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Allattenzione del

Presidente Consiglio comunale di Scafati Pasquale Coppola


Presidente della Commissione di garanzia Marco Cucurachi
Presidente della Commissione LL.PP. Alfonso Carotenuto
Collegio dei revisori dei conti del Comune di Scafati
Presidente commissione Urbanistica e LL.PP. Regione Campania Luca Cascone
Autorit di Audit PO Campania Maria Grazia Falciatore
Responsabile Dipartimento politiche territoriali Regione Campania Antonio Marchiello
Presidente Autorit nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone

Oggetto: Lavori ed opere pubbliche Comune di Scafati

La giunta comunale di scafati con delibera numero 346 del 30 Dicembre 2015 ha provveduto ad
adottare un prezzario per lesecuzione dei lavori pubblici nel nostro Comune (sia in relazione al
programma Pi Europa che a qualunque altra opera pubblica) con il quale, ritenuta una media
di ribasso per le gare indette dal Comune nel 2014 e nel 2015 pari al 36,5 % , si procede ad
assumere come valore di riferimento per le future gare quello determinato dal prezzario
regionale ridotto del 30%.
Come noto i prezziari svolgono un ruolo fondamentale sia nella programmazione ed
esecuzione delle opere pubbliche, che nello svolgersi delle dinamiche concorrenziali delle gare
di appalto, anche allo scopo di impedire che le amministrazioni scendano al di sotto dei prezzi
base stabiliti dai listini vigenti, e provochino cos una eccessiva corsa al ribasso.
Nel nostro caso, in vigenza del prezzario regionale della regione Campania, la decisione del
Comune di Scafati, potrebbe concorrere ad adulterare il costo dei progetti sul mercato, alterando
i principi della concorrenza, della economicit e della pari opportunit tra imprese.
E noto, inoltre, come in presenza di eccessivi ribassi vengano favorite le imprese che operano
ben al di sotto della soglia della legalit e le imprese affiliate alla camorra.
E chiaro infatti che alla decurtazione (del 30%) derivante dalla delibera comunale si
aggiungerebbe ulteriore ribasso che le imprese propongono normalmente in sede di gara, con
ovvie ripercussioni non solo sui principi della concorrenza, ma anche e soprattutto sulla qualit
delle opere, e su tutti gli aspetti che riguardano lorganizzazione delle imprese ed i rapporti con
i lavoratori del settore, dalla sicurezza alle retribuzioni.
Appare pertanto opportuno e necessario che la suddetta delibera sia sottoposta a controllo
dellANAC, al fine di verificarne la legittimit e se, ed entro quali limiti, possa essere
eventualmente utilizzata.
La delibera tra laltro si inserisce anche nel pi ampio contesto delle opere del Pi Europa.
Le ultime vicende ci dicono che anche sullutilizzo dei fondi europei lamministrazione Aliberti
rischia di passare dal fallimento al disastro: il progetto Pi Europa infatti oramai ridotto ad

un autentico colabrodo. Una delle grandi opportunit che la Citt aveva sin dal 2008 e che
lattuale Sindaco ha ereditato dalla precedenti amministrazioni comunali e regionali, ha perso
quasi completamente la sua identit ed la sua consistenza.
Gi uno degli interventi fondamentali la riqualificazione dellex manifattura dei tabacchi era
di fatto saltato, con le ulteriori risorse disperse in mille rivoli ed in opere pi utili alla
propaganda elettorale che alla riorganizzazione ed al rilancio della Citt.
Lultima notizia, quella relativa alimpossibilit di procedere alla realizzazione del polo
scolastico, costituisce la sanzione definitiva di un fallimento che descrive il disastro politico e
amministrativo ai danni della Citt, con buona pace delle roboanti dichiarazioni del Sindaco.
Lo stesso stato della rendicontazione dellutilizzo dei fondi fin qui spesi presenta aspetti di
grande opacit e scarsa chiarezza, ed alimenta serissimi dubbi sulla trasparenza e lefficacia di
scelte e decisioni. A questo puto si impone la necessit di una verifica precisa sullo stato dei
finanziamenti e delle opere, per evitare che la situazione di difficolt e incertezza divenga
irreversibile. La vicenda dellarea Ex Del Gaizo degna solo del peggior Sindaco che la storia
di Scafati ricordi, e lunica cosa che Aliberti dovrebbe fare, come da tempi gli chiediamo,
quella di dimettersi, anzich continuare a raccontare frottole e spargere veleni nella citt.
La sua stessa maggioranza dovrebbe oramai capire che giunto il momento di staccare la spina
ad unesperienza che rischia di procurare danni incalcolabili alla nostra comunit.
In ogni caso riteniamo non pi rinviabile, in sede locale e regionale, un accertamento concreto
sulla reale condizione dei finanziamenti del Pi Europa, al fine di poter assumere decisioni
che salvaguardino le risorse pubbliche ed il futuro della citt.

Il consigliere comunale
Michele Grimaldi

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