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18/2/2015

Elementsofarchitecture:DeliriousVenice|Area

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rivista di architettura e arti del progetto

v
Progetti

Elements of architecture: Delirious Venice


Marco Casamonti 21 ottobre 2014

area 136 | elements

Nella presentazione di questo numero di Area abbiamo letto criticamente lipotesi di


studio proposta da Rem Koolhaas con la sua mostra Elements of Architecture
evidenziando alcuni spunti di riflessione incentrati sulla considerazione che la mostra
inverte programmaticamente i fondamentali della disciplina confondendo i mezzi con
i fini, larchitettura con gli elementi costruttivi fino al punto di affermare, non solo che in
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questa Biennale non sono presenti intenzionalmente gli architetti, ma incidentalmente, a


mio giudizio, neanche larchitettura (se non suoi frammenti o parti di questa): scale,
rampe, ascensori, corridoi, porte, balconi, sanitari, caminetti, finestre, muri,
controsoffitti, facciate e cos via.Tuttavia, se la sottolineatura dellimportanza della
conoscenza del valore evolutivo dei singoli elementi costruttivi costituisce unintuizione
felice che sottrae il progetto dalla schiavit del gesto eclatante e creativo, rimane da
verificare prioritariamente la coerenza della proposta ed in secondo luogo la sua utilit
rispetto ai temi e i compiti a cui chiamato oggi il progetto di architettura.
Si tratta di due questioni differenti, la prima attiene alla valutazione del rigore scientifico
con cui stato condotto questo lavoro di ricerca sugli elementi giudizio che tuttavia
non mina il significato intrinseco della mostra la seconda riguarda viceversa la
correttezza e la congruit con il fare contemporaneo di una simile lettura retrospettiva,
problematica che invece richiede una attenta verifica in grado di confermare o
vanificare lefficacia di quanto supposto.
Lindagine sulla coerenza della trattazione delle diverse sezioni si compie confutando
quanto esposto proprio in relazione a quei fondamenti disciplinari a cui la mostra
intende fornire nuove indicazioni, viceversa le ricadute e le prospettive rispetto al
progetto di una simile lettura richiedono una verifica puntuale dei temi attraverso casi
studio architetture selezionati per studiare lopportunit di una analisi grammaticale
per parti del testo architettonico.
1) Lindividuazione degli elementi, la loro classificazione e comparazione.
I fondamenti della ricerca scientifica poggiano le proprie basi sulla classificazione
attraverso lindividuazione di comportamenti o caratteristiche comuni a famiglie di
soggetti o elementi selezionati in base alle loro differenze o similarit a partire
dallappartenenza riconosciuta ed evidente ad una determinata specie o un determinato
genere. Tale rigore non assolutamente derogabile poich renderebbe opinabile il
valore stesso della ricerca. Se ci vero, la selezione dei diversi elementi oggetto dello
studio proposto da Koolhaas e laccostamento di alcuni elementi, cos diversi tra loro,
appare discutibile. Come si fa ad esempio a confrontare un caminetto con un corridoio?
Un antico sistema di climatizzazione della casa utilizzato per riscaldare i diversi ambienti
con un elemento di distribuzione e collegamento spaziale tra le varie parti di un edificio?
O ancora un gabinetto, ovvero, come esposto, una collezione di tazze con modelli
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fluttuanti dallantichit classica ad oggi, con un balcone? La mostra presenta infatti


elementi che appartengono a generi diversi, alcuni riguardano specificit tecnicostrumentali per lo svolgimento di particolari funzioni che appartengono alla vita
delluomo, altri invece riguardano il funzionamento dellorganismo architettonico
palesando ruoli e significati difficilmente confrontabili.
Cos se il tetto e il muro sono elementi strutturali attraverso i quali, da sempre, si
definisce la costruzione dello spazio fisico di un edificio attraverso lazione del recingere
e del coprire, il pavimento senza dubbio un elemento di finitura che ha a che vedere
con la decorazione o luso di un determinato ambiente anche se, impropriamente, nel
catalogo, risulta mescolato con i solai i quali, come noto, sono elementi strutturali
orizzontali.
Ma non soltanto la differenza di genere a rendere difficile una lettura trasversale
comparata dei diversi elementi quanto il modo diverso con cui ciascun elemento viene
trattato. Per alcuni la lettura si muove geograficamente e quindi spazialmente
confrontando temi che evidenziano la loro diversit in relazione allintorno culturale di
appartenenza, per altri risulta decisivo il dato temporale per cui si confrontano esempi
nella loro evoluzione storica. Nella sala dedicata alle facciate vi sono frammenti in scala
reale di rivestimenti di edifici contemporanei, mentre lanalisi evolutiva relegata
allinterno del catalogo. Per la sezione dedicata al tetto la mostra propone la visione di
modelli di sistemi di copertura appartenenti alla cultura cinese lasciando pochissimo
spazio per unanaloga analisi rivolta ai modelli occidentali, oltre esempi di membrane e
coperture continue che certamente non esauriscono la vastit dellargomento. La
finestra, elemento che da sempre caratterizza la calligrafia e quindi il carattere di un
determinato involucro architettonico, sia esternamente, disegnando la partitura delle
facciate, sia internamente, regolando il modo con cui la luce penetra lo spazio
dellabitare, trattata come un banale meccanismo di apertura e chiusura
dellinvolucro. Evidentemente il tema della finestra associato al serramento inteso
come strumento, una confusione palesata dal protagonismo dato nellallestimento al
macchinario che apre e chiude un telaio in alluminio per verificare la validit e la
resistenza di cerniere e maniglie. Analogamente appare fuori contesto, per una
trattazione sullarchitettura, la visione del castello metallico dove gli stessi componenti e
minuterie sono pronte per lanodizzazione. In definitiva la mostra non segna alcuna
differenza tra lelemento architettonico e il design del componente tecnico che magari
parte non significativa di quello stesso elemento. In egual modo alcuni elementi sono
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trattati in maniera tanto basica da risultare del tutto superflui per larchitetto, come
lingresso del padiglione dove loccasione della cupola affrescata da Galileo Chini offre
lo spunto per affrontare il tema delle controsoffittature quali elementi di definizione
dello spazio architettonico, mentre nellattualit risultano vani di carattere pi tecnico
dove scorrono tubature, le canalette degli impianti elettrici e le canalizzazioni della
climatizzazione. Analogamente privo di interesse per larchitetto ma, ritengo, anche per
il pubblico dei non addetti ai lavori, il dettaglio costruttivo di una scala mobile con
tanto di frammento al vero di tre gradini metallici, mentre risulta del tutto riduttiva
lipotesi che le rampe, allinterno o allesterno di un architettura, si realizzino
prioritariamente per risolvere il problema delle barriere architettoniche. Tale accento
il risultato di una macchina espositiva ed un allestimento che evidentemente non ha
funzionato correttamente perch, a ben vedere, nel catalogo pensato sotto forma di
pregevoli libretti descrittivi dei singoli lavori di ricerca la rampa trattata in modo
sufficientemente completo rivelando il proprio ruolo di elemento architettonico
indipendentemente dalla sua valenza tecnica o dalla sua utilit duso per talune
tipologie di fruitori.
Probabilmente tale assenza di rigore e coerenza nelle diverse ricerche e quindi nelle
diverse sezioni al pari della discrasia mostra / catalogo, ora ricordata, che desta pi di
una perplessit in chi scrive deve essere considerata come intenzionale o del tutto
ininfluente per lautore nel momento in cui le diverse ricerche sono condotte da gruppi
eterogenei di studiosi. Inoltre il carattere didattico-divulgativo dellintera trattazione
lascia intravedere linteresse del direttore per un pubblico generico o di studenti
totalmente digiuni di studi legati allarchitettura altrimenti risulterebbe poco spiegabile
anche lesposizione del notissimo modello della Maison Dom-Ino ricostruito in legno e
posto proprio davanti allentrata del padiglione centrale.
2) La coerenza con il progetto contemporaneo della classificazione e individuazione dei
singoli elementi costruttivi.
Indipendentemente dal rigore della trattazione dei singoli temi occorre anche verificare
se tale lettura per elementi, certamente efficace in chiave di analisi storico-critica rivolta
al passato, abbia una reale efficacia o utilit rispetto al progetto contemporaneo. In
particolare necessario e interessante valutare se rispetto alla complessit odierna
lipotesi di Koolhaas, cio che questa si manifesti in tutta la sua portata solo
osservando le sue parti costituenti al microscopio quindi valutando la realt per parti
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distinte, attraverso frammenti sia unipotesi corretta e coerente rispetto a quella


stessa complessit di cui ci viene suggerito il metodo di studio e conseguentemente la
conoscenza. Contrariamente a ci che sembra Rem Koolhaas di gran lunga il
principale esponente di una cultura post-moderna che guarda al passato come fonte
inesauribile di ispirazione; se in tale visione si possono riconoscere tutti coloro che
considerano il progetto come frutto di conoscenza, e principalmente una attivit
intellettuale e umanistica, non altrettanto condivisibile appare, proprio della cultura
post-moderna, il gusto della citazione, del frammento, della riproposizione per parti di
scritture e testi che appartengono a ci che possiamo definire la catena evolutiva del
pensiero: una storia ricca di esemplificazioni che devono essere lette e comprese nella
loro interezza, in relazione al contesto storico-culturale, economico e politico, che le ha
generate e rese possibili. Di questa catena evolutiva Koolhaas dimentica
intenzionalmente uno dei passaggi pi discussi e cruciali, il moderno rifacendosi ad una
lettura per parti che pare derivare pi dai trattatisti e dalla tradizione classica che non
dalle ipotesi rivoluzionarie ed integrali delle avanguardie, dal Bauhaus ai Radical.
Non sufficiente inserire nelle proprie letture a fianco del tetto, del muro, della facciata,
della finestra, novit derivate da invenzioni strumentali del XX secolo come lascensore
e la scala mobile per essere al passo con i tempi, o meglio aver compreso loggi come
il semplice passaggio dalla tradizione classica alla tradizione moderna.
Le stringhe di DNA (per usare le sue esatte parole) verso cui guarda Koolhaas
sembrano non giungere allattualit per fermarsi a quel dualismo classico-anticlassico
espresso per punti secondo il quale il tetto non a falde ma piano, anzi un giardino, la
facciata non ha partitura, ma libera, il muro non esiste, ma ci sono i pilotis, e cos via.
Si tratta di una contesa che ha caratterizzato per intero il secolo scorso che pensavamo
consumata e quindi superata sia nella iterazione della tradizione classica, sia nella sua
versione oppositiva, sia nei rigurgiti post international style, per approdare ad una
contemporaneit dove tutto si mescola e confonde, dove il concetto di elemento
architettonico singolo, di tipologia, evolve verso una multiculturalit nella quale molti
dei nostri piccoli frammenti e delle nostre certezze si intrecciano e si perdono. Per
essere pi chiari e pragmatici, il tetto, come elemento architettonico, un tempo
coronamento delledificio realizzato nella tradizione occidentale tramite falde rettilinee,
o inclinate ad andamento curvilineo secondo la tradizione cino-orientale, trasformato
con il moderno in un lastrico solare, pi raramente in un giardino, oggi un elemento
pi complesso e multitasking che si mescola con altri elementi, come la facciata e il
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balcone; pu ospitare finestre e si usa in moltissimi modi: dalla palestra, alleliporto fino
a generare nuovo suolo coltivabile o ulteriormente costruibile come avviene negli hirise buildings di Hong Kong.
Ha senso allora osservarlo al microscopio, isolarlo come elemento a se stante, studiarlo
come frammento?
E ancora la facciata con la sua struttura e le proprie regole che il moderno nel tentativo
di distruggere ha finito per riaffermare rendendola libera ma allo stesso tempo cardine
di uno dei cinque dogmi del proprio manifesto propagandistico, oggi molto di pi che
un singolo elemento architettonico avendo assorbito, nel suo alveo, tanto la finestra,
quanto la copertura o il balcone e, dal Centre Pompidou in poi, cos come in moltissimi
altri esempi doggi, lascensore, la scala mobile, gli impianti. Lattualit ci consente allora
una lettura parziale della facciata come elemento architettonico o non si tratta piuttosto
di una visione inadeguata per spiegare le tendenze in atto nella contemporaneit?
Gli esempi e le dissertazioni, come risulta evidente, potrebbero riguardare ciascuno
degli elementi architettonici la cui lettura evolutiva ci proposta oggi da Koolhaas
secondo una visione parziale che comprende solo lo studio del passato e che mal si
adatta allattualit perch tutta compiuta sul particolare alla scala micro. Loggi propone
una visione simultanea comprensibile tanto al microscopio quanto in modalit
satellitare e deve corrispondere e confrontarsi con la nostra opportunit e facilit a
zoomare dal particolare al generale e viceversa; siamo abituati a farlo, tanto
osservando il mondo o una casa con Google Maps, quanto disegnando sui nostri
computer in assenza di scala, dallassieme al dettaglio, dal generale allinfinitesimo,
ruotando semplicemente il cursore del mouse che ciascuno tiene sul proprio tavolo, un
apparato strumentale che tuttavia ha modificato il nostro modo di immaginare e
osservare le cose e quindi di catalogarle, studiarle, progettarle.

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Focus Bathroom
essay Alfonso Morone
Paolo Giardiello interview
Roberto Lazzeroni, Andrea
Lupi zoom Duravit per uno spazio di grandi
contrasti! object Tavola, Tavoletta, Andrea
Crosetta/Antrax Texture Collection,
Meneghello Paolelli Associati/Fima Carlo
Frattini

Mediterraneo: artigianato e produzione


nelluso della ceramica in architettura
Agli inizi degli anni
Cinquanta Paolo Soleri,
dopo aver trasformato un
pulmino nella sua casastudio itinerante, inizi un viaggio lungo la
penisola che lo porter anche sulla costiera
amalfitana. Si

Lintimit condivisa
Il bagno un luogo dello
spazio architettonico
fortemente condizionato
dalluso che richiede prestazioni elevate e
specifici apparati per svolgere le azioni a cui
deputato. Funzioni che Le Corbusier

ILBagno, una collezione borghese dallidea al


prodotto: Roberto Lazzeroni e Andrea Lupi
Il Bagno lultima
collezione di antoniolupi.
Intervista a Roberto
Lazzeroni, designer della
collezione e Andrea Lupi.

I fondamentali per larchitettura


Marco Casamonti presenta
area 136: Elements.

area 136 elements


Una riflessione sulla 14ma
Rassegna di Architettura
della Biennale di Venezia e
sui fondamenti su cui poggia larchitettura.

Shihlen Office Building


Alvaro Siza e Carlos
Castanheira insieme per la
realizzazione della sede
amministrativa della Shihlen Office Building a
Huaian City.

The House of the Infinite


Alberto Campo Baeza
realizza un piano
orizzontale infinito che si
affaccia sul mare di Cadice.

House for Tree


Con la House for Trees viene riportato il

Museo Jumex
Un museo progettato da David Chipperfield

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verde in citt, facendo


convivere complessi ad
alta densit abitativa e
alberi tropicali.

Architects per esporre la


pi grande collezione
privata dellAmerica Latina.

CDD Centro per disabili


Il Centro Diurno Disabili di
Seregno, realizzato da
Archea Associati, nasce da
un approccio gestuale alla materia
architettonica, per rispondere in modo diretto
e minimale al programma funzionale.

Glass Farm
La piazza del mercato di
Schijndel, distrutta nel
corso delloperazione
Market Garden durante la Seconda Guerra
Mondiale, acquisisce oggi nuova vita attraverso
il progetto di MVRDV.

MoyaMoya
La caratteristica pregnante
della costruzione di studio
Phenomenon la struttura
in acciaio inossidabile che la circonda.

Solo House
Un volume orizzontale
nudo che si stacca dal
suolo per rimanere sospeso
in un tempo quasi arcaico.

Finish Tower Rotsee


Una nuova torre di arrivo
per le regate che si
svolgono nel lago di Rotsee
dove prevista per il 2016 la realizzazione di un
completo centro per il canottaggio.

Chiarano Primary School


La scuola primaria di
Chiarano un edificio
poroso, ovvero consente
allambiente e alla luce di penetrare allinterno
degli spazi.

Twin Houses Kastanienbaum


Unabitazione bi-familiare
immersa nel verde, non
lontana da Lucerna e dalle
rive del suo lago.

House in Ubatuba
Unabitazione con una
splendida terrazza sul tetto
che si trova a livello strada;
un ponte collega questultima allentrata
principale dellabitazione.

Row Houses Bom Sucesso Design Resort


Ines Lobo progetta una
struttura suddivisa in
diciotto unit abitative,
vicino al lago bidos, sul
sito che ospiter il futuro Golf and Country
Club
Bom Sucesso.

Dalarna University Library


Ledificio si sviluppa su
3000 mq, in una spirale di
conoscenza che si integra
armoniosamente con il paesaggio circostante
del campus universitario di Falun.

Museum of Vucedol Culture


Un museo integrato nel
contesto naturale, quasi
completamente interrato e
aperto verso lesterno ed il

Barrakka Lift
Un ascensore panoramico
da venti piani si erge ai
confini del centro storico
fortificato di La Valletta.

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paesaggio solo attraverso la facciata.


Ampliamento dellUniversit di Eskilstuna,
Svezia
Lobiettivo del concorso
quello di fornire

Nuovo Centro Arvo Prt, Laulasmaa, Estonia


Il Centro Arvo Prt stato
fondato nel 2010 dal
celebre compositore

suggerimenti per la progettazione di un nuovo


edificio allinterno di Kv Verkmstaren 6 e 7 ed
integrare lantica bath house nel vicino
blocco

estone molto apprezzato e rispettato a livello


internazionale, Arvo Prt, con lobiettivo di
preservare e studiare la sua

Itinerario contemporaneo: Lisbona


Lisbona ha da sempre
presentato uninteressante
contributo allarchitettura
contemporanea, in
continuo rinnovo. Litinerario costituisce un
aggiornamento a quello pubblicato su area 71.

Nuove interpretazioni per il centenario di Lina


Bo Bardi
Si celebra questanno, in
Italia, in Brasile, e in altri
paesi, il centesimo
anniversario della nascita dellarchitetto e
designer Lina Bo Bardi. Nata a Roma il 5
dicembre 1914, quattro

Segni, misure, spazi. La ricerca dautore di


Alvaro Siza
Le sale del Mart di
Rovereto ospitano un
articolato racconto
dellopera dellarchitetto portoghese lvaro
Siza attraverso la presentazione di unampia
raccolta di disegni autografi, tanto studi
ideativi, quanto istantanee di

Limpegno culturale di Ignasi de Sol-Morales


a Barcellona
Il catalano Ignasi de SolMorales appartiene a quella
cerchia di architetti letterati
che hanno portato un tangibile contributo alle
riflessioni sul rapporto tra storia e architettura
contemporanea, erede del movimento

La lezione al pubblico italiano di Toyo Ito a


Bologna
Continuano le occasioni
dincontro organizzate dal
Cersaie di Bologna, il
Salone internazionale della Ceramica per
lArchitettura e dellArredobagno. Giunta
questanno alla 32 edizione, la Fiera vanta
ospiti precedenti di massimo

Prendono avvio le celebrazioni di Alberto Burri,


scultore informale
Nel 2015 ricorre il
centesimo anniversario
della nascita di Alberto
Burri, medico di formazione e artista
internazionale, che interpreta lapporto italiano
allarte informale e, nellalta Valtiberina
stabilisce il proprio studio

I beni comuni. Verso una nozione partecipata


di paesaggio
Cos cambia e si arricchisce
la nozione di paesaggio. Da
luogo della relazione e del

Dagli anni Settenta ad oggi: aspetti dimenticati


del dibattito in Italia
Facendo leva sulla
weberiana distinzione tra
etiche dellintenzione e

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movimento (Mouvance), a emblematica


connotazione di nuove dinamiche che si
nutrono del cambiamento (Mutation), a

della responsabilit, lautore delinea lintreccio


di storie, tra la fine degli anni Cinquanta e la
fine dei Settanta, di quei giovani

Le trincee della Grande Guerra intese come un


unico luogo di memoria
Dallo Stelvio al Carso,
attraversando il Trentino, il
Veneto e il Friuli, il confine
tra Italia e Austria era di 600 km. Qui, ancora
oggi, ogni valle e ogni cima

Comprendere la montagna attraverso storia


sociale e idee di architettura
Lo studio precede la
mostra esposta prima a
Innsbruck, ora a Merano e
presto a Chambery. Il libro
documenta un lavoro di ricerca che ha visto
collaborare lENSA di Versailles

Il contributo alla fotografia contemporanea di


Mimmo Jodice
Luoghi ed eroi in pietra.
Coste e terrazzi, pendi
soleggiati e orizzonti infiniti.
Templi, statue e frammenti che rievocano
atmosfere arcaiche. Le ricerche visive del
maestro della fotografia Mimmo Jodice

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