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I Briganti e La Corte Pontificia Ossia L PDF
I Briganti e La Corte Pontificia Ossia L PDF
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69
RIFLESSIONI STORICO-POLITICHE CON SEGUITO DELLA STORIA
COMPLETA I. DOCUMENTATA SUL BRIGANTAGGIO
PEL
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FASCICOLO
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LIVORNO
A svzsu mzcu ammm smm SERAGLINI I. c.
1862.
l BRIGANTI
LA CORTE PONTIFICIA
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RIFLESSIONI STORICO-POLITICHE
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DI R0MA
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A Smcsr: manu EDITORI L. DAVH'TI E (I.
1862.
I BRIGANTI
E LA CORTE PONTIFICIA
XXVI
_ 6 __
Mal sicuro [in da principio il Nigra nella scelta de suoi
consiglieri, s era quasi avventurato alla fortuna, nominando
chi fosse accompagnato da maggior strepito di fama popolare,
o chi paresse meglio istrutto delle cose del paese. Qui pure
come nel resto, buon volere non mancava, ma conoscenza di
retta, convinzione propria di ci che il Nigra si facesse, resta
va a desiderarsi.
I frutti dell' impasto direbbesi fortuito del suo consiglio
non tardarono a sbucciare. Le povere provincie napolitane
agitato, conquassate dalle lotte continue, manomesse dai preti
e dai briganti, dovevano pur mirare lo scandalo di una scis
_ 7 __
in cui versava lamministrazione di queste provincie, e con
somma saggezza proclamava la necessit della concordia fra
tuttigli onesti cittadini, onde potesse il governo giovarsi di
con esse pane e lavoro al popolo pur troppo alitto dal caro
de viveri; moralizzare le diverse branche della publica am
ministrazione.
'
_ 3 _
4. Procedere al modo stesso al prestito nazionale dei
venticinque milioni, e chiedere di urgenza al parlamento pi
larghi sussidi per le opere publiche.
Altezza Reale
Considerando le ragioni di dimissione messe a stampa
dal signor Liborio Romano, le quali tornano in altrettanti capi
di accusa lanciati in mezzo al publico, per modo nuovo e sen
_ g _
ca monarchia: i borbonici scorrevano impuni e cospiravano al
legramente all ombra di tanta debolezza,
Ben presto se ne raccolsero le risultanze.
Siccome ogni favilla destava il pi grande incendio, per
no la medesima divisa.
=
Nessuna ingiuria od offesa contenevasi al certo in que
ste parole; tuttavia dagli agitatori vollero interpretarsi come
una palliata sottigliezza, nella quale si ascondesse una misura
preliminare inibitoria d indossare la divisa nazionale; quindi
.
__ 10 .__
deduqevasene che la guardia sarebbe stata esautorata, e dato
persuasibili.
Riferilosi l esito della missione alla moltitudine, questa
ne fu irritatissima, e furibonda per vendetta si volse alla rin
fusa verso la casa di un parente dello Spaventa creduto forse
e danaro.
Rifattisi sulla
- ti -
__ 12 _
scenza al maggior comandante delle truppe nelle provincie
napolitane.
Codesti spiacevoli fatti, bench venissero spenti appena
apparivano, non potevano reputarsi gravi in se stessi, ma con
siderati in rapporto alla loro emanazione, dovevano preoccu
_ 13 _
troppo guerniti di truppe, dacch non di guerreggiare avean
'
l) Amato e as
.__.._
_ 15 _
Riunita cosi la banda intim primierainente l evacua
solenne Te Deum.
- Un altro masnadiero per nome Saccornanno alla testa
di galeotti e malandrini era in volta intanto alla direzione di
' girato le terga ad una porta, che sembrava ben fortificata per
irrompere pi agevolmente in altro lato, dove erasi raccolto un
nucleo di partigiani, il quale schiuse a Crocco un facile pas
'
Istituito un
'
- 1"l -
- 3 -
_ 18 ._
inatteso dal popolo, si vide qualche rentinajo di uomini schie
vicino
briganti.
I
_ 19 _
combatt pel governo di VittorioEmanuele, e s altro non foss.e,
ribattezz il proprio nome col rinunciare almeno alla vecchia
sua conoscenza.
_ 20 _
I successi per un istante fortunati di Crocco presto giun
seIo a notizia de vicini paesi; il difetto di truppa e il numero
crescente de borbonici governava la paura, disarmando il co
alla
prima voce di
di
cittadini; ma attrat
__ 21 _.
del moto. Un Colabella ex consigliere d intendenza, un Aqui
i cittadini; ma il
torit e de magnati.
Crocco giunse alne; accett di buon grado le rimo
_ 23 _
a cumulare danaro con imposizioni ed angherie ai cos detti
liberali.
Da Venosa avea tratto varii muli carichi d oro e diog
getti-di valore; qui si appropri un trentamila ducati circa, e
e fatto avvertito della mossa di armati a quella volta, senza
ceremonie disparve. La prima scena chiudevasi cos; ma unal
I
_ 21 ._
fecero causa comune coi briganti, L indegna condotta di costo
ro fu denunciata dall autorit locale al principe Eugenio, luo
gotenente in Napoli, e ne segu limmediato scioglimento del
ve dell Ofanto.
__ 23 ._
gliere i viaggiatori dal proseguir quella via pericolosa poi
briganti.
Caddero i meschini nell agguato; ma uno di essi dal
compagno.
Ruggiero, come pavida damma inseguita da'veltri, si gitta
anchesso ne seminati. I briganti con
. 4 .
_ 26 _
di bersaglieri da Portello, e si congiunse col piccolo presidio
di Fondi; ma bench oprasse prodigi di valere, le fu impos
sibile resistere al numero e alla postura. Il governo fu avvi
_ -_;7 _.
il governo nemico e il ponticio divenivano strategici e im
portantissimi.
L '
In Castellucci
Signore
- 2s _
n il porgitore.
'
Chiavone capitano
w
Signor Sindaco
- Alla vista della suddetta subito si alzi la voce del no
Chiavone
__ 29 __
'
-- Non era solamente la banda chiavonica comparsa nelle
_ 30 stia con decreto del giorno 16 Maggio ader alle dimaude del
principe, e conferi la carica di luogotenente generale delle
provincie napolitane al conte Gustavo Ponza di S. Martino,
consigliere di stato e senatore del regno.
,
Italiani delle provincie napolitane!
unit all azione di tutti quei buoni cittadini che intendono con
solidare e di rendere durevole l' unione dei popoli italiani.
La forza di un magistrato costituzionale sta essenzial
mente nel concorso che gli prestano coloro stessi, nel cui in
teresse deve far rispettare ed eseguire le leggi.
- 31 -
- 32 -
fermo da non
_ 33 _
potentemente nell altra. Non sembrava esservi via di mezzo:
o rigori eccezionali che tagliassero al vivo senza riguardo;
ma reggitori troppo nuovi e quasi donatarii del regno non pote
vano comandar troppo, e parere di despotizzare: o la conciliazio
ne. Questo era per uno spediente scabroso, irto di difcolt e qua
- 5 -
._ 34 __
circondare la real coppia borbonica e restituirla di peso sul
__ 35 _
La situazione politica, e le misure adottate da suoi luogote
_ 36 _
giorno 20 maggio infatti una mano di gente cognitissima per
mal talento, usci in piazza avente in pugno una bandiera tri
_ 37 _
udente ed aperta. Approssimavasi la festa nazionale dello
Beatissimo Padre I
Da diversi pastori di anime esistenti nelle provincie del
a regno sardo e stato proposto il seguente dubbio, sopra di
__ 38 _
__ 39 __
Reverendissimo Signore
motivo politico in
_ 40 __
Considerando come la chiesa cattolica chiaramente inse
gna e comanda di pregare per tutti:
Considerando come l andare in chiesa a lodare e rin
graziare Iddio, non opera di sua natura peccaminosa; ma
'_ 41 _
dite apertamente e liberamente, pretende di sovvertire con
troppa danza le coscienze, non pu a meno di non isperi
mentare la resistenza dellintimo senso e della ragione anche
nelle masse pi rudi, che se sono offuscate dalla ignoranza,
non perderono gi'il bene dell intelletto e la capacit di ad
divenire migliori.
- Gli affari italiani che tante glorie venivano apparec
chiando ai futuri destini della nazione, andavano innoltran
celebrit.
I suoi stessi nemici e quelli del nostro bel paese non potero
no dissimulare limmenso rispetto e la
stima
nudrita per
lei pel senno pratico e fermo volere con cui avea saputo
combatterli.
u'ir lactuel !at de lIrlanda pag. 38) che deve ispirare uno
._ 43 __
t(
(t
Il
quella grande
nazione.
_ 44 __
Sento che mancherei ai propri miei sentimenti se non
__ 45 _
l' Italia cornpiutasi dall irresistibile ascendente della giusti
zia e del diritto, ci s'atl'aticava a riunire tutti gli
animi
della libert.
'
_. _15 _
'zionario era il primo rappresentante dellordine, la pi so
Vera: _
_. 41 _
dell' Italia che da vicino soffriva la perdita diretta duomo
cotanto ammirevole? Il parlarne superuo tornerebbe; basti Solo
che non una citt astennesi dal celebrarne i funerali solenni,
circondandosi del lutto pi profondo, come se veramente la
le
speranza !
Se il morire e proprio di tutto quello che nasce, so
_ 1,3 _
vrumana cosa il risorgere. E coloro che coll' opera del sen
no e della spada si fanno ajutatori e braccio di un popolo
risorgente, rimangono per noi quasi la personicazione immor
tale di quel divino spirito,whe sparge da per tutto la vita.
Pi daltri fu serbata al conte di Cavour questa per'
sonifcazione sublime nella rediviva nostra patria. Massima
mente per opera di lui echeggi di nuovo alla vista del porto
lantico saluto - Italiana, Italiam - per lui alle vecchie ed
umiliate bandiere delle citt sempre sorelle e sempre divise,
fu sostituito raggiante di fede e di amore, raggiante dun
avvenire indefettibile, il trionfale vessillo della nazione, che la
sua gagliarda mano era omni per piantare sulla cima invo
cata del Campidoglio! Ahi che la gramaglia dovea circonda
re quel vessillo augurale ! Tutto un popolo prima di ricon
giungersi nellantica Roma si trova ricongiunto dallo stesso
"dolore, intorno ad una bara: e quella corona che assai pi,
pura e solenne degli allori dei Cesari, Roma novella avea ap
parecchiato per la fronte del maggiore cittadino d' Italia, ora
R__
__ 49 _.
uomo che le altre genti c invidiarono; il culto di un nome
che sar omai insuperabile da quello d Italia e che nel pre
sente compianto d Europa contiene gi la riverenza di tuttii
secoli avvenire.
fa quindi a pro
- 7 -
_ 50 __
__ 51 _
ii mente la giustizia fa miracoli. Cosi direm loro con uno dei
- nostri : mostratevi rivoluzionari: cio calma innanzi la lotta,
- devoti ed energici nel giorno dellangoscia suprema: mo-_
stratevi popolo, e l Italia non pi in pericolo. Le na
zioni che vogliono esser grandi devono, come gli eroi, essere
- educate alla scuola della sventura.
Ma se nostrani e stranieri; amici e nemici struggevansi
d ambascia per attestare_ stima e dolore al genio immortale
di Cavour, chi mai tripudiava nel lutto comune, chi traeva
fausti auspici dai suoi funerali ?... Roma; non la Roma dero
mani, ma la Roma d' Antonelli e de briganti, gioiva sola nel
nel cordoglio di tutti.
'
'
- ) -
XXVII
__ 53 __
lidata dai fatti, che tanto il resero benemerito della nazione,
facevate rispettato agli stranieri eziandio. I primi suoi discorsi
nell assemblea, e le sue note diplomatiche corrisposero alla
espettativa con sommo plauso; la moderazione e la fermezza,
doti caratteristiche ch erangli proprie e che tanto urgevano
__ 51 __
' oggi l autorit'a p\olitica diveniva subalterna alla militare ade
trimento di quella legittima unit di comando e di ordine ri
chiesta per l efcacia degli atti ad evitare contraddizioni e la
prepostera cooperazione del militare, la quale, meno casi ec
cezionalissimi, suole operare dipendentemente dal potere poli
tico, cui dee servire di mezzo potente nel consci-vare il rispetto
un
governo.
La coesistenza impossibile di questo duumvirato addusse
di per se la rinuncia del conte San Martino, che intralciato
nello sviluppo delle sue idee, rimaneva di fatto esautorato e
destituito quasi della parte esecutiva del suo potere.
Il contecred aver colto il disegno de' ministri; di far
cio che lautorit militare gi accordata a Cialdini si con
_ 55 _.
Non si ebbe coraggio di manifestare dichiaratamente
che voleva cangiarsi sistema: il conte Ponza era personaggio
sotto ogni rapporto rapporto ragguardevole, e non poteva to
menti a sperare.
'
- mie dimissioni.
: Prima di partire sento il bisogno di ringraziare lei,
_ 55 _
- l amministrazione municipale e la popolazione tutta per la
: cordialit, colla quale mi hanno sorretto \nella breve ma la
boriosa mia amministrazione.
Parto profondamente addolorato di non aver potuto
condurre a termine il mio lavoro di conciliazione e di mer
dinamcnto interno.
... 57 __
si discostava dai precedenti per una tacita minaccia commi
nata sottilmente a chi avesse osato scattar l' orbita delle re
spettive e legittime competenze.
In Cialdini tali disposizioni venivano rispettate e temu
te; dacch egli portava seco l' ascendente del merito e della
fortuna, e insieme quel prestigio di severit . risoluta e senza
parole:
- Napoletani! : Il governo del re mi mandava tra voi coll incarico
- 3 -
._ 58 __
speciale di purgarc il vostro bel paese dalle bande di briganti
che l infestano.
.
.. Accadde per la deplorata dimissione del conte Ponza
di San Martino, ed in allora volle Sua Maest con sovrano
decreto del 14 corrente nominarmi luogotenente del Re in que
ste provincie. E ciq senza dubbio nello scopo di riunire in una
- 59 -
Enrico Cialdini
decienza di
intrapreso
catti con tutte quelle scene di orrore, quali esauste su tutta la,
distesa delle possibili crudelt, in varianti proporzioni lasso
migliavansi tutte.
Senza troppo aaticar la pazienza dei leggitori in mi
nuti ragguagli o addolorare sdverchiamente il loro cuore,
accenniamo che, al sopraggiungere di Cialdini, le Calabrie, Ba
silicata, Capitanata, gli Abruzzi, Terra di Lavoro, Benevento,
Molise, Salerno, Avellino, e il circondario di Napoli erano in
- 60 -
cavallo
__ 61 _.
Clxiavone era sopratutto in voga in questi tempi; per
il suo sistema fu sempre il medesimo; spingere innanzi i suoi
complici, ritrarsi, dividersi il bottino, empiere del suo nome le
Antonio Gelam'o.
5 luglio. - Serracapriola. 24 briganti rubano un caval
lo a Pasquale Cart'ta.
5
Na'ccola
6
Godun',
_._ 52
La Guardia na
Furto di
_a 61 __
Due brevi annedoti il daranno meglio a conoscere. Un
fratello di Cipriano era racchiuso nelle prigioni di Caserta.
Egli mise in punto venti e trenta uomini abbigliati a guar
dia nazionale; indi sul far della sera tenendo uno de' suoi
compagni allerrato pel collo, si avvicin alla porta maggiore
delle carceri, dicendo alla sentinella; Signori miei, eccovi una
frat
- 65 -
_ 65.__
dere nel miglior modo possibile alla sicurezza -de' paesi mi
nacciati.
_. 67 _
amme. Alcune barricate distrutte, la porta principale gi ro
vinava preda del verace elemento...
Mio Dio chi ra'rener ora I idra del volga precipitan
luogo del
._ 68 __
Il debellatore intrepido di queste bande era lo stesso
governatore di Avellino De Luca, il quale alla testa delle
__ 69 _
versi attendere appunto dal lato del rigore che 5 era voluto
possibilmente evitare, ailinch i nemici non togliessero prete
sti per gridare alla oppressione.
'
vennero ipnpri
_ -;1 _
arnese e peggio guidati da condottieri cogniti solo ai labe
rinti delle foreste.
fatta
in
Pontelandolfo e Casaldum'.
I briganti con cui aveano stretto causa comune i citta
dini di que due villaggi, misero in pezzi un avanguardia di
'
' '-- 72 -
__ 73 ._
guerra degl impieghi, la camorra, le vecchie abitudini ec. eran
cause secondarie e che di per se sole non potevan produrre che
malcontento, reclami e repressioni parziali; ma non avreb
bero mai indotto i cittadini a gittarsi alla macchia od a rac
cogliersi in bande per grassare i proprii simili. Sossopra ne
_. '14 __
_ 75 _
e secondo
_ 75 ._
lonna di circa cinquecento briganti. Non erano abbasta nza in
numero le milizie regolari e doverono nell istante abbando
nella pi
__ 77 _
basciadwe del re Vittorio Emanuele, mio cugina. - Ma la
_ 73 _;
- Segue uno de tratti pi importanti delle fazioni bri
gantesche. In questa si compendia la prova' pi agrante sul
l' aperta e diretta cospirazione della corte napolitana, e nel
scritto.
Non riprodurlo o riprodurlo mutilato, sarebbe defrau
dar l opera di un essenziale elemento.
Reputo inoltre accrescere autorit alle cose narrate,
riferendole colle parole stesse dell inimico, acchiudenti la mi
- 79 -
- 80 -
i. arsiglia.
'
_ 3| __
ISTRUZIONI AL GENERAL BORJS
_ 32 _
2. Appena egli si sar impadronito di qualsiasi luogo e
dopo aver preso le precauzioni militari pi adatte, vi stabili
. r il potere militare di Francesco Il colla sua bandiera. No
miner il sindaco, gli aggiunti, i decurioni e la guardia civica.
-- 81 --
'
M. gli
_ 85 __
9. In Calabria debbono esservi molte migliaia di fucili,_
e di munizioni. Il generale Borjs li far restituire immedia
tamente al deposito di'Monteleone, e punir severamente ogni
'
di rappresaglia.
12. Di ogni modicazione che lurgenza e le circostanze
renderanno necessaria alle presenti istruzioni sar reso conto
al generale Clary.
Marsiglia, 5 luglio 1861.
G. Cura!
P8. - Non appena avrete riunita la vostra gente a Mar
siglia o altrove, e sarete pronto ad imbarcare in ordine alle
_. 86 __
'
(241 tom. I). Quivi non ostante gli avvisi precorsi e 1' atti
vit del comitato, gravissimi furono gli ostacoli per raccoglie
re le armi necessarie promessegli non solo, ma risaputasi lar
dita mossa di lui, in iscambio di poter uscir furtivamente e
Mio Generale,
Dopo molte pene ed ostacoli per procacciarmi armi e mu
nizioni, pervenni nalmente ad avere una ventina di fucili.E
qui si offri un nuovo impaccio; fu il modo di uscir da Mal
ta, Dubitavasi di qualche cosa: non so come, ma certo che
i giornali parlarono del nostro tentativo, prima della nostra
partenza.
_ 87 ....
Dopo una traversata di due giorni, trovandomi presso
la spiaggia di Brancaleone sorpreso da una gran bonaccia, che
non permetteva di andare innanzi, risolvei di sbarcare, e al
qader della notte del 13, scesi sulla riva, ch era assoluta
mente deserta.
Senza guida, mi diressi a caso verso un lume che scuo
prii in mezzo alla campagna: era il lume di un pastore. Una
fortuna provvidenziale mi fece cader nelle mani di un uomo
onesto, che ci condusse nel luogo denominato Falco, dove bi
vaccammo a cielo scoperto.
ficiali.
Tuttavia, essendomi impadronito di una buona posizione,
_ 83 __
bene, perch
'
16 al 17
_ 39 _
si fosse prottato del primo momento di conlu_sione cadendo sul
- la citt, facile sarebbe stato 1' impadronirsene; almeno io avrei
agito cosi, ma in quel momento ero impotente a fare, e mi
trovava nella mischia come semplice amatore.
La guarnigione, che, a nostra insaputa, erasi il
giorno
Scedemmo la
_ 90 _.
e a cinque ore e tre quarti partimmo per Cerri, ove arri
vammo il giorno appresso a cinque ore del mattino. Facem
mo alto alla Serra di Cucco presso il villaggio di Torre. Un
antico soldato del 30 de Cacciatori si present, chiedendo di
accompagnarmi. il solo partigiano che ho trovato
oggi.
'
no ad
GIORNALE DI oorus.
(Calabria.)
..
22 settembre 1861.
mezzo
23 settembre.
Dalla montagna di Serrastretta ho marciato verso quella
- 9| -
24 settembre.
Dalla montagna di Nino mi diressi verso la valle dell'A
sino, che in questi tempi ho trovata piena di capanne abitate
da moltissima gente: gli abitanti vi raccolgono delle patate .e
vi nutriscono i loro armenti. Questa pianura da levantea po
_nente ha una lunghezza di un ora e un quarto di cammino,
e una larghezza di un ora. In fondo, e a levante, scorre un
_ 92 __
Invece del pane e del vino, che gli avevo pagato a caro prez
zo, ci invi una colonna di Piemontesi, che ci costrinsero a
partire in gran fretta: ma siccome essa non pot. vederci,
nulla ci avvenne, se non teniam conto della fatica di cui que
_ 93 _
coltivate, certo che la temperatura sarebbe pi dolce, dac
ch gli alberi vi-sono cosi spessi che il sole non vi penetra giam
mai; e questa _ la causa naturale del freddo che vi si trova.
26 settembre.
Alla punta del giorno mi sono poste in marcia, e dopo
aver traversato la montagna, sono entrato alPonte della Valle.
Questa specie di piccola "pianura che da levante va a ponente
e che avr all incirca sei ore di lunghezza sopra dieci mi
_ 91 -_
che rimanemm'o nel bosco no al cader giorno. Allora, scen
dem_mo, prendemmo una guida, e andammo a dormire sul
monte Corvo, dove arrivammo verso mezza notte.
Non. '- La montagna di Pelletrea, da noi lasciata la
mattina
ricchi di
Questa valle e
giardino
._ 9,3 _
a piccole distanze, boschetti, rendono questo luogo il soggior
27 settembre.
_ 96 _
di fucile da noi, ci videro e si fermarono. Li aspettammo una
mezz ora; e vedendo che non si muovevano, temei qualche
veglia sempre
_ 97 ._
una tettoia, che si trova a un'ora e un quarto di distanza.
Due pastori ci accompagnano, e lasciandoci ci promettono che
andranno in cerca di 20 uomini che vogliono venir con noi e
29 sellerpbre.
che produrranno.
impazienza i
resultati
- 13-
._ 93 _
Roce; ma gli uomini che accompagnavano la
nostra
nuova
30 settembre.
Territorio di Boce. 5 ore di sera. Un confidente arriva
e ci avverte che i nemici hanno circondato i boschi di Mac
chia e di Mazzo per sorprenderci: hanno arrestato sette con
tadini che ci accompagnavano ieri sera. Questi disgraziati,
vinti dalla paura, hanno indicato ai nemici la nostra direzio
'
._ 99 _
ci portano le loro scarpe.lNe provo un paio, non mi stanno:
1 ottobre. (1)
- 100 -
- 101 a Boce.
Oggi hanno rubato cinque capre alle fattorie del prin
cipe
di Bisignano.
Non. - I proprietari della Sila sono_antirealisti, pet
ch quando il re fosse sul trono non potrebbero comandare
dispoticamente i loro vassalli. So che R0ce e Castiglione sono
Calabresi '
'
'
- 103 non sonosi trovati che una cinquantina d' uomini per ac
compagnarlo al cimitero.
\--s_-v
W\.\. s<>\
_ 101 __
'
ACHILLE Caaaccuno.
:-.,r.,
v-_A,
- 103 -
3 ottobre.
Ouatro ore e mezzo di sera - Nulla di nuovo intorno
11 ottobre.
Gli otto uomini che io aspettava non sono venuti. l pie
moutesi hanno, dicesi, disarmato ottanta guardie nazionali per
ch eransi riutate a marciare. Ora gli stessi individui chie
- 106 -
ro la cifra.
5 allobre.
Sei ore del mattino. - Siamo accampati nel bosco di Pie
tra Ferulla: al sudest scuopriamo il bosco di Pignola, po
polato di castagni: il prime lo di que_rcie e di sugheri in
abbondanza.
Nove ore di sera. - Il capo della banda Leonardo Bac
caro giunge dal suo paese, Serra Peducci, ove avevo mandato
in cerca di lui per vedere se era possibile far qualche cosa in
senso realista; ma la sua risposta, come quelle di molti altri,
di essi.
- 107 -
'
conveniente.
- Ho sempre proposto tal cosa; datemi un bastimento
con un carico per Malta, ma lasciatemi la facolt di coman
dare al capitano. Impossibib; mi rispondono coloro. Se aves
- 109 ,
6 ottobre.
Sei ore e mezzo del mattino. - Magnico colpo d' occhio!
Dal bosco di Fiomello ove sono accampato, scorgo il forte e
e lo spedale di Cosenza, Castiglione, Patern, Castelfranco ,
7 ottobre.
Sei ore del mattino. - I contadini passano sull' orlo del
bosco dove siamo: li faccio interrogare: dalle loro risposte ri
levasi, che si recano a portar danaro a otto briganti nascosti
'
8 ottobre.
Ieri alle sette della sera lasciammo il bosco della le
trina e ci avviammo verso i fiumi Moronege Crali, dove io
Tarsi e Spezzano-Albanese.
Rossano, toltine una ventina d abitanti, eccellente; ma
Firma e Luongo sono cattivi, come tutti i paesi che si chia
imboscata
- 112 -
me la strada nuova che in questo luogo non ancora nita:
non vidi cosa alcuna degna di essere osservata, salvo alcune
9 ottobre.
Lasciammo ieri sera alle 7 il bosco Farneto diretti verso
i monti di Cermettano. Per la via traversammo la pianura
Conca di Cassano piena di piccoli ruscelli e quindi assai in
comoda. La notte stata orribile: non ho mai sofferto tanto,
sicamente e moralmente. Fisicamente, per la fatica e per le
piaghe de piedi: moralmente, per le disgrazie che ci colpisco
no tutti, a causa delle circostanze. Marciando e saltando que
10 ottobre. (i)
'
- 114 go, e resulta che pu recarmi del pane dal convento della Ma
donna del Carmine. Mando perci con lui un soldato.
Settore. -N0n vedo n il giovanotto n il soldato, seb
prirci.
Quattr' ore di sera.-Ci rimettiamo in marcia per le
tagne di Acqua Forano o Alberato di Pini, ove contiamo
mangiar qualche cosa, se possibile. La nostra espettativa fu
delusa.
I
-- ll'l,
(BASILlCATA.)
11 ottobre 1861.
Un ora dopo mezzanotte. - Giungiamo alla destra della
Donna, dove, perduti,
delle bastonate.
Ecco la lettera del principe di Scilla,
Mio caro generale
Non voglio lasciarvi partire senza pregarvivivamente
di bastonare Cialdini che si trova attualmente in Calabria.
lo stesso che dirvi che urgente che voi ci andiate da Mal
ta o direttamente. Ma sopratutto fate presto.
tabile.
A rivederci, mio buon generale e ben presto. BASTONA
reeo BENE: non nanne man un ma summa NAZIONALI, sono
SCHIFOSA camuna.
Vi_ raccomando ec.
12 oltobre.
Sei ore del mattino. - Siamo giunti alla montagna Sil
lera, ai conni di San Giorgio a due ore del mattino, vale a
13 ottobre.
Ieri sera avemmo del pane e della carne: il pane ci
- l20 -
tino sono' stato avvertito dal maggior Landet che una compa
gnia di guardie nazionali percorreva i boschi, ove passai la
giornata di ieri. Ho guardato col canocchiale, e infatti l ho
- 121 -7
14 ottobre.
Unora di mattina.-A un quarto di lega dal bosco
15 ottobre.
Il mattino verso cinque ore e mezzo i contadini si pre
sentano infangati no ai ginocchi. Questa circostanza risveglia,
i miei sospetti, e mi decide a dirigermi verso il ume sopra
indicato, e a condurre meco quelli che mi hanno tvenduto,
perch mi servano di guida. Appena l ebbi guadato, vidi la
guardia nazionale di Sant Angelo che marciava verso di noi.
Minacciai allora le guide se non ci salvavane; e tale minac
16 ottobre.
Sei ore del mattino. - Il padrone e due de' suoi pastori
sono scomparsi furtivamente, e indovino il perch. Ci mi de
cise a fuggire al pi presto verso il bosco della Salandra,
malgrado la pioggia che cade a torrenti. Conduco meco
un fanciullo che avr dodici anni, per conservarlo in ostag
gio tutta la giornata.
Grottola.
'
l'1 ottobre.
Quattro ore del mattino. - Giungiamo alla montagna Pia
no della Corte, e aloggiamo in 1na baracca di Don Giusep
pe Santoro, capitano della guardia'nazionale di Tricarico, ove
io mi decido a passare la giornata, sebbene abbia a diritta e
a mezzogiorno Montesolero, citt di sei mila anime, e Trica
rico alla sinistra e per conseguenza a settentrione. '
Tre ore e mezzo di sera. -- Mi ripongo in marcia per
raggiungere la provincia di Avellino, ove arriveremo fra ihte
o tre giorni, se il tempo si rimette, e se le circostanze lo con
sentono.
molte frutta, quasi per forza naturale. Che sarebbe, se 'vi fosse
'a Napoli un buon ministro che desse impulso al lavoro, con
altro che regolasse con mano franca la giustizia, che trovo
incurata dappertutto? A senso mio, necessaria una legge, se
non esiste, che proibisca il matrimonio alla giovent, prima
che non abbia servito e ottenuto il congedo.
_ 126 18 ottobre.
Due ore e mezzo della sera. - Mi pongo nuovamente
in cammino senza guida, come ieri, per seguire a tasto la di
rezione di Napoli.
Tre ore e mezzo. - Zafra mi signica che vuol partire
col soldato Moutier, ed io vi consento. L intemperie della sta
gione, la fame, la fatica, il letto a ciel sereno non possono
convenire a uomini di bra molle e di costumi etleminati.
Avrei potuto fucilarlo, ma forse non sarebbe stata una pena.
Quando potr, far conoscere la loro vigliaccheria dovunque,
e in specie in lspagna, perch sieno da per tutto e sempre
lpregiati.
19 ottobre.
Bosco di Lagepesole. - Due ore e mezzo del mattino.
_ 127 -
di S. M.
Quattro ore della sera. - Cambiamo di luogo, ma restia
mo nello stesso bosco.
Tre ore. - Sono informato che le forze piemontesi del
circondario son poche, sebbene non mi sia noto giustamente
il loro numero ; mi si dice che siano bersaglier le che abbiano
seco due pezzi da montagna.
20 ottobre.
_ s
- l'28 21 ottobre.
Sette ore dal mattino. - Idue soldati che hanno scorta
to Capdeville ritornano senza di lui e senza sue lettere; lo che
per parte sua non regolare: ci dicono che dobbiamo andare
a raggiungere la forza, e lo faremo dopo aver mangiato.
Dieci ore. - Di mettiamo in marcia per raggiungere lal
tratruppa e Capdeville che non tornato, e che si trova con
essa nel bosco di Lagopesole.
Un ora e dieci minuti della sera. Facciamo alto per ri
posarci.
22 ottobre.
Sei ore del mattino. - Il capo della banda _giunto que
sta notte, ma io non l'ho veduto. Egli andato a dormire
con una sua concubina, che egli tiene in uno de boschi vi
'
23 ottobre.
_ Otto ore del mattino. - Il signor De Langlois giunge con
tre ufciali: si spaccia come generale e agisce come
un im
21 ottobre.
Sei ore del mattina-Nulla di nuovo per ora. Passiamo
la giornata nello stesso luogo.
25 ollabre.
130 -
26 ottobre.
Sei ore del mattino. - Occnpiamo lo stesso basco. Il ca
pitani: Salinas manca sempre: son convinto che egli inerte.
Otto ore.- Crocco, che assai astuto, guadagna [tempo
e non mantiene la promessa di
organizzare da
lui t'attami.
- '131
niva a noi, r;gli si
mQSSO in IPltli iter il prima; ma giun
ged0. ed una certa distanza: ha. tatto una contromarcia, tal
ch quando, io mi credeva appoggiato da lui sulla diritta, mi
son trovato attaccato a rovescio. In breve Crocco, De Lan
glois e gli ulliciali napolitani non hanno udito schiare una
palla: co miei uomini e con due della banda di Crocco ho
pagato le spese del combattimento, e mi costato cam.
27 ottobre.
4
Il capitano Salinas ricomparsc or poco in buona sa,
lute. l nemicihanno ucciso Niccolo Falesco ammogliato con
cinque gli, mentre ci recava del vino. La vedova di lui si
presentata a me, _ed io le ho assegnato nove ducati mensili
28 ottobre,
} Sei ore del matlw. - Dal medesimo bosco. = Ci riu
niamo'per Super quanti siamo e per organizzarci.
29 ottobre.
Selle ore del mattino. - Dallo stesso luogo di ieri.- De
Langlois mi riferisce quanto segue: Ieri sera ho avuto un
colloquio col nipote di Bosco, il solo cui Crocco si confidi e
gli ha detto.... Egli pretende, e mi ha incaricato di dirvelo,
un brevetto di generale sottoscritto da S. M. e altre.promesso
che non specifica per il futuro, una somma corrispondente di
-_ 133 -
tutto inutile.
Dieci ore e mezza-Cambiamo luogo a un' ora di di
I 31 ottobre.
Sette ore emesso del mattino. -. Crocco mi legge una
lettera di un capo di una banda, nella quale pone 500 no
mini ti mia disposizione. Se non cambia consiglio, stanotte sen
ma battaglione.
1 novembre
'
'
3 novembre.
Nulla di nuove.
4 novembre.
5 novembre.
"
Sei ore e mezzo. - Ci vien dato 1 ordine di rianirci, per
dirigerci non so in qual luogo.
- 136 -
Undici ore. _ Ci imbattiamo in otto guardie nazionali,
che inseguiamo no a Caliciana; l ci arrestiamo : stato sac
cheggiato tutto, senza distinzione a realisti o a liberali in un
6 novembre.
Dieci ore del mattino. - Ci mettiamo in marcia per audare ad attaccar la Salandra, ma havvi una guarnigione di
un centinaio di Garibaldini e un distaccamento di'Piemonte
si. Appena ci hanno scorto, hanno preso posizione sopra uni
nespugnabile altura a settentrione. Allorch sono stato a mezzo
tiro di fucile, ho spedito il maggiore Don Francesco Forne
alla testa di una mezza compagnia, che malgrado il declivo
del luogo e il fuoco che si faceva contro di lui, si impos
-l3'l
7 novembre.
Serra di Cucariello, Comune di Salandrh, 2 ore e mezzo
di sera. - Il signor Angelo Serravalle muore in questo mo
mento. Mi pregano di scrivere a S. M. di far innalzare un'
castello in questo luogo.
8 novembre
3 ore del mattz'no.- Riuniamo la truppa, e prima di par
tire Crocco fucila in una sala della citt Don Pian Spazziano;
poi noi abbiam fatto strada verso Cracca, ove noi siam giunti
a tre orc di sera: la popolazione intiera ci venuta incon
tro; e malgrado di ci, avvennero non pochi disordini.
9 novembre.
Sei ore del mattino. _ Usciamo da Cracca e marciamo
verso Alliano: ma circa due ore dopo mezzogiorno nella pia
nura bagnata dall Acinella, troviamo una quarantina di guar
die nazionali, che attacchiamo con vigore. - Vedndoci, si
danno ad una fuga precipitosa e si nascondono in un bosco
vicino; malgrado ci, la cavalleria li raggiunge, ne uccide
quattro, fa un prigioniero, che ho posto in libert, perch non
-- 138 _
10 novembre.
Nove ore del mattina-l miei avamposti mi avvertono
che una forza nemica comparsa sull Acinella. Io esco im
mediatamente per incontrarla e mi accorgo che un corpo
di 550 a 600 uomini Faccio riunire la mia gente, che non
supera i 400 uomini, in faccia ad essi, e attendo le disposi
zioni del nemico per prenderle noi. Mi persuado ben presto
che il capo piemontese era un nemico che non conosceva il
suo mestiere. Vedendo la sua inesperienza, mi rivolgo ai miei
soldati e prometto loro la vittoria, ove mi prestin fede: me
ne fanno sicuro, ed io mi pongo in marcia. Allorch ebbi rag
Francesco
Forne prevenendolo
di
spiegare
- 139 -
- MO -,
\
Dopo un ora di riposo, un corriere di Astagnano viene
ad avvertirci che la popolazione ci attende, e ci prega di an
11 novembre.
Astagnano. Abbiamo passato la giornata tranquillamente,
o meglio lavorando. Ci si presentarono 300 uomini di diversi
12 novembre.
Nove ore del Mattino. - Partiamo da Astagnano per
recarci a disarmare i nazionali di Cirigliano e al primo luo
go siamo rimasti due ore, o per meglio dire ne siamo usciti
a un ora e mezzo della sera per recarc al secondo: ma quan
do siamo stati al principio della salita, fummo avvertiti che il
nemico era ad un miglio di distanza. Vedendo la mia posi
zione assai compromessa, inviai il maggior Forne comandante
la prima compagnia al villaggio, ed io col resto della forza
presi posizione sulle alture che avevo alla mia sinistra: una
volta che fui in grado di difendermi, attesi, spiegato in bat
- 141 taglia, gli eventi. Dopo un quarto d ora scorsi la testa della
colonna nemica forte di 1200 uomini,.che si poneva nella
strada che divide i due villaggi suddetti; ma era troppo tar
di. Comprendendo la forza della mia posizione ho o'erto la
12 novembre.
difensive.
Sei ore della sera. - Mi ripiego nel bosco chiamato la
14 novembre.
Sei ore del mattino. - Ci mettiamo in marcia verso Gras
sano, dove giungiamo a 10 ore dal mattino. Alloggiamo la
truppa, e i nostri capi vanno a rubare dove pi lor piace.
Due ore della sera.- Il nemico si avvicina, e\gli oll'ro
battaglia, ma egli non l accetta, sebbene abbia il doppio della
mia forza. Ci scambiamo alcune fucilate
giornata.
15 novembre.
Selle ore e mezzo del mam'n.- Il nemico rimane nelle
stesse posizioni di ieri sera.
Otto. Ritiro i miei avamposti per andare verso San Chi
rico, ove sono giunto verso le undici: ho fatto alloggiare un
'
16 novembre.
- 143 gaia per attaccar la sinistra del villaggio: invidia terza sulla
diritta: la prima al centro: il resto dell infanteria rimane
con me sull altura a dritta dalla nuova strada e in faccia al
villaggio.
Destino una parte della sedicente cavalleria a sinistra e
una parte a dritta, e questa per togliere la ritirata del nemi
Riconosciuta
- 144 -
17 novembre.
Dieci ore del mattino. - Ci riuniamo per accamparci nel
bosco di Lagopgasole, ove giungiamo a quattro ore della sera.
Crocco ci lascia sotto pretesto di andare a cercare del pane,
ma temo che sia piuttosto per nascondere il danaro e le gioie
che ha rubato durante questa spedizione.
18 novembre.
Un ora dopo mezzogiorno. -Siamo nel medesimo bosco
senza Crocco e senza pane. La condotta del capo ha fatto si
che in tre giorni abbiamo perduto la met della forza, circa
350 uomini.
'
19 novembre.
Olle ore del mattino-Crocco giunto, ma non si
presentato ancora dinanzi a me.
Mezzogiorno. -Crocco ha fatto battere l' appello dopo
aver tirato diversi colpi di fucileuMonto la collina e chiedo
cosa signichi ci. Crocco mi risponde che noi dobbiamo an
- MS --
V
Dopo aver marciato per qualche tempo, chiesi ad un
uomo del paese, quale era la via che noi seguivamo. Mi ri
- 19 I
. .
f- itti -
disordini precedenti, ha
20 novenibre.
Pure
- l-L'l _
ho fatto dare la dimissione a tutti i miei uziali, per pro
vare a quelli della banda che noi servivano per devozione e
21 novembre.
_
. 22 novembre.
-__ 148 guardia mi fermo del pari. De Lauglois viene a trovarmi per
chiedermi se contavo di prendere il comando per attaccar la
citt. Gli rispondo, che colui che tutto si arroga deve dar
la direzione anche a questo affare. Non sapendo che rispon
dere, se ne andato e ha preso le sue disposizioni, per pro
varmi senza dubbio che non mai stato militare: ora sono
quattro ore da che abbiamo attaccato questa posizione, sen
za.che siasi potuto prenderla, e pure un quarto d'ora basta
va per impadronirsene.
parte
'
'
_23 novembre.
della citt.
Dieci ore. - Crocco, che ricomparsa ieri, brucia le ville '
- 149 -
_ 150 _
a 7 ore di sera. La citt era illuminata, e al nostro ingresso
fummdgradevblmente assordati dalle grida di Viva. Frn
casco II.
Il vescovo, alcuni preti e la guardia nazionale si rac
24 novembre.
'
25 novembre.
-- 151 -'
Nore ore. - Odo una fucilata assai viva.
Nove ore e cinque minuti-I nazionali si ritirano. I
Piemontesi in numero di 100 hanno preso una forte posizione
e non si muovono.
'
26 novembre.
Nove ore e mezzo del mattino. - Ci mettiamo in marcia
in mezzo a monti altissimi e freddissimi. A mezzogiorno scen
diamo la montagna e scuopriamo un distaccamento di 40 uo
27 novembre.
,,e
- 152 rendo con taluno de' suoi. Giungo e lo saluto, e gli dico su
bito esser mestieri uscire dalla citt, altrimenti avremmo per
dato molta gente. In questo moinento giunge un
trombetta,
gli uni, di 40 secndo gli altri. certo per che abbiam per
duto molti soldati di linea e anche alcuni cavalli. - La man
-- 153 -
29 novembre:
Abbiamo marciato tutta la_notte.
. Esquiave
2. Anone
3. Capracotta
4. Tolete
5. Preteniera
6. Roccars
.. 26 ottobre 1861.
- Mio Generale.
tempo che io vi dia segno di vita. L avrei fatto in
nanzi, se avessi saputo come; ma non ho trovato una perso
na abbastanza devota in alcun luogo per atdarle l incarico
di rimettermi le mie lettere. Oggi che De Langlois mi oltre
mezzo di farvi giungere questa mia, protto di tale occasione;
terminati;
-158
. Mettetemi ai piedi delle LL. MM; e voi, mio gene
rale, fate conto sempre sul profondo rispetto del vostro sot
toposto
Bomts. '
Spese occorse
76. 80.
34. 60.
111. 40.
330. 00.
Piombo
id. 3. .
70. 00.
192. 00.
18: 00.
Giberue 18.
Per la formazione di 400 individui a due piastre
per cadauno .
990. 00.
Spesa cibaria per dodici giorni circa 500 individui. 364. 00.
26 Giugno 1861
- 159 _
Scrivetemi il pi presto possibile, e se_ necessario
ch io parta, io non lascio Roma che per attraversare il ma
re; egli su questa base che aggiusterete 1 affare...
Bosco.
'Iuttti vostro
: Bosco.
. Civitavecchia 10 Luglio
Carissimo Generale.
-1 Incomincio questa lettera coi miei pi vivi ringrazia
menti pel modo nobile col quale avete trattato la'are. (1)
Non posso rimettervi la lettera del signor R. perch
Gradite cc.
Tutto vostro
- Bosco.
-- 161 -
Vostro servo
R. D. Bosco.
Bosco.
'-2l-
- 163
Volemmo separare labdicazipne dalla sottomissione. Ci volto
la seconda lettera, quella che tratta di Sua Maest per con
vincerci di una debolezza senza esempio. Tuttavia nulla sa
bile al Iegittz'mismo.
cercarlo
-- 161 -
che si faccia.
arrivo.
a Attendo con ansie! la vostra risposta, perch vorrem
mo o'rire la vostra buona spada alla gran causa cattolica, e
'
q.
-
'
.,
-- 166 cera servire alla buona causa. Vi scrivo ci perch non bavvi
un istante da perdere, e perch il signor D... uscito; forse
faremo una pratica inutile, ma non bisogna perdere il corag
gio ed a forza di volere, forse giungeremo a buon ne.
Non so che pensare della parte di tutti i vostriprin
14 Giugno
- Sodo dispiacentissima, mio caro generale per la fatica
che provaste nel leggermi. Ho la cattiva abitudine di scrivere
cosi presto che spesso mi trovo costretta a rinnovare le mie
lettere convincendomi che effettivamente sono illeggibili. Oggi
ci metto una speciale attenzione, per cui vi annojerete meno
intima
- 167 -l
da pi lungo del papa, con questa conoscenza arriverete pi
presto al vostro scopo.
spada valorosa avr forse resi degli splendidi servigi alla Santa
sede.
Addio, mio caro generale, rispondetemi tosto, o venite
: 31 Luglio
passer il Mincio.
Coraggio adunque generale la vostra spada di Toledo
non condannata a rimanere eternamente nel fodero. Vedo
sopraggiungere il giorno della vendetta; essa dovr esser ter
29 Novembre.
Sono parecchi giorni, mio caro generale che voglio
ringraziarvi per aver voluto darmi notizie di... S ci non fosse
tanto esigente, non avrei tardato rispondervi; ma conviene che
passi la mia vita a scrivergli, e siccome non ho nessuna no
tizia a dargli, cos deve annojarsi leggendo le mi lettere. Mi
dice che forse si fermer a Macon per vedervi e mi lascia
incerto sul giorno del suo arrivo; sar forse o domani sera
a vicenda.
'- 170 dosi di novello coraggio ispirato dall avversit de' casi, si se'
per bruscamente dal briganti napolitani, e cerc scampo nella
_ 171 -_
discinto, affamato, tra feccia d uomini cotanto diversi da lui
- 172 rale per avere indizii se-mai i briganti fossero col arrivati;
ma costoro prima degli avvisi ricevuti, avevan di gi oltre
passato Tagliacozzo e traversato chetamente Santa Maria, di
coraggio.
'
F nascano.
- 171 (
per coloro che fossero colti colle armi alla mano. Sulle pri
me una intr_epida indifferenza le messe a sclamare verso il.
-175
disperate chio
tal apparec
'
- 8 Dicembre
- Jos y Maria
- Martinez
France
- Monsieur Cala espagnol en Peyra.
- Haute Garonne
Canton de M. (1)
(1) _
8 Decembre
Ges e Maria
Noi siamo tutti rassegnati ad esser fucilati. Addio ci tro
veremo alla valle di Giosafut.
Pregale per tutti noi.
ce. ec.
Martinez.
' - m _
_23.
- 178 -
Dei.
'
Marta, e
volte, nella testa ebbi 110 punture, nella croce ebbi 3 spinte
mortali, mi fu sputato in faccia 52 volte , mi fecero 1000
piaghe, i soldati che mi presero furono 300, quelli che mi
portarono legato furono 3, e sparsi sangue 38311 gocciole.
Quelli che diranno 7 Pater ed Ave ogni giorno per lo spa
zio di 23 anni e 12 giorni che nisce il numero delle goccie
del mio sangue, si narra dicesse, gli far grazia in favore
no al quarto
Chi far listesso nel quarto gli far dono della mia grazia
e dar il mio Corpo in cibo avanti la sua morte. Chi far il
medesimo pel quinto lo conforter nella sua morte, e lo far
erede dell eterna vita.
- 183 -
XXVIII
- 185 -
- 186 - ,
no, e la ferma attitudine de buoni cittadini e della guardia
nazionale rintuzzarono agevolmente l' audacia di pochi tristi,
e smentirono l impudente pretensione dell affetto al passato
- 187 -.
si sentissero meno incoraggiti. Il duca di Modena non manc
ofl'erire i suoi
- 188 Sera era disegnata - Sara sar vostra (quivi leggevasi) appena
del contadino, nemico di tutti gli ordini militari civili e religiosi; il piemontese che arde citt, scanna i fedeli a Dio er
al loro sovrano, fa macello di sacerdoti, svelle dalle loro chie
- 190 -'
religione cattolica e del papato, si riabbellir di quella glo
riosa borbonica dinastia che ci sottrasse ai duri ceppi dei pic
coli tirarmi, e ci diede ricchezza e franchigia vera, e la indi
pendenza dallo straniero.
All armi !
Il Comand. in Capo
CIIIAVONE
Luigi Riccardo Ajutante.
Codesto proclama fatto aiggere in Sora riferivasi nul
forza
'
gina (i).
presidiano Veroli.
_
Y
Prospetto a vostra eccellenza queste circostanze ec.
- Signore
- Il tenente Patti pretende che il deposito degli uomi
mini abbia luogo sopra Scifelli, ed asserisce essere ordine di
S. E. Statella. A me non pare che l eccellentissimo abbia
tanto disposto dopo gli antecedenti miei rapporti. Io non sa
prei condiscendere alle premure di Patti, mentre prevedo che
capo di qual
gli altri uf
abbia luogo.
eccellentissimo
tutto il
'
D. Solimetti, Alere.
- La truppa deve ulteriormente rimanere nella vicinan
come sono sino alla ora quarta della vegnente notte, per at
tendere fucili da Roma; ed ove questi non giungessero per
quellora, darsi mano al movimento degli uomini e condursi
in un sito conveniente.
Di sillatta risoluzione ne abbiamo compilato questo
documento da noi sottoscritto, anno, mese e gi0rno come so
-.'.._...,',f/ -
- 197 -_-.
venne a Colle; li presso gittb un ponte posticcio, per dove i
suoi valicarono il-fiume nella linea equidistante tra Arco e
Fontana ( Terra di Lavoro ). interruppe il filo telegrafico, mc
nando seco violentemente gli uiliziali di dogana: giunto alla
stazione della ferrovia di Ceprano, forz circa duecento operaj
a seguire la banda. Con questo apparato di buon mattino si
'
",_-"\_.
- 198 -
- Cialdini che con fervore avea posto mano a distrug
gere il brfg'a_ni'ggio, ottenne invero de' risultati felicissimi; ma
'
nere la normalit del paese afdato alle sue cure tanto nel
lato amministrativo, come in quello de partiti.
'
|l
(4) Mazzini.
- 201 loro conni, senza tener vie di mezzo li minaccm con ferma
ostante i
ni
Ducati.
50,000
- 203
Riporto Ducati
50,000
zi................30,000
3. Per scuole di scherma da istituirsi per la
guardia nazionale.
..
6,000
15,000
2,000
2,000
. .
'-
500
(Terra di Lavoro)
1'
nazionale.
._ .
.\ .
100
'
200
Totale Ducati
105,800
- 204 che venissero iscritti sulle fronde del suo alloro oltre i no
mi di Casteldardo e di Gaeta quelli non meno gloriosi di .
Verona e di Venezia.
dal cuore.
'
Enrico Cialdini.
- 205 -
'
-- 206 -
chiunque con subdola arti lenti di fuorviare la loro societ dal suo
scopo, daranno luminoso esempio di quanto prosperi u_na isti
tuzione popolare, allorch lamore la crea, il senno la regge,
la volont la mantiene.
Napoli 30 ottobre 1861
Il generale d' armata
Enrico Cialdini in
Il luogotenente usciva da Napoli, e vi entrava per la pri
'
ed ha somministrato
longani
'
Ai cittadini della provincia di Napoli a Sua Maest nell'atdarmi il comando del VI diparti
mento militare volle ch io assumcssi in pari tempo qual Pre
fetto il governo civile della provincia di Napoli.
'
la cui
generosa
prospera.
mio
amico, il generale
Cialdini,
- 210 -
via da varii
sindaci,
penetravano nel
regno
nuovi onori
e ri
e gli'nuolamenti
prossima.
Ben presto per il prefetto La Marmora dov toccar
con mano lo stato delle cose il quale n pi n meno pro
avventure romanzesche,
commesso.
'Irovavasi egli d aver sedotta una fanciulla: dalla rigi
da disposizione de' suoi parenti poteva prevedersi qualche fa
tale vendctta. Mezzi pecuniarii difettavano per ispostarla ete
- 213 -
- 211
di Gaeta, qualche principe e vari altri addetti all' aristocrazia
napolitana.
Fu denunciato un comitato che adunavasi in Capodi
Lom
'- 211 militi ivi stanziati erano test partiti per assalire lo monta
gne di Cervinara, dove erano annidati buon numero di bri
ganti. Questi estendevansi anche sulle montagne di San Mar
tino. Un tenente della guardia nazionale mobile con venti uo
mini circa volle provarsi a qualche operazione; ascese su pel
monte che sovrasta il comune..... Non appena giunto venne
accerchiato da forza di gran lunga maggiore della sua, epoco
Tristany
.
.-.
..,___
della vita
date fucilno
- 223 -
governo papale
le
--225
XXVIII
vati de' loro pastori, e i membri dell uno e dell altro clero
vessati in modo miserando e perseguitati con massima in
giuria e le religiose famiglie estinta, e i membri di esse cac
ciate dai loro cenobi ridotti a completa inopia, e le vergi
ni sacre a Dio costrette a mendicare il pane, ed i religio
sissimi templi di Dio spogliati, contaminati e convertiti in
spelonche di masnadieri
-gg
_. 227 _
serva cogli eventi avvicendantisi, era la sola che potesse apri
re sode lusinghe nel futuro, posto che il presente non fosse
in suo potere.
Se una sillaba dovesse togliersi ad un celebre documento
,
- 228 che in proposito fu_compilato dall' ottimo presidente del con
siglio barone Ricasoli, diretta a tutte le potenze, crederci fare
ingiuria alla verit, alla esattezza de giudizi, alla evidenza
delle conchiusioni: anzi un documento cotanto autorevole sar
quali
bisognato op
lei. siamo certi che non mancher alle sue promesse Iddio
che facendo cose mirabili, mostrer una volta che una tanta
tempesta non fu eccitata per sommergere la nave della Chiesa,
esse allItalia
plebiscito, mediante il
-- 233 -
- 234 -
'
- 235 -
,m._a.._
- 236 attaccar nemmeno una citt di terz ordine, mai non osarono
attaccar un luogo custodito da truppa, per quanto scarsa si
fosse: dove arrivano, se non incontrano resistenza, liberanoi
suoi pi che severi furono, con quella buona fede che soglio
no i partiti vinti allorch hanno una cattiva causa a difen
ldere, attribuiti e imputati a biasimo del Governo del re.
purch esercitassero
loro posta
'
/
I
)/
.- 240 --
' .
der vi vista che alle nostre forze non dato di poter circon
dare da ogni lato i briganti, come sarebbe necessario per di
-- 241 -'
- 31 -
-- 242 -
brigantaggio
divino , in
nome del
altri loro
fratelli d Italia.
- Ci che la civilt e l' umanit del secolo non possono
tollerare si , che queste opere di sangue si preparino nella
sede e nel centro della cattolicit, colla connivenza non solo,
la
i
!
_ 244 _.
Esso appoggiavasi sul difetto di una prova giuridica, e sda
va cos con fronte di ferro la generale riprovazione destata
dagli aperti maneggi, con che direttamente e indirettamente
pendiarne il sunto.
- 243 _
nell anima.
- Gaeta. (1)'
- Lasci una volta il signor Ricasoii cader la sua ma
schera, e comandi all' Europa Cattolica di cedergli la sede
: dei papato per fondare in sua vece un nuovo proselitismo,
vrebbe fatto
pensier suo di fare d' una terra ospitale la base delle sue
militari operazioni. Egli invece stim della maggiore impor
tema di non dare appiglio alcuno a questo sospetto.
.3-3
denza da Roma.
. che si battono per uno scopo politico (segue I' acre scrit
. tare) ed allora essi sono mossi dall' amor di patria e del
. loro re, di cui alzano la bandiera; e sono invece banditi
: ed allora non potrebbero n vorrebbero certamente dipen'
ripetere. (i)
v
rio per gli abusi commessi nel paese, e specialmente per aver
adottato come propri sicarii camorristi
: del re teneva
che il governo
Beatissimo Padre,
memore di essere in
antica
ed un
-- 256 Pontefice merito per queli opera di dare il suo nome al suo
secolo.
Se dunque la Chiesa imitando Pio, sua archetipo, il
quando allimperatore
- 251 . re che non avrebbe riconquistato all' impero gli animi dei
lombardi e dei veneti, onestamente alteri della propria na
, zionalit.
tribunali, a quella forma cio che la costituivano imperante Gl' Italiani pertanto, rivericando i loro diritti di na
.. 33 ..
fatti
._ 259 _.
il prestigio di una sovranit temporale. Ma poich dal caos
del medio evo uscirono gli Stati moderni, e si furono conso
lidati colle successive aggregazioni dei loro elementi naturali,
rit Divina del Suo Celeste F0ndatore che mai non Le mar;
ca di sua assistenza; Ella devessere la mediatrice fra icom
battenti, la'tutrice dei deboli e degli oppressii ma quanto pi
docili orecchi trover la sua voce, se non si potr sospettare
tati consigli.
Ai sentimento dei veri interessi della Chiesa non pu
non accoppiarsi nellanimo dell E. V. il sentimento della pro
sperit di una nazione, cui ella appartiene per nascita, e quindi
spero che si studier di riuscire in unopera che la far be
nemerita della Santa Sede non solo,
ma di tutto il
mondo
cattolico.
Art. 1. Il sommo pontece conserva la dignit, la in
violabiiit e tutte le altre prerogative della sovranit, ed inol
- 202 _
'
-- 263 -
__ 264 __
cessit italiane la vogliono per la moltiplicit e la grandezza
degl interessi che sono implicati, non pu d' altro canto dis
simularsi i pericoli d una troppo lunga dilazione, i quali per
varie cause si vanno facendo di giorno in giorno pi urgenti.
Non vi quasi ditlcolt interna di cui l' opinione pubblica
fra gl Italiani non riferisca l origine alla mancanza della ca
pitale, Roma. Nessuno persuaso che possa stabilirsi un as
setto soddisfacente dell amministrazione dello Stato, finch il
centro dell amministrazione non sia traslocato a Roma, punto.
egualmente distante degli estremi della Penisola. La
logica
- 266 -
te e rispettata tutela.
Mentre la S. V. avr cura di esprimere al Governo
di S. M. I. quanto sia piena la nostra ducia nelle sue be
nevoiedisposizioni e nella eflicacia della sua intromissione in
questo rilevantissimo affare, ella vorr ancora far sentire che
il Governo del Re, se quest ultimo tentativo per disavventura
venisse a fallire, si troverebbe avvolto in gravissime difcolt,
e che, malgrado tutto il suo buon volere per temperare le
della Curia Romana, sia nell ordine religioso sia nell ordine
politico, non potrebbe impedire per che lo spirito pubblico
degli italiani non venisse vivamente e profondamente a com
muoversi.
personalmente
i\._*
--...
campagne.
Tolto in costoro il fondamento di un convicimento di
buona fede nella loro azione, rimaneva un artifizio, una com
'
inedito.
Nello scorso mese di Giugno di
lite de caralleggeri Lodi diserto'; poco
bra appunto lo fosse sulle controverse
ziato processo in Livorno di Toscana
questanno 1863 un mi
dopo fu arrestato e sem
frontiere. Erasi gi ini
a carico di quello: il go
applicazione,
sarebber rie
di
partito?
La sottile essibilit, e la espugnatrice perseveranza del
conte di Cavour veniva oggi surrogata dalla franchezza e dal
- 275 -
, _
-_-._-
- 278 carico di porre le basi non solo del suo avvenire, ma di tutto
- 282 -
XXX
- 281 gli che spinto da scel'erati consiglieri si pose alla testa della
rivoluzione.
. Che fece allora Davidde? Egli sopporto con calma la
suh sventura, deplor una si grande iniquit, e quando dalla
suo Iglie-(1)
Ma Dio volle punire il grande delitto; voi sapete la
ne misarabile di quel glio ribelle. Cos Dio vendcher'a nella
sua giustizia le persecuzioni e gli oltraggi che patisce la Chiesa.
I nemici della Chiesa saranno puniti; ma la Chiesa non pu
perire.
Simone morto, ma Pietro vive, e
- 285 sempre pi fedeli alla causa della Chiesa che quella della
giustizia.
Tali enfatiche espressioni bellicose, nelle sue mistiche al
lusioni; sorpresero, ignorando gli astanti se fossero una dedu
zione ispirata dalla sua fede; ovvero se si riferissero a con
certi gi presi e determinati.
ma, con che invero rendeva una qualche giustizia alla sposi
zione del ministro italiano, ma era facilmente a prevedersi che
niun protto sarebbegli ridondato.
L ambasciatore di Francia in Roma Lavaletle s ebbe
questo incarico: espose al governo ponticio che la presen
il porgere ospitalit:
Che il capo della cattolica chiesa, alieno sempre dalle
lotte civili e politiche non poteva respingere veruno che a lui
ricorresse; e api forte ragione un principe qualunque espul
so dal suo trono, il quale alle comuni ragioni aggiungeva
quelle della umanit e della compassione.
Che tali principi erano stati costantemente adottati a fa
vore della famiglia Bonaparte, e malgrado che fosse posta al
bando d Europa, il governo pontificio gli otterse sicura di
- 288 mora. Tutto ci risultare da atti incontestabili esistenti nella cancelleria della legazione francese.
Cotali impronte menzogne pronunciate imperturbabil
'mente dal segretario di stato di S. Santit, arrestarono un
2 istante lambasciatore francese, il quale se non ebbe a ma
' ravigliare del rifiuto che ben poteva attendersi, reputi) sul mo
mento stringente il confronto della ospitalit accordata ai Bo
naparte, sebbene le medesime ragioni non vi concorressero.
Mentre andavansi_ vericando le asserzioni del ministro
Bonaparte
si risolve
di farsene
di Forl.
(Riservata)
Quantunque Sua Santit non abbia luogo a credere
che venga tolto alla pubblica vista, senza che ci abbia urtato
menomamente alcun individuo.
lontana, quanto
il passivo incredibilmente.
Il comitato nazionale interpretando le disposizioni ra
- 294 gionevoli del governo italiano volle porre un argine alla mole
immensa di debiti che sarebbe ricaduta sulla nanza nazio
nale, e avvedutamente per distorne lacquisto emise la se
guente ditdazione.
296 frutto agl importuni pitocchi del primo seggio romano. Cat
tolici di buona fede forse versavano codest obolo pei bisogni
decantati della chiesa, ma invece, interpretandosi il brigan
taggio come una necessit almeno indiretta per ridonar vita
ad un campione della chiesa medesima, non si tosto giunge
nel publico,
prestabilita.
- 38 .
Romani!
Uniamoci sempre pi e gridiamo allorecchio di chi.
ci crede ribelli.
- Viva il Pontece; viva il vicario di Cristo. Gli agitatori del partito opposto a quello nazionale non
era credibile trovassero eco fedele alle loro mene nel centro
dei romani, i quali nella generalit abborrivano in realt il
regime clericale, rimanendo i pochi che pareano fargli buon
viso, costretti da convenienza o da necessit d uliizio; la di
mostrazione, come le precedenti, si
risolse
in una ridicola
nuti osanna.
N quello che avvenne in tal circostanza, estimo avreb
be raggiunto il poco che s ebbe, se gi non fossersi costoro
'
....- '
._ 300 _
nociva l' esistenza troppo prolungata di uno stato di cose va
go troppo e innormale.
'
per si
venuta, il
go il pi assoluto.
l imperatore: si
- 305 -
segnato: La V.u.srrc.
(Annesso al dispaccio del 18 gennaio)
_ 308 _
Impugnare la verit conosciuta uno di quei peccati
.
Il Consiglio medesimo dichiara anzi, quanto al popolo
di Livorno, che esso nella questione politica discorda aperta
mente dal Governo Romano; e che aderisce invece al Pro
gramma del Governo del Re e del Parlamento Nazionale, che
proclam Roma Capitale del Regno 11 Italia.
E mentre professa ossequio e venerazione altissima al
prova per fatto che dessa segn per lo meno un doloroso sta
dio di sosta, senza potersene facilmente prevedere lo sciogli
mento.
I/
__-uu-_. -.
-- 315 -
- 317
voli crisi, mantenendo uno stato quo, entro il quale 1 incal
zare degli eventi, o una resipiscenza
- 218 -
cisione netta, l' emozione cesser. Io non veggo infatti che sia
un agitazione vera, che eccita il paese; il partito (io adopero
la parola sotto cui viene designata) il partito clericale si serve
del pretesto della religione per agitare gli spiriti. Se io vo
lessi citare le parole di alcuni vescovi, si potrebbero vedervi
alcune faci di discordia; ma, lo ripeto, quest agitazione non
profonda; non che superciale.
,,
manteniamo
'
considera_rono non gi
la espressione istintiva
- 322 -
Romani!
di credere che voi che sapeste esser saggi nel periodo trascor
so, in cui al cumulo de mali si aggiungeva I' angosciosa in
- 323 -
- 324 -
'- 325 taste da ogni parte d Italia per la dimostrazione del giorno
18 del passato gennaio, li meritaste appunto, perch dimo
straste di aver conciliato e congiunto
nellanimo vostro la
persuaso che voi non vorrete esser da meno delle altre citt
italiane, le quali, alla scomparsa dei Governi che le domina
vano, seppero tutte, senza eccezione, dare all Europa un esem
pio di moderazione e di generosit unico nella storia; esem
mento, in cui Roma sar resa all' Italia, crede di aver diritto
di chiedervi che abbiate in lui piena ed illimitata ducia.
Restringete pertanto le vostre le, mantenendo la pi esatta
-327-
XXXI
Monsignore,
Non v ha missione per me
- 328 _
venti
).k.-,h
_
- 331 che prega, ad una riguardo che aoga, o alle circostanze che
impongono; ma se a tali argomenti volesse poggiarsi lespres
sione della publica opinione, si correrebbe risico di veder pro
concesso per
tortura di confessionale.
cosi:
proposito
'
- 335 teflce nella sua gloria, o guider la mente e il cuore dei suoi
nuti cosi, che neppure uno di quelli, che per cortesia e rive
senza affermarono la necessit del dominio temporale, inter
rogato per dovere e per coscienza, consenta a farne un dog
ma e un giogo insopportabile pel popolo cristiano.
la frontiera romana.
- 43 -
'
Stimatissimo D. Luigi
Francesco Spina sindaco e commissario di guerra nel
- 339 mento, gli ha ucciso; per cui credo bene che ha adempito al
al sacro dovere di ci che ha praticato.
Il fornitore diete il pane, per quel giorno che fu il com
battimento ascende a scudi 11 e baj. 40. La persona che diete
i fucili domanda il dennaro, non altro, con profondo rispetto
.
: D.mo Obl.mo Servitor vero
Giuseppe Gallozzi
- 340 co il codice delle Due Sicilie; sconvolgere gli ordini tutti sotto
miglia italiana.
'
vuoi, ma
spesso sultuarie e
- 341 -
versato, strap
ridicolo dirli
- 343 -
favore di chicchesia.
Il fatto risulta da una lettera sorpresa ad un tal padre
Isaia provinciale de Cappuccini in Teramo diretta al padre
il padre de popoli.
Il confessore opponevasi, come un mercatante cui venga
'
e congregazione.
governo.
I borbonici scientemente e per impulso proprio, i repu
blicani (se pure una turba di mal contenti e di fanatici ac
calcati colla folla potevan meritare tal nome) nella pi parte
per ignoranza o per seduzione involontaria ernno lo stru
mento pi propizio de nemici della causa italiana. Ve ne a
- 348 -
suo nome alla difesa del trono scrollato; l eco di mille inte
ressi incarnati nel patrocinio della causa religiosa e insieme
fatti spa
mag
briganti; in
briganti; una
non trover certo fra i veri gli di Roma chi si presti a dar
colore di verit all impudente menzogna.
ii Mentre la sua ostinata cupidigia di potere toglie an
da quegli impiegati o
_ 45 _
convertito oggigin
- 355 per le deserte vie del Colosseo, dove il luogo e l antica mae
st di que resti stupendi della grandezza nostra avrebbero
ridestato degnamente le imagini avite in opposizione a quelle
imposte dall intollerabile giogo sacerdotale.
Il brio del tanto famoso carnovale romano suol mag
giormente dispiegarsi nel gioved che chiamasi grasso. Questo
di appunto fu fissato a solenne dimostrazione contro la poli
zia papesca e glinsolenti ospiti napoletani,
Nelle ore pomeridiane pertanto consuete al divertimento,
dalle contrade che mettono al Campo Bovario ovvero Fro
Romano aluiva grande quantit (1 individui. Le vette capi
toline che contornano a declivio spirale gli ampi scavi sotto
posti, disegnavan da lunge una zona variopinta di eleganti
persone pacicamente discendenti, in quella che numerose
coppie sboccavano sull inuguale spianata del Foro da S. Ma
ria della Consolazione, dalla via di Marforio, dal tempio di
Giano, e da altre adjacenze. Tutti poi dopo aver formicolato
per l amplissimo campo, convergendo allarco di Tito porta-
troppa massa
che
la stampa d'ogni
paese vi prodigava.
ne e tranquillit,
'
numero de presenti
'
cosa che lungi dall aver d' uopo d impulso, ha bisogno per
consueto, di ritegno e di temperanza, rivelavasi il carattere
appostato dal
alla
penetrare
la cosa al
4v
-_ 360 -
- 361 '
pi inuenti rappresentanti della potest temporale del papa,
un nuovo cambiamento di scena avveniva in Italia, pel qilale
sostanzialmente illprogetto de vari partiti sub una scossa; la
la politica e lamministrazione dovettero sottostare ad altre
modicazioni e ristagni che incagliavano la compattezza e lin
tegrit dell autorit del governo; mobilizzavasi la forma dei
programmi ministeriali, e con essa perdeva pi o men diret
- 363 i
i
del parlamento, senza programma determinato, ma duttile fa-,2
cilmente ed estensibile; uomo che, volentieri direi, facea pro,e
dell autorit.
.
Malgrado per codesto eccentrico antagonismo, quelle as
sociazioni dopo aver rapidamente camminato, s erano rese im
- 366 _
Appunto perch le circostanze sono diicili il dovere
dei cittadini di non retrocedere innanzi
lo scopo. Ma noi'
-- 367 -
-- 368 -
- 369 -
'
scorgeVa
re che lo appogger nella esecuzione del suo programma. Il Barone Bicasoli a sua volta dichiar di non volere
uscire dai fatti puramente parlamentari in risposta ai tanti
-, !t'f -
- 370 personali sollevati dal Battazzi ; disse che l ordine del giorno
del 10 o 11 Decembre sembrava sufficiente a dare piena au
torit nella coscienza publica, e nella coscienza innanzi tutto
del parlamento italiano soggiunse che mancarono in breve
le occasioni per le quali esso ministro dovesse dubitare della
sua credenza, e senza trovarne la causa, doveva dirsi che l'in
camera de deputati.
'
-- 373 -
ducia entrare
fatto a stare.
Nacque allora in me, e francamente accolsi nell ani
mo il pensiero che il Ministero dovesse dimettersi; a seguito
rispettate
e grandi
degl interessi
publico.
Unanimemente ritennesi che il Rattazzi ligio a Napoleone
mettesse la sua opera per farne lItalia dipendente da lui e
delle voglie francesi, e che la sua successione a Cavour e Ri
casoli significasse appunto una soddisfazione per la Francia
medesima, la quale sia per la destrezza del primo, sia per la e
nergia del secondo era costretto a continue preoccupazioni;
ora stante le intelligenze e le ispirazioni assorbite tra il pro-'
fumo delle aule parigine, le suscettibilit imperiali venivano
immensamente sollevate per tale nomina, e avendola a fare
con tal uomo che non sostenea il confronto de precedenti, il
gabinetto imperiale respirava, augurandosi eziandio di corre
gore la durezza inesorabile delle conseguenze, di cui il conte
di Cavour avea gittate le fondamenta.
- 378 -
verso quello dal lato del governo medesimo; in parte per lau
dacia ed esorbitanza decapi, le cose si spingessero oltre, e pro
vocassero tale conflitto da ricondurre alla ne il vecchio or
dine col ritorno de' rigori giusticati dagli eccessi di piazza
elemenli liberali del paese, di fare una societ sola delle socie
t liberali tutte, dovea meritare l approvazione di tutti i rap
- 380 *
biamo avuto occasione di notare, era un punto di diversio
gulejo del Sig. Rattazzi, anima arida e secca come una mum
mia (1 Egitto. Quest' uomo non degno di presiedere i destini
di un gran paese.
'
_ 381 _
voli vantaggi, le truppe imperiali austriache si destreggiavano
in tortuose manovre, perchg attratti anche da questa parte i
soldati italiani, meno gravasse il loro numero sulle Due Si
cilie, e un campo pi facile rimanesse all' ex--re per dar svi
luppo alle reazioni secondate dal feroce brigantaggio di quel
le provincie.
con voi il giorno 20, come era mio desiderio. Circostanze im'
periose me lo impedirono: oggi nalmente ho il grandissimo
conto (1 essere fra questo bravo popolo, fra cui veggo tanti
miei prodi compagni d armi.
Non la prima volta che il popolo di Parma ha date
prove di eroismo, e quando l occasione si presenti, sono per
suaso che queste si centuplicheranno.
velo
mazia.
- La diplomazia la faremo noi colle nostre armi; la
faremo colle nostre carabine.
La missione principale del mio giro quella di ve
dervi e di istituire il tiro nazionale, onde esercitarvi al ma
neggio della carabina.
Bench io sappia che sapete bene maneggiare la ha
ionetta, desidero anche che sappiate colpire il nemico come
si deve. Colla carabina e destri a maneggiarla noi otterremo
tutto.
... 334 _.
pristino mestiere.
e la
_ 335 __
abusi; per intide le guardie di polizia infette ancora delle
proclama
pi
te
italico.
'
recente governo
fosse stato adoperato per l' osservanza normale delle sue leggi,
certo sarebbe stato cattivo indizio in governo liberale lesser co
stretti a farle cosi eseguire; nel caso per la severit era ecce
popololll. . .
_
I pi teneri del popolo lo a/fogano aprendogli dinanzi line
di
- 391 -
venivano solleci
tuttavia
50 -
- 394 ultime prove, ed egli (il ministro) aver tali notizie da cre
dere esagerate le novelle delle provincie napolitane, e doversi
Battazzi.
del decreto; la
Nola.
._ 399 _
Il brigantaggio esiste senza dubbio sopra una larga scala,
Papa Pio XI
.e-l
ecclesiastici.
_
_
Per questi 1' inferno era irrevocabilmente aperto!
La stessa dispozione per interpretazione benignamente esten
siva merce il favore della causa pia, veniva applicata in tutto
il regno d Italia dove trovavansi e.z: militi al soldo papale ed
'
<f\ M
- 403 -
luce maggiore
sia
, __, .._,-\
vinta
tolleranza del
ed
un
collegio
-__
_______J,
___.,.._ _,__-.__._.
, .q..-Af\
A.___._.J\
._ 40" __
,rando I' impunit goduta da que furfanti, si atterrl e volte
ricorrere alla polizia francese, dalla quale s ebbe in risposta
che alla persona contro cui ci aveva ricorso non poteva farsi
di pi, e che, in vista delle minacce e del pericolo, la polizia
medesima concedcvagli il porto di armi per difendersi in caso
fosse aggredito.
-Il Boja di Napoli venne a contesa con un calzolajo in
Piazza Farnese, e senza pi con pochi colpi lo rese cadavere.
l gendarmi papali accorsero immantinente; ma riconosciuto il
personaggio che avea imbrandito il coltello e percosso, si ar
retrarono, a a scherno della giustizia e dell' umanit, 1 ucci
briganti cercavano
morir
con loro; e
- 410 _
di Meldola, Laureati Giacomo, di Cento, della suddetta com
pagnia e reggimento, e il milite Rampana Antonio della quinta
compagnia, guardia mobile d Avezzano.
Lorda dei briganti s aperse fuggendo. Cred senza
dubbio che le truppe numerose tenessero dietro a loro. Fu
dato il segnale della fuga, il distaccamento fu salvo, ed ilvit
ce dei fuggitivi.
Un' altra colonna condotta dal maggiore Marsuzi per
le alture avrebbe tagliata la via di scampo all intiera orda,
se una falsa notizia non la faceva deviare.
La banda ebbe tre morti trovati nora ed otto feriti.
Seguita senza posa dal capitano Galli, dal maggiore Marsuzi
e dal capitano Besozzi del 440 reggimento, priva di viveri,
estenuata si disperdeva gettando armi, cappotti e zaini. Una
quindicina furono gi arrestati in varie direzioni dalla truppa,
dalla guardia nazionale e dai contadini. Una cinquantina di
briganti ripassarono il Liri la mattina del 7 inseguiti dal tuo
gotenente Polidori del 440 reggimento che raccolse armi eve
stiario gittat_i nella fuga.
Alle truppe che ho I onore di comandare sulla fron
tiera rendo noto la fermezza del
distaccamento di Luco,
_-. \
- liti! _
Tra gli stranieri men immenso rumore larresto segni
- 413 di altra nazione. Mala sorte per lui volle che in una corsa
da Napoli a Roma s imbattesse in una vettura dove erano
amici del governo italiano, e udendolo parlare in lingua te
desca, sembra che qualche molto fosse compreso dagli astanti.
lasci
by) verg una lunga lettera, nella quale, lasciando stare quant0'
non ci appartiene strettamente, egli confessava aperto la mala
accoglienza ricevuta da tutte parti, per dove transitava Vi
- 416
slocata nella periferia spirituale, sarebbe sfuggita al dominio
politico per occupare i penetrali della teologia. Divinizzando
il dominio terreno del papa era indiana specialmente il diritto
dei re confondendo le origini e i principi; ma la serie ter
ribile delle conseguenze che sarebbono derivate da una ab
-ll'l-
XXXII
modo rigoroso al
'
-- 421 -
fuggiti per tema della leva, oppure per delitti. Il governo pon
ticio sovviene con armi e col danaro, e per non essere sco
perto adopera ogni sorta di artizio. Una volta, a modo d'e
sempio, forn parecchie centinaia di cappotti militari, e per
riuscire nell intento il ministero delle armi annunzio una ven
dita all asta pubblica di quei cappotti. Un
prete francese si
N. 41.
- Il Maresciallo di campo
R. TRISTANY.
- Al signor Isidoro Berselli, capitano, in Ceprano. I
- 423 -
pra Luce, paesello collocato sulle sponde del lago Fucino nel
circondario di Avezzano. il presidio era composto da un di
staccamento di 20 uomini del 44.0 di fanteria, cinque dei quali
per ragioni di servizio erano assenti. Nel volgere di pochi
momenti i briganti baldanzosi per il soverchiante numero oc
cuparono tutto l' abitato. Il sergente, che comandava il distac
._ 424 __
il farmacista Vagnozzi, a Campo di Fiori; essere la sua banda
(forte di 200 uomini) partita da Roma il 30 marzo a piccoli
distaccamenti da 15 a 20 uomini 1 uno, essersi radunata il 4
aprile nel piano di Arcinazzo non lungi da Trevi, vicino ad
un' osteria: aver ivi incontrato un carro carico d' armi, che
ed i rispettivi sacchi.
'
qualora que
- 425 -
Gendarmeria ponticia
il Comando della brigata di Vallecorsa.
(0 UFFICIO)
.
Eccellenza,
- 426 . signor generale, che far del tutto, anche a costo della vita,
(1)
il meno
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-
denito la reazione
- 429 i
\-.\volmente
dei
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t
.
of- '
a
pericoli (0
muni.
Rallegrandoci di questo fatto, noi dobbiamo altamente
deplorare che possano sussistere tuttavia ragioni politiche, per
le quali serbato ai pi pertinaci nemici della Francia e del
I' Italia il privilegio di potere congiurare impunemente ron
,.,vs_
_"
-- fi38 -
boniana sono minori Quella parte che nel 1860 lasci copri
re di obbrobrio la propria bandiera, che non seppe difendere
n i suoi principii, n il suo Re, che non seppe arrendersi
con dignit, n cadere con gloria, non ha saputo trovare al
- 439 -_
mente si mette egli stesso alla testa dei soldati del Papae del
1 Austria per entrare nel regno. Uno degl' interrogati
deponeva pure aver chiesto ad uno dei compagni di Crocco
per nome Sacchitiello: Che fai pi in campagna; ora ti hai
fatto i danari; perch non cerchi ritirarti? ed il Saccltitiello
avergli risposto: lo fui invitato da parte del nostro re Fran
cesco, e perci mi riunii colla banda. Ora ci stato riferito,
precisamente ieri, dal capo della banda Teodoro che venne a
ritrovarci, assicurando che egli aveva ricevuto notizia dal re
- GIUSEPPE Tannxo.
- Accanto alla firma il suggello con lo stemma bor
bonico.
- Il Tardio intimava ricatti a nome di Francesco Il.
. Eccone il documento:
FRANCESCO Il
ma mai. nscno DELLE DUE SICILIE
- i-it -
Il municipio.
Ai primi di febbraio test scorso un brigante per no
me Francesco Gambaro si costituiva in Sant Angelo dei Lom
bardi, ed interrogato per qual ne si fosse associato ai mal
fattori, rispondeva :
- Il -
rebbe inutile.
Assai opportunamente una nota del deputato Castagnola
qui riferisce i seguenti documenti.
I
Il sergente Romano, di Gioia. mentre teneva la cam
pagna, scrivea pietoso giaeulatorie, ed intitolava gli assassini
che dipendevano dai suoi ordini giurati della fede cattolica;
essi prestavano giuramento, la cui formula fu rinvenuta nei
suoi portafogli quando venne ucciso, e che merita di esservi
integralmente riferita:
Atto di giuramento e di fedelt
Nel momento medesimo di disposizione superiore si
conferma che nell anno, mese e giorno noi tutti in unanimi
ti articoli.
'
mente si stabilito.
- Promettiamo e giuriamo che durante il tempo della
nostra dimora sotto il comando del prelodato nostro coman
signor coman
IL COMANDANTE SUPERIORE.
.. Ne meno signicante di questa formula di giuramento
sono le confessioni che un capo brigante, per nome Pasquale
Forignone, faceva il giorno 23 febbraio dellanno corrente in
seguito ad apposito interrogatorio in Gesualdo, provincia d'A
vellino. Siccome il brigante mostrava esser persuaso di aver
risposte fu
rono le seguenti:
Domanda. Con questi convincimenti perch non vi siete
presentato voi ed i vostri compagni, persuasi che odiati da
i furti, gl in
_ 445 __
zioni, incendi, quand' anche questi mezzi, l umanit disono
rando. avesser potuto fargli sperare il riacquisto del trono, pe
r non pu essere che una favola la vostra assertiva!
R. Essendoch avete fatto venire i bersaglieri e che
sar fucilato, persuaso come sono di morire, vi assicuro che
i.
che
l istigalore, il
- 448 _
. I soccorsi materiali che il soggiorno di Francesco Il
nella eterna citt procaccia al brigantaggio nelle nostre pro
vincie non ne sono per la peggiore n la pi dannosa con
ve
- 449 tichi dominii. Tutte queste dicerie derivano dalla facilit con la
quale sono credute per la presenza di Francesco II in Roma :
il giorno in cui egli fosse in lspagna, in Baviera od in qual
'l
__, 450 _
La conseguenza morale del sentimento di sducia e di dub
biezza intorno all' amenire che questo fatto genera ed ali
menta di per s sola un male gravissimo, ed una delle pi
- 451 -
uma
per dimostrare
n_ iu5_._
T.\.....-....7
- 152 .
urbano diquel paese fu posto in carcere; poi liberato per la
protezione del capitano Caracciolo.
- Ad un brigante, il sergente di Gioja, fu sorpreso un
diario che avea intitolato - le mie disgrazia - Ivi si legge
.. In questi, cio tredici masnadieri qualicatisi per difensori
di Francesco ti e della santa Chiesa romana, esisteva il solo
sentimento di rubare e non mai quello di
ladri
nota altresi per una delle principali cagioni, che chiama pre
disponenti, lo stato economico del campagnuolo, pel quale stato
il brigantaggio si verificato in maggiori proporzioni dove
l' inuenza del bisogno era pi intensa. La sola miseria peraltro
ai asserisce che non avrebbe sortito effetti cotanto perniciosi,
di brigantaggio la tradizione
regia. Inoltre
Due
- 55-I -
guerra in
Cosenza per la
provincia di Cosenza.
i l detti tribunali saranno composti di un colonnello o
luogotenente colonnello presidente, e di cinque giudici. due
dei quali uziali superiori, gli altri capitani, oltre a quattro
supplenti da designarsi tra i maggiori o capitani.
- Se per le esigenze del servizio non consentiranno a
che si distraggano dalle loro funzioni pi uiziali superiori
o pi capitani rispettivamente, come egualmente nel caso in
cui non ve ne sia in numero sufciente nel luogo in cui deve
- 455 - >
grado inferiore, con che il presidente sia sempre il pi elevato
in grado, e nel caso di parit di grado, pi anziano.
scale ed al segretario il
ministero
larresto.
6. L' uliiziale comandante le truppe, presso cui sta
bilito un tribunale di guerra, non appena cadr in arresto un
imputato di brigantaggio, dovr immediatamente ordinare l'i
di testimoni
dipendenze si troveranno le
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