so POSTA, Inforca
re la scuola o Farforca alla scuola,- va
le Prender la vacanza da per s seuza li
cenza o ordine del Maestro.
VACARA, s. f. Cascina, Luogo tlove. si
tengono e pasturano le vacche, onde si fa
il burro ed il cacio.
LA xs UNA VACARA , dello fig. Ella
una disonest, oscenit, lordume, lor
dura , sporcizia , nejandit , cio Cosa
contraria ali' onest.
VACARO. V. VACHEH.
VACAZZE,s. f. Amoscine, Specie di Su
sina, la cui pianta conosciula sotto il
nome di Pritnum Damascenum.
VACHEMRE ( coll'o aperto ) s. f. Vacca
e Incotto, Que* lividori o incolli che ven
gono talora alle Donne nelle cosce quando
tengono il verno il laveggio sotlo la gon
nella, e nelle gambe di coloro che scal
dandosi le avvicinano troppo al fuoco. V.
ZARIESI.
VACHER o VACARO , s. m. Mandriale o
Mandriano e Guardamandrie , Custo
de della mandria. Vaccaro , chiamasi il
Guardiano delle vacche Vaccara, di
cesi alla Femmina.
VACHER ( coli' e aperta) s. f. Basojfwne; Pentolone, Uomo assai grasso e pinguissimo. V. FORCHER.
VACHTA, s. f. Vacchetta; Vaccarel
la; Vaccherlla, Bcglia vaccina d'un an
no intiero.
Dr Ilo per Age. d'ingiuria a Femmina,
Vaccherella; raccuceia.
VACBTA, s, m. Abbecedario, Libro che
disposto eon ordine alfabetico seri iva ne
gli Ar.lii -ii otto i Veneli all'uso di rin
venire le carte occorrenti.
Vacchetta, direvasi anche ad un libro
in cui si registravamo le spese gio uau-rr.

VAD
VAGINA , f. f. Vaccina , Voce dell'uso.
Specie di Miasma che si estrae da certe
pustnle morbose che vengono specialmen
te alle mammelle delle Vacche in alcuni
paesi, e di cui ci serviamo per la vaccina
zione, per preservar le persone dal vaiuolo nalurale.
VAGWiAR, v. Vaccinare, T. dell'uso, e
vale Inneslar il \ .linolo di vacca , Far la
vaccinazione.
VACINAZIN, B. f. Vaccinazitne , ver
bale di Vaccinare. Operazione chirurgi
ca che si eseguisce per lo pi sulle brau
eia , inlroducejido subcnlaneamente i
miasma vaccino nelle persone che non
hanno arato il vaiuolo naturale , per
preservarle da tale malattia pericolosa.
VACN, dello per Agg. a Uomo, ViglLnccone ; Poltrone ; Vile ; Codardo.
VA CO VA, Maniera fam. V. in ANDAR.

VACUO, add. Vacuo, V. VODO.


Vacui, in T. Forense del cessato Go
verno Veneto, si chiamavano le giornate
nelle quali arringavansi le cause dinanzi
ai Consigli di quaranta , che a motivo
della grave loro importanza o diramazioni , non potevano essere definite in una
giornata sola, ma in pi numero di gior
ni; e quindi dicevansi Vacui perch ap
punto qne'giorni rimanevano vacanti per
li terzi consigli ordinarii. Causa de' va
cui, dicevasi quindi ad una Causa simile.
VADA, s. m. Voce che sembra corrotta da
VADO, Presente del verbo Andare, usalo
per Strada, Cammino, Sentiere.
ANDAR FORA DEL VADA, Unir del semi
nato, detto Gg. Uscir di tema o del sog
getto che si ha fra mano; Uscir di squa
dra, Uscir de'lcrmini. Annestare in .rii
tecco; Dire d secco in secco vuoi dire,
Per mancanza di materia entrare in di
scorsi diversi dai primi e fuori di pro
posito. Sbalestrare , dello fig. vale Non
dar nel segno proposto in favellando di
che che sia.
FOBA DEL VADA , Fuor K proposilo ;
Fuor di luogo ; Fuori di strada 1 NU
MERI XB FORA DEL VADA, / numeri sono
spostati.
COSSI CHE XB OHA DEL VADA, Cosa OS-

surda o sperticata , Fuori del ragione


vole.
No LA XE MIXGA UNA COSSA FORA DEL

VADA , Non funr di ragione o di proba


bilit , e vale anzi probabile o verisimile.
VADA e anche VAGA, sono poi 1' impcralivo del verbo Andare VAGA o VADA
FL RBSTOjFacczamo del resto,T.dc'Gioochi d'invito e vale Giuocar lutto quel da
naro che uno li. i davanti.
VADA CHE ru NO SE CAPACE DB FAX STA
COSSA , Scommettiamo che voi non siete
. capace di far questo; ovv. Guochiamo
che tu non sei cece di far questo.
DB MANCO NO VADA , \ uol dire Accetto
la disfida.
VADIMONIO, s. m. Vadimonio, T. Fo
rense del cessato Governo Venelo , dal
barbarico Padimoniutn, che significa Pe
gno o Garanzia, Decreto civile, con cai

ijoo

VAL

VAL
d iltanza della lfoglle il autenticara il
dell'
Estuario
Vneto
, dove t' alleva e si
legale fondainento dclla tua dole mi belli
piglia il pesce di marc.
del Manto vvente. Diccvasi anche AssiVALER, v. Falere, Esser di un certo prezcuraiione di dote. Quest* atto apellara ai
jo; Costare-CossA TAnioPCossA o QuanMagistrate del Proprio. V. Paopaio.
To varia? Quanta egli vale? Quale il sua
VAGABONDAGIO, . m. Fagabondit,
prezzo? Che cota costa?
II ragabondare e lo Slato del VagabonFalere, si dice ancor per Aver valore ,
1. Nella traduiiooe del Cdice criminavirl, Essere valente Quel tal nol
le italiano dicevasi Fagabondaggio.
val un sTBAwbo , Non va'e un lupino,
VAGABONXr, t. Vagabondare, Andar
una lisca, una sorba, un corno, una.
adorno errando e senza laper ben dove ,
buccia o fronda di porro Falere un
Fare il vagabonde; Andar a zonzo; An
mondo, sarehbe il contrario.
dar a giro ne , a ronda.
Valebsb de una coasA , Fatersi, Fare
VAGANTVO, add. T. de' Peac. Pesca
so, Adoperarla.
VAGvNTIVA , V. PzsCA.
Farsb valer, Farsi valere, Farsi su
mare.
VXGASE una parola ebe s1 incontra nel
Val a Din, Fale a dire; Fal dire ; Cid*
principio d' una letlera del nostro Cal
a dire.
mo , ebe dice Vagase a tab sokmbar de
CERVBLO MVn KL SENTIMENTO ... COSTOVALERIANA , s. f. Valeriana maggiore
I che CBBCA con forza d ruoco ec. (ora
a urtense, Pianta erbacea delta da'Botadirrbbcfi i SB vaga e ital. Fadansi)
nici Valeriana Phu, la quale ha le foglie corne la Scabbiosa ; nasce ne' monli
VAGHEGIXr , v. Fagheggiare , Kar ale ne'luoghi umidi r acquitti inosi.
a more.
V'ha poi la Valeriana officinalis, del
Vacbegib un posto, una cabica, Agota ital. Valeriana minore o sitvestre, che
gnare una carica, un isnpiego, cio AmCi le foglie corne il Frassino, dlia quale i
birlo , Bramarlo con avidjt , Aspirare,
gatli sono ghiolti.
Esser vago d' un posto , vale Braiiioso ,
Ambedue queste specie sono usale Bel
Desideroso.
la medicina, ed hanno odore aromtico
VAGHETO, add. Faghettp, cio Grazi
nauseante, e saporc amaro piccaule e dis
se, Gealile.
gustoso.
Vaohto , dicesi anche per Rarelto o
V ALESA N , ( colla s lolce ) s. m. FalliHudetto, Alquanlo raro, conti ario di Fitto, quando si parla di Tela*
giano, Abilator di valle.
VAGL1A. V. Pagabo.
Valesan V1CIN AL MAR, Vf Urem ma ne ,
Che sta nelle mareinine.
VAGNLE A LE SANTE VAGNELE, Su'lft
VALESELA, . f. Vallicella; Valletta;
di aiTermazionc di gicn aciento che usa
ras! nel nostro dialetlo ai tempi del Cal
Valtetina.
mo, che ora dicesi bei bvanVALESIN, s. ra. Porta valigia , Nome
zbi, Alle guanguile , Alle sanie guanche in qualche luogo dello Slato ex-Veguele , cio Per f evangelio, V. Evange
neto si d a Colui < h'c locaricalo dall'Ulio.
li/.io postale di portar la valigia dlie let
VAGO, add. Tbla vaga , Tela rara,
lere e de'pacchi da un parse all' alt .
cinara, rada, contrario di Fitta.
VALESSIO , s. m. Chiamasi da' Merciai
Cabtbr vago, Caraltere tondo o canuna specie di Tela di canapa e coiiive a
celleresco, cio Chiaro, colle leitete hn\
guisa difrustaguo, ma assai pi leggirra
distinte, mrcale.
di esso. che serve all' uso di i
VA LA, Anda, Voce onde s'incitano i buoi
vrsliti,
a camminare. Vedi I,
VALIO, V. A valWc Gualiv.
valXco, s. tn. Falacco, Voce deli' uso,
VALISE o Vasa , s. f. Valigia e B<ilgiat
Chiamasi un Giuoco di carte , forse veV. BoL/..
hato di Valacchia, che si fa in ire per
Value o Saciieta sa soldai, V. Sa
sone, il quale addimanda mola attenziocheta e Valisxa.
ne e cautela.
Quel da le valias, Faligiaio, V. BolVAlXdA,s.C Fllala ; FaIhnata, Totto lo spazio della Valle, da un capo alVausb, dello in gergo, vate D/aliche;
1' alli'O.
Culo. E dello mlai, vale per Gobba.
VALCERCA , Facquatt, Nome suet, di
Avr la valija, dicesi di Fcmiuina,
il r senna significazione,evale lo sbesso che
Esser gravida.
Nessun nomo.
VALISTA, s.f; Faligetta, V. Bolzkta.
In mo' d'archetti, Maniera di risponValisbta da soldai, Portamantel'o ,
dere quando o per tedio o per isdrgnn non
Specie di sacra in che si rinvolgono dai
vogliamo dire il modo cou cui si ha falto
cava In- ri gli arnrsi del loro equipaggio, e
che che sia.
si porta lgala all'arcione di dietro della
VALDRAPA, s. f. Gualdrappa; Coperta;
sella.
Copertina, La coperta che si altan a alia
VALITURA, s. f. Voce nenlogira che si ve
aella e euopre la groppa del Cavallo.
de usata fra noi in qualche pobblica car
VALE, s. f. Falle, Luogo di Valala Hon
ia , verbale da Valere, delta in ece ili
plntalo d'alberi; e propr. noi iulendiaFalenza Faltnzia; Fahre; Firt; a
ino akuui Chiusi d' acqua nelk laguue
a dir mrglio per Tempo valido , Gioriii
ulilj, Tempo utilo.

VAN
Ricapito di scaduta valilura , si vile
serillo in una circolarc , che vool dirt
Ricapito disvalente , cio Invalido per
tempo scadulo ; che non vale pi, feori
di termine , che non ba pi valore.
VA LI TI HO. Participio finura alb latina,
Che va/era o Che dee valere, Cbesvr vi
gore o esecuione La presente licenza
vitlitura per mesi sei, Licem che sar in
vigore per niesisei, dopo i quali tari di
seadula valilura, come allri vogVione di
re. V. Valitura.
VALIVO, add. Fallicoso, Voce anlica proprissima, Sitalo in valle. Agg. a Campo
siccome dicesi Montuoso al Campo sima
to in monte.
V ALON, s. m. "
VALONA, s. f. / Fatone, Valle grande,
Vallonaccio, dicesi a Valle profoada.
VALONA, s. f. Fallenea o Gallonea e
i aliona, Ghinnde drl Cerro, prtate Arcipelago; l'Albero clve le produce fu
dello da Linoeo Quercur /Kgropj. Le
ghiande Stesse o sia la buccia che conliene il seme, servouo per conciarc le pelli.
VALSER , s. f. Termine Tedesco, dette
da'nostri oorrottamenle anche B'olzexi.
Nome che si d ad un Bailo tedesco, n
cui li due Balleriiii vanno sempre in gira,
awintiin varie guise uno all' altro colie
man e colle braccia.
V ALUTA, t. Fatuta; Falsale, Prez,
zu in daara.
Valbta intesa , Vito fig. Indetlali.ra , Concerto , Collusionr fra due o phi
persone EsSER VALUTA INTESA, Ind.-'.(Vir/I , Contenir con une segretamenlr ,
Darsi intesa , V. Iuboconr.
VANARLO (coll'e aperu> . Va*erelh, dim. di Vano, Agg. a Giovane, rh i
anche direbbesi Leggerucol ; Frinfiv >
o Frinfrino,Qbc sta sulle mode, Di tetla
leggiera,
VANZA , s. f. Porc* e,T anche Colla, T.
Agr. Quello spazio della terra nel eam'/i
che Ira solro e sedeo. V. .
Va V : on orti, Aiiiola ; Coltra ; Pri
sa, T. Age. detfa enche Vaneggia. Qurila per li liori chiamasi Pialen.
VANaz IV piover , Porca o Aiuolri
costa, cio Modi Mata a pendi.
Tiiozo de lb v.vxbzb, Andar; Cut^;gno, V. Trozo^
VANEZTA, s. f. Piccola aiuota.
VANEZON.s, m. I
VANKZONA, s. f. > Grande aiuola.
VANGA, s. f. Fanga, Strumento di ferro
cou manico di legiio, nutissimo, che ser
ve per rivollolar la terr.
Cativa vanga, Fangaccia.
Vanga da cavar sassi , Beccastrino ,
Certa zappa da cavar sassi,grossa r sir rila.
Vanga da. cogo, Scotennatoio , Vooe
agr. Slruiueiiio di trro ad uso di scolrnpare, di taglio piano e largo. Oicesi aacbe
Zappa da brughi.
Fbrodb la vanqa, Steca c. Fangile ,
Ferro che si mette nel manico della van
ga per posarri il pi latorwe Pres<*<i~

VAI*

VAI*
ch'io, dicesi a quel Legno posto a traverso
il manico dove appoggia e calca col piede
il Vangatore per profondarlo bene.
VANGXDA, s. f. Vangata, L'alto del van
gare.
Vangata, vale anche Colpo di vanga ,
o Lavoro fatto colla vanga.
Puntata , dicrsi Quanto in una sola
volta si pu ficcar la vanga in terra.
VANGAR, v. Vangare, Lavorar la terra
colla vanga. Vangare a vanga ritta o
Vangare a vanga pasta o a punta in
nanzi , dicesi della diversa maniera di
premerla col piede perpendicolarmente e
ubbliquamenle ToanR A VANGA?, Ri
vangare.
VANGAR FONDO, Scassare o Diveltare,
Voci agr. E quindi Scassato e Divelti,
dices al Terreno lavorato profondamenle
colla zappa o vanga, nel quale non siano
alberi.
TEMPO DA VANGAR, dndare a vanga,
vale Trovare il terreno facile a lavorarsi
colla vanga.
TBRBV VA.YCA , Vangata , siisi. Terra
vangala.
VANGELIO, che anche diciamo VANGELO
e. EVAHGEIJO, s. m. Evangelio ; f 'angelo
e Vangelio , Scrittura del Testamento
nuovo , ove sono raccontale le azioni e le
predicazioni di Ges Cristo.
ESSER DA VA.VGELIO, Esser ordinalo a
vangelo o a epistola o a messa: dicesi de
gli Errlesiaslici.
ESSER un VANGBI.IO . Esser un evvngelioo un vangelo, Essere una verit indu
bitabile.
PER SANTI OHI B VAYZET, V. EvAVGEtK).

N.B. Il nostro Calmo in lanti luoghi


delle su jirose dice Pea LE SAXTB DIE VAC.XELB.
VANGHTO , . m. Piccola vanga.
VANIA,s. f. Avana, Impostura, Falsa
invenzione a pregiudizio altrui.
DAH UNA VAN A A QUALCU.V . Dar mala
voce rj alcuno, Incolparlo, Dargli catti
va fama , Calunniare alcuno.
VANIGLIA , s. f. Vaniglia o Vainigli'a ,
Baccelletto odoroso aromatico d' un Fru
tice rampicante , pnrasitico , delle Indie
occidentali , eh' r chiamalo da I.inneo
Epidendrum Vantila e da altri Vanilla
aromatica Vaiiigtone , T. di Com
mercio, diccsi a Specie pi grossa di Va
niglia.
VANIGLIA, s.f. T. de'Fiorisii, Vainiglia
o Vainiglia de' giardini o Eliotropio a
far odoroso di Vainiglia , Pianta che si
coltiva in vasi, detta da' Botanici //</<<.tropiumPeruviitnum, i cui finn-limi han
no un gralissimo odore muschialo o di
vainiglia. Questa pianta non ama il gran
freddo , n 1' esser soverchiamente annaf
fiata.

VANTAGIO , s. m. Vantaggio o Avvan


taggio.
LSSBR SUL VAKTACIO , Averne buono;
Dir buono; Essere sul vantaggio, Esser
a buona condizione.
VANTACI POCO ONESTI , Guadagnerat
Guadagni illeciti.

VANTAGIO detto in T. de' Stampai. V.


AVANTAZO.

VANTARSE , v. ed anche AVANTARSB ,


Puntarsi e Avvantarsi , Darsi vaiilo,
Magnificare sopra modo le cose sue, Glo
riarsi, Pregiarsi , Spacciarsi.
No LA SB AVA:\TA TANTO, Non si venti
o Non si avvaliti tanto, Sia moderala.
OjJO CHE SB VANTA , V. VANTATOR.

VANTATOR, s.m. Vantatore, che si Tan


ta o ci da vanto, Millantatore, Ostentato
re, Spacciatore. V. CIIIACOLN.
VANTATRA , s. f. Puntatrice, Che si
vanta.
VANTICUR, T. Mar. V. CONTBARODA.
VANT1ERA, V. GUANTIERA.
VANTO, s.ro. Vanto; Vanlamento; Van
teria, Ostentazione, Millanteria.
PORTARSI VASTO, Portar la palma f
la vittoria, il vanto , Superare gli altri.
Portare il masgalano, fu dello del Por
tare la preferenza, Esser anteposto agli
altri come il pi galnnie.
VASTO, dicesi ancora per idiotismo in
vece di GUASTO, V.
VANZ\, add. Avanzato, add. da Avan
zare.
VANZ DATIVA DISGRAZIA, Avanzatoci
fuoco, alle inondazioni e simili, vale Ri
masto illeso o non consumato.
TEUFO VANZ, Tempo avanzalo, vai
Guadagnato.
VANZAR (colla z aspra) v. Essere o An
dar creditore da alcuno.
VANZR FORA, Avanzare} Soprabbon
dare; Restare ; Sporgere infuori.
VANZARSG QUALCOSSA , Accivanziire o
Civanzare, Risparmiarsi qualche cosa.
VANZ.VR L' AQUA DA LAVAESB LE MAN,
drlio Cg. Avanzare i pie fuori del letto,
Di chi non ha messo nulla in avanzo.

VAR

701

VAON, . in. T. Agr. Callaia; Fallico,


Quell* apertura che si fa nelle siepi per
passare a' campi.
VAPOR , s. m. Vapore.
VAPR, si dice anche ad una Specie di
Mussolina lnissima che serve per abiti e
forniture di donne.
VARA, Vocabolo che si ente frequente
mente nel basso popolo, ed l'imperati
vo singolare di VEDER, e vuoi dire Ve' a
Vedili plurale VARE, V.
VARA CHIAVA CKIO, Maniera bassissima
che indica meraviglia, e lalora disprez
zativa o uegaliva : lo stesso che PUFARWA, V.

VARAGNO, i. m. T. de'Pesc. Ragna o


Dragone di mare, Pesce di mare cono
sciuto gi da'Lalini col nome Draco e da
Linn. posto al genere Trachinus. Ne ab
biamo due diffi'renti , cio il VARAC.NO
BTAVCO che ha la testa compressa , con
piccole asperit, ed una spina pungenlissima, che i Siciliani chiamano TRACINE ;
ed il VABAG.VO PAGN , che diversifica dal
primo per avere il corpo bianco e la parte
superiore del tronco con delle macchie
brune, con molli punti neri. NeH'Islria
diccsi RAGNO.
Entrambi questi pesci si riputavano
d'un'identica specie; ma il nostro Signor
Nardo avendoli con molta diligenza con
frontati fra essi, trov che SODO due spe
cie distinte da importanti caratteri ; o
quindi ritenne il VARAGNO BIACCO come il
Trachinus Draco di Linneoy e chiam
Trachinus Biodi il VARAG.VO PAGA! pei'
dedicare l.t spurie ali' immortale /!:'.!.,
che aveva dato di essa una esattissima de
scrizione.
VARAGNLA,s. f. Chiamasi d.VPescatori
il VARAC.YO quando piccolo.

VARDA, s.f. T. aotiq. Guardia, V. VAUCOSS'AI.O PO AVANZA ? DB L8 SCRIAFB ,

Che cosa ha poi egli avanzalo? ( cio ri


scosso ) delle buste, delle ceffate, un rab
buffo ec.
VAN/AR TFMPO, Guadagnare o Avan
zar tempo , Anticipare , Prevenire.
VANZR TEMPO COL STAR su LA NOTE, Ca
var il tempo dagli occhi, cio Avanzar
tempo col vegliare pi <iel consueto.
EL CREDE DB VANZR B F. L CHE PBBDE.

V. in GUADAGNAR.
VANZAHSB TROPO COL DISCORSO, Entra
re troppo innanzi, V. AVANZAR.
VANZAURA (colla z aspra) s. f. Avanza
ticelo:, Avanzuglio; Rimasuglio ; Rimaso ; Saltarne ; Scegliticcio ; Resto , Ci
che avanza Marame; Rifiuto, II peg
giore di qualsisia cosa.
VANZAUHB, Avanzo o Avanzi in plur.
11 rimanente, che anche dicesi // restan
te, II residuo di qualunque cosa. Rilievo
o Rilevo Y Avanzo della mensa ; Abbeveraliccio ; Abbeverato sust. e Culacci
no della Bevanda e del Bicchiere 'Sconocc/iiatura, del Pennecchio; Raffilatu
re, di- 1 Panno ; Scampalo, d" una pezza
intiera. V. CULETO e RESTO.
VNZEGA, dello da alcuni per SVANZECA, V.

. DIA.

VARDABASSO, s. m. Soppiattone; Gal


lone , dicesi di Persona rupn coperta e
dissimulata. \ i u guardar mai dritto in
viso.
VAKDADRA, o VAnDAUiu, i. f. Guar
datura , L'alto e 'I modo col quale si
guarda.
VARDACUR, s. m. Voce ani. osata dal
nostro Andre Calino, Guardacuorr, Sor
ta di farsetto, cio di Vestimento da uo
mo che cuopre il l>uslo; ed probabilmen
te quello che ancui ii portano i nostri pe
scatori sopra la camicia.
VARDAR , v. che anche dicesi GUARDAR,
Guardare; Sguardai e; Riguardare.
VARDAR ATBNTAMENTB, liagguardare;
Alluciare.
VAADR, dicesi per Fare, cio Procnrare, Aver cura, Fare il possibile VAIIDAH DE SERVIRLA, Far di ben servirla
VARDA DB STUDIAR BEN, Fa di duiopera allo Studio
V \RDA DB COMPRAR-

MF, UN BON MBLN, Fu di comperarmi un


buon popone.
VARDR coy DILIGENZA QUALCN, Tene
re in guardia alcuno; Tenere stretto al
cuna.

70

VAR

VARDA SIJT , Guarda la gamia; Leva


la ga mba ; Abbi T occhio j7)io ne guar
di i fu assentita.
VARDR wn PBIWA D'IMPEGNASSE, Aver
cura alt infornare ; Al pan si guarda
prima che i inforni , melaf. Guardarsi
da eqtrare in maneggi, de' quali non si
possa ntrarsene senza danno.
VAHDR co L'OCHIO DEL PKEFAZIO, Guar
dar attraverso; Guardare di mal occhio.
VABDR co L'OCHIO x>> LA SCAJBTA DB
LA PIBT , Guardar con occhio pietoso t
compassionevole, Dicesi per ironia.
VARDB co n COA DB L'OCHIO , Guar
i/ore colla coda delf occhio o Far f occhio del porco , Guardare in banda,
VARDB cox GUSTO, Occhieggiare.
VAKDR DA L'ALTO AL BASSO, Guardar
da superbo; Guardar cqn occhio sprez.-sante.
VAB.DI\ DA ORBO, Sbirciare , vale Soc
chiudere gli occhi onde <i*servar con pi
facilit, ogni minuzia.
VARDI\ EL BEZZO , Cf.i non isliina il
guatlrin non lo vale; Quattrino rispar
miato due volle guadagnato,
VARDR B TOR.VB A FARDR, Sguaraguardare o tfguaraguatare.
VARDR F^SO , Affissare.
VARDARGBB LB MAIC, Tener l'occhia
a' mochi, ' '" vale Aver diligente cura di
non esser gabbalo e rubato.
VARnVft I.VCAXT, Guniari-.
VARCAR i QUA E ix L, Guardare ver
so mercoled , si dice di Chi va, vagando,
coll'occhio in qua e in l Gsso in altro oggetto?A,ver gli occhi a,' /iuguli, Non La.dare,
VARDR PER SUTL, Metafisicare ; So
fisticare; Riandare o Riveder le bucce ,
V. SUTL..
No LA VARDR TANTO PBR SUTIL , Non

la guardare in an filar d' embrici o di


case ; Filare o Ber grosso ; Ingrossarela coscienza; Non la guardar cos per la
minuta o per minuto o nel sottile ; Chi
guarda ogni penna nanfa mai letto.
VARCAR IN SFESA , Guardar capolino ci
Far capolino; Guardar di sappiano.
No TARDAR ISf TEL MUSO M s -, i \ , t,itf,ii;

il giacchio tondo; Darla mosca cieca ;


menar la mazza sorda, Non iiver riguar
do a niuno. Non bisogna oggid guardarin viso persona; Come la stadera de'bec-<
cai.
VAHDR PBR TRAVERSO , ovv. VARDR i
SANTI PER TRAVERSO, Guardar bircio o.
sbircio o bercilocchio, V.ScuEiizo e Losco.
VARDR v.yo PBR TRAVEJISO, detto Gg.
Guardare in cagnesco ; Guardar bieca.
o con occhio traverso ; Guardar uno a,
squarciasacco o a stracciasacco; Guar
dare a mal piglio o di mal occhio, Ta{"JionoGn.inl.ir burbero o di mal orchio.
Far viso arcigno, V. PBCIO.
VARDR -BIECO o PER SBIECO ; V. VAR-

VAU
.!:>, Provvedere cautamente che male
non t'avvenga, non ti sorprenda, Prendere o Prendersi guardiana tare a guardia,
\ l,:...: DA LA BUBAltA , V.BuB.VA.

VARDARSB DAI SEGNAI DA Dio, V.SBGN.


VAIIDR SOTOCHIO u BOTO cozzo rii ,
Guardar (attecch o sottecco; Sbirciare
uno sotf occhio.
\ ut r>.\ M STRALOCHIO, Slraluztare,S\r*voJgere gli occhi affisando la vista . !;
re eli occhi strabuzzati.
VARDA CH' Bt TB LA FICA , Tal li ride in
bocca, che dietro te C accocca, e vale ,
Tal li da buone parole , chr fa poi de'u iti fatti,
\ i UDITE DA CHI T' HA COGIOXX , A COn

che lecchi cenere non gli fidar farina ,


dello Gg. e vale Non ti lular pi.
VABDITB DAIPAPATASI, V. PAPATASI.
VARDITB PRIMA TI PO PARLA, Guarda
ti a"piedi, Esamina prima le slesso avanti
che biasimi alcuno /..i padella dice al
.paiuolo , fatti in la che tu mi tigni, Ma
niera che dicesi a uno che riprenda limi
ci" un vizio drl quale esso sia macchiala
coin 'I ripreso,
VARDA BBS COME TI T' IMFBGXI, .Von al*
largare le ali pi del nido; Non ti sten"
dere pi del lenzuolo ; Misurali col tuo
passetto ; Fa il passo secondo la gamba.
VARCA BL VAIO VOSTRO , Guardate al
vostro acconcio ; cio Rifinirle e deter
minatevi giusta 1 interni? a piacimento
vostro, che pu anche dirsi Guardate al
fatto i--. >/;-.-- In allro'senso dicendo Sta
te ben accorto o State sult avviso, un
Avvenire allrui di star allento per non
essere burlato.
VARTS o GUAHTB , Guarii, per Guar
dali, ti pu usare in poesia.
Dio VARDA, Guardi o Cessilo il Ciclo;
Guardi Dio; No no; Davvero.
Dio MB. VABDA DA CUI GA DA FAR U.VA

COESA SOLA , Dio mi guardi da chi nun


ini che una solafaccenda: dello proverb.
perch quel tale mai non parla d'altro e
sempre con essa importuna altrui.
SE MI FUSSB I \ v BELA DOMA , Dio VAB
DA CBB VE VOLBSSB. PER. MIO CAVALIBR ,

S' io fossi donna e Lolla, guarda eh' io.


mai vi volessi per mio cicisbeo.
DlO MK VARDA DAI l'ETEUl' UF/./.I DB LB.

PONE, V. PBTEGCILBZ.ZO.
Dio VE VARDA DA CHI BIDB E VARDA IN
L, DA CHI (NGIOTB LA SPUAZZA r. DA CHI
MAGNA SBXZ.A PARLARVI, PrOV. Vlllgatisii-

nio fra noi, al fjuale corrisponde, // del


vi guardi da chi ride e guarda in l, da
clii ingoia lo sputo e da chi mangia sen5< parlarvi: Tulli indizii di persona equi
voca.
Nel parlar fam. SE Dio TARDA , vnol di
re- Se per avventura ; Se a caso: come
SE DlO VARDA XOL ZOCAVA COPB , MI NO.

CHIAP.I VA , Se fgl per caso non giuocava


coppe, io non pigliava. - Ss Dio VARDA

DAR PER TRAVERSO,

SO CHE MBTBYA DEL MIO, JfO SARTA 1VATO

VARDARSB ?r PER L' ALTRO, Guatarsi


r un f altro , Penata stupore o meravi
glia.
VARDA.RSB, Paonc.-rgare , Guar<larsi o
vagheggiarsi ila s stesso per vanagloria e
per boria. Guardarsi } Prender cui-

G.vEXTg, Se io non. ci metteva del miv ,


nulla sarebbe avvenuto.
No so DA cai VARDARME, Dai buoni mi
guardi Iddio, che dui cattivi mi guarde
r io, Deltato congnissimo, (he indir,
Eer pi diflcile guardarsi da rii m l:,i

VAR
societ ha baco concetto ma (risto
re , di quell* che .! j' cUT , perch il
cuore non si vede.
FAB.SB TAB.DB DUO, V. Duo.
LA TABDA e E CASI! Guardi lei! Ma
niera (am. espressa con ammirativo per
dcrisione o ammonizione.
FB.XESTRA CUB VARDA su LA STBADA ,
Finestra che riguarda o che riesce fopra la strada; ovr. che ha, riguardo alla,
strada: cio Ch' posla verso 1 strada.
SB TARDA AWCBB r v\ MERDA, posso VABDARVB AKCA TU, Anche i gufi e i barbagiani sono guardati t Risposta che si da
a chi disdegna d' esser guardato.
ZoGB A VARDABSB, V. ZoGB.

VARDARBA, *. L Guardaroba, Luogo


della casa ove si conservano gli arnesi.
VAKUAROBIR,*. m. Guardaroba, riicesi anche Chi ha in cuslodia tolte le
biancherie, vestiario, utensili e mobili o
altra suppellettile di tuia rasa; ed in que
sto sign. nel numero del pi si dice Guardarob, male.
VARDASGARTOZZI , s. m, Guardacartocci o Lanterna da cartocci, T. Mar.
dicesi un Vaso di legno fatto a posta per
contenere on cartoccio onde poterlo tras
portare ben difeso da ogni pericolo di
fuoco.
VvRDIA e GUARDIA , s. f. Guardia , Costo.lia.
Guardia, si dice anche al Cailode, l
Guardature.
STARIJT VARD.IA, Mettersi; Porsi e si
mili in guardia.
VARE, vnoJ dire Fdele , presente di reilci-e; e s'usa anche per inlerca/are, rhe^
aggiunge per forza al discorso , richia
mando l'attenzione di chi ascolta.
Mi no, VARE, la no, vedete Mi si
VAP.B, Io s, vedete.
VARE COSSA CHB ME TOGA A TBDBR! Del
lo con ammir. Guarrfa/e che cosa mi toc
ca vedere i
VARB CHE CRAI cosss ! Guardate che
maraviglie.
VARE o VABDBCO i DISE, a cui lalora i
goggiugne CH'BL POXTB DB NOL XB A S.
FELISB, Maniera fam. di ammirazione,
come direbbesi Oh diamine i Che cosa
sentol Per bacco] e simili; o che talora si
dice in aria scherzevole di rimprovero a
chi esageri nel discorso o pretenda pi ile-i
dovere ec. (11 ponte di Noale nella par
rocchia t\l S. Felice.)
QUARANTA AL GROSSO , TARB , Gridano,
in Venezia i venditori ili fichi , ed e come
dicessero , Fedele i fichi eh' io v offro u
quaranta al grosso: cio quaranta per
quattro soldi.
VARE A, . f. Avara, T. Mar. Danno che
accade ad un vascello o alle mercanzie
delle qnali caricato; e il Costo e la Spe
sa non preveduta che ano obbligato a
fare in un viaggio. Avaria semplice il
Danno accaduto alle mercanzie per pro
prio lor vizio o difello naturale. Avaria
ordinaria la Spesa che vi vuole per im
ballare, caricar le mercanzie e assicurar
le. Avarie grosse e comuni, sono le speso

VA*

VA$

straordinarie e il danno sofferto pel


e per la salute co imi tir ih Ile mercanzie e
del vascello. Di questo numero tono le co
se date per roniposirioae ai Pirati pel ri
erano del bastimento. Grotta avaria di
cesi ancbe il Danno dir altri obbligato
soffrire quando la irniiici-.i.n forza a gittare le mercanzie in mare, a tagliar le ge
mono , Ir vele , gli aib-ri re.
Avaria , i dice ancora il Dirillo che
paga ogni vascello prl mantenimento del
porto in cui ei s' .-un- ora.
VABBA BEL i-o.v , Cima del pennone,

V inverno dalle donne ne' loro vestimenti


per lusso. V. Dossi.
Il soli' abito drlla Veste Patrizia era
fornii* di pelle di vaio a mezza stagione ;
l'Inverno dai Dolsi.
VAII*, Agg. di Gallina, Brizzolata, V.
GALI.VA.
VAROLA VAIUOLA, add. Butterato; But
terato ; Fainotato ; Taccola , direfi del
Volto dell'uomo nel quale son rimase le
margini del vaiuolo.
VARLE o VASIOIB, 8. f. Faiuoo o Fa*
iuole, Malattia notissima, comune, qua
si a lutti , pi o turno contagiose.
VAHOLI! SALVADBCHB, Havaglionev RoVagione, e Morvigiione o Morbiglione ,
Specie di male che somiglia al vero va
iuolo.
SBCNI DE LE VAHOLE , Buttero , Margi
ne che resta dopo il vaiunlo.
MARZA DB LE VAUOLE, Miasma, Quel
la marcia con cui si faceva l'innesto drl
vniuolo naturale, a cui fu da pochi anni
in qua provvidamente sostituita la Vacci
na. V. VACIWA
VAUOLB DE LA *AVA , T. degli Ortolani ,
Porri , Bitorzolini o Piccole tuberosit
che sono talvolta alla corlrccia rslrriore
de'baccrlli della Fava, p si estende anche
ad altre frutta.
MAL DB LA YAnTor.A , Male del lupino ,
che anche dicrsi Lupini-ilo, Sorla di ma
lattia che suoi vrnirr a' |>olli negli occhi
quando enfiano rs'infiammann a modo di
Lupino ( FATA LUI .VA ), chr si cangia in
una maglia o macchia bianchiccia.
VAROTR, s. m. Faiaio, cos detto da
Vaio , Specie di pelle ( V. VARO ) Pellic
ciaio ; Pellicciare ; Pelicciere , Che fa
pellicce e vende pelli di vai.
VAROTRA, s. f. Femmina di Faiaio, la
qualr sull' esempio di nhrr. voci consimili
e cos formale , potrebbe dirsi Faiaia ;
Pellicciaio.
VARTE , Imperativo di VARIAR, Guarii ;
Guardati; Guarda la gamba.

VARA n" ALBORO , Colombiere, Quella


parie degli alberi d'una nave che ne han
no uno sopra posto, compresa fra le cro
cette di gabbia e la testa di moro.
VARENTA, Voce dal verbo Guarentire o
Guarcniare o Garantire.
VAREWTAMI, Sai mi sia, quasi Salvo
ini u. A rifar del mio, Modo di chi af
ferma costituendosene mallevadore.
VAHBXTA Mi , CHE STA RASO* ME SJASB ,
Se Dio ini dia Itene che coletta ragione
molto mi * accolta, vioe Mi piace.
VARB.VTA ve , Dio v'aiuti; Dio vi salvi.
VAREV-T ,v I MI OCH1 , Specie di giuratncnto popolare , che vale , Egli e tanto
vero quanto mi furio cari i miei occhi e
simili.
VARENTXR , . Guarentire ; Garantire
e Guarentare, Difendere, Proteggere.
Dio VAnE.VTA LB MIE CllBATUDB , DO

protegga o preservi o guarentisca le mie


creature, i miei figli , la mia famiglia.
VAREZAR,v. Vaiolare; baiare o Inva
iare, ed anche Saracinare o Farsi ghezzo, dicesi dell'Uva ed anche delle Ulive
e di altre fruite quando prendono il color
nero e cominciano a maturare ; e quindi
fai, Ghezzi o Saracini , gli Acini del
l'uva , le Ulive ed altre frutte quando per
maturit anneriscono. Inoliate , s dice
particolarmente ddlr Ulive quando ma
turano. /. .',:/.->,< ,' inoliata.
VARCO, s. m. T. Agr. Forco ; Malico ;
Passo e Adito , si dice quell' Apertura
che si fa nelle siepi Cala e Callaia ,
Quelh che si fa per poter entrare nel cam
po Guado , Quello che fassi rompen
do la siepe o '1 muro per entrare col car
ro nel campo.
V AR1AZ1N , s. f. Variazione , T. di Mu
sica e volgare ital. Pezzo musicale consi
stente in varie repliche di un dato tema,
nelle quali diversificata la melodia, ma
ritenuto lo stesso sentimento.
VAR10LE , V. VAIALE.
VAR1LO, . m.T. de'Petc. chiamasi il
Brancino quando giovane. A Trieste di
cesi VAI!. V. BRAnctor.
VARR, V. GCARB,
VAR1STO , Evaristo, Nome proprio di
Uomo.
VARO , . m. f'iiii, , Animale simile allo
Scoiattolo , col dorso di color bigio e la
pancia bianca ; e dicesi Vaio anche alla
Pelle di qnest' animale , li sui i fa uso

VASCA, s. f. Fosca o Tazza, Ricetto mu


rato dell' acqua delle fontane.
VASCA DB LA LUCERNA , Coppa , V. LU
CERNA.
CoCON DB LE VASCHE , Zaffo, Quel przzo di legno coperto di stracci col quale M
tura il buco delle vasche da cui esce l'a
cqua.

VASCLO , V. VASSLO.
VA SCO \
VASCN/ s. m. Guascone; Bellumore ;
Arcifanfano; Parabolano, V. CORTES.**,
PABEG.V e ZIZOLOTO.
VASCO j detto io gergo , vale Podest,
il Magistrato.
A \ (A:i o MARCHIAR A LA VASCA , Cam
minare; Fare; Parlare e simili, da gua
scone, da bravo.
VASCOIN'XDA, 8. f. Guasconata, Millan
teria , V. BCLDA.
VASTO,s. m. Vasetto ; Fattilo; fasellino; Faseletto.
Alberello, chiamasi il Vasetto di terra
o di vetro degli Speziali ad uso di ripor-

VAT

703

! manteche. Quadrettino , Vasetto da


balsamo. Barattolo , Vaso di terra o di
Vetro per tenervi conserve.
QUEL BAI VASETI DA ocio , Orciolaio o
Vasellaio, Colui che fa o vende vasrlli.
VA SIN A , s. f. o VAZINA, Vagina; Guai
na ; Fodero.
VASIKA, dicesi dalle Sarte e dalle no
stre donne ad un lavoro o specie di con
dotto o canale fatto in on abito o cimile
col panno stesso, per passarvi un cordone
ad u nastro per entro , tirando il qQale
dei due capi si viene a stringere 1' apertu
ra. Fassi principalmente in quelle parti
d'un abito, le quali debbono avere una
larga apertura, perch si possa mettere in
dosso , ed hanno bisogno che questa aper
tura si ristringa perch stia assettato alla
persona.
VASO , s. m. Vaso e Fase , Nome gene
rale.
VASO DE LA :->...); U'.TA , V. CANTARO.
VASO DA onio, O'iella; Orcio; Orditolo.
VASO JOXDO o KOVDTO , Fato cupo o
favo VASO SPALTO > Faso spaso t ed i
il suo contrario.
QOANTIT DB VASI, FateUamt; Fasetiamento.
U.X BEL VASO DB BOTEGA O DE CAMARA O

DE SALA e simili, Un bel corpo di bottega


o di saia ec. cio Luogo ampio, di belln
forma.
VASO DE PANDORA o DB MOSTARDA, Detto
furbescamente, II Culo, il Diretano.
VASI DE LK BARCHE, T. d'Architettura
navale, Fasa e pi sovente Fase nel nu
mero del pi. Nome che si da a due tra
vi situale lungo i lali del vascello su i
parali, sulle quali si posa e si assicura
. per vararlo. Colonnette delle vose, diconsi alcuni Pezzi di travi indentati nelle viise, che vanno ad appoggiarsi al corpo del
vascello lungo il tratto della stella per
regger le trinche dell'invasatura prima di
vararlo.
VA SO LINI, s.m. Parte dello sperone d'uni
nave. V. Sri-inox.
VASOTO , s. m. Vasello , Vaso mezzano.
VASSELTO,i. m. Vascelletlo, Piccolo
vascello.
VASSELO , s. m. Vascello , Bollimento
maggiore della Fregala. Ogni specie di
ve si dice anche Vascello , ma ordinaria
mente s'intende una Nave ad uso di raer*
canzia.

IMBOSCAR tar VASSLO, V. IMBOSCAR.


VASTADOR, s. m. e GuAsTADOBj Guasta*
tare, nella Milizia si piglia per Sold.ito
che seguila l'esercito a line di accomodar
le strade, tagliar boschi , far fortifcaxio*
ni e simili j ed guidato dai Zappatori.
VASTR, v. Guastare.
VAST1MENTO, s. m. Voce bassa, detta
da alcuni per Bastimento.
VASTO, add. in T. de' Chioggiotti, vale
Allegracelo ; Buon lempone; Matterel
lo, V VASCO.
VATELA CATA , Locaz. fam. Va a tro
vartela; Indovinila tu grillo , V.
CERCA.

>4
VEC
UDIENZA, t.f. Udienza; Auditorio * Udltorio Avr bella e grande udienza ,
vale Avre molli ascollatori.
No dab udibjvza ujro , Maniera fam.
Non escoltare; Non dare ascolto, vale
Bel signif. Tcrnacelo, Non dar retta, Non
abbadare, Dar udienza che Ja il Papa
ai Jurfanti No db udib.iea , Non
gli abbadate; Non gli dale retta.
UDITR, i.m. Uditore o Auditore, Quegli che ascolta.
Uditb militar , cfaiaroasi Auditore
qacU'Ufixiale che ne' militari e de
stnalo a giudicare ift prima istanza. Nel
istema Austraco v'hanno YAuditore Ca
pitana; Auditor Slbale o tia Maggiore,
I* A uditore Stabale, che vale Maggiore ; e
Auditore Generale. Il Capita no equivale
ad un Consintiere di prima istanza , lo
(abale a un Consigliere d' appelle , e il
Generale ad un Contigliere Aulico.
Uditub ds bota, Audilore di Sota,
Uno de' dodici Prclati di Tarie naiioni
the formano in Roma Otto del PonteGce
un Tribunale supremo per decidere le li
li. Anche la Repubblica Vneta avra (li
li tto di nominarvene uno,che si inanlenucsino all'abdicazione del Governo. L'ultimo Auditore Vneto fu Morisig. Giovan
ni Priuli 3.zo di S. Gervasio e Protasio.
UUR, V.Odoh.
VE, pi'onuuciato strelto e in forza di SOIL
Un V consonante ; ed miscolino.
VE , pronunziato strelto Particella che
corrisponde al Vi, e serve ad esprimere
il terzo o quarto caso del prononie Vol;
e. si usa o davauti al verbo o affissa al ver
bo Ve prometo ; Vb vogio beiv , Vi
prometi? vi voglio bane Se lb vb pia
se , Se vi piacciono Mi so ao sb bl vb
COGN03SA , Non so se vi conosca Vb lo
par VBDKn , Veljaro veden ; e cosi Vel
faro chiaro ; Ve lo intendo dimostrare
Se ve le volessi tulle contare ec.
Ve, pronunziato aperto, corrisponde
al Ve' aci'orciato di Vedi, cd per nui un
rieuipitito de discorso, nia che da qualche forza. Mi che vado ve , lo ci vado
ve, e vale lo ci vado certamente.
Vb pur pronunziato aperto, Iulerieziouc di minaccia, che corrisponde al Fas
de' Lalini Gramo ti u:! Guai a te ;
Misero tel Jli uro vb , lo no, ve, Affrrniaaioue negativa come se si dicesse
tiui a me.
Ve! ovvcro 0 ve! parimente pronunzia
to apeilo, To' eToh, voce actorciata da
Tojjlijio foi ia d'interiezioncjdinola vijria 0 ve cm vedo! To' ch'io mi vedo]
VECE ( dal Int. Vice) Vece si dice di Per
sona di Ci.ta che sia in luogo d'allro.
Far la vece o lb vbce de uso, Prende
re o Tener la vece o le vece altrui, valono Entrare e Stare in sun lungo , DO MI 86 VIA , LA FAaV LE MIE ECB,
Quand? io sarb assente , ellaJara le mit
veci, V. 1.
VECHIA, s. f. ( si proferisce come in toscano Vecia) Vecchia.
VeCHIA BALOTA CARAMPAWA , Vecchiarda, Vecchia, ma si prende in caltivo senlimcnlo. V. in Cuco.

VEC
Vechia , Vecchia rantolosa',
arrovellata , arrabbiata.
Vechia pelada , Ha giocato al Pelacchiu, dicono a Lucca per significare una
Donna peala e calva per vecchiaia o per
malatlia.i? passata perla via de'pelacani
Vbcbia rapada , Vecchia grima o gri
ma.
Vechia PORCA, Vecchia Gabrina, No
me celebre di Doana vecchia brulta pres
to l'Ariosto, passato in nome di disonore
e di disprezzo ed salo dal Menzini e dal
Fagiuoh , aggiunlavi idea de' laidi costumi.
Bruta vechia o Vechia n . . ,
BeJana; Ceffo di beJana; Brulta scanJarda ; Ancroia ; Pub andar per la Ja
va alie tre ore; Vecchia grinzosa e brul
ta , s den lata , bavosa , tremola , stomachevole.
Vechia tirada su, Vecchia ricardata,
cioc Uinfronzita, Azsimala, Abbrllita per
comparir giovane.
Vechia ma cbb figura da zove.vb, Don
na anfica di lempo ma giovane di viso.
Co LB VBCBIE NO SE s'lHTRICA MAI, Chi
a vecchia s'accosta, a malaventura s'aggrotta, rio s'accosta.
Se la vbchia bto moriva, Maniera fam.
Se il Nonno non moriva e' sarebbe vivo.
Modo di dire che si usa con quelli cbe
millantano che avrrbbero falto se non fos
se loro mncalo il modo.
VECHIETO, s. m. ( si pronunzia come in
toscano Vrcielo ) Vecchietto; Vecchiuccio ; Vecchierello ; Vecchicciuolo , Vccchio di piccola slatura.
Vechieto bravo , Vecchietto, dicesi di
Vecchio vivace.
Vbchibto MixoHibs:,yrannonno/o,Vecchiuccio scimunito, minchione.
El vbchibto bl mio cocolo , Egli e
vecchiuzzo il mio vezzo.
Roba vechibta , Vecchiccio.
VECHN ( pronunziato cciiie in toscano
Vecin ) Saver da vechi.v, Saper di vieto cio di Stantio , di rancio e di catlivo
sapore per troppa vecchiezza.
VECHIXA, s. f. ( si pronunzia corne in
toscano Vecina ) Imbozzacchilo ; Indozza!o; Mezza sconcialura, Agg. Uonio
che cresce a siento Gallina mugelleSe , si dice di Chi mostra meno assai di
qurllo che lia.
El ga un muso da vECHi.-VA, Ha del vecchioccio nel vise; Ha un un viso un po'
antkhetltu.
VECH10 , s. m. ( pi'onunziato rouie m to
s ano Y crio) Vecchio Veglio pronun
calo collV aperla, voce poelira Moltilustre, per Annoso, cbe ha molli anui ,
molli luslri Annoso jm,'. dirsi am lie aile
persone, pi s'appropria alie cose :
come Annosa querela.
Vechio balota o daloveb , Vecchio
sr/ucrquoio, Snrido, sebifo, ma pi inunem. si dice di Persona vecchia cascatoia.
Vechio daoso, Vecchio moccioso, ba-
voso.
Vechio Barboto o sbmpw , Barbogio
sOsl, Quegli clie per sovcrcbia et non

VEC
pi intero il discorso Eta barbogia ,
diste il Redi nel Ditirambo per dire El
decrepita.
Vbchio cotbchio o cuco , V. in Cuco.
Vboviio db casa, Vecchio o Tarlato di
tasa: intendesi de'Servitori.
Vechio despossbxtb , Vecchio accasciato, cascatoio cascaticcio, Vecchio
debiltalo , aggravate delle membra per
ra o per malattia Vecchio chioceia ,
Vecchio malandato.
I VBCHI KO GA DA SIMIOTAR I ZOVEt
lb , // vecchio che scherza colle giovani accarezza la morte, disse saviamrnte tin Aulore, per avvertire i vecchi esse
re gi pstala per essi la stagionc anche
autunnale.
Vbchio purbo, Vecchio scaltrit accivetlato; Quanta pi vecchio l' arcolaib
meglio gira; e vale che 1 vecchi pralici e
acciveltati intemandosi nelle operaziooi,
pi agevolmenle v' iuipazzano cbe i giovani. Dicono i Siciliaui , Se il giovane volesse e il vecchio potesse, non vi sarebb*
cosa che non sijacesse, prov. dinotante
cbe I fatli sono proprii dc'giovani e i contigli de' vecchi.
Vbchio impersut'io, V. Impbrbutio.
Vbchio mato , Vecchio impazzalo ,
Contrario di Asscnnato.
Vbchio piatoloso, Vecchio chioccia,di
Chioccia, gallina vecebia e spelata,che cova i pulcini corne il nialato cota il letto e
si rammarica con voce chioccia.
Vbchio ra de schi.xblb, V. Schwela.
Vbchio vbospbroso, Ferrigno; Rubizzo; Prosperoso, Sano, V. Suto.
Vbchio raijx, Vecchio arrapinato;Arrovellato divecchio;Arrovellataccio; ioloso; Arrabbiato ; Vecchiardo. / vec
chi sono corne il vino che quanto pi inyecchia sente tf amaro.
Vbchio ribambo ivsbnYi , Imbarbo?ilo; Barbogio; Bimbarbogilo; Rimbamito.
Vechio scorezout, Vechio-pelardo, Clie
tira peti frequentemente. Bavaso coreggiero che puzza di sollo e di sopra.
Vechio simu.mto, Frannonnalu, Vecchiaccio scimunito.
Vbchio tagi n bowa luja , V. Taci.
Caro vechio , Modo d'amieizia come se
si dicesse Caco arnica ; Carojiglio, par
lando con Persona confidente ,
, No amico No mio caro.
El piu vbchio db TUTi, il Maggiornaloy
il Vecchiardo,Di ca maggiore degli allri.
E.S3ER vechio, Esserc aile ventilre ore,
V. VegnIr vbchio.
GhE SA Plb I VECHI DEI ZOVEKI , H
tua diavol i cultivo perch egli vecchit>;
e Y altro, Quando il tuo diavol nacquC
mio andava riti alia panca , Tagliono
che gli uoinini di et come esperti si possoiio difcilmente ingauoarc.
MaO DA CA ENA QUEL VBCHIO S* T!VAMORA, Chi vecchio s'innamora, ollre ogni
pena, g!i convengono i ceppi e la catena.
I VECHI SE BUTAI IJf t'u.V CA.VTV FJT.lc
muai, Al cane che inveccliia la volpe gli
piscia addosso; ovvero Al leone che invecchia le lepri ins allano , delto ligur. I
vecchi souu trasom ed o dci isi o tuu!taU.

VED

VED
PABBB rib VBCBIO DB QUEI CBB SB XB ,
lavecchiuzzire , che vale Intristire , Indozzare in guisa che si sembri pi vecchio
di epici che perla V eia.
PnV VBCHIO D'UN SASSO o DE L' AJTO DB
;IA FAME, Pi antico del brodetto; Ha pi
anni della Sibilla Cumana.
1 YECIII GA DA STAR ALBORI IV CONVER-

SAZIN , Abbia il Giovane del senile e il


Vecchio del giovanile, cio La giovent
sempre vivace si lemperi colla saviezza e
il vecchio nella conversazione siiti allegro.
Quando un vecchio o una vecchia man
gia bene o fa delle azioni da giovani , di
cesi Capra vecchia bene sbrocca.
TOR VIA LE COSSE VECBiE , Svecchiare.
VEGWR o DEVBSTR VBCHIO , Cascare
fra le vecchie; Portare ifrasconi; Invec
chiare; Inveterare; Andare in l cogli
anni Gli anni gli hanno fatto som
ma addosso , disse il Firrnzuola.
VECHIO , add. Vecchio , vale Antico ,
di' di pi tempo avanti , contrario di
Nuovo o di Moderno VBCHIA COME CA
CAR A BRAZZI, V. CACAR.
NOVE VBCHIE , V. NOTA.
Usi VBCHI, Usanze invecchiate, Dive
nute vecchie. Errore invecchiato ^Opi
nione invecchiata ; Consentimento in
vecchiato di molti autori.
PENSAR A LA VBCHIA , Preferire le vec
chie usanze ; Essere o Dichiararsi con
trario alle cose moderne ; Essere del ta
glio antico; Io vo' fare comefaceva mio
padre.
A TOLA 1*0 8B VIEN MAI TECIII, V. TolA.

VECHIO DE MAR, V. FOCA.


VEDLA (coll'e aperta) s. f. Vitella mon
tana, Vitella da latte, Vitellina; Vitel
leU Lattonzo o Lattonzolo , Bestia
yaccina da un anno addietro , che diccsi
anche Manzotla.
VEDELJLME , s. m. Bradume, Quantit
di bradi, Umili Agg. di Bestiame vacci
no non ancora domato.
VEDELATO , s. m. filelleno, Ma intendesi mollo nutrito.

VEDELETO, s. m. Vilelletto; Vitellino.


VEDLO (coll'e aperta) s. m. Vitello ;
Boccino.
VEDLO DA LATE, Vitella mangana
Latlonzo o Lattonzolo si dice la bestia bo
vina che ha meno d'un unnoBirracchioo
Sopranno, Quella dopo l'anno Gio
venco, il Toro giovine sino al quarto an
no. V. SonXi.
I TEDBLI TA IN BBCABIA PRIMA DE LE VA
CUE . E' ne va prima in beccheria gli
agri fili che lepecore,si dice Quando ranare prima il figlinolo del padre o della ma
dre.

VEDLO MARIN , V. FOCA.


CHI VAHDA CARTLO ITO MAGNA VEDLO,

V. CARTLO.
Vitello, dicesi anche assolul per Cuo
io o Pelle di vitello.
VEDER, T. Vedere; Scorgere.
VBDER CHIARO, Veder chiaro, vale Ve
der bene e distintamente Veder chia
ro in che che sia , dello fig. vale Profon89

darli, Accertarsene, Levarne ogni sospet


to. Non veder chiaro il suo contrario
Vocio VEDBROHB CHIARO, Voler veder tac
qua chiara; Voler chiarirsi, cio Assi
curarsene senza dubbio.
VBDER DA LoirrXnf, Veder di l da' mon
ti , vale Antivedere ed anche Conoscer
l'interno altrui Aver Forco lungo, Es
ser accorto Largoveggente o Ampioveggenle, Chi vede da lungi , e dicesi an
che delle cose morali.
VEDBB DB SGIAVZO , Veder per ispicchio; Veder una cosa per un buco ofes
so di grattugia , Alla sfuggila.
VEDO BENISSIMO, Veggo bene o bcnitsimo, cio Comprendo, Capisco, Intendo
Ilo VISTO , Ilo veduto, cio Ilo com
preso, Ho capilo.
VEDER DEI NUVOLI PER A aiA , dello melaf. Vedere il del turbato o la marina
torta, Dicesi di uno che sia in collera.
VBDBRCKB, Vederci, ciu Conoscere,
Comprendere , Avere gli occhi nella col
lottola, Essere accorlissimo / mudili
hanno aperto gli occhi, Pro, che si dice
di Chi aon facile a ingannarsi o lasciar
li ingannare y Sopravvedere.
VEDER IN BANDA , Vedere in iscorcio o
per banda, Vedere in prolilo.
VBDBR LA LUNA i.v TEI. pozzo , V. Levi,
VEDER LA LUSE DEL SOL, detto lipir.
Bomper la mala , Passala lunga disdet
ta , incontrarsi in qualche buona fortu
na, Cominciar a veder chiaro o a ricom
parir fa fortuna.
VEDER i SORZI i ir PI vi.Vi., Maniera scher
zevole e Cg. che vale Vegliare; Non poter
chiuder occhio la notte.
No VEDER DAL NASO A LA BOCA , Avere

gli occhi didietro; Non vedere o tirare


da terza in la, Non aver buona vista j e
Cgur. Non aver buona cognizione.
No VEDBR L'ORA, L'ora mi sifa un an
no o mille di ; L' ora mi par cento di;
Andar matto di che che sia; Avere alcu
na cosajitta nelleossa;Esserneo Andar
ne pazzo, Desiderare ardentemente.
No VEDER PEIt ALTRI CUI CHE PER I SOI,

Non veder lume per altri occhi che per


quelli di lei ; Non vedere avanti di lei;
N pi qua n pi l di lei; Non vedere
alcuno a mezzo, Esserne innamorato o
Volerle il meglio del mondo.
VEDER o FAR VBDEA LE STBLB, V. STELA.
VEDERSELA MB LA VEDO , Mi veggo
in imbroglio , in pericolo ; Temo ; Pre
veggo una sventura o di restar succumbente EL SE L' HA VISTA , Se ne accor
se ; Se ne Add ; Ne pigli pelo ; Ne du
bit ; Se n dato M e L' HO VISTA , Mi
vidi in pericolo ; Mi conobbi o mi credet
ti in pericolo di cadere, o di sommerger
mi VEDERSELA SENZA SFECIIIO, Manie
ra fig. Comprendere chiaramente il peri
colo proprio.
VEDER TORBIO , Vedere come per neb
bia ; Aver caligine di vista; Mi pardi
avere come un velo che mi appanna gli
occhi : 11 suo contrario VEDER CHIARO ,
V. ' Dello Cg. V. GH' BEL TORBIO, in
ToHBIO.

BISOGNA VEDER , Locuz. fata. Alla pr-

VED
vn si scortica t asino, Al cimento si coCBI STA A VERF.n ITO GHB DOL r,A TESTA,

Chi sta a vedere non gli duole il capo ,


Prov. significante che Chi non ha proprio
impresse ncll' affare non se ne sente. Chi
tta a vedere ha due parti o due tanti nel
giucco, e vale Ila il vantaggio di lasciar
tentare agli altri le cose pericolose.
Co 'i. SB I.' ITA VISTA BELA EL SB I.' HA

SBIGXADA , Veduta il bello o fedendo il


bello a Bel bello svign: cio Conoscendo
l' occasione opportuna se n'and via. Potrebbesi anche intendere Cedutosi in pe
ricolo t vign.
FAIGRELA VEDER A caro , Farla vedere
altrui; Farla vedere in candela; Sgarare
alcuno, Rimanere al <ii sopra nella conte
sa Stare al ^ambone con alcuno, vale
Stare in gara o a tu per tu. V. VOLERLA
VEDER.
L.A XB U.VA COSSA riiB LA YKDAIA ANCA

CN OHBO , La vedrebbe un cieco o il mio


bue o Cimaluc che aveva gli occhi di
panno; Se n'avvedrebbe Nanni cieco,
La cosa chiara.
Lo VEDO E STO LO VEDO, Aver la bocca
sulla bara, dicrsi di Chi per vecchiezza
o per maUana par che non possa andar
niello in l.
No un E VEDO BE\, Abbaglio, vale Non
regge la mia vista al vedere distintamen
te le cose. Abbagliarsi, Perdere la vista
per soverchio lume.
Se VEDE B8N CHE SE UN VILAN O simile,

E* si par bene che tu se' un villanzone,


cio Apparisce, E chiaro, E manifesto.
VEDE PI BL PAPA B LA MASSBRA , CHB
BL PAPA SOLO , Pedono pi quatti' occhi
che due, V. PAPA.
DAL VEDER AL ivo VEDER , Dal vedere al
non vedere; In un attimo, Improvvisa
mente.
VOLERLA VEDER, Vederla fil filo , Tale
Trattar la cosa con rigore e guardare ogni
minuzia Vocio VEDERLA A COSTO DE MO]l III O A COSTO DE TSl HO SO COSSA O A COSTO
CHE MB VAGA LA TESTA , Poterla j"li filo O

per f] tmntt> la canna ; Voler vederne


quanto la gola; Io ne voglio veder quan
to la canna, fjaanio io avr fiala, quan
to io viva , s' io non iscoppio, t' io non
muoio, sin che non m' e taglialo il collo,
Tulle espressioni del medesimo significa
to, usate da Chi essendo in collera, vuoi
esprimere eh' egli si picca di voler soste
nere la sua ragione.
VEDER, s. m. federe; Vista.
FAR ow BELO o BRUTO VEDER , Fare un
vedere bello o brutto, vale Avere belU o
brulla apparenza , Far bella o bruita vi
sta.
VEDOA,8. f. Vedova; Scompagnata.
VEDOANZA,*. f. Vedovanza i Vedovag
gio ; Vedovezza.
VEDOLAjS. f. Vedovella; Vedovella,
Di m i n.
VEUOLE( coli' e aperta) i. f.T. de.'Fioristi , Vedovina o Vedovine, Fiorellino
notissimo la cui pianta della il.i Ln:u.

7o6
VEG
Scabiosa alro-purpurea. Il too Cure
atro-pnrpureo.
VDOO, s. m. 'Pedovo; Scompagnato.
KestX vbdoo , Fedovato ; Invedovito.
VEGIA. ( coll* e itretta ) s. f. Pegghia; Ve
glia; Vegliamento; Vegghiamenlo; Vi
gilia., Il Tegghiare, Non dormir.
Nondormire, che nel numero del pi
si dice I Nondormiri , Tile Vigilia mor
bosa.
Far la vegia a uw atorto , Pegghiare
o Pegliare un morto, cio Star deati la
nottc per far la guardia a un cadarere.
Tha la tbgia 'l sowo, Sonnacchioni,
Tra 'I onno. Stare fra il dormiveglia.
VEGIAR, v. Pegghiare o Pegliare, Non
dormir la nolle, Star deali.
VeGIb FORA OB l'oRDIIVARIO PBB FAR
calcossa, Cavarsi il tempo dagli occhi,
tale Soffrire il lonno , Non dormir per
altrudere a qualche 1.
VbgiXr i mobti, Vegghiare un morto,
Far la guardia a un cadavere ; e quindi
Vegghiator di morli, dicesi a Quelle che
Ii veglia ; e Pegghialrice , direbbesi alia
fcmmina.
VEGL10N,. f. Feg7f'a,dicee a na Ratinala di gente per vegliare in bailando, can
tando ele. par tratlenimento della nolle;cd
in queelo siguiGcato ti dice Fare unfesti
no o veglia: con quesla diffccenza che per
Veglia s'iutende adunanza d'ogni torle
di persone , laddove Festino si dice sola
mente di persone nobili Veglia bandi
tti, vale Veglia a porta aperta, dove pu
andar ognuno; Veglia formata , una
Veglia vera e solenne con tutte le formalila.
VeGlijT , dicesi da alcuui per ViGLIO.V , V.
VEGNIR, v. Venire, per Giungere ad un
luogo L' vegnL'o, E venulo; E giunto.
VejIb da casa , V. Casa.
VessIh da le ivuvolb o dal mondo iroVO, O DA LA VILA , V. MofDOXOVO.
VeCJB EL GBIZZOLO O EL TELO d' OCA ,
V. GatzzoLo e Pblo.
Vegivb, Venire per Derivare, Proce
dure, Nascere. Vibjlo da costa db be ?
Maniera faui. che dicesi di tnlurio il qua
le pretenda distinziotii incompelenti al
suo stato o condizione.
Vegvb ben, Venire a bene; Venir su
bene; Allignare, dicesi drgli alberi dl
ie piante.
Vegn'ib a cbiacole, Venire a parole,
Contendere.
Vbgj'iii al de soto, parlando di fortu
na, Venire al di sotto , Cadere in basso
talo, Venire a pavera.
Vegmr mortb, Venire a morte, Mo
rir.
Vegnir a stevto, 1mbozzacchire,Pro
prio dlie piaule e degli animali.
VfgVir , Venire , dicesi ancora per
Riuscire Veg.vjb bbmssimo o ,
Sacceder prsperamente ; Riuscire ;
Avre Venire la pasqua in domenica,
Prov. che i usa Quando alcun fallo suc
cda acconcia mente.
1 veGiVb, Pegnente; Veniente; Pros-

VEL
timo a venire ; figoglioso; A pparis Cen
tn , Agg. a persona che va erescendo-ed
ana. Vegnentoccio, Alquanlo rigolioto.
Vbgwb da gxbxtb, Misvenire, Venir
manco, Indozzare; Iniristire, parlando
di certi animali che non crescono per
qualche indispotizione.
VsCkir , Venire, dicesi anche per Divenlare, Divenire El xb tegwo chbscbkdo cus.li belo , Crescendo venue si
bello della persona.
Vbg.vr, Venire , dicesi non meno per
Convenire, Esser dovtito La ghb vir;
La ghb vbomva, Gli viene o Gli convie
ne ; Gli conveniva , V. Pebvecm'ir.
V vi , , parlandosi di donne, Veni
re i fori, i sangui, le purghe , il men
struo No vegmrghe , Far una due
pi passate.
VsGXlaGHBJfB ora , V. Foba.
VeosrasB, AJJarsi; Conjarsi; Convenirsi; Addirsi, Adallarsi. V. CoxfXr.
Vbo.vr, si usa nel sign, di Valere
Quacto vibnlo ? Modo ili doinandare
quando si compra , che anche si dice ,
QAJTTO vablo o Quaitto TOLZO ? Quanta
vale? Quanta costal Quanto o Quale e
il suo prezzo?
Vbo.va quel che sa tbgx'ib , Seguane
che pub , cio Accada quel che si vuole ;
Checche ne avvenga.
Veg.>U a l. drute 1 v B
J,
VeG.YIB A LB HAK I m
'
*
vVEG.NI. a su
i* Nu.
Vibstu? coll' interrogativo o Vibmstu?
(dal lat. Venis tu) Vieni?
VEGNA , s.f. chesuona Venuta, T. de'
Pesc. intendiamo propr. quel Canaleito
che fassi nelle paludi per approdar col
batlrllo al Ierren sodo.
VEGNJO, Venulo, add. da Venire.
VEGRU col IV chiusa (dal barb. Vegrus)
add. Sodo , Agg. a Terreno e vale lncolto, Non lavoralo, V. SvbgbXr.
VELA (coll'e apcrla) V. ia Vblo.
VELA, s. f. Vela: i Pescalori dicono an
cha Velo, dal latino Velum. Ogni Vela
di nave prende il nome dall'albero su coi
apparecchiala.
Vele drll'albcro di mezzana: la prima
della Pela di mezzana, cio di tull'altezza ma di mezzana larghezza ; la secon
da sovrapposta dicesi Conlrammezzana,
Vela quadra e piccola di sopplemenln; la
terza Belvedere ; la quarta Contrappapafico di mezzana.
Vele ileir alhero di maeslra : la prima
e pi basta dicesi Pela maestra o Arti, Vela la pi grande della nave; la
seconda Pela di gabbia; la terza Pappafico di maestra; la quarta Contrappapajico di maeslra.
Vela delPalbero di trinchetln la pri
ma dicesi Pela di trinchetto; la seronda
Parrucchclto; la terza Pappajico di parrucchetlo; la quarla Contrappapajico di
trinchetto.
Vbla latina o vBLA ,
la
tina o Pela a taglio o Pela a orecchio di
lepre ella di ligura triangolare o a tre
punte. Nel Mediterrneo grandemente

VEL
n uso; e le Galre non -portant) cite vele
di questa torle. 'V.*FxoniDOB e Vsmttaxu.
Vbla quaba o quadba , Pela quadra ,
Di Ggura quadraogolare.
Vbla tbiptchbtixa Dalla cima del
Bompretso fin quasi alla cima dell'albero
di Parrucchclto s' alzano due vele; quil
la pi vicina all'albero di trinchetto, disi Trinchettina; l'altra al di foori Flocco.
Vbla de lb lawchib , Tarchia , Vela
dlie Lancie e d'allri batmenli sotlili
come le Filughe ; ella di figura quadrata.
Vbla o F lo sb , ,
Vela o Pollaccone pi piccolo del. meca
ento, di cui si fa uso allorch il vento
diviene eccessivo.
Vbla o Vele > w ,
Vede non tsate.
Vele basse o Basse vele , ti eh a
la Vela maeslra, la mezzana e queJla del
trinchetto.
VeLB DB STBAGIO . Vele di straglio ,
Vele Iriangolari e i ori che ti mellono
agli tlragli.
che Vbla
Vbla a s lev a, lo
DB LB LAIfCHI. V.
ltbisa d'uiva vela, Gh indata (
vela , cio tullo lo spazio per cui po es
tere lzala una vela. V. Ghiudab.
a vbla velo , Andar a ve
la; Peleggiare, Viaggiar con venlo favorevole.
Calar lb vele, Calare o Piegare le
vele. V. Tbrzariol.
Dab lb vele al vbttto , Sciorinare
Sventare le vele ; Sciogliere le vele al
vento.
Eisbr a la vbla , Ester tulle mosse ;
Esser pronto a partir.
Far vbla , Far vela o Collar la vela ,
v.igliono Spiegar le vele per far cammi
lio Far poche vele, dicono i Marinari
il Tenere spiegate poche Tele o per far po
co cammino o per ragione del vento po
co fresco ' Far tela . tissiga ,
Far vela con trinchetto a palo , Quaudo
in tempo di burrasca si naviga con una
sola velelta raccomandala ad una stuzsa.
Guarnimento <f una vela , dicesi in
Marinera quel Cavo ch' cucilo interne
alia vela per fortificarla, e si specica con
diverti nom i secondo la parte della vela
a cui apparliene. V. Imtebgadura e G ba o.
Incavo of una vela , si dice II sao se
no o la sua concavil in cui riceve il vento.
Impbnr e MaIiNab la vbla , V. lausy\a e Mai.\Xh.
Metes a bg\o lb vblb, Orientar le
ve/e,dicesi del disporle vanlaggiosamente
per ricevere il vento.
MubXr lb vblb, Murare le vele, dicesi dell' Assicurar li due lati delle vele al
ie due parti del vascello rol mezzo di doe
funi detle volgarmenle Mure, quando
vento soflia di fianco.
SicdbXb la vela , V. SicurXr.
ScurtXb lb vblb, Accorciare o Imlrogliare le vele, V. ImbbociXb e .
PogiXr la tela , V. PogiXr.
SforzXr le vele, V. SfoaXa.

VEL

VEL

YEN

Tsti D LB VBLB, V. TELO B FB8o.


TIBAR so LB VLB , Innalzar le vele ;
Spiegarle ; Dispiegarle.

mento fatto di velo , che portano le don


ne di qualit per coprirsi il capo ed il
volto.
VELTA ( coll'e streta) s. f. detta anche
EBBA DA PASSABINI, T. de' Pese. Ulva ed
anche Lattuga marina , Pianta erbacea
marina, che ha per carattere una foglia
zione semplice , membranosa e molto
espansa, cresputa e piegata in varie ma
niere, somigliando alle foglie della Lat
tuga. Linneo la chiama Ulva lactuca. Se
ne trova ne' bassi fondi marini, ma spe
cialmente nella laguna; e se ne servono i
pescatori per riporvi sopra il pesce o an
che per coprirlo ne' canestri affinch si
mantenga fresco: il che accostumando es
si di fare singolarmente per le passere, fu
delta in vernacolo EBBA DA PASSARINI.
VELETN, s. m. accr. di VELBTA in signif. di Abbigliamento che cuopro il ca
po ed il volto delle donne, Gran velo.
VELIR , . m. Treviere , T. Mar. Colui
che lavora intorno alle vele, e che le visita
ad ogni quarto di muta per vedere se es
se siano m buono stato.
VELINA, add. Velina, Voce dell'uso, di
cesi per Agg. ad una Specie di caria tinissima, liscia e senza impronta di filati o
treccinole, della da' Francesi Papier velin.
VEL1Z\R , v. ani iq. Veleggiare o Velficare , Andare a vela.
VELMA (coli' e aperta ) i. f. Voce ant.
Melma, Fanghi pantanosi, lo slesso che
BABBNA, V.
VELO ( coli' e serrata ) s. m. Velo , Tela
finissima e rada , tessuta di seta cruda.
VELO BROC , Velo broccato VELO
DAMASCA , Velo damascalo QUANTIT
DB VELI, Velame.
VELO DA non DB FUIIVA , Staccio da
far difarina.
VELO DB LB UUNEGHE, Velo o Salira ,
Acconciatura di velo che portano in capo
le Monache. Sogglo il Velo che porta
no o sotto la gola o intorno ad essa.
VELO , dello in T. de' Paratori , Fu
sciacca , Quel drappo che si incile sui
Croceussi che si portano in processione.
VBLO DB LB PIBGORE , VeIlo , La lana
delle pecore che annualmente si taglia
Boldrone , dicesi a Tulio il pelo e tutta
la lana degli animali k mi, tanto sepa
rata quanto unita alla pelle.
VELO VELO (coll'e aperta) Velia velia;
Eccolo , Vedilo vedila.
VELO a VELA QUA, Eccolo o Eccola
t/iii VBU L , Eccoli l.

VBLUDCTI ZALI, Fiore chiamato da Dodoneo Fiore Africano, prodotto da una


Pianta che si coltiva anche fra noi ne' Ta
ti , delta da' Botanici Tagetes pattila. I
suoi fiori sono gialli ma senza odore.
VELDO cVBLbo, s. m. reliuto, Tessu
to di seta ed anche di cotone, col pelo ta
gliato a guisa di panno.
VBLCDO COL PF.r.o , t'dluLfi , a cui non
(tato tagliato il pelo.
VENA, s. C Vena, Vaso o canale del rrpo animale che riporta il sangue dalle
parti al cuore Arteria , dicesi propr.
quel Vaso che porta il sangue dal cuore
verso le estremit.
VENA D'AQUA, Vena o Polla o Scatu
rgine, Sorgente d'acqua conii mia.
VBNA DE IIIMBRA , Vena, o Filone.
VBNB DBI LEGNI o DB r.B PIBEE , Fibra o
Vena, Que'segni che vanno serpendo ne"
legni e nelle pietre.
VBNB , in T. de' Vetrai , Corde, essi
chiamano Certi difetti del vetro a guisa
di grosse l la.
VENA , s. f Vena o Avena., Specie di bia
da nata da una Pianta annuale del medetimo nome, che da Lamico detta Ave
na saliva. Il suo grano serve a nutrire i
_ cavalli e molti volatili.
VEN\ , Venato , Agg. che si da a Pietra
od a Legno che sia segnato con quei segni
che per siimi, si chiamano Vene.
VENARSE , v. Uscir spontaneo o Muo
versi, Dicesi del Latte che per soprabbon
danza, specialmente nelle donne puerpe
re, esce dalle mammelle, bench non iipremuto.
,
VENCGIA , . C T. Agr. Tralcio secca ,
Ramo di vite secco.

ToMBDA DB LA VELA , V. ToVBADA.

VEL\CHIO , s. m. T. Mar. Piccola vela


che s'unisce,come i Coltellacci, per appen
dice ai maggiori. V. BONTB.
VELADA, s. f. (che a Milano E dice MARSINNA ) Giustacore o Giustacuore e Guardacuore, quasiyur/a corpus, Abito pro
prio dell' uomo , che portai sopra la camiciuola, che ha i quarti lunghi sino al
ginocchio o poco pi gi , che sta assetta
lo alla vita e fasti ordinariamente di pan
no lano ed anche di seta o d' altra tela.
Pare che la voce nostra vernacola derivi
dal latino Velamen, Coprimento: essen
do anche noto che l'antico Ginstacore so
stituitosi alla lunga vesta nazionale che
qui portavasi anticamente ali' uso greco,
era molto pi lungo e largo di quello che
le mode ed il gusto lo abbiano col variar
de' tempi ridotto. Nella Toscana , nel Ro
mano , nel Modenese , nel Ferrarese e
nel Mantovano ec. si dice comunemente
Giustacore; per altro nelle Citt colte
d'Italia si chiama Abito, forse dal Franzese llu/ill. Vedasi GiitslHwre nel Dizio
nario enciclopedico dell'Alberti.
PIST'AGNA DE LA VBLADA , V. PISTAGXA.
QUARTI DE LA VBLADA , Quarti o Fal
da o Faldata.
V ErAnA , in forza di sust. anche voce
antiq. e vale Getta velata, cio Coperta.
VELADN , s. m. dimin. di VELADA , Pic
colo giustacore; Vestituccio; Alitino.
VELADN , s. m. accr. di VBLADA, Vesti
mento pi lungo e largo del giustacore ,
che ha la forma a un di presso del Sopra
to dos, ina n' pi stretto, e si porta tan
to sopra il giustacore, che in vece di eiso.
VELAR, v. Velare, Coprire.
VBLH i QDADKI , Lucidare i quadri ,
cio Coprir le pitture per via di luce.
"VELE ( coll'e larga ) VELE QUA , ceole qui. V. VELO.

VELN, s. m. Veleno o Veneno, Sostan


za mortifera.
VEI.K.V, si dice ancora fornii, nel sign.
di Rabbia ; Stizza Go UN VBLN CHE
NO rosso PIO, Ho una stizza o una rab
bia o un cruccio a cui non resisto.
LA GA UW VBL.V CONTBA DE MI CHE PAR

IMPOSSIBILE, Ella ha un veleno o un odio


rabbioso contro di ine, che non si pu
credere.

VELENDA. V. IMVBLENDA.
VELENAR, v. Avvelenare; Venenare;
Attoscare, V. TOSSBGD.
VBLESH QUALCUM, detto fig. Avvelena
re, cio Corrompere.

EL SPUZZA CH'EL VELBNA, V. SPUZZH e


SMORBAR.
TUTI I SPASSI SE VELBNA COI PENSIERI
IN TB LA TESTA , // continuo pensierfa
infastidiare ogni diletto: cio Recare o

Venir noia.
VELTA, s. f. Picco/a vela, V. BONBTB
e VBLACHIO.
VELTA , s. f. Velette, Sorla d'abbiglia-

VELUD\, add. Vellutato o Velluto, Fat


to a guisa di velluto. In Botanica si dice
Tomentoso.
V ELUDER, i. m. Maestro difar velluti,
L' artrtice o il Tessitore vii velluti.
VELLDNI, s. m. T. de' Fiorisi], Amaranlo vellutato o Fior velluto e Fiorvelluto, Fiore notissimo, annuale che si col
tiva ne' giardini e ne' vasi, la cui pianta
'chiamasi in Botanica Amaranth ut cruentus.l Dori formano spighe li rosso di san
gue che paiono barbale.

507

VENCER (coli1 e serrata) v. Vincere, V.


VINCE.
VENCHIO ( coll'e stretta ) s. m. T. de'Panierai , Vinco, Arboscello eh' una spe
cie di Salcio, delle vermene del quale, ap
pellate pur Vinchi o Vimini, si fanno ce
ste , paniere, nasse, gabbie e simili arne
si. V. STROPA e BACHTA.
Vincastra o Vincastro e Scudiscio ,
Bacchetta, e per lo pi si dice di Quelle
de' pastori.

VENDARIGOLO. V. RBVBWDIGOLO.
VENDE , Maniera ani. e vale Ve ne
VEWBB IUPLICO, Ve ne supplico; Ve ne
prego.
VENDMA , i. f. Vendemmia, Raccolta
dell' uva dalle campagne ne' tempi autun
nali per fare il vino.
VENDEMADA, s. f. Vendemmiamento e
Vendemmia , L'atto del vendemmiare.
VENDEM\R,v. Vendemmiare.
VENDER, v. ( che la plebe dice VENDE )
Vendere, e s'intende di Cose mobili, come
Carne, frutte ec. TOR.TJR A VENDER,
Rivendere.
VENDER DEI CAMPI o DB LE CASE, ////re campi o case.
VENDER A BOX MBHC , Vendere o La
sciar la roba a buon prezzo o a buon
mercato.

7o8
VEN
VbVDBR il L* IXGnOISO A LA ROSSA ,
Vendere indigrotso , V. Ingrosso.
Vbndsr a la muh, Vender* a minu
to, a riiaglo.
Vbndbr b'mrcAfTO, Vender solt
Casta o aWasta; Subastare; Vendere al
fa tromba o all' inaanto, V. I.xcaxtq o
Asta.
Vende a ochiq, Vender a mano, cio
Sonza pesare.
Vb.vdkh a pnovTi, Vender pe* contant
(i o Dare pe' contanti.
Vender a reip] , Vender o Dare
pe' tempi.
Vbxdbr a strazzameucX , Vendere a
ojferta o per un pezzo di pane ; Straziaxe la roa ; Far gran mercato di che
he s i a.
Vbxdbr a tempo , ti lempo vende merce o Temporale vende merce , Bisogna \aIersi dell'occatione che porge il lempo
uel vender bene lu mercanzia.
Vbxdbr balsamo, ilctlo metaf. Spaiarle Brosse ; Spaccu.re a credcnza ,
Voler far credere quel che non .
Vb.vdbr caro, Vendere il sol di luglio,
delto fig. vale Vender caro Venbi ca
bo PBSA GiusTo , Vendimi caro giusto
mi misura.
Vbxdbr col iOR RBCBiA , Vender
caro ; Stare in sul lirato, Teuere in ioverchio prezzo la mercanzia. Sopravvendere, vale Vender la cosa pi ch'ella non
Talc.
Vende cuiacols f. yo hi , Appallaxe o Appallar colle parule, Imbu- altrui
cnn parole a far che che lia , Vender pa
role; Far chiacchiere Dare Vender
bossoletti Vender vesciclte per palle
grosse, vale Par butne parole e caltivi
falti.
Vbnder i CRBDiTi, Tagliar la detta,
il vendere altrui le prelensioni dei credit
col perdcrviqualche cota.
Vender ix *rba , V. Mag.var in bada ,
in Magnaa.
Vender pbr el costo, Vender come t-'e
comperalo; La vendo come ho compe
ra; Gliela do pel costa Detlo poi melaf. vale Son garantir la veracila ( una
cosa che si dice. lo vendo la carota e "o<4
plano*
Vender una cossa per l' altra, Ven
der vesciche per lanterne; Vender picchi
per pappagali; Incartocciare le vecce per
pepe ; Vendere per torta lafava; Dare o
Vender bossoletti ; Vender vesciche pe
palle grosse, vagliono Ciurmare,
Vender gati jaco, V. Gato.
Vbxdbr uno in GAlIv, Maniera bassa
fam. e Gg. Hivendere uno, Tale Sopraffarlo , Sapeudone pi di lui. /fanciulletti
di dieci anni rivenderebbono uno di cin
quante. Si dce pure in modo basso x
No so VB.VDUO iw OAlia, che significa Non
sono forzato; Non sono vos tro schiavo ;
Non son obhligato a secondare i vostii
apricci e simili.
Avbrqhbnb da vender , Avre il buen
dato, cio Aisai buona quanlit.
Basta volr tender pbb pebderghb ,
Chi si proferisce peggio il terzo , e va
l che Qualuuque cosa che si proffcrisca

VEN
di minor pregio che quando ella e rcercata.
Roba ba vbxdbr , Boba vnale o vendereceta, Che si Tende o Ch' in Tcndila.
VENDERIGOLA , i. f. Voce ant. usata
ne

Potrebbero piacerti anche