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Me a AN 7) isle lat=y1 =| : Be! UE ata) ST | progressi della scienza rendono elite e I) possibilita di Ue nostri ricordi Estremismo Strategie di lotta Pees eel Ov &cervello et! ac a ae a “a Psicelagia Come controllare le Tiere RRR] RADICALIZZAZIONE 1.133, gennalo 2016 Mente & Cervello Perché aleuni giovani arrivano a perdere il senso della realta al punto di aderire a un movimento fanatico che potrebbe persino costare loro la vita? E soprattutto, come aiutarli a uscirne? di Giovanni Sabato artita in ritardo, ora anche I'talia si muove. Per combattere il terrorismo anche il nostro paese, sulla scia di una forte spinta europea, sta avviando sforzi sen- sibili su un fronte finora trascurato: prevenire la radicalizzazione che, come ci raccontano le eronache, trasforma tanti giovani dalla vi- ta spesso normale in estremisti violent Come nasce un fanatico violento, magati suicida? L'idea confortante che si trati di psi- copatici non ha retto alla prova: studio dopo stuidio, ¢ apparso chiaro che i terroristi sono ‘molto pit sani di mente degli altri crimina~ Ii violent ei pochi psicopatici hanno in ge- rere nuoli marginali perché incapaci della i- sciplina necessaria all’organizzazione. Anche la miseria economica 0 culturale non spie ga tutto: molti terrorist, e in certi gruppi la ‘maggioranza, sono benestantie istruiti Un tratto comune a moltié Nessere giova ni maschi, una fascia propensa un po’ ovun: que alla violenza criminale. Ma perché questa inelinazione prenda la via del terrorismo di- pende da moti fattori, chiarti solo in parte © diversi da persona a persona. «L'unica varia~ bile quantificabile individuata @ la suggestio- nabilitin, spiega Elisa Mattiussi psicoterapeu taper EXIT onlus. «un concetto utilizzato per ipnosi, il locus of control, che indica do- ve una persona individua Forigine dei pro- pri problemi: se ¢ interno si individuano cau- se. soluzioni nelle proprie azioni, mentre se & estemo si delegano le responsabilita agi alr, 4quindi si & pia condizionabil. [test che lo va- Tutano indicano se un soggetto ¢ ipnotizzabi- Je, ma anche se sia pit o meno a rischio di de- riva settaria ed estremistav, Per il resto, molto contano le comuni sfi de che affronta un giovane, a cui il fonda~ ‘mentalismo violento offre risposte efficaci per quanto aberrant: il bisogno di apparte nnenza, soddisfatto dal profondo senso di aff Liazione di questi gruppi; il desiderio di con- forto esistenziale e di riduzione dell’ansia, appagato dalle credenze assolute e indiscus- se; la ricerca di senso € riconoscimento, spe cie se Iingresso nel gruppo terroristico accre~ sce il prestigio nella comunit, Non a caso ‘molti cadono nellestremismo in momenti di disagio 0 smarrimento: persone in difficol- ta psicologiche o economiche, che in sé non spiegano la radicalizzazione ma acerescono il rischio, o colpite da un lutto grave, o sradi- cate da amici, famiglic ¢ comunit’, come si visto per i militanti di al Qaeda, reclutati di solito quando si erano da poco trasfertiall'e- stero come studenti, lavoratori o rifugiat Sovente c% risentimento per vissut intim ‘ma pti spesso per una percezione di discrimi nazione di gruppo. «Quando ero ragazzo, pas: segigiando per Parigi, mia sorella ha urtato per sbaglio un uomo, che ha sputato a terra e "ha chiamata “sporca araba’, Quel giomo ho ca pito che cosa sarei diventatos, ha dichiarato qualche anno fa un attentatore francese. La percezione pud anche prescindere da episo- di personali: negli anni sessanta molti cattoli- i nordirlandesi si dichiaravano simpatizzanti dell IRA perché si sentivano sottorappresen- tatie ignorati nella politica britannica e non vedevano vie democratiche alle loro istanze. Se si pensa a quanti musulmani siedano nelle assemblee locali ¢ nazionali o nel Parlamento ceuropeo, il parallelo &evidente A cio si aggiungono le tipiche dinamiche dei gruppi come la polarizzazione, per cut il confronto intemo porta il gruppo su posizioni pila estreme di quelle originarie dei membri, ¢ altri noti processi psicologici come la deuma nizzazione, che fa vedere i enon membri» co me essetispogliati delle qualita umane e privi di valore, indega! di empatia o pieta > Cosi Europa Se le vie della radicalizzazione sono et rogenee, non stupisce che l'arcipelago di as- sociazioni europe attive per prevenirla o per uscimne adotti una varieth di strategie diverse. Nel 2011, dopo il massacro di Utoya, in Nor- vegia, queste organizzazioni si sono riunite 53 In classe con «Memoria Futura» Dopo al incontpreparatorta educator ester dosent, _indvdvate da RAN, promuovere I pensif etc, a cultura la classe tiene una sere incon i testimonange, oa toleraea ef ctainana ativa con un mst di nrezone approfondimente discussion con ol operator diANTER ee dalogo: a estimonianza non presenta una vrtaatematva da ‘rganizazon partner Pi si divide in upp che decidono © acct, ma stimoa a introgasi su radi dinamiche delle svolgona un progtio che cncore alla valutazone nae), _—_violenve, disuterne colar ne attualt, esvluppare case facendo mpi uso del Web sia come fnte documentaria prope intrpretacio ei propri antco (apart da sto ci AMER) sia come ptaformadilavoro grup contontano poi ruta i presetano in iniatve collaborator stimlaeVelaborazion posonale dei tem, public afine anno scolstc, intr alla Goat dla e'Tapprendimento tapas incoragia asta, come forma memoria dele vitime del errorismo del 8 maggi. | proget progetto, forme di expression ceatva come fumetto, mili sono publication ine. nie si valuta eficacia : fotografi, auiovisi, street ar, musica rap 0 gare di poesia, cn relaiono questonar per student e docet, lvando Hu anche come velco pe difondere i messaggi a coetanel 'e opinion dei ragazzi sulla votenza politica prima e dopo i a {idea ond int in accordo con le buonepratche progetto B # H E fondamentale _ in un gruppo di lavoro istituito dalla Com- sla ~missione Europea su iniziativa della com- Offrire ai Soggetti —missaria Cecilia Malmstrém: il Radicalsation Awareness Network 0 RAN. arischio una “a catalogazione degli approcei ne ha in- Narrazione dividuati sete. Ce Vaddestramento degli ope- ratori di prima linea a contatto con individ alternativa alla vuinerabii, come forze dell'ordine, operatori Penitenziar,sanitari ed educator, perché r- PrOpAGENGE Cyncscano sual d'allamne sapplsn6 in. estremista _ tervenire; il sostegno nella stessa ottica alle famiglie di persone vulnerabilio radicaliz~ zate; il coinvolgimento delle comunita a ti schio, tabilendo relazioni di fducia reeipro- a con le autorita, cosi che da punto critico diventino un alleato nella prevenzione; l= ducazione dei giovani per rafforzame lo sp Tito crtico ¢ renderli meno suscetibil Fondamentale & anche V'offerta di narra- zioni alternative alla propaganda estremista, «Soprattuto su Internet, ntercettaree bloccs- rein frita i messaggi estremisti& dificil, Fer contrastari bisogna proporre vision altema- tive, on lin, sui media tadizionali e dal vivo, rivolte ai divers sezmenti di opinione publi= «a sensbili a suggestion’ e ideologie diverse Per esempio facendo toccare con mano ai gio- vani le conseguenze di quella violenea osan- nata dagl estremistiy,spiega RAN. C’ poi la creazione di infrastruture & tuzionali che garantiscano alle persone a 1 schio un sostegno concertato delle diverse isttuzioni, uno dei crteri di successo erucia- 1iindividuati in questi anni. E infine, poiche Ja prevenzione non sempre riesce, occorrone strategie di fuoriuscita, per chi € caduto nel Je maglie dei gruppiradicalioinizia a sentir sene attratto of 1. 133, gennaio 2016 > Prevenzione primaria Nellarea del educazione rien una delle attvita italiane. Quelle educative sono azio- ni di prevenzione primaria, rival cio tt- ta una popolazione potenzialmente a ischio, i giovani, per renderla meno suscetibile al Je lusinghe della radicalizzazione. ee scuole sono un fronte caldos, splega RAN. «Con e- splodere della violenza nelle nostre itt, ele partenze di minorenni benestanti peril Me- dio Oriente, gi educator frontexgiano sfide Gi scala inasptiata, dai confit di idenita personale a intricate question social, Gli at- tentatiesasperano tensioni anche nelle ale, c bisogna sa proteggere chi rischa torsion, come gli student islamic, sia salvaguardare chia rischio di raiclizaziones Mente & Cervello Pensiero critico. Lo ideologie estremist enfaizzano un unico valore per ‘ogni ambito. Per contrastarl vcore promuovere i diattito cotivare il pensieo eric, Le vie per irobustire la resistenza dei gio~ vani sono molteplici: riducendo stereotipi ¢ discriminazioni, educando alla cittadinan- za, allo spirito democratico, a diritti umani e al valore della diversiti,coltivando il pensie- ro crtico e diseutendo di politica estera e ter- rorismo, delle sue radici e delle possibiliri- sposte, Gli incontri in classe vanno integrati a esperienze pitt coinvolgenti: visite ai lager, ‘a musei sulla guerra, a mostre interattive su cittadinanza e diritti umani, giochi di ruolo testimonianze di vittime del terrorismo, Fra le strategie pli efficaci individuate da RAN c@ quel potente strumento che é I'in fiuenza tra pari | ragazzi gia formati e che si sentono coinvolti nelle attivita sono spesso i pits convincenti educatori dei loro coetanei, ‘come mostrano per esempio le esperienze di ‘iovani musulmani ed ebrei andati insieme a confrontarsi con i coctanei di class a rischio. E poi cruciale promuovere il pensiero cri- tico. Le ideologie estremiste tendono a en- fatizzare un unico valore per ogni ambito, ¢ gerarchie di valori cosi nette offrono V'attra~ cente conforto di soluzioni semplici allo smar- rimento di un mondo complesso, protegygono identita dei membri, ne coltivano la lealté ¢ rafforzano la presa del discorso estremista. ck provato anche a livello neurologico che se una persona si sente minacciata semplifi ca pensieri cazioni ¢ tende a estremizzare le opinioni. Per influenzare questi processi co: gnitivi non bisogna concentrarsi sui singoli contenuiti, ma sul modo di pensare: inducen- do a ragionare in termini pitt complessi si ri- duce la vulnerabilit ai messaggi semplicisti- ci. Percid bisogna promuovere il dibattito ma non cercare di convincere, né gludicare, tar pare le discussioni sui temi scomodi o forni- re risposte preconfezionate. Aiutano molto i giochi interativi, che inducono a rifletere su di sé e rimettersi in gioco sperimentando in sicurezza i cambiamenti, spiega RAN. Un altro strumento sono le voci di chi il ter= rorismo lo ha vissuto sulla propria pelle: iso pravvissuti, i familiari delle vittime e gli ex cestremisti possono avere un forte impatto sui ragazzi e smuovere anche idee sedimenta: te, purché gli incontr siano inquadrati in un programma di ativittarato sulla classe > Italia, il lavoro di AIVITER In questo filone lavora uno dei due mem- bri italiani di RAN, l'Associazione italia~ na vittime del terrorismo (AIVITER), fonda- ta.a Torino nel 1985 per coltivare la m collettiva degli anni di piombo, non solo in chiave storica ma come strumento vivo di prevenzione di nuove eversioni, rivolto so: Drattutto alle nuave generazioni. AIVITER propone due progetti intrecciati ~ «Memoria futura», pit basato sugli incon {ai dal vivo, e «Counternarrative for Counter- terrorisme (C4C), che sfrutta le risorse on line per far conoscere questa storia attraverso Ja testimonianza dele vittime, la ricea docu: mentazione storica raccolta e sussidi come | ‘materiali multimediali. Lo seopo é di andare oltre le reazioni forti ma effimere che seguo- no a un atto terroristico, e cosinuir, attraver- so il contatto umano, percorsi di riflessione su temi caldi spesso elusi nelle scuole, Accanto agli ovvi valori storici e civil queste attiviti: ne hanno alcuni di particola: re rilievo nella resistenza al radicalismo: dn hhanzitutto si presenta una contronarrazione potente, che alla propaganda di odio oppone la forza delt'incontro umano e dell'empatia: a parte { contenu, i ragazzi familiarizzano con linguaggi, valori e retoriche di tuttaltro te- nore. Inoltre si coltivano resilienza e coesio: ne sociale, in contrasto allo scopo intrinseco del terrorismo di disarticolare una comuniti, ‘mostrando ai giovani come si possano fron- teggiare in modo costruttivo anche eventi co- si drammaticis, spiega Luca Guglielminett membro del RAN € consulente di AIVITER (si veda il box a p. 54). Partito con una classe nel 2012-2013, Memoria Futura sta crescendo, quest’anno coinvolge 13 classi piemontesi Lialtra articolazione, CAC, si basa sugli stessi principi ma, pur guidata sempre dagli insegnanti, punta meno sulla presenza in au Jae pit sull'accessibilita diffusa tramite un sito, «The Terrorism Survivors Storytelling», che offre un archivio multilingua di testi- monianze, documenti, foto ¢ video da usare per attivitd di narrazione digitale, generando nuovi prodotti comunicativi anche con colla: borazioni a distanza. «Obiettivi e presupposti sono identici. C4C ha l'appeal dei nuovi me- dia, e in teoria & pit facile da estendere es sendo piit a distanza ¢ meno in presenza, ma richiede un intervento pit intensivo degli in segnanti, che vanno format, spiega Guglicl- minetti. Quanto ai risultati, la valutazione in due classi ha mostrato che in ciascuna di esse 5-6 ragazzi allinizio giustificavano un certo ricorso alla violenza («é l'unico modo per far- si sentires), mentre alla fine avevano cambia- to idea. Il progetto sta riscuotendo interesse in vari paesi, non solo europei 56 Un duro lavoro. | programm dt tuiscta prevedonointorventipscologi lunghi e complessi epuntana al disimpegno o alia vera deradicalizazione, «ll punto di forza & che non sono interven ti episodici, ma un percorso progettuale com- plesso. I progetto pilota ne ha mostrato la Fattibilita. Ora ovviamente andrebbe esteso su scala pitt ampia, coinvolgendo isttuzioni ¢ finanziatori. Ma sono fiducioso che ci arrive- remo», dichiara Guglielminett Anche la migliore prevenzione non pud evitare tutti i guai. Per chi intraprende la via ella radicalizzazione ci sono quindi i pro- © puntano al disim- pegno (abbandonare Idea della violenza pur se non Ie idee estreme) o alla vera deradica- lizzazione (un lavoro coggitivo pit profondo che modifica le convinzioni estremiste, ‘Sono lavori psicologiei intensivi e lunghi, 2.sci mesi a un anno e mezzo, Variano mol- per situazioni affrontate: da semplici ade sential gruppo radicale a detenuti o foreign cer che rientrano, Variano i metodi: con: da volontari o professionisti, con in- 1. 133, gennaio 2016 terventi individuali o di gruppo, puntano su varie risorse quali resilienza, capacita di rela~ zione, pensiero critico, gestione della rabbia 0 del'ansia, supporto familiare e magari sull'a~ [to pratico per la casa o il lavoro, che aiuta anche a costruire la fiducia. £ difficile quindi confrontarl ¢ individuare le pratiche migtio- ris, spiega RAN, Fra gli insegnamenti tratti in questi anni cc che non si pud improvvisare ma lo staff, professionista 0 no, va formato; che aiuta molto essere affiancati da ex adepto o da un personaggio noto nell’ambiente, come una piccola star dello sport 0 dello spettacolo; e che bisogna lavorare anche al dopo. «Abbia~ ‘mo visto persone fuoriuscite che poi si sono radicalizzate di nuovo. Quindi cerchiamo di ccapire che cosa porta un programma al suc- ‘cesso ma anche come renderlo durevole», spiega Cristina Caparesi, presidente di EXIT Onlus, altro membro italiano di RAN. Aiu- ta, per esempio, non far sentire abbandonato chi esce, offrirgit un sostegno e al contempo Mente & Cervello Il modello danese Un intervento ad ampio spetro che coinvoige tute le part in causa: isttuzioni poizia famiglie, scuole,assistent sociale sanitar, aruppl Giovani, comunitaretigise. Eun approccio flessibile, che offre una jossibilita a tutti -persino a chi rientra dalla Siria~ e non impone di ‘cambiare le proprie idee ma esige di perseguile senza vilenza. i qui nasce i suocesso di Aarhus, la seconda cita danese, i cui programma municipale, (uidato dallo psicologo Preben Bertelsen, & considerato un modello da Iimitaro, fra pi ruse in Europa. ‘Aun lavoro informativo e preventvo con pubblico generale, protessionisti e suo si@ affiancata la formazione i familiar e operator a contatto con i ‘iovani su classic segni di radicalizazione, per intercettare sul nascere | casi arischio. Ai giovani sulla via de'estremismo, Incus! | reduc dal Medio Oriente, si offre un tutor indviduale, che li aiuti ad affrontare sia problem! pratci sia | duboi polite religios. Lo scopo non & cambiarme le idee ‘oligiose, ma alutarll anon farne pid un'ossessione totalizzant. Lavorando con comunitrligiose e cuftural si 8 indviduata una crtita hella moschea di Grimhojve|(un'area a forte presenza ci immigrat), troppo indulgent al radicalismo efonte di mot combattenti part per la Siri. E con un misto di bastone e carota offrendo collaborazione ma prospettando le Cconseguenze legal di un rfuto, asi 8 indota a cambiare atteggiament | risultati sono incoraggiantt: mentre nel 2012 e 2073 era partita per la Siria una trentina di jihadist, nel 2014 se ne & contato solo uno. Non c’é un modello unico di radicalizzazione, ma spesso l’estremismo scaturisce dall'isolamento in gruppi chiusi coercitivi rendere pi costosa la ricaduta perché fareb- be perdere qualcosa di importante, come i le sgami familiar ritrovati. EXIT Onlus in Friuli aiuta chi cade nelle ‘mani dei gruppi settari, e finora non ha la- vorato sull’estremismo religioso né politico, ‘ma si appresta a farlo (e intanto é entrata in RAN] per le forti analogie fra i due fenoment. «1 processi con cui si cade in una setta somi: gliano molto a quanto accade a quei giovani ‘europei di seconda o terza generazione che, pur educati nelle nostre citta, scelgono la via estremistas, osserva Capares > | motivi di una scelta radicale Il perché lo spiega Elisa Mattiussi psi tra forense e psicoterapeuta che lavora per EXIT onlus: «Non c'@ un modello unico di ra~ dicalizzazione, ma l'estremismo scaturisce spesso dallisolamento in gruppi chiusi co- crcitivi, che sfruttano le tecniche di control- o mentale distruttivo, Un capo carismatico (nelle sette il guru) individua le vulnerabili 37 ta psicologiche di un individuo ~ come il bi- sogno di far fronte a frustrazione e inadegua- tezza sociale, per esemplo perché vittima di ingiustizia o discriminazione, o l'angoscia della bassa autostima o di un lutto ~ e offre ‘una risposta nel!'appartenenza al gruppo Un esempio di come si esercita il control- Jo mentale é descritto dagti otto eriteri indi- Viduati dallo psichiatra Robert Jay Lifton in base agli studi sui prigionieri di guerra. In- hhanzitutto un guru prende controllo del con- testo, della comunicazione, ti dice con chi devi parlare 0 no ¢ erea una manipolazione mistica, costruisce sovrastrutture sovrannatu- rali che spiegano che cosa fa il capo. Poi c’ la richiesta di purezza: pone standard irraggiun- sibili, cil senso di colpa spinge a moltiplica- re gli sforzi accantonando dubbi e senso crt o, fino a trovare ammissibile un’idea estrema che a freddo quasi nessuno accetterebbe, co- ‘me il martirio. E poi via via ci sono il culto della confessione, per cui qualsiasi pensiero 0 sentimento non conforme {inclusi dubbi e ti- mori) va confessato al gruppo; la escienza sa- ra, la convinzione che il dogma del grup- po sia scientificamente e moralmente vero; un linguaggio carico, assolutista, con cliché rigi- i intellegibili ai soli membri, che cristalizza il pensiero; a totale imposizione sulla persona Tea che punto del condizionamento &, ragio- nare insicmes, spiega Maitiussi, «Nel gruppi terroristici bisogna trovare i modi per avvi- cinarla quando si allontana dalla cellula per qualche motivo. Pud essere ptt facile su chi é wi in carcere: quando pai per quel che hai fatto puoi oggettivame pii facilmente le con- seguenze, €sei un po" isolato dal gruppo. RAN ha individuato varie fonti di disil- lusione che favoriscono M'allontanamento: Ta persona constata che l'ideale ¢ una causa petsa, 0 non ottiene i ruoi sperati nel grup- o, 0 vede contraddizioni tra ideali e prati~ che, lotte intestine, oi capi stessi che violano sii standard morali proclamati, come hanno denunciato moltirientrati dalla Siria, o pur non avendo visto le manipolazioni su di lut si accorge di quelle sugi altri. E ancora sco- pre che lo sfogo alla rabbia offerto dal radi- calismo & sterile € non risolve i problemi, 0 Danalmente si stufa dell'etera promessa d'a- ione consumata in un’attesa inerte,o al con- trario ¢ scioccato dalla violenza intervento presuppone una preparazione: Yoperatore deve conoscere il contesto da cui arriva la persona, la sua storia, il suo gruppo. E deve cercare trattare eventuali elementi psicopatologici; di solito Fadepto non é uno psicopatico ma pud avere qualche disturbo. In Italia siamo indietro sulla radicalizzazione, ma abbiamo buone esperienze nel settarismo e dobbiamo sfruttarle per creare una rete di intervento della dottrina del gruppo. E infine la dispen- sazione dellesistenza: solo i membri hanno lirito di esistere, e cid giustifica V'uccidere gi altri, specie chi dubita o non si adegua. Ora, io ho parlato di sette: ma la sfido a trovare una differenza con il radicalismo estremo o con il terrorismo, fat i debiti adat- tamenti (come lideologia suprema che nel terzorismo politico fa le veci degli aspetti cri ¢ mistici). A prima vista il parallelo sem- bra ardito, ma per noi che abbiamo a che fare ‘con questi fenomeni ¢lampantes, > Modelli di intervento Che fare, quindi? ¢La fuoriuscita deve esse- re volontaria. Ovviamente é pit facile quan- do il processo é all'inizio ¢ la persona ha la ‘mente pit libera. Percid ¢ importante sensibi- lizzare le famiglies, precisa Caparesi «Per le sette di solito la famiglia ¢ un allea- to, che ajuta a cercare un aggancio con la persona, invitarla a una chiacchierata, capi- 58 Poi si fa Vimtervento vero ¢ proprio. « no sedute anche lunghe: pi tempo ci sta, pid resci a creare un legame e mettre in di scussione la sua visione. Port esempi di altri ‘sruppi, e se puoi le testimonianze di fuoriu- sciti,o di chi ha un background culturale co- ‘mune. Cos i instaura un rapporto,¢ con va- Fie strategie, che dipenciono da e280 a caso, si rimettono in discussione lesue vision, fino a far riemergere la persona che era prima, che non é sparta, racconta Matus. stn altri paesi questo modelio dt interven- to si & mostrato efficace anche per l'esre- niismo politico ¢religioso, © ora samo per allargare la nostra offerta alle famigleisla- miche che dovessero cambiamenti notare so- spett ne igi, Ovviamente ci wor qualche adattamento, integrando figure da quell'area culturale nel nostro team di avwocati, psico- Jogi, psicoterapeuti, psichiate pedasogisi, anche per poter riscuoterefiducia © credibil- tir, spiega Capares 1.133, gennalo 2016 care i cambiamenti rivelatori nei propri fi- gli, come un improvviso fervore religioso, un cambio di dieta, aspetto, abbigliamen- to, musica, amici, la frequentazione ossessi va di cert siti Web», aggiunge Mattiussi. «A nol dall'estemo sembrano segni lampanti, ma per il genitore di un adolescente é normale vederla come una fase da cui uscira crescen do, Oggi del resto, anche se un familiare no: ta qualcosa, difficilmente sa a chi rivolger: si. Quindi bisogna rendere disponibili gruppi @'aiuto, In Italia siamo indietro sulla radica- lizzazione, ma abbiamo buone esperienze sul settarismo, e dobbiamo sfruttarle per creare una rete nazionale d'intervento, E fare infor- mazione, senza nasconders\dietro il non det- to, “a me non succede’ come perle malattie a trasmissione sessuale: sono temi scomodi, ma vanno affrontatis, TL grosso delle esperienze di RAN sono in Nord Europa, ma lobiettivo é di estender- le in tutta !'Unione. E Europa ci investe con forza, avendo quintuplicato il budget RAN e lanciato varie alte iniziative, Uno dei nostri Mente & Cervello scopi era estendere il modello nellEst, do- ve fiorisce Vestrema destra nazionalista, an- che con giovani che vanno a combattere in Ucraina. Ma non abbiamo ancora trovato ‘molt partnen, spiega Caparesi. ‘Anche il Sud Europa é indietro, ma Italia sta iniziando a muoversis, racconta Gugliel iminetti ell Ministero della Giustizia si € git attivato nella formazione del personale, in: cluso quello a contatto con le persone a ri- schio come educatori e operatori penitenziati ‘Anche il Ministero degli Interni ha creato un gruppo di lavoro, che prepara tra l'altro cam- pagne di comunicazione. A Torino abbiamo creato un gruppo di lavoro sul modello RAN, con amministrazioni pubbliche, scuole, ca ceri, questura, associazioni che lavorano con {i migranti, comunita religiose. E stiamo cer- cando di esportarlo in altre realta. Quel che ancora mana ¢ un coordinamento tra imi steri una rete di partenariato aperta ad asso- ciazioni della societ& civile come AIVITER 0 EXIT. Il modello vincente ¢ quello di Aarhus: Creare in ogni citta ret tra itituzioni e socie ta civile per fare interventi su misura per quel tessuto urbano e sociales. . Educare le famigli. Occorre ‘on farsi stuggire icambiamenti rivlatr nei fg: impronvso fervor religioso, cambio di deta, ‘requentazione ossessiva di particola st web. 59

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