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Bayer. Staatsbibliothek

DELLE LEGGI DEI REALI DECRETI SOVRANI RESCRITTI REGOLAMENTI


E DELLE MINISTERIALI
RIGUARDANTI LA SICILIA DAL 1817 AL i838

ORDINATA IN MODO CRONOLOGICO CON NOTE ED OSSERVAZIONI


ni

LO BARONE ROSARIO VEflTIMIGLIA


EQRBTAMO GEKEIULE BELI* INTENDENZA DI CATiNIA
JOCIO CORRISPONDENTE DELI,' ACCADEMIA CIOEKIA DI SCIENZE NATURAI! EC. EC.

CATANIA
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1J39.

de c^eone

SUA

ECCELLENZA

CAlTAliIE^E
DEL

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GRAIS

ORDINE

DI

CUOCE

FRANCESCO I.

MINISTRO SEGRETARIO DI STATO PER GLI AFFARI INTERNI

comari

voto di veder riunite /e leffli,

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Quindi ardi'dco pu///icar/i


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di renduta cara a//e

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due hfici/ie

Surcpia.

mi radde^no.

cce//enza

Catania /i 2& ^u^/io <f83c}.

Vvotiddimo ed o///i^atiddimo dervo 'Vero


Ohcdario

^entimi^/ia

Per quanto stmio dai sapienti si ponga nella formazione di un codice a redimento ci
vile dei popoli , la cosa non malagevole ma impossibile ad evitarne la correzione o la no
vit con posteriori ordinamenti. E se ci pu alcuna volta appors a vizio dell' opera , es
sendo 1' errore assiduo compagno in varie azioni dell' uomo , segue il pi sovente per la na
tura delle cose. Perocch non dettato di legge , ove a miglior senno stabilite si fossero le
basi sulle quali possa agevolmente ogni controversia decidersi , che per vicende di costumi ,
di tempi , di civilt e soprattutto di cognizioni non rendesi inopportuno (a).
Vi hanno per fermo principi immutabili di ragion civile comuni a tutti i tempi e a tutte
le nazioni ; ma tali principi pi che altro sono leggi di naturale diritto applicato al vantaggio
degli uomini che mai non verranno meno per cambiar di costumi o di luoghi.
Il diritto privato , comech su quel di natura abbia suo fondamento , componesi di leg
gi positive, mutabili come gli anni e come V umore degli uomini cui furono imposte. Quindi
niun codice per se ottimo e sempre e dovunque ; e le leggi di Servio Tullio parvero assurde
ai nepoti , come quelle di Licurgo e di Solone furon derise fra i popoli effeminati dei Dari.
Per filosofi e pubblicisti di alta roce opinarono die un censore di leggi per lo maglio dei po
poli moderasse tuttod la legislazione a seconda i costumi ; e Locke, destinato legislatore della
Carolina, divisava doversi i codici dopo un correr (T anni riordinare e rifondere come pi lo
spirito della nazione il chiedesse : per le quali cose , n lievi n poche son le cagioni onde il
diritto civile variabile e per che novelli dettati aggiungami ai primi. Cos avvenuto di
tutti i codici , e ce ne convince la storia della legislazione di Roma che tanto vinse di sa
pienza legislativa tulli i popoli quanto di forza e di conquiste.
Lavano ebbero trasfuse i Decemviri in dieci tavole le dottrine del Lazio e della Grecia ,
che tosto a supplitnento due altre ne seguirono continenti in massima parte le leggi nel perio
do della monarchia. E queste tavole che Crasso presso Cicerone appella opera preferibile a
tutte le biblioteche dei filosofi , furon i bene la fonte mirabile del diritto civile sotto i vari go
verni , ma ognora interpetrats modificate supplite innovate dai plebisciti , dagli editti pretori ,
dalle risposte dei prudenti , dai Senaloconsulti sotto gV imperatori , dagli editti perpetui e
(a) Discorso inaugurale dell' Autore pronuncialo qual Pubblico Ministero all' udienza del Consiglio d' Intea
denza di Siracusa oggi ISoto nel d 20 settembre i834-

dalle costituzioni che a vicenda derogatami e che ai giorni di Giustiniano ,

secondo il detto

di Eunapio , formato avrebbero il carico di parecchi camelli.


Torneranno a gloria immortale del Re Ferdinando I. i codici amministrativi e civili
con che venne rigenerata tutta la legislazione del Regno. Caddero i vecchi usi (T amministra
zione , assurde reliquie di oscuri tempi e del mostruoso sistema feudale. Uno statuto intermedio dettar asi per la Sicilia a provvedimento di cosa s rilevante d onde pi da presso deri
va la pubblica prosperit ; finch , dimenticate per esso le antiche abitudini , pot con pari
sapienza il Regnante Ferdinando dar fine aW opera e far comuni a questa classica terra
le famose leggi dei 12 dicembre 1816 siili' amministrazione civile e dei ai e s5 marzo i8j
sul contenzioso ammnisfrativo , emanate allora pei suoi reali domini continentali.
Lo stato della legislazione civile era appo noi quel medesimo della legislazione romana
innanti i codici di Giustiniano. La legge di Roma era base al nostro diritto , ed i Capitoli di
Alfonso eran le leggi sul rito ; ma cotesti ordinamenti venivano per siffatta guisa modificati
dichiarati e rivocati dai capitoli e dalle costituzioni del Regno , dalle sicole sanzioni , dalle
prammatiche , dai dispacci , dalle istruzioni e dalle usanze scritte e non scritte dal Re Ludo
vico , che inestricabile rendenno la scienza del dritto in Sicilia , come gi eralo in Roma ai
tempi dei codici fastosi di Gneo Flavio e di Sesto ( lio>
Questo incantato labcrinlo di disposizioni disparve al l8tg; /' arbitrio dei magistrati re
st annientato, ed un codice uniforme, della cui sapienza vano il ragionare, pose in luce ai
men dotti qual sia la legge del Regno. Il moderno legislatore segu le orme di Giustiniano ;
ma il vinse di assai.
Pure una serie di altre sanzioni sediti la pubblicazione dei codici^ s per provvedere alle
quistioni transitorie neW urlo indispensabile di due legislazioni diversa , s a suppliinento di
quelle omissioni di che ogni corpo di diritto non va esente ; s per autentica interpelrazione di
dubbi insorti , ed in fine per innovazioni che V utile esperienza ha richiesto onde pi adat
tabile rendesi la legislazione ai costumi.
Questi novelli dettati sono gi venuti di cos gran numero che difficile si rende il cono
scerli per infero esattamente , e difficile tal volta il rinvenirli. Quindi accade bene spesso che
la legge si trasgredisca perch s' ignora , che nascano de dubbi e degli errori dove non dovreb
bero esservi , e che i magistrati per mantenere l' osservanza dei piincipi del diritto debbano
durare una fatica gravissima e stare a pericolo di ammissioni involontarie (a) ; la qual cosa ,
se torni in danno di ciascuno, non chi noi veda. Che se ci avviene a questi d , di leg
gieri il comprendere , quanto malagevole riuscir debba ai nepoti lo studio della nostra legisla
zione , lorch col volger degli anni verranno moltiplicandosi e complicandosi le leggi , i decre
ti , i rescritti e le ministeriali istruzioni- Nulla pi vario di una nozione ricomposta e di
una legis'azione novella.
A provvedimento di ci reputiamo sia sano consiglio il formare a quando a quando una
raccolta che con/prenda tutte le disposizioni novelle e le presenti alla cognizione dei privati che
debbono ubbidirvi e dei magistrali che fon tenuti farne V applicazione ,

onde segnar l' ultimo

stato delle leggi del Regno.

(a) Logarde slrpzipni ai Sindaci del diparlimenlo della Senna e Marna versione Italiana dell' Autore.

Siffatta opera , comech sembrar possa ignobile fatica di archivi , parr altrimenti ai
pi sani d intelletto , perch nobilissimo ogni lavoro di chi intenda al bene delle cose pa
trie : per sentenza di Bacone quel? impresa da dirsi eroica , e ristauratore chi tolga di com
pierla.
JV avvi mezzo migliore per la certezza del dritto : con esso V antico Papirio stabil in
Boma il diritto regio ; con esso V Imperatore Adriano form il dritto dei pretori nell' editto
perpetuo ; per tal guisa divisava Tullio render certa la legislazione di Boma ; Cesare istesso
vi pose mente ; e senza il seno repubblicano avremmo noi dal genio di lui un corpo intero di
legislazione romana , opera ben pi. grande d suoi trionfi pi immortale de suoi commentari !
Premesse queste saldissime vsril ho divisato una collezione delle leggi, dei decreti, rescritti,
regolamenti e delle ministeriali di massima che dal iSty epoca delle prime innovazioni legislative
han tenuto luogo in Sicilia sino al i838. U gi the io reputi di alti simo conto l1 adunamento delle sanzioni d' un ventennio , come quello di una legislazione di secoli. Ma uno
il fine , sebbene pi agevole ne sia V asseguimento ; migliore il pr che ne ridonda ; conciossiach non avranno i posteri una massa inestricabile di leggi, ove avvenga che alcuno di tem
po in tempo assembri tutte le disposizioni novelle , e formi lo stato della legislazione vigente.
Per quanto in me , e come pi lianno permesso le cure assidue del mio ministero e le
altre pi gravi che recan seco le funzioni da Intendente, le quali per molli anni ed in tempi
assai diffcili in varie provincie del Begno ho dovuto sostenere , lutto ho posto in opera onde
condurre a buon fine V onesto mio divisamento. Ninna disposizione sar omessa , ove anco
riguardi alcun caso particolare , sol che contenga massime generali su qualunque ramo di di
ritto. Ciascun dettato cvllogherassi secondo V ordine delle comunicazioni officiali ; e poich
utile conoscere a primo sguardo le variazioni da una legge sofferte , ho in apposite note espo
sti siffatti innovamenti , o trascrivendoli od accennandoli, per riportarli indi per intero al luo
go proprio. Cosi senza fatica si avr compiutamente in tre volumi lo stato progressivo di
tutta la nostra legislazione.
Possa il mio lavoro rispondere adeguatamente al disegno ! possa la patria averne alcun
utile ; che solo di ci sar lieto !

<8 D ^ IL 3 2 1! D S! 1
DELLE LEGGI DEI REALI DECRETI SOVRANI RESCRITTI REGOLAMENTI E DELLE MINISTERIALI
aiSGUAttDiJTTI LA SICILIA DAI, 1817 AL l838
\
FERDINANDO I.
Per la grazia di Dio Re del Regno delle due Sicilie,
di Gerusalemme ec. ee. ec.
Nella legge de' la di dicembre 1816, consecrando
Noi' il principio, che 1' amministrazione civile sia la base
della pubblica prosperila, dichiarammo esser nostro inten
dimento di assoggettarla a regole uniformi in tutti i nostri H
domini; ci non ostante colla della legge Noi provvedem
mo soltanto a' domini al di qua del Faro: e le successive
leggi de' 21 e de' 25 di marzo 1817 sul contenzioso am
ministrativo , e de' 7 di giugno tuli' organizzazione della
Gran Corte de' conti non riguardarono che questa parte
soltanto de' nostri domini; in guisa che quelli oltre il Faro
tuttora si rimangono nelle antiche loro forme amministrati
ve per la pi gran parte fondate su i principi dell'abolita
feudalit. Ora per rendere que' domini a questi uniformi
nel!' amministrazione, abbiamo creduto saggio consiglio lo
stabilirvi i nuovi uffici e le loro essenziali funzioni, con
frapporre, fra la totale abolizione delle antiche forme e la
introduzione delle nuove, uno slato intermedio, che serva
di preparazione al perfezionamento di questa grand' opera,
e serva ancora a rimuovere insensibilmente i molli ostacoli
nascenti dagli usi e dalle abitudini feudali, i quali avreb
bero paralizzalo il corso della nuova amministrazione ,
quando ad un colpo all' antica si fosse surrogala. Laoude
riserbandoci con altra nostra legge di prescrivere in quei
domini l'osservanza delle citale nostre leggi de' 12 di di
cembre 1816, de'2i e de'25 di marzo, (a) e de'7 di giugno
181 7, con quelle modificazioni che per le circostanze lo
cali crederemo sagge e convenevoli; nostra sovrana vo
lont, che in quei domini, a conlare dal 1 di gennaro
1818 (b) abbiano il loro pieno cffello le dichiarazioni e i
provvedimenti conlenuli nel presente nostro decreto.
Tdilo quindi il nostro Consiglio di Slato;
Abbiamo risoluto di drcrelare e decretiamo quanto segue:
TITOLO I.
Idea, ed ordine dell' amministrazione civile.
Art. 1. Tulle le cose che interessano il hi ne gene
rale, e non sono possedute da alcuno a titolo di propriet
privala, sono dircllnmente sotto la noslra suprema prov
videnza. Sono tali le strade , le acque , e tutte le altre
propriet, che appartengono al Demanio pubblico; i beni
dello Sialo, de' Comuni , e degli stabilimenti pubblici; le
pubbliche contribuzioni , e per somiglianza anche i beni
della nostra real casa, i nostri sili reali , e i beni riser
vati alla nostra disposizione.
2. Sono ugualmente sotto la noslra provvidenza diret
ta tutte le istituzioni riguardanti il buon ordine, la sicurez
za , l'istruzione e la prosperit pubblica, e quelle che
sono addette a conservare 1' integrila e la destinazione
delle cose enunciale nell'articolo 1.
3. La forma regolare degl* indicati provvedimenti per
rapporto alle cose e alle instituzioni descritte negli articoli
I e 2, ha il nome di amministrazione civile.
A- Dal 1 di gennaro 1818 le tre grandi valli di Maza-

ra, di Noto, e di Demone de'noslr reali domin* al di l del


Faro saranno divise in sette Valli minori, ed amministra
te da selle Intendenze colle seguenti denominazioni (c).
Intendenza di Palermo, Messina, Catania , Girgenli ,
Siracusa, Trapani, Caltanissetla.
5. Saranno distribuiti nel seguente modo fra le accennale sette Intendenze i 23 Distretti, che attualmente
compongono i suddetti nostri reali domini (rf).
Intendenze
Distretti
Palermo 1 Palermo, 2 Cefal, 3 Corleone, 4- Termini.
Messina 5 Messina,6Caslroreale,7Mistretla,8Palti.
Catania 9 Catania, 10 Caltagirone, 11 Nicosia.
Girgenti 12 Girgenti, i3 Bivona, i4 Sciacca.
Siracusa J i5 Siracusa, (e) 16 Modica, 17 Noto.
Trapani 18 Trapani, 19 Alcamo, 20 Mazzara.
Caltanisset.21 Callanisselta, 22 Piazza, 23 Terranova.
6. 1 Distretti continueranno ad esser composti di quei
Comuni, che attualmente li compongono. Le Isole adiacenti
saranno considerale come Comuni dei Distretli pi vicini.
7. Saranno capoluoghi delle Intendenze , e capoluo
ghi de' Distretti le Citt rispettive, dalle quali le Inten
denze e i Distretti prendono il nome.
8. Le Intendenze, i Distretti , ed i Comuni saranno
composti , e classificali secondo la mappa annessa al pre
sente decreto. Questa mappa siala fondala sulla numera
zione delle anime del 1798. Il nostro Luogotenente gene
rale disporr, che sia essa ridotta in forma pi esatla.
9. I confini delle Intendenze saranno quelli dei Di
sselli onde sono composti, ed i confini de' Distretli quel
li de' Comuni.
10. Insorgendo quislioni di confini fra pi Comuni,
esse saranno esaminale dal Consiglio d'Intendenza. Quan
do i Comuni, fra i quali nata la quislione , apparten
gano a pi Intendenze, 1' esame si far da quel Consiglio,
che sar designalo dal nostro Luogotenenle generale. Il
risultato dell' esame del Consiglio sar proposto alla ri
soluzione dello slesso nostro Luogotenente generale.
ir. L' amministrazione civile avr i suoi uffiziali in
ogn' Intendenza , in ogni Disirello, ed in ogui Comune
nella forma seguente:
TITOLO n.
Uffizioli delle Intendenze.
12. Vi sar in ogn' Intendenza un Consiglio provin
ciale. Per l'amministrazione avr essa nel suo capoluogo

(c) A la giugno 1828fu decretata Vabolhicne della ral


le di Girgenli dal d 1 gennaro J8?g; ci che fu re
vocato con decr. del 16 die. dello slfsso anno 1828.
Con decreto del 23 agosto t83j inserito nel 3 voi.
renne risoluto che la Citt di Siracusa cessi di
Capoluogo di Falle, e di Distretto, e la Falle
chiamata di Siracusa prender il nome di Aoto
che ne il Capoluogo.
(d) Con decielo del 3 febbraio i838 inverilo nel 3.
volume venne ereato nella provincia di Catania
un quarto Distretto, ed elevata a capoluogo di
() (hiesle leggi vennero chiamate in osservanza per la
esso la Citt di Aci Reale. V. pure il decre'o
Sicilia col decr. del 7 maggio tS38 inserito alla
del 16 aprile i838 trascritto nel 3 volume.
pag. 20 1 del 3 voi. da guai' epoca in poi cess
(e) stala dichiarata la Citt di Siracusa Capoluolo stalo intermedio.
..
go di Distretto in vigor del decreto del i ottobre
(b) V. decr. degli 11 gennaro 1S18p.21 di questo voi. I
f838 trascritto nel 3 voi. pag. 2gH.

un' Intendente , nn Segretario generale , un Consiglio di


Intendenza , ed una Segreteria d' Intendenza.
C A P O I.
Intendente.
t3. L' Intendente la prima autorit in tutta I* In
tendenza. Esso c incaricalo dell' amministrazione civile in
tuli' i rami. A lui sono affidali i Comuni , de' quali lo
immediato tutore, gli stabilimenti pubblici, 1' alla polizia, la recitazione dell' esercito, ed ogni altro militare
servizio, che non confidalo a particolari autorit ed
amministrazioni militari , e tutti gli altri oggetti che ap
partengono alla civile amministrazione, secondo la defi
nizione fattane nel titolo I.
Per quanto riguarda l'amministrazione delle fi
nanze , saranno dati da Noi gli opportuni regolamenti
con allro decreto (a).
i5. Egualmente con altro decreto sar da Noi prov
veduto al ramo della polizia (b).
iG. Alle Deputazioni locali de' pesi e delle misure
prcsederanno g* Iutendenti , e questi per tale oggetto
corrisponderanno colla Deputazione generale di pesi e
misure esistente in Palermo.
17. II nostro Luogotenente generale ordiner che ci
s proponga il modo come possa migliorarsi , e mettersi
in vigore questo ramo, conciliando la prammatica de' 3i
di dicembre 1809 e il piano di polizia generale di pesi
c misure de' i5 di aprile i8ia colle disposizioni del pre
sente decreto.
18. Quando il nostro Luogotenente generale un
real Principe, g' Intendenti sono sotto gli ordini e la cor
rispondenza immediata del Ministero di stalo presso il Luo
gotenente generale suddetto. Quando questo carattere di
nostro Luogotenente generale sar esercitato da un nostro
Ministro di Stalo, gl Intendenti saranno sodo gli ordini,
e 1' immediata dipendenza del Luogotenente medesimo.
19. L' Intendente invigila alla pubblicazione delle
nostre leggi, e dei nostri decreti, e d le analoghe istru
zioni per accelerarne, ed assicurarne 1' esecuzione. Fa Io
slesso pe' regolamenti ed ordini ministeriali. Gli atti, .che
si pubblicano per tali oggetti , hanno il nome d' Istru
zioni, o di Ordinanze secondo i casi (c).
ao. L'Intendente dee pubblicare per le slampe, e
comunicare agli uifiziali a se soggetti un giornale perio
dico, che riunisca tutti gli alti e le operazioni del Gover
no, e dell' amministrazione civile.
ai. L'Intendente riceve le domande, e le doglianze
de' Comuni, de' pubblici stabilimenti e dei particolari nel
le materie di sua dipendenza, come sar dichiarato nel ti
tolo X, e vi provvede a norma delle leggi, de' decreti, e
de' regolamenti in vigore. Ove sorga dubbio , ed ove il
caso non sia preveduto, dee riferirlo col suo parere al Mi
nistero di Slato esistente in quella parte de' reali domini.
22. I Comuni, gli stabilimenti pubblici, ed i parti
colari, i quali si credessero lesi da' provvedimenti dati
dall' Intendente secondo 1' articolo 21, e non ne avessero
potuto ottenere la riforma da lui slesso , han diritto di
reclamare al Ministero suddetto.
23, Le compagnie de'Capilani d'arme {d) de'rispellivi

Distretti , e In generale la pubblica forza interna otto


qualunque denominazione sono nella dipendenza, e dispo
sizione dell' Intendente per lo servizio dell' amministrazio
ne confidatagli, restando bens tutte per la disciplina sotto
il comando de' rispettivi superiori.
24. L' Intendente pu chiedere anche in caso di bi
sogno al Comandante rispettivo la forza militare delle
truppe del nostro esercito.
25. Egli dee visitare, nel corso di ogni biennio, tulli
i Comuni, ed i pubblici stabilimenti de' Distretti a lui af
fidali; riconoscerne la situazione tisica e morale, e pro
porre al nostro Luogotenente generale il modo di miglio
rarla. Egli risolve sopra luogo le controversie, che hanno
bisogno della sua oculare ispezione; ed osservando da vi
cino 1' entrale ed i bisogni de' Comuni, e de' pubblici sta
bilimenti , o vi provvede colle sue facolt ordinarie , o
provoca, ove occorra, le superiori determinazioni.
26. L' Intendente, essendo la prima autorit nei Di
stretti a lui assegnali, ha la presidenza in ogni Commcssione, o Consiglio fisso e temporaneo, che sia stabilito
ne' medesimi per qualsivoglia ramo di amministrazione ,
qualunque sia la dignit, o il grado delle persone, che
10 compongono.
. 27. Egli dee sostenere la competenza delle facolt
amministrative, ove insorga conflitto di giurisdizione (e).
28. Dee annunziare alle autorit competenti i delitti,
e i misfatti, e gli aulori de' medesimi che pervengono al
la sua conoscenza, e vegliare e riferire al Ministero tulle
le dilapidazioni , malversazioni , ed abusi di qualunque
natura commessi in qualunque luogo de' suoi Distretti.
29. Dee far conoscere a Noi, per mezzo del detto
Ministero, i nomi di quelli tra i nostri sudditi , i quali avranno meritalo la nostra sovrana benevolenza per trava
gli, e per^ azioni utili alla societ.
30. E vietalo all' Intendente di stabilire di propria
autorit alcuna imposizione per qualunque motivo, ripar
tirne alcuna oltre la somma, ed il tempo fissato dalla leg
ge, o fare alcun imprestilo.
31. Il nostro Luogotenente generale ordiner, che
sieno formale le istruzioni per la pi positiva specifica
zione delle facolt e delle incumbenze degl' Intendenti ,
avendo di mira 1' applicazione delle citale nostre leggi
de' 12 di dicembre 1816, e de' 21 e 25 di marzo 1817
in quanto per ora possibile, e valutando gli usi e le
circostanze particolari de' nostri reali domini oltre il Fa
ro , che possano esigere delle variazioni , finche non
sia il tempo di avere le leggi suddette la loro esecuzio
ne intera anche in que' domini. Indi ci proporr questo
istruzioni per l' approvazione.
3a. Le istruzioni, delle quali si parla nell* articolo
3i , e tutte quelle altre, che a norma de' diversi altri
articoli del presente decreto si dovranno disporre per
ordine del nostro Luogotenente generale, e trasmettere
alla nostra approvazione per compirsi e mettersi in pra
tica lo stalo intermedio dell' amministrazione civile? oltre
11 Faro, dovranno essere eseguite con quella prontezza,
oh' necessaria, affinch il suddetto stalo abbia con ef
fetto il suo principio il di primo di gennaio 1818, come
stabilito nell' articolo
CAPO II.
Segretario generale, e segreteria rf' Intendenza.
33. Il Segretario generale il principale collabo
ratore dell' Intendente nell' amministrazione civile. Egli,
sotto gli ordini immediati dell' Intendente, il direttore
e il capo dell' archivio, e di tutti gli uffizi che compon-

(a) Fu provveduto con decreto del 3o novembre 1824.


(b) F. reali decreti del ao e zi novembre 18ig to
maggio tSao 3 ottobre 1822 e ij giugno 1828.
(c) V. rescritto del i3 dicembre 1822.
(d) Questa forza stata abolita col decreto del r4
ottobre i83j trascritto nel 3 voi. ed il servizio
venne affidalo a tre squadroni di gendarmeria a
B (e) V, decreto degli 8 ottobre 182?,
cavallo.

)(5)(
gona la segretera dell'Intendenza, la cui polizia gli sulla condotta e sulla opinione generale de' pubblici uffiziali , e propone i mezzi che crede pi conducenti a
interamente affidata (a).
34- La segreteria dell' Intendenza sar divisa in renderlo migliore; destina ove lo creda opportuno, uno
rami secondo le attribuzioni de' diversi Ministeri di Stato 0 pi deputati scelti nel suo seno o fuori, per sollecita
re presso 1' Intendente, o presso il Ministero la risolu
che saranno presso di Noi. Nelle dipendenze della Se
greteria vi sar un archivio destinalo al deposito delle zione, o il compimento delle sue deliberazioui ().
47. Il Consiglio provinciale si riunisce una volta
carte di tutte le amministrazioni.
35. Saranno composte per ordine del nostro Luo
i' anno dopo la chiusura de' Consigli distrettuali. La sua
gotenente generale le istruzioni per la carica di Segre
unione non pu durare pi di venti giorni. Esso non
tario generale, e per la forma e l'organizzazione delle pu discutere, e deliberare se non sulle materie che so
rispettive Segreterie colle vedute prescritte noli' articolo no indicate nell' articolo 4^>
3i e saranno trasmesse a Noi per l'approvazione.
48. Esso composto di quindici Consiglieri. Nella
sola Intendenza di Palermo ve ne saranno venti per ra
CAPO IH.
gione della maggiore popolazione. Vi inoltre nel Con
Consiglio a" Intendenza.
36. Il Consiglio d' Intendenza sar il Giudice del siglio provinciale un Presidente, il quale sull'avviso del
Consiglio sceglie un Segretario fra i Consiglieri.
contenzioso amministrativo. Si tratter nel titolo X del
49. L' apertura del Consiglio si fa pubblicamente
contenzioso amministrativo, e delle forme, che vi si deb
dall' Intendente. Costituita 1' unione, il Consiglio rimane
bono osservare.
libero nelle sue discussioni e deliberazioni.
37. Esso pure un corpo consultivo, da cui lo In
50. L' Intendente prepara i documenlii, i materiali,
tendente pu dimandar parere.
38. Le deliberazioni del Consiglio, se sono pronun
1 lumi, e le istruzioni per riguardo agli oggelli, su i
ziate in materia di sua giurisdizione ordinaria, prendono quali il Consiglio provinciale dee deliberare, e li rimette
il nome di decisioni ; se sono richieste dall' Intendente al Presidente dello stesso nel primo giorno della sessione.
in modo consultivo, prendono quello di avvisi.
1
5i. Durante l'unione l'Intendente d al Consiglio
3g. I Consiglieri d'Intendenza, oltre le occupazioni lutti gli schiarimenti, che gli sono richiesti dal Presi
proprie del Consiglio, possono ricevere dall' Intendente dente. Egli pu intervenire nel Consiglio quante volte
ne sia richiesto dal Consiglio medesimo, senza per pren
commessioni, e delegazioni straordinarie cos in residen
za che fuori, per lo servizio dell' amministrazione.
der parie nelle deliberazioni dello stesso.
4o. Al Consiglio presiede l' Intendente , quando vi
52. I Presidenti , c lutti gli altri componenti dei
interviene. In sua assenza vi presiede il Consigliere pi Consigli provinciali debbono prestare il giuramento di
antico in ordine di elezione.
bene e fedelmente esercitare le funzioni loro affidate.
53. La chiusura del Consiglio proclamala dal
Ai. Il Consiglio d' Intendenza si compone di tre
Presidente. Esso ne d subilo 1' avviso all' Intendente, o
Consiglieri.
rimette direttamente al Ministro di Sialo di quella parie
4-2. Le decisioni de'Consigli sono definitive, ed ese
cutive, salvo il solo ricorso devolutivo alla Gran Corte de' reali domini tulli gli alti del Consiglio.
54. I voti de' Consigli provinciali ci saranno in 0dei conti,, come sar stabilito da un altro decreto.
43. E vietato intanto a qualunque autorit di so
gni anno trasmessi per via del nostro Minislcro di Stato
spenderne, o di arrestarne la esecuzione. Nel solo caso degli affari interni. Noi per via dello slesso comuniche
di ricorso , 1' autorit che dee esaminarlo , scorgendo a remo le nostre risoluzioni. Il nostro Ministero di Stato
prima vista nel provvedimento una manifesta infrazione esistnte in quella parte de' reali domini ne curer la
di legge, ed ingiustizia , pu ordinarne la sospensione partecipazione, e 1 esecuzione, e ne far conoscere lo
nel modo, che prescriver il decreto medesimo.
esilo a' Consigli nella prossima unione.
44" Un Capo, o vice-Capo di uffizio della segrete
55. Le istruzioni de' Consigli provinciali saranno
folle per ordine del nostro Luogotenente generale, e tra
ria dell' Intendenza destinato dall'Intendente far le fun
zioni di Segretario del Consiglio, e sar incaricato della smesse a Noi nel modo medesimo prescritto nell' art. 3i
formazione, e conservazione degli alti, e de' registri. Que
per le istruzioni degl' Intendenti.
sti tuttavia faranno parte della segreteria dell Intenden
titolo m.
za, e saranno legalizzali, come ogni altro allo della stes
Uffizioli dei Distretti.
56. In ogni Distretto vi sono un Sottintendente,
sa, dal Segretario generale.
45. La pi speciale combinazione delle leggi ammi
una segreteria di Sotlintendenza, e un Consiglio distret
nistrative di questa parte de' nostri reali domini colle at
tuale, che riseggono nel capoluogo.
tuali circostanze di quell' altra parte oltre il Faro , per
CAPO I.
Sottintendente, e sua segreteria (c).
quanto riguarda i Consigli d' Intendenza, sar oggetto di
istruzioni da ordinarsi dal nostro Luogotenente generale, c
57. Il Sottintendente la prima autorit del Di
proporsi alla nostra approvazione secondo 1' articolo 3i.
stretto , e vi fa le veci dell' Intendente , sotto gli ordini
CAPO IV.
bens, e la dipendenza immediala del medesimo.
58. Egli quindi incaricato di eseguire e far esc
Consiglio provinciale.
46. Il Consiglio provinciale rappresenta tutta la u- guire le leg^i, i decreti, i regolamenti, le istruzioni, e
sii ordini, che gli sono comunicali dall' Intendente , di ri
nione de' Distretti che compongono l' Intendenza; esami
ferire col suo parere all' Intendente sulle petizioni , e do
na, e discute i voti de'Consigli distrettuali; forma a pro
posizione dell' Intendente lo stato discusso provinciale, glianze dei Comuni ,. de' pubblici stabilimenti , e de' parti
colari, e di proporre lutto ci che slima conducente al be
secondo 1' artie. 181; esamina il conto morale dell' In
tendente sull' amministrazione delle rendile provinciali ne dell' amministrazione, e delle cose amminjstrate.
secondo 1' art. 186; d il suo parere sullo slato dell'In
tendenza , e dell' amministrazione civile particolarmente
(b) V. rescritto del 18 giugno 1828.
(c) Aboliti con decreto degli 8 marzo 182$. e ripri
(a) V. ministeriale del /4 ottobre fS/g,
stinati con altro decreto del 2l ottobre l8S].

)()(
capo n.
5g. Il Sollinlendente dispone della forza interna, e
Sindaco
richiede in caso di bisogno la forza militare esistente nel
l'i. Il Sindaco la prima autorit del Comune. Egli
Distretto, sempre bens sotto gli ordini dell' Intendente ,
incaricato dell' amministrazione civile nel Comune, e nel
dal quale dee dipendere.
suo territorio. Egli adempisce quest'incarico coli' assistenza
60. Nel primo Distretto di ogn' Intendenza non vi
Sottintendente, e l' Intendente medesimo ne fa le funzioni. degli Eletti, e del Decurionato, e sotto la dipendenza gli
ordini immediati del Sottintendente, col quale corrisponde.
61. Il Sottintendente in caso di assenza, o impedi
74. Il Sindaco dispone da ordinatore delle rendite
mento, rimpiazzato da un Consigliere d' Intendenza, o
da un Consigliere provinciale o distrettuale, come verr del Comune; io di quelle rendite, che formano il patri
determinato dall' Intendente con approvazione del nostro monio proprio dell'Universit, destinato a' bisogni della
stessa. Nel fare ci ha per norma lo stato discusso, ed riLuogotenente generale.
6a. I Consiglieri provinciali, quando rimpiazzano i sponsabile dell'amministrazione, della quale Ape dare il
conto morale, come sar prescritto nel titolo Vili.
Sottintendenti, hanno diritto alla mela del soldo.
7!). Il Sindaco esegue, e fa eseguire nel Comune
63. La segreteria di ogni Sottintendente confidata
ad un Segretario, e ad un numero corrispondente di uf le leggi, i decreti, i regolamenti, e gli ordini che gli
vengono comunicati dal Sottintendente.
ziali. La pianta di questi uflziali sar compresa e de
76. Dispone della forza interna, o militare esistente
terminata nelle istruzioni prescritte nell' articolo 3.j.
nel Comune, o pure la richiede ne' casi di bisogno, sem
CAPO II.
pre bens sotto gli ordini del Sottintendente da cui dipen
Consiglio distrettuale (a).
64. Il Consiglio distrettuale, da cui il Distretto de , secondo il regolamento che sar formalo dal nostra
Luogotenente generale.
rappresentato , esamina e propone al Consiglio provin
77. Il Sindaco rife.-isce col suo parere al Sottinten
ciale tutto ci, che relativo allo Stato, a' bisogni e al
dente su tutto ci che interessa il bene o dei particola
ben essere del Distretto.
65. I Consigli distrettuali si uniscono nna volta 1* ri cittadini del Comune, o dell' Universit o de' pubblici
anno, e nell'epoca, che sar da noi indicata. La loro stabilimenti che vi esistono, al quale elfelto egli mem
cessione non pu oltrepassare quindici giorni. Essi non bro nato delle Comincssioni , ed amministrazioni di tali
stabilimenti.
possono discutere, o deliberare, se non sulla materia ad
78. Egli fa le funzioni di Commissario di guerra ,
ditata nell' articolo 64.
66. Il Consiglio distrettuale composto di dieci quantcvolle nel Comune non risegga un agente dell'am
ministrazione militare con questo incarico.
Consiglieri. Vi inoltre un Presidente, il quale col pa
79. Egli Presidente del Decurionato, ed il solo
rere del Consiglio sceglie un Segretario tra i Consiglieri.
67. L' apertura del Consiglio distrettuale si fa dal incaricalo di far eseguire le deliberazioni del medesimo,
Sottintendente. I membri dello stesso presteranno il gi dopo che abbiano ottenuto la superiore approvazione.
80. In caso di assenza, o impedimento del Sindaco,
ramenlo come quelli de' Consigli provinciali.
68. Chiuso ii Consiglio il Presidente rimetter allo 1' Eletto che Io rimpiazza, presiede al Decurioueto, eccet
to il caso in cui si tratta dell' esame del conto inorale,
Intendente gli atti delle deliberazioni del medesimo. L'In
tendente presenter tali carte al Consiglio provinciale, e del Sindaco stesso. In tal caso presiede al Decurionato
il pi anziano fra i Decurioni.
ne provocher le corrispondenti deliberazioni, che comu
8x. 11 Sindaco esercita nel Comune, e nel suo ter
nicher al Consiglio distrettuale nella sua prossima sessione.
6g, I Consigli distrettuali avranno pure le loro i- ritorio la polizia amministrativa, sia urbana, sia rurale,
a norma di ci che sar prescritto nel titolo IX, ed
itruzioni da farsi, e pio porsi a Noi dal nostro Luogote
perci rivestito della giurisdizione necessaria.
nente generale nel modo stabilito nell'articolo Si.
CAPO III.
TITOLO IV.
Eletti. '
Uffizioli dei Comuni.
82. Il primo Eletto I' uffiziale immediate presso il
Sindaco, ed esercita presso di lui il ministero pubblico,
CAPO I,
o sia la difesa della legge; che somiglia all'antica vigi
Disposizioni generali.
jo. Sono stabiliti in ogni Comune per l' amraini- lanza fiscale, come sar dichiaralo con altri nostri decreti.
83. particolarmente incaricato della polizia am
Ifrazione civile dello stesso un Sindaco, un primo Eletto,
ministrativa , e vi esercita la parte sua a norma delle
un secondo Eletto, un Cancelliere archivario col corri
spondente ufficio, un Cassiere, un Consiglio comunale leggi, e de' regolamenti , giusta le istruzioni che gli sa
ranno date dal Decurionato (li).
sotto la denominazione di Decurionato.
84. Il secondo Eletto assiste presso 11 Sindaco per
71. In tutti i Comuni, olire il Decurionato, il Sin
Io resto dell'amministrazione, e supplisce le veci de(
daco e gli Eletti, non vi sar alcun' altra autorit inca
medesimo , e del primo Eletto ne' casi di assenza , 0 ina
ricata dell'amministrazione del patrimonio dell' Univer
pedimento (c).
sit, e della polizia amministrativa.
72. In tutti quei Comuni, a' quali dagli augusti no
CAPO IV.
Cancelliere archivario, e suo ujjtzio,
stri predecessori, o da Noi trovansi conceduti gli onori
85. L' impiego di Cancelliere archivario esercitalo
di Senato, o i titoli di Pretore, di Patrizio, o di Prefet
ta, o qualunque altra decorazione per lo capo, e pei in ogni Comune da una sola, e medesima persona, e sta
membri del corpo rappresentativo della Citt , i suddetti sotto la dipendenza, e gli ordini immediati del Sindaco.
86. A lui sono affidati sotto propria risponsabilit
onori, titoli e decorazioni saranno goduti dal Sindaco
e dagli Eletti, o in tutto il corpo, o nel capo, o nei 1' uffizio, 1' archivio, e il suggello del Comune.
87. Egli in tutto ci, che riguarda 1' amrninistraziomembri, secondo la diversa loro natura.
1 1
(b) V. rescritti del 27 ottobre e 1 dicembre iSaS.
(a) Abolito con decreto del t8 ottobre 182J t ripri
(e) y, decreto del t giugno 182.(1,
stinalo come nella nota precedente.

)(7K
ne civile, forma gli alli dipendenti da esercizio di giuri
tarlo per la formazione e registrazione de' suoi alti.
idizione. Tiene gli originali a registro, e n' estrae le co
103. Il Decurionato si riunisce di dritto nel luogo
pie munite della sua brina, e del sugello del Comune , assegnato alle sue sessioni la prima domenica di ogni
e conlrasegnate dal Sindaco.
mese. Queste sessioni ordinarie sono intimate dal Sinda
co , o dall' Eletto che lo rimpiazza.
88. Egli forma tutte le altre carte, che occorrono,
e tiene la corrispondenza necessaria per lo servizio della
104. Il Decurionato pu in oltre essere convocato
amministrazione, e passa tutto a registro, e conserva straordinariamente dall' Intendente, dal Sottintendente , e
per casi urgenti anche dal Sindaco.
tutto con ordine.
xo5. Nessun' altra autorit ha il dritto di convocarlo.
89. Oltre del Caneelliere archivario potranno essere
addetti all' uffizio del Comune uno o pi uffiziali subor
106. Nessuna deliberazione decurionale pu essere
dinati al medesimo , secondo il bisogno. Lo stabilimento eseguita senza V approvazione dell' Intendente , che il
Sindaco dee provocare.
di tali impiegati dovr essere autorizzalo dal nostro Luo
gotenente generale dopo la proposizione dell' Intendente,
107. Quando l'Intendente non trova plausibile la de
liberazione, la respinge co' suoi schiarimenti al Decuriona
ed il parere ragionato del Decurionato.
to, perch la esamini. Laddove il Decurionato vi persista, e
CAPO V.
1' Intendente la creda capace di produrre inconvenienti,
Cassiere
90. Il Cassiere il solo incaricato dell' introito e ha questi la facolt di sospenderne l'esecuzione; ma dee
fra quindici giorni farne rapporto ragionato al nostro Luo
dell' esito delle rendite del Comune , che sono ammini
strate dal Sindaco, giusta l'art. 221. Egli opera sotto gli gotenente generale, a cui trasmetter copia conformo del
ordini immediali del Sindaco, e colla norma dello stato la deliberazione per le risoluzioni superiori (b) .
108. Il nostro Luogotenente generale far disporre e
discusso, di cui si tratter nel cap. Ili del tit. VII.
91. Egli dee in ogni anno il conto materiale della trasmetter a Noi per l'approvazione le particolari istru
zioni tanto pe' L'eairionali , quanto pei Sindaci, per gli
sua gestione, secondo l'articolo 233.
92. Il Dccurionato, a cui appartiene la nomina del Elelti, e per gli atlri uffiziali comunali nel modo stabi
Cassiere, come sar stabilito nell' articolo 99 risponsa- lito nell' articolo 3i.
bile della di lui fedelt e comodit. Esso in conseguenza
CAPO VII.
Disposizioni particolari per l' amministrazione pub
pu prendere a riguardo di lui tutte le cauzioni e pre
blica ne' Comuni di Palermo -, Messina e Catania.
cauzioni opportune (a).
iog. Il Corpo amministrativo del Comune di Palermo,
CAPO VI.
che secondo l'art. 72 dee conservare il titolo di Senato, sa
Decwonato.
r composto di un Pretore, e di sci Senatori, le cui fun
93. Il Decurionato il corpo in cui risiede la rap
zioni corrisponderanno a quelle del Sindaco e degli Eletti.
presentanza del Comune.
110. L' organizzazione e la distribuzione de' carichi di
94.. Esso sulla proposizione del Sindaco, forma il
progetto dello slato discusso delle rendite e delle spese questo Senato , dovranno essere adattate alle circostanze
della Citt, e dovranno modellarsi , per quanto possibile,
comunali, che dev'essere sottomesso alla superiore appro
sopra quello che fu stabilito per la Citt di Napoli nella
vazione, a norma di quel che sar stabilito nel lit.VIII.
g5. Esso propone l' imposizione e la distribuzione legge de 12 di dicembre 181 6.
in. I Corpi amministrativi della Citt di Messina e
dei dazi pe' bisogni del Comune, colle condizioni che sa
di Catania a tenore dell' art. 72 debbono pure conservare
ranno annunziale.
il titolo di Senato. Anche per essi dovr aver luogo uaa
96. Esamica in ogni anno il conto morale del Sin
daco, a tenore di ci, che si stabilisce nell'articolo 282. organizzazione proporzionata alle loro circostanze.
112. Delle particolari istruzioni, che il nostro Luogo
97. Delibera sopra ogni diritto da sperimentarsi, e
tenente generale far disporre, e trasmetter a Noi a nor
sopra ogni obbligazione da contrarsi, o sciogliersi in no
ma dell' art. 3i , applicheranno pi precisamente ed esat
me del Comune, a tenore degli articoli 240. e 242.
tamente queste disposizioni generali, e le dirigeranno in
98. Delibera a proposizione di ogni Decurione su
modo, che l'amministrazione civile delle tre Citt suddette
tulli gli affari di utilit pubblica del Comune, e li pro
pone all' autorit superiore. A tal effetto in ogni anno abbia la regolarit, e la perfezione.
nella sua prima sessione sceglie due Deputati nel suo se
TITOLO V,
no, perch assistano presso il Sindaco, e preparino con
Forma, e qualit degli uffici.
lui le proposizioni di lutto ci che possa tendere al bene
CAPO 1.
Elezioni, sospensioni , congedi, ed incompatibilit.
dell' amministrazione, e de' cittadini.
11 A. Durante il metodo intermedio stabilito nel pre
99. Nomina il Sindaco, gli Eletti, il Cancelliere ar
chivario, il Cassiere, ed ogni altro agente , impiegato o sente decreto, sono di nostra elezione, ed amovibili a no
stra volont, gl'Intendenti, i Sottintendenti , i Segretari
incaricato comunale, salvo la superiore approvazione, co
generali, i Consiglieri d' Intendenza. Questi ultimi saran
me sar stabilito nel cap. II. tit. IV.
100. Propone le terne per 1' elezione de' Consiglieri no da Noi scelti nelle rispettive Intendenze , e per quanto
provinciali edistrcttuali, come si dir nel tilolo sopracitato, sar possibile, fra gli .abitanti di ciascun Distretto.
n4. Gli uffiziali descritti nell' art. n3 non possono
101. Ne' Comuni maggiori di tremila anime il Decu
rionato composto di un numero corrispondente a Ire regolarmente essere sospesi della loro carica senza un no
per ogni mille abitanti; ma non pu oltrepassare il totalo stro ordine espresso, lu caso di urgenza il nostro Luogo
tenente generale potr sospenderli , e darcene conto.
di trenta. Ne' Comuni di minore popolazione esso com
posto di dieci persone, e pu esserlo anche di otto, ove
11 5. Sono di nostra elezione i Presidenti dei Consigli
provinciali, e distrettuali , i quali saranno da noi scelti in
il ristretto numero degli eligibili lo imponga.
102. Il Dccurionato sceglie nel suo seno un Segre- o"ni anno fra i proprietari idonei delle Intendenze.
116. Sono di nostra elezione , in seguilo delle propo
(a) V. reali rescrit. del tA giugno 1828 e minist. del So
(b) V. i reali rescritti del 21 JMraro 83z. p.824.
maggio tS23 0 2/ maggio i83$ sui conlabilifallili.

szioni dccuronali stabilite nel srgucnle capo , i Consiglie


ri provinciali e distrettuali.
117. Gii ufficiali descritti negli arlic. 11 5 e 116 non
possono essere rimossi che da Noi. In caso di urgenza il
nostro Luogotenente generale li sospender , e ce ne
dar avviso.
118. Sono di nostra elezione i Decurioni de' Co
muni maggiori di seimila anime, e de' capi de' Distret
ti, e i Senati di Palermo, Messina e Catania, nella tor
ma prescritta nel seguente capo.
iig. Sono riservate all' approvazione del nostro Luo
gotenente generale le nomine falle nella forma stabilita
nel seguente capo de' Decurionati de' Comuni minori di
scimila anime, che non sino capi di Distretto, e dei
Sindaci, ed Eletti de' Comuni maggiori di tremila ani
me, esclusi Palermo, Messina e Catania.
120. Sono di elezione del nostro Luogotenente gen.
a proposizione degl'Intendenti, i Capi e vice-t api di ufioio
delle segreterie delle Intendenze. Lo sono pure i Segretari
delle Sotlintendenze, a proposizione de' Sottintendenti. 121. G* impiegati descritti nell' art. 120 possono es
ser sospesi dalle loro funzioni dall' Intendente rispettivo ;
ma non possono essere rimossi senza 1* autorizzazione del
nostro Luogotenente generale provocala dall' Intendente
con un rapporto ragionato.
122. Per tulli gli altri uftziali, in quanto liguarda
le elezioni , le rimozioni e le sospensioni, sar provveduto
per istruzioni particolari da farsi per ordine del nostro Luo
gotenente generale, e proporsi a Noi secondo l' art. 81.
123. Tulli g' Intendenti, i Sottintendenti, i Segretari
generali, i Consiglieri d' Intendenza , i Sindaci, gli Eletti,
i Cancellieri, e i Cassieri sono obbligali a residenza. Essi
non possono allontanarsene senza un congedo, che sar
accordalo dal nostro Luogotenente generale agl'Intel den
ti, dal Ministro di Sialo a So t u enfienti , Segretari gene
rali, e Consiglieri d' Intendenza, e dagl' Intendenti a' Sin
daci , Eie ti, Cancellieri, e Cassieri (a).
124. G' impiegati nelle segreterie, e cancellerie so
no egualmente obbligali a residenza, I congedi di essi ap
partengono ai rispettivi superiori.
125. Le facolt del Ministro di Stalo, degl' Intenden
ti, e degli altri superiori per dar congedo, sono limitale
ad un mese. Per ogni tempo maggiore bisogna prendersi
1' autorizzazione del nostro Luogotenente generale.
126. Le funzioni dell' amministrazione civile sono esienz'almeule incompatibili con quelle dell' ordine giudi
ziario. Le une e le altre non possono simultaneamente cu
mularsi nella slessa persona. Ne sono soliamo eccettuali i
Consiglieri provinciali e distrettuali, e i Deourionali, a cui
possono esser promossi i magistrati di ogui grado (b).
127. Gl'Intendenti , i Sottintendenti , i Segretari ge
nerali , e i Consiglieri d' Intendenza, nella Intendenza me
desima non possono essere eletti tra' congiunti sino al
quarto grado civile inclusivainente.
CAPO II.
Modi dell' elezione, impedimenti, e durala degli uffizi128. Ogni Comune avr una lista di eligibili agli uffizi
del Comune slesso, ed a'Consigli distrettuali e provinciali.
129. Saranno compresi nelle liste degli eligibili gli
abitanti che hanno una propriet, la quale dia un frutto
annuale non minore della somma che sar stabilita nelle

istruzioni , e coloro che esercitano ari! e mestieri , che


possano equivalere a tale propriet.
130. Non potranno essere inscritti nelle liste degli eligi
bili gli esteri, gli ecclesiastici, le persone che la leggeescluda
dalle pubbliche cariche, e i mercenari addetti a famulato.
131. Le liste degli eligibili saran formale da ogni
Sottintendente per ciascun Comune del rispettivo Distretto.
Saranno indi rivedute e fissate dagl' Intendenti ; e saranno
pubblicate ed affisse ne' rispellivi Comuni.
132. Vi sar il termine a reclamare. I richiami saran
no discussi dall'Intendente in Consiglio d'Intendenza. E
quindi le liste degli eligbili saranno fissate definitivamente,
ed inviale a' Sottintendenti ed a' Sindaci, perch le comu
nichino ai Decurionati , e servano di base alle elezioni.
133. Le delle liste hanno la durala di quattro an
ni. Neil' ultimo anno del quatricnuio si fa la nuova for
mazione delle lis'e. secondo gli articoli precedenti.
1 3.').. Ogni Dccurionato rinnovalo per un quarto
alla fine di ciascun anno. Ne' primi Ire anni la quarta
parte da uscire designata dall' Intendente. Nel quarta
anno e negli anni segucnli n' escono di diritto coloro, eh a
hanno esercitato per un quatriennio.
135. Si pu essere rieletto al Dccurionato, quando con
corrano i requisiti legali, due anni dopo la uscita di esercizio.
136. Pe' Comuni maggiori di seimila anime, e pe' ca
poluoghi de' Distretti, ciascun Intendente sulla norma fis
sata nell' articolo 1 1 9 presenter al nostro Luogotenente
generale una terna colle sue osservazioni di soggetti eligi
bili tratti dalla lista di ciascun Comune per ognuna delle
piazze del Decurionato. Il nostro Luogotenente generale
inyier queste terne a Nq col suo parere. L' elezione sar
falla per mezzo di nostri decreti.
137. IV Comuni minori di tremila anime (*), purch
non siano capoluoghi di Distr> Ito, i Sottintendenti propor
ranno agi' Intendenti le terne de' Decurioni traili dalle li
ste. G' Intendenti proporranno il loro parere al nostra
Luogotenente generale, ed egli elegger i pi meritevoli.
In circostanze di merito eguale , si preferiranno sempre i
proprietari.
138. Non possono essere ne messi in terna , n eletti
per le piazze del Decurionato quelli , che abbiano difetti
ili et , o rapporto di debito di conto 0 di litigio col Comu
ne , e i proprietari domiciliali altrove.
i3g. Non possono esser membri dello stesso Decurio
nato gli ascendenti e discendenti in linea retta, Io zio ed
il nipote, o due fratelli (e).
i4o. L'et maggiore di seltant' anni pu dal solo
nominalo allegarsi per motivo di esenzione della carica di
Decurione. Allegandosi questo motivo, sar ammesso.
i4i . Ogni Decurionato nomina le terne del Sindaco e
degli Eletti, traile dalla lista degli eligibili. Non pu met
tere in terna n i suoi propri membri , n niuno di quelli
che hanno g' impedimenti accennati nell' articolo i38.
142. Non pqssono esser membri della sless' ammini
strazione comunale i congiunti descrilti nell' articolo i3<}143, L' et maggiore di sellaui' anni motivo di esenzione pe' delti uffizi di Sindaco e di Eletti, nel modo
stabilito nelP articolo i4o.
i44- Le terne accennate neU* articolo i4i> sono in
viate da' Sindaci a' Soltinlendenli. Questi le indirizzano
agi' Intendenti colle loro osservazioni.
i4^. G' Intendenti propongono al nostro Luogote(a) V. decreti del di 3o maggio 1820 21 ottobre 1812
(*) Questa parola (remila devesi leggere seimila.
ao settembre 1824 e 12 gennaio. 182S rescritti
(e) Questo divieto esteso agli adottivi: de*r. del ao>
del 2 settembre 1826 26 novembre t83o e 18 mar
die. t8aja' cognati: minisi, del 4 marzo i833
zo 18S1regolamento del 6 febbrarq (83a.
H* tuguri e generi; ministeriale del to febd.tS34.
(h) V. decreto del to agosto /8/g.

)(9)(
le funzioni di Consigliere distrettuale , e provinciale , o
nenie generale le terne suddette colle loro osservazioni pei
Senati di Palermo Messina e Catania, e per quei Comuni d' Intendenza.
di cui tratta 1* articolo 119. Il nostro Luogotenente ge
i5!>. Le funzioni di Consigliere distrettuale, o pro
nerale trasmette a noi quelle che riguardano i tre So
vinciale sono legittimo motivo di esenzione degli uffizi
nali , e fa egli stesso 1 elezione per gli altri Comuni. comunali nel solo caso che sia allegato dal Consi
i46- Per le terne di tutti gli altri Comuni si e- gliere (</).
seguir quanto sar prescritto nelle istruzioni ordinate
iii6. Circa 1' impedimento dell' et per questi Con
siglieri procede quanto stabilito pe' Decurioni nell' ar
dall' articolo 122.
14.7. Il Decurionato nomina similmente per terna ticolo 140.
il Cancelliere archivario , ed il Cassiere. In questo caso
1^7. Le funzioni di Sindaco ed Eletto sono gene
esso pu uscire dalla lista degli eligibili del Comune ralmente circoscritte a Ire anni.
ii58. Pu aver luogo la conferma colle condizioni
soltanto quando la medesima non contenga soggetti ido
opportune da dichiararsi dalle istruzioni.
nei a tali uffizi (a).
i4-8. Il Decurionato nomina sulle proposizioni del
i!5q. Tolto il caso di conferma , la stessa persona
Sindaco , e sotto 1' approvazione dell' Intendente ogni non vi pu essere rieletta , che dopo L' intervallo di
un triennio (e).
altro impiegato , agente o salariato dell' amministrazio
160. L' uffizio di Cancelliere archivario a vita.
ne comunale (6).
L' esercizio degli uffizi comunali , e di quelli
161. L' uffizio di Cassiere triennale. Ma pu es
de' Consiglieri provinciali e distrettuali si misura colla sere confermato indefinitamente di triennio in triennio,
indizione. Perci regolarmente ogni possesso , ed ogni semprech vi concorrano le condizioni dell' art. i58.
i()2. Il nostro Luogotenente generale ordiner ,
deposizione di uffizio al primo di settembre (e). Gli
che sieno formate le istruzioni per lo modo positivo di
ulfiziali che si rimpiazzano nel corso della durata rego
lare, terminano nell' epoca , in cui sarebbe cessalo 1* e- eseguirsi la lista degli eligibili, di farsi l'elezioni de' De
curionati e degli altri ufll/.iali comunali , e de' Consi
sercizio delle persone a cui sono stati surrogati.
150. La proposizione de;' Consiglieri provinciali e glieri provinciali e distrettuali, e di mettersi in pratica
distrettuali fatta da' Decurionati. Il Decurionato di quant' altro disposto nel presente capo, avendo i ri
guardi additati nell' articolo 3i (f).
ogni Comune infra tremila anime propone un candi
if>3. Non potendo aver luogo per lo primo di gen
dalo per lo Consiglio distrettuale, e un altro per lo Con
siglio provinciale. Quello di ogni Comune da tremila a naio del venturo anno 1S18 la elezione de' Sindaci, e
seimila ne propone due per lo primo Consiglio , e due degli Eletti secondo il modo stabilito nel presente decre
to ; e d' altronde avendo noi sin dal i4 del passalo
altri per lo secondo. E quello di ogni Comune maggio
ro di scimila ne propone tre per 1' uno , e Ire per mese di aprile confermati per la corrente indizione nello
esercizio de' loro impieghi gli attuali componenti i Magi
1' altro.
151. Ogni Decurionato dee scegliere i candidati strati municipali , nostra real volont che i medesimi
suddetti fra i proprietari inscritti nella sua lista di e- debbano continuare per la cennata corrente indizione
ligibili , i quali abbiano una propriet non minore di ad amministrare le rendite de' rispettivi Comuni secondo
le forme , e le leggi attualmente in vigore. Essi per
quanto sar stabilito nelle istruzioni.
152. Quando un Decurionato non trovi nella sua saranno sot!o l* immediala direzione, e sopravvigilanza
lista possessori di tanta rendita , pu scegliere anche de' Sottintendenti, degl' Intendenti e di tutte le altre au
torit enunciate nel presente decreto , ne' termini e nel
sulle liste di altri Comuni dello stesso Distretto.
i!>3. I Consiglieri provinciali e distrettuali sono modo dal medesimo prescritti.
rinnovati per una quarta parte in ogni anno. Ne' primi
tre anni la quarta parte da uscire in ogni anno sar
capo in.
designata dal nostro Luogotenente generale a propo
sizione del Ministro. Per P avvenire avr luogo quan
Vantaggi, ed obbligazioni degli uJKriali.
to prescritto pe* Decurionati negli articoli i34 e i3a.
l54 Non si possono cumulare nella stessa persona
164. L'esercizio esatto degli uffizi di Sindaco, Elet
to , Decurione , c Consigliere provinciale , e distrettua
le unito alle altre qualit necessarie, un titolo onorifi
co per meritare la nostra attenzione nel provvedere gli
(a) Pu cader la scelta del Cassiere sopra un Decurio
impieghi deilo Stalo (g).
ne: ministeriale del fj luglio i833.
(b) Per F articolo 22 della legge del 20 ottobre iSig
i Decurionati debbon presentare al Soprintendente (d) Ove per il Consigliere si astiene dall' esercizio
delle sue funzioni, senza farne costare la legitti
generale di salute pubblica le tenie per le caric/te di Deputati sanitari; ed in queste possono al
mit, trattato come dimissionario volontario gi
decaduto da qualsisip diritto esenzione e prero
bisogno far parte gli stessi Decurioni, salvo sem
gativa della civile amministrazione : rescritto del
pre il diritto della ricusa nel riferito Soprinten
dente generale : rescritto del 7 agosto i83o.
77 agosfo i83o,
(c) // computo indizionale fu abolito con legge del di (e) V. ministeriale del 22 ottobre 1829.
// novembre /8/8, e 7 sovrano rescritto del due di (f) V. istruzioni del 24 marzo 1818.
luglio iSiq stabil che la elezione degli uffizioli (g) // Consiglio generale di Trapani progett di co
amministrativi debb' esser fatta in modo che lo
stituirsi un soldo a favore de Sindaci e primi ri
(servizio delle rispettive funzioni cominci sempre
letti; ma S. M. nel non avervi annuito si conidal primo di gennaro. V. anche su di ci le mi
piacque dichiarare con rescritto del 10 novembre
nisteriali del di 1 e /a settembre tSz',
||
1827 che coloro i quali si rendono meritevoli del-

i6!>. I Sindaci, gli Eletti, i Dccurionati , i Cancel


lieri archivari , ed i Cassieri che manchino nell' eserci
zio della loro carica , o che senza permesso 1' abbandonino , o clic ricusino di entrarvi dopo la elezione , o
eh' essendo obbligati a rendimento di conti , si rendano
morosi a questo dovere, sono risponsabili di qualunque
danno ed interesse che possa soffrire il Comune, o le
altre amministrazioni per loro colpa , c sono soggetti ad
essere ammoniti , e castigali con una multa dal Consiglio
d' Intendenza (o) .
166. In generale g' Intendenti, c tutti gli altri
ufEziali dell' amministrazione civile creati col presente
decreto , non possono esser tradotti in giudizio per qua
lunque accusa nascente da contravvenzione , delitto , o
misfatto commesso iu occasione dell' esercizio delle pro
prie funzioni , se non dopo che il procedimento contro
di essi sia stato autorizzato dal nostro Luogotenente ge
nerale sulla proposizione del nostro Ministro di Slato ,
da cui essi dipendono , c nel modo che sar dalla leg
ge determinato.
167. Istruzioni particolari da farsi per ordine del
nostro Luogotenente generale , e proporsi a Noi secon
do le vedute dell' articolo ai , stabiliranno i regolamenti
necessari per le obbligazioni, c per la garenlia sopra
indicate (b).
TITOLO TI.
Soldi, e mantenimento degli uffizi
168. Sono assegnali i seguenti soldi annuali (c):
Per r Intendenza di Palermo
All'Intendente (d).
.... onze i!>oo
Al Segretario generale ....
D
4-So
Ad ogni Consigliere d'Intendenza.
j
2S0
Alla segreteria della Intendenza .

32oo
Per le altre sei Intendenze
Ad ogn' Intendente. .... once
Ad ogni Segretario generale . .

Ad ogni Consigliere d'Intendenza.

Alla segreteria di ogn' Intendenza

iiao
35o
200
l''o

la sovrana attenzione, siano alla M. S. manife


stati ajjin di tenerli presenti nella provvista degli
impieghi dello Slato.
(a) Tutti gl'individui addetti ad vjfici comunali ed elelti per mezzo delle proposte de'Deeurionati, debbon partecipare de' vantaggi e delle obbligazioni
degl impiegati municipali : ministeriale del 26
di settembre 1827. V. pure ministeriali del 16
marzo e i3 agosto i835 che stabiliscono il modo
di procedere sull' applicazione delle multe.
(b) V. istruzioni del 20 di gennaro 8i8.
(e) Con decreto del 5 ottobre 1824 fu ordinata laritenuta del 10 per too sui soldi dei funzionari ed
impiegati civili. E con miiisteriale del 28 aprile
182S venne dichiarato di non esservi compresi gli
impiegati comunali.
Con decreto del 7 febbraro 182$ fu provveduto al
trattamento da darsi agl'impiegati detenuti per
cause di debiti.
(d) I soldi degl' Intendenti , e de' Segretari generali
sono stati ridotti con rescritto del 3 di dicembre
1S23 e decreto degli 8 di marzo 182S.

Per le Sottntendenze
Ad ogni Sottintendente . . . once
3i>o
Alla segreteria di tutte le Soltintendenze , da dividersi dal Ministro
di Stalo, intesi gl'Intendenti . 1
6joo
169. I soldi stabiliti nell'articolo 168 saranno a ca
rico de' rispettivi fondi provinciali, e faranno parte dello
stato discusso, di cui si tratter nel titolo TU.
170. Gl'Intendenti, i Sottintendenti, i Segretari ge
nerali , e i Consiglieri d' Intendenza per la visita, o .li
tro servizio , cui \achino fuori residenza , ricevono oltre
il soldo una indennit di spese, la quale ragguagliata
a due terzi del soldo rispettivo , durante il tempo, in cui
dimorino fuori la residenza propria. Qncsla indennit
va pure annoverala fra le spese provinciali (e).
171. Ogn' Intendenza percepisce in oltre 1' uno per
renio a carico de'Coniuni sulle annue rendite ordinarie dei
Comuni stessi per supplire alle spese de' conti coiuutxt(f).
#
172. Le Intendenze , e le Soltintcndenzc sono for
nite, anche a carico de' fondi provinciali, del mobile ne
cessario alle segreterie ed alle abitazioni degl' Intenden
ti (g) e Sottintendenti. La spesa per siffatti oggetti sar
stabilita con nn regolamento del Ministro di Slato ; av
vertendosi , che tale spesa sia limitala nei soli ristretti
confini della vera necessit, per non aggravare i fondi
provinciali di un peso superfluo (h),
173. Il nostro Luogotenente generale , per via d
istruzioni da approvarsi da Noi, stabilir quel che con
venga per la mercede de' Cancellieri e de' Cassieri co
munali , tenendo presenti le leggi di questa parte dei
reali domini , c gli usi e le circostanze di quella , a
norma dell' art. 3i (1).
174. - Ogni altra carica dell' amministrazione civile
non compresa negli articoli 168 e 173 di pura onorilicenza , e apriva d' ogni lucro.
175. E abolita qualunque altra specie di emolumen
to , e di lucro per tulli gli ufliziali dell' amministrazione
(e) V. decreto del 22 di giugno 1826 e rescritto del
21 ottobre detto anno che riguardano V indennit
dell' Intendente e del Segretario generale tanto in
residenza che fuori. Per le indennit de' Consi
glieri d' Intendenza veggasi la ministeriale del d
8 agosto i833.
(f) Con ministeriale del 3i gennaro 1828 nell' essersi
provveduto al modo , onde occorrersi alle spese
della liquidazione de' conti de' Comuni per lutto
l'anno 1824 fu stabilita la massima , c/te e/alla
met dell' un per too gi destinata con rescritto
del 23 novembre 182S alle spese anzidette , /' ul
tima terza parte sar considerala come fondo in
tangibile messo a disposizione del Governo , per
impiegarlo provvedendo alle circostanze inopinate
della liquidazione che possano meritare la supe
riore considerazione.
(g) Con rescritto del 21 ottobre 1826 si stabilisce la
regola di non accordarsi indennit agl'Intendenti,
allorch abitano nella propria casa.
(h) P . regolamento approvalo con rescritto del 26
maggio 1821 in riguardo a' mobili della casa di
abitazione dell' Intendente e della Segreteria della
Intendenza.
(i ) / . istruzioni del 10 novembre i8ig.

civile , sotto nome di diritto o di rogalo o sotto qualun


que altro aspetto (a). I soli diritti per gli esecutori delle
coerzioni si continueranno secondo gli stabilimenti , che
souo in vigore , finch non saranno riformati (b).
176. Gli assegnamenti stabiliti in questo titolo cor
rono dal giorno , in cui ciascun uffi/.iale avr prestato
tra le mani del suo superiore il giuramento prescritto
da' regolamenti, e si sar messo in esercizio (e).
TITOLO

VII.

Economia provinciale.
CAPO I.
Spese, rendite, e alato discusso.
177. L* amministrazione civile conosce direttamente
Ire classi di spese. Alcune sono di utilit generale a tut
to lo Stato : queste spese sono a carico dell' Erario.
Alcune riguardano i bisogni , e i vantaggi di ciascuna
divisione dello Stato, ossia di ciascuna Valle minore ,
tanto se sieno propri, e singolari della stessa divisione,
quanto se sieno comuni , c simili a quelle delle altre.
Tali sono le strade di comodo reciproco fra' Comun) , c
i Distretti della Valle medesima ; le scuole , e gli altri
instituli d' istruzione ed educazione pel solo vantaggio
de' Distretti propri ; le societ economiche , e le biblio
teche, e gli spedali, e i collegi delle arti a comune pro
fitto degli abitanti della Valle , e i soldi e le spese
per gli uffizi dell' Intendenza c delle SoIli n tendenze ,
secndo il titolo VI; e moltissimi altri oggetti di pubbli
ca necessit , ed utilit nella Valle rispettiva , o propri
della medesima , o comuni colle altre Valli. Queste so
no le spese provinciali , e fanno 1' oggetto del presente
capo. Altre lilialmente souo ristrette ali uso particolare di
ciascun Comune , e faranno 1' oggetto del titolo VIII,
178. Le spese provinciali saranno discusse ne' Con
sigli provinciali a proposizione dell' Intendente , e sa(a) Essendo stalo scelto un 1 Eletto per difendere i
diritti del Comune innanzi l' autorit giudiziaria
e ritrovandosi il medesimo rivestilo del ministero
di Patrocinatore , richiese i dritti di vacazioni
stabiliti dalle tariffe. Presentatasi al Governo
1' istanza, con ministeriale del 7 gennaro i836 fu
risoluto che malgrado questa simultanea incumbenza il detto funzionario non ha diritto alle va
cazioni.
(b) // decreto del 12 giugno 1828 colla seguente ta
riffa ha stabilito le norme da seguirsi nella lassa
e nel pagamento delle spese nelle materie civili
de' giudizi del contenzioso amministrativo, e delle
amministrazioni comunali.
Per le indennit accordate a' Sindaci relativamente
alla controllazione degl'introiti dello stralcio del
le reali finanze: E. rescritto del g maggio 182$.
(e) Con rescritto del di 26 febbraro i8j4 fu dichiarato
che il giuramento degl' impiccati dee precedere al
possesso; e che P aumento degli averi per lo pas
saggio da una classe fili' alti a , il (piale fion al
tera le funzioni, non esige prestazione di nuovo
giuramento.
Con altro rescritto comunicfifo coft ministeriale
del 28 luglio i834 furon date da S. M. delle
norme sullo stesso argomento,
\

ranno poi sottomesse ali approvazione nostra per via


del noslro Luogotenente generale.
179. Lo stesso Consiglio provinciale , a proposizio
ne del medesimo Intendente , dee far corrispondere alle
spese provinciali la rendita opportuna. Questa rendila si
pu ricavare o da un' addizione alla tassa fondiaria so
pra tutte le propriet eh' esistono dentro i limili della
Valle minore rispettiva , o da un' imposizione su' Comu
ni , o da contribuzioni di altra forma , come dal Consi
glio provinciale si creder pi conveniente al bene pub
blico.
1S0. La deliberazione del Consiglio per 1' accenna
ta rendila debb' essere unita a quella delle spese stabi
lite nell' articolo 178 : e questo progetto di spesa e di
rendita da sottomettersi all' approvazione nostra, s'in
tende sotto il nome di stalo discusso provinciale.
CAPO II.
Amministrazione e conti.
181. Le rendite, e le spese provinciali sono am
ministrate dall' Intendente sotto gli ordini del Ministro ,
a norma dello stato discusso gi approvato.
182. Per quella parte di queste spese, che riguar
da le opere pubbliche, il Consiglio provinciale dee de
stinare una Deputazione per dirigere i lavori ed invigi
larvi (d).
183. Il Consiglio in tal caso pu eleggere un Cas
siere particolare. La Deputazione amministrer sotto la
vigilanza dell' Intendente , e proporr al medesimo le
precauzioni da prendersi in riguardo al Cassiere (e).
i84~ L' Intendente o le particolari Deputazioni, ove
esistano , rendono in ogni anno al Consiglio provinciale
il conto morale di tale amministrazione. Il conto mo
rale consiste in rendere ragione del metodo di ammini
strazione tenuto ne 11' anno precedente , e del modo in
cui si eseguito lo stalo discusso in ordine alle rendite
ed alle spese. Con un regolamento particolare si dar
il modello di questi conti morali (f),
18). Il Consiglio discute, e propone le sue delibe
razioni per questo conto nel modo generalmente pre
scritto nel capo IV del tit. II (g).
186. L' Intendente 0 la Deputazione dar pure in
ogni anno il conto materiale, cio il conto di cassa cor
redalo da' documenti giustificanti tulli gl'introiti, e tutti
gli esiti. Questo conto sar discusso, e giudicato defini
tivamente dal Consiglio d'Intendenza. L'Intendente non
vi avr voto (//).
L'amministrazione provinciale non pu acqui
stare o alienare propriet di cose stabili , o contrarre
debiti o rilasciarli , senza una deliberazione del Consi
glio provinciale, e senza 1' approvazione del noslro Luo
gotenente generale,
(d) y. regolamento per le Deputazioni provinciali in
data del 21 di marzo 1S2S e rescritto del 20 mar
zo t834(e) Con rescritto del 7 gennaro 1829 fu ordinato di
non farsi innovazione in riguardo all' unicit del
Cassiere dei fondi provinciali , e delle opere pub
bliche. // suo trattamento quello del Cassiere
comunale: rescritto del 2g gennaro 1820.
(f) / . rescritto del 18 giugno 1828.
(g) /". rescritto del 20 settembre 1828.
(h) V. rescritto del tS giugno 1828.

TITOLO Vili.
Economia comunale.
CAPO I.
Spese.
188. Le spese comunali sono ordinarie, straordina
rie, e non prevedute.
189. Sono spese ordinarie quelle , che hanno una
causa permanente, e si riproducono in ogni anno.
190. Sono spese straordinarie quelle che servo
no a' bisogni sopravvegnenli di tempo in tempo per la
conservazione , e per lo miglioramento delle cose del
Comune.
191. Si dicono spese non prevedute quelle , che
sono cagionale da bisogni giornalieri ed eventuali del
Comune, che non sono specificate ne' due precedenti ar
ticoli (a).
192. Ogni allra spesa pubblica , che non-si trovi
classificata tra le provinciali e comunali , appartiene al
lo Stato ed a carico della Tesoreria generale.
CAPO

II.

Rendite.
193. Le rendite annue di ciascun Comune sono or
dinarie e straordinarie.
194. Sono ordinarie quelle , che si traggono dai
suoi fondi patrimoniali, da censi, da' canoni , e da altre
propriet e prestazioni dal Comune per qualsivoglia ti
tolo possedute , da' proventi giurisdizionali , e da' dazi
sulla consumazione.
195. Sono straordinarie quelle , che derivano da
resti di cassa degli anni precedenti, da arretrati di qua
lunque specie, da restituzione di crediti, o affrancazione
di censi, e da qualunque altro introito eventuale.
196. IV011 lecito al Comune il ritenere presso di
se il dominio utile di fondi rustici. Essi debbono essere
divisi e conceduti in enfiteusi, secondo le istruzioni dei
5 di dicembre 1789, e secondo quelle altre che il no
stro Luogotenente generale , a proposizione del nostro
Ministro di Slato, e colla nostra approvazione creder
necessarie per adattarle alle circostanze ed alle leggi
attuali (6).
197. Lo stesso avr luogo pe' fondi urbani. Eccet
tuati quelli che servono agli usi del Comune, e quelli ,
che meritino di rimanere nel possesso del Comune per
ragione particolare da esser proposta dal Decurionato ,
ed approvata dall' Intendente secondo gli articoli 98 e
10G . tutti gli altri dovranno esser dati in enfiteusi con
istruzioni simili a quelle stabilite nell'articolo 196.
(a) Con ministeriale del 2S agosto 1828 si fissano le
norme come disporsi delle imprevedute.
(b) V. istruzioni del 12 giugno i832, e rescritto del
26 settembre i833 con cui S. M. dichiara che
nella concessione delle terre comunali prestar si
debbe dallo enfiteuta garenzia di persona proba
per tre anni di canone,- cautela che debbe cessare
ove il miglioramento apportato al fondo corri
sponderebbe allo ammontare delle tre annualit.
In questa congiuntura dichiar S. M. che per
non possidenti nella specie debbon intendersi i
braccianti.

198. Ciascun Comune ha i suoi corpi di rendile


essenzialmente separati da^quelli dello Stato, de' privali
e di ogni altro Comune. E quindi abolita e vietata ogni
promiscuit di propriet di corpi di rendita , o di dirit
ti fra Comuni e lo Stato , tra Comuni c particolari , 0
fra essi Comuni.
199. Vi sono fondi ne' quali il Comune possiede
la terra , ed altri vi posseggono diritti e servit attive.
Al contrario vi sono Comuni che posseggono diritti c
servit su' fondi degli altri. Questa unione di diritti di
versi sulla cosa medesima appartiene a quelle promiscui
t che sono state proibite nell' articolo 198.
200. Le promiscuit esistenti in contraddizione de
gli articoli 198 e 199 saranno subilo sciolte , e sar as
segnata in propriet assoluta a ciascuno dogi' interessa
li quella porzione di terra che corrisponde ai valore dei
snoi diritti.
201. Per mettersi in esecuzione 1' articolo 200 , il
nostro Luogotenente generale disporr che sieno fatte
le convenienti istruzioni , c le proporr alla nostra ap
provazione (e).
202. I Comuni che per tale mezzo acquisteranno
terre , saranno obbligati a concederle secondo 1' artico
lo 196.
203. Le terre comuni addette all' uso di pascolo
civico debbono rimanere riservate a questo uso , eccetto
il caso in cui , a proposizione del Decurionato e col parere dell' Intendente , la particolare utilit di qualche
Comune faccia dare dal nostro Luogotenente generale
una diversa determinazione (d).
204. Quel che si detto nell' articolo ao3 per le
terre di pascolo , ha pure luogo pe' boschi comuni de
stinati ad usi civici.
205. Ogni Comune che non ritrae rendita sufficien
te dal patrimonio di cui si fatta menzione negli articoli
precedenti , o che non ne possiede affatto , pu stabi
lirsene nna ne' proventi giurisdizionali e ne' dazi di con
sumo.
206. Il nostro Luogotenente generale proweder ,
perch sieno formate e trasmesse a Noi le istruzioni ,
che contengano i necessari regolamenti per le spese e
rendite comunali , secondo i principi stabiliti nell' arti
colo 3i.
capo in.
Slati discussi.
207. Lo stabilimento delle spese e delle rendile del
Comune , colle regole dettate nel presente decreto .
quello che si chiama stalo discusso comunale.
(e) V. decreti sullo scioglimento delle promiscuit in
data degli ti settembre 182S 20 dicembre 1827 e
5 settembre 1828, non che rescritti del q gennaro
e i4 giugno 1828.
Si renderebbe utile il riscontrare le riflessioni del
Cav. D. Emmanuele Minolfi relative a' fondi d
regio patronato, che sebbene circoscritte nella ma
teria, pure per lo metodo, per le dottrine spai-se,
e per lo forte ragionamento con cui si sostiene
l' assunto, meritano di essere commendate.
(d) Per la intelligenza di questo articolo, rcnduta in
certa dalla locuzione dell' art. 18 delle istruzioni
del di 10 novembre tSig, reggasi il 7'escvillo del
24 ottobre 182$.

)( "? )(
208. Gli stati discussi formali secondo le regole
217. Nelle delte islruzioni i privilegi dell'addizione
stabilite nel presente decreto saranno in osservanza per in diem e delle restituzioni in integrimi saranno limita
cinque anni continui , per tutte le rendite e le spese te e fissate a somiglianza di quel che si fatto in que
ordinarie e fisse , e saranno rinnovali di quinquennio in sta parte de' reali domini.
quinquennio. Per le rendite e le spese straordinarie e
218. Le accennate istruzioni in ordine alla forma
variabili, sar fatto in ogni anno uno stato di variazione. delle licitazioni per gli affitti saranno applicabili anche
agli appalti , ed alle vendite di cose immobili che si
209. Per 1' anno s' intende 1' indizione da settem
possono fare per conto del Comune.
bre in settembre (a).
210. Il nostro Luogotenente generale , per via di
219. Le medesime istruzioni saranno applicabili
instruzioni a norma dell articolo 3i , disporr che si non solo a quel che riguarda i beni propri de' Comuni,
dieno tulle le provvidenze opportune circa il modo ed il ma ancora agli affitti , agli appalti e alle vendite d' im
tempo della formazione de' suddetti stati discussi e siali
mobili di qualsivoglia altro ramo dell' amministrazione
di variazione ; in guisa che sia applicato a quella parie civile.
de' reali domini ci che trovasi qui stabilito dalla legge,
220. Quando accada di restare qualche rendita sen
e s abbia il necessario riguardo a' costumi ed alle cir
za affitto , o perch non si trovino buone offerte, o per
costanze particolari di nuell' altra parie. Indi proporr ch qualche circostanza particolare lo richiegga , secon
do 1' articolo 214 , il piano dell' amministrazione parti
a Noi le istruzioni suddette per 1' approvazione.
211. I suddetti stati per quei Comuni che hanno colare di questa rendita debb' essere proposto dal Sin
una rendita annuale di duemila once o pi , debbono daco in Decurionalo , e debb' esser poi autorizzato dal
essere approvati da Noi. Per gli altri Comuni sar di
l' Intendente (d).
sposto quanto convenga dal nostro Luogotenente genera
le a tenore dell' articolo 210. (b).
CAPO V.
212. In ogni mese di ottobre il Ministro trasmette
r a Noi un prospetto generale delle rendite e delle
Esazioni e pagamenti.
spese comunali gi approvale per 1' indizione corrente.
221. La riscossione delle rendite comunali si far
213. La disposizione contenuta ncll' articolo 210
non sar applicabile che agli stali discussi della ventura regolarmente alle rispettive maturazioni a cura e dili
indizione. Gli stati discussi formati dalla Commessici) e a genza del Cassiere , sotto la vigilanza immediata del
tal uopo da Noi destinata con decreto de'20 di febbraro Sindaco , ed a norma dello stato discusso.
222. In caso di ritardo i debitori morosi otto gior
di questo anno , ed approvali dal nostro Luogotenente
generale , serviranno di base e di regolamento all' am
ni dopo la maturazione possono eseere astretti al paga
mento colle coazioni esecutive.
ministrazione comunale della corrente indizione.
223. Circa 1' esazione ed il regolamento delle mul
te , il nostro Luogotenente generale , a proposizione del
C A P 0 IV.
Ministro che sia presso di lui , far formare le instru
Afftti ed incanto pubblico.
zioni che assicurino 1' interesse de1 Comuni , ed allonta
nino il pericolo delle concussioni ; tenendo presenti le
2i4- Tutte le rendile comunali debbono essere af
filiale a cura e diligenza del Sindaco. L' affitto non pu antiche leggi del Regno relative all' abolita Giunta delle
fiscal ie , e trasmettendole alla nostra approvazione.
concludersi altrimenti che coli' incanto pubblico. Qual
224. Il Cassiere che manchi di diligenza nelle ri
che eccezione che possa meritare questa regola , debbe
scossioni , e non usi a tal riguardo i mezzi legittimi ,
essere discussa e deliberala dal Decurionalo, ed autoriz
pu esserne dichiarato risponsabile dal Consiglio d' In
zala dall' Intendente.
21 5. La durata degli affitti regolarmente non potr tendenza, ed obbligato a portarsi per esatte a suo rischio
ed interesse quelle partile di cui abbia trascurala 1' esa
esser maggiore di due anni. Quando occorrer di affit
tarsi fondi rustici , per non essersi ancora conceduti a zione (e).
223. La sle-sa risponsabilil dell' articolo 224 pu
norma dell' articolo 196 , la durala sar in proporzione
estendersi al Sindaco che manchi di usare la vigilanza
delle circostanze , e vi sar espressamente il patto di ri
solversi 1' affitto allorch si far la concessione. L' anno impostagli (/).
dell' affitto si conter dal 1 settembre all' ultimo di a(d) V. decisione di S. A. R. del g luglio 1832.
goslo.
(e) Comunque il procedimento d' aver luogo ne' casi di
216. Il nostro Luogotenente generale , per via di
istruzioni da approvarsi da Noi , ordiner di fissarsi il
malversazione o appropriazione di somme com
messe dal Cassiere del Comune, non derivi da una
metodo dell' incanto secondo le leggi e le ntili costu
disposizione precisa de' nostri Statuti; pure per lo
manze , affinch in una materia tanto importante tutto
articolo 63 della legge del 12 dicembre i8r6
sia chiaro e facile , e sia tolto ogni adito all' arbitrio e
chiamato in vigore per la Sicilia dal rescritto
alla frode (c).
del f4 giugno 1828, esistendo l'alto d'obbligo del
Cassiere verso il Comune, a'sensi dello stesso ar
(a) V. la nota all' articolo i4$ticolo, con la condizione dell'arresto personale in
(>) Con decreto del d 21 di agosto 182S S. M. ri
caso di malversazione amministrativamente rico
serv alla sua sovrana approvazione gli stati di
nosciuta , e la liquidit delle partite di lor natu
scussi di (/u Comuni d' una rendita ordinaria di
ra esecutive , pu procedersi a carico del medesi
onze 4ooo e pi, derogando con esso il superiore
mo, anche coti' arresto personale, ne' modi ammi
articolo. V. pure ministeriali del 3t gennaio
nistrativi: ministeriale del 23 di aprile i835.
tSaS e g febbraio 1829.
(f) V. decisione di S. A. R. del 16 agosto i832.
(c) V, istruzioni del 20 gennaio 1818.

226. I pagamenti sulle rendite comunali si faranno


a norma dello stato discusso dal Cassiere per ciTetto di
mandali del Sindaco. Ogni mandato dee indicare 1' ar
ticolo dello stato discusso in cui la spesa autorizzala ,
e dee contenere copia dell' autorizzazione superiore, qua
lora si tratti di spesa straordinaria non compresa nello
stato.
227. Il far uso per un articolo della spesa asse
gnata per un altro nello stato discusso vietalo sotto
la risponsabilit del Cassiere e del Sindaco. Qualora lo
esiga un' urgenza straordinaria , bisogna precedere la
deliberazione del Decurionalo autorizzala dall' Intenden
te in Consiglio d' Intendenza ().
228. Ogni pagamento fatto dal Cassiere in contrav
venzione dello stato discusso , gli verr censuralo nei
suoi conti , salvo il regresso contro il Sindaco che 1' ha
ordinato (b).
229. Le spese per le opere pubbliche comunali so
no afiidale alla vigilanza del Sindaco. L' Intendente sul1' avviso del Decurionalo determina se esse si debbano
fare per appalto , o per economia. L' Intendente pu
formare anche sull' avviso del Dccurionato una Deputa
zione per dirigerle , ed invigilare col Sindaco alla loro
esecuzione.
230. I piani e le perizie per tali opere sono discus
si ed approvati dall' Intendente in Consiglio d' Inten
denza.
CAPO VI.
Conti,
23 1. Ogni Sindaco nel corso di ogni mese di set
tembre dee presen lare il conio morale della sua ammi
nistrazione dell' anno precedente (e). Questo conto dee
avere le condizioni prescritte nell' articolo 184.
232. L' esame , 1' approvazione , e la condanna del
conto del Sindaco appartiene al Dccurionato , all' In
tendente , ed al Consiglio d' Intendenza.
233. Ogni Cassiere dee presentare in ogni anno il
conto materiale del suo esercizio dell' anno precedente.
Questo conto dee avere le sue condizioni prescritte nel1' articolo 187.
234. La discussione e liquidazione de' conti de' Cas
sieri comunali appartiene a' Consigli d' Intendenza.
235. Le istruzioni da farsi , e proporsi a Noi per
ordine del nostro Luogotenente generale colle vedute ad
ditate nell' articolo 34 stabiliranno con precisione la
forma , e i modi , e 1' epoca della presentazione discus
sione e determinazione de' conli morali de' Sindaci , e
de' conti materiali de' Cassieri (</).
236. Noi con altro. decreto, instituendo la Gran Cor
te de' conti , stabiliremo i casi , i modi , e 1' autorit
(a) II disposto in questo articolo venne rivocato con
rescritto del 18 giugno 1828 , col quale fu riso
luto doversi adottare in Sicilia la regola stabili
ta nell' articolo 24<) della legge del 12 dicembre
1816.
(b) Per le disposizioni contenute negli articoli 226 e
228 veggansi la ministeriale del 27 giugno i833
e 7 rescritto del 22 ottobre 1834(c) Attesa V abolizione del computo indizionale il coli
lo morale in vece del mese settembre dee presen
tarsi ne' due mesi gennaio e febbraio.
(d) V. istruzioni del 7 settembre i8a$.

competente per la revisione delle determinazioni de' Con


sigli d' Intendenza sopra quest' oggetto (e).
237. La contabilit delle rendile e delle spese co
munali stabilita presso il Cassiere di ciascun Connine.
Il Sindaco far tenere nella Cancelleria un ullizio di
confronto , che sar chiamalo Controllo.
238. Sar aperta in oltre in ogn' Intendenza , e
nel Ministero una corrispondenza di bilanci e registri ,
per seguire l'andamento della contabilit comunale (f).
23(). Il metodo della conlabilit comunale sulle ba
si prescritte negli articoli 237 e 2.38 sar oggetto delle
istruzioni , che il nostro Luogotenciile generale far cseguire e trasmettere alla nostra approvazione (g).
240. I conli de' Magistrati Municipali , i (piali sa
ranno stali di gi discussi ed esaminati definitivamente a
norma delle leggi in vigore , non saranno pi soggetti
ad alcun' allra revisione. I conti per clic non si trove
ranno discussi pria del primo di gennaro del venturo
anno , c quelli della corrente indizione , saranno esami
nali e riveduti dalle autorit designate nel presente de
creto , e ne' modi dallo stesso stabiliti (/;).
CAPO

VII.

Facolt di contrarre , e di litigare.


s4i- I Comuni non possono acquistare, o alienare
propriet di cose slabili , ne contrarre debiti , u rila
sciarli , n transigere senza 1' espresso consenso del no
stro Luogotenente generale a proposizione del Ministro
di Stato preceduta da un volo decurionale , o da un
avviso del Consiglio d' Intendenza.
242. I Comuni ne' debili che sieno autorizzali a
contrarre , non possono stipulare un interesse maggiore
del cinque per cento. Quando urgenze straordinarie esi
gano un interesse maggiore , dovr precedere 1' assenso
del nostro Luogotenente generale , come nell' articolo
241.
243. Trattandosi di contenzioso giudiziario, secondo
1' intelligenza che sar da Noi data nel titolo X , nes
sun Comune pu stare in giudizio da attore , se non
quando sulla deliberazione decurionale ed il parere del
Sollintendenle vi sia slato autorizzato dal Consiglio d' In
tendenza.
244- Il nostro Luogotenente generale comander
che sia applicato a quest' oggetto, anche per via d' istru(c) V. decreti del 7 gennaio e 6 luglio 1818.
(f) V. real decisione del 16 ottobre i83o e ministe.'
riale del ig marzo t832.
(g) V- istruzioni del 7 settembre 182$.
(li) Per lo dijjinimento della disamina de' conti de' ma
gistrati municipali , non che di quelli arretrali a
tutto il 1824. S. M. con rescritto del 23 novem
bre 182J institu le seconde Camere presso i Con
sigli d' Intendenza , e con rescritto del 20 set
tembre 1828 dichiar che i componenti di esse ,
comech gratuite sono le loro funzioni . debbon
esser tenuti presenti nelle provviste d' impieghi.
Quanto alla validit de' certificati di quietanza
rilasciati dall' abolito Tributili'e del Real Patri
monio , come pure da' Consigli civici veggansi le
ministeriali del 2g dicembre 1828 e f4 dicembre
1829.

zioni da approvarsi da Noi secondo 1' articolo 3i , tulto


quello che qui stabilito dalla lgge (a).
TITOLO IX.
Polizia amministrativa.
245. Appartiene all' amministrazione civile la facol*
t di fare e pubblicare i regolamenti locali di polizia
amministrativa. Essa si divide in urbana e rurale.
24-G- I regolamenti di polizia urbana hanno per og
getto la conservazione della tranquillit e dell' ordine
pubblico ; la legittimit ed esattezza de,' pesi e delle mi
sure ; la vigilanza sull' annona , e su' venditori di ge
neri annonari (b) ; la vigilanza sulla conservazione e
nettezza delle strade delle piazze e de' pubblici stabili
menti ; e la pubblica salute.
24.7. Quelli di polizia rurale si propongono la sa
lubrit , la sicurezza , e la custodia delle campagne, de
gli animali, degli strumenti e de' prodotti di esse; la ri
partizione e 1' uso delle acque pubbliche e degli acquiilolti addetti al pubblico comodo.
248. L' esecuzione di tali regolamenti dovr essere
a cura in parte de' Sindaci e degli Eletti, a norma de
gli articoli 81 e 83 , e in parte de' Giudici locali (c).
249- Il nostro Luogotenente generale prescriver
che si faccia il progetto delle istruzioni sopra questo ar
ticolo, tenendo presente ci eh' stato disposto pe' nostri
reali domini al di qua del Faro colla legge de' 12 di
cembre 1816 , e tutte le circostanze locali che riguarda
no qucll' altra parte de' nostri domini (il).
TITOLO X.
Facolt economiche esecutive e contenziose.
Loro limiti e differenze.
CAPO I.
facolt economiche
2X0. G' Intendenti, i Sottintendenti, i Sindaci , gli
Eletti secondo le varie competenze fissate ne' titoli pre
cedenti, debbono dare delle disposizioni puramente eco
nomiche. Sono disposizioni economiche quelle colle qua
li le suddette autorit amministrative senza forme rituali
guidano e governano i loro subalterni , e i corpi , e i
rami di loro dipendenza , come ogni diligente ammini
stratore regola le cose a se affidate , e fa adempire gli
ordini di chi gli preposto (e).
(a) V. istruzioni del 20 gennaio 1818.
(b) Con ministeriale del 3 giugno i833 s data fa
colt a' Decurionati di aggiungere ne' progetti di
istruzioni di polizia urbana e rurale la pena del
lo arresto personale sino a tre giorni avverso i
conlroventori ' regolamenti annonari.
E con ministeriale del 3 febbraio i8aj fu prescritto
che le autorit municipali non prendali ingerenza
nelle botteghe de 'commestibili eh' esistono ne' quar
tieri, nelle fortezze , e ne' reali palagi.
(e) V. ministeriale del 26 aprile 18J2.
(d) /'. ministeriale del 2t settembre iSiG.
(v) V. rescritto del 23 marzo iS3t con cui si dichiara
che la disamina e l'approvazione o condanna dei
conti morali degli amministratori de' Comuni un
alto dipendente dalle facolt economiche dell' In
tendente. Quanto agli effetti veggasi la nota allo
att. S. delle istruzioni degjl' Intendenti.

25i. Contro queste disposizioni non si ammtte altro


rimedio, che il richiamo per la via economica.
2I2. Se la disposizione stata data dall' Intenden
te, il richiamo ordinario si fa al Ministro presso il no
stro Luogotenente generale, o presso il medesimo nostro
Luogotenente, s' egli non che un nostro Ministro di
Stalo, secondo 1' art. 22 del presente decreto.
253. Se si tratta di Sottintendente, il richiamo or
dinario si fa all' Intendente da cui i Sottintendenti di
pendono, secondo 1' articolo 57.
254. Se si tratta di Sindaci e di Eletti, il richiamo
ordinario si fa al Sottintendente dal quale costoro di
pendono, secondo 1' articolo 73.
capo n.
Facolt esecutive.
255. In secondo luogo gli stessi Intendenti , Sottin
tendenti, Sindaci ed Eletti debbono nelle materie di lo
ro dipendenza esercitare gli alti della giurisdizione ese
cutiva secondo le leggi attuali, mentre queste leggi sa
ranno in vigore. Sono atli di giurisdizione esecutiva, le
coerzioni contro i debitori liquidi , le reintegrazioni di
usurpazioni recenti di cose pubbliche (j) , le multe del
le contravvenzioni sorprese in flagranti (g) , le licitazio
ni al pubblico incanto, e tulli gli altri alti che suppon
gono autorit di Giudice , ma eh' escludono qualunque
forma di litigio (h).
(f) V. rescritti del 16 aprile 1S28 e iS gennaio i83z
co (piali si stabiliscono i modi da osservarsi per
le reintegrazioni delle usurpazioni di cose pub
bliche.
(g) E profcua il riscontrare V art. fp4 della legge
del 12 dicembre 1816 ed il decreto del 2 gennaio
1822 il quale, comunque non pubblicato in Sicilia,
pure determina la massima del diritto pubblico
del Regno unico , e stabilisce che la legge del d
21 marzo i8tj per oggetto d' ordine e d' utilit
pubblica fui distinto essenzialmente le materie dei
Giudici del contenzioso amministrativo da quelle
de' Giudici del contenzioso giudiziario ; e che V
codice penale , e l' altro di procedura ne' giudizi
penali lasciano in tutta la lor integrit le leggi
amministraiice. A maggiore schiarimento di tal
materia si trover in questo giornale inserito il re
scritto del 23 gennaio 182S col quale venne risoluta la mistione sorta tra i Giudici di circonda
rio e l'Intendente di Palermo in riguardo alla de
cisione delle conlrovenzioni a' regolamenti di po
lizia urbana , con essersi dichiarato appartenere
la competenza alle autorit amministrative.
(li) V .ministeriale del 3 gennaio i833. Le stesse fa
colt esecutive hanno i Sindaci nella percezione
del dazio regio sulla macinatura dato in accollo
a' Comuni: ministeriale del 23 novembre 182Q.
Rientra pir nelle facolt esecutive dell' Intenden
te la misura delta condanna delle multe sulle
conlrovenzioni a' regolamenti per la estirpazio
ne delle cavallette stabilita coli' articolo 24- del
regolamento del di ti ottobre i832 : ministeria
le del 3 gennaio i833. Sulla competenza delle au
torit amministrative nell' esecuzione dell' arresto
personale : V. rescritto del 0 giugno i833.
Con rescritto degli 11 agosto 1821 S. il. approv

a>6. Conlro questi atti di giurisdizione esecutiva si


ammette il rimedio innanzi a Giudici del contenzioso
amministrativo. Ma il rimedio non pu essere ammesso ,
se prima i suddetti atti non abbiano avuto il loro pieno
e reale adempimento (a).
CAPO IH.
Facolt contenziose.
257. La terza specie di funzioni spellanti alle au
torit amministrative il contenzioso amministrativo.
contenzioso amministrativo tutto quello che in materia di
amministrazione civile sta soggetto a litigio ed esame ,
ed a decisione del Giudice.
258. Appartengono perci a' Giudici del contenzio
so amministrativo tutte le liti che insorgono circa le stra
de pubbliche , i porti , i fiumi , i lidi , le ripe , i ca
nali , e le altre cose che servono agli stessi di sostegno,
di comodo o di ornamento ; circa le tasse , e la loro di
stribuzione ed esazione ; e in generale circa tutto quel
lo eh* una dipendenza del Demanio , e delle proprie
t pubbliche (b).
z>g. Appartiene ad essi il conoscere della validit
de' contratti fatti dagli amministratori delle cose pubbli
che e de' Comuni , e da tutte le autorit cos civili co
me militari , della legalit delle solennit adoperate ne?
gli stessi contratti , e della inlcrpetrazioue e spiegazione
de' medesimi (c).
260. Spetta loro il definire le quistioni de' confini
di territorio fra i Comuni , secondo 1' articolo 10 di
questo decreto.
261, E di loro competenza il giudicare de' danni
commessi verso i privati dagli appaltatori di opere e di
lavori pubblici nelT eseguimento delle loro intraprese (d).
202. Sono eccettuate dalla regola stabilita nell' ar
ticolo 256 tutte le liti , le quali riguardano 1' esame e
il giudizio delle azioni tendenti a rivendicare il dominio
di un immobile , che non sia di quelli di pubblica pro
priet descritti nell' articolo 258 , e ad asserirne la li
bert 1* esame ; e il giudizio delle quistioni sullo slato
delle persone ; 1' esame ed il giudizio delle azioni civili
di qualunque natura , nelle quali non cada in quislione
Ja legittimit , la validit o 1 interpelrazioue di un atto
delle autorit amministrative. Queste tre specie di liti ,
la disposizione del Luogotenente generale di po
tersi astringere per via di piantoni i debitori dei
Comuni. E con altro rescritto del d iq luglio
1826 f dichiarato che l' atto coattivo ha vigore
diprecetto preventivo di pagamento.
(a) V. ministeriali del 4 novembre 182$ 2 aprile e 7
maggio 182-7 e iS settembre i83o.
(b) Va compresa nelle facolt de' Consigli d' Inten
denza quella di pronunziare lo arresto personale
avverso i debitori de Comuni. Rescritto comuni
cato con ministeriale del 20 novembre 182-1.
Quante volte su' contralti colle amministrazioni pub
bliche si questioni dell' intelligenza della legge o
delle applicazioni di essa in un caso non regola
to dalla espressa volont de'contraenti, sono com
petenti i Tribunali ordinari : rescritto del di 8
gennaro 1823.
(c) V. rescritto del 1 febbraro i832.
(d) K, ministeriale del 3 marzo i835.

ancorch vi sia interesse dello Stato , de' Comuni 0 di


altra pubblica istituzione , spettano a' Giudici del con
tenzioso giudiziario , e non a quelli del contenzioso am
ministrativo (e).
2(33. I Giudici del contenzioso amministrativo sono
i Consigli d' Intendenza , secondo il capo HI titolo li.
264* Le loro decisioni , se si tratta di danni , o di
multe in cui il valore della condanna non eccede la som
ma di quindici once , saranno inappellabili.
2().i. Tutte le altre loro decisioni debbono essere
prontamente eseguite, ma sono appellabili dopo l' ese
cuzione. A tal oggetto si ammette il ricorso devolutivo al
la Gran Corte de' conti , secondo 1' articolo !\i di que
sto decreto , e secondo 1' altro nostro decreto per 1' instiluzione della Gran Corte. Secondo lo stesso articolo ,
la Gran Corte de' conti potr anche sospendere 1' esecu
zione in veduta di una manifesta infrazione di legge , e
ingiustizia (f).
2G6.. La decisione del Giudice del contenzioso am
ministrativo fa cessare la controversia , e rende titolo eseculivo quello che non lo era. L' all'are dunque , dopo
la decisione, ritorna all' esercizio della giurisdizione ese
cutiva attribuita alle autorit amministrative nell' artico
lo 255.
2I7. Dove sorga dubbio fra le parli sulla interpre
tazione , sulla ispezione , o susili elfelli dell' anzidetta
decisione , se ne rimetter il giudizio agli stessi Giudici
del contenzioso amministrativo , che ne sono stali gli
autori.
268. I Giudici del contenzioso amministrativo, men
tre non saranno pubblicati i nuovi codici , dovranno va
lersi di un modo di procedere breve e sommario , simi
le a quello che ne' detti nostri domini al di l del Fa
ro si chiamalo finora processo e giudizio camerale. A
quesl' oggetto il nostro Luogotenente generale far di
sporre le istruzioni , che ne stabiliscano le forme , e le
proporr alla nostra approvazione. Le suddette istruzioni
dovranno pure contenere 1' applicazione di quanto qui
fu stabilito colla legge de' 21 marzo 181 7 circa il modo
di eseguire le decisioni de' Giudici del conlenzioso am
ministrativo , e giudiziario , per rapporto a' diversi rami
dell' amministrazione civile , per quanto le attuali circo
stanze del luogo permetteranno (g).
269. Tulle le disposizioni di leggi , di decreti, e di
regolamenti anteriori , che sono contrarie al presente de
creto , o che riguardano materie espressaniente conside
rate nel medesimo , sono abrogate. D' ora innanzi sar
questa la sola regola da applicarsi , o citarsi negli atti
pubblici per tutt' i casi in esso contenuti.
270. Tutt' i nostri Segretari di Slato Ministri , e
(e) V. rescritto comunicato con ministeriale del 21
luglio i834- Quanto alla competenza dell'autori
t amministrativa nell' esecuzione dello arresto
personale: V. ministeriale del 2 settembre i833.
/Si pu procedere esecutivamente avverso i debitori
de' Comuni e delle opere di beneficenza in forza
dun alto autentico, senza che fosse intitolalo; mi
nisteriale del tg marzo i83o.
(f) // termine al ricorso venne stabilito a tre mesi
pprivati ed a sei per le pubbliche amministra
zioni: decreto del 20 marzo 182$.
(g) Per l'articolo 226 della legge organica giudizia
ria del 7 giugno i8ig rest salvo quanto trovata
si disposto pel contenzioso amminutrativo.

)( 17 )(
il Ministero di Stalo esistente presso il Duca di Calabria
34 Termini
i4i5o
nostro Luogotenente generale ne' reali doniini oltre il
J3a Alia
3855
Faro sono incaricati dell' esecuzione del presente decre
136 Aliminusa
709
Altavilla Milicia
to ().
1200
h
Napoli il di ii di ottobre 1817.
38 Baucina
2294
Caccamo
6424
Firmato FERDINANDO.
J39 Caltavuturo
3984
77 Segretario di Stato Ministro Cancelliere
58i7
E Caslronuovo
Firmato Marchese Tommasi.
4.2 Cerda fondaco nuovo
n36
6i5o
i3 Ciminna .
INTENDENZA DI PALERMO
570
;2 w Diana .
143 Godrano
663
PALERMO , SEDE DELL I XTE.VDE.VZA.
Ile Larcara li friddi
5356
hi 47 Mczzoiuso .
4<o3o
5867
POPOLAZIONE
4* Monte Maggiore .
Rocca
Palumba
.
1268
k>
della
COMUNI
dei
dei
DO Sciara . .
800
Inten
comuni distretti
il Scia l'ani
916
denza
.):> Trabia .
n53
53 Yenlimiglia
3o43
Palermo
14.054.9
Vicari .
45og
^4 Villafrati ,
Belmontc .
C/iJo
55
i486
4-021
Borgetto
Yalledolmo
4252 79682
Capaci . .
241 5
Carini .
7000
Cefal .
893 7
Cinici . .
5598
s Alimena
337t
S. Cristina
6b'o
Campo felice, o Roccella
44i
Casteldaccia
Caslelbuono
97
7080
< Favarotta
61 Gangi . .
9302
3o4g
l Terrasini
62 Ceraci . .
3364
50
Fiearazzi .
1078
3 Golesano .
2875
JO
Giardinetto
396
Gratteri
1787
4
Mortilli
S. Giuseppe
165 Isucllo . .
2084
es
fi
Marineo .
C54.5
56 Lascari
5oo
Misiluicri .
56(i5
Santo Mauro
4212
3ooo
Montelepre
1)8 1Virai ia soprana
4718
1277(5
Morreale .
Petralia sottana
635i
1268
Ogliastro .
0 Polizzi . . .
3936
Parco . .
2l3l
Pollina .
1267
7>
9772
Partinico .
7a. Stillalo . . .
200 6o438 4o5a3x
Piana . .
5oOO
Solanto .
I067
INTENDENZA DI MESSINA
Torretta .
2552
Valguarnera R agali
382
MESSINA , SEDE DELL INTENDENZA.
Ustica isola
i23g 118977

C
c

Corleone .
Bisacquino
Campofiorito
San Carlo .
Chiusa . .
Contessa .
Giuliana
Palazzo Adriano
Prizzi . . .

12527
8080
77$
190
6002
3onS
323o
4-832
7435 46089

1S24. sull' uniforme che


() V. decreto del 0 febbra
accorda agi' Intendenti , a' Segretari generali
delle Intendenze ed d Sottintendenti. V. pure i
due rescritti del so gennaro e 12 marzo l83t.
Uno fra g' Intendenti, ed uno fra' Segretari gene
rali saranno di prima classe: gli altri di secon
da: decreto del d S marzo iS'aj.
(b) Bagheria esistente nel distretto di Palermo fu eret
to a Comune con decreto del 21 settembre 1S26.

COMUNI

hi
s

Messina e suoi Casal


Ali . . .
Bavuso .
Calvaruso .
Condro . .
Fiume di Nisi
S. Gregorio lo Gibiso
Gualteri. .
Guidomandri
Itala
. .
Santa Lucia
Mandali ici .
i3[ San Martino

POPOLAZIONE
della
dei
dci Inteucomuni distretti denzn
44653
1370
543
801
834>
2i33
i4oo
1800
432
4633
807
53.[

)( l8 )(
4|
i5
16
*Z
18
*9
20
91
22
t 23|
241
25
26
27
2$
29

6320
Milazzo
.
2100
Monforte ....
1 146
Pagliara ....
San Pietro di Monforte 2100
San Pietro Saponara
z35
263o
Rametta .
1748
Rocca
1271
Roccalumera . .
x99
Saponara ....
607
Scaletta
....
20 5
Sicamin ....
Spadafora di San Pietro
263
Spadafora .
4o4
857
Valdina Mauroianni
810
Venetico
12483 96297
Lipari isola . .

5o|
3i
32
33
34
35
36
37
38
39
io

Caslroreale e Barcellona iii46


i35i
Casalnuovo
.
3633
Casalvecchio
92
Caslrorao ....
1754
Forza d' Agro . .
2840
Francavilla . . .
l422
Furnari
....
460
Gaggi
410
Gallidoro ....
1266
Graniti
1007
Limina
35o
Locadi
937
Malvagna ....
739
Mazzarr ....
666
Merii
4oi
Moio
608
Mola
Monc'iuff ....
i4<>9
3400
Montalbano .
1390
Moltacamaslra . . .
4762
Novara ....
Poz.zodigotto . .
363g
Roccafiorita
5oo
Roccella Valle Demo
a55o
ne c Casale .
2810
Savoca
Tavormina
. . .
3i68
1725 54429
Tripi

w
<
w 2
PS
o 43
PS 44
rV3 45
<
U 46
il
48
49

53
54
55
56

Patti
II Alcara delli Fusi . .
Sant' Angelo di Brolo
l Brolo Jannello . .
61 Capri
62 Castania ....
63 Ficarra
....
64 Floresta
H 65 Galati
H
66 Gioiosa
Librizzi
II Longi
. .
69 San Marco
7' Martini
71 Militello Val Demone
72 Mirto
Montagna reale . .
Naso
B
r5 Oliveri

4600
1394
364i
599
5o8
2100
1826
900
1791
33o8
1200
1211
i5oo
527
3520
1000
i386
4325
79

76 San Pietro sopra Patti


Piraino
n Raccuia
78
79 SS. Salvatore . . .
H So SS. Salvatore del Mo
nastero di San Marco
H
....
Ph 81 Sinagra
18 2 Sorrentino . . , .
83 Tortorici ....
84 Ucria

rsi
r.

8S Mistretta ....
S6 Capizzi
Carona
....
Casielluccio
1S9 Cesari)
)0 Molla d' Affermo . .
)i Pettiiieo ....
....
!()* Rcilano
San Fratello .
S. Stefano di Mistretta
b San 'l'i ndoro . . .
1)6 Tusa

2559
3833
ioo3
43o
63o
i23o
370
4ooo
1800 52770
8o5o
3484
1 6g 1
1702
3220
i854
2020
745
4124
2090
1000
33o8 33288 236784

INTENDENZA DI CATANIA
OATJSIA. SEDE DELL INTESDEXZ.4.

COMUNI

1 1
%

4
5
16
ll
18
20
21
22
aS
2
a5
26

POPOLAZIONE
della
dei
dei
Intencomuni distretti
denza

Catania .
45o8i
Aci Bonaccorso
760
Aci Castello
Aci Reale .
4994'
Aci S. Antonio e S Fi
3962
lippo . .
Santa Lucia .
852
San Giacomo .
33o
Catena .
2124
Consolazione .
325
Valverde . .
1002
Trezza . . .
534
Adern .
6623
Sant' Agata li Battiati
371
BiancavUla .
Belpasso
5n4
Broli le .
9i53
Calalabianco
1600
Camporotondo
565
Castiglione .
2847
Fiumefreddo
5oo>]
S. Giovanni di Galermo
735
San Giovanni la Punta
m
Gravina Plachi
1 io3
San Gregorio .
826
Linguagrossa .
241 5
Male Ilo
1600

(a) Con decreto del 2/ settembre 1826 vari oliartieri


della Falle di Catania Jurono ritmiti sotto il no
me di Zajfarano.

)( 19 )(
Mascali e Giarre
Mascalucia .
Masca Nunziata
Misterbianco .
Motta Sant' Anastasia
Nicolosi
Paterno
Pedara .
Piedimonte .
San Pietro Clarenza
Randazzo .
II Trappeto .
fa Tre castagne .
Ilo Tre mestieri .
Viagrande .
v1
Callagirone
San Cono .
14. Granmichele .
Licoda .
San Michele .
Militello Val Noto
I Mineo .
f Mirabella .
|49 \ Iinbaccari .
>o l'ala irona .
Rammacca .
|5a Vizzini

*7
a8
,39
3o
3i
Ba
33
Jh

.- 135
36

o
PS
1
o
<

135
6
s
O (io
G
62
163
164
|65

l3703
a5o6
292
3076
14.S0
35"3o
9^08
206;-;
i4o.S
<S
4.4.87
294,
2406
1 14.2
2898 160774

Campobcllo di Licata
Canicatti
Castrofilippo .
Cattolica . .
Comitini ,
Santa Elisabetta
Favara .
Grotte . .
Ioppolo Giuncaselo
Licata .
Mont' allegro .
Montaperto . .
Naro
Palma . .
Rai l'adali
Racalimito .
Ravanusa .
Roalmontc .
Siculiana .
Panlellaria isola (d)

19609
4oo
7687
ti995
2676
72o5
0026
s5oo
38a8
14.88
9181 69393

Bivona .
Alessandria.
San Biaggio
Burgio .
( al, inumai i .
Cammarata .
Casteltennini
Cianciana .
San Giovanni di Cam'
niarata .
Lucca .
Ribera .
S. Stefano ili Bivona
Yillafranca .

Nicosia . .
1 2064
Asaro .
2968
2)I
Carcaci .
Catena nuova
878
4455
Centorbi .
366
Cerami .
6118
San Filippo d' Argir
886
Gagliano .
9757
Lconforte .
1024
Nissoria
.
Regalbuto .
6aZ9
Sperlinga .
1459
Troina . .
7001
,
Villadoro ....
a3o[ 5()o37 289406
a3o
INTENDENZA DI GIRGEM
OIRGENTI , SEDE DELL INTENDENZA.

K
O
PS

HeH
f-i/.

della
dei
dei
Inten
comuni djstrelt: denza

Girgend (b)
i488a
Sant'Angelo Io Muciaro 1246
6.53.3
Aragona (e)
Bifara di Liiicala
1 3a
Camastra
800

(a) Con decreto degli 11 marzo 1818 fu aggiunto il


Comune di Jaddusa colla corrispondente popola
zione di 3gz anime.
(b) A (Urgenti fu aggregato Montaperto : decreto del
21 luglio 1S26.
(c) loppoio e S. Elisabetta ad Aragona: decreti del
u giugno e & settembre tSaS.

I472
io4i
II25o
i863
1004
10739
84i8
52l4'
7630
58 5o
i533
Saio
6000 i33b'6o
2382
44i6
2300
5868
780
5 123
5590
34oo
3on
i960
4656
5486
32i3 48385

Sciacca .
ii5i4
Sant' Anna .
58a
Callabello.tta
4768
Santa Margarita
7274
McnG .
6i36
Montevago
2930
Sambuca
8728 41932 223877
IA TENDENZA DI SIRACUSA
SIRACUSA , SEDE DELL' INTENDENZA.

POPOLAZIONI!
COMUNI

4a3a
i6455
1471
7060
1225
X58^

<
C/3

POPOLAZIOTTE
%
%

COMUNI

della
dei
dei
comuni distretti Inten
denza

I Siracusa .... i385i


a Agosla (f). . . .
9423
73 '' 3 Bagni Canicatlini (g).
i6/33
40D
4 Belvedere ....
(d) L'Isola di Panlellaria con decr: degli 8 agosto t8a/
fu unita al Distretto di Mazara, Valle di Trapani.
(e) // Comuncllo di Priolo colla corrispondente popo
lazione di 3oo anime omesso nella mappa origi
nale fa parte del Distretto di Siracusa : decreto
del 2/ ottobre i8lj.
(f) Ad Aosla va aggregata la Borgata di Brucala.
(g) Eretto a Comune e separato da Siracusa, con de
creto del 1 ottobre t2j.

)( 20 )(

9
io
ii
la
i3

Carlenlini .
Florid a
Francofontc
Lcntini .
Mciiiu . .
S. Paolo Solarino
Scordia .
Sortine . ,
Villasmundo

i4
i5
16
7
18
19
ao
ai
aa

Noto . .
Avola
Buccheri
Buscemi
Cassare . .
Feria . .
Pachino (l>)
Palazzolo .
Rosolini .

no65
6782
4198
2840
1C80
3598
i536
8520
336cj 43588

a3
ai
25
26
27
o 2
o 39
5 3o
3i
3a
34

Modica . .
Biseari . .
Chiaramente
Coniiso .
Santa Croce
Giarralana
Monlerosso
Ragusa .
Scicli . .
Spaccaforao
Vittoria
(d)

19702
2700
6S94
io445
2093
2442
4126
1661G
9639
8095
996c 92418 192720

y.
u
<
te

C
EC

25o2
4i3o
3489
5o5o
4i66
35o
4.117
71 55
4i8 56714

-r.
SO
<
3

Mazara
Campobello di Mazara
Castclve trano
Santa Ninfa
Partanna .
Salemi .

7
8
9
10
11
12
i3
14
i5
16

Alcamo . .
Calatafimi .
Caraporealc
Macellaro .
Castellamarc
Gibcllina .
Poggiorcale
Sala paruta
9l Vita . . .

8335
1800
14782
55gi
1 1000
12258 53766
i3ooo
1000
g5o
fiooo
53oo
3ooo
3Goo
3i6o 45oio 145712

INTENDENZA. DI CALTANISETTA
CJLTJNISSETTJ , SEDE DELL IXTENDEXZJ.

INTENDENZA DI ^ TRAPANI
TR-iPJXI , SEDE DELL' INTENDENZA.

COMUNI

Trapani
. .
San Lorenzo Citta
Marsala
. - . .
Monte San Giuliano
Favignana isola . .

POPOLAZIONE
"del
dei
dei
Inten
comuni distretti denza
2433o
845
20589
fi,,,
V1 1 Z
aoso 55g39

(a) Questo Ccmunello era prima aggregato a Siracu


sa , ma ne fu diviso con decreto del 20 dicembre
tS2j. La sua popolazione nel i834 si elev a
iq6q anime.
(h) I ortopalo di anime 4>S aggregato a Pachino.
(c) Pozzallo di anime i86g fusegi-egato da Modica ed
eretto a Comune con decreto del 12 giugno 182$.
(d) La Falle di Siracusa al termine del 1833 fu di
236.g64 anime, come leggesi nel quadro formalo
dal compilatore D. Benedetto Jnlrigila , e messo
alle stampe , previa approvazione del Diret
tore centrale della statistica per la Sicilia.' quin
di risulta nella popolazione un aumento di 44,244
individui , per lo quale v' fondala ragione a
credere di esser desso in gran parte derivato dal
salutare rimedio della vaccmazione con zelo ed
efficacia eseguita.

POPOLAZIONE
C0HUNI

della
dei
dei Inten
comuni distretti denza

9
IO
II
13
i3
.4
i5

Caltanissclta
Acquaviva .
Buon pensiere Naduri
Campofranco
San Cataldo
Santa Caterina
Delia
Montedoro .
Mussomcli .
Resultano .
Serra di falco
SommaUno
Sutera . .
Vallelunga
Villalba-Miccich .

15627
i753
700
27o3
7879
D700
2260
i589
9276
2372
4600
3o3o
3384
3987
1018 65878

16
1
18
N
ESi "9
< 20
21
aa
a3l

Piazza . . .
Aidone . . 1
Barrafranca 1 .
Calascibetta . .
Caropipi Valguarnera
Castrogiovanni . .
Pielraperzia . .
Yillarosa . . .

IIQ04
3869
5g48
4788
4574
iii43
8292
2265 52783

24
> a?
O
2&
7
28
-

Terranova . . .
9234
Butera ....
074
Santa Maria di Niscemi 6678
Mazarino .
10686
Riesi ....
5892 36564 i552a5

E-

Totale. . i648955
(e) Col decreto degli ti marzo tS/8 fu aggiunto al
Distretto di Caltanissetla il Comune di Marianopoli col numero di 126/ anime.

Sulla istallazione delle Intendenze


al i marzo 1818
Napoli 11 gennaro 1S18.
ferdikjsdo 1 ec.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le Intendenze instituitc con nostro decreto
degli 11 ottobre 181 7 saranno installate nei nostri do
mini oltre il Faro al 1 marzo prossimo.
Art. 2. I soldi degli uffiziali eletti e da eleggersi
per le dette amministrazioni decorreranno dal giorno in
cui entreranno in esercizio della carica.
I noslii Ministri ec.
Napoli so gennaro t8/8.
Ferdinando 1 ec.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
Art. 1 . Le nuove istruzioni annesse al presente de
creto , le quali sono state formate in adempimento degli
articoli 3i 35 63 4-5 108 122 167 216 244 e
268 del nostro decreto degli 11 ottobre 181 7 sullo sta
bilimento dell' amministrazione civile in Sicilia, sono ap
provate c saranno eseguite in quei nostri domini du
rante lo stato intermedio prescritto nel detto decreto.
2. I nostri Segretari di Slato Ministri ec.
ISTRUZIONI
DegV Intendenti per l' adempimento dell' articolo 3i
del real decreto degli fi di ottobre lStj.
Num. 1.
Art. 1. Sebbene per V articolo 19 del sopraceennato real decreto 1' Intendente abbia la facolt di dare
istruzioni , ed ordinanze per I' esecuzione delle leggi ,
pure non pu richiamare ad osservanza una disposizio
ne legislativa , o un regolamento caduto in desuetudine,
ma, quando lo creda opporlimo, deve proporre le sue
idee al Luogotenente generale.
2. Neil articolo 22 del decreto si permette ai Co
muni , ed ai particolari di reclamare contro le provvi
denze economiche dell' Intendente. Chi si crede gravalo
dalle dette provvidenze dll'''Intendente , deve produrre
1' istanza a lui per averne giustizia , e qualora l' Inten
dente fra venti giorni dopo tale istanza non abbia rifor
mato la sua prima provvidenza , pu la parte nel eorso
.ti altro mese presentare il suo reclamo a' superiori se
condo le regale stabilite nel real decreto medesimo.
3. IVelle materie generali o di ordine pubblico
z\\ atti economici dell' Intendente possono esser modifi
cati o revocati dal Ministro di Stato , o dal Luogote
nente generale , o da S. M. , qnalunqne sia il tempo
corso dal giorno in cui avranno avuto luogo.
4-- Il reclamo prodotto al Ministero non sospende
J" esecuzione del provvedimento dato dall' Intendente ,
eccito il caso , in cui si fosse diversamente ordinalo da
S- M,o dal Luogotenente generale , o dal Miuistre* pres
so lo slesso.
5. Il dello reclamo sospende Y rseenzioRC per soli
pi indici giorni ne' soli atti irreparabili. Tuttavia h que
sti stessi atti 1' esecuzione no sar sospesa , qualora

cosi richieda la pubblica urgenza , o cosi sia ordinata


da un' autorit superiore (a).
6. Ogni volta , che vachi qualunqne degli uffizi
dell' amministrazione civile, che sia di elezione di S. M.
o del Luogotenente generale , 1' Intendente rispettivo
deve darne subito 1' avviso al detto Luogotenente gene
rale , per procedersi in seguito all' elezione ne' modi ri
spettivamente stabiliti.
7. L' Intendente determinandosi a visitare i suoi Di
stretti secondo 1' articolo 2j del decreto , deve avvisare
al Ministro di Slato il giorno in cui destina di dar
principio al suo giro , ed il tempo che intende d' im
piegarvi (6).
8. Secondo 1' articolo 27 del decreto l' Intendente
deve sostenere la competenza delle facolt amministrati
ve , ove insorga conflitto di giurisdizione (c). Perci
quando sar avvertito , che un affare di competenza
dell' autorit amministrativa portato innanzi ad un
Tribunale, o ad un' alira autorit giudiziaria inferiore ,
dovr richiedere , eh' esso sia invialo alle autorit am
ministrative competenti.
9. Eseguir ci con dirigere in iscritto un suo of
ficio al Presidente del detto Tribunale , ed ove non vi
Presidente , al Giudice innanzi a cui 1' affare 6 slato
portalo.
10. Se I' autorit giudiziaria creder di non dove
re rimettere 1' affare alle autorit amministrative , il
Presidente o il Giudice che avr ricevuto 1' uffizio del
l' Intendente , dovr scrivergli subito la risposta , inse
rendovi le ragioni sulle quali questa credenza s'.ata
fondala.
11. L'Intendente, se dalle ragioni esposte non resta
persuaso a cedere , far un atto descrivendo i motivi di
sostenere la competenza in favore delle autorit ammi
nistrative , e dichiarando che vi gi conflitto di giu
risdizione.
(a) V. decisione di S. A. l. del 16 gennaro i83z
Pi decreto del 22 maggio detto anno., col (piale
fu, risoluto c/te la condanna su' conti morali degli
amministratori de' Comuni per avventura impu
gnata con reclamo presso il Luogotenente gene'
vale va soggetta, in guanto agli atti irreparabili,
alla sospensione di soli l! giorni a' termini di
mesto articolo.
(b) Con rescritto del ij gennaro i8z-j fu risoluto non
appartenere alloggio agi' Intendenti in visita ; a
con altro rescritto del d 11 aprile detto anno fu
ordinato che nulla spetta agi' impiegali, che gli
Intendenti suddetti seco conducono.
(*) V. decreto degli 8 ottobre /82', col quale si sta
bilisce che 'l conflitto di attribuzioni tra le auto
rit giudiziarie ed amministrative pu elevarsi
pendente il ricorso per annullamento alla Corte
Suprema di giustizia o 'l termine a produrlo. E
con ministeriale del zg novembre 18 $0 si dichiara
quando gl' Intendenti son tenuti dar comunicazio
ne de' conflitti elevati tanto al collegio che trova
si aver pronunziato, come a quello che pu esser
adibito per lo sperimento de' gravami. Quanta
a' limiti giurisdizionali degl' Intendenti e del Di
rettore generale de' dazi indiretti per riguardo
(die contese sulla riscossione del dazio regio sul
la macinatura , vengasi la ministeriale del l4
gennaro iS33.

23 )(
12. La dichiarazione del conflitto fa rimanere le co
se nello slato , in cui Irovansi al momento , in cui
notificala. Ogni alto fatto da questo punto sino alla de
cisione nullo insanabilmente.
x
13. L' Intendente trasmetter nel tempo medesimo
a questo Ministero di Stalo le copie autentiche del detto
atto , degli uffizi rispettivi , e degli altri documenti che
possono giovare all' assunto. L' autorit giudiziaria po^
Ir fare lo slesso per la parte sua.
i4- Il Luogotenente generale decider delle rispet
tive competenze , o nel modo che verr determinalo
con al Ira sovrana risoluzione (a).
ij. Quante volte i Tribunali saranno informati, che
1' autorit amministrativa si impadronita di una ma
teria , che non le appartiene , possono dichiararsi com
petenti , c significarlo subito ali Intendente per mezzo
del Presidente o del Giudice secondo 1' articolo 9.
16. I Giudici locali non possono farlo, se non pre
via la determinazione del Tribunale superiore.
17. L' Intendente, quando non creda giusta la do
manda , dovr dichiarare il conflitto come nell'art. 11.
18. Il conflitto avr il suo progresso come negli
art. 12 i3 e i419. Niuua autorit amministrativa potr suscitar
conflitto, se non per mezzo dell' Intendente.
20. Ne' casi urgenti , ed in quelli ne' quali 1' esa
me , e la decisione del conflitto possono essere di ritar
do alla giustizia , resta in facolt del Luogotenente ge
nerale il destinare durante 1' esame suddetto , chi deb
ba dare le provvidenze in nome del Giudice, che sar di
chiarato. Queste provvidenze saranno valide , ed avran
no la loro esecuzione senza pregiudizio delle aulorit ri
spettive,
21. Le contravvenzioni alle disposizioni stabilite dal
l' art. 7 sino all' art. 20 portano seco loro la pena di
remozionc dall' ufficio , quando vi sia dolo o colpa.
22. L' Intendente deve esser servito da un numero
competente di uscieri , che sono gli esecutori degli or
dini eh' egli d tanto per le sue facolt economiche ,
quanto per la sua giurisdizione esecutiva (b).
23. Il numero di questi uscieri sar determinato
dal Ministro presso il Luogotenente generale a proposi
zione dello stesso Intendente , e dovr essere esteso , 0
limitato a misura del bisogno.
24. Gli uscieri saranno eletti dal Ministro presso il
Luogotenente generale a proposizione dell' Intcndrnte ,
e nello stesso modo polrarno essere amossi. Potranno
per essere sospesi d' esercizio dall' Intendente . il qua
le dovr riferire al Ministro. L' elezione dovr cadere
sopra persone , che sappiano leggere e scrivere , che
sieno informate, per quanto sar possibile, delle pratiche
rituali relative al loro uffizio , e che sopra tutto godano
1' opinione di probit , e non sieno siale inquisite per
affari disonoranti (c).
(a) V. il decreto del 2 ottobre 182/, non che la leg
ge del f4 giugno t8z4 sulla organizzazione della
Consulta generale del Regno, e 7 rescritto del 2)
luglio detto anno.
(b) Gli uscieri dell' ordine giudiziario non possono
prendere ingerenza nelle materie die appartengo
no agli uffizioli amministrativi : ministeriale del
i3 agosto 182!.
(c) Con decreto del 22 giugno 1826 fu stabilito che
gli uscieri degl' Intendenti e de' Consigli d' ln-

20. Essi secondo 1' articolo 17!) del decreto esige


ranno i diritti legittimi negli alti esecutivi , ed avranno
inoltre de' discreti salari, che faranno parte dello slato
discusso provinciale secondo gli articoli 177 e 178 del
lo stesso decreto (d).
2(1. Ogni mancanza in uffizio , oltre le pene stabi
lite dalla legge , importer agli uscieri irremissibilmente
la perpetua privazione dello stesso.
27. Non militano contro 1' Intendente nell" esercizio
delle sue facolt economiche , ed esecutive i molivi dj
sospezionc , che le leggi hanno stabilito contro i Giu
dici.
28. Solamente ne' casi, in cui la sospezione sia
tale da poterne nascere degl' inconvenienti, il Luogote
nente generale potr dare le provvidenze opportune per
la regolarit , e per il buon ordine.
39. Come 1' oggetto dell' amministrazione civile
unico per tutt' i reali domini oltre il Faro , cos i set
te Intendenti saranno d' accordo fra loro , prestandosi
scambievolmente la loro opera a misura clic la richie
deranno.
3o. Queste istruzioni sono segnate del num. 1 per
ch potranno esser seguile da altri articoli , i quali ag
giungano tolgano o mutino a misura che il corso ,
e 1' esperienza degli alfari lo persuaderanno. Esse sa
ranno pubblicate e registrate , come parti accessorie
del rcal decreto degli 11 ottobre 1817.
V approvo
Firmalo FERDINANDO,
ISTRUZIONI
De' Segretari generali delle Intendenze , delle loro
segreterie , e di quelle delle Sottintendenze per lo
adempimento degli articoli 3!) fi 63 del real de
creto degli 11 ottobre tSij.
Num. 1.
Art. 1. Il Segretario generale aiuta 1' Intendente
col suo travaglio , e colla sua applicazione in tutt' i ra
mi dell' amministrazione civile (e).
tendenza saranno eletti sospesi, e rimossi dagl'In
tendenti medesimi.
(d) V. la noia b pag. 11.
(e) Queste attribuzioni vengono estesamente sviluppale
nella seguente ministeriale Palermo i4 ottobre
18 19. Con ministeriale di S. E. il Ministro de
gli affari interni mi si partecipato quanto se
gue Eccellenza Mi si falto supporre , che
c nelle Intendenze di Sicilia i Segretari generali
si trovano quasi inulilizzati , perch non si
ancora formala una giusta idea della importanza
delle loro funzioni , le quali si vorrebbero conc fondere in cerio modo coli' impiego di Segretario
particolare dell' Intendente,
e Questa idea riprovata dalla legge sarebbe disimi ti
fi va di lutti que' vantaggi che S. M. ha voluto
assicurare all' amministrazione civile coli' istiiu zione della carica di Segretario generale. La log
li ge, dichiarando il Segretario generale primo col
ie laboratore dell' Intendente e direttore della se
ti grelcria dell'Intendenza, ha inteso di stabilire ini
ogn' Intendenza una seconda autorit immedia lac mente dopo quella dell' Intendente, che potessi?
cooperare al bene dell' amministrazione , assiste-

)( 3 )(
6. Lo rimpiazza bens nelle allribuzioni , non gi
i. Dirige particolarmente la segreteria , e soprin
tende perch tutto sia scritto ed operalo bene. La negli onori. Perci nei detti casi egli convoca in vece
dell' Intendente i Consigli , e le Commessioni particolari
polizia di lutti gli offici interamente affidata a lui sot
additate nell' articolo 26 del real decreto, ma non pren
to gli ordini immediati dell' Intendente.
de mai la precedenza , ed il rango sulle autorit pi
3. E incaricato dell' ordine della custodia , e del
la spedizione delle carte. Invigila all' adempimento delle graduate , che v' intervengono.
7. Nelle cause del contenzioso amministrativo innan
disposizioni dell' Intendente , e richiama 1' attenzione
zi a' Consigli d'Intendenza, dove sia necessario chi rap
del medesimo su i disordini che scuopre , sia nell' am
ministrazione dell' Intendenza , sia nell' interno della presenti e difenda la legge lo Stalo o qualunque
altro interesse pubblico , egli sosterr quello che pri
segreteria.
4- Contrassegna la firma dell' Intendente in tulli gli ma si chiamava la parte fi'scale , e oggi si appella
pubblico ministero , come si dichiara nell' articolo 7
alti pubblici , ed autentica con la sua firma e col si
delle istruzioni de' Consigli d' Intendenza , e negli arti
gillo dell' Intendenza , di cui egli depositario , le let
tere patenti e le copie degli atti che si eslraggono coli 3 e 4 delle istruzioni del modo di procedere.
dalla segreteria. Le lettere e gli uffici di corrispondenza
8. Il Segretario generale interviene nel Consiglio
dell' Intendente con qualunque autorit non bau biso
d' Intendenza quando ricercato dall' Intendente o
dal Consiglio medesimo , e quando sostiene il ministero
gno di esser contrassegnati dal Segretario generale.
5. Rimpiazza 1' Intendente nell' esercizio delle sue pubblico secondo 1' articolo 7 , ed ivi prende luogo di
rimpetto all' Intendente in un posto pi distinto di quel
funzioni in ogni caso di assenza o d' impedimento, ec
lo , che occupano i Consiglieri.
cetto i soli casi in cui sia da S. M. o dal Luogote
9. In ogni caso di assenza o d' impedimento
nente generale altrimenti determinato , ed eccello il di
rimpiazzato il Segretario generale da uno de' tre Consi
ritto di presedere ai Consiglio d' Intendenza.
glieri d' Intendenza , die sar destinato dall' Intenden
c re, e secondare 1' Intendente , e rimpiazzarlo in te con uffizio particolare (a).
f ogni caso di assenza o d' impedimento , onde il
10. La segreteria deil' Intendenza divisa provvi
i servizio si trovasse bene assicuralo , e non sof- soriamente in quattro uffizi con le seguenti attribuzio
frisse il menomo ritardo o disguido per la man- ni , fino a che non sar stabilita con un regolamento
t canza dell' Intendente. Segue da ci , che il Se- del Ministro degli affari interni 1' organizzazione defini
t gretario generale dev' essere al corrente di tutta tiva degli uffizi delle segreterie di tutte le Intendenze
1 amministrazione al pari dell' Intendente , che del Regno , in esecuzione dell' articolo 29 della legge
c deve anzi seguirla ne pi minuti dettagli , e che de' 12 dicembre 18 16.
deve esercitare una vigilanza attiva sopra lutti gli
Uffzio primo.
Affari dipendenti dal Ministero degli affari interni.
t ufficiali dell' Intendenza , affine di essere sempre
t in istato d' illuminare 1' Intendente , e facilitai- Uffizio secondo.
( gli il servizio dell'amministrazione, menlr' preAlTari dipendenti da tutli gli altri Ministeri Af
t sente , e di ben rimpiazzarlo in caso di assenza, fari generali.
( in modo che il servizio sia continualo colla slesUffzio terzo.
sa regolarit.
Servizio del Consiglio d' Intendenza.
t Per queste considerazioni si mette la pi gran diUffizio ovario.
i ligenza nella scella de' Segretari generali , e la
Contabilit dell' Intendenza.
t mediocrit si tollera meno in essi che ne' Soltin11. L' Uffizio primo traila de' Comuni , delle cose
t tendenti. Io son sicuro , che queste vedute non pubbliche , de' pubblici stabilimenti , e di tutte le altre
c saranno sfuggile alla saviezza di V. E. , e che materie che sono stale dichiarate di pertinenza del
se mai fosse giunta a di lei notizia 1' idea erro- Ministero di Stato degli affari interni col piano di orga
i nea che si attacca alla della carica , ella non
nizzazione de' 2 aprile 181 7 , eccettuato il 1 ed il fi
c avrebbe mancato di rettificarla. E importante j e- ripartimento, ed eccettualo il contenzioso amministralivo.
( r eh' ella prenda subito conto di un simile er
12. L' uffizio secondo tratta de' rapporti , che pu
ti rore , che lo dilegui da perlulto colla sua auto- avere 1' Intendenza sopra le materie dichiarate di perti
i rit , disponendo che i Segretari generali sieno nenza degli altri Minisleri di Stato secondo i rispettivi
t elevali al rango cui la legge li ha costituiti , e piani di organizzazione. In oltre tratta degli affari riser
che abbiano un pieno esercizio delle loro funzio- vati ed isolati , e non appartenenti alle altre classi .
(t ni. Giova prevenire 1' E. V. che la notizia di Tiene 1' archivio , e conserva 1' ordine interno della se
t un tale errore giunta fino al Ile , e eh' in- greteria.
tenzione di S. M. che sia immediatamente emen13. L' uffizio terzo forma la cancelleria del Consi
c dalo , e che questa dilucidazione formi l' oggetto glio d' Intendenza. Il Capo d' uffizio Cancelliere. Que di un articolo da inserirsi nel giornale di Palerst' uffizio scrive e registra gli avvisi del Consiglio d' In< mo, onde si stabilisca generalmente una giusta
t opinione della carica di Segretariato generale.
I Pel Segretario di Stalo Ministro degli affari inter- (a) Eccetto per la Commcssione instiluita in riguardo
ni Il Segretario di Stalo Ministro della Mari
all' eccedenze che si commettono da' detenuti nel
ti na Generale Naselli.
le prigioni centrali, non che 'per la punizione dei
Ed io passo alla di lei conoscenza il di sopra esposto
perturbatori dell' ordine pubblico, nella anale viene
per sua intelligenza , e per 1' uso di risulta Il
il Segretario generale supplito di diritto dal Con
Segretario di Slato Ministro presso il Lnogolcncnte
sigliere d' Intendenza di pi recente elezione :
generale Firmalo Marchese Fcrreri.
rescritto del i3 marzo /8aj.

)( 2.4 )(
te devono avere la preferenza lutti coloro , che hanno
tendenza , quante volte 1' Intendente domanda parere al
perduto cariche e mestieri , per effetto delle mutazioni
suddetto Consiglio , come corpo consultivo.
di sistema avvenute negli anni scorsi.
i4- incaricalo il suddetto uffizio della formazione,
20. IS'iuno degli aspiranti pu essere ammesso, se
c della conservazione degli atti e de' registri , quando
non costi , eh' egli gode dell' opinione di probit , e
il suddetto Consiglio, come Giudice del contenzioso am
non stato inquisito per afTari disonoranti.
ministrativo pronunzia delle decisioni o delle disposizio
ni provinciali in materia di sua giurisdizione ordinaria.
26. Gli esaminatori sono V Intendente , il Segreta
15. Questi avvisi atti e registri , essendo parti
rio generale , ed un Consigliere d' Intendenza da desti
dulia segreteria dell' Intendenza , saranno legalizzati dal
narsi dall' Intendente. Il loro giudizio inappellabilc(c).
Segretario generale , come ogni altra carta della stessa.
27. L' esame dee farsi a voce , ed in iscritto. Per
16. L' uffizio quarto tiene la scrittura , e forma i qualunque degli aspiranti necessario il provare per via
conti dell' amministrazione provinciale , c di qualunque
di questo esame di esser fornito delle istituzioni elemen
tari , senza le quali non si pu esercitare verun impie
altr' amministrazione , che sia a carico dell' Intendente.
Si appresta inoltre a qualunque calcolazione , dimostra
go di segreteria.
zione , discussione , o altra operazione di conleggio, che
28. Per gli Capi , e vice-Capi , e per gli uffiziali
di prima classe necessario inoltre il mostrarsi periti
sia necessaria alla retta amministrazione dell' Intendenza.
de' sistemi dell' amministrazione civile , e delle materie
17. Ogni uffizio dell' Intendenza di Palermo com
che vi sono necessariamente connesse.
posto di un Capo , o vice-Capo, un numero di uffiziali
di prima , e seconda classe proporzionalo al bisogno ,
29. Per gli uffiziali di seconda classe bisogna pro
che verr definitivamente determinato dopo 1* esperienza
varsi almeno, olire le istituzioni elementari, anche il buon
di un anno , ed un usciere.
carattere , e la perizia de' registri , e dell' ordine e
18. Ogni uffizio nelle altre sei Intendenze com
della forma esterna delle carie.
30. Possono aspirare a posti superiori tanto g' im
posto di un Capo, un vice-Capo , un numero di uffiziali
piegali inferiori della stessa segreteria , compresi i so
di prima e seconda classe da determinarsi secondo 1' ar
prannumerari, quanto gli estranei. Quando awenga que
ticolo precedente, ed un usciere.
sto caso , decide 1' esame a concorso da farsi dai tre c19. I soldi annui dei Capi d'uffizio, dei vice-Capi,
saminalori stabiliti nell' articolo 26. In parit di merito
c di tulli gli altri impiegati nelle segreterie generali
g' impiegati sono preferiti agli estranei.
delle Intendenze saranno iissati per ora , e fino al rego
lamento definitivo dagl' Intendenti rispettivi in ragione
31. Gli scritti fatti dagli aspiranti negli esami , e
dell' assegnamento stabilito per ciascuna Intendenza dal
nei concorsi si devono contrassegnare dagli esaminatori.
real decreto degli u ottobre 1817 (a).
Indi si riducono agli atti della segreteria, sono pubblici,
20. Ogni Capo d' uffizio alla fine del mese passer
e non se ne possono negare le copie.
al Segretario generale il certificato dell'assistenza di ogni
32. In seguito dell' esame , o del concorso , o del
impiegato del suo uffizio , per pagarsi in seguito le me
la dimostrazione de' requisiti stabiliti negli articoli 23 e
sate. Quando il Capo sar impedito , il medesimo
27 1' Intendente fissa la scella. Se si tratta di Capi o
certificato si far dal vice-Capo. Se il Capo di pffizio oc
vice-Capi propone i soggetti al Luogotenente generale ,
culter la mancanza di alcun individuo al Segretario ge
per farsene da lui la elezione secondo V articolo 12
nerale, ne rester egli responsabile col nome proprio (b).
delle istruzioni della facolt di eleggere. Se si tratta
ai. In ogni uffizio vi saranno de' soprannumerari
degli altri , ne fa egli L" elezione secondo 1' articolo 17
eletti dall' Intendente , senza soldo e senza gratificazio
delle slesse istruzioni.
33. Ogni Soltintendenza ha la sua segreteria com
ne. Essi dovranno faligare per istruirsi , e farsi me
rito solamente. Il loro numero non pu eccedere quello posta di un Segretario , di un numero competente di
di quattro per ogni uffizio dell' Intendenza di Palermo ,
uffiziali di prima e seconda classe , e di un usciere (</).
c di due per ogni uffizio nelle altre Intendenze.
34. Dovendosi dividere dal Ministro di Stalo , in
22. Coloro , che aspirano a' posti di Capi, v}ce- vigore dell' articolo 168 del real decreto la somma an
Capi , uffiziali , e soprannumerari, devono , per esservi nuale di once 5I5oo fra le sedici segreterie di Sottintenammessi , dar saggio per via di esame, di essere istruiti denza , inlesi g' Intendenti , appartiene al detto Mini
sufficientemente a bene esercitare le funzioni che voglio
stro di Stato il sentire g' Intendenti , e il proporziona
no assumere.
re il numero , e la mercede de' rispettivi uffiziali alle
circostanze di og^ni Soltintendenza.
23. Possono essere dispensati dell' obbligo dell'esa
me coloro , che per cariche , o professioni esercitate ,
35. Ogni Segretario di Soltintendenza pu avere i
o per letterarie produzioni hanno acquistato la pubblica suoi soprannumerari eletti dal Sottintendente. Il loro nu
opinione.
mero sar definito dal Ministro di Stato.
36. I Segretari , e qualunque altro uffizialc di que
24- Tra le persone indicate nell' articolo precedenste segreterie devono avere i requisiti prescritti per gli
(a) Questi soldi non vati soggetti alla ritenuta del dite
e mezzo per 100 : ministeriale del 10 novembre
tSaj.
(c) Tutte le volle manca F Intendente , si far inter
Essi si pagano t'v cinque seste parti nel giorno 23
venire per terzo un altro Consigliere che tenga
di ciascun mese ; salvo la estinzione dell' ultima
le veci di Segretario generale : ministeriale del
sesta parte, pervenuta l' autorizzazione del Go
23 Jebbraro iS33. Ed ove siano a questo riguar
verno: ministeriale del 29 ottobre 182J.
do sospetti i Consiglieri d' Intendenza , debbon
(b) Con ministeriale del 2S novembre iS3o densi
richiedersi le risoluzioni del Governo per li sosti
tuti : ministeriale del 2 luglio l'JJ.
le norme da eseguirsi ne' casi d' impedimento 0
(d) V. la noia b alla pag. 3.
assenza degl' impiegati della segreteria.

)( 5 )(
delle istruzioni del modo di procedere.
uffiziali delle Intendenze negli articoli 22 a3 24 2J e
8. Uno Ira' Consiglieri a scelta dell'Intendente rim
2j delle presenti istruzioni.
piazzer il Segretario generale nel caso di assenza o
37. I Segretari , e gli uffiziali di prima classe de
impedimento.
,
vono avere inoltre i requisiti prescritti nell' articolo 28.
9. Il Consiglio si raduner nella casa destinata al
Gli uffiziali di seconda classe quelli prescritti nell' arti
l' Intendenza (b).
colo 29.
10. Esso seder in un aula , che. corrisponder in
38. Gli esaminatori sono il Sottintendente , e due
lutto a quelle de' Tribunali del contenzioso giudiziario.
altre persone illuminate ed oneste a scelta dell' Inten
11. L' Intendente seder al capo della tavola, ter
dente.
39. Han luogo per le segreterie delle Soltinten- r il campanello ed il libro del giornale , ed eserci
ter tutte le funzioni di Presidente , e di capo del Con
denze le cose stabilite per le segreterie delle Intenden
siglio.
ze negli articoli 3o e 3i di queste istruzioni.
12. I Consiglieri sederanno come i Giudici de' Tri
4-0. Fatto 1' esame il concorso e la dimostrazio
bunali del contenzioso giudiziario.
ne de' requisiti necessari , il Sotlinlcndeule fissa la scel
13. Si precederanno rispettivamente secondo 1' an
ta , e propone i soggetti all' Intendente per farne 1' clezione a norma delle istruzioni , per quanto riguarda tichit dell' elezione , ed in parit di questa secondo
il Segretario della Soltintendenza , c fa egli stesso 1' c- 1' et (c).
lezione secondo le sue facolt per gli altri impiegali.
i4- Il Segretario generale , quando sosterr la par
4-1. Queste istruzioni sono segnate del numero 1 , te del ministero pubblico , o sar chiamato per altri
perch potranno essere seguite da altri articoli, i quali motivi dal Consiglio , avr un luogo distinto , che sia
consideralo il primo dopo quello occupato dall' Inten
aggiungano tolgano o mulino a misura , che il cor
so c 1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse dente.
saranno pubblicate e registrate come parli accessorie
li). Egli nel primo caso si ritirer in altra camera, nel momento che i Consiglieri dovranno volare per
del rcal decreto degli 11 ottobre 181 7.
V approvo
la decisione.
16. In mancanza dell'Intendente secondo 1' art. 5,
Firmato FEllDIMNDO.
il Consigliere pi antico preseder al Consiglio. Egli
eserciter tulle le funzioni dell' Intendente , ed avr gli
ISTRUZIONI
slessi onori ad esclusione della sedia.
Del Consglio d' Intendenza per /' adempimento dello
17. Il Consiglio sar servito dagli uscieri, e da un.
articolo 4% del real decreto degli ti ottobre i8/f.
provvidendario , che avr cura dell' aula e de' mobili,
che vi si conservano. Sar destinala a questo servizio
Num. 1.
una porzione degli uscieri , che 1' Intendente ha facol
Art. 1. Il Consiglio d' Intendenza, per poter deli
berare , dev' essere composto di tre votanti almeno. La t di nominare secondo le sue istruzioni.
18. Se all' udienza , o in ogni altro luogo, in cui
deliberazione nella maggioranza de' voti (a).
il Consiglio eserciter le sue funzioni, uno o pi astan
2. L' Intendente, quando interviene nel Consiglio ,
ha voto. In parit di voti il suo preponderante , e ti oseranno di turbare la tranquillit , 1' Intendente o
forma la deliberazione.
il Consigliere presidente gli far espellere dal luogo , c
3. Mancando il numero de* volanti prescritto nello se i medesimi rientreranno nel luogo istesso , gli far
articolo 1 , I' Intendente pu destinare momentaneamen
condurre in arresto nelle pubbliche carceri a sua dispo
te a' Consiglieri assenti o impediti uno o pi supplenti sizione.
tra' Consiglieri provinciali , che non sicno membri dj
19. Tulio ci , che sar ordinato dall' Intendente,
verun Tribunale.
o dal Consigliere presidente per lo mantenimento dello
4- I suddetti Consiglieri provinciali presteranno que
ordine , dovr esser eseguito con tutta la puntualit.
sto servigio di supplimcuto gratuitamente , eccetto il ca
20. Trattandosi degli affari contenziosi additali nel
so , eli' essi suppliscano a qualche piazza vacante. Allo
capo 3 del lit. 10 del real decreto , la competenza di
ciascun Consiglio sar determinata talora dal sito della
ra loro dovuto il soldo corrispondente alla piazza.
cosa . che d luogo alla controversia , e talora dal do
5. Il Segretario generale nell' assenza dell' Inten
micilio della persona convenuta secondo la distinzione
dente non pu presedere al Consiglio d' Intendenza,
fiacchi: in tal caso prescritto dall' art. 4 del real che si stabiliste negli articoli seguenti.
21. Sar determinata la competenza dal silo della
ecrelo , che vi preseda il pi antico Consigliere.
6. Lo stesso Segretario generale pu intervenire nel cosa , qualora 1' azione riguardi una cosa posta nell' In
tendenza soggetta alla giurisdizione del Consiglio, o una
Consiglio d' Intendenza per darvi qualche schiarimento,
obbligazione che interessi una delle amministrazioni di-
semprech ne sia richiesto dall' Intendente 0 dal Con
siglio medesimo.
pendenti dall' Intendenza.
7. Il medesimo Segretario generale , quando tc ne
sia bisogno , sosterr nel Consiglio d' Intendenza la di
(b) Oltre alle udienze designale nel calendario appro
fesa della legge , o sic-i^ci che per V addietro si
vato dal Governo per gli affari contenziosi , il
chiamato la parte /lucale , ed ora si chiama pubblico
Consiglio si riunisce in altri giorni a giudizio e
ministero , come sar dichiaralo negli articoli 3 e 4
prudenza dell' Intendente: ministeriale del /4 la
g/io i833.
(a) Ae casi di differenza di opinioni permesso a
(e) Laddove i Consiglieri sono eletti con uno stesso
decreto , avr la precedenza il primo che ri si
tpie' rotanti t che restano contrari alla maggio
trover inscritto : ministeriali del 10 e z3 dicem
ranza , di scrivere il proprio roto in un regi
stro segreto ; ministeriale del 7 gennaro iSjJ.
bre 1818.

)( 26 )(
22. Sar determinata la competenza dal domicilio dinarie , quanto straordinarie. Se alcuno ha legittimo
impedimento , deve farlo costare al Sindaco in tempo
de' convenuti quando si tratti di un' azione personale ,
che interessi il Governo , o 1* amministrazione pubblica opportuno , affinch qualora manchi il numero di due
terzi , possa questo numero essere supplito.
in generale. In questo secondo caso 1' azione sar intro
ib. Questo supplimenlo alle mancanze de' Decurio
dotta nel Consiglio di quella Intendenza, do^e il con
ni impediti nel caso preveduto dall' art, i4 si fa dallo
venuto ha il suo domicilio.
23. Quesle istruzioni sono segnale del num. i , Intendente , quando vi tempo di aspettare le di lu
perch potranno essere seguile da altri articoli , i quali provvidenze. Ne' casi urgenti pu farlo il Sindaco, pur
aggiungano tolgano o mutino a misura che il corso , ch ne dia conto subilo all' Intendente, In ogni caso pe
r il numero de' supplenti non potr mai oltrepassare
e 1 esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saran
no pubblicate e registrale come parti accessorie del il quarto del nnmero de' voli richiesti dalla legge per
le deliberazioni decnrionali,
rcal decreto degli n ottobre 1817.
16. Le persone da surrogarsi momentaneamente ai
L' approvo
Decurioni impediti devono essere scelte tra i pi probi ,
Firmato FERDINANDO.
e riputati soggetti del paese inscritti nella lista degli cligibili. Costoro senza legittima scusa non possono ricusa
ISTRUZIONI
De Decuronati per V adempimento delF articolo 10S re di prestare questo servizio ; altrimenti sono soggetti
alle medesime pene , a cui in simili casi soggiacciono i
del rcal decreto degli 11 ottobre 18ij.
Decurioni.
17. I Decurioni o 1 loro surrogati , che senza le
Num. 1.
Art. 1. Il Decurionalo si raduner- nella casa del gittima scusa manchino d' intervenire nel luogo e nclComune , ed in mancanza di essa in quel luogo in cui P ora dell' adunanza , secondo 1* articolo if>5 del real
decreto, sono risponsabili di qualunque danno possa de
si sono finora radunati i Magistrati municipali.
rivare dalla loro mancanza , c possono essere ammoniti
2. Il Sindaco , che vi preseder in vigore dell' ar
ticolo 79 del rcal decreto , manterr il buon ordine , e e castigali con multa a tenore degli articoli 6 e 21 del
le istruzioni degli obblighi , c della garanzia degli uffifar rispettare 1' adunanza.
7ali.
3. Le sue disposizioni economiche su quesl' ogget
18. Il Sindaco che prcs'ede al Decurionato , o lo
to dovranno essere puntualmente eseguite , salvo il re
Eletto che ne fa le veci nella di lui assenza , hanno
clamo secondo 1' art. 25i del real decreto medesimo.
4- In caso di assenza o d' impedimento del Sin
voto.
19. Si eccettua la precedente regola , quando il
daco , in vigore dell' art. 84 del real decreto apparte
Decurionato secondo 1' art. 232 del rcal decreto esami
nendo al secondo Eletto il farne le veci , eserciter co
na il conto morale del Sindaco. Allora il Sindaco non
stui la presidenza del Decurionato nel modo prescritto
presiede , e fa le di lui veci il Decurione maggiore di
dall' art. 2 e 3 delle presenti istruzioni.
5. Fra i Decurioni non si osserver precedenza nel et ().
sedere , riputandosi tutti di eguale dignit in quel luo
20. Quando si tratti di affari , che interessano per
go , ed in quel carattere. Sederanno come verranno ,
sonalmente uno de' membri del Decurionato , o ascen
e fra coloro che verranno nello stesso tempo , prece
denti o discendenti im linea retta , o fratelli o sorelle ,
der 1' et maggiore.
o zii o nipoti dello stesso , egli si asterr di dar voto
6. Un terzo almeno del Decurionato dovr saper e d' intervenire. In ogni altro caso non si ammetter
leggere e scrivere.
sospczione , eccetto che 1* Intendente per la gravit
della circostanza disponga altrimenti.
7. Ciascuno di quelli che non sanno scrivere, do
vr fare apporre la sua sottoscrizione dal Segretario per
21. Le deliberazioni del Decurionato saranno prese
parto sua , e per suo espresso mandato innanzi gli altri a maggioranza di voti. In parit preponderer quello del
Decurioni presenti.
Presidente.
8. Nel firmare non si osserver altr* ordine , che
22. I voti procederanno coli' ordine inverso di quel
quello dell' antichit dell' elezione. Fra quelli , le cui lo , eh' stabilito nell' art. 8 per le firme. I primi a
elezioni sono di epoche eguali , si osserver 1' ordine
volare saranno i pi recenti di elezione , ed in parit i
dell' et.
pi giovani (6).
9. Le discussioni e le deliberazioni del Decurio
23. Le deliberazioni si scriveranno dal Segretario
nato si faranno a porte chiuse , ed a voti palesi.
secondo 1' art. 102 del real decreto , e prenderanno il
10. Se per preparare quesle discussioni e delibe
nome di atti. Ogni allo sar firmalo da' Decurioni pre
razioni, vi sar bisogno di sentire a voce delle persone, senti.
il Decurionato le sentir a porte chiuse o aperte , co
24. Ognuno di essi potr chiedere , che negli alti
me meglio giudicher chi vi presiede.
sia fatta menzione del suo voto particolare.
1 1 . Se bisogner chiamare dilucidazioni in iscrit
25. La segreteria del Decurionato sar un ramo
to , queste si domanderanno per via di uffici del Presi
della cancelleria comunale. Gli atti originali legati in
dente , e da lui si comunicheranno all' adunanza.
volumi, numerati e provveduti d' indice, formeranno i
12. Similmente ogni altra corrispondenza esterna
co' superiori , cogl' inferiori , e cogli estranci si terr
per via del Presidente medesimo.
(a) Lo stesso vale per V esame de' conti de' Sindaci
13. Il Decurionato dovr deliberare colla presenza
precedenti .- ministeriale del 21 giugno i83o.
di due terzi almeno de' suoi componenti.
(b) Un impiegato che rimpiazza un altro nel corso
i4- Tutt' i Decurioni sono obbligati ad intervenire
della durata regolare non prende la sua antichinel luogo , e nell' ora destinata alle sessioni tanto or- ||
t : ministeriale del /o giogno 1826.

)( *7
registri del Decurionato. Questi registri si conserveran
no ud' archivio comunale.
26. Le copie degli atti , per avere vigore presso
1' Intendente o altrove , dovranno essere sottoscritte
dal Sindaco o dall' Eletto che lo rimpiazza nella pre
sidenza , c dal Segretario (a).
27. I subalterni destinati al servizio del Sindaco ,
e degli Eletti saranno obbligali a servire anche il De
curionato in quanto gli occorra.
28. Queste istruzioni sono segnate del num. 1, per
ch potranno essere seguite da altri articoli , i quali ag
giungano tolgano o mutino a misura , che il corso
e 1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse sa
ranno pubblicate e registrale come parli accessorie del
rcal decreto degli 11 ottobre 18x7.
V approvo
Firmalo FERDLVANDO.
ISTRUZIONI
Belle elezioni rimozioni e sospensioni degli uffizioli
per l' adempimento dell' articolo 122 del real de
creto degli il ottobre tS/j.
Num. 1.
Art. 1. Riducendosi ad unica dimostrazione quello
eh' sparso in tutto il decreto circa le facolt di eleg
gere rimuovere e sospendere gli uffiziali , ed aggiun
gendosi ci , eh' necessario per fare un sistema com
pito , questa materia si riduce agli articoli seguenti :
2. Sua Maest elegge a suo beneplacito g' Inten
denti i Sottintendenti ed i Segretari generali delle In
tendenze.
3. S. M. elegge fra gli abitanti di ciascuna Inten
denza , e s' possibile , da' diversi distretti della stessa
i Consiglieri d' Intendenza.
4. S. M. elegge fra i proprietari probi e speri
mentati di ciascuna Intendenza i Presidenti de' Consigli
provinciali e dislrctluali.
5. S. M. elegge i Consiglieri provinciali e distret
tuali sulle nominazioni de' Decurionati fatte a norma
degli articoli i5o i!5i e ii)2 del real decreto , ed a nor
ma delle istruzioni prescritte nell' articolo 162.
6. S. M. elegge i Decurioni de' Con nini maggiori
di 6000 anime , e de' capi de* Distretti sulle terne dcgl' Intendenti fatte, secondo l'art. 1 30 del real decreto.
7. S. M. elegge i Senatori di Palermo Messina e
Catania sulle terne de' Decurionati colle osservazioni dcgl* Intendenti, secondo l'articolo i\.r> del rcal decreto.
8. Il Luogolenenle generale di S. M. elegge i De
curioni de' Comuni minori di Gooo anime , i quali non
sicno capi di Distretto , sulle terne de' Sottintendenti col
parere dogi' Intendenti. In parit di merito preferisce i
proprietari (6).
9. Neil' articolo i3y del real decreto, che riguar
da 1' elezione de' Decurioni additala nell' articolo 8 del
le presenti istruzioni , la parola tremila errala. Vi si
deve sostituire seimila.
10. Il Luogotenente generale elogge i Sindaci , e
(a) Le copie degli atti decurto/tali non posson venir
rilasciate alle parli senza permesso dell' Inten
dente : ministeriale del /;> febbraro lS36.
Quanto alle copie delle ca>le delle Cancellerie co
munali , t\ le ministeriali del 16 novembre /Sua
e 3i marzo tS34(b) /'. la nota f pag. S.

)(
gli Eletti de' Comuni maggiori di tremila anime , esclu
si Palermo Messina e Catania , per li quali secondo lo
articolo 7 delle presenti istruzioni spetta 1' elezione a
Sua Maest.
11. 11 Luogotenente generale elegge i Cancellieri
ed i Cassieri di Palermo Messina e Catania nominati dai
Decurionati secondo 1' art. 147 del rcal decreto.
12. Il Luogotenente generale elegge i Capi , ed i
vice-Capi di uflicio delle segreterie delle Intendenze a
proposizione de' rispettivi Intendenti.
13. Il Luogotenente generale elogge i Segretari del
le Sottintendenze a proposizione de' Sottintendenti col
parere dell' Intendente rispettivo.
i4- L' Intendente elegge i Sindaci e gli Eletti dei
Comuni minori di 3ooo anime , che sieno capi di Di
stretto , sopra le terne de' Decurionati accompagnale
colle osservazioni de' Sollinteudenli , secondo gli artico
li i4i e i4i del real decreto (c).
10. L' Intendente elegge i Cancellieri ed i Cassie
ri de' Comuni della rispettiva Intendenza , eselusi Paler
mo Messina e Catania , sulle terne de' Decurionati se
condo 1' articolo i4y del real decreto, inteso il parere
de' Sottintendenti.
16. L' Intendente elegge ogni altro impiegato o
salariato doli' amministrazione comunale sopra la nomi
nazione del Decurionato, secondo l'articolo i48 del real
decreto.
17. L' Intendente elegge gli uffiziali della segrete
ria dell' Intendenza , che non sieno Capi o vice-Capi
di uffzio.
18. I Sottintendenti eleggono gli ulfiziali delle se
greterie delle Sottintendenze.
19. L'Intendente elegge sotto l'approvazione del
Ministro di Stato gli uscieri, per esecuzione degli or
dini suoi, e di quelli del Consiglio d'Intendenza, come
prescritto nelle istruzioni degl'Intendenti (d).
20. La rimozione di ciascuno dogli uffiziali descritti
nelle presenti istruzioni appartiene a colui, a cui spetta
l'elezione dello stesso, ad eccezione de' Sindaci Eletti
Decurioni Cancellieri e Cassieri , i quali , quantunque
eletti dagl' Intendenti , non possono essere rimossi senza
1' autorizzazione del Luogotenente generale , a cui 1* af
fare dovr essere riforilo con rapporto ragionato , do
poch 1' imputalo sar stalo intoso ne' suoi discarichi.
ai. Nei casi urgenti il Luogotenente generale chia
mer a discarico presso di lui quegli ulfiziali , la cui
rimozione appartiene al Re , c far riferire a S. M.
per la sospensione o rimozione de' medesimi.
22. In casi simili 1* Intendente pu sospendere quel
li, la cui rimozione appartiene al Luogotenente genera
le, e darne conto al medesimo.
23. Negli stossi casi di urgenza i Sottintendenti pos
sono sospendere quelli, la cui rimozione appartiene allo
Intendente, e darne conio a lui.
24. I casi urgenti preveduti negli articoli 21 22 e
23 delle presenti istruzioni s' intendono quelli, nei quali
il tempo necessario ad ottenere le provvidenze superiori
pu accrescere o fomentare il disordine.
(c) In occasione d'essersi verificata la mancanza dello
Eletto del Pozzallo allora Comune riunito a Mo
dica, il Governo con ministeriale del 6 di set
tembre iSsj autorizz l' Intendente a destinarvi
un supplente sulla lista degli eligibili.
(d)
la nota c pag. 22.

)( 28 )(
dente per li Sotiir tendenti, il Sottintendente per li Sni
23. Qurslc istruzioni sono segnale del nnm. i, per
daci Eletti Decurioni Cancellieri e Cassieri , quante
ch potranno esser seguile da altri articoli , i quali ag
giungano tolgano o mulino a misura , che il corso e volle si tratti di richiami o di ammonizione. Qualora vi
1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saranno sia luogo a multa . a ristoro di danni , a rimozione , o
pubblicate e regixlratc come parti accessorie del real ad altra pena, 1' affare non potr essere giudicalo , che
dall' autorit competente, dopo lolla la garanzia a que
decreto degli n ottobre 1817.
gli uffiziali a cui la legge 1 accordi ; rimanendo ferme
V approvo
per le disposizioni dell'art. i65 del real decreto degli ji
Firmato FERDINANDO.
ottobre 18 17 per l'applicazione delle multe ivi prevedute.
C. I reclami contro tulli quegli uffiziali , che non
ISTRUZIONI
Delle obbligazioni, e della garanzia degli uffizioliper godono garanzia, per le loro operazioni economiche si
l' adempimento dell' orticio tGj del real decreto fanno egualmente presso il loro capo immediato. Costui
pu dare le piccole ed urgenti provvidenze , e quando
degli // ottobre tStj.
queste non bastano, dee darne conto alle autori l supe
Num. 1.
Art. 1. Gli ufCziali dell' amministrazione civile , a riori descritte nell' articolo precedente.
7. Ogni uffiziale nel momento , che gli notificata
cui il real decreto accorda la garanzia , per (jualunque
operazione falla da loro, come ufiziali e in occasione 1' elezione deve assumere la carica. I\on dispensalo l
quest' obbligo , se non ne' soli casi stabiliti dalle leggi
dell' ufizio, e non come privali e fuori ufizio, non stan
comuni, e municipali per 1' esenzione delle cariche pub
no soggetti a verun' altra autorit, e a vcrun altra for
ma, che a (molle che si additeranno negli articoli seguenti. bliche (b).
8. L'esame delle loro scuse, e l'applicazione delle
2. Per le risoluzioni e disposizioni dipendenti dalle
facolt economiche loro concedute ncll' art. alio del real delle leggi si fanno economicamente dalle autorit supe
decreto, essi stanno soggetti al reclamo presso 1' autorit riori nel modo additato dalle istruzioni.
9. Quando il dolo o la colpa di cni si parlato
superiore, come stabilito negli articoli a5i 25a 2153 e
Dell' articolo 4 sia di tale gravit , che non solamente
254 dello stesso real decreto.
meriti ammonizione o rimozione , ma ancora ristoro di
3. Quando nelle dette loro risoluzioni c disposizio
danni o multa , o produca pure delle azioni civili o
ni essi non hanno abusato delle loro facolt , n com
erimiuali di maggiore importanza, allora colui , che ha
messa manifesta ingiustizia , allora ci che bau fatto ,
interesse di sperimentare tali azioni, fa il suo ricorso al
pu ben essere rivocato o modificato dall' autorit su
Ministro di Slato residente in questi domini, per toglier
pcriore , ma essi non possono perci essere ripresi o ri
mossi, n in verun modo personalmente molestali, come si la garanzia, e commettersi 1 affare al Giudice compe
tente. Il Ministro di Slato pu presentare di uffizio al
il Giudice di prima istanza non mai personalmente in
teressalo, se la sua decisione rivocala dai Giudici di Governo un simile rapporto , sempre che il bene pub
blico ed il real servizio lo esiga.
appello.
10. Il Ministro di Stato propone l'affare al Luogo
4- Al contrario quando vi sia stalo dolo o colpa
tale, che possa renderli responsabili personalmente, Fau- tenente generale , o provvede egli stesso se la carica di
loril superiore , oltre di raddirizzare quello che avran
t delle operazioni disposte dalle pubbliche amminino malfallo, pu ammonirli o rimuoverli , obbligarli a
t strazioni, o dc'danni per essa a'medcsimi cagionati,
ristorare i danni, e so Itoporli anche ad una multa, nei
f 2. Che i privati, i quali avessero motivo di dolersi
limiti per delle facolt accordate dalla legge e dalle
e delle operazioni delle pubbliche amministrazioni,
istruzioni all' autorit medesima.
( o de' danni per essa ricevuti debbano per la via
5. Sotto il nome di autorit superiore negli arti
coli 2 3 e 4 si devono intendere il ministro di Stato
( del ricorso avanzare i loro reclami al real Trono,
residente in questi domini per g' Intendenti , 1' Intcna ed a' Ministri Segretari di Stato.
1 3. Che dietro questi reclami, presa cognizione dello
(a) E necessario tenersi presente quanto fu risoluto
11 affare, possa superiormente disporsi , qualora vi
t sia luogo, la repressione dell' abuso, la rcllifcacol rescritto comunicato con ministeriale del 21
1 zionc dell' eccesso, o in fine la liquidazione del
luglio i834- S. M. cui ho rassegnato il rappor
e danno; rimettendo all' autorit competente 1' esa
ti to di V. E. de' 23 gennaro ultimo , ripartimento
r delle finanze, 2 carico, nnm. 45 si degnata
li me sulla verit del danno , e sulla liquidazione
c nel Consiglio ordinario di Stalo de' 21 del cor
< del medesimo,
ti renle ordinare, che le massime contenute nelle (b) A 12 aprile 1833 fu stabilita dal Governo la mas
ti tre considerazioni che precedono la sovrana de
sima che la risponsabilil d' un impiegato comin
li cisione de' 3o luglio 1823, comunicata dal Minicia dalla notifica dell' elezione , e non cessa per
t Siro di grazia e giustizia con rescritto de' 3o set
la sua irragionevole renitenza a mettersi in eser
ti tembre dello stesso anno, rclatho al conflitto ecizio, anche quando si passi alla elezione d'altri
I levalo Ira '1 Tribunale civile., ed il Consiglio di
per non lasciarsi vto il posto ricusato. E a 12
t. Intendenza di Napoli in una causa di D. Nioola
dicembre i833 venne ordinato che un Decurione di
e Searza, si comunichino a V. E. per la loro apS. Mnja renitente a prender possesso della cari
(t plieazione ne' casi che vi daranno luogo.
ca fosse tradotto nel Capo- Palle, e dimorarvi Ji Le suddette considerazioni sono le seguenti.
no a nuovi provvedimenti. La stessa misura fu
e 1. Che non possono i Giudici del contenzioso giupresa per alcuni Decurioni di Spaccaforno con
diziario e quelli del contenzioso amministrativo
ministeriale del 16 marzo i83' V. pure la mi
e conoscere ad istanza de' privati, e senza una pre
nisteriale del 27 febbraro i832 per lo Decurione
ti venliva autorizzazione superiore delle regolarit
D, Santo Zivillica di Siracusa.

)( 29 )(
Luo'O'.enente generale esercitala da lui. Nell'imo , e applicalo a vantaggio di uno stabilimento di beneficenza,
noli' altro caso la provvidenza non dovr essere differita come sar determinato dall' Intendente coli' avviso del
Consiglio d' Intendenza.
pi di quindici giorni dopo la presentazione del ricorso.
21. Le multe accennate nell'articolo 20 potranno
11. Quando il ricorso accennato nell'articolo 9 sia
un' evidente calunnia, il Luogotenente generale ordiner essere raddoppiate in caso di recidiva.
22. Il prodotto di tali multe dovr essere a cura
clic non abbia luogo, e la pretesa azione non potr aed amministrazione dell' Intendente, e former un ramo
vere ulteriore progresso.
dell' amministrazione de' fondi provinciali (b).
12. Quando al contrario il ricorso sia accompagna
to da qualche circostanza, che basti a far nascere il dub
a3. La cassazione dell' uffizio per qualunque titolo
bio, e presenti secondo le leggi attuali motivi sufficienti non fa decadere l' uffiziale dalla garanzia dichiarala nel
le istruzioni presenti per li falli commessi nel corso del
all' ammessione di petizioni o di accuse , allora il Luo
gotenente generale ordiner , che sia inteso 1' incolpato le sue funzioni.
ne' suoi discarichi, e far rassegnare a S. II. le accuse
24. Tutto ci , che qui stabilito circa i procedi
con tutti i documenti a carico ed a discarico , facendo menti contro gli uffiziali amministrativi in forza della
proporre con un rapporto ragionato di togliere la garan
suddetta garanzia, comune anche a' loro complici.
zia , c di permettere che proceda il Giudice competente,
sa. Nessun altra autorit civile o giudiziaria o
scniprech si tratti d' Intendenti di Sottintendenti e di militare pu esercitare potest contro gli uffiziali ammi
Segretari generali; e toglier egli slesso la garanzia, ri
nistrativi per causa della condotta di essi, come uffiziali
ed in occasione dell'uffizio. All'incontro essi non avran
mettendo 1' affare al Giudice competente, quando si trat
no verini privilegio per li loro rapporti , come privali
ti di uffiziali inferiori (a).
e fuori uffizio , e per questi staranno soggetti alle auto
13. Sono Giudici competenti i Consigli d'Intenden
rit competenti, come tutti gii altri cittadini.
za , quando si tratti di quelle azioni civili, il cui giudi
2<i. Queste istruzioni sono segnate del numero 1 ,
zio dal real decreto stato ad essi attribuito.
perch potranno essere seguite da altri articoli , i quali
1 i . Sono Giudici competenti i Magistrali del con
tenzioso giudiziario, quando si tratti di azioni puramente aggiungano tolgano o mulino a misura, che il corso
criminali, o di quelle azioni civili, le quali dallo stesso e 1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saran
no pubblicale e registrate come parti accessorie del real
real decreto sono state dichiarate di loro competenza.
i!>. Quel che si detto finora per le risoluzioni decreto degli 11 ottobre 1817 (c).
e disposizioni economiche, ha luogo egualmente per lutti
V approvo
gli atli esecutivi fatti dagli uffiziali dell' amministrazione
Firmato FERDINANDO.
IST.RUZIOTJI
civile.
iG. Il loro rimedio secondo 1' articolo n'66 del real Dell' incanto pubblico per V adempimento dell'art. 21 Q
decreto si fa presso i Giudici del contenzioso ammini
del real decreto degli 11 ottobre tS/j.
strativo. Ma per questo rimedio non sono interessate le
Num. 1.
persone degli uffiziali che hanno fatto tali alti , quando
Ari. 1. Si'i mesi prima di finire ogni affitto il Sin
daco convocher il Decurionalo , e con esso deliberer
non vi sia stato dolo o colpa, per la quale possono esse
sulle condizioni, colle quali debbasi rinnovare. Lo les
re responsabili personalmente.
17. Quando all'incontro noli' uffizialc, che ha fallo so procede p?r affiliare una reudita, che non si trova
data in fitto.
gli atti esecutivi, vi sia slato dolo o colpa, tanto di quel
la specie di cui si parla noli' articolo 4 di queste istru
2. Le suddette condizioni poi devono essere defini
tivamente fissate dall' Intendente siili' avviso del Sottin
zioni , quanto di quella specie che descritta nel? ar
ticolo 9 delle slesse , colui a cui interessa il procedere tendente, e del Consiglio d' Intendenza (d).
civilmente o criminalmente contro 1' uffiziale , far il
3. Nel determinare le accennate condizioni si deve
suo ricorso al Ministro di Stato , come disposto nel aver di mira principalmente, che la rendita non decada
detto articolo 9, ed avr luogo tulto quello che segue dal suo stato ultimo , ina quando vi sicno delle circo
stanze, che richiedano misure diverse, si dovr adopera
dall'articolo 10 all'articolo i418. Il reclamo e il rimedio avverso le risoluzioni re quella prudenza, che suole usare il diligente padre
e disposizioni economiche, ed avverso gli atti esecutivi di famiglia nell'amministrazione delle cose sue, e segui
degli uffiziali dell' amministrazione civile , come stato re la massima regolatrice di tutti gli amministratori di
stabilito nelle presenti istruzioni , si possono produrre far le cose utili, ed evitare le dannose.
non solo da' privati che si credono lesi , ma ancora dal
4- Fissate dall' Intendente' le condizioni dell'affitto,
le amministrazioni pubbliche e da' Comuni , e per essi il Sindaco dee manifestare al pubblico con un avviso la
da' loro amministratori e dagl' Intendenti , che ne sono licitazione, che s' intraprende.
:>. Il dello avviso dee contenere le seguenti cose.
sempre i tutori.
19. Le multe alle quali saranno condannati gli uf
1. L'indicazione precisa della rendila che si affitta ,
fiziali amministrativi, Unto per la via economica, quanto e delle coudizioni essenziali ilei contratto che si vuol fare.
per la via contenziosa, secondo i diversi stabilimenti del
2. Lo slato della pensione che vi si destinato, in
real decreto e di queste istruzioni, saranno regolale circa fra il quale non lecito ricevere offerte.
la somma con quello, che in casi simili stabilito dalle
leggi, e somiglia alle costumanze del foro.
(b) Per la esazione di oneste multe pu agirsi anc/ie
20. Il prodotto delle accennate utille dovr essere
ungi' immobili: ministeriale del Ij gennaro SJJ.
Ce) / . legge del fg ottobre tS/8.
(a) Pe reati che commettono i Sindaci, come uffiziali [A) Xegli atti di affitto debbe eleggersi dai gabellieri
dello stato citile, non godono garanzia: rescritto
il domicilio nel luogo della percezione del dazio S
del ali sette/nie t{fni/.
minisleriule del 26 maggio iSJt.

3o )(
1. Le condizioni essenziali dell' offerta prescelta, cio
3. La promossa a tutti coloro che aumenteranno que Il
sto stato, di rilasciare loro il quinto dell' aumento clic il nome dell' offerente, la somma della pensione, la du
rala dell'affitto, e le altre circostanze che ne formano la
farauno sopra di esso,
sostanza.
4- La necessit di prestarsi malleveria idonea se
2. La notizia della sua accettazione.
condo la logge.
3. Il giorno 1' ora ed il luogo destinato alla libera
5. 11 giorno 1' ora ed il luogo , in cui si devono ri
zione,
cevere le olferte.
6. Questo avviso deve essere pubblicato almeno tre
4. L'invito a migliorare la delta ofTcrta colla promes
mesi prima dell' epoca, in cui deve cominciare il nuovo sa dell'aumento del quinto rispettivo.
21. Per la pubblicazione di questo avviso procede
afftto,
7. Esso dev' essere pubblicato, ed affisso non solo ci, che si stabilito per lo primo negli articoli 7 e 8.
nel Comune proprio, ma ancora ne' Comuni vicini.
32. Il luogo della liberazione dev'essere quello
8. La sua pubblicazione ed affissione, dee costare stesso della ricezione , e vi devono presedere ed assiste
per gli attestati de' rispettivi Cancellieri comunali.
re gli uffiziali, ed in caso d'impedimento di essi, coloro
9. Il luogo dell'incanto regolarmente 1' uffizio del che sono legittimamente chiamati a rimpiazzarli.
Comune. Vi deve presedere il Sindaco, e vi devono as
23. Fra il giorno della pubblicazione del secondo
sistere il jprimo Eletto, ed il Cancelliere,
avviso e quello della liberazione devono passare almeno
10. E lecito tuttavia all'Intendente il far eseguire lo otto giorni, quando l' iucanto si fa nel proprio Comune,
iucanto dal Sottintendente nel Capoluogo del Distretto e dee passare maggior tempo quando si fa altrove.
o il farlo egli stesso nella sua residenza , quando 1' uti
24- Non si ricevono offerte di miglioramento , se
lit dell'amministrazione lo richiede.
non nell'ora e nel luogo destinato, dopo che il Cancel
11. Qnando l'incauto si far dal Sottintendente, vi liere ha letto al pubblico l'offerta accettata , o l'epilogo
dovr assistere il Sindaco del luogo della di lui residen
di essa.
'
25. Se ne possono ricevere anche prima , purch
za , e far da Cancelliere il Segretario del Sottinten
siano chiuse, ed abbiano le condizioni prescritte nello
dente medesimo. La casa del Sottintendente sar il luo
go dell' incanto.
articolo i426. Le offerte devono essere presentate o a voce ,
12. Quando esso si far dall'Intendente, vi assiste
o in iscritto , e devono essere notate dal Cancelliere
r il Segretario generale, e far da Cancelliere un Ca
po di uffizio. Il luogo dell' iucanto sar la casa dell' In
coli' ordine medesimo, con cui si succedono.
27. Esse possono soltanto esibire il miglioramento
tendente,
13. Il giorno della ricezione delle offerte dee seguir della pensione , ma non possono niente aggiungere to
quello della pubblicazione degli avvisi n per meno di gliere o cambiare nelle condizioni dell' offerta accettala.
28. Tanto nel giorno della ricezione, quanto in quel
otto giorni, n per pi di un mese.
i4- Non si possono .ricevere offerte fuori del luogo lo della liberazione non si ammettono olferle di persone
e del tempo designato. E lecito soltanto il presentarle ignote ed incapaci di corrispondere agli obblighi che
assumono , o almeno non abbonate da altre persone che
anche prima , purch siano chiuse e suggellate , e re
stino in deposito del Cancelliere per ordine espresso di
abbiano tali qualit.
chi presiede all' incanto, per aprirsi nel giorno designa
2g. Le offerte scritte devono essere firmale dall'of
to, ed avere il loro efTetto legale in concorso con le altre.
ferente , e se vi il caso dell' abbonalorc , devono es
15. Venuto il giorno , si ricevono tutte le olferte ,
sere firmale da costui ().
le quali devono essere scritte ed uniformi alle condizio
30. Il giudicare delle qualit degli offerenti e de
ni dell'avviso, e possono solamente migliorarle, ma non gli abbonalori , di colui che presiede all' incanto, e
che ne risponde nel modo legale.
recederne o mescolarvi delle condizioni estranee,
16. In tutte le accennate offerte il Sindaco , o il
31. Quando cessa il concorso volontario degli offe
Sottintendente che presede all'incanto, oppone il con
renti all' incanto , colui che vi presiede vi melte termi
ne , facendo annunziare per quattro volte dal Cancellie
trassegno della sua firma , e della giornata della pre
re lo slato dell' offerta che in quel momento la mi
sentazione.
gliore. Alla quarta voce 1' affitto aggiudicalo a colui,
17. Il Cancelliere ne tiene nota, ed immediatamen
te dallo stesso Sindaco o Sottintendente si trasmettono che si trova allora il migliore offerente.
tutte all'Intendente accompagnate con quelle osservazio
32. Sopra 1' offerta di costui , o sopra la nota che
ni e con quei confronti , che possano aiutarlo a ben se n' fatta dal Cancelliere , colui che presiede scrive
il decreto Si stenda l' atto della liberazione.
giudicarne.
18. L'Intendente fatta diligente comparazione sce
33. Tuli' i termini d' addizione in diem , e di re
stituzione in inlegrum sono limitati a' due termini se
glie la migliore , sulla quale scrive il decreto Si ac
guenti.
cetti contrassegna le altre, e le rimanda tutto al Sin
daco o al Sottiutendente.
34. In cinque giorni dopo la liberazione si pu ac
cettare offerta, la quale superi almeno in una decima
19. Se l'incanto si fa dall' Intendente, costui pren
parte la pensione di netto.
der le convenienti dilucidazioni , sceglier la migliore
offerta, vi apporr il decreto di accettazione , e passer
(a) Sono esclusi gli ecclesiastici a prendere interesse
egli slesso alle operazioni ulteriori.
negli arrendamenti delle cose pubbliche: ministe
ao. In seguito colui che presiede all'incanto, sia
Sindaco, sia Sottintendente, sia Intendente, far pubbli
riali del tp settembre i833 e t8 giugno . iS3S.
Lo stesso divieto slato prescritto p Decurioni o
care negli stessi luoghi e nelle stesse forme , 111 cui fu
altri impiegali municipali: risoluzione di S-A.R.
pubblicato il primo avviso, un secondo avviso che con
il Luogotenente generale del 4 settembre /SJ4tenga le cose seguenti ;

35. Per decima non s' intende la decima parte del


la pensione di un anno divisa a lutti gli anni , ma la
decima parte effettiva della pensione di ogni anno.
36. Queste offerte di aumento devono essere in Iscritto , c devono avere le condizioni stabilite nell' arti
colo io.
37. Presenlata un'offerta nel termine di decima ,
colui che ha preseduto all' incanto, dee farla notificare
al liberalario , deve sentire in contraddizione costui col1' offerente , e quando non trovi opposizione o ne tro
vi una non sostenuta dalla legge , deve apporvi il de
creto Inteso il liberatorio , ho risoluto che si ac
cetti.
38. Allora comincia una nuova liberazione , e si
deve nuovamente eseguire su questa offerta quanto di
sposto dall' articolo 20 all' articolo 22.
3f). Per altri cinque giorni dopo questa seconda li
berazione si ammettono offerte coli' aumento della sesta
parte sulla pensione di netto ultimamente fissata, e per
queste dee procedersi come si stabilito per quelle
della decima dall' articolo 34 sino all' articolo 38.
4-o. Fatta la terza liberazione , 1' incanto e finito ,
e 1' affilio resta irrevocabilmente all' ultimo liberalario.
4-1. Se ne' cinque giorni dopo la prima liberazione
non si presentata offerta con aumento di decima , il
termine della sesia secondo 1' articolo 39 segue imme
diatamente i detti primi cinque giorni.
42. Nel detto caso , se nel termine della sesta si
accella 1' offerta , 1' incanto finisce colla seconda libera
zione.
43. Se nel termine suddetto non si accetta offerta ,
1* incanto finisce col fine del secondo termine , e 1' af
fitto resta al precedente liberalario.
44- Tutte queste operazioni devono esser finite al
meno un mese prima di dover cominciare 1' affitto. Tuttavolta , quando le circostanze lo esigano, il solo Inteudente pu prorogare i termini , purch non oltrepassino
quaranta giorni dopo il giorno destinato negli avvisi al
cominciamento dell affitto.
45. Finito 1' incanto , il Cancelliere ne stende l'at
to secondo 1' articolo 87 del real decreto , e conserva
nell' uffizio per documenti dell' atto medesimo gli avvisi
e gli attestati della loro pubblicazione , le offerte e tut
te le allre carte che si sono raccolte nel corso dell' in
canto (a).
46. Una copia dell' atto si passa al Notaio per la
stipulazione del corrispondente strumento pubblico (ti).
47. Quando 1' incanto non stato fatto dall' In
tendente , questo strumento dev' essere stipulato colla
condizione di non aver effetto senza 1' approvazione del
l' Intendente.
48. Se ne trasmetter subito una copia a lui , ed
egli trovandone la forma regolare , ed uniforme agli
alti fatti , lo approver subilo.
4<). Il liberatario dee prestare la malleveria nel
tempo , e nel modo additato negli avvisi.
(a) Sulla intitolazione degli atti di aggiudicazione dei
ceppiti de' Comuni , v. rescritto del 26 maggio
182J e ministeriale del di 1/ giugno detto anno.
(b) f'eggansi i decreti del di i3 novembre 182 f 16
agosto t83o 3i luglio i832 e 6 giugno jS34,
il rescritto del 26 maggio 182], e le ministeriali
del at 8 giugno i8z3 11 giugno i8zj e 28 luglio

50. Regolarmente il giudicare della idoneit delle


persone , che si presentano per fideiussori del Sin
daco , il quale ne risponde secondo la legge.
51. Il solo Intendente tuttavia pu disporre altri
menti , quando 1' interesse del Comune lo richieda.
52. Quando o per assoluta mancanza di fideiussio
ne , o per decadimento di fortuna de' fideiussori la pen
sione non pi cautelala, notificato 1' arrendatore , si
deve procedere a nuovo affitto a di lui danno ed in
teresse.
53. Queste istruzioni sono segnale del numero 1 ,
perch potranno esser seguile da altri articoli , i quali
aggiungano tolgano o mulino a misura che il corso, e
1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saran
no pubblicale e registrate come parti accessorie del rcal
decreto degli 11 ottobre 1817.
V approvar)
Firmalo FL11D1NANDO.
*
ISTRUZIONI
Deila facolt de' Comuni di contrarre, e litigare per
1' adempimento dell' articolo 244- del real decreto
degli 11 di ottobre i8/j.
Num. 1.
Art. 1. Perch i Comuni possano acquistare o alie
nare stabili , contrarre o rilasciare debiti , promuovere
li li o transigerle secondo gli articoli 241 e 243 del
rcal decreto, dovr precedere la discussione e la deli
berazione del rispettivo Decuronato a proposizione di
uno dei suoi membri , maturala prima dai due Deputa
ti , che assistono presso il Sindaco a norma dell' artico
lo 98 del real decreto.
2. La copia dell' atto del Decuronato si trasmet
ter all' Intendente con lettera del Sindaco , o di chi
ne fa le funzioni.
3. Il Sottili tendente trasmetter all' Intendente il
riferito atto , e vi aggiunger le sue osservazioni , ed il
suo parere.
4> Ne* Distretti che sono residenza d' Intendenti ,
gli atti de' Decurionati si manderanno agi' Intendenti
direttamente dai rispettivi Sindaci, o da chi ne fa le veci.
5. L' Intendente domander 1' avviso del Consiglio
d' Intendenza nel modo solilo all' esercizio delle sue fa
colt economiche.
6. Il Consiglio , trovando il negozio utile e giu
sto, proporr doversi approvare il progetto. In caso con
trario proporr di rigettarsi. L' Intendente dar li suoi
ordini secondo 1' avviso del Consiglio , o sottometter
1' affare alla risoluzione del Luogotenente generale, semprech si tratti di affari preveduti nell' articolo 24 1 del
real decreto. Per questi affari, essendo indispensabile il
regio assenso , il Luogotenente generale lo accorder o
Io negher secondo le circostanze , inteso il parere del
la Gran Corte de' conti.
7. Trattandosi particolarmente d' inslituire una li
te , il Consiglio esaminer con riflessione non solo se
1' azione sia ingiusta , ma ancora se possa ridondarne
al Comune pi danno che beneficio , e se sia sfornita
di prove. In questi casi sospender , o negher la sua
autorizzazione (e).
(c) Questa regola milita soltanto per le azioni da pro
muoversi limanti i Magistrati giudiziari; ministtriale del 19 febbraro 1829.

3a )(
8. Contro la risoluzione economica dell' Intendente
presa sull' avviso del Consiglio d' Intendenza si potr
reclamare per la via ordinaria al Ministro di Stato re
sidente in questa parte de' reali domini , ed a lui sar
riservala la risoluzione definitiva secondo 1' articolo a5a
del real decreto.
9. Qualora si tratter di azione , che non sia pu
ramente patrimoniale del Comune , ma coli' interesse
comunale comprender ancora 1' interesse privato di cia
scun cittadino , venendo negato al Comune il permes
so di sperimeli larla in giudizio , potr ogni cittadino
produrla innanzi al Tribunale , e sostenerla a proprie
spese senza che la decisione possa recare pregiudizio al
Comune.
10. Qualora il Consiglio d' Intendenza conoscer
pi espediente per lo Comune di transigere sull' azione
che vuole intentare, 1' Intendente, senza impedire il giu
dizio, ne far distinto rapporto al Ministro di Stato, il
quale dar le disposizioni opportune per promuovere la
transazione.
,
11. L' Intendente come principale tutore de' Co
muni, potr coli' avviso del Consiglio d' Intendenza, e
coli' autorizzazione del Ministro di Stato fare intentare
un azione per 1' interesse di un Comune , quando an
che il suo Decurionato vi si negasse.
12. Potr anche 1* Intendente con eguale autoriz
zazione per l' interesse di un Comune presentare un re
clamo o appello secondo la legge contro le decisioni del
Consiglio , o contro le sentenze dei Tribunali , quando
creder che i diritti del Comune siano stali lesi.
13. Quando 1' Intendente per la facolt attribuita
gli nel precedente articolo vorr che si produca richia
mo avverso una decisione del Consiglio d' Intendenza ,
nella quale egli abbia avuto voto , dovr farlo per via
del Segretario generale dell' Intendenza , commettendo
gli di fare le parti sue come incaricato del pubblico mi
nistero.
i4- Quando un Comune sar convenuto in giudi
zio, il Sindaco non avr bisogno di autorizzazione sifcperiore per sostenerne le ragioni. Egli in Decurionato
destiner il procuratore ed il difensore presso il Tribu
nale, e ne dar subito conto all' Intendente.
15. Quante volte un Comune dovr inslituirc un
giudizio contro un altro ramo di amministrazione pub
blica, o questo contro quello , le vicendevoli domande
co' documenti e le deliberazioni decurionali saranno
trasmesse al Consiglio d' Intendenza per via dell' lutendente , come si detto per lo sperimento delle azioni
dei Comuni negli articoli 2 3 e 416. Il Consiglio esaminer le ragioni di ciascuno e
proporr col suo avviso i mezzi economici di conciliarli.
17. Il progetto sar indirizzato dall' Intendente al
Ministro di Slato , il quale lo esaminer , e lo propor
r all' approvazione del Luogotenente generale.
18. Se in quattro mesi non riuscir tale concilia
zione , il giudizio sar inslituito nelle forme ordinarie ,
senza bisogno di autorizzazione ulteriore.
19. Queste istruzioni sono segnate del numero 1
perch potranno essere' seguite da altri articoli , i quali
aggiungano tolgano o mutino a misura, che il corso e
1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saran
no pubblicate e registrate come parti accessorie del real
decreto degli 11 ottobre 18 17.
V approvo
Firmato FERDINANDO

ISTRUZIONI
Del modo di procedere breve e sommario innanzi ai
Consigli d' Intendenza in esecuzione dell' articolo
268 del real decreto degli 11 ottobre iStj.
Num. 1.
TITOLO I.
Introduzione della causa.
Art. 1. Qualunque istanza soggetta alla giurisdizio
ne de' Consigli d' Intendenza si chiamer petizione. Es
sa sar scritta in guisa d' una memoria in un foglio
piegato a met , che contenga le cose seguenti ;
1 . I nomi e i cognomi delle parti ;
2. Il Comune dov' essi abitano ;
3. L' esposizione sommaria de' falli ;
4- La domanda ;
5. I fondamenti legali , su' quali s' appoggia la do
manda ;
6. La enumerazione de' documenti , di cui 1' attore
vuol valersi.
2. La petizione dovr essere sottoscritta dall' alloro
o da un di lui procuratore speciale , quando egli non
sappia o 11011 possa scrivere. Lo strumento della pro
cura si presenter insieme colla petizione.
3. Qualora occorra la necessit di esservi chi so
stenga ci che finora si chiamato la parte fiscale, c
che ora si chiama pubblico ministero , questa parte sa
r sostenuta dal Segretario generale dell' Intendenza.
4. l'erci quante volte si tratter di pubblico inte
resse , il giudizio sar istituito a di lui istanza , ed
egli ne assumer la difesa. La petizione prodotta a di
lui nome sar da lui soltoscritla.
5. In vece dell' attore polr stare in giudizio un
suo procuratore speciale , purch presenti 1' alto della
procura, che sar pure unito al processo.
6. Presentata una petizione di un attore assento ,
tanto se sia firmata da lui, quanto se sia firmata da un
procuratore a sottoscrivere, e non presentata nello stesso,
tempo un' altra procura per stare in giudizio , non si
dar corso alla petizione suddetta se prima una persona
conosciuta nel foro non dia presso il Segretario del Con
siglio la parola di far venire la detta procura fra quin
dici giorni sotto pena della nullit degli atti in caso
contrario.
7. La petizione, qualunque sia, dovr essere diretta
ali Intendente ed accompagnata da' documenti, de' quali
l'allore nella stessa petizione ha dichiaralo di voler va
lersi.
8. Saranno documenti tanto gli alti pubblici, quan
to tulte le carte privale di qualunque specie, purch gli
uni e le altre abbiano la marca rispettiva di autenticit
e di originalit.
9. 11 trattamento che si dar all' Intenderne sar
regolalo secondo gli stabilimenti generali della legge dei
24 marzo 181 7 pubblicala in Palermo a i3 del seguen
te mese di maggio (a).
10. Le petizioni e i documenti che si presenteran
no dalle parti, resteranno presso la segreteria del Con-
siglio. Esse saranno notate in un libro secondo l'ordine
(a) Questa legge, col regolamento che vi segue , sar
inserita alla fine delle presenti istruzioni.

)( 33
delle loro date. Questo libro si chiamer Ruolo delle
cause pendenti innanzi il Consiglio d' Intendenza.
1 1 . I processi originali saranno numerali di uno in
no coli' ordine stesso con cui saranno presentati , co
minciando dal num. i sino a quello al quale giunge
ranno nel corso di un anno. Entrando 1' anno nuovo
ricomincer la nuova numerazione dal num. i in avan
ti , come nell' anno precedente.
12. Nel margine dejle afte originali il Segretario
del Consiglio noter il numero del processo e il foglio
del registro in cui trovasi descritto , e dar una ricevu
ta alla parte , in cui enuncii la petizione il numero ed
i documenti presentati,
13. Oltre la petizione e i documenti originali si
presenteranno pure dalla parte le copie, che si conse
gneranno ugualmente al detto Segretario,
TITOLO II,
Citazione.
14. Le copie delle petizioni e de' documenti an
nessivi si passeranno agli uscieri del Consiglio per con
segnarle al reo convenuto , se egli ha domicilio nella
residenza del Consiglio., affinch cominci a correre il
termine di etto giorni prescritto nell' art. 22 (a).
15. Qualora il reo convenuto sia assente, gli si ri
metteranno per mezzo di una lettera dell' Intendente ,
che diriger al Sottintendente al Sindaco ad un Eletto ,
o a qualunque altro uffiziale che sia di sua dipendenza.
La citazione jsi far dagli uscieri di costui.
16. Lo stesso si praticher qualora il reo convenu
to sia lo Stato un Comune o uno stabilimento pubbli
co. Non vi sar altra differenza , che le dette copie sa
ranno accompagnate con altra lettera dell' Intendente,
che scriver al rappresentante del corpo morale che
sar citato (6),
17. Se alcuno de' rei convenuti abbia domicilio in
luogo dipendente da un' altra Intendenza , allora le
lettere dello Intendente disposte secondo il precedente
articolo saranno indirizzate al rispettivo Intendente Sot
tintendente Sindaco 0 altro Ufliziale che presiede al Co
mune in cui si deve eseguire la citazione. E costoro sa
ranno obbligali ad eseguire .ci eh' prescritto nell' ar
ticolo iS per le autorit dipendenti dall'Intendente.
18.. .Qualora il reo convenuto sia assente da questo
Regno , si far la citazione nello slesso modo , come si
pratica da' Giudici del contenzioso giudiziario (c),
(a) V. ministeriale del 2' giugno 1820 stilla vidima
zione degli originali delle citazioni che si rila
sciano a'funzionari ne'giudizi presso i Consigli di
Intendenza.
(b) V Intendente non rappresenta in verun caso il
reo convenuto; egli anzi giammai, all' infuori che
per fatti di suo privato personale interesse , pu
esser citato a comparire immilli il Consiglio di
Intendenza: rescritto del 24 ottobre 1829. E con
ministeriale del 7 gennaro {833 si prescrive do
versi citare il Segretario genera/e della Inten
denza pe' giudizi nello interesse della Falle. Quan
do poi trattasi di azione che riguarda i beni del
la real casa, i sili reali, ed i beni riservati alla
sovrana disposizione, le notificazioni saran diret
te a' rispettici amministratori: decreto del J selr
tembre 1828.
(f) /'. la ministeriale del 1 febbraro 1829,

19. Nel caso che il reo convenuto sia occulto, si


far la citazione per affissione : ed in quei casi in cui
la legge prescrive che gli si dia un curatore , il Consi
glio far quel che sogliono fare i Giudici del contenzio
so giudiziario.
TITOLO in.
Cestito della citazione.
so. Coster la citazione fatta al reo convenuto, sia
lo Stato, sia un Comune, sia uno stabilimento pubblico,
sia un privato , dalla relazione che daranno gli uscieri
del Consiglio, qualora il suddetto reo sia nei luogo di
residenza.
ai. Quante volte il reo sia assente, coster la cita
zione dalla lettera responsale che rimetter 1' ufliziale
cui ha scritto 1' Intendente per farlo citare.
TITOLO

IV.

Risposte.
22. Fra otto giorni a contare da quello in cui
stata intimata la citazione dall' usciere , il reo convenu
to dovr presentare la sua risposta accompagnata dai do
cumenti che la sostengono (d).
23. La risposta avr una forma simile a quella sta
bilita per le petizioni nell' articolo j. Essa conterr le
seguenti cose.
1. I nomi e i cognomi delle parti ;
2. Il Comune dov' esse abitano ;
3. L' esposizione sommaria de' fatti .;
4- L' eccezione avverso la domanda dell' attore ;
5. I fondamenti legali su' quali si appoggia 1' ecce
zione ;
6, La enumerazione de' documenti de' quali il reo
convenuto vuol valersi.
24- L' attore potr negli otto giorni seguenti pre
sentare una supplica di addizione alla petizione princi
pale.
25. Il reo in altri otto giorni potr presentare una
supplica di addizione alla risposta.
2.6. Non s' ammetteranno pi di due petizioni, e di
due risposte.
TITOLO V,
Reconvenzione.
27. Quando il reo convenuto dovr sperimentare
un' azione contro colui che lo ha chiamalo hi giudizio ,
la di lui istanza si chiamer Reconvenzione.
28. In lai caso egli presenter la di lui petizione
innauzi allo stesso Consiglio d' Intendenza , alla quale
potr rispondere 1' attore negli otto giorni , dopo che
gli stala intimata, ed avranno luogo le suppliche di
addizione , come si detto nel titolo delle risposte.
TITOLO VI.
Designazione interrogatorio e testimoni.
29. L' Intendente destiner in iscritto sulle petizio
ni un Consigliere perch esamini le slesse , e ne faccia
(d) // termine fu elargato a due mesi, trattandosi di
liquidazione di titoli contro i Comuni : rescritto
del io novembre 1822.

x U )(
gretario del Consglio eseguendo V ordine ne far
rapporto al Consiglio. A lai oggetto il processo si pas
piare la copia per unirsi al processo , e darsi al tempo
ser dal Segretario del Consiglio al Consigliere designa
stesso dal Consiglio le provvidenze convenienti.
lo , lenendosene nota in 9egreleria.
43. Se qualche perito sar sospetto , le pani alle
30. Se 'occorrer d' interrogare qualche persona, e
gheranno le loro ragioni all' Intendente, ed egli quan
ili far usa della sua asserzione in giudizio , il Consi
do trover i motivi di sospezione uniformi alla legge ,
gliere designato la interrogher e far scrivere e ridur
re agli atti dal Segretario del Consiglio 1' asserzione che sceglier un altro perito (b).
far parte del processo.
TITOLO VIII.
31. Se occorrer di prodursi delle testimonianze
per dichiararsi la verit de falli, e per valere ovunque
bisogna al Consiglio d' Intendenza , le accennale testi
Declinatoria di foro.
monianze si riceveranno dal Segretario del Consiglio per
44- La parie che sar chiamala da un Consglio
ordine del Consigliere designato ad istanza della parte ,
o ad istanza del Segretario generale dell' Intendenza , d' Intendenza incompetente potr declinare il foro , os
sia dimandare di essere rimessa a' Giudici competenti.
se si tratter del ministero pubblico (a).
45. Il Consiglio pu essere incompetente o perch
la causa, quantunque fosse del contenzioso amministrali'
TITOLO VII.
vo, spella ad un altro Consiglio, o perche la causa non
spetta all'alto al contenzioso amministrativo.
Visite sopra luogo e perzie.
46. ]\el primo caso la domanda di declinatoria di
foro dovr farsi preventivamente alla presentazione del
32. Ove bisogner di verificare lo slato d alcun
la risposta , altrimenti la presentazione della risposta pas
luogo , o di stimare il valore delle indennit e de' ri
sarcimenti dimandati , il Consiglio d' Intendenza potr sa per espressa adesione alla giurisdizione del Consiglio.
47 JNel secondo caso la declinatoria potr presen
ordinare che uno de' Consiglieri o alcuno uffiziale dal
medesimo Consiglio designalo si trasferisca sul luogo tarsi in qualunque sialo si trovi la causa , e la causa
della controversia per eseguire la visita alla presenza dovr rimettersi di officio a' Giudici competenti.
48. Se poi il Consiglio nello stesso secondo caso
delle parli.
creder non essere incompetente , ed all' incontro vi sa
33. Fatta la visita, chi n' sialo incaricato riferi
r un altra autorit che creda essere la causa di sua
r a voce o in iscritto al Consiglio quanto gli occorrer.
competenza , avr luogo il conflitto di giurisdizione*
34- Se 1' oggetto della visita o della stimazione esi
49. Quando questo conflitto sar con mi Giudice
ge delle coudizioni estranee al Consigliere o all' uffiziale
incaricalo , 1* Intendente ordiner T accesso di uno o del contenzioso giudiziario , si far quanto si prescrit
pi periti.
to nelle istruzioni degi' Intendenti.
50. Quando il conflitto sar cogli Uffiziali ammini
Sii. Per la scella di costoro si presenteranno dalle
arti le note de' periti che ciascuno di esse desidera. strativi, come esercitasti le facolt economiche ed eseciIntendente sceglier fra questi quel perito che si tive, la quistione sar decisa d' accordo dall' Intendente
trover scrino in ambe le note.
e da' Consiglieri.
36. In caso diverso 1' Intendente sceglier uno o
51. Se i Consiglieri non saranno d' accordo coli' In
pi periti fra quelli che non sono stali compresi in nes
tendente , si faranno i rispettivi rapporti , e decider il
suna delle noie presentategli dalle parti.
Luogotenente generale.
37. I perili avranno le istruzioni dall' una e dalla
altra parte , ambe contrassegnate dal Consigliere e ri
TITOLO IX.
dotte agli alti; o da una parie sola, se 1' altra non vor
r darle.
Questioni di competenza fra i Consigli.
38. Le copie di tali istruzioni s manderanno alla
parte avversa pria di essere contrassegnale dal Consiglie
52. Se una medesima istanza sar dedotta simult'
re, per dire se abbia cosa da allegare in contrario.
neamente avanti due o pi Consigli d' Intendenza, o se
39. I periti colla norma delle dette istruzioni e del
essendo stata dedotta innanzi un Consiglio , la parie a
la loro perizia daranno la loro relazione in iscritto , ad allro Consiglio ecciter la questione di competenza, spet
istruzione di animo del Consiglio d' Intendenza.
ter alla Gran Corte de' conti il decidere a quale dei
Consigli appartenga la conoscenza dell' istanza in qui4.0. Dipender poi dal Consiglio, se vorr fare ac
cedere altri perili , e sentire ulteriori relazioni. Una se
snone.
conda perizia a chi si duole della prima non si pu
53. Ove la suddetta Gran Corte creda che vi sia
negare , e la terza necessaria quando le due prece
luogo ad accogliere la dimanda della parte ricorrente,
denti sono difformi.
potr ordinare che si sospenda intanto ogni sorta di pro
4i. La scelta de' periti sar sempre dell' Intenden
cedimento avanti i detti Consigli.
te nella forma prescritta negli articoli 35 e 36.
54. La parte ricorrente fra quindici giorni far in
4a. In margine della relazione originale il Consi
timare tale risoluzione all' altra parie e la chiamer a
gliere scriver il decreto 5 riduca agli atti. Ed il Se- comparire innanzi la Gran Corte de' conti.
55. Scorso questo termine la sua dimanda si avr
(a) Per le indennit de' testimoni, v. rescritto del 2t come non avvenuta , ed avr luogo la prevenzione , do
agosto i833- E per le spese in riguardo a' peri
vendo procedere quel Consiglio a cui fu presentata la
ti e testimoni nelle cause d' usurpazioni di terre
prima dimanda.
no pubblico, veggasi la ministeriale del >j gen(b) V. la nota precedente.
rtaro detto anno.

TITOLO

X,

Dimande incidenti.
56, Le dimande per incidenti , le quali riguardano
oggetti intermedi e relativi alla causa , che hanno biso
gno .di provvidenze o di dichiarazioni pronte da con
fermarsi o da modificarsi dalla decisione definitiva , do
yranno proporsj in una petizione succinta , che si pre
senter nella segreteria del Consiglio, Il Consiglio se lo
creder giusto potr ordinare che si passi a notizia del
la parte avversa^ perch vi risponda ne' tre giorni dopo
Ha notizia , o in altro breye (termine che sar dal me
desimo indicalo.
57, Le dimandi per incidenti saranno riunite agli
atti della controversia principale per essere giudicate con
lina sola decisione. Ci non ostante, se convepga darsi
J[ualche disposizione provvisionale ed urgente, ne sar
atto rapporto dal Consigliere designato alla prima se
duta del Consiglio il quale dar le provvidenze.
TITOLO

XI,

Scritture imputate di falso,


58, Se una scrittura sia attaccata di falso , V In
tendente stabilir un termine in cui la parte che 1' ha
prodotto dovr dichiarare se intende avvalersene.
5p>, L' ordine dell' Intendente sar intimato alla
parte avversa.
60. Ove la medesima dichiari di non voler far uso
del documento prodotto o manchi di soddisfare all' or
dine dell' Intendente , non si terr conto della scrittura
attaccata di falso.
61. In questi casi non vi sar bisogno di decisione
del Consiglio per rigettare tale documento,
62. Quando per la parte dichiarer di volerne far
uso, il Consiglio d' Intendenza dovr contare la stessa
fra le scritture legittime , e procedere innanzi fintanto
che non gli coster di essere stala data 1' accusa nei
Tribunali competenti.
63. Se il documento attaccato di falso si riferisce
soltanto ad uno de' capi della dimanda, il Consiglio pc|f passare alla decisione degli altri capi della medesima.
TITOLO

XII,

Chiamata a difesa.
64 La parte, che pretender di avere dritto di chia
mare in giudizio un terzo a sua difesa, tenuta a chia
marlo entro otto giorni della citazione ricevuta. Costui
fcar chiamato nel modo stabilito per le citazioni princi
pali nel titolo a.
65. Se si chiameranno pi persone alla stessa di
fesa , non si dar che un solo termine per tutti.
66. Se la persona o le persone da chiamarsi sono
assenti, si prolungher il termine all.a ragione di un al?
tro giorno per ogni venti miglia di distanza,
67. Se la persona chiamata a difesa in giudizio
pretender di aver diritto di chiamarne aljra a sua difesa ,
sar tenuta a farlo entro il simile termine , che comin
cer a decorrere dal giorno della sua chiamata in giu
dizio. Lo stesso dovr osservarsi riguardo a quelli clic
ulteriormente si chiamassero a difesa,

68. Quando la dimanda principale e quella a dife


sa si trovino in istato di potersi decidere insieme, saran
no esse giudicate unitamente.
69. Quando il Consiglio d'Intendenza conoscer dal
processo o che 1* affare sommamente urgente , o che
la dimanda per difesa slata falla solamente per diffe
rire l'esito della causa, dovr giudicare immediatamente
sul merito, e riserbcr alla parte V esperimento del giu
dizio di difesa contro chi le sia obbligato.
70. Quelli che saranno chiamati a difesa saranno
obbligati a comparire nello stesso Consiglio d' Intenden
za, dove si agiter la causa principale, ancorch negas
sero di esser tenuti alla difesa.
TITOLO

XIII.

Rinnovazione della istanza.


71. Negli affari, che non saranno in istato di esser
giudicati, il procedimento sar sospeso per la notificazio
ne della morie di una delle parli.
72. Questa sospensione durer sino a che il succes
sore non sar messo in mora per ripigliare 1' istanza.
73. 11 giudizio gi trasfonder nel successore per una
disposizione provvisoriale del Consiglio.
74. Iu niun caso per il corso degli affari in istato
di decisione potr esser ritardato.
TITOLO

XIV.

Sospezione, e ricusazione (a).


75. Per la sospesone di uno o pi membri del
Consiglio d' Intendenza, militano gli stessi motivi che so
no stabiliti dalle leggi avverso i Giudici del contenzioso
giudiziario,
76. Qualunque Consigliere, che conoscer di essere
nel caso di poler essere allegato sospetto, sar tenuto a
dichiararlo al Consiglio d' Intendenza , perch decida se
debba astenersi.
77. L'allegazione a sospetto potr proporsi anche
da una delle parti , prima che cominci la discussione
defja causa, eccetto che i titoli di tale allegazione sieno
posteriormente avvenuti , come potr dimandarsi dalla
parte, che quantunque il Consigliere si sia annunziato
per sospetto, sia non di meno dichiaralo non sospetto.
78. L' allegazione di sospetto dovr presentarsi con
una supplica al Segretario del Consiglio, la quale dovr
contenere i molivi della sospezionc e le prove di essa.
79. Questa supplica dovr essere sottoscritta dalla
parie, o da un suo procuratore speciale , il di cui alto
di procura in forma autentica dovr essere annesso al
la delta supplica.
80. 11 Segretario del Consiglio ne dar subito co
noscenza all' Intendente. Questi ne ordiner la comuni
cazione al Consigliere dalo a sospetto , il quale fra il
corso di due giorni dovr fare la sua dichiarazione in
margine della supplica.
81. Se il Consigliere dichiarer di aver sospetto,
senza lasciare verun dubbio, sar ricusato il Consigliere
e se ne surrogher un allro dall' Intendente , sceglien
dolo fra i Consiglieri provinciali, che non sieno membri
di verun Magistrato,
(a) V. decreto del 5 giugno iS33.

)( 36 )(
82. Se la risposla del Consigliere far Insorge re Consiglio intero, o dal Consigliere designato per faciT
qualelie dubbio, allora il Consiglio decider se si deb- lare il corso della causa, o per non far perire ci che
ne forma la materia.
"ba ricusare o no.
94- Quando le disposizioni provvisionali dovranno
83. Avverso le decisioni del Consiglio sulla materia
di sospesone si d il reclamo alla Grau Corte dei darsi in iscritto , esse saranno scritte in senso di decre
to o di notificazione, secondo le circostanze. Tali dispc
conti.
sizioni saranno ridotte agli atti del Segretario del Consi
84- 11 dello reclamo dovr esser prodotto nel ter
glio.
mine di tre giorni a conlare da quello, in cui la rispet
TITOLO XVII,
tiva decisione sar stata pubblicata.
85. La Gran Corte de' conti poi dovr profferire la
sua decisione sulle carte che riguardano 1' allegazione a
Decisioni.
sospetto tra i dicci giorni che succedono a quello in ch
avr ricevuto le dette carte dal Consiglio d' Intendenza,
gS. La determinazione definitiva de' Consigli d' In
tendenza si chiamer decisione.
che ha giudicato.
86. Se durante V esame del reclamo nella Gran
96. L' Intendente punter le giornate per le deci
Corte de conti, una delle parli pretenda esser necessario sioni delle cause introdotte in un libro a ci destinato'
di procedere a qualche operazione , dovr implorare le con queir ordine eh' egli creder opportuno. L' estratto"
provvidenze dalla stessa Gran Corte de conti.
di questo libro sar affisso alla porta del Consiglio (b).
87. La parte die ometter di far discutere nelEa
97. Simile estratto avr la sollecitudine il Segreta
Gran Corte de' conti il reclamo della medesima prodotto rio del Consiglio di far arrivare ad ogni Consigliere, per
nel corso di dicci giorni a conlare dal giorno della ri
sapere ciascuno di essi il giorno della decisione di ogni
messa delle earte, non avr pi diritto di reclamare , e causa.
s' intender di essersi acquietata alla decisione del Consi
98. I Consigli d' Intendenza dovranno decidere lai
controversia sottoposta al loro esame al pi tardi fra i
glio.
88. Nel caso preveduto nell'articolo precedente, dicci giorni , che succederanno a quello dell' ultima car
non ti sar bisogno di alcuna decisione della Gran Cor
ta che sr ricevuta , dal compimento dell' ultima di
te de' conti, ma baster un certificato del Segretario ge
sposizione che da loro- stata data. Nel tutto , il giudi
nerale della medesima, dal quale risulti che la della Gran zio non pu durare pi di due mesi dal giorno della
Corte non ha ancora pronunziato sul reclamo prodotto.
petizione costata (c).
89. Quando sia ricusalo l'Intendente, allora la par
99. Nel giorno designato dall' Intendente il Consi
te ricorrer al Luogotenente generale, ed esso destiner gliere informato- far nel congresso il rapporto della
causa. Qncsto rapporto consister nel riassumere i fatti
il surrogalo ().
90. Quando sia allegata sospezionc avverso tulli i e le prove.
componcnli del Consiglio , e questi non si dichiarino
100. Dopo tale rapporto il Consiglio sentir in con
spontaneamente sospetti, decider sulla loro sospezione traddizione le parti. L' Intendente far un breve epilo
go delle cose delle e metter V affare in islalo di de
la Gran Corte de' conti.
liberazione^
Jl Consiglio surrogato si elegger dal Luogotenen
101. In- segnito i' Consiglieri disputeranno fra loro1
te generale.
del merito della causa , applicheranno- le leggi ai fatti,
T I T 0 L O XV.
Inaiteroliiili de termini.
e dopo che avranno discusso ogni cosa con maturit e
consiglio , voleranno con quel? ordine di dignit e d
$t. Vi son termini che d la legge , ve ne sono
precedenza , che snoie praticarsi da' Giudici del conten
che danno g' Intendenti come Presidenti de' Consigli.
zioso giudiziarie , e quindi profferiranno la loro decisio-'
IV gli uni, n gli altari potranno esser regolarmente im
ne osservando- quanto prescritto nelle istruzioni dei
pediti o prorogali. Ne' soli casi, ne' quali lo esiga una Consiglio d' Intendenza circa il numero de' votanti , e
circostanza estraordinaria, 1' Intendente potr raddoppia
la preponderanza de' voli (d).
re il termine per una volta sola.
102. L' anzidetta decisione conterr Te cose seguenti;
r. Una brevissima ricapitolazione delle petizioni
92. Ogni contravvenzione al precedente articolo im
delle risposte dello parti in cui si far menzione delle
porter la nullit degli attir
loro nomi e eognomi , de' luoghi della loro dimora , e
de' loro procuratori speciali , qualora ve ne sieno ;
TITOLO XVI.
2. I punti di- fatto e di diritto su i quali si raggira
Disposizioni provvisionai.
la controversia ;
93. Si possono dare disposizioni provvisionali dal
(b) Con ministeriale del 2 r maggio 1827/11 risoluto
(a) S. M. eon rescritto del fo settembre i83z degnosdi stabilirsi in ogni anno dal Luogotenente gene~
si dichiarare , che la disposizione contenuta in
rale il calendario per le udienze del Consiglio
questo articolo solo applicabile al caso in cui.
(c) Questo termine pu in circostanze particolari pro
ricusato l' Intendente, il Consiglio non resta di
rogarsi dal Luogotenente generale : rescritto del
altronde provveduto di numero tre votanti pro
12 grugno t828. E con ministeriale del di 8 ot
prietari; e dichiarare altres che laddove l' Intentobre t83!S fu dichiarato che nel caso di man-dente non possa votare, perch dato per sospetto,
canta de' rotanti , il tempo scorso , durante tale
e manchi il numero de' votanti, debba il Luogo
impedimento non pu comprendersi nel termine
tenente generale destinare il Consigliere provinciale
dei due mesi,
che dovr supplire il titolari impedito 0 mancante.
(d) V. la nota a pag. 2$.

3. L' indicazione precisa della legge, c de' motivi che


servono di base alla decisione ;
4- In fine la espressione chiara e distinta di ci che
debba regolarmente eseguirsi.
io3. A tal effetto il Segretario del Consiglio nello
stesso gicrno in cui 1' affare sarA definito , si aduner
coi Consiglieri , e sotto la loro direzione scriver la de
cisione secondo le loro idee e le regole stabilite dall'ar
ticolo precedente.
io4- La decisione sar scritta in lingua volgare in
uno o pi fogli , c sar unita al processo.
iob. Lo slesso Segretario scriver la giornata al di
sopra della decisione.
ioti. L' Intendente ed i Consiglieri la sottoscrive
ranno col solo cognome in ordine di dignit e di pre
cedenza, secondo P articolo i3 delle istruzioni de' Con
sigli d' Intendenza.
107. Contrassegneranno ugualmente tutte le peti
zioni e luit' i documenti annessivi.
TITOLO XVIII.
Copie delle decisioni.
108. La copia della decisione secondo la forma pre
scritta noli' articolo 102 sar sottoscritta dal Segreiario
del Consiglio , e contrassegnata dal Segretario generale
d' Intendenza perch abbia il suo effetto (a).
TITOLO XIX.
Contumacia.
log. Sar incusata contumacia a carico del reo
convenuto, quantevoltc costando della di lui citazione ,
non comparisca in giudizio nel termine di otto giorni a
coniarsi dopo il costituto. In tal caso la causa si deci
der senza sentire la detta parte (b).
110. Allorch il giudizio sar istituito contro pi
interessati , de' quali altri fossero comparsi in giudizio ,
ed avessero presentato le loro risposte , ed altri avesse
ro trascurato di farlo , si giudicher per tutti con una
stessa decisione.
ni. Nella copia della decisione si dir espressa
mente che la causa slata decisa in contumacia , o si
far menzione di quel documento , per cui sia costata
la citazione.
112. Tutte le decisioni de' Consigli d' Intendenza
fatte in contumacia , le quali non saranno 9tate notifica
te fra i tre mesi della loro data alla parte succumbenle,
si avranno come non pronunziate: le azioni, che vi avran
no dato luogo , non saranno estinte , ma 1' istanza do
vr essere nuovamente prodotta.
TITOLO XX.
Esecuzione della decisione.
n3. Le decisioni de' Consigli d' Intendenza saran
no eseguite dagli uffiziali amministrativi , secondo 1' ar
ticolo a(>6 del rcal decreto degli n ottobre 1817 in tut
ta 1' estensione di questa parte de' reali domini olire il
l'aro (r).
(a) // rescritto del 21 agosto iS3o appresta le nor
me , come rilasciarsi le seconde copie esecutive
delle decisioni.
(b) V. ministeriale del 3o novembic tSztj.
(e) V. la noia b /g. 22.

ili. Esse produrranno ipoteca, e potranno sola


mente impugnarsi nella Gran Corte de' conti secondo
1' articolo 260 del detto decreto , quante volte P interes
se della causa superi la somma di quindici once.
11 5. La Gran Corte suddetta non potr sospendere
con supercessorie scritte o a voce'il progresso della cau
sa innanzi a' Consigli d' Intendenza , n potr impedire
1' adempimento delle decisioni , se non avr giudicalo
definitivamente del merito della causa.
116. Si eccettua soltanto il caso della manifesta in
frazione di legge ed ingiustizia preveduto nel suddetto
articolo 260 , nel quale 1' permesso di sospendere la
esecuzione anche prima di decidere.
117. Le decisioni saranno messe in esecuzione do
po clic saranno notificate alla parte succumbente.
TITOLO

XXI.

Esecuzione delle decisioni contro lo Stato i Comuni


e gli stabilimenti pubblici.
118. In vigore di decisioni profferite da' Giudici del
contenzioso amministrativo contro la Stalo e i suoi rami
diversi, contro i Comuni e contro gli stabilimenti pubbli
ci , non si potr procedere a vendita di mobili , ne ad
incorporazione d' immobili , se non trascorsi tre mesi
dalla data della comunicazione della decisione fatta allo
Intendente.
119. In quest' intervallo P Intendente istruir del
la decisione seguila cos il capo dell' amministrazione
rispettiva , come il Segretario di Slato Ministro presso
il Luogotenente generale , sollecitandoli a prendere gli
esperimenti del pagamento.
120. Lo slesso avr luogo, ove si tratti di sentenze
o decisioni profferite da' Giudici del contenzioso giudi
ziario contro le stesse persone morali enunciate di sopra.
121.' Ci nondimeno esse non godranno di questo
beneficio, ove si tratli di esecuzione di decisione profferi
ta sia da' Giudici del contenzioso amministrativo , sia
da quelli del giudiziario negli oggetti seguenti :
1. Sopra azioni di rivendicazione di un immobile ;
2. Sopra controversia sulla libert di un immobile;
3. Sopra questioni sullo s'ato delle persone;
4- Sopra restituzioni d' indebito esatto per causa di
contribuzioni pubbliche o dazi comunali , o d' indebito
esatto per qualunque altra causa , purch la somma ri
petibile sia slata pagata nel corso dell' anno che pre
cede la decisione, e purch la domanda della esecuzione
sia falla tra un mese a contare dal giorno in cui la de
cisione stata notificata.
122. Ne' casi ne' quali ha luogo il beneficio della
sospensione stabilita negli articoli 118 e 120, dove imi no
espediente sia stato preso dopo g' impulsi dell' Intenden
te , trascorsi tre mesi , sar libero al creditore il proce
dere sopra i mobili, e gl' immobili cos dello Stato, co
me degli stabilimenti pubblici, e de' Comuni. A tal og
getto le autorit amministrative non potranno ricusare
al creditore i loro atti di giurisdizione esecutiva.
123. Fra i beni, su i quali si pu procedere in vi
gore dell'articolo 122, sono eccettuale le casse delle per
cezioni pubbliche, c de' rami loro debitori (e^,
124. Contro di queste stesse casse eccettuate nello
articolo 123 , si pu nondimeno procedere nel case in
Cd) V. la minLleriaU del 20 marzo iSzS.

38 )(
cui la decisione porti condanna a restituzione d' indebi
to esatto per causa di contribuzioni pubbliche , purch
1' esazione indebita sia seguila tra il corso dell' anno, e
la esecuzione della decisione sia domandata tra un mese
n contare dal giorno in cui la decisione stata notificata.
ia5. L' esecuzione permessa dall' art. 124 sulle
casse delle percezioni pubbliche e de' rami di loro di
pendenza sar regolala con un particolare rcal decreto.
126. In quanto a quei Comuni ed a quegli stabi
limenti pubblici che mancano d' ogn' altra propriet , i
creditori immediatamente dopo ottenuta la decisione ne
daranno comunicazione all' Intendente. Questi obblighe
r gli amministratori locali e il Decurionato a proget
tare fra il termine di due mesi gli espedienti per paga
re il debito, La deliberazione decurionale sar esaminata
e giudicata dal Consiglio d' Intendenza , ed avr il suo
corso regolare.
127. Se costoro non faranno questo progetto nello
stabilito termine , gli espedienti saranno scelti dagl' In
tendenti , e fissati nel Consiglio d' Intendenza.
128. Stabiliti che saranno i mezzi ed i modi del
pagamento , la partita sar di dritto inserita sullo stato
discusso dell' anno prossimo susseguente.
129. L' Intendente e gli altri uffiziali amministrati
vi, i quali mancassero agli obblighi loro ingiunti nei
precedenti articoli, ne saranno responsabili personalmente.
130. Se dopo iscritta la partita sullo stato discusso,
non segua il pagamento all' epoca determinala , il Sin
daco e il Cassiere, ciascuno per la parte che lo riguar
da, ne saranno responsabili personalmente , e 'non sa
ranno discaricati della delta risponsabilil , se non mo
strino che il pagamento stalo ritardato per causa in
vincibile.
131. Gli effetti della risponsabilil espressi sopra
contro de' Decurioni de' Sindaci e de' Cassieri saranno
dichiarati da' Consigli d' Intendenza , e contro g' In
tendenti dalla Gran Corte de' conti.
TITOLO

XXII.

Richiamo nello stesso Consiglio in caso di contuma


cia (a).
132. Le decisioni date in contumacia saranno su
scettibili di richiamo- Da una mano si eseguir la deci
sione , e dall' altra si far nuovamente la causa innan
zi al Consiglio.
133. La petizione del richiamo dalla parte eh'
stala contumace , dovr esser presentata nel termine di
quindici giorni, a contare da quello in cui la decisione
le sar stata notificata.
i34- Il Consiglio proceder nelje solite forme alla
seconda decisione per confermare e correggere, o rivocare la prima.
135. Scorso il termine di quindici giorni fissato
ncll' articolo precedente s il richiamo non potr pi am
mettersi (b).
136. Non compeler richiamo alla parte contuma
ce avverso una decisione data in contraddizione con una
altra parte che abbia lo stesso interesse (c).
(ft) V. decreto del 6 giugno i83z.
(b) V. ministeriale del g gennaro i83z.
(c) V. rescritto del 2g giugno 182$.

TITOLO

XXIII.

Opposizione del terzo (</).


137. Quei che vorranno opporsi alla decisione del
Consiglio gi pronunziata, quando ne essi, n quei che
essi rappresentano, siano stati chiamati in giudizio pri
ma della decisione , ed abbia questo leso qualche loro
diritto , non possono farlo altrimente che con una pe
tizioue.
138. Questa sar presentata al Segretario del ConT
siglio, ed avr il corso , pome tutte le altre cause , se*
coudo le presenti istruzioni.
TITOLO XXIV.
Condanna e liquidazione delle spese.
i3q. Le parti succumbenti saranno condannate allo
spese, quante volte questa condanna nasce dal contratto
o dalla legge.
140. In oltre le delte parti vi saranno condannate,
quante volle vi concorrono le due seguenti condizioni :
/. Che esse abbiano venduto contenzioso ci che per
buona fede non doveva esserlo /
2. Che la parte avversa abbia espressamente do
mandato tale condanna nella sua petizione.
141. Le stesse spese potranno compensarsi in tutto
o in parte nel caso che ciascuno de' litiganti succumbesse rispettivamente sopra qualche punto colle condizioni
additate negli articoli 189 e i4o.
142. Quando non vi sia alcuno de' casi descritti
negli articoli 39 e 4> 'e spese si compenseranno recw
procamenle , e nessuna delle parti sar obbligata a verun
pagamento per tal causa.
143. Gli uscieri eh' eccederanno i limiti delle loro
funzioni, i tutori, i curatori, gli eredi beneficiati o altri
amministratori, che comprometteranno g' interessi della
loro amministrazione potranno essere condannati perso
nalmente alle spese senza ristorazione, ed anche ' dan-r
ni ed interessi, se vi ha luogo, oltre la privazione di
uffizio per gli uscieri, e la rimozione di tutori ed altri
ainminislralori secondo la legge (e).
i44- Non sar compresa nella liquidazione delle
spese alcuna spesa di viaggio di soggiorno o di ritorno
delle parti, n alcuna spesa di viaggio di usciere, olire
una giornata.
La liquidazione, e la tassa delle spese si far
dal Segretario del Consiglio d' Intendenza . A far ci
preceder la disposizione provvisionale del Consigliere
designato in causa, colla quale sar commesso al Segre*
tario suddetto di liquidare le spese, sentendo le parti, e
lenendo presente la nota che gli sar esibita dalla parte
clic ha vinto, e di riferire in iscritto ad istruzione di a?
nimo del Consiglio d' Intendenza.
lifi. Se il Consigliere rester persuaso della detta
liquidazione vi scriver nel margine il decreto Sf ridu
ca agli atti. E ridotta dal Segretario agli atli del Con-,
siglio avr esecuzione la tassa.
i47- Qualora 'a parte domander rimedio e revi
sione della tassa e liquidazione suddetta , dovr prima
eseguirla, e quindi si far per ordine del Consigliere altra
disposizione provvisionale. L'Intendente o colui che far
(d) V, decreto del 6 giugno i832.
(e) V. la nota a pag. 28.

le Mie voci nel Consiglio designer nella suddetta dispo


sizione una persona di foro, dalla quale si eseguir la
nuova liquidazione , e si proceder di nuovo a quello
eh' slato stabilito negli articoli i45 e IN
TITOLO XXV.
Richiamo alla Gran Corte de conti (a).
i48. Quando una delle parti ricorrer alla Gran
Cofte de' conti avverso la decisione profferita dal Consi
glio d' Intendenza per un interesse maggiore di quindici
once, la detta Gran Corte per via del regio Procuratore
Sonorale far officio all' Intendente , con cui gli domaner la trusmessione del processo originale insieme colla
decisione.
i4-9> L' Intendente scriver in margine del detto
ufficio Si registri ed esegua.
i5o. Quindi il Segretario del Consiglio disporr
altro ufficio diretto al regio Procuratore generale presso
la Gran Corte de' conti, iu cui accuser 1 officio ricevu
to per lo passaggio della causa, e lo trascriver parola
per parola. Poi far menzione del processo che gli ri
metter, di tutte le carte che lo compongono, e della fe
de negativa che far egli stesso di non esistere nel suo
ufficio veruna altra carta relativa al suddetto processo.
ini. L'enunciato ufficio sar sottoscritto dall' In
tendente che servir per accompagnare il processo.
i!>2. Il regio Procuratore generale presso la Gran
Corte de' conti riscontrer con altro ufficio 1' Intenden
te del ricapito del processo. E 1' Intendente vi scriver
in margine Si conservi nella segreteria del Consiglio (6).
TITOLO XXVI.
Clausola generale.
i53. Queste istruzioni sono segnate del numero ,
perch potranno esser seguite da altri articoli , i quali
aggiungano tolgano o mulino a misura che il corso, e
1' esperienza degli all'ari lo persuaderanno. Esse saran
no pubblicate e registrate come parti accessorie del rcal
decreto degli n ottobre 1817.
V approvo
Firmato FERDINANDO.
Xegge che prescrive una regola uniforme tuli' anda
mento degli affari appartenenti alle reali segre
terie e Ministeri di Stato.
IllIIItlHDO 1. ee.
Veduti gli articoli 1 ed 8 della nostra legge del d
so di dicembre dello scorso anno, co' quali abbiam fis
sato le forme delle nostre leggi e de' nostri decreti ;
Volendo determinare in oltre una regola certa ed
uniformo por tultc le nostre reali segreterie e Ministeri
di Slato sull' andamento dogli affari ad essi apparte
nenti ;
l. dito il nostro Consiglio di Stalo ;
(a) F*gg<w la nota f pag. 16.
Le Consulte del Regno sono rispettivamente inca
ricate di discutere nel merito , e di dare il loro
avviso su' ricorsi delle parti, co' ovali fossero im
pugnate le decisioni della Gran Corte de' conti ;
decreto del 18 ottobre 1824.

Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo la


seguente legge:
Art. 1 . La forma stabilita per le leggi sar applica
ta in lutti quo' oasi , ne' quali le disposizioni che Noi
emaneremo riguarderanno un oggetto qualunque ge
nerale
>, La forma stabilita pe' decreti avr luogo m tut
ti quei casi , ne' quali determineremo il modo di esecu
zione delle leggi , 1' applicazione o lo sviluppo de' prin
cipi fissati nelle medesime.
Questa stessa forma sar osservata ancora per la
elezione de' funzionari pubblici che sono di nostra scel
ta , per le dispense di legge , per la concessione di
grazie, qualunque sia la di loro specie e natura , ed
in .'ine por le autorizzazioni di pagamenti da farsi per
oggetti non espressi ne' rispettivi stali discussi delle no
stre reali segreterie e .Ministeri di Slato , o per inver
sioni di fondi degli slessi slati discussi , a tenore dogli
stabilimenti della nostra reni tesoreria.
3. Tutte le altre nostre sovrane decisioni che non
apparterranno alla classe delle leggi e de'docreti, saran
no annunziate nel nostro reni nome da' nostri Segretari
di Stalo , ed assumeranno il titolo di reali rescritti.
4- Saran ni) necessariamente sottoposti alla nostra
sovrana decisione gli alti de' nostri Segretari di Sialo c
.Ministri.
X. Allorch sotto la forma d' i [istruzioni prescriveran
no i dettagli necessari , sia per la esecuzione delle no
stre leggi e decreti , sia per regolare il servizio interno
delle amministrazioni che da essi dipendono ;
2. Allorch ordineranno !' osservanza delle leggi ca
duto in desuetudine ;
3. Allorch, approveranno o annulleranno gli alti dei
corpi amministrativi ne' casi c nel modo prescritto dalle
Jeggi ;
4 Allorch spiegheranno i principi i molivi ed il ve
ro spirito delle nostre sovrane risoluzioni ;
5. Allorch conterranno la decisione di quei dubbi
che possono presentarsi nel disbrigo dogli affari partico
lari appartenenti alla pubblica amministrazione , i quali
quantunque non preveduti letteralmente dalle leggi, pu
re rientrano ne' principi e nelle teorie dalle medesime
fissate.
5. Siccome una parte dogli oggetti indicati nel pre
cedente articolo sar compresa nelle attribuzioni che Noi
conferiremo al nostro Luogotenente generale ne' nostri
reali domini al di qu o al di l del Faro , cosi le de
cisioni che il medesimo prender sugli stessi , saranno
annunziale in di lui nome dal Segretario di Stalo Mini
stro esistente presso di osso qualora egli sia un Princi
pe della nostra Koal Famiglia ; e dallo slesso Luogote
nente generale allorch sar un Segretario di Slato Mi
nistro , a' termini dell' articolo 5 della nostra logge del
di 1 1 di dicembre dello scorso anno
6. I nostri Segretari di Stato Ministri sono incaricali dell' alla esecuzione delle nostre leggi e de' nostri
decreti. A tal elfo ito essi corrisponderanno direttamente
colle autorit dipendenti da' loro rispetvi dipartimenti ,
dimanderanno alle stesse, e ne riceveranno tutte le in
formazioni e tutt' i rischiari menti necessari per prepara
re ed instruire la decisione di quegli all'ari che debbo
no oAre risoluti da Noi, o dal nostro Luogotenente ge
nerale per quello che riguarda il Segretario di Stato
Ministro esistente presso di esso , nel caso che sia un
Principe della nostra Keal Famiglia 5 e per le atlrihu

rioni al medesimo conferite. I nostri Segretari di Slato


Ministri in oltre sopravveglieranno alla condotta de' pub
blici funzionari , e daranno a' medesimi tutte quelle di
sposinola convenienti per assicurare il nostro rcal servi
zio ed il bene della pubblica amministrazione, che non
sono enunciate nelf articolo 4 della presente legge.
Tutte le suddette disposizioni ministeriali saranno
manifestate con lettere di uffizio.
7. Niuna cosa interessando pi il nostro real ani
mo , quanto 1' esalta esecuzione delle leggi , e la feli
cit de' nostri dilettissimi sudditi , Noi permettiamo ai
corpi giudiziari ed amministrativi di poter esporre per
mezzo di osservazioni le di loro rimostranze sulle dispo
sizioni contenute ne' reali rescritti che si spediranno ai
medesimi , e sulle decisioni del nostro Luogotenente ge
nerale per quella parte de' nostri reali domini neila
quale sar stabilito, e per quegli oggetti che saran com
presi nelle di lui attribuzioni.
8. Le rimostranze de' corpi giudiziari ed ammini
strativi ci saran presentate nel nostro Consiglio di Stalo
da' rispettivi nostri Segretari di Slato Ministri. Qualora,
in vista di tali rimostranze, Noi giudicheremo convenien
te di rivocare la precedente nostra risoluzione , tale no
stra decisione sar comunicata con un novello rescritto
al corpo giudiziario o amministrativo che avr presenlato la rimostranza. E per 1' opposto, qualora ferina ri
marr la nostra sovrana risoluzione contenuta nel real
rescritto , dovr la medesima ridursi in forma di decre
to ne' termini della legge.
Per quello che riguarda poi le rimostranze presen
tate srlle decisioni del nostro Luogolenente generale ,
sar nelle facolt del medesimo di accoglierle in tutto
o in parte , o di rigettarle. Nel caso per in cui riget
ta le rimostranze , egli dopo di aver fatto comunicare 0
di aver comunicalo all' autorit che ha rimostrato la sua
novella decisione definitiva , dovr farci conoscere im
mediatamente il tenore degli ordini che avr dati , le
rimostranze dell' autorit , ed i motivi che lo avranno
determinato a confermarli.
9. Permettiamo inoltre a tutte le autorit di poter
esporre egualmente per mezzo di osservazioni le di loro
rimostranze , sulle decisioni definitive delle lettere di
uffizio de' Ministri , o di altri ordini che emaneranno
direttamente dagli anzidetti nostri Segretari di Stato Mi
nistri.
10. Allorch i nostri Segretari di Stato Ministri
crederanno di non dovere accogliere le rimostranze del
le autorit enunciate nel precedente articolo, ci saranno
le medesime presentate nel nostro Consiglio di Stalo, e
la decisione che sar da Noi presa in vista delle stesse,
sar annunciala all' autorit che ha rimostrato per mez
zo d' un real rescritto. E per quanto concerne gli or
dini dati dal Segretario di Stato Ministro esistente pres
so del nostro Luogotenente generale, le rimostranze sa
ranno presentate allo stesso , il quale decider definiti
vamente sulle medesime in conformit delle attribuzioni
che Noi gli avremo conferite.
11. Le forme du' reali rescritti , degli ordini del
nostro Luogotenente generale , e delle lettera di uffizio
de' Ministri, e tutt' altro concernente un tale oggetto sa
r determinato da un regolamento particolare che sar
annesso alla presente legge.
Vogliamo e comandiamo che questa nostra legge da
Noi sottoscritta , riconosciuta dal nostro Consigliere e
Segretario di Slato Ministro di grazia e giustizia , mu-

4o )(
nita del nostro gran sigillo e contrassegnata dal nostro
Consigliere e Segretario di Stato Ministro Cancelliere, e
registrata e depositata nella Cancelleria generale del Ile
gno delle due Sicilie, si pubblichi colle ordinarie solen
nit per tutto il detto Regno, per mezzo delle corrispon
denti autorit , le quali dovranno prenderne particolare
registro , ed assicurarne 1' adempimento.
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno delle due
Sicilie parlicolarm.ntc incaricato di vegliare alla sua
pubblicazione (a).
Napoli 24 Marzo 181 7,
Firmato FERDINANDO,
Generale regolamento per le forme de' reali rescritti,
degli ordini del Luogotenente generale, e delle lek
tere di officio de Ministri.
Essendo necessario che in tutte le reali segreteria
di Stalo e Ministeri vi sia una uniformit nel carteggio
nelle formalit e ncll' etichette, si prescrivono i seguen
ti rt'golainenli.
Ari. | . L leggi ed i reali decreti si firmano dal
Re. Per essi si continuer lo stesso metodo praticalo fi
nora , c colle stesse forinole prescritte dalla legge dei
20 di dicembre 1816. Tali leggi c decreti reali si seri-,
verauno sopra caria pi grande dell' ordinaria secondo
una data mostra 2. Sua Maest firma benanche quella specie di car
te che si chiamano col nome di rapporto a Sua Mae
st ; Je quali si conservano ne' Ministeri e sono desti
nate alla cautela della tesoreria e delle amministrazioni
cui si rimettono. Tali rapporti si scriveranno benanche
sulla carta destinata per le leggi e pe' reali decreti. Sul
la sommit del foglio vi sar a dritta 1' indicazione del
la data, ed a sinistra quella del Ministero.
Sua Maest UrinerL' approvoFERDINANDO.
3. Olire le forme delle leggi c de' decreti reali sta
bilite colla suddetta legge de' 20 di dicembre 1816 , le
sovrane determinazioni potranno enunciarsi con rescritti
ne' casi dalla legge determinati.
4. I reali rescritti si firmano da' Segretari di Stalo
Ministri e da' Segretari di Stato, e contengono tutto ci,
che da questi si scrive in nome del Re ad altri , o per
1' adeinpiinenlo o per intelligenza o per 1' uso conve
niente,
!J, Si scriveranno i reali rescritti in foglio grande
di carta ordinaria del sesto della data mostra ed in co
lonna. A man sinistra e propriamente nella colonna vo
ta vi sar in testa 1' indicazione del Ministero o della
reale segreteria di Stato , jn seguito quella del diparti
mento , e pi sotto il numero. Al piede poi della stessa
colonna vota si noter il nome il titolo e 1' impiego di
colui cui diretto il real rescritto. A man destra vi sa
r in tcsla il titolo di eccellenza, se la persona cui si
scrive ha questa onorificenza: due o tre righi al di sotto
di detto titolo si scriver il rcal rescritto anche col trat(a) V. il decreto del 4 giugno 1822 sulla insttuzione
del Consiglio di Stato, e di quello de' Ministri.
V. pure 'l decreto del 26 maggio 1821 sullo slabi*
limento della Consulla generale o particolare del
Regno, organizzata e messa in attivit con la
legge , e 1' analogo regolamento del l4 giugno
1824.


X4
(amento di Eccellenza e si conchiudcrNel real non;e
ce. La lata si porr in continuazione seni' alcuna in
terruzione : la firma sar rasa. Quando non si dee il
trattamento di Eccellenza , si scriver in terza persona ,
osservandosi le stesse cose.
Se ne presenta un modello.
6. I Segretari di Stalo Ministri- sono anche auto
rizzali a firmare oltre de' reali rescritti , le cosi dette
ministeriali o sieno lettere di officio. Queste sono diret
te a'Scgretar di Stato Ministri, a'Segrelar di Stato, al
le autorit, a'pubblici funzionari, ed a qualunque altra
persona , c sono consagralc agli oggetti contenuti nello
articolo 6 della legge di questo stesso giorno.
;
7. Per le lettere di officio, le quali si scriveranno
nella stessa carta ed anche a colonna come i reali re
scritti , si osserveranno per le intestazioni e pel piede le
stesse prescrizioni indicate per detti reali rescritti. Sol
tanto vi saranno le seguenti diversit. La data si porr
sulla sommit delia colonna a man dritta: in vece della
intestazione di Eccellenza per chi non ha questa onorifi
cenza si porr il titolo o 1' impiego della persona cui
si scrive , o pure la parola Signore : se non
ne ha alcuno , si scriver in terza persona : si finir
senz' alcuna cerimonia : e la firma sar anche rasa, pre
mettendosi per, di carattere di chi copia la lettera di
officio , la carica della persona che scrive, se ne ha
alcuna.
i
Se ne unisce un modello.
8. Il Segretario di Stato Ministro esistente ne' rea
li domini al di qua o al di l del Faro , quando riuni
sce la qualit di Luogotenente generale , autorizzato a
firmare come ogni altro Segretario di Stato Ministro i
reali rescritti e le lettere di officio , trascrivendo per
il tenore delle comunicazioni che gli verranno fatte da
gli altri Segretari di Stato Ministri nel real nome, quan
do si tratti di reali rescritti , e nel proprio quando
quistione di lettere di officio.
Allorch poi il Luogotenente generale un Princi
pe della reale famiglia , il Segretario di Stato Ministro
tara le comunicazioni nel real nome miando partecipa i
reali rescritti che gli si spediscono da Segretari di Sla
to Ministri che sono presso di S. M ., i quali reali
rescritti debbono anche inserirsi letteralmente , ed in no
me del Luogotenente generale , quando si tratta di sue
decisioni.
Per ci che riguarda le lettere di officio, egli le scri
ver in proprio nome , tanto se le determinazioni sieno
sue, quanto se gli vengano comunicale da' Segretari di
Slato Ministri residenti presso di S. M. In quest' ultimo
caso per dovr far inserire letteralmente nelle sue le
lettere di officio di cui riceve la partecipatone , come si
detto pe' reali rescritti.
9. Il trattamento di Eccellenza si dar
a' Consiglieri di Stalo ;
a' Segretari di Stato Ministri ;
a' Segretari di Stato quando sono in attuale servizio;
a' quattro capi di Corte ;
a' Cavalieri gran Croci del real Ordine di S. Ferdi
nando e del merito ;
a' Cavalieri del real Ordine di S. Gennaro;
a' Capitani generali;

a' Tenenti generali ;


a' Grandi di Spagna ;
agli Ambasciatori di S. M. ;
al Corpo municipale della Citt di Napoli di Palermo
e di Messina ;
a' Ministri esteri presso di questa real Corle i quali
abbiano il carattere di Ministri plenipotenziari o d In
viati straordinari.
10. A' Cardinali si dar il trattamento di Eminen
za. Tanto ad essi, quando non sono in impieghi nel Re
gno , quanto a qualunque altro soggetto rivestito di di
gnit di qualche Corte estera , si scriver in carta gran
de e per esteso e non in colonna. In ci , come nella
etichetta della sottoscrizione, si seguir 1' uso, n potr
tralasciarsi quella urbanit che dagli altri si costuma.
11. Agli Arcivescovi ed a' Vescovi si dar il trat
tamento d' Illustrissimo e Reverendissimo Signore, quan
do non s'eu decorati di altra distinzione , per cui abbia
ad usarsi il titolano di Eccellenza Reverendissima. Ad
eccezione per di questo titolo tanto ne' reali rescritti ,
quanto nelle lettere di officio, si osserver la stessa nor
ma come per gli altri.
12. A chiunque altro si scriva si user indistinta
mente la terza persona , e per tutti senza eccezione si
user la slessa carta, secondo la data mostra.
13. Le autorit, qualunque esse sieno, ed i pubblici
funzionari scriveranno i loro rapporti e le loro rappre
sentanze a' Segretari di Stalo Ministri , a' Segretari di
Stato, ed a chiunque altro , in colonna. Nella colonna
a sinistra si noter la carica della persona che scrive ,
e qualunque altra circostanza o indicazione che si cre
der necessaria. Il trattamento di Eccellenza si dar a
chi ha questo distintivo : per ogni altro si scriver in
terza persona. Non vi saranno complimenti e si firme
r raso. Lo stesso s' intenda quando le autorit ed i
pubblici funzionari qualunque si scrivono tra loro. La
direzione si far sempre al piede della colonna a si
nistra.
i-i- Gli affari che da' Segretari di Stato Ministri
e da' Segretari di Slato debbono proporsi a S. M. si
scriveranno nella stessa carta de' reali rescritti e delle
lettere di officio ed in colonna. In testa della colon
na a dritta si porr 1' indicazione Sire: e pi sot
to vi sar 1' esposizione dell' affare , il quale sar espresso in prima persona , come se il Segretario di
Stato Ministro , o il Segretario di Stato parlasse. Nel
la colonna a sinistra s' indicher il Ministero o segre
teria di Stalo , il dipartimento e 1' oggetto dell' affare.
Al di sotto si noteranno le reali risoluzioni.
i5. Tutte le indicazioni, che non sono esposte ad
alterazione , si faranno in istampa (0).
Approvato : Napoli 24 Marzo 181 7.
Firmato FERDINANDO.
// Segretario di Stato Ministro Cancelliere.
Firmato Marchese di Circello.
(a) Col rescritto del 3 giugno iS33. fu accordato al
Senato di Catania il titolo di Eccellenza ad esem
pio de' Senati di Palermo e Messina.

MODELLI
delle forme di comunicazione.

)( 4-a )(
MINISTERO DI STATO
presso
IL LUOGOTENENTE GENERALE

MINISTERO DI STATO

Dipartimento
Eccellenza

degli affari esteri

Eccellenza
iV.

Avendo Sua Maest risolu


to ec. ec

S'2.1
S2
a

Dal Segretario di Stato Mi


nistro delle finanze mi si
partecipalo il seguente
real rescritto ec.

2 re -i
Nei real nome lo partecipo
a V. E. ec.
Napoli
i8/j

<v
^ c _
- S"-3a
Sa
*= "re
O J
B !

Firmalo Il Marchese ce.

ri

Ed io nel real nome lo co


munico a V. E. ec.
Palermo
i8tj

5.
2R
II
O

(Firma) Il Duca ec.

Co
sa.
Signor Cavaliere
D. Luigi de' Medici

Signor D. N. N.
Principe . .
Consigliere di Stato di S. M.

Segretario di Sialo
Ministro delle finanze.

MINISTERO DI STATO

Napoli

degli affari esteri


Dipartimento

181

MINISTERO DI STATO
presso
IL LUOGOTENENTE GENERALE

Eccellenza

a Titolo
o Carica
o Signore

Dipartimento
ir.

Avendo S. A. R. il Luogo-tenente generale ordina


to ec
D' ordine di S. A. R. le
partecipo questa reale de
cisione ec.
Palermo
i8ij

8:
(Firma) Il Marchese ec.
-s
ci

5"

Signor D. N. N.
'Principe.

Intendente

Signor Marchese D. Giuseppe


Aride Presidente ec.

MINISTERO DI STATO
presso'
IL LUOGOTE.\E?tTE GOEKALE

Palermo

)( 43 )(
/S/7 c.ARICA 0 COMMESSANE

Napoli

Dipartimento
Dipartimento

Eccellenza

Eccellenza

N.
N.
2 3
2.
~-S"

o Titolo
o Carica
o Signore
Dal Segretario di Stato Mi
nistro di grazia e giusti
zia mi si comunicata
una lettera di officio del
tenor seguente . . .
Mi affretto di parteciparla
a
(Firma) Il Segretario di
Stato presso il Luogote
nente generale.
Il Duca.

o Titolo
o Carica
o Siguore

* a
LI
(Impiego d chi Jirma)
(sua Jirma)

B
^ c%
,3 5
-a

|
A. S. E.
// Signor Segretario di Stato
Ministro degli affari ecclesiastici

Signor D. N. N.
Marchese. .
Direttore
MINISTERO DI STATO
degli affari esteri
MINISTERO DI STATO
presso
JL LIOCOTL.NE.NTE GENERALE

Palermo

Dipartimento

EcceUmza

l8ij
SlBE

/. Dipartimento

o Titolo
o Carica
o Signore

Spese straordinarie nel i


semestre del corrente
anno fatte nella regia
legazione in Londra,

MINISTERO DI STATO

Napoli io marzo 18/j

degli affari interni


2 5*
a_ 9

(Firma) Il Segretario di
Stato presso il Luogote
nente generale.
Il Duca

RAPPORTO A SUA MAEST'

Sire
li**
Ci
Signor D. N. JN.
Titolo
Carica

L' approvo
FERDINANDO
// Segretario di Sialo
Ministro degli ajfari interni,

( Num. 2. ) SIRACUSA 3i MARZO 1818.


A MAGISTRATI MVXICIPALI
Oggetto
Per la difesa de' diritti de' Comuni.
Signori
Con ordino de'19 marzo anno corrente comunicatomisi da S. E. il Segretario di Sialo Ministro presso il
Luogotenente generale Sig. Marchese Ferreri , mi vicn
prescritto , che tutte le Comuni non possono pi d' ora
innanzi conservare ancora i loro avvocali , procuratori ,
ed agenti , perch in -virt del decreto degli 11 ollohrc
1817 1' amministrazione de' Comuni affidala intera
mente agi' Intendenti , che sono i loro immediati difen
sori e tutori.
Quindi ne la prevengo per sua norma , e per lo
adempimento.
L' Intendente
PRINCIPE DI REULRDOINE
// Segretario generale
Cav. Saverio Nicastro.

(Nnm. 3. ) SIRACUSA 3i MARZO 1818.


Sull' apertura delle Intendenze
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE GENERALE
Circolare agi' Intendenti,
Palermo 23 Marzo 1818.
Signori
L' apertura delle Intendenze prescritta da S. M. for
ma un' epoca , che far passare a' pi lardi nipoti il
nome augusto del nostro Sovrano , richiama la bella Si
cilia all' aulica sua gloria , ed annunzia il ritorno dei
secoli fortunati della sua passala grandezza.
I nuovi stabilimenti, che la saviezza del Re ha pre
scritti , le riforme di cui la riflessione e 1' esperienza
han mostrato 1' utilit , tendono tutte a questo grande
oggetto. Ma le buone leggi sono superflue, se restano
inosservate , o se sono deluse. Il primo , il principale
dovere dunque degl' Intendenti quello di vegliare ge
losamente all' osservanza de' regolamenti in vigore. Essi
debbono richiamare tutta la loro vigilanza e tutta la lo
ro energia per discoprire gli abusi che sussistono, e farli
cessare , per conoscere lutti i bisogni de' loro ammini
strati e provvedervi , e per provocare dall' autorit su
periore le analoghe disposizioni. La pi piccola negli
genza su di un articolo si essenziale un male pubbli
co che compromette la propriet , la sicurezza indivi
duale e 1' ordine stabilito. Il mezzo pi facile e pi si
curo per acquistare tult' i lumi necessari su di un og
getto di si alto interesse quello d'inspirare la confiden
za , e conciliarsi 1' amore de popoli. Cosi essi non du
biteranno di aprire con franchezza il loro cuore , e di
far conoscere agi' Intendenti la verit la pi pura.
L' economia de' Comuni uno de' pi essenziali in
teressi affidali alle cure degl' Intendenti. La Commessione creata da S. M. per preparare gli stati discussi co
munali ha riunito in gran parte gli elementi necessari

ad un opera cosi importante. G' Intendenti co' lami


acquistati dalla Commestione , e con gli schiarimenti ul
teriori che sono in grado di procurarsi , baderanno a
regolare 1' amministrazione comunale in modo , che tut
te le sue risorse sieno dirette al bene de' cittadini.
Io richiamo la particolare attenzione degl' Intenden
ti sulla scella de' funzionari pubblici, che sono loro su
bordinali. Le migliori istituzioni periscono , se cadono in
mani infedeli o inesperte. Pi questi sono in contatto
col popolo , pi la loro buona o caltiva condotta influi
sce sul bene generale , e sull' attaccamento degli ammi
nistrali verso del governo.
L' Istruzione pubblica c il mezzo pi efficace per
formare de' funzionari ideaci e zelanti sul bene genera
le. Essa vivifica lo spirilo , perfeziona 1' intelletto , ad
dolcisce e migliora i costumi , e conduce 1' uomo all' amore delle azioni virtuose. Io aspetto dallo zelo degl' In
tendenti gli opportuni schiarimenti sopra di quest' ogget
to , onde poter migliorare 0 estendere 1' organizzazio
ne attuale.
Le strade pubbliche sono un vero bisogno per 1
Sicilia. L' agricoltura , il commercio, 1' industria recla
mano questa nuova sorgente di ricchezza nazionale. Gli
Intendenti dunque recheranno il pi segnalato benefizio
alla Sicilia , e seconderanno le paterne vedute di S. M.,
occupandosi di questo bisogno 5 essi ne formeranno il
principale oggetto della loro amministrazione. Io aspetto
da loro tult' i lumi necessari , ed i pi utili suggeri
menti, onde migliorare questo ramo di pubblica ammini
strazione. Quand' anche esso esigesse de' sagrifizi dal la
to de' Comuni , questi troverebbero il pi soddisfacente
compenso nella ricchezza generale che ne risulterebbe.
Vi sono delle verit , he non si possono abbastan
za inculcare. Un fatale pregiudizio si oppone ancora ai
progressi della vaccinazione. Tocca agi' Intendenti di
dissiparlo , e di far sentire i vantaggi di una felice in
venzione , di cui si avvale ormai tutta 1' Europa civiliz
zata , per prevenire gli effetti funesti di un morbo che
attacca la vita dell' uomo nel suo primo sviluppo.
Dopo di avere richiamala 1' attenzione degl' Inten
denti sopra gli' oggetti pi essenziali del momento, non
mi resta che ricordar loro , che essi sono i primi am
ministratori , ed i tutori de' Comuni , che la clemenza
del Ile ha confidati alle loro cure ; che come padri di
una grande famigliar , essi debbono difendere e protegr
gere le persone e le propriet de' loro amministrati ,
farli vivere tranquilli e sicuri all' ombra, della legge di
un Governo imparziale , e vegliare alla conservazione?
dell' ordine pubblico. L' amministrazione ha per oggetto
lutto ci che interessa la vita degli uomini , ed il loro
buon' essere. Tutte le cure di un saggio amministratore?
debbono a ci rivolgersi. Egli lusinghevole il pensa
re che si nella posizione di fare il bene , e da un
altra parte un grande soggetto di meditazione e di
perplessit Y idea, che una negligenza, un momento so
lo di obblo o di debolezza pu formare la disgrazia
di tante famiglie. G' Intendenti che S. M. ha prescelti,
conosciuti pe' loro lumi , e pei loro zelo , non avranno
mai un simile rimprovero a farsi , ed io avr senza dub
bio continue occasioni di approvare la loro condotta , e?
far conoscere al Re gli utili servizi che renderanno (a).
Il Ministro di Siato presso il Luogotenente generale
Marchese Ferreri.
(a) V. ministeriale del S aprile i8zt.

)( 4* )(
( Num. A. ) SIRACUSA 2 APRILE 18 18.
saranno fatte in quei domini dall' Intendente generale
Legge organica della Gran Corte dei conti ne' domini dell' esercito e dall' amministrazione di marina ; e gene
ralmente le controversie relative a' contratti celebrati nei
di l del Faro {a).
domini suddetti , tanto da quel Ministero , quanto dai
Ministeri residenti presso di Noi;
Napoli 7 geunaro iSiS.
FERDINANDO I. eC.
2. le cause di ricusa di un intero Consiglio d' In*
Visto il decreto degli 1 1 di ottobre dello scorso an
tendenza;
no stili' amministrazione civile de1 uostri domini ai di l
3. i conti annuali delle rendite e delle spese del de
naro regio, da qualunque ramo provengano, e per qua
del Faro ;
lunque ramo si facciano , e con ispecialil i conti della
Sulla proposizione dei nostri Segretari di Stato ce.
generale Tesoreria , del debito pubblico, e del fondo di
l.'dito il nostro Consiglio di Stalo ;
Abbiamo risoluto di sanzionare , c sanzioniamo la ammortizzazione da Noi destinato per 1* estinzione del
debito dello Sialo.
seguente legge.
9. Le decisioni che saranno emesse per le cause e
TITOLO I.
Ordinazione e composizione della Gran Corte d con- pe' conti enunciali nclP articolo precedente, potranno es
sere impugnai:1 nello spazio di tre mesi , a contare dal
*
ti ne' domini al di l del Faro.
giorno della loro notificazione . tanto dal pubblico Mini
Art. 1. Il Tribunale dell' Erario e della Corona stero , quanto dalle parli interessate; riserbandoci di di
instituito nel l8l5 ne' nostri domini al di l del Faro, chiarare con altro nostro decreto il Collegio che dovr
esaminare il ricorso , e di definire i casi ne' quali potr
a contare dal 1 di marzo di questo anno rimane abolito.
a. A contare dalla detta epoca, Noi erigiamo per esser prodotto , e '1 modo con cui dovr essere esamina
to e discusso.
gli enunciati nostri domini una Gran Corte de' conti.
Il ricorso che sar prodotto avr il mero effetto de
3. La Gran Corte de' conti sar composta di uu
Presidente , di un vice-Presidente , di due Consiglieri , volutivo.
10. Anche senza alcun ricorso o gravame , le de
di due Supplenti , di un Procurator generale , di un
Cancelliere colle funzioni di Segretario generale , di un cisioni che saranno emesse pe'conli della Tesoreria espres
Archi vario , di un Aiutante dell' archivio , di quattro si nel 3 dell' articolo 8 , non saranno eseguite senza
Razionali , due de' quali saranno Consiglieri supplenti , U la nostra sovrana approvazione.
di un Cassiere
ssiere de' proventi fiscali, c di un numero corCAPITOLO IT.
rispondente di uscieri
Oggetti pe' quali la Gran Corte de conti
4- Il pubblico Ministero presso la Gran Corte dei,
pronunzia in grado di appello.
conti sar rappresentato dal nostro Procurator generale.
5. Il Presidente , il vice-Presidente , i Consiglieri
it. La Gran Corte de' conti come Giudice di ap
ed il Procurator generale della Gran Corte de' conti ve
pello esaminer tuli' i gravami , o ricorsi che saranno
stiranno la toga. I Razionali ed il Cancelliere indosse
prodotti
ranno la mezza toga.
6. Il Presidente, il vice-Presidente, i Consiglieri, il
1. avverso le decisioni , provvedimenti ed ordinanze
Procurator generale , il Cancelliere , i Razionali, i Sup
emesse da' Giudici del contenzioso amministrativo , coniplenti , 1* Archivario, P Aiutante dell' archivio , il Cas
presevi le decisioni che saranno emanale da' Consigli di
siere e gli uscieri , saranno da Noi nominati.
Intendenza nel giudizio de' conti delle rendite e spese
delle Valli, di cui parola Bell* articolo 186 dello ste
TITOLO II.
so decreto degli 11 di ottobre 1 8 1 7;
Attribuzioni della Gran Corte de' conti
2. avverso le liquidazioni amministrativamente spe
dite contro i contabili dello Stalo, per agirsi presso il
e de' suoi componenti.
potere giudiziario per l'espropria de' loro beni , o di
7. La Gran Corte de' conti da Noi ordinala ed quelli de' loro cauzionar!. L? forme delle anzidette li
quidazioni saranno da noi prescritte nelle nuove ordina
in*(imita
1. per pronunziare in prima istanza sulle controversie zioni per l'amministrazione delle finanze, enunciate nel
che verranno in appresso enunciale ;
l'articolo i4 del mentovato decreto degli 11 di ottobre.
2. per discutere ed esaminare i ricorsi ed i gravami
3. Decider definitivamente, anche nella inesistenza di
in materia di contenzioso amministralivp.
gravami, i conti de Cassieri di quei Comuni che avranno
uno slato discusso da noi decretato (a). A qual effetto gli
CAPITOLO I.
(a) Secondo /' articolo 11 del decreto degli ff ottobre
Oggetti pe' quali la Gran Corte de' conti
iSij erano riservate alla sovrana approvazione
pronunzia in prima istanza.
gli slati discussi de' Comuni che /tanno una ten
S. La Gran Corte de' conti giudicher ia prima
dila annuale di duemila once o pi, e quindi que
istanza
sti conti, anche nella inesistenza di gravami, do1. tutte le controversie relative alla esecuzione dei
veano esser riesaminati dalla Gran Corte dei
contratti riguardanti gli appalli ed altre convenzioni che
conti; ma essendosi con decreto del di 2/ agosto
182S riservala alla sovrana approvazione soltan
(a) V. regolamento del 6 luglio 1818 , e decreti del
to gli siali discussi di qtie' Comuni aventi una
2/ settembre 1818 12 gennaio aj marzo 3 aprile
rendila ordinaria di once quattromila o pi, nac
t8g, 12 giugno 1820 24 gennai o J8*2 e 20 mar
que il dubbio , *e 1 conti da rivedersi debbano eszo lS3ss.
ter quelli d' una rendita di once 4o e pi , o

)( 4<5 )(
Intendenti rispettivi trasmetteranno di uffzio alla Gran buon ordine e la polizia interna nelle sedute della Grati
Corte per mezzo del procuratore generale gli enunciati Corte de' conti.
conti, dopo discussi e liquidati da'Consigli d'Intendenza.
Egli adempir ancora a tut quei doveri che gli
12. Le decisioni che saranno emesse da' Consigli di sono imposti dalla legge sulla procedura amministrativa.
Intendenza , ed in generale da' Giudici del contenzioso
18. Il Presidente in caso di assenza, o di altro legit
amministrativo sugli oggetti contenuti nell'articolo pre
timo impedimento, sar rimpiazzato dal vice-Presidente ;
cedente , saranno eseguite, non ostante il ricorso delle e , questo anche assente o impedito , dal pi antico
parti, o la revisione d' ufficio ; salvo alla Gran Corte dj
Consigliere nell' ordine di nomina.
proporne al Luogotenente generale la sospensione , in
jy. Sar parimente nelle attribuzioni del Presi
quei soli casi limitatamente, ne' quali manifestamente si dente
vedesse che il ricorso fosse fondato sopra motivi giusti e
1 . di designare, in caso di mancanza o di legittimo
ragionevoli,
impedimento de' Consiglieri , i supplenti che dovranno
13. La Gran Corte de' conti, per quanto si enun
rimpiazzarli;
ciato in questo capitolo, non pronunziando che sopra og
2. di destinare, in caso di parit, uno de' supplenti
getti di pubblica amministrazione , le sue decisioni non
per dirimerla ;
potranno eseguirsi, se non dopo 1' approvazione che in
3. di far le commesse a' Consiglieri ed a'Razionali;
nostro nome sar data dal Luogotenente gcucralc,
4 di decidere le quislioni de' Commessari ;
5 di sottoscriver lutti gli ordini da notificarsi sopra
CAPITOLO III.
luogo.
Disposizioni comuni a due capitoli precedenti.
C A P I T 0 L O V.
14. -La Gran Corte de' conti , qualora nello esame
Del Procurator generale.
de' confi e delle cause portale alla sua conoscenza rile
vasse che in qualche Consiglio d' Intendenza, o da qua
10. Il Procurator generale veglier alla esatta os
lunque autorit amministrativa si fossero alterali i prin
servanza delle leggi e de' regolamenti, ed alla conserva
cipi generali d' amministrazione , ne far rapporto al
zione della disciplina del Corpo , e della esattezza del
Ministero presso il Luogotenente generale , il quale da
servizio degl'impiegati.
r gli ordini per ristabilire 1' osservanza degli enunciati
Egli adempir in oltre presso la Gran Corte a tutte
le funzioni che sono inerenti all' esercizio del pubblico
principi.
Ministero.
15. Qualora dalla verificazione o discussione di al
tri conti si scovrisse qualche errore di calcolo o di po
21. Il Ministero pubblico dovr essere inteso neces
sizione, ovvero qualche omissione, falsit , o doppio im
sariamente in tutti gli alfari che si tratteranno nella
Gran Corte de' conli.
piego ; a richiesta del pubblico Ministero , o del Conta
bile , potr il conto precedente essere dalla Gran Corte
22. Il Procurator generale in caso di assenza , o
altro legittimo impedimento, sar rimpiazzato dall'ultimo
riveduto.
Potr egualmente il Contabile dimandare che il suo de' Consigi ieri nell'ordine di nomina.
tpnlo sia riveduto, ove la sua domanda sia fondata sopra
23. Per tutti gli affari di competenza della Gran
Corte de' conti la corrispondenza, tanto co' nostri Segre
documenti rinvenuti dopo emanata la decisione,
tari di Stato Ministri e col Ministero assistente presso il
Per devenirsi alla revisione de' conti, la Gran Cor
te, inteso il pubblico Ministero, dovr deliberare se la nostro Luogotenente generale , quanto con tutte le au
torit costituite , avr sempre luogo per mezzo del no
domanda sia ammessibile in forza della presente legge.
16. Il metodo e }e forme colle quali dovranno i con? stro Procurator generale.
ti esser presentati , i doveri de' contabili relativi a que
st'oggetto, il procedimento da osservarsi nella Gran Cor
CAPITOLO VI.
te de' conti , saranno da Noi detcrminati con altro de*
Del Cancelliere,
ere lo,
Fino alla pubblicazione di un tal decreto rimarrai
2.. Il Cancelliere seder nella Gran Corte de' con
no in osservanza i regolamenti che sono attualmente in ti in quel modo che siede in Napoli il Cancelliere della
Gran Corte de' conli di questi domini: e finch la forma
vigore in quella parte de' nostri domini.
materiale de' locali non sar fissata, seder in ultimo
luogo.
CAPITOLO IV.
Egli sar incaricalo
Bel Presidente.
17. Il Presidente sar incaricato di mantenere il
1, di tenere il registro delle discussioni e delle deli
berazioni che saranno prese nelle sedute della Gran
quelli stessi che mandavansi alla Gran Corte Corte ;
2, di contrassegnare le spedizioni , o sia copie , e
prima dell' anzidetto decreto del 21 agosto. Ras
segnatesi dal Luogotenente generale a S. M. le gli eslratti degli arresti e delle deliberazioni che saran
considerazioni all' uopo fatte, con rescritto del 0 no emesse dalla Gran Corte , e redatte da' Razionali
gennaro 1828', analogamente alle stesse, fu risoluto
commessar ;
c/te la Gran Corte de' conti sia competente a de
3, di redigere e contrassegnare le decisioni della Gran
cidere definitivamente, anche nella inesistenza dei Corte ;
gravami, i conti de' Cassieri di r/uei Comuni che
4- di conservare le minute e tutte le altre carte re
hanno uno stalo discusso, la cui rendita ordinaria lative agli affari attribuiti alla Gran Corte de' conli.
di once 2000 0 pi, malgrado clic tale slato di
In caso d' impedimento 1' ultimo de' Razionali per
ordine di nomina potr supplire il Cancelliere nelle se
scusso oggi pi non faccia parte di quelli riser
dute della Gran Corte.
vati alla sovrana approvazione.

)( 4-7
2j. La polizia interna e la supcriore direzione ileila cancelleria apparterranno al nostro Procurator gene
rale.
CAPITOLO VII.
De Hazional
26. I Razionali saranno incaricali di verificare tulli
conti che saranno loro commessi. Essi faranno le os
servazioni prescritte dalle leggi su di tutti gli articoli di
rendita , appoggiandole sulle leggi e decreti, e per gli
articoli delle spese , su' credili da ISoi accordali.
Faranno ancora le osservazioni che concernono la
composizione del conto, e le pruove in appoggio di cia
scun articolo.
27. Essi interverranno nelle sedute della Gran Cor
te nelle sole discussioni de' conti che da loro si propor
ranno. Il Razionale relatore avr voto deliberativo.
28. Un nostro decreto particolare determiner il
modo come dovranno esser prescelti i Razionali della G.
Corte de' conti, i requisiti che dovranno concorrere nella
loro elezione, e 1' economia del loro servizio. Collo stesso
decreto ci riserbiamo di provvedere sul modo della ele
zione de' prorazionali, e sul loro numero.
CAPITO L O Vili.
Degli uscieri
29. Gli uscieri addetti alla Gran Corte de' conti aTranno esclusivamente il diritto d' istrumentare in Pa
lermo, e nella estensione della Intendenza di Palermo
medesima, per lutti gli alti concernenti la procedura de
gli affari sottomessi al suo giudizio.
30. All' udienza della Gran Corte vi sar una ta
bella che indicher i nomi e cognomi di tutti gli uscie
ri addetti al suo servizio.
3 1 . Essi saranno soggetti a tutte le leggi e regola
menti riguardanti i diritti ed i doveri degli uscieri in
generale.
TITOLO III.
Soldi e gratificazioni de' componenti la Gran Corte
de' conti.
3a. I soldi de' componenti della Gran Corte dei
conti sono fissati nel seguente modo, e verranno pagali
in rate mensuali.
Presidente, annui ducati 3Coo once 1200
Vice-Presidente. .
24.00
1
800
Consigliere . . . t
1800
1
600
Procurator generale
36oo
1
1200
Cancelliere ...
1000
1
333 10
Archivario ... 1
J$o
1
160
Aiutante. ...
24.0

80
Razionale ... 1
(>oo
s
200
Cassiere . . . . s
36o
1
120
Usciere ....
120
1
4-0
33. Oltre i soldi di sopra enunciati, il Presidente ,
il vice-Presidente, i Consiglieri , il Procuratore generale
ed il Cancelliere godranno per l'assistenza personale in
ciascuna estrazione della lotteria ordinaria le seguenti
gratificazioni :
JJ Presidente . . ducali 20 once 6 20
11 vice-Presidente ed
Il Consigliere. . . a
10 ' I
3 10
Il Procuratore generale
20

6 20
Il Cancelliere . . 1
6
>
2

)(
Nell'estrazioni della lotteria straordinaria avranno
la met dell' enunciate gratificazioni.
34. I Razionali, indipendentemente dal soldo stabi
lito coll'articolo 32, godranno una gratificazione annuale
di ducati 348o. once 1160.
3j. Dalla somma enunciata ncll' articolo precedente
saranno prelevali ducali 1080, once 3Go, per esser di
stribuite a' due Razionali Consiglieri supplenti in com
penso delle funzioni ch'essi in mancanza de' Consiglieri
disimpegneranuo nella Gran Corte de' conti ; senza che
un tal compenso sia loro d' impedimento per partecipare
alla gratificazione de' conli loro commessi come Razionali.
30. Il fondo di gratificazione di cui parola nello
articolo 34, dedotia la somma enunciata nell' articolo
precedente, sar ripartito a quadro Razionali per premio
de' conli che da essi saranno liquidati: da non perce
pirsi, che per terza parte alla presentazione del conto ,
e per le altre due terze parli a lavoro finito.
Le gratificazioni assegnate per la liquidazione di
ciascun conio saranno determinate da un regolamento
che sar sottoposto alla nostra approvazione.
37. AH' infuori de' soldi e delle gratificazioni slabilite co' due articoli precedenti , i membri tutti compo
nenti la Gran Corte de' conti non potranno godere verun altro emolumento.
In conseguenza , appena la Gran Corte sar instal
lala, rimarranno aboliti i drilli delle missioni sopra i
processi; divisa sopra tutte le scritture, relazioni, calco
li e simili; di candele, di provvisioni, 0 sia jus decreti,
di esecuzione, di ordini esecutivi sopra istrnmenti, man
dali ec; ed ogni altro lncro o emolumento sotto nome
di propine, regali, e sotto qualunque altro aspetto.
38. I soli uscieri, oltre del soldo, per la esecuzione
degli atti di cui saranno incaricati, continueranno a go
dere i dritti che sono in vigore , finch non verranno
riformati.
TITOLO IV.
Disposizioni generuli.
3g. La G;'an Corte de' conti non potr dirsi costi
tuita, e quindi non potr deliberare , se non vi sieno
tre volanti.
Il Presidente ed il vice-Presidente , quando sono
presenti debbono volare.
4-0. I supplenti rimpiazzeranno i Consiglieri man
canti, o impediti.
4.1. La Gran Corte presenter un regolamento che
fissi il suo servizio interno.
Il Procurator generale presenter al nostro .Ministro
delle finanze, per mezzo del Ministero assistente presso
il nostro Luogotenente generale il progetto del servizio
della cancelleria.
Questo progetto indicher ancora il numero degli
impiegali necessari.
4-2. La forza armata per la polizia e pel buon or
dine nelle sedute della Gran Corle sar fornita dalla
Intendenza di Palermo.
TITOLO V.
Disposizioni transitorie.
43. Finche non saranno organizzati i Tribunali giu
diziari ne' no>iri domini al di l del Faro, tutte le cau
se relative al contenzioso giudiziario di competenza dello
abolito Tribunale dell'Erario , sia che si trovassero in

)( 48 )(
trodotte , sia che dovessero introdursi , saranno esami
3. Questi rpartiment saran divisi in carichi ; e
nate e decise dalla Gran Corte de' conti , nello stesso ciascuno di essi rispettivamente sar considerato come li
modo e colle stesse forme che lo sarebbero slate nello na , o pi porzioni delle reali segreterie e Ministeri di
Stalo residenti presso di Noi.
enunciato Tribunale dell' Erario. In conseguenza per le
mentovate cause , mancando il numero de volanti con
4- Il primo riparli mento sar incaricato della cor
questa nostra legge definito , interverranno in luogo dei rispondenza colla real segreteria e Ministero di Stato del
nazionali Consiglieri supplenti gli stessi supplenti dello
la cancelleria generale per la pubblicazione delle nostre
leggi e decreti , e eolla real segreteria e Ministero di
abolito Tribunale dell' Erario.
44- Similmente le controversie che ora sono di
Stalo degli alTari esteri per la comunicazione di quegli
competenza del Tribunale dell' Erario , e che in con
ordini che la medesima creder conveniente di spedire
formit del nostro decreto degli 11 di ottobre 181 7 ap
alla real segreteria e Ministero di Stato presso il Luo
parterrebbero a' primi Giudici del contenzioso ammini
gotenente generale.
strativo ; fino a che questi non si trovino installati nello
Apparterr allo slesso riparlimento la corrisponden
esercizio delle loro funzioni , verranno provvisoriamente za per tulio ci che ha rapporto alle attribuzioni della
esaminate e decise dalla Gran Corte de' conti colle stes
real segreteria e Ministero di Slato di grazia e giustizia,
se regole e forme che lo sarebbero stale dall' abolito
tanto colla stessa real segreteria e Ministero di Stalo di
Tribunale dell' Erario.
grazia e giustizia residente presso di Noi , quanto con
45. Le disposizioni contenute nell' articolo 3j del
tutte le autorit costituite ne' reali domini ne' quali sa
la presente legge sono applicabili alle cause enunciate
r stabilito il Luogotenente generale.
negli articoli precedenti.
5. La corrispondenza per tutti gli alTari apparte
Vogliamo e comandiamo ec.
nenti alla real segreteria e Ministero di Stalo degli affa
Il nostro Ministro Cancelliere ec.
ri ecclesiastici sar affidala al secondo ripartimenlo , nei
Firmato FERDINANDO.
termini e nel modo indicato nell' articolo precedente.
C. La corrispondenza per tulio ci che ha rapporto
alla real segreteria e Ministero di Stato degli afTari in
( Num. 5 ) SIRACUSA 3 APRILE 181 8.
terni, apparterr nello stesso modo al terzo riparlimento.
Il quarto riparlimento avr parimente a norma
Decreto per la organizzazione della real segreteria e di ci7. eh'
prescritto negli articoli precedenti la cor
Ministero di Stato presso il Luogotenente genera' rispondenza relativa alla real segreteria c Ministero di
le de' domini oltre il Faro (a).
Stato delle finanze.
Questo riparlimento corrisponder ancora colla real
Napoli 9 gennaro 1818,
segreteria e Ministero di Stalo di guerra , e colla real
segreteria di Stato di marina , per quegli aifari che le
FERDINANDO I. eC.
medesime giudicheranno di dirigere alla real segreteria
Veduti gli articoli 5 e 6 della Hostra legge del di
e Ministero di Stato presso il Luogotenente generale :
11 di dicembre 1816, co' quali abbiamo provveduto al
oltre all' ordinaria corrispondenza che la detta segrete
la forma del Governo locale della Sicilia , durante la
ria e Ministero di Stalo di guerra dee avere collo stato
nostra residenza ne' nostri reali domini al di qua del
maggiore esistente ne' reali domini al di qua, o al di
Faro , e -viceversa ;
Veduti parimente gli articoli 1 0 12 della nostra l del Faro , ne' quali sar stabilito il Luogotenente ge
nerale , e la segreteria di Stato di marina col riparti
legge de' 10 di gennaro del caduto anno sullo stabili
menlo di marina ivi ancora stabilito.
mento delle reali segreterie e Miuisteri di Stato del no
8. Sino alia diffinitiva organizzazione del nostro cstro Regno delle due Sicilie ;
Volendo determinare 1' organizzazione interna della sercito, la suddetta corrispondenza per gli affari di guer
ra avr luogo col Capitan generale organizzatore.
real segreteria e Ministero di Stato presso il Luogote
g. Il primo riparlimento sar diviso in 4 carichi.
nente generale de' nostri reali domini al di qua , o al
Il primo carico avr la contabilit e le funzioni di
di l del Faro ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
segretariato della real segreteria e Ministero di Stato
presso il Luogotenente generale. Avr inoltre la corri
Art. 1. Allorch il Luogotenente generale de' no
spondenza colla real segreteria e -Ministero di Slato del
stri reali domini al di qua o al di l del Faro sar un
la cancelleria generale , e colla real segreteria e Mini
Principe reale della nostra famiglia , la real segreteria
stero di Stato degli affari esteri.
e Ministero di Slato esistente presso del medesimo , ai
Il secondo carico avr il disimpegno di tutto ci che
termini degli articoli 5 e 6 della nostra legge degli 11
riguarda il personale c 1' organizzazione dell' ordino
di dicembre 1816 , sar confidata ad uno de' nostri Se
giudiziario.
gretari di Stato Ministri. Qualora poi il Luogotenente
generale non sar un Principe reale , ma un distinto
Il terzo carico avr la corrispondenza per gli affa
ri di giustizia civile ; ed il quarto carico finalmente avr
personaggio , a' termini de' mentovati articoli !5 e 6 , la
soprintendenza della real segreteria e Ministero di Stato
la corrispondenza per gli altari di giustizia criminale.
esistente presso del medesimo sar confidala allo stesso
10. Il secondo riparlimento comprender in un solo
carico lutto ci che ha rapporto al personale degli ecclc*
Luogotenente generale.
2. Tutti gli alTari appartenenti all' anzidetta real siastici , alla disciplina ecclesiastica , alle ordinazioni ,
ed a tulli gli altri oggetti che appartengono alle attri
segreteria e Ministero di Stalo saranno distribuiti in quat
buzioni del Ministero di Stato degli affari ecclesiastici.
tro ripartimeli li.
11. Il terzo ripartimenlo sar diviso in tre carichi.
(a) V- regolamento pel servizio interno della segrete
Apparterranno al primo di essi 1' amministrazione
ria in data del so luglio 18iq.
civile ed i lavori pubblici.

X4*)(
vuta una speciale autorizzazione, sempre colla forinola.
Apparterranno al secondo carico 1' istruzione pub
Per lo Segretario di Stalo Ministro presso il Luogo
blica , le scienze , le belle arti , il commercio , 1' agri
coltura , le arti e le manifatture , gli stabilimenti di be
tenente generale impedito // Direttore
neficenza e la salute pubblica , esclusa affatto la parte
18. Le disposizioni contenute nell' articolo prece
contenziosa che si appartiene al ripartimento di giustizia. dente avranno anche luogo nel caso in cui il Luogote
Sar affidata al terzo carico la contabilit risguar- nente generale non sar un Principe della nostra real
famiglia , ma un distinto personaggio , a' termini dello
danle tutto il ripartimento degli affari interni.
12. Il quarto ripartimento sar parimente diviso in articolo 5 della citata legge degli 11 di dicembre 181G.
Ove ci avvenga , la forinola che adopereranno i Diret
tre carichi.
tori nella sottoscrizione delle carte sar Per lo Se
Il primo carico eseguir tutt' i travagli e la corri
gretario di Stato Ministro Luogotenente generale im
spondenza relativa alle contribuzioni dirette.
pedito // Direttore
Il secondo carico eseguir i lavori e la corrispon
19. De' tre Direttori uno regoler il primo ed il se
denza relativa a' dazi indiretti ed alle poste.
Il terzo carico avr la corrispondenza per tulli gli condo ripartimento ; un altro regoler il terzo ; e 1' al
tro finalmente avr la direzione del quarto riparlimenlo.
altri oggetti che rientrano nelle attribuzioni della real
20. Sar presentato immediatamente alla nostra so
'segreteria e Ministero di Stalo delle finanze , ed avr
inoltre la corrispondenza colla real segreteria e Ministe- vrana approvazione un progetto di regolamento che in
dicher , non meno il numero degl' impiegati necessari
To di Stato di guerra , e colla real segreteria di Sialo
per la real segreteria e Ministero di Stato presso il Luo
di marina , a' termini di ci eh' prescrillo nell1 arti
gotenente generale , la di loro rispettiva classificazione e
colo 8 del presente decreto.
13. Finche 1* amministrazione delle reali finanze soldo, che tutto ci che ha rapporto al servizio interno
della medesima ; salvo ci che sar detto nell' articolo
ne' nostri reali domini al di l del Faro non sar sta
bilita sulle medesime basi di quella che ha luogo nei seguente. Nella formazione di questo regolamento si avr
cura di seguire per quanto possibile le istruzioni da
nostri reali domini al di qua del Faro , il nostro Se
I\oi approvate a 2 e ili di aprile del caduto anno 1817
gretario di Stalo Ministro presso il Luogotenente gene
rale distribuir, coli' autorizzazione del medesimo , tra i sulla organizzazione interna di alcune delle nostre reali
segreterie e Ministeri di Stalo'".
tre carichi enunciali nell' articolo precedente la corri
21. De' quattro ripartimenti di sopra indicati, il
spondenza de' diversi rami di finanze esistenti ne' reali
primo sar affidato ad un uffiziale di ripartimento. Gli
domini al di l del Faro , ed in quel modo che crede
altri tre saranno rispettivamente affidali ad uffiziali di
r pi conveniente al bene del nostro real servizio.
carico , i quali avranno le funzioni e gli onori di uffi14. La corrispondenza tra '1 noslro Luogotenente ge
nerale , e le nostre reali segreterie e Ministeri di Stalo, ziali di ripartimento.
Di lutti i carichi enunciati negli articoli 9 e seguen
avr luogo a' termini degli articoli 5 e 6 della nostra
legge degli n di dicembre 1816. Se il Luogolenenle ti del presente decreto , un solo , a nostra scelta , sar
confidalo ad un uffiziale di carico. Gli altri carichi sa
generale sar un Principe della nostra famiglia, il Se
gretario di Stato Ministro esistente presso del medesimo ranno confidali ad uffiziali di prima classe, i quali avran
terr la corrispondenza colle segreterie e Ministeri di no le funzioni e gli onori di uffiziali di carico.
Stato residenti presso di Noi ; ed inoltre annunzier in
22. Finch non sar da noi defini li vamen te nomi
nome dello stesso Luogotenente generale, per mezzo dei nalo il Segretario di Slato Ministro presso il Luogote
rispettivi ri parUnionti indicati negli articoli 4> e seguenti, nente generale , nostra volont che il noslro Segre
le decisioni che il medesimo prender sugli oggetti com
tario di Slato Duca di Gualtieri abbia la soprintenden
presi nelle sue attribuzioni. $c non sar un Principe za del primo e del secondo ripartimento , e che il no
reale , il Luogotenente generale avendo egli stesso il stro Segretario di Stato Marchese Ferreri abbia la so-,
priiitendenza degli altri due ripartimenti.
carattere di nostro Segretario di Stalo Ministro , corri
Oguuno di essi per quanto concerne le attribuzioni
sponder colle segreterie e Ministeri di Stalo residenti
presso d Noi , ed annunzier direttamente ed in suo de* rispellivi ripartimenti , eserciter le funzioni appar
nome nel modo poc' anzi indicato le decisioni che pren
tenenti alla carica di Segretario di Slato Ministro pres
so il Luogotenente generale (a).
der sugli oggetti anzidetti.
3. Tutt' i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
1.5. Il Segretario di Stalo Ministro presso il Luo
Firmato FERDINANDO.
gotenente generale avr alla sua immediazione ire Di
rettori , ciascuno de' quali regoler uno o pi de' ri( Num. G. ) SIRACUSA 3 APRILE 1818.
partimenti indicati negli articoli precedenti.
iG. Tulli e tre i Direttori saranno considerali di
Decreto per la libera esportazione degli ol.
Ugual dignit, e prenderanno perci rango tra loro, se
condo la rispettiva anzianit ; e per la prima volta , se
Napoli i3 gennaro 18 iS.
condo 1' ordine col quale saranno designati col decreto
di nomina.
FERDINANDO I. ec.
17. I Direttori a' termini di ci eh' prescritto
Visto il decreto de' 9 di settembre dello scorso an
nell' articolo fi della legge organica delle nostre reali no 1817 , col quale ci riserbammo di render libera la
segreterie e Ministeri di Stato eseguiranno, ciascuno pei esportazione degli ol da' nostri domini al di qua del
riparlimene che sar incaricalo di regolare , tutti quei
Faro in marzo del 18 19 ;
lavori e tulli quegP incarichi che loro saranno affidali
Considerando che sono interamente cessali i motivi
dal Segretario di Stato Ministro presso il Luogotenente che ci determinarono a portare sulla estraregnazionc di
generale. Potranno anche sottoscrivere da parte del me
desimo tutte quelle carte, per le quali ne avranno rice- (a) V. decreto e regolamento del 26 ottobre 1S2J.
7

questa derrata le limitazioni divisate ncll' anzidetto de


creto de' g di settembre 1817 ;
Volendo vie pi favorire il commercio dc'nostri sud
diti , e g' interessi de' proprietari ;
Sulla proposizione de' nostri Segretari di Stalo ce.
Abbiamo risoluto di decretare , e decretiamo ec.
Art. 1. A conlare dalla pubblicazione del presente
decreto , sar libera da' noslri domini al di qua del Fa
ro 1' estraregnazione degli oli , mediante il pagamento
de' dazi prescritti dalle tariffe in vigore ; e per conse
guenza P articolo 1 del decreto de' 9 di settembre 18 17
annullalo.
2. Il pagamento de' dazi sar eseguilo a pronti con
tanti in potere de' Ricevitori delle Dogane esistenti nei
porli di estrazione , giusta il sistema generale ; e (min
ai 1' articolo 11 del cilato decreto rimane parimente de
rogato.
3. Qualora riuscisse pi comodo agli estraditi di
effettuare in Napoli il pagamento de' dazi, essi potranno
eseguirlo con cambiali pagabili fino a tre mesi (luta , e
munite delle firme usitale , secondo le istruzioni per le
cambiali delle spedizioni della gran Dogana; da esibirsi
dette cambiali al Direttore generale de' dazi indiretti ,
dal quale saranno rilasciali gli ordini alle Dogane per
1' estraregnazione delle quantit corrispondenti.
4- I noslri Segretari di Sialo Ministri ec.
Firmalo FERDINANDO.

5o )(
accordala a' legni nazionali la facolt d' ^inalberare la
bandiera estera;
Sulla proposizione ce.
Abbiamo risoluto ec.
Art. 1. I legni nazionali che per la maggior sicarezza di navigare, nel prendere le bandiere estere, han
conservala la nazionalil; qualora fino a tutto aprile di
questo anno non deporranno il paviglione forestiere,
e non si covriranno della nostra bandiera , saranno con
siderati come legni esteri, e quindi soggetti a'drilti di navi
gazione ed al maggior dazio nella esportazione de' generi
cereali, cui sono i legni esteri soggetti.
2. Il nostro Segretario di Sialo ec.
Firmato FERDINANDO.

( Num. 9. ) Decreto con cui il Comune di Caltanissetta vien dichiaralo piazza di quarta classe.
Napoli 1 febbraro i8t8.

( Num. 10. ) SIRACUSA 6 APRILE 1818.


Decreto per V organizzazione di otto reggimenti di
milizia provinciale nei domini oltre il Faro (a).
Napoli 18 gennaro 181 8.

(Nuro. 7. ) SIRACUSA 5 APRILE 1818.


Decreto risgtiardante i Comuni di Paceco e di CalalaJtmi, che fan parte della Intendenza di Trapani.
Napoli ili gennaro 1S1S.
FERDINANDO I. eC.
Veduto il nostro decreto degli 1 1 di ottobre del ca
duto anno 181 7, portante il sistema di amministrazione
civile stabilito ne' nostri domini olire il Faro.
Abbiamo risoluto ec.
Ari. 1. Il Comune di Paceco colla corrispondente
popolazione di 2572 anime omesso nella mappa genera
le de' Comuni oltre il Faro, annessa al decreto degli 11
di ottobre sopraddetto , far parte del Distretto di Tra
pani appartenente all'Intendenza dello slcsso nome.
2. La popolazione del Comune di Calalafimi del Di
scetto di Alcamo appartenente alla delta Intendenza di
Trapani , che nella suddetta mappa trovasi descritta per
1000 anime, dovr portarsi per 10000, tal' essendone il
vero numero.
3. Tutti i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Firmato FERDINANDO.

(Num. 8.) SntACUSA 5 APRILE 1818.


Decreto con cui si prescrive che i legni nazionali non
possano d' aprile in poi far uso di bandiere stra
niere.
Napoli i5 gennaro 18 18.
FERDINANDO I. eC.
Considerando che in seguilo della pace condii usa
colle Potenze africane sia cessalo il motivo , per cui fu

FERDINANDO I. eC
Colla ^istituzione de' novelli reggimenti di milizie
provinciali, prescritta dal decreto de' 20 di loglio 1817
pe' noslri domini al d qua del Faro, avendo noi avuto
in mira di stabilire una forza sedentanea destinata per
manentemente al buon ordine ed alla tranquillit inter
na de' domini stessi;
Le noslre paterne cure dirette indistintamente su
lulli i noslri fedeli sudditi esigendo che anche nei do
mini oltre il Faro sicno adottale le slesse misure ;
Considerando che col esiste una milizia , sotto il
nome de' volontari siciliani, organizzata nel 1808 eoa
leggi digerenti, c con basi dettale dalle circostanze di
quell' epoca;
Convenendo infine che in pari circostanze, e per Io
stesso scopo , uno sia il sistema che regoli l' impiego
della suddetta forza,*
Sulla proposizione ce.
Abbiamo risoluto ce.
Art. 1. Tutte le nostre leggi, ordinanze reali, di
spacci e disposizioni qualunque riguardanti non meno le
antiche milizie di Sicilia , che i volontari siciliani po
steriormente da Noi inslituiti , rimangono abrogate : ed
in conseguenza P armala cos detta de' volontari sicilia
ni , tanto di fanteria, che di cavalleria , rester disciol
ta ; dichiarandoci pienamente soddisfatti e contenti dello
zelo, fedelt, e lodevole contegno, che gl' individui del
la medesima han costantemente dimostrato.
2. Essendo stali col decreto degli 11 di ottobre
1817 divisi i nostri domini al di l del Faro in sette
Valli minori , saranno creati otto reggimeuli di milizie
provinciali, due de' quali verranno addetti alla Citt ed
al Vallo di Palermo , ed uno per ciascuno degli altri
sei Valli.
(a) Questa milizia fu abolita con decr. del 2 aprile tSs/.

0, Questi reggimenti saranno formati , giusta le di


scipline stabilite per le milizie de' domini al di qua del
Faro col decreto organico de' 25 di luglio 1817 , e se
condo il regolamento che in breve sar emanalo per
Uiltc le milizie in generale.
La loro forza sar proporzionata alla popolazione ,
a ragione di un uomo per ogni conio anime.
Ciascun reggimento per sar sempre composto di
tanti battaglioni , per quanti sono i Distretti del rispet
tivo Valle , cio :

DENOMINAZIONE
de' reggimenti
addetti a' Valli

/. Palermo.

2. Palermo.

BATTAGLIONI
corrispondeuti
a' Distretti

TOTALE
dei
battaglioni

Palermo ....
Termini . . , .
Corleone ....
Cefal ....

3
3

1 Messina ....
Castroreale . . .
Messina .

Soldati lecompa
permobili
[3 scelli
gnie
1
Totale
li

Compagnie mo-|
bili di 1 classelMessina , Catania ,
20
pe' tre Distret-I e Girgenti.
ti di
1

i3o

i5o

Palermo, Termini ,
e Modica: bene in
Dette di 2 clas teso che a Palermo
se pe'3 Dislret debbono apparte 20
ti di
nere Ire, corrispondcnli a'3 battaglio
ni di quel Distretto

110

i3o

Dette di 3 classe [Cefal, Caltagirone.


pe' 6 Distrettj Nicosia, Siracusa . 20
Trapani , e Calta
nissetta.

90

110

Corleone , Caslroreale, Patti, Mistretta , Bivona .


Sciacca, Noto, Ma 20
zara, Alcamo, Piaz
za, e Terranova.

70

4
| Ristretta.

.
.
.

.
. 1
. 1

Oelle di A classe
per gli 11 Di
stretti di

Catania.

Catania . .
j Caltagirone .
Nicosia . .

Cirgenti

Girgenti .
. j Bivona .
Sciacca .

.
.
,

.
.
,

. I
. 1
. I

Siracusa .

, 1

Modica .

. |

Trapani .
. | Mazara .
Alcamo .

.
.
.

.
.
.

. 1
. I
. 1

Callanissetta .
Caltanissetta . j Piazza . .
Terranova .

.
.
.

. I
. 1
. |

6, Gli uniformi de' riferiti otto reggimenti saranno


di color venie oscuro.
I distintivi, bottoni, collaretti e paramani saranno
come appresso.

Trapani.

Totale.

2a

4-Non essendosi ancora fissali i Circondari degli an


zidetti domini oltre il Faro; cos il uuuuto delle compa
gnie sedentanee di detti novelli reggimenti di milizie sa
r adattato alla popolazione del rispettivo Distretto. Si
ceroher per altro formarle cogl' individui di uno stesso
Comune, o, non permettendolo la popolazione, con quel
li de' Comuni limitrofi ed appartenenti sempre allo stesso
Distretto.
In ogni caso le compagnie no dovranno essere mi
nori di novanta uomini.
a. Le compagnie mobili che apparterranno a ciascu
no de' Distretti , saranno divise in quattro classi come
segue.

REGGIMENTI
di
malizie

1. Palermo
2. Palermo
Messina
Catania
Girgenti
Siracusa
Trapani
Callanissetta

DISTINTIVI
e
bolloni

In oro
In argento
Idem
In oro
In argento
In oro
In argento
In oro

COLORE
de' collaretti
e paramani

Scarlatto
Idem
Rosa
Nero
Idem
Dante
Idem
Creinesi

Il taglio degli uniformi sar , secondo il modello


che dovr essere da Noi approvato.
7. Il Capilan generale comandante in capo dell'ar
mata passer alla nostra approvazione le istruzioni ne
cessarie per i dettagli di esecuzione che occorrono nella
formazione di questi novelli reggimenti.
8. Tulli i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Firmato FERDINANDO.

)( 52 X
( Num. n. ) SIRACUSA 8 APRILE 1818.
!>. G' individui insigniti della medaglia di onore ,
come
sono quelli di Mili e Calali, continueranno ad uDecreto che approva le istruzioni relative alla orga
nizzazione delle milizie provinciali ne' domini di sare di questa decorazione , tuttoch non saranno idonei
per far parte delle novelle milizie.
l del Faro.
C. Quelli fra' volontari anzidetti , che per meriti
,
Napoli 19 granare 1818.
contrattisi in servizio, godono di una qualche pensione o
assegno , proseguiranno a goderlo.
FERDINANDO I. CC.
7. CI' indrvidai che dovranno far parte dc'novelli
reggimenti di milizie , saranno presi tra quelli dell' ar
Visio l'articolo 7 del decreto del di 18 del corren
mata de' volontari siciliani , colle norme prescritte nel
te, relativo alla formazione delle milizie ne' nostri domi
decreto del d aii dello scorso luglio , e nel regolamen
ni oltre il Faro.
to generale delle milizie che in breve sar emanato.
Sulla proposizione del nostro Capitan generale or
ganizzatore del ramo militare ;
8. Tutti gli uffiziali della suddetta armala, che nel
la formazione de' reggimenti di milizie potranno rimaAbbiamo risoluto ec.
Art. 1 . Le annesse istruzioni clic riguardano Io nere superanti , conserveranno 1' onorificenza dell' uni
forme , e potranno aspirare agi' impieghi , che in> segui
scioglimento dell'armata de' volontari siciliani, e l'orga
nizzazione delle milizie ne' reali domini oltre il Faro , to vacheranno nelle dette milizie.
Sono per esclusi da questo benefcio le seguenti
sono approvate.
classi :
2. Tut i nostri Segretari di Slato Ministri ec.
1. coloro che non abbiano ancora pagata la tangente
Firmalo FERDINANDO.
che doveano per 1' impiego da essi beneficiata ;
2. quelli che hanno mostrato una condotta reprensibile;
ISTRUZIONI
3.
e quelli che sono sotto giudizio : ben inteso che
Pe' novelli reggimenti di milizie da organizzarsi nei se verranno
assoluti , potranno riavere 1' onore dell' ureali domini oltre il Faro cogV individui della niforme.
disciolta armala de' volontari siciliani.
9. Siccome lo scioglimento dell' armala de' voloiv
tari siciliani si eseguir al di 1 di aprile del corrente
Art. t. Per ciascun corpo che finora ha fatto par
te dell' armata de' volontari siciliani , sar chiusa diffi- anno , ed a quell' epoca non potr < sser finito lo scru
nitivamentc la contabilit a tutto il di 3i di marzo del tinio di quelli che debbono far parte de' novelli reggi
corrente anno inclusivo alle regole dell' amministrazione menti di milizie : cosi il Capitan generale de liourcard,
prendendo gli ordini di S. A. R. il Duca di Calabria
militare.
Si avr particolarmente cura d prendere un esalto Luogotenente generale , resta autorizzato di far formare
e giustificato conto dell' introito, consumo, ed esistenza alla detta epoca le 2!) compagnie mobili cogli uffiziali,
sotto-uffiziali e soldati dell' anzidett' armala ; scegliendo
de' generi di vestiarioi pi idonei , e che appartengono a' rispettivi Distretti.
Le armi, le munizioni, il vestiario, le casse , i regi
Una tal formazione sar provvisoria , e destinata a
stri, e tult' altro che presentemente esiste ne' capiluoghi,
ed in alcune universit , previo il dovuto processo ver
non far mancare in que' capiluoghi la forza sedentanea
bale , sar consegnalo a' Comandanti delle Valli, i quali bisognevole nelle occorrenze; ma non potr esser di ose ne avvarranno pe' bisogni de' novelli reggimenti di stacolo all' eccezioni che potranno derivare dall' esame
milizia , ed il rimanente lo verseranno ne' regi magaz
de' titoli di ognuno.
zini.
10. Parimente esso Capitan generale de Bourcard ,
z. I migliori generi di vestiario, che posseggono i sempre dipendendo dagli ordini di S. A. R. , former
delle Commessioni , o incaricher le autorit militari che
reggimenti di guarnigione dell' anzidetta disciolta arma
ta, si daranno per prima messa a'solto-uffiziali, tamburi, crede pi a proposito , per prendere i conti e formare
lo scrutinio , a' termini delle presenti istruzioni.
e soldati delle compagnie mobili da installarsi. Il rima
nente sar venduto a benefici dell' assegno di vestiario
Approvato : Napoli 19 gennaro 1818.
de' nuovi reggimenti di milizie.
Firmato FERDINANDO.
Il vestiario de' dragoni leggieri dell' armata stessa ,
non essendo adatto ad alcun uso , sar venduto anche
a favore del suddetto assegn di vesliario.
( Num. 12 ) SIRACUSA 9 APRILE 181S.
E quello de' cacciatori essendo in buono stalo, si
Decreto per la rettificazione de' reali suggelli pe' Mi
conserver per uso delle nuove milizie.
nisteri di Siato , per le amministrazioni che /te
3. Trovandosi gi alcuni locali addetti per magaz
dipendono
, e pe' Comuni.
zini., sale di armi, e prigioni, i medesimi saranno adi
biti per magazzini di compagnie de' novelli reggimenti
Napoli 20 gennaro 1818.
di milizie. I Comandanti delle Valli proporranno V oc
corrente per gli utensili che potranno esuberare.
FERDINANDO I. CC.
4- Gli uffiziali aiutanti e sotto-uffiziali della linea ,
Veduti i nostri decreti de' 21 di dicembre 1816 e
che faceano parte dell' armata de' volontari siciliani, de' i5 di marzo 1817 ;
qualunque siasi il destino che potranno avere, percepi
Considerando che i nostri reali suggelli non por
ranno il soldo annesso al novello loro incarico ; ma do
tando alcuna indicazione de diversi dipartimenti mini
vranno restare ne' luoghi ove si trovano, e non ne po
steriali , amministrazioni regie , 0 Comuni, che ne deb
tranno partire , se prima non avranno dato conto della bono far uso , potrebbero dare occasioni a commetter
amministrazioae, delle scritture, e d< gli effetti od essi af
frodi , con apporsi ad atti falsificali un suggello qua
lunque ;
fidali.

)( ss )(
Veduto il parere del Supremo Consiglio di cancel
Considerando che nel tempo della occupazione mi
litare sono stale pubblicate molte tariffe delle monete di
leria ;
oro e di argento, fondale, piuttosto su' rapporti politici in
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
quei tempi vigenti, che sul vantaggio reale del commer
Abbiamo risoluto di decretare ce.
Art. i. Ne' piccoli suggelli da servire per uso dei cio de' nostri sudditi;
Sulla proposizione ce.
reali Ministeri , delle amministrazioni regie che ne di- i
Abbiamo risoluto ec.
pendono , e de' Comuni del nostro Hcgno delle due Si
cilie , sotto Io scudo contenente lo stemma reale e la
Art. 1. Le dette tariffe pubblicate in tempo della
leggenda , a' termini del mentovalo decreto de' 11 di occupazione militare, per quanto riguardano le monete
diambre 1816 , verr aggiunta in un segmento ellittico di oro straniere, dal di della pubblicazione di questo no
1' indicazione del dipartimento ministeriale , dell' ammi
stro decreto non saranno pi in vigore: e dal detto di
nistrazione regia , o del Comune a cui il suggello ap
le dette monete di oro saranno riguardate pel nostro
partiene , giusta il modello annesso all' originale del Regno delle due Sicilie come metallo. La borsa de' cam
bi di Napoli , di Palermo e di Messina ne' loro listini
presente decreto.
2. Questa disposizione non applicabile al gran settimanili ne indicheranno il corso: questo corso fissalo
suggello dello Stato , che si conserva nella real segre
a questo modo , come quello di ogni altra derrata di
teria e Ministero di Slato della cancelleria generale del commercio, non produrr obbligazione a riceverle in pa
gamento, ma servir soltanto di norma ne'giudizi di com
llegno, il quale rimarr nella stabilita sua forma , sen
mercio, secondoch le leggi prescrivono.
za ricevere innovazione alcuna.
2. Le casse regie ed il banco delle due Sicilie non
3. Per quanto riguarda la parte de' nostri reali do
potranno d' ojigi innanzi ricevere le dette monete di oro
mini di qua del Faro , viene accettala 1' oflerla presen
tala dall' incisore D. Carlo Calanco per la rifazioue dei estere, non estendo pi considerate come moneta cor
rente.
reali suggelli , a norma dell' articolo 1 , secondo la se
3. Per le monete estere d' argento rimarranno per
guente tariffa de' prezzi ; restituendoglisi per i prece
denti suggelli da lui medesimo incisi, e portanti il suo ora in vigore le tariffe anzidette ne' nostri domini al di
qua del Faro ; e per conseguenza saranno ricevute nel
cognome alle spalle dello scudo :
nostro banco delle due Sicilie e nelle regie casse.
Suggelli per le reali segreterie e Ministeri di Stato ,
L. Il noslro Consigliere Segretario di Stato ec.
r per le amministrazioni che ne dipendono , per ciascu
Firmato FERDINANDO.
no di argento
due. 5 Ho.
Idem per ciascuno di ottone .... due. 4 -ioSuggelli di ottone po' Comuni . . . due. 2 4o.
(Num. 14..) SIRACUSA 20 APRILE 1818.
4. Quando i detti precedenti suggelli non sieno re
stituiti , la tariffa de' prezzi rimarr la stessa che fn da Decreto relativo al modo in cui debbon estinguersi i
debiti della real Tesoreria.
Noi stabilita col nostro decreto de' 1 5 di marzo 181 7
pc* soli Ministeri di Stato , ed amministrazioni regie che
ne dipendono ; ma pc' Comuni resta col presente decre
Napoli 2 marzo 1818.
to fissato il prezzo di ducati tre per ciascun suggello di ||
FERDINANDO I. fC.
ottone.
5. I Segretari di Slato Ministri pe' loro dipartimen
Visto il nostro decreto de' 21 gennaro del passato
ti e per le amministrazioni regie da essi dipendenti . e anno 181 7 , col quale furono assegnate per 1' estinzio
g' Intendenti , tanlo per le loro officine , quanto pei ne de' debiti dell' Erario de' domiui di l del Faro an
Comuni delle rispettive provincie , dirigeranno le richie
nue once cenciuquantamila.
ste per la rifazion de suggelli al Segretario di Stato
Visti i piani de' diversi creditori trasmessi in con
Ministro Cancelliere, il quale ne dar i corrispondenti seguenza dell' articolo 22 del citato decreto , il piano
de credili della segreteria di Stato di marina , e gli ul
ordini.
teriori rapporti fatti sull' assunto dal Ministero di Stato
6. Tutt' i noslri Segretari di Stato e Ministri ce.
presso il nostro Luogotenente generale , da' quali risul
Firmato FERDINANDO.
ta , 1. che i debiti sino a tutt' agosto 1816 da estin
guersi col suddetto fondo delle annue once i>o,ooo am
montino ad once i,4"8.2)3 2 i5 ; 2. che la somma
( Num. i3. ) SIRACUSA 9 APRILE 1818.
pagata nella scorsa indizione 5 , e successivamente dal
Decreto con citi si prescrive che le monete estere di
fondo delle once i5o m. sia di once iS5,3o3 4 lioro non sieno in corso ().
Volendo garantire la fede pubblica colla maggic'r
sicurezza de' pagamenti , e dare al pubblico credilo la
Napoli 23 Febbraro 1818.
maggior confidenza.
FERDINANDO I. eC.
Sulla proposizione del noslro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Considerando Noi che, secondo i sani principi di
pubblica economia, le monete estere di oro e di argento
Art. 1. Il debito dell' Erario di Sicilia sino al pe
riodo de' 3i Agosto 4- Indizione 1S16 , dedotte le som
non sieno , che preziosi metalli , la cui valutazione di
pende dal cambio, o sia da' rapporti di credito e debito me di gi pagale colle once ilio,000 della passala indi
delle nostre piazze , siccome fu da Noi dichiarato con zione e successivamente, e che rimane giusta lo stato an
noslro editto de' 19 di dicembre dell'anno 1803;
nesso al presente decreto , in once 1,222.94.9 28 u sa
r estinto fra corso di nove anni e quattro mesi , a
(a) V. il decreto del i3 aprile 1S1S con evi si fece contare dal principio della corrente indizione sesta , set
eccezione He pezze di Spagua o rezzi duri.
tembre 1817 a dicembre 1826.

)(
a. Qualora in seguito di ulteriori esami , si verifi
cassero degli errori corsi nell' enunciato stato de' credi
tori , sia per difello di calcoli , sia per omissione di al
cuni creditori , Noi ci riserbiamo di prendere delle par
ticolari disposizioni, secondo i diversi casi, senza che sia
fatta mai alterazione al modo del pagamento ordinato
eoi presente decreto.
3. Nella corrente indizione sesta colle rendite del
fondo di estinzione dovranno esser soddisfatti tanto i ri
manenti creditori de' boni de' soldi militari dovuti a tutt' Agosto i8i!> , cosi pur lo ramo di guerra, come del
la marina; quanto i soldi dovuti agl'impiegati del ramo
politico per tutt'agosfo 1816, eccettuati soltanto quei soldi
che van compresi sotto la rubrica del corpo diplomati
co , per lo quale saranno ordinate alla Tesoreria di Na
poli le convenienti disposizioni.
Saranno parimenti pagate nella corrente indizione ,
giusta la nostra determinazione del primo giugno del
passato anno , le once 3. 922 22 1 dovute al Principe di
Cariati , al Principe di Bisignano, ed al Duca di Hruzuno , come pure le once 19,14*) 29 12 dovute al ne
goziante inglese Campbell in soddisfazione delle cambia
li al medesimo rilasciale ; ed in fine once 800 a D. Ma
riano Minneci a conto del suo credilo sugli arretrali del
ramo militare.
4. In conseguenza dell' articolo precedente la som
ma di once 17,623 29 16 dovuta alla real Tesoreria di
Napoli per causa de' boni militari dalla slessa pagali in
Napoli o in Palermo con fondi dalla medesima rimessi,
sar soddisfalla nel corso di questa indizione.
5. Nel caso che pel pagamento di lulte le partite
descritte nell' articolo 3 non bastassero le once 1 So, 000
assegnate pel fondo di estinzione , e gli avanzi dell' in
dizione gi passata , il resto sar supplito da un' antici
pazione che dovr fare la Tesoreria di Palermo, da rim
borsarsi nel modo che si dir nell' articolo 7.
6. Nel primo quadrimestre della vegnente indizione
settima , colle once 5o mila del fondo di estinzione as
segnato al detto quadrimestre , saranno pagate once 4oo
a D. Mariano Minneci a conto del suo credito come so
pra enunciato , e saranno interamente soddisfatte con
un sol pagamento, 1. tutte quelle partite che sono al
di solto delle once 24 , 2. tutte le sommo dovute 1. ai
Torrari , 2. ai creditori de' soldi e spese parlamentarie.
3. ai creditori per 1' abolita rame vecchia , c |. ai cre
ditori pei vestiari de' forzali e presidiar!. In conseguen
za a tult' i descritti creditori pei loro rispettivi crediti
sar rilasciato' un solo biglietto scadibilc ai i'j geunaro 1819.
7. Soddisfatti i debiti enunciati nell' articolo pre
cedente , le somme che avanzeranno dalle once So.ooo
serviranno per rinfrancare la Tesoreria di Palermo delle
anticipazioni che la medesima avr faltc in forza dello
articolo > del presente decreto.
8. Tutti gli altri creditori , senza eccezione veruna,
n anche del credito della nostra cassa privala, e del re
siduo del donativo delle fasce da Noi ceduto al nostro
Augusto Figlio il Duca di Calabria , saranno pagali nei
susseguenti anni olio , a contare da gonnaro 1818 , e
da terminare a dicembre 1826 , in 4 rate, da eseguir
si la soddisfazione di ciascuna quindici giorni dopo la
fine di ogni quadrimestre.
9. Per esecuzione del precedente articolo, a ciascun
creditore , per la somma a lui dovuta , saran rilasciati
a4 biglietti di credito pagabili a i5 gennaro , i5 mag-

5i)(
gio e 10 settembre di ciascun anno. Il primo di ossi
porlcr 1' epoca della sua maturazione ai i5 maggio
1819 e 1' ultimo ai i5 gennaro 1827.
10. Ogni biglietto di credilo , che conterr la viigesima quarta parte della somma dovuta a ciascun ere*
ditore , indicher il nome del creditore , 1' epoca delia
maturazione , ed in breve la causale del credito che cia
scuno rappresenta.
I biglietti di credilo per le somme dovute alla Te
soreria di Napoli ( dedotta la parlila de' boni in once
17,623 29 16 , che sar estinta in questa indizione dal
la Tesoreria di Sicilia , giusta il prescritto coli' art. 4),
e che rimangono in once 2ig,8i3 I 1 saranno intestati
al Tesoriere generale di Napoli.
11. I biglietti di credilo saranno a tallone , giusta
il modello annesso all' originale del presente decreto , e
verranno distaccati dai registri , ossia libri che saranno
all' uopo formali.
FZssi saranno sottoscritti dal Tesoriere generale. AI
lato sinistro il Conservadore dichiarer di essersene pre
sa ragione. Al lato destro il Ministro assistente presso
S. A. R. li autorizzer col si esegua , apponendovi la
firma.
f2. Il Ministero esistente presso del nostro Luogo
tenente generale far un regolamento che conterr le
formalit da osservarsi nella consegna de' biglietti di ere
dilo; ed i giorni destinati per la consegna de' medesimi.
13. Immediatamente alla pubblicazione del presente
decreto saranno stampati gli enunciati biglietti, e dovr
incominciare a seguire la consegna de' medesimi al prin
cipio del prossimo futuro mese di maggio.
I biglietti saranno rilasciali a tutti i creditori per
la fine del mese di agosto, e non olire. Qualora alcuno
di essi non abbia curalo di ritirarli fino a detto tempo,
elasso un tal termine s' intender o di non aver avuto
giammai verun dritto di credito, o di averlo rinunziato.
Ci riserbiamo con cognizione di causa amministrati
vamente di accordare delle riabilitazioni, dietro supplica
che ci sar rimessa dal nostro Luogoteucnle generale ti
quei nostri domini.
14. Pei crediti ,. ebe sono stali interamente ceduti ,
i biglietti saranno rilasciati al cessionario , con intestarsi
al creditore, e per esso al cessionario.
Pei credili poi, che si trovano ceduti in parte , sa- .
ranno rilasciali , per la concorrente quantit della
porzione ceduta, i biglietti delle prime scadenze al ces
sionario , ed i rimanenti al creditore
biglietti per dovranno altres essere intestali al
c per esso al cessionario.
i5.Il Ministero assistente presso il nostro Luogotenen
te generale nel corso del mese di settembre trasmetter
uno sialo de' biglietti di credito che si saran rilasciati ,
per essere sottoposto alla nostra conoscenza.
16. I possessori de' riferiti biglietti potranno girarli
ad altri , senz' altra formalit chfi quella della gira so
lila ad apporsi alle cambiali traetlizie, volendo Noi, che
come cambiali sieno considerali, e ne abbiano tuli' i pri
vilegi clic le leggi accordano a questa caria di conumercio.
I biglietti di credito ceduti alla Tesoreria generale
di Napoli saranno girati da questo Tesoriere generale.
La sola firma dell' ultimo possessore , da valere per
quietanza del creditore, cui il biglietto intestato , sar
certificata da un pubblico regio Notaio.
17. All' epoca delle rispettive maturazioni , gl' in-

X 55
testatari de' biglietti di credilo , o 1 loro giratari polran
versarli come contanti nelle casse regie in compenso di
debito di qualunque natura , che abbiano collo Stalo in
quei nostri domini , sia per contribuzione sia per altra
causa , o che il debito sia proprio , o che ad altri si
appartenga.
I delti biglietti dopo il giorno della loro scadenza
varranno ancora per pagamento di dazi doganali , di
tratte , di portolanie , ed in generale per qualunque de
bito che i particolari , i Comuni , ed i corpi morali ab
biano collo Stalo : volendo Noi che una tal carta , do
po il giorno del maturo , venga riputata come contatile
effettivo.
18. In conseguenza dell' articolo precedente , gli
impiegati addetti alla riscossione delle pubbliche rendile,
ed ali esazione de' credili dello Stalo , dipendenti dalla
iinanza , non potranno ricusarsi , sotto pena d' imme
diata destituzione , di riceversi come coniamo i biglietti
gi maturati , e di farne il corrispondente compenso ai
possessori , quando abbiano debito con quella cassa.
Nel caso che i portatori de' biglietti non abbiano
debiti colla cassa, e chiedessero di cambiarli con contan
te , g* impiegati suddetti saranno obbligati di cambiarli
per quanto importi il danaro ch'esiste nelle di loro casse.
19. Qualora i possessori de' biglietti non volessero
versarli nelle casse regie , o che in queste non si tro
vasse contante per cambiarli , potranno presentarli nel
la Tesoreria generale di Palermo , la quale sar tenuta
di cambiarli prontamente ili contanti.
20. Il pagamento che si far all' ultimo giratario ,
varr per quietanza del creditore principale , come a
lui slesso fosse slato fallo il pagamento.
ai. L' impiegalo che ricever nella sua cassa i det
ti biglietti sar nsponsabilc della solvibilit dell' ultimo
giratario , nel solo caso che il biglietto fosse falso.
Dello impiegato rivolger le sue azioni civili contro
la persona che lo avr versalo , ed il Fisco proceder
criminalmente per lo scovrimeulo , e per la punizione
degli autori , complici , ed intelligenti della falsit.
aa. Sar in arbitrio de' Segreti e dogi' impiagati
che riceveranno nelle loro casse i detti biglietti per mag
gior loro cautela, di dimandare agli ultimi giratari le
apochc notariali di quietanza del loro credito , spiegan
dosi nell' apoca i biglietti che si sono consegnati.
23. Il Ministero assistente presso il nostro Luogote
nente generale former quelle istruzioni che creder conve
nienti , onde la Conservadoria nel corso del quadrime
stre susseguente alla maturazione possa avere la cono
scenza de' biglietti che saranno stati compensati, o pa
gati dalla Tesoreria o dalle allre casse regie , ad ogget
to di contrapporre le compensazioni , o i pagamenti a
fronte di ciascun credilo , e di poter rilevare pria di
maturarsi 1' altro quadrimestre , se lo operazioni siano
stale seguite regolarmente.
Dovendosi soddisfare 1' intero debito delle on
ce 1.4.08,253 lari 2 1!) fra 'l corso di anni dieci col fon
do delle annue once iSo.ooo , l' avanzo che risulter
dal detto fondo in once i)i,74<> 27 i> sar addetto :
1. per far fronte agli errori , ed alle partite che si
fossero omesse nei piani de' creditori, giusta 1' articolo
2 di questo decreto;
2. per versarsi nel fondo di ammortizzazione del de
bito in capitali dello Stalo.
a5. 11 nostro Segretario di Stato Ministro ec (a).
Firmato FERDINANDO.

)(
(Num. i5. ) SIRACUSA 27 APRILE 1818.
Siili' abolizione delle franchigie.
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE GENERALE CC.
Palermo 10 aprile 181 8 Signor Intendente
Dal Segretario di Stato Ministro delle linanze in Napoli
mi si comunicala una lettera d' officio del tenor se
guente ISapoli 18 marzo 181 8 Eccellenza Con
rapporto del a3 dello scorso febbraro V. E. mi ha par
tecipato che i Informati di cotesto Convento di S. Anto
nio di Padova abbiano domandalo di essere esenti dal
dazio del macino, e dall' altro imposto sugli animali , e
contemporaneamente dal Ministro degli alfari interni mi
pervenuto un altro ricorso del Padre Preposto del
la venerabile Grotta di S. Rosolia , direno ad ottenere
l'esenzione de' dazi , che gravitano sulle rendile della
suddetta Grolla.
V. E. con molta avvedutezza lia penetralo quanto
sia stata saggia 1' abolizione delle franchigie; e che non
si permetter giammai di farsi ritorno alle medesime, ed
agli abusi, eli? rs<e racchiudevano. Or un lai sistema
tanto fortemente raccomandalo dalla pi benintesa am
ministrazione, dovendo essere invariabile, e nou soggetto
a veruna qualunque siasi eccezione , V. E. vede bene
colla sua sajiff 'zza , che accordandosi dell' esenzioni ai
PP. Riformati , e altro su qualunque ramo delle pub
bliche percezioni, oltre d' invertirsi il sistema generale ,
altro non si farebbe, che tornare allo slato delle antiche
franchigie e d'gli antichi abusi.
Un tale articolo si creduto di tanta importanza,
che V. E. ne legger una solenne dichiarazione nel
Concordalo colla Santa Sede, gi pubblicato in Roma il
di 16 di questo mise. I Religiosi mendicanti debbono ri
conoscere il di loro patrimonio nella piet de' fedeli , e
vivere di limosine. Ogni altro mezzo si opporrebbe alle
di loro religiose istituzioni, o a principi cousegrati <lalle
amministrazioni delle rendite dello Stalo.
Ed io comunico a lei la detta lettera di ufficio per
la sua intelligenza, ed uso che convenga.
// Segretario di Stato Ministro ec.
Marchese Ferreri.
( Num. 16. )

SIRACUSA 3o APRILE 1818.

Legge per la coscrizione (b).


Napoli 6 marzo 1818.
FERDINANDO I. eC.
Essondo indispensabile di mantener sempre al com
pleto di pace tuli' i corpi della nostra armala di terra.
V'olendo che questa parte importante di pubblico
servizio sia regolata con principi equi ed invariabili.
Visto il decreto de' 2 di dicembre 1816, col quale
resta determinalo per sei anni il tempo del servizio mi
litare.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
leria.
(a) V. decreti del 3 giugno 1818 3i luglio i8u8 e 24
marzo t834, regolamenti del 16 luglio >8/8 e 24.
marzo i834. e ministeriale del 18 aprile i834(b) La leva stabilita con questa legge fu abolita cn
decreto del 26 di maggio 1821,

)( 56 )(
Udito il nostro Consiglio di Slato ;
Il Decurionato riunito in seduta permanente forme
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ce. r le liste de' giovani che debbono essere soggetti alla
Art. i. Tutte le leggi , decreti e regolamenti ema
leva noli' anno susseguente ; descrivendo il loro nome
nati sodo 1' occupazione militare relativamente alla co
e cognome , quello de' genitori, 1' et, e la professione
scrizione , sono interamente aboliti.
o mestiere.
2. Da ogg' innanzi i corpi che compongono la no
Fissale per la prima volta le liste divise per le cin
stra armata saranno invariabilmente mantenuti al com
que classi di et , noli' anno susseguente gl individui
portati nella > classe iranno totalmente esonerati dallo
pleto in due modi:
obbligo del bussolo. Gli altri che formavano lo prime
1. coli' ascrizione volontaria , secondo le norme e le
quattro classi , passeranno alle classi rispettivamentc mag
discipline che saranno approvate da Noi , a proposizio
giori ; ed in fine saranno allistali per la prima classe i
ne del Comando supremo , secondo le circostanze;
2. colla leva obbligala.
giovani , che alla redazione delle liste , si trovano aver
3. La leva si far sulla popolazione di ciascun Co
compito il ventunesimo anno di loro et.
Si noteranno inoltre i molivi che avran dato a- ta
mune a ragione di tre uomini per ogni duemila anime
ne' domini al di qua del Faro , e di un uomo per ogni luni il diritto di esclusione per la leva dell' anno se
mille anime ne' domini oltre il Faro , in considerazione guente , giusta i casi contemplati nelP ari. 6.
della rispettiva localit.
La compilazione di queste liste dovr esser termi
nata venticinque giorni prima di quello fissalo pel bus
Ne' Comuni la di cui popolazione sar minore di
mille , o i5oo anime, la leva si far proporziona lamen
solo de' Comuni.
to alla quota stabilita , in ragione di anni.
9. Formate le liste giusta P articolo precedente ,
4-. L' et degl' individui soggetti alla leva sar da si affiggeranno alla porta della casa comunale , affinch
ventuno a venlisei anni.
ognuno possa riconoscerne la esattezza, e reclamare conVerr poi ripartita in cinque class1 , cio :
Iro le omessioni , che avessero potuto aver luogo.
SilTalti richiami dovranno farsi nel seguente modo ,
1. classe da 21 anni ed un giorno a 22 anni ed un
nel corso dei quindici giorni, che precedono il bussolo.
giorno.
Alla porla della Chiosa principale del Comune sa
2. classe da 22 anni ed un giorno a 23 anni ed un
r attaccata una cassetlina a tre chiavi diverse , forala
giorno.
nella parte superiore , onde vi si possa introdurre un
3. classe da 23 anni ed un giorno a 24 anni ed un
picciolo volume di carte. Dello tre chiavi, una ne avr
giorno.
il Parroco , P allra il Sindaco , e la terza P individuo
4 classe da 24 anni ed un giorno a 2!) anni ed un
delle milizie provinciali il pi elevato in grado.
giorno.
Le memorie o avvertenze, che si vorranno gitlare
5. classe da 25 anni ed un giorno a 26 anni ed un
nella cassetta, non occorrer che sien segnate da alcuno.
giorno.
Nella giornata del bussolo , per prima operazione ,
Non sar presa la 2 classe , se la prima basti a
la casscttina sar aperta in pieno Decurionato , e tutte
fornire il contingente designato per quel dato anno.
Non sar presa la terza classe , laddove la prima e le memorie saranno esaminate e discusse ad una ad li
na. Se si verifica, che taluno era stalo omesso per fatto
seconda sieno bastevoli , e cosi successivamente.
proprio , costui al momento sar trattenuto , e sar il
Il passaggio da una classe all' altra per ragione di
et non potr aver luogo , che da anno ad anno , e
primo a marciare : e colui che si sar reso colpevole
propriamente all' epoca che i Comuni dovranno forma
dell' onjessione , sar punito secondo le leggi.
re le liste per la leva.
10. Nella giornata designala dall' Intendente s fr
uiranno in congresso nella casa comunale il Sindaco, il
5. G' individui che si destinano alla leva, dovran
Decurionato, tutt' i Parrochi del Comune , ed uno due
no esser ben conformali di corpo, e di salute valida.
La taglia non potr esser minore di quattro piedi o tre professori di medicina e chirurgia , uuo de' quali
ed undici pollici , misurato 1' uomo scalzo.
dovr essere assolutamente medico.
Laddove non esista neppure un medico 3 si chiame
6. Saranno esclusi dalla leva:
1. g' impiegati con decreto reale , che abbiano un r dal Comune contiguo.
soldo mensuale maggiore di ducati quindici;
Posti in seduta , e dopo di aver esaurite tutte le
2. gli ammogliati prima dell' et fissala per la 1 avvertenze e memorie ritrovate nella cassetlina a tre
classe;
chiavi , si eseguir il bussolo colle seguenti discipline:
3. i figli di famiglia senza fratelli;
Alla presenza di tutti , e sopra pezzetti di caria di
4" i vedovi con figli ;
egual qualit e misura , si scriver una serie di numeri
5. quelli che sono laureati in medicina o giurispru
progressiva , incominciando da uno fino all' ultimo nu
denza , e nelle scienze fisiche o matematiche , purch mero che corrisponde a quello de' giovani da entrare
nella prima classe. Egualmente si continuer per la se
per n' esercitino le professioni rispettive;
conda classe , il di cui primo numero sar quello, che
6. e coloro che negli esami annuali riportano il pri
mo premio dalle accademie o reali insti luti per le arti seguo dopo P ultimo della prima classe ; e cos si pra
ticher per le altre classi fino all' ultimo numero della
di pittura, scultura, architeltura, incisione e musica.
7. L' essere ascritto a' reggimenti di milizie , alla quinta.
guardia di sicurezza , ed alla forza armata delle finan
Dopo essersi avvolti tulli i pezzetti di carta in for
ze, o di altra dipendenza in qualsivoglia qualit, non
ma cilindrica , separatamente classe per classe , le car
dispensa dall' obbligo della leva.
telle della prima classe si verseranno in un' urna. Gli
8. Le leve si eseguiranno in ogni anno , e per via
individui destinali per la loro et alla prima classe , ad
di bussolo , che avr luogo in ciascun Comune ne' gior
uno ad uno , e coli' ordine stabilito nelle liste del Dcni che saranno indicali da' rispettivi Intendenti.
curionalo , da loro slessi eitrarrauno una cartella dalla

)( 37
tirna. D numero della cartella sar riguardalo tome
quello della chiamala nel Comune. Per quei che non si
trovassero presenti , la cartella sar cslratla dal parente
pi prossimo , ed in mancanza di questi , dal Parroco.
A misura che sar estratta una cartella , il Cancel
liere del Comune segner sopra uno stato , e propria
mente al numero che corrisponder a quello scritto nel
la cartella , il nome e cognome del bussolato , Y epoca
Iella sua nascila, il domicilio, la professione o mestiere,
ed il cognome de' genitori.
Al margine di queste indicazioni si sottoscriver il
lussolato stesso che ha cslralta la cartella , o colui che
avr supplito alla di lui mancanza , vale a dire il pa
rente , o il Parroco. Se il bussolato , o il parente nou
Sapessero scrivere , scriver il Parroco..
Terminata interamente 1' estrazione delle cartelle
della i classe , si passer alla seconda , e cosi successi
vamente sino alla quinta.
Con tale metodo verr stabilito uno stato progres
sivo di tuli' i bussolati dal primo fino all' ultimo senza
eccezione.
11. Compilato cosi lo sialo generale di tuli* i bussolali , saran trattenuti tanti primi chiamali , contando
dal numero j per quanto sar il duplo della quota che
dovr dare il Comune.
Dopo ci restando i suddetti in congresso , avr
luogo la scelta de' sorliti , per formare la quota che dee
marciare.
Incominciando dal primo , e progredendo successi
vamente , si esamineranno le circostanze fisiche , e la
taglia di ognuno. Laddove, a giudizio dei professori, si
trovassero delle eccezioni prevedute da' regolamenti , si
accetteranno queste provvisoriamente , dettagliandosi in
vao stalo separato. Si compir per 1' ascrizione della
quota per ordine di numeri , aumentandola .di un nu
mero equivalente a quello degli eccezionali.
12. Nel giorno susseguente a quello del bussolo,
g' individui destinali per la quota del Comune , com
presi gli eccettuali , partiranno pel capoluogo della Pro
vincia.
Il Consiglio di recitazione dovr riesaminare tutti
g' individui della quota di ciascun Comune. Far anco
ra le sue osservazioni sopra gli eccettuali ; e trovando
ne- qualcuno che meriti Y esclusione , gli si rilascer un
foglio che indichi il motivo.
Affine di rendere questa esclusione definitiva, e to
gliere qualunque cagione di richiamo , questo foglio do
vr essere solloscrillo dal Comandante generale della di
visione , il quale si porter ne' capiluoghi delle Provin
cie all' epoche che verranno indicate dal Coniando su
premo.
Quante volte i Comandanti generali saranno di pa
rere contrario , le loro osservazioni unitamente a quelle
del Consiglio di reclutazione , saranno solloposte al Co
mando suddetto per la finale decisione.
Senza la contrarivisla , e foglio di esclusione defi
nitiva , non saran riputate valide le prime esclusioni.
Laddove un individuo eccettuato nella prima rivista,
sar poi nelP ultima trovato atto al servizio jnjlilare^, co
stui marcer pel corpo cui fu destinata la quota del suo
Comune , e sar escluso 1' ultimo numero che era stato
chiamato in rimpiazzo dell' eccc/.ioualo.
i.3. Qualunque allra quistione che possa insorgere,
sar giudicala in ultimo appello dal supremo Comando ,
il quale dovr conoscere tulio il lavoro della leva.

i4- Le quote de' rispettivi Comuni , rellificate coirn


sopra, formeranno il contingente della Provincia , che
dovr riguardarsi come parte integrale dell' esercito. Ma
siccome non tutti dovranno marciare al momento , cosi
si passer ad un secondo bussolo nel capoluogo della
Provincia.
Questo bussolo si eseguir colle formalit prescritte
nell' articolo io , riponendosi in un' urna un numero
di cartelle corrispondenti a quello del contingente di
tutta la Provincia.
Lo stalo redatto nel secondo bussolo assegner con
progressione numerica il destino , che ciascuno dovr
avere.
I primi numeri , a conlare dall' uno , marceranno
pe' corpi o battaglioni attivi ; e quelli che. sopravan
zeranno , formeranno la riserva della Provincia , e sa
ranno rimandali a casa cou una palentiglia , nella qua
le verr indicala la filiazione , ed il numero d' ordine
del 2 bKSSolo , che sar quello della chiamata a mar
ciare.
II duplicato degli stali , per quelli che marceranno
e per gli altri che restano in riserva , sar rimesso al
Comandante generale della divisione del Comando su
premo.
15. La leva per la Citt di Napoli sar distribuita
ne' diversi quartieri , come se ogni quartiere formasse
un particolar Comune.
16. G' individui domiciliali fuori del loro paese na
tivo marceranno pel Comune , ove fanno domicilio.
17. Ogn' individuo eh' assente , avr la facolt
di cambiare il proprio numero con quello di un altro ,
purch questo cambio sia stipulalo in presenza de' fun
zionari incaricati della formazione delle liste , che non
sia stalo preceduto da alcuna violenza , u seguito ne
sia pregiudizio ad alcuno.
x8. In una famiglia, ove sieno due 0 tre figli ma
schi , non se ne potr prendere che uno solo per 1' ar
mata ; al di l di tre , non se ne potranno prendere
che due ; e gli altri non potranno mai far parte della
leva , ma potranno essere ammessi da volontari , o per
cambi.
Tulli per dovranno entrare nel bussolo, se la leg
ge ve li chiami ; ed uscito a sorte uno o due fratelli .
gli altri s' intender che non debbono essere pi bussolati.
ig. Un individuo qualunque che sia sortito al bus
solo, e voglia farsi rimpiazzare , lo potr fare ne' pri
mi quattro mesi dell' anno, sia che gi faccia parte di
un corpo , o che sia ritornato a casa con palentiglia.
Il cambio per che sar presentato dovr essere
della stessa Provincia , non dovr appartenere a veruna
delle cinque classi , dovr essere pienamente conosciuto
nella medesima , e dovr avere le qualit da entrare
nella cavalleria o nei corpi facoltativi , ove servir per
nove anni,
Se per il cambio, dopo di essere slato ammesso al
corpo , 'diserter nel corso de' primi quattro auni del
suo impegno , allora il rimpiazzato sar tenuto a mar
ciare o a dare un altro cambio.
20. Un bussolalo si potr fare rimpiazzare dal fra
tello. Se per costui verr chiamato nelle leve successive,
allora il rimpiazzato sar tenuto a servire pel fratello.
21. I refrattari, cio quelli che non si presenteranno
all' epoca stabilita pel bussolo del Comuue , o che sor
titi al bussolo evaderanno prima di essere arrivali al cor

)( ss )(
Sulla proposizione del nostro Capitan generale ec
po , di cui debbano far parte . saranno obbligali al S( r- g
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
vizio per nove anni.
Se un individuo soggetto alla leva o ritornato a
.Art. 1. Tutt' i so ito-uffizi ali e soldati de' corpi aiti
casa con palentiglia , arrester un disertore dell' arma
vi , da portabandiera inclusivamente in sotto* , i quali
ta , sar sciolto dall' obbligo di servire. Se pi di uno dopo aver servito pe' primi sei, otto o nove anni , se
ne avranno seguito 1' arresto , sar esentato colui che condo 1' arma alla quale appartengono , s' impegnano
di con tino are il servizio fine al dodicesimo anno , indi
principalmente avr dato luogo all' arresto.
pendentemente dal premio del ringaggio gi stabilito ,
Le vertenze che potranno sorgere su questo artico
lo , saranno risolute dal Consiglio di reclutazione della useranno del distintivo di anzianit di servizio.
Provincia , alla quale appartengono i catturanti.
2. In conseguenza del precedente articolo 1' anzia
nit di servizio , che finora era stata ripartita in duo
ao.Quelle Provincie , cui sono assegnali de reggimen
ti di fanteria, rimpiazzeranno regolarmente i vli di essi periodi , nel tratto successivo lo sar in tre, vale a dire:
cogF individui delle riserve , le quali si completeranno
1. periodo , dopo il primo impegno fin al dodicesi
da bussolati della Provincia , secondo 1' ordine stabilito mo anno compilo di servizio :
nel bussolo della Provincia stessa. Si eccettua il caso
2. periodo , dopo dodici anni ed un giorno di servi
della diserzione dall' armala , nel quale il disertore sar zio :
immediatamente rimpiazzato dal proprio Comune , cio
3. periodo , dopo dicibtfo anni ed un giorno di scr-dall' uomo del suo Comune , che si trova il primo a vizio.
marciare nel ruolo dei bussolo della Provincia i e lad
La tabella annessa all' originale del presente decre
to disegna i distintivi che ciascun individuo dovr usa
dove non si trovasse pi un individuo del Comune nel
ruolo della Provincia , sar rimpiazzato dall' uomo , che re , secondo il periodo di sua anzianit di servizio.
si trova il primo nel ruolo di luti' i bussolati del Co
3. Resta sempre fermo quanto si prescrive nel ca
pitolo VI del regolamento de' 18- di dicembre 1816 ,
mune.
circa il soprassoldo da darsi a coloro che hanno termi
Le quote delle altre Provincie , alle quali non so
no assegnati reggimenti , saranno ripartite nel modo pi nato il dodicesimo, e poi il diciottesimo anno di servizio.
4- U nostro Consigliere Segretario di Stato ec.
equo.
I vti della cavalleria , der corpi facoltativi , ed al
Firmato FERDINANDO,
tri che non sono addetti particolarmente a Provincie,
saranno rimpiazzati da tutte le Provincie.
Tulte queste ripartizioni debbono essere combinate
in modo , che il numero di reclute che dee fornire ogni
( Num, 18. > SIRACUSA 3o APRILE 1818.
Provincia sia proporzionato alla sua popolazione , ed
equilibrato sul contingente che debbono dare i- rispettivi
Decreto perch il Comando delle piazze di & classe
reali domini.
venga in avvenire affidato a Capitani,
In conseguenza il Comandante in capo dell' arma
ta ih ogni anno , e con anticipazione , far conoscere
Napoli 6 marzo 181 8.
al Consiglio di reclutazione la quota che dovr dare cia
scuna Provincia colla designazione de' corpi , dando di
FERDINANDO I. CCr
Tolta in volta le analoghe istruzioni.
23. In circostanze straordinarie , in casi di guerra
Sulla proposizione del nostro Capitan generale or
c simili , ci riserbiamo emanare le modifiche o ecce
ganizzatore del ramo militare ;
zioni che il bisogno esiger temporaneamente per qual
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
che articolo della presente legge..
Art. 1 . Resta determinato in massima , che i Co
Vogliamo e comandiamo, che questa nostra legge ec.
mandi
delle piazze di quinta classe all' avvenire saranno
II nostro Ministro Cancelliere del Regno ec.
conferiti
esclusivamente a' Capitani,
Firmato FERDINANDO,
Il soldo mensuale di questi Comandi , che finora
stato di ducati ventinove T sar di ducati tenta.
2. In conseguenza del precedente articolo i Capita-^
ni che attualmente comandano le suddette piazze di quin
(Num. 17. ) SIRACUSA 3o APRILE 1818,
ta classe , dal primo dell' entrante aprile in poi avran
Decreto relativo a" sotto-uffiziali e soldati, che dopo no per soldo ducati 3o,
aver compiuto il servizio, s impegnano a continuarlo.
3. Le piazze di quarta classe, che fin oggi erano
destinale soltanto per fa classe de' Capitani , in seguito
lo potranno essere anche per quella de' Maggiori ; ma
Napoli 6 marzo 18 18.
tanto pe' Maggiori , quanto' pe' Capitani , il soldo sar
sempre lo stesso che le tariffe i vigore assegnano ai
FERDINANDO* I. eCV
Comandanti di piazza di quarta classe r
Considerando di quanto interesse sia il conservare
4. Il nostro Consigliere Segretario di Sialo ec.
nell' armata soldati instatiti gi avvezzi al mestiere del
le armi ;
Firmato FERDINANDO,
Visto il capitolo VI del regolamento' di amministra
zione militare de' 18 di dicembre 1816 j
Essendo necessario il determinare i distintivi che
mettano in evidenza i diversi periodi di anzianit di serYi'zio i
1U

)( % )(
MAGGIO 1818

<!S'um. 19.) SIRACUSA 8 MAGGIO 1818.


far ne' domini di qua del Faro nel modo debito, e ri
Legge ordinante l' osservanza e V esecuzione del Con
cercato prima il consenso delle parli che vi avranno
cordato stabilito e cfiucluso tra S. 31. e la S. ti interesse, una nuova circoscrizione di Diocesi. Nel de
terminarla si avr riguardo al comodo de' fedeli , ed in
Sede.
FERDINANDO I. *C.
particolar modo al loro spirituale vantaggio. Tra le Se
di, che o per troppa scarsezza di rendite, o per 1' oscu
Restituito Noi col divino favore Su questa parie rit de' luoghi, o per altri ragionevoli motivi non po
de' nostri reali domini, rivolgemmo i nostri ,primi sguar
tranno conservarsi , le pi antiche e le pi insigui si
di sullo stato Iella nostra sacrosanta religione, e vedem
conserveranno come concattedrali.
mo il bisogno di dirigere (ulte le nostre cure al rior
Ne' domini poi di l del Faro si conserveranno lut
dinamento delle cose ecclesiastiche , che durante la no
to
le
Sedi arcivescovili e vescovili , che .attualmente vi
stra assenza erano state nella calamit de' tempi ne
esistono; e di pi, affine di provveder meglio al comodo
glette.
ed al vantaggio spirituale de fedeli, ne sar accresciuto
A .questa nostra aollee'iUidino ha corrisposto con tut
il numero (a).
ta la purit del suo evangelico zelo il Santissimo Som
I territori di alcune Abbadie, nullius dioecesis, sia
mo Pontefice Pio VII. Quindi stato colla pi viva alacril del nostro real animo felicemente conchiuso tra Ser la loro picciolezza, sia per la tenuit delle loro renite, sia per la perdita che ne hanno fatta, verranno di
Noi e la Salitila Sua solenne Concordato , il di cui te
concerto uniti a quelle Diocesi, entro i cui confini si tro
nore il seguente,
veranno nella nuova circoscrizione.
Le Abbadie concistoriali, le quali si ritrovano colla
CONCORDATO
rendila
al di l di cinquecento ducati annui , rimar
FRA SUA SANTIT* PIO TU. SOMMO PONTEFICE,
li
ranno
senza
essere aggregale. I fondi delle allre mino
E SUA MAEST' FERDINANDO I. RE DEL REGNO DELLE DEE
ri della rendila suddetta, quando non sieno di giuspaSicilie, ec. ec.
dronalo , o si aggregheranno ad allre Abbadie ecclesia
stiche fino alla indicata somma di ducali cinquecento, o
Jn nome della Santissima Trinit
Sua Santil il Sommo Pontefice Pio VII , e S. M. ne sar disposto in favore de'Capitoli e delle Parrocchie.
Questa disposizione non riguarda le Commende de
Ferdinando I. Re del Regno delle due Sicilie animali
gli
ordini
militari,
da un esitai desiderio di riparare i disordini , che nelle
4.. Ciascuna mensa vescovile del Regno non potr
materie ecclesiastiche si sono introdotti nel Regno, han
no determinalo di comune accordo di stabilire fra loro avere una rendita minore di annui ducati tremila in be
ni stabili, libera da pubblici pesi.
mia nuova convenzione.
La Santit Sua di concerto con S. M. assegner al
Qnindi Sua Santil il Sommo Pontefice Pio VII. ha
pi
presto
possibile tali dotazioni in favore di quei Ve
nominato suo plenipotenziario l' Emincntissimo Signor
Ercole Consalvi Cardinale della S. R. C. Diacono di S. scovati, a' quali sar applicabile la presente disposizione.
5. Ciascuna Chiesa, sia arcivescovile , sia vescovile
filaria ad Mar.lt/res, suo Segretario di Stato,
E S. M, Ferdinando I. Re del Regno delle due avr il suo Capitolo e seminario , a' quali sar conser
vata se sufficiente , o accresciuta se mancante in parte,
Sicilie, l'Eccellentissimo Signor D. Luigi de' Medici Ca
valiere del real ordine di S. Gennaro , Grancroce dei e se fosse necessario anche per intero assegnata una
sufficiente dote in beni stabili.
reali ordini di S. Ferdinando e del Merito , e Costanti
Ciascuna Dignit del Capitolo metropolitano di Na
niano di S. Giorgio , e dell' Imperiai ordine di S. Ste
fano d' Ungheria , suo Consigliere e Segretario di Slato poli non avr meno di ducati cinquecento di annua ren
dila, e gli altri Canonicali non meno di ducati quattro
Ministro delle finanze,
cento.
I quali dopo avere mutuamente cambiate le rispet
Le Dignit de' Capitoli delle allre Chiese arcivesco
tive plenipotenze, hanno convenuto ne' seguenti articoli.
Art. 1. La religione cattolica apostolica romana vili, e vescovili, che nella nuova circoscrizione verranno
la sola religione del Regno delle due Sicilie ; e vi sar stabilite nella parte del Regno di qua del Faro non do
sempre conservata con tutti i dritti e prerogative che le vranno aver meno di ducati cenlottanta di annua ren
competono, secondo 1' ordinaziouc di Dio , e le sanzioni dila; i Canonicati non meno di ducati cento.
Questa disposizione non comprende i Canonicati di
canoniche,
padronato
regio, ecclesiastico, e laicale, i quali si con
2. In conformit dell' articolo precedente l' insegna
serveranno nello stato in cui sono , a meno che da' ri
mento nelle regie universit, collegi, e scuole , si pub
bliche che private , dovr in lutto essere conforme alla spettivi patroni non se ne vogliano nelle debite forme
aumentare le rendite.
dottrina della medesima religione cattolica.
I seminari saranno regolati, e le loro rendile am
3. Riconosciutasi nella convenzione del 17 il la
ministrate
a tenore del Concilio di Trento.
necessit di venire alla unione di parecchi piccolissimi
Vescovati, doyc i Vescovi non possono mantenersi colla
decenza dovuta; e questa unione che allora non fu esa
(a) La circoscrizione delle nuove Diocesi fu comuni
gitila, essendo ora divenuta anpor pi necessaria per la
cata dal Governo con ministeriale del /4 setteni'
maggiore decadenza delle suddette ed altre meuse ; si
re 1818.

)( 60 )(
6. Le rendile delle Chiese da unirsi si applicherai!
ria , o per promozione a qualche dignit ecclesiastica ,
no a quelle Chiese , che nella nuova circoscrizione si o canonicato conferito dalla Santa Sede, le quali saranno di collazione non li tic ia (a).
conserveranno, meno che altri casi urgenti delle suddette
Chiese da riunirsi richiedessero altra applicazione eccle
12. Tulli i beni ecclesiastici non alienati dal Go
siastica, da farsi coll'intervento dell'autorit della S.Sede.
verno militare, e che al ritorno di S. M. si sono trova
I Capitoli di queste Chiese, che nella nuova circo
ti nell' amministrazione del cos detto Demanio, sono rescrizione non saranno conservate, ricercalo prima il con
stilnili alla Chiesa.
senso degl' interessati, saranno convcrtiti in Capitoli col
Segnila la ratifica del presente Concordalo, la mas
legiali, e la loro rendita rimarr tal quale si trova nel
sa dogli anzidetti beni sar interinamente amministrata
da quattro sceltissimi soggetti , due de' quali verranno
lo stato presente.
nominali da Sua Santit , c due dalla Maest Sua ; e
7. Le Parrocchie, le quali non hanno una sufficien
te congrua , avranno un supplimento di dote in tale pro
questi dovranno fedelmente amministrarli , finche non
porzione, che le cure al di sotto di duemila anime non
sieno nel modo debito destinali ed applicati.
abbiano meno di ducati cento annui ; quelle al di sotto
13. Essendo stata alienala sotto il Governo militare
di cinque mila anime , ducali cencinquanta : le altre
ne' domini di qua del Faro non poca parie di beni ap
finalmente di cinquemila anime in sopra non meno di
partenenti alla Chiesa, e la M. S. per opporsi con tutti
gli sforzi possibili alla incursione nemica , essendo stata
ducati dugento annui.
Sar a carico de' rispettivi Comuni il mantenimento costretta anch' essa tanto in Napoli , prima che seguita
della Chiesa parrocchiale e del sotloparroco , qualora fosse la invasione de' detti domini, quanto in quelli di
l dal Faro, onde impedire che fossero invasi , ad alie
non vi sieno rendile addette a questo line: e per la si
curezza se ne assegneranno i fondi , o tassa privilegiata nare una piccola quantit di fondi ecclesiastici, con ave
re assegnalo a' possessori ecclesiastici ne' suddclli domini
nel pagamento.
di l del Faro per la dovuta iudennizzazione, altrettante
Questo articolo non comprende le Chiese par/oc
rendile civili; quindi ad istanza della Maest Sua, ed achiali di giuspatronalo regio, ecclesiastico , e laicale ca
nonicamente acquistato, le quali saranno a carico dei vuto riguardo alla pivbbliea tranquillit, che alla religione
sommamente importa di conservare , Sua Santit dichia
rispettivi patroni.
Neppure. vi restano comprese le Chiese ricetlizic , ra che i possessori di tutti gli anzidetti beni non avranr
no alcuna molestia n da se , n da' romani Pontefici
sieno numerale, sieno innumerate, i Capitoli , e le Col
suoi successori ; e che in conseguenza la propriet degli
legiate con cura di anime, avendo la loro congrua nel
stessi beni, le rendite, e i diritti a quelli annessi saran
la massa comune.
8. La collazione delle Abbadia concistoriali, che non no immutabili presso i medesimi , e quelli che hanno
causa da loro.
sono di regio patronato , spetter sempre alla Santa Se
de, che le conferir ad ecclesiastici sudditi di S. M.
14. - Le attuali ristrette circostanze economiche del
patrimonio regolare non alienato, e trovato da S. M. al
I benefizi semplici di libera collazione con fonda
zione ed erezione in titolo ecclesiastico saranno confe
suo ritorno nell'amministrazione del cos detto Demanio,
riti dalla Sania Sede e da' Vescovi , secondo la distin
non permettendo di ripristinare tutte le case religiose
zione de' mesi , ne' quali la vacanza succeda ; cio da dell' uno e dell' altro sesso, le medesime verranno ripri
gcnuaro al giugno dalla Santa Sede , e da luglio al di
stinate in quel maggior numero, che sar compatibile
cor mezzi di dotazioni , e specialmente le case di quegli
cembre da' Vescovi. La provvista sar sempre in perso
ne di sudditi di S. M.
insti luti , che sono addetti alla istruzione della giovent
9. Si rassegner sollecitamente al Santo Padre la nella religione e nelle lettere , alla cura degl'infermi ,
nota delle Abbadie, come si ritrova nella Curia del Cap
ed alla predieazione.
pellano maggiore , che sono di nomina di S. M., e la
I beni de' Regolari possidenti non alienati, saranno
nota di quelle che non sono di regio patronato. Que
con debita proporzione riparliti fra i Conventi da ria
ste note potranno iu seguito di concerto rettificarsi.
prirsi senza avere alcun riguardo a' titoli delle antiche
ro. 1 Canonicati di libera collazione, tanto de'Capi- propriet, che in vigore del presente articolo lutti re
toli cattedrali , che de' collegiali , si conferiranno rispet
stano estinti.
tivamente dalla Santa Sede, e da' Vescovi; cio nei pri
I locali religiosi non alienati , eccettuali quelli in
mi sci mesi dell' anno dalla Saula S. de , e ne' secondi teramente addetti ad usi pubblici , se per mancanza di
sei mesi da' Vescovi .
mezzi non potranno ripristinarsi, formeranno parte del
La prima Dignit sar sempre di libera collazione patrimonio regolare; ed essendovi l'utilit del dello pa
della Santa Sede.
trimonio potranno anche alienarsi colla condizione , che
11. La Santit Sua accorda a'Vescovi del Regno il il prezzo che se ne ritrarr , debba surrogarsi in van
diritto di conferire le Parrocchie , che verranno a vaca
taggio del patrimonio medesimo.
re in ogni tempo. Previo il concorso nelle Parrocchie di
Si aumenter il numero de' Conventi tuttavia esi
libera collazione , i Vescovi le conferiranno a' soggetti stenti de' religiosi osservanti , riformati , alcantarini , e
fra gli approvati, ch'eglino giudicheranno i pi degni. cappuccini, qualora le circostanze, ed i bisogni delle po
Nelle Parrocchie poi di giuspalronato ecclesiastico, pre
polazioni lo richieggano.
messo pure il concorso , daranno l'inslituzione a quelli,
Fissate le rendile e le localit gi enunciate, sar
che il patrono ecclesiastico presenter come i pi degni libera la vestizione di novizi degli ordini regolari possi
fra gli approvali dagli esaminatori. Finalmente nelle denti e delle monache , in proporzione dc'mezzi di sussi
Parrocchie di giuspalronato regio e laicale , il Vescovo stenza : come allo stesso modo sar libera la vestizione
isliluir il presentalo , purch nelT esame sia rinvenuto de' novizi pe' religiosi mendicanti.
idoiieo.
5i eccettuano le Parrocchie, che vacheranno io cu- (a) V. rescr. del 2S ottobre /SiS e srj novembri

)(
Le doti delle fanciulle che si monacheranno , sa
ranno impiegate in favore del raonistero , secondo le di
sposizioni canoniche.
Tutti i religiosi s mendicanti , che possidenti , che
saranno ripristinati , egualmente che quelli che esistono
dipenderanno da' loro rispettivi superiori generali.
A' religiosi di quegli ordini regolari possidenti , che
si riammetteranno ne' domini eli qua del Faro , ottenen
do 1' indulto apostolico di secolarizzazione , e non essen
do provveduti di benefizio ecclesiastico , il Governo per
conto dell' Erario continuer a titolo di patrimonio la
pensione , di cui ora godono, finch sieno provveduti di
un corrispondente benefizio o cappcllania. A' religiosi
poi di quegl' instituti , che non potranno ripristinarsi, il
Governo continuer indistintamente il pagamento delle
loro attuali pensioni.
li). La Chiesa avr il diritto di acquistare nuovi
possedimenti : e qualunque acquisto faccia di nuovo sa
r suo proprio , e goder dello stesso diritto , che le
antiche fondazioni ecclesiastiche.
Questa facolt s' intende da ogg' innanzi , e senza
che sia di pregiudizio agli elTctli legali delle leggi di
ammortizzazione , che sono stale in vigore finora , ed
alla esecuzione delle suddette leggi anche in futuro pei
casi non ancora consumati , e per le condizioni non an
cora verificate ().
(a) Sorlo il dubbio se f/tiesto articolo era stalo rivocalo dalle disposizioni contenute negli articoli
81G e 861 del codice p. 1 , S. M. a 22 g'"go
tStg si degn dar fuori il seguente rescritto :
( Eccellenza In veduta di una rimostranza del
c Commissario Pontificio , per la esecuzione del Con< cordato , con cui rassegn il dubbio insorto nello
c animo di taluni , cio se l' intenzione di S. M.
1 nel prescrivere le disposizioni inserite negli arti coli 826 ed 80 1 della prima parte del Codice per
t lo Regno delle due Sicilie potesse essere slata di
1 sottoporre alle medesime i corpi , e gli slabilit men ecclesiastici e canonici confermali coll'ar ticolo ili del Concordato , S. M. nel Consiglio
t de' 22 giugno 1819 si degn di autorizzarmi a
t dichiarare, coni' eseguii , al suddetto Commissario
t Pontificio , che le disposizioni contenute negli ar1 ticoli 826 ed 861 della prima parte del Codice
c per lo Regno delle due Sicilie non derogano in
1 niente alla disposizione contenuta nell' articolo ii
c del Concordato tra il Santo Padre e la M. S.
c Ora lo stesso Commissario Pontificio esponendo ,
t che la sinistra interpetrazionc dogli enunciali ar1 ticoli del Codice invalsa nei reali domini al di
c l del Faro , e presso di quei Tribunali si ha
t come derogatoria del Concordato , il che cagio( ne di disordini , ha domandato di comunicarsi al
e Ministero di Sicilia la suddetta dichiarazione dei
t 22 gingilo 1819 per sua intelligenza e regolat mento.
t E S. M., cui nel Consiglio ordinario di Stalo dei
25 dello spirante mese ho rassegnato una tal do( manda, mi ha ordinato di comunicare a V. E. ,
t come adempio , la espressala dichiarazione de' 22
1 giugno 1819. Napoli 3i luglio 1822.
t Avendo io fallo presente questo rescritto a S. M.
< nel Consiglio di Stato di ieri, la M. S. si de1 gnau ordinare di parteciparsi lo stesso a V. E,

Non potr farsi soppressione aleuna, 0 unione del'


le fondazioni ecclesiastiche senza 1' intervento dell' auto
rit della Sede apostolica , salvo le facolt attribuite ai
Vescovi dal sacro Concilio tridentino.
16. Le luttuose circostanze de' tempi non permet
tendo , che gli ecclesiastici godano 1' esenzione de' pub
blici pesi regi e comunali ; Sua Maest promette di far
cessare 1' abuso ne' passati tempi introdotto , per cui gli
ecclesiastici , e i loro beni venivano pi gravali dei lai
ci stessi ; che anzi a' momenti felici di maggiori risorse
dello Slato dal religioso Sovrano si supplir con elar
gizioni in vantaggio del Clero (b).
17. Rester soppresso il cos detto monte frumenlario eretto in Napoli , o sia la regia amministrazione
degli spogli e delle rendile delle Mense vescovili , Abbadie , ed alti-i benefizi vacanti.
Appena eseguita la nuova circoscrizione delle Dio
cesi , si stabiliranno in vece in ciascuna di esse delle
amministrazioni diocesane composte da due canonici, che
il Capitolo sia metropolitano , sia cattedrale , elegger
e rinnover di Ire in tre anni per pluralit di voti , c
da un regio Procuratore , clic verr nominato da Sua
Maest.
A ciascuna amministrazione preseder il Vescovo, o
il di lui Vicario generale ; e nel tempo di sede vacante
il Vicario capitolare.
L' Ordinario e Sua Maest per mezzo del suo re
gio Ministro erogheranno di concerto i fruiti percepiti
f
t

( come io nel real Nome eseguo ) coli' incarico


di comunicarlo al Procuratore generale presso cotesta Suprema Corte di giustizia. Napoli 7 agosto 1822.
V. pure il decreto del 4 aprile i83o su mezzi, oti
ti' estendersi la vigilanza de' Consigli generali de
gli ospizi per lo adempimento delle disposizioni
in favore degli stabilimenti di beneficenza e simili..
(b) In dichiarazione di questo artcolo con ministeria
le del 3o marzo 1818 fu scritto quanto segue:
1 Neil' articolo ifi del Concordato tra la S. Sede e
f S. M. stabilendosi che per le luttuose circoslan( ze de' tempi gli ecclesiasliei non debbano godet re della esenzione de' pubblici pesi regi e comu( nali , ella disporr che la quantit di esito rit portata nello slato passivo de' rispettivi siali di( scussi per la franchigia del Clero , conosciuta
t sollo il nome di Scosciato, sia considerato come
t avanzo da non potersene per fare uso , senza
una mia particolare autorizzazione. *
/ arie domande frattanto avanzaronsi per ottenere
la esenzione de pubblici pesi , ed oltre a quella
dei Riformati di S. Antonio di Padova e del
Preposto della f 'en. Grolla di S. Rosolia di Pa
lermo , di che trutta la ministeriale inserita
a pag. ij reclamarono sull'oggetto i Parrochi di
Palermo a nome del Clero secolare e regolare e di
tulle le Comunit religiose , non che que Padri
Cappuccini ; ma con due rescritti del 2j novem
bre /8/g fu risoluto rimanere diffnilivainente abolite le prete-se prestazioni delle Scasciali ; e di
non aver luogo la voluta esenzione dalle pubbli
che gravezze , salvo le assegnazioni che pe' soli
stabilimenti laicali di beneficenza posson tempo
raneamente aver luogo negli stali discussi d Co
muni.

da* sopraddetti vacanti a benefizio delle Chiese, degli ospedali , de' seminari in sussidi caritativi , ed in altri
usi pii. Sar per riservata la met delle rendite delle
Mense vescovili vacan.ti in favore del futuro Vescovo.
La risoluzione tuttora vigente di depositare pel so
praddetto monte fruraentario la terza parte delle rendi
te de' Vescovadi e benefizi , sotto il nome di terzo pen
sionabile , in forza del presente articolo resta abrogata;
senza che per questo gli attuali pensionali rimangano
privi delle pensioni , delle quali sono in possesso.
AH' occasione delle proviste de' Vescovadi, e bene
fzi di nomina regia , continuer ad ammettersi la riser*
va delle pensioni , secondo le formp canoniche. I nomi
nati da Sua Maest a tali pensioni otterranno dalla San
ta Sede le corrispondenti Bollo apostoliche , colle quali
saranno abilitati a percepirle , vita loro naturale duran
te ; rimanendo dopo la loro morte libero di tal peso il
Vescovato , o benefizio 5 a carico del quale erano state
riservate,
18. Sua Santit sopra alcuni Vescovadi, ed Abbadie del Regno , che verranno stabilite , si riserva in
perpetufim dodicimila ducali annui di pensioni , delle
quali il Romano Pontefice pr tempore disporr a suo
piacimento in benefizio de' suoi sudditi dello stato eccle
siastico,
ig. I benefici ed Abbadic situate nel Regno delle
due Sicilie, i di cui frutti p in parte , o in tutto , si
trovano applicali a persone ecclesiastiche , ed a varie
Chiese e collegi, monasteri e pie case di Roma , e di
altri paesi dello slato ecclesiastico , dovranno continuare
ad essere applicati per lo stesso uso. Questa disposizio
ne non comprende i benefizi ed Abbadie di regio padro
nato , n quelli i di cui beni sono alienati.
B0. Gli Arcivescovi ed i Vescovi saranno liberi nello
esercizio del loro pastorale ministero , secondo i sacri
canopi.
Riconosceranno nel loro foro le cause ecclesiasti
che , e principalmente le cause matrimoniali , che giu
sta il canone 12. sess. aA-- del sacro Concilio tridenti
no spettano a' Giudici ecclesiastici , e porteranno su dj
esse sentenza. Non sono coniprese in questa disposizione
le cause civili de' Chierici , pome per esempio , quelle
di contratti , debiti , eredit , le quali saranno conosciu
te e definite da' Giudici laici.
Castigheranno colle pene stabilite dal sacro Conci
lio di Trento o altre , che giudicheranno opportune , i
Chierici degni di riprensione , o che non portino l'abito
chericale conveniente alla loro dignit , e al loro ordine ,
salvo il ricorso canonico, e li rinchiuderanno ne'seminari,
e nelle case de'regolari. Procederanno eziandio colle cen
sure contro qualunque tra' fedeli , che sia trasgressore
delle leggi ecclesiastiche , e de' sacri canoni.
Non saranno impediti dal fare le sacre visite delle
rispettive loro Diocesi , e ad Umilia Apostolorum , e
dal convocare i Sinodi diocesani,
A' medesimi Arcivescovi e Vescovi sar libero di
comunicare col Clero e col popolo diocesano per dovere
dell' officio pastorale; pubblicare liberamente le loro istru
zioni sulle cose ecclesiastiche ; ordinare ed inumare le
preghiere pubbliche , ed altre pie pratiche , quando lo
richieder il bene della Chiesa , o dello Slato , o del
popolo.
Le cause maggiori spetteranno al Sommo Pontefice,
ai. Gli Arcivescovi e Vescovi promoveranno a' sa
cri ordini , previo il prescritto esame , e quando sieuo II

6a )(
provveduti del debito patrimonio , o di altro dritto 09.
ponico , quei chierici che giudicheranno necessari , 9
utili alle loro Diocesi ; colle cautele per , e presenzio
ni contenute nel decreto del 1 luglio 1623 della Sa.
Me. di Gregorio XV , e nel Concordato Benedettino ,
capitolo 4 , che ha per titolo Requisiti de' promovendi;
quali cautele , e prescrizioni non sono derogate col pre
sente Concordato.
Essendo necessario di provvedere al sufficiente soslen.
lamento di ciascun ecclesiastico , che ne' presenti tempi
esige maggiori mezzi ; gli Arcivescovi e Vescovi , da 0
ra in poi aumenteranno la tassa del sacro patrimonio
per gli ordinandi , da costituirsi in beni fondi : la qua*
le non potr essere n iu minor somma di ducati cin
quanta, n maggiore di ottanta,
L' esperienza avendo dimostrato, che nel Regno ac
cade frequentemente , che nel costituire i patrimoni sa
cri, si fanno degli assegni fraudolenti o simulati, o non
liberi da ipoteche ed altri vincoli , per cui gli ordinati
a titoli di tali patrimoni si trovano poi sprovveduti , e
mancanti di sussistenza: ad evitare quindi questo abuso,
dovr per la yerit del fatto costare in forma legale del
la pertinenza , e della esepzione da ogni vincolo d' ipo
teca del fondo o fondi , che dall' ordinando si costitui
scono in patrimonio saero : al qual effetto le curie ec
clesiastiche richiederanno il documento della pertinenza,
e libert del fondo al Tribunale civile della Provincia ,
il quale non potr ricusarlo.
I promovendi a' sacri ordini a titolo di beneficio , 0
cappellania, per essere ordinati dovranno costituirsi un
supplipiento certo fino all'ammontare della tassa dioce
sana, come sopra, quando il fruito di esso beneficio , 0
cappellania fosse minore di detta lassa.
Questa disposizione non comprende le Diocesi, nelle
quali gi fosse stata canonicamente stabilita una tassa
patrimoniale maggiore , a riguardo delle quali non avr
luogo alcun cambiamento.
22. Sar libero di appellare alla Santa Sede,
23. La comunicazione colla S. Sede de' Vescovi ,
Clero, e popolo su tutte le materie spirituali, e gli og
getti ecclesiastici, sar pienamente libera ; e per conse
guenza le circolari , leggi e decreti del liceat scriere
sono rivocali.
24" Ggni qualvolta gli Arcivescovi e Vescovi , nei
libri introdotti , o che s'introducano stampati, o che si
stampano pel Regno , troveranno qualche cosa contraria
alla dottrina della Chiesa, ed a' buoni costumi , il Go
verno non ne permetter la divulgazione,
25. S. M, sopprime la carica di regio Delegato
della giurisdizione ecclesiastica,
a6. La Curia del Cappellano maggiore e la sua
giurisdizione si conterr ne' limili della costituzione di
Benedetto XIV. che comincia Conventi, e del susseguen
te Motuproprio dello stesso Pontefice sul medesimo og
getto.
27. La propriet della Chiesa sar sacra ed invio
labile ne' suoi possessi ed acquisti.
28. In considerazione della utilt, che dal presente
Concordato ridonda nella Religione e nella Chiesa, e per
dare un attestato di particolare affezione alla persona di
S. M. il Re Ferdinando , Spa Santit accorda in per
petuo a lui ed a' suoi discendenti cattolici successori
al trono , 1' indulto di nominare degni, ed idonei eccle
siastici , forniti delle qualit richieste da' sacri canoni ,
a tulli quei Vescovadi ed Arcivescovadi del Reguo delle

due Sicilie , pc* quali Sua Maest finora non godeva


del diritto della nomina ; e a tale effetto lostoch sieno
seguite le ratifiche del presente Concordato , Sua Santi
t far spedire la Bolla d' indulto.
Sua Maest manifester in tempo debito a Sua San
tit i nominati , affinch a tenore de canoni si faccia
no i necessari processi , ed ottengano la inslituzione ca
nonica ne' modi , e forme praticate finora. Prima per,
che 1' abbiano avuta , non potranno in vcrun modo in
tromettersi nel regime , o sia nell' amministrazione del
le rispettive Chiese , alle quali sono nominali.
29. Gli Arcivescovi ed i Vescovi faranno alla pre
senza di Sua Maest il giuramento di fedelt espresso
colle seguenti parole
Io giuro e prometto sopra i Santi Evangeli ob
bedienza e fedelt alla Reale Maest. Parimente pro
metto , che io non avr alcuna comunicazione , n in
terverr ad alcuna adunanza , n conserver dentro o
fuori del Regno alcuna sospetta unione, che tweeia
alla pubblica tranquillit. L se tanto nella mia Dio
cesi , che altrove , sapr, che alcuna cosa si tratti in
danno dello Stato lo manifester a Sua Maest.
30. Quanto agli altri oggetti ecclesiastici de' quali
non stata fatta menzione ne presenti articoli , le cose
saranno regolate a tenore della vegliante disciplina del
la Chiesa ; e sopravvenendo qualche difficolt , il Santo
Padre e Sua Maest si riservano di concertarsi fra loro.
31. Il presente Concordalo sostituito a tutte le
leggi , ordinazioni e decreti emanati finora nel Reguo
delle due Sicilie sopra materie di religione.
32. Essendosi rappresentalo a Sua Santit per par
te della Maest Sua , che attese le attuali necessit del
le Chiese del Regno di qua del Faro , e gli effetti pro
dotti dall' inimica invasione , la convenzione del 174.1
nou pi sufficiente a provvedere a' mali che richieg
gono un indispensabile riparo ; c che altres la parte
de' domini di l del Faro , che la convenzione saddetta
non abbracci , pure bisognosa di provvidenze; e che
d' altronde essendosi de' domini di qua c di l del Fa
ro fatto ora un Regno solo , conviene fissare una rego
la uniforme da osservarsi egualmente nelle Chiese di
amendue i suddetti domini ; resta convenuto che il pre
sente Concordato sostituito al precedente.
33. Ognuna delle alle parli contraenti promette in
suo nome , ed in quello de' suoi successori, di osserva
re esattamente tutto ci che si convenuto in questi ar
ticoli.
34. Le ratifiche del presente Concordato saranno
cambiate in Roma , non oltre lo spazio di quindici gior
ni dalla data del presente.
3i>. Seguita la ratifica del presente Concordalo , si
commetter 1' esecuzione del medesimo a due sceltissimi
soggetti , uno da nominarsi da Sua Santit e l' altro
dalla M.S., i quali saranno muniti dalle rispettive par
ti contraenti delle opportune facolt.
In fede di che i suddetti plenipotenziari hanno sot
toscritto il presente Concordato , e vi hanno apposto i
loro sigilli.
Fatto in Terracina il giorno sedici di febbraro del
l' anno mille ottocento diciotto.
Firmato Ercole Cardinal Co.vsji.ri.
Firmalo - Catauer Lvioi de' Medici.
Ed essendo nostra sovrana volont , che il sopra
scritto Concordalo gi ratilicato per 1 arie nostra il di
a> del passalo mese di febbraro , e per parte della San

tit Sua nel di primo del corrente Marzo , e pubblicalo


dalla medesima Santit Sua nel Concistoro del di 16
dello slesso ir. e -e , abbia il suo pieno effetto.
Sulla proposizione del noslro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio di Slato.
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1. Tutti gli articoli del soprinscrto Concorda
to saranno puntualmente c religiosamente di parola in
parola osservati , ed eseguiti in tutto il nostro Regno
delle due Sicilie dal d della pubblicazione della pre
sente legge.
2. I\ella pienezza del noslro sovrano potere dichia
riamo, che il presente Concordato sostituito a tulle le
leggi , ordinazioni , e decreti emanati finora nel nostro
Regno delle due Sicilie sopra materie di religione.
Vogliamo e comandiamo ce.
Il nostro Ministro Cancelliere ec.
Napoli il di 21 marzo 181S.
Firmato FERDINANDO.
( Num. 20. ) SIRACUSA 8 MAGGIO 1818.
Decreto dichiarante e/te F articolo 22 del Concordalo
non applicabile a privilegi del Tribunale della
Monarchia di Sicilia.
FERDINANDO I. CC.
Visto l'articolo 2 del Concordato del di 16 febbra
ro 1818 fatto tra IVoi, e la Santa Sede.
Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue :
Art. 1. Col suddetto articolo 22 non sono aboliti
i legittimi , e canonici privilegi del Tribunale della Mo
narchia di Sicilia, contenuti nella Bolla del Sommo Pon
tefice Benedetto XIII che lo riguarda.
2. Il nostro Segretario di Stato Ministro ce.
Firmato FERDINANDO.
(Num. ai.) SIRACUSA 8 MAGGIO 1818.
Decreto per regolare V interposizione del regio exequatur su' brevi e sulle bolle spedite dalla Sa/ila
Sede.
rujUAJio 1. ce.
Desiderando che in tutto il noslro Regno si dia
libera e pronta esecuzione a latte le Bolle , Brevi . e
spedizioni della Corte di Roma , e volendo a tale effetto
dare gli ordini opportuni per la pronta esecuzione delle
suddette spedizioni in hrtt' i nostri domini ; veduti gli
articoli 18 e 20 n. 11 della nqslra legge del d 22 di
cembre 1816 , e 1' articolo 23 del Concordalo da Noi
ultimamente fatto con la Santa Sede ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le circolari leggi c decreti riguardanti la
necessit di ottenere il nostro permesso prima di ricor
rere in Roma , conosciuto sotto il nome di liceat seribere 1 sono rivocati,
2. Da osg' innanzi per la interposizione del nostro
reg, cTe<juatur seni' aversi pi ricorso a Noi per la
real segreteria e Ministero di Slato degli affari ecclesia
stici , come finora si praticalo, baster, che le Bolle,
Brevi ed altre spedizioni della Corte di Roma , per le
quali stato finora necessario il noslro regio exequatur,
vengano esibite al nostro supremo Consiglio di canccllc

)( 64 )(
3. Olire 1' abitazione nel Comune devono gli eli
ria per la spedizione del detto regio c.rcquatur , diri
gibili anche avere una propriet, o un' arte, o un me
geudosi le domande al nostro Ministro Cancelliere.
3. La sola prima Camera del detto nostro supremo stiere, che sia equivalente alla propriet.
4- Sotto il nome di propriet si comprende qui non
Consiglio provveder sollecitamente, ed in preferenza di
solo il dominio assoluto e perpetuo delle cose , ina eogni altro affare per la interposizione de' regi exeyualur.
ziandio qualunque diritto anche risolubile sulle cose me
4- Non incontrando dubbio la suddetta Camera in
terporr in dorso della stessa domanda il regio exequa- desime , purch produca la rendita annuale prescritta
nell' articolo li. A questa seconda classe appartengono i
tur colle forinole e clausole , eh' stato sempre solito
censi bullali, i legali annui , le assegnazioni di vita mi
di apporsi. Incontrandosi dubbio, sia per memorie esibi
lizia, ed altre simili prestazioni afficienli alle cose.
te da parti interessate a' termini dell' articolo 18 della
citata nostra legge de' 22 dicembre 1816, sia di uffizio,
5. Nei Comuni maggiori di sei mila anime la pr.
la mentovata Camera rimetter sollecitamente a Noi il priel, che si ricerca per la lista degli eligibili , deve
produrre almeno una rendita annuale di otto once sog
suo avviso per la risoluzione.
gette ai pubblici pesi. Nei Comuni da sei mila a Ir
5 II nostro Consigliere e Segretario di Slato ce.
mila anime si ammette anche quella di sci once annua
Napoli 6 aprile 1818.
li. Nei Comuni minori di tre mila anime basta anche
Firmato FERDINANDO.
una rendita di quallr' once.
6. Perch un'arte , o un mestiere possa riputarsi
equivalente alla propriet , non basta che esso dia un
fruito uguale a quello , che si stabilito nell' artico
(Num. aa.) SIRACUSA 8 MAGGIO 1818.
lo 5. Bisogna che l' incertezza e la mancanza di soli
Si approvano le istruzioni formate in adempimento dit di quesl' introito sia supplita da una comodit mag
dell' articolo 162 del decreto degli 11 ottobre iSij.
giore, e da quel complesso d' interessi, d' opinione, e di
avviamento, che pu legare ad un suolo colui, che non
Napoli 24 marzo 1818.
vi possiede niente di stabile.
7. Questa stessa animcssione di non proprietari nel
niDiiiiiDO 1. ec.
le liste delle grandi popolazioni bisogna avere limiti asSulla proposizione del nostro Segretario di Stato ce.
sai pi stretti di quello , che sia nelle piccole , perch
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
nelle prime la soprabbondauza di persone , che possano
Ari. 1. Le due istruzioni annesse al presente de
presedere alle cose pubbliche con agio e dignit , ri
creto , le quali sono stale formate in adempimento dello sparmia la necessit di chiamarvi delie persone povere ,
articolo 162 del nostro decreto degli 11 ottobre 1817
e dubbie.
sullo stabilimento dell* amministrazione civile in Sicilia ,
8. Applicando i principi stabiliti negli articoli 6 e
sono approvate , e saranno eseguite in que' nostri do
7 nei Comuni maggiori di sei mila anime fra coloro ,
mini , durante Io slato intermedio prescritto dal detto che non sono proprietari, si debbono scegliere per iscri
decreto,
versi nelle liste, soltanto quelli che esercitano arti e
2. I nostri Segretari di Stalo Ministri ec,
professioni liberali, e i capi delle maestranze.
Firmalo FERDINANDO,
0. Si reputano arti e professioni liberali tutte
uclle clic sono eserc tate coli'
oli' opera del solo ingegno
ISTRUZ IONI
senza il lavoro corporale.
10. Si repuiano capi delle maestranze i Consoli ,
Della lista degli eligibili per adempimento dell' arti
i Consiglieri, e quelli che con qualsivoglia altro .titolo
colo 162 del recti decreto degli 11 ottobre iSfj.
hanno autorit sopra i ceti degli artefici. Nei ceti che
Num. 1.
non hanno tali capi, si sceglie il pi comodo , e il pi
slimalo nell' opinione di probit.
TITOLO I.
11. Nei Comuni da sei mila a tre mila anime si
Requisiti degli eligibili.
ammettono alla lista non solamente le persone descritte
Art. 1. Coloro , che debbono essere scritti nella li
negli articoli 8 9 e 10, ma ancora tulli coloro, che eser
sta degli eligibili di un Comune, devono prima d' ogni citano da maestro un' arte o uu mestiere , o che tengo
altro avere la qualit di abitanti del Comune medesi
no un negozio anche di bottega , purch vivano comor
mo (a). S' intendono qui per abitanti non coloro , che damenle nella loro condizione. Vi si aiuincltono anche
sono ivi di passaggio o per un oggetto temporaneo, ma quegli agricoltori , che seminano per conio proprio gli
quelli che vi hanno stabilito il loro domicilio , cio , altrui fondi a tilolo di fitto , di societ, o di altro con
che vi fanno i loro negozi, e vi godono i comodi civili.
tratto, purch le terre da loro seminate non sieno meno
2. Pu qualche volla aversi il domicilio in pi Co
di dieci salme legali.
muni , quando n pi n meno si dimora nell' uno ,
12. Nei Comuni minori di tre mila anime, oltre le
che nell' altro , e n pi n meno si hanno in ciascun
persone notale negli articoli precedenti, si scrivono pure
di essi de' negozi e de' comodi civili. In tal caso colui
gli agricoltori, che coltivano per conio proprio gli altrui
che ha il doppio domicilio , non pu essere scritto che
fondi a titolo di fitto, di societ , o di altro , purch le
in una lista sola, ed obbligalo a scegliere il Comune,
terre da loro seminate non sieno meno di due salme
alla cui lista vuol essere scritto.
legali,
TITOLO II.
Impedimenti.
(a) V. ministeriale del 12 marzo /Sag sulle dichiara
13. Due specie d' impedimenti possono eseludere
zioni di domicilio, che produconsi per ottenere la
dalla lisla degli eligibili. Altri sono necessari , ed asso*
csonerazione della carica di Decurione.

luti, ed operano sempre anche contro la volont delle


persone, che impediscono. Altri sono volontari , ed han
no efTetlo solamente , quando le persone , che altronde
potrebbero essere inscritte, li allegano in lor favore.
14. Sono escluse per impedimenti necessari le per
sone descritte nei seguenti articoli dal i5 sino al 28.
15. I. Gli esteri. Si dicono propriamente esteri
quelli che sono nati fuori di Sicilia , e non sono natu
ralizzati, secondo la legge de' 17 dicembre 1817 (a). An
che fra i siciliani , cio fra i nati iu Sicilia e i natu
ralizzati secondo la detta legge, si dicouo esteri, per ri
guardo al Comune, tutti quelli che non vi hanno il do
micilio dichiarato nell'articolo 1. delle presenti istruzio(a) necessario trascriversi qui V anzidetta legge.
1 Volendo dare un attestato della nostra benevolenza
c verso quegli stranieri , i quali pe* loro talenti ,
1 pe' loro mezzi, e per via di contratti vincoli si
t rendono giovevoli allo Stato , con accordar loro
c il godimento di quei diritti che dalla uaturalizza< zione risultano.
( E volendo per quest* oggetto stabilire una regola
< certa , secondo la quale il supremo Consiglio di
( cancelleria possa discutere le dimande di naturac Iizzazione , che da Noi vengono al suo esame rit messe.
c Veduto il parere ec. Udito ec.
c Abbiamo risoluto di decretare ec.
C Art. 1. Potranno essere ammessi al beneficio della
c naturalizzazione nel nostro Regno delle due Sicic lie:
c 1. gli stranieri , che hanno rcnduto o che rende
ranno importanti servizi allo Slato ;
( a. qnclli che porteranno dentro dello Stalo de* lac lenti distinti , delle invenzioui , c delle industrie
e utili.
c 3. quelli che avranno acquistato nel Regno beni
c stanili su' quali graviti un peso fondiario di dut cali cento i anno.
C Al requisito indicato ne' suddetti numeri 1 2 e 3
( debbo accoppiarsi 1' altro del domicilio nel terriC torio del Regno, almeno per un anno consecutivo,
f 4" quelli che abbiano avuto la residenza nel Rcc gno per dieci anni consecutivi , e che provino
avere onesti mezzi di sussistenza , o che vi abc biano avuto la residenza per cinque anni conset eulivi , avendo sposala una nazionale.
C 2. Gli stranieri enunciati nel precedente articolo
t dovranno alla dimanda di naturalizzazione far pre
ti cedere presso del Sindaco del Comune, ove diinoc rano , fa dichiarazione di voler fissare il loro do< micilio nel Regno , ed unire alla stessa domanda
f il documento della loro maggiore eia.
t 3. Del decreto di ammessionc, clic noi faremo, sac r spedila al naturalizzalo una copia autentica :
c munito della quale egli si presenter all' Intent dente della Provincia, ove dimora , per prestare
t nelle di lui mani il giuramento di fedelt
t Sar preso nolainento del decreto di aipmessione ,
< taolo ne' registri d* Intendenza , quanto in quel< li del Comune del domicilio ; facendosi menzione
t del prestalo giuramento , di cui sar formato
verbale.
1 Vogliamo e comandiamo ec. 1

ni , tanlo se sieno nali altrove e divenuti cittadini per


solo privilegio, quanto se siano nati nel Comune ed ab
biano trasferito il domicilio altrove.
16. II. Gli ecclesiastici. S' intendono per ecclesijislici quelli, clic ne conservano il carattere, e l'abito. Non
vi si comprendono n i Cavalieri degli ordini militari ,
n quelli che , sebbene abbiano preso gli ordini sacri
minori, sieno tuttavia tornati alla vita secolare.
17. III. / militari. Vengono sotto questo nome
tulli quelli, che prestano attuale servizio militare in trup
pa regolata.
18. IV. I minori di 21 anni compili.
19. V. Gli accusati criminalmente, finch 1' accusa
non sia stata legittimamente cancellata.
20. VI. I debitori dei Comuni , dell' Erario , o di
qualunque altro pubblico stabilimento, che hanno debiti
maturali e non pagali.
Si. VII. Gli arrendalori de' dazi, e di beni di qua
lunque specie spellanti ai Comuni, all' Erario, o a qua
lunque altra pubblica amministrazione (6).
22. Vili. Tutti quelli , che sono in lite contro i
Comuni o contro altri rami di amministrazione pubblica.
23. IX. Tutti quelli , che, avendo esercitato uffici
di amministrazione pubblica soggetti a rendimento di
conti, non abbiano presentato i conti nel tempo e nel
modo dovuto.
24. X. Tutti quelli a' quali la legge d il cura
tore , e quelli ai quali per ordine di S. M. o de' Ma
gistrati stata interdetta la facolt di stipulare.
20. XI. Tutti quelli che sono in islato di falli
mento, o in tale incapacit di pagare i loro debili , che
per legge dovrebbero esser privi di libert.
26. XII. Tulli quelli, che locano altrui la loro opera per servizi o domestici o civili o rurali , e stan
no al comando sia di privati, sia di ulfiziali pubblici in
Jualit di servidori, di famuli, di garzoni , di servienti,
i armigeri, di esecutori di giustizia, e di altri nomi si
mili, che suppongono dipendenza precaria e servile (c).
27. XIII. I veeditori di professione di generi di
annona a miuuto, sia che abbiano bottega o magazzino,
sia che giriuo per le strade. Pu essere gualche voi la
eccetluata questa regola nei piccoli Comuni , quando vi
sia positiva mancanza di altri cittadini pi distinti,
28. XIV. Tutte le altre persone che , quantunque
non nominate negli articoli precedenti , abbiano ostacolo
di legge ad essere ammesse negli uffici pubblici.
29. Possono essere escluse dalla lista degli eligibili
per impedimenti volontari le persone descritte nei se
guenti articoli dal 3o sino al 33.
30. I. I maggiori di scttant' anni.
31. II. I ciechi, i muti, i sordi, e lutti quegli altri
talmente afflitti da difetti o da infermit , che nemmeno
possono sufficientemente badare alle cose proprie.
3a. III. Quelli che sieno a tal segno sopraccaricati
de' negozi del proprio mestiere , che 1' assumere qua
lunque degli uffizi dell' amministrazione pubblica sia evidenlemenle sopra le loro forze.
33. IV. Gli assenti per causa pubblica , purch la
(b) Questo impedimento esteso ai fideiussori e soci
degli arrendieri di cose pubbliche : ministeriale
del 28 novembre t833.
(c) G' impiegati degli ex-baroni non possono aver ca
riche comunali; rescritto del 6 gennaro i8tg.

loro assenza non duri pi di quanto la pubblica neces


sit richieda (a).

42. G* impedimenti necessari dovranno investigar


si dal Sottintendente per ufficio , e con mezzi simili a
quelli che si sono prescritti per 1' investigazione de' re
quisiti. G' impedimenti additati negli articoli ili 16 17
TITOLO III.
18 26 e 27 si potranno conoscere facilmente nell' atto
Estensione della lista e mezzi di eseguirla.
di fare e di verificare la lista , e co ispezialil nella
34- Gli uffizi e gli onori devono essere sostenuti visita delle Parrocchie stabilita coli' articolo 4o.
egualmente c vicendevolmente da tuti' i cittadini , a mi
43. Per appurare gli altri impedimenti descritti ne
sura che ne sono meritevoli. Perci, io quanto possi
gli articoli 19 20 21 22 23 24 e 25, oltre le verifica
bile , la lista degli eligibili dee contenere tutte le per
zioni anzidette, si dovr confrontare la nota cogli atti di
sone che hanno i requisiti prescritti dalle presenti istru
quegli uffici , coi quali i dett' impedimenti hanno rela
zioni , e non ne hanno g' impedimenti; e non gi una zione. Tali sono gli uffici de' Giudici e delle Corti ri
porzione di esse ad arbitrio dell' Intendente o del Sot
spettive , le cancellerie comunali , gli alti dei Notai , c
le officine de' diversi rami dell' amministrazione pubblica.
tintendente che fa la lista suddetta.
3U. L' esecuzione dell' articolo 34 molto facile
4i- Negl' impedimenti volontari il Sottintendente
non dovr operare per ufficio, ma i dett' impedimenti
nei piccoli Comuni , dove le persone e le loro circo
dovranno essergli allegati e provali dalle parli. Pu fare
stanze non possono essere ignote. Per facilitarla egual
soltanto per ufficio quelle pratiche ed investigazioni che
mente ove bisogna , e soprattutto ne' Comuni di gran
tendano a meglio conoscere ci che gli si allegato.
de popolazione , si osserveranno i mezzi seguenti.
45. Le diligenze e le ricerche stabilite negli arti
36. Neil' ufficio della Segrezia o della pro-Segrezia
di ogni Comune esiste la nota degli attuali contribuenti coli precedenti dovranno farsi dal Sottintendente per
mezzo de' suoi ufficiali , o de' Sindaci ed Eletti de' Co
della lassa fondiaria , e si sa il luogo del rispettivo do
muni del suo Distretto, o di altre persone di sua fiducia.
micilio. Questa nota, e queste cognizioni potranno servi
46. Tulli gli altri ufficiali dello Stato ia qualuare di confronto e di lume al Sottintendente, per vedere
ipie ramo , sia amministrativo sia giudiziario sia eese le persone da lui conosciule abbiano la rendila sta
clcsiaslico o militare , e tulli gli altri cittadini anche
bilita dalla legge, e se vi sieno altri possessori di ugua
privati dovranno facilitarlo e secondare il suo zelo, per
le rendita da lui non conosciuti.
quanto da loro dipenda. Ma niuno per quesl' oggetto
37. Per li proprietari di rendile civili che non so
pu essere obbligalo a soffrire interessi o travaglio o
no nei ruoli della tassa fondiaria delle Srgrczie c del
molestia di qualunque specie.
le pro-Segrezie , si potranno fare de' confronti , e rica
vare de' lumi neHl' ufficio del catasto , dove esislouo in
47. Nel modo sopra stabilito si giunger ad avere
parte le rettificazioni de' riveli coli' indicazione dei pesi le liste colla massima approssimazione possibile alla esat
tezza. I Sottintendenti dovranno evitare due estremi ugual
secondo la legge del i8i5.
38. Serviranno pure di lume e di confronto per le mente dannosi , specialmente nelle grandi popolazioni ;
verificazioni , c per lo ritrovamento de' proprietari gli o per amore della celerit trascurare le diligenze possi
atti pubblici tanto de' Notai , qnanto delle Cord e dei bili ed abbandonarsi all' arbitrio , o per amore della
Magistrali.
perfezione immergersi in una perquisizione pi scrupo
losa e pi lunga di quel che richiede il bene dello
39. Le professioni e le arti liberali , le maestran
ze e gli altri celi di non proprietari , che sono rispetti
Stato.
vamente ammessi alla lista dagli articoli 8 11 e 12 del
le presenti istruzioni, hanno per lo pi il proprio albo
TITOLO IV.
o matricola, o qualunque altra sorta di ruolo che ne
contiene i nomi per oggetti o civili o economici o an
Forma dell liste, e termini prefissi alla loro
che religiosi. Questi ruoli serviranno ai Sottintendenti
composizione.
per averne le prime notizie.
40. Per trovare tutti gli altri che non potranno
sapersi coi mezzi dettati negli articoli precedenti , e per
48- Le liste suddette dovranno essere scritte con
rettificare le prime notizie acquisiate coi detti mezzi , si doppio ordine alfabetico secondo le lettere iniziali dei
adopereranno le Parrocchie; e il Parroco rispettivo, o nomi e de' cognomi. Per li proprietari si deve accenna
altra persona di discernimento e di circospezione desti
re la rendita , che si appurato di possedere. Per li
nata dal Sottintendente , coli' intelligenza e coli' aiuto non proprietari si deve soggiungere il mestiere , o 1' uf
del Parroco, verificher quali sono !e persone che han
ficio eh' esercitano.
no i requisiti di eligibili fra gli abitatili del rispettivo
49- I Sotiintcndenti , finite le liste, le invieranno
quartiere.
agi' Intendenti. Costoro le rivedranno subito con un
41. Per le vie additate neT precedenti articoli , o esame sollecito , e senza entrare in minute discussioni.
per altre vie simili che le circostanze locali potranno In seguito, o corrette o non corrette , le rimetterannov
suggerire , il Sottintendente ridurr a quella esattezza ai Sottintendenti per la pubblipazione,
che sia possibile , la nota di coloro che hanno nel Co
50. Immediatamente i Sottintendenti faranno pub
mune i suddetti requisiti. Per perfezionare poi questa blicare ed affiggere le suddette liste nei luoghi frequen
nota , bisogner escluderne quelli , che hanno impedi
tati de' rispettivi Comuni, e dal giorno di tale pubbli
menti.
cazione comincer a correre il termine de' reclami.
51. Iu un Micse sar lecito a ciascuno il reclama
(a) / Notai non sono impediti ad esercitare cariche re avverso la lista , domandando 1* inclusione o P esclu
a?nministrative che non hanno funzioni di polizia sione tanto di se stesso , quanto di altri , ed allegando
i fondamenti legittimi della sua domanda.
ordinaria : rescritto del / di ge/inaro 1828.

. X 7
52. Queste domande saranno scritte in memorie, e "
sottoscritte dal reclamante , e corredate degli opportuni
documenti , e presentate al Sottintendente,
53. Scorso il mese , il Sottintendente invier tutti
i reclami all' Intendente colle carte ad essi relative , e
olle sue osservazioni, e poi suo parere.
54" Apparterr all' Intendente il decidere su i re
clami. Sar questa una delle sue funzioni puramente
economiche. Prima di decidere sentir il Consiglio d' In
tendenza , ma le deliberazioni dei Consiglio non saran
no, che avvisi consultivi.
55. Decisi i reclami e regolate le liste, a norma
ielle decisioni , queste liste si riputeranno interamente
finite , e saranno subito restituite dall' Intendente ai
Sottintendenti per parteciparle ai Comuni , e per gli al
tri effetti legali stabiliti dal real decreto,
56. Per la prima formazione delle liste degli cligibili i Sottintendenti dovranno adempire tutto ci , eh'
prescritto dall' articolo 36 all' articolo 4-9 delle presenti
istruzioni a luti' Aprile 1818.
57. La pubblicazione prescritta nell' articolo 5o
dovr farsi in Agni Comune il d 1 di maggio 1818. Il
mese di maggio sar il termine de' reclami additati ne
gli articoli Si e 5 2.
58. La decisione de' reclami , e la partecipazione
delle liste gi compile, secondo gli articoli 53 54 e 55
dovranno essere assolutamente terminate a tulio giugno
1818^
T5g. Tutto ci, che nei precedenti articoli si e detto
de' Sottintendenti , applicabile anche agi' Intendenti
nei Distretti , che sono sede d' Intendenza , ne' quali
secondo Y articolo 60 del detto real decreto l' Intenden
te fa le funzioni che altrove spetterebbero al Sottinten
dente.
60. Le liste fatte , secondo gli articoli precedenti,
dureranno quadro anni. Nel corso de' detti quattro an
ni non si ammetter pi verun reclamo contro di esse ,
se non nei soli casi , in cui degl' impedimenti necessari
sicno sopravvenuti dopo 1" epoca della formazione delle
liste. Questi reclami avranno il loro corso , come dallo
articolo 5i a tutto 1' articolo 55 di queste istruzioni (a).
61. Nel quarto anno si formeranno le nuove liste
col metodo sopra stabilito, e le liste precedenti serviran
no di guida e di facilitazione. In ogni successivo perio
do di quattro anni si far lo stesso,
62. Eccettuata la prima formazione, per la quale si
provveduto negli articoli 56 5-j e 58 , le formazioni
successive dovranno esser compite per tutto il mese di
marzo di ogni ultimo anno del quadriennio,
TITOLO

V.

Clausola generale.
63. Queste istruzioni sono segnalo del numero 1
perch potranno essere seguite da altri articoli, i quali
aggiungano tolgano o mutino a misura che il corso e
1 esperienza degli affari Io persuaderanno. Esse saran
no pubblicale e registrate come parli accessorie de! real
decreto degli u ottobre 181 7.
V approvo
Firmato ~r FERDINANDO,
(a) V. la nota d pag, 8.

)(
ISTRUZIONI
Del modo di eligere gli uflSziali dipendenti dalle Itale
per U adempimento dell' articolo 162 del real de
creto degli ti ottobre 1817.
Num. 1
TITOLO I.
Decurioni.
Art. 1. Subilo che, a tenore dell' articolo 55 delle
istruzioni delle liste degli eligibili , le delle liste saran
no interamente finite e partecipate , la prima cura de
gl' Intendenti sar quella dell' elezione de' Decurioni.
2. Essi nomineranno al Luogotenente generale di
S. M. tre soggetti per ogni posto di Decurione nei Co
muni maggiori di sei mila anime, e nei capi dei Distretti
secondo gli articoli 119 e i36 del real decreto, per far
sene poi 1' elezione da S. WL
3. Similmente cureranno , che i Sottintendenti ri
spettivi loro propongano subito tre soggetti per ogni po
sto di Decurione nei Comuni minori di sei mila anime ,
che non sieno capi di Distretti , secondo 1' articolo 137
del real decreto.
4-. Ricevute le nomine de' Sottintendenti prescritte
nel precedente articolo, gl'Intendenti le proporranno im
mediatamente al Luogotenente generale col loro parere
per farsi l' elezione dallo stesso Luogotenente generale.
5. I soggetti nominati dagP Intendenti, e dai Sot
tintendenti per li posti di Decurioni descritti negli arti
coli precedenti devono esser tratti dalle lisle degli eligi
bili de' rispettivi Comuni,
6. Nelle dette nomine deV essere sempre preferito
il merito , e si chiamano merito principalmente 1' opi
nione generale di probit, la sufficienza dell' ingegno , i
buoni studi, gl'impieghi, ed i mestieri lodevolmente so
stenuti , e la condotta accorta e regolare.
7. In parit di merito son preferiti i proprietari (4)
e fra i non proprietari quelli di maggiore et.
S. Secondo l'articolo i35 del real decreto, passalo
l' interstizio di due anni, la stessa persona pu essere
rieletta al Decurionato. Ci s' intende, quante volle non
vi sieno altre persone ugualmente idonee, poich in ca
so diverso n un cittadino pu essere obbligato a servi
re la seconda volta , n gli altri cittadini possono essere
privali dell' onore, e del merito di travagliare per Io be
ne pubblico,
g. Le regole stabilite negli articoli 6768 devono
servire di guida soltanto agi' Intendenti, ed ai Sottinten
denti nel far le nomine, ma non possono allegarsi dai
privali per impugnare le nomine o 1' elezioni , n biso
gna darsi la forma di controversia litigiosa all' opinione,
e alla graduazione del merito.
10. In questa indizione 6 saranno eletti tutti i Decurionati nel numero inlero di loro componenti, secondo
l'articolo 101 del real decreto,
11. Nelle seguenti indizioni 7 8 9 e 10 deporr in
ogni anno la carica la quarta parte de' Decurioni a scel
ta dell' Intendente, e si eliger 1' ugual numero de' suc
cessori nelle forme sopra stabilite.
12. Scorso il quatriennio, questa annuale deposizio
ne ed elezione di quarta parte avr luogo in modo ,
che la durala di ogni Decurione sia di quattro anni.
13. Dove il numero de' Decurioni non perfetta
mente divisibile in quattro parti uguali, la rinnovazione
(b) V. la nota f pag. 8.

)( 68 )(
si far alternatamente. Per esempio dove i Decurioni so
Distretto saranno inviale dal Sindaco al Sottintendente.
no dieci, se ne rinnoveranno due nel primo anno , tre Costui 1' esaminer , e le spedir colle sue osservazioni
all' Intendente.
nel secondo, due nel terzo, e tre nel quarto.
14. Le nomine de' Decurioni in ciascun anno do
25. L' Intendente , fatta la conveniente discussione,
vranno esser falle dagl' Intendenti a tutto il mese di a- ed inteso l'avviso consultivo del Consiglio d'Intendenza,
prile. Questo articolo dovr avere esecuzione anche per trasmetter le nomine colle sue osservazioni , e con tut
la corrente indizione fi, quantunque le liste degli cligi- te le carte al Luogotenente generale , dal quale saran
bili non possono in quest' epoca eiser finite (a).
no proposte a S. M. per 1* elezione de' dieci Consiglieri.
15. 11 possesso de' nuovi decurioni, secondo l'arti
26. L'elezione si far da S. M. a suo beneplacito,
colo i49 del real decreto, dev' esser in ogni 1 di set
ma per quanto sar possibile , essa sar regolata in mo
tembre. Questa volta il Decurionato prender possesso do , che il Consiglio sia formato di candidati di pi Co
quanto pi presto sia possibile, e durer a tutta l' indi
muni , e di pi sezioni in proporzione della popolazio
ne rispettiva.
none 7.
27. In questa indizione 6 saranno eletti da S. M.
TITOLO H.
dieci Consiglieri per ogni Distretto ; alla fine dell' indi
zione 7 a scelta del Luogotenente generale , ed a pro
Consiglieri distrettuali (b).
posizione del Ministro di Stato deporranno la carica due
16. TI Consiglio distrettuale, secondo l'articolo 66 di essi ; nella 8 indizione tre , nella g indizione due , e
nella 10 indizione gli ultimi tre. In ognuna delle sud
del real decreto, composto di un Presidente e di die
dette indizioni si eleggeranno i successori nel modo sta
ci Consiglieri, fra i quali uno c Consigliere segretario.
bilito dagli articoli precedenti.
17. Il Presidente si elige in ogni anno da S. M.,
secondo l'articolo 116 del real decreto e l'articolo 4
28. Nel tratto successivo la rinnovazione si fari
delle istruzioni dell' elezioni. La scelta si versa fra i pro
collo stesso progresso , mutandone alternatamente due
prietari probi 0 sperimentali della rispettiva Valle a be
in un' anno e tre in un altro, purch la durala di ogni
Consigliere sia di quattro anni.
neplacito di S. M.
29. Per la prima elezione , clic cader nella pre
18. I Decurionati de' Comuni del Distretto han di
retto di nominare i candidati al posto di Consigliere a sente indizione fi, il Decurionato sar convocalo di dirit
norma dell'articolo i5o del dello decreto, cio quelli
to nella domenica immediatamente seguente al giorno
dei Comuni infra 3ooo anime ne nominano uno , quelli del sno possesso. Negli anni successivi sar convocato
da 3ooo a 6000 due, e quelli sopra 6000 tre.
di diritto nella prima domenica di aprile.
ig. I Comuni di grande popolazione, nei quali per
30. Nella delta sessione il Decurionato dovr infal
la loro vastit l'esercizio della giurisdizione dell'ammini
libilmente eseguire la nominazione de' candidati per lo
strazione o della polizia distribuito in sezioni , come Consiglio distrettuale nel modo stabilito dall' articolo 18
sono i quartieri attuali di Palermo Messina e Catania , all' articolo 23 delle presenti istruzioni.
e come saranno appresso i circondari , nomineranno tre
'i. Nel termine di un mese dovr essere eseguito
candidati al Consiglio distrettuale per ciascuna delle sud
quanto prescritto negli articoli 24 e a-5, e le nomina
zioni colle carte relative , e colle osservazioni de' Sot
dette sezioni.
20. Ogni Decurionato dee nominare persone tratte tintendenti e degl' Intendenti dovranno essere presen
dalla propria lista degli eligibili. Gli permesso di trar
tate al Luogotenente generale.
li anche dalle altre liste dello stesso Distretto , quando
32. Nella prima sessione del Consiglio distrettuale
nei propri non trovi i necessari requisiti.
in ogni anno il Presidente col parere del Consiglio de
ai. E requisito necessario un propriet, che ren* stiner fra i Consiglieri il Segretario. Quest' ufficia sa
da non meno di sessantasei once e venti tari annuali r annuale.
soggette ai pubblici pesi. Questa propriet si deve inten
TITOLO HI.
dere secondo 1' articolo 4 delle istruzioni della lista de
Consiglieri provinciali (c),
gli eligibili.
22. E pure requisito necessario Y opinione pubbli
33. Il Consiglio provinciale , secondo l'articolo 48
ca di probit e di talento sostenuta da fatti non equi
del real decreto, composto di un Presidente, e di ven
voci sia nell' esercizio di pubblici uffici , sia nella pri
ti Consiglieri in Palermo; di un Presidente e df quindi
ci Consiglieri nelle altre Intendenze. Fra i Consiglieri
vata condotta.
uno Consigliere Segretario.
23. E finalmente requisito necessario 1' et non mi
nore di trenf anni.
34. Si deve applicare all' elezione de' membri del
24- Le suddette nomine fatte dai Decurionati del Consiglio provinciale quanto si stabilito dall'articolo
1 7 sino all' articolo 20 delle presenti istruzioni per l
(a) Attesa V abolizione dell' anno indizionale prescrit
membri de' Consigli distrettuali.
ta colla legge degli il novembre t8t8 , fu stabi
35. Per essere nominato al posto di Consigliere pro
lito che la elezione degli uffizioli amministrativi vinciale necessaria una propriet, la quale renda aU
deb' esser fatta in modo, che lo esercizio delle meno centolrentatre once e dieci tari all' anno. Questa
rispettive funzioni cominci sempre dal primo di propriet s' intende secondo 1' articolo 4 delle istruzioni
gennaro. In conseguenza con ministeriale del zg della lista degli eligibili,
marzo i82j fu scritto gf Intendenti di far in
guisa che le proposte corrispondenti fossero ri
(c) Ordinata l'abolizione de'Consigli distrettuali, i Con
messe al Governo immancabilmente nei primi
sigli generali delle VMi debbon occuparsi di tut
giorni di settembre.
ti gli oggetti, a' guati i primi venivano chiamati!
decreto del 18 ottobre t8sj,
Q>)
la nota d pag. S.

X 69 )(
grosso , purch la durata di ogni Consiglieri sia di
36. I Consiglieri provinciali detono avere i requ
siti prescritti per li distrettuali negli articoli 22 e 3 di quattro anni.
44- applicabile ai Consigli provinciali quanto
queste istruzioni (a).
37. Le nomine fatle dai Decurionati di tutta la stabilito per li distrettuali negli articoli 29 3o 3i e 3a
Valle saranno inviate dai Sindaci ai rispettivi Sollinlen- delle presenti istruzioni circa i termini delle nominazio
ni e la destinazione del Segretario.
denti. Questi 1' esamineranno e le spediranno all' In
tendente colle loro osservazioni.
38. L' Intendente, fatta la necessaria discussione, e
TITOLO IV.
inteso 1' avviso consultivo del Consiglio d' Intendenza,
trasmetter le nomine colle sue osservazioni e con tut
Sindaci ed Eletti.
te le carte al Luogotenente generale , dal quale saran
no proposte a S. M. per 1' elezione del numero stabili
4-K. Il Decurionato nomina tre soggetti per ogni
carica di Sindaco , di primo Eletto e di secondo Eletto
to de Consiglieri.
3q. L' elezione si far da S. M. a suo beneplaci
del proprio Comune a tenore dell' articolo i,i del real
to , ma per quanto sar possibile, essa sar regolata in decreto (rf).
modo , cne il Consiglio sia formato di candidali di tutti
46. Questi soggetti devono essere tratti dalla lista
i Distretti in proporzione della popolazione rispettiva (6). degli eligibili del Comune medesimo , e devono avere le
condizioni che sono state prescritte negli articoli (> c 7
4o. In questa indizione 6 saranno eletti da S. M.
venti Consiglieri provinciali in Palermo e quindici nelle delle presenti istruzioni per le persone de' Decurioni (e).
altre Intendenze. Neil' indizione 7 a scelta del Luogo4y. Le nomine anzidette dovranno immediatamente
essere affisse alla porta della casa comunale c nella
lenente generale , ed a proposizione del Ministro di Sla
to deporranno la carica cinque Consiglieri di Palermo , cancelleria , e restare esposte al pubblico per otto gior
ni consecutivi. Nel tempo stesso esse saranno inviate dai
e io stesso si far negli altri tre anni.
4-1. Nelle altre sei Intendenze ugualmente a scelta Sindaci ai Sjtlinlendeuti.
del Luogotenente generale , e a proposizione del Mini
48. Per un mese , da contarsi dal fine degli otto
stro di Stato deporranno la carica nell' indizione 7 tre giorni di pubblicazione , sar lecito a chiunque di pre
Consiglieri , e nelle tre indizioni successive 8 9 e 10 sentare il suo reclamo al Sottintendente contro le men
tovate nomine. Il Sottintendente dovr esaminare e ve
quattro altri per ogni anno.
rificare i reclami.
4-2. In ognuna delle suddette indizioni, ed Inten
denze si rimpiazzeranno i posti vacanti con 1' elezione
4g. Finito il mese, il Sottintendente invier all'In
de' successori nel modo stabilito negli articoli precedenti. tendente le nomine, i reclami, se ve ne sono stati, e le
43. Nel trailo successivo la rinnovazione annua
sue osservazioni e verificazioni sulle une e sugli altri.
le (e) de' Consigli provinciali si far col medesimo pro50. Non sar ammesso pi vcrun reclamo dopo
che sar scorso il termine di un mese stabilito nello ar
(a) In circostanza che un Consigliere della Falle di ticolo 48.
Girgenti trovatasi contemporaneamente impiega
51. Dove vi tieno stali reclami , 1' Intendente ne
to in qxielP Intendenza, S. M. approv con de
far il conveniente esame, sentir l'avviso del Consiglio
cisione del 3 di dicembre t8z3 la provvidenza dal d' Intendenza, e dar la sua risoluzione economica. Di
Governo impartita che 7 mentovato soggetto si a- questa presenter un rapporto ragionalo al Ministro di
stenesse d' intervenire nel Consiglio generale. E Slato presso il Luogolencnle generale.
perch non si fosse riprodotto un somigliante ca
52. Le risoluzioni dell' Intendente sn tal materia
so , lo stesso Governo con ministeriale del 5feb- non saranno soggette a verun gravame, salvo le deter
raro i82g prevenne gl' Intendenti che qualun
minazioni che potranno esser prese dal Ministro sul det
que Consigliere di Falle, ove josse impiegato nella to rapporto.
Intendenza , non potesse nelle sessioni del Consi
53. Sia per effetto de' reclami , sia per particolari
glio generale intervenire. Aggiunse inoltre do
osservazioni e cognizioni , 1' Intendente non trovando
ver siffatta determinazione servir di norma nel soggetti idonei nella nomina del Decurionato potr re
formarsi le proposte de' nuovi Consiglieri , onde spingerla allo stesso per rifarla.
esser esclusi dalle teme coloro i quali vengono
54. Qualora la nomina rifatta non presenti neppu
impediti dall' enunciata cagione.
re persone idonee , 1' Intendente avr diritto di sceglie
(b) Con rescritto del i4 agosto 1822 caduto stili' ar
re anche fuori nomina , e far e^li da se stesso sia la
ticolo 3 degli atti del Consiglio generale di Tra
nomina, sia 1* elezione , secondo 1 rispettivi casi , pur
pani si diedero le norme per la destinazione dei ch vi concorra 1' autorizzazione del Ministro di Stalo ,
e 1' avviso del Consiglio d' Intendenza, e purch le persupplenti sulle ultime teme degli eligibili in rim
piazzo de' Consiglieri impediti. E con ministeria
li del t4- maggio 1829 e 1 giugno i83i , a cor
rispondenza dell' enunciala sovrana determinazio
(d) V. la circolare del 3 settembre 1824 *ul modo in
ne furon destinati de' Consiglieri supplenti nel
cui han luogo le proposte.
Consiglio generale di Siracusa , da chiamarsi al (e) Gl'impiegati comunali non possono simultaneamen
bisogno dallo Intendente, onde completare il nu
te assumere il servizio sanitario interno maritti
mero legale de' votanti in caso di necessario im
mo : rescritto del d 8 marzo 1826.
pedimento de' Consiglieri titolari.
I Decurioni non possono nominare se slessi alle ca
(c) Con rescritto del 3 novembre 1823 fu disposto di
riche municipali: ministeriale del 10 marzo s83i;
doversi rimettere alla fine di febbraro di ciascun
eccetto (niella di Costiere; ministeriale del ti lu
anno It proposte de' Consiglieri provinciali.
glio i833.

X 70 )(
soiie scelte sieno tratte dalla lista dogli cligibili , non 1' approvazione di S. M. 0 del Luogotenente generale
o dell' Intendente, secondo la rispettiva competenza deiescluse anche le persone de' Decurioni (a).
55. Compite le suddette operazioni , 1' Intendente la facolt di eleggere, e nei modi soliti.
3. Non ostante tulio quello che si stabilito nel
proporr al Luogotenente generale le nomine de' Sinda
presente titolo , resteranno salve le variazioni che po
ci e degli Eletti de' Comuni maggiori di Ire mila ani
me , e de' capi di Distretto , secondo gli articoli 7 c io tranno aver luogo nelle istruzioni da farsi per adempi
mento dall' articolo 112 del real decreto in rapporto al
delle istruzioni dell' elezioni. E tara egli stesso 1' ele
zione de' Sindaci e degli Eletti de' Comuni minori di la regolarit ed alla perfezione dell' amministrazione
tre mila anime , che non siano capi di Distretto, secon
civijc nelle Citt di Palermo Messina e Catania.
do V articolo i4 delle istruzioni medesime.
56. Per la prima elezione che cadcr nella corren
TITOLO V.
te indizione 6, il Decurionalo sar convocato di diri ilo
Cancellieri arckivari e Cassieri.
nella seconda domenica dopo il suo possesso , e in quel
giorno dovr infallibilmente fare e pubblicare la no
64- Le nomine del Cancelliere archivario e del Cas
siere secondo 1' articolo i4-7 del real decreto si faranno
mina del Sindaco e degli Eletti.
57. Da quell' epoca correranno i termini di otto dal Decurionato ( d). Esse saranno fatte ed inviate agli
giorni , e di un mese presentii negli articoli 47 fi 48
Intendenti nel modo medesimo stabilito per le nomine
de' Sindaci e degli Eletti dall' articolo 4^ all' articolo
delle presenti istruzioni. Le ulteriori discussioni ed ele
55 delle presenti istruzioni.
zioni dovranno esser compite c partecipate aia agosto
65. Il Decurionato, secondo il dello articolo 147,
1818.
quando non trovi soggetli idonei ai detti due ulfic
53, In ogni triennio dovendosi rinnovare 1' elezio
nella lista degli cligibili del proprio Comune , potr 11ne col medesimo metodo , il Dccurionato sar convoca
lo di diritto nella seconda domenica di aprile , e le scire dalla stessa , e prender buoni soggetti anche dalle
elezioni dovranno esser compite , e partecipate a tutto liste di altri Comuni (e).
luglio (l>).
66. Il Cancelliere archivario essendo uffizio a vita,
dev' esser eletto la prima volta nella corrente indizione
59. Tanto nella prima elezione , quanto nelle suc
6. Le ulteriori elezioni si faranno immediatamente quan
cessive , gli uffiziali eletti prenderanno assolutamente pos
sesso il 1 di settembre, anche nel caso che 1* eccezioni do accaderanno le vacanze.
di esenzioni da essi prodotte non sicno stale ancora ri
67. La prima elezione sar unita e contemporanea
solute,
a quella de' Sindaci e degli Eletti. Le elezioni successi
60. Quante volle occorrer di rimpiazzarne qualcheve non avranno epoca definita. Ma il Decurionato sar
Huno nel corso della durata regolare , il Decurionato convocalo di diritto nella prima domenica che seguir
proceder alla nomina nelle forme ordinarie. La nomi
la vacanza , e le ulteriori operazioni avranno effetto col
na sar pubblicata per tre giorni a norma dell' articolo la maggiore prestezza possibile,
47 di queste istruzioni. Fra otto giorni potranno essere
68. L' uffizio del Cassiere essendo triennale sar
prodotti i reclami secondo 1* articolo 48 , e il resto lino unito agli uffici di Sindaco e di Eletti circa 1' epoca
all' elezione secondo gli altri articoli sar fatto colla della nomina e dell' elezione.
maggiore prestezza possibile.
69. Secondo I* articolo ga del real decreto il De
61. I Sindaci e gli Eletti o alcuno di essi , finito curionato, che nomina il Cassiere , dee rispondere della
il triennio del loro esercizio regolare, possono esser con
di lui fedelt e comodit. Questa risponsabilit dovr
fermati nel solo caso di una utilit o necessit evidente, esser solidale di luti' i membri del Decurionato (f). Es
la eguale faccia dispensare alla regola generale stabilita so dovr a quest' oggetto adoperare tutte le ragionevoli
nell articolo 8 delle istruzioni presenti (c).
cautele,
62. Quando avvenga il detto caso, la conferma non
70. Secondo 1' articolo 161 del real decreto, il Cas
potr aver effetto, che previa la deliberazione del Decu
siere pu essere confermalo. Ma ci sar permesso nei
rionalo, il consenso della persona che si conferma , e soli casi e colle solite condizioni espresse nell' articolo
61 delle presenti istruzioni.
(a) Con ministeriale del t8 aprile f83t fu ordinalo
che insieme alla domanda per V autorizzazione
T I T 0 L 0 VI.
debbon trasmettersi al Governo le proposte o le
Impiegali subalterni, agenti e salariati.
elezioni fuori terne. Ed ove avviene il caso del
rifiuto debbon riferirsene al Governo suddetto i
71. Nella cancelleria del Comune potranno essere
necessari uno o pi uffiziali subordinali al Cancelliere da
motivi: ministeriale del tg dicembre i833,
Riguardo alla nomina de' Cassieri comunali questo fissarsi dal Luogotenente generale nel modo stabilito dallo
articolo fu modificato con rescritto del 22 feb-r articolo 89 del real decreto. Costoro saranno proposti
raro i832. Quanto per a' Cancellieri , da' qua
dal Decurionalo, ed eletti dall' Intendente.
li tratta V altro rescritto della stessa data , reg
(d) Coti rescritto del 7 agosto l83o fu risoluto non
gasi la ministeriale del li novembre i833.
(b) Con ministeriale del 2 agosto 1821 fa esteso alle
esser tenuti i Cassieri comunali a prestazione di
proposte de' corpi amministratici quanto erasi
giuramento.
scritto agi' Intendenti per i Decurionati secondo (e) Pel bisogno si permise air Intendente di Caltala nota a pag. 68.
nisselta di eleggere un Prete a Cassiere del Co
(c) La conferma de' Sindaci ed Eletti debb' esser li
mune di Buonpensiere : rescritto del /J maggio
mitala ad un solo triennio : rescritto del 24 oll833.
(f) V. ministeriale del 21 novembre 182H.
toire t82j.

)( 7*
7<. Gli uffizlali necessari per la contabilit presso
il Cassiere, e per lo Controllo presso il Cancelliere, che
sono preveduti dall' articolo 207, saranno pure proposti
dal Decurionato ed eletti dall' Intendente.
73. Le proposizioni additale nelli due articoli pre
cedenti dovranno farsi per terna, e dovranno esser trat
te dalla lista degli eligibili del proprio Comune. Quan
do in essa non si trovino persone idonee , si potranno
scegliere i soggetti anche in altre liste.
74.. Vi potranno esser de' casi , in cui sia utile an
che 1 uscire dalle liste , ed il dispensare a qualche im
pedimento. Ci potr farsi dall' Intendente a proposizio
ne del Decurionato e coli' autorizzazione del Luogote
nenti; generale.
7IJ, Gli uffiziali subalterni descritti nel presente ti
tolo saranno a vita , ma potranno essere rimossi dall' In
tendente qualora non si conducono bene. La loro rimo
zione apparterr alle facolt economiche attribuite allo
Intendente nell' articolo 25o del real decreto.
76. Gli altri agenti e salariati, di cui possa avere
occorrenza il Cornane , dipenderanno dal bisogno. Essi
saranno sempre proposti dal Decurionato ed eletti dallo
Intendente. Ma la aurata, la condizione, il numero, e la
mercede di costoro si stabiliranno negli stali discussi (a).
TITOLO

VII.

)(
(Num. 23.) SIRACUSA 8 MAGGIO 1818.
Legge con cui si ordina V esecuzione de' trattati di
commercio e di navigazione conchiusi colla Gran
Brettagna, la Francia e la Spagna.
Ferdinando 1. ec.
Solleciti sempre a promuovere i vantaggi della na
vigazione e del commercio de' nostri amatissimi sudditi ,
non era sfuggito alla nostra attenzione , che a questo
scopo, non meno che ad assicurare la riscossione de' da
zi doganali , avrebbe sommamente contribuito 1' abolizio
ne de' privilegi e dell' esenzioni , che in virt di anti
chi trattati o concessioni godevano ne' nostri domini i
bastimenti coverti delle bandiere inglese francese e spagnuola.
Abbiamo quindi rivolle le nostre cure ad ottenere
questo utilissimo risultato , e, grazie alle amichevoli di
sposizioni che abbiamo incontrale per parte di S. M.
Cristianissima, di S. M. Cattolica, e di S. A. R. il
Principe Reggente del Regno unito della Gran Bretta
gna e d' Irlanda . abbiamo conchiuso con ciascuno dei
Sovrani una convenzione particolare che stabilisce 1' abo
lizione de' privilegi e dell esenzioni sopraccennate , me
diante alcuni compensi che abbiamo stipulati in favore
de' rispettivi loro sudditi.
Tali convenzioni sono del tcnor seguente.

Clausola generale.
77. Queste istruzioni sono segnale del numero 1
perch potranno esser seguile da altri articoli , i quali
aggiungano tolgano o mutino a misura che il corso e
l' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saranno
pubblicate e registrale , come parti accessorie del real
decreto degli 11 ottobre 181 7.
V approvo
Firmato FERDINANDO.
(a) Si rende utile portare alla pubblica conoscenza la
seguente governativa disposizione,
t Real segreteria di Stato ec. Ripartimento dell' inc terno 1. carico num. 2621. Uniformemente
( all' avviso della Gran Corte de' conti emesso sul
c di lei rapporto del i4- aprile ultimo num. 2780
t relativo alle quistioni insorte , se debba il Decut rionato di Modica proporre in terna o individual( mente i collettori dei dazi civici sul vino, carne,
f e corvisoria; considerando che l'articolo i48 del
1 real decreto degli 11 ottobre 18 17 invocato dal
c Decurionato non estende le facolt accordategli
r cogli articoli i38 i/J-i e 14.7 di proporre per lert na g' impiegati comunali ; c considerando in f1 ne eli' essendo il Sindaco risponsabilc dell' amt ministrazione non pu 1' Intendente senza un rac gionevolc motivo allontanarsi dalla proposta, che
t esso Sindaco fa in Decurionato de' soggetti di
t sua fiducia da impiegarsi nell' amministrazione ;
I ho risoluto che il Decurionato anzidetto faccia
t la proposta in terna degli anzidetti impiegati , e
c che ella non debba allontanarsi dalla stessa , ma
t eleggere il pi idoneo fra i nominati. Palermo
i 18 luglio 1825.
< Il Luogotenente generale Marchese Favari.
t Signor Intendente di Siracusa.

CONVENZIONE COLL' INGHILTERRA


In nome della Santissima ed indivisibile Trinit.
Sua Maest il Re delle due Sicilie avendo fallo co
noscere a S. M. il Re del Regno unito della Gran
Brettagna e dell' Irlanda g' inconvenienti che cagionava
alle sue finanze , non che alla navigazione ed al com
merciti de' suoi sudditi, la continuazione dei privilegi ed
esenzioni di tulli i sudditi britlannici, e quelle che alcune
altre Potenze hanno godalo ne'suoi Stali , ed il suo de
siderio di abolirgli di comune consenso : e S. M. Bri
tannica avendo manifestalo a S. M. Siciliana la sua per
fetta disposizione di acconsentirvi , stabilendo uno stato
di cose che possa nel tempo stesso riparare g' incon
venienti de' quali si doluta S. M. Siciliana , e prov
vedere parimente alla sicurezza ed a* vantaggi de' sud
diti e del commercio della Gran Brettagna ne' domini di
S. M. Siciliana ; le LL. MM. Siciliana e Britannica ,
sempre animate da' sentimenti della pi intima amicizia,
ad oggetto di pervenire a questo doppio scopo , hanno
nominalo per loro Plenipotenziari , cio :
S. M. il Re delle due Sicilie , il signor Fabrizio
Ruffo , principe di Castelcicala , Ministro di Stato , suo
gentiluomo di camera con esercizio , cavaliere Gran-cro
ce dell' insigne Ordine di S. Ferdinando e del merito ,
cavaliere dell' insigne real Ordine di S. Gennaro , suo
Inviato straordinario e Ministro plenipotenziario presso
S. M. Brit annica , e suo Ambasciatore straordinario
presso S. M. Cristianissima ;
E S. M. il Re del Regno unito della Gran Bretta
gna e dell' Irlanda , V onorevolissimo Roberto Stewart ,
visconte di Castelreagh , cavaliere del nobilissimo Ordi
ne della Giarrettiera , suo Consigliere del Consiglio pri
valo , membro del Parlamento , colonnello del reggi
mento di milizia di Londondcry , e suo principale Se
gretario di Stalo e del dipartimento degli affari esteri.
I quali, dopo di essersi comunicate le loro plenipc

)( 7*
tenze trovate in buona e deli la forma , tono convenuti
e loro propriet e della loro sicurezza personale , nello
ne' seguenti articoli.
stesso modo che garantita ai suoi sudditi , ed a luti
Art. i. S. M. britannica conviene nelP abolizione i forestieri appartenenti alle nazioni le pi favorilc e le
di luti' i privilegi ed esenzioni , di cui i sudditi , ed il pi privilegiate.
loro commercio , ed i loro bastimenti mercantili hanno
6. Conseguentemente al tenore degli articoli 1 e 2
di questo trattalo , S. M. siciliana s' impegna a non di
goduto c godono negli Stati, porti e domini di S. M.
chiarare nulli ed aboliti i privilegi e 1' esenzioni che at
siciliana , per effetto del trattalo di pace e di commer
cio , conchiuso in Madrid il io ( a3 ) maggio 1667
tualmente gode ne' suoi Stati il commercio britannico ,
Ira la Gran Brettagna e la Spagna , de' trattati di comche nello stesso giorno e collo stesso allo , col quale sa
xiercio tra le stesse Potenze urinati in Utrecht il 9 di
ranno dichiarati nulli ed aboliti i privilegi e 1' esenzio
cembre iyi3 ed in Madrid il i3 dicembre 171!), e del
ni di ogni sorla di tutte le altre nazioni.
la convenzione conchiusa in Utrecht il 25 febbraro 171 2
7. S. M. siciliana promette di accordare dal gior
( 8 marzo iyi3 ) tra la Gran Brettagna ed il Regno
no in cui avr luogo 1' abolizione generale de' privile
di Sicilia : ed in conseguenza resta convenuto tra le
gi , a norma degli articoli 1 2 e 6 , una diminuzione
prelodale MM. LL. siciliana e britannica , loro eredi
del dicci per cento sull' ammontare delle imposizioni pa
e successori , che i detti privilegi ed esenzioni, tanto
gabili , secondo la tariffa vigente il primo di geunaro
delle persone , che della bandiera e de* bastimenti, so
18 16 , sulla totalit deilc mercanzie o prodoti del Re
no e rimarranno perpetuamente aboliti.
gno unito della Gran Bretagna e dell' Irlanda , sue
2. S. M. siciliana promette di non continuare, n colonie, possessioni e dipendenze, che saranno immessi
negli Stati di S. M. siciliana , giusta il tenore dell' ar
accordare per 1' avvenire a' sudditi di nessun' altra Po
ticolo 4 della presente convenzione : ben inteso che nul
tenza i privilegi e 1' esenzioni aboliti colla presente con
la di quanto contemplalo in questo articolo possa im
venzione.
pedire al Re delle due Sicilie di accordare, se gli aggra
3. S. M. siciliana promette che i sudditi di S. M.
britannica non saranno sottoposti ne' suoi Stati ad un da , una simile diminuzione d' imposizioni ad altre na
zioni (a).
sistema di visite doganali e di perquisizioni pi rigoro
so di quello che applicabile a' sudditi della delta M.
8. I sudditi delle Isole ionie essendo attualmente
sotto 1' immediata protezione di S. M. britannica , par
S. siciliana.
4- Promette in oltre S. M. il Re delle due Sicilie, teciperanno di tuli i vantaggi accordali dal presente trat
che il commercio britannico in generale , ed i sudditi tato al commercio ed a' suddili britannici : ben inte
britannici che 1' eserciteranno , saranno trattati in tutti so che per impedire ogni abuso , ed acci possa consta
re la sua identit , ogni bastimento ionio sar munito
i suoi Stati sullo stesso piede delle nazioni le pi favo
di una patente sottoscritta di proprio pugno dal Lord
rite , non solamente riguardo alle persone ed alle pro
priet de' delti sudditi britannici, ma ben anche per ogni Commessario o dal suo rappresentante.
9. La presente convenzione sar ratificata , e le ra
articolo , del quale essi fanno commercio , e per le im
posizioni , o altri pesi pagabili su' detti articoli , o sui
tifiche ne saranno cambiate a Londra nello spazio di sei
legni co' quali si far P importazione.
mesi , o pi presto se si pu.
5. Riguardo a' privilegi personali di cui dovranno
In fede di che i Plenipotenziari rispettivi P hanno
godere i sudditi di S. M. britannica nel Regno delle
sottoscritta , e vi hanno apposto il suggello delle loro
due Sicilie , S. M. siciliana promette che avranno essi armi.
libero e non dubbio diritto di viaggiare e risedere nei
Fato in Londra il ventisei settembre mille ottocen
territori e domini della prelodata M. S. , salve le pre
to e sedici.
cauzioni di polizia, che vengono usate colle nazioni le
( L. S. ) Castelcicala.
( L. S. ) Castelrsagh.
pi favorite. Essi avranno dritto di occupare delle case
e de* magazzini , e di disporre delle loro propriet per
Articolo separalo e addizionale.
sonali di qualunque natura e denominazione per vendi
ta , donazione , permute , o testamento , e in qualun
Per evitare qualunque equivoco relativamente alla
diminuzione d' imposte in favore dpi commercio britan
que altro modo , senza che si rechi loro a tal effetto il
nico promessa da S. M. siciliana coli' art. 8 della conven
menomo ostacolo o impedimento.
zione oggi sottoscritta, stipulata tra la prelodala M. S.
Non saranno i medesimi obbligali , sotto vermi pre
testo , a pagare altre tasse o imposte , che quelle le e S, M. britannica , vien dichiarato col presente artiquali sono pagate, o potranno pagarsi negli Stati di S.
(a) Con decreto del do marzo >8/S fu risoluto che 'l
M. siciliana dalle nazioni le pi favorite.
rilascio del 10 per 100 stabilito in questo artico
Saranno essi esenti da qualunque servizio militare
sia per terra , sia per mare : le loro abitazioni , i ma
lo dovea , provvisoriamente e fino alla pubblica
zione de' nuovi sistemi doganali , eseguirsi in
gazzini, e tutto ci che ne fa parte e loro appartiene
per oggetti di commercio o di residenza , saranno ri
questi reali domini , sullo ammontare del dazio
spettati : non saranno soggetti a visite o perquisizioni
calcolato secondo le tariffe ivi allora in vigore.
vessatorie : non potr farsi nessun esame arbitrario 0
A io agosto 1824 poi fu provveduto da S,M, per
riguardo a generi sorpresi in contrabbando , ed a
ispezione de' loro libri , carte o conti , sotto 1' apparen
za dell' autorit suprema dello Slato ; n potranno pra
tuff altri oggetti dipendenti dalle presenti conven
ticarsi altrimenti , che in seguilo di sentenza legale dei
zioni ; e Jnalmenle con decreto del 3o novembre
Tribunali competenti.
tSaj- furono approvale le nuove tariffe doganali
sult' importazione ed esportazione de generi este
S. M. siciliana si compromette di garantire in tul
le le occasioni a' suddili di S. M. britannica , che ri
ri , 0 che stabiliti 1 principi del libero cabo
taggio pe generi indigeni tra Napoli e Sicilia'
sederanno ne' suoi Stali e domini , la conservazione del-

txio separato ed addizionale , clic por la concessione del


dieci per cento di diminuzione si debba intendere , che
nel caso in cui 1' ammontare dell' imposizione sia del
venti per cento sul valore della mercanzia , 1' effetto
Iella diminuzione del dieci per cento quello di ridur
re 1' imposizione dal venti al diciotto ; e cosi proporzio
natamente per gli altri casi. Come pure che sugli arti
coli , i quali non sono tassati ad valorem nella tariffa ,
la diminuzione dell' imposizione sar proporzionale ; va
le a dire che si accorder la diminuzione della decima
parte sull' ammontare della somma pagabile.
Il presente articolo separato ed addizionale avr la
ptessa forza e valore , come se fosse inserito parola per
parola nella convenzione di questo giorno ; e sar ra
tificato , e le ratifiche ne saranno cambiate nell' atto
stesso.
In fede 4i che i Plenipotenziari rispettivi 1' hanno
sottoscritto , e ri hanno apposto il suggello delle loro
Armi.
Fatto in Londra U ventisci settembre mille ottocen
to e sedici.

tiluomo di Camera di S. M. cristianissima , suo Mini


stro e Segretario di Stato degli affari esteri , e Presi
dente del Consiglio de' Ministri.
I quali, dopo di essersi comunicate le loro plenipo
tenze trovate in buona e debita forma , sono convenuti
ne' seguenti articoli.
Art. 1. S. M. cristianissima acconsente all' abo
lizione di tutt' i privilegi ed esenzioni di cui hanno go
di 'o e godono i suoi sudditi , il loro commercio ed
i loro bastimenti negli Stati , porti e domini di S.
M. siciliana , in virt del trattato dei Pirenei , di quel
lo di Aquisgrana de' 2 maggio 1688 , della dichiarazio
ne della Corte di Madrid de 6 marzo 1669 , e di altri
atti susseguenti , che rendono comuni a' francesi tutti
i vantaggi concessi agi' inglesi col trattato del 1G67 tra
la Gran Brettagna e la Spagna.
Rimane quindi convenuto tra le prelodate MM. LL.
siciliana e cristianissima , tanto per esse , quanto pei
loro eredi e successori , che i delti privilegi ed esenzio
ni riguardanti sia le persone , sia la bandiera eJ i
bastimenti , sono c resteranno perpetuamente aboliti.
2. S. M. siciliana s' impegna a non continuare ,
( L. S. ) Castei/Cicaia
( L. S. ) Castelukaqh.
ed a non accordare in avvenire i privilegi e 1' esenzioni
abolite colla presente convenzione a' sudditi di nessuna
La soprascritta convenzione stata da Noi ratifica
altra Potenza.
ta il 24 febbraro 181 7, e da S. A. R. il Principe Reg3. S. M. siciliana promette di non sottoporre nei
(;enle del Regno unito della Gran Brettagna e d' Ir- suoi Stati i sudditi di S. M. cristianissima ad un si
anda gli otto del detto mese ed anno ; c Je ratifiche stema di visite doganali e di perquisizioni , pi rigo
ono state cambiate in Londra il 2 aprile dell' anno roso di quello eh' applicabile a' sudditi di S. M. si
stesso.
ciliana.
4. Promette S. M. siciliana che il commercio fran
CONVENZIONE COLLA FRANCIA
cese in generale , ed i sudditi francesi che 1' eserci
teranno, saranno trattati in tutt' i suoi Stali sullo stes
/ nome della Santissima ed iiuiivisiile Trinit.
so piede delle nazioni le pi favorite , non solamen
te riguardo alle loro persone e propriet, ma ben an
Sua Maest il Re del Regno delle due Sicilie aven
che riguardo ad ogni specie di articoli di cui i det
do fatto conoscere a S. M. cristianissima i gravi incon
venienti che recava alle sue finanze , non che alla na
ti sudditi francesi faranno commercio , ed alle tasse ,
0 altri pesi pagabili sia sopra i delti articoli , sia so
vigazione ed al commercio de' suoi sudditi , il manteni
mento de' diversi privilegi ed esenzioni che hanno go
pra i bastimenti , per mezzo de' quali avr luogo la
duto ne' suoi Stati i francesi , non meno che i sudditi importazione.
di talune altre Potenze , ed il desiderio che aveva di ef
5. Quanto a ci che riguarda i privilegi personali
fettuarne di comune accordo 1' abolizione : e S. M. il di cui dovranno godere i sudditi di S. M. cristianis
sima nel Regno delle due Sicilie , S. M. siciliana pro
Re di Francia e di Navarra avendo dalla sua parte con
testato a S.M. siciliana la perfetta disposizione in cui era mette che avranno essi libero e non dubbia diritto di
di consentire a siffatta abolizione, mediante lo stabilimento viaggiare e dimorare ne' territori e domini della detta
M. S. ; salve le precauzioni di polizia usate verso i
di uno stato di cose, che potesse nell'atto medesimo e ri
sudditi delle nazioni le pi favorite. Essi avranno al
mediare agl'inconvenienti de* quali S.M. siciliana ha avu
tres il diritto di occupare delle ease e de' magazzini,
to a dolersi , e provvedere alla sicurezza ed a' vantaggi
e di disporre delle loro propriet personali di qualun
de' sudditi e del commercio della Francia negli Stati di
que specie e natura che sieno per vendila , donazio
S. M. siciliana ; le LL. MM. costantemente animate dai
ni , permute e testamenti , ed in qualunque altro mo
sentimenti della pi intima amicizia , ad oggetto di per
do, senza che sia loro frapposto a tal effetto il menomo
venire a questo doppio scopo , hanno nominato per lo
ostacolo o impedimento.
ro Plenipotenziari , cio :
S. M. il Re del Regno delle dite Sicilie , il signor
Non saranno eglino tenuti, sotto qualsisia pretesto.,
Fabrizio Ruffo , principe di Castclcicala. cavaliere Gran- a pagare altre tasse o imposizioni , all' infuori di quel
le che sono Q potranno essere pagate negli Slati di
crocc dell' insigne Ordine di S. Ferdinando e del meri
to , cavaliere dell' insigne real Ordine dj S. Gennaro ,
S. M. siciliana da' sudditi delle nazioni le pi favorite.
Ministro di Stato , gentiluomo di camera con esercizio
Saranno esenti in oltre da qualunque servizio mili
della prelodata M. S, , e suo Ambasciatore s^-aprdiuario tare , cosi di terra come di mare : le loro abitazioni,
presso S. M. cristianissima :
l magazzini , e tutto ci che ue fa parte , o che vi ap
E S. M. il Re di Francia e di Navarra , il sigaoi- partiene per oggetti di commercio o di residenza , sa
Emmaiiuele Duplessis Richelisn , duca di Ilichelii u , ranno rispettati : non andranno soggetti a nessuna vi
cavaliere dell' Ordine reale e militare di S, Luigi , e sita , o perquisizione vessatoria : nessun esame , n ispe
deirli Ordini di S. Alessandro Newsky , S. Voladimiro zione de' loro libri carte o conti , si far arbitraria
u S. Giorgio di Russia , Pari di Francia , primo gen
mente , e per parte dell' autorit suprema dello Sialo;
10

)( 7* )(
Fatto in Parigi il vcntollo febbraro mille ottocento
n potr aver luogo altrimenti , che por sentenza legale
diciassette.
de' Tribunali coni petenti.
( L. S. ) Castelcicala.
( L. S. ) Richelmu.
5. M. siciliana s' impegna a garcnlire in lulte le
occasioni a' sudditi di S. M. cristianissima , che risede
Artitolo separato.
ranno ne' suoi Siali c domini, la conservazione della lo
ro sicurezza personale e delle loro propriet , nello stes
espressamente convenuto tra le alfe parti con
so modo in cui sono garenlili a' propri sudditi , ed a lut
traenti , che i sudditi di S. M. cristianissima nel Rtti gli esteri appartenenti alle nazioni le pi favorite e gno ilelle due Sicilie , e reciprocamente i sudditi di S.
le pi privilegiate.
M . siciliana in Francia, non potranno essere sottoposti a
6. Conseguentemente al tenore degli articoli i e 2 verini diritto di albinaggio , di detrazione , o di altro
della presente convenzione , S. M. siciliana s' impegna della stessa natura , i quali sono e resteranno perpetua
a non dichiarare nulli ed aboliti i privilegi ed esenzio- mente aboliti ne' due Stati.
iii , che attualmente esistono ne' suoi Slati in favore del
Il presente articolo separato avr la stessa fona e
commercio francese, che nello slesso giorno e collo sles
valore , come se fosse stato inserito parola per parola
so atto , che dichiarer nulli ed aboliti i privilegi ed c- nella convenzione di questo giorno ; e sar ratificalo ,
senzioni qualunque , di cui hanno godulo o godono le ratifiche ne saranno cambiale nello stesso tempo.
altre nazioui.
In fede di che i Plenipotenziari rispettivi 1 hanno
7. S. M. siciliana prometto che, a contare dal gior
sottoscrilla , e vi hanno apposto il suggello delle loro
no in cui avr luogo la generale abolizione de' privile
gi , conformemente agli articoli 1 2 e 6 della presente armi.Fatto in Parigi il ventotlo febbraro mille ottocento
convenzione , una diminuzione del dieci per cento sullo
ammontare de' diritti e tasse pagabili secondo la tariffa diciassette.
( L. S. ) GiSTZLCiCALA.
( L. S. ) Riciielieu.
in vigore il 1 gennaro 1816 sar accordata sulla to
talit delle mercanzie e prodotti del Regno di Francia ,
La soprascritta convenzione stata da Noi ratificata
delle sue colonie e dipendenze , che verranno importati il 20 aprile 1817 , e da S. M. cristianissima il 6 mar
negli Stali di S. M. siciliana ; il tulio a tenore dell' ar
del detto anno ; e le ratifiche sono state cambiate in
ticolo 4 come sopra : ben inteso che il detto articolo zo
Parigi il 4 luglio dell' anno stesso.
non dovr mai essere considerato come capace d' impe
dire in nessun modo a S. M. siciliana di accordare , se
CONVENZIONE COLLA SPAGNA
le piace , una simile diminuzione d' imposte ad allre na
In nome della Santissima ed indivisibile Trinit.
soni straniere (a).
8. La presente convenzione sar ratificala , e
Sua Maest il Re del Regno delle due Sicilie nel
le ratifiche ne saranno cambiate in Parigi nel termine fare conoscere a Sua Maest il Re di Spagna e delle
di tre mesi o pi presto , se sar possibile.
Indie i gravi inconvenienti che cagionano alle sue finan
In fede di che i Plenipotenziari rispettivi 1' hanno ze , non meno che alla navigazione ed al commercio dei
firmata, e vi hanno apposto il suggello delle loro armi. suoi sudditi , i diversi privilegi e 1' esenzioni delle qua
Fallo in Parigi il ventotlo febbraro mille ottocento li hanno goduto finora i sudditi spagnuoli e di altre Po
tenze ne' porti del Regno delle due Sicilie , ha mostra
diciassette.
to nello slesso tempo il suo vivo desiderio di abolire to
( L. S. ) Castelcicala.
( L. S. ) Richklieu.
talmente , d' accordo con S. M. cattolica , i detti pri
vilegi ed esenzioni : e S. M. cattolica avendo dimostra
Articolo separalo e addizionale.
to la sua perfetta disposizione di consentire a tale abo
lizione , fissando uno stato di cose che, riparando g' in
Per evitar qualunque equivoco relativamente alla di
convenienti che spesse volte sono accaduti, abbia anche
minuzione del dieci per cento su' diritti stipulali in fa
in mira la sicurezza ed il vantaggio de' sudditi e del
vore del commercio francese colla convenzione oggi fir
mala , vien dichiarato col presente articolo , che silfatla commercio spagnuolo ; le LL. MM. animate dalla pi
concessione debba intendersi come segue , cio : che nel sincera amicizia , all' oggetto di ottenere questo doppio
scopo , hanno nominato per loro Plenipotenziari , cio:
caso in cui i diritti montassero a venti per cento sul va
lore della mercanzia , 1' effetto della diminuzione del die
S. M. il Re del Regno delle due Sicilie , il signor
ci per cento sar di ridurre qnesta imposizione da venti D. Fulco Ruffo di Calabria , principe di Scilla , conte
di Sinopoli , gentiluomo di camera con esercizio della
a diciollo ; e cos in seguito nella slessa proporzione per
prelodala M. ., e suo Ambasciatore straordinario presso
tutti gli altri casi : e che sugli articoli i quali non so
no tassati ad valorem nella tariffa, la diminuzione della S. M. cattolica :
imposta sar proporzionale ; vale a dire , che si accor
E S. M. il Re di Spagna e delle Indie , il Signor
der la diminuzione della decima parte tuli* ammonlare D. Giuseppe Garzia de Leon y Pizarro , cavaliere pen
sionato del reale e distinto Ordine di Carlo III , Grandella somma pagabile.
Il presente articolo separato e addizionale avr la croce dell' Aquila rossa di Prussia, e di S. Alessandro
e S. Anna di Russia , Consigliere di Stato di S. M. cat
stessa forza e valore , come se fosse stalo inserito paro
tolica , e suo primo Segretario di Stato e del dispaccio
la per parola nella convenzione di questo giorno ; e sa
universale , soprintendente generale delle strade, corrie
r ratificato, e le ratifiche ne saranno cambiate nello sles
ri e poste di Spagna e delle Indie- ec. ec.
so tempo.
In fede di che i Plenipotenziari rispettivi 1' hanno
I quali , dopo di aver cambiate le loro rispettive
firmato , e vi hanno apposto il suggello delle loro armi. plenipotenze trovate in buona e debita forma , sono con1 venuti negli articoli seguenti.
(a) V. la nota a paff. 72.
Art. 1. S. M. cattolica conviene nell' abolizione di

lutt' i privilegi , e di tutte Y esenzioni di cui i suoi sud


diti , il loro commercio , ed i loro bastimenti mercantili
hanno goduto e godono negli Stati , porti e domini di
S. M. il Re del Regno delle due Sicilie prr un solo
beneplacito di questo Sovrano , senza ebe vi fosse un
trattato speciale. In conseguenza S. M. il Re del Regno
delle due Sicilie, e S. M. cattolica , tanto per se, che
pe' loro eredi e successori , sono convenuti che i privi
legi e T esenzioni di sopra espresse di persone e di ban
diera siano aboliti perpetuamente.
a. S. M. il Re del Regno delle due Sicilie pro
mette di non accordare per 1' avvenire a verun' altra
Potenza i privilegi e 1* esenzioni , che vengono aboliti
nella presente convenzione.
3. Promette S. M. il Re del Regno delle due Sici
lie , che ne' suoi domini i sudditi spagnuoli non saran
no sottoposti ad un sistema di visite di dogana e di
ricerche pi rigoroso di quello che si pratica co' suoi
reali sudditi.
4. S. M. il Re del Regno delle duo Sicilie promette
che il commercio spagnuolo in generale, ed i sudditi
spagnuoli che lo eserciteranno , saranno trattati sullo
slesso piede delle nazioni le pi favorite , non solamen
te riguardo alle persone ed alle propriet, ma parimen
te per ogni articolo di cui essi faranno commercio , e
per le tasse o altri pesi pagabili , tanto sopra i men
tovati articoli , che sopra i bastimenti co' quali si far
1' importazione.
>. S. M. il Re del Regno delle due Sicilie pro
mette , riguardo a' privilegi personali di cui dovranno
godere i sudditi spagnuoli , che essi avranno diritto di
viaggiare e di risedere ne* suoi territori e ne' suoi Sta
ti ; salve le precauzioni di polizia , che sono usale coi
sudditi delle Potenze le pi favorite.
Essi avranno drillo di occupare delle case e de' ma
gazzini , e disporre delle loro propriet personali di qua
lunque specie e natura per vendita , donazione , cam
bio o testamento , in qualunque altro modo ; senza che
si rechi loro il menomo ostacolo 0 impedimento , n
sieno obbligali , sotto verun pretesto, a pagare allrc tas
se o imposizioni , che quelle le quali sono pagate o
che potranno pagarsi dalle nazioni le pi favorite nel
Regno delle due Sicilie,
Essi saranno esenti da ogni servizio militare per ter
ra e per mare : le loro abitazioni , i inagazzini , e lut
to ci che ne far parte e loro appartiene per oggetti
di commercio o di residenza , saranno rispettati : non
JH>tr praticarsi nessun esame arbitrario # ispezione dei
oro libri , carte o conti per parie dell' autorit supre
ma , se non che dopo una sentenza legale de' Tribuna
li competenti.
5. M. il Re del Regno delle due Sicilie si com
promette di garenlire in tutte le occasioni a' sudditi spa
glinoli residenti ne' suoi Stali e domini la conservazione
delle loro propriet e della loro sicurezza personale ,
-nello stesso modo che garcntita a' suoi sudditi , ed a
tuli' i forestieri appartenenti alle nazioni le pi favorite
e le pi privilegiale,
6. Conseguen temente al tenore degli articoli 1 e 2
di questo trattato , i privilegi e 1' esenzioni che attual
mente esistono in favore del commercio spagnuolo nei
domini di S. M. il Re del Regno delle due Sicilie, sa
ranno dalla M. S. aboliti lo stesso giorno e collo stesso
aito , col quale saranno aboliti e dichiarali nulli i pri
vilegi e 1' esenzioni di tutte le altre nazioni.

7. S. M. il Re del Regno delle due Sicilie pro


mette di accordare dal giorno dell' abolizione generale
de' privilegi , secondo gli articoli 1 a e 6 , una dimi
nuzione del dieci per cento soli' ammontare delle impo
sizioni pagabili , secondo la tariffa vigente del 1 gennaro 1816 , sulla totalit delle mercanzie o produzioni
del Regno di Spagna e sue possessioni, immesse ne' suoi
reali domini , secondo il contenuto dell' articolo 4 della
presente convenzione : ben inteso che ci non debba
impedire a S. M. il Re del Regno delle due Sicilie di
accordare , se vuole , 1' uguale diminuzione d' imposi
zioni ad altra nazione (a).
8. La presente convenzione sar ratificata , e le'ratifiche saranno cambiate nello spazio di quattro mesi o
pi presto, se si pu.
In fede di che i Plenipotenziari rispettivi hanno fir
mato la presente convenzione , e messovi il suggello del
le loro armi.
Madrid quindici agoslo mille ottocento diciassette.
(L.S.) Il Pm>-cirE di Scilla (L.S.) Giuseppe Pizarro.
Articolo separato e addizionale.
Per evitare ogni equivoco , riguardo alla diminuzio
ne sulle imposizioni in favore del commercio spagnuolo ,
che S. M. il Ile del Regno delle due Sicilie ha pro
messo all' articolo 7 della convenzione firmala oggi tra
S. M. il Re del Regno delle due Sicilie e S. M. catto
lica , si dichiara col presente articolo separato ed addi
zionale , che per la concessione del dicci per cenlo di
diminuzione si debba intendere , che nel caso in cui
1' ammontare dell' imposizione sia del venti per cento sul
valore della mercanzia , 1' effetto della diminuzione del
dieci per cento e di ridurre 1' imposizione del venti a
diciotto ; e cos per gli altri casi proporzionalmente.
Sopra gli articoli che non sono tassati ad valorem
dalla tarilfa , la diminuzione sar proporzionale ; cio a
dire, si accorder la diminuzione della decima parte sullo
ammontare della somma.
Il presente articolo separato ed addizionale avr la
slessa forza e lo slesso valore , come se fosse inserito di
parola in parola nella convenzione di oggi ; sar ratifi
calo , e le ratifiche saranno cambiale nello stesso tempo.
In fede di che i Plenipotenziari rispettivi hanno
firmalo il presente, e messovi il suggello delle loro armi.
Madrid quindici agoslo mille ottocento diciassette.
(L.S.) Il Principe di Scilla (L.S.) Giuseppe Pizarro.
La soprascritta convenzione stala da Noi ratifica
ta il 1 ottobre 1S17 , e da S. M. cattolica il 28 no
vembre del detto anno , e le ratifiche sono state cam
biale in Madrid il 29 dello stesso mese ed anno.
Ed essendo nostra sovrana volont , che le sopra
scritte convenzioni abbiano simultaneamente il loro ef
fetto , secondo 1' impegno da ISoi preso ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio di Stato ;
Abbiamo risoluto di sanzionare, e sanzioniamo ec.
Art. 1. Tulli gli articoli delle soprascritte conven
zioni saranno puntualmente e religiosamente di parola
in parola osservali ed eseguili in tutto il nostro Regno
(a) F. la nota a pag. 72.

)( 76 X
soltanto di norma nei giudizi di conraierrio , secondo te
delle cine Sicilie dal d primo di lnglio del corrente anno
leggi prescrivono.
Vogliamo e comandiamo ec.
2. Sar solo eccezione a questa regola la moneta
Il nostro Ministro Cancelliere ec,
di Spagna detta pezzi di Spagna, o pezzi duri, di co
Napoli il d 3o di marzo 1818.
Firmato FERDINANDO.
niazione anteriore al corrente anno 1818. Questa mone
ta , in riguardo di esser nel Levante nelle transazioni
commerciali ricevuta in preferenza di ogni altra , e di
essere stala in corso autorizzala per molti anni ne' no
( Nnm. 24.. ) SIRACUSA 16 MAGGIO 1818.
stri domini al di l del Faro, sar d'ogg' innanzi gene
Decreto per V abolizione del decimo doganale.
ralmente in corso in tutto il nostro Regno; le piastre
0 pezzi duri al prezzo di carlini dodici e grana quattro
rKRDiKiiTDO 1. ec.
di Napoli , pari ne' nostri domini al di l del Faro a
tari dodici e grana otto ; e le di loro met o sieno i
Vista la nostra legge de'27 d aprile 1816 sulle impo
sizioni straordinarie messe per adempire alle obbligazioni mezzi pezzi duri saranno parimente iu corso per met
contratte per la pace perpetua felicemente conchiusa. col
del suddetto prezzo (a).
le Reggenze aflricane, tanto ardentemente desiderala dai
3. Per le pezze di Spagna di coniazione di questo
anno e degli anni successivi, ci riserbiamo di accordare
nostri sudditi?
Visto 1' articolo 6 della stessa legge , col quale fu loro lo stesso corso, dopoch ne sar fatto il saggio netimposto un decimo su i dritti doganali e di navigazione, la nostra zecca.
4~ In conseguenza dell' articolo 2 le pezze e mezze
da riscuotersi fino al di i4 di maggio di questo anno.
Volendo fare sperimentare con anticipazione a' no
pezze di Spagna non potranno essere rifiutate in paga
mento , che quando sieno ritagliate intendendosi per
stri amatissimi sudditi 1' effetto della inviolabile religio
ritaglio la mancanza del loro contorno legale.
sit della nostra parola, e delle nostre immancabili pro
5. Il nostro Consigliere Segretario di Stalo ce.
messeSulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Portici il di 1S aprile 1818.
Firmato FERDINANDO.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Il decimo imposto su tutti i dritti doganali
i immessione , di esportazione e di navigazione , che in
forza dell' articolo 6 della enunciata legge doveva riscuo
( Nom. 26 ) SIRACUSA 24 MAGGIO 181.
tersi fino al di r4 di maggio di questo anno, cesser di
Rescritto
sul mantenimento de' militari infermi negti
pagarsi allo spirare del corrente mese di aprile.
ospizi
civili.
2. Il nostro Consigliere Segretario di Slato ce.
Napoli il d S di aprile t8i8.
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE GENERALE
Firmato FERDINANDO.
3 ripartimento, 2 carico, numero 382.
( Num. a5. ) SIRACUSA 20 MAGGIO 181S.
Decreto relativo all' abolizione delle tariffe delle mo
nete estere d'argento, escluse le pezze di Spagna.
FERDINANDO I. eC.
Considerando che 1 nostro decreto de' z3 di feb
braio di questo anno abbia consecrato il principio di
pubblica economia, le monete esfere di argento non es
sere che preziosi metalli, la di cui valutazione dipen
de dal cambio 0 sta dal rapporto del debito e credito
delle nostre piazze;
Considerando che cogli articoli 1 e 3 dell' anzidetto
decreto le tariffe pubblicate in tempo dell' occupazione
militare sono state abolite per le monete di oro , e per
quelle di argento provvisionalmente lasciate in vigore;
Volendo noi anche alle monete estere di argento
definitivamente applicare lo stesso principio;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art, 1. Le tariffe delle monete estere di argento ,
pubblicate in tempo della occupazione militare , non sa
ranno pi in vigore: e le dette monete, al pari di quelle
di oro, non saranno valutate nel nostro Regno delle due
Sicilie, che come metallo. Le borse de' cambi di Napoli,
di Palermo, e di Messina ne' loro listini settimanili ne
indicheranno il corso. Questo corso fissalo a questo mo
do, come quello di ogni derrata di commercio, non pro
durr obbligazione a riceverle in pagamento; ma servir

Signor
Dal Capitan generale organizzatore del ramo milita1te mi stato comunicato il seguente real rescritto.
1 Eccellenza ir Ho rassegnato a S. M. quanto V.E
( si compiacque manifestarmi con suo pregiatissimo fo1 glio del 12. delle scorso febbraro relativamente ad adot
ti tarsi negli stabilimenti civici sanitari al di l del Fa
ll ro il sistema vigente negli ospizi civili di questo Re
ti guo, cio che ammalandosi nn individuo appartenen1 te al ramo della guerra in luoghi ,- ove non trovasi
c stabilito uno spedale militare, viene rkevuto negli an
te zidetti ospizi civili e curato a spese dell' amministra
li: zione de' medesimi , fino a che non sia nel grado di
te uscirne o d' esser evacuato su d' uno degli spedali
i militari il pi prossimo , corrispondendosi perci dai
ramo della giterra all' ospizio a cui stato ammessa
k l' individuo, f indennit di trattamento ki ragione di
grana ventiquattro per ciascuna giornata di ospitalit,
senz' altro compenso , co destinarsi soltanto un coml messo nelle scritture negli spedali militari, pagato dat
ti lo stesso ramo della guerra a qualchedino degli ospi
te zi, ove il numero de militari infermi raccolti in sala
k separata richiedesse questo impiegato per sorvegliare
1 il servizio e per compilare la conlabilit.
e La prefala M. t>. iu vista del di lei parere nei
( Consiglio del 3 andante si degnata approvare che la
(a) Sul nuovo valore di detta moneta reggasi il de
creto del 2 ottobre i&3z.

( enunciato sistema venga adottato nello stesso modo in I quando visibilmente sieno ritagliate, intendendosi per ri
tutti gli altri stabilimenti civici sanitari esistenti in co- taglio, la mancanza del loro contorno legale.
( testi reali domini. Napoli i5 aprile 1818
5. parimente vietato ogni aggio sul cambio delle
Nel real nome lo passo alla di lei intelligenza per monete di argento tra loro. Nel cambio dell' oro in ar
1' adempimento ed uso di risulta ().
gento, o dell' argento in oro 1* aggio non vietato.
Palermo 4 maggio 1818.
6. Ciascun grano in rame , o sia il centesimo del
Marchesi Fbrreri,
ducato , diviso in dieci parli, confermando noi l* abo
lizione ordinala col decreto de' 18 di agosto i8i4 della
antica sua divisione in dodici. Detti decimi del grano
( Num. 27. ) SIRACUSA 20 MAGGIO 1818.
in Napoli hanno nome cavalli , volgarmente calli ; in
Legge che prescrive il sistema monetario del Regno
Sicilia han nome piccioli.
FtRDISAKBO I. eC.
7. Ciascun grano del peso di acini i4o , pari a
di Sicilia n3, i3i millesimi, a grammi 6, 287.
Dopo maturo esame del decreto de' 18 di agosto cocci
I
snoi
multipli e summullipli sono di peso geometrica
dell' anno i8i4 con cui fu da' francesi richiamato in os
mente
proporzionalo.
servanza 1' antico sistema monetario del Regno , in ogni
8. La moneta di oro ha un valore corrente , che il
tempo comune a' nostri domini di qua e di l del Faro,
Governo autorizza , e quelle che da ogg' innanzi saran
ed abolito il conto in lire e centesimi da esso loro ordi
nato 1' anno 181 1; abbiamo veduto che le sue disposizioni no coniale , per giuste vedute di pubblica economia sa
ranno portale al titolo di 996 millesimi , che corrispon
riguardanti le monete di oro, lungi di seguirlo , 1* aves
sero anzi invertito , n altro sistema conforme a' sani de, secondo l'antico modo di valutare la bonl dell oro,
a carati 23,904 millesimi di carato.
principi di pubblica economia vi avessero sostituito. Laon
9. La tolleranza di titolo per le nuove monete di
de volendo Noi ordinare un sistema monetario compiuto oro non
sar , che di un millesimo in pi 0 in meno.
in tutte le sue parti , e fondato sul sacro principio del
maggior bene de' nostri amatissimi sudditi ; e volendo ben Nelle dette nuove monete di oro il titolo anzidetto ed il
peso sar notato nel suo rovescio.
anche in una sola legge riunire quella parte delle anti
10. Tutte le monete di argento , di rame e di oro
che ordinazioni che abbiamo credulo degne di essere
coniale
sino al giorno d' oggi nelle nostre zecche di
mantenute ;
Napoli
e
di Palermo, sotto al nostro Regno , de' nostri
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
legittimi
predecessori,
in tempo dell'anarchia del 1799
Udito il nostro Consiglio di Stato.
e
de'
dne
ultimi
occupatori
de' nostri reali domini al di
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
qua del Faro, si rimarranno in corso, secondo il valore
nominale. Per le sole monete di rame di grana due e
T I T 0 L 0 r.
mezzo, di grana quattro, e di grana cinque coniale pre
Disposizioni generali.
cedentemente al nostro decreto de' 21 di febbraio dello
Art. 1 . L' unit monetaria del nostro Regno delle anno 18 16, quantunque detto valore sia in esse indica
due Sicilie, cui i prezzi ed ogni specie di valutazione in to, si rimarr ferma la riduzione de' 2 di gennaro 181S
numerario si riportano, ba nome ducato. La sua massa confermata col detto nostro decreto de' 21 febbraro 1816.
di argento del peso di acini napolitani 5i5 pari a cocci
Le sole monete di oro, tanto le antiche , quanto
siciliani 4i6, e 161 millesime parti di un coccio, a gram
le nuove , saranno ricevute a peso. Ogni acino man
mi 22,943 millesime ( cio grammi 22 e novecento qua
cante di peso di Napoli nelle antiche monete sar va
rantatre millesime parti di un grammo ) , e del titolo di lutato grana tre; e nelle nuove, grana tre e mezzo ,
833 , un terzo millesimi o sia di 833 tm terzo millesi
o sia grana tre e cinque decimi.
me parti di argento puro di coppella , e di 166 , due
11. Uniformemente alla nostra prammatica de' 16
terzi millesime parti di lega , che ricade a cinque sesti di gennaro i8o!> , ed al nostro decreto de' 24 di ot
di argento puro, e ad un sesto di lega.
tobre 18 16, sar costantemente ed invariabilmente per
2. Il ducato si divide in cento centesimi che han messo di poter liberamente eslrarre dal nostro Regno
nome grana ne' nostri domini al di qua del Faro , e qualunque somma in moneta effettiva in oro ed in
baiocchi in quelli al di l. Al di solto di dieci centesi
argento.
mi, o sia di dieci grana, il loro valore rappresentato
12. Sar parimente permesso a chiunque poler li
in moneta di rame. Da dicci grana al di sopra , il loro quefare le dette monete, ridurle in verghe , ed avvaler
rappresentato in moneta di argento.
sene per lavori, per esportazioni, 0 per altro uso.
I multipli ed i summultipli in argento hanno co
13. Rimangono confermati i nostri decreti de' 23( di
stantemente lo stesso titolo; ed il loro peso geometri
febbraro (b) e de' i3 di aprile di questo anno (e), coi
camente proporzionalo.
quali le tariffe delle monete estere di oro e di argento
3. La tolleranza di titolo di tre millesimi in pi pubblicate in tempo dell' occupazione militare sono stale
o in meno. Al di sopra o al di sotto di tre millesimi , abolite. Le sole pezze di Spagna, dette volgarmente pez
le monete di argento non saranno dalla nostra zecca zi duri . saranno in corso al prezzo di carlini dodici e
messe in circolazione.
grana quattro di Napoli , che corrispondono ne' nostri
4- Le monete d' argento nel loro corso non saran
domini al di l del Faro a lari dodici e grana otto (</).
no ricevute a peso; ne potranno essere rifluiate , che Le mezze pezze saranno in corso per met del suddet
to prezzo ; e le loro frazioni minori non avranno alcun
(a) V. ministeriali del g luglio , ig ottobre e tz no
vembre i83! per ammettersi in detti luoghi anche (b) V. il suddetto decreto rr/wtato a pag. $3.
gl' invalidi , e gf individui degli equipaggi della (e) V. come sopra pag. -t6.
real marina infermi.
(d) V. la nota a nella detta pagina.

)( ? )(
La delta moneta ne1 domini al di l del Faro ha
eorso , secondoch col detto decreto de' io di aprile
slato da noi ordinato.
nome scudo o dodici tari (c).
i4- Ferma restante detta nostra disposizione , il no
stro Ministro di finanze pubblicher una sua ordinanza
TITOLO IN.
per solo regolamento del giudizio de' nostri sudditi sul
Monete di oro.
valore intrinseco di dette estere monete (a). Questa or
dinanza indicher il loro prezzo di corrispondenza per
16. Saranno coniate da ogg' innanzi le seguenti
le monete estere di argento colle nostre monete di ar
monete
d'oro.
gento, e per le monete estere di oro colle nostro mone
Le oncette di peso acini 85 di Napoli, pari a cocci
te di oro. Calcolato il detto prezzo sulle proporzioni del
fino , e per le sole monete di oro di titolo inferiore a di Sicilia 68, 686 millesimi, a grammi 3,786.
Il loro valore corrente sar di ducati tre.
99!) millesimi , sar fatta la deduzione della spesa del
Le
quintuple di peso acini 4^5 di Napoli , pari a
raffinamento, onde porle col valore intrinseco delle no
cocci di Sicilia 343,434 millesimi , a grammi 18,933.
stre monete in perfetta proporzione. La stessa ordinanza
Il loro valore corrente sar di ducati quindici.
indicher ben anche il giusto peso di ciascuna moneta
Le
decuple di peso acini 8jo di Napoli , pari a
estera di oro c di argento, il suo titolo e la quantit del
cocci di Sicilia 686, 8(>8 millesimi , a grammi 37.867.
fino che vi si contiene , ed il prezzo ancora delle masse
Il loro valore corrente sar di ducali trenta.
di dette monete a libbra per quelle di argento , e ad
Non sar ammessa nella nostra zecca per le nuove
oncia per quelle di oro. Finalmente per le monete di
monete di oro tolleranza di peso maggiore di 10 sessanoro sar indicato ancora il valore di ogni acino man
taquattresimi di acino , pari a 1 ottavo di coccio , pari
dante in corrispondenza del suo titolo.
a sette millesimi di grammo. Il marco di cento monete
non avr tolleranza maggiore di acini 12, 3 ottavi, pari
TITOLO IL
a cocci 10 , a grammi o,55i millesimi.
Monete di argento.
TITOLO IV.
i5. Da ogg' innanzi non saranno coniate in argen
to, che le sole quattro seguenti monete.
Il carlino del peso di Napoli acini 5i un mezzo,
pari a cocci di Sicilia 41 61 centesimi, a grammi 2,
ag4- La tolleranza di peso sar di un acino. Cinquanta
carlini formeranno il marco di zecca: la sua tolleranza
sar di 4 acini , pari a cocci siciliani 32, 323 millesi
mi, a grammi 1, 782.
La stessa moneta ne' nostri domini al di l del Fa
ro ha nome tari (6).
Il due carlini di peso di Napoli acini io3 , pari a
cocci di Sicilia 83, 21 centesimi, a grammi 4)588. La
tolleranza di peso sar di un acino. Cento monete di
due carlini formeranno il marco di zecca. La sua tolle
ranza sar di 80 acini , pari a cocci siciliani 64,646
millesimi, a grammi 3,564.
La detta moneta ne' domini di l del Faro ha no
me due tari.
Il sei carlini del peso d Napoli acini 309, pari a
cocci di Sicilia 249, 69 centesimi, a grammi 13,765.
La tolleranza di peso sar di un acino. Dugento monete
di sei carlini formeranno il marco di zecca. La sua tol
leranza sar di acini 160, pari a cocci 129, 293 mille
simi, a grammi 7, 128.
La della moneta ne' domini al di l del Faro ha
nome sei tari.
Il dodici carlini del peso di Napoli acini 618, pa
ri a cocci di Sicilia 499) ^9 centesimi, a grammi 27,53a.
La tolleranza di peso sar di due acini. Dugencinquanta
monete di dodici carlini formeranno il marco di zecca.
La sua tolleranza sar di acini 4oo, pari a cocci sicilia
ni 323, 232 millesimi, a grammi 17,820.
(a) V ordinanza ministeriale cennata in questo articolo
fu pubblicata a 8 maggio 1818.
(b) Sul corso da darsi a' tarioli lisci , ed alle piccole
monete d' argento napolilane , v. ministeriale del
tj maggio t83o.

Monete di rame (</).


17. Da ogg' innanzi nella nostra zecca saranno co
niate le seguenti monete di rame.
Il mezzo grano , volgarmente detto tornese, di pe
so di Napoli acini 70 , pari a cocci di Sicilia 56, 56
centesimi , a grammi 3, 118. Venti monete di mezzo gra
no formeranno il marco di zecca : la sua tolleranza di
peso sar di acini 60 , pari a cocci siciliani 48, 43 cen
tesimi , a grammi 2,673.
Questa moneta ha nome in Sicilia grano siciliano ;
0 sia mezzo baiocco.
Il grano del peso di Napoli acini i4o , pari a coc
ci di Sicilia n3, i3 centesimi , a grammi 6,237. Ven
ti monete di un grano formeranno il marco di zecca : la
sua tolleranza di peso sar di acini 120 , pari a cocci
siciliani 96, 97 centesimi , a grammi 5,346.
Questa moneta in Sicilia ha nome baiocco , o sia
due grana siciliane.
Il due grana e mezzo , volgarmente detto cinqui
na , del peso di Napoli acini 35o , pari a cocci di Si
cilia 282, 82 centesimi, grammi i5, 592. Venti monete
di due grana e mezzo formeranno il marco di zecca : la
sua tolleranza di peso sar di acini 3oo , pari a cocci
siciliani 242, 4a centesimi, a grammi i3,3G5.
(e) Fu ordinato con ministeriale del 3 dicembre i83o
di aver corso i tari dodici , e i tari sei antichi
col marchio del Sebeto, non che tutte le altre mo
nete d' argento grandi e piccole coniate per legge
col contorno liscio, e c'ie non sieno visibilmente
limate o ritagliate ; fu aggiunto altres dover ave
re provvisoriamente libera circolazione anche le
pezzette di Spagna e tollerarsi fino ad un ceri
punto il corso delle altre liscie, come si pratica iti
Napoli.
(d) Con decreto del g Aprile i83z fu disposta la co
niazione di alcune specie di monete di rame.

)( 79
Questa moneta in Sicilia ha nome cinque grana si
ciliane , o sia due baiocchi e mezzo.
Il cinque grana del peso di Napoli acini 700, pari
a cocci di Sicilia 565, 65 centesimi , a grammi 3i,i85.
Venti monete di cinque grana formeranno il marco di
zecca : la sua tolleranza di peso sar di acini 600, pari
a cocci siciliani .}>'.'(.. t>'.{. centesimi , a grammi 26,730.
Questa moneta in Sicilia ha nome dieci grana sici
liane , e sia cinque baiocchi (a).
TITOLO

V.

Tipo delle monete (b).


Monete di argento.
18. Sopra una delle superficie vi sar la nostra ef
figie colla leggenda : Ferdinandus I. Dei grafia Regni
Siciliantm et Hierusalem Rex. Al rovescio le nostre
armi colla leggenda : Hispaniarum Jnfans ; ed il suo
valore in centesimi , o sia grana. Nel contorno poi del
le monete di dodici carlini e sei carlini , a lettere inca
vate , vi sar incisa la leggenda : Providentia optimi
Principi*. Le altre monete avranno il contorno liscio.
Monete di oro.
Da un lato porteranno la nostra effigie colla leg
genda : Ferdinandus I. Regni Siciliarum et Hierusa
lem Rex. Nel rovescio vi sar il genio de* Borboni col
la leggenda : Hispaniarum Jnfans ; ed in piedi vi sa
r notalo il titolo, peso ed il valore corrente. Nel con
torno delle quintuple e delle decuple vi sar la stessa
leggenda Providentia optimi Principia. Le oncette avranmu il contorno liscio.
Monete di rame.
Da un lato vi sar la nostra effgie colla leggen
da: Ferdinandus I. Dei grada Regni Siciliarum et
Hierusalem Rex. Dall' altro , il valore nominale e la
indicazione dell' anno della coniazione.
TITOLO

)(
to verificato il titolo ed il peso , a' termini della presen
te legge.
20. La verifica anzidetta sar fatta da una Commessione composta.
dal Segretario di Stalo Ministro delle finanze ,
dal Presidente e Procurator generale della Gran
Corte de' conti,
dall' Intendente e dal Sindaco di Napoli',
dal Direttore generale dell' amministrazione delle
monete ,
dal Razionale della zecca, e
dal Segretario per la redazione de' verbali , a* ter
mini del nostro decreto de' i3 di settembre i8i5.
21. La Commessione dopo le verifiche , secondo i
melodi finora praticali, former processo verbale, con cui
sar contestato essersi trovato il titolo ed il peso, a' ter
mini della presente legge.
22. I saggi di tilolo saranno falli con tutte le re
gole chimiche, e saranno depositati nella nostra zecca(a).
In caso di frode nella esecuzione de' saggi, gli au
tori, fautori e complici saranno puniti come monetari
falsi.
Nelle altre operazioni di verifica nella nostra zecca
sar tenuto il metodo finora praticato.
23. Le disposizioni delle prammatiche , delle leggi,
de' decreti , e de' rescritti contrarie alla presente legge
sono rivocate.
Vogliamo e comandiamo che questa nostra legge da
Noi sottoscritta, riconosciuta dal Consigliere e Segretario
di Stato Ministro di grazia e giustizia , munita del no
stro gran sigillo, e contrassegnata dal nostro Consigliere
e Segretario di Stalo Ministro Cancelliere , e registrata
nella Cancelleria generale del Regno delle due Sicilie ,
si pubblichi colle ordinarie solennit per tutto il detto
Regno per mezzo delle corrispondenti autorit , le quali
dovranno prenderne particola? registro, ed assicurarne lo
adempimento.
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno delle due
Sicilie specialmente incaricato di vegliare alla sua pub
blicazione.
Portici il di 20 di aprile 1818.
Firmato FERDINANDO

TI.

Della verifica delle monete nella zecca.


19. Le monete fabbricate nella nostra secca non
potranno esser messe in corso , se prima non ne sia sta-

// Segretario di Stalo Ministro delle finanze


FirmatoMarchese Tommasi.
// Segretario di Stato Ministro Cancellier*
FirmatoMarchese Tommasi.

(a) Con ministeriale del 28 settembre 1829 ti diedero


delle disposizioni per la circolazione e 7 commer
cio della moneta di rame, sebbene in qualche pic
cola parte logora, maltrattata o monca.
Quanto alla nomenclatura monetaria in Sicilia dal
1 di gennaro t8at, ed alle regole da tenersi nei
registri, ne' conti e nelle scritture pubbliche , reg
gasi il decreto del 6 di marzo 1820, e la ministe
riale del 1 agosto t833.
Si prescrisse con decreto del 21 marzo i8zS il
nuovo tipo delle monete, e quindi fu interamente
abrogato il disposto in questo titolo. Lo stesso
Ju decretato a 27 aprite i83i da S. M. Ftuumjxdq 11. felicemente regnante.

(a) 77 decreto del 2 ottobre l83 stabilisce il nuovo


sistema da tenersi pe' saggi delle monete dell*
materie d'argento.

)( 8 )(
GIUGNO 1818

(Num. 33.) SIRACUSA a GIUGNO 1818.


Decreto che determina il luogo e la formalit de' te
stimoniali.
Portici 28 aprile 1818.
FERDINANDO I. eC.
Volendo dare una uniformit di disposizioni agli ar
ticoli 224 e 225 del codice di commercio , all' articolo
377 della legge del 1 di giugno 1817 , ed agli articoli
68 e 69 del decreto del 1 di agosto 18 16 ;
Considerando che per la formazione de' testimoniali
pi conducente al bene dal servizio di prescegliere i
periti tra gli uffiziali , piloti o sindaci marittimi della
real marina , come quelli che solamente sono idonei a
giudicar di tali materie , e di escluderne qualunque al
tra persona , tuttoch impiegata in altri rami di dipen
denza del detto real corpo ;
Sulla proposizione dei nostri Segretari di Stato ec.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
leria ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. I testimoniali ne' nostri domini al di qua del
Faro saranno fatti nel primo luogo di approdo de' ba
stimenti innanzi al Tribunale di commercio; e se questo
non vi sia , innanzi al Giudice del circondario del me
desimo luogo.
2. Il Tribunale di commercio o il Giudice di cir
condario sceglier i periti fra i soli uffiziali , piloti o
sindaci marittimi della real marina , escludendo ogni al
tra persona. I medesimi esamineranno la perdila ed i
danni sofferti dal bastimento , e manifesteranno il di lo
ro parere.
3. Ne' nostri domini al di l del Faro i testimo
niali saranno fatti nel primo luogo di approdo del basti
mento presso del Giudice locale , e questi sar egual
mente tenuto di scegliere i periti tra gli uffiziali , pilo
ti o sindaci marittimi della real marina , a norma di
quanto si disposto nell' articolo precedente.
Qualora nel luogo dell' approdo non si trovassero
uIEziali , piloti o sindaci marittimi della real marina ,
in questo caso il Giudice locale sceglier i periti nel
modo eh' stato finora praticato , facendo esprimere
nel testimoniale la mancanza di detti uffiziali , piloti o
sindaci marittimi.
4* Ne' paesi stranieri i testimoniali saranno fatti in
nanzi a' nostri Consoli o vice-Consoli ivi da Noi desti
pati.
5. Tulfi i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Fumato FERDINANDO,

so , scorgendo che alcune delle carceri appartengono


agli ex-baroni , e che non convenga sino allo stabili
mento de' circondari obbligare i Comuni alla nuova for
inazione delle medesime ha dichiarato;
1. Che sino a quando non sar definito in qua|
Comune ci debbano essere le carceri , si sospenda di re
stituirsi ai baroni le prigioni di loro spettanza , doven
dosi per pagare ai medesimi la convenuta pigione a
carico del rispettivo Comune.
2. Che in questo intervallo i Comuni continuassero
a contribuire il salario al carceriere, e facessero nel lo
cale quegli accomodi e riparazioni , che il bisogno esjge e che sono necessari per la sicurezza de' detenuti,
3. Che quando le carceri non sono ben sicure e
costruite a norma dei regolamenti , i Comuni siano te
nuti a pagare la mercede ad uno o due custodi , secon
do la richiesta che sar loro fatta da'Capitaui locali, do^
vendosene per subito dar conto all' Avvocato fiscale del
la G. C. affinch potesse il medesimo determinare il
numero de' custodi , che saranno necessari , regolando
lo dal numero e dalla qualit de* detenuti , e col mag.
gior risparmio possibile de' Comuni.
Manifesto alle SS, LL. queste disposizioni per Io
adempimento.
V Intendente
PRINCIPE DI REliURDONE
II Segretario generalo
Cav. Saverio Nicastko.
( Num. 3o. ) SIRACUSA 12 GIUGNO 1818.
Decreto col quale il forte Pozzallo esistente in Si
cilia, e nella Valle di Siracusa dichiarato piazza di
quinta classe.
Portici 3o di aprile 1S18,
(Num. Si.) SIRACUSA i3 GIUGNO 1818.
Rescritto stdla precedenza tra V Intendente di Siracu
sa e i due Generali ivi residenti.
MINISTERO DI STATO PRESSO IL IXOGOTENEXTE GENERALE
3 ripartimenlo, 2 carico, numero liig.
Palermo li 4 giugn 18 iS.

Signore
Ritrovandosi di residenza in cotesla due Generali ,
cio il Comandante della divisione , ed il Comandante
della Provincia e della Piazza , e dovendo costoro aver
de' congressi insieme coli' Intendente , naia la quistione, chi debba precedere , ed in casa di chi debbasi
( Num. 29. ) SIRACUSA 5 GIUGNO 181S.
tenere il congresso. Io rassegnai a S. M. con rapporto
i XMISTRJfl MUNICIPALI
de' 7 dello scorso mese che in Napoli , dove mollo pri
ggetio
ma di Sicilia fu stabilito il sislema dell' Intendenza , si
Per le carceri, e loro custodi,
trova il decreto de' 28 giugno 1807 il quale prescrivo
Signori
il cerimoniale , e fissa il rango e la precedenza rispet
S. E. il Segretario di Stato Ministro presso il Luo
tiva delle diverse autorit. Secondo questo decreto il Co
gotenente generale con ministeriale del 28 maggio scor- li mandante di divisioue precede l' Intendente, e \' Inten*

ilcnlc precede il Comandante di Provincia. Io lutla Tol


ta che mi valgo delle leggi che sono in -rigore
in quella parte de' reali domini , non come leggi che
abbiano rigore in questa , ma come lume e guida per
ben capire 1' intenzione di S. M. nell' applicazione del
le leggi per noi dettate , feci presente alla M. S. che
)er 1 articolo i.{ della legge dell' amministrazione civie di Napoli del ia dicembre 1816 1' Intendente , es
sendo la prima autorit provinciale , ha la presidenza di
ogni Commessione o Consiglio fisso o temporaneo, che
sia stabilito nella Provincia per qualsivoglia ramo di
amministrazione , qualunque sia la dignit o il grado
dcgP individui che lo compongono , e che non scrit
to in termini differenti 1* articolo 26 del real decreto
logli 11 ottobre 1.817 per 1* amministrazione civile di
Sicilia. Sembrandomi quindi , che queste leggi fossero
contrarie al cerimoniale del 1807 , e che dando il pri
mato e la precedenza agi' Intendenti in tult' i congresr
ei sopra qualunque dignit e 'grado , avessero derogato
in Napoli il detto decreto , ed impedissero ora eh' esso
potesse qui servire di guida , cosi implorai su questo
punto gli ordini di S. M. tanto per la delta contesa di
Siracusa , quanto per le altre simili. In seguilo di que
sto rapporto dal Segretario di Stato Ministro degli alfari interni in Napoli mi slato in data de' 20 del sud
detto mese partecipato il seguente real rescritto :
Eccellenza 1 Avendo rassegnato al Re nel suo
e Consiglio del 19 corrente il foglio di V. E. del 7 che
C versa sulla quislione di precedenza elevata in Siracu( sa tra quell' Intendente e le altre autorit ivi resident ti , S. M. si degnata risolverla , ordinando di slart si alle disposizioni della legge del 12 dicembre 1816,
t cui relativo il real decreto degli 11 ottobre 18 17.
Nel real nome lo partecipo a V. E. per 1' uso
C conveniente onde assicurare 1' osservanza delle dette
t leggi , cos nel soggetto caso , come in ogni altro
della stessa specie Napoli ce.
Partecipo a lei 1' anzidetto real rescritto per lo adem
pimento corrispondente (a).
Il Segretario di Stato Ministro presso il Luogo
tenente generale -- Marchese Ferrei.
Signor Intendente della Valle di Siracusa.

(Num. 3a.) SIRACUSA i5 GIUGNO 1818.


Ministeriale sullo stesso oggetto.
Ministero ec,
3 ripartimento, 2 carico, numero /4oo.
Palermo A giugno 18 18.
Signore
Di risposta al di lei foglio del 21 dello scorso mese di maggio , che tratta della precedenza , che volle il
Governatore di cotesla Piazza nella processione del Corptts Domini , le dico di regolarsi per 1' avvenire colla
risoluzione geuerale di S. M. che si comunica oggi.
U Segretario di Stato Ministro presso il Luogo
tenente generale Marchese Fjskreri.

(a) V. il decreto del iS maggio 18ig sopra i ranghi


e U precedenze nelle cerimonie pubbliche.

( Num. 33. )

SIRACUSA 18 GIUGNO 1S18.

Sul permesso a" accordarsi a' sotlo-ujfiziali e soldati


pensionati , onde contrarre matrimonio (a).
Sltremo Comando di guerra
Secondo ripartimento Quarta sezione Num. ig.
Napoli 3 giugno 181S.
Sicnor Intendente
Non polendo i sotto-uffiziali e soldati pensionati
prender moglie senza di averne prima ottenuto il per
messo , trovo regolare e pi conducente al bene del
servizio , che allorquando un individuo appartenente
alla classe anzidetta chiede licenza di matrimonio , si
lasci alla facolt dell' Intendente della Provincia, nella
quale il contraente domiciliato , di autorizzare 1* effet
tuazione degli sponsali, colla circostanza per di non aver
diritto la famiglia superstite alla pensione vedovile , se
condo il prescritto da S. M. per i militari che si am
mogliano essendo gi ritirati , o di rigettar la domanda.
Per potere il permesso essere accordato , d' uopo che
la prelesa sposa sia dotata di buoni costumi e perfetta
morale , che appartenga ad onesta famiglia , e sia for
nita di tulle quelle prerogative , che possano rendere
una donna abile all' industria ed al travaglio , con un
corredo proporzionato al suo grado. Pu compiacersi
Signor Intendente rimanere in tale intelligenza , e di
sporre quanto conviene per lo adempimento della pre
sente disposizione.
Firmato Ncgent.
Al Signor Intendente di Siracusa.

(Num. 34..) SIRACUSA 23 GIUGNO 1818.


Ministeriale per la vigilanza sopra gli spedali.
Per la gi seguila instituzione dogi' Intendenti in
questa parte de' reali domini , S. M. ha comandato che
cessi la Deputazione generale degli spedali, e che l'ispe
zione che ad essa era stata affidata si assuma dagl' In
tendenti rispettivi (b). Nel real nome lo partecipo a lei
perch assuma interamente la vigilanza sugli spedali della
di lei Valle , nell' intelligenza che in appresso saranno

(a) Quanto a' matrimoni de' militari con decreto del


11 gennaro 182S furono stabilite le regole da os
servarsi ; e con altro decreto del g di marzo del
lo slesso anno fu provveduto per i matrimoni di
quei militari che vivano in concubinato , ed ab
biano figli naturali.
(b) Con le istruzioni del 20 di maggio 1820 la vigi
lanza . tutela e direzione degli stabilimenti di be
neficenza e dei luoghi pii laicali , fra' quali son
compresi gli spedali, fu affidata a Consigli ge
nerali degli ospizi stabiliti ne' Capo-luoghi delle
falli.
11

)( 8
(Num. 37.) SIRACUSA 3o GIUGNO 1818a lei inviate tutte le carte esistenti presso la detta De
putazione che posson aver rapporto a cotesta Valle.
Decreto con cui si dispone che i creditori e debitori
Palermo 18 giugno 1818.
dell' Erario per somme ritardate sino ad agosto
1816 , siano ammessi a compensarle.
Il Marchese Ferreri.
Napoli 3 giugno 18 18.
( Num. 35. ) SIRACUSA 24 GIUGNO 1818.
Decreto con cui le compre e vendite di parlile inscrit
te sul Gran libro vengono dichiarate atti di com
mercio.
Napoli i) maggio 1818.
FERDINANDO I. IT.
Volendo rendere pi spedite le contrattazioni delle
partite inscritte sul Gran libro del debito pubblico tra
ogni sorla di persone;
Sulla proposizione de' nostri Segretari di Slato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Sono dichiarale atti di commercio tutte le
compre e vendite delle partile inscritte sul Grau libro
del debito pubblico.
a. I nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Firmato FERDINANDO.

( Num. 36. ) SIRACUSA 3o GIUGNO 1818.


Decreto relativo alla compilatura delle prove bisogne
voli per ottenersi la naturalizzazione.
Napoli 18 maggio 1818.
FERDINANDO I. eC.
Vista la nostra legge de' 17 di dicembre 181 7 (a);
Volendo che le prove de' requisiti prescritti coli' ar
ticolo 1 dell' indicala legge per la naturalizzazione de
gli stranieri ne' nostri reali domini , sieno legalmente
compilale , e cos esibilc al supremo Consiglio di can
celleria , perch questo possa instiluire 1' esame delle
particolari domande che gli vengono da Noi rimesse ;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
leria ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. G' Intendenti delle Provincie sono incari,
cali a compilare le prove, delle quali coloro che voglio
no ottenere la naturalizzazione crederanno di aver biso
gno , e le rilasceranno alle parti dalle quali ne saran
no richiesti , per poterle esibire al suddetto supremo
Consiglio di cancelleria (b).
2. I nostri Segretari di Slato Ministri ce.
Firmato FERDINANDO.

(a) Questa legge trovasi trascritta nella nota a pag. 65.


(b) Con real rescritto del t4 settembre l8* fu riso
luto che per venir naturalizzali gli stranieri nel
nostro Regno debbon essere cattolici.

FERDINANDO I. eC.
Essendo surto il dubbio se cumulandosi nella per
sona medesima la qualit di creditore e di debitore
per arretrati lino ad agosto 1816 verso 1' Erario de' no
stri domini al di l del Faro , possono essere i debiti
soddisfalli colla equivalente cessione dei credili resi en
trambi esigibili fino alla detta epoca.
Visto il decreto de' 2 marzo 18 18 col quale fu pre
scritta la soddisfazione dei debiti per arretrali col meno
dei biglietti di credito pagabili in ventiquattro rate (c).
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Sar lecito ai creditori per arretrati fin*
ad agosto 181 6 di cedere i di loro crediti in estinzione
dc'pesi da essi dovuti allo Stato corrispondentemente per
arretrali fino alla detta epoca.
2. Non ostante la espressata cessione alle persone,
che riuniscono il doppio carattere di debitore e di cre
ditore , saranno rilasciali pei di loro credi ventiquattro
biglietti nel modo , e nelle forme prescritte col decreto
di sopra enunciato.
3. In conseguenza degli articoli precedenti , se la
somma del debito sar ugnale o maggiore di quella
del credito , i ventiquattro biglietti verranno intestati al
creditore , e per esso alla Tesoreria di Palermo in estinzione dell' intero debito o di parte di esso pe' pesi
dovuti sino ad agosto 1816, esprimendosi la natura e
1' ammontare de' medesimi.
Pc' credili poi maggiori del debito saranno intestati
al creditore , e per esso alla Tesoreria colla clausola
di estinzione di sopra enunciata, i biglietti delle prime
scadenze, rilasciandosi colla semplice intestazione i ri
manenti biglietti al creditore.
4. Il nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO
( Num. 38. ) SIRACUSA 3o GIUGNO 1818.
Per le bolle della Crociata
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE CENERATE
Uniformemente a quanto ha rassegnato il Commis
sario generale della Crociata con rapporto de' 26 dello
scorso maggio , si degnata S. A. R. il Luogotenente
generale di approvare , che nella nuova stampa delle
Formolo dei contralti , e delle altre carte riguardanti le
bolle della Crociata , in vece de' Giurali si faccia men
zione delle nuove autorit, che col recente sistema della
amministrazione civile sono slate sostituite ai Giurati
medesimi (d).
Palermo 2 giugno tS/8.
Marchese Ferreri.
(c) // suddetto decreto riportato a pag. 53.
(d) Sui proposi/o si legga la ministeriale seguente.
Per 1' oggetto di venir resecali tutti g' iuconvec nienti , e li dubbi ancora che avranno potuto

)( 83 )(
i mandalo dalla pubblica economia il favore d' aceort darsi all' estrazione de' generi di consumo ; nel Conc siglio de' 1 5 di questo mese ha risoluto:
Pei generi di consumazione inservienti glie mense dei
t i. Che in conformit di ci, che si pratica in quelegni da guerra (a).
t sta parte de' suoi reali domini i generi inservienti alMINISTERO DI STATO PBESSO IL LU0C0TENENT1 GENERILI
" le mense de' legni da guerra di nazioni amiche sicno
t esenti da qualunque dazio doganale di estrazione e da
Dal signor Consigliere e Segretario di Sialo Minir
t quelli di tratta.
Et.o delle finanze mi si partecipalo il seguente sovra
2. Che i generi mentovati sieno soggetti ai soli dii ritti di consumazione tanto regi che civili , ove s' iinno rescritto.
t Eccellenza Ilo rassegnato al Re il di lei rapt barellino ne' luoghi ne' quali essi trovansi stabiliti.
< porlo de' 4 andante circa le mense da somministrarsi
Nel real nome lo partecipo a V. E. per 1' usa
' legni da guerra.
conveniente. Napoli 17 giugno 18 18.
c S. M. considerando che le sue precedenti delerde' Medici.
t mina/ioni furono rese allorch il sistema di esenzione
Ed io lo comunico a lei di real ordine per sua in
non era in rigore in questi domini , e che sia raccor telligenza , ed uso che convenga ili sua parte.
Palermo 20' Giugno 1818.
Ih Marchese Ferreri.
t aver luogo , o potranno averlo in avvenire nella
i amministrazione della Crociala , questo Ministero
( Num. io. ) SIRACUSA 3o GIUGNO 1818.
I di Stato dopo di essersi uniformato al parere ,
t che 1' slato rassegnato in data de' jg del corOrdinanza del Ministro di finanze in esecuzione dell
rente mese sul proposito dal Regio Procuratore
articolo i-i della legge del 20 aprile (8/8 sul si
f generale presso la G. C. de' conli , divenuto
stema
monetario (b).
( ad ordinare , che per la riforma dell' amininit sii izionc comunale non debba farsi novit intorS, M. il 20 di aprile ha sanzionala la legge del si
I no alla distribuzione delle bolle della Crociala stema monetario. E dessa ordinala a mctlere in pratica
i medesima , e che il Sindaco, il i ed il 2 Klctlo le teorie di pubblica economia da sommi uomini costan
( nello avvenire debbano assumere le stesse iucom- temente insegnate. Quindi corregge 1' errore della pro
t benze ed obbligazioni , che dal tempo passalo si- porzione costante tra 1J oro e 1' argento , in cui son ca
l nora si sono da' Giurali o Senatori di ogni Co- dale quasi tutte le pi eulte nazioni per l' impero dello
t inune eseguite e contralte , come in quesl' anno uso e de' vecchi pregiudizi. Professa il principio che
c gli anzidetti funzionari hanno lodevolmente pra- siccome Ja moneta 1 la misura de' prezzi , e d' ogni
specie di contrattazione , cosi un sol metallo pu essere
c ticalo.
legalmente considerato materia di moneta. Non essendo
Palermo 21 maggio tStg.
si per f addietro questo principio costantemente applica
Il Marchese Ferreri
to , abbiam veduto in molti Stati di Europa ora spari
(a) Circoscritta la percezione de' dazi comunilativi re or abbondar 1' oro , appunto perch la legge ad
entro l' ambito del Comune col rescritto del o un prezzo fisso l'assoggettava ; o sia la legge voleva ,
che un dato peso d' oro della massima sua bont fosse
settembre /82J, sorse il dubbio se le navi da guer
ra dovean continuare a corrisponderli sopra le eguale di valore ad un dato multiplo del suo peso in
derrate di cui fanno uso nelle rade e ne' porli ; argento fino. Quindi avvenuto , che ove le particolari
ed il Governo con ministeriale del ij aprile 18J0 circostanze del commercio o, per dire anzi meglio , lo
azzardo non avesse fatto s , che 1' ipotetica proporzione
prescrisse che, qualora i legni da guerra si prov
vedono di commestibili dentro il Comune, sono del Legislatore coincidesse coi bisogni de' compratori e
soggetti al pagamento de' dazi civici.
de' venditori de' due metalli , si fosse veduto 1' oro spa
rire. Le leggi poi ignorando la vera ragione della loro
sulla prelesa del fornitore di vireri della real ma
rina in crociera ond' esser escluso dal dazio il inosservanza , e volendo ad ogni conto a questo male
salame eli egli avea riposto nel magazzino in Si- apportar rimedio hnn vietata 1' esportazione delle mone
racusa , il Direttore generale de' li. e D. 1). ne te , e ne bau fatto ciidere , come spesso nelle cose uma
interpell /' Agente del contenzioso. Costui fece ne addiviene , in un male maggiore , rendendo i cam
conoscere che il dazio mila carne, che *' immette bi tutti dannosi a quelle nazioni , in cui il divieto era
per via di mare, si paga alla immessione , senza stato ordinalo.
tener conto dell' uso che in seguito se ne faccia ;
La moneta dunque nel Regno delle due Sicilie, co
che non conosciuto il sistema dal deputilo dopo me misura de' prezzi e d' ogni specie di valutazione ,
le immessioni colla facolt di nuovamente esporr non che d' argento. La legge ne assegna il titolo , ne
farle; e che in un caso piti forf, in cui si dovet
fissa il peso , e ne vieta 1' aggio ne' cambi de' multipli
te immettere carne salata per deposilo in Castel- e summultipli dell' unit monetaria dello slesso metallo.
lamare per conto del Governo , fu /' amministra
Il rame dalla pubblica autorit cousegrato alle mizione della guerra obbligata a pagar prontamente nule contrattazioni , ed a rappresentare le piccole frazioni
il dazio. Quindi lo slesso Direttore uniformemen
dell' anzidetta unit monetaria, che in argento non si po
te all' avviso del detto Agente con officio del io
trebbero convenevolmente rappresentare : ed in questo
novembre i832 prescrisse , che sulla carne sa/ala
immessa e da immettersi in Siracusa sia riscosso
(b) V. la legge sul sistema monetario del 20 di apri
ti dazio corrispondente.
le 1818 inserita a pag. 77.
( Num. 3g ) SIRACUSA 3o GIUGNO 1818.

scuso la monda di rame pu dirsi misura de' prezzi del


Jiiio delle monete estere proporzionatamente al fino del
le piccole vendite in dettaglio : e , secondo il suo valor le nostre , le l'orse de' cambi di Aapoli di Palermo e
numerario , essendo dalla pubblica autorit garantita , di Messina potranno fissare le valutazioni sellimanili met
non pu essere in questa specie di contrattazioni senza tendo le monde estera a quel prezzo , con addizione o
deduzione del sopra divisato , che le circostanze del de
delitto ricusata.
L' oro volgarmente si reputa materia di moneta ;
bito o credilo delle rispettive piazze loro indicheranno ;
ma eoi fatto non lo , non potendo es>er misura dei non dimenticando mai il principio , che le tavole non.
prezzi , mentre egli stesso, secondo i tempi, dall' ar
sono tariffe autorizzate , ma soie nozioni ordinate al re
gento valutato. Quindi la legge nell' articolo 8 gli as
golamento del loro giudizio sui maggiore o minor va
segna un valor corrente , dopo di aver dichiaralo nello lore che vorranno seltimanilmcnte alle monete estere as
articolo 5 , che r.el cambio dell' oro in argento e segnare ; non altrimenti che i negozianti usano colle al
dell' argento in oro 1' aggio non sia vietato : e per tre specie di derrate o mercanzie. E qui necessario,
conseguenza le monete d' oro , ricevendosi a peso , la che sia ben anche dalle Borse avvertilo , che le tavole
garanzia del Governo limitata al solo titolo ed alla di ragguaglio son fondate sulle proporzioni fra le mo
obbligazioi e di doverle accettare in pagamento al prezzo ni te estere e le nostre dello stesso metallo ; cos die
quando si dice, che un' oncia di Luigi ha di fno 18
autorizzalo.
Sa p^S/ioo , e vai 18 82 98 s' intende eh' esser ne
L' articolo 8 di sopra eitalo prescrive che le mone
.debba pagalo il possessore in moneta d' oro corrente :
te d' oro , che saranno d' ogg' innanzi coniate, per giu
ste vedute di pubblica economia sieuo portate al titolo poich in argento vi si vorrebbe aggiunger lanto di pi,
quanto fosse 1' aggio corrente in piazza tra 1' oro e la
di f)(jG millesimi, che corrisponde , secondo l'antico mo
do di valutare la bont dell' oro , a carati 23 go.fyiooo argento. Lo slesso vale per il prezzo delle monete este
di carato. La legge coii queUo aumento di fino , non re di argento : i rapporti essendo lutti calcolali in mo
nete del Regno , ma dello stesso metallo.
solamente ha dato alla moneta d' oro un maggior pre
gio , ma ha ben anche avuto l'oggetto d' evitare il dan
Ed allineile il commercio possa esser sicuro di non
no dell' introduzione de' zecchini veneziani ad un pnzsoffrir perdila nelle sue speculazioni , rimane colla pre
10 al di l della loro giusta valutazione : questa mone
sente ordinanza assicurato , che il Banco delle due Si
ta , come ognun sa , essendo d' un titolo presso a poco cilie ricever le monete d' argento indicate nella tavo
eguale a quello dall' anzidetta legge adoltato , siala la quid. 1 a peso a libbra , e ne pagher il prezzo in
da noi in ogni tempo adoperala per le dorature a fino.
monda d' argento corrente , indicato nella stessa tavo
D' ogg' innnanii in vece di zecchini si potr far uso la. Ricever parimenti le monete d' oro divisate nella a
della nostra moneta , ond' dio coli' articolo 12 se
tavola a peso ad oncia , e ne far il pagamento indi
cato nella stessa tavola in moneta d' oro corrente.
ne pernii tle la fusione.
L' articolo i3 conferma 1' abolizione delle tariffe
Finalmente il commercio prcvenulo , che la Zec
delle monete estere. Vi si fa eccezione de' soli pezzi du
ca ricever le verghe d' oro e d' argento , e ne far
la coniazione per conto del possessore. Le verghe d' ar
ri di Spagna in grazia del nostro commercio col Levante.
L' articolo i4 prescrive la pubblicazione della pre
gento di qualunque titolo saranno calcolale in ragione
sente ordinanza sul valore intrinseco delle monete este
di un ducalo , trentasei grana 5/io per ogni oncia di
re , por solo regolamento del commercio. Le due annes
mille millesimi di fino , o sia per ogni oncia di argen
se tavole , 1' una per le monete d' argento , e 1' altra to puro. Le verghe d' oro saran contraccambiale in mo
per quelle d' oro contengono le pi minute spiegazioni nda nuova sulla proporzion del fino indicato dal saggio:
sul loro intrinseco. La prima colonna indica il peso co
sar fatta soltanto a beneficio della Zecca la deduzione
ni' stato rinvenuto nella nostra Zecca. La seconda il
del 3/4- per 100 per le spese di manifattura , e di iS
peso siciliano. La terza il peso metrico. La quarta il ti
grana ad oncia per le spese di raffinazione. Il possessor
tolo. La qninta il prezzo comparativo. La sesta il proz
delle verghe d' oro non volendo soffrir le anzidette de
io comparativo a poso di libbra napolitana per le mo
duzioni , e volendo riavere altrettanti millesimi d' or
nete di argento , e di oncia napolitana per qaelle d' o- puro in moneta quanti ne ha dati in verghe ; tanto il
ro. La settima d la valutazione proporzionata per le
5y4 per 100 per le spese di manifattura , quanto le iS
libbre , rd once siciliane. L' ottava fa lo stesso della
grana ad oncia per quelle di raffinazione potr pagarle
in moneta d' argento.
precedente por un chilogrammo per 1' argento , e per
nn ettogrammo per 1' oro. Le altre colonne indicano il
A misura che le monete di altre nazioni , oltre
prezzo degli acini calanti , e presentano il peso ed il quelle nelle anzidette tavole contenute , saranno nella
titolo legale secondo le leggi delle nazioni presso le qua
nostra Zecca saggiale ; nuove tavole addizionali saran
li sono state coniate : e nella colonna delle osservazioni no pubblicate.
ri 1' avvertenza , che la differenza de' pesi e de' ti
Sar questa ordinanza inviata a tutte le autorit?
toli rinvenuti nella nostra Zecca con quelli delle leggi del Regno , ed alle anzidette tre Borse : e per evitarsi
delle rispettive nazioni nasca in parte dalle tolleranze le alterazioni , che nelle cifre numeriche sarebbero di
dalle stesse leggi autorizzate , ed in parte dal consumo.
gravissimo pregiudizio , non sar prestala fede in giu
Finalmente nella slessa colonna delle osservazioni , si dizio , che soltanto alle copie injprcsse nella tipografia
dice , che per 1' argento , in considerazione dell' insen
d' Angelo Trani.
sibile mancamento del peso delle monete per effetto dello
Napoli 8 maggio t8/S.
uso, al prezzo della libbra nascente dalla somma del pe
Jl Segretario di Stato Ministro delle fnamt
so individuale di ciascuna moneta si sono aggiunti per ogni
De' Medici.
oncia di fino cinque decimi di grano , e proporzionata
mente per la libbra di Sicilia e pel chilogrammo.
Con queste sicure nozioni dell' intrinseco, o sia del

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s*

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PESO

LUGLIO J8I8
(Num. 4.1. ) SIRACUSA 8 LUGLIO 1818.
Decreto relativo a' membri di Ordini cavallereschi ,
the fon condannati a pene capitali o altre pene minori.
ISapoli 8 giugno 1818.
m>ivi!DO 1. ec.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Quando una condanna a lavori forzati , o
a pena pi grave pronunziata contra un individuo di un
Ordine cavalleresco da Noi conferito , sar passata in
cosa giudicata , il condannato issofatto per valore della
condanna e senza bisogno di alcuna formalit , rimarr
decaduto da ogni onore e privilegio dell' Ordine , e sa
r considerato fin da quel momento cassalo dal ruolo
degl' individui che lo compongono.
2. Sar passata subilo in tal caso una copia della
condanna al nostro Segretario di Stalo di Casa reale e
degli Ordini cavallereschi , per disporre la cancellazione
dal ruolo del nome del condannato.
3. Durante la espiazione di qualunque altra pena
minore di quelle prevedute nell' articolo 1 , ancorch
si traili di pene correzionali o di semplice polizia , non
potr il condannato far uso dell' insegna o distintivo
dell' Ordine cavalleresco.
if. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. 42 ) SIRACUSA 21 LUGLIO 1818.
J SOTTINTENDENTI E MAGISTRATI MUNICIPALI
Oggetto
Per la formazione degli scandagli sul pane.
Signori
Dagli stati delle mele, che mi vengon diretti da'Deeurionali della Provincia , ho avuto motivo di rilevare
che tra diversi oggetti , che si son presi in considerazio
ne per la fissazione de' prezzi nel corrente mese di lu
glio , non si falla menzione alcuna del prezzo del pa
ne, che si vende al pubblico , non ostante che sia que
sto un articolo che dovrebbe a preferenza sollecitare lo
gelo e la premura di tutti gli amniiiiisraU. Io quindi
sollecito a promuovere il pubblico vantaggio ho creduto
richiamare tutta la di loro attenzione a questo riguardo
e di prendere quelle disposizioni , che trovo regolari ad
assicurar l' interesse delle popolazioni. Saranno perci
osservate le seguenti istruzioni.
1. I Deputali del peculio frumentario in ogni Co
mune dipenderanno dal Decuriouato tanto per la quali
t del genere , che stimer doversi acquistare , quanto
per la quantit e pel prezzo.
2. Il Decurionato, dopo che avr stabilita la quan
tit del frumento d' acquistarsi, dar la facolt a' Depu
tati di farne 1' acquisto.
Questi saranno nel dovere di far conoscere al De
curionato la qualit ed il prezzo. Approvandosi la com
pra , dovr depositarsi in Decurionato la mostra del fru
mento in un sacchetto ben condizionato, e sigillalo da
due o pi Deputati da eligersi nel suo seno e da' Depu
tati frumenlari. Nel farsi la consegna da' venditori nei
magazzini del Coniuue , i Deputali del Decurionato vi
debbono intervenire, ond' esaminare se i frumenti , che
i consegnano sono eguali alle mostre esibite.
3. Riposto il grano iu magazzino non potr cslrarsi

per condurlo al molino a sfarinarsi, se prima i Deputa


ti eletti dal Decurionato in unione de' Deputati frumen
lari non faranno il confronto colla mostra, e non si sa
ranno assicurati , che la quantit non ha sofferta alcuna
variazione.
4. Il Decnrionalo e i Deputati frumentari prende
ranno delle precauzioni, perch ne' molini non sia cam
biato il genere , e ridotto quindi in farina non riceva
detrimento nel trasporto e ne' magazzini, ove dovr ri
porsi per eseguirne la vendita.
). Il Decurionato nell' obbligo di far lo scanda
glio del frumento di nuovo raccolto per regolarizzare
tanto il peso che il prezzo del pane che dovr vender
si al pubblico ed eseguire il processo di quest' operazio
ne. 11 Presidente del Decurionato riunir subito il Ma
gistrato municipale, i Deputali frumentari, e i Deputati
prescelti nel seno del Decurionato, ed alla presenza di
questa Commessione si prenderanno tre qualit di ottima,
mediocre ed inlima. Riunita questa quantit in un sac
co , sar allentamento pesata; si noter il peso detracndovi il sacco , e la fune antecedentemente scandagliati.
Si avr in questo modo il peso nello di tre lumoli del
frumento , il sacco sar sigillato dal ^Presidente , e dai
Deputati frumenlari.
6. L' intera Deputazione , far trasportare il sacco
al molino, far la ricognizione de' sigilli, in seguito far
aprire il sacco , e si far sfarinare sotto i suoi occhi
lutto il frumento. Raccolta la farina colla possibile at
tenzione sar riposta nel sacco medesimo, e nuovamente
sigillato nel modo di sopra indicato, sar trasportato nel
la casa comunale o iu altro luogo sicuro , e chiuso a
tre chiavi, onde non si dia luogo a dubitare di alcuna,
bench minima alterazione.
7. Si passer nel giorno medesimo o nel seguente,
sempre alla presenza dell' intera Commessione a tutte le
altre operazioni che si ricercano per impastare quella
quantit di farina rinchiusa nel sacco. Si dar luogo allo
impasto ed alla lievitazione, e quindi si passer alla cot
tura in forno riscaldato ad uso d' arte.
8. La Commessione attender, che il pane si estrag
ga dal forno e si raffreddi. Proceder allora a prende
re il peso con bilancia legale , che ne risulla , ed avr
in questo modo un dato cerio , che servir dee per divi
sore del prezzo.
9. Passer indi a coacervare i prezzi delle tre di
verse qualit , e prender il prezzo medio. Aggiunger
a questo le spese di molitura, di trasporto, di spolvero ,
di legna , e di manifattura , avuto riguardo alle crusche
ed al tritello , inteso sotto nome di coniglie , che deb
bono detrarsi dal prezzo, ed avr il totale del vero prez
zo , che sar la grandezza da dividersi dal peso che se
n' ottenuto. Il quoziente o sia il risultato indicher il
prezzo a cui dovr vendersi il pane al pubblico.
In fine prevengo le SS. LL. che il processo detta
glialo e minuto di tulle le indicate operazioni dev' es
sere trascritto in verbale dall' intera Deputazione , sema
che vi manchi una sola circostanza. Questo verbale mi
sar rimesso con quella sollecitudine , che 1' interesse
della cosa esige , ad oggetto che al primo di agosto
prossimo abbia tutto I' effetto la nuova mela del pane.
l'er f Intendente// Segretario generale
Cavalilb. Saverio \ kivi no.

)( ss
(Num. 45) SIRACUSA 28 LUGLIO 181 S.
.( N. 4.3. ) SIRACUSA 23 LUGLIO 1818.
Rescritto per i passaporti.
Pel luogo di riunione delle Deputazioni metriche.
BIJMSTERO E REAL SEGRETERIA DI STATO 6C.
MIMSTERO DI STATO CC.
Dal Segrelario di Stalo Ministro degli affari interni
3 riparlimenlo, 2 carico, numero ig3i.
Essendosi promosso il dubbio in qual casa debba mi si partecipato il seguente real rescrittoEccellenzaAvendo proposto al Re nel Consiglio de' ili del corrente
riunirsi la Deputazione metrica , S. A. 11. il Luogote
il dubbio da lei proposto con rapporto de 3o del passato
nente generale ba risoluto , che i congressi delle De
maggio, diretto a S.K. il Segretario Ministro delle finanze,
putazioni locali di pesi e misure , dove presiede 1' In
tendente , si facciano nella casa dell' Intendenza , ed intorno alle facolt di spedire passaporti per via di terra,
in quella del Sottintendente quando vi presiede questo come per via di mare; S. M. si degnala di risolvere,
che i detti passaporti si lirmino dall' Avvocalo fiscale
funzionario.
Maslropaolo , lino a che non sar organizzata in Paler
D' ordine della Reale Altezza Sua le partecipo que
mo la polizia generale: per gli altri Valli poi, che sieno
sta reale decisione per sua intelligenza ed uso che con
firmali dagl' Intendenti rispettivi , essendo la polizia ine
venga (a).
rente agi' Intendenti , cimie nelle Provincie de' reali do
Palermo iS luglio /S/S.
mini di qua del Faro (e).
Il Marchese Ferreri.
Ne la prevengo nel real nome per lo adempimento
degli ordini di S. M. Napoli 27 giugno 1818. Ed
( N. 44. ) SIRACUSA 28 LUGLIO 1818.
io nel real nome lo comunico a lei per sua intelligenza,
Per i tagli ne' boschi.
e regolamento. Palermo 20 Luglio 1818.
MINISTERO E REAL SEGRETERIA CC.
Marchese Ferreri.
3 Ripartimento , numero igS2.
Essendo pervenuto alla cognizione sovrana 1' abuso
(c) Leggasi il seguente decreto dato in Napoli il d
introdotto da qualche tempo di tagliarsi i boschi tan
to comunali , quanto di proprietari in questi reali
1 agosto l8lj.
FERDINANDO I. CC.
domini , senza prima domandarne per le vie regolari il
1 Essendo siali informali , che spesso s' introducono
permesso dovuto , il Re ha risoluto c vuole che sieuo
t per la via di mare ne' nostri reali domini degli
proibiti assolutamente i detti tagli d* alberi e sbosca
individui sfornili di passaporto , ed inscritti sol
menti , per cui mente della M. S. che si richiamino
c tanto ne' ruoli d' equipaggio o nelle patenti saalla stretta osservanza le leggi forcslali eh' erano in vi
1 nilarie.
gore nella Sicilia prima del 1S12 sino a tanto che S.
51. non ordiner per questi reali domini i provvedimen
C Volendo ovviare a' disordini , che possono risultar
ti necessari per le acque e foreste. Comunicando io a
li ne in pregiudizio della tranquillit interna del
lei nel real nome questa sovrana determinazione per lo
nostro Regno.
esatto adempimento le soggiungo, che per le leggi del
( Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ce.
nuovo sistema amministrativo sono trasfuse negl' Inten
1 Abbiamo risoluto di decretale e decretiamo ec.
denti le facolt , eh' esercitava la Soprintendenza gene
I Art. 1. Tutte le persone , che pervengono per la
rale de' boschi istituita dalla M. S. nel 1791; che gli
t via di mare ne nostri Stali, non saranno ammessi
illudali locali di questa Soprintendenza generale erano
1 a sbarcare se non dietro la presentazione dei pas regi Segreti e Proconscrvalori del passato sistema ;
1 saporii in regola vidimati da uno de' nostri Con
e che dovr ella ricavare dagli archivi di quesli aboliti
te soli vice-Consoli o altri regi Agenti nell' estero.
uffici e dalle persone informale de' medesimi tanto le
C 2. Se ne' luoghi, d'onde provvengono le dctle pcristruzioni pubblicale nello stesso anno 1791 quanto tut
c sone, non esistesse nessun regio Agente, saranno
te le altre disposizioni e cognizioni necessarie per 1' e( esse ammesse a sbarcare sulla esibizione de' passatto adempimento delle leggi relative a quest oggetto
( saporii in regola delle legittime autorit de' luodi pubblico interesse (/>).
1 ghi della loro provvegnenza, ancorch non siano
Palermo 20 luglio 1818.
c muniti della vidimazione suddetta.
Il MARcnE3E Ferreri.
f 3. Quegl' individui i quali fossero solamente inscrit
ti ti ne' ruoli di equipaggio , o nelle patenti saui(a) j? termini del piano di polizia di pesi e misure e
( lai io non saranno ammessi a sbarcare ne' nostri
della ministeriale del 2S ottobre 1826 le Deputa
reali domini , a meno che non facessero effettiva
zioni metriche distrettuali debbon riunirsi due vol
1 menle parte dell' equipaggio del bastimento sul
te al mese; e con altra ministeriale del 16 dicem
<; quale sono imbarcali.
bre 1828, nelV essersi raccomandato /' eseguimento
1 L' enunciate disposizioni saranno poste in osservan
di tali periodici congressi , fu risoluto di doversi
ti za in tulla la estensione de' nostri reali domini
mensualmente trasmettere alla Deputazione su
dopo tre mesi a conlare della data del presente
prema le copie dei verbali delle lor sedute ordi
decreto per le provvegnenze del mediterraneo , e
narie e straordinarie.
ce dopo sei mesi per quelle dell' Oceano.
(6) V. la legge forestale del 11 agosto 1826 estesa
I nostri Segretari di Stalo ec.
per la Sicilia con decreto del 26 marzo 1827 ,
V. pure il decreto del tg ottobre 1818 , i rescritti
non che 7 decreto del 7 di luglio 833 per effetto
del 10 ottobre 1S18 2 ottobre tSig 18 marzo 1820
del quale la pena sanzionala dagli articoli log a
i4 febbraro e 4 luglio 1827 24 gennaro tSsg e
f/2, e 123 della suddetta legge per guasto danno,
3/ ottobre t8a3 , e le ministeriali del 28 setletn-o deterioramento qualunque commesso ne' boschi
re 12 ottobre e 12 novembre 18(8, l3 ottobre
sar aumentato d' un grado nel concorso di at
18 tg 16 aprile 1820 to ottobre 182J 2g maggia
truppamento di persona.
1828 e 12 febbraro i833.

)( 9 )(
AGOSTO 1818

( Num. 4.6 ) SIRACUSA 1 AGOSTO 181 S.


Per le contestazioni sorte tra g' Intendenti e la Com
mestione di pubblica istruzione ed educazione.
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE GENERALI
3 ripartimento , / carico, numero ij49Palermo li 29 giugno 1818.
Contrastando talani Intendenti alcune facolt che si
esercitano da questa Commessione di pubblica istruzione ,
Tengo a manifestarle, che per ora le facolt della Com
messione sono quelle additate nella decisione di S. A.
R. de' 16 dello scorso marzo , di cui gliene trasmetto
La copia.
Il sistema stabile sar effetto degli stabilimenti ge
nerali, che fra breve saranno sottoposti alla sovrana ap
provazione. Intanto sono conseguenza de' decreti , e de
gli ordini di S. M. le seguenti disposizioni.
1. G* Intendenti in vigore dell' articolo 26 del real
decreto degli 11 ottobre 181 7 presederanno a tulle le
Deputazioni locali dipendenti dalla Commessione, e a
tutti g' instituti d' istruzione e di educazione.
2. La Commessione , che diriger da Palermo se
condo le sue facolt tutti questi instituti, scriver diret
tamente agi' Intendenti, e g' Intendenti scriveranno di
rettamente ad essa , lolla ogn' idea di superiore ed in
feriore , ma soltanto come uguali e collaboratori , c
membri del medesimo corpo, e di uguale dignit.
3. Gl'Intendenti potranno comunicare utilmente al
la Commessione tuli' i lumi e tutt' i buoni senlirncnli ,
che loro suggeriranno le circostanze locali per 1" ottimo
progresso delle cognizioni c dei costumi.
4 Apparterr alla Commessione il guidare tutto
questo ramo con unit di principi , e prendere le riso
luzioni convenienti. Tutto dovr camminare con sempli
cit ed armonia.
Io quindi comunico a lei questi provvedimenti per
lo adempimento di sua parte.
Il Segretario di Slato 3finistro
Marchese Ferreri.
( Num. 47. ) SIRACUSA 12 AGOSTO 181 8.
Decreto con cui si approva il regolamento e la pian
ta degl' impiegati per la cancelleria della G. C.
de conti.
Napoli 6 luglio 18 18.
FERDINANDO I. eC
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Il regolamento e la pianta degl' impiegali
per la cancelleria della Gran Corte de' conti di Sicilia,
annessi al presente decreto , e formali per esecuzione
dell' articolo 4-1 della nostra legge de' 7 di gennaro di
quest anno sono approvati, e saranno eseguili in quei
nostri domini (a).
a. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
(a) Questa legge riportata a pag. 4f-

PIANTA DECl' IMPIEOATI


Nella cancelleria della Gran Corte de' conti
de' domini al di l del Faro.
Art. 1. Il personale della cancelleria della Gran
Corte de' conti di Sicilia sar composto :
di due uffiziali di ripartimento col soldo mensuale a
ciascuno non maggiore di ducati 65 once 21 20 , n
minore di ducali 5o once 16 20;
di tre uffiziali di carico con soldo mensuale non
minore di ducali 3o once 10 , n maggiore di ducati
4-0 once i3 10 per ciascuno;
di cinque uffiziali ordinari col soldo mensuale noti
minore di ducati 16 once 5 10 , n maggiore di duca
ti a5 once 8 10 per ciascuno;
di quattro supernumerari colla gratificazione di du
cati 6 once 2 per ciascuno.
2. Oltre agi' impiegali ordinari sopraddetti vi sa
ranno provvisoriamente due altri impiegati al seguilo li
no a che non sieno promossi a piazze ordinarie. Il pri
mo col soldo di once 8 , e 1' altro colla gratificazione
di once 2 mensuali (b).
L' approvo
Firmalo FERDINANDO.
REGOLAMENTO
Pel servizio interno della cancelleria della Gran Cor
te dei conti dei domini al di l del Faro.
ARTICOLO I.
La cancellera sar dirisa in tre ripartimenti.
/. Ripartimento.
Questo riparlimcnlo sar incaricato degli affari re
lativi alla segreteria, e quindi:
1 . dei travagli riguardanti la corrispondenza con
tulte le autorit costituite , e coi Razionali ed altri im
piegati della stessa Gran Corte per oggetti di conlabilit;
2. del primo esame delle cauzioni da rendersi dai
contabili , ossia di qucgl' impiegati nell' amministrazio
ne, che saranno tenuti a dar cauzione , o da chiunque
altro dovr prestarla (e).
Il primo esame consiste nel distinto rapporto delle
obbligazioni per le quali il conlabile o altro dovr dar
cauzione , e nell' estratto delle carte che dallo stesso sa
ranno presentale per dimostrare la sufficienza della cau
zione;
3. delle redazioni , ossia dell' estratto delle minu
te dei conlratti, che dal Ministero, o da' Capi dell' am
ministrazione dal medesimo abilitati, saranno mandali allo
esame della Gran Corte o della Procura generale ;
4. del registro delle significatone pronunziale dal
la Gran Corte ;
(b) Furon addetti alla Gran Corte cinque prorazio
nali con decreto del zS marzo iSig.
(c) V. il decreto di questa data per le malleverie ri
guardanti il regio Erario a pag. g.

X9)(
della corrispondenza colla vice-Intendenza mili
5. della sorveglianza sulla cassa de provventi litare.
scali, e del registro delle somme ohe dal Cassiere saran
3. Ripartimento.
no introitate o spese.
L' officiale addetto a tal registro dovr contrasse
Questo ripartimento sar incaricato:
gnare le carie di ricevuta , che si faranno dal Cassiere.
1. del repertorio generale che dovr tenere il Can
I ricevi che da quest' ultimo saran rilasciali non pro
celliere della pervenienza, ricezione e distribuzione di
durranno il discarico delle parli, se non sieno vidimali luti' i conti , della discussione de' medesimi , e degli ar
dal Procurator generale;
resti che saranno pronunziati colle date rispettive ;
6. di tenere un libro di presenza degl' impiegati
a. del registro ossia giuliana delle procure, docu
della cancelleria e dell' archivio, nel quale giornalmen
menti e domande che saranno presentate. Nello stesso
te dovr notarsi l'intervento o la mancanza, colle rispet
si dovr soltanto indicare il titolo , le date de' pezzi an
tive osservazioni , e la ritenuta delle corrispondenti rate zidetti , i nomi de' Notai o di altri pubblici funzionari
de' soldi , con presentarsi al Cancelliere la detta nota in da cui sono estralli , ed i nomi di coloro da cui saran
ogni settimana dal quale sar passata al Procurator ge
no presentali;
nerale.
3. de' fogli di udienza della Gran Corte de* conti ,
Il servizio dovr esser prestato in ogni giorno, esclu
ossia del registro delle deliberazioni emesse dalla mede
se le feste ; e dovr regolarmente durare per Io spazio
sima.
di ore sei , da diminuirsi o accrescersi a misura del bi
Tal registro dovr indicare il giorno della seduta,
sogno dal Cancelliere , coli' approvazione del Procurator ed i nomi de' membri che sono intervenuti nel Tribu
generale.
nale , le cause trattale in quella seduta , con esprimere
Dal d primo aprile a tutto settembre comincer il i nomi de' litigami ed il loro domicilio, e quelli de' pro
servizio alle ore otto antimeridiane. Dal di primo otto
curatori causidici ed il loro domicilio, il nome del Combre a tutto marzo alle ore nove;
messario, la deliberazione, ed i motivi di essa.
7. del protocollo generale ;
Questo registro dovr di seduta in seduta esser sot
8. della corrispondenza con tutt' i Ministeri per af
toscritto dal Presidente e dal Cancelliere , e cifrato dai
fari specialmente commessi al Procurator generale.
medesimi di pagina in pagina. In fine dovr contenere
un indice delle cose sopra divisate. Il Cancelliere dovr
2. Ripartimento.
inoltre tenere il registro delle discussioni tt delle delibe
Questo ripartimento sar incaricalo:
razioni che saranno prese nelle sedute della Gran Corte
1. del registro de* reclami presentati dalle parti, o prescritto nell'articolo 24 della legge del 7 gennaro 1818.
dalle amministrazioni pubbliche (a).
In esso saranno sommariamente notate tutte le de
Non potr farsi il registro de' reclami , se non do
liberazioni della Gran Corte , che si dovranno poi tra
po che saranno contrassegnati dal Procurator generale,
scrivere nel foglio di udienza.
il quale noter su i medesimi il giorno dulia presenta
Nel fine di esso vi sar 1' indice delle cose nel me
zione ;
desimo contenute;
2. de' spogli ed estratti de' processi;
4- del registro delle leggi , decreti ed altre supe
3. del travaglio relativo alle decisioni ;
riori disposizioni;
4- della corrispondenza con tutte le autorit costi
5. della partecipazione delle medesime ove occorra
tuite per oggetti di competenza del contenzioso ;
ai Razionali;
5. del registro di tulle le decisioni ;
6. del registro delle declaratorie , che la Gran
6. della formazione de' ruoli delle cause.
Corte far a favore dei contabili ossia delle deliberazio
Il ruolo delle cause sar formato di anno in anno. ni colle quali i contabili sono dichiarati creditori ;
In esso dovranno annoiarsi progressivamente tutte
7. del travaglio necessario per ricevere le cauzioni,
le cause che di tempo in tempo verranno introdotte.
del registro delle medesime , come ancora delle copie di
Dovr contenere il numero d' ordine.
tutti gli atti, carte e documenti che dovranno spedirsi
Il numero d' ordine sar corrispondente al tempo dal Cancelliere.
in cui le eause saranno introdotte.
8. Della formazione del quadro generale de' conti
Per le cause che saranno introdotte contemporanea
pervenuti tanto finanzieri quanto comunali , e de' qua
mente , si noter il numero d' ordine che dal Presi
dri periodici che occorrer di doversi formare.
dente sar designato.
Dovr ancora contenere il giorno fissato per la di
ARTICOLO 2,
scussione, 1' indicazione de' reclamanti e della parte con
Il Procurator generale far la distribuzione degli
traria , il soggetto della causa, e la indicazione del Com
impiegati tra i rispettivi ripartimcnti (6).
messalo.
Egli potr, ove lo creda utile al bene del servizio,
Nel principio di ogni mese il Cancelliere far af
cambiare la destinazione di ciascun impiegalo , traspor
fissare alla porta del Tribunale 1' estratto del ruolo del
tandolo da un ripartimento all' altro , o chiamare uno
le cause che dovranno esser trattale in quel mese ;
7. della corrispondenza con tulli g' Intendenti, ed o pi individui per assistere presso di se. Egli potr ualtri funzionari pubblici per tutti gli alfari che possano gualmenle far eseguire dagl' impiegali di un ripartimenaver rapporto colla Gran Corte , e specialmente col so
lo Procurator generale;
CO Sotto la direzione del Procurator generale etv lo
Avvocato generale, la cui carica fu instiluita con
decreto del i4 di aprile 1826. Costui lo rimpiaz
(a) Sul termine da produrre i ricorsi avverso le de
za altres nelle funzioni in tutt1 i casi d' assenza
cisioni delle autorit inferiori . il decreto del
od impedimento.
no marzo 182g.

)( 9* )(
(Nura. 4.9.) SIRACUSA 18 AGOSTO 1818.
to i travagli che si trovassero abitualmente addetti ad un
altro riparlimento , dovendo riguardarsi come unico e Decreto portante V abolizione dei patronati feudali
comune a tutti il servizio della cancelleria.
sopra benefei ecclesiastici.
FERDINANDO I. OC.
Il Cancelliere come capo potr fare gli stessi cam
Considerando che i patronati feudali esercitati per
biamenti io. seguela dell' approvazione del Procurator
1' addietro sopra benefici ecclesiastici di qualunque na
generale.
tura , nella loro origine non erano che o usurpazioni
U approvo
di dritti di regalia , ovvero privilegi e regalie compre
Firmato FERDINANDO.
se nelle concessioni feudali falle dal Fisco senza prezzo,
e trasferite colla universit de' beni del feudo ; e che
tali patronati si esercitavano da' feudatari in nome del
<Num. 48.) SIRACUSA ia AGOSTO 1818.
feudo , ed in qualit di procuratori del Principe ;
Decreto relativo alle malleverie da prestarsi in favo
Considerando che, oltre a' patronati della suddivi
re del regio Erario.
sala indole , possano esservi di quelli che i feudatari
rappresentavano sopra benefici da essi particolarmente
Napoli 6 luglio 1818.
fondali, e dotati anche con beni feudali ;
TEROINAHDO I. 5.
Veduta la legge degli 11 di dicembre 1816 , colla
quale fu conservata 1' abolizione della feudalit ne' no
Considerando, che ne' nostri domini al di l del Fa
ro tutte le malleverie riguardanti il nostro regio Erario stri reali domini (b) ;
si prestavano per Io passato presso il Maestro Notaio
(b) E utile trascriversi in questo luogo F anzidetta
deli' abolito Tribunale dell' Erario , al quale succe
legge.
duta la Gran Corte de' conti.
a
Considerando
esser conducente alla prosperit , ed al
Considerando , che non sia ancora stabilito in Sici
florido stalo de'nostri reali domini al di l del Faro
lia 1' ufficio della conservazione delle ipoteche , per co
s 1' abolizione de' fedecommrssi c de' maiorasehi
noscersi i carichi , che gravitano sulle propriet.
e esistenti , nella slessa guisa come in quesla parte
Volendo in un modo provvisorio determinare le forme
e de' nostri reali domini sono stati con utile risullada osservarsi, allorch si prestano le garenzie in favor
mento aboliti.
dello Erario.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec. 1 Veduto il parere del supremo Consiglio di cancelleria.
t Udilo il nostro Consiglio di Stato.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
( Abbiamo risoluto di saniionare e sanzioniamo ce.
Art. i. La Gran Corto de' conti residente in Paler
e Art. 1. Le sostituzioni fedecommessarie di qualsisia
mo giudicher della idoneit delle persone che si pre
natura falle in Sicilia con qualunque allo prima
sentano per fideiussori da' contabili , e da chiunque al
della pubblicazione della presente legge , restano
tro sia tenuto di prestar malleverie in favor dell Era
s abolite, ed i beni a quelle soggetti saranno gorio (a),
duli come beni liberi dagli attuali gravati.
. La Gran Corte de' conti giudicher della idonei
t de' fideiussori colle slesse basi sulle quali finora i t 2. Sono eccettuate dall'abolizione espressa ncll' articolo
. precedente quelle disposizioni contenenti soslitnMaestri Notai presso 1' abolito Tribunale dell' Erario si
zioui fedecommessarie fatte dal padre o dalla ma
fondavano , e ne risponder moralmente , secondo la
il dre, che abbian donalo o disposto dei propri belegge. Essa emetter la sua deliberazione, inteso il pub
1 ni in favore di uno, o pi dei loro figli con atto
blico ministero , o sia sulla requisitoria del nostro Pro
tra vivi o di ultima volont, coli' obbligo limitato
curator generale,
1 di restituir detti beni a' figli nati c da nascere
3. Le disposizioni contenute nel presente decreto
nel solo primo grado da essi donatari.
saranno osservate provvisoriamente e sino a che non ven
di 3. Souo del pari eccettuale quelle disposizioni conlcga stabilita la pubblicit delle ipoteche , con 1' officio
< nenti sostiluzioni fedecommessarie fatte dai fratelli
della conservazione delle medesime.
l morti senza figli, che con atto tra vivi o di ulti4- U nostro Segretario di Stato Ministro ce.
1 ma volont abbian donato o disposto de' propri
Firmato FERDINANDO.
I beni a vantaggio di uno o pi de' loro fratelli :
t sorelle, coli' obbligo limitalo di restituir delti beni
(a) Coir articolo zg del decreto del 3o novembre f8?4
c a' figli nati c da nascere nel solo primo grado
fu incaricata la G. C. de conti di esaminare in
t da essi fratelli o sorelle donatario'.
contraddizione del pubblico ministero le cauzioni
f 4- Le disposizioni permesse nei due precedenti arlicode' Ricevitori generali e distrettuali, e de' Percet
li non saranno valide , se non quando 1' obbligo
tori comunali ; e con /decreto del f5 novembre
di restituzione torni a vantaggio di tutti i figli
iSuS fu prescritto che gli atti di cauzione in di
t nati e da nascere dal gravato , senza eccezione o
scorso ricevuti dal Cancelliere della G. C. avran
preferenza di et o di sesso.
no gli stessi effetti degli atti notarili. Intanto con
C 5. I secondogeniti , che per disposizione de' fondatori
ministeriale del 18 luglio f833 fu ordinato che
t di primogeniture e maiorasehi, godono o han dritle cauzioni non date da' contabilifinanzieri o prov
f lo a godere un vitalizio su de' medesimi , avran
visionalmente prestate esser dovessero tutte in
diritto a conseguire su i beni , che per benefcio
numerario o in crediti sullo Stato ; ci che fu
1 della presente legge si rendon liberi presso i graconfermato e sancito con decreto del di 8 di ago
1 vati , una propriet in beni fondi corrispondente
sto di detto anno. Quanto per alle cauzioni dei
c all'annua rendita loro assegnata, calcolandosi al Ricevitori de' r. e d. d. fu fatta eccezione con
e la ragione del cinque per cento lordo di fondiaria.
rescritto del t6 di maggio

K9*)(
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancelleria;
( Num. 5o. ) SIRACUSA 20 AGOSTO 1818.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
A MAGISTRATI MI \ICIP.lt.I E PRESIDENTI De' DECVRIOXATl,
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. I patronali feudali rappresentali sopra le
Oggetto
chiese e benefici ecclesiastici di qualunque natura sono Dichiarazione di S. A. li. perch sino a nuovo ordi
ne si continui a far uso degli stati discussi forma
da reputarsi compresi fra i dritti de' baroni colpiti dalla
ti della Commessione.
legge aboliliva della feudalit intuii' i nostri reali domini.
2. Gli anzidetti patronati saranno reintegrali alle
Signori
nostre supreme regalie ; salvo agli ex-feudatari il diritto
S. A. R. Il Luogotenente generale tenendo presen
di provare ne' modi legali la fondazione avvenuta dopo
te il rcal rescritto de' 25 aprile ultimo , per effetto del
la concessione del feudo , senza che dopo la costituzio
ne del patronato siasi il feudo stesso giammai devoluto, quale gli stati discussi comunali fatti dalla Commessione
o riconcedalo in qualunque maniera onerosa o gratuita. si devono intendere provvisoriamente approvali per il
corrente esercizio, e devono riputarsi come li primi ele
Nel qual caso il diritto di patronato apparterr a' me
desimi ex-feudatarl , escluse le onorificenze signoriali a- menti della novella amministrazione,' ed avendo conside
rata la circostanza che li Decurioni per la brevit del
bolite per effetto della detta legge eversiva della feu
tempo e per la mancanza delle istruzioni promesse nella
dalit (a).
3. I Procuratori regi presso ciascun Tribunale dei articolo 210 del decreto degli 11 ottobre 1817 niente
nostri reali domini al di qua del Faro invigileranno al ancora hanno potuto deliberare per la formazione dei
nuovi stali discussi prescritti dalla legge , ha risoluto a
mantenimento de' dritti di regalie e di regio patronato,
l' del corrente mese , che sino a nuovo ordine si con
come pure invigileranno all' osservanza di tutte le leggi
tinui a far uso de' suddetti slati discussi formati dalla
ed alla difesa di ogni altro regio diritto. Per quanto ap
Commessione colle condizioni seguenti (e).
partiene a' nostri reali domini oltre il Faro, finch non
1. Che si proceda subito all' affitto delle rendite
sar ne' medesimi stabilita la nuova organizzazione dello
comunali, secondo il capitolo h. titolo 8 del rcal decre
ordine giudiziario , continuer provvisoriamente a soste
nere i diritti del regio patronato il nostro Procuratore to, e secondo le istruzioni che ne fanno seguilo; ed ove
si tratti di dazi o di altre rendile , che sieno soggette a
generale presso quella Gran Corte de' conti (b).
variazione o estinzione ne' futuri slati discussi , si ap
4-. I nostri Consiglieri e Segretari di Stato ec.
ponga il patto espresso, che la percezione debba cresce
IVapoli 20 luglio 18/8.
re in proporzione se cresce la rendita , e inorare in
Firmato FERDINANDO.
proporzione se la rendita minora , e che il contralto si
6. Ogni patto riversivo apposto alle doti costituite sui debba intendere risoluto se la rendita si abolisse.
2. Che i Decurionali si applichino immediatamente
beni de' fedecommessi in farore de' fedecommessi
a definirvi lutto ci che la Commessione ha lasciato alla
medesimi resta abolito, ed i beni resteranno libe
loro scella , come sono i metodi e le tariffe per la per
ri presso le dotale, ed i loro eredi.
cezione de' dazi di consumo , e tutti gli altri articoli nei
Ogni controversia, che potr sorgere Fra primoge
niti e secondogeniti tanto per la pertinenza e quali, salvo la sostanza dello sta L dimenio generale, si de
quantit de' loro vitalizi , che per l'assegnazione ve trovare il pi sicuro ed il meno molesto modo di
delle propriet in beni fondi a tenore della pre- esecuzione.
> sente legge, verr decisa per mezzo di arbitra
3. Che ove s' incontri qnalche difficolt solida, ed
insuperabile in qualunque articolo delle cose stabilite
ti nienti necessari: e contra le determinazioni , e le
dalla Commessione, il rispettivo Decurionato la dimostri,
sentenze degli arbitri si daranno i convenienti ri medi nei Tribunali ordinari secondo le leggi vi- e proponga 1' espediente da surrogarsi , nell'intelligenza
per che non sar ascollata veruna difficolt contro il giu
genti.
r 8. Dal giorno della pubblicazione della presente legge stissimo principio adottato dalla Commessione, che i dazi
t vietato espressamente di formare sostituzioni fe- pesino sopra luti' i consumatori generalmente, non esclusi
quelli che fanno uso de' propri prodotti, o di generi acqui
(t decommessarie diverse da quelle , che sono constati in grosso , n contro qualunque altro simile prin
servate cogli articoli 2 e 3 della medesima.
cipio di giustizia col quale si voluto troncare 1' abuso.
s \ogliamo, e comandiamo ec. Il nostro Ministro ec.
(a) Con decreto del 4 agosto 182S fu accordato agli
4-. Che i Decurioni impieghino particolarmente la
loro attenzione a preparare i legali stati discussi che do
ex-baroni di Sicilia un ultimo termine a tutto di
cembre detto anno per la presentazione de' titoli vranno formare la perfezione dell' amministrazione comu
de'patronali non feudali sulle parrocchie o altri nale secondo i dettami della legge, mentre I* A. S. R.
benefici, ed altro termine a tutto aprile 1826 per disporr che sieno sollecitamente pubblicate le istruzioni
lo compimento delle dichiarazioni che dovean Jare dal real decreto promesse per servir loro di guida in
un oggetto di tanta importanza (ti).
i Tribunali civili.
Comunico ci alle SS. LL. per lo adempimento.
(b) La misura provvisionale contenuta in questo arti
colo cess con lo stabilimento delle nuove magi
L' Intendente
strature giudiziarie , e con decreto del 2j ottobre
PRINCIPE DI REBURDONE
// Segretario generale
182!) fu prescritto che i Procuratori del Re pres
so i Collegi giudiziari saran parte principali in Cav. Saverio Nic
\ICASTRO.
tutti i giudizi relativi a' diritti di regalia e di
regio patronato sopra badie, benefici, ed o</ni al
(c) / nuovi stati discussi ebbero luogo neWanno 1820.
(d) Furon queste istruzioni approvate da S. M. con
tra fondazione ecclesiastita o laicale, e p% patro
decreto del 10 novembre t8i$.
nati ex-feudali.

)( 93 )(
SETTEMBRE

( Num. Si ) SIRACUSA i SETTEMBRE 1818.


Per non potersi simultaneamente esercitare pi a" un
impiego , n goder pi a" un soldo.
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTEJEME GEITEIULE
Palermo 20 agosto 1818.
Signore
Ancorch in diversi rincontri si fosse manifestala la
sovrana determinazione , che nessuno impiegato nel real
servizio possa esercitare pi d' un impiego , n godere
pi d' uu soldo ; so tuttavia che ci non si osserva. On
de o si conferiscono , o per lo meno si continuano di
versi impieghi e soldi presso un' istesso individuo. Non
dovendo per soffrirsi alcuna contravvenzione agli ordini
sovrani , vengo ad incaricarla della pronta esecuzione ,
onde tutti coloro che nella nuova pianta han consegui
to o conseguiranno un impiego , e si trovino altronde
di goderne qualche altro , si determinino senz' alcun ri
tardo, a ritener quello che pi li accomoda e dismetter
si dall'altro; nella prevenzione che facendo diversamen
te, resteranno privi assolutamente d' ogni impiego , sen
za speranza di rientrarvi.
Ella poi dev' essere nell' intelligenza , che 1' esecu
zione di una tal misura resta interamente affidala alla di
lei responsabilit (a).
Il Marchese Fehreri
Signor Intendente della Valle di Siracusa.
( Num. 5a. ) SIRACUSA 3 SETTEMBRE 1818.
Legge prescrivente l' abolizione e 'l divieto delle so
stituzioni fedecommessarie.
i iiiixiRio 1. ec.
Considerando esser conducente alla prosperit ed al
florido stato de' nostri reali domini di l del Faro 1' a(a) Sullo stess' oggetto fu dal Governo diretta air In
tendente sotto il di f4 feb. 1820 la seguente minisi.
n In data de' i3 dicembre 18 19 stato partecipato ai
t capi d' uffici delle dipendenze finanziere il seguen( te rescritto. Essendo volont decisa del Re che
t ogn' impiegato nel real servizio abbia un solo imt piego, ed unico soldo, io incarico V. E. che dal
<r primo del prossimo mese si limiti a spedire a
( qualunque impiegato la polizza di pagamento per
e un solo soldo , cio per quello che vorr eleggct re, non ostante che linora avesse occupati diversi
impieghi, con averne conseguito li corrispondenti
c soldi, chiamandola risponsabile per nome proprio
( nel caso di qualunque trasgressione , e mi dar
c conio dell' adempimento.
i Io lo comunico a lei perch ne curi l'adempimento
nella parte che riguarda le sue dipendenze.
t II Segretario di Stato Ministro presso il Luogoi (enentt generale Mauchese Ferrjhu.

1818

bolizione de' fedecommessi e de' maioraschi esistenti, nel


la stessa guisa come in questa parte de' nostri reali do
mini sono stati con utile risul lamento aboliti ;
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
leria ;
Udito il nostro Consiglio di Stato ;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo la
seguente legge.
Art. 1. Le sostituzioni fedecommessarie di qualsivo
glia natura fatte in Sicilia con qualunque atto prima
della pubblicazione della presente legge restano abolite,
ed i beni a quelle soggetti saranno goduti come beni li
beri dagli attuali gravati (b).
2. Sono eccettuate dall' abolizione espressa nell' ar
ticolo precedente quelle disposizioni conlenenti sostituzio
ni fedecommessarie fatte dal padre o dalla madre che
abbian donalo o disposto de' propri beni in favore di
uno o pi de' loro figli con atto tra vivi o di ultima
volont , coli' obbligo limitato di restituir detti beni ai
figli nati e da nascere nel solo primo grado da essi do
natari.
3. Sono del pari eccettuate quelle disposizioni con
tenenti sostituzioni fedecommessarie fatte da' fratelli mor
ti senza figli , che con atto tra vivi o di ultima vo
lont abbian donato o disposto de' propri beni a vantag
gio di uno o pi de' loro fratelli o sorelle, coli' obbligo
limitato di restituir detti beni a' figli nati e da nascere
nel solo primo grado da essi fratelli o sorelle donatane.
4-. Le disposizioni permesse ne' due precedenti ar
ticoli 11011 saranno valide , se non quando 1' obbligo di
restituzione torni a vantaggio di tult' i figli nati e da
nascere dal gravato , senza eccezione 0 preferenza di et
o di sesso.
5. I secondogeniti , che per disposizioni de' fonda
tori di primogeniture e maioraschi godono o han dritto
a godere un vitalizio su de' medesimi , avran diritto a
conseguire su i beni , che per beneficio della presente
legge si rendon liberi presso i gravati , una propriet in
beni fondi corrispondente all' annua rendita loro asse
gnata , calcolandosi alla ragione del cinque per cento
lordo di fondiaria.
6. Ogni patto riversivo apposto alle doli costituite
su' beni de' fedecommessi in favore de' fedecommessi me
desimi resta abolito, ed i beni resteranno liberi presso le
dotate ed i loro eredi.
7. Ogni controversia che potr sorgere fra primo
geniti e secondogeniti , tanto per la perlincnza e quan
tit de' loro vitalizi , che per l' assegnazione Ielle pro
priet in beni fondi a tenore della presente legge, ver
r decisa per mezzo di arbilramenti necessari : e contra
le determinazioni e le sentenze degli arbitri si daranno i
convenienti rimedi ne' Tribunali ordinari secondo le leg
gi vigenti.
8. Dal giorno della promulgazione della presente
legge vietato espressamente di formare sostituzioni fe(b) V. F articolo gii e seguenti del codice
prima.

dccoromessarie diverse da quello che sono conservate co


gli arlicoli 2 e 3 della medesima (a).

Vogliamo e comandiamo ee. Il nostro Ministro re.


Napoli 2 agosto 1818. Firmato FERDINANDO.

(a) Promulgata la detta legge eversiva de' fedecommessi fu con rescritto de' 3o gennaro l8ig dichia
rato i che in tale abolizione era compreso tulio ci
c che sodo aliro aspetto contenesse col fallo le soc stituzioni fedecommessarie.
Poscia con rescritto del 26 luglio 1824 fu disposto
tocche segue 1 Eccellenza I fratelli ultrogeniti
t del principe di Cassaro D. Tommaso Collii ed alf tri han chiesto di parteciparsi alle autorit di cot testa parte de' reali domini il sovrano rescritto
t de' 17 ottobre 1822 circa il riaprirsi 1* adito ai
c giudizi per lo scioglimento dei monti di famiglia,
giusta la norma fissata in esso rescritto , il quac le slato messo in osservanza solamente in que sta parte de' reali domini,
t Arendo rassegnato tale dimanda a S. M. nel Con siglio di Stato de' 26 luglio, la prelodala M. S.
si degnata ordinare che pei monti di famiglia
f e di maritaggi, ed opere pie ch'esistono in Sicilia
non si faccia novit , e per la erezione de' nuo* vi si attenda la legge da promulgarsi, il proget
ti to della quale vuole la M. S. che sia accelerato.
Nel real nome ec.
E 7 seguente real rescritto del ig aprile 1826 rese
anche comuni alla Sicilia le disposizioni conte
nute in quello del tj ottobre 1822. Eccellenza
Il rescritto de' 26 luglio 1824 slabili tra 1' altro
di non farsi alcuna novit sullo scioglimento dei
( monti di famiglia e di maritaggi, ed opere pie
* esistenti in cotesti reali domini. Ora in occasione
c di supplica rassegnata a S. M. da' secondogeniti
c della famiglia Statella , la M. S. sulla conside razione , che i monti di famiglia istituiti a soli
* oggetti di piet , di beneficenza pubblica , o an
te che per dote delle famiglie son diversi da quei
c monti destinati a rendere pi durevoli le soslitu zioni fedecommessarie ed i beni vie pi vincolali,
t uniformemente all' avviso della Consulta, nell' ort dinario Consiglio di Stato de' 19 aprile si det gnata dichiarare, che i monti della seconda clasr se non sono compresi nel real rescritto de' 26
c luglio 1824 , ed ha ordinato che riguardo a tac li monti si esegua ne' domini oltre il Faro il
t real rescritto de' 17 ottobre 1822 comunicato in
t questa parte del Regno, t Nel real nome ec.
// rescritto del fj ottobre 1822 conceputo cosi :
( Le leggi eversive degli antichi fedecommessi , ed
c i decreti posteriormente pubblicali avean dato Iuo go allo scioglimento de' monti di famiglia. Queste
c disposizioni erano nel loro vigore allorch S. M.
c nel Consiglio di Stalo de' 3i luglio dello scorso
c anno prescrisse , che fossero sospesi i giudizi re1 lativi allo scioglimento de' monti familiari, finch
f decisa non avesse la quistion generale della esi stenza de' monti stessi. Per effetto di successivi ric chiami particolari , questa determinazione sovrana
( ba ricevuto diverse spiegazioni , le quali ne han1 no fissata la intelligenza , e ristretta 1' applicazio1 ne. Intanto pi suppliche sono state umiliale al
et real Trono dagl' interessati all'antico monte delle
t ventinove famiglie : alcuni tra g' interessati han
1 chiesta la riprijtinazionc di questo monte , ed al-

tri hanno insistito perch loro non fosse impedito


* 1' ulteriore esperimento de' dritti, che vantano sui
f beni al medesimo appartenenti. S. M. alla quale
nel Consiglio ordinario di Slato de' 17 del caduto
t mese ho rassegnalo tulio ci che pu riguardare
l' oggetto, ha primieramente considerato che i
t monli di famiglia allorch sien diretti a provver
dere di doli le donzelle nobili , e di soccorsi i
t giovani che si avviano per una nobile carriera
sono capaci di accrescere il decoro delle famiglie,
c e quindi la istituzione di siffatti monli non sol*
f diviene utile nello interesse delle famiglie slesse #
<i ma serve ancora a conservare nel suo splendore
t la nobilt che forma il principale sostegno , ed
ornamento della Monarchia. Ila pure la M.S.con1 siderato che tutte le particolari controversie sul( lo scioglimento de' monti di famiglia, non riguar
< dando che interessi privali , sono essenzialmente
4 sottoposte alla decisione de' Tribunali ordinari,
et Finalmente la M. S. ha osservato che la dimane
c da avanzata dagl' interessali al monte delle venli
nove famiglie per la ripristinazione di esso , deb
ba ripularsi come una anticipazione all'articolo
f generale della novella istituzione de' monli famit liari. Per questi motivi S. M. si degnata di
ti sporre : 1 che sia compilalo un progetto di legge
1 sulla novella istituzione de' monti familiari , la.
quale nell' alto phe non si opponga a' principi
a delle leggi comuni in vigore, contenga poi quelle
1 competenti eccezioni, che sien conformi alle di1 sposizioni stabilite pei maioraschi, dovendo la isti
1 tuzione de' maioraschi , e quella dei monti di far
c miglia essere unisone, e concorrere alla slabile
conservazione della nobilt del Regno, con prov vedere particolarmente al decente mantenimento
di tulli gl'individui di famiglia; 2 che sieno la sciate alla decisione de' Tribunali competenti le
i quislioui sullo scioglimento de' monti di fann
ie glia preesistenti, togliendosi interamente la ment tovata sospensione de' giudizi stabilita nel Consi
( glio di Stato de' 3r luglio dello scorso anno; 3
e che qualora concorra il legittimo consenso di tut1 ti i godenti il monte delle ventinove famiglie, se
t ne possa eseguire il ristabilimento cogli stessi bcc ni che ne formavano la dote , e che quanteyolte
c vi concorra il legittimo consenso d' una porzione
de' godenti, il monte medesimo si possa ristabilire
t sulle cote de' beni , che a' godenti consensienti
spettano in vigore delle leggi sullo scioglimento
s de' monti di famiglia, rimanendo esclusi dal bet neGzio di esso monte i godenti dissensienti , che
t preferiranno di prender le cote ad essi loro spelt tanti. Ha per S. M. dichiaralo , che tanlo nclr
1' un caso, quanto nell' altro debban restare salvi
( i drilli , che i terzi abbiano acquistato su i benj
t anzidetti per effetto della citala legge sullo scio< glimento de monti, e che debba lo enunciato ric stabilimento del monte delle ventinove famiglie
c conformarsi alle disposizioni e condizioni che sa
ranno dalla M. S. sanzionate colla novella legge
1 che sar emanata per norma generale sulla isti
t tuzione de' monti di famiglia.Nel real now ce,

9* )(
( N. 53. ) SIRACUSA 3 SETTEMBRE 1818. ^

Udito il nostro Consglio di Stato ;


Abbiamo Risoluto di sanzionare e sanzioniamo fc.
Legge che regola la successione nei beni ex-feudali e
Art. 1. E permessa la instituzione de' maioraschi
il godimento delle cosi dette vite milizie, e delle doti nel modo
e ne' casi indicati dalla presente legge.
di paraggio.
2. I maioraschi non potranno stabilirsi senza la no
stra approvazione.
FERDINANDO I. CC.
0. Potr domandarsene la istituzione da quegl' in
Considerando che dopo aver Noi eoli' artcolo 9 dividui
, i di cui nomi trovansi iscritti sia nel libro di
della nostra legge degli 11 dicembre 1816 (o) conservata oro , sia negli altri registri di nobilt ; da tutti coloro
1' abolizione della feudalit in Sicilia , egualmente che
sono ncll' attuale legittimo possesso di titoli per con
negli altri nostri domini di qua del Faro, dopo di essersi che
in qualunque tempo avvenuta ; e lilialmente da
co11'alira nostra legge de'2 del corrente agosto (b) aboliti i cessione
quelle
persone
che appartengono a famiglie di conosciu
fedecommessi e maioraschi esistenti in quella parte dei
ta nobilt del nostro Regno delle due Sicilie : salve tut
nostri reali domini, sia indispensabile di togliere con una te le altre disposizioni che saranno da Noi pi partico
nuova legge qualsivoglia dubbio circa 1' ordiue di suc
larmente enunciate in una legge relativa alla nobilt(c).
cedere ne' beni ei-feudali, e di provvedere con utili de
I maioraschi possono essere insti tuiti dagli ascen
terminazioni a quanto riguarda le cosi dette vite-milizie, denti 4., sieno
maschi sieuo femmine, a beneficio de' di
e le doti di paraggio ;
scendenti maschi.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancelleria;
5. Possono formarsi da fratelli , purch non abbia
Udito il nostro Consiglio di Stato.
no discendenti, in favore de' loro fratelli.
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
6. Posso 10 anche istituirsi dagli zii e dalle zie ,
Art. 1. IVe' beni ex-feudali de' nostri reali domini quando non abbiano discendenti , in beneficio de' loro
di l del Faro si succeder come negli altri beni allo
nipoti maschi.
diali, secondo le leggi vigenti.
7. I maioraschi saranno trasmessigli nella sola di
a. Le cos dette vite-milizie saranno godute iu li
scendenza legittima e naturale del primo istitutore, o in
bera propriet dagli attuali possidenti.
quella dell' istituito, da qualunque di essi comincer il
3. I medesimi avranno il dritto di farle invertire in maiorasco , a* termini dell' alto di fondazione, per ordi
beni ex-feudali d' un valore corrispondente al capitale ne di primogenitura col dritto di rappresentazione nella
della rendita annuale di cui godono, in ragione di vita- linea maschile di maschio in maschio.
milizia al cinque per cento lordo di fondiaria.
All' ultimo possessore della linea retta che muoia
4- Tutte le controversie che potranno nascere sia senza figli , o discendenti maschi di maschio , succeder
per la pertinenza e quantit delle cos dette vite-milizie,
il primogenito maschio di maschio della linea prossima
sia per 1' assegnazione da farsene in beni ex-feudali a ali ultimo possessore , di cui sia zio paterno 0 fratello,
norma del disposto dalla presente legge , saranno deci
o anche in maggiore distanza , purch sia primogenito
se con arbitrainenti necessari , e contra le determinazio
nella sua lnea , e sia nel ramo che prossimamente si
ni e le sentenze degli arbitri si daranno i convenienti distacca e si dislaccalo dalla linea retta primogeniale
rimedi ne'Tribunali ordinari secondo le leggi vigenti.
dell' ultimo possessore , dovendo formare tutt' i maschi
5. Le doti di paraggio gi costituite non saranno di qualunque ramo o linea una sola linea di qualit
pi soggette al dritto di reversione in favore degli ex
maschile , per succedere con quell' ordine che sopra si
feudi.
indicato ; misurandosi sempre la prossimit e la qua
Vogliamo e comandiamo ec.
lit di primogenito col drillo di rappresentazione. Sono
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno ec.
sempre, e per modo di regola , escluse tanto le femmi
Napoli li 3 agosto 18/8.
ne , che i discendenti per mezzo di femmina.
Firmato FERDINANDO
8. Non polranno cumularsi due o pi maioraschi
in un solo individuo. Sar per sempre permesso di
scegliere quel maiorasco che si vorr ritenere , purch
( Num. 54. ) SIRACUSA 3 SETTEMBRE 181S.
non sia di rendila minore di quello che attualmente si
Legge sulla instituzione dei maioraschi.
ha. Gli altri maioraschi rimarranno liberi , salvo il ri
corso a Noi per la formazione di un maiorasco maggiore.
FERDINANDO
ec.
g. La quantit de' beni da sottoporsi a maiorasco
Volendo conciliare coli' utile generale, che dall' a- non potr eccedere la reudita imponibile di annui ducati
bolizionc de' fedecommessi risulta agli amatissimi sudditi venliqualtroinila, n esser minore d ducati quattromila.
de' nostri domini di qua e di l del Faro, i riguardi do
vuti alla conservazione ed allo splendore delle nobili fa
(c) V. il rescritto del 24 settembre fSaj con cui, nelmiglie del Regno ;
l' essersi S. M. riservata di dar fuori altre so
Considerando che un oggetto cosi interessante poi
vrane risoluzioni tendenti a conservare il lustro
nostro real animo non pu altrimenti conseguirsi , che
della nnbilt ne suoi reali domini, si proibisce d'in
colla istituzione de' maioraschi , ove la medesima sia li
testarsi de' titoli a secondogeniti delle famiglie, o
mitala da provvide disposizioni, e non si opponga a' be
di alienarsi a favore de collaterali o di altri ,
ndici elfelti della nostra legge relativa a' fedecommessi;
senza un espresso regio assenzo.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
V. pure i rescritti del di 8 febbraio 24 marzo e
leria ;
24 apri/e 1828, non che i decreti del 3 settembre
i832 2J marzo i833 e 21 maggio detto anno col
(a) V. la detta legge nella pag. g ( nota b ).
regolamento annesso in riguardo a attesto interes
(b) Idem pag. gif.
sante obbietta.

)(96)(
10. Il maiorasco non potr eccedere la quota di
per tale oggetto prestato denaro , purch le ricostruzio
sponibile dell' instilulore.
ni e riparazioni sieno a carico degli usufruttuari, e nou
11. I beni sottoposti a maiorasco debbono essere della propriet.
fondi rustici e censi, o canoni sopra terre. Tutl' i sud
lutti questi pagamenti sono forzosi fino alla con
detti beni dovranno essere di libera propriet , non sog
correnza di un' annata di rendita , da soddisfarsi nel
getti ad alcuna restituzione , e specialmente designati corso di due anni : salvo al possessore il regresso con
nell' atto della costituzione del maiorasco.
tro i beni liberi de' mentovati debitori.
ia. Il maiorasco dovr esser libero da qualunque
16. Se in morte del possessore del maiorasco, olire
ipoteca anche eventuale. Nulladimeno i beni gravali di del primogenito cui si trasmettono i beni , vi sieno altri
iscrizioni ipotecarie per effetto d' ipoteche generali co
figli secondogeniti , potranno costoro reclamare una pen
stituite in tempi in cui sono state dalle leggi permesse , sione alimentaria sulle rendite del maiorasco , quante
o d' ipoteche speciali per credili non esigibili tra un volte non abbiano beni di loro pertinenza , onde poter
triennio , potranno entrare nella composizione del maio
vivere con decenza. Detta pensione sar definita secon
rasco , quando gli altri beni del fondatore offrano una do le circostanze , attenendosi sempre ad una quantit
sicurezza bastevole a garcntire il maiorasco dall' effetto minore della rendita corrispondente alla quota , clic sa
delle suddette iscrizioni. Se la iscrizione abbia per cau
rebbe spettata a' delti secondogeniti su i beni del maio
sa un dritto eventuale , o un credilo non esigibile fra rasco , ove questi fossero stali liberi.
un triennio , la garcntia sar giudicata sufficiente, quan
17. Essendovi figlie femmine, in difetto di beni suf
do la somma de' beni per quella designati presenter lo ficienti per maritarle decentemente , sar dovuta anche
equivalente del valore del drillo suddetto , o del capi
alle medesime la dote che verr dedotta dalle rendite
tale non ancora esigibile , calcolandosene la rendita al
del maiorasco in tante rate eguali , da non eccedere lo
la ragione del tre per cento.
spazio di dicci anni.
i3. Quando i beni giudicati sufficienti nel tempo
Avranno eziandio, prima del matrimonio, dritto agli
della costituzione de' maioraschi, non si trovassero tali alimenti, ove d' altronde non abbiano mezzi da sussistere.
nel tempo della morte del fondatore , o per diminuzio
18. Se il possessore dei beni del maiorasco avr
ne che abbia sofferto il di lui patrimonio , o perch i promessa alla moglie nel contratto matrimoniale la so
figliuoli non trovino la intera loro porzione legittima pravvivenza , i beni del maiorasco vi saranno obbligati
nella eredit libera , non s' intender mai pregiudicato in mancanza di beni liberi , ma non oltre il sesto della
il dritto de' figliuoli e la porzione legittima di ciascu
rendita , a cui il successore dovr adempire.
no , non esclusa quella dello stesso chiamato al maio
19. Sar da Noi destinata un' autorit per lo esa
rasco, sar precapita libera da qualunque vincolo. Quan
me delle domande di fondar maioraschi. La medesima
te volte il maiorasco per effetto di tale precapienza non verificher 1* esistenza delle condizioni richieste per isti
conserva la rendila di ducati quattromila , si avr come tuirli , e regoler quindi 1' esecuzione di lutti quegli at
ipso iure disciolto.
ti , che potranno aver luogo a norma della presente
i4 Le vendite, le permute e le altre alienazioni di legge , e di un regolamento particolare , che per tale
tutt' i beni sottoposti a maiorasco , o di una porzione oggetto sar approvato da Noi (o).
de* medesimi, saranno nulle, n produrranno alcuno ef
Vogliamo e comandiamo ec.
fetto , quando non sieno state falte ne' casi di necessit
Il nostro Ministro Cancelliere ce.
o di utilit , e non sieno state eseguite colle forme che
Napoli 5 agosto 1818.
saranno prescritte in un regolamento approvalo da Noi.
Firmalo FERDINANDO.
Questa disposizione del pari applicabile alle ipo
teche di cui vorranno gravarsi gli stessi beni.
( N. 55. ) SIRACUSA 3 SETTEMBRE 1818.
i5. I successori a' maioraschi sono obbligati a pa
gare i seguenti debiti de' loro antecessori , pe' quali i Decreto con cui si approva il regolamento relativo al
modo della insfituzione dei maioraschi.
creditori s' intendono aver privilegio sulle rendile del
maiorasco :
FERDINANDO I. ec.
1. le spese giudiziali ;
Veduta
la
nostra leggo di questo di;
2. le spese funerali ;
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
3. tulle le spese di ultima infermit , in proporzio
leria ;
ne eguale fra quelli cui son dovute ;
Abbiamo .risoluto di decretare e decretiamo ec.
4- i salari delle persone di servizio per 1' ultimo se
Art. 1. E approvato l'annesso regolamento relativo
mestre decorso , e quelli dovuti per lo mese corrente ;
al modo come dovranno istituirsi i maioraschi ne' nostri
5. le somministrazioni di sussistenze falte all' antece
dente possessore del maiorasco , ed alla sua famiglia pel reali domini al di qua ed al di l del Faro , riserban
corso di un anno , salvo il caso che siavi prescrizione di doci di farvi in appresso quelle aggiunzioni e modifica
zioni, che giudicheremo convenienti.
tempo minore.
2. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Se i debiti di sopra enunciati sieno del padre dello
Napoli li S agosto tS/8.
attuai possessore , ancorch non sia stato godente del
Firmalo - FERDINANDO.
maiorasco, o della madre , dovranno con cgual privile
gio esser soddisfatti dalle rendite del maiorasco;
6. le spese per le ricostruzioni o riparazioni d' edifi
00 V. il decreto di onesto giorno col regolamento an
nesso, 1' art. g4" e seguenti del codice parte pri
ci inservienti a fondi, canali, o di qualunque opera di
ma , le leggi del i-j ottobre 1822. e 2g ottobre
simil natura, fatte ne' fondi del maiorasco , sia che la
182$, e Qualmente i decreti del g agosto 182A e M
somma si debba agli slessi architetti, appaltatori, mura
agosto iS32.
tori, ed operai , sia che si debba ad altri che abbiano

)( 97
REGOLAMENTO

che , onde la trascrizione gi eseguita in forza dell' ar


ticolo (i del presente regolamento sia cancellala.
Per la iastituzione dei maioratchi.
12. Oliando sar da Noi compartita alla domanda
Art. i. Ogn' individuo clic vorr formare un ra.v la no>lra sovrana approvazione , dovr fra due mesi for
marsi un allo autentico per pubblico Notaio , in cui si
iorasco , dovr dirigerne a IVoi la domanda.
contenga la istituzione del maiorasco colla nostra appro
2. La domanda indicher :
1. la persona dalla quale dovr cominciare il inaio- vazione. Questo allo dovr pure essere trascritto fra due
altri mesi. Se durante tale spazio di tempo non sia
rasco ;
formato 1' allo autentico , o non ne sia seguita la tra
2. i beni che si vogliono assoggettare ;
scrizione . il maiorasco si avr per non fatlo.
3. la rendita di questi beni che dovr essere giustifi
13. L'esame della necessit o utilit dell' alienazio
cata coli' estratto dalla matrice del ruolo delle contribu
ne di lutto il maiorasco o di una parte del medesimo,
zioni fondiarie, e col certificato del Conservatore dell' uf
ficio delle ipoteche, ondo consti che i mentovali beni giusta 1' articolo i-i della nastra legge di questo giorno,
non lieno gravati di alcuna ipoteca o di alcun privilegio. si far dall' autorit che Noi destineremo. La medesima
3. Tutte le carte indicate nel precedente articolo dovr non solo conoscere quanto concerne il permesso
dell' alienazione , ma regoler pure la esecuzione dello
saranno da Noi rimesse per esame all'autorit che desti
atto , perch avvenga con sicurezza c vantaggio del ma
neremo per quest' oggetto.
4 . L* esame sar fatto secondo lo stalo del tempo iorasco.
i4.. La vendila dovr effettuarsi colle solennit del
in cui il maiorasco sar insti lui lo , e cme se si aprisse
iu quel momento la successione a' beni del fondatore ; le licitazioni. 11 deposito del prezzo, pendente il nuovo '
salvo ci eh' disposto ncll' articolo i3 della nostra impiego, dovr farsi pc' reali domini al di qua del Ta
ro nella cassa di annnorli/zazione , e pe' reali domini al
legge di questo di.
5. La domanda per la instiluzionc del maiorasco di l del Faro in quo' pubblici banchi, lino a che non
vi si stabilisca una tassa di ammortizzazione.
ar falla inserire ne' giornali del nostro Regno colla in
ili. La slessa conoscenza presa intorno alla neces
dicazione precisa de* beni , c se ne far affiggere 1' an
nunzio nella cancelleria del Tribunal civile della Pro
siti o utilit dell' alienazione, sar presa ancora pe' be
ni da surrogarsi. La deliberazione verr sottoposta alla
vincia ov' esistono i delti beni.
nostra approvazione.
C. Scorso un mese dopo 1' adempimento delle di
16. Bisognando agli edilzi o .ad altri stabili del
sposizioni contenute ncll' articolo precedente , si far se
maiorasco spese e riparazioni considerevoli che ecceda
guire la trascrizione della domanda colla indicazione dei
beni ncll* officio della conservazione delle ipoteche del no la somma autorizzata dalla legge , si provveder dal
luegw dove i medesimi si trovano, col pagamento del Magistrato sulla domanda del possessore.
17. Fino a che 1' officio della conservazione delle
solo drillo dovuto al Conservatore.
7. Ogni creditore potr, fra il termine di giorni ipoteche non sia stabilito ne' nostri reali domini al di
l del Faro, come in quest' altra parte del nostro Regno,
quindici da decorrere dal di che la medesima trascrizio
la csoncrazionc dalle ipoteche e da qualunque altro
ne sar stala falla, valersi del suo dritto, onde inscri
vere la ipoteca anteriore su i beni che si vogliono sot
dritto, che possa riguardare g' immobili che si vorranno
soggettare a maiorasco, sar eseguila colle solennit
toporre a maiorasco. Dopo questo termine i beni diver
ranno inalienabili pel corso di un anno, ed incapaci fra del cosi detto verbo regio , e con tutte le cautele che
questo spazio di tempo di esser soggetti a qualunque vin
10 accompagnano , trascrivendosi la copia dell' istrumento , tosto che sar terminato , ne' quattro registri col
colo di privilegio o d' ipoteca.
Il Conservatore delle ipoteche sar tenuto di dare esistenti. Dispensiamo in questa occasione tanto alla so
arriso de' privilegi , delle ipoteche e degli altri gravami lennit della sentenza ed alle lettere di salvaguardia ,
che sepraggiugnessero fra P indicalo termine di giorni perch supplite dal nostro reale assenso nel permettere
quindici. Nel corso dell' anno i beni che si vogliono 11 maiorasco , come alla cauzione , non trattandosi di
vendila e non essendovi prezzo (a).
sottoporre al maiorasco , dovranno esser liberali da qua
Approvalo: Aapoli li 5 agosto tS/S.
lunque ipoteca , salvo i casi preveduti coli' articolo 12
della nostra legge di questo giorno.
Firmato FERDINANDO.
8. Sar usata ogni altra diligenza dalla legge pre
scritta, onde verificare se i beni sieno ancora soggetti ad
ipoteche legali , o per liberarli anche da queste, se mai
(Num. oG) SIRACUSA 24 SETTEMBRE 1818.
vi esistano.
9. Si avr particolarmente in veduta che ncll' in- Distinzione delle attribuzioni del Magistrato supremo
di salute e gV Intendenti nel ramo sanitario.
stiluire il maiorasco rimanga salva la quota di riserva,
o sia legittima dovuta a' figli, e non sia recato alla me
ministero di stato presso il liogote.ve.me generale
desima alcun danno n per la quantit, n per la qualit
Signore
dei beni che debbono a tal oggetlo lasciarsi liberi.
10. Dopo le indagini enunciate ne' precedenti arti
Dal Segretario di Sialo Ministro degli affari interni
coli , il parere dell' autorit da IVoi destinata a' termi
mi stato comunicalo il seguente rcal rescritto c Ecni dell' articolo 19 della
ira legge di questo giorno,
( cellenza Ilo rassegnato a S. M. la contestazione
unito alla domanda ed a tutt' i documenti, sar a Noi
n insorta tra cotesto Magistrato supremo di salute e varassegnato.
s ri Intendenti delle Province in colesti reali domini ,
11. .Nel caso che il parere non sia approvalo da
iNoi , la domanda ed i documenti saranno restituiti allo
(a) V. la legge dello stesso d J agosto 1S1S riporta
interessato , dandosene parte a' Conservatori delle ipote
ta a pag. gj', non c/te la noia a pag. g6.
i3

(
l
(
t

.
t
<
c

)( 9* )(
prr ci che riguarda i liiniti . entro i quali ciascuno t amministrazione suprema, come prima autorit; e dagli
dev' esser chiamato a vigilare allo interessatile ogget- 11 Intendenti rispellivi, come incaricati di disporre e vii gilare l' adempimento delle leggi e dei regolamenti
to della salute pubblica.
1 generali.
c i. Il Magistrato di sanit dev' essere supremo ed
t Esse non devono essere prcsedute d' alcuno, perindipendente ; egli deve continuare ad essere rivestito
e che non sono collegi deliberami , ma collegi passivadi tutte le sue attribuzioni, e trovarsi alla testa di tut
c mente esecutori degli ordini loro superiormente comuto il servizio sanitario , tanto marittimo che interno ,
1 nicati. G' Intendenti devono far conoscere alle Depusiccome si pratica in Napoli, e presso tutte le nazio
1 tazioni la loro autorit con ordini in iscritto , senza
ni eulte d' Europa.
( che sia necessario presedere personalmente alle mede Ma ove questa istituzione resti slegala dal rima
nente degli ordini civili, non potr mai attendere ai 1 siine Deputazioni, sulle quali esse esercitano in altro
t modo la loro influenza.
suoi gelosi disimpegni in tutta 1' ampiezza di cui su
t S. M. ha deciso, che su queste basi debba conscettibile ; conviene dunque conciliarla e rannodarla,
c ciliarsi la contestazione insorta Ira vari Intendenti ed
sotto tuli' i suoi rapporti, ai sistemi amministrativi nuo
t il Magistrato supremo in fallo di servizio sauitario ,
vamente stabiliti, li servizio del Ile uno, ed il po
tt come si pratica in Napoli (a).
tere cooperante di tutti gli organi dello Stato deve
I Nel rcal nome lo partecipo all' E. V. per lo corconcorrere a vigilarne 1' adempimento.
a rispondente adempimento. Napoli 9 settembre 1818.
2. G' Intendenti devono considerarsi come diret
Ed io nel rcal nome le partecipo questa sovrana
tori di tutto il servizio sanitario delle loro rispettive
determinazione per lo adempimento.
province , ma coerentemente alle disposizioni, che ven
Palermo ly settembre 1S1S.
gono loro comunicale dall' amministrazione suprema
II Marchese Ferreri.
residente in Palermo , colla quale saranno in attiva
Al Signor Intendente di Siracusa.
corrispondenza , e senza poter prendere da se soli
fuorch delle misure provvisorie nei casi d' urgenza.
L' unit e la centralizzazione del sistema il
( N. 57. ) SIRACUSA 2| SETTEMBRE 1818.
primo garante della esattezza del servizio.
.. 3. Le Deputazioni locali sono gli ultimi agenti di Decreto concernente l' esercizio del diiiito di aliesecuzione per il servizio sanitario marittimo.
naggio (b).
.' Le autorit municipali sono gli ultimi agenti di
FiKDiirinDO 1. ec.
esecuzione per il servizio sanitario interno.
Veduto 1' articolo 1 1 del codice civile provvisoria
([ Questi due rami devono restare sempre e scru
mente in vigore, cosi concepulo: lo straniero godr nel
polosamente distinti; intralciandosi fra di loro imbaraz
zerebbero a vicenda il servizio , e lutto anderebbe in Regno de' medesimi diritti civili, a' quali sono o sap
ranno ammessi i regnicoli in vigore de' trattati dalla
disordine.
nazione, a cui tale straniero appartiene ;
i 4- L' amministrazione suprema non pu avere
Veduto parimente 1' articolo 726 dello slesso codi
che due classi di disposizioni a dare ;
ce, cosi concepulo: uno straniero non ammesso a
a quelle motivate da misure generali,
succedere ne' beni che il suo parente straniero o re
s quelle motivate da misure parziali,
c 5. Nel servizio sanitario marittimo, le disposizioni gnicolo possedeva nel territorio del Regno, se non net
in via di misura generale devono essere comunicale ai caso e nel modo , con cui un regnicolo succede al suo
soli Intendenti, ai quali compete il diramarle alle De- parente possessore di beni nel paese di onesto straniero,
putazioni locali, ed il vegliarne 1' adempimento colla
iti conformit dell' articolo 11 sotto il titolo del godi
loro autorit.
<
mento e della privazione de' diritti civili ;
t Le disposizioni relative ai casi parziali debbono
Considerando che le disposizioni contenute ne' rifeanche essere comunicate agi' Intendenti per ci che ri
guarda quelle Deputazioni locali , che sono nella me
() V. il rescritto del zi ottobre 1818.
Allunaggio, o albinato chiamasi il diritto, in virt
desima loro residenza.
a L' amministrazione suprema potr comunicarle di
del quale il Sovrano raccoglie la successione di
rettamente a quelle Deputazioni, che non sono nei cauno straniero che muore ne' suoi Stati, senza es
piluoghi della Provincia , acci il commercio non sia
servi naturalizzato.
paralizzato , e non resti lungamente esposta ai peri- ..
V. il seguente decreto dato 1 Napoli il d 7 set
coli la salute pubblica. In quesl' ultimo caso per non I
tembre 1S18.
si tralascer mai di darne nel tempo stesso partecipa- |
1 Visto il nostro decreto de' 12 di agosto del corrente
zione per intelligenza agi' Intendenti rispettivi, acci
c anno 181 8 con cui abbiamo dichiarato 1' abolizioessi veglino alla condotta delle Deputazioni , e coope
t ne del dritto di albinaggio verso i sudditi di quelrino all' adempimento delle misure, e specialmente nei
f le Potenze che non lo esercitano verso i sudditi
casi parziali di alta importanza.
c de' nostri reali domini;
6. Nel servizio sanitario interno tutte le disposi
1 Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
zioni sieno generali, sieno parziali, devono essere co
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
municate ai soli Intendenti , perch lo spirilo delle
( Art. 1. Le disposizioni contenute nel citato nostro
leggi amministrative esige che le autorit municipali
decreto de' 12 di agosto non derogano in menoma
non debbano corrispondere con alcun funzionario fuo
parte a' diritti de' nostri sudditi e de' sudditi delle
ri di Provincia. G' Intendenti sono i loro superiori
t altre Potenze nascenti da' nostri trattali vigenti
c colle medesime.
immediati ed esclusivi.
t 7. Le Deputazioni locali devono dipendere dalla
( 2. Il nostro Segretario di Stato Ministre ce.

)( 99 )(
riti articoli ne 726 sono dipendenti dal diritto di al
( Num. 58. ) SIRACUSA 26 SETTEMBRE 181S.
binaggio , che era conservato in molli Stati d' Europa ;
a' SOVTIXTENDBSTI , M.tGISTRATI MUXICJPALl
Considerando che questo diritto sorlo ne' secoli, nei
B DEPUTATI DELLA PUBBLICA ISTB.VZIONB.
quali gli stranieri erano riguardati come nemici , si op
pone non solo al diritto inviolabile della propriet , ma
Oggetto
a' costumi ancora ed a' progressi della civilizzazione del
Per le provviste delle cattedre e delle scuole comunali.
la moderna Europa ; e che solo in linea di rappresa
glia sarebbe permesso di conservarne Y esercizio ;
Signori
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Dalla
Commessione
della pubblica istruzione ed edu
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
cazione
in
data
del
17
settembre
corrente 3 ripartimenArt. 1. Il dritto di albinaggio non sar esercitato
jto numero 806 ini viene scritto quanto segue a Signonel nostro Regno delle due Sicilie, relativamente a' sud
1 re Dal Ministero dell' interno presso il Luogolcditi di quelle Potenze le quali da parte loro uon lo eser
(t neute generale con decreto de' i4 audante mi sta
citeranno pe' suddi de' nostri reali doni ini .
2. Gli stranieri non potranno cominciare a godere li lo partecipalo quanto segue S. A. R. il Luogotedegli effetti risultanti dalla disposizione contenuta nello I nente generale ha approvato quel che cotcsta Com
ic messione ha disposto circa il sistema da osservarsi per
articolo precedente , che dal giorno in cui la Potenza,
(t le provviste delle cattedre che andranno a vacare nei
alla quale appartengono, avr manifestato con una di
a Comuni; e vuole che il concorso per tutte le scuole
chiarazione officiale di accordare la reciprocit a' suddi
4 comunali si faccia nel capoluogo del Distretto o nel
ti del nostro Regno,
. Comune vicino, ove vi fosse uu accademia di pubblici
3. -Gli stranieri , in favor de' quali non sar eser
a
studi ; che nella vacanza di qualunque cattedra si faccitalo il dritto di albinaggio , potranno raccogliere libe
eia giungere ad essa Commessione 1 officiai notizia o
ramente le successioni aperte in loro vantaggio ne' no
c dal Direttore o da' Deputati locali degli sludi, per
stri reali domini (a).
darsi dalla medesima le opportune direzioni ; e che la
4- Il nostro Consigliere Segretario di Stalo ec.
a stessa Commessione faccia la designazione degli esamiNapoli li 12 agosto 1818.
1 naturi. D' ordine dell' A. S. R. partecipo a lei que( sta sua reale decisione di risulta al rapporto di coteFirmato FERDINANDO,
s sta Commessione dei 3 del corrente , perch la me
1 desima ne curi 1' esecuzione Palermo i4 setteni(a) V, gli art. g e 64-J del codice parte prima,
bre 181 8.
Il Marchese Ferreri.
yarie sovrane decisionifrattanto han dichiaralo abo
1 Ed io lo comunico a lei signor Intendente perlito il diritto di albinaggio a riguardo delle Potenze
t che si compiaccia farne curare lo esalto adempimento.
qui appresso indicale.
t II Presidente Principe di Malvag.ma (b).
Per fa Prussia .... Dee. de' 4 settembre (8,1.8
Partecipo loro la soprascritta superiore disposizione
Modena
9 novembre
perch sia da tutti conosciuta , e per 1' adempimento.
1 Baviera
i!> dicembre
< Lucca ......
idem
Per V Intendente assente
c Massa e Carrara . .
1 1 gennaro 1819
Il Sottintendente di Penne in missione
c Wurtemberg . . .
22 gennaro
c
Massone.
t Sassonia
1 febbraro
Austria
20 febbraro
Por Badcn
Dee. de' iS maggio 1820
* Anhalt Dessau . . .
8 marzo
< Russia e Polonia.
.
t
26 luglio
(
a Sassonia Jlidilburgausea
idem
t Sardegna
t
1 aprile
1822
C Sassonia Meiniiugea
idem
C Paesi Bassi ....
i5 marzo
Affine molto al dritto di albinaggio si (/nello cosi
< Parma e Piacenza . .
*6 marzo
detto di detrazione , per effetto del aitale il So
V Amburgo
idem
vrano detrae in suo beneficio una data parte
c Brema ......
48 aprile
semplicemente delle successioni che permette agli
A Lubecca
idem
stranieri di venire a raccogliere nel Regno. Que
c Gran Brettagna . * .
idem
sto drillo trovasi formalmente abolito, cio:
t Assia Casscl ....
3 maggio
Per
Prussia
..... Dee. de' 4 settembre i8ig
c Toscana
idem
a Modena .....

20 dicembre
Svezia e Norvegia
2 giugno
s Parma e Piacenza
a
C luglio

Portogallo
*
29 giugno
(
Baviera

21
marzo
1820
Sassonia Gota ...
%
17 agosto
. Wurtemberg ....
<
10 aprile
n
Sassonia Weimar. . .
idem
t
Svezia
e
Norvegia
.
.
1
3
maggio
ff
Anhalt Bernbourg . .
idem
c Assia e Reno. ...
(
i!> maggio
a
Francfort
idem
Meklembourg Schwcrm.
C
28 settembre
(b) Attesa V abolizione delle Soltintendenze, la Com
Assia Darmstadt .
idem
messione a io aprile 1826 dispose ehe per la
Hannover .....
l(5 novembre
provvista delle cattedre i concorsi dovranno ese
Modena
5" dicembre
guirsi negli stessi Comuni, ove vacano, sotto la
Sassonia Cobourg . ,
7 dicembre
presidenza d' una Commessione composta dal Sin
Spagna
3i dicembre
daco del Comune , dall'Arciprete e da un Decu
Mekleuibourg Sterilii .
2 febbraro 1820
rione da eleggersi dallo stesso Sindaco.

( Xum. 5g ) SIRACUSA 26 SETTEMBRE 1818.


Decreto che dichiara libera F estraregnazione degli
oli da domini di l del Faro.
Napoli 10 agosto 1S18.
FERDINANDO I. CC.
Considerando che la libera estrazione de' prodotti
territoriali influisce al vantaggio dell' agricoltura e degl' interessi de' proprietari ;
Considerando che 1' estrazione degli ol in Sici
lia, essendo siala sin oggi soggetta a traila per quan
tit determinate , dehba da ogg' innanzi esser libera, co
me lo in questa parte de' nostri domini di qua del
Faro ;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e deci diamo ec.
Art. 1 . L' cstrarcguaziouc degli oli da' nostri domi
ni al di l del Faro sar per regola costante ed inva
riabile sempre libera : salvo i casi ne' quali per circo
stanze particolari sar creduto necessario di sospendere
la libera estrazione di una tale derrata.
a. Provvisoriamente e sino a clic non vengano sta
biliti in Sicilia i nuovi sistemi amministrativi doganali ,
coloro che vorranno cstrarre gli oli, saran tenuti di fa
re nel pubblico banco di Palermo il deposilo del dritto
detto di tratta. In vista del documento del deposito gi
seguito , il gran Camerario del rispettivo ripartimeli lo
rilascer la corrispondente licenza.
3. Gli ulliziali della dogana da cui dovr aver luo
go 1' estrazione degli ol , in forza dell' enunciala li
cenza ne permetteranno 1' imbarco , previo il pagamen
to de' consueti dazi doganali.
4" Ne' casi di circostanze particolari quel Ministe
ro , dietro gli ordini del nostro Luogotenente , auto
rizzato a far sospendere temporaneamente 1* estrazione
degli oli , dandone a Noi parte per attendere le nostre
risoluzioni.
Pendente la sospensione , sar vietalo a chicchcsia
di estraregnare degli ol , u sar permesso di accor
darsi a veruno la tratta per quantit determinata ; do
vendo il commercio di questo genere per regola genera
le esser libero o vietato per lutti (a).
'. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmalo FERDINANDO.
(Num. Go. ) SIRACUSA 28 SETTEMBRE 1818.
Decreto che jssa l' indennit dovuta a' Capitani di
porto per le spese di uffizio.
Napoli i4 agosto 1818.
FERDINANDO I. ec.
Vista la nostra legge di navigazione di commercio
del d 3o di luglio scorso;
(a) V. il decreto del 2.1S settembre 1818 sulla litera
importazione degli oli dalC estero ed esente da
ogni dazio doganale o sovrimposta per tatto mario jStg. F. pure il decreto del 3 gennaro 1818 ri
portato a pag. 4g, non che quelli del primo gen
naro i8ig 6 maggio 1822 28 j'ebbraro 182 3 e 23
Jebbraro 1824, la ministeriale degli 8 aprile 1822,
l'art. 2 del decreto del /3 gennaro 8a4. le nuo
re tariffe doganali , e 'l rescritto del 16 maggio
i8JJ'.

Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo ce.


Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Cessati per effetto della suddetta nostra leg
ge gli emolumenti , che nei nostri reali domini al di l
del Faro hanno percepito e percepiranno sino al di 3i
del corrente agosto i Capitani di porlo ; eglino dal 1 di
settembre venturo in poi godranno delle indennit per
ispese di officio stabilite pc' Capitani di porto de' nostri
domini al di qua del Faro nell' articolo 7 del nostro de
creto de' 23 aprile 1817, a norma della classe fissata per
que' porli nell' articolo d del decreto stesso.
2. I Capitani de' porli di Palermo, Messina, Siracu
sa, Girgenti e Trapani, godranno in olire come membri
delle Commessioni marittime di quelle Valli miuori , de
gli averi stabiliti nelle tarilfe della real marina pc' Co
mandanti de' Distretti marinimi de' nostri domini al di
qua del Faro.
3. Le indennit per le spese di officio de' Capitani
di porto di que' nostri domini al di l del Faro , e gli
averi pe' membri di quelle Commessioni marittime soprin
dicale saranno prelevali da' fondi provvegnenli da' dritti
di navigazione di que' reali domini.
4. Il nostro Segretario di Stato ce.
Firmalo FERDINANDO.
( Num. G. ) SIRACUSA 29 SETTEMBRE 1S18.
Decreto portante nuove disposizioni circa le cauzioni
clic debbono esigersi per sicurezza degli appalti
militari.
Napoli 20 agosto iSi8.
FERDINANDO 1. ec.
Veduto il nostro decreto del d i3 di marzo 1818
sulle specie di cauzioni che debbono esibirsi da coloro
che intraprendono gli appalli militari;
Sulla proposizione ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. Oltre delle cauzioni determinate dal men
zionalo decreto per la sicurezza degli appalti militari ,
potr al bisogno esigersene uh' altra consistente nell' ob
bligo del fornitore a rilasciare fino all'esaurimento della
intera somministrazione 1' imporlo di una determinata
quantit di consegua, che sia equivalente alla cauzione
che dovrebbe dare.
2. Il Consiglio d' Intendenza generale dell' esercita
stabilir 1' ammontare delle consegne da ritenersi , onde
sia esercitata la ritenuta in conformit dell' articolo pro
cedente.
3. Il nostro Consigliere Segretario di Sialo ce.
Firmato - FERDINANDO.
( Num. G2. ) SIRACUS.rSo SETTEMBRE 1818.
Decreto per rimanere m vigore a tutto dicembre SfS
lo stato discusso della Jinanza della indizione si'
sta 181J e 1818.
Napoli 20 agosto 1818.
FERDINANDO I. ce.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo et.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Lo stato discusso ne' nostri domini di l del
Faro della spirante indizione sesta , tanto per la parte
attiva, che per la parte passiva, avr il suo prosieguo
a lutto il giorno 3i dicembre di questo anno.
2. Il noslro Segretario di Stalo Ministro ce.
Firmato FERDINANDO.

)( ioi )(
OTTOBRE

( Num. 63 ) SIRACUSA i OTTOBRE 1818.


Decreto con cui si approvano quattro istruzioni rela
tive allo stabilimento dell' amministrazione civile in
Sicilia.
Napoli 2!) agosto 1818.
FERDINANDO I. eC.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. I-c quattro istruzioni annesse al presente de
creto, le quali sono stale formate in adempimento degli
Articoli ali 69 108 e 112 del nostro real decreto degli
11 ottobre ibi"] , sullo stabilimento dell' amministrazio
ne civile in Sicilia , sono approvate e saranno eseguite
in quei nostri domini durante lo stalo intermedio pre
scritto dal detto decreto.
2. I nostri Segretari di Stalo Ministri ec.
Firmato FERDINANDO
ISTRUZIONI
D Consigli provinciali per V adempimento del? ar
ticolo SS del real decreto degli 11 ottobre tS/j.
Num. 1.
1. Il Consiglio provinciale si aprir il quinto gior
no dopo che saranno slati chiusi i Consigli dislrclluali ().
2. Esso si raduner nella casa dell' Intendenza. Ivi
durante 1* unione saranno addcllc delle stanze e dei mo
bili decenti alle sue sessioni , e al suo necessario ser
vizio.
3. I venti giorni assegnati dall' articolo 47 del real
decreto per la durala delle sue sessioni si dovranno in
tendere continui e non interrotti (b).
4 I Presidenti, i quali si troveranno in Palermo
prima dell' apertura , presteranno pria di partire nelle
inani del Ministro di Sialo residente in quella parte dei
reali domini il giuramento di bene e fedelmente eserci
tare le funzioni loro affidale.
5. I Presidenti recandosi da Palermo al luogo della
adunanza saranno autorizzali a ricevere il giuramento
stesso dagli altri componenti del Consiglio all' apertura
dell' unione in presenza dell' Intendente.
C. I Presidenti che non saranno in Palermo , pre
steranno il giuramento insieme coi componenti dei Con
sigli in mano dei rispettivi Intendenti. I giuramenti clic
saranno prestali nelle Intendenze saranno ridotti agli at
ti delle stesse.
7. Il Presidente manterr il buon ordine interno
nell' adunanza. Le sue disposizioni su quest' oggetto do
vranno essere puntualmente eseguile.
(a) Aboliti i Consigli distrettuali con decreto del 18 di
ottobre tSuj, il giorno dell' apertura delle sessio
ni de' Consigli generali vieti designato da S. il.
(b) La durata di delti Consigli deve computarsi da quel
giorno in cui i votanti si sono riuniti in numero
/egale ; rescritto del tii di gennai o tSsut.

1818

8. Quando vi sar bisogno di ordini o di autorit


per fare rispellare 1' adunanza, anche nell' esterno, l'In
tendente provvedere nei limiti delle facolt sue.
9. In caso di assenza o d' impedimento del Presi
dente eserciter la presidenza del Consiglio provinciale
il Consigliere maggiore di et.
10. Fra i Consiglieri non si osserver precedenza
nel sedere , riputandosi tulli di eguale dignit in quel
luogo ed in quel carattere. Sederanno come verranno,
e fra quelli che verranno nello stesso tempo , precede
r 1' et maggiore.
11. Nel firmare non si osserver altr' ordine, che
quello dell' antichit dell' elezione. Fra quelli le cui
elezioni sieno di epoca eguale si osserver 1' ordine
dell' et.
12. Le discussioni e le deliberazioni del Consiglio
provinciale si dovranno fare a voti palesi. Le porla sa
ranno chiuse o aperte al pubblico , come piacer al
Presidente.
13. Se per preparare queste discussioni e delibera
zioni vi sar bisogno di sentire a voce delle persone , il
Consiglio le sentir a porte chiuse o aperte , come me
glio giudicher il Presidente.
14. Se bisogner chiamare dilucidazioni in iscritto,
queste si domanderanno per via di uffizi del Presidente,
e da lui si comunicheranno all' adunanza.
ii5. Similmente ogni altra corrispondenza esterna
co' superiori, eoiil' inferiori e cogli estranei, si terr per
via del Presidente medesimo.
16. Tuli' i numbri del Consiglio, compreso il Pre
sidente, saranno obbligati ad intervenire nelle sessioni
che destiner il Presidente medesimo (c).
17. Il Presidente avr voto. Il Consiglio non potr
deliberare , se non saranno presenti almeno quattordici
volanti in Palermo ed undici in ciascuna delle altre sci
Intendenze (d).
18. Le deliberazioni saranno prese a maggioranza
di voti.
ig. Quando si tratter di affari , che interessino
personalmcnie uno dei Consiglieri, o ascendenti o discen
denti in linea retta, o fratelli o sorelle, o zii o nipoti
dello stesso, egli si asterr di dar voto e d' intervenire.
In ogni altro caso non si ammetter sospczione, eccetto
che il Luogotenente generale di S. M. a proposiziono
dell' Intendente disponga altrimenti per la gravit della
circostanza.
20. I voti procederanno coli' ordine inverso di quel
lo eh' stabilito nell' articolo 11 per le firme. I primi
a votare saranno i pi recenti di elezione , e in parit
i pi giovani.

(c) Con minist. del 7 gennaro 1822 fu prescritto che


i Presidenti de Consigli debbon far tenere al Go
verno un verbale corrispondente ad ogni seduta,
nel quale oltre alle occorrenti circostanze vennan
con precisione espressi i nomi di quei Consiglieri
che trovanti mancanti, non che i motivi addotti
in iscitsa per le sovrane risoluzioni.
(d) Quanto a' supplenti che posson chiamarsi nei Coli'
tigli generali, seggati la noia b pag. 6$.

)(
Si. Le deliberazioni si descriveranno dal Consiglie
re segretario e prenderanno il nome di atti. Ogni al
to sar Orinato dai Consiglieri presenti. Ognuno di essi
potr chiedere che negli atti sia fatta menzione dei suo
voto particolare.
22. La segreteria del Consiglio sar in custodia
della segreteria generale dell' Intendenza. Gli atti origi
nali legati in volumi , e provveduti d' indice formeran
no i registri del Consiglio provinciale. Questi registri si
conserveranno nell' archivio della segreteria generale
dell' Intendenza.
23. Le copie degli alti per aver vigore dove con
venga , dovranno essere sottoscritte dal Presidente o dal
Consigliere che lo rimpiazza , ed inoltre dal Consigliere
segretario,
24.. I subalterni che il Consiglio provinciale avr
di bisogno per lo suo servizio , saranno provveduti dallo
Intendente.
25. L' Intendente invigiler perch il Consiglio pro
vinciale sia chiuso , scorso il termine di venti giorni prcfisso alla sua unione legittima. Ogni alto fatto dopo il
detto termine sar nullo.
26. I voti del Consiglio provinciale saranno in ogni
anno, tra un mese dopo la chiusura del Consiglio, tra
smessi dal Ministro presso il Luogotenente generale , il
quale dar il suo parere sulle diverse proposizioni in es
si contenute al Ministero degli affari interni presso S.
M. La M. S., a cui i detti voti saranno rassegnati, dar
le sue disposizioni per mezzo dello stesso Ministro degli
affari interni. E il Ministro presso il Luogotenente ge
nerale ne curer 1' esecuzione secondo 1' articolo 54 del
real decreto,
27. Fra le funzioni attribuite al Consiglio provin
ciale dall' articolo l\& del real decreto ve ne sono talu
ne , la cui sostanza necessaria ed indispensabile , e
in cui il Consiglio non ha altra scelta , che quella del
modo e dell' esecuzione. Tali sono 1' apprestare i fondi
ai soldi ed alle spese dell' amministrazione civile (a) ,
1' esaminare il conto dell' Intendente, ed altri simili og
getti che non si possono trascurare senza offendere la
giustizia. Per questi oggetti, quando mancher il Consi
glio , sar devoluto il diritto a S. M. di provvedere co
me meglio convenga.
28. Queste istruzioni sono segnate del numero 1
perch potranno esser seguile da altri articoli , i quali
aggiungano tolgano o mutino a misura che il corso e
1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saranno
pubblicate e registrate , come parti accessorie del real
decreto degli ij ottobre 1817.
L' approvo
Firmato FERDINANDO.
(a) Infra questi fondi comprendesi quello bisognevole
per lo acquisto degli oggetti dj primo stabilimen
to delle officine de' magistrati giudiziari , non che
per la pigione de' locali da addirsi al loro uso ;
rescritto del 7 luglio 18ig. E la spesa degli scaf
fali per la conservazione de registri dello slato
eivile nelle regie Procure va pure a costo della
Provincia, secondo che fu ordinato all' Intenden
te di Siracusa colla ministeriale eh* segue.
I Palermo 27 aprile i835. Signore Essendosi
l considerato, che per gli armadi da fornirsi alle
regie Procure come immobili , la loro costruzioC ne, in qualunque tempo si faccia, debba essere a

)(
ISTRUZIONI
De' Consigli distrettuali per V adempimento dell' ar.
ficolo 6g del real decreto degli n ottobre i8tj (b).
Num. 1.
1. La convocazione ed il giorno dell' apertura dei
Consigli distrettuali sar prescritto d;i S. M.
2. I quindici giorni assegnati per la durata delli
loro sessioni dovranno intendersi continui e nou inler
rolli.
3- Alle sessioni de' Consigli distrettuali e al lor
necessario servizio, durante l'unione, saranno addette deU
le stanze , e de' mobili decenti nelle rispettive case delle
Sottili tendenze.
4- Immediatamente dopo 1' elezione , tanto il Presi
dente, quanto i Consiglieri presteranno in mano del Sot
tintendente il giuramento di bene e fedelmente esercita
re le funzioni loro affidate. Questo giuramento si regi
strer agli atti, e se ne rimetter la copia all'Intendente,
5. Il Sottintendente nel giorno prefsso aprir pubr
blicamente il Consiglio distrettuale. Costituita r unione ,
il Consiglio rester libero nelle sue discussioni e delw
berazionj.
6. Il Presidente manterr il buon ordine interno
nell' adunanza. Le sue disposizioni su quest' oggetto dor
vranno essere puntualmente eseguile.
7. Quando vi sar bisogno di ordini e di autorit ,
per far rispellare 1' adunanza anche nell' esterno, il Sot
tintendente provveder ne' limili delle facolt sue.
8. In caso di assenza o d' impedimento del Presi
dente, eserciter la presidenza del Consiglio distrettuale ij
Consigliere maggiore di et.
g. Fra i Consiglieri non si osserver precedenza nel
sedere, riputandosi tulli di uguale dignit in quel luogo
ed in quel carattere. Sederanno come verranno , e fra
quelli che verranno nello stesso tempo , preceder 1' et
maggiore,
( carico de' fondi provinciali, come lavoro relativo
1 a' locali.
{ Essendosi consideralo , che tale spesa non pu ve
c rifcarsi in ogni anno , non potendo presumersi
1 necessaria in ciascun anno la costruzione di nuo( vi armadi soliti costruirsi di una grande capacit;
I necessit la quale ander a cessare nelle Provin
( ce, aperti gli archivi provinciali in cui dovranno
C traslocarsi gli atti di slato civile , oggi depositali
presso gli archivi de' Tribunali civili. Nel Consil glio de' 20 passalo marzo fu risoluto che la spesa
(t degli armadi per la conservazione degli atti dello
* stalo civile debba gravarsi su' fondi provinciali.
I II che le partecipo, perch si serva farne la richic
t sta in regola, ove siaDo effettivamente necessari.
t Pel Consigliere Ministro Segretario di Siato
l // Direttore Ministro Segretario di Stato.
t Dica Sammartino.
Intanto ove il Consiglio generale, per occorrere allo
spese provinciali, voglia proporre un ratizzo so
pra i Comuni, fa d' uopo che sia lo stesso prima
riconosciuto compatibile alle risorse comunali dalr
l' Intendente in CoJisiglio d' Intendenza: rescritto
del eg gennaro 1820.
(b) Aboliti i Consigli distrettuali con decreto del 18
||
di ottobre iSaj, come si detto nella nota d p,

)( <oS )(
10. Nel firmare non si osserver allr' ordine , che perch potranno essere seguite da altri articoli i quali
quello dell' antichil dell' elezione. Fra quelli , le cui e- aggiungano tolgano o mulino a misura che il corso e
lezioni sieno di epoca uguale, si osserver 1' ordine del
1' esperienza lo persuaderanno. Esse saranno pubblicate
e registrate come parti accessorie del real decreto degli
l'**11. Le discussioni , e le deliberazioni del Consiglio
11 ottobre 1817.
distrettuale si faranno a porte chiuse e a voti palesi.
L' approvo
ia. Se per preparare queste discussioni e delibe
Firmato FERDINANDO.
razioni vi sar bisogno di sentire a voce delle persone ,
il Consiglio le sentir a porte chiuse o aperte , come me
ISTRUZIONI
glio giudicher il Presidente.
i3. Se bisogner chiamare dilucidazioni in iscritto, De Sindaci e degli Eletti per adempimento delP ar
ticolo toS del real decreto degli 11 ottobre t8fj.
queste si domanderanno per via di uffizi del Presidente,
c da lui si comunicheranno all' adunanza.
Num. 1.
i4- Similmente ogni altra corrispondenza esterna
TITOLO I.
co' superiori, cogl' inferiori e cogli estranei si terr per
Composizione del corpo anministrativo .
via del Presidente medesimo.
i5. Durante unione , il Sottintendente dar al
1. II Sindaco e i due Eletti compongono il corpo
Consiglio distrettuale tutti gli schiarimeuli che gli saran
amministrativo del Comune (fl). '
no richiesti dal Presidente. Egli potr intervenire nel
2. L' amministrazione civile nel Comune appartiene
Consiglio, quante volte ne sia richiesto dal Consiglio me
propriamente al Sindaco. Gli Eletti non fanno che assi
desimo, senza per prender parte nelle deliberazioni sterlo e supplirlo nei modi che si dichiareranno pi
sotto.
dello stesso.
ifi. Tutt' i membri del Consiglio, compreso il Pre
3. Esso deve pure esercitare la detta amministra
sidente, saranno obbligati ad intervenire nelle sessioni zione coli' assistenza del Decurionato nei casi c nei mo
che destiner il Presidente medesimo.
di stabiliti dalla legge e dalle presenti istruzioni.
17. Il Presidente avr voto. Il Consiglio non potr
deliberare se non saranno presenti almeno otto votanti.
TITOLO II.
Le deliberazioni saranno prese a maggioranza di voti.
Funzioni del Sindaco.
18. Quando si tratter di affari che interessano per
sonalmente uno de' Consiglieri o ascendenti o discen
4-. Come sono diversi gli oggetti dell' amministra
denti in linea retta , o fratelli 0 sorelle, o zii o nipoti zione civile nel Comune , cosi diverse sono le funzioni
dello stesso, egli si asterr di dar volo. In ogni altro del Sindaco. Esse si riducono alle classi seguenti.
caso non si ammetter sospezione , eccetto che il Luo
5. I. Amministra il patrimonio del Comune secon
gotenente generale di S. M. a proposizione dell' Inten
do il titolo Vili del real decreto , sotto il qual nome
dente disponga altrimenti per la gravit della circostanza.
vengono tutte le rendile e tutte le spese del Comune
ig. I voti procederanno coli' ordine inverso di quel
medesimo ; il maneggio degl' interessi annonari e in
lo eh' stabilito nell' articolo 10 per le firme. I primi generale tuli' i dritti e i negozi che si esercitano per
a votare saranno i pi recenti di elezione, e in parit i conto di esso , e che ricadono a suo profitto o a sua
perdita.
pi giovani.
20. Le deliberazioni si descriveranno dal Consiglie
6. II. Prende cura di luti' i pubblici stabilimenti ,
re segretario, e prenderanno il nome di atti. Ogni atto ed in generale di tutte le cose pubbliche descritte negli
articoli 1 e a del real decreto , le quali esistono nel
sar firmato da' Consiglieri presenti. Ognuno di essi po
tr chiedere , che negli alti sia fatta menzione del suo Comune e nel suo territorio , quantunque non sieno nel
patrimonio dell' Universit.
roto particolare.
ai. La segreteria del Consiglio distrettuale sar in
7. Fra le cose pubbliche accennale nell' articolo 6,
custodia della segreteria della Sottintendenza. Gli atti o- tutte quelle che sono governate da particolari ammini
riginali legati in volumi, numerati e provveduti d'indice, stratori o Deputati o Commessioni legittimamente stabi
formeranno i registri del Consiglio distrettuale. Questi lite sotto qualunque titolo , restano affidate agli slessi.
Il Sindaco s reputa membro delle medesime amministra
registri si conserveranno nell' archivio della segreteria
zioni e Commessioni , concorre cogli altri membri al be
della Sottintendenza.
22. Le copie degli alti , per aver vigore presso il
ne delle cose suddette , e propone al Governo le prov
videnze opportune per li loro vantaggi , a tenore dello
Consiglio provinciale o altrove , dovranno essere sotto
scritte dal Presidente o dal Consigliere che lo rimpiaz
articolo 4-> e seguenti.
za , e in oltre dal Consigliere segretario.
8. III. Pubblica , eseguisce e fa eseguire le leggi,
23. I subalterni che il Consiglio distrettuale avr i decreti e gli ordini del Governo , che gli sono comu
di bisogno per lo suo servizio , saranno provveduti dal nicati dal Sollintcndente (/<); dispone della forza interna
Sottintendente.
24. Il Sottintendente invigiler perch il Consiglio (a) Surto in Villalba il dubbio, se mai il Cancelliere
distrettuale sia chiuso , scorso il termine di quindici
s' intendesse far parte del corpo amministrativo ,
giorni prefisso alla sua unione legittima. Ogni atto fatlo
fu lo stesso dal Governo negativamente risoluto.
dopo il termine sar nullo.
(b) Si fatta eccezione pel solo ambilo della Citt di
25. Quello che nelle presenti istruzioni si detto
Palermo col seguente rescritto del primo di gende' Sottintendenti si reputer detto degl' Intendenti nei
naro 1823.
Distretti che sono sede d' Intendenza.
Eccellenza Si fallo presente- a S. IL il cont26. Queste istruzioni sono segnata del numero I .
, ( auto nel rapporto di V. E. de' 28 dello

)( io!
10. V. Neil' adempire le funzioni descritte nei pre
o militare , propone quel che pu interessare il bene
pubblico e privato ; e fa da Commissario di guerra nei cedenti quattro numeri , il Siudaco fa uso delle sue fa
modi prescritti dagli articoli 7 5 7G 77 c 78 del real colt economiche , e sta soggetto ai reclami , ed ai ri
medi, coni' stabilito nel real decreto titolo X. cap. I.
decreto , e dall' articolo i3 di queste istruzioni (a).
11. VI. In rapporto al Comune, e alle altre cose
9. IV. Presiede al Decurioualo (b) , ed esercita la
pubbliche mentovate nuli' articolo 6 il Sindaco la lo
polizia amministrativa secondo le istruzioni corrisponden
cale autorit competente per 1' esercizio delle facolt cti agli articoli 108 e 24.9 del suddetto decreto (e).
secutive dichiarale nel real decreto tit. X. cap. II. (d).
([ottobre, 4- carico polizia N. 3633. sulla dimanda
12. Perci trattandosi di alti esecutivi , ne' quali i
K fatta dal Direttore generale di polizia perch fosse Comuni , o le altre cose pubbliche abbiano parte o at
tiva o passiva , cio taulo ad istanza di essi contro di
e a lui deferita la facolt che avevano nel passato
altri , quanto ad istanza di altri contro di essi , a lui
< sistema gli Avvocati fiscali delle Gran Corti di fa
ti re affiggere non solo in colesla Capitale , ma be- spelta il procedere a tenore dell' articolo 2>;> del real
decreto , ed incompetente qualunque altra autorit
nanco nei Comuni dell' Isola tutte le leggi , de
li creli , bandi , ed allr' ordini che dal Governo si giudiziaria o ammiiiistraliva , salvo quello eh' stabili
to negli articoli i3 e i4
e emanano.
K La M.S., inteso il Consiglio ordinario di Stalo, con
TITOLO IH.
(i decisione emessa da Venezia sotto li ventitr del- ||
ti 1' or caduto mese si degnata ordinare , che la
Dipendenza del Sindaco dall' Intendente
affissione delle leggi, decreti , bandi ed altri or
e dal Sottintendente.
ti dini che dal Governo si emanano , si esegua co
ti me per il passato, ma dal Direttore generale di
13. Il Sindaco esercita tulle le anzidette funzioni ,
* polizia per il solo ambilo della Citt di Palermo;
sotto la dipendenza, e sotto gli ordini dell' Intenden
C e che in riguardo agli altri Comuni a seconda
te (e). Ci importa , che 1' Intendente e il Sottinten
d dell'articolo 19 del real decreto degli 11 ottobre dente non solamente sono le autorit superiori , allo
1 181 7 si esegua dagl' Intendenti delle rispettive
quali spella la conoscenza dei reclami contro le opera
a Valli, e dall' Intendente di Palermo per li Cornu
zioni economiche del Sindaco gi eseguite , ma che es
ti ni di questa Valle , esclusa la sola Citt di Pa- si , quando lo credano opportuno , possono anche diri
lermo.
gerlo in qualsivoglia sua operazione tanto economica ,
t Di sovrano comando ec,
quanto esecutiva , ed ordinargli ci che debba fare , e
(a) E utile riportare la seguente ministeriale del z4 prender conto ed intervenire in tulio quello che pra
tica anche per uffizio ed in prima istanza.
marzo 182$.
i4" Inoltre 1' Intendente e il Sottintendente nei
1 Per l'articolo 78 del real decreto degli 11 ottobre
Comuni della loro residenza , tanto per particolari ordi
e 1817 i Sindaci assumono le funzioni di Commis
ni di S. M. o del Luogotenente generale , quanto in
ti sari di guerra, quante volte nel Comune non ri
ti sieda un agente dell' amministrazione militare con
tulli gli altri casi , nei quali essi lo credono utile, pos questo carico. Ci malgrado ho avuto occasione
6 di osservare , che in qualche Comune, ove si vcrina ne' casi preveduti dalV articolo tS della leg
e rifica il caso previsto dalla legge, il Sindaco si
ge doganale del di ' ig giugno 1S26. Ed ove non
a negalo all' esecuzione delle subaste per le opere
" esistono impiegali doganali, i Sindaci anzidetti c telegrafiche , pretendendo che gli articoli 3 c 4
tercitar debbono le ineumbenze di visitatori doga
c del regolamento de' 3i ottobre 1821 non ad altro
nali: circolare del Direttore generale de' dazi in
e li oblighi che a vidimare le spese bisognevoli per
diretti del !> di gennaro 182'.
U acquisto di materiali o pure d' inslallazioue e di
(d) Le funzioni di ufficiale dello stalo civile sono af
riparazioni , quasi per attestare la piena scienza
fidate a' Sindaci , ed in lor vece a' secondi Eletti.
del danaro localmente speso.
Ne Comuni riuniti sono esercitale da particolari
t Ad evitare quindi qualunque ulteriore indugio so
Eletti sotto la dipendenza del Sindaco del Comu
ft pra questo ramo di real servizio lo considerare a
ne , al quale sono aggregati: decreto del 14 d&
c V. S.f che gli articoli indicati non escludono i
settembre iS/g. V. pure la ministeriale del 13
a Sindaci dall' obbligo generale addossato ai medegennaro 1820.
simi dallo articolo 78 dello enunciato decreto.
(e) S. E. il Ministro Segretario di Slato presso il
e Per tanto la incarico di far sapere a' Sindaci di
Luogotenente generale con ministeriale del 22 no
quei Comuni per dove passa la linea telegrafica ,
vembre /8o2, interno 3 carico num. 2648 , nel
a u' essere un obligo inerente alle loro attribuzioni
partecipare all' Intendente di Trapani una riso
e quello di curare 1' esecuzione delle subaste per le
luzione presa da S. A. 11. nel Consiglio del t?
K opere telegrafiche ove sono necessarie e ne sono
detto mese in circostanza della decisione del re
ti incaricati , compilando ancora il corrispoudente
clamo prodotto dal Sindaco di Calata/imi avverso
ti verbale.
la determinazione data fuori dall' accennato In
tendente sul di lui conio morale dell' esercizio dei
1 II Luogotenente generale
jSifo, fra le altre cose si compiacque die/iiarare:
t Marchese delle Fatare.
it che '1 Sindaco per disposizione testuale di leggo
(b) V. gli art. jg e So del decreto degli 11 ottobre
obbligalo eseguire gli ordini c le disposizioni
jSij pag, 6, art. 18 e ig delle istruzioni deDes che riceve dall' Intendente, .n ha diritto d' iudacurionali pag. 26, e nota a pag. vieni.
(e) Oltre alle anzidette attribuzioni i Sindaci nei Co
K gare e d' interpelrare , se le prescrizioni di lui
n promanino o no dal Governo.
muni marittimi faranno le ret i di autorit di ma

s )(
sano esercitare ossi stessi direttamente senza V opera del
Sindaco le facolt economiche ed esecutive , purch ne
avvisino il Sindaco.
15. I provvedimenti del Sindaco possono essere so
spesi prima dell' esecuzione dall' Intendente , dal Consi
glio d Intendenza e dal Sottintendente , qualora si veg
ga un' evidente violazione di legge o un aperta ingiu
stizia.
16. E vietato al Sindaco il fare dei rapporti diret
tamente al Governo , e senza il nu-zzo dell' Intendente.
Gli permesso soltanto di presentargli le sue suppliche
in caso di legittimo reclamo contro le di lui risoluzioni.
TITOLO IV.
Funzioni del primo e del secondo Eletto.
17. Il primo ed il secondo Eletto aiutano il Sinda
co, e fanno da coamminislratori per tulte quelle commessioni particolari, che riceveranno dal medesimo sotto
la di lui dipendenza e direzione. Nelle discussioni essi
non hanno che il voto consultivo.
18. Il primo Eletto per natura del suo uffizio deve
sostenere il pubhlico ministero. Innanzi al Sindaco , e
innanzi qualunque altra autorit amministrativa o giudi
ziaria dovr sempre difendere i diritti, i privilegi e le
ragioni del pubblico , come si praticava un tempo dagli
aboliti Sindaci presso i Senati e i Giurali (a). Le azio
ni del Comune dovranno sperimentarsi a di lui istanza,
td egli dovr esser citato per parte del Comune.
ig. Quando egli vedr apertamente lesi dal Sinda
co i diritti del Comune o degli stabilimenti pubblici ,
far i suoi reclami al Sindaco stesso , e se il Sindaco
non dar le giuste provvidenze , potr indirizzarli al
Sottintendente.
20. Il secondo Eletto nel caso di sospezione, di
malattia o d' impedimento del Sindaco o del primo Elclto colui che per legge deve supplirli. Egli in ta
li casi nelle adunanze del Corpo amministrativo , o del
Dccurionalo, prender il luogo e avr le attribuzioni e
gli ordini di colui le cui veci supplisce.
ai. Nel caso che sieno impediti 1' uno e 1' altro ,
il secondo Eletto far le veci del Sindaco , e domande
r al Governo per via del Sottintendente la surrogazio
ne di un membro del Decurionato alle funzioni di pri
mo Eletto.
22. Quando contemporaneamente sieno mancanti o
impediti il Sindaco e i due Eletti , provveder il Luo
gotenente generale per la loro surrogazione a proposi
zione dell' Intendente. Quando si tratta di Comuni infra
Sooo anime , provveder 1' Intendente da se (6).
(a) Con decreto del 26* di giugno 182 1 fu deferita al
Luogotenente generale la facolt di destinare un
Decurione per supplire al primo o secondo Eletto
nelle funzioni di pubblico ministero per le cause
correzionali e ai polizia. /'. inoltre la nota b
pag. 6.
(h) V. il decreto del 1 giugno 1826 in riguardo al
rimpiazzo del Sindaco e del secondo Eletto coti'
temporaneamente mancanti o impediti. V. pure
il decreto del 21 novembre detto anno e la minitterial dichiarazione del f!> di febbraro 182J re
lativamente alla sostituzione del primo Eletto in
mancanza del secondo. Quanto alla surrogazione
degli Eletti ne' Comuni riuniti . reggasi la nota c
pag. 27.

TITOLO Y.
Relazione del Sindaco col Decurionato.
23. In tuli' i casi stabiliti dalla legge , 1* assisten
za e 1' opera del Decurionato necessaria al Sindaco.
Le deliberazioni del Decurionato in tali casi non sono
dei voti consultivi . come si detto degli Eletti nell' ar
ticolo 17 , ma sono delle norme certe dalle quali esso
non pu deviare.
24. I casi mentovati nell* articolo precedente non
sono soltanto la formazione dello stato discusso , l' im
posizione dei dazi , 1' esame del conto morale , e tutte
le altre operazioni singolari additate nei vari articoli del
real decreto , ma sono eziandio tutti gli altri alfari di
sistema e di regola , che si contengono cumulativamen
te nell' articolo y8 del detto real decreto sotto la espres
sione generica della pubblica utilit , e del bene della
amministrazione e dei cittadini.
25. E conseguenza delle cose premesse, che al De
curionato appartiene lo stabilire il miglior metodo di
amministrazione del patrimonio comunale ; il risolvere
uel sistema di pubblica annona , che riputer pi con(I uceute al bene del Comune ; il deliberare se conviene
fissar prezzo ai generi di minuta consumazione e a qua
li di essi ; V imporre esso medesimo il prezzo ai generi
di maggiore importanza , e lasciarne I imposizione al
Corpo amministrativo in quelli di poca considerazione (e);
lo stabilire i modi e i tempi per farsi tali fissazioni di
prezzo; il determinare le istituzioni e le opere che con
vengono all' economia , alla cautela , al comodo e allo
ornamento del Comune ; e il fare altre simili delibera
zioni d' interesse e d' influenza generale.
2f>. E pure conseguenza de' medesimi principi, che
autorizzali per via regolare tulli gli accennali atti del
Decurionato, essi devono servire di guida necessaria al
Sindaco : appartiene a lui 1' eseguirli e il metterli iu
pratica , e f averne poi ragione nel conto morale.
27. Devono inoltre essere uniti al Sindaco i due
Deputali scelli dal Decurionato nel numero dei suoi
membri, secondo l'articolo 98 del real decreto. Le fun
zioni di costoro sono due : assistere presso il Sindaco
nell' esercizio delle sue facolt ; preparare con lui le
proposizioni da farsi al Dccurionalo per oggetto di uti
lit pubblica.
28. Per la prima delle suddette loro funzioni essi
devono consigliare il Sindaco in tutto ci che crederan
no diretto al bene pubblico. Quando egli ricusi di ese
guire i loro consigli , essi ne devono far rapporto al
Decurionato nella prima sessione, purch non si ritardi
(e) Con ministeriale del 3o di marzo tS/8fu prescrit
to che le deliberazioni relative alle mete , mentre
che si fanno dagli amministratori locali eseguire,
debbon esser rimesse allo Intendente per le deter
minazioni che potrebbero esser del caso. V. pure
la nota b pag. i3 ove si riportato V oggetto
delle due ministeriali del 3 giugno tS33 e 9 feb
braro 182J relative a questo proposito , ed alla
vigilanza dell' autorit amministrativa sulla ven
dita de' commestibili. In riguardo poi al/e mete
annuali sulle derrate che produconsi nel territorio
di ciascun Comune , e che costituiscono il princi
pale commercio del medesimo, reggasi il decreto
del 12 di giugno 1828.

X 106 )(
3q. Il Cassiere sar responsabile per tulle le par
il corso degli nfTari , clip non soffrono dimora. Nei casi
lile , per le quali in un discreto termine non avr fat
urgenti , nei quali un aliare non si pu n permettere,
to domanda di atti eseculivi , e queste parlile si avran
n impedire senza grave danno, possono domandare
dall' Intendente o dal Sottintendente o dal Sindaco no come esatte e pervenute nella sua cassa.
4-0. La medesima risponsabilit sar a carico del
stesso una sessione straordinaria del Decurionato.
Sindaco nel momento che gli saranno presentale le no
29. 11 Sindaco sempre risponsabile di tutta 1' am
te prescritte nell' articolo 38. Se egli non far i conve
ministrazione a lui affidala. I Uepulati sono risponsabili
nienti alti esecutivi , o non ne curer 1' utile e pronto
del solo adempimento di ci che devono fare secondo
adempimento , diverr debitore egli stesso delle rispet
1' articolo 27.
tive somme.
30. Per la seconda funzione i due Deputati devo
4-1. Il Sindaco non polr esser liberalo della ri
no applicarsi a luti' i buoni progetti di miglioramento ,
sponsabilit slabilila nell' articolo 4-9) se non quando la
di cui suscettibile 1' amministrazione civile nel Comu
esazione venga impedita o da causa litigiosa o da ve
ne. II Sindaco obbligalo ad essere con loro di accor
do nella preparazione , e o tulti di concerto o uno ra incapacit del debitore o da altra circostanza non
imputabile a lui.
di essi tre bau diritto di farne la proposizione al De
4-". Il Sindaco in tali casi dovr giustificare la
curionato.
sua condona nel suo conio morale . e tutte le questio
TITOLO VI.
ni, che potranno insorgere su quest' articolo , saranno
Conflitto, iospezioni e relazioni cogli alivi Sindaci.
definite secondo le leggi dal Consiglio d' intendenza.
31. Come per 1' articolo 19 delle istruzioni degli
Intendenti ninna autorit amministrativa potr susci
tar conflitto di giurisdizione colle autorit giudiziarie se
non per mezzo dell' Intendente , cosi il Sindaco o al
cuno degli Eleni, nel caso che accader 1' indicato con
flitto , dovr scriverlo al Sottintendente , e attendere da
lui le opportune provvidenze.
32. ]\on militano contro il Sindaco nell' esercizio
delle sue facolt economiche ed esecutive i molivi di sospezione, che le leggi hanno stabilito contro i Giudici.
33. Solamente nei casi , in cui la sospezione sia
tale da poterne nascere degl' inconvenienti , 1' Inten
dente potr dare le provvidenze opportune per la rego
larit e pel buon ordine.
34. Quando per effetto di tali provvidenze sar il
caso di esser sospetto il Sindaco , esso sar rimpiazzato
nel modo stabilito dagli articoli 20 21 e 22 delle pre
senti istruzioni.
3a. I Sindaci fra loro debbono essere di accordo ,
e prestarsi scambievolmente la loro opera , a misura
che la richiederanno in vantaggio dei rispellivi Comuni.
TITOLO VII.
Relazione del Sindaco col Cassiere.
36. Il Sindaco essendo V araminislratore dei beni
del Comune , sar uno dei principali oggetti della sua
carica di badare alla puntuale esazione delle rendite , e
di tulio ci che forma il patrimonio dell' Universit. Avr 1' obbligo di vigilare sopra tulli gli uffiziali del Co
mune , e precipuamente sopra il Cassiere (a).
37. Il Cassiere obbligato a riscuotere tutte le ren
dile e i crediti del l omune , secondo le note che il
Sindaco gli deve far frequentemente formare. Deve egli
esiger subito quelle partile , in cui i debitori son pun
tuali. Per li debitori non puntuali , passato un discreto
termine , deve domandare al Siudaco gli atti esecutivi.
38. La domanda degli atti eseculivi dev' esser falla
per via di note , nelle quali sieno indicati precisamente
i nomi dei debitori , le somme dei debiti e le coerzioni che sicno necessarie. Queste note saranno consegna
te dal Cassiere al Sindaco per mani del Cancelliere ,
che ne terr conio nel suo ufficio.

TITOLO VIII.
Ordine c cerimoniale.
43. Il luogo di adunanza del Corpo amministrativo
sar la casa del Comune. Il Sindaco seder al capo del
la tavola , sederanno il primo Elello al lato destro , ed
il secondo Eletto al lato sinistro di lui. I luoghi poste
riori saranno occupati dal Cancelliere e dal Cassiere ,
quando saranno chiamali.
4-4- Il Sindaco terr il campanello e preseder al
buon ordine. Far espellere dal luogo coloro che avran
no la temerit di turbare la decenza e la quiete. la
caso di resistenza polr farli mettere in prigione per 24
ore ; e qualora il delitto meriti una punizione pi gra
ve , 1' arrestato dovr essere rimesso Ira le 24. ore al
Giudice competente colle carte che il Sindaco avr fat
te all' uopo (li).
4-!5. Quando il Sindaco in vigore dell' articolo 7
delle presenti istruzioni interviene nelle particolari Com
messioni o Deputazioni eh' esistono nel Comune , o si
unisce coi particolari amministralori , se queste ammini
strazioni o Commessioni sono istituite dipendenti dal Co
mune, e come si suol dire filiali dello stesso, sia per fon
dazione , sia per essere rami dismembrali dell' ammini
strazione comunale , il Sindaco suddetto vi prende sem
pre il primo posto.
46- Prende egli pure il primo posto in tutte le am
ministrazioni o Commessioni anche non dipendenti dal
Comune, i componenti delle quali non sieno che perso
ne private o rivestite soltanto di qualche autorit co
munale , pcreh secondo 1' articolo 73 del real decre
to , il Sindaco la prima autorit del Comune.
47- Se poi si tratti di amminislrazioni o Commes
sioni non dipendenti dal Comune , e in cui vi sieno
membri rivesiiti di autorit maggiore delle comunali , a
queste adunanze intervenendo il Sindaco , si seder in
tavola rotonda senza distinzione di precedenza o d
rango.

(b) Le prescrizioni contenute in questo articolo sono en


anche applicabili a' casi in cui i Sindaci eserci
tano le funzioni di uffiziali dello stato civile ; e
quindi eglino possono far uso delle facolt lor aocordate dalla legge in esecuzione di tale articolo;
(a) Per le malversazioni ed appropriazioni che commel- ..
tonsi dai Cassieri, . la nota e pag. i3.
B
ministeriale degli // aprile i836.

)( '07 )(
pubblicate e registrale , come part accessorie del real
4-8. Nei casi additati dagli artcoli 45 e 4^> il Sin
daco, oltre di prendere il primo posto nelle sessioni , vi decreto degli 11 ottobre 181 7.
esercita pure gli alti presidenziali , e quando occorre di
U approvo
sottoscrivere appone la sua firma prima degli altri.
Firmato FERDINANDO.
4<). Nei casi additati dall' articolo 4? gli alti pre
sidenziali si eserciteranno in giro un mese per ciascuno
ISTRUZ IONI
dei componenti . succedendosi 1' un P altro in ragione De Senati di Palermo , Messina e Catania per lo
di et. La firma si far in due colonne. In una urine
adempimento dell' articolo 112 del real decreto de
r il Sindaco, e dopo di lui gli altri componenti o pri
gli
ti ottobre tSij.
vati o rivestili d' autorit semplicemente comunale , se
Num. 1.
ve ne sono. Neil' altra colonna firmeranno gli altri
membri di autorit maggiore delle comunali coli' ordine
1. Il Corpo amministrativo della Citt di Palermo
della rispettiva legittima precedenza.
ha il titolo di Senato. E composto di un Pretore e di
5o. Quando nelle suddette Commessioni 0 Deputa
sci Senatori ().
zioni interviene 1' Intendente o il Sottintendente, pren
2. A questo Corpo amministrativo competono tulli
de questi sempre il primo posto come Presidente , qua
gli attribuii e gli obblighi , che si danno dagli statuti
lunque sia P autorit degli altri componenti. Esso vi dell' amministrazione civile generalmente ai Sindaci ed
esercita sempre gli atti presidenziali e precede nella agli Eletti , salvo le differenze stabilite nelle presenti
istruzioni.
bum5*. Quando insorger controversia circa P applica
3. A questo Corpo amministrativo spellano gli sles
tone delle regole contenute dall' articolo 4^ sino al So, si titoli, onori e privilegi che ha goduto fin ora il Se
questa controversia nou sar ragione di sospendere 1* a- nato di Palermo per le leggi ili vigore (b) , eccettuala
duuanza, n dar diritto a veruno di non intervenirvi.
quella parte eh' derogala dagli statuti anzidetti (<-).
Allora si prender luogo per la sola ragione dell' et,
4- La prima volta sar eletto contemporaneamente
senza pregiudizio dei diritti rispettivi.
tulio il Senato. I Senatori si precederanno coip ordine
52. La controversia sar subito esposta al Governo stesso con cui si troveranno scritti nel decreto di ele
per le vie legittime. Il Governo decider i casi dubbi , zione. Al primo anno deporranno la carica e saranno
se ve ne sono , e riprender e castiglicr quelli che
rimpiazzati il quinto e il sesto Senatore. Al secondo
abbiano mosso dubbio contro 1* evidenza , per solo spi? anno il terzo ed il quarto. Al terzo anno il Pretore, il
primo ed il secondo Senatore.
rito di torbidezza.
5. Nel tratto successivo il Pretoro c i primi due
TITOLO IX.
Senatori saranno cambiali nell' ultimo anno di ogni
triennio , e necli altri due anni del triennio medesimo
Onori.
saranno cambiati gli allri quattro Senatori a due per
53. I Corpi amministrativi, secondo 1* articolo 72 auno. Cos'i la durata di ognuno sar costantemente di
del rcal decreto , godranno di tutti gli onori , titoli e tre anni.
decorazioni, di cui finora hanno godalo per concessione
6. Il Pretore il centro , ed il direttore di tutta
sovrana i Magistrati municipali lei rispettivi Comuni.
P amministrazione civile. Ogni Senatore sotto la sua in>
54. I ra i suddetti onori, titoli c decorazioni, quel
mediata dipendenza vi esegue separatamente quella par
li che sono stati attribuiti al capo del Magistrato muni
te che riguarda la sezione che gli confidala.
cipale apparterranno ora al Sindaco , quelli che sono
7. Tutta la d'U, i Borghi o lutto il territorio so
stati attribuiti a tulio il Corpo del Magistrato apparter
no divisi in sei sezioni , secondo il piano che sar for
ranno a tutto il Corpo amministrativo.
malo dall' Intendente, in leso il Decurionato, e sottomesso
55. Quantunque la rappresentanza del Comune, se
all' approvazione del Luogotenente generale. Ciascuna
condo l'articolo y3 del real decreto, risieda nel Decurio- sezione assegnala ad uno de'Senatori dal Ministro pres
nalo, pure il Corpo amministrativo, come rappresentante so il Luogotenente generale.
del Decurionato, interverr in tulle le funzioni pubbliche,
8. Ognuno de' Senatori presede alla sezione che
nelle quali finora slato solito intervenire il Magistra
to municipale , e vi avr lo slesso rango e le slesse (a) // Pretore di Palermo, oltre a'reqttisili voluti dalla
dimostrazioni , che vi ha avuto legillimaujento il Magilegge, deve pagare una fondiaria di once l33 lo
Strato suddetto.
amiuali. ed i Senatori debon corrisponderlafino
ad once GG 20. Il peso fondiario s' intende tan
5(5. Tutto ci si dovr sentire senza pregiudizio del
le dignit superiori, in modo che se concorra l;i pre
to pc beni che posseggono, quanto per ritenuta ,
senza dell' Intendente della Provincia o del Sottinten
come i vitaliziatili , 1 capitalisti e i possessori di
dente del Distretto , il Corpo amministrativo dovr sem
canoni: decreto del 21 di settembre i8ii4pre cedere ad essi il primo luogo.
(b) Per l'articolo g del regolamento del 24 di marzo
5y. Se occorrono delle qurstioni da risolversi e
1817 riportalo a pag. 4<>-4' H Corpo municipale
de' regolamenti da farsi , circa la esecuzione degli arti
di Palermo al pari di quello di Messina ha ti ti
coli del presente titolo , il Luogotenente generale prov
tolo di Kcccllenza ; e lo stesso trattamento fu tvedere in seguito delle deliberazioni del Decurionato e
steso al Senato di Catania con rescritto del 5
del parere dell' Intendente.
giugno i833.
58. Queste istruzioni sono segnate del numero 1
(c) V. rescritto del 28 giugno 1826 sulle cerimonie
perch potranno esser seguite da altri articoli , i quali
pubbliche , non che il regolamento del 10 giugno
aggiungano tolgano o mulino a misura che il corso e
dallo anno che riguarda la circostanza in cui
l' esperienza dc^li alfari lo persuaderanno. Esse saranno
nulle anzidetta cerimonie interviene l' Intendente.

gli assegnata, e vi esercita particolarmente le funzioni


eli primo Eletto, c quella parte <li amministrazione civile
che riguarda la sezione medesima. Per tal' oggetto ha
presso di se due Aggiunti , che *i eleggono dal Luogote
nente generale a proposizione del Decurionalo. Deve pu
re apprestarsi alle sue ricerche un aiutante del Cancel
liere del Senato, come si dir all' articolo ai.
9. Ciascuno de' Senatori coll'-aiuto de'suoi Aggiunti
esercita nella sua sezione quelle incumhenzc , che sono
divisibili per luogo , e non ledono 1' unicit c la inte
grit dell' amministrazione generale, che concentrata in
persona del Pretore.
10. Tali sono la cura immediata delle cose pubbli
che esistenti nella sezione , i pronti procedimenti della
polizia amministrativa , i primi atti delle facolt econo
miche ed esecutive per oggetti speciali della sezione pro
pria, ed altre provvidenze simili.
1 1 . A ciascuno de' Senatori possono pure nelle ri
spettive sezioni essere assegnati dal Senato degli altri ca
richi particolari, che dividano fra loro le diverse incumbenze riguardanti il bene comune.
12. Delle risoluzioni del Senatore di sezione o di
carico si ammette 1' immediato reclamo a tutto il Sena
to. Tali risoluzioni devono tuttavia esser prontamente
adempite , eccettuati gli alti irreparabili , ed eccetto il
caso che il Senato per urgenti motivi di giustizia ne
sospenda 1' esecuzione.
13. Tutt' i Senatori insieme col Pretore , e sotto
la sua presidenza deliberano sugli all'ari dell' ammini
strazione generale della Citt (a).
i4- Questi congressi generali devono tenersi nel
palazzo senatorio almeno due volte la settimana. Circa
il sedere si deve osservare la forma , eh' stala solita
per lo passato. Il Pretore ed i Senatori hanno voto ti
gnale. La maggioranza de' voti forma la deliberazione.
11 Senato pu deliberare sempre che sia composto di
cinque de' suoi membri almeno (b).
ia. Il solo Pretore corrisponde coli' Intendente. I
Senatori non corrispondono che col Pretore. E vietato
al Pretore il fare de' rapporti direttamente al Governo.
Gli permesso soliamo di presentargli le sue suppliche
nel caso di legittimo reclamo contro le disposizioni dello
Intendente.
iG. In caso di assenza o impedimento del Pretore
supplisce le sue veci il Senatore pi anziano in ordine

di elezione. Assenti o impediti i Senatori , le loro veci


si fanno nelle rispettive sezioni dal primo fra gli Aggiunti in ordine di elezione.
17. Gli Aggiunti sono i collaboratori, e i supplenti
del Senatore nella sua sezione. Il Senatore fa tra essi
la distribuzione de' carichi.
18. L' esercizio dell' amministrazione civile della
Citt risiedo propriamente in tutto il Senato. Se a' ec
cettua quella parie , che si altribuila ai Senatori di
sezione e di carico. Se n'eccettua parimenti quella par
te, che nell'articolo seguente attribuita al Pretore.
19. Il Pretore esercita da se tutto ci che gli ap
partiene come Presidente del Senato, e tutto ci che per
l'urgenza e per lo bisogno di unit e di prontezza non
pu dipendere da un Collegio. Esso ha da ordinatore
la disposizione de' fondi comunali a nonna dello slata
discusso, ne dirige l'amministrazione e la contabilit ,
e ne in conseguenza risponsabilc , dovendone rendere
in ogni anno il conto morale a norma de' regolamenti.
Quest' articolo sar pi precisamente definito dal Decu
rionalo cogli opportuni regolamenti da approvarsi dal
Luogotenente generale per la via regolare,
20. Due Deputati del Decurionalo assisteranno pres
so il Pretore e presso il Senato, per esercitare rispetti
vamente ci che loro attribuito nel titolo 5 delle islruzioni de' Sindaci ed Eletti.
ai. 11 Senato avr un Cancelliere ed un Tesorie
re. Il Cancelliere avr quattro aiutanti , i quali dovran
no prestarsi alle ricerche d' ogni Senatore di sezione ,
come si detto all'articolo 8. A questi due ufBziali do
vranno appartenere tutti gli attributi , e lutti gli obbli
ghi de' Cancellieri e Cassieri comunali.
II Decurionalo si applicher ad organizzare i loro
uffici , e ne proporr i regolamenti al Luogotenente ge
nerale per le vie legittimo.
22. A questi due uffici e alle loro dipendenze si
dovranno nei detti regolamenti accomodare ed assetta
re gli attuali uffici del Senato di Palermo riguardanti
simili oggetti , conformandosi al disegno stabilito dalle
recenti leggi amministrative.
23. Gli uffiziali , impiegati ed agenti del Senato di
qualunque specie dovranno essere eletti regolarmente ,
secondo i titoli 5 e 6 delle islruzioni del modo di eleg
gere gli uffiziali dipendenti dalle liste degli eligibili.
i\. Essendo principio infallibile di giustizia , elio
le riforme fatte per lo bene pubblico non devono costa
re a nessuno un indebito danno privalo , per questa
prima volta saranno preferiti negli uffici della nuova
pianta tutt' i buoni uffiziali del Senato attuale.
a5. Fra gli attuali uffiziali nobili del Senato , se
ve ne sieno taluni , i cui uffici debbano cessare nel nuo
vo disegno , saranno questi conservati nel loro presente
stato legittimo , finche non sia provveduto in altro mo
do alla decenza del Senato , e finch questi non siano
situali in un posto uguale o migliore.
26. Ci che si stabilito fin ora per lo Senato di
Palermo si deve intendere stabilito per li Senati di Mes
sina e Catania , salve le seguenti modificazioni.
27. Il Corno amministrativo della Citt, di Messina
ha il titolo di Senato. E composto di un Sindaco e di
sei Senatori. Ci che in queste istruzioni si dice del
Pretore di Palermo aitribuilo al Sindaco di Messina (c).

(a) Con ministeriale del fS dicembre 1824. si dichiara


che il Senato non pu far assegnamenti a' padri
onusti, essendo ci riservato al Corpo deeurionale.
(b) All' Intendente di Palermo fu diretta la seguente
ministeriale. ((Eccellenza* Avendo io rassegnato a
1 S. A. 11. il di lei rapporto de' 21 ottobre ultimo
1 col quale ha ella elevato il dubbio , se funzio1 nando da Pretore di questa Capitale il Marchese
Mango possa continuare a votare in Senato il di
c lui fralel cognato cav: D. Alberto Vassallo chia< malo a sedervi per la malattia di due Aggiunti ;
et la prelodala A. S. nel Consiglio de' 22 uovemc bre ha dichiarato esservi incompatibilil tra due
* fratelli cognati a sedere e volare insieme nel Se
ti nato di Palermo.
I Comunico a V. E. questa risoluzione per intelligen< za ed uso di risulla. Palermo 2 dicembre iS33.
c Piti? u-l di Cauvouuhcq.
1 (c) F. la nota h pag. foj.

)(
28. Tutta la Citt e lutto il territorio, compresi
Sobborghi e i Casali, saranno divisi in sei sezioni da
commettersi a' sei Senatori. La designazione precisa di
queste sezioni sar fatta ai termini dell' articolo 7.
29. Ogni Senatore di sezione avr due Aggiunti ,
tra i quali il Senatore distribuir i carichi della sezione
a' termini dell' articolo 17.
30. Il Corno amministrativo della Citt di Catania
ha il titolo di Senato. E composto di un Patrizio e di
sci Senatori. Il Patrizio in Catania quel eh' il Pre
tore in Palermo, ed il Sindaco in Messina (a).
31. La carica di Patrizio , eh' esiste presentemente
in Catania , per la arte che riguarda 1' amministra
zione civile, sar trasfusa e conformata alla nuova ca
rica di Patrizio capo del Senato. Per le altre incumbenzc dipender dalle disposizioui , che si darauuo per via
de' rami rispettivi.
3a. Tutta la Citt e tutto il territorio saranno
divisi in sei sezioni , da commettersi a sei Senatori. La
designazione delle sezioni sar falla a' termini dell' ar
ticolo 7.
33. Ogni Senatore di sezione avr presso di se un
Aggiunto.
34.. Queste istruzioni sono segnale del numero 1
perch potranno essere seguile da altri articoli , i quali
aggiungano tolgano o mutino a misura che il corso e
1' esperienza degli affari lo persuaderanno. Esse saran
no pubblicate e registrale come parti accessorie del real
decreto degli 11 ottobre 181 7.
V approvo
Firmalo FERDINANDO.
( Num. 64- ) SIRACUSA 4. OTTOBRE 1818.
tif ila spedizione de' passaporti per V estero.
MKdSTxno di stato puesso il lcogote.m n. t; i-MjiAi.i:
Palermo 28 settembre 1S1S.
MCXORE
Essendosi partecipato agi' Intendenti di questi domi
ni il real rescrilto de 27 del mese di giugno ultimo (6),
col quale S. M. prescrisse, che luti' i passaporti per lo
interno si firmassero dallo Avvocato fiscale Maslropaolo
per Palermo, e per le altre Citt della Sicilia si disbri
gassero da' rispettivi Intendenti , a' quali la polizia inereute ; si promosso il dubbio circa la spedizione di
quei passaporti, che da taluni si domandano per 1' este
ro, giacch nel riferito real rescrilto de' 27 giugno nes
sun cenno si fa da chi debbono i medesimi spedirsi. S.
M. a cui si rassegnato un simile dubbio, ha sovranaineule risoluto, che chiunque voglia portarsi all' estero,
da qualunque punto della Sicilia parta, debba provve
dersi del passaporto da spedirsi qui in Palermo.
La domanda dev' essere fatta a' rispettivi Intenden
ti , i quali, prese dalle Deputazioni d' alta polizia le ne
cessarie notizie iu ordine alle qualit del soggetto che
domanda il passaporto, conformandosi alle istruzioni at
tualmente in vigore ne faranno la richiesta a S. E. il
Signor Duca di Gualtieri , affinch si possa loro spedire
il medesimo munito di tutte le necessarie legalizzazioni.
(a) V. la nota b pag. /o-j.
(b) Questo rescritto riportalo a pag. SS, ore reg
gasi la nota c.

)(
Ella s uniformer a queste misure, onde le sovrane de
terminazioni abbiano il loro sicuro adempimento.
1 7/ Segretario di Stato Ministro presso il Luogoi tenente generale Marchese Ferreri.
( Num. 6b'. ) SIRACUSA 21 OTTOBRE 1818.
Dichiarazione di S. A. R. il Luogotenente generale
in riguardo alla spedizione de passaporti.
MINISTERO DI STATO PRESSO IL IXOGOTEVENTE GENERALE
Palermo 12 ottobre 1818.
Signori
Per la chiara intelligenza c per la pratica unifor
me di quanto stalo ordinato da S. M. ne' sovrani re
scritti de' 27 giugno e 18 agosto del corrente anno re
lativamente ai passaporti, S. M. ha comandato che sicno fatte agi' Intendenti le seguenti dichiarazioni.
1. Per li passaporti de' quali trattano i suddetti duo
rescritti si debbano intendere solamente i passaporti di
polizia, che sono stati e sono in vigore per le leggi e
per gli usi della polizia attuale. Essi non hanno niente
di comune co' passaporti di dogana sulle patenti, co' ruoli
di equipaggio , e con tutte le altre carte ordinate dalla
legge di navigazione del 3o luglio 18 18, le quali carte
devono avere separatamente e distintamente la loro ese
cuzione a norma dell' accennata legge.
2. I Siciliani che vanno da un luogo ad un'altro
di Sicilia, sia per mare sia per terra, non hanno bisogno
di passaporto.
3. Si deve far passaporto a lutti gli Esteri e a
tutt' i Napolitani , che per mare o per lerra vanno da
un luogo ad un altro di Sicilia.
4- I Siciliani, i Napolitani e gli Esteri, che da qua
lunque punto di quest'Isola vanno a qualunque punto dei
reali domini infra il Faro, devono avere il passaporto.
5. A' Capitani ed all' equipaggio de' legni non si
fa passaporto di qualunque nazione sieno ed a qualun
que luogo vadano.
C. I suddetti passaporti in Palermo si spediscono
e si firmano dall'Avvocato fiscale della Gran Corte; nelle
Province si spediscono in nome degl' Intendenti e colla
loro firma, e si rilasciano a chi li richiede dai rispettivi
Sindaci del luogo. A tale oggetto g' Intendenti devono
provveder sempre i Sindaci di sufficienti quantit di tali
passaporti da loro firmati, ed il Sindaco, consegnandoli,
vi appone pi sotto la sua firma.
7. Non si rilasceranno i suddetti passaporti, se prima
non sieno esibite al Sindaco le carte corrispondenti fat
te dagli agenti locali di polizia , secondo le leggi e gli
usi attuali.
8. La forma del passaporto da spedirsi dagl' Inten
denti, per conservare generalmente 1' unit di sistema ,
dev' esser simile all' acchiuso modello approvato per uso
dell'Avvocato fiscale.
9. Per la spedizione e per la consegna di tali pas
saporti non si deve esigere danaro per qualsivoglia ti
tolo, e tutto deve esser fatto gratuitamente (e).
D' ordine di S. A. R. il Luogotenente generale le
partecipo queste sue reali determinazioni per lo adem
pimento. Palermo li 12 ottobre 18 18.
Marchese Ferreri.
(c) V. la collaterale nota b.

)( ngli)( ex-Deputati de' donativi , che dall' anno prima ndi,


( Num. 66 ) SIRACUSA ai OTTOBRE 1818.
zione 1812 e i8i3 sino alla elezione de' nuovi Segreti
e Prosegreti fatta nel corso dell' anno seconda indizione
Decreto pel rendimento de' conti di coloro che ammi
181 3 e 181.4 amministrarono e percepirono la f< indianistrano i beni dello Stato, o ne riscuotono la ren
ria , il macino e la tassa de' Negoziami , ed aitri fondi
dila ne donimi oltre il Faro.
che nelle stesse istruzioni fu prescritto di presentarsi ai
Capodimonte 21 settembre 1S18.
nuovi Segreti , e rimctlersi dai medesimi a' gran Ca
FEnoiNATTDp I. CC.
merari.
7. Gli attuali gran Camerari nel termine di quatr
Visto 1' articolo 16 della nostra legge del 7 gen- Ir mesi, a conlare dalla pubblicazione di questo decrcr
naro 1818 (a) ;
to , presenteranno alla nostra Gran Corte i conti di car
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
rico e discarico , e i conti d' introito ed esilo delle ani?
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
ministrazioni particolari descritte nella mappa di nume
ro 1 nei numeri 1234^6789 10 11 12 i3s5
TITOLO I.
tenute da loro o da' loro predecessori, dal giorno della
loro elezione per lutto 1' auno quinta indizione 181G e
Delle persone obbligate al rendimento de* conti ,
1817, distinti di anno in anno, e formati nel modo che
ed alla discussione de' medesimi.
appresso negli articoli i| e i3 sar prescritto.
Art. 1. Tulli coloro die sotto .qualunque denomi
8. L 11 Ministro assistente presso il nostro Luogo
tenente generale sopra i conti mensuali, ed i CQisli pre<
nazione sono stati e sono incaricati dell' amministrazio
sentati nelle officine de' gran Camerari , e nella r.eal
ne e percezione de' fondi o del denaro regio , o de' fon
di addetti a' reali stabilimenti de' nostri domini al di l Conservatoria da' Segreti e Prosegrcti dall' anno secon*
del Faro , sono tenuti a rendere il conto di carico e da indizione l8i3 e i8i4 a tutto 1' anno quinta indi
discarico , ed il conto d' introito ed esilo alla nostra zione 1816 e 1817, e (opra tulli gli altri elementi che
Gran Corte de' conti nel modo che appresso sar stabilito. potranno esservi , far formare i conti de' Segreti dei
Tutti coloro che sono stati e sono incaricali della ventitre Distretti di anno in anno , e far accompagnarli
sola percezione , sono tenuti a rendere alla stessa Gran da' documenti giustificativi dell' introito c dell' esito nel
modo che sar stabilito nell' articolo 17 del presente de
Corte il conio di cassa.
2. Coloro che solto la immediata dipendenza del creto , salva sempre la sostauza de' conti primitivi rimes
Ministro assistente presso il nostro Luogotenente generar si da' Segreti e Prosegrcti.
II. Il gran Camerario del ripartimento aggiunge?
le sono slati e sono incaricali di regolare e dirigere
1 amministrazione de' fondi anzidetti , sono tenuti alla r a' detti conti le sue osservazioni , come appresso sa
discussione de' conti che dovr farsi dalla nostra Gran r ordinato negli articoli i4 i> e 19 del presente de-;
Corte per quella parie di amminislraziouc, eh' stata erelo.
9. I. A misura che i detli conti saranno formati ,
dalle autorit inferiori eseguita , o doveva eseguirsi se
condo i loro ordini o la loro direzione , nel modo che passeranno di tempo in tempo alla cancelleria della Graa
appresso sar stabilito.
Corte.
II. Saranno aggiunti a' medesimi per la legatili
3. Coerentemente a questi principi, le persone in
dell' esame i conti resi da' Segreti e Prosegrcti eoa
dicate nella mappa numero 1 annessa al presente decre
to , per le amministrazioni nella slessa descritte , e per tulli gli elementi , che servirono alla composizione del
conto , con che, giudicalo che sar lo slesso, i delu" pez
ogni al Ira di tal natura che possa esservi , presenteran
no il conto di carico e discarico del passalo anno sesta zi si dovessero restituire all' officina da cui pervennero,
10. I. Le disposizioni contenute negli articoli 6 j
indizione 181 7 e 1S18 all' epoche prefisse nella mede
e
8
di
questo decreto non hanno luogo per que' conti,
sima.
4- Le persone descritte nella mappa di numero 2 che prima della pubblicazione della nostra legge de' ^
gennaro 1818 fossero stali esaminati e quietati nello
annessa del pari a questo decreto presenteranno rispetti
forine legali da' gran Camerari a mente delle citate islrur
vamente all' epoche ivi prefisse , il conio d1 introito ed
zioni dell' anno i8i4 , salvo al pubblico ministero il
esito o di cassa del passato anno sesta indizione 181 7
e 1818 per tutte le amministrazioni nella mappa stessa drillo della rivisione o altro che possa competergli.
II. I gran Camerari rimetteranno prontamente no
indicate.
ta di tali conti al regio Procurator generale presso la
15. Il Ministro assistente presso il nostro Luogote
nente generale far passare alla Gran Corte i conti dei Gran Corte.
Segreti, Collettori ed altri che amministrarono i Fondi e
11. Se alcuni de' Segreti e Prosegrcti hanno tra?
scurato in tal tempo di rimettere il conto all' ufficio dei
la rendila dello Slato a tutto 1' anno prima indizione 1812
gran Camerari , i medesimi nel termine di un mese da
e i8i3, e per alcuni mesi del seguente anno seconda in
correre come sopra rimetteranno la nota alla Gran Cor?
dizione i8i3 e i8i4; ed i conti di cassa dei regi Depo
sitari esistenti nelle officine de' gran Camerari, nella te de' couli per mezzo del nostro Procurator generalo
real Conservatoria o in altra officina che non furono presso la medesima , il quale curer che fossero dali gli
ordini ed i provvedimenti opporluni per la esecuzione
discussi e giudicati dall' abolito Tribunale del Patrimo
nio, e che giusta le istruzioni dell' anno 1814 dovette
dell' articolo 21 del presente decreto (b).
12. La obbligazione di rendere il conto annuale noi;
ro presentarsi a' nuovi Segreti , per rimetterli colle lor
ro osservazioni a' gran Camerari.
6. Far ancora passare alla Gran Corlc i conti dc- (b) Siili' epoca in cui debbono rendersi i conti da tot
limi agenti Jnanzirri, veggansijl decreto ed il
regolamento del ij agosto
(a) Riportata a pag.

assolte 1 Segreti e Prosegreti, e tutti gli altri che am


ministrano la rendila dello Slato dall' obbligo di rimet
tere a' gran Camerari, ed alla real Conservatoria i con
ti mensiali detti volgarmente raziocinio altri slati , che
saranno loro ricercati , e non impedisce i gran Camera
ri di esaminare c comprovare nel corso dell' anno le
con labilit e le casse dello Stato , e di dare tuli' i prov
vedimenti che giudicheranno opportuni per rettificare
F amministrazione ed assicurare il denaro.
13. G' Intendenti a norma dell'articolo n cap. 2
della legge de' 7 gennaro 1818 trasmetteranno di uffizio
{ier tutto il 3 x dicembre alla Gran Corte per mezzo del
'rocurator generale i conti de' Comuni maggiori , cio
di quei Comuni che hanno la rendita di once 2000 o
pi, e lo stato discusso approvato dal nostro Luogote
nente generale (a).
TITOLO IL
Della forma de conti.
14. H conto di carico e discarico dovr contenere.
1. Il titolo nel quale si dovr esprimere la qualit
del conto , l'amministrazione che riguarda ed il nome
di colui che lo rende.
2. Il carico de' resti da esigersi per conto dell' ammi
nistrazione degli anni precedenti, distinto in tanti artico
li quante sono le diverse classi della rendila , con in
dicare le indizioni, da cui li delti resti provengono.
3. Il carico generale distinto secondo i dillereuli artiColi d' introito dell' anno che riguarda.
4. La quantit del carico di ogni articolo, se sia certa;
se incerta, la quantit eh' stala prodotta.
J>. Gl'introiti fatti nel corso dell'anno distinti in tan
ti articoli , quanti sono quelli del carico, con indicare i
documenti in forza de' quali sono slati fatti.
6. Le conipense e i discali accordati a' debitori colla
indicazione degli ordini.
7. Il bilancio generale del carico e discarico.
8. La quantit rimasta ad esigersi , con distinguere
nella colonnetta a man sinistra la somma da riscuotersi
in ciascun Comune, la classe della rendita, e la indizio
ne dalla quale proviene.
9. Saranno aggiunti a' conti tulli i documenti compro
vanti il carico ed il discarico, o gli estratti de' medesimi
ossia 110 le fedi.
10. Per li fondi amministrali in economia, i documen
ti giustificanti di non essersi potuti affiliare, la elezione
de' Collettori o Amministratori e Coutroscriltori , se ve
ne fossero stali , i libri da' medesimi tenuti ed i conti
da loro resi.
11. I piani nominativi de' debitori distinti per ciascun
Comune, e suddistinti per quante sono le differenti classi
della rendita , e le indizioni da cui provengono.
i!j. I conti d' introilo ed esito dovranno contenere.
1. Il resto dell'anno precedente, se ve ne sia.
2. Gl'introiti falli nel corso dell'anno distinti in tan
ti articoli , quanti sono quelli del carico e discarico ,
c suddistinti in colonnetta a man sinistra , per quante
sono le differenti provvenienze della rendita in ogni
Comune.
3. Gli esiti distinti in tanti articoli , quanti sono gli
articoli delle spese , con indicare la causale e 1' ordine
per mezzo del quale sono stati fatti.
(a) V. num. 3 delP articolo ti della legge del 7 gen
naro 1818 pag.
e nota a ivi.

4. Saranno aggiunti a questo conto i documenti piustificanli gli esiti e gli ordini , in forza de' quali sono
slati eseguiti.
16. I conti di cassa saranno formati secondo le di
sposizioni del precedente articolo.
17. I. I conti de' Segreti dovranno contenere e di
mostrare la intera amministrazione del rispettivo Di
stretto.
II. I conti d'introito ed esito dovranno esser sotto
scritti dal Secreto, dal Proeonservalore e da quelF ufflziale di scrittura, che secondo i regolamenti conserva la
terza chiave della cassa segreziale.
18. I. I conti di tulli gli amministratori della ren
dita dello Slato, e i volumi de' documenti saranno cuci
ti e follali. Saranno inoltre vistali in ogni pagina da
colui che li rende , e porteranno in fine la di lui soscri/.ione e la data. Egli potr ancora, se vuole , cifrare
i documenti.
II. Ogni articolo d'introito porter al margine si
nistro un numero d' ordine progressivo. Ogni articolo
d' esito avr un allro numero il' ordine proprio.
III. Nel margine d'ogni articolo sar citato il fo
glio ed il volume , in cui si trova il documento che lo
riguarda.
19. I. Il gran Camerario del riparlimene aggiugner a' conti de' Segreti della passala sesta indizione
1817 e 1818 le osservazioni che creder convenienti ,
precisamente per quella parte di amministrazione , tanto
d' introito die d' esito, la quale slata o dovea esser
eseguita in forza de' suoi ordini.
II. Il llazionale del gran Camerario, in fine del
conto de' Secreti e degli altri amministratori dallo stes
so gran Camerario dipendenti , certificher se il carico
sia esatto o n , ed in tal caso esprimer la differenza,
e vi aggiunger i documenti giusiificativi.
20. I. Tutti coloro che , come sopra stato pre
scritto negli articoli 1 e 2 di questo decreto, sono tenu
ti alla reddizione e discussione del conto, come ancora
i Prosegreti , i Procouservatori , gli uffiziali che conser
vano la ter/a chiave della cassa segreziale , gli Ammini
stratori ed i Cassieri de' Comuni maggiori, dovranno far
pervenire nella cancelleria della nostra Gran Corte i
mandati di procura accettali da' loro rispellivi incaricati,
prima che scorra il termine fissalo per la presentazione
de' conti nelle due mappe annesse al presente decreto ,
ancorch alcuni de' medesimi- fossero domiciliati in Pa
lermo.
II. Mancando di far pervenire i detti mandali di
procura , la Gran Corte proceder in contumacia all' esame e giudizio del conto , salva la revisione a' termini
dell' articolo !>3 del presente decreto.
III. La rivocazione o la rinuncia del mandato
gi presentato nella cancelleria sono inefficaci , salvo
che non si esibisca nuovo mandato coli' accettazione co
me sopra al nostro Proeurator generale presso la Gran
Corte , il quale lo far ricevere dal Cancelliere quan
do conoscer che la rivocazione o la rinuncia fosse pro
ceduta per motivo ragionevole, e far rigettarlo se co
noscer di essere stato fatto in frode e con intenzione
di ritardare lo esame ed il giudizio del conio.
TITOLO III.
De? mezzi di coazione, che la Gran Corte pu impie
gare per la presentazione de' conti.
21. La Gran Corte ne' casi di rilardo della prcsen

)( 112 )(
TITOLO IV.
tazione de' conti per parie de' gran Camerari o degli
Intendenti , ne far il rapporto per mezzo del ProcuraDella responsabilit de' Direttori delle amministra
tor generale al Ministro assistente presso il Luogotenen
zioni.
te generale.
Contro tutti gli al tri la Gran Corte impiegher se
27. I Direttori delle amministrazioni, come sono i
condo la natura de' casi :
gran Camerari per riguardo alle amministrazioni de' Se
1 . le intime penali ;
greti o altri , sono giudicali dalla nostra Gran Corte, e
2. la sospensione degl' impieghi ;
responsabili :
3. V arresto personale.
1 . delle somme e quantit , che senza 1* autoriz
22. Le intime penali potranno aver luogo cosi zazione deL Ministro assistente presso il nostro Luogote
contro l'amministratore, come contro i di lui credi (c).
nente generale avessero rilasciate con risoluzioni positi
L'importare della pena sar depositato presso il ve a' debitori delle amministrazioni che dirigono ;
Cassiere de' proventi lseali.
2. delle somme erogale per ispese 0 altri oggetti
23. La sospensione dell' impiego, c l'arresto perso
che superano la quantit, che secondo le istruzioni posnale di coloro che sono in attualit di servigio , non son erogare , senza che per tali somme vi fosse slata
potranno aver esecuzione , se non per organo del Mini
1' autorizzazione del Ministro assistente presso il nostro
stro assistente presso il nostro Luogotenente generale.
Luogotenente generale , salvo che indi ne ottenessero
2.|. L' arresto della persona potr aver luogo quan
do, oltre al rilardo della presentazione del conto , vi 1' approvazione.
28. Della regolarit o irregolarit di tulle le altre
concorra fondato sospetto di malversazione o di debito. operazioni
amministrative i Direttori saranno diretta
2!5. Le decisioni per lo arresto della persona per mente responsabili al Ministro assistente presso il Luo
non produzione di conto saranno eseguite dagl' Inten
generale , senza che la Gran Corte de' conti
denti o Sottintendenti , a' termini dell' articolo 4q del gotenente
possa prendervi parte ; salvo restando al medesimo il
presenle decreto.
rinviarne il giudizio alla stessa Grau Corte, ne' casi che
26. Se i mezzi di coazione riuscissero inefficaci: se esigeranno una silfalla misura,
il Contabile fosse assente o fuggito : se fosse morto, ed
i di lui eredi fossero contumaci alla presentazione del
TITOLO V.
conto ; la Gran Corte potr ordinare che lo slesso fos
se formato di uffizio su registri, ed altri elementi esisten
Della responsabilit degli Amministratori e de' Cassieri.
ti nell' officio dell' amministrazione rispettiva , a spese
del Con labile 0 de' di lui eredi ().
29. La responsabilit degli Amministratori e dei
Cassieri , sotto qualunque denominazione sieno , sar re
golata dalle leggi vigenti ne' nostri domini al di l del
Faro.
(a) S. il. con decreto del 28 di settembre i83o si com
30. Ne' casi di omissione totale 0 di diminuzione
piacque approvare che la Gran Corte de conti
degli articoli d' introito , 1' Amministratore sar condan
possa pronunziare una multa di once 66 20 a cari
nato al pagamento della somma principale e degl' in
co de' conlabili contumaci al rendimento de' conti ,
teressi della medesima alla ragione del 6 per 100 , ed
ed alla presentazione dei documenti analoghi; ri
a pagare inoltre a titolo di ammenda una somma non
petibile eziandio la multa anzidetta avverso i lo
maggiore del debito principale , n minore del dodice
ro eredi.
(b) All' Intendente di Palermo fu diretta la seguente simo da fissarsi dalla Grau Corte; salvo, nel caso di sot
ministeriale. Eccellenza 1 Le difficolt di obbli- trazione o occultazione dolosa , le pene sanzionate dal
gare al rendimento de' conti gli credi degli am- la legge.
31. La disposizione dell' articolo precedente sar
tt ministralori comunali trapassali , cui si va spesso
ancora eseguila per la duplicazione di qualunque artico
8 incontro con gravi inconvenienti, ha convinto per
a lunga esperienza il Governo del bisogno di provlo di esito , che nel conto sar trovata.
vedimento, con che potesse ripararvi. E per S.
32. Per tutte le somme non esalte, in caso di ne
E. il Luogotenente generale funzionante, trovan- gligenza o colpa, 1' Amministratore sar responsabile a
c do opportuni gli articoli 22 e 26 del real decrc- mente delle leggi vigenti.
K to de' 21 settembre 1818 emesso per li conti da
33. Se per qualche articolo d' esito non sar pro
0 presentarsi alla Gran Corte de' conti, e quelli a- dotto insieme col conto il documento corrispondente , e
lo stesso non sar presentato nel corso della discussione,
a daltabili al caso presente ; sullo avviso del Pro
li curatore generale della Gran Corte istcssa nel 1' Amministratore sar senz' alcuna precedente interpol
Consiglio de' 5 dello scorso agosto si degnala azione condannato al pagamento della somma esitata ;
e ordinare, che g' Intendenti e i Consigli d' lnten- salvo la revisione a' termini dell' articolo i5 della citala
t denza possano applicare le intime penali a carico legge de' 7 gennaro e dell' articolo 60 del presento
degli eredi che siauo oboligati a rendere i conti decreto.
dell' amministrazione tenuta da' loro autori, quan
3/|.. I Segreti, riguardo all' amministrazione de' Pro
ti do non avessero adempito a questo debito; e che segreti , saranno giudicati dalla Grau Corte secondo le
tt ove, malgrado tali mezzi, non si giungesse ad leggi vigenti.
a ottenerli possano ordinarne la compilazione di of
3j. Per la integrit della cassa segreziale , e per
fe ficio a spese di coloro, cui incumbeva il presen
gli esili irregolarmente fatti , saranno solidamente re
ti tarli. La quale dichiarazione io comunico a Y.E. sponsabili coloro che secondo i regolamenti e le istru
ti per sua regola. Palermo 4 settembre i83-j..
zioni han tenuto o dovuto tener la chiave , cio il Se
t Duca Samm-iktixo.
greto, il Proconscrvalore c 1' uffiziale di scrittura.

)( "3 )(
V. Se tra i rotanti vi fossero Ire 0 pi opinioni
TITOLO VT.
differenti , niuna delle quali avesse ottenuta la pluralit
Della procedura.
36. La procedura , non dovendo riguardare che lo assoluta , si passer ad un secondo esperimento di vo
tazione.
esame del conto , sar semplice e spedita.
1. All' esame suddetto dovr precedere la citazione
VI. Se questo esperimento sar riuscito inutile ,
del procuratore costituito , in esecuzione dell' articolo il Presidente chiamer a votare come aggiunto nella se
ho del presente decreto , da colui che ha reso il con
guente immediata seduta uno de' Razionali Consiglieri
to , per assistere e fare le sue difese nel giorno prefis
supplenti , e cosi progressivamente fino a che non si sia
so nel calendario prescritto uell' articolo 27 del regola
ottenuta la pluralit assoluta.
4.0. Ne giorni destinati all' esame e giudizio dei
mento di questa data , e negli altri immediatamente se
conti , non sar permesso di trattarsi nella Gran Corte
guenti , se forse occorrer.
2. La citazione sar eseguita per mezzo dell' usciere. altro affare di diversa natura.
3. Se il Razionale nel rapporto, di cui si fa parola
4i. I. Detcrminati che saranno tutti gli articoli, le
nell' articolo 16 e 17 del regolamento di questa data , decisioni della Gran Corte saranno riportate compendio
abbia mossi dubbi sul conto , o se gli stessi fossero sta
samente nel foglio di udienza , che sar sottoscritto dal
ti aggiunti dal Consigliere commissario o dal pubblico Presidente e dal Cancelliere.
II. Nel foglio di udienza sar fatta menzione dei
ministero , si dovr passar copia del rapporto al Procu
ratore anzidetto e farsene menzione dall' usciere nella Consiglieri intervenuti , e di colui che ha fallo U; fun
zioni di pubblico ministero.
citazione.
4.. Se gli articoli da giudicarsi riguardino non sola
4.2. Ciascuno de' votanti potr nondimeno registra
re in un libro segreto, che sar, tenuto a quest' oggetto
mente colui che ha reso il conto , ma anche 1* autori
t amministrativa superiore , o altri che sia compreso dal Cancelliere , il suo volo particolare motivato.
negli articoli 1 2 e 20 del presente decreto , la citazio
43. Ci eseguito si passer alla redazione dell' ar
resto generale (a).
ne dovr farsi ancora al rispettivo procuratore.
5. Se riguardi alcuno che non sia compreso negli ar
4-i. Gli arresti dovranno esprimere.
ticoli anzidetti , si dovr fare al medesimo la citazione
1. I nomi e cognomi de' decidenti e del regio Propersonale ed aggiungersi nella stessa il precetto di co
curator generale.
2. Il nome , cognome e domicilio dell' Amministrato
stituire il procuratore.
6. Se nel primo giorno designalo nel calendario non re che ha reso il conto, e di coloro che sono interve
sar profferito 1' arresto generale , sar continuato 1' e- nuti alla discussione , e de' rispettivi loro procuratori.
same nell' immediala seduta, e cos successivamente. Le
3. La qualit dell' amministrazione e del conto.
4.. L'anuo dell' amministrazione che riguarda il conto.
chiamate ulteriori de' giorni susseguenti saranno verba
5. La esposizione sommaria de' fatti.
li , giusta 1' osservanza.
37. I. Il Razionale relatore nel giorno designato
6. I motivi che bau detcrminato il giudizio.
per lo esame del conto riferir alla Gran Corte il suo
7. La parte dispositiva , in fine della quale si dorr
esprimere se 1' Amministratore sia stato assoluto e quie
rapporto.
tato , se sia stato dichiarato creditore ed in qual som
II. Indi saranno intese nell' udienza le parti in
teressate co' loro difensori , ed il pubblico ministero.
ma , o se il medesimo ed altri sia stato condannato ed
III. Ci eseguilo, il Presidente metter in delibe
in qual somma.
razione di articolo in articolo la materia gi esaminata,
8. Gli arresti saranno intitolati col nostro nome, e por
c far passare alla votazione , cominciando dal Razio
teranno in fine la forinola esecutoria.
nale relatore.
9. Saranno cifrali dal Razionale relatore al margine
38. Le decisioni saranno pronunziate a pluralit di di ogni carta , e porteranno nell' ultima pagina le fir
me del Presidente , ed in mancanza del vice-Presidente,
voti.
del Consigliere commissario e del Cancelliere , non che
3g. I. Il numero ordinario de' decidenti nelle ma
terie contabili sar di cinque, incluso il Razionale relatore. la vidimazione del pubblico ministero.
In caso di mancanza o di legittimo impedimento ,
45. Profferito che sar 1* arresto, dovr esser pub
Consiglieri saranno rimpiazzati da Razionali Consiglieri blicato colla lettura, che ne far il Cancelliere o un
supplenti a' termini degli articoli 3 19 e 4 della leg
Commesso della cancelleria alla porla della Gran Corte.
ge de' 7 gemi aro 1818.
4-6. Gli arresti generali saranno numerati di foglio
Ci nondimeno la Gran Corte de' conti a' termini in foglio, e conservati in fascicoli dal Cancelliere (b).
dell' articolo 3y della calcndata legge de' 7 gennaro po
tr dirsi costituita , e quindi potr decidere , se vi sie- (a) La Cancelleria della Gran Corte non ad altro
110 tre votanti.
tenuta che a ?-ilasciare le spedizioni degli arresti
II. Si dir ancora costituita e potr decidere , se
generali o gli estratti ; non gi le copie da con
ve ne fossero quattro.
segnarsi a contabili condannati, dovendo queste eIII. IScl caso di parit il Presidente o chi ne
seguirsi dagli uscieri a' quali commessa la no
ar le veci, nella stessa seduta disporr T intervento di
tificazione : ojficio della Commessione pc credi
uno de' Razionali Consiglieri supplenti per dirimerla.
ti antiquati del regio Erario in data degli ti di
IV. Qualora in detta seduta non potesse interve
cembre /S3J..
nire uno de' supplenti , in questo caso il Presidente o (b) Sul
di richiedersi /' approvazione delle de
chi ne far le veci, far replicare la votazione nella pros
cisioni della Gran Corte, v. il decreto del t$ mar
sima seduta coli' intervento o del Consigliere che man
zo 1820; reggasi pure l'altro decreto della stessa
c nell' antecedente seduta o di uno de' Razionali Con
i/iita che prescrive le norme da osservarsi per lo
siglieri supplenti.
impiignamento di dette decisioni.

51. La revisiono sar necessaria, e perci avr luo


go per semplice ministero della leggo , riguardo a' con
ti de' Comuni maggiori, a' termini dell' articolo n del
la legge de' 7 gennaro 1818.
52. Avr luogo nel caso che vi sar ricorso nella
Gran Corte avverso le decisioni pronunciate da' Consi
gli d' Intendenza nel giudizio de' conti e delle spese
delle Valli, giusta lo disposizioni dell' articolo 186 del
decreto degli 11 ottobre 1817 , e dell' articolo 11 della
citata legge del 7 gennaro 1818.
53. Potr ancora dimandarsi la revisione o dallo
Amministratore o da altri che abbia interesse nel con
to , 0 dal pubblico Ministero ne' casi stabiliti nelf arti
colo i5 della suddetta legge del 7 gennaro 18 18 , e ai
termini del medesimo. Questa disposizione applicabile
ancora a' conti giudicati in contumacia, sia per non es
sere stato costituito il Procuratore, sia che chiamato non
fosse comparso all' udienza.
54. In nessun caso la revisione , sia necessaria o

ad istanza di parto , sospender la esecuzione de' primi


giudicali, se non vi accede il consenso del pubblico mi
nistero.
55. La dimanda della rivisiono, quando sia por par
te del pubblico ministero , si dovr fare per via di re
quisitoria.
56. I. Quando sia ad istanza di parte, si dovr fa
re per via di ricorso diretto al Presidente , nel quale si
dovranno esprimere distintamente i molivi , su i quali la
dimanda fondala a' termini del citalo articolo ID della
legge de' 7 gennaro 1818.
II. Dovr esser soscritla da un procuratore spe
ciale , che sia persona degente in Curia , e la procura
dovr contenere la clausola in passivis.
57. Questa domanda non potr essere proposta, che
nel termine improrogabile di mesi tre , da correre dal
giorno della notifica dell' arresto da farsi al Procuratore
di colui eh' slato condannalo (e).
58. All' esame della revisione dovr precedere la
citazione, la quale riguardo al pubblico ministero , sar
eseguila in persona di quel Commesso , che dal regio
Procuratore generale sar designato.
oc). I. I\e' casi in cui sar dimandata la revisione
de' conti delle Valli, sar necessaria la citazione di lutti
coloro che possono avervi interesse.
II. Alla citazione suddetta sar aggiunto il pre
cetto di costituire il procuratore speciale per intervenire
nel giudizio di revisione.
III. La citazione, riguardo a coloro che hanno
domicilio in Palermo, sar eseguita per mezzo dell'uscie
re , e riguardo a quelli che son lontani sar commessa
dalla Gran Corte per mezzo del nostro Procuratore ge
neralo.
60. I. Quando le domande di revisione sien pro
dotto per parte dell' Amministratore qualunque sia , il
medesimo dovr pagare in beneficio della cassa de' pro
venti fiscali un diritto del due per cento sulle somme ,
per le quali si chiede la revisione, qualunque sia l'even
to del giudizio della revisione stessa.
IL La Gran Corte colla slessa decisione , colla
quale pronnnzier sul merito della revisione , fisser la
quantit dell' anzidetto diritto.
III. Le revisioni fondate sopra errore di calcolo
e di posizione, non che sopra omissioni, nelle quali fos
sero caduti i Razionali o altri funzionari della Gran C.
nel primo esame del conto, saranno esenti dal paga
mento di questo diritto.
IV. Saranno egualmente esenti le revisioni fon
date sopra documento, che non fu possibile all' ammini
strazione di produrre insieme co' conti, o che sieuo fon
date sopra allegazione di falsit commesse da tuli' altri,
che dallo stesso Amministratore.
V. Saranno finalmente esenti da ogni specie di
diritto le revisioni de' conti de' Comuni maggiori.

(a) Le significatone della Gran Corte de1 conti a1 ter


mini dell' articolo
di questo regolamento debbon esser notificate al procuratore di coliti eli
stato condannato ; e riguardo a' diritti spettanti
agli uscieri per tali notificazioni reggasi la mi
nisteriale del 1!) settembre i83o.
(b) Sul modo d" eseguirsi le decisioni della Gran C.
v. la deliberazione di detto Consesso del 6 dicem
bre i83o , e la ministeriale d' approvazione del g
detto mese ed anno.

(c) Con ministeriale del 28 ottobre i83o fu dichiara


to che. laddove dalla verifica e discussione de' con
ti venisse a scoprirsi qualcK errore di calcolo o
posizione , ovvero qualche omissione o falsit o
doppio impiego , a richiesta del ministero pubbli
co 0 del Contabile potrebbe il conto precedente
essere dalla Gran Corte de conti riveduto , mal
grado che sia elasso il termine di mesi tre /irescritto in questo articolo.

4.7- I- Se 1' arrosto sar per contenere condanna ,


li dovr sollecitamente spedire la significaloria (e).
IL Se porter dichiarazione di credito, sar spe
dita la declaratoria.
III. Se dichiarer che 1' Amministratore non re
sta n in credito n in debito , si far dal Cancelliere
un certificato.
IV. Questo certificalo dovr contenere in com
pendio il tenore dell' arresto , ma non si potr conse
gnare n avr vigore , se non sia coutroscgualo dal
Procurator generale.
TITOLO

VII.

Della esecuzione delle decisioni della Gran Corte.


48. La Gran Corte de' conti proceder per la ese
cuzione delle suo decisioni alle coazioni reali e perso
nali contro i condannati e loro eredi (b).
4|). L' arresto personale sar esclusivamente ese
guito a cura e diligenza dogi' Intendenti e Sottinten
denti civili.
50. G' Intendenti e Sottintendenti civili potranno
sospendere la esecuzione dell' arresto personale e , nel
caso che si trovi il medesimo eseguito , mettere il Con
tabile in libert , quante volte costui depositi in potere
di un depositario o di un Cassiere, da elicersi esclusiva
mente dall' Intendente sotto la sua responsabilit, la som
ma por la quale all' arresto si proceduto , salvo che
il Conlabile fosse prevenuto di malversazione.
TITOLO Vili.
Bella revisione.

X ,5><
61. In tulio il resto, nella revisione si osserveranno ) e lo passer al Presidente , per farne come sopra la
commessa generale.
i modi di procedura di sopra stabiliti (a).
62. Il presente decreto , e gli annessi due regola
III, Se dopo la commessa generale perverranno
menti riguardanti il primo la procedura pel rendimento altri conti nel corso dell' anno , il Cancelliere curer ,
che dal Presidente si faccia nel modo stesso la commes
de' conti , c 1' altro la ripartizione del fondo di gratifi
cazione da farsi a' Razionali, saranno provvisoriamente sa, e ne prender ragione nel repertorio.
osservati sino al nuovo sistema di amministrazione delle
A. Fatta la commessa , consegner prontamente i
finanze che sar stabilito (b) , e sino al decreto diffiuitivo conti al Razionale relatore , con prenderne ragione nel
che intorno alla presentazione e discussione de' conti ci repertorio.
5. I. Il Cancelliere incaricato della formazione
riserbiamo di pubblicare.
e tenuta del foglio di udienza.
C3. 11 nostro Segretario di Stato Ministro ec.
II. Di tenere il registro delle discussioni che sa
Firmato FERDINANDO
ranno prese nelle sedute di Ila Gran Corte , anche per
lo esame de' conti a' termini dell' articolo 24 della legge
1EGOUXIHTO
de' 7 gennaro 1818.
Di procedura pel rendimento di conti in esecuzione
6. Controsegner ancora gli arresti generali, giusta
1' articolo 44 del decreto di questa data, e tutte le spe
del decreto di questo giorno.
dizioni delle quali si fa parola nell' articolo 24 num. 2
della legge de' 7 gennaro , e del regolamento de' 6 di
TITOLO I.
luglio del cornute anno.
Funzioni e doveri del Cancelliere.
7. Former ne' primi otto giorni di ogni mese gli
Art. 1. Il Cancelliere dovr tenere la nota di tulli stali de' conti pervenuti e di quelli discussi nel corso
del mese precedente , e li trasmetter al ministero pub
coloro che soq. soggetti alla giurisdizione della Gran
Corte e debbono rendere il conto alla medesima , giusta blico.
8. I. Prima di scorrere l'anno , dietro le notizie
le due mappe annesse al decreto di questa data.
che rilever da' fogli di udienza e da' registri , former
a. I. E' incaricato di tenere il repertorio ed i re
un quadro generale, in cui esporr lo stato nel quale
gistri, de' quali si fatta menzione ncll' altro regolamen
si trovano presso i Razionali i conti loro rispettivamen
to de' 6 luglio 1818.
II. Ricever i mandali di procura che tutte le te commessi, ed il quadro generale de' conti appartenen
ti all' anno seguente, e lo presenter al Presidente.
persone tenute al rendimento e alla discussione del con
II. Il Presidente , inteso il pubblico ministero ,
to dovranno presentare a mente dell' articolo 20 del de
far sul detto quadro la commessa generale di tuli' i
creto di questa data : far notarli al registro e li tra
conti appartenenti all' anno prossimo seguente , con as
smetter al Razionale relatore.
III. Ricever egualmente le istanze , le petizioni segnare ad ogni conto il Consigliere commissario, il Ra
c i documenti che potranno esser presentati dalle parti: zionale relatore ed il Prorazionale.
III. In tale occasione il Presidente, inteso il pub
far notarli nel registro, e dar agli stessi il corso cor
blico ministero , potr cambiare la commessa falla nello
risponde 11 le.
IV. Scorso il termine prefisso rispettivamente alla anno precedente in persona di un Razionale, che si tro
frcscnlazione de' conti e delle procure , passer al regio vasse in rilardo di liquidazione di un conio e sostituirgli
'rocurator generale la nota di coloro che saranno slati un altro Razionale.
Potr egualmente cambiare nel modo stesso il Procontumaci.
3. I. Former un quadro generale di tult' i conti razionale.
degli antichi Segreti, Collettori , ex-Deputati de' donativi
IV. Il quadro della commessa generale sar af
ed altri, che in esecuzione degli articoli 6 e 7 dell' er fissato nella cancelleria , e se ne passeranno dal Can
uunciato decreto saranno passali alla Gran Corte , e lo celliere i consimili a' Consiglieri , a' Razionali ed ai
presenter al Presidente, il quale, inteso il regio Procu- Prorazionali.
TITOLO IL
rator generale, far la commessa , assegnando ad ogni
conto il Consigliere commissario . il Razionale relatore
Funzioni e doveri de Razionali e Prorazionali.
ed il Prorazionale.
9. I. Il Razionale relatore, precedente ricevuta, ri
II. Il Cancelliere far ancora il quadro generale
de' conti, che saranno presentati alla Gran Corte in ese
tirer dal Cancelliere i conti a lui commessi.
II. Passer indi prontamente ad esaminare se il
cuzione degli articoli 8 9 e 10 dell' enunciato decreto ,
conto si trovi formato secondo stato prescritto negli
(a) // rescritto del zS gennaro 18*6 determina il rito articoli i4 i5 it> 17 18 e 19 del decreto di questa data.
III. Nel caso contrario descriver in una nota le
da osservarsi dalle Consulle del Regno velie revi
sioni delle decisioni della Gran Corte de' conti.- irregolarit e i difetti del conto, o i documenti che man
cano , e la passer al pubblico ministero.
V. pure 'l decreto del tS ottobre 1S2. che deter
IV. Se dallo stesso sar approvata , il Raziona
mina le forine e ritualit da serbarsi nella revi
sione delle derisioni della Gran Corte de' conti ; le far intimare il Procuratore per mezzo dell' usciere
non che l' altro decreto della stasa data relati
a rettificare il conto, e presentare i documenti giusta la
vamente a' ricorsi per impugnare le decisioni del
nota anzidetta nel termine che slimer competente.
la Gran Corte de' conti , dovendo gli stessi esser
V. Scorso il termine, se il conto non sar emen
diretti al Presidente della Consulla generale del dato n presentati i documenti, la Gran Corte passer
Regno, e discussi dalle Consulte rispettive.
ad esaminarlo e giudicarlo secondo le leggi.
(b) V. decreto del Ho novembre ti. ti.
10. Se il couto si trover formato secondo le di

sposizioni degli articoli sopra citati , il Razionale relato


re ne far menzione in pi del conto stesso.
11. Passer indi ad esaminare :
1. Se 1' Amministratore, qualunque sia, abbia omesso
di portare all' introito il resto dell' amministrazione del
l' anno precedente , del quale fosse responsabile, per es
sere slata tenuta da lui , o per aver ricevuto lai resto
dal suo predecessore.
2. Se la posizione materiale del conto come sta, ossia
del bilancio , presenti debito dell' Amministratore.
3. Se la composizione delle cifre porti errori mate
riali di calcolo a danno del Fisco.
4- Se iiell' esito vi sieno partite identiche visibilmen
te duplicate.
5. In lutti ed in ciascun de' detti quattro casi, il Ra
zionale ne far rapporto alla Gran Corte , la quale or
diner prontamente la spedizione della signilicatoria con
tro del Contabile per la somma, di cui egli rimanesse
debitore , dedotto il credilo, che la prima posizione del
conio portasse in di lui favore.
6. Resta a carico del Razionale di dar corso a tal significatoria senza rilardo.
7. Se il conto non presenter n debito di posizione,
ne omissione di resto, n errori di calcolo a danno del
Fisco, n partile identiche visibilmente duplicate nell'e
sito, il Razionale ne far menzione in pi del medesimo.
12. I. Passer in seguilo ad esaminare, il carico
delle somme , che per ogni articolo 1' Amministratore
dovea esigere , confrontando co' documenti il certificato
del Razionale del gran Camerario prescritto nell' arti
colo 19 del decreto di questa data , per conoscere la
integrit del carico stesso.
II. Se si accorger di esservi necessit di qual
che dilucidazione o di documenti , s' indirizzer al Procuralor generale presso la Gran Corte , il quale curer
di chiamarli dalle competenti officine, e passarli al Ra
zionale relatore per mezzo del Cancelliere, a cui dovr
fame ricevuta.
III. Conosciuto il carico , esaminer il discarico
ossia 1' introito, le compcnse , i discali e lo remissioni
forse accordale, di articolo in articolo, per rilevare quan
to occorra , e la corrispondenza o la differenza, che pos
sa esservi.
IV. Se per qualche articolo mancheranno i do
cumenti di carico , curer il Razionale di venirne in
cognizione cogli altri documenti e colle diligenze , che
la circostanza del caso potr suggerirgli.
V. Per g' introiti ricavali nell' amministrazione
economica di qualche fondo , esaminer se 1' Ammini
stratore fece tulle le incumbenze , alle quali era tenuto
per arrendarlo. Se 1' amministrazione fu regolarmente
tenuta e sia ben comprovala co' documenti , come so
no i libri de' Collettori e i conti da loro resi. Vedr
ancora la corrispondenza che vi sia tra 1' introito lordo
e lo stalo de' passali arrendamenli.
13. Ci eseguilo , proceder ad esaminare il conto
d' introito ed esito , con vedere:
1. Se l'introito corrisponde di art. in art. al discarico.
2. Se 1' esito sia slato fallo a niente della qiiKutit
permessa al rispettivo Amministratore dalle istruzioni e
da regolamenti in vigore.
3. Se ogui articolo d' csilo sia comprovato con docu
mento legale , e previo il eorrispondente mandalo di chi
avea facolt.
4- Quautcvoltc gli esili riguarderanno opere e lavori,

16 X
esaminer so, oltre le apoche che comprovano il pagamenlo , sia giustificala regolarmente la costruzione del
le opere e 1' adempimento de' lavori.
i4- Fallo questo esame , passer allo scrutinio dei
resti che si poriano nel conto , e far tutte le oppor
tune osservazioni , per potersi conoscere se la esazione
sia siala trascurata , o se 1' Amministratore abbia fatto
le opportune incumbenze, alle quali era tenuto.
15. Se nell' eseguire le incombenze di sopra, il Ra
zionale incontrer de' dubbi o degli ostacoli , che non
esigono il giudizio della Gran Corte , si diriger al mi
nistero pubblico, onde rimuoverli.
16. Compiuto che sar lo esame, il Razionale farc
un rapporto ossia relazione , in cui noter:
I. L' importare del carico e discarico, la quantit
dell' inlroito e quella dell' esito , ed il risultalo mate
riale del conto, come sta.
II. Le significatone, che forse ha spedite a' ter
mini dell'articolo 11 del presente regolamento.
III. Gli articoli di carico e discarico, e d' introi
to e di esito , su i quali non ha incontrato difficolt.
Questi articoli saranno accennati compendiosamente
colla indicazione de' numeri, e de' fogli de documenti.
IV. Gli articoli, su i quali abbia incontralo dub
bio, colle sue osservazioni motivate.
Questi articoli saranno riportati per esteso colla in
dicazione de' numeri, e de' fogli de' documenti.
17. I. Il Razionale relatore passer un consimile di
tal rapporto al Consigliere commissario, al quale conse
gner ancora il conto, ed il volume de' documenti.
Passer altro consimile del rapporto al regio Procurator generale.
II. Il Procuralor generale , ed il Consigliere se
gneranno il giorno della rispettiva consegua in un li
bretto, che il Razionale conserver.
III. Tanto il pubblico Ministero , quanto il Con
sigliere commissario potranno far aggiungere nel rap
porto suddetto le altre difficolt, che forse saranno per
incontrare sul conto , con indicare da chi rispellivamenle sono state promosse.
IV. Il Consigliere commissario restituer le carte
al Razionale, fatte che avr le sue osservazioni, con an
notare in margine del libretto il giorno della restiluzione seguita.
V. Ritirato il conto , il Razionale ne dar 1* av
viso al ministero pubblico , il quale far prenderne ra
gione, per fissare, all' epoca della formazione del calen
dario , la giornata in cui dovr esser proposto alla Gran
Corte, salvo il caso che il ministero pubblico , per la
urgenza dell' affare , creda che il Razionale debba pro
porlo in preferenza.
18. Designato che sar il giorno per la discussione
del conto , il Razionale per mezzo di uno degli uscieri ,
far notificare il procuratore di colui che ha reso il
conto, ad assistere nel giorno designato ed altri seguen
ti per lo esame del suo rapporto , di cui far passarne
copia al procuratore, e per lo arresto generale da prof
ferirsi dalla Gran Corte.
19. Resta a cura del Razionale di far eseguire lu^
te le atlre citazioni che a mente dell' articolo 36 del de
creto di questa data saranno forse necessarie.
20. Il Razionale noter nel margine di ogni arti
colo del suo rapporto le votazioni , che la Gran Corte
far per potersi riunire , quando dovr profferirsi 1' ar
resto generale.

ai. I. Resta a carico del Razionale relatore la for


mazione di tulli gli ordini preparatori, che forse la Gran
Corte dovr dare nel corso della discussione del conto.
II. Curer inoltre che i medesimi fossero notifi
cali a chi conviene.
III. Resla parimente a di lui carico la redazione
dell' arresto generale nel modo stabilito nell' articolo 44
del decreto di questa data.
22. Pubblicalo 1' arresto generale , il Razionale de
positer nell' archino della Gran Corte il conio giudi
cato , il suo rapporto , i volumi de' documenti e tulli
gli alti che avranno avuto luogo , previa la ricevuta
dell' Archivario da farsi nel libretto di cui sopra si
fatta parola.
Questo libretto alla fine dell' anno dovr passare
nella cancelleria.
23. I. Il Razionale relatore, se nell' esame di un
conto avr osservalo inconvenienti o inesattezza di me
todo nell' amministrazione , ed avr conosciuto mezzi di
potersi migliorare , sia riguardo all' introito , sia colla
riduzione delle spese , far un rapporto particolare al
Presidente.
II. Il Presidente al tempo che slimer opportuno
proporr alla Gran Corte tuli' i rapporti di lai natura ,
che gli saranno siali presentali , per farsene il soggetto
delle osservazioni generali, che la Gran Corte nel corso
di ciascun anno dovr presentare al Ministero assistente
presso il Luogotenente generale.
24- I- I Prorazionali sono incaricati di aiutare li
Razionali in tutte le incumbenze di sopra stabilite , e nei
travagli che per 1' esame de' conti potranno occorrere.
II. I Razionali e Prorazionali dovranno interve
nire ogni giorno nelle officine addette a lai uopo nella
casa de' Tribunali per fare le loro applicazioni su i cona
ti ed i lavori necessari , escluse le feste , e per li soli
Razionali , i giorni in cui dovranno intervenire nelle se
dute della Gran Corte.
TITOLO III.
Funzioni e doveri de' Consiglieri Commissari.
2!). I. Il Consigliere commissario , ricevuto il con
to ed il rapporto del Razionale , esaminer se lo stes
so sia in regola in tutte le sue parti giusta le disposi
zioni del decreto di questa dala , c potr aggiungere le
sue osservazioni e i dubbi che potr incoulrare , olire
di quelli notati dal Razionale , e ci tanto nello stesso
rapporto quanto in foglio separato.
II. Egli dovr assicurarsi della esattezza della li
quidazione, facendo su quelle partile che creder 1' esaiuc conveniente.
26. Noter nel rapporto le votazioni che di artico
lo in articolo si faranno dalla Gran Corte nella discus
sione del conto , con ispecifiearne le somme.
Potr dirigersi al ministero pubblico per sollecitare
la produzione di un conto, i rapporti del Razionale , la
spedizione degli arresti ed ogui alira operazione ten
dente al bene del servizio.
TITOLO IV.
Funzioni e doveri del pubblico ministero.
27. I. Il ministero pubblico veglier alla produzio
ne , ed al celere disbrigo de' conti.
II. In caso di rilardo da parte di coloro che deb

bono presentarli , curer la esecuzione di quanto sla


to disposto nell' articolo 21 del decreto di questa dala.
III. Nel caso di rilardo dalla parte de' funziona
ri incaricati dell' esame de' medesimi provocher dal
Presidente un cambiamento di Commesso , o proporr al
tre misure al Ministro assistente presso il Luogolente
generale.
28. I. Quando il regio Procurator generale cono
scer di esservi un numero sufficiente di conti nello sia
lo di potersi proporre alla Gran Corte , former il ca
lendario , ossia il ruolo de' conti , che sono in istato di
rapporto per quel mese , inlesi verbalmente lutt' i Ra
zionali.
II. Negli ultimi giorni di ciascun mese rinnove
r il calendario per il mese seguente.
III. A quesl' obhietto il Presidente ed il Procu
rator generale rombiueranno i giorni che dovranno es
ser addetti all' esame delle cause del contenzioso di com
petenza della Gran t;orte , ed a quello de' conti.
IV. Ne' casi eh' egli giudicher urgenti, inviter
i Razionali a fare i loro rapporti nella Gran Corte in
un giorno detcrminato , senza attendere il turno fissato
nel calendario.
ag. Il ministero pubblico avr due registri, uno nel
quale terr conto di tulle le significatone spedite contro
gli Amministratori , 1' altro in cui terr conto di tutte
le clausole e riserve forse apposte dalla Gran Corte
nell' arresto di un conto, per essere tenute presenti nel
le occorrenze , e nell' esame del giudizio di un altro
conto dello stesso o di un altro Amministratore.
30. Curer la esecuzione delle significatone, che
riguardano i conti dello Slato , e degli arresti generali
pronunziati su i medesimi.
31. I. IViuna copia, estratto, certificato o altro de
gli alti ed arresti della Gran Corte potr esser rilascia
to dai Razionali o dalla cancelleria o dall' Archivario,
senza la precedente vidimazione del ministero pubblico.
II. Il ministero pubblico, prima di contrassegna
re tali carte , le confronter col foglio di udienza, e coi
corrispondenti atti originali esistenti presso il Cancelliere.
III. La vidimazione del ministero pubblico non
prova che il suo intervento o la legalit dell' alto.
3a. I. Il Procurator generale trasmetter a' Mini
stri rispettivi , ne' primi giorni di ciascun mese , gli sta
ti de' conti pervenuti e discussi nel corso del mese pre
cedente.
IL Nel fine di ogni qualrimcslre rimetter al
Ministro assistente presso il Luogotenente generale, ripar
timene) delle finanze , lo stato delle significatone spedi
te contro gli Amministratori e Cassieri della rendita del
lo Stato , e dar conio al medesimo di ci che per la
esecuzione delle stesse sia stato praticalo.
III. Ilimetlcr di tempo in tempo al Ministro
stesso, ripariimcnlo dell' interno, le significatone che
saranno spedite contro gli Amministratori de' Comuni
maggiori o altri , per dare le convenienti disposizioni ,
acciocch fossero eseguile.
33. Il pubblico ministero ha diritto di chiamare a
se in qualunque tempo e stalo , tanto dalla Conservato
ria generale, quanto da qualsivoglia altra officina , lutti
i conti , le liquidazioni , i documenti e tulli gli atti re
lativi a qualsivoglia conto , per esaminarli e verificarne
la regolarit.
Approvato: Capodimonte il di 21 settembri 1818.
Firmalo FERDINANDO.

)( "3 )(
| li e Prorazionali sar falla una ritenuta su i loro averi.
5. I Razionali nel corso di detto anno settima in
dizione 18 18 e 1819 redigeranno una tariffa nella quale
Per la ripartizione del fondo di gratificazione
sar fissato il compenso dovuto a ciascun Razionale per
da farsi ai /{azionali.
la verifica e discussione de' conti , tanto arretrali che
Art. i. I conti son distinti in arretrati c correnti. correnti , da farsi negli al Ivi anni quattro , e la passe
ranno al regio Procurator generale , da cui sar tra
Sotto la rubrica di arretrati si debbono comprendere ;
1. i conti dell'antica amministrazione a tutto lo smessa al Ministero assistente presso il Luogotenente gcanno i5 indizione j8ii e 1812 che non sono stati si- nerale per 1' approvazione.
6. Stabilita che sar la tariffa , ciascun Razionata
uora giudicali ;
2. i conti della nuova amministrazione dall'anno dall'anno ottava indizione 1819 e 1820 ricever due
terze parti del compenso fissato per ogni conto, quando
prima indizione 1812 e i8i3 a tutto 1' anno quinta in
far costare di aver fatto la primordiale discussione de}
dizione 1816 e 1 8 1 7 inclusivamente.
Sotto la rubrica di correnti s' intendono i conti del medesimo, e gli sar stato restituito dal Consigliere com7
passato anno sesia indizione 1S17 e 1818, e gli altri che messario il rapporto , di cui si fatta parola nell' arti
colo 17 dell'altro regolamento di questa data. Ricever
si dovranno successivamente presentare.
2. Nel corrente anno settima indizione 18 1 8 e 1819 il saldo quando il conto sar giudicato definitivamente ,
S dovranno discutere e giudicare non solamente i conti ed avr redatto 1' arresto generale.
Approvato: Capodimonle il d 21 settembre 1818.
della passata sesta indizione 1817 e 1818, ma ancora i
Firmato FERDLNAiVDO.
conti dell' antica amministrazione tenuta a tutto I* anno
decimaquinta indizione 181 1 e 1812 e quelli dell'anno
I

prima indizione 1812 e i8i3.


Nell'anno ottava indizione 1819 e 1820 si dovran
( Num. 67. ) SIRACUSA 28 OTTOBRE 181 8.
no discutere e giudicare non solamente i conti dell' an
no settima indizione 1818 e 1819, ma ancora quelli
Per la spedizione de passaporti tanto per V interno ,
dell'anno seconda indizione j8i3 e i8i4, e cos succes
sivamente di anno in anno si dovr praticare , in modo
c/te per V estero.
che tutti i conti arretrati dovranno esser discussi e de
MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE GEXEIUXS
finitivamente giudicati nel corso di anni cinque che ver
ranno a finire culi' anno undicesima indizione 1822 e
Palermo 22 ottobre 1818.
j8a3, senza omettere l'esame ed il giudizio del rispetti
vo conto corrente.
Signore
Dall'anno duodecima indizione 1823 e 1824 in
Dal Signor Marchese Circello in data de' 10 di
poi , saranno in ogni anno esaminati e definitivamente
questo mese stalo partecipalo al Signor Duca di Guai-:
giudicati i conti dell' anno precedente (a).
3. Sulla considerazione ehe la commessa de' conti tieri il seguente sovrano rescritto. Eccellenza Ilo
sar fatta col principio di distribuire con eguaglianza il
c reso conto al Re delle comunicazioni fattemi da V. Ef
travaglio fra i Razionali , per quanto dalle circostanze t coi suoi fogli de' 24 di settembre prossimo passato , e
potr esser permesso , la gratificazione annua (6) di du
s. del 1 e 6 del corrente ( terzo ripartiuicnlo ) intar
li no alla spedizione de' passaporti.
cati 24.00, ossia once 800 nel corrente anno settima in
dizione 1818 e 1819 sar distribuita nel modo seguente,
li Per ovviare sul momento agi' inconvenienti risul
cio met in once 400 sar* destinala a compensare i ti tanti dal metodo, che trovasi presentemente cost in
travagli su i conti arretrali, da pagarsi terza parte alla 1 vigore , ha S. M. ordinato nel Consiglio del 5 del
presentata di tutt' i conti arretrali, che si dovranno esa II 1 corrente , che sino a nuova sua sovrana determina-?
minare nel detto anno settima indizione 18 j 8 e 181 9, zione i passaporti tanto per 1' interno di cotesti reali
a domini , quanto per 1' estero sieno rilasciati da V.
e le altre due terze parti a lavoro finito.
L' altra met sar pagata nel modo stesso per com
<c E. per la Citt e Provincia di Palermo , e che per
pensare i travagli su i conti correnti , cio terza parte
1. le altre Province sieno spediti ugualmente per 1' inr
terno e per 1' estero da' rispettivi Intendenti e Sob
alla presentala di tutti gli anzidetti conti, e le altre due
terze parli a lavoro finito. Ci non per tanto il Mini
a tintendeuti.
stero assistente presso il Luogotenente generale potr li
t Mi affretto di partecipare nel rcal nome a V. E.
berare a' Razionali qualche somma a conto delle terze
a questa sovrana risoluzione pel conveniente adempir
t mento, riserbandomi di farle conoscere in seguilo le
parti di gratificazione , a misura della diligenza che i
medesimi faranno conoscere colla verifica e discussione
<t definitive determinazioni di S. M. su tale oggetto. l
quindi lo partecipo a lei affinch per riguardo ai
de' conti arretrati c correnti, che avranno inesso in ista passaporti per 1' estero esegua quanto se le prescrive
to di rapporto.
dal Signor Duca di Gualtieri , e per li passaporti per
4- In caso d' inadempimento per parte de' RazionaK 1' interno dia puntuale esecuzione alla mia miuisle( ri<.'e de' 12 del' corrente (c).
il Segretario di Stato Ministro presso il Luogo(a) Con decreto del b4 gennaro 1822 fu aggiunta una
seconda Camera alla Gran Corte de" conti. Sullo
1 tenente generale Marchese Ferrehi.
aumento del perdonale della Gran Corte v. il
decreto del /j settembre i82g.
(b) Pel fondo di gratificazione reggasi il decreto del (c) V. la nota a pag. 88, e le ministeriali del 28 setr
5 aprila 18ig.
tembre e 12 ottobre 1818 pag. log.
UtOLilIKIO

)( "9 )(
NOVEMBRE

( N. 68. ) SIRACUSA i NOVEMBRE 1818.


MINISTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTENENTE GENERALE
3 ripartimento, 2 carico, numero 3tj2.
.gSel,
, , ...
Istruzioni sul mantenimento e sulla cura de bambini
proietti.
Soppressa la generale Deputazione de' proietti , e
trasfusi negl' Intendenti, per esecuzione del real rescrit
to de' 2) dell' andato giugno , tutti g' incarichi eh' erano dell' esercizio della medesima , S. A. R. il Luogo
tenente generale ha dato i seguenti ordini.
1. Perch g' Intendenti possano aTere la dovuta
conoscenza del sistema che si tenuto sin oggi su que
sto ramo , si rimettono ad ognun di essi tutte le slampe
delle leggi e de' regolamenti che ne formano il codice,
per conciliare 1' adempimento e rannodarli col metodo
dell' amministrazione civile gi introdotto e stabilito , e
proporre anche delle nuove provvidenze , ove insorga
dubbio o si riconosca esservi cosa di aggiungere , to
gliere o mutare ;
2. Intanto, sino a che non si effettua un nuovo pia
no d' amministrazione in questo ramo , in ogni Comune
prosegua ad esservi una particolare Deputazione, che in
vigili e prenda cura di questi esseri infelici (fl).
3. Sia la detta Deputazione provvisoriamente quel
la slessa, che attualmente esiste , surrogandosi solamen
te il Sindaco al Giuralo seniore, subito che cesseranno
i Giurati.
4- Erette in tal forma le Deputazioni locali si oc
cupino immediatamente al disimpegno di tutti quei do
veri che s interessante oggetto esige , e che le istruzio
ni della surriferita Deputazione generale loro addossano.
5. Eglino , secondo il nuovo sistema d'amministra
zione comunale , incontrando de' dubbi faranno prece
dere la discussione e la deliberazione del Decuriouato,
e si daranno o si provocheranno dall' Intendente le
opportune provvidenze secondo la legge.
G. I Comuni continuino ad essere obbligali sccon(a) Dal Governo con ministeriale del 27 ottobre i83i
fu partecipato il seguente sovrano rescritto.
Eccellenza Rassegnato il dubbio dal gi funziot nanlc Luogotenente generale proposto con officio
I degli 8 marzo ultimo a chi debba nei Comuni
4 di cotesti reali domini appartenere direttamente
c 1' amministrazione delle assegnazioni dei proietti ,
1 laddove vengono interamente fornite dai Comuni
t medesimi; nel Consiglio di Slato ordinario dei 17
t stante si S. M. degnata determinare , previo
c 1' avviso della Consulta di cotesti reali domini ,
1 che 1' amministrazione dei fondi comunali addetti
* al mantenimento dei proietti, costituendo parte in tegrale dell' amministrazione de' Comuni, alle au( toril comunali ed agi' Intendenti esclusivamente
C appartengasi, e senza che i Consigli degli ospizi
1 vi possano prendere ingerenza di sorta alcuna.
1 Nel real nome ec. Napoli 22 agosto i83i.
V. inoltre la ministeriale del 2$ g cimar0 iS3z.

1818

do i sistemi in vigore agli alimenti , ed alle altre spese


de' proietti (b). In quei Comuni, ove 1' obbligo di ali
mentare i proietti e riceverli degli ospedali , o di al
tre opere pie , si osservi per questi il metodo sinora tenulo , e quando vi sia cosa da proporre , g' Intendenti
domandino le provvidenze dal Ministero.
7. Nel fine di ogni semestre , se si tratta di D'
stretti che non sieno residenza d' Intendenti , i predet
ti Deputati facciano arrivare al rispettivo Sottintendente
le distinte relazioni dello slato della proiezione , secon
do le formole inserite nelle istruzioni da S. M. appro
vate in aprile 1817 , e comunicate in lutt' i Comuni
dalla soppressa Deputazione , accompagnando le dette re
lazioni colle fedi di quegli ufficiali , che, secondo il me
todo novello, han subentralo ai Detentori, e maestri Ntari municipali. Lo stesso pratichino verso 1' Intendente
le Deputazioni de' Comuni del Distretto , ove 1' Inten
dente risiede.
8. Ogni Sottintendente unendo alle dette relazioni
semestri, che gli perverranno, il rapporto che dovr ripe
tere dalla Depulazione locale del Comune di sua resi
denza , abbia cura di spedire all' Intendente della Valle
la relazione distrettuale.
g. Raccolte dagl' Intendenti le relazioni distrettuali,
corra a di loro peso la formazione degli stati provincia
li con le rispettive contingenze, a mente in tutto delle
suddette istruzioni , ed indi ne spediscano i duplicati in
forma legale a questo Ministero con quelle osservazioni
che riputeranno conducenti al buon ordine e governo di
questo stabilimento di piet , ed alla riunione in un
punto di tutti i risultati.
10. Sia speciale dovere degl' Intendenti badare, che
si apprestino con precipuit gli alimenti alle rispettive
nutrici , e sperimentando del ritardo , siccome il meno
mo deferimento risulta pregiudizievole alla conservazione
della vita di migliaia di bambini , cosi occorrano con li
pi forti ed efficaci provvedimenti (c).
(b) Neil' articolo 43 delle istruzioni approvate con
decreto del 10 novembre i8ig in riguardo alla
formazione degli stati discussi comunali, stala
classificala fra le spese straordinarie quella bi
sognevole per lo mantenimento de' proietti.
(c) Con ministeriale del f4 aprile i83o slato scrit
to agi' Intendenti quanto segue.
t S. E. il Ministro Segretario di Slato per gli afTari
t di Sicilia mi ha comunicato il seguente rcscritc to Eccellenza S. M. avendo saputo che la luni Cassieri comunali della Valle di Caltanissetc la in vece di soddisfare le balie in denaro danno
( loro generi, determinandone essi stessi i prezzi, e
t ci con danno delle balie, le quali non sempre han
t bisogno di quei generi e li vendono con perdi ta , ed in conseguenza percepiscono una somma
c minore di quella fissata dalle istruzioni ; ha ort dinato nel Consiglio ordinario di Slato del 1 i di
( questo mese tenuto in Capodimontc , che si ri
ti chiamassero in osservanza le disposizioni delle
t istruzioni , affinch g' infelici proietti non sen( tissero le conseguenze degli esposti inconvenienti.
f

,o )(
ir. Badino inoltre rigorosamente a far eseguire i
mensili congressi secondo resta stabilito , e nel pi ri
gido vigore osservato.
12. Si applichino particolarmente a vedere e rife
rire , se mai vi sieno o si possano stabilire ne' diversi
siti di loro dipendenza de' mezzi d' accogliere i proietti
giunti all' et eh' escono dagli alimenti (a) , per otte
nere una educazione religiosa e civile , e per apprestar
si loro un asilo in caso d' incapacit di travaglio (li).
13. Abbiano presenti le acchiuse lettere pervenute
qui alla direzione della Deputazione generale , dopo che
essa cessata , e dieno le provvidenze opportune.
Nel parteciparle io quindi , Signor Intendente , tut
to ci per 1' adempimento di sua parte , qui accluse le
respingo le stampe di cui si parlato al numero i per
farne P uso in esso indicato.
Palermo /2 ottobre 1S/8.
Il Marchese Feiiueri
Vuole anche la M. S. che il pagamento mensualc
<t delle balie si eseguisse alla presenza del Sinda co e del Parroco del luogo , chiamando costoro
responsabili , ed assoggettandoli alla pena di pa
le gar nuovamente in denaro , e senza dritto di ret petizione quelle mesate che si sapr di essere
state soddisfatte in generi.
a Nel real nome lo comunico a V. E. per 1' uso con
ti veniente. Napoli 16 marzo i836.
t Io lo comunico a lei di real ordine per 1' adempi
ti mento , curando eh' esattamente abbia luogo in
ti ogni mese la distribuzione nel modo prescritto ,
ti facendosene redigere un processo verbale che cu rer di esserle trasmesso , facendo uso delle sue
a facolt avverso quei Sindaci che trascurassero la
t trasmessione di siffatto verbale, e ne dar conto al
(t Governo. Principe di Campofbajco.
(a) A fin d' evitarsi i disordini avvenuti in Mazarno,
ove somministravansi gli alimenti agli esposti fi
no agli anni tre, fu ordinato con dispaccio dei 4
agosto tjSo di osservarsi in tutti i Comuni la re
gola gi in Palermo adottata di darsi gli stipen
di alle nutrici de' maschi fino alla loro et di an
ni cinque compiti, ed alle nutrici delle bastardel
le femmine fino agli anni sette compiti.
(b) Su questo proposito S. M. tenute presenti le pro
posizioni del Consiglio generale della Valle di Pa
lermo pel i83o con rescritto del s3 aprile iSJa
si compiacque dar fuori all' articolo j la seguen
te sovrana determinazione.
K Sul voto del Consiglio relativo alla reclusione , e
mantenimento dei proietti e delle proietle al fi( nir degli alimenti che loro si somministrano dai
K Comuni nella prima et , e sulle relative osserva
li zioni di Vostra Eccellenza ha la M. S. determi nato. i. Che sar permessa la erezione degli ok spizi da contenere i proietti c le proielle , delle
quali parola, in quelle Valli ehe ne hanno i
mezzi e che hanno manifestalo il desiderio ,
(E e laddove taluna di esse sar sfornita di mezzi
o di volont, in tal caso avr luogo la riunione
ft de' suoi proietti e delle sue proiette all'ospizio di
k altra Valle. 2. Che saranno caso per caso impar
t tile le sovrane risoluzioni , dopo che alla M. S.
c saranno stati da V. E. rassegnali i piani di ra
ti lizzo su tutte le opere di beneficenza delle ri-

RISTABILIMENTO
Della suprema Deputazione de' bambiniproietti.
Il triste spettacolo, che ha presentato la Sicilia nel
le lagrimevoli sciagure che per il corso di quattro anni
han sofferto gl'infelici proietti , i pubblici voti per la lo
ro conservazione , la voce stessa della natura , la quale
fremeva al grave eccidio che impunemente si couimclleva di questa classe miserabile dell' umanit , han fallo
conoscere quanto utile e quanto necessario era quello
Istituto , che provvidamente vegliava alla loro salvezza.
Penetrato il cuore della M. S. da mali s grandi si
degnalo di ripristinarne in tutte le sue funzioni la De
putazione generale, affinch meltessc un argine alle tante
disgrazie, e col pi vivo caritatevole zelo prendesse una
particolare tutela di questi abbandonati bambini , che
sono i veri figli dello Sialo. Quindi a convalidare le in*
cumbenze della Deputazione suddetta, con dispaccio dei
19 del passato settembre ha comunicalo alla medesima
le seguenti istruzioni, che formano il codice dell' istituto
della proiezione , e che sono il compendio di tutte quel
le leggi e di quei salutari stabilimenti , che sono stali
disposti sin dalla sua fondazione per il corso di mezzo
secolo. A richiamarne la pi esatta e severa osservanza,
la Deputazione generale si fa un dovere di pubblicarle,
affinch le Municipalit, gli Arcipreti, i Vicari curali ,
i Rettori degli spedali e le Deputazioni locali ne curi
no il pi sollecito e costante adempimento.
ISTRUZIONI
Per la conservazione, e pel buono ed esatto regola
mento de' bambini proietti.
Art. 1. In ogni Citt, Terra e Paese , qualunque
sia, vi debba essere la ruota col campanello , a cui sia
t spettive Valli. 3. Che i piani medesimi si mettano
alla conoscenza dei Consigli ed indi dei Vescovi,
t nelle di cui Diocesi trovatisi stabilite le opere auc zidelte, afln di munirli dei loro dettagliati pareri.
C 4- Che li ratizzi sieno formali con le seguenti rel gole: 1. che possano includersi nei delti piani
I de' ratizzi le rendite delle opere di beneficenza ,
1 il di cui destino sar reputalo di minore impor
ti tanza compfirativamente all' ospizio che si propo ne, 2. e che ad assicurarsi l'oggetto importantissimo
( del numero precedente , i piani di cui parola
( si formino, intesi gli amministratori, e gli esecuc lori testamentari delle opere suddette.
K In nome del Re, e d'ordine di S. A. R. comunico
(i ci a lei perch di accordo col Consiglio degli o<t spizi formi il progetto dell' orfanalroho , propo
li nendo que'mezzi che crederanno convenienti, coni
li preso 1' ordinato ratizzo sulle opere di beneficen
ti za, pel quale si dovranno sentire l'Ordinario, e
1 gli amministradori delle opere. Ella porter la
t maggioro celeril possibile nello adempimento di
k qucsli incarichi .
V. inoltre il decreto del 7 agosto /S34 sullo stabi
limento di (re reali ospizi di beneficenza in Sici
lia per lo mantenimento de' proietti , riserbato
avendo S. M. a miglior tempo la generalizzazio
ne di sij/alla benefica istituzione in tutti i Capo-'
Falli.

121 )(
attaccata una corda o laccio , eli' osca al di fuori nel H nei piccoli Paesi , e di tari olio nelle Citt ; e clic tale
la pubblica via , e che al di dentro corrisponda colla soldo si accresca por quei Comuni popolati , laddove lo
stesso si riconoscer esser tenue per la maggior quanti
casa della Ruolara.
t de' proietti : reslando sempre fermi quei salari , che
Questa ruota dev' essere capace di ricevere nn bam
bino nato di fresco , e deve slare situata in un luogo in alcuni si trovano stabiliti in maggior somma (d).
8. E obbligala la Ruo'ara a pernottare nella casa
non troppo pubblico. Inoltre deve stare aperta , e sen
za il menomo impedimento in qualunque tempo , e spe- medesima, ov' la ruola , non potendo essa fare inqui
sizione alcuna dell' esposto e de suoi genitori.
eialmeiite la notte.
2. La della ruota deve essere in un luogo benviE inoltro obbligala a tenervi un lume acceso in tut
tto al Parroco e a' Giurati () , e ai Rettori dello te le notti , dovendo la Municipalit corrispondere alla
spedale ( se 1' obbligo di alimentare i proietti e rice
medesima un' addizione di mesata per il lume suddetto;
e di tenere sempre pronte due fasciature e i pannoli
verli dello spedale ).
3. Dovr la detta ruota tenersi a spese dell' Uni
ni per avvolgervi al momento il proieito o la proietta ,
versit con dovervi invigilare i Giurati. Dovr tenersi in caso ehe fossero esposti ignudi. Le Deputazioni locali
anche da quelle Universit, le quali pretendono di esse
vogheranno , che dalle Municipalit o dai Rettori de
re obbligali a tenerla o qualche spedale o altro luogo gli spedali o pie opere , se a loro carico la proiezio
pio , ed allora cesser questa obbligazione alle Universi
ne , con effetlo si tengano sempre permanenti presso la
t , quando o per sentenza , o per accordo , o in ogni Ruolara \ pannolini e le fasciature sopraddette.
altro modo se ne assumer 1' incarico di tenerla o lo
9. E necessario che la Ruotare slia attenta , se i
bambini esposli , ancorch siano di un anno e mozzo,
spedale, o altra opera pia.
4-. I Giurati di quelle Citt o Terre , che hanno il abbiano ricevuto il battesimo ; locch avvertir col vede
dritto non contrastalo di mandare i proietti del suo pae
re se hanno o no polizza , in cui si dica che il pro
se ad ospedali o luoghi pii di altre Citt o Terre , do
ietto stato battezzato : anzi quando anche abbiano la
vranno , ci non ostante , tener sempre nelle loro Cit
della polizza , sempre dovr il proietto essere battezzalo
sotto condizione , eccettualo il caso per altro raro , in
t o Terre la ruota.
i). In considerazione per de' gravi disastri , che cui la polizza possa fare certezza morale del battesimo
soffrivano i teneri bambini nel trasporlo dal luogo natio conferito , in quanto possa sapersi cii la scrisse , e co
stui sia persona lale , che se le possa o debba prestar
agli ospedali o opere pie , stato ordinato che i bam
fede. Nei qual caso deve la Ruolara presentare il pro
bini rimangano, e sieno nudriti nel Paese ove nascono ;
con che gli spedali , e pie opere delle Citt , le quali ietto al Parroco , per risolversi da costui il conveniente.
La n 1' obbligo di mantenere gli esposti de'Casali e Paesi
10. Similmente va soggetta la Ruolara suddetta ad
adiacenti , debbano continuare a corrispondere le stesse esser visitata dai Deputati ecclesiastico e secolare , acci
Srestazionl a pr de' medesimi , rimettendo il denaro costoro facessero soddisfare la medesima alle proprie in
elle mesate delle nutrici o altro , a cui sono obbligali, combenze e doveri.
alle Deputazioni locali , le quali saranno lenule di dare
11. Nelle gravidanze illegittime appartiene al Par
subito avviso ai Rcltori , o Deputati di delti spedali o roco 1' assicurazione del parto futuro , osservando in ci
pie opere della proietta o proietto nato , del giorno del
quella prudenza e silenzio , clic richiedono la carit e
la proiezione alla ruota , del nome impostogli nel batte
1 importanza dell' alfare. Tulle le volte per , che la
simo , de' padrini, e della nutrice alla quale con
sicurezza del parto lo esige , devono prestarsi al mede
segnato ; ed eseguendone mcnsualmentc la rivista , deb
simo colla loro forza il Capitano ed 1 (fiziali di giusti
bano mandare loro il certificalo de' proietti ch'esistono, zia. Il Parroco deve in tal caso darne parte alla Depu
dovendo subito in riscontro i Deputali, o Rettori degli tazione suprema , per sorvegliare all' adempimento , po
spedali e luoghi pii mandare il corrispondente denaro , tendo la medesima far uso di quella facolt accordatale
come fu disposto ed ordinalo con real dispaccio de' 19 con real dispaccio de' 20 marzo 1S12 (e).
agosto 1812 (l>).
6. La Ruolara sar scelta da' Giurati del luogo , o (d) Lo stipendio per la Ricevili i e de proietti consi
dai Rcltori dell' opera pia , dovendo costoro godere del
derato fra le spese ordinarie de Comuni : nuin. /
dritto di eleggerla , semprech 1' opera o lo spedale
dell' articolo 44 delle istruzioni del /o novem
porti 1' obbligo di ricevere i proietti, e mantenerli (e).
bre iS/g.
7. L'esame per della Ruolara si appartiene al Par
(o) Questo dispaccio porta la data del 20 maggio 1S12,
roco del luogo, e pu egli rifiutarla, s impedita nel
ed essendo stalo diretto alla Dejmtazione genera
la pronunzia della formola del battesimo, e nella collazio
le de proietti fu concepulo ne' seguenti termini.
ne del detto battesimo, o se non sar di buoni costumi.
t Cotesla Deputazione ha esposto con sua rappresen
Il salario della medesima sar di diri sei al mese
ti la11za , che per evitarsi la morte de' bambini, che
< nascono da illecito commercio , e spesse volle da
(a) jf termini della ministeriale del 12 ottobre fStS
t persone civili , le quali per un pudore crudele
a ne procurano gli aborti , sia solita per mezzo dea' Giurati debite intendersi surrogalo il Sindaco.
(b) Fu onesto dispaccio dato fuori precisamente per
< gli Arcipreti, e qualche volta de' Magistrati log' inconvenienti sperimentatisi nello spedale gran
c cali , d' intimare a tali gravide o ai di costoro
de di Palermo.
parenti , di consegnare il parto .il tempo malu(c) Per 1' ai ticolo /4S del real decreto degli 11 ollo ro : e siccome noli' esecuzione delle suddette iubrt iSlj ogn impiegalo , agente e salarialo della
c lime si suole compilare un processioolo , cosi per
amministrazione del Comune nominato dal Corpo
1 non rimanere infamia alle connate donne , ha imdecurionule sulle proposizioni del Sindaco, e sot
plorata la facolt di far cancellare gli atti per tal
to l' approvazione dell' Intendente.
( causa compilati , dopo che sar consegnato il

X 12
12. Non si permette, anzi espressamente si proibi
sce la inquisizione degli occulti genitori, seguita la pro
iezione. Gii esposti in ninna maniera possono ril tarsi,
ancorch esteri , a riserba che senza farsi la menoma
indagine costasse apertamente de' loro legittimi genitori.
In questo caso debbono restituirsi a costoro , con obbli
garli alla rifazione della spesa ; ed intanto se ne esiga
spesso conto , onde cosi fossero impediti a gettarli al
trove , e non potessero in conto alcuno insidiare la vita
degli esposti loro figli- Conche tutto ci, che in questo
articolo si prescrive , si pratichi per via della legittima
autorit locale, e nelle forme legali. Beninteso, die
quando anche senza la menoma indagine costasse aper
tamente quali sono i genitori degli esposti , o siano este
ri o siano naturali del luogo , la restituzione suddetta
a' legittimi genitori , e V indirizzo alla legittima autori
t locale non si csegna , n s' intraprenda , senza l'in
telligenza , e la preventiva approvazione della suprema
Deputazione de' proietti (a).
13. Si proibisce bollarsi i bambini esposti , ma devesi apporre al di loro collo il piombo collo stemma della
Universit o spedale , in cui sono stali ricevuti, e ci
in guisa da non potersi togliere (b).
i4- Si diano ali i proietti , per la sola prima volta,
i pannolini e le fasciature necessarie, a tenore del biso
gno per una provisla , coli' intervento de' Deputati ec
clesiastico e secolare , proibendosi darsi in denaro o al
tro genere sotto le pene in Ili tic nelle circolari; in segui
to , e per la conservazione delle fasciature e pannolini
sopraddetti , e per 1' ulteriore provista di vestimenti, co
minciando dal primo mese , si somministrino alle natri
ci tari quattro per ogni mese a tenore del real dispac
cio de' 19 agosto 1812. Le Deputazioni locali veglieranno , se le nutrici impiegheranno la descritta mensualc
retribuzione all' oggetto suddetto,
13, Si prestino gli alimenti alle rispettive nutrici
mensualmenle , ed anticipali alla ragione di tari quin
dici al mese. In quelle Universit per , dove per anti
ca consuetudine la mesata degli alimenti maggiore di
tari quindici , deve costantemente e senza riforma pro-

parlo all' Arciprete. Or avendo io fatta presente


t al Re l'anzidetta rappresentanza, la Maest Sua si
e degnata di accordare alla suddetta Deputazione
ce la chiesta facolt., di ordinare la cancellazione
ic di quegli alti, che si trovassero ammanili , dopo
(t che i bambini che nascono da illecito commer
ce ci saranno consegnali all' Arciprete locale : e
t vuole la Maest Sua , che la stessa Deputazione
t faccia far ci palese in tutto il Regno per la pun
ii luale ed esalta esecuzione,
* Il che nel real nome ec,
1 Palazzo 20 Sloggio t8/2.
Il Prlncipb bi Cassaro.
(a) Ne' diritti e nelle attribuzioni della generale De
putazione de' proietti gi soppressa sono suben
trati gl' Intendenti: rescritto del 2.3 giugno 1818
e ministeriale del 12 ottobre dello slesso anno.
(b) Questa precauzione fa ordinata eo?i dispaccio del
1 luglio 177 i- Il piombo in cui va impresso il
suggello del Comune debb' esser apposto alle due
estremit d' una funicella situata al collo de ba
stardella in modo da non poterselo torre.

seguire col medesimo aumento (e). Questi alimenti de


vono somministrarsi pei maschi sino agli anni cinque, e
per le femine sino agli anni selt.c da' Giurali o dai
Covernadori delle pie opere, scniprcch costoro vanno
in obbligo di alimentare tali proietti (d).
16, Gli anzidetti alimenti devono darsi in denari, e
non in generi , a proprie mani delle rispettive nutrici (e).
Non stanno soggetti a sequestro alcuno , n per li me
desimi pu pretendersi riconoscenza o gratificazione al
enila ; ma devono interamente , e senza la menoma di
minuzione conseguirli le nutrici anzidette (,/),
(e) Con dispaccio del 10 aprile j-jG crasi disposto
che lo stipendio delle nutrici non potrebbe esser
minore di lari dieci al ?nese. Leggasi frattanto
la seguente ministeriale del 22 agosto i83t diret
ta agi' Intendenti,
t Le vedale del maggior risparmio tanlo raccomanda
ti te , ha mosso vari Decurionali a portare la loro
c attenzione sulle spese stabilite pel mantenimento
( dei proietti , le quali riconosciute soverchie pelle
c attuali circostanze sono siale gi a loro proposta
c in pi Comuni ridotte a tari quindici per ciascun
( bambino,
t E piacendo a S. A. R. che la slessa misura si a1 dotti generalmente, si degnala nel Consiglio dei
1 16 andante ordinare, che s-' invitino gl'Intendcuf fi a disporre, che in tutti i Comuni, eccetto Paf lermo , Messina e Catania, la spesa pel manlcnif mento di un proietto possa ridursi alla suddetta
t somma di tari quindici al mese.
Al che segu 'juest' altra ministeriale.
Palermo 3o agosto i832.
t Per le Innovazioni fatte alle antiche istruzioni dei
1 proietti, riduecndosi l'assegnamento di tari ig
( mensili a lari quindici, essendo nato dubbio , se
f in questa somma s' intendesse compresa la spesa
f de' pannolini; io con la presente dichiaro il conc trario, mentre ogni proietto che si espone in un
c Comune dovr una volta soltanto esser fornito
C de* pannolini, il cui importo non iscemer la prec stazione di tari quindici destinata al suo nutr-t mento,
f II che comunico a lei per servirle di norma.
Pel Consigliere Ministro Segretario di Stato im1 peditoIl Direttore Ministro Segretario di Stato.
, S DvCA, SMMAIITINO,
(d) E ci analogamente al dispaccio del 4 agosto tjfio.
(e) V. la ministeriale del 14 aprile i836 riportata
nella nota c' pag. ng.(f ) Per tenersi sempre in corrente dai Comuni le nu
trici dei proietti il Governo a >4 maggio t833"
s compiacque scrivere agi' Intendenti tocche se
gue. Il gran numero de' ricorsi, che tutto di si
e fanno al Governo dalle nutrici de' proietti avver
te so i Sindaci e Cassieri comunali , han fermato
r parecchie volle la mia attenzione sulla natura
delle loro doglianze, ed ho con dispiacere rilevat tof come alcune di esse sien pagale con ritardo
C non solo di mesi , ma di pi anni consecutivi ,
t non ottenendo al fine la loro mercede , che die
te tro ordini precisi del Governo dati paratamente
t per ognuna di esse , e qualche volla ancora con
grave scandalo dopo reiterate analoghe prcscrit zioni.

tj. Le nutrici, ed i loro allievi devono spesso vi


sitarsi dalla locale Deputazione. L' eguale dovere ha j arimente la Ruotara. Eseguiranno ci improvvisamente; e
qualora osserveranno trascuraggine nella nudricc , tolga
no a costei il proietto o proiella , che sia, dandolo
olle dovute precauzioni ad altra nudrice , non la
sciando di far sottoporre queste nudrici al condegno ca
stigo per ria della legittima autorit locale.
18. Occorrendo de1 parli legittimi e gemelli , e co
stando della povert de' loro genitori, con fede del pro
prio Parroco , debba il Magistrato municipale prontamen
te apprestare gli alimcnli ad un solo sino alla morie di
imo di essi , ed agli anni due. Se per il Magistrato
municipale ricuser di ci eseguire , o di eseguirlo pron
tamente , si ricorra alla Deputazione generale de' pro
ietti , la quale si dar lutlo lo zelo di ottenere , per le
Tie regolari , gli ordini corrispondenti per 1' adempi
mento.
19. Siccome per i riferiti proietti non provvengono
d' ordinario , che da gravidanze illegittime , perci dal
Governo sin dal lySi , dal He sin dal ijiia , e nuo
vamente dal Governo istesso con circolare de' 29 mag
gio 17C1 stato rigorosamente proibito di rintracciarsi
gli occulti genitori de' suddetti bambini , e quando an
che sian noti , pure stato proibito il vietare alle le
gittime madri di esporre i loro figliuoli , o il restituir
si alle medesime , dopoch gli avranno esposti . ed ob
bligarle a forza nudrirseli , se esse non sono pubbliche
meretrici ; anzi le slesse meretrici nemmeno possono co
stringersi a nudrirsi i figliuoli a loro costo , se non si
sa con certezza ( senza per farsi la menoma indagiC I Signori Intendenti non ignorano come gli slabili menti de' proietti tanto necessari in ogni paese
per assicurare la vita e lo stato ad un numero
t d'infelici, che nulla per fatto loro bau conlribui to alla propria sventura , vengano assolutamente
a mancare quando le nutrici , cui sono quei rat gazzi affidali , e verso i quali con assai filantropia
adempiono gli uffici di madri, sono trattate iu un
e modo cos irregolare, qual si quello che si pra tica in vari Comuni. E conseguenza immediata
di cos mal procedere s , che alcune di esse
gli abbandonano affatto, ed altre misurano le cu1 re , che gli prestano , dal modo ond' esse stesse
vengono riguardate.
f Ad impedire quindi le tristissime conseguenze , che
( ad entrambi questi casi tengono dietro , io credo
esser soddisfacente per ora dirigermi agi' Inten denti, loro commettendo di ordinare a tulli i Sin daci della rispettiva Valle <fi pagar subito quelle
* nutrici, che non sono siale ancor soddisfati', e di
k curare che pi al Governo non pervengano
simili reclami , onde non esser astretto a prent der quell' energiche misure , che si convengano
0. alla importanza della cosa, ed alla renitenza con
cui alcuni Sindaci si attentano di controveuire
agli ordini suoi.
* Ella quindi Signor Intendente far opera che i Sinf daci lutti (Idia sua Valle sieno al pi presto in tesi del contenuto di questa circolare.
et Pel Consigliere di Slato Ministro Segretario di
Slato // Direttore Miniatro Segretario di
e Stalo. Dica Sammartia-o.

5 )(
ne ), che i bambini esposti sono figli loro ; intesa sem
pre la Deputazione , come al 12.
20. Si permette lasciarsi alle madri legittime i figli
illegittimi , quantevolle li richiedono , ma ci senza pa
ga alcuna, per non allettare le madri suddette al mere
tricio, previe le dovute cautele, dovendone i locali Depu
tati prendere spesso conto della loro esistenza.
21. Aon pu darsi sorla alcuna di alimenti a' figli
legittimi anco di parenti poveri (a) ; costando per, sen
za esserne fatta alcuna ricerca , della legittimit degli
esposti , devono questi restituirsi a' loro genitori , ob
bligandosi a rifare la spesa fatlasi pel proietto o pro
ietta , nei modi legali. I Giurati e Deputali locali ne
prenderanno conto di tempo in tempo , come sopra, on
de non perisea , o fosse altrove gettato V esposto, e ne
risponderanno nomine proprio al Governo. In confor
mila per dell' articolo 12 la restituzione anzidetta non
possa eseguirsi senza 1' iulejligenza c 1' approvazione
della Deputazione generale.
22. Li detti alimenti si diano anche ai bambini porlati da estraneo paese ed esposti nella ruota , o pre
sentati a' Rettori o Governadori degli spedali locali o
opere pie , semprech per disposizione de' fondatori di
silfalli spedali o opere pie non possa rifiutarsi venni pro
ietto; come anche le delle opere pie sono obbligate a
contribuire gli alimenti mensuali , quantevolle il Tribu
nale per ragionevoli motivi stimer conveniente stabilir
ai) Tranne il caso d'esser orfani e senza mezzi , a
riguardo de' (piali leggasi la seguente ministeriale
del 28 settembre )83o.
c Era le altre provvidenze dirette a sollievo degl' ili
ce felici il Governo a proposizione de' Dccurionati
usava quella di permettere , che qualche fanciulf lo orfano e deserto, cui i genitori per qualche
difetto 0 mancanza assoluta di mezzi non polessc( ro dare alimenti, si facesse, comech non proiet
ti lo , alimentare dal Connine sino a certa et. Al< lontanandosi per i Dccurionati dalle vere ragio1 ni che devono consigliare simili proposte , gli ec sciupi si sono resi frequenti , che per non gra( varsi i Comuni di spese soverchie , ed acciocch
non manchi pure lo scopo di quest' atto di benef iicenza estendendolo troppo colla genorosil, con
ti vicn mettersi un freno con regole pi severe,
i E quindi nel Consiglio del 21 agosto mi son de
ll terminalo di chiamare l'attenzione dcglTiilenden ti in questo abuso, perch veglino, che allora lo
r deliberazioni decurionali per lo mantenimento di
c qualche fanciullo abbiano luogo quando coster,
che senza un tale soccorso o per mancanza di
f genitori o di asilo possa perire. A questo effetto
c baderanno che le deliberazioni suddette contengat no un ragguaglio delle circostanze delle famiglie,
le quali debbono essere certificate da' Parrochi.
t Ove il bisogno lo esiga, e si scorga che 1' inteut zione de' Decurionali sia parziale , prenderanno
t col loro potere le pi accurate informazioni per
* accertarsi della verit, ed indi inteso il Consiglio
(c d' Intendenza ricorreranno alle risoluzioni del Go verno. Di che la prevengo per l'uso di risulta,
a prescrivendole d' inserire nel giornale d' Inten? denza questa mia disposizione.
1 Pel Consigliere Ministro Segretario di Stato Luoi guleiiente generale Duci SjlMM.irti.no.

)( "4 >(
disegnalo , e la casa di essa con le sue vicirianze , la
ne a loro carico 1* apprestamento , o regolarlo a secon
paga fattale mensualmente degli alimenti, ed in ultimo it
da delle circostanze ; con ordinarsi per tale prestazio
ne di alimenti a carico de' suddetti spedali o opere pie giorno della esclusione o morte di ciascun proietto.
29. Devono inoltre notarsi nel registro del Maestro
dal Tribunale della Gran Corte , canna cognita. INei
luoghi per , ove mancano spedali c le dctle opere pie, Notaro, ove dee esser registrata la prammatica del parto
cesareo, ed il bando corrispondente del Protomedico, ed
devono questi venire alimentati a spese pubbliche, e por
il circolare dell' Avvocato fiscale , i congressi tenuti , e
tarne il peso ([nelle Universit , ove sono siali esposti.
le istruzioni e forinole delle relazioni semestri che de
23. ha paga di delli alimenti si faccia alla presen
za della Ruotara nel pubblico mensuale congresso gene
vono fare i Giurali , e per ultimo tutti i circolari che
ralmente a tulle le nutrici , per via di mandalo, doven
verranno.
do le nudrici snddeite venire .ncll' aula del rispettivo
30. Compilo il tempo prescritto pei suddetti alimen
ti, cio per li maschi sino agli anni cinque , e per le
Magistrato cogli allievi in braccio. Il mandato deve es
sere firmalo dal Giurato seniore e dal Detentore (a), fciniue sino agli anni sette di loro et, devono i maschi
controsegnandosi dal Parroco e dal Deputalo secolare. col mezzo c cooperazione de' Giurali essere aiutati ed
Ogni INudricc deve conseguire a mani proprie , in impiegati in qualche mestiere , per poter cos acquistare
tal congresso , la mesata in denaro , e non in generi , qualche arte conducente al di loro mantenimento , po
tendo li medesimi eziandio contrattarsi presso qualche
senza la menoma deduzione , sotto qualunque siasi pre
testo (). Di questo mensuale congresso deve farne fede artigiano o uomo di campagna , sino a un certo deter
il Maestro Notaro , e darne conto alla suprema Depu
minato tempo , e sotto quelle condizioni e patti, che sa
tazione nella relazione semestrale.
ranno riputali vantaggiosi tanto ad essi proietti , quanto
24- In questo congresso devono intervenire li due alle Universit ; avendo a questo riguardo la M. S. di
Deputati ecclesiastico cio , e secolare , il Giurato se
spensato, per essi soli , da pi tempo a qualunque altro
niore, il Detentorc, il Maestro Notaro e la Ruotara (c). ordine precedentemente emanalo siili' assunto.
25. Il luogo di questo congresso deve essere quello
31. Quando le femmine avranno compito il setten
slesso , ove sogliono tenersi i congressi pubblici , o al
nio, i Magistrali municipali e le Deputazioni locali lo
trove giusta il costume , ed a tenore della osservanza manifestino alla Deputazione suprema, affinch da questa
locale.
si presentino a' Vescovi delle rispettive Diocesi per pren
2C. Ci sar nel giorno detcrminato , Consuelo e derne essi cura; li Vescovi suddetli devono provvedere al
stabilito , scnzacb possa scusarsene alcuno , se non per nutrimento non solo , che alla onesta situazione di que
legittima causa.
ste proielte settenarie. A tale oggetto accord la M. S.
Nel qual caso , per non essere differiti li mensuali la commutazione delle pie volont , dove non si tratti r
alimenti , il congresso si tenga dagli altri. ISiuno pos
che di sovvenzioni a poveri in genere, o di legati di do
sa negarsi a sottoscrivere i mandati ; e nel caso clic ab
te accordate a persone incerte d' incerto genere , restan
bia qualche ragione da opporre , debba a tenore delle do in essi legati compresi anco quelli amministrati dai
lettere circolari firmare il mandato, e manifestare le sue regolari (d). Prescrive in oltre la M. S. che tanto degli
difficolt alla suprema Deputazione per gli opportuni
ripari.
(d) Tal ordine sovrano contenuto nel seguente reaf
27. Il Deputalo secolare dev' esser eletto da S. M.
dispaccio.
a nomina del Consiglio civico , ed a proposta della De
<t FEUDOAJfDTIS ec.
putazione generale dei proietti , e deve scegliersi dalla
t IH. sp. ac mag. Scnatibus et .Turali* ec.
classe delle persone , che concorrono primieramente alle
t Di real ordine stato disposto quanto segue Da
cariche civiche. In di lui vece non pu eleggersi altro
t quanto ha riferito la Giurila de' Presidenti e Con
ecclesiastico , n pu darglisi salario alcuno ; ma ogni
f sultore con rimostranza de' 3i dello scorso mesevolta occorrer, si daranno olire il libro, di cui si parla
t sulle istanze del Procuratore della Mensa arcive-
qui sotto, le penne e la caria abbisogncvoli.
t scovile di Palermo per assegnarsi ad essa i lega28. A costui e al Deputato ecclesiaslico , ed al De
t ti di genere incerlo , onde destinarne i frutti al
tentore dell' Universit ( se questa che paga gli ali
c mantenimento c collocazione delle proielte settementi, o in vece sua al Rettore, o al Procuratore dello
c naric della Diocesi , il Re essendo rimasto inforspedale e luogo pip , se si pagano da questi ) si diano
c malo , che nella Terra di Ciminna appartenente
da' Giurati tre libri distinti , ne' quali dovr notarsi il
k alla Diocesi di Palermo con effetto vi sieno dei
giorno della proiezione di ciascun proietto , coi segni
< legali disposti da vari pii testatori a pr di quei
che forse vi si troveranno : inoltre la nutrice a sui fu
I poveri in genere , e che tali legali destinar si
e debbano a tenore dei sovrani stabilimenti in sov(a) Oggi dal Sindaco e dal Cancelliere comunale.
<t venzione delle proietle settenarie -r ha risoluto che
(b) V. la nota c pag. ng.
1 i legali stessi siano aggregati alla Mensa suddet(c) Le Commessioni amministrative comunali in vigor
f ta all' oggetto di alimentarne precipuamente ler
delle istruzioni del 20 maggio 1S20 deon eser
t proietle settenarie di dello paese , e dar loro sicitare la lor vigilanza sopra gli espositi, e quin
t luazione , e dove avanzasse qualche somma destidi assistere alla distribuzione delle rate mentitali
naia in favor delle proielte di altri paesi della
alle nutrici, in aggiunta agli Arcipreti , Sindaci
t Diocesi , ne' quali mancassero , e fossero insufiiec; ma riguardo all' amministrazione de'Joridi ad
cienli i rispettivi legati di genere incerto. E vuodetti al mantenimento degli anzidetti esseri infe
le S. M. che la slessa condizione prescritta per
lici , non possono l' enunciate Commessioni pren
( gli riferiti legali di Ciminna si estenda anco a sidervi ingerenza di sorta alcuna: rescritto del 24
mili legati assegnali ad altre Diocesi. Quindi la
( rcal segreteria, di Stato, ecclesiastico , ed
agosto tS2l e ministeriale del s2 gennaro tSS.

)( ias
un , qtianlo dello altre il Governo prenda specialissima giusta il real dispaccio de' 12 aprile 17^5 una dettaglia
cura , e che vegli specialmente sull' educazione fsica e ta relazione , a tenor della formola che sar circolar
morale d'entrambi. Faccia introdurre ne' luoghi di loro mente comunicata tanto a' Parrochi quanto a' Giurati,
dirigendo alla posta la delta relazione col sopracarla a
soggiorno le arti e mestieri , ove farsi occupare non so
S. R. M. per via della pia Deputazione dei proietti.
lo i maschi ma ancora le Temine , e che i Parrochi pi
Mancando di ci eseguire, s'intendano incorsi nella pe
d' ogni altro curassero, che fossero istruiti nei rudimen
na di once venti per ognuno de' Giurali voluta da' cir
ti della fede e della religione.
3-2. Dell' anzidetto avendone dato costanti riprove colari.
35. La suddetta relazione per per lo Spedale gran
taluni dei Vescovi merc il di loro zelo , ad esempio di
de di Palermo si far arrivare alla Deputazione anzidet
essi, desidera la M. S. che vengano promosse le arti sud
dette e mestieri in tutti i Conservatori , Ritiri di donne ta pei* mano del Senato.
3(5. Li Giurali d' ogni luogo devono accompagnare
ed Orfanalrof , e negli stessi racchiuse le proietto sette
narie, ed ivi mantenute. A tal uopo non solo lo zelo dei alla suddetta relazione una fede del Detentore della Uni
Vescovi, che de' procuratori delle rispettive Citt e Terre versit, della quale n' trascritta la forinola nel circo
si eccit tempo fa dalla M. S. con aver ordinato che lare dell'articolo 34, in cui dia conto esso Detentorc del
numero de' proietti rinvenuti nella ruota nel passato se
le proiette del luogo , ove sono per avventura questi le
gali di maritaggio a bussolo o d elemosina in pr dei mestre, descrivendo il nome di quelli che si alimentano,
poveri in genere, debbano preferirsi a tutte le altre (a). e da quale nudrice, de' morti o degli esclusi gi dagli
33. Le proiette d' et opportuna, dandosi a marito, alimenti, per aver compila 1' et rispettiva, come si dis
sicno franche di snese pel contratto matrimoniale , e per se di sopra , e che perci sono stali o noi sono ancora
impiegati o dalla Universit , o dal Vescovo.
gli proclami e tuli altro a ci appartenente (b).
Finalmente debbano li detti Giurali rimettere una
34- Nel fine d' ogni semestre o nel principio del
seguente , devono i rev. Parrochi ed i Giurati fare alla fede giurata del Maestro Notare*, in cui si attesti di es
generale Deputazione de' proietti arrivare a Palermo , sersi tenuti nello scorso semestre i congressi mensuali ,
de' quali si parlato sopra. Dove mancano tali forinole
si domandino alla Deputazione, da cui saranno trasmesse.
di sovrano comando partecipa ci a V. S. affili
le che con ordini circolari lo faccia sapere ai SinOgni volta che i Parrochi, Curati, Vicari, Giurati,
daci di tulle le Universit del Regno per curar- Deputali , Maestri Nolari o altri scriveranno alla Depu
c ne 1' adempimento. Palazzo i3 aprile 1806 tazione , debbano osservare la direzione descritta all' ar
c Orazio Antonio Cappelli Al Tribunale del real ticolo 34.
37. Inoltre sialo ripntato giusto, che tanto i Par
i Patrimonio Sovra del quale providirno Parochi quanto i Giurati nelle anzidette relazioni semestri
c notuii die 3o aprilis 1806 Praesentelur, re
fi gistretur , et fiant litcrae circulares ad mentem facciano parola in ogni semestre di quei, che in esso son
< CAiroyrap/ii Delle sovrainserte sovrane deli- nati, merc l'operazione detta del parto cesareo, di cui
sopra si fece parola; per qnale interessantissimo articolo,
( berazioni ce.
e sull' obbligo di doversi da chi e come fare , non solo
a Val. Panormi die decimaqtiinta mail iSoff.
per tutte le morte illegittimamente gravide, ma pure per
e Cardillo R. C. P. Ferreri R. C. F. P.
tutte le morte gravide per lecito commercio, vi sono una
l Torninosi Conserv. Corvino 31. R. Draparlicolar sanzione del Re Carlo III del 17491 un circo
c gonetti F. P. Franciscus Radumi pr
lare dell' Avvocato fiscale della Gran Corte dei 23 set
t Mag. Not.
tembre dell' anno stesso , come pure un bando del Pro
(a) V. la nota b pag. f20.
tomedico del Regno de' 25 settembre del 175C, un cir
Per la tutela degli esposti e de minori ammessi ne
colare della Gran Corte criminale de' 22 giugno del 1701,
gli ospizi, veggasi il decreto del j aprile 1828.
(b) Con ministeriale del 20 dicembre 182J diretta ai e finalmente le lettere circolari del Protomedico suddetto
a tulli i suoi sostituti nelle Citt e Terre del Regno per
Procuratori del Re presso i Tribunali citili fu
la tassa della paga del detto parto cesareo sotto li 3o>
ordinato quanto segue.
settembre 1761 (c).
e Palermo 20 dicembre 182K.
t A togliere le difficolt incontrate sull'articolo 33 del
c regolamento de' 3o aprile 1817 , che accorda la (c) Le anzidette lettere circolari si esprimono cosi.
franchigia delle spese pei matrimoni delle proiet( Spettabile signore osser.mo.
te , e per facilitare all' oggetto questa classe. di
e Perch non di raro vi suol' essere controversia cirt infelici, uniformandomi all' avviso del Procurator
<t ca la quantit della paga , che debba darsi al
l generale presso la G. C. de' conti interpellato
t chirurgo per lo parto cesareo fatto ad ima grac sul proposito; ho io risoluto di dichiarare , che
vida defunta , e considerando io che la suddetta
c il mentovato articolo 33 del suddetto regolamento
f operazione facile per se stessa e volgala , e che
r comprenda ogni spesa relativa ai matrimoni delle
c quando la paga fosse un poco alta , non pochi
. proiette, e per conseguenza ancora i dritti di co
c si ritrarrebbero dal chiamare i chirurghi con irti pia di contratto, d' archivio della Camera nola( radarabile danno della vita temporale ed eterna
( riale, registro, e ruoli d' istruzione,
de poveri bambini. E considerando ancora che
Locch partecipo a lei per sua intelligenza, ed uso
( tuli' i bamboliui suddetti , dell' interesse de' qua( li si tratta , son poverissimi e miserabilissimi in
che convenga.
quello slato , bench per altro avessero ricchi i
t II Ministro Segretario di Stalo luogotenente ge
c paren li ; ho giudicato che la tassa dell' opcrali nerale. Aiarcjiese delle Favaiie.
zione cesarea dev' essere temperala , in maniera
Quanto alla legittima successione degli esposti , r.
la legge del zg dicembre /8a8.
ti, che il chirurgo abbia 1' allettamento di onesta

Si ordina dippi a' rcv. Parroelii , ed ai Giurati ,


clic nella relazione semestre debba farsi parola de' bam
bini nati colla sincope , detta Asfissia , e perci senza
moto , senza polso o respirazione (a), Perlocch stalo
loro comunicato un foglio in istampa del chiarissimo
Monsignor Canciamila autore , fondatore e Deputalo di
quest' opera , dove si pai-la dei segni per conoscere lo
( mercede , ma non sia questa tanto rigorosa , che
dilliculli un all'are di lauta conseguenza alla Chic sa, e alia Repubblica. Prevengo adunque V. S.
c Spett. che , in caso di tassa per parlo cesareo
c fatto ad una defunta, faccia pagare al chirurgo
<i per ragione di taglio lari dodici: che se in uian canza del chirurgo facesse 1' operazione un fisi co , gli far dare la stessa paga ; se per la fat cesse un barbiero o una mammana , far darc gli tari sei. Ma perch alle volte oltre del taglio
t entra il riguardo della fatica straordinaria, quan do il chirurgo facesse assistenza: s' egli 1' avr
K fatta dalla mattina lino alla sera , o dalla sera
tt fino alla manina , se gli diano altri lari dodici ;
e se fu chiamato dopo la mezza notte, altri lari
sei ; se fu chiamato di sera prima della mezza
notte o di giorno ad ora incongrua tra mezzo
e di c vespro , gli toccheranno altri lari tre. Lo
o stesso pratieberassi col fisico , e ( proporliot ne servala come sopra ) col barbiero ancora o
K mammana. IS egli altri casi resteranno coutenti
della paga che si dona per taglio.
t, Che se per la impossibilit del parto , donde suol
t provvenire la morte della madre e feto, si doves
ti se , per liberarla dalla morte , fare la celebre ot perazione del parto cesareo ad una donna viva ,
<; secondo prescrive 1' arte , e come si dice nello
a editto perpetuo in vim pragmalicae ; in tal caso
a la paga del chirurgo per ragione di taglio sar
o once due , oltre le ragioni di risite , che gli tocc Gheranno per la cura. Quando poi la gravida , e
il suo marito fossero veramente poveri ; allora
tanto i chirurgi , quanto gli altri sopraddetti in
virt dell' obbligazione innata della carit , ed
anche il giuramento di servire gratis i poveri si
a terranno soddisfattissimi della sovraua mercede ,
e che Iddio ha preparata nel Cielo alla vera carit,
e Ed offerendomi sempre prontissimo ad ogni suo
<t servigio , costantemente mi dico.
e Di V. 3. speltaPalermo li 3o di settembre tjff/
Aff. sere.Onofrio Melazzo Protomedico del Regno.
E utile aggiugnersi che con ministeriale del 12 no
vembre 182J fu prescritto doversi da' medici e dalle
levatrici dar avviso ai Giudici di circondario dei
parli cesarei occorrenti; e che con altra ministeria
le del g agosto i83o si dispone doversi fare da' Co
muni le spese necessarie per la esecuzione de' tagli
per parli cesarei , essendo povere le parli inte
ressate.
(a) Quanto agli asfittici si facilitato il mezzo d' istru
zione per mezzo d' un apposito catechismo ; ed al
l' uopo si immaginata e formata dal professore
Signor Gioacchino Jlomeo la cos della cassa di sal
vezza contenente tutti gli strumenti necessari per
darsi soccorso prontamente agli asfissiaci ed agli
annegali.
V. su tal proposilo la ministeriale del i5ani ile iS3J.

16 )(
.
.
stato . e de' rimedi onde richiamarsi (qualora lo gotio
in istato ) all' uso della vita i bambini nati con essa.
Analoghe alle stesse islruzioni son quclb? date dal Dot
tor D. Gaetano Merulla per l'amministrazione del batte
simo pubblicale per disposizione della suprema Deputa
zione de' proietti nel 179(5.
38. Nelle dette relazioni dee farsi menzione dei
mostri nati tali , ai quali , o leggitlinii o no , si do
vuto da' Parrochi apprestare o no il battesimo , giu
sta la dottrina ed i sentimenti dei pi bravi teologi.
3y. Tanto da' rev. Parrochi, quanto da' Giurati , si
anche dal Detentore e dal Maestro INotaro nelle sud
dette loro fedi dee aversi ragione dell'innesto del vaiuol
vaccino fattosi in quel semestre , a tenore degli ordini
pi volte comunicati dalla M. S. per via del Tribunale
d' ajlora del real patrimonio a tutte le Universit del
Regno.
4-0. Finalmente dalli medesimi rev. Parrochi o Giu
rali deesi dar conto nelle rispettive relazioni semestri dei
proietti , tanlo maschi quanto femine , esclusi come si
dello sopra dagli alimenti , ed o impiegate o non anco
ra , e perci esistenti tuttora sotto la cura de' Vescovi ;
o se maschi se sono stati gi contrattati o no; di ambidue, dei quali devono tanlo i Giurati coi loro rispettivi
Detentori e Maestri Sotari , quanto i Parrochi , merc
una fede peculiare comunicata gi loro dalla Deputazio
ne dei proietti , far parola nel line dalla loro rispettiva
relazione , fintantoch non saranno arrivali e gli uni e
le altre agli anni i'd della loro et. I reverendi Parro
chi poi oltre alle consuete relazioni , che riguardano i
proietti, devono in adempimento del real dispaccio de'i^
marzo 1812 nella relazione stessa in carta distinta se
gnare in numero collettivo tulli i matrimoni di quel se
mestre; inoltre tutti i nati legittimi, distinguendo in una
nota i maschi , in altra le femine ; come anche i morti
legittimi del semestre stesso anche in numero collettivo ,
coli' uguale distinzione in note separate dei maschi , e
delle femine , come espresso nella formola accennala
all' articolo 3
4i. Jjocch puntualmente s' inculca all'oggetto,
che possa indi di tutti gli anzidetti punti, ed articoli col
dippi , che vi ha la Deputazione suprema farne ogni
anno ampia, e distinta relazione al Re a tenore del real
ordine de' 12 dicembre 1757.

I. A togliere qualunque pretesto sulf osservanza


di quanto la M. S. con particolare clemenza si de
gnala di prescrivere nelle istruzioni sopraddette, la Depu
tazione suprema si fa un dovere di far riflettere , che
essendo la ruota il primo asilo di sicurezza ai bambini
proietti, deve anche essere il primo oggetto della cura
delle Deputazioni locali. Quindi in caso , che non sia
piantata a tenore dei reali stabilimenti del 1701 177^
1783 i7<p, dovranno subito avvertirne la Deputazione
generale per le necessarie provvidenze; n dovranno per
mettere giammai, che la ruota suddetta possa essere tra
sportata in altro luogo senza l" intelligenza ed approva
zione della medesima , la quale deve esaminare i conve
nienti motivi, e riconoscere l'opportunit del luogo, ove
si vorr trasferire.
II. L' esame ed approvazione della Ruotara, dove
vi sono pi Parrochi, deve farsi da colui, nel di cui re
cinto esiste la ruota , a tenore delle lettere circolari de

)( 7 )(
gli anni 1733 17SS e 179. Sar egli il Deputalo nato le stesse donne maritale , ancorch gravide per legitti
mo commercio , procurino di abortire , e che a tal de
dei proietli , che con parlicolarit veglier alla loro cu
litto sovente vi concorrano le mammane , i medici e gli
stodia , se un'antica consuetudine, o antecedenti decisio
aromatari , sar un preciso ed immediato dovere dei Par
ni dei Tribunali non avranno accordato ad altri una ta
rochi mettere il futuro parlo in custodia per non espor
le prerogativa.
La curatrice della ruota deve essere una femina lo a cosi micidiali allentati , e di passarne prontamente
1' intelligenza alla Deputazione generale. Riferiranno
proba ed onesta ; ma se cesser di esser tale, e comin
nell' atto stesso , se il Capitano o altro competente Mi
cer a dare dei sospetti del suo mal costume , sar do
vere del predetto Deputato ecclesiastico di rappresentarlo nistro di giustizia abbia date le opportune provvidenze
alla Deputazione generale per esSer rimossa dal suo officio. per impedire 1' aborto , e se abbia proceduto contro i
La Ruolara in obbligo di manifestare, se alcuno cooperatori ed i complici del delitto a tenore dell' ac
cennata prammatica.
de' proietti sia stato esposto con qualche segno o distin
Per 1' oggetto slesso della conservazione de' parli
tivo particolare , il quale in ogni tempo potr essere un
vegleranno i Parrochi , che niuna gravida o libera o
indizio di riconoscenza del bambino. La Deputazione lo
cale deve in tal caso notare nei suoi registri non solo maritata , venga rinchiusa in carcere stretto , oscuro ,
penoso od incommodo , e nel caso di controvenzione di
il giorno e 1* ora dell' esposizione, e la nudrice alla qua
le consegnalo il proietto ; ma anche il segno con cui questa logge sono obbligali i medesimi di ricorrere immantinenli alla Deputazione suprema.
fu esposto alla ruota, dovendo il segno stesso restar con
VI. stato in tult' i tempi rigorosamente proibi
servato in potere del Parroco , con darne tosto avviso
alla Deputazione generale , c farne inoltre menzione in to di rintracciarsi in qualunque modo gli occulti, ed in
certi genitori. Ma quand' anche sian noti pubblicamen
tutte le relazioni semestri.
te , e senza farsene la menoma indagine pubblicamente
III. La Ruotara deve pernottare sempre, ed im
costi , che le illegilime madri sian pubbliche meretrici
mancabilmente dormire o nella camera stessa dov' ponon povere , vietalo alle Deputazioni locali , e Magi
sla la ruota , o al pi nella stanza contigua , come fu
strati municipali di obbligar le medesime a nudrirsi i fi
ordinalo nel 17C8. Nella stanza dove dorme, dev' es
servi iissato il campanello , il di cui cordoncino deve gli da loro esposti alla ruota senza 1' approvazione del
corrispondere fuori , dov' la ruota ; e la posizione di la Deputazione generale.
E vietato parimenti per qualunque siasi circostanza,
tale stanza sia tale, che internamente comunichi colla
o bisogno di costringere anche promodalmcnle le illegitti
prima , senza essere obbligata ad aprir di notte la por
ta della sua casa , e ad uscire fuori di essa per torre me genitrici ad allattare la loro prole , e di pagarle lo
stipendio. Se mancheranno delle nudrici , alle quali si
i bambini dalla ruota.
possa consegnare il proietto , per allora provvedano le
I Magistrali municipali devono tenere in potere del
Deputazioni locali nella miglior maniera possibile, e ne
la medesima la provvista permanente almeno di due fa
facciano nel caso suddetto di penuria la ricerca nei pi
sciature , c pannolini corrispondenti per coprire ed av
volgere in un tempo stesso due proietti ; nella guisa vicini paesi , dovendo la Deputazione locale passarne la
Slessa avendo S. M. proibito , che i proietti dei Casali intelligenza all' Arciprete di quel luogo, perch ne pren
Villaggi o Paesi territoriali fossero mandati agli spedali da la convenevole cura.
delle Citt , che han 1' obbligo di mantenerli , ma che
Per i bambini , che nascono da legittimo commer
dovessero restare nel luogo nalio a carico degli slessi cio , deve costare apertamente ed immanlinenti di esser
spedali , dovere dei Rettori o Amministratori di tali tali , per essere restituiti ai legittimi genitori colla rifa
pie opere tenere in tulle le ruolo dei Villaggi e Casali zione delle spese. Se scorre qualche tempo dall' esposi
ili loro dipendenza la provvista medesima.
zione alla ruota , allora non avr pi luogo qualunque
IV. IVelIa custodia dei parli futuri molto com
preleso dritto ne' Magistrali municipali.
mendata ed inculcata la carit, la segretezza o il silenzio;
VII. Per gli esteri illegittimi proibita parimen
ma non perci devono fidarsi i Parrochi delle promesse ti qualunqne ricerca ; e tulle le volte , che non costi al
delle donne inlegiltimamente gravide o dei loro congionli, momento stesso della proiezione, o per istrada o per ca
che a suo tempo sarebbero per consegnargli la prole, che so fortuito , che il bambino il quale si espone o va ad
sar per nascere. La prammatica dello augustissimo Carlo essere esposto alla mola sia straniero, allora il mede
III. del 174-9 e gli ulteriori stabilimenti del j 7(18 e del simo deve restare a coslo di quel Comune , dov' sta
179!) dispongono, che in simili casi il Parroco debba assi
ta seguila la proiezione.
curare il parlo per via del Capitano o del Giudice cri
Ma quand' anche nella maniera divisala apodamen
minale , o di altro simil Ministro di giustizia, e che co
te costi , che il proietto , il quale o si espone o va ad
storo non possono senza delitto negarsi di dare gli op
essere esposto , sia straniero , non possa in conio alcu
portuni provvedimenti anche con carit e segretezza. Ma no essere rifiutalo ; il rifiuto sarebbe fatale : n possa
siccome in tali avvenimenti pu esser facilmente compro
subito essere restituito ; 1' immediata restituzione sarebbe
messo il decoro delle sventurate genitrici , e si pu mol
di grave pericolo. Devono anzi le Municipalit prender
ti temere che le medesime atterrite depongano immatu
ne particolare governo , ed avvisarlo alla Deputazione
ramente la loro prole , eh' appunto quel danno che generale , affinch 1' Universit natia lo richiami, e ne
si vuole impedire ; perci non sia adatto lecito ai Par
ristori esattamente i danni e le spese.
rochi richiamare subito la forza della giustizia per la si
VIII. Sella scelta delle nudrici proibilo dalla
curezza del parto ( escluso il solo caso , in cui si religione , e dalla slessa natura affidare la lattazione dei
possa temere un imminente pericolo di procurarsi lo proietti a donne di pubblico scandalo o a donne inferme.
uboito ) ; ma debbano prima consultare la Deputazione
Parimenti per la legge del 1788 non aifatto per
suprema , la quale sar per regolarne le mosse.
messo , che si dia pi di un proietto ad una nudrice,
V. INou essendo raro il deteste vele esempio } che o che si scelgano quelle donne le quali non ancora

)( 128 )(
abbiano slattalo i loro figli. Quindi so accado , clic tal
scegliersi dalla M. S. a proposta della Deputazione su
volta per mancanza di nudrici nel luogo natio delibano prema , ed a nomina del civico Consiglio (e). Or colo
proietti essere affidati a donne dei paesi vicini , ne
ro , che erano nella carica di Deputali prima dell' an
cessario ebe costoro esibiscano una fede del proprio no 181 3 , epoca della soppressione di questo pio Istitu
Parroco , il quale contesti o la morte o lo spoppamen
to , dalla pubblicazione delle presenti istruzioni ritorne
to del proprio lgi io.
ranno tosto nel medesimo officio , ma che debbano subi
IX. Gli alimenti alle nudrici , e le mesate per lo gli altri Deputati farne intesa la Deputazione gene
la conservazione dei pannolini devono darsi anticipata
rale manifestandone il nome per essere noiato nel regi
mente e senza differimento nei mensuali congressi, cio, stro corrispondente. In quei luoghi per dove manca il
alla presenza del Parroco, 'dei Deputato secolare , del Deputato secolare , perch pi non esiste , o perch ne
Maestro Nolaro e della Ruotara. Devono darsi a mani vacava la carica all' epoca suddetta, o perch passalo
proprie delle medesime in denaro , senza deduzione al
ad abitare in altre Citt, il Magistrato municipale faccia
cuna per qualunque siasi ragione , e giammai in som
subito inteso il Cons'glio civico , perch si dia tutta
ma minore di quella assegnala dalla M. S. con dispac
la premura di mandare le sue nomine alla Deputazione
cio de' 2S agosto 1812. La Deputazione generale riguar
generale. Intanto in queste tali Comunit dove attual
der come una frode , e far punire come un delitto o mente manca il terzo Deputato , il Giuralo seniore e
qualunque minorativa , clic a danno delle miserabili nu- il Parroco non digeriscano le funzioni de' loro doveri ,
driri si farebbe dai Magistrati municipali , o qualunque e diano ben tosto principio alle loro incombenze , rap
sostituzione di generi al denaro degli alimenti, e dei pan
presentando promodal mcnle i medesimi 1' intera Depu
nolini sopraddetti (a).
tazione locale.
Negli slessi mensuali congressi sar un' oggetto
A ninno poi de' Deputati sia lecito d' introdurre
particolare di esame non solo la riconoscenza de' pro
delle novit , o di ritirarsi dall' esercizio della sua cari
ietti , e se i medesimi conservino il segno della funicel
ca , o di sospendere per qualunque siasi potente ragio
la al collo colle armi dell' Universit ; ma anche di ve
ne la sua firma , o il corso dei mensuali mandati degli
dere se siano ben nudali , e se i lari quattro accordati
in ogni mese siano con effetto impiegati per la conser
intervenirvi , e che V opera degli altri sei Parvazione delle vesti. Osservando i Deputati una nudriziorochi di questo stesso Comune non veniva punto
ne viziosa o malsana, sar loro dovere di sostituire nuo
ricercala. Sopra che fu da fjttesta Intendenza con
ve nudrici.
siderato che le balie de' proietti dati loro a nuE anche un obbligo de' Deputati c della Ruotara
drire abitano in luoghi, che a pi d' una Par
il visitare i proietti nelle loro case per impedire il di
rocchia appartengono , e che lo intervento del
sprezzo , che dei medesimi fanno le nudrici , le quali
Parroco nelle mensuali distribuzioni non per
lasciano talvolta per giorni interi i bambini anche a por
semplice formalit richiesto , imperciocch debba
te chiuse ne' loro tuguri , ove gemono abbandonati ,
il medesimo riconoscere la nutrice che gli ap
mcnlrech esse o vanno a far legna nelle campagne ,
partiene , ed al caso d' invigilarla , non solo
0 si occupano nel paese stesso a rendere particolari ser
per la buona tenuta del bastardella ajfdatolcsi, ma
vizi. Alla poca cura dello nudrici si deve in maggior
altres per non permettere delle frodi e delle com
parte la lagrimevole perdita di un numero spaventevo
binazioni che in rjuesto ramo potrebbero aver luo
le di proietti , e la vigilanza de' Deputati locali pu
go. Per queste dunque ed altre riflessioni fu de
solo conservar queste vittime , e minorarne le sciagure.
terminalo, che nell' enunciate distribuzioni era me
X. La provvista delle fasciature e pannolini, che
stieri intervenire tuff i Parrochi , ed in lor man
1 Magistrali municipali devono per prima consegna dare
canza i Cappellani rispettivi.
alle nudrici, dev' essere sufficiente al bisogno, giacch
Avverso colai disposizione richiamaronsi i Parrochi
i tari quattro al mese accordati da S. M. non servono
suddivisati , e il Governo, cui fu il caso sottopo
sto, con ministeriale del 3 marzo iS34 , interno.,
che a conservarla. Alla morte del proietto devono le nu
2 carico , numero 1066 si compiacque reserivedrici riconsegnare ci che avevano ricevuto , avendo sem
re ne' seguenti sensi Signore Dal di lei rappre 'riguardo al consumo in ragione del tempo, e alla
e porto degli 11 luglio ultimo ho appresole dispoqualit della provvista ricevuta ; ma conviene, che i De
1 sizioni eh' ella ha date , perch tuli' i Parrochi
putali locali attendano con molta diligenza , se egli sia
c di cotcsta o i loro Cappellani , ciascuno pel suo riomorto con male d' infezione . nel qual caso non per
( ne , portino la loro vigilanza sulle nudrici dei
mettano in modo alcuno , che i pannolini stessi , e le
proietti ed assistano alle distribuzioni degli averi
medesime fasciature passino all' uso della Ruotara o di
( delle medesime per riconoscerle , e per badare
altri bambini, per non trasmettere in essi il vizio fatale,
t al buon essere di qucsl' infelici. Ed essendo tali
e determinarne 1' eccidio.
k disposizioni conformi allo spirito della ministeria
XI. Le Deputazioni locali per nuova disposizione
li le de'23 gennaio i832, le manifesto che ne resto
della M. S. saranno sempre, ed invariabilmente compo
inteso , e la incarico di curarne lo adempimenste da colui, che temporariamente sar il Giuralo senio
to con darmene conto , nella prevenzione che ne
re , dall' Arciprete o da quel Parroco , nel di cui Di
stretto esiste la ruota (b) , e da un Deputato secolare da
ho scritto a Monsignor Vescovo,
(c) All' Arciprete 0 Parroco, ed al Sindaco, il quale,
secondo la ministeriale del 12 ottobre 8iS, sur
(a) V. la nota c pag. iig.
rogato al Giurato seniore, evvi aggiunta la Coni(b) II Parroco di S. Giovanni Battista di onesto Ca
messione amministrativa di beneficenza, come si
po-valle , nel cui ambito trovasi la mota situala,
lagnossi c/te nella distribuzione degli averi delle
dello alla nota c pag. 12^. Quindi non esiste pi
fiutrki de proietti veniva esso solo chiamato ad
il Deputalo secolare.

)( "9 )(
alimenti e pannolini . In caso che fra i dotti Deputati vono far registrare le presenti , primi nei libri della
vi siano delle differenze , debba ognun di loro rassegna
Corte giuratoria , i secondi nei libri parrocchiali per la
ulteriore direzione , ed intelligenza.
re 1' emergente ed il suo parere alla Deputazione gene
XIII. Nelle sopraddette relazioni tanto le Munici
rale per attenderne le superiori determinazioni. ISella
gnisa stessa se aleun Deputato secolare vorr rinunziare, palit , che gli Arcipreti devono farsi carico delle don
debba sempre esercitarne le funzioni , sinch dalla M. ne morte gravide, se in esse siano stati eseguiti con pron
tezza i parti cesarei , quale sia stato il loro numero nel
S. sar fatta la nuova elezione.
La sorveglianza alla conservazione de' proietti una corso del semestre , e quale il successo. In ci i Parro
chi devono usare tutta la loro vigilanza e il loro zelo,
opera di vera piet cristiana. Quindi proibita qualun
trattandosi della salvezza di tante anime ; ed ogni me
que rimunerazione , o salario per la carica di Deputa
noma omissione o ritardo pu essere 1' infausta cagione
to , a tenore delle lettere circolari del 1799 , non po
della loro perdita eterna. Quindi raccomanderanno cfllendo costui altro pretendere , che un libro a pi co
lonne per iscrivervi quanto nell' articolo XXVIII delle cacemenlc ai loro Cappellani e agli altri ecclesiastici,
quali amministrano gli ultimi Sagramenti , e che vanno
sovrane istruzioni si contiene.
ad assistere a donne maritate moribonde, d' informarsi
XII. In ogni semestre, cio a 3o giugno e a 3i
sempre , se vi dubbio di gravidanza ; e quando ve ne
dicembre di ogni anno, i Giurati ed i Parroc'.ii tutti ge
sia la sola probabil credenza, subilochc sian morie, pro
neralmente abbiano particolare cura di mandare secon
curino in ogni modo la sollecita esecuzione dei tagli ce
do 1' antica osservanza , separatamente e senza ritardo
sarei in adempimento della legge dell' augustissimo e
alcuno, alla Deputazione geuerale le relazioni semestri.
religiosissimo Carlo III , che fu il fondatore di questo
La direzione alla Deputazione generale dev' essere quel
pio istituto. Se i Medici cerusici o fisici , i Barbieri , le
la ordinata dalla M. S. nell' articolo XXIV ; qualun
Mammane o altri periti , ai quali ne sar appoggiata la
que altra direzione sar considerata come nulla , ed il
incombenza; se i parenti della difonta per qualsivoglia
metodo delle relazioni suddette sar quello stesso, di cui
motivo vi si opporranno ; o se finalmente il Capitano di
se ne descrive nel XIX la formola per la generale
giustizia , o altro ufficiale competente, che ne avr avu
intelligenza. IVon sia lecito n ai Giurati , u ai Parro
ci di preterire alcuno dei capi, che in della formola si to 1' incarico , non avr dato , senza la minor perdita
di tempo , i convenienti ripari, obbligando , come devo
contengono, n aggiungervi delle notizie estranee, o ma
no in caso di contumacia o di resistenza, anche colla
terie incompetenti. Se qualche cosa dovranno manifesta
forza e le azioni reali e personali . tanto i parenti a
re tanto gli uni , che gli altri che non riguarda gli og
permettergli , che i periti ad eseguirli ; in tutti gli an
getti della relazione , debbano esporlo in carta e lettere
zidetti casi i Parrochi ed Arcipreti, i Deputati locali, gli
separate, giacch l'uno il riparlimento delle relazioni ,
stessi Magistrati municipali faranno tosto avvisata la De
l'altro quello delle provvidenze e del carteggio.
putazione suprema , perch dai Tribunali competenti se
E siala per il passato molto colpevole la negligenza
ne dispongano le provvidenze ed i castighi. All' esecu
di taluni nel trasmettere opportunamente e prontamente
zione de' parli cesarei non si dia affatto luogo al prete
le relazioni semestri, dal che ne derivalo il grave disor
dine, che troppo tardi la Deputazione suprema venuta sto , che la creatura o sia forse morta due o tre gior
ni prima di morire la madre , come facilmente sogliono
in cognizione dello stato della proiezione di tulio il Re
gno, e troppo tardi ne ha umilialo al real Trono il suo attestare le Levatrici, o che debba esser morta , per es
ser passalo un tempo notabile della morie della medesi
rapporto. A correggere per l'avvenire qualunque diffe
ma. L' esperienza ha fatto conoscere , che molti bambi
rimento la Deputazione suddetta far severamente osser
ni , i quali per una "ferma assicurazione dei Medici 0
vare la pena imposta dalla M. S. per le Municipalit,
che mancheranno di spedirle , e non lascer nelf atto delle Mammane sono stali creduti morii nell' utero per
le descritte ragioni , fatto poi il taglio cesareo si son
tesso d' implorare i pi valevoli ripari per quei Parrotrovati viventi. Onde i Parrochi ed Arcipreti ricordevoli
chi ed Arcipreti , che saranno similmente negligenti.
del vivo ineariniciilo, che 110 fa loro la predetta real pram
Per togliere poi ai medesimi qualunque scusa o prete
matica non permettano mai , che si seppellisca alcuna
sto di averle trasmesse , e di essersi smarrite , la Depu
difonta, ancorch gravida di pochi giorni , se pri
tazione generale vuole , eh' eglino s; vaglian sempre
ma non sar stata falla la descritta incisione, giacch il
nell' inviarle della via regia ed ordinaria della posta ,
tempo dell' animazione del feto umano facile, che sia
secondo fu prescritto nel 1769 e nel 17^8, restando as
nei primi giorni del suo concepimento , come dottamen
solutamente proibito di rimetterle per via degli agenti ,
te dimostr il primo Deputato di questo inslituto de' pro
dei procuratori, o di altre persone a tenore del circola
ietti 1' esimio Monsignor Cangiamila nel 17^8 nella sua
re dell'anno 1796.
applaudita opera della sagra embriologia.
Or siccome in tutte le Comunit del Regno, il Ma
XIV. Dovranno parimenti nelle stesse relazioni
gistrato municipale si mula , e si suceedono in ogni an
semestri i Giurali , i Parrochi , gli Arcipreti farsi ca
no nuovi rappresentanti, ai quali pu essere ignota que
sta legge di loro dovere , ed i Parrochi stessi posson rico de' bambini nati coli' ultimo grado di profonda sin
mancare o per loro assenza dalle loro Chiese , o perch cope , chiamala in greco vocabolo asfissia , e perci
ecssan di vivere , per lo che o coloro , che dovran for
senza molo , senza polso , senza respirazione sensibile.
mare le relazioni semestri in loro vece , o i loro succes
Tralascia la Deputazione generale di qui ripelere quan
sori potranno similmente ignorarla ; i Maestri Notar! sot
to sulle tracce del commendato Monsignor Cangiamila
to la pena della sospensione del loro officio sono inca
scrisse 1' onorevole D.r 1). Gaetano Meritila nelle sue
ricati di notificare quest* obbligo ad ogni nuova sede di istruzioni fisiologico-pratiche di ostetricia nell'anno 1792
Senatori o di Giurati , tostoch si metteranno in posr per avvertite i gradi di asfissia , i tempi ne' quali i
sesso della loro carica , come fu ordinato nel 1795 ; e bambini possono esserne corretti, e i rimedi di richia
Miti generalmente i Giurali , Parrochi ed Arcipreti de- marli in vita , perch crede che presso gli archivi di
7

)( i3o
zioue , che i Parrocbi daranno a lotte le femine mari
tnlt' i Parrochi , o delle Cori! municipali siano siate
ben custodite le molte lettere circolari in diversi tempi tate , e principalmente alle Mammane , affinch le me
a tal uopo pubblicate. Solo in questa parte la suprema desime in simili casi gli presentino tali incerte creature
Deputazione in dovere di raccomandare ai Parrocbi , per risolversi da loro, secondo le leggi della Chiesa nel
suo rituale , se debbano o no ammettersi al battesimo.
perch istruiscano le Levatrici ad esser pronte a sovve
Quindi nelle relazioni semestri i Parrochi faranno men
nire in simili casi tali sventurati bambini , primieramen
te ad assicurargli 1' eterna salvezza, battezzandoli sotto zione di costoro ; e se alle slesse si dovuto apprestare
coudizione , e quindi a rianimarli a lungo con panni 0 no il battesimo , chiamando sovente notizia dalle Le
caldi e fomenti, con porgli un dito nel fondo della boc
vatrici , le quali precisamente sono sempre informate di
ca per eccitarli al vomito , con introdurre in essa con tali avvenimenti.
XVII. Finalmente i Parrochi sono obbligali in
soffio violento un aere caldo , turandogli le narici , con
ogni semestre di aggiungere tre altri articoli nei loro
lavargli il viso con qualche liquore spiritoso , con suc
chiargli i piccoli capezzoli delle tenere mammelle , con rapporti nel modo stesso , con cui sar descritto nella
fregargli le piante de' piedi, con introdurgli il fumo del l'orinola : 1' uno del numero de' matrimoni celebrati in
tabacco negl' intestini , con bruciargli lilialmente 1' estre
q&el semestre ; il secondo dei soli nati legittimi , classi
mit del cordone dell' umbilico , facendogli sentire 1' a- ficando i maschi e le femine in numero collettivo ; ed
lione del fuoco , sospendendo per allora la legatura del il terzo in numero parimenti collettivo dei morti legitti
tralcio(er). Soltanto si asterranno a conferirgli il battesimo, mi di qualunque et e condizione , anche del Corpo
e ad usare i gi descritti sovvenimenli , quando nascono dei Regolari, classificando nella guisa slessa il loro ses
corrotti . o con un principio di corruzione , o con altro so : e ci oltre dei nati e morii proietti , come si scor
seguo certo di morie.
ge dal tenore della forinola stessa, c dalle sovrane istru
XV. Con uguale ferventissimo zelo i Parrocbi ed zioni all' articolo XL. Dove il Parroco un solo , ma
Arcipreti istruiranno le Mammane suddette anche per vi sono tuttavia delle Chiese filiali , le quali sono go
vernate dai Cappellani cifrati , senzadio questi siano ob
quei casi , quando con insuperabile ostacolo non pu un
bambino uscire dall' utero senza essere estratto , con un bligati a mandare le relazioni semestri , allora il Par
pericolo o certo o probabile di rerire, pria che lutto o roco slesso come chiamer dai detti Curali le notizie su
gli altri articoli delle relazioni , dimander anche da lo
parte venga fuori. Purch sia vivo il bambino, e si pos
ro i certificali dei matrimoni contralti , dei nati e mor
sa toccare fisicamente coli' aequa per mezzo di schizzet
ti legittimi del loro Distretto , compiegando i certificati
to, o altro simile strumento , baster ci per formare al
slessi nei loro rapporti , e trasmettendoli originalmente
lora un battesimo valido , chiamalo per iniezione , ac
alla Deputazione generale.
compagnandovi all' intenzione della Chiesa le parole, che
costituiscono la forma del Sagramento , come gi fu ge
XVIII. E poi un preciso dovere delle Deputazio
neralmente comunicato nel 1797 (b).
ni locali , secondo 1' articolo XXXIX , il prevenire ne
gl' infelici proietti il lagrimevole flagello del vaiuolo na
XVI. Meritano anche una particolare considera
zione quei mostri , che nati tali o hanno, o possono a- turale coli' inoculazione del vainolo vaccinico. Dopo la
vere , purch siano vivi , un' anima ragionevole, e per
felice e 1' utile scoperta fatta da Jenner nei campi di
ci capaci , almeno sotto condizione , di questo salutare Gloccsler , sarebbe una barbarie far perire o sottoporre
lavacro. L' ignoranza di molle donne ha fatto perdere tali innocenti a tutte quelle disgrazie, sotto cai per tan
molte anime , gettando nei letamai come falsi germi que
ti secoli , nelle rovine di un morbo cosi terribile e di
gli aboriivi , o quei supposti mostri , che d' ordinario struttore ha dovuto geniere l'umanit. Quindi nelle sud
sono feti umani. -Sar questo un altro oggetto d' istru- dette relazioni semestri dovranno i Giurati , i Parrochi,
1 Detentori riferire quanti e quali proietti siano stali vac
(a) Sarebbe opportuno riscontrare il manuale pratico cinati , quali e quanti nel detto semestre ne siano mor
per la cura degli apparentemente morti, chiamati ti col vaiuolo naturale. L' inoculazione vaccinica si fa
asfittici, con molta erudizione e sagacit scritto dal in luti' i tempi ed in tulle 1* et. Sar perci della vi
cav. romano Dottor Pietro Marmi professore di gilanza e zelo dei Deputati locali il farne opportuna
ostetricia ec. In tale opera 'il chiarissimo autore, mente , scorso il secondo mese , eseguire 1' innesto (c).
oltre a quanto ha brevemente cennato in riguardo
alla convenienza di uno stabilimento a soccorso
degli anzidetti asfittici , ed alle ricompense da (c) Per la promozione della pratica vaccinica in Si
concedersi a coloro che prendon cura della sal
cilia fu da St M. con decreto del 10 di ottobre
vezza de' medesimi , descrive con accuratezza le
1S2S eretta in Palermo una Commessione centrale,
varie specie di asfissia , non che i metodi pi adat
colla quale corrispondono le Commessioni provin
ti alla cura degli affetti da tal malore, e presen
ciali insliluite in ogni Capo-valle. Questa poi
ta in g apposite tavole % modelli degli strumenti
provvede al progredimento di tal salutare ine delle cose tutte necessarie all' uopo.
stillilo in ciascun Comune, ov' esistono i professo
V.-pure la nota a pag. 126.
ri stipendiali dall' amministrazione, che mellon in
(b) Con circolare di gennaro fjgj la Deputazione ge
opera la inoculazione sotto la vigilanza delle au
nerale de' proietti fece circolare le istruzioni pra
torit comunali. E l' avviamento datosi in Sicilia
tiche per V amministrazione del battesimo per co
a questa celebre scoverta dell' immortale Jenner
modo de' rev. Parrochi, delle Levati ici, e di qua
chiaro risulla dal quadro statistico delle vaccina
lunque altra sorta di persone, in veduta di quan
zioni eseguile dal tSig sino al i833 , ore si leg
to scrisse il D.r D. Gaetano Mentila Lettore di
ge che nel primo periodo cio dal /S.'g al
ostetricia, e Medico della sala de' proietti nel gran
i vaccinali furono 06JS0; e nel secondo periodo,
de ospedale di Messina sua patria, nell' opeta in
cio dal Sa6 al /S33, il loro numero fu portato a
titolata ; Istruzioni fisiologico pratiche di ostetricia.
3ng2oj:in tutto 3S338j.

)( iS.i
)( 2. n
,
Che delta
ruota in tutto il passalo semestre
XIX. Xelle prescritte relazioni dnvono i Giurati,
C gli Arcipreti segnare nominatamente quanti proietti o stata esposta senza il menomo impedimento , e ben assi
vivi o morti , siano stati trovati nel corso di quel se
stita, specialmente la notte, da IS.N. Mammana (o Spe
mestre o nella ruota o nelle strade , o in qualunque daliera o altra) femina proba , ed onesta approvata da
altro luogo ; e di quei trovati vivi dovran dire quanti me (dir il Parroco, o approvata dal Parroco diran
ne sian morti nello stesso semestre , e la cagione della no i Giurati ) per lutto ci che concerne il battesimo
morte loro. Indire dovranno nominatamente far menzio
dei bambini; la medesima abita e dorme ogni notte nella
ne dei proietti rimasti vivi nell' ullinio giorno del pre
slessa casa, in cui la ruota situala , ( o nella stanza
cedente semestre , e che si alimentavano dal Comune , contigua, la gitale per una porla intermedia comunica
o da qualche spedale , e di tali proietti rimasti vivi nel colla stanza della ruota ) , e che nella stanza stessa esemestre antecedente si deve manifestare quanti ne sian sisle il campanello, il di cui cordoncino va a corrispon
morti nell' ultimo semestre , ed a quanti sian sospesi gli dere fuori a lato della ruota.
alimenti per aver compita 1' et di anni cinque i maschi,
3. Che presso la detta Curatrice della ruota esiste
e di anni sette le femine. Comprenderanno perci tanto a tenore dei sovrani stabilimenti la provista della fascia
gli Arcipreti , ehe i Giurati , che il rapporto anzidetto tura e pannolini necessaria in tutte le occorrenze a cuodeve avere una perfetta concatenazione con i rapporti prire , ed avvolgere pi bambini in un tempo slcsprecedenti , e deve essere fatto in caria separata, fedel
so , e che la medesima pernotta sempre con lume , per
mente trascrivendovi dal loro libro i nomi de' proietti cui stala a lei anticipatamente corrisposta da questa
dei passati semestri , i nomi di coloro , eh' escono dagli Universit (o da questo spedale) la conveniente mesata
alimenti , i nomi degli esposti nell' ultimo semestre ; e dell' olio.
per vedersi tutto in un colpo d' occhio , i proietti usci
4- Che nel suddetto semestre si son trovati in que
ti dagli alimenti si segneranno nel margine con una sto Comune e. g. numero 7 proietti: (si descriva il Inocroce + , e i morti con due croci -{-. La nota suddet
ffo) due ( a ragion d' esempio ) in una strada, quadro
ta dev* esser firmala da loro medesimi; ed acciocch non m nella ruota, ed uno in campagna; tulli vivi, (se alcuno
i sia alcun equivoco , alla maggiore intelligenza se ne | non se n' trovato morto ) e a tulli sialo conferito
descrive il tenore nella forinola dei Detentori al XX. | condizionalmente il battesimo, non ostante, che uno, (o
In seguito alla nota sopraddetta si descriveranno pi , qualora vi fosse slato ) di loro sia stalo trovato
nominatamente , e colla classificazione dei sessi i proiet
con polizza di essere slato battezzato.
ti gi usciti d' alimenti , concatenandogli similmente con
5.. Che ai predelti esposti proietti stata legata la
tutti quelli del passato , e segnando coloro , che non
funicella al collo unita nelle sue estremit col piombo,
ove impresso lo stemma dell' Universit, (o dello spe
ancora hanno avuto situazione in adempimento dell' ar
ticolo XL. Colale manifestazione sempre a concalenare dale ).
6. Che e. g. in uno dei 7 proietti vi fu trovato il
con tuli' i rapporti anteriori , in adempimento del cir
colare dei x 15 giugno 1802 , deve farsi sinch i proiet
segno, o sia distintivo (si dica qttal il distintivo an
ti , e proielle saranno arrivati all' et di anni 25 , af
nesso), legato e. g. al braccio, ( o in altro luogo ) il
finch la Deputazione suprema abbia una piena scienza,
quale resta in mio potere (dir il Parroco, o in po
se i medesimi siano o no collocati. Il tenore della con
tere del Parroco, diranno i Giurali) . Il bambino , cha
tinuazione di tale noia , che riguarda gli adulti, e adul
porlo 1' enuncialo segno, quello stesso esposto alla ruo
te si potr anche leggere nella forinola del XX , che ta la notte dei . . del mese . . che fu battezza
parla dell' obbligo de' Detentori delle Universit , che
to sotlo il nome di N. e che fu consegnato alla nudrice
pu servire d' inteljigenza agli Arcipreti per la forma
N. N. (s* per in ninno degli esposti si trovato al
zione delle loro relazioni semestri.
cun distintivo, o caratteristica , si dir Che niuao
Intanto per facilitare la pratica delle anzidette re
de' 7 proietti portato annesso alcun segnale di avver
lazioni si mettono sotto gli occhi le seguenti due forino
tenza ) .
7. Che a ciascuno dei suddetti proietti fu subito as
le , delle quali la prima sar tutta affermativa per quei
casi , in cui si debba in tutto alfermativamenle rispon
segnala una diversa nudrice.
8. Che a ciascuna delle nudrici fu nel tempo stesso
dere : e la seconda sar negativa per ogni altro caso ,
consegnata la provvista bisognevole delle fasciature , e
in cui debba in lutto rispondersi negativamente. E quan
do le relazioni dovranno essere in parte affermative , a dei pannolini.
in parte negative , si far uso in parte dell' una , e in
g. Che dogli anzidetti 7 proietti, due e. g. (o pi)
sono morti non per mancanza di cura o di alimento ,
parte dell' altra formola a tenore dei fatti.
ma per naturale infermit; (o pure si descriva la stra
ordinaria , o colpevole cagione della loro morte ) gli
FOBMOLA AFFERMATIVA
altri cinque sopravvivono.
delle relazioni semestri.
jo. Che e.g. degli altri 20 proietti, che si alimentava
S. A. M.
no da questa Universit, (0 da questo spedale) nel fina
Compiuto gi il semestre , che ha avuto eorso dal del semestre antecedente a quest' ultimo , secondo rap
primo genuaro a tutto il caduto mese di giugno ( o dal portai nella mia precedente relazione, tre e. g. sono mor
primo di luglio a tutto il passato dicembre ) sono a ti naturalmente, (o pure per causa di . . . ) a quattro
rassegnare :
sono stati sospesi gli alimenti per essere arrivati all' et
I. Che la ruota de'bambini proietti qui esiste situa
prescritta, e gli altri i3 restano con gli altri 5 di que
ta nel mezzo di un muro di una casa , assegnata dalla st' ultimo semestre. Sicch in oggi qui in tutto si alimen
Universit (o da questo spedale, o d' altro luogo pio)
tano [da questa Universit ( o da questa pia- opera )
in parte comoda al pubblico , e insieme ritirata da ren
nuin. iS proietti come appare dall'inclusa nota fedel
dere pienamente libera e inosservata la proiezione.
mente esimila dal mio libro, e da me sottoscritta.

>( 1
La maniera di formare la nota si vedr al
so nella formolo , che deve mandare il Detentore del
Comune.
11. Clio niuna delle nudrici allalla pi di un pro
ietto, n alcun figlio proprio.
12. Che tutti e. g. i 18 proietti si nitriscono qui,
e niuno in paese srlaniero : ( altrimenti se taluni sono
stali consegnali per necessit a donne estere , si dir
il paese dove esistono, il nome delle Lidie , alle quali
furono consegnali, e quali proietti sono usciti dal luo
go natio.)
Per i Casali poi o Villaggi , o Paesi territoria
li, i quali hanno il drillo non contrastato di mandare
i loro proietti a qualche spedale, si dir dal Parroco
lo spedale, o la pia opera, che nel paese stesso li ali
menta. Parimenti gli ospedali , i quali hanno 1' obbli
go d' alimentare- i proietti dei paesi territoriali di lo
ro dipendenza, aggiungeranno e. g. due proietti fu
rono esposti nella ruota del Casale IV., uno nella ruota del
Villaggio N., e lutti sono rimasti nel luogo stesso , dove
attualmente si alimentano da questo spedale, come dagli
acchiusi certificali (si trasmetteranno nella relazione
in ogni semestre le fedi dei rispellivi Deputati locali
alla Deputazione generale) .
13. Che questa Universit (o spedale) contribuisce
gli alimenti a' suddetti bambini sino all' et prescritta dai
sovrani stabilimenti, cio sino agli anni !) compiti se ma
schi, e sino agli anni 7 compili, se Temine.
i4- Che vi sono siali i inensuali congressi, e in es
si a mani proprie delle nudrici sono siale pagale antici
patamente in denaro , e giammai in genere , le mesate
degli alimenti in lari i5, (o pi secondo l'uso del luo
go ) e in lari 4 per la conservazione dei pannolini ; in
tutto in lari 19.
15. Clic niuna nudrice donna di pubblico scan
dalo.
16. Che non si falla alcuna ricerca degl' incerti
genitori.
17. Che niuna madre inlegittima stala impedita
ad esporre il suo parto alla ruota.
18. Che niuna madre inlegitlima slata obbligala
a nudrirsi il proprio figlio.
19. Che dopo 1' esposizione a niuna madre inlegit
tima, quantunque pubblicamente noia , stala restituita
la sua prole.
20. Che nel corso del passato semestre stalo ino
culalo il vaccino a N. . . proietti. Sono per morti N...
proietti eoi vaiuolo naturale (se per non ne morto alcuno,
si dir) .Wmno dei proietti c morto col vaiuolo naturale.
ai. Che dei e. g. 4 proietti usciti d'alimenti , con'
uclli del passato, due e. g. sono stali collocati per via
d i contraili, uno e. g. rimasto in potere della nudri
ce, che vuole ritenerlo, e tre restano senza destino: del
le femmine una e. g. stata collocala dal Vescovo nel
Conservadorio N. , cinque sono presso la loro nudrice
senza provvidenza, e due e. g. sopra una strada.
In quelle Citt, o Terre, dove oltre all' Arcipre
te , o Parroco principale, o colui, nel cui Distretto
situata la ruota, vi sono altri Parrochi , costoro co
minceranno le loro relazioni semestri dui seguente ar
ticolo 22. Beninteso, che il Parroco principale, o quello
nel cui recinto esiste la ruota , deve anche riferire
quanto segue : rapportando ognun di loro quanto su i
seguenti articoli accaduto nelle 1 ispettive Parrocchie.
22, Che niuna donna gravida , 0 libera 0 maritala.

siala ristretta in carcere oscuro, penoso ed incomodo.


23. Che sono morie nel corso del riferito semestre
in questo comune (se il Parroco sar unico) e. g. tre
donne gravide- (e se saranno molti Parrochi, dir ciascuno ) in questa mia l'arrocchia di Santo N. ( e lo
slesso s' intender negli articoli seguenti ) stante es
servi e. g. altre 3 o > Parrocchie fuori della mia, tutte
indipendenti. Alle quali gravide, subito spirate, e senza
alcuna perdila di tempo, (o dopo una, o pi ore 0 sia
per mancanza del perito, o sia per resistenza dei pa
renti , o sia per poca prontezza degli officiali di giu
stizia , tocche dece esprimersi , quando vi qualche
ritardo ) si fallo il parlo cesareo : e delle creaturine
una e. g. si trov viva , e ricevette il S. Battesimo , e
1' allra non mostrava segni di vila; ma non essendo corralla, n avendo altro segno cerio di esser morta , fu
battezzala condizionatamente.
24- Che sono nati e. g. quattro bambini con parti
naturali, e del tempo maturo (o tre e. g. a tempo ma
turo , ed uno aborto ) senza segno alcuno di vila ; ma
perch e. g. tre di essi (0 pure niuno di essi a tenore
del fatto) non erano corrotti , n avevano alcun carat
tere certo di morte , furono subito e senza il menomo
dilferimenlo battezzati con condizione ; indi furono adoprali gli opportuni rimedi insinuati al dell'asfissia ; e
con tali rimedi continuati per 3 o 4 ore un<> nu diede
affatto indizio alcuno di vila, ma due si annunziarono vi
vi, e sopravvissero e. g. cinque ore ( o un giorno a
pi, o ancora vivono) .
25. Che ho saputo, ebe una gravida, ( 0 2 0 5s
saranno stale pi di una ) donna libera , (0 maritata)
procurava l'aborto; e questo Capitano di giustizia, (0 altra
competente Ministro) , a cui io ricorsi, (0 che per al
lra via n ebbe notizia) ha date le provvidenze oppor
tune per consegnarsi a lui a suo tempo il parlo , che
attualmente resta in custodia.
Se il parlo sar venuto a luce , si dir E in
fatti il parto medesimo , ( e se sono pi donne gravide
sotto la custodia, si dir uno e. g. di essi) e gi cena
lo a luce , si consegnato al Capitano (o ad altro simil Ministro ) e onesti lo ha mandato alla ruota , ed
nel numero dei proietti : o ( essendo la prole legitti
ma ) lo ha reso ai propri genitori.
26. Che negli anzidetti aborti , che si procuravano^
ho sapulo che la Mammana N. N. 0 il Medico , o 1' A
romalario N. N. le apprestava i medicamenti , o in al
tro modo si cooperava a tal fine ; e perci questa Corta
capilauiale ha proceduto contro 1 rei.
27. Che inoltre ho avuto notizia di altre due e. g.
(0 pi ) gravidanze inlegiltime, nelle quali non v' so
spetto d' essersi procurato 1' aborto: ma in salvo di qua
lunque dubbio di potere in seguito far perire i loro fi
gli per occuliare l'infamia del loro delitto, (0 per altro
motivo) questo Capitano di giustizia da me ( o da altri )
prevenuto ha posto i futuri parli in custodia per esser
gli consegnati al loro disgravo , coin meglio ne dar
conto nel venturo semestre.
iS"e i parti saranno venuti a luce , ti dir come
sopra all' articolo 2S dei parti inlegittimi , dopo im
pedito 1' aborto.
Se nel semestre antecedente rest alcun parto , o
molti in custodia , che son venuti a luce nell' ultimo
semestre, si aggiunger il parlo poi ( o uno o pi )
rimasto in custodia nell' antecedente semestre , c che io
rapportai nella mia precedente relazione 3 gi venuto

)( i33
a luco, si battezzato, si esposto alla ruota ( o volle pi Parrochi) in questa ma Parrocchia sono stati ce
liberamente, e a sua istanza nudrirlo la propria ma- lebrali matrimoni e. g. . . . num. 16.
Inoltre sono nati legittimi :
dre ).
28. Che essendo nato da una donna un mostro ,
Maschi (e. g.) num. 25.
(0 pi) fu presentalo a me (o a' miei Cappellani) e si
Femine. . . num. 3i.
risolse di doversi (o non doversi) battezzare : come in
fatti si battezz ( o non si battezz). 0 pure non es
Totale dei nati. num. 56.
sendovi stalo tempo perch era moribondo , la Mam
Sono morti legittimi di ogni et :
mana ( o altra persona ) risolse di battezzarlo sotlo
Maschi . . num. 28.
condizione.
Femine . . num. i3.
29. Che in tutti gli aborti , che son seguiti o per
malizia o per malattia, o per altro accidente, e da qua
Totale dei morti num. 4-ilunque donna o libera o maritata per quanto ho sapu
to, e mi sono precisamente informato dalle Mammane, si
osservato il feto coh ogni attenzione , per vedersi se
Leonforte (e. g.) 1 luglio 1817.
sia stato capace di battesimo. Infatti si son battezzali in
N. N. Parroco di San t' ... .
questo semestre e. g. numero 6 abortivi; cio due asso
lutamente per essere stali certamente vivi, ed animati di
Qualora in alcun Paese manchi o la buona situa
anima ragionevole, e due condizionalmente perch uno zione della ruota, o l' assistenza alla medesima, o nel
e. g. era di pochi giorni , e l'altro non dava segni di corso del semestre non siano stali esposti proietti, niuvita, ma non aveva insieme segni di morte; e quest'ultimo no uscito d'ali/ne). t \ niuno ha dovuto collocarsi, non
10 riferii all'art. 24. della presente relazione. Altri 2 abor
vi sono donne gravide in custodia, non vi sono stati
tivi per non poterono battezzarsi , perch uno era una
tagli cesarei, non sono occorsi aborti, e niuno sia na
mole ( o altro falso germe ) e 1' altro era corrotto ( 0 to ne coli' asfissia, ne con sembianza di mostro ; non
schiacciato, o con altro segno certo di morte).
perci gli Arcipreti, i Parrochi, i Curati, i Senati, i
30. Che nel corso del detto semestre si sono cele
Giurali dovranno lasciare di rimettere le loro relazio
brati in questo Comune (dove il Parroco un solo), ni, ma le faranno negative nel tenor seguente.
o nella mia Parrocchia di S. N. ( dote i Parrochi son
diversi) num. . . matrimoni : sono nati num. . . legit
FORMOSA NECATIVA
timi: sono morti num. . . come meglio , e con classifidelle relazioni semestri.
caziouc dei sessi rassegno nella nota, che qui compiego.
s. R. M.
31. Che finalmente sono stale registrate nei miei
libri le istruzioni, e leggi dei 3o aprile 1817.
Compiuto gi il semestre oc. ( /' introduzione sar
Tanto devo iu adempimento del mio incarico, e de
come nella formola affermativa ) sono a rassegnare.
gli ordini della M. V. e con umile ossequio mi ripeto.
1. Che la ruota per i bambini proietti qui non esi
Leonforte e. g. il primo luglio (o gennaro lB/7).
ste; e si scriver la ragione, per cui i replicati ordi
Di V. R. M.
ni del Re non sono stati eseguiti ; o pure esiste , ma
V.mo Obed. Sere.
non situata nel muro di una casa abitabile; o non in
IN*. IV. Arciprete.
luogo comodo al pubblico c ritirato; o vero esiste ma non
assistila; o che la ruotara nou dorme nella casa stessa;
o che la medesima non proba ed onesta , o che non
AVVERTENZE
abile a conferire il battesimo ec. ( e si riferiranno i
La soprascritta sia diretta a s. r. k. per via della
disordini , le loro cause e i ripari che convengano).
Suprema Deputazione dei bambini proietti,
2. Che in detta ruota non vi il campanello ; o
Palermo.
pure il campanello non posta nella stanza , dove dor
Nella soscrizione dica ciascuno il suo grado di me la Curatrice.
Arciprete, o Parroco, o Sicario, o Cappellano cura
3. Che presso la Ruotara non esiste la conveniente
to. E se non Parroco unico di tutta la Citt , dica provvista , o j ure non esiste alcuna provvista di fascia
ture e pannolini: che la medesima pernotta senza lu
11 titolo della sua Parrocchia e. g. Parroco di Santa
me : cho 1' Universit non paga a lei la mesata dello
Maria.
Dove vi sono pi Parrochi, il Parroco principa
olio.
4. Che nel suddetto semestre non si trovato al
le , e il Parroco nel di cui Distretto esiste la ruota ,
debbano subito mandare la nota di tutte le Parrocchie cun proietto.
5. Che non esiste alcun proietto del passato : 0 pu
della stia Citt.
I Giurali, e Senati sono obbligali a mandare la re che de' proietti rapportali nel passato semestre niuno
stessa formolo di relazioni semestri , e col metodo ed morto , e niuno uscito di alimenti : o pure che dei
tre proietti e. g. dei quali diedi conto nella precedente
ordine stesso degli articoli , tralasciando solo f arti
mia relazione num. 2 sono morti, ed uno avendo compi
colo 3o.
ta 1' et prescritta dalle leggi , uscito di alimenti; ma
ItllOti
resta ancora senza destino.
Dei matrimoni, nati e morti legittimi.
6. Clic niuna, ancorch pubblica meretrice non po
Io infrascritto certifico , qualmente nel passalo se
vera, stala impedita ad esporre il proprio figlio ille
mestre , eh' ebbe principio al primo gennaro p. p. ( 0 gittimo.
primo luglio) sino a tulli li 3o giugno (o 3i dicembre)
7. Che non si falla alcuna ricerca degli occulti
dell' anno. . . in questo Comune di IN. (0 dove sono genitori.

)( iS4 )(
Si notino le avvertenze dopo la formola della re
8. Che ad N. N. madre illegittima stala restitui
lazione affermativa , le quali /tanno anche luogo nelle
ta la prole , che aveva esposto alla ruota.
relazioni negative.
9. Che niun proietto esposto alla ruota ha porta
Dove oltre al Parroco principale , 0 colui nel
to alcun segno, o distintivo di avvertenza.
di cai Distretto situala la ruota, vi saranno altri
10. Che la nudrice N. N. allatta in un tempo stes
Parroc/ii , costoro cominceranno le loro relazioni dal
so il figlio proprio , ed il proietto.
numero 20 cio dall' essere slata chiusa in oscura ,
11. Che questa Universit ( o spedale non con
penosa ed incomoda prigione qualche gravida , o libe
tribuisce gli alimenti sino all' et di anni b per i ma
ra o maritala.
schi, e di anni 7 per le femmine.
ia. Che 1' Universit ( o spedale ) non ha pagato,
Dove vi sono pi Parrochi , anche gli altri devono
mandare i loro semestri cominciando da quel numero
o pure ha differito di troppo le mesate anticipatamente
segnalo nelle forinole anzidette.
dovute alle nudrici tanto degli alimenti , che della con
XX. I Giurali allo predette relazioni devono sem
servazione de' panni.
i3. Che non si pagano a mani proprie delle nudi-i - pre aggiungere una fede giurata del Detentore dell'Uni
versit , ed una fede parimenti giurala del Maestro Noci le stabilite mesate.
laro della loro Corte, a tenore dell' articolo 26, ed ac
i4- Che si pagano in {eia , o in genere di comme
ciocch si abbia di tali attestali un metodo invariabile ,
stibile.
e d' intelligenza al loro rispettivo incarico, la Dcpulazio
id. Che la nudrice N. N. ( 0 pi ) donna di
ue generale ne trascrive le formole con la maggior cor
pubblico scandalo.
rezione possibile, dalle quali non potranno allontanarsi
16. Che ad una madre illegittima , perch meretri
ce pubblica non povera , fu restituito il proietto, che giammai n il Maestro Aolaro . u il Detentorc aggiun*
geudo o togliendo , o variandone il tenore,
aveva esposto.
17. Che il proietto ( o proietti ) esposti sono stali
FORMOLA
mandati in paese straniero ; o vero allo spedale della
per 1 detentori.
di Messina.
Citt e.
18. Che non si avuta cura di fare inoculare il
Io infrascritto qual Detentore di questo Comune di
vaiuolo vaccino ai proietti , e ne sono morti e. g. tre
N. faccio piena , ed indubitata fede a chi spelta ricono
col vaiuolo naturale, o pure non essendo morto alcuno
scere la presente , e specialmente alla suprema Depula-t
di tale infermit , ti dir ; ma niuno morto di va
|j zione dei bambini proietti , qualmente avendo esaminato
iuolo.
con diligenza il libro, che si conserva nel mio uffizio ,
19. Che niuno de' proietti si maschi , che femmi
ed in cui sono notati i bambini suddetti col giorno del
ne , stato collocato.
la proiezione, il segno con cui furono esposti , le nu
20. Che questa Corte capitaniate ( si accenni lo
officiale di giustizia , il quale abbia dato V ordine ) li trici alle quali furono consegnati , le mesate che si con
tribuiscono alle medesime , il giorno della morte di es
ha chiuso in carcere ristretto una donna gravida N. JN.
si proietti, il giorno in cui escono dagli alimenti , e il
libera ( o vero maritata).
zi. Che non morta alcuna femmina gravida nel loro destino, sono a rassegnare quanto segue.
corso del precedente semestre , per cui non slato ne
cessario il taglio cesareo,
Proietti, che erano usciti di alimenti sin dal
22. Che non accaduto alcun aborto , per quanto
passalo semestre.
U han detto le Levatrici.
a3. Che non nata alcuna creaturina coli' asfissiti.
N. . . . trovato e. g. a 20 giugno 1802 , di cui
s4< Che non nato alcun feto umano in sembian
fu nudrice N. N.
f- -f- N, , . trovato e. g. a 29 ottobre 1802 di cui
za di mostro.
2>. Che non ho notzia , che alcuna gravida, o li
fu nudrice N. N. morto per .....
bera , o maritata abbia procurato di abortire : o pure
N. . . . trovata e. g. a 3t gennaro iSo3 , di cui
una donna gravida tent di abortire, ma senza 1' aiuto,
fu nutrice N. N.
insinuazione , appresta/ione di rimedi della Mammana ,
N. . , . trovata e. g. a 8 febbraro i8o5 di cui fui
dell' Aromatario , del Medico : e che il Capitaifo di giu
nudrice N.X, gi collocata dal Vescovo a . . luglio . .
stizia non ha dato provvidenza per 1' attentato,
nel Conservadorio N. N.
26. Che ninna gravida illegittima sotto la custo
N. . . . trovalo e. g. a 25 maggio 1806, di cui fu
dia , perch i parenti si oppongono , o vero perch i nudrwe N. N. gi collocalo con conlratlo sotto li ... .
Ministri di giustizia non vogliono cautelare il parto.
agli alti di Notar N. N. con 1' artigiano N. N.
27. Che nella morte della femina gravida N. N. il
N. . . , trovata a a3 agosto 1806, di cui fu nudri
Medico, o il perito non volle eseguire il taglio cesareo:
ce N. N,
o pure i parenti fecero valida opposizione : o pure il
N. . . . trovato a 2 novembre 1807 , di cui fu mi*
Capitano , e Giudice criminale non vollero aderire : o dricc N. N. ritenuto dalla medesima.
Vero , si esegu il parto cesareo , ma dopo un tempo
t f N. . . . trovala a 5 marzo 1808, di cui fu nu
considerevole , ( si dica , il tempo e, g. di un giorno e drice N. N. morta per
mezzo ) per cui il feto fu trovato morto.
N. . . . trovalo a 28 aprile 1808, di cui fu nudrice
Tanto devo umiliare alla M. V. ee.
N. N.'
f* + N. , . . trovato a 3i luglio 1810 , di cui fu.
Adern il primo luglio /8/j.
A S. R. M.
Di V. B. M.
nudrice N. N. morto per .....
Per via ec.
U.mo Obl.mo Servo
Si avverta, che 1 proietti morii si annunziano coti
N. N. Parroco
due -f- j- nel margine.

)( i3S )(
ti ' " Degli anzidetti 16 proietti , che s alimentavano per
Degli anzidetti i o proietti sono morti maschi N. a
femine N. i .
" il passato sono usciti di alimenti ,
maschi . . mini, x
4Totale dei morti dal passato. . . N. 3.
femmine . num. a
Degli anzidetti io proietti sono stati collocati
maschi .... N. 8.
fcinine . . . . N. i.
Totale dei collocali dal passato

licitano da collocarsi maschi


Cernine

.
.

.
.

. N< ,
. N. a.

.
.

Somma

N. 3.

N. 4-

Si avverte, che si deve far menzione dei proietti


non collocati, sinch arriveranno all' et di anni zS ,
e se in caso quegli slessi collocati perderanno la lo
ro situazione , deve il Detentore , e deve il Parroco
nuovamente riprodurla nel suo rapporto.
Proietti che si alimentavano nel principio del passato
semestre.
f- N. . . . trovata e.g. a 3 gennaro 1810, in po
tere della sua nudrice N. N., ed stala privata d'ali
menti per aver compito il settennio.
<f N. . . . trovala a 8 aprile 1810 , in potere
della sua nudrice N. N., ed stata privata d* alimenti
per aver compilo il settennio.
J + N. . . . trovata a 26 aprile 1810 , di cui era
Dudrice N. N. morta per ....
f N. . trovato a 4 gennaro 1812 , in potere
della sua nudrice N.N. privalo gi di alimenti per aver
compilo il quinquennio.
N. . . . trovata a 16 settembre 1812, in potere del
la sua nudrice N. N.
N. . . . trovato a 18 ottobre 181 2 , in potere della
sua nudrice N. N.
N. . . . trovato a 25 dicembre i8i3 , di cui
era nudrie N. N. ( morto per naturale infermit , o
puro per altra cagione , che deve essere per regola ge
nerale sempre espressa in lutti i proietti, che muoiono).
f* *f* N. . . . trovata a 2 febbraro i8i4 , di cui
era nudrice N. N. morta per ....
N
trova'o a 8 marzo i8i4 > in potere della
sua nudrice N. IN.
N. . . . trovata a 24 giugno i8i4j in potere del
la sua nudrice N. N.
N
trovata a 26 marzo 181 5 , in potere del
la sua nudrice N. N.
N. . . . trovata a 18 ottobre 181 5 , in potere del
la sua nudrice N. N.
N
trovato a 12 novembre 181 5 , in potere
della sua nudrice N. N.
j> + N. . . , trovato a 2 marzo 1816 , di cui era
nudrice N. N. . . . morto per ... .
+ + N. . . . trovata a 18 agosto 1816, di cui era
nudrice K. N. morta per ... .
N. . . . trovato a 2 novembre 1816 , in potere del
la sua nudrice N. N.
Quelli che escono d' alimenti si segnano con ima
sola
al margine,

J- Totale degli esclusi di alimenti e da col


locarsi num
3
Degli anzidetti 16 proietti sono morti ,
maschi . . num. a
femmine . . num. 3
f.

Totale de' morti num

Degli anzidetti 16 proietti proseguono a vi


vere solto il beneficio degli alimenti ,
maschi . . num. 4
femmine . . num. 4
Sono sotto gli alimenti dal passalo num. .

Proietti esposti nel caduto semestre.


N. trovala e. g. a 7 marzo 181 7 , e battezza
ta, in potere della sua nutrice N. N.
N. trovata e. g. a i5 marzo 1817 sopra una
strada , e bailezzala , vive in potere della sua nudrice
N. N.
N. trovato a 18 aprile 1817 , e battezzato, vive
in potere della sua nutrice N. N.
j- -f- N. trovalo a i3 maggio 1817 , e battezzato,
di cui era nutrice N. N. morto per . . .
N. trovato a 2 giugno 181 7 in campagna , e bat
tezzato , vive in potere della sua nutrice K. N.
Degli anzidetti 5 proietti morto
maschio num. . . 1
Vivono sotto gli alimenti ,
maschi num. .
femmine num. .

.
.

2
2

Totale degli esposti viventi dell' ultimo se


mestre num
4
Proietti
c
(
Vivono

Compendio
collocati
da collocarsi
morti
sotto gli alimenti. .

num. 3
num. 7
num. 9
num. ia

Za nota anzidetta , e col metodo stesso deve far


si anche dui Parrochi ed Arcipreti , o da colui nel
di cui Distretto esiste la ruota.
Il Detentore continuer il suo attestato nei se
guenti articoli.
Inoltre certifico.
1. Che alla lluotara stata anticipatamente paga
ta la mesata dell' olio, e il suo stipendio.
2. Che presso la medesima esiste la provvista biso
gnevole delle fasciature e pannolini sufficiente a cuoprire , ed avvolgere in un tempo slesso due bambini.
3. Che sono state anticipatamente corrisposte le me
sate alle nudrici , cio di tari quindici ( o pi ) per gli
alimenti , e di lari quattro per la conservazione de' pan
ni , in tutto di tari diciannove , come costa dai mandati

)( i36 )(
Nella guisa stessa success!vamonle si suderanno tra
spediti , ed apoche che si conservano nel mio ufficio.
scrivendo distintamente , e di una in una le giornate
4. Che iu questo Comune si contribuiscono gii ali
menti ai proietti sino agli anni cinque compiti , se ma- de' congressi tenuti di mese in mese con tutta la chia
rezza possibile , e con notare tutt' i disordini , ed insie
scili , e sino agli anni sette compiti , se femmine.
5. Che ad ogni nudrice fu data colla consegna del me tutt' i ripari e provvedimenti dati. Non sia per
ci lecito in conto alcuno di trascrivere in compendio
suo proietto anche la provista sufficiente delle fasciatu
tutti iu generale i congressi ; ma deve dire e. g. a 24.
re , e pannolini.
febbraro fu tenuto il congresso oc, a 27 marzo fu te
6. Ch' slato inoculato il vaccino a mini. . . . pro
nuto il congresso ec. , e cosi di tulio il semestre da
ietti .
gennaro a tulio giugno , o da luglio a lutto dicembre
7. Sono morti col vaiuolo num. . . . proietti ( 0 pu
ai ogni anno.
re non essendotene alcuno si dir) niun proietto mor
6. Che le istruzioni pubblicate sotto li 3o aprile
to di vaiuolo naturale.
181 7 sono registrate nei libri di questa Corte giurato
In fede del vero ho falla la presente firmata di
mia mano oggi che corrono li
ria ( e cosi far anche fede di esser registrali tutti que
gli stabilimenti , che all' uopo saranno in avvenire pub
N. N. Detentore del Comune di N.
blicati ).
7. Che a 12 e. g. proietti in lutto il passato seme
TORMOLA
stre fu falla 1' inoculazione del vaiuolo ( o pure niun.
per i Maestri Notori
proietto stato vaccinato ).
In attestato del vero ho fatta la presente firmata di
Io infrascritto Maestro Notaio della Corle giuratoria
di questa Universit di N. faccio piena fede a chi spella mia mano , e suggellala col suggello dell' Universit.
( e. e. ) Santo Mauro il primo luglio 181 7.
veder la presente , e specialmente alla suprema Deputa
zione de' bambini proietti, qualmente ne' tempi infrascrit
N. N. Maestro Notaro della Corle giuratoria del
ti sono siali tenuti i mensuali congressi ordinati dalla suddetto Comune di N.
M. S. cio :
XXI. Conoscendo poi la sovrana piet , che i
A 3i gennaro 1817 (o luglio) fu tenuto il solito proietti di anni cinque privati dal benefizio degli alimen
congresso nella casa giuratoria (0 in altra pai-te, se sia ti sono ancora fanciulli , ed incapaci a potersi per la lo
stato tenuto fuori la casa suddetta ), ove intervennero ro tenera et procurare i mezzi di vivere , per non reN. N. Arciprete, (o Parroco) N. N. Giuralo Seniore , slare raendici e negletti sopra una strada senza un let
N. N. Depulato, N. N. Ruotara , N. N. Detentore, ed to che li ricuoprc , esposti altronde ai disprezzi ed ai
essendo stale ad una ad una chiamale ed esaminale le vizi , con dispaccio de' 4 ollobre 1800 si degnata di
nutrici con i loro proietti si trovato
pcrmetlere per i medesimi la legge de' contraili ; affin
1. Che due proietti e.g. N.N. delle quali sono nu- ch quegli artigiani o uomini di campagna , cho li ri
drici N. N., N. N. non avevano la funicella col suo cevono presso di se , istituendoli in qualche mestiere
piombo; e che gli fu tosto rimessa.
provvedano alla loro sussistenza , li educhino e sup
2. Che N. N. nudrice e. g. del proietto N. &ve\a pliscano con carit alle veci di loro genitori. Sar per
una malattia perniciosa, e perci le fu tolto il bambino, ci un preciso dovere dei Magistrati municipali , e del
e fu dato a nudrire ad N. IV.
le Deputazioni locali d' impiegar prontamente , e con
3. Che e.g. N. N., N. N., N. N. nudrici non te
tutto il possibile zelo codesti sventurati adulti secondo le
nevano affatto puliti i loro allievi, per lo che furono ri
direzioni date dalla M. S. all' articolo 3o. Ma pari
prese e minacciale di castigo ( o pure essendo stale in menti un dovere dei Magistrali municipali di trasmette
ci recidive si ricorse al Giudice, e furono castigate; re tali contratti alla Deputazione generale , la quale in
o pure, ed essendo solite a tenere immondi i loro al- vigore delle lettere circolari dei 18 dicembre 1800 devo
lievi , le furono tolti, e dati alle nudrici IV. iV., N. esaminarne i patti e 1* utilit , e autorizzarli in seguito
N., N. N.
' kv, della sua supcriore approvazione.
4- Che e. g. la nudrice N. N. non aveva la ba
XXII. Maggiore dev' essere, principalmente de
stevole provvista dei pannolini e fasciature , perch non gli Arcipreti , la carit lo zelo e la vigilanza per le
le fu somministrata dall' Universit ( o perch 1' ha dis
proiette settenarie. Sono le medesime pi esposte , an
sipato , 0 perch alla prima provista le furono dati pan
che nella pi tenera et , agli attentati del mal costu
ni troppo usati ) , per cui fu dato il riparo del dovuto me , ed a lutti g' insulti , che suol produrre la sfrena
Supplimento.
tezza e la iicenza. Quindi restando in bala di se stes
Ed in tal maniera si riferiranno tutte le mancanze, se , verrebbe ad essere minacciata , compromessa ed op
tutt i disordini osservati , ed i ripari apprestati.
pressa la loro innocenza , ed anche la loro salute per
Dove non vi sono n mancanze n difetti per tut
la piena dei n ali , che su di esse ridonda. Non ignora
ti gli anzidetti quadro articoli , si dir in generale la Deputazione suprema in quanle guise sono siale scan
Non vi fu cosa alcuna rimarchevole da riparare.
dalizzate , deturpata e corrotte queste semplici fanciul
le a danno della religione e del pubblico. Quindi i Ma
5. Che furono nel congresso slesso pagale a mani
proprie di tulle le nudrici le mesate anticipatamente de
gistrati municipali ed i Parrochi , tosto che le proietto
gli alimenti , e de' pannolini in tari .... in denaro , settenarie usciranno di alimenti , non pennellano che
non in panni , tela o altro genere.
vadano vagando , ma procurino tuli' i mezzi possibili di
Si trascriveranno in seguito tutti quegli ordini che una temporanea provvidenza , sinch la Deputazione ge
tu miglior governo dei proietti sar per dare la M. S. nerale in adempimento dell' articolo 3i otterr dalla re
per via della Deputazione generale ; e che sar dovere ligiosa piet dei Vescovi rispellivi un asilo , ed un sov(lei Maestro Notaro di ogni Comune farne menzione nei venimenlo per le medesime.
rapporti ed attcstali semestri.
XXIII. Siccome pui per il corso di quattro anni

3: )(
reslalo sospeso il periodo delle consuete relazioni per
la soppressione di questo utile istituto , resterebbe per
conseguenza un' interruzione per il tempo suddetto dello
stato della proiezione, a formare un nesso tra il passalo c
1' avvenire, ordina la Deputazione suprema, che all'ar
rivo delle presenti istruzioni i Magistrati municipali , e
gli Arcipreti di ogni Comune , ai quali incombe di spe
dire le relazioni semestrali , debbano immediatamente ,
ed in compendio mandare il rapporto della proiezione
cominciando dal primo gennaro 1S12, a tutto il passa
to dicembre 1816, colle rispettive contingenze di tulli
piei proiclti , che in dello tempo sono nati o morti ,
che sono stati vaccinali, che sono usciti di alimenti,
che sono stali collocati s maschi che femmine , e di
quelli che dell' uno e 1' altro sesso restano ancora da
collocarsi , riunendo il numero di quelli che a tulli li
3i dicembre 181 a erano sotto il benelicio degli alimen
ti. Alla perfetta intelligenza e maggior facilit di dello
generale rapporto la Deputazione generale fa correre la
seguente brevissima forinola , dovendo gli Arcipreti e
Magistrati municipali soltanto scriverla , con segnarvi il
numero a tenore dei loro registri , e respingerla pron
tamente con la direzione a S. Jl. M. ripartimento dei
proietti gi inculcala nei sovrani stabilimenti.
FORMOLA
Io infrascritto Arciprete e. g. di questo Comune di
Palma rassegno alla suprema Deputazione dei bambini
proietti , qualmente avendo esaminalo diligentemente il
registro della proiezione , in adempimento degli ordini
comunicatimi a 3o dello scorso aprile, ho trovato quan
to segue :
1. Che a tutti li Si dicembre i8i2reOvano da collocarsi proietti maschi num
femmine num. ....

G. V tutti li 3r dicembre 1812 re


stavano sollo il beneficio degli alimenti
proietti maschi
num.
femmine
num
Totale

num

7. De' predelti , che a 3i


1812 erano sollo il beneficio
menti ne sono morti maschi .
femine .

dicembre
degli ali
. num
. num

Somma

num

8. Ne restano viventi.

num

9. Ne sono usciti d' alimenti dal 1


gennaro i8i3 a tutti li 3i dicembre 1816
maschi
num.
femine
num
10. Degli anzidetti proietti che a 3i
dicembre 1812 erano sollo il beneficio
degli alimenti , e che nel corso degli an
ni 4- sino a 3i dicembre 18 16 sono useiti d' alimenti , ne sono slati collocati
maschi
i,um
femine
num.
ir. Dei medesimi restano ancora da
collocarsi maschi
num
femine
num.

num

Compendio
Restano da collocarsi del passalo co
me all' articolo 5 maschi . . . num.
Maschi come all'articolo 11. num

2.. Del medesimi dal primo gennaro


iSi3 a lutti li 3i dicembre 1S1C ne soUo morti maschi
num
fauine
num.

Totale dei maschi da collocarsi a tut


ti li 3i dicembre 1816. . . . num.

Totale

Somma

num

3. Restano ancora viventi di quelli ,


che erano usciti d'alimenti a 3i dicem
bre 1812 , e che dovevano essere collo
cali
num
4. Nel corso di delti anni quattro
tio dal 1 gennaro 181 3 a tutti l 3 x
dicembre iSiti ne sono stati collocati ma
schi con contralti
num
Maschi ritenuti dalle proprie nndriCi
num
Fcmine nei Conservadori. . num
Femine in casa con assegnazione num
remine ritenute dalle nudrici nuin
Totale

....
Restano da collocarsi dal passato co
me all' articolo 5 femine . . . num.
Femine come all' articolo 1 1 num
Totale delle femmine da collocarsi
a tulli li 3i dicembre 1816 . . num.
12. Di quelli , che a 3i dicembre
181 2 erano sotto il beneficio degli alimen
ti, continuano ancora negli alimenti num
13. Dal primo gennaro iSi3
l 3 1 dicembre 1816 ne sono stali
sti maschi
femine

a lutti
espo
num
num.

Tolalc degli esposti in dclli anni


quattro
num.

num

!>. Restano ancora da collocarsi di


quelli del passato maschi . . . num
femine . . . num
Totale da collocarsi del passalo num

i-i- Degli esposti dal primo genna


ro iSi3 a tutti li 3i dicembre 1816 ne
sono morti maschi
num.
femine
num.
Totale dei proietti che in detti anni

)( i38 )(
A furono esposti, e clic sono morii num.
ib". Reslano degli anzidetti esposti
nei riferiti anni quattro , ancora viventi
presso le uudrici. ..... num.
Compendio
Di quelli clic a 3i dicembre 1812
erano sotto il beneficio degli alimenti ,
continuano ancora negli alimenti , come
all'articolo 12
num.
Di quelli che dal primo gennaro i8i3
a tutti li 3i dicembre 1816 sono slati esposti, vvono come all'ari, ili . num.
Totale de' viventi a lutti li 3i di
cembre 1816 sotto gli alimenti , e presso
le loro nudrici
num.
In fede ho formalo la presente sottoscritta di pro
prio pugno in l'alma oggi . . del mese di . . .
del 181 7.
N. IN. Arciprete
/ Giurati, Senati, Rettori degli ospedali ed ope
re pie devono anche trasmettere subito la medesima
nota firmata da loro, e confermata dalla sottoscrizio
ne del Detentore del Comune, o opera pia.
XXIV. Non ha lascialo poi ia M. S. di stabili
re una giurisdizione propria per il sostegno di questo
pio istituto. Quindi ha risoluto con dispaccio dei 18 gen
naro 18 1 7 , che lutto ci che riguarda l'opera dei pro
ietti in osservanza delle sue leggi , le disposizioni del
Giudice della Gran Corte D.r 1). Raffaele di Benedetto,
qual Deputalo destinato per esercitare quella giurisdizio
ne che per lo passato si esercitava da un Maestro Ra
zionale del regal patrimonio, o di quel Giudice che suc
cessivamente sar destinato per Deputato suddetto siano
per modo di regola da per tulio eseguile , e che esclu
sivamente compela al medesimo darne le provvidenze ;
ben inteso clic lutto ci che former la materia di un
giudizio gi previsto dalle istruzioni , debba esaminarsi
e decidersi dai Tribunali competenti.
Dovranno dunque le Deputazioni locali curare, e so
stenere con la pi viva fermezza che gli ordini che saran
per darsi per l' ottimo regolamento di quest'opera cotan
to utile e religiosa in osservanza delle sue leggi non
vengano o per negligenza , o per umani riguardi in al
cun modo indugiali. Riflettano che qualunque omissione
o ritardo sarebbe di grave danno e periglio a questa mi
serabile umanit, e che a loro commessa la salvezza ,
la conservazione e il buon governo di tanti innumere
voli bambini, dei quali miserabili e sventurati senza pro
pria colpa hanno fra tutte le classi degl' infelici il pri
mo drillo alla pubblica beneficenza, compassione e piet.
Quindi in qualunque pregiudizio , che sar per recarsi
ai medesimi , sar per le Deputazioni locali un delitto
il silenzio; ma devono tosto avvisarne la Deputazione su
prema, onde vengano con esattezza custodite le sue leg
gi, e rispettati gli ordini, che al bisogno saranno dispo
sti dal Giudice delegalo
Palermo 3o aprile 181 7.

( Ti. 69. ) SIRACUSA 6 NOVEMBRE 18x8.


Decreto relativo alla immessione di oli esteri nei do
mini oltre il Faro.
Capodimonte 25 settembre 1818.
IIIDIKlllDO 1. ce.
Visto il nostro decreto de' 10 del passato mese di
agosto per la libera estrazione degli oli da' nostri domi
ni al di l del Faro (a) ;
Volendo da una parte conservare e far godere gli
effetti del dello decreto, e dall' altra far bilanciare i
prezzi degli ol pel consumo di quei nostri sudditi ;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Rimanendo confermata la libera estrazione
degli oli da' nostri domini oltre il Faro , secondo le re
gole stabilite nel citalo decreto de' 10 di agosto , dal
giorno della pubblicazione del presente decreto fino a
tutto marzo del venturo anno 1S19 1' importazione degli
oli dall' estero ne' nostri domini oltre il Faro sar libe
ra ed esente da ogni dazio doganale e sovrimposte.
a. 11 nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
(Num. 70.) SIRACUSA 8 NOVEMBRE 1S18.
Decreto circa il cambiamento di cognome.
Capodimonte 29 settembre 1818
FERDINANDO I. CC.
Tisto F articolo i5 della nostra legge de' 23 di di
cembre 1816 sull' organizzazione del nostro Consiglio di
cancelleria ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. Ogn' individuo il quale avr giusti motivi
di cambiare il proprio cognome , potr essere autorizza
to da ISoi ad eseguirlo osservando le formalit prescrit
te nel regolamento annesso al presente decreto.
2. 11 nostro beneplacito sul cambiamento di cogno
me non conferir alcun diritto di famiglia all' individuo
che lo assumer, ma soltanto la facolt di far uso del nuo
vo cognome ; rimanendo le controversie sulle quistioni
di slato , e tutte le allre relative all' oggetto , alla co
gnizione de' Tribunali ordinari alla cui giurisdizioue non.
sar in alcun caso derogato.
3. 11 nostro Segretario di Sialo Ministro ec.
Firmato FERDINANDO
iKOLimxro
Per la esecuzione del real decreto di questa data re
lativo al cambiamento di cognome.
De' 29 di scllembre 181 8.
Art. 1 . Ogn' individuo che per giusti molivi voglia
cambiare il proprio cognome , ne indirizzer la diman
da ragionata al Segretario di Stato Ministro di grazia e
giustizia.
2. Allorch S. M. creder di potersi accogliere la
dimanda , essa sar rimessa nel real nome al Segretario

Monsignor D.Gabriele Gravina Vescovo di Cata


nia Dep. Il Duca di Feria Dep. Il Duca Sammartino Dep. // Principe di jMalvayna Dep. D.r
D.RaJfaeh di Benedello Giud, della G.C, .a aula Dep. \ (a) Riportalo a paj. 100.

)( l3.9
di Stato Ministro Cancelliere per discutersi ed esaminar
si da una o pi Camere del supremo Consiglio di can
celleria , giusla 1' articolo ii> della legge de' 23 di di
cembre 1816.
3. Allorch la Camera del Consiglio supremo , a
cui stata rimessa la dimanda del cambiamento di co
gnome , sar di sentimento che possa accordarsi il cam
biamento ; la medesima disporr per le vie regolari la
pubblicazione della domanda nel Comune del domicilio
di chi domanda il cambiamento , nel Capoluogo della
Provincia 0 Valle , e nella Capitale dell' attuale resi
denza di S. M.
La pubblicazione rester affissa pel corso di sei me
si ; durante il qual termine permesso ad ognuno di
produrre presso della Municipalit del Comune , in cui
Iia luogo la pubblicazione , 1 opposizione motivata al di
mandato cambiamento. Il Sindaco, o 1' Eletto che n' eser
cita le funzioni , sar obbligato a sottoscrivere la copia
delle opposizioni , quante volte gli sia presentala , ed a
spedirle per via dell' Intendente alla Camera del Consi
glio supremo di cancelleria nel termine di giorni otto ,
dopo spirato quello de' sci mesi di affissione.
4. La Camera del Consiglio di cancelleria , fallo lo
esame di tulle le carte , dar il suo parere che sar sot
tomesso alla sovrana sanzione per mezzo del Segretario
di Slato Ministro di grazia e giustizia,
5. Il rcal decreto con cui accordato il cambiiimento di cognome , sar inscrilto sollo la corrisponden
te dala nel registro degli atti dello stato civile del Co
mune del domicilio di colui che avr ottenuto il cam
biamento ; e ne sar fatta menzione in margine dell' at
to di nascita , qualora esista.
approvato : Capodimonte il di za di settembre 1818.
Firmalo FERDINANDO.
( N. 71. ) SIRACUSA 10 NOVEMBRE 181 8.
Rescritto sulla distinzione del servizio sanitario inter
no dal servizio sanitario marittimo.
ministero di stato presso il luogoknekte girsiili
Signore
Dal Segretario di Sialo Ministro degli affari inter
ni mi si partecipato il seguente rcal rescritto Ect ccllenza Ho rassegnato al Re il contenuto nel suo
t foglio de' 2S dello scorso mese , col quale facendomi
f conoscere che in molli Comuni marittimi di cotesti reaC li domini non esistono Deputazioni di salute , e che
c le loro funzioni sono cumulativamente esercitate dalle
( medesime Autorit municipali corrispondenti , V. E.
chiede la norma da tenersi per la esecuzione dell' ul( limo sovrano rescritto , in cui vien disposto, che que( sti due rami debbano rimaner sempre , e scrupolosa( mente distinti.
c La M. S. si degnata di comandare, che in quei
1 Comuni in cui attualmente non esistono Deputali di
salute, le Autorit municipali continueranno provvisoc riamente ad esercitarne le funzioni.
G' incarichi di servizio sanitario marittimo , c di
C servizio sanitario interno, rimarranno per sempre set parali e distinti nella lor parte esecutiva , e nelle lot ro attribuzioni a tenore dell' articolo terzo delle islru* zioni .sovrane comunicate a' 9 dello scorso mese.
niente di S. M. , che le Autorit municipali

(
t
t
t
C

non esercitino le funzioni di Deputati di salute per effello del loro carattere di Autorit municipali, ma come altrettanti suddelegti straordinari a' quali interinamente affidato questo ramo di pubblica ammiiiistrazione.
a Trattandosi poi di stabilir di pianta le Deputa
li zioui di salute ne' luoghi ove attualmente non esistoI no , la M. S. si riserba di sanzionare un regolamen
ti to generale, acci vi si provvegga uniformemente in tutc ta 1' Isola , come si pratica in questa parte de' reali
: domini.
Partecipo all' E. V. questa sovrana disposizione
1 pel corrispondente adempimento.
Napoli 2/ ottobre t8i8.
Ed io nel rcal nome lo comunico a lei per 1' adenjpiuicnlo.
Palermo 26 ottobre f8/8.
Il Marchese Fekreri.
(Num. 72) SIRACUSA 10 NOVEMBRE 1818.
Norme per preserrarsi gli animali vaccini dalla cos
detta cpizotia carbouosa.
IL SUPREMO GENERALE MAGISTRATO DI SALUTE.
A pubblica soddisfazione , ed intelligenza.
Dopoch maturamente in varie nostre generali se
dute ci applicammo a rendere palesi con molte circola
ri in istanipa li pi adatti regolamenti , onde si fossero
preservati dalla cos linor impropriamente detta ephotia
carbouosa gli animali vaccini sani delle nostre Valli ,
curali gli effetti del male , ed impedita in fiue la diffu
sione dello stesso ; nuovi non mcn clic gravi oggelti
inerenti alla stessa materia han dovuto oggi richiamare
1' attenzione nostra.
Uniti il giorno 23 in grande sessione , dietro li pi
attenti esami di varie carte , e i medici rapporti della
maggior parte de' Comuni , abbiamo riconosciuto per le
univoche relazioni de' nostri Medici , del troppo nolo
veterinario D. Antonio Miglia , c dopo le sezioni ese
guite sollo la ispezione oculare dei nostri Deputati, che
la malattia , che luti' ora ha alllitto in diverse nostre
contrade il genere bovino , non sia propriamente quella
detta epizotia carbonosa , 1* uso Ielle quali carni attac
cherebbe direttamente lulto il sistema sanitario di colo
ro, che inavvedutamente se ne pasccrebbero , ma sta
ta caratterizzala unanimamcule per una febbre putrida
catarrale.
E molto pi ci siamo dovuti confermare di tal ve
rit al ritorno del nostro Deputalo Conte di Gallilano
da Noi destinato all' oggetlo con la veste di nostro C0111messario generale per la via di Cefal , e di molli altri
punii a quella circonvicini, a causa d'essersi ricevuti alcuni
non ben ponderali e mollo allarmanti rapporti; e dalla
sua estesa relazione , e dall' acchiusa memoria medica
presentata da un nostro Collegio medico a tal uopo ivi
spedilo , si riconosciuto che il male che ha alllitto
gli animali bovini , di cui molto abbondano quelle con
trade, non la cosi finora chiamata epizotia carbonosa.,
ma una febbre putrida catarrale , come si dichiarato
di sopra.
Grave senso e rammarico non poco ancora ha prodolio negli animi nostri la conoscenza delle ingiuste ves
sazioni , die hanno ricevuto tanti onesti proprietari , e

tanli industriosi, ed utili speculatori dagli uffiziali subal


terni di molli Comuni , gravandoli di esorbitanti spese
coutro le nostre circolari prescrizioni, e degli enormi abusi, die sin al giorno d' oggi si praticano, sotto la ma
schera di finto zelo.
A serenar quindi maggiormente gli animi dc'citladini nostri non solo, che degli abitanti tulli di questa par
te de' reali domini ; a riparare i conosciuti inconvenien
ti ; a togliere ed estirpare g' introdotti abusi , derogan
do in tutte le sue parti qualunque altra nostra delibera
zione sull'assunto, abbiamo disteso di unanime parere ,
e di nostra decisa volont li seguenti

g. Se per talune operazioni eseguir s dovranno


fuori del Comune , o ad istanza del proprietario entro i
termini delle presenti istruzioni, ed allora il proprietario
sar obbligalo pagare le ragioni di accesso e recesso
solamente, c soli tari dodici al Medico per diritti di vi
sita, non intendendosi per visite fuori del Comuno
quelle, che debbono praticarsi per la consueta immessio
ne e macellazione nel proprio Comune.
10. Tutti i controventori dei sopra ordinati articoli
saranno soggetti irremissibilmente alle pene benviste al
Magistrato supremo di salute.
Palermo 27 ottobre 1818.
Pietro la Placa Cancelliere.

REGOLAMENTI.
1. Ciascun proprietario, ove sia -vicino , ed in sua
vece un suo commissionato o il custode dovr fra lo
giro di giorni due dar conio al Municipale vicino, se un
qualche suo animale cadr ammalato, ed il .Municipale
avr 1' obbligo indispensabile di passare a noi il pi sol
lecito riscontro per le ulteriori provvidenze.
2. Ogni Magistrato municipale, ricevuto un tale av
vis, far subito eseguire una visita medica, ed obblighe
r nell' istesso tempo il proprietario a tener diviso 1' animalc afre Ilo.
3. ISel caso , che cessasse di vivere qualche bne
della sopraddetta malattia, curer il Municipale vicino ,
dietro 1' avviso ricevutone come sopra, di farlo seppellire
in fosso profondo palmi setle , facendovi buttare sopra
della calce , ed il cuoio si potr consegnare al proprie
tario; ed ove un' animale morisse di altro morbo, previa
la relazione medica, che la sua carne non si riconosces
se nociva al villo umano, potr consegnarsi intieramente
al proprietario per metterla in vendila al suo beli' agio.
4-- Ogni Magistrato municipale sotto la propria re
sponsabilit dovr eseguire le seguenti precauzioni per
il macello del suo Comune, non essendo di giusto , che
anche in visla della minore intensit del male, oggi ca
ratterizzalo per una tosse putrida catarrale , si cibasse
qualunque cittadino di una carne poco bene condizio
nata.
Ogni sorla di animale bovino , che s' immetta in
qualunque Comune per la macellazione, dovr pria di
entrare , essere visitata dal Medico in presenza di uno
de' Componenti municipali, e trovandola di buona condi
zione dovr marcarsi di una lettera S o del bollo
del Comune, e continuando in istalo di sanit se ne per
metta libera la macellazione alla presenza del Giurato ,
e del Medico come sopra.
5. Sar proibita in conseguenza del soprascritto ar
tcolo la macellazione e vendita di qualunque altra car
ne, che non porta la marca espressata di sopra.
6. Ogni proprietario , speculatore o possidente sot
to qualsivoglia altro titolo potr liberamente trasportare
da un fondo all' altro i suoi bovi , purch non fossero
ammalati.
7. E vietato a ciascun Comune il poter permettere
la immessione e consumazione della carne non riconosciu
ta, e macellata nel suo Comune.
8. Per tutte le operazioni sanitarie annesso alle
presenti istruzioni , che si faranno nel proprio Comune
non possano li Municipali , Medici, o altri ufficiali pre
tendere vcrun diritto sotto qualunque titolo o denomi
nazione , ma tutto dovr eseguirsi , e consegnarsene li
documenti grati*,

( Num. 73. ) SIRACUSA 17 NOVEMBRE 1818.


Per la circoscrizione delle nuove Diocesi
MINI3TIRO DI STATO TIIESSO IL LUOGOTENENTE GENERALE
3 ripartimento, 2 carico, numero 2J7/.
Signore
Il supremo Tribunale di giustizia, informando per?
effetto di real ordine su di una rappresentanza del Vi
cario capitolare di Catania , colla quale ricercava una
nota delle residenze stabilite ai novelli Prelati, e dei Co
muni che ad essi rispettivamente appartengono, per co
municare colle nuove Cattedrali e con i Parrochi della
nuove Diocesi, all'oggetto di guardare le dovute compe
tenze , e legittimare gli atti che dipendono dal di lui
ministero ha riferito esser cosa conveniente di spedirsi
agi' Intendenti a seconda dell' articolo 19 del capitolo r
titolo 2 degli statuti dell' amministrazione civile una nota
nella quale sono descritte le nuove residenze vescovili, e
le Citt e Terre assegnate ad ognuno de' nuovi Vesco
vi , acciocch essi Intendenti ne facessero la pubblica
zione nei Paesi di loro rispettiva dipendenza , ad ogget
to clic non solo le altre Curie vescovili , ma ancora
tutte le popolazioni di questa parte de' reali domini sa
pessero la circoscrizione delle antiche e nuove Diocesi.
E Sua Altezza Reale il Luogotenente generale , cui
ho fatta presente tale rappresentanza si uniformata al
parere del supremo Tribunale di giustizia.
Il che d' ordine dell' A. S. 11. partecipo a lei , e
le rimetto qui acchiusa la sopradetla nota perch ne fas
cia la pubblicazione.
Palermo >4 settembre t8/8.
Il Marchese Ferreri
Circoscrizione delle nuove Diocesi
caltagirone
sede del Vescovo.
Paesi assegnati per formare la nuova Diocesi.
Scordia , Palagonia, Mililello Val di Nolo, Mineo,
Vizzini , Licodia , Santa Maria di Nisccmi , San Miche
le , Santo Cono , Terranova , Butcra , Mazarino , lliesi , Granmichcle.
3VICOSI1
sede del Vescovo.
Paesi assegnati per formare la nuova Diocesi.
Alinicna , Capizzi , Brontc , Cesar , Cerami , Maletto , G agliano , Ganci , Santo Mauro , Caslelbuono ,
Petralia soprana , Pelralia sottana , Geraci , Resultano ,
Sperlinga , Santo Todaro , T/oiua , Yilladoro.

)( il* )(
to adempimento , e per avvisarne i suoi rispettivi SotPccoli Casali
I tiu tendenti (a).
Marlanopoli e Bucopietro.
Il Segretario di Stalo Ministro presso il LtwgoPIAZZA
ienente
generale.
sede del Vescovo.
Dcca di Gualtieri.
Paesi assegnati per formare la nuova Diocesi.
AiJone , Asaro , Barrafranca , Caropepe , Caslro( Num. 76 ) SIRACUSA 18 NOVEMBRE 1818.
giovanni , Lconforte , Imbaccari , San Filippo d' Argiji SOTTIXTE.VDEXTI , SEXJTI E MAQ1SXMJXI MVXICIPJLI
r , Nissoria , Pietrapcrzia e Villarosa.
Oggetto
Per copia conforme
Sulla forma , e sii colori della bandiera de legni
// Direttore Della Rovere
prussiani.
Signore
( Num. 7. ) SIRACUSA 18 NOVEMBRE 181S.
Dal Ministro di Stato presso fi Luogotenente gene
rale 3 riparlimento, 2 carico, num. 3Ii3i in data del ia
Decreto per l' esercizio delle funzioni di Luogotenen
corrente mi viene scritto quanto segue Sig. Intenden
te generale ne' domini oltre il Faro , durante l' as
te Trasmetto qui avvolto a lei per sua intelligenza la
senza di S. A. R. il Duca di Calabria.
copia d' un estratto della nota fatta al Ministro degli af
FERDINANDO I. CC.
fari esteri dall' incaricato del Ile di Prussia presso la
nostra rcal Corte, per lo regolamento emanalo da S. M.
Dovendo il nostro amatissimo figlio il Duca di Ca
prussiana circa la forma ed i colori della bandiera ,
labria , nostro Luogotenente generale ne' domini al di
che dal 1819 dovr inalberarsi da' bastimenti da guerra
l del Faro , recarsi per qualche tempo in Napoli ;
e mercantili de' suoi domini.
Visto T articolo o della nostra legge del di n di
Il Segretario di Stato Ministro presso il Luogodicembre 1816 ;
tenente generale Marchese Ferreri.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Il
color delle bandiere ordinarie nazionali ( bandie
Art. 1. Per 1' assenza da' domini al di l del Fa
re di commercio ) ondeggianti sulla poppa o sul die
ro del nostro dilettissimo figlio il Duca di Calabria, quel
tro del vascello , che devono portare i bastimenti mer
Ministero di Stato composto attualmente da' nostri Se
cantili , e delle quali permesso ancora 1' uso ad altri
gretari di Stato Marchese Ferrcri e Duca di Gualtieri ,
piccoli legni , sar generalmente nero e bianco diviso
eserciter , a' termini della citala legge, provvisoriamen
in Ire parti di uguale larghezza , di cui quella del mez
te le funzioni di nostro Luogotenente generale ne' sud
zo sar bianca , e quella del basso e dell allo di color
detti domini.
nero e senza aquila. Dipender egli dai Negozianti e
2. Tutti i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
da' Capitani del bastimento d' inserire in mezzo della ban
Napoli il di 16 di ottobre 1818.
deruola bianca il nome della Citt 0 della Provincia ,
Firmato FERDINANDO.
alla quale il legno appartiene.
Per ci che riguarda la bandiera reale , e propria
mente
la bandiera principale destinala ai bastimenti di
( Num. 75. ) SIRACUSA 18 NOVEMBRE 1818.
guerra pendente dagli alberi maestri , si distnguer es
sa dalle altre per la figura dell' aquila prussiana con
Si vieta la spedizione dei passaporti per Malta a per
formemente al regolamento delle armi reali , e per la
sone sfornite di mezzi di sussistenza.
croce di ferro applicala all' aquila superiore a sinistra.
MINISTERO DI STATO CC.
L' osservanza di questa suprema risoluzione comincer
coli' apertura della navigazione ncll' anno vegnente 1S19.
Ripartimento di grazia e giustizia, 1 ripar. 3 carico.
Tuli' i Bur di Dogana degli Stali prussiani sono ob
bligali di esaminare , se il vascello munito della ban
Palermo ia novembre 1818.
diera nazionale prima di permettere la sua uscita dal
Signor Intendehtb
porlo , e proibirla in caso contrario.
L' Infetidente
Dal Signor Marchese di Cimelio in data del 3 di
questo mese mi stalo scritto cosi Non tollerando il
PRINCIPE DI REBURDONE
t Governo di Malta de' forestieri disutili , vagabondi e
// Segretario generale
t mendici , obbliga i Consoli delle Nazioni estere ivi Cav. Saverio Nicastro.
c residenti di far imbarcare e spedire ne' rispellivi Sla ti g' individui d' una tal classe.
(Num. 77.) SIRACUSA 26 NOVEMBRE 1818.
s Ora il rinvio de' vagabondi privi di mezzi d sus- Per la esenzione de' dazi pretesa dagl' intraprendiloc sistenza de' reali domini che giungono di continuo da
ri delle sussistenze militari.
qucll' Isola apporta al regio Erario una spesa signiliMINISTERO DI STATO
cante , ed in conseguenza un pregiudizio notabile ai
incaricalo provvisoriamente delle funzioni di Luogo
reali interessi.
tenente generale.
c Per evitarlo dunque io prego V. E. a voler diSignore
c sporre , che le Autorit m cotesti reali domini , cui
Dal Segretario di Sialo Ministro degli affari inter
< compete a norma del real decreto de' 19 spiralo ot- ni mi stalo comunicato il seguente real rescritto
l tobre la spedizione de' passaporti per 1' estero , non
c ne rilascino per Malta a persone sprovvedute di mez- (a) V. U rescritto del zj giugno 't8/8 riportalo a
1 zi onde sussistere. Ed io le partecipo ci per lo esat
pag. 88 , e la nota c pug. idem.

)( i-i )(
nelle rispettive Province e Distretti per passare all' cEccellenza Ilo proposto al Consiglio il foglio di V.
E. colla data di settembre ultimo , che versa sulla e- stero.
Per la Citt e Provincia di Napoli continuer a dar
senzionc de' dazi in diversi luoghi di cotesti reali do
mini e sulle di lei osservazioni per escluderla genc- li il Ministero degli alfari esteri.
3. Saranno pure mandati dalla stessa real segrete
Talmente. Dietro il parere del Ministro delle finanze
ria e Ministero di Slato degli affari esteri de' passapor
si considerato che la questione trovasi risoluta con
rescritto del io febbraro 1817 comunicalo a V. E. dal ti al Ministero di Stato esistente presso il Luogotenente
lodalo Ministro , in forza del quale luti' i generi in- generale de' reali domini al di l del Faro , il quale
servienti alle truppe vennero sottoposti al pagamen- ne riterr una parte por rilasciarli agi' individui della
Citt e Valle di Palermo , che gli richiederanno per
to de' dazi doganali c civici. Quindi si dichiarato ,
che il rescritto medesimo sia esattamente osservalo , e passare all' estero ; ed un' altra parte la distribuir agli
Intendenti e Sottintendenti delle altre Valli al di l del
che sul proposito sia in piena osservanza ancora in
Faro , per rilasciargli agi' individui che ne faranno lo
colcsta parte de' reali domini 1" articolo 198 della legro la richiesta nelle rispettive Valli e Distretti per pas
ge de' 12 dicembre 181G , che riguarda 1' ammiuisare all' estero.
strazione civile di quest' altra parte.
4. Tanto il Segretario di Slato Ministro residente
Si per risoluto , che se mai nell' ignoranza
presso il Luogotenente generale, quanto g' Intendenti e
e del cennato rescritto siasi convenula a favore dogi' in traprenditori delle sussistenze militari la franchigia dei Sottintendenti delle Province al di qua , e delle Valli
8 dazi comunali ne' contraili da essi stipolati nell' anno al di l del Faro , dovranno sottoscrivere i passaporti
5 scorso, in questo caso qualora, dietro 1' esame de* con- per 1' estero colla formola : per lo Ministro degli afJori esteri.
tratti medesimi , risultasse che la franchigia fosse sta
5. Il nostro Segretario di Stato ec.
ti ta convenuta , sia la medesima da loro goduta lino a
Firmato FERDINANDO.
a tulio agosto di quest' anno , e che dal primo di set
ti tembre debbono generalmente osservarsi le surriferite
6 disposizioni del rcal rescritto, e della legge de' 12 di
( Num. 79. ) SIRACUSA 3o NOVEMBRE 1818.
ti ccmbre 181G.
Quanlo al macello eretto in Agosta dal 2. do bat
Per gli additamenti negli atti di pubblico incanto.
ti taglione rcal Borbone , si determinato eh' ella fac eia mettere d' accordo il Comune collo stesso ballaMINISTERO DI STATO T-RESSO IL LUOGOTENENTE GENERALE
l glione , per la liquidazione de' dazi comunali che il
c battaglione deve corrispondere , e per la conscguente
Palermo i3 novembre 8/8.
Dal Segretario di Stalo Ministro degli affari interni
c ritenuta da farsi sul ramo della guerra del valore ,
mi stalo comunicalo il seguente real rescritto Eccelc che ne risulter.
c lenza Con di lei rapporto de* 16 ottobre ultimo el< Nel real nome le partecipo queste sovrane riso
t la ha riferito, che D. Gaetano Taibi ottenne dal Seti lozioni per 1' uso conveniente di risulta.
1 nato di Palermo 1* arrendaraento del dazio civico di
Napoli 4- dicembre 1818.
(t grana sei n rotolo sulla carne bovina per la pigione di
Ed io nel real nome le partecipo queste sovrane ri
( once 256oo, e che dopo qucsla liberazione ira il lersoluzioni per 1' esecuzione,
( mine di ore 2^ fu dallo stesso Senato accettata sul det
Palermo ig novembre 1818.
ti lo una nuova offerta per once 4-00 di pi della prima;
Il Marchese Ferreri.
1 quindi nalo il dubbio se questa seconda offerta fos1 se ammessibile. Il dubbio risoluto dalle reali islru(Nura. 78.) SIRACUSA 3o NOVEMBRE 1818.
( zioni dalc in seguilo del real decreto degli 11 ottobre
Decreto per regolare la spedizione de' passaporti {a).
t 18 17. Queste istruzioni coincidono con le disposizioni
Napoli 19 ottobre 18 18.
t della legge de' 12 dicembre 1816, secondo le quali
FERDINANDO I. PC.
debbono applicarsi ed inlerpctrarsi in ogni caso di
Per pendere pi facile ne' nostri reali domini la
spedizione de' passaporti , tanto per 1' interno , che per
t dubbio , ed esse sole debbono regolare la forma dei
1 contraili comunali.
1 estero.
Or tali istruzioni non riconoscono altri addilaSulla proposizione del nostro Segretario di Slato ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t menti , che quelli di decima e di sesia da presentarsi
1 ne' termini in essa stabiliti. Quindi la seconda offerta
Art. 1. In tuli' i nostri domini i passaporti per lo
C di once 4o presentata come inconlinenle sul detto
interno del Regno saranno spediti dagl' Intendenti e dai
Sottintendenti, anche a coloro che dalle Province al di
t contratto non deve ammettersi, giacche le dette istru
ii zioni non riconoscono incontinenti ; ed esse hanno aqua passano nelle Valli al di l del Faro , c viceversa:
bolito ogni altro anteriore stabilimento , che contenes
colla riserva , che tali passaporti saranno spediti dal
ti se disposizioni contrarie. Conviene quindi , che tanto
Prefetto di polizia nella Citt di Napoli , e dall' Avvo
e nel soggetto caso , quanto in ogni altro affitto comucato fiscale nella Citt di Palermo , hnch non sia col
naie si stia strettamente alle citate reali istruzioni seninstallata la Direzione di polizia.
t za pi ricorrersi agli antichi aboliti stabilimenti.
2. Dalla real segreteria di Slato e Ministero degli
* Nel real nome le partecipo questa risoluzione per
affari esteri saranno mandati de' passaporti agi' Inten
denti e Sottintendenti de' reali domini al di qua del Fa
li 1' uso corrispondente di risulta.
ro , per rilasciarli agi' individui che gli richiederanno
Napoli 4 novembre lS/8.
Ed io nel real nome lo partecipo a lei per averlo
(a) V. il rescritto del 27 giugno 1818 pag.SS, cmnota presente , e per servirle di regola generale.
Il Marchese Febhiri.
e pag. idem.

t
t
ti

1
c
c
c
c

)( 43 )(
DICEMBRE 1818

( Num. 80 ) SIRACUSA 1 DICEMBRE 1S18.


Legge pei reati in officio commessi da' pubblici fun
zionari.
FERDINANDO I. CC.
Sulla proposizioDe del Doslro Consigliere ce.
Udito il nostro Consiglio di Stato;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1. I pubblici funzionari eletti da noi non po
tranno pe' reati in officio essere sottoposti ad alcun giu
dizio penale senza la nostra autorizzazione.
a. La nostra autorizzazione sar preceduta dall' ar
riso del supremo Consiglio di cancelleria pe' seguenti
funzionari:
1. i Reggenti e Consiglieri del supremo Consiglio di
cancelleria ;
2. gli agenti del ministero pubblico , i Consiglieri del
la suprema Corte di giustizia e della Gran Corte de'conti, ed i Giudici delle Gran Corti civili e criminali, e dei
Tribunali collegiali;
3. gl'Intendenti, Sottintendenti , Segretari generali e
Consiglieri d' Intendenza (a);
4 i funzionari di ogni ramo di pubblica amministra
zione dal grado di Direttore inclusivamente lino a tutti
i gradi superiori.
3. Pe' reali in officio di quei funzionari che non si
sono eletti da Noi , baster pel giudizio 1' autorizzazione
del nostro Segretario di Stato Ministro di grazia e giu
stizia (b),
(a) V. Y articolo 166 del decr. degli 11 ottobre f8ij
pag.to, e le istruzioni del 20 gennaro 1818 pag.28.
(b) V. r articolo i46 della legge organica giudiziaria
del 7 giugno 18ig, non che il titolo FUI delle
, leggi di procedura ne' giudizi penali.
E utile frattanto aversi intelligenza della ministe
riale del 3 aprile t834 diretta all' Intendente di
Palermo. Essa si esprime cos.
f Pronunziando la sua superiore decisione sulla prec tesa del barone D. Giusto Rumbolo, il quale in
c risarcimento degli alti coattivi contro lui ordinati
t ha domandato, che il D.r D. Girolamo Scaduto,
I e D. Gioachino Pinello, gi Sindaci del Comune
1 di Misilmeri, e D. Yiacenzo la Lia Cassiere dello
( stesso Comune sicno privali della garenzia,- S. A.
f R. il Luogotenente generale per la considerazio< ne, che ne' procedimenti usati dai detti funzionaI ri ad oggetto di conseguire il pagamento di un
t credito del Comune non si scopre dolo , n colc pa; che anzi vi concorre l'approvazione del Conc ciglio d' Intendenza ; e che quantunque la Gran
Corte de' Gonti ne abbia diversamente giudicato,
C revocando la sentenza del Consiglio, debba tutta( via rispettarsi la loro immunit por il principio
c (applicabile a questo caso ai termini dello articoc lo 3 delle istruzioni ) che un Giudice di prima
c istanza non mai personalmente interessato , se
la sua sentenza rivocata dai Giudici di appello;
C si degnata nel Consiglio de' 23 marzo dichia( rare, che le istanze di Rumbolo non meritino alt cui provvedimento, e quindi non possa darsi luo-

4 Non debbono considerarsi funzionari pubblici i


Notai, i Patrocinatori, gli uffiziali dello stalo civile^ , gli
uscieri (</); e generalmente tutti gl'impiegati nelle officine
delle Corti, Tribunali e regie Procure, delle Intendenze,
Sottintendenze, delle amministrazioni generali, direzioni
ed ispezioni , c di qualunque altra amministrazione in
feriore (e).
5. Sotto nome di reati in officio sono unicamente
compresi quei fatti che il funzionario commette, violando
i doveri che dalle leggi sono state particolarmente alla
sua carica annessi per la regolare amministrazione del
pubblico servizio alle sue cure affidalo.
C. Il divieto contenuto negli articoli precedenti, di
procedersi senza autorizzazione contra i pubblici funziof go a verun provvedimento per disciogliersi della
( garenzia i detti Sindaci e Cassiere.
I Di real ordine comunico a V. E. questa decisione
per 1* uso conveniente, e di riscontro al rapporto
f de' 10 febbraro num. 101.
Palermo 3 aprile i834- Duca Sasimartino.
(c) ci analogamente al res. del 28 settembre 182!.
(d) Con ministeriale del 7 gennaro 1820 , 1 ripartimento, 4 carico num. 12/, fu scritto dProcurato
ri generali del Re presso le Gran Corti crimina
li quanto segue.
t Dal Segretario di Stato Ministro di grazia e giuI stizia mi stata partecipata una lettera d' ufficio
t del lenor seguente. Napoli 29 gennaro 1820.
I Eccellenza Si domandalo se 1' articolo 520
( delle leggi di procedura penale relativo al giudiC zio de' funzionari dell' ordine giudiziario , com( prenda nella sua disposizione gli uscieri di giut dicato di circondario. Questo articolo riguarda
t propriamente i funzionari che in forza della legC ge de' 19 ottobre 181 8 sono coverti di garanzia;
t quindi non pu comprendere gli uscieri esclusi
( espressamente dalla garenzia noli' articolo 4- della
C citata legge. In tali sensi si scritto circolaruicuc te ai Procuratori generali criminali di questa par*
I te de' reali domini, in circostanza di essersi prot dotla la espressata dimanda. Ilo creduto opporf tuno di renderne consapevole cotesto Ministero di
c Stato , affinch si serva di farne partecipazione
( a tulli i Procuratori generali presso le Gran C.
o criminali di cotesti reali domini.
c Mi affretto di parteciparla a lei per intelligenza, ed
t uso che convenga.
c // Segretario di Stato Ministro presso il Luogotenente generale Duca di Gualtieri.
(e) CI' individui della gendarmeria reale incolpati di
reali commessi nell' esercizio delle loro funzioni
sono coverti di garenzia : legge del 26 dicembre
82J. Quanto alla garenzia che godono i Cancel
lieri de' Commessari di polizia pe' soli reati com
messi nello esercizio delle funzioni di polizia giu
diziaria, . decreto del 2g dicembre 1828. E per
la garenzia accordata a' Deputati sanitari legga
si la ministeriale del 26 gennaro 18J2 partecipa
ta dal Soprintendente generale di salute pubblica.

nari po' reali in officio, non impedisco all'autorit giu


diziaria di ricevere tanto dai privati, quanto da' pubblici
funzionari , le denuncio pc' reati in officio , di raccorre
le indagini e di procedere a tutti quegli alti che lo svi
luppo de' falli richiede.
Essi si asterranno soltanto dallo spedire mandato
conlra il funzionario indizialo, e dal chiamarlo con qua
lunque altro modo alla loro presenza per sottoporlo ad
interrogatorio.
7. ISel caso per clic si tratti di un fatto di dubbia
reit , pel quale a' termini delle leggi bisogna una con
traddizione preliminare alla istruzione del processo; l'autoril giudiziaria potr udire il funzionario, cui tal fatto
viene attribuito, in contraddizione delle parti.
8. I funzionari pubblici dovranno somministrar tutte
le notizie, esibire e rimettere tulli i registri, carie ed al
tri documenti, che dalle autorit giudiziarie sono richie
sti per la compilazione delle indagini autorizzate dall'ar
ticolo 6 della presente legge ().
a) La seguente ministeriale indiritta al regio Dele
gato della generale amministrazione dello stralcio
delle reali [finanze sviluppa le norme da praticar
si ne casi di reati in officio commessi dagl'impie
gati finanzieri.
<t Palermo > aprile 1827.
<i Ilo preso in considerazione il rapporto del di lei
predecessore dogli 11 luglio 1826 , e gli altri
( dell' Agente del contenzioso , e del Consultore
a del Governo sulla domanda del Ricevitore genec rale di Caltanissclta di darsi le provvidenze di
K legge , e non gi economiche a carico del sollcK pitatorc D. Federico Piccioli imputato di approt priazione di somme di regio conto - Ho riflolluK to quindi che la proposizione di vietarsi ai funK zionari locali finanzieri di passare immcdiatam.cna te il rapporto alla polizia giudiziaria delle malc versazioui, appropriazioni ed altri reati di ufficio
K commessi dagl' impiegati della finanza di loro dis pendenza , e di proibirsi agli ufficiali di polizia
K giudiziaria di procedere negli anzidetti casi, se pri< ma non ne avranno la richiesta formale dal Capo
di ciascuna amministrazione finanziera , previa la
te liquidazione dei conti , si oppone direttamente ai
a principi dell' attuale legislazione penale. Giusta
(t la slessa primieramente 1' azione pubblica nei niia sfatti e nei delitti riguardante 1' ordine pubblico,
0 ai termini dell' articolo 1 delle leggi di procedu
ti ra nei giudizi penali, esercibile d' ufficio senza
K bisogno della istanza privala. Ai termini dell' ar
ie ticolo 24 delle stesse leggi ogni autorit , ogni
a officiale pubblico, ogni professore di arie o me
li sliere, che nell' esercizio delle sue funzioni acqui
ti sti notizia di un reato , tenuto di passarne imK medialamente V avviso all' uffizialc di polizia giuK diziaria competente, e di trasmettergli tutti i pro
ci cessi verbali, gli atti e i documenti relativi, quaC lora ve ne fossero , ed i trasgressori sono puniti
(t con una ammenda da tre a venti ducati , se si
K tratti di misfatto dal Presidente della G. C. crili min.ile ; se si tratti di delitto , sono puniti dal
Giudice di Circondario con una ammenda di uno
1 a dieci ducati giusta 1' articolo 27 delle slesse
c leggi. Ogni cittadino pu denunciare a qualunc quo ufficiale di polizia giudiziaria un reato di cui
i abbia in qualunque modo conoscenza.

9. Raccolte le indagini, qualunque sia la specie del


reato in officio che vi ha dato luogo , gli atti saranno
sempre rimessi al Proeuralore generale presso la Gran
Corto criminale : la quale sulla requisitoria del medesi
mo pronuncier ;
1. se le pruove raccolte danno luogo a spedizione di
mandato di arresto contro il funzionario indiziato;
t Da s fatte disposizioni di leggo sorgono chiarali mente le seguenti conseguenze.
t 1. Che i rapporti alla polizia giudiziaria su i reati
t in officio non debbano farsi esclusivamente dai
{ Capi dell' amministrazione , ma ogni autorit ed
c ogni ufficiale pubblico , che ne acquisti notizia
t in esercizio delle sue funzioni.
C 2.Che se un ufficiale pubblico scoprendo uno dei rea* li anzidetti tralasciasse di farne rapporto alla po( lizia giudiziaria , ma si limitasse a darne iulellic gonza solamente al Capo della sua amminislraziot ne, si renderebbe trasgressore all'obbligo, che gli
t d la legge , ed incorrerebbe nelle peue nell' iu dicato articolo 2.4 contemplale.
t 3. Che gli uffiziali di polizia giudiziaria acquistando
1 notizia dei reali di cui parola per via degli offiI ciali pubblici , o cogli altri mezzi dalla legge inc dicali, dovendo procedere di ufficio, non possano
II astenersi di passare ai procedimenti giudiziari; salC ve le regole sulla garenzia per quei funzionari ,
t che ne sono rivestiti dalla legge.
1 4" Che niuu' altra autorit conformemente al rap
ii porto proscritto dall' articolo 226 della legge or
C ganica dell' ordine giudiziario, potr frapporre 0( stacolo o ri lardo allo esercizio delle sue inconic bonze. E quindi i Capi di amministrazione preC tender non possono che siano paralizzate e soC spese le operazioni della polizia giudiziaria , fin
ii che non avranno essi liquidata la condotta dei
t funzionari superiori che ne sono l' oggetto , e
C molto mono elevare conflitto di attribuzione , es( scudo che non pu essere mai nelle facolt del
c contenzioso amministrativo 1' applicazione della
pena po' reali di officio.
( 5. Che gli uffiziali di polizia giudiziaria, lungi di essere
c impediti a praticare le loro incombenze nei reati
< di ufficio , se prima non ne avranno ricevuto le
1 notizie e i documenti dai Capi delle amministra( zioni, sono incoulro autorizzati dall'articolo 8 del
t rcal decreto del 19 ottobre a richiedere agli stes si le dilucidazioni , i registri , le carte ed altri do
li cumenti necessari alle indagini, e ne'casi di dubt bia reit sono anche facilitali ad udire in con
ti traddizione il funzionario incolpato,
c Da tutto ci dunque emerge , che non potrebbero
adottarsi le enunciale misure, che sono stato pro
ci poste, senza invertirsi tulli gli enunciati principi
dell' attuale legislazione penale , ed a ci da
aggiungersi, che in alcuni casi, in cui 1 urgenza
richiede di procedersi con sollecitudine e rapidi(t t, il sistema proposto di attendersi lo esame dai
e Capi di amministrazione, e la di loro provocazione
del procedimento penale contro g' impiegali pre
ci vcnuli di reali in officio , potrebbe far diperdcre
le prove, dar lempo ai rei di evadere, e cos ric uscire pernicioso agi' interessi della giustizia,
t Queste souo le considerazioni eli' emergono sulla

)( '4.5 )(
al nostro Consigliere Segretario di Stato Ministro di gra
a. se il fatto di cui il funzionario e imputato costi
zia e giustizia (a) .
tuisce un reato di officio, a' termini dell' articolo 5 dulia
10. L'autorizzazione di procedersi in un giudizio
presente legge.
penale conlra un pubblico funzionario sar sempre o
Nel caso che sull' una e sali' altra parte della requisitoria la Graa Corte criminale decider affermativa
promossa dal nostro Ministro di grazia e giustizia, o da
mente , colla slessa decisione ordiner l' inyio degli atti
ta dallo stesso , secondo la diversit de' casi contemplati
nella presente legge; e sar sempre dal medesimo Mini
stro comunicata. Allorch per il reato in officio sia sta
( questione allorch si considerano sul solo aspetto
i della vigente procedura penale. Il bene per del
to commesso in un ramo di servizio estraneo al diparti
mento della giustizia , il Ministro di grazia e giustizia
servizio e -degl impiegati ancora potrebbe dar luodovr sempre prendere 1' avviso del Ministro o Segre
go a prudenti misure amministrative atte a conc ciliare le leggi col buon andamento del servizio
tario di Stato del dipartimento, cui tal ramo di servizio
appartiene.
e stesso , e sul proposito da riflettersi che nei ca1 1 . La garentia pe' funzionari pubblici comune
< si di dubbia reit degl' impiegati finanzieri riesce
t troppo pericoloso lo affidare ai locali funzionari a' loro complici e correi.
C le facolt di provocare il procedimento penale ,
L' autorizzazione data a procedersi conlra di quelli
poich la loro inespertezza, e le loro private pas- comprende anche questi ultimi.
12. La cessazione della carica non fa decadere il
t sioui , potrebbero dar luogo al cominciamcnlo di
funzionario pubblico dalla garantia stabilita colla presen
( procedure ingiuste ed irregolari , le quali sebbet ne col lasso del tempo, e col maturo esame delle te legge pe' reati in officio commessi durante l' esercizio
e imputazioni potrebbero portare 1* esito favorevole della medesima.
t a' funzionari indebitamente imputali, non tralasce13. Tutte le anteriori disposizioni contrarie alla pre
c rebbero per di oscurarne il decoro, e di esporli sente legge rimangono abolite.
t ad una ingiusta , sebbene passaggiera persecuzioVogliamo e comandiamo ee.
v ne, oltre del detrimento e della paralizzazione ,
Il nostro Ministro Cancelliere ee.
Napoli il di 19 di ottobre 18 18.
c che verxebbe a risentirne tal volta il pubblico
t servizio.
Firmato FERDINANDO.
t In questi casi di dubbia reit sarebbe assai pi sicu( NW 81 ) SIRACUSA 6 DICEMBRE 1818.
c ro espediente lo affidare la provocazione dei pro
li cedimenti penali ai Capi delle amministrazioni ,
Decreto per lo stabilimento delle Commessioni di vac~
C i quali scevri di rapporti e di animosit, ed aiueinazione ne' domini oltre il Faro (b).
C tati dai loro lumi e cognizioni superiori sarebbet ro in istato idi meglio discernere e calcolare in
Napoli 20 ottobre 1818.
c quali casi la condotta degl' impiegati da loro diFERDINANDO
I. CC.
C pendenti fosse scevra di colpa; in quali meritevoC le di misura disciplinare; ed in quali altri di proDopo i vantaggiosi successi riportali dalla inocula
c cedimento penale.
zione vaccina in questa parie de' nostri reali domini ,
t II Governo che nelle sue supreme facolt in ar- merc i salutari regolamenti da Noi adottati per la in
( bitrio di regolare -e dirigere le operazioni dei troduzione e per la propagazione di tal metodo , e dopo
c funzionari amministrativi nel senso e nelle dire- gli ulteriori utilissimi risultati che la diffusione del siste
< zioni, che gli detta la sua saggezza, senza emetle- ma ha prodotto ;
ff re disposizioni tendenti ad impedire ai Magistrati
Desiderando che questi medesimi vantaggi si esten
< dell' ordine giudiziario la maniera dei loro pro- dano ancora a' nostri amatissimi sudditi ne' domini al di
c cedimenti dalle leggi prescritta, pu ordinare, che l del Faro ;
C nei casi di dubbia reit degl' impiegati finanzieri
Veduto il nostro decreto de' 16 di aprile 181 7, col
C locali di questo ramo , ne dassero rapporto quale fu nominala in questa nostra Capitale una Comc ai Capi dell amministrazione, affinch gli stessi di- messione centrale per vegliare ai sistemi e regolamenti
( sputando maturamente l'affare potessero provocare da osservarsi per la inoculazione vaccina ;
C i procedimenti giudiziari, allorch riconosceranno
Sulla proposizione del nostro Segrelario di Stato ec.
< sussistenti i reati , n con ci i detti officiali lo
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ft cali avrebbero a trasgredire 1' obbligo loro iuipoArt. i. Sar stabilita nella Citt di Palermo una
sto nel precitato articolo a4 delle leggi di pro< cedura nei giudizi penali , imperocch lo slesso
f locali a passare i loro rapporti all' autorit giuc impone ai medesimi di fare rapporto alla polizia
diziaria,
< giudiziaria dei reati ehe pervengono alla loro coe Io quindi partecipo tutto ci a lei peli' uso che
c gnizione, ma finch la esistenza dei medesimi non
i convenga in riscontro al rapporto suddetto degli
c sicura, ma all' incontro dubbiosa ed incerta,
l 11 luglio 1S26.
provocare non possono dei procedimenti mal fou( // Ministro Segretario di Stalo Luogotenente gec dati, e quindi non conlrovengono alla suddetta indi nera/e Maiiciiese Favire.
t cala disposizione di legge. Nei casi per di inassi- (a) Con decreto del 3 aprile 1S20 fu risoluto che i
f ma urgeuza , ne' quali il menomo ritardo polrebpubblici funzionari godenti garentia a' termini di
c be far diperdere le prove e gli oggetti materiali
ficcala legge saran giudicali dalla Gran Corti cri
c del reato , o pu produrre delle altre irreparabiminali per quei reali in ufficio, che trovami at
c li e pericolose conseguenze alla giustizia ed al
tribuiti ai Giudici di circondario.
< rea! servizio, dovrebbero esser tenuti i funzionari (b) V. il decreto del to ottobre jSsS.
*9

Commessionc centrale di vaccinazione composta da sci


soci ordinari scelli tra la classe de' professori di medi
cina e di chirurgia , c da un Presidente , che saranno
da noi nominati.
a. nominato Segretario perpetuo di tale Commessione il professore di medicina D. Giuseppe Cutrona ,
col soldo di ducati diciollo al mese.
3. Egli sar il redattore del giornale vaccinico ,
ed eserciter tutte le altre incumbenze definite ne' rego
lamenti organici.
4.. In ogni capoluogo delle Valli sar istallata una
Commessionc di vaccinazione, composta da tre professori
nominati dall' Intendente.
0. Queste Commessioni dipenderanno daglTnlcndcnt , e saranno in corrispondenza colla Commessione cen
trale per tutti gli oggetti relativi alla vaccinazione , alle
epidemie ed alle epizootie vaiolose.
6. Con altra nostra risoluzione ci riserhiarao di
provvedere a' mezzi che debbono far fronte alle spese
necessarie per tale instiluzione.
7. Sar scelto un locale tra le case addette agli ospedali o altri stabilimenti di beneficenza situati nel cen
tro della citt di Palermo , per potersi riunire la Com
messione centrale, tenervi il suo archivi , ed esercitare
le funzioni necessarie per la inoculazione e conservazio
ne del pus vaccino.
8. Tutti i regolamenti che sono in vigore per la
inoculazione vaccina in questa parte de' reali domini ,
saranno applicabili pc' domini al di l del Faro.
g. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.

( N. 82. ) SIRACUSA 10 DICEMBRE 1818.


Decreto per is/abilirsi una Camera consultiva di com
mercio 'in Messina (a).
Napoli 20 ottobre 1818.
PERDI BANDO I. CC
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Vi sar nella Citt di Messina una Camera
consultiva di commercio.
2. Essa Camera sar composta di sei negozianti, ol
tre 1' Intendente di quella Valle che ne sar il Presi
dente , e di un Segretario perpetuo che ci riserbiamo
nominare.
3. L' esercizio di essi membri sar triennale , cam
biandosene due in ciascun anno. Quelli che hanno gi
terminato il loro esercizio, possono essere a nostro pia
cimento rieletti.
4-- Il Consiglio provinciale former in ogni anno
una lista di negozianti , del numero triplo de' membri
che compiono in quell'anno il triennale esercizio," quale
sar a noi presentala dal nostro Segretario di Stalo Mi
nistro degli affari interni , per fare la scelta de' nuovi
membri.
5. Della camera avr un Vice-presidente tra' suoi
membri , il quale preseder in assenza dell' Intendente.
La sua elezione sar falla da essi membri a voti segreti
in ogni anno. Niuno potr essere eletto Vice-presidente,
(a) V. il decreto del 27 luglio iS/g.

se non sia stato nella Camera almeno un anno prece


dentemente.
6. La Camera predelta avr la facolt di proporre
ci che creder conveniente alla prosperit del commer
cio, oltre gli altri incarichi che le saranno dali da Ni,
dal nostro Luogotenente generale in quei nostri domini
al di l del Faro , e da' nostri Ministri Segretari di
Stalo.
7. La detta Camera, istallata che sar, ci proporr
i fondi bisognevoli pel suo mantenimento e per ogni a\r
Ir occorrente alla medesima.
8. I nostri Segretari di Stalo ce.
Firmato FERDINANDO.
(Num. 83) SIRACUSA i4 DICEMBRE 1818.
Rescritto reale diretto per C organo della redi
Segreteria e ministero di Stato degli affari ecclesia'
siici al Consigliere Segretario di Stato Ministro Cancel
liere, e portante la risoluzione di alcuni dubbi insorti
sulle disposizioni del Concordato relative alla provvi*
sta de benefici ecclesiastici di libera collazione ().
Neil' articolo X del Concordato detto che i Cano
nicati di libera collazione , tanto de' Capitoli cattedrali ,
che de' collegiali , ne' primi sei mesi dell' anno si con
feriranno dalla S. Sede, e ne' secondi da' Vescovi ; ec
cettuata la prima Dignit che sar sempre di libera col
lazione della S. Sede: coli' articolo poi XI si concede ai
Vescovi il diritto di provvedere le Parrocchie che vache
ranno in tutti i mesi dell'anno. Si eccitato il dubbio,
e, trovandosi alla prima Dignit o a qualche Canonicato
annessa cura di anime debbano 1' una e l'altro conside
rarsi come Parrocchia; cosicch tanto la prima Dignit ,
che il Canonicato il quale vachi ne' primi sei mesi del
l' anno, provveder si debbano dal Vescovo.
In oltre nell' articolo XI, dove - disposto che spet
ti sempre a' Vescovi la collazione delle Parrocchie, ven
gono eccettuate quelle che risultino vacanti in curia ,
cio per provvista di qualche* Dignit ecclesiastica o
Canonicato , le quali saranno di pontificia collazione. Si
promosso il dubbio, se debba appartenere alla S. Se
de la provvista delle sole Parrocchie vacanti in curia ,
o anche di ogni altro beneficio di libera collazione vaca
to nel modo stesso.
Non essendo dal Concordato stali preveduti i casi
su' quali poggiano i dubbi divisali , si stimato conve
niente d' interrogarne gli esecutori dello slesso Concordato.
Eglino dopo matura discussione han risoluto :
1. che la circostanza della cura di anime annessa
alla prima Dignit, o a qualche Canonicato , non possa
indurre variazione a quel che si fissato nell' articolo
X circa la provvista de' Canonicati e della prima Dignit;
sulla considerazione, che la della cura appartiene in so
stanza a lutto il Capitolo che la esercita per mezzo di
uno de' suoi individui ; e perch in tali benefici prevale
il titolo principale che il Canonicato;
2. che la riserva, la quale- nell'articolo XI si fa a
favore della S. Sede per la provvista delle Parrocchie
che vacano in curia, non opera, se non una limitazione
alla general concessione che nello slesso articolo si fa t
in favore de'Vescovi, della collazione di quelle Parrocchie
in qualunque tempo vacanti, senza che indichi restrizio(b) V. la legge del 21 marzo /SiS pag. $g.

)( 47 )(
L' esportazione de' bastimenti non potr per escse alcuna al diritto di collazione risortalo alla S. Sede I
nelle vacanze in curia di qualunque natura; procedendo j guirsi,
>i, che in vista della nostra autorizzazione,
autoi '
la riserva di tali vacanze da luti' altro principio, al qua
9. Il nostro Segretario di Stato ec.
le n con clausole generali , u con dichiarazioni parti
Firmato FERDINANDO.
colari si derogato col Concordato.
Essendosi cosiffatte risoluzioni approvate dal Santo
Padre e da S. M., nel real nome le partecipo a V. E.
per 1' intelligenza sua e della prima Camera del supre
( Num. So. ) SIRACUSA 16 DICEMBRE 1818.
mo Consiglio di cancelleria, e di riscontro alla difficolt
che V E. V. con sua lettera de" 24 del corrente mese ha
manifestalo essersi incontrata dalla delta Camera , sulla Decreto risguardante le malleverie che debbon darsi
dagli amministratori de fondi e dazi dell' Erario
provvista fatta dalla Santa Sede della prima Dignit cu
di Sicilia.
rata della Collegiata di S. Pietro Apostolo di Ariano su
di cui si domandato il regio exeiptalur.
Napoli ii novembre 1818.
Napoli 28 ottobre j8io\
JMauciiese Tojimasi.
FERDINANDO I. CC.
( Num. 84. ) SIRACUSA ib' DICEMBRE 1818.
Decreto risguardante il dazio tT importazione ed estrazione su' bastimenti de'domini oltre il Faro.
Napoli 9 Novembre 181 8.
TERDIWANDO I. eC.
Visti gli art. 12 e 42 della nostra legge di naviga
zione de' 3o di luglio 1818, ove si parla de' drilli d'impoi'tazioue e di esportazione de' bastimenti;
Viste le tariffe doganali che sono in vigore ne' noBtri domini al di qua del Faro ;
Visto il nostro decreto di <jueslo giorno , col quale
abbiamo ordinalo di ridursi al dieci per cento sul valore
il dazio d' importazione sopra i bastimenti, che in tariffa
era stabilito al -25 per cento ;
Volendo determinare le regole da osservarsi ne' no
stri domini al d l del Faro circa la riscossione de'da d' importazione e di esportazione su' bastimenti;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1 . Ne' nostri domini al di l del Faro il dazio
d* importazione su' bastimenti sar del dieci per cento
sul valore de' medesimi.
2. In conseguenza i bastimenti costrutti all' estero
ed importati da' nazionali saranno ammessi alla naziona
lit , in seguito dei pagamento fatto alla dogana del
dieci per cento sul valore3. Gli stessi bastimenti , se sono importati da' fore
stieri, non saranno ammessi alla nazionalit , che nel so
lo caso in cui essi li vendano a' nazionali , i quali pa
gheranno il dieci per cento.
4* I legni predati da' corsari nazionali e condotti in
uno de' nostri porti saranno esenti dal dazio del dicci
per cento.
5. Saranno egualmente esenti i bastimenti predali
da' corsari forestieri, 1 quali abbiano da noi ottenuto la
lettera di marca.
6. I bastimenti esteri, che si riducono in pezzi nel
Regno, pagheranno su' diversi articoli elio li compongo
no i dazi su di ciascuno di essi stabiliti nella tarilfa in
vigore.
7. Cli scafi appartenenti a' medesimi legni saranno
soggetti al dazio del tre per cento sul valore.
8. Il dazio di esportazione su' basVimenti nazionali
che si vendono all' estero, sar del dieei per cento sul
valore.

Visio il nostro decreto de' 6 di luglio di questo an


no, col quale ordinammo di darsi provvisoriamente pres
so gli atti della Gran Corte de' conti di Palermo le mal
leverie da prestarsi da' Contalvli in favor dell' Erario nei
domini al di l del Faro (a);
Volendo da una parte assicurare 1' amministrazione
de' fondi dello Stato, e dall'altra agevolare i Contabili,
il pi che sia possibile, a fornire le cauzioni, o sieno le
malleverie;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le sole malleverie riguardanti i fondi ed i
dazi appartenenti all' Erario, e che si amministrano dal
Segreto di Palermo , si presteranno per gli atti della
cancelleria della Gran Corte de' conti , a' termini del ci
tato decreto de' 6 di luglio 18 18 ; salvo ci che sar
detto negli articoli 2 e 5.
-2. Sono eccettuali dalla disposiziono dell' articolo
precedente i poslieri del lotto di Palermo, i quali con
tinueranno a prestare le di loro cauzioni, come negli an
ni precadenti.
3. Le malleverie relative a' fondi dell' Erario , che
si amministrano nella Segrczia di Messina, saranno rice
vute presso gli atti del Maestro Notaro proprielario di
quella regia udienza, colla risponsabilit del medesimo.
4. Le malleverie riguardanti i fondi c i dazi ap
partenenti all' Erario , e che si amministrano dagli altri
Segreti c Prosegreti, saranno date presso gli atti del ri
spettivo Notaro segrcziale e prosegreziale ; con che per
dovranno essere ben note a' Segreti e Prosegrcli, e sulla
risponsabilit de' medesimi.
5. Qualora al Ministero residente presso il nostro Luo
gotenente generale sembrasse che per alcune cauzioni re
lative a' fondi delle Segrezie, di cui si falla parola nei
due precedenti articoli 3 e 4 giudicar si dovesse la ido
neit de' fideiussori dalla Gran Corte de' conti; in questo
caso le dette cauzioni saranno ricevute presso gli atti
della medesima, a' termini del citato decreto de' 6 di lu
glio 1818.
6. Le disposizioni tutte contenute in questo decreto
saranno provvisoriamente osservale, fino a che non sar
in que' nostri domini stabilito il nuovo ordine giudiziario
e 1' ufficio della Conservazione delle ipoteche.
'. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
(a) Riportato a pag. gf, ove reggasi la nota a.

)( 4-81' )d
amministrazione della giustizia godere altri averi , ehe
i soldi che verranno da noi stabiliti.
6. In seguito dello stabilimento del nuovo ordine
Decreto concernente lo stato discusso de' domini oltre
giudiziario, onde far fronte all' aumento delle spese di
il Faro.
giustizia , ci riserbiamo di sanzionare uno stato discusso
Napoli 11 noTembre 1018.
suppletorio, la di cui parte attiva sar coverta da' pro
FERDINANDO x. ce.
dotti del registro sugli alti giudiziari e notariali e della
Visio il nostro decreto del di 1 di agosto 1817, col conservazione delle ipoteche , che saranno in quei nostri
quale sanzionammo il piano di finanze , o sia lo stalo domini stabiliti , giusta 1' enunciato parere del supremo
discusso degl' introiti ed esiti della nostra Tesoreria di Consiglio di cancelleria; e la parte passiva dall'assegna
Sicilia da settembre 1817 ad agosto 1818, e l'altro del zione de' soldi agi' impiegati dell' ordine giudiziario
d 20 di agosto di quest' anno con eni ordinammo il delle spese per la sua amministrazione.
7. Il nostro Segretario di Slato Ministro ec.
prosieguo del detto slato discusso fino a' 3i dell' entran
Firmato - FERDINANDO.
te mese di dicembre ;
Vista la nostra legge di questo 'giorno con cui
Stato abolito il computo indizionalc;
( Num. 87. ) SIRACUSA 28 DICEMBRE 1818.
Visto il parere del supremo Consiglio di cancelleria
col quale stalo a noi rassegnalo di abolirsi da una Decreto per istabilirsi in Palermo una Commestione
parte ne' nostri domini al di l del Faro il pagamento
provvisoria di pubblica salute.
di tulli i dritti di giustizia , e di stabilirsi dall' altra il
Napoli 18 novembre 18 18.
registro degli atti giudiziari c notariali; come pure 1' uf
fizio della conservazione delle ipoteche;
FERDINANDO I. eC.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
Volendo assicurare con nn sistema provvisorio il
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo et.
Art. 1. Lo stalo discusso de' nostri domini al di l servizio della pubblica salute ne' nostri domini al di l
del Faro da noi approvalo col citato decreto del d 1 del Faro,fineh non sar ivi stabilito un piano comple
to di organizzazione uniforme a quello ohe ha luogo in
di agosto- 1817 il di cui eslralto verr inserito Dell'origi
nale del presente decreto, avr il suo prosieguo in tutto quesla parte de' nostri Stati.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ee*
il corso del nuovo anno ; cio dal d primo di genuaro
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
fino a'3i di dicembre i8>q.
Art. 1. La suprema Deputazione generale di salute
a. Stante l'abolizione del compto indizioale , vo
lendo da una parte conservare le dilazioni sovranamente esistente nella Citt di Palermo rimane abolita.
a. Una Commessione povvisoria composta di sette
accordale pel pagamento delle soggiogazioni maturabili
nella fine de' mesi di agosto ; e desiderando dall' altra individui, uno de' quali funzioner da Presidente , assu
elio per la maggior regolarit delle scritture contabili la mer tutti g' incarichi ed altre funzioni finora sostenute
esazione delle dette sogyiogazioni sia registrato nell' e- dalla Deputazione.
3. Alla immediazione di questa Commessione vi sa
sercizio di un solo anno, ordiniamo elle le dilazioni pel
d 3i di dicembre sieno considerate come promulgate fi
r una facolt medica composta di quattro professori.
no al di primo del susseguente mese di genuaro.
4~ 11 Presidente della Commessione avr tutta la
3. In conseguenza le soggiogazioni , tanto attive corrispondenza e la parte amministrativa del servizio.
che passive dell'Erario, maturabili ne' mesi di agosto , e Apparterr agli altri membri , eoli' intervento della fa
che si esigono con dilazione , figureranno in introito ed colt medica , la parte deliberativa su tutte le misura
generali che la garentia della salute pubblica esige nel
esilo nell' amministrazione dell' anno che immediatamen
te segue, ed in cui col fatto le dette soggiogazioni si le diverse circostanze.
tendono esigibili per virt delle dilazioni sovranamente
i>. Uno de' suddetti membri funzioner provvisoria
mente da ispettore; ed in caso d' impedimento del Pre
accordale.
sidente , ne prender la firma: un altro da Segretario
4- Per esecuzione de' due articoli precedenti le sog
giogazioni legalmente scadute in agosto 1818 e dilazio
generale.
6. Un nostro decreto determiner il soldo e gli enate per lo addietro per met sino al di 3 di dicem
molumenti che dovranno essere accordati a' membri del
bre, e per l'altra met, sino a maggio dell'anno seguen
te , saranno interamente riportate in introito ed esito la Soprantcndenza e del Magistrato di salute , allorch
nell' amministrazione del nuovo anno da gennaio a di
saranno istituiti: determiner pure i fondi da' quali deb
cembre 1819.; facendosi nelle rispettive scritture nola- bono essere tratti.
7. La esecuzione del servizio sanitario sar regola
mento per memoria, che la loro legale maturazione fos
ta secondo i principi da noi prescritti colle nostre riso
se seguila come sopra il d 3i di agosto 181&.
0. Collo stabilimento del nuovo ordine giudiziario luzioni de' i3 di settembre e ai di ottobre del corrente
iu quei nostri domini resteranno aboliti lutti i dritti di anno.
giustizia di qualsivoglia natura essi sieno : e quindi non
8. La Deputazione di salute della Citt di Messina
saranno pi riscossi i drilli delle missioni sopra i pro
sar mantenuta provvisoriamente nell' esercizio delie sue
cessi, di visa sopra tulle le scritture, relazioni e simili; attuali funzioni.
^. La novella Commessione ei presenter peT canali
di candele , di provvisioni o sia j'us decreti , di esecu
zione, di ordini esecutivi sopra inslrumenti, mandati ec. corrispondenti tutti gli elementi necessari al piano di or
ed ogni altro lucro o emolumento sodo nome di propine ganizzazione che dovremo stabilire.
e sotto qualsivoglia altro titolo di consuetudine tollerata;
io. 11 nostro Segretario di Stato Ministro ec.
non dovendo t Magistrali e tutte le persone addette alFirmato FERDINANDO,
( Nnm. 86. ) SIRACUSA al DICEMBRE 1818.

)( *49 )(
GENNARO 1819

( Num. 88 ) SIRACUSA i GENNARO 1819.


Rtscritto stille spese del servzio straordinario di sa
lute pubblica.
Ministero ec.
3 ripartimento, a carico, numero 33j3.
Palermo 26 ottobre 1818.
Signore
Dal Segretario di Stato Ministro degli affari inter
ni mi 9tato comunicalo il seguente real rescritto.
Eccellenza Il foglio annesso al suo ufficio de' 17.
dello scorso mese esibisce tra le altre le osservazioni della
suprema Deputazione di salute di Palermo sul modo ,
che dovrebbe praticarsi per ripartire con egual peso tra
i Comuni le spese del servizio sanitario in tutte le occor
renze di pubblica custodia. Io ho credulo degno della
sovrana attenzione il dubbio promosso. Quindi avendo
rassegnalo 1' affare alla sua sovrana intelligenza , la M.
S. rimasta ferma nell' antecedente sua determinazione,
gi comunicala siili' oggetto col real rescritto de' 12 del
lo scorso settembre. Se non che per maggior dilucidalione degli ordini dati , e per istabilirsi un metodo pra
tico di esecuzione , consentaneo a quello che ha luogo
in questa parte de' suoi reali domini , si degnata di
pronunciare i seguenti provvedimenti.
1. Le spese di uno straordinario servizio di pub
blica salute , che pu riguardare un intero Valle , deb
bono andare a carico di luti' i Comuni del Valle istes50 , tanto marittimi quanto interni.
2. Ne' casi predetti la suprema generale Deputazio
ne di salute non dee far altro , che prescriver le misu
re , che crede necessarie alla garenzia della salute pub
blica , e comunicarle nel tempo slesso agi' Intendenti
de' Valli per 1' analogo adempimento. Ogni altra parte,
che concerne i mezzi di esecuzione , perfettamente eStranea a' disimpegni, che sono affidati a questo Collegio.
3. Ciascun Intendente riunir subito il Consiglio di
Intendenza , e far un calcolo approssimativo de' fondi,
che 1' adempimento delle misure proposte dalla supre
ma Deputazione esiger indispensabilmente.
4- Fatto questo calcolo il Consiglio d' Intendenza
ne eseguir la riparazione tra i Comnni , tanto interni
che marittimi del Valle corrispondente. L' Intendente ne
promuover la sollecita esaziono colla sua autorit per
disporre dell' importo a misura delle spese che occorre
ranno.
5. Terminato il servizio straordinario , 1' Intenden
te invier direttamente a cotesto Ministero uno slato di
esito 0 d' introito per le determinazioni corrispondenti.
6. Quando trattasi di spese straordinarie , che su
perino i mezzi disponibili di un Yalle , o che abbiano
rapporto coli' oggetto generale della salute pubblica di
tulla 1 Isola , esse saranno anche eseguile da' Valli cor
rispondenti , in cui sono stale imposte le misure sanita
rie ; nulla di meno al termine del servizio saranno ob
bligati i rimanenti Valli ad indennizzare quello , da cui
si sono erogate le spese , io modo eh' esse gravitino
proporzionatamente su tutt' i Comuni esistenti in colesti

reali domini. Apparterr a cotesto Ministero di Stato di


conoscere su i rapporti de' rispettivi Intendenti quando
debba aver luogo il disposto nel presente articolo , ed
esso ne regoler le operazioni di risulla per 1' analogo
adempimento. Sua Maest dichiara , che gli accennati
provvedimenti debbono riguardare i soli casi di uno
estraordinario servizio ; mentre per quel che concerne
le spese slabili ed ordinarie di pubblica salute , la M.
S. attende sollecitamente i riscontri prescritti co' suoi
reali ordini de' 9 dello scorso maggio per pronunziare
le sue ulteriori risoluzioni.
Nel real nome ec. Napoli 21 ottobre 1818.
Ed io nel real nome ce.
Il Marchese Ferrbkt.
(Num. 8g, ) SIRACUSA 1 GENNARO 1819.
Legge che abolisce il computamtnto indizionale ne' do
mini di l del Faro.
TERi3Airno 1. ec.
Vista la prammatica promulgata a' 7 di gennaro del
t6o3, colla quale fu ordinalo pc nostri domini al di l
del Faro il cominciamento dell anno civile , riformalo
secondo la correzione gregoriana, dal di 1 di gennaro ,
rimanendo vietalo ogni altro modo di contare gli anni
colla pena a' trasgressori di once cinquanta e della pri
vazione di officio per due anni ; restando solamente per
messa f indizione da settembre ad agoslo nella solita
computazione ;
Considerando che generalmente presso quasi tutte
le nazioni, per le date, si faccia unicamente uso dello
anno civile , numerandosi secondo l' ordine dell' era
volgare;
Considerando che l'unione del ciclo indizionale al
la indicazione dell' anno civile , anzi che assicurare con
maggior precisione le date, pu sovente arrecar degli
inviluppi ; stante che il computo dell' anno civile si fa
da gennaro a dicembre, e l' indizione si computa da set
tembre ad agoslo;
Considerando che abolendosi in quei nostri domini
la computazione indizionale, non pu arrecare alcun pre
giudizio alle convenzioni coloniche o ad altre contratta
zioni, le quali , per patto o per altre circostanze locali
riportando il loro cominciamento ed il loro fine ad al
cuni mesi piuttosto che ad altri, costituiscono , secondo
le diverse circostanze , il periodo dell' anno colonico o
convenzionale ;
Considerando in fine che i mesi nella computazione
indizionale, sono gli stessi dell' anno civile; onde il dir
si ira affitto convenuto per anni quattro dal principio
della indizione sesta sino al fine della decima sia lo stes
so, che si fosse detto da settembre 1817 ad agosto 1S21;
Sulla proposizione del nostro Segretari di Stato ec.
Udito il nostro Consiglio di Stato;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1. La computazione indizionale da settembre
ad agosto abolita ne' nostri domini al di l del Faro.
2. La indizione settima gi cominciala nel di primo

)( I 5o )(
ro 1819 tutte le contabilit di ogni ramo di amministra
di settembre si terminer nel di 3 1 di dicembre di que
sto anno 1818 ; in guisa che la corrente indizione sar zione pubblica porteranno la loro scrittura su' libri e re
gistri colle regole dell' anno comune.
computata per soli quattro mesi,
2. Il Ministero assistente presso il nostro Luogote
3. Per effetto dell' articolo precedente le obbliga
zioni contratte ad indizione , e che non rimasero estinte nente generale dar le istruzioni necessarie per la ese
in agosto di questo anno , saranno calcolate per questa cuzione di quanto vien prescritto nell' articolo prece
corrente indizione ridotta a quattro mesi , per un terzo:
dente.
3. Tutti i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
e rispettivamente con tal proporzione , pe' contratti pre
cedenti alla presente legge , saranno calcolate tutte le
Firmato FERDINANDO
conseguenze tra debitori e creditori , e tra proprietari ,
coloni e filluari ; seguendosi il corso de' mesi in cui anderauuo regolarmente a cadere , secondo 1' abolita com
( N. 91. ) SIRACUSA 20 GENNARO 1S19.
punzione indizionale,
4-. A datare dal di primo di gennaro 1819 , in tut
Decreto per vietarsi in modo assoluto la estrazione
ti i pubblici registri , scritture , istrumcnti, atti, di qua
degli oli a tutto giugno /8/g.
lunque natura essi sieno , gli anni saranno notati ed
esclusivamente computali, secondo 1' ordine dell' era vol
Napoli 1 gennaro 1819.
gare senza indicazione del computo indizionalc,
5. I Cancellieri , i Procuratori , i Notai , g' Inge
FBRDiiVANno 1. ec.
gneri , i Periti , i Razionali e tutti gli altri uffiziali pub
Visto il nostro decreto de' 10 agosto del passato
blici , i quali contravvenissero in qualsivoglia modo nello anno 18 18 col quale fu stabilita la regola della libera
esercizio della rispettiva professione o carica alle dispo
estrazione degli oli da' nostri domini al di l del Faro,
sizioni contenute nella presente legge , saranno puniti salvo i casi ne' quali per circostanze particolari si cre
con una multa di ducati trenta , pari ad once dieci , e desse necessario di sospenderla (a).
Colla sospensione del rispettivo uffizio per un anno.
Visto 1' altro nostro decreto de' 25 settembre dello
6. L' abolizione del computo indizionale non impe
stesso anno , col quale ordinammo lino a tulio marzo di
dir che nelle convenzioni possano i contraenti riportar
questo anno libera, ed esente da ogni dazio doganale ,
si all' anno colonico o ad altro anno convenzionale ;
e sopraimposle 1' importazione degli .oli esteri in questi
enunciandosi detto anno colonico o convenzionale colla nostri domini (b).
indicazione del mese e del giorno dell' anno civile in
Considerando, che la scarsa ricolla di una tal der
cui principia , e del mese e del giorno dell' anno civi
rata richiama la nostra sollecitudine pel bene annona
le in cui finisce.
rio di quei nostri sudditi,
7. Non ostante 1' abolizione del computo indiziona
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
lc , le soggiogazioni saranno soddisfatte , come per lo
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
passato , ne' mesi convenuti , e colle dilazioni sovrana
Art. 1. A contare dalla pubblicazione del presento
mente accordate; in guisa che l'abolizione della indizio
decreto lino a tutto il mese di giugno di quesl' anno
ne ed il nuovo metodo di computarsi esclusivamente ne
sar assolutamente vietata 1' esportazione all' estero de
gli atti pubblici 1' anno civile non arrechi n alcun van
gli oli da' nostri domini olire il Faro.
taggio n alcun . pregiudizio , n a' creditori n a' de
2. Per effetto del precedente articolo sar altres
bitori.
vietalo di accordarsi a chi che sia la tratta per quanti
Vogliamo e comandiamo ec.
t detcrminata , dovendo il commercio di un tal genere,
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno ce.
giusta la regola stabilita coli' articolo 4 nel citato de
Napoli il d it di novembre i8t8.
creto de' io agosto essere o libero , o vietato per tutti.
firmato r- FERDINANDO.
3. Elasso il detto mese di giugno di quest' anno ,
e non essendo al di dietro prorogato con altro nostro
decreto particolare, il decreto de' 10 agosto 18 18 rico
mincer ad essere nella sua piena osservanza , e quindi
(Num. 90.) SIUACUSA 1 GENNARO 1819.
dal primo di luglio sar libera la esportazione degli oli
Decreto prescrivente che le pubbliche amministrazioni ai termini del detto decreto.
4- La franchigia de' dazi doganali e sopraimposti
de' domini oltre il Faro chiudano nel fine di dicem
degli oli esteri , che s' immettono in quei nostri domini
bre prossimo i registri regolati col computo indi
accordata finok. a tutto marzo col citato decreto de* 25
zionale.
settembre 1818 sar prorogala fino a tulio giugno di
Napoli 11 novembre iSiS.
quest' anno.
Inoltre affin di vie pi facilitare la immessione de
PERDIO A > DO I. CC.
gli oli esteri in Palermo, e nel suo Valle sar accordato
Vista la nostra legge di questo giorno , colla qua
dal di primo febbraro fino a tutto giugno di quest' an
le stato abolito il computo indizionalc ne' nostri domi
no 1819 un premio di tari quindici a quintale di cento
ni al di l del Faro ;
rotola siciliane agi' immittenti di detto genere dall' este
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
ro in Palermo , e nel suo Valle.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
5. 11 nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Art. 1. Nel giorno 3i dell'entrante mese di dicem
Firmalo -- FERDINANDO,
bre saranno chiusi tult' i registri di qualsivoglia ramo
di pubblica amministrazione portali lnora colle regole (a) Riportato a pag. 100.
dell' abolito computo indizionale ; c dal di 1 di genna(J>) Idem a pag. i38.

)( Si )(
FEBBRARO 1819

( Num. 92. ) SIRACUSA 1 FEBBRARO 1819.


Legge per V abolizione de poteri giudiziari ne' do
mini oltre il Faro,
JERDIffANDO I. CC.
Considerando che 1' unit del nostro Rejjjno esige
che uniforme sia il sistema giudiziario in tutt i nostri
domini ;
Considerando che la nuova organizzazione giudizia
ria da Noi sanzionala colla legge de' 29 di maggio 181 7
in questa parte de' nostri domini al di qua del Faro ha
prodotto , come 1* esperienza ci ha mostrato , notabili
miglioramenti all' amministrazione della giustizia ;
Considerando che per far partecipare di questi van
taggi i nostri domini al di l del Faro , bisogna atten
dere 1* imminente pubblicazione de' nuovi codici , ed in
tanto sopprimere 1' attuai potere giudiziario ivi esistente,
ad oggetto di render pi facile il passaggio dal vecchio
al nuovo sistema ;
E volendo provvedere in questo intervallo all' am
ministrazione della giustizia ne' suddetti nostri domini al
di l del Faro ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio di Stato.
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1 . Tutt' i poteri giudiziari de' nostri domini al
di l del Faro , di qualunque classe o denominazione ,
rimarranno aboliti nel di primo di gennaro dell' entran
te anno 1819. Ci non ostante gli attuali Magistrati di
qualunque grado essi sieno , gli Avvocati fiscali , i Pro
curatori fiscali , ed in generale tutti g' impiegali di
qualunque classe del sopraddetto potere giudiziario abo
lito . i quali sono nell' attuai percezione di soldi , so
prassoldi o gratificazioni , seguiteranno a goderne sino
alla nuova organizzazione deli' ordine giudiziario (a).
2. Vi saranno in Palermo due Commcssioni , ognu
na delle quali sar composta da tre Giudici, dal pubbli
co ministero che far le veci di Avvocalo fiscale , e da
un Cancelliere. Una delle Coiumessioni eserciter prov
visoriamente le attribuzioni che a norma delle leggi si
esercitano attualmente dalla Gran Corte civile e crimina
le, e dal Magistrato di commercio: l'altra, quelle delle
cos dette Curia civile e Curia criminale.
3. Il [pubblico ministero presso la Commessione so
stituita alla Gran Corte civile e criminale avr provviso
riamente le attribuzioni che riguardano la polizia e la
pubblica tranquillit; e l'eserciter nel modo slesso che
in oggi vengono esercitate dall' Avvocato fiscale presso la
medesima Gran Corte.
4. Vi sar in Messina ima Commessione composta da
tre Giudici, dal pubblico ministero e da un Cancelliere,
la quale eserciter provvisoriamente le funzioni, che se
condo le leggi , vengono oggi esercitate da quella regia
udienza.
Y' s.aT* 'n Catania una Commessione composta
da tre Giudici , dal pubblico ministero e da un Cancel(a) Fu provveduto colla nuova leggt organica giudi
ziaria del 1 giugno tS/g.

liere, la quale eserciter provvisoriamente le attribuzioni


che secondo le leggi , vengono attualmente esercitale dal
la Curia di quella Citt.
6. Nominiamo per componenti delle suddette Commessioni i seguenti individui.
1. Commessione di Palermo sostituita alla Gran Corte
civile e criminale:
1). Raffaele di Benedetto,
D. Niccolo Gatto,
Il Conte D. Gaspare Manzone,
D. Antonino Maslropaolo pel pubblico ministero.
2. Commessione di Palermo sostituita alle Curie civile
c criminale:
D. Felice Todaro ,
D. Francesco Aratri,
D. Antonino Franco,
D. Gregorio Damiani pel pubblico ministero.
Commessione di Messina :
II Marchese Costa Grimaldi ,
D. Giuseppe Rizzotti,
D. Placido Scoppa,
D. Luigi Jeni pel pubblico minislero.
Commessione di Catania :
D. Giovanni Ardizzone,
D. Domenico Ninfo,
D. Giuseppe Rapisardi t
D. Pasquale Ninfo pel pubblico minislero.
7. In ciascuna delle Commcssioni enunciate eserci
ter le funzioni di Presidente il primo Giudice in ordine
di nomina, secondo 1' articolo precedente; e far da Can
celliere il Maestro Nolaro attuale de' Tribunali a cui le
Commcssioni vengono sostituite. Nella 1. Commessione
di Palermo far da Cancelliere il Maestro Nolaro della
Gran Corte civile. Nella 2. Commessione di Palermo far
da Cancelliere il Maestro Notaro della Curia criminale.
8. Ne' Comuni ove attualmente esiste un Magistrato
collegiate , il Giudice civile eserciter provvisoriamente
quelle attribuzioni, che secondo le leggi vengono attual
mente esercitale dal detto Magistrato collegiato.
9. Ne' Comuni ove in mancanza di un Magistrato
collegiato esiste attualmente un Giudice civile ed un Giu
dice criminale , il Giudice civile eserciter provvisoria
mente le attribuzioni che, secondo le leggi, vengono at
tualmente esercitate dal Giudice civile e dal Giudice cri
minale.
10. Ne' Comuni ove attualmente esiste il solo Giu
dice civile, questi eserciter provvisoriamente le attribu
zioni civili e criminali, che oggi sta esercitando secondo
le leggi.
ir. Presso ciascuno de' Giudici designati ne' tre
precedenti articoli vi sar il pubblico ministero ed un
Cancelliere. Far da pubblico ministero il pi antico
Giurato , e da Cancelliere 1' attuale Maestro Notaro ci
vile.
rz. Le Commesslonl e i Giudici stabiliti negli arti
coli precedenti eserciteranno nelle materie civili le loro
attribuzioni , soltanto per gli affari esecutivi c di mag
gior urgenza : come ad esempio , esperimento di credi
to nascente da istrumenlo , quistioni relative ad arti o
( mestieri , nunciazionc di nuova opera , esame di servi

t prediali urgenti , espulsioni di gabclloli ed inquilini,


quislioni possessorie , o sieno cosi detti spogli di recen
te , cause di alimenti , di salari e servizi prestati , e si
mili. Nelle materie criminali eserciteranno senza limita
zione quella stessa giurisdizione che han (inora esercita
ta i Magistrati a' quali sono rispettivamente surrogati.
l3. Tanto nelle materie civili , che nelle materie
criminali , le Commissioni e i Giudici enunciati negli
articoli precedenti cominceranno ad esercitare la loro
giurisdizione nel di primo di gennaro dell' entrante anr
110, pel momento stesso che cesseranno gli attuali pote
ri giudiziari , e continueranno fino alla istallazione dei
nuovo ordine giudiziario. Nel loro procedimento e nei
loro giudizi osserveranno le attuali leggi , le quali ri
mangono provvisoriamente in vigore.
i4- I Capitani giustizieri continueranno provvisoria
mente ad esercitare le funzioni di cui oggi sono rivesti
ti , a norma delle leggi.
i5. Il Consolato di mare e terra di Messina conti
nuer provvisoriamente ad esercitare le sue attribuzioni,
a norma delle leggi , negli affari di commercio in quel
portofranco.
Vogliamo e comandiamo ec.
Il nostro Ministro Cancelliere ec,
Pfapoli il di aa di dicembre /S/S.
Firmato FERDINANDO.

( Num. g3 ) SIRACUSA 8 FEBBRARO 1819,


Legge per la creazione deW Ordine cavalleresco mili
tare chiamalo di S. Giorgio della riunione.
FERDINANDO 1. eC.
Considerando che tutt' i nostri Ordini cavallereschi
Don sono puramente militari ; ed essendo necessario che
un Ordine sia da Noi istituito unicamente ordinato a
premiare le azioni di valore ed i meriti per lunghi ed
onorati servizi di guerra ;
Volendo segnar l1 epoca della felice riunione dei
nostri domini con una istituzione che appresti nuovi sti
moli alle virt militari , come quelle che ne dovranno
in ogni tempo garentire 1' indipendenza ;
Udito il nostro Consiglio di Stato ;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1. Creamo un Ordine cavalleresco puramente
militare cui diamo il nome di real Ordine militare di
S, Giorgio della riunione.
2. L' ordine suddetto , oltre il Gran-raacslrp ed il
Gran-contestabile , avr sette gradi :
Gran-collane, o sia gran-bandierati (e);
Gran- croce , o sia bandiera' ;
Commendatori ;
Cavalieri di dritto ;
Cavalieri di grazia ;
Medaglie di oro ;
Medaglie di argento.
(a) Leggasi il seguente real decreto ttdV abolizione
della classe de1gran bandierali.
t Vista la legge del 1 gennaro 1819 con cui fu isli( tuito il nostro real Ordine militare di S. Giorgio
della Riunione,
1 Vista l'altra legge di questa stessa data per la isti
c tuzione del real Ordine di Francesco Primo dec sunato a ricompensare il merito civile.

3. Il gran magistero sar sempro unito alla nostra


Corona. In conseguenza ce ne dichiariamo Noi il primo
Gran-maestro.
4- Dopo il gran magistero , la prima dignit dello
Ordine sar il Gran-contestabile. Questa dignit sar
riunita di dritto al Ducato di Calabria : titolo che per
le. nostre leggi appartiene al Principe ereditario della
nostra Corona.
5. Le gran-collane non potranno essere da Noi e
da' Gran-maestri nostri successori conferite , che a' Ge
nerali i quali abbiano comandato un corpo di armata in
guerra cou distinzione straordinaria) e che abbiano gua
dagnato battaglie o decisa ia campagna.
6. Le gran-croci e le croci di commendatori e di
cavalieri di dritto saranno conferite a' Generali ed udiziali per azioni importanti e distinte di guerra , a nor
ma del valore e talento dimostralo , e dell' importanza
dell' azione.
La medaglia di oro sar conferita a' sotto-ulliziali
e soldati per azioni di valore. Le delle croci e meda
glia sono distintivi di valore.
7. La medaglia di argunlo e la croce di cavaliere
di grazia potranno esser conferite per azioni di guerra ,
ed anche per quarant' anni di servizio , fra' quali ve ne
sieno almeno' due di effettiva guerra con falli d' armi ;
cio a' Generali ed ufficiali la croce di cavaliere di gra
zia 5 ed a* sotlo-uffuiali e soldati la medaglia di argen
to. Questa croce e la medaglia saranno distintivi di
merito (b).
c Volendo che gli enunciali due reali Ordini sieno e>
( guali in dignit ed in prerogative.
1 Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ec.
( Art. 1. Aboliamo la classe de' gran bandierali osC siano gran collane del nostro real militare Ordit ne di S. Giorgio della Riunione, cosicch la clast se pi elevala di esso sar quella delle gran crof ci, del pari che lo nel nostro real Ordine di
t Francesco Primo.
c a. Coloro i quali saranno stali da Noi decorati del
< la gran croce tanto del real Ordine di Franco
< sco Primo , quanto di quello di S. Giorgio delia
( Riunione, potranno per ulteriori e pi rilevanti
( servizi e meriti esser da Noi ricompensati co' no( stri reali Ordini di S, Gennaro e di S. Ferdi( nando e del Merito.
(3.1 cavalieri gran croce del nostro real Ordine di
c S. Giorgio della Riunione avranno l'entrata nella
c sala del Trono, e godranno l* onore d' intervenire
t nelle feste di Corte e ne' baciamano.
I 4" I commendatori del detto nostro real Ordine di
( S. Giorgio della Riuniono avranno l'onore d' inc tervenire nelle feste di Corte e ne* baciamano.
t 5. I cavalieri del riferito real Ordine saranno am<t messi a' reali baciamano.
t 6. Il nostro Consigliere Segretario di Stato ec.
Napoli 28 settembre iSzg. FRANCESCO,
(b) // decreto che segue indica le operazioni degl' in
dividui della gendarmeria reale che fan loro com
petere la medaglia a" oro e d' argento di questo
real Ordine , e serpe d' appendice alla presente
legge.
1 Visti gli articoli 4-6 e 5a della reale ordinanza per
<t la gendarmeria reale del 3o agosto 1827 ; coi
quali si prescrive , che i servizi che si prestano

)( '53 )(
8. Per ottenere tanto i distintivi di valore , che
ir. Il Sovrano Gran-maestro porter in cerimonie
la gran-collana al collo , come lo indica il disegno . al
quelli di merito , le azioni o i servizi do' candidali do
rranno esser sempre esaminali da uu Capitolo che sar la quale sar appeso il S. Giorgio , come sar descrit
da Noi all' uopo ordinato , e che dovr esser composto to all' articolo i4di un Presidente gran-collana o ^ran-croce , ed alme
Porter sul petto al lato sinistro la stella, come in
dica il disegno , colla croce ; i due scettri incrociali
no di dieci assessori membri dell Ordiue. In tempo di
formauli una X.
guerra potranno anche esser tenuti de' Capitoli straor
In mezzo vi sar lo scudo col S. Giorgio ed il dra
dinari all' armata dopo campagne e dopo operazioni im
go , circondato da un cerchio azzurro e dalla inscrizio
portanti.
I Capitoli straordinari giudicheranno soltanto le azio
ne : in hoc sigilo vitices. Pi in fuori vi sar uu cer
chio di alloro.
ni di valore.
Il solo Gran-maeslro , o quei cavalieri che sono
9. Questa regola sar immutabile, eccettuato per
questa sola volta , mentre Noi nomineremo un numero Sovrani , potranno portare la stella ornata di gemine.
di membri di ogni grado dell' Ordine , de' quali saran
Fuori funzione egli porter la stella come sopra ,
e la croce col S. Giorgio , come sar indicato all' ar
formati i Capitoli.
10. Ogni militare che abbia uno de' requisiti indi
ticolo i3 pe' cavalieri gran-collane.
cati negli articoli 6 e 7 , potr chiedere 1' ammessione
1 fiziale avr meritato uno de' gradi superiori dello
all' Ordine di S. Giorgio , o pure esservi proposto dai
( Ordine , abbia dopo costui contribuito pi degli
superiori.
,
1 altri al felice successo.
( 5. elio abbia salvato col suo valore un procac dagl' individui di detta arma contro i perturbato
la ri della pubblica tranquillit debbano considerar
ci , ovvero una vettura corriera
particolare
ti si nella stessa guisa delle azioni di guerra, e che
<t dall' assalto de' malviventi.
debbano perci essere ad essi applicabili le nor
t 6. che combattendo sia stato il primo ad cnlraie me iissate dagli .statuti del real Ordine militare
t re nel luogo , ov' eransi rinchiusi i malviventi ;
( o che abbia contribuito principalmente a far al& di S. Giorgio della Riunione :
c lontanare dalla eosta un legno pirato , che mi
C Volendo stabilire le regole da tenersi nel valutare
te nacciava di predare qualche ledilo all' ancora.
( le operazioni della gendarmeria , a' termini dei
& citati articoli , per proporzionarsi a ciascuna di
l 3. Potranno aver dritto alla croce di grazia, sen( za considerarsi gli anni di servizio , quegli uni
<: tali operazioni il grado del cennato real Ordine,
te ziali della gendarmeria , che si saranno distinti
che possa competerle :
1 por un' azione di valore , la quale dovr essere
c Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
te accompagnala da' medesimi requisiti , che corrie Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo re.
a Art. 1. Per meritare la medaglia ili argento del
c spondouo alla medaglia d' oro per un sollo-ufle ziale o gendarme , e perci quando un sotto-uf real Ordine militare di S. Giorgio della lliunioc ne dovr un solto-ufliziale o gendarme aver di
t fiziale , che abbia ricevalo la medaglia d' oro ,
ce mostrato in una azione un particolare coraggio
< diventi uOziale , otterr in cambio di questa la
C con. una delle seguenti circostanze :
0 croce di grazia.
C 1. che combattendo abbia salvato un compagno,
1 4- ftn potendosi prevedere tutt' i casi ne' quali
c o inferiore dalla morte 0 dalla prigionia :
t un uflziale della gendarmeria potr rendersi mc( 2. che abbia ucciso un malvivente coli' arma da
t ritevole della croce di dritto , sar stabilito per
C uoco , e nell' atto che questi combatteva :
c principio , che prestandosi da un uflziale di det
c 3. che abbia animato i suoi compagni nel coni
te ta arma un servizio di alto rilievo , oome quello
t di distruggere un intera comitiva di malviventi ,
li battimento , dando esempio di straordinario co
t ed altri di simile importanza , la Deputazione del
li raggio in una circostanza di pericolo :
te suddetto real Ordine esaminer il processo ver 4- che sia stato il primo ad assistere un altro
c baie della operazione eseguila, il quale dovr es( in un combattimento , dando esempio di corag( gio in una grave circostanza di pericolo :
t sere dettagliatamente formalo nel modo preseritt 5. che sia stato il primo ad assistere un altro
< to dall' articolo 17 del regolamento del real Or
in un combattimento , pel quale abbia questi meti dine medesimo del 1!) ottobre 1819 ; e risullan(t riiato uno de' gradi superiori dell' Ordine.
<r do da silfalto esame , che 1' individuo, il quale
, 2. Per meritare la medaglia d' oro un solto-uflzia<e avr eseguila l'operazione, meriti la croce di dril le o gendarme dovr non solo aver dimostralo un
t to , la Deputazione sommetter il suo parere per
a particolare coraggio , ma inoltre dovr 1' azione
t le uostre sovrane determinazioni.
e avere una delle caratteristiche seguenti :
c 5. Le norme da osservarsi per comprovare i servit 1. che combattendo abbia salvato un superiore
t zi e le azioni della gendarmeria , e per prcn dalla morte o dalla prigionia , ovvero un perso
t dcre in esame gli analoghi documenti , saranno
ti nag^io qualificalo , che sia stalo catturalo dai
t le stesse stabilite col citato regolamento del ili
( malviventi :
ottobre 18 19.
( 2. che eombaltendo abbia salvalo la truppa da
i 6. Il presente decreto sar consideralo come un' ape un agguato di malviventi o da altro stratagemma:
t pendice agli statuti del real Ordine di S. Giort 3. che in un attacco coli' arma bianca o da
t gio della Riunioni.
* fuoco sia slal0
primo ad assaltare i malviventi,
t 7. Il nostro Consigliere Ministro di Stalo ce.
a ed abbia ucciso il capo della banda.
t Portici li 6 giugno 1828.
. 4- che in un combattimento , pel quale un ufFRANCESCO.
20

)( iKi
19. La medaglia di oro di S. Giorgio sar portala
12. I distintivi del gran-contcslabilc saranno gii
alla bottoniera con un nastro cilestro , largo un polli
slossi , che quelli delle gran-collane ; eccello clic la stel
ce , orlato di giallo. Da ambi i lali della medaglia v
la, la quale potr essere ornala di gemme.
13. 1 distili livi de' gran-collane in funzione sono sar 1' effigie di S. Giorgio a cavallo , col drago e col
la inscrizione virItili.
simili a quelli del gran-maestro , coli' eccezione che al
20. La medaglia di argento, o sia la medaglia di
la croce , come alla collana ed alla stilla, in vece de
merito , sar simile a quella di oro, ma colla iscrizione
gli scettri vi sono spade incrociate , come viene indica
lucrilo a' due lati.
to nel disegno.
21. Gli affari correnti od ordinari si tratteranno
Fuori funzione essi porteranno la stella, come vie
dalla reale magistrale Deputazione dell' Ordine.
ne indicalo ; ed in oltre porteranno la croce di S. Gior
Gli uifuri maggiori o straordinari saranno trattati
gio appesa ad una fascia cilestra orlala di giallo oscu
ro larga quadro pollici , la quale passer dalla spalla dal gran Consiglio o da' Capitoli.
22. La Deputazione dell' Ordine sar composta del
destra al lato sinistro.
i4 I cavalieri gran-croce porteranno la croce di gran-maresciallo , di due gran-croci e due commenda
tori come assessori , e di quattro cavalieri come segre
smalto color rubino , come appare dal disegno , e della
tari , de' quali due di dritto e due di grazia.
stessa grandezza. Lo scudo in mezzo sar di smallo bian
23. Il gran-maresciallo sar uno de' gran-collane
co : da un lato vi sar 1' effigie di S. Giorgio circon
o gran-croci da Noi nominalo. Egli preseder alla De
dala da un cerchio azzurro colla inscrizione: in hoc si
putazione , e nelle occasioni potr essere rimpiazzalo dal
gilo vinces : dall' allro lato 1' effigie di S. Giorgio cir
condata da un simil cerchio colla inscrizione: virtuti. Pi pi elevalo fra gli assessori.
i\. Il gran Consiglio consister nel gran-contesta
in fuori vi sar una ghirlanda di alloro. Fra le quattro
braccia della croce vi saranno due spade incrociate in bile ed in dodici membri gran-collane o gran-croci. Es
so Consiglio si riunir almeno una volta all' anno , ed
forma di X.
Dal braccio inferiore della croce pender il S. Gior
in oltre quando sar da Noi giudicato necessario. Il suo
gio a cavallo , trafiggendo il drago tulio in oro.
oggetto sar di mantenere gli statuti dell' Ordine ed im
La croce del gran-maestro sar in tulio simile alla pedire qualunque abuso.
gran-croce, colla dilferenza che in vece di due spade vi
25. Il gran Consiglio sar presedulo dal gran-con
saranno due secllri incrociati.
testabile il quale potr essere rimpiazzato nelle occasioni
La gran-croce sar porlala al collo con un nastro dal gran-maresciallo , o da uno de' gran-collane o grancilestro largo tre pollici e mezzo, con orli gialli. In fun
croci da INoi all' uopo incaricalo.
zione sar portala in fuori siili' abito.
26. Vogliamo che ciascun membro esponga quanto
I cavalieri gran-croce porti ranno in oltre al petto una possa esser venuto a sua notizia in contraddizione agli
stella co' raggi in argento , e la croce in ismallo rubino.
statuti dell' Ordine , e che ogni membro possa propor
Nel mezzo della slessa vi sar lo scudo colla effigie re lutto ci che creder conveniente pel mantenimento
di S. Giorgio , circondata dalla inscrizione in hoc signo
di essi statuti.
vinces su di un cerchio di fondo azzurro.
27. Il gran Consiglio il supremo Tribunale per
Sotto lo scudo vi saranno due spade incrociale in tulle le quistioni che riguardano la conservazione e 1 ofigura di X con una ghirlanda di alloro.
nore dell' Ordine. Esso deliberer circa la espulsione di
I gradi inferiori alla gran-croce non porteranno stella. un membro , e sottometter a Noi la sentenza per la
io. Nella Chiesa dell' Ordine- sar conservala la nostra decisione ; come anche sulle quistioni , dove dei
bandiera di ogni cavaliere gran-collana e gran-croce. Su membri vivessero in modo indecoroso , o esercitassero
questa bandiera vi saranno dipinte le armi del cavalie
de' mestieri che mal convenissero alla dignit dell' Or
re. Le bandiere de' cavalieri estinti saranno conservale dine medesimo (a).
nella Chiesa degl' invalidi ; ed in oltre le bandiere di
28. Il gran Consiglio esaminer le operazioni dei
quelli morti in battaglia saranno anche conservale come Capitoli , per ci che riguarda la esatta osservanza de
quelle de' viventi. I gradi inferiori a gran-croce non gli statuti dell' Ordine e le qualit in generale de' can
avranno bandiera.
didati , a norma degli articoli 5 , 6 ,. 7 e Jfifi. I cavalieri commendatori porteranno al collo la
29. Saranno fissate con regolamenti particolari le
croce di S. Giorgio , come i gran-croce , ma senza il S. attribuzioni ed il modo di procedere de' Capitoli , della
Giorgio in oro appeso e senza la stella al petlo.
Deputazione e del gran Consiglio ; e saranno benanche
Jl nastro sar simile , ma largo due pollici e mez
promulgati tutti gli altri regolamenti che ancora neces
zo , e passer sotto 1' abito.
sitano per adempire perfettamente all' importante og
17. I cavalieri di dritto porteranno la croce di S. getto per cui abbiamo stabilito quest' Ordine (b).
Giorgio simile a quella de' commendalori , ma pi pic
Vogliamo e comandiamo ec.
cola , colle due spade incrociate , la ghirlanda, ed al
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno ec.
rovescio V inscrizione virtuti. La croce sar avvinta al
Napoli il di 1 di gennaro 18'/<?.
la bottoniera con un nastro cilestro orlato di giallo, lar
Firmato FERDINANDO.
go un pollice e tre quarli.
18. I cavalieri di grazia porteranno alla bottoniera (a) Decadono inoltre da ogni onore e privilegio degli
la croce di smallo rosso colle due spade incrociale , ma
Ordini cavallereschi i membri di essi che son con
senza ghirlanda , e pi piccola che quella de' cavalieri
dannali a pene capitali od altre minori : decreto
di dritto. Il nastro sar azzurro, , largo un pollice e un
del di 8 di giugno 1818 riportato a pag. 8j.
quarto con orlo giallo. Lo scudo in mezzo sar di oro
(b) V. i decreti del 1 gennaro e iS ottobre iSg, non
col S. Giorgio in mezzo. Intorno vi sar da un lato la
che il regolamento approvato coti altro decreto
inscrizione in hoc signo vinces , dall' altro merito.
del /' detto mese ottobre 1813.

(Num. 94.) SIRACUSA 10 FEBBRARO 1819.

ricarc le acque delle di loro possessioni nelle suddette


strade consolari e traverse per non cagionare distru
Si escludono dalle cariche amministrative gli agenti zione delle medesime, dovendo dar loro corso per altro
degli ex-feudatari.
ve , e ci non potendo avvenire , siano obbligati di fa
re a proprie spese gli acquedotti sotterranei nelle vie
MINISTERO DI STATO CC.
rotabili , ed i necessari scoli nelle vie velturabili , e ci
Le cariche civiche si debbono confidare ad uomini per condurre le acque ove piacer loro , con 1' intelli
imparziali , e che non abbiano alcuno interesse contra
genza per e parere di uno degli Architetti che sar
rio ai Comuni che amministrano. S. M. ha determinato
per destinare il Direttore generale.
perci con reale rescritto de' 16 del corrente che gli
Per coloro poi che hanno usurpalo del terreno, che
agenti degli ex-feudatari vengano esclusi dall' enuncia
forma parie delle strade c ponti , il quale fu compen
te cariche , sino a che le circostanze de* Comuni di que
sato dall' abolita Deputazione per la edificazione dei me
sta parte de' reali domini facciano sentire la necessit desimi , come ancora per quelli che hanno usurpato le
li tale misura (n).
antiche trazzcre, in parte delle quali furono costruite le
INel real nome le partecipo questa reale determina- slrade e ponti , includendovi ancora coloro che hanno
lionc per di lei intelligenza , e per 1' adempimento che
usurpalo delle terre , che dalla suddetta abolita Depu
ne risulla.
tazione furono compensate per uso dei materiali o per
Palermo 28 gennaro 18 tg.
altri servizi attinenti alla costruzione delle strade e pon
Il Marchese Ferreri.
ti , e finalmente per coloro che hanno commesso delle
altre usurpazioni in tulle le strade consolari e traverse,
( N. 95. ) SIRACUSANO FEBBRARO 1819.
rotabili o vetturali , ordina S. M. che conosciuta la di
loro usurpazione , venissero obbligali gli usurpatori tan
Avviso della Soprintendenza generale per la conserva
to a restituire le terre usurpate , quanto al pagamento
zione delle strade e de' ponti dell' Isola.
della pena di once venti ; polendosi abilitare gli usur
FERDINANDO I. eC.
patori, quantevolte la di loro usurpazione non recasse
Sua Real Maest , che ha particolare cura della
conservazione e durata delle strade consolari , traverse verun danno alla strada , a pagare un corrispondente
siano rotabili o vetturali , e pouti, informata che vengono canone annuale , lasciandogli le terre usurpate , e per
il tempo passalo che le ha godute , pagare Ja somma
questi in pi parti danneggiali, per l'avarizia di taluni,
che possedendo delle terre lalerali alle strade e ponli , corrispondente al canone costituitogli, e gli anni che le
ardiscono di coltivare 1' estremila , e porzione ancora ha posseduto in unica massa , o pure pagare una pre
delle strade medesime , con riempire gli acquedotti , le stazione prudenziale , secondo che sar creduto pi con
veniente.
gambille, i capicanali e passeggiatori, e distruggere i fon
Si proibisce ancora ad ognuno d' ingombrare le
damenti di quelle fabbriche che incontrano , con assogslrade anzidette con legna, calcare, immondezze , le
gettirc le slrade e ponti a continui ripari, e ne affret
tame, pietre o altro, o di lasciarvi trattenere neri, sotto
tano la rovina. Ha risaputo inoltre , che alcuni giungo
la pena di perdere e quei materiali o anche i neri
no a fare delle usurpazioni fraudolente tanto dei ter
reni acquistati per la costruzione delle strade e ponti , che si trovass(ro nelle strade o ponti. ISiuno ardisca a
far degli scavi nelle strade di qualunque natura , o nei
quanto nelle antiche trazzcre, in parte delle quali fu
rono costruite le cennatc slrade e ponli , come ancora ponti , ovvero recarvi alcun danno , u di appropriarsi
dei materiali addetti alle pubbliche strade e ponti di anche la menoma parte de' materiali impiegali per la co
struzione delle slrade anzidette , n delle muracene, pa
questo Regno (6).
rapetti , scarrozzi . n tuli' altro materiale , che possa
Volendosi dunque dare riparo agli enunciati disor
dini , che tendono alla distruzione del pubblico bene , appartenere alle slrade o ai pouti di questo Regno , e
ci sotto pena di once dieci.
ordina S. M. a lutt' i padroni , possessori, coloni, giar
dinieri , gabelloti o altri luoghi di questo Regno , che
Si proibisce inoltre ai possessori delle terre limitro
fe alle strade di fare uscire le fichi d' india , le cosi
lasciar debbano inculla in qualsivoglia tempo, e sola
delle zabbarc , ed in generale le siepi al di l della
mente ad erbaggio la terra collaterale alle suddette slra
de e ponli , e ci per la larghezza di canna una per linea della strada , e ci sotto le medesime pene, essen
ciascun lato , incominciando dal capocanalc , giacche do obbligo di detli possessori di tagliarle in linea retla
dall' abolita Deputazione del Regno si diede il propor
corrispondente alla linea delle slrade.
zionato compenso a ciascun padrone del terreno , nella
Si vieta ancora a ciascuno di poter eseguire alcun
prima costruzione delle riferile slrade e ponti.
genere di nuova costruzione vicino alle dette strade o
Si yiela inoltre e proibisce ad ognuno di fare sca- ponli, se non pria ottenesse il permesso dal Direttore
generale , sotto pena in caso di contravvenzione di once
dicci e la perdita dei materiali ivi esistenti.
(a) 5 di ci fatto cenno nella nota c pag. 65.
Inoltre luti' i contravventori del presente saranno
Veggasi intanto la ministeriale del ag aprile iSig.
(b) Con rescritti del di 1 luglio iSng zi aprile e 21 obbligali a pagare V importo di tutto quel danno che
sar da essi loro nelle dette slrade o ponti arrecato ,
dicembre i83o furon da S. AI. approvate le ta
riffe del dazio di pedaggio da pagarsi nelle bar
secondo la relazione che sar per farsi dall' ingegucre
riere allogate nelle strade consolari ad oggetto di destinato seriamente da detto Direttore generale , oltre
provvedersi alla dote necessaria per la lor manu
alle pene in vigor del presente prescritte.
tenzione. E quanto alle norme da tenersi presen
E finalmente per gli alberi piantati o da piantarsi
ti dalle Deputazioni locali di strade e ponli tedi per adorno delle strade o ponti , niuno ardisca di dan
il regolamento dato fuori dal Soprintendente ge- neggiarli o per se o per mezzo dei propri animali ,
ntralt il di 24 aprile 18x8.
sotto la pena di once dicci.

X i56 )(
(Num. 98.) SIRACUSA 19 FEBBRARO 1819.
Le anzidette pone saranno applicabili in mola al
denunciantc , ancorch fosse ufliziale del ripartimento Decreto che autorizza gli uffizioli del pubblico mini
delle strade, ed in met all'amminislrazione medesiina().
stero presso le Commessioni provvisorie de' domini
Oggi in Palermo li 28 settembre sSiS.
di l del Faro ad avvalersi nel bisogno de' cosi det
ti Procuratori fiscali.
( Num. 96 ) SIRACUSA 12 FEBBRARO 1819.
Napoli 12 gennaro 1819.
Decreto con cui si aboliscono i distintici dell' Ordine
FERDINANDO I. CC.
delle Due Sicilie.
Napoli 1 gennaro 1S19.
Vista la nostra legge de' 22 di dicembre 1818 sul
lo stabilimento delle provvisorie Commessioni giudiziarie
FERDINANDO I. eC.
Vista la legge del di 1 del corrente, colla quale si ne' nostri domini olire il Faro (e);
istituito il cavalieresco real Ordine militare di S.Gior
Considerando che le leggi rimaste provvisoriamente
in vigore ne' delti domini , a tenore dell' articolo i3
gio della Riunione (b).
della citata nostra legge , rendono necessario nella for
Visto il decreto de' 4- di giugno 181D relativo al
mazione di alcuni atti criminali 1' intervento de' cosi det
l' Ordine delle diti; Sicilie.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ti Procuratori fiscali ;
Art. 1. I distintivi dell' Ordine drllc due Sicilie
Volendo che sieno con sollecitudine disbrigate Julautorizzati da Noi fino a nuova disposizione col decreto te le cause criminali pendenti , di modo che all' epoca
del cominciamento del novello sistema giudiziario e del
de' 4 di giugno 181 5 sono aboliti.
le nuove forme di procedura, poco o nulla rimanga de
a. Tutti i membri del suddetto Ordine , i quali si
gli all'ari intrapresi col vecchio sistema e colle forme,
trovano presentemente all' effettivo nosiro servizio milita
re, conseguiranno 1' Ordine di
Giorgio, a norma del amiche ;
regolamento che in seguilo sar emanato (e).
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
5. 11 nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Firmato FERDINANDO.
Ari. 1. Per quegli atti criminali dove per le leggi
provvisoriamente in vigoFe ne' nostri domini oltre il Fa*
(Num. 97) SIRACUSA 18 FEBBRARO 1819.
ro necessario 1' intervento de' cosi detti Procuratori
Decreto con cai si destinano i primi Eletti ad eserci
fiscali , autorizziamo gli esercenti del pubblico ministero
delle rispettive Commessioni provvisorie ad avvalersi rU
tare pressa i Giudici le Junzioui di pubblico mi
spettivamente di tuli' i cos detti Procuratori Jiscali che*
nistero.
appartenevano alle abolite Corti e Tribunali, cui le Com-]
Napoli 12 gennaro iSrg.
messioni medesime sono state sostituite.
FERDINANDO I. CC.
2. Nel caso indicato neU' articolo precedente s ri-J
Visto l'articolo i della nostra legge de' 22 di di
cembre 1818 contenente la generale soppressione di tutte guardano i cos detti Procuratori Jiscali come brae-cii
3ciaft
le autorit giudiziarie de' nostri domini oltre il Faro , e temporanee del pubblico ministero- neU' esercizio delle
le disposizioni adottate provvisoriamente per 1' ammini
funzioni, che per le leggi provvisoriamente in vigore noni
strazione della giustizia civile e penale ne domini mede
possono adempirsi dalla stessa- persona eh' esercita il
simi sino allo stabilimento del novello sistema giudiziario(</). pubblico ministero.
Considerando che in molti Comuni de' suddetti do
3. Il uostro Consigliere Segretario di Stato ee.
mini in conseguenza del nuovo sistema dell' amministra
Firmato FERDINANDO.
zione civile trovatisi gi istallati gli Eletti, e pi non esislouo i Giurati.
( N. 99. ) SIRACUSA 20 FEBBRARO iSig. >
Sulla proposizione del nostro Consigliere di Stalo ec.
Decreto
perch i cosi detti Giudici deputati stabiliti iti
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Palermo continuino l' esercizio delle loro incumbensea
Art. 1. In quei Comuni de' nostri domini oltre il
Faro , dote pel nuovo sistema dell' amministrazione civi
Napoli i3 gennaro 18 19.
le trovansi gi istallati gli Eletti , il ministero pnldilico
FERDINANDO I. eC.
presso i Giudici civili, a' quali provvisoriamente affidala
Begli stessi Comuni 1' amministrazione della giustizia ci
Vista la nostra legge de' 22 di dicembre 1818 con-
vile e penale, sar esercitato dal primo Eletto rispettiva
tenente l' abolizione di tulle le autorit giudiziarie del
mente in vece del pi antico Giurato.
nostri domini oltre il Faro, e la destinazione delle Com
2. La disposizione dell'articolo precedente avr an
messioni provvisorie sino- allo stabilimento del- novello
che luogo per tutti gli altri Comuni, se durante l'attua
ordine giudiziario (e)^
le stato provvisorio , saranno ne' medesimi istallati gli
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Eletti in vece de' Giurali.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
2. Il nostro Consigliere Segretario di Stalo ec.
Art. 1. I cos detti Giudici deputati che trovavanFirmato FERDINANDO.
si eletti per le vendite col verbo regio prima della pub
blicazione della mentovala legge, continueranno ad eser
(a) Questo avviso sfato altre Jate dalla Soprinten
citare le loro incumbenze a nome della prima Comi-ses
sione provvisoria di Palermo lino al compimento delle
denza generale di strade e potiti riprodotto, e pre
cisamente a 28 novembre i8z4 e 20 marzo 1826. Deputazioni ad essi affidate.
(I)) Riportata a pag. 12.
2. Il nosiro Consigliere Segretario di Stato ee.
(c) V. il regolamenti
tento approvato con decreto del iS
Firmato FERDINANDO.
ottobre 18 ig.
(d) Riportata a j>ag. /J/,
(e) Riportala a pay. lift.

)( 57 )(
MARZO 1819

( Num. ioo. ) SIRACUSA i MARZO 1819.


Decreto perch la Gran Corte de' conti ne* domni ol
tre il Faro continui a decidere le cause che competeano all' abolito Tribunale dell' Erario.
Napoli 12 gennaro 1819.
FERDINANDO I. eC.
Veduto F articolo 43 della nostra legge del d'i 7 di
gennaro 1S1S sulla organizzazione della Gran Corte dei
conti de' nostri domini olire il Faro (a);
Veduta la legge de' 22 di dicembre 1818, portante
la generale abolizione di tutte le autorit giudiziarie dei
detti domini ; e la destinazione delle Commessioni prov
visorie , fino allo stabilimento del nuovo sistema giudi
ziario (b);
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. La Gran Corte de' conti ne' domini oltre il
Faro , durante lo stato provvisorio delle Commessioni
giudiziarie create colla legge del di 22 di dicembre 1818
continuer ad esaminare e decidere tutte le cause rela
tive al contenzioso giudiziario, che erano prima di com
petenza dell' abolito Tribunale dell' Erario; e ci a' ter
mini dell' articolo 43 della legge organica del di 7 di
gennaro 18 18.
2. I nostri Consiglieri e Segretari di Slato ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. ioi. ) SIRACUSA 8 MARZO 1819.
Decreto che destina supplenti de' Giudici civili prov
visoriamente esistenti ne' Comuni de' domini oltre
il Furo.
Napoli 12 gennaro 181 9.
Ferdinando 1. ec.
Veduta la nostra legge de' 22 di dicembre 181 8 ,
Contenerne la generale abolizione di tulle le autorit giu
diziarie de' nostri domini olire il Faro, e le disposizioni
adottale provvisoriamente per 1' amministrazione della
giustizia civile e penale ne' domini medesimi lino allo
Stabilimento del novello sistema giudiziario (b);
Visti gli articoli 8 g e 10 della cilata nostra legge,
co' quali abbiamo affidalo provvisoriamente l* amministra
zione della giustizia civile e penale a' Giudici civili dei
rispettivi Comuni ove prima esisteva un Magistrato collegialo, o un Giudice civile ed un altro criminale, ovvero
un solo Giudice civile;
Volendo provvedere che in caso d' impedimento le
gale di alcuno de' suddetti Giudici civili vi sieno dc'soggo
~etti che ne suppliscano le funzioni, onde non sia ritar
ila lo il corso regolare della giustizia ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ec.
(a) V. r anzidetta legge a pag. 4J e la nota a pag.
idem.
(b) Riportata a paj. t'i.

Art. 1. Nel caso di qualunque impedimento legate


di ciascuno de' Giudici civili cui provvisoriamenle af
fidata 1' amministrazione della giustizia ervile e penale
ne' rispettivi Comuni de' nostri domini olire il Faro , a
niente degli articoli 8 9 e 10 della nostra sopraccennata
legge , destiniamo ad esercitarne rispettivamente le fun
zioni i soggetti medesimi che facevano da supplenti dei
rispettivi Giudici civili dell' abolito sistema giudiziario.
2. Il nostro Consigliere e Segretario di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. 102. ) SIRACUSA 8 MARZO 1819.
Decreto che prescrive lo stabilimento di una Commcssioue provvisoria consultiva in Palermo.
Napoli 12 gennaro 1819.
FERDINANDO I. eC.
Vista la nostra legge de' 22 di dicembre 1818 con
tenente 1' abolizione di tutte le autorit giudiziarie dei
nostri domini oltre il Faro, e la deslinazioiic delle Com
messioni provvisorie fino allo stabilimento del novello
sistema giudiziario (e);
Volendo provvedere al regolare andamento degli af
fari che in linea consultiva traltavansi dall' abolito su
premo Tribunale di giustizia di Palermo in seguito dcgl' incarichi di quel Ministero di Slato ;
Sulla proposiziono del nastro Consigliere ce.
Abbiami risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Destiniamo in Palermo una Commessione
provvisoria consultiva la quale possa essere interrogata
del suo parere sugli alfari che stimer di commetterle il
Ministero di Slato escrcenle provvisoriamente le funzioni
di nostro Luogotenente generale ne' domini oltre il Fa
ro. Essa recher in oltre a compimento lutti g' incari
chi consultivi di parere , che trovavansi pendenti presso
1' abolito supremo Tribunale di giustizia.
2. La suddetta Commessione provvisoria consultiva
verr composta dal Marchese D. Giuseppe Ariate che
ne sar il Presidente , da D. Felice J'erraloro e dal
Barone D. Francesco Scrojani.
3. La Commessione si riunir due volle la settima
na , e quant' altre Tolte sar necessario , in casa del
Presidente Marchese Jlrtale.
4. Il nostro Consigliere e Segretario di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.
(Num. io3. ) SIRACUSA i5 MARZO 1S19.
Legge con cui si approva lo statuto penale militare.
FERDINANDO I. eC.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Vedalo il parere del supremo Consiglio di Cancel
Ieriai ;
Udito il nostro Consiglio di Slato.
Abbaino risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
(c) Riportata a pag. tSl.

)( ,5 8)(
TITOLO T.
Art. i. Lo statuto penale militare per lo Regno
dell* due Sicilie e approvalo (a).
De Tribunali militari.
a. Esso sostituito alle leggi , a' decreti, alle or
3. I colpevoli di qualunque reato militare in fra
dinanze ed a qualunque altra disposizione emanata (ino
ra nel nostro Regno sopra materie che riguardino la po di pace saranno giudicati
/ di corpo ,
giurisdizione militare , la procedura militare, i reati mi
da' Consigli di guerra < di guarnigione ,
litari e le loro punizioni.
v di divisione ;
3. Prima che sia pubblicato dalla tipografia dipen
da un' alta Corte militare.
dente dal Ministero di Stalo della cancelleria generale
In tempo di guerra riserbato al Re di aggiugnedel Regno lo statuto penale militare , due esemplari
stampati di questo statuto saranno da Noi sottoscritti, ed re altri Giudici ed altri Tribunali militari , a misura
iu seguilo muniti di tulle le formalit che si richiedono delle circostanze.
4- Ogni Consiglio di guerra, di corpo, di guar
per la pubblicazione delle leggi nel nostro Regno, I
mentovati esemplari verranno in oltre per ogni quader
nigione c di divisione sar composto di nu Presidente e
no della edizione contrassegnali dal nostro Consigliere e sette Giudici.
Segretario di Slato Ministro Cancelliere,
Presso ciascun Consiglio vi sar un Commessario
4- Gli esemplari stampati di cui si falla menzio
del Re ed un Cancelliere (c).
ne nel precedente articolo, saranno depositali nella can
I Commessart del Re potranno avere uno o pi so
celleria generale del Regno delle due Sicilie , come tro
stituii . sccoiidoch sar giudicato necessario.
vasi per tutte le altre leggi e tulli gli altri decreti sta
I). I soli Presidenti de' Consigli di guarnigione sa
ranno permanenti, e come tali verranno nominati dal
bilito.
5. La presente leggo sar stampala e posla in fron
te all' edizione dello statuto penale mililare per lo Re
(e) E utile riscontrarsi il seguente decreto.
i Veduti gli articoli 4 c 2^ dello statuto penale inigno delle due Sicilie (6).
Vogliamo e comandiamo ec.
I 1 i lare , a norma de* quali il Consiglio di guerra
Il nostro Ministro Cancelliere ec.
e di guarnigione vien composto di un Presidente ,
t e di sette Giudici, che variano secondo il grado
Napoli il d 3o di r/emiaro fStg.
Firmato FERDINANDO.
t del mililare accusato; ed ha presso di se un Comt missario del Re, ed un Cancelliere:
e Veduto il decreto de' 2\ maggio 1826, che pel giuSTATUTO PENALE MILITARE
t dizio de' reali quivi espressi ordina coll'articolo 5
1 che il Consiglio di guerra di guarnigione si eleLIBRO I.
I ver iu Commissione militare composta di sei voDELLA GIURISDIZIONE MILITARE
l lanti compreso il Presidente , di un relatore che
ARTICOLI PMXIMIJU1U
c esercita il ministero pubblico , e di un Cancel
li liere:
Art. i. La giurisdizione militare una eccezione
( Volendo Noi determinare il grado, che debbono aalla giurisdizione ordinaria.
1 vere i Giudici da nominarsi per la composizione
Questa eccezione ha luogo sempre che si tratti di
1 del Consiglio di guerra di guarnigione, che si egiudicare i reati militari difiiniti nel presente statuto.
( lever in Commissione militare pel giudizio di uu
2. La punizione de' reati militari commessa ai
pagano , ovvero di un pagano e di un mililare
Tribunali ed a' superiori militari.
t insieme ;
( Sulla proposizione del nostro Consigliere di Stalo ce.
(a) Col seguente decreto si stabilisce V epoca in cui
Udito il nostro Consiglio di Slato;
lo statuto dee mettersi in osservanza.
1 Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
( Veduta la legge del d 3o dell' ora scorso genna[ Art. 1. Il Consiglio di guerra di guarnigione, che
C ro , colla quale fu sanzionato lo statuto penale
1 in forza del decreto de' 24 maggio 1826 si ele( militare per lo Regno delle due Sicilie ;
t ver in Commissione militare pel giudizio di un
( Sulla proposizione del nostro Capitan generale ec.
4 accusato pagano . avr , oltre il Presidente , per
( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
t giudici due Capitani, due Tenenti, ed un SottoI Art. i. Lo statuto penale mililare avr esecuziot ne dal di primo di giugno dell' anno corrente
tenente.
t 2. Verr serbala la composizione medesima deler( in tutti i nostri reali domini.
minata dal precedente arlicolo , nel caso che in1 a. Pe' reali militari commessi fino al detto giorno ,
I sieme coli' accusalo pagano sia in giudizio un
t e che verranno giudicati dopo, sar applicala la
< pena pi mite nel confronto Ira quella che comt sotto-ujjzia/e militare, ovvero un soldato,
t 3. Quantevolte per il mililare sottoposto a giudi( peterebbe secondo le leggi vigenti all' epoca del
( zio coli' accusalo pagano sia maggiore in grado
e reato e quella che prescriverebbe lo statuto alla
t di sollo-uffiziale; all'ora il Consiglio di guerra di
t epoca del giudizio.
guarnigione , che si elever in Commissione piic 3. I nostri Consiglieri Segretari di Stato ec.
litare , sar composto di giudici , che a norma
( Napoli il di 5 di marzo iS/g.
Firmato FERDINANDO
dello statuto penale militare son competenti al
(b) Quanto agli statuti penali per V armala di mare
grado del militare accusato.
e pe' reati commessi da' forzali e loro custodi ,
I nostri Consiglieri di Stalo ec.
veggasi la legge del 3o di giugno tS/g, e quanto
Napoli 10 gennaro tSzj.
sulla riessa sar osservalo.
FRANCESCO.

)( i59 )(
Re. I Presidenti de' Consigli di corpo e di divisione, ed
17. La nomina del Presidente e de' Giudici de'Coni Giudici degli anzidetti Consigli di corpo , di guarni
sigli di guerra di corpo appartiene al Comandante del
gione c di divisione saranno nominali da quelle autori
corpo medesimo.
18. Avverso le sentenze de' Consigli di guerra di
t militari alle quali il presente statuto ne conferisce le
corpo non competer altro rimedio che il ricorso all' al
facolt.
G. I Commessar! del Re ed i loro sostituti saranno ta Corte militare.
permanenti, e come tali verranno pure nominati dal Ile.
Le sentenze che dichiarino 1' accusalo non colpevo
7. I soli Conimessari del Re de' Consigli di divi
le, non saranno soggette ad alcun ricorso.
sione saranno esclusivamente addetti al disimpegno dei
doveri del loro ufficio. I Presidenti de' Consigli di guar
CAPITOLO II.
nigione , ed i Commessar del Re de' Consigli di guar
De' Consigli di guerra di guarnigione.
nigione e di corpo , e tutt' i sostituti che dovranno es19. In ciascuna Provincia o Valle vi sar un Con
sere di un grado inferiore a quello de' Commessar del
Re , oltre questo servizio potranno disimpegnarne un siglio di guerra di guarnigione , che prender il nome
della Provincia 0 Valle.
altro anche di attivit.
8. I Cancellieri saranno sotto-uffiziali prescelti dai
20. Il Consiglio di guerra di guarnigione sar com
Commessar del Re, ed approvati dall' autorit alla qua
petente a giudicare i Capitani di qualunque corpo, ed i
le spetta la nomina de' Cousigli.
correi e complici di corpi diversi tanlo esistenti , quanto
non esistenti nel luogo ove stalo commesso il reato.
CAPITOLO I.
Giudicher inoltre qualunque militare non apparte
Ve Consigli di guerra di corpo.
nente al corpo, o appartenente a corpo non formato in
9. Tutt' i corpi dell' esercito di uno o pi batta
battaglione, o a' battaglioni di riserva ed alle compagnie
glioni attivi 0 di divisioni di cavalleria avranno un Con
di deposito.
siglio di guerra , che prender il nome del corpo stesso.
21 II Presidente del Consiglio di guarnigione sar
10. I Consigli di guerra di corpo procederanno con
un uffiziale superiore; ed il Commessario del Re sar ua
tro gli uffiziali subalterni , sotto-uffiziali e soldati presen
uffiziale superiore, o un Capitano.
ti a' corpi di qualunque arma , a' battaglioni aitivi di
22. 11 Commessario del Re sar istruttore del pro
fanteria ed alle divisioni di cavalleria, pe' reali militari cesso, ed eserciter nel Consiglio le funzioni di relatore
commessi ne' luoghi ove si trova di guarnigione, o di
e del pubblico ministero, come prescritto neU' articolo
slaccalo il corpo , battaglione o la divisione di cavalle
12 pe' Commessar del Re de' Cousigli di guerra di
corpo.
ria a cui appartengono i colpevoli.
1 1 . Il Presidente ed i Giudici del Consiglio di guer
23. I Giudici del Consiglio di guerra d guarnigio
ra di corpo saranno nominali per turno tra g' individui
ne saranno nominali dal Comandante della Provincia o
Valle per turno di anzianit tra tulli gli uffiziali esisten
presenti al corpo al quale appartiene L' accusato , ed m
ti nella medesima.
proporzione del grado del medesimo.
12. Il Commessario del Re de' Consigli di guerra
Il grado de' Giudici varicr secondo quello dell'ac
di corpo sar un Capitano o subalterno , il quale sar cusato ().
istruttore del processo , ed eserciter nel Consiglio di
24. Dovendosi giudicare individui da uffiziale su
guerra le funzioni di relatore e del pubblico ministero.
balterno in gi ne casi di competenza de' Consigli di
13. Allorch i battaglioni attivi di fanteria o le di
guarnigione , i Giudici da nominarsi, a' termini dell' ar
visioni di cavalleria si divideranno, il Commessario del ticolo precedente , saranno de' gradi stabiliti pe' Consigli
Re titolare rimarr sempre col primo battaglione, o alla di guerra di corpo.
prima divisione. Avvenendo questo caso, il Generale che
2i. Dovendosi giudicare uno o pi Capitani, saran
comanda la brigala della quale i battaglioni e le divi
no Giudici nel Consiglio di guerra di guarnigione quat
sioni fanno parie, delegher un uffiziale subalterno per tro uffiziali superiori o ire Capitani. Nel caso che man
esercitare le funzioni di Commessario del Re presso il
casse uno de' quattro uffiziali superiori , vi si sostiluir
il Capitano pi antico tra quelli presenti nel luogo della
secondo battaglione, o la seconda divisione.
convocazione del Consiglio.
i4- Il Presidente di un Consiglio di guerra di cor
po sar un Maggiore , ed in mancanza di questo il pi
26. Delle sentenze de' Consigli di guerra di guarpigione noti si ammette , nel caso indicato nell' articolo
antico Capitano presente.
ij. Per giudicare un Tenente , saranno Giudici
18, gravame all' alta Corte.
Di tutte le allre sentenze non indicate nel citato
quadro Capitani e tre Tenenti : in caso di mancanza di
uno de' quattro Capitani , si supplir col pi antico dei articolo se ne polr portar richiamo all'aita Corle.
27. In mancanza del Presidente titolare , il Consi
Tenenti presenti al corpo.
Per un Sottoteuenie saranno giudici due Capitani , glio in seguilo di ordini del Comandante della Provincia
due Tenenti e tre Sottotenenti.
o Valle, sar preseduto dall' uffiziale supcriore il pi cPer
un sotlo-uffizialc
suiiu-uiimciit; saranno
sarauiiu giudici
g;iuuii;i due
uue Capitani
v.tijn luin , 1 levalo
levuiu in
iu grado
grauu , ed
1 il pi antico , esistente nel luogo
due Tenenti , un Sottotenente c due sotto-uffiziali del I della convocazione.
fTt"n /1 11 dell'
il .1II' imputato.
:
1__
il
grado
SEZIONE I.
Per un soldato saranno giudici due Capitani un Te
De Consigli divisionari.
nente, un Sottotenente, un solto-uffiziale e due soldati.
28. I Consigli divisionari giudicheranno gli [uffiziali
16. Il Comandarne titolare o interino del corpo, 0 superiori ed i Generali. I Commessar del Re de' detti
battaglione a cui appartiene 1' imputato, potr presedere
al Consiglio di guerra , qualora gli spetti per turno , o
il decreto del 10 gennaro 1S2J riportato nella
per essere il solo del grado prescritto.
nota precedente.

Consigli saranno uffiziali superiori o Capitani , i (piali ,


oltre di esercitare il pubblico ministero por 1' esecuzione
delle leggi , istruiranno il processo e disimpegneranno
le funzioni di relatori.
Il Cancelliere sar un sotto-uflziale nominalo a' ter
mini dell' articolo S.
29. I membri de' Consigli divisionari Tarleranno in
ragione del grado dell' accusalo.
30. Dovendosi giudicare un Maggiore , il Consiglio
di guerra sar preseduto da un Colonnello. I Giudici
saranno quattro Tenenti-colonnelli e tre Maggiori: ed in
caso che mancasse nella divisione il numero de'Tencnticolounelli prescritto , si supplir co' due Maggiori pi
antichi presenti nella divisione,
31. Per giudicare un Tenente-colonnello, il Consi
glio di guerra sar preseduto da un Generale, I Giudi
ci saranno quattro Colonnelli e tre Tenenti-colonnelli :
ed ove mancasse il numero de' primi, a due di essi ver
ranno surrogati altrettanti Tenenti-colonnelli i pi anti
chi della divisione.
32. Ne' sopraddetti casi la nomina de' membri dei
Consigli divisionari di allribuzione del Comandante
della divisione militare , il quale dovr nominarli per
turno di antichit tra tutti gli uffiziali esistenti nella
medesima divisione, ove accade il reato : e qualora non
vi esistessero , potranno chiamarsi dalle divisioni pi vi
cine.
I Comandanti delle divisioni militari si presteranno
a tali richieste scambievolmente , destinando sempre gli
uffiziali pi antichi del grado stabilito per tali surroga
mene.
33. Per giudicare un Colonnello , il Consiglio di
guerra sar presedulo da un Generale. I Giudici saran
no scelti tra' Generali e Colonnelli, procurando per quan
to possibile , che il numero de' primi sia maggiore di
quello de' secondi.
34- Per un Brigadiere o Maresciallo di campo , il
Consiglio sar presedulo da un Tenente-generale. I Giu
dici saranno nominati tra' Generali.
35. Pel giudizio di un Tenente-generale, il Consi
glio d' guerra sar composto di otto Tenenti-generali ,
e preseduto dal pi antico di essi.
36. Nei casi indicati negli articoli 33 34 e 33 la
nomina di tali Consigli sar fatta dal Comandante in ca
po del real esercito tra tifiti gli uffiziali esistenti nella
divisione oye dovran convocarsi , ed in mancanza , tra
quelli delle divisioni limitrofe : e qualora n pure in
queste si trovasse il numero sufficiente , la nomina po
tr cadere sugli uffiziali delle altre divisioni e di qua
lunque altro luogo del Regno.
37. Le decisioni de' Consigli diyisionari, quando ai
termini degli articoli 18 e 26 ammettono richiamo, ver
ranno , a richiesta del condannato o de' Coraujessar del
Re, portale per richiamo all' alla Corle militare.
CAPITOLO III.
De' Consigli di guerra del governo di Napoli.
33. Nel governo di Napoli, oltre i Consigli di guer
ra di corpo, vi sar uno o pi Consigli di guarnigione,
eecondoch sar creduto necessario : e terranno convopati de' Consigli divisionari secondo i casi contemplati
nel presente statuto.
Sg. Le prescrizioni de' precedenti capitoli intorno
3. Consigli d guerra di corpo , di guarnigione e delle

divisioni , sono comuni a' Consigli di corpo , di guar


nigione e divisionari del governo di Napoli,
4.0. 11 Generale Governatore di Napoli avr su' Con
sigli di guerra del governo affidatogli le stesse facolt e
gli obblighi stessi che il presente statuto conferisce ed
ingiunge a' Comandanti delle divisioni militari nella par
te giudiziaria militare.
11 Comandante della piazza di Napoli , in ci che
riguarda la parte giudiziaria militare , avr sugli anzi
detti Consigli le facolt accordate a' Comandanti dello
Province.
CAPITOLO IV.
Piazza di Gaeta.
Ai. La piazza di Gaeta , essendo esclusa dal coman
do di provincia e da quello di divisione militare , avr,
oltre i Consigli di corpo , il suo Consiglio di guarnigio
ne ed i Consigli divisionari , come il governo di IVapoli.
4.2. Il Governatore della piazza di Gaeta , in ci
che riguarda la parte giudiziaria militare, avr le facol
t ed attribuzioni de' Generali comandanti delle divisio
ni militari ; ed il Tenente del Re quelle di Comandan
te di Provincia,
4-3. La nomina de' membri de' Consigli della piaz
za di Gaeta sar fatta in conformit del prescritto nei
capitoli I e II di questo titolo.
CAPITOLO

V.

De' Consigli di guerra della guardia reale.


44- Per la guardia reale , oltre i Consigli di corpo
da convocarsi ne' modi prescritti , vi saranno nella resi
denza del Re de' Consigli di guarnigione e divisionari
colla giurisdizione pe' soli individui della guardia , che
hanno i Consigli di guarnigione e di divisione nelle Pro
vince o Valli componenti ie divisioni militari.
4.3. Fra '1 Capitano delle guardie del corpo ed i
Colonnelli ispettorirgenerali della guardia, il Re destine*
r quello che dovr avere su' Cousigli di guerra della
slessa guardia le attribuzioni accordale a' Comandanti
delle divisioni militari nella parte giudiziaria militare.
Fra' Marescialli di dettaglio della guardia medesima
sar destinato dal Re quello che dovr avere le facolt
di Comandante di Provincia o Valle nella parte giudi
ziaria militare.
46. Per la nomina de' membri de' Consigli di guer
ra della guardia reale verr osservalo quanto slato
prescritto per gli altri Consigli di guerra di corpo , di
guarnigione e divisionari.
47. Se uno o pi individui appartenenti a' corpi
della guardia reale , distaccati ne' reali domini al di l
del Faro , dovessero essere giudicati da un Consiglio di
guarnigione , quel Comandante generale delle armi no
miner il Presidente ed i Giudici tra gli uffiziali della
guardia col esistenti ; e qualora ne mancassero de' gra
di prescritti, supplir cogli uffiziali degli altri corpi del
la guarnigione,
11 Commessario del Re sar quello del corpo al
quale appartiene 1' accusato di maggior grado ; ed in uguagliauza di gradi, quello del corpo al qualo appartie
ne 1' accusalo di maggior el.
Se il delinquente fosse un alabardiere , il Commes
sario del Re sar quello del corpo di fanteria della
guardia col dislaccalo.

)( 161 )(
la facolt del Comandante generale delle ar
Per le doccioni annullate da' Consigli di guarni
gione , il rinvio sar fatto ad un altro Consiglio di guar
mi la nomina de' Consigli divisionari , per giudicare in
dividui della guardia medesima de' grani prescritti negli nigione composto di membri diversi, ma dello stesso
grado di quelli che decisero la prima volta , da nomi
articoli 3o e 91.
narsi dal Comandante della Provincia o Valle ove fu
4.9. Pe' casi di complicit d' individui della guar
dia con quelli di altri corpi dell' esercito , il Consiglio
profferito il giudizio annullalo. La nomina di tali mem
di guarnigione del luogo del reato proceder contro luta
bri, incluso il Presidente , sar fatta per turno tra gli
ti gli accusati ; ed i corpi della guardia in concorrenza uQuiali ed individui eh' esistono nella Provincia o Val
con quelli della guarnigione somministreranno i Giudici le. Interverr in tale Consiglio da Commecsario del Re
quello della rispettiva divisione militare , o un suo so
per turno ed in proporzione della forza rispettiva.
La nomina de' Giudici in queslo caso sar fatta dal
stituto , a scelta del Comandante generale della Provinvia o Valle medesima.
Comandante della Provincia o Valle.
50. I gravami avverso le sentenze de' Consigli di
Trattandosi del giudicato di un Consiglio divisiona
corpo , di guarnigione, e contro le decisioni de' Consi
rio, il rinvio sar fatto ad un altro Consiglio divisiona
rio composto di membri diversi , ma dello stesso grado
gli divisionari della guardia reale, saranno anche por
di coloro che proferirono la decisione annullala, da no
tati all' alta Corte militare,
minarsi dall' autorit medesima che nomin 1' altro Con
CAPITOLO VI.
siglio, In questi casi il Conamessario del Re sar desti
Dell' alta Corte militare,
nato dal Comandante in capo del reale esercito Presi
dente dell' alla Corte militare , tra' Commessari del Re
51. Per tutto il real esercito vi sar un' alta Corte
militare che riseder dove fa permanenza il Re , e che delle Province o Valli clic compongono la divisione , o
tra quelli delle divisioni vicine.
Bar composta di un Presidente e di undici Giudici or
dinar! , olire di altri cinque straordinari per supplire
57, Neil' alla Corte militare non potr trattarsi al
cuna causa per 1' esame delle sentenze de' Consigli di
gli ordinari sospetti , assenti o impediti.
corpo o guarnigione , se almeno non sia presente il nu
I Giudici straordinari saranno chiamali in su redi
mero di olio votanti. In caso di assenza del Presidente
mento per turno di antichit.
la sua sedia rester vola ; ed il pi antico de* Giudici
II Presidente sar il Comandante in capo dell' eser
cito o altro Generale che il Ile nominer a farne le veci, di maggior grado preseder.
58.. Allorch 1' alla Corte dovr esaminare la deci
I Giudici saranno Generali di tutte le classi.
L' alla Corte militare avr un Segretario generale sione di un Consiglio divisionario, il suo numero di do
dici votanti dovr esser completo ; prcsedendo in .assen
relatore. Questi avr un sostituto..
za del Presedenle il Giudice di maggior grado , ed
II sostituto , oltre al supplire il Segretario genera
le, dovr coadiuvarlo nelle sue incumbenze unitamente a gradi uguali , il pi antico.
5rj. L' alla Corte mililare veglia su lult' i Consigli
a quel numero di uffiziaji che sar credulo in cessano
di guerra di qualunque specie , ha il dritto di censurar
al disimpegno de' lavori della segreteria , la quale ver
r considerata come una parte del supremo Comando li e sindacarli ad istanza de' Commessari del Re, delle
militare.
parli o di uffizio : e per tuli' i reali che i membri dei
5a. I Giudici si ordinari che straordinari, il Se
Consigli di guerra potessero commettere nell' esercizio
delle loro incumbenze giudiziarie , polr 1* alta Corte
gretario generale ed il suo sostituto saranno permanen
ti, e come tali nominali dal Re.
ordinare che un intero Consiglio, o taluno de' suoi mem
53. L' alla Corte militare istituita per mantenere bri , sia tradotto in giudizio , destinando a questo effet
1 esatta osservanza delle leggi , e per richiamare alla to un Consiglio di guerra competente al grado degli ac
loro esecuzione i Consigli di guerra che se ne fossero cusati , anche fuori della divisione militare-altaquale
allontanati. Non si occypa che del solo interesse della essi appartengono.
60. I conflitti (li giurisdizione de' Cousigli di guerra
legge ; ed in conseguenza non giudica del merito delle
tra loro verranno decisi inappellabilmente dall'alia Corle
Cause , ma delle decisioni de' Cousigli di guerra, col sem
plice oggetto se sicno o no conformi alle leggi.
militare.
Pe' casi espressi ne' due articoli precedenti sar ba
Le decisioni dell' alta Corte militare non ammetto
no alcun richiamo.
stevole il numero di otto volanti.
54. L' alta Corte militare , salvo il disposto nello
articolo 18 , annulla tulle le decisioni de' Consigli di
TITOLO II.
guerra, nelle quali
Deir autorit de' superiori, e della competenza dti
1. aleno stale violate le forme essenziali del rito;
Tribunali militari.
2. siasi manifestamente contravvenuto al lesto delle
61, La compelenza de' Tribunali militari limitata
leggi e de' decreti.
In queslo caso si dar luogo al rinvio nel modo de
a' reati militari diffiniti dalla legge.
tcrminato nel presente statuto.
L' autorit de' superiori punisce le contravvenzioni
di militare disciplina nel modo stabilito nel presento
55. Ne' giudizi dell' alta Corte militare il Segreta
rio generale esercita le funzioni del pubblico ministero. statuto.
56. Allorch 1' alta Corte militare avr annullata
CAPITOLO I.
la decisione di un Consiglio di guerra di corpo , dovr
De' reati militari.
inviare la cognizione della causa al Consiglio di guerra
di guarnigione della Provincia o Valle in cui fu proffe
63. Sono dichiarali reati militari:
rita la decisione annullata. Tale Consiglio sar compo
1. i reati che la persona militare commette contro la
llo de' membri nominali a' termini dell' articolo 24
disciplina e la subordinazione militare , e contro le leg
ai

)( ,fi2 )(
68. Se un pagano diventa militare , 0 un militare
gi speciali della milizia. La caratteristica di questi reati
consiste unicamente nella violazione di quelle regole e pagano , dopo commesso il realo conlinuer ad essere
competente a procedere contro l' imputalo quella stessa
di quei doveri militari che obbligano soltanto lo stalo del
le persone militari, non degli altri cittadini, e che inte
autorit che era competente allorch fu commesso il
ressano sollanto il buon ordine della milizia.
reato.
69. Se un militare imputato nel tempo slesso di
a. I reati commessi da' militari in atto del servizio
militare per oggetti relativi allo slesso servizio, e quelli reati militari e di reati pagani, proceder. prima il Tri
di qualunque natura commessi da' militari ne' quartieri , bunale competente pel reato che merita la pena pi gra
ve. Nel caso che l' imputalo non fosse dichiarato colpe
nelle fabbriche militari di arme, ne' collegi e nelle scuo
le militari, ne' castelli , ne' campi e luoghi di riunione || vole di questo realo , sar rimesso all' altro Tribunale
di truppe per oggetto di guerra o d' istruzione nell'atto per essere giudicato dell' altro realo.
70. U arresto de' mililari prevenuti di reati pagani
della riunione e sotto le arme ; nelle fortezze e piazze
chiuse nelle quali non vi sia un governo civile ; ed in sar eseguilo per mezzo del superiore militare da cui
qualunque altro luogo militare chiuso da trinceramento, dipendono. Nel caso della flagranza o quasi-flagranza ,
le autorit ordinarie arresteranno il militare colpevole ,
mura, o fossi.
I militari che per istituzione particolare del loro ma dovranno subito rimetterlo al rispettivo Comandante
corpo, come a dire gendarmi e fucilieri reali, o per ca
militare che lo terr a disposizione dell' autorit or
rica o temporaneamente , sono addetti ad un servizio dinaria.
71. I militari che dovranno essere giudicati dalla
concernente un ramo qualunque di pubblica amministra
giurisdizione ordinaria per delitti o contravvenzioni , sa
zione, diverso dal ramo militare, sono esclusi dalle di
sposizioni del presente numero pe' reali commessi in og- fi ranno tenuti in custodia da' rispettivi superiori militari
sino alla decisione diffinitiva. Ne' giudizi per misfatti
getti relativi al suddetto servizio (a).
staranno nelle prigioni militari , per essere consegnati
3. Tulli que' delitti e quelle contravvenzioni commes
alla giurisdizione -ordinaria dopo il formale mandato di
se da persone militari ne' limiti della propria guarnigio
ne, per la persecuzione de' quali non si pu, a' termini arresto della gran Corte criminale che dee giudicarli.
72. I mililari che dovranno essere giudicati da'Trb
delle leggi , esereilare 1' azione pubblica senza la istanza
bunali ordinari, pendente il giudizio , non potranno far
della parte privata.
4.. L'omicidio , la ferita e l'ingiuria commessa in
uso della divisa militare. Essi riceveranno gli averi che
i regolamenti militari accontano agi' individui militari
qualunque luogo da un militare contro un militare ,
dell' esercito sottoposti ad una processura, durante la me
senza complicit alcuna di pagani.
desima, e dietro 1' esito del giudizio.
63. Fuori de'casi preveduti nell'articolo precedente,
tutti gli altri reati che la persona militare commette, sono
73. Le decisioni pronunziate da' Tribunali ordinari
dichiarati reali pagani. Per questi reati 1' imputalo sul conto de' militari accusali per reati di loro compe
sottoposto a' Tribunali ordinari, alle forme ed alle leggi tenia , verranno comunicati a' Comandanti di Province
o Valli, onde ne dicuo conoscenza a chi si conviene: e
penali, come tutli gli altri ciltadini. Nondimeno in tem
po di guerra, quando V armata si trova fuori del Regno, viceversa i Consigli di guerra per mezzo de' Commessarl
del Re ne daranno conoscenza alla competente autorit
le persone che la compongono e quelle che sodo ad
dette al di lei servizio o seguilo saranno giudicale dai giudiziaria del luogo dell' ultimo domicilio del giudicato.
Tribunali mililari anche pe' reati pagani.
64- I Tribunali militari potranno solamente proce
CAPITOLO n.
dere contro le persone pagane ne' due casi seguenti;
Delle persone militari.
1. pe' reali commessi nel recinto chiuso de' castelli e
delle piazze forti in tempo di assi dio , e finche dura lo
74. Le persone militari che pe' reati militari a' ter
assedio, se si trova intanto sospesa la giurisdizione civile: mini dell' articolo 62 vengono sottoposte alla propria
2. pe' reati che si commettono dagli abitanti de' paesi giurisdizione, sono le seguenti:
nemici occupati dalle armate reali contro la sicurezza
1. tulli gl'individui dell'armata di linea di qualunque
grado sia di fanteria, sia di cavalleria, sia della guardia
delle armate , o contro gli ordini speciali de' Coman
danti : e per gli altri reali di qualunque specie , se si reale, sia degli alabardieri, sia di altro corpo o arma:
2. g' impiegali della real segreteria di guerra , c del
trova sospesa la giurisdizione civile.
65. Se di un realo sieno imputati individui militari supremo Comando militare :
ed individui pagani, come complici o come rei principa
3. i Commessarl ordinatori , i Commessari di guerra ,
li, il giudizio sopra tutti apparterr al Tribunale ordi
ed i loro aggiunti :
4. i chirurgi de' corpi . i chirurgi, i medici ed infer
nario.
mieri degli ospedali mililari permanenti ed ambulanti.
66. Ne' reali tra loro connessi, de' quali uno ca
75. In tempo di guerra , quando 1' armala o un
ratterizzato reato militare, e 1' altro reato pagano , pro
corpo di essa in marcia o in accantonamento; ed an
ceder il Tribunale ordinario.
67. Se uno stesso reato sia stato commesso da pi che in tempo di pace, quando formato un campo per
individui militari , ma in modo che per uno debba pro- oggetto d' istruzione, e 1' armala o un corpo di essa si
trova ivi accampata, sono considerati come militari , per
eedere il Tribunale militare, per 1' altro il Tribunale or
ci che riguarda la giurisdizione militare i seguenti in
dinario ; il giudizio apparterr sempre al Tribunale or
dinario.
dividui :
1. gl'impiegati della Tesoreria, i Segretari ed i Com
messi delle amministrazioni militari, che seguono la trup
(a) F. i decreti del 2g di marzo , 21 giugno e 8 a- pa nella marcia , nell'accantonamento o nel campo-i
2. i vetturali, mulattieri, carrettieri, condottieri di car
gosto 1826.

)( i<53 )(
riaggt impiegali al trasporlo dell' arliglioria , munizioni, che potranno essere slati fatti dall' autorit dichiarala
viveri e foraggi della truppa che si trova in marcia ,
incompetente.
Pendente la decisione del conflitto , sar in facolt
nell' accantonamento o nel campo , o impiegati nella
dell' autorit che avr intrapreso 1' istruzione del pro
provvista delle piazze in istato di assedio:
3. i guarda-magazzini di artiglieria, e quelli di viveri cesso , di continuarla , onde non periscano le prove del
e foraggi per le distribuzioni alla truppa che si trova reato.
il marcia, nell' accantonamento o nel campo:
81. In qualunque parte del giudizio , anche dopo
4. g' incaricati delle requisizioni e delle contribuzio I che dalla suprema Corte di giustizia sar stato deciso sul
ni militari pel servizio e per la provvisione della trup
conflitto , se l' autorit che procede nell' affare , trovi
che per fatti nuovamente sviluppali la competenza spelli
pa in marcia , nell' accantonamento o nel campo :
all' altra ; allora con una dichiarazione motivala rinviei>. gli artefici , operai , vivandieri , munizionieri pres
to la truppa in marcia , nell' accantonamento o nel r a questa il processo , perch giudichi del reato di
sua competenza.
campo.
76. Di lutti g' individui dichiarali militari , a' ter
CAPITOLO IV.
mini de* due precedenti articoli , i soli enunciali nei
num. 1 e 3 deli' articolo 74 vengono sottoposti al foro
Dell' autorit de' superiori militari.
militare pe' delitti c per le contravvenzioni indicate nel
num. 3 dell' articolo 62 , purch nell' atto del reato
82. E accordata al solo Comandante in capo dello
indossassero la divisa militare. Tutti gli altri pe' suddet
esercito , ne' casi che creder urgenti , la facolt di so
ti delitti e contravvenzioni vengono sottoposti al foro or
spendere dalle sue funzioni , senza attendere un giudi
dinario, egualmente che i militari in congedo 0 riforma, zio , qualunque uffiziale di qualsivoglia grado ; ma do
gli ufficiali della 3 classe, ed i militari isolali, anche vr farne immediatamente rapporto al Re.
x commessione fuori i limiti della propria guarnigione. 183. Ogni Generale , Colonnello o Comandante ti
tolare o interino di reggimento , corpo o truppa di qua
CAPITOLO IN.
lunque arma, avr la facolt di punire g' individui che
dipendono da' suoi ordini , co' castighi militari stabiliti
De' conflitti di giurisdizione,
nell' articolo 3(18 di questo statuto , e di farlo tradurre
11. Se una Corle criminale creder di essere com
in giudizio presso il Consiglio di guerra competente.
petente per un reato pel quale stia procedendo un Con
84- Ogni Comandante di un distaccamento di qua
siglio di guerra , o questo creda di sua competenza una lunque forza potr punire con gli arresti semplici o di
causa per la quale proceda una Corle criminale , pu rigore , g' individui che dipendono da' suoi ordini.
Ciascuna di queste due autorit che vuol sostenere la
8i). Ogni uffiziale potr imporre 1' arresto semplice
sua giurisdizione , esporre in una dichiarazione motiva
a tulli g' individui del proprio reggimento o corpo a
ta le ragioni della sua competenza. Fra le ore venti
lui subordinati.
quattro la Corle criminale per mezzo del Procurator ge
86. Ogni sollo-uffizialc avr la facolt d' intimare
nerale , ed il Consiglio di guerra per mezzo dell' uffi
1* arresto agi' individui del proprio reggimenlo di grado
ciale che fa le funzioni del pubblico ministero , la far inferiore a lui , ed anche di grado uguale , se si tro
passare all' autorit che crede incompetente.
vino sotto i suoi ordini ; ma dovr darne parte imme
78. Se questa non cede alle ragioni che le sono
diatamente al cornuti supcriore.
Slate addotte, ne esporr i motivi in un' altra dichiara
87. Generalmente ogni militare ha il drillo d' in
ndone responsiva che far pervenire all' altra autorit ira viare in arresto qualunque individuo dell' esercito, che
le ore ventiquattro per mezzo del Procuralor generale, sia di grado inferiore a lui ; ma se 1' individuo manda
O dell' uffiziale incaricato del pubblico ministero.
to in arresto nou dipenda dagli ordini suoi , dovr dar
Da tal momento si dir esistere conflitto di giuri
ne parte al superiore del medesimo.
sdizione fra le due autorit.
88. Ogni superiore militare potr obbligare quelli
79. Le quislioni di competenza fra'Consigli di guer
che dipendono da' suoi ordini , a rendergli conio dei
ra di corpo e le autorit inferiori alle Corti criminali, castighi e dogli arresti a' quali avessero soggettalo i lo
non possono elevarsi in conflitto se non per mezzo dei ro inferiori,
Consigli di guarnigione , e delle stesse Corti, da' quali
89. Per tulle le altre punizioni di disciplina si ese
dipendono le autorit inferiori, e nel modo di sopra in
guir un regolamento approvato dal Ile.
dicato.
Il Consiglio di corpo in questi casi si rivolger al
titolo ni.
Consiglio di guarnigione per mezzo del Commessario del
Disposizioni generali.

Re del corpo medesimo , adducendo le ragioni sopra le


90. I correi e complici di gradi diversi verranno
quali fonda le sue pretese.
tutti giudicali da quel Consiglio di guerra che, giusta il
Se la Corte o il Consiglio di guarnigione crederan
no ingiuste le pretensioni delle autorit inferiori, queste presente statuto, sar competente a giudicare il pi ele
si conformeranno alle loro decisioni.
vato in grado Ira essi,
80. Ne' tre giorni, dopo che si elevato il conflit
g. I Consigli di guerra, quando dovessero figurare
to , i Procuratori generali e gli uff/.iali incaricali del prima della nomina de' Giudici, o pe' casi di conflitto di
Rubblico ministero trasmetteranno al Segretario di Stato giurisdizione, o per procedere contro gli assenti , o per
linistro della giustizia tulle le carte relative alla qui- qualunque altro motivo, saranno rapprescnlati dal Pre
tione di competenza , perch le rimetta alla competen
sidente e dal Commessario del Re.
te suprema Corle di giustizia , la quale decider del con
92. I Comandanti delle Province o Valli , e delle
flitto , e decider in pari tempo della validit degli atti divisioni militari , potranno essere nominati per figurare

)( "64. )(
prevenire , ne raccoglie le prove , e le rimette cogli
Be' rispettivi Consigli di guerra , a misura de' loro gra
imputati al Consiglio di guerra incaricato di giudicarli.
di , secondo la nomina dell' autorit cui appartiene.
loft. La conservazione del buon ordine nell' eserc"
g3. I Commessar di guerra saranno giudicali dal
Consiglio di guerra , che dovrebbe giudicare il militare lo, ed il castigo delle conlravvenzioni commesse da' mili
tari , formano il soggetto de' regolamenti di disciplina ,
del grado , del quale hanno 1' onorilicenza; e non aven
da stabilirsi a norma dell' articolo 89.
do grado onorifico , quello del grado al quale sono as
similati nel real decreto de' 28 di novembre 181 7.
94. G' impiegali della real segreteria di guerra e
TITOLO I.
del supremo Comando saranno parimente giudicati dal
Della polizia giudiziaria militare.
Consiglio militare di guerra, che dovrebbe giudicare il
militare a cui nel citato decreto de'2S di novembre 1817
106. Le funzioni della polizia giudiziaria militare
comprendono le provvidenze istantanee, c l'istruzione pre
essi sono assimilati.
paratoria del giudizio.
g5. Ne' giudizi de' suddetti individui dell'ammini
strazione militare, interverranno corno giudici tre ufficiali
107. Sono considerale provvidenze istantanee la
deli' amministrazione medesima del rango dell'accusato , seguenti.
in luogo de' tre Giudici di grado inferiore, nel Consiglio
1. Impedire la fnga del delinquente colto nella fla
che dovr giudicarli.
granza o qitasi-llagranza dell' atto criminoso.
96. Tutti g' individui soggetti alla giurisdizione mi
Dicesi essere in flagrante delitto colui che sor1
litare, che non abbiano gradi militari ne assimilazioni a
preso , mentre cominelle l'alto criminoso , o viene inse
gradi militari, saranno giudicali da un Consiglio di guar
guito dall' offeso come autore del reato.
nigione competente ad un solto-uffrziale.
In (juaai-jlagrartza colui cir inseguito dalla
97. I Giudici dell' alta Corte militare si ordinari ,
grida del popolo, o che in tempo e luogo vicino al rea
che straordinari, il Segretario generalo e suo sostituto , to militare trovato aver presso di se effetti , arme , ii Presidenti de' Consigli di guerra, i Commessar del Re
strumcnti , e altri oggetti o segnali valevoli a farlo pre
ed i loro sostituti , saranno nominali sopra proposta del sumere autore del reato.
Comandante ia capo dell' esercito Presidente dell' alla
2. Procurare che dall'atto criminoso 0 dall'attentato
non nasca danno imminente o ulteriore.
Corte militare.
98. I Commessar del Re, ove non abbiano sostitu
3. Raccorre le pruove eh' emergono, o Tengono sulti , saranno rimpiazzali da un abile uffizialc del grado l' istante somministrate da qualunque persona.
de' sostituti , a scelta dell'autorit alla quale compete la
4. Assicurare che non periscano le pruove che risul
nomina del Consiglio.
tano dalle tracce lasciate dall' atto criminoso , e dagli
L' autorit medesima, salvo il disposto negli articoli oggetti che vi hanno rapporto.
7 e Si, dovr nominare i surrogati a quei membri del
li. Formare atto della dichiarazione del ferito, in ca
Consiglio di guerra , che per qualunque causa non po
so d' imminente pericolo di vita.
tessero intervenire al giudi-zio.
6. Interrogare 1* imputalo prima che eBtri nelle pri
gioni.
LIBRO IL
ro8. Pe' reati militari commessi fuori de' recinti
militari
, ma ne' limiti delle guarnigioni , ogni agente
Della procedura militare*
d'ella polizia giudiziaria militare autorizzato a dare tut
te le provvidenze istantanee specificate nell' articolo pre
jlBTICOLr PRELIMINARI
cedente.
Ogni iiffiziale e sotto-uffiziale dell' esercito potr ,
99. Nella procedura militare si distinguono le ope
razioni della polizia militare da quella dcHa giustizia mi
secondo le occasioni , dare quelle provvidenze espressa
ne' numeri 1 e 2 dello stesso articolo.
litare.
Dovranno dare o tulle o parte delle provvidenza
Le prime precedono essenzialmente le seconde.
100. Le operazioni della polizia militare tendono ad istantanee a_norma del bisogno ,
assicurare le prove del reato, e del delinquente.
castelli,
gli aiutanti rispettivi | ne'
Le operazioni della giustizia militare hanno per og
nelle fortezze chiuse;
2. i Commessar del Re dei t ne' quartieri,
getto la istruzione del giudizio-, e la pronunziazione
corpi, gli aiutanti-maggiori, o < nelle caserme ove
della sentenza.
chi ne fa le veci
l alloggian truppe ;
101. La polizia militare si dislingue ia
3. gli aiutanti di piazza in qualunque luogo militare*
r di disciplina, \
Gli aiutanti delle piazze dove trovasi guarnigione ,
polizia <. correzionale , militare
de' castelli, de' forti, ed i Commessar del Re, e gli aiu
* giudiziaria
)
*
tanti-maggiori de' reggimenti, nel dare tali provvidenze-,
102. La polizia di disciplina militare ha per og
getto la costante conservazione del buon ordine nell' e- si faranno coadiuvare da un sotto-afTkiale che sceglie
ranno essi stessi per fare le funzioni di Cancelliere.
sereilo , e 1' adempimento de' doveri militari negl' indivi
109. Ne' reati militari accaduti nell' ambito della
dui ehe lo compongono.
io3'. La polizia correzionale militare quella piazze d' armi con popolazione , e dentro i limiti delle
graduale autorit che la legge attribuisce a' superiori guarnigioni , il dovere di dare le provvidenze istantanee
militari , per castigare le contravvenzioni alle regole di comune agli aiutanti delle piazze ed agli agenti di po
lizia civile ; dovendo in tali occasioni le due autorit
buon ordine , ed a' doveri militari , commesse dagl' indi
prestarsi scambievoli aiuti per 1' adempimento di esse.
vidui del rispettivo comando.
110. Pe' reati militari ehe succedessero fuori de li104. La polizia militare giudiziaria perseguila i
reati militari the la poliza di disciplina non ba potuto li miti delle guarnigioni, gli agenti della polizia civile so*

)( i65 )(
no esclusivamente incaricali di dare le provvidenze istan
che comanda sul luogo , il quale per via di rapporlo ,
tanee mentovale nell'articolo 107, ancorch si trattasse processo verbale, querela, notoriet pubblica, o altrimen
di reato che per le leggi in vigore appartenesse alla co
ti avr acquistata conoscenza di un reato militare , far
gnizione de'Tribunali militari.
mettere l' incolpato in islato di arresto, qualora non vi
111. Tutti gli uffiziali dell'esercito, che avessero si trovi di gi per essere slato colto in flagranza, o quaeseguilo tutte o parte delle provvidenze istantanee men
si-flagranza.
zionale nell'articolo 107, dovranno formarne un rapporto
117. Ognuno di tali Comandanti dar poscia , se
per iscritto; ed unito agli alti che avranno compilali ed condo le proprie attribuzioni, ordine per iscritto al Com
agli oggelli di convinzioni, se ve ne fossero , lo rimette
messario del Re del Consiglio di guerra rispettivo , di
ranno al rispettivo superiore che avr cura di farlo re
procedere alla istruzione preparatoria del giudizio ; ri
golarmente pervenire al Comandante della Provincia o mettendogli a tal line tutte le carte e gli oggetti che
Valle , ove fosse accaduto il fatto che avr occasionato avr riuniti.
Dell' ordine di procedere dato al Commessario del
tali provvidenze.
Quante volle per 1' uffiziale che avesse dato siffatte Re, lo stesso Comandante ne passer contemporaneamen
provvidenze istantanee, fosse dello slesso corpo del de
te notizia al Presidente del Consiglio di guerra rispet
linquente; allora il comun superiore nel ricevere il rap
tivo.
porto cogli atti compilati e gli oggetti di convinzione ,
11S. Il Commessario del Re dovr ricevere la for
che potessero esservi , trasmetter il lutto al Commessa- male querela , se vi sar parte querelante. Trattandosi
rio del Ile del corpo stesso per la regolare processura.
di ferite ed allre offese , dovr necessariamente sentire
112. Gli agenti della polizia civile, che ne' falli l'offeso, qualora questa formalit non si trovasse gi ecriminosi appartenenti al giudizio de' Tribunali militari seguila dalle persone indicale negli articoli 108 , 109 e
avessero dato tali provvidenze istantanee , dovranno sten
110. In mancanza di querela si proceder ugualmente al
derne il processo verbale, e farlo sollecitamente perve
la istruzione preparatoria ed al giudizio.
nire al Comandante della Provincia o Valle , il quale ,
119. In pari tempo il Commessario del Re , trat
trovando il reato di competenza di Consiglio di guerra tandosi di soldati e sotlo-uffiziali , si far rimettere dal
di corpo, trasmetter al Comandante del corpo corrispon
superiore rispellivo la filiazione ed un certificalo sulla
dente il suddetto processo verbale insieme cogli oggetti condotta dell' imputato ; e per gli uffiziali ed altri indi
di convinzione, per l' ulteriore procedimenlo. Ne' casi di vidui che non hanno filiazione , il certificalo del supe
competenza de' Consigli divisionari , tali atti ed oggetti riore dovr con testare il grado e la condotta dell' impu
di convinzione, se ve ne fossero, saranno rimessi al Co
tato.
mandante della rispettiva divisione militare per l' oggetto
120. L'ordine di procedere alla istruzione con tut
stesso. Dovendo procedere il Consiglio di guarnigione , te le carie annesse, la quercia se vi fosse, e la filiazio
le suddette carte ed oggetti verranno trasmessi al rispet
ne col certificalo di condotta e grado dell' accusato, for
tivo Commessario del He, a' termini dell'articolo 117.
mano la base della istruzione scritta che prepara il giu
n3. L' istruzione preparatoria del giudizio militare
dizio militare.
121. Il Commessario del Re si occuper subito di
Contiene
la notizia officiale,
porre in ordine la pruova giudiziaria.
le prove,
il costituto de* rei.
CAPITOLO II.
Della pruova giudiziaria militare e dei mtzst
CAPITOLO I.
di acquistarla,
Della notizia officiali.
122. La pruova giudiziaria militare consiste nel
11) . La notizia officiale che d principio ed occa
dimostrare un fatto qualunque nel modo prescritto dalla
sione alla procedura militare, dee pervenire al Consiglio legge.
La pruova giudiziaria risguarda 1' esistenza del rea
di guerra rispettivo per via di ordine del Comandante
del corpo, della Provincia o Valle, o della divisione.
to, c lo scoprimento del reo.
In tal caso dovendo procedere un Consiglio di guer
La prima si dice pruova generica, o sia corpo del
ra di corpo, sar dal Comandante del corpo slesso no
delitto.
minato il Presidente nelle classi stabilite previo rapporto
L' altra pruova si dice specifica, o sia dell' autore
al Comandante militare.
del reato.
Dovendo procedere nn Consiglio di guerra divisio
123. Le pruove si ottengono per mezzo
nario, il Presidente sar subilo nominato nelle classi sta
1. di rapporti e processi verbali;
bilite dall' autorit cui appartiene, a' termini del capito
3. d' ispezioni giudiziali ;
lo HI del libro I di qucsio statuto.
3. di documenti ;
11 5. I Consigli di guerra di corpo, di guarnigione
4.. di esame di testimoni;
e divisionari , procederanno per ordine de' Comandanti
5. delle risposte dell' imputato agi' interrogatori giu
de' corpi , delle Province o Valli , o delle divisioni ri
diziali ;
spettive , a' quali dovranno rivolgersi i superiori mililari
6. della ricognizione delle persone.
enunciali ncll' articolo 83 pe' reali di competenza degli
anzidetti Consigli.
SEZIONE I.
I Comandanti de' corpi , delle Province o Valli , e
De' rapporti e processi verbali.
delle divisioni , non potranno negarsi alle richieste dei
mentovati superiori.
rzi.. Ve' rapporti e processi verbali verr praticato
ji6. L' uiiiiaic comandante del corpo, 0 quello quanto prescritto negli articoli m e 118, Tali atti

vorranno loscrilti dall' agente della polizia, o dall aulo.rit militare che gli avr compilali ; e nel termine di
Tentiquallr' ore verranno trasmessi all' autorit compe
tente nel modo indicato ne' citati due articoli.
SEZIONE IL
Della ispezione giudiziale.
ia>. In quei reali militari che lasciano tracce sen
sibili dopo la loro consumazione , la pruova tendente a
dimostrarne 1* esistenza si distingue da quelle che ne in
dicano 1' autore, e dee ottenersi per mezzo della ispezio
ne giudiziale. Se tale prova si fosse assicurala dagli uifiziali della polizia giudiziaria del luogo del reato , la
giurisdizione militare si servir degli alti compilati ; do
vendo supplire alle mancanze , se ve ne fossero , c se
gli alti ne fossero capaci.
126. Qualora poi tale prova generica debba formar
si dalla giurisdizione militari' , il Commessario del Re,
accompagnato dal suo Cancelliere e scortato dalla forza
militarli che sar a sua disposizione per quesl' oggetto ,
eseguir 1' ispezione giudiziale , sempre coli' intervento
di due testimoni che potranno essere due uomini della
stessa scorta.
127. Nello eseguire 1' ispezione giudiziale, si osser
va e si descrive tutto ci che pu avere relazione alla
esistenza del reato militare , a' suoi distinti caratteri ed
alle circostanze.
1. Si raccolgono le notizie e gli oggetti tutti che pos
sono servire allo scoprimento del fatto criminoso , e che
possono essere a carico o a discarico di chi lo abbia
commesso.
a. Deesi esattamente descrivere il tempo ed il luogo
Ove si trova il corpo del delitto.
3. necessario che si assumano le informazioni per
I' indicazione del soggetto passivo del realo , riguardo
alla sua persona , patria , et , costumi ed a tutto ci
che pu contribuire allo scoprimento delle relazioni tra
1' offeso e 1' olfensore , onde venire in cognizione della
causa del realo.
128. Ne' reati militari di fatto permanente 1' atten
zione dell' inquisitore militare debbe esser diretta a ve
rificare il corpo del delitto. La descrizione del medesimo
debbe esser circostanziala in tutte le sue parti. Questa
dee assicurarsi per mezzo di due testimoni che deponga,?
no di veduta il reato del quale rimasta 1' orma. Se
1' osservazione ordinaria di un uomo dolalo di retti sensi
basti a scoprire il fatto suddetto, possono essere impie
gati a questa pruova quelli che sono testimoni idonei di
ogni altro fatto. Tali testimoni firmeranno il processo
verbale da distendersi per l'ispezione giudiziale dal Com
messario del Re ; e le loro deposizioni non saranno ri
cevute in atto separalo.
129. Quando il giudizio sul fatto richieda la perizia
di una facolt , o di un' arie qualunque , la prova del
corpo del delitto di fatto permanente dovr farsi col det
to contesto di due periti. Tale la pruova che ha luo
go nel fatto permanente degli omicidi e delle ferite com7
messe con qualunque istrumento, degli stupri , delle fal
sit, delle frazioni violente ed altri casi di uguale specie.
Similmente questa stessa prova s' intende prescritta
jn tutti i casi ne' quali pi e diverse facolt entrino nelY esame del corpo del delitto. Ciascuna di queste parli
dovr essere verificata e provata col detto di due testi09B periti nell' arte rispettiva, Qualora intervenga .che

66 )(
fatti ordinari, e falli di perizia concorrano nel medesimo
corpo del delitto; in tal caso la prova generica si acquista col concorso di entrambe le due specie di testimoni.
Tali sono i casi di ritrovamenti di uomini morii per de*
litto , della sepoltura di essi, e di pgni altro reperto di
falli criminosi.
130. I testimoni periti faranno le loro deposizioni
per via di una dichiarazione , a parte del processo ver
bale dell' ispezione giudiziale del Commessario del Re ,
in cui si far menzione dell' interventi) de' periti senza,
rimettere il dettaglio della loro perizia.
Tali dichiarazioni saranno accoqapagnatc da giurar
mento.
131. Ne1 casi di ferite e di omicidi , i periti idonei
sono due chirurgi , o pratici di chirurgia , che con ap
provazione esercitino le loro facolt. Costoro" descriverai
no il numero, la circonferenza , la qualit e la profon?
dit delle ferite; come pure daranno il loro giudizio sul
la qualit delle armi con cui sono state fatte. In caso
di morte del ferilo i chirurgi dovranno necessariamente
esaminare il cadavere , e farne la sezione in presenza
del Commessario del Re, per riferire non solo sulla qua
lit delle ferite, ma eziandio sul loro effetto visibile, su
gli organi dell' uomo estinto , e su di ogni altra circo|| stanza che vaglia a far conoscere la vera cagione dell
morte dell' oireso.
i3'2. L'osservazione del cadavere e la sezione del
medesimo avr sempre effetto in tutti i casi di morte ,
ne'quali sia dubbia l'esistenza del realo , e massimamen
te quando si dubita di morte cagionata da veleno. Della
sezione ed osservazione del cadavere dovranno i chirur
gi farne giurata dichiarazione separala, quante volte ab
biano precedentemente osservalo lo slesso ferito vivente,
i33. Nel processo verbale della ispezione giudiziale
dovr farsi una esatta descrizione di tutti gli effetti, ar
mi, islrumenti, carte, ed altri oggetti, 0 segni valevoli a
fare verisimilmente presumere 1' autore del reato. Tali
oggetti, o segni, qualora non fossero mobili e richiedes
sero perizia di arti o facolt , saranno riconosciuti da
due periti che ne faranno separata dichiarazione avva
lorala dal giuramento.
i34- Se le tracce del reato militare fossero su di
oggetti mobili , o gli effetti rinvenuti fossero delle cosa
mobili che non avessero caratteri certi ad essere distinte,
il Conjmessario del Re dovr procedere al suggellaniealo, onde presentarne l' identit.
Le calitele del suggellamene sono , che due testi
moni sieno presenti a tale formalit , e che prima della
apertura riconoscano Y integrit e 1' identit delle im
pronte de' sigilli.
j35. L' ispezione giudiziale si debbe eseguire colli
uguale impegno di scoprire il realo, e di trovar 1 inno
cenza; dovendosi aver di niira unicamente la verit, ci
eh' 1' oggetto della procedura criminale.
In ogni rincontro, e soprattutto ne' casi dubbi , i\
Commessario del Re dee raccogliere tutte le notizie ed
anche gli oggetti che possono valere tanto a carico, che
a discolpa di chi ha commesso il realo , o no viene
supposto 1' autore.
i36, Neil' alto della visita giudiziale il Commessario
del Re, a seconda del bisogno, fa comparire tutte le per
sone che possono dare indizi sopra la causa , o gli au>
tori , o i complici del realo. Ne' casi di morte , di cui
sia ignota o sospetta la cagione , chiamer specialmento
i parenti ed i vicini del defunto , quelli phe avevano cor

187 )(
relazioni con lu, e quelli che si fossero trovati in sua
i48. La prova del corpo del delitto suppletoria ;
compagnia nel tempo prossimo alla sua morie.
1. quando il corpo del delitto di sua natura perma
1I7. Le dichiarazioni delle persone che comparisco* nente siasi consumalo , in modo che non lasci alcun se
no chiamate, come nell' articolo precedente, sono distese gno d' umana evidenza : come nel caso dell' omicidio
sommariamente in quintcrnetlo separato dal processo seguilo collo abbruciamento del cadavere e la dispersio
verbale della ispezione , e si fanno firmare dalle mede- ne delle ceneri ;
2. quando il falto sia di sua natura transitorio 5 eba
lime; ed ove non sappiano scrivere, ne sar falla men
non lasci tracce o segni d' umana evidenza.
zione.
i3S. In conformit delle regole stabilite , il Comi49- La prova suppletoria ne' sopraddetti casi si ot
messario del He compiler il processo verbale d'ispezione
tiene per mezzo di deposizioni di testimoni ne' modi se
guenti :
giudiziale , che verr firmato da lui, da' testimoni inter
1. per gli omicidi in cui il cadavere dell' ucciso siasi
venienti e dal Cancelliere.
involato , o in altra maniera distrutto , consiste la pro
i3g. Nel caso di omicidio, se il cadavere non ri
conosciuto d' alcuno, si far trasportare ed esporre al
va in genere nella prova della esistenza e mancanza
dell' ucciso dall' ultimo giorno in cui fu veduto , fino
meno per ore ventiquattro in luogo pubblico e frequen
al giorno della incominciata proecssura :
tato, per ottenerne, se sia possibile, la ricognizione.
i4o. In lutti i casi in cui la qualit del luogo fot2. pe' furti , nella prova della esistenza e mancanza
ma una circostanza aggravante , scusante , o esplicativa delle cose rubate ; e se questa non possa ottenersi , tie
del fatto criminoso, il Commessario Jel Re dovr farlo ne luogo d' in generi la buona fama di cui gode il di
riconoscere e descrivere o da due semplici testimoni o rubalo , ed il di lui conquesto immediato.
ib"o. Quamio manchino tali argomenti, o quando
da due periti, secondo il bisogno, e giusta la regola sta
sieno talmente generali che uon possano somministrare
bilita negli articoli 128 e 129.
alcuna probabilit della esistenza del fatto , allora V in
i4i- Forma parte della pruova generica degli omi
cidi quella della morte e sepoltura dell' ucciso. Questa genere trovandosi confuso colla prova della specie, o sia
pruova si ottiene colla fede del registro de' morti , o in della reit , dee il Magistrato rivolgere a questa tutta la
mancanza, col detto di due teslimoni che attestino di a- sua attenzione, onde portare nella pruova del delinquen
Ter riconosciulo il cadavere, e di averlo veduto seppellire. te e del reato militare il maggior grado di certezza.
142. Sospettandosi reato sul cadavere di un uomo
i5i. Quando ne' reati militari si uniscono fatti per
Sepolto , per eseguire sullo slesso l' ispezione giudiziale , manenti e fatti transitori , 1' inquisitore prover ciascuno
si far disolterraru e riconoscere da'bccchini che lo han
di essi con quella specie di prova , che propria della
lor qualit: perci nell' adulterio la sola pruova per
no sepolto, se sia riconoscibile ; e non potendosi ricono
manente essendo il vincolo del matrimonio , la fede di
scere , se ne far menzione nel processo verbale del di
esso costituir 1' in genere permanente.
sotterramento , che dovr distendersi dal Commessario
Ne' furli con frattura , con incendio, con iscalata e
del Re.
con altre simili circostanze, dovr l'inquisitore assicura
143. I periti ne' casi di stupro , e nella ricognizio
re 1' in genere permanente della qualit aggravante, ed
ne degli effetti che possono seguirlo , sono promiscua
mente i chirurgi , i medici e le ostetrici pubbliche. Il attenersi al suppletorio pel furto.
Commessario del Re pu scegliere gli uni e le altre se
Per la diserzione, la parte ' in genere permanente
condo le qualit delle persone sulle quali dovranno fa
consiste nella qnalit militare del diseriore ; e quindi si
re 1' osservazione.
prova colla Jliazione del medesimo.
I periti ne' casi di falsit son quelli che per ragion
Ne' delitti d' insubordinazione , di discorsi oltrag
del loro ufficio sono obbligati a conoscere 1' autenticit gienti e d' ingiurie verbali , la parte permanente consi
ste nella qualit militare dell' insubordinato , e di colui
de' caratteri e delle carte , delle quali si contende.
i44- In generale sono periti legittimi delle varie che soffre 1' insubordinazione. Questa tale qualit si giu
specie di prove generiche coloro , la facolt o 1* arte stifica colla filiazione e co' certificati de' superiori intor
de' quali abbia servito di mezzo, o sia stala 1' oggetto no al rispettivo grado dell' offensore e dell' offeso; ed in
tal guisa si pratica in simili casi: dovendo g' inquisitori
del fatto criminoso.
i45. Nel caso che i periti destinati per la prova per la parte transitoria del reato militare procurarne la
prova per mezzo de' testimoni.
generica non convengano nel medesimo giudizio, il Com
messario del Re dovr aggiugnere alla ricognizione un
sezione m.
altro perito per dirimere la parit.
De documenti.
i46' I periti formeranno le loro dichiarazioni giu
rate , a senso dell' articolo i3o , e le firmeranno. Se i
Se dall' ispezione giudiziale risultino mezzi di
periti fossero illetterati , il loro giudizio verr scritto dal prova , pe' quali si renda necessario passare a visite do
Cancelliere ^ ed essi giureranno alla presenza del Com
miciliari ; o se la natura del reato sia tale che dalle
messario del Re, dopo che ne sar falla loro lettura. carte, o da altri oggetti esistenti nella casa dell' imputa
Un tal atto che far menzione di essere i periti illette
to , o altrove , si possono ricavare mezzi di pruova ; il
rati , verr firmalo dal Cancelliere e vistalo dal Com
Commessario del Re eseguir la visita de'luoghi suddetti.
messario del Re.
i53. Il Commessario del Re accompagnato dal Can
_ J4-7 Per quei reati che non lasciano alcun segno celliere, da sufficiente scorta, e da due teslimoni, si por
sensibile , e perci delti di fatto transitorio , non ha ta in detti luoghi , onde farne la visita : ed a fine di
luogo 1' ispezione giudiziale , perch per tali casi la co
garentire le successive operazioni, e perch nulla venga
gnizione del fatto si confonde con quella della persona:
trafugalo o intruso , user tutte le opportune cautele ;
e quindi la prova del corpo del delitto diviene supple
facendo apporre anche i sigilli di ufficio, ove occorra
toria,
convenga uel modo prescritto nell'articolo i34>

68 )(
mente pu essere chiamata come testimonio , qualunque
i54- Quando s dorranno torre I suggelli per esa
minare le carie ed altri oggetti , V impulato dovr esser sia la sua condizione, o dignit; e non potr ricusarsi a
presente; ed ove egli non fosse in potere della giustizia, prestar la testimonianza di un fatto che sappia.
163. I catturanti dell' impulato possono far testimo
assister a questa operazione un ulfiziale del corpo dello
nianza nel giudizio che si esegue per la causa medesima
imputato, da richiedersi al rispettivo superiore.
Qualora poi V impulato non appartenga ad alcun dell' arrestato.
Le donne sono capaci di render testimonianza iu
corpo, o a corpo non esistente nel luogo dell' inquisizio
ne, il Comandante militare del luogo destiner un ufll- lutti i reati militari. Le eccezioni contro di osse sono le
ziale , per intervenire per parte dell' accusato, nell'atto stesse di quelle che possono allegarsi peeslimoni maschi.
La testimonianza degl' impuberi sar ricevuta corno
che si levano i sigilli. In tale formalit i testimoni as :
sunti nel suggellamene riconoscono prima l' integrit ed una notizia stragiudiziale.
164. - I consanguinei ed affini del reo sino al quarto
ideqlit delie impronte del sigillo, e quindi assistono
grado civile, non possono essere costretti a deporre con
all'esame delle carte, ed alla ricognizione degli oggetti:
operazioni che dovranno sempre eseguirsi dal Cooimcs- tro lo stesso. Tale esenzione si estende allo stesso grado
pe' testimoni parenti dell' accusatore. La parentela si
f.ario del Re colle prescritte cautele e formalit,
i?5. Se nell' esame delle carte se ne trovassero di giustiiica colle fedi de' registri della nascita e de' mai
quelle che potessero valere , si a carico , che a discol
trimon.
16). La disposizione dell'articolo precedente si epa dell' impulato , il Commessario del Re dovr porre
stende ancora agli avvocali e procuratori che per ragion
in margine di ciascuna pagina la sua firma , dovr nu
del loro ufficio abbimi avulo cognizione del fatto, pel
merarle , e dovr farle lirmare dall' imputalo , o da al
quale si procede. Similmente non possono essere costret
tro che assista in sua vece : e nel caso che 1' imputalo
ti a far da testimoni i medici , ceruslci ed altri uffiziali
presente non sapesse scrivere , ne sar fatta menzione.
di sanit ; come pure gli speziali , le levatrici ed ogni
156. Se le carte per mancanza di margine non per
mettessero 1' adempimento del precedente articolo , il altra persona depositaria, per ragion del proprio stato
o professione , de' segreti che loro si affidano : eccetto i
Commessario del Re vi unisce una carta , alla quale ap
pone il suo sigillo e la sua firma ; facendola eziandio casi ne' quali la legge gli obbliga a farsene denunzienti,
firmare dall' accusato , o da chi assista in di lui vece.
16G. Gl'inimici capitali dei rei , gl'iqfami di fatto
157. Tutte le carte e gli oggetti, si in favore, che o di dritto, i raendici che abbiano inquisizioni anche leg
contro 1' impulato , saranno cou apposito elenco uniti gerissime, quelli clic con qualunque allo abbiano violato
agli atti : il Cancelliere sar risponsabile della consce 1' indilferenza propria de' testimoni , sono incapaci di far
testimonianza.
razione di essi.
167. G' impedimenti prescritti negli articoli i6 ,
158. Se la natura degli oggetti , 1' uso e la quali
t , debba essere verificata col giudizio de' periti, il Conv ifi5 e 1G6 cessano , quando le persone nelle quali con
corrono , sieno testimoni necessari del Tallo , o di qua
messario del Re ne commette la perizia a persone esper
te. Egli fa prima una esatta descrizione degli oggetti da lunque circostanza esplicativa dello stesso; eccettuali pe
r sempre i nemici capitali , e gli avvocati e procurato
riconoscersi : indi fa praticare le ispezioni e gli esperi
ri, quando questi ultimi dovessero interrogarsi di fatti, la
menti opportuni.
Il processo verbale in questa parte vien firmato dai di cui scienza dipendesse dalla confidenza messa nella
lpro persona e nella loro difesa.
periti medesimi.
1G8. I congiunti diventano testimoni tra loro nei
159. Di tutte le operazioni enunciate ne' preceden
reati pubblici commessi dagli uni conlro gli altri: i de
ti articoli si fa menzione nel processo verbale della visi
ta , che vien firmato da' testimoni , dal Commessario del tenuti ed i servi di pena , nelle prigioni e ne' luoghi di
pena: le meretrici , ne' lupanari: i mendici , in tutti i
Re e dal Cancelliere.
casi che manchino alla pruova altri testimoni.
160. La scrittura e gli altri oggetti materiali posso
In tulli i casi in cui la necessit render idonei siT
no costituire il reato medesimo, ed il corpo del delitto ;
fatti testimoni, il Commessario del Re cercher nel tutto
come ne'casi di falsa monda , di detenzione ed asporta
zione di armi proibite , di falsit di scritture , ed altri insieme delle prove , come supplire alla prevenzione che
pasi simili: o pure gli oggetti e le scritture costituiscono altronde nascerebbe dalla qualit di essi.
la pruova di un altro reato, del quale essi danno argo
169. Essendo l' istruzione preparaloria un processo
mento. Nel primo caso 1' oggetto materiale e la scrittura d' investigazione , non debbono il Presidente ed il Com
formano il corpo del delitto e la convinzione del reo : messario del Re , che sono incaricali di formarla, andar
nel secondo divengono semplici mezzi di prueva e di cercando con minutezza quali testimoni sieno eccettuati
manifestazione del reato.
dalla legge; perch se cosa vi di superfluo , pu ben
esser risecata, allorch si tratter del dibattimento , nel
quale si fa il processo di dimostrazione , essendo quivi
SEZIONE IV. ^
solamente necessario che la nota de' testimoni sia format
Degli esami de' testimoni,
ta a' termini della legge.
170. Tutte le persone chiamate in contesto da'testi161. Uno de' pi importanti mezzi di pruova nelle
moni dovranno essere necessariamente esaminale, purch
cause criminali consiste nella deposizione de' testimoni.
Quindi le persone che nel rapporto , processo verbale , esse entrino in una parte del fatto , e non sieno nomi
querela , o che in altra maniera vengono indicate come
nate per incidente.
171. Divengono parimente testimoni necessari i so
informate del fatto criminoso di cui si forma V istruzio
ne, saranno dal Commessario del Re nominate in una ci del reato, quando si ottenga la loro confessione ; ed
spia che presenter al Presidente del Consiglio di guerra.
appartiene al criterio del Giudice il pesar la forza dej
j6a. Ogni persona dotata di retti sensi e di sana loro delti.

X 1 69 )(
172. Niunit carica esenta g' individui che ne sono benza, si recheranno, unitamente al Cancelliere, alla di
insigniti , dal far testimonianza di un fatto che lor sia mora del le:limonio infermo , per iLeverne la deposi
noto : ma non tutti indistintamente possono essere chia
zione.
mali a deporre avanti il Presidente ed il Commessario
Qualora poi il testimonio inTermo, o impedi'o a viag
del Re del Consiglio di guerra. Alcuni di essi, a ragio
giare , si trovasse in luogo dinante dalla residenza del
ne della loro dignit e considerazione personale , non Consiglio di guerra, sar in facolt del Presid nte in
carnar dell' e-ame dello stesso l'autorit di polizia civile
sono obbligali a rispondere che a quesiti scritti dal Com
residente nella diinora del testimonio, o pure commettere
messario del Re. Costoro sono
l'esame del testimonio assente al Commessai io del Ile di al
i Consiglieri di Sialo;
tro Consigl'o di guerra pi vicino, o al Coniai dante di un
i Segretari di Slato Ministri ;
corpo o distaccamento, per mezzo del Comandante della
i Segretari di Stalo ;
Provincia o Valle , secondo che riuscir pi rgevole e
i Capi di Corte ;
conveniente alla regolarit del ser.izo. Una tale delega
i Capitani generali ;
zione potr farsi in lutti i casi di assenza di testimoni ,
i Tenenti generali ;
i Reggenti e Consiglieri del supremo Consiglio di sempre che n ;n emerga il bisogno di procedere all' allo
di r'eognizione o di alfronto : nel qual caso la presenza
Cancelleria ;
i Presidenti ed i Procuratori generali della suprema del testimonia indispensabile.
Porle di giustizia, della gran Corte de' conti e dello gran
177. I quesiti da farsi al testimonio assente, o im
pedito a viaggiare , saranno scritti dal Commes ario del
Corti civili ;
Re , c vili.i<ati dal Presidente del Cons'glio di guerra.
gli Arcivescovi ed i Vescovi ;
A' det i quesiti verr unito un prospetto de" falli e delle
g' Intendenti elle Provincie o Valli da essi ammi
circostanze clic possono porre in grado 1' esamina ore di
nistrate,
173. Oltre le persone indicate nell'articolo prece
ben regolarsi, e di soggiungere delle altre domande, ove
dente, avvene delle altre , dalle quali si possono non
dalle risposte del testimonio risultassero net essane per
gi per ragion di carica , ma per effetto delle circostan
maggior chiarezza della procedura.
ze , esigere le risposte scritte in forza d interrogazioni
178. Il Presiden'e ed il Commessario del Re assi
stiti dil Canci'ilicre debbono sentire i testimoni venuti
fatte anche in iscritto.
all' esame separatamente 1' uno dall' altro, purch laloia
Costoro sono
non occorresse confrontarli tra l>ro.
1. gli agenti ed incaricati residenti nrlP estero ;
2. tulle le persone che occupano cariche, la cui resi
L' esame de' te>liinoni dovr farsi sempre fuori del
la presenza dell' imputato, ugualmente clic del querelante
denza non pot a lanciarsi senza permesso di uno dei Mi
e di ogni estranea jersona.
nistri, o ('ci Comandante in capo dell' esercito.
179. L' esame de' testimoni si divide in quattro par
Ogni altro testimonio dee personalmente comparire,
c presentarsi al Presidente del Consiglio di guerra, che ti essenziali:
1. piesenlazioni ;
lo ha chiamato.
174. Occorren'o di chiamarsi testimoni militari, se
2. doman !e preliminari ;
ne debbono fare per iscritto le richieste a' rispettivi su
3. domande sulla causa , o sia esame propriamente
periori de' corpi cui appartengono ; o a quei superiori detto;
ove si trovano di residenza , qualora non appartengono
4. conclusione.
a corpo, o non esistessero presso quello al quale appar
180. La prespnf azione de' test'moni consiste nel ri
tengono.
conoscere la legalit della venuta del testimonio, e 1* idcnl't della sua perdona. Quindi dovr spiegarsi, se eTrattandosi di chiamare testimoni pagani, le richie
ste si faranno dal Commessario del Re, ne' domini al di gli sia uno di quelli descritti nella noia formala dal Com
qua del Faro, all' autorit di polizia civile del luogo ove messario del Vip , a' termini dell' articolo 161, o fosse
chiamato in contesto da altro testimonio esaminalo, o pre
dimora il (eslimonio; e nelle Valli al di l del Faro ta
li richieste si dirg^ranno all' autorit competcnlo del sentato dal'a paile querelante.
Comune ove dimora il testimonio.
181. Alle dimande preliminari dee precedere l'av
vertimento al testimoni di diro la velila , e di parlare
Se si tratter di chiamare individui che apparten
gono ad un'amministrazione, o corpo qualunque, la ri
senza timor'. In seguito sar richiesto di dire il suo no
chiesta dovr indirizzarsi al superiore del corpo, o della me, cognome, genitori, et, domicilio, patria e condi
zione. Indi gli si domander, se sia domestico, parente,
amministrazione.
Tali richieste si faranno con lettere di ufficio del o in alcun modo congiunto delle pa:ti, ed in qual grado.
Commessario del Re, delle quali se ne far regi.-tro ne
18'.. Le domande sulla cau>a debbono consistere in
gli atti dell' istruzione.
un dialogo clic comincer : Che cosa sa/ c/e del delit
to
Le allre interrogazioni sorgeranno dalla na
175. Se chiamalo il testimonio non viene, n pro
duce scuse legittime della sua mancanza, se ne render tura del fa'lo, dall' andamento, o d; gli accidenti del di
informata 1' autorit , per mezzo della quale fu falla la scorso. Il Presidente ed il Commessario del Ile si aster
citazione di comparsa, che user contro il testimonio re
ranno sempre di far domande indirette e suggestive, quel
nitente a comparire quei mezzi di rigare stabiliti dalla
le cio nede quali compreso il tcnor delle risposte.
legge per astringetelo.
E permesso per di fare osservare al testimonio le in176. Quante volte per per mezzo di cerlifea'o di veriaimiglianze e le contraddizioni del discorso , nelle
un uffiziale di sani si provi 1' impostila in cui sono
quali fori" end-; c potr obbligarsi a dimostiare la ve
i testimoni di comparire alla presenza del Presidente o rit di qu 1 che depone.
^
del Commessario del Re, allora il Presidente ed il ComOgni deposizione dee chiaramente contenre la cau
juesatio del Re , 0 questo solo ne' casi di sua incuin- sa delia scienza , o sia il mezzo onde il testimonio ha
aa

)( I' 'o)(
acquistato la notizia del fallo. Quindi dovr spiegare, se I liz'ale interrogante gli far leggere e sottoscrivere; e nel
caso non sappia scrivere, se ne far menzione, facendo
abbia veduto, o se abbia inteso il fallo o il discorso che
gli sulla stessa prestare il giuramento.
narra.
183. Il Presidente del Consiglio di guerra ha la fa
190. Se il reo, confessando, comprendesse altri nel
suo reato , gli sar ricordala la santit del giuramento,
colt di sperimentare colla detenzione qualunque testi
e gli si avvertir che dovr un giorno ratificare il suo
monio che ricusi di dire la verit, comcclic convinto Hi
saperla. I casi in cui debbono i testimoni essere condot
detto alla presenza di quello che nomina , e che forse
colla istruzione regolare del processo potrebbe essere ve
ti alla verit per questi mezzi, e la misura con cui pos
rificato il contrario : nel qual caso rimarrebbe convinto
sono i Presidenti usarne, son rimessi alla loro prudenza
di falso. Se 1' imputalo persista nella sua confessione ,
ed alla loro probit.
ci dovr notarsi dal Cancelliere , come pure dovr no
184. Intesa la deposizione del testimonio , il Presi
dente la far distendere dal Cancelliere con quell'ordi
tai si se celi si ritratti, o si modifichi.
ne di dialogo, che ha avuto luogo fra loro. Indi ne fa
191. Se l'imputalo sar negativo , ne sar disteso
un ;;tio dal Cancelliere, cifrato dall' uffiziale interrogan
r far lettura al testimonio, gliene spiegher quelle par
ti che mai non intendesse, e quindi gliela fai in sua
te. E permesso al medesimo di dire lutto quello che vo
presenza sottoscrivere; e nel caso che non sapesse scrive
glia sulle imputazioni clic egli sa, o che presume esser
re, ne sar falla menzione. Il Presidente, il Commessa- gli state fatte. Di lutto quello che dice, ne sar forino
rio del Ile ed il Cancelliere firmeranno anch' essi.
lo atto dal Cancelliere ; e se avr allegato circostanze
i8;>. Allorch il fatto che d luogo al proc: dimen
minoranti , o esclusive del reato , e ne avr indicato le
io di un Consiglio di guerra, sembra abbastanza prova
f move , se ne terr conto nel corso delle informazioni ,
to co' documenti e detti di testimoni presenti, il Coinmcsp:r quanto possa condurre all'accerto del vero.
sario del Ite, di concerto col Presidente potr tralascia
192. Se l'imputato non intendesse la lingua italiana
re di ascoltare i testimoni assenti clic saranno da loro
sar destinato da chi fa 1' interrogatorio un interpetre ,
giudicati meno essi nziali o sup(rflui.
e verr eseguilo 1' interrogatorio per mezzo dell' interpe
186. Se il testimonio non intendcs;c la lingua ita
tre medesimo colle forme prescrilte ncll' articolo 18O ui
liana, sar de-linalo dal Presidente un inlcrpelre, da cui
questo statuto.
esiger il giuramento preliminare di fedelmente tradurre;
SEZIONE VI.
giuramento che ripeter anche nella lingua del testimo
Della ricognizione delle persone.
nio. Il Presidente comunicher le dimando per mezzo
ig3. Se il testimonio , o 1' offeso , o il complice o
dell' interpetre al testimonio, e l' inlcrpelre comunicher
correo,
non conosca 1' imputato, o non sappia specificar
le risposte del testimonio al Presidente. La dichiarazio
ne il nome e cognome, ma lo indichi solamente in una
ne sar scritta per intero nelle due lingue. C;>s l'ori
maniera imperfetta ; il Commessalo del Re ed il Presi
ginale die la traduzione , verranno sottoscritte come so
dente non potranno chiudere l' istruzione, se prima non
pra si detto. L' interpetre non sar preso n da' testi
faranno riconoscere da essi la persona dell' imputalo.
moni nella medesima causa, n tra g' interessati.
19.-. La ricognizione si far alla sola presenza del
SEZIONE V.
Presidente, del Coinmcssario del Re e del Cancelliere.
DegV interrogatori dell' imputato.
19I!. Si dovranno scegliere almeno cinque persone
approssimativamente
consimili all'imputalo. ftiuna delle
187. L' imputalo arrestato, o che si presenter vo
lontariamente nel principio o nel corso dell'istruzione suddette persone debbe esser nota a colui che dovr fa
ro la ricognizione. L' imputalo dee frammischiarsi fra
preparatoria del giudizio, ricever un primo interrogato
rio, sia dall' aiutante della piazza, aiutante-maggiore, o esse, scegliendo il posto che gli piacer. Frattanto l
persona che dovr fare la ricognizione , sar tenuta in
agente di polizia civile che lo arrester ne' casi preve
una
camera separata , senza che comunichi con alcuno ,
duti negli articoli in e 112 , sia dal Coinmcssario del
e senza che possa vedere ci che si opera nella camera
Re, qualora l'arresto segua dopo incominciata l'infor
dillo sperimento.
mazione. L' interrogatorio dell' accusalo dee raggirarsi
196. Quando sar gi pronta la fila degli uomini ,
sul motivo del di lui arresto, o della sua spontanea pre
tra'
quali
l'imputato, il testimonio , o complice verr
sentazione. Questo interrogatorio nel caso di arresto do
introdotto ed avvertito dell' oggetto della sua chiamata.
vr riceverlo prima che entri nelle prigioni , e sar ri
Il Commessario del Re gli dir che vegga , se tra que
stretto alla dimanda, se sappia i violivi del suo arre
gli uomini siavi colui che nella deposizione indic pel
sto. In caso clie si presenti la dimanda sar , perch
solo nome o cognome , o pe' soli connotali personali.
siasi volontariamente presentato.
Se dichiarer di riconoscerlo, il Commessario del Re gli
1S8. Se f imputalo dice d ignorare la cagione del
ordiner
di toccare con mano la persona che dice di asuo arresto, 1' ufl/ialc che lo ha interrogato, gliela ma
ver riconosciuta. Se erra nella indicazione, sar ci spie
nifester.
galo nel processo verbale , o sia atto della ricognizione.
Se rispondendo alla prima interrogazione , adduca
Quindi al testimonio, o complice che fa la ricognizione,
per motivo dell' arresto , o della presentazione , il reato si deferisce il giuramento. Il testimonio, o complice fir
di cui viene imputato ; potr l'interrogante passare alla
mer 1' alto , e lo firmeranno con lui il Presidente , il
seconda dimanda, cio, che sappia del reato stesso. Se Commessario del Re ed il Cancelliere. Se non sa, o non
l'incolpato , rispondendo successivamente alle suddette
interrogazioni , passi a confessare il reato, allora 1' uifi- pu scrivere, ne sar fatta menzione.
xia'e che lo interroga, potr fargli tutte quelle domande
CAPITOLO III.
e^:e suggerir la narrazione slessa del fallo.
Disposizioni generali sulla istruzione preparatoria
189. _ Secondo 1' ordine del suddetto dialogo, il Can
del giudizio.
celliere distender la confessione dell'imputato, chel'uf197. Ne' giudizi criminali il giuramento verr solo

)( 1 v1 X
. .
prealato nel dibattimento. Nella istruzione prima dolio di convinzione valutabile col criterio morale , come ogni
altro mozzo di prova del fallo che costituisce 1' oggetto
esame , si esiger soltanto da ogni testimonio la promes
del giudizio.
sa di parlare senza timore, e di dire la verit.
TITOLO II.
198. Una sola istruzione dee precedere il pubblico
Maine, o sia il dibattimento. Tutte le dichiarazioni, co
Bel giudizio militare.
me quelle dell' in genere , degli alti di aifrouto e di ri
cognizione, non dovendo ordinariamente ripetersi nel di
CAPITOLO I.
battimento , restano sotto i' impero della legge che le
Degli atti che precedono il giudizio.
soggetta al giuramento.
CAPITOLO IV.
Del costituto degt inquisiti.
igg. Acquistala la prova co' mezzi accennali nello
articolo 123, l' inquisito dovr essere introdotto al costi
tuto , libero da qualunque ligame. Il Presidente comin
cer ad avvertirlo che stata gi presa 1' in formazione
del reato di cui imputato; e perci lo ammonir a ri
spondere con verit alle interrogazioni che gli verranno
fatte. Indi lo interroga lo slesso Presidente. Il Commesario del Re pu fargli delle dimando nel corso del co
stituto,
zoo. La prima interrogazione da farsi all' inquisito,
sar, perch si trovi sottoposto al giudizio. Ua questa
{irima si passer alle altre che somministreranno le di
ui risposte. Se l'inquisito sar negativo, dopo le ammo
nizioni 'iterale del Presidente di dir la verit, sar del
la negativa fatto un semplice certificalo dal Cancell'ere,
c cifralo dal Presidente c dal Commossario del Ile; e lo
inquisito sar rimandato alla prigione. Sulla negativa
non si esiger giuramento,
201. Ouando l'imputato confessi o interamente il
suo reato, 0 con qualit, sieno scusanti sicno aggravanti
per se; o che comprenda altri nel suo renio; o aggiun
ga qualit scusanti, o aggravanti per gli altri, se gli fa
r prestare il giuramento sulla sua confessione, a' Icrmijii di'jdi articoli 189 e 190.
Sono vietate al Presidente ed al Commossario del
Re le dimando suggestive ed indirette , tendenti a strap
pare con artifizi la confessione dalla bocca dell'inquisito,
202. Se l'imputato ricusi di rispondere, o si finga
muto, il Presidente lo avvertir che non sar interrogato
in alcun' altra parte del giudizio. Di tale circostanza ed
avvertimento se ne distender un atto in nome del Pre
sidente , che sar firmato dal medesimo, dal Commessario del Ile e dal Cancelliere.
203. Se l' inquisito ricusi di sottoscrivere una depo
sizione gi fatta , gli si far 1' avvertenza , che si avr
come sottoscritta. Di una tale dichiarazione si former
un atto che sar firmato dal Cancelliere , c cifralo dal
Presidente e dal Commossario del Ile.
20. Allorch vi sono pi inquisiti dello stesso rea
to, essi sono costituiti separatamente 1' uno dall' altro.
So 1' inquisito non intenda la lingua italiana , sar
destinalo dal Presidente un inlcrpolre. Il costituto vorr
eseguito colle forme prescritte noli' articolo i8(>. Sar
Jecilo all'imputato di ricusare la persona nominata , co
me sospetta: ed il Presidente , trovando ragionevoli gli
addotti molivi, dovr eleggerne un' altra,
205. Di tutte lo circostanze deposte nel costituto ,
che possono chiarir la verit ricercata , e di tutte le
pruovc certe e perentorie del vero, che produrr un im
putato , s a carico , che a discarico , dovr tenersene
tulio quel couto che la giustizia richiede.
206. La confessione dell' incolpato un elemento

207. Gli alti che precedono il giudizio , sono :


1. F intestazione del processo , o sia rubrica ;
2. la scelta del difensore , 1' intimazione del termine,
e la presentazione degli atti a difesa.
SEZIONE

I.

Della intestazione del processo.


20S. Dopo il costituto, il Commessario del Re do
vr scrivere 1' intestazione del procosso , fissando il tito
lo e la qualit del reato di cui s' imputa il prevenuto ,
adottando le stosse espressioni delle leggi penali , e ci
tandone gli articoli. Questa intestazione terr luugo di
accusa.
SEZIONE II.
Della scelta del difensore , della intimazione del ter
mine, e della presentazione degli atti a difesa.
209. Fatta 1' intestazione del procosso , 1' accusalo
sar -condotto avanti il Presidente ed il Commossario di 1
Re, e gli sar intimato di scegliere un difensore. Se di
ca di non averne, o di non saper chi nominare, il Pre
sidente glielo destina.
210. Il difensore dell'accusato dovr essere scelto
tra gli uffiziali, o tra gli avvocati e patrocinatori delle
Corti e Tribunali esistenti nel luogo della convocazione
del Consiglio di guerra.
Della elezione del difensore si former un alto, do
po il quale sar lecito all' inquisito di comunicare collo
stesso, e con qualunque altra persona.
211. Se nello stosso reato fossero complici molli ,
un solo difensore verr scello per tutti dall' inquisito di
maggior grado , ed in uguaglianza di grado , da quello
di et maggioro; purch un solo difensore non fosse in
compatibile por la difesa di taluni dogi' imputali : nel
qual caso sar lecito a questo tale di scogliere altro di
fensore nelle classi stabilite noli' articolo procedente. La
scolla del difensore fatta dal correo di maggior grado o
et, dovr notificarsi agli altri correi o compiei ; e qua
lora uno o pi di loro dissentissero di affidar la propria
difesa al difensore gi scelto, polr ciascuno nominarne
uu altro nelle classi proscritte.
Della nomina di questo difensore in caso di dissenso
o dell* acquiescenza de' correi o complici nel difensore
gi scelto, se ne distender un alto dal Cancelliere, che
sar annesso all' informazione.
212. Dopo eletto il difensore, gli si dar conoscen
za del proesso con tulli gli oggetti di convinzione , e
verr intimalo a lui ed all' accusato il termine a difesa
di cinque giorni.
213. In questo tempo sar permesso all'imputalo
di domandare tulli gli esperimenti di fatto , quando na
siono capaci la natura del reato, e le vestigia che ne
sono rimasto.
2 1 i. ISeilo stesso termine dovr il difensore esibire

. X 1
al Presidente ed al Commessario del Re i capitoli dei
mezzi di difesa, che intende produrre a discolpa del suo
cliente, e la nota dc'tesiimoni che dovranno giustificarli.
Dovr anche presentare tulli i documenti che cre
der poter giovare all' imputato.
La nota dei testimoni non esaminati nella istruzione
preparatoria del giudizio, c!ie si vogliono far esaminare
nel dibattimento , dovr esser notilicaia , almeno ventiqualtr' ore prima del dibattimento , dal ministero pub
blico alle parli, e da queste all' altro.
210. Le eccezioni d'incompetenza di atti nulli , e
quelle cmro le persone de' testimoni, dovranno proporsi
nel termine a difesa , ina dovranno discutersi dal Cipi
glio di guerra , cui saranno proposte prima dil ilibutlimento. 11 Con-ijlio di gucr.a no far quel conto che
sar di giustzia.
2i(i. Le eccezioni d' incompetenza e di al! i nulli
per la violazione dille forine, e quelle contro le persone
de' testimoni, non essendo proposte nel termine di giorni
cinque stabilito nell articolo 212, restano coverte dal si
lenzio , e s' intendono rinunziato. Le nulli degli a li
sostanziali preveduti nel cap. IV di qu-slo titolo posso
no allegarsi in qualunque parte del giudizio, c non vi si
intende rinunziato giammai.
CAPITOLO IL
Disposizioni generali per la convocazione de Consigli
di guerra.
217. Nel terzo giorno del termine a difesa il Commcssaiio del Re far la iic'ii sta a c'ii convenga, perla
nomina de' membri del Consiglio da convocarsi.
Sa anno quindi date le disposi/ioni, pi rclii ncll' ordin? del giorno sussegu. n e sia pubblicata la nomjia dei
membri dello slesso, die verr comunicala all'acculalo.
218. I congiunti ed alliii fra di lo o lino al quarto
gyado civile non potranno essere memb.i di uno stesso
Consiglio di gii. rra.
Mimi congiunto o affine dell' accusalo , o della par
te offesa, lino al quarto grado civile , potr esser mem
bro del Cordiglio di guerra, clic dovr g udicarlo. IMun
sotlo-uffi/iale o solda'o potr esse. e nominalo Giudice, se
Don sa leggere e scrivere , e se non conia Ir anni di
servizio.
2*9. Sar lecito ad orrni accusato di ricusare uno
de' Gi I ci del Consiglio di guerra col solo giuramento
m parola d' onore, senza addurre alcun motivo ; purch
la ricusa si faccia ventiquatir' ore prima di radunarsi il
detto Consiglio : ma non sar lecito di ricusare il Presi
dente, o pi di un Giudicr-, senza addurne la cagione.
220. Tutte le cause di ricuse diffinile dalla legge
P olranno allegarsi dagl' imputali contro qualunque intui
b r del Consiglio di guerra, che dovr giudicarli.
Ih ogni easo di ricusa si provveder momentanea
mente al surrogamento del membro ricusato.
Le ricuse de'Giudici del Consiglio di guerra di cor
po, 0 di guarnigione , saranno discusse dal Comandante
della Provincia o Valrc inteso il Comnmssai io del Ile
del Consiglio di guerra di corpo , o di guarnigione. Le
ricuse de' giudicanti del Consiglio divisionario di nomina
del Comandante della divisione , saranno discusse dal
Commessario medesimo , inteso il Commessario del He
della . propria divisione: quelle de' giudicami dell' alta
Corte e di nomina del Comandante in capo, sacanno di
scusse dallo stesso, inteso il Segretario dell' alla Coric.
22 1. I inolivi di ricusa de' membri de' Consigli do

vranno allegarsi nel termine di ore ventiquattro dopo I*


comunicazione della nomina fatta all' imputalo. Scorso
un tal termine , s' intender che egli non abbia alcun
membro del Consiglio in sospetto.
223. Ogni membro del Consiglio di guerra, incluso
il Presidente , avr un voto decisivo, escluso il Commes
sario del Re. I Giudici de' Consigli di guerra non ad
ducono motivo del loro giudizio sul fatto imputato.
Quesla parte del giudizio non che 1 espressione
dell' intima convinzione prodotta ncll' animo de' Giudici
dal complesso delle prove.
Ciascun Giudice pronunzia i' suo voto col sentimen
to della certezza morale , prodotto in lui da' mezzi di
pro\a raccolti secondo le leggi , e valutati col senso co
mune.
L' intima convinzione che determina il giudizio sul
fallo, nella lingua del foro chiamasi criterio morale.
Il crii, rio morale non ha luogo nell' applicaziona
della pena. Il criterio di quesla consiste nella compara
zione del fat'o gi accorato col caso previsto dalla leg
ge. Il 1 apporto de' termini della definizione del fatto col
la ipotesi dell' articolo penale invariabiliuen'c lissato :
questo regola 1' arbitrio del Giudice in quella parie del
giudizio clic applica la pena al reato.
2?.3. La pluralit assoluta de' voti calcolata sul nu
mero de' membri volanti del Coniglio di guerra, forme
r la decisione.
2^4- Ne' giudizi per reali che importano pena di
molte, perche possa aver luogo la dichiarazione, che la
accusato colpevole, dee conlen "re almeno due voti di
pi di quelli diesi sono pronunziali o per lo non consta
abbastanza che sia colpevole, o per i' innocenza della
imputato.
220. In ogni caso di parit assoluta di voti , avr
sempre luogo il parere pi mite. Se i voti saranno di
visi in tre porzioni , in modo che nella di liberazione ri
sulteranno le tre risposte espresse nell' articolo 2G7 ; c
so la forinola colpevole non abbia la pluralit assololilla di voti, e ra forinola non colpevole non ne abbia
per k) meno la met , si ha per adottata la forinola :
Non cotsta abbastanza che sia colpevole.
226. Se per qualche improvviso caso , dopo comin
cialo il dibattimento , uno de' membri del Consiglio di
guerra non potesse volare , non si sospender la delibe
razione: ma allora il voto del Presidente, qualunque sia
la causa, avr forza di due voli, purch sia egli del
sentimento pi mite. In diverso caso passer come un
sol volo, ed avr luogo la decisione, secondo le regole
stabilite. Se l'impedimento accadesse in persona di pi
di un Giudice , allora sar sospeso il dibattimento sino
a che sar svanito 1' impedimento , o saranno surrogati
altri Giudici. Nel primo caso potr proseguirsi , dandosi
lettura di tulio quello che si era precede ntemente fallo:
nel secondo caso il dibattimento si comincer da capo.
227. La riunione del Consiglio di guerra si far
nel luogo indicato dal Presidente. I membri del medesi
mo vestiti in completo uniforme , ed avendo in loro po
tere le rispettive patenti , vi si porteranno dopo udita la
messa dello Spirito Santo.
CAPITOLO UT.
Della riunione del Consiglio di guerra , e del modo
di giudicare.
228. Nel giorno stabilito si raduner il Consiglio
nel luogo e modo indicato ncll' articolo precedente.

I membri dello stesso si distribuiranno intorno ad


lina tavola coli' ordine seguente. Alla testa della tavola,
sopra cui debbono essere la parte del codice del Regno
conte nente le leggi penali, il presente slatu'o , ed i co
modi per iscrivere, sede r il Picsidente : alla sua destra
il Giudice pi elevato in grado, ed , a gradi uguali , il
pi antico : indi gli altri successivamente per gradi ed
antichit, fino alla sinistra del Presidente dove seder il
Commessario del Re. Il Cancelliere avr un lavolino se
parato dietro il Commessario del Re.
Situato in tal maniera il Consiglio , il Presidente
annunzier il motivo per cui siasi riunito. Indi far inol
trare nel luogo della riunione 1' inquisito sciolto da qua
lunque ligame , ed accompagnato dal suo difensore e da
una scoria sufficiente che rester nell' ingresso ; collo
candosi delle sentinelle alle finestre , quando il luogo lo
esiga. Il reo seder in un piccolo scanno a tal uopo de
stinato , dal quale si alzer tutte le volte che uno dei
componenti il Consiglio di guerra gli diriga la parola ,
o che egli risponda, o prenda la parola.
Il difensore avr una sedia discosta dalla tavola del
Consiglio ; ma , dovendo parlare , si alzer in piedi.
Interverr il querelante , se siasi presentato.
229. Il Consiglio di guerra in tal modo riunito ,
dovr
1. decidere sulle eccezioni proposte dall' inquisito, e
sistemare gli articoli a difesa ;
a. eseguire il dibattimento ;
3. emanare la sentenza.
SEZIONE I.
Della decisione delle eccezioni, e del sistemar la prova.
230. Qualora per parte dell' impulato si fossero
proposte delle eccezioni , a' termini dell' articolo 216 ,
il Consiglio di guerra le discuter , e profferir il suo
giudizio.
Se le eccezioni riguarderanno le persone de' testi
moni , queste verranno decise , a norma degli articoli
iC4 , 169 e seguenti.
Se 1' ecce zione fosse d' incompetenza , sar decisa ,
a' termini della li'gge ; ed ove sia trovala amniessibile ,
il Consiglio rester discioho , rimettendosi tra venliquattr' ore il processo alla Corte competente , ne' modi in
dicati.
Per le eccezioni riguardanti nullit di atti, si atter
r il Consiglio al presci'itto nel capitolo IV. di questo
titolo.
a3i. E delle attribuzioni del Consiglio di guerra il
limitare gli articoli di difesa , rigettando tutti quelli che
non abbiano con questa veruna relazione , e di limitare
ugualmente la nota de' testimoni prodotti sugli articoli
ammessi , quante volte ne creda il numero eccessivo.
Esso pu dispensarsi dall' esame de' testimoni nel dibat
timento , quando non cada pi dubbio sulla esistenza
de' fatti e delle circostanze che debbono provare i testi
moni che vogliono prodursi.
a32. Nessun testimonio non indicato nella nota del
ministero pubblico , del querelante o dell' inquisito ,
potr presentarsi al dibattimento ; salvo il prescritto
e U' articolo 2d5.
sezione n.
Del dibattimento.
233. Decise le eccezioni, e sistemati gli articoli del

la difesa e la nota de' testimoni, si apre il dibattimen


to. 11 primo atto il rapi orto della informazione , che
viene eseguito dal Commessario del Re. In questo rap
porto non possono esser lette le deposizioni de testimoni.
234. Terminalo il rapporto , il Presidente interro
ga 1' accusalo del suo nome , cognome, genitori , patria
et , domicilio e professione. Indi lo avverte della im
portanza dell' atto a cui assiste , e della necessit di
prestarvi tutta la sua attenzione.
Dove sieno pi accusali dello stesso reato, saranno
lutt' interrogati nel modo suddetto , e tutti saranno pre
sentali al dibattimento che si fa per ciascun di essi , ed
a tutti sar permesso fare delle osservazioni , in confor
mit di quarrto sar dello in appresso.
235. Il Commessario del Re legge in seguito la ru
brica del processo , che sta in luogo dell' allo di accu
sa. Indi il Presidente , dirigendosi all' accusato , repli
cher il contenuto della rubrica , e gli dir : Ecco di
che voi siete accusala : ora sentite le pruove che sa
ranno addotte contro di voi.
236. Il Commessario del Re presenta dopo al Con
siglio di gui rra i testimoni da esaminarsi , secondo la
nota. Questi saranno (rattenuti in una camera destinata
per essi. Non sar loro permesso di uscire prima che
vengano chiamati dal Consiglio. Il Presidente prende
de lle precauzioni per imj eelire- a' testimoni di conferire
insieme siigli ogge tti del giudizio , prima di essere esa
minati nell' udienza.
23y. Il Presidente fa leggere dal Cancelliere ad al
la voce i processi verbali e le dichiarazioni relative al
corpo c'el de'ilto , quando si tratti di ge nere di prova
principale , e non suppletoria , o la generica non si
confoiiela colla tpeeijiva.
238. Saranno letti dal Cancelliere tuli' i documen
ti raccolti nella istruzione preparatoria , o che facciano
prova per loro slessi o che sostengano il dello de' testi
moni. L' acculala ed il suo difensore saranno richiesti
di osservarli un per uno, e di dire se abbiano ad alle
gare cosa alcuna contro di essi.
23ej. 11 Presidente fa leggere i documenti prima o
dopo le deposizioni de' testimoni , o nel corso delle me
desime , nel momenlo che creder pi opportuno.
2/j.o. Il Presidente fa porre sollo gli ocelli dell' ac
cusato tulli gli oggetti relativi al reato , che possono
servire tanto a carico , che a discarico. Egli lo interro
gher se li conosca. Durante questo interrogatorio, i teslimoni non saranno presenti.
La in desirna ricognizione si far eseguire da' testi
moni de' reperti , presente 1' accusato , colle cautele
necessarie a verificare V identit degli oggetti , a' ter
mini dell' articolo 1 34-.
24.1. I teslimoni chiamali depongono separatamen
te 1' uno dall' altro. Sono intesi prima i teslimoni del
ministero pubblico e del querelante , secondo 1* ordiue
con cui furono de scritti nelle rispettive liste, o con quel
miglior ordine che credesse il Presidente , sentilo il
Commessario del Re.
242. Il Presidente domanda al testimonio il suo no
me , cognome , genitori , eia , patria, domicilio e pro
fessione. Indi lo interroga , se conosca 1' accusato, ed il
querelante, o 1' offeso ; se sia parente dell' uno o dello
altro , ed in qual grado. Domanda in oltre , se abbia
egli con alcuna delle parti qualche relazione di dipen
denza e d' interesse.
u43. Dopo le sopraddette domande il Presidente

)( '74 )(
far prestare a ciascun testimonio il giuramento di par
253. t periti ed i testimoni del genere esaminali
lare senza odio e senza timore , e di dire la Tenta.
con giuramento , non necessario che intervengano al
Si far menzione di questa formalit nel processo dibattimento ,
1. purch si tratti di prova generica principale , e
Terbale del dibattimento.
244- Invila indi il testimonio a deporre tutto ci
non suppletoria ;
che a sua notizia intorno a' falli , pe' quali tradot
2. purch la pruova generica non si confonda eolla
to in giudizio 1' accusato : ricorda al testimonio la san
specifica ;
tit del giuramento , sotto il quale egli chiamato a
3. purch non sieno dati in noia dal ministero pub
deporre. .Dopo queste interrogazioni ed insinuazioni , il blico, o dalle parti , e con deliberazione noli' atto del
testimonio far la sua narrazione del fatto , nel corso dibattimento , o prima , non sia stato dichiarato neces
della quale non potr da alcuno essere interrotto. Va
sario doversi sentire.
riando un testimonio dalla sua deposizione scritta . sar
254. Nel caso di rei confessi , il dibattimento si
rimenato alla verit, dandogli, a differenti riprese ed in fa col reo e co' testimoni che hanno verificato o impu
dettaglio, una pi o meno eslesa lettura dglla medesima. gnato le circostanze della confessione , secondo la di
245. Dopo la deposizione il Presidente domanda al versa natura di esse.
i'6'. Nel caso che lo sviluppo de' falli nel dibatti,
testimonio , se egli ha inteso parlare dell' accusato pre
mento indicasse qualche persona necessaria a sentirsi , o
sente.
Domanda in seguilo all' accusato, se abbia nulla a qualche testimonio da prima credulo poco essenziale . e
rispondere a quanto slato dello contro di lui,
non fosse possibile che ossa potesse comparire all' udien
246- L' accusalo ed il suo difensore possono per za nel giorno stosso della sedula del Consiglio di guer
mezzo delle vicendevoli dimando c risposte aprire il dia
ra ; allora il Consiglio dovr deliberare , se il dibatti
logo co' testimoni. Il querelante pu fare le sue inter
mento debba continuare o differirsi.
rogazioni all' accusalo od a' testimoni dello slesso. L' or
In qualunque caso il Consiglio dovr in un atto
gano delle dimando fra' testimoni, 1' accusalo ed il que
dclibcralivo esporre la cagione por cui avr deciso di
relante , il Presidente. Queste parli uon possono en
sospendere , o continuare il dibattimento.
trare in dialogo dirotto tra loro,
Qualora la proroga resti confermata, sar in facol
2^7- Il Presidente pu domandare al testimonio ed t dello stesso Consiglio di far ritornare , o il tralleneall' accusalo tutti gli schiarimenti che crede necessari re quei soli testimoni che avessero rapporto con. quelli
non ancora intesi.
alla manifestazione della verit.
Il Commossario del Ile e ciascuno de' Giudici han
206. Non parlando 1* arrestalo o alcuno de' lesli
no la medesima facolt v richiedendo la parola al Pre
moni la lingua italiana , il Presidente del Consiglio no
mina un interpelre , e gli fa promettere con giuramen
sidente,
to di fedelmente tradurre il discorso che dee ripclere a
24^- Dopo 1' esame de' testimoni del pubblico mi
voce a coloro che parlano differente linguaggio. Il mi
nistero e del querelante, entreranno quelli dell' accu
sato. All' esame di ciascuno preceder 1' esposizione del nistero pubblico o i' accusato possono ricusare 1' iuterfatto , e 1' oggetto sul quale 1' accusalo o il difensore petre , qualora ne adducano ben fondali inolivi. Ove ci
accada , il Consiglio decider sulla causa della ricusa ,
voglia che versi !' esame.
249- I testimoni , da qualunque delle parli sicno e trovandola giusla, il Presidente nominer un altro in
terpelre.
prodotti , non si potranno mai 1' un 1' altro interroga
re , onde evitare il pericolo di qualche premeditalo con
207. Di tutti gli atti del dibattimento si distingue
certo tendente ad alterare la verit.
r quella parte , sulla quale g' imputati ed i conlrari
25o. I leslimoni che hanno fallo la loro deposizio
leslimoni convengono colla prova contenuta nella istru
zione preparatoria del giudizio , che per tale oggetto sa
ne , possono rimanere nella sala di udienza.
Il Presidente pu ordinare che uno o pi di essi r scritta a duo colonne , lasciandone una vola , onde
escano di questa sala , e che siano poscia di bel nuovo il Cancelliere vi possa notare che 1' alto risultalo con
introdotti , per essere ancora intesi o divisi , o uuiii forme alle prove d' istruzione , o viceversa vi possa di
stintamente riportare tulle le variazioni , ed il tenore
insieme.
Il Commcssario del Re , ciascun Giudice, il quere
delle dimando e delle risposte col risullamcnlo delle di
lante e l'accusato possono anch'essi domandare lo slosso. scussioni , nelle quali siasi verificalo un fatto contrario
25 1. Le deposizioni de' testimoni assenti o morti ; alle prove antecedenti.
quelle delle persone alle quali concosso di fare le de
l'ali atti sono distesi a misura che restano conclusi
posizioni per iscritto, a' termini degli articoli 172 e 173;
nella discussione ; e prima di procedere oltre, il Can
quelle de' lestimoni pe' quali sienvi de' documenti che celliere ne dovr far lettura in presenza delle parti.
258. Il processo verbale del dibattimento dovr
provino essere legittimamente impediti ; c quelle in fine
eziandio contenere i principali mozzi di difesa , e le de
de' testimoni che il Consiglio di guerra avr determina
to non esser necessario di sentire vocalmente , saranno posizioni de* testimoni prodotti per sostenerli.
25g. Se dal risultamento delle discussioni la depo
lette nel dibattimento e messe in discussione colle altre
prove raccolte. I Giudici ne faranno quel conto che la sizione di un testimonio apparisca evidentemente falsa ,
il Presidente d' ufficio , o ad istanza del Commcssario
qualit del testimonio e 1' insieme delle prove potr sug
gerire al loro criterio morale.
del Ile , o della parie querelante , o dell' accusato, fa
252. Dove sieno pi accusati nello slesso giudizio, sul!' istante porre il testimonio in islalo di arresto , e
il Presidente di accordo col Commcssario del Ile stabili
lo rimetto al Giudice competente , perch proceda nel
r da quali di essi debba comincinciarsi il dibattimento, le forme.
e quali leslimoni debbano essere esaminali , e con qual
In simili casi il Consiglio dovr determinare , se
debbasi proseguire il giudizio, o rimetterlo ad altra seduta.
ordine.

)( 7 )('
Il Presidente dee rigettare tulio ci che tende: se a colpevole del fatto che gli imputato nella rubrica, ma
prolungare il dibattimento senza speranza di conseguire stimi che qualche qualit o circostanza espressa debba
maggior certezza ne' risultammo.
escludersi , o non sia abbastanza provata, lo dichiara o
260. Terminalo il dibattimento, il querelante, qua
risponde , per esempio:
lora vi fosse , avr la parola per sostenere i suoi dritti
Si, colpevole dell' omicidio, ma senza premedi
e per la riparazione de' danni ed interessi sofferti. Il tazione o sevizia :
S, cilpevole del furto, ma senza rottura, o do
Commessario del Re conchiudcr , provocando la pena
stabilita dalla legge. E in sua facolt il variare dall' ac
mesticit, e simili: ovvero; ma non consta della prtmtcusa , a tenore de' fatti sviluppali nel dibattimento , dilazione, della rottura, ed altro.
adottando , sia le circostanze aggravanti , sia le circo
269. Se T accusalo o il suo difensore avessero al
legato qualche circostanza o qualit la quale non esclu
stanze minoranti o esclusive del reato , che saran risul
da il fatto, o le qualit e circostanze espresse nella ru
tale dalla discussione.
L' accusato ed il difensore svilupperanno lult' i brica e nella quislione proposta dal Presidente, ma tut
tavia distrugga o attenui 1' imputazione criminosa , per
mezzi di difesa.
La replica permessa al Commessario del Re ed esempio di avere bens ucciso il tale, ma per legittima
al querelante : ma 1' accusato ed il difensore hanno il difesa di se medesimo, o di altri , e dietro una grave
provocazione, o per caso, e simili; il Presidente subito
dritto di essere gli ultimi a parlare.
dopo la prima quistionc interpella i Giudici sulla qualit
Ognuno dee dimandare la parola al Presidente.
allegata a difesa. Essi rispondono con una delle seguen
261. Il Presidente di ogni Consiglio di guerra, ol
tre alle funzioni di Giudice ed alle obbligazioni di sopra ti forinole: Consta: Non consta.
indicate , rivestito del potere che si chiama di discreSe le delle qualit o circostanze allegale sono di
zione , in virt del quale esso pu fare di sua autorit verse , o indipendenti 1* una dall'altra , debbono farsi
tulio ci che creda conducente a scoprire la verit . La altrettante separale quislioni.
legge in ci si affida al suo onore ed alla sua coscienza.
270. Se ad alcuno de' Giudici sembrasse omessa
262. Terminato cos il dibattimento , il Presidente qualche quislione influente al giudizio , pu chiedere al
Presidente di sottoporla alla deliberazione de' Giudici.
dichiara sciolta 1* udienza.
11 Presidente raccorr i voti cominciando dal grado
Il Commessario del Re resta per esercitare le sue
inferiore, e dar in ultimo il suo.
funzioni di pubblico ministero. 11 querelante , 1* accu
Il giudizio del fatto si distende in conformit del risato ed ogni altra persona esce dalla sala del Consiglio.
Il Cancelliere resta per assistere alla deliberazione sullamento de' voti , giusta le regole stabilite negli arti
coli 222 a 22K. Le stesse regole hanno luogo rispelto
del Consiglio.
alle quislioni sulle qualit , o circostanze aggravanti o
sezione m.
attenuanti il reato.
271. Disteso il giudizio del fallo, se il Consiglio di
Della deliberazione e della sentenza.
guerra avr.'i pronunziato che l'accusato non colpevole,
non si pas;.i pi olire.
af)3. La deliberazione segreta. Il Presidente rie
piloga la causa, e la riduce a' suoi pi semplici punti,
L' accusato inesso in libert non potr essere pi
riassumendo 1' affare colle principali circostanze che lo tradotto in giudizio per quel reato stesso.
accompagnano , acciocch i Giudici veggano lo stato
272. Il Consiglio di guerra, nel caso di assoluzione,
della causa e 1' importanza di essa , c ne comprendano riserva all' assoluto ogni azione che potesse competergli
contro chiunque, a' termini del dritto , da sperimentarsi
tutt' i rapporti che influiscano a determinare la loro mo
rale certezza nella prolazione del giudizio. Dopo passa presso il Giudice competente.
273. Se il Consiglio di guerra abbia adottato la se
alla quistionc di fallo.
2G4- Il Presidente incomincia dal proporre la qui- conda delle forinole, cio I\un consta abbastanza che
1' accusalo sia colpevole , ordina a norma delle circo
stione , se 1' imputato sia colpevole del fatto, tale qua
le gli imputalo nella rubrica , o sia intestazione del stanze , che sin posto in libert provvisionale semplice
mente; o che sia l'incolpalo posto ii libert provvisio
processo, o secondo le conclusioni del pubblico ministe
nale , sotto la vigilanza de' superiori a delif polizia.
ro nel caso che con esse siasi variato dalla rubrica.
Finalmente quando il Consiglio di guerra creda che
263. Se la rubrica comprenda pi reati , o si trat
ti di giudicare pi accusati, la stessa quislioiie si pro
rimangono gravi suspicioni contro 1' accusalo , pu ordi
pone separatamente sopra ciascun fatto o sopra ciascun nare che sia ritenuto sotto custodia. lu tulli i casi so
praddetti il Consiglio di guerra ordina che sia pi am
imputato.
2GO. Non lecito al Presidente di proporre la qui- piamente istruito il processo per un tempo che non sia
maggiore di mesi sei , ed ingiungo al Commessario del
stione intenzionale , cio la quislione se 1' imputato ab
bia commesso 1' azione con una volont deliberata di Re di proc. doro, a norma del capitolo V di qucslo ti
tolo, a nuove informazioni.
nuocere col suo reato.
27.4. Se il Consiglio di guerra nel giudizio del fat
2(17. Quando il votante non creda di dover fare di
chiarazioni speciali sulle diverse qualit , o circostanze to abbia dichiarato 1' accusato colpevole , il Presidente
aggravanti che fossero espresse nella rubrica , o nella passa alla quislione di drillo.
Il Presidente interpella il Consiglio, se creda dover
quistionc di fallo posta dal Presidente , risponde con una delle seguenti forinole :
si applicare la pena proposta dal Commessario del He
Consta che /' accusalo colpevole :
nelle sue conclusioni.
Il Presidente d lettura del testo della legge, e preaNon consta abbastanza c/e sia colpevole :
de il parere do' Giudici , cominciando dal grado in
Consta che non colpevole.
2C8. Se il Telante creda che 1' accusato sia bens feriore. Se questa non ammessa dalla pluralit de' veti

il Presidente dimanda a' Giudici con qual pena debba


punirsi il colpevole.
Se nella determinazione sul dritto emergono trai
Giudici diverse opinioni , la pi severa non pu adot
tarsi se non peli' unico caso che abbia per se oltre la
met de' su'Iragi.
Se, esclusa la pi severa . rimangano pi di due ,
si pone alla votazione la meno bengiia. Se questa non
Ila la maggioranza assoluta , resta esclusa.
Quando ne rimangano due sole , i Giudici debbono
determinarsi per una di esse , ed in parit adottala la
pi benigna , a norma dell' articolo 22>.
875. La sentenza del Consigi o di guerra porla la
data del giorno e luogo in cui pronunziala, il nome,
cognome , et , patria , condizione e domicilio dell' ac
cusato : fa menzione di essersi sentito nel dibattimento
I accusalo ed il suo difensore , il Coramessario del Ile
e la parte querelante , se vi era e siasi presentala : ri
porta il giudizio del fatto c quello del dr.tlo : espone i
molivi di quesl' u.timo : e cita letteralmente gli articoli
della leggJ penale applicata.
276. Il Cancelliere in presenza del Consiglio , sot
to la denatura del Presidente , scriver il giudizio ra
gionato in seguito del processo verbale il quale sar
chiuso e firmalo prima da lult' i membri volami , e poi
dal Commessario del Re e dal Cancelliere medesimo.
277. Il Commessario del He informa il superiore
del proprio corpo ed il Comandante della Provincia o
Valle , o della divisione, del risullamcnto del giudizio ,
per indi procedere alla esecuzione di esso.
278. Se il Consiglio avesse deciso la sua incompe
tenza , il Commessario del He consegner al Coniaiiduute suddetto tutte le carte compilate, onde questi le Irasmclta all' aulorit competente , .alla cui disposizione tcrji 1' imputalo.
279. Se si fosse dichiarata la nullit di uno o jii
atti del processo , si proceder alla rifa/Jone digli stes
si , giusta le regole stabilite nel capitolo IV del titolo
II di questo libro.
280. Se la sentenza del Consiglio di guerra dichia
ra 1' innocenza dell' imputato , la copia del giudizio in
quadrupla spedizione sar passala al Comandante della
Provincia o Valle , che, dopo avervi apposto la sua li rma , ne mander una al corpo dell' assoluto , e le al
tre al Comandante della divisione militare, per lenirne
una nell' archivio della divisione , e rimclltre le altre
due al supremo Comando militare.
L' accusato in di cui favore il Consiglio dichiara
che consta di non essere colpevole , sar posto in li
bert , e reso all' esercizio del suo impiego.
281. Se il Consiglio di guerra decida di prendersi
pi ampie informazioni , resta a carico d.i' funzionari
a' quali compete , 1' esecuzione della decisione , giusta
le regde prescritte nel capitolo V del titolo II di que
sto libro. L' inquisito rester in quel modo clic sar sla
to determinato , a' termini dell' arlicolo 273.
282. In caso di condanna ad una pena qualunque,
jl Commessario del He , dopo aver dalo conto del giu
dizio al Comandante della Provincia o Valle, o della diyisione , si porter unito al Cancelliere a farne lettura
ai reo in presenza della guardia riunita sollo le armi.
283. Quando si tratta di sentenze suscettive di ri
chiamo, a' termiui degli articoli iS e 26 , il Commes
sario del Re dopo la lettura del giudizio avvertir il con
dannato , che da quel mainjnto gli corre il termine di

7<5 )(
ore ventiquattro per produrre il richiamo. Dallo stesso
punto correr il termine pel richiamo al Commessario
del Re.
Dell' esecuzione della lettura della sentenza, c del
la intimazione del termine per la revisione , il Caucci
liere distender un ceriificato in seguilo della sentenza.
2S4. Se, scorso il termine di ore venliquallro dopo
la lettura , non siasi reclamala la revisione, il Commes-r
sario del He si porter dal Comandante militare , e gli
far istanza di dare gli ordini per 1' esecuzione della
sentenza.
28S. Fra tre giorni dopo V esecuzione il Commes
sario del Re del Cons:glio di guerra di corpo o di guar
nigione , avr cura di trasmettere in sesluplicala spedir
zione la opia del giudizio al Comandarne della Provin
cia 0 Valle , che , dopo avervi apposto la sua firma ,
ne rimetter tre al Comandante della divisione militare,
per mandarne due al supremo Comando militare, e ri
tener 1' altra per I' archivio della divisione; ne trasmet
ter un' altra all' autorit giudiziaria dell' ullimo domi
cilio del condannato; la quinta la far conservare nello
archivio delia Provincia o Valle ; e la sesia la rimetter
r al Consiglio di aijiniinisirazioiie del corpo di cui fa
cea parte il condannalo , allineile sia subito provveduto
a quel che convenga circa la cancellatura di'iinitiva del
condannalo da tulli gli stati di soldo, o circa il passag-?
gio di lui ad allro trattamento , a norma delle leggi di
amministrazione militare.
Le copie poi delle sentenze de' Consigli divisionari
saranno rimesse al Comandante della divisione rispettiva
per 1* opportuna diramazione.
28O. Le minute delle proeessure formale , e dei
giudizi pronunziati da' Consigli di guerra , saranno tra
scritte con accuratezza sopra un registro, del quale eia
scun Commessario del Re sar depositario.
Queslo registro sar contrassi guato dal Presidente
del rispettivo Consiglio.
287. Sar invialo nel principio di ciascun mese dai
Commessari del Re de' diversi Consigli di guerra a' ri
spellivi Comandanti di corpo, dj Provincia o Valle, e
di divisione per essere trasmesso al supremo Comando
militare, uno slato di tulle le proeessure decise nel me?
se gi scorso, o pendenti, colle relative osservazioni, a,
norma de' modelli che saranno diramati.
CAPITOLO IV.
Della circoscrizione e rifazione degli atti nulli.
288. La nullit degli atti pu aver luogo
1. per la mancanza degli alti sostanziali del procedi-;
mento ;
2. per la violazione delle forme del processo.
289. Vi luogo all' annullamento per la mancan
za degli atti sostanziali ,
1. quando ne' delitti di fatto permanente manchi as
solutamente la prova del corpo del delitto ;
2. quando siasi mancato di estendere 1' istruzione pre
paraloria del giudizio anche alle circostanze scusanti
addotte nel primo interrogatorio dell' imputalo.
290. La violazione delle forme porla seco 1' annullamrnlo degli alti, quando non sieno slati intesi 1' ac
cusatore e 1' accusalo negli atti d' istruzione , ne' quali
prescriuo il loro intervento.
La nullit degli alti ne' quali non sia stalo inteso
1' accusalo, non pu opporsi dall'accusatore, e viceversa,

X t77 )(
agi- Gli atti dichiarati nulli debbono rifarsi dallo nato il Consiglio di guerra , dove saranno chiamati in
atto pi antico colpito di nullit. Gli atti posteriori ad preferenza quei membri che aveano opinato per la pi
un atto omesso e dichiarato nullo non debbono tutti ed ampia istruzione , nel caso che fossero presenti sul luo
go ; e da queslo Consiglio sar pronunziata la decisione
indistintamente essere annullati, ma q elli soli che ab
biano coli' allo omesso o annullato un nesso tale ed una definitiva.
tal dipendenza , che La loro esistenza sa incompatibile
300. Quando la prima sentenza del Consiglio aves
se posto 1' accusalo sotto custodia per un dato tempo ,
colla dichiarata nullit dell' alto precedente.
293. Gli atti annullati non possono servire pi di spirato il termine prescritto , il Commessario del Re do
elemento di convinzione contro, o a favore dell' accusalo. vr fare istanza per 1' esecuzione del nuovo giudizio. Se
293. Se il Consiglio di guerra trovi che un atto di non sono sopravvenute nuove prove , 1' accusato sar
messo provvisionalmente in libert.
procedura nullo , e che la nullit di questo atto im
porti la nullit di altri atti posteriori , esso determiner
Se 1' istruzione non compiuta , il Consiglio di
che si rinnovi 1' istruzione del primo allo annullalo. Se guerra potr prorogare il termine prefisso nella senten
1' atto annullato non tragga seco 1' annullamento della za per un tempo che non sia maggiore di mesi tre. ov
procedura ulteriore , disporr che venga sostituito un vero potr mettere 1' imputato in libert provvisiona/e.
301. La disposizione del precedente articolo non
Atto regolare all' alto annullato.
Il Presidente ed il Commessario del Re sono inca
impedisce che 1' imputalo possa in progresso venir sog
gettalo ad un nuovo giudizio , ove emergessero nuove
ricati della rifazione degli alti nulli.
prove , Lino a che non cessi 1' azione penale in forza
294. Gli atti rifalli in luogo degli alti omessi o an
nullati , sono suggelli , come tulti gli al tri alti del pro
di un giudicato che dichiari dissipata 1' imputazione.
cesso, al pieno calcolo del criterio morale de' giudicanti.
CAPITOLO VI.
295. Compila la rifazione degli atti , si riunisce il
De' richiami all' alta Corte militare.
Consiglio di guerra , e si pronunzia il giudizio , secon
302. Il ricorso all' alla Corte militare avverso i
do le forme prescriue,
giudicati de' Consigli di guerra compete soltanto :
CAPITOLO V.
1 . al condannato ;
Della pi ampia istruzione.
2. al pubblico ministero.
Contro i giudicati contumaciali il drillo di reclama
296. Quando il Consiglio di guerra , a norma del
l' articolo 2y3 , dichiara che non consta abbastanza re appartiene solamente al pubblico ministero.
303. Ne' casi di decisioni suscettive di richiamo ,
che V accusato sia colpevole , ed ordina he sieno pre
a' termini degli articoli 18 , 26 e 3- , 1' esecuzione ri
ce pi ampie informazioni , dovr assegnarne le ragio
mane sospesa pel corso di ventiquattro ore dopo la no
ni , e specificare ci che rimane a farsi.
tifica da farsi al condannalo , a termini dell' art. 282.
297. Il Presidente ed il Commessario del Re se
Nel detto periodo il condannato , o il Commessaguendo le tracce indicate dal Consiglio di guerra , e
tutte le altre che crederanno utili allo sviluppo della rio del Re dovr produrre la dichiarazione di richiamo,
verit , esamineranno nuovi testimoni ; rintracceranno la qnale verr esibila al Presidente del Consiglio di
guerra che eman la decisione.
tali' i nuovi argomenti che potessero esservi , si in ag
gravio , che a discolpa dell' accusato ; ed ecciteranno
3o- l'atta la dichiarazione di voler reclamare ,
gli ufliziali della polizia del luogo del commesso reato , nell' allo medesimo , o nel termine di due giorni suc
e qualunque altro pubblico funzionario a somministrar
cessivi , dee il reclamante produrre una scrittura con
ne degli ulteriori.
tenente i motivi del suo ricorso.
Anche il querelante e 1' offeso possono somministra
3od. Se nel primo termine non siasi fatta la dichia
re nuovi argomenti e mezzi di prova.
razione di richiamo , o se, prodotta , nou si presenti la
L' accusato poi potr produrre anch' egli tutte le scriliura de' motivi nel secondo termine , il ricorso si
prove valevoli a dissipare 1' accusa , e chiedere che si ha per deserto e come non fatto , e la decisione verr
eseguila irremissibilmente nelle ore vcniiquattro dopo
proceda al giudizio di assoluzione.
298. Qualora i nuovi mezzi di prova raccolti dagli spirali i termini suddetti.
Il Cancelliere nell' atto della notifica della decisio
istruttori fossero atti ad avvalorare le prove che il Conr
siglio di guerra trov insufficienti , e ne somministrasse
ne al condannato , dee avvertirlo della disposizione del
ro de' nuovi in appoggio delle accuse , il Commessario presente articolo.
del Re chieder al Presidente del Consiglio , che 1' ac
306. Se il richiamo promosso per violazione del
cusalo sia posto in islato di arresto , ove non vi si tro
le forme di rito , si dee distintamente esprimere come
vasse di gi.
e quali forme sieno stale violate; e debbono indicarsi
Eseguilo 1' arresto , 1' accusato sar interrogato dal gli articoli di queslo statuto, che le prescrivono : se per
Presidente sulle nuove prove emerse contro di lui , e manifesta conlravvenzione delle leggi penali , si dee ci
se lo crede opportuno , anche sopra quelle che gi esi
tare il lesto della legge che si pretende violala.
stevano.
307. Tutti gli atti , previo 1' elenco da farsi dal
Dopo questo interrogatorio si compie la nuova istru
Cancelliere, saranno consegnati al Commessario del Re,
zione ne' modi ordinari.
che li far regolarmente pervenire al Comandante ge
299- Se non si fossero conseguile delle maggiori nerale della divisione militare, il quale li rimetter alla
prove conlro 1' accusalo , ma anzi egli avesse prodotto alta Corto militare.
nuovi argomenti a propria difesa , per cui facesse istan
CAPITOLO VII.
za pel giudizio ; allora si compie 1' istruzione sopra i
Ve' giudizi dell' alta Corte militare.
mentovati argomenti.
Tanto nel primo , che nel secondo caso sar radu308. Pervenuti gli alti all' alta Corte militare il
a3

Segretario generale li presenla al Presidente , il quale


destina il giorno per la decisione , che verr trascritto
nel ruolo delle cause , ed indicato in una tabella da af
fggersi alla porta della sala di udienza.
309. Se il ricorso sia stato interposto dal ministero
pubblico , ed il condannalo sia nelle forze della giusti
zia e non abbia nominato un difensore presso 1' alta
Corte militare, il Presidente glie ne destina uno di ufficio.
310. fi difensore di ufficio avvertito, e pu pren
dere comunicazione delle carte nella segreteria dell' alta
Corte senza poterne trasportare alcuna : io stesso potr
fare qualunque difensore scelto dal condannalo tra le
classi stabilite noli' articolo 210 , che si presentasse in
nome del medesimo.
3n. Nel giorno destinato P alta Corte militare ,
sentili in pubblica seduta il rapporto del Segretario ge
nerale relatore , il difensore del condannato e le con
clusioni del pubblico ministero , delibera in segreto , e
pronunzia pubblicamente la sua decisione nella sala di
udienza. Il modo di pronunziarla sar, che il Presiden
te o chi ne fa le veci , la comunica oralmente al Se
gretario generale clic immediatamente la pubblica ad
alta voce.
3 12. I detenuti non intervengono al giudizio della
alta Corte militare se non per mezzo de' loro difensori.
La presenza del difensore che non sia stillo nominato di
ufficio , non necessaria : ed anche senza il suo inter
vento 1' alta Corle delibera , 0 rigettando il ricorso , o
annullando il giudizio.
313. Quando siasi annullato nn giudizio portante
la condanna di pi correi , ancorch il ricorso sia stato
prodotto da un solo di essi , la decisione viene intimata
anche a quei condannali che non ricorsero, perch, vo
lendo , si prevalgano del beneficio che pu loro deriva
re da tale annullamento.
3i4- Il giudicalo che contenga diversi capi di as
soluzione e di condanna , tanto relativamente ad un so
lo , quanto a pi condannati o assoluti, pu essere an
nullalo in uno o pi capi, e pu essere rigettata la do
manda negli altri.
3io. Qualora il giudicato fosse annullalo per vio
lazione di forme che producono nullit degli alti sostan
ziali , a' termini dell' art. 216, la Corte annulla espres
samente anche gli atti stessi , e quelli ancora che quan
tunque non viziosi per se , fossero dipendenti dagli atti
annullati. In questo caso la Corle rimette la causa e lo
imputato nello slato di arresto o di custodia in cui si
trova , al Consiglio di guerra competente. Il Consiglio
di guerra a cui 1' imputato rimesso , riassume la cau
sa dal primo alto annullalo , e procede nelle forme or
dinarie al nuovo giudizio.
3i(i. Se la decisione siala annullala per solo ti
tolo di erronea applicazione di Icnge , o di contravven
zione alla medesima , la causa sar ugualmente rimessa
al rispettivo Consiglio di guerra che ritenendo per fer
mo il giudizio del fatto , sulla base del medesimo pro
nunzia il suo giudizio unicamente sul dritto.
317. Non vi sar luogo a rinvio, e l' alta Corte
vieter ogni procedimento :
1. quando la decisione si annulli per aver dato luo
go a condanna per un fatto non qualilcalo dalla legge
per misfatto o delitto ;
2. quando 1' azione penale fosse 0 prescritta o aboli
ta , e questa eccezione fosse stata dedotta prima della
decisione.

3 18. Non saranno soggette ad annullamento le de


cisioni mal motivate , quando la parie dispositiva sia
conforme alla legge nell' appliciizione della pena.
3i(). L' alta Corte militare rigetta ogni ricorso nel
la parte che attaccasse direllamenle il giudizio del fallo
riservato alla intima convinzione de' Ciudici.
Da questa disposizione si eccettuano i seguenti casi
di errore indubitato , che dimostrano 1' ingiustizia ma
nifesta della decisione :
1 . qualora dopo una condanna per omicidio , 1* esi
stenza e 1' identit della persona pretesa uccisa fosse le
galmente provata :
2. allorch due condanne successivamente pronuncia
te per lo stesso reato non possano conciliarsi , e sieno
la prova dell' innocenza dell' uno o dell' altro condan
nato ; come nel caso che due persone senza complicit
fossero stale su ricerche distinte condannate pel medesi
mo reato ; o quando due accusati in virt di dilferenti
giudizi sieno condannati come colpevoli dello slesso rea
to , quale non avrebbe potuto esser commesso che da
un solo :
3. qualora dopo nna condanna uno o pi testimoni
che hanno deposto a carico del condannalo , sono con
vinti di falsa testimonianza portala nel medesimo affare:
4- qualora la condanna fosse eseguita siili' appoggio
di atti , o documenti prodotti in aggravio dell' accusalo,
che si scoprissero falsi.
3ao. 11 pubblico ministero dovr ne' suddetti casi
portare di ufficio il richiamo all' alta Corte. Qualora vi
sia ricorso da parte de' condannati, il pubblico ministero
dovr coadiuvarlo. Se il richiamo sia diretto a riparare
alcuno degli errori indubitati occorsi nel giudizio di fat
to espressi nell' articolo precedente, 1* alta Corle ema
ner la sua determinazione come segue.
3ai. Se un accusato venne condannalo per omici
da , e 1' uomo che si dicea di essere sialo ucciso , ri
comparisce , e la identit riconosciuta ; non vi pi
reato ; i Giudici sono stati ingannali con delle dichiara
zioni e de' processi verbali inesalti ; V alta Corte mili
tare annulla la condanna profferita siili' errore manife
sto ; il condannato posto in libert ; n pu aver
luogo altro procedimento.
322. Trattandosi di due giudicati inconciliabili , ai
termini del num. 2 dell' articolo 3 j 9 , 1' alta Corte mi
litare annulla le due condanne e rimette i condannali
cogli atti ad un Consiglio di guerra competente diverso
da quelli che profferirono le due condanne annullate ,
affinch proceda ad una nuova istruzione e nuovi dibattimenli , che divenuti comuni a due condannati messi
in confronto 1' uno dell' altro , possano indicare colui
eh' stato la vittima dell' errore.
323. Qualora il richiamo sia slato prodotto perch?
il giudizio fu pronunziato su false testimonianze , a' ter
mini del nuin. 3 dell' articolo 319 , se i testimoni i
quali abbiano deposto in aggravio del condannato , sie
no slati convinti di falso , in questo caso 1' alta Corto
annulla la condanna e rimette la causa al Consiglio di
guerra che 1' ha profferita , affin di procedere ad una
nuova istruzione , per verificare se la decisione sta
la soltanto appoggiala alle testimonianze dichiarate fal
se , e quindi profferire un nuovo giudizio.
3a4' La disposizione dell' articolo precedente ap
plicabile alla condanna seguita sopra atti o documenti
prodotti in aggravio dell' accusalo , e che si scoprissero
falsi. L' alla Corte annulla la decisione di condanna ,

)( 179
giorni che gli sia necessario per portarsi alla residenza
quando il documento sa slato dichiarato falso con de
del Consiglio di guerra che lo ha chiamato.
cisione di qualunque magistrato. In questo caso il con
334. Se spiralo il termine della citazione non si
dannalo vien rimesso al Consiglio di guerra competente,
onde proceda a nuova istruzione e nuovo giudizio, come presentalo, n in altro modo pervenuto nelle mani della
giustizia, si procede al giudizio in contumacia.
nel caso di falsit xli testimoni,
333, Le formalit che si debbono eseguire contro
325, I testimoni condannati per falsa testimonianza
non potranno essere intesi nel nuovo giudizio. L' fitto o i contumaci , sono quelle medesime prescritte contro gli
documento giudicato falso non potr essere riprodotto : || accusali presenti, colla differenza clic quando l'accusato
contumace, la formola dell' interrogatorio non ha luo
e coloro che saranno stali condannali per averlo fabbri
calo, o per averne usalo, non potranno agire, n essere go , e nelle altre forme bisogna omettere tutto ci che
sentiti contro l'accusalo, sia come querelanti , sia come suppone l' accusato presente iu tutto quello che pu far
si in sua presenza.
testimoni.
336. Le sentenze de' Consigli di guerra contro i
326. L'alta Corte militare .decide a pluralit di vo
contumaci non avranno altri effetti, che quegli stessi che
ti, giusta le regole stabilite negli articoli 3a3 e 325.
^27. Il Segretario generale scriver il risultamelo dalle leggi si attribuiscono a simili giudizi profferiti dal
della deliberazione dell' alta Corte in un apposito regir le Corti criminali del Regno,
337. Nessuno in qualit di difensore o patrocinato
Btro che terr con ogni diligenza. Indi distender la de
re pu prestarsi per difendere 1' imputato contumace.
cisione che verr trasmessa al rispettivo comandante del
la divisione militare , a cui spetta disporne e curarne lo Possono comparire i parenti e gli amici del contumace
per iscusare la sua assenza , e domandare per lui un
adempimento. Le decisioni .dell'alta Corte militare ver
termine a presentarsi, qualora provino eh* egli nella
ranno firmale da tutti i membri , a cominciare dal Pre
sidente. Il Segretario relatore .certificher le firme dei assoluta impossibilit di farlo nel termine della citazione.
Il Presidente ed il Commessario del Re. se trovano
niedesimi,
legittima la scusa, sospendono la convocazione del Consi
CAPITOLO Vili.
glio di guerra per quel tempo clu: determineranno, avu
Del procedimento conlvo gli assenti.
to riguardo alla qualit dello impedimento giustificato ,
828. Quando l' incolpato soggetto alla giurisdizione ed alla distanza del luogo.
338. Ogni qualvolta il contumace pervenga nelle
militare fosse assente , per non essersi potuto arrestare,
O che dopo 1' arresto , o dopo di essersi presentato , si mani della giustizia, il giudizio contumaciale si avr ro
sia sottratto , o finalmente dopo di essere stalo messo in me non fatto, e si proceder come pe' rei presenti. ]\Ia
se pel progresso del tempo sia tolta la possibilit di alibert provvisionale non siasi presentato ad ogni richie
sta della giustizia militare, ha luogo contro il medesimo scollare in dibattimento i testimoni gi esaminati, si avr
dal Consiglio di guerra la giusta ragione delle loro de
il giudizio contumaciale.
,329. Il Commessario del Re , dietro l' ordine rice
rposizioni.
CAPITOLO IX.
vuto dal Comandante militare, a norma dell' articolo n5
Della processila subitanea.
richieder dal Presidente del Consiglio di guerra rispet
tivo , che sia spedito contro l' incolpato assente la cil.ar II
33q. Esigono un pronto esempio quei reali che
pione a presentarsi.
La citazione ,a presentarsi si spedisce a nome del per la loro gravit e frequenza, come rivolte, sedizioni,
diserzioni frequenti o di pi individui, ed altri, possono
Consiglio di guerra competente , rappresentato dal Pre
cidente e dal Commessario del Re.
pi da vicino interessare la militar disciplina e la sicu
330. La citazione chiama l' incolpato, perch venga rezza delle truppe.
Ad impedire le funeste conseguenze di simili reati,
tra giorni quindici a presentarsi innanzi al Presidente
del Consiglio di guerra competente, per rispondere alle Terr adoperalo un pi spedito giudizio che si chiamer
pose di cui viene incolpalo.
subitaneo.
34o, Qualunque Consiglio di guerra di corpo , di
Questa citazione verr pubblicata all' ordine del
giorno del capoluogo della Provincia o Valle , dove guarnigione, o divisionario pu essere convocalo in mo
Stalo commesso il reato , e si rimetter all' autorit giu
do subitaneo.
3|i. Siccome ordinariamente pi colpevoli dello
diziaria della patria di domicilio dell' imputato , perch
sia affissa alle mura della di lui abitazione, se ne abbia, stesso reato dovranno esser giudicati nel modo subitaneo,
e di pi notificata al di lui prossimo congiunto fino al cos il Consiglio di guerra sar composto come pre
ferzo grado, se vi esista; ed in mancanza di congiunti ,
scritto nell' articolo 90,
e di abitazione propria, verr affissa'alla casa comunale.
3 ia. Qualora un Consiglio di guerra di corpo , o
331. La risposta dell'autorit giudiziaria del luogo, divisionario dovesse giudicare in modo subitaneo, il Pre
di aver adempito a quanto viene prescritto nell' articolo sidente ed i Giudici saranno tutti in una volta nominali
frecedente colla minuta dalla citazione, forma parte del- a' termini della legge.
Se debbe in tal modo giudicare un Consiglio di
islruzionc preparatoria del giudizio contro gli assenti,
guarnigione, si nomineranno i Giudici prima d' incomin
332. Durante il termine della citazione a presen
tarsi, il Presidente ed il Commessario del Re non lascia
ciare 1 istruzione del giudizio.
no di compire l' istruzione preparatoria del giudizio.
Il Commessario del Re sar quello del Consiglio da
333. Qualora 1' incolpato voglia ubbidire alla chia
convocarsi ; ed il Cancelliere sar scello dal medesimo
mala del magistrato , e teina forse dell' esecuzione degli nella elasse corrispondente.
ordini di arresto precedentemente dati , si provvede di
3 J.3. La nomina de' membri del Consiglio di guer
un salvocondotto dell' autorit giudiziaria della sua pa
ra subitaneo sar notificata agi' imputali che dovranno
tria o domicilio , che sar valevole per quel numero di giudicarsi. Essi potranno col solo giuramento in parola

)( 180 )f
di onore ricusare un solo de' volami, o addurre nel ter
354- reato militare:
mine di un' ora contra ciascuno di essi le cause di ri
1. ogni violazione delle leggi particolari della milizia,
cusa ammesse dalla legge. Queste saranno nel momento punita con pena militare ;
discusse e decise dallo stesso Consiglio di guerra.
2. ogni delitto, o misfatto che la legge dichiara di
A' membri riconosciuti sospetti saranno surrogati competenza militare, a' termini dell'articolo 62.
355. Le pene militari sono applicate in seguito di
aftri dall' autorit medesima che ha nominato il Con
un giudizio militare.
siglio.
344' Lo stesso Consiglio di guerra subitaneo dopo
356. I castighi militari sono ordinati da' superiori
la convocazione prender sollecitamente una informazio
in conformit del capitolo IV del titolo II del libro 1.
ne sommaria formando la pruova generica , esaminando
357. Ogni misfatto, o delitto sotloposto ad un giu
i testimoni, e costituendo g* imputali. Si passer quin
dizio militare, ma non preveduto nel presente statuto ,
di alla elezione del difensore , a' termini degli articoli sar punito conformemente alle prescrizioni delle leggi
penali in vigore nel Regno.
209, 210 e 2ir.
345. Il Commcssario del Re apporr la rubrica, ed
358. Le pene stabilite nelle leggi del Regno pro
indi dar comunicazione al difensore della informazione durranno a' militari condannati da' Consigli di guerra
gli slessi effetti che producono a' pagani condannati dal
sommaria.
Il Consiglio di guerra stabilir il termine di poche le Corli criminali.
35g. Tutte le pene che per le leggi del Regno
ore per la difesa : il difensore potr da tal punto co
arrecano interdizione da' pubblici uffici, o 1' interdizio
municare cogl' imputati.
346. Scorso il termine a difesa, verr eseguilo il ne patrimoniale , privano il militare condannato , da
giudizio colle norme stabilite nel capitolo III del titolo aiutante in su , dell' onore di pi servire nelle armala
II di questo libro, e nel modo che verr specificalo nel del Regno.
regolamento per le forinole de' giudizi militari.
3Go. Le pene correzionali stabilite nelle leggi deJ
347. Le decisioni de' Consigli di guerra radunati Regno arrecheranno la privazione del cingolo militare ,
con modo subitaneo non ammettono richiamo all' alla quando sieno inflitte per furti o falsit. In ogni altro
Corte militare, e vengono eseguite nello stesso termine caso i condannali non cesseranno di appartenere alla
milizia : ed i Consigli di guerra commuteranno le pene
che il rispettivo Consiglio stabilir.
correzionali nel modo seguente.
348. Il Comandante in capo dell' esercito , i Co
mandanti delle divisioni militari , e gl'ispettori generali
1. La prigionia che non oltrepassa il mese , in arre
di qualunque arma, quando la circostanza lo richiegga, sto di rigore.
avranno 1' autorit di ordinare che il Consiglio di guer
2. La prigionia che non oltrepassa 1* anno, in servi
ra competente al grado degl' imputati proceda come su
zi ignobili pe' soldati e sollo-uffiziali , da' quali la pri
bitaneo. La stessa facolt viene accordala a' Generali di gionia , oltre questo termine, sar pel di pi dell' anno
una riunione di truppa accampala o accantonata per for
espiata , servendo ne' battaglioni provvisori sino al ter
mine della condanna.
mare un campo.
Sono per tali Generali e Comandanti obbligali di
Per gli uffiziali e le altre persone addette all' eser
subilo dimostrare all' alta Corte militare 1' urgenza del cito ed al suo seguito , sar espiata in un castello , e
bisogno che gli abbia determinali a siffatto spedici te di produrr la sospensione d' impiego , durante il tempo
della condanna.
rigore.
CAPITOLO X.
3. L'ammenda potr aver luogo contro gli uffiziali e
|
sotlo-ufliziali
: essi la sconteranno con quella parte dei
Disposizioni generali..
loro averi , che pu esser sequestrala, a' termini della
34g- Per tutti i giudizi ner reali domini si osserve
legge,
I soldati non saranno sottoposti all' ammenda , ma
ranno le forme e le regole stabilite nel presente statu
in
vece
verranno soggettali a' servizi ignobili, in ragion
to. Le antecedenti pratiche e riti ia uso presso i Tribu
di giorni cinque per ogni ducalo di ammenda.
nali militari sono aboliti.
4. H confino e 1' esilio territoriale avranno luogo pei
35o. Ne' casi ne' quali non vi prescrizione nel
uffiziali ed altri individui attaccati all' esercito ed
presente Statuto , gl' inquisitori ed i Tribunali militari soli
al suo seguito : per soldati e sotto-uffiziali saranno que
adotteranno le pratiche di procedura stabilite dalle leg
ste pene commutate in servizio ne' battaglioni provvisori.
gi per le Corti ed altri magistrati del Regno nelle ma
56 1. In luti' i casi ne' quali le leggi del Regno
terie di giustizia punitiva.
prescrivono
una pena infamante , i Consigli di guerra ,
3i5i. Le forinole di procedura ed il regolamento
pel buon ordine delle udienze de' Tribunali militari e in vece di questa , soggetteranno il condannato alla de
gradazione.
per 1' esecuzione delle pene e de' castighi, saran pubbli
362. Per tuli' i reati contro le leggi generali del
cate dal Capitan generale presidente dell'alta Corte mi
Regno
commessi ne' quartieri , castelli , fortezze , piaz
litare.
ze chiuse , corpi di guardia , regi palazzi della capitale
LIBRO III.
e delle ville, siti reali , bastimenti da guerra , arsenali
e qualunque altro luogo militare, o sotto le armi ed in
De' reati militari^ e delle loro punizioni,
servizio, oltre la pena stabilita dalle leggi del Regno ,
ARTICOLI PRELIMINARI
i sotto-uffiziali e soldati rei soffrii-anno 1' esacerbazione
352. Le contravveuzioni ed i reati militari vengono di un numero di giri di bacchette , da stabilirsi dal
S Consiglio di guerra a misura della maggiore o minore
puniti con castighi e pene militari.
353. E una contrattenzione la violazione della di
gravit del reato.
sciplina punita eoa castigo militare.
363. I Tribunali militari, in ci che possa rigu&r

81 )(
lare la volont , lo stato e V et degl' inquisiti , il ten
secondo la legge ; e la sentenza sar eseguita , quante
tativo , la recidiva e la complicit , osserveranno nel volte i condannati non fossero pi di due. Oltrepassan
giudizio le regole che le leggi penali del Regno stabili
do questo numero , da due fino a sei la condanna sar
scono per 1' applicazione ed esecuzione delie pene , se eseguita contro un solo , da sette a dieci la condanna
condo il tempo e 1' imputabilit dell' azione; salvo quan
sar eseguila con tra due , da dieci fino a quindici sar
to in alcuni casi stabilisce il presente statuto.
eseguita conlra tre , e cosi successivamente. Per gli al
364- La condanna ad una pena correzionale , prof
tri condannati si sospender 1* esecuzione , e saranno
ferita dalla giurisdizione ordinaria contro un militare , raccomandali alla sovrana clemenza per una commuta
se sia per furti o falsit , lo priva dell' onore di servire zione di pena.
I Consigli di guerra dopo la condanna faranno con
nella milizia : in ogni altro caso produce la sospensione
dal cingolo militare pel tempo della pena , espiata la un atto distinto e ragionato la raccomandazione suddet
quale , rientrer a servire nell' esercito.
ta , e designeranno in esso i condannati conlra i quali
365. Ogni militare condannato per misfatto da una si esegue la sentenza, e quelli pe' quali si dee sospen
Corte ordinaria , per elfetto della slessa condanna si dere , avendo riguardo alle circostanze aggravanti o at
ba come di fatto , senza alcuna formalit , di gi de
tenuanti che possono concorrere contro o a favore dei
gradato.
medesimi. Nel caso di rgual reit per tutte le circo
366. Tuli' i bandi , ordini del giorno ed altri re
stanze , la condanna si sospender per coloro che han
golamenti che il Comandante di un esercito , o di una no minor tempo di servizio militare : ed in caso di egual
divisione in campagna , far promulgare , avranno for
servizio si sospender per coloro che hanno minore et,
za di legge militare , ed i Tribunali militari si atterran
standosi per queste notizie alle matricole del reggi
no alle letterali espressioni di esse nel giudicare i con
mento.
travventori.
La disposizione del presente articolo avr luogo so
TITOLO I.
lamente in tempo di pace. In tempo di guerra , quando
i condannati a morte per lo stesso reato sono due , sa
Delle punizioni militari e de' loro ejjelii.
r egualmente eseguila la sentenza : ina oltrepassando
?[uesto
numero , si tirer la sorte con un dado, e se ne
367. Le pene militari sono:
aranno morire uno da tre fino a sei, due da sette fino
I. la morte ;
a dieci , tre da undici fino a quindici , e cos successi
a. 1* ergastolo ;
vamente.
3. i lavori forzati perpetui ;
371. TI capo del compioto sempre escluso dal be
A- i lavori forzati temporanei ;
nefcio
del sorteggio e della sospensione , a' termini
5. la reclusione ;
dell' articolo precedente , ma far numero perch ne
6. la degradazione ;
7. la destituzione 0 sospensione d1 impiego per gli uf- godano gli altri ; cosicch essendo il complolo composto
di tre individui , i due che rimangono , tireranno la
fiziali ;
sorlc
tra loro in tempo di guerra, e ne sar raccoman
8. i servizi ignobili o la detenzione in castello ;
dalo uno in tempo di pace.
9. V aumento di tempo di >
372. Quelli che , dopo tirala la sorte , rimanesse
servizio ,
/
10. le bacchette,
( pe' soli solto-uffiziali c ro esclusi dalla pena di morie, dovranno soffrire il mas
simo del secondo grado di ferri : ed i Consigli di guer
II. il passaggio a' batta- /* soldati,
ra in questo caso dovranno raccomandare tali condan
glioni provvisori per un lem- \
nati alla sovrana commiserazione.
po determinato ,
j
373. Ogni militare che , a' termini dell' articolo
La degradazione , la destituzione e la sospensione
d' impiego per gli uffiziali , le bacchette , 1* aumento di 357 , verr condannato alle pene criminali profferite
servizio ed il passaggio a' battaglioni provvisori possono dalle leggi del Regno , le soffrir negli stessi luoghi e
essere pronunziali insieme ad una delle pene criminali modi che le soffre ogni pagano condannalo dalle Corli
ordinarie alle pene medesime.
ne' casi determinati dal presente statuto.
374. La degradazione, olire la privazione del cin
36S. I castighi militari sono
golo
militare , porta seco la perdita delle decorazioni ,
1 . le bacchette che non eccedono cinque giri per
delle pensioni rimuneratorie , e la perpetua interdizione
cento uomini ;
dal servizio militare, del pari che da' pubblici uffici.
a. la sospensione e destituzione pe* sotlo-uffiziali ;
Questa verr eseguila pubblicamente nel modo che
3. gli arresti semplici e di rigore ;
verr stabilito nel regolamento per 1' esecuzione delle
4- servizi ignobili da sei giorni ad nn mese ;
5. tutti gli altri castighi prescritti dal regolamento di pene militari.
375. La destituzione dell' uffiziale porta seco la pri
disciplina , da pubblicarsi a' termini dell articolo 89
vazione del cingolo militare. 11 destituito rimane pagano.
del presente statuto.
La condanna della destituzione si esegue, comunicandola
all'
ordine del reggimento cui apparteneva 1' uffiziale de
CAPITOLO r.
stituito , come anche all' ordine generale della guarni
Delle pene militari.
gione, o del campo , prescrivendosi che niuno consideri
pi il destituito per uffiziale dell' esercito.
369. Il militare condannalo a morte da un Consi
376. La sospensione per gli uffiziali sar data allo
glio di guerra , sar fucilato.
ordine del corpo, del campo, o della guarnigione: porla
370. Se pi individui dell' esercito incorrono nella seco la privazione delle insegne del grado rispettivo ; e
pena di morte per lo slesso reato militare commesso iu nel tempo della stessa non potr essere chiamato ut
complicit j i Consigli di guerra dovranno condannarli considerato uffiziale.

82 )(
,
L' uffiziale sospeso star in arresto semplice, duran I suo seguito, non maggiore di un anno, n minore di
te la sospensione, e percepir il terzo del solo soldo.
un mese.
377. La pena de' servizi ignobili consiste nell' eser
Questa pena porla seco la sospensione d' impiego,
cizio de' lavori necessari al servizio delle pascrinc , degli durante il tempo della condanna, per gli uffiziali ed al
tri individui considerati come tali nell' esercito. I sottoospedali ed altri stabilimenti militari.
1 condannati a questa pena sono interdetti pel tem* uffiziali restano destituiti.
po della durata della stessa da ogui servizio d'anni, del
38o. L'aumento di tempo (li servizio non sar mag
pari che dalle prerogative che vi sono annesse , e da giore di otto anni.
Il servizio ne' battaglioni provvisori per condanna
qualunque avanzamento. Non possono uscire che sotto
scorta dal luogo ove sono destinati a servire ignobilmen
di un Consiglio di guerra non ecceder due anni, salvo,
te. Per tutto il tempo della condanna vestiranno 1' abito che non fosse per elfetlo di commutazione di pena ai
di quartiere, portando sulla manica del braccio sinistro termini del numero 2 dell' articolo 36o.
le lettere S. I. iniziali delle parole servizio ifjxioblc,
386. La pena di morte, de' lavori forzali p della
I condannali a questa pena riceveranno il soccorso reejusione applicabile tanto a' soldati , quanto agli
di grana dodici al giorno senza il pane. Da tal soeeofr uffiziali ed agli altri individui attaccali all' esercito ed
so saranno ritenute grana due al giorno per la bian- al suo seguitOf
cheria e calzatura.
387. La pena delle bacchette viene stabilita pe' sol
La pena del servizio ignobile , per gli uffiziali ed dati c sollo-uffiziali : quesfi verranno destituiti prima di
altri individui impiegati all' esercito ed al suo seguito , essere soggettati a tale punizione.
sar commutata in detenzione in castello colla sospensio?
ne d' impiego.
CAPITOLO n.
378. L' aumento di tempo di servizio , al quale sa
ranno condannati i disertori presentati , sar da medesi
De castiyhi militari.
mi prestalo jn un corpo diverso da quello da cui saran
no disertati, da destinarsi dal Comandante in capo della
armata, non esclusi i battaglioni provvisori,
388. Il castigo delle bacchette , differendo dalla,
379. La pena delle bacchette non epceder giam
y.cna delle bacchette pel solo numero di giri , verr emai quindici giri per dugento uomini , che senza inter
seguito nel modo .che si esegue la pena militare della
vallo saranno dati nello stesso giorno , qualora il con
stessa specie.
dannato possa soffrirli senza pericolo della vita: nel qual
389. La sospensione q" impiego e 'a destituzione
caso la pena dovr cessare , avendosi come interamente del sotto-uffiziale si esegue con fargli togliere da se stes
eseguila.
so le insegne del suo grado alla presenza della di lui
Questa pena non arreca infamia , e quindi la sofT compagnia riunita nella caserma. Uopo ci il sospeso ,
friranno coloro che debbano continuare a servire nella o destituito si mejle in riga co' soldati.
Jl sotto-uffiziale destituito , continuando a servire ,
truppa. Le bacchette verranno dale nel modo prescritto
nel regolamento per 1' esecuzione delle pem; militari, Il sar suscettibile di nscensi.
militare che ha sofferto le bacchette , uscir da' corpi
La sospensione d' impiego non ecceder la durala
regolari, e passer a' battaglioni provvisori, per restarvi di un mese..
tulio il tempo determinato dalla condanna, o che si giu
3gof II sotto-uffiziale sospeso ricever gli averi di
dicher conveniente di farcelo restare, a senso dell'arti
semplice soldato , e pome soldato servir alla coda della
colo 5 del real decreto de' ti di dicembre 1817 sulla compagnia rispettiva. Durante la sospensione , rester
formazione de' nominali battaglioni,
in arresto in quartiere,
38p. Il passaggio a' battaglioni provvisori stabilito
La differenza degli averi del sotto-uffiziale sospeso
pe* soldati arre.ca a' solto-uffiziaji la destituzione: e quel
sar aggiunta alla somma giornalmente destinata per
li che vi saranno destinali, dovranno servire da sempli
1' ordinario della compagnia alla quale appartiene.
ci soldati per lutto il tempo che vi resteranno.
391. L' nffizialc solfrir 1' arresto semplice nella
381. I lavori forzali temporanei hanno tre gradi,
propria casa dalla quale non potr uscire che per soli
II primo comincia dagli anni cinque , c termina ai oggetti di militar servizio, 0 previo permesso del suo sur
dieci.
periore. I sollo-uffiziali e soldati soffriranno 1* arresto
Il secondo comincia dagli undici, e termina a' venti.
semplice nella caserma della propria compagnia , dalla
11 terzo comincia da' ventuno , e termina a* venti; quale non potranno uscire che per motivi di servizio o
cinque.
d' istruzione , p per andare a messa colla propria com
Secondo le leggi penali del Regno, la pena de' la
pagnia ne' giorni di festa. La durata dell' arresto sem
vori forzali di due sorte, cio de'ferri, e del presidio. plice non ecceder un mese.
Lo statuto penale militare applica sempre quella de'fer
3<j2. L' uffiziale soffrir l* arresto di rigore in una
ri, e perci verr indicata con questo nome.
stanza separala nel quartiere a quest' oggetto destinata ,
382. La reclusione avr la durata da cinque a o in un castello del luogo ove trovasi di guarnigione,
dieci anni,
393. I sollo-uffiziali e soldati soffriranno 1' arresto
383. La sospensione d' impiego per gli uffiziali non di rigore nelle prigioni destinate per tale oggetto. Essi
verr applicata per pi di un anno, salvo che non fosse dovranno uscire tulle le mattine per andare all'istruzione,
conseguenza di una commutazione di pena , a' termini
L' arresto di rigore non potr eccedere la durala
del numero 2 dell'articolo 36o.
di un mese.
384- La durala della pena de' servizi ignobili pei
39.4. Il pastigo de' servizi ignobili verr espiato dai
soldati e sollo-uffiziali e della detenzione in castello per soilo-uflziali e soldati nelle caserme del corpo al quale
gli ufficiali ed altri individui attaccali all' esercito ed al appartengono.

)( i83
offesa fatta dall' inferiore al superiore con delti, gesti
titolo n.
e vie di fatto , ed ogni resistenza agli ordini ricevuti
De reati che offendono i particolari doveri della mi
da' superiori in materia di servizio o disciplina militare.
lizia , e delle loro punizioni.
Un militare considerato supcriore di altri militari
tutte
le volte che egli abbia il comando sopra di essi ,
CAPITOLO I,
quantunque il di lui grado non sia maggiore.
Del tradimento.
397. Ogni militare che , scrivendo o parlando al
suo superiore , user espressioni poco rispettose , sar
395. Ogni militar o altro individuo addetto all' e- punito
cogli arresti di rigore. Ma se usasse de' termini
scrcilo o al seguito di esso , convinto di tradimento sa
insultanti , essendo uffizialc , verr destituito : e se ci
r punito di morte ; previa la degradazione.
accadesse mentre 1' insultalo e 1' insultante fossero in
Sono riputali colpevoli di tradimento;
sieme
armi , e di servizio , 1' uffiziale insubordina
1. ogn' individuo che , in presenza del nemico , sar to sarsulle
punito colla reclusione.
convinto di essersi permesso de' clamori tendenti a get
Se tali reali venissero commessi da un sotto-uffiziatare lo spavento ed il disordine nelle file :
le, nel primo caso sar destituito ; nel secondo soffrir
a. ogni comandante di posto , ogni sentinella o ve
dieci giri di bacchette per dugento uomini , oltre la de
detta che in presenza del nemico , o all' esercito , ovve
stituzione ; e nel terzo sar condannato alla reclusione
ro in una piazza assediata avr dato delle consegne false:
ed a dicci giri di bacchette per dugento uomini.
3. ogni comandante di ima pattuglia all' esercito , o
E se il reo fosse un semplice soldato , ne' due pri
in una piazza assediata , il quale mandato in presenza mi casi
soffrir quindici giri di bacchette per dugento
del nemico per fare qualche scoperta , o riconoscenza uomini , e nel terzo caso la pena del primo grado di
locale , non avr eseguito puntualmente 1' ordine dato
ferri , e quindici giri di bacchette per dugento uomini.
gli , ovvero non avr reso un conto esalto e fedele di
3y8. Ogni militare che fuori servizio minacciasse un
tulio ci che avr scoperto ed osservalo :
superiore, sar punito co' ferri in secondo grado: ma la
4- ogni comandante di posto all' esercito in presenza minaccia in alto di servizio sar punita col terzo grado
del nemico , o in una piazza assediata , il quale non de' ferri.
avr reso conto a quello che lo rileva , delle scoperte
Le vie di fallo e le ferite di un inferiore ver
che avesse falle o da se stesso o per mezzo delle sue so la399.
persona del superiore saranno punite colla pena
pattuglie :
di morte.
5. osrni militare convinto di aver comunicalo al nemiPer nessuno de' sopraddetti reati potr servire di
co il segreto del posto , 1' oggetto di una commessione scusa4-oo.
1' essere stato il colpevole precedentemente insul
ricevuta , o la parola d' ordine :
tato dal superiore.
C. ogni militare , o individuo addetto all' esercito o
4.01. Il superiore per che con violenze gravi , o
Seguito , che mantenesse una corrispondenza nell' eser
altri modi illeciti avr provocalo l' inferiore a mancargli
cito nemico senza una permissione in iscritto del suo di subordinazione, sar punito come complice dell' insu
superiore :
bordinato.
7. ogni militare , o altro indivduo addetto all' eser
4-02. La punizione del superiore che avr provoca
cito o al seguito, che senza un ordine superiore , o mo
tivo legittimo avesse inchiodato o messo fuori servizio un lo l' inferiore a' termiui dell' articolo precedente , sar
cannone . mortaio , obizo o alfusto ; come anche ogni regolala come segue.
IVe' casi contemplali ncll' articolo 397 avr nel pri
carrettiere o conduttore che in un' azione, rotta o riti
mo un semplice avve rtimento all' ordine del giorno , e
rala in presenza del nemico , avr senza ordine de' suoi
superiori taglialo le tirelle de' cavalli , tolta o messa nel secondo soffrir 1' arresto di rigore.
IW casi contemplali nell' articolo 3g8 , il snprriore
fuori scnizio qualche parte del treno o equipaggio affi
sar nel primo caso punito con la detenzione in castello
dato alla sua condotta :
se sia uffiziale, o co' servizi ignobili, se fosse un sotlo8. ogni comandante di una piazza, che 1' avr resa
uffiziale; e nel secondo sar punito colla reclusione.
coutra i regolamenti per la difesa delle piazze , o con
Finalmente nel caso contemplato nell' articolo 399
tro le istruzioni ricevute.
il
superiore
colpevole di aver provocalo 1' inferiore sar
9. ogni commessario ordinatore, o altri che ne faccia
punito co' torri in primo grado.
le funzioni , il quale non avr provveduto alle distribu
4-o3. Ogui resistenza individuale agli ordini de' su
zioni de' viveri e foraggi ordinate per tutte le parti del
periori, riguardanti il servizio o la disciplina, verr con
servizio confidalo alla sua vigilanza , allora quando ne
aveva i mezzi ; o avr trascurato , o ricusato d' istruire siderata mancanza di subordinazione semplice. La disub
bidienza combinata di pi individui sar considerala ri
il Generale in capo dell' armala de' bisogni di tal ge
nere dell' armala medesima ; o che in qualunque modo volta.4-oi. Il numero di sette individui uniti per disub
abbia dato causa che all' esercito fosse mancata la sus
bidire i superiori intorno ad oggetti di servizio, cosliluisistenza :
sce la rivolta. Trattandosi di truppa in attualit di ser
10. ogni sentinella o vedetta che , vedendo avvicina
vizio, basta il numero di (re indhidui a costituir la ri
re il nemico al suo posto, non 1' avvisasse colla voce ,
volta.
collo sparo del fucile , o in altro modo . secondo la
4.0U. La rivolta porter la pena di morte contro
consegna ricevuta ; o che abbandonasse il posto in fac
quelli elio 1' avranno eccitala , e contro gli uffi/iali e
cia al nemico.
sotto-uflziali che vi si fossero uniti , ancorch non ne
CAPITOLO II.
sieno
stali gli aulori. Tulli gli allri colpevoli saranno
Della mancanza di subordinazione.
puniti colla pena de' ferri in primo grado. Gli uffziali
39C. reato di mancanza di subordinazione ogni i quali, troNuudosi presenti alla rivolta, non vi si fosse

)( i84 )(
inferiore disubbidiente , se questi uffiziale , soffrir la
ro opposti con tutt' i mezzi eh' orano in lor potere, sa
destituzione , se sotto-uffiziale o soldato , sar punito col
ranno destituiti.
4.06, Quando gli autori de'la rivolta non fossero primo grado di ferri e dieci giri di bacchette per duconosciuti , gli uffiziali e sotlo-ufliziali in essa compresi genlo uomini. Ma fuori servizio la disubbidienza indivi
duale verr punita con castigo militare da determinarsi
saranno puniti come capi. Se nella rivolta non vi fosse
ro uffiziali , luti' i colpevoli saranno puniii col secondo dal Comandante del corpo , o da ogni altro superiore
5rado de' ferri , salvo che non dichiarino i veri autori di maggior grado , da cui dipendono il disubbidito ed il
el reato : nel qual caso saranno tutti puniii , som' disubbidiente.
4i4> Ogni militare, o altro individuo adder allo
prescritto nell' articolo precedente,
esercito , che, essendo comandato per marciare contro il
4.07. In caso di attruppamento per parte de' mili
nemico , o attaccarlo , o per ogni altro servizio ordina
tari o di altri individui addetti all' esercito ed al segui
lo dal papo in presenza del nemico ed in un' azione ,
lo , i superiori comanderanno in nome del Re , che cia
avr ricusalo di obbedire , sar punito di morie.
scuno si ritiri. Se la riunione non si scioglie al coman
do dato in nome del Re , i superiori sono autorizzati ad
415. Quel militare che in tempo di guerra, in
impiegare tutt' i mezzi di forza , che crederanno neces
marcia, in campagna, ed in una piazza assediala, qua
sari per dissiparla. Gli autori del ciclo altiuppamcnlo
lunque sia lo sialo della truppa , si lagner de' disagi
che questa soffre , ed incolper il Comandante di oslU
nel numero de' quali saranno sempre compresi gli uffi
nazione a non voler ritirarsi , rendersi o cedere al ne
ziali e sotto-uffiziali che ne faranno parte , sai anno pu
niti di morte , e gli altri a norma dell' articolo 45.
mico , sar punito di morie.
416. INiun militare po r produrre delle lagnanze
Se al comando in nome del Re si scioglie 1' alTtippamonlo , non sar pronunziala alcuna pena ; ma i so
contro altro militale clic abbia autorit o comando su
li autori dell' ammutinamento saranno castigati dal ri
di lui, senza che ne ottenga il permesso dal medesimo,
spedivo superiore.
Mun superiore potr impedire il suo inferiore o subor?
4o8. Se una truppa avr abbandonato in massa, e dinalo di ricorrere al superiore comune : anzi dovr vi
senza ordine superiore , il posto nel quale era di servi
stare il ricorso conteninte le lagnanze da esporsi contro
zio , gli uffiziali o sotto-uffiziali della medesima saranno di lui , o pur consegnare all' infcrjore un foglio da lui
sottoscritto che spieghi il motivo del suo rifiuto. Tale
puniti colla nioile : in mancanza di essi, i sei soldati
foglio terr luogo di visto , e dovr presentarsi unita
pi anziani di servizio saranno puniii col terzo grado di
mente al ricorso all' autorit competente.
ferri , a meno che non dichiarino i veri aulori del rea
La trasgressione a quanlo si prescrive in questo arr
to ; nel qual caso questi solamente saranno puniii di
licolo verr punita con castigo militare dal superiore
morte.
comune. Nel caso the il superiore si negasse a vistare
4.09. Ogni truppa che, essendo comandala per mar
il ricorso , o a dare il foglio indicante il motivo del ri?
ciare ed attaccare il nemico , o per qualunque altro
fiulo , sar lecito al subordinato di ricorrere al superio?
servizio ordinato dal Capo, avr ricusalo di ubbidire ,
sar punita in conformit delle disposizioni dell' articolo re maggiore, enunciando questa negativa.
precedente.
4io. Ogni forza armata che si sar opposta con
CAPITOLO JII.
qualunque mezzo all' arresto, procedura e giudizio , o
Mancanze di servizio.
esecuzione del medesimo contro i colpevoli di reato qua
lunque , sar riputala in rivolta , e punita secondo gli
4x7, Qualunque ulfizialc o individuo considerato co
articoli 4o5 e 4o6.
me tale, phe per pigrizia , trascuratezza, insufficienza ,
4n. Ogni militare che si difender colle armi alla o leggerezza non adempisse al proprio dovere , o vi amano contro un ufficiale, partita o distaccamento delle dempisse con indolenza , o male , sar dal suo superi
reali truppe , che vada per arrestarlo , se avr ferito re , la prima , la seconda e la terza volta punito con
qualcuno della forza armata , o avr fallo fuoco sulla castigo militari': ed in caso di ulteriore recidiva se ne
slessa , sar punito colla morte. Se la resistenza non a- dar parie per mezzo de' superiori militari al Comandan
te in capo dell' esercito , il quale provocher dal Re
vr prodotto ferite , n saranno stali tirati colpi con ar
me da fuoco , sar il colpevole punito colla pena dei gli ordini , perch il dello uffiziale o venga licenziato
dal roal servizio , o venga messo alla riforma , a misu?
ferri in secondo grado.
4ia. Ogni riunione per disubbidire i superiori in ra delle circostanze,
4.18. Sar punito jn conformit del prescritto nello
materia di servizio o disciplina militare , quando la di
subbidienza non avesse avuto olii ito , sar punita col articolo precedente 1* uffiziale che trascurasse di mante'
primo grado de' ferri ne' soli capi ed autori che 1' avran
nere ne' suoi subordinati la pi esalta disciplina.
4i<j. Quell' uffiziale che in tempo di pace riveler
no formata. Gli uffiziali e sotto-uffiziali che faranno par
ie di simili unioni , saranno sempre puniti come capi ed le commessioni o gli ordini phc gli saranno stali affidati
coli' obbligo della segretezza , sar sospeso dal suo im
autori de. le slesse.
piego : e se tale rivelazione avesse posto in cimento la
Se la riunione fosse di semplici soldati , non cono
scendosi i capi ed autori della medesima , saranno tulli sicurezza della guarnigione , o il poslp ove egli fosse di
puniii colla reclusione , a meno che non rivelassero gli servizio , sar destituito. Questa rivelazione , accadendo
aulori : nel qual caso soltanto questi saranno puniti col in tempo di guerra , sar punita colla pena de' ferri in
secondo grado , salvo il caso prescritto nel numero j,
primo grado di ferri.
4>3. La resistenza individuale agli ordini superiori dell' articolo 395.
420. Ogni militare pomandante di una guardia , o
riguardanti if servizio o la disciplina militare sar punidi un distaccamento in islato di pace , il quale nello
{Uk come segue.
Quando il superiore trovasi in servizio insieme collo Il smontare dalla guardia , o nel ritornare dal distacca

)( ,85 )(
mento , faccia un rapporto equivoco di quanto sar ac
reso conto al suo supcriore immediato , .in tempo di pa
caduto nel tempo del suo comando . se sia uffiziale , sa
ce sar destituito dal suo impiego, ed in tempo di guer
r punito coli' arresto di rigore , se solto-uffiziale , ver ra sar punito di morte.
429. Ogni militare, o altro individuo attaccalo allo
r destituito.
Se si fosse fallo un rapporto falso , 1' uffiziale sar esercito , convinto di aver forzalo 0 violato la consegna
destituito , ed il sotlo-uffiziale , oltre la destituzione, avr generale per la truppa , in tempo di pace sar punito
col primo grado di ferri , ed in tempo di guerra sar
la pena de' servi/i ignobili.
punito di morte.
421. Ogni soldato che in tempo di pace abbando
nasse il posto in cui sia slato messo in sentinella , ve
430. Ogni miliiare convinto in tempo di pace di
detta o fazione , senza esserne rilevato dal capoiale, o non aver puntualmente osservala la consegna datagli ,
da quello che ne fa le funzioni , soffrir dieci giri di sar punito coli' arresto di rigore. Ma in lempo di guer
bacchette per cento uomini. Se 1' abbandono del posto ra sar punito come nel caso indicato nel num. 3. dello
sia seguito dalla diserzione , si applicheranno le sanzio
articolo 3g!5.
ni penali corrispondenti al reato.
43 1. Ogni militare che essendo in servizio in tem
4'22. Ogni soldato in sentinella , fazione o vedetta,
po di pace , si allontanasse dal suo posto senza permes
che si trovasse addormentalo , sar punito con cinque
so del suo Comandante, sar punito con castigo milita
giri di bacchette per cento uomini , in lempo di pace ;
re da stabilirsi dal Comandali te della truppa o del quar
ed in tempo di guerra sar condannato al primo grado tiere. Se ci accadesse in lempo di guerra, sar puni
di ferri.
to in conformit del caso contemplalo nel num. 10 dello
11 tempo di pace c di guerra viene distinto negli articolo 3cp.
432. Ogni miliiare che dopo ballula la ritirala in
articoli 43 1 e 482.
423. Ogni soldato che si trovasse ubbriaco in sen
una piazza d' armo, in un campo o in quartiere , avr
tinella , soffrir tre giri di bacchetta per cento uomini :
tirato de' colpi a fuoco, o fallo allro rumore o fracasso
e provandosi che si fosse ubbriacalo prima di montare
capace di suscitare un allarme , sar punito coli' arre
in sentinella , il sotlo-uffiziale che ve lo avr poslo, sa
sto di rigore : e qualora sia sotto-uff/iale o soldato ,
r iies:ituito. Se ci accadesse in campagna, o in luogo soffrir in oltre cinque giri di bacchette per cento uo
a portata del nemico , 1' uomo ubbriaco in sentinella mini.
soffrir cinque giri di bacchette per cento uomini , ed
433. Qualunque violazione degli ordini superiori ri
il sotlo-uffiziale che lo avr posto in sentinella , soffrir guardatili la disciplina ed il servizio miliiare , cl:e non
sia preveduta nel presente statuto , sar punita con ca
quattro giri di bacchette per cento uomini , oltre la de
stighi militari , a misura delle circostanze.
stituzione,
424. Ogni sentinella che , vedendo persona scalare
CAPITOLO IV.
o saltare la muraglia , fosso o palizzata della piazza ,
del forte o recinto serrato , non ne dasse subilo avviso Velia infedelt in fatto di amministrazione e manu
collo sparo del fucilo , o in altra guisa , se ci accade
tenzione militare , e de furti militari.
in tempo di pace, soffrir quindici giri di bacchette per
dugenlo uomini ; se in tempo di guerra, sar punito
434- I militari ed altri individui addetti all' eser
come nel caso iiulicalo nel num. 10 dell' ar'Jeolo 3<p.
cito ed al suo seguito , convinti di aver dissipato , o di
essersi appropriato danari , effetti rd altri generi loro
425. In tempo di pace, quando sar battuta la ge
nerale , ogni militare che non si sar porlato al suo po
affidali per oggelti di rcal servizio dalla Tesoreria gene
sto , sar per la prima volta punito coli' arresto di ri
rale , da un' amministrazione o da un Capo militare ,
gore , e per la seconda volta con tre mesi di servizi
saranno puniti eolla pena de' ferri in secondo grado.
ignobili , e destituito dal suo grado ed impiego.
431). Il militare che rubasse vestiario , correanie ,
armamento o averi di altri militari , saia punito colla
Il semplice soldato in quoto caso sar punito con
sei mesi di servizi ignobili.
reclusione.
4'iC>. Il mi. ilare che recasse danno a' suoi superio
In tempo di guerra ogni militare , o individuo at
ri , comparii o inferiori , appropriandosi danari o ef
taccato all' esercito ed al suo seguilo, che mancasse di
recarsi al suo posto dopo battuta la generale , sar pu
fetti di privala ragione affidatigli da' medesimi, sar pu
nito co' ferri in primo grado,
nito co' servizi ignobili.
426. Ogni uffiziale che in tempo di pace, avendo
437. Il miliiare convinto di aver venduto una o pi
avuto ordine di marciare colla truppa alla quale appar
arme bianche somministrate a lui , o a suoi compagni ,
di real cohIo , sar punito colla pena de' ferri in pri
tiene , non si sar reso al suo posto , sar destituito :
se un sollo-uCzialc , verr punito co' servizi ignobili:
mo grado (a).
6e semplice soldato , sar punito con quindici giri di
438. Il furto di utensili , armi e munizioni di arti
bacchette per dugento uomini ; lilialmente se fosse im
glieria nelle armale , negli arsenali, ne' magazzini, nel
piegato al servizio dell' esercito senza grado militare, sa
le conserve delle piazze e de' Corti , ed in tempo del
r destituito dal suo impiego , e punito coli' arresto di
trasporto di (ali generi , sar punito colla pena de' fer
rigore.
ri perpelui.
In tempo di guerra simile reato verr punito , se
Il furie di altri attrezzi militari sar punito colla
condo 1 articolo precedente.
reclusione.
427. Ogni miliiare convinto di vilt in un affare
43<j. II soldato o sotto-uffziale , che senza permes
col nemico, o di essere vilmente fuggilo, o di aver get
so del suo superiore vendesse tutti o parte degli elcili
tato le sue armi , sar punito di morte.
somministratigli di rcal conio , sari punito col eas.i^o
428. Ogni comandante di posto , couvinto di aver
cambiato la consegna ricevuta seuza averne suli' islaute 1 (a) V. il decreto del i4 marzo 1820.

x 1 86 )(
delle bacchette , ed obbligato a rimpiazzare co suoi ave
strazione , sar punito colla pena della reclusione.
449- Ogni munizioniere , fornaio o altro manuten
ri i generi mancanti.
Quei militari che senza permesso de' loro superiori
tore di viveri e foraggi , che sar convinto di avere col
la sua negligenza lascialo guastare o corrompere gene
comprassero tali generi da altri militari , saranno puniti
co* servizi ignobili , e perderanno il prezzo , restituendo ri , foraggi , grani o farine affidate alla sua cura o ma
rni lenzione , sar punito coi servizi ignobili e condan
la cosa comprala.
44-0. Quel militare o altro individuo impiegalo allo na o a rimpiazzare i generi guastati per sua negligenza.
esercito o al suo seguito , che avr formalo e prescnia45o. Ogni munizioniere, distributore , o fornaio di
to uno slato di situazione al di sopra del numero degli
un' armata o di una piazza in istato di assedio , con
individui cH'etlivainentc presenti , sar punilo colla re
vinto d' infedelt nel peso o nella misura delle razioni,
clusione , e condannato a restituire ci che avr preso
de' viveri e foraggi , sar punito colla pena de' servizi
di pi di quello eh' era dovuto in ragione degl' indi v iignobili , e condannalo a pagare il prezzo delle razioni
mancanti da lui fornite nella distribuzione.
dui presenti.
44-1. Qualunque individuo appartenente all' eserci
4!'i. Ogni munizioniere incaricalo della distribuzio
ne e somministrazione della carne all' esercito , convin
to , ed incaricalo, per ragion del suo impiego , di ve
rificare gli slati di situazione .per la somministrazione de
to di aver distribuito o somministrato delle carni, il di
gli averi , convinto di connivenza con colui che avesse
cui spaccio proibito da' regolamenti di polizia , sar
fallo o presentato uno stalo di paga o di distribuzione ,
punito colla pena della reclusione.
Se egli ha macellato o distribuito carne di anima'
portato al di sopra del numero elfctlivo presente , sar
infetti di malattia contagiosa , sar punilo co' ferri in
punilo colla reclusione , ed obbligato a risarcire quello
secondo grado.
che per suo mezzo sar slato somministrato al di l di
Neil' uno e noli* altro caso egli sar condannalo a
quanto era dovuto alla truppa , o agi' individui com
rimpiazzare le carni proibite.
presi in dello stato.
44-2. Il militare clic in qualunque modo concorres
CAPITOLO V.
se , o facesse delle agevolazioni , perch, in una rivista
Del saccheggio , della devastazione } dell' incendio
produeente paga o altro avere vi fosse incluso alcun in
e delle scorrerie.
dividuo non appartenente al corpo o distaccamento clic
passa in rivista, sar punito co' servizi ignobili.
4''2- Ogni militare o altro individuo addetto all' c4-4-3 - Il militare o altro individuo impiegalo all' cscrcilo o al suo seguito , convinto di saccheggio a mano
scrcito , che facesse passare in rivista producenle paga armata o in truppa , sia nelle abitazioni , sia sulla per
o percezione di foraggio di real conto , o che facesse sona e nella propriet degli abitanti di qualunque pae
passare foraggio a' cavalli ed altri animali non appar
se , sar punito di morte,
tenenti a' corpi a' quali per drillo sia dovuto , sar pu
4^)3. Ogni soldato o solfo-uffiziale ebe rubasse o
nilo in conformit dell' articolo precedente.
saccheggiasse i vivandieri o venditori che si portano nel
444- Quel soldato che solto qualunque pretesto si
le Ulta , negli accantonamenti o ne' campi delle arma
lasciasse indurre a passare rivista in un corpo al qua'e te , sar punito colla morte.
non appartenesse effettivamente , sar condannato alla
Se poi il soldato o sollo-uffiziale per forza e senza
pena di quindici giri di bacchette per dugento uomini.
pagamento si prendesse pane , vino, carne ed altre der
44->. Qualunque furto commesso da' mili lari ; o da
rate clic non eccedono il valore di un ducalo , cos nei
allr' individui attaccati all' esercito ne' quartieri , cam
mercati e nelle botteghe delle Citt, come negli accam
pi , fortezze , arsenali , afcanlonamenli , bastimenti da
pamenti e nelle marce , sar punilo con quindici giri di
guerra o altri luoghi militari , verr considerato come Lacchdlc per dugento uomini.
furto che un domestico commette in qualunque luogo a
Tale reato commesso da ogni altro militare o indi
danno del suo padrone , e come tale sar punito.
viduo attaccato all' esercito , nel primo caso verr puni
446. Ogni guarda-macazziiio , distributore o ma
lo colla morte , e nel secondo co' servizi ignobili.
nutentore di viveri e foraggi, per le distribuzioni da Tur
4^ '(-. Sar reo di morte il militare , o allro indivi
si alle armate , e nelle piazze in istato di assedio ; ogni
duo addetto all' esercito o al seguito, il quale sar con
vetturale , mulattiere , carrettiere o conduttore di car
vinto di aver portalo la devastazione ed il guasto a ma
riaggi impiegati al trasporto dell' artiglici ia , de' baga
no armala , o in truppa, alle propriet degli abitanti di
gli , viveri e foraggi delle annate o piazze forli , che qualsivoglia paese senza 1' ordine in iscritto del suo Ge
sar convinto di aver venduto o distratto a suo profitto nerale o superiore.
una porzione degli oggetti affidati alla sua custodia, ma
4i)i). Ogni militare o allro individuo addetto all' e
nutenzione e condotta , sar punito colla pena della re
sercilo o al suo seguito , il quale sar convinto di aver
clusione , e condannalo alla restituzione de' detti oggetti. messo appostatamele il fuoco a case rurali o di abita
zione , a magazzini e ad ogni altra propriet particola
47- Ogni munizioniere, guai da-magazzino , distri
re , biade , ricolle falle o da farsi , in qualsivoglia pae
butore , manutentore , fornaio o macellaio c!ie sar
convinto di aver distratto a suo profitto generi o uten
se , senza 1' ordine in iscritto del Generale o allro Co
sili destinali ad attivare il suo servizio , sar punito col
mandante in capo , sar punilo di morie.
la pena della reclusione , e condannato alla restituzione
4i>6. Ogni militare o altro individuo addetto all' csercito o al suo seguilo, convinto di aver ucciso o ten
degli oggetti da lui distralli.
tato di uccidere 1' abitante disarmato in qualsivoglia
4^. Ogni munizioniere , guarda magazzino . distri
butore , manutentore o fornaio dell' esercito che sar
paese o luogo , sar punito di morte.
4''7- Ogni militare convinto di avere , durante o
ronvinto di aver alteralo i generi suoi o quelli affidali
alla sua custodia , colla introduzione di materie eslra m e I dopo 1' azione . e sul campo di battaglia spogliato un
di una qualit inferiore a quelli fumili dall' ammini- | uomo messo fuori di combattimento , ma tuttora viven

187 )(
te , sar punito col primo grado di ferri c dieci giri di altri , il quale dimentico di quello che dee alla sua qua
lit , al mantenimento della disciplina ed all' onor mi
bacchette per dugenlo uomini.
La pena sar de' ferri perpetui per uu vivandiere litare, sar convinto di un reato di questa specie , sar
punito colla reclusione.
0 altro individuo non militare convinto delio slesso rea
Se egli ha commesso il reato con alcuno de' suoi
to , non esclusi i dieci giri di bacchette.
458. Ogni individuo che , nello spogliare un uomo subalterni , sai punito co' ferri in secondo grado.
Se vi ha condotto la truppa sotto i suoi ordini, sa
messo fuori di combattimento , ma vivo tuttora , fosse
r punito co' ferri perpetui.
convinto di averlo mutilato o ucciso per assicurarsi del
468. Sar destituito e punito co' servizi ignobili ole sue spoglie , sar punito di morte.
4I>9. Ogni vivandiere o altro individuo addetto allo gni militare che avr comprato o ricevuto da' suoi su
bordinati qualche oggetto provegncnle dalla scorreria.
esercito o al suo seguilo , clic avr compralo o nasco
sto , o che sar in qualunque maniera detentore o de
positario delle spoglie tolte ad un uomo ne' casi preve
CAPITOLO VI.
duti negli articoli h-T>i e 4^8 , sar scaccialo dall' eser
Della diserzione.
cito , campo o accantonamento : tuli' i suoi effetti, mer
canzie o danari saranno sequestrati. Gli effetti e le mer
4)f). E disertore ogni soldato o sotlo-u Amale elio
canzie saranno vendute all' incanto , ed il prodotto del
senza permesso de' superiori abbandoni le sue bandiere
la vendila sar applicato a profitto degli ospedali per
ed il suo corpo , e non avendovi fallo ritorno ne' due
giorni successivi a quello in cui avr mancalo , seguiti
manenti od ambulanti dell' esercito.
46o. Saranno pai 'unente sequestrali e venduti allo a mancarceli' appello del ma lino del terzo giorno.
incanto tulli gli elfetti a le mercanzie di un vivandiere
4jo. E diseriore ogni soldato 0 sollo-uffiziale che ,
o altro individuo condannato per reato i saccheggio , essendo di servizio siasi allontanato da un posto in cui
devastazione , incendio e spoglio , preveduti e speiilica- era di guardia , o da un corpo , o porzione di truppa
ti nel presente capitolo ; ed il prodotto che ne risulter, in marcia o distaccata , e che manchi all' appello del
mattino del s"gucnte giorno.
sar applicalo parimente a profitto degli ospedali e del
471. E disertore quel soldato o sotto-uffiziale che
le ambulanze dell' esercito.
4Ci. A riguardo degli clTelli riconosciuti di perti
venga sorpreso o arrestalo fuori de' limiti della guarni
nenza degli uomini spogliali sul campo di battaglia , i gione , o di quelli stabiliti da' bandi dell' esercito, quan
medesimi saranno venduti , ed il prezzo che se ne rica
te volte gli abbia oltrepassati senza permesso de' supe
ver , sar depositalo nelle casse de' Consigli di ammi
riori.
nistrazione de' corpi degli uccisi , per disporne a norma
I limiti delle guarnigioni saranno stabiliti dal su
premo Comando dell' esercito a misura de' luoghi che
de' militari regolamenti,
462. Ogni sollo-ulfiziale o soldato che , essendosi occupa la truppa , ed a misura dello stalo di disciplina
introdotto nella casa , cortile , giardino , parco o recin
ed altre circostanze della medesima truppa.
to serralo da muri , e generaunenle denlro ogni pro
472. fc disertore quel militare che in tempo di pa
ce uscir da una piazza d' arme , da un forte , da una
priet chiusa , sar convinto di aver preso o del bestia
me, o de* polli , o della carne , frutta , legumi e qua
caserma o da un campo trincerato , scalando le mura ,
lunque altro commestibile o foraggio , sar punito come o uscendone in qualunque altra maniera , senza passare
scorridore colla pena delle bacchette,
per le porte e per le vie ordinarie.
Soffrir la stessa pena , se sar convinto di aver
473. E disertore ogni soldato o sotto-uffiziale che
preso bestiame custodito con corda , o in truppa.
senza un impedimento insormontabile non si presenti al
Se per commettere tali furti avesse scalato mura
suo corpo o destino ne' dieci giorni che succedono al
glie , o forzato delle porle , sar punito col massimo del
termine di un congedo.
la pena delle bacchette.
47 4- Ogni mili are o altro individuo attaccato allo
463. Ogni altro militare o impiegato al seguito esercito o al suo seguilo , il quale passer al nemico
senza 1' autorizzazione in iscritto de' suoi capi , sar ri
dell' esercito , che gode stipendio dal Governo, convin
to di uno de' reali contentili nell' articolo precedente , putato disertore al nemj.o.
sar destituito ed obbligato a risarcire al proprietario il
47S. Sar riputato disertore al nemico ogni milita
prezzo della cosa rubala.
re o allro individuo attaccato all' esercito o al suo se
4<H. Ogni vivandiere, o altro individuo addetto allo guito , il quale senza ordine o permesso in iscritto del
esercito o al suo seguilo , che non sia pagato co' fondi suo superiore avr oltrepassalo i limili stabiliti dal Co
del Governo , convinto de' reati contenuti nell' articolo mandante della truppa di cui fa parie , su' lati da' quali
462 , sar punito co' servizi ignobili , e condannato a si potrebbe comunicare col nemico.
restituire al proprietario il doppio del prezzo della cosa
47C Sar ugualmente riputato disertore al nemico
involata , da soddisfarsi per via del sequestro , o della ogni militare o altro individuo attaccalo all' esercito o
vendita delle sue mercanzie e de' suoi effetti fino alla al suo seguito , che uscir da una piazza assediata o
concorrenza della somma dovuta per la restituzione.
investita dal nemico , o da un campo trincerato , o da
4t>i. Ogni reato di scorreria commesso in truppa , qualunque altro luogo chiuso o fortificalo per ragion di
0 a mano armala , sar punito eoi primo grado di ferri. guerra , senza aver ottenuto il permesso in iscritto dal
4'><3. Ogni uflziale convinto di non essersi opposto Comandante rispettivo.
alla scorreria fatta in sua presenza , o che , essendosi
477- Quel militare che, allontanatosi dalle bandie
inutilmente opposto , non lo abbia immediatamente de
re, commetta furto con violenza, o con minacce di far
nunzialo all' uflziale superiore indicandone gli autori , uso d lle armi di cui asportatore, o si renda colpe
sar destituito e punito co' servizi ignobili.
vole di furto sulle pubbliche strade , sar considerato
467. Ogni militare che abbia comando attuale su di li disertore , ancorch fosse ritornalo al corpo al quale

88 ><
appartiene , prima di spirare i termini prescritti per la lato via arma bianca propria , 0 di altri militari , sar
punita colla reclusione.
consumata diserzione.
492. Il disertore che abbia portato via il suo sacco
4,78. Eccello i casi espressi nell' articolo preceden
con generi di vestiario o altri oggetti appartenenti ai
te , i disertori ricuperati prima di spirare i termini pre
scritti negli articoli 4^9 j 47 e 4-y3 verranno puniti suoi compagni , sar punito con dodici giri di bacchette
con castighi militari da determinarsi dal Comandante del per dugenlo nomini.
4y3. La diserzione commessa con resistenza alla
corpo cui appartengono. Ma ritornando volontariamente
a' loro posti prima di spirare i termini suddetti , non forza pubblica , o con assalto e disarmamento di senti
nella , posto di guardia , o con qualunque altra violen
verranno sottoposti a punizioni corporali.
479. La diserzione cresce di gravezza , e diviene za , sar punita colla morte.
494- La diserzione con compioto verr punita eoi
qualihcala ,
1. se il disertore abbia portato via il suo cavallo , o secondo grado di ferri nel capo-comploto : tutti gli altri
complici verranno puniti con dieci giri di bacchette per
quello di qualunque militare ;
2. se avr portato via la sua arma o le sue armi da dugenlo uomini.
fuoco , o alcun' arma di questa specie, appartenente ad
4^)5. Il complolo di diserzione , ancorch non aves
se avuto effetto, si punisce in tempo di pace colla re
un altro militare ;
3. se il disertore abbia portato via un' arma bianca clusione del capo . e colla pena delle bacchette per gli
altri complici. In tempo di guerra il capo del complolo
che appartenga a lui o ad altro militare ;
4- se il disertore abbia portato via il suo saeeo con non eseguilo sar condannalo al primo grado di ferri, e
generi di vestiario o altri oggetti appartenenti a' suoi gli altri complici al massimo della pena delle bacchette.
4c/6. 11 capo del complolo colui che il primo
compagni ;
5. se il militare resista alla forza pubblica, o com
propone ed eccita, o persuade gli altri a disertare.
metta qualunque altra violenza per eseguire la diserzione;
Quando non si potr scoprire il capo del compioto, il
maggiore di grado de' militari complici , o, a gradi u6. se la diserzione si esegua con compioto.
Il complolo il concerto di tre individui almeno guali , il pi anziano di servizio , sar riputato capo
che avessero combinalo il modo ed il giorno per diser
del complolo , e punito come tale.,
11 pi elevalo in grado del compioto di diserzione ,
tare.
480. Qualunque diserzione in tempo di guerra sa
ancorch non ne sia slato il capo , verr sempre puni
to come tale, unitamente all' effettivo capo del complolo.
r punita colla morte.
48 1. Si considera diserzione in tempo di guerra lo
497 Qualunque militare che, avendo notizia di un,
abbandono del proprio corpo, o destino militare, quan
compioto , ancorch non vi avesse parie , non lo rive
do sia fuori del Regno per ragione di guerra , o in lasse , sar punito co' servizi ignobili.
4y8. 11 complice di un compioto , che lo rivelasse,
qualunque luogo dell' interno nel caso di doversi guar
dare dal nemico , o sulle coste del Regno in tempo di sar esente da qualunque punizione , ed ollerr il suo
congedo , se lo desidera. l)a lalc benefcio escluso il
una guerra di mare.
482. Si ha per diserzione in tempo di pace 1' ab
capo del compioto,
bandono ed allontanamento dal proprio corpo, o destino
4;)9- Quando le circostanze complicate della diser
militare nell' interno del Regno, o su di una frontiera zione avranno rapporto a vari articoli del presente sta
llilo , il disertore sar giudicato per le circostanze pi1
lontana dal teatro della gueira.
483. La diserzione in tempo di pace viene punita gravi , e condannalo alle pene pi rigorose.
iioo. Tutte le volle che la leggo punisce la diser
secondo le qualit o le circostanze che 1' accompagnano.
zione eo' ferri o eolla reclusione , i Consigli di guerra
4S--. La diserzione deliuita negli articoli 4'>9 e l\ 7 1
senza veruna delle qualit aggravanti contemplate nello nel condannare i disertori vi aggiungeranno la pena
articolo 4/9> punita con cinque giri di bacchette per delle bacchette , a seconda delle circostanze.
i5oi. La diserzione punita coh bacchette, in caso
cento uomini.
48a. La diserzione definita nell' articolo 47) senza I di recidiva sar punila col massimo dlle bacchette, e
altra qualificazione , e punita con dieci giri di bacchet i col massimo de' servizi ignobili. La terza diserzione, me
ritevole delle bacchette se fosse prima , sar punita col
te per cento uomini : ma se il disertore stesse in senti
nella o vedetta quando diserta , solliir quindici giri di primo crado di ferri.
002. In tuli' i casi die la seconda o terza diser
bacchette per dugento uomini.
4-80. La diserzione debilita nell' articolo 1^.-0. sar zione per la sua qualit meritasse la pena della reclu
punita con dodici giri di bacchette per dugenlo uomini, sione , o di un grado di ferri , il disertore recidivo sa^
pe' soldati e sotlo-ufliziali : ogni altro militare sar de-- s punito col massimo della pena stabilita.
503. I militari che disertassero, essendo capi di im
sliluito.
4S7. La diserzione contemplata nell' arlieolo 4-73 posto , o di porzione di '.ruppa in attuai servizio , sa
punita con cinque giri di bacchette per cento uomini. ranno puniti colla reclusione.
504. Le pene della diserzione sono condonate pel
488. La diserzione contemplala negli articoli 4y4j
ritorno volontario del disertore che riparer al suo ial47S , 476 e 4j7 sar punita colla morte.
48y. La diserzione colla qualit di aver portalo via lo con pi 0 meno anni di servizio.
Lo stesso individuo non pu godere pi di una vol
il proprio o 1' altrui cavallo , sar punita co' ferri in
secondo grado.
ta di questo benefizio.
5od. 11 ritorno volontario non si presume : ed ogni
4.90. Ogni disertore che avr portato via una o pi
arme da fuoco , appartenenti a lui o ad altro militare, disertore ehe non giustifichi di essersi presentato sponlaneamente ne' modi e termini prescritti dalla legge , sar
sar punito coita morte.
4gi. La diserzione colla sola qualit di aver por- II r punito colla pena stabilita per la diserzione.

)( 189 )('
Xo6. II beneficio del ritorno volontario accordato niera certa e legale i prefri torrenti nelle piazze di cia
soltanto a' disertori in tempo di pace , che lo godranno scun Comune dei generi di prima necessit. Tali sono i
pel termine di un mese da contarsi dal giorno dell' ab
frumenti, le biade d' ogni altra sorte di cereali, l'olio,
bandono delle bandiere , o dall' undecimo giorno dopo il vino, i caci ec.
il termine di un congedo ; salvo che non si tratti di di
Non trovandosi ancora stabiliti i pubblici mercati
sertore ebe abbia portato via le sue o altrui arme da settimanili almeno ne' principali Comuni di questa Val
fuoco , a cui si concedono soltanto dieci giorni per go
le , ove la compra e vendita indicherebbe lo stato vero
dere del ritorno volontario.
dei prezzi , egli importante, che si prescrva una som
507. Quando un disertore voglia profittare del be
ma certa , ed inalterabile da servire ai Decurionati di
neficio del ritorno volontario , dee infra il termine pre
elemento a fissar le mele corrispondenti di annona , che
scritto nelf articolo precedente presentarsi all' autorit spesso debbon servire di base alle altre amministrazioni
militare , amministrativa, o giudiziaria del luogo ove si dello Stalo per fissare gli appalti di sussistenza.
trovi , dichiarando il corpo cui appartiene , il giorno ed
Ho quindi determinato di dare le disposizioni che
il luogo della diserzione , e la sua volont di ritornare vengo a dettagliare, e che debbono esattamente eseguirsi.
1. Al ricever della presente ciascun Sindaco far
alle bandiere.
508. L' autorit cui si sar presentalo il disertore, nolo con affissi , che ogni IVolaio , agenle di commer
far un certificato della dichiarazione del disertore in cio o mezzano , misuratore, e qualsivoglia altra persona
doppia copia ; e consegnandone una al disertore stesso, che abbia stipulalo contratto di vendita di frumenti, non
spedir 1' altra al Comandante della Provincia o Valle,
ehi? d' olio , vino e cacio , sia nell' obbligo di darne
che la far pervenire al corpo dell' uomo presentalo.
avviso circostanziato nella casa comunale al Sindaco, agli
Sor). Il militare che gode del ritorno volontario ,
Eletti o al Cancelliere comunale sollo la multa di once
conserva la sua anzianit ; ina rimane semplice soldato quattro d* applicarsi dal Sindaco sollo la mia approva
almeno per un anno , scorso il quale , potr avere de
zione , e da raddoppiarsi in caso di recidiva contro co
gli asccnsi , purch la sua buona condotta ne lo renda loro che avessero trascuralo.
2. Il dettaglio che deve darsi alle autorit indicate
meritevole.
liio. I disertori in qualunque modo ricuperali i qua
nell' arlicolo r. consister deve nel rivelo de' nomi dei
li dovessero continuare a servire , dovranno sconiare sui venditori e dei cornprndori , dell' epoca della vendita
loro averi lutto ci che possa mancare al completo di seguita , della qualit e quantit del genere venduto e
tuli' i generi del loro corrispondente vestiario , correa- del prezzo , a cui la vendila stata conchiusa.
3. Il Sindaco far subito stabilire un registro pres
ine o armamento.
511. Il disertore che ritorni volontariamente infra
so la Cancelleria comunale , nel quale in ordine di da
dirci giorni , quando sia disertato senza alcuna qualit
ta debbon trascriverai le notizie ricevute con (ulta la pos
sibile diligenza ed attenzione , restando egli ed il Can
aggravante , servir un anno di pi del suo impegno,
celliere risponsabili civilmente e criminalmente di qsalSe ritorni infra un mese , ma dopo dieci giorni , ser
sisia errore o frode che potesse commettersi sopra il sud
vir due anni di pi.
512. 11 disertore con una o pi delle qualificazioni detto registro.
sprcsse nell' articolo 4-79 ? che si presenta infra il ter
4- La iuallina del 16 d' ogni mese , ed al primo
mine di dieci giorni , sar obbligalo a servire da tre a del mese seguente il Sindaco, 1. e 2. Eletti riuniti in
sei anni di pi del suo impegno.
sechila , ed assistili da! Cancelliere comunale conosceran
Salva la disposizione dell' articolo !)'ot> , ogni diser
no coli' ispezione del registro la quantit del genere
tore con una delle qualificazioni suddette , che si pre
venduto , td i diversi prezzi corsi nei i5 giorni dal 1.
senti dopo dicci giorni , ed infra un mese , sar con
al il) e dal 1G all' ni limo del mese. I prezzi sarannodannato a servire da quattro ad olio anni oltre il suo coacervati , e sar quindi preso i! prezzo medio.
Questa Commcssione amministrativa former lo sla
impegno.
513. Il disertore eh' passato al nemico , non go
to di cui unisco a questo il modello, notando nella pri
de la grazia del ritorno volontario , e sar punito col ma colonna la specie del genere, nella seconda la qmmrigor delle leggi , pervenendo nelle forze della giustizia
lil vendala ne' i'6 giorni , e nella terza il prezzo me
dio , eh' risultato dal coacervo , e chiuder il registro
iu qualunque modo.
!5i4. I disertori che si presen lasser dopo i termi
pei primi quindici giorni del mese. Continuer poi co
ni stabiliti , saranno giudicali secondo la legge : ma i me si detto di sopra a notare le vendite che potran
Consigli di guerra sono autorizzali a raccomandarli alla no avvenire dal giorno 16 all' ultimo giorno del mese ,
e nel 1. del mese seguente far la slessa chiusura.
sovrana Commiserazione.
5i5\ Qualunque tentativo di diserzione sar punito
i). Un cslialto di questo sar rimesso in ogni i>
dal Comandante eoa pena disciplinare.
giorni sotto la risponsabiiil del Sindaco e del ( ancclliere diret'amente in questa Intendenza dai Comuni del
Distretto di Siracusa , e per mezzo de' rispettivi Sottin
tendenti nei Distretti di A'olo e di Modica. Un altro
( Num. 104. ) SIRACUSA 22 MARZO 1819.
estratto sar affisso nella Cancelleria comunale per la
A SINDACI DELLA VALLE
intelligenza del pubblico.
6. Questo slato quello che chiamasi mercuriale
Oggetto
e che forma la base legale del prezzo corrente . che
Fer la periodica formazione delle mercuriali.
servir devv al Decurionato per imporre le mele, per
Sig.noki
tutti gli oggetti di pubblica amministrazione.
lSon so abbastanza raccomandare al Sindaco ed al
Uno de' pi importanti oggetti , che deve interes
sare 1' awuiiuislrazioue quello di conoscere in una ma- Cancelliere di tu.t' i Comuni di tjucsla A alle di portar*

)( *9 )(
che rassegnala la domanda dello stesso Padre Provin
(ulta la 'esattezza e la precisione nell' esecuzione di qucciale circa 1' osservanza della condizione , che oppose
sta disposizione ; ncll' intelligenza , che metter tutto il
il Sacerdote D- Giuseppe Ragusa, allorch nel i65i
rigore "contro i negligenti e trasgressori di rs<a.
V Intendente
don i suoi beni a' Gesuiti di Nolo. S, M. comanda
PRINCIPE DI REBURDONE
sul primo articolo conlcnulo nel rapporto del Padre
Provinciale, che la Compagnia di Ges inquanto alla
istruzione elementare letteraria scientifica , e cavalle
resca dee uniformarsi al sistema generale , e quindi
far noli i libri , che insegna , e dipendere su di ci
dalla medesima Commessione della pubblica istruzione.
fi
La educazione morale, e religiosa rimanga interamen
te affidala allo zelo de' PP. Gesuiti. Sul secondo ar
o
ticolo S. M. animelle la domanda di delti Padri, che
-->
la Commessione anzidetta corrisponda direttamente col

Padre Provinciale residente in Palermo. Sul terzo apo


prova parimente 1 He quanto ha domandalo il Padre
Provinciale , che i Rettori de' Collegi gesuilici sieno
intesi dalla Commessione sulle domande delle piazze
franche ; ma pe' Collegi di regia dotazione la nomina
degli alunni sar sempre fatta dalla M. S. sopra i
rapporti de' Rettori, e della Commessione, Sul quarto
approva anche S. M. quanto propone il Padre Pro
vinciale, che la elezione de'maeslri, ed al tri impieeati si eserciti liberamente dalia Compagnia, alla quale
resta pure interamente confidata 1' amministrazione dei
^ iz ut ^3
piani attivi e passivi, e la reddizione de' conti.
E = .3 2
r. Le apparterranno anche la interna disciplina, e la
ra "5 = = 2
= a
=
morale , salve le regole canoniche per la dipendenza
degli ordinari, e salve le regole dell' ordine pubblico
per la dipendenza de' Ministri di Stalo. Dichiara fi
*
8
=
e
nalmente S. M. esser contraria alle leggi la condizio
ir.
ne apposta , o che si apponesse nelle donazioni o le
J
gali alla Compagnia , che ne' loro collegi , o in qua
-?
o
lunque altra attribuzione fossero esenti dalle au'orit
c o - .a o
'o
secolari,
o ecclesiastiche (mentre dee rimanere illesa
CU,
2 1= .a
la pretesa riservala agli ordinari nel primo Concilio
di 'JTrento ) quindi non fu mai di alcun vigore quella
che in simili termini ordin nel 1 65 1 il Sac. D. Giu
seppe Ragusa , donando i suoi beni al Seminario dei
Gesuiti in Noto , dee rimaner fermo il principio che
la
M. S. ha data , non restituita la dote alla Compa
( N. io5. ) SIRACUSA 25 MARZO 1819.
gnia quando 1' ha nuovamente ammessa in Sicilia,
A* SINDACI DELLA VALLE
te Nel real nome lo partecipo a V. E. per 1' uso di ric sulla. Napoli li 26 febbraro 1819.
Oggetto
1 Ed io nel real nome lo comunico a lei , perch
t
colesla
Commessione ne faccia. l'uso di risulta all'a
Pe Collegi gesuitici
li dempimenlo. Palermo ec. Ed io lo comunico a lei
Signor Intendente per sua intelligenza.
Signori
II Presidente ; PajscirE di Malvagit.
Il Signor Presidente della pubblica istruzione , ed
Io partecipo loro questa disposizione del Signor Pre
educazione con suo officio in data del iS marzo 1819 sidente della pubblica istruzione , ed educazione per Io
terzo riparlimeli lo num. vSJ\.3 mi ha comunicato quanto uso conveniente, e per lo adempimento.
L Intendente
appresso.
Signor Intendente Dal Ministro di Slato per
PRINCIPE REBLRDONE.
C l'interno con real decreto de' i5 corrente mese mi
77 Segretario generale
c stato partecipato locch segue. Dal Segretario di Cav. Saverio INicastro.
c Stato Ministro degli affari interni mi si partecipalo
I il seguente real rescrittoEccellenza Ho rassegnalo
( N. 106. ) SIRACUSA 29 MARZO 1S19.
( al Re il foglio de' 21 prossimo passato dicembre, col
t quale V. E. ha rimesso il progetto del Provinciale
t de' Gesuiti ed il memoriale presentato nelle sacre ma- Istruzioni relative allo indennizzamento dovuto a co
< ni di S, M. dal Padre Montesito per conciliarsi le
loro che han perduto impieghi, ed uffici pubblici.
I regole del loro istituto, colla ingerenza, che sugli star
k bilimenti d' istruzione da essi diretti debba prendere
Sua Maest le di cui provvide cure son rivolle alla
I la Commessione della istruzione pubblica, e le ho ap
riforma dei diversi sistemi della pubblica amministra/io

)( i9
ne di questa parie dei suoi reali domini , sulla conside
razione , che ogni buon ordine amministrativo dipenda
principalmente da una saggia distribuzione dogi' impie
ghi , ha veduto colla sua saggezza , che a misura , che
le riforme amministrative e giudiziarie avranno luogo ,
dovranno tult' i poteri rientrare nel di loro centro, e
che per conseguenza g' impieghi e gli offici eh' ema
nano dall' organizzazione dei novelli sistemi dovranno
esser provveduti in persone fornite di corrispondente at
titudine al loro disimpegno , di morale e di pubblica
opinione. Or siccome alcuni dogli antichi offici si trova
vano per diverse cause alienali e conceduti a dei par
ticolari , la M. S. ha considerato , che se da una par
te il bisogno dell' ordine pubblico reclama lo stabilimen
to dei nuovi sistemi e 1' abolizione degli antichi offici ;
dall' altra la giustizia esige che ai possessori dogli offi
ci , a misura che saranno aboliti , sia accordato il con
veniente proporzionato compenso. Al quale effetto per
1' esame dei titoli di concessione , e per la liquidazione
de' rispellivi compensi d' assegnarsi ai possessori , si
degnala di emanare le seguenti istruzioni con rescritto
de' io marzo i
1. Il compenso , che in forza delle loppi in osser
vanza fosse dovuto ai possessori degli offici aboliti, o da
abolirsi coli' organizzazione dei nuovi sistemi amministra
tivi o giudiziari , non sar dato , che dopo prodotto il
titolo dal possessore , e dopoch un tal titolo sar stato
esaminato e riconosciuto legittimo , e che per legge il
compenso anzidetto fosse dovuto.
2. L' esame e 1' ammissione del titolo sar falla
dalla Gran Corle dei conti , come una Commissione a
ci delegata.
3. 1 compensi d' assegnarsi saran proporzionali agli
averi annessi agli uffici. Gli averi possono consistere in
so'di ed in provvcnli , ossiano lucri. Pei soldi non vi
sar liquidazione , ma saranno calcolati come si trovano
stabiliti. I provventi ed i lucri saranno liquidati colla
seguente operazione.
Si far un coacervo del fruttato dei due decenni
precedenti a gennaro del 1812 , cio da gennaro 1792
a dicembre 181 1 , e ne sar calcolata la quantit
media.
Nel coacervo dei provventi de' due decenni , non '
saranno inclusi i provventi abusivi , non sostenuti dalle
pandette e regolamenti in vigore ; intendendosi per re
golamenti in vigore quelli soltanto che fossero slati da
S. M. approvali.
Liquidali nel modo gi dotto i provventi , ne sar
dedotta la terza parte per ragione di sposa di ammini
strazione , responsabilit e lavoro personale.
Ai due terzi che ne risultano, sar aggiunto il sol
do nel caso che vi sia.
Sar questa la regola da osservarsi per la liquida
zione del compenso in rendila annuale d' assegnarsi in
tutto o in parie ai possessori degli offici aboliti e d' abolirsi. L' assegnamento in beneficio dei possessori sar
perpetuo o temporaneo secondo i diversi casi previsti
nelle presenti istruzioni.
La relazione per la liquidazione sar fatta dal'a
reni Conservatoria, da cui sar trasmessa con rapporto
motivato alla Gran Corle dei conti ; la quale dietro la
requisitoria del pubblico ministero, metter la definitiva
liquidazione , confermando , annullando o modificando
le* posizioni delia relazione della Couservatoria , secondo
le regole del drillo.

4. Per gli offici di gi aboliti, i possessori, i quali


per le leggi in osservanza hanno dritto di reclamare il
compenso , saran tenuti di presentare alla Gran Cor
te dei conti fra il termine di due mesi a conlare dal d
primo di maggio 1S19 i titoli di concessione colle ri
spettive domande di ammissione.
Por gli offici che saranno pel tratto successivo abo
liti , il termine di due mesi incomincer a decorrere dal
giorno in cui sar pubblicata 1' abolizione.
o. La Gran Corte dei conti dovr pronunziare sulP amministrazione dei titoli , fra il tonnine di altri due
mesi a contare dal giorno in cui sar siala presentata
la domanda dalia parte.
6. La rcal Conservatoria dovr fare la relazione di
liquidazione e trasmetterla alla Gran Corle dei conti fra
il termine di due mesi , a contare dal giorno in cui sa
r stalo pronunzialo il giudizio di ammissione del titolo.
7. Gli uffizi pei quali, secondo le leggi sar dovu
to ai particolari il compenso , possono essere 0 perpetui
o vitalizi ad una 0 pi vite. S gli uni che gli altri avrau
potuto essere conceduti
1. mediante lo sborso effettivo del prezzo ;
2. per causa romunoraloria ;
3. per causa meramente gratuita ;
4- per causa mista.
Le concessioni remuneratone debbono esser distin
te in due classi, in remuneratone vere, e miste. La con
cessione remuueraloria vera quella in cui i servizi e
le altre cause onerose o compensative siano slate non
solo distintamente enarrale , ma che siano benanche ap
prossimativamente corrispondenti al valor dell' officio.
La concessione remunera toria mista quella in cui i
servizi siano siali vagamente enunciati , e con parole
che vanno piuttosto di stile.
Le concessioni a causa mista son quelle in cui sa
ranno simultaneamente concorse delle cause onerose c
gratuite.
Gli attuali possessori possono ripetere il loro titolo,
o da concessione fatta direttamente dal Governo , o per
compra dei primi concessionari.
Per ciascuna classe di uffici di sopra contemplali
saranno assegnati dei rispettivi compensi , secondo le
regole che verranno stabilite coi seguenti articoli.
La Gran Corte dei conti dopo 1' esame del titolo
nel pronunziare 1' ammissione del medesimo , determi
ner la classe a cui 1' ollieio appartiene , da servir di
norma alla relazione della real Conservatoria per la li
quidazione del compenso.
8. Ai possessori degli offici conceduti a perpetuit,
mediante lo sborso effettivo e reale del prezzo , sar as
segnata una rendila perpetua corrispondente agli averi
che erano annessi all' officio da liquidarsi nel modo che
si detto di sopra.
9. Per gli offici conceduti con perpetuici por cau
se rimuneratorio vere, giusta la definizione data nel 2
dell' articolo 7 sar ai possessori assegnata una rendita
perpetua eguale agli olio decimi della rendita , liquida
la nel modo gi dello.
10. Per gli offici conceduti con perpetuit a ransa
remunerati, ria mista , cio che i servizi siano stali vaga
mente enunciati, sar ai possessori assegnala una ren
dila perpetua corrispondente a sc i decime parli della
rendita liquidata , secondo la regola generale delle li
quidazioni , stabilita neh' articolo 3.
11. Per g!i uffizi venduli a vita, mediante lo sbor

so effettivo del prezzo , tara assegnata durante la vita


del possessore la rendila liquidala come sopra.
ia. Per gli uffizi venduti a pi vite collo sborso
effettivo del prezzo , la rendila dovr assegnarsi all' at
tuale possessore , e se rimangono ancora vile concedute
ai suoi successori , per quante vite sono slate contem
plate nell' alto di concessione.
Per successori s' intendono quelle persone nomia
te o designale nell' allo di concessione ; ed in caso di
silenzio , quelle , che fra i rispettivi credi si trovano le
pi grandi di et , malgrado che fosse stata conceduta
la facolt di nominare.
i3. Per gli uffici conceduti ad una o pi vite per
causa mista di prezzo sborsato e di servizi distintamente
enarrati , sar la rendita assegnata nel seguente modo.
Si far prima la liquidazione della rendila deli' uf
ficio depurala del terzo , secondo la regola generale sta
bilita coli' articolo 3 , e si calcoler 1* somma degl' in
teressi del io per 100 sul prezzo effettivamente sborsa
to , se per una vita , e dell' otto per pi vile. Saran
quindi dedotti i delti interessi , e dal reliqualo ne saran
prese otto decime parli.
Falle queste operazioni la rendita vitalizia d' asse
gnarsi alla elasse dii possessori degli offici contemplali
nel presente articolo per una o pi vile , sar composta
Jagl' interessi del io e dell' otto per cenio calcolati
sul prezzo elfellivo sborsalo , e delle suddette olio deci
me parti del reliqualo.
Qualora la somma degl' interessi sia eguale o mag
giore alla somma liquidata del compenso , per cui non
potr essere istituita 1' enunciata sottrazione , in ques'o
caso la rendila vitalizia d' assegnarsi consister luti soli
interessi, come sopra ragionati.
I possessori degli uffici conceduti a causa intera
mente remuneraloria ad una o pi vite , cio per servi
si o per altre cause onerose distintamente enunciale , e
che siano al valore dell' ufficio approssimativamente cor
rispondenti, riceveranno per una o pi vite gli olio de
cimi della rendita liquidata secondo 1' articolo 3.
i4 Se poi 1' officio ad una, o pi vile fosse sialo
conceduto a causa misla di prezzo sborsalo , e di seni
li enunciati vagamente, e con termini generali, il com
penso dei possessori sar una rendita vitalizia d' asse
gnarsi per una o pi vite , secondo la natura doli' uf
ficio , calcolala colla regola e colle operazioni stabilite
nell' articolo precedente , con una dillurenza , che dal
reliqualo iu vece di prenderti otto decime parli , ne sa
ran prese quattro decime.
15. Per gli uffici conceduti ad una o pi vite, per
causa remuneratoria mista , cio che i servizi non sicno siali enunciati , che in termini generali e vaghi . il
compenso d' assegnarsi durante la vila o le vite delle
persone contemplale nella concessione, consister in una
rendila vitalizia corrispondente a sei decime parli della
somma degli averi liquidala e depurala ai termini dello
articolo 3.
16. Ai possessori di uffici conceduti per causa me
ramente gratuita a perpetuit o pi vite, sar assegnalo
a perpetuit o durante le vile contemplate, qualtro de
cime parli del compenso , che sarebbe stalo loro dovu
to , se la concessione fosse stata falla con sborso eliciti.'
vo di prezzo. Detto compenso dei quattro decimi sar
perpetua o per lp vite contemplate.
17. Ai possessori limila aun iiLe di quelli uffizi che
erano nella classe dei vendibili , conceduti per una sola

*9 )(
vita per causa meramente gratuita , sar loro dato nn
altro impiego nella nuova organizzazione , e dove non
potranno esservi destinati , verr loro assegnato duran
te la loro vita , cinque decimi , o sia la met della
rendila vitalizia , liquidata nel modo detto nell' arti
colo 3.
18. Pei possessori degli uffici acquistati da perso
ne , alle quali fossero stati dal Governo conceduti , sa
r osservalo quanto segue.
1 . Se i primi concessionari avessero ricevuto gli uf
fizi tanto collo sborso effettivo del prezzo , quanto per
eausa remnncraloria vera , e coli' espressa facolt di aliennrli , in questo caso gli attuali possessori saran con
siderati come i primi concessionari. Qualora poi nell' air
to di concessione non l'osse accordala la facolt di alic?
narli, gli atluali possessori saranno considerati pel prezzo da essi effettivamente sborsalo ai concessionari del
Governo , senza tenersi conto del maggior fruttalo dello
uffizio.
a. Qualora ai primi concessionari fosse sialo 1' uffizio
accordalo per causa meramente gratuita o mista senza
facolt di alienarlo , in questo caso gli attuali possesso?
ri saranno considerali, come se per la loro vila soltan
to avessero gratuilamcuic ricevuto 1' uffizio.
19. Il Procuratore generale presso la Gran Corta
dei conii dovr far riconoscere al Ministero residente
presso il Luogotenente generale tulle le liquidazioni ,
che dalla Grau Corte saranno siale falle , indicando il
capitolo delle istruzioni su di cui sono fondate.
20. Il Ministero suddetto dovr trasmettere mese
per mese gli stati delle liquidazioni della Gran Corte
dei conti colle opportune avvertenze nella colonna di
osservazioni , e col suo preciso e dettagliato parere, per
essere sottoposti all' approvazione di S. M.
ai. Liquidati ed assegnali i compensi ai rispettivi
possessori, saranno considerati come rendite annuali per-,
pelue , o vitalizie , secondo la diversa loro durala , e
quindi faranno parte del debito perpetuo, e temporaneo
dello Slato, e soggette agli slessi pesi.
22. Dopoch la Gran Corte de' conti avr ammes
so, e tlassiiicato il titolo , il Ministero presso il Luogo
tenente generale sar autorizzato di ordinare in favore
dei rispettivi possessori, dei pagamenti a conto di quella
somme che giudicher prudenzialmente di poler essere
liquidate, ed indi assegnate a titolo di compenso.
23. Il Ministero suddetto dovr fare inserire nei
giornali le presenti istruzioni , affinch ciascuno interes?
salo possa eseguire quanto vi si prescrive , per ottenere
il compenso che gli spella (a).
Palermo li 17 marzo iSig.
// Segretario di Stato JJirrislro
Marchese Fzkhehi
(a) Nella legge di navigazione del di 3o luglio 1818,
nel decreto del 21 giugno iSig sulla libert del
commercio de grani, ed in quello del 3o novembre
t8a4 relativo al nuovo sistema di Jrianza furono
aboliti diversi uffici e diritti di var ia maniera ivi
enunciati.
Fra' possessori eranvi anche de' Comuni ; laorrde il
1 cui Governo, attese le proroghe ite' termini dalla
benignit Sovrana pi volle accordale nel mesa
luglio iS-ig ramment l' obbligo di domandarsene
la liquidazione, e il dovuto compenso,

)( 193 )(
APRILE I8I9

sercitar questo mestiere , onde ovviare ad ogni disordi


( N. 107. ) SIRACUSA 1 APRILE 1S19.
Per le mostre die si solevano esigere , a carico dei ne che potrebbe aver luogo , incontrandosi delle perso
ne non alte alio scopo ;
venditori di generi di annona.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
Ictkndxnza di Siracusa
Abbiarao.risolulo di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. E vietato espressamente a cicchessia I' im
Ordixjxza
barcare in qualit di pilota pratico, se non trovasi com
Su vari reclami pervenutici da diversi Comuni del
preso nelle liste che saranno in ogni anno all' uopo pub
la Provincia , da' quali risulla che noli' imposizione del
blicale dalla Direzione generale dell' ascrizione maritti
le mete gi fissate dai rispettivi Decurionati, si esigono, ma , e se non sia munito del corrisponderne documento
e si riscuotono le cos dette mostre o mele sui generi rilasciatogli dal Sindaco marittimo , e vistato dal Sottoannonari di consumo, come erbaggi, frutti, pesce, car
direttore del Circondario cui appartiene.
ne , ricotte c simili , e ci senza alcun diritto , ma per
2. I contravventori a quanto vien prescritto nel
solo abuso ed angaria introdotta dai passali Giurali mu
precedente articolo saranno giudicati a tenore delle log^i.
nicipali.
3. II nostro Segretario di Stalo Ministro ec.
Visto 1' articolo 17S. delle reali istruzioni pag. 34,
Firmato FERDINANDO
col quale resta abolita qualunque specie d'emolumento,
di lucro e di regalo sotto qualunque diritto, c sotto qua
lunque aspetto.
( Num. iog ) SIRACUSA 12 APRILE 1819.
Vista la lettera ministeriale di S. E. il Ministro
Per le officine postali.
Segretario di Stato dell' interno del 28 gennaro trascor
so , che proibisce ai Cancellieri e Cassieri comunali che
ministero di stato puesso il li;ogote:ve:<te generale
iiou debbano percepire alcun diritto, o regalo alcuno.
L' obbligo di mantenere il corso interno dello po
Vista la mia circolare del 4- febbraio nuui. 3o5 co
ste consiste appuulo principalmente, e forse unicamente,
municata a luti' i Sindaci e Magistrati municipali
nelle due obbligazioni additate dall' Ispettore generale
L'Intendente della Provincia determina
delle poste in un di lui rapporto de' i5 deli ultimo
Art. 1. Restano abolite le cos delle mostre o me
le che si solevano angariamene esigere dai venditori di spiralo mese : cio di stabilirsi in tutt' i Comuni del Re
gno un' ollicina , e di provvederla dei comodi necessa
ogni genere di consumo.
2. I Decurionati , i Deputati da' medesimi addetti ri ; perci raccomandandole di essere d' accordo con lui
a mettere le mele fissate dal Decurionato , i servienti per questi oggetti , potr ella in conformit del parere
di suddetto Ispettore ordinare ai Corpi municipali ed ai
comunali ed impiegali d' ogni titolo salariati dai Comu
ni , gli Eletti non possono n esigere, ne pretendere le Decurionati dei Comuni tuttora mancanti delle officine
di posta , di trovare i mezzi necessari per tale spesa ,
sopraddette mostre o mete sotto qualunque titolo c deno
di scegliere di concerto coi locali Luogotenenti di posta
minazione.
3. I Cancellieri o Cassieri comunali non possono una stanza in luogo decente e centrale , d' adattarsi al
servizio del regio corso con la buca al di fuori per la
percepire nessun emolumento , regalo o diritto per qua
ricezione delle lettere , e con fcneslrino per la distribu
lunque sia atto del loro impiego, eccetto .che i soli dirit
zione delle stesse , provvedendola al di dentro di tutti
ti per gli esecutori delle coerzioni , che si continueran
no secondo gli stabilimenti che sono in vigore finch Sii utensili , dei comodi ed articoli necessari al servizio
ci carteggio.
non saranno riformati.
Palermo 1/ aprile )Sig.
Tutt' i contravventori alla presente ordinanza saran
no puniti irremissibilmente con tutto il rigore delle leggi.
Il Segretario di Stalo Ministro
I Sindaci e gli Eletti sono incaricali della esecu
Marchese Ferreri.
zione della presente ordinanza che la faranno tenere
esposta nelle pubbliche piazze per 1' intelligenza di tutti.
( Num. no ) SIRACUSA 24 APRILE 1819.
Siracusa 00 marzo 181g.
Regolamento per le Deputazioni delle case di educa
I* Intendente
zione formalo dalla Cominessione di pubblica istru
PRINCIPE DI REBURDONE
zione ed educazione in aprile iStg.
( Num. 108 ) SIRACUSA 2 APRILE 1819.
Decreto dettante le condizioni per poter imbarcare in
qwlit di pilota pratico,
Napoli 27 febbraro 1819.
ce
Considerando essere indispensabile che la scella dei
piloti pratici cada sempre su gl* individui capaci ad e-

TITOLO L
Disposizioni generali.
1. Ogni casa di educazione perle donzelle sar di
retta da una locale Deputazione , che prender cura
della parte amministrativa, della scelta delle maestre e
del metodo d' istruire e di educare la giovent sotto la
dipendenza della Commessione dell' istruzione pubblica.
2. I membri della medesima saranno eletti dal Go
verno dietro la proposta, che sar rassegnala dalla Coni

mrssionc , e secondo le disposizioni contenute nella rea B necessarie delle maestre che si dovranno prescegliere e
le decisione de' 27 luglio 1818.
nominarle alla Commessione per la superiore approva
3. La durala in quest' impiego sar di tre anni , zione.
potendo provocarsene la conferma dal Governo , quante
19. Ad essi ancora appartiene il dritto di provoca
volte lo meritassero , e le circostanze personali de' sog
re dalla Commessione le superiori determinazioni , quan
getti , e il vantaggio dello stabilimento.
te volte occorresse di doversi dismettere una maestra 0
4- La prima autorit civile del Comune lar il Pre
provvedere a qualunque altro disordine o abuso.
sidente di questa Deputazione.
20. Niuna fanciulla potr essere ammessa all'istru
5. L' intera disciplina cosi morale che religiosa sa
zione senza la licenza de' Deputati.
r sotto 1' immediata dipendenza dell Ordinario , il qua
21. La scella degl* impiegati al servizio dell' am
le ne prender cura per mezzo di uu Direttore spiritua
ministrazione sar de' Deputati , purch se ne ottenga
le , o per mezzo dello stesso Deputato ecclesiastico , il
1' approvazione dalla Commessione.
quale a di lui proposta sar slato eletto dal Governo.
22. Dovranno essi visitare di tempo in tempo le
6. La direzione interna dello slabilimcnto sar com
scuole , purch siano sempre In corpo , e v' intervenga
messa ad una Superiora la quale sar scelta nelle for
il Direltore spirituale , ossia Deputalo ecclesiastico , e
me prescritte dall' istituto del medesimo.
rendere informata la Commessione con periodici rappor
7. Vi sar inoltre una Economa per assistere la Su
ti dello sialo delle medesime, e del prolitto , che ne ri
pcriora neir esercizio dell' interna amministrazione , la cava la giovent.
quale far le veci ancora di Depositaria, quando le cir
23. Essi proporranno le arti utili, che meritano pro
costanze locali della caia non richiedessero la divisione pagarsi in quel Cornane , e tutti i miglioramenti , che
di questi due uffizi.
crederanno opportuni al vantaggio dell' istruzione , ed
educazione.
TITOLO II.
TITOLO IV.
Funzioni della Deputazione.
Amministrazione.
8. La Deputazione locale si raduner in giorni fs
ARTICOLO I.
si, e stabiliti periodicamente per discutere gli all'ari che
dipendono dalla sua vigilanza.
2.j.. La Deputazione locale sar incaricala di rego
9. Il Presidcnle della medesima bader clie non lare, e dirigere tulla l'amministrazione cosi interna, che
manchino questi congressi a' bisogni dello stabilimento , esterna dello stabilimento.
2a. Al fine di ciascun anno la Deputazione locale
e sar risponsabile delle conseguenze , che la mancanza
presenter alla Commessione della pubblica istruzione il
di essi potr produrre.
10. Le ore, e le condizioni delle adunanze saranno progetto dello stalo discusso si per le rendite che Tanno
a scadere nell' esercizio del nuovo anno , come per le
prescritte dal Presidente della Deputazione.
n. Il Presidente ancora , olire i giorni fissi , avr spese occorrenti all'amministrazione de' beni , ed alla
sussistenza dello stabilimento , affinch sanzionalo cotal
il dritto di convocare la Deputazione , allorch gli affa
progetto dalla Commessione se ne possa restituire dalla
ri richieggano un congresso.
12. Avr la Deputazione il dritto di fare interveni
slessa alla Deputazione copia certificata per servirle di
re ne' congressi tutti g' impiegali dello stabilimento , e norma nell' eserczio dell' amniinislrazione dell' anno se
guente.
la slessa Superiora ed Economa , dovendo ia questo ca
so la Deputazione radunarsi nel parlatorio,
26. Di mese in mese la Deputazione esaminer
13. Sar conservalo un regi.-tro di tulle le d< libe
conti dell' amministrazione , e trovandoli conformi allo
razioni che saranno prese in ogni sessione col parere di
stato discusso approvalo, li dovr cifrare, e passare al
ciascuno de' membri che la compongono , dovendo tutti Contabile per la corrispondente scrittura.
cifrare ciascuna deliberazione iscritta nel registro.
27. Dovr del pari la Deputazione prender conte
i4- In caso di parit il volo del Presidente dar mensualmcnte della esazione delle rendite, e delle pen
sioni delle convillrici curando, che non si accumulasse
la prepiHideranza.
ro degli arretrati, col passare alla coerzione de' debitori
id. La corrispondenza della Deputazione, ed i re
gistri saranno affidati al Presidente della medesima , ed morosi , e col domandare gli aiuti della Commessione
ne' casi di malagevole riscossione.
in mancanza di esso al Deputato ecclesiastico..
28. Negli atti di qualunque siasi pubblica conven
ifi. 1 rapporti che verranno inviati alla Commessa
ne dell' islruzion pubblica saranno sempre accompagna
zione, che non sieno 1' effetto della esecuzione dello sta
to discusso, dovr farsi apporre il patto di ratifica della
ti dalla copia dell' allo della Deputazione suidella iscrit
ta nel registro. Cjaesti rapporti saranno direni alla ( ora- Commessione.
29. Occorrendo il bisogno di una spesa straordi
messione per mezzo de' funzionari dell' auiniinislrazione
civile : cio passeranno per il canale del Sottintendente naria non preveduta nello stalo discusso, la Deputazione
all' Intendente ; e da quest' ultimo saranno trasmessi al ne render conio alla Commessione per ottenerne la con
Presidente della Commessioue giusta le disposizioni pre
venevole autorizzazione.
scritte nella ministeriale der 29 giugno 18 i8.
30. La Deputazione , e la Supcriora firmeranno i
mandati de' pagamenti de* pesi conforme si maturano e
TITOLO IIL
vengono ordinali nello slato discusso, e faranno i ricevi
Doveri do' Deputati*
o k' apoche per le somme introitale a pezzini del razio
nale. Firmeranno in oltre tutte le carie, che son tenuti
17. Dovr la Deputazione locale invigilare air esal
rimettere alla Commessione.
ta osservanza delle leggi, e statuti del luogo, riguardan
31. La Deputazione ricever rapporto settimanal
ti 1' istruzione e 1* educazione delle donzelle.
iS. Appartiene agli slessi il risonarci, ce le qualit mente dal Contabile deli' esistenza dei danaro.

)( 195 )(
32. A petizione della Superiora la Deputazioni
47. Essa seguir le materiali operazioni di Tesorie
mer le polizze di buon conti per le spese giornaliere , ra introitando e pagando, e notando g' introiti ed esiti
avendo sempre presente lo stalo della cassa c de' pesi , ne' registri in breve sopracitati sempre sotto la direzio
ne della Supcriora.
che si debbono pagare.
33. In ogni tre mesi saranno rimessi dalla Deputa
48. Terr una chiave della cassa ed avr il dritto
tone alla Commessione della istruzione pubblica i conti di opporsi all' estrazione delle somme ivi conservate quan
trimeslrili ed unitamente all' ultimo trimestrile di ogni do non vi sar il mandato di uno almeno de' Deputati.
anno dovr rimettersi il bilancio della gestione dell' an
49. Avr cura dell' archivio e celle scritture che
appartengono allo stabilimento , a quale oggetto le sar
no scorso.
34. La provvista delle derrate per Io vitto , e per destinata una camera , o un armadio ben custodito. Ivi
altri oggetti occorrenti dovr farsi coli' autorizzazione
le situer con queir ordine che renda sempre agevole
della Deputazione locale, ancorch avesse luogo per mez- il rinvenire quelle, che alle circostanze fan d' uopo.
co di appalto, o riguardasse fabbriche, e riparazioni.
ARTICOLO IIL
35. Bader , che la cassa del denaro e delle cose
Dell'
Esattore
ed Agente, e del Contabile.
preziose fosse sempre situata nel luogo il pi sieuro del
50.
L'
Esattore
ed Agente sar destinalo a'Ia ri
lo stabilimento.
scossione di tutte le rendile e pensioni dello stabilimen
ARTICOLO II.
to , e ad agire per tulli gli affari dell' amministrazione.
Bella Superiora, e della Economa e Tesoriera.
51. Dovr preslare idonea pleggeria per la somma
36. La Superiora sotto la dipendenza , e direzione
di una sesia parte di tutta la rendita annuale di lordo
idc' Deputati prender cura dell' amministrazione.
37. Solleciter l'esazione, e bader clic i pesi sie- dello stabilimi nto.
i)2. Di settimana in settimana dovr render conto
no pagati con esattezza.
alla Superiora ed alla Deputazione di tutte le somme
38. Firmer i pezzini siano d' introito, sieno d' esi
to , he dovranno farsi dal Contabile al tempo delle ri
che si riscuotono e di quanto gli resta ad esigere , esi
spettive maturazioni pria di essere muniti della firma bendo per suo discarico delle parlile gli originali man
dali in suo potere rimasti.
de' Deputati , e ne terr registro in breve per sua in
53. Quando occorrer , far subilo verbale rappor
telligenza.
to alla Deputazione degli ostacoli . che si potranno op
39. Progetter sempre alla Deputazione il miglio
porre alla pronta esazione , onde darsi le disposizioni
ramento, o accrescimento delle possessioni dello stabili
mento sia con le colture, sta con l' impicco delle doli convenevoli.
5$.. Curer per sua cautela , che in ogni mandato
delle convitlrici, o degli avanzi della rendita,
4.0. ISon potr esitar dalla cassa somma alcuna si esprima essersi falla 1' esazione per mani sue.
i5'.). Eseguir lutto quello che gli sar imposto dal
senza il pezzino firmato dalla Deputazione, o da uno al
meno de' Deputati. Essa terr in potere una delle due la Deputazione relativamente alla sua incombenza con
chiavi della cassa del denaro, mentre 1' altra la terr la quello zelo ed attenzione che meritano gli all'ari di una
pia istituzione.
Economa.
4.1. Quando le bisogneranno delle somme perproviiG. 11 Contabile, dove gli affari sien pochi , e la
yedere al giornaliero mantenimento far disporre dal Ra
circostanze dello stabilimento non permettano di tenere
gionale un pezzino di buonconto di spese, il quale muni
a stipendio pi impiegati, potr riunire alle sue le into della firma di uno almeno de' Deputati sar restituito cumbenze dell' Esattore ed Agente.
alla medesima , per essere autorizzata a prendere il de
li-. Sar incaricato di tener conto c ragione della
naro dalla cassa.
amministrazione interna ed esterna dello stabilimento.
4.3. Terr due libri giornali ossia registri, far no
158. Verificher e contegger la spesa mcnsualc oc
tare in breve in uno g' introiti che le perverranno , e corsa per lo stabilimento mluceudo a masse le diverse
gli esili tutti che sar per fare dalla cassa. Far noia- spese , che giornalmente si sieno falle , ossia tariffando
i conti giornalieri c!:e gli saranno falli esemplare su
re in un allro anche in breve le somme che le si libe
rano per buon conto delle spese del mantenimento , ed eli originali della Supcriora. Quindi ne far rapporto
in dettaglio le spese a tal uopo effettuile. Sia nell' uno, alla Deputazione, presso cui assister per lo esame di
sia nell' allro libro , quando avr ricuperato cautele per tal conto mcnsualc , tenendo presente lo slato discusso
approvalo. Trovandolo in regola, lo far cifrare dalla
talune partite , le dovr citare , chiamandole col mede
Deputazione , e lo ricuperer per la continuazione della
simo numero, col quale le avr dietro segnate.
scrittura e per la formazione de' conti trimeslrili , che
4-3. Di entrambi colali libri di settimana in setti
dalla Depula/ione si dori anno rimettere alla Commessio
mana, ne sar estratta copia dal Contabile, le <j 11 a 1 i co
pie alla fine di ogni mese saranno ' conlroscgnale dalla ne nella forma come al modello.
Superiora per presentarsi alla Deputazione, e quindi ser
U9. Approssimandosi 1* epoche delle maturazioni devir di base, e direzione alla formazione della scrittura , gl' introiti o de' pagamenti de' pesi disporr i ricevi o i
pezzini di apocho o le polizze di pagamento, che passe
b de' conti trimeslrili.
r alla Urina della Superiora e de' Deputati. Quindi ne
44- Ordiner la compra de' commestibili , c la for
ma, e qualit del vestito.
prender registro per averne in ogni lempo memoria . e
45. Dove per la ristrettezza del numero de* com- consegner all' Esattore quelle che riguardano la riscos
moranti, povert dello stabilimento, o scarsezza d'affari sione delle rendite , o alle parli interessate quelle che
non si potr scegliere una Economa, la Supcriora riuni
trattano di pagamento.
r alle sue le attribuzioni di questa.
60. Sar subordinalo alla Superiora, non meno che
46. La Economa assister, ed aiuter la Superiora alla Deputazione , epper former lutti quei piani , che
nell'esercizio dell'interna anuninislrazions.
da costoro gli saranno ricercati.

)( 1 96X
.
.
nello sialo in cui sono , la incarico di ordinare a tutti
6i. Alla fine di ogni anno former il bilancio di
i Sindaci della di lei Valle , che lascino procedere in
mostrando in primo luogo quanto avrebbesi dovuto esi
gere , quanto si sia esatto , e quanto resta ad esigersi , tali casi i Giudici soliti del contenzioso giudiziario nei
e si rimetter pel primo articolo allo stalo discusso , e modi usitati.
Palermo & aprile f8/g.
faccudovi le dovute annotazioni per le variazioni che
Il Segretario di Slato Ministro
avranno potuto aver luogo, si rimetter a' conti trimeMarchese Ferheri.
slrili per 1' esazione verificata, finalmente per l'esazione
da farsi si rimetter alla noia dei debitori fatta legal
mente colla citazione in ogni partita della causa , per
( Num. 112 ) SIRACUSA 3o APRILE 1819.
cui sia dovuta , e dello strumento in forza del quale Decreto relativo al numero, alla provvista ed al soldo
sia dovuta. La slessa dimostrazione dovr farsi per i
de' nazionali e Prorazionali della Gran Corte dei
pagamenti , distinguendosi quel che si avrebbe do
conti de' domini oltre il Faro.
vuto pagare , quel che si sia in realt pagalo e quan
IVapoli 2J marzo iSig.
to restato a pagarsi. Far rilevare in line quale sia la
FERDINANDO I. eC
esistenza di cassa , de' generi di provista pel consumo
Visio 1' articolo 28 della nostra legge de' 7 di gengiornaliero e de' mobili, rapportandosi al certificalo della naro 1818 , col quale ci riserbammo di determinare cou
Superiora in pi di un inventario , che sar fallo alla un decreto particolare il modo come dovranno essere
fine di ciascun anno con le annotazioni necessarie per scelti i Razionali ed i Prorazionali della Gran Corte dei
conoscere 1' aumento o la diininuizionc degli stessi.
conti de' nostri domini olire il Faro ;
(2. Terr registro di lutti g' introiti ed esiti a for
Sulla proposizioue del nostro Consigliere ce.
ma di salda conti , scrivendo in tanti fogli diiferenti ,
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
quanti sono i nomi de' debitori e creditori , le partile
Art. 1. IVcl!a Gran Corte de' conli de' nostri domi
introitale o pagale , c scrivendo ancora in altri fogli , ni oltre il Faro vi saranno per ora addetti cinque Pro
quanto potranno essere le diverse specie di spese ridot
razionali , riserbandoci di aumentare o di diminuire un
te a masse , le diverse partite di spese eseguite dalla
lai numero a norma del bisogno del pubblico servizio.
Superiora.
2. I Prorazionali saranno proposti dal Presidente e
<)3. Terr un libro di scrillura a parlile doppie ,
dal Procurator generale della della Gran Corte al Mi
breve , ma che dia i chiari e distinti risultali che \tos- nistero residente presso il Luogotenente generale.
sono mai desiderarsi in una ben tenuta amministrazione:
3. 11 Ministero presso il Luogotenente generale trasda bilanciarlo in fine di ogni anno secondo la pianta melter colle sue osservazioni al Ministro delle finanze la
clic avr proposto , e che sar approvala.
terna de' candidali, per esser proposti alla nostra nomina.
(>l. Former i conli trimcstrili da rimettersi alla
4-. Il soldo di ciascun Prorazionale sar di annui
ducati trecento sessanta , pari ad once centoventi , da
Commcssione , lo stalo discusso da app ovarsi dalla sles
sa , quante volle sar creduto giusto , e passer all' ar- pagarsi a rate mensuali, previo il certificato di assisten
ehivio tuli' i documenti conteslauti il libro di scrittura , za rilasciato dal Razionale del riparlimento e vistato
dopo che saranno regislratc ed avvolumale.
d;il Procurator generale.
K. Oltre del soldo di sopra stabilito , godranno i
Gii. Le Deputazioni locali sono autorizzale a pro
porre al Presidente della Commcssione della puLLl'ca Prorazionali 1' annua gratificazione di ducali mille dueducazione le modificazioni che crederanno convenevoli geuto , pari ad once quattrocento.
al presente regolamento. La Coniniessionc decider del
6. 1.' anzidetta somma di gratificazione sar fra i
la loro importanza.
Prorazionali ripartila in quel modo e con quelle regole
medesime con cui dovr essere ripartilo il fondo di gra
tificazione assegnalo a' Razionali , giusta gli articoli 3 e
( .\um. in ) SIRACUSA aG APRILE 1S19.
!5 del regolamento da Noi approvato col decreto de' 21
Pe'danneggiamenti recali dagli animali nelle campagne.
di settembre 18 18.
7. Per le cariche de' Razionali saran proposti da
MISI STERO 1>I STATO CC.
quel Ministero , inteso il Presidente ed il Procurator
Mi sono pervenute varie lagnanze p<r li procedi
generale, qucgP individui che abbiano dato sufficiente
mi nii falli da taluni Sindaci in caso di danni recati da
gli animali nelle campagne. Ilo riili liuto che secondo saggio di probi l , e che abbiano fallo conoscere di es
le Ugni in vigore tali danni , se sono , come si dice a sere istruiti degli airari amministrativi e delle conoscen
guardia falla , si puniscono per la via criminale , e se ze necessarie al disimpegno della carica.
8. IN ella proposa de' Razionali si avranno partico
sono senza custodia , producono azione civile per lo ri
larmente prese nti quei Razionali che riuniscono i reejuistoro della cosa danneggiala : e che uell' uno e nell'al
tro caso spetta il procedere alla giurisdizione ordinaria siti indicati uell' articolo precedente.
9. Non potranno esser proposti alla carica di Ra
ile' Magistiati competenti. Ho considerato similmente, che
la polizia amministrativa , sulla quale i Sindaci fondano zionale o eli Prorazionale quegl' individui che non ab(Mesta loro intenzione , un istillilo dipendente da' re
sano 1' et prcscritla dalla legge.
golamenti da farsi , come prescrive il tilolo nono del
10. Le regole che verranno slabilite coli' organiz
razione elei sistema giudiziario circa i gradi di parente
ual decreto degli n ottobre 1817 , e che non esisten
la , clic impediscono il simultaneo concorso di parenti
do ancora questi regolamenti , per dover essere conse
guenza dtllc istruzioni nel detto titolo promesse , e tut- nel me desimo corpo collegiale eli magistratura , saranue>
parimente applicabili a' Razionali della Gran Corte dei
t >ra non pubblicate , i Sindaci non possono metter ma
no ali" esercizio di un diritto , del quale dev' essere an
conli.
11. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ce.
cora dichiaialo dalla legge il modo e la regola. DovenFirmato -- FERDINANDO.
uo perci su quesi' cesello rimanere per ora le co^e

)( *97 )(
MAGGIO I8I9

( Num. xi3 ) SIRACUSA 1. Maggio 1819.


Per la esecuzione de regolamenti di polizia ammini
strativa.
MINISTERO DI STATO CC.
Il Ministero di Stato confermando le disposizioni
contenute nella circolare del 5 di questo mese , perch
ne' casi di danuo commesso dagli animali nelle campa
gne sia a guardia fatta , sia senza custodia , g' Inten
denti e i loro subalterni si astengano di prendervi par
te , c lascino procedere i Giudici soliti del contenzioso
giudiziario sia per la via criminale , sia per la civile
ne' modi usitati , estende ora queste disposizioni anche
a lutti gli altri oggetti , che sono descritti nel real de
creto degli 11 ottobre 181 7, come competenza della po
lizia amministrativa, o vuole . che fino al tempo in cui
saranno da S. M. pubblicate le istruzioni della delta po
lizia, c saranno compiti i regolamenti , nella cui ese
cuzione la polizia medesima consisto , gli oggetti sud
detti appartengono alla giurisdizione di quelle autorit,
che vi hanno proceduto iinora per le leggi attuali. Ed
io glie Io comunico per 1' adempimento che ne risulla.
Palermo 8 aprile i8ig.
Il Segretario di Stato Ministro
Marchese Ferreiu.
( Num. n4 ) SIRACUSA 4- MAGGIO i8ig.
Pe trattamenti de' funzionari dell' amministrazione
civile di grado inferiore che assumali provvisional
mente funzioni di grado supcriore.
MIMSTERO DI STATO PRESSO IL LUOGOTEKEXTE GENERALE
Palermo 2(> aprile 1819.
Dal Segretario di Stalo Ministro degli alfari inter
ni con la dala de' 17 del corrente mi si comunicato
il seguente reni rescritto = Eccellenza = Per elicilo di
( sovrana risoluzione presa nel Consiglio de' 16 aprile
c i8i(5 un funzionario dell' amministrazione civile di
i grado inferiore con soldo, assumendo provvisoriament te in questa parte de' reali domini le funzioni di una
1 superiore , alla quale annessa rappresenlitzione, co1 me sarebbe la carica d' Intendente e SotlinleiRlcnle ,
1 ha dritlo a percepire , oltre del proprio soldo , un
c terzo di quello annesso alla carica medesima. S. AI.
f nel Consiglio de' i3 corrente si degnala di dichia1 rare che una tale risoluzione si applichi ancora in co
le testa paWc de' suoi reali domini.
< TScl real nome ne prevengo V. E. per 1' uso cont veniente di risulla. = Ed io nel real nome glie lo
partecipo per di lei intelligenza , ed uso conveniente.
Il Marchea e Ferreiu
( Num. iiS ) SIRACUSA 5 MAGGIO 1819.
Privatila per la vendita del codice , delle leggi e dei
decreti reali.
MIMSTERO DI STATO CC.
l'alenilo 2O aprile 1819.
Dal Signor Consigliere Segretario di Stato Ministro

Cancelliere mi si partecipato il seguente real rescrit


to. = Eccellenza = Per sovrana disposizione stala
accordala alla societ D. Francesco Abbate , quondam
e Domenico , e D. Gio. Battista Ferrari pubblici nego gozianli di libri in cotesla Citt la privativa di venc dila per finquo anni in tutta cotesta parie de' reali
domini dello intero corpo del codice per lo Regno
.: delle due Sicilie, della collezione delle leggi, e decrc1 ti reali , degli esemplari delle leggi, e decreti che si
t pubblicarono in fogli volanti di stampa , dell' alma nacco reale ( quando sar pubblicato ) di qualunque
s altra opera eh' entra nelle attribuzioni di questo Mis nistero di Stalo della Cancelleria generale , e che si
a d fuori dalla real tipografia del medesimo. Al quale
oggetto il suddetto I). Gio. Ballista Ferrari sialo
1 dichiaralo Direttore del deposito generale dell' enuna ciate opere , che la slessa societ ha assunto 1' obbli go di stabilire 1' indicalo tempo.
Nel real nome lo partecipo a V. E. per sua int telligcnza e per 1' uso conveniente.
e Napoli i-l aprile 1819.
Ed io nel real nome lo comunico a lei per intelli
genza c regola.
Il Marchese Ferreri.
( Num. 1 iG ) SIRACUSA 20 MAGGIO 1819.
Legge c/te fssa V epoca in cui comincia ad essere ob
bligatorio il Codice per lo Regno delle due Sicilie.
FERDINANDO I. CC.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancel
leria ;
Udito il nostro Consiglio di Stalo ;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ce.
Art. 1. Il codice civile , il codice penale , il codi
ce di procedura civile , le disposizioni contenute nel de
creto de' 20 di miiggio 1808 intorno alla giustizia cri
minale ed il codice di commercio pubblicati durante la
occupazione militare, e per nostra sovrana disposizione
provvisoriam ntc in vigore , saranno pienamente aboliti
a conlare dal primo gio no di settembre del corrente an
no 1819.
2. Dal giorno indicato nell' articolo precedente sa
r legge ne' nostri domini al di qua e al di l del Fa
ro il codice per lo Regno delle due Sicilie ripartilo
nel seguente modo.
Parte prima Leggi civili.
Parte seonda Leggi penali.
Parie terza Leggi della procedura ne' giudi
zi civili.
Parie quarla Leggi della procedura ne' giudi
zi penali.
Parte quinta Leggi di eccezione per gli a/fa
ri di commercio (a).
3. Ciascuna delle suddette cinque parli verr pub
blicata a m sura che sar mimila della nostra sovrana
sanzione. Questa successiva sanzione per , non avendo
(a)

la legge del 21 maggio iStg.

altro oggetto che di accelerare la pubblicazione di cia


scuna parte , non produrr 1' effetto che uua parte sia
considerata anteriore nei tempo , ed un' altra posterio
re ; dovendo 1' intero codice considerarsi come sanzio
nato e pubblicato nel medesimo atto.
4- Ciascuna delle suddette cinque parti del eodice
avr una numerazione separata degli articoli in essa
contenuti.
15. Due esemplari stampati di ciascuna delle parli
componenti il codice per lo Regno delle due Sicilie sa
ranno da Noi sottoscritti , e saranno contrassegnati per
ogni foglio di stampa dal nostro Consigliere e Segreta
rio di Sialo Ministro Cancelliere.
6. Gli esemplari di cui si fatta menzione nel pre
cedente articolo , saranno gli originali del codice , e
verranno depositati nella cancelleria generale del Regno
delle due Sicilie.
7. Una copia della presente legge sar posta in
fronte di ciascuna delle suddetto parti del codice per lo
Regno delle due Sicilie , impresse in separati volumi.
Vogliamo e comandiamo ce,
11 nostro Ministro Cancelliere del Regno ec.
Napoli , il d z6 di marzo i8ig.
Firmato -r FERDINANDO.
(Num. 117.) SIR AcTsTTo MAGGIO 1819.
Decreto disponente che si stabilisca in Palermo una
Commessione straordinaria per lo esame di alcune
cause penali.
Napoli 26 marzo 181 9.
nainuDo 1. ce.
Visto il nostro decreto de' 12 di gennaro di que
sto anno (a), prescrivente il sollecito disbrigo di tutte le
cause criminali pendenti ne' nostri domini olire il Faro,
onde all' epoca del cominciamenlo del novello sislcma
giudiziario e delle nnove forme di procedura poco o
nulla rimanga degli all'ari criminali intrapresi col vec
chio sistema e colle forme antiche ;
Considerando che la prima provvisoria Commessio
ne giudiziaria di Palermo , nella moltiplicit delle iucurnbenze ad essa affidate , non pu colla conveniente
sollecitudine occuparsi del disbrigo del gran numero dei
detenuti che le abolite autorit giudiziarie lasciarono non
provveduti per tutto il mese di dicembre 1S18 tanto nel
la vicaria di Palermo , quanto nelle altre prigioni dei
domini suddetti ;
Volendo facilitare 1' indicalo disbrigo de' dctenuli
con modi sommari e spediti , come si praticava altre
volte ne' suddetti domini , e disgravare nel tempo sles
so di un tale oggetto la prima Commessane giudiziaria,
onde non sia distratta dallo esercizio delle sue ordinarie
ucumbcnzfi ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Istituiamo in Palermo una Commessione
straordinaria composta di Ire Giudici , il primo de' qua
li in ordine di elezione far da Presidente , del pubbli
co ministero e di un Avvocalo de' poveri. Essa avr al
la sua immediazione un sollecitatore.
2. La Commessione straordinaria prender subito
conto di tutti g' individui che per qualunque reato ap
partenente alla competenza dell' abolita Gran Corte cri(a) Inserito a pag. 1U6,

'98 )(
minale e della Curia criminale di Palermo , ed a noma
di qualunque delle abolite autorit giudiziarie , trovavansi detenuti per lutto il mese di dicembre 1818 tanto
nella vicaria di Palermo , quanto nelle altre prigioni dei
nostri domini oltre il Faro , ed a' quali non si fosse
ancora aperto il processo , n dato il termine straordi
nario.
3. Assumer in seguilo 1' esame sommario de' rispellivi reati, valuter le pruove che risulteranno dalle
informazioni , ed inteso il pubblico ministero e I' Avvo
calo de' poveri , pronuncier contro i rei le sentenze
diflinitive nel modo sle?so e colle stesse forme ed effetti
che usavansi dall' abolita Gian Corte criminale nelle
sentenze cosi dette de mandalo.
4.. Profferite le sentenze de mandato , la Commes
sione straordinaria le fura toslo notificare personalmente
a' condannati a' quali nel termine improrogabile di tra
giorni , a conlare dal di della seguila nolilieazione , sa
r lecito di non aderire c di domandare il giuridico pro
cedimento nelle forme ordinarie : in tal caso verranno
rimessi i rei alla prima Commessione giudiziaria che ne
curer il sollecito disbrigo in giustizia. Quando per sia
scorso il termine senza essersi domandato il procedimen
to giuridico , la sentenza s' intender omologata ; e la
Commessione straordinaria ne disporr la esecuzione.
5. L' esercente il pubblico ministero c autorizzalo
ad avvalersi di uno de' cosi detti Procuratori Jscali ,
a' termini del mentovato decreto del di 12 di gennaro
di questo anno.
6. Eleggiamo nella Commessione straordinaria per
Giudici D. Ignazio ScintoneIli , D. Salvatore Palizzolo , D. Domenico Corvaja ; per pubblico ministero
D. Michele Pasciuta; per Avvocalo de' poveri D. S/eJano Pucci; e per sollecilatore D. Vincenzo Turrttta.
7. Il travaglio della Commessione straordinaria do
vr esser compito per lutto il mese di maggio del cor
rente anno ; e ci sar reso conto in ogni settimana del
progresso successivo del travaglio medesimo , rimetten
dosi fili siali dimoslrativi de' delenuti ammessi alle sen
tenze de mandalo e colle medesime spediti.
8. 11 nostro Consigliere e Segretario di Stato ec.
Firmalo FERDINANDO.
(Num. 118.) SIRACUSA 20 MAGGIO 1819.
Decreto die determina guai' l' edizione ujjziale del
codice e della collezione delle leggi.
Napoli 3o marzo 1819.
FERDINANDO I. CC
Volendo provvedere al costante mantenimento della
autenticit delie nostre leggi , e rimuoverne tulle le al
terazioni clic la variet delle edizioni suole ne' testi in
trodurre 5
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. L' edizione del codice per lo Regno della
due Sicilie e della collezione delle leggi e decreti reali,
che si d fuori dalla real tipografia del Ministero di
Stato della cancelleria generale, la sola edizione offi
ciale e da noi approvata.
2. Per clfetto di tal disposizione lulte le autorit
del nostro Regno delle due Sicilie dovendo ne' loro atti
citare il codice e la collezione suddetta , e prenderne
norma pe' loro giudizi , non potranno valersi di altra

,
)( '99 )(
edizione , in fuori di quella sola che nel precedente ar- Il
( Num. 120 ) SIRACLSA 3o MAGGIO 1819.
licolo stala da noi dichiarata officiale.
3. Tuli' i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Legge per fissare i Circondari d* domini oltre
Firmato FERDINANDO.
Faro.
FERDIITAKIJO I. eC,
( Num. 119 ) SIRACUSA 25 MAGGIO 18 19.
Decreto risguardante il fondo di gratificazione pei
Razionali della Gran Corte de' conti de' domini ol
ire il Faro.
Napoli 5 aprile 181 9.
riiDininiio 1. ec.
Veduti gli articoli 34 e 35 della nostra legge dei 7
di gpnnaro 1818 (a) sulla Gran Corte de' conti de' nostri
domini al di l del Faro , in forza de' quali da sopra
il fondo di gratificazione annuale di (lucali 34.8o , once
1160 , assegnato a' quattro Razionali, vennero prelevati
ducati 1080 , once 36o , per esser distribuiti a due Ra
zionali Consiglieri supplenti di quella Gran Corte dei
conti ;
Visto 1' articolo 4-6 Iella legge de' 9 di maggio
1 8 1 7 sulla Gran Corte de' conti de' nostri domini al di
qua del Faro , col quale dalla somma assegnata per le
annuali gratificazioni a' Razionali fu disposto di prele
varsi ducati 1080 , per esser distribuiti a' sei Razionali
Consiglieri supplenti di questa Gran Corte de' conti ;
Considerando che il compenso assegnato a' sci Ra
zionali Consiglieri supplenti di questa Gran Corte dei
conti di Napoli, ripartito fra essi ricade a ducati 180
per ciascuno ;
Volendo uguagliare gli averi de' d'etti funzionari
nell' una e nell' altra parte de' nostri domini ;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ee.
Art. 1. Il fondo di gratificazione assegnalo a' Ra
zionali della Gran Corte de' conti de' nostri domini si
di l del Faro rimane fissato ad anui ducati 34-So, on
ce 1160 , in quel modo che venne stabilito coli' articolo
34 della citala nostra legge de' 7 di gennaro 1818.
2. Dalla somma enunciala nell' articolo precedente
saranno prelevati ducali 36o , once 120 , per essere di
stribuii a due Razionali Consiglieri supplenti iu com
penso delle funzioni che essi in mancanza de' Consiglieri
disimprgneranno in quella Gran Corte de' conti.
In conseguenza la disposizione contenuta nell* arti
colo 35 della della legge de' 7 di gennaro 8iS, colla
quale si prescrive di prelevarsi ducati 10S0 , once 3(io,
iu favore de' due Razionali Conskjlit'ri sappiceli , rima
ne rivocata.
3. I due attuali Consiglieri supplenti di quella Gran
Corte de' conti , finch non sieno promossi a cariche
maggiori , continueranno a godere da sopra 1' enuncia
to fondo di gratificazione il compenso di ducali 54o ,
once 180 , per ciascuno , in quel modo che stanno lr
lualmcnte percependo.
Allorch si verificheranno le vacanze pc' nuovi Rasionali Consiglieri supplenti , sar osservalo quaulo si
prescritto coli' articolo preerdenie.
4. Il nostro Segretario di Siate Ministro ee.
Firmato FERDINANDO.
(a) Instrita a pag. 4$,

Visto il nostro decreto degli 11 di ottobre 1817 (6),


portante lo stabilimento dell' amministrazione civile dei
nostri domini al di la del Faro, e la divisione de' me
desimi in sette Valli minori ed iu ventitr Distretti ;
Considerando che per la installazione del novello
sistema giudiziario ne' domini suddetti convenga adotta
re la indicata divisione di Valli minori e Distretti, e di
sporre di pi che ciascun Distretto sia diviso in Circon
dari , onde 1' amministrazione della giustizia proceda con
maggior facilit e suecesso , come si pratica ne' noslri
domini al di qua del Faro ;
Sulla proposizione del nos'ro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio di Stalo ;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo cr.
Art. 1. La circoscrizione territoriale de' domini al
di l del Faro in selle Valli minori ed in ventitr Di
stretti, fissata col nostro decreto degli 11 di ottobre 1817
per F oggetto dell' amministrazione civile , rester Terina per la nuova amministrazione giudiziaria de' domini
suddetti.
a. I ventitre Distretti saranno per 1' oggetto della
amrainistrazione giudiziaria divisi in cencinquaula Circoudari , secondo il quadro annesso alla presente legge.
3. Ogni Circondario sar chiamato col nome dei
suo capoluogo ; c questo sar il primo nel numero dei
Comuni che compongono il Circondario.
4. I Circondari saranno distribuiti in tre classi. Ap
parterranno alla 1. classe nielli il di cui capoluogo sia
Capilale di una Valle minore : apparterranno alla 2,
classe quelli il di cui capoluogo sia capoluogo di uu
Distretto , o che contengano quindicimila anime di po
polazione : e saranno Circondari di 3 classe quelli clic,
non avendo per capoluogo n una Capitale di Valle n
un apohwgo di Distretto , contengono una popolazio
ne minore di quindicimila anime.
5. Il Ministero di Stato esercente provvisoriamente
le fnnzioni di nostro Luogotenente generale ne' domini
olhre il Faro disporr che sia condotta a sollecito com
pimento la novella numerazione delle anime di tuli' L
Comuni de' suddetti domini. Dopo un tale lavoro quei
Circondari che per lo annesso quadro risultano appar
tenenti alla 3 classe in ragione delle attuali notizie sul
la di loro popolazione , saranno passati alla 2 classo
qnalora su' risullaraenti della nuova numerazione la lo
ro popolazione arriver al prescritto numero di quindi
cimila anime.
6. E vietato prima di settembre 1822 di presenta
re qualunque ricorso tendente a modificare o variare la
circoscrizione de' Circondari , o la designazione de' lor
capoluoghi fissata colla presente legge.
Vogliamo e comandiamo ec.
Il nostro Ministro Cancelliere ce.
Portici , il di tC di aprile 18/9.
Firmalo FERDINANDO,

(b) Inserito a pag. 2.

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Palermo.
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(b).
Circondari
esterni
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.Molo.

Palazzo
.Tribunali .*Caslel amare Piet.
.Monte
di .Reale.

interni
.Circondari

.Palermo

DEIAPOLUOGIU
circondaj

S. Ter eros e Le-Croci S.


Fdi
Paola
rancesco QualtrovenliBorgo Mola
Vergine
Maria Arenel aAcquasantaMonte.pel egrino Li-fos i Polo

mareCastel a piet
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Ci non ostante , questi potr impugnare di os
( Num. iat. ) SIRACUSA io GIUGNO 1819.
te srrgli padre , se prover che , durante il tempo Ira
Ver la pesca del corallo che si fa ne' paraggi di
ti scorso di trecento giorni compiuti prima della nascita
1 del figlio, egli era, sia per causa di allontanamento,
Algeri.
sia per effetto di qualche accidente, nella impossibilit
NI-NISTERO DI STATO CC.
s fisica di coabitar colla moglie.
a Similmente potr impugnare la sua paternit, se
Palermo 6 maggio 1819.
( prover che, durante il tempo trascorso dal trecenleDal Segretario di Siato Ministro di marina mi simo fino al centottanlesimo giorno prima della nu
stalo comunicalo il seguente real rescritto. Il nuovo li scita del figlio, era egli nella stessa impossibilit lisiMinistro degli affari esteri in Francia ha diretto al re
ca di coabitar eolla moglie.
gio Ambasciadore in Parigi una nota ofliciale in data
2. Neil' articolo 67 la citazione dell' articolo 19
de' 12 marzo ultimo , colla quale vengono confermati i numero 2 sar emendata colla citazione dell'articolo 9
vantaggi promessi dal precedente Ministro in favore del
numero 2.
le barche di real bandiera , che si portano alla pesca
3. Una copia del presente decreto sar annessa a
del corallo ne' paraggi di Algeri. S. M. per mezzo del tutti gli esemplari della prima edizione delia parte pri
Ministero di Stalo degli affari esteri, ha ordinalo di far ma del mentovato codice.
conoscere per l' organo della Segreteria di mio carico
4. Nelle ulteriori edizioni sar fatta menzione del
il contenuto di essa nota ai padroni corallari di lutto il presente decreto in margine agli articoli 234- e (547 ^p'~
Re^no per loro intelligenza, lasciando al loro arbitrio di la suddetta parte prima.
profittare o no delle condizioni stabilite, quando le cir
!i. Il nostro Consigliere e Segretario di Slato oc.
costanze delle coste d' Affrica permetteranno loro potervi
FirmatoFERDINANDO.
andare. In adempimento quindi del Sovrano comando
partecipo nel real nome a cotesto Ministero per I' uso
di risulta le citate condizioni espresse nella noia, quali
sono le seguenti :
( Num. i23. ) SIRACUSA 20 GIUGNO 1819.
1. Che le prestazioni pagale finora dai pescatori
napolitani sotto il titolo di diritti di patente, cancelleria, Decreto che Jssa V ordine della precedenza nelle ceri
e spese di guardia, saranno soppresse.
monie pubbliche.
2. Che la prestazione da pagarsi da ogni barca co
Napoli 18 maggio 1819.
rallina per la pesca di est sar ridotta a 200 piastre
forti, senza pregiudizio della contribuzione di due libbre
F E R D I 1 A N D O I. ec.
di corallo peso di Algeri , che dovr ugualmente pagare
Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ce.
ciascuna barca.
3. Che l'agenzia delle concessioni d'Affrica sar
TITOLO I.
autorizzala a differire sino alla fine della pesca di est
la riscossione delle 200 piastre forti dovute da ciascuna
Del rango e delle precedenze in generale.
barca, purch le sia fornita una conveniente cauzione.
Art. 1. Nelle cerimonie pubbliche che saran cele
4- Che la detta agenzia non cercher alcun bene
brate ne' luoghi di nostra residenza o di residenza del
fizio su le forniture di biscotto, che sar nel caso di fa
nostro Luogotenente generale , sar seguila la sola eti
re ai pescatori napolitani. A quale effetto sar stabilita chetta della nostra real Corte. In tutti gli altri luoghi
una bassa comune per li prezzi.
gli onori e le precedenze delle autorit nelle pubbliche
Si soggiunge nella stessa nota , clic si andavano a cerimonie verranno regolati a norma delle seguenti di
spedire i convenienti ordini all' agenzia delle concessio
ni d' Affrica per la puntuale esecuzione dell' enunciale sposizioni.
2. Le autorit che in seguito del nostro ordine do
disposizioni. INapoli 20 aprile 1819. Kd io Io comunico vranno assistere alle cerimonie pubbliche, sono :
a lei per sua intelligenza, ed uso che convenga.
i Comandanti generali delle divisioni militari ,
Il Marchese Ferreri.
le Gran Corti civili,
gli Arcivescovi,
g' Intendenti,
( Num. 122. ) SIRACUSA 12 GIUGNO 1819.
i Vescovi,
Decreto portante alcune rettificazioni sulla parte i.a
le Gran Corti criminali,
i Comandanti delle Provincie o \alli,
del Codice per lo Regno delle due Sicilie.
i Tribunali civili,
Napoli 27 aprile 1819.
i Consigli d' Intendenza,
>
i Tribunali di commercio,
F E R D I N A N D O I. tC.
i Direttori provinciali,
i Soitin tendenti,
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
i Giudici istruttori,
Udito il nostro Consiglio di Slato ;
i Ricevitori generali,
Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ce.
i regi Giudici di circondario,
Art. 1. L'articolo 234 della parte prima del Codi
i Sindaci ed i Decurionali,
ce per lo Regno delle due Sicilie sar corretto nel
i Comandanti delle piazze.
modo seguente :
3. I Comandanti delle piazze, allorch sono Colon* Il figlio concepulo durante il inaU'imonio ha per
"
ut
ili;
prenderanno rango prima de'Sotlinlendcnti ; e pri
e padre il inarilo.

ma de' regi Giudici di circondario allorch sono Tenen


ti-colonnelli e Maggiori.
4. Nelle pubbliche cerimonie i capi de' corpi mili
tari, giudiziari ed amministrativi saranno distinti da' cor
pi stessi a' quali appartengono.
5. I ranghi e gli onori accordati ad un corpo non
potranno per nessun caso appartenere individualmente
a' membri che lo compongono.
C. Le autorit che esercitano interinamente le loro
funzioni, non godranno degli onori annessi alla carica ,
che nel caso in cui ne avranno avuto da Noi una par
ticolare autorizzazione.
7. Allorch un corpo o uno degl' impiegati desi
gnali iteli' articolo 2 inviter altri corpi o impiegati
pubblici nel luogo destinalo all' esercizio delle sue fun7ioni, perch assistano ad una cerimonia, il corpo o lo
impiegalo che avr fatto V invito , vi conserver il suo
posto ordinario ; e g' impiegati invitali conserveranno
fra di loro il rango assegnato nel presente decreto.
8. Nelle pubbliche cerimonie religiose o civili il
primo posto sar sempre occupato da quella tra le au
torit indicate nell' articolo 2 che vi si trova la prima
designala; ed in sua mancanza, da quella che vien do
po: e cosi successivamente.
TITOLO II.
DejV invili alle cerimonie pubbliche.
9. I nostri ordini per la celebrazione delle ceremonie pubbliche saranno diretti agli Arcivescovi , ed ai
Vescovi per le cerimonie religiose : saranno diretti agli
Intendenti per le cerimonie civili.
10. Nel caso che nel luogo di residenza dell' impie
gato al quale verrano diretti i nostri ordini , vi sieno
una o pi persone collocate prima di lui nell'articolo
a, porter esso gli ordini presso dell' impiegato cui la
precedenza dovuta, per convenire del giorno e della
ora della cerimonia.
Nel caso contrario convocher per iscritto presso
di se quelli tra gl'impiegati collocati dopo di lui nello
ordine della precedenza, il concorso de' quali sar nenessario per 1 esecuzione de'nostri reali ordini.
TITOLO

III.

Dell' ordine che le persone in impiego terranno nelle


cerimonie pubbliche.
11. Gl'impiegati che saranno chiamati alle cerimo
nie pubbliche , si riuniranno in casa della persona che
dovr occuparvi il primo posto.
12. Le persone indicate nell'articolo 2 seguiranno
nelle cerimonie l'ordine della precedenza, secondoch c
espresso in questo decreto : di modo che la persona al
la quale la precedenza dovuta, abbia sempre alla sua
dritta quella che dee occupare il secondo posto, alla si
nistra , quella che dee occupare il terzo , e cosi di se
guilo. Queste tre persone formeranno la prima linea
del corteggio.
13. rSelle processioni l'ordine della precedenza co
mincia dal posto pi prossimo al Sa m'issino o al capo
del clero, sia che il corteggio preceda, sia che segua il
Santissimo 0 il corpo del clero.

TITOLO IV.
Autorit locali.
Capi.
i/j,. L' ordine col quale essi marceranno , sar il
seguente (a):
(a) Riguardo a' Consigli di guerra di guarnigione leggansi i seguenti reali rescritti. Eccellenza
La Consulta generale del Regno a cui per effetto
* di sovrani ordini si rimise per sentire il suo pa
li rere, una rappresentanza del Comando generale
<t del real esercito in ordine al rango di preceden za de' Consigli di guerra di guarnigione nelle
cerimonie pubbliche , avendo preso in considera
li zione l'esposto venula ad opinare, che i Con
ti sigli di guerra di guarnigione abbiano un posto
nelle pubbliche cerimonie ; che tal posto esser
potrebbe pei Giudici di detli Consigli dopo i Con
fi siglieri delle Intendenze, e prima de' Giudici del
c Tribunale di commercio, e pel Presidente il po
li sto immediatamente dopo del Presidente del Tri bmialc civile.
Rassegnatosi a S. M. il Re (D. G.) siffatto parere
u la M. S. nel Consiglio ordinario di Stalo de' i3
aprile prossimo scorso si degnata approvarlo.
Io quindi nel real nome lo comunico a V. E. per
e suo governo , e per 1' uso opportuno di risuita menio. ISapoli 10 maggio 1828.
Eccellenza Rassegnatesi a S. M. ( D. G. ) le
rimostranze inoltrale dal Comando generale del
a real esercito, onde provocarsi una modifica alla
anteriore sovrana decisione con cui fu stabilito
1 il rango di precedenza del Presidente, c dei Gio
ie dici de' Consigli di guerra di guarnigione nelle
<t pubbliche cerimonie; la M. S. nell'ordinario
( Consiglio di Stalo de' 9 del corremo mese coli
li fermando per quanto riguarda il solo Presidente
1' anzidetta sua real decisione emessa coerentc mente al parere della Consulla generale del Re guo , si degnata ordinare pe' componenti dei
c Consigli medesimi , che prendano posto dopo le
Gran Coni criminali come estraordinariamenle
incaricati a procedere per materie crimina4i.
1 Nel real nome lo comunico a V. E. per suo go
le verno, ed uso di risultamene. Napoli 2* geli
li naro 1829.
Pe Conciliatori il Governo diede fuori la seguente
decisione.
Insorta quistione tra le autorit municipali di Ago sta ed il Conciliatore circa i posti che devono
< occupare nelle pubbliche cerimonie; e pretenden
te do quest'ultimo vestire la toga, S. A. R. nel
a Consiglio degli 8 marzo i833 si degn dichiarare
t che il Conciliatore possa intervenire nelle ceri
li monie pubbliche, c non gi nelle funzioni nul
li nicipali: che in quanto al posto che deve egli
prendere in queste occasioni si stia alla legge
* che chiaramente vi provvede]; e finalmente che
non vi sia luogo alla di lui pretesa di ottenere
< 1' onore della toga.
Comunico ci a lei per l'uso corrispondente.
1 Pel Consigliere Ministro Segretario di Stato x= II
<( Direttore Ministro Segretario di Stato = Duca
!
t Sammartiiio.

)( 4
t. i Comandanti generali delle divisioni militari nel
territorio del loro cornando,
2. i Presidenti delle Gran Corti civili,
3. gli Arcivescovi,
4- gl' Intendenti (a),
5. i Vescovi (b) ,
6. i Presidenti delle Gran Corti criminali.
7. i Comandanti delle Provincie o Valli (c),

8 . i Presidenti de* Tribunali civili


9. i Presidenti de' Tribunali di commercio,

(a) V. il rescritto del 20 maggio 1818 e la minisi,


del 4 giugno detto anno inseriti alle pag.8o e 81.
(b) Il Governo con ministeriale del 3o ottobre 834
partecip il seguente reale rescritto.Eccellenza
u Dal Ministro Segretario di Slato per gli affari di
Sicilia ili data degli 8 dello andante mese mi
e staio scritto quanto segue. Unitamente al rap
ii porlo di V. E. del 7 novembre i833, 1 carico
num. 5273 ripartiipento dell' interno, sul dubbio
i nato da che nell'ordinanza militare del 26 genc naro i83i parlandosi dell' ordine nelle pubbliche
e cerimonie delle Provincie, o Valli minori, tacen1 dosi del Vescovo , pongonsi dopo gl' Intendenti i
t Comandanti di Piazza , quando sieno Colonnelli,
r mentre pel decreto del 18 maggio 1819 agi' Int tend. nti succede il Vescovo della Diocesi; ho rast segnalo a S. M. l'avviso della Consulta generale
ti del Hegno sul particolare.
t E la M, S. nel Consiglio ordinario di Slato del 29
(i settembre scorso, sulla considerazione che quanto
a si omelie nella citata ordinanza , debba essere
(1 supplito da ci che trovasi prescritto nel dello
decreto del 18 19 si degnata determinare per
c norma generale di conservarsi a' Vescovi nelle
pubbliche cerimonie il posto prima dei Marescial
li li, Brigadieri, e Comandanti di Provincia.
t Nel real nome lo comuuieo a V.E. per 1' uso con
ti veniente.
(e) A iS feb.i83o fu dal Governo scritto quanto segue:
t Si pi volle ripetuta in codesto Capo-valle la
te contesa di precedenza nelle pubbliche cerimonie
k tra il Procuralor generale della Gran Corte cri!. minale ed il Comandante della Valle.
ti Due sono le conlroversie tra questi funzionari ecciir tale : la prima riguarda il luogo della riunione
(i delle autorit, che debbono intervenire nelle pilli
li bliche cerimonie nel caso in cui manchi l' Intcnt dente, il Vescovo, ed il Presidente della Gran
<y Corte criminale; la seconda il posto che ciascun
c. di essi debba occupare in Chiesa sia nel caso in
cui vi sia l' Intendente, il Vescovo , od il Presi
li dente della Gran Corte criminale , sia nel caso
t ove questi non v' intervengano.
<< II Procuralor geperale, ed il Comandante della Vali le hanno ognun per se sostenuto il diritto alla
t precedenza ; e ciascuno ha preteso che laddove
K manchi l'Intendente, il Vescovo, ed il Presidente
k della Gran Corte, la riunione delle autori l, d<bi, ha farsi in propria casa , e nella Chiesa dovesse
a occuparvi il primo posto; e che nel caso v' infer
ii venga l' Intendente, il Vescovo , ed il Presidente
ti dovesse occupare il primo posto a quello immediato.
k Le statuizioni che fonnan regola nella materia sono
t quelle dettale dal real decreto de'18 maggio 1819
d e queste vennero viemaggiormente consagrate dalla
a sovrana sapienza , e richiamate nella pi stretta ]

ti

li

I osservanza con 1' ultimo real rescritto de' 2 seU


II lembre 1829; in forza del quale volle pure S.M.
t che rimanessero annullale tutte quelle particolari
e disposizioni che mai fossero stale emesse poste( riormente allo stesso decreto.
Applicando dunque le niassipie nel medesimo stabi
li lite, da osservarsi in quanto alla prima contro( versia che all' articolo 8 trovasi sancilo, che nelt le pubbliche cerimonie religiose o civili, il primo
posto debbo sempre occuparsi da quelle tra le
( autorit indicale nell'articolo 2 che vi si trova la
prima designata, ed in sua mancanza da quella
(i che vien dopo, e cos successivamente. Neil artiI colo undecimo dello slesso decreto v poi pre
ti scritto , che gl' impiegali phe sono chiamali alle
a cerimonie pubbliche debbono riunirsi in casa deli la persona che debba occupare jl primo posto; e
a nell'articolo 12 statuito che le persone indica( te nell' articolo 2 devono seguire nelle cenino
ti nic 1' ordine della precedenza, secondo espresso
<t nello stesso decreto, di modo che la persona alla
e quale la precedenza dovuta abbia sempre la
sua diritta quella che dee occupare il secondo
posto, alla sinistra quella che dee occupare il
* terzo, e cos di seguito.
Trattandosi poi nello stessp real decreto della ma
il niera con la quale le persone in impiego devono
prender posto, leggesi nell'articolo 19 la seguen te istatuizione.
Vi sar nel centro del luogo destinato alle cerimot nie civili o religiose una sedia di appoggio det stinata per quello tra i funzionari che debbe oc cuparvi il primo posto.
I Comandanti generali delle divisioni militari, i Pre
sidenli ed i Procuratori generali delle Gran Corti
; civili, gli Arcivescovi , e gl' Intendenti saranno
( situati a diritta.
I Vescovi, i Presidenti, ed i Procuratori generali ,
k delle G.C. criminali, i Comandanti delle Provincie,
o Valli, i Presidenti, ed i Procuratori regi de'T.C.
saranno situati a sinistra del funzionario che occuti per il primo posto , il resto del corteggio sar
(i situato indietro.
Da queste prescrizioni risulta, che non pu metter
li si in dubbio che il luogo della riunione delle au(i torit , che debbono intervenire nelle pubbliche
ti cerimonie sia alla casa di colui che tra le medea sime dovr occupare il primo posto , e che nel
luogo della cerimonia civile 0 religiosa l'ordine di
e. sedere si misura dalla dignit degl' intervenienti
a nel modo designato dall' articolo 19 del surriferi
ti lo real decreto. Rilevasi ancora dalle medesime
e che la persona cui la precedenza dovuta deve
ir avere sempre alla sua dritta quella che dee occuk pare il secondo posto, a sinistra quella , che dee
e occupare il terzo, e cosi successivamente.
Or non pu mettersi in dubbio che i Procuratori
a generali presso le Grau Corti criminali per 1' or dine di sedere sieno anteposti ai Comandanti delc le Valli, poich nell' articolo 19 del real decreto
r nell indicarsi il modo come situarsi in ordine di
II sedere le autorit intervenienti nelle pubbliche

10. i Direttori provinciali (a),


11. i Sottintendenti,

12. i Ricevitori generali,


13. i regi Giudici di circondario ().
14. i Sindaci,

( cerimonie , i Comandanti delle Valli sono situati


e dopo i Procuratori generali.
(a) V. la seguente sovrana disposizione partecipala
I Dal che risulta che i Presidenti ed i Procuratori
con ministeriale del 21 giugno i8tgEccellenza
i generali delle Gran Corti criminali sono conside; Avendo S. M. considerato, che i Direttori provinn rati come di ugual grado quantunque i primi pre ciali delle diverse amministrazioni finanziere sono
cedono i secondi, e che i Comandanti delle Valli
tutti di egual grado, quindi per applicare a que sti funzionari il disposto del real decreto de 18
a vengono riputati di grado inferiore.
maggio ultimo circa la precedenza nelle pubbli( Cosi essendo sembra immancabile conseguenza , che
c i Procuratori generali , mancando il Presidente ,
che cerimonie, si la M. S. nel Consiglio del
e primo del corrente degnata di ordinare, che quan
> debbano occupare il primo posto , e non gi i
t Comandanti delle Valli , che in questo caso la
ti do in un medesimo luogo vi sieno pi Direttori
c riunione delle autorit debba eseguirsi in casa
t delle dette amministrazioni, debba precedere quelt del Procurator generale , e la sedia distinta nel
lo in cui concorre 1' antichit della nomina fatta
i luogo della cerimonia al Procurator generale si
dalla stessa M. S.
ti appartiene , ed ove intervenisse il Presidente in
* Nel real nome lo partecipo all' E. V. per sua in( ordine di sedere , il Procurator generale debba
<t lelligenza, e per l' uso conveniente.
i essere al Comandante della Valle anteposto.
(b) Pe' Giudici supplenti ne' Comuni non capoluoghi
c Vero che nella marcia il real decreto assegna un
di Circondario fu con rescritto del 1. di ottobre
luogo distinto, e separato ai Procuratori generali,
iSji) determinato manto segue:
ed il Comandante della Valle va a canto dell'aut Da S. Eccellenza il Signor Consigliere Ministro di
k torit che lo precede , ma ci stabilito suppo Stato Presidente interino del Consiglio de' Ministri
t ncndosi l'intervento del Presidente della Gran
mi stato partecipalo il presente sovrano re
Corte criminale ; ove per questo manca fuor
ti scritto 9 Eccellenza Mediante il di lei rapporto
( di dubbio che il posto vuoto debba occuparsi dal
t del 21 di maggio ultimo informato il Re della
Procurator generale , come appartenente ad un
0 quistione nata in Palermo, se i Supplenti a* Giu
rango superiore a quello del Comandante della
li dici di Circondario ne' Comuni non capiluoghi
t Valle, da poich se si dasse a questo la prefe dovessero aver precedenza su' Sindaci nelle ceri
li mnnio pubbliche, e vedute le memorie presentato
renza ed il dritto di riunire il corteggio in mani canta dell' Intendente , del Vescovo, e del Presi, dal Procuratore Regio presso quel Tribunale ci
ti vile in difesa de' primi, e doli' Intendente di quella
c dente della Gran Corte, verrebbe a succedere lo
Valle in difesa de' secondi , si degn di commet
t inconveniente , che sedendo in Chiesa il Coman( dante della Valle in aperta contraddizione alle diti terc tale oggetto allo esame della Consulta ge
sposizioni del decreto, verrebbe ad occupare non
li nerale.
* che il primo posto, ma bens un posto superiore
a Questa in adempimento del suo incarico ha consi a quello del Procurator generale, che per le sta
derato.
ti tuizioni dell'articolo ig chiamato a precederlo.
I Che il decrelo de' 18 maggio 181 9 d a' soli Regi
t Lo stesso dubbio fu levato nel 1821 ed interpella*
giudici di Circondario la precedenza a' Sindaci, e
t to allora il Comandante generale delle armi il
non gi a supplenti agli stessi giudici.
1 Marchese Nunzianti non pot disconvenire che la
Che per massima generale chi chiamato a supplire
a precedenza si spettava al Procurator generale, il
11 le funzioni di talune autorit non partecipa agli
1 che a togliere ogni questione venne poi dichia onori, ed alle prerogative attribuite alle autorit
< rato con decisione min istoriale di Sua Eminenza
0 medesime .
Cardinal Gravina allora Luogotenente generale di
g Che ne' Comuni non capiluoghi di Sicilia con do
S. M. in Sicilia. E nello scorso anno trovandosi
ti crelo del 17 di ottobre 1821 furono stabiliti i
( mal disposto in salute il Presidente della Gran
; Supplenti nello stesso piede che sono in questi
11 reali domini. E che sebbene per le circostanze,
Corte civile in Messina poi giorno natalizio di S.
t e posizioni de' Comuni di l con altro decreto
1 M. la Regina, essendosi con anticipazione pro
de 1 5 di novembre dello stesso anno si fossero
le mosso dubbio , intorno alla autorit che riunir
;. a' detti Supplenti ampliate le facolt di giudicare
e dovea il corteggio e farla da prima autorit in
quella cerimonia , fu da S. M. dichiarato che si
a tra particolari al pari de' Giudici del capoluogo ,
apparteneva al Procurator generale di quella G.C.
1 pur tuttavia coli' art. i4 di questo secondo de Essendo queste le osservazioni che scaturiscono dal creto, tali facolt furono lor date provvisoriamen* la combinazione dei diversi articoli del decreto
te, non onlinariamcnte , ond' essi malgrado tal
ti transitoria prerogativa rimasero sempre nella pian>; suddetto, ho voluto rendernela intesa in riscontro
l ta di Supplenti , e per conseguenza esclusi dalie
agli ultimi di lei rapporti 23 e 26 novembre
onorificenze accordale a' soli Giudici titolari.
scorso per sua intelligenza, e per farne l'uso con veniente.
et E su tali considerazioni la detta Consulla ha fon
ti dato il suo avviso.
e II Ministro Segretario d Stato Luogotenente ge1 Che i Supplenti de' regi Giudici ne' Comuni non ca
t nerale M. Favahe. Sig. Intendente di Siracusa.
li piluoghi di Circondario non debbono aver nelle
utile riscontrarsi quanto stato da S. M. ulti
1 pubbliche cerimonie la precedenza su' Sindaci de
mamente determinato nella ordinanza militare del
li gli stessi Comuni.
26 gennaro tS3t.

)( 6
iY>. i Comandanti delle piazze.
15. L' aiutante-comandante e l'aiutante di campo
accompagneranno i Comandanti generali delle divisioni
militari. I Comandanti delle Provincie o Valli saranno
accompagnati dall' aiutante di campo , se sono Generali;
e se non lo sono, da un uffiziale.
L' Intendente sar accompagnalo dal Segretario ge
nerale e dal Capo del primo uffizio della Intendenza.
Due Canonici accompagneranno gli Arcivescovi. I
Vescovi saranno accompagnati da un solo Canonico.
I Presidenti delle Gran Corti civili o criminali , e
dr'TribUnali civili saranno accompagnati da' rispettivi Can
cellieri e da un vice-cancelliere o sostituto al Cancelliere.
I Direttori provinciali filialmente saranno accompa
gnati dal primo tra gl'impiegati delle rispettive Direzioni.
16. 1 Segretari generali o i Capi di officio delle In
tendenze , gli Aiutanti di campo, i Cancellieri e Vice
cancellieri o sostituii a' Cancellieri, i Canonici ed i pri
mi tra g' impiccati delle Direzioni provinciali accompa
gneranno le persone cui sono addetti; in modo che non
l'ormino rango nel corteggio, n:a seguano i loro rispet
tivi superiori , senza che in mancanza de' medesimi sia
ad essi lecito d' intervenire m'Uc pubbliche ceremonie e
prendervi posto.
TITOLO V.
Capi de corpi giudiziari ec.
17. I corpi cammineranno nell'ordine seguente.
3. i membri delle Gran Corti civili,
a. i Generali e gli ufficiali superiori senza truppa ap
partenenti alla divisione.
Gli ufiziali generali e superiori dell' artiglieria e
del genio , appartenenti ad una divisione militare deb
bono nelle ceremonie pubbliche andare collo slato mag
giore della divisione, e prendere fra gli ufiziali che lo
compongono, un rango in ragione del loro grado c della
loro antichit nel detto loro grado. Gli ufiziali di questi
corpi, quando non saranno addetti che ad una sola Provin
cia,, marceranno collo stato maggiore di delta Provincia,
e prenderanno rango fra gli uffiziali che lo compongono
in ragione del loro grado e della loro antichit in det
to grado. Gli ufiziali di detti corpi , clic semplicemente
saranno addetti ad una piazza, dovranno marciare collo
stato maggiore di detta piazza, e prendere rango fra gli
uffiziali che lo compongono, in ragione del loro grado
e della loro antichit in dello grado.
3. i membri delle Gran Corti criminali.
4. i membri de' Tribunali civili.
I Giudici d' instruzionc criminale nelle cerimonie
pubbliche che saranno celebrate ne'capoluoghi delle Provineie, prenderanno il loro rango co' rispettivi T. C.
li. i Consigli d'Intendenza.
fi. i membri de' Tribunali di commercio.
7. i corpi municipali e Dccurionati.
8. gli ufiziali dello slato maggiore della piazza.
18. I nostri Procuratori generali e Regi procurato
ri seguiranno in una linea sepaiata i membri delle ri
spettive Gran Corti o Tribunali. Eglino saranno accom
pagnati da' loro sostituti.
. Avendo rassegnato al Re l'enunciato avviso, S. M.
n nel Consiglio ordinario di questo d si degnala
c d* uniformarsi,
t II che nel real nome partecipo all' E.V. per 1' uso
c che convenga. Napoli il di 1 di ottobre 1829.

TITOLO VI.
Della maniera colla quale le persone in impiego
prenderanno posto.
19. Vi sar nel centro del luogo destinato alle ce
rimonie civili e religiose una sedia di appoggio destina
ta per quello tra i funzionari che debbe occuparvi il
primo posto.
I Comandanti generali delle divisioni militari, i Pre
sidenti ed i Procuratori generali delle Gran Corti civili,
gli Arcivescovi e g' Intendenti saranno situali a dritta :
i Vescovi , i Presidenti ed i Procuratori generali delle
Gran Corti criminali , i Comandanti delle Provincie o
Valli, i Presidenti ed i Procuratori regi de' Tribunali
civili saranno situali a sinistra del funzionario che oc
cuper il primo posto: il resto del corteggio sar situa
to indietro; salvo ci che sar detto nell' articolo 21.
20. I sostituti de' Procuratori generali delle Gran
Corti , ed i sostituti de' Regi procuratori de' Tribunali
civili prenderanno posto tra i Vicepresidenti delle rispet
tive Gran Corti o Tribunali secondo l'ordino di nomina.
21. Le autorit che si recano per qualche pubblica
cerimonia in Chiesa, prenderanno posto nella nave della
medesima, e secondo 1' ordine corrispondente ; lasciando
sgombro il presbitero per l'esercizio della sacra funzione.
22. Le ceremonie non cominceranno che quando
1' impiegato che occuper il primo posto, avr preso il
suo posto: questi si ritirer il primo.
23. Al corteggio riunito per le cerimonie sar for
nita una guardia di onore di truppa di linea , di fuci
lieri o di militi.
24.. Tutte le disposizioni di leggi, decreti e regola
menti anteriori che son contrarie al presente decreto, e
che riguardano materie espressamente contemplate nel
medesimo, sono rivocate. Da ora innanzi il rango e la
precedenza delle autorit soprindicate nelle cerimonie
pubbliche saranno esclusivamente regolate a norma di
questo decreto (a).
25. Tulli i nostri Segretari di Slato ec.
Firmalo FERDINANDO.
(a) Leggasi il seguente reale rescritto. Eccellenza
Essendosi rassegnati al Re nel Consiglio ordina rio di Stato de' 21 spirato mese alcuni dubbi pro posti dalle autorit de' capi luoghi di Provincie,
e di Distretti pel rango di precedenza da tenersi
1 nelle cerimonie pubbliche, la M. S. onde ovviai re ogni ulteriore quislionc, e reclamo di ta.1 nac tura , si degnala risolvere , che si stia stretta1 mente a quanto disposto nel decreto de' iS
1 maggio 1819 , cosicch tutte quelle autorit si
militari che civili contemplate in detto decreto
1 intervengano nelle pubbliche cerimonie, prenden1 do il poslo in esso decreto loro assegnato. Tutte
t le altre che nell' enuncialo decreto non. si trova1 no nominate non v' intervengano,
i E siccome vi stata qualche disposizione posleriore
( al decreto medesimo per alcune autorit che non
r erano in quello contemplate , cosi la M. S. si
t degnala dichiarare, che rimane annullala , e ri( vocali, qualunque disposizione posteriore al det crcto suddetto,
r Nel real nome partecipo ci all' E. V. perch si
* serva far'ie 1' uso conveniente. Napoli 2 selteru,t bre 1829.

)( 7 )(
LUGLIO 1819

delle rendite e de' beni dello Stalo in modo uniforme a


quelli da Noi ordinati per quest' altra parte de' nostri
domini, faccia d' uopo precedentemente alla loro esecu
zione di determinare le basi sulle quali esser debbono
istituiti;
Considerando che 1' attuale amministrazione finanzie
ra in que' nostri domini divisa in tre ripartimcnti ter
ritoriali regolati da tre gran Camerari, oltre i quali un
quarto gran Camerario stato nella sua istituzione inca
ricato soltanto de' creditori dello Stato, e susseguentemente della cura delle pubbliche strade e de' ponti ;
Considerando che ciaacun gran Camerario nel suo
ripartimenlo prendendo conto ed amministrando diversi
rami della pubblica rendita, le sue attribuzioni sono da
limili territoriali, e non gi da competenza di materia
regolate;
Considerando che la ragione e l'esperienza han di
mostrato esser sommamente conducente al buon ordine
il dividere 1' amministrazione finanziera , anzich in ripartimenli territoriali, in Direzioni generali, ciascuna in
caricata di uno o pi rami della rendita pubblica, per
cos conseguirsi Y unit dei principi in tutta 1' estensione
del Regno;
Volendo gradatamente procedere alla riforma della
amministrazione di quelle nostre finanze , ci limitiamo a
stabilirne per ora soltanto le basi che in questo nostro
decreto saranno divisate ;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Sialo ce.
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Gli uffizi de' gran Camerari, quelli de' vice
gran Camerari, e l'uffizio ben anche del quarto gran Ca
merario conosciuto col nome di Soprantendente generale
delle strade, a conlare dal primo di settembre di questo
anno, sono aboliti.
2. A conlare dal dello d, l'amministrazione delle
rendite e de' beni dello Stato di ogni sorta sar divisa
ne' nostri domini al di l del Faro in quattro Direzioni
generali.
3. La prima sar denominata Direzione generale
de dazi diretti. Essa sar incaricata della direzione della
contribuzione fondiaria , del dazio sul macino e dell' al
tro sulla carne, finch questo ultimo sussister nella sua
qualit di dazio regio, essendo nostra intenzione di abo
lirlo subitoch lo permetter il miglioramento delle fi
nanze, lasciando allora a' Comuni, secondo lo prescri
zioni delle leggi sull' amministrazione civile, di gravare,
( Num. i25. ) SIRACUSA 6 LUGLIO 1819.
quando i bisogni comunali lo richieggono, il consumo
Decreto portante lo stabilimento di quattro Direzioni
della
carne (c).
generali ne domini oltre il Faro (b).
4. La seconda sar denominata Direzione generale
de dazi indiretti. Essa sar incaricata dell' amministra
Napoli, 1 giugno 1S19.
zione delle dogane , de' dritti di navigazione , secondo
r e r d 1 n a n b o 1. ec.
la legge organica della loro istituzione, o sia della par
Considerando che, per istabilire difinitivamente pei te finanziera soltanto , e finalmente de' caricato!.
Sotto la parola dogane comprendendosi 1' ammini
nostri domini al di l del Faro i sistemi amministrativi
strazione di lutt' i dritti che si riscuotono per 1' immessione ed estrazione de' generi , sar fra le attribuzioni
(i) Inserita a pag- fgj(ii) Dite di queste Direzioni, cio quelle (te dazi diret
(c) Questo dazio regio fu abolito ne' Comuni non Capo
ti e del demanio pubblico furono abolite col de
luoghi di f alle con decr. del 27 di marzo iHJz.
creto del d t di luglio 28

( Num. 124.. ) SIRACUSA 2 LUGLIO i8ig.


Legge che Jissa V epoca in cui f antiea legislazione
cessa di aver vigore circa le materie contenute
nel nuovo codice.
r e 11 o 1 k i 9 1 o 1. ec.
Veduta la nostra legge de' 26 di marzo 1819 (a) ,
rolla quale disposto che dal giorno primo di settem
bre 1819 sar legge po' nostri reali domini al di qua c
;t! di l del Faro il codice per lo regno delle due Si
cilie ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
Veduto il parere del supremo Consiglio ec.
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ce.
Art. i. Le leggi romane, le costiluzi'oni, i capitoli,
le prammatiche, i reali dispacci , le consuetudini gene
rali e locali, e generalmente tutte le altre disposizioni
legislative non pi osservate ne' nostri domini al di qua
del Faro dal d 1 di gennaro dell'anno 1809 nelle ma
terie che formano oggetto delle disposizioni contenute
ne' codici provvisoriamente in vigore, continueranno dal
giorno primo di settembre dell' anno 181 9 a non aver
forza di legge nelle materie che formano oggetto delle
disposizioni contenute nel codice per lo Regno delle due
Sicilie.
2. Le leggi ed i decreti pubblicati durante il pe
riodo della occupazion militare , e le leggi ed i decreti
pubblicati da Noi dopo il nostro ritorno in questa parte
ile' nostri domini cesseranno dal giorno primo di setscmbre dell'anno 1819 di aver forza di legge nelle ma
terie che formano oggetto delle disposizioni contenute
nel codice per lo Regno delle due Sicilie.
3. Dal giorno indicato nel precedente articolo le
leggi romane , le costituzioni , i capitoli del Regno , le
prammatiche, le sicule sanzioni, i reali dispacci, le let
tere circolari , le consuetudini generali e locali , e tutte
le altre disposizioni legislative cesseranno ne' nostri do
mini al di l del Faro di aver forza di legge nelle ma
terie che formano oggetto delle disposizioni contenute nel
mentovato codice per lo Regno delle due Sicilie.
Vogliamo e comandiamo ec.
Il nostro Ministro Cancelliere ec.
Napoli il d 21 di maggio i8ig.
Firmato FERDINANDO.

)( 218 X
Iella Dirczine generale de lazi indiretti il portofranco progetti organici del materiale e personale de* rispettivi
rami , avendo presemi le leggi , i decreti e le insti uli Messina : c buche non sar compiutamente organiz
zato il sistema doganale in conformit di quello eh' zioui che sono in vigore in questi domini ; e ne pre
in vigore in questa parte de'nostri domini (a), la stessa senteranno i piani all' anzidetto Ministero dal quale sa
Direzione sar incaricata de' dazi imposti nel i8n,del ranno trasmessi , con dettagliato parere e colle analoghe
secondo tari del nuovo imposto di Palermo , dello nca- osservazioni , a questo Ministero delle finanze , per es
scio de' zuccheri , ed in line de' dritti di tratta tanto sere presentali alla nostra approvazione.
sopra i cereali, quanto su gli oli , vini, caci e salami,
i4 Fino a che in seguito della pubblicazione degli
anzidetti piani non sieno , sulla norma delle istituzioni
e generalmente di tuli* i dritti di portolania.
5". La terza sar denominala Direzione generale del esistenti in questi domini, compiutamente organizzate le
pubblico demanio. Essa avr sotto la sua dipendenza la Direzioni generali , 1' esazione de le rendite pubbliche
economia delle acque , de' boschi , delle foreste , dei prosegu;r a farsi in quel modo che oggi si pratica, sot
ponti e strade (b), ed in fine l' amministrazione de'beni to la dipendenza degli anzidetti qualtro Direttori gene
rali ; non essendo le prescrizioni contenute negli articoli
di diretta propriet dello Stato , e di quelli che in se
precedenti ad altro ordinate che al solo cambiamento
guito ri potranno essere aggregali.
G. La quarta sar denominala Direzione generale della ripartizione dell' amministrazione per materie dalla
precedente forma di amministrazione per riparti nienti
de' rami e dritti diversi. Essa sar incaricata dell' am
ministrazione del registro degli atti civili e giudiziari , territoriali.
In conseguenza niui> cangiamento o alterazione sa
della conservazione delle ipoteche , della crociata , dei
r fatta in riguardo al numero , alla nomenclatura ed
lotti , della zecca e del bur di garantia , de' due ban
chi di Palermo e di Messina , del gran libro del debito a' soldi tanto degl' impiegati addetti agli uffici de' gran
Camerari e della Soprantendenza delle strade, quanto di
pubblico , quando sar in quei domini instituito , e del
la cassa di ammortizzazione , quando parimente vi sar tulli gli altri impiegali dell' amministrazione finanziera
cosi in Palermo , come nelle altre Valli.
ordinata (e).
7. Oltre alle quattro anzidette Direzioni generali ,
G' impiegali addetti presso gli uffici aboliti de' gran
rimanendo abolita P al naie ispezione generale delle po
Camerari e del Sopran tendente delle strade verranno
ste , vi sar una Direzione generale delle poste. provvisoriamente distribuiti nelle Direzioni generali da
Questa Direzione abbraccer tutta l' economia postale noi creale , secondo le regole e le destinazioni che da
di quei nostri domini , e sar indipendente dalle anzi Il quel Ministero di Stalo saranno credute proporzionate al
la maggiore o minor latitudine delle rispettive attribuzioni,
dette quattro Direzioni generali (d).
8. Gli altri cespiti della rendila pubblica, che non
i. Il nostro Segretario di Slato ce.
seno stati ne* precedenti articoli particolarmente enun
Firmato FERDINANDO.
ciati , o che potranno sorgere per 1' avvenire , saranno
da noi incorporali in una delle anzidette Direzioni ge
( Num. 126. ) SIRACUSA i| LUGLIO 1819.
nerali.
Decreto per la instituzione di un Consiglio consultivo
9. Le quattro Direzioni generali e la Direzione ge
di finanze ne' domini oltre il Faro () .
nerale delle poste avranno la loro residenza in Palermo
presso quel nostro Ministero di Stato.
Napoli 1 giugno 18 19
10. Ciascuna Direzione generale sar regolata da
FERDINANDO I. eC.
un Diretlor generale cui saranno subordinali lutti gli al
Visio il nostro decreto di questo giorno , col quale
tri impiegali della Direzione medesima.
11. Presso ciascuna soltanto delle quadro D. g.
abbiamo creato quattro Direzioni generali, ripartendo fra
\i sar un Segretario generale il quale sar il princi
esse 1' amministrazione di tutti i rami finanzieri ne' no
pale collaboratore del Direttore generale , e di cui far stri domini al di l del Faro;
Volendo provvedere al buon andamento degli affari
le veci ne' casi di assenza o d' impedimento.
12. Il soldo de' Direttori generali de' dazi diretti , amministrativi in que' nostri domini ;
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
de' dazi indiretti , del pubblico demanio e de' rami e
dritti diversi fissato a ducali tremila annui per ciascu
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
no : quello de' rispellivi Segretari generali , a ducali
Art. 1. Presso il Ministero stabilito ne' nostri do
mille dugenlo per ciascuno.
mini al di l del Faro vi sar un Consiglio consultivo
di finanze incaricato di dare il suo parere nelle materie
13. Le amministrazioni finanziere al di l del Fa
ro dovendo essere ordinale secondo le instituzioni esi
correnti di amministrazione meritevoli di un certo esa
stenti in questa parie de' nostri domini , salvo le modi- me, che gli verranno inviale da quel Ministero di Stato,
iicazioni che potranno esser la conseguenza della posi
e che non sieno della natura di quelle che abbiamo rizione locale e de' suoi particolari rapporti commerciali , serbato al giudizio del nostro Consiglio di Cancelhria.
i Dirctlori generali che verranno da noi nominati , si
2. Il Consiglio che noi abbiamo instituito coli' ar
occuperanno immediatamente , in seguilo degli ordini di ticolo precedente, sar composto da'quattro Direttori ge
quel nostro Ministero di Sialo , della compilazione dei nerali e dal Procuratore generale presso la gran Corle
de' conti.
(a) V. decreto del 3o novembre 1824..
(b) Con decreto del lo agosto 1824 fu organizzata la (a) Con decreto del 3o novembre l8z4 fu provveduto
Soprintendenza generale di strade e ponti.
a' metodi novelli per l' amministrazione della fi
(e) V. rescritto del 28 giugno i832.
nanza e con altro decreto del 10 gennaro 182$
(d) Col decreto del 10 novembre t8ig fu instituita una
organizzato venne il nuovo Consiglio di Tesoreria
amministrazione generale delle poste.
in Sicilia.

)(21 9)(
.
,
Sovraster a tutte le autorit giudiziarie una Corte
3. Il Consiglio terr le sue sedute in uno de' giorni
di ciascuna settimana, in un locale di quel Ministero di suprema di giustizia.
3. Il numero, la residenza, la giurisdizione ed i
Stato.
trattamenti delle autorit giudiziarie indicate nell'articolo
4-. Esso sar prcseduto da uno de' Direttori gene
precedente saranno fissati ne' titoli seguenti.
rali il pi anziano in ordine di nomina.
.. Ogni Tribunale, ogni gran Corte e la Corte su
5. Tre de' cinque membri componenti il Consiglio
prema avr un Presidente. In quel Tribunale ed in
saranno sufficienti a deliberare.
quella gran Corte che sar composta di due camere ,
6. Uno de' Segretari generali delle Direzioni gene
rali, die sar da noi scelto, far da Segretario dell' e- e nella Corte suprema , non ostante che sia composta
di una sola camera, vi sar ancora un vice-Presidente.
nuuciato Consiglio.
5. Presso ogni Tribunale civile vi sar un regio
7. Il nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmato FERDINAIVDO.
Procuratore.
6. Presso ogni gran Corte criminale o civile , e
presso la Corte suprema di giustizia vi sar un regio
Procurator generale (d).
( Num. 127. ) SIRACUSA 20 LUGLIO 1819.
7. Nel Tribunale e nella gran Corte che sar comLegge organica dell' ordine giudiziario p reali do
posla di due camere , e nella Corte suprema i regi Pro
mini olire il Faro.
curatori ed i regi Procuratori generali avranno de' so
stituti.
feudmaiido f. ec.
8. I regi Procuratori ed i regi Procuratori genera
Veduta la nostra legge de'22 di dicembre 1818 (a)
li, ed i sos iluti saranno incaricati del pubblico Mini
rolla quale abbiamo abolito le autorit giudiziarie dei stero.
nostri domini oltre il Faro , ed abbiamo istituito alcune
9. Presso la Corte suprema di giustizia , le jtrrau
Commessioni provvisorie lino allo stabilimento del nuovo Corti ed i Tribunali civili vi saranno degli avvocati e
sistema giudiziario (b);
de' patrocinatori.
Considerando che il sistema giudiziario sanzionato
10. Vi saranno de' Cancellieri , e dove sia ne
ne' nostri domini al di qua del Faro colla nostra legge cessario , de' vice-Cancellieri : vi saranno ancora altre
de' 29 di maggio 1817 il pi alto a produrre utili classi d' impiegati nelle Cancellerie , ed un numero de
risultameli nell'amministrazione della giustizia;
tcrminato di uscieri.
Volendo stabilire ne' nostri domini oltre il Faro un
sistema uniforme , per quanto permettono le diverse cir
TITOLO II.
costanze locali ;
Be' Conciliatori.
I^ulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio di Slato ;
11. In ogni Comune vi sar un Conciliatore. Nelle
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzoniamo ec,
Citt di Palermo , di Messina e di Catania ve ne sar
uno per ciascheduno de' loro rispettivi Circondari o
TITOLO I.
quartieri.
Disposizioni preliminari.
12. I Conciliatori saranno eletti da noi in ogni an
no,
e
potranno esser confermati (e).
Art. 1. Ne' nostri domini oltre il Faro la giustizia
civile e la giustizia punitiva saranno amministrate nel
nostro real nome dalle autorit giudiziarie che sono i- (d) Quanto alla prestazione del giuramento de' Presi
slituite colla presente legge.
denti, de' regi Procuratori generali e dei Procu
2. Le autorit giudiziarie saranno:
ratori del Re, leggasi il seguente rescritto:
1 . i Conciliatori ,
Eccellenza Sul dubbio proposto da cotesto Mi2. i Giudici di circondario (r) ,
a nistcro di Stato cou officio de' 3 andanle intorno
( al luogo nel quale debbono prestare il giura
3. i Giudici istruttori,
li mento i Presidenti , ed i regi Procuratori gene4. i Tribunali di commercio,
fi rali, i quali secondo la organizzazione giudiziaria
5. i Tribunali civili,
hanno il grado di Giudici di un collegio supcl'i. le gran Corti criminali ,
<i riore; S. M. si degnata, che a norma di quan7. le gran Corti speciali,
to disposto nell'art. 71 del regolamento de'ia
8. le gran Corti civili,

i agosto sui giuramenti , i Magistrati suddetti deb bono prestare il giuramento nella udienza pub(ii) Inserita a pag. tSt.
blica del collegio , nel quale sono destinati ad
(h) Sullo eseguimento da darsi alle sentenze profferi
esercitare le funzioni di Presidente, di Procurato
te pi ia dell' attivazione del nuovo codice , v. il
li re generale, o di Procuratore regio.
decreto del /4 dicembre iSig.
(c) I\e' Comuni non capoluoghi di Circondario furono
Nel real nome ce. Napoli 19 gennaro 1820.
inslituiti i Supplenti con decreto del ij ottobre
Il Marchese To.mmasi.
tSat, e le loro attribuzioni Jurono estese anche (e) Con decreto del f4 novembre 1826 fu questa di
per le materie civili coli' altro deci ci del di i3
sposizione modificata come segue :
novembre dello unno.
c Veduto l'articolo 12 della lcg^ge de"7 giugno 1819
V. pure la ministeriale del so ottobre tSa3, il re
t elica l'ordine giudiziario ne reali domini oltre il
scritto del 3 gennai o iSa4 ed i decreti del 12
1 Faro, col quale articolo si stabilisce, che i Cont ciliatori saranno eletti ogni anno.
ottobre t$2j e 3o marzo tS33.

)( 220 )(
li- Ciascun Conciliatore avr un Cancelliere: que
i3. Saranno eletti sulle terne che in ogni anno i
sti sar il Cancelliere comunale. Nelle citt di Palermo,
rispettivi Decurionati proporranno all' Intendente. Sa
di Messina e di Catania faranno da Cancellieri de' Con
ranno le terne formate de' proprietari abitanti nel Co
mune pi distinti nella pubblica opinione , non esclusi ciliatori de' rispettivi Circondari o quartieri gli aiutanti
i Decurioni stessi e gli ecclesiastici(a). L'Intendente far de' Cancellieri comunali (6).
le sue osservazioni sulle mentovate terne.
te seguire nello esercizio delle funzioni e di Nota
te ro, e di Conciliatore,
s Veduto 11 decreto del 3 novembre i8a3 con cui
ne' nostri reali domini ili qua del Faro le fune Nel real nome ee. Napoli 1 marzo *8ao.
t zioni de' Conciliatori sono dichiarate triennali.
Per la renitenza di alcuni individui ad esercitare
k Volendo rendere comuni alla Sicilia oltre il Faro
le funzioni di Conciliatore S. M. si degn dar
t le disposizioni del suddetto decreto, onde si serbi
fuori il seguente rescritto.
i in ci la uniformit di un sistema, la cut utilit
Eccellenza Ho fallo presente al Re lo uffizio
i confermata dall' esperienza.
di cotesto Ministero di Stato de' 9 gennaro scor
te so, con cui era accompagnata la supplica di D.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ee.
te Michele Cugino, chiedente la esonerazione delU
ir Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato.
te carica di Conciliatore nel Circondario Orlo-bota<e Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ee.
* nico di Palermo non ha guari conferitagli. La
te Art. i. Le funzioni de' Conciliatori in Sicilia sa
ti M. S. si degnata di condiscendere alle pre
ie ranno triennali: lo esercizio di tali funzioni cete ghiere di Cugino, ed ha benignamente accolla la
mincer il primo giorno dell'anno eivile, e fini
et di lui scusa. Ma ha ordinato per , che si len
ti r 1' ultimo giorno del triennio. I rimpiazzi, che
te gano notali i nomi cos del Cugino , come del
<t avranno luogo nel corso del triennio Uniranno
Barone Fucilino,- gi precedentemente scusato dal
te anche neh' ultimo giorno del triennio medesimo.
ie la carica di Conciliatore del Circondario del Mon
i 2, I Conciliatori, che si troveranno eletti in Sicilia
te te di Piet , perch pi non sieno entrambi am
per tutto 1' anno corrente continueranno per tut
ie messi ad altri impieghi. Ha ordinato inoltre la
te to l'entrante 1827. Il d primo dell'anno 1828
a M. S. che il Decurionato di Palermo a? termini
te cominceranno ad avere esecuzione per tatti i
te dello articolo i3 della legge organica de' 7 giute Conciliatori in Sicilia le disposizioni dell' articolo
et gno 18 19, proponga una nuova terna di sogget
<t 1 prendendosi norma dalle istruzioni , che a si
te ti eligibiii per iscegliersi la persona , che possa
ti nulo oggetto furono date per la esecuzione del
e rimpiazzare il Cugino nello uffizio suddetto di
suddetto decreto del 3 novembre 1823 nei reali
<e Conciliatore,
tt domini di qua del Faro.
a Nef real nome es. Napoli 9 febbraro r82ov
te 3. Il nostro Consigliere Segretario di Stato ec.
In seguito del decreto del 3 novembre i8z3 dato
t Napoli i4 novembre 1826.
fuori per quella parte de' reali domini circa la
Firmato FRANCESCO,
durata delle funzioni de' Conciliatori S. E. il
(a) / Notai possono esercitare V uffizio di Conciliato
Ministro di grazia c giustizia di Napoli indiriz
re; ecco la disposizione analoga.
z agi' Intendenti le convenevoli istruzioni , ove
t Eccellenza 1 Per li due uffizi di cotesto Ministero
fra le altre cose si leggono gli articoli seguenti,
di Stalo de' 26 gennaro, e de' 4 febbraro ultimi
contenendo disposizioni di massima che meritano
k S. M. rimasta informala , che D. Francesco
venir qui riportati.
<e Lang^hcr eletto Conciliatore in Roccalumera , e
t( 8. Ne' Comuni in cai non si trovi nominalo per
i< D. Sebastiano Barbagallo eletto Conciliatore in
ti tutto il d 3i dicembre 1824 il nuovo Concilia
te Giarre , siano entrambi legalmente impediti allo
li tore o il nominato non potr prendere possesso
esercizio di tale carica, per essere il primo rive per qualunque motivo nel d 1 gennaro 1823
t stito dell' altra carica di Prosegrcto a cui sono
te entrer in funzioni il supplente giusta la legge
annesse le funzioni di Ricevitore del registro ,
1 fino a tanto che o la nuova nomina non abbia
incompatibile con qilella di Conciliatore ; e per
te luogo, o F impedimento per lo possesso sia ces
k esser 1' altro rivestito della carica di Sindaco, iu
te salo.
te compatibile con qoella di Conciliatore , poich
per la legge organica il Sindaco supplente
et 9. Coloro che saranns proposti per Conciliatol i dote nato del Conciliatore.
et vranno aver almeno 1' et di anni sr4 compiuti.
Coloro che hanno un minor numero di anni e
Ha ordinalo perci la M. S. che li suddetti Lante per le circostanze del luogo e della persona sa
gher , c Barbagallo restino esonerali della carica
ie ranno creduli meritevoli di dispensa, polramw este di Conciliatore , e che i Decurionali dei due
<t scr commendati, purch sieno gi di et r.iaggiok mentovati Comuni procedano sbito alla proposta
di una rispettiva terna di eligibili per la scelta
re, cio di anni 21 compiuti.
Tal foglio d' istruzione ju partecipato dal Governo
e del rimpiazzo.
di Sicilia agi' Intendenti con minisi, del io gen
e In quanto poi al dubbio promosso da cotesto Mininaro /8aj, ed enuncialo nel dec.del t4 nov. 1S2G.
't stero di Stato nel cennato uffizio dei 4 febbraro
(b) In ogni Comune il Cancelliere comunale ha il suo
circa l' incompatibilit della carica di Concilia
sostituto , ed utile leggersi le seguenti mini
te toro coli' uffizio di ISotaro, la M.S. ha dichiara
te to a* termini dell' articolo 7 della legge sul no
steriali.
ti tarialo de' 23 novembre 1819 che non sussiste
Palermo 20 aprile 1820.
Signore Polendo terilicarsi il caso che il Cin
te tale incompatibilit , e che i Notari gi eletti
te dice conciliatore non possa esercitare gli atti del
<t Conciliatori possono senza ostacolo di legge pr- 9

....
)( 1 1<
Comune, se ne sia richiesto: in questo caso le concilia
iS. Le funzioni de' Conciliatori saranno (a):
I. di conciliare le controversie Ira gli abitanti del zioni avranno luogo di arbitramento , e ne produrranno
tutti gli efl'etti ;
la sua giurisdizione per lo impedimento del Can
2. di decidere inappellabilmente con procedimento
ti celliere comunale , che la legge destina ad assi- verbale, e senza osservanza di rito giudiziario, sino alla
siedo nelle sue udienze, ad oggetto di prevenire somma di due once, pari a 6 ducati , tutte le contro
un tal disordine, necessario, che in ogni Comune versie dipendenti dalle sole azioni personali relative ai
si destini un sostituto al Cancelliere comunale spe- mobili , e che non sono garcntite da titolo autentico ed
esecutorio.
cialraente addetto a rimpiazzarlo presso il Conci
li lialore in ogni caso di assenza , o impedimento,
16. Le funzioni de' Conciliatori saranno puramente
c In que' Comuni ove esista oltre il Cancelliere onorifiche , e serviranno di merito per ottenere i pub
e qualche impiegato comunale potr questo assu- blici impieghi.
t mere le dette funzioni, senza verun aumento di
17. Per la esecuzione delle loro sentenze e dever
a soldo , percependo soltanto i dritti accordati dal bali esecutivi di conciliazione , ne' termini dell' articolo
il), sono autorizzali a richiedere la forza pubblica, ove
regolamento sulle conciliazioni , laddove poi non
si trovino stabiliti impiegati nelle Cancellerie con
sia necessaria.
fi viene, che ne sia autorizzato uno al solo oggetto
18. Saranno tenuti presso di ciascun Conciliatore
indicato , senza assegnargli alcun soldo a carico due registri numerati in ogni pagina, e cifrati dal Giu
del Comune , dovendo contentarsi de' soli dritti dice di circondario : il numero delle pagine sar notato
sulle conciliazioni. Ella assicurer il servizio nel- appi della prima e dell' ultima. Sar addetto l* uno al
c 1' officio de'Conciliatori in cotesla Provincia, do- le conciliazioni ed a"compromessi, e l'altro a'giudizi (b).
< vunque ne sentir il bisogno.
e II Segretario di Slato ec.Marchese Ferreri.
t Palermo 23 luglio i835.
petenti a giudicarne le vertenze. Per col rescrit
t A toglier via quei dubbi, che possono insorgere into del 3 gennaro 1824. si compiacque risolvere
che come si vanno istallando in detti Comuni i
torno alla competenza , cui serbata 1' elezione
Supplenti, cessar debbono i Conciliatori dallo < de' Cancellieri comunali, o loro aiutanti ; perch
sercizio delle indicate funzioni.
essendo questi addetti altronde al servizio de Giu
(b) Quanto alla sospezione de' Conciliatori anzidetti ,
li dici Conciliatori nasce qualche volta quistione ,
come ultimamente avvenuto per quello di Agleggasi la ministeriale indiritta a' Procuratori
gira , se il procedere alla elezione di loro si apregi presso i Tribunali civili , inserita nel gior
partenga ali autorit amministrativa , o a quella
nale officiale La Cerere dell' anno 182' num. 3g.
fi giudiziaria, S. E. il funzionante da LuogotenenLa stessa ne' seguenti termini.
c te generale nel Consiglio de' io del presente si
te Avendo due abitanti del Comune di Alessandria ,
e degnata considerare, che quantunque per l'ar nominati Onofrio Cavalica , e Giovanni Tagliala ticolo i4 della legge organica giudiziaria sieno
1 vorc, ricusato come sospetto il Conciliatore del
imposte a' Cancellieri de' Comuni, e loro aiulan Comune stesso, per una causa vertente fra loro,
ti le funzioni di Cancellieri de'Conciliatori, pure
ed un cerio D. Bernardo Parlanna ; il Regio
< per questo non si viene a cambiar la natura dei1 Procuratore presso il Tribunale civile di Girgenfi l'impiego, che si deve sempre riputare comunale
t ti chiese dilucidazioni dal Governo riguardo alla
e al cui rimpiazzo si dee provvedere a norma
ammessibi ita , o no della ricusa dei Conciliatori.
delle prescrizioni della legge amministrativa ; e
I Essendosi dal Governo con ministeriale degli 8 a( perch non si pu privare il Dccurionato del
prile 1824. interrogata sul proposito la Commes diritto di proporre , e l' Intendente di quello di
sione Consultiva di giustizia , la medesima , ve
fi eleggere , la prelodata E. S. si compiaciuta
ti duti gli articoli 2 num. 1 e i5 della legge or
li ganica giudiziaria dei 7 giugno 1819, c gli ar dichiarare a norma dello articolo i4- della legge
ticoli 18 63 64- Gii 6G e i47 del codice p.
organica, che i Cancellieri o aiutanti di Cancel( ha consideralo :
< leria, che assistono da Cancellieri i Conciliatori ,
fi debbano andar sempre compresi tra g' impiegati
Che lo art. 2 num. 1 della legge organica comfi comunali, e che nelle vacanze sia per morte, sia
4 prenda i Conciliatori tra le autorit giudiziarie,
fi per ascenso, o per qualunque altra cagione si
c Che a' termini dello articolo i5 della slessa legge
fi debba a' termini della legge far la proposta dal
c si versano nel conciliare le controversie tra gli
individui del Comune , e nel giudicare con profi Decurionato, c 1' elezione dall' Intendente , senza
fi cedimento verbale sino alla somma di sei ducati,
fi che ne prendano alcuna parte le autorit giudi le azioni personali relative ai mobili non garenfi ziarie, salvo i casi in cui la necessit precisa del
fi servizio esiga, che al Conciliatore sia addetto un
< lite da titolo autentico ed esecutorio.
Che pronunziano sentenze , e le loro conciliazioni
fi individuo incaricalo esclusivamente delle funzioni
1 tengono luogo di arbitramento ; eh' essendo ri di Cancelliere presso il Conciliatore medesimo.
fi vestiti di autorit giudiziaria, nella natura del
* Questa superiore determinazione io fo manifesta ai
<t Signori Intendenti perch se ne abbiano in lei 1 il' le cose di essere ricusabili,
c Che gli articoli 63 e seg. cod. p. 3 presupponen
gonza Il Duca Sammartiwo.
ti do la ricusa o incompetenza dei Conciliatori ,
(a) S.^ AI. onde facilitare lo eseguimento delle conven ztont per riguardo a sementi e soccorsi accta or
prescrivono , che 1* una e 1* altra non sospen dono il corso del giudizio , allorch si propoudinato in ottobre 1S21 che ne' Comuni non Capo
1 gono ingiustamente.
luoghi di Circondario i Conciliatori fossero com-

)( 222
titolo ni.
De' Giudici di Circondario.

di uffiziali di polizia giudiziaria (a).

I.
Della
competenza
dei
Giudici di Circondario
19. Vi sar in ogni Circondario un Giudice che
nella
materia
civile.
riseder nel Comune Capoluogo. Nelle Citl di Palermo,
di Messina c di Catania ve ne sar uno per ogni Cir
24. I Giudici di Circondario conosceranno e giu
dicheranno tutte le cause di azioni reali o personali in
condario o quartiere.
20. Le funzioni de' Giudici di Circondario saranno appellabilmente sino al valore di sei once e venti tari ,
triennali. Potranno esser confermale da tre in tre anni.
pari a ducati venti, ed appellabilmente sino al valore
21. I Giudici di Circondario saranno divisi in tre di ceni' once , pari a trecento ducati (6).
classi. La prima classe comprender quelli che risedono
25. Essi conosceranno egualmente e giudicheranno
ne' Capoluoghi delle sette Valli minori: la seconda clas
inappellabilmente sino al valore dei si once e venti lari,
se quelli che risedono ne' Capoluoghi de' Distretti , e pari a ducati venti, ed appellabilmente, qualunque sia
quelli che amministreranno giustizia ne' Circondari, la il valore delle cose controverse, sulle azioni:
cui popolazione non sia al di sotto di quindicimila ani
j. di danni fatti o dagli uomini o dagli animali ai
me: la terza classe comprender quei Giudici che, non campi, a' frutti ed alle raccolte;
risedendo ne' Capoluoghi delle Valli minori o de'DisIrel2. di rimozioni ed alterazioni di termini ; di usurpa
ti , avranno un Circondario la cui popolazione sia al di zione di terreno, di alberi, di siepi e di fosse eseguite
sotto di quindicimila anime.
infra l'anno antecedente alla istanza;
3. di servit, quando non ne sia interrotto il posses
22. Presso ogni Giudice di Circondario vi sar un
so olire di un anno ;
Cancelliere.
23. I Giudici di Circondario eserciteranno le fun
4. di nunziazioni di nuove opere , d' innovazioni e di
zioni , secondo le disposizioni del Codice per lo Regno attentali , egualmente commessi entro 1' anno , sul corso
delle acque inservienti all' agricoltura e su di ogni altra
delle due Sicilie;
azione possessoriale;
1 . di Giudici in materia civile ,
2. di Giudici di polizia ,
5. di riparazioni urgenti tanto per ragion di affitto,
quanto per danno che ne possa soffrire il vicino ;
3. di Giudici in materia correzionale ,
6. di rifacimento de' danni pretesi da' conduttori per
impedito uso della cosa locata, o pretesi da' locatori per
abuso della medesima;
Che in tale caso il Conciliatore in obbligo di for
7. di denunzia di linila locazione per lo pure e seni-,
ti mare alto coi motivi ; trasmettendone copia al
plice titolo del lasso del termine convenuto nel contratto;
regio Procuratore.
8. di pagamento di salari e di mercedi delle genti
Che dichiarandosi dal Tribunale civile sussistente
di lavoro e de' domestici , e per la esecuzione degli ob
la ricusa, o ben fondata la incompetenza , deb
ba riputarsi come non avvenuto il procedimento blighi rispettivamente convenuti tra i padroni ed i do
del Conciliatore ; ed in fine, che pu costui sen
mestici o lavoratori;
za domanda di parte , laddove creda di essere
9. di pretesa diminuzione di prezzo dipendenti da ven
incompetente per ragion di materia o sospetto , dila di animali.
far atto coi motivi di sua sospczione o d' incom
10. d' ingiurie verbali, di risse e di altri delitui non
petenza assoluta , per sottoporsi alla conoscenza perseguibili con azione pubblica , per le quali le parti
del Tribunale civile.
non abbiano promosso istanza nella via criminale ;
I! Che ai termini dello articolo 18 codice parte 3 de vonsi adottare le disposizioni di procedura dei
(a) Col decreto del 16 settembre 1823 esteso alla Si
Giudici di Circondario ne' casi non preveduti
cilia per 1' altro decreto del s3 settembre tSsg,
dalle leggi di procedura pei Conciliatori , e che
che va ad inserirsi nella nota all' articolo 2o3,
lo articolo 147 della predetta parte del codice
si prescrive che in mancanza di Giudice e del
<c dispone potersi dare a sospetto i Giudici di Cirsuo Supplente ne* Comuni Capoluoghi di Circon
condario, ed indica le cause di ricusa.
dario <jueste funzioni di polizia giudiziaria sa
Per tutte queste considerazioni la Commessione conranno esercitate dal primo Eletto.
sulliva slata di avviso , che si possa proporre (b) Con la istituzione de' Supplenti ne Comuni non
ricusa avverso i Conciliatori ne' casi contemplali
Capoluoghi , queste facolt sono state diminuite
u dalle leggi di procedura nei giudizi civili,
, ris/.ctlo a' Comuni slessi: v. la nota c pag. 2ig.
e Or esscndomisi dato conto di tut:o ci, io ho trovalo
E inoltre a proposito il seguente rescritto.
regolare il dello avviso della summentovata Coni
Eccellenza In adempimento della sovrana delerli messione consultiva di giustizia , in cui si stabili
t minazione di S. M. de' 5 febbraro ultimo da
ti sce di potersi proporre ricusa avverso i Concilia
e V. E. partecipatami con rescritto de' 17 dello stesso
li tori ne' casi contemplali dalle leggi di procedura
c mese, avendo rassegnato al Re la domanda del
ne' giudizi civili, e quindi ho credulo di uniformar*
Consiglio generale della Valle di Girgenli di r mi allo stesso.
largarsi la giurisdizione di taluni Giudici di Cir
Parlecipo in conseguenza tulto ci a lei , onde nei
condario . e Supplenti comunali, la M. S. nel
( casi di simile natura si regoli con le norme pre
Consiglio ordinano di Stalo de' 24 del passato
ti scritte dalla Commessione consultiva di giustizia.
giugno si degnata ordinare che non si faccia
Palermo 6 maggio 1820.
alcuna novit.
k Marchese celle Favare.
ISel real nome ec. Napoli 2 luglio 1828.

)( 223
11. di deposito necessario, e di controversie fra' vian
i3. di riscossione di pigione e di esfagli di predi rudanti e loro osti ed albergatori;
12. di esazione di censi o canoni di qualsivoglia na
4 vede , che V atto autentico , ed il possesso non
tura, di terraggi, di decime e di altre prestazioni pre
interrotto hanno ne' due articoli enunciati lutto
diali; purch la dimanda sia poggiata sopra titolo au
altro oggetto di quello, che nel dubbio proposto
tentico , o sopra possesso non interrotto da pi di tre
si suppon^.
<i 2 DubbioE applicabile alle concessioni enfitculianni (a);
che anteriori al 1 setlembre 1819 l'art. 1679
(a) // regio Procuratore presso il Tribunale civile di
a del cod. p. 1. in cui si dice, che l' enfiteusi non
Palermo indirizz a' Giudici di quella Falle la
ti pu dimostrarsi , se non con prova nascente da
li scrittura sia pubblica, sia privata , da cui risulti
seguente circolare.
li o il titolo, o il possesso?
Palermo i giugno 1820.
t Signori Taluni Giudici di Circondario nell' ap<t Osservazioni Questa disposizione del cod. civile
I avrebbe un effetto retroattivo, quando si applichcc plicare le nuove leggi alle concessioni enCteuli rebbe alle concessioni eulteuliche anteriori al 1
( che convenute anteriormente al 1 settembre 1 8 1 9
il settembre 181 9 , ci eh' vietalo dall'art. 2 dello
hanno eccitato diversi dubbi , su' i quali hanno
<t stesso codice . E sebbene le leggi di procedura
chiesto consiglio. Io nel farli conoscere alle SS.
ti colpiscono i giudizi pendenti, e molto pi quelli,
LL. vi aggiunger le mie osservazioni , di cui
a che s' introducono sotto il loro impero, pure bi
it potranno all' occorrenza giovarsi.
li sogna diitii guere ci, eh' oggetto di procedura,
1 DubbioL' art. 25 n. 12 della leg. organica de' 7
ft come sarebbe 1' istruzione , e la forma di proce11 giugno 1819 e l'art. io3 num. 8 del cod. p. 3.
<t devono intendersi in modo , che se la domanda
a dere, dello perci, ordinatoriae litis, da ci che
per esazione di censi , o canoni di qualsivoglia
& influisce sul fondo della causa , come appunto
la qualit della prova , e l' ammessibilit della
ti natura, di terraggi , di decime e di altre presla stessa, che i giureconsulti chiamano , decisorium
zioni prediali non sia appoggiata sopra titolo
litis . Quindi in molte decisioni della Corte di
ti autentico o sopra possesso non interrotto da pi
cassazione di Francia si stabilisce la massima, che
<c di tre anni, non possa essere accolta?
le leggi nuove regolano la pruova degli atti , o
( Osservazioni I citali art. della legge organica
fatti seguiti sotto il loro impero, ma per gli atti,
e del cod. p. 3. non ricercano l'atto autentico,
K e fatti antichi dee consultarsi la legge del tem ovvero il possesso non interrotto da pi di tre
II po, in cui queste intervennero.
anni, per definire l'ammessibilit, o la giustizia
della domanda. La legge organica fissa la coni
ti 3 DubbioPossono attendersi i ruoli de' censi, unili pelenza del Giudice del Circondario. In effetto do
co e solo documento , che conservano molti pa
li droni diretti contro i loro enfiteuti?
ti po avere stabilito nell* art. 24 la regola generale,
che i Giudici di Circondario giudicheranno tutte
k Osservazioni Le precedenti osservazioni influi
le cause di azioni reali, o personali sino al va
ti scono alla soluzione di questo dubbio. Giova inie lore di 100 once pari a 3oo ducali, eccettua
tanto replicare la massima, eh' sempre la stessa;
nell' articolo seguente talune azioni, per le quali
t quantunque concepita in altri termini : la qui giudicheranno, qualunque sia il valore delle cose
11 stionc di sapere se una prova , o non ama controverse , e tra queste eccezioni vi la di
messibile , tlcc essere giudicata secondo le leggi
ti manda per esazione di censi , canoni ec. quando
esistenti all' epoca , in cui il fatto, che si vuol
c sia poggiata sopra titolo autentico , e sopra pos
provare, tbbe luogo, e non gi, secondo la legge,
ti sesso non interrotto da pi di tre anni. Mancan
11 che esiste al tempo, in cui si fa sperimento del
ti do dunqne il titolo autentico, o interrotto il pos
ti 1' azione. Gli antichi usi non disapprovati allora
ti sesso, non gi, che sia inammessibiie la di
11 dal legislatore, riconosciuti dai magistrati, e lunci manda, ma il Giudice di Circondario cessa di es go tempo seguili, formavano tra noi consuetudine,
k che in certo modo aveva vigore di legge.
* sere competente per qualunque somma, e la sua
K 4 DubbioIn difetto di tilolo autentico in forma
giurisdizione rientra ne' limiti della regola genea esecutoria, ili quali coazioni pu far uso il pa
rale stabilita nell' art. 24. Oggetto poi dell' alti drone diretto, e chiunque abbia dritto a presta
c tro articolo del codice parte 3 di far conosceli zioni prediali?
re innanzi a qual Giudice di Circondario deesi
portar la dimanda per esazione di censi . cano
t Osservazioni Il codice di procedura designa le
ti ni ec. , e si definisce , che ove questa sia pog misure conservatorie, che sono permesse, quando
0 giata sopra titolo autentico, o sopra possesso non
11 non s' abbia un atto in forma esecutoria, ed an interrotto da pi di tre anni , la citazione sar
tt che in mancanza di titolo autentico, e di privata
scrittura ; quindi saranno accordate tali misure
ti sempre fatta davanti il Giudice del luogo , dove
situata la cosa litigiosa , se per manca il ti* ne' modi prescritti dalla legge. E per nell' ob
li bligo colui, che 1' abbia ottenute di domandarne
tolo autentico , o il possesso sia inlerrotto , avr
la conferma ne' termini stabiliti e con giudizio
* luogo la regola generale dell' articolo preceden
ti te , che nelle azioni semplicemente personali o
e possessorio, se dimostra il suo possesso non iti
ti terrotto da pi di tre anni, ovvero con giudizio
11 mobiliari , la cilazionc dovr farsi innanzi al
petitorio. Qui giusto osservare , che ne' giudizi
Giudice del domicilio del reo, e solamente quan
possessori non Viene in esame il titolo, n si ri
ti do si tratti di azioni reali sopra immobili, dovr
ti guarda se esista, o n : il solo possesso non iti
farsi la citazione davanti il Giudice del luogo ,
li terrotlo da pi di tre anni prova il dritto, che
dov' situala la cosa litigiosa. Chiaro dunque si

)( 4
siici o urbani , durante il godimento dell' affitto c pel
corso di un anno dopo il suo termine (a);
k si ha per continuare ad esigere , salvo all' obbli& gato di sperimentare in seguilo le sue ragioni in
e un giudizio petitoriale , affine di dimostrare , che
non debba.
e Il regio Procuratore civile. Franco.
(a) La seguente ministeriale d esteso sviluppo alla
materia.
e Per ovviare taluni inconvenienti, che la cattiva aptt plicazione della nuova legge ha introdotto intor<c no ai procedimenti esecutivi per la scossione di
pigioni , ed affitti , censi o canoni di qualsivoglia
te natura , terraggi , decime , ed altre prestazioni
te prediali , il Consiglio ha deliberato di dare gli
te ordini, e le deliberazioni seguenti.
Art. i. Per qualunque credito nascente da pigioni,
te od affitti scaduti , esista o non esista la scrittura
a di locazione , avran luogo a pr de' proprietari,
te o de' principali conduttori delle case , o de' fon di rustici le misure conservatorie prescritte nello
art. 903 e seguenti del codice parte 3.
a 2. Dandosi retta intelligenza ai citati articoli di log
li ge sar lo stesso osservato a pr de' proprietari
k che hanno credito di censi, o canoni , terraggi ,
decime, ed altre prestazioni prediali, secondoch
k fu per altro saviamente insinuato nella circolare
del regio Procuratore del Tribunale civile di Pa
li lermo ai Giudici di Circondario della Valle di
te questo Comune. *
t 3. Allorch si tratti di frutti pendenti avranno luo go le regole tracciate nello articolo 717 e se
lf guenti del codice parte 3.
1 Potranno bens venir eletti dall' usciere ministeriale
(( pi persone per la custodia ove il bisogno , e la
e localit lo esigano, ed avranno il dritto i pro
li prielari per maggiore cautela, ma a di loro spe
li se proprie, di destinarvi al pi due persone, che
1; assistessero presso il custode eletto, le quali sor
te vegliassero ad impedire la sottrazione , e l' invo
li lamento.
e 4- Ricolti i frutti saran riposti ne' magazzini del
1 luogo, ed in difetto, ove con sua ordinanza ili
te dicher il Giudice circondariale.
e 5. Pria d' introdursi ne' magazzini i prodotti , un
1 usciere, che destiner lo stesso Giudice, assistito
e dai custodi , rediger un verbale , che presenti
c un esatto , e distinto inventario dei prodotti me
te desimi e della loro qualit, previa misura o scan< daglio da farsene.
6. I magazzini ove si conserveranno i prodotti re
ti steranno sotto a tre chiavi , una delle quali sar
e depositata presso il Cancelliere del Giudice , che
e per tal deposito non esiger alcun dritto , altra
te presso il creditore , ed altra presso il debitore ,
e ed ove sicno pi creditori, o pi debitori le chiae vi rispettive si ritireranno da chi ha il maggior
n interesse.
te 7. Se i debitori pagassero e facessero offerta reale
te del loro rispettivo dare che sia accettato dal cre* V. la parte ultima della circolare del regio Pro
curatore presso il Tribunale civile di Palermo
di sopra trascritta.

i4- di alimenti interini, non pi che per Ire mesi ;


18. di debito o di obbligazioni nascenti da cambiali ,
da polizze di carico, da biglietti di deposito; purch non
emerga alcuna eccezione dalle stesse scritture o da al
tre che si esibissero ;
16. di quistioni su' contratti seguiti nelle fiere o nei
mercati durante il loro corso , e purch versino sopra
oggetti trasportati e contrattati in dette fiere e mercati ;
17. di violazioni delle leggi concernenti i dazi indiretti ne' casi e nel modo dalle leggi in vigore prescritto,
eccettuate quelle per le quali vi ha luogo ad azione pe
nale (b).
26. L' appello delle sentenze civili de' Giudici di
Circondario sar prodotto innanzi al Tribunale civile
della Valle.
27. L' appello che sar prodotto avverso le senten
ze profferite da' Giudici di Circondario per gli oggetti
indicati noli' articolo 25, sar meramente devolutivo.
28. Sar parimente devolutivo 1' appello , allorch
il valore della causa non ecceda trenlatre once e dieci
tari, pari a ducali cento. In tutti gli altri casi i Giudi
ci di Circondario potranno ordinare 1' esecuzione provvi
soria della loro sentenza , ma data dall' istante una ido
nea cauzione.
29. I Giudici di Circondario rilasceranno per qua
lunque somma gli ordini di sequestro di cose mobili, di
crediti o di altri effetti che potessero deteriorare , peri
re , essere nascosti o in qualunque altro modo sottratti
al creditore.
30. La competenza del giudizio sulla validit 0 li
quidazione del sequestro e sulla sussistenza del credito ,
e 1' appellabilit o inappellabilit della sentenza del Giu
dice di Circondario si regoleranno colle massime stabili
te nell' articolo 24.
ji, Apparterr a' Giudici di Circondario di apporre
e dilore, cesser allora il sequestro, saranno allonc tauati i custodi , ed i generi sequestrati saranno
(1 loro consegnati; altrimenti dovr aspettarsi 1' esi
ti to del giudizio della conferma del sequestro ove
s manchi il titolo esecutorio, su cui si appoggi il
te credito; ove questo per esista, saranno osservati
e i procedimenti per via del ministero degli uscieri
ordinati dalle leggi vigenti.
e 8. I dritti degli uscieri saranno regolati a tenore
e della tariffa in vigore, nell' intelligenza che se in
a un lato fondo sieno molti debitori d' un sol crei
te ditore, potendo allora avvenire , che i dritti dei
a vari precetti, sequestri , pignoramenti , o altro
t moltiplicandosi in ragion del numero de'dehitori,
c diventerebbero insopportabili contro la volont del
e legislatore, unico in tal caso dovr essere il drillo
te ed in unico atto collettivamente saranno tuit' i
te debitori riuniti.
a Io comunico a lei queste deliberazioni, inculcando
ti ne lo esalto adempimento , tanto per la parie ,
te che a lei riguarda, quanto per li Giudici di Ciret eondario, ed altri funzionari, ai quali n far la
corrispondente partecipazione.
ee Palermo 215 luglio 1821.
te Pel Luogotenente generale impedito. Gio: Batk tist. Fisocchiaro. Ai Procuratori gen. e regi.
(b) Colla legge del 20 dicembre 1826 la facolt di
giudicar e le violazioni a' regolamenti p dazi ,
diretti fu attribuita a' Giudici speciali.

)( 5 )(
di riconoscere e di levare i suggelli ne' casi determinati ziali della polizia giudiziaria nelle materie criminali. La
loro competenza in tal qualit, le loro facolt, ed i lo
dalla legge. Ma la cognizione delle vertenze che potran
no insorgere o dopo 1 apposizione , o noli' alto della ro rapporti co' Giudici istruttori e co' regi Procuratori
generali delle gran Corti criminali delle rispettive Val
ricognizione de' suggelli sar esclusivamente del Tribu
li, e generalmente il modo con cui esercitar debbono le
nale civile della Valle.
32. I Giudici di Circondario eserciteranno ancora loro funzioni di uffiziali di polizia giudiziaria, difiinito
quella parie di giurisdizione volontaria ed onoraria, che dalle leggi della procedura ne' giudizi penali (A).
4-2. Ne' luoghi del Circondario, ne' quali non risie
loro determinatamente attribuita dalle leggi civili.
de il Giudice , le facolt di uflziale di polizia giudizia
33. Nelle cause di commercio, bench minime ,
cesser la competenza del Giudice di Circondario , se ria , nel modo e colle limitazioni divisate nelle anzidette
leggi di procedura, si eserciteranno dal Sindaco del Co
siavi un Tribunale di commercio che abbia giurisdizio
ne nel Circondario , o da alcuna delle parti si alleghi mune o da uno de'Decurioni, a scelta del Ministero di
Stato de' nostri domini oltre il Faro, sulla proposta dei
la incompetenza del Giudice di Circondario.
34-. Apparterr ancora a,' Giudici di Circondario la regi Procuratori generali presso le g. C. criminali (c).
43. Il Cancelliere comunale far da Cancelliere del
esecuzione delle proprie sentenze.
Sindaco o del Decurione esercente da uflziale di poli
zia giudiziaria, ne' termini del precedente articolo.
II.
Della competenza de' Giudici di Circondario nelle ma
IV.
terie di polizia e correzionali.
Disposizioni generali intorno a' Giudici di Circondario.
3d. Il Giudice di Circondario procurer di pacifi
care le risse e le inimicizie , e di prevenire ogni sorta
4-4. I Giudici di Circondario potranno commettere ai
di reali. A tal effetto far uso di tutti quei mezzi pre
loro Supplenti la cognizione e la decisione delle cause
ventivi o coaitivi che saranno in di lui potere, a norma civili , di polizia e correzionali di loro competenza ; e
delle leggi: salve le eccezioni che potranno nascere da potranno richiamarle al loro giudizio prima della sen
leggi e da regolamenti particolari per 1' esercizio della tenza.
4-J. I Giudici di Circondario dovranno visitare al
polizia nella Citt di Palermo.
36. Il Giudice di Circondario sar Giudice di poli
meno in ogni trimestre tutti i Comuni del loro Circon
dario, per esaminar e prender conto se i Sindaci o De
zia nel suo Circondario. Come rivestilo di questo carat
are, giudicher le contravvenzioni colle pene di polizia curioni adempiano con esattezza a' loro doveri di uffiziali di polizia giudiziaria ; per indagare e far cessare
stabilite dalle leggi.
37. Il Giudice di Circondario come Giudice nella le cause de' disordini; e per dare in generale tutte quel
le disposizioni che son permesse dalle leggi per la pre
matc ia correzionale conoscer e giudicher tutti i delit
venzione de'reati e per la persecuzione degl'imputati (rf).
ti che le leggi puniscono con pene correzionali.
38. La di loro competenza in materia di polizia e
ne' giudizi correzionali , 1' appellabilit e la inappellabi
(b) / Sindaci ne1 Comuni Capo-luoghi di Circondario
lit delle loro sentenze , ed i casi ne' quali possono es
bebbon limitarsi alle sole attribuzioni di civile
sere provvisoriamente eseguite , e quanto concerne la
amministrazione: minister. del 21 dicembre 1821.
(e) V. la nota c pag. 2tg.
forma de' loro giudizi difiinito dalle leggi della pro
cedura ne' giudizi penali.
(d) Per 1' assistenza de' Cancellieri nelle visite trime
3g. Ne' giudizi di polizia e correzionali interverr
strali leggasi la seguente ministeriale rimessa al
il ministero pubblico che sar esercitato da' primi Eletti
Direttore generale dei rami e diritti diversi:
de' rispettivi Comuni Capoluoghi de' Circondari , ed in
et Signore Trattando ella in massima con rapporto
paso di loro legittimo impedimento , da' secondi Eletti.
de' 21 gennaro scorso num. 26 della dimanda
fatta dal Cancelliere del Giudicato circondariale
JNella Citt dj Palermo sar esercitato da' Commessari di
polizia, o da chi li rappresenta; e nelle Citt di Messina
t di S. Margherita , onde ottenere il pagamento
e di Catania sar esercitato da' Senatori addetti alle ri
della indennit , eh' espose di spettargli , per at ver seguito quel Giudice nelle visite trimestrali
spettive sezioni o quartieri, ed in caso di loro legittimo
impedimento, da' loro aggiunti (a).
it prescritte dall' art. 4-5 della legge organica giu4-0. Finite le cause di polizia e correzionali, i Giu
1 diziaria, ha impreso a sostenere di non esser ncdici di Circondario , anche quando non vi sia appello
c cessano che nelle occasioni di visita fossero i
dalle loro sentenze, dovranno trasmettere tutti gli atti
( Giudici da' Cancellieri accompagnati , c per raf
a' regi Procuratori generali i quali osserveranno la
fi forzare maggiormente la di lei opinione ha fatto
condotta da loro tenuta , e ne faranno rapporto al Mi
osservare che nel suddetto articolo 4-5 non si tien
nistero di Stato esistente ne' nostri domini oltre il Faro.
conto de' Cancellieri , e che interpellali i sovra ni oracoli sul trattamento da corrispondersi ai
HI.
Giudici per tale visita, fu dalla M. S. ordinalo
t con rcal rescritto partecipalo sotto li 16 aprile
Della competenza de' Giudici di Circondario come vf1 1820 che un tal trattamento dovesse regolarsi
Jiziali di polizia giudiziaria.
4i I Giudici di Circondario saranno in oltre uffit secondo i dettami dell'art. 4-6 del rcal decreto
I sulle spese di giustizia , senza che nessun conto
V. il decreto del 17 agosto tSfg con cui si sop
si fosse tenuto de' Cancellieri.
primono in questi domini gli uffizi di polizia , e
Inteso il parere del Consultore del Governo ho asi provvede provvisionalmente allo esercizio della
vuto luogo di rilevare esser massima sanzionata
II dalla legge organica, e precisamente dall' arlicostessa.
29

)( 226 )(
51. Negli altri Distretti che non sono Capoluoghi
4-6. I Giudici di Circondario, quando sono nel giro
de' Comuni del Circondario , visiteranno particolarmente di Valle, le funzioni d' istruttore saranno provvisoria
mente esercitate dal Giudice di Circondario residente nel
i registri de' Conciliatori , per assicurarsi della loro esi
Capoluogo del rispettivo Distretto.
stenza e della loro regolare tenuta; e daranno in segui
to distinto ragguaglio a' regi Procuratori presso i Tri
52. Ci riserbiamo di provvedere in appresso alla
bunali civili de mancamenti che vi rinvengono.
elezione de' Giudici di Tribunale civile per V esercizio
4.7. I Giudici di Circondario dovran tenere i loro delle magistrature d' istruttori nc'Distrctti mentovati Del
registri , per notarvi le contravvenzioni , i delitti ed i l' articolo precedente ; e prenderemo in considerazione
misfatti , le notizie delle istruzioni loro commesse e lo i servigi che renderanno i Giudici di Circondario nello
andamento delle cause penali di lor competenza.
esercizio provvisorio di dette funzioni (a).
53. I Giudici istruttori sono i principali agenti
della polizia giudiziaria nel Distretto, c come tali avran
TITOLO IV.
no solto la loro dipendenza i Giudici di Circondario e
De Giudici instrutlor.
gli altri adenti inferiori della polizia giudiziaria.
4-8. Nel Capoluogo di ciascun Distretto riseder un
54. Lssi nella qualit indicata nel precedente arGiudice distruttore. La sua competenza comprender il
territorio del Distretto. Salvo l'eccezione transitoria del
() Nel 182$ S. M. si compiacque creare ne Capi-Dil' articolo 5i, il suo rango sar di Giudice di Tribuna
ttrelti non Capo-luoghi di l 'olle i Giudici istrutto
le civile. Egli avr alla sua immediazione un Cancellici e.
ri, ma poscia furono i medesimi aboliti col seguen
te reale decreto.
4-g. I\e' Distretti Capoluoghi delle Valli le funzioni
, Veduto il rescritto de' 22 ottobre 1828, che differ
di Giudice istruttore saranno esercitate da uno de' Giu
dici del Tribunale civile della stessa Valle. Nella Citt
1 la proposta abolizione de' Giudicati d' istruzione
ot nei Capiluoghi di Distretto in Sicilia nella incere Distretto di Palermo vi saranno due Giudici istruttori;
e le loro funzioni saranno esercitale da due Giudici di
tezza se tale abolizione potesse recar danno al
servizio della giustizia, ed ordin che si attendes
quel Tribunale civile.
ti: scro i risii' lamenti dello sperimento da farsi nei
5o. La destinazione de' Giudici di cui si parla nel1' articolo precedente , e la ripartizione a* due Giudici
Distretti non provveduti d' Istruttori.
Considerando , che ormai l' esperienza pel volgere
del Tribunale civile di Palermo de' Circondari compresi
di presso a cinque anni ha dimostrato non esser
nel Distretto sar fatta dal nostro Luogotenente ge
l' opera degli enunciati funzionari necessaria ,
nerale.
perch l* amministrazione della giustizia possa re
ti golarmenle sortire il suo andamento.
lo 180, che i Giudici nell'esercizio delle loro
Considerando, che per gli ultimi movimenti portati
e funzioni devono essere assistili da' Cancellieri , i
nel personale dell' ordine giudiziario in Sicilia
quali sono in dovere di controsegnare le firme ,
trovansi quivi vuoti lutti i posti dei Giudici istrui
di registrare gli atti, e di conservarli in deposito,
ti tori dei Capiluoghi de' Distretti , dal che sorge
e che se nello art. 4-5 della stessa legge , che
il bisogno di emettere le diffinitive risoluzioni
attribuisce ai Giudici di Circondario la facolt di
sulP oggetto.
far le visite trimestrali non si fece motto dello
intervento del Cancelliere, ci non era necessario
Veduto il rapporto in assunto del nostro Consiglicquando la legge lo aveva esteso con 1' enunciato
re di Stalo ec.
<t Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
art. 180 nell' esercizio di tutte le funzioni del
Giudice. Quanto all'allegato real rescritto, lungi
Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
di giovare allo assunto da lei sostenuto, pare a
( me che favorisca 1' opinione contraria.
Art. 1. Ne' nostri domini di l del Faro sono abo11 real rescritto suddetto non parl de'Cancellieri, non
1 liti i Giudicati d'istruzione dei Distretti, che non
(1 conlengono i Comuni Capivalle.
s perch li supponeva sforniti di dritto a reclama
re le indennit , ma perch il dubbio promosso
a I Giudici istruttori residenti ne' Comuni Capival
versava sulla quantit del trattamento spellante
1 le oltre alle attuali loro funzioni nei detti Di
a' Giudici ; ed ora che lo stesso dubbio si vo
stretti, potranno per delegazione delle gran Corti
luto promuovere pe' Cancellieri , sembra che se
t! criminali istruire de' processi, o dar compimento
guendo le tracce dallo stesso real rescritto indi
K a dei processi imperfettamente istruiti intorno a
cate, col quale vennero accordale le slesse inden
misfatti commessi negli altri Distretti delle pro
nit stabilite pc'Giudici di pace, le indennit pei
prie Valli.
medesimi dovessero esser quelle stesse stabilite
3 A ciascuno de' conservali Giudicali d' istruzione,
nell' art. 4i del riferito real decreto pe' Cancel
1 oltre all' attuale Cancelliere, sar addetto un
lieri delle giustizie di pace.
i Commesso coli' annuo soldo di once scssantasei ,
Premesse le cose anzidette, uniformandomi io all'av e venti tari.
viso dello stesso Consultore, ho risoluto di dichia4 Le spese di scrittoio delle Cancellerie dei sud
rarle, che i Cancellieri de' Giudicati circondariali
detti Giudicati d' istruzione sono aumentate ad
e sono tenuti per legge a seguire i Giudici nelle
once sci, e tari venti al mese.
visite trimestrali inculcale dall' articolo 45 della
5. Presso ciascuno dei delli Giudicati d' istruzione
legge organica dell' ordine giudiziario, e che agli
i vi saranno due uscieri,
"' stessi spettano le indennit fissate dall' artic. 41
11 nostro Segretario di Stalo ec.
1 del real decreto de' i3 gennaio 181 7.
Napoli /' dicembre t8J4 Palermo 19 aprile i83o. M. Fayare,
Firmato FERDINANDO.

)( 7 )(
TITOLO V.
ticolo raccorranno le pruove de' reati , e procureranno
la scoverla e V arresto dei rei , istruendo i processi e
De Tribunali civili.
perseguitando i colpevoli nel modo permesso dalla legge.
55. I Giudici istruttori dipenderanno dalle gran
66. la ciascheduna Valle minore vi sar un TriCorti criminali e da' regi Procuratori generali presso le bunale civile residente nel Capoluogo
67. Ogni Tribunale civile sar composto di un Pre
medesime.
sidente, di tre Giudici, di un regio Procuratore e di un
56. I Giudici istruttori , previo il permesso del re
Cancelliere; salvo il disposto nel seguente articolo (&).
gio Procuralor generale , potranno commettere a' Giudi
ci di Circondario la istruzione de' processi. Il regio Pro
68. Il Tribunale civile della Valle di Palermo sar
curalor generale , sempre che lo creder conveniente , composto di un Presidente, di un Vicepresidente, di ot
potr far richiamare questa commessa. Negli affari pi to Giudici, di un regio Procuratore, di un suo sostitu
urgenti riserberanno per loro medesimi l' istruzione , e to, di un Cancelliere e di un Vicecancelliere. Sar di
si porteranno di persona ne' luoghi del Distretto ove viso in due camere.
69. I Giudici di Tribunali civili, che a' termini de
giudicheranno necessaria la loro presenza
gli articoli 49 e So, saranno destinati all' esercizio delle
57. Le gran Corti criminali potranno sulla istan
za del regio Procurator generale , disporre che uno o funzioni d' istruttore ne' rispettivi Distretti Capoluoghi
delle Valli, non interverranno, durante tal esercizio, nel
pi atti d' istruzioni sieno suppliti o dal Giudice istrut
tore , o da un Giudice di Circondario, o dal Giudice Tribunale civile rispettivo, se non che nel caso preve
duto nel num. 4 dell' articolo 199.
commessario, o anche in presenza della gran Corte.
70. Ci riserbiamo di aggiungere una seconda ca58. Potranno richiamare le istruzioni commesse ,
mera al Tribunale civile in alcuna delle pi popolate
quando lo crederanno utile alla giustizia ; e ne infor
meranno il regio ProcHrator generale presso la gran delle altre Valli ed un sostituto al regio Procuratore ,
Corte criminale della Valle.
quando la mole degli affari ce ne facesse conoscere il
bisogno.
59. I Giudici istruttori impiegheranno la loro dili
71. I Tribunali civili giudicheranno in prima istan
genza ad inquirere su' reati non riferiti da' Giudici dei
Circondari. Veglieranno particolarmente sugli arresti za tutte le cause personali , reali e miste , secondo la
illegali e su tutti gli abusi di autorit di qualunque competenza dalle leggi ordinata.
72. Giudicheranno in oltre in ultima istanza sullo
specie , che si commettessero nel loro Distretto ; e ne
faranno un circostanziato rapporto al regio Procurator appello delle sentenze de'Giudici di Circondario in ma
generale.
terie civili.
73. Giudicheranno in line della competenza tra i
Co. I Giudici istruttori avranno sotto la loro imme
diata dipendenza una sufficiente forza pubblica destinata Giudici di circondario compresi nella rispettiva giurisdi
zione, per le materie civili e di commercio , e delle ri
ad eseguire tutti i loro ordini e le loro disposizioni, se
condo verr fissato dalle leggi e da' regolamenti. Tutti cuse prodotte avverso i medesimi.
74- Avverso le sentenze profferite da un Tribunale
i depositari della forza pubblica sono in oltre tenuti ad
civile in prima istanza potr prodursi 1' appello innanzi
eseguire le loro disposizioni.
.
a quella gran Corte civile nella cui giurisdizione
61. In ogni settimana faranno un rapporto al re
compresa la Valle. Per tutte le altre sentenze de' Tri
gio Procurator generale de' misfatti avvenuti nel Distret
to, colla indicazione delle istruzioni che abbiano com
bunali civili, nelle quali ha proceduto in appello, com
messe i Giudici di Circondario , o abbiano ritenute per peter il ricorso alla Corte suprema di giustizia ne' casi
loro stessi. Per gli affari pi gravi faranno rapporto e nel modo dalle leggi ordinato.
straordinario.
5. Nelle Valli dove non si trovasse stabilito alcun
62. In ogni settimana faranno ancora un rapporto Tribunale di commercio, le funzioni di questo saranno
generale di tutti gli arresti avvenuti nel Distretto , rile
esercitate dal Tribunale civile colle regole e forme sta
bilite pe' Tribunali commerciali.
vati da' rapporti de' Giudici di Circondario.
76. Nel caso indicato nell' articolo precedente, qua
63. Per gli oggetti indicati ne' due articoli prece
lora nelle cause commerciali le leggi richiederanno lo
denti i Giudici istruttori della Citt e Distretto di Pa
intervento del ministero pubblico , ne saranno adempite
lermo faranno i rapporti giornalmente al regio Procu
le funzioni dal regio Procuratore dello stesso Tribunale
rator generale presso quella gran Corte criminale.
64. Le gran Corti criminali , dopo la requisitoria civile (e).
TITOLO VI.
de' regi Procuratori generali , potranno per urgenti mo
tivi chiedere l' autorizzazione del Ministero di Stato ,
De Tribunali di commercio.
perch la istruzione di una causa passi da un Giudice
istruttore ad un altro. Nella deliberazione debbono e77. In ciascheduna delle Valli di Palermo, di Mes
ti linciare i motivi che 1' abbiano provocata , ed indicare
sina e di Trapani vi sar un Tribunale di commercio
il Giudice cui s' intende commettere la istruzione.
residente nel Capoluogo.
65. I Giudici istruttori avranno presso di loro un
78. Ci riserbiamo , a seconda delle circostanze , di
registro de' misfatti commessi nel Distretto, colle notizie designare altri luoghi dove crederemo necessario di sta
riguardanti il corso delle istruzioni (a).
bilire altri Tribunali di commercio.
79. Ogni Tribunale di commercio sar composto di
un Presidente , di quattro Giudici , di cinque Supplenti
e di un Cancelliere.
(a) / 1/ decreto del ij agosto iStg relativo alle fun
zioni di Cancellieri presso i Giudici inslruftori
nei Distretti non Capoluoghi di ralle , attribuite (b) /'". quanto sar detto all' art. lag,
(c) V. il decreto del zg agosto 38lo.
a Cancellieri presso i Giudici di Circondario.

)( 228 )(
84. Negli altri Circondari della Valle conosceranno
80. Il Presidente, i Giudici ed i Supplenti saranno
eletti da noi sopra terne formale da' rispettivi Consigli e giudicheranno in prima istanza le cause commerciali!,
il di cui valore ecceder la competenza accordata a'Giuprovinciali. Saran composte le terne di negozianti, ban
chieri e manifatturieri che da cinque anni almeno siano dici di Circondario ; ed in ultima istanza quelle sulle
domiciliali ed esercitino il commercio nel Comune della quali abbiano i detti Giudici pronunziato in prima istanza.
85. Le sentenze pronunziate da' Tribunali di com
residenza del Tribunale.
81. I Giudici ed i Supplenti saranno biennali : il mercio in prima istanza saranno inappellabili , quando
Presidente sar annuale, ma potr esser confermato (a) .
il valore della causa non ecceder la somma di cento
82. Nelle cause di competenza de' Tribunali di com
once, pari a trecento ducati ; o quando le parli abbia
mercio, nelle quali le leggi richieggono l'intervento del
no dichiarato in iscritto di voler essere giudicale diffiMinistero pubblico, le funzioni ne saranno adempite dal
nitivamente e senza appellazione.
l' ultimo de' Giudici in ordine di elezione.
86. Ne' casi in cui competer 1' appello, questo sa
83. I Tribunali di commercio ne' Circondari in cui r prodotto innanzi quella gran Corte civile nella di
risederanno, conosceranno e giudicheranno di tutte le cui giurisdizione sia compreso il Tribunale che ha prof
cause dipendenti da atti di commercio cosi di terra , ferito la sentenza ; salvo il prescritto nell' articolo 89.
come di mare , qualunque sia il valore delle cause me
87. Avverso le sentenze inappellabili de' Tribunali
di commercio competer il ricorso nella Corte suprema
desime.
di giustizia.
88. Nelle Citt di Palermo e di Messina la resi
(a) Leggasi il seguente decreto.
denza de' Tribunali di commercio s' intender stabilita
Portici 6 ottobre 1819.
in ciascuno de' loro Circondari.
k Veduto V articolo 81 della nostra legge de' 7 di
89. Ad oggetto di conservare la integrit de' privi
giugno ultimo , organica del potere giudiziario legi del
portofrauco di Messina da noi confermati nello
< ne' reali domini oltre il Faro;
articolo 1 del nostro "decreto del di 1 di settembre 1817,
t Volendo determinare per la rinnovazione de' coni
riserbiamo di provvedere con particolar decreto in
li ponenti de' Tribunali di commercio un metodo il ci
torno a' legali rimedi da prodursi avverso le sentenze
t quale sia pi utile all' amministrazione della gi ti
fi stizia , e sia conciliabile col sistema di nomina del Tribunale di commercio ivi residente.
90. Ogni sentenza pronunziata in prima istanza da
( stabilito nell' articolo 80 della legge suddetta , e
un
Tribunale
di commercio sar messa in esecuzione
f conforme a quel che praticasi su di ci in que
anche in caso di appello, purch sia data cauzione. Sa
ir sta parte de' reali domini;
r nella facolt del Tribunale di farla eseguire provvi
* Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
soriamente, anche senza cauzione, qualora la medesima
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
< Art. 1. I Giudici ed i Supplenti de' Tribuuali di sentenza sia fondata sopra documenti autentici non im
commercio de' nostri domini oltre il Faro saran- pugnati o sopra altra precedente sentenza di condanna
no rinnovati per met in ciascun anno. Usciranno non appellata.
91. I Tribunali, di commercio giudicheranno pari
i primi quelli che sono di pi antica elezione :
a tra quei che sono di elezione contemporanea , a- mente, a' termini delle disposizioni contenute nel pre
sente titolo, le cause che insorgeranno per contratti se
vr luogo il sorteggio.
guili nelle pubbliche fiere o mercati : salva la compe
( a. I nuovi eletti entreranno in esercizio il d 1.
<t di gennaro di ciascun anno : alia stessa epoca tenza de' Giudici di Circondario (6).
entreranno anche in esercizio i nuovi Presidenti.
TITOLO VII.
Nel caso per che i nuovi componenti non possano
Belle gran Corti criminali.
prendere I' esercizio della carica al primo di gen
92. Ciascuna delle sette Valli minori avr una
ie naro, gli antichi esercenti continueranno nelle
gran
Corte criminale residente nel Capoluogo ; salve le
fi loro funzioni rispettive, Uno alla istallazione dei
disposizioni che saranno espresse nel titolo delle gran
nuovi successori.
Corti civili relativamente alle Valli di Palermo, di Mes
1 3. La prima rinnovazione pe' Tribunali gi istalla
sina
e di Catania.
te ti , o che s' istalleranno nel corso di questo ang3. Ogni gran Corte criminale sar composta di
no, avr lnogo al 1. di gennaro 1821.
4. Ne' luoghi ove esiste la Camera di commercio , un Presidente , di sei Giudici , di un regio Procurator
questa far pervenire al Consiglio Provinciale, in generale e di un Cancelliere.
94. Le gran Corti criminali giudicheranno in pri
ogni anno, prima della sua riunione, per mezzo
e dell' Intendente, un nolamcnlo distinto, ed il pi ma ed unica istanza tutte le cause di misfatti (c).
che sia possibile numeroso de' commercianti sta(b) V. decreto del i; di giugno iSig.
biliti nel luogo della residenza del Tribunale eli
ci: gibili alle funzioni di Presidente , di Giudici e (c) Con ministeriale del 28 settembre 1828 fu parte
cipato il seguente reale rescritto:
di Supplenti , colla indicazione delle particolari
Fcccllcnza A' termini dell' articolo 4f)S delle
a circostanze di ognuno di essi. Il Consiglio pro
leggi di procedura penale i motivi legittimi di rili vinciale sulle dette noie sceglier quelli che
fi cusa in materia penale sono quelli elessi defer
creder pi idonei, c li comprender nelle terne
ii minati dalle leggi della procedura nei giudizi ci che dee formare a norma dell' art. 80 della leg vili. Secondo 1' articolo 470 num. 8 di questo
ge suddetta.
leggi ricusabile il Giudice nelle cause in cui
il I nostri Segretari di Stato Ministri ce.
11 precedentemente ha preso cognizione come GiuFirmato FERDINANDO.
1 dice.

)( 29 )(
g5. Decderanno in appello , ne' casi stabiliti dalle Iranno impugnarsi col ricorso presso la Corte suprema
loggi, riguardo alle sentenze profferite da' Giudici di di giustizia, nel modo e forma, e ne' termini dalle stes
se leggi stabiliti.
Circondario ne' giudizi di polizia c correzionali.
96. Giudicheranno della competenza tra' Giudici di
103. Nelle decisioni delle gran Corti speciali , in
Circondario compresi nella rispettiva giurisdizione , per caso di parit di voli avr luogo l' opinione pi favore
le materie penali.
vole all' incolpalo.
97. Nelle sue decisioni, dove s'incontri parit di
104. Le decisioni delle gran Corti speciali non
voti, sar seguita 1' opinione pi favorevole all' imputalo. saranno soggette ne ad appello n a ricorso alla Corte
98. Avverso le decisioni delle gran Corti criminali suprema di giustizia. Le condanne per alla morte o a
non competer altro rimedio , che il solo ricorso alla pene perpetue, profferite senza l' uniformit di sei voti,
saranno sottoposte alla revisione che di officio la Corte
Corte suprema di giustizia (a).
suprema dovr farne sugli atli stessi delle cause.
io>. Se dopo di essersi proceduto ad un giudizio
TITOLO vin.
col
rito
speciale , svanisse in seguito del dibattimento
Delle gran Corti speciali.
il reato speciale , o la circostanza che avea fallo proce
con questo rito, e ci non ostante rimanesse luogo
99. Le gran Corti criminali assumeranno, ne' casi adere
pena
allro reato cumulato nel giudizio speciale ,
stabiliti dalle leggi , il titolo e la competenza di gran o per loper
stesso reato, bench spogliato di quella circo
Corti speciali; e procederanno nel modo dalle leggi me
stanza , la gran Corte speciale dichiarer di assumere il
desime prescritto (6).
carattere di gran Corte criminale, ed applicher cou
100. Il procedimento speciale non pu aver luogo, tal carattere la corrispondente pena.
se non che previa la dichiarazione di competenza spe
10G. Avverso le decisioni profferite nel caso preve
ciale da farsi dalla gran Corte criminale nel modo sta
duto nell' articolo precedente competer il ricorso alla
bilito dalle leggi della procedura ne' giudizi penali.
101. La dichiarazione di competenza speciale non Corte suprema di giustizia.
Le gran Corti speciali, dopo di aver proffe
potr farsi che contra un imputato presente, contro cui rito le107.
condanne,
potranno raccomandare per motivi gra
sia stata ammessa l'accusa a norma delle leggi.
vi
i
condannati
alla
nostra sovrana clemenza per mezzo
ioz. Le dichiarazioni di competenza speciale po* del nostro Luogotenente
generale, il quale ce ne ren
der informali col suo parere , ed attender le nostre
t nato il dubbio se un Giudice istruttore promosso deliberazioni.
< a Giudice di gran Corte criminale ricusabile ,
TITOLO IX.
e nella incapacit di volare nelle cause in cui
gran Corti civili.
Delle
e. prima della sua promozione abbia egli compilala
108. Ne' nostri domini oltre il Faro vi saranno tre
la istruzione. La Consulta generale del Regno ,
che per disposizione sovrana ha fatto lo esame gran Corti civili. Una riseder nella Citt di Palermo;
del dubbio , ha opinato per la negativa. Questo e la sua giurisdizione comprender le Valli di Palermo,
parere trova appoggio nelle leggi in vigore, che di Girgcnti, di Siracusa, di Trapani e di Caltanisselta :
lungi dal riconoscere nella compilazione delle i- riseder la seconda nella Citt di Messina , e la terza
slruzioni motivi che ispirino
diffidenza
sulla im
1
....
nella Citt di Catania, con giurisdizione della sola Vale parzialit dello istruttore , e che lo rendano in- fl le rispettiva.
capace d
di votare nelle cause in cui ha egli
109. La gran Corte civile di Palermo sar compo
egl istru- ||
e to, attribuiscono espressamente ai Giudici di gran sta di un Presidente, di un Yicepresidente , di quat.orc Corte criminale, ed alla stessa gran Corle la fa- dici Giudici , di due Supplenti , di un regio Procurator
c colt di procedere ad atti d' istruzione nelle cau
generale, di un suo sostituto, di un Cancelliere e di ua
ti se medesime, che decidono. Altronde lo indicato Vicccancellicre. Sar divisa in due Camere (e).
c articolo 470 che dichiara ricusabile il Giudice
ft nelle cause in cui ha precedentemente presa co- (c) V. i decreti seguenti :
Veduti gli articoli 109, no e 211 della nostra
( gnizione come Giudice, non 6 applicabile al com
<c legge de' 7 di giugno 18 19 organica del potere
ic pilatore d' istruzioni, che nella qualit di uffzialc
k giudiziario ne' reali domini oltre il Faro ;
di polizia giudiziaria procede ad atti che la ri1 Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
fi guardano. S. M. cui ho rassegnato il dubbio ed n
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
il parere della Consulta generale, prendendo in |
c Art. 1. Le funzioni de' Giudici supplenti stabiliti
n considerazione i motivi espressi perfettamente ate presso le gran Corti civili di Palermo, Messina e
naloghi allo attuale sistema di procedura penale,
Catania cogli articoli 109 e no della legge sud si benignata dichiarare nel Consiglio di Stato
t detta de' 7 di giugno ultimo sono incompatibili
ordinano dei 9 andante, che il Giudice istnittorc
t coli* esercizio di qualunque altra carica, impiego
promosso a Giudice di gran Corte criminale, ha
( o professione tanto nel ramo giudiziario, quanto
( la facolt di votare nelle cause in cui prima dclk la sua promozione abbia proceduto ad atti d' i nel ramo amministrativo , a' termini dell' articolo
<t struzione.
<t 238 della stessa legge ; salve per le eccezioni
t Nel real nome ec. = Napoli 24 settembre 1S28.
contenute nel nostro decreto de' 10 agosto ultimo
(a) Pe' misfatti commessi ali estero , v. i decreti del
( per gli uffici di Decurione e di Consigliere dit strettitale o provinciale.
27 agosto 1829 e 22 dicembre i834.
(b) V. i decreti del 22 agosto e ti setlembre 1821, 12
1 2. I Giudici supplenti presso la gran Corle civile
a in Palermo godranno il soldo di annue once ireJebbraro 1822, ut giugno 1826 e 7 dicembre /SJ2,

a3o )(
nullamento di cause civili, che le Terr fatto dalla Cor
te suprema di giustizia per le decisioni della prima Ca
mera , e delle gran Corti civili di Messina e di Catania.
114. La seconda Camera della gran Corte civile di
Palermo , oltre la giurisdizione civile indicata nell' arti
colo precedente , eserciter ancora per la Valle di Pa
lermo le funzioni di gran Corte criminale,
11 5. Le gran Corti civili di Messina e di Catania,
oltre Ite attribuzioni civili divisate nell' articolo 11 1 ,
eserciteranno parimente le funzioni di gran Corti cri
minali.
116. L' esercizio delle funcioni criminali commesso
alla seconda Camera della gran Corte civile di Paler
mo , ed alle gran Corti civili di Messina e di Catania ,
non induce alterazione sul rango de' componenti delle
rispettive gran Corti, i quali saranno sempre considera
ti come effettivi funzionari di gran Corti civili (a).
117. Perche gli atti criminali siano tenuti divisi da
gli atti civili , tanto la seconda Camera della gran Cor
te civile di Palermo , quanto le gran Corti civili di Mes
sina e di Catania avranno un Cancelliere particolare per
le funzioni criminali. Il suo rango e soldo sar di Can
r cento per ognuno. I Giudici supplenti presso le celliere di gran Corte criminale (6).
t gran Corti civili in Messina ed in Catania go
ti (Iranno il soldo di annue once dugentocinquanta. (a) Quanto al passaggio de' Giudici da vna camera
te Cotesti soldi saranno pagati come quelli degli al
all' altra reggasi il regolamento giudiziario del a
dicembre i82g agli art. ioj e seguenti.
ti tri magistrati delle dette gran Corti in rate men
ti suali dalla nostra real Tesoreria.
(b) Lo annullamento delle decisioni di gran Corte
3. I servigi che i Giudici supplenti presso le dette
criminale estingue la sua giurisdizione stilla cau
gran Corti civili presteranno saranno da noi presa e sul reato intomo a cui Ita dato fuori la de
fi si in considerazione in caso di provviste di quelcisione annullata. Ci conliensi nel seguente reale
le piazze ordinarie di magistratura ne' reali do
rescritto.
li mini oltre il Faro , che potranno esser proport Eccellenza L'art. 118 della legge organica gi.
diziaria dispone che in qualunque caso la Corte
c zionate al loro merito.
4-. I Giudici supplenti , allorch esercitano le loro
i suprema annuller una sentenza o decisione di
te un Tribunale o di una gran Corte , sia in ma
<c funzioni , vestiranno la toga come gli altri ma
te teria civile, sia in materia penale dovr inviare
te gistrati.
I la cognizione della causa ad un Tribunale, o ad
5. I nostri Segretari di Slato ec.
Napoli i4 dicembre iSig.Firmalo FERDINANDO.
tr una gran Corte di cgual grado.
Considerando che nella prima Camera della gran
1 Quante volte una decisione a carico di un indi vi
ti Corte civile in Palermo possono esservi delle cau
te duo, giudicato in assenza di altro implicato nello
li se, come gi alcuna ve ne ha , dove molli coma stesso misfatto, sia annullata dalla Corte suprema
I ponenti della detta prima Camera non possono
t di giustizia, e la causa sia inviala ad altra gran
votare per motivo di legali impedimenti ; e che ,
e Corte criminale , potr avvenire che il correo o
t per compiere in tali cause il numero de' volauli
c complice cada in potere della giustizia prima che
nella medesima , non siano bastanti i due Supe la gran Corte di rinvio abbia deciso diffiniliva pienti destinati presso di essa ;
ti mente a carico di costui il secondo giudizio,
Volendo provvedere a questo bisogno ;
te Si incontrato dubbio sulla competenza a proceSulla proposizione del nostro Segretario ec.
t dere pel correo o complice giudicabile ; ed
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
t propriamente quistionese debba procedere a suo
(e carico la gran Corte medesima di rinvio , ovvero
Art. i. Quante volte per motivo di legale riconote sciuto impedimento avvenga che non possa vota
te la gran Corte criminale nel cui territorio giuri
ti sdizionale avvenuto il misfatto.
ci re in qualche causa nella prima Camera della
t S. M. a proposizione del Ministro Segretario di
gran Corte civile in Palermo, un numero di Giute Stato di grazia e giustizia , nell' ordinario Consit. dici tale che non possa compirsi nella medesima
glio di Stato de' i3 dello scorso ottobre , ha so
il numero legale de' votanti col solo intervento
ie vranamente dichiarato, che lo annullamento della
de' due Supplenti ordinari presso la detta Camee decisione di gran Corte criminale estingue la
ra, potranno dopo de'Supplenti intervenire voti giurisdizione della medesima sulla causa e sul
tare nella stessa Camera, per compiere il numete reato intorno a cui ha emessa la decisione ante mero de' votanti , prima il sostituto del Procura
6 nullata, tal che si trasporta presso alla gran C.
ta tor generale presso la gran Corte civile medesi cui rinviata la causa, la giurisdizione sopra i
ma , ed in secondo luogo il regio Procuratore
t presso il Tribunale civile in Palermo.
rei dei quali fu gi trattato il primo giudizio, e
2. Il nostro Segretario di Stato ec.
sopra ogni altro reo , ogni altro complice , che
Napoli i4 dicembre 1819. Firmato FERDINANDO.
k venga di poi nelle mani della giustizia , comuu-

no. Le gran Corti civili di Messina e di Catania


saranno composte di un Presidente, di selle Giudici, di
due Supplenti , di un regio Procurator generale e di
un Cancelliere.
in. Le gran Corti civili giudicheranno sull' ap
pello delle sentenze degli arbitri , e de' Tribunali civili
e di commercio ; su' conflitti di giurisdizione elevati fra
pi Tribunali civili o di commercio della rispettiva di
pendenza, o fra pi Giudici di Circondario posti nella
giurisdizione di esse gran Corti e non soggetti allo stes
so Tribunale civile ; e giudicheranno ancora sull' azione
civile; o sia. presa a parte contro i Giudici di Circon
dario , ed i Tribunali civili e di commercio , o contra
uno o pi componenti de' Tribunali medesimi.
112. Avverso le decisioni delle gran Corti civili
competer il ricorso alla Corte suprema di giustizia ,
ne' casi e nel modo, e nel termine dalle leggi dilanilo.
n3. Delle due Camere della gran Corte civile di
Palermo la prima eserciter giurisdizione civile secondo
le attribuzioni indicate nell'articolo in, e l'altra eser
citer giurisdizione civile ne' soli casi di rinvio per an-

i
i
t
t.

t
c
t
. i

te
c

)( Sx )(
TITOLO X.
122. Essa
giudicher
non dell interesse de' Iitigan- ma
di
quello
delle
leggi
:. ed in conseguenza non
Della Corte suprema di giustizia.
conoscer del merito delle cause , ma delle decisioni e
11 8. Riseder in Palermo una Corte suprema di delle sentenze delle gran Corti e de* Tribunali, e dei
giustizia , nella cui giurisdizione saran compresi tutt' i Giudici, al solo oggetto se sieno o no conformi alle leggi.
ia3. Annuller tutte le decisioni e tutte le senten
Tribunali e tutte le gran Corti , e generalmente 1* inte
ze inappellabili , nelle quali sieno slate violate le forme
ro ordine giudiziario de' nostri domini oltre il Faro.
119. Sar essa indipendente dalla Corte suprema essenziali del rito, o siasi manifestamente contravvenuto
di giustizia de' nostri domini al di qua del Faro, come al testo delle leggi e de' decreti.
questa lo sar da quella , a' termini dell' articolo 8 del
124.. Avverso le sentenze inappellabili de' Giudici
ia nostra legge degli 11 di dicembre 1816 (a).
di Circondario non avr luogo il ricorso nella Corte su
120. Sar composta di un Presidente , di un vice- prema di giustizia , che pel solo motivo d' incompeten
Presidente , di otto Consiglieri , di due Supplenti, di un za o di eccesso di potere.
rrgio Procurator generale , di un suo sostituto col tito
ia5. Il prescritto nell'articolo precedente avr an
lo di Avvocato generale , di un Cancelliere e di un che effetto per le sentenze profferite da Tribunali militari
vice-Cancelliere.
di terra e di mare , nel caso che il motivo d' incompe
121. La Corte suprema di giustizia inslituila per tenza o di eccesso di potere verr dedotto da pei ... c
mantenere la esatta osservanza delle leggi , e per richia
non militari.
mare alla loro esecuzione le gran Corti, i Tribunali, ed
126. Nelle materie civili il ricorso presso la Corte
suprema non sospender la esecuzione della sentenza o
i Giudici che sa ne fossero allontanati (i).
della decisione impugnala ; salve le eccezioni ordinate
t que sia tuttora pendente o sia anche compiuto c dalle leggi (c).
127. Ne' casi di annullamento di una sentenza o
deciso il secondo giudizio,
decisione di un Tribunale o di una gran Corte, cosi in
t Nel real nome ec.
materia civile , come in materia penale, la Corte supre
n Napoli 12 novembre 1 834" A. Fracco.
ma dovr rinviare la cognizione delle cause ad un altro
(a) L' anzidetto articolo si esprime cosi :
8. Le cause dei Siciliani continueranno ad essere Tribunale o ai un' altra gran Corte di egual grado :
k giudicate fino all' ultimo appello ne' Tribunali di salvo ci che sar prescritto negli articoli seguenti.
* Sicilia. Vi sar perci in Sicilia un supremo Tri128. Le cause civili della prima Camera della gran
( bunale di giustizia superiore a tutti iTribunali di Corte civile di Palermo , e quelle delle gran Corti civi
quell' Isola, ed indipendente dal supremo Tribu- li di Messina e di Catania, le cui decisioni saranno sta
te annullale dalla Corte suprema di giustizia , verranno
naie di giustizia de' nostri domini di qua del Faro;
siccome questo sar indipendente da quello di Si- rinviate alla seconda Camera della gran Corte civile di
cilia, quando Noi faremo la nostra residenza in Palermo.
a quell' Isola. Una legge particolare determi er la
129. Le cause criminali della seconda Camera del
organizzazione di questi due Tribunali supremi.
la gran Corte civile di Palermo , le cui decisioni avr
(b) Leggasi la seguente ministeriale diretta a' reni annullate la Curie suprema di giustizia , saranno dalla
Procuratori generali presso le gran C. criminali. medesima rinviale alla prima Camera della stessa gran
Corte civile.
Palermo 16 luglio 1827
Le cause criminali delle gran Corti civili di Messi
t Signore La Corte suprema di giustizia giusta lo
<t art. 121 della legge organica dell' ordine giudi- na e di Catania , e quelle ancora delle gran Corti cri
ziario de' 7 giugno 1819 istituita per mantenere minali delle altre Valli saranno in caso di annullamen
la esatta osservanza delle leggi, e per richiamare to rinviate ad una delle gran Corti criminali pi vicine
k alla loro esecuzione le gran Corti , i Tribunali , a quella che ha fatto la decisione.
ed i Giudici che se ne fossero allontanali.
130. Saranno rimesse al Tribunale civile di Paler
Malgrado per questa disposizione della legge delle mo le cause de' Tribunali civili delle altre Valli , e le
decisioni, tanto civili che penali, le quali si emet- cause de' Tribunali di commercio , le di cui sentenze
saranno state annullate dalla Corte suprema. Se una
tono dalla Corte suprema, e che da questo Mini
ci stero e tteal segreteria di Slato si trasmettono ai sentenza del Tribunale civile di Palermo sar annullata,
Procuratori generali delle Valli , non se ne d la causa sar rinviala da una Camera all' altra dello
lettura nel Collegio, ed in conseguenza i Giudici stesso Tribunale civile.
ignorano le massime che la Corte suprema ha
i3i. Se dopo 1' annullamento di una sentenza o
c stabilito nelle sue decisioni ; talch spesso ac
decisione il Tribunale o la gran Corte a cui la suprema
ci caduto che i Tribunali e le gran Corti sono rica- Corte di giustizia abbia fatto il rinvio della causa, dar
duti negli errori che han motivalo l'annullamento. fuori nella stessa causa fra le parli medesime una sen
In questa circostanza io non ho potuto , che con tenza o decisione conforme a quella eh' stata annulla
k grave rincrescimento scorgere la trascuraggine di ta ; e tal seconda sentenza o decisione verr impugnala
e questo interessante dovere, c volendolo ricondurre cogli stessi motivi co' quali fu impugnata la prima, sa nella pi stretta osservanza, mi sono determinato
a prescrivere, che tantosto che perverranno per
Servale ci d'intelligenza e regolamento, c per
mezzo di questa real segreteria di Stato le deci darne avviso al regio Procuratore presso il Tri
1 sioni della Corte suprema , curi ella subito che
ti bunale civile per la esecuzione di sua parte.
c se ne dasse lettura al Collegio, con farsene espressa
Il Ministro Segretario di Slato Luogotenente gene rate Mahciiese delle Favare.
it menzione nel foglio di udienza di quel giorno ,
t in cui la delta lettura avr luogo.
(e)
1/ decreto del di 7 aprile iSsS.

V 232 )(
r luogo in lai caso ad inlerpelrazione di legge (a). La
1. Se trattasi di cause civili, la sentenza 0 decisione,
Corte suprema far allora un distinto rapporto al nostro bench annullala, si considerer come una tacita tran
Luogotenente generale , ed attender che da noi venga sazione che non potr impugnarsi.
piegato il dubbio sulla legge nelle forme prescritte dallo
a. Se trattasi di cause penali , il condannato avr
articolo a della nostra legge de' 24 di marzo 181 7 (b). dritto ad un nuovo giudizio , quando nella sentenza o
i3a. La Corte suprema di giustizia pronuncier sui decisione annullata per violazione di legge si fosse ap
conflitti di giurisdizione , che insorgano fra pi gran plicata una pena erroneamente in di lui danno. Nel ca
Corti civili o criminali , fra pi Tribunali civili o di so per che la pena applicabile sia maggiore della in
commercio non soggetti alla giurisdizione della slessa flitta, P annullamento non pregiudicher al condannalo;
gran Corte civ. o fra pi Giudici di Circond, non soggetti e la decisione della Corte suprema di giustizia si consi
derer emanata per lo solo oggetto di ricondurre i Giu
n allo stesso Trib. civ. n alla stessa gran Corte civ.
j 33. Conoscer ancora su' conflitti di giurisdizione , dici all' osservanza della legge.
3. Se trattandosi di cause penali, 1' annullamento sia
ehe insorgano fra le autorit militari di terra e di ma
slato pronunziato per mera violazione di forme essenzia
re, e le gran Corti criminali.
i34. Ne' casi specificati ne* due articoli precedenti li del rito, sar nella facolt del condannato di sceglie
re tra lo sperimento di un nuovo giudizio e P esecuzio
rimetter le cause alle autorit che giudicher compe
ne del primo bench annullato.
tenti , per la decisione del merito.
i4a. Non saranno soggette ad annullamento le sen
i3d. Pronunzier ancora sulle dimande di rimessio
tenze o decisioni mal motivale, quando la parte disposi
ne di cause da uno ad altro Collegio, per motivo di si
curezza pubblica o di legittima sospezionc , nel modo e tiva non corlravvenga espressamente alla legge. In que
sto caso la Corte suprema si limiter a disapprovare i
forma ordinato dalle leggi.
i36. Non sar fatto verun rinvio di cause nelle mo'.ivi.
i43. Le decisioni della Corte suprema saranno tra
materie civili ;
1. quando 1' annullamento sar slato pronunziato per scritte su' i registri degli offici de' Giudici di Circonda
contrariet di sentenza o decisioni passate in giudicato rio, o de' Tribunali, o delle gran Corti, le cui sentenze
fra le stesse parti e su' medesimi punti di quistioni : in o decisioni saranno state annullate. Saranno ancora tra
questo caso la Corte suprema di giustizia annullando la smesse in islampa a tutti i Giudici di Circondario, a
seconda sentenza 0 decisione , ordiner 1' esecuzione tutti i Tribunali ed a tulle le gran Corti de' nostri do
mini oltre il Faro.
della prima ;
2. quando la sentenza o decisione annullata avesse
i44> La Corte suprema tanto nel caso in cui pro
rivocato in grado di appello una sentenza inappellabile: nuncier P annullamento sul ricorso della parte interes
in questo caso la Corte suprema di giustizia disporr la sata, quanto se lo pronuncier sulla requisitoria del re
esecuzione della sentenza contro la quale erasi dato luo
gio Procuratore generale, potr di officio elevare i mezzi
go indebitamente all' appello.
di nullit non dedotti,
j3y, Quando sia stata profferita una sentenza o de
145. Giudicher sull'azione civile, 0 sia presa a
cisione la quale importi infrazione di legge , 0 racchiu
parte, contro le gran Corti civili o criminali , o contra
da violazione di forme essenziali del rito , o eccesso di uno o pi membri delle medesime.
potere , e nessuna delle parti ne abbia reclamato nel
146. Veglier su tutti i Tribunali e su tutte le gran
tempo stabilito ; il regio Procurator generale presso la Corti ; avr diritto di farsi render conto della loro con
Corte suprema , avendone notizia , dovr per interesse dotta, e di censurarla; e giudicher come Tribunale de
della legge portarne di officio la cognizione alla Corte legato de' delitti di officio commessi da'Giudici de' Tribu
suprema.
nali e delle grafi Corti, o dagli esercenti il pubblico
i38. Il regio Procurator generale presso la Corte ministero presso i medesimi Tribunali e gran Corti, die
suprema dovr parimente , a' termini del precedente ar
tro l' incarico che gliene sar dato da noi per mezzo
ticolo , portare alla di loi cognizione quella sentenza o del nostro Luogotenente generale.
decisione di condanna per un fatto non qualificato dalla
147. Ne' casi preveduti nell'articolo precednte sar
legge n per misfatto, n per delitto, n per contrav
nella facolt del Segretario di Stalo Ministro esistente
venzione , 0 per un reato per cui 1' azione penale fos
presso del nostro Luogotenente generale di presedere
se prescritta o abolita , e questa eccezione fosse stala alla Corte suprema di giustizia.
dedotta prima della sentenza o decisione.
148. Nelle cause delle gran Corti criminali portale
i3g. Ne' casi preveduti ne' due precedenti articoli alla cognizione della Corte suprema , ed in quelle delle
la Corte suprema trovando sussistenti i molivi dedotti di gran Corti speciali , che avr essa rivedute di officio ,
annullamento , lo pronuncer.
potr raccomandare i condannali alla nostra sovrana cle
140. La Corte suprema pronuncier ancora sulle menza per mezzo del nostro Luogotenente generale che
dimande di annullamento, che il regio Procurator gene
ne dar conto a Noi col suo parere, ed attender le no
rale far di officio per interesse della legge in seguito stre deliberazioni.
d' incarico che ne avr avuto dal nostro Luogotenente
i49- Nel mese di gennaro di ciascun anno la Cor
te suprema rimetter al nostro Segretario di Stalo Mini
generale.
141. Per ci che riguarda l'interesse delle parti stro residente ne' nostri domini oltre il Faro tulle le os
servazioni che essa avr fatte nel decorso dell' anno pel
ne' casi preveduti negli articoli iSJy, 1 38 e j4 si adot
miglioramento della legislazione. Tali osservazioni saran
teranno le seguenti disposizioni.
no inviale al nostro Segretario di Slato Ministro di gra
zia e giustizia, e da esso ci saranno presentati nel no
(a) V. il decreto del }2 jeblro.ro i83z che tratta del
stro Consiglio di Slato.
l' appello alle sentenze correzionali.
i5o. La comunicazione tra la Corle suprema e gli
(b) V. I' anzidetta legge riportala a pag. 3g.

155. Invigileranno per l'osservanza delle leggi e


altri Magistrati inferiori per gli affari che riguardano h
per la regolare esecuzione de' giudicati.
cosi la giustizia civile, come la giustizia penale, e la vi
156. Eserciteranno il loro ministero non in via di
gilanza su' Magistrali medesimi, dovr aver luogo necesbariatnente per mezzo della rcal Segreteria e Ministero azioni , ma in via di rimostranze ; salvi i casi ne' quali
sia diversamente prescritlo dalle leggi.
di Stato residente ne' nostri domini oltre il Faro (a).
1S7. Saranno intesi necessariamente in tulte le cau
se ed in tutte le quislioni concernenti:
TITOLO XI.
1. l'ordine pubblico, l'interesse dello Stato, della
Ce' Presidenti* de" regi Procuratori generali
Corona, de' Comuni e de' pubblici stabilimenti ;
e de' regi Procuratori.
e. le donazioni ed i legati fatti a benciicio de' poveri
151. I Presidenti avranno cura di mantenere il di uno o pi Comuni;
- buon ordine e la polizia interna de' rispettivi Collegi ,
3. lo stalo delle persone ;
4.. la declinatoria di foro per incompetenza ;
distribuiranno gli affari e formeranno il ruolo delle eau
5. la ricusa de' Giudici per parentela ed affinit , e
se, intesi i regi Procuratori generali ed i regi Procu
la rimessione delie cause ad altri Giudici ;
ratori.
6. i minori , g' interdetti , le donne non autorizzate
152. Ne' Collegi composti di due Camere il Presi
da' loro mariti a slare iu giudizio ; ed in generale tut
dente preseder quella dove creder pi conducente al
ti coloro che vengono rappreseli lati da un curatore ;
la giustizia il suo intervento.
j. gli assenti ;
1 53. I Presidenti annunzieranno o faranno annun
o. i militari in attivit nelle armate di terra e di ma
ziare da' Cancellieri alla pubblica udienza le sentenze o
re fuori del territorio del Regno ; e g' incaricati di ne
le decisioni profferite da' Collegi rispettivi.
goziazione all' estero , se non abbiano lascialo legittimo
i54- I regi Procuratori generali ed i regi Procu
ratori esercitano il ministero pubblico , e sono nostri a- procuratore , e se la loro qualit sia riconosciuta dal
Collegio.
genti presso la suprema Corte di giustizia, le gran Cor
id8. Potranno ancora interporre il loro ministero
ti ed i Tribunali (b).
in tutte le cause nelle quali lo crederanno necessario. Il
(a) Con ministeriale del 20 agosto 1S26 fu diretto ai Tribunale o la gran Corte potr interpellarli di officio (c).
Procuratori generali del He presso le gran Corti
criminali il seguente sovrano rescritto:
ce la menoma alterazione della idea che esprime,
t Eccellenza Sua Maest cui ho rassegnato il rapce Questa considerazione ha determinalo il Re ad
i porto di V. E. de' 3o marzo ultimo ha trovalo
ce ordinare, che nella corrispondenza uffiziale si ser
irregolare, che il Procuratore generale presso coti bi F esattezza dei vocaboli particolarmente in co
testa suprema Corte di giustizia abbia con sua
te testa parte de' reali domini, ove il nuovo sistema
ti lettera di uflicio direttamene prescritto al Pro giudiziario ancora nascente ; mentre nel fatto
curatore generale presso la gran Corte civile di
ha avuto occasione di osservare, che non vi si
ci Messina il metodo a seguire nello affare della ri
( porta tinta la precisione , specialmente nella deti cusa del Giudice Tristhetta ad istanza del Mar signazione de' Magistrali incaricati del pubblico
it chese di S. Leonardo. Le leggi di procedura de
t ministero.
ci signano il modo di proporre le ricuse , ed in ote La legge organica giudiziaria , tra gli altri funzio( gni caso apparteneva alla Corte suprema, innanzi
11 nari ha stabiliti i Procuratori generali e regi ,
e la quale pendeva il giudizio di ricusa degli altri
ce cui ha affidato F esercizio del ministero pubblico
coniponeuti della gran Corte stessa il deliberare
et il quale non una carica , ma una attribuzione
<i i mezzi onde essere in islato di giudicare . Ha
et trovalo anche irregolare , clie nello affare anzia inerente alla carica di Procuratore generale o
( regio ; quindi inesat a ed itnpropria la esprcs1 detto, il Procuratore generale presso la suprema
ic sione. 1 Ministero pubblico eletto, o esercente che
(. Corlc abbia tenuto direttamente la corrispondenza,
si talvolta adoperala per indicare il Magistrato
poich a' termini dell'art. i5o della legge orgar
< cui sono affidale le funzioni di ministero pubbli
ci nica giudiziaria de' 7 giugno 1819 avrebbe do
ci co 1 nelle attuali circostanze dei Collegi giudi
ti vuto essere necessariamente per mezzo dell' E. V.
ce ziari in cotesti domini , siccome le dette funzioni
e qual Luogotenente generale di S. H.
t sono affidate ai Procuratori generali , o regi Efi Quindi la M. S. nell ordinario Consiglio di Slato
c letti, e si esercitano poi temporaneamente da al
ce de' 24 del mese corrente ha ordinato di avvertirsi
ci tri Magistrati , cosi per enunciare con esattezza
( il Procuratore generale presso la suprema Corte
et questi diversi funzionari, conviene designare i priI di giustizia in Palermo delle seguite irregolarit ;
l mi col nome di Procuratore generale o regio ,
a e che per lo avvenire si uniformi perfettamente
( ed secondi col nome di esercente le funzioni
alla disposizione del citato articolo xso della legge
k di Procuratore generale o regio, e non mai con
II organica giudiziaria.
( quello di ministero pubblico.
IV'el real nome ec.
( JVel rcal nome ec.IVapoli li 10 novembre 1819.
(b) Sulla esattezza de' vocaboli per riguardo a questi
funzionari S. .11. con rescritto degli 8 dicembre (e) E utile aversi soit' occhio il segurnle rescritto.
ti Eccellenza 11 predecessore di V.E. con suo rap
la tg si compiacque ordinare quanto segue;
ii porto diede conto che lo Avvocato generale pres
e Eccellenza La precisione del linguaggio necesti so la Corte suprema di giustizia Conte Manzoni,
( sario in lutto indispensabile nelle materie lega
tt oegi Prociirator generale della stessa Corte sii
ci li e legislative . ove ogni vocabolo avendo una
ti prema, si era ricusato a prender parte nella cau particolare e propria eccezione non pu ricevere

X 34 )(
le imputazioni con Ira i Giudici, si provveder a norma
Nelle materie di polizia , correzionali e crimi
delle leggi.
nali , olire le funzioni loro affidate dalla presente leg
iG3. I regi Procuratori generali ed i regi Procu
go , insisteranno presso i Giudici di Circondario e pres
so le gran Cor.i criminali per la regolarit delle forme ratori , vegliando alla esecuzione de' giudicali secondo
1' articolo i55 , agiranno di officio , trattandosi di giu
prima del giudizio , e per 1' applicazione delle leggi.
iGo. 1 regi Procuratori generali presso le gran dicali che interessino 1' ordine pubblico ; e per quelli di
interesse privato agiranno sulla isanza delle parti. In
Corti criminali eserciteranno 1' azione penale per la pu
tutt' i casi ordineranno a chi occorra , di prestarsi agli
nizione de' rei , in conformit delle
atti opportuni ; e faranno somministrare il braccio for
iGi. Essi come agenti primari della polizia giudi
ziaria nella Valle rispettiva avranno sotto i loro ordini te , quando sia necessario.
164. Per 1' esecuzione dell' articolo precedente, nei
gli altri funzionari di polizia giudiziaria.
Comuni in cui non risiede il regio Procuratore, le par
1G2. I regi Procuratori generali ed i regi Procura
ti s' indirizzeranno a' Giudici di Circondario , che ne
tori, ne' casi in cui le parti non abbiano reclamato, fa
faranno le veci.
ranno rapporto al Segretario di Stato Ministro de' man
camenti de' Giudici per eccesso de' loro poteri , e dei
165. I regi Procuratori generali ed i regi Procu
ratori invigileranno ancora sulla osservanza della disci
reati commessi nell' esercizio delle loro funzioni. Il det
to Segretario di Stalo Ministro , stimandolo conveniente, plina e sulla regolarit dei servizio de' rispettivi Collegi.
166. ISon prenderanno parte , u potranno esser
rimetter alla Corte suprema di giustizia per mezzo del
suo regio Procurator generale il rapporto anzidetto e 5resenti alle deliberazioni de' Collegi rispettivi. Questa
isposizione non sar applicabile al regio Procurator ge
gli ani che lo accompagnano. La Corte suprema annul
ler gli atti , se vi sar luogo. Quando emergessero del- nerale presso la Corte suprema di giustizia.
1G7. Permetteranno 1' animessiotie delle carte este
re ; e sulla di loro negativa le parli potranno adire la
sa relaiiva al procedimento a carico della secon- gran Corte o il Tribunale rispettivo , perch risolva
da Camera di cotesla gran Corte civile , e del inappellabilmente ci che sar di ragione.
k Giudice del Circondario Baida, che aveano pro
168. Saranno ad essi specialmente e personalmente
affidate tutte le funzioni del ministero pubblico di sopra
li nuuziato su U' occorso nella bettola della Cul
indicate. I sostituti non parteciperanno all' esercizio di
ti fotta tra quattro sotto uffiziali Austriaci, e diver
ti si paesani , per lo scrupolo fatto da esso Conte tali funzioni , che sotto la di loro direzione.
Manzoni di essere stato in litigio col Giudice
169. I regi Procuratori presso i Tribunali civili eserciteranno continua vigilanza sulla condotta de' Conci
della seconda Camera della stessa gran Corte Ba
liatori , e sul modo come essi adempiono a' doveri del
li rone Martines, e soggiunse il detto di lei pre
la loro carica ; g' istruiranno ne' dubbi die potranno
ci decessore, che incaricatasi da lui la Corte su pre
ti ma a prendere cognizione , e pronunziare su di proporre ; e gli ammoniranno nel caso che sicno trascor
tt questa ricusa , la medesima la dichiar insussi- si in errore.
11 stenle con deliberazione del d 10 maggio ultimo.
170. Nel dare a' Conciliatori le istruzioni e gli av
c Avendo io fatto presente a S.M. lo accennato rap- vertimenti , si limiteranno alle vedute generali del drit
porto la M. S. ha avuto luogo di considerare , to , senza mai discendere al merito particolare delle cau
che la Corte suprema di giustizia , nel procedi
se : e di ogni dubbio , istruzione o avvertimento daran
ti mento di cui si tratta ha assunto il carattere di no conto a' regi Procuratori generali presso le gran Cor Corte puuitrice , e che perci il ministero pub- li civili , onde ricevere , occorrendo , le superiori dire
blico presso di essa parte principale , e non zioni.
aggiunta , laonde non potendosi per espressa di171. I regi Procuratori generali presso le gran Cor
fi sposizione di legge ricusare il pubblico ministero, ti criminali , ed i regi Procuratori presso i Tribunali ci
quando parte principale, lo scrupolo fatto dal
vili vegleranno sulla condotta de' Giudici di Circondario
li 1 Avvocato generale, allora Conte Manzoni , non negli oggetti della rispettiva dipendenza. Neil' ultimo me
11 poteva formare oggetto di tontenzioso giudiziario, se del triennio di ciascun Giudice di Circondario avver
e rimettersi perci alla giudicatura della stessa tiranno con una circolare g' individui del Circondario
<t Corte suprema , ma dovea prendersi in conside- di rimetter loro le notizie delle trasgressioni in officio ,
razione, e risolversi da S. M., intesa quella Au- che abbia potuto commettere il Giudice , per inviarle al
c torit che avrebbe la M. S. credulo.
Segretario di Stato Ministro.
Per le enunciate considerazioni S.M. nel Consiglio
172. I regi Procuratori generali presso le gran Cor
<c di Stalo ordinario del di 26 dell' andante, risol- ti criminali vigileranno ancora sulla condotta de' Giudi
vendo lo articolo per punto generale, ha ordina
ci istruttori della Valle rispettiva.
li lo che quando il ministero pubblico presso del
173. I regi Procuratori generali presso le gran Cor
l', le Corti e Tribunali sia parte principale in u- ti civili veglieranno sulla condotta decomponenti de' Tri
tt na causa , e si /accia scrupolo , lo scrupolo bunali civili e di commercio compresi nella giurisdizione
tt stesso debba risolversi dalla M.S. in via di eco- delle rispettive gran Corti ; e sarau tenuti di riferire al
la Corte suprema di giustizia tutto ci che scopriranno
<t nomia, ma che per lo caso di cui si tratta, il Pro
li curator generale Manzoni possa ora far uso delle contrario all' onore ed al bene della giustizia.
facol' insite al suo carattere di Procurator ge
174. Il regio Procurator generale presso la Corte
li nerale , delegando al suo sostituto le parti del suprema di giustizia invigiler sulla condotta de' com
i pubblico ministero in quelle cause , nelle quali ponenti delle gran Corti criminali e civili; e degli abu
stimer di non intervenire.
si che mai scoprisse , far rapporto al Segretario di Sta
t Mei rcal nome ec. Napoli 28 luglio 1824.
to Ministro.

35 )(
T75. La corrispondenza tra le gran Corti, i Tribu
nali e le altre autorit costituite avr luogo esclusi
vamente per organo de' rispettivi regi Procuratori gene
rali e regi Procuratori. Ne' Tribunali di commercio non
essendovi un agente permanente del pubblico ministero,
la corrispondenza sar tenuta da' rispettivi Presidenti (a).
TITOLO XII.
De Cancellieri e vice-Cancellieri.
176. Presso ciascun Conciliatore , Giudice di Cir
condario e Giudice istruttore vi sar un Cancelliere.
177. Presso i Tribunali civili e di commercio , le
gran Corti criminali e civili , e la Corte suprema di giu
stizia vi saranno ancora de' Cancellieri , secondo abbia
mo disposto nella presente legge.
178. Nel Tribunale civile , nella gran Corte civile
di Palermo e nella Corte suprema di giustizia vi saran
no io oltre de" vice-Cancellieri.
179. I Cancellieri ed i vice-Cancellieri saranno eletti da Noi.
180. Assisteranno i Giudici nelle loro udienze e
nell' esercizio delle loro funzioni , e ne contrassegneran
no le firme ; registreranno gli atti e li conserveranno in
deposito ; rilasceranno le copie e daranno corso agli
affari (b).
181. I vice-Cancellieri saranno presentati a' Colle
gi in cui hanno luogo , dal rispettivo Cancelliere il qua
le presenter ancora la pianta organica della Cancelleria
e la proposta de' oggetti. Per la prima elezione de' vi
ce-Cancellieri non avr luogo la presentazione.
(a) // Governo in jebbraro 182S scriveva a' regi Pro
curatoripresso i Tribunali civili ne' seguenti sensi:
1 Con sommo rincrescimento ho io rilevalo , che ta
a luni de' componenti dell' ordine giudiziario doven
a do implorare dei provvedimenti al Governo e
sopra domande di loro particolare interesse , o
per affari dipendenti dal loro ufficio, producono
( sovente dei rapporti , direttamente in opposizione
e. a quanto prescrive la legge organica giudiziaria
e de' 7 giugno 1819, attribuendo la corrispondenza
( col Governo esclusivamente ai Procuratori gene
( rali ed ai Presidenti de' Tribunali di commercio,
( non essendovi in questi Tribunali un agente per
( manente del pubblico ministero.
A togliere cosiffatto abuso contrario alle disposizio ni della legge che servir debbono di regola co
mune a tutti i Magistrati, io credo utile d'incul
care colla presente la scrupolosa osservanza dello
articolo ija della summentovata legge organica,
in vigor del quale ciascun funzionario dell'ordi
ne giudiziario secondo il suo rango , trovandosi
nel caso di ricorrere al Governo , dovr sempre
ci praticare per mezzo del rispettivo Procuralor
generale o regio, e nei Tribunali di commercio
per mezzo del Presidente , dai quali saran poi
provocate le disposizioni superiori,
li Ella dunque far note a tutti i funzionari di sua
dipendenza queste mie risoluzioni , e ne curer
v lo esatto adempimento,
r. Palermo
fehbraro r8a5.
e // Luogotenente generale. M. Favabe.
(I,) V. la ministeriale del tg aprile i83o inserita a
pay. 22S nota d.

182. La presentazione de' vice-Cancellieri sar di


scussa da' Collegi i quali ne daranno conto al nostro
Luogotenente generale ; e questi la proporr a noi col
suo parere (e).
La pianta delle Cancellerie e de* soldi deal' impie
gali, e l di loro elezione sar discussa da' Collegi , e
quindi sottoposta all' approvazione A A nostro Luogote
nente generale.
TITOLO XIII.
De' Patrocinatori e degli Avvocali.
183. Presso la Corte suprema di giustizia , le gran
Corti ed i Tribunali civili vi sar un determinalo nu
mero di Patrocinatori da nominarsi da noi sulle propo
ste de' Collegi cui dovranno essere addetti (d).
Quei Patrocinatori che saranno addetti ad una Cor
te superiore , potranno esercitare le loro funzioni pres
so le altre Corti e Tribunali inferiori.
184.. I Patrocinatori avranno il dritto esclusivo di
fare tutti gli atti occorrenti alla istruzione del processo,
alla pronunciazione ed alla esecuzione delle sentenze o
decisioni presso i Collegi cui saranno addetti.
Quanto allo assegnunento delle somme necessarie
pe' soldi degV impiegati, v. il real decreto del Si
agosto 18 tg. Riguardo a' dritti di Cancelleria dei
Tribunali civili e di commercio, delle gran Corti
civili e della Corte suprema di giustizia , v. il
decreto del S luglio (letto anno; e finalmente per
rispetto a' drilli di Cancelleria e ai Archivio per
le gran Corti criminali leggasi il seguente reale
rescritto:
Eccellenza! Ho rassegnato a S.M. il rapporto del G del
cadente ottobre, riparlimeli lo di grazia e giustizia,
1 carico, num. 2371 relativamente alla proposi
ti zione di ridursi a regole uniformi la riscossione
a de' dritti di Cancelleria e di Archivio delle gran
Corti criminali di codesti reali domini.
E la M. S. nel Consiglio ordinario di Sialo de' 26
k del detto mese, si degnata uniformemente alla
proposta, di ordinare, che rimanendo fermo quan
to trovasi in osservanza per le fedi di perquisi
zioni, e per le sentenze definitive in linea corre
zionale a' termini del sovrano rescritto de' 12
marzo 1825 in quanto alle prime dell' arlic. 4-3
del real decreto de' i3 gennaro 181 7 sulle spese
di giustizia, e della circolare de' 23 marzo 181S
in quanto alle seconde, si possano da ora in poi
nelle Cancellerie criminali anzidette esigere sola
mente tari due siciliani per copia di ciascuna
sentenza, decisione , o atto , che viene ricercata
dalla parte dopo la definitiva decisione del giu
dizio penale.
Grana 10 siciliani a ruolo per diritto di copia, eoa
a che ogni ruolo sia composto di linee 25 ed ogni
linea di 18 sillabe.
Grana 10 siciliani per una cercatura degli alti : con
(t annotarsi per e ripetersi tutti questi dritti ai
termini del regolamento di disciplina in vigore.
E che finalmente questi dritti siano indipendenti da
( quelli di registro , e dall' altro di repertorio , il
(1 quale resta fissato a grana 6 siciliani.
Nel real nome ec.
Napoli 29 ottobre i83i. Niccola Parisio.
(d) V. il decreto degli /. gennaro 1820.

)( 36 V
i8j. Niuno polr comparire in giudizio avantii i I col numero di novo votanti; salve le eccezioni ordinate
Collegi senza il ministero di un Patrocinatore.
ricusalo , ovvero sia legittimamente impedito un
186. I Patrocinatori saranno risponsabili de' pre
numero di Consiglieri tale che vi manchi il nu
giudizi che per loro fallo o omessioue derivassero alle
mero legale de' volanti , saranno successivamente
parli, come pure de' depositi e delle carte che verranno
chiamati a compiere tal numero i Consiglieri al
(oro affidale.
seguito della Corte medesima , e quindi i Consi
187. Presso la Corte suprema , le gran Corti ed i
glieri ordinari addetti all' altra Camera, gli ulti
Tribunali civili vi sar un albo nel quale verranno ami in ordine di anzianit.
scritti lutti gli Avvocati.
Allorch venga ricusala una intera Camera della
188. Un decreto particolare determiner la forma
stessa Corte suprema , il giudizio di ricusazione
zione degli albi enunciati nel precedente articolo, come
apparterr all' altra Camera.
ancora i doveri degli Avvocati ed il modo , secondo il
4.. Nel caso che venga ricusato , ovvero sia legiiliquale verranno nominati.
1 inamente impedito un numero di Consiglieri della
189. Alcuno non potr essere Patrocinatore , se non
Corte suprema di giustizia de' nostri domini oltre
licenziato in dritto; n potr essere Avvocato, se non
il Faro , tal che vi inanelli il numero legale di
laurealo in dritto , in una delle Universit del nostro
II volanti, la ricusazione sar giudicata da un Col
Regno delle due Sicilie.
legio surrogato alla Corte medesima , compost
(! da nove volanti.
TITOLO XIV.
Saranno chiamali a comporre il Collegio surro
Degli uscieri.
t gato i seguenti Magistrali con ordine successivo1
190. Presso ogui Giudice di Circondario, ogni Giu
cio i Consiglieri ordinari non ricusati, ed M
l! Consigliere al seguilo della Corte suprema di giu
dice istruttore ed i rispettivi Collegi vi sar un numero
stizia in Palermo; il Presidente, il Procurator ge
detcrminato di uscieri che saranno eletti da noi (a).
II nerale del Re , il vice-Presidente , e 1' Avvocato
191. Essi presteranno il servizio pcsonale presso le
II generale nella gran Corte de' conti in Palermo ,
corrispondenti autorit ; e nelle pubbliche sedute delle
medesime dovranno mantenere 1' ordine c la regolarit.
s il Presidente, il Procuratore generale del Re, il
192. Intimeranno le citazioni, gji alti, le sentenze
'0 vice-Presidente, ed i sostituti Procuratori genera
c le decisioni; pubblicheranno ed affiggeranno gli avvisi
II li nella gran Corte civile in Pa'crmo; uno o pi
ed altri alti giudiziari ; eseguiranno le perquisizioni , i
(l componenti delle due Camere della stessa gran
sequestri e g' inventari giudiziali; proclameranno le of
II Corte civile , i primi in ordine di anzianit ; uno
(; o pi Magistrati giubilali che saranno all' uopo
ferte che verranno fatte nelle vendite a pubblico incan
to ; e faranno tutti gli alti che saranno necessari per
scelti dal nostro Luogotenente generale in Sicilia.
costringere le parti alla esecuzione de' giudicati (b).
6. Qualora alcuno de' Magistrali designali co' pre
193. In caso di opposizione alla esecuzione degli
cedenti articoli ad essere surrogali ne' giudizi di
ordini giudiziali potranno gli uscieri chiamare in loro
li ricusazione sia legittimamente impedito, sar rim
soccorso la forza armata.
li piazzato dall' altro che immediatamente Io segue
194. Presso i Conciliatori non vi saranno uscieri ;
ft Dell' ordine di chiamata.
ina a ciascun Conciliatore sar addetto un servente del
7- Nel caso che la riscusazranc venga ammessa , il
Comune per esercitarne le funzioni.
ii Magistrato che, giusta i precedenti articoli, avr
giudicalo della ricusazione , giudicher benanche
TITOLO XV.
della causa principale relativa al ricorso per an
nullamento.
Del numero de' votanti necessari in ciascun Collegio ,
8. Ove poi la ricusazione venga rigettata, la partee e Supplenti.
ricusante sar condannata ad una multa noa mi
I.
ti nore di ducati trenta ( once dieci ) per ciascun
Consigliere; e ci quando anche il motivo della
Della Corte suprema di giustizia (c).
11 ricusazione fosse identico per tulli.
19D. 1. La Corte suprema di giustizia decider
9: Il nostro Consigliere Ministro di Stato ee.
t Napoli il di i2 settembre 1828.
(a) Col decreto del 12 agosto i8tg si determina il
Firmalo FRANCESCO.
numero degli uscieri per le Corti ed i Tribunali.
Veduti gli articoli 4 e 5 del real decreto dc'ia
(b) V. il decreto del 20 agosto 18 ig.
1 settembre 1828 per li quali provvedendosi al cat so, che per ragion di ricusa , o legittimo impe
(e) Leggami i seguenti reali decreti :
ti dimenio manchi il numero legale de' votanti presse*
Veduto il rapporto del nostro Consigliere ee.
t la Corte suprema di giustizia residente in Paler Veduto il parere della Consulta generale;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
< ino, si designano i Magistrati, che debbono essere
Udito il nostro Consiglio di Stato ;
( chiamali a comporre il Collegio surrogato,
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
t Veduto il rapporto del nostro Consigliere di Stato
Ministro Segretario di Slato presso il Conte di Si
Art. 1. I Consiglieri delle due Corti supreme digiu slizia de' nostri reali domini residenti 1' una in
ti racusa , nostro Luogotenente generale ne' reali
* \apoli , e 1' altra in Palermo saranno ricusabili
domini oltre il Faro,
in qualunque numero.
it Snlla proposizione del nostro Ministro Segretario ec.
k 2. Se in una delle due Camere componenti la Cor-
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo,
,t te suprema di giustizia residente in Napoli venga I
i Abbiamo risoluto di decretava e decretiamo ce.

)( *37 )(
Supplenti : quando occorresse un solo rimpiazzo, saran
dalle leggi (a).
no i due Supplenti chiamati dal Presidente alternativa
2. In caso di assenza o di altro legittimo impedimen
to i Consiglieri mancanti saranno rimpiazzati da due mente (J) .
%> IL
Gran
Corti civili.
i Art. i. Nel caso preveduto dall' articolo 4 del real
1. Ogni gran Corte civile 0 Camera deci
decreto de' 12 settembre 1828; dopo il vice-Pre- der 196.
col numero di selle votanti (c).
sidente , ed i sostituti Procuratori generali nella
2.
Nel caso di assenza o di altro legittimo impedi
e gran Corte civile in Palermo , indicati nell' arti
mento i Giudici saranno rimpiazzati da due Supplenti i
ci colo 5 del decreto stesso , saranno chiamati a quali saranno chiamati alternativamente dal Presidente,
t comporre il Collegio surrogato i Consiglieri di quando occorresse un solo rimpiazzo (il).
di quella gran Corte de' conti in ordine di anzia3. Delle due Camere della gran Corte civile di Pa
r nit. Non compiendosi il numero de' votanti con lermo una sar prcseduta dal Presidente a sua scelta ,
c essi, e co' componenti delle due Camere di detta e 1' altra dal vice-Presidente. Il Presidente per non po
t gran Corte civile, compreso il Supplente, sarauno tr intervenire nella seconda Camera, quando essa trat
chiamati il Presidente, ed il Procuratore regio, il ter le cause civili di rinvio della prima annullate dalla
t vice-Presidente, ed il sostituto Procuratore regio Corte suprema; n interverr nella prima Camera, do
in quel Tribunale civile; salva rimanendo al no
ve questa conoscer le cause criminali rinviate dalla
li stro Luogotenente generale la scelta in ultimo Corte suprema, semprech si sia trovalo a presedere al
( luogo di uno, 0 pi Magistrati giubilati, ai ler- l' una o all' altra Camera nella decisione civile 0 crimi
mini del citato articolo 5.
nale che stata annullata.
e Art. 2. Il nostro Ministro Segretario di Stalo ec.
4. Lo stesso avr luogo pel vice-Presidente che avr
t Napoli /4 giugno i833.
preseduto in una delle due Camere ne' casi indicati nel
Firmato FERDINANDO.
numero precedente.
5. Ove interverr il Presidente o il vice-Presidente ,
(a) E utile riscontrarti i seguenti reali rescritti :
t Eccellenza La M. S. considerando le peculiari ed i Giudici sieno tutti presenti, il Giudice meno antico
c circostanze della Sicilia, ed il bisogno di non ri in ordine di elezione sar tenuto di ritirarsi , purch
t tardarsi il corso de* giudizi penali, il quale tal- non sia relatore: nel qual caso si ritirer il meno antico
I volta arrestato dal non trovarsi completo nelle che lo precede immediatamente (e).
gran Corti criminali e speciali , il numero legale
de' votanti, nel Consiglio di Stato de' 25 dello spiscritto dalla legge organica giudiziaria , e dalle
leggi di procedura ne' giudizi civili e penali , la
t rante febbraio ha determinato provvisoriamente :
M. S. nel Consiglio di Slato ordinario de' 20 del
t 1. Che le gran Corti speciali eseguano le pubbliche
corrente agosto , derogando alle disposizioni con
discussioni, e pronunzino le decisioni difUnilive
tenute ne' sopraindicati rescritti del 1 dicembre
( col numero di sei votanti.
1821 e 27 febbraio 1822, si degnala di appro
c 2. Che le deliberazioni delle gran Corti speciali pre cedenti all' apertura della pubblica discussione si
vare, quanto 1' E. V. ha proposto.
< Nel real nome ec. Napoli 20 agosto 1825.
emettano da tre votanti.
c 3. Che le gran Corti criminali eseguano le pubbli- (b) Con decreto del 7 di giugno iStg fu prescritto
che discussioni, e pronunziino i diflinitivi giudizi
guanto segue.
t col numero di quattro votanti.
Fino a tanto che non saranno eletti da noi i due
c 4- Che tutte le altre deliberazioni delle gran Corti
Supplenti stabiliti coli' articolo ig5 della soprani criminali ( compresavi la sottoposizione allo atto
mentovala legge per la Corte suprema di giusti
( di accusa, e la dichiarazione di competenza di
zia de' nostri domini oltre il Faro , ne faranno
e Corte speciale ) le quali siano precedenti all' aintcrinamente le funzioni in ogni occorrenza il
pertura della pubblica discussione si emettano da
Presidenle ed il regio Procurator generale della
gran Corte de' conti de' suddetti domini.
tre votanti.
Gli accennati due Supplenti frattanto furono da S.
X 5. Che le stesse gran Corti criminali decidano col
M. eletti con reale decreto del d tg giugno iS3G
c numero di quattro votanti le cause col metodo
in seguito della sovrana risoluzione del di 7 mag
c abbreviativo de mandato s termini del sovrano
gio detto anno.
ir decreto de' 16 gennaio.
C 6. Che restino ferme tutte le altre disposizioni di (c) V. il soprainserto rescritto dtl 20 agosto iSa3.
II legge, le quali non siano derogale dalle nuove
(d) V. il regolamento per la disciplina delle autorit
precitate disposizioni.
giudiziarie all' art. 443.
c Nel real nome ce. Napoli 27 febbraio 1822.
(e) V. i due decreti del i4 dicembre tStg inseriti nel'
Eccellenza Co' rescritti del 1 dicembre 1821 e
la noia c pag. zsg : si legga inoltre il seguente
97 febbraio 1S22 fu ridotto a sette il numero dei
decreto.
votanti della suprema Corte di giustizia, a cinque
t Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ce.
* quello delle gran Corti civili, a sei quello delle
t Abbiamo risolulo di decretare e decretiamo co.
t sran Corti speciali, ed a quattro quello delle gran
c Art. 1. Presso la gran Corte civile in Palermo vi
1 Coni criminali di cotesla parte de' reali domini .
sar un altro sostituto al regio Procurator gene( Avendo rassegnato a S. M. il parere di V. E. conf ralc.
t tenuto nel rapporto de' 28 luglio scorso di comf I nostri Segretari di Stato ec.
k pletarsi i Collegi giudiziari, e di farsi decidere le
< Napoli li 3 giugno tUao.
t cause da' medesimi col numero de' votanti preFirmatoFEBDINANDO,

)( e38 )(
Il
3. La uniformit di sei voti fra gli otto indicata nei
. HI.
numero precedente sar solamente necessaria nelP ap
Gran Corti criminali.
plicazione dplla pena, e non gi nel}a dichiarazione del
197. 1. Ogni gran Corte criminale decider poi fatto (d).
numero di sei volanti (a): ma nelle cause di polizia e porr
regionali clic conoscer in via di appello sulle sentenze
s soggette n ad appello, n a ricorso della Corte
de' Giudici di Circondario, pronunzer pon quattro vo
c suprema di giustizia, ma che le condanne alla
ti, e salve ancora le eccezioni ordinate dalle leggi.
< morte, o a pene perpetue profferite senza unifor2. Se trovandosi la gran Corte criminale convocata
c mit di sci voti siano sottoposte alle revisioni, che
per conoscere di un misfatto, rilevasse nel corso del di
t di ufficio la Corte suprema debba farpe sugli alti
battimento di non essere l' accusato colpevole , che di
stessi delle cause,
reato punibile con pena di polizia o correzionale, dovr
t Or dal numero di otto essendo slati ridotti a sei i
pronunziare tal pena senza ridursi al numero di quat
c votanti di detta gran Corte speciale , venuto il
tro. Se per tal circostanza venisse rilevata in qualun
c cennato Avvocato generale a chiedere di comuni*
que altro periodo della istruzione , la gran Corte dovr
a carglisi per suo regolamento quanti voti diiformi
inviare la causa al Giudice competente.
e debbono esservi nelle condanne a morte, e a po
3. Ove intervenga il Presidente , ed i Giudici sieno
ti ne perpetue, phe pronunzicranno le gran Corti
tutti presenti, il Giudice meno aulico in ordine di ele
( speciali per esservi luogo alla indicata revisione
zione sar tenuto di ritirarsi, purch non sia il relatore:
ci della Corte suprema di giustizia.
nel qual caso si ritirer il meno antico che lo precede
( In seguilo di tal dubbio venuta 1' E. V. ad esser
immediatamente.
li vare , che diminuito il numpro de' volanti dovreb4- Mancando il numero de' votanti , interverranno a
c be in proporzione diminuirsi il numero de' voti
Eupplirlo i Giudici del Tribunale civ. (/>) i primi in ordir
t uniformi per non darsi la revisione di ufficio alla
ne di elezione; dopo di essi il regio Procuratore ; e fi
Corte suprema.
nalmente il Presidente dello stesso Tribunale civile. In
t La M. S. a cui nel Consiglio di Stato de' i5 del
ogni caso per il numero de' componenti del Tribuale
t corrente aprile rassegnai 1' enunpiato di lei rapcivile, phe interverranno nelle gran Corti criminali, non
porlo venula ad ordinare, che la revisione di
potr esser maggiore di due. Lo stesso si eseguir per
t ufficio, la quale far dee la Corte suprema di giula seconda Camera della gran Corte civile di Palermo ,
t stizia a' termini dell'art. io4 della legge organica
e per le gran Corti civili di Messina e di Catania , al
a giudiziaria delle condanne a morte, o a iene
lorch funzioneranno da gran Corti criminali.
( perpetue, che pronunzieranno le gran Corti spe ciali debba aver luogo quando in dette decisioni
g. iv.
non concorra 1' uniformit di cinque voti.
t Nel real nome ec. Napoli 17 aprile 1822.
Gran Corti speciali.
// rescritto del 2j jebbraro 1822 fu derogalo con
198. 1. Le gran Corti speciali decideranno col
quello del 20 agosto 182S inserito alla noia a.
numero di otto votanti. Questo numero si former , ag
pag.
2$j.
giungendo a' Giudici criminali prima il regio Proemi atore del Tribunale civile , indi il Presidente , e poi i (d) Leggasi il seguente reale rescritto
^1. i - dello
1 11 _ stesso " Tribunale
m -1
1 per_' ordine
.] :
,1: elezione
1 -_:
t? 11 - c_ Ad
j evitare
:.
-1
<_ Eccellenza
qualunque
dubbio, che poGiudici
di
;.11|j
t irebbe elevarsi intorno al modo di compiere il
purch non intervengano nelle gran Corti speciali , pi
e numero de'votanti nelle gran Corti speciali di Paai tre componenti del Tribunale civile.
c lermo, Messina e di Catania, nella circostanza al2. Nelle condanne a morte o a pene perpetue , da
c tuale in cui ne' Tribunali delle tre suddette Valli
profferirsi dalle gran Corti speciali, dovr concorrere la
vi sono i Procuratori regi eletti, S.M. ha dichiauniformit di sei voti fra gli otlo, perch non abbia luoc rato che i Procuratori regi esercenti essendo stati
' go la revision di officio presso la Corte suprema di giu
esclusivamente destinati per lo esercizio delle funstizia , a tenore dell'articolo io4 (c).
b zioni di pubblico ministero presso i rispettivi Col legi non possono esser chiamati per volare nelle
( gran Corti speciali. Ha quindi ordinato la M. S.
(a) V. il rescritto del 20 agosto 182^ nota ap. 2J7.
che ove avvenga di un giudizio speciale in Pa(b) V. gli articoli 482 e 483 del regolamento giudi
c lermo in Messina , ed in Catania , si chiami per
ziario, in vigore de quali vicn chiamato il Giudi
ti compiere il numero de' votanti , prima il Procuce istruttore a supplire anche per le cause nelle
ralore regio eletto dal rispettivo Tribunale , indi
gitali ha fatto atti d' istruzione.
( il Presidente , e poi i Giudici a mente dell' arti(c) Si riscontri la sovrana disposizione che qui s' in
colo 198 della legge organica de' 7 giugno 1819.
serisce ;
a Ha comandato ben anche la M.S. che nelle grau
a Eccellenza Con rapporto de'3o dello scorso marzo
Corti speciali delle altre quattro Valli di Girgen venne V. E. a riferire , che in seguito del sot ti, Siracusa , Trapani e Caltanissetta si compia
vrano rescritto de' 27 dello spirato febbraio con
con lo stesso ordine il numero de' votanti , chia cui fu ridotto a sei il numero de' votanti delle
t mando sempre i primi i regi Procuratori delti ,
gran Corti speciali 1' Avvocato generale presso la
quantunque essi al presente siedano da semplici
Corte suprema di giustizia ha elevato il seguente
a Giudici ne' rispettivi Collegi , e non esercitino le
* dubbio. L'articolo 104 della legge organica dello
funzioni al loro ufficio.
1 ordine giudiziario de' 7 giugno 18 19 slabilisce, che
s Nel real nome ec. Napoli is gennaro 1820,
le decisioni delle gran Corti speciali non siano

. v.
Tribunali civili.
igg. _ i. Ogni Tribunale civile pronuncier le
tue sentenze col numero di tre votanti. Ciascuna delle
Camere del Tribunale civile di Palermo potr pronun
ziare co' quattro volanti che le rimangono addetti per la
spedizione degli affari civili.
a. I Giudici del Tribunale civile saranno suppliti dal
Giudice di Circondario residente nel Capoluogo della
Valle; ed in di lui mancanza , dal suo supplente. Nelle
Citt di Palermo, di Messina e di Catania dove esistono
pi Giudici di Circondario, il nostre Luogotenente ge
nerale sceglier tra essi quelli che dovranno prestare il
servizio di Supplenti ne' rispettivi Tribunali civili , asse
gnandone uno a ciascuna Camera di quello di Palermo,
ed uno a ciascun Tribunale civile di Messina e di Ca
tania.
3. Generalmente nella stessa sentenza di un Tribu
nale o di una Camera non potr votare pi di un Giu
dice di Circondario.
4- Quando nel Tribunale civile non potr compiersi
il numero legale di tre votanti n con tre Giudici or
dinari , n con due ordinari ed il Giudice di Circonda
rio o il suo Supplente, interverr allora a compiere tal
numero 1' altro Giudice di Tribunale civile , destinato
alle funzioni d' istruttore nel Distretto dove risiede il
Tribunale medesimo. Per regolarsi un tale intervento in
modo che non rechi danno alla giustizia , distraendo lo'
istruttore dalle sue funzioni, si combineranno di accordo
il Presidente ed il regio Procuratore del Tribunale ci
vile col regio Procurator generale della gran Corte cri
minali (a).

a39 )(
5. Delle due Camere del Tribunale civile di Palermo
una sar preseduta dal Presidente a sua scelta , e 1' al
tra dal vice-Presidente. Ciascuno di essi per non potr
intervenire in quella Camera cui saranno inviate in caso
di annullamento le sentenze dell' altra , quando sia in
tervenuto nella sentenza annullala.

(a) Leggami le seguenti disposizioni :


I. i Eccellenza Nel rapporto de' 28 febbraio num. 3
( V. E. propose, che per supplire alla mancanza
del numero legale de' votanti nel Tribunale civi le di Caltanissella provvisoriamente , e sino alla
nuova organizzazione giudiziaria, 1* ultimo de'Giua dici in ordine di nomina di quella gran Corte crie minale, ed in mancanza di questo 1' altro che lo
t precede in ordine di elezione, sempre cos progrec dendo successivamente in caso di bisogno, funzio nasse da supplente in detto Tribunale , la qual
c misura anch ella propose pe* Tribunali civili di
li Girgenti, Siracusa e Trapani, ove risiedono gran
a Corti criminali, ed ove non di rado accade , che
t i Tribunali civili manchino per ragion di sospe( zione del numero legale de' volanti. Nel Consiglio
( de* aS del corrente io rassegnai I' affare alla M.
S. la quale si degn approvare l'enunciata pro
ti posizione, con che per l'intervento del Giudice
c della gran Corte debba aver luogo , quando col
e Giudice di Circondario supplente destinato dalla
legge non sar compito il numero de' votanti.
1 Nel real nome ec. Napoli 27 marzo 1822.
// Governo fece conoscere al regio Procuratore
presso questo Tribunale civile con ministeriale del
di ti giugno t8aa che le funzioni di Presidente II
in mancanca del titolare doveano assumersi dal
Ctudice della gran Corte, laddove v' intervenisse.
II. 1 Considerando che quantunque per le leggi orgauia che circa 1' ordine giudiziario del 29 maggio 181 7
e 7 giugno 1819, i Tribunali civili possono pr-

t nunziafe le loro sentenze col numero di tre vo tanti; pur tuttavia ad alcuni de' delti Tribunali, e
c Camere de' medesimi, poich gravati di una mole
maggiore di affari , hanno le delle leggi lasciato
( un quarto Giudice, principalmente perch potes( sero bastare alla spedizione di tali affari , merc
il maggior prodotto di que' lavori, di cui ciascun
t Giudice si dee particolarmente incaricare,
t Considerando che 1' indicato oggetto non si ottiene
t allorch alcuno de' quattro manchi , o sia impe< dito ; e clie potrebbe conseguirsi col chiamare ,
anche ne' detti casi, il Giudice del Circondario,
o il Supplente.
1 Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
< Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario.
t Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
1 Art. 1. I Tribunali civili e le Camere de' medesift mi, a cui per le leggi organiche circa T ordine
c giudiziario lasciato il quarto Giudice per la pi
;; celere spedizione degli affari di loro competenza
possono chiamare il Giudice del Circondario , o
questo impedito, il suo Supplente, anche ne' casi
in cui manchi o sia impedito un solo de' quattro
votanti.
a Questa disposizione avr luogo sino alla pubblica cazione dulia nuova legge circa 1' ordine giudi
ci ziario.
a Art. 2. Il nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
Napoli li 9 settembre 182 5.
// quale reale decreto fu rimesso al Ministero di
Sicilia con la seguente lettera d'ufficio:
Eccellenza Fo pervenire a V. E. 1' annessa co
li pia del rcal decreto col quale a' Tribunali civili
c ed alle Camere de' medesimi , cui lasciato un
< quarto votante , .lata la l'acuit di chiamare il
Giudice del Circondario, o il Supplente del me
li desimo, anche quando manchi un solo ile' quattro
a ordinari. L' E. V. si servir farne l'uso conve nicute. Slimo intanto non inopportuno manife starle che il fine per cui ho provocato il decre( to suddetto , e S. M. si degnala emanarlo ,
t< stato di non far mancare ai detti Tribunali , o
a loro Camere, non gi il quarto voto, giacch tre
<t bastano a decidere, ma dir cos il quarto colla' boratore, il quale incaricandosi da una parte di
f quei lavori che ciascun Giudice dee particolare
mrnte spedire col far crescere la quantit di
1 questi lavori, conferisce alla pi celere spediziof ne degli affari che ai Tribunali suddetti sono at
ti tribuiti.
( Da qual chiaro (ine del Legislatore deriva una non
( meno chiara conseguenza, ed che la chiamata del
t Giudice di Circondario, e del Supplente non dee
aver luogo, quando per essa non altro si verrebc be ad ottenere che il quarto volo, siccome accade
a ne' casi di momtntaneo impedimento di uno dei
c quattro votanti ordinari, la chiamata del Giudice
& di Circondario, 0 del Supplente potr aver luogo

Tribunali di commercio.
2o. i. I Tribunali civili di commercio pronun
ceranno col numero di cinque votanti.
e solamente allora, che questo verr ad assumere
c una parte de' lavori, che sono attribuiti a ciascun
Giudice particolarmente,
t Questa per altro semplice avvertenza necessaria
< per la uniformit della esecuzione, e per chiude( re l'adito ad ogni inconveniente.
III. e Eccellenza s Ilo rassegnato a S.M. il rapporto di
V. E. de' 22 dello scorso febbraro , che versa
e sul dubbio, se 1' ultimo Giudice della gran Corte
( criminale di Girgenti, possa ai termini del rescritto
s dei 25 marzo 1822 far da supplente per com pletare il numero dei votanti in quel Tribunale
e civile, dopo che col rescritto de' 20 agosto 1825
e fu prescritto di completare i Collegi giudiziari e
di decidersi il numero dei votanti fissato dalla
legge organica giudiziaria.
e S. M. nel Consiglio ordinario di Stato de' 29 del
caduto maggio avuto riguardo , che ormai sia
<c cessata la circostanza di essere incompleto il
s personale de' Collegi giudiziari, dalla quale ebbe
c origine il modo straordinario di completarsi il
e numero de' votanti ne' Tribunali civili , stabilito
col rescritto de' 25 marzo 1822 derogando a quc sto rescritto; si degnata ordinare che i Giudici
a de' Tribunali civili sian suppliti ai termini dello
4 articolo 199 num. a 3 c 4 della legge organica
de' 7 giugno 1819.
& Nel real nome ecNapoli 3 giugno 1826.
IV. e Veduti gli articoli 53 della legge de'29 di maggio
a 1817 , c 199 num. 1 della legge de' 7 di giut gno 1819.
e Sulla proposizione del nostro Consigliere ec,
k Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato.
k Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
a Art. r. Le sentenze de' Tribunali civili saranno pro
le nunziate col numero di tre votan. Questo nu
le mero dichiarato di rigore.
e 2. Ne' Tribunali civili, e nelle Camere di essi, che
t hanno pi di tre votanti , le sentenze saranno
ci pronunziate da due votanti i pi graduati che si
trovano presenti , e dal Giudice ordinario, o so
ft prannumerario , che si trovi destinato commessa
ti rio o relatore per la causa. Gli altri si aster
ie ranno.
1 3. Tutte le disposizioni contrarie al presente de
ci creto sono rivocate.
k 4- Il nostro Consigliere Ministro ec.
li Napoli , il di 12 settembre 1828.
Firmato FRANCESCO.
V. E Veduto l'art. 199 della legge organica dell'ordine
giudiziario de' 7 giugno 1819.
( Veduto il rapporto del nostro Consigliere ec.
v. Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario ec.
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
(1 Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1. Trovandosi nella residenza di un Tribuna
li le civile due, o pi Giudici di Circondario, qua<: lora il designato a supplirvi , a' termini dell' art.
te 199 della legge organica dell' ordine giudiziario,
c o il d lui Supplente sono legittimamente impe-

2. In caso di assenza 0 di altro legittimo impedimen


to i Giudici mancanti saranno rimpiazzati da' supplenti
per turno.
3. I Tribunali civili , nel caso che facciano le veci
de' Tribunali di commercio ne' luoghi dove questi non
esistono, pronunzieranno le loro sentenze col numero or
dinario di tre votanti: salvo il prescritto nel numero 1.
dell' articolo precedente circa il numero de' votanti nel
le Camere del Tribunale civile di Palermo (a).
. VII.
Presidenti, regi Procuratori generali
e regi Procuratori.
201. 1. I Presidenti in caso di assenza 0 di al
tro legittimo impedimento saranno suppliti da' vice-Pre
sidenti ne' Collegi dove i medesimi esistono : e dove o
non esistano o sieno legittimamente impediti , assumeran
no le loro veci i Giudici pi anziani in ordine di ele
zione.
2. I regi Procuratori generali ed i regi Procuratori
nel caso di sopra indicato saranno suppliti da' sostituti ;
ed in di loro mancanza , dall' ultimo de' Consiglieri o
Giudici in ordine di elezione ; purch il Ministero di
Stato de' domini oltre il Faro non creda di destinare a
tale incarico altro Consigliere o Giudice dello stesso
Collegio.
s diti, esgendolo il bisogno interverr nel Tribue naie civile il secondo Giudice di Circondario, ed
e il di costui Supplente , e cos di seguito , se vi
e sono pi Giudici di Circondario.
s 2. Il nostro Ministro Segretario di Stato ec.
e Napoli 2 maggio iS34-.
Firmato FERDINANDO.
V. inoltre V articolo i4o e seguenti dell' anzidetto
regolamento giudiziario.
(a) V. il seguente decreta.
s Veduto il decreto de' 17 di giugno 1819, col quae le abbiamo conservato alla Citt di Messina il pri& vilegio da essa goduto della non estrazione delle
cause relative alla mercatura , giusta il nostro
e editto di scala e portofranco.
E Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo eo.
E Art. 1. In tutte le cause relative alla mercatura
te nella Citt di Messina, i molivi di ricusa dell' ins tero Tribunale di commercio ivi residente , o di
e un numero di Giudici e di Supplenti, che renda
e il Tribunale medesimo incapace a legittimamente
t giudicare, saranno discussi dalla gran Corte civi
li le residente nella stessa Citt.
t e. Se la gran Corte civile di Messina ammette i
a motivi di ricusa che si sono prodotti pe'compob nenti il Tribunale di commercio, far la rimes
ci sione della causa al Tribunale civile residente
k nella stessa Citt, il quale proceder colle forme
e di Tribunale di commercio a' termini dell' arti
ci colo 73 e dell' arlipolo 200 num. 3 della lpggo
ci organica giudiziaria de' 7 di giugno 1819.
E 3. 11 nostro Segretario di Slato cp.
1 Napoli 19 giugno 1820.
Firmato FERDINANDO,

)( 24-1 )(
.
3. I Conciliatori saranno suppliti dal Sindaco . ed in
. vm.
Qualunque caso di suo legale impedimento dal secondo
Giudici istruttori.
2oa. i. Il Giudice istruttore ycrr supplito dal
Hello de' rispettivi Comuni. Nella Citt di Palermo , di
Messina e di Catania saranno suppliti da' Senatori ad
Giudice di Circondario residente nel Capoluogo del Di
detti alle rispettive sezioni o quartieri , ed in loro man
stretto.
2. Nelle Citt di Palermo , di Messina e di Catania canza da' loro aggiunti.
saranno destinati dal nostro Luogotenente generale i
. X.
supplenti al Giudice istruttore tra' rispettivi Giudici di
Cancellieri ed Uscieri.
Circondario nelle dette Citt residenti ; tenendosi preBeute il disposto del nova. 2 dell' articolo 199.
I
204. l. Ogni Cancelliere di Giudice di Circondario avr un sostituto che supplir le sue veci in ogni
. IX.
caso di assenza o impedimento. Il sostituto sar eletto
dallo stesso Giudice , sulla proposta del Cancelliere e
Giudici di Circondario e Conciliatori.
coli' approvazione del regio Procuralor generale della
2o3. 1. Ogni Giudice di Circondario avr un gran Corte criminale , e del regio Procuratore del Tri
bunale civile della Valle. Pendente questa approvazione,
supplente scelto e confermato in ogni triennio tra' pro
prietari residenti nel Comune Capoluogo ; e dove nel il Giudice autorizzato a farlo mettere in esercizio (b)
Capoluogo non si troveranno de' soggetti abili , la sccl- Il
ta del supplente si far fra' proprietari domiciliati nei |
piente del Circondario pi vicino delia stessa Pro vincia; eccetto le funzioni della polizia giudiziaria
Comuni pi vicini del Circondario.
2. In caso che il Giudice di Circondario ed il suo
t nel Comune capoluogo, le quali nel detto Comune
saranno esercitate, da colui che vi incaricato
supplente saranno legittimamente impediti, il Presidente
ed il regio Procuralor generale della gran Corte crimi
delle funzioni di primo Eletto.
nale , di accordo col Presidente ed il regio Procuratore
k 2. In ciascuna Provincia sar formata una tavola
del Tribunale civile , destineranno provvisoriamente un
tt di distanze tra i Circondari, onde serva di norma
soggetto abile e probo tra gli abitanti del Capoluogo del
nel caso indicato nell'articolo precedente. Ne re
Circondario , per assumerne le interine funzioni. Il det
ster affissa una copia nelle case comunali , nei
to regio Procuralor generale ne dar subito conto al
Giudicali di Circondario, ne' Giudicati d' islruzioMinistero di Stato de' nostri domini oltre il Faro (a).
nite ne' Tribunali delle corrispondenti Provincie.
Per l'esatta formazione delle tavole, di cui parla
1' articolo precedente, i Ministri Segretari di Stalo
(a) Con rescritto del 5 gennaro 1820 fu risoluto
di grazia e giustizia, e degli affari interni daran
quanto segue.
no di accordo le istruzioni opportune agi' Inten
t Eccellenza Per provvedere 1' amministrazione deldenti, ed a' regi Procuratori presso le gran Corti
c la giustizia , nel caso che per circostanze straorcriminali, ed i Tribunali civili.
r, dinarie siano contemporaneamente impediti a pr4. I nostri Consiglieri Ministri Segretari di Stalo ec.
t nunziare in un affare civile un Giudice del CirSulla proposizione del nostro Consigliere Ministro ec.
<: condario in cotesti domini, ed il suo Supplente ,
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo.
e il Re si degnato disporre quanto segue , uni
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ti formemente a quel che praticasi in questa parte
Art. 1. Le disposizioni contenute nel sopra trascritto
i de' reali domini.
1 real decreto de' 16 di dicembre 1823 saranno cot 1. In caso di legittimo impedimento di un Giudice
t muni a' nostri domini al di l del Faro,
c di Circondario e del suo Supplente, il Tribunale
a 2. Il nostro Consigliere Ministro di Stalo ec.
e civile della Valle cui appartiene il Giudice
t. del Circondario, rinvier le parti innanzi il GiuNapoli il di 23 settembre 1829.
dice del Circondario pi vicino.
Firmato FRANCESCO
(b) Col seguente reale decreto si stabiliscono i casi
1 2. Il giudizio di rinvio sar renduto su di semplice
ed il modo di destinare i Cancellieri sostituti:
a dimanda della parte pi diligente dopo le con
c Veduto 1' arlicolo 20.4 della legge de' 7 di giugno
ti clusioni del pubblico ministero, e presenti le pare ultimo organica delle autorit giudiziarie ne' no( ti, o regolarmente chiamati.
3. La distanza di un Giudicato di Circondario dallo
stri domini olire il Faro,
altro sar regolata dalla disianza , che intercede
e Veduto il nostro decreto de' 9 andante, con cui si
<t provvede al servizio della giustizia ne' Circondari
tra i rispettivi Capiluoghi.
e Nel real nome ec.=Vap<>li 5 gennaro 1820.
e ove all'epoca del di 1 di settembre prossimo non
c si troveranno i Giudici o i Supplenti;
A z3 settembre 1829 poi S. M. si compiacque dar
fuori il seijuente reale decreto:
c Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ce.
k Veduto il real decreto de' 16 di dicembre 1S23 cone Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
n Art. 1. In ciascuno de' Circondari ne' quali per lutto
tenuto ne' seguenti termini:
il di 1 di setlcmbrc prossimo non avremo eletto
FERDINANDO I. ec.
il Cancelliere proprietario, ed in quelli ne' quali
Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministro ce.
all' enunciata epoca non si trover presente il
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato.
Cancelliere eletto, sar destinalo un Cancelliere
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
sostituto il quale eserciter le funzioni di Can
Srl. 1. Allorch manchino contemporaneamente il
celliere lino alla elezione o all' arrivo del pro
* Giudice, ed il Supplente del capoluogo di un Cirtr condario , le loro funzioni , durante siffatla manprietario.
c cauza, saranno esercitale dal Giudice, o dal SupOui-sia destinazione si far dal Giudice del Cir3!

)(
.)(" *UNelle
Citt di Palermo, di Messina e di Catania avran
i. Quando venisse a vacare la piazza di Cancelliere
del Giudice di Circondario , i suddetti regi Procuratori no lo stesso grado de' Giudici de' Circondari o quartie
ri , e prenderanno rango fra loro per antichit di ser
destineranno di accordo interinamenle e lino alla elezio
ne del nuovo Cancelliere , nn idoneo soggetto per soste
vizio.
nerne le funzioni : di che il regio Procurator generale
206. I Presidenti ed i regi Procuratori de' Tribu
nali civili saranno Giudici delle gran Corti criminali in
presso la gran Corte criminale dar subito conto al Mi
commessionc.
nistero di Stato de' nostri domini oltre il Faro.
207. I Presidenti ed i regi Procuratori generali del
3. 1 Cancellieri de' Giudici istruttori in caso di legit
timo impedimento saranno suppliti ne' Capoluoghi delle le gran Corti criminali saranno Giudici delle gran Coiti
Valli da uno dogi' impiegati nella Cancelleria della gran civili in commessionc.
Cor e criminale , da destinarsi dal Presidente e dal re
208. I Presidenti ed i regi Procuratori generali del
le gran Corti civili saranno Consiglieri della suprema
gio Procurator generale presso la medesima ; e negli al
tri Distretti dal Cancelliere del Giudice di Circondario Corte di giustizia in commessionc.
209. I componenti dell' ordine giudiziario qni sotto
residente nei Capoluogo del Distretto , o da colui che
indicati saranno pagati dalla nostra real Tesoreria genene la le veci.
4- Presso le cancellerie de' Collegi giudiziari vi saran n rale, all' infuori de' Giudici di Circondario, i quali sarau pagati da' rispettivi Comuni , secondo la quota elio
no de' sostituti a' Cancellieri. Ne' Collegi ove esistono i
sar fissala per mezzo del Ministero degli affari inlerni(a).
vice-Cancellieri , questi suppliranno a tutte le funzioni di
no. Il soldo annuale de' componenti dell' ordine
Cancellieri in caso di loro impedimento ; ed i sostituti
rimpiazzeranno questi ultimi nelle udienze solamente : do- giudiziario fissato nel seguente modo , e sar pagato a
rale mensuali.
ve non esistono i vice-Cancellieri , i sostituii suppliran
Once. Ducali
no a tutte le funzioni dtt' Cancellieri impediti.
li. Nelle gran Corti criminali dove contemporaneamen
Giudici di CirS ^ Pr'ma classe
annue 160
48o
'"" '
< di seconda classe
3oo
te pi Giudici procedono ad atti 'ruttori, oltre de' so
100
condario
/ di terza classe .
stituti , vi saranno ancora de' Commessi, non pi di tre
80
per ogni gran Corte , i quali Commessi avranno la fa
colt di presenziare gli atti d' istruzione de' Giudici. I
(a) Leggami le seguenti ministeriali.I. Ilo avuto luogo di osservare per de' rapporti di
sostituti ed i Commessi saranno scelii da' Presidenti e
dai regi Procuratori de' rispettivi Collegi fra g' impiegati
f taluni Intendenti , che malgrado gli ordini cmes si dal Governo per norma generale , varie e difdelle cancellerie de' Collegi medesimi.
6. In caso che manchi qualche Usciere presso un
formi sono le pratiche, che si usano in quasi tut( te le Valli tanto sul modo come pagarsi il soldo
Giudice di Circondario , il regio Procurator generale
( a' Giudiei circondariali , quanto pel trattamento
presso la gran Corte criminale <d il regio Procuratore
presso il Tribunale civile della Valle destineranno ido
da corrispondersi a* Supplenti , ed a' casi in cui
neo soggetto a supplirne le funzioni interiuamentc r ed
t un tale trattamento loro dovnto.
a Volendo io ridurre alla esatta uniformit questa inil regio Procurator generale ne dar subito conto al Mi
nistero di Stalo de' nostri domini oltre il Faro.
t tcrcssantc parte di servizio , ed evitare che i f.o mun vengano gravali di pagamenti non dovuti ,
TITOLO XVI.
< ho risoluto di riunire tutte le disposizioni di nor ma, che regolano questo servizio, di formarne cgDel grado e del soldo de componenti f ordine
i getto di circolare , ed inculcarne agi' Intendenti
giudiziario.
c la pi srupolosa osservanza.
2oi5. I Conciliatori saranno considerati come parte
Giudici titolari.
de' rispettivi Corpi municipali , e ne avranno le onorifi
& I Giudici circondariali giusta la decisione di S. A.
cenze , prendendo posto immediatamente dopo i Sindaci.
& R. il Duca di Calabria emessa sotto li 18 gcn(1 naroiSao, allorch da Luogotenente generale reg comlario, o dal suo Supplente, a dal Giudice che
(1 geva questa parte de' reali domini , oggi feliee amministrer provvisoriamente la giustizia nel Ciri menlc regnante, devono essere pagati del soldo
<i condario , a' termini del suddetto decreto de' 9
(i alla fine di ciascun mese sulla esibizione de' cer
andante. Essi per dovranno partecipare immo
ti tificati di servizio, che dovranno essere vistati dai
li diatamente la loro scelta al regio Procurator ge
Sindaci rispettivi. Per le quistioni che potessero
li nerale criminale della Valle, il quale di accordo
<i sorgere nella vidimazione di tali certificali le nor col regio Procurator civile, qualora non v* incon me ila serbarsi esser devono quelle slesse mento
t tri difficolt , Io approver e ne far rapporto al
li vate nella decisione medesima.
Ministero di Stato presso il nostro Luogotenente
I certificati simili che dovranno poi essere rimessi
( generale in Palermo. Nel caso che la persona
k in questo Ministero per la via de' Procuratori
scelta soffra eccezioni , il regio Procurator gene generali non dovranno servire ad altro uso , che
rale criminale le manifester al Giudice rispettivo
per eseguire lo aggiusto de' pagamenti dietro 1;
( perch destini altri. Pendente tale approvazione ,
osservazioni che saranno rassegnale al Governo
s il Giudice far mettere in esercizio il Cancelliere
da' riferiti Procuratori generali d'accordo co' re sostituto da lui destinato, ricevendo prima il di
11 g Procuratori , ed in ci dovr ancora tenersi
lui giuramento.
per norma la ripetuta decisione.
t 3. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Giudici supplenti.
( Napoli li ig agosto 18 19.
li II trattamento dovuto a' Supplenti di sole due
il terze parti di soldo. Questa pratica ripete fa sua
Firmato FERDINANDO.

Tribunali citili.

Vice-Presidenfe . . t
Sostituto al regio Pro
curatore . . . e
Giudice .....(
Giudice istruttore . I
Giudice .civile esercen
te le funzioni d'istrut
tore nel Distretto Ca
poluogo della Valle
Cancelliere , compreso
quello del Giudice
istruttore . . .
Vice-Cancelliere . te

320
320
Zoo
3oo

320

)r43)(
.
Gran Cortt
960
criminali.
960
900
900
Gran Corti
civili.
960

1 33 10 4-0
J20
O

origine da ci che fu sovranamente disposto con


real rescritto de' 2 gennaro 1822 per li Giudici
circondariali provvisori , ma 1* applicazione di es
so in favore de' Supplenti non si fa che nei soli
rasi di assoluta mancanza, ed illegale assenza di
titolari.
Tua tale pratica, come appresso si osserver ben
ti ragionevole e fondata , dapoich o il Giudice si
trovi in congedo, ed allora giusta il real decreto
de' 20 settembre 1824. oltrech ha diritto ad
implorare a titolo di gratificazione la mei del
soldo, per pu ottenere per ordine speciale di
S. M. 1' altra met , clic dovr sempre rimanere
disponibile per lutti i casi ne' quali , secondo le
prescrizioni dello slesso decreto piacesse alla M.
S. di accordarla. Se il Giudice poi si trovi in
romraessionc , od assente per altri legali motivi ,
non v'ha dubbio allora che a lui dovuto il
soldo, e nulla neppure rimarrebbe in questo caso
disponibile a favore del Supplente.
H. sulla da ci che la prestazione delle due rate di
t soldo a pr de' Supplenti limitala ne' soli casi,
in cui resti disponibile il soldo medesimo: e sic
come questo solamente disponibile , o quando
manc'ii assolutamente il Giudice , o quando lo
stesso si trovi per avventura illegalmente assente,
appunto in questi casi che i Supplenti devono
percepire Je due terze parli del soldo come un
giusto compenso al servizio da esso loro reso.
Quindi restando stabilito che i Supplenti hau dii- ritto a percezione di soldo ne' soli casi d' assolu
ta mancanza , od illegale assenza de' titolari , si
ponga mente che ci dovr sempre aver luogo
diriroch in veduta de' certificati di servizio sar
dal dal Governo agi' Intendenti la debita auto- \
rizzazione a tenore della sopraindicata regal de
cisione de' 18 gennaro 1820.
Giudici provvisori.
Per questa classe di Giudici si faccia attenzione ,
it che ove essi siero di quelli eletti da S. M. cora
li petc in favor de' medesimi 1' intero soldo a nor1 ma del real rescritto de' 12 dicembre 182D. Qua loia poi non abbiano elezione sovrana applica hile per loro il sopraccennato real rescritto de' 2
i' gennaro 1822 rhe fissa a favor de' medesimi il
1 ti'dtiamento di due terze parti del soldo annesso
alla carica.
Casi di sospensioni, o di malattie de' titolari.
Ne' ciisi di sospensione il real decreto de' 3 maggio
t j S i- inscritto mila collezione delle leggi, e lai-

Giudice .... f.
Cancelliere . . E
Vice-Presidente .

Sostituto al regio Pro


curatore generale. ((
Giudice ....
Cancelliere . . .
Vice-Cancelliere. . 6
Presidente . . .
Regio Procurator ge
nerale .... il
Corte supre
Vice-Presidente . .
ma di giusti-^ Avvocato generale .
Consigliere . . . l(
zia (a).
Cancelliere .

Vice-Cancelliere

4-33 IO i3o
200
Coo
533 IO 1600
533 IO 1600
5oo
1D00
240
. 720
200
600
i333 IO 4-0O0
i333
866
866
833
600
206

4.000
2600
2600
2DOO
l800
20 80O

IO
ao
'.O
IO

t tro de' 22 marzo 1823 richiamalo in osservanza


a in questa parte de' reali domini con decreto dei
d 18 settembre 1826 pure inscritto nella collezione
delle leggi dettano le norme d' eseguirsi.
a G Intendenti non dovranno dunque che conformar
ci si alle prescrizioni in essi decreti contenule , le
e quali regolano le prestazioni da corrispondersi -s
a' litolari, che a' Supplenti ne' diversi casi di so
li spensione de' titolari medesimi.
Ne' casi poi di malattia, qualora il Giudice non si
allontani dalla propria residenza per curarsi , e
a far costare cogli analoghi documenti la sua ina disposizione, il soldo gli dovuto per intero, ed
il in ci si segua quanto prescritto nell' arlic. 6
del sopra espresso real decreto de' 28 settembre
1824*1 ove si traili per di croniche malattie le
e regole da serbarsi sono quelle espresse da S. E.
( il Ministro di grazia e giustizia con ministeriale
t de' 18 agosto 1824. cio , che il soldo deve cor
ti rispondersi al titolare , ed al Supplente met per
ciascheduno, giusta il sistema che si tiene in Na poli.
u Formando tulle le sopra espresse disposizioni gli
e stabilimenti, che allualmente regolano questa par
li te di servizio , interesso lo zelo degl' Intendenti
e perch ne dispongano il pi esatto e pronto a dempimcnlo , ond' evitarsi g" inconvenienti che
( (inora hanno avuto luogo per questo oggetto.
e // Luogotenente generale M. Fatare.
II. Con rapporto de' 3i luglio scorso trattando ella
delle disposizioni da me date, intorno al tratta
ti mento dei Giudici circondariali o titolari, o supt pienti, o provvisori, ha elevato il dubbio, se pu
K chiamarsi illegale 1' assenza dei riferiti Giudici ,
eh' per effetto del congedo, ancorch al di l
del tempo accordato; e quindi ha provocate le
1 superiori disposizioni sull oggetto.
Di riscontro la prevengo , eh' legale I* assenza
c del Giudice quando nei limiti del congedo. Fd
t illegale quando cecede il termine del congedo
( die non sia slato prorogalo.
t Con questa norma si regoler ella in casi simili.
t 11 Luogotenente generale M. Favars.
(a) Riguardo a' due Supplenti presso la suprema
Corte di giustizia , v. la nota b pag. pjfj.
J\ell' anno >SJS fu pe medesimi stabilita la corrispoltrente indennit.

su. Con nostro parlicolar decreto ci riserbiamo di


provvedere ad una giusta indennit po' Supplenti delle
gran Corti civili e della Corte suprema di giustizia, quan
do non sicno di altro uGzio giudiziario o amministrativo
provveduti ().
212. I Giudici delle gran Corti criminali destinati
alle funzioni di Presidenti e di regi Procuratori di Tri
bunali civili godranno , durante 1' esercizio di una tal
commessione , oltre del soldo loro assegnato , di un an
nuo soprassoldo di once trentatre e tari dicci , pari a
ducati cento.
ai 3. I Giudici delle gran Corti civili ed i Consiglie
ri della Corte suprema di giustizia destinati rispettiva
mente alle funzioni di Presidenti e di regi Procuratori
generali presso le gran Corti criminali o civili , godran
no , durante 1' esercizio di una tal Commessione , oltre
il soldo loro assegnato , di un annuo soprassoldo di on
ce sessanlasei e venti tari , pari a dugento ducati.
21 4- Sar annessa alla piazza di Presidente della
Corte suprema di giustizia un annua pensione di once
seicento sessanlasei e venti tari , pari a duemila ducati,
pagabili parimente dalla nostra Tesoreria generale. Sar
similmente annessa alla piazza di Presidente della gran
Corte civile residente in Palermo un' annua pensione di
once cento , pari a trecento ducati.
2i 5. I Giudici del Tribunale civile e della gran
Corte civile di Palermo riceveranno , oltre del soldo, ed
a titolo d' indennit , 1' annua somma di once cento ,
pari a trecento ducati.
21G. Il Presidente , il vice-Presidente, il regio Pro
curatore del Tribunale civile di Palermo ed il suo So
stituto godranno egualmente a titolo d' indennit , 1' ainua somma di once cento , pari a ducati trecento (b)~.
217. Oltre gli averi stabiliti ne' precedenti articoli,
tutti coloro che saranno promossi nella prima provvista
del personale nel novello ordine giudiziario, i quali nel
passato sistema siano stati o togati perpetui, o Giudici
delle gran Corti o del Concistoro, godranno, per parli
colar considerazione, nella nuova carica, ed a titolo di
gratificazione personale , un' annua indennit non mag
giore del quinto del loro soldo semplice.
218. 1 Conciliatori, a norma dell'articolo iC della
presente legge, noi* avranno alcun soldo, essendo le lo(a) V. il decreto del /4 dicembre fStg inserito a
nota e pag. zag.
(b) Leggasi il seguente decreto:
Veduti gli articoli 21S e 216 della Ieggc.dc* 7 di
giugno ultimo organica del potere giodiziario nei
reali domini oltre il Faro ;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Il vice-Presidente della gran Corte civile in
Palermo ed il nostro sostituto Proeurator genera
ti le presso la medesima gran Corte godranno an eh' essi , al pari de' Giudici del detto Collegio ,
la indennit di annue once cento accordata collo
articolo 21 5 della nostra legge de' 7 di giugno
( ultimo.
c~2. I nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Napoli 14. dicembre i8ig.
FirmaloFERDINANDO.
Nel i834 furono da S,M, tutte cos-tffatte indennit
abolite.

ro funzioni puramente onorifiche, e servendo queste ad


essi di merito per ottenere pubblici impieghi.
2ig. Sono ancora meramente onorifiche le funzioni
de' componenti i Tribunali di commercio.
Si accorda solamente, a titolo d'indennit, a' com
ponenti i Tribunali di commercio di Palermo , di Messi
na e di Trapani , per ogni giorno in cui il Tribunale
terr udienza pubblica , un gettone d' intervento del va
lore di venti tari, pari a ducali due, per ciascun Giudice,
e di trenta lari, pari a ducati tre, pel Presidente.
220. L'importo di tai gettoni sar pagato dalla no
stra Tesoreria generale sopra di ordinativi del Segretario
di Stato Ministro, in vista degli s'ati inensuali d'inter
vento che gli saranno trasmessi da' rispettivi Presidenti.
221. I Cancellieri de' Tribunali di commercio go
dranno dello stesso soldo assegnato a' Cancellieri dei 1 ri
buttali civili.
222. Tutti i componenti dell'ordine giudiziario non
potranno , sotto pena di essere accusali come prevarica
tori, ricevere o esigere dalle parti regali o somma alcuna
sotto qualsivoglia titolo o pretesto ; salvo il disposto dalle
leggi per le indennit per motivo di vacazione (c).
(c) Per le indennit dovute a' Magistrati p loroaccessi, reggasi il seguente decreto :
t Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo ec.
ir Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le indennit a' Magistrati che vanno in ac
ci cesso fuori la residenza per affari civili , quando
1' accesso stato ordinato ed approvato nel mo( do prescritto da' regolamenti in vigore , saranno
tassate e pagate nel seguente modo :
1 1. per ogni miglio percorso fuori 1' abitato di Co
te inune della residenza del Collegio cui il Magi sfrato appartiene , tanto per la gita quanto per
lo ritorno ,
a' Magistrati di Tribunali civili , carlini cinque o
sia tari cinque siciliani ,
a' Magistrati di gran Corti civili , carlini otto o
sia tari otto siciliani ;
t . per ogni occupazione di nnr ora o meno , senza
te che possano calcolarsi pi di otto ore in un me
te desimo giorno ,
a' Magistrati de' Tribunali civili, ducato uno e gra
te na trenta o sia tari (redici siciliani ,
a' Magistrati di gran Corti civili , ducati due o sia
a tari venti siciliani,
a. I Cancellieri che accompagnano i Magistrati negli
accessi , avranno la met delle indennit di viag gio e di vacazioni fissate pe' Magistrali.
1 3. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
ti Capodimonle 3i agosto 1819.
Firmato FERDINANDO.
rispetto, ali procedure avverso i debitori de' Co
muni S. M. diede fuori il seguente sovrano re
scritto ;
Eccellenza Ho rassegnato al Re il rapporto di
te V. E. de' 12 febbraio ultimo, 1 carico, 11uni. 801
relativo al dubbio insorto se nel disserrarsi lo
porle delle case de' debitori comunali , contro
( cui si procede amministrativamente abbiano i Gin
( dici di Circondario, o i loro Supplenti dritto a ri scuotere la vacazione di tari dieci secondo la ta
te riffa giudiziaria, o quella di tari cinque fissala
11 col sovrano rescritto de' 18 novembre i83i per

)( 45 )(
223. Tn conseguenza restano aboliti tutti i dritti' di delitti militari (d).
giustizia di qualsivoglia natura , che si sono riscossi nel
227. Niuno polr esser privato di una propriet, 0
passalo sistema giudiziario; come di Missioni sopra i pro
di alcuno de' drilli che le leggi gli accordano , se non
cessi ; di visti sopra tutte le scritture , relazioni , calcoli se per effetto di una sentenza o decisione passata in
e simili; di candele, di provvisioni, o sia fus decreti e giudicato.
di esecuzione; di ordini esecutivi sopra islrumenti, man
228. I Giudici non potranno pronunciare per via
dati ec ; ed ogni altro lucro o emolumento sotto nome di disposizioni generali o di regolamento (e).
di propine , e sotto qualsivoglia altro titolo di consuetu
s pubblicazione del nuovo codice abolite. Che quandine tollerata (a).
c
tunque col citato articolo 255 si dichiar di doTITOLO XVII.
- versi esercitare gli atti esecutivi secondo le leggi
Disposizioni generali.
attuali, finch fossero queste in vigore, con tut
224- L'esercizio del potere giudiziario sar a (Ti il a lo
to ci le leggi medesime non sieno finora cambiale,
alle sole giurisdizioni autorizzate colla presente legge ,
cosi per la giurisdizione, come per la procedura:
che la legge organica dell'ordine giudiziario, lungi
c tra' limiti delle rispettive attribuzioni (6).
di derogare l'eccezione sul contenzioso ammini
925. L'ordine giudiziario sar subordinato solamente
strativo, le abbia espressamente convalidale colalle autorit della propria gerarchia. Niun' altra autorit
1 articolo 22(5: che il nuovo codice, o sia la
potr frapporre ostacolo o ritardo all'esercizio delle fun
parie che riguarda le forme de' giudizi civili non
zioni giudiziarie, o alla esecuzione de' giudicati.
possa affatto riputarsi comune ai giudizi ammi
226. Tutti , senza distinzione o privilegio , saranno
nistrativi.
sottoposti alle medesime giurisdizioni ed alle stesse forme
di giudizi : salvo ci che disposto dalle leggi per Io
Che finalmente l'esecuzione di cui trattasi come della
contenzioso amministrativo (c) e per la repressione dei
classe di quelle che debbono aver luogo sulle
casse delle percezioni pubbliche , non potrebbe
in vermi modo sottoporsi alle procedure ordina
t le coazioni in materia di crediti del Regio Erario,
rie , giacch vi resiste il sistema anticamente os
e La M. S. trovando 1* avviso di S. A. R. il Luogoservato nell' una, e nell'altra parte de' regali do
lenente generale uniforme all' articolo 7 parte 2
mni , ritenuto dalle leggi posteriori specialmente
a della tariffa approvata col real decreto de' 12 giuin materia di registro, e confermato da quelle
gno 1828 cui non ha derogato il rescritto suddetto
pi recenti, siccome si raccoglie dall'art. 3i della
c de' 18 novembre i83i nel Consiglio ordinario di
legge de* 21 maggio 1 Si 7 sul contenzioso ammi
Stato de' 3o marzo si degnala di approvare sifnistrativo, e dagli articoli 121 e seguenti delle
< fatto avviso di non diminuirsi cio nel caso iu
surriferite istruzioni. Ha perci S. A. R. deter
c discorso la vacazione di tari dieci.
minato che si debba amministrativamente eseguire
X In quanto poi al caso che debbano disserrarsi le
la decisione di cotesto Consiglio d' Intendenza.
a porte de debitori de' Comuni che non eccedono
Nel real nome ec. Palermo i\ giugno 1820.
le once due, ha la M. S. ordinato che si appli chi il real rescritto de' 27 luglio i833 riguarIl Duca di Gualtieri.
t dante l'esecuzione delle sentenze de' Conciliatori. (d>. V. lo statuto penale militare inserito a pag. ic>8.
a Nel real nome ec. Napoli 4 aprile i835.
Riguardo poi ai misfatti commessi air estero v. il de
Il Principe di Campopranco.
creto del 27 agosto /820 ed altri tre portanti la
data del 22 dicembre i834-,
(a) V. la nota c pag. 23o.
(b) Quanto a' conflitti di giurisdizione tra le autorit (e) Leggasi il seguente rescritto :
a Eccellenza Per 1' intelligenza dell' art. 294, del
di ambo i reali domini, v. i decreti del 20 ago
l' le leggi di procedura penale circa la forma della
sto e 16 novembre 1820.
decisione definitiva ne' giudizi criminali , S. M.
(e) Leggasi la seguente risoluzione di S.A.R. il Luogo
ha dichiarato , che la pena di nullit in tale ar
tenente gen. diretta all'Intendente di Caltanissetta:
ticolo stabilita ha luogo non solo quando nella
Sul conflitto di giurisdizione fra il Tribunale civile,
indicata decisione non sia trascritto il testo della
e cotesto Consiglio d' Intendenza nella causa fra
legge applicala, ma ancora quando non siano in
< il Ricevitore di cotesto Comune , e D. Michele
essa distinte le quistioni di fallo e di dritto,
c Vassallo, S. A. R. il Duca di Calabria Luogotet Nel real nomo ec. Napoli 11 marzo 1820.
nentc generale ha ordinato:
Che avendo cotesto Consiglio d' Intendenza deciso
Quanto alle informazioni verbali utile riscontrarsi
di restituirsi a D. Michele Vassallo suo Segreta
Coltro sovrano rescr. concepito ne'seguenti sensi:
t Eccellenza Ho fatto presente al Re 1' officio di
rio la multa di ducati tre indebitamente percepita
( cotesto Ministero di Slato de' 24 maggio scorso
dal Ricevitore per causa del repertorio degli atti
da registrarsi, sia naia la controversia se lo stesso
che contiene alcune proposizioni circa g' informi
potere amministrativo o pure il giudiziario abbia
& orali che intendono ricevere particolarmente i Giu
ad eseguire la decisione : che con gli arlic. 2 Sii
ir dici , sia nelle loro case , sia nel locale dei Tri
266 del decreto degli 11 ottobre 1817 sull'ammi
a bunali pelle cause che debbono decidere. S. M.
nistrazione civile, come anche coli' articolo n3
I! considerando che 1' uso degl' informi orali tut
delle istruzioni approvale da S. M. col decreto
a to contrario ai sistemi giudiziari e che ammesse
de' 20 gennaio 1818 fu chiaramente prescritto di
K con qualunque siasi modificazione verrebbe sem
appartenere l'esecuzione agli ufficiali amministra
(I pre mai a ridursi alla difettosa costumanza delle
tivi.
li abolite giurisdizioni , ha risoluto , c vuole che
t. Che invano si opponga di essersi cotesto norme colla
'. non sia in vcruu conio permesso ai Giudici di

)( 4.6 )(
239. P ancora proibito a' medesimi di essere arbi
aag- I Giudici, Tribunali e le gran Corti non po
tranno impedire n sospendere la esecuzione delle leggi tri e di accettare amministrazioni o tutele , all' infuori
di quelle deferite dalle leggi.
e de' decreti.
/..le I funzionari suddetti sono obbligati a residen
230. Non potranno in alcun caso immischiarsi nelle
funzioni amministrative, n citare direttamente ed avanti za. Nen possono allontanarsene se non sotto le condizioni
a loro gli amministratori per oggetti relativi alle loro che saranno prescritte in un regolamento particolare(</).
i ) i. Tutti i funzionari dell' ordine giudiziario, sen
funzioni, n conoscere i conflitti tra le autorit giudi
ziarie ed amministrative. Ci riserbiamo di stabilire il mo
za alcuna eccezione , saranno eletti con nostri reali de
creti (e).
do come dirimersi tali conflitti (a).
242. Ci riserbiamo di manifestare le nostre inten
23 1. I Giudici non potranno ricusarsi di giudicare
nelle materie civili, sotto pretesto di silenzio, di oscurit zioni sul sistema delle spese relative all' amministrazione
o d' insufficienza delle leggi. Nelle materie criminali, della giustizia (f).
243. Niuno potr esser Consigliere nella Corte su
correzionali e di polizia non potranno pronunziare altre
pene, che quelle determinate dalie leggi , e ne' soli casi prema di giustizia o regio Procurator generale presso la
dalle medesime stabiliti.
medesima, se non avr 1' et di quarant' anni compiti.
232. Per ritardata o denegala giustizia si ricorrer Baster l'et di trent' anni compiti per esservi Avvocato
al Tribunale o alla gran Corte immediatamente superiore. generale, o Cancelliere, o vice-Cancelliere.
233. I Giudici non potranno ordinare 1' arresto di
244- Per poter essere Giudice di gran Corte civile
alcun cittadino, n farlo ritenere in carcere, che ne' soli o criminale baster aver compita l'et di treni' anni.
Baster averne compili venticinque per poter essere Giu
casi e ne' modi dalle leggi prescritti.
234- I Giudici saranno inamovibili dopo tre anni di dice di Tribunale civile o di Circondario , membro o
supplente di Tribunale di commercio , Cancelliere o vi
lodevole esercizio in uno de' Collegi giudiziari, a conta
ce-Cancelliere di qualunque grado , escluso quello della
re dalla data della loro elezione. Uopo questa epoca ri
ceveranno il decreto di elezione a vita ; e quindi non Corte suprema, giusta il precedente articolo.
polrano esser privati dalle loro funzioni , che in effetto
245. Nessuno potr esser Giudice, Consigliere, re
gio Procuratore generale, o regio Procuratore se non
di un formale giudizio.
235. I Giudici anche eletti a vita potranno essere abbia ottenuto !a laurea in giurisprudenza in una delle
Universit del nostro Regno delle due Sicilie.
traslocati.
236. Tutte le sentenze e tutti gli atti giudiziari sa
246. L' ascendente ed il discendente, i fratelli , lo
ranno scritti in italiano. Le sentenze c le decisioni do
zio ed il nipote, i cugini in primo grado e gli affini nei
gradi medesimi non potranno essere simultaneamente ad
vranno esser motivate nel fatto e nel dritto (b).
23y. Le forme e l'ordine da osservarsi ne' giudizi detti allo slesso Collegio in qualsivoglia grado e qualit(y).
saranno regolati a norma del prescritto nelle leggi del
247- Nessuno potr esser Giudice di gran Corte
criminale, se prima non abbia esercitato le funzioni di
nostro codice sulla procedura civile e criminale.
Giudice presso un Tribunale civile: nessuno potr essere
238. Saranno proibiti a tutti i funzionari dell'or
dine giudiziario, compresi i Cancellieri ed i vice-Cancel
Giudice di gran Corte civile , se prima non abbia eser
lieri, le funzioni di Sindaco, di primo o secondo Eletto citato le funzioni di Giudice presso una gran Corte cri
d' Intendente, di Sottintendente, di Consigliere o di Se
minale : e finalmente nessuno potr essere Consigliere
gretario generale d'Intendenza, di Consigliere provinciale, della Corte suprema di giustizia , se prima non abbia
e di qualunque impiego amministrativo (c); come ancora esercitato le funzioni di Giudice presso una gran C. civ.
di Notaio, di Ricevitore di dazi, di Usciere, di Patroci
248. Ci riserbiamo di dispensare alle condizioni
natore o di Avvocalo anche fuori del loro Collegio.
prescritte negli articoli 243 . 244 e 247 nel solo caso
in cui concorra un merito sommamente distinto nell' in
dividuo che ci piacer di promuovere.
e ricevere privatamente informi orali , ma che ri249. I Presidenti, vice-Presidenti , regi Procuratori
cerchino, ove occorra, all' udienza gli opportuni generali
, regi Procuratori e loro sostituti , i Consiglieri
schiarimenti dalle parti.
della Corte suprema di giustizia , i Giudici delle gran
e Nel real nome ec. Napoli io giugno J820.
Corti civili e criminali , e de' Tribunali civili e di coni
li Marciiesk Tommasi.
(a) V. V articolo l4 delle istruzioni degV Intendenti
Decurioni , giusta le disposizioni del surriferito
approvate a 20 ffennaro tSiS , non che i leali
11 nostro decreto degli 11 di ottobre 181 7.
li 2. 1 nostri Segretari di Stalo Ministri ec.
decreti del d 1 ottobre 1S21 e 8 ottobre tSz).
Napoli 10 agosto 1819.
(b) V. la nota c pag. 24^.
Firmalo FERDINANDO.
(e) E stato ci derogalo col seguente deci ci :
1 Veduto 1' articolo 126 del nostro decreto degli 11 (<!) V. i decreti del So maggio 1820 21 ottobre 1822 e so
settembre l8z4(t di ottobre 1817 sull' amministrazione civile dei
e nostri domini oltre il Paro ;
0) Coti decreto del 6 agosto i832 fu prescritto c/te
gli aspiranti a cariche giudiziarie, per venirvi am
Veduto P articolo 23$ della nostra legge de' 7 di
messi, debbono jlar saggio per mezzo di esami di
(t giugno ultimo organica
ordi
iudizia
essere periti in diritto , a (juale scopo fu col sut^
de' domini medesimi ;
riferito decreto approvalo il regolamento analogo.
Solla proposizione de' nostri Segretari di Siato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
(0 V. il decreto del l3 gennaro iSij esteso alla Si
Art. 1. I Magistrali di ogni grado de' nostri domi
cilia con (juello del 16 agosto i8ig.
li ni oltre il Paro potranno essere destinati alle funCg) I ciechi non possono essere Giudici : ci statui
( zioni di Consiglieri provinciali e distrettuali , e di
to col decieto del 16 novermbre i8iS.

)( 47 )(
mercio vestiranno la toga nell' esercizio delle loro fun
che debbono istallarsi in settembre prossimo in cotesti
reali domini debbono esser provvedute di locali , e di
zioni e nelle pubbliche cerimonie (a).
a5o. I Giudici di Circondario , i Cancellieri ed i oggetti di primo stabilimento, i quali debbono essere
vice-Cancellieri de' Collegi avranno 1' onore della mezza somministrati dall' amministrazione civile.
toga (A). Il solo Cancelliere della Corte suprema di giu
Avendo fatto presente a S. M. questo bisogno, la
stizia ed i Giudici di Circondario della Citt di Palermo medesima si degnata ordinare, che cotesto Ministero di
Stalo proponga al pi' presto possibile gli espedienti da
vestiranno la toga intera.
25 1. 1 Cancellieri de' Giudici di Circondario e gli prendersi per provvedervi, avendo presenti i locali, e gli
uscieri presso tutte le giurisdizioni stabilite colla pre: cit
oggetti esistenti, che appartenevano alle abolite autorit
giudiziarie , ed il bisogno particolare di ciascuna giuris
te legge vestiranno nell'esercizio delle loro funzioni l'a
dizione, secondo le indicazioni notale nell'annesso foglio.
bito nero completo*
Gli uscieri porteranno in oltre in mano una bac- Nel real nome partecipo a V. E. tale sovrana determi
nazione, perch si serva farne l'uso conveniente.
i-helta nera.
Napoli 7 luglio 1819.
25a. L* organizzazione dell' ordine giudiziario nei
nostri domini olire il Faro, secondo il modo determinato
Ed io nel real nome lo partecipo a V. S. affinch:
dalla presente legge, avr la sua esecuzione nel d pri
avendo presenti i locali addetti alle abolite autorit giu
mo di settembre del corrente anno (c). A contare da tal diziarie, ove esistevano, ed il bisogno particolare di cia
giorno cesser 1' esercizio delle provvisorie Comirressioni scuna nuova magistratura , secondo le indicazioni notate
nell'annesso foglio, e la lcgp;e organica dell'ordine giu
giudiziarie e di qualunque autorit conservata provviso
riamente in vigore , giusta la nostra legge del d 22 di diziario de' 7 giugno scorso, proponga al pi presto pos
sibile gli espedienti da prendersi, onde al primo di set
dicembre 1818.
tembre prossimo siano immancabilmente proposti i locali
Vogliamo e comandiamo ec.
per tutte le nuove magistrature. Palermo i4 luglio 1819.
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno ce.
Il Duca di Gualtieri
Napoli il di 7 giugno 1819.
Firmato FERDLNANDO.
Corte suprema di giustizia.
( Num. 128. ) SIRACUSA 28 LUGLIO 1819.
Una gran sala di udienza.
sala dee essere spaziosa in modo, che vi s
Per le case delle* nuove magistrature giudiziarie e per possaQuesta
comodamente situare la ruota, che sia capiente di
gli oggetti di primo stabilimento*
i3 stalli, quanti sono tutti i componenti della Corte su
prema compreso il Cancelliere ; c che vi resti libero uno
MINISTERO DI STATO CC.
spazio sufficiente per la gente, che assiste all' udienza.
Dal sig. Consigliere e Segretario di Stalo Ministro
camera di consiglio, o sia di deliberazione con
di grazia e giustizia mi stato partecipato il seguente tigua Una
alla gran sala di udienza, la quale abbia la comu
real rescritto Eccellenza Le nuove giurisdizioni ,
nicazione con qursla per la parte posteriore della ruota.
Questa camera dee contenere una tavola rotonda
(a) Pe' Supplenti de' Tribunali di commercio leggasi con altrettante sedie, quante ne sono nella ruota.
il seguente decreto :
Un gabinetto pe' Magistrati.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Una
sala pe' Patrocinatori e per gli Avvocati. Que
c Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
sta sala dee contenere de' comodi da sedere.
1 Art. 1. I Giudici supplenti ne' Tribunali di comsala per gli uscieri. Questa sala dee contenere
t mercio de' nostri reali domini vestiranno nell' e- delle Una
tavole per iscrivere, e de' comodi da sedere.
k sercizio delle loro funzioni la toga come i Giudi ci ordinari de' Tribunali medes'mi.
Cancelleria
ce 2. Il nostro Segretario- di Stato Ministro ce.
Una camera per lo Cancelliere, con corrispondenti
Napoli 11 gennaro 1820*
Firmato FERDINANDO.
ricapiti da scrivere.
Una detta camera per lo vice-Cancelliere, con cor
(b) Qt/esf onore esteso a' Supplenti de' Giudici nei
Capo-luoghi di Circondario col seguente reale de
rispondenti ricapili da scrivere.
Tre camere pe' Cancellieri sostituti , e per gli altri
creto :
Veduto il rapporto del nostro Luogotenente gene- impiegali nella cancelleria, con ricapiti da scrivere.
Due camere almeno per l'Archivio. Queste camere
<t ralc in Sicilia ;
debbano essere fornite di armadi, e di qualche tavola
k Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
da scrivere.
k Art. 1. Concediamo 1' onore della mezza toga ai
Un gabinetto.
.
e Supplenti de' Giudici di Circondario residenti nei
Abitazione per lo custode del locale della Corte
< Capo-luoghi delle Valli de' reali domini oltre il suprema.
Uffizio del Procurator generale.
Faro.
2. Il nostro Consigliere Ministro di Slato ce.
Una camera per Io Procuratore generale con corri
Napoli 18 luglio 1827.
spondenti mobili, e ricapiti da scrivere.
Firmato FRANCESCO.
Una detta camera per l'Avvocato generale, con mo
(c) V. il decreto del 12 agosto iStg che determina il bili, e ricapiti da scrivere .
modo di trattare le cause civili introdotte sino a
Una detta camera per lo Segretario del Procurato
tutto detto mese presso le abolite autorit giudi
re generale.
Tre camere per gli altri impieghi dell' offizio.
ziarie.

)( 3
Cancelleria.
Un locale per situarvi un Archivio , con corrispon
denti comodi.
Una camera per la cancelleria {
Un gabinetto.
Quattro camere per lo Sostituto e per gli altri in
piegati di cancelleria.
Gran Corte civile in Palermo.
Archivio per riporvi le carte antiche, qualora vi
Due gran sale di udienza. La gran sala della prir siano, e le nuove.
ma Camera dev' essere spaziosa e capace di 19 stalli
Un gabinetto,
quanti sono i componenti della gran Corte , compreso
Abitazione per lo custode,
il pubblico Ministero , ed il Cancelliere , per potervisi
Uffizio del Procurator generale.
riunire 1* intera gran Corte , quando trattasi di delibe
rare di oggetti di disciplina e di servizio interno del
Una camera pel Procurator generale.
Collegio.
Una camera pel Segretario.
La gran sala per aseconda Camera sar di soli 10
Tre camere per gl' impiegati.
stalli , compresi quelli per il pubblico Ministero e Can
Un
locale per 1' archivio.
celliere. necessario di aumentarsi uno stallo , perch
Gabinetto.
la gran Corte ne' dibattimenti di lunga durata dee chia
Tribunali civili.
mare un Giudice di pi.
Due camere di Consiglio , o deliberazione .
I Tribunali civili debbono avere il medesimo loca
le ; se non che 1' ampiezza delle ruote deve corrispon
Due gabinetti pei Magistrati.
dere al numero di sei Magistrati,
Una sala per gli Avvocati , e pei Patrocinatori.
II Tribunale civile di Palermo deve avere :
Una sala per gli Uscieri.
Due grandi sale di udienza.
Cancelleria.
La sala della prima camera deve avere una ruota per
tredici Magistrati.
Una camera pel Cancelliere.
Il locale della cancelleria , e dell' ufficio del regio
Una camera per lo vice-Cancelliere.
Procuratore sar eguale a quello della gran Corte civi
Sei camere per li sostituti Cancellieri e per gli al
le di Pa'ermo.
tri impiegati.
N. B. Il numero delle camere indicate per gli
Archivi civile e criminale.
impiegati negli uffizi, e nelle cancellerie si indicato
IV. B. Dee badarsi a separare la Cancelleria ci
su la norma di una giusta ampiezza delle camere me
vile dalla criminale, come pure 1 archivio de' due rami. desime , talch ove siano le camere anguste , bisogne
L* ampiezza degli archivi dee regolarsi sopra luo
r aumentarne il numero.
go , avendo presente la quantit delle carte delle aboli
te giurisdizioni , che vi si debbono forse conservare , e
Giudici di Circondari (a).
Una sala di udienza.
la quantit delle altre, che tuttoddi sopravvengono, spe
Una camera d' applicazione per lo Giudice.
cialmente pel ramo penale.
Una camera per lo Cancelliere,
Un gabinetto.
Una camera per la cancelleria.
Abitazione per lo custode.
Una camera per I* archivio.
Uffizio del Procurator generale.
Una camera per gli uscieri.
Una camera per lo Procuratore generale.
Gabinetto,
Una camera per lo Sostituto.
Prigioni centrali nei Capi-luoghi di Provincia,
Una camera per lo Segretario.
Case di custodia.
Quattro camere per gl' impiegati.
Case
di detenzione pei condannati a prigionia.
Locale per 1* archivio della gran Corte.
Case di detenzione per gli arrestati per debiti.
Un gabinetto.
Case di custodia pei condannati a pena di detenzione.
Le gran Corti civili di Messina e di Catania saran
Case di forza pei condannati alla reclusione.
no regolate nel medesimo modo , per quel che riguarda
I locali di queste prigioni debbono essere regolati
separazione dei due rami. La sala di udienza sar
una per ciascuna gran Corte , ed avr 10 stalli , come in quanto alla loro estensione con giusta proporzione ;
la seconda Camera della gran Corte di Palermo. Jl avendo presenti le circostanze locali.
Essi debbono essere tutti ben custoditi , e costruiti
numero delle camere della cancelleria dell' uliicio del
in modo , che il detenuto risenta il maggiore o minore
Procuratore generale sar ridotto proporzionalmente.
comodo a misura delia pena pi o meno grave , ma
Gran Corti criminali e speciali.
senza per mancare dei comodi di aria . di luce e di
Una gran sala di udienza per undici Magistrati.
riposo , che sono necessari al mantenimento della vita ,
IV. B. Si mette un Magistrato di pi , perth perch non vi si meni eoa istento.
nei dibattimenti di lunga durala la gran Corte dee chia
mare un Giudice di pi dal Tribunale civile . per sup
(a) Le rifazioni, e la manutenzione de mobili ad uso
plire in caso di bisogno qualche Giudice, che per qual
de' Giudicati circondariali gravitano sugi' introiti
che accidente impreveduto non sia pi al caso poi di
delle Cancellerie rispettive stabiliti pe soldi degli
impiegati, e per tuli' altro bisognevole alla sussi
votare.
Una camera di deliberazione simile.
stenza degli uffzi. Ci fu risoluto dal Governo a
Un gabinetto.
i4 ottobre 1S24 in occasione di domanda avan
Una sala per gli Avvocati e pei Patrocinatori.
zatagli dall' Intendente di Palermo con rappor
Una per gli Lscieri,
to de' so di settembre dello anno man, 7978.

)( *9 )(
seguente rcal rescritto - Eccellenza I Giudici istmiPrigioni di Circondario.
Casa di custodia per i detenuti per causa civile.
lori nei Distretti di residenza dei Tribunali civili , ed i
Giudici di Circondario dei Capiluoghi dei Distretti , che
Casa di custodia pei condannati a detenzione.
secondo la legge organica de' 7 giugno ultimo funziona
Casa di custodia pei semplici imputati.
Tutte queste diverse prigioni possono riunirsi in un no da Giudici istruttori hanno bisogno di un locale pro
porzionato, e separato da quello delle altre autorit giu
medesimo locale , destinando a ciascuna una sola came
diziarie per isiabilirvi il rispettivo ufficio. La M.S, per
ra bcu custodita , ma in cui il detenuto risenta la mag
suasa di questo bisogno, si degnata ordinare, che co
giore o minore libert , di cui dee godere. Si badi prin
cipalmente a ben custodirle con ferrate, e cou solide testo Ministero di Stato dja le analoghe disposizioni ,
perche in ciascuno dei Distretti di cotesti reali domini
porte , ad oggetto d' impedire le evasioni.
si stabilisca un locale per 1' officio del Giudice istrutto
ISel locale delle prigioni vi deve essere 1' abitazio
re dell' ampiezza , e secondo le indicazioni, che trovanne per lo custode.
si notate nel foglio , che nel real nome qui unilo fo
Firmalo Tommasi.
pervenire a V. E. perch si serva farne 1' uso conve
niente. Ed io nel real nome ec.
Gli oggetti di primo stabilimento necessari pei Tri
Palermo 26 luglio i8ig.
bunali sono :
Firmato
Il Duca di Gualtieri .
j. Ruota.
JV. B. La ruota dee essere a forma di ferro di ca
Il locale per lo Giudicato d' istruzione dee contenere:
vallo piantata sopra tavolali elevali dal piano della sa
Una camera per lo Giudice.
la. Alla estremit della ruota verso la parte destra dee
Altra per lo Cancelliere.
esservi lo stallo pel pubblico ministero in silo pi elevato.
Altra grande per 1' archivio , co' corrispondenti
Per le Corti e Tribunali, ove il Procuratore genenerale o regio ba il sostituto , lo stallo dee essere largo scaffali , ed armadi.
a sufficienza per due sedie. Alia estremit della ruota
Una camera per gli Uscieri, e per la forza armala.
Una camera per tenervi i testimoni.
verso la parie sinistra dee situarsi lo stallo per il Can
Una camera per custodirvi momentaneamente iu ca
celliere allo slesso livello della ruota.
La ruota compresi gli stalli del pubblico Ministero so di bisogno qualche detenuto.
Un gabinetto.
e del Cancelliere dev' essere chiusa intorno da balausta.
N, B. 11 locale per 1' ufficio del Giudice istruttore
Nella parte anteriore della ruota al di dentro della ba
lausta vi dev' essere una tavola con sedie semplici per nelle Capitali delle Valli , dev' essere il pi che si pu
gli Avvocati , e pi indietro verso la balausta un' altra vicino alla Cancelleria , ed all' ufficio del Procurator
generale presso la gran Corte criminale.
tavola per i Patrocinatori.
Negli altri Distretti il locale del Giudicato d' istru
Lo stallo del Presidente , che dev' essere nel mez
zo , deve situarsi in un livello pi alto come quello del zione dev' esser prossimo a quello del Giudicato del Cir
condario , anzi se possa stabilirsi nello stesso edificio sa
pubblico ministero.
2. Tutti gli oggelti di scrittoio ad eccezione della r anche pi utile per lo pubblico servizio , e per lo
comodo del Giudice. Ove possa combinarsi ci , si pu
carta.
3. Sedie di appoggio per le ruote, e per le came
risparmiare per ora la camera per lo Giudice , la ca
sa per gli Uscieri , il gabinetto.
re delle deliberazioni.
I delti locali debbono esser provveduti de' mobili
4- Sedie comuni per la cancelleria , e per 1* offi
corrispoudenti , e dei ricapiti da scrivere.
cio del Procuratore generale.
5. Comodi da sedere per le sale degli Avvocati, dei
Firmato
Tommasi.
Patrocinatori e degli Uscieri.
6. Tappeti verdi corrispondenti sopra le ruote.
7. Stufe, e braciere per 1* inverno.
( Num. i3o. ) SIRACUSA 3o LUGLIO 1819.
8. Tre primi registri, che occorrono per uso delle
Cancellerie.
Decreto sulle cause relative alla mercatura nella Citt
Armadi e scaffali per uso degli archivi (a).
di Messina.
I comodi che debbono csserxi nelle prigioni , sono
indicati nel regolamento del Ministero degli all'ari inter
FERDINANDO I. CC
ni de' 19 dicembre 1817.
II Marchese Tommasi.
Veduto 1' articolo 89 della nostra legge de* 7 del
corrente mese di giugno sulla organizzazione giudiziaria
de' nostri domini oltre il Faro ;
Volendo conservare alla Citt di Messina il privile
( Num. 129. ) SIRACUSA 28 LUGLIO 1819.
gio da essa goduto della non estrazione delle cause re
lative alla mercatura , giusta il nostro edillo di scala e
Per le case necessarie a Giudicali d' istruzione.
porto franco;
Considerando che un tal privilegio non compati
Mi.mstero di Stato ec.
bile col sistema del ricorso alla Corte suprema di giu
stizia residente in Palermo;
Dal Segretario di Slato Ministro di grazia e giusti
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
zia in data dei 17 del corrente stalo comunicato il
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Ari. 1 . Tutte le cause relative alla mercatura nella
(a) V. la ministeriale del 27 aprile t83S inserita nel
Citt di Messina, le quali, a tenore del nostro editto di
la nota a pag. toa.
3a

>

200 )(
servare i suoi grani , tanto nel caricatolo ( os?ervando,
icr ci che riguarda il deposito e la conservazione, le
eggi attualmente in vigore , ove non sia in questo de
creto diversamente disposto) , quanto nei particolari ma
gazzini , o propri o altrui.
4. In conseguenza i grani immessi nei privali ma
gazzini potranno essere venduti , negoziali ed estrani ,
tanto per infra che per fuori Regno , mediante il solo
pagamento del drillo di estrazione dello volgarmente
tratta, nel modo medesimo , e non altrimenti che per
lo addietro negoziare ed eslrarre si potevano da quei
luoghi, ove non vi era, e non vi era stato giammai re
gio caricatolo.
5. Colle disposizioni contenute nei due articoli pre
cedenti, non si dovr intendere derogato il regolameli lo
esistente in quei nostri domini , di non potersi cio
conservare in deposito i grani nei luoghi inabitati vici
ni alla spiaggia, e distanti infra le due miglia dal mare.
Ci riserbiamo dopo pi maturo consiglio di togliere
o modificare questo solo impedimento che rimane alla
piena ed assoluta libert del commercio dc'ccreali, quan
do saranno pubblicali i nuovi sistemi doganali.
6. IN ei luoghi abitali, ancorch fossero distanti me
no di due miglia dal mare, sar permesso ad ognuno
di conservare ne' magazzini i grani , orzi e legumi, co
m' lecito di conservarli in tutte le altre Citt e terre
ne' nostri domini.
Per luoghi abitali s' intendono non solo quei col
lcttati, ma ancora i non collcttali , purch vi sia alme
( Num. i3i. ) SIRACUSA 3o LUGLIO 1S19.
no una popolazione di quaranta fuochi , non gi sparsa
Per r amministrazione dei reji caricatoi.
nelle campagne, ma riunita nello stesso sito.
7. Nei magazzini de' regi caricaloi saranno ammis
FERDINANDO I. eC.
sibili soltanto i grani.
Vista la prammatica del 1604 relativa all'ammini
Siccome nel regio caricatoio di Terranova stalo
strazione dei caricatoi de' nostri domini al di l del solito immettersi gli orzi , le fave e gli altri legumi ,
cosi in questo solo caricatoio sar parimenti d' oggi in
Faro.
Considerando clie la proibizione di non potersi e- nanzi permessa l' immessione c la conservazione degli
strarre i frumenti o altri cereali dai luoghi ove esistono anzidetti generi.
i regi caricatoi, se non quando vi concorra la condizione
8. Il nostro Luogotenente generale oltre il Faro di
di essere stati riposti ne' caricatoi medesimi, sia di os'a- sporr , che da quel Ministero , il pi speditamente che
colo alla libert del commercio , e per conseguenza di si possa, sia formato un regolamento relativo all' ammi
sommo pregiudizio all' agricoltura.
nistrazione, ed al regime di ciascun regio caricatoio, per
Considerando che lo stabilimento de' caricatoi , sotto essere a noi rassegnato per mezzo del nostro Ministro
1' aspetto soltanto di pubblico banco frumcntario , offra delle finanze.
il vantaggio di un pubblico deposilo.
9. Fino a che un tal regolamento non sar pub
Volendo riformare questo stabilimento , in modo blicalo, e che non abbia acquistato, in forza di un no
che nel mentre se ne conservi il pregio di pubblico de
stro particolar decreto, quella notoriet, che la fede pub
posito, non sia d' impedimento al commercio.
blica richiede nelle istituzioni di questa natura, i generi
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
che dai proprietari verranno depositati nei regi caricaloi
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
saranno sottoposti alle leggi, ai regolamenti c statuti ,
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
che sono oggi in osservanza , a' termini dell' articolo 1
Art. 1. La prammatica del iCo4, e tutte le altre di
di questo decfclo; salvo quello che relativamente alle
sposizioni relative all' amministrazione de' regi caricatoi tare sar disposto negli articoli seguenti.
rimangono abolite in tulle quelle parli che si oppongono
10.La tara detta di polvere e di pietra, che finora
alle prescrizioni contenute nel presente decreto.
slata in uso in alcuni caricatoi nella ricezione dei gra
2. A con lare dalla pubblicazione di questo decreto ni, che facevasi fino al mese di agosto, resta abolita.
i regi caricatoi esistenti in Giigcnti , Sc'acca , Licata ,
I grani die verranno immessi in dello tempo , do
Terranova , Termini e Catania , saranno banchi liberi vranno prima esser crivellali , per quanto sia necessario
onde renderli netti ed espurgati. Coloro che vorranno
frumentari.
3. Coerentemente al principio stabilito nell'articolo U immettere grani non crivellati nei caricaloi saranno tcprecedente, nei luoghi ove esiste regio caricatolo , sar nnli di pagare la sola spesa di crivcllatura , e volendo
pienamente in arbitrio di ciascuno d' immettere e con- potranno essi medesimi farli crivellare dai loro operai ,
sotto l'ispezione de' corrispondenti uffiziali. La materia,
(a) V. decreto del iq giugno 1S20 inserito nella noia che dalla crivellatura sar per ricavarsi , rester per
conto de' proprietari.
a pai], s4o.
porlo franco e delle instruzioni de' 3 di settembre 1 7 84erano della competenza del consolato di mare e di terra
della della Citt, e di quel Giudice privativo di scala e
porlo franco , saranno conosciute in prima istanza dal
Tribunale di commercio da noi stabilito nella slessa Cit
t di Messina.
2. Avverso le sentenze pronunziate in prima istan
za dal Tribunale di commercio di Messina sulle cause
mentovate nell'articolo precedente, senza alcuna distin
zione di somma, potr prodursi 1' appello presso la gran
Corte civile di Messina.
3. Le decisioni della gran Corte civile di Messina
nelle cause anzidette faranno cosa giudicata: n vi sar
luogo a ricorso presso la Corte suprema di giustizia in
Palermo.
4- Tutte le altro cause commerciali della Valle
di Messina saranno giudicale dal Tribunale di commer
cio residente in quella Citt, ed avranno i rimedi di ap
pello alla gran Corte civile di Messina, e di ricorso alla
Corte suprema di giustizia residente in Palermo, secon
do le norme prescritlc nel titolo de' Tribunali di com
mercio della sopraccennala nostra legge de' 7 del cor
rente giugno (a).
5. Il nostro Consigliere di Stato ce.
Napoli il d ij ijiufjno iSig.
Firmato FERDINANDO,

X 2*
11. La tara della d' ingordo, ossia umido, nella ri
cezione de'grani, che si far dal di i sellembrc sino alla
fine di novembre () , in tutti i caricalo! . sar regolala
alla ragione di quarti due per ogni salma generale , e
ila dicmbre sino alla fine della recezione, la detta tara
sar regolala alla ragione di tre quarti per ogni salma.
In conseguenza per 1' avvenire restano aboliti gli
arbitri di maggiori o minori quantit, che per lo addie
tro si affidavano al giudizio degl' impiegati.
12. La tara della straordinaria sul frumento assai
bagnato commessa finora al giudizio prudenziale degli
impiegali nei caricaloi resta abolita , ed i grani di tal
coudizione saranno inammessibili.
13. La tara da corrispondersi sul grano punto di
mascarella secca , in quelli anni nei quali dalla compe
tente autorit ne verr permessa la ricezione nei carica
loi, non sar pi arbitraria e dipendente dal giudizio
dei Ricevitori, ma sar di tre quarti a salma, oltre del
le altre tare, che al tempo delle immissioni si dovranno
corrispondere.
i4-. La tara del 2 per 100 , che soleva percepirsi
su i grani riposti ne' propri magazzini , e che poi si fa
cevano passare in quelli del caricatoio, resta abolita.
In conseguenza potr ognuno a suo arbitrio, ed in
qualsivoglia tempo far passare dai privati magazzini in
quelli de' caricaloi i grani, gli orzi e legumi , senza es
ser tenuto a corrispondere questa tara straordinaria, che
bnoia stata in uso.
15. Le lare sopra gli orzi , le favo c gli altri le
gumi che si ricevono nel solo caricatoio di Terranova ,
saranno regolate in quel modo che si finora osservato.
16. Sopra i frumenti, orzi e legumi che resteranno
nel caricatoio al di l del mese di maggio, si continue
r a percepire il solo drillo di tenitura , e ad eseguirsi
quanto disposto nelle leggi vigenti, rispetto alla risponsabilil de' regi caricaloi.
17. Le obbligazioni per lo addietro, ed in qualunque
tempo, comunque recent ssimo, di gi contratte, o quelle
ciie potrebbero per lo avvenire contrarsi , di consegnare
una quantit di generi nei caricaloi, saranno osservale,
non ostante le disposizioni contenute in questo nostro
decreto, senza potersi pretendere di eseguire la consegna
privali magazzini; salvo il caso di consenso reciproco
del debitore e del creditore, di derogarsi ad un tal patto.
18. 11 nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Napoli li 21 giugno iSig.
Firmalo FERDINANDO.

( Num. i32. ) SIRACUSA 3o LUGLIO 1819.


Per la immessione ed estrazione de generi cereali.
FERDINANDO I. eC.
Visto il nostro decreto di questo liionio su i regi
caricaloi de' nostri domini al di l del Faro ;
(a) Con rescritto del 24 ottobre 'SJ2 fu risoluto c/te
essendosi ji f/uell' anno verificata con qualche ri
tardo Iti ricolta de'grani, la tara di due (piarti a
salma su' frumenti che s' immettevano ne' regi catteatoi, tu vece di cominciarsi ad esigere dal pri
mo di settembre sino alla fine di novembre, sj fos
se riscossa dal d 16 di settembre a tutto dicem
bre per una misura di eccezione.

Volendo noi secondo i sani principi di p::lLlica rconomia, conformemente alle leggi da noi pubblicate in
questa parie de' nostri domini, render libera la estrazio
ne e la immessione de' cereali in quei oltre il Faro , e
volendo dare a un tempo stesso una maggiore estensio
ne alla diminuzione de' dritti di esportazione de' quali
ha finora goduto la nostra marina mercantile nazionale;
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. A contare dal d 1 luglio di qucsl' anno
sar libera ne' nostri domini al di l del Faro in lutti
i tempi , e per qualunque quantit la eslraregnazione
de' grani , orzi , legumi , farine , semole , biscotto e
paste lavorate , previo il solo pagamento de' dazi nel
modo che verr in appresso determinato.
2. Sar egualmente libera negli anzidetti nos'.ri do
mini la importazione de' suddetti generi mediante il pa
gamento de' dazi d' immessione , che verranno in ap
presso determinati.
3. La regola della libera estrazione, ed importazio
ne de' cereali stabilita ne' due precedenti articoli sar
costante ed invariabile, salvo i casi in cui per imperiose
circostanze che potranno sopravvenire ci sembrer indispeiifr.bile di sospenderne temporaneamente la esecuzione.
La importazione de' cereali esteri sar sempre libe
ra , e per regola costante sar altres escute dal paga
mento de' dazi d' immessione per tutto il tempo in cui
vi sar il divieto provvisorio dell' eslraregnazione dei
grani nazionali.
4. Ne' casi di urgente necessit autorizzalo quel
Ministero di sospendere provvisoriamente la estrazione
de' grani , c degli altri cercali per 1* estero, dandone
a noi parte prontamente per le nostre risoluzioni.
5. rendente la temporanea o provvisoria sospensio
ne , sar vietalo a chiunque di estraregnarc i generi
suddetti , n sar permesso di accordarsi a veruno la
tratta per quantit determinala , dovendo il commercio
dei cereali esser o libero o vietato per lulti , senza al
cuna distinzione.
(. I luoghi ne' quali sar permessa 1' immessione
de' cereali indigeni per via di mare, e la estrazione dei
medesimi tanto per infra per la via di mare , quanto
per 1' estero , saranno i seguenti:
Palermo , Messina , Catania , Siracusa , Girgenli ,
Trapani , Aci reale , Lipari , Termini , Cefal, Ustica,
S. Stefano di Mistretla , l'alti , Milazzo , Augusta , Avola , Noto , Pozzallo , Mazzarelli , Scoglitli , Terrano
va , Licata, l'alma, Siculiana , Sciacca, Pantelleria.,
Marsala , Caslellamare , Doganella di Palermo , Roccclla , Caronia , Acqua dolce di S. Fratello , Terrano
va di S. Marco , Falcone d' Oliveri , Divieto , Capopelano , Doganella di Messina, Scaletta, S. Alessio, Giar
dini di Taormina, Aci Castello , Agnoni , Porto-palo ,
Mazzara , Favignana , c'Favarotta.
L' importazione de' cereali provvedenti dall' estero
che noi autorizziamo col presente decreto , potr farsi
in lutti quei luoghi ne' quali si possono immettere i ge
neri esteri.
7. I grani , orzi e legumi volendosi estraregnarc
tanto dai particolari magazzini , quanto da' regi carica
loi , saranno soegclti al pagamento del drillo dello vol
garmente traila ili tari quindici siciliani per ogni salma
legalo , siccome stalo sin oggi pagato.
Gli orzi, e gli altri legumi pagheranno nella eslra
regnazione la traila di tari sei per ogni salma legale.

)( 2K2 )(
modo medesimo che si pagano gli altri dritti di entrata
Ci riserbiamo nella nuova organizzazione del sistema do
ganale di riportare il suddeito dazio in ragion di peso , nella immessione dei generi esteri.
16. Le autorit incaricate per la immessione ed csecondo 1' osservanza in questa parie dei nostri domini.
strazione de' cereali , fino alla definitiva organizzazione
8. L' anzidetto dritto di tratta rispettivamente di ta
del sistema doganale , dovranno in ogni settimana , sot
ri quindici , e di lari sei sar pagato per met , quan
to pena di destituzione , inviare al Direttore generale
te volte i grani , orzi , legumi ed altri cereali vorran
de' dazi indiretti , ed alla Conservadoria generale lo sta
no estraregnarsi sopra legni coverti della nostra ban
to di tutte le quantit dei grani , orzi e legumi estratti
diera nazionale.
Nel rilascio dell' anzidetta met di tratta , ande- ed immessi , e dell' imporlo dei dazi corrispondenti ; e<l
ran compresi i tari due per ogni tratta che han finora in caso che non fosse eseguita cstra/.ione o immessione,
saran tenuti di trasmettere il certificalo negativo.
goduto i legni nazionali.
17. I Segreti parimente , fino alla definitiva orga
II beneficio che col presente articolo si accorda ai
legni nazionali , applicabile ancora ai bastimenti di nizzazione del sistema doganalc(a), manderanno il danaio
provvedente dalla estrazione ed immessione dei cereali
questa parte de' nostri domini , essendo unica la ban
diera , ed unica la legge di navigazione mercantile in per mezzo de' Capitani d' armi a conto separato di tulle
le altre somme della Segrezia. Similmente il Segreto di
tutta 1' estensione del nostro Regna.
9. I frumenti , gli orzi ed i legumi che saranno 1 Messina terr un conto separato de' depositi , e degli
estratti per 1' estero dai privali magazzini , non saran introiti che ivi si faranno per una tal causa.
18. Il trasporto de' grani, orzi, legumi, semole , e
soggetti a vcrun altro dritto.
In conseguenza resta abolito il dritto del due per paste lavorale da un luogo all' altro di quei nostri do
mini per la via di mare sar in ogni tempo libero , ed
cento che si finora riscosso in contanto su i detti ge
esente dal pagamento de' dazi , come finora lo stalo
neri , che si estraregnavano dai privati magazzini esi
per la via di terra , previe per le consuete licenze e
stenti ne' luoghi ore vi sia , 0 vi erano stali regi cari
cautele.
cato!.
10. I frumenti , gli orzi ed i legumi che saranno IUna siffatta disposizione sar anche comune alle isole adiacenti alla Sicilia.
estratti dai regi caricatoi , continueranno ad esser sotto
19. In conseguenza dell'articolo precedente dal di
posti , oltre al dritto di (ratta , a tulli quegli altri pesi
1 del prossimo mese di luglio restano aboliti i dazi di
soliti e propri di ciascun regio caricatolo.
11. I dazi sull' immessione de' corrali esteri in quei tari 3, e di lari 2 per salma, che rispettivamente finora
nostri domini saranno eguali al solo dritto di tratta a sono stati riscossi per conto de' bimestranti. Restano pa
cui van sottoposti i medesimi generi nazionali nell' estra- rimente aboliti il dazio di tari uno a salma, eh' slato
solito di pagarsi a private persone nella estrazione per
regnazione. In conseguenza ne' casi d' immessione di ce
infra dal caricatolo di Girgenli, e gli altri di gr. 10 2
reali trasportati con legni coverti di bandiera nazionale,
a salma da quello di Licata, e di grana li? a salma
sar riscossa la met dell' enunciato dazio.
12. I grani esteri che dal porto-franco di Messina dal caricatoio di Termini.
Resta finalmente abolito lo stabilimento eh' era in
tramandar si volessero al consumo di quei nostri domi
vigore di non polersi immettere nelle isole adiacenti al
ni , saranno soggetti al pagamento de' dazi suddetti ,
salvo la diminuzione del quindici per cenlo ai termini la Sicilia altra quantit di grani, e legumi se non quel| la che si soleva concedere alle medesime per la di loro
dell' articolo 98 del decreto de' 23 marzo 1819.
dotazione.
13. Provvisoriamente e lino a che non sar orga
nizzata in quei nostri domini la Direzione generale dei
20. i bimestranti, ed a tulli gli altri proprietari
de' suddetti aboliti dazi saranno assegnati i corrisponden
dazi indiretti , coloro che vorranno estrarre per 1' este
ro i grani , orzi , legumi , tanto dai caricatoi , che dai ti compensi in una annua rendila perpetua , previa la
privati magazzini dovranno continuare a depositare nel ammissione del titolo , e la liquidazione a norma delle
istruzioni de' 17 marzo 1819 (J>) da noi emanate pei com
pubblico banco di Palermo o Messina il dritto di tratta.
In seguito di un tal deposito presenteranno la parlila di pensi degli uffizi aboliti, o da abolirsi , salvo la modifi
tavola al Direttore generale de' dazi indiretti , il quale cazione contenuta nell' articolo seguente.
21. La rendita d'assegnarsi in compenso ai posses
rilascer senza alcun ritardo la corrispondente licenza
sori suddetti dovr essere liquidata sul coacervo della
per eseguirsi 1' estrazione. Siccome le Direzioni genera
percezione fatta nel decennio che precede il 1 gennaio
li da noi gi create si metteranno in attivit dal d 1
di settembre di questo anno , cosi pel corso dei mesi di di quest'anno. Dal risultato in vece di dedursi la terza
parte ne saran dedotte soltanto le spese di amministra
luglio ed agosto , le parlile di tavola saranno presenta
zione, che si facevano per conto de proprietari.
te al gran Camerario del ripartimento , il quale rilasce
r le licenze per 1' estrazione.
22. Il nostro Segretario di Slato ec.
Le dette licenze potranno ancora darsi in Messina
Napoli 21 Giugno iSig.
nel modo finora praticato.
i4- I vice-Porlulani continueranno parimente a ri
FirmatoFERDINANDO.
lasciare le licenze di estrazione di frumenti , orzi e le
gumi , previo il pagamento de' dazi presso la rispettiva
cassa segreziale , se la somma eccede i ducati trenta , (a) Con real decreto del z3 agosto
si danno le
once dieci , ed in potere del Piosegrclo se la somma sa
regole stilla ricossione de dazi d' importazione dei
r minore , sino alla quantit di salme cento.
generi esteri , e di esportazione degl'indigeni; e
i5. I drilli d' importazione su i grani , orzi e le
con altro decreto del So novembre detto anno fu
gumi esteri , saranno pagati al momento del disbarco
rono approvate le nuove tariffe doganali.
nelle rispettive casse dei Segreti e Pre-segreti 5 in quel (b) Inserite a pag. tgo,

)( 33 )(
AGOSTO 1819

( Nura. i33. > SIRACUSA i AGOSTO 1819.


Legge sul registro e sulle ipoteche.
FERDINANDO 1. eC.
Il codice pel nostro Regno delle due Sicilie aven
do consagralo la necessit della registratura degli alti
ed il sistema delle inscrizioni delle ipoteche, e delle tra
scrizioni , abbiam creduto necessario di richiamare ad
esame tulle le leggi , decreti , istruzioni ed ordinazioni
sinora pubblicate, riguardanti la parte finanziera ed il
modo di esecuzione degli anzidetti due gravissimi ogget
ti di pubblica e di privata ragione.
Questo esame ci ha menali alle seguenti considera
zioni.
1. Che le antiche nostre leggi queste istituzioni aves
sero , sotto olir nome , ordinale : i generali archivi
nella sostanza del loro stabilimento non erano che registralura e conservazione d' ipoteche.
2. Che 1' estensione datavi dagli occupatori di questi
nostri domini colle loro leggi de 3 di gennaro 1009 e
de' 27 di gennaro 1812 non si fosse che un complesso
di speculazioni finanziere ; in modo che la bellezza oscu
rala ne avessero e 1' utilit , cumulando forme , multe
ed ordinazioni non conducenti al sagro oggetto che la
legge si avea proposto.
3. Che stabiliti colla sola veduta daziaria, i cosi detti
dritti graduali fossero stati di ostacolo al giro celere e
spedito delle contrattazioni, e per la loro esorbitanza le
avessero sovente impedite.
4. Che per riparare nel tempo slesso a mali di tanto
momento , e per conservare 1* utilit della istituzione ,
fosse stata da noi sanzionata la legge de' 2) di dicem
bre 1816, ed in seguito emanalo il nostro decreto dei
2 di marzo 1818, co' quali abolita la percezione decrit
ti graduali , furono soltanto conservali i dritti fissi : e
per compensare in qualche modo la perdila che per
queste nuove determinazioni veniva la Tesoreria a sof
frire , fu ordinato che le trascrizioni degV immobili non
fossero pi volontarie, ma forzose e soggette ad un ter
mine di rigore ; che per le inscrizioni e per le trascri
zioni far si dovesse il deposilo presso le conservazioni
della copia in caria bollala de' titoli ; c finalmente che
le dichiarazioni delle successioni, anche in linea diretta,
fossero soggette ad un certo dritto.
5. Che tali disposizioni per le formalit che necessa
riamente ne derivavano , fossero stale col fatto dell' esperienza trovate gravose e di difficile esecuzione. Quin
di i Consigli provinciali de' nostri domini al di qua del
Faro , animati dallo spirito della loro nobile istituzione
di promuovere presso di noi i pubblici vantaggi, hanno
rassegnato al nostro real Trono tutti gli anzidetti incon
venienti, e particolarmente il danno che ne veniva a ri
sultare a'piccioli proprietari, essendo obbligali di recarsi
o farai con molta spesa rappresentare ne' Capoluoghi
delle Provincie per le trascrizioni de' passaggi d' immo
bili tatnto per allo tra vivi , come per successione.
6. Che nel novello codice essendosi dichiarala volon
taria la trascrizione , non necessaria l' esibizione de' ti
toli nelle conservazioni , e finalmeulc non riconoscendo-

visi la necessit delle dichiarazioni delle successioni, fos


se degno della nostra giustizia di riordinare la registra
tura e le conservazioni in modo che alla nuova legisla
zione pienamente si conformassero , e principalmente al
l' oggetto tendessero di assicurare a nostri amatissimi
sudditi tulti i vantaggi della istituzione.
Da qneste considerazioni ne segue necessariamente
che esser non vi debbano dritti graduali nella registra
tura ; i termini di rigore ^rimanersi quelli soltanto che '
sono dello interesse delle parli ; che le successioni pi
non sieno ad alcun dazio soggette; e che le trascrizio
ni in fine rimangano volontarie.
Quindi dopo matura considerazione volendo noi ade
rire alle sagge rimostranze de' nostri Consigli provincia
li , abbiamo risoluto colla presenle legge di richiamare
a' principi della loro istituzione la registratura e gli uf
fizi delle conservazioni.
Questa legge sar in osservanza ne' nostri donimi
oltre il Faro il di primo di settembre di questo anno ,
epoca dell' osservanza del nuovo codice e della istalla
zione del nuovo- ordine giudiziario : ma ne' nostri domi
ni al di qu del Faro , per non interrompersi il corso
delle percezioni dell' anno corrente , avr luogo il d
primo di gennaro del 1820 ; rimanendosi sino a detto
tempo in osservanza la nostra legge de' 20 di dicembre
1816 e le successive dichiarazioni ed ampliazioni. E sic
come per le riforme che andiamo ad ordinare , il pro
dotto del registro e delle trascrizioni viene a diminuirsi
ne' nostri domini al di qu del Faro di circa annui du
cati treeentornila, e per quelli al di l non si possa pre
sumere un prodotto proporzionalo alle spese di giustizia
ed a' soldi della nuova magistratura , abbiamo incarica
to il nostro Ministro delle finanze di proporcene il rim
piazzo , dopo eseguili tutti i mezzi di economia negli esili dello Stalo , e di miglioramento sugi' introiti.
In conseguenza
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ce.
Disposizioni comuni al registro ed agli uffizi della
conservazione delle ipoteche e delle trascrizioni.
Art. 1. 1, Nel di primo di settembre prossimo
venturo, in materia di registro c di uffizi di conserva
zione d' ipoteche, saranno osservate ne' nostri domini al
di l del Faro le disposizioni contenute nella presente
legge.
2. Nel di primo di gennaio del venturo anno 1820
cesseranno dall' aver vigore tutte le leggi e tutti i de
creti e regolamenti da noi finora pubblicati ne' nostri
domini al di qu del Faro nella stessa materia di re
gistro e di uffizi di conservazione d' ipoteche ; del pari
che l'articolo i32 del decreto del 10 di giugno 1817
relativo all' obbligo di far precedere la trascrizione alle
mutazioni di quole ne' catasti.
3. A contare dallo stesso giorno primo di gennaio
saranno osservate in vece anche ne' nostri domini di qua
del Faro le disposizioni contenute nella presente legge.
4. Un nostro pariicolar decreto regoler gli obbli
ghi a' quali vauuo soggetti gli alli bc-b registrali e le

)( a54 )(
trascrizioni non eseguite fino ni giorno 3i del venturo
3. La registrala di un atto indicher la data in cui
dicembre ne' nostri omini al di qua del Faro (a).
seguila. Essa consister nello scriverne le disposizioni
5. Un altro nostro particolar decreto regoler gli
principali in reassunto, ed in un solo e medesimo con
obblighi a' quali vanno soggette le inscrizioni delle ipo
teste, sopra i libri a ci destinati divisi in caselle.
teche e le trascrizioni nascenti da titoli anteriori al pri
mo di settembre di questo anno ne' nostri domini al di
t tanti altri ugualmente distanti dal rispettivo Capo
ti luogo di Circondario , o che se si volesse forl del Faro (b),
TITOLO I.
c mare un sistema dovrebbe essere tale da togliere,
<t a parte dello eccesso della spesa, un altro pi
Del registro.
e grave inconveniente, quale quello che per riu& nire in piccioli Comuni molli alti da registrarsi
CAPITOLO I.
it sien essi giudiziari, amministrativi, o notarili pas
Disposizioni generali relative al registro,
ti sar dee qualche tempo, e diviene questo maggio<t re nella stagione iemale per la difficolt delle
2. In ogni Comune dc'noslri domini al di qua e al
n strade, e per li fiumi, 0 torrenti, che iinpedircbdi l del Faro, in cui risegga il regio Giudice del Cir
bero all' usciere, o pedone qualunque di accedere
condario^), vi sar un uffizio, o sia officina di registra
al Capo-luogo di Circondario. Ques'.o ritardo, ha
tura, diretta da un Ricevitore incaricato di registrare gli
la Consulla soggiunto, oltre di essere dannoso aatti che dovranno essere rivestiti di tal formalit, e di
g' interessati po' legali effetti esporrebbe gli Uriscuoterne i dritti stabiliti dalla presente legge.
scieri , IVotari , Cancellieri ec, a continue multe
<t senza loro colpa. E siala essa quindi di avuso
e che potrebbe S. M. facilitare lo augusto suo rap
(a) V. il decreto del 21 giugno tSig.
ii presentante in Sicilia, che a comodo, e risparmio
(b) F. altro decreto della stessa data.
(e) Essendosi da vari Consigli provinciali esternato il
di spese dcgl' interessati potesse nelle Comuni ,
voto di slal/ilii'si in ciascun Comune , e non gi
<i che mollo disiano dal Capo-luogo di Circondario,
rie soli Capoluoghi di Circondario gli uffizi di re
it o dallo quali per circoslanzc peculiari 1' accesso
gistratura S. M. nel Consiglio ordinario di Sla
al medesimo si rende difficile, commeltcre la reto del 15 dicembre tSsS riflettuto avendo che
giilratura degli alti ad uno dcgl' impiegati locali,
tale oggetto era dipendente da ci che avrebbe
il quale funzionando da vice-Ricevitore polcsse re
potuto risolvere sul parere della Consulta genera
l gistrarc gli atli che si formano pella Comune
s stessa. Questo vice-Ricevitore terrebbe all' uopo
le del Regno circa al nuovo ordinamento del si
un registro in tutta regola come quello, che tiene
stema giudiziario , si degn dichiarare che le i ogni Ricevitore, e riscuoterebbe i corrispondenli.
stanze de' Consigli sarebbero tenute nella sua so
vrana considerazione al momento di prendersi le
diritti. Nel principio per di ogni mese dovrebbe
esso Ricevilore versare nella cassa del Ricevitore
diffinitive determinazioni sul riordinamento del si
circondar/ale tutte le somme da lui percepite nel
stema giudiziario.
Riprodottasi la stessa dimanda da' Consigli genera
(t mese precedente, ed esibirgli 1' indicalo suo regili delle Valli di Palermo e Siracusa riuniti nel
<t stro. Il Ricevitore all' incontro dovrebbe traspork tare nel suo registro come un appendice a quel
iS2g, la stessa M. S. giudic determinare che si
mese gli atti notati nel registro del vice-Ricevitore
dovesse stare al risoluto, come si osserva da 2 reali
indicando, ove, e da chi sicno stati registrati. Ila
rescritti del 12 marzo c 3 settembre /SJt. Poste
r aliresi opinato che nel dare tali disposizioni S.A.R,
riormente per ordine sovrano furono diretti al
Governo i seguenti reali rescritti ;
r il Luogotenente generale potrebbe, se lo credesse,
k sentire sul proposito il Direttore generale de' ra
I. Eccellenza Affinch possa riuscir moderala la spe
ti mi e diritti diversi per quelle misure, che si
li sa, e conseguentemente 1' indennit richiesta dalk reputassero convenienti a maggior tutela tanto de
1' usciere di Caltavuturo per gli atti, che o pcr;
e. sonalmcnte , o per via di pedone recar dee sino
li g' interessi de' privali , quanto di quelli dell' aiu
r. a Monlcmnggiore per lo adempimento delle for
ti ministrazione.
S. M. cui ho tutto ci rassegnalo nel Consiglio or
ce malil del registro dipendente dall' esercizio di
li dinario di Stalo de' 5 del corrcnle si degnala
e coazioni n carico de' debitori fiscali cotesto real
il approvare provvisoriamente il temperamento pro
t: Governo, secondo che V. E. viene di manifestare
li col rapporto de' 7 luglio ha proposto il seguente
ti posto da coleslo real Governo; ed ha ordinato,
che le idre della Consulta per divenirsi a un ge
1; temperamento cio, che la spedizione da farsi oli nerale sistema si manifestino a Y.E. perch, iu(t gni volta in Monlemaggiorc sia di parecchi atti
tese le autorit corrispondenti e portatovi il ne<: riuniti , per li quali non si debba esigere una init cessano esame, proponga ne'modi regolari ci che
<; dennit maggiore di grana dicci siciliani sopra
ti meglio convenga agi' interessi de' privati , ed a
r ogni allo soggetto a registro ripetibile a carico
a quelli dell' amministrazione.
r. del contribuente moroso, che ha dato luogo alla
Nel real nome ec. Napoli 10 gennaro iS3j.
v. coazione, e non gi dall' Erario n dallo agente
II. ti Eccellenza Ho rassegnalo a S. M. il rapporla
1; della percezione.
<t di V.E. dei 18 maggio passalo, riparlimenlo dil
K La Consulla de" reali domini oltre il Faro, il di cui
li le finanze, 1 carico mini. i83i, contenenti le rae. parere ha voluto S. M. sentire, ha trovalo pril
gioni per le quali srbbcne lodevole ne fosse la
li dente nello sialo attuale dello cose il proposto
intenzione, non potrebbe nell' attuale slato di co
i. temperamento: ma ha riflettuto, che nel caso del
ti se adottarsi il sistema proposto dalla Consulla dei
t suddetto Comune di Caltavuturo se ne trovano

)(
)(
oslante qualunque patto stipulato fra loro in contrario^
In dorso dell' alto da restituirsi alla parte saranno in
dicale dal Ricevitore per esteso la residenza dell' uffizio Rimarr parimente salva la sua azione conlra gli uffi
ziali pubblici ne' casi preveduti dalla presente legge.
di registratura, la data della registrata, il libro, il nu
8. Le parli o gli uffiziali pubblici non potranno,
mero del volume, quello del foglio; del pari che il nu
mero progressivo delle registrale, quello della casella, e sotto pretesto di nullit dell'alio pronunziata dalle leggi,
finalmente il dritto riscosso: il lutto in conformit del o di scioglimento volontario di esso , dispensarsi dal pa
gamento de' dritti di registro.
modelli che saranno da noi approvali.
9. I dritti regolarmente percepiti sopra di alti sog
4.. 1. Salve le eccezioni che si troveranno egetti al registro non saranno restituibili, qual si sieno gli
spresse nella presente legge, tulti gli alti ridotti in iscrit
to, i quali possano servire di titolo 0 di prova de' drilli avvenimenti ulteriori degli alti medesimi.
10. La formalit del registro adempiuta in uno dei
o degli obblighi contratti da chicchesia, dovranno essere
registrati presso gli uffizi succennali fra' termini stabiliti nostri domini di qua e di l del Faro sar valida , le
gale ed efficace in tulio il Regno delle due Sicilie ().
dalla presente legge.
2 . Ci nondimeno 1' omessione del registro non pro
CAPITOLO II.
duce la nullit dell'atto: produce soltanto la privazione
de' vantaggi che la legge accorda agli alti debitamente
Degli alti soffietti al registro e delle forme di esso.
registrati, e fa cadere in una multa a danno del con
travventore ne' casi determinati dalla presente legge.
11. Sono soggetti alla formalit del registro :
3. La registrazione di un atto ne assicura la legale
1. tutii gli alti del contenzioso giudiziario o ammini
esistenza. In oltre le date degli atti non divergono ci
strativo (6) , e quelli degli arbitri ;
vilmente e legalmente certe riguardo a' terzi , che dal
2. tulli gli atti che si fanno fuori giudizio per mezzo
di scrittura pubblica o privala , sia falla nel Regno, sia
giorno in cui gli atti medesimi sono stali registrati.
5. Tutti i dritti degli atti soggetti al registro sono in paese estero ;
fissi. La somma inalterabile della percezione di essi
3. tutti gli alti degli LJscieri e degli altri intimalori ;
4. tutti gli a li de' Segretari o uffiziali delle autorit
regolata e diffinita dalla lassa sanzionata nella presente
amministrative e de' pubblici stabilimenti , quante volto
legge.
6. Prima della registrazione non potr farsi alcun riguardino 1' interesse de' privati, a' termini dell' arti
uso degli alti che la legge sottopone al registro; salvo colo iG numero 3 ;
5. le spedizioni , le copie , gli estratti , i certificali e
le eccezioni indicate dalla presente legge.
7. L'amministrazione del registro potr agire per. le fedi degli atli degli uffiziali pubblici, le di cui minu
la esazione del drillo del registro contro ciascuna delle te sono da' medesimi conservale ; come pure le copie e
parti interessate debitrici del medesimo, a sua scelta, non gli estratti di qualunque decisione , le fedi di perquisi
zione , ed ogni altra copia, estratto o certificato di scrit
tura o documento , che sar rilascialo da' Cancellieri
regali domini oltre il Faro, ma converrebbe plut
ei tosto estendersi con alcune modificazioni a tutt' i
Comuni, che disiassero dai Capoluoghi di Circon(a) V, il decreto del 22 di maggio iS32 che va ad
dario , il metodo approvato per Caltavuturo col
inserirsi in appendice dell' articolo Sg della pre
sovrano rescritto dei 10 gennaro di questo anno
sente legge.
onde facilitare ai Comuni stessi lo adempimento
(b) In data del t4 marzo t82j il Governo diresse al
delle formalit del registro. E la M.S. nel Con
le Commessioni per lo scioglimento de' dritti pro
ti siglio ordinario di Stato degli 8 del corrente , si
miscui la seguente circola? e.
degnata di ordinare , che il metodo approvato
<i Signore La Commessione per Io scioglimenlo
l col succennalo regal rescritto pel caso speciale di
delle promiscuit della Valle di Palermo, con suo
<t rapporto de' 7 dpllo scorso febbraio ha eccitati
Caltavuturo sia esleso , ed applicato per tuli' i
tr il dubbio , se gli atti intermedi sino alle decisio casi simili: beninteso per , che l' indennit per
la spesa di viaggio in favore degli uffiziali pub ni, che debboiisi dalla slessa emettere amminit blici, i quali, obligali fossero ad andare a regi strativamente, debbano essere esclusi dalla forma
r strare nel Capoluogo del Circondario per gli alti
li lit del registro, con sottoporvisi solamente le de
ci finitive decisioni Or 10 considerato avendo,
del loro ministero , venga regolala nel seguente
modo.
dopo anche di avere inteso sul proposito il Cou sullore del Governo, che a' termini del real de
c Pei Comuni distanti infra un miglio dal Capoluogo
di Circondario , non dover essi ripetere alcuna
li creto degli 11 settembre 182S, le Commessioni
debbano riputarsi come ogni altra autorit animi
indennit per 1* oggetto , ma il solo diritto della
li nistraliva , la quale scevra da qualunque forma
registrazione.
di giudizio, pronunzia le sue sentenze senza esseri:
Per quelli alla distanza di un miglio sino a cinque
appellabili che alla gran Corte de' conti , riguardo
poter essi riscuotere la indennit di grana cinque
soltanto a devolutivo; mi son determinalo a di
siciliane per ogni atto.
chiarare, che gli ani formali dalle anzidette Com
s Ed ove la distanza fosse al di l di cinque miglia
messioni , in conseguenza delle attribuzioni , che
grana dicci siciliane.
1 alle stesse risullano dal mentovato real decreto,
,c Dovr tale indennit formar parte della specifica
debbono annoverarsi fra la classe di quelli del
C da farsi in pie degli alti slessi , ed esser consin contenzioso amministrativo , ed andar quindi sog
a derata come ogni allra spesa, che si appresta con
li getti a tuite le formalit prescritte dall' artic. 11
anticipazione di chi ricerca la registrazione dello
della lenire sul registro.
<t allo, e ripetibile a carico dei debitori.
;c // Luogotenente generale M, Favaiu,
s Nel real nome ec, Napoli 10 giugno iS3i5,

de' Giudici di Circondario , de' Giudici istruttori , delle


gran Corti criminali e delle Corti supreme di giustizia ,
a richiesta delle parti , quando anche si riferiscano a
materie di semplice polizia , di giustizia correzionale , o
di alto criminale ;
C. le copie , gli estratti , i certificati e le fedi che si
rilasciano da' pubblici funzionari a richiesta de' privali,
ed i certificati e notamenti delle formalit ipotecarie .
che da' Conservatori si consegnano a' richiedenti j
7. ogni altra scrittura o documento che voglia pro
dursi in giudizio , o depositarsi presso qualunque uffiziale pubblico , non escluse le lettere di corrispondenza
privata e le copie collazionate degli atti pubblici o pri
vati.
12. Allorch saranno presentati all' uffizio della re
gistratura gli atti privati e quelli formati in paese este
ro , la parte ne rilascer all' uffizio copia in carta bol
lata di grana sei ne' domini al di qua del Faro , ed in
carta senza bollo in quelli al di l del Faro , certifica
ta vera dalla parte che avr presentato 1' atto al regi
stro , e dal Ricevitore.
Gli alti suddetti originali , dopo registrati , saranno
insieme alla copia vidimati , o sia vistati dal Giudice
del Circondario della residenza del Ricevitore.
13. 1. Il registro degli atti , delle copie , degli
estratti , de' certificati e delle fedi che saranno rilascia
te dagli uffiziali o funzionari pubblici a* quali non im
posto , a' termini dell' articolo 33 , 1' obbligo della te
nuta del repertorio , dovr essere munito della vidima
zione del regio Giudice , a cura del Ricevitore (c).
2. Alla vidimazione medesima sono assoggettate le co
pie collazionate di atti pubblici o privati , rilasciate in
nanzi al di primo del mese di maggio 181 7 pe' domini
di qua del Faro , ed al di primo del venturo settembre
pe' domini al di l del Faro.
1/4 . Le vidimazioni prescritte per gli atti privati e
per le altre carte menzionate nell' articolo precedente
saranno apposte nelle Citt di Napoli e di Palermo da
particolari impiegati presso ciascun uffizio destinati a tal
uopo , sotto nome di Controlori.
Ne' Capo-luoghi delle Provincie o Valli, e pe' do
mini al di qua del Faro ne' Comuni di residenza del
Tribunale , le vidimazioni suddette saranno apposte dai
Direttori del registro , o da coloro che ne faranno le
veci , o da altro impiegalo che vi sar destinalo.
La vidimazione de' certifmati e de' notainenti che
s rilasciano da' Conservatori delle ipoteche , sar fatta,
come sopra , da' Direttori o da chi ne fa le veci, 0 da
altro impiegalo che vi sar destinato.
i5. La formalit della vidimazione , ne' casi nei
quali prescritta , dichiarata parte integrale ed es
senziale del registro.
(a) E utile leggersi la seguente ministeriale del io
marzo i836, interno, 1 carico num. >324(i A suggerimento del Direttore generale de' lami, e
(i dritti diversi S. E. il Luogotenente generale nel
3 Consiglio de' i5 dello scorso gennaio ha risoluto
(c di estendere a tutt' i Capiluoglii di Circondario la
e. reale decisione gi per taluno presa il di 24.
ti marzo 1824 per la quale, dove mancasse il Giu dice ed il Supplente , potr in loro vece il Sink daco vidimare le carte del Ricevitore del regi stro.
i II che io lo comunico ec.

CAPITOLO III.
Vegli atti esenti dal registro,
iG. Saranno esenti dall' obbligo della registratura :
1. gli atti del Governo, ed in conseguenza anche le
deliberazioni de' Ministri Segretari di Stato e de' Segre
tari di Stalo.
2. gli atti che saranno fatti dagl' incaricali della di
visione delle terre demaniali; salvo il sottoporre a re
gistratura soltanto le loro ordinanze, col pagamento del
dritto fisso stabilito per gli provvedimenti diffinitivi dei
Consigli d' Intendenza ;
3. gli alti amministrativi de' Direttori ed amministra
tori civili o militari delle rendite o de" fondi dello Stalo;
del pari che gli alti amministrativi degli amministratori
delle Provincie o Valli, de' Distretti, de' Comuni e dei
pubblici stabilimenti (b).
(b) Si riscontrino le seguenti disposizioni.
I. Per le ricevute degl' impiegati negli stabilimenti
d' istruzione ed educazione il Direttore generale
de' ami e diritti diversi a 23 novemlre 1820
scrisse al Presidente della Commestione di pubMica istruzione locc/i segue :
1 Di risposta al di lei ufficio de' 20 corrente di nu< mero 23o.J. con cui mi sollecita le disposizioni re
ti lativainente all' esenzione del registro per le ri cevute falle per via di Notaro degli averi spel
li tanti agi' impiegati nei rispettivi stabilimenti tlelc la sua commessione , mi occorre osservarle , che
t avendo la M. S.come ritrovasi avvisalo nella istru
ii zione din. 5 pubblicata e partecipata a luti' i fnnit zionari dell' amministrazione del registro, riso'uto,
k che siano gli alti amministrativi esenti dalla forma
ti lil qualvolta si formeranno dai Notai per rilasciarsi
k in brevetto , ossia originalmente alle parli, e che
al contrario debbano sottoporsi al diritto di gra0. na ottanta , se le minute restano presso il Nota
ti ro , pare che sotto la medesima legge debbano
sentirsi comprese le ricevu'e di cui sopra pa
li rola , colla sola differenza del dritto , quipdi sa rei di avviso sig. Presidente, che per non venire
c*in opposizione con quauto stato da S. M. de*
e terminato ; e per godere le dette ricevute la esenc zione del diritto del registro , si facciano per via
di carta privata autenticata dal IVotaro per la ve
ti ri fica della firma , come non lascio di suggerire
c con mia circolare a' Direttori tutti di questa par
ti te de' reali domini.
II. Pe' certificali scritti dagli uscieri appi degli
avvisi per gli appalti de' cespiti regi il Governo
a >4- jebbraro 1828 diresse agi' Intendenti la se
guente circolare:
^Signore DaS.E. il Consigliere Ministro di Stalo Miniir stro Segretario di Stato delle finanze con minist.
ti del 3o del passalo mese mi stalo scritto quan
ti lo segue Eccellenza Sulla proposizione del
e Direttore generale de' rami e dritti diversi V. E.
i inteso il Consultore del Governo stato di pare re, secondo che si compiace manifestarmi col suo;
t! pregiatissimo officio de' 22 dello scorso novembre
ti 2 carico nura. 5o6o che i certificati, che si scri vono dagli uscieri in pie degli avvisi pegli ap(i palti de' cespiti regi , e che son direni ad atle
ti slare la loro pubblicazione; debbano andare esenti

, alti amministrativi esenti


X ,
Non sono compresi tra gli
come sopra, dall' obbligo del registro i contraili di qua
lunque natura, che i detti amministratori faranno, n i
k dalla formalit del registro, come ne sono esenli
c in virt dell' articolo 6 del sovrano rescritto dei
9 febbraro 1820* i simili certificati. negli appal
li ti de' cespiti comunali.
<t Oltre ad una certa legge di convenienza, come sag giamenle riflette V. E. di non doversi i cespiti
<t regi riputar meno privilegiali de' comunali, l'am* ministra/ione generale del registro e bollo che
* ho voluto interrogare , ha osservalo che la esen
ti zione degli affissi, e conseguentemente de' certi fi1 cali, che sono un loro allo accessorio, dalla for nialita del registro, ebbe* per base pegli appalti
1 comunali , come non pu non averla pegli apk palti regi , La giusta considerazione di doversi
questi alti riputare a buon diritte , come atti di
1 pubblica amministrazione i quali per l' articolo
k 16 num. 3 delLa legge de' 21 giugno 1819 vanr no esenti dal registro.
Per questa stessa considerazione ne soggiunge l'am
ie min i>i l'azione generale da che in giugno 1820 ne
c fu fallo dubbio stato in questi reali domini co
te stantemente osservato, che tanto gli affissi , quan< io i loro certificati di pubblicazione negli appalti
( de' cespiti regi non si sottopongono alla formati
le t del registro.
1 Essendo dunque il parere di V. E. appoggiato non
f solamente a giusta ragione di convenienza , ma
e allo stesso spirito della legge, che anim la so1 vrana determinazione pei Comuni ed alla pratica
e in osservanza in questi reali domini, io crederei
che possa 1' E. V. liberamente dare gli ordini
ii che al succennalo di lei saggio parere corrispon( dono.
I Locch partecipo a lei per sua intelligenza ed uso
che convenga.
c // Luogotenente generale M. Favare.
IH. Per le ordinanze o deliberazioni , c/te si dati
fuori dagli agenti municipali in riguardo alle
contravvenzioni su' regolamenti dipesi e misure, il
Governo a et aprile i83t scrisse quanto appresso:
l Signore stato manifestato dal Direttore gene1 rale de' rami e dritti diversi di esser sorto il dub< bio se debbono registrarsi gratis o con pagamen
ti to di diritto le sentenze che emellonsi dai primi
e Eletti riguardo alle contravvenzioni di pesi e mic sure. Preso intanto nella debita considerazione un
1 tale affare si avuto luogo ad osservare , che il
( dubbio di cui parola promana dal non regola
ti re procedere de' funzionari dell' amministrazione,
1 poich i medesimi non hanno attribuita dalla legc ge facolt di pronunziar sentenze in caso di con
ti travvenzioni in flagranti, ma previo semplice ver( baie restano gli slessi facoltati a procedere a cari co dei contravventori.
r Avendo quindi S. A. R. il Luogotenente generale
t comandato di dichiararsi, che sia improprio il ter< mine di sentenza mentre (ali atti degli agenti mu
ti nicipali si chiamano ordinanze o deliberazioni ,
* Questo rescritto sar riportalo al num. 4 dell' ar
ticolo tg della presente legge.

certificati de' Segretari e de' Cancellieri , di cui men


zione nell'articolo 11.
4-. Tutte le copie degli alti che debbono depositarsi
presso del Ricevitore in virt dell' articolo la.
\
che comprendendosi nei verbali corrispondenti
prendono la natura di atti amministrativi , e son
ti quindi esenti dai dritti di registro,
t lo a nome dell' A. S. lo comunico a lei per 1' uso di risulla.
IV. Per gli atti degli stazionari delle strade dal
Governo stesso a g giugno i83i fu ordinato co
me segue:
c Signore Prescrivendosi dall' articolo 2 del rego
li lamento relativo agli stazionari delle strade , che
k siano i medesimi obbligati a sottoporre a registro
e gli originali delle intimazioni , che si rilasciano
e ne' limiti delle loro attribuzioni , il Direttore ge
li nerale de' rami e dritti diversi con rapporto dei
7 maggio 1829 elev il dubbio se le intimazioni
medesime debbano sottoporsi alla delta formalit
gratis , o con pagamento di dritto , e manife stando sull' oggetto 1' opinione dell' Agente del
e contenzioso , domand le superiori dichiarazioni
sul dubbio , di cui parola.
Or essendosi osservalo che 1' articolo 17 num. 3
della legge de' 21 giugno 18 19 accorda la gra tuita registrazione ai processi verbali ec. dogi' ira
ti piegati di quali. nque amministrazione , o degli a0 genti del Governo per fatti relativi all' esercizio
t delle loro funzioni , ed alle contravvenzioni, che
e debhon verificare , e contro cui sono incaricali
e procedere : S. A. R> il Luogotenente generale
c uniformemente al parere dell' Agente sopra detto
k si degnata dichiarare che debbano esser esenti
t dal pagamento , e quindi registrarsi graluitamen te gli atti tutti degli stazionari , che in esecuzio<c ne del citato regolamento , debbono i medesimi
strumentare.
c In nome quindi dell' A. S. ne la prevengo per Io
1 uso di risulta.
V. Con ministeriale del 16 giugno i83i fu parteci
palo quanto segue:
< S. A. R. il Luogotenente generale sulla proposizio ne del Direttore generale dei rami e dritti di versi , e dell' Agente del contenzioso si degnata
nel Consiglio del 20 maggio dichiarar esenti dai
a dritti di registro gli atti riguardanti 1' esazione
t delle rondile de'beni patrimoniali de' Comuni.
VI. Per le decisioni de' Consigli d' Intendenza sui
conti degli amministratori delle Provincie, de Di
stretti, de Comuni e de'pubblici stabilimenti, S.E.
il Ministro Segretario di Stato presso S. A. R.
il Luogotenente generale con ministeriale del 22
agosto i83i dispose cosi:
1 lattosi il dubbio, se le decisioni del Consiglio d'InI tendenza su' conti del peculio frumentario di un
s Comune doveano gratuitamente registrarsi, S. A. II.
in virt degli articoli della legge e delle parlieo lari spiegazioni che fn vari simili hanno avuto
c luogo nel Consiglio de' G andante uniformandosi
II all'avviso dell' Agente del contenzioso, si de
li guata dichiarare , che per massima generale le
s decisioni do' Consigli d' Intendenza sui couti degli
c amministratori delle Provincie , de' Distretti , dei
33

)( 58 )(
fossero autenticale da Notai, e parimente le polizze in
5. Gli ordini de' pagamenti sulle casse dello Stalo (a),
tavola pe' nostri domini di l del Faro , quando sieno
delle Provincie o Valli, de'Comuni e de' pubblici stabili
per pagamento effettivo da farsi in tavole ;
menti ; le loro girale e quietanze, quando anche fossero
9. I rispettivi estratti delle partite di banco e delle
legalizzale da Notai ;
6. Gli stati, bilanci, Verbali di perizia, apprezzi o no- partile di tavola ; salvo per I" obbligo di registrarsi ,
quando le parli volessero farne uso in giudizio o depo
tamenli di opere, campioni , saggi ed ogni altro docu
mento richiesto da' regolamenti rispellivi all' appoggio sitarle presso qualche uffiziale pubblico; e salva pure
in questo caso la vidimazione del Giudice , a' termini
de' predetti ordini di pagamento; sia che questi riguar
dino soddisfazione di opere, o di appalti ed intraprese , | dell' articolo i3.
10. Le ricevute di contribuzioni , e qurlle di crediti ,
sia che riguardino pagamento di soldi , trattamenti , sus- Il
di dritti e di rendile pagate al fisco; del pari che le
siili, elemosine, pensioni e canoni.
ricevute de' loro averi , che rilasceranno tutti g' impie
7. Godranno della stessa esenzione i documenti che
gati stipendiati dal Governo, da' Comuni e da pubblici
sono in dovere di presentare i pensionisti dello Stato ;
stabilimenti, quando anche fossero autenticate da Notai.
salvo l'obbligo per di assoggettare al registro que' cer
ir. I richiami tendenti a far correggere e cambiare
tificati di vita de' medesimi, che debbono essere imma
tricolati sul registro de' Notai certi li calori, e qualunque, le intestazioni de' fondi su' calasti, o ad ottenere rettifica,
altro documento richiesto per ottenere l'inscrizione della riduzione, moderazione o rilascio di contribuzione direna,
quando anche i detti richiami sieno autenticali da Notai.
pensione ed il primo pagamento di essa ;
12. Gli avvenimenti degli Esattori e de' Percettori per
8. Le fedi di credito del banco, le polizze notate in
fede pe' nostri domini di qua del Faro , quando anche la riscossione di tutte le contribuzioni dirette o indiret
te , del pari che delle rendte de' Comuni, delle Provin
cie o Valli e de' pubblici slabilimenli (/;);
a Comuni, e de' pubblici stabilimenti, e le scritture
che ne servono di fondamento lungi d' essere re
(b) Cade qui in acconcio trascriversi le dichiarazioni
fi gistrali con pagamento di dritto o gratuitamente,
seguenti.
a debbano anzi essere esenti dalle formalit del reI. Per la registratura degli atti riguardanti la ri
gistro.
scossione delle rendite appartenenti alla Soprin
Ed io di real ordine ec.
tendenza generale delle strade , ai Comuni ed ai
VII. Essendo siale rassegnate a S. A. li. il Luogote
pubblici stabilimenti.
nente generale alcune osservazioni relative alla re
gistratura degli alti coercitivi avverso i debitori
MIMSTEHO I STATO CC.
dei Comuni, la prelodala A. S. avendo conside
Palermo 9 aprile i832.
rato eie un atto coattivo, dovendosi riguardare
come un semplice avvertimento che si d al debi
it Signore Con circolare de' 16 dello scorso gitore, senza produrre altri effetti, non va soggetto
gno, segnala di num. 2208*, fu comunicata ai
al registro, giusta 1' articolo 16 num. 3enum.i2
c signori Intendenti una risoluzione dettata da S.
della legge de'2 1 giugno t8ig, degnossi dichiarare
1 A. R. il Luogotenente gpnerale nel Consiglio dei
a 16 maggio i83i che simili atti coattivi possano
s 20 maggio del passalo anno, in virt della quale
essere intimati ai debitori senza esser muniti del
<r esentatisi da' drilli di registro gli alti riguardanla formalit del registro,
ti la riscossione delle rendile de' beni patrimo(a) Addi 1 di luglio 1824 S.M. si compiacque risolve
c Diali de' Comuni.
re quanto appresso,
. Posteriormente dal Ricevitore del registro di Ter
t Visto il nostro decreto di questa data sul mutuo per
gi mini elevossi un dubbio , se doveansi registrare
1 costruirsi le strade regie della Sicilia.
gratuitamente gli alti di Uscieri o di allro noti
t Vista la nostra determinazione de' i4 giugno scorso
li ticatore , relativi alla scossione non solo de' censi
e relativamente alla forma delle obbligazioni da ri appartenenti alla Soprintendenza di strade e foir lasciarsi a' mainanti,
a reste ; ma eziandio de' censi e rendile de' Comuce Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministro ec.
ni e de' pubblici stabilimenti. Epper consultato
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo,
a in proposito 1' Agente del contenzioso 1' A. S. R.
t Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
e uniformandosi al parere di lui , decise di solloc Art. 1. Le obbligazioni, ed i cuponi che si rilasoet porsi al registro con pagamento di drillo gli atti
ranno ai mutuami per lo sconto della sorte sbort di cui quislione , quelli cio , che riferisconsi
<( sala, onde costruirsi le strade regie della Sicilia,
alla scossione de' censi , ed altre rendile dovute
e per lo pagamento degl' interessi saranno esenti
e alla Soprintendenza delle strade , a' Comuni ed
fi da bollo , da registro e da qualsivoglia allro (fa
e ai pubblici stabilimenti ; qnale disposizione fu si
ce zio imposto, o da imporsi sulle carie commercia
li gnifieata al Direttore generale de' rami e drilli
ti bili.
< diversi con ministeriale de' 27 giugno i83i. Par1 2. Per dette obbligazioni non sar permesso di pro
* ve a' Ricevitori del registro in l arcamo ed in
li cedere a sequestri, ad opposizioni , n di frappor Piana de' Greci , che le dne enunciale disposi
c re qualsivoglia ostacolo , e ci a somiglianza di
li zioni venissero in urto 1' una con 1' altra , e rie quello che le leggi dispongono Unto per le iscrifi voltisi alla Direzione de' rami, e dritti diversi, il
c zioni sul gran libro di Napoli , quanto pei certi Direttore rassegn P occorso al Governo , mani Ccati e cuponi d' interessi che rilasciano le amfi festando in pan tempo quanto scrivcagli 1* Agen
c ministrazioni delle rendite consolidate.
ti te del contenzioso amministrativo.
( 3. Il nostro Consigliere Ministro di Slato ec.
* Inserita nel num. V. della nota b pag.
FirmatoFERDINANDO.

i3. gli ordini di discarico , di riduzione , d rilascio


o di moderazione d' imposizione , e le ricevute relative
a' pagamenti che seguono in. virt di detti ordini , an
corch fossero antenticate da Notai ;
a Questo pnbblico funzionario con 1* idea di concilia
li re la collisione, che a prima giunta potrebbe forse
ti scorgere ne' due provvedimenti , ha richiamalo la
et attenzione sugli articoli 16 e 17 della legge dei
ti 21 giugno 1819. Nel primo de' due articoli egli
( dice, enumerandosi gli atti esenti dall' obbligo di
b registro si considerano come tali al num. 12 gli
g avvertimenti degli Esattori , e de' Percettori per
la riscossione di tutte le contribuzioni dirette o
e indirette, egualmentech delle fendile de' Comuni,
delje Provincie, o Valli, e de' pubblici stabilimenti.
Da ci ne inferisce, che la risoluzione de* 20 maggio
e non pot comprendere nella esenzione del registro,
1 che i soli atti di avvertimenti, de' quali nel citato
art. 16 mira. 12 si fa parola: l'art. 17 poi tralt land degli alti da registrarsi gratuitamente anno
ti vera sotto tale .categoria al nuro. 8 gli alti che
(t riguardano il ricupero delle contribuzioni dirette
K o indirette con qualunque denominazione o titolo
1 dovute allo Slato, alle Provincie o Valli, ed ai
Comuni.
Indi riflette , che la gratuita registrazione , di cui
tt tratta quest' articolo, non si estenda generalmente
<r a tutti gli atti che dopo gli avvertimenti occorror
no per la scossjone delle contribuzioni regie e
1 delle rendite comunali; ma si limita soltanto, sic come apparisce dall'articolo stesso, agli atti Figliar
ti danti il ricupero delle contribuzioni dirette o in dirette, niun .molto facendosi degli alti per la
scossione delle rendite comunali o de' pubblici
e stabilimenti, a' quali erasi provveduto nel prece dente articolo 16 num. 12.
<; Per siffatte considerazioni, e notando, riguardo a quo
te sti ultimi alti, il silenzio della legge , e la circo
li stanza che ove la legge medesima volle esentati
dal registro gli atti di avverlimcnlo, espressamente
il dichiar come si desume dall'art. 16 num. 12,
lo Agente del contenzioso ha conchiuso, che debt; bano esser soggetti al registro con pagamento di
ir drillo gli alti, che non sieno di avvertimento
e per la riscossione delle rendite comunali , e che
c la ministeriale de* 27 giugno ultimo dee riputarsi j
e riguardare questi alti medesimi.
e L'anzidetto funzionario ha trattalo ancora di due
jt. altri dubbi con quella occasione propostigli, cio
1. se nelle rendite comunali vanno compresi i
g cespiti comunali arrendati, come sarebbero il dazio
e. dei macino, il dazio sulla carne, ed altri; 2. se
e gli atti per lo ricupero delle contribuzioni della
a strada rotabile da Caccamo a Termini, e per la
e riscossione del consumo del vino e dell' olio deb< ban registrarsi gratuitameDte a' termini del cenn nato art. 17 num. 8.
et L* Agente adunque stato di parere, che i cespiti,
e di cui si fa motto nel primo dubbio rientrano ,
* abbench arrendati nella classe delle contribuzioni
c dirette, e perci non compresi nella disposizione
del test citato articolo gli atti per la lor riscos
si sione, e che parimente gli atti riguardanti le con
ti triiuzioni , di cui si parla nel secondo dubbio ,

i4- le lettere di cambio tratte da piazza a piazza , e


quelle c'e provvengono dall' estero, come pure le loro
girate e quietanze , quando anche fossero autenticate da
Notai ;
vadano compresi nelle disposizioni medesime.
f Rassegnate pertanto a S. A, R. il Luogotenente ge( nerale tutte l'enunciate particolarit nel Consiglio
I de' 17 del passato gennaro, essendosi la prelodata
A. S. degnata uniformarsi al parere dell'Agente del
* contenzioso , a conciliare e rischiarare le dispo sizioni sopraccennate, ha dichiarato che la risolu
ti zione del 20 maggio contempli gli alti di avver
ti timcnlo per la riscossione delle contribuzioni di rette o indirette, e delle rendite comunali, i quali
avvertimenti debbano essere esenti dalla formalit
t del registro, e che l'altra comunicata con mini
li slerialc del 27 giugno , la quale prescrive la re gistrazione con pagamento di dritto degli atti ten
ti denti alla riscossione delle rendile della Soprin tendenza generale delle strade, de' Comuni e dei
* pubblici stabilimenti riguardi gli alti posteriori
* all' avvertimento relativi alla scossione delle ren dite , che non sieno delle contribuzioni , per le
quali dal num. 8 dell'articolo 17 sopracitato
* prescritta la registrazione gratuita.
t In quanto poi agli atti riguardanti la esazione delle
tasse per la strada di Caccamo, e per 1' esazione
t de' dazi comunali arrendati, di cui trattano i dub b contenuti nell' ultima parte del rapporto del
ti 1' .Agente del contenzioso, si 1' A. S. benignala
dichiarare anche uniformemente al parere dello
stesso funzionario, che gli alti di cui parola
4 vadano compresi nella disposizione dell' art. 17
it num. 8 della legge sul registro.
Nel comunicare a' Signori Intendenti questa rcal
determinazione per l'uso corrispondente, giova
significare loro, che il Consiglio degli ospizi della
t Valle di Palermo ha interessato il Governo, onde
concedersi alle opere di beneficenza la stessa e senzione del registro che godono i Comuni per
gli atti relativi a riscossioni di rendite, appog<t giando il Consiglio le sue istanze sulla consideK razione che gli stabilimenti di pubblica beneficen
ti za sono dalla legge riputati come sezioni delle
amministrazioni municipali. Epper il Governo
s aderendo alla ben fondata richiesta viene a disporre, che sieno applicabili agi' istilliti ed alle
opere di beneficenza i provvedimenti di gi imc parlili pe' Comuni circa l'esenzione di cui si traila,
da m'tlersi in pratica , secondo Io dichiarazioni
contenute nella presente circolare.
Palermo li g aprile i832,
c II Dica Sammartivo.
II. Sulla gratuita registrazione alla gtiale van sot
toposti 1 verbali di coazioni negative.
Mi.msteko ec.
Palermo 18 marzo i833.
Signore Perch le serva d'opportuno regolamento
( in casi simili le comunico la seguente disposizio1 ne, clic il 20 dicembre diressi al Direttore genet rale de' rami e diritti diversi, t In adempimento
dell' incarico commessole sulla domanda di Don

)( s6o )(
i5. le petizioni e le memorie dirette alle diverse au- ||
16. gli alti che di necessit debbono precedere la celebrazionc de' matrimoni , e gli estratti che se ne con
torit ed a' funzionari pubblici ;
segnano , purch vi si apponga la clausola da ser
c Francesco Barlololla, onde registrarsi taluni ver- vire per lo matrimonio di N. N. ; salvo 1' obbligo di
registrarli e di farli vidimare dati Giudice, nel caso che
bali di coazioni negative, eh' ci qual Cassiere del
t Comune di Mazzarino , dee alligare a' suoi con- se ne volesse far uso in giudizio o depositarli presso<t ti , ella con rapporto de' 24- dello scorso novcm- qualche uffiziale pubblico : non sono compresi in questa
( bre ha trascritto un officio sull' oggetto direttole esenzione gli alti che si faranno innanzi alle autorit
s dall' Agente del contenzioso , il quale prrmetlen- competenti nelle quislioni che potranno insorgere intor
i do , che secondo P articolo 17 num. 8 della leg- no alla contrattazione del matrimonio (a);
t ge sul registro , gli alti , di cui parola , deb stinte, e separale dalle rendite comunali . e dok bono registrarsi gratuitamente , c che a' termini
1 vendo al citato art. 17 min. 18 della ripetuta
r della legge medesima , 1' obbligo di registrarli
i legge darsi la pi stretta inflerpelrazionc a' lenni sarebbe stalo degli Uscieri che li redassero , non
il ni dell'art. i5 della legge medesimi., I* A. S. a1 mai del Cassiere comunale , stato d' avviso che
nalogamente all' avviso della Commessione si
* si assolvano le multe dovute per la omessa regis degna'a dichiarare, che gli atti pel ricupero del
strazione degli alti di cui parola , e che ven
ie gauo gli slessi sottoposti graluilamcnle alla forti le rendite de' Comuni debbano softoporsi a regi<t stro con pagamento di dritto.
malit del registro.
c Lo comunico a lei per sua intelligenza.
Or essendomisi ci riferito nel Consiglio de' 18 di
Palermo 3t luglio /SJ^.Puiscipe di Cmpofra^co.
questo mese , mi son determinato a condonare ,
t uniformemente all' avviso dell' Agente suddetto ,
V. inoltre il ?uim. F'II della nota b pag. zS6.
le multe dovute per 1* omessa registrazione , ed (a) V. il seguente reale reicritto :
a permettere che vengano sottoposti a tale for
c Eccellenza In data de' 3o novembre ora scorsoti malit gratuitamente i verbali, de' quali parot ho diretto a' regi Procuratori presso- i Tribunali
la. Ne la prevengo quindi per I' uso di risulla.
t Civili di questa parte de' reali domini la circolare
III. Per registrarsi con pagamento di dritto gli al
e del tenor seguente ti Signore j Era sorto il dubti relativi al ricupero delle rendile dei Comuni.
bio se in giudizio per rettificazione di atto di
1 morte da esibirsi per celebrazione di solenne proMinistero ec.
( messa di matrimonio , gli alti correlativi fossero
1 Nel Consiglio degli 11 dello scorso aprile fu da
esenti dalla formalit del registro, giusta l'art. 16
S. A. R. presa la seguente risoluzione. Dopo
a num. 16 della legge de' 21 giugno i8rg. Questa
fi di essersi dichiarato con ministeriale del 27 giu
ti real Segreteria e Ministero di Stato aveva opinato
gno i83i che debbano sottoporsi a registro con
l per la negativa, sulle considerazioni che la esen
c pagamento di dritto a carico de' debitori gli atti
ti rione del registro di eccezione; ehe cotesta ec riguardanti la scossionc di censi, ed altre rendi
t cezione comunque SBggerita dal favor del malriII te dovute alla Soprintendenza delle strade , ai
nionio non pu avere una estensione, cui mal
Comuni, ed a' pubblici stabilimenti, l'Intendente
di Palermo allegando con rapporto dei 7 agosto
conviene la lettera istessa della legge; che per
t essa non godono del beneficio della esenzione
1882 i num. 3 e 12 dell' art. 16 ed il num. 8
gli atti possono occorrere innanzi alle autorit
dell' art. 17 della legge sul registro , ha voluto
e competenti intorno alla celebrazione de' raalrimo1 sostenere che debbano esentarsi dalla formalit
del registro le ordinanze , i regolamenti e le di( ni ; che ci risulti anche pi chiaramente in ri
ti flettendo a' decreti de' 5 luglio e 22 dicembre
sposizioni , che si emettono da' funzionari incari1 181!), alle leggi de' ali dicembre 181G, e dei
< cali ad amministrare le contribuzioni , e le rene dite di qualunque specie appartenenti allo Stato,
3o gennaro 1817, anche al sovrano rescritto de a' Comuni, ed a' pubblici slabilimenti, e che deb( gli 11 febbraio 8i3 d'onde vedesi tratta la cen
ti nata disposizione dell' art. 6 , che d' altronde la
bano soltoporsi alla gratuita registrazione gli at ti relativi al ricupero tanto delle rendite suindi rettificazione di un alto comunque nella circo
cate , quanto delle contribuzioni dirette e indiret
li stanza possa servire per uso di matrimonio, e per
ti te , che si fanno dagli uscieri e dagli altri intit la sua indole essenzialmente deslinato a fissar lo
k malori.
stato di un individuo ; che in fine i poveri sono
Or avendo nel Consiglio degli 11 di dello mese
s ammessi al godimento delle spese giudiziarie a riferito a S, A. R. il rapporto del Direttore ge
credito.
li nerale de' rami e dritti diversi , e quello della |
t Rassegnato il dubbio alle risoluzioni di Saa Maest,
it Commessione consultiva del 1 dello scorso marzo
( la M. S. secondoch mi ha partecipato il Mini
a 1* A. S. analogamente alle osservazioni di questa
ti Siro delle finanze, uniformemente alle idee di so
< ultima,, ha riflettuto che i num. 3- e 12 dell' ar
ft pra esposte, ha per modo di regola determinato,
ti ticolo 16 della legge sul registro sona estranei
1 che nella specie non vi sia luogo ad esenzione
alla quistione attuale, perch trattasi in essi di
a dalla formalit del registro.
a atti amministrativi , mentre in questa classe non
I Partecipo alle SS. LL, questa sovrana determina
t risulta la riscossione delle rendite comunali- ; c
li zione,ela incarico di curarne la dovuta esecuzione
( che quindi non, pu all' uopo allegarsi se non il
s Io quindi mi do l'onore di comunicare a V.E. la cir num. 8 dell'articolo 17 della legge sopraddetta,
colare anzidetta, perch si serva farne l'uso coa
a che riguarda il ricupero delle contribuzioni direlti veniente. Napoli 3 dicembre i83i.
t te ed indirette Essendo intanto queste ben di- 1
Firmato Nic.com. Parisio.

261 )(

di registrarli e di farli vidimare ne' casi preveduii nel


numero precedente ;
,18. i certificati che occorrono a coloro die doman
dano di essere compresi nell' ascrizione marittima, pur
ch portino 1' espressa spiega da servire soltanto
per V ascrizione marittima ;
19. le legalizzazioni delle firme degli uffiziali pubbli
ci per gli atti riguardanti 1* esercizio della loro carica ;
20. gli atti relativi alla competenza de' Conciliatori ,
purch non si tratti di conciliazione o compromesso ec
cedente il valore di ducati sei , once due siciliane; sal
vo ci che sar prescritto in appresso per le loro sen
tenze diffinitive ;
21. le conclusioni prese da' contendenti all'udienza
de'Tribunali o delle Corti, gli aggiornamenti delle cause
da un' udienza all' altra , le dichiarazioni di decadenza
delle cause dal ruolo di udienza, e le comunicazioni delle
produzioni al ministero pubblico, sia che fossero richie
ste di uffizio, sia che fossero suggerite dal Collegio; co
me pure le ricuse volontarie de Giudici del contenziso
giudiziario o amministrativo, e le deliberazioni del Colle
gio su tali ricuse volontarie;
22. lutti gli atti, i processi verbali ed i giudizi con
cernenti la polizia generale di sicurezza o di vendetta
pubblica ; come pure i processi verbali ed i giudizi rela
tivi all' esercizio della giustizia punilrice ;
23. gli atti di procedura ne casi di adozione di un
individuo che non abbia padre e madre certa, e che sia
stato allevato in qualche ospizio , a' termini dell' articolo
286 delle leggi civili;
24. gli atti disciplinari de' Collegi e delle Camere, an
corch importino condanna a multa : non sono compresi
in questa esenzione n gli avvisi che la Camera degli
Avvocali emette in materia di tasse , n le dichiarazioni
delle Camere notariali sulla visita de' protocolli ;
25. le inscrizioni sul gran libro del debito pubblico ,
i passaggi di esse e le ricevute degF interessi che ne
sono pagati ;
26. gli atti relativi al servizio militare di terra e di
mare : sono nondimeno soggetti al registro gli appalti
per- forniture di qualunque specie solennizzati avanti la
gran Corte de' conti o altre autorit amministrative ;
27. i passaporti , salvo a farli registrare allorch se
ne voglia far uso in giudizio , o depositarli presso qual
che uffiziale pubblico ; dovendo ne' domini al di qua del
Faro essere vistati per bollo , laddove non sieno fatti
in carta bollata ;
28. gli obblighi verso i monti frnmentari per derrate
ricevute : gli estratti nondimeno di tali obblighi do
vranno essere registrati prima di farsene uso in giudizio
o depositarsi presso qualche uffiziale pubblico ;
29. tulli gli atti che prima delia esecuzione della pre
sente legge aveano acquistato una data certa risultante
dalle disposizioni e dagli stabilimenti in vigore al tempo
che furon falli (a).
(a) Leggami le disposizioni che seguono.'
I. Per le procure di commercio.
FRANCESCO I,
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
1 Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec,

CAPITOLO IV.
Degli atti da registrarsi gratis.
17. Otterranno gratuitamente la formalit del re
gistro :
t. gli acquisti che fa lo Sfato a qualunque titolo ;
2. le permute che seguiranno tra lo Stalo da una par*
te e qualunque privato o 'corpo morale dall' altra ;
3. i processi verbali, e le loro ratifiche degl'impiegati
di qualunque amministrazione o degli agenti del Gover
no per fatti relativi all' esercizio delle loro funzioni ed
alle contravvenzioni che debbono verificare, o contra le
quali sono essi incaricati di procedere ;
4. i giudizi e gli atti de Tribunali , de' Giudici di
Circondario e de' Cancellieri , fatti sulle requisitorie del
pubblico ministero in materia civile , allorch procede
di uffizio ();
1 Art. 1. Le procure che a' termini dell' articolo 627
delle leggi di eccezioni per gli affari di comt mercio si fanno dalle parti contendenti in pi
1 dell' originale, o della copia della citazione , sa
li ranno esenti dal registro.
( a. I nostri Consiglieri Ministri ec.
Portici il di 18 agosto 1S28.
Firmato FRANCESCO
II. Per le carte de concorrenti a' legali pii.
1 Eccellenza Fatto presente a S. M. nel Consiglia
1 ordinario di Sfato de i5 del corrente il rapporto
di V. E. de' 5 del passato settembre 2. carico
<c num. 3221 concernente il dubbio elevato, se le
k carte che si presentano dai concorrenti a' legati
(t disposti da'pii testatori, debbano andar esenti dalla
formalit del registro, e dal pagamento dei diritti
che vi slan annessi, e se tale esenzione possa an che estendersi in favor di colui che ne riporta
finalmente 1' alto di elezione: la M.S. si degnata
ordinare, che sieno esenti dal registro tutte le
carte che si presentano da' concorrenti ai legati
pii, salvo a far registrare dopo la nomina, e pri ma che ne venga immesso nel possesso quelle
sole riguardanti il nominato.
e Nel real nome ec. Napoli 23 novembre 1825.
(b) V. la seguente ministeriale indirizzata al Diretto
re generale de' rami e dritti diversi.
Palermo 25 febbraro 1828.
k Signore = Da S. E. il signor Consigliere Ministro'
di Slato Ministro Segretario di Stalo di grazia e
giustizia mi stata comunicata la seguente mini
li steriale Napoli 9 febbrio 1828 1 Eccellenza
1 Ho letto il di lei pregevole foglio de'29 novembre
1 ultimo intorno al dubbio concernente la registra zione gratuita degli atti giudiziari ad istanza del
s pubblico ministero, come parte principale, e quan
ti lo su di esso hanno opinato ' cotesto Consultore
t del Governo ed il regio Procuratore presso cole sto Tribunale civile.
I In riscontro debbo manifestare a V.E. che secondo
a il sistema stabilito in questa parie de reali domi
ti ni , in esecuzione della legge sulla registratura
t degli atti, sono sottoposti al registro gratuito tutti
1 gli atli ad istanza del pubblico ministero, allorch
parte principale, sieno essi originali , sieno co
li pie conformi, 0 spedizioni esecutive,

)( 262 )(
6. le sentenze diflnitivo de' Conciliatori ;
5. i verbali di giuramento prestato da lutti coloro che
7. le deliberazioni de' Tribunali civili sulle allegazio
non godono di alcun trattamento (a) ;
i m . j .- i
ni di ricusa o d' incompetenza de' Conciliatori ;
L' amministrazione del registro e bollo somministra
i poi i fondi pel pagamento delle altre spese oc( dichiarato a determinare, che lutte le spedizioni dei
correnti nella proccssura giudiziaria per dritti di
ti verbali, e degli atti di giuramento di coloro che
Cancelleria, di Uscieri, di Patrocinatori ed altro,
non godono trattamento debbono gratuitamente
in vista della specifica lassata sulle norme della
registrarsi.
e tariffa civile, colle formalit prescrilte dal decreto
c E quindi lo partecipo a lei per l'uso corispondente.
c de' i3 gennaro 1817 sul pagamento delle spese
Comunico tulto ci a lei per sua intelligenza, e per
( darne partecipazione al regio Procuratore presso
di giustizia.
I Questo metodo , che si accorda all' opinione del
( cotesto Tribunale civile,
Procuratore del Re presso cotesto Tribunale civic // Luogotenente generale M. Favare.
a le , conforme interamente ai principi sanzionati
II. Francesco i. ec.
dalla legge , ed esso stato stabilito di accordo
t Volendo stabilire un sistema' uniforme per la reda?
e cogli agenti delle finanze.
zione , e pel registro e bollo degli atti di giuc Dietro tali notizie 1' E. Y. potr compiacersi dare
ramento ;
1 quelle disposizioni, che nella sua saviezza stime
1
Sulla
proposizione del nostro Ministro ec.
r convenienti.
c
Udito
il nostro Consiglio ordinario di Stato.
e Io quindi partecipo a lei tutto 1' anzidetto in ri
( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ti scontro al suo rapporto de' i5 agosto ultimo per
it Art. 1. L' atto di giuramento de' funzionari e de?
e curarne la esecuzione nei casi occorrenti.
t g' impiegati politici, militari e civili, e di chiun1 // Luogotenente generale M. Favare.
<c que altro tenuto a tale adempimento, dovr esu ser inserito nel verbale che all' uopo si redige
(a) Vedi le disposizioni appresso inserite.
dall' autorit nelle di cui mani si presta il giuI. Circolare diretta a' Procuratori generali.
ramento.
HEAL SEGRETERIA E MINISTERO CC.
e 2, Un tale verbale, che sar unico , dovr sotlo<t porsi alla formalit del registro col pagamento
Palermo 20 ottobre 1S28.
* del corrispondente dritto ; e ne' reali domini di
r Signore Relativamente alla gratuita registrazione
e qua del Faro sar anche formato in carta bolla
0 delle spedizioni degli alti e verbali di giuramenli ta a spese del giurante.
to di coloro, che non godono trattamento, fu in
Se per costui non goda di alcun trattamento , sae data de' 21 luglio ultimo diretta al Direttore ge1 r il detto verbale registrato gratis , e ne' sud nerale de'rami e dritti diversi una ministeriale del
c detti reali domini vistato per bollo gratis , gi tenor seguente Sul nuovo dubbio da lei ecci
sta il num. 5 dell' articolo 17 della legge dei
ti tato col di lei rapporto de' 26 dello scorso giut 21 di giugno 1819 , ed il real decreto de' 3o di
gno intorno alla gratuita registrazione delle spe
e luglio 1823.
li dizioni degli atti e verbali di giuramento di co 3. Il verbale di sopra enunciato sar dalle rispet
loro, che non godono trattamento, avendo io nuoti live autorit rimesso al Ministero e real Segrele vamente voluto interrogare il Consultore del Gof. ria di Stato da cui il giurante dipende , per es verno, ho primieramente considerato, che per lo
k
sere ivi conservalo originalmente secondo il pre
e stesso principio , per cui dalla logge del registro
ti
scritto
dal real decreto de' 17 di luglio 181 5 ;
fu prescritto di registrarsi gratuitamente i verbat rimanendo a cura delle autorit medesime di far
( li di giuramento prestalo da tutti coloro, clic non
estrarre il numero delle copie necessarie di tal
godono di alcun trattamento, e per cui fu da me.
t verbale , ne' reali domini di l del Faro in car di accordo con S. E. il Signor Ministro delie fi
t
la libera , ed in quelli di qua del Faro in carli nanze , dichiaralo con ministeriale de' 1 3 agosto
1 ta bollata anche a spese del giurante , o in cark 1827 di doversi anche gratuitamente registrare
c ta vistata per bollo gratis se questi non goda di
t gli atti stessi di giuramento, che si presta da la
o alcun trattamento.
te li individui, anche applicabile alle spedizioni di
r Nelle dette copie sar trascritta per intero la regiit tali alti e verbali , poich la sapienza del legis
strata apposta sul verbale originale.
ti latore volle esentare di qualunque simile spesa
4- E accordata una sanatoria a tutte le contravc tutti coloro, che sono chiamati a prestar servizio
c venzioni che sino alla pubblicazione del presente
e nelle amministrazioni pubbliche senza idea alcue. decreto si sono commesse alle leggi del bollo e
na di guadagno. A questa considerazione si ag

del registro per gli alti e verbali di giuramento.


ii giunge la riflessione, che se ai termini dell' ars
5.
I nostri Consiglieri Ministri Segretari di Stato ec.
k ticolo 26 della citata legge del registro tutti gli
t
Quhisana
il d 16 di agosto tSJo.
estratti, o copie che da una amministraz.onc pubFirmato FRANCESCO.
e blica si trasmettono ad un altra sono esenti dal
li le formalit del registro , con tanta maggior ra
III. Real segreteria e ministero ec,
ti gioue le spedizioni di cui trattasi, devono gratui
Signori Da S. E. il Ministro delle finanze mi
ti tamentc registrarsi , inservendo le stesse per uso
k slato partecipato il seguente rescritto. Eeir del Governo,
c cellt'iiza Nel Consiglio ordinario di Sta'o dei
f Analogamente quindi a siffatta considerazione , ed
t t del corrente mese ho rassegnalo a S. M. la.
f alla ministeriale de' 5 dello scordo maggio mi son
quislione di cui tratla il foglio di cotesto Mini-

8. gli alti che riguardano il ricupero delle contribu


rioni dirette ed indirette , sotto qualunque denominazio
ne o titolo , dovute allo Stalo , alle Provincie o Valli ,
ed a' Comuni (a) ;
<t stero del i settembre i83i num. 2087, se cio
i verbali di giuramento degl' impiegati , che non
si conservino in minuta dalle autorit innanzi le
a quali si presta il giuramento , ma giusta il real
ti decreto de' 16 agosto i83o vanno depositati oric ginalmente presso il Ministero, e real Segreteria
di Stalo da cui il giuramento dipende , debbono
registrarsi col dritto di grana ottanta , applicant dosi la sanzione del num. 1 dello artic. 66 della
legge de' 21 giugno 18 19 sul riflesso che la con
ti servanone di tali atti presso il Governo conduce
ad un maggiore effe'to, che si tenessero presso
c gli uffiziali pubblici come ha osservato cotesto
& Direttore generale de' rami e dritti diversi , ov vero col dritto di grana venti , applicandosi la
et sanzione del num. a del citato articolo.
c La M. S. si degnala dichiarare, che nella specie
debba pagarsi il dritto di registro di grana ven*
e ti, e quindi nel real nome lo partecipo a Y. E.
c per 1* uso di risultamelo. Napoli 9 giugno i832.
c Ed io d' ordine di S. A. R. le partecipo il dello
rescritto per 1' uso conveniente.
r Palermo 17 settembre i832. P. di Campofranco.
(a) Con ministeriale del 3 dicembre 1824 venne pre
scritto che gli alti ed i verbali riguardanti le am
ministrative determinazioni sul cespite regio della
macinatura , sono registrabili gratuitamente.
Leggami inoltre le disposizioni seguenti :
I. Per la gratuita registrazione delle decisioni dei
Consigli d' Intendenza su i conti del dazio regio
sulla macinatura accollato a' Comuni.
Real segreteria e ministero ec.
Palermo 3i luglio 1S28.
Signori Nato dubbio se le decisioni profferite
( da' Consigli d' Intendenza su i conti dell' econo< mica amministrazione del regio dazio sul macino
c accollato a' Comuni dovean sotloporsi a formalit
di registro , e al pagamento de' dritti , ed inteso
c su tal materia non solo il Procuratore generale
c presso la gran Corte de' conli, ma altres il Con sultre del Governo in seguito delle loro consi derazioni, alle quali mi sono uniformato , ho ri
ti soluto di ordinare, che per la esecuzione della
a legge sul registro num. 8 art. 17 cap. 4-5 pre
ci cedendo richiesta dei capi d'amministrazione, debfi bano ugualmente che gli originali, essere gratui
ti tamente registrate le spedizioni delle decisioni
de' Consigli d' Intendenza su' conti materiali del
c regio dazio sul macino, che rendono i Cassieri
de Comuni accollatari dello stesso, essendo enc tramili atti tendenti alla esazione delle contribu zioni dovute allo Stato, e che le spedizioni, o le
copie delle decisioni istesse, quando saran richie ste da parte de' privati, debbano essere soggetti
c con pagamento di drillo alla formalit del re gistro.
c Di che la rendo consapevole per sua intelligenza
t ed uso corrispondente, prevenendola di essersi da

263 )(
g. gli atti concernenti i delitti 0 le contravvenzioni
forestale o rurali ;
t me con ministeriale de' 12 giugno scorso gi co
li municate le analoghe disposizioni al Direttore ge nerald de' rami e drilli diversi*
t // Luogotenente generale. M. Favare.
II. Per la registrazione delle decisioni de' Consigli
d' Intendenza su i conti comunali.
Real segreteria e ministero ec.
Palermo 18 dicembre 1828.
Signore Ho scritto al Direttore generale de'ra mi e drilli diversi quanto segue. Signore
<t E stato elevato il dubbio se le risoluzioni da me
emesse nelle due ministeriali dei io aprile, e 12
e giugno di questo anno sulla gratuita regislraziot ue delle spedizioni delle decisioni de' Consigli di
Intendenza su' conli morali del regio dazio sul
macino accollato a' Comuni debba aver luogo sui
* conti medesimi de' Comuni relative alle conlribu zioni comunali,
n Interrogali intanto da me su questo proposito il
n Procuratore generale del Re presso la gran Cor te de' conli ed il Consultore del Governo, ho a vulo occasione di rifleltere che le sopraccennate
mie risoluzioni del 19 aprile e 12 giugno ven
ti nero basate sul disposto dell' articolo 17 num. 8
a della legge sul registro, ove prescrivesi che ot
ti terranno gratuitamente le formalit del registro
k gli atti che riguardano il ricupero delle conlri buzioni dirette ed indirette sotlo qualunque de
li nominazione, o titolo dovute allo Sialo, alle Pro
ti vincie o Talli, e a' Comuni, e quindi sulla con
ti siderazione che le decisioni de' Cousigli d' Inten
ti denza su' conti morali del regio dazio sul macino
(i accollalo, sono atti riguardanti la ricuperazione
c di contribuzioni dovute allo Stalo, ne fu prescnte la la gratuita registrazione,
(t Adottata questa massima , una conseguenza inv
i malleabile quella di doversi gratuitamente regi strare le decisioni de1 Consigli d' Intendenza sui
conli de' Comuni, come atti tendenti alla riscos sione delle contribuzioni dovute a' Comuni , pol
ii che a' termini del citato articolo 17 num. 8 del la legge sul registro devono gratuitamente re gistrarsi gli atti non solo riguardanti il ricupero
k delle contribuzioni dovute allo Stato , ma quelli!
a ancora sul ricupero delle contribuzioni dovute ai
k Comuni o alle Provincie, e perci quel che pro
li cede per le decisioni riguardanti i conti dei re
ti gio dazio sul macino accollato a' Comuni, militar
deve per le decisioni relative a' conti materiali
delle contribuzioni comunali,
ti Ho per osservalo che alcuni Comuni possedono be
li ni patrimoniali, e perci i loro conti riguardano
non solo la riscossione de' dazi comunali , ma il
ricupero ancora delle rendite e frutti del loro
patrimonio, e siccome non havvi legge che pre
scriva o la esenzione del registro o la gratuita
registrazione delle decisioni de' Consigli d' Inten
denza pc' conti de' beni patrimoniali de' Comuni ,
cos non vi ha dubbio che le decisioni su di que sti conti, c loro spedizioni esser debbano sottoposi'
alla r.-gislralura con pagamento di dritto,

)( 2fi418. Tranne i casi di esenzione preveduti dall' arti


io. le intimazioni , le nolifiche , i processi verbali, e
16 , e quei di registrazione gratuita preveduti dal
gli altri alti degli Uscieri e degl' intimatori , in quanto colo
l'
articolo
17 , tanto i privali che il Fisco, le Provin
riguardano le materie espresso ne' numeri precedenti di
cie o Valli , i Comuni , i pubblici stabilimenti e le am
questo articolo ; eccello per i verbali di vendite , pei
ministrazioni che ne dipendono , non saranno esenti n
quali dovr pagarsi il dritto corrispondente (a).
dall' obbligo del registro , n dal pagamento de' dritti
fissi corrispondenti ; salvo il rimborso centra chi di ra
e Per siffatte considerazioni adunque essendomi uni
ti formalo allo avviso concordemente dato sulla gione,
C A P I T 0 L 0 V.
K materia dal regio Procuratore generale presso la
gran Corte de' conti e dal Consultore del Govcr- Delle persone a carico delle ovali il dovere di far
registrare gli atti e di pagarne i dritti, delle altre
k no ho risoluto di ordinare le cose seguenti.
loro obbligazioni , e delle ammende dovute in caso
e i. Che le risoluzioni emesse per le ministeriali dei
k 19 aprile e 12 giugno sopra indicate possano edi contravvenzione.
19. Sono tenuti a far seguire la registrazione de
stendersi alfe decisioni dei Consigli d' Intendenza
c su' conti materiali dei Comuni e delle Provincie gli atti e pagarne i dritti , salvo il farsegli loro antici
s per contribuzioni dirette o indiretle ad ambedue pare o rimborsare dagl' interessati , a' termini degli ar
ticoli 20 , 21 e 22 ,
1. i Notai per gli alti seguiti avanti di essi (b) ;
c2. dovute.
Che non abbiano luogo le risoluzioni medesime
2. gli Uscieri ed altri intimatori che hanno facolt di
ft sulle decisioni su' conti di quei Comuni che in
luogo di dazi ossiano contribuzioni abbiano beni fare intimazioni o processi verbali , per gli atti del loro
patrimoniali , ma sieno le medesime sottoposte ministero ;
3. i Cancellieri per gli alti delle cancellerie , per
f alle formalit del registro col pagamento de' le
quelli de' Giudici de* Tribunali e delle Corti a cui ap
ti pillimi dritti,
partengono , e per le spedizioni , le copie e gli estratti
t 3. Finalmente che le decisioni dell' Intendente su i
conti morali di tuli' i Comuni sieno come atti de' giudizi ;
4- i Segretari generali delle Intendenze , i Segrelar
economici esenti dal registro giusta l'articolo 16
de' Consigli d' Intendenza , quelli delle Sottintendenze
num. 3 capitolo 3 della legge sul registro,
ed i Cancellieri comunali , per gli atti che seguono
t Comunico ci a lei per 1' uso di risulta.
avanti alle rispettive autorit amministrative daile quali
// Luogotenente generale * M. Favare.
dipendono (c) ;
III. Dichiarazione sullo stesso oggetto.
i. zioni. Avendo io intanto interrogato sul proposito
IEL SEGRETERIA I MINISTERO CC.
r il Consultore del Governo, il medesimo con rap
Palermo 6 aprile 1829.
ii porto de' 3i del passato agosto mi ha fatto osser Signori -1- Con ministeriale de' 18 dicembre dello
c vare, che sebbene la legge del registro prescriva,
e anno scorso num. :>o;o manifestai , che le spe
e che tutti gli atti d' usciere, e degli altri intima
re dizioni delle decisioni de' Consigli d' Intendenza
ti tori van soggetti alla formalit del registro, pure
ce sui conti materiali debbono essere gratuitamente
(. nell'art. 17 della legge medesima si descrivono
c registrate, quando riguardano Comuni , la di cui
x i casi ne' quali la registrazione dovr esser gra
e rendita si componga di dazi ossia di contribuzioti tu ila, tra 1 quali al num. 8 vi son compresi gli
ni dirette o indiretle, ed esser sottoposte solamen
t atti, che riguardan il recupero delle contribuzioni
te te al pagamento de' diritli di registro quando non
I dirette, ed indirette sotto qualunque denominazione
riguardino Comuni, che in luogo di dazi abbiano
tt p titolo dovute allo Stat, alle Provincie, ed ai
tt rendite provvedenti da beni palrimoniali.
II Comuni, ed al num. 10 vi sono annotale le intiC Or avendo fatto su di ci nuove considerazioni , ho
tt inazioni, le notiCche, i processi verbali, e gli atti
risoluto che le decisioni anzidette, e le loro copie
e degli uscieri, e degl' intimatori in quanto riguarr
ic e spedizioni, come atti di amministrazione comut dano le materie espresse ne' numeri precedenti.
c naie , debbano essere esenti di bollo , e di regit In conseguenza di ci avendo io riflettuto, che nella
stro, tutte le volte per, che non riguardino, u
" specie le intimazioni degli uscieri riguardano la
sieno rilasciate nell interesse di privati.
riscossione di una multa, che non di pertinenza
a
riscossione
k Partecipo ci a lei per sua intelligenza.
i
privata , ma forma una somma di pubblico inteIl L.uogotenente generale M. Favare.
t; resse, mi son determinalo a dichiarare che in si
ti mili casi dovr ella regolarsi a' termini del n. 10
(a) Leggasi la seguente ministeriale,
tt dell'art. 17 della legge de' 20 giugno 1819. IVe
Real segreteria e ministero ec.
e la prevengo per l1 uso di risulta.
// Luogotenente generale M. Favare.
Palermo 27 ottobre i83o.
c Signore In data del 6 corrente scrissi al Diret
(b) t9//;'c al dritto di registro i Notai sono in obbligo
ti tore generale de' rami e diritti diversi quanto sedi versare presso i Ricevitori i diritti e le comc gue Con rapporto de' 16 giugno i8id8 ha ella
petenze degli archivi notariali : v. deciselo e re manifestato l'avviso di doversi sottoporre alla re
golamento del di 1 di luglio 1SJ2.
fi gistrazione con pagamento di dritto le intime det. gli uscieri scritte in piedi delle ordinanze, che si (e) V, la ministeriale che segue :
emettono da' Sindaci per obbligarsi al pagamento
Palermo 8 giugno 1820.
c delle multe que'Decurioni, che vi sono stati cona Signore Con il sovrano rescritto de' 9 febbraro
t dannati per difetto ncll' esercizio delle loro fun-

)( *K )(
23. I Notai, gli Uscieri, ! Cancellieri delle autori
5. lult' i funzionari ed uffiziali puLblici in generale ,
t giudiziarie, i Segretari generali delle Intendenze, i Se
per le copie, le fedi, gli estratti o certificati che da es
gretari de' Consigli d' Intendenza, quelli delle Soltintensi saranno rilasciati ;
6. le parti , per gli alti sotto firma privala, per quel
denze ed i Cancellieri comunali non potranno dare n
li fatti in paese estero , e per gli alti e giudizi degli in copia n in originale alcun atto soggetto al registro,
n fare alcun atto successivo, prima che non siasi adem
arbitri , se costoro non gli abbiano fatti registrare ;
7. gli eredi , i legatari e gli esecutori testamenlar piuto alla formalil del medesimo, anche quando il ter
mine, fra cui dovrebbe presentarsi l'atto alla registratu
avranno 1' obbligo di far registrare i testamenti.
ra, non fosse spirato.
20. 1 drilli dovuti su tutti gli atti giudiziari saran
no consegnati a' Cancellieri da' Patrocinatori che avran
I contravventori pagheranno la multa di ducati do
no ottenuto questi atti, quando anche la parie contraria dici, once quattro siciliane, oltre al drillo principale ().
fosse stata condannata alle spese.
sono solennizzati g' incanti. II verbale di aggiuQuesta disposizione nondimeno non pregiudica 1' azioue del fisco contra le parli, a' termini dell' articolo 7.
dicazione definitiva, ossia il verbale della libera
li zione, il quale dopo terminati g' incanti in graai. I dritti fissi degli atti civili pubblici o priva
do di ultimo additamento , vien sottoscritto dalle
li saranno a carico rispettivamente de' debitori e dei
parli interessate , e dall' autorit , che presiede
nuovi possessori, salve le disposizioni di legge e le con
agi' incanti , costituisce per se solo il titolo ope
venzioni in contrario ; senza che per le suddette con
rativo del contratto. Su questo verbale di aggiu
venzioni possano pregiudicare i dritti del fisco, a' termi
dicazione definitiva, ossia di liberazione, cade la
ni dell' art. 7.
apprpvazionc dell' Intendente. Or appena, che un
22. Gli uffiziali pubblici, i Patrocinatori o le parti
tal verbale approvato, diviene in forza delle eche, a' termini delle precedenti disposizioni, avranno pa
nunciate sovrane risoluzioni passibile della forma
cato per g' interessati il dritto di registro, subentreran
lit del registro fra il termine stabilito dalla leg
no nelle ragioni dell' amministrazione , per esserne rim
ge, unitamente agli alti precedenti riferibili allo
borsati.
stesso affilio.
L' aggiudicalario , ossia il liberatario, ( giacche sek 1820 fra tante altre cose fu partecipato locch
concio i termini della nuova legislazione civile si
segue L' esperienza ha fatto conoscere, che gli
n chiama aggiudicatario, non gi il solo creditore,
affissi, e gli appalti de' beni, dritti, e cespiti ape che si aggiudica il fondo del suo debitore , ma
1 partenenti alle Comuni, qualora abbiano bisogno
chiunque libera a suo favore un oggetto incan
(1 dell' approvazione dell' Intendente, soffrono discatato ,) qualora voglia presso di se ritenere il ti
pilo per la forzosa registrazione degli atti, che pretolo del suo contratto, baster farsi rilasciare dal
k cedono l'approvazione suddetta, S.M. ha risoluto:
Sindaco la copia del verbale suddetto, dopo che
k 1 . Che gli atti riguardanti affitti ed appalti potranno
sar stato approvato dall' Intendente e debita essere registrati tutti unitamente dopo 1' approva
ti zione superiore,
mente registrato.
k 2. Che il termine pel registro delle licitazioni, e di
Stabilmdosi un tal sistema , cotesto Ministero vede
ogui altro atto riguardale afftto, ed appalto coc bene colla sua saggezza , che per g' incanti di
munale , non escluse neppure le offerte , correr
1 cui discorso, non faccia pi uopo di stipularsi
colla data , in cui 1' approvazione suddetta dovr
atto notariale. Del rimanente qualora la parte
essere registrala.
1 per effetto delle antiche abitudini volesse fare
3. Che i Sindaci in piedi degli atti di licitazione
stipolare un atto notariale , quest' atto indipen
dovranno apporre la seguente clausola , cio do
dentemente dal titolo di aggiudicazione , ossia di
li vr avere esecuzione dopo l' approvazione dei liberazione, dovr adempirsi separatamente di re
fi 1' Intendente.
- 1 gistro tra il termine fissalo per gli alti notariali,
11 4" Che il Cancelliere comunale sia tenuto di pas considerandosi come un allo isolalo, e come una
cautela accessoria agli atti dell' aggiudicazione
sare nel suo repertorio ciascun atto dopoch
1 suddetta. Or io ec.
e sar celebrato, colla dichiarazione atto sottoposto
Il Luogotenente generale P. Campofra.vco.
all' approvazione dell' Intendente.
1 l. Che qualora nelle aggiudicazioni definitive si do- (a) V. il seguente decreto;
1 Francesco i. ec.
vr far menzione delle aggiudicazioni preparato
ti rie, in vece dell' enunciazione dsl regis:ro , che
1 Veduto 1' articolo 23 della legge de' 21 di giugno
t non ancora seguito, si esprimer, che l'atto
1819 sul registro, cos concepulo:
t da sottoporsi all' approvazione dell' Intendente.
Notai, gli Uscieri, i Cancellieri delle autorit giu
diziarie, i Segretari generali delle Intendenze , i
t 6. Che i manifesti , ossiano gli avvisi che si pub blicauo per provocare il concorso degli awentoSegretari de' Consigli d' Intendenza , quelli delle
ri negli afftti di cui quistione, debbano consiSottinlendenze , ed i Cancellieri comunali non
potranno dare u in copia, n in originale, alcun
(. derarsi esenti dalla formalit del registro , come
alto soggetto al registro, n fare alcun allo suc
0 atti di pubblica amministrazione. Conviene per
ii tanto, .he per delucidazione delle soprascritte socessivo prima che non siasi adempito alla forma
t vrane risoluzioni io gli manifesti alcune idee
lit del medesimo , anche quando il termino 14,1
cui dovrebbe presentarsi l'atto della registratura
nascenti dalla legale pratica, che qui in vigore,
non fosse spiralo.
e che potrebbe forse riuscir nuova per la Sicilia.
I contravventori pagheranno la multa di ducali 12
t Qui non vi pi il costume di farsi stipolare dai
i once quattro siciliane, oltre al drillo principale.
1 pubblici Notai i contratti di affitto , pei quali si II
34

Non sono compresi in questa disposizione:


1. le copie delle intimazioni o di altri simili atti che
si notificano individualmente, del pari che gli affissi o i
bandi;
a. le assegnazioni delle autorit giudiziarie a giorno
ed ora fissa , e le intimazioni che se ne faranno ; salvo
P obbligo del registro da farsene posteriormente , a' ter
mini dell'articolo &' num. i;
3. le copie de' processi verbali di pignoramento o del
la esecuzione d'immobili, che iaJowa delle leggi della
procedura ne"giudizi civili debbono essere consegnate
al Cancelliere della giustizia del Circondario del Comu
ne ove situato l' immobile pignorato ; come anche le
copie che debbono rilasciarsi a Sindaci, degli alti di pi
gnoramento de' frutti attaccati al suolo;
4. le copie de" processi verbali di pignoramento di mo
bili, da rilasciarsi al debitore che presente all' atto di
esecuzione; del pari che quelle che debbono darsi a' cu
stodi e consegnatari , e quelle che si rilasciano a' debi
tori arrestati , a norma delle leggi della procedura nei
giudizi civili;
d. gli atti sotto firma privala ed i testamenti, nel ca
so che dovranno essere enunciati ne' processi verbali di
apposizione di suggelli, o negl' inventari.
24- Niun Notaio, Usciere, Cancelliere, Segretario o
altro uffiziale pubblico potr fare o redigere un atto
qualunque in virt di scrittura privata o di scrittura
fatta in paese estero, n inserirlo nelle sue minute, n
riceverlo in deposito, o farne fede o copia , se non sia
stato precedentemente registrato ; salvi i casi preveduti
nell' antecedente articolo.
I contravventori pagheranno una multa di ducati
dodici, once quaUro siciliane.
a5. 1. E vietato a' Notai ed a tutti gli altri uffiziali pubblici di rilasciare spedizioni, copie, estratti o
certificali degli atti di cui essi conservano le minute ,
senz' aver prima sottoposto al registro le carte che ri
lasciano.
2. Sono pure assoggettate allo stesso obbligo le copie
e le spedizioni degli atti giudiziari.
Tutte le spedizioni, copie, estratti o certificati che fos
ti
i
g
c

Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministro ec.


Udito il nostro Consiglio di Stato;
Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ec.
Art. 1. Le disposizioni del surriferito articolo a3
a della legge de' 21 di giugno 1819 non sono apt plicabili allorch 1' Usciere proceda sia in virt
0 di atto del quale siasi dal Magistrato ordinata la
esecuzione anche prima di adempiersi la forma
te lit del registro , sia in continuazione di altro at lo che avendo per legge un rapporto immediato
e necessariamente prossimo col seguente , non
(t abbia potuto adempiersi preventivamente di regi slro, come se avesse avu:o luogo in tempo in cui
1' uffizio del registro fosse chiuso , o in luogo
diverso dalla residenza del Ricevitore,
a In questi casi per dovr adempiersi contempcra
li neamenle alla registrazione del primo e del seconk do allo soggetto a tale formalit , sempre per
* fra i termini utili loro accordati per adempierla,
giusta 1' articolo 4^ num. 1 della stessa legge.
2. Il nostro Consigliere Ministro ec.
s Napoli il di 2 di agosto tSJo.
Firmato FRANCESCO.

sero rilasciali in contravvenzione della suddetta disposi


zione, si avranno come illegali ; e vi sani luogo ad esi
gere una multa di ducati sei, once due siciliane, conira
1' ufiziale che gli avr rilasciali.
26. Le disposizioni contenute nell' articolo prece
dente sono applicabili a tutte le copie o fedi, agli estratti
o a' certificati che saranno rilasciati dagl' impiegati delle
Segreterie e Ministeri di Stato, dagli ag.nii delle diverse
amministrazioni dello Stato, da' Sindaci, da' Conservatori
delle ipoteche, dagli Archivisti di pubblici stabilimenti ,
compresi anche quelli delle curie ecclesiastiche, e da
ogni altra persona cui sieno affidate pubbliche funzioni,
se prima tali carte non sieno adempile di registro e della
vidimazione ordinata dall'articolo i3.
Non sono comprese nelle suddette disposizioni le co
pie e fedi,, gli estratti o certificati che saranno trasmessi
da un'amministrazione pubblica all'alila, o da un fun
zionario pubblico all'altro; a condizione per che deb
bano portare la seguente clausola : da servire unica
mente all' amministrazione
0 al funzionario . . .
27. Si dovr far menzione in tutte le copie degli
atti pubblici, giudiziari o stragiudiziali , soggetti al regi
stro, della registrata apposta sull'originale, mediante una
trascrizione letterale ed intera della medesima.
Ogni contravvenzione alla prescrizione contenuta nel
presente articolo sar punita con un' ammenda di carli
ni trenta, oncia una siciliana.
28. 1. Ogni atto presentato al registro, e nel
quale fosse inserito o menzionato un atto precedentemente
registrato, senza trascrivere in disteso la registrata del
medesimo, non otterr la formalit; meno che non sia
stato registrato nell' uffizio slesso , o che non si offerisse
il pagamento del registro degli alti inseriti o menzionati,
e di una multa di ducali sei, once due siciliane.
2. Le parti nondimeno saranno ammesse a far ripara
re 1' omessione con una postilla firmala da esse e dallo
uffiziale pubblico , senza alcun pagamento de' drilli e
della multa. Laddove la postilla avesse luogo dopo la
esazione de' dritti e della multa saranno ambi restituiti.
29. 1. In eccezione del prescritto nell' articolo
precedente , le minute delle sentenze de' Tribunali , e
delle decisioni delle gran Corti e delle Corti supreme di
giustizia , trascritte ue' fogli d' udienza , saranno esen
ti dall' obbligo della menzione del registro degli alti in
dicali nelle medesime ; e del pari ne saranno esenti le
copie che se ne estrarranno (a).
(a) Con ministeriale del 7 ottobre 182$. fu scritto ai
Procuratori generali pianto segue :
t Dal Signor Marchese Touimasi Consigliere Ministro
di Stato Ministro Segretario di Stato di grazia e
e giustizia mi si diretta la seguente leti, minisi.
t Napoli 12 settembre 1824. Eccellenza F-o
a articolo 29 della legge del 21 giugno 1S19 esen ta le minute e le copie delle sentenze e delle deI cisioni dei Collegi giudiziari , che vi sono enun( ciati dall' obbligo della menzione del registro de gli alti indicati nelle medesime , e determina al tres in qual modo tale menzione debba aver luo go nelle corrispondenti spedizioni delle sentenze
1 e delle decisioni. Si ora dubitato se la dispot sizione di quest' articolo fosse ancora applicabile
ai Tribunali di commercio , ed ai Giudicati di
Circondario. Il Ministro delle finanze convenu1 to uelle mie idee, e quiudi avuto riguardo par-

2. La menzione del registro prescritta dall' articolo


precedente dovr soltanto farsi nelle spedizioni di sen
tenze de' Tribunali , e delle decisioni delle gran Corti
e delle Corti supreme di giustizia ; ma sar eseguila in
fine delle medesime con un periodo distinto in cui per
via di corrispondenti chiamate sar trascritto il registro
di ogni atto mentovato in dette spedizioni. In caso di
omessionc sar esalta 1' ammenda di carlini trenta , on
cia una siciliana , per ogni registrala di cui non si fos
se fatta menzione (a).
3. Una lai menzione dovr aver luogo pe' soli atti
soggetti al registro.
3o. In caso di falsa menzione di registrala di un
alto il delinquente sar , sulla denunzia degli agenti
et licolarmente alla diversit che intercede nella
forma dei secondi fogli di udienza de' Trib. di
t conimerc. e noi Giudicali di Circond. e negli altri
i Collegi giudiziari, di accordo stalo risoluto; che
nelle minute delle sentenze dei Trib. di commerc.
( e de' Giudici di Circondar, le quali sono riferite
nel secondo foglio di udienza debba farsi men
ci zione del registro degli atti, che vi sono indica
ti ti. E che nulla impedisce , che i rispedivi Can cellieri nelle spedizioni delle mentovale sentenze,
e serbata la forma enunciala nello stesso articolo
ci 29 facciano menzione del registro anzidetto in
i fine delle stesse , e non gi nel corpo dell' alto.
e Partecipo lu Ito ci a V. E. per I* uso di risulta.
1 Ed io lo partecipo a lei per sua intelligenza, ed u so di risulta , e per darne comunicazione al re( gio Procuratore presso cotesto Tribunale civile ,
ed a chi altri si convenga.
f. 77 Luogotenente generale M. Favare.
(a) Nel mese di ottobre 1821 fu diretta agli slessi Pro
curatori generali la seguente ministeriale :
k II Direttore generale de' rami e drilli diversi ha
ti fallo presente, che portatasi dal Cancelliere della
i gran Corte civile al regi ir la spedizione di do
cisione mancante la registratura degli alti calene dati nella medesima , ed essendo stato avvertilo
dal Ricevitore che non potea registrarsi senza la
a calendazione suddetta rispose il Cancelliere, che
(1 non potea ci eseguire sulla ragione, che dopo
it le prime spedizioni, le parli si ritirano le produ> zioni rispettive, ed in cancelleria non resta che
< la sola minuta della mede s ina. Intanto mentre
1 che da una parte il Ricevitore registr la spedi
li zione in discorso per non paralizzare il corso de
ci gli affari, chiese dall' altra la norma di suo re golamento per 1' avvenire. Ed il Direttore geneit rale ha proposto che i Cancellieri delle Corti ri
ti spettive nel ritirarsi dalle parli ricevo per le pro
ci duzioni ehe consegnano dopo le prime spedizioni
delle sentenze facciano in detto ricevo un nota
ci mento delle registrate .apposte sugli atti registrati
c. nelle prime spedizioni, per cos essere al caso di
t poterle menzionare nelle seconde, e quindi ha
e. chiesto di farsi di ci partecipazione a tutti i re
ti g Procuratori. Ed io lo fo nolo a lei per sua ine telligenza, ed uso di risulta.
// Direttore di grazia e giustizia
G. B. Fixoccuiaro

dell' amministrazione 0 ad istanza del pubblico ministe


ro , perseguitato in giudizio e condannato alla pena di
falso .
31. E vietato a' Giudici ed agli arbitri di far sen
tenze , ed alle amministrazioni pubbliche e comunali di
fare appuntamenti , a richiesta de' privati , sopra alti
soggetti al registro e non registrati. I contravventori sa
ranno tenuti essi a pagare i drilli dovuti; od oltre a ci
i Giudici ed i funzionari pubblici saranno sospesi , e gli
arbitri pagheranno la multa prescritta dall' articolo 24.
32. 1. I Giudici di Circondario avranno de' re
gistri su' quali noteranno con numeri d' ordine progres
sivi per ciascun anno le vidimazioni da loro apposte
sugli atli sotto firma privata , o falli in paesi esteri, del
pari che sulle copie o fedi , sugli estrani o certiiicati
rilasciati dagli ufficiali o funzionari pubblici che non
hanno V obbligo di tenere il repertorio (b).
2. Essi rimetteranno le copie degli arlic. annotati nei
diversi registri, in ogni line di mese, al Direttore del
registro della Provincia o Valle , il quale far pagare ai
Giudici medesimi da' rispettivi Ricevitori grana due e
mezzo, o sia grana cinque siciliane, per ciascun articolo
inscritto su' detti registri.
3. I registri summeutovati saranno forniti dall' ammi
nistrazione a' Giudici senz' alcun pagamento.
33. 1. I IVotai, i Segretari generali delle Inten
denze, i Segretari de' Consigli d' Intendenza, quelli delle
Sottintendi nze , i Cancellieri comunali , gli Uscieri ed i
Cancellieri de' Conciliatori, delle giustizie di Circondario,
de'Gindici istruttori, de' Tribunali, delle gran Corti cri
minali , delle gran Corti civili , delle Corti supreme di
giustizia e delle gran Corti de* conti avranno de' reper
tori su de' quali inscriveranno, senza alcuna interlinea
o abbreviatura, tutti gli atti e contratti da essi istrumentati, rogati , o in qualsivoglia altro modo seguiti avanti
di loro. Gli Uscieri de' Conciliatori per , qualora non
sappiano scrivere , li faranno inscrivere nel loro reper
torio da' Cancellieri de' Conciliatori (c).
(b) V. nota a pag. zS6.
(c) Con ministeriale del 1S21 fu prescritto di doversi
spacciare esclusivamente dall' amministrazione del
registro col pagamento di tari cinque sicilianiper
ognuno i repertori, di cui necessariamente dcbon
fornirsi tutti i pubblici uj/iziali.
Leggami inoltre le seguenti disposizioni.
1. l Segretari de' Decurionati.
Ministero ec.
Palermo 21 maggio 1827.
Signore Sul dubbio se i Segretari de' Decurio nati debbono far uso di un repertorio , avendo
ti considerato , che non per legge ne hanno linora
fatto uso, ma per una speciale disposizione, e che
i S. M. con rescritto degli 8 febbraro di . questo
ci anno risolvendo sopra un caso evidentemente si
te niile, abrog la medesima disposizione speciale ,
t alla quale erano slati sottoposti per tal repcrt rio i Segretari de' Procuratori generali , e regi
e presso i Collegi giudiziari , io estendendo la so vrana risoluzione sul caso attuale , dichiaro che
n anche i Segretari de' Decurionati debbano cs>11 sere obbligati alla formazione del repertorio.
Il che partecipo a V. S. per sua intelligenza.
// Luogotenente generale M. Favare.

08 ><
2. Ogni articolo del repertorio conterr i. il suo nu
mero; 2. la data dell'atto; 3. la sua natura; 4- il no
me, il cognome, il domicilio delle parti; 5. l' indicazione
de' beni, il loro sito e valore, quando si tratter di atti
che avranno per oggetto la propriet o 1' usufrutio dei
beni immobili ; 6. la menzione della registrata iulera.
II. Per gl' impiegati sanitari.
M1.MSTXI10 DI STATO ec.
Palermo i3 agosto 1829.
Sul dubbio se il Segretario generale del Magislra to supremo di salute, ed i Cancellieri presso le
Deputazioni sanitarie debban tenere il repertorio
a stabilito nella legge del registro ho considerato
che nel!' articolo 33 della medesima siano nomi
li nati tu'ti i pubblici ulfiziali soggetti a quest' ob bligo, tra i quali non si leggono i detti impiega
li ti sanitari, e che le generali espressioni del nu
li mero 3 dell' articolo 34- della stessa leggo, nelle
11 quali il Direttore generale de' rami e dritti di
te versi credea compresi i delti impiegati, affatto non
li riguardano perch sono relative all' artic. 33.
Per la quale riflessione vengo a dichiarare secondo
11 1' avviso del Consultore del Governo , che tutti
g' impiegali sanitari non nominati nei citalo ar
ci ticolo 33 della legge de'21 giuguo iSignondeb bano essere obbligati a tenere repertorio.
III. S. A. R. con decisione del 22 aprile i833 de
termin che per tutte le opere di beneficenza am
ministrate dalle Commessioni comunali debbano
le locazioni, e gli appalti da farsi all' asta pub
blica eseguirsi sotto la presidenza de' Sindaci , e
redigersi gli atti analoghi da' Cancellieri comu
nali, e che per le opere amministrale da' parti
colari fidecommessari debbano tali incombenze esercitarsi dagli amministratori medesimi , e redi
gersi gli atti ed i verbali corrispondenti da' Segre
tari delle amministrazioni, i guati debbonsi in ci
reputare destinati a far le veci di Cancellieri co
munali.
Quindi il Direttore generale de1 rami e dritti diver
si con foglio del 26 agosto detto anno dispose
che i surriferiti Segretari delle particolari ammi
nistrazioni si provvedessero del repertorio. La
guai disposizione ebbe luogo per i Segretari delle
amministrazioni che hanno occasione di redigere
degli atti, conciossiacc/t guelli che non sono in tal
caso ne furono esentati per la ministeriale del 3
gennaro *83t.
Intanto a 5 giugno iS34 fu ordinato quanto ap
presso.
fi Signore * Nel Consiglio de" 20 maggio scorso ras
ai segnai a S. A. R. il dubbio, se i Segretari delle
* opere di beneficenza dirette da particolari ammi lustratori sieno obbligati a tenere repertorio per
tulli gli atti di locazioni, ed appalti di conto dele le opere medesime .
fi S. A. R. tenute presenti le ultime sue risoluzioni
circolarmente enunciate con la data de' 22 aprile
fi dell'anno scorso num. 25gi, si degn prescrivea re, eh' essendo stata accordata a' Segretari ud
ii detti la facolt di redigere gli atti d incanto del
ti le rispettive opere , sicn tenuti gli stessi a prov11 vedersi di repertori per la registrmiouc solauicnt te di (ali alti.

34. 1. I ISolai dovranno inscrivere gli atti da


essi rogati nel repertorio giorno per gioruo , secondo la
dala de' medesimi ; salvo a riempir la colonna relativa
alla registrazioue sotto la data corrente in cui gli atti
medesimi avranno ottenuto la formalit.
2. Gli Uscieri noteranno ne* loro repertori gli atti da
essi istrumentati , uniformemente a quanto prescritlo
di sopra. Essi v' inscriveranno tanlo gli alti che avran
no istrumentati nel Circondario della residenza del Giu
dice, del Tribunale o Corte a" cui sono incardinati, quan
to quelli istrumentati fuori del Circondario suddetto; in
dicando per in una colonna del repertorio I' uffizio nel
uale sono slati registrati gli alti islrumenlati fuori del
i ircondario (a).
3. I Segretari delle amministrazioni pnbblichc, i Can
cellieri comunali , ed i Segretari e Cancellieri presso
IV. Pe' Segretari delle amministrazioni pubbliche
comunali.
Mx.MSTEno di Stato ec.
Palermo 3 aprile i834C Approvando io il parere da lei rassegnalo con rap
ii porto del 24. marzo decorso mi son determinalo
1 a dichiarare , che i Segretari delle amministra
li zioni pubbliche comunali debbano esser dispensa( ti dell' obbligo di tenere il repertorio al pari di
tutti i Segretari delle amministrazioni finanziere ,
it quantunque occasione abbiano di redigere alti, e
or verbali di appallo,
c Ne la prevengo per 1' uso di risulta.
0. Al Direttore generale de' rami e drilli diversi.
V. Pe' Segretari delle amministrazioni finanziere.
Ministero di stato ec.
Palermo 5 marzo i83!5.
Signori Nel Consiglio de' 27 febbraro decorso
ho umiliato a S. A. R. il Luogotenente generale
c il dubbio da lei promosso con rapporto de' 5
k gennaro ultimo , se i Segretari delle amministra
li zioni finanziere in considerazione degli alti d' ni
fi canto che sono obbligali di redigere, e delle funii zioni di Cancelliere, che in tale circostanza assua mono, debbono tenere il repertorio.
t L' A. S. R. quindi, veduta la sua real decisione a
lei partecipata sotlo li 25 dicembre iS34 per la
quale venne stabilito che i Segretari delle opere di
fi beneficenza sul riflesso di essere slato loro accor
ti data la facolt di redigere gli atti d'incanti delle
rispettive opere sian tenuti a provvedersi di re
fi pertorio per la registrazione degli alti suddetti ,
ritenuto, clic la eonsiderazione medesima milita
per li Segretari delle amministrazioni finanziere ,
c ai quali si riferisce il di lei quesito, si degna ta ordinare, che i Segretari suddetti delle animi
li nistrazioni finanziere debbano ancor essi provve< dersi di repertorio per la registrazione degli atti
( d' incanti, che nella qualit di Cancellieri pvr
le rispettive amministrazioni redigono.
1 Le partecipo questa rcal determinazione per 1' uso
< di risulta.
t Al Direttore generale de' rami e drilli diversi,
'a) V. il decreto del tg di giugno 1826 che va a ri
portarsi in appendice del mini, a dell' artic. 'S
della prtienis legge.

delle autorit del contenzioso giudiziario o amministrativo, " ci giorni di ciascun mese dovr presentare al Riceviloinscriveranno su' repertori medesimi tanto gii atti del loro re del registro , a cui appartiene , i repertori suddetti
ministero, quanto quelli delle autorit da cui dipendono. per gli alti inscrittivi nel mese precedente , accompa
gnandoli con una copia de' medesimi in carta libera da
Essi riporteranno su' repertori giorno per giorno , e se
condo la loro data rispettiva , tutti gli atti che debbono lui firmata (c).
essere registrati in un termine di rigore: gli altri atti non
soggetti a' termini di rigore vi saranno riportati colla
(e) V. la seguente ministeriale:
data corrente delle registrazioni.
Palermo 3o dicembre iSig.
4-' Tutti gli uffiziali pubblici di sopra nominati do
t Signore Dal Sig. Cav. de' Medici Segretario Hi Stalo
vranno notare su' rispettivi repertori , secondo la data
t Ministro delle finanze siala partecipata la seguen
delle registrazioni, le copie, le fedi) gli estratti o i cer
ti te ministerialeNapoli 20 novemb. 1819L'uffi zio che cotesto Ministero mi ha diretto in data
tificati che da essi verranno rilasciati (a).
( de' 4 di questa mese versa sulla domanda dei Vota
35. Tutti gli uffiziali pubblici a' quali imposto
del Comune di Favara di poter sottoporre i loro
1' obbligo della tenuta del repertorio, allorch trascuras
sero d' inscrivervi gli articoli ne' tempi e co' modi di so
repertori alla formalit del registro , e del visto ,
nel proprio Comune , o in quello di Girgenti ,
pra indicati, pagheranno a titolo di ammenda ducati tre,
attese le difficolt locali, che rendono in tempo
oncia una siciliana, per ciascun articolo omesso.
36. i. I repertori suddetti saranno lutti forniti
d' inverno impraticabile la strada da Favara a
dall' amministrazione agli uffiziali pubblici che hanno
Palma.
1' obbligo di tenerli. Essi saranno di soli dieci fogli di
s Non risedendo in Favara un regio Giudice di Circarta di una dimensione maggiore della carta di grana
condario non pu aver luogo la destinazione di
dodici, stampati e bollati con bollo straordinario pe' no
un Ricevitore del registro per quella sola Comune.
Quindi essendo difficile 1* accesso all' uffizio di Pal
stri domini di qua del Faro.
Il prezzo che essi ne dovranno pagare, sar di car
li ma, affinch il corso delle civili contrattazioni non
resti paralizzato per inadempimento del registro,
lini dodici (b).
codesto Ministero potr disporre, che la Comune
2. I soli repertori che spaccer 1' amministrazione, do
a di Favara dipenda dall' uffizio di Girgenti per la
vranno essere impiegali da ogni uffiziale pubblico.
registrazione degli atti di qualunque natura,
3. Gli uffiziali pubblici che facessero uso di altri re
a Con questa occasione parlandosi de' doveri de' Notai,
pertori diversi da quelli spacciali dall' amministrazione ,
il Duca della Torre, Direttore generale del regipagheranno una multa di ducati sei , once due sicilia
tc stro e bollo in Napoli mi ha fallo prevedere il
ne : e se mai fossero in carta libera , pagheranno anche
dubbio che potrebbe in codesti domini sorgere ,
le allr multe comminate dalle leggi sul bollo.
11 com' sialo gi precedentemente elevalo in que4. E fatta eccezione per lo secondo repertorio dei
s si' altra parte de reali domini , cio se non eroCancellieri comunali esercenti le funzioni di Cancellieri
a gandosi alcun atto da un Notaio nel corso di un
de' Conciliatori , e per quello degli Uscieri de' Conci
mese, sia il Notaio medesimo tenuto a presentare
liatori. Essi potranno formarsi in fogli di carta bollata
a il suo repertorio al visto del Ricevitore del regidi grana dodici nel numero che i Cancellieri ed Uscieri
( stro , giusta il prescritto coli' art. 37 della legge
suddetti vi vorranno impiegare , da ridursi per alla
de' 21 giugno ultimo. Si a questo proposito riforma de' repertori che si spacciano , come sopra , dalla
11 flettulo, che la presentazione del repertorio degli
amministrazione .
1 uffiziali pubblici al risto del Ricevitore del rispet5. Qualora i Cancellieri ed Uscieri de' Conciliatori fa
( tivo Circondario, ha per oggetto il controllo alla
ranno uso di altra carta , che di quella di sopra indi
( percezione de' drilli.
cata , saranno soggettati al pagamento delle multe com
1 Quindi ancorch non si fossero stipulali alti da un
minale dalla le^gc sul bollo.
uffiziale pubblico durante il corso di un mese ,
6. I repertori pe' nostri domini di l del Faro saran
deve ci non ostante sottoporsi il suo repertorio
no in carta libera colle teste ed indicazioni stampate ,
alla vidimazione prescritta colla cilala legge , ed
c verranno somministrali dall' amministrazione , merc
a esibirsi allora un certificato negativo in vece della
il pagamento di tari cinque siciliani , in corrispondenza
a copia, onde dagl' impiegati superiori destinati a
di grana dieei per ciascun foglio.
k controllare i prodotti possa conoscersi clic duran3-j. i. Ciaseun uffiziale pubblico ne' primi dic;< te quel mese non vi siano stati atti da registrart si dall' uffiziale pubblico da cui si rilascialo il
(a) // Direttore provinciale con officio degli 8 agosto
certificato negativo.
i833 scrisse guanto segue:
Codesto Ministero dunque sapr dar le disposizioni
( Signor Intendente Acci si esegua da questa
s corrispondenti per 1' osservanza di tale pratica ,
i contabilit il confronto prescritto dall' articolo
a affin di prevenire le quistioni che potrebbero sora 176 delle istruzioni in islam pa marcata col num.
1 gere sull' intelligenza di questa parte della legge,
1 , e dal Governo ultimamente sollecitata , dei
t Ed io partecipo ci a lei ec.M. Ferreri.
e dritti notati ne' repertori degli uffiziali pubblici
Questa disposizione fu confermata da S. M. con
con que' dei Ricevitori portali ne' conti mensili,
real rescritto del di 11 dicembre 1822 , avendo i6 la prego disporre che dagli uffiziali pubblici di
noltre la stessa HI. S. ordinato che in caso di
di lei dipendenza si addizionino le copie de' re
inadempimento gli uffizioli pubblici sottoposti sia
ti pertori prima di presentarsi al Ricevitore, distin
no alla multa infitta per coloro che avendo ro
ti guendo quei appartenenti al mese , di cui si ri
galo degli atti trascurano di portare al visto i/ct
ti lascia la copia con que' del mese precedente.
Micevitorc i loro repertori in ogni mese,
(b) V, la noia c j>ag. 26j.

)( *70 )(
38. Tulli gli uflziali 0 funzionari pubblici , civili,
2. Il Ricevitore vi apporr il suo visto colla data cor'
rrnte , eoa indicare il numero degli articoli inscritti nel giudiziari o amministrativi sono tenuti all' obbligo di co
repertorio , durante il uiesc antecedente ; e dichiarer municare agi' impiegali dell' amministrazione di regi
di aver ricevuta la copia per discarico dell' uffiziale stro autorizzati dal pirettore ad eseguire le visite de' io
pubblico.
li. Portici 10 giugno 1828.
3. Il visto del Ricevitore sar registrato gratuilamenr
te a data corrente nel Jibro in cui ricevono tal forma
f h a k c e s p o 1, ec.
lit i rispettivi alti degli ullziali pubblici che sono ob
et Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
bligati a tenere il repertorio.
%. Il Ripevitore ricuser di vidimare il repertorio, se
* Udito il nostro Consiglio di Stato;
V ufiiziale pubblico nella presentazione di esso non gli
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Contro gli ullziali pubblici renitenti alla
consegna ancora la copia.
soddisfazione delle multe da essi dovute per con5. Gli ufli/iali pubblici che mancassero di presentare
c travyenzioni alle leggi sul registro e sul bollo ,
a' Ricevitori rispettivi i loro repertori nel termine di so
potr farsi uso de' piantoni , a' termini del real
pra fissato , o li preseli assero senza la copia , paghe
< decreto de' 17 di ottobre 1822 , e dopo otto
ranno una multa di ducati tre , oncia una siciliana . ed
giorni da quello della notificazione dell' avverti
altrettanto per ogni dicci giorni di ritardo (a).
ci mento.
( a. Scorsi dieci giorni dallo stabilimento de' pianto
(a) V. i seguenti decreti:
li ni contro i detti debitori , e continuando la loro
I. Napoli 18 luglio 1827.
t morosit al pagamento delle multe , si agir sui
Francesco i. ce.
beni de' medesimi , non esclusi il patrimonio e
a Veduta la legge del d 21 di giugno 1S19 sul rca la cauzione per quelli tra gli ullziali pubblici
gislro degli atti ;
che ne sieno tornili.
k Sulla proposizione de' nostri Consiglieri ce.
t La esecuzione per sul patrimonio 0 cauzione dei
a Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato ;
* IVotai non avr lug se prima non sia trascor
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
si so il termine non minore di giorni trenta , ne
11 Art. 1. Glj Uscieri presso le autorit giudiziarie ,
t maggiore di mesi tre , da poucedersi loro per la
c i quali per tutto il giorno dicci di ciascun mese
a soddisfazione delie multe, giusta il prescritto dallo
ometteranno di esibire 1 loro repertori al visto
e articolo 67 della legge de' 23 di novembre 18 19.
de' Ricevitori del registro, a' termini dell' arti?
c 3. Se malgrado le misure indipale ne' due articoli
colo 37 della legge de' 21 di giugno 181 9, pi
11 precedenti gli ullziali pubblici rimanessero tuttali tre la multa stabilita colla slessa legge , riuiar11 via debitori della totalit , o di una parte delle
ranno sospesi dallo esercizio delle loro funzioni,
t multe , saranno sospesi dall' esercizio delle loro
finch non avranno adempiuto all' esibizione an
funzioni , fino a che non avranno adempito al
zidetta.
a pagamento delle multe medesime.
(! 2. I Ricevitori del registro pergiorno undici di eia
f 4 I nostri Cancellieri Ministri di Stato ec.
scun mese manifesteranno a' nostri Procuratori
Firmato FRANCESCO.
<t presso i Tribunali civili , a' nostri Procuratori
generali presso le gran Corti e presso la Corte
III. Francesco i. ce,
suprema , a' Presidenti de' Tribunali di commer
( Veduta la legge de' 21 di giugno 1819 sul registro,
ci ci ed a' Giudici di Circondario , a ciascuno di
c Veduto il real decreto de' 18 di luglio 1827 sulla
essi per gli Uscieri che sono addetti alla ri
< esibizione mensuale de' repertori degli Uscieri al
ti spettila autorit giudiziaria , j nomi cos degli
e
visto de' Ricevitori;
li Uscieri che hanno adempiuto alla esibizione del
1 Veduti gli articoli 6 e 7 della legge de' 21 di mar repertorio , come di quelli i quali 1' hanno onies zo 1S17 sul contenzioso amministrativo, e l'arti sa. I Ricevitori i quali manchino di adempier
f colo i3 delle leggi di procedura ne' giudizi ci11 questa loro obbligazione , saranno soggetti alle
e
vili ;
medesime pene stabilite per gli Uscieri conlraV Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo ce.
11 ventorj.
k Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
* 3. I nostri Procuratori presso ? Tribunali civili , i
t Abbiamo risoluto di decretare e decreti/imo ce.
k nostri Procuratori generali presso le gran Corti
t Art. 1. Le disposizioni comprese nel real decreto
e presso la Corte suprema , i Presidenti de' Tri
de' 18 di luglio 1827 sono applicabili a' serventi
ti bunali di commercio , ed i Giudici di Circonda
i comunali per la esibizione del loro repertorio ai
li rio appena riceveranno le notizie da' Ricevitori,
Ricevitori del registro, giusta l'articolo 37 della
11 disporranno la sospensione digli Uscieri inadem legge de' 21 di giugno 18 19 sul registro ; salvo
pienti , e ne daranno conto al Ministro Segretaa quello che stabilito neU articolo seguente.
rio di Stato di grazia e giustizia pe' domini di
. 2. La esibizione avr luogo in fine di ciascun se
k qua del Faro , ed al nostro Luogotenente geneti mestre ; e la sospensione de' serventi contrawen rale ne' domini oltre il Faro. I Giudici di Cir tori sar disposta da' Conciliatori.
I condario adempiranno a questo doverp per mezK 3. I serventi comunali avranno unico repertorio ,
zo del rispettivo nostro Procuratore presso il Tri nel quale inscriveranno tutti gli atti soggetti al
bunale civile della Provincia o Valle.
ti la formalit del registro , che da essi sono istruK 4- I nostri Consiglieri Ministri di Stato ec.
c mentati nella qualit cos di Uscieri de'Concilia: lori, che del contenzioso amministrativo,
Firmalo FRANCESCO.

7i )(
In caso di rifiuto , questo Terr comprovato per*
ro uffizi ed archvi i titoli pubblici che essi conservano, Il
e permetter loro di prendere gratis le notizie, gli estrat n mezzo di processo verbale dell' impiegato medesimo colla
ti o le copie di atti rogati dal 1809 in avanti pe' nostri assistenza di un agente comunale ; e 1' uffiziale pubbli
co che si sar rifiutato , pagher a titolo di multa du
domini di qua del Faro , e pe' domini al di l, di tut
ti gli atti che saranno rogati dal d primo di settembre cati sci , once due siciliane.
dell' anno corrente in avanti , che potranno loro servi
3g. 1. E fatta eccezione alle disposizioni conte
nute nell' articolo precedente pe' testamenti mistici o olo
re per 1' interesse del Fisco.
grafi, ed altri atti di liberalit a causa di morte, depo
sitali presso i Notai : e ci , durante la vita de' loro
i 4. I nostri Consiglieri Ministri di Stato ec.
autori.
Napoli il di fS di ottobre i8zg.
2. La visita di cui menzione nell'articolo preceden
In assenza di S. M. il Re mio augusto padre e signore
Firmato FERDINANDO Vicetrio generale* te, non potr durare pi di quattro ore per giorno, n
potr aver mai luogo ne' giorni di doppio precetto.
IV. Napoli il di 21 di maggio i833,
4-o. I Ricevitori, sotto la risponsabilit de' danni ed
interessi, non potranno ricusarsi al registro degli alti che
Ferdinando it. ec.
Veduto il decreto de' 18 di luglio 1827 , relativo loro saranno presentati insieme col dritto corrispondente.
Il rifiuto del Ricevitore sar dimostrato da un ver
1 alla sospensione degli Uscieri per ritardata esibibale che sar fatto dal Sindaco della di lui residenza ,
t zione de' repertori al visto de Ricevitori del re
ad istanza dell' uffiziale pubblico o della parte, inteso il
ti gistro ;
c Veduto l' articolo 3 del real decreto de' 10 di giu- Ricevitore medesimo.
4-t. 1. I Ricevitori che registrassero gli atti pei
k gno 1S28 , con cui stabilita la misura della
sospensione contro gli uffiziali pubblici inadem- quali essi debbono ritener la copia , e non 1* avessero
k pienti al pagamento delle multe in contravven- ritenuta, o che li rilasciassero senza la vidimazione ne'casi
ne' quali questa ordinata dalla logge* o che registras
zione alle leggi sul registro e sul bollo ;
sero atti in contravvenzione alla legge del registro, sen
Sulla proposizione de' nostri Ministri Segretari ec.
za esigere preventi vameu te le multe in cui fossero incor
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
si gli uffiziali pubblici o le parli , saranno multati nella
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
c Art. 1. La sospensione comminata con lo artic. 3 somma di ducati sei, once due siciliane, oltre di essere
del real decreto de' 10 di giugno 1828 contro gli risponsabili all' amministrazione delle somme dovutele pei
k uffiziali pubblici inadempienti al pagamento delle dritti principali.
2. La multa medesima sar pagata da' Ricevitori che
multe per contravvenzioni alle leggi sul registro
vistassero i repertori degli uffiziali pubblici dopo i pri
e sul bollo, sar disposta :
1 1. dal Ministro Segretario di Stato di grazia e mi dicci giorni di ciascun mese , senza esigerne le am
giustizia per lo Segretario del Consiglio delle pre
mende nelle quali fossero incorsi.
4-2. 1. vietato a* Ricevitori il dare estratti dei
ti de marittime ;
2. da' Presidenti delle gran Corti civili e cri- loro registri senza 1' ordine del Giudice di Circondario^
minali, de' Tribunali civili, e de' Consigli d' fnten- meno che questi estrani non sieno richiesti da una delle
0 denza; da' Giudici istruttori, e da' Giudici di Cir- par.i interessate.
a condario pe' rispettivi Cancellieri , Segretari ed
2. Essi avranno due carlini, tari due siciliani , per
la ricerca di ciascun anno indicalo, ed un carlino, lari
t Uscieri;
a 3. dagl'Intendenti pe* Cancellieri comunali, e uno siciliano, per ciascun estrallo, oltre della caria bol
da' Sindaci pe' serventi comunali nella rispettiva lala ne' nostri domini di qua del Faro* senza poter altro
qualit di Cancellieri e di Uscieri del contenzioso pretendere.
43. I Ricevitori nel frattempo che ritengono le co
amministrativo;
( 4" per gli altri uffiziali la sospensione sar di- pie delle carte privale, e i Direttori della amministrazio
e sposta dall' autorit , dalla quale i medesimi im- ne dopoch saranno stale loro rimesse da' Ricevitori ,
non potranno darne copia o certificato senza l' ordine
mediatamente dipendono.
s 2. La disposizione del precedente articolo sar pu
del Presidente del Tribunale civile della Provincia o
t re osservata nel caso dell' articolo primo del de- Valle, intese le parti (a).
e creto de' 18 di luglio 1827 per la ritardata esi
li bilione de' repertori degli Uscieri, rimanendo con
Procuratori presso i rispettivi Collegi ; i Giudici
a ci derogato quello che stabilito' negli articoli
a per mezzo dei nostri Procuratori presso i Tribu
ti nali civili. e 2 e 3 del decreto stesso, e nell* altro decreto dei
18 di ottobre 1829 per quanto concerne le fa
4' Riguardo ai Notai e Cancellieri delle Camere
ti colt attribuite a' nostri Procuratori presso i Col< notariali saranno osservate le disposizioni conte legi giudiziari ed a' Conciliatori per la sospensioc mite negli articoli 1 e 2 del decreto de' 10 di
giugno 1828 , e negli articoli 67 68 e 79 della
ne de' rispettivi Uscieri.
R 3. Delle sospensioni che si disporranno giusta l'ar
legge de' 23 di novembre 1819 sul notariato.
ti ticolo primo num. 2 3 e 4 sar dato conto pei
5. I nostri Ministri Segretari di Stato ec.
domini di qua del Faro a' nostri Ministri Segre
FirmatoFERDINANDO.
ti tari di Stato da' cui dipartimenti gli uffiziali di
ti pendono; e pe' domini di l del Faro al Ministro (a) V. il seguente decreto.'
a ci Stato presso il nostro Luogotenente generale
FERDINANDO II. CC.
( in Sicilia per gli organi ordinari di corrispondenza.
c Veduto 1' articolo 12 della legge de' 21 di giugno
s I Presidenti vi adempiranno per mezzo dei nostri
1 1819 sul registro , che impone alle parli ebevo-

)( 272 )(
4. per gli atti solcnizzal innanzi agi' Intendenti , q
Le copie o i certificati rilasciati contro questa dispo
sizione non si avranno come legali , n in giudizio n Sottintendenti, 0 Sindaci , di dieci giorni (b).
40. Tutti gli atti emanati dalle autorit del con
fuori.
44. E vietalo a qualunque autorit amministrativa tenzioso giudiziario ed amministrativo potranno essere
registrati a volont delle parti senza alcun termine di
o giudiziaria, ed all' amministrazione medesima di accor
dare rilascio alcuno o moderazione de'dritli stabiliti colla rigore: non potr per esserne data fuori n spedi/ione
n copia, se prima gli atti non sieno slati registrali (c).
presente legge, n delle multe nelle quali si fosse incor
4y. Tutti gli atti sotto firma privata, o stipolati in
so, n di sospenderne la riscossione.
paese estero, non sono soggetti ad un termine di rigore.
Essi per dovranno essere registrati, quando le parti ne
CAPITOLO VI.
vorranno far uso in giudizio , o depositarli presso qua
De termini fra' quali dovr seguire il registro degli lunque uflziale pubblico, inserirli o menzionarli in qua
atti soggetti a tal formalit , e delle ammende lunque scrittura pubblica, o in altro atto che si presen
contro t trasgressori.
ti al registro.
48. I testamenti saranno rivestiti della formalit
45- I termini per Io registro degli atti sono i se
del registro fra tre mesi da decorrere dal giorno dolla
guenti :
1. per gli atti degli Uscieri e di altri intimatori , di loro pubblicazione.
due giorni, se sono stali strumentati nel Comune ove ha
IU 'tu
t per gli atti de' Cancellieri incardinali alle diver
residenza il Ricevitore, e di quattro per quelli strumen- II
ti se autorit giudiziarie , prescrive nel seguente
tati negli altri Comuni del Circondario ;
k articolo 46 poter essere registrati a volont delle
2. per gli atti de' IVotai , di cinque giorni per quelli
<t parti senza alcun termine di rigore tutti gli atti
stipulati nella residenza del Ricevitore , ove sono tenuti
emanati dalle autorit del contenzioso giudiziario,
di registrare a norma dell' articolo 56; di dieci por quel
salvo a non potersi dar fuori spedizione o copia
li stipulati negli altri Comuni del Circondario; di giorni
di tali atti , se prima non sieno adempiuti dalle
venti per quelli stipulati ne'Comuni fuori del Circondario;
formalit del registro. A render pi facile 1' $p3. per gli atti de' Cancellieri incardinati alle diverse
plicazione di quest' articolo, e rimuover ogni dub
autorit giudiziarie, di dieci giorni (a);
bio sulla intelligenza sua , di accordo col Mini
stro delle reali finanze stato risoluto , che per
k gliono adempiere di formalit di registro le scrit
atti emanati dalle autorit del contenzioso gimlite ture sotto forma privata 1' obbligo di rilasciare
k diario sian da considerarsi quelli, che da' Giudi al Ricevitore del registro la copia di tali scritture.
1 ci sono sottoscritti , sia che a tali atti concorran
< Veduto I' articolo 43 della stessa legge , il quale
( oppur no i Cancellieri.
k stabilisce il metodo per ottenere dagli agenti della
e Mi d F onore di parteciparla ce. Ed io ec.
amministrazione del registro le copie legali cslrat( // Luogotenente generale M. Favare.
c te dalle enunciate copie che si conservano ne' par
ti ticolari archivi dell' amministrazione medesima ;
(b) V. il rescritto del g febbraro 1S20 e la ministe
e Considerando che per gli stabilimenti in vigore le
riale degli 8 giugno 1823 riportali nella nota e
a copie su enunciate si passano dopo certo tempo
pag. 264..
( negli archivi generali , o negli archivi provin- (c) V. la seguente ministeriale indirizzata a' Procura
v ciali.
tori del Re presso i Tribunali civili :
t. Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Palermo 17 novembre 1820.
c Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato.
ignori Si riconosciuto in varie occorrenze
Abbiamo risoluto di decretare c. decretiamo ec.
che taluni Giudici di Circondario in opposizione
e Art. 1. La disposizione dell'articolo 43 della legall' articolo n5 della procedura civile, differi
1 ge de' 21 di giugno 1819 sul registro sar apscono a pronunziare dopo molti mesi le sentenze
per le decisioni delle cause mettendo nelle stesse
plicabile al caso in cui le copie degli atti priva
la pubblicazione antedata del giorno della chiali ti da cui si vogliono estrarre altre copie trovan-
t mata , fidando forse nelP art. 46 della legge del
si depositate sia nel grande archivio , sia negli ||
c registro, che lascia all' arbitrio delle parti la rek archivi provinciali.
I 9. I nostri Ministri Segretari di Stato ec.
t gistralura degli alti del contenzioso giudiziario ,
Napoli il di 4 di ottobre i83t.
t ed amministrativo.
Convenendo in ogni modo, che si mantenga integra
Firmato FERDINANDO.
e la legge , e che se ne garentisca inviolabilmente
(a) Leggasi la seguente ministeriale del 22 dicembre
la osservanza, io trovo utile d' inculcare a tutti
182S diretta a' regi Procuratori generali :
regi Procuratori presso i Tribunali civili delle
Dal Consigliere Ministro di Stato , Ministro SegreValli affinch nelle visite che debbono fare dei
<( tario di Stato di grazia e giustizia in data de'10
giudicati di Circondario di loro dipendenza , lade del corrente mi stata partecipata la seguente
love osservassero simili irregolaril,dassero le pi
1 ministeriale > Eccellenza ggi stesso ho coe energiche provvidenze per ripararle a' termini del
fi inimicato a' Procuratori del Re presso le gran
ti la legge e ne facessero subito rapporto al Go
c Corti e Tribunali civili , ed a' Presidenti de' Triti verno , onde prendersi dallo slesso quelle misure
t bunali di commercio di questa parte de' reali do
di rigore, che esige la circostanza.
li mini la seguente circolare. Signore La
Partecipo dunque a lei tulto ci ec.
c legge de'21 giugno iSo, dopo avere stabilito nel- m
% V articolo 43 nuro. 3 il termine di dieci giorni j|
c. Il Luogotenente generale. M. Favare,

)( 273 )(
il
54. I Cancellieri che non avranno registralo nel
I tesiamoli li si avranno come pubblicali ,
i. l'olografo, allorch l'autorit giudiziaria avr de Il termine stabilito gli atti pe' quali prescritta questa for
malit, ed i Segretari delle amministrazioni pubbliche
stinato il Notaio per conservarlo;
1. il mistico quando ne sar stala falla l'apertura e comunali per gli atti, di cui il registro a loro ca
rico, pagheranno ducali dodici, once quattro siciliane,
avanti 1' autorit delegala dalla legge;
3. quello per atto pubblico , allorch il suo autore a titolo di ammenda per ogni contravvenzione, oltre al
driito di registro; per lo rimborso di quest' ultimo sola
ha cessalo di vivere.
4<). Tutti i termini di sopra indicati decorreranno mente avranno azione conlra le parli.
55. I testamenti de' quali menzione nell' artic. 43,
dalla data degli alti. Ci nondimeno per le aggiudicazio
ni e stipulazioni celebrale innanzi alle autorit ammini
non registi-ali nel termine stabilito, saranno soggetli al
strative , qualora esse abbiano bisogno di approvazione doppio drillo.
superiore , il termine decorrer dal giorno in cui sar
CAPITOLO VII.
giunlo P avviso della medesima ; e sar a tal uopo fatta
Del luogo ove dee farsi il registro degli atti.
56. 1. I i\otai dovranno far registrare i loro
menzione nell' alto del giorno in cui P approvazione sia
alti nell' uffizio del Circondario ove essi terranno il loro
giunta (a) .
50. 'lutti i termini sopra fissali s' intendono abbre
studio (b).
2. Gli Uscieri e tutti gli altri cho hanno facolt di fare
viali, allorch si voglia far uso in giudizio, o fuori, de
intimazioni, processi verbali o rapporti, faranno registrare
gli' atti soggetti alla formalit del registro.
51. i. 11 giorno della data dell' allo sar non gli aiti che han fatti dentro il loro Circondario, nell' ufiizio di registratura stabilito per le Corti , pe' Tribunali
mai computato nel calcolo de' termini di rigore.
2. il termine comincer a decorrere dal primo giorno e per le giustizie di Circondario, cui sono rispettivamente
incardinati: e gli alti stipulali fuori del loro Circondario,
immediatamente seguente al d di doppi precetto.
3. se P ultimo giorno in cui spira la dilazione, sia di nell'uffizio del luogo in cui avranno strumentato (c).
3. I Cancellieri ed Segretari delle amministrazioni
doppio precelto , il termine sar prolungato lino al pri
pubbliche o comunali , e lutti gli altri funzionari pub
mo giorno seguente che non sar tale.
52. I Nolai che non avranno fatlo registrare gli blici faranno registrare i loro alti nell'uffizio del Circon
dario dove essi esercitano le loro funzioni.
atti da loro stipulati dentro i termini stabiliti , paghe
5y. I provvedimenti de' Consigli d' Intendenza , le
ranno ducati dodici , once quattro siciliane , a titolo di
sentenze e le dec:sioni emanate da' Tribunali e dalle
ammenda per ogni contravvenzione.
Saranno in oltre tenuti al pagamento de' dritti , Corti residenti in Napoli ed in Palermo , del pari che
salva la loro azione contro alle parli per la restituzione gli alti delle cancellerie rispettive saranno registrati pres
so i Ricevitori particolarmente incaricali di questa insolamente de' dritti medesimi.
cumbenza.
53. L' ammenda conlra un' Usciere o altro ufficia
58. Le sentenze degli arbitri saranno registrate nelle che ha facolt di far citazione o processi verbali, per
P uffizio stabilito presso il Tribunale o gran Corte , cui
ogni citazione o processo verbale non presentalo al re
compete P omologazione delle medesime, sia ehe venga
gistro nel tempo stabilito , d ducati sei, once due si
ciliane: ed in oltre di una somma cg.ualc al diritto dello no o no omologale.
59. Gli atti sotto firma privata o stipulali in paese
atto non registrato.
estero , potranno essere registrati in tulli gli ufizi indi
(a) // Direttore generale di poliza con foglio del rj stintamente (d).
dicembre 1828 scrisse cos :
e. Signore Essendosi proposto da S. E. il Signor (b) V. la nota c pag. 2S4..
Luogotenente generale che le stesse disposizioni (e) Si riscontri il seguente decreto :
e Francesco 1. ec.
r eccezionali contenute nel sovrano rescritto del 9
e Veduto il num. 2 dell' articolo 56 della legge dei
febbraro 1820 * per la registratura degli attiche
precedono P approvazione delle aggiudicazioni
21 di giugno 1S19 relativamente all' uffizio in
a cui debbono registrarsi gli atti degli Uscieri e di
e negli affitti ed appalti de' beni , dritti e cespiti
altri simili agenti;
comunali , siano applicali agli stssi negli affitti,
e Volendo facilitare maggiormente la regislrazione di
ed appalli de' fondi, e dazi regi esclusa la parte
< tali alti ;
ehe riguarda il contratto notarile successivo alla
c Sulla proposizione del nostro Consigliere ec,
aggiudicazione, trovandosi per lai contratto nota
Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario ;
ti rile in quanto agli appalti dell'Erario adottata sin
t Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
da dicembre 1826 la disposizione dell'articolo 4g
t Art. 1 . Gli Uscieri e tutti gli altri che hanno face della suddetta legge dei 21 giugno 1819, S. M.
colt di fare intimazioni, processi verbali, o rap
k
giudicando regolare tale avviso , e quello anche
ii porti, faranno registrare i loro alti o all' uffizio
a uniforme di S. E. il Ministro di grazia , e giu della loro residenza, o a quello del luogo in cui
stizia, si degnata ordinare nel d 5 dello scor
li avranno fatti,
ci so novembre che la facilitazione data all' animi
c 2. I nostri Consiglieri Minislri di Stalo ce.
ti nislrazione comunale col succennato sovrano rePortici, il di tg di giugno 1826.
scritto de' 9 febbraro 1820 si estenda pure alle
contrattazioni dell' Erario in entrambe le parti
Firmato FRANCESCO
de' reali domini.
(d) V. r art. 10 di questa legge : pi il seguente rea
r Io ne prevengo lei per sua intelligenza.
le decreto :
t Ferdinando ii. ec.
* Jiporlato nella nota p pag, 264.
i Veduto P art. 5g della legge de' 21 di giugno 1819
35

CAPITOLO Vili.
Tariffa de' dritti Jssi.
L
Degli alti degli Uscieri e di altri uffizioli pubblici au
torizzati a fare intimazioni e processi verbali.
60. Sono soggetti al dritto
1. di grana cinque, grana dieci siciliane , gli
intimazione; e di grana dieci, tari uno siciliano,
cessi verbali per le giustizie di Circondario.
2. di grana dicci , tari uno siciliano , gli atti
timazione ; e di grana venti , tari due siciliani ,

et
<t
(t
a
(i

c
1

<t

atti di
i pro
d' in
i pro-

ir che permette la registrazione degli atti sotto firma


ce privata in in ti gli uffizi indistintamente ;
Volendo prevenire le frodi, che gli alti di tale na
ti tura formali ne' nostri reali domini di qua del
Faro in contravvenzione alla legge sul Dolio si
portino, onde evitarsi il pagamento dei corrispon( denti dritti e multe di bollo, a registrare negli
uffizi de' reali domini di l del Faro , ove dazio
di bollo non esiste ;
Veduto l* articolo 91 della mentovata legge che sla1 bilisce il drillo d' iscrizione de' credili ipotecari
<t in ragione di grana venti , tari due siciliani ; per
ogni conio due. once Irentalrc e tt. dicci siciliane, e
1' articolo 10 del real decreto de' 21 di giugno
1 1819, con cui un tal dritto per tulli i crediti
nascenti da titoli anteriori al di primo di sellera<t bre di detto anno stato fissalo pe' reali domini
e di l del Faro a grana dieci siciliani per once
trentatre e tari dieci siciliani;
Volendo determinare il dritto da esigersi, allorch
siffatti credili dopo inscritti negli uffizi degli ant zidclti reali domini col pagamento del drilto mi
te nore, si vogliano fare inscrivere in quelli di qua
t del Faro, a' termini dell' articolo 94 della ripe luta legge.
Veduto il parere della Consulta de' reali domini di
01 q a del Faro;
Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario ce.
Udito il nostro Consiglio di Stalo ordinario;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1 . Gli atti sotto forma privata formali ne' reali
<r domini di qua del Faro, quando i contraenti siec no di questa stessa parie de' reali domini, non
t potranno registrarsi negli uffizi de' reali domini
t di l del Faro.
Per tutte le altre carte private rimane in vigore la
t disposizione dell' artieolo 5g della suddetta legge
de* 21 di giugno 18 19.
2. I crediti nascenti da titoli anteriori al di primo
a di settembre 1819, allorch dopo essersi inscritti
e negli uffizi delle ipoteche de* reali domini al di
l del Faro , col drilto di grana dieci siciliane
1 per once trenlatre e tari dicci siciliani, si voglia
li no fare inscrivere negli uffizi de' reali domini di
qua, riceveranno questa formalit col pagamento
b del supplimcnto del dritto sino a grana venti na
ni politane per ogni cento ducali ; esibendosi per
la ricevuta del drilto pagato negli uffizi di l
t del Faro
3. Il nostro Ministro Segretario ce
Napoli il di 22 di maygio i832.
Firmalo FERDINANDO,

cessi verbali pe' Tribunali civili c di commercio , pei


Consigli d' Intendenza e per gli arbitri ;
3. di grana venti , tari due siciliani , gli alti d' inti
mazione ; e di grana quaranta , tari quattro siciliani, i
processi verbali per le gran Corti civili , per le gran
Corti de* conli e per le Corti supreme di giustizia.
61. L' atto d' intimazione sar soggetto ad un solo
dritto , anche quando comprenda pi persone intimanti
o intimate.
Il drilto d' intimazione sar quello fissato di sopra
per le intimazioni, o che sieno fatte alle parti, o a' Pa
trocinatori.
5 11.
Degli atti de' Cancellieri.
62. Sono soggetti al drillo
1. di grana dieci, tari uno siciliano, gli atli de' Can
cellieri delle giustizie di Circondario;
2. di grana venti, tari 2 siciliani , quelli de' Cancel
lieri de' Tribunali civili e di commercio, e de' Cancellie
ri assunti negli arbitramcnli;
3. di grana quaranta, tari quattro siciliani, quelli dui
Cancellieri delle gran Corti civili ;
4. di grana sessanta, tari sei siciliani, gli atti de'Canccllieri delle gran Corti de' conti e delle Corti supreme
di giustizia ().
5 ni.
Degli alti del contenzioso giudiziario.
63. sono soggetti al drilto
1. di grana dieci, un tari siciliano, le sentenze inter
locutorie o preparatorie de' Giudici di Circondario ;
2. di grana venti, tari due siciliani, le sentenze diffinitivc degli stessi Giudici ;
3. di grana trenta, tari tre siciliani le sentenze inter
locutorie o preparatorie degli arbitri , e de' Tribunali
civili e di commercio, le ordinanze ed i verbali de'Presidenli e de' Giudici di essi ;
4. di grana sessanta , tari sei siciliani , le sentenze
diffinitivc di detti Tribunali e degli arbitri ;
!>. di grana sessanta, lari sci siciliani, le decisioni in
terlocutorie o preparatorie delle gran Corti civili , e le
ordinanze ed i verbali de' Presidenti e de' Giudici di
esse ;
C. di ducalo uno e grana venti, dari dodici siciliani,
le decisioni dilfinitive delle stesse gran Corti.
7. di ducati quattro, oncia una e tari dieci siciliani ,
le decisioni rese dalle Corli supreme di giustizia.
64. Laddove nelle sentenze e nelle decisioni una
parte di esse sia preparatoria o interlocutoria, ed un'al
tra diffiniliva , sar esalto il solo dritto sulla parie diffi(a) V. il seguente retile rescritto r
1 Eccellenza Essendo stalo proposto a S. M. il
dubbio se gli atti di giuramento che si prestano
a da' Magistrali debbano soltoporsi al dritto di re
te gistro stabilito per gli atti di cancelleria, ovve1 ro a quello stabilito per le decisioni de' rispetti1 vi Tribunali o Corli ; la M. S. per lo riflesso di
non potersi questi assimilare alle sentenze T o al
te le decisioni , ha risolute ^i doversi registrare per
quel medesimo dritto, che van sottoposti gli alti
( di cancelleria delle rispettive giustizie di Circoli
le dario , Tribunali o Corti.
t Nel real nome ec. Napoli 20 ottobre /S/g.

)( 275
nitiva. Sar egualmente percepito uu solo drillo sopra
ciascuna senteuza o decisione , ancorch vi sieno conte
nute pi disposizioni tanto interlocutorie o preparatorie
quanto diffiniiive.
IV.
Degli atti del contenzioso amministrativo.
65. Sono soggetti al dritto
1. di grana sessanta, tari sei siciliani, i provvedimen
ti interlocutori o preparatori de' Consigli d Intendenza ;
2. di ducalo uno e grana venti, lari dodici siciliani ,
quelli diffinilivi ;
3. di ducati due e grana quaranta , tari ventiquatto
siciliani, ogni allo e provvedimento interlocutorio o pre
paratorio delle gran Corti de' conti;
4- di ducati quattro e grana ottanta, oncia una e ta
ri diciollo siciliani , ogni provvedimento diffinilivo delle
s'esse gran Corti.
Le disposizioni dell' articolo G4- relative alle sen
tenze e decisioni de' Giudici del contenzioso giudiziario
sono comuni a' provvedimenti de' Giudici del contenzioso
amministrativo.
$ v.
Degli atti chili pubblici, e d quelli sotto firma
privala.
GG. Sono soggetti al dritto
i. di grana ottanta , tari otto siciliani , tutti gli alti
stipulati da' Notai e quelli formati innanzi alle autorit
amministrative , a' Segretari o Cancellieri delle ammini
strazioni pubbliche o comunali , ove i suddetti uffiziali
pubblici ne conservano le minute (a) ;
3. di grana venti, tari due siciliani, tutti gli attiche
i Notai ed altri uffiziali pubblici rilasciano alle parli in
brevetto, o sia che non ne conservano 1' originale.
3. di grana dirci siciliane le apoche de receplo usa
le ne' nostri domini al di l del Faro ();
(a) V- d rescritto del g giugno fSSs riportato nel
num. Ili della nota a pag. 262-263.
(b) Leggasi il seguente reale decreto :
Francesco j. ec.
Visto 1' articolo 66 della legge del 21 di giugno
t 1819 sul registro , con cui nel fissarsi il diritto
a di grana ottanta , tari otto siciliani , per la re
ti gistralura di ogni atto notariale di cui il Notaio
conservasse la minuta ; e quello di grana venti ,
(t tari due siciliani , per la registratura di ogni at to che si rilasciasse in brevetto; fu fatta al . 3
e dell' articolo medesimo eccezione per le apoche
d de recepto usate pe' nostri domini olire il Faro,
stabilito essendosi per queste il diritto di grana
k dieci siciliane;
k Viste le sovrane determinazioni de' 22 di novembre
k 1819 e de' 7 di febbraro 1S20, colle quali nella
k persuasione che col progresso delle nuove istitu
ii zioni si sarebbe moderalo in Sicilia, 1' antico uso
(1 di ricorrere per qualunque anche minina quie
ti tanza al ministero notariale, e che rese in conse seguenza meno frequenti , e ridotte a piccol nu
li mero le suddette apoche de recepto , avrebbero
potuto rientrare , quanto al diritto di registro ,
nella classe di tulli gli altri atti notariali ; erasi
disposto di doversi le medesime per tulio dcem bre JS20 continuare a registrare col drillo ccce-

' 4- di grana ollanla, tari olio siciliani, i tesiamomi;


5. di grana trenta, tari tre siciliani, tutti gli atti sot
to firma privala falli in pi originali , c lutti gli atli
provvegnenti dall' estero;
6. di grana venti, tari due siciliani, lutti gli allri at
ti sotto firma privala formati nel Regno, e qualunque
altro atto , scrittura o carta che dalle parti si debba
0 si voglia presentare alla registratura (c).
t zionale di grana dieci siciliane , e da gennaio
1821 in poi restar soggette al diritto stabilito per
e. ogni altro allo notariale , ciocche non ebbe poi
cli'etto per la circostanza de' tempi;
Veduto il rapporto del nostro Consigliere oc.
i Scorgendo noi che ancor prevale in quo' nostri do
li mini 1' antica abitudine per le apoche de recepto
e che continuando queste ad esser frequenti
I di non poco numero , potrebbe per esse risultar
( gravoso il diritto comune agli altri a'ti notariali;
Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministro ec.
s Udito il nostro Consiglio di Stato;
K Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
< Art. 1. Le apoche de recepto, cio quelle che c* slinguono obbligazioni precedentemente contraile,
d e che si formano in mimila nolariale ne' nostri
II domini oltre il Faro, proseguiranno a registrarsi
col diritto di grana direi siciliane, a' termini del
3 dell'articolo CG della legge de' 21 di giugno
18 19 sul registro.
2. Qualunque altra disposizione che c in opposizio ne colla presente, vien derogata.
Il nostro Consigliere Ministro <!i Stalo ce.
a Portici il di g di maggio /S28.
Firmato FRANCESCO,
(c) Il Governo con ministeriale del 23 febbraro 1S26
scrisse a' Procuratori generali f/uauto segue. Signore d Da S. E. il Signor Consigliere Ministro
t di Stalo Ministro Segretario di Stato di grazia e
giustizia in dala degli 1 1 dell' andante mese mi
stato scritto quanto segue. Eccellenza In
il data d' oggi stesso ho partecipalo ai Procuratori
t del Re presso la Corte suprema di giustizia
gran Corti e Tribunali civili, e Presidente dei
< Tribunali di commercio di questa parte dei reali
t domini la seguente circolare Signori A' 27
j agsto dello scorso anno partecipai alle SS. LL.
la risoluzione sovrana sul dubbio , se le copie
degli atti di usciere, che si presentano In giudi zio dovessero o no essere sottoposte alla formalit
d del registro, ed al pagamento del drillo corrispon dente. Per essa fu dichiaralo che tali copie, quan
ti do dalla parie alla quale sono state intimale si
t esibiscono in giudizio per formare il doppio pro
li cesso prcsciilto dalla legge, debhan essere esenti
dal registro secondo il sistema in vigore , e che
se poi di tali copie voglia farsi uso in giudizio
diverso , per Io quale sono state intimate debbata
le medesime solloporsi al registro. Di recente
d dietro dubbi proposti dall' amministrazione gene ralc del registro e bollo nella esecuzione di que sia determinazione , di accordo tra me ed il Mi
ti nislro delle finanze b sialo risoluto: 1. che le
n copie anzidette le quali si presentano in giudizio
1 diverso da quello per Io quale sono state inlima(s te : dcbboD considerarsi relativamente alla legge

)( 276 )(
70. La prescrizione suddetta rimarr interrotta per
? vi.
effetto delle domande notificate c registrale prima di spi
Delle spedizioni e copie.
rarne il termine.
67. Sono soggetti al dritto
L' interruzione per di un anno nelle procedure
1. di grana venti , lari due siciliani , tulle le spedi
incominciate a decorrere dalla dala della notilica della
zioni, copie , estratti o certificali di atti civili pubblici , domanda de' drilli o della restituzione di essi , avr lo
giudiziari o estragiudiziarl i di cui originali si conserva
effetto di estinguere ogni azione, ancorch il primo ter
no dagli uffiziali pubblici che debbono rilassarli ;
mine della prescrizione non fosse spiralo.
a. ai grana venti , tari due siciliani , le copie o gli
CAPITOLO X.
estratti di qualunque decisione, le fedi di perquisizione,
Delle azioni ed istanze.
ed ogni altra copia , estratto 0 certificato di scrittura o
documento rilascialo da' giudicati di Circondario , da
y. Lo scioglimento de' dubbi che potranno ele
quelli d' istruzione, dalle gran Corti criminali e dalle
varsi relativamente alla percezione de' dritti e delle mul
supremo Corti di giustizia , in materia penale, a richie
te prima dell' introduzione dell' istanza , appartiene al
sta delle parli;
l'
amministrazione del registro.
3. di grana cinque, grana dicci siciliane, le spedizio
11 primo alto di procedura per lo ricupero dei
ni, le copie, gli estratti ed i certificati delle giustizie di dritti 72.
del registro , e por lo pagamento delle multe pro
Circondario.
nunciale dalla presente legge, sar un ordine del Rice
CAPITOLO IX.
vitore vistalo dal Giudice del Circondario, ove sta l'uf
Delle prescrizioni.
fizio. Qualunque opposizione da farsi avr sol auto 1' ef
68. Pe' dritti di registro dovuti e non percepiti , o fetto devolutivo e non sospensivo.
73 1 . Le controversie relative alla percezione
percepiti in somma minore di quella che era dovuta ,
de* dritti di registro e delle multe , sono di competenza
come anche per la esazione delle multe , 1' amministra
zione del registro avr 1' azione a ripetere dalle parti il de' Consigli d' Intendenza. A qualunque altra autorit
non esano. Le parli avranno anch' esse il dritto di ri | proibito di prendervi parie.
petere dall' amministrazione il di pi pagalo.
2. L' istruzione del processo si far per semplici me
69. Sar prescritta ogni azione a favore si dell'am
morie rispettivamente notificate, c la decisione dovr es
ministrazione , che delle parli , allora quando saranno sere resa dentro due mesi dall'introduzione dell'istanza.
trascorsi due anni a conlare dal giorno della registrala. La parte che succumber, non dovr pagare altre speso
che quelle della carta bollala ne' nostri domini di qua
No|n vi sar luogo a prescrizione alcuna, se si trat
ti di a'.li non registrali (a).
del Faro, e quelle delle intimazioni.
3. In quanto a' rimanenti atti saranno seguile le re
sul registro, come documenti , e che perci deb- gole di procedura sanzionate colle leggi e co' decreti e
regolamenti relativi a' giudizi del contenzioso ammini
bon sottoporsi alla vidimazione indicala ucll' ar
ti licolo i3 della leggo del 21 giugno 1819 ed al strativo.
pagamento del dritto di grana venti , tari 2 si4. Avverso le decisioni de' Consigli d' Intendenza vi
c ciliani , stabilito ncll' articolo 66 uum. 6 della sar 1' appello devolutivo presso le gran Corti de' conti.
logge istcssa.
(t Partecipo tulio ci alle SS. LL. ec.
1 minislrazione del registro forma sempre la doman
Ed io lo partecipo all' E. V. ec.
ti da per la esecuzione di tali multe , e si arresta
a. Il chs comunico a lei ce. M. Favare.
e qualora la prescrizione sia allegala dalle parti :
t ci che dee anche sentirsi su dritti non esatti,
(a) Leggasi la seguente ministeriale:
o meno esatti sugli alti registrati.
Palermo i4 maggio 1829.
Signore Da S. E. il Signor Ministro delle li
Quanto alle multe per contravvenzioni nella tenuta
ft nanze mi slata scrina in data degli 11 dello
de' repertori non pu riputarsi alle medesime apk plicabile la regola di prescrizione stabilita col ci scorso aprile la seguente ministeriale.Eccellen talo art. 69. Potrebbe forse per analogia la dia za A' quesiti contenuti nel pregiatissimo officio
sposizione di questo articolo estendersi alle mulle
di V. E. de' iS dicembre scorso, 2 carico num.
6928 relativamente al d d' onde cominci a cor
dipendenti da repertori , stabilendosi per la lo
ft ro prescrizione il termine di dae anni a eontaei rere il periodo ,di due anni per la esazione delle
re dal giorno in cui sia regolalo il visto, che vi
multe in materia di registro, dopo i quali pre appone il Ricevitore , giusta il num. 3 dell' ar scritta 1' azione , ho 1' onore di risponderle , che
11 licolo 3 e dell' articolo 37 della mentovata legge.
a per quelle derivanti d' alti registrati, vale a dire li
Ma anzich provocarsi un alto sovrano , che sa
11 da quelli atti per la di cui legale esistenza si rirebbe all' uopo necessario, io crederci di lasciar
chiede la formalit della registrazione , non pu
si , che gli agenti del registro agiscano sempre
cader dubbio, come anche si da V.E. divisato
per la riscossione di queste mulle , e laddove le
e disposto , ehe 1' azione si prescriva dopo il pc parli opponessero la prescrizione , si faccia la
riodo di due anni , e che questo periodo debba
<i quislione dipendere dalla decisione delle autorit
k computarsi dal giorno della registrazione drgli
e competenti designate dalla logge stessa per defi
0 atti stessi essendo in ci abbastanza chiara la dili nirc le controversie nella percezione de' drilli di
sposizionc dello articolo 6g della logge de' 2 1
* registro e delle multe , cio , Consigli d' Inten giugno 1819. Nou sarebbe per inopportuno lo
denza in prima istanza , e gran Corle de' conli
avvertirsi colcslo Direttore generale de' rami e
( drilli diversi della pratica , che qui si usa , e la
in grado di appello.
(t quale fondala sulle leggi civili, cioi-, che l'anit Partecipo ci a lei per sua intelligenza.

titolo n.
Degli ujfizi della conservazione delle ipoteche
e delle trascrizioni.
CAPITOLO

I.

Disposizioni generali.
74.. Nel Comune di ogni Provincia o Valle ove ri
siedo il Tribunale civile, vi sar un uffizio di conserva
zione delle ipoteche e trascrizioni , dipendente dall' am
ministrazione del registro, ed esercitato da un Conservatore.
70. Qualora la direzione del registro si trover fis
sata nella stessa residenza , la conservazione delle ipote
che e trascrizioni sar tenuta nello stesso locale, quando
le circostanze lo permettessero (a).
76. 1. Sar riscosso in beneficio della Tesoreria
generale un drillo sopra le inscrizioni ipotecarie de' cre
dili, e le loro radiazioni (6), del pari che sopra la tra
scrizione degli atti che importino o movimento di pro(a) V. il decreto del ig luglio Sig.
(b) V. la seguente real decisione partecipata al Di
rettore generale de' rami e dritti diversi ;
Con rapporto del i4 marzo ultimo , nel proporre
il dubbio elevato dall' Intendente di Catania se
a possa cio , in virt di un di lui alto di consenk so esteso in cancelleria , radiarsi una iscrizione
presa in vigor di un allo di aggiudicazione , tra scrisse ella lo avviso dell' Agente del contenzioso,
11 che per la radiazione in discorso deve ripetersi
s un' ordinanza dell' Intendente redatta nelle forme,
ed cstralta dalla Cancelleria dell' Intendenza, uv
ee vero un' ordinanza del Sindaco autorizzata appo sitamente dall'Intendente, ed cslratta dalla can
ti cclleria comunale.
t Essendosi intanto interrogala la Commessione con
ti sultiva, ha fatto questa riflettere, che le ordinan
te ze proposte dall' Agente suddetto non escludono
che l' Intendente , possa prestare il suo consenso
con un atto esteso in Cancelleria , come nella
a specie pratic l' Intendente di Catania , ed ha in
conseguenza portato avviso , che pu il consenso
* dell' Intendente prestarsi nella radiazione delle
ipoteche prese a favor de' Comuni, e con atto e steso in Cancelleria, o con le ordinanze proposte
dall' Agente del contenzioso.
t Or essendosi ci da ine riferito a S. A. R. il Luo gotencntc generale nel Consiglio del 29 dello
e scorso giugno, ha 1* A. S. riflettuto , che le rac diazioni in discorso non possono eseguirsi , che o
a per effetto di sentenza, o per consentimento delle
parli , e che quindi per le iscrizioni tolte a fa
ti vor de'Comuni, non sufficiente il consentimento
dello Intendente, o la sua ordinanza , ma fa di
* mestieri della corrispondente deliberazione del
Decurionalo, dello avviso di espedienza del Con* siglio d' Intendenza, e dell' approvazione dell' In tendente.
Essendosi quindi degnata ordinare l'A.S. che, ser
ti baio siffatte formalit, sia recalo ad effetto lo av viso della Commessione consullYa? ne la prevent go per I* uso di risulta,
Palermo S luglio i823

priel di beni immobili. 0 pignoramenti giudiziari (c).


2. Le frazioni di ducati venti, once sci e tari venti
siciliani risultanti dalla liquidazione delle somme e dei
valori su di cui la percezione del drillo dee farsi , sa
ranno considerate eguali a ducati venti , once sci e tari
venti siciliani; e per le frazioni di grana eicque, grana
dieci siciliane , saranno esatte per intero grana cinque,
grana dicci siciliane.
3. All' infuori di alcune eccezioni diflnitc dalla pre
sente legge, per regola costante, i dritti ed i salari do
vuti per Te formalit delle inscrizioni e delle radiazioni
ipotecarie e delle trascrizioni saranno pagati da' richie
denti prima che la inscrizione, la radiazione o la trascri
zione sia fatta. I Conservatori ne faranno quietanza in
pi degli alti che rilasceranno, scrivendone la somma
per esteso.
CAPITOLO n.
Delle funzioni e de' doveri de' Conservatori
delle ipoteche e trascrizioni.
77. I Conservatori delle ipoteche sono incaricati
1. della esecuzione delle formalit prescritte per la
conservazione e radiazione delle ipoteche e per la tra
scrizione nel caso di movimenti o pignoramenti delle
propriet de' beui immobili (d) ;
(c) Si riscontri la ministeriale qui appresso trascritta:
Palermo i(i dicembre 1S24.
d Inteso il parere del regio Procurator generale pres
ti so la gran Corte de'couli pel dubbio elevalo dallo
e Intendente del Valle di Girgenti con rapporto dei

di marzo scorso anno, se le ipoteche, che si


contraggono negli atti rogali da' Cancellieri co
li mimali per gli affitti delle rendite ed appalli di
a opere, che interessano i Comuni devono avere lo
stesso valore di quelli celebrati dai pubblici IVo1 lari; ho io disposto, che possano convenirsi le i poteche negli atti del pubblico incanto che si sicu
li dono dai Cancellieri comunali, dovendo produrre
a gli uguali eifelti di quelli stabiliti negli alti dei
.< pubblici Notari , qualora saranno inscritti negli
offici della conservazione delle ipoteche.
( Le partecipo ci per sua intelligenza.
Il Luogotenente generale M. Favare. '
(d) Leggansi i documenti che seguono :
I, Pel carnio del domicilio prescelto nella inscri
zione.
Venezia a3 dicembre 1822.
Ferdinando i. ec.
Visto P articolo 20-L6 del codice per Io Regno del
ti le due Sicilie, parte prima, leggi civili, iu virt
& del quale in facolt di colui che ha richiesto
una iscrizione, come pure de' suoi rappresentanti,
o cessionari per atto autentico , di cangiale sul
registro delle ipoteche il domicilio da lui pre
ci scelto , purch ne elegga ed indichi un altro
nello slesso Circondario.
( Sul rapporto del nostro Luogotenente generale iu
a Sicilia :
Volendo noi stabilire il modo pratico da osservarsi
i nella esecuzione del sopraccennato articolo della
1 legge.
k Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
c Fililo il nostro Consiglio di Stalo;
i Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo te.

)( 78 )(
78. Prima di entrare in funiione ciascun Conser
2. della percezione de' dritti dovuti alla Tesoreria ge
vatore o preposto all' uffizio della Conservazione delle
nerale per ciascuna di tali formalit.
ipoteche e delle trascrizioni far registrare la sua comce Ari. i . Colui che a' termini dell' articolo ao4-G del incssionc nella cancelleria del Tribunale civile , presso
codice parte prima, leggi civili, vorr cambiare il quale riseder ; e vi prester il giuramento dalla leg
o sul registro delle ipoteche il domicilio prescelto ge richiesto.
e nell'inscrizione, eleggendone ed indicandone uno
79. 1. Tra '1 termine di un mese a contare dal
di che avr fatto registrare la sua commessione, ciascun
t. altro nello stesso Circondano, sar tenuto di pre
Conservatore, oltre alla cauzione da prestare per la si
ci senlarne al Conservatore delle ipoteche la corri
ci spondente dichiarazione da esso sottoscritta , c curezza della percezione in faccia della Tesoreria gene
rale, a' termini di ci che sar disposto nella organizza
t debitamente registrata.
zione d< 11' amministrazione del registro, ne dar un'altra
e a. Il Conservatore delle ipoteche a cui si pre
te sentala la suddetta dichiarazione la riporter in o in beni immobili o in iscrizioni sul gran libro del de
e compendio al margine della formalit ipotecaria, bito pubblico se si tratti di Conservatori ne' nostri do
t e tal compendio sar contemporaneamente sotlo- mini al di l del Faro, ed esclusivamente in iscrizioni
sul gran libro se si tratti di Conservatori ne' nostri do
<t scritto dal dichiarante.
mini al di qua del Faro. S per gli uni , che per gli
3. Il nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
altri, la cauzione sar regolata in ragione di ducati due
Firmalo FERDINANDO.
II. Per applicarsi in Sicilia alle rendile perpetue mila cinquecento, once ottocento trentatre e tari dieci
munite a ipoteca le disposizioni relative alla e- siciliani, per ogni cinquaniami!a anime abitanti nella ri
spediva Provincia o Vali". Il maximum della cauzione
stinguibilit delle antiche soggiogazioni.
sar ducati dodicimila, pari ad once quattromila, quando
Napoli li 2 5 gennaro 1825.
anche il numero dolle anime oltrepassasse la proporzione
Francesco i. ec.
ci Veduti i tre decreti del di io febbraro iS2.[ con- della di sopra.
2. Nel calcolo delle anime il numero minore di cin
i cernenti 1' abolizione accordata ai debitori delle
ce antiche soggiogazioni ne' nostri domini oltre il quantamila sar considerato eguale a cinquantamila.
3. Le cauzioni saranno esaminale dal Tribunale civile
Faro di estinguere le soggiogazioni medesime medel luogo ove i beni sono sili, in contraddizione del mi
ee diante l' assegnazione di fondi in valore corn
nistero pubblico.
ee spondente ;
4. Il valor capitale degl' immobili che si danno in
Veduto il rapporto del nostro Luogotenente generat le ne' domini suddetti , il quale sull' avviso di cauzione, sar determinato colla norma prescritta nello
c quel Consultore del Governo ci ha proposto di articolo 2059 delle leggi civili.
5. Il valor capitale delle inscrizioni sar stabilito in
ce estendere 1' applicazione de' tre mentovati decreti
ragione centinaria di ogni cinque ducali , oncia una e
k alle rendite perpetue di qualunque natura forni
tari venti siciliani di rendita, conformemente al prescritto
ce ti d' ipoteca, onde i debitori delle medesime frui
ti scano della stessa abilitazione come i debitori del nostro decreto de' 20 di luglio 1818.
6. Tra lo slesso termine il Conservatore depositer
delle soggiogazioni;
Veduto il parere della Consulta de' nostri domini pure nella cancelleria del Tribunale civile del luogo del
suo domicilio una copia legale dell' atto dell' ammessioa oltre il Faro;
c Considerando che cosi fatta proposta 6 garcntita nc della sua cauzione ; ed inoltre, se la cauzione sia in
dalle stesse ragioni di pubblica utilit avute in
ce mira ne' provvedimenti gi dati intorno alle sog- III. Dichiarazione sul detto obbiettace giogazioni , e specialmente dallo slesso generale
t Eccellenza Ho elevato alla sovrana intelligenza
interesse che reclama lo scioglimento delle ipo< i dubbi proposti da V. E. col rapporto del 17
* teche generali , le quali inceppano le propriet
( marzo , se le rendite perpetue costituite sotto
tt con danno del commercio, e dell' agricoltura.
t I' impero delle antiche leggi non munite della
ie ipoteca generale dei beni presenti e futuri , ma
fi Considerando d' altra parte , che i canoni enfiteu tici, stante la divisione del dominio diretto dallo
c della speciale di uno o pi fondi deb bau consice utile , formano una specie diversa , che nel prc derarsi come comprese nella disposizione del de sente oggetto non pu confondersi colle rendile
creto de' 25 gennaro scorso , e se tale disposi zione sia o no applicabile alle rendite costituite
di puro credito ;
ce dopo il primo di settembre 1819 , epoca deli' os Sulla proposizione del noslro Consigliere ec.
ee servanza del nuovo codice.
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo ;
t Sull' oggetto S. M. nel Consiglio di Stato ordina
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
fi Art. i. Le disposizioni contenute ne' tre decreti del
te rio de' 9 del corrente mese si degnata dichia rare sovranamente 1. che il disposto del real
(t di io di febbraio 182/1. intorno alla estinguibilila
delle antiche soggiogazioni ne' nostri domini olire
t decreto dei 25 gennaro 1S25 comprenda le renee dite perpetue costituite sotto l* impero delle vec il Faro mediante l' assegnazione de' fornii in va<e cliie leggi munite d' ipoteca speciale 2. clic
loro corrispondente , sono applicabili ne' domini
1 la disposizione di cui trattasi non possa estender
t medesimi alle rendite perpetue di qualunque na
le' si alle cos dette rendite costituite sotto l' irapeie tura muniti d' ipoteca.
t ro del novello codice per lo Regno delle due
* 2. Sono esclusi dalla disposizione del precedente
1 articolo i canoni enGtentici.
Sicilie.
<t Nel real nome partecipo a V. E, ce.
K . Il nostro Consigliere Ministro ec.
Napoli 16 settembre i$2i>.
Firmato FRANCESCO,

beni stabili, dovr esibire ancora un nuovo certificato


delle iscrizioni prese su' beni dati in cauzione, compresa
benanche la inscrizione per la cauzione medesima. Il
confronto di questo certificato con quello precedentemente
esibito far conoscere, se nell'intervallo corso tra la data
del primo cerlilcato e quella della iscrizione per la cau
zione si fossero prese altre inscrizioni.
7. Non vi sar luogo al deposilo della sudJetla copia,
ma soltanto del nuovo certificato di sopra mentovato, se
i beni dal Conservatore dati in cauzione sieno siti nella
Provincia 0 Valle in cui egli destinato ad esercitare le
sue funzioni. L'inscrizione della cauzione seguir a cura
e spese dello stesso Conservatore.
So. t. La cauzione s' intender specialmente ed
cselusivamente destinata alla rifazionc de' danni che le
parti potranno risentire per gli errori e per le omissio
ni, per le quali il Conservatore dee rispondere per legge.
2. Questa cauzione rimarr ferma ed in vigore non
solo per tutto il tempo in cui dureranno le funzioni del
Conservatore , ma per altri dieci anni ancora, dopo che
ne sar cessato 1' esercizio per morte , per rinunzia o
per dimessione. Trascorso questo termine , e non tro
vandosi dedotta alcun' azione contro di lui , i beni dati
in cauzione saranno sciolti da ogni legame.
81. Il Conservatore che cambicr residenza e pas
ser da un uffizio all' altro , non sar tenuto a dare
altra cauzione. La prima da lui data servir anche pel
nuovo uffizio ; salvo un supplimcnto alla medesima , se
mai sar dovuto in riguardo del maggior numero della
popolazione.
Sa. I Conservatori per le azioni a cui dovranno ri
spondere , avranno il domicilio legale nel!' uffizio delle
di loro funzioni. Questo domicilio di dritto , e durer
quanto dura la loro responsabilit.
83. i. Nel caso di assenza o d'impedimento del
Conservatore o di un Preposto agli uffizi , lo supplir il
Verificatore o l' Ispettore del registro della Provincia o
Valle: ed in assenza di costoro, il soprannumero pi an
tico dell' uffizio. Il Conservatore o il Preposto nondime
no rimarranno garanti della loro gestione; salvo il re
gresso contro coloro che 1' avranno rimpiazzalo.
a. La slessa disposizione avr luogo nel caso che l'uf
fzio vacher per morte o per destituzione : ben inteso
che in ciascuno di questi due casi gli esercenti provvi
sori saranno essi direttamente responsabili della loro ge
stione: sar per provveduto immedialamenle il posto
vacante.
3. In caso di dimessione volontaria , il Conservatore
non potr lasciare le sue funzioni prima che non sia istallato il successore sotto pena di rispondere di tutti i
danni ed interessi a' quali potrebbe dar luogo V abban
dono dell' uffizio, e senza che possa opporre alcuna ec
cezione.
84. I Conservatori ne' giorni di doppio precello non
potranno tenere i loro uffizi in attivit , n rivestire di
formalit qualunque atto.
85, I Conservatori non potranno , sotta pena della
multa comminata dall'articolo 26, rilasciare alle parti
alcun border o sia notaincnto d' inscrizione o attcstalo
di radiazione d' inscrizione , n alcun alto adempito di
trascrizione, o certificato qualunque, anche per duplica
to, se prima ciascuno di essi non sia registrala ali uffi
zio corrispondente ; ed indi vidimato dal Direttore della
Provincia o Valle, o da colui che ne fa le veci, a' ter
mini dell' articolo 1 . Il riscontro che dovr dal Con-

279 )(
servatore darsi alle parli, a' termini dell' art. 2101 delle
leggi civ. non sar assoggettato a tale adempimento(a).
(a) Sul servizio delle Conservazioni d9 ipoteche^ e del*
le Ricevitorie del registro, v. il seguente
manifesto
<t Ad oggetto di regolare la parte materiale del ser
ti vizio presso le Conservazioni d'ipoteche e Ricevito rie del registro, e farne refluire al pubblico quei
4 vantaggi cui mira la legge dei 21 giugno 1819,
il Direttore generale provvisorio dei rami e drilli
diversi principe Altomonte ha creduto rendere
di pubblica ragione i doveri dei Conservatori , e
dei Ricevitori nello rivestire delle rispettive for inalila gli atli e le carie che lor si presentano ,
11 e nella consegna sollecita alle part richiedenti.
1 1. I Conservatori delle ipoteche introitando dallo
parli al momento delle richieste 1' importo dei
<e drilli corrispondenti, compresi quei di registro, so
li no in dovere di fare registrare le carte, che deg
li giono consegnare subito che saranno rivestite del
ti le formalit corrispondenti.
2. I border delle iscrizioni ipotecarie deggiono ri
ti lasciarsi in quattro giorni al pi tardi compreso
s quello della richiesta , e se le parli ritardino a
chiederli deggiono tenersi pronti dal detto termi
te ne in poi.
3. I certificali che si ricercano contenenti dieci par
ti lite, o infra, deggiono consegnarsi o tenersi pron ti in tre giorni al pi. Se ne couicngono sino a
<( cento in sei giorni , pi di cento in dieci. Al bi
ll sogno si occuperanno pi persone simultaneamen
te te per la redazione dei medesimi,
c 4> Per le trascrizioni di atti di traslazione di do
li minio , e di pignoramenti , essendovi unico regit stro, e diverse richieste polendosi cumulare in un
<t giorno , e sul riguardo altres del volume che
1 avranno, non pu fissarsi tempo allo eseguimen
ti to , restando affidato alla esaltezza dei Conserva
te tori il solleci'o disbrigo di tali operazioni ; ci
te non ostante sono i Conservatori in dovere di far
te tacere ogni reclamo, e nel caso di ritardato adem pimento renderne conto ai rispettivi superiori,
e >. I duplicati di quietanza deggiono consegnarsi in
te tre giorni al pi,
i 6. I termini sopra stabiliti s' intendono abbreviati
c possibilmente quante volte motivi di urgenza spinc gesser le parti a ricercarli sollecitamente,
a 7. I Ricevitori dovranno restituire gli atli registrati
c nel corso del giorno che lor si presentano , o
il tutto al pi il giorno appresso , nella distinzione
c che gli alti presentali nelle tre ore anteineridiane
deggiono Io slesso giorno eseguirsi , e consegnar
ti si, quelli delle tre pomeridiane , pria di mezzot giorno del di vegnente ; se le parti per li re
ti clamassero per molivi di positivo bisogno, dovrantt no i Ricevitori interessarsi della circostanza , e
ritornar subilo gli atli rivestiti della corrispon1 dente formalit.
t 8. Le domande a titolo di regali , che potrebbero
Farsi dai Commessi , o da qualunque altro sono
il riputato concussioni , e quindi punibili nei modi
k regolari.
L' orario rcs'.a stabilito in ore sei tranne i giorni

)( 8 )(
4. Saranno numerati secondo il luogo che occupano
CAPITOLO UT.
ne' registri, e saranno cifrali dal Conservatore.
De' registri per gli uffizi, de' certificati
87. 1. Oltre de' registri prescritti nelle leggi ci
da rilasciarsi da' Conservatori.
Co
86. i. I seguenti registri destinati a ricevere gli vili , i Conservatori residenti negli uni e negli altri no
stri domini ne terranno un altro in carta libera , nel
alti degli uffizi saranno in carta bollata.
quale nomeranno per estratto le inscrizioni , le cancella
Quello del deposito de' titoli: quello delle inscrizio
ni e cancellazioni di esse : quello delle trascrizioni di zioni, le trascrizioni , ed ogni altro occorrente.
2. Tale notamento si far sotto il nome di ciascun
passaggio di beni immobili : quello delle trascrizioni di
gravalo , e sotto quello di ciascun venditore o acqui'
pignoramenti (a).
I Conservatori ne' nostri domini di qua del Faro rcntc.
3. Questo registro in oltre indicher ogni atto che
se ne provvederanno a loro spese; salvo il rimborso del
sar stalo notato, ed il numero sotto del quale sar stale parti in proporzione della carta occupata ne' loro re
10 descritto.
gistri.
4. Un tale repertorio avr una tavola alfabetica.
Quei ne' nostri domini al di l del Faro ne saran
88. I Conservatori avranno ancora un' altra tavola
no provveduti gratuitamente dalla Direzione generale
del registro e del bollo resideute in Napoli: quindi uon alfabetica, nella quale saranno riportali tulli i nomi dei
creditori , in. favor de' quali le iscrizioni saranno slate
Bara loro dovuto alcun rimborso dalle parti.
a. A cura degli stessi Conservatori saranno numerati prese.
e cifrati i registri suddetti in ciascun foglio dal Presi- Il
8g. I Conservatori debbono rilasciare i certificali
dente o da un Giudice del Tribunale civile , nella di || delle diverse formalit prese ne' loro registri nel se
cui giurisdizione stabilito 1' uffizio.
guente modo:
1. Se la parte domandi lo stalo generale di tutte le
Questa formalit sar adempita fra tre giorni dalla
inscrizioni ipotecarie esistenti a carico di un proprietario
presentazione del registro, e senza spesa.
3. In ciascun alto sar apposta la data del giorno 11 Conservatore dee darlo, senza ometterne alcuna o specorrente, e tulli gli alti saranno scritti gli uni dopo gli ciale o generale, sia che la ipoteca derivi o da conven
altri senza lacune, rasure , abbreviature o interlinee , e zione, o da giudicati, o da disposizioni della legge.
giorno per giorno.
2. Se la parte dimandi di sapere se sopra un fondo
determinato vi sia inscrizione , il Conservatore dovr l'ir
festivi di doppio precetto, cio tre ore prima di mi la re il certificalo a tal fondo; e dovr dichiarare det
tagliatamente quali sieno le ipoteche o speciali o gene
a mezzo giorno , e tre dopo; nell' urgenza del ser
ti vizio dovr protrarsi per ci che stato prescritto rali, sieno convenzionali , sicno legali , sieno giudiziali
4 colla- venerata ministeriale dei C dicembre i83o.
gravitanti sul fondo.
t IO. Ogni reclamo per l' inadempimento di ci che
3. I Conservatori saranno nel dovere di rilasciare al
si disposto dovr portarsi innanzi il rispettivo le parli richiedenti 1' estratto particolare o sia la copia
k Dircltoro provinciale.
dell' articolo delle inscrizioni prese su' registri ad islauza
di uno o pi creditori, e delle radiazioni o riduzioni di
e Palermo li zi marzo i833.
esse, se ne fossero seguite, conformemente alla domanda.
t // Direttore gen. provvisorioP. di Altomonte.
In ciascuno di questi casi i Conservatori non potranno
(a) V. il seguente decreto:
pretendere che un tale estratto debba contenere 1' intero
Napoli 20 marzo 1820.
slato delle inscrizioni prese a carico di uno stesso de?
FERDINANDO I. OC.
c Sulla proposizione de' nostri Ministri Segretari ce.
bitore.
%
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
4. In conseguenza della disposizione dell' articolo 88
,0 Art. 1. Negli uffizi delle Conservazioni delle ipote- i Conservatori dovranno anche rilasciare i certificali di
teche saranno stabiliti due registri, oltre di quel- uno o pi crediti inscritti a favore della persona , per
li indicali nell'articolo 86 della legge de' 21 di la quale si fa la richiesta (6).
e giugno 1819. Uno di essi servir per trascriver. vi le denunzie degli atti di pignoramento a or
(b) Sulle norme da serbarsi da' Conservatori dell* tli ma dell' articolo 760 delle leggi della procedura
pnteche nelle formazioni de' certificali che si ri
e ne' giudizi civili , e 1' altro per trascrivervi le
chieggono per le inscrizioni prese ne' loro offici ,
e notificazioni degli esemplari degli affissi , delle
v. i seguenti reali decreti:
quali si fa parola nell' articolo 780 delle leggi
<r medesime.
I. Napoli io gennaro i83o.
,tc Questi due registri saranno in carta bollala, e verFhancesco 1. ec.
a ranno adempiti di tutte le altre formalit pre
scritte col citato articolo 86.
I Veduto 1' articolo 89 della legge del di 21 di gi?
Per le suddette trascrizioni e per la menzione
a gno 181 9 sul registro e sulle ipoteche ;
che dovr farsene in margine del registro dello
Veduto il parere della Consulta generale del Regno.
alto di pignoramento a tenore de' succennali ar
( Sulla proposizione" del nostro Consigliere Ministro ec,
ticoli 765 e 78) , non sar pagato alcun dritto li
e Udito il nostro Copsiglio ordinario di Stalo ;
al fisco , ma soltanto il bollo de' registri ed il "
e Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
k salario del Conservatore delle ipoteche fissalo
a Art. 1. I Conservatori delle ipoteche , oltre : casi
coli' articolo 90 num. 7 della mentovata legge
contemplali dall' articolo 89 della mentovala lcg de' 21 di giugno 1819.
tt ge del di 21 di giugno 1819 saranno tenuti :
I nostri Ministri Segretari di Stalo ce.
e 1. di rilasciare in continuazione di un certificalo
C che abbiano precedentemente dato delle inscriFirmato FEliWNANDO,

. II cerlficato di trascrizione dovr rilasciarsi unita- Il


mente a chi lo domanda, c per quelli fondi j>e' quali
domandato.
< zioni a carico di un individuo , e che si esibir
, dal richiedente , il certificato suppletorio delle it scrizioni prese a carico dell' individuo medesimo
t dal giorno della data del primo certificato ip poi;
( a. di rilasciare il certificato delle inscrizioni prese
c a carico di un individuo da un periodo ad un
altro periodo di tempo , secondoch se ne far
c la domanda , quantunque non si esibiscano i ceri lificati precedenti , o non se ne siano mai rilac sciali ; spiegandosi nel detto certificato che la ri
ti chiesta n' stata fatta da tale a tale periodo di
t tempo.
< 2. Per ogni estratto d' inscrizione compreso ne' cer
ei lificati che saranno rilasciati in forza dell* artico
li lo precedente , o per ogni certificato negativo .
i Conservatori percepiranno 1' emolumento di gra
ie na venti , tari due siciliani , stabilito col nura. 6
i dell' articolo 90 della suddetta legge dei d ai
( di giugno 1819.
3. I nostri Consiglieri Ministri di Stato ec.
In assenta di S. 31. il Re mio augusto padre e signore
Firmalo FERDINANDO Vicario generale.
II. Francesco i. ec.
i Veduto 1' articolo 1 num. 1 del nostro decreto dei
10 di gennaro del corrente anno per lo rilascio
1 de' certificali suppletori delle inscrizioni a carico
di un medesimo individuo , cosi concepii lo :
et I Conservatori delle ipoleche , olire i casi contem piati dall' articolo 89 della legge de' 21 di giu gno 1819 , saranno tenuti 1. di rilasciare, in
e continuazione di un certificalo che abbiano pre1 cedentemente dato delle inscrizioni a carico di un
1 individuo , e che si esibir del richiedente , il
certificato suppletorio delle inscrizioni prese a cac rico dell'individuo medesimo dal giorno della data
del primo certificalo in poi.
c Volendo similmente provvedere al bisogno di sapersi
c i movimenti per cangiamento di domicilio, rellific cazione, riduzione ed altro, avvenuti nelle inseri
ti zioni comprese nel primo certificato ;
c Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
c Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1. Coloro i quali richiederanno i certificali supc plctor, giusta il surriferito art. 1 num. 1 del de
li creto de' 10 di gennaio del corrente anno, pot Iranno cumulare a tale dimanda anche quella di
voler conoscere i movimenti che nelle iscrizioni
comprese nel primo certificalo fossero avvenuti
t dopo la data del medesimo.
M Art. 2. Qualora si faccia tale dimanda, il certificato
t suppletorio dovr contenere ancora tutte le inscrit zioni precedenti alla data del primo certificato ,
f le quali posteriormente alla medesima abbiano
c sofferto variazione qua'unque , ovvero l' attestato
negativo.
11 Art. 3. Il Conservatore percepir il diritto di grana
( venti, tari due siciliani, per ogni inscrizione che
ripeter nel certificato suppletorio , o per lo cerc lineato negativo ; e cip , oltre il diritto che sar

CAPITOLO IV.
Degli emolumenti de Conservatori.
90. I Conservatori delle ipoteche godranno degli
emolumenti determinati qui appresso :
1 . per ogni ricognizione di deposito di atti o notamenti , qualunque sia il numero degli atti depositati , gra
na cinque , grana dieci siciliane ;
2. per le inscrizioni di ogni dritto d' ipoteca o privi
legio , qualunque sia il numero de' creditori , perch
solidari , quando la formalit richiesta dallo stesso nolamento , grana venli , tari due siciliani ;
3. per ogni inscrizione fatta di uffizio dal Conserva
tore , a' termini dell' articolo 1994 delle leggi civili ,
dovuto per lo certificato che sar compreso nel
e medesimo atto,
c 4" D nostro Consigliare Ministro di Slato ec.
Napoli, il di 2 di inaggio i83o.
In assenza di S.JH. il Ile mio augusto padre e signore
Firmato FERDINANDO Vicario generale.
HI.
Napoli G giugno i834.
FERDINANDO II. CC.
( Volendo noi applicare con le convenienti modifica
ci zioni a' nostri domini oltre il Faro le disposizio ni contenute nel nostro decreto dei 22 dello scor
ti so grnnaro circa il metodo da serbarsi da' Con
fi servalori delle ipoteche nella formazione de' cer lificati che vengono ad essi richiesti per le iscrif zioni prese ne' loro offici.
1 Veduto il rapporto del nostro Consigliere re.
t Sull? proposizione del nostro Segretario di Stalo ce.
1 Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo.
t Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1. Coloro che vorranno ne' nostri reali domi
le ni oltre il Faro un certificalo d' iscrizioni ipotec carie esistenti a carico di un individuo , dovran no farne la domanda al Conservatore delle ipo1 teche in un foglio di carta, con esprimervi quelf le indicazioni che potranno di paternit , di do
li niicilio, e di professione o altri distintivi dell' in1 dividuo medesimo.
I 2. Il Conservatore former il certificato incomincianf done il primo verso in piedi della domanda , e
proseguendo il dippi in uno o pi fogli di car1 la , secondo il bisogno , e descriver nel cerlifi1 cato i soli articoli che corrispondono alla doman
ti da stessa.
t 3. Qualora , oltre gli articoli d' inscrizioni corri( spomlcnti alla domanda , ve ne sieno altri a ca
ie rico di una o pi persone dello stesso nome e
t cognome dell' individuo designato nella domanda,
e senza sapersi il nome del padre , o con indicac zioni differenti da quelle nella domanda espres( se , il Conservatore dovr nel certificato enuncia1 re per osservazione quanti individui vi sieno sen za 1' indicazione della paternit , quanti con diI versa paternit , quanti con diverso domicilio, o
<t con diversa professione , o con diversi distintivi;
II e dovr altres enunciare il numero degli artico li per ciascuna di queste variet , tralasciando di
( spiegare la somma e 1' epoca di tali articoli.
Per siila ite osservazioni il Conservatore non potr
< percepire alcun emolumento,
e 4
nostro Ministro Segretario di Stato ec.
FirmatoFERDINANDO.
36

)f 2
in virl <li un alto traslativo di propriet di beni immo
bili sottomesso alla trascrizione , grana venti , tari due
siciliani ;
4. per ogni dichiarazione , sia di cangiamento di do
micilio , sia di surroga, sia dell' uno e dell' altro og
getto , in forza di uno stesso atto , grana dieci, un lari
siciliano ;
5. per ogni radiazione o riduzione d'inscrizione, ed
anche per radiazione falla di uffizio in virt delle dispo
sizioni sulla procedura ne giudizi civili, grana venli,
lari due siciliani ;
6. per ogni estrallo d' inscrizione o certificato di non
esisterne alcuna, grana venti, tari due siciliani;
7. nelle trascrizioni degli atti di movimento di pro
priet di beni immobili, e di processi verbali di pigno
ramento , per ogni pagina di due facciate , ed ogni fac
ciala di venticinque linee e di diciotto sillabe a linea, gra
na venti, tari due siciliani : il numero delle pagine, delle
linee e delle sillabe sar contato sulle carte che le
parti richiedenti presenteranno al Conservatore;
8. per ogni certificato di non trascrizione di atto di
passaggio, grana venti, tari due siciliani;
9. per copia collazionata degli alti depositati o tra
scritti nelle conservazioni delle ipoteche, per ogni pagina
di due facciate, ognuna di venticinque linee e di diciotlo
sillabe a linea , grana quindici , tari uno e grana dieci
siciliane ;
10. per ogni duplicalo di quietanza, grana cinque,
grana dieci siciliane ;
11. per gli alti che provano il rifiuto del Conservatore
di trascrivere nel caso di pignoramento, o esecuzione
precedente d' immobili , grana venti , tari due siciliani ;
13. per radiazione di un atto di pignoramento o di
esecuzione d'immobili, grana venti, lari due siciliani.
CAPITOLO V.
Del dritto d' inscrizione e di radiazione
delle inscrizioni.
g. Il drillo d'inscrizione de' crediti ipotecari sar
di grana venli, tari due siciliani, per ogni cento dueati,
once trentalrc e tari dicci siciliani, da esigersi sopra la
somma per cui essa presa.
92. Il dritto della radiazione o riduzione delle in
scrizioni sar di grana dieci, tari uno siciliano, per ogni
cento ducali, once trentatre e lari dieci siciliani, da esi
gersi sopra le somme per le quali I* inscrizione sar
cancellata o ridonai
93. Sar pagato un solo drillo d'inscrizione o di
radiazione d' inscrizione, qualunque sia il numero dei
creditori e quel'o de' debitori , allorch la inscrizione
una sola.
9. Se vi luogo ad inscrizione o a radiazione di
inscrizione di un medesimo credito in pi uffizi, il drillo
sar interamente pagalo sul primo. Per ciascuna delle
allre inscrizioni o radiazioni non sar pagalo che il sem
plice salario del Conservatore, dopo l'esibizione della ri
cevuta clic provi 1* intero pagamento del drillo pagalo
nella prima conservazione. Il Conservatore del primo uf
fizio sar tenuto di consegnare a colui che pagher il
drillo, olire della ricevuta in piedi della noia a" inscri
zione o dell'attcstalo di radiazione, tanti duplicali della
medesima ricevuta, quanti gliene saranno richiesti (a).
(a) V. il decreto del 22 maggio 1SJ2 inserita a nota
dpag. 27J.

90. L'inscrizione da prendersi a nomo dello Slato


sar falla a credito de' dritti d' ipoteche e de' salari del
Conservatore (A). La stessa disposizione avr luogo se si
traiti d' inscrizione da prendersi in virt delle ipoteche
legali, conformemente agli articoli 2007 e 2o4g delle
leggi civili (c) .
(b) V. la seguente ministeriale partecipata al Diret
tore generale de' rami e dritti diversi :
Palermo 19 marzo iSeg.
I Occasionalmente ad una formalit d' iscrizione pret sa a richiesta del pubblico ministero in favore
t della cassa delle ammende nella conservazione di
a questa Valle, ella co' rapporti de' 3 1 marzo 182S
1 e de' 29 gennaro precorso ha domandato, se per
tale oggetto debba osservarsi il prescritto della
( ministeriale del signor Ministro delle finanze dei
n 20 ottobre 1821, ove si dice che le iscrizioni, che
t si ricercano dal pubblico ministero a' termini deli le leggi penali deggion procedere a credilo.
Or io dopo di avere inleso il Consultore del Got verno ho considerato , che questa ministeriale fu
s emessa po' domini al di l del Faro : nondime1 no essendo comuni in ambe le parli de' reali dot mini le leggi vigenti sul registro e sulle ipole1 che , e 1' uguale bisogno esistendo di estendersi
1 anche nella Sicilia il prescritto ministeriale anzi( detto ; moltopi eh' adatto ad allontanare qua( lunquc pregiudizio , che potrebbe inferirsi allo
Erario coli' attrasso dell' iscrizione , che spesso
potrebbe risentirsi, se la medesima dovrebbe pren dersi non a credilo, ma mediante V anticipo dcl( la spesa dal fondo del registro ; ho risoluto di
I estendersi in questa parte tle' reali domini la et secuzione delle disposizioni per 1' oggetto in di< scorso contenute nella ministeriale suddetta dei
(t 20 otlobre 1821.
Ne la prevengo per 1* uso di risulta.
( // Luogotenente generale. M. Favare.
(e) Leggansi i documenti che seguono :
I. Perch i Conservatori non possano ripetere i lo
ro salari per iscrizioni prese contro i debitori di
spese di giustizia , nel caso di loro insolvibilit :
DlllEZIOXE GENERALE De' RAMI E DRITTI DIVERSI
jf Direttori provinciali
Palermo 27 aprile 1829.
e Signore Con ministeriale de' a3 del corrente ,
mira. 2281 stala prescritta 1' osservanza di un
<t altra ministeriale emessa in quella parte de' reali
domini de' 20 ottobre 1831 ove proponendosi il
dubbio , se i Conservatori delle ipoteche abbiano
<; drillo a ripetere il pagamento do' loro salari per
le iscrizioni prese per oggetto di speso di giustic zia , i debitori delle quali sono slati ri conosci u li
1 insolvibili , fu deciso, che siccome in forza dello
k articolo gli della legge de' 21 giugno 1S19 le
(t iscrizioni da prendersi a nome dello Slato deb(t bono aver luogo a credito dei dritti d' ipoteca ,
e de' salari del Conservatore , il quale deve pro curare la riscossione dai debitori fra lo spazio di
n 20 giorni , cos avvenendo . che i debitori delle
0 spese di giustizia siano riconosciuti insolvibili, non
k ha drillo il Conservatore di rivolgersi contro la

)( 283 )(
97. L'inscrizione falla di uffizio, in conformila dello
96. Ogni rolla che l' inscrizione seguir a credilo ,
articolo 1994 delle leggi civili, sar fatta senza paga
il Conservatore sar tenuto
1. di enunciare tanto su' registri , quanto nella nota mento di altri dritti, fuorch del salario al Conservatore.
98. 1. gni iscrizione indefinita che ha per og
da rimettere al richiedente, che i dritti ed il salario so
getto la conseryazione di un dri to eventuale senza cre
no dovuti;
2. di sollecitarne la riscossione da' debitori tra venti dilo esistente, sar soggetta al dritto fisso di ducato uno
tari dieci siciliani ().
'
giorni dalla data della inscrizione, secondo le forme sta
bilite pel ricupero de' dritti del registro (fl).
della iscrizione data a crediti delle ipoteche legali , nascenti da contratti dotali i Conservatori
amministrazione per il pagamento de' suoi salari,
ne dovessero riscuotere la spesa dai Notai stipoc poich la legge ha voluto renderla esente.
latori , i quali come quelli che per 1' art. 2027
( Comunico quindi a lei. signore, la sopraddetta dispodelle leggi civili vanno obbligati farsi anticipare
t si.zione ministeriale , acciocch la partecipasse al
1' indicata spesa , dovrebbero riguardarsi per li
<t Conservatore di cotesto Valle" per di lui hitelliveri debitori della slessa di cui parlano 1* artico
<t genza e regolamento , non che a' Verificatori.
lo 2 49 del codice , e l'articolo 96 della legge
// Direttore generale A. Venuto.
del 21 giugno 1819.
II . Per le inscrizioni ipotecarie da prendersi sopra i
S, M. a cui ho rassegnato lutto l'anzidetto ,7
beni de' condannati, ancorch dichiarati poveri
formandosi al parere della Consulta dei regali
all' epoca della condanna.
domini al di l del Faro, si degnala nel Con
siglio ordinario di Stato de' 19 del corrente , di
Direzione cenerale de' rami e dritti diversi
ordinare che non si debba fare la menoma no
JF Direttori provinciali.
vit ai principi stabiliti dall' attuale legislazione,
restando a peso del marito l' obbligo di corri
Palermo 3o aprile 1829.
spondere la spesa per l' iscrizione , e nel I\o:aro
Signore Dal senso derivando dello articolo <)4
it il dovere di fare eseguire fra venti giorni la idel real decreto de' i3 gennaro 1817 he ripren
* scrizone medesima, polendo soltanto quest' ultimo
der
deggionsi
le
coazioni
contro
i
condannati
al

1 essere anco astretto esecutivaincu e a soddisfar la


rimbrso delle spese di giustizia tuttoch sieno
spesa , quante volle costi legalmente di aversela
stali all' epoca della condanna dichiarati indigen
fi fa ta anticipare,
ti, nel caso che divenissero in appresso solvibili,
ti Nel real nome ce. Napoli 24 settembre 182!),
e. con ministeriale degli 8 giugno i8a5 del Mini
(b) Leggasi il reale decreto che segue :
stero delle finanze di Napoli , per la corrispon
Ferdinando ii. ce.
dente applicazione a me dal Governo partecipala
t Veduti gli articoli i364, i365, i3G6 e 13C7 e se<! con foglio del 25 aprile cadente, nelf allo che
guniti delle leggi civili, relativi al regime dotale
t la sopra divisata massima dal suddetto articolo di
c nel rapporlo delle obbligazioni del marito pe1 bce. legge procedente viensi a rammentare e conse ni costituiti in dote;
obbli di' prendersi
o guentemenie alla stessa l' obbligo
Veduti gli articoli 2007, 2022, 2026 e 2027 delle
contro a' detti condannali ancora tuttoch indi( stesse 1 ggi, relativi alla iscrizione delle ipoleghe
genti d chiarati la iscrizione dall' articolo 91 del
legali in favore delle mogli su' beni de'marili per
prelodalo real decreto ordinala, pur venne colla
t le doli e le convenzioni matrimoniali ;
medesima disposto che siccome questa futura sol
Veduto 1' articolo 98 num. 1 della1 legge
legge .dd di 21
vibilit non si pu verificare pei condannali a
di giugno 1819 cos conceputo. It Ogni
* morte , e pei condannali a ferri in vita , e non
Oarni iscrizione
( indefinita che ha per oggetto la conservazione di
vi che una rimota e dubbia speranza pe' con
un diritto eventuale senza credilo esistente, sar
dannati al terzo grado de' ferri, cos sulla consi
* soggetta al dritto fisso di ducalo uno , tari dieci
derazione , che pene siffatte portano la perdila
n s'ciiani.
de' diritti civili , disposto venne altres con della
Considerando che, secondo il tenore di questo arti<: ministeriale , che pei credili di spese di giustizia
t: colo perch una inscrizione vada soggetta al di
6 contro i condannali a morte, a' ferri in vita, ed
ritto fisso, un solo requisito dee concorrervi, cio
I al terzo grado dei ferri , i quali all' epoca della
quello che la iscrizione abbia per oggetto la con
I loro condanna sieno poveri, non si debbono pren
servazione di credilo non esistente nel tempo del
(1 dere le iscrizioni ipotecarie.
la iscrizione , ma che potrebbe eventualmente c Or io per la di lei piena intelligenza partecipando
sislcre, o non mai esistere.
li le, sig. Direttore, le premesse ministeriali dispoConsiderando che quando i beni mobili o immobili
si/ioni , al tempo istesso la incarico di farne la
costituiti in dote non passano in propriet del
corrispondente partecipazione all' Ispettore conlro marito , costui tenuto soltanto per le consei. loro di sua dipendenza, al medesimo inculcandoc guenze dell* amministrazione , la qual cosa costi
ne il corrispondente eseguimento.
li luisce essenzialmente un diritto di credilo event // Direttore generale A. Venuto.
< tuale non esistente nel tempo della inscrizione ;
(a) V. il seguente reale rescritto .Considerando che la indicazione della somma clic
Eccellenza Il rapporlo di V. E. de' 3 dello
si costituisce in dole non cangia la natura del
s scorso giugno 2 carico num. 162I) si versa sulla
<t contrailo di dote, n gli elfctti legali che discen proposizione fatta da cotesto Direttor generale
it dono dalla varia maniera di convenire intorno
* dei rami e dritti diversi 3 che classi venti giorni
ii alla medesima ;

)( 384 )(
elle inscrizioni in origine prese di uffizio da' Conserva
P.r la radiazione di tale inscrizione si paghcr<m no delle
pure per drillo fisso grana cinquanta, tari cinque siciliani. tori ne' casi preveduti dalla legge : e quindi la rinno
2. Se si voglia conservare per mezzo della inscrizione vazione di esse resta egualmen e a cura e diligenza dei
In promessa della evizione stipulala in uu conlratto di creditori privilegiati.
102. Per lo Stalo , pei Comuni e pe' pubblici sta
compra e vendila dell immobile non trascritto , in ve
bilimenti la rinnovazione sar falla rispettivamente a cu
ce del dritto d' inscrizione sar esalto quello della tra
ra de' preposti delle diverse amministrazioni dello Stato,
scrizione (a).
99. Non saranno pagate che grana cinquanta , tari de' Sindaci e degli amministratori , sotto la cui ammini
cinque siciliani, oltre il salario del Conservatore , dal strazione scade il decennio , e sotto la sorveglianza dello
creditore il quale, nel caso specificalo nell' artic. 2017 Intendente e de' capi delle rispettive amministrazioni per
delle leggi civili , otterr un supplimenlo d' ipoteca, e quelle dello Slato.
103. Coloro a di cui cura debbono essere rinnova
ne richieder una inscrizione.
te le iscrizioni in favore dello Slato , de' Comuni e dei
CAPITOLO VI.
pubblici stabilimenti , dovranno eseguirlo sotto la loro
Disposizioni relative alla rinnovazione delle iscrizi
risponsabilil personale , e sotto pena di tutt' i danni
ni , ed a' dritti da soddisfarsi.
ed interessi che potranno risultare per la non seguita
100. Jl decennio prescritto dall' articolo 2048 del
le leggi civili per la rinnovazione delle inscrizioni si rinnovazione (c).
104. Le inscrizioni per le canzioni date da' Conser
computa unicamente dalla data in cui le iscrizioni fu
rono prese. Ci s' intende tanto se si tratti d' ipoteca vatori delle ipoteche saranno rinnovale a cura di quei
anteriore alla legge del nuovo reggime ipotecario de' 3 Conservatori che si troveranno in esercizio, allorch sca
de il decennio , tanto se M tratti di quelle date da essi,
di gennaro 1809, quanto se si tratti d' inscrizione pre
sa per effetto del real decreto degli 11 di ottobre 181 5 quanto se si tratti di quelle date da' loro antecessori :
de' nostri domini di qua del Faro , e delle disposizioni e ci sotto la risponsabilil e pena determinata dall' ar
che saremo per dare in conformit della riserba fattane ticolo precedente. Ed oltre a ci , dove si tratti di rin
nelle disposizioni generali della presente legge pe' nostri novare le inscrizioni sopra i beni da essi medesimi ofdomini al di l del Faro (b).
101. La rinnovazione delle inscrizioni sar fatta a (c) V. il seguente reale decreto :
f FERDINANDO II. ec.
cura e diligenza di coloro a'quali interessa la conserva
Veduti gli articoli 2021 e seguenti delle leggi civ.
zione de'privilegi o delle ipoteche, e la di loro pubblicit.
t Veduti gli articoli g) 96 101 102 e io3 della
Questa disposizione riguarda ancora la rinnovazione
t legge de' 21 di giugno 1819 sul registro e sulle
( ipoteche;
t Veduto il parere della Consulta generale del Regno;
c Veduto il decreto de' 5 di marzo 1829 per lo ter Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
mine utile per la rinnovazione delle iscrizioni
c Udito il nostro Consiglio di Stalo ;
c Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t ipotecarie;
( Veduto il decrelo de' 3o di dicembre i83i , sul
t Art. 1 . Sempre che per le convenzioni matrimo1 drillo che dee pagarsi per la iscrizione della ipo( m'ali la dote, sia mobiliare, sia immobiliare, non
t passa nel dominio o nella disposizione del mari
( teca legale in favore delle mogli ;
ti lo, la iscrizione che a carico del medesimo sar
1 Essendo del pubblico interesse assicurare sempre pi
( presa, andr soggetta al pagamento del dritto fisc il principio della pubblicit per le ipoteche legat so, come iscrizione eventuale, a' termini dell' art li in favore delle mogli , de' minori e degl' in ticolo 98 della legge del d 21 di giugno 1819;
t terdelti ;
e ci anche quando nelle note che all' oggetto si
( Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario ec.
< presentano , sia indicata una somma qualunque
( Udi'o il nostro Consiglio di Slato ordinario;
a determinata.
( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t 2. I nostri Ministri Segretari di Stato ec.
1 Art. 1. Sar a carico de' Conservatori delle ipotct Napoli, il di 3o di dicembre i83i.
che , e sotto la loro responsabilit la rinnovato
FirmatoFERDINANDO .
li ne delle iscrizioni per ipoteche legali in favore
(a) // Governo con ministeriale del 28 febbraro 1820
delle mogli , de' minori e degl' interdetti, giusta
scrisse alP Intendente di Palermo quanto segue :
t 1' articolo 2021 delle leggi civili.
t In riscontro del di lei rapporto dei 12 dello spit 2. I Conservadori dovranno praticare la rinnovazio rante mese, col quale mi chiese, se li censi enfic ne delle iscrizioni anzidette sino a che non sia
c tentici debbono esser soggetti alla inscrizione, mi
siala eseguita la cancellazione delle medesime.
( occorre manifestarle, che questi censi essendo un
( 3. Eglino terranno nel loro ufficio un uolamento
t diritto di dominio sulla cosa , il quale non pu
a particolare di queste iscrizioni.
entrare in concorso co' creditori, non vanno tra
( 4- Per la esazione de' drilli fiscali a causa di tal
* la classe delle ipoteche da inscriversi. La loro
( rinnovazione , e per la esazione del correlativo
( inscrizione bens necessaria, quando il domino
salario a' Conservatori d* ipoteche , saranno os diretto non si contenti de' soli diritti sulla cosa
< servate le prescrizioni stabilite ne' regolamenti in
( enfiteutica, ma voglia anche procedere sugli altri
( vigore, e specialmente quelle comprese negli art beni dell' enfiteuta. M. Ferreri.
( licoli g5 e 96 della legge de' 21 di giugno 18 19
(b) Questo termine mette fine al 3i dicem. delFanno, nel
sul registro e sulle ipoteche.
corso del quale si compie il periodo dei dieci anni a
c 5. I nostri Ministri Segretari di Stato ec.
contare dalla data della inscrizione; art. t del de
( Napoli il di otto novembre i833.
creto del 3 marzo l82g.
Firmato FERDINANDO.

. X *85 ><
109. Se lo slesso alto da luogo a trascrizioni in pi
ferii in cauzione , saranno considerati colpevoli di steluffizi, il dritto sar pagalo nella stessa guisa che stalo
lionato.
prescritto di sopra ali articolo 94 per le inscrizioni.
Ci per non ostante i Procuratori regi de* Tribu
nali civili ed il Direltor generale del registro avranno
( Art. 1. Quando per atto tra vivi o di ultima volonparticolar cura , sotto la loro risponsabilit, di prender
ne conto a tempo opportuno per conoscere se i Conser
t segua passaggio d' immobili ad uno nella pro
li priet ed ad un altro nell' usufrutto il dritto di
vatori abbiano effettuato le suddette rinnovazioni.
105. Il richiedente in conformit del disposto nello
( trascrizione , stabilito coli' articolo 108 della 1eg
li ge de' 21 di giugno 1819 sar pagato dal proarticolo 204.3 delle leggi civili presenter due note scritte
sopra carta bollata ne nostri domini di qua del Faro, e
( prietario per due terzi e dall' usufruttuario per
sopra carta libera ne' nostri domini al di l del Faro.
altro terzo.
Queste note dovranno indispensabilmente contenere tutto
( 2. Laddove 1' usufruttuario sia ' tenuto di pagare
ci che trovasi prescritto nel rammentato art. ao.\/.i.
sul proprietario o viceversa , ciascuno di essi po
Se ne eccettua la rinnovazione della inscrizione per
li tr contro dell' altro esercitare la sua azione pel
virt d' ipoteca generale , stabilita nel tempo in cui le
c rimborso.
leggi la permettevano. In questo caso la indicazione della
1 3. Adempiutosi al pagamento del dritto di trascrispecie e della situazione dogi' immobili , sopra de' quali
( zione nel modo espresso nell' articolo 1, il proir prietario non sar tenuto a pagare altro dritto
si vuol conservare il privilegio o I* ipoteca, potr essere
tralasciata; come pure la esibizione del titolo originario
f di trascrizione allorch seguir la consolidazione
dal quale dipenda il privilegio o l' ipoteca, sia generale
0 dell' usufrutto alla propriet.
4 4-- Il nostro Consigliere Ministro di Stato ec. 1
o speciale , non sar necessaria.
Veduto il rapporto del nostro Luogotenente gene106. I dritti delle inscrizioni da rinnovarsi sono
c rale in Sicilia :
fissali come segue:
a Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
1. di grana due e mezzo, grana cinque siciliane, per
1 Udito il nostro Consiglio di Stalo ordinario ;
ogni cento ducati, once trenta(re e tari dieci siciliani,
1 Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
per quelle riguardanti credili anteriori al d primo di
t Art. 1. Le disposizioni contenute nel sopra inserito
gennaro 1809 pe' nostri domini di qua del Faro, e per
le iscrizioni riguardanti crediti anteriori al d primo di
f nostro decreto de' 3o maggio 1823 sono anche
1 applicabili per li nostri domini oltre il Faro,
settembre 1819 po' nostri domini al di l del Faro;
2. di grana cinque , grana dieci siciliane , per ogni
t 2. 11 nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
cento ducati , once trentatre e tari dieci siciliani , per
Firmato FERDINANDO.
quelle prese per crediti posteriori alle due epoche sud
II. Francesco i. ec.
dette ;
c Veduto il decreto de' i4 di luglio 1824 relativo alla
3. di grana venticinque , tari due e grana dieci sici
c trascrizione delle sentenze risguardanti i fondi
liane , dritto fisso per le rinnovazioni di ogni iscrizione
c constiluili in patrimonio sacro, del seguente tenore.
eventuale, siane o no detcrminata la somma, laddove
abbiano origine da titoli anteriori alle medesime epoche
FERDINANDO I. VC .
rispettivamente del d primo di gennaio 1809 e primo
s Veduto il regolamento de' 29 di piaggio 18 19 da
( noi approvato per le forme da serbarsi presso i
di settembre 181 9;
4.. di grana cinquanta, tari cinque siciliani, dritto fisso
( Tribunali civili nella costituzione de' patrimoni
per le rinnovazioni di simili ipoteche , che derivano da
( sacri ;
titoli posteriori alle dinotate epoche rispettivamente.
( Veduto 1' articolo 108 della legge de' 21 di giugno
107. I Conservatori per ciascuna iscrizione rinnovata
1 1819 sul registro e sulle ipoteche;
1 Sulla proposizione de' nostri Consiglieri Ministri ec.
godranno della indennit medesima fissala da'num. 1 e 2
a Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
dell' ari. 90 della presente legge.
capitolo vn.
Art. 1. Non sar esatto alcun dritto a vantaggio
t della real Tesoreria per la trascrizione ne' regiBel dritto di trascrizione.
s stri delle conservazioni d' ipoteche delle sentenze
108. Il dritto di trascrizione degli atti riguardanti
t de' Tribunali civili sulla dichiarazione della libert
movimenti di propriet immobili , sar di grana cin
quanta, lari cinque siciliani, per ogni cento ducati, once
1 e della capienza de' fondi costituiti in patrimonio
trentatre e tari dieci siciliani, sul venluplo della rendita
( sacro ; salvo per rimanendo il salario dovuto ai
imponibile apparente da' catasti pe' domini di qua del
5 Conservatori per tale trascrizione.
Faro. La base della calcolazione sar da noi fissata con
t 2. Ogni disposizione contraria a questo decreto
altro nostro decreto pe' nostri domini di l del Faro (a) .
c rivocata.
( 3. I nostri Consiglieri Ministri di Stato ec.
t Visto il rapporto del Luogotenente gen. in Sicilia;
(a) Si riscontrino i seguenti decreti :
ti Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministro ec.
I.
Napoli 1 novembre 1824.
Ferdinando 1. ec.
c Udito il Consiglio ordinario di Stato;
c Visto il decreto de' 3o maggio 1823 da noi emesf Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
( so per questa parte de' reali domini , e concepc Art. 1. Le disposizioni contenute nel decreto de'i4
c to ne' seguenti termini ;
di luglio 1824 qui sopra inserito, sono applica Ferdinando i. ec.
t bili anche alla Sicilia.
c Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
I 2, I nostri Consiglieri Ministri di Slato ec.
c Udito il nostro Consiglio di Stato;
Portici, il d ig di giugno 1826.'
1 Abbiamo risoluto di decretare decretiamo ec,
Firmato FftAJS CESCO,

)( 286 )(
in. Non sar esalto che un driito fisso di grana
no. Il drillo da esigersi a vantaggio della Tesore
ria generale per la trascrizione ordinata dall' arlic, 863 cinquanta , tari cinqne siciliani , per la trascrizione di
ogni processo verbale di pignoramento o di esecuzione
delle leggi civili, ridotto, relativamente a' pubblici sta
bilimenti de' poveri ed agli ospedali, al drillo fisso di tre d'immobili da farsi a'4ermini delle leggi della proce
dura ne' giudizi citili.
carlini, tari tre siciliani, senza pregiudizio de' drilli do
Per la radiazione di un tal pignoramento o esecuvuti al Conservatore.
zione sar percepito il drillo medesimo.
III. Francesco i. ec.
t Veduti gli articoli 2075 e 2076 delle leggi civili;
CAPITOLO Vili.
1 Veduto l'articolo 108 della legge de' 21 di giugno
Del contenzioso e delle prescrizioni.
< 1819 sul registro, e le ipoteche;
c Veduto il parere della Consulla generale del Regno;
112, Le disposizioni contenute nel capitolo X del
c Sulla proposizione de' nostri Consiglieri Ministri ce. titolo I della presente h'gge sono comuni al|e controver
t Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario;
sie che potranno elevarsi circa la quotit de' dritti o dei
salari percepiti da' Conservatori , e sia sul pi o meno
e Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. La trascrizione su' registri della conscrvazio- pagato dalle parli, ehe dia luogo a supplimeuti da ri
c ne delle ipoteche di ogni atto traslativo d' immo- petersi dall' amministrazione del registro, o a restituzioni
( bili, de' quali una parte si trovi gi alienala, po- reclamate dalle parti stesse.
c tr dimandarsi dall' interessato a trascrivere per
11 3. Tutte le altre quislioni che potranno insorgere
( quella parte solamente rimasta in di lui potere : intorno alle formalit adempite o omesse da' Conservatori
quindi il diritto di trascrizione stabilito coli' arti- ne' loro registri, ed agli effetti che ne risultano, saranno
te colo 108 della legge de' 21 di giugno 1819 sar di competenza del Tribunale civile della Provincia o
in ragione del valore di questa parte, e non an- Valle, cui appartiene l' uffizio della conservazione dei
( che del valore di quella che si documenter cs- privilegi e delle ipoteche.
sersi anlcriorracnte distratta.
n4" Le disposizioni contenute nell'articolo 69 della
a. Quando un medesimo alto contenga trasferimento presente legge circa la prescrizione son dichiarale comuni
a o assegnazione a pi persone di pi immobili, in alle azioni dell' amministrazione e delle parli pel meno
modo per che distingua quelli a ciascuno spct- o pi esatto nel prendersi le formalit presso gli uffizi
tt tanti , ognuno degli acquirenti pu domandarne delle conservazioni delle ipoteche (a).
< la trascrizione nel suo solo interesse : egli per
s non potr domandare che la trascrizione si operi
I tanto per gl' immobili pe' quali si domandata,
a soltanto per taluni di quelli designali a formar
c 8, Ne' casi de' delti articoli 1 , a e 3 , colui che
t domander la trascrizione dovr accompagnar la
c la sua quota.
t 3. La trascrizione parziale potr domandarsi anche
( domanda con dichiarazione autentica, la quale
e quando 1' immobile, unico in origine, passi a pi
t rester depositata ncll' uffizio della conservazione,
persone diviso in porzioni gi slaccate tra loro ,
( e verr trascritta in continuazione dell'alto traslat in modo che ognuna di esse riceva la sua por( tivo o assegnativo, del quale former parie,
e 9. Il Conservatore delle ipoteche ed in piedi del zione distinta, e separata.
t P atto trascritto e su' certificati della seguita tra(t 4 Quando l'atto contenga trasferimento o assegna< zione di uno o pi mobili a pi persone in co
scrizione dovr sotto la sua responsabilit indicare
mune ed indivisi , ovvero colla designazione in
t per quali beni e nello interesse di chi sia slata
modo generico della quota, talmente che questa
c la trascrizione operata.
per distinguersi abbia bisogno che si proceda al
( 10. I nostri Consiglieri Ministri di Sialo ec.
materiale dislacco, la trascrizione, chiunque deNapoli, il di 3 di novembre 1829.
gP interessati la riebiegga, non potr restringersi In assenza di S. M. il Re mio augusto Padre e Signore
al solo interesse del richiedente, ma dovr ese
Firmato, FERDINANDO Vicario generale.
guirsi nello interesse di tutti.
(a) Pel tempo della sospensione degli uffizi delle ipo
Ne' casi degli articoli 2 e 3 il diritto di trascri
teche v. i documenti che seguono :
zione stabilito colla legge de' 21 di giugno 181 9
sul registro ed ipoteche dovr calcolarsi in ra
I.
Napoli li 27 maggio 1822.
gione de' soli immobili , o della sola porzione di
FERDINANDO I. 6C.
stinta, e slaccata di quel!' immobile trasferito, per |
Visto il titolo XIX del codice civile pel nostro Regli quali, o per la quale si la trascrizione do
e gno delle due Sicilie, che fissa i principi della
t giurisprudenza ipotecaria.
mandata.
6. Ne' casi dell'articolo 4 '1 diritto di trascrizione
Visto il titolo II della nostra legge del 2r giugno
( 1819 riguardante i regolamenti degli uffizi delle
sar in ragione della totalit , e dovr pagarsi
e per intero da colui tra gP interessati che abbia
c conservazioni delle ipoteche.
questa formalit domandata; salvo bens a lui
Considerando che ne nostri reali domini oltre il
il regresso contro degli altri per le rispettive
Faro per effetto delle passate vicende gli uffizi della
( conservazione delle ipoteche rimasero in alcune
tangenti.
* Valli inoperosi , ed in alcune altre distrutti.
7. Sempre che vi sar luogo alla trascrizione in
Volendo provvedere a questo interessante oggetto
conformit degli articoli 1, 2 e 3, l'aito traslae onde assicurare i vantaggi del sistema ipotecario
* tivo, e assegnali vo dovr sempre essere trascritto
t agli atti, pe' quali erano stali richiesti a' Conser
* per intero su' registri della conservazione. Questa
ti valori delle ipoteche le formalit ipotecarie pri trascrizione per produrr gli eliciti legali sol- ||

Il termine di due anni ivi stabilito comincer a de-

i
k

i
I

*
t

ma della sospensione della distruzione degli uffizi


anzidetti, ed agli atti stipulali dopo la chiusura
de' medesimi.
Visto il rapporto del nostro Luogotenente gener. ec.
Sulla proposizione del Direttore della r. Segret. ce.
Udito il nostro Consiglio di Stato.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ee.
Art. i. In ogni conservazione d'ipoteche ne' nostri
reali domini al di l del Faro sar disteso dal
Presidente del Tribunale civile assistito dal Diretc tore del registro , dal Sindaco del capo -Valle , e
t dal Conservadore delle ipoteche un processo ver( baie onde assicurare le seguenti cose :
i. Assicurare in modo legale l'epoca in cui
gli uffizi della conservazione delle ipoteche rima sero in alcune Valli inoperosi.
c a. Assicurare nello stesso modo l'epoca in cui
gli uffizi della conservazione delle ipoteche rirua( sero in altre Valli distrutti.
i 3. Assicurare finalmente nello stesso modo il
c tempo, durante il quale gli uffizi distrutti prima di
t venirsi al fatto della distruzione furono inoperosi.
2. Tutti gli atti stipolali dopo la chiusura degli uf fizi sino all' apertura de' medesimi goderanno dei
t loro effetti legali dalla data dell' atto.
3. Tutti gli atti di data anteriore alla chiusura degli
uffizi, di cui non si era presa iscrizione o non
c si era fatta trascrizione, godranno de' loro effetti
( legali dal giorno della chiusura degli uffizi.
4- Le disposizioni contenute ne' due precedenti arti<t coli avranno vaglia dentro un termine di rigore
& di tre mesi.
5. Per le iscrizioni e trascrizioni di questi alti, si
pagheranno i dritti fiscali e gli emolumenti al
t Conservatore, secondo la tariffa annessa alla legge
( de' 2i giugno 1819.
6. Scorso il termine di tre mesi gli effetti legali
( correranno dal giorno in cui si adempisce la
l formalit.
7. Tulli gli atti stipolati dopo l'epoca della distru1 zione sino alla riapertura degli uffizi godranno
t dei loro effetti legali dalla data dell' allo.
8. Tutti gli alli fatti nello intervallo corso tra il
giorno della distruzione degli uffizi , ed il giorno
in cui gli uffizi medesimi rimasero inoperosi go
ti dernnno de' loro effetti legali dal'a data dell'atto.
9- Queste disposizioni avranno vaglia denlro lo stesso
4 termine di tre mesi.
10. Per tali iscrizioni o trascrizioni si pagheranno
i dritti fiscali , e gli emolumenti al Conservatore
1 "secondo la tariffa annessa alla legge de' 21 giu( gno 181 9.
11. Scorso il termine di tre mesi goderanno gli atti
1 degli effetti legali dal giorno in cui sar ademt pila la formalit.
12. Tutti gli atti di data anteriore all'epoca in cui
gli uffizi distrutti rimasero inoperosi goderanno
1 de' loro effetti legali dalla data dell' allo.
i3. Per gli alti accennati nell' articolo precedente
( le iscrizioni o trascrizioni si faranno in nuovi
registri, e dentro il termine di sei mesi.
i4- Per le iscrizioni o trascrizioni degli alli di cui
1 si fa parola nell' art. 12 non si pagheranno drilli

correre dal giorno in cui sar seguita la formalit che*


ha dato luogo alla percezione del dritto.
Vogliamo e comandiamo ec.
Napoli, il di 2/ di giugno t8>g.
Firmato FERDINANDO.

c
.
t

fiscali , ma soltanto gli emolumenti al Conserva


te tore con la seguente tariffa cio :
Per ogni iscrizione di dritto ipotecario sopra titolo
t di data anteriore alla distruzione delle conservat zioni qualunque fosse il numero de' creditori ,
purch solidari, quando la formalit fosse richie sta con la stessa domanda esibendosi border gra
ti na cinque siciliani , esibendosi bollettini di depoK silo grana dieci siciliani, facendosi poi la doman
ti da senza esibirsi border o bollettini grana dieci
siciliani.
Per ogni recognizionc di deposilo d' alli, o border
di data anteriore alla distruzione della conservazio ne, cio , per ogni ricevo che il Conservatore in
obbligo di consegnare alle parli per gli atti sui
c quali richiesta la formalit ipotecaria , qualun4 que fosse il numero di tali alli , purch deposi tati dalla stessa persona grana cinque siciliani.
Per ogni copia di border, che munito di certificato
di adempimento d' iscrizione fu consegnato dal
t Conservatore alla parte , e che si presenta per
ricevere nuova formalit , qualora non volesse la
t parte slessa accompagnarle con la copia grana
t cinque siciliani.
Per la redazione delle note ossia border per titoli
( di data anteriore alla distruzione della conscrva( zione , qualora non si volessero dalla parte redic gere , tari uuo siciliano e grana dicci.
Per la trascrizione di ogni allo di passaggio di beni
t immobili , o di processi verbali di pignoramento
1 di data anteriore alla distruzione dell'officina sia
1 che si presentasse l'atto a lira volta trascritto, sia
che no, o per ogni caria di due facciale ed ogni
a facciala di venticinque linee e diciolto sillabe a
t linea, calcolale sull' atto che si presenta grana
e dicci siciliani.
Per ogni iscrizione di officio risili 'ante dagli atti di
<c data dal primo settembre 1819, epoca in cui ebbe
vigore il nuovo codice civile in Sicilia, al giorno
1 della distruzione della conservazione grana dicci
t siciliani.
ib-. Il Direttore generale dell'amministrazione dei
c rami e drilli diversi, sotto la cui immediata dit spensa trovasi l' amministrazione del registro e
1 delle ipoteche, dar tutte le istruzioni che creder
e necessarie, onde il servizio pubblico che risulta
dal presente decreto a' Conservatori delle ipotechi;
fosse regolalo con la massima csatlczza.
16. Il Direttore della rcal Segreteria di Slato ce.
Firmato FERDINANDO.
Napoli !5 giugno 1822.
Eccellenza S. M. nel Consglio di Sialo de' 27 dello
scorso maggio si degnala di stabilire dentro
qua! termine dovranno adempirsi le formalit ipo tecarie per gli alti stipolali prima, e dopo la so1 spensione, o distruzione degli offici , e sino alla
riapertura degli stessi dal qual giorno tali at'i
1 debbano godere rispettivamente di gli elicili legali,

)( 288 )(
ipoteca 0 51 privilegio, Come ancora il rango che loro
accordavano le precedenti leggi nel concorso degli altri
Decreto portante alcune disposizioni transitorie per creditori.
Sicilia riguardo alla parte ipotecaria.
3. Le ipoteche che fossero inscritte dopo il termine
suddetto, non saranno efficaci che a contare dal giorno
Napoli 21 giugno 1819.
dell' inscrizione. Nel caso medesimo i privilegi degene
FERDINANDO I. 00.
reranno in semplice ipoteca , e non prenderanno rapgo
che dal giorno dell' inscrizione,
Veduto il numero 5 dell' art. 1 della nostra legge
A. 1, Per richiedere la inscrizione de' dritti an
di questa stessa data;
teriori
al di primo di settembre prossimo, il creditore
Sulla proposizione de* nostri Segretari di Slato ec.
o
chiunque
agisca in suo nome non sar obbligato a
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
presentare il titolo del credito, per lo quale la forma
lit si domanda.
CAPITOLO I.
2. L' iscrizione sar fatta colla semplice presentazione
Disposizioni transitorie relative alle ipoteche ed ai
delle
due note contenenti le indicazioni prescritte dagli
privilegi pe nostri domini al di l del Faro.
articoli 204.2 e 2oA3 dille leggi civili; salvo 1' eccezion
ne contenuta nell' articolo 5.
Art, 1. I dritti d'ipoteca 0 privilegio acquistati nei
3. Il richiedente sar tenuto di dichiarare la spmma
nostri domini al di l del Faro anteriormente al d pri
in numerario , alla quale equivalgono le rendite e pre
mo di settembre di questo anno potranno essere inscritti stazioni per le quali domanda l' inscrizione.
a tutto febbraio dell anno 1820 (a).
4. Se il richiedente non yoglia presentare al Conser
2. Le inscrizioni che verranno fatte nel corso di vatore
note delle quali menzione nel numero 2 di
sei mesi sopra stabiliti, conserveranno a' creditori la loro questo le
articolo , sar abilitalo ad esibirgli il suo titolo ,
o la dichiarazione di non averlo, con tutte; le indicazioni
1 e quali dritti ed emolumenti siano secondo i casi necessarie per prendersi le inscrizioni. In tal caso il
<i dovuti per lo adempimento delle suddette forma- Conservatore sar nell' obbligo di formare egli le due
lit, come meglio si osserva dall' annessa copia note, mediante il premio stabilito nell'articolo 12 n. 3.
I conforme del corrispondente real decreto, che nel
5. Quando sia stata convenuta l'ipoteca generale,
real nome trasmetto all'. V. per l'uso conveniente. perch
permessa dalle leggi che sono stale in que' no
t Ha inoltre S. M. ordinato nelle istruzioni le quali stri domini
osservanza sino a tutto il d 3i di agosto
il Direttore generale de' rami e dritti diversi del corrente inanno,
le inscrizioni che saranno prese nel
1 autorizzato a disporre per l'art. i5 del suddetto termine prescritto dall'articolo
1, ne conserveranno il
t real decreto si abbia di mira, che mentre il pub- rango sopra i beni presenti e futuri del debitore, situali
te blicp riceve per parte de' Conservatori delle ipoestensione dell' uffizio dove sono stale domandate ,
< teche tutte le agevolazioni possibili nello adem- nell
senza
richiedente sia obbligato d designare la na1 pimento delle formalit per gli atti che formano il tpra nchela ilsituazione
degl' immobili.
1 soggetto del surriferito real decreto , non soffra
Se )' inscrizione sar fatta, spirato il termine sud
t alcun ritardo il servigio corrente.
detto, non produrr il suo effetto che sopra i beni pre
t II che nel real nome partecipo ec.
senti, e non sar efficace che dal giorno della inscrizione
medesima, giusta 1' articolo 3.
(a) V. il seguente decreto :
6. Le inscrizioni a pr de' minori , degl' interdetti ,
c Ferdinando i. ec.
C Visto il nostro decreto de' 21 di giugno 1819, col degli assepli su' beni de' loro tutori , curatori ed ammi
nistratori , e quelle a pr de' coniugi per ragione delle
* quale pe' nostri domini al di l del Faro fu fs
ci sato il termine fino a tutto febbraio di questo loro convenzioni e dritti matrimoniali , saranno falle ad
anno, di potere inscrivere i dritti d'ipoteca o pri- istanza delle persone indicate negli articoli 120, 2022,
u vilegio, e trascrivere gli atti di passaggio degli 2024, 202? c 2026 delle leggi civili (6).
tt immobili "verificati fino a' 3i di agosto 1819, onde
conservare il rango che le precedenti leggi ac
CAPITOLO II.
ce cordavano nel concorso degli altri creditori, conso
li lidare le propriet e purgarne i pesi e le ipoteche;
Disposizioni relative a' passaggi degV immobili.
V Volendo prolungare il detto termine in modo che tutti
possano col maggior agio cautelare i loro interessi,
7. I possessori d' immobili che non avessero ancora
uniformandosi alle disposizioni delle nuove leggi;
adempito a tutte le formalit prescritte dalle leggi, dagli
c Sulla proposizione de' nostri Segretari di Slato ec.
usi e dalle legali osservanze in vigore anteriormente al
d primo di settembre di questo anno, ad oggetto di con
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
solidare le loro propriet e purgarne i pesi e le ipoteche,
c Art. 1. Il termine accordato cogli articoli 1 e 8
vi suppliranno colla trascrizione dell'atto di passaggio.
e del mentovato nostro decreto de' 21 di giugno
. Tutti i passaggi anteriori avvenuti fino al d 3i
t 1819 prolungato fino a' So di giugno di quo
d> agosto di questo anno , di cui gli atti saranno slati
ti sto anno.
K 2. La dilazione accordata nell' articolo precedente trascritti dal primo di settembre seguente fino a tutto
febbraio dell' anno 1 820 , non rimarranno purgati che
1 sar improrogabile , c non verranno concesse al
ti tre ulteriori proroghe.
de' gravami e delle ipoteche non iscritte prima di spi
rare il detto termine.
B 3. I nostri Segretari di Stalo Ministri ec.
Napoli, il di 20 di gennaio 1820
(b) V, la nota a pag. 284,
Firmalo FERDINANDO
( Num. i34. ) SIRACUSA i AGOSTO j8ig.

)( 89 )(
mine ai rigore , e questo era scorso al di 3o di aprile
Potr per prendersi la Inscrizione , elassi
del medesimo anno 181 7 , saranno registrati col pagasei, qualora non sieno decorsi giorni quindici dal di del
la trascrizione. In questo caso perp la inscrizione varr menlo de' dritti stabiliti dalle suddette leggi anteriori.
I contravventori pagheranno le ammende dalle leg
sollauto per conservare il gravame e l' ipoteca sul fondo
alienalo : ma il suo rango avr luogo dal d della data gi medesime determinate.
2. Tutti gli atti che per effetto del nostro decreto
(Iella inscrizione medesima.
9. Nulla innovalo pe' passaggi anteriori al d 1 de' 2 di marzo 181 8 doveano essere registrati in termi
di settembre di questo anno relativamente alle leggi ed ne di rigore , laddove questo sia scorso al di 3i di di
cembre di questo anno , non saranno registrati che me
agli usi che avessero potuto obbligare il nuovo proprie
tario alla rappresentazione ed al pagamento del di loro diante il pagamento delle ammende pronunziale dal de
prezzo , come pure a' dritti ed alle azioni di creditori , creto suddetto contra coloro che avessero fallo trascor
sia per esigerlo, sia per far valere le loro ragioni sopra rere il termine per ciascun atto rispettivamente stabilito
l' immobile, sebbene passalo ad un terzo possessore (a). oltre all' obbligo di pagare il dritto , secondo la diversa
qualit dell' atto.
Le disposizioni medesime saranno applicabili al pa
CAPITOLO HI.
gamento delle ammende per ogni contravvenzione che
De dritti per le iscrizioni e trascrizioni, pe' titoli an
avr avuto luogo , relativamente alle disposizioni delle
teriori al d 3i di agosto, e degli emolumenti dei leggi attualmente in vigore , tanto per gli alti soggetti
Conservatori.
al registro, che per le dichiarazioni di successioni.
3. Per tulli gli atti pe* quali i termini di rigore
10. Il drillo d'inscrizione per tulli i crediti nascen
ti da titoli anteriori al di 1 di settembre di questo anno non saranno spirati al di 3i dicembre prossimo, e que
sar tli grana dieci siciliane per once trentatre e tari sto termine di rigore sia prescritto pure dalla nostra
legge de' 21 di giugno 1819 , esso proseguir a decor
dieci siciliani.
rere sino a clic dura il termine fissato dalle leggi ante
11. Il dritto di trascrizione sar di tari due e gra
na dieci siciliane per once trentatre e tari dieci siciliani.
cedenti.
12. I Conservatori delle ipoteche per le inscrizioni
Per gli atti non assoggettati a termine di rigore
e trascrizioni suddette godranno degli emolumenti qui dalla legge suddetta cesser ogni obbligo di registrarli
nel tempo determinato dalle leggi in vigore al tempo
appresso determinali :
1. per ogni ricognizione di deposito di alti , o note , dell'atte sebbene questo sia cominciato a decorrere.
4. Non dovranno esser dichiarate dal d 1 di genqualunque sia il numero degli alti depositati , grana
naro 1820 in avanti tulle quelle successioni per le qua
cinque siciliane :
2. per le inscrizioni di ogni drillo d' ipoteca o privi
li, sebbene aperte a tutto dicembre di questo anno, co
legio, qualunque sia il numero de' creditori , purch sor loro a' quali dall' artieolo 2D della legge de' 25 di di
cembre 1816 imposto l'obbligo delle dichiarazioni ,
lidari , quando la formalit sia richiesta dallo stesso no
non abbiano fatto sino a detta epoca alcun esperimento
tamente, tari uno siciliano.'
3. per la redazione di due note relative allo slesso de' dritti acquistali per atto qualunque di ultima volont.
credilo , laddove il conservatore ne sia incaricalo a' ter
5. Gli atli di passaggio in propriet o usufrutto di
mini dell' articolo 4 numero 4 tari tre siciliani :
beni immobili, per la trascrizione de' quali i termini sta
4- per la trascrizione di ciascun atto di passaggio di biliti dagli art. 17 18 e 21 del decreto de' 2 di marzo
beni per ogni pagina , dell' allo presentato per la tra
1818 saranno decorsi a lutto dicembre di questo anno,
scrizione , di due facciate ogni pagina , ognuna di esse dovranno esser trascritti col pagamento de' dritti e del
di venticinque linee, e di diciotlo sillabe a linea, It.uno. le ammende comminate dagli articoli 23 e 24 del de
5. per ciascun duplicato di quietanza per inscrizione
creto medesimo.
o trascrizione, grana cinque siciliane.
La trascrizione sar falla per in conformila del
13. I nostri Segretari di Slato Ministri ce.
prescritto dall' articolo 2075 delle leggi civili , senza lo
obbligo del deposito della copia dell'alto da trascriversi.
Firmato FERDINANDO.
Gli atti di passaggio anteriori al d 1 di gennaro 1820,
pe' quali il termine alla trascrizione non spiralo alla
( IVum. i35. ) SIRACUSA 1 AGOSTO 1S19.
della epoca , potranno essere trascritti a volont delle
alcun termine di rigore.
Decreto relativo al registro ed alla trascrizione degli parli 6.senza
Il noslro Segretario di Stato ec.
atti) pe' quali dalle leggi anteriori era Jissalo un
FirmaloFERDINANDO.
termine di rigore.
Napoli 21 giuguo 1819.
FERDINANDO I. eC.
( Num. i36. ) SIRACUSA 8 AGOSTO 1S19.
Veduto il nura. 4 dell' art, 1 della nostra legge di
Decreto
sulla competenza de' Giudici di Circondario
questo giorno;
nelle
materie commerciali.
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Napoli 22 giugno 1819.
Art. 1. Tulli gli atti che per effetto delle leggi in
Ferdinando
i. ec.
vigore anteriormente al di 1 di maggio dell'anno 1S17
(epoca in cui cominci l'osservanza della noslra legge
Yedule le leggi de' 29 di maggio 1817 e de' 7 di giu
de' 25 di dicembre 181G) doveano regislrarsi in un ter- gno del corrente anno sulla rispettiva organizzazione dello
ordine giudiziario ne' nostri rcAli domini al di qua e al di
(a) V. i num, s ed della nota d j)ag, 2jj-2jS.
l del l'aro;
37

)( 90 )(
chiedendosi nella elezione di questi piloti la concorrenza
Sulla proposizione del noslro Segretario di Sialo ce
delle autorit sanitarie.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
3. Le piazze di piloti ordinari dovranno provvedersi
Art. i. I regi Giudici di Circondario conosceranno e
giudicheranno inappellabilmente sino a ducati venti , pari in persona di coloro fra gli straordinari i quali tanto per
ad once sci e lari venti, ed appellabilmente sino a ducati antichit , quanto per merito, ne saranno creduli degni.
4-. La nomina de' piloti straordinari pel passaggio alla
trecento, pari ad once cento, tulle le cause dipendenti da
alti di commercio cosi di terra, che di mare (a).
piazza di proprietari apparterr alla Deputazione sanitaria:
ma dovr sempre precedere un certificato dell' 11 ffzialc su
2. La competenza de' regi Giudici di Circondario re
lativamente alle azioni di debito, o di obbligazioni nascenti pcriore incaricato dell' allislamenlo marittimo in Messina ,
da cambiali, da polizze di carico o da biglietti di deposito, che contesti la buona condotta serbala da' candidati nel
disimpegno delle loro funzioni.
sar regolata a norma dell' articolo precedente.
3. I regi Giudici di Circondario giudicheranno anco- ..
5. I nostri Ministri Segretari di Slato ec.
ra inappellabilmente sino a ducali venti pari ad once sei e
Firmato FERDINANDO.
tari venti, ed appellabilmente, qualunque ne sia il valore,
le quistioni su' contraili seguili nelle fiere o ne' mercati ,
durante il loro corso , c purch versino sopra oggelli tra
( Num. 238. ) SIRACUSA i3 AGOSTO 1819.
sportati e contrattati in delle fiere e mercati.
4. La disposizione dell' articolo 1 non e applicabile Decreto per lo stabilimento di uva Soprainlcndcnza ge
nerale di salute ne' do.-:iim oltre il Faro.
ai regi Giudici del Circondario in cui risiede un Tribunale
di commercio stabilito a' termini delle indicate leggi.
Napoli 23 giugno 1S19.
5. Nelle Citt di Napoli, di Palermo e di Messina la
FERDINANDO I. CC.
residenza de' Tribunali di commercio s'intender stabilita
in ciascuno de' loro circondari o quartieri.
Sulla proposizione del noslro Segretario re.
6. La competenza de' Giudici di Circondario nella eAbbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
sccuzione delle proprie sentenze si estende ancora alle cau
Art. 1. Sar stabilita ne' nostri reali domini al di l
se commerciali.
del Faro una Soprantendenza generale di salute , le di
7. L'appellazione delle sentenze de' Giudici di Circon
cui attribuzioni saranno difinite nella legge organica che
dario in materia commerciale apparterr a' Tribunali di andremo a sanzionare in vista del parere del supremo
commercio delle rispettive Provincie o Valli, o 'Tribunali Consiglio di Cancelleria (b).
civili che ne fanno le veci.
2. Nominiamo all' impiego di Soprantcndcntc gene
8. E rivocala qualunque disposizione contraria al pre
ralo il Principe di Campo/ranco.
sente decreto.
3. Egli percepir il soldo di annui ducali duemila ,
9. Il noslro Consigliere e Segretario di Stato ec.
che rimane fissato per la carica di Sopran tendente e godr
in oltre un soprassoldo di altri ducali settecento all' anno ,
Firmato FERDINANDO.
per compiere la somma di ducali duemila settecento , pari
ad once novecento clic attualmente se gli trovano asse
(Num. i37. ) SIRACUSA 12 AGOSTO 1819.
gnale.
4. I nostri Segre'.ari di Stato Ministri ec.
Decreto che concerne i piloti pratici addetti al Faro
Firmalo FERDINANDO,
di Messina.
Napoli 23 giugno 1819.
FERDINANDO t. ec.
( Num. i3g. ) SIRACUSA 20 AGOSTO 1819.
L' interessante servizio che prestano i piloti pratici Decreto relativo alle multe che ne domini oltre il Faro
addetti al Faro di Messina esigendo che con particolare
possono incorrerai a lutto dicembre 1820 per con
considerazione sieno stabiliti i principi , secondo i quali
travvenzioni alla legge sul ngistro e su le ipoteche.
debba seguire 1' ammessionc de' piloti medesimi.
Visto il prescritto dalle istruzioni de' 28 gennaio
Belvedere 29 giugno 1S19.
1786, e da'rescrilli de'7 settembre 1800 ed 8 di febbraio
FERDINANDO I. e?.
1802, relativi al servizio de' detti piloti.
Volendo conciliare i principi delle sopraccennate
Veduta la nostra legge de' 21 di questo mese sullo
prescrizioni con quelli de' regolamenti attualmente in vi
stabilimento del registro e delle ipoteche (e).
Considerando che la sua iristiluzioue ne' nostri domini
gore nella marina del Regno delle due Sicilie;
al di l del Faro pu nel principio della sua esecuzione
Sulla proposizione del nostro Segretario ce.
dar luogo a contravvenzioni cagionate pi dalla pera esperAbbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
tezza in un sistema nascente, che da dolosa inosservanza
Art. 1. Il numero de' piloti esistenti, cio sodici or
dinari a Messina e ventiquallro a Torre di Faro, con tanto per parte degli uffiziali e funzionari pubblici, che
un numero eguale di piloti soprannumerari rimarr nei de' particolari nell' adempimento degli obblighi ad essi
detti due posti nel modo che viene dettagliato dal nota- imposti colla legge suddetta . lino a che non se ne rendano
mcnlo annesso all' originale del presente decreto.
abbastanza inslruiti.
Volendo quindi aver riguardo a questa circostanza ed
2. In caso di vacanza tra' piloti straordinari, questa
dovr provvedersi , mediante un esame per concorso che usare della nostra indulgenza verso i contravventori della
sar eseguilo unicamente dalla facolt di marina; non ri- indicala legge ne' primi tempi della esecuzione^
(a) Quanto a Comuni non capo-luoghi di Circondario
v. il decreto del i3 novtmltt tSu.

(b) V. la legge del 20 di ottobre iSig.


(e) Inserita a pg- 2'3.

)( 291
Sulla proposizione del nostro Segrelario di Stato ec
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. i. Dal di i di settembre del corrente anno, epo
ca in cui sar posta in esecuzione la legge sul registro e
Mille ipoteche ne' nostri domini al di l del Faro , lino a
tulio dicembre 1820 saranno ridotte ad un quinto tulle le
multe comminate dalla legge medesima per contravvenzio H
ni alle sue disposizioni.
Il dritto per sar sempre pagalo per inlcro.
2. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.

( Num. i|o. ) SIRACUSA 3o AGOSTO 1819.


Legge che approva gli statuti penali per 1' armala di ma
re e pei reali commessi da' forzali e loro cuslodi.
FERDINANDO I. eC.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Veduto il parere del supremo Consiglio di Cancelleria.
Udito il nostro Consiglio di Stato,
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1. Gli statuti penali per T armata di mare e
p reati commessi dd forzati e loro custodi sono ap
provati.
2. Essi sono sostituiti alle leggi, a* decreti , alle ordi
nanze od a qualunque altra disposizione emanata finora
nel nostro Regno sopra materie che riguardano la giuri
sdizione militare, la procedura militare, i reati militari e
loro punizioni, per 1' armata di mare, pei forzati c loro
custodi.
3. Prima che sien pubblicali dalla tipografia dipen
dente dal Ministero di Stato della Cancelleria generale del
Regno gli stalliti penali per 1' armata di mare e pe' reali
commessi da' forzali e loro custodi, due esemplari stampati
di essi saranno ila noi sotioscritii, e munili di lulte le for
malit che si richieggono per la pubblicazione delle leggi
del nostro Regno.
I medesimi esemplari in oltre verranno per ogni qua
derno della edizione contrassegnali dal nostro Consigliere
e Segretario di Slato Ministro Cancelliere.
4. Gli esemplari stampali di cui falla menzione nel
precedente articolo , saranno depositali nella Cancelleria
generale del Regno delle due Sicilie, come trovasi stabi
lito per tulle le altre leggi e per tutti gli altri decreti.
!>. La presente legge sar stampata e posta in fronte
alla edizione degli statuti penali per 1' armala di mare e
pe' reati commessi da' forzali e loro custodi.
Vogliamo e comandiamo ec.
Belvedere 3o giugno i8tg.
Firmato FERDINANDO.
STATUTO PENALE
PER L'ARMATA DI MARE
CAPITOLO I.
Delle punizioni militari per l'armala di mare.
SEZIONE I.
Delle pene.
Art. 1. Le pene stabilite nel presente statulo sono :
1. la morte ;
9.. V ergastolo ;

3. i lavori forzati ;
4.. la reclusione i

)(
5. la degradazione ;
6. la destituzione, o sospensione d'impiego per gli
uffizial
i servizi ignobili , o la detenzione in castello ;
8. l'aumento di tempo di servizio;
9. le bacchette pe' soli sotto -ufliziali e soldati;
S3
e per J' altra gente addetta al servizio della
"3
marina, quella pena che fissata dagli usi
e da' regolamenti in vigore;
c
io. il passaggio a' battaglioni provvisori per un
tempo determinato,
2. Tutte le disposizioni contenute negli articoli pre
liminari, e nell' intero titolo 1 del libro terzo dello sta
tuto penale militare relative alla punizione de' reali mi
litari, sono comuni al presente statulo.
SEZIONE II.
Della insubordinazione commessa a lordo
de legni armali.
3. E reato di mancanza di subordinazione ogni of
fesa falta dall' inferiore al supcriore con detti , gesti e
vie di fatto, ed ogni resistenza agli ordini ricevuti dai
superiori in materia di servizio, e di disciplina militare.
Un militare considerato superiore di altri militari
tutte le volte che egli abbia il comando sopra di essi ,
quantunque il di Itti grado non sia maggiore.
4- Tulli i soldati e bassi ufliziali di marina, e tutti
g' individui addetti al servizio di quest' armata, assimi
lati a' gradi minori di quello di uffiziale , che ricusasse
ro di ubbidire i loro superiori , stando a bordo di un
legno, saranno puniti colla degradazione, e con un ser
vizio forzoso, oltre del primo impegno , il qt^ale pe' sol
dati sar di due anni , e pei marinari sar di un anno
in una classe inferiore ; e per quelli di ultima classe il
servizio forzoso sar anche di un anno , ma con due
terzi di soldo.
5. Tutti gli uffziali di marina, e lutti gl'individui
di questo corpo, che corrispondono al grado di uffiziale,
che si negassero di ubbidire a' loro superiori , saranno
condannati a due anni di castello.
6. Allorch la mancanza di ubbidienza a'superiori
sar accompagnala da insulti verbali, o da minacce ver
so di essi, i sotto uffziali o soldati, ed i loro assimilati
saranno condannati a cinque anni di ferri. Gli ufliziali
e loro assimilati subiranno la pena della reclusione per
cgual tempo, e della destituzione dall' impiego.
7. Quando la mancanza di ubbidienza verso i su
periori sia accompagnata da insulti di fatto, da opere c
da maltrattamenti reali , gli ufSziali , e sotto uffziali e
soldati, e loro assimilali, saranno colpiti dalla pena di
morte.
8. Dalla stessa pena di morte saranno colpiti gli
uffziali, sotto uffziali, soldati e loro assimilali , che ar
dissero resistere a mano armala agli ordini de' loro su
periori.
9. Qualunque individuo di marina inferiore al gra
do di uffiziale, ed ogni suo assimilato, colpevole di ecci
tamento di rissa, o di disordine, che non venga seguilo
da alcuna funesta conseguenza, verr condannato a due
anni di servizi ignobili o in quartiere, 0 a bordo dei
legni, prestando servizio nell' interno con degradazione ,
e co,iie sta prescritto nell' articolo 4- Gli uffziali e loro
assimilati verran condannali al castello per cgual Icmpo.
10. Se 1' eccitamento del disordine tendesse a ca-


.
X 9
gunare 1 ammutinamento, o una sedizione , promoven
loro assimilali, saranno destituiti , se bassi uffiziali o loro
do ia disubidienza o la resistenza agli ordini superiori assimilati, saranno puniti colla pena di dieci anni di ferri.
i colpevoli, qualunque fosse il loro grado , saranno pu
19. La diserzione sar giudicala falla in complolo ,
niti colla morte.
quando i disertori eccedono il numero di cinque, e quan
ir. La sedizione, o 1' ammutinamento prodotti per do sia provala l' intelligenza tra loro per la esecuzione
qualche allrasso di presi , o di soldo , non sono scusati del delitto. Quando succede a bordo, la pena sar sem
da queste cagioni.
pre di quattro auni di ferri pe' bassi uffiziali, soldati e
ia. Tutti i bassi uffiziali e soldati , e i loro assi
loro assimilati ; e della reclusione per cgual tempo agli
milali, i quali non abbiano contribuito con tutti gli sfor
uffiziali colla destituzione.
zi ad impedire gli ammutinamenti o le sedizioni , saran
20. I marinari disertori dal bordo de' legni in di
no condannali a cinque anni di ferri. Gli uffiziali ed i sarmo, dagli arsenali, da' porti , e da uno stabilimento
loro assimilati soffriranno la reclusione per egual tempo qualunque di marina , sono soggetti alle stesse pene sta
colla di loro destituzione. Quando per sia provato, die bilite pe' soldati c bassi uffiziali nello statuto penale mi
i loro sforzi potevano arrestare la consumazione del de
litare per l'armata di terra. Quando poi i marinari com
litto, la pena sar di morte.
presi nelle liste di ascrizione marittima disertassero allo
i3. Tutti gl'individui componenti l'equipaggio di avviso di una leva, o per istrada nello indirizzarsi ad
un legno da guerra, che trovandosi presenti ad un de
uno stabilimento di marina, saranno sottoposti alle pene
litto particolare commesso sul bordo , uon avessero gri
stabilite nell'articolo 4>
dato , e dalo avviso alle guardie per impedirlo prima
della consumazione , saranno puniti , se sotto-ulfziali ,
SEZIONE IV.
soldati e loro assimilali, colla stessa pena prescritta nelBella diserzione all' inimico.
1' art. 4 e se uffiziali e loro assimilali , col castello per
21. La diserzione in faccia all'inimico riputata
ugual tempo.
come eseguila all'inimico. In conseguenza ogn' individuo
i4- Tranne le particolari disposizioni contenute nel
la presente sezione , si osserveranno per tntti gli altri di marina , che avr abbandonato il suo posto , e sia'
casi relativi a questo reato le disposizioni dello statuto fuggito dal legno col mezzo delle lance, o pure a nuoto,
stando in faccia all'inimico, sia qualunque il tempo della
penale militare (a).
sua assenza , sar riputalo disertore all' inimico , e pu
SEZIONE IH.
Della diserzione semplice da bordo di un legno armato nito colla morte.
22. Qualunque individuo di marina, che in faccia
15. Tutti i bassi uffiziali e soldati di marina e loro
assimilati, che disertassero da bordo per ritirarsi in un all' inimico avr eccitato i compagni alla diserzione ,
quantunque questa non sia seguita, ma per circostanze!
luogo qualunque non occupato da nemici , saranno pu
indipendenti dalla sua volont, sar punito col quarto
niti colle pene stabilite nell'articolo 4- Gli uffiziali col
grado di lavori forzati.
pevoli dello slesso delitto, saranno puniti colla destitu
Se poi fosse seguila la diserzione, abbench l' ecci
zione.
tatore non fosse disertalo, sar punito colla morte.
Quando gli uni fossero in servizio nel momento
a3. Tulli i casi relativi alla diserzione non preve
della diserzione, la pena sar del doppio : e per gli alduti dal presente statuto, saranno regolali dallo statuto
tri, cio per gli uffiziali e loro assimilati, oltre la desti
tuzione dall' impiego, subiranno la pena di cinque anni penale militare.
di castello.
SEZIONE V .
I solto-uffiziali c soldati e loro assimilali recidivi
Bella oscitanza in servizio.
nella diserzione, soffriranno il doppio delle pene delle
24- Ogni soldato, basso uffizialc di marina, o pure i
loro assimilati, che abbandonasse il posto , stando ia
quali si parlalo ne' paragrafi antecedenti.
16. Saranno riputali disertori lutti g' individui di servizio, sar punito con tre anni di servizio forzoso, da'
espiarlo con arresto in quartiere, in arsenale , o a bor
marina, che senza il permesso in iscritto de' loro supe
do de' legni in disarmo, oltre il primo impegno : se poi
riori mancassero da bordo per tre giorni continui , stan
do il legno in porlo ; per due giorni, stando in rada; fosse un uffiziale, coli' arresto in castello per ugual tempo.
6 per un giorno, stando alla vela.
Quando questa oscitanza fosse accompagnata da qual
che tratto di malizia , la pena sar di due anni di ferri'
17. Parimente saranno riputali disertori tulli gl'in
dividui di marina , che avendo ottenuto il permesso dei pe' soldati, bassi uffiziali, e loro assimilati; e per gli uf
loro superiori, ne abusassero, mancando per gli spazi fiziali, della reclusione per ugual tempo colla destituzione.
di tempo fissati nel precedente articolo.
2>. G' individui di marina . che stando di servizio
10. Saranno considerati del pari come diseriori , e a bordo, avranno veduto dislaccare, o porre iu mare un
quindi sottoposti alle slesse pene tutti g' individui di legno da remo senza ordine superiore, e norf lo impe
diranno, o daranno avviso per impedirlo, saranno puniti
marina, che formando parte dell' equipaggio di un le
gno, rimangano a terra dopo la partenza del legno me
come nella prima parte dell' artcolo precedente.
26. Le sentinelle che a vista di terra nemica, o
desimo , malgrado i consueti segnali, se non giustifichi
no innanzi le autorit del corpo stesso, ed in mancanza dando caccia a legno nemico, saranno trovale dormendo,
di esse, avanti le autorit governative militari del luogo o avranno dimenticalo la loro consegna, saranno punitel' impedimento che non ha loro permesso d'imbarcarsi.
con ire anni di servizio militare a di pi del loro pri
In tempo di guerra andando il bastimento ad attac
mo impegno.
care l' inimico, o partendo colla probabilit d'incontrarlo,
SEZIONE VI.
tutti quelli che non si troveranno presenti
, se uffiziali o
Bella vilt in servizio.
1
______
27. Ogn' individuo di marina, che trovandosi su di
(a) Inserito a pag. /i'8.
un legno da guerra impegnalo iu combatlimciilo abban

)( *o3
donasse II suo posto, e s nascondesse in qualche parte perdita di un legno, aprendogli una via d'acqua, tglien
del legno stesso, sar condannato, se basso uffiziale, o do qualche stoppa dalla sua opera viva, tagliando, o le
vando volta de' capi principali , mentre il legno si trovi
soldato, o pure a questi assimilato, a dieci anni di ferri:
se poi fosse un uffiziale , sar punito con dieci anni di impegnato in combattimento su di una costa o in altre
pericolose posizioni, o recidendo le gomene, quando si
reclusione , e colla destituzione.
28. gn' individuo di marina, che in qualunque trovi in ancoraggio, sar punito colla morte.
modo fosso consapevole d'incitamento che da altri si fac
37. La stessa pena contenuta dell' articolo antece
cia all' equipaggio del legno , di opporsi alle risoluzioni dente subir 1' uffiziale di guardia , che non avendo edel Comandante, e non ne avr denunciato il colpevole seguito la consegna datagli dal Comandante del leguo ,
per rendere inutili i suoi tentativi sar punito colla met avesse prodotto la perdita del medesimo.
38. Un pilota o uu timoniere che avesse ricevuto
della pena fissata col precedente articolo.
29. Se investendo un legno inseguito dal nemico , ordine da un uffiziale , che nou sia il Comandante , di
cambiar rotta , conoscendo da questo cangiamento poter
il Comandante determinasse difenderlo, qualunque indivi
duo che fugga dal suo posto , o si neghi di prender ne derivare la perdita del legno , e ci non ostante omctla di darne subito parte , cade in delitto da non po
parte alla difesa, sar punito colla morte.
30. Nel caso che uu legno investisse in una costa ter essere scusalo. Quindi se da tale mancanza ne sia
seguita la perdila del legno, il pilota, se avr gradua
per effetto di tempesta, o altro accidente, qualunque sol
zione di uffiziale , sar punito con dieci anni di re
dato, basso uffiziale o loro assimilato si getter dal me
desimo senza ordine del Comandante, sar punito con clusione , e colla destituzione : non essendo il pilota
cinque anni di ferri ; e se uffiziale, colla reclusione per graduato da uffiziale , la pena sar di dicci anni di
ferri. Nel caso poi che la mancanza fosse stata del
ugual tempo, e colla desiituzione.
31. Ogni soldato, basso uffiziale di marina, o chi timoniere, sar parimente costui punito con dicci anni
a questi assimilato, il quale nel caso di naufragio, di di ferri. Quaudo poi da tale mancanza non ne fosse se
guita la perdila del legno , allora la pena sap per me
un incendio, o di qualunque sinistro accidente, nel quale
t di quella stabilita pel primo caso.
possa trovarsi il legno, abbandoner il suo posto, in cui
stato destinato, senza una indispensabile necessit., o si
negher di prender parte a' lavori necessari sar punito
SEZIONE IX.
con dieci anni di ferri ; c se uffiziale , colla reclusione
Detjl' incendi.
per egual tempo, e colla destituzione.
32. Si osserveranno pe' casi non preveduti in que
39. Qualunque individuo di mariua sar colpevole
sta c nella precedente sezione, le disposizioni contenute di aver messo fuoco u' magazzini , agli arsenali o a' le
gni verr condannato a morte ancorch siasi arrestalo
nel cap. Ili, tit. II, lib.III dello statuto penale militare.
di buon' ora l' incendio.
40. Quando sia provato che 1' incendio nou sia sta
SEZIONE VII.
to cagionato da malizia , ma da semplice negligenza, la
Del tradimento.
pena sar di due anni di prigione pc' soldati e bassi
33. Qualunque individuo di marina manterr corri
uffiziali e loro assimilali , e del castello per ugual tem
spondenza coli' inimico, senza il permesso del suo supe
riore , sar riputato colpevole di tradimento, e punito po, per gli uffiziali.
4.1 . Le sentinelle de' foconi , e quelle le quali ten
colla morte.
gono in consegna de' fanali , che permettono disordini
34> Sono riputati egualmente colpevoli di tradi
con questi, e col fuoco, saranno puniti a tre anni di
mento, e puniti colla morte:
servizi ignobili. Il doppio della pena sar inflitto alle
1. tutti g' individui di marina che nel principio e sentinelle del magazzino di polvere, che permettessero
nel corso del combattimento, in cui va ad essere, o tro
1' avvicinamento di persone con materie incendiarie.
vasi impegnato il legno, spargessero de' clamori, per in
42. Il caporale di luce, che dar un fanale in isti va,
spirare lo spavento ed il disordine nell'equipaggio, o
dispensalo altro luogo qualunque del legno, senza per
elevassero delle grida per chiedere che non s'impegnasse messo de' superiori , sar punito con due anni di servizi
o si cessasse dello attacco:
ignobili. La slessa pena sar applicata a chi far uso
2. lutti g' individui di marina, che costringessero colla del
fanale senza i necessari riguardi , cavandone il lu
forza, o colla violenza il Comandante del legno a sospen
me
,
o confidandolo ad altri.
dere la risoluzione di esaurire tutti i mezzi per difen
dersi dall' inimico :
SEZIONE X.
3. tutti g' individui di marina, che prima, o nel corso
del combattimento avessero maliziosamente fatti de' falsi
Delle devastazioni.
segnali, da' quali fosse derivata la confusione nelle ope
4-3. Ogni individuo di marina, che sar convinto
razioni de' vari legni di una squadra , o iu quelle dello
di avere sciupato una parte, 0 tutta l'acquala del legno,
equipaggio di un sol legno.
provvisione de' magazzini , o adulteralo le
35. Le disposizioni contenute nel capitolo I, titolo II, o dissipalo , laverr
condannato a cinque anni di l'erri , so
libro III dello statuto penale militare relative al reato vettovaglie
basso
uffiziale
o
soldato,
o loro assimilato; e se uffizia
di tradimento, saranno applicabili a tulli i casi non pre
le,
alla
reclusione
per
ugual
tempo, ed alla destituzione.
veduti nella presente sezione.
La pena sar quadrupla, se da quelle mancanze ne de
rivi la penuria, o la epidemia nell'equipaggio. Quando
SEZIONE Vili.
la dissipa/.iouc de' magazzini, o l'adulterazione delle vet
De danni.
tovaglie venga commessa a terra, la pena sar di (piatir
36. Qualunque individuo di marina proccurer la auui di servai ignobili pc' bassi uffiziali e soldati 0 loro

K 29* )(
assimilati , e del easlcllo agli ufEziall per ugual tempo
che corrispondono agli ufliziali di guerra per le man
canze essenziali del loro dovere in materia di servizio
di mare, si terranno presenti le seguenti prescrizioni.
SEZIONE XI.
52. Qualunque uffziale che comander un bastimento
Del furio.
da guerra, sar obbligalo a difenderlo per quanto lo
permetteranno le sue forze paragonale a quelle del ne
44- Ogni soldato, basso uffziale, o loro assimilato,
il quale a bordo de' legni armati sar convinto di aaver mico che lo attacca. Mancando alcuno a questo dovere,
sar privalo d' impiego.
rubato armi, o attrezzi di munizione appartenenti agi in
Se poi la difesa sia siala tanto debole, e cos corta,
terri ;
dividui del suo corpo, sar punito con due anni di tei
chc vilmente abbia reso il bastimento di suo
e se sar uffziale, colla reclusione per ugual tempo
al nemico, senza il consenso de' suoi ufliziali potr estcncolla destituzione
43. Colla pena medesima saranno puniti , secondo dcrai la pena sino alla morte.
53. Allorch si tratta di esaminarsi la condotta di
il rispettivo grado, tulli gl'individui di marina rei di
un Comandante che abbia reso il suo bastimento ne' ter
furto in terra, degli attrezzi, delle carte, e degli altri
oggetti di ogni genere di propriet del corpo di marina, mini specificali nell' antecedente articolo, dovr egual
mente farsi carico all' uffziale che era imbarcato in se
conservati fuori 0 dentro i magazzini, gli archivi, o al
tro luogo qualunque. Se il furto abbia luogo sul bordo condo, ed agli altri che avessero voluto c consiglialo una
tale resa indoverosa; giacch nel caso che il Comandante
di un legno , verr loro applicato il doppio di questa
si rifiuti alla difesa regolare, si d facolt al secondo
pena. Quando il furto sia accompagnato da scalazione ,
uffziale, perch di accordo co' rimanenti ufliziali di guerra
da scassazione , o da effrazione , la pena sar di dieci
prenda a carico la difesa, e continui il combattimento.
anni di torri pc' bassi ufliziali c soldati , o loro assimi
Qualora per il Comandante cambiando di consiglio, do
lali ; e per gli ufliziali, della reclusione per ugual tem
mander di proseguirla egli, dovranno lutti ubbidirlo sen
po, e colla destituzione.
4-0. Sar applicabile la pena contenuta nell'articolo za la minima opposizione.
54. Oli ufliziali che risulteranno rei di simili carichi
44 a tutti gl'individui di marina secondo il loro grado,
saranno privati d'impiego.
presso de' quali si saranno rinvenuti degli oggetti appar
tenenti al corpo di marina , e de' quali nou potessero
55. Se il Comandante giustificher di essere slato ob
bligato a rendere il suo bastimento per violenze usategli
giustificare la legittimil dell'acquisto.
da* suoi ufliziali, o dall'equipaggio, o perch alcuno senza
47- La compra di tali oggetti dalle mani d' indivi
dui delle arme non autorizzati a venderli , dar luogo sua disposizione abbia fatto ammainare la bandiera per
alla pena di un anno di servizi ignobili pc' bassi ufliziali non aver voluto la gente rimanere al suo posto, o per
e soldati, e di castello per gli ufliziali e loro assimilati.
allre ragioni alle quali non avesse potuto apprestar ri
paro, ^rester in tal caso il Comandante giustificato dal
carico della resa; c gli ufliziali e gli altri individui col
SEZIONE XII.
pevoli per ciascuno de' suddetti casi, saranno puniti colla
Dell' infedelt nell'amministrazione e manutenzione
perdila dell' impiego, e con altre pene che da giudici
degli oggetti militari.
prudenti saranno giudicate proporzionate a' gradi del dolo
praticalo in simili falli; polendo anche la pena, quar.Jo
48. Ogn' individuo di marina, il quale porter lo
il fatto senta di tradimento, estendersi fino alla morte.
slato della forza che comanda al di sopra del numero
56. If Comandante che per evitare forze nemiche
effettivo presente, e si avr appropriato il di pi, sar
punito con quattro anni di castello. La stessa pena verr superiori , o combattendo con esse, investisse per acci
dente o deliberatamente nella costa, dovr metter fuoco
applicata quando abbia 1' uffziale privato i suoi subor
dinati di tutto o parte di ci die era loro dovuto. Se al suo bastimento, dopo aver salvato a terra il suo equi
questo delitto si commetta da un basso uffziale, sar paggio, qualor per non avesse altro mezzo a poterlo di
punito colla pena de' ferri per ugual tempo.
fendere , ed impedire che l'inimico se ne impossessi;
e dovr tutto ci eseguire sotto pena di destituzione di
49. Ogn' impiegalo militare di marina, o a lui as
similato, colpevole di aver tratto un lucro disonesto ed impiego, come inabile a continuare nel real servizio.
illecito in danno do' particolari , o dello Stato, ne' con
bf. Il Comandante che, dopo di essere invesiilo
tratti , negli approvvigionamenti , nell' acquisto , o nel
il suo bastimento, avesse modo di difenderlo da lerra
colla sua gente, e con quella de' paesi vicini, che "ve
ricevere le consegne degli oggetti di qualsivoglia genere
nisse in suo soccorso, di maniera che probabilmente
appartenente al servizio di marina , sar punito colla re
possa scansare che l' inimico si accosti per bruciarlo, o
clusione per cinque anni , e colla destituzione dalla ca
rica.
per impadronirsene, sar tenuto a porre in opera tutti
i mezzi possibili per riuscire in tale intento; ed omet
50. I casi non preveduti dal presente statuto re
tendoli incorrer nelle pene espresse nell' articolo ante
lativi alle suzioni VIII, IX, X, XI e XII, saranno re
cedente.
golati colle disposizioni contenute ne' capitoli IV e V,
58. fi Comandante che combattendo in linea, ab
tit. II, lib. Ili dello statuto penale militare.
bandoner deliberatamente col suo legno il posto asse
gnatogli . senza che vi sicno motivi che l1 obblighino a
SEZIONE xur.
tale determinazione, perder il suo impiego, e sar di
Do' delitti e delle pene degli tijjtziali di marina in chiarato incapace di ottenere allro posto nel real servi
comando de' legni da guerra, c/te si debbono esaminare zio : e qualora da tale manovra praticata con malizia o
ne Consigli di guerra.
contro le regole di marina, ne risultasse perdita dell' azio
ne , sar punito colla morte.
51. Perch un Consiglio di guerra possa far giudi
5<). La perdita de' bastimenti per cattiva navigane*
zio ; e fondare il suo parere per determinare le pene

)( *93 )(
ne, tempi fortunali, o per altri molivi, dorr esser cai
battere senza necessit qualche forza nemica, frastornas
co'ata giudiziariamente, secondo le circostanze che avran se o mettesse in pericolo il conseguimento dell' oggetto
potuto verificarsi. Quando un Comandante mosso da fi
di sua commessione ; dovendosi giudicare delle' cause a
ne particolare avr maliziosamente perduto il bastimento, proporzione del loro risullamento e circostanze, come
nulla curando le proposizioni che avessero potuto fargli stalo prescritto.
su tale oggetto i suoi ullziali, sar punito colla morte.
65. Il Comandante di un bastimento , che navigan
Se la perdila fosse derivata da ignoranza , omissione o do in isquadra o divisione , si separer dalla medesima,
mancanza di attenzione, secondo le circostanze maggio-* dovr su di ci giustificarsi in Consiglio di guerra ; ed
ri o minori potr punirsi eolla reclusione, o colla sola ancor colui che separato dalla squadra non manovrasse
destituzione, o puranche colla semplice sospensione dal
in maniera da tornar subito ad incorporarsi colla mede
l' impiego per qualche tempo determinato ; ma se per sima , o non si portasse sollecitamente al luogo assegna
si giustificher essere stato 1' avvenimento irrimediabile ,
lo per la riunione : ed in caso di trovarsi colpevole ,
senta essersi trascurati tulli i mezzi possibili per evitar
giusta i gradi della colpa, sar punito colla sospensione
lo, rester il Comandante esente da qualunque carico.
per un determinato tempo , o colla destituzione, o pu
60. Dopo essere investito un bastimento, il Coman
ranche con pena maggiore, se cos convenga.
dante che lo abbandoner, quantunque vi sia probabilit
G6. Navigando in isquadra , tutti i Comandanti dei
di salvarlo, e colui che considerando inevitabile il'nau- bastimenti che la compongono, debbono slare colla mas
sima addizione per fare opporlunainenle i segnali confragio, non avesse usalo le possibili diligenze per salvar
ne le armi, attrezzi e munizioni, sar destituito, e se venienti al Comandante della medesima , specialmente
gli sequestreranno i suoi beni in compenso de' danni quando preveggano imminente qualche pericolo, sco
prano nemici, o si navighi a vista di essi. Le omesprodotli alle reali finanze.
sioni su di questo oggetto saranno esaminate in Con
61. Il Comandante che dopo di un naufragio ab
bandoner volontariamente la parte del suo equipaggio siglio di guerra, e ne saranno puniti coloro che ne ri
che si fosse salvala e che non praticher le possibili di
sulteranno colpevoli , secondo i principi e regole fssaligenze per mantenerla riunita , e per provvedere al suo te negli articoli precedenti , avendo sempre riguardo
sostentamento, sar destituito : c qualora per delti mo
alle conseguenze poco favorevoli alle quali abbiano espo
tivi, o per mancanza dell'attenzione necessaria, si per
sto la squadra.
deranno attrezzi , o altri cllelti che si fossero posti in
G7. Il Comandante che aprir il piego chiuso del
salvo , sar obbligato alla riparazione di late danno.
le istruzioni che gli si consegner per le commessioni
62. Essendo la principale obbligazione degli ullzia
da disimpegnarc , e pc' casi di separazione , prima d> l
li in comando delle squadre , divisioni o du' convogli tempo che gli stato prescritto ; e quello che dopo di
composti di legni mercantili , quella di prender dilla la averlo aperto, pubblicher qualche circostanza che gli
cura de' medesimi , e di mantenerli riuniti ; colui che fosse comaudato di tener riservata . sar punito con quat
li disperder , sar sottoposto ad un Consiglio di guerra,
tro anni eli castello : e qualora per la riferita pubbli
c giudicalo dallo slesso a proporzione delle circostanze cazione andasse a vlo la spedizione da eseguirsi , sar
che saranno concorse nell'avvenimento, prendendonsi in
destituito e detenuto in castello per quel tempo che sa
veduta le istruzioni , la risulta , i tempi corsi , i luo- r determinato dalla decisione del Consiglio di guerra.
gV pi o meno pericolosi , e dille le alire circostanze,
6S. Il Comandante o ufizialc di un legno da guer
filando da questo esame la condotta dil Comandante ri
ra , che con animo deliberato, o per elfelto di una cat
sulter colpevole, sai punito , secondo i gradi della tiva manovra abbandoner un altro legno da guerra, o
culpa , o colla semplice sospensione per un detcrminato mercantile , sar obbligato a soddisfare i danni che avr
tempo , o colla destituzione totale : e potr anche esser prodotti : e se questi saranno tanto considerevoli , che
punito colla morte , quando siavi nell' avvenimento con
sieno causa di grave allrasso alla spedizione, sar puni
to , secondo le risulte , colla privazione del comando ,
corso uiauifes'.o dolo e tradimento.
C3. Colla stessa regola fissala nell' articolo antece
sospensione d' impiego . o colla destituzione.
dente dovr essere trattato e giudicato qucll' uffiziale il
69. Ciascun Comandante dovr invigilare che nel
quale essendo stato distaccato dal comando della squa
proprio bastimento ognuno puntualmente osservi quanto
vien prescritto ne' regolamenti ed ordinanze. E colui
dra con ordine di scortare qualche bastimento maltrat
talo sino a porlo in sicuro, lo avesse abbandonalo; ed che sar in tale assunto negligente , trascurando , per
ancor colui che incontrando per casualit qualche basti
mettendo , o dissimulando che si manchi alla regolare
mento nello stesso stalo , non lo scorti , potendolo ese
disciplina , sar sospeso d' impiego per quel tempo eh
guire senza un conosciuto rilevante allrasso della sua sar determinalo con decisione emessa dal Consiglio di
commessione, o pure che tralasci di soccorrerlo ccn attrez
guerra , avendo riguardo al male che per tal cagione ne
zi o viveri che a questo bisognassero per rimediare a sar derivalo al real servizio.
qualche grave urgenza , subito che si lro\i in islalo di
70. Il Comandante o l' ufizialc che maltratter
poterlo fare , senza che gli producano una positiva man
g' individui del proprio equipaggio , o violentemente
canza.
gli obbligher ad impiegarsi in esercizi servili, e che
G4. Il Comandante del convoglio , clic per qualche non sieno di loro precisa obbligazione , sar sospeso
d' impiego : e qualora da tali cattivi trattamenti ne
motivo di convenienza o di utilit del re-ai servizio, cre
deriver sedizione o diserzione considerevole, sar dal
der meno pregiudizievole forzar di vele , lasciando in
dietro qualche legno piuttosto clic mantenerlo riunito, e Consiglio eli guerra punito a propoiziune delle risulto
navigare in unione del medesimo , sar obbligato a obbligandolo di pi alla riparazione de' danni e delle
giustificarsi in Consiglio di guerra. Nello stesso modo perdite che ingiustamente avessero prodotte.
71. Qualunque ulfiziale destinalo a comandare un
dovr giustificarsi colui che non attenendosi a' termini
delle sue istruzioni ed ordini di navigazione . per com- [| bastimento , oltre l'obbligo di csalta.me.nle adempire

)( 29G )(
quanto riguarda il suo dovere nel tempo dell' armamen
o intelligenza; dovendo regolare la loro navigazione se
to di esso, dee ugualmente invigilare clic niente man
condo le istruzioni che saranno loro date, e de' segna
chi al medesimo di quanto stabilito ne' regolamenti; li che verranno loro fatti.
e se tralascer di render conto a tempo opportuno al
7G. Il capitano o padrone che mancher essenzial
proprio Comandante di squadra, o del dipartimento, mente agli ordini ricevuti per la navigazione , o che si
di ci che potr mancargli, sar privato del celan
separer volontariamente dal convoglio , sar processalo
do del suo bastimento. Questa medesima pena sar inflit
e posto in Consiglio di guerra, ove dovr presentare le
ta a colui che per non aver usalo la dovuta attivi
sue ragioni in discolpa : e qualora queste non saranno
t, non si trovasse pronto a porsi alla vela nel me
sc.ldist'acenti, sar punito, in vista della perdila di tem
desimo tempo che lo esegue il comandante di squa
po, danni e pregiudizi che potr aver prodotti la sua
dra, o di divisione: e se da tale mancanza ne deri
ca*u'va manovra , colla reclusione , colla detenzione in
ver atlrasso considerevole alla spedizione , a propor- castello , o co' Torri per un tempo proporzionato ; man
rione de' pregiudizi che produrr la dimora, sar pu
tenendolo intanto in arresto su di un legno da guerra
nito colla sospensione dell' impiego , o colla reclusio
sino a che npn si giunga in un dipartimento.
77. Per le mancanze di navigazione , che commet
ne e destituzione insieme.
72. I Comandanti de' bastimenti, che disporranno teranno i capitani de' legni di convoglio, potranno i Co
mandanti de legni da guerra sospenderli dal comando,
farsi consumi inutili , o applicheranno al loro mante
nimento ed uso personale i viveri e generi imbarcati o sottoporli a pene correzionali proporzionate alle delle
per servizio de' legni e sussistenza degli equipaggi , non mancanze.
curando le rimostranze in contrario che su tale irrego
78. Se qualche individuo appartenente agli equi
paggi de' legni mercantili componenti il convoglio, com
larit lor venissero fatte da' rispettivi incaricati subi
ranno la pena per la prima volta di pagare il triplo mettesse delitto capitale a bordo, o in terra , il Coman
del valore de' generi malversati, oltre una sospensione dante della squadra o divisione , disporr formarglisi il
processo, e lo terr in arresto sul proprio bordo , sino
d' impiego per un -proporzionalo tempo che sar fissa
to colla decisione del Consiglio di guerra. .
a che , ritornalo nel dipai limonio , resone conio al Co
mandante del medesimo , rimetta questi il processo e lo
Se accader che lo s'esso soggetto incorrer per al
tra volta in simile mancanza , allora si raddoppicr la individuo al Tribunale corrispondente.
Da questa regola sono eccettuali i delitti di corri
pena.
spondenza illecita col nemico, sedizioni, ammutinamento
Quante volte poi da tale malversazione" deriver at
lrasso o sconcerto alla commessione da eseguirsi, o altri con mano armata ; giacch questi si giudicheranno dal
pregiudizi, sar giudicato e punito, proporzionatamente Consiglio di guerra , comminandosi le pene come se i
a' danni cagionali, colle pene che si sono date per altri delinquenti appartenessero a' bastimenti da guerra.
casi analoghi al presente negli articoli precedenti.
79. Gli uffiziali che durante !a campagna avessero
avuto combattimento o incontro coli' inimico, qualunque
73. Sar colpito dalla pena di morie qualunque uf
fizialc avr l'ardimento di tirar fuori la spada, impugnar ne fosse stalo il successo favorevole o contrario , subilo
che ritorneranno nel dipartimento, hanno da presentare
pistola, o altra arma contro il Comandante della squa
dra o del bastimento nel quale tenga destino , o contro una relazione circostanziata dell' accaduto al Comandan
il Comandante del dipartimento 0 del corpo al quale te generale, il quale dovr passarla al Ministero di Sta
to della real marina. L' uffizialc che trascurasse di fare
appartiene.
1' indicata relazione, dettagliando tutte le particolari cir
Saranno puniti con cinque anni di reclusione e col
costanze dell' accaduto , sar soggetto a sospensione di
la destituzione quegli uffizioli che a bordo venissero al
le armi tra di loro. Se per tra questi si liquidassero impiego.
gli aggressori , costoro subiranno il doppio della pena
80. L' uffizialc che avr perduto il bastimento di suo
di reclusione.
comando,
sia rendendolo all' inimico, sia per naufragio,
Per tutto ci per, che riguarda duelli e soddisfa
per altro qualunque accidente, dovr essere posto in
zioni privale, come per qualunque altro delitto relativo odispensabilmente
in Consiglio di guerra per giustificare
a disciplina e condotta, il Consiglio di guerra di mari
la
sua
condotta.
Lo
stesso dovr praticarsi per colui che
na si regoler collo statuto penale militare , e coi re
separato
dalla
squadra
per qualsivoglia motivo, non fos
golamenti fissali dall' ordinanza dell' esercito.
se ritornato ad incorporarsi colla medesima. Lo stesso
^4- Se per gara, invidia, o per motivo di dispute dovr anche praticarsi per quell' uffiziale il quale aves
e di altercazioni succeda che un Comandante di un ba
se fatto una navigazione contraria alle sue istruzioni ; e
stimento, di un corpo 0 di un distaccamento , ecciti i suoi
finalmente con tulli coloro che per ismaltamenlo , ab
subalterni ad operare offensivamente contro gli individui
bordaggi, o per altre cause meritino, a giudizio del Co
di un altro bastimento, corpo o distaccamento, gli uffiziali,
mandante generale, di passare per un tal esame.
soldati c marinari che ubbidissero un tal Comandante-,
81. Putii solo han da esaminarsi in Consiglio di
saranno puniti colla morte, decidendoli: ed il Coman
guerra le cause che risultano dalla navigazione ed ope
dante sar punito colla morte.
razioni di guprra , nelle quali fossero siali impiegati gli
75. Tutti i legni mercantili dei sudditi del Reguo
uffiziali di guerra dell' armata tanto in mare, quanto in
delle due Sicilie cou bandiera nazionale debbono rima
terra ; ma bens tutte le altre che procedano da oggetti
nere sptloposli alla giurisdizione del Comandante della
puramente militari, coin mancanze essenziali al dovere
squadra, divisione o bastimento, sotto la di cui scorta
in cui ciascuno slato costituito, disubbidienze a' supe
navigano, tanto se sono noleggiati di real conto per
riori, condotta riprensibile verso i subalterni ed altri in
oggetti di servizio , quanto ancora se volontariamente 0
feriori, e finalmente tutte quelle cause nelle quali \\
per ordine debbono viaggiare sotto il di lui convoglio,
sia l' interesse diretto del real scrvizioi
tlal quale non potranno separarsi senza sua disposizione

CAPITOLO n.
De Consigli di guerra dell' armala di mare.
SEZIONE I.
Della competenza de' Consigli di guerra di marina.
82. I Consigli di guerra di marina giudicano e pu
niscono i delitti commessi dagl' individui della real ma
rina.
83. I delitti degl' individui della real marina sotto
posti al giudizio de' Consigli di marina , sono le Vio
lazioni dello statnlo penale di marina, ed anche le vio
lazioni dello statuto penale militare della reale armata
di terra , commesse dagl' individui di marina ne' luoghi
sottoposti alla giurisdizione militare di marina. La com
petenza di questi Consigli determinata perci o dalla
natura de' delitti, o da' luoghi ne' quali vengono com
messi.
84. Nel primo caso debbonsi applicare le pene
contenute nello statuto penale di marina : nel secondo
caso debbonsi i colpevoli punire colle pene fissate dallo
statuto penale militare della reale armata di terra.
85. Sono riputati individui della real marina, o al
suo seguito , e come tali giudicabili da' Consigli di ma
rina:
1. i militari di qualunque grado addetti a qualsivo
glia corpo formante parte della real marina , sieno in
attivit di servizio, sieno aggregati, o in ritiro:
2. tulli g' impiegati civili ed amministrativi addetti al
ramo di marina, e che sotto questo rapporto riscuotono
un soldo qualunque dallo Stato, e sono assimilati nei
loro gradi a' militari:
3 . tutte le persone formanti parte dell' equipaggio di
un legno qualunque di guerra tanto di pianta fissa, che
di nuova leva , sieno al servizio della real marina , o
degl' individui componenti V equipaggio , esclusi i soli
passeggieri.
4. tutti gli artefici e lavoratori di pianta fssa , o di
nuova leva, che trovansi al servizio de'legni da guerra,
de* porli, degli arsenali ; o di uno stabilimento qualun
que di marina (a).
(a) V. il seguente decreto:
Francesco 1. ec.
Veduti gli articoli 82 e seguenti dello statuto pe1 naie per 1' armata di mare sulla competenza dei
c Consigli di guerra di marina.
1 Veduti gli articoli 55 e 56 dello statuto penale pei
( reati commessi da' forzati e loro custodi sulla
competenza della Corte marziale marittima.
t Volendo noi far cessare i dubbi in materia di com petenza pe' reali non relativi alla custodia de'ba1 gni commessi da' soldati delle compagnie sedenc tauee del battaglione real marina , e de'Coman danti de' bagni.
t Veduto 1' avviso della Consulta generale del Regno.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato ec.
I Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1. Le indicale compagnie sedentauee , ed i
t Comandanti de' bagni sono giudicabili da' Cousit gli di marina, di corpo, o di guarnigione rispet tivamcnle per violazioni dello statuto penale di
marina: per violazione dello statuto penale mili' c lare dell' armata di terra commessi ne' luoghi

86. Sono riputati luoghi sottoposti alla giurisdizio


ne di marina, e quindi della competenza de' Consigli di
marina i delitti comuni commessi nella loro estensione
dagl' individui di marina;
1, il bordo di qualunque legno da guerra ;
2. 1' interno de porti, degli arsenali, de'quartieri, de
gli ospedali, de' bagni e di qualunque altro stabilimento
di marina.
87. Tutti g' individui di marina compresi nello in
tero articolo 85 fuori il easo di un delitto militare o di
un delitto comune commesso ne' luoghi indicati nell'ar
ticolo precedente , saranno giudicati da' Tribunali ordi
nar!.
Le persone pagane, nel solo caso di complicit con
individui della real marina in un delitto commesso nei
luoghi indicati nello stesso articolo precedente , saranno
giudicati da' Consigli di marina.
88. IV reati della genie di marina sopra i basti
menti corsari , saranno osservate le disposizioni pe' mi
litari di mare.
89. Nel caso de' reali commessi da' passaggieri a
bordo de' legni da guerra , sar compilata la pruova ge
nerica come per 1' agente di mare, c sar l'imputato ri
messo dal Comandante generale della marina al giudice
competente.
SEZIONE II.
Dell' organizzazione de' Colmigli di guerra di marina.
90. L' organizzazione, composizione e procedimento
de' Consigli di guerra di marina sar in tutto regolala
dallo statuto penale militare (//).

1
e
(b)
<;

t sottoposti alla giurisdizione militare di marina: e


t per delitti comuni commessi ne' bagni.
2. Le compagnie medesime , ed i Comandanti dei
t bagni sono giudicabili dalla Corte marziale mariti tima pc' misfatti compresi nel capitolo II , e pei
delitti comprcii nel capitolo III sezione I dello
statuto penale pc' reati commessi da' forzati e lot ro custodi ; e che riguardano rispettivamente la
i sicurezza e la disciplina interna de' bagni.
3. Il nostro Consigliere Ministro di Stalo ce.
Napoli 16 novembre 182!).
Firmato FRANCESCO.
V. il seguente decreto:
FERDINANDO J . CO.
Visto 1' art. 90 dello statuto penale per V armala
1 di mare, col quale si prescrive che l'organizza
le zione , composizione e procedimento de' Cousigli
c di guerra di marina debba essere in tutto rego lato dallo statuto penale militare.
Volendo rendere adattabile quanto siili' assunto si
i stabilito in questo statuto, alle particolari circo
li stanze ed organizzazione della nostra marina, non
i meno che alla attuale divisione delle coste del
Regno;
Sulla proposizione del nostro Segretario ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Siccome nell'articolo 3 dello statuto penale
t militare si stabilisce che i colpevoli di qualunque
e reato militare debbono in tempo di pace esser
t giudicati
f di corpo ,
da' Consigli di guerra l di guarnigione ,
( di divisione ,
38

)( 298 )(
ni. I membri de' Consigli di guerra composti a re , a norma di ci eli' stabilito nello statuto penale,
norma dello statuto penale militare, saranuo ufliziali di militare.
marina; ed in loro mancanza saranno chiamati gli uffig3. Sul bordo de' legni da guerra vi sar benan
che un Consiglio di guerra composto di cinque Giudici,
ziali di terra , purch non oltrepassino la met.
92. Avverso le decisioni de' Consigli di guerra di oltre il regio Procuratore ed il Cancelliere. Questi Giu
dici verranno scelti tra gli uflziali di maggior grado,
marina si dar luogo al ricorso nell' alla Corte milita
che si troveranno sul bordo. 11 Comandante ne sar il
li perci i colpevoli, come sopra, appartenenti alla Presidente. Il Giudice relatore sar sempre 1' ufliziale
armata di mare saranno nella medesima circo- di dettaglio ; ed il regio Procuratore, 1' ufliziale di ul
timo grado ; non comprese le guardiemarine quando
( stanza giudicati
non
sieno imbarcate, da uflziali. 11 Cancelliere sar pre
da' Consigli di guerra < jl gigione ,
so da' bassi uflziali del bordo. Questo Consiglio in tal
< e da un Consiglio di guerra generale della real guisa ordinalo giudicher i delitti di bordo , al pari del
e marina , clic rimpiazza quelli di divisione per la Consiglio di guerra permanente in Napoli.
94-. Quando a bordo di un legno non vi sia il nu
t armala di terra.
k 2. Due Consigli di guerra di corpo vi saranno per mero corrispondente di uflziali da poter formare il Con
1' armala di mare , uno de' quali apparterr al siglio di guerra, ed il legno navighi isolato , o senza
a corpo reale da' marinari cannonieri , e l' altro al allro legno da guerra onde poterlo completare cogli uf
reggimeli lo real marina. I medesimi saranno in- lziali del suo bordo, in tal caso i due primi uflziali di
.: caricali di giudicare i delitti degli uflziali subal- guerra prenderanno 1' ingenere del delitto , assoderanno
la pruova specifica, e formeranno la parte istruttiva del
terni, solto-uOiiiali e soldati de' rispettivi corpi.
3. Vi saranno per 1' armata di mare tre Consigli processo in lutla regola, onde poter essere giudicato lo
t di guerra di guarnigione incaricati di giudicare imputato dal Consiglio di guerra permanente in Napoli
g' individui di tutti gli altri corpi della marina al ritorno che far il legno in questo porto.
95. Allorch un delitto sar commesso a bordo di
1 descrilli nella sezione III, parte I, volume I del
un legno formante parte di una squadra, il Comandan
ti le ordinanze della marina medesima , e nell' ar
ci ticolo 85 dello statuto penale per l' armata di te in capo nominer i membri del Consiglio. Per il
I mare, ed i Capitani del corpo reale de' marinari 1 residente , il Relatore ed il regio Procuratore saranno
sempre scelli dagli uflziali del legno dell' accusalo; giac
cannonieri e del reggimento real marina.
ch questi due ultimi , e non altri trovandosi al mo
e De' delti Consigli di guarnigione uno ne sar sta
li bilito nel dipartimento generale di Napoli , per mento del delitto, potranno incaricarsi della compilazio
t occuparsi de' delitti degl' individui esistenti nel ne della processura , come si detto nell' articolo pre
t cantiere di Castellamare , c nel primo , secondo cedente.
c e terzo circondario marittimo , un altro nel di
CAPITOLO m.
ti partimrnto secondario di Palermo pe* delitti degli
Disposizioni generali.
II individui esistenti nelle Yalli minori di Palermo,
96. Tutti i casi non preveduti nel presente statuto
* Trapani , Girgcnli e Callanissclta ; e 1' altro nel
saranuo regolali colle disposizioni contenute nello statu
dipartimento secondario di Messina pe' delitti de
li gli individui esistenti nelle altre tre Valli di Mes
to penale militare.
ti sina, Catania e Siracusa.
97. In ciascuna domenica si faranno delle letture
t 4-. Il Consiglio di guerra generale della real mari
del presente statuto ad ogni corpo di marina tanto a
ti na sar stabilito in Napoli, per giudicare gli uf- terra, che a bordo.
k fiziali superiori e generali della medesima.
( S. I membri de' Consigli di guerra di guarnigione
STATUTO PENALE
ti della marina saranno nominali nel dipartimento
Pe' reati commessi da' forzati e loro custodi (a).
t generale di Napoli dal IMaggior-generale , e nei
CAPITOLO I.
< dipartimenti secondari di Palermo e Messina dai
Disposizioni
generali.
Comandanti de' medesimi.
I 6. I membri del Consiglio generale della real ma
Art. 1. Ogni reato commesso da' forzati , che non
li rina saranno nominali da un uffi/.inle generale di
e compreso nel presente statuto , reputato eome reato
1 marina da noi destinalo , menoch ne' casi pre
comune, ed perci punito dalle leggi penali comuni.
ti visti dagli articoli 33, 34 e 3'S dello statuto pe
2. Ne' delitti per o nelle contravvenzioni peculiari
ti naie militare , in cui li nominer il Comandante
de' forzali, saranno applicate le pene stabilite nel pre
(i generale dell' armala di mare.
sente statuto.
3. In tutti i misfatti comuni , oltre l'aumento di
7.1 limili della guarnigione per tutti g' individui
pena per la recidiva a' termini degli articoli 78 ed 83
t dell' armala di mare debbono considerarsi quegli
delle leggi penali, vi sar l1 aumento di un altro grado,
c stessi fissati per l'esercito.
attesa la qualit del luogo in cui essi si commettono.
8. Ogni altra prescrizione compresa tanto nello
4-. Qualoia per la pena del forzato sia del quarto
statuto penale pur 1' armata di mare , quanto in
grado in questo caso P aumento di pena nello stesso
( quello militare , applicabile alla marina che non
genere, sia per nuovo reato , sia per le qualit aggra si oppone al disposto ne' precedenti articoli , re
ti sta nel suo pieno vigore.
(a) Pc reali dei presidiar! e loro custodi v. lo statu
1 9, 1 nostri Segretari di Stalo Ministri ec.
to penale approvato con legge del zg di maggio
( Napoli il d g di settembre 18 tg.
Firmato FERDINANDO.
18*6.

)( ?-99
vanti espresse nell' articolo precedente, sar l'ergastolo,
o se il reato stato commesso nell' ergastolo, sar com
mutato in un diverso genere di pene particolari alla
classe de' forzati.
CAPITOLO ir.
De' reali contro la sicurezza interna de' bagni.
5. Se per commettere la fuga o per altro oggetto
criminoso si compiotino istantaneamente pi di tre for
zati , e con ammutinamento sedizioso s' impadroniscano
delle armi della guardia , tali violenze saranno riputate
come una rivolta, e gli autori della medesima saran pu
niti colla pena dello undecimo grado contenuto nella
scala inserita nel presente statuto.
6. Se per il coniploto non sia istantaneo, ma con
premeditazione , in tal caso i colpevoli saranno puniti
colla pena del duodecimo grado.
7. La circostanza che pu far minorare la pena
a' colpevoli di ribellione, quella che i rivoltati desi
stono dall' impresa al nome del Re , che loro sar im
posto, ritornando immediatamente all'ordine ed all'ubbi
dienza con sommessione. In questo solo caso potranno
meritare un perdono dell' intrapreso fallo, o una mino
razione di quella pena che poteano meritare , se non
avessero desistito.
8. Ogni reato di ribellione , o che sia semplice
mente tentato, o che sia mancato, si avr come consu- ||
malo, e sar punito come tale.
Tranne le particolari disposizioni contenute in ques!o e ne' precedenti articoli, ogni altra circostanza rela
tiva a questo reato, sar regolata dalle leggi penali.

zionc degli oggetti scroccati sar punita colla pena del


grado.
i>. Il forzato che avr venduto una porzione degli
effetti di vestiario a lui destinali come servo di pena ,
subir la pena del 2 grado.
Se la vendita sar di lutti i suoi effetti, porter la
pena del 3 grado.
16. Il tener mano a' giuochi proibiti , con fornirne
i mezzi, porter la pena del 3 grado.
Coloro che sono sorpresi giuocando, saranno puni
ti colla pena del 1 grado,
17. L' ubriachezza sar corretta colla pena del 1
grado, se eventuale; ma se poi fosse abituale , con
quella del 3 grado.
Se 1' ubbriaco cagioni di nolte degli schiamazzi che
turbino la tranquillila del bagno , sar punito con quest' ultima pena.
18. Le degradazioni de' muri o degli utensili del
bagno porteranno seco la pena del 1 grado.
19. Chiunque di notte smorzer i fanali atti ad
illuminare il bagno, sar punito colla pena del 2 grado.
Se ci avviene nell' atto che si sta effettuando un
disordine, il colpevole rara riputalo complice di coloro
che ne sono gli autori.
20. Qualunque forzato destinato ad un travaglio si
allontani dal luogo prelisso senza il dovuto permesso ,
sar punito colla pena del 2 grado.
21. Quel forzato che baller il suo compagno di
catena, sar punito colla pena del 1 grado.
Se le delle bastonale derivino da indovcrose pre
tensioni, la pena sar quella del 2 grado.
22. G' ili* c-U commerci di denaro sono espressa
mente proibiti a' forzali.
Colui che li praticher, sar punifo colla pena del
secondo grado , olire la perdila del denaro che vi avr
impiegalo.
23. Il forzalo non potr conservare presso di se
somme maggiori di tre ducati. Il di pi che gli sar
trovato in potere , gli sar tolto, e depositalo presso il
commessariato de' bagni, sotto la cura dello Ispettore ge
nerale maggior generale della real marina, per disporne
a benefizio del forzalo stesso che n* il proprietario; o
pure per essergli restiluilo, allorch , espiala la pena ,
sar messo in libert.
24. Il cambiamento del nome sar punito colla pe
na del 2 grado.
25. La mala volont .il travaglio sar punita la
prima volta colla privazione della somma destinala al
forzalo per la giornata di travaglio , e la pertinaci lo
priver all' intuito del beneficio di sorlirc al travaglio.
26. Qualunque forzato che dispettosamente si ne
gher d' ubbidire agli ordini de' superiori, subir la pe
na del quarto grado.
27. Qualunque forzalo che senza attruppamento o
sedizione avr fatto resistenza a' superiori , sar punito
colla pena dell' 8 grado.
28. Qualunque forzalo convinto di tener presso di
se delle armi proibite dalla legge, sar punito colla pe
na del 7 grado ().

CAPITOLO III.
Reati contro la disciplina interna d bagni.
SEZIONE I.
Reati de' forzati,
g. Qualunque forzato convinto di aver fegato i can
celli, bucato il muro, il pavimento , la soffitta , o qua
lunque altra parte del bagno , scassato le porle , o rastelli del medesimo, sar punito colla pena del 6 grado.
10. Qualunque forzato sar trovato sferralo nel ba
gno, o al luogo del travaglio, abbench lo sferramento
non sia all' intuito effettuato, ma che tenga soltanto rot
ta una porzione de' suoi legami, la zeppa del perno , o
la maniglia a levatoio , sar punito colla pena del 5
grado.
11. Se lo sferramento avr luogo nella esecuzione
di qualche coniploto, o disordine nel bagno , il forzalo
che sar trovato cos sferrato , sar reputato complice
di coloro che commettono 1' eccesso , e punito come ta
le; qualora per il compioto sia premeditato, e non gi
una mossa istantanea.
12. Qualunque forzato conservi presso di se lime ,
seghette , o altri strumenti alti a rompere i ferri , sar
punito colla pena del 4 grado.
13. Il travestimento de' panni destinali a' servi di
pena proibito espressamente. Coloro che lo eseguiran
no, saranno puniti colla pena del 2 grado.
Se esso avviene nell' alto che si sia tramando o
clTetluando un disordine , o complolo nel bagno , colui
che sar trovato cosi travestito , sar reputalo complice | (a) V. il septenlc decreto:
di quelli che hanno (ramalo o effettuato il delitto o di
v e r i) 1 w a rr no ir. ec.
sordine, e come tale punito.
Veduti gli artic. 2S e 3g dello statuto penale pei
i4- L' estorsione di denaro col pretesto di fare
u reati commessi da'forzati e da' loro custodi,
rinvenire immaginati tesori sotterrali 5 oltre alla restila- Ij
e cosi concepiti :

29. Qualunque forzato che vcntiquatlr' ore dopo di


essere stato posto in libert , sar trovato nelle vicinan
ze del bagno, senza poterne produrre una giusta ragio
ne, sar arrestato e rimesso alla polizia, onde esaminar
ne le circostanze.
f Art. 28. Qualunque forzato convinto di tener pres so di se delle armi proibite dalla legge , sar
punito colla pena del settimo grado.
( 39. Qualunque basso uffiziale, o custode che far
c introdurre ne' bagni delle armi proibite dalla leg ge a' forzati , sar punito colla pena di un anno
c di ferri. 1
Veduto il regolamento approvato con decreto de' 9
< marzo ultimo per la conservazione del buon or
ti dine nell' ergastolo.
I A prevenire con misure abbastanza efficaci gli eccesi si con armi ne' luoghi di espiazione eie' ferri , e
dell' ergastolo ;
c Veduto il parere della Consulta generale del Regno.
Sulla proposizione de' nostri Ministri Segretari ec.
1. Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato ;
1 Abbiamo, risoluto di decretate c decretiamo ec.
t Art. 1. vietato d'introdurre e detenere ne' bagni
< e nell' ergastolo qualunque arma , o altro islruc mento da taglio o da punta.
( 9. L' introduzione ne' bagni e nell' ergastolo di ar
ti ma compresa nel divieto si punir nel modo se< guente:
( 1 . Se di questo reato, o di connivenza nel incde simo, sia colpevole un sotto uffiziale, o custode,
( la pena sar di uno a tre anni di ferri,
f Per negligenza o imprudnza nello stesso reato si
( applicher al sottuffiziale, 0 custode, il primo al
secondo grado di prigionia.
e 2. Se il colpevole della introduzione di arma non
< sia addetto alla custodia de' bagni o dell' erga
li stolo la pena sar quella della reclusione.
( 3. Il condannato a' ferri che avr addosso, o terr
( nel luogo di espiazione della pena alcuna delle
armi designate nell' articolo primo di questo de( creto , si punir uniformemente all' articolo 28
dello statuto penale pe' reati commessi da' for
ti zali, o da' loro custodi.
4- Il condannalo all' ergastolo che incorra nel rea
ti to di detenzione d'arma nel luogo di pena, sar
sottoposto a' castighi applicabili dalla gran Corte
c criminale, a norma del regolamento approvato con
decreto de' 9 di marzo ultimo.
* 5. La connivenza del solluffizialc o custode nella
detenzione di armi ne' bagni , o nell' ergastolo ,
c sar punibile con uno a tre anni di ferri.
* 6. Nel tentativo d'introduzione di arma nei bagni,
t o nell' ergastolo, avranno luogo le delerminaziot ni del libro I capitolo IV delle leggipenali.
* 7. Pe' reali ne' bagni o nell'ergastolo, alla esecu rione de' quali abbiano servito le armi che vi soc no state immesse , rimangono salve le regole di
(. complicit stabilite nel libro I capitolo V delle
stesse leggi penali.
c 8- Qualunque reato che da coloro i quali stanno
t espiando la pena de' ferri o dell' ergastolo , si
a commetta con alcuna dello armi designate nello
a articolo primo di questo decreto, sar considerato
I come commesso con arma proibita, e come tale

SEZIONE II.
Reati de' custodi addetti a prestar servizio presso le
ciurme de' condannali.
30. I custodi addetti al servizio de'bagni, ad evita
re le fughe de' condannati , ed i disordini fra di loro ,
non dovranno contrarre dimestichezza alcuna con essi:
e perci vien loro espressamente proibito di mangiare,
o giuocare co' condannati , d' impiegarli in loro partico
lari servizi , o d' incaricarsi essi custodi di qualche loro
commessione. Non possono altres percepire da' condan
nati alcuna retribuzione di denaro , riceversi alcun do
nativo per qualunque pretesto , sotto pena di esser as
soggettati ad una prigionia pi o meno grave, a tenore
della maggiore o minore qualit della mancanza , e di
essere in oltpe cacciati dal corpo , e mandali ne' reggi
menti provvisori.
3 1 . I custodi che disimpegnando il servizio presso
le ciurme de' condannati , gli strapazzeranno c li oppri
meranno, saranno puniti con una pena, la di cui scella
abbandonala alla prudenza del Comandante.
32. Il basso uffiziale o custode che permetter ai
forzati d' introdurre nel bagno , pi di una caraffa di
vino, sar punito con un mese di prigione.
33. Il basso uffiziale o custode che permetter di
giuocare a'forzali, soffrir la pena di due mesi di prigione.
34. Qualunque basso uffiziale o custode addetto al
la visita de' ferramenti do' condannali, de' cancelli, o di
altri luoghi del bagno, che in tale operazione non use
r la dovuta attenzione, a tenore de' regolamenti de'ba
gni, sar punito con una prigionia di tre mesi.
35. Quel basso uffiziale o custode, al quale saran
no affidali de' condannati per un travaglio , che trascu
rando il proprio dovere, non vigili alle di loro opera
zioni, se da tale trascuratine ne derivino de'disguidi o
furti, sar punito con una prigionia di sei mesi.
Qualora poi si provasse che nel detto furto ci sia
concorsa la connivenza del custode, egli sar punito con
tre anni di ferri.
3(. Qualunque basso uffiziale 0 custode che si per
metter di sferrare, di togliere dal puntale, o dalla dop
pia catena un forzalo, sar punito con una prigionia di
sci mc\; e se fosse basso uffiziale, sar in oltre degra
dato. Se si prover che a ci siasi indotto il basso uf
fiziale o custode per doni o promesse, allora il colpevo
le sar punito con un anno di ferri.
37. Qualunque basso uffiziale o custode di guardia
ad un bagno, o destinato ad un travaglio a guardare i
forzali, il quale si allontani dal suo posto , o si addor-

* punito a' termini delle leggi in vigore, e del ci


ti lato regolamento.
a g. Copia del presente decreto verr affissa nell' in( terno de' luoghi di espiazione, perch lutti i
k condannati ne abbiano permanente ricordo : ed
oltre a ci il Cappellano sar nell'obbligo di far
ti ne menzione ne' di festivi. Una simile copia ver r affissa nel corpo di guardia, ed alla porla e* sterna per la quale gli estranei aver possono co
ti municazione co' condannali.
t 10. I nostri Ministri Segretari di Stalo ec.
t Napoli il di l3 di dicembre i83o.
Firmato FERDINANDO.

)( 3oi )(
metili in sentinella, sar punito con due mesi di prigio
servizio. Tal cambiamento per altro non polr aver luo
ne. Se poi dalla detta irascuraggine derivi la fuga di go nel giudizio di un delitto, a cagione del quale lo
3uniche forzalo , il colpevole sar punito con due anni accusato sar stato posto in processura, e la causa sar
incominciala.
i ferri.
4*. Non possono essere Giudici nella stessa Corte
38. Qualunque basso uffiziale o custode addetto a
marziale dite fratelli germani o cugini, uno zio ed un
scortare i forzati da un luogo all'altro, che in contrav
nipote tanto pel ramo paterno , che pel ramo materno ,
venzione degli ordini ricevuti non li conduca per la stra
da indicata, o che li faccia entrare nelle canliue, bettole, ed ogni altro impedito dalla legge.
4p. Nessuno individuo nominato membro della Corte
0 in altri luoghi pubblici , sar punito con sei mesi di
marziale potr, sotto pena di essere destituito dal suo
prigione, e degradato ancora, se basso uffiziale.
Se poi il forzato che scorta, viene a fuggire, allora impiego, eseutarsi sotto qualunque pretesto, purch non,
sia per causa di malattia ben comprovata.
la pena del colpevole sar di cinque anni di ferri.
50. Quando gli affari di giustizia affidali alla Corte
39. Qualunque basso uffiziale o custode che far
introdurre ne' bagni delle arme proibite dalla legge ai marziale sono di sommo rilievo, potr il Comandante ge
nerale aggiungere un sostituto al Commessario relatore
forzati, sar punito colla pena di un anno di ferrica).
per disbrigarli: e (ale scelta potr cadere anche su di
4-0. Qualunque basso uffiziale o custode che per
metter d introdursi delle donne ne' bagni , subir la un uffiziale militare della medesima real marina.
51. Nel caso che non vi sia un numero sufficiente
pena di sei mesi di prigione, e della degradazione altres,
di uffiziali rivestili de' gradi gi fissati nell'articolo 45
se basso uffiziale.
4i- Quel basso uffiziale o custode che ricuser di sar provveduto al suo rimpiazzo dagli uffiziali militari
manifestare alla giustizia de' fatti accaduti sotto a' propri ed amministrativi di un grado inferiore a quello dispo
occhi nel bagno , o che ne celasse una porzione a lui sto nel cennato articolo.
52. I luoghi ne' quali risederanno le Corti marzia
nota , sar punito colla prigionia di tre mesi , e degra
li, saranno dal Re con particolare decreto designali.
dato altres , se basso uffiziale.
4a. Qualunque basso uffiziale o custode terr mano
alla fuga di un forzalo, sar punito colla pena di dieci
1
SEZIONE ir.
anni di ferri.
43. Qualunque basso uffiziale o custode che diser
Competenza della Corte marziale.
ter con un forzato, sar punito colla pena del quarto
grado de' lavori forzati.
53. Tu iti i misfatti comuni de' forzati apparterran
Se disertando condurr seco tre o pi forzati , al
lora sar reputato capo di un compioto, e come tale no alla gran Corte speciale del luogo in cui essi si com
mettono , a norma dell' artieolo 426 delle leggi della
esemplarmente punito, a tenore delle leggi.
4-4' I delitti de' custodi non preveduti nel presente procedura ne' giudizi penali.
statuto, saranno puniti colle leggi comuni, o militari.
54. Se per il forzalo si sia reso colpevole di un
delitto o di una contravvenzione, sar giudicato dal giu
dice ordinario del nuovo reato colla commutazione di
CAPITOLO IV.
pena espressa ncll' artieolo 2 del presente statuto.
Della Corte marziale marittima, e della sita
55. I misfatti che sono compresi nel capitolo II del
presente statuto , apparterranno alla Corte marziale ma
1
competenza.
rittima.
SEZIONE L
56. Tulli gli altri reati contra la disciplina interna
de' bagni contenuti nella sezione I del capitolo III sa
Organizzazione della Corte marziale.
ranno puniti dalla Corte marziale, se sono delitti, e dal
l'ispettore
maggior generale, se sono contravvenzioni().
45. La Corte marziale marittima sar composta da
57.
Apparterranno
ancora alla Corte marziale ma
un capitano di vascello, Presidente,
rittima
tutti
i
misfatti
e
delitti commessi da' custodi in
quattro capitani di vascello o di fregala ,
servizio , e per ragion di servizio. Le semplici contrav
un commessalo di marina
venzioni della stessa natura saranno puuite dall' ispetto
un ingegnere costruttore, o idraulico . . \ 'Se
re maggior generale.
un uffiziale di marina relatore, che adempir
58. Nel caso che il reato si sia commesso in un luo
anche le funzioni di pubblico ministero,
go, nel quale non risiede la Corte marziale, in tal caso
un commesso di marina, cancelliere.
le prime indagini apparterranno agli uffiziali cui sono
Essi saranno lutti nominati dal Comandante generale affidate
dalle leggi comuni ; e le ulteriori istruzioni sa
della real marina, ed approvati dal Re.
ranno prese da un uffiziale di marina destinato dal Co
46. In caso di legit imo impedimento di un giudi
mandante: dopo di che gli alti saranno rimessi alla Cor
ce, sar provveduto al suo rimpiazzo interino dal Co
te marziale.
mandante generale della real marina.
59. I Giudici della Corte marziale non potranno
47- Il Comandante generale poly proporre il cam
biamento di tulli , o porzione de' membri della Corte essere soggetti al ricorso nell' alla Corte militare ; e I*
marziale, allorch lo creder necessario per lo bene del sue decisioni saranno eseguile nello ventiquatlr' ore.

(a) V. il dee. del i3 dicembre iS2J' inserito a nota a


(b) V. il decreto del 16 novembre 182!/ inserito a nota a
pag. 2gg.
U
pag. egj,

)( 303 )(
SCALA DI PESE

Pe' forzati
del
primo, secondo e terzo grado

1.
2.
3.
4.

Pene di poliza semplice


i!) legnale'.
.
20 legnale.
3o legnale.
.
4o legnate.
Pene correzionali
1. grado, sei mesi di aumento di tempo .

Ammenda
Mandalo in casa . .
Detenzione
Interdizione a tempo f

5. Esilio correzionale

G. Confino .

da
da
da
da

io
16
21
3i

Pe' forzali
del
quarto grado

a
a
a
a

. un mese di puntale, quadro mesi di


doppia catena e 4 legnale.

1. grado, olio mesi di aumento di tempo e i5


giorni di doppia catena
due mesi di puntale, quattro di dop
pia catena e 4<> legnate.
grado, uno anno di aumento di tempo ed un
mese di doppia catena
tre mesi di puntale, quattro di dop
pia catena e 4<> legnate.
grado, un anno e mezzo di aumento di tempo
ed un mese e mezzo di doppia catena. . . tre mesi di puntale, quattro di dop
pia catena e 5o legnate.
2. grado , due anni di aumento di tempo e due
mesi di doppia catena
Ire mesi di puntale, quattro di doppia catena e 60 legnale
3. grado, due anni e mezzo di aumento di tem
po c tre mesi di doppia catena
tre mesi di puntale, quattro di dop
pia catena e 70 legnale.
1. grado, tre anni di aumento di tempo e quat
tro mesi di doppia catena

7. Prigionia

2. grado, tre anni e mezzo di aumento di tempo


e cique mesi di doppia catena

tre mesi di puntale, quattro di dop


pia catena c 80 legnale.
tre mesi di puntale, quattro di dop
pia catena e go legnale.

3. grado , quattro anni di aumento di tempo c


sei mesi di doppia catena
tre mesi di puntale, quattro di dop
pia catena c 100 legnale.
icene criminali.
sette anni di rilegazione in una pri
8 Sette anni di aumento di tempo ed un anno di doppia catena
gione, 3mesi di puntale e 100 leg.
olio anni di releg. in una prigione, un
9 Nove anni di aumento di tempo ed un anno di doppia ealcna
anno di doppia catena e 100 leg.
10 Se il forzato condannato al 1. grado de' lavori forzali ,'passer al 2,
se al 2 al 3, e se al 3 al 4
ergastolo.
11 Ergastolo
morte.
12 Morie.
stabiliii dal presente decreto su gli atti che si for
( JVum. i36. ) SIRACUSA 3o AGOSTO 1819.
mano , o elle si spediscono nelle Cancellerie de' Tribu
Per lo stabilimento de' dritti di Cancelleria ne' Tribii' nali civili e di commercio, nelle gran Corti civili, e
fiali civili ed altre Corti.
nella Corte suprema di giustizia.
2. Consistono i dritti di Cancelleria:
FlJDHillJO 1. ec.
1. nella inscrizione delle cause al ruolo generale;
Veduta la nostra legge del 7 giugno, con la quale
2. nella redazione o trascrizione degli atti ;
e slata da noi sanzionata l' organizzazione del ramo giu
3. nelle copie o spedizioni, e ne' certificati ;
diziario pe' noslri domini al di l del Faro.
4. Nelle ricerche di atti, e nello legalizzazioni.
Volendo provvedere al mantenimento ed all' ordine
3. I dritti di Cancelleria saranno sempre fissi, e di
delle Cancellerie di quei Tribunali e di quelle Corti.
stinti c separali da quelli del registro.
Sulla proposizione de' nostri Consiglieri ec.
4. Non potranno i Cancellieri adempiere alla for
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
malit digli alti, n rilasciar qualunque copia, se prima
non sicno pagali i drilli, sotto la pena del rimborso dei
CAPITOLO I.
medesimi, e di ducali venti, once sci e tari veuli, a ti
Disposizioni generati.
Ari. 1. Dal di 1 di scttem. del corrente anno nei tolo di ammenda.
5. Si riscuoteranno dal Cancelliere i drilli per le
noslri domini al di i del Faro, saranno percepiti i dritti

)( 3o3 )(
iscrizioni al molo delle cause, per la ricerca degli atti, produzioni a'Giudici relatori nelle cause istruite per iscritto.
c per la legalizzazione. Gli altri dritti si percepiranno
18. Dovranno i Ricevitori percepire i dritti di re
dazione sulle minute degli atti , o su gli originali che
dal Ricevitore del registro.
6. Tulli i dritti di Cancelleria s' imputeranno alle sieno rilasciali alle parli , ed esigere su i registri del
Cancelliere i dritti di trascrizione.
parti nella tassa delle spese, sulla quietanza del Ricevi
tore messe a piedi delle minute , o delle copie , e su i
In questa disposizione non sonc comprese le sen
tenze, e decisioni portate sopra i fogli di udienza, tanto
certificati del Cancelliere.
7. I dritti di Cancelleria essendo il compenso di un se si tratta di quello su cui riportala la sola disposi
tiva delle sentenze e delle decisioni, quanto se si traila
lavoro materiale, non potranno essere restituiti per qual
dell' altro su cui sono dislese unitamente alla parte di
sivoglia evento delle cause.
8. Le procedure stabilite nel capitolo X del titolo spositiva anche le considerazioni.
I. della nostra legge de' 21 giugno scorso pe'supplimen19. I drilli di trascrizione o redazione sono fissati
ti a richiedersi, per le multe, e per le restituzioni dei a grana venti, tari due, per ogni Tribunale o Corte.
dritti di registro indebitamente pagali , sono applicabili
Sar esatto il dritto di grana dieci , tari uno , per
ciascuna deposizione nell'esame de' testimoni.
a' dritti di Cancelleria.
I termini, e le regole (issale nel capitolo IX del ti
CAPITOLO IV.
tolo I della suddetta legge per la prescrizione delle azioni
Delle spedizioni o copie de' certificati.
rispettive dell' amministrazione , e delle parti , sono an
20. Ogni spedizione o copia non pu contenere n
pi n meno di venticinque linee a facciata , n meno
che comuni a quelle che derivano dall' esazione de' drit
di diciotto sillabe a linea, compensate le une colle altre.
ti di Cancelleria.
Ogni coiitrav\eiizione al presente articolo sar pu
CAPITOLO II.
nita con un'ammenda di ducati dicci, once tre e tari dicci.
Delle iscrizioni delle cause al titolo generale.
ai. Una pagina o ruolo di spedizione, o di copia
0. Dal di primo di settembre del corrente anno ,
saranno con una serie di numeri progressivi iscritte al cominciata, si avr per intera nella percezione del dritto.
ruolo le cause che dovranno esser portate all' udienza
aa. Ogni copia o s| edizione delle sentenze, o de
cisioni dovr essere vidimata da' Procuralori regi, e Pro
de' Tribunali, e delle Corti.
10. Lo domande in cui non vi son parti da citarsi, curatori generali rispettivamente , e del Tribunale di
ed i giudizi in via di sommaria esposizione sono esenti II Commercio dall' ultimo Giudice. Essi invigileranno che
dall' iscrizione al ruolo.
non s' incorra nella minima fraude a danno del pubblii
pubblico.
I Cancellieri saranno soggetti ad una mulla di du
1 1 . Sar riscosso per una sol volta il dritto d' icati sei, once due, se darauno fuori le copie, o le spe
scrizione. Le cause che i Tribunali o le Corli dichiare
ranno decadute, verranno di nuovo gratuitamente iscritte dizioni sfornite di tale vidimazione.
alla fine del ruolo, con indicarne la primiera situazione.
23. Le copie, o spedizioni sono sottoposte ai drilli
12. Ogni giudizio pronunziato in contradizione o in seguenti per ogni pagina , o ruolo composto di due fac
contumacia dovr citare il numero con cui si trova i- ciate, ciascuna di linee venticinque, e di sillabe diciollo
a linea, giusta l'articolo 20 ().
scritla la causa a ruolo.
Que' Cancellieri che ne trascurino l1 adempimento
nel rilasciare la copia, saranno sottoposti all' ammenda (a) A' Procuratori regi fu diretta la seguente minisi.
di ducali sei, once due.
Palermo 27 maggio 1823
13. IS eli' allo d'iscriversi ciascuna causa j si esi
t Mi stato fallo presente un rapporto del regio Proger dal Cancelliere il drillo eh' stabilito nel modo
( curatore presso il Tribunale civile di Messina ed
seguente:
s una deliberazione della Commessione consultiva di
Pe' Trib. civili, e di commercio grana otlanlalt.8.
< giustizia che verte sul rifiuto fallo dal Ricevitore
Per le gran Corli civ. ducato uno e gr. venti, lt.12.
( di Messina di rivestire della formalit del registro
Per la Corte suprema di giustizia ducali due e gra
8 un verbale di discussione compilato dal Giudice
na quaranta, lari 2<4.
8 Commissario su i conti tutelari resi dalla Baronessa
di Calfapielra perch redatto non gi in carta
CAPITOLO III.
( semplice, ma in carta reale. Ilo letto in proposito
Della redazione o trascrizione degli atti.
8 le riflessioni fatte dalla summeutovata Commessioi4- I drilli di redazione, o trascrizione sono dovuti
( ne consultiva, ed ho tenuto in considerazione il
per qualunque processo verbale, atto o rapporto che si
faccia, o si distenda dal Cancelliere, o che si trascriva
< parere emesso dal Direttore de' rami e dritti di versi ; quindi inleso il Consiglio uniformemente
su i registri della Cancelleria.
io. Gli alli di deposilo de' registri, repertori, tiloli,
f all' avviso della Commissione suddolla , ho risolu
ti to, che 1' originale verbale disposto per la dispuno documenti saranno trascritti l'uno dopo l'altro su di
un registro cifralo dal Presidente. Ogni allodi discarico
s sione de' colili presentati dalla Baronessa Calfat piclra , e gli alri alti originali di simil natura,
sar segnato al margine dell'atto di deposito.
1 che potranno disporsi da' Tribunali civili, c dalle
16. In que' documenti o scritture che si esibiscono
per rimanere in Cancri cria, e che non possono resti
s gran Corti, possano essere scrini nella forma, ed
tuirsi alle parli, sar fatta menzione distinta del seguito
c in carta di qualit, e dimensione, che sar creatto di de posi lo.
dula pi propria. Che le spedizioni, o copie li
8 tuli alli non possano farsi in car a diversa dell' or17. I\on compete dritto di redazione sulle ordinan
ze, sentenze, o decisioni di giudizio, su gli alti di giu
8 dinaria, senza la conoscenza ed il permesso del
ramento de' funzionari pubblici, e de' periti adoperati
t rispettivo Procurator generale, o regio; che ove
8 questo funzionario giudichi necessario, o utile
ne' giudizi , siil e memorie di opposizioni ed appelli nel
registro di cancelleria, o sul passaggio c discarico delle
8 di rilasciarsi la spedizione, 0 la copia in caria

)( 3o4 )(
. Di grana quindici, lari uno e grana dieci, quelle dare 0 ricevere compenso pel pronto disbrigo degli atti,
delle sentenze interlocutorie, o preparatorie de1 Tribunali e delle copie.
Le frodi o malversazioni de'Cancellieri saran punite
civili, o di commercio,
2. Di grana venticinque, lari due e grana dieci, quelle in conformit delle leggi penali.
delle sentenze diffinflive de' Tribunali medesimi.
CAPITOLO VII.
3. Di grana venti, tari due, quelle delle decisioni in
Degli altri obl/lighi de' Cancellieri, e de Ricevitori.
terlocutorie, o preparatorie delle gran Corti civili.
31. I Cancellieri de' Tribunali , e delle Corti nomi
A. Di grana quaranta, tari quattro, quelle delle deci* nali nell' articolo primo del presente decreto, terranno
sioni diffinilive delle suddette gran Corti.
un registro, nel quale noteranno in ciascun giorno gli
5. Di grana sessan'a, tari sci, quello delle decisioni alti sottoposti al dritto di Cancelleria, le copie ch'essi
della Corte suprema di giustizia.
rilasceranno, la natura di ciascuna copia, il numero delle
I certificati de' Cancellieri, e le copie che essi rila
pagine, o ruoli, ed il nome delle parti, con menzione di
sceranno di qualunque altro alto diverso dalle sentenze, quella a cui la copia sar rilasciata.
e decisioni , saranno soggetti a' dritti rispettivamente sta
32. I Cancellieri de' Tribunali, delle gran Corti, e
biliti per le copie o spedizioni delle sentenze, o decisioni quello della Corte suprema di giustizia , dovranno avere
interlocutorie, o preparatorie.
due fogli di udienza. In uno di essi scriveranno, una
dopo
1' altra , le sole disposizioni delle sentenze, e delle
CAPITOLO V,
decisioni, senza che questo foglio debba mai uscire dalla
Delle ricerche, e delle legalizzazioni.
Cancelleria per l' adempimento delle formalit di regi
s4- I dritti delle ricerche, e delle legalizzazioni de- stra. Neil' altro saranno scritte separatamente le minute
li atti degli uffiziali pubblici saranno esatti direttamente delle disposizioni medesime, di unita allo considerazioni
a' Cancellieri.
che formano l' insieme delle sentenze da sotloporsi alla for
25. I Cancellieri non potranno esigere alcun drillo malit del registro.
di ricerca degli atti, o de' giudizi fatti, o resi nel corso
Ogni volta che i Cancellieri saranno richiesti, sono
dell' anno , n di quelli in oui essi rilasceranno copia :
tenuti di comunicare i loro registri agli agenti dell'am
ma allorch non vi sar copia , e sia trascorso 1' anno , ministrazione della registratura, sotto pena di ducati sei,
lor concesso un dritto.
once due, in caso di rifiuto.
26. I dritti suddetti sono fissali come segue :
34. Nessun deposito di alti potr essere ricevuto
1 . Di grana dieci , tari uno , per le ricerche di cia
da' Cancellieri senza che essi ne abbiano prima disleso
scun atto , o giudizio.
l'atto di deposilo, sotto pena di ducati dodici, once quattro.
2. Di grana cinque, grana dieci siciliani, per ogni
35. I Cancellieri godendo di un soldo fisso , e dei
legalizzazione.
rilasci loro accordali dal presente decreto , sono incari
cali de) soldo de' Commessi , c di tutti gli altri impie
CAPITOLO VI.
Degli emolumenti dovuti a Cancel. su i dritti di Cancel. gali alle Cancellerie, ugualmente che di tulle le spttse
27. I Cancellieri de' Tribunali civili, di commercio, di uffizio senza eccezione,
e delle gran Corti civili sulla percezione de' dritti delle
36. I Ricevitori del registro terranno un Rbro par
iscrizioni delle cause al ruolo, delle redazioni, o trascri
ticolare per l' esazione de' dritti di Cancelleria che
zioni, e delle copie o spedizioni, e de' certificati, godranno riscuoteranno, allorch danno la formalit del registro
un rilascio nella proporzione seguente :
agli alti, alle copie, spedizioni, o a' certificati, rilascian
1. Di una metta quo' de' Trib. civili, e di commercio. done in piedi di essi la quietanza.
a. Di due terzi quelli delle gran Corti civili.
3y. Nel primo giorno di ciascun mese il Cancellie-.
28. La Cancelleria della suprema Corte di giustizia re verser in mano del Ricevitore del registro l' importo
ricevendo dalla Tesoreria un soldo pe' suoi impiegali , de' dritti d'iscrizione a ruolo da lui introitati in virt
il Cancelliere della medesima non avr drillo ad alcuna dell'art. 5 e presenter in appoggio i ruoli collazionati,
indennit.
e cifrati dal presidente del Tribunale o della Corte.
Il Ricevitore far quietanza al Cancelliere delle
29. I dritti por le ricerche , e per le legalizzazioni
somme ricevute, in piedi del ruolo di situazione delle
apparterranno nella totalit esclusivamente a' Cancellieri.
cause, a lui presentato dal Cancelliere.
30. E vietato a'Cancellieri, loro Commessi, ed Ama
38. Il Ricevitore terr un registro, sopra del quale
nuensi, sotto pena di destituzione, e di ducati cinquanta,
verranno copiati i numeri delle cause messe a ruolo nel
once sedici e tari venli di ammenda pe' primi , e di du
njese precedente.
cati venti , once sei e tari venti pe' secondi, di donianQuando il Cancelliere avr fatto al Ricevilore il
c diversa dell' ordinaria debba per intelligenza del versamento de' prodotti perpepiti nel mese per le iscri
Ricevitore apporre dopo il suo visto nota indi- zioni al ruolo , far la dichiarazione in piedi del conto
. c cante di essere ci seguito colla sua approvzio- fatto su queslo registro delle somme versate pel suddetto
( ne, che il Ricevitore cosi avvertito debba riscuo
introito.
3g. Nel primo di ciascun mese il Ricevitore del re
ti tere il dritto corrispondente alla quantit de' ruoli,
che risulterebbero se gli atti invece di essere gistro conlegger col Cancelliere il prodotto de' rilasci
( scritti in carta reale o altra qualit fossero scritti a costui accordali dal presente decreto, e gliene pagher
1' importo sul mandato che sar rilasciato al piede del
c in carta ordinaria, lenendo presente che ogni pa
ti gina di quest' ultima carta (lev' essere composta conto dal Presidente del Tribunale, o della Corte, vistato
dal Direttore dell'amministrazione del registro.
di venticinque linee,edogai linea di diciotto sillabe.
Il Cancelliere in piedi del mandalo far la sua quie
1 Partecipo a lei questa risoluzione per sua ialellilanza delle somme ricevute pe' rilasci del mese.
genza, ed uso che ne risulta.
4o._I nostri Segretari ec. FirmatoFERDINANDO^
1 // Luogotenente generale P. Cut.

)(

3o5 )(

SETTEMBRE 181

( Num. i37. ) SffiACUSA i SETTEMBRE 1819. .


Sull' amministrazione del registro , e sulla conserva
zione delle ipoteche.
Ferdinando i. ec.
Vista la legge del 21 giugno scorso relativa al re
gistro degli alti , ed agli offici della conseryazione dulie
ipoteche (a).
Visto l' altro nostro deerelo del 1 giugno col quale
abbiamo stabilita ne' nostri domini al di l del Faro la
Direzione generale de' rami e dritti diversi nelle di cui
attribuzioni abbiamo addetto fra gli altri il cespite del
registro, e della conservazione delle ipoteche ().
Volendo provvisoriamente provvedere al modo con
cui 1' enunciato cespite dovr essere amministrato, fino a
ehe non sar definitivamente organizzata la Direzione ge
nerale de' rami e dritti diversi (c).
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Il Direttore generale de' rami e drilli diver
si, per esecuzione del decreto del 1 giugno incaricato
dell amministrazione del registro, della couservazione delle
ipoteche, delle spese di giustizia, e de' dritti di cancelleria.
2. All' immediazione del Direttore generale vi sar
un Ispettore generale ambulante.
3. L'amministrazione del registro, e della conserva
zione delle ipoteche, cosi in Palermo, come ne' Capo
luoghi di ciascuna Valle sar provvisoriamente affidata
al Segreto, che vi risiede , il quale fino a che non sa
ranno organizzate definitivamente le Direzioni generali a
termini dell' enuncialo decreto del 1 giugno , assumer
le funzioni di Direttore per questo ramo di servizio, sen
za che per tale incarico possa pretendere aumento di
soldo , e senza ebe acquisti per tal causa una nuova
preeminenza.
4 All' immediazione di ciascuno dei suddetti Segre
ti, funzionanti da Direttori, vi sar un Ispettor Conlroloro.
5. In ciascun Valle vi saranno inoltre destinati uno,
o due Verificatori, secondo il bisogno del servizio.
6. Nello stesso Capo-luogo di ciascun Valle, ov' la
residenza del Tribunale civile , vi sar un Conservatore
rielle ipoteche a' termini degli art. 74 e 7!) dell' enun
ciata legge.
In ogni Capo -luogo di residenza del regio Giudice
di Circondario vi sar un Ricevitore del registro.
In que' Capo-luoghi, ove vi sar la conservazione
delle ipoteche e la ricevitoria del registro, non si po
tranno i detti impieghi cumulare nella stessa persona.
In Palermo vi saranno due Ricevitori del registro ,
uno prr gli alti giudiziari, e 1' altro per gli alti civili.
Presso del primo saranno registrati gli atti del Consiglio
A' Intendenza, del Tribunale civile, e di commercio, del
la gran Corte civile, della gran corte de' Conti, e della

suprema Corte di giustzia. Presso il secondo saranno re


gistrati lutti gli alti soggetti ad una tal formalit , che
non sieno stati di sopra enunciati.
Dipendenze, ed attribuzioni degV impiegati.

7, II Direttore gen. dipender pel ramo del registro


ed ipoteche, come per ogni altro incardinalo nella Dire
zione gener. del suo carico, dal Ministero residente in
quella parte de' nostri domini.
8. Il Direttore generale corrisponder co' Segreti
de' Capo-luoghi de' Valli incaricati provvisoriamonte della
amministrazione del registro, e della conservazione delle
ipoteche, giusta l'articolo 3 , dai quali saranno diramali
ed eseguili gli ordini che dal medesimo riceveranno.
Corrisponder altres coll'Ispettor generale, allorch
sar in giro, e potr, qualora il creda, corrispondere di
rettamente cogl' Ispettori Conlrolori, e con qualunque
impiegalo addetto al servizio dell' amministrazione.
g. L' Ispettor generale, allorch per ordini ricevuti
sar in giro, esaminer e verificher le operazioni delle
Direzioni presedute provvisoriamente da' Segreti di sopra
indicati, e verificher le operazioni di tutte le altre of
ficine de' Valli ; far rilevare la tenuta , c 1' andamento
degli affari, e proporr in fine tutte quelle misure atte
a migliorare il servizio.
Allorch l' Ispettor generale rester in Palermo tra
vagler all' immediazione del Direttore generale esclusi
vamente per tutto ci, che riguarda questo ramo di pub
blica amministrazione.
10.I Segreti de' Capoluoghi de' Valli funzionanti da
Direttori sono i primi impiegati per l' amministrazione
del registro, e della conservazione delle ipoteche ne' Val
li rispettivi. Essi invigileranno pel buono andamento del
servizio , e controlleranno la percezione de' drilli di re
gistro ed ipoteche.
Sorveglieranno alla tenuta della conservazione delle
ipoteche, e dell' interno dettaglio di tutti gli affari , clic
hanno una dipendenza diretta o indiretta coli' ammini
strazione , e corrisponderanno con tutte le autorit , e
funzionari del Valle.
11.Gl'Ispettori controlori invigileranno all'esattezza del
travaglio degl'impiegati nella Segrezia addetti ad un tal
ramo, ed alla immediazione de' Segreti, saranno incari
cati della corrispondenza tanto cogl' immediati superiori,
quanto cogli altri impiegati subalterni del Valle.
Una delle loro principali attribuzioni sar quella di
fissare , e controllare la stessa , ed il pagamento delle
spese di giustizia.
12. I Verificatori travagleranno presso le rispettive
Segrezie,di cui dopo gl'Ispettori Controlori sono i primi
impiegali per un tal ramo, essi nelle istallazioni delle ri
cevitorie del registro , saranno in giro per sistemare ,
avviare , e mettere in regola le operazioni di ciascuna
officina. Indi saranno spediti in vista dell'ordine del Se
greto , o di chi ne far le veci , alle verifiche delle ri
cevitorie di registro delle cancellerie de' Tribunali , e
(a) Inserita a pag. zjJ.
delle Corti , degli studi e degli archivi de' Notai , de
(h) Idem a pag. 2ij.
gli uffiziali pubblici , e degli altri stabilimenti soggetti
(e) V. il decreto del 16 luglio iSaj sulla organizza
a tali visite. Kssi verificheranno la contabilit de' Rice
zione dell' amministrazione de' rami c diritti di
vitori, ogni qual volta eseguiranno le loro visite ed ini
versi.

)( 3o6
prclcribilmrntc sar verificata in ogni mese di gcnnaro ministrazionc del registro, e della conservazione delle ipoteche , saran da noi determinati col decreto organico
quella dell' ultimo esercizio.
delfinilivo della Direzione generale de' rami , e de' dritti
Essi daranno conto di tutte le operazioni ai Segre
ti, o all'Ispettore generale; o Ispettori controlori in giro. diversi.
i3. I Conservatori delle ipoteche . ed i Ricevitori
21. I rilasci, ossiano premi di esazione su' prodotti
del registro saranno sotto gli ordini del Segreto funzio
dipendenti dall' amministrazione del registro , e delle inante da Direttore, e sotto la sorveglianza degl' Ispetto
poteche saranno goduti come segue :
ri conlro'ori, e de' Verificatori. Adempiranno a tutti i
I Conservatori avranno il premio del 3 per 100
doveri, che loro sono imposti dalle leggi, da' decreti e oltre de' dritti loro propri fissati dalla legge.
I Ricevitori del registro su' prodoti del registro aregolamenti pubblicati per le ipoteche, pel registro, pei
dritti di Cancelleria, e per le spese di giustizia.
vranno il rilascio del 4 Pcr 100 su"l' introiti delle mul
te di ogni specie e per le somme ricuperate sulle spese
G' introiti, che rispettivamente essi faranno, saran
no versali nel modo , e ne' termini , che i regolamenti di giustizia, il premio sar del 10 per 100.
22. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ec.
in vigore prescrivono pe' versamenti di ogni altro pub
Napoli ig luglio tSig.
blico prodotto.
FirmatoFERDINANDO.
Delle cauzioni.
i4- I Conservatori delle ipoteche, ed i Ricevitori del
registro avranno l'obbligo di fornire una cauzione (a).
( Num. i38. ) SIRACUSA 4 SETTEMBRE 1819.
15. Finch le cauzioni stabilite dagli articoli se
guenti non sieno fornite si potranno riceveie dal Diret
Decreto portante l'abolizione dell' ufficio di Protonotore generale delle malleverie provvisorie di sua soddi
taro ne domini al di l del Fara.
sfazione, inleso il Procurator generale presso la gran
Napoli 20 luglio 181 9.
Corte de' conti.
I Conservatori , e Ricevitori suddetti non potranno
FERDINANDO
I. eC.
essere istallali nelle funzioni della carica, se prima non
abbiano almeno fornita l'anzidetta malleveria provvisoria.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
16. L' impiego che sar slato istallato col mezzo di
Art. 1. A contare dal di primo di settembre di que
una malleveria provvisoria sar tenuto fra il termine di sto anno , 1* officio di Protonotaro del Regno ne' nostri
sei mesi di dare la cauzione definitiva , scorso il qual domini oltre il Faro, e quello di Protonotaro cos detto
termine, non avendola fornita, ne cesser dalle sue fun
della Camera reginale negli slessi domini , rimangono
aboliti.
zioni.
2. Le attribuzioni de' suddetti offici , che possono
17. La cauzione, che son tenuti di dare i Conser
essere compatibili coli' attuale ordine di cose, dalla det
vatori delle ipoteche sar doppia, una cio per gl' inte
ressi de' privali, e 1' altra per la sicurezza degl' interessi ta epoca in poi verranno esercitate dal nostro Segreta
rio di Stalo Ministro di grazia e giustizia, nel modo che
dell' Erario pubblico.
esercita le attribuzioni dell' officio di Granprotonotario
La prima sar fornita secondo la ragione determi
nala nell' articolo 79 della legge del 21 giugno , cio di questa parte de' reali domini fin da che 1' officio me
desimo si eslinsA negli anni gi scorsi.
ducati 25oo , onze 833 10, per ogni cinquantamila ani
3. A contare dal dello di primo di settembre rima
me di popolazione.
ne parimente abolito l'officio della Segreteria del Regno
La seconda cio quella per la sicurezza della perce
zione pubblica sar di ducati quattromila, once i333 10 ne' nostri domini oltre il Faro.
per Palermo, di ducali 3ooo once 1000, per Messina, e
4. Tutti i nostri Segretari di Stato ec.
Catania, e di ducali 2400, once 800, per gli altri Valli.
Firmato FERDINANDO.
18. I Ricevitori dd registro saran tenuti di fornire
la cauzione nelle seguenti proporzioni.
1. Di ducati 3ooo, once 1000 quelli de' Capo-luoghi
( Num. i39. ) SIRACUSA 6 SETTEMBRE 1819.
de' Valli.
2. Di ducali 1200, once 4oo quelli de' Capo-luoghi Decreto relativo alla provvista de' ripartimenti e ca
richi della real Segreteria e ministero di Slato
de' Distretti.
presso
il Luogotenente generale ne' domini oltre
3. Di ducati 800, once 2CG 20, quelli de' Circondari
il
Faro.
di regio giudicalo.
Napoli 20 luglio 1819.
19.Le anzidette cauzioni saran dale,o in boni immobi
li, o in iscrizioni sul gran libro del debito pubblico, seguen
FERDINANDO I. ec.
dosi pel valore de' capitali , e per 1' esame delle mede
Visto l'articolo 21 del nostro deereto de' 9 di gensime, le regole stabilite nell' articolo 79 della citata leg
naro 1818 sulla organizzazione interna della real Segre
ge del 21 giugno.
teria e Ministero di Stato presso il Luogotenente gene
rale de' nostri domini al di qna o al di l del Faro;
Soldi , indennit , rilasci.
Volendo far uso della nostra real munificenza nella
20. I soldi, o le indennit agi' impiegali per l'aniprovvista del personale della mentovala real Segreteria
(a) V. le mininisteriali del 4 18 luglio i833, g set
e Ministero di Slato;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
tembre dello anno , e i4 aprile i834; rescritti
Art. i. 1 quattro ripartimenti della real Segreteria
del tj giugno i834 e 16 maggio i83S; e decreti
degli 8 agosto i833, 2 maggio e t3 ottobre /S34, e Ministero di Slato presso il Luogotenente generale sa
ranno affidati rispettivamente a quattro ufiziali di ripar
e 2j seltembie i83'.

)( 3o7
timento effettivi. Degli undici carichi che comprendonsi
ne' quattro ripartimcnti , cinque saranno rispettivamente
affidati ad egual numero di uffiziali di carico effettivi ,
ed i sei altri carichi saranno confidali ad uffiziali di pri
ma classe , i quali avranno le funzioni c gli onori di
uffiziali di carico.
2. I cinque ufiziali di carico cffellivi saranno istal
lati, due nel primo ripartimento ed uno in ciascheduno
de' tre altri ripartimcnti.
3. Tutti i nostri Segretari di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. i4o. ) SIRACUSA 8 SETTEMBRE 1819.
Decreto approvante un regolamento pel servizio inter
no Cella real Segreteria e Ministero di Stalo pres
so il Luogotenente generale.
Napoli 20 luglio 1819.
FERDINANDO I. eC.
Visio 1" articolo 20 del nostro decreto de' 9 di gennaro 1818 sulla organizzazione interna della real Segre
teria e Ministero di Stato presso il Luogotenente gene
rale de'nostri domini al d qua o al di l del Faro (a).
Abbiamo, risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. E approvato l'annesso regolamento che fis
sa il numero e la classificazione degli uffiziali c degli
impiegati inferiori della real Segreteria e Ministero di
Slato presso il Luogotenente generalo , de) pari che le
regole principali del servizio interno della medesima.
2. Tutti i nostri Segretari di Stalo Ministri ce.
Firmato FERDINANDO.
Regolamento che fissa il numero e la classificazione
degli uffiziali e degl' impiegati inferiori della real
Segreteria e Ministero di Stato presso il Luogo
tenente generale, del pari che le regole principa
li del servizio interno della medesima.
TITOLO I.
Del numero e della classificazione degli uffiziali.
Art. 1 . La real Segreteria e Ministero di Stalo pres
so il Luogotenente generale avr sessanta uffiziali da di
stribuirsi ue' quattro ripartimcnti e negli undici carichi
stabiliti per essa col real decreto de' 9 di gennaro 181 8.
Quando vi sar bisogno di soprannumerari o di aluuni ne sar da S.M. ordinato il numero. Non si po
tr ammettere alcuno nel Ministero , sotto di tali carat
teri o di qualunque allro, senza il sovrano permesso; e
1' ammessione degl' individui sar falla ad esame e con
corso senza che da tale ammessione possa per gli alun
ni sorgere alcun diritto a divenire ir. seguilo uffiziali so
prannumerari; dovendosi su di ci osservare quanto ncl1' articolo 6 sar espressato.
2. Il numero de' sessanta uffiziali sar composto nel
modo seguente:
quattro di ripartimento 4.
nudici di carico . . 11.
dodici di 1 classe. . 12.
ventidue di 2. classe. 22.
undici di 3 classe . 11.
Totale num. 60.
(a) Inserito a pag. 48.

3. A tenore del particolare real decreto della data


d' oggi, gli uffiziali di ripartimento saranno lutti e quat
tro effettivi ; e degli uffiziali di carico cinque saranno
parimente effetlivi, e gli altri sei saranno di 1. classe
colle funzioni ed onori di uffiziali di carico.
4-. I cinque uffiziali di carico effettivi saranno istal
lati, due nel primo ripartiinenlo ed uno in ciascheduno
de' tre altri ripartimcnti.
5. Ogni carico , oltre 1' uffiziale di carico effettivo
o funzionario, avr un uffiziale di 1 classe , due di 2.
ed uno di 3 , tranne il primo carico del primo riparti
mento , che avr due uffiziali di prima classe , a parie
degli altri di 2 e di 3 classe, atteso il maggior servizio
dell' archivio e della contabilit.
6. I soprannumerari e gli alunni, quando esigeran
no, formeranno due classi separate , in ciascuna delle
quali non vi sar fra' componenti allra distinzione , che
quella del merilo che costituir 1' unico titolo di prece
denza per le ulteriori promozioni che dovranno aver
luogo per via di esame e concorso.
7. Dovendo tutli gli uffiziali percepire i soldi sta
biliti colla legge de' 10 di gennaro 1817, sar provve
duto particolarmente alla indennit di quegl' individui
che si trovassero godendo soldi maggiori.
8. Gli alunni non percepiranno alcun soldo ; ma
quelli che si distingueranno per maggiore abilit ed esattezza nel servizio , saranno con parlicolaril conside
rali nelle annuali gratificazioni che non potranno ecce
dere la somma fissala da S. M. ne' decreti risguardanti
1' organizzazione de' Ministeri di Stato esistenti presso la
M. S.
TITOLO II.
Del numoro e della classificazione degl' impiegati
inferiori.
9. Vi saranno diciannove impiegati inferiori, cio:
un usciere maggiore . 1.
dieci uscieri .... 10.
sei barandieri ... 6.
due facchini. ... 2.
Totale num. ig,
10. Avranno essi i seguenti soldi mensuali cio:
1' usciere maggiore once nove;
i due primi fra i dieci uscieri once selle per ciascu
no; gli altri otto uscieri once sci per ciascuno ; quattro
once ciascuno de' barandieri; e tre once ognuno de' fac
chini.
TITOLO III.
Distribuzione degli affari, secondo le attribuzioni as
segnate cogli articoli 4 e seguenti del real decre
to de'g di gennaro 1818 a ciascuno de' ripartimenti e de' carichi.
V- ripartimento.
Carichi del pruno
11. Appartengono al primo carico del primo ripar
timento i seguenti affari:
1. il segretariato propriamente dello; il personale, po
lizia, servizio interno, locali e mobili del Ministero; rcgislri di corrispondenza e spedizione ; archivio e biblio
teca; conservazione de' suggelli e stampiglie :
2. giuramenti de' funzionari dipendenti dal Ministero;
cerimoniale; avvisi per le udienze particolari;

)( 3o8 )(
3. affari non appartenenti ad alcun riparlimento , e giti nel territorio del Regno e degli siali esteri ; ledere
quelli di uu oggetto comune a lutti i ripartimcnti:
di grazia , di commutazione di peno, e di riabilitazione:
3. esame degli stati periodici de' detenuti, e delle cau
4- formazione degli stali discussi del Ministero; ordi
se decise e pendenti ; prospelli statistici sulla giustizia
nativi di pagamenti, liquidazione di spese, conti e pen
penale:
sioni, registri di contabilit:
5. corrispondenza col Ministro Cancelliere per la
4- tulli gli oggetti che riguardano la polizia ordinaria
pubblicazione delle leggi e de' decreti reali , degli altri ed amministrativa secondo le istruzioni sovranamente ap
atti del Governo e dell' almanacco reale , e per la co
provate nel d 22 di gennaro 1817.
municazione delle notizie ad esso relative.
6. corrispondenza col supremo Consiglio di Cancelle
Corteo unico del secondo riparlimento.
ria per la spedizione degli exequatur sulle carte che
i5. Questo carico contiene:
1. vigilanza disciplinare su tutte le corporazioni c sta
vengono da Roma.
7. Corrispondenza col Ministro dogli affari esteri e bilimenti religiosi; circoscrizione territoriale delle diocesi
cogli agenti consolari e commerciali delle nazioni estere e parrocchie:
i quali risedono ne' reali domini di l del Faro dove
2. proposte de' Vescovi ed Arcivescovi, e del Giudice
non esiste il mentovato Ministro; spedizione de' passapor
della monarchia; e le proposte alle badie, benefici, par
ti , a' termini del real decreto de'19 di ottobre i8i8(); rocchie, canonicati ed altre dignit di regio patronato:
legalizzazione delle carte da prodursi all' estero.
3. osservanza delle leggi canoniche o civili per la
promozione agli ordini sagri, per la vestizione delle mo
la. Appartengono al secondo carico del primo ri
nache e de' regolari, e per gli effetti esteriori delle bol
parlimento i seguenti affari:
le, de' brevi e de' rescritti pontifici;
1. elezione di tutti i funzionari dell'ordine giudizia
rio; vigilanza ed esame sulla loro condotta, e misure di
4- tutela economica de' beni e delle rendite ecclesia
sciplinari; quistioni d' incompatibilit c dipendenza; con
stiche , proposte delle pensioni sul terzo pensionabile ;
corrispondenza col real Ministero degli affari ecclesia
gedi :
a. tutto ci che riguarda le leggi, i decreti ed i stici per le alienazioni, enfiteusi o affitti a lungo tempo
di beni immobili, e transazioni de' luoghi pii ecclesiasti
regolamenti organici de Tribunali; locali, mobili c spe
se minute de' magistrati e delle loro officine ; archivi ci; interposizione del regio assenso sulle stesse.
giudiziari, consegne e visite di carte e registri:
5. ni.
3. organizzazione e disciplina de' professori legali; af
Carichi del terzo riparlimento.
fari relativi alle spese di giustizia.
jG. Compete al primo carico:
13. Appartengono al terzo carico del primo ripar1. personale dell'amministrazione civile, cio nomine
precedenze, garentie, congedi, censure e giubilazioni dei
timento.
1. corrispondenza con tutte le magistrature civili e funzionari ; circoscrizione territoriale amministrativa ;
di commercio pel corso regolare de' giudizi , e cogl' In
convocazione de' Consigli provinciali e distrettuali :
2. conflitti di giurisdizione fra le autorit amministra
tendenti o alire autorit per la decisione de' conflitti di
attribuzione; il contenzioso delle prede marittime , stali tive; polizia municipale e rurale; archivi provinciali; re
periodici delle cause decisi e pendenti ; i giudicati e le gistri dello stato civile :
decisioni della suprema Corte di giustizia in materia
3. amministrazione comunale, cio stati discussi, ren
civile:
dite e spese , contratti ed alienazioni , divisione de' de
mani, dazi civici, affari contenziosi :
2. esame e rapporti degli affari generali che dipen
4. reclutamento dell' esercito , milizie provinciali , al
dono dall' abolizione della feudalit :
3. alfari relativi alla elezione ed alla disciplina dei loggio e casermaggio delle truppe; servizio di fornitura
Notai; conoscenza delle altre materie relative alle fun
e convogli militari:
zioni dell' ufficio di Protonotaro del Regno:
5. costruzione e riparazione degli edilzi pubblici ;
4. Atti dello stalo civile, naturalizzazione degli esteri strade, ponti, canali ed ogni altro pubblico lavoro ; lo
c permessi di domicilio o servizio de' sudditi del Regno cali per uso degl'Intendenti ed altre pubbliche autorit.
in pasi stranieri/ dispense matrimoniali in materia civi
17. Si comprende nel secondo carico:
le; vidimazione degli atti giudiziari e notariali che deb
1. universit degli studi, licei, collegi, accademie, so
bono prodursi fuori Regno da' privali.
ciet, gabinetti e scuole di scienze e belle arti ; specola
14. Appartengono al quarto carico del primo ripar- astronomica, orto botanico, e case di educazione :
timenlo:
2. biblioteca, museo e stamperia reale, scavi e ricer
1. corrispondenza con tutti i funzionari della giustizia che di antichit; spettacoli, teatri, feste e cerimonie pub
penale per la regolarit e disbrigo delle procedure ; e- bliche; revisioni di libri :
same delle questioni giurisdizionali co* Tribunali militari
3. commercio esterno ed interno ; scuole nautiche e
di terra e di mare e delle sentenze de' Tribunali mede
stalo de' porti; borsa de' cambi e colonne di assicurazio
simi ; esame delle decisioni delle gran. Corti criminali e ni ; pesi e misure ; pesca ed annona ; fiere e mercati ;
speciali e di quelle della suprema Corte di giustizia in miniere, cave ed acque termali :
materia criminale; esame delle domande delle Corti per
4. mezzi ed istruzioni per promuovere l' agricoltura e
procedersi contro i funzionari rivestili di garentia; ac
la pastorizia; cautele per lo sfaldamento delle montagne;
cessi de' Giudici; quistioni , e conto morale delle spese amministrazioni privative, ed incoraggiamenti di arti,
di giustizia:
manifatture ed industrie ; societ di economia rurale e
2. misure superiori per la ricerca de'rci e per l'ese
civile.
cuzione delle condanne ; consegua de' delinquenti rifug5. protomedicato, vaccinazione, polizia delle sepolture,
e tuli altro che riguarda la salute pubblica, esclusa af
fatto la parte contenziosa che si appartiene al primo ri
(a) Inserito a pag.

)( 3og )(
Questi stali indicheranno limiti giurisdizionali delle
partimenlo; stabilimento ed opere di pubblica beneficen
diocesi ; i nomi de' prelati, delle dignit e de' canonici ;
za; ritiri, conservatori, congregazioni ed altri luoghi pii
le participazioni e le cappellate; i nomi de'parrochi, la
laicali ; prigioni e case di correzione; mantenimento dei
qualit delle chiese, la quantit de' preti, delle monache
detenuti :
e de' regolari; ed in fine le rendile di ogni stabilimento
6. opere di terra santa, stati di popolazione e statisti
ca annuale di ogni valle; vidimazione delie carte delle religioso.
Terr ancora il notamento di tutti i pensionisti del
autorit amministrative, che debbono spedirsi fuori i rea
ramo ecclesiastico.
li domini:
18. Il terzo carico conserva gli stali discussi pro
23. Il terzo ripartimento avr i seguenti slati cio:
vinciali e comunali; forma in ciascun anno gli slati di
pel primo carico,
scussi degl' introiti ed esiti pel ramo della Tesoreria ;
compone da' parziali stati discussi lo stato generale dei
1. lo stalo geografico e politico della divisione terri
toriale ;
fondi provinciali; prende ragione di tutti i crediti, e spe
2. degli edilizi pubblici e privati;
disce gli ordinativi de' pagamenti; si occupa dell' esame
3. degl' impiegati nelle amministrazioni dipendenti da
preliminare de' conti spedili dalle Intendenze e dalle al
esso primo carico :
tre amministrazioni ; ha una scrittura particolare per co
noscere 1' andamento delle opere pubbliche provinciali ,
pel secondo carico,
comparando gli stati discussi co' bilanci mensuali degli
1. lo stato di tutti gli stabilimenti di educazione e di
Intendenti; adempie in fine la corrispondenza per tutte istruzione
;
le operazioni della contabilit del terzo ripartimento.
2. Io stalo annuale di agricoltura e di commercio ;
3. quello degl' impiegati dipendenti dal carico stesso.
24.. Gli siali da tenersi nel quarto ripartimento, sa
Carichi del quarto ripartimento.
ranno prescritti nel particolare regolamento indicato nel. *9 Il dettaglio delle attribuzioni particolari de' tre 1' articolo 19.
25. Non sar permesso di eslrarre i libri dal Mi
carichi del quarto ripartimento sar eseguito con altro
nistero. Gli uffiziali che avessero bisogno de' libri della
particolare regolamento.
biblioteca, ne dichiareranno in un foglio la ricezione; e
questo sar conservato nella biblioteca fino alla restitu
TITOLO IV.
Libri e stati che dovranno tenersi n rispettivi ripar- zione de' libri stessi.
timenti.
TITOLO V.
20. Ciascuno de' quattro ripartimenti conserver
Ordine delle carte e de' registri comuni.
presso di se i libri della collezione delle leggi e decreti
26. Tutte le carte che pervengono nel Ministero
reali, e de' supplimenti alla collezione medesima.
ai. Il primo ripartimento terr i seguenti stati , passeranno al segrelariato dove si terranno tanli regislri,
quanti sono i ripartimenti, per nolarvisi le carte rispet
cio :
tive. Tali registri saranno disposti secondo il modello
pel primo carico,
num. I, annesso all'originale del presente decreto.
i. degl' impiegati nel Ministero ;
27. Le carte annoiale ne' regislri porteranno in dorso
2. de mobili ed utensili ;
l' indicazione del ripartimento cui spellano , il numero
il
catalogo
della
biblioteca
:
3.
progressivo del rispettivo registro, e la dala del giorno
corrente.
pel secondo carico,
28. Il giorno stesso saranno passate a' ripartimtnli
1 . de' Magistrati collegiali ;
rispettivi dove un uffiziale sar incaricalo del movimento
2. de' Giudici di circondario ;
delle carte, e ne far la ricezione sul registro rispettivo.
3. de' Giudici conciliatori;
29. I ripartimenti disbrigheranno le carie. Quando
4 de' professori legali ;
il Ministro avr fallo la firma , il suddetto uffiziale ne
K. degli uscieri dell' ordine giudiziario:
far la consegna al segretariato, ritirandone la ricevuta
pel terzo carico,
in un foglio, giusta il modello N. II, annesso all'ori
1. de' Notai;
ginale del presente decreto; il quale foglio servir al
2. di tulli gli esleri naturalizzati ;
segrelariato per farne il discarico nell' ultima colonna
3. de' sudditi abilitali a domicilio o servizio ia paesi del registro N. I.
slauieri ;
30. Il segretariato far subilo la spedizione di tulli
pel /piarlo carico,
i pieghi. Quelli che vanno per la posta, si noteranno
sopra un foglio in doppio, secondo il modello N. III,
lo stalo de' sudditi delinquenti esteri rifuggili all' este
ro, e de' delinquenti esteri rifuggiti nel territorio de'rea- annesso all' originale del presente decreto. Uno de' fogli
'.i domini oltre il Faro, colle notizie delle consegne falle firmato dall' uffiziale del segrelariato verr spedito coi
pieghi all' officio della posta, e 1' altro firmato dall' uffi
o da farsi.
ziale della posta, che li riceve, ritorna al Ministero per
22. Il secondo ripartimento avr pel suo unico ca
cautela. I pieghi che si dirigono alle autorit interne,
rico i seguenti slati:
1. de' vescovati ed arcivescovati co' rispettivi capitoli saranno notati in un piccolo registro , dove firmer l' alabardicre incaricato di recarli al loro indirizzo.
c seminari ;
31. Ciascun ripartimento lerr un registro dello di
2. delle parrocchie ed altre chiese;
corrispondenza, giusta il modello N. IV, annesso all'o
3. de' conventi di monache;
riginale del presente decreto. U indice 0 paadcua sci
4. de' conventi di rrgolari,

K.3 10 )(
vira al riscontro di tale registro : in esso 1 indomani
irollo agli altri registri, e terr luogo di libro maggiore
della spedizione della firma saranno registrale le minute
pe' momentanei e giornalieri riscontri.
de' rispettivi espedienti.
46. Quando sar adempito un articolo dello stato
32. Vi sar inoltre in ciascun riparlimenlo un re
discusso, se ne far al margine la indicazione.
gistro detto di consegna, giusta il modello N. V, an
47- Finito l'anno e perfezionati i conti, si former
nesso all'originale del presente decreto. Vi si noteranno il conio annuale, siccome prescritto col decreto orga
gli espedienti , che si consegneranno in arcliivio dopo nico della Tesoreria generale.
fatto il registro delle minute.
4S. Dopo un biennio si passeranno in archivio i
33. Ogni ripartimcnto avr finalmente
registri de' ripartimenti ; e quelli della contabilit vi sa
1. un registro di tutte le circolari;
ranno passali dopo un anno con tutti i documenti riuniti.
2. un registro di tutte le risoluzioni per punti gene
TITOLO VI.
rali ;
3. un registro di tutte le carte che si passano al Mi
Disposizioni generali.
49. Il Segretario di Stato Ministro, come capo su
nistro ;
4. un piccolo registro per notarvi gli oggetti su quali premo del Ministero, dar tulle le disposizioui opportune
pel celere andamento degli affari di ciascun ripartimcn
si attende risposta.
34- Il piccolo registro indicalo nell' articolo prece
lo , e per tulli i particolari dettagli del servizio del
dente sar formato giusta il modello N. VI , annesso Ministero .
all' originale del presento decreto ; e servir per ripetere
50. Secondo l'articolo 6 della legge de' 10 di gen
gli uffizi e sollecitare le risposte dopo un tempo deter
naio 1817, e l'articolo 17 del real decreto de' y di
minalo, secondo la prudenza dell' ufficiale di ripartimcnlo, gennaio 181 8, potr affidare a'Diret:ori lavori ed inca
al quale debbo essere esibito in ogni fine di settimana.
richi particolari, e commetter loro l'esercizio di alcuna
35. Tutte le carte firmate dal Ministro avranno un parte delle sue funzioni, nel modo e tempo che stimer
numero d' ordine progressivo per ciascun riparlimcnto.
conveniente.
36. L'archivio terr un registro ad indice per ogni
51. Lo stesso avr luogo nel caso che il Segreta
ripartimento, dove si noteranno gli espedienti, secondo rio di Stato Ministro riunisca nella sua persona la qua
la distinzione delle materie. Questi saran raccolti in fa
lit di Luogotenente generale, a' termini dell'articolo iS
scicoli, e numerali con ordine progressivo; ed il nume
del detto real decreto.
52. I Direttori regoleranno pertanto i rispettivi riro cosi de' fascicoli , come di ciascun espediente , sar
parlimenti, secondo le norme che sarauno loro indicate
rilevato nel registro.
37. Non potr 1' archivario passar le carte, senza dal Segretario di Slato Ministro.
la richiesta in iscritto di un ufCziale; e nel luogo donde
53. Gli uffiziali di ripartimcnlo saranno i soli fra
toglie la carta , lascer per memoria la domanda.
tutti gli uffiziali , che avranno ordinariamente 1' accesso
al Segretario di Stalo Ministro, per conferire le carie
38. Per darsi copie estratle dall'archivio agl'inte
rispettive e prenderne gli ordini opportuni.
ressati che ne facciano la dimanda, necessario un or
54* Distribuiranno il travaglio a' rispettivi uffiziali
dine del Ministro.
3g. Per lo ramo della contabilit vi saranno pi di carico, e veglieranno con questi alla sollecita esecu
zione di quella parte di esso, che dipende dagli uffiziali
registri, cio un libro maggiore, un saldaconti, un gior
nale di cassa, un memoriale ed uno squarcio.
subalterni.
55. In caso d' impedimento degli uffiziali di ripar
40. Nel primo foglio del libro maggiore si regi
streranno gli stati discussi , ed a fronte , i mensuali as
timento uno de' rispettivi uffiziali di carico ne assumer
segnamenti distinti in capitoli. Le partite di ciascun ca
le veci ; e questi ultimi impediti saranno rimpiazzati da
pitolo divise in articoli saranno registrate ne' fogli suc
gli uffiziali di prima classe del rispettivo carico.
56. Gli uffiziali tutti non potranno esercitare altro
cessivi. Vi si noteranno i- fogli de' registri subalterni do
impiego. Saranno manifestale le ulteriori disposizioni di
ve espressa ciascuna partita.
41. Sul saldaconti si scriver il dare ed avere di S. M. per coloro che nel momento attuale trovinsi nelogni individuo che riceve somme negli stati discussi , 1' esercizio di altri impieghi.
87. Sar osservato il regolamento generale de' 24
colla indicazione del foglio del giornale o altro docu
di marzo iSi7per le formalit ed etichette da osservarsi
mento da cui si passa la partila sul saldaconti.
42. Le quantit e le spese che non formino parte nel carteggio, e specialmente 1* articolo 8 per la comu
nicazione de' reali rescritti , delle decisioni del Luogote
degli stati discussi, e che sieno nel corso dell' anno ap
nente generale , e delle lettere di officio , cosi nel caso
provate, si aggiungeranno nel libro maggiore e nel sal
che il Luogotenente generale sia un Principe della real
daconti al capitolo corrispondente.
43. Nel giornale di cassa si esprimer la data ed famiglia , come nell' altro in cui la qualit di Luogote
il numero delle ordinanze di pagamenti ; il capitolo ed nente generale sia riunita nella persona del Segretario
articolo dello stalo discusso, col numero della sua classe; di Stato Ministro : su di che dee vegliarsi per la pi
il nome del creditore; il luogo della soddisfazione; il esatta ed uniforme osservanza.
58. L'usciere maggiore, gli uscieri, i barandieri,
fascicolo de' documenti e la somma.
44 Si raccoglieranno nel memoriale quelle notizie ed i facchini saranno sottoposti alle regole di servizio ,
che possano facilitare il travaglio della scrittura , cio che saranno per essi rispettivamente stabilite dal Segre
le deduzioni ed i cangiamenti di ogni partila, e tuli' al
tario di Stalo Ministro.
tro che non abbia un registro particolare.
TITOLO VII.
45. Nello squarcio si apriranno le intestazioni dei
Disposizioni transitorie.
capitoli dello stato discusso, e vi si noteranno i credili,
liy. Il presente regolamento avr esecuzione nei
e sommariamente gli esiti. Lo squarcio servir di con-

reali domini olire il Paro dove esiste attualmente il Mi


nistero di Stato presso il Luogotenente generale.
60. Fino a che non avr luogo ne' detti reali do
mini oltre il Faro la novella organizzazione finanziera ,
si eseguir ne' tre carichi del quarto riparlimento la
provvisoria dislribuzione degli affari gi fissata coli' ap
provazione del Luogotenente generale, a tenore dell'ar
ticolo i3 del real decreto de' 9 di gennaio 1818.
61. Non potendosi attualmente eseguire la riunione
di tutti gli archivi de' vari ripartimenti , di cui coli' ar
ticolo 22 del real decreto de' 9 di gennaio 1818 affi
data la soprintendenza a' Segretari di Stato Duca di
Gualtieri e Marchese Ferreri , continueranno nel ri
spettivo incarico attuale gli uffiziali addetti agli archivi
medesimi. Esistendo nell' archivio di un ri parli mento
carte relative alle attribuzioni di un altro riparlimento ,
si far ne' casi di bisogno, coli' approvazione de' detti
Segretari di Stato, il passaggio di tali carte dall'uno
archivio all' altro : e gli uffiziali mentovati ne formeran
no i corrispondenti fogli di consegna e ricevuta, dei
quali terranno particolar registro , onde conoscersi in
ogni momento tutti i passaggi eseguiti.
62. Durante lo slato di cose indicato nell' articolo
precedente, sar nella facolt del Segretario di Stato
Marchese Ferreri d' incaricare uno de' due uffiziali di
riparlimento de' suoi due rami dell' interno e delle fi
nanze pel provvisorio esercizio delle funzioni del segre
tariato ne* rami suddetti; restando fermo pel dippi il
prescritto nell'articolo 11 del presente regolamento.
Approvato: Napoli , il d 20 di luglio 1819.
Firmato FERDINANDO.

( Num. i4i.) SIRACUSA 9 SETTEMBRE 1819.


A" Signori Sottintendenti, Sindaci e Decurionati
della Falle.
Oggetto
Per la gravezza sul vino estralerritoriale.
Signori
S. E. il Segretario di Slato Ministro degli affari in
terni con venerato foglio del 3o dello scorso agosto 3
ripartimento 2 carico mi ha rescritto, che e mente di S.
A. R. il Luogotenente generale di continuarsi provviso
riamente la libera immessione de* vini estraterriloriali in
questa Citt di Siracusa , che sin dal 18 12 in poi si
praticata da tulli i Comuni per l' interno commercio, con
dover pagare quell' altra lassa imposta singolarmente per
tali vini.
,
Io nel partecipar loro questa reale decisioue le in
culco di renderla pubblica a tutti gli amministrati per
loro intelligenza, e per norma del commercio inlerno(a).
Per V Intendente in congedo Il Consigliere a" Inten
denza funzionante da Segretario gen. Uaeli.

(a) Con rescritto del 16 marzo i83* fu scritto al real


governo (pianto appresso.
Eccellenza Fatto presente al Ile il rapporto dels 1' cx-Luogolencnte generale in cotesti reali domi ni Marchese delle Favare de' 23 agosto i83o re
ti lalivo alla domanda di taluni proprietari del Co-

( Num. 142. ) SIRACUSA i3 SETTEMBRE 1819.


Decreto che accorda un premio per la costruzione di
nuovi bastimenti,
Napoli 27 luglio 1819.
FERDINANDO I. ec.
Visto 1' articolo 8i della legge di navigazione da
n! Sanzionala nel d 3o di luglio dell'anno 1818, col
quale venne accordata la franchigia de' dritti a' due pri
mi carichi di generi indigeni, che fossero stali eseguiti
sopra legni costrutti nel nostro Regno delle due Sicilie
di una portata maggiore di dugcnlo tonnellate, escluden
dosi 1' olio, la seta e la liquirizia.
Volendo far cessare tutte le quis ioni ed i dubbi
insorti e che potrebbero insorgere sulla esecuzione del
detto articolo, a causa della eccezione portata alla rego
la generale per 1' olio, per la seta e per la liquirizia ;
E volendo nel tempo stesso promuovere ed animare
indistintamente il commercio di tulle le produzioni na
zionali, favorendo , per quanto sia possibile , la naviga
zione marittima.'
Sulla proposizione del nostro Segretario ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. I. A contare dalla pubblicazione del presente
decreto, 1' articolo 84 dell' enunciala legge resta abolito.
2. Per tutti i bastimenti che saranno costruiti in
qualunque luogo del nostro Regno delle due Sicilie di
una portala di dugento tonnellate e pi sar accordato
un premio.
3. Il premio consister in una bonifica di dazio cor
rispondente alla somma di ducali sei a tonnellata sulla
estrazione di qualunque specie di generi indigeni , che
sar eseguita per 1* estero ne' due primi viaggi che in
traprender il novello bastimento.
4- Qualora l' ammontare de' dazi di esazione , di
cui si parlalo nell' articolo precedente , eccedesse la
somma del premio di ducati sci a tonnellata , 1' eccesso
sar pagato dall' estraente alla dogana, purch il carico
non sia di cereali: nel qual caso qualunque eccesso sul
la somma del premio non dovr esser pagalo come un
nuovo incoraggiamento all' esportazione di delle derrate.
Nel caso poi che 1' ammontare del dazio fosse minore
del premio, quando anche fosse il carico di cereali, non
potr esser preteso dall' estraente alcun supplimenlo o
compenso.
5. Il nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmalo FERDINANDO.

Il mune di Siracusa, onde confermarsi gli antichi


privilegi goduti dal Comune suddetto in restar
vietala la immessione del vino di alieno territorio
1 per la consumazione nel Comune medesimo , la
M. S. previo 1' avviso della Consulta di colesti
il reali domini , uniformemente alla proposta del
< surriferito ex-Luogolencnte generale , nel ConsiI glio di Stalo ordinario de' 4 del corrente mese si
K degnala risolvere , che la richiesta proibizione
t per la immessione del vino di alieno territorio sia
n inammessibile, e che per li dazi di consumazione
non debba aver luogo alcuna difformit di tariffa.
Nel real nome ce.
i Napoli 16 marzo t83l.

( Num. i43. ) SIRACUSA 16 SETTEMBRE 1819.


Decreto che stabilisce un diritto di bolletta, per prov
vedere al mantenimento della Camera consultiva
di commercio di Messina.
Napoli 27 luglio 1819,
FERDINANDO I. ec.
Considerando che per le spese occorrenti al mante
nimento della Camera di commercio di questa parie dei
nostri domini si riscuotono nella gran dogana ai Napoli
unitamente al decimo , i seguenti graduali dritti di bol
letta, cio:
per una bolletta di ducati 6 inclusive fino a duca, . . . grana 14
li zb
da ducati 26 a 5o inclusive
sa
da ducati J5i a 100 inclusive *
33
da ducati 101 in sopra . , f
44
Volendo cogli stessi mezzi, ridotti per a mela e pur
gati ancora del decimo, provvedere al mantenimento della
Camera consultiva di commercio in Messina;
Sulla proposizione de' nostri Segretari ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art, 1. A contare dalla pubblicazione del presente
decreto su tutte le bollette a pagamento che si spediran
no nella dogana e portofranco di Messina , sar riscosso
un dritto graduale colla seguente proporzione:
da ducali 6 (once 2) a ducati 2!) (once 8 10) in
clusive, il dritto sar di grana 5 (grana 10 siciliane) ;
da ducati 26 (once 8 20) a ducati cinquanta ( on
ce 16 20) inclusive, il dritto sar di grana io (un tari
siciliano) ;
da ducati 5i (once 17) a ducali 100 (once 33 10)
il dritto sar di grana i5 (lari uno e grana 10 siciliane);
da ducali 101 (once 33 20) in sopra , il dritto sa
r di grana 20 (tari 2 siciliani).
2. I dritti di bolletta descritti nell' articolo prece
dente saranno riscossi sull' intero ammontar de'dazi, cio
senza la deduzione del 10 per 100 per le mercanzie in
glesi , francesi e spagnuole ; e senza la deduzione del
iS per 100 per quelle che si spediscono da Messina ncll' interno di quei nostri domini.
3. Del prodotto de' dritti di bolletta sar tenuto un
conto a parte; e sar versalo nella Camera consultiva di
commercio di Messina pel suo mantenimento.
4. L' enunciata tassa de' dritti di bolletta sar prov
visoria, riserbandoci di portare sull' oggetto quelle prov
videnze che saranno da noi giudicate convenienti in vi
sta de' risultamenti de' prodotti.
5. I nostri Segretari di Slato Ministri ec.
Firmato FERDINANDO.

( Num. i44. ) SIRACUSA 20 SETTEMBRE 18 19.


Decreto disponente che si stabilisca in Palermo una
Commessione, per essere consultata da quel Mini
stero di Stato circa gli affari competenti al di
partimento di giustizia.
[
Napoli 9 agosto 1819.
FERDINANDO I. CC.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.

Art. 1. Vi sar ia Palermo una Commessione com


posta dal regio Procurator generale e dall' Avvocato ge
nerale presso la Corte suprema di giustizia de' reali domiui oltre il Faro, e dal regio Procurator generale pres
so la gran Corte civile di Palermo, Essa sar consultata
dal Ministero di Slato presso il nostro Luogotenente ge
nerale iie' reali domini, per gli affari appartenenti al di
partimento di giustizia , ed i quali sono compresi nelle
ordinarie attribuzioni del Ministero medesimo (a).
2. Interverr nella slessa Commessione anche il re
gio Procuratore presso il Tribunale civile di Palermo, il
quale vi avr voto e rediger gli avvisi della Commes
sione, facendo le funzioni di Segretario.
3. I pareri saranno ragionati, e dovranno essere
sottoscritti da tulli coloro che saranno stali presenti alla
(a) V. il seguente reale rescritto:
1 Eccellenza 1 Ilo rassegnalo a S. M. il dubbio pro
li mosso da V. E. con rapporto de' 5 luglio se per
( la seguila organizzazione della Consulla le Com->
a messioni consultive esistenti in Palermo debbono
t cessare dalle loro funzioni , essendo gli oggetti
t della competenza delle stesse compresi nelle atn. tribuzioni della Consulta, a se alcune di esse deb-.
( bano sussistere , e quanto altro ha ella proposto
f nell' ipotesi negativa circa gli alfari, che trovansi
t pendenti presso le medesime.
c La prelodala M. S. nel Consiglio di Stato de' 26
e luglio si degnata ordiaare , che si conservi la
t Commessione consultiva di giustizia istituita in Pac lermo con decreto de' 9 agosto 181 9 per essere
e consultata dal Luogotenente generale negli alfari
( di giustizia, i quali sono compresi nelle di lui
( ordinarie attribuzioni a' termini del decreto sud1 detto, e che se mai per lo passato sia stala con( sultata la stessa per affari di altra natura, o per
f affari di giustizia non compresi nelle ordinarie
(l attribuzioni del Luogotenente non debba ci prat ticarsi pi in avvenire, dovendo g' incarichi deli la Commessione esser limitati al solo oggetto delr
c la sua istituzione.
t Non pertanto vuole la M. S., che occorrendo farsi
t esame consultivo della natura de' benefici, e delle
fondazioni ecclesiastiche , si debba un tale esame
commettere alla enunciata Commessione consulti
li va di giustizia.
t Ha altres ordinato S. M. che le altre Commessioni
I istituite nell' anno 1821 provvisoriamente per lo
esame della natura delle fondazioni ecclesiastiche,
t e de' benefci , e per lo riesame delle decisioni
della gran Corte de' conti in materia di conien
te zioso amministrativo , cessino da qualunque eser cizio, tanto per gli accennali alfari , quanto per
tutli gli altri, pei quali fu posteriormente alla i stiluzione autorizzato il Luogotenente generale a
consultarle,
c Finalmente avendo rilevalo la M. S. dal rapporto
di V. E. d' esservi alcuni affari pendenti presso
le mentovale Commessioni provvisorie , i quali
<i converrebbe recarsi a compimento , ha ordinalo
( che gli stessi siano disbrigali dalle delle Commes*
sioni provvisorie nel termine di un mese,
t Nel real nome partecipo a Y, E, ec.
JSapoli zS luglio I24,
M, Tomsusi,

)( 3i3
discussione. Ne' casi di parit di avviso si formeranno
de' pareri separali , i quali saranno sottoscritti rispettiva
mente da coloro che ne sono stati gli autori.
4. Le minute de' pareri sottoscrilte da' componenti
della Commessione si conserveranno presso la medesima;
e le copie di esse soscritte dal regio Procuralor civile e
vistale dal Procuralor generale presso la Corte suprema
si rimetteranno al Ministero di Stalo per mezzo dello
stesso Procuralor generale , il quale sar 1' organo della
corrispondenza tra '1 Ministero e la Commessione.
b. La Commessione si riunir nell' uffizio del Pro
curalor generale presso la Corte suprema di giustizia ,
ove si conserveranno benanche tutti gli atti della Com
messione medesima, lenendosi per separali e distinti da
tutte le altre carte dell' ufficio suddetto, e con un regi
stro particolare con ordine alfabetico.
(j. Fino a quando non eleggeremo l'Avvocato gene
rale presso la Corte suprema di giustizia, interverr nella
Commessione in di lui vece il sostituto Procuralor gene
rale presso la gran Corte civile in Palermo.
7. Per conservarsi presso la Gommessione la me
moria delle determinazioni prese in seguito del suo pa
rere, il Ministero di Stato avr cura di manifestare al
Procurator generale separatamente per ciascuno affare, le
risoluzioni prese. Il Procurator generale far riunire
tali comunicazioni alle carte precedenti, e ne far pren
dere nota in piedi della minuta del parere.
8. Il nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. i45. ) SIRACUSA 22 SETTEMBRE 1819.
Decreto risguardante la cifra de registri degli atti
dello stato civile.
Napoli 10 agosto 1819.
FERDINANDO I. eC.
Visto V articolo 43 della parte I del codice per
lo Regno delle due Sicilie.
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. I Presidenti de' Tribunali civili e coloro
che ne fanno le veci, sono autorizzali a delegare per la
cifra de' registri degli atti dello stato civile uno 0 pi
Giudici de' rispettivi Tribunali.
2. La delegazione che essi ne faranno, sar scritta
nel primo foglio del registro, per lo quale la medesima
sar data. I Giudici delegati ne adempiranno la cifra
senza il menomo ritardo.
3. Il nostro Segretario di Slato ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. 46. ) SIRACUSA 24 SETTEMBRE 1819.
Decreto che fssa V epoca in cui debbono osservarsi le
disposizioni del nuovo codice circa gli atti dello
slato civile.
Napoli 12 agosto 18 19.
FERDINANDO I. eC
Veduto l' articolo 2 della nostra legge de' 26 di
marzo del corrente anno, col quale disposto che il co
dice per lo Regno delle due Sicilie debba cominciare
ad essere eseguilo in tutti i nostri reali domini nel gior
no 1 del prossimo mese di settembre ;
.Veduto 1' articolo 43 delle leggi civili , col quale

)(
prescritto che i registri dello slato civile debbono es
sere numerati dal primo all' ultimo foglio , e cifrati dal
Presidente del Tribunale civile, 0 dal Giudice che ne fa
le veci ;
Considerando che una tal formalit non pu trovar
si generalmente adempiuta per lutto 1' enunciato d 1
del prossimo mese di settembre.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le disposizioni contenute nel codice per lo
Regno delle due Sicilie relativamente agli alti dello sla
to civile , non saranno in osservanza , che dal di 1 di
gennaro del venturo anno 1820 in avanti.
2. Sino all'epoca indicata nell'articolo preccdenle
gli atti anzidetti saranno ricevuti ne' nostri reali domini
al di qua del Faro, secondo le forme attualmente in vi
gore.
3. Il nostro Consigliere e Segretario di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. 147. ) SIRACUSA 26 SETTEMBRE 1S19.
Decreto che determina il numero degli uscieri per le
Corti e Tribunali de' domini oltre il Faro.
Napoli 12 agosto 1819.
FERDINANDO I. eC.
Veduto 1' articolo 190 della legge organica giudi
ziaria pe' nostri domini oltre il Faro de' 7 dello scorso
giugno;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1 . Il numero degli uscieri presso i diversi col
legi giudiziari stabiliti ne' nostri domini oltre il Faro
colla enunciala legge de' 7 di giugno , fissato come
segue :
Corte suprema di giustizia, sei :
in Palermo, sedici, ) tanto per materie ciG. C. civili^ in Messina, sei,
\ vili quanto per le
in Catania, sci,
y criminali,
in Girgenti, quattro;
G. C. crimi-1 in Siracusa, quattro ;
nali. . . 1 in Trapani, quattro ,
in Caltanissetta, quattro:
in Palermo, venti ;
in Messina, cinque;
in Catania, cinque;
Trib. civili ( in Girgenti, quattro;
in Siracusa, quattro;
in Trapani, quattro;
in Caltanissetta, quattro:
Tribunali di/ in Palermo, dieci;
commercio' in Messina, dieci.
2. Presso ciascun Giudice istruttore vi sar un uscierc.
3. Presso ciascun Giudice di Circondario vi saranno
non meno di due n pi di quattro uscieri.
4. Il Ministero di Stato presso il nostro Luogote
nente generale de' nostri domini oltre il Faro proporr,
a misura del bisogno , quel numero di uscieri che cre
der necessario attivarsi presso ciascun Giudice di Cir
condario, ne' termini del precedente articolo.
55. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
4o

)(
( Num. 148. ) SIRACUSA 29 SETTEMBRE 1819.

3. I rimedi prodotti, o da prodursi avverso le sen


tenze profferite da' Giudici, Magistrati , o Tribunali , in
Per le cause civili introdotte e pendenti Jino al 3i grado di appellazione, revisione, nullit, o altro grava
di agosto 18 ig.
me, saranno esaminati dalle gran Corti civili.
,j
4- Resta salvo il ricorso per ritrattazione, o per anNapoli 12 agosto 1819.
II nullamenlo, qualora competa secondo i casi stabiliti nel
le leggi delia procedura civile contenute nella parte ter
FERDINANDO I. ec.
za del codice pel Regno delle due Sicilie al libro quin
Volendo provvedere al modo col quale le cause in to, titolo 2, e titolo 4>
materia civile introdotte , e pendenti ne' nostri domini
5. I termini, che nell'antico rito competevano a
olire il Faro fino al di 3i del corrente mese di agosto produrre i rimedi contro le sentenze, restano salvi. Non
debbano trattarsi dai funzionari del nuovo ordine giu
si computer in essi il tempo intermedio trascorso dalli
diziario.
22 dicembre 1818, in cui furono soppresse le antiche
E volendo nel tempo stesso conciliare la conserva
autorit giudiziarie a tutto il di 3i del corrente agosto;
zione degli atti, che si troveranno legittimamente forma
e di pi saranno generalmente aumentali di un mese.
ti per le cause suddette colla osservanza delle leggi con
o. Per tuli i processi pendenti, fermi restando gli
tenute nel nostro codice per lo Regno delle due Sicilie; atti. formati dalle abolite autorit giudiziarie, si proce
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
der agli atti ulteriori, secondo le forme prescritte nelle
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
leggi di procedura pe' giudizi civili.
Art. 1. Le cause in materie civili introdotte, e pendenti
in prima istanza presso le autorit giudiziarie abolite colla
I valore di onze 100 innanzi al Presidente della
legge de' 22 dicembre 1818 (a), nelle quali cause non
gran Corte civile, e che giusta la legge organica,
fosse stala proferita sentenza deffinitiva saranno nella
a giudiziaria de' 7 giugno corrente anno, in cui ecompetenza de' Giudici di Circondario , o de' Tribunali
sistc il processo da trasmettersi,
civili , giusta le attribuzioni ad essi accordate dalla leg
c 2. Il termine a comparire sar 1' ordinario di giorge organica giudiziaria de'y giugno del corrente anno(^).
s ni otto, oltre a quello proporzionato alla distanza,
2. I rimedi legali proposti, o da proporsi avverso
c 3. Si spiegher nella citazione 1' oggetto della dile sentenze profferite da qualsivoglia Giudice, Magistra
< manda, cio per sentir ordinare in via di sommato , o Tribunale in prima istanza si esamineranno dai
( ria disposizione, lo invio del processo rimasto
Tribunali civili , se il valore della causa non oltrepassi ||
t pendente. Vi si designer il Giudice, Tribunale ,
la somma di 100 once, altrimenti si esamineranno dalle
i o gran Corte , cui si pretende , che si faccia lo
gran Corti civili (c).
k invio.
< 4> Copia autentica della eseguita citazione si pre(a) Inserita a pag. iSt,
< senter al pubblico ministero.
(b) Idem a pag. zig.
I 5. Se la controparte aderisce al Giudice, Tribuna
(c) A' Procuratori generali del Re fu diretta la se
ti le, o gran Corte designata dovr nel termine delguente circolare.
( la citazione manifestare il suo consenso con atto
formalo in Cancelleria, e soltoscrilto dal Cancelministero ec.
l liere e da lei , o in sua vece dalla persona mu( nila di procura speciale, ed autentica d' aggiuns La esecuzione dell'art. 2 del rcal decreto de' 12
gersi all' a to stesso.
( agosto circa i processi delle cause pendenti pres
i II Cancelliere spedir copia autentica di questo atti so le vecchie magistrature ha somministrato mo
( to, e dell' annesso documento e trasmetter la
te ti vi a considerare , che faccia uopo prevenire le
medesima al pubblico ministero, il quale unen sorprese , con cui 1* una delle parti potesse recar
< dola al processo pendente far eseguire lo invio
danni , ed imbarazzi all' avversario , facendo spec al Giudice , Tribunale, o gran Corte , cui si
dire i processi ad un magistrato che per lo do
te micilio de' rei , per lo rito degli oggetti litigiosi ,
( consentito.
t 6. Se la controparte si opponga, il Presidente dopo
u per la qualit della materia, o per altre circoslan1 le osservazioni del pubblico ministero designer
ze determinate dalle leggi di procedura civile ,
t con sua ordinanza il Giudice , Tribunale o gran
non avesse giurisdizione nelle cause.
Corte, cui creder doversi fare lo invio, spiegati
it Considerando S. A. R. 1' urgenza che l' invio degli
li do nella stessa ordinanza che restano salvi i drit(t alti sia regolato da un' autorit , per frenare lo
1 li alle parti per qualunque eccezione d'inconpe(i arbitrio, o la malizia delle parti, e per servire
l lenza, tanto assoluta, che relativa, quale potran di guida nelle controversie; la M.S. ha disposto
1 no produrla a norma delle leggi avanti quel
t di adoperarsi i seguenti mezzi interini , finche
< Giudice, o Collegio, cui gli atti saranno inviati ;
siano da S. M. applicate le misure tliffiui ti ve.
la trasmessane sar a enra del pubblico miuiI Art. 1. Il litigante, sia attore, sia convenuto, che
< vorr la trasmissione de' processi in materia civik stero.
t 7. La medesima ordinanza avr luogo nel caso, che
le rimasti pendenti presso le abolite autorit giu< la controversa sia contumace.
(t diziarie, e Commissioni provvisorie, far citare la
I Lo comunico a lei , perch ne dia cognizione al
( controparte a comparire personalmente , o per
mezzo di suo speciale procuratore innanzi al Presit Presidente, e ne curi l'osservanza.
dente del Tribunale civile ; e qualora vi fosse
e Palermo 18 ottobre iSig,
I sentenza gi profferita dagli antichi Giudici, Ma1 gislrati , o Tribunali, e la sentenza eccedesse il
e D. di Gualtieri.

)( 3i5
7. Qualunque sia lo stato de' processi bisogner
\ Num. 14.9. ) SIRACUSA 16 SETTEMBRE 1819.
sempre la citazione a comparire innanzi al nuovo ma
Decreto che provvede al provvisorio esercizio delie
gistrato.
8. I processi rimasti pendenti presso lo abolite au
funzioni di Cancellieri presso i Giudici istruttori
torit giudiziarie saranno inviati a spese del Governo alle
de' domini oltre il Faro:
autorit novelle, cui spetti ai termini del presente decre
to. Tale spedizione a spese del Governo avr luogo per
Napoli 17 agosto 181 9.
soli sei mesi improrogabilmente, a conlare dall'epoca
FERDINANDO
I. CC.
del cominciainento del nuovo sistema giudiziario. Dopo
un tale termine la spedizione de' processi si far a spese
Veduto V articolo 5i della nostra legge de' 7 di
dell' attore , ed a danno del succumbente.
giugno ultimo ;
9. Le disposizioni contenute ne' precedenti articoli
Sulla proposizione de'nostri Ministri Segretari ec.
sono adattabili alle cause decise in materia civile dalle
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Commissioni giudiziarie durante il provvisorio esercizio
Art. 1. Fino a quando non provvederemo intorno
delle attribuzioni ad esse concedute colla sopra connata alla elezione de' Cancellieri presso i Giudici istruttori
legge de' 22 dicembre 1818, e parimenti alle altre cau
se, che all' epoca del cominciainento del novello sistema
( per la consegna , cio quelli de' Capoluoghi surt riferiti a' rispettivi Cancellieri de' Tribunali civili,
giudiziario, si troveranno pendenti presso le Commissioni
e e delle gran Corti criminali , e gli altri de' Co
suddette (a).
li muni a' Cancellieri de' Giudici di Circondario :
Il nostro Consigliere Segretario di Stalo ec.
k ehe si debbano formare in triplo originale gli
FirmatoFERDINANDO.
a inventari di tutte le carte, e soscriversi dagli ank tichi Conservadori, e Cancellieri, per conservarsi
(a) V. le seguenti ministeriali indirizzale agli slessi
uno da chi adempie alla consegna ., l'allr" dal
funzionari.
k Cancelliere che la riceve, e l'ultimo dal Procuministero ec.
Pel passaggio , e consegna dei vecchi archivi giu0 ratore regio del Tribunale , o dal Giudice del
ti Circondario: che gl'inventari medesimi esser debboa diziar di Palermo , Messina , e Catania alle ri no distinti per materia civile, e penale, e contenere
speltive Cancellerie delle nuove Corti , e Tribuc tutte le indicazioni delle carte , e processi coni
1 nali, si sono incontrale varie difficolt , e sopra
ti preso il numero de' fogli", e volumi; che per quei
tutto quella nascente dalla moltitudine delle car Giudicati di Circondario , in cui non si trovi an<i te, e de' processi, che potrebbe produrre con Cu
c cora eletto il Cancelliere, abbia a sospendersi la
li sione nelle Cancellerie , e ritardo al corso degli
consegna , e frattanto in caso di bisogno rila( affari.
sciarsi le copie da' Conservadori attuali col visto
Quindi S. A. R. il Luogotenente generale ha de
del Giudice , o del Sindaco nei Comuni ove il
li terminato, che fino a quando non sieno iulerpo4 Giudice non risiede ; e che sino a quando non
ste da S. M. le opportune misure diffinitive , rir mangano gli archivi medesimi momeniaueamenle
sar eseguilo il passaggio de' vecchi archivi alle
11 nuove Cancellerie possano 'le Corti, i Tribunali,
affidati agli antichi maestri Notari ex Cancellieri,
a e Conservadori, i quali ne resteranno responsabi ed i Giudici di Circondario richiamare partico larmenle le carte a norma delle occorrenze, con
( li sino alla totale consegna , come si trova gi
n farsi dal rispettivo Cancelliere il discarico a pr
disposto: che sieno da costoro formale le spedi
dell' atiuale detentore : che in fine i Procuratori
ci zioni, le copie, o le fedi delle sentenze , atti , o
< documenti con doversi pel ramo civile vistare dai
generali , e regi debbano invigilare allo esat
Cancellieri de' rami civili e per la materia pena-
ti to adempimento, e dare le istruzioni per la forma
pi precisa degl' inventari.
le da' Cancellieri delle gran Corti -criminali: che |
li senza il visto come parte integrale della forma
c Ha dichiarato in line S. A. R. che con si falle dete valida , non possano le carte , ne in giudizio n
terminazioni restano pienamente in vigore le al tre gi comunicate per lo celere passaggio dei
fuori esibirsi, o riceversi ; che dovranno esigersi
<t processi antichi delle cause pendenti , e che anzi
0 li dritti secondo antica tariffa , e tenersi dai
le stesse norme siano applicabili ad altri processi
Cancellieri in deposito, per farne qucll' uso , che H
o carie originali di giudizi , ed affari finiti , le
e sar sovranamente prescritto , che perci gli at- "
< quali vengano richieste da' Procuratori generali ,
c tuali Conservadori indicheranno in fine delle care o regi per doversi tener presenti dalle rispettivi;
a te la quantit de' dritti, e le passeranno ai Can
ti cellieri per vistarle , e riscuotere 1' importo dai
1 Corti , e Tribunali, nelf esaminare c decidere le
richiedenti : che cos gli ex-Cancellieri , e Con
1 cause criminali, o civili.
t Lo partecipo a lei , perch ne dia nolizia al Colti scrvadori, come i Cancellieri terranno uno slato,
legio ed alle autorit dipendenti e ne curi la c o elenco distinto dalle carte cslralte , e de' dritti
secuzione.
(> dovuti, o riscossi.
1 Riguardo agli archivi meno ampi delle vecchie ma
Palermo 2/ ottobre iSig.
il gistrature che esisteano nei Capo-luoghi delle
i D. di Gualtieri.
t Valli di Siracusa, Girgenli, Trapani, e CaltanisMINISTERO eC.
( Mi si fatto presente un rapporto de' i4 agosto
e setta come anche pegli archivi inferiori digli ana [tassato, con cui il regio Procuratore presso il
1 ticlii Giudici de' Comuni di tutte le Valli , non
t Tribunale civile di Messina nel dar conto, clic i
concorrendo per avventura gli stessi ostacoli , S.
Giudici di Circondario, c taluni de' Sindaci di
t A. It. ha disposto che se ne faccia il passaggio

)( 3i6 )(
de' Dislrclli c'ic non sono Capo-luoglii ili Valli no' nostri
2. Fino a che non sar pubblicato il nuovo piana
di polizia, il Marchese Ugo ex-Gapitano giustiziere as
domini oltre il Faro , eserciteranno le funzioni di Can
sumer momentaneamente in Palermo I' esercizio di tulle
cellieri presso i Giudici di Circondario incaricati prov
visoriamente delle funzioni di Giudici istruttori negli e- le funzioni delle autorit abolite di polizia: ed in tale
esercizio si varr dell'opera dell' ex- inquisitore D. Gae
nunciati Distretti i Cancellieri stessi che trovansi desti
tano Vanni e dell' ex -procuratore fiscale D. Gaetano
nali presso i Giudici di Circondario suddetti.
2. Durante questo incarico straordinario, i Cancel
Sgarlata, come rappresentanti i commessari di nolizir
lieri de' suddetti Giudici di Circondario percepiranno a che nel detto piano saranno stabiliti.
3. In lutti gli altri Comuni i Giudici di circonda
titolo di gratificazione la met del soldo mcnsuale fissalo
rio, oltre le loro attribuzioni di uffiziali di polizia giu
pe' Cancellieri de' Giudici istruttori.
diziaria , eserciteranno anche le funzioni di polizia am
3. I nostri Segretari di Stato Ministri ec.
ministrativa delle abolite autorit, momentaneamente: e
FirmatoFERDINANDO.
dove non sia residenza di Giudice di circondario, saran
no tali funzioni esercitale dal Sindaco del Comune, soli
( Num. i5o. ) SIRACUSA 3o SETTEMBRE 1819.
Decreto con cui si sopprimono ne' domini oltre il la dipendenza del Giudice residente nel capoluogo del
Circondario.
Faro gli uffizi di polizia, e si provvede provvi
4. Ne' rapporti che i Giudici di Circondario faranno
soriamente all' esercizio della stessa.
a' Procuratori generali presso le rispettive gran Coni
Napoli 17 agosto 18 ig.
per gli oggetti di polizia giudiziaria, includeranno an
FERDINANDO I. ec.
Veduti gli articoli 39 e 25a della legge organica cora gli altri oggetti di polizia , de' quali si parlato
li 11' articolo precedente.
giudiziaria pe' nostri domini oltre il Faro ;
5. G' impiegati presso le abolite autorit di polizia
Considerando che pel d primo del venturo settem
in Palermo continueranno provvisoriamente a servire
bre, epoca da Noi stabilita pel cominciamento del nuo
vo sistema giudiziario , non potr esser pubblicato nei sotto la dipendenza del Marchese Ugo.
6. Il nostro Consigliere Ministro di Slato ec.
detti domini il novello piano di polizia;
Firmato FERDINANDO.
E volendo provvedere al momentaneo servizio della
polizia nel breve intervallo che passer per la pubbli
(Num. i5i. ) SIRACUSA 3o SETTEMBRE 1819.
cazione del suddetto piano, e conciliare insieme 1' anda
mento degli affari di tale ramo co' principi della novella Decreto che stabilisce il caso ed il modo di destinare
i Cancellieri sostituti ne' Giudicati di Circondario
organizzazione giudiziaria ;
de domini oltre il Faro,
Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
FERDINANDO I. CC.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Veduto 1' articolo 204 della legge de' 7 di giugno
Art. 1. A contare dal di primo del venturo settem
bre rimangono aboliti ne' nostri domini oltre il Faro il ultimo organica delle autorit giudiziarie ne' noslri do
cosi dello supremo Consiglio di alta polizia residente mini oltre il Faro;
Veduto il nostro decreto de' 9 andante, con cui si
in Palermo , gli offici d' inquisitore , le deputazioni ed
ogni altra autorit di polizia finora conservata in vigore provvede al servizio della giustizia ne' Circondari ove
all'epoca del d primo di settembre prossimo non si tro
ne' suddetti domini.
veranno i Giudici o i Supplenti;
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
1 quella Valle si sono trovati in contenzione fra
Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ec.
loro per la consegna , e passaggio da farsi dei
a vecchi archivi comunali giudiziari nelle Cancel
Art. 1. In ciascuno de' Circondari ne' quali per tuli/
li lerie de' Giudicali di Circondario, ha dimandato, il d primo di settembre prossimo non avremo eletto il
( che s' impartissero i pi pronti provvedimenti sul- Cancelliere proprietario, ed in quelli ne' quali alla enun
1' oggetto, di cui si tratta.
ciata epoca non si trover presente il Cancelliere eletto,
Volendo io dare sul proposito una provvidenza ge- sar destinalo un Cancelliere sosliluto il quale eserciter
t nerale, che debba servire di norma in questo e- le funzioni di Cancelliere fino alla elezione o all' arrivo
mergenle, ho risoluto nel Consiglio d'oggi, col del proprietario.
parere uniforme del Direttore di questa real Se
2. Questa destinazione si far dal Giudice del Cir
greteria, che non si faccia il passaggio degli ar
condario, o dal suo supplente, o dal Giudice che am
chivi antichi nelle Cancellerie de'Giudicati di Cir
ministrer provvisoriamente la giustizia nel Circondario,
condario, ma i delti archivi restino ne' rispettivi a' termini del suddetto decreto de' 9 andante. Essi per
Comuni ove si trovano, ed ove vanno ad istallarsi dovranno partecipare immediatamente la loro scelta al
i nuovi Supplenti. Ilo per determinato , che si regio Procuralor generale criminale della Valle, il quale
faccia la consegna degli archivi medesimi di vo
di accordo col regio Procurator civile , qualora non vi
lume in volume , di fascicolo in fascicolo , colla incontri difficolt , lo approver e ne far rapporto al
foliazione rispettiva a' Cancellieri de' giudicati di Ministero di Stato presso il nostro Luogotenente gene
Circondario, restando sotto la cura delli detti at
rale in Palermo. INcl caso che la persona scelta soffra
tuali Conservatori, i quali estrarranno le copie, che eccezioni, il regio Procurator generale criminale le ma
saranno vidimate da' Cancellieri suddetti,
nifester al Giudice rispettivo, perch destini altri. Pen
t Io quindi partecipo ci a lei, perch ne curi lo a- dente tale approvazione, il Giudice far mettere in eser
c riempimento nella parie, cha lo riguarda, dan- cizio il Cancelliere sostituto da lui destinato , ricevendo
c done avviso a' Giudici di Circondario di sua di- prima il di lui giuramento.
pendenza.
3. Il noslro Segretario di Stato Ministro ec.
Palermo s ottobre 1S22. Principe Campofrakco.
Firmato FERDINANDO.

)( 3i7 )(
OTTOBRE 1819

( Num. 102. ) SIRACUSA a OTTOBRE i8ig.


Decreto per le spese di giustizia.
FERDINADO I. eC.
Vediti la nostra legge de' 7 di giugno di questo
nnno(a), colla quale abbiamo sanzionato l'organizzazione
del ramo giudiziario pe' nostri domini al di l del Faro;
Volendo provvedere al modo con cui dovranno es
sere pagale e ricuperale le cos dette spese di giustizia;
Sulla proposizione de' nostri Consiglieri ec.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
Art. 1. Il decreto da noi reso in data de' i3 gen
naio 181 7 circa le spese di giustizia per questa parte
de' nostri domini, colle note stampate in piedi contenenti
le disposizioni relative a quest' oggetto che sono state
posteriormente emanate, sar osservato ne' nostri domini
oltre il Faro a conlare dal di primo settembre di que
sto anno.
2. L' enunciato decreto de'i3 gen. 1817, unitamente
alle anzidette note , sar osservalo in que' nostri domini
provvisoriamente , e lino a che non verr da noi pub
blicato il nuovo decreto relativo alle spese di giustizia
adattato a questi ed a quei domini.
5. I nostri Ministri Segretari di Stato ec.
Napoli i6 agosto 181g.
Firmato FERDINANDO.
FERDINANDO I. ec.
Volendo assicurare in maniera inalterabile il paga
mento e '1 ricupero delle spese di giustizia;
Sulla proposizione de' nostri Consiglieri Segretari ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
TITOLO I.
Disposizioni generali.
Art. 1. Ogni spesa che abbia per iscopo la ricerca,
la persecuzione e il gastigo delle trasgressioni, de' delitti
e de' misfatti di competenza sia de' Tribunali (1)
(1) I Tribunali civili , perch Giudici ne' delitti,
tran delti anche Tribunali correzionali. Quesf attribu
zione la legge organica de' zg maggio 18/j ha trasfe
rita a' Giudici di Circondario, prima detti Giudici di
pace ed i quali procedevano ordinuriamente fino al vo
to consultivo iti materia di polizia correzionale ; for
mavano per lo piti i Tribunali di polizia semplice, per
ch giudicavano delle contravvenzioni; come uffizioli della
polizia giudiziaria instrtiivano i processi di misfatti,
ove i giudizi si competevano alle Corti criminali , ed
alcune alle Corti speciali. Dalle sentenze de' Tribunali
di polizia semplice si appellava a' Tribunali correzio
nali ; dalle sentenze di questi ultimi appellavasi alle
Corti criminali; avverso le decisioni delle Corti crimi
nali non eravi altro rimedio che il ricorso alla gran
Corte di cassazione ; le decisioni delle Corti speciali erano inappellabili.
(a) Coir art. a^a di detta legge trascritta a pag. 246
S. M. erasi riserbala far manifeste le sue so
vrane intenzioni sul sistema delle spese relative
all' amministrazione della giustizia.

correzionali

di

semplice polizia , sa

Le rispettive leggi organiche de' 2g maggio l8j


e de' 7 3ugno fStg sul potere giudiziario pe' domini
di qua e di l dal Faro han confidato l'esercizio del
la giustizia penale alle seguenti giurisdizioni.
Giudici di Circondario. Fi in ogni Circondario
un Giudice , che risiede nel Comune-capoluogo : nella
Citt di Napoli vi un Giudice in ogni quartiere :
nelle Citt di Palermo, di Messina e di Catania ve me
uno per ogni Circondario 0 quartiere, art. i4 e 18,
ed art. 19 delle rispettive citate leggi organiche. Eglino
entro il loro rispettivo Circondario e ne' termini della
legge, sono:
I. Giudici di polizia , cio giudicano delle contratvenzioni, reati soggetti a pene di polizia, art. 33, ed
art. 36 ivi.
II. Giudici in materia correzionale, cio conoscono e
giudicano c/e* delitti, reati soggetti a pene correzionali,
art. 37, ed art. 37 ivi.
III. Uffiziali della polizia giudiziaria ne'misfatti, reati
soggetti a pene criminali, art. 42 e art. 41 vn : nella
Citt di Napoli le funzioni della polizia giudiziaria
sono esercitate dagli agenti della polizia ordinaria ,
art. 20 num. 4 della legge de' 29 maggio 181 7 e de
creti de' i3 dicembre 1817 c de' 7 gemiaro 1818.
La polizia giudiziaria investiga e scuopre {rea
ti, ne raccoglie le pruove e ne rimette gli autori ed i
complici a' Giudici incaricali della loro punizione, art.
8 delle leggi della procedura ne' giudizi penali
/ Giudici di Gircondario possono commettere a'ioro
supplenti la cognizione e la decisione delle cause di
polizia e correzionali di loro competenza , e possono
richiamarle al loro giudizio prima della sentenza, art.
45, ed art. 44- delle rispettive leggi organiche.
Ne'luoghi del Circondario', ove non risiede il Giu
dice, le facolt di uffizioli della polizia giudiziaria si
esercitano, nel modo e colle limitazioni divisate dalle
citate leggi della procedura, dal Sindaco; e dal Sindaeo o da uno de Decurioni ne' domini di l dal Fa
ro, art. i4 ed art. 4a ivi.
Giudici istruttori. Nel Capoluogo di ciascun Di
stretto risiede un Giudice istruttore, art. 94 ed art. 48
ivi. Nella Citt e Distretto di Napoli vi sono quattro
Giudici istruttori: nella Citt e Distretto di Palermo
ve ne sono due. dccrelo de' 3 dicembre 1817 ed art. 4o
della legge de' 7 giugno 1819.
Essi sono i principali agenti della polizia giudi
ziaria nel Distretto, e dipendono dalle gran Corti cri
minali e da' regi Procuratori generali presso le mede
sime, i quali sono i primi agenti della polizia giudi
ziaria nella Provincia e Falle, art. g5 96, ed art. 53
5ii, e 12 delle rispettive leggi organiche , e della pro
cedura. / Giudici istnittori, previo il permesso del re
gio Procuratore generale , possono commettere a' Giu
dici di Circondario la istruzione de' processi, art. 97
ed art. 56 ivi.
Le gran Corti criminali possono , sulla istanza
del regio Procvrator generale, disporre che uno Q pi

de' Tribunali militari

( 2)

sia dello

)( 3i8 )(
Corti crina
pali

e speciali ,

delle

Commessioni

straordina

otti d' istruzione sieno suppliti o dal Giudice istrutto


ri la cognizione delle cause ad una gran Corte di ere , o da un Giudice di Circondario , o dal Giudice guai gradu e pi vicina a quella che ha fatta la de
cornitiessario, o anche in presenza della gran Corte. cisione. Art. 118 121, ed art. 127 129 ivi. Le cause
Art. 98, ed art. 87 ivi. Le medesime, dopo la requi
criminali della seconda camera della gran Corte civi
sitoria de reiji Procuratori generali, possono, per ur
le di Palermo, le cui decisioni vengono annullale dulia
genti motivi, chiedere l' autorizzazione del Ministero di Corte suprema di giustizia , sono dalla medesima rin
Stato, perch la istruzione di una causa passi da un viale alla prima c. mera della slessa gran Corte civi
Giudice istruttore ad un altro : nella deliberazione le; le cause criminali delle gran Corti civili di Mes
debbono enunciare i molivi che l' abbiano provocata ,
sina e di Catania e quelle ancora delle gran Corti
ed indicare il Giudice cui s' intende commettere la icriminali delle altri Falli sono, in caso di annulla
struzione . Ari. G4 della legge de' 7 giugno 1819.
mento, rinviate ad una delle gran Corti criminali pi
Per la citt di Napoli e suo Distretto i Commes
vicine a quella che ha fatta la decisione. Art, 129 del
sati di polizia continuano ad essere ujjiziali della po
la legge dei 7 giugno 181 g.
lizia giudiziaria , e dipendenti per questa parte dulia
(2) Lo statuto penale militare per lo Regno del
gran Corte criminale e dal regio Procuratore generale le due Sicilie non altri corpi giudiziari riconosce ;
presso la medesima. Decreto ile' 3 dicembre 1817.
art. 3, per la punizione de' r eali militari che i se
1 La polizia giudiziaria ne' misfatti appartiene al guenti:
Giudice d'istruzione ed al Giudice di Circondario , o
Consigli di guerra di corpo. Prendono il nome dal
a chi faccia legalmente le veci dell'uno o dell'altro. rispettivo corpo attivo dell' esercito, art. 9. Procedono
contro gli vfjiziali subalterni, sotto-ttffiziali e soldati
Art. i3 delle citate leggi di procedura.
Gran Corti crini. Ciascuna Provincia 0 Falle ha una presenti a' corpi di qualunque arma pe' reati commessi
gran Corte criminale residente nel capoluogo. Esse giu
ove si trova di guarnigione o distaccato il corpo cui
dicano in prima ed unica istanza tutte le cause di appartengono i colpevoli. Art. 10 ivi.
misfatti ; decidono in appello , ne' casi stabiliti dalle
Consigli di giurra di guarnigione. In ciascuna Pro
leSy 1 riguardo alle sentenze profferite da' Giudici di vincia o ) alle vi un Consiglio di guerra di guarni
Circondario ne' giudizi di polizia e correzionali ; giu
gione , che prende il nome della Provincia o Falle ,
dicano delle competenze tra' Giudici di Circondario art. 19. Essi giudicano i Capitani di qualunque corpo
compresi nella rispettiva giurisdizione per le materie ed i correi e complici de' corpi diversi esistenti o non
penali. Avverso le decisioni delle gran Corti crimina
esistenti nel luogo ore commesso il reato; giudicano
li non compete altro rimedio che il solo ricorso alla inoltre qualunque militare non appartenente a coipo ,
Corte suprema di giustizia. Art. 72 77 78 85 , ed art. o appartenente a corpo non formato in battaglione, o
92 9-j 90 98 delle rispettive leggi organiche.
a' battaglioni di riserva ed alle compagnie di deposito
La seconda camera della gran Corte civile di Pa
art. 20 ivi.
lermo esercita ancora per la Valle di Palermo le fun
Consigli di guerra di divisione, Giudicano gli uffi
zioni di gran Corte criminale; e le gran Corti civili zioli superiori ed i generali, art. 28 ivi.
tli Messina e di Catania , oltre le attribuzioni civili ,
Nel governo di Napoli, oltre i Consigli di guer
esercitano le funzioni di gran Corti criminali.Art.i 14 ra di corpo, vi uno o pi Consigli divisionari secon
e n5 della legge de' 7 giugno iSig.
do i casi contemplali nello statuto. Art. 38 ivi.
Gran Corti speciali. Le gran Corti criminali as
La piazza di Gaeta, essendo esclusa dal coman
sumono, ne' casi stabiliti dalla legge, il titolo e la do di Provincia e da quello di divisione militare, ha,
competenza di gran Corti speciali. Tranne le condan
oltre i Consigli di corpo, il suo Consiglio di guarni
ne alla morte o a pene perpetue profferite senza la gione ed i Consigli divisionari come il Governo di Na
uniformit di sei voti le quali si sottopongono alla poli art. 41
revisione che di officio la Corte suprema deve fare su
Per la guardia reale, oltre i Consigli di corpo da
gli alti slessi delle cause , tutte le altre decisioni delle convocarsi ne' modi prescritti, vi sono nella residenza
G.C. speciali non sono soggette ad appello, u a ri
del Re de' Consigli di guarnjione e divisionari colla
corso alla medesima. Art. 8(j 9* iZj, ed art. 99 104 giurisdizione , pe' soli individui della guardia reale ,
delle rispettive leggi organiche.
che hanno i Consigli di guarnigione e di divisione
Risiede in Palermo una Corte suprema di giusti
nelle Provincie o Falli componenti le divisioni mili
zia indipendente da quella che pe' domini di qua dal tari, art. 44 ivi.
Faro risiede in Napoli. Art. 118 e 119 de. la legge
La istruzione de' processi si fa (/a'Commessari del
Re , 1 quali esercitano le funzioni di relatori e del
de' 7 giugno 18 19.
La Corte suprema di giustizia sovrasta all' intero pubblico ministero in tutti i consigli di guerra, art. 4
ordine giudiziario; non giudica che dell'interesse delle 12 32 e 28 ivi.
leggi; annulla tutte le decisioni e tutte le sentenze iTranne le sentenze che dichiarino l'accusato non
nappellabili, nelle (piali sieno state violate le forme es
colpevole, le quali non sono soggette ad alcun ricorso,
senziali del rito o siasi manifestamente contravvenuto avverso delle altre non compete altro rimedio che il
al testo delle leggi e de' decreti. Avverso le sentenze ricorso all' alla Corte militare; e questo ricorso per
inappellabili de' Giudici di Circondario non ha luogo le decisioni da Consigli divisionari , potr essere pro
il ricorso nella Corte suprema di giustizia che pel so
dotto a richiesta si del condannalo, che del commessalo motivo d' incompetenza 0 di eccesso di potere. Art. rio del Re, art. 18 26 37 ivi.
108 n3 114. liti, ed art. 118 119 121 a 124 delle
Per tutto il real esercito vi un' alta Corte mi
rispettive leggi organiche, iVe' casi di annullamento ria- litare} che risiede dove fa permanenza il Re, art. 5i;

K3l9
rie (3), non che per Io procedimento di uffizio in ma
teria civile , sar anticipata dalla nostra amministrazio
ne del registro e de' demani (4).
Il ricupero delle spese di giustizia affidato simil
mente alla stossa amministrazione.
a. Sono comprese (5) sotto la denominazione di
spese di giustizia le indennit:
i. di viaggio e di soggiorno dovute a' testimoni , ed
a' periti di arti meccaniche.
a. di viaggio e di soldi de' medici e de' chirurgi
fiscali.
3. d' indennit annuale dovuta a' membri delle Ca
mere notariali (6) per le loro perizie.
4. di viaggio e di vacazione de' periti di arti liberali.
5. di viaggio e soggiorno degli uscieri.
6. di viaggio e di sa ari de' Cancellieri (7).
7. di viaggio e di vacazioni de' Giudici (8).
Essa sovrasta a tutti i Consigli di guerra; non giu
dica che delie loro decisioni col semplice oggetto se
sieno conformi alle leggi ; annulla , salvo il caso in
dicato dianzi, tutte le decisioni de' Consigli di guerra
nelle quali sieno state violate le forme essenziali del
rito o siasi manifestamente contravvenuto al testo delle
leggi e de' decreti; e rinvia le decisioni de' Consigli di
guerra di corvo ad un Consiglio di guerra di guarni
gione della Provincia o Falle ove fu profferita la de
cisione annullata ; rinvia ad un altro Consiglio dello
stesso grado rispettivo le sentenze de' Consigli di guer
ra di guarnigione e di divisione; decide inappellabil
mente 1 conflitti di giurisdizione de' Consigli tra loro:
le decisioni dell' alla Corte militare non ammettono al
cun richiamo, art. 53 54 56 e 60 ivi.
Consigli di guerra subitanei. / reati che, perla loro
gravit e frequenza , esigono un pronto esempio sono
giudicati da' Consigli di guerra di corpo , di guarni
gione e di divisione convocati in modo subitaneo: lai
giudizi non ammettono richiamo all' alta Corte mili
tare e vengono eseguiti nello slesso termine che il ri
spettivo Consiglio stabilisce, art. 33g 34o 347 2Vt(3) Le rispettive leggi organiche de' 2^ maggio /8fj
e de' j giugno tSig sul potere giudiziario e lo statuto
penale militare pe' domini di qua e di l dal Faro
non riconoscono le cosi dette Commissioni straordinarie.
(4) Col decreto de' So gennaio t8tj fu abolita la
amministrazione della registratura e dal demanio , e
' creata in vece V amministrazione generale d( I registro
e del bollo, alla quale fra l' altro venne attribuito lo
incarico di pagare e di ricuperare le spese di giusti
zia criminale, correzionale, militare e civile.
(5) Sono anche comprese sotto la denominazione di
spese di giustizia le seguenti :
Indennit a' becchini ad altri operai ( Nota 35 ).
Indennit agli uscieri spedili come corrieri (Nota4o).
Spese per lo trasporto degli oggetti di convinzione
( Nota 5o ).
Spese per la corrispondenza de' Capitani relatori
presso i Tribunali militari ( Nola 5i ) e per la cor
rispondenza tra' Giudici di circondario relativa simil
mente al servizio della giustizia penale ( Nola 5a ).
Spese per la slampa degli slati sommari delle con" I
danne rete dalle gran Coiti criminali ( Nola 55 ).
R
(6) Nola 34.
(7) Nota 42(8) Nota 45*

8. di trasporto e di nutrimento* degli arrestati per


effetto del giudizio penale (9).
9. di trasporto di lettere e di carte per la istruzione
del processo.
10. di spese di stampe de' giudizi pronunziati.
11. di spese di esecuzione alle senlenze.
12. di spese di procedimento di uffizio in materia civi
le (a).
(9) Nota 47.
(a) V. le seguenti disposizioni:
1 Eccellenza Il Re ha trovato regolare il metodo
stabilito da S. A.R. il Luogotenente generale e
a manifestato da questo Ministero di Sialo con ufficio
de' 26 seltembre, intorno al primo avviamento da
a darsi alle suppliche degli indigenti , che diman dano la franchigia delle spese nelle cause civili,
tt La M.S. ha per consideralo, che talvolta possa
verificarsi, che le ragioni di coloro, i quali chie dono tale agevolazione, quantunque evidentemen
te te ben fondale e giuste, pure perdono la loro
te forza messe a confronto delle legali eccezioni det
te la parte avversa. Affinch dunque possa provvec dersi fuIIc enunciate dimando a ragion veduta,
e ha detcrminato il Re, che nel rimettersi al re gio Procuratore la supplica per informo, giusta
tt il me 'odo stabilito, s'incarichi lo stesso magislraC to di procurare pria di ogn' altra cosa, o diret
ti lamento, o per mezzo di allra autorit giudiziaria
et inferiore, un amichevole accomodo tra le parli,
1 e qualora riescono infrutluose le sue premure
<: per questo oggello, faccia il suo rapporto distinto
s tanto intorno al merito dell' aziono e delle cceete zioni, quanto sullo stato di fortuna del ricorrente
tt per solversi l' occorrente sulla dimanda della
te franchigia.
( Nel real nome ce. Napoli g ottobre iSig.
c Eccellenza Il Re cui ho fatto presente i dubbi
tt manifestati da cotesto M ni stero di Stalo con uflit ci de' 24 novembre ultimo intorno al sistema
tt della esenzione delle spese ne' giudizi civili, si
t degnalo dichiarare quanto segue :
1. L'indigenza di coloro, che chiedono la esecuzione
et del pagamento delle sposo giudiziarie negli affari
civili, dee provarsi a norma di quanto prescrit
ti to col real decreto de' i3 gennaro 181 7 per le
t spose giud ziarie negli all'ari penali, e col decrec lo de' 21 settembre 1S18
u 2. Le spese che s' intendono comprese nella esen
te zione, sono quelle che occorrono pe' giudizi presso
1 i Collegi giudiziari, tanto per dritti di Cnncellec ria, e per drilli di registro, quanto per carta di
tt bollo.
t 3. Che il rimborso delle enunciale spese da farsi
1 in fine del giudizio a favore della cassa del regi stro, a carico della parte succumbente.
t 4- t>ve avvenga che la parte cui si accordala la
< esenzione delle spese giudiziarie , soccomba nel
t giudizio, non debba la medesima essere molestala
te per lo rimborso delle delle spese.
5. La liquidazione delle spese suddette, e la con danna al rimborso dee aver luogo nel modo pre
ti scrino dalle ieirgi di procedura civile a cura e

)( 320 )(
S. Tra le spese di giustizia sono urgenti quelle
5. Le spese di giustizia correzionale verranno an
menzionalo ne' numeri i ed 8 dell' articolo precedente.
ticipale dall' amministrazione del registro e de' demani
Tutte le altre spese sono non urgenti (io).
4- Ogni mandalo di spese dovr contenere la menc che l'elenco mrnsualc de' processi inverificati, che
rione (n) espressa dell'articolo del presente decreto che
1 si forma similmente dallo Ispellor conlroloro, e
1' au'.orizzi.
( v' indichi i molivi della non esibizione di tali
La mancanza di questa formalit far rigettare il
1 processi alla verifica dello Ispellor controloro.
mandalo di pagamento (a).
( 5. Che il detto s'alo mcnsualc prescritto dal cila'o
1 art. 80, e l'altro simile di cui parla io art. 83
(io) Sono anche urgenti le indennit d becchini ed
1 dello stesso decreto, sieno divisi in due parti, nclaltri operai, e non urgenti tutte le altra spese cernia
1. la prima delle quali eseguirsi il disposto dallo cte nella stessa Nota 5.
c nunciato art. 80 pc' soli mandali urgenti , detla(u) Nel mandato di pagamento della spesa per
( gliandone cio la spesa per processo , e per U
lo trasporto degli oggetti di convinzione di cui si
a specifiche, e nella seconda notarvi in massa i
parlato nella nota 5o, deve indicarsi la ministeriale
I mandati non urgenti, distinguendone la spesa per
degli otto ottobre i8ij num. 335o autorizzatila della
a nome de' Ricevitori pagatori mentre un tal ino
spesa suddetta. Ministeriale de' 19 novembre 181 7 nu
t do tende ad agevolare le operazioni contabili semero 3897 (in conseguenza della quale disposizione e
condo si c rilleltuto t'ali' Amministrazione angiusta lo spirilo deli' art. 4- sviluppato dall' artic. 66
( zidclla.
del decreto, la indicazione ovvero la menzione deve
t 6. Che si sopprima il registro delle speso di giusti-
esigersi anche per le altre specie di spese delle quali
1 zia prescritto dallo art. 77 del ripetuto real de-,
si parlato nella nota
t crclo presso le gran Corti criminali, del pari che
t trovasi gi soppresso quello presso i Tribunali
(a) V. il seguente reale rescritto:
( militari perch riconosciuto inutile, e che in con
1 Eccellenza Dopo aver inteso il signor Ministro
ti seguenza sia abolita 1' annua gratificazione , che
t di grazia e giustizia, sulle modi li clic proposte da
G in forza dello articolo 98 del decreto medesimo
t questo Amminislralor generale del registro e bollo
I si corrisponde a' regi Procuratori generali di esc nello attuale sistema delle spese di giustizia , io
II se gran Corti criminali per la tenuta del detto
a ho fatto presente il tutto a S. M., e la M. S. si
( registro tanto pel ramo criminale, che pei ramo
( correzionale.
t degnata di approvare.
1 1. Che i Magistrali tassatori delle spese di giustizia
k 7. Che la iscrizione pc' crediti di spese di giustizia
' indichino in fronte delle ordinanze di pagamento,
a ordinata dall' articolo 91 del mentovato real dec crcio si prenda sopra i soli beni de' condannali
s e precisamente nella stessa linea ove si nota il
* numero del processo , se questo sia criminale,
t portante il carico di un annuo contributo fondiK correzionale, o civile , onde cosi non nasca equif ario al di l di ducati sei, e per uu credito magt voco nella imputazione della spesa, che dee far1 giore di ducati quaranta, e ci perch l'air, mi 11 i ne l'Amministratore generale del registro e bollo.
strazione non soffra la spesa certa per la iscri a. Che si sopprima il visto de' Giudici di Circondat zione de' crediti di minor somma, che per lo pi
rio ne' certificali , che si rilasciano da' Sindaci
f si trovano inesigibili, e perch i condannati, che
< delle distanze non comprese ne' quadri generali
e pagano un contributo fondiario al di sotto di du( delle distanze medesime , poich un tal visto, sc( cali sei sono riputati indigenti per effetto del real
t condo si osservato dalla cennata amministra
n decreto de' 21 settembre 18 18.
ci zione , inutile , e produce ritardo , o significhe
1 8. Che per una maggior precauzione , ond' evitare
t del pagamento delle indennit di viaggio, c quin
c le falsit ne' mandali delle spese di giustizia le
te di clamori delle parti prendenti.
( firme in doppio foglio delle autorit tassalrici ,
C 3. Che la disposizione dell' art. 4 del real decreto
c che a' termini dello articolo 65 del citalo real
de'i3 gennaro 181 7 colla quale si prescrive, che
t decreto de' i3 gennaro 181 7 si debbono far per ogni mandato deve contenere la menzione espressa
i venire al Diretloro del registro e bollo sieno
f dello articolo del detto decreto, che autorizzi la
t vidimati da' loro rispettivi superiori, e per mezzo
( spesa sotto pena di rigettarsi il mandato, rimane di questi sieno rimesse al detto Direttore , cio
ga rivocato, mentre giusta le osservazioni della
t le fcrnie de' Giudici di Circondario , dei Distretti,
suddetta amministrazione , la mentovala disposi
a delle gran Corti criminali da' regi Procuratori geci zione riusciva inutile e vessatoria , poich se la
t nerali criminali, quelli de' Capitani relatori , dei
spesa era illegittima questa somma era significabile |
t Consigli di guerra di guarnigione, e di divisione
quantunque >i mandato contenesse la menzione di
i da' Comandanti delle Piazze , quelle de' Capitani
e una autorizzazione che non esiste , 0 che fosse
1 relatori dei Consigli di guerra di corpo da loro
malamente applicata , o interpclrata ; ed all' ia
t Colonnelli , e quelle de' Capitani relatori delle
ti contro la mancanza della detta menzione produt Commcssioni militari dai Presidenti delle niede. ceva delle significhe, sebbene il mandalo offrisse
1 sime.
( 9. Che si sopprima il visto del Direttore del regi una spesa legittima.
,4 4. Che il pubblico ministero nel certificare vero lo
c stro e bollo su i mandati non urgenti , perdili
slato mcusuale dello Ispellor conlroloro prescrits superfluo ed imbarazzante, come ha osservalo la
0. della amministrazione , e che in conseguenza le
e to dallo articolo So del citato real decreto , ed
t obbligazioni ingiunte al Direttore cogli articoli
fi aceompagualivo delle specifiche , e de' mandati
t drlle spese verificate cju processi, firmi bcu' au- il
t 65 70 3 c ;S del citato real decrejo de' i3 gca-

)( Sai )(
nel caso soltanto che il giudizio si spinga per parte del ||
6. Se la causa si prosegua ad istanza di un ijuepubblico ministero (12).
| relanle (i3) che dichiari di voler agire sia per la puni1 L' azione penale, art. % delle citate leggi della
procedura ne' giudizi penali, sar dal pubblico mini
stero esercitata senza bisogno d' istanza della parte
privata, se i delitti o le contravvenzioni si commettano
nei sacri tempi , negli uditori di giustizia in alto e/it
c naro 1817 , e specialmente quella dello avviso si amministra giustizia, o ne' teatri nel tempo de'pub
c da passarsi a' Ricevitori per la estinzione dei man- blici spettacoli:
c se si commettano da un ttffizale pubblico , o iifc dati rimangono imposte agi' Ispettori controlori,
10. Che k- indennit non urgenti sieno notale nei Jziale ministeriale, o esecutore di atti di giustizia , o
t mandali , e tassate articolo per articolo, come si da ogni altro impiegato nell' esercizio delle propria
( pratica pe' mandati urgenti in virt dell' articolo funzioni ; o si commettano contro alcuno di costoro
t 66 del ripetuto real decreto, esprimendovi!, che | anche nell' alto dell' esercizio delle loro funzioni :
1 se vengano a violare le legge o i regolamenti
( la parie prendente ne ha chiesto il pagamento , "
c e che si sopprima la terza specifica, che l'art. 78 forestali, o di caccia o di pesca.
c dello stesso real decreto vuol, che si rimetta alla
( se vengano a violare le leggi 0 i regolamenti
I cennata amministrazione ; esprimendosi per in di polizia per la prevenzione de' reali , de' peritoli e
c ciascun mandato urgente 1* ammessione, o rifiuto delle pubbliche calamit:
c del pagamento.
t *e vi sia sialo omicidio, qualunque possa essere
Trovandomi io di aver partecipato tutto ci con re- la conseguenza del giudizio :
f scritto de' 21 dicembre iSaii, nel real nome ai
t se vi sieno state ferite 0 percosse commesse con
c signori Ministri della grazia e giustizia , e della arme proprie:
guerra e marina non meno, che allo Amminit se vi sieno slati furti, bench modici, commessi
1 slratore generale del registro e bollo de' reali do- Snelle pubbliche piazze , ne' mercati , nelle [fiere e nei
1 mini di qua del Faro per disporre la esecuzione bagni:
< della parie, che rispettivamente li riguarda, mi
t se r imputalo sia stalo condannato altra volta
1 fo un dovere di parteciparlo ancora a V. E. per per misfatto o delitto; o due volle per misfatto 0 de
* 1* uso conveniente
Napoli
di sua8 parte.
luglio t8iS.
litto abbia goduto gli effetti della rinunzia all' istanza
privata :
( se il reato non offenda alcun individuo in par
Proseguimento della nota a pag. 3tg.
ticolare , ma 1' ordine pubblico in generale , come sa
t diligenza dello agente del pubblico ministero pres- rebbe 1' asportazione delle armi vietate, l' evasione dal
le prigioni, la vagabondila , l'improba mendicit, la
1 so il Collegio, ove pende la lite.
usurpazione
di titoli e funzioni pubbliche, e casi similii.
6. In seguito della liquidazione, e della condanna
1 Senza istanza della parte privala non si apre
1 1' agente del ministero pubblico passer all' uffit zio del registro la notizia dell' importo della som- adito all' azione penale ne' reati di stupro , di ratto ,
( ma liquidala, e della persona che dee pagarla, di adulterio, o di altro violento attentato al pudore .
j Quando per alcuno di questi reati sia accom
c affinch se ne curi 1' esazione.
pagnato da altro misfatto , o sia commesso con riu
Nel real nome ec. Napoli i3 gennaro 1820.
nione armata , V eserczio dell' azione penale indi
Sul dubbio promosso se 1' esenzione delle spese a pendente dall' istanza privata 1 . Art. 4-0 delle citate
c pr de' litiganti poveri nelle cause civili sia limi- leggi della procedura ne' giudizi penali.
c tata ai soli atti giudiziari, o comprenda tutte le
Vcggasi la nota i3.
( scritture e documenti da prodursi in giudizio ,
(i3) Ogni persona che si creder offesa da un
S.A.R. il Luogotenente generale ha considerato, reato, pu farne la dichiarazione innanzi a qualunque
t che coli' articolo 2 del sovrano rescritto de' i5 ujfiziale di polizia giudiziaria. Questi si uniformer
1 gennaio fu conceduta la esenzione di tutte le alle regole di competenza indicate itegli articoli t3 a
spese occorrenti per dritti di Cancelleria , di re- 23. Una tal dichiarazione chiamasi querelai. Art. 33
t gestro e di bollo , che quindi le copie de' titoli , delle leggi della procedura ne' giudizi penali 1.
t od altri documenti necessari per le cause non es1 Possono far querela il marito per la moglie ,
1 sere sottoposte al pagamento de' dritti medesimi , /' ascendente pe' discendenti sotto la stia potest, ed il
f e che solo convenga prevenire gli abusi per car- tutore pe minori sottoposti alla sua tutela. Art. 34 ivi.
f te inservienti ad usi diversi , e non alla lite , in
1 Ogni querelante pu costituirsi parte civile tut
1 Cui si accordata la franchigia.
te le volte che, avendo ricevuto danno dal reato, voglia
Ouindi S. A. II. ha determinato, che non solo gli chiederne V indennizzamento. Pu fare istanza per la
c alti giudiziari , ina tutte le scritture e documenti sola punizione del reo e de' suoi complici, rinunzian
da prodursi in giudizio abbiano gratuitamente il do a danni ed interessi, o riserbandone ad altro tem
e visto per bollo ed il registro , e che nell' accom- po la domanda. La domanda espressa de' danni ed in
1 pagnare 1' una e \' altra formalit, debba dichia- teressi include 1' altra della punizione del reo.
( rarsi di valere soltanto per quel giudizio , in cui
t Pu semplicemente rapportare il fatto , rimet
c si trovi accordata al povero la 'franchigia , 0 sia tendosi alla giustizia e rinunziando per la sua parte
1 1' esenzione. Nel real nome ec.
ad ogni diritto di fum istanza. Relativamente poi ai
Palermo 20 aprile 1820 D. i Gviltism.
danni ed interessi , ie si tratti di reato per lo quale
Ai

(12) c Ne delitti e nelle contravvenzioni, art. 38


delle leggi della procedura ne' giudizi penali , non pu
esercitarsi l'azion penale senza istanza della parte
privata: salve le eccezioni dell' articolo seguente * .

c
c

)( 322 )(
zione del reo, sia pel risarcimento de' danni, tulle le caso della sua indigenza (i4) comprovala con certificalo
spese di giustizia saiar.no tassale a suo carico , salvo il del Sindaco locale, e verificala dall' Intenderne, o Sotloiutendente del Distretto (a).
/' azion penale indipendente dalla istanza privata ,
pu o rinunciarvi espressamente , o riserbarne ad al
c Mancando siffatta elezione , non pu il quere
lante opporre il difello a" intimazione contro quegli
tro tempo la domandai. Art. 315 ivi.
I Le donne ed i minori per f autorizzazione ne
atti, che a' termini della legge, avrebbero dovuto es
sergli notificati-!. Art. 4q ivi.
cessaria alla domanda de' danni ed interessi si unifor
meranno alle regole relative a tulle le altre azioni
t Veggasi la nota 12.
(i4) Nella nota 7/ riportato il decreto di' 21
civili). Art. 36 ivi.
t V istanza perch il pubblico ministero promuo
settembre 1S18 , il cui art. 4 applica alle parli civili
va ed eserciti C azione penale pu esser Julia dalla la deflazione della povert.
persona offesa, o dal marito, ascendente o tutore , se
la persona offesa sia una donna maritata, o viva sot
to la patria potest o sotto la tutelai.
V. il decreto del 21 settembre tS/S riportalo
ft Pu anche esser prodotta e l'innovala dall' ere
nella noia 7/, non che i seguenti documenti:
de, purch V azione penale non sia rivolta contro gli
L'articolo 6 del real decreto de' i3 gennaro ulti
I.
1
ascendenti o discendenti propri dell' erede slesso , o
f
mo ha dato luogo a dubitare in qual caso la parlo
contra i suoi congiunti fino al terzo yracfoi.Art.37 ivi.
t
offesa
debba anticipare le spese di giustizia i
(t / querelanti non saranno riputati parti civili ,

que'
giudizi
penali , in cui non pu procedersi
se non quando lo dichiarino formalmente , sia nella
c senza la di lei istanza.
querela slessa, sia per alto susseguente fino all' aper
1 La soluzione di questo dubbio facile quando si
tura della pubblica discussione n. Art. 42 delle citale
c ponga mente allo spirilo dello stesso decreto , e
leggi della procedura ne' giudizi penali.
t
mo lo pi alla legge posteriore de' 12 febbraro.
a Ne' reati ne' quali l' azione penale non pu et Conviene distinguere querelante da parte civile.
sercilarsi senza istanza privala, il querelante dee fra
C Chi semplicemente denunzia la offesa ricevuta, c
le ventiquattro ore dall atto della querela o dimanda
<t fa istanza , che ne sia punito 1' autore prende la
re la punizione de' colpevoli, o rinunziarvi. JJebbe es
r caraneristica di querelante , u deve in verun
sere avvertilo di questo diritto dall' ujjiziale dipolizia
caso anticipare le spese del giudizio, e la sua
giudiziaria , cui presenta la qucre'a: e se dopo V av
t denunzia, secondo la citata legge de'ia febbraro,
vertimento non fa la dichiarazione nel termine pre
1 il mezzo , onde promuovere 1' azione pubblica
scritto, il suo silenzio equivale ad una formale rinunt per la persecuzione, e punizione in giudizio del
ziui. Art. 43 ivi.
c colpevole : azione, che si esercita essenzialmente,
( Chi rinunzia a' danni ei interessi, o alla puni
i ed esclusivamente dagli uffiziali del pubblico mizione de'colpevoli, non pu pi rinnovarne 1' istanza! .

nistcro.
Art. 4i ivi.
1 iN'on cos avviene quando l'offeso, oltre la querela,
t La rinunzia a' danni ed interessi pu farsi in
1 onde abbia luogo l' azione penale , vuole agiqualunque parte del giudizio.
e re anch' egli nel medesimo giudizio ad oggetto
1 Dopo la rinunzia il querelante perde ogni di
c di essere risarcito del danno cagionatogli : in
ritto di ripetere giudiziariamente, sia dal tesoro pub
1 questo caso , siccome il giudizio riguarda anche
blico, sia dall' imputalo le spese erogateti. Art.4j ivi.
1 1 interesse privalo , ed il querelante assume la
t Se 1' intervento della parte civile ha cagionato
s veste di parie civile, cos la legge vuole,- che
danni ed interessi all' imputato, la sua desistenza non
k egli anticipi le spese giudiziarie. Sugli esposti
toglie all' imputalo il diritto di ripeterli, quando ne
t
principi ha convenuto anche il signor Ministro
abbia il diritto . Art. 4^ ivi.
c delle finanze. Lo prevengo alle signorie loro per
< Ne' giudizi di polizia la rinunzia alla istanza
e la piena intelligenza.
per la punizione dell' incolpato debbe essere presentala
; Napoli g agosto /8fj.
prima che la sentenza sia divenuta irrevocabile: nei
giudizi correzionali, prima che la sentenza passi in giu
II. 1 Signore Dai certificati d'indigenza che mi pcrdicalo, o che la gran Corte criminale interponga sult vengono annessi ai rapporti de' Procuratori del
V appello la sua decisione: ne' giudizi criminali, prima
f Re presso i Tribunali civili per dimando di fran< cliig\e di spese giudiziarie , ho avuto luogo a riche si chiuda il termine delle ventiquattro ore per la
esibizione delle note de testimoni da ascoltarsi nella pub
( levare , che la povert di coloro , che reclamano
1 la esenzione delle spese ne' giudizi civili, non
blica discussione. Dopo questi termini la rinunzia al
s provata alle volle a norma di quanto prescritto
la istanza non arresta /' azione penale d. Art. 4-1 ivi.
f iSe /' imputato non vuole accettare gli effetti
* da' reali decreti de' i3 gennaro 1817, e de' 21
1 settembre 1818, di cui slata col sovrano rcdella rinunzia all' istanza , pu far proseguire nelle
I scritto de' ili gennaio 1820 applicata la esccuforme ordinarie la causa , perch si decida indipen
( zione alle parti civili, limilandusi per lo pi aldentemente dalla rinunzia , o desistenza della parte
privala, notificandone il querelante. Art. 48 ivi.
c cimi Intendenti a porre semplicemente nel certi1 ficaio il loro Visto, e taluni altri il Visto per
f // querelante che si costituisce parte civile , se
non domiciliato nella residenza della gran Corte 0
t la legalit della firma del Sindaco.
del Giudice competente a pronunziare sul reato sar
: Or a' termini dell' art. 6 del real decreto de' i3
obbligato di eleggervi domicilio nell' alto slesso della
a gennaro 18 17, la indigenza dee comprovarsi con
dichiarazione, e con atto formato nella Cancelleria!.
( certificalo dei Sindaco locale, e verificarsi dallo

)( 3a
sona in favor di rui si rilascia non possegga veruno sta
7. Nel certificato d'insolvibilit (i5) sia pel quere
lante sia pel condannalo, dovr esprimersi che la per- bile, e che non abbia veruna industria visibile; ma viva
La insolvibilit ren definita dall'art, t del
decreto di zi settembre 1818 riportato nella nota jt.
Intendente , e giusta 1' art. 4- del real decreto
r de' 21 settembre 1818 necessario per ottenere
la esenzione delle spese , che il petizionario giut stinchi di non essere portato ne' pubblici regic stri come contribuente al di sopra di ducati sei.
t Io quindi vengo a richiamare alla pi esalta osser(. vanza i due citati articoli, da' quali chiaramente
t risulla , che g' Intendenti ne' certificali d' indi* genza , che essi rilasciano, debbono contestare di
t avere con effetto verificata la povert ne' termini
t de' ccnnali reali decreti , locch non potr altri menti aver luogo, se prima la indigenza non sia
1 stala certificala dalle autorit tanto ammiaistrali va, che finanziera.
* Le partecipo ci per lo adempimento, e perch da
f oggi in poi pria di rilasciare i certificati, di cui
parola, curi di verificare esallamente la indic genza de' petizionarl, onde non s'incorra nell' int conveniente di accordarsi la franchigia delle spese
c a coloro, che non sieno poveri in pregiudizio de g' interessi del regio Erario.
t Palermo 7 ottobre 1S27. M. Favarb.
III.

1 dei condannati deve essere da loro verificata ; e


che la legge in ci stabilire ebbe di mira non di
< mettere iu uso una vana formalit, come finora
t si supposto , ma bens di assicurarsi della verac cita di quanto da' Sindaci si sarebbe asserito.
( Metteranno perci cura g' Intendenti di usare lulta
c la massima circospezione nel dar corso ai certi( Beati de' Sindaci , ed intanto perch si stabilisca
c da oggi in poi una regola atla ad assicurare nel
f miglior modo l'interesse del regio Erario, ho
( risoluto che i certificati medesimi sieno non che
t vidimati, ma eziandio approvati dagl'Intendenti,
c e che ove manchi una tale approvazione non
t possano i certificati stessi produrre alcun effetto
t in pr di colui , in favor del quale stalo rilat sciato.
c II che io le partecipo per lo esatto, e puntual at dempimonto.
f Palermo 2 ottobre 1828 Marchese Favarx.

IV. Palermo 27 ottobre i8a8 Signore La fret quenza delle dimande per franchigia di spese
c ne' giudizi civili , che pervengono in questo
f Ministero di Stalo ha richiamato la mia pariicof lare attenzione sopra un oggetto tanto importante,
c in quanto riguarda direttamente gl' interessi del
regio Erario.
t Signore G' individui , che sono condannati al
t Io ho dovuto rilevare in questa oceas'one , che lat rimborso delle spese di giustizia possono esenlarc si da un tal pagamento allorch contestino di
t limi Procuratori del Re presso i Tribunali civili
c sono mollo preclivi ad appoggiare coi loro rap esser poveri. La pruova della indigenza deve fart porti siffatte domande in vista de' soli certificati
si secondo lo articolo 6 del real decreto de' i3
t d'indigenza, senza punto esaminare se il giudizio
* gennaro 1817, e la nota 71 annessa allo articolo
per cui si dimandala la franchigia sia regolat 93 dello stesso decreto con due certificali 1' uno
( re; che taluni altri regi Procuratori non speci< del Percettore comunale , che conlcsti , che la
t ficano ne' boro rapporti la natura del giudizio ,
t persona , in favor di cui si rilascia non sia por( ta'.a ne' pubblici registri come contribuente al
1 che si vuole istituire , limitandosi soltanto ad as( sicurare in termini vaghi e generali, che l'ozio< di sopra di ducali sei , e 1' altro del Sindaco loc ne da sperimentarsi sia apparentemente fondala e
c cale che attesti di non possedere veruno stabile ,
t e non abbia veruna industria visibile , ma viva
i ragionevole.
r soltanto col travaglio giornaliero delle sue braceia.
f Ilo osservalo inoltre che i cerlifieati degV Intendenti
c sui quali per lo pi si appoggia per dimande di
II certificato del Percettore comunale il risultalo
c questa natura il favorevole avviso dei regi Pro di un fatto certo, poich viene dedotto da quanto
t curatori non contestano a rigore la indigenza
( esista da' pubblici registri. Quello per del Sinc dei petizionarl , dapoich ai termini degli articoli
t daco non basato sopra alcun fallo positivo, ma
1 1' effetto della particolare convinzione del Siu( 6 e 7 del real decreto dei i3 gennaio 18 17 e
t dello articolo 4- dell'altro real decreto dei 21 set( daco medesimo, che il condannato sia veramente
t tembre 1818, ogn' individuo il quale ha chiesto
povero.
la esenzione delle spese deve giustificare di non
Or gli arbitri che si sono commessi in questo se1 esser portalo ne' pubblici registri come eontribu< condo certificato -hanno reso con positivo interest ente al di sopra di ducati sci, ed inoltre che non
t se del regio Erario clusoria la disposizione della
t abbia veruna industria visibile , ma viva soltanto
legge intorno al rimborso delle spese di giustizia
t col travaglio giornaliero delle proprie braccia.
1 in favor del regio Tesoro. E la facilit eoa cui
si sono rilasciati dai Sindaci qnesli certificali han( Ad oggetto, che resti assicurato questo ramo di pubt no richiamalo oggi non che la mia attenzione ,
c blico servizio senza che veruu danno ne risentat u:a il mio positivo rinzelo per lo interesse finora
t no gl' interessi del regio Erario trovo utile di
1? cagionalo alle reali finanze.
c prescrivere.
Volendo io pertanto imporre un freno ad un cos
t 1. Che s regi Procuratori presso i Tribunali eivili
t delle rispettive Valli da ogg' innanzi non oinet* pregiudizievole abuso , e troncare ogni ostacolo
al ricupero delle spese che si anticipano dalle
t lano di dare nei loro rapporti per franchigia di
(t casse di registro, ho risoluto di far riflettere a1 spese un' idea sommaria e precisa della natura
e del giudizio, che s' intende istituire, e per cui si
1 g' Intendenti , che a' termini dell' articolo 6 del !
e chiesta la esenzione delle spese accompagnata dal
c real decreto de' i3 gennaro 1817 la indigenza !

)( 32 )(
soltanto col travaglio giornaliero delle sue braccia.
cagionali al Governo, quali risulterebbero da ufl eef*
Il Sindaco personalmente rispousabiie de' danni tilicato non fondato sulla verit.

(
t

t loro avviso se 1' azione da intentarsi sia fondata


c in dritto, e sussistente , e se convenga in conscc gurnza ammettersi il petizionario indigente al ber neficio della esenzione delle spese.
2. Che g' Intendenti d' oggi in poi non rilascino
( i certificati d' indigenza se non a quei soli indivi( dui , i quali oltre di non essere portati nei pubf blici registri come contribuenti al di sopra di du( cati sci uon abbiano alcuna industria visibile , |j
ma vivano soltanto col travaglio giornaliero delle
t proprie braccia.
3. Finalmente che in ogni certificato d' indigenza
t debbano g' Intendenti esprimere, che la persona
( in favor di cui si rilascia realmente povera nel
C senso espressamente stabilito dai cennali articoli
fi e 7 del real decreto de' i3 gennaro 1817 e
c dell'art. 4 dell'altro decreto
lecrcto dei 21
2.1 sclt.
sclt 1818.
Le partecipo tutto ci ec
ec.
Palermo 2 ottobre i8a6. M. Fatare.

T. c riiKCEsco 1. ce.
I Veduto il real decreto do' 1 3 di gennaio 181 7 sulle
c spese di giustizia.
f Volendo che cessino i dubbi surli nell'applicazione
1 del medesimo, stabilendo norme certe e costanti,
t onde si concilii la economia col bene della giusiizia. _
c Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
c Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato ;
I Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1. In que' giudizi per delitti, ne' quali non
( pu esercitarsi l'azione penale senza istanza della
t parte privata , le spese saranno a carico della
t medesima: salvo il caso della comprovata indigent za, giusta l'articolo 6 del decreto de'i3 gennaio
t 1817. Verranno per anticipale le spese dall' amt miuislrazione del registro , se la parte privala
< limiti la sua istanza alla sola punizione del reo
t e de' complici, senza costituirsi parte civile.
( 2. L'amministrazione del registro, che ne' termini
( dell'articolo precedente avr anticipate le spese,
I ha dritto di ricuperarle contro la parte istante
f non povera, allorch sar finito il giudizio.
( 6. Sar sussidiaria l'obbligazione della parte istante
c nel caso che il giudizio finisca colla condanna
( dell'imputalo, e questi non sia povero. In tal caso
c 1' amministrazione diriger contro il condannalo
f la sua azione per la ricuperazione delle spese.
( L, I Giudici nelle loro sentenze pronunzieranno alc tres circa 1' azione dell' amministrazione del ret gistro per lo ricuperamene delle spese, secondo
i casi, e ne' termini degli articoli precedenti.
t 5. L' ufficiale di polizia giudiziaria , che per lo arc ticolo 4-3 delle leggi di procedura penale dee avc vertirc il querelante del dritto che gli compete,
c dovr pure avvertirlo dell' obbligo che contrae ,
f laddove faccia istanza per la punizione de'colpec voli, di rimborsare le spese del giudizio all' amf minislrazione del registro, secondo i casi sopra
c enunciali.
( 6. La rinunzia all'istanza privata non sar ammessa
1 n dichiarata efficace, se prima o dal querelante,
t 0 dall' imputato stesso non sia indennizzala l'am-

c minislrazione del registro di tutte le spese anti1 cipate. A tal effetto il Giudice ne far la liquit dazione sulle specifiche de' mandati rilasciati, onf de se ne versi l' importo presso il Ricevitore del
f carico, la di cui quietanza sar alligala al processo.
I 7. Ne' casi di perizie per ferite , od olfese carattef rizzate pericoloso per gli acccidenli , i periti non
c esigeranno che il dritto di una sola perizia, e
t ci quando pronunzieranno un giudizio diffinitrvo
c sulla nalura delle suddette offese o ferite.
< 8. Per serbarsi il pi eh' possibile 1' uniformit
t nelle indennit per vacazioni a' periti calligrafi ,
t e di arti liberali, che debbono essere tassate di
t accordo da' nostri Procuratori generali, e dagli
( Ispettori Controlori , saranno le indennit della
f specie proporzionale alle qualit de' periti , ed
< alle circostanze de' luoghi ; ma il compenso per
c le di loro occupazioni non dovr essere mai
t maggiore di quello fissato cogli articoli i3A
1 i33 della tarilfa giudiziaria per gli affari civili
f stabilita col real decreto de' 3i di agosto 1819.
c 9. Il nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
Napoli il d 1-j di maggio i83a
In assenza di S. M. il Re mio Augusto Padre e Signore
Firmalo FERDINANDO vicario wihiu.
VI. 1 Per evitare ogni dubbio, che potesse sorgere nella
t esecuzione della ministeriale de' a ottobre 1828
1 num. 334o, emessa iu seguito dell' avviso uuic forme dello Agente del Contenzioso , e del Cont sultore del Governo, vengo a dichiarare, che per
f comprovarsi la povert di coloro i quali vengono
f condannati al rimborso delle spese di giustizia ,
1 o di quelli , che a' termini dell' art. 6 del real
t decreto de' i3 gennaio 1 81 7 sono tenuti all' anc licitazione delle spese medesime, o degli accusaf li , i quali a tenore dell' articolo 26 dello slesso
I decreto debbono pagare le indennit a' testimoni
c citati a loro richiesta , non altro abbisogni nel
c retto senso del real decreto de' 21 settembre 1818
t riportato nella nota 71 dello enunciato real det creto , se non la fede di non essere portali nei
c pubblici registri come contribuenti al di sopra
t di ducati sei.
( Il che io le partecipo per suo regolamento, e per
< 1' uso conveniente di sua parte.
c Palermo 12 luglio /SJo. M. Fatami.
VII. FERDINANDO II. eC.
1 Veduto l'articolo 6 del decreto del di 17 di mag( gio iS3o che in materia di spese di giustizia nei
1 giudizi de' dolitti dispone quanto segue :
f La rinuncia all' istanza privata non sar ammessa
t n dichiarata efficace, se prima o dal querelante,
( o dall'imputato stesso non sia indennizzala l'aiuf minislrazione del registro di tutte le spese anti1 ci pale. A tale effetto il Giudice far la liquidat zione sulle specifiche de' mandati rilasciati , on.lc
t se ne versi lo imporlo presso il Ricevitore del cac rico, la di cui quietanza sar alligala al pro1 cesso .
c Volendo Noi che qucslo articolo riceva generalmcnt te 1' applicazione uniforme alla sua iulelligruza;

8. Ne' giudzi in cui vi parie civile (16) proi


bito a' Giudici istruttori e tassalori , sotto la loro pi
Stretta rhponsabilit , di spedire ordinanze sulle casse
pubbliche, ed a' Ricevitori di pagarle (a).
Sono unicamente eccettuati i giudizi di alto crimi
nale , dove 1' intervento della parte civile non impedisce
T anticipazione delle spese di giustizia dalle casse pub
bliche.
9. Ne' processi additati dall' art. 5 le tasse ed or
dinanze conterranno la dichiarazione di non esservi parte
civile che agisca ne' termini dell' articolo precedente; in
mancanza di questa dichiarazione i Ricevitori ti ricuse
ranno di pagare.
10. I Giudici istruttori uniranno al processo un nota mento da loro certificato delle spese alle quali abbia
dato luogo la informazione.
(16) La parte civile definita dal? art. 35 delle
leggi della procedura ne giudizi penali riportato nel
la nota i3.
t
t
*
t
c

Veduto il parere della Consulta gener. del Regno;


Sulla proposizione de' nostri Ministri Segretari ec.
Udito il nostro Consiglio ordinai io di Stato.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Quando cosi il querelante, come lo impu tato non possono indennizzare l' amministrazione
t del registro delle spese anticipate perch in islato
( di comprovata povert , la rinunzia alla istanza
c privata non potr rifiutarsi.
I a. I nostri Ministri Segretari di Slato ec.
Napoli il di 7 di luglio i833".
Firmalo FERDINANDO.
VIII. I DIREZIONE GENERALE DI POLIZIA.
( Con ministeriale de' 21 dello scorso marzo ha il
f Governo in segu to di mio rapporto dichiarato ,
< che per contestarsi la povert de' condannali sogt getli al rimborso delle spese di giustizia, e di alt tri ancora, che vengono dalla legge chiamali alc lo anticipo di tali spese , non abbisogna altro ,
r che il certificalo del Percettore comunale, in cui
t si attesta di non essere i medesimi riportati nei
t pubblici registri come contribuenti alla fondiaria
c al di sopra di ducati sei. Che perci non deve
l pi in alcun conto essere tenuto il certificato del
c Sindaco contemplato nelle precedenti disposizioni,
c bastando, giusta la dichiarazione governativa dei
( a luglio i83o, il certificato de' Percettori , che
potr essere direttamente da me richiesto agli
c slessi agenti finanzieri, i quali dovranno preslar si a tale domanda.
1 La prevengo di questa su prriorc determinazione per
f la sua intelligenza, e perch si compiaccia, occorc rendo di avere tali certificati, di farne la domant da a' rispettivi Percettori comunali , mentre in
t pari data ho invitato il Direttore generale de'ra mi e diritti diversi per ordiuare ai cennati fun- V
zionari onde prestarsi a tali domande.
0
t Palermo 4 aprile iS36. D. (imi.
a
(a) Riguardo alle spese per esperimenti difatto It do
mande non possono essere dalle gran Corti esa
minate se non son prima accompagnate dal depo
sito delle spese occorrenti : A tal oggetto il Diitttorc generale de rami e dritti diversi indirli-

Questo Botamehto sar desunto da' rispettivi man


dati di spese tassate legalmente, ed anticipate nel pro
cesso.
z ai Direttori provinciali la circolare seguente :
t Da S. E. il Ministro Seg. di Stalo Luogotenente gen.
< con miuisterial foglio del ai p. spirato maggio mi
c stata partecipata la seguente sovr.determinazione:
t Da S.E. il sig. cav. D. Luigi de Medici Cons. Min.
f di Slato, Min. Segr. di Stalo delle finanze mi stat to partecipato, il seguente sovrano rescritto,
t Eccellenza E stala da me partecipata al signor
( Ministro di grazia e giustizia con rescritto de' 7
I dello andante la seguente sovrana determinazione
c da me provocala di accordo col dello signor
( Ministro per questa parte de' reali domini Ect cellcn/a S. M. cui ho rassegnato le osserva( razioni contenute nel foglio di V. E. de' 21 feb1 braio ultimo si degnata di approvare nel Coac siglio ordinario di Stato de' 26 dello scorso mese.
1 1. Che la domanda di esperimento di fatto presentala
c dagli accusali non possa essere esaminata dalla
( gran Corte criminale , se non sia accompagnata
e dal deposito delle spese, che occorrono allo spec ri mento.
c a. Che da tale deposito sieno dispensati gli accu1 sali, che sono poveri nel senso della legge.
C 3. Che il deposito debba farsi nella cassa del registro.
1 4" Che negandosi lo sperimento di fatlo il deposito
c si debba restituire allo accusato.
t 5. Che resti sempre salva alla gran Corte la facolt
c di ordinare n richiesta del pubblico ministero gli
1 esperimenti di fatto, o di ordinarli di ufficio nelle
1 pubbliche discussioni ; ne' quali casi le spese sac ranno anticipate dall'amministrazione del registro.
t Inoltre vuole S. M., che siccome i magistrati non
t possono senza l' autorizzazione di V. E. uscire di
f residenza per gli esperimenti di fatto, cosi non
1 si dia la detta autorizzazione ne' casi in cui le
t spese debbano anticiparsi dall' amministrazione
1 del registro, vale a dire allorch gli esperimenti
( di fatto sono accordati a richiesta degl' imputati
i poveri , o del pubblico ministero , o ordinati di
e ufficio dalla gran Corte, se non quando V. E.
i conosca, che lo interesse della giustizia lo esiga
f indispensabilmente , onde non si rechi una spesa
1 superflua al real tesoro.
t Nel real nome partecipo a V. E. tale sovrana rit soluzione per lo adempimento; nella intelligenza',
l che ne ho data comunicazione allo Amministrat tore generale del registro e bollo per la parte
t che lo riguarda Napoli 7 aprile 1827.
c La partecipo anche a V.E. per quell'applicazione,
t che giudicher 1' E. V. di poterne convenire a
c cotcsta parte de' reali domini Napoli 28 aprif le 1827.
f Ed io partecipo a lei tutto ci perch ne abbia la
c corrispondente intelligenza, prevenendola, che ne
c ho dato avviso circolarmente a' Procuratori ge1 nerali delle Valli, e al Procurator generale del
t Re presso la Corte suprema di giustizia, perch
C ne curino rispettivamente lo adempimento nella
1 parte che li riguarda. Palermo ai maggio i8ay.
c II Ministro Segretario di Stato Luogotenente get aerale AUacBjus Fatias.

)( 326 )(
il. I Tribunali, in tutti i giudizi correzionali o criminali che stabiliscono condanna qualunque (17) pronunzicranno nel tempo stesso a profitto della real Teso
i Por lo regolare, uniforme ed esalto adempimento reria il rimborso delle spese cagionate dal processo,, o
della preinserta determinazione di S. M. tanto in ne fisseranno (18) 1' ammonlare nella stessa sentenza.
ci che riguardar possa le operazioni in assunto
Essendovi pi complici condannati nel medesimo
de' Ricevitori del registro , che per qui Ile , che giudizio, la condanna alle spese sar solidale.
posteriormente dipenderanno dagl' Ispettori con
12. Il pagatore (19) delle spese di gius'izia sar il
trolori , la Direzione generale inlenta sempre a
siabilire le norme , che servir possono di guida
(17) Ove non v' ha condanna di pena non ri
agi' impiegali di sua dipendenza Tenuta a pre
luogo a rimborso di spese. Non vi perci diritto a
tale rimborso se un minore ne' suoi falli riconosciu
scrivere quanto segue :
. I Ricevitori di registro di Capi -luoghi di Valle to di aver agito senza discernimento ; e sebbene la
in conseguenza di ci che stabilisce 1' art. 3 di sentenza pronunzii, che quegli vada in casa di corre
detta sovrana determinazione si trovano incaricati zione t tale disposizione non riguardala dalla legge
d' incassar le somme, che a titolo di deposilo sa
come pena, ma una misura di economia stabilita dalla
ranno anticipate dagli accusati di misfatto per legge per provvedere alla regolare educazione del gio
le spese necessarie agli sperimenti di fatto nei vinetto . Ministeriale de' 19 giugno i8rg nurn. 3'2ig
corrispondenti giudizi: Essi nell'atto, che avran
emessa di accordo con S. E. il Segretario di Stato Mi
no introitalo qualche deposito di siffatta specie nistro di grazia e giustizia.
ne prenderanno nota nel sommario de' carichi ,
V art. 64 del codice delle leggi penali limita, e
discaricandone simultaneamente la somma, ed in con distinzione, la minore et prescrivendo che 1 Ifan
esso apriranno a quest' oggetto nuova rubrica ciulli minori di anni nove sono esenti da ogni pena i .
sotto titolo di depositi per esperimento di falto ..
c Ne sono ugualmente esenti i minori di anni
ne' giudizi criminali, L' introito corrispoudente quattordici compiuti quando si decida che abbiano t
lo dovranno immediatamente scritturare nel regi
glio senza discernimento ec. ce, j.
stro d' introiti diversi, spiegandone la ] rowenien(18) Nota 6g,
za nella colonna = Detlaglio degl' introiti e
(19) f 'erijcandosi il caso che per n anratiza di
per mancanza di colonna a tal nuova specie di fondi in cas.-a un Ricevitore non pu far fronte al
introito destinata le somme relative saranno por
pagamento delle spese di giustizia , il Ricevitore dello
tale in quella degl' introiti imprevisti . Essi ne fa
ujfizio viciniore, previo ordine del Direttore, gli verser
ranno subito il versamento con separato border a titolo di sovvenzione la somma bisognevole dietro
o ricevuta contabile colla ricapitolazione bens debita quietanza in cui si far menzione dell' oggetto
degl' introiti precedentemente incassati nel corso del versamento , sttl quale il Ricevitore sovvenzionalo
dell' anno, conforme gli stabilimenti generali del
non ha drillo a ritenu la , perch esercitala dall' altro
Ricevitore che ne ha fatta C esazione. Ministeriale dei
l' amministrazione.
Alla fine del mese i Ricevitori suddetti comprende
18 giugno 181 7 e de' 19 dicembre iSx8 numeri 171 7
ranno anche tali introiti nello stato mensile ri
e 5037.
portando le corrispondenti somme nella seconda
parte dell' introito di detto stato sotto l'ugual ru
f casse, le corrispondenti somme non possono conbrica di deposili per esperimenti di fatto ne' giu
c siderarsi come esiti appartenenti a questa ammidizi criminali. Finalmente i versamenti corrispon
1 Distrazione, e quindi il border di versamento, o
denti, siccome anche quei, che si faranno in con
t ricevuta contabile , che vi corrisponder dovr
seguenza di restituzioni, giusta ci che sar detto
f far parte del documento d' esito nello stato del
c mese.

in appresso, dovranno figurare solto rubrica di


versamenti per esperimento di fatto ne' giudizi
I 3. G' Ispettori controlori nelP esame de' processi
criminali.
f faranno attenzione nel caso in cui vi sar stata
. L' articolo 4- di detta sovrana determinazione ac accesso di magistrati per esperimento di fatto, se
vendo stabilito che negandosi lo esperimento di
( lo slesso sialo dalla rispettiva gran Corte ordfalto il deposito si debba restituire all' accusalo i
1 nato d'officio nelle pubbliche discussioni, siccome
Ricevitori non potranno effettuare la detta resti
t prescritto coli' articolo 5 di detta sovrana detuzione , che io virt della spedizione della deli
c terminazione , o a richiesta del pubblico ministcberazione della gran Corte criminale , che con
( ro, e nel caso, che fosse stato ordinato ad istanza
tenga l'ordinativo di tale restituzione, e previa
c dell' accusato assicurarsi quante volte non si osquietanza dell' accusato per atto di pubblico IVof serva il deposito di cui parola, se lo stesso
taro, o di semplice quietanza in pie della stessa
e povero giusta la definizione data alla povcrl dalspedizione , se persona si presentasse , che legal
t V art. 7 del real decreto sulle spese di giustizia,
mente lo rappresenti. Tali depositi non essendo
t e nota relativa , e nel caso in cui non si verni
di natura diversa di quo' di cui tratta il real de
li cassero le circoslanze volute dal detto articolo di
creto de' 9 maggio 1N20 , la restituzione di essi,
sovrana determinazione, g' Ispettori controlori aquante volte dovrebbe aver luogo, non potrebbe
c vranno dritto a rifiutai si alla vidimazione del
esser diversa da ci che prescrivesi da dello real
1 mandato, salva sempre per 1' osservanza dell'art.
decreto, e quindi le quietauze di cui sopra pa
i4 di detto real decreto.
rola dovrebbero versarsi come contante nelle casse
I Colla presente circolare, che fissa le principali nordella Tesoreria generale ; poich le rclaiive som
c me, che servir deggiono rispettivamente u Ricevime di deposito essendo stale versate nelle dette
1 tori di registro . ed agi' Ispettori controlori, 1' ani

K 327
Sotto pena di concussione non sar esalto da' Rice
Ricevitore del registro e de' demani della residenza del (I
vitori , o da' tassatori , veruna retribuzione dalle parti
Tribunale o del Giudice istruttore del processo ().
prendenti nella spedizione de' mandati e nel pagamento
di essi (li).
( ministrazionc ha ragione di lusingarsi l'esattezza,
i3. Sar da noi nominato un Controloco delle spe
tei' uniformit della condotta de' sunnominati ase di giustizia per ciascuna Provincia e due per Napoli,
genti di sua dipendenza; salvo in appresso quelle dipendenti dall' amministrazione del registro e de' dema
c ulteriori disposizioui che il bisogno, e l' esperidi* ni. Egli (20) incaricato della revisione, della riduzione
c za potrebbero esigere,
e dello stabilimento delle tasse in concorso del Procura
t // Direttore generale A. Tenuto.
tore del Re; e terr, sotto la dipendenza del suo Di
rettore,
il registro delle spese di giustizia, a norma di
(a) V. le seguenti disposizioni:
ci
che
trovasi
prescritto nel presente decreto.
I. Eccellenza Si da V. E. proposto col rapporto
C de' 6 del caduto mangio ripartimento delle linan(20) / Verificatori sono incaricati delle funzioni
c ze, 2 carico num. 7^7 , che nel caso di mancanza
f di fondi presso il Ricevitore del registro del Capo- <f Ispettori controlori presso i corpi giudiziari mili
tari stabiliti ne" luoghi ove non risiedono Conlrolori.
t luogo di una Valle la sovvenzione delle spese
r di giustizia, anzich ripetersi da un altro llice- Ministeriale de' 5 luglio 1817 num. 194.1.
vilore, si possa dal Direttore provinciale ripetere
e autorit giudiziarie per ragion di spese di giustif dal Conservatore d'ipoteche della Valle medesima.
t zia , ho risoluto inerendo alla proposta fatta da
t Avendo ci rassegnato a S. M. nel Consiglio di
lei con rapporto dei 24. marzo passato, di esten( Slato ordinario de' 3i maggio anzidetto, la M.S.
dere a lotti i Ricevitori di registro indistintameu si degnata prescrivere la esecuzione di quanto
f
te la decisione ministeriale emessa sotto li 0 lut si dall' E. V. proposto.
r glio 1827 pel Ricevitore degli atli giudiziari
t Nel rogai nome ce. Napoli 2 giugno /fc-/.
t della Valle di Palermo, quella cio , che ferma
restando la dispusiziono de* versamenti in ogni
II. Messina 3o aprile f82y.
1 Mi stalo fatto pres -nte il di lei rapporto de' 5
* cii/que giorni dal 1 al 20 di ogni mese, il verr samento dell' ultima decade si faccia cumulativac del passato mese di marzo,
r Verte precisamente il detto rapporto sulle giuste
<t mente ;il!a fine del mese; come pure di autoriz* lagnanze prodotte dal Presidente , e dal Procu zare i Ricevitori de' Capo-luoghi di Distretto a
ratore Generale presso la gran Corte criminale
c corrispondenza di quanto fu disposto con minit di Caltanissclla a carico di quel Ricevitore del
t sleriale de' 3o aprile 1827 pe' Ricevitori de' Cat registro, il quale spes-e volte sull'assertiva di
c po-valli, di ritenere in cassa per ogni versamento
f non esservi capienza di denaro, respinto abbia
la somma di sole on7 tre per occorrere alle spe
( delle cedole a lui presentate da' testimoni, i quali
li se di cui si tratta. M. Favahe.
f dopo di essere stali chiamati a deporre innanzi (b) // Direi/ore generale de* rami e dritti diversi con
la competente autorit a richiesta del pubblico
circolare del 10 sett.'Sat prescrisse quanto segue:
ministero debbono essere soddisfatti delle indent Sono stato informato, che un qualche abuso siasi
f nit di viaggio loro accordale dalla legge, ondo
c introdotto nel pagamento de' mandali di spese di
f da quel capo- Valle restituirsi nel Comune di
f giustizia urgenti, che a' Ricevitori rispettivamente
t di ogni Valle vengono spediti da vari poteri giu loro residenza.
c Interloquendo ella sul proposilo ha fatto conoscere,
f diziari, quale si quello , che sien pagale delle
che questo inconveniente sperimeli lasi non solo
c indennit di giustizia urgenti non a proprie ma( nella Valle di Caltanisetta , ma ancora in tulle
t ni delle persone, alle quali si fossero appartenut le altre Valli ; e quindi ad ovviarlo , stata di
c te per la loro opera prestata, ma a dello terze
l avviso di potersi da me ordinare, in conformit
f persone, come portatrici demandali anzidetti, con
(t di quanto fu prescritto con ministeriale de' 2!)
1 essersi quesl' ultime appropriate V indennit , o
f dicembre 182G pel Ricevitore degli alti giudiziari
( spesa qualunquo di giustizia , usando delle bri*
c della Valle di Palermo , che i Ricevitori degli
f glie e sollecitazioni.
* altri Capo-luoghi di Provincia esentati dall' ob( Or perche si rimuova su tal particolare abuso qua bligo di fare decadariamenle cassa nella possano
t lunque , o per parte de' subalterni giudiziari , o
e trattenere in cassa in ogni versamento la somma
t per parte de' Ricevitori , disporr ella in modo
di ducati diciotlo per far fronte alle spese di
t signor Direttore per quanto lo sia possibile, che
( i mandali di spese di giustizia urgenti vengano
' giustizia di sopra indicate.
e Uniformemente alia di lei proposta io ho risoluto
( soddisfatti da' Ricevitori di sua dipendenza, a pro di autorizzare, che i Ricevitori degli atti giudi( prie mani di coloro in favor dei quali sono stali
ziar in ogni Capo -luogo di Provincia rimanent spedili.
k do esentati dall' obbligo di fare decadariamentc
i Non tralascer di comunicare questa mia circolare
< cassa netta , possano ritenere in cassa in ogni
c disposizione agli agenti tulli di sua dipendenza ,
versamento la somma di onze sei , per occorrere
( e propriamente a' Ricevitori, ed all' Ispeltor con alle spese di cui si tratta. 31. Fi.vare.
( troloro per far che, quest' ultimo mettendosi hi
( corrispondenza col pubblico ministero, ancor posIII. Palermo li 7 luglio tSzS.
sa ottenersi, che la premessa disposizione venisse
1 Per provvedere allo inconveniente soventi volle spee da' vari poteri giudiziari secondata.
rimontato di non potersi eseguire per mancanza
( II Direttore generale D. di Scrradifalco.
c di fondi i mandali di pagamento, eh' cinetlono le

)( 3a8
^- Le osservazioni del Conlroloro ehe si facessero ielle giustizie d pace, ed a quello delle Provincie, on
de regolare la tassa delle miglia.
su i mandali per credula eccedenza di lassa o per irre
I Giudici di paee ne riceveranno un estratto pel
golarit di essi , in contraddizione di ci che verrebbe
opinato dal pubblico ministero, saranno poggiate sulla rispettivo Circondario da' regi Procuratori (i).
legge : non possono per sospendere il pagamento dei
mandati. Ma in questo caso il Controloro prender nota
1 anticipate.
delle sue osservazioni motivate sopra un registro a ci
c Or non di rado la inesattezza ha dovuto questa Didestinato, onde per l'organo del suo Direttore si sotto
c rezione generale osservare de'certificali in parola,
ponga il caso all' amministrazione del registro e dei de
f una eccedenza portando nella quantit delle mimani. Questa ne far rapporto, se vi luogo, al nostro
t glia a danno del tesoro regio arbitrala.
Ministro delle finanze per le provvidenze da prendersi
C A rimuovere adunque un tanto inconveniente, ho
di concerto col Ministro di grazia e giustizia.
1 il bene di a lei dirigermi , signor Intendente, il
15. Il Controloro autorizzato ad esaminare i pro
c di lei zelo invocando, ond' essere compiacente
cessi, ed a rilevare tutte quelle spese che si crederanno
t disporre, che la maggior possibile accuratezza
superflue, inutili o eccedenti ; e consegnarne gli articoli
c fosse con elfelto da' Sindaci di sua dipendenza
sul suo registro per le operazioni di risulla, a' termini
f portata nella redazione de' certificati test accendell' articolo precedente.
1 nati, e propriamente nella calcolazione della vera
16. La risponsabilil verso la Tesoreria reale degli
t quantit delle miglia per le distanze tutte dei
esili eccedenti la tariffa corrispondente alla spesa, sar
1 luoghi generalmente non compresi nell' enunciaa carico di tutti coloro che hanno parte nella liquida
t to quadro dalla legge contemplato.
zione e verifica delle spese ; e ci oltre delle pene corc
Palermo
3o maggio i836. P. ni xtomomte.
rispoidenti in caso di frode.
17. Le tasse di spese urgenti di giustizia formate (b) Leggasi la seguente ministeriale;
dal Giudice di pace saranno esaminale dal Controloro e
1 L'articolo iS del real decreto sulle spese di giudal pubblico ministero dopo di essere state pagate dal
I stizia per istabilire una norma certa, onde regoRicevitore. Se costoro vi troveranno eccedenza sono au
c lare la tassa delle miglia prescrisse, ohe gl! Intorizzati a dcdurla (21) da' mandati delle spese non ur
t tendenti dovessero far pervenire a tutte le Corti,
genti dovute agli stessi Giudici e a' loro Cancellieri.
I e Tribunali , compresi anche i militari , un quaf dro esalto delle distanze de Comuni al Capo-Iuoge
L' eccesso delle spese urgenti sulle tasse de' Giudici
istruttori, de' Tribunali e delle Corti sar a' medesimi si
i delle giustizie di pace, ed a quello delle Provincie.
c Per cunlolarc poi le distanze de' Comuni non comgnificato, ed astretti i rispedivi funzionari al rimborso.
I presi ne' quadri formali dagl' Intendenti la noia
18. Gl'Intendenti faranno pervenire subito a tutte
t 22 , che fa seguilo all'anzidetto art. 18 stabili ,
le Corti e Tribunali, compresi anche i militari, il qua
c che in questo caso dovesse valere il certificato
dro esatlo delle distanze (22) de' Comuni al Capo-luogo
t del Sindaco vistato dal Giudice circondariale.
c Or avvenuto, che in Palermo sono slati chiamati
(21) 77 supremo Comando per mezzo de' Generali
f a deporre come testimoni vari individui di Co*
comandanti le divisioni militari 1 ha fatto avvertire
t inuni di diversa Valle , e che nella liquidazione
i relatori presso i Consigli di guerra e le Commissio
ni militari che quante volte essi eccedessero nella tassa
c delle indennit di viaggio dovute a' medesimi adelle indennit dovute a' testimoni , ed in tuli altro
t vendo l'Ispettor conlroloro delle spese di giuche riguarda le spese di giustizia non si uniformassero
f stizia, a' termini della riferita nota 22 , richiesto
strettamente al citato real decreto, tutto ci che ri
t i certificati de* Sindaci per contestare le disfanze
sulter di danno all' amministrazione del registro e
i percorse, questi si negarono , attesoch non era
del bollo incaricata di anticipare tali spese, sar im
f in loro di conoscere distanze percorse tra Comuputato a carico di essi relatori, e si disporr una rite
1 ni di diversa Valle.
nuta non solo sulla indennit di ducati quattro che in
t Or io in seguito del rapporto da lei rassegnatomi
ogni mese percepiscono dal ramo militare , ma anche
t sull' affare di cui trattasi , e messomi di accordo
su di tuff altro che si conoscer pi opportuno ad as
( con l'EIC. LL. i Ministri di grazia e giustizia, a
sicurare 1' interesse di detta amministrazione . Mini
c delle finanze, ho risoluto, che nella mancanza in
steriale de' 26 settembre 1818 nmn. 3721.
1 cui si attualmente di una carta generale delle
(22) f Per contestare le distanze de' Comuni non
( distanze tra tulli i Comuni della Sicilia, i Giudicompresi ne' quadri formati dagt Intendenti valga il
1 ci tassntori nei casi in cui dovesse stabilirsi iX
certificato del Sindaco vistato dal Giudice del Circonf quantitativo delle miglia, che sarebbero per perdario. Ministeriale de' i3 gennaro 1819 Bum. 172(0).
t corrersi tra paesi di diverse Valli si regolassero
f colla notoriet, ossia colla comune asserzione del(a) Il Direttore generale de rami e dritti diversi con
t le distanze, salvo sempre il disposto dallo arliccfoglio del do maggio i836 scrisse cosi:
1 lo 17 del real decreto de' i3 gennaro 1817, che
t Signore E alla nota 22 del real decreto del i3
1 laddove eccedenza di tassa fosse apertamente co( gennaro 181 7 sulle spese di giustizia dove sancic nosciula dallo Ispettor controloro , e dal pubbli lo resta , che a contestare le distanze de' Coniuc co ministero , debba qualunque eccesso essere ai
ni non compresi ne' quadri generali formati dat Giudici tassatoli significato , e quindi il tesoro
f g' Intendenti valga il certificalo del Sindaco lo
c rimborsato. . Partecipo a lei questa mia decisione
ft cale, onde basare le tasse delle indennit di viag( per sua intelligenza, ed uso che convenga di sua.
c gio in materia penale, che sul fondo delle spese
c parte.
l di giustizia nello interesse della finanza vengono
* Palermo li 7 gennaro 1828. M. Fivam,

)( 329 )(
io,. Le indennit di viaggio accordate col presente
ai. E vietalo (24) a' Giudici di pace di accordare
decreto non (23) sono dovute a coloro che sono intesi o indennit di dimora pi di una sola notte, e se il biso
adoperane il loro ministero nel territorio del proprio gno lo richiegga.
Connine, qualunque sia la distanza percorsa.
Fuori del proprio Comune dovuta soltanto la in
(?4) * Il divieto espresso nel?articolo 2! riguardennit di viaggio quando venga percorso lo spazio di da esclusivamente le spese urgenti , cio le indennit
un miglio intero (a).
che i Giudici istruttori possono accordare alle perso
20. Per soggiorno o dimora s' intende il tratteni
ne che come periti o come testimoni debbono essere
mento della parte presso il Giudice islrut'ore, la giusti
adoperati nella istruzione de' processi , non gi le in
zia di pace, il Tribunale, la Corte, o nel luogo del de
dennit che debbono tassarsi in favore de' funzionari
litto col passarvi la notte; dimodoch non v' indonnila giudiziari dal ministero pubblico e dal Controloro giu
di dimora quando non si sia pernottalo fuori del domicilio. sta l'articolo 66. Ministeriale de' 17 gennaro 1818
Questa determinazione comune a tutti coloro che num. 162,
in forza del presente decreto avrebbero dritto alla in
I Giudici istruttori non collegiali potranno accor
dare pi pcrnoltazioni , dovendo per indicare in pie
dennit di soggiorno (6).
de' mandali i motivi di urgenza che gli hanno detcr
(23) t Le indennit di viaggio fieno pagala sem- minati a trattenere presso di se un testimone o altri
per pi notti)). Real rescritto de' 21 settembre 1818
prech si esce olire un miglio dalf abitato di un Co
mune). Real rescritto de'27 luglio 1818 partecipalo con partecipato con ministeriale de' 2G detto num. 3718.
Questa disposizioie stata resa di comune a'Capilani
ministeriale de' 29 detto num. 2812.
relatori^ ministeriale de' 16 giugno 1819 n. 3n6 (c).
(a) V. la disposizione ministeriale che segue:
e Palermo 23 marzo 1820.
t no intraprendere il loro ritorno, che altronde
. dalla leg^e compensato con le indennit di
11 Segretario di Stato Ministro delle finanze in Na accesso.
poli in data de'i;i andante mi scrive quanto segue;
1: La facilit, e la poca avvedutezza, con cui si sono
In seguito di un dubbio elevalo da questo Direttore
k ordinali siffalti pagamenti , e il poco conto , che
generale del registro e del bollo, S.M. nel Cont generalmente si tiene nel tassar le spese di
siglio de' 6 andante confermando la massima, che
t. giustizia hanno in me eccitalo tutto il rizelo.
(, nella lassa delle indennit di viaggio a favore
t Io non soffrir, che da ora in avanti il regio era de' testimoni , periti, o altre persone adoperale
negli affari penali non debbano calcolarsi le fra fio venga assoggettilo a degl' ingiusti dispendi ,
zioni delle miglia, ha dichiarato, che la deduc e per quei magistrali , che volessero continuare
zione delle frazioni debba farsi sul totale delle
t nello stesso abusivo sistema ho gi deciso di at miglia percorse per gila e ritorno , e non gi
( dottarsi la misura di fare delle ritenzioni sopra i
e separatamente sulla quantit delle miglia percorse
loro soldi , per rimborsare lo erario di quelle
per la gita, e su quelle percorse per lo ritorno.
c somme , che forse per fatto loro potranno essere
c lo nel partecipare a cotesto Ministero la soluzione
t indebitamente pagale, al quale effetto ho dato le
( dell' enuncialo dubbio , la prego di comunicarla
pi forti disposizioni al Direttore generale dei
al Direttore generale de' rami e dritti diversi per
rami e dritti diversi aftinch mi avvertisse iinc di lui intelligenza, e perch ne faccia un' arli1. manlineute, allorch nel tassarsi le spese di giu<r colo d' istruzione per li suoi impiegati.
t stizia si commettessero delle eccedenze, onde niele Io quindi lo partecipo ec. Marmiese Ferrem.
tere ad esecuzione l'csposia misura.
(b) E utile riscontrarsi la seguenti ministeriale.
c Partecipo ec. M.Favare.
Palermo 20 settembre 182J.
(c) V. la circolare che segue:
t pervenuto alla intelligenza del Governo, che le
f Palermo li ig aprile 1821.
t autorit giudiziarie chiamate dalla legge a di( In un rapporto di operazioni eseguile dall' Ispettor
c sporre de' pagamenti sul fondo delle spese di
( controloro del Valle di Catania relalivamcnte a
* giustizia, tenendo in nessun conto g' interessi
1 spese di giustizia mi si fatto osservare, che si del regio erario , si sien falle lecite di tassare
1 gnifica siasi dal medesimo stabilita a carico del
( delle indennit di dimora, ossia di pernotlazione
. Giudice istruttore, come ordinatore di alcuni mane a de' testimoni chiamati a deporre da' vicini Co
t dati in favor di vari testimoni per pi pernottalt mimi sol perch congedati qualche ora dopo del
( zioni vacate, e queste al numero di cinque, e di
e mezzo giorno.
sette anfora per ogni testimone senza punto cs( sersi indicali dal suddetto Giudice in pi de' rit A tenore dell' articolo 20 del real decreto de' i3
s spettivi mandati i motivi d'urgenza, che costui
l gennaio 1817 per soggiorno o dimora s' inc obbligarono a tratlcnere presso di se per detto
t tende il trattenimento della parte presso il Giut tempo il lesiimone, giusta il disposto nella nota
e dice, o presso la Corte , o nel luogo del delitto
e col passarvi la notte ; di modo che non amt 24 inserita nel real decreto dc'i3 gennaro 181 7.
s. Credei regolare in seguilo di reserivere al suddetto
messa indennit di dimora quando non siasi perc nottato fuori del domicilio.
e pubblico funzionario, che significa di spesa sif Quindi fuor di dubbio , che tali indennit si dek fatta poteva e doveva farsi al Ricevitore , cui
vono nel solo caso , in cui per disposizione del
e ingionto F obbligo di non pagar mandali in si
t Giudice, o della Corte il testimone fosse obbli chiara opposizione della legge. Che senza questo
gaio a pernottare nel luogo della dimora, e non
d principio infinite spese irregolari potrebbero esser
1 inai a coloro che congedati a tempo abile posso fatte 3 salvo significa contro gli ordinatori. Che
4

I Giudici collegiali non potranno accordarne da se


clie una sola : due a domanda del pubblico ministero ;
ed al di l di due , se occorra, con deliberazione del
Collegio.
22. Non sono comprebi sollo la denominazione di
spese di giustizia:
1 . gli onorari degli Avvocali e de' Patrocinatori degli
inquisiti o accusati , anche quando il di loro ministero
fosse richiesto d' uffizio;
2. le indennit di viaggio pe* militari in attivit di
servizio chiamati in testimonianza innanzi ad un Giudi
ce o Tribunale qualunque.
3. Lo spese di affissione di manifesti , di giudizi o di
ordinanza di giustizia.
4- Le spese di sepoltura de' condannati, e de' cadave
ri trovati sulla strada pubblica o in qualsivoglia altro
sito (a).
5. Le spese di scorta de' mendici, e de' vagabondi non
tradotti innanzi a' Tribunali.
6. Le spese di trasporto di ogni individuo arrestato
per misura di alla polizia.
7. Le spese di carceri, di case di correzione , di ar
resto e di giustizia ; e quelle delle loro visite.
8. Le spese di trasferimento de' disertori dell'esercito
di terra e di mare, come pure quelle de' giudizi di di
serzione.
9. Le spese di trasferimen'o de' magistrali per altro
oggetto che per istruzione di processo sia correzionale
sia criminale.
t doppia garanzia vuole la legge in questa parte
e d' interesse fiscale : dritto di significa contro chi
c ordina, e contro chi paga. E finalmente che i
k mezzi di recupero son debolissimi in fatto : non
K pagando il Ricevitore ciocch per troppo chiara
applicazione della legge non dev' esser pagato ,
c g' interessi del fisco rimangono doppiamente as
ti sicurati.
( Or io conoscendo di esser il principio sviluppato
c di sopra generalmente adottabile per assicurarsi
s quanto sia possibile questo interessante ramo di
spesa , e disposto avendo di farne circolare co
li municazione , a lei lo partecipo per renderne
< sciente cotesto Ispettor controloro, onde strettat mnte conformarvisi.
// Direttore gen. Duca m Serraoifalco.
(a). V. la seguente ministeriale:
a Signore Non essendo compresa nelle spese di
k giustizia fissate coli' art.22 n. 4 del real decreto
l dei iS gennaro ultimo la spesa che alle volte
necessario di far trasportare il cadavere di una
< persona interfella, che siasi rinvenuto nella pubb hlica strada dal luogo ove si sono eseguite lo so
ft lite operazioni chirurgiche, a quello destinato del la sepoltura, io per provvedere a questo bisogno
che riconosco essere uno degli oggetti dipendenti
dalla polizia ordinaria , ho risoluto che la spesa
l per tale trasporto vada a carico del Comune, in
cui il caso avviene. Quindi ho disposto che nella
prevista occasione 1' uffiziale di polizia giudiziaria
( compiuti i doveri del suo ministero, si diriga al
Sindaco affinch da questo si faccia la spesa per
lo indicato trasporto.
I Palermo 3o aprile lS2-j, M. Fatare.

titolo n.
Tariffa delle spese.

CAPITOLO I.
Belle indennit dovute a' testimoni.
a3. Ogni testimone (25) citalo a deporre in giusti
zia , a richiesta del pubblico ministero o in virt di or
dinanza di uffizio, sar pagato sulla esibizione della ce
dola (26) che gli sar stala notificata dall' uffiziale mi(2^) t Dall amministrazione non dovuta alcu
na indennit agi' imputati o accusati, sicno essi cita/i
come testimoni, sia come principali .
1 Similmente niuna indennit dovuta agli offesi
ne' giudizi criminali e correzionali, tutte le volle che
essi si costituissero parli civili .
( Non costituendosi pat ti civili, dovuta agli of
fesi la indennit che la legge accorda a testimoni .
Ministeriale de' 24 aprile 18 19 num. 2233.
(uff) 1 Quando i Sicari capitolari e generali, gli
Abati, i Parrochi, i Curati, le Dignit ed i Canonici
delle cattedrali e delle collegiali debbono essere chia
mali a far testimonianze innanzi a' pubblici funziona
ri, in vece di adoperarsi co" medesimi la solita cita
zione, i pubblici funzionari debbono far uso di una
decente lettera di uffzio nella quale s' indichi il gior
no, r ora ed il tempo in cui dovranno presentarsi .
Real rescritto de* 16 maggio 1818 partecipato con mini
steriale de' 19 settembre dello stesso anno num. 36i5,
colla quale si commenda t che le indennit dovute al
le indicate persone si paghino in vista del mandato
apposto sulla lettera di uffizio contenente la loro chia
mata % (b).
(b) // Governo scrisse al Direttore generale de' rami
e dritti diversi guanto segue:
1 Palermo li g luglio 182',.
1 Con rapporto de' 25 giugno ultimo mi ha ella sull la proposizione fattale dal Direttore provinciale
t di Girgenti provocate le superiori risoluzioni, pert ch quella gran Corte pria di spedire le cedole
ic di assegnazione a' Ricevitori del registro, ne dasse
i notizia a qnel Direttore provinciale affinch il
( medesimo provvedesse, onde non mancasse il ser( vizio per lo allontanamento dal luogo della sua
residenza del Ricevitore cedolato.
I In veduta di ci io quindi mi son determinalo a
t far conoscere al Proeurator generale di Girgenti,
che la legge ha provveduto al riparo di siffatto
c inconveniente, ed in fatti lo articolo 555 delle
( leggi di procedura penale prescrive, eh tutti
c gli uffiziali pubblici abbandonar non possono la
l loro residenza senza special permesso del GoverI no, ma esser debbono esaminati nella istruzione
c dal Giudice istruttore , o da uno degli uffiziali
( della polizia giudiziaria del luogo ove risieggono,
al quale debbono presentarsi ad ogni richiesta.
< Allorch poi trattasi di deposizione in pubblica
a discussione, dee la gran Corte deiberare, se ba( sti la S0I3 lettura delia dichiarazione precedenti 1 mente data dal funzionario iniianli al Giudice
a istruttore, o se sia necessario l' intervento del lei stimone ; ed in tal caso per uscire il funzionario
( dalla sua residenza fa d uopo, che il Governo

nisleriale. In pie di essa dovr essere apposta 1' ordi


nanza del Giudice istruttore. Quest'ordinanza conterr i
la domanda della indennit fa ta dal testimone 2 il nu
mero delle miglia percorse dal suo domicilio, 3 i gior
ni della dimora e la somma tassatagli, 4 'a dichiarazio
ne che il giudizio sia spinto per parte del pubblico mi
nistero , salva la eccezione fatta nell'articolo 5 per gli
affari di alto criminale , 5. Il nome ed il cognome del
l' imputato , 6 la natura del delitio di cui viene accu
sato , 7 il luogo ove il delitto o misfatto sia stato com
messo, 8 se la parte prendente sappia o no scrivere (a).
t interponga pria la sua superiore autorizzazione.
< Da siffatte disposizioni di legge risulta, che i
funzionari , o impiegati soggetti a residenza , co
ti me sono i Ricevitori del registro , non debbono
e uscir mai dalla stessa per dare le loro dichiara
ci zioni , poich la legge gli abilita a darle allo
a uffiziale di polizia del luogo dov' essi risiedono,
c Nelle pubbliche discussioni pu la gran Corte
deliberare di sentire la loro deposizione orale,
t ma non pu ci aver luogo senza l'aulorizzazio ne del Governo , il quale nell' accordarla pu
f impartire le disposizioni per non mancare il sere vizio.
t In veduta di tali disposizioni legislative, che sinora
sono state esattamente osseryate, non ho creduto
io quindi esservi luogo ad impartire un nuovo
r provvedimento, ma a fare eseguire quello di gi
esistente , per cui ho inculcato al dello Procu0 ratore generale in Girgenli di conformarsi espres( samente a quanto sul proposito prescrive la legge.
i M. FAVARE.
(a) V. le seguenti disposizioni:
I. ( Palermo 27 settembre i8zi,
t Da questo 4 dipartimento si fallo a me osserva re che molti de' Giudici ordinatori di mandali
c di spese di giustizia urgenti , allontanandosi dal
disposto nel modello numero 1. alligato nel rea!
< decreto de' i3 gennaio 1817, nella cedola, che
in ogni mandato preme t lesi, invece di rilevare il
f nome e cognome dell' imputato, il Comune a cui
k appartiene, la natura del delitto di cui viene im8 putato, il luogo dove sia avvenuto, ed in ptrso( na di eh!, usano meramente la espressione, per
c essere inteso su fatti e ciscostanze che interesc sano la giustzia. Or io considerando di esser
e una tal novit di ostacolo al regolare ed esatto
t andamento de' periodici travagli affidali agi' Ispet1 tori conlrolori per la verifica di tutti i documenti
e d'esito per le spese di giustizia, ho creduto d' in caricar lei signor Direttore , onde a rimuovere
g ogni ulteriore abuso, forse cost introdotto su tal
particolare, disponga ella in modo, che non sia
e. portala alcuna alterazione alla forma del modely lo indicalo , con far che venissero rifiutati tutti
*. quo' inandati di spese di giustizia urgenti , che
11 non saranno in tulio corrispondenti al modello
s espressalo,* di che dar ella la conveniente cot noscrn/a a cotesto pubblico ministero per suo
1 regolamento. Render iutesi di questa mia circo lare disposizione gli agenti tulli di sua dipen( denza. onde vi si conformino esattamente.
// Direttore gen. Dica di Siuudifalco

24. Sar lassato ad ogni testimone:


1. pel suo viaggio una indennit di grana tre a mi
glio, tanlo per la gita che pel ritorno;
2. per la sua pernoltazione o dimora
se in Napoli, grana trenta;
se presso (27) i Tribunali o Corti delle Provincie,
grana venticinque ;
se finalmente presso le giustizie di pace , grana
venti ().
(27) Presso qualunque autorit residente nel ca
po-luogo de' Tribunali e delle gran Corti delle Pro
vincie, grana 20' e presso qualunque autorit residente
ovunque nelle Provincie, tranne delti Capo-luoghi, gra
na 20. Real rescritto de' 21 giugno 1819 commentato
con ministeriali de' 3 luglio e 18 agosto dell stesso an
no mini. 3432 e 4-322.
II. t Palermo 23 giugno 182S.
e Dal signor Consigliere Ministro Segretario di Stalo
t delle finanze con ministeriale degli 11 andante
a mi e slato scritto quanto segue.
1 Eccellenza 11 Essendosi disposto di accordo col
t signor Ministro di grazia e giustizia , che per
c rendersi pi caule le lasse di spese di giustizia ,
c i Giudici lassalori di propria mano, ed in lellere
c per esteso indichino a pie di ciascuna ordinanza
c il lolale della somma tassata con l'espressione valc ga per due. tot, ho l'onore di prevenirne V.E.,
t perch si compiaccia di darne gli ordini analoghi
( alla Direzione generale de' rami e dritti diversi ,
t ramo di 1 registro : mentre per quel che riguarda
t questa parie de' reali domini se n' fatta la cor
ei rispondente partecipazione all'amministrazione ge nerale del registro e bollo.
< Ed io lo partecipo a lei per l' esecuzione di sua
< parie. M, Favare.
Ili, Palermo 5 marzo t82j,
1 In seguito di quanto ella ha falto conoscere con
( rapporto de' 2D gennaio passato ho credulo opc portuno d' incaricare i Procuratori generali presso
1 le gran Corti criminali delle Valli , a fine di dit sporre, che i Giudici ordinatori di spese di giu1 stizia, nella redazione dei mandali relativi a tali
1 spese, si regolino con le norme prescritte dallo
( art. 23 del real decreto de'i3 gennaio 1817 re1 lalivo alle spese di giustizia, e dal modello di
( num. 1. annesso a tal decreto; curando al teme po stesso la esatta , e rigorosa osservanza delle
( altre disposizioni regolamentarle , concernenti le
c formalit, e specificazioni da contenersi indispcnt sabilmcnte ne' mandati di spese di giustizia urgenti.
t Uguali 11 Ilici ho anche direno a S. E, il sig. Co
lt mandante generale delle armi, pregandolo d'int culcare a' componenti i Tribunali militari la ost servanza delle sopraccennale sovrane determiuat zioni, relali\e a spese di giustizia.
( Quindi ne preveugo lei ec. M, Favare.
(b) V. le seguenti disposizioni:
t. (t Eccellenza t Nel Consiglio ordinario di Slato de' 2
i del corrente mese ho rassegnato a S. M. la quit slione proposta dall' amministrazione generalo del
registro di questi reali domini , se la indennit
li di dimoia a' testimoni chiamati a deporre negli

)( 332 ){
25. vietalo a' nostri uCGziali di giustizia di accordare veruna lassa a' militari (28) in attivit di servizio,
quando essi saranno chiamati come testimoni.
affari penali, e che sono messi in carcere in li
ti nea di sperimento debba pagarsi dall'amminislra(2<?) Sei/iene le disposizioni delF art. 20' del de
zione del registro , o da quella delle prigioni , e creta de' i3 gennaro i8/j sieno applicabili agV indivi
fi quale debba essere l'ammontare di tale indennit.
dui delle guardie doganali (assimilate alla truppa di li
t La M.S. ha considerato, che l'amministrazione delle nea con ordine del giorno di S. M.) allorch son chia
( prigioni tenuta al mantenimento de' soli dete- mati a deporre come testimoni , pure perch quelli ,
l nuli, o condannati, o giudicabili per reali, e che quando si allontanano da' loro posti per tuli" altra
n all'una, n all'altra classe appartengono i causa che pel servizio dell' amministrazione, non con
e connati testimoni, che d'ordinario, non senza servano i loro averi , e la innovazione di questo sta
colpa de' detti testimoni , vengono essi sottoposti bilimento recherebbe maggior danno, non possono per
e alla misura dello sperimento, poich questa ha ci i detti individui assimilarsi a' militari in attivit
fi luogo o quando i loro delti oifrono argomento di servizio. Ministeriale de' 4 aprile 1818 num. 1218.
t di mendacio, o quando essi sono renitenti a inaAgi' individui componenti le milizie provinciali
t infestare ci che vi ragione di credere, che organizzate ne' domini di qua e di l dal Faro con
ti sia loro noto : e che in line essendo con l'ar- regolamento de' 21 marzo /8/8 sanzionato con decre
c ticolo 24 del real decreto de' i3 gennaio 181 7
to della stessa data, non tampoco applicabile l art.
fssala 1* indennit di diinora a' testimoni a grana 2S del decreto de' i3 gennaro tSfj. Ministeriale de'27
t venti, o venticinque, o trenta, secondo i diversi
febbraro 1819 num. io85.
luoghi, non sarebbe difficile ad avvenire, che
Le persone militari, art. 74 dello statuto pena
le militare , c/te pe' reati militari a' termini dell' arti
k degli uomini oziosi, e privi di mezzi di sussisten
ti za, ricevendo nelle prigioni mentre vi sono in colo 62 vengono sottoposte alla propria giurisdizione,
esperimento, una simile indennit, in vece di a- sono (in tempo di pace) le seguenti:
vere uno stimolo a manifestare la verit al Ma
1 . ( Tutti gV individui dell' armata di linea di
li gistrato, ivano anzi allettati a celarla, o alterarla.
qualunque grado , sia di fanteria , sia di cavalleria ,
t Quindi per tali considerazioni S. M. ha risoluto, sia della guardia reale, sia degli alabardieri , sia di
che i suddetti testimoni , durante il tempo che
altro corpo o arma > .
6 sono tenuti nelle prigioni in esperimento, debbo2. c GC impiegati della real Segreteria di guerra
t no ricevere l' indennit sul fondo delle spese di
e del supremo comando militare .
giustizia, e che tale indennit debba essere di
3. 1 I Commessari ordinatori , i Commessari di
c sole grana dieci al giorno in qualunque luogo guerra ed i loro aggiuntili.
& sieno sottoposti alla misura dello sperimento.
4- / chirurgi de' corpi, i chirurgi, i medici ed
c Avendo nel real nome partecipalo una lai sovrana
infermieri degli ospedali militari permanenti ambu
< determinazione all' amministrazione generale del lanti 1 .
registro di questa parie de' reali domini , la parc / soli enunciati ne' num. 1 e 3 dell' art. f4 tecipo anche a Y. E. per l' applicazione , che vengono sottoposti al foro militare pe' delitti t per la
giudicher di poterne convenire a cotesti reali contravvenzioni indicate nel num. 3 dell' articolo 62,
domini.
purch nelf alto del reato indossassero la divisa mili
c Napoli li tg maggio 1827.
tare. Tutti gli altri pe' suddetti delitti e contravven
zioni
vengono sottoposti al foro ordinario, egualmente
II. Palermo 16 giugno 1828.
che i militari in congedo e riforma , gli ujjiziali della
fi Dietro il real rescritto de' 2 maggio 1827, con cui terza classe, ed i militari isolati, anche in commissio
e fu stabilita a favore de' testimoni messi in carco- ne fuori i limiti della propria guarnigione . Art. 76
fi re in linea di esperimento la indennit di baioc- del citalo statuto.
( chi dicci al giorno sul fondo delle spese di giut stizia avvenuto, che a' medesimi si sia falla una
e simi vengano obbligati a certificare negli stati
fi doppia prestazione , somministrando loro oltre
fi mensili , che non sieno stati soccorsi individui di
fi della riferita indennit la cibaria solita apprea tal sorla , e perci di non trovarsi compreso alt starsi a tutti gli altri detenuti.
c cimo di essi negli stati delle somministrazioni fatte
I Per ovviare all'interesse, che potrebbero risentire
<t agli altri detenuti.
r lo erario , ed i Comuni per effetto di una tale
( Partecipo a lei questa mia decisione per l'uso, che
doppia somministrazione, avendo inteso quanto
c convenga di sua parte. M, Favabi.
fi han rispettivamente proposto il Direttore genefi rale de rami e dritti diversi , lo Scrivano di ra- III. 1 Palermo 2S agosto 1828.
( zione , ed il Consiglio della r. Tesoreria; consit Signore Ilo approvato qnanlo stalo momcnla( derando, che i testimoni di cui si traila non ai1 neamente disposto dal Deputato protettore di S.
fi tro dritto hanno secondo il chiaro senso del pret Maria di visita carceri di somminislrarc a' testifi citato real rescritto, che quello di ripetere la infi moni messi in carcere in linea di sperimento la
( dennit di grana dieci napolitani snlle spese di
t cibaria solita darsi a tutti gli altri detenuti, onde?
fi giustizia, ho risoluto, che gli amministratori delle
( i testimoni medesimi , a causa del ritardalo pac rispettive prigioni si astengano di fare ulteriori
s gamento delle corrispondenti indennit, non fosc somministrazioni di cibaria a que' detenuti come
c sero rimasti privi di mezzi di sussistenza.
( testimoni in linea di esperimento per essere al- n
( Intanto di riscontro al di lei rapporto de' 4 andanc troye alimentati; e che gli ammiuistratori mede. li
t te celi' aliare di cui trattasi, la prevengo di avere

. )( 333 )(
Nulladimeno potr loro essere accordala una inden- |
26. I testimoni citati a richiesta degli accusali, ot
nt di dimora fuori della loro guarnigione o accanto- fl vero delle parti civili, riceveranno la indennit di viagnamento, in con formit delle distinzioni stabilite nell'ar- gio e di soggiorno fissata nell' articolo 24, ma sar pa
gata da coloro che gli avranno chiamali in testimonian
ticolo precedente.
za , salvo il caso d' indigenza (29) preveduto dagli arti
coli 6 e 7.
c diretto a' Procuratori generali delle gran Corti
CAPITOLO II.
la seguente ministeriale,
e Con ministeriale de' 9 giugno ultimo io prescrissi Bel solt/o, e delle indennit dovute a' medici, chirurgi
( circolarmente , che a testimoni messi in carcere
Jscali ed alle levatrici.
in linea di sperimento non altra somministrazione
27. Saranno da noi nominati (3o) i medici e chi'
* apprestar si dovesse, se non se quella stabilita
dal real rescritto de' 2 maggio 1027 sul fondo rurgi fiscali nel numero e coli' onorario come segue.
1. Per ogni quartiere della Citt di Napoli , un me
di Ile spese di giustizia di grana dieci napolitani
dico ed un chirurgo con annui ducali ventiquattro a
al giorno.
t Or in queste grandi prigioni avvenuto, che per ciascuno.
2. Per ogni giustizia di pace delle altre Provincie del
t non essere puntualmente somministrata a' detenuti Regno,
un medico ed un chirurgo, che riunisca le due
(c suddetti la indennit di cui trattasi, questa classe professioni,
con annui ducati venti.
di detenuti sia corsa nel pericolo di rimanere
In caso d'impedimento per uialaltia, o altro d'am tulio all'alio priva di sussistenza, se provvidamente
c 1' amminislratore delle carceri non avesse loro
(2g) leggasi V art. 4 del decreto de 2/ seltem'
t momentaneamente somministralo la cibaria solita bre 1S1S
riportato nella nota jf.
e darsi a tulti gli altri detenuti.
(3o)
Nota 33.
k Ad ovviare inconveuienle di tal fatta, e ad impe
ti dire insieme, che si facciano ulteriormente queste
t simili occorrenze si eseguissero doppie preslazio doppie somministrazioni ; ho io risoluto di diriK ni , ho Voluto renderla di ci informala affinch
te germi nuovamente a' Procuratori generali delle
c
resti nella intelligenza, che agi' impiegati, i quat gran Corti , affinch si affrettassero d' inculcare
r li vengono sottoposti a de' procedimenti penali
( a' Giudici della rispettiva dipendenza di portare
k non altre prestazioni debbono farsi , che quelle
K la possibile speditezza, e puntualit giorno per
stabilite secondo i diversi casi dal riferito real
1 giorno nella spedizione de' mandali di pagamento
decreto de* 22 marzo 1823.
t delle succennale indennit, come ancora di ordinare
t Marchese Favake.
t agl'impiegati delle prigioni di adoperare la ugua
li le speditezza, e puntualit nel ritirarsi c spedirsi
V. Palermo 11 gennaro f83o.
(( giorno per giorno siffatti mandali.
t II regio Scrivano di razione si meco officialmenc Partecipo ci a lei ec. - M. Favake,
f le diretto osservandomi, che con miuisteriale del
23 ultimo novembre , emessa per via del viparliIV. Palermo li 5 gennaio iSzg.
c mento delle finanze, carico 3 num. 5077 parteli Si promosso dubbio dal regio Scrivano di razio ne per sapere quale prestazione dovesse compe
cipata venne al medesimo la superiore decisione
ti tere a 1). Filippo Misso portiere del Tribunale
( del Governo prescrivente , che tanto ai rilegali,
di commercio di Trapani, il quale essendo posto
c i quali sono chiamali dal loro destino dalle ati toril giudiziarie o di polizia , senza la caratteri*
e in prigione come testimone renitente potrebbe
C aver dritto, non che alla indennit de' dieci ba
e stica di essere sotto giudizio, ma per testimonianli iocchi al giorno ullc spese di giustizia fissala col
( za , e per altre legittime canse ; quanto agli al( tri , che a proprie istanze vi si fanno chiamare
sovrauo rescritto de' 2 maggio 1827, ma benanco
alla prestazione delle rate di soldo s'abilito dal
t debba continuarsi a corrispondere il giornaliero
sussidio loro assegnato a' termini del regolanieuti rcgal decreto de' 22 marzo 1823 reso applicabile
tt in Sicilia con 1' altro real decreto de' 18 setteinto sanzionato con real decreto de' 22 novembre
1825, ben' inteso per , che g' individui di tal
bre 1826.
classe , che sono chiamati per testimoni non de
K Ilo io sull'oggetto osservalo, clrc quest'ultimo dotono percepire le indennit, che la legge a que
k creto diretto a provvedere alla sussistenza di
sti ultimi attribuisce. Conoscenza siffatta il sud
1 coloro , ehe trovandosi impiegali venissero per
( avventura assoggclliti a de' procedimenti penali :
detto funzionario mi ha data , ond' essere da me
c ehe con esso si stabilisce la prestazione di un
e il convenevole ordinato agi' impiegati di mia di< pendenza per evitarsi i duplicati pagamenti ri( terzo , ove 1' impiegalo si trovi sotto mandato di
& arresto, e di una met quando fosse sotto man( spetto a' succennati' individui,
c Or io nel darle intelligenza sig. Direttore, di quan
dato di deposito, o sotto tuli' altro mandato: che
ti lo colla sovravvisata ministeriale slata snperior assicurala in tal modo la sussistenza ad un ima mente disposto in quanto a' suddetti individui ri
pregalo sotto giudizio penale , non sarebbe unilegali, al tempo islcsso la incarico di darne tan
( forme allo spirilo di esso decreto il corrispondetosto corrispondente partecipazione all' Ispettore
c re al medesimo un'altra indennit, che appunto
conlroloro non solo, che a' Ricevitori di sua di
t dalla legge e stabilita, come un alimento p*r copendenza , a' medesimi inculcandone , ognun per
loro i quali venissero ad essere posti in carcere
la sua parte, il pi esalto eseguimento.
e in linea di csperimenlo.
< E quindi per evitare , che in questa ed in altre
(
Direttore generale A, Viabto,

mettersi dal Giudice di pace, sar impiegato un sup


plente , cui sar assegnato J.' onorario annuale di ducati
sci.
3. Per Io Tribunale correzionale e per la Corte cri
minale della Provincia di Napoli, due medici e due chi
rurgi con annui ducati trenlasei per piascuno.
4- Pel Tribunale correzionale e per la Corte crimina
le delle altre Provincie del llcgno , un medico e due
chirurgi con annui ducati ventiquattro per ciascuno.
28. I medici e chirurgi fiscali saranno parimente tenuti
di prestare la loro opera alla richiesta de' Capitani re
latori de' Consigli di guerra e delle Commissioni mili
tari (3i).
29. Quando i medici e chirurgi fiscali saranno ob
bligati, per l'esercizio della loro carica, di uscire della
di loro residenza , yerr loro accordata la indennit di
viaggio alla ragione di grana quindici a miglio.
Oltre dell' onorario (32) e delle indennit di sopra
stabilite , verr loro rimborsata la spesa delle forniture
necessarie alle operazioni chirurgiche secondo gli usi
locali (a).
(3/) Nota 33,
(3s) Nota 33,

' ' I medici e chirurgi fiscali presso le Corti criminali


. Palermo tp dicembre t8z3.
I In seguilo di un rapporto del Direttore generale di
1 polizia venne dal Governo risoluto per via del
( ripartimento di grazia e giustizia sin dal primo
settembre 1823 , che funzionando gli agenti di
1 polizia ordinaria come uffiziali di polizia guidi
li ziaria nella istruzione di taluni processi in male(. ria penale debbono pagarsi dalla cassa del rc gistro le spese necessarie per la istruzione medec sima.
C Qnindi dal Governo istesso per via del suddetto ri
ti partimento di grazia e giustizia in data 27 magt gio 1824 ancor venne ordinato, che pel succen< nato caso in cui gli agenti surriferiti funzionast sero da uffiziali di polizia giudiziaria deggionsi ai
c medesimi corrispondere le indennit sul fondo
< delle spese di giustizia , con calcolarsi nelle rate
6 secondo le quali s' corrispondono a' Giudici di
f circondario.
( Indi in seguilo di una ministeriale emessa per via
f del Ministero di grazia e giustizia in Napoli in
t; data 16 marzo ultimo, a me partecipala da que< sto Governo nel d 7 aprile seguente , eccezione
t venne fatta alla di sopra enunciata massima pei
( casi degli esami de' cadaveri , che rinvengonsi
c nelle campagne , esclusi restando ne' contemplali
1 casi gli agenti della polizia ordinaria, ed all' inK contro incaricali gli agenti della polizia giudizia
li ria, ossidi i Giudici di circondario, e questo in
c conformit della circolare disposizione del ia set1 lembre 1821 dal Governo anzidetto emessa, da
e me in seguito partecipata a cotesto ex- Direttore
( provinciale. Or io non lascio di parteciparlo ec.
// Direttore gen. Duca di Serrami allo

(a) Perch nel caso delle morii repentine sia portata


limitazione alle spese occorrenti leggansi le dispo
sizioni eh* seguono:
I. Palermo g luglio 1822.
([ Il Procuratore generale presso la gran Corte cri1 minale di Siracusa ha dimandato, che la circoc lare fatta da lui, pnde evitarsi lo eccesso delle
a ordinanze di pagamento per ispese di giustizia
t per parte de' Giudici di Circondario nelle occa sioni di morti repentine, che accadono nelle cam( pagne fusse partecipata alla Direzione generalo
( de' rami e drilli diversi, come disposizione genei ratizzata per tutte le Valli della Sicilia in csecu- III. t Palermo li 13 dicembre f82j.
s zione di una circolare de' 12 dell' ultimo seltenit Fu a me fatto osservare dal regio Procuratore ge
c nerale presso questa gran Corte civile, dopoch
& bre.
Pertanto io trasmetto a lei, sig. Direttore, la copia
c proposito eranc stalo dal medesimo tenuto collo
< conforme non solo della ministeriale colla quale
e Ispettore conlroloro di mia dipendenza, che siste fu generalizzala la detta circolare , ma anche
C ma sia slato in questa di praticare gli uffiziali
c quella della circolare medesima, affinch ne facc della polizia giudiziaria indistintamente le indagi eia 1' uso conveniente di sua parte.

1 ni s i cadaveri di morti repentine, o senza sa


e Per il Luogotenente generale il Direttore della
ie gramenti , onde deteggere la causa della morie ,
t r. Segreteria presso il Luog.gen. A.Maslropaolo.
( e rilevare se sia siala cagionala da reato , o na
ti turalrnenle ; luogo essendo slato perci a procesfi II tenore della succennata circolare il seguente.
c sicoli corrispondenti , ed in conseguenza alle pe rizie fiscali mediche e chirurgiche, con non indif( Siracusa li 26 giugno 1821,
( ferente dispendio del fondo generale delle spese
f. Deggio prevenir le SS. LL., che avendo notizia di
c di giustizia; che a modificare ques'a illimitata
1 morie naturale accaduta improvvisamente nelle
; sorgente di spese , creduto abbia egli il suddetto
c campagne, e non essendovi fondato sospetto di
( Magistrato di richiamare in osservanza lo articolo
l essere stala violentemente commessa, superfluo
t il di loro accesso col Cancelliere , e periti sanit 80 del codice civile , ove si prescrivono i casi ,
( ne' quali dee procedersi alle perquisizioni di giuc tari, giacch oltre di un loro eccessivo travaglio
c stizia , che sono appunto quei , che possono far
tt porta una spesa insoffribile al regio tesoro.
sospettare la morte violenta; che di accordo im( Avuta quindi notizia del caso disporranno , che il
t pertanto con il Procuratore del Re presso questo
t cadavere venisse tradotto nel Comune, ove faranc Tribunale civile del precennato articolo di legge
no eseguire la sezione , e gli atti , che vi corri
( inculcato abbiau rispettivamente lo eseguimento
ti spondono; a scauso per di qualunque equivoco
< tanto agli uffiziali dello slato civile , che a' Giuc nel caso di notizia di morte violenta dovrauno iint dici di circondario nella qualit di uffiziali di po(t mantinenti recarsi sul luogo, giacch la localit
1 lizia giudiziaria , ond' essere con efl'etlo deposto
& d sempre delle utili tracce allo scoprimento
%. de' rei. Il regio Prve. gen. D. Mastiiakto.mq, J
i io abuso introdotto a danno del tesoro regio ; e

)( 335
o Tribunali correzionali, avranno dritto ad una inden- fl nit di carlini dieci per ogni nottata che passeranno
fuori del territorio della loro residenza (a).
a finalmente, che questa intrapresa misura appor
3o. Fino a che i medici e chirurgi fiscali non sa
ti tato abbia de' non lievi risparmi all' amministra- ranno stati da noi dilfinitivamentc nominati (33) le in
dennit di viaggio e di vacazioni saranno loro accordate
c zione.
t Or io dopoch il corrispondente eseguimento della giusta il metodo attualmente in vigore.
t premessa disposizione trovomi gi ordinato al Di(SS) La nomina de" medici e chirurgi non ha a1 rettore di questa Valle, ben ravvisando condu( ccnte allo accerto maggiore possibile degl' inte- tiutt mai luogo; e per cui, in forza delle disposizioni
t ressi della finanza la generalizzazione della gi dello stesso art. So , ti esegue tuttavia un regolamen
k rapportata massima dall' art, 86 delle leggi civili to de' t4 gennaro iSog. Questo regolamento, partico
t derivante , a lei mi dirigo , sig. Direttore , mea
larmente , sanzionato da S. M. con real rescritto dei
ti ricandola a disporre , che cotesto Ispettore cofl- 2j luglio 1818 partecipato con ministeriale de' 2g lu
troloro di accordo prontamente si metta col re- glio dello stesso anno num. 2806, dispone:
Che per ciascuna perizia in cui il professore me
c gio Procuratore gen. presso codesta gran Corte,
i onde le pratiche istesse di sopra avvisale, e per dico 0 chirurgo si occupi, sia dentro che fuori dalla
questa Valle adoperate , il suddetto Procuratore sua ordinaria residenza , un tempo infra le due ore ,
generale seguendo , richiamali ancor fossero co
ivi compreso il tempo di gita, di trattenimento e di
lf lesti uffiziali dello stalo civile non men , che i ritorno si paghino grana So.
t Giudici regi alla pi stretta osservanza di quanto
Che per ciasctirta perizia in cui si occupi un tem
i vien disposto dal succennalo art. 86 del codice po dalle ore due fino alle cinque, ivi compreso quello
0 delle vigenti leggi, parte prima, in ordine ai di gita, di trattenimento e di ritorno, sipaghino gra
na So;
* procedimenti di giustizia da praticarsi ne' casi
Che per ciascuna perizia in cui si occupi un tem
<; soltanto di morte qualunque accaduta con segni
t o indizi di morte violenta nell' interno de'Comuni po che oltrepassa le cinque ore , ivi compreso quello
c lauto repentinamente, che no, in seguito del cor- di gita, di trattenimento e di ritorno, si paghi un du
( rispondente invito degli agenti dello stato civile.
calo.
Indipendentemente dalla quale indennit di peri
( Salvo sempre e nella sua osservanza restando il
( disposto nella precedente circolare dal mio pre- zia , ivi compresa implicitamente quel/a di soggiorno
il regolamento sudello stabilisce 'che il pagamento del
f decessore emessa in data i4 agosto 1822 N. 121
* relativamente alle morti repentine, che accadono viaggio, se ha luogo, si regoli con una tariffa dello
Intendente secondo gli usi locali.
nelle campagne.
// Direttore gen. A. Venuto.
IV. t Palermo 5 gennaio i82g.
Il Direttore generale de' rami e dritti diversi, ed il
s Procuratore geuerale del Re presso questa gran
Corte civile tennero fra loro proposito , e ie un
abuso era invalso in questa di praticarsi cio
1 ciarli uffiziali della polizia giudiziaria le indagini
0 s i cadaveri di morte repentina , o senza sagrat menti, onde deleggere la causa della morte, e ri levare, se da reato fosse stala cagionala, o naf turalmente.
Per riparare a quesia illimitala sorgenle di spese
sul ramo di giustizia gli anzidetti funzionari di
e accordo giudicarono di richiamare in osservanza
l' art. 86 del codice civi'e, nel quale si prescrit Tono i casi , in cui deve procedersi alle perqui( sizioui giudiziarie, che sono appunto quelli, che
( possono fai' sospettare la morte violenta ; e quin di tanto A Direttore generale, come il Procura
ti toro generale di unita al Procuratore regio di
t questa Valle inculcarono agli agenti della rispet
ti tiva dipendenza lo esatto adempimento del preci tato articolo di legge.
Or mi stalo riferito dal mentovalo Diretlfore ge* nerale , che in cotesla Valle per parte de' fun zionar giudiziari nessuna esecuzione siasi data
n alle riferite disposizioni di legge, e che tuttavia
( si continui nello stesso abusivo sistema, die gran
ii de dispendio arreca al ramo delle spese giudi1 ziarie, per cui ha da ine provocato le conve( nienti provvidenze.
t Io fo nolo pertanto a lei, sig. Procur. gen. quanto

1 ha avuto luogo sul proposilo, perdi' ella inleresK sandosi del giusto impegno mostrato dal Direltot re generale, dia le disposizioni, che creder cont venienti all'oggetto, e si cooperi per quanto si
t possa col Procuratore regio di cotesla Valle, on de collo esalto adempimcnlo delle prescrizioni di
( legge si procuri di assicurare il maggior possibile
( risparmio al ramo delle spese di giustizia.
1 Partecipo quindi tulloci ec. M. Fivare.
(a) Leggasi il seguente rescritto:
t Eccellenza 1 Avendo dato conto a S. M. dd rapt porlo di V. E. de'16 maggio, col quale ha propo1 sto di accordarsi al Notaio 1). Gaspare Lamliciua,
i che recossi a rendere ostensibile alla gran Corte
l criminale di Trapani una carta privata presso
lui depositata, ed attaccata di falso, le indennit
t di viaggio e di dimora , nello stesso modo , che
prescrivono l' art. 29 e la nota 33 dd decreto
( sulle spese di giustizia per li medici e chirurgi
f fiscali ; S. M. nell' ordinario Consiglio di Stalo
de' 20 del cadente agosto si degnata di ordi nare , che nel soggetto caso il pagamento delle
( enunciale indennit abbia luogo secondo la re* gola proposta da V, E.
c Nel real nome ec. Napoli 2j agosto 1820.
Neil' intelligenza che f indennit dt cui parola con
forme alla proposta ed all' approvazione ripor
tata furono di grana quindici a miglio pel viag
gio, e di ducato uno per ogni giornata di aimora.

)( 336
St. La indennit dovuta alle levatrici rimane fissata |
a carlini tre per ciascuna in ogni perizia.
Esse avranno drillo alle indennit di viaggio di
grana quindici a miglio, qualora sicno astrette ad uscire
dal loro domicilio.
capitolo m.
Velie indennit dovute alle Camere notariali per peri
zie, e di quelle dovute a' periti di arti liberali e
meccaniche.
32. I Nolai componenti le Camere notariali (34) di
ciascuna Provincia sono destinali alle perizie r aicsle
da' Tribunali e dalle Corti nella compilazione dj' pro
cessi. I nostri Procuratori ne faranno all' uopo la richie
sta al Presidente della Camera nel numero che sar da
loro credulo necessario alla perizia ; ed i Nolai nominati
dal Presidente non potranno rifiutarsi sotto le discipli
nari pene della Camera.
L' onorario annuale dovuto alle Camere notariali
stabilito come segue ;

1. di ducati centocinquanta per quella della Provin


cia di Napoli;
2. di ducati centoventi per quelle di Terra di Lavo
ro e di Principato citeriore;
3. di ducati cento per quelle delle altre Provincie
del Regno (a).
(a) V. le seguenti disposizioni :
I, ( Eccellenza Avendo rassegnalo a S. M. la rorrit spondenza passala tra ino , ed il signor Ministro
c di grazia e giustizia in ordine a taluni articoli
t del progetto di economia nel ramo delle spese
i di giustizia, la M. S. nel Consiglio ordinario di
t Stalo de' 12 del corrente mese si degnata di
ff risolvere.
C f. Che l'annuo onorario fisso stabilito coli' art. 32
t del real decreto de' i3 gennaio 18 17 a favore
( delle Camere notariali per le perizie, che i No( tai componenti di esse Camere doveano eseguire
r nella compilazione de' processi pepali, rimanga
e abolito, c che invece sieno pagate le indennit
( a' Notai come ad ogni altro periio di arte libee ralc ogni qual volta verranno adoperali per tali
t perizie.
I 2. Che le indennit di pernotlazione, o dimora di
( grana 3o a5, e 20 fissale a favore de' testimoni
t coli' ari. 24 del citato decreto , sieno ridotte ri1 spettivamente a grana venticinque, venti, e quint dici.
t 3. Clic sia ridotta a grana trenta I' indennit di
1 grana 4 fissata coli' ari. 3<) del suddetto decreto
c a favore degli Uscieri per ogni peruottazione nel
c luogo delle vacazioni, eccetto per gli Uscieri delle
c gran Corti criminali, pe' quali rimane ferma la
t indennit di grana quaranta.
( 4- Che sia ridotta a grana trenta 1' indennit di
c grana trentasei, che in forza doli' articolo 43 del
c mentovato decreto, e della ministeriale de' 5 not venibre 1817 si corrisponde attualmente a' Cant cellieri delle gran Corti criminali per ogni senc tenza correzionale diffinitiva.
C 5. Che le indennit di citazioni pe' servienti comu( nati sieno ridotte alla met di quelle fissale per
t gli Uscieri, cio di grana sci a tre.
t Inoltre S. M. ha dichiarato, che le indennit di
( dimora a' magistrali delle gran Corti criminali ,
t per le quali si era proposto col progetto di ecof nonna di fissarle indistintamente a carlini venti ,
c tanto pel ramo correzionale, che per quello cri minale , rimangano per ora come si trovano atf limimeli te stabiliti , cio a carlini venti pel pri mo, ed a carlini trenta pel secondo.
t Nel real nome ec.
' Napoli li 24 ottobre tS2j.

(34) S. M. in data de 24 febbraio 1S18 decret


quanto segue:
<t Art. i. Ogni Camera notariale de nostri reali
domini di qua dal Faro avr un miniera di Isolai ag
giunti che verr determinalo del nostro Segretario di
Stato Ministro di grazia e giustizia , secondo le cir
costanze di ciascuna Provincia. La loro nomina sar
fatta da1 Tribunali civili sulla proposta c/te ne faran
no le Camere notariali Jrd pi accreditati JSolui del
Circondario di loro residenza, t
2. Questi Notai aggiunti, del pari eli* i Notai
ordinari delle Camere notariali, sono destinati per le
perizie richieste dalle gran Corti criminali nella com
pilazione de' processi i .
c 3. Le gran Corti criminali, sulla lista de' No
tai ordinari e degli aggiunti alle Camere, nomineranno
individualmente nel numero opportuno i J\olaida ado
perarsi in ciascuna perizia, e ne faranno la richiesta
a' Presidenti delle Camere per mezzo de' nostri Pro
curatori generali presso le gran Corti criminali.
t 4" / Notai nominati dalle gran Corti criminali
ed avvertiti dal Presidente della Camera di essere de
stinati ad una perizia non potranno , sotto le pene
disciplinari della Camera, ricusare di eseguirla.
t S. Le disposizioni dell' articolo 32 del suddetto
decreto de' i3 gennaro iSfj per ci che riguarda lo
onorario dovuto alle Camere notariali per le perizie,
continueranno ad essere in vigore i .
t Le disposizioni delP articolo 3z del citato de
creto de' i3 gennaro iS ij sulle spese di giustizia e
quelle del decreto de' b4 febbraro /SiS riportato dian
zi non sono applicabili pei domini di la del Faro ,
dappoich
S. M. considerando che per non essersi ancora
organizzate ne' domini al di l del Faro le Camere II. * Palermo 7 giugno iS3o.
notariali i in data de' >3 agosto l8tg ha decretalo
( Eccellenza Promosso il dubbio dal Procuratore
che durante la provvisoria esecuzione dell' enunciato
( generale presso celesta gran Corte civile, se a,
decreto sulle spese di giustizia ne' nostri domini al di
t simiglianza delle spese di giustizia, che sono tutte
l del Faro, le indennit ai Notai che saranno al ca
( esenti dalla ritenuta del 10 per 100, lo sieno
so di essere adoperati come periti nella compilazione
c ugualmente quelle contemplate negli articoli iii
de' processi, verran lassate dal Controloro delle spese
( e 98 del real decreto de' i3 gennaio 181 7, reladi giustizia e dal pubblico ministero a di loro prudenza
c tivo il primo a' salari degli esecutori di giustizia,
ed in proporzione dell' opera prestata da' Aotai nelle u
rei' altro alla graliiicazione iissala per la tenuta,
perizie di cui saranno incaricata,
I
t del soppresso registro delle spese di giustizia ;

)( 337 )(
33. Le indennit a' periti di arti liberali ed agli
CAPITOLO IV.
uomini di lettere verranno tassate, secondo il merito del
Belle indennit dovute agli uscieri.
la loro professione o scienza, dal Controloro delle spese
35. Le citazioni, le notifiche, e generalmenle tulle
le significazioni a richiesta del pubblico ministero in ma
di giustizia e dal pubblico ministero.
34. Le indennit a' periti (31)) di arti meccaniche teria criminale, correzionale e di polizia saranno esegui
saranno pagate come quelle de' testimoni, lauto pel loro te (36) dagli uscieri delle giustizie di pace, e da quelli
di udienza de' Tribunali stabilii! ne' luoghi ia cui esse
viaggio quanto per la loro diinora.
Per ciascuna perizia eseguila o nel tenimcnlo del saranno emanale.
proprio Comune, o fuori di questo senza pernottarvi ,
Non saranno in conseguenza accordate mai inden
avranno la indennit di grana 20 2> e 3o, giusta la di
nit agli uscieri per le citazioni fatte in Circondari di
stinzione stabilita nell' articolo 24 per le indennit di versi da quelli a' quali appartengono, a meno che non
sieno stati essi incaricati con un mandato espresso dei
soggiorno.
regi o generali Procuratori, ciascuno in c' che lo con
(3) Le indennit ' becchini ed altri operai ( gli cerne , di portar fuori del luogo del Circondario della
giustizia di pace le dftte citazioni, notifiche o significatone.
operai sono iuferiori ai periti meccanici, da cui si deb
bono distinguere) adoperati nella istruzione de'proces
36. Le intimazioni e notifiche da farsi per parte
si si tasseranno come spese urgenti dagli uffizioli del
de' Consigli di guerra e delle Commissioni militari sa
la polizia giudiziaria, i aliali colla loro prudenza ne ranno eseguite dagli uscieri delle giustizie di pace, pre
determineranno la quantit: la tassa di tali indennit via ordinanza (37) del Presidente del Tribunale militare
deve comprendere benanche, qualora vi sia luogo , il
compenso per lo viaggio 0 per la pernottazione a' ter
(36) Gli uscieri presso Giudici istruttori non amini degli articoli 20 e 21 del decreto de' i3 gennaro vranno diritto ad indennit di viaggio ne di pernotta
jS/j e della sovrana determinazione de 27 luglio 18 18. zione per gli atti che, dentro il loro rispettivo Distret
Se i becchini per od altri operai sono adoperali per to, eseguono fuori del Circondario della propria resi
seppellire i cadaveri de condannati o i cadaveri rinve
denza se non vi sono stati autorizzati con mandato enuti sulla strada pubblica o altrove, le indennit non spresso del Giudice istruttore rispettivo 0 del Giudice
di Circondario che ne esercita le funzioni. Ministeria
debbono pagarsi da' fondi delle spese di giustizia , se
condo il disposto nell' art. 22 num. A dello stesso de
le de' 5 settembre 1818 num. 33g4 emessa di accordo
creta. Ministeriali degli 8 luglio e de' 12 settembre 1818 con S. E. il Segretario di Slato Ministro di grazia e
giustizia.
num. 24S6 e 3ooa. (Osservisi la citala determinazione
sovrana nella nota 23,)
Lo stesso Ministro fa riflettere che, in virt dei
regolamenti in vigore circa la giurisdizione degli uscie
I V, E. con pregialo foglio de' 29 del passato a- ri, quelli presso le gran Corti criminali, i Giudici ia prilc , 1 carico num. i383, nel farmi ci cono- slrutlori ed i Giudici di Circondario non possono istrumentare se non che nel perimetro della giurisdi
te scerc si servita invitarmi a manifestarle la pra
ti tica , che si osserva qui in Napoli , e quali di- zione del Collegio e del Magistrato presso cui sono
addetti ; e conseguentemente ri gli uscieri delle gran
( sposizioni rcgolamentarie per 1 oggetto mai esi
li stessero , onde dedurne la soluzione del dubbio Corti criminali possono essere autorizzati fuori Pro
vincia , n gli uscieri de' Giudici istruttori ad andar
elevato dal suddetto Procuratore generale.
c In riscontro ho 1' onore di manifestarle , che con fuori del rispettivo Distretto, ri gli uscieri di Circon
sovrana risoluzione presa nel Consiglio ordinario dario a far alti fuori del proprio Circondario 1 . Mi
t di Slato de' 27 dicembre 182A le spese di giusli- nisteriale dianzi citata.
zia sono state esentate dalia ritenuta del decimo,
Tanto i testimoni che i periti della s/essa resi
s Che avendo proposto 1' amministratore generale denza dell' autorit davanti alla quale debbono com
C del registro e bollo, con rapporto de' 26 febbraio parire possono essere chiamati con citazioni scrii le.
Ministeriale de' 9 giugno 1819 num. 3o3i5.
II 1825 il dubbio, se in una tale esenzione doves
(3y) Non han bisogno di ordinanza cio di auto
ti sero andar compresi i pagamenti prescritti dagli
e arlicoli 3a 5i e 98 del real decreto de i3 gen- rizzazione del Presidente i Capitani relatori , oggi
I naio 181 7 sulle spese di giustizia, cio l'annuo Commessari del Ile , quando per gli atti d' istruzione
( onorario alle Camere notariali , gli appuntamenti fan citare de' testimoni alla loro presenza. L' ordi
e mensili a' carnefici , ed a' loro aiutanti , e la g?a- nanza suddetta non si esige che quando i testimoni so
c tifica/ione annuale a' regi Procuratori generali
no citali a comparire innanzi al Tribunale , vale a
per la tenuta del registro delle spese di giusti- dire per gli alti posteriori alla istruzione. 1 Questa
t zia , si rispose da questo Ministero con ministe- ordinanza, che si mette in pi delle liste delle persone
( riale de' 9 marzo i8a5 alla suddetta amministra
da citare , deve eseguirsi sempre a cura del Capitano
li zione generale, che gli enunciali tre articoli di relatore nel rispettivo Tribunale,' poich essendo que
c pagamento facendo parte delle spese di giustizia, sti rivestito delle funzioni di ministero pubblico, in
( chi* essa amministrazione era incaricata di sod- caricato esclusivamente della esecuzione di tutti gli
ordini del Collegio. Il Capitano relatore quindi de*
disfare per ch'etto del citalo real decreto de' i3
* gennaio 1817 doveano andar compresi nella sud- vistare l'ordinanza suddetta e trasmetterne copia colle,
1 detta sovrana risoluzione, colla quale tutte tali cedole corrispondenti a' Giudici di Circondario, ovvero
<r spese erano siale esentate dalla ritenuta del decimo,
consegnarle a' gendarmi per far eseguire le citazioni
l Questo ci che si olfre nella materia, e l' E. V. giusta il prescritto dell'art. 36. Minisi, de'16 giugno
1819 num. 3n6 emessa di accordo con S.E. il Segre
nella sua saggezza si servir farne 1' uso , che
t giudicher conveniente. Partecipo ec. M.Fayabe. tario di Stalo Ministro di grazia e giustizia.
43

rimessa al Giudice di pace del Circondario de' testimoni


da citarsi. Esse potranno del pari essere presentate dai
gendarmi e da' fucilieri reali (3S).
37. Le indennit agli uscieri saranno loro accordale
in seguito di notamento di fatiche , che essi presente
ranno al Controloro ed al pubblico ministero. Questo
notamento, firmato dall'usciere, sar prima certificalo (3q)
dal Sindaco del luogo, ove le vacazioni sicno state ese
guite , per la verit del viaggio e della pernotlazione
consumata. Il Giudice istruttore lo certificher , e quin
di sar stabilita la tassa dal Controloro e dal Procura
tore del Re (a).
(38) t Occorrendo di chiamarsi testimoni milita
ri 1 se ne debbono fare per iscritto le richieste a' ri
spettivi superiori de' corpi cui appartengono, o a quei
superiori ove si trovano di residenza, qualora non ap
partengano a corpo, o non esistessero presso quello
al quale appartengono.
( Trattandosi di chiamare testimoni pagani , le
richieste si faranno dal Commissario del lie, ne' do
mini al di qua del Faro, air autorit di polizia civi
le del luogo ove dimora il testimonio ; e nelle Falli
al di l del Faro tali richieste si dirigeranno all' au
torit competente del Comune ove dimora il testimo
nio, t
t Se si tratter di chiamare individui che appar
tengono ad un' amministrazione o corpo qualunque, la
richiesta dovr indirizzarsi al superiore del corpo o
dell' amministrazione.
t Tali richieste si faranno con lettere di ufficio
del Commessario del He , delle quali se ne far regi
stro negli atti dell' istruzione, art. 174 dello statuto
penale militare.
(3g) t Questa disposizione applicabile agli uscteri spediti come corrieri, di cui si parlato nella
nota 4-o. Ministeriale degli 8 aprile 1818 num. ia3a re
sa di accordo con S. . il Segretario di Slato Ministro
di grazia e giustizia.
(a) V. le seguenti disposizioni:
I. Palermo 5 marzo 182J.
1 Con circolare in data 16 giugno del trascorso anno
c 1825 non fu tralasciato dal mio predecessore di
e richiamare alla pi rigorosa osservanza il dispoc sio dall'art. 37 del real decreto de' i3 gennaio
( 1817, ond' essere soddisfatte le indennit agli
c uscieri in seguito del di loro netamento di fati- ,
t che certificato dal Sindaco del luogo, ove le va* cazioni sono state eseguite per la verit del viagc gio, e della pernotlazione consumala.
C Quindi con altra circolare del giorno 11 luglio del
t suddetto anno pur venne alla pi esalta osserc vanza richiamata dal suddetto mio predecessore
c la nota 22 al sopralodato real decreto alligata ,
t dove va prescritto, che per contestare le distanze
c de' Comuni non compresi ne' quadri formati dagli
( Intendenti valga il certificato del Sindaco vislato
c dal Giudice del Circondario.
Or a malgrado delle premesse disposizioni , g* int convenienti slessi allora incontrati nella liquida
ti zione preparatoria delle spese di giustizia relativa
c agli esercizi corsi da settembre 18 19 a dicembre
C 1821 della mancanza de' succennati certificali del
c Sindaco locale, riguardanti tutti e due g' iudi-

38. Non sar lassato agli uscieri che un solo drillo


di viaggio e di soggiorno, qualunque sia il numero dec cati oggetti, da trasmettersi all'appoggio de' man
te dati rispettivamente a questa Direzione generale,
c ormai venuti sono a risentirsi nella liquidazione
< suddetta per li posteriori esercizi , di cui resta
c oggi occupato questo sesto dipartimento, dallo
( stesso osservandosi o la mancanza assoluta dei
t certificati in discorso, oppure, che un semplice
I cenno ne vicn fallo ne mandati stessi, asseren1 dosi , che ne' processi restano alligati , senzadio
f all'appoggio di essi venissero presenlali.
f Considerando io dunque, che imprescindibile sia
1 con efTelto la trasmissione a questa Direzione ge( nerale de' pezzi all' appoggio di qualunque docuf mento di esito, ond' essere ben regolarizzato sotc toposto alla suddetta preparatoria liquidazione a
c questa Direzione generale affidala, all' oggetto di
< rimuovere i molivi di significa, son divenuto a di1 sporre sig. Direttore, eh' espresso obbligo restasse
1 ingionto a cotesto Ispettor controloro , che nella
1 verifica , e nella liquidazione delle spese di giuc stizia, di cui resta incaricato, punto non omettesse
t di riptere la presentazione de' certificali suddetti
( all' appoggio de' relativi mandati , facendone io
( Ispettor controloro il dislacco da' corrispondenti
f processi , allorquando ne' medesimi si trovassero
t alligati, per quindi farne rimessa a questa Direc zione generale nel solito slato di num. 6. Questa
t operazione poi molto agcvol sar all' Ispettor conc troloro suddetto, mentre parte integrante de' proc cessi non fanno siffatti certificati , i quali miran
t soltanto la parte amministrativa , ossia il miglior
( possibile accerto degl' interessi del real tesoro.
< // Direttore gen. A. Vjshuto.
. ( Napoli 12 febbraro 1820.
Ministero ec.
( Con rapporto de* a4 novembre ultimo, num. 6727,
f ella propose i seguenti due quesiti relativamente
t alle disposizioni dell' art. 1G7 delle leggi di proc cedura ne' giudizi penali: 1. se all' usciere sicno
c dovute due indennit distinte, una per notificare
t all'accusato l'atto di accusa del pubblico minic stero, e l' altra per notificargli la decisione di
a sottoposizione ad accusa ; 2. se inoltre gli sia
c dovuta indennit per la cerziorazione, che ne fa
t al difensore dell'accusato, ed alla parie civile.
t In riscontro le partecipo eh' essendomi posto di ac( cordo col Ministro di giustizia , si consideralo,
c che le indennit di notifica sono dovute agli uc scieri secondo il numero delle persone, cui si nof tifica 1' alto non gi a riguardo al numero degli
( alti, che contemporaneamente, e per una neuec sima causa possono notificarsi ad una stessa pcr( sona, e che in conseguenza , siccome 1' atto di
c accusa, e la decisione di sottoposizione ad accusa
c non sono che un solo atto composto di due parc ti, cos la loro notifica all' accusalo non produce
t che un solo dritto a beneficio dell' usciere ; ben
< vero per, che se la loro notifica si fa a pi accu
li sati compresi nel medesimo atto di accusa, e det cisione, allora dee produrre a vantaggio dell' a

)( 339 )(
gli affari de' quali si trovassero ad un tempo incaricati
3g. Le indennit (4-o) degli uscieri sono fissale co
me segue :
sciere tanti dritti diversi, quanti sono gli accusa ti cui si fa la notifica ; e che rispello alla cerzio(4o) iW casi di mera urgenza sia per trattenere
a razione prescritta dal citato articolo 167 essendo la renata de' testimoni citati e de' dibattimenti che con1. fatta a persone diverse, le quali spesso sono in vien differire a cagione di circostanze imprevedute ,
diversi Comuni, dee produrre a beneficio dell' u- sia per accelerare la venuta di taluni altri onde non
ritardare il dibattimento incominciato, ec. si possono
sciere diversi dritti "di notifica,
alle autorit spedire come corrieri gli uscieri, a' quali
c Ella nel mentre ha convenuto negli esposti princi
pi , ha fatto osservare con altro rapporto de' i5 le indennit, quelle cio gin ad essi fssa/e per viaggio
dello scorso gennaro , num. 217 , che non vi e soggiorno , si paghino nel modo prescritto dall' art.
Jj come spese non urgenti. Ministeriale degH 8 aprile
luogo al pagamento delle indennit a favore del
1818 num. 1232 e de' 3 settembre 1817 num. 2819 el' usciere, se nel processo non si trovi un di lui
messe di accordo con S. E. il Segretario di Stalo Mini
verbale, o altro allo scrino, che contesti la noti
stro di grazia e giustizia.
fica, e la cerziorazione dell'alto di accusa, e del
la corrispondente decisione. Questa di lei suppo sviene pare, che non possa mai verificarsi, men
t me corrieri , poich gli uscieri spediti da corrieri
ti tre la suddetta notifica e cerziorazione essendo un
t non sono incaricati di atti del ministero di uscie re, ma del semplice trasporlo de'plichi, che pose atto essenziale di procedura , che la legge pre
1 sono benissimo inviarsi per altre persone : quindi
ti scrive a pena di nullit, deve costarsene neces si convenuto, che debba ammettersi la suddetta
tt sanamente 1' adempimento nel processo col ver< indennit a favore del corriere spedilo per lo
baie dell'usciere in piedi, o in continuazione del
ti 1' originale allo di accusa, e della corrispondente
i processo di Eleuterio di Filippo, mentre il pubt blico ministero non pot in quella occasione av decisione , nel modo istesso , che si comprova la
( citazione de' testimoni col verbale , che 1 usciere
C valersi degli uscieri, poich essi trovavansi occu: pati in altri affari di servizio, e che sia stabilito
* forma in piedi della cedola di assegnazione giusta
t per regola generale, che ove non riesca spedire
I 1' art. 80 delle leggi di procedura. Quindi lo
c gli uscieri come corrieri, possono i Procuratori
<c Ispellor conlroloro trover sempre nel processo
generali spedire altre persone in questa qualit,
e il documento legale delle operazioni dell' usciere,
f con pagarsi loro le indennit nel modo medesi onde accertarsi della veril della nota delle inc ino , che si pratica per gli uscieri , che vanno
I dennil, eh' essi presentano per ottenerne il pa
da corrieri,
ti gamento.
e Premesso ci , ella far avvertire agi' impiegali di
te pendenti da cotesla amministrazione , che all' u- JY. c Napoli 12 febbraro 1820.
c sciere dovuto un dritlo solo, non gi due, per
Ministero ec.
Signor Direttore generale.
II la notifica dell' atlo di accusa , e della decisione
1 II di lei rapporto de' 3i dicembre ultimo relativo
corrispondente di sotloposizione all' accusa ; colla
c alle indennit di viaggio, e di dimora, che in
c distinzione per, che essendo pi accusali, sia
( contraddizione dell' Ispetlor controloro di Napoli
k dovuto un dritlo per ognuno di essi , e che per
t si sono accordate dal pubblico ministero a favore
e la cerziorazione del difensore dell' accusalo , e
degli uscieri , che il Giudice istruttore si port
( della parie civile, sieno dovuti dei drilli distinti;
* seco per L* istruzione di alcuni processi , mi ha
t ben inteso per, che il pagamento di tali dritti
dalo luogo di far osservare al Ministro di grazia
* dovr farsi dopoch 1* Ispettor controloro colla
(, e giustizia, che i Giudici istruttori, allorch van
e verifica del processo, ove trover gli elementi neti no in accesso , non dovrebbero per una regola
ti cessar! , si sar assicuralo de' disimpegni eseguiti
generale condurre sempre i loro uscieri , ma in
& dall' usciere.
t qualche caso particolare, quando cio se ne co
ti nosca la precisa necessit , affinch non si faccia
III. i Napoli 12 febbraro t8so.
e una spesa che pu risparmiarsi , polendo i GiuMinistero ec.
e dici istruttori avvalersi degli uscieri de' Giudici
e Signor Direttore generale.
1 di Circondario, ove accedano,
c II di lei rapporto de' 3i dicembre ultimo, n. 7288,
e In riscontro mi ha manifestato il prelodato Ministro,
te mi fece conoscere , che 1' Ispettor controloro in
i che sarebbe difficilissimo il determinare i casi, in
l Chieti si era opposto al pagamento di una inden< cui i Giudici istruttori possano portar seco negli
c nil in ducali 2 e grana 16 tassala a favore di
t accessi i loro uscieri, ed i motivi di urgenza da
un corriere spedilo dal pubblico ministero al
I giustificar questa misura; e che quindi il miglior
1 Giudice istruttore in Massa per recargli una let
ti tera riguardante il processo a carico di Eleutee espediente sarebbe di riportarsene alla religiosit
rio di Filippo, dappoich le disposizioni ministeII de' magistrali, insinuandosi a' Giudici istruttori di
c riali enunciate nella ristampa del decreto de' i3
t non abusare della facolt, che hanno di condurre
t gennaio 1817, alla noia 4 permettono spedirsi
t con essi il rispettivo usciere; ma di servirsene
e gli uscieri come corrieri; ma non gi altre persone.
i colla dovuta moderazione, onde ncn dar luogo
C Essendomi messo di accordo col Ministro di grazia
( ad esili considerevoli senza utile della giustizia,
e e giustizia, giusta il disposto nell'art. 14. del citi ed ingiungendosi a' Procuratori generali, che posc lato decreto si riflettuto , che se i Procuratori
c sono ove il credono, inleso il parere dell' Ispett generali criminali possono spedire gli uscieri co- li
c tor controloro, non ammettere le indennit di

)( 34o
4.2. Non sar tassata indennit di deposizione ai
1. di grana cinque per ogni miglio, tanto nella gita 11
che nel ritorno;
" Cancellieri per testimoni negativi.
Sulle deposizioni di pubblica voce e fama e su quel
2. di grana sei per ogni citazione;
le di conquesto, essi avranno le indennit di grana cin
3. di grana quaranta per ogni giorno di dimora, per
que.
nottando nel luogo delle vacazioni.
.'(.<). Gli uomini di polizia ciie esercitano le funzio
Le ratifiche delle perizie, sia qualunque il numero
ni di usciere presso gli agenti della polizia amministra
de'perili, saranno considerate come una sola deposizione.
Le loro domande di indennit saranno motivate giu
tiva incaricali della polizia giudiziaria nella Provincia (4-i)
di Napoli soltanto , riceveranno per ogni citazione la sta le distinzioni di sopra stabilite.
4-3. I Cancellieri (4) de' Tribunali correzionali go
met de' dritti e delle indennit accordate agli uscieri
dranno la indennit:
coli' articolo 3() del presente decreto.
La tassa sar stabilita dall' articolo da cui gli uo
mini di polizia dipendono; e riveduta, modilicata o ap
(4^) Dietro F abolizione dei Tribunali correzio
nali sttrse una novella classe di magistrati denominati
provata dal Controloro e dal Procuratore del Re.
Giudici d' istruzione. Presso ciascun Giudice d'istru
zione stabilito un Cancelliere, cui per effetto del r.
CAPITOLO V.
rescritto de 3 dicembre 18/j partecipato con ministe
Delle indennit dovute a' Cancellieri,
riale del di i3 detto num. 4210 sono dovute le seguen
ti indennit, cu/:
4 i . I Cancellieri delle giustizie di pace percepi
1. Per ciascun miglio di viaggio tanto nella gita
ranno la indennit:
1. di grana io a miglio per viaggio, qualora sieno che nel ritorno , grana 1'3 (a' Cancellieri de' Giudici
istruttori incaricali de' cinque Circondari del Distretto
obbligati di seguire il Giudice negli accessi;
di Napoli grana 20) .
2. di gr. io per ogni dichiarazione di parli o di testi
2. Per soggiorno o pernotlazione grana Co.
mone tanto nelle istruzioni correzionali che criminali (a).
3. La met de' dritti accordali a Cancellieri dei
Giudici di Circondario ptr gli alti che essifanno nel
(4f) Nella Citt di Napoli. Nota i.
la compilazione de' processi, cio per gli alti di di
chiarazione di parti o di testimoni di cui parla V ar
e accesso in favore dell' usciere, che ha seguilo il
c Giudice istruttore, allorch vegga, che la impor- ticolo 4/ num. 2 e per le deposizioni ec. secondo lo
articolo 42-' la met degl' indicati diritti venne accor
t tanza del processo non esigeva il movimento
dala a' Cancellieri presso i Giudici d'istruzione con
e dell' usciere dal capo-luogo del Distretto,
t Io convengo ncll' espediente proposto dal Ministro real rescritto de' JJ agosto 1818 per contribuire alle
loro spese di scrittoio. Ministeriali de' 19 agosto e il
C di grazia e giustizia, per cui con questa data gli
e dirigo i miei uffici, perch si serva disporne la settembre 1818 num. 3i JS e 3480.
c esecuzione per parte de' Procuratori generali, fac cendosi la suddetta insinuazione a' Giudici islrutc tori ; ed incarico lei di passare gli ordini corri1 sioni, c la legge accorderebbe un dritto, che nel
( spondenli agl'Ispettori conlrolori, affinch ove
1 fatto non si verrebbe mai a realizzare.
c dallo esame de' processi veggano , che senza vec Quindi riflettendo, che il disporre altrimenti sarebbe
c runa necessit i Giudici istruttori han condotto
un imporre limitazione al chiaro senso del prec seco loro gli' uscieri , ne facciano le analoghe
t citalo articolo di legge, ho risoluto, in conformit
e osservazioni a' rispettivi Procuratori generali per
della pratica vigente nell'altra parte de' reali do
i la non ammissione delle indennit in iavore di
te mini , di dichiarare che a' Cancellieri circonda
c essi uscieri.
ci riali sia dovuta con effetto la indennit di gra
fi na diec< per ogni dichiarazione di parte o di
t testimone , che si faccia nelle pubbliche discus
(a) Si riscontrino le ministeriali che seguono :
si sioni correzionali della stessa maniera, eh' loro
I. t Palermo sg giugno iS2g.
ti dovuta per delle uguali dichiarazioni nelle islrui E stato oggetto di dubbio, se a' Cancellieri de'Giuc zioni criminali e correzionali.
dicati circondariali fosse dovuta la indennit sta
t II che le partecipo per 1' uso che convenga di sua
ci bilita dall' arlic. 4-1 del real decreto de' i3 gen< naro 1817 di grana dieci, come per ogni dichiac parte, e di riscontro al di lei rapporto de' i3 di
razione di parte , o di testimone, allorch si facti cembre dello scorso anno di num. Gii relativo
f eia nelle pubbliche discussioni delle cause corre1 all' oggetto. M. Favare.
( zionali : dichiarazioni , che vanno tulle comprese
nel verbale di dibattimento.
II. c Trattando ella in massima con rapporto de'21 gen
I Essendomi per quest' oggetto messo di accordo con
ti naio scorso , num. 26 , della dimanda fatta dal
( 1' EE. LL. i Ministri di grazia e giustizia, c dlt Cancelliere del giudicalo circondariale di S. Mar
c le finanze , ho avuto luogo di rilevare, che la ic' gherila, onde ottenere il pagamento delle inden
c struzione ne' giudizi correzionali consiste ordinati uil, ch'espose di spellargli, per aver seguilo
( riamente nella pubblica discussione : che laddove
( quel Giudice nelle visite trimestrali prescritte
c si negasse questa indennit a' Cancellieri segui
t dall' art. 4-5 della legge organica giudiziaria; ba
li rebbe 1' assurdo, che i medesimi nessun compent impreso a sostenere di non esser necessario , che
( so riceverebbero nelle istruzioni correzionali; da( nelle occasioni di visita fossero i Giudici da' CanC poich i testimoni in queste istruzioni non si sent cellieri accompagnali, e per rafforzare maggiorc tono ordinariamente, che nelle pubbliche discust mente la di Iti opinione ha fatto osservare, clic

)( 34i )(
Di quest' ultima somma la nona parte andr a Be
1. di grana trenta a miglio, se dovranno uscire dalla
loro residenza ad oggetto di esercitare le loro funzioni; neficio dell' officina de' nostri Procuratori regi presso i
Tribunali medesimi, e il rimanente a vantaggio de' Can
2. di ducato uno per ogni giorno di dimora;
3. di gr. trentasei per ciascuna sentenza diffinitiva(43). cellieri (a).
(a) V. il rescritto del z4 ottobre 1S2J inserito a pa
gina 3J6, ed inoltre le seguenti disposizioni:
I. a Palermo li 11 giugno /8aj.
Con ministeriale in data 4 corrente, emessa per via
a del ripartimenlo di grazia e giustizia , carico 1.
1 num. 1236, mi stato scritto quanto segue :
Da S. E. il signor Consigliere Ministro di Sialo ,
Ministro Segretario di Slato di grazia e giustizia
( mi stato partecipalo il seguente sovrano rescrit lo Eccellenza Sulla dimanda d' indennit
0 di viaggio, e di dimora fatla dal Procuratore del
1 Re ', ~e dal
- Cancelliere_ 1presso
- il Tribunale civile
di Trapani, che eseguirono la visita delle Can
cellerie de' giudicali di Circondario della Valle ,
c nel suddetto art. 4> non si lien conto de' Cancelprevia speciale autorizzazione, V. E. con rapporto
< lieri , e che interpellati i sovrani oracoli sul tratde' D ottobre 1826 chiese le opportune delehnit tamento da corrispondersi a' Giudici per tale vi
nazioni , onde farsi gravitare questo esito con le
li sila , fu dalla M. S. ordinato con real rescritto

proporzioni prescritte dagli articoli 43 e 48 del


partecipato sotto li 16 aprile 1820, che un tal
i real decreto de' i3 gennaio 181 7 per le spese di
a trattamento dovesse regolarsi secondo i dettami
< giustizia, sul fondo delle spese imprevedule , nello
t dell' art. 4-6 del real decreto sulle spese di giu stesso modo , che fu disposto con sovrana doler
( slizia, senzadio nessun conto si fosse tenuto dei
li ininazionc de' 12 marzo 1825 per un simile caso.
k Cancellieri.
Avendo rassegnato ci a S. M., la M. S. per inic Inteso il parere del Consultore del Governo ho a pedire , che in ogni occorrenza si proponga lo
vuto luogo di rilevare esser massima sanzionata
t slesso dubbio , in data de' 26 del caduto aprile
dalla legge organica, e precisamente dall'art. 180
c si degnala ordinare , che tanto nel caso attua*
K che i Giudici nell' esercizio delie loro funzioni
1 le, quanto in altri simili le rispettive indennit
e devono essere assistili da'Cancellieri, i quali sono
di viaggio , e dimora sieno calcolate a' termini
in dovere di conlrosegnare le firme, di registrare
t degli anzidetti articoli 43 e \.8 dello indicato real
& gli atti, e di conservarli in deposito: e che, se
t decreto de' i3 gennaio i8i7,e che gravitino sul
nell' art. 4^> della slessa legge, che attribuisce ai
t
fondo della spese imprevedule dello sialo discusso
s Giudici di Circondario la facolt di far le visite
della real tesoreria de' reali domini olire il Faro.
trimestrali non si fece mollo dell' intervento del
j\el real nome partecipo a V. E. questa ' sovrana
( Cancelliere, ci non era necessario quando la
t determinazione, perch si serva farne l'uso con1 legge lo avea esteso con l'enunciato articolo 180
t
veniente,- nella intelligenza, che ne ho fatta la
nell' esercizio di (ulte le fuuzioni del Giudice.'
c
comunicazione corrispondente al signor Ministra
e Quanto all' allegato real rescrillo lungi di giovare
t
delle finanze Napoli 19 maggio 1827 Ed
f allo assunto da lei sostenuto, pare a me che fa io nel real nome lo partecipo a lei per sua inf vorisca l'opinione contraria.
tellgtnza, e perch le serva di norma in casi si
%. II real rescritto suddetto non parl de' Cancellieri ,
li inili. Palermo li 4 giugno 1827 Il Ministro
( non perch li supponeva sforniti di drillo a re Segr. di Sialo Luogotenente gen. M.Favare.
t clamare le indennit , ma perch il dubbio proPartecipando
a lei, signor Direttore, per la sua in mosso versava sulla quantit del trattamento spel
c telligenza la prcinscrta ministeriale , la incarico
li laute a' Giudici : ed ora che lo stesso dubbio si
t a disporre, che la corrispondente parlecipazione
t voluto promuovere pe' Cancellieri, sembra, che
t ne fosse fatta a cotesto Ispettor controloro per suo
( seguendo le tracce dallo stesso real rescritto in4 regolamento, e norma; restar costui dovendo nella
k dicale col quale vennero accordale le stesse in inlelligcnza , che allorquando accadesse, che per
dennil stabilite pe' Giudici di pace, le indennit
t speciale autorizzazione del Governo il regio Pro pc' medesimi dovessero esser quelle stesse stabilite
( curatore presso cotesto Tribunale civile incaricalo
c nell' articolo 4-' del riferito real decreto pei Can fosse di eseguire la visita delle cancellerie cir<c cellieri delle giustizie di pace,
a condariali della Valle, domanda facendogli il sudt Premesse le cose anzidette, uniformandomi io allo
< dello magistrato, portala gi a termine la visita ,
c avviso dello slesso Consultore, ho risoluto di di delle indennit di viaggio, e di dimora, passar
( chiararle , che i Cancellieri de' giudicali circonc dovr il suddetto Ispettore conlroloro a vcrilica( dariali sono tenuti per legge a seguire i Giudic re , e liquidare sopra i corrispondenti pezzi di
1 ci nelle visite trimestrali inculcate dall'articolo .]'>
( appoggio, clie di unita alla noia motivata, ossia
t della legge organica dell'ordine giudiziario, e che
domanda esser debbono esibiti , lo ammontare
( agli stessi spellano le indennit fissate dall' indi'
c delle succcnnale indennit , che potranno appar calo art.4i 1 del r. decr. de'i3 gennaio 1817.
tenersi lauto al regio Procuratore , che al di lui
I II che io le partecipo ec.
t Cancelliere, la calcolazione iaccudone nelle ric. Palermo tg aprile i83o. M. Favare.

(43) 1 Tribunali correzionali essendo siati abo


liti colla legge organica de 27 maggio tS/j, locch si
gi osservato nella nota 1 , il solo diritto di grana
36 venne osservato, ma in favore de' Cancellieri delle
gran Certi criminali. Ministeriale de' 5 novembre 1817
uura. 3
j lo quale si esprime cosi t il diritto ai
grana 36 per ogni sentenza correzionale definitiva si
continui a pagar in favor de' Cancellieri delle gran
Corti criminali, finch non verr altrimenti determina
to, da ripartirsi tale diritto nel modo prescritto dallo
art. 43 num. 3 del decreto del i3 gennaro 1811,

)( 34-s
1. di grana trentacinque a miglio , nel caso di dover
44- I Cancellieri delle Corti criminali godranno (44) I
uscire di residenza;
le indennit:
2. di ducato uno e grana sessanta per ogni giorna
(44) jfCancellieri delle gran Corti crini, accor
ta di dimora (a).
dato il diritto di grana 36 su tutte le sentenze corre
t II prelodato sig. Ministro nel riscontro, ch mi ha
zionali definitive delle guati si parlato nella nota
4-3. A7 Cancellieri criminali sono dovute le indennit
< fatto tenere sotto li 20 febbraio scorso, ha messo
( alla mia intelligenza, che il caso pressoch simile
corrispondenti al loro grado ne' casi di disimpegni sul
ramo correzionale , niinistariale del d 29 novembre
I era avvenuto in quella parte de' reali domini;
f che S. M. avendo preso occasione di un fatto
181 7 num. 44-3>
t particolare avea risoluto nel Consiglio ordinario
0 speltive rato a* termini degli articoli 4-3 e 48 del
( di Stato de' 12 ottobre 1827, vai quanto dire pot real decreto sulle spese di giustizia ; la corrispont steriormente al soprammentovato sovrano rescritc to, che sul proposito venisse adottata quella slessa
( dente specifica quindi co' relativi documenti dal
t tassa fissata dal decreto de' i3 gennaio {817 per
c suddetto Ispettore controloro in concorso del sudt li Giudici e Cancellieri correzionali, con gli artic detto regio Procuratore stabilita, far non dovendo
t coli 43 e 48; che questo oggi il sistema , che
11 parte della contabilit delle spese di giustizia,
t (i tiene in quella parie de' reali domini per efK comech da soddisfarsene la importante somma
f fetto della cennata sovrana risoluzione; e che
1 dalla real Tesoreria sul fondo delle spese imprc< quindi dopo ci non ri era pi luogo a dubitare,
( vedute, a questa Direzione gcn. sar da lei traK smessa per le corrispondenti operazioni di risulta.
c che la tassa nel soggetto caso doveva regolarsi s
t nell' una, eome nell'altra parte de'reali domini a
// Direttore genf A. Vemuto.
c norma de* citati articoli 43 e 48 del decreto me( desimo.
II. t Palermo li 24 marzo 1828.
il Partecipo ci a lei per lo corrispondente adempic Con ministeriale in data 17 corrente, emessa per
< mento Palermo 17 marzo 1828 = Il Miuistro
via del riparlimene di grazia e giustizia , carico 1
( num. 71 5, mi stalo scritto quanto segue Il
t Segr. di Stalo Luogotenente gen. M. F.avari.
t real rescritto de' 19 maggio 1827 stabili per
t Or io in estensione di quanto sulla soggetta mate norma di regola, che le indennit di viaggio, e
t ria a lei trovomi partecipato colle precedenti mie
( circolari de' 21 giugno 1827 la prima, e de' so
t di dimora da corrispondersi a' Procuratori del
Hfc presso i Tribunali civili , ed a' loro Cancel( agosto dello stesso anno la seconda, la preinserta
f ministeriale pur le par.ecipo sig. Direttore , per
c lieri ne' casi in cui per ispcpiale autorizzazione
c la sua intelligenza, e perch corrispondente par
( del Governo eseguissero la visita delle rispettive
C Cancellerie circondariali, dovessero liquidarsi con
ti tecipazionc ella facendone all' Ispeltor controloro
f le proporzioni prescritte dagli articoli 4.3 e 48
( di sua dipendenza, lo esatlo eseguimento allo
( del real decreto de' i3 gennaio 1817 sulle spese
t stesso inculcar ne dovesse , modificalo restando
t il prescritto dalle precedenti due circolari , nel
( di giustizia, e pagarsi dalla real Tesoreria sul
t fondo delle imprevedute.
1 tulio conformemente al disposto ultimo in vigor
1 della preinserta ministerialr,
C Vari Procuratori del Re s: querelarono, che la Dic rezione generale de' rami e dritti diversi nel fare
// Direttore gen. A. Veneto.
( la liquidazione di tali indennit si era regolata
c secondo le note 42 e
apposte agli anzidetti (a) V. la seguente ministeriale:
c articoli 43 e 48, ed implorarono, mettendo ini Dietro le istanze di Don Pietro Rotolo di cui Iratc nanzi varie ragioni in lor favore, che uua tale
f tano i di lei rapporti de'21 dicembre, e 28 geni liquidazione fosse eseguita nel senso degli articoli,
c naro scorsi, essendosi promosso il dubbio, se ad
e e non mai nel senso delle note, che una consit un Commesso giurato di una Cancelleria di gran
( derevole diminuizione apportavano alle indennit
t Corte come appunto il rotolo, il quale sia dec suddette.
( stillato ad assistere un Giudice di gran Corte per
< la istruzione di un qualche processo spettino le
t Avendo io formalo di questo affare un oggetto di
c corrispondenza con S. E. il Consigliere Ministro
t indennit come Cancelliere di gran Corte crimit: di Slato, Ministro Segretario di Stato di grazia
t naie, S. E. il Ministro di giustizia, cui fu fatto
1 e giustizia , ebbi luogo di fargli rilevare , che le
c presente 1' affare, di accordo con 1' Eccellentissi<: indennit liquidate secondo gli articoli \7> e 48 ,
nio Signor Ministro delle finanze han dichiaralo
( con l'applicazione delle note erano quelle stesse,
( che le indennit per una funzione debbono cor1 rispondersi al carattere con cui la funzione si e che per legge si corrispondono a' Giudici istrut tori, e loro Cancellieri ; ma che il Procuratore
sercita: che tale il sistema in osservanza in
del Re, ed i loro Cancellieri erano meritevoli di
( INapoli: c che quindi le indennit da stabilirsi in
maggior riguardo s per essere maggiori in rane favor del Rotolo esser doveano calcolate con la
t go nella carica, come ancora perch avevano
t stessa regola.
* maggiori obblighi da soddisfare attesa la mage A coerenza dei sensi espressi dai prelodati Ministri
f giore estensione delle loro attribuzioni, e del tert avendo la Commessione di Governo risoluto, che
rilorio, che dovevano percorrere : e quindi racd le indennit a D. Pietro Rotolo Commesso giu( comandai le istanze de' Procuratori del Re per
rato di questa gran Corte per la destinazione a quelle risoluzioni , che sarebbero stale credute
c vula presso il Giudice Corvaia , onde istruire la
t convenienti,
processura pei danni recati nell' epoca delle pas-

)( 34-3 )(
45. Mediante le indennit attribuite a' Cancellieri ,
CAPITOLO VI.
e i loro soldi mcnsuali , rimane a loro carico la forni
Delle indennit dovute a' Giudici.
tura della carta necessaria alla formazione de' processi
46. I Giudici di pace dovendo uscire di residenza
ed il compenso del Commesso, se ne abbia bisogno (ft). godranno delle indennit ;
i sate vicende ai siti reali debbono corrispondersi
* come Cancelliere di gran Corte criminale , io mi
* affretto di prevenirne lei signor Direttore gene. t rale per 1' uso che ne risulta di sua parte.
" Palermo ij aprile {828. Campana.
(a) Rscontrtisi le ministeriali seguenti:
I. t Palermo ig aprile 182J.
t Con sovrano decreto de' 24 maggio dello scorso antt no S. M. nell' avere stabilito due Commessioni
t supreme pe' reati di Stato , 1' una residente in
1 Napoli, e 1' altra in Palermo , si degn ancora
d' istituire per 1' una e 1' altra parte de' reali do< mini una Commessione militare in ogni capo-luo go di Provincia o Valle, da elevarsi al bisogno
c da' componenti il Consiglio di guerra di guarni gione residente nel capo-luogo della Provincia ,
<t o della Valle.
( Per effetto di queste sovrane disposizioni rimasero
<t abolite tutte le Commissioni militari , eh' esiste1 vano anteriormente all' epoca del mentovato real
decreto, e decaddero conseguentemente le assec gnazioni mcnsuali delle somme destinate alle mic nute spese di Cancelleria di ciascuna parte delle
c dette Commissioni; somme che si pagavano dal
c real tesoro.
C Dovendo intanto adottarsi un nuovo provvedimento
k per le spese de' giudizi dipendenti dalle nuove
( Commissioni militari , che si eleveranno al biso<c gito , secondo le norme prescritte dallo indicato
t real decreto, io siili' esempio di guanto si pratica
c per questo ramo di servzio nell altra parte dei
c reali domini , ed uniformemente al sistema adotk tato da S. E. il Ministro di grazia e giustizia, ho
c risoluto, che per le spese de' giudizi, che si tratc tcranno presso le dette Commissioni militari non
t si liberi altro, se non che la indennit di scrittoio
t di ducati due a' Capitani relatori , e di ducali tre
t a' Cancellieri per ciascuna processura terminata.
K Partecipo quiudi a lei ec. M. Favare.
H. i In seguito delle considerazioni da lei rilevale con
tr rapporto de' 18 giugno scorso intorno al dubbio
promosso dal Commissario del He del Consiglio
di guarnigione, e dal relatore di quelle Commis
ti sioni militari sul modo come pagarsi la indennit
<t di scrittoio stabilita pe' Capitani relatori , e pei
(1 Cancellieri con la ministeriale de' 19 aprile scor1 so, avendo io avuto luogo di conoscere , che le
< indennit di cui si traila debbonsi comprendere
( sotto la denominazione di spese di giustizia non ur* genti, ho risoluto che il metodo di pagamento delle
indennit suddette debba essere quello, che i re
ti latori, e i Cancellieri delle Commissioni militari,
( ognuno per la loro parte, dovranno portarne la
( domanda unitamente alla corrispondente specifica
f allo Ispettore controloro delle spese di giustizia ,
(t il quale accertatosi pria col processo di essersi
1 con elicilo pronunziato il giudizio, passer a sta
ti bilirne il pagamento in concorso del relatore

c stesso, onde nelle forme stabilite eseguirsi il detto


t pagamento conformemente a luti' altre spese di
* giustizia non urgenti,
t Essendo poi analogo alle prescrizioni del real det crelo de' i3 gennaro 181 7, che le Corti giudic canti si pagane , che militari debbano profferire
( il rimborso delle spese di giustizia , che sul font do di registro vengono anticipate, cos ho deterc minato , che debba rimanere a cura de' relatori
c delle Commissioni militari di fare con effetto profc ferire per le ripetute indennit il corrispondente
tt rimborso in favore del tesoro regio.
Partecipo a lei ec.
l Palermo li 16 luglio >82j. M. Favaee.
III. Palermo io dicembre i82Cj.
e In seguito di due rapporti de* 27 ottobre dell' anno
( scorso un in. 4^2, e de' li) aprile di quest'anno
k numero i3i, due dubbi furono da me elevali a
( S. E. il Ministro di grazia e giustizia in Napoli
c in materie d' indennit dovute a' Cancellieri e
t Relatori delle Commessioni militari; 1. se la in( dennit di scrittoio di ducati due a' Capitani re
te latori , e di ducali tre a' Cancellieri stabilita con
t( la ministeriale de' 19 aprile 1827 per ciascuna
t processura terminata , dovesse corrispondersi ant cora quando iniziato un processo qualunque la
< Commessione dichiarando la sua incompetenza ne
( rimetta la cognizione alla gran Corte; 2. se ai
Cancellieri delle Commessioni medesima dovesse
accordarsi la stessa indennit di tari dodici da
S.M. accordala a' Cancellieri de' Consigli di guerra
con real rescriito de' i3 aprile 1828 per ogui
processura, la di cui discussione non si porta a
pubblico dibattimento, tanto per le deliberazioni,
con le quali si dichiara di non esseni luogo a
procedimento , quanto per quelle , che si dicono
<: farsi a camera di Consiglio, purch con ci resti
<t terminato il giudizio.
Il prelodalo signor Ministro con lettera di ufficio
t. degli 11 novembre scorso mi ha fatto conoscere,
0 che in quella parte de' reali domini anche quan( do la Commessione dichiari la sua incompetenza
c si corrisponde la stabilila indennit di ducati due
t pel Relatore, e di ducati tre pel Cancelliere,
dappoich trattandosi di rimborso di spesa di
( scrittoio deve la stessa aversi sempre per eseguila,
c mentre la Commessione per la dichiarazione di
< incompetenza riguarda 1 affare anche come una
processura per se espletata, ed oltre a ci anche
per la considerazione , che le Commessioni mili
tari non hanno altro assegnamento per ispcse di
qualunque natura, per cui i Cancellieri ed i Re
latori con le indicate indennit sono tenuti a
tulle le bisognevoli erogazioni.
Quanto al secondo dubbio, siccome la invocata so
li vrana risoluzione de'iJ aprile 1828 non era alla
( cognizione dello stesso signor Ministro, crede egli
di mettersi di accordo con S.E. il Ministro delle
c finanze, il quale in risposta gli trasmise copia di

)( 344 )(
i. di grana venti a miglio;
a. di ducato uno per indennit di dimora (a).
una minisleriale di S. E. il Ministro della guerra
e marina, dalla quale si rileva, che la indennit
di carlini dodici sopra indicata relativa alle
processure de' Consigli di guerra di guarnigione
e di corpo , e non gi a quelle , che i Cousigli
stessi fanno , elevandosi a Coramessioni militari ,
per cui una tale spesa si fa dal ramo della guerra
ad ordinativi dell'Intendente generale dell'esercito.
Poste queste delucidazioni il mentovato sig. Ministro
t di giustizia mi ha invitato a dare in conformit
< le disposizioni di risulta.
Partecipo tutto ci a lei ce,
M. Favare.

4.7. Gli accessi de' magistrati, de' Tribunali c delle


Corti, sia per materie correzionali sia per criminali, deb
bono essere autorizzali specialmente dal nostro Ministro
di grazia e giustizia.
Nel mandato di pagamento delle indennit di viag
gio e dimora pe' divisati accessi dovr farsi espressa
menzione dell' autorizzazione ministeriale.

c
<

(a) V. le seguenti ministeriali:


I. d Palermo f4 marzo 1820.
e Dal Segretario di Stalo Ministro del finanze Cav.
t de Medici in data de' 4- corrente mi stalo par* tecipato quanto segue :
a la seguito di un dubbio elevalo da questo Direttore
< generale del registro e bollo S. M. nel Consiglio
c de' 16 delio scorso febbraro si degnala di or
li dinare, che ai supplenti de' Giudici di CircondaC rio stabiliti col regal decreto de' iC novembre
e 1S19 ne' Comuni non capo-luoghi, ed ai Cancel
li: lieri, c servienti comunali , eh' esercitano le fun zioni di Cancellieri e di uscieri presso i detti
( supplenti, si corrispondano rispettivamente per la
( formazione de' processi le stesse indennit di giue slizia, che sono slate determinate dal real decre
ti lo de' i3 gennaro 1817 pe' Giudici di CircondaC rio , loro Cancellieri ed uscieri , eccetto per le
li indennit di dimora , dapoich essendo la giurifi sdizione degli enunciati funzionari limitata al tcrc litorio del Comune di loro residenza , quasi mai
k avverr, eh' essi in qualche accesso debbano per
ii nottare fuori dell' abitalo del Comune medesimo,
a Io partecipo a cotesto Ministero la citata sovrana
c risoluzione per 1' uso conveniente , e perch si
a serva comunicarla al Direttore generale de' rami,
( e dritti diversi per di lui intelligenza , c per le
disposizioni convenienti.
e Comunico a lei ec.
c M. Ferreri.
II, t Paltrmo 16 aprile 1820.
Ministero ec.
< Dal Segretario di Slato Ministro delle finanze Cay?
1 de' Medici in data de' 8 corrente mi slato sent
ii to quanto segue,
c II Segretario di Sialo Ministro di grazia e giustizia
t mi dirige un' officio del tenor seguente.
( Ho fatto presente al Re un' officio del Ministero di
t Stato presso il Luogotenente generale , in cui si
esprime la dimanda del Procurator generale eser
cente presso la gran Corte civile di Palermo per
dichiararsi , se i Giudici di Circondario de' real
domini al di l del Faro ncll' eseguire la visita
trimestrale stabilita all' articolo 4-ii della legge

c
(

ir organica de' 7 giugno 1819 debbano, o no podef re di un indennizzamento per le spese in tale vi( sita occorrenti , e per dichiararsi insieme nel cac so affermativo da qual fondo debbano ritrarsi le
c somme all' uopo necessarie,
S. M. nel Consiglio di Slato de' 3 andante ha ric soluto.
1. Che la visita in ogni trimestre, che devono esec guire i Giudici di Circondario ne' reali domini al
* di l del Faro a' termini dell' articolo
delia
suddetta legge cominci dal d 1 gennaro 1S21.
2. Che per le spese occorrenti in tali visite si act cordi a' Giudici di Circondario un iudennizzamen* to corrispondente.
3. Clie questo indennizzamento si stabilisca ne' ter
mini precisi dell' articolo 46 del decreto de' i3
gennaro 18 17 sulle spese di giustizia, che trova
si in vigore nei reali domini oltre il Faro in
forza dell' altro real decreto de' 16 agosto 1819,
accordandosi cio a ciascun Giudice carlini due
a miglio per indennit di viaggio, e ducato uuo
al giorno per indennit di dimora.
Finalmente, che le somme a tal uopo necessarie
si forniscano dalla cassa del registro de' suddetti
domini, come ogni altra spesa di giustizia non
urgente.
Io nel real nome ce.
Ed io lo comunico a lei ec. M. Ferreri.

III. t Palermo 27 maggio 1824.


l In vista del contenuto de' rapporti falli da lei qual
e Direttore generale de' rami e dritti diversi , dal
t Procuratore generale presso la gran Corte crimiir naie di Siracusa, e dal Direttore generale di
s polizia, ho io rilevato, che lo Ispettor controlcjro
> delle spese di giustizia della Valle stessa di Si
ti racusa non volle ammettere le specifiche rilasciate
dal dello Procuratore generala a favore deg" imt piegali di polizia ordinaria, e de' periti sanitari,
che in occasione della morie repentina avvenuta
1 in persona del gendarme Santo Restano, elevan
ti dosi ad uffiziali di polizia giudiziaria, fecero quelle
perquisizioni, che a' termini de' regolamenti con
< le norme, e le condizioni prescritte devono eser<i citarsi da' Giudici di Circondario.
a Pertanto io col parere uniforme del sig. Direttore
di questa real segreteria ho deciso , che avendo
( funzionato gli uffiziali di polizia ordinaria nel
caso di cui trattasi da uffiziali di polizia giudizia
li ria devono a' medesimi corrispondersi le inden
ti nit sul fondo delle spese di giustizia , con cal
ti colarsi nelle rate secondo le quali si corrispou?
t dono a' Giudici di Circondario.
Partecipo ci a lei per la parte che la riguarda.
t Principe di Campofrahco,

)( 34.3
4.S. A' magistrali de' Tribunali (4') correzionali
1. di grana cinquanta a miglio;
dovu.a la indennit:
r la Commissione suprema, e le Commissioni creale
( con decreto de' 24 maggio di questo anno , non
(4$) Dietro all' abolizione de Tribunali correzio
che a' Cancellieri presso le slesse sicno dovute
nali surse una novella classe di magistrati denomina
1 indennit giudiziarie, e quali allorch essi a cau
ti Giudici d' istruzione de' quali si parlato nella no
ti sa di servizio si portano in luoghi diversi da quelta i. ler effetto del rcal rescritto del d 3 dicembre
lo della loro residenza.
1 Sii partecipato con niinisteriale del d i3 detto num.
1 IVon ho omesso in siffatta proposizione di esternare
42.'o sono dovute le seguenti indennit;
1. i di grana 20 a miglio tanto nella gita che
il parere del Ministro di grazia e giustizia da
7iel ritorno , aumentandosi questa indennit di grana
me consultato , il quale sulla quistionc avea diio a miglio per f/uei Giudici istruttori della Capitale
stinto nelle Commissioni supreme i votanti togati
E da' votanti militari , e per li primi osservando ,
i quali sono incaricati de' cinque Circonduri dipenden
eh' essi debbono prendersi tra i Giudici della
ti dal Distretto di Napoli ',
gran Corte civile, e tra' Consiglieri della supre2. t di gr. So per soggiorno o pernottazona i
f ma Corte, come pure osservando che il Canceltermini del decreto (a) s.
liere non militare, avea opinato di non poler si a costoro la indennit ricusare, trovandosi coni(a) V. le seguenti ministeriali:
fi presi nell'articolo 1 del decreto de' i3 gennaio
I. , Palermo 1 aprile 1820.
< Dal Segretario di Stalo Ministro delle finanze cav.
f 18 17 sotto la espressione di Commessione straort de Medici in data de' 20 del passato mese mi
dinaria. e per rapporto poi alla quantit di tali
f indennit era stalo di avviso di non tenersi con
t slato partecipato quanto segue.
fi to del diverso grado de' votanti, ma di aversi ric Surta la (mistione, se a' componenti i corpi giudi guardo al servizio , cui essi sono indistintamente
; ziari militari si dovessero su' fondi delle spese di
addetti , onde non farsi differenza veruna tra lot giustizia indennit di viaggio, e di pernotlazione
ro, menoch per li funzionanti di Presidenti, c
1 a somiglianza di quanto prescritto col decreto
di Procuratori generali presso le Commessioni
t de' i3 gennaio 1817 pe' magistrati pagani, io nel
stesse, aggiungendo, che ove non si fosse iuconc Consiglio de' fi andante ho presi sull' oggetto gli
c tralo difficolt per parte mia , il quantitativo ac ordini del Re.
vrebbe potuto essere quello slesso fissato col dee S.M.ha fatta una distinzione Ira i componenti i Con creto de' 5 ottobre 1824 per li Consiglieri della
f sigli di guerra, ed i componenti le Commessioni
gran Corte de' conti , e per li secondi ossia per
( militari.
li volanti militari , o che si traiti delle Commise Rispello a' primi, la M. S, considerando, ch'essi
sioni supreme , o che si tratti delle Commissioni
( non disimpegnano, se non che un servizio mili militari, avea opinato distinguersi se essi godono
1 tare, per lo quale non si danno indennit di
degli averi di piena attivit, e nel caso negativo
e viaggio , e di pernotlazione , ha dichiaralo , che
e se non godano di altri emolumenti per Io servi non sono loro dovute le suddette indennit.
fi zio, che prestano nelle delle Commessioni , onde
t Riguardo poi a' componenti le Commessioni militari
( conoscersi, se fossero loro applicabili le indennie. la M. S. ha risoluto, che ad ognuno di essi si
l di giustizia. Similmente ho rassegnato il rifi debbano le indennit in proporzione di quelle
fi scontro pervenutomi dal Ministro della guerra e
e proposte pe' Giudici istruttori col progetto del
marina su gli averi de' volanti militari, dal quat nuovo decreto per le spese di giustizia , cio di
t le risultava, che i volanti presso le Commissioni
t grana venticinque a miglio, e di ducalo uno e
supreme percepiscono gli averi di piena attivit,
e grana cinquanta per ciascuna pernotlazione, ec ma che i componenti le Commessioni militari go cello per a' Cancellieri di dette Commissioni ,
dono gli averi di seconda classe.
e pe' quali S. M. ha stabilita l'indennit di grana
( La M. S. nel Consiglio ordinario di Stato de' 12
quindici a miglio, e di grana cinquanta per eiat dello scorso mese ha rescritto di darsi a' votanti
scuna pernotlazione.
niilituri delle Commissioni supreme le slesse infi Io partecipo a cotesto Ministero i delti ordini so1 dennil , che ha dichiaralo spellare a' votanti toc vraui, perch si serva di comunicarli al Direttore
gali indistintamente, e prendendo norma per coc generale de' rami e drilli diversi , coli' incarico
( storo del citalo decreto dfe' i) ottobre 1824, senza
di formarne un' articolo d' istruzione per uso dei
I perder di veduta la proporzione risultante dal dee suoi impiegati. M. Fkkhebi.
II. Dal sig, .Consigliere Ministro di Stato Ministro
t creto de' i3 gennaro 1817, ha disposto , che ai
t votanti delle Commessioni supreme, siauo pagani
( Segretario di Slato di grazia e giustizia in Na siano militari , si assegni la indennit di grana
c pol in data degli 11 del passalo ottobre mi
ottanta a miglio , e di ducali quattro per ogni
t stato scritto quanto segue Eccellenza Dal
1 giorno di dimora fuori residenza ; che le stesse
t Ministro delle finanzi; in data de' 7 del corrente
t indennit si dieno a' Presidenti togati , e Procue ini stala diretta la seguente niinisteriale Ecc ratori generali presso le Commessioni medesime
cellenza Di riseouiro al pregiatissimo foglio
( aumentale bens di un terzo, c che i Cancellieri
f di V. E. de'22 luglio ho l'onore di manifestarle,
[ aver debbano la met di quello, eh' dato ai
c che in giornata ho scritto come segue all' annuit votanti. Per li volanti poi delle Commissioni mit nistralore generale del registro e bollo.
t lilari , non rodendo essi soldo di piena attivit ,
c Ho proposto al Re il dubbio eccitato dal di lei
t e per li Cancellieri delle stesse, la M. S. vuole,
t rapporto de' 16 giuguo; se: cio a' componenti

)( 34-6 )(
a. di ducati due di soggiorno nel luogo del disim
CAPITOLO VII.
pegno (a).
Delle spese di nutrimento e di trasporlo de' detenuti
4g. A' magistrati delle Corti criminali (46) dovu
infermi o poveri.
ta la indennit:
5o. Ogni qualvolta i detenuti sentenziati debbono
1. di grana sessanta a miglio,'
essere trasportati da un luogo ad un'altro riceveranno per
2. di ducati tre per ogni giornata di dimora.
loro nutrimento ed alloggio grana 20 al giorno (47).
3. I Presidenti, i Procuratori regi e generali avranno
un terzo di pi di ci che fissalo pe' Giudici tanto per
la indennit di viaggio che di soggiorno (b).
(4j) La disposizione di quest' articolo resa co~
mime a' detenuti 1 che dalle prigioni de Circondari 30(46) t A1 magistrati criminali, allorch vanno in
io trasferiti in quella del Capo-luogo di Provincia per
eccesso per affari correzionali, si paghino le indenni
essere giudicati, o i/i altri casi simili 1 somma a
t corrispondenti al loro grado. Ministeriale de' no
tutti i detenuti giudicali e giudicabili che viaggiano,
ma colla differenza che a' soli condannati a morte la
vembre 1817 Duui. 3y4i>.
indennit di nutrimento di grana venticinque , a<;li
altri di sole grana dodici al giorno. Ministeriali dei
e che si osservi il decreto de* 6 marzo 1S20, per
ii ci che abbiano grana venticinque a miglio i pri- 28 giugno, de' i3 settembre e de' 4 ottobre 1817 num.
( mi e carlini quindici per ogni giorno di dimora,
i8yS, 3oog e 33ob' (c).
t ed i secondi grana quindici a miglio 0 grana
e cinquanta per ogni giorno di dimora.
I sia trovato al pagamento di tali indennit, che il
e difetto della ministeriale autorizzazione voluta dal( Nel real nome le partecipo ec.
1 l'art. 47 del real decreto de' i3 gennaro 1817,
Ed io lo partecipo ec.
k ma eh' essendo stato ormai definito in modo di
Palermo ti dicembre fSzff.
{ regola , che nel senso della leggo gli accessi ilei
t M. Fatare.
t magistrati esser debbono autorizzati nel solo caso,
t che il funzionario per lo esercizio delle funzioni
II Procuratore grner. del Re presso la gran Corte
III.
( inerenti al suo ministero fosse obbligalo ad alloncriminale di Girgenli ha chiesto sapere quali in
c tanarsi dal territorio del Comune della propria
dennit debbano corrispondersi a quello Ispettore
( residenza, nessun ostacolo oggi pi sussista, percommissario , ed al Cancelliere di polizia , nella
che le loro istanze venissero secondate.
occasione di essersi recati nel Comune di Catto
lica per commissione di qucll' Intendente, e colt Nella ministeriale del 6 corrente num. 809, sulle
1' intelligenza del Direttore generale di polizia,
uguali indennit ordinate pagarsi in favore di alall' oggetto di procedere alla compilazione di un
c cuni Commessi della stessa gran Corte per gli uc guali accessi eseguili , la intrattenni lungamente
processo a carico di alcuni sediziosi , da' quali
era minacciata la pubblica tranquillit po' due
e sull' erroneit in cui si era, che per residenza di
partiti sorli con accanimento; 1' uno nell'interesse
magistrato dovesse intendersi solamente l' abitato
di oppugnare certi dritti del principe di Callolit del Comune dove il Collegio rende giustizia , e
[ le feci rilevare , che 1' autorizzazione ministeriale
lica , e l'altro nel sostenerli.
Su tale oggetto avendo io rilevato da un rapporto
era unicamente necessaria nel caso che il fun1 dell' anzidetto Direttore generale di polizia , che
f zionario per lo esercizio della delegazione affida
la commissione addossala a' mentovali Ispettore
ti tagli fusse obbligato di .allontanarsi dal territorio
commissario, e Cancelliere fu in linea di polizia
1 della propria residenza.
giudiziaria, ho risoluto, che si faccia la liquida
t Se questo solo 1' ostacolo, che si incontralo al
zione, e si corrisponda a' medesimi la indennit
c pagamento delle indennit reclamale dai ricorreua tenore del real decreto sulle spese di giustizia
c ti , ella vede bene che nessun dubbio esiste per
in conformit di quanto stalo stabilito pe' Giu
1 adottarsi in favor loro le islesse regole stabilite
dici istruttori, e loro Cancellieri.
<t in quella ministeriale, e quindi potr dare a coPartecipo a lei ec.
c erenza le disposizioni, che ne risultano.
( Se per tutte allre ragioni poi se ne sia impedito il
Palermo li /2 novembre 1827. M. Favaue.
pagamento, io le commetto di riferire,
1 M. l'AVABE.
() V. le circolari del 21 giugno 182 j e 24 marzo
1828 inserite nella nota a pag. 34.1-34-2.
P.
la ministeriale del ig dicembre 182' inserita (c) V. le seguenti disposizioni:
CO
a pug. 334, e pi la seguente:
I- t Le giornate d' indennit di nutrimento, ed alloggio
Palermo 27 aprile iS^g.
1 de' detenuti, che devono essere trasportali di pri1). Antonino Malvica sostituto al Procuratore gene
i gione in prigione o al supplizio , secondo 1' arrale del Ile presso la gran Corte civile di Paler
( lieolo 88 delle reali istruzioni de' 18 dicembre
mo , e D. Domenico Corvaia Giudice della gran
( 181 7 sul servizio delle prigioni, citalo nella 110Corte medesima ha dimandato , che venissero li
t ta 47 all' art. 5o del real decreto per le spese
quidale , e pagale in favor loro le indennit ri
1 di giustizia, devono essere calcolale dalle tappe
1 militari , vai quanto dire , da' luoghi fissali per
spettivamente dovule per gli accessi eseguiti nel
le prigioni della quinta casa e dell' arsenale , co
a farvi riposo la truppa , ed i militari che marcia
me pure nella contrada dell' Inserra per la istru
li no isola'amenle.
zione di vari processi,
t Or per conoscersi quali fossero i luoghi di tappa
c lian fallo essi rilevare, che non altro ostacolo si
d militare in questa parie de' reali domini , mi di

Ad oggetto di evitare tm doppio pagamento, cio | dario ove st mettono in viaggio; ed indifferente che
nel luogo della partenza ed in quello dell arrivo , le tale anticipazione si faccia in mano de' detenuti o dei
indennit di nutrimento saranno anticipatamente pa
loro capi di scorta, nel quale caso costoro debbono
gate a' detenuti dal Ricevitore del registro del Circon- rilasciarne quietanza indipendentemente da quella che
ressi a qneslo Ministero , onde senza rischio tli
li nerale ha rilevato de' vantaggi a favore del re
fi gio erario.
a danno degl' inleressi dell'erario le anzidette in dennit di nutrimento si fossero pagate, cio cal( Informata intanto di ci ella con rapporto de' 3i
t dello scorso mese conoscendo, che la perizia me
colandosi per giornata il transito da una tappa
li
t dica ordinata dal riferito regio Procurator genet ad un' altra.
fi rale sia mollo conducente al risparmio delle spe
Con lettera di officio del primo dell' andante S. E.
ci se di vetture per trasporto de' detenuti, di cui
e, il Segretario di Stalo Marchese Ferreri , mi ha
manifestato, che avendo chieste le corrispondenti
0 crasi abusato, venula ella a chiedermi le su
fi periori risoluzioni, onde il divisato sistema si esce informazioni al Capitan generale de lourcard ,
gua generalmente in tutte le Valli della Sicilia.
lo stesso gli ha fallo conoscere, che luoghi per
I Or io uniformandomi al di lei parere ho determiii manenti di tappa militare in questa jarte dei
e nato di ordinare , che le Corti protomedicali dei
reali domini non vi sono ; che per tappa mililaa Comuni delle Valli anzidette debbano prestarsi a
s re ordinariamente si calcola la distanza di it a
s 18 mig. per la gente a piedi, e di 20 a 24 niig.
t praticare la perizia di cui si parla a richiesta dei
per la gente a cavallo, c che quesla distanza per
a Giudici rispellivi , con formarsi all' uopo , ossia
ti per ogni riconoscenza di detenuto da trasportarsi
la impraticabilit delle strade della Sicilia, a se
c che dicesi ammalato, dal sostituto protomedico il
ti conda delle circostanze , e delle stagioni viene
e corrisponden le certificato vistato dal fiscale della
spesso abbreviata.
rispettiva Corte , e cos evitarsi qualunque spesa
ti In conseguenza di tali considerazioni, non polendosi
t riguardanle la indennit di cui trattasi.
e le indennit a punto fisso calcolare, rimarr a
Il che comunico a lei ec.
prudenza del Giudice tassalore determinarle di
M. FaVARE.
te accordo col Comandante della scorta , rilascien
ti done il corrispondente mandato in cui dovr farsi
III. Palermo 20 febbraro 1826.
<t menzione dell'accordo preso col Comandante milita
li re per l'itinerario, tenendo essi sempre in veduta
. Il Comandante generale delle armi con suo foglio
1 le distanze sopra indicale a piedi, ed a cavallo
e de' 16 dello scorso gennaro fece presente . che
allorch dal Comandante di una Valle si devono
e per punto generale stabilito, e che per le diver
ti sita delle circostanze locali dovranno abbreviarsi.
. spedire ne' deparli di altra Valle dei condannali
ci per espiarvi
e L' Ispettor conlroloro far rilevare al pubblico mi
pen a, si somministra dal rispetti
ci vo regio Procuratore generale per la sussistenza
ti uislero 1' eccesso di spesa fatla, qualora nella ve
ti rifica di tali mandati trovasse troppo viziosamente
e de' medesimi lungo il viaggio, strettamente cilcok l' itinerario stabilito , e di accordo al regio Pro: lata , la somma corrispondente a' giorni di un
curatore generale eseguir quanto trovasi ordinato
e transito regolare; fece inoltre conoscere lo stesso
ti dall' art. 17 del rcal decreto de'i3 gennaio 181 7
ti Comandante generale, che da questo sistema nak inserito in quello de' ifi agosto 1819.
sce spesso l' inconveniente , che se una slraordie Palermo
dicembre 18fg.
c naria circoslanza ritarda la marcia della partila
e di scorta, si consuma il denaro ricevuto dal capo
Il Direttore gen. de' rami e dritti diversi
Duca di Serrami -ali o.
ti della partita , ed i condannali senza poter couti< nuare il viaggio, rimangono ristretti nelle carec; ri di qualche Comune , c molto tempo pu ira
II, s Palazzo li 21 aprile 182S.
ti scorrere priach ricevano i mezzi di sussistenza,
1 Con real decreto de' i3 gennaio 1817 giusta l'ar
t Ad Oirgetlo di provvedere ad un tale inconveniente
ci ticolo !5o, e noia 4-7 sulle spese di giustizia , ai
avendo io inteso sul proposilo il di lei parere ho
detenuti in Irasporto, olire la indennit di nutri
t risoluto , uniformemente alla di lei proposta di
ti mento , laddove sono ammalati , e non possono
e adotlarsi le seguenti misure , come le pi analoe marciare a piedi , prescritto di doversi accor glie al real decreto de' i3 gennaro 181 7, c quin
dar le vetture.
ci di mi son determinato a dichiarare , che verifie Con ques'.i principi il regio Procuratore generale
candosi il caso di dovere la partita rilardare il
presso questa gran Corle civile ha dovuto osser cammino , fosse obbligato il capo della stessa di
c vare degli abusi a danno del regio erario , ossia
d ripetere dal Sindaco del luogo dove la straordit della cassa dell' amministrazione generale del re naria dimora si fosse consumala , un certificato
e gistro , dapoich la maggior parte de' detenuti
t contestante lo efiefivo tempo della medesima, ed
1 in trasporto si fingevano, o si facevano fingere
i molivi che 1' abbiano cagionata. Risullando
* ammalati da' capi di scoria, e si dava rapimento
quindi dal confronto di tal certificato col foglio
t! ad inutili spese; e perci esso regio Procuratore
di rotla, che seco porlar deve il capo della par
c generale ad evitare questi inconvenienti dispose
li lita, che il numero delle tappe stabilite per l ins una circolare a lutti i Giudici di questa Valle,
a tero viaggio resta esaurito, allora esibendo il cal aeei, occorrendo apprestare mezzi di vetture ai
( po-scorla al Giudice del Circondario corrispon.
t detenuti in trasporlo, li avessero accordali previa
c dente siiFalto certificato , dovr quest' ultimo spec perizia medica o chirurgica. In conseguenza di
c questa disposizione l' istesso regio Procuratore ge
t dire il mandalo di pagamento sulla cassa del re

delcmiti debbono apporre ne' loro mandati di paga


mento, se ne' medesimi il Giudice tastatore li dichiari
scribenti: ciascuna giornata d'indennit misurata da
K gistro delle indonnila di nutrimento , ed alloggio
t a' termini dell' articolo 5o nota 4-7 del suddetto
real decreto, e ci tassativamente per lo restante
del cammino a farsi dal luogo dell' avvenuta
fi straordinaria dimora al luogo di destinazione dei
e condannati; quale certificato colla vidimazione del
( Giudice dovr essere all' appoggio del mandato
<r alligato.
f Occorse poi tali straordinarie spese sar in obbligo
tr 1' Ispeltor conlroloro delle spese di giustizia di
< farle conoscere all' autorit g:udiziaria , che sul
f conto de' condannali in discorso ha profferito la
C sentenza ond' esserne fornito il supplemento di lifi quidazione, posante il ricupero di tale natura di
t spese straordinariamente occorse; quale conoscrnt za dovr esser data coli' invio della copia legale
fi della specifica stabilita dal suddetto Giudice, gi
li definita dall' Ispeltor conlroloro in concorso del
pubblico ministero.
Partecipo ci a lei ec. M. Favare.
IV. t Palermo !> aprile tSaj.
i Con ministeriale del i- ultimo marzo , emessa per
c via del riparlimenlo delle finanze , i carico mi( mero 119S, mi stalo scritto, che in circostanza
( di essersi riscontrato da S. . il Luogotenente
e generale il real decreto de'i3 gennaro 1817 sui
ti le spese di giustizia venuta sia di rilevare la pre
ti lodala E. S. che lo articolo 5o del medesimo
prescriva in termini generali, che ai condannali,
( i quali esser debbono trasportati da un luogo ad
( un altro, qualora trovansi infermi, e nello stalo
r di non poter marciare dovranno apprestarsi i
( mezzi di trasporto senza la limitazione da taluno
C creduta , cio che siffatta disposizione riguardi i
e soli condannati , i quali s' infermano nel corso
c del viaggio che fanno, per esser tradotti nc'luot ghi di espiazione , e che non possa estendersi a
c coloro, che trovansi nella stessa circostanza di
c malattia allorch da un luogo penale devono con
te dursi in un altro; consideralo avendo ugualmen( le 1' E. S. che allorquando la legge parla in
* termini generali non possono farsi delle distinziofi ni e delle eccezioni , che non sieno dalla legge
medesima indicate, molto pi quando siffatte lic mitazioni non sono appoggiate, come nella specie
d su qualche ragionevole motivo. Premesso lutto ci
C 1' E. S. finalmente mi ha detto , che con questa
c intelligenza sapran da me darsi le disposizioni
1 convenienti.
t Partecipo a lei signor Direttore la succennala supec rioie disposizione per la sua intelligenza, e
I regolamento non men che per farsene da lei la
t corrispondente partecipazione all' Ispeltor conlroc loro , ed a' Ricevitori di sua dipendenza , per
ii cli vi si conformino rigorosamente ; non tralat sciando ella al tempo istcsso di prescrivere ai
t Ricevitori anzidetti, che quante volte de' mandali
c per mezzi di trasporto di tal sor'.a di detenuti iu
viaggio per esser tradolti da un luogo penale in
( un altro lor verranno esibiti , Bell' atto di esc-

una lappa militare secondo l'art. 88 delle reali istru


zioni dei 18 die. /8lj sul servizio delle prigioni. I dete
nuti che sebbene abbiano espiata la loro pena non
t
i
ti
t
f

guirne il pagamento , nota di osservazione dovranno costoro apporre in pi di cadaun man


dato, in essa accennando di essersi a colai pagaiuento divenuto in vigor della precalendata
ministeriale autorizzazione del i4 marzo 1827.
Il Direttore gen. A. Vexuto.

V. f Slessina So aprile t82j.


I Con rapporto de' 23 del passato mese di marco ella
e ha dato conto di avere disposto sulle istanze del
t regio Procuratore generale presso colesta gran
< Corte civile, che i Ricevitori di registro non debc bano ricusarsi al pagamento di spese urgenti di
< giustizia per la sassistenza, e mezzi di trasporto
c de' detenuti , che giusta lo art. 5o, e nota 47
1 del real decreto de' i3 gennaio 181 7 vengono
( accordate sulle spese di giustizia quando da un
1 luogo debbono tali detenuti essere condoni in un
I altro. Siccome poi questo rifiuto de' Ricevitori
c limitalo a' casi iu cui i mandati delle spese di
fi cui si tratta non presentino il numero d' ordine
( del rispettivo processo prescritlo da' regolamenti
t in vigore , e vi sono de' casi in cui il numero
f del processo non pu essere rilevato dal Giudico
ti ordinatore del mandato , come sarebbero i man
ti dati per trasporto di detenuti per indagini somf marie, e nella generalit tutte le volte, che non
1 siasi ancora aperto processo , cos ella ha Tasse
ti gnato di aver anche disposto , che tali mandali
t ne' casi enunciati dovessero contenere il motivo
< per cui manca il numero del processo, e che tal
fi motivo debba essere espressalo dal Giudice ordit natore del mandato.
I Or essendosi a me dalo conto di queste disposizio( ni da lei date, tendenti a combinare nel miglior
e modo possibile la speditezza di questa parte di
t servizio col regolare andamento della contabilit
t dolle spese di giustizia, io ne sono rimasto inteso,
E e quindi ne la prevengo di riscontro al suo rapt porto per di lei intelligenza, e regolamento.
e M. EaVARE.
VI. fi Palermo i4 giugno t8aj.
c Con ministeriale del d i3 ultimo maggio, fin. car.
I 2 n.2173 mi slato scritto quanto segueSigno
ti reElla in seguilo della determinazione presasi in
proposito della renitenza mostrala dal Direttore proe vinciale di Girgenli ad apprestare i mezzi di ira
ti sporto al detenuto Giuseppe Sorgi, che nel mena tre traducevasi in Licata in quel carcere amuia lossi, ha con rapporto de' 26 marzo ultimo messe
avanti varie osservazioni in sos cguo dell'assalito,
c che prendendo nel vero senso il contenuto dello
art. So del real decreto de' i3 gennaio 1817, c
della nota 4-7 in appendice, a lai sorla di dotefi nuli non appartenga indennit di trasporto sul
fondo di giustizia, ma a quelli giudicati, o giu dicabili in viaggio per motivi precisamente difi pendenti dalla processura. Essendomisi fatto pre
ti senio tulio ci, ho considerato, che le ragicni
1 elevate tendono a dimostrare piuttosto la neces

X 34g X
vengono messi in libert prima di restituirsi alla loro alcuna delle sommmtstrazwni stabilite nelV art. So ,
patria per adempiervi a degli ordini della pubblica au- dapoicch gi sono usciti ovvero liberi dalla processutorit, non han diritto d essere alimentati dalla am- ra, nel quale periodo o per effetti della quale, soltninistrazione del registro e del bollo , ne di esigere tanto tenuta l' amministrazione di pagar delle spesi
e sita di un provvedimento, onde ineludersi nelle
k dell'anticipo delle spese inservienti al movimento
liquidazioni suppletorie prevedute dalla nota di
s de' condannati, cos'i secondo questo principio ben
f nuiu. 69 le spese, che siano occorse per un con( sar conosciuto, che quanto resta prescritto dalla
t succennata ministeriale pe' mezzi di trasporto an( dannato durante la espiazione della pena per
cor sia da intendersi applicabile alla indennit
< qualsisia oggetto inerente alla di lui qualit di
<t di nutrimento, ed alloggio de' condannati genet condannalo , ma non mai ad escludere la retta
c Talmente per come in esse minisleriali vien dit intelligenza da darsi alle generali prescrizioni
C sposto, mentrech da uno articolo di legge tutte
t dell'art. So del real decreto de' 1 3 gennaio 1S17,
C e due spese dipendono, ed unico si 1' oggetto
I essendo ormai risaputissimo principio di non pot cui riguardano, cio quello del movimento dei
tersi far dipendere la risoluzione de' quesiti dalla
t condannati.
c semplice allegazione degl' inconvenienti , clic po trebber derivare dandosi piuttosto una soluzione
c Con questa intell'genza deggion essere da lei fatte
a le partecipazioni sopraindicate, pur soggiungendo
< che un* altra. A ci si aggiunge , clic la legge
in esse , per come venne da me osservato nella
( non riconosce, n appresta altri mezzi, o altri
c precedente partecipazione, che dovranno i Rice< fondi per lo anticipo delle spese inservienti al
vilori .suddetti 11 eli* allo di eseguire gli accennali
t movimento de' condannati , se non se quelle se
pagamenti noia di osservazione apporre in pi
ti gnate nel mentovalo decreto ; e sarebbe in vero
s di cadaun mandato, in essa accennando d'essersi
e poco perfetta la legislazione, se al caso cosi fre a colali pagamenti divenuto in vigor tanto della
s quente del movimento de' condannati non avesse
tt prima , che della seconda ministeriale autorizza
provveduto.
li zione, con rilegarne le rispettive date.
t Non vi a dippi nella legge , e precisamente al1 // Direttore ger. A. Venuto.
t l'art, gi del ripetuto decreto divieto di sorta per
c denegarsi a'eondannati la libert al tonnine della
VIL Dietro i di lei rapporti, volendo io stabilire un
C espiazione della loro pena, qualora adempito non
a sistema per lo ricupero delle spese di ginslizia ,
t abbiano al rimborso di tutte altre spese di giu([ slizia , che costi d' essersi fatte , sol perch comi che in forza dell' articolo Ho del real decreto dei
l'i gennaro 1817 si anticipano da' Ricevitori del
( prese non siansi nella liquidazione originaria , o
s regis;ro, e de' demani a' condannati, i quali debt suppletoria, polendo benissimo quest'ultima lit bono esser trasportati da un luogo ad un altro ,
c quittazionc essere ripetuta per altrettante liate per
(t quante per avventura sarai) per essere le circoI sia per molivi di polizia , sia per altre cause ,
stanze, che cagioneranno le spese. S la minit eh' esigano disposizioni di tal sorta, ho risoluto,
( sterialc del 27 ottobre 182}, che in contrario
<t che la 1 quidazione suppletoria ammessa dalla noe ella invoca, pu portare obiezione alla massima
I ta 69 del mentovalo real decreto per le spese ,
e di sopra cennala, avvegnach le dichiarazioni da
I che si anticipano dopo il giudizio de' detenuti ,
f lei provocale, ed alle quali venne la medesima
a venga per altrettante volle ripetuta per quanto
a far drillo, subordinale furono all'espressa conII saranno per essere le circostanze , che cagionct dizione di non incontrarsi cio da' Procuratori
c ranno le spese: ma che per la liquidazione deit generali difficolt; condizione, che venula oggi
fi le spese medesime debba farsi dal Procuratore
c a purificarsi merc la giusta rimostranza del sig.
t generale di quella Valle dove vengono autieipa Comandante generale delle armi.
( te , con rendersi esecutoria dal Presidente della
Con questa intelligenza dunque ella sig. Direttore
4 gran Corle locale , restando a cura delio stesso
c Procuratore generale di rimettere una copia di
e generale, sapr sull' assunto dare analogamente
tale liquidazione al Procuratore generale di quel
le disposizioni di risulta. M. Fatasi.
li la gran Corte , che abbia pronunzialo il giudizio
t In continuazione della precederne partecipazione <!a
t del condannalo, che si trasporta, per unirla alla
me fattale in data 5 ultimo aprile di altra supc originale liquidazione , che trovasi registrata in.
riore disposizione sul tenore islesso de' mezzi di
trasporlo de' detenuti, or vengo a parteciparle
I quella Cancelleria, ed inviarne un'altra a lei per
s sig. Direttore, per sua intelligenza e rcgolamen le incumbenze, che risultano di sua parie.
C lo , la prcinscrta ministeriale , al tempo istcsso
ci Partecipo a lei ec.
( incaricandola , ond' ella la corrispondente parle1 Falerno lo gennaro 1828. M. Fatare.
cipazione ne facesse a cotesto Ispellor controloro
* non men che a' Ricevitori di sua dipendenza Vili, a Convenendo nelle osservazioni fatte dal Procnt per la loro intelligenza, e regolamento ancora;
e ratore generale presso la gran Corle civile di Pa1 qui giovnndomi bens di farle osservare, che nel
t lermo, che la decisione emessa in data de' 21 a senso dell' art. So del prclodato real decreto solio
<c prile 182S, con cui fu disposto per ovviare agli
unica categoria cadendo tanto le spese del Irae abusi (in allora commessi, che non potevano acc: 9porlo in discorso de' detenuti , che le altre ant cordarsi indennit di trasporti ai condannati iu<t cora pel di loro nutrimento, ed alloggio, per
( fornii, giusta l'articolo So del real decreto sull
come per altro fa conoscere la preinserta mini
t spese di giustizia senza un certificato della Corle
le storiale, dove gcucricameule menzione vita falla
t prutomcdicalc , non possa tanto agevolmente cse

per loro conto. Siccome no pu esservi istruzione in


cominciata p detenuti che vanno ad essere altrove
giudicati , il mandato di pagamento di detta anticipa
tone di nutrimento sar rilasciato dal Giudice del

Circondario donde partono: rispetto al pagamente an


ticipato perjouesla classe de' detenuti l' Ispettore con
troloro far conoscere all' autorit che deve giudicarli
lo imporlo dell spese anticipate onde sieno cumulate

i gnirsi in Palermo , in cui il Protomedico il


Preiore, ho risoluto , che il certificalo di cui si
<c tratta, si faccia da due chirurgi militari, che sa4 ranno a questo effetto destinali dalle autorit sut perfori militari.
Il che io lo partecipo ec.
Palermo n!> Jebbruro iS3o. M. Favare,

l Delle quali disposi/ioni ho credulo ora fare questo


1 cenno agi' Intendenti per loro opportuna regola,
c Palermo 0 giugno tS34-

IX. Palermo e5 marzo iS3o.


( Il Comandante generale delle armi in esecuzione
t della ministeriale del 25 febbraro scorso ha raa nifestato di essersi destinati i due chirurgi milic tari D.r Falconeri , e D.r de Paolo per visitare
( i condannati infermi, i quali per traslocarsi dal1 lo arsenale a' loro destini debbono avere i mezzi
e di trasporto a' termini dello articolo 5o del real
t decreto sulle spese di giustizia. I\c prevengo lei
f Signor Direttore generale, in continuazione della
ministeriale del 23 febbraro scorso nnm. !>i ,
t per sua intelligenza, ed liso conveniente.
1 M. FaVARE.
X. Si umiliato a S. A. R. un rapporto del ProI curatore generale di Catania, con cui ha domanC dato di dichiararsi, che pel certificalo dee dichiae rarsi ne' Comuni dalle Corti protomedicali, giusta
la disposizione ministeriale de' 21 aprile 182!) ,
C nelle circostanze di giustificarsi la malattia dei
e detenuti inabili a poter marciare a piedi , onde
c apprestarsi loro le indennit di vetture, s' inteu da pc' Capo-valli sufficiente documento all'uopo
( il simile certificalo che rilasciar possono i mediC ci sanitari addetti alle carceri centrali. E 1' A.
t S. R. nel Consiglio dei 25 del prossimo passato
k mese si e degnala ordinare, che ad accertare la
infermit de' detenuti rinchiusi nelle prigioni cen
ti trali siono bastanti i certificati dei medici addetti
e alle medesime.
1 II che ec. Palermo fj aprile iS34.
XI. f Signore I detenuti, i quali passando da un Go
ff mmie all' altro si ammalassero al segno di non
t poter fare la via, han dritto ad ottenere una vel
ie tura, giusta il decreto de' i3 gennaro 1 S 1 7 , ed
i regolamenti sulle spese di giustizia.
C L' abuso per che irragionevolmente si facca di
f. questa necessaria provvidenza con mollo dispen
si dio dell' erario , consigli di mettere un freno ,
k onde con ministeriale de' 21 aprile i8a5" si dc sposo , che in ogni Comune, dove accadesse che
e de' detenuti transitanti si dichiarassero infermi, le
K Corti protomedicali a richiesta del Giudice doves sero con documento scritto dal sostituto prolomce dico , e vistato dal fiscale certificare 1 addotta
c malattia prima di accordarsi la vettura. Ed u 1 li
ce inamente essendosi proposto che ne' Capo-valli per
sicurt della malattia de' detenuti in discorso, va1 lesse soltanto un certificalo de' medici addetti al le carceri centrali in luogo di quello delle Corti
e protomedicali, S. A. R. nel Consiglio de' 2> mars zo ul limo si degn consentirvi.

XII. Palermo 3t agosto t833.


1 Con pregevol foglio degli 8 corrente, officio r*. cae rico , numero 791 G uno slatino ella a me ha
1 diretto in dove rilevasi, che la Comune di Piazza
* ha erogato la somma di tari 21 12 per somminic slrazionc di sussidio falla a vari condannali trauc sitanti, e che in quelle prig:oni dimorano duraul te il mese di giugno ultimo , ond' essere da me
t il convenevole disposto per venir rivaluta la sudl detta Comune della indicala somma da quel Rcc
ie vitore del registro. Ilo il bene di osservarle in
( replica signor Intendente, che siLbcne per le die sposizioni di massima espresse nella ministeriale
( del 20 febbraro 1826 riportata nella istruzione
( generale di num. 26 sul pagamento , e rimborso
( delle spese di giustizia, lettera E num. i5 la iu
te dennit di nutrimento nel senso di legge spettan
ti te ai detenuti in viaggio debb' essere come a spec sa di giustizia urgente dalla cassa di registro an ticipata ; anco nel caso di straordinarie di cosloc ro dimore, domenlre in cammino rallrovasi pure
t nel modo . di legge d< bb' esserne il corrisponC dente inandato ordinanzalo dal regio Giudice del
( luogo ove la dimora vicn consumala , e questo
previe le formalit tutte nella enunciala miuistes rialc contemplate.
t Secondo Je premesse idee adunque ben sapr ella
a disporre il convenevole ond' essere regolarmente
t domandato il rimborso di cui proposilo le ho gi
tenuto.
c P. di Altomokte.
All' Intendente di Caltanissetta.
XIII. e Palermo 7 settembre iS3j.
t Signore 2 Stimo convenevole avvertire g' Intendenc ti , che se mai per semplice custodia soggiornast sero nelle carceri di un Comune di detenuti pas( seggieri che si conducono da un luogo ad un
t altro questi a lermini dell' articolo do e della noc la 4-7 del real decreto de' i3 gennaro 18 17 dot vranno se bisogna esser mantenuti non gi da'Coc muni, ma col l'ondo delle spese di giustizia, che
si amministra dal Direttore generale de' rami , e
dritti diversi.
e Duca Sammartino.
XIV. t Rispondo ai dubbi che contiene il suo rapporto
c del 27 aprile num. b'216 intorno alle spese che
k potessero occorrere per lo mantenimento sia negli
c spedali sia nelle carceri comunali di qualche con
ti dannato, che dovesse fermarsi negli uni per ma lattia, nelle altre per qualche impedimento duC rante il viaggio di un bagno all'altro. E le dico
c che pel trasporlo de' servi di pena, i Comuni non
c devono anticipare spesa di sorta alcuna, e la mit nislerialc de' 9 luglio i83I5 parla soltanto delle

)( 35
Jra quelle tulle a ricuperare, e tale conoscenza si da
r coli' invio della copia legale della specifica stabili
ta dal Giudice tassatore e definita dallo stesso Contro
loro e pubblico ministero per la spesa anticipata.
Tutte queste disposizioni sono slate sanzionate con
ministeriale de' rj aprile i8ig num. zo64 di accordo
con S. E. il Segretario di Stalo Ministro di grazia
e giustizia.
< spese che per qualche condannato in Termo si
possono fare nello spedale civile dove dalla sua
t scoria possa essere condotto.
* Palermo 12 maggio i836.
t Duca Sammartevo.
MI' Intendente di Callanissella.

Se i medesimi si troveranno infermi , o nello slato


di non poter marciare (48) le spese di trasporlo saran
no anticipate dal Ricevitore del registro e de'demani; e
le vetture saranno pagate, secondo gli usi locali, in se
guito del mandato del Giudice istruttore (a).
Se i detenuti che dovranno mettersi in viaggio avrar.no bisogno di camicia , di scarpe c di cappello , la
spesa sar fatta dall'amministrazione, previo contratto
passalo cogli artieri e col Coutroloro e Procurat. del Re.
(J-8) Sono considerati come in stato da non po
ter marciare i detenuti che debbono viaggiar per ma
re : in conseguenza hanno anche essi diritto a" mezzi
di trasporto. Ministeriale de' 10 luglio 1S19 n. 2008.

(a) V. le seguenti disposizioni:


XV. c Palermo a3 giugno /SZS.
I. 1 Palermo i3 aprile 182.5.
1 Sul proposilo di aver 1' Ispcllor controloro della
t Signore 1 In dato del 3o maggio ultimo si fatto
I Valle di Siracusa significalo all' ex-Giudice del
1 per circolare conoscere al Direttore generale dei
( Circondario di Modica la spesa del fitto di una
c rami e dritti diversi, ed a lutti i Procuratori get nerali quanto segue Il Procuratore generale
s lellica, di cui si serv per lo trasporto da Modi1 ca in Catania del detenuto D. Luigi Garnier , il
a presso la gran Corte criminale di Cnltauissetta
te quale non pot marciare n a piedi n a caval
a con rapporto del i3 dell'ultimo febbraro, ricorli lo, chiese il regio Procuratore generale presso la
I dando che la circolare del 21 aprile 182S slabie gran Corte eliminale di Siracusa di dichiararsi ,
c l che i Protomedici sostituti visitassero i condank se per la vettura indicala nel real decreto do'i3
t nati, o detenuti transitanti, e quindi certificassero
; geunaro 1S17 s' intenda anche una lellica per
< allorch fossero ammalati da non poter cammina
a un detenuto, che non pu marciare n a piedi,
ti re a piedi ; e facondo osservare che pei Comuni
n a cavallo,
t di Piazza e Pietraperzia, ove sovente avviene quec Inteso lei suU' assunto, ed essendomi uniformato al
sto caso , non era applicabile la disposizione e di lei parere ho risoluto , che nel caso dovr
messa da S. A. R. il conte di Siracusa nel Con
t prescriversi la lcttica in vece della voltura, dovranfi siglio del 20 marzo i834, cio quella che nelle
1 no i Giudici istruttori ordinatori della spesa an< prigioni centrali fosse bastante il certificalo dei
& netter ne' mandati di pagamento, sempre da ve
t medici alle medesime addetti, promosse il dubti rificarsi secondo gli usi locali nel prescritto della
( bio onde sapere chi in caso di mancanza doves* legge , un alteslato di due medici , da' Giudici
( se supplire i Protomedici sostituti alla visita, e
t slessi non meno che dal rispettivo regio Procu& certificazione summenlovataDal rapporto del Di ralore generale vidimato , ove dovranno essere
t rettore gen. de'rami e dritti diversi del 29 dell'ule motivali , ed espressali i molivi , pe' quali n a
timo febbraro , non che da un secondo rapporto
piedi, n a cavallo possono i detenuti viaggiare.
( del detto Procuratore generale delia data del 4
1 Le partecipo tulio ci ce. M. Favare.
t dell' andante maggio , si rilevalo che nei Co
li mun di Piazza e Pietraperzia non esista mancan
ti za di Protomedici sostituti , poich nel primo ne
. 1 Palermo g luglio lS3o,
a occupa il posto D. Vincenzo Cantella dal 1816,
1 Da S. E. il Ministro Segretario di Stato per gli
e nel secondo 1). Liborio Diblasi sin dal 1809,
K affari di Sicilia in data del 2-i maggio i834
I c si rilevato che il Procuratore generale per
t stalo scrino quanto segue Eccellenza Fle
c incarico avutone, abbia proposti de' soggetti da
ti valosi il dubbio dall' Intendente della real mari
destinarsi a supplire alla supposta mancanza dei
ti na sul modo da praticarsi circa la sussistenza ed
Protomedici sostituti per la visita e certificazione
1 i mezzi di trasporlo occorrenti pei servi di pena
e di cui si tratta, non solo ne' Comuni succennali ,
c della Sicilia, che si ammalano durante il passag ma bens in S. Caterina e Valli-lunga Portalo
( gio di un bagno all'altro, il sig. Ministro della
< il tutto alla discussione si osservalo che lo sco
e guerra e marina mi ha manifestato con officio dei
li po della discussione del 21 aprile 182 fu tra
21 del corrente, per l'uso conveniente di mia
( le altre cose appunto quello del risparmio delle
parte, di aver disposto che si esegua quanlo vieu
spese del real tesoro in rapporto a' professori da
t praticato a questo riguardo a' reali domini al di
adibirsi. Ci posto nel Consiglio del 4 dell' an( qua del Faro , cio che 1* individuo che si aiuc dante S. E. il Luogotenente generale ha deciso
mala venga dalla scoria condotto nello spedala
t di ordinare che pel caso di cui parola in manc civile o militare pi vicino, con pagarsi la spesa
( canza del Protomedico ne faccia le veci il medi
all' uopo dalla real marina iu seguito de* docuti co comunale , ed ove questo mancasse supplisca
1 memi giustificativi , che dalle corrispondenti aut il medico dillo spedale.
(
i toril saranno rimessi.
c Ci partecipo a lei ce.
!
Ilo 1' onore ec.
Duca Sammarti.\o.
[
1 Ed io lo comunico ce. Duca Sammautiivo.

)( )(
CAPITOLO

Vili.

Da' salari dagli esecutori.


Si. L'amministrazione del registro e de' demani e
inraricata di pagare i salari degli esecutori di giustizia.
i. Al carnefice ed al suo aiutante, i loro appunta
menti mcusuali (4-9)
e. Le spese di trasporto (5o) degl' islruraenli della
giustizia , e quelle necessarie alla loro situazione c ma
nutenzione. Questa spi sa , ed altre di esecuzione, se
condo le circostanze locali saranno tassate per ora dal
Controloro delle spese di giustizia, ed ordiuanzale dal
pubblico ministero.
Ma il nostro Ministro di grazia e giustizia former
un regolamento, clic determiner in maniera positiva le
spese necessarie alla esecuzione de' giudizi ed il modo
del loro pagamento (),

CAPITOLO IX.
Delle spese per porto di lelier-., e della stampa
delle sentenze.
J>2. I Presidenti ed i nostri Procuratori (?>i) e Giu-

{3i) S. E. il Segretario di Stato Ministro delle


finanze , in data de' if novembre 1818 ha emanato il
seguente regolamento.
c Jrt. 1. I Capitani relatori (nella nofa a si c
esposta la riforma si nella denominazione de' relatori che
nel sistema de' Tribunali militari) tanto pi esso le Com
missioni militari , quanto presso i Consigli di gtieria
permanenti, e presso ogni altro corpo giudiziar io mi
niare non soffriranno alcun aito per la corrispon
denza che debbono tenere per gli oggetti re/alivi al
servizio di cui sono incaricati: ma la spesa di posta
per tale corrispondenza saia a carico dell amministra
zione generale del legistro e del bollo, egualmente che
(4$) C'W salario mensuale di ducali otto al car
lo sono tulle le altre spese di giustizia. L'amministra
nefice, di ducati sei al suo aiutante. Circolare del Mi
zione generale del tejxslro e del bollo procurer il ri
nistero della giustizia, de' a5 marzo i8og.
(3b) Per trasporto degli oggetti di convinzione, i cupero della spesa del trasporto delle lettere nel medo
quali debbonsi tenete presenti da' magistrati pria di prescritto dal real decreto de' i3 gennaio iSij.
12. / Capitani relatori riceveranno senza alcun
pronunziare ne' giudizi penali, si paghi come non ur
gente la spesa, la cui tassa, ove il medesimo si esegua pagamento dalle Direzioni di posta, ove risiedono , la
per mezzo della posta o del procaccio , si regoli se
corrispondenza che loro diretta esclusivamente pel
condo la tariffa di dette amministrazioni ; ed ove si servizio della giustizia punitiva, ed affrancheranno a
esigua per mezzo di particolari, si regoli dal pubbli
credito nelle officine di posta la corrpondenza che
co ministero criminale e del Controloro sulla norma per lo stesso servizio dovranno inviare a'funzionari
degli usi locali. Ministeriale degli 8 ottobre 1817 num. ed alle altre autorit,
335o. Comunque tale trasporto si esegua , deve indi
c 3. In conseguenza dell' articolo precedente le
carsi nel mandalo di pagamento la citala ministeria
lettere dirette a' Capitani relatori saranno consegnate
le degli 8 ottobre iSij num. 33oo che autorizza la a mano nelle officine di posta, e gf impiegati di posta
spesa, la specie degli oggetti, il luogo dal quale sono nel ricerere tali lettere per ispedirle nella residenza
de' Capitani relatori , le marcheranno della corrispon
presi e dove sono trasportali. Ministeriale de' 19 no
dente tassa, ma non ne daranno alcun carico alle of
vembre 181 7 num. 3897.
ficine che dovranno distribuirle. Le lettere o i pieghi
( E stabilito in massima che V artiglieria ("A ra
mo della guerra per 1' organo della Direzione generale che i Capitani relatori debbono dirigere a' Giudici re
di artiglieria) debba pagare le spese di trasporto delle gi ed alle altre autorit , saranno egualmente conse
gnate a mano alle officine di posta , nelle quali sa
armi di confisca che le sono dirette da' Tribunali del
le Provincie. Ministeriale del 26 maggio 1819 n. 277S. ranno a/francate a credilo e spedite al destino senza
alcun pagamento.
(a) V. la ministeriale del 7 giugno <83o riportala a
pag. 336 ed inoltre le disposizioni che seguono:
t del Re presso la rispettiva gran Corte criminale.
r Questi di accordo co! Controloro delle spese li giuI. f Napoli zi dicembre /S26.
t. slizia incaricher persona di fiducia , la quale
t verificher, e far eseguire le riparazioni , che
TRAKCESCO I. 00.
( saranno necessarie , e presenter un distinto , e
t Veduto il rapporto del nostro Luogotenente ce.
i motivalo nola.neiito della spesa occorsa. Su tale
t Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario ce.
t notainento il Procuratore generale, ed il Conlroc Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato.
& Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
( loro spediranno la corrispondente lassa.
t Art. i. Il regolamento annesso al presente decreto.
( 2. Il Procurator generale, ed il Controloro nello
( circa le spese necessarie alla esecuzione delle
( stesso modo eh' prescritto nell' articolo prece
I dente, i. faranno eseguire il trasporlo, e la si
t condanne di morie in Sicilia, ed il modo del par gamento di tali spese approvalo.
li inazione de' suddetti strumenti nel luogo della ee 2. 1 nostri Consiglieri Ministri di Slato ec.
i secuzione , e l' altro trasporlo per restituirli al
c luogo, ove debbano conservarsi, e 2. spediranno
Firmalo FHAiS CESCO.
r la tassa della spesa corrispondente.
t Ove la esecuzione debba farsi in luogo diverso da
t Regolamento circa le spese necessarie aW esecuzione
* quello della residenza de; Tribunali, eleggeranno
delle condanne di molte in Sicilia, ed fi modo
ir del pagamento di tali spese,
c i mezzi pi economici, secondo le circostanze loa Art. i. Le persone incaricate della custodia degli
( cali. Il Giudice del Circondario, o il suo Sup( strumenti per la esecuzione delle condanne di
c piente, ed il Sindaco del Comune saran tenuti
C morte, ove questi abbiano bisogno di riparazioni
t prestarsi alla facilitazione de' mezzi suddetti.
c debbano rappresentarlo al Procuratore generale
c 3, Lo acquisto degli oggetti prescritti per li difTe-

X 353 ){
dei de' Tribunali e delle Corti , ugualmente clie i Gi- p dici di pace (fo) godranno la francli ;a della posta per
t 4- G? impiegati delle poste, a aitali perverr li
no le lettere a consegnarsi a' Capitani relatori, veri
ficheranno la tassa ad esse appostaper correggere yli
errori che avessero potuto commettersi nelle officine di
posta dalle (/itali saranno state spedile; e consegneran
no tale corrispondenza senza pagamento a Capitani
relatori, notandone /' importo su di un registro che
\tr loro fornito dall' amministrazione generale dell
pste.
t >. Il registro conterr le seguenti indicazioni :
j. la data dell' arrivo delle lettere ,
., ,
C della pcrvenienza,
2. il tuono
> ,i consegna,
J (, delta
3. il nome, cognome e qualit di colui al quale
son dirette ,
4- la tassa delle lettere j.
c 6. Sullo stesso registro sar notato giorno per
giorno il totale dell' affrancatura delle lettere che i
Capitani relatori sjjediranno pe' regi Giudici di Cir
condario e per altre autorilt .
i j. J'er le lettere affianca/e il registro conterr
le seguenti indicazioni:
1. la data della spedizione delle lettere , e dell' af
francatura a credito delle slesse,
2. il grado del funzionario che ne ha falla la spe
dizione,
3. il nome , cognome e qualit di colui cui sono
dirette,
4- la tassa di affrancatura .
i 8. I Capitani relatori terranno ugualmente un re
gistro nel quale noteranno giorno per giorno l' impor
to delie lettere che avranno affrancale a credilo , e
quelle che saranno state ad essi consegnate a credilo.
// registro de' Capitani relatori conterr le in
dicazioni seguenti per le lettere che ricevono :
t /. la data delle lettere,
., ,
( della vervenienza ,
S. il luoqo
,
> i( della
consegna, '
3. V oggetto delle letlet e ,
4. il nome e cognome di colui che scrive , e di co
lui al quale si scrive.
Per le lettere che affrancheranno a credilo le in
dicazioni saranno le seguenti;
1. la data delle lettere,
2. il luogo della consegna ,
3. V oggetto delle lettere,
4' il nome, cognome e qualit di colui al quale si
scrive.

I g. I registri tanto de' Capitani relatori che dei


Direttori di posta saranno cifrati in ciascuna pagina
tanto dagli uni quanto dagli altri , e 1' importo delle
lettere cosi affrancate che consegnate a credilo sar
indicato tanto in cifre che in iscritto. 1
i io. Nella fine di ciascun mese sar estratto dai
registri uno slato in doppia spedizione dell' importo
delle lettere consegnate a credito a' Capitani relatori ,
o dagli stessi affrancate a credito. Lo stalo conterr
little le indicazioni de' registri , ed in fine di esso ri
si apporr la indicazione di essere conforme a' re
gistri .
c //. Tali stali saranno segnati da' Capitani re
latori e da' Direttori di posta, vidimati per la verit
del contenuto da' Presidenti militari , e dagl' Ispettori
controlori del registro e del bollo , quali si assicu
reranno dell' importo della tassa sugi' inviluppi dell
lettele consegnate. Saranno indi gli stati vistati e
verificali da' Controlori della tesoreria generale , o
da' Controlori distrettuali, ed in mancanza di essi dai
Sindaci, e saranno trasmessi all' amministrazione ge
nerale delle poster.
f t2. Riuniti gli stati di simili lettere consegna
te a credilo a' Capitani relatori, o dagli stessi affran
cate a credito , /' amministrazione generale delle poste
ne former uno stalo generale che sar invialo al Di
rettore generale del registro e del bolloi.
* i3. V amministrazione generale del ' registro e
del bollo verificher tale stato, e ne far col suo ritto
1' invio all' amministrazione generale delle poste , la
quale ne far il versamento alla tesoreria generale ,
ove l' imporlo dello staio sar riscosso dall' ammini
strazione del registro e del bollo, dandosene credito a
quella delle poste .
(Ja) S. E. il Segretario di Stato Ministro delle
finanze, in data de' z8 luglio tSig, Ita emanato il se
guente regolamento.
I Art. 1. I regi Giudici di Circondario non sof
friranno alcun esilo per la corrispondenza che deb
bono tenere cogli altri regi Giudici di Circondario di
qualunque Provincia per affari esclusivamente relativi
alla giustizia penale. La spesa di posta per tale cor
rispondenza sar come ogni altra indennit di giusti
zia , pagabile e ric uperai/ile dall' amministrazione del
registro e del bollo, a norma de' regolamenti in vigo
re. Ciascuna lettera non conterr se non oggetto o cir
costanze relative ad una processura medesiuiai.
t 2. In coiue^uenza delf articolo precedente,

t rmli modi di pubblico esempio sar fallo dal


I Procuratore generale, e dal Conlroloro nel mot do, ebe crederanno pi conveniente agi' interessi
c del real tesoro. La tassa sar anche falla da loro.
e 4> Gli esecutori allorch dovranno uscire di rcsic denza avranno i. i mezzi di trasporto, clic sac rau loro forniti da persona di fiducia del Procut rator generale, e del Controloro, ed in 2. una
( somma giornaliera corrispondente al loro salario,
* allorch dovranno pernottare fuori della residenza.
C d. Ogni condannato a morte per quel tempo, ed
< in quel luogo che sar stabilito dall' autorit
c competente, sar assistilo da un numero di sac cordoli non minore di 2, non maggiore di 4-

t Questi per loro ristoro avranno per ciascun giorno:


c in Palermo due. i 20, negli altri Capo-luoghi di
t Valli due. i , in ogni altro luogo gr. 8o.
c G. Una somma giornaliera uguale alla stabilita nello
t articolo precedente secondo la notata diversit di
c luoghi sar data per nutrimento, e per tu Ito ci,
(t che possa occorrere a ciascun condannato.
( Inoltre per la spesa deli' altare , ed ogni altro ogt getto non preveduto , sar fissala per ciascun
c condannato la somma giornaliera di due. 2 e
c di due. 2, e di due. i e 8o, auche secondo la
i diversit de' luoghi indicati nell' art. precedente.
t 7- Le spese indicate a' due precedenti articoli nou
t avranno I !;>. quando vi sia qualche pio slabi
4-

tulle le lcllere , e pliehi loro diretti per servizio della


giustizia.

I plichi e le lettere saranno spedite fasciate, e bol


lale sotto doppia fascia e contrassegnate, eccetto la cor-

quando i regi Giudici di Circondario saranno nel ca


so di scrieuve ai loro colleghi , consegneranno le let
tere a mano nelle Direzioni ed officine di posta; e nei
luoghi ove queste non esistono a' Cancellieri comunali.
ir. Le lettere saranno messe sotto fascia , contras
segnate di proprio carattere da' Giudici che le spedi
scono, e saranno accompagnate con un border, nel
quale verr indicalo nommeno il numero e l' oggetto
delle lettere per distinzione di causa o proecssura , elle
la circostanza di riguardare le medesime la giustizia pe
nale ad istanza del ministero pubblico. Tuie border
sar sottoscritto ila essi Giudici .
t 3. Ove si manchi ad alcuna delle formalit in
dicale neir articolo precedente, o all'invio del border,
le lettere saranno caricate a pagamento a dauno del
contravventore a.
c 4- Le lettere che si raccoglieranno da' Cancel
lieri comunali /soli anno esser dirette o ne luoghi ore
esistono Dilezioni ed officine di posta, o in altri Co
muni che sono sei citi da' Cancellieri comunali: nell'u
no e neIP altro caso le lettere saranno sempre tra
smessa nelle Direzioni ed officine di posta dalle gitali
essi dipendono, notandole nominativamente ne' fogli di
avviso che spediranno alle Direzioni ed c.ffcitiu di po
sta. Questi fogli di avviso come parie integratile dtl
servizio delle poste non vati sor getti ad alcuna lassa.
i 5. I Direttori, ed impiegali di posta affranche
ranno a credito tanto le lettere, che saranno loro con
segnate a mano da' Giudici regi, quanto quel/e degli
stessi Giudici che sal atino loro trasmesse da' Cancel
lieri comunali, conservando i border co' quali le let
tere stesse saranno state act ompagnate .
i 6. L' imporlo di tale affi aiicatura sar sola
mente designalo in un registro che dall' amministra
zione generale delle poste sar fornito a' Direttori ed
impiegati di posta , e non far parte de' bilanci , n
de carichi, n de' controlli per le altre officine.
t 7. // registro conterr :
l. la data della spedizione ,

z.
3.
sono
4~

C
t

1 limento, che ha per oggetto l'assistenza a' cont dannati a morte , e clic s' incarica delle spese
t. suddette.
8. Per 1' assistenza materiale a ciascun condannato
c vi saranno due facchini. Questi avranno la int dennil giornaliera di gr. 60, lio, /|.o, secondo
1 la diversit de' luoghi indicati nell' art. 0.
9. Tranne i casi preveduti nel presente regolamen( to, niun' altra spesa sar permessa sotto qualsit voglia titolo.
10. Quante volle s' incontri ostacolo, che attraversi,
o rilardi le operazioni relative all' esecuzioni , o
( per le persone , o per gli mezzi di trasporto , e
( per qualunque materiale occorrente, ne sar falla
requisizione di ufficio , senzadio da alcuno si
t possa allegare in contrario qualunque motivo
t di esenzione.
11. Dovunque debba aver luogo la esecuzione, il
Proouralor generale, ed il Conlroloro sulle basi
t stabilite in questo regolamento faranno un calcolo
approssimativo dell'intera spesa, che potr occorl rcre. Due terze parti ddLa, medesima potranno

il nome del Circond. che ne ha fatta la spedizione,


il nome e il Circondario del Giudice regio cui
dirette ,
la tassa dell' affrancatura delle lettere.
1 8. Nella fine di ciascun mese da Direttori ed
impiegati di posta sar estratto da' registri uno stalo
in doppia spedizione dell' importo delle lettere affran
cale a credito de Giudici regi. Gli stati conterranno
tutte le indicazioni de' registri e de' border; ed in
fine vi si apporr la espressione di essere conformi
si a' registri che a' border.
1 g. 1 Controlori della tesoreria generale, i Con
trolori distrettuali , ed in mancanza di essi i Sindaci
verificheranno gli stati co' border e co' registri; ed'
ove gli uni e gli altri saranno uniformi, apporrannola loro fuma agli stali, a' registri ed a' border.
e 10. Gli stati formati nel modo indicato di so
pra saranno trasmessi all' amministrazione neneraledelle poste da' Direttori ed impiegati di posta , ed ore
in qualche mese non vi sia slata corrispondenza dei
Giudici regi fa loro, i Direttori ed impiegati di po
sta dovranno trasmettere immancabilmente all' ammini
strazione generale uno stalo negativo.
1 il. ninniti gli sfati di simili lettere affrancate
a credilo l' amministrazione generale delle poste ne?
former uno stato generale, che sar invialo mi Diret
tore generale del registro e del bollo.
c 12. L' amministrazione generale del registro e
del bollo , verificalo lo stalo generale con una copia
degli stati parziali che le saranno trasmessi, e che non
don ano essere suscettibili di alcuna eccezione, ove Ste
no muniti delle firme de' Controlori provinciali, distret
tuali, e de' Sindaci, apporr il suo visto a detto stato
generale , c lo inricr all' amministrazione generaledelie potale , la quale ne far il versamento alla teso
reria generale, ove l'importo dello slato sar riscosso
dall' amministrazione del registro e del bollo , dando
sene credilo a quella delle poste.
c essere anticipate al Procuralor generale, e queste
c gli saran pagate dalla cassa del registro sopra
t mandato di spesa non urgente, salva la rcgola( rizzazione nella liquidazione diffioitiva.
r 12. In caso di disparit di pareri tra il Procuratore1 generale, ed il Controloro sar eseguito il di
( sposto nell'art. i4 del real decreto de' i3 gen( naio 181 7, n per questo, n per qualunque aifi tra difficolt relativa agli oggetti compresi in
! questo regolamento, la esecuzione delle condanne
t a nioile dtbba essere impedita, o punto rilardata.
( 11 Procuralor generale in tulli i casi in cui per
t alcuno degl indicati oggetti non convenga coL
( Controloro dar le disposizioni, che creder op( portune.
L'approvo firmato FRANCESCO.
IL. tt Palermo 12 marzo 182j..
1 Signore j INell' articolo 2 di un regolamento apf provalo da S. M. con decreto de' 21 dicembre
t ultimo, circa le spese necessarie alla esecuzione
t della condanna di morte prescritto, che il Pro1 curatore generale del Ile presso la rispettiva*

)( 355 )(
il nome di chi loro abbia dirette le lettere, col montan
co' nostri Ministri , che sar chiusa e sug
te della tassa. Questo stalo sar certificato dal Direttore
che domanderanno il rimborso della posla delle poste; sar quindi presentato colle fasce ed indi
uno sialo dettagliato delle lettere rice\ulc rizzi al Procuratore del Ile per lo mandato da spedirsi
data, il luogo donde vengono, 1' oggetto ed unitamente al Cuiitroloro.
53. I Direttori delle poste sono tenuti ne'loro slati
gran Corte Criminale, e il Controloro delle spese di credito di comprendere i plichi e le lettere che i fun
di giustizia debbono spedire la lassa deila spesa .. zionari sopra designati giudicheranno necessario di af bisognevole al trasporlo degli strumenti di esecu- francare (>3)
54- Alla fine di ogni mese lo stato di credito desi
i zione , nel luogo in cui la condanna deve avere
t effetto : e dove l* esecuzione debba farsi in tut- gnato nell'art, precedente, stabilito articolo per articolo ,
t t' altro Comune , che in quello della residenza e certificato dal Direttore delle poste, sar esaminalo dal
f de' Tribunali , i suddetti Procuratore e CoulroJo- Conlroloro, ed ordinanzalo dal nostro Procuratore (54-).
ro debbano scegliere i mezzi pi economici per
151). Non saranno pagate spese di stampa sopra i
i mandarla ad effetto secondo le circostanze locali, fondi generali delle spese di giustizia che per gli oggetti
t In questo caso come il Giudice di Circondario, seguenti:
t o il suo Supplente, e il Sindaco del Comune
1. per gli estratti di sentenze di condanna (S!>) a pe
sono obbligati dallo stesso regolamento a preslar- na alllitliva 0 infamante (a) , siccome detto ucll' art si alla facilitazione di siffatti mezzi economici ,
cos incarico lei perch inculchi a' Sindaci lo
(33) Noie 3i e '2.
f adempimento di quanto yien loro ordinalo nello
(3.() Note 01 e $2.
(33) La spesa per la stampa degli slati sommai!
t enunciato articolo. M. Favabe.
delle condanne pronunziate dalle gran Corti criminali
e rese esecutive , pai/abile dalle casse dell' ammini
< Palermo 3 aprile 1828.
t Trattando ella con rapporto de' 24 marzo scorso strazione. Real rcscritlo de'27 ottobre 18 18 partecipalo
f del rimborso domandalo dal Direttore generale con ministeriale de' 3i ottobre 1818 nmn. 4273.
e di polizia delle spese da lui anticipale per lo
Tra le FAI. LL. i Segretari di Stato Ministri di
e armamento, e disarmamento della macchina di grazia e giustizia e delle Jinunze si detcrminato eh*
f morte in circoslanza di varie esecuzioni capitali , negli slati suddetti non si comprendano le sentenze eh*
t le quali a' termini del real decreto sulle spese debbonsi stampare per estratti. Ministeriale de'24 luglio
f di giustizia devono soddisfarsi dalla cassa del re- 1 8 1 9 nuin. 3S4-0.
La publicazionc di tali stali era mensuale: ora
( gislro, ha fatto ricordo, che nel regolamento apc rovaio da S. M. con rcal decreto de' 21 dicem- bimestrile in tiriti di circolare data il di 3 dicembre
bre 1826, che fissa il modo come liquidarsi, e 1818 da S.E. il Segielario di Stalo Ministro di gra
pagarsi tali spese , nessuna parte addossata zia e giustizia.
e agli agenti della polizia in queslo servizio : ma
che bens a' Procuratori generali delle gran Corti
c ed agli Ispettori conlrolori delle spese di giusli- (a) V. le seguenti disposizioni:
t zia slato esclusivamente dato l' incarico della I. e Palermo t settembre fSao.
c tassa delle spese di cui si tratta. Quindi ha rit Soddisfacendo ella l'incarico datole, onde farmi
t chiesto da me i convenienti schiarimenti sul mot conoscere, se la spesa delle stampe della sentenza
c emessa dalla Commissione militare di Girgenli
t do come eseguirsi le sopra espresse sovrane prc< nella causa di Vincenza, e Fedele Pecora madre
f scrizioni.
I e figlio, ed Ignazio IVicastri fusse pollila ricadere
( A togliere ogni dubbio io devo mettere alla di lei
e sul fondo gout rale delle spese di giustizia a' terc intelligenza, che essendo stalo da S. M. per moc mini del reale decreto de'i3 gennaio 1817, come
( do di redola stabilito sin dal 1823 con reale ret si preteso dal Capitano relatore di quella Com( scritto del 1 marzo di quell'anno, in seguilo di
c missione; mi ha fallo conoscere con rapporto dei
1 competenza insorta tra il Direttore generale di
t 29 scorso, che essendo la spesa delle stampe, di
1 polizia , ed il Procuratore generale della gran
c cui si traila eonlro il positivo disposto dal num. 1
( Corte civile di Palermo, che per quesla Capitale
c dell' art. 5i) del real decreto anzidetto, in cui vi
( la esecuzione di tulle le condanne a pene alilit( ha soliamo permessa la spesa di stampa delle
live dovesse rimanere a cura del Dircllore gene( sentenze pol lanti pene alilitlive, e infamanti, non
t rale suddetto , vede ella bene, che appartenendo
t pu la spesa delle stampe in discorso ammettersi
( a questo funzionario di provvedere a tulli i mez1 sul fondo generale delle spese di giustizia , Iratf zi di esecuzione, non pi al Procuratore gencra( landosi di assoluta liberl de' supposti rei.
1 le, ma bens al riferito Direttore si appartiene la
( tassa delle spese di giustizia, e quindi risulta chiaiNel partecipare lutto ci al Comandante generale
1 ro, che quanto viene attribuito nel mentovalo ret delle armi in replica al di lui rapporto de' ao
1 golamento al Procuratore generale deve rendersi
l giugno scorso riun. 3oy5, gli ho fallo sapere di
1 applicabile al Direttore generale di polizia per
( prescrivere a' Relatori presso le Commissioni mit quelle esecuzioni, che hanno luogo in quesla cat [lari di tenere per loro regolamento quanto ha
t pitale.
ella riferito, molto pi, che si tratta per ispcse,
c che non possono ripetersi dulia cassa del re^it Restando cos dileguato il dubbio da lei eccitato, la
r slro avverso g' imputali.
prevengo di regolarsi secondo questa intelligenza,
Parti cipo ci a lei ce. = M. Favark.
t M. Favarje,

rispondenza
gellata.
C oloro
formeranno
indicante la

)( 3*6 )(
56. II numero degli esemplari che dovranno slamlicolo 36 del codice penale (56).
2. per manifesti di persone d' arrestarsi , o per perso
parsi ed affggersi sar determinato da' nostri Procuralori generali secondo le localit (57).
ne messe fuori della legge.
3. per la stampa di uu allo o memoria che il nostro
5j.I Procuratori gen. (58) nomineranno lo stampa
Ministro di grazia e giustizia giudicher doverci pubbli- Il tore per fare il servigio che sar richiesto nelle Pro
care eoa ispeciale decisione.
1 vincie.
Le prove delle stampe saranno rimesse dallo stam
patore al Procuratore generale per le correzioni da far
(jff) t Tutte le condanne a pene criminali saran
si nella sua of&eina.
no affsse per estratto nel luogo ove sono state pro
58. I Procuratori generali informeranno il notlro
nunziate , nel Comune nel cui territorio stalo com
messo .il misfatto , mi quello ore si far la esecuzio
ne, nel Comune ove il domicilio del condannato , ed
(j;) Nola 56.
in quello ove il domicilio degli offesi o danneggiali.
(JjS) Sebbene a' Capitani relatori , oggi Commes
Art. 20 del codxe delle leggi penali che succeduto savi del Re, come ujjtziali del ministero pubblico , gi
all' articolo 36 del codice penale abolito dal primo di comune quanto si prescrive cogli articoli S6 a 'cr
vai quanto dire sebbene possono quelli determinare il
settembre /8/g fri).
numero degli esemplari da stamparsi, nominare lo stam
II, i Con parecchi rapporti ha ella rilevalo , che siasi patore c convenirne gli appalti: tuttavolta , essendovi
t falla gravitare sul fondo delle spese di giustizia ragione di ottenere maggiore economia con un contrat
* in coiitrovenzioue all' art. 55 del real decreto to generale , S. E. il Segretario di Stato Ministro
de' i3 gennaio 1817 la spesa di stampa per la- delle finanze, con lettera de' 16 giugno 18 ig n. Si2~
i lune decisioni non poi-lauti condanna a pena af
trova regolare 1 che i Capitani relatori per le stampedi cui si tratta debbono valersi dello stampatore col
te fli Ltiva pronunziale dalle Commissioni militari di
Messina, Girgcnti e Trapani, ed ha provocate le quale il regio Procuratore generale della gran Corte* superiori disposizioni per essere rimborsalo il criminale della rispettiva Provincia ha fatto /' appal
del citato decreto (decre~
te real lesoro della spesa di cui parola, e per to a tenore dell' articolo
t non aver pi luogo simili abusi pregiudiz. evoli io de1 i3 gennaro iSij) e clic la tassa di tali stampe
debba jarsi sulle norme dell' appalto medesimo . Il
agi' interessi del regio erario.
( Avendo io inteso sul proposilo il regio Procuratore supremo comando ha dato gli ordini in conseguenza
t generale presso la gran ( orto de' conti ho riso- a' Commessa?-* del Re. Ministeriale de' 18 agosto iBig,
t luto, che si richiami alla pi esalta osservanza il num. 4a9^>
tr num. 1 dell'art. 55 del real decreto do'i3gcnt naro 1817 divenuto esecutorio in questa parte I
( del real decreto de' i3 gennaio 1817 relativo alle de' reali domini per effetto del real decreto dei "
( spese di giustizia, stato da S. M. determinato,
t 16 agosto 1 8 1 9; in conseguenza di che tulle le
che tutte le condanne a pene criminali debbano
Commessami militari attenendosi strettamente alla
essere affisse per estratto nel luogo , ove sono
c letterale disposizione ivi contenuta, non dovranno
state pronunciale, nel Comune nel cui territorio
c permettersi di prescrivere da oggi in avanti , che
sialo commesso il misfatto , in quello ove si
t la impressione de' soli e semplici estralli di scnfar 1' esecuzione, nel Comune ov' il domicilia
( lenze di condanna a pena afllittiva.
del condannato , ed in quello ov' il domiciliot Per ci che riguarda poi il rimborso delle spese
degli offesi, o danneggiali.
( sofferte dallo erario per l'abusiva impressione II
< Per lo adempimento di queste sovrane determina-*
s delle decisioni profferite dalle cennale Couiracssio- Il
a zioni stato prescrilto, che i Procuratori genec ni militari di Messina, Girgenti e Trapani, ho io
c rali del Re presso le gran Corti criminali delle
( deciso, ohe non si faccia per ora alcuna novit ,
1 Vaili debbano dare le disposizioni non meno per
( la stampa degli stati sommari delle condanne ,
( riserbandomi di prendere su questo particolare le
( disposizioni , che si convengono , tranne per la
che per la pubblicazione bimestrale de' medesimi
( ne' luoghi dalla legge stabiliti.
1 spesa per la impressione della decisione prolferita
1 Ho dovuto intanto rilevare, die in alcune Vaili st
c dalla Commessione militare di Messina per Fran trascurato lo adempimento di questa interesc cesco Agati , per la quale ho determinalo :
sanie prescrizione di legge , la quale tende alla
C 1. eli' ella verifichi , se la decisione suddetta sia
t repressione de' reati con dare alle pene, che si
( stala emessa prima, o dopo la ministeriale del
infliggono tulla la possibile pubblicit,
r primo settembre 182) prescrivente il divieto per
te Interessando adunque quest' oggetto al pubblico* et, la impressione di simili decisioni ;
t sempio, che direttamente influisce sull'ordine pub-^
l 2. e clic laddove sia stala pronunziata posterior( blico, io ho inculcalo a' rispellivi Procuratori gcc mente alla cennala ministeriale si costringano i |[
1 nerali, che sieno per lo avvenire esalti osserva
C componenti la Commessione a rimborsare le spese
li: lori di quanlo daila letrge disposto per la pubc della impressione.
( blicazione bimestrale degli estratti di condanna
( Partecipo ci a lei ce.
t di cui si traila, della quale dovranno periodica1 Palertn ig gennaro 1S2&. M. Favaret mente danni conio con rimettermi un duplicalo
( degli slati sommari delle condanne, che saranno
(a) Leggasi la ministeriale che stguei
c siali pubblicati regolarmente alla fine di ogni
l Palermo li 5 aprile iSay.
bimestre.
( Con 1' articolo 20 del codice delle leggi penali , e
1 Partecipo ci a lei ec.
M. Fatai.t con la nota di numero 56 sottoposta all' art. 55

K357
Ministro di grazia e giustizia del prezzo e delle condizio
ni degli appalli (5o,) che saranno fatti eolio stampatore.
59. Alla fine di ciascun mese lo stampatore (Go)
far passare la sua memoria al Procuratore generale ,
che la far verificare. Lo s'ampatore vi unir V esem
plare dell' oggetto impresso come documento.
11 mandato sar formato, sulla proposizione del Con
troloro in pie della memoria , dal regio Procuratore co
me por ogni altra spesa di giustizia non urgente.
L' ordinanza conterr la indicazione delle leggi e
de' decreti, o delle decisioni del nostro Ministro di gra
zia e giustizia in virt di cui la stampa sar slata or
dinata.
TITOLO IL
Delle spese straordinarie di giustizia a carico della
amministrazione generale del registro e de' demani.
CAPITOL I.
Della interdizione d' ujfcio.
60. Indipendentemente da' procedimenti diretti contra coloro che lasceranno andar vagando i pazzi e i fu
ribondi , per far pronunziare contra i delinquenti (G)
le pene portate negli articoli 71 4y9 del codice pena
le; il pubblico ministero, quando la interdizione non sa
r provocala da' parenti , far procedere di uffizio (62)
non solamente nel caso di furore, ma benanche in quel
lo d' imbecillit e di demenza, se l' individuo non abbia
sposo, 0 sposa, o parenti conosciuti (a).
(Kg) Laddove i regi Procuratori generali non vo
gliono avvalersi de' tipografi con cui han convenuto un
appalto per le stampe, non possono tassar/e ad altri
al di l delle condizioni nel medesimo stabilite.
(fio) Nota Sg.
(6*/) Coloro che lasciano vagare i malti, sieno o
no furiosi, che sono sotto la loro custodia ec. art. 46 1
num. ia del codice delle leggi penali. Le pene sono
pronunziale dagli articoli 4&4 e 4^S del codice stesso.
(62) Il caso del procedimento di uffzio alla in
terdizione compreso nelf art. 4'4 del codice delle
leggi civili.
(fi) V. il seguente decreto:
Francesco 1. re.
I Visto l'art. 4i9 delle leggi civili sotto il titolo della
1 interdizione cos concepito.
I Ricevuto il parere del Consiglio di famiglia il Tril bunale interrogher il convenuto nella camera
c del Consiglio. Se egli non vi si pu presentare,
< sar interrogalo nella sua abitazione da uno dei
c Giudici a ci destinato coli' assistenza del Canc celliere: in tulli i casi il Procuratore regio sar
presente all' interrogatorio.
f Veduto altres l'art, ma delle leggi di procedura
t ne' giudizi civili cosi concepito.
t Trattandosi di ricevere un giuramento, una cauzios ne, di procedere ad esame, ad un interrogatorio
e sopra fatti, ed articoli, di nominar periti, e gef ncralmenle di far qualunque operazione in forza
c di una sentenza, se avverr, che le parli, o i
( luoghi in questione sieno troppo- distanti, ma nella
c slessa Provincia o Valle , il Tribunale potr dcc pularc un Giudice dal suo seno, o anche un
c Giudice di Circondario, secondo l'esigenza dei
c casi : se fuori Provincia o Valle incaricher il
i Tribunale della rispettiva Provincia 0 Valle a no-

61. Lo spese di questo procedimento saranno anti


cipate dall' amministrazione del registro e de' demani ,
come le altre spese di giustizia non urgenti. Ma se lo
interdetto, i suoi genitori 0 il coniuge non saranno sol
vibili, allora verranno soltanto pagale le tasse all' uscie
re, ed a' testimoni non parenti o congiunti.
CAPITOLO II.
Del procedimento in materia civile.
62. Le spese degli atti e delle procedure falle per
la persecuzione d' uffizio del ministero pubblico ne' casi
previsti dal codice civile (G3) circa gli atti dello sialo civi
le, saranno pagate e lassale come spese di giustizia (6).
(63) Codice delle leggi civili.
n minare o uno de' suoi membri, o un Giudice di
01 Circondario, ad oggetto di procedere alle opet razioni ordinale.
I Essendo necrs?ario coordinare il principio della de
ll legazione stabilito nell'art. 11 ia delle leggi di
I procedura ne' giudizi civili, co' motivi che bau
1 detcrminato 1' interrogatorio per coloro do' quali
chiesta la interdizione, e la forma colla quale
t queslo interrogatorio dee succedere.
C Veduto il parere della Consulla generale.
1 Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
1 Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
1 Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
I Art. 1. Qualora la persona di cui stata doraanc data 1' interdizione, si trovi fuori il territorio della
1 Provincia o Valle del Tribunale civile adito per
lo correlativo giudizio, e non possa al medesimo
1 presentarsi, l'interrogatorio prescritto ncll' artie colo 4-ig delle leggi civili seguir dietro analoga
t sentenza del Tribunale stesso, innanzi ad un Giuc dice del Tribunale civile della Provincia o Vali
< della sua attuale dimora.
C 2. Il Presidente del Tribunale civile dell'attuai di-
c mora della persona da interdirsi destiner il Giut dice, che dee procedere all' interrogatorio. Il not slro Procuratore presso questo Tribunale , a' tcrt mini della legge sar presente all' interrogatori
( anzidetto, ed il Cancelliere del medesimo Collegi
( assister il Giudice incaricalo di procedervi.
( 3. Se gravi molivi sieno d'ostacolo, che l'inlerro( galorio abbia luogo a norma dell' articolo primo
( nel caso , che" quivi preveduto , il Tribunal*
f civile adito per lo giudizio d' interdizione dovr
f implorare da noi il permesso di spedire per lo
t adempimento dell' interrogatorio fuori la Provin
( eia o Valle di sua residenza un suo Giudice unit tamente al nostro Procuratore, ed al Cancelliere
del Tribunale slesso.
c 4" Il nostro Consigliere Ministro ee.
c Napoli il d 20 giugno 1827.
Firmato FRANCESCO.
(b) V. il seguente articolo estratto dalla tariffa per
le spese giudiziarie nelle materia civili inserita
nel decreto de' 3l agosto tSig.
CAPITOLO IV.
Testimoni, periti e custodi.
( 3o. r. Sar accordala ad nn testimone inteso dal
( Giudice di Circondario una somma equivalente

)( 358
CAPITOLO III.
63. Lo stesso e stabilito quando il ministero pub
blico richieder d' uffizio la relliica dogli alti dello sla
Dellt iscrizioni ipotecarie richiesto dal pubblico
to citile , e goneralmenle io tuli' i casi ove il ministero
minuter.
pubblico agisce nel!' interesse della legge, e per assicu
64. Le spese della iscrizione ipotecaria, quando el
rare la sua esecuzione (a).
la sar richiesta dal pubblico ministero giusta le prescri
zioni del codice criminale (i>4) e Dell' interesse della te
I ad una giornata di travaglio della sua professione,
ed anche a due giornale di travaglio, se il lestimo- soreria generale, saranno anticipale cerne quelle di giu
f ne sar sialo obbligato di farsi rimpiazzare nella stizia ((').
* sua professione: ciocch lascialo alla prudenza
{64) Codice dellt lejrji penali.
del Giudice (( od. p. 3 art. i33 1 38).
t II maximum per della giornata a' teslimoni intesi
stala comunicala le seguente lettera minislec innanzi al Giudice di Circondario sar di carlini
f riale Napoli 9 febbraro 1S28 Eccellenza
t io lari io, ed il mininum carlini a tari 2.
1 Ilo letto il di lei pregevole foglio de' 29 novrm( Se il testimonio per fare la sua deposizione debba
f bre ultimo intorno al dubbio concernente la ref recarsi ad una distanza maggiore di un miglio
f gislrazionc gratuita degli atti giudiziari ad istanza
( dall' abitalo del Comune ove domiciliato , avr
I del pubblico ministero, coin parte principale,
( l'indennit di grana 6, grana ia per ogni mit quanto su di esso hanno opinalo cotesto ConsuU
t glio percorso, sia per andare, sia per ritornare.
1 torc del Governo, ed il regio Procuratore presto
I Le indennit a' teslimoni saranno accordale, quando
( cotesto Tribunale civile.
I essi ne facciano La dimanda. Di questa circoslanI In riscontro debbo manifestare a V. E., che seeon
i za si dovr fare menzione nel verbale di esame
t do il sistema stabilito in questa parte de' reali
( ove sar pure notato 1' importo delle indennit.
1 domini , in esecuzione della legge sulla n gisti aC a. Le indennit de' periti di arti meccaniche , colc tura degli atti , sono sottoposti al registro grac tiratori o agrimensori adoperati dal Giudice del
t tuilo tutti gli atli ad istanza del pubblico mini*
f Circondario saranno fissate dal Giudice medesimo,
f stero, allorch parte principale , sieno essi oi secondo il merito della perizia. Esse per non
( riginali, sieno copie conformi, o spedizioni esrf potranno in alena caso eccedere j carlini i5 tari
cu live.
f i!>, n essere minore di carlini 3, tari 3.
t L' amministrazione del registro e bollo, somministra
f Le spese di viaggio saranno tassate nel modo medec poi i fondi pel pagamento delle altre spese oet simo che pc' testimoni (Cod. p. 3 art. i33 i4'>).
c correnti nella procedura giudiziaria per dritti di
c 3. Le indonnila di perizia agli architetti ed altri
1 Cancelleria, di uscieri , di Patrocinatori, ed altro,
c periti di arti liberali saranno tassale alla ragione
1 in vista dilla specifica tassata sulle norme della
c di carlini 8, tari 8, per ogni vacazione di tre ore
f tariffa civile, colle formalit prescrillc dal decreC senza che possano calcolarsene pi di tre in cia1 to de'i3 gennaro 1817 sul pagamento delle spese
t scun giorno.
( di giustizia.
C Essi non avranno diritto ad indennit particolare di
I Questo metodo, che si accorda all' opinione del
1 vacazione per la prestazione del giuramento e per
t la formazione della perizia, mentre questi due alc Procuratore del Re presso cotesto Tribunale cit ti sono comprosi nel processo verbale dell'accesso.
1 vile, conforme interamente a' principi Sanziot Le indennit di viaggio agli architetti ed altri peri( nati dalla legge, ed esso stato stabilito di acf li di arti liberali in caso di accesso alla distanza
( cordo cogli agenti delle finanze,
f di l di un miglio dall'abitato del proprio Coc Dietro lai notizie 1' E. V. potr compiacersi dar
t mune, saranno calcolale alla ragione di grana i5
( quelle disposizioni, che nella sua saviezza stimer
f tari uno e mozzo per ogni miglio; senza per che
convenienti.
i possa eccedersi per questo titolo la somma di car( Io quindi partecipo a lei ec. M. Favabs.
t lini 20, tari ao, compresa la gita od il rilorno.
( 4- Le indennit a' periti saranno lassale dal Giudi- (b) Si riscontrino le seguenti disposizioni:
c ce del Circondario che ha assistilo alla perizia.
I 5. Le indennit a' custodi saranno tassate alla ra- I. 1 Palermo ig marzo iS2g.
t gionc di carlini 3, tari 3, ad ogni custode per
c Occasionalmente ad una formalit d' iscrizione presa
t ciascun giorno duraute i primi dodici giorni ; e
( a richiesta del pubblico ministero in favore della
t di carlini 2, lari due il giorno per tutto il tempo
c cassa delle ammenda nella Conservazione di que* successivo, oltre le spese necessarie per la custodia.
sia Valle, ella co' rapporti de' 3i marzo 1828 e
I 6. Le indennit fissate ne' numeri i i e 3 sono
( de' 29 gennaio precorso ha domandato, se per
c dovute nelle cause del valore al di sopra di du( lalc oggello debba osservarsi il prescritto della
C cali 20 once 6 20.
f ministeriale del sig. Miuislro delle finanze de' ao
( Nelle eause di un valore inferiore le indennit sa( ollobre 1821 ove si dice, che le iscrizioni, ch
t ranno tassate in ragione della met su' tei mini
c si ricercano dal pubblico ministero a' termini dol
( stabiliti negli enunciati numeri.
ci lo leggi penali deggion procedere a credilo.
( Or io dopo di avere inteso il Consultore del Go(a) V. la seguente ministeriale.
\
( verno ho considerato, che questa ministeriale fu
( Palermo li 2$ febbraio 'S28.
( emessa pe' domini al di l del faro: nondimeno
I Da S. E. il sig. Consigliere Ministro di Sialo Mi1 essendo comuni in ambe le parli de' reali domiI nislro Segretario di Sialo di grazia e giustizia ci
( ni le leggi vigenti sul registro, e sulle ipolech*,

)( 3o9 )C
TITOLO III.
ai Direttore della rispettiva Proyincia le loro firme i*
Del pagamento e del ricupero delle spese d giustizia. doppio foglio, le quali dovranno essere depositate tanto
presso il lliccvitorc incaricalo del pagamento delle spes
quanto presso le Direzioni , ove saranno esaminati i do
CAPITOLO I.
cumenti (a).
Del modo di pagamento.
G6. Le spese urgenti di giustizia designate negli ar
65. Ad evitare la falsit de' mandati di spese di
ticoli
1 ed 8 del presente decreto saranno tassate dai
giustizia i Giudici di pace e i magistrali de' Tribunali e
Giudici
istruttori, e pagale senza altra formalit dal Ri
Corti, i Capitani relatori, ed i Presidenti de' Consigli di
cevitore.
guerra e delle Commissioni militari faranno pervenire
Le spese non urgenti non saranno pagate se non
dopo la tassa diOnitiva del Controloro e del pubblico
i e 1' uguale bisogno esistendo di estendersi anche ministero, in seguito delle note delle parti prendenti tas
t nella Sicilia il prescritto ministeriale anzidetto , sale articolo per articolo, iu ognuno de' quali dovr far
( moltopi, eh' adatto ad allontanare qualunque si menzione della disposizione del presenta decreto sullaf pregiudizio, che potrebbe inferirsi all'erario collo quale la tassa fondata (&).
( attrasso dell' iscrizione, clic spesso potrebbe riseni tirsi , se la medesima dovrebbe prendersi non a
1 tecaria , che alle volte sarebbe siala anche mag
i credito, ma mediante 1' anticipo della spesa dal
e giore del debito pr'ncipale. Pe' crediti delle spese
( di giustizia al di sopra di due. 10 stabilito, che
I fondo del registro , ho risoluto di estendersi iu
c questa parte de' reali domini la esecuzione delle
( si debba sempre prendere 1' iscrizione , anche
( quando i debitori siano indigenti a!!' epoca della
c disposizioni per 1' oggetto iti discorso contentile
t nella ministeriale suddetta de' 20 ottobre 1821.
e condanna, poich dovendosi in forza dell' art. g4
1 ISTe la prevengo ec. M. Favaue.
( del decreto de'i3 gennaio 1817 ripresderc conc tro di essi le coazioni nel caso, che divenissero
c in appresso solvibili , fa d' uopo conservare con
II. e Palermo z3 aprile iSag.
c la iscrizione il privilegio del lsco pel ricupero
1 Da S. E. il sig. Ministro delle finanze in data de
c di tali spese su i beni futuri di essi debitori.
vi gli 11 andante mi stalo scritto quanto segue:
f Ma sic omo questa futura solvibilit non si pu veC Eccellenza Come potr V. E. compiacersi rile( rilcare pe' condannali a moria, e pe' condannali
f vare dall' annessa copia conforme di ministeriale
t a'ferri iu vita, e non vi clic una rimota, e dub( de' 20 ottobre 1S21 la disposizione data da questo
t bia speranza pe' condannali al terzo grado di ferri,
t ministero, perch le iscrizioni per ispese di giuf stizia debbano esser prese a credilo de' dritti di
1 mentre tali pene poriano la perdila de' drilli cit vili; cosi con ministeriale degli 8 giugno 182*
t ipoteca, e de' salari del Conservatore, riguard,
f sulla guida dell' art. g5 della legge de' 21 giu slato disposto , che pe' crediti di spese di giuf gno 1819 le iscrizioni a nome dello Stalo, e lis1 stizia contro i condannali a morte, a' ferri ia vita,
c so le regole da tenersi per la ripetizione a favore
ed al terzo grado di ferri, i quali all'epoca della
t loro condanna sieno poveri, non si debbano pren del Conservatore di tali spese a credito, salvo il
c. dor lo iscrizioni ipotecarie, ancorch tali credili
c caso di riconosciuta insolvibilit de' debitori.
e fossero al di sopra di due. 10.
I Non si parl in quella disposizione espressamente
( delle iscrizioni, che si richiedono dal pubblico
Partecipo ci a lei ce. M. Favarb.
< ministero, giusta il codice eliminale, e noli' inc teressc della tesoreria generale; Ina poich su (a) V. il rescritto degli S luglio tSu6 inserito a p*g.
f di ci appunto ha V.E. richiamata la mia atten020.
t zione coi suo pregiatissimo officio de' 19 del ca- (b) V. dello rescritto , ed inoltre le seguenti disposi
( duto marzo, 2. carico mim. 1046, anche a me
zioni:
t pare, che le spese per qaesle iscrizioni a nome I. 1 Palermo 21 settembre iS-2gr
c Allo art. 10 del sovrano rescritto del ai dicembre
1 del pubblico ministero debbano esser prese a erc( 182) a questa Direzione generale partecipalo con
( dito analogamente al cilato art. <)i> della legge,
c minisloriale del 24. luglio 1S21 , di cui per il
i e con le stesse regole stabilite nella suddetta mi( nislerialc de' 20 ottobre 1821, e non farsi anti corrispondente eseguimento partecipazione fu dalt la stessa data a' Direttori provinciali di sua di
t cij are come quelle di giustizia a seconda dell' arti pendenza, vien chiaramente e con precisi termini
s licolo t>i del decreto de' i3 gennaio 181 7 : e
quindi non so, che uniformarmi alla saggia di imposto che le indennit non urgenti sieno nola te ne' mandati, c lassate articolo per articolo, cos sposizione da V. E. datane.
1 me si pratica pe' mandali urgenti in virt dello
I Con questa occasione credo opportuno di notare
a qui appresso due risoluzioni vigenti in questi reali
articolo C>6 del real decreto de' i3 gennaro 1817
domini in materia d' iscrizioni per ispese di giut espriuicndovisi, che la parte prendente ne ha clnet slo il pagamento; sancito restando ancora in vi stizia, che potrebbero applicarsi, quando V. E.
gor dello articolo stesso, che in ciascun mandato
lo giudichi , anche per co esti reali domini.
N
urgente debbo essere espressa 1' amincssioue , o>
e Nel Consiglio ordinario di Stalo de' 10 ottobre 1822
riliu o del pagamento.
fu deeiso da S. M. di non prendersi le iscrizioni
Or a malgrado di una siffatta precisa disposizione c
t pe' credili di spese di giustizia da due. 10 in
c stato a me osservalo, clic la maggior parte degli
1 sotto; e questa decisione fu principalmente pog Ispettori conlrolori omesso hanno quanto, a'mant giata sul riflesso di non far solirirc a' debitori
t. da li urgenti, di esprimervi ossia indicarvi 1' anit di s piccole somme la spesa dulia iscrizione ipo-

){ 3^
67. Le spese di giustizia di (qualsivoglia natura non
.iranno pagale che in mano de portatori de' mandati.
Nel caso che la parte sappia scrivere , vi si apporr in
{iodi la sua quietanza , in altro caso non vi bisogner
ofinalit ulteriore.
t messione dal sullodato sovrano rescritto ordinala.
t Esigendo adunque la regolarit del servizio di
C cui trattasi uno uniforme adempimento in questa
t interessante parte ancora , per lo avanti da' sudt detti Ispettori conlrolori non senza mio positivo
rincrescimento ncgligentala , incarico lei signor
t Direttore , di disporne lo esalto e rigoroso ese( guimcnlo, prontamente inculcandolo all' Ispettore
f conlroloro di sua dipendenza nel modo seguente,
t cio : che laddove mandato urgente qualunque
t nel tutto sar dal medesimo ammesso , iscrivervi
( costui dovr indispensabilmente la sua riconoscent za in tulle lettere nel modo qui appresso segnat lo Visto, td ammesso per due. tot N. N.
c Ispeltor controloro Laddove poi all' incontro
( esso Ispetlor controloro trover luogo a riliuto ,
f modifica qualunque, ossia ritassa delle somme in
t essi mandali ordinanzale , per come nel ripetuto
art. 10 del sovrano rescritto contemplalo resta,
c le indicazioni tulle di rigetto, modilica, o rilassa
4 sopra i mandali stessi dal medesimo debbono esf sere iscritte, e quindi di sua firma munite; c
C questo conformemente ancora al regolamento dalo
1 con mia circolare in proposilo emessa sotto li 2G
c febbraio num.
f Trovandosi per con dessa circolare rispetto a'manf dati non urgenti ( ritenuta la pratica in allora
f vigente di rilasciarsi colai mandati da' regi ProI curatori generali ) in conformit degli urgenti
f disposto ancora, cjie tulle le indicazioni di rigetto,
( di modifica qualunque, ossia rilassa delle somme
( in essi mandati non urgenti ordinanzale, in pie
C de' mandali stessi debbonsi annotare ; sulla conc siderazione , che in oggi in vigor della ministef riale del 2G novembre 1827 da me circolarmente
( partecipala nel 3 dicembro seguente, i mandali
( non urgenti dagF Ispettori conlrolori vengono rec dalli, divenuto sono ad incaricarla ancora signore,
c di disporre, che le indicazioni sopraccennate di
C rigetto, modifica, o rilassa dallo Ispettore controe loro iscritte fossero sopra le noie motivale delle
t parli prendenti a delti mandati non urgenti rclat tive , fermo sempre restando il regolamento dato
f dalla succennala circolare del 27 febbraro 1827
c in seguilo del ripetuto art. 10 del sov. rescr. del
e 21 dicembre 182S in quaulo all' obbligo pure inf, gionto agi' Ispettori conlrolori di alligare a siLfalli
t mandali non urgenti , tassati gi sempre articolo
t per articolo, le noie motivate suddette delle parli
prendenti con degli inerenti pezzi all' appoggio.
1 Corrispondente partecipazione ella dar di questa
( disposizione allo Ispettore conlroloro di sua di
ti pendenza, al medesimo inculcandone il pi sol lecito adempimento, con rendermene conto.
I // Direttore yen. A. Vescto.
II. 1 Ad evilare la dispersione pur troppo frequente dei
c documenti di appoggio a' mandali delle spese non
{ urgenti di giustizia, che sono appunto la domanda

)(
68. Quando un testimone fuori del suo domicilio
si trovi nello slato da non poter supplire a' suoi bisogui
gli sar liberato dal Giudice istruttore, del Tribunale o
della Corte un mandalo provvisionale a conto di ci eba
gli sarebbe dovuto per sua indennit.

f
t
1

f specificata sia dagli uscieri per citazioni eseguite ,


( sia da' professori di arti e mestieri intorno alle
f loro perizie, e le certificazioni dello adempito
t servizio, delle loro vacazioni , e del migliatico a
c tale oggetto percorso , il Direttore generale dei
1 rami e dritti diversi con rapporto de' i3 ottobre
t ultimo ha proposto di adottarsi il modello dal
1 Procuralorc generale del Ile presso la gran Corte
( de'conti rassegnalo, e dal Direttore suddetto ricot nosciulo come utile all'amministrazione, di age
c vole esame, e fornito delle documentazioni nece sarie a norma delle leggi vigenti,
Rassegnalo da me questo aliare a S. A. R. il Luo( gotertenle geucrale nel Consiglio de' 3o gennaio
< ultimo l'A. S. si degnala di approvar* per li
e mandali delle spese di giustizia non urgenti , il
I cennato modello, ed ordinare in conseguenza,
t che sia il medesimo adottalo,
Comunico a lei ec.
Palermo li g marzo tSJj.
II Duca Sammautiso.

t Processo di num.
al ramo
a carico di
t imputato di
a danno di
f Nola motivala che a' termini dell' art. 66 del real
decreto de' i3 gennaio 181 7 si presenta da me
t sottoscritto nella qualit di
al pubblico mi
f nistero, ed all'Ispettore conlroloro per venirmi
1 soddisfatte le indennit, che la legge mi accor
t da per le qui appresso osservazioni da me esef guile nel superiore processo,
c Osservazioni del Conlroloro.
( Per esserrai conferito nel giorno. ...da. ...a...
f con aver percorso col recesso m
Due.
1 Per num.
dichiarazioni affermative, nuc mero
di conquesto e num.
di
f pubblica voce e fama
Due.
f Per num.
citazioni . , . Due.
t Per num.
pernottazioni . . Due.
t Per num.
perizie della profesc sionc
nelle quali si occut palo l'orario cio
Due.
Totale Due.
f Oggi in
Il richiedente
t Noi
Sindaco della Comune di
c certifichiamo che da questo Comune a
t si contano miglia
ed altrettante ai ritorno.
// Sindaco
Il Cancelliere Arehivaria
1 ISoi
Sindaco della Comune di
t certifichiamo che D.
Usciere,
1 presso
del Valle di
t qui si conferito il giorno
ad oggetto
e di citare a
ed altri per comparire

)( 36i )(
le Commissioni mililar apporranno a ciascun procosso
II Ricevitore, nel pagar questo mandato, far menzio
ne dell' acconto dato in margine o in pie della copia un numero d' ordine progressivo , non ostante che il
processo si trovasse gi numeralo per le Corti o i Tri
di-Ila citazione.
bunali da' Giudici di pace.
60. I Giudici di pace ed i Giudici istruttori spedi
Le specifiche contenenti il dettaglio de' mandali aranno i mandati di lle spese urgsnli in conformit di
quanto slato prescritto negli art. 23 e 66 : i primi vranno un numero progressivo per processo , di cui il
numero sar riportalo sulla specifica.
allorch istruiscono il processo, i secondi tanto allorch,
I mandali avranno un numero progressivo per ispelo istruiscono, quanto allorch fauno le funzioni di Coincifica, il cui numero e quello del processo sar indicalo
messari ne' dibattimenti.
70. I mandati delle spese non urgenti , oltre delle in ciascun mandato.
74. I Ricevitori nel rimettere al Direttore in ogni
formalit richieste dagli art. a3 e 66 , dovranno essere
rivestili della vidimazione del Direttore del registro e dei fine di mese i documenti delle spese urgenti pagate, gli
accompagneranno ad uu inventario pel criminale, ad uu.
demani (a).
altro pel correzionale, e ad un terzo pel militare.
71. Allorch un Giudice di pace comincer la istru
II Direttore, verificate le somme , ne rilascer una
zione di un processo, sia a carico di persona liquidata ,
sia di persona ignota , vi apporr un numero a ordine riconoscenza provvisoria; ed indi lo passer al Contro
loro che gli firmer il doppio dell' inventario.
progressivo per ciascuna causa correzionale o criminale.
7!). 11 Conlroloro ne far il confronto con le spe
I mandali delle spese urgenti che per la compilazione
di ciascun processo saranno spediti , avranno un nume
cifiche annesse a processi, e gli esaminer con la scorta
di questi, ed indi vi far in pie delle specifiche le sue
ro progressivo sul processo medesimo, il cui numero sa
osservazioni, emettendo il suo parere per l'ainmessione,
r riportato in ciascun mandalo,
72. Quando il Giudice di pace rimetter alla Corto rigetto o modifica.
76. Le specifiche passeranno indi al ministero pub
o al Tribunale i processi compiti , vi unir dui (6:5)
specifiche, una contenente per ciascun processo il nota- blico unite a' mandati all' appoggio di esse , onde deci
mento delle spese ordinale perch urgenti, o sia 1' in- dersi definitivamente sulla spesa fatta, salvo a ritener
ven ario dettagliato de' mandati spediti, e l'altra un si (66) 1' indebito pagalo sulle somme dovute per inden
nit o altro a' Giudici ordinatori , ed a' loro Cancellieri,
dettaglio per articoli delle spese non urgenti da soddi
e da significarsi a' Ricevitori quelle somme che avessero
sfarsi pel processo medesimo.
Se il suddetto processo sia spedito alla Corte o al pagalo per eccesso, o coulra le disposizioni del presente
decreto.
Tribunale prima che il Ricevitore, che ha pagati i man
Il pubblico ministero firmer le specifiche in tripla
dati , gli abbia rimessi quietanzati al suo Direttore, la
spedizione : una per rimanere presso di esso nel pr-,
specifica delle spese urgeuti dovr essere dal medesimo
cesso, I' altra (67) per rimetterla al Conlroloro, e la
vistala e certificala vera secondo i pagamenti eseguili.
73. Le Corti, i Tribunali, i Consigli di guerra e terza per ispedirsi in amministrazione co' mandati allo
appoggio.
77. Nelle Corti, ne' Tribunali civili e militari, e
(6X) Nota 67.
presso i Conlrolori sar stabilito un registro in cui verr
( innanzi il suddetto
per affari penali avendo qui notato cou le indicazioni necessario ciascun processo
e pernottato per
. l in fede di che si che verr aperto: vi sar scrina la spesa pel totale di
ogni specifica , e vi sar indicato il rimborso ordinato
t rilascialo il presente. Fatto iu
iu favore della Tesoreria generale.
c L. del sug.
// Sindaco
In questo registro vi saranno riportate tanto le speso
t com.
Il Cancelliere Arch.
urgenti quanto le non urgenti (b).
t Visto // Giudica
78. Per le spese non urgenti, i Giudici di pace,
IVum. XXIV.
c Mandato di spese non urgenti di giustizia,
(66) Nota St.
t Valle di
G.
(6j) I Giudici istruttori dei processi sono obbli
f JVum.
del processo
nuin.
gati alla formazione della triplice spedizione della
1 della specifica da cui dipende il
t mandato
nuui.
del mandalo specifiche, ivi compresa quella da rimanere in proces
so la (piale non entra nella seguente disposizione. iLa
c Avendo
chiesto il pagamento dell' indennit a 1
dovute, spesa di carta e stampa per la formazione delle due
c Noi sottoscritti Controloro delle spese di giustizia spedizioni delle specifiche debba farsi dall'amministra'
( veduta la specifica di detto numero, non cssen- zione, alla quale sar rimborsala come le altre spese
dovi parte civile, che assista nel giudizio a cari- di giustizia, con farsene menzione espressa tanto nelle
specifiche che nelle note motivale: e che tale spesa
< co di
imputato di
1 0 non ostante l'intervento della parte civile ai debba farsi per appallo. Ministeriale del 5 novembre
1817 num. 3 7 U7 .
e termini dell' art. 8 del real decreto de' i3 gen naio 1817 abbiamo tassalo in virt della miniL appallo si fa dalla Direzione general della
( steriale del 27 ottobre 1627 a favore de' medesi- amministrazione dal cui magazzino le stampe si dira
c ini la somma
cio
mano alle Direzioni provinciali; e da queste a' Giu
dici istruttori e di Circondario per mezzo dei regi
Procuratori generali. Disposizione sanzionata con nnuit Valga per
pagabili dal Ri
slcriale del 6 giugno 181S num. 2041.
( cevilore d
previa quietanza.
(a) V. il rese, degli S luglio lSa6 inserito apag,32o.

(b) V. il rese, degli S luglio lSi6 inserito aj>ag.32Q.

)( 362
i Giudici istruttori o i Commessari (OS) allorch il pro
cesso passi da' primi alle Corti o a' Tribunali , o allor
ch venga da' secondi spedito, sar formala un'altra
specifica , o notarucnlo dettaglialo di tulle le spese da
pagarsi (a).
(SS) Nola 6>.
( a) V. il sopra colendolo real rescritto, e pili le mi
nisteriali che seguono :
I. t Palermo li 26 feiraro 1827.
A Dopoch da me venne con circolare del 3i ultimo
c luglio per il corrispondente regolare eseguimento
k partecipata a tutti e sette Direttori di una dipcut deuza la ministeriale del z\. luglio suddetto porf tante alcune modificazioni al disposto dal real de
li creto de' i3 gennaro 1817 in materia di spese di
t giustizia, una non uniforme pratica da parte de( g' Ispettori controlori ha dovuto osservarsi da
fi questo sesto dipartimento nella redazione de' loro
t mensuali stati di num. 6, non bene taluni di es< si applicaudo il preciso disposto dallo articolo 10
t della prelodata ministeriale, dove v'ha prescritto,
t che le indennit non urgenti sieno notate nei
c mandati, e tassate articolo per articolo , come si
t pratica pe' mandati urgenti , esprimendosi che la
t parte prendente ne ha chiesto il pagamento ; e
che si sopprima la terza specifica, che 1* art. 78
del succennato real decreto vuol che si rimetta
alla cennata amministrazione, esprimendosi pero
in ciascun mandato urgenle 1' ainmessione o ri
fiuto del pagamento.
& Or allontanandosi taluni dcgl' Ispettori controlori
<c suddetti dal vero senso del premesso art. 10 della
precitata ministeriale, i mandati non urgenli nei
fi relativi stati di n. G han trasmessi a questa Difi rezione generale interamente sfornili delli rispetc livi pezzi d'appoggio , cio de' nolamenti di fat tiche delle parti prendenti de' certificati de' Sin daci per la verit de' viaggi degli uscieri, e per
( la verifica delle disianze de' luoghi non compresi
c ne' quadri degl' Intendenti , e d' altri soliti trat smettersi a questa Direzione generale. Altri poi
t degli Ispettori suddetti han trasmessi negli acccnt nati slati annessi i mandati non urgenti, non sol
fi non tassati articolo per articolo conforne al prefi scritto nel di sopra osservato art. 10 della minifi sleriale , ma che anzi in molti di essi sopra dei
fi quali vi caduta rilassa dell' Ispettore controlo( ro, non si pu alfatlo conoscere su di quale ar( licolo d' indennit siavi con ispecialit caduta ,
( sol rimarcandosi una incorrispondenza tra le noie
e motivate trasmesse ed i mandati , senz' alcuna
fi precisa indicazione rispetto alle operazioni di rifi tassa fatte dallo Ispellor conlroloro.
fi Delle particolari disposizioni secondo gli esposti ca( si sonosi date gi da questa Direzione generale
fi per la regolarizzazione de' mandati in discorso, e
< perch tutte le necessarie indicazioni non manfi cassero alla contabilit delle spese di giustizia in
fi questa centrale.
fi Per 1' unit del servizio per in questo interessante
ramo di amministrazione reputo che sia indispen( sabil cosa lo avvertirla, signor Direttore, primieg ramente in quanto alla regolare esecuzione del

Lo specifiche suddette esaminale dal Controloro,


che vi apporr in piede le sue osservazioni ed il parere,
saranno approvate ed ordinanzate dal pubblico ministero,
il quale far spedire a sua cura i rispettivi mandali in
favore delle parti prendenti. I mandati suddetti saranno
( sopra riferito articolo 10 dell' accennata ministet riale . che dallo stesso abrogalo punto non resta
il generale sistema per lo avanti tenuto di do( versi alligare a' maudali nou urgeuti , tassati gi
( sempre articolo per articolo , le note motivate
t delle parti prendenti con dc&l' inerenti pezzi allo
appoggio.
fi Siccome poi per sovrana disposizione nel ripetuto
( art. 10 del real rescritto espressa , la terza spcI cifica da trasmettersi all' amministrazione rimane
e abolita , cosi disporr ella signor Direttore , che
c tulle le indicazioni di rigctlo, di modifica qualunfi que , ossia ritassa delle somme ordinanzate dalle
( competenti autorit giudiziarie che solito era di
( trascrivere lo Ispettor con!roloro sopra la terza
( specifica in discorso per ispese di qualunque na( tura , dovr in oggi lo stesso scriverle in pi dei
t mandati stessi di pagamento; sempre nella inlcl( ligenza , che non olfrendo il foglio di ciascun
fi mandato, specialmente di quelli parlando di na( tura urgenle la sufficiente capienza a potervi ulil leriormenlc scrivere, un' allro foglio a quest' ogc getto sar addizionato dall' Ispellor controloro
( ben cucilo , e commesso al mandato istesso , do( ve lo indicazioni suddette , che prima apponcan( si nella terza specifica che trasmetteasi all' am( miuistrazionc , d' esso Ispellor Controloro sar per
t iscrivere colla maggior possibile distinzione ,
( chiarezza.
fi Kon tralascer ella di partecipare ce.
Il Direttore gen. A. Ve:tbto.
II. t Palermo 26* novembre i8zj.
fi Da S. E. il Consigliere Ministro di Slato Ministrofi Segretario di Stato di grazia e giustizia con la
s data de' 10 di questo mese mi stalo scritto
quanto segue. = Eccellenza = Dietro una corfi rispondenza > che si passala tra me, ed il Mifi nistro delle finanze , sulla intelligenza dell' artifi colo 10 del real rescritto del 21 dicembre 1S2J,
fi contenente delle modificazioni su taluni articoli
fi del decreto sulle spese di giustizia , mi ha lo stes
ti so Ministro in data 27 ottobre ultimo scritto il
fi seguente ufficio. = Eccellenza = Concorro ant che io nel progetto dell' amministrazione genera
ti le del registro e bollo, cio che 1' amministra
te zione si riceva con la sola firma degl' Ispettori
c controlori i mandali delle spese di giustizia , e
t che i Procuratori generali dei Ile presso le gran
( Corti criminali invece di firmare ciascuno di tali
e mandati , si limitino a certificare vero uno sialo
fi descrittivo de' mandati medesimi.
fi Quindi in vista del pregiato foglio di V. E. de' 17
( del corrente ho dato gli ordini corrispondenti al
I cennalo Amministratore generale , e prego I" E.
fi V. di emettere dal stto canto le disposizioni ana loghe. Mi do l' onore di parteciparlo ce.
fi Partecipo io quindi tulio ci a lei ec.
( M. Favam.

)(3fiS)(
passati al Conlroloro insieme colle specifiche questi li a ranno il giudizio, 1 estratto (69) della srnlrnza in fer
vister, e li far adempire anche del visto del Direttore, ma valida, gius a il prescritto nell'art. 11 fornita del
per indi restituirli al Procuratore del Ile o al Capitano corrispondente esecutorio del Presidente pel rimborso.
Il Conlroloro sar vigilante onde tali spedizioni non
relatore per ispedirsi a chi appartengono.
I Direttori ne passeranno il corrispondente avviso sieno altrassate , e far subilo conoscere all' amministra
zione le differenze che possono esistere tra le spese ana' Ricevitori per la estinzione.
79. I Ricevitori dopo aver pagati i mandali in fine
di oeni mese gli spediranno aT loro Direttori con un in
(Gg) a Pel ricupero delle spese di giustizia occor
ventario separato, siccome si disposto per le spese renti dopo i giudizi e che non possono essere liquida
urgenti , e ne otterranno da' Direttori la ricognizione te , a' termini dell' art. 1 1 nella sentenza di condanna,
debbono i Procuratori generali ed i Capitani relatori
provvisoria.
I Direttori li passeranno al Conlroloro, che anche fornire un supplimento di liquidazione reso esecutorio
da rispellivi l'i elidenti. 1 Disposizione emessa di accor
ne firmer il doppio inventario.
So. Il Conlroloro in ogni fine di mese former uno do con S. E. il Segretario di Slato Ministro di grazia
stalo per processo e per isjiecifiche de' mandali quielan- e giustizia e della quale ha avuto conoscenza il diparti
zati esistenti presso di lai. distinguendone il loro ammon
mento della guerra e marina secondo enuncia la mini
tare per li mesi ne' quali le somme sono slate soddisfatte; steriale de' j3 dicembre 1817 num. 4221 (c).
e dopo di averlo fallo certificare vero dal pubblico mi
La cognizione delle cause correzionali e di con
nistero, lo passer insieme colle specifiche ed i mandali travvenzioni di polizia essendo stata attribuita a' Giu
al Direttore ritirandone un doppio per sua cautela (a). dici di Circondario, di che si parlato nella nota /,
81. Il Direttore confronter tutti i mandali conse
S. E. il Segretario di Stalo Ministro delle Jnanzt ,
di accordo con S. E. il Segretario di Slato Ministro
gnatigli con quegli nolali negl' inventari delle spese ur
genti , e con i visti da lui apposti a' mandali di quelle di grazia e giustizia, diedero, rispetto al modo di esecutoriarsi le sentenze de mentovali Giudici, la seguente
non urgenti , ed indi ne far la spedizione all' ammini
strazione, la quale dovr farne 1' invio alla regia Corte istruzione:
de' conli dopo la verifica delle somme con i documenti
1. a P processi correzionali che terminano in
e le specifiche, e dopo l'esame delle tasse, se sieno 0 prima istanza presso i Giudici di Circondario , costo
ro, nell'inviare i processi al Procurator generale presso
non corrispondenti alle disposizioni legislative.
la gran Corte criminale della rispettiva Provincia, deb
82. L' amministrazione in ogni line di mese rice
bono unire alle specifiche prescritte col detto decreto
ver ancora da ciascun Direttore un doppio degl'inven
tari delle spese urgenti e non urgenti pagate da ciascun ( specifiche prescritte coli' art. 72 e 78 del decreto dei
i3 gennaio 1817 ) un estrallo da essi rendulo esecuto
Ricevitore.
Essa avr ancora un registro in cui per ciascun rio per la condanna alle spese liquidale secondo le
processo scriver la totalit delle somme pagale in ogni specifiche.
mese ; e verificher se i totali delle spese sieno uguali
1 II Procurator generale ed il Controloro delle
o minori all' ammontare delle somme contenute nell' e- spese di giustizia, di accordo fra loro, verificheranno
slratlo della sentenza di condanna al rimborso.
la liquidazione facendovi quelle modifiche che crede
S3. Uno stalo simile a quello, che dal Controloro ranno regolari, indi visteranno l'estratto di condanna
sar rimesso per mezzo del Direttore all' amministrazio
da valere per la somma che avranno questi liquidata,
ne, verr spedito dal pubblico ministero al Ministro
e lo rimetteranno poi al Direttore del registro inca
della giustizia onde confrontarlo col risultato della di
ricalo di procurarne il rimborso.
scussione di/Unitiva della regia Corie de' conti (b).
2. Pe processi poi che vanno in appello innanzi
84- Ne' conti particolari de' Ricevitori saranno am
le gran Corti criminali l' estratto della condanna alle
messe le spese secondo le riconoscenze de' Direttori, sal
spese si rilascer dal Cancelliere della gran Corte cri
vo a portarsi ad introito, sollo un articolo particolare minale; e questo sar rendalo esecutorio dal Presi
per significhe di spese di giustizia, tutte quelle somme dente della gran Corte medesima , e vistato poi dal
che fossero condannali a pagare in seguilo deli' esame Procurator generale e dal Controloro.
del Conlroloro , o dell' amministrazione , o della Corte
3. t Qua'ora un condannato, pendente la verifica
della liquidazione ed avendo espiala la pena, voglia
de' conti.
CAPITOLO II.
rimborsare le spese del giudizio per ottenere la liber
t, deve pagare l' importo di tali spese al Ricevitore
Bella liquidazione e del rimborso delle spese
del Circondario ove detenuto, e questi dovr incas
di giustizia.
sarle a norma dell' estratto della condanna che sar
a lui spedito direttamente dal Giudice di Circondario
8d. Ogni Giudice istruttore, nel rimettere il pro
cesso compilato al pubb ico ministero, far inserire nel per quelle dal medesimo pronunziate, o dal pubblico
medesimo lo stalo della possidenza dell'inquisito, 0 il ministero, per quelle che sono pronunziale dalla gran
Corte criminale , il Giudice in tal caso dovr avver
certificato della sua indigenza provata , siccome stalo
tirne il Procurator generale, il quale lo passetti a no
indicato nell' articolo 7.
tizia del Conlroloro e del Direttore 1. Ministeriale dei
80. I nostri Procuratori generali e regi, ed i Ca
d settembre 1818 num. 33gi.
pitani relatori spediranno al Direttore del registro e dei
demani della Provincia , fra gli otto giorni che seguiA ola 7/.
(a) V. il real rescritto degli 8 luglio 1826 riportato
a pag. 3zo.
(b) Idem.

(e) V. la ministeriale del 10 gennaro /S28 riportala


a pag. 34g num. VII,

X 3G|
g. Resa che sar esecutoria la sentenza portante
ticipa'e pel processo , o le somme di cui si ordinato
condanne al rimborso delle spese di giustizia, il Contro
il rimborso.
1 Direttori vegleranno a far seguire il ricupero loro prender la iscrizione legale ipotecaria a nome della
ordinalo delle spese anticipate , pel quale i Ricevitori legge sopra tulli i beni del condannalo (d).
sono specialmente incaricali di fare gli alti necessari ad
92. Il primo atto di procedura per lo ricupero delle
spese di giustizia sar una coazione spedila dal Ricevi
ottenerlo (a).
87. Le spese anticipate nel caso previsto dall' arti
tore dell' amministrazione incaricalo dell' introito , dopo
colo Co saranno riscosse dall' interdetto, se egli solvi
che il giudizio sia stalo notificalo alla parte condannala
bile ; in caso d' insufficienza saranno a carico de' beni a richiesta del Procuratore del Re (e).
(j3. In esecuzione dell' articolo precedente saranno
de' di lui genitori, o del coniuge.
88. Le spese designate nell'articolo 62, al risarci
perseguitali per tulle le vie di dritto, ed anche coll'armento delle quali i trasgressori della legge saranno con
reslo personale, a diligenza de' preposti dell' amministradannali , dovranno essere da' medesimi rimborsale come
t al Direttore del registro l' estratto reso esecutorio,
le altre spese d: giustizia.
I onde il medesimo faccia procedere al ricupero
89. Le disposizioni dell' articolo precedente sono
t delle spese di giustizia per mezzo degli agenti a,
comuni al ricupero delle spesa d' iscrizioni ipotecarie
1 ci destinati.
previste dall' art. 64 {(>)
( 4< I nostri Ministri Segretari ec.
go. I privilegi della Tesoreria reale per lo ricupe
ro delle spese di giustizia sono quelli detcrminate dal
1 Napoli il di t' di at/osto i83a.
codice di legislazione civile (c).
FirmatoFERDINANDO.
(a) V. la seguente ministeriale:
t Palermo 17 aprii 1828.
I c Dallo Scrivano di rnzkne fu promosso dubbio inC torno al trattamento da darsi a' condannali i quali
dopo 1' ottenuta liberatoria dimorano ne' luoghi
1 penali ond' essere tradolti per lo pagamento delle
c spese di giustizia ne' Capo-valli ove fu pronuu ziata la di loro condanna.
t In tale congiuntura lo Scrivano di razione fece cont sidcrare, che, espiala o assoluta la pena, la pro1 cedura pel rimborso delle spese di giustizia debl ba riguardarsi come civile, e da questo principio
( ne dedusse, che i condannati nelle prigioni del
Capo-luogo nella qualit di samplici detenuti non
( abbiano pi diritto a percepire il trattamento dalla
t Tesoreria, e che dal suindicato giorno ricever
c lo debbono dalle Valli.
1 Ragionevoli e agli attuali stabilimenti conformi sono
e state riconosciute tali osservazioni , e si autoc rizzato dello Scrivano a dare gli ordini analoghi
e agli appoderati.
t Le Io ci manifesto ec M. Favari.
(b) V. la circolar del 27 aprile tSag riportata a
pag. 282.
(c) Leggasi il seguente real decreto:
Ferdinando ir. ce.
j Sulla proposizione de' nostri Consiglieri Segretari ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
( 1. 11 termine di due mesi stabilito dall'art. 1990
a delle leggi civili per prendersi 1* iscrizione, onde
c conservare il privilegio del tesoro pubblico per
t lo ricupero delle spese di giustizia in materia criI minale, correzionale e di polizia, sar computato
dal giorno della pronunziazionc della condanna.
C 2. Le auloril giudiziarie saranno tenute di spedire
c al Direttore del registro immancabilmente fra gli
a olio giorni della pronunziazionc V estratto della
condanna alle delle spese, affinch il funzionario
a possa farne prendere 1' iscrizione in tempo utile.
C 3. Nello stesso periodo di olio giorni a coniare da
( quello in cui la condanna sar passala in giudi
ci calOj lo auloril giudiziarie dovranno rimetterne

(d) V. il rescritto reale degli 8 luglio 1826 inserito


a pog- fao; non che le ministeriali del ig marzo
e aJ aprile i8ag riportali alle pag. 358 e S5g.
(e) E utile riscontrarsi il seguente foglio d' ufficio del
Ministero di Napoli.
Napoli 7 ottobre 18*8.
l La legge de' 12 febbraio 181 7 nel dichiarare aboI lite talune azioni penali , qualora la parte offesa
C rinunzii alla istanza dispone, che l'accusato debba
t soddisfare tulle le spese del giudizio.
C In questo articolo si proposto il dubbio, se mai
1 tali spese debbano versarsi sempre nella cassa
1 del Ricevitore del registro e del bollo, ovvero
c debbano pagarsi direttamente alle persone cui
( sono dovute.
C Rispondo
c 1. Se la cassa del registro ha anticipate tutle le
C spese del processo il versamento dell' importo di
f esse dee farsi nella cassa medesima.
I 2. Se non vi slata alcuna anticipazione per parte
I del Fisco le indennit si pagheranno direttamente
t alle persone cui sono dovute , secondo il decreto
( de' i3 gennaio 1817.
C 3. Finalmente, se la cassa del registro ha fatta qual( che anticipazione di spese, ed oltre a queste ri
ti mangono a pagarsi altre indennit , in tal caso
C si verser nella cassa suddetta quella parte di
spese, che ha anticipata, e si pagheranno le altra
t indennit alle persone , che debbono conseguirle,
t Giova per su tal proposito avvertire , che i' esac zioui , che si fanno direttamente dalle persone ,
t che han dritto alle indennit , debbono eseguirsi
1 secondo le norme fissate col decreto de' i3 gonf naio 1817 formandosi di tutti gli alti, e dell' iml porto delle indennit una specifica distinta, cella
t quale ciascuno dee apporre la sua quietanza , e
e che poi dee rimanere alligala al processo,
s Lo slesso melodo dee osservarsi per tulli i giudizi,
e che si spingono ad istanza della parte civile, poi(c clic in essi debbono eseguirsi la medesime regole
stabilite pe' giudizi ad istanza del ministero pub_ li:-1 spese si anticipano dal Fisco.
17:
bli
pe qualii- le
l Marchese Tojijiasi

)( 3G3 )(
rione, in virt degli esecutori menzionali nell'articolo SG,
Un detenuto che abbia espiata (70) la pena della
coloro che fossero condannati al rimborso delle spese di
prigionia eontra di lui pronunziata non potr esser
messo in libert se non abbia giustificalo prima il paga
giustizia (a).
mento delle divisate spese, o se non abbia prodotto il
(a) V. la circolare del i4 giugno 1S27 inserita a pa
certificalo di povert (71) nella forma designala nell'art. 7.
gina 34&-34g, la ministeriale del Jj aprile 1828
(jo) Il caso di evitare al detenuto, che ha espia
riportata a pag. 364, e pi 1 seguente dispota la pena della prigionia, il prolungamento della
azioni:
stessa, che verrebbe a soffrire per lo rilardo nel pro
c Palermo 3 febbraio 1820.
1 Fu proposto il dubbio da talune autorit giudiziarie,
curarsi la cautela delle spese che deve rimborsare e
ed amministrative, se a' detenuti per reali antichi,
che disposto a pagare , slato preveduto , e di che
c o nuovi, che avessero espiata la pena, e non si parlalo nel 3 numero della nota Gy.
t ancora adempite le restituzioni , o soddisfatti gli
(jf) In data de' 2/ settembre iS/S, ministeriale dei
interessi, e le spese, dovessero somministrarsi gli
10 ottobre dello stesso anno ntim. 3yi8 S. AI. ha reso
c alimenti dall' Erario o dai Comuni , o pure dal- 11 seguente decreto.
le parli offese 0 danneggiate ; dal primo dubbio
1. i Un detenuto che abbia espiata la pena della
c sorse il secondo cio , se qualora sien tenute le prigionia, o della reclusione contro di lui pronunziala
t parti a prestare gli alimenti , e non ne abbiano non potr esser messo in libert se non abbia giusti
f fallo il deposilo, possono i detenuti reclamare la ficato prima il pagamento delle spese del processo o
s libert senza citarle, o porle in mora all' adein- di essere povero. Sar pruovu della povert di non
essere portalo ne' pubblici registri come contribuente
t pimento.
A. R. il Duca di Calabria, Luogotenente gene
al di sopra di ducati sei, restando in ci modificalo
rale ha considerato , che le resiiluzioni , le in
l' art. g3 del citato decreto ( art. <j3 del decreto dei
donnila, o le spese, sebbene dipendenti da giu
i3 gennaio 181 7 ).
dizi penali , costituiscono un oggetto meramente
2. i Quando tali notizie risulteranno da' docu
civile, soprattutto sotto V impero del nuovo co
menti annessi al processo non vi sar bisogno di altro
dice , che non permette agli oiresi di partecipare certificato.
alla vendetta pubblica , e solamente si accorda
3. a Dalle disposizioni contenute negli articoli
d' intervenire come parte civile ne' giudizi ; che precedenti sono eccettuati i militari condannali al rim
quantunque da questo principio derivi di doversi borso delle spese di giustizia contro de' quali non vi
H a norma delle leggi di procedura ne' giudizi ci- sar luogo a coazione personale (b), salvo ad agire
vili porre in libert i detenuti per i '.juali non II
c si trovino depositati gli alimenti , senza che vi "
t fosse bisogno di citare le controparti , nondimeluogo della Valle; e che intimale le controparti
f. no convenga usare de' mezzi di precauzione, giaca depositare fra due giorni gli alimenti si abbia
( che nelle stesse leggi non letteralmente spiegadopo questo ternane, ad interporre l'ordinanza
lo il caso del debi.o , che procede da giudizi, e
dell' escarcerazioue in vista del certificalo del
f condanne penali , ed hanno potuto gli oifesi , o
custode che non siasi ancora fatto il deposilo.
c danneggiati scusabilmente supporre di non esser
Clio laddove le controparti non sicno domiciliate
t loro comune il dettame, che riguarda i giudizi ,
nel luogo dove csitlono i detenuti, l' intimazione
si possa affiggere alla porta principale dell' udien
t e le sentenze civili,
za del Tribunale, o del Giudice del Circondario.
c Ila considerato ancora S. A. R. che le legi relatit ve alla libert individuale, come quelle clic inteI 4. Che qualora il detenuto sia miserabile, c uou
l ressano 1" ordine pubblico, hanno forza relroaltif abbia congiunti , o altre persone , che agiscano
( va, che sono perci applicabili ai detenuti condant in suo nome, le dimando debbon promuoversi di
c nati sotto il regime della vecchia legislazione c
f officio dal Procurator regio presso il Tribunale
c che inoltre il dritto degli oifesi di tenere a spese
1 civile.
c del Governo o de' Comuni arreilati i colpevoli sic 5. (he l'ordinanza del Presidente, o del Giudice
t no al pagamento dell' indennit era un favore
i non possa eseguirsi dal custode, se non abb'a
c loro conceduto dalla legge antica, che ha potuto
1 parimente ricevuto gli ordini dell'autorit, cui si
t la nuova distruggere , ossia non pi accordarlo
f appartiene di liberare il detenuto, per esser finita
( per 1' avvenire, ci che non olfeude verun drillo
t il tempo a norma della condanna.
c acquistato , n produce menomo elicilo di retro1 Lo partecipo a lei ec. II Dica di Ccinnsi,
c attivit.
c Per questi motivi S. A. R. ha deciso di farsi rap- (b) V. il seguente decreto:
f prcsentanza a S. M. e di eseguirsi frattanto le
Francisco 1. ec.
t Visti gli articoli 4-8 e 49 delle leggi penali , elio
< seguenti misure :
I 1. Che i detenuti pe' reali antichi , 'o nuovi dopo
c per la esecuzione di condanna all' ammenda ed
t alle spese di giustizia profferita a favor dello Stac espiala la pena possono dimandare di esser posti
t to, dan luogo alla coazione personale , tranne il
c in libert se non si adempia fra due giorni il
s caso in cui il condannato dimostri, secondo i rea deposito degli alimenti dalle parli civili, cui comc golamcnli vrglianli, 1' assoluta impossibilit di pa( pelono le indennit portate dalla condanna,
t a. Che le dimando debbano esibirsi al Presidente
t gare , rimanendo in questo caso salva 1' azione
reale, ove in lui sopraggiunga qualche possibilit del Tribunale od al Giudice del Circondario, se
c t di pagamento.
c i detenuti uou si Ir > ano nelle prigioni del Capo*

)( 366
pi. II ministero pubblico criminale o correzionale, come sopra, potr soltanto ordinare ebe si inetta in li
in vuta del certilcato d' indigenza esibito e venlieato
bert il detenuto insolvibile, sebbene le spese di giusti
zia pon sieno slate pagate.
contro i di loro beni ( veggasi la nota 2S sulla esscpI Ricevitori del registro terranno un conto partieoIare del di lui debito , onde riprendere coutra di esso
za delle persone militari ).
4. Le parti civili che giusta F art. 6 del men
le coazioni , nel caso lo conoscessero o divenisse in ap
tovato decreto ( art. G del decreto de' i3 gennaio 1817)
presso solvibile, ma niun atto potr da' medesimi essere
tono tenute ad anticipazione delle spese di giustizia ,
riconosciuto senza l'autorizzazione dell'amministrazione,
e gli accusali i quali a tenore dell'art. 26 del decreto che verr provocala da' Direttori sul rapporto motivato
stesso debbono pagare le indennit a testimoni citati del Ricevitore (a) .
a loro richiesta, saranno dispensati da tale anticipa
90. Quando la condanna al rimborso sar pronun
zione e pagamento , se similmente giustifichino di non ziata conlra un figlio di famiglia, che pulla possegga
essere portati ne' pubblici registri come contribuenti al di proprio, i genitori sarauno tenuti al rimborso nel
caso soltanto che il delinquente era domicilialo sotto lo
di sopra di ducati sci.
5. 1 II Fisco per , anche qaando non vi fosse stesso letto co' genitori , e non fosse giunto all' et di
condanna per lo rimborso delle spese giudiziarie, avr anni diciotlo compiuti nel tempo del delillo: questo rim
sempre il dritto di agire su beni degli accusati ad borso per non polr eccedere la quota che sarebbe
oggetto di rinfrancarsi delle somme anticipate per le spettala al figliuolo, se nel tempo del delitto si fosse
indennit a' testimoni citati a loro istanza 1 ( una aperta la successione paterna (b).
legittima eccezione al principio sviluppalo nella nota 17,
96. Negli all'ari giudicati in contumacia la notifica
pereb trattasi di alti non a richiesta del pubblico mini
della condanna sar falla al pi prossimo parente del
li islero o in virt di ordinanza di ulfizio a' termini del
giudicato, o al Sindaco locale. Dopo il termine di tre
giorni si proceder al sequestro de frulli , che saranno
l' articolo 23 ).
Con redi rescritto de' 23 novembre 1818 si dichia
percepiti dal Ricevitore del registro lino alle concorrenti
ra che 1 sono da considerarsi poveri anche coloro che quantit , salva la restituzione , se fosse ordinala giuri
non pagano una contribuzione maggiore di ducati sei, dicamente (c).
c che per conseguenza n anche civilmente si pu agire
TITOLO III.
per lo ricupero delle spese di giustizia : ministeriale
Disposizioni finali.
de' 12 dicembre 1S18 num. 4920, colla quale, per l' aj>plicazione del decreto de' at settembre 1818 e del ci
97. I modelli (72) de' mandati, delle specifiche, detalo rcal rescritto de' 23 novembre dello slesso anno,
non si disconviene che a coloro di cui dianzi defi
(j2) Approvati con ministeriale de 3o aprile 18tj
nita la povert 1 sopravvenendo possibilit di paga
num. u63, 1 modelli de' mandati delle specifiche e demento o sia degli altri immobili o de' mobili, dee aver
luogo l' azione su' medesimi, giusta l'art. g4 del men
1 decreti e r^al rescritto circa la condanna al ritovato dett elo de' i3 gennaio iSij ; che la possidenza
1 facimculo delle spese di giustizia, avranno anche
de' mobili sempre soggetta alle coazioni co' mezzi au
c luogo per la esecuzione di condanna ad ammentorizzati dalla legge per lo ricupero delle spese di
t da prolfcrila come pena accessoria ne' giudizi
giustizia, qualora il valore di lai beni possa far fronte
( penali.
in tutto o in parte ad un tale ricupero ed alle spese
( 2. Nel caso di condanna all'ammenda, che coslituicoattive >.
t sce pena principale del rcalo, il condannalo che
t a norma de' decreti c del real rescritto espressi
c Veduti i decreti de' i3 di gennaro 1817 e de' 21
t avr giustificalo 1' assoluta impossibilit di pagare
* di settembre 1818, del pari che il rcal rescritto
f verr in luogo dell' ammenda sottoposto dal GiuC de' 23 di novembre dello slesso anno 1818 dalla
( dice che 1' ha pronunziata , alla pena a seconda
( dei casi determinati ne' seguenti articoli.
c combinazione de' quali risulla:
c Che per la esecuzione di condanne alle spese di
I 3. Se 1' ammenda di polizia, si applicher la pet giustizia ammessa la coazione personale se il
f na del mandato in casa, ovvero, quella della def tenzione, secondo la diversit delle circostanze.
e condannalo possegga uno o pi fondi soggetti a
c contribuzione maggiore di ducati sci, ovvero abI 4- Se 1' ammenda non ecceda i ducali cenlo, si ap( bia un' industria visibile ; nella mancanza delle
( plicher la prigionia nel primo grado: il Giudica
quali condizioni , oltre la inammessibiliti della
( polr discendere alle pene di polizia.
e coazione personale , non si d neppur luogo ad
t 5. Se 1' ammenda sorpassi il valore di ducati cento,
f agire sopra tali fondi.
( si applicher la prigionia nel primo al secondo
r Che avverso i militari condannati alle spese di giut grado.
c tizia sempre esclusa la coazione personale, salc G. 11 nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
c to ad agire sopra i di loro beni.
( IVauoli, il di 20 Giugno iS2j.
f Volendo noi determinare le norme sulla esecuzione
firmato FRANCESCO.
( della condanna all' ammenda proil'erita ne' giudic zi penali.
(a) V. le disposizioni del 27 e 3o aprile l82g ripor
e Vedulo il parere della Consulta generale del Regno,
tata a pag. 282 e 283.
a Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario ec.
(b) V. la ministeriale del 23 aprile 1829 inserita a
t L dito il nostro Consiglio ordinario di Stalo.
pag. 282.
* Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
(e) y. il rescrittto del 24 settembre 82S inserito a
j Art, 1, Le disposizioni contenute negli enunciali
j>ag. 283,

)( 367 )(
gli stati e del registro saranno ordinati e regolati di II
Art. 1. A contare dal di 1 del venturo settembre"
accordo tra i Ministri delle finanze, e di grazia e giustizia. rimangono aboliti ne' nostri domini oltre il faro il cosi
detto supremo Consiglio di alta polizia residente in
98. Per la tenuta del registro delle spese di giu
Palermo, gli offici d inquisitore, le deputazioni ed ogni
stizia presso il pubblico ministero delle Corti c de' Tri
bunali (y3) accordata una gratificazione annuale . di altra autorit di polizia finora conservala in vigore nei
ducati centoventi al regio Procuralor generale della Corte suddetti domini (e).
criminale di Napoli , e di ducati cento a quello del Tri
2. Fino a che non sar pubblicato il nuovo piano
bunale corregionale; di ducati novanlasei a' regi Procu
di polizia , il Mare/iene Ugo ex capitano giustiziere as
ratori generali delle Corti criminali delle altre Provincie, sumer momentaneamente io Palermo 1' esercizio di lutte
di ducati ottantaquattro a' nostri Procuratori de' Tri
le funzioni delle autoliti abolite di polizia : ed in tale
esercizio si varr dell' opera dell' ex-inquisitore D. Gae
bunali delle medesime (a).
Le gratiCcazioni suddette saranno pagate monsual- tano f auni e dell' ex-Procuratore fiscale D. Gaetano
mente dal Ricevitore del registro in seguilo de' mandali
Sgarlata, come rappresentanti i Commessari di polizia,
che nel detto piano saranno stabiliti.
da essi rispettivamente spedili come spesa non urgente.
99. I decreti ed i regolamenti emanali anterior
3. In tutti gli altri Comuni i Giudici di Circonda
mente circa la anticipazione ed il ricupero delle spese rio, oltre le loro attribuzioni di uffiziali di polixia giu
diziaria, eserciteranno anche le funzioni di polizia am
di giustizia rimangono abrogati.
100. I nostri Segretari di Stato Ministri oc.
ministrativa delle abolite autorit, momentaneamente : e
dove non sia residenza di Giudici di Circondario, saran
Firmato FERDINANDO.
no tali funzioni esercitate dal Sindaco del Comune, sot
to la dipendenza del Giudice residente nel Capo-luogo
del Circondario.
( Num. i58. ) (b) SIRACUSA 12 OTTOBRE 1819.
4-. Ne' rapporti che i Giudici di Circondario faran
no a' Procuratori generali presso le rispettive gran Cor
Decrtto con cui si sopprmono ne domni oltre il Fa
ti per gli oggetti di polizia giudiziaria, includeranno an
ro gli ufizi di polizia, e si provvede provvisoria
cora gli altri oggetti di polizia , de' quali si parlalo
mente alC esercizio della slessa.
nell' articolo precedente.
Napoli 17 agosto 1819.
5. G' impiegati presso le abolite autorit di polizia
in Palermo continueranno provvisoriamente a servire
FERDirfAwno 1. ec.
Veduti gli articoli 3g e 2^2 della legge organica sotto la dipendenza del Marchese Ugo.
6. Il nostro Consigliere e Segretario di Stato ec.
giudiziaria pe' nostri domini oltre il Faro ;
Firmalo FERDINANDO.
Considerando che pel di 1 del venturo settembre ,
epoca da noi stabilita pel cominciamento del nuovo siste
ma giudiziario , non potr esser pubblicato ne'detti do
(Num.
) SIRACUSA iG OTTOBRE 1819.
mini il novello piano di polizia;
Decreto che determina le attribuzioni e i doveri degli
E volendo provvedere al momentaneo servizio del
uscieri,
la polizia nel breve intervallo che passer per la
Napoli 17 agosto 181 9.
pubblicazione del suddetto piano, e conciliare insieme
lo andamento degli affari di tale ramo co' principi del
risiniSDO 1. ec.
la novella organizzazione giudiziaria ;
Sulla proposizione del nostro Segretario ce.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Gli uscieri presso le autorit giudiziarie
stabilite ne' nostri domini colle leggi de' 29 di maggio
^/ stati sono qui annessi distinti co' rispettivi numeri 1817 e de' 7 di giugno 1819 , avranno tutti indistinta
t e 2, 3 e 4-i 5 e 6.
mente le medesime attribuzioni. Essi eserciteranno lo
(j3) Dietro V abolizione de' Tribunali correzio
proprie funzioni in concorrenza tra loro per tutti gli al
nali, di cui si parlalo nella nota /, i regi Procu
ti che la legge affida al ministero dell' usciere, ciascuno
ratori generali sono succeduti a que regi Procuratori per nell' ambilo della giurisdizione dell' autorit cui
tanto nella tassa delle spese non urgenti e nella veri- addetto , e nel modo e colle eccezioni qui appresso de
Jica delle urgenti pel ramo correzionale , che nella tcrminate.
obligazione della tenuta del registro delle spese corre
2. Gli uscieri presso i Giudici di Circondario eser
zionali distinto da quello delle spese criminali: la gra
citeranno le loro funzioni nel territorio del Circondario
tificazione de' regi Procuratori per la tenuta del regi
nel quale sodo destinati , facendovi , esclusivamente da
stro delle spese correzionali si corrisponde perci ai ogni altro usciere, gli atti che concernono affari appar
regi Procuratori generali indipendentemente da quella tenenti al proprio circondario (d).
eh loro assegnata per la tenuta del registro delle
spese criminali. Real rescritto de' 27 ottobre 1817 par
(c) V. il rescritto del 3o ottobre iSig , e le ministe
tecipato con ministeriale de' 29 detto num. 3638. '
riali del /J giugno e 5 luglio 1820 non che la
circolare del Direttore generale di polizia del 18
(a) V. il rescritto degli 8 luglio 1826 riportata a pa
maggio 1820.
gina 320 , non che la ministeriale del 7 giugno
V. le seguenti ministeriali :
i83o inserita a pag. 336.
(b) La progressiva numerazione dal t4f al t&l sta
I Palermo i3 agosto i8?S.
In proposito delle querelo prodotte dal Percettore
ta per errore segnata co' numeri dal i36 al tfa;
onde or viene rettificata.
comunale di Yalklunga contro 1' usciere del Cir-

Non prrlnn'o gli uscieri di Circondario, i quali ri


seggono nelle Cill ove sono slabilili pi giudicali di
Circondario, potranno esercitare il loro ministero in tutto
il territorio della medesima Citta, ciascuno per sempre
pt;' soli all'ari del giudicato cui addetto.
In caso di mancanza o d' impedimento di tutti gli
uscieri di un giudicato di Circondario, gli atti del mini
stero esclusivo do' medesimi si faranno dagli uscieri di
quel Circondario limitrofo che in piedi dell' allo verr
designalo dal Giudice al quale spetta il conoscer 1' af
fare.
3. Gli uscieri presso i giudicali d' istruzione eserci
teranno le loro funzioni nel distretto della giurisdizione
del Giudice presso cui son destinali.
4. Gli uscieri presso le Corti supreme, le gran Cor
ti civili , le gran Corti criminali e speciali , i Tribunali
civili ed i Tribunali di commercio eserciteranno in con
correnza le loro funzioni nel territorio della Provincia
o Valle , nella quale risiede il Collegio, presso cui son
destinali. Non pertanto gli uscieri presso le Corti supre
me di giustizia e presso i Tribunali di commercio fa
ranno, ciascuno esclusivamente nel territorio della Cilt
nella quale risiede la C'orlo o il Tribunale rispettivo,
t* condario di Villalba per una notifica rilasciatagli
t in termini poco decenti, ed impropri al carattere
1 di un pubblico funzionario, il Procuratore regio
c del Tribunale civile di Caltanissetla nel manifec stare le lagnanze, che gli sono pervenute da part te delle autorit amministrative cos civili , che
1 finanziere per la ingerenza, che gli uscieri giiC diziari han preteso di esercitare in affari del ra( nio amministrativo; domand gli ordini precisi
t di suo regolamento per evitarsi le controversie ,
f che in progresso potessero insorgere,
I La Commissione di governo dopo di avere inteso
f sullo assunto il regio Procuratore generale presso
t la gran Corte de' conti ha preso in considerazioC ne, che a' termini dell'art, igo, e susseguenti
s della legfte organica giudiziaria gli uscieri presso
C ogni Giudice di Circondario, e di Collegi giudi ziar non sono destinati se non a prestar servizio
f presso le corrispondenti autorit giudiziarie, e che
t g* Intendenti ed i Consigli d' Intendenza hanno
X propri uscieri distinti da quelli dell' organico
1 giudiziario secondo 1' art. 22 delle istruzioni dei
( 22 gennaio 1818 per lo adempimento dell' arti
ci colo 3i del real decreto degli 11 oltobre 181 7
( e dell'ari. u3 delle istruzioni relative al modo
t di procedere breve , c sommario inuanti i Consit gli d' Intendenza.
f In conseguenza di che la Commissione istessa se( condo il parere del regio Procurator generale ha
( ordinalo, che si eseguano i regolamenti, e le leggi
( in vigore con impedirsi che gli uscieri presso i
f regi Giudici di Circondario prendano parie , ed
t esercitino funzioni in ci, che sia ad essi ineomc petente , e che appartiene agli ufficiali ammini1 stralivi ; e si partecipa ci a lei per 1' uso ec.
II. Palermo
i Signore
( genti
onde
t verso

11 Jcbbraro iS3o.
Neil' occasione che il Vescovo di Girper lo iniziate procedure a di lui carico
soddisfare talune partile di debito arretrato
il regio Erario fece citare quel Ricevitore

gli alti concernenti affari che appartengono alla giu


risdizione del Collegio cui sono addetti: gli uscieri poi
presso le gran Corti civili ed i Tribunali civili faranno
esclusivamente le significazioni di patrocinatore a patro
cinatore per gli alfari del Collegio rispettivo.
5. Le disposizioni degli art. 3 e 4 non derogano a
quel che prescrive P art. S del regolamento de' i> di
ottobre 1817 intorno all'autorizzazione che gli uscieri
presso i Giudici istruttori e le gran Corti criminali pei
nostri reali domini di qua del Faro debbono ottenere
dal Ministro di grazia c giustizia, quando vogliono islrumenlare negli all'ari civili.
6. Ciascun Collegio e ciascun Giudice destiner per
turno fra' suoi uscieri coloro che debbono prestare ser
vizio nelle udienze pubbliche , per mantenervi il buon
ordine, chiamar le cause portale all'udienza ed eseguire
gli alti elio saranno loro ordinati dal Presidente, o dal
Collegio, o dal Giudice. Assisteranno inoltre i Giudici
commissari nell' esame de' testimoni ed in altre coininessioni; e faranno gli atti che il pubblico ministero dovr
far eseguire nel territorio della Citt ove risiede il Col
legio.
7. Le funzioni di usciere sono incompatibili con
ogni altra funzione pubblica cui annesso stipendio.
8. Niuno potr esser nominato usciere, se non ab
bia l'et di anni venticinque compiuti. Questa circostanza
t generale per comparire innanzi quel Consiglio
f d' Intendenza per sentire dichiarare di non avere
C egli debito, con tuli' allra dimanda il regio Delef gaio dello stralcio con rapporto de' 16 dello scorso
t novembre mettendo in veduta la irregolarit di
t citazione di siimi natura, e li danni ed interessi,
1 che arrecano le slesse al regio Erario nel meo ira
< ha manifestato le disposizioni nate onde quel Ili( cevilore generale non avesse atteso alla citazione
1 di cui si tratta si dato a provocare de' provvo
< dimeni generali al fine di mettersi un freno a
f siffatte irregolarit.
t Informato di tulio ci, e inteso l'agente del contcnt xioso io ho considerato, che sebbene per aver la
l legge fissali i termini delle pubbliche autorit
1 sieuo amministrative sieno contenziose non doC vrebbe esser mestieri di altro provvedimento pei
inculcarne l'osservanza; pur ci non ostante per( suaso per la osservata esperienza , che dessi non
1 sono sempre esattamente rispettati ho secondo lo
t avviso del surriferito agente ordinalo, che lutti
t gl'Intendenti, ed i Procuratori del Re presso i
e Collegi giudiziari curino che i Consigli d' Inten( denza, e i Tribunali , e le Corti rispettive ruet( tendo dilfcrcnza tra gli atli di pura amministra1 zione, e le significazioni, e le liquidazioni am minislralive le procedure esecutive, e le quistioni
1 puramente civili, siccome van distinte dalle leggi,
( non osino conoscere di cause che non sieno di
t propria competenza in onta alle leggi regolatrici
delle attribuzioni de' vari poteri pubblici in grave
a pregiudizio degl' interessi delle regie amministrat zioui , e che gli uscieri addetti rispettivamente
alle loro giurisdizioni non trascendano le attric buzioni loro, e sieno a mente delle leggi puniti
t se il facessero.
c Comunico ci a lei ec.

)( 369
dovr essere giusliGcnla coli' atto di nascila di coloro che tuiti, secondo la gravezza del fallo. Inoltre vietato ad
essi di prestare il loro ministero per alti contrari al ri
aspireranno a tale carica.
spetto dovuto alle leggi ed agli alti del Governo, ed
Ci riserbiamo di dispensare all' et prescritta di so
alle autorit cosliluile, o che contengano espressioni in
pra, io grazia di particolari circostanze. La dispensa pe
r non potr mai essere per una et non minore di giuriose. In caso di contravvenzione saranno puniti colla
destituzione, salve le pene maggiori, se vi ha luogo.
anni ventuno compiuti.
ifi. Le copie degli atti che gli uscieri rilasceranno
9. Cli uscieri non potranno n direttamente n in
alle parti, debbono essere corrette ed in iscrillura legidirettamente rendersi aggiudicatari degli oggetti mobi
liari che saranno incaricati di vendere , sotto pena di bile : ed in caso di mancanza potr il Giudice o il Col
sospensione per tre mesi e di un' ammenda non minore legio innanzi a cui si produce la copia, inteso il pub
di ducati tre, o sia oncia una, n maggiore di ducati blico ministero , condannare 1' usciere che 1' ha sotto
diciotlo, o sieno once sei, per ciascun articolo comprato: scritta , ad un' ammenda non minore di ducali tre , o
c ci senza pregiudizio del ristoro de' danni , se vi sia oncia una , n maggiore di ducali sei , o sieno once
luogo , e delle pene pi gravi, qualora siasi incorso in due. Gli uffziali del ministero pubblico sono special
mente incaricati d' invigilare per l' osservanza di questa
reali preveduti dalle leggi penali. La recidiva in qual
disposizione
siasi caso porter seco la destituzione.
17. In piedi di "ciascun alto, sia originale, sia co
Tutte le volte che gli uscieri turbino la libert degl' incanti arrestando o allontanando oblatori , saranno pia, dovranno gli uscieri indicare 1* importo de' loro
puniti correzionalmente eolle pene stabilite nell' articolo diritti. Inoltre in margine dell'alto originale dovranno
222 delle leggi penali. Questa condanna porter sempre indicare il numero de' ruoli delle copie, e riportarvi di
stintamente tutti gli articoli di spesa, che formano l'in
con se la, destituzione dell'usciere.
tero costo dell' allo medesimo.
10. E vietato agli uscieri d'invertire in uso priva
to le somme che perverranno loro dal prodotto delle
In caso di contravvenzione saranno puniti coli' am
vendite degli effetti sequestrati. I contravventori saranno menda fissata nell' art. 161 delle leggi di procedura
ne" giudizi civili; ed inoltre potranno essere interdetti
destituiti, ed in oltre puniti negli stessi termini dell'ar
temporaneamente dall' esercizio del loro uffizio con giu
ticolo 21C delle leggi penali.
11. Gli uscieri sono obbligati di esercitare il loro dizio disciplinare.
18. Nell'esercizio del loro ministero gli uscieri,
ministero sempre che ne sono richiesti, e senza predile
qualora ne abbiano bisogno, otterranno mano forte dalla
zione di persone; salve le disposizioni per cagione di pa
rentela o di affinit nel modo che determinato dalle gendarmeria e da ogni depositario di forza pubblica ,
leggi di procedura. L' usciere che ricusi senza giusta sulla esibizione delle spedizioni legali delle sentenze, de
cisioni o ordinanze delle autorit giudiziarie, che do
causa di prestarsi a quest' obb'igo, e che persista nel ri
fiuto dopo un' ammonizione ricevuta dal Giudice cui vranno mettere in esecuzione.
I depositari della forza pubblica non potranno mai
addetto, o del Collegio al quale appartiene , sar desti
tuito, senza pregiudizio del ristoro de' danni ed interessi negare di dar braccio forte richiesto nel modo di sopra
esposto. In caso di rifiuto saranno puniti a' termini del
e di altre pene in cui sia incorso.
12. Gli uscieri debbono esercitare personalmente il l' articolo 24.2 delle leggi penali.
19. Gli uscieri per garenlia degl' interessi delle
loro ministero. Coloro che non consegneranno essi stessi
a persona o a domicilio le intimazioni ed i documenti parti e delle ammende che possono esser pronunziate
contro di essi, debbono fornire una cauzione che sar
della cui significazione saranno incaricati, verranno con
dannali con giudizio correzionale alla sospensione di tre detcrminata con decreto particolare.
20. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ec.
mesi e ad un' ammenda non minore di ducati quarantot
Firmalo = FEJlDL\A.\DO.
to , o sieno once sedici, n maggiore di ducali centottanta, o sieno once sessanta, ed al ristoro de' danni ed
interessi.
Se per dalla istruzione del processo risulti che essi
(Num, 160) SIRACUSA 20 OTTOBRE 1819.
abbiano operalo con dolo, si proceder contro di loro,
Decreto sul modo di lassare le indennit dovale ai
secondo le leggi penali-, come falsari.
13. Gli uscieri debbono fissare la loro residenza
Notai che ne' domini oltre il Fato vengono giu
ridicamente adoperali come periti.
nel Comune ove risiede 1' autorit presso cui son desti
nati. L' usciere che abbandoner la residenza senza giu
Capodimonle, a3 agosto 1S19.
sta causa , si avr come dimessionario , e quindi sar
rimpiazzalo.
FERDINANDO I. CC.
i-i- Gli uscieri, quando per affari di servizio loro
commessi dalle parti debbono recarsi fuori di residenza
Veduto il nostro decreto in dala de' 16 del corrente
e tratlenervisi per pi di un giorno, debbono farne in
col quale abbiamo ordinalo di eseguirsi provvisoriamente
teso il Giudico cui sono addetti, o il Presidente del Tri
ne' domini di l del Faro il decreto d' 1 3 gennaio 1817
bunale al quale appartengono , e lasciarne notizia nella sulle spese di giustizia attualmente in vigore in questi
Cancelleria. La mancanza a quest' obbligo sar la pri
domini , coli' aggiunzione delle note contenenti le diversa
ma volta punita colla sospensione di oli giorni: nei posteriori disposizioni sulle spese anzidette ;
casi di recidiva potr esser punita con misure discipli
Considerando xrhe per non essersi ancora organizzale
nari pi severe.
ne' domini al di l del Faro le Camere notariali, (a) non
10. Gli uscieri che eccedono i limili delle loro at
pu ivi essere applicabile l'articolo 32 del citato dctribuzioni , possono esser condannati al rimborso delle
spese ed al ristoro de' danni , ed anche sospesi o desti
(a) V. la legge del i3 novembre :Stg sul notariato,
47

)( 37o )(
ereto de' i3 di gennaio 1817, ove stabilito che No
alla cancellera della Corte suprema di giustizia , an
tai componenti le Camere notariali sono destinati alle nue once ottocento;
perizie richieste da' Tribunali o dalle Corti nella com
alla cancelleria della gran Corte civile , per lo ramo
pilazione de' processi, (issandosi a quest' oggetto in be
penale, annue once settecento dieci;
alle cancellerie delle gran Corti civili in Messina od
neficio di essi uii onorario annuale;
in Catania, annue once seicento trenta per ognuna ;
Sulla proposizione de' nostri Consiglieri ee.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
alle cancellerie delle gran Corti criminali di Girgenti,
Art. 1. Durante la provvisoria esecuzione dell'e
Siracusa , Trapani e Caltanisetta , annue once cinque
nunciato decreto sulle spese di giustizia ne' nostri do
cento quaranta per ognuna;
mini di l del Faro, le indennit a' Notai che saranno
all' uffizio del Prouurator generale presso la Corte
al caso di essere adoperati come periti nella cotnpila- suprema di giustizia, annue once quattrocento s*ssaolarione de' processi, verranno tassale dal Controloro delle sei e tari venti ;
spese di giustizia e dal pubblico ministero, a di loro
all' uffizio del Procurator generale presso la grau
Corte civile in Palermo,
prudenza ed in proporzione dell' opera prestala da' No
per lo ramo civile annue once trecenloventi ,
tai nelle perizie di cui saranno incaricati.
per lo ramo penalo annue ouce quattrocento tren ta
2. I nostri Consiglieri Segretari di Stato ec.
ire e lari dieci ;
Firmalo FERDINANDO.
all' uffizio del Procurator generale presso la gran
Corlc civile in Messina ,
per lo ramo civile annue once dugento sessanta ,
(Num. 161 ) SIRACUSA 24 OTTOBRE 1819.
per lo ramo penale annue once quattrocento;
Decreto perch si continuino provvisoriament* ad os
all' uffizio del Procurator generale presso la grau
servare le disposizioni relative al notariato, che
sono attualmente in vigore ne domini oltre il Faro . Corte civile in Catania,
per lo ramo civile annue once dugento sessanta,
per lo ramo penale annue once quattrocento;
Capodimonte , 2> agosto iSiq.
agli uffizi dei Procuratori generali presso le gran
Corti criminali in Giigcnti , Siracusa , Trapani e CaltaiiBDimiiDO 1. ec.
Veduto il nostro decreto de' 20 di luglio , col quale nissetta , annue once quattrocento per ognuno;
all'uffizio del regio Procuratore presso il Tribunale
abbiamo abolito dal di 1. di settembre in poi gli uffizi
di protonolaro del regno, e di prolonotaro della Camera civile in Palermo, annue once trecento trentalre e tari
dieci ;
reginale ne' nostri domini oltre il Faro .
agli uffizi dei regi Procuratori presso i Tribunali eiSulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
vili in Messina, Catania, Girgenti, Siracusa, Trapani e
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ecc.
Art. 1. Fino a che ne' nostri domini oltre il Faro Caltanissctta , annue once dugento sessanta per ognuno.
non saranno installate le Camere notariali, continueranno
2. Il nostro Segretario di Stato Ministro di grasia
ad essere provvisoriamente in vigore le leggi e le dispo
e giustizia distribuir le somme assegnate nell'articolo pre
sizioni sul reggime notariale, le quali sono attualmente cedente tra gl'impiegati in ciascuno dei detti uffizi, nel
in osservanza negli stessi domini (a).
modo che creder pi conveniente, e tenendo presenta
a. Per gli oggetti relativi al notariato compresi nelle quel che trovasi stabilito su questo oggetto nei reali do
attribuzioni degli aboliti uffizi di protonolaro , il Ministero mini di qua del Faro.
di Stato presso il nostro Luogotenente generale auto
3. La nostra reni tesoreria pagher in rate mensual
rizzato a dare in caso di urgenza i provvedimenti oppor
le somme assegnate nell'articolo I, e riporter in assienlo
tuni : e per Io di pi corrisponder col nostro Segretario i nomi degl' impiegati col soldo che sar loro assegnalo
di Stato Ministro di grazia e giustizia , ai termini dello a norma dell' articolo 2.
articolo 2 del sopraccennato nostro decreto de' aodi luglio.
4- Assegniamo per le spese minute dei Collegi giu
3. II nostro Segretario di Stato ec.
diziari, degli uffizi del pubblico ministero presso i Collegi
Firmato FERDINANDO.
medesimi e degli uffizi dei Giudici istruttori nei nostri
domini oltre il Faro le seguenti somme che saranno pa
gate dalla nostra real tesoreria in rate mensuali ;
alla Corte suprema di giustizia, annue once oento( Nnm. 162 ) SIRACUSA 26 OTTOBRE 1819.
trentalrc e tari dieci ;
alla gran Corte civile in Palermo,
Decreto portante P assegnamento delle somme necessa
per lo ramo civile annue once ottanta ,
rie pe soldi degV impiegati negli uffizi de' Collegi
per lo ramo penale annue once dugento;
giudiziari de' domini oltre il Faro.
alle gran Corti civili in Messina e Catania ,
Capodimonte, 3i agosto 1819.
per lo ramo civile annue once cinquanta ad ognuna ,
per lo ramo penale annue once cento sessai la* i o
iCRSiniKDO 1. ec.
lari venti ad ognuna;
Snlla proposizione del nostro Segretario di Stato ecc.
alle gran Corti criminali di Girgenti, Siracusa , Tra
Abbiamo risoluto di decretare , e decretiamo ecc.
Art. 1. Assegniamo le seguenti somme agli uffizi pres
pani e Caltanisetta, annue once ovnloscssau lasci e tari
to 1 Collegi giudiziari dei reali domini oltre il Faro per venti ad ognuna ;
al Tribunale civile in Palermo , annue once cento ;
lo pagamento de' soldi agl'impiegati negli uffizi medesimi:
ai Tribunali civili di Messina, Catania, Girgenti , Si
(a) V. la legge sul notariato in data del z3 novembre racusa, Trapani e Caltanisetta, annuo once ottanta ad
ognuno ;
iS/g.

, X87*X
Volendo stabilire le norme da seguirsi nella lassa
all' uffizio del Procurator generale presso la Corte
suprema di giustizia , annue once sessanta ;
e nel pagamento delle spese per gli atti di procedura nei
all' uffizio del Procurator generale presto la gran giudizi suddetti ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Corte civile in Palermo ,
per lo ramo civile annue once ventisei e tari venti,
Abbiamo risoluto di decretare , e decretiamo ec.
per lo ramo pi-naie annue once cento ;
Art. 1. I diritti pei Cancellieri e Servienti presso i
agli uffizi dei Procuratori generali presso le gran Conciliatori, pei Giudici di Circondario, pei loro Cancel
Corti civili in Messina e Catania ,
lieri ed uscieri, per gli uscieri presso i Collegi giudiziari
e pei patrocinatori , non che pei periti , pei testimoni ,
per lo ramo civile annue once venti ad ognuno,
pei custodi , pei depositari e pei Notai adoperati nelle
per lo ramo penale annue once cento ad ognuno ;
agli uffizi dei Procuratori generali presso le gran materie civili , saranno pagati e riportati nella liquida
Corti criminali in Girgenti , Siracusa , Trapani e Calla- zione delle spese , secondo le proposizioni fissate nella
tariffa annessa al presente decreto .
nissella , annue once ottanta ad ognuno ;
all'ufficio del Procuratore regio presso il Tribunale
2. Pei diritti di cancelleria nelle Corti supreme di
giustizia, nelle gran Corti civili, e nei Tribunali civili
civile in Palermo, annue once settanta;
agli uffizi dei regi Procuratori presso i Tribunali ci
e di commercio , saranno osservate le disposizioni conte
vili in Messina, Catania, Girgenti, Siracusa, Trapanie nute nel nostro decreto dei i3 di gennaro 1817 pei reali
domini di qua del Faro , e nell'altro nostro decreto dei
Caltanisselta , annue once sessanta ad ognuno ;
agli uffizi dei Giudici istruttori, annue once quaranta 5 di luglio ultimo pei reali domini oltre il Faro.
3. Ogni altra disposizione in vigore in tutti i nostri
ad ognuno.
domini intorno ai diritti per gli atti nelle materie civili
5. I nostri Segretari di Stato Ministri ecc.
rimane abolita .
Firmalo FEUDIAAN DO .
4. Il poslro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
( Num. i63. ) SIRACUSA 26 OTTOBRE 1819.
Dtcreto relativo alle indennit dovute per (/li accetti
(Num. iG5) SIRACUSA 28 OTTOBRE 18 19.
dei magistrati .
Decreto che modifica l' ar ticolo 42$ delle leggi della
Capodimonte, 3i agosto iSig.
procedura ne' giudizi penali,
FERDINANDO I. PC.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ce.
Napoli 9 settembre 181 9.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
FERDINANDO I. ec.
Art. 1. Le indennit ai magistrati che vanno inac
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
cesso fuori la residenza per all'ari civili , quando 1' ac
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
cesso stato ordinato ed approvato nel modo prescritto
Abbiamo risoluto di decretare c decretiamo ce.
dai regolamenti iu vigore , saranno tassate e pagate nel
Art. 1. L'articolo 428 delle leggi della procedura
seguente modo :
n
giudizi
penali sar corretto nel modo seguente.
1. per ogni miglio percorso fuori l'abitato del Co
t
Le
grau
Corti speciali sono composte di otto Giumune della residenza del Collegio, cui il magistrato ap
C dici votanti.
partiene, tanlo per la gita quanto per lo ritorno,
t Per le Provincie di Napoli e di Terra di lavoro
ai magistrati di Tribunali civili , carlini cinque, o
t dove le gran Corli criminali coutengono due camere,
sia tari cinque siciliani ,
il numero de' volanti sar completalo col chiamarsi
ai magistrati di gran corti Civili, carlini otto, 0 sia f( da
una camera all' altra i Giudici che occorrono.
tari otto siciliani ;
f
le gran Corti civili di Palermo , di Messina
3. per ogni occupazione di un'ora o meno, senza I e di Per
Catania, allorch funzioneranno da gran Corti
che possano calcolarsi pi di olt' ore in uu medesimo t speciali , se mancher il ninner degli olio votanti ,
giorno ,
( sar completalo aggiungendo prima il regio Procuraai magistrati dei Tribunali civili, ducato uno e grana C toro del Tribunale civile, indi il Presidente, e poi
trenta, o sia tari tredici siciliaui,
I i Giudici dello slesso Tribunale.
a' magistrali di gran Corti civili, ducati due, o sia
t Per tutte le altre Provincie e Valli saranno ag
tari venti siciliani.
giunti a' Giudici criminali prima il regio Procuratore
2. I Cancellieri che accompagnano i magistrali negli
del Tribunale civile, indi il Presidente, e poi i Giu
accessi , avranno la met delle indennit di viaggio e di
dici
dello stesso Tribunale.
vacazioni lissate pei magistrati .
1
In ogni caso in cui il numero de' volanti nelle
3. Il nostro Segretario di Sialo Ministro ecc.
gran
Corti speciali debba essere complelato , non po
Firmato FERDINANDO .
tranno mai intervenirvi pi di tre de' componenti del
Tribunale civile.
2. Una copia del presente decreto sar annessa a
(Num. 164. ) SIRACUSA 26 OTTOBRE 1819.
tutti gli esemplari della prima edizione delle leggi della
Decreto c/te approva la tarijfa degli atti giudiziari utile procedura ne' giudizi penali.
materie civili.
3. Nelle ulteriori edizioni sar falla menzione del
Capodimonte, 3i agosto 1819.
presente decreto iu margine all' articolo 428 delle men
FERDINANDO I. ec.
tovate leggi.
4. 11 nostro Consigliere e Segretario di Stato ec.
Veduto l'articolo 1117 delle leggi della j)rocedura
nei giudizi civili \
Firmato FERDINANDO.

)( *1* X
5. I regi Procuratori , a fine di assicurare la re
(Num. 166) SIRACUSA 29 OTTOBRE 1819.
Decreto concernente 1' esercizio delie funzioni di vjfi- golarit ed esaltezza de' registri degli atti dello stalo
civile, ne faranno verificare lo stato, una volta al
ziule dello stato civile.
meno in ogni bimestre , per mezzo de' regi Giudici di
Capodimontc , i4 settembre 1819.
Circondario o di altri soggetti idonei che destineranno.
6. Le funzioni di uffiziali dello stato arile sono
FEniiKiHDO 1. ec.
Veduto il titolo II, libro I della parte I del codice meramente gratuite. Sar esalto solamente un carlino,
o sia un tari siciliano , per ogni copia eslralta dagli
per lo regno delle due Sicilie.
alti dello stato civile , purch colui cho la chiede uou
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
sia povero (d).
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo oc.
7. I uoslri Segretari di Stato Ministri ecc.
Art. 1. Le funzioni di uffiziali dello stato civile
Firmato FERDINANDO.
nel nostro Regno delle due Sicilie tono affidale a' Sin
daci de' rispettivi Comuni.
( commessi cella qualit di uffiziali dello italo ci2. I Sindaci nel caso di assenza o di altro le
t vile.
gittimo impedimento saranno rimpiazzati nelle funzioni
Questa legge , che per i reali in offizio copre di
di uffiziali dello stalo civile da' secondi Eletti (a).
t garanzia i funzionari pubblici ne esclude espres
3. IV Comuni riuniti, ne' luoghi ne' quali trovansi
samente gli additati uffiziali , giacch non munii!
Stabiliti particolari Eletti, le funzioni di uffiziali dello
di funzione, che a senso della legge fan solo og
slato civile saranno esercitate da' medesimi sotto la di
getto di garanzia. La misura di cui parola tro
pendenza de' Sindaci (,',).
vasi propriamente adottata per le autorit inve
4 I Sindaci eserciteranno le funzioni di u (Tizia! i
stite di funzioni governative. Autorit poste tal
dello stato civile sotto la immediata e diretta vigilanza
mente sotto la dipendenza del Governo, che ven
de' regi Procuratori de' Tribunali civili ; e dovranno
gono riputale di agir sempre in seguito di suoi
corrispondere co' medesimi per tutto ci ebe ha rap
ordini diretti, o indiretti, cho han ricevuti , 0 di
porto ad un tale oggetto (c).
sue istruzioni loro trasmesse.
Gli uffiziali dello stalo civile, che senza aver corri(a) V. la seguente ministeriale:
1 spondenza col Governo sono estensori , o conser
Palermo 6 settembre iS3o.
vatori di quelli , che i privali dichiarano in ma
a la data de' 16 agosto fu diretta ai Procuratori del
teria di alti dello stato civile non entrano nella
Re presso i Tribunali civili una circolare del seclasse delle autorit munite di funzioni governa
guente tenore. E stato promosso il dubbio, se in
tive, e coverte di garanzia. La circostanza di tro
e un Comune mancando, o essendo impediti siinullavarsi riunite nella persona slessa del Sindaco fun
( neamentc il Sindaco, ed il secondo Eletto le funzioni amministrative , e funzioni di uffiziali dello
( zioni dello uflzialc dello stato civile possano essere
stato civile non vale ad introdurre eccezione alla
c disimpegnali dal Decurione pi anlico in ordine
disposizione dell' indicala legge, tanto perch la
( di nomina. Avendo io considerato , che pel decreto
stessa senza limitazione o distinzione alcuna c del primo giugno 1826 i Sindaci mancanti o imscludc dalla garanzia gli uffiziali dello stalo civi1 pedili restano rappresentati da' Decurioni pi ant le , quanto perch questo beneficio non conce( ziani , quando sono contemporaneamente mancanti
c duto per ragion della persona , ma per ragione
t o impediti i secondi Eletti, yengo a dichiarare
( che nel caso di simultaneo impedimento, o manf delle funzioni nello esercizio delle quali portasi
1 canza del Sindaco e del secondo Eletto in un Cot eseguilo il reato.
< mime, le funzioni di uffiziale dello stato civile
C Su queste considerazioni S.M. nel Consiglio di Sta( giusta 1' enunciato sovrano decreto debbano essere
C lo ordinario del di 9 andante si benignata di( disimpegnate dal Decurione pi anziano in ordine
( chiarare , che i Sindaci comunali pe' reati comc di nomina . Il che partecipo anche a lei per l'uso
t messi, come uffiziali dello slato civile, nou sono
1 di risulta di sua parte .
1 coverti di garanzia.
< Nel real nome ec. Napoli 2S settembre i8a&.
(b) V. le ministeriali del i3 gennaro e fo aprile 1820.
(e) Pe' reali che i Sindaci commettono nello esercizio
delle funzioni di uffizioli dello slato civile no/i (d) V. il seguente decreto:
1 Veduto l' articolo C del real decreto dei i4 di sclgodono garenzia. V. il seguente rescritto:
l Eccellenza 1 I Sindaci comunali oltre le funzioni
t tembre 1819, che permette la riscossione del di1 amministrative , di cui per istituzione sono inve( rido di un carlino in favore degli uffiziali dello
1 sliti han pure quelle di uffiziali dello slato civile.
f stato civile per ogni copia eslralta dagli atti dello
( E nato il dubbio se per i reali commessi nell' et sialo civile.
c sereizio di queste ultime funzioni sono essi covert Veduto l'articolo 4,ii delle leggi civili, che prescri1 li di garanzia.
( ve il deposito d'uno de' doppi registri delio slato
I In esecuzione di ordini sovrani il dubbio fu comunit civile nell'archivio del coinuue in line di ciascun
c calo per esame, e parere alla Consulla geuerale
c anno ;
t del Regno, che si divisa in due opinioni diverse.
c Veduta la legge de' 12 di dicem. 1816 ed il decr.
l degli 11 ili ott. 1817 sull' amministrazione civiio
t Ilo rassegnalo lutto a S.M. clu; nella sua real sag. ..va ha riconosciuto uniforme alla legge de' 19
( pe' reali domini al di qua ed al di l del Faro
f ottobre 1818 ed a' principi, che ne bau regolala
( per quello che concerne lo stabilimento e le al
. la formazione il parere de' Consultori , che non
ti Iribuzioni de' Cancellieri comunali;
1 compi eudono nella garanzia i Sindaci pe' reati H
c Veduto 1' articolo 4-7 delle leggi civili per la spc

)( 373 )(
NOVEMBRE 1819
(Num. 167) SIRACUSA 8 NOVEMBRE 1819.
'Decreto che stabilisce pi domini oltre il Faro il modo
di incitare in forma esecutiva g' istromtnti .
Capodimonte , 21 settembre iSig.
1 1 a d 1 s j s n o 1. ee.
Veduti gli articoli 927 e 928 delle leggi della prtedura nei giudizi civili;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
Art. 1. Fino a clie non sar da noi provveduto
a quanto riguarda gli atti de' Notai nei nostri reali do
mini oltre il Faro , se una parie cui interessa , voglia
rendere ivi in forma esecutiva gl'islromenli che possono
per legge meritare la pronta esecuzione, dovr pre
sentare una dimanda al Presidente del Tribunale civile
della residenza del Notaio ; ed in virt dell' ordinanza
di autorizzazione , che Terr distesa in piedi della di
manda , far citare il Notaio a dare la spedizione ese
cutiva nel giorno e nell' ora indicala , e le altre parli
interessale ad esservi presenti.
a. Se le parli intimale non intervengono', o com
parendo non contraddicono, il Notaio consegner la
spedizione richiesta . La spedizione esecutiva comincer
colla seguente intitolazione : Ferdinando I. per la gra
zia di Dio Re del Regno delle due Sicilie, di Ge
rusalemme ec. Infante di Spagna , Duca di Parma ,
Piacenza Castro ec. ee. Gran Principe Ereditario
di Toscana ec. ec. ec. continuer colla trascrizione
dello strumento; e terminer colla fprma esecutiva
Comandiamo ed ordiniamo a tutti gli uscieri che
saranno richiesti, di porre ad esecuzione la pre
sente spedizione; ai nostri Procuratori generali, ed
ai nostri Procuratori regi, di darvi mano ; ed a tutti
i comandanti ed uffizioli della pubblico forza, di preStarvi mano forte allorch ns saranno legalmente ri
ti dizione da' depositari de' registri dello slato civile
c degli estralli de' medesimi ;
I Considerando che il riferito articolo 6 del decreto
( de' i4 di settembre 1S19 non riguardando che
t il diritto da esigersi per gli estrani da' registri
c dello stalo civile per l'anno corrente, sia opportu DO determinare qual diritto convenga permettere ai
Cancellieri comunali per gli estratti che ne sono
rilasciati da' registri dello stato civile gi deposi
ti tati negli archivi de' Comuni, giusta l'articolo .j.-'
delle leggi civili.
1 Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
tu Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ce.
t Art. 1. Sar permesso a' Cancellieri de' Comuni e1 sigere solamente grana cinque, (o sia un carlino
( siciliano ) per ogni copia estrada dagli atti dello
< stalo civile , che in conseguenza dell articolo 4-5
et delle leggi civili sieno stati depositati nell'archie to del Comune.
Nulla potr essere esatto se colui che chiedo la co1 pia sia povero.
I I nostri Ministri Segretari ee.
*
u. Napoli il d /j ottobre i83a.
Firmalo-FERDINANDO.

chiesti . In fede di che la presente spedizione stata


sottoscritta da noi Notaio e consegnata a N. N. in viriti
dell' ordinanza del Presidente del Tribunale civile della
Falle di
emessa il giorno . . . .
ed in assenza ( o in presenza ) delle parti N. N. ,
come dai documenti che sono annessi all'atto origi
nale . Oggi il d
Se il credito nascente dallo strumento stalo in
parte soddisfatto o ceduto, il Notaio noter pria della
data la somma per cui la spedizione sar esecutiva.
3. Comparendo le parti intimate ed opponendosi alla
consegna della spedizione esecutiva, il Notaio sespender
di darla , e rimetter le parli allo stesso Presidente, il
quale ha emessa l'ordinanza.
hf. Il Notaio distender processo verbale di tutto lo
occorso nei casi preveduti negli articoli a e 3 ; lo soltoscriver insieme colle parti , o far menzione de' motivi
che l'hanno impedito ; e ne dar copia a qualunque di
esse che gliene far la richiesta (a).
5. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
(a) V il seguente decreto:
l Napoli f8 luglio 1S2J.
v a a n c s c o 1. ec.
Veduto il rapporto del nostro Luog. gen. in Sicilia.
t Veduto il parere della Consulta de' nostri domini
ii oltre il Faro;
t Veduto il decreto de' 21 settembre 1819;
t Considerando, che nell' epoca delle passate vicende
t del 1820 dal d 16 luglio sino al ristabilimento
c dell'ordine, ne' nostri reali domini oltre il Faro
c molti atti Ira vivi, e di ultima volont furono
c rocati senza osservarsi le formalit prescritte tanto
i dallo leggi civili, quanto dalla legge de' 3 110 vembre 18 19 sul notariato;
I Considerando, che una forza irresistibile impedi al1 lora la esecuzione delle formatila prescritte dalla
i Considerando esser conforme alla giustizia, che sie
te no conservali i diritti , che merc gli atti enunc ciati furono allora in buona fede acquistati dai
t contraenti, e che le parti ne abbiano le spedi
ti zioni esecutive nella forma prescritta dalle leggi
t in vigore ;
c Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministre ec.
ti l dito il nostro Consiglio ordinario di Stato.
e Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
I Art. 1. Dichiariamo validi, e legittimi tutti gli alti
c tra vivi , e di ultima volont stipulati da' Notai
( ne' nostri domini olire il Faro da' 16 luglio 1S20
( a tutto marzo 1821; ed accordiamo a' medesimi
la sanatoria pe' difetti di forme che possano de
li rivarc dalla inosservanza delle formalit prescritte
( per lai i alti tanto dalle leggi civili, quanto dalla
( leg^e de' a3 novembre 1819 sul notariato.
( 2. I, Notai nel rilasciare le spedizioni esecutorie di
t tali alti si uniformeranno alle disposizioni coutoI nule nel real decreto de' 21 settembre 1819 sott toponendole al registro.
t 3. Il ostro Consigliere Ministro di Stato ee.
Firmalo FRANCESCO,

)( 374 )(
Tutti g' impiegali dell' amministrazione saranno lo
(Num. i63) SIRACUSA ia NOVEMBRE 1819.
Decreto organico delle amministrazioni del pubblico ro subordinati,
8. Il Segretario generale il principale collabora
demanio.
tore del Direltor generale nell' amministrazione.
Napoli, 18 ottobre 1819.
Egli sotto gli ordini immediati del Direltor gene
FERDINANDO I. eC.
rale , il capo e '1 direltor dell' archivio e di tutti gli
uflizi della Direzione generale la di cui polizia gli
Visio il decreto e la legge di questa stessa data ,
interamente affidala.
con cui abbiamo stabiliti i principi a norma de' quali
quindi incaricato dell' ordine , della custodia e
dovranno amministrarsi i beni del demanio, i boschi, la
della spedizione delle carte; d' invigilare all' adempimen
caccia e la pesca di propriet dcjlo Stato (a).
to delle disposizioni del Direttor generale ; e di richia
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
mare 1' attenzione del medesimo su' disordini che cono
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
scesse, sia nell' amministraziono , sia nell' interno di ih
Direzione generale.
TITOLO I.
Egli contrassegna la firma del Direttore generale
Disposizioni generali.
in tutti gli alti pubblici , ed autentica colla sua Urina e
Art. |. Le amministrazioni generali del pubblico col sigillo dell' amministrazione di cui egli e il deposi
tario , le copie degli atti che si cstraggono dalla Dire
demanio, alle quali adulala la gestione de1 beni de
maniali , la conservazione e miglioramento de' boschi , zione generale.
Egli rimpiazza il Direttor generale nell' esercizio
della caccia, e della pesca che di propriet dello Sta
lo ne' nostri domini al di qua del Faro , saranno sotto dello sue funzioni in ogni caso di assenza 0 impedimen
to , eccetto i soli casi in cui venisse da noi altrimenti
la dipendenza del nostro Ministro delle finanze.
2. Esse saranno in oltre incaricale della polizia e detcrminato.
9. 11 Direttore generalo presenter all' approvazione
dell' amministrazione della pesca in generale, tolto la dicndenza del nostro Ministro degli all'ari interni ,* salve del nostro Ministro delle iinanze un regolamento che sta
e modificazioni che sono o che saranno ordinale circa bilisca i doveri degli ufiiziali di carico e degli altri impie
gati.
alle attribuzioni della Direzione de' dazi indiretti.
3. Ciascuna amministrazione avr rispettivamente in
10. 61 Ispettori generali ambulanti non avranno
Napoli ed in Palermo una Direzione generale , e delle ripartimcnlo fisso ad amministrare , ma anderanno oro
sar loro des'gnato dal Direllor generale che ne passe
ispezioni nelle Provincie e Valli.
r notizia al Ministro delle finanze. Potranno farsi ao
compagnare ne' loro giri da quell' agente che stimeran
TITOLO II.
no opportuno, senza per ritardare l'andamento del ser
Delle Direzioni generali.
vizio. Si accerteranno se gli agenti dell' amminislraxiono
4. Ogni Direzione generale sar composta di un adempiano con esattezza i loro doveri, se i boschi sono
Direttore generale , d' un Segretario generale , ed avr ben custoditi, se i tagli sono stati ben diretti ed esegui
un numero d' impiegati che ci riserbamo di determinare li, e se le porzioni (agliate si sono messe in islretta di
fesa. Sar loro incarico di assicurarsi se si sono riusi U
con altro nostro decreto.
5. Saranno addetti a ciascuna Direzione gen. degli vati i luoghi diboscati in contravvenzione, e se i miglio
Ispettori generali non oltre il numero di Ire, fra i quali ramenti proposti ed approvati hanno avuto riletto. Auno sar solamente onorario, gli altri saranuo ambulanti. dempiranno ad ogni altro incarico che sar loro affida
6. Vi sar in oltre addello un percettore incaricato to dal Direttore generale; verificheranno i richiami che
saranno loro presentali sopra luogo; invigileranno su cia
rispettivamente della esazione de' prodotti dell' ammini
strazione per la Provincia di Napoli e per la Valle di scuna parte dell' amministrazione interna ed esterna , a
ne renderanno conio al Direttore generale.
Palermo.
Egli avT la sua pcrcelloria nel locale della Dire
11. L' Ispcllor generale onorario sar specialmente
incaricalo della parte teoretica della scienza forestale.
zione generale rispettiva.
7. Il Direllor generale de' nostri domini al di qua Sar in oltre incaricato di comporre un trattato pratico,
del Faro dipender immediatamente dal Ministro delle e di facile intelligenza, delie principali teorie della ma
finanze , cui proporr gli all'ari che abbisognano della teria forestale.
nos'.ra o della sua approvazione; quello al di l ne di
1. Sar in oltre incaricalo , sotto la dipendenza
pender parimente per mezzo del Ministero residente del Direttor generale , di dirigere le operazioni da farsi
presso del Luogotenente generale. Determineranno i ta
nel semenzaio centrale , ed invigilare alla conservazione
gli da farsi in ciascuna ispezione , e formeranno le istru
e prosperit di quello stabilimento.
zioni necessarie per la uniformit dell' amministrazione.
i3. Egli vigiler perch le licenze di caccia sreno
Presenteranno in ogni anno lo stalo generale de' miglio
esattamente distribuite , e gli affitti di caccia sieno cooramenti da farsi. Proseguiranno i giudizi per annulla
chiusi con vantaggio e con sicurezza del regio erario.
mento nella suprema Corte di giustizia, o per richiamo
i4- Ne' domini al di l del Faro l' Ispcllor gene
nella gran Corte de' conti , corrispondendo per questa rale onorario sar nominalo dal Direttor generale fra i
parte co' rispctlivi regi Procuratri generali,
sette Ispettori delle Valli minori , rimanendo in quella
Valle che rimarr vola d' Ispettore , ad esercitarne lo
fa) Della legge di cui in questo articolo parlasi, sar funzioni un guardia generale.
temila 1 ugione , allorch verr inserita la nuc
ii). Vi sar nella Direzione penerale un Consiglio
legge foratale del 21 agosto 1S26 , colta quale di amministrazione composto degl'Ispettori generali quan
Juronvi apportale varie modificazioni e riforme.
do sono in Napoli o in Palermo, dell' Ispettor generale,

K 375
onorarlo o di un uffizialo superiore dal genio marittimo.
16. Il Consiglio preseduto dal Direttore generale,
tempre che esso v' interviene. In sua assenza prese
duto dall' Ispctlor generale pi anziano in ordine di no
mina.
Un uffiziolo della Direzione generale destinato dal
Direltor generale far le funzioni di Segretario del Con
siglio, e sar incaricalo della formazione e conservazione
degli atti e registri i quali per saranno legalizzati , co
me ogni altro atto della Direzione, dal Segretario gener.
17. IVe 1 Consiglio di amministrazione saranno di*

dente, nella Provincia di Terra d' Otranto Te ne sar


uno che comprender i mari di Taranto.
25. Quando il bisogno esigesse che sia accresciuto
il numero de' Circondari, il nostro Ministro delle finanze,
sul rapporto ragionalo de' Direttori generali , invocher
la nostra autorizzazione.
26. I boschi dello Stalo, de' pubblici stabilimenti e
de' corpi morali saranno divisi in comprese, in modo
che possono essere giornalmente custoditi.
27. Il numero delle comprese sar proporzionato
all'estensione, situazioue ed importanza de' boschi di
ciascun Circondario , avendo riguardo , per quanto si
I. i progetti de' tac;li annuali e de' rimondamenti da pu, che un individuo non abbia meno di ottocento
moggia di boschi da custodire , ed al di l del Faro ,
farsi ne boschi dello Stato, de' Comuni, de' pubblici sta
i3o salme.
bilimenti o de' corpi morali ;
9. gli affari che hanno rapporto al contenzioso giudi
28. Ne* luoghi ove si creder utile vi saranno delle
ziario ed amministrativo, allorch trattasi di continuare guardie a cavallo.
2g. La Direzione generale , intesi g* Intendenti ,
gravami prodotti dagli agenti locali, o di desisterne per
sottometter all' approvazione del nostro Ministro delle
via di rinunzia ;
finanze un progetto di ripartizione de' boschi dello Slato,
5. i tagli a dirado o a salto;
de' pubblici stabilimenti e de' corpi morali di ciascuna
4. i cambiamenti nel governo de' boschi ;
Provincia in Circondari e comprese.
5. i dissodamenti de' boschi ;
6. la sostituzione di altri alberi agli albtri esistenti;
30. I boschi appartenenti a' Comuni , fra sei mesi
a contare dalla pubblicazione del presante decreto , sa
7. le liquidazioni che importano significazioni di som
ranno anche divisi in comprese. Questo lavoro sar fatto
me contro i contabili;
8. le destituzioni ed altri castighi da infliggersi agli di concerto dall' Intendente c dall' Ispettore.
31. Il numero de' guardaboschi comunali sar fis
agenti dell' amministrazione.
18. Oltre i casi espressi nell' articolo precedente, e salo da' Direttori generali, di accordo cogl' Intendenti ,
in proporzione de' boschi situali nella Provincia o Valle.
quelli previsti dagli articoli 18 e ao del decreto soprac
In caso di discrepanza sar fissato dal nostro Ministro
citato, il Direltor generale pu, quando il crede neces
degli affari interni, su' rapporti de' funzionari suddetti.
sario, rimettere altri affari all' esame del Consiglio.
Un solo guardaboschi potr appartenere a pi Co
ig. Il Direltor generale potr sospendere 1* csecutione della risoluzione presa in Consiglio, quando lo cre
muni, quando la situazione lo permetta.
32. La proposta de' guardaboschi comunali sari
der conveniente , sottoponendo l' aliare alla decisione
fatta dall'Ispettore all'Intendente. Quando l'Intendente
del Ministro cui mander 1' estratto della risoluzione.
non v' incontri difficolt , V Ispettore solleciter la no
mina del Dircttor generale.
titolo in.
In caso di rifiuto per parte dell' Intendente, si far
Delle ispezioni,
nuova proposta.
33. Il soldo de' guardaboschi comunali sar fissato
20. In ogni Provincia e Valle vi sar una ispezione
d' accordo da' Direttori generali c dagl' Intendenti. Il
diretta da un Ispettore che riseder nel Capoluogo della | soldo sar proporzionalo alla Provincia o Valle, alle
Provincia o della Valle. Ogni ispezione sar divisa in | circostanze del Comune ed alle rendite del bosco. Quan
circondari selvani, diversi da' Circondari giudiziari , a
do 1 Intendente e 'l Direttore generale non fossero d'ac
ciascuno de' quali sar addetto un guardia-geuerale che cordo, se ne far rapporto al Ministro degli affari interni.
34. II soldo iiu uguale di ciascun guardaboschi co
riseder nel Comune da cui prende la sua denomina
zione il Circondario medesimo. Ogni Circondario sar munale sar pagalo sul certificato di servigio , che lo
Ispct ore rimetter all' Intendente.
diviso in comprese le quali verranno custodite da' guar
daboschi. Quando le comprese sieno tanto vicine , che
35. L'Intendente potr sospendere dalle funzioni
tre o pi guardaboschi abbiano immediata comunicazione un guardaboschi comunale, e mettersi di accordo col
fra loro, il pi meritevole sar dichiarato brigadiere da Direttor generale per la sua destituzione. L' Ispettore
cui gli altri dipenderanno.
potr anche proporne all' Intendente la sospensione.
36. AH' infuori di ci che si prescritto negli ar
ai. Ne' domini al di qua del Faro i boschi addetti
alle regie ferriere della Mongiana e di Stilo saranno ticoli precedenti, in tutto il resto i guardaboschi dei
eotto la particolare amministrazione di un Ispettore, dal Comuni sono assimigliati a quelli dello Stalo.
quale dipenderanno il guardia-generale ed i guardabo
37. Al Circondario de' mari di Taranto saranno ad
detti un brigadiere e non oltre a cinque guardacque.
schi di quel Circondario.
32. Questo Ispettore potr ricevere delle commes38. Per vigilare l'osservanza delle leggi sulla caccia
in tutte le Provincie al di qua del Faro, continueranno
sioni particolari per le regie Sile.
23. I Circondari forestali saranno proporzionati alla ad esservi tre squadre di guardacaccc, composte di tre
estensione e situazione de' boschi di ciascuna Provincia brigadieri e dodici guardie proprietarie, oltre delle guar
o Valle. Ne' domini al di qua del Faro il numero loro die soprannumerarie.
39. Pe' domini al di l del Faro il Direller gene-,
non potr eccedere settantotto; in quelli al di l del
rale proporr un piano per 1' organizzazioue de' guar
Faro , ventitr.
dacacce.
24. Oltre de' Circondari fissati nell' articolo prece

376 )(
|f
5i. I guardia-generali soprannumerari saranno ob
TITOLO IV.
bligali di assistere continuamente il guardia generale del
DegV Ispettori, di guardia-generali e delle guardia
Circondario, o l'Ispettore. Essi per non potranno fare
particolari,
alcun atto nel proprio nome , se non quando fossero de
4-0. Gl'Ispettori sono i primi agenti dell'ammini
stinati a supplire il guardia-generale assente, ammalato
strazione nella lore Provincia o Valle. Essi corrisponde
0 mancante, dopo che avranno prestalo il giuramento
ranno col Direttore generale, e coli autorit ammini
ai termini della leege.
strativo c giudiziarie delle Provincie o Valli rispettive.
52. I brigadieri, i guardaboschi e gnard' acque ed
4i. Gl'Ispettori avranno una sopravveglianza ge
1 guardacaece vigileranno giorno e notte alla ustodia dei
boschi ed all'osservanza delle leggi e regolamenti sulle
nerale su tutti i rami dell'amministrazione, ed infor
meranno il Direllor generale degl' inconvenienti che vi foreste, sulla pesca e sulla caccia, distendendo processo
verbale delle trasgressioni. Avvertiranno nelle loro visite
avranno osservalo.
4.2. Sar particolare loro incarico di curare che se persone sospetto frequentassero i boschi della loro com
presa, e ne daranno avviso alla gendarmeria ed al guar
nel tempo prescritto dagli stabilimenti in vigore si pro
euri 1' affitto de' cespiti dipendenti dall'amministrazione; dia-generale del Circondario.
c quando gli esperimenti per 1' affitto riuscissero inutili ,
53. I guardaboschi dello Stalo e dei Comuni vigile
ranno che po' boschi dei privali siti nelle loro comprese
essi avranno cura che i fondi sieno amministrati a nor
ma di un progetto che sottoporranno all' approvazione sieno osservate le leggi ed i regolamenti forestali .
54. In caso di bisogno le guardie di una o pi com
del Direttor generale.
43. Saranno eziandio incaricali di rimettere alla prese vicine si riuniranno per opporsi agli attentati dei
Direzione generale i progetti de' tagli annuali de' bo
delinquenti .
schi dello Slato , de' pubblici stabilimenti , de' corpi
55. Gl'Ispettori, guardia-generali ed i guardaboschi
morali e de' Comuni , accompagnandoli colle particola
avranno ciascuno un martello iu cui saranno incise le let
ri loro osservazioni concernenti i tagli medesimi , e le tere iniziali del loro grado, per marchiare gli alberi di
condizioni particolari da inserirsi ne' contralti.
delitto, e quelli atterrati dal vento o da altre cause ac
cidentali .
44- Avranno un registro di tutt' i beni dell' am
ministrazione , in cui sar minutamente descritta la na
56. Le impronte de' martelli saranno depositate nella
tura di ciascheduno , a norma del modello che riceve
cancelleria della gran Corte criminale.
57. I guardia-generali e particolari saranno obbligati
ranno dalla Direzione generale.
45. Rimetteranno le liste di carico dell' esazione d'avere un registro cartolalo e cifralo dal loro immediato
e,' Percettori, e terranno il corrispondente controllo di superiore , ove noteranno le loro operazioni giornaliere .
contabilit.
4-6. Faranno in ogni anno il giro della ispezione
TITOLO V.
accompagnati da' guardia-generali de' rispellivi Circon
Pei Percettori,
dari ; ed invaeranno al Direttore generale un rapporlo
58. In ogni Capoluogo di Provincia 0 Valle vi sar
circostanziato sulia condotta degl' impiegati e sullo sta
un Percettore , il quale corrisponder coli' Ispettore per
lo deli' amministrazione.
47- I guardia-generali sono gl' immediati superiori lutto ci che riguarda la percezione .
5g. Ogni Percettore potr destinare negli altri Di
delle guardie particolari alle quali sono specialmente ob
bligali di spiegare gli ordini , e le istruzioni , e i stretti de' sostituti approvali dall'Intendente; ma esso solo
sar responsabile verso il Governo della percezione e di
regolamenti per la parte che loro riguarda. Essi corri
sponderanno cogl'Ispeltori , tranne i soli casi di urgenza tulle le operazioni de' suoi sostituti in materia d'impiego.
60. 1 Percettori sono incaricati di riscuotere i pro
ne' quali permesso loro d'inviare al Direllor generale
dotti dell'amministrazione, dietro le liste di carico, che
un duplicato del loro rapporlo. Assisteranno alle opera
zione dell'Ispettore. In ogni mese gireranno i boschi del saranno loro rimesse dagl'Ispettori . Incasseranno io oltre
i dritti delle licenze di caccia che verseranno i privati.
loro Circondario accompagnali dai guardaboschi delle ri
Ci. Essi sono sotto la vigilanza degl'Intendenti i quali
spettive comprese, per assicurarsi della condotta de' loro
subordinali , e del modo come son custoditi i boschi e faranno vistare dal Controloro delle contribuzioni dirette
governali i fondi inaffitlali. Trovandovi i danni in tutto tutte le ricevute rilasciale dai Percetlori , delle quali si
o in parte non verificati , essi ne distenderanno processo prender noia in un registro, a norma delle istruzioni
che saranno date dal uoslro Ministro delle finanze.
verbale a carico del guardaboschi della compresa . Com
62. 1 versamenti fatti nella cassa del Percettore non
piuto il giro meniuale , rimetteranno due copie del loro
giornale all'Ispettore che ne spedir "una alla Direzione operano il discarico di colui che versa, se non sono giu
stificati da una ricevuta gemella firmala dal Percettore e
generale .
48. Addclli ad ogni ispezione vi saranno due o pi vistala dal Controloro delle contribuzioni dirette.
G3. IVella prima decade del mese i Percettori man
misuratori giurati . Etsi saranno incaricati di misurare i
deranno all' Ispettore un bilancio in doppio degl' introiti
tagli da farsi, di riniisurare i tagli gi fatti, e di rimet
ed esiti falli nel mese precedente, coli' indicazione dei
tere agi' Ispellori le piante ed i processi verbali corri
mezzi adoperati per la riscossione delle somme esigibili
spondenti .
4g. Trattandosi di rimisurarc tagli, il misuratore non esailc .
C4-. L' Ispettore, fatto il confronto co' registri del sno
dovr esser diverso da quello che gli ha misurali .
b'o. In ogni Circondario vi sar un guardia-generhle controllo, rimetter un bilancio alla Direzione generale
colle sue osservazioni , e si servir dell' altro per sinda
soprannumerario , e due all'uffizio della ispezione. Que
sto numero sar doppio per la Provincia di Nnpoli e per care la percezione,
Gj. I Percettori nel mese di gennaio di ciascun anno
Li Valle di Pakrmo.

)( 317 )(
. 3.
.
. . , . .
rimetteranno un confo mimilo e distinto degl' introiti ed
rettamente o indirctlamenle , sia con atli simulati, sia
per interposte persone, nei contratti che si fanno dalla
esili dell'anno precederne co' documenti giustificativi.
amministrazione o col di lei concorso , sollo pena di es
66. I conti saranno discussi nella D.rezioue genera
sere destituiti e denunziati al Tribunale come prevari
le , e quindi rimessi alla gran corlc dei conti , accompa
catori .
gnati dal conto generale che sar l'orinalo nella Direzione
81. Le guardie particolari che non avranno disleso
medesima .
i processi verbali pei reati che sono obbligali di verificare,
67. La Direzione generale potr significare delle som
saranno tenuti agli effetti civili dei reati medeshni .
me a' Percettori. Le sue significazioni saranno esecutive
non ostante il gravame alla gran Corte dei conti ; pur
82. E applicabile l' articolo precedente agli agenti
ch queslo Tribunale, intesa la Direzione generale , non che per negligenza avranno fallo prescrivere l'azione.
83. Saranno soltanto obbligali al rimborso delle spese
credesse giusto di ordinarne la sospensione .
di giustizia i compilatori dei processi verbali dichiarati
68. La Direzione generale dar le istruzioni per la
formazione dei registri di conlabilil, dei bilanci e dei nulli per mancanza di forme .
84- Sono imputabili a tu Ili gli agenti dell'ammini
con li .
strazione gli abusi , malversazioni e negligenze dei loro
69. I Percettori saranno obbligali di dare una cau
zione in iscrizioni corrispondenti al quinto del carico pre
subordinati , che essi avrebbero potuto e dovuto conoscere,
e di cui non avranno compilato processo verbale.
sumibile dell' esazione di un anno .
70. Pei domini al di l del Faro il Direttor gene
85. Il Diretlor generale potr per mancanza di of
rale proporr al Ministero di Stato residente presso il no
ficio sospendere gl'impiegati di ogni grado.
stro Luogotenente generale il modo come supplire alle
Da Ispettore in sopra ne dar parte al Ministro.
mancanze di taluni stabilimenti ed impiegati de' quali si
86. Gl'Ispitlori generali in giro e g' Ispettori po
tranno sospendere i guardia-generali e le guardie parti-
parlalo negli articoli preccdenli .
colari , dandone parte al Direttor generale.
87. I Percettori in caso di malversazione o di rifiuto
TITOLO VI.
di render conto del denaro o degli oggetti che riguardano
Delle nomine e promozioni.
la loro conlabilil, potranno essere sospesi dall'Ispettore
71. Tulli gl'impiegati saranno nominati da noi sulla o dagl'Ispettori generali in visita, informandone imme
proposizione del nostro Segretario di Stato Ministro delle diatamente il Diretlor generale, e questi il Ministro.
88. La destituzione degF impiegati di nostra nomina
finanze, dietro rapporto del Direttor generale.
sar da noi pronunziata sul rapporto del Ministro delle
73. I\on sono compresi nella disposizione dell' arti
colo precedente i misuratori che saranno nominati dal finanze , dietro la proposizione del Direttor generale. I
Ministro sulla terna del Direttor generale, ed i brigadieri misuratori saranno destituiti dal Ministro; gli altri im
e le guardie particolari che sulla proposta dell' Ispettore piegali dal Diretlor generale.
89. Il Dircllor generale potr denunziare al ma
nominer il Diretlor generale.
73. IVon potr essere impiegato nell'amministrazione gistrato competente i reati in uffizio degl' impiega li del
l' auuninislrazionc.
chi non abbia compiti gli anni ventuno .
90. Ci riserbiamo con altro nostro decreto di de
74. Kiuno potr ottenere impiego di guardia ge
nerale o di un grado superiore, se non giustifichi di es
terminare i soldi , rilasci ed indennit spellanti agi' im
piegali di questa amministrazione generale; continuando
sersi applicalo alla scienza forestale, e d'aver servito al
meno per un anno da soprannumerario .
intanto ne' rispettivi esercizi gli attuali impiegati , ed i
soldi che ora percepiscono.
70. La disposizione dell'articolo precedeu [c'avr ese
cuzione nei nostri domini al di l del Faro , dal primo
91. Il nostro Segretario di Stato Ministro ce.
di gennaio 1S23.
Firmato FERDINANDO.
76. Le promozioni avranno luogo da grado in grado,
secondo il merito e 1' anzianit di servizio .
TITOLO VII.
Delle sospenzoni e destituzioni.
77- Niun agente potr allontanarsi dal suo posto
senza aver ottenuto un congedo , sotto pena di esser so
speso per la prima volta , ed in caso di recidiva desti
tuito dallo impiego .
78. II conge do sino ad un mese potr essere accor
dato dal Direltor generale col godimento della mel del
soldo, dandone avviso al Ministro delle finanze.
Il congedo fino a due mesi col godimento del mezzo
soldo , sar accordato direttamente dal Ministro .
Per un tempo pi lungo ri sar bisogno della no
stra autorizzazzione, ed in nessun caso potr essere ac
cordato ilt soldo intero, senza nostro rescrilto.
79. proibito agli agenti di ogni grado di tener
albergo o forno , far commercio di legname , o esercitare
mestieri che abbisogni di legno, sotto pena di destituzione.
80. ugualmente ad essi vietato d'interessarsi di

sun. 1C9) SIRACUSA i5 NOVEMBRE 1S19.


Per la forza pubblica soggetta alle autorit del no
vello sistema giudiziario.
Ministero ec.
Con rcal rescritto de' 20 agosto corrente ha S. M.
prescritto che si diano per ora i provvedimenti opportu
ni onde sia messa a disposizione de' regi Procuratori ge
nerali, degl'Istruttori, e degli altri ufficiali inferiori della
polizia giudiziaria la forza pubblica esistente attualmente
in questi domini , c della quale han disposto le abolite
autorit giudiziarie. Ha quindi provvisoriamente ordinalo
S. A. R. il Luogotenente generale:
1. Che dal primo di settembre i Capitani d'armi
delle compagnie de' Distretti debbano dipendere dall' escrcente il pubblico ministero della gran Corlc nella di
cui giurisdizione sono i Distretti.
' 2. Che le altre antiche compagnie chiamate dei Val
li di Mazzara , di Valdcmone , e Val di Noto debbano
48

)( 378 )(
dipendere cio dall' esercente il pubblico ministero nella
Fallosi da me presente tutto P anzidetto alla Comgran Corte civile di Palermo la compagnia del Val di messione ha deliberato la medesima nella seduta del 3
Mazzara, dall' esercente il pubblico ministero nella gran corrente di parteciparsi al li signori Intendenti e la
Corte civile di Messina la compagnia del Val Demone ,
soprainserta ministeriale , e li tre articoli 61 70 71 del
e dall' esercente il pubblico ministero nella gran Corte citato regolamento de' porti ad effetto di disporne lo acivile di Catania la compagnia del Val di Noto.
Idcmpimcnlo nel loro rispettivo Valle.
3. Che la compagnia cosi detta di Capitan reale
In resultato della sopraddetta deliberazione mi do l'o
debba dipendere dall' esercente il pubblico ministero nel
nore di trasmettere a lei sig. Intendente per copia con
forme li tre sopraindicati articoli per farli esattamente
la gran Corte civile di Palermo.
4-. Che per le occorrenze ordinarie possano i Giu
eseguire dalle Deputazioni , e suddelegazioni marittime
dici istruttori, o quelli di Circondario, che ne adempiono del di lei Valle.
le funzioni valersi di una parte della gente di cui sono
Il PresidentePrncipe di Campofraitco.
formate le compagnie d' anni esistenti nel Capoluogo
del Distretto, ove il Giudice istruttore risiede, come an
Estratto delF ordinanza del regolamento de porti.
che far uso de' provvisionati che erano addetti al Capi
Art. G. Non permetteranno a verun bastimento ,
tano di giustizia del Comune medesimo , salvi i provve
dimenti , che in caso d' urgenza straordinaria possono sia nazionale , sia estero di uscire dal porto , senza che
il capilano, o padrone di esso gliene abbia fatto preven
provocarsi dai rispettivi Procuratori delle gran Corti cri
zione , ed abbia ottenuto il corrispondente loro biglietto
minali.
di
uscita a norma del modello stabilito: non dovendo le
5. Che riguardo ai Giudici di Circondario per gli
Depulazioni sanitarie rilasciare ai capitani, o padroni la
atti, e disimpegni della giustizia correzionale, e di poli
zia si possono essi servire dei provvisionali dei Capitani patente se non in vista di tale biglietto.
70. Essi saranno considerati come membri delle De
de' Comuni de' quali composto il loro Circondario.
putazioni
sanitarie dei luoghi di loro residenza , ed in
Queste provvisorie disposizioni di S. A. 11. vengo
tale
qualit
dipenderanno pel ramo sanitario dal Soprano da me comunicate a V. S. per lo adempimento della
parte che la riguarda , e perch d' ordine di S. A. R. intendente generale di salute.
71. I medesimi concorreranno co' Deputati loro col
ne passi subito avviso cos ai Capitani d'arme delle com
pagnie de' Distretti esistenti nel Valle di sua dipendenza leghi , tanto nell' invio delle relazioni sugli approdi dei
diversi legni soggetti a contumacia, ed agli spurghi dei
come ai Giudici istruttori , e Giudici di Circondario del
generi nei porti, e nei lazzaretti del Regno, quanto nel
lo stesso Valle.
la esecuzione degli ordini che verranno loro a questa
Palermo 26 agosto t8ig.
riguardo comunicati dal Sopraintendente generale di sa
D. ni Gualtieri.
lute. Essi non avranno per dritto alcuno alla parteci
pazione degli emolumenti di tale dipendenza.
( Num. 170. ) SIRACUSA 20 NOVEMBRE 1819.
Per le patenti da rilasciarsi a' padroni e capitani dei
(Num. 171) SIRACUSA 26 NOVEMBRE 1819.
bastimenti mercantili.
Per le feste da osservarsi nelle pubbliche scuole.
COSTJIESSIOHH PROVVISORIA ni SALUTE PUBBLICA
Il Presidente della Commessione di pubblica istru
zione ed educazione con officio del 4 corrente, 3 riparPalermo 5 agosto i8ig.
timcnto, num. 2192 mi partecipa il ruolo delle vacanze
Con ministeriale del 2 corrente si degnato il Go
fissale per tutti i luoghi d' istruzion pubblica , giusta lai
verno parteciparmi quanto segue. Dal Segretario di Sta
nota, che qui loro trascrivo.
to Ministro di marina , mi si comunicata una lettera
di ufficio del tenor seguente. Napoli 24 luglio 1819.
Nota delle feste da osservarsi in tutte le pubbliche
-Eccellenza L'art. G del regolamento de' porti, che
scuole.
forma un' estratto dell' ordinanza generale per la real
1. Tutti i gioved , tulle le domeniche, e lo altre
marina approvalo da S. M. porta , che la Deputazione
sanitaria non debba rilasciare ai padroni , e capitani dei feste dell' anno. Sar data per lezione al gioved , se
una festa sia cadula nel marted, o nel mercoled, o cabastimenti mercantili la patente , se non in vista del bi
dcr nel venerd della stessa settimana, come ancora se
glietto, che rilascia il Capitano del porto.
L' art. 70 dello stesso regolamento prescrive ohe i si combinino insieme il luned ed il sabato feriale.
2. Dal d 24 dicembre lino al primo gennaio.
Capitani de' porli debbon esser considerati come membri
3. Dall' ultimo gioved di carnevale sino al giorno
delle Deputazioni sanitarie de' luoghi di loro residenza.
Intanto mi son pervenuti dei rapporti delle autorit delle ceneri incluso.
4. Dalla domenica delle palme sino al mercoled
di marina , da cui ho rilevato , che le prescrizioni dei
fummenlovati articoli non vengono eseguile dalle Com- dopo la Pasqua di resurrezione incluso.
5. Dal primo di ottobre fino al d quattro di no
messioni sanitarie di colesti reali domini, per non aver
vembre incluso.
ne avuto comunicazione pe' canali regolari.
6. I giorni in cui si celebra la nascita, ed il nome
Ad evitare ogn' inconveniente , che potrebbe aver
di S. M. e delle LL. AA. reali il Duca e Duchessa
luogo, ho l' onore d' inviare all' E. V. due copie del re
golamento de' porli di che si tratta, e di pregarla a ve* di Calabria.
Io partecipando loro questa deliherazione della Com
ler dare gli ordini, che son necessari all' oggelto.
Io mi alfretlo di parteciparla a V. E. e le invio messione , ne inculco 1' esalto adempimento per misura
copia del detlo regolamento, perch cotcsla Commcssione generale, e per l' intelligenza del pubblico.
ne faccia 1' uso di risulta.
V Intendente P. RisflrmDOirs.

X 379 )(
DICEMBRE 1819

(IS'um. 172) SIRACUSA a DICEMBRE 1819.


Legge sulla pubblica salute.
FERDINANDO I. eC.
Volendo che in tutta la estensione dei nostri reali
domini il servizio della pubblica salute sia regolato con
principi e metodi uniformi , e che questi abbiano la giu
sta loro connessione collo spirito delle leggi e dei rego
lamenti emanati per l'amministrazione interna del nostro
Regno;
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancelleria.
Udito il nostro Consiglio di Stato ;
Abbiamo risoluto di sanzionare, e sanzioniamo ec.
Art. 1. La tutela della salute pubblica nei nostri do
mini al di qua del Faro , per quello che concerne tanto
il servizio sanitario marittimo, quanto il servizio sanita
rio interno , sar affidata ad un supremo magistrato di
sanit, e ad una soprantendenza generale di salute, re
sidente in Napoli .
Pei nostri domini oltre il Faro la tutela medesima
sar del pari affidala ad un supremo magistrato , e ad
una soprantendenza generale residente in Palermo.
2. Gl'Intendenti saranno considerati come i direttori
di tutto il servizio sanitario nelle loro rispettive Provin
cie o Valli. In quanto al servizio sanitario marittimo, essi
dovranno limitarsi a vigilarla in coerenza de' regolamenti
e delle disposizioni che verranno loro comunicate da'Soprantendenti generali. Rispetto poi al servizio sanitario
interno , essi lo dirigeranno a norma delle nostre leggi
sull'amministrazione civile, e consulteranno in tutt'icasi
dubbi, generali e non ordinari, i Soprantendenti ed i
supremi magistrati di salute.
Le Deputazioni locali saranno gli ultimi agenti di
esecuzione pel servizio sanilario marittimo.
Gli ufficiali comunali che dipendono dagl'Intendenti,
saranno gli ultimi agenti di esecuzione pel servizio sani
tario interno .
4- I supremi magistrali, preseduti da'Soprantendenti
fenerali , avranno la parte deliberativa del servizio . I
oprantendenti generali avranno tutta la parte esecutiva
dei medesimo .
5. Il supremo magistrato di sanit, residente ne'domini al di qua del Faro, sar composto di dieci Depu
tati e di un Segretario . Verr iuolti'e riguardato come
Deputato dello stesso magistrato il Sopranlendenle generale
de' porti, a tenore del nostro decreto de' 23 d'aprile 1817.
Il supremo magistrato residente nei domini oltre il
Faro sar composto di sei Deputati e di un Segretario .
Sar inoltre giudicato come Deputato dello stesso magi
strato, l' ufBziale incaricato del servizio dei porti in Sicilia.
6. I supremi magistrati deliberano suilo stabilimento
di tutte le misure generali che la garentia della salute
pubblica esige nelle diverse circostanze : determinano i
rifiuti , e le contumacie e le riserve, a cui convien sot
toporre le navigazioni di taluni mari, o la provvecnenza
di taluni luoghi; decidono su' sistemi di custodia e di
preservazione ne' casi di pericolo : e linalmcnle emettono
le loro deliberazioni sugli articoli che possono riguardare
1' amministrazione de' fondi addetti alla pubblica salute.

7. Sar formato e sottomesso alla nostra sanzione ,


uno statuto penale in cui saranno stabilite le varie spe
cie ci' infrazioni alle leggi di salute pubblica ed i vari
gradi di pena da darsi ai rei , a seconda de' casi . la
questo medesimo statuto sar indicata la parte che nei
reati di simil natura dovran prendere i supremi magistrati.
8. Nel seno di ciascun supremo magistrato verr da
noi scelto un Deputato il quale sar incaricato d' ispezio
nare , quando il bisogno lo richiegga, i 1 inorali, affin
di rilevare gli abusi che avran potuto introdursi nelle De
putazioni locali , con farne indi rapporto al rispettivo Soprantendente generale . Questo Deputato assumer il ti
tolo d' Ispetlor generale .
9. In caso di assenza o d'impedimento di un Sopran
lendenle generale , il Deputalo pi antico in ordine di
nomina lo rimpiazzer nelle sole funzioni di Presidente
del supremo magistrato.
10. Ciascuna soprantendenza generale sar composta
dal Sopranlendente generale e dal Segretario generaleQuesti verr da noi nominato dalla classe dei Deputati
del supremo magistrato rispettivo, ed eserciter cumulati
vamente le une e le altre funzioni .
11. Le soprantendenze saranno incaricate di tutta
la parie esecutiva del servizio sanitario, anche in quanto
all' amministrazione de' fondi che gli sono addetti. Esse
ne' casi di assoluta urgenza potranno dar le disposizioni
che saranno necessarie, passandone subito notizia al ri
spettivo magistrato, laddove tratterassi di aifari che ri
guardino le at.ribuzioni del medesimo.
12. In caso di assenza o d'impedimento di un So
pranlendente generale, il Segretario generale lo rimpiaz
zer in tutto quanto concerne la parte esecutiva del ser
vizio sanilario.
13. Alla immediazione di ciascun magistrato supre
mo e soprantendenza generale vi saranno uua facolt
medica , composta di sei professori , un professore di
chimica ed un architetto. Costoro non percepiranno al
cun soldo fisso, ma godranno degli emolumenti che ver
ranno indicali ne' regolamenti.
i4-. Sar addetto a ciascun magistrato , e sopran
tendenza generale quel numero di uffiziali , che sulla
proposizione del nostro Segretario di Stato Ministro de
gli allar interni saremo per determinare. Il Ministro islesso former un regolamento particolare per 1" ordine
del servizio de' due supremi magistrati , e delle due so
prantendenze generali, coli' assegnazione de' carichi a
tutti gli uffiziali ed altri impiegati, che ne dipendono (a).
15. In tutti i liltorali del Regno saranno stabilitele
Deputazioni di salute, le quali verranno distinte in quat
tro classi. Saran di prima classe quelle de' porti di Na
poli , di Palermo , di Messina e di Siracusa. Sar prov
veduto con un decreto particolare alla classificazione di
tulle le altre (b).
16. I Deputati del porlo di Napoli e di Palermo
saranno due. Assumeranno il titolo di guardiani del por
to , e verranno nominati in giro tra' medesimi Deputati
de' rispettici supremi magistrati. ISe sar cambiato uno
(a) V. il regolamento del 10 gennaro 1S20,
(b) V. il decreto del 1 gennart 1820,

)( 38o )(
24. I Decurionati non potranno situare nelle terne
successivamente in ogni anno , di modo che la durala
prescritte dalla presente legge:
delle funzioni non oltrepassi il biennio.
I Deputati del porto di Messina nelle corrisponden
1. coloro che non abbiauo 1" et maggiore ;
2. i consoli delle nazioui straniere ;
ti vacanze saranno ridotti a quattro , e verranno consi
derali in quanto agli onori ed al rango, come Deputali
3. i padroni de' legni ;
del supremo magistrato di Palermo : recandosi alcuno di
4 i negozianti eh' esercitano commercio marittimo ;
essi in Palermo potr intervenire nel Magistrato, e pren
5. coloro che hanno un impiego doganale;
der nel medesimo quel posto che gli corrisponde.
G. i non proprietari.
25. I supremi magistrali formeranno i progetti del
I Deputati del porlo di Siracusa saranno parimen
lo Stato discusso delle loro particolari ammiuislrazioui di
te quattro.
salute, e per mezzo de' rispettivi Soprantendenli gene
17. In ogni Deputazione di prima classe vi saran
rali , i quali praticheranno lo stesso per quanto riguar
no un Cancelliere, lo spedizioniere delle patenti, il ri
conoscitore delle merci , diro uffiziali , nn Capitano di der la loro parte, lo rimetteranno al nostro Segretario
di Stato Ministro degli affari interni, da cui sar sotto
lancia ed un numero corrispondente di marinai.
Nel lazzaretto di Nisila vi saranno un Capitano del messo alla nostra approvazione.
26. Le istruzioni dell' anno 17^1 e le prammatiche
lazzaretto ed un Cappellano.
sul servizio sanitario, per quanto non riguardano la
Costruendosi in questa parte da' nostri reali domi
ni un lazzaretto sporco , vi sar stabilita la carica di parie penale e contenziosa , continueranno ad aver la
loro esecuzione fincti non saranno pubblicati i regola
Governatore , da affidarsi ad uno de' Deputali del su
menti sanitari.
premo Magistrato di Napoli.
Tulle le altre disposizioni di leggi e decreti restano
18. Ciascuna delle Deputazioni di 2 , 3 e 4- classe
de' nostri reali domini avr non pi di tre Deputati , abolite.
Tulle lo cariche sanitarie non contemplale nella
uno de' qnali potr esercitare le funzioni di Cancelliere.
Iu quelle Dcputazioui nelle quali vi saranno lazzaretti , presente loirge restano parimente abolite.
27. Un nostro decreto particolare che sar reso
saranno stabiliti i Capitani de' medesimi.
sulle proposizioni de' nostri Segretari di Stato Ministri
19. A tutte le Deputazioni di salute saranno ad
degli affari interni e delle finanze , fisser le tariffe dei
detti uno o pi medici. Quelli delle Deputazioni di pri
ma classe di Napoli o di Palermo , saranno i medesimi drilli sanitari , ed i metodi di percepirli ed amministrarli:
professori della facolt medica de' supremi magistrati fisser eziandio i solili di cui dovran godere lutti gl'im
rispettivi. I medici delle Deputazioni di Messina saranno piegati nelle Soprantendcnze generali e ne' supremi ma
gistrati di salute, ed indicher i fondi da' quali dovran
considerati come medici del supremo Magistrato di Pa
no introitarli (b). Intanto coloro che attualmente ricevono
lermo.
emolumenti dall' amministrazione di saluta seguiteranno
ao. Sar formato dal nostro Segretario di Stato Mi
a percepirli , fino a che non sar altrimenti disposto col
nistro degli affari interni e sottoposto alla nostra appro
novello decreto.
vazione un regolamento generale per lo servizio sanita
Vogliamo e comandiamo ec.
rio marittimo , ed un altro simile per lo servizio sanita
11 nostro Ministro Cancelliere ce.
rio interno. In questi regolamenti saran compresi tutti
gli oggetti che possono riguardare i rispellivi servizi , e
t IS'apoli, il di 20 di ottobre 181g.
saran definiti i limili delle competenze di tuli' i funzio
Firmato FERDINANDO.
nari (a).
ai. Sono di nostra nomina i Soprantendenli gene
rali , i Segretari generali delle Sopran tendenze , g' Ispet
(Num. i73) SIRACUSA 20 DICEMBRE 1819,
tori generali , i Deputali , i Segretari e gl' impiegati
nelle officine de' supremi Magistrali , i Deputati ci Mes
Decreto per tenersi provvisoriamente in osservanza il
sina e di Siracusa, i professori delle facolt mediche, i
metodo di coazione e percezione dei pubblici dazi
professori di chimica e gli architetti , e finalmente tulli
nei domini di l del Faro
gl' impiegati nelle Deputazioni di prima classe , ed i
Napoli, 8 novembre 1S19.
Capitani de' lazzaretti presso tulle le Deputazioni.
2. I Deputati, i Cancellieri ed i inediti dolle De
riRDiit ikdO r. ce.
putazioni di 2 , 3 e 4 classe saranno nominali da' So
Considerando che fino all' organizzazione completa
prantendenli generali sulle terne de' soggetti formate dai delle amministrazioni finanziere nei reali domini oltre il
rispettivi Decurionati e rivestile del parere dell' In tenden
Faro, non pu mettersi in esecuzione il sistema prescritto
te della Provincia o Valle. I Soprantendenli generali in- dalle novelle leggi per la percezione delle pubbliche
vieranno 1 noslro Ministro degli affari interni il quadro
imposte .
delle nomine da essi fatte , e daranno periodica cono
\ olendo intanto provvedere a qnestd ramo di pub
scenza di luti' i movimenti che nel corso di un anno
blico servizio con mezzi pronti e finora conosciuti ;
possono aver luogo sul personale delle Deputazioni.
Sulla proposizione dei nostri Segretari di Slato ec.
23. La durata delle funzioni di Deputato dalla 2 ,
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
3 e 4- classe sar triennale , e , terminato il triennio , il
Art. r. Fiuo alla completa organizzazione delle anvDeputato pi antico in ordine di nomina rimarr iu ca
minrslrazioni finanziere, continueranno ad essere in prov
rica per un altro anno , ad oggetto d' istruire i nuovi visoria osservanza uei nostri domini oltre il Faro m tulle
Deputali.
(b) V. il decreto del 1 gennaro 1820 con cui stabilisconti le tariffe per la esazione dei diritti tani(a) V. il regolamento del 1 gennaro 1820.
lari.

X 38i )(
le forme praticate a lutto agosto d questo corrente anno
TITOLO IL
tanto i modi di percezione e coazione di ogni sorta di
Regole su cui debbono stabilirsi gli stati discussi
pubblica imposta , come del dazio sul macino e sulla car
comunali .
ne, del contributo fondiario, della dogana e di qualun
que altro dazio diretto o indiretto, quanto i modi di pro
CAPITOLO I.
cedimento in caso di attrasso o di contravvenzione alle
Bendile comunali e loro diversa natura .
leggi risguardanti gli oggetti anzidetti che erano in vi
4. Le rendile annue di ciascun Comune souo or
gore fino al citalo d 3i di agosto del corrente anno .
dinarie e straordinarie .
I nostri Segretari di Stato Ministri ecc.
Sono ordinarie quelle che i Comuni traggono dai
FirmatoFERDINANDO.
loro fondi patrimoniali e demaniali; da censi, canoni e
prestazioni ; da' proventi giurisdizionali ; da una sovrim
posta alla contribuzione diretta; dai dazi di consumo, e
da privatite volontarie e temporanee.
(Num. i74) SIRACUSA 22 DICEMBRE 1819.
Sono rendite straordinarie quelle che derivano da re
sti di cassa degli anni precedenti; da qualunque specie di
Decreto con cui si approvano le istruzioni per la re
arretrati : da restituzione di credili , o alfraneazione di
dazione degli stati discussi comunali.
censi ; dai dazi di consumo imposti per un tempo deter
Capodimonte , 10 novembre iStq,
minalo , per suppl re tt mporanenmeiile a qualche esito
straordinario ; o qualunque altro cespite eventuale .
FERDINANDO I, CC.
5. Le somme che si traggono dall' affrancatone di
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
centi, o da restituzioni di capitali, saranno impiegate di
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ce.
nuovo a capitale redditizio, all'acquisto di rendita o ri
Art. 1. Le istruzioni annesse al presente decreto, compra di pesi propri, tra lo spazio di mesi sei al pi
le quali sono slate formate in adempimento dell' artico
lardi, a cura e diligenza del Sindaco. Qualora l'impiego
lo 210 del nostro real decreto dogli 11 di ottobre 181 7 non sia effettuato tra questo termine , ed il Sindaco non
sullo stabilimento dell' amministrazione civile in Sicilia , giustifichi nel suo conto di avere inutilmente esaurito ogni
sono approvale e saranno eseguite in que' nostri domi
mezzo per farlo , esso sar dichiarato risponsabilc del
si , durante lo stato intermedio prescritto dal detto de
danno che avr risentito il Comune dopo il termine sta
creto.
bilito.
2, I nostri Segretari di Stalo Ministri ec.
Capitolo n.
Firmalo FERDINANDO.
Fondi patrimoniali, cenni e prestazioni.
6. I fondi urbani saranno censiti, a meno che non
Istruzioniper la redazione degli siali discussi comunali.
vi si opponga il bisogno, o l'utile riconosciuto del Comune.
TITOLO I.
7. I fondi rustici appartenenti a' Comuni saranno
divisi in quote, le quali non potranno essere maggiori di
Disposizioni generali.
salme due , n minori di una salma.
Classificazione dei Comuni.
Il Luogotenente generale , in seguito dell'avviso del
l' Intendente , preso in Consiglio d'Intendenza, potr ac
Art. 1. I Comuni sono per norma della loro- am
crescere le quote al di l di due salme , ove l'estensione
ministrazione distribuiti in tre classi .
Appartengono alla prima classe i Comuni clic hanno de' fondi divisibili ecceda il numero dei partecipanti . o
una popolazione di 6000, o phi abitanti; quelli in cui i fondi stessi fossero posti in distanza dall'abitato (a).
risiede una Intendenza, nna gran Corte civile e criminale;
e quelli che hanno una rendita ordinai ia di due. iiooo. (a) Vedi le seguenti disposizioni.Alla seconda classe quelli che hanno una popolazione
al di sotto di 6000' sino a 3ooo abitanti , o quelli in cui I. i Istruzioni approvate da S. A. li. il Lungotcnenc te generale voi Consiglio de' 12 giugno i832 ,
risiede una Sotlintcndenza.
t per la eensuazione de fondi rustici comunali.
Alla terza classe tutti gli altri che hanno nna po
( Art. 1. Il Decurionalo di ogni Comune, che pospolazione minore di 3ooo abitanti .
siede fondi rustici i quali debbono censirsi a nor2. I Comuni che si trovano riuniti , potranno di
( ma delle sovrane prescrizioni, deliberer per promandare la separazione ed una particolare amministra
1 porre due periti , che non possono essere inlcrcszione comunale , quante volle per situazione locale sieno
c sali nella eensuazione.
Jialnralmrnle separali dai Comuni di cui formano parte,
c 11 Decurionato proporr un' acconto da darsi a' pcabbiano una popolazione di 1000 abitanti, e mezzi suf
c riti , per indi soddisfarsi delfinitivamenle dopo i
ficienti per formare e rinnovare il personale dell' ammi
i lavori da loro prestali , onde da' medesimi si apnistrazione , e per supplire alle spese comunali .
t porranno le convenienti specifiche. 11 Sindaco cuSimilmente i Comuni che hanno una popolazione
rer a trasmettere la deliberazione ali' Inlendenminore di 1000 abitanti , e che mancano degl' indicati
1 to per la debita approvazione,
mezzi per amministrarsi possono dimandare la riunione
c 2. Destinati dall' Intendente i periti , costoro accead altro Comune vicino .
1 deranno sul luogo per misurare le terre , distri3. Le dimande autorizzate dall' articolo precedente
I buirlc in quote, e designare il canone, che posaranno discusse dall' Intendente in Consiglio d' Inten
f tra fissarsi ad ogni quota. Le quote non poirandenza, inteso il parere del Sottintendente. Il Consiglio
t no essere maggiori di salme due , n minori di
d' Intendenza dar su di ciascuna domanda un avviso mo
i ttua salma legale , salvo il easo prevedute dallo
tivalo , il quale sar sottoposto alla sovrana approvazione.

)( 38a )(
9. Ogni quota sar censita in preferenza a tutti i
8. Saranno esclusi dalla divisione boschi , le terre
limose , o che avessero una inclinazione tale che non papi di famiglia non possidenti, indi ai piccoli possidenti
potrebbero coltivarsi senza pericolo di franare,
l quote, il Sindaco far pubblicare avviso non so
li lo nel proprio Comune, ma anche negli altri con& articolo 7 delle istruzioni de' io novembre 1819,
c vicini , a' quali saranno pi prossime le terre da
t formate in adempimento dell' art. 210 del real
a concedersi , invitando gli attendenti a presentare
decreto degli 11 ottobre 181 7;
< in un dalo termine le loro domande per essere
C Ad ogni quota si dar un nome di distinzione , e
t ammessi tra gli aspiranti alla censuazione.
( si noter con progressivo numero d' ordine , co1 11. Potranno concorrere alla concessione tutti gli
i minciando da quella , che sar credula la miglio1 individui, capi di faraig'ia non possidenti , e pos
re , e terminando alla inferiore.
ti fidenti specificando i primi e provando di essere
3. Nel fissarsi 1' annuo canone terranno presenti i
f abili ed alti alla coltura delle terre , e i secona periti le gabellazioni de' fondi dell' ultimo decen1 di la quantit dulia loro possidenza.
nio , le locali circostanze , le qualit rispettive di
i 12. Il Decurionato esaminale le circostanze degli
ogni quota : sempre per nello stabilirsi questi
t aspiranti , colla guida delle istruzioni del 1819,
canoni , dovr farsi in modo, che resti ai coloni
( presceglier coloro, che saranno creduli pi abi tutto il beneficio che pu tirarsi dalla propria inf li , e meritevoli di esservi ammessi , cominciant duslria, onde animarli a dare alle terre tutto il
t do da' non possidenti, e passando indi a' piccioa valore di cui possono essere suscettibili.
t li possidenti , seguendosi 1' ordine inverso dei
C 4- Contenendo le terre da censirsi delle rampanti ,
c ruoli delia contribuzione fondiaria ; dovranno re
( dei margi , ed altre infime qualit di terre , olfi stare per sempre esclusi dalla censuazione i pos
C tre le lavoriere , le irrigue , vigneti , alberi frutti sidenli , che abbiano una rendita maggiore di
K tiferi , piante che i periti dovranno per quanto
t ducali cinquanta , e tutti coloro, che saranno cree possibile ripartire nelle quote una porzione sia
I duti sforniti delle qualit volute dalle istruzioni
a delle terre infime , sia degli alberi , delle pianI suddette , redigendosi di lutto processo verbale ;
1 te ec,
( salvo sempre un migliore esame da farsi dallo
5. Saranno esclusi dalla divisione i boschi , terre
s Intendente in vista de' reclami , che alla pubblit limose , o che avessero una inclinazione tale , che
II cazione delle note saran prodotti.
non potrebbero coltivarsi senza pericolo di franare.
i3. Nella concorrenza tra' possidenti del Comune ,
t 6. Le case , i magazzini , le mandrc , e stalle , ed
( cui le terre da censirsi appartengono, e non possi1 altre fabbriche servibili , che si troveranno nei
1 denti di altri Comuni , dovranno essere preferiti
( fondi saranno distribuite ed assegnale a quelle
t questi ultimi ; come del pari tra i possidenti quelli
t quote di terre , che possono partecipare del cot di minor possidenza quantunque esteri ai naturali
fi modo delle medesime , o perch entrano nella
1 di maggior possidenza, non essendo regolare, che
( porzione di terra, o perch sono prossime alla
t l'individuo venga alla classe preferito, ma s bene
f medesima , escluse le acque sorgive , la di cui
il contrario.
propriet non s' intende trasferita ai coloni , po( 14. Dopoch saranno formate le note, verranno
t tendo soltanto questi godere dell' uso di tali acque
f le stesse affissate nella porta della casa comunale
c per essi , e pel loro bestiame,
( per essere alla conoscenza de'nominali , e per po
1 7. La ripartizione delle fabbriche, lo apprezzo delli tere alcuno reclamare per essere slato forse preferic le medesime , e la designazione della rispediva
a rata di canone si far da' periti dell' arte, i qua
t to . In seguilo il Sindaco invier all' Intendente le
t note, il processo verbale, ed i reclami per fissarsi
li li saranno proposti ai termini dell' art. 1 di que ste istruzioni ; dandosi agli cnfitculi l' obbligo et le dette note , e quindi rimettersi.
1 i5. Ci eseguito si dar luogo all' assegnazione : se
c spresso di conservare, e migliorare le delle fabt le quote da dividersi non sieno sufficienti, allora
t briche.
( lutti coloro, che vi avranno drillo saranno messi
1 8. Formate da' periti le relazioni , le presenteran in un bussolo , e si eslrarranno i parlccipanti a
t no al Sindaco. Questi le proporr in Decuriona sorte. Chi sortir il primo avr il drillo sulla quota
< to per deliberarvi , e dare il suo parere sulle
c segnata di N. 1 , e cosi per le altre . Terminer
c rendite annuali stimate dai periti. Il Decurionato
t il sorteggio, assegnate che saranno tulle le quote .
( dar tutte quelle dilucidazioni, ed osservazioni ,
1 Se le quote siano tante quante saranno le per( che sieno necessarie a ben giudicarne. Indi si
t sone designate a concorrervi , si eseguir anche
( trasmetter all' Intendente la deliberazione per
a il bussolo per assegnarsi sempre le quote giusta
f istabilirsi diffinitivamente i canoni , giusta l' arii1 colo 10 delle istruzioni de' 10 -novembre 1819.
( l'ordine del sorteggio,
a 16. Al bussolo assisteranno quelli medesimi, che
fi g. Essendo scopo principale delle concessioni delle
c hanno intervenuto alla formazione delle note , giu terre i miglioramenti in agricoltura , il Decurio nato, considerando che gli enfiteuti dovranno
I sta l'art. 12 di queste istruzioni, e si stender
beneficare i fondi , stabilir secondo le circostan altres processo verbale, da trasmettersi all' In ze de' luoghi le qualit de' benfatti, il valore deII leu dente .
gli stessi , e il tempo da accordarsi all' enfiteula
t 17. Eseguite dal Sindaco le assegnazioni delle quota
per eseguirli.
(. rispettive, se ne publicher l'estratto per dar luofi 10. In vista della relazione de' periti circa la divic go ai giusti reclami degli esclusi , quindi si rimet
( sione delle terre, e stabiliti i canoni , dovendo
ti leranno tulle le carie insieme coi reclami all' Inf procedersi alle operazioni , onde concedersene le
11 tendente per farvi queile, regolazioni , che creder

)( 383 )(
seguendoti l' ordine inverso dei moli della contribuzione
10. I rispettivi Decurionat, adoperando due periti
fondiaria , cominciando dai pi piccioli e passando tino che non sieno interessati , fisseranno la rendita annuale
a quelli che hanno una rendita annuale di ducati cin
da stabilirsi a ciascuna quota, e rimetteranno all'Inten
quanta; dovendo restare per sempre esclusi dalla cen- dente le perizie col loro parere. Questi consultando le
suazione i possidenti che abbiano una rendita maggiore. circostanze locali fisser il canone annuale sulle terre da
censirsi , dopo che avr udito il parere del Consiglio di
conformi alla giustizia , ed al vantaggio del Comune, Intendenza . Nello stabilire questi canoni si dovr fare
t 18. Dopo le finali deliberazioni dell' Intendente si in modo che resti ai coloni tutto il beneficio che pu
( stipuler innanzi pubblico Notaio il corrispon- trarsi dalla propria industria , onde animarli a dare alla
f dente atto di enfiteusi . Formeranno base del con- terre tutto il valore di cui possono essere suscettivi.
c tratto il prescritto dell'art. 196 del real decreto
11. I canoni saranno fissali in contante, pagabili
degli 11 ottobre 1817, le presenti istruzioni, e due mesi dopo la raccolta dei generi che produce il fondo
t l'ultimo officio dell'Intendente, che si trascriver gravato . Quelli che si trovano fissati in genere saranno
f nell'atto, dal quale officio dovr rilevarsi la fa- commutati in conlaute. Il Sindaco avr cura, sotto la
C colt di procedersi alla stipulazione del contralto . sua responsabilit, di assicurare il pagamento del canone
1 Si avverter espressamente in essa stipulazione , che esigendo per le vie amministrative e senza spese quelle
< non possa avere detto contratto alcun effetto , se cautele che giudicher necessarie, potendo anche met
tere in deposito tanta quantit di genere che corrispon
non previa la supcriore autorizzazione del Gover
no , la quale rester sempre libera sino alla de
da al canone . Per quei canoni che non potessero fis
sarsi altrimenti che in generi, ne sar affittata l'esazione
terminazione definitiva , trattandosi di negozio pu
ramente economico ; e che l' Intendente debba a in massa ed in contante .
tale oggetto rassegnare al Governo la minuta del
12. La divisione dei fondi comunali si far per te
l' atto colle sue osservazioni per le disposizioni ste, ove l'estensione delle terre lo permette. Nel caso
che le terre divisibili non sieno sufficienti, allora tutti quelli
convenienti .
1 19. Proceder di patto di essere i canoni fissati in che vi avran dritto saranno estratti a sorte . Le quote
a contante , pagabili due mesi dopo la raccolta dei saranno sempre assegnate a ciascuno col mezzo del bus
a generi, che produce il fondo gravato, a' termini solo, che dovr essere pubblico, e gl'Intendenti pren
t dell' art. 11 delle istruzioni dei 10 novembre 1819. deranno tutte le misure perch sia eseguilo con esattezza.
c Si apporranno tutti i soliti patti enfiteutici , con13. Le divisioni eseguite secondo le regole preceI templandosi tra gli slessi quelli prescritti dagli ar- . denti saranno , dopo V esame e l' avviso di csjiedienza del
Consiglio d' Intendenza , definitivamente approvate dal
C ticoli i4 0 i:> delle istruzioni enunciate,
t 20. Le speso dei contratti saranno a carico degli Luogotenente generale su di uno stalo distinto che ne
s enfiteuti , i quali dovranno darne copia legale alla rimetter l' Intendente. Questo slato indicher:
1. la denominazione del fondo ;
c amministrazione comunale.
ai. Finalmente il Sindaco trasmetter all'Intendente
2. la natura delle terre divise;
3. il numero delle quote;
t il contralto , onde riportare la superiore definitiva
4. 1' estensione di ciascuna di esse ;
t approvazione.
5. il canone stabilito a ciascuna quota;
I.aa. Le presenti istruzioni dovranno riguardarsi come
6. il nome e cognome de' censuan.
c provvisorie, e soggette a tutte le variazioni , mii4 Le quete censite non possono in alcun modo ,
c glioramenti , e regolarizzazione , che le particolari
c circostanze potranno volta per volta consigliare n per qualsivoglia causa vendersi 0 ipotecarsi per lo spa
c all' accorto discernimento , ed alla prudenza del zio di anni dicci .
Saranno pure per lo stesso tempo esenti le terre
1 Governo.
censite dalle azioni dei creditori , cos pei credili preven
Firmalo Campofkakco.
tivamente contratti , come per quelli che si contraessero
tra dicci anni dal giorno dell acquisto . Potranno sola
II. c Eccellenza Datosi avviso dalla Consulta di Sici
mente i creditori sperimentare le loro ragioni sopra dei
lia sulle modificazioni proposte dal Consiglio ge
nerale del Valle di Messina riunitosi in giugno frutti di queste terre .
Qualunque contratto vero o simulato , contrario alle
del i833, agli articoli del 10 novembre 1819,
disposizioui precedenti , nullo di dritto , e le terre cen
circa la distribuzione ad enfiteusi delle terre co
munali , in un all' avviso detto, ho rassegnato a site si devolvono a favore del Comune . Le devoluzione
S. M. di nuovo s il voto del Consiglio generale avr del pari luogo tutte le volte the le terre si lasciano
di Messina, s il parere correlativo di V.E.; e la
mento apportalo al fondo dato ad enfiteusi cor
M. S. nel Consiglio di Stato ordinario de' aa di
questo mese si degnala ordinare:
risponderebbe al canone di anni tre almeno.
Che nella concessione delle terre comunali da
Che se in alcun caso per la enfiteusi di qualche
farsi sempre a' non possidenti o piccioli possidenti,
rata mancasse la persona con garcntia, in tale
1 ipotesi quella far sempre si debba a pr del non
prestar si debba da ogg' innanti dall' enhteula ga
1 possidente , comunque non guarentito , per lo
ranzia di persona doviziosa e proba per tre anni
< tempo per di anni dieci, e con la condizione di
< di canone.
( divenir perpetua ove i miglioramenti infra il dett In questa congiuntura S. M. ha creduto opportuno
f to termine apportati al foudo corrisponderebbero
i dichiarare che per non possidenti, giusta lo spit a Ire annate di canone almeno.
t rito delle istruzioni, devono intendersi i villici
( Nel real nome lo comunico ce,
t detti bracciali,
( Napoli 26 settembre i83$.
c a. Che tale garenzia debba cessare ove il migliora

.
,
, >(38*)(
incolle per ire anni consecutivi, o fossero sensibilmente
19. L' uso civico menzionalo nell'articolo precedente?
deteriorale per negligenza del censuario. l\cl caso di si esercita dai cittadini per gli animali addetti alla loro
devoluzione s'intendono compresi anche i miglioramenti, particolare industria. Ne sono quindi esclusi i negozianti
quando essi non eccedono il valore corrispondente a tre di bestiame . Essi possono parteciparvi nei Comuni cui
appartengono per quella sola parie di animali , che ser
Annate di canone t
i5. I cittadini concessionari sono padroni in tutta ve alla loro particolare industria , non gi per quelli che
la pienezza del dominio delle quote loro accordate , Essi tengono per le speculazioni di commercio.
ne possono fare liberamente uso , salve le restrizioni con
20. I Comuni che hanno sufficienti rendite patrimo
tenute nell'articolo precedente . Saranno solamente tenuti niali per pagare la fondiaria delle terre riservate all'uso
civico , non possono esiger fida dal possessore di ani
a corrispondere 1* annuo canone . Ove questo non si pa
gasse per tre anni, ti dar luogo alla devoluzione dei mali gregari , sino al numero di dieci piccoli ed uno
grande .
fondi censiti .
ni. In tutti i casi di devoluzione i fondi faranno
Quelli che mancano di tali rendite , nello stabilire
riconceduli eolle regole di sopra espresse , ed in mancanza il drillo di fida, non possono tassare il detto possessore
pi della met della lida imposta al possessore d'indu
dei non possidenti , a quelli tra i concessionari , che sa
stria maggiore ,
ranno giudicali pi diligenti coloni . Gl'Intendenti, sen
talo il parere dei rispettivi Decurionali e l'avviso del Con
21. L'uso dei boschi comunali per fuoco, o altri
figlio d' Intendenza , giudicheranno a chi si appartenga bisogni essenziali , non pu essere sottoposto a fida o
prestazione : pu esserlo soltanto l'uso per industria com
la riconecssione delle terre devolute .
17. Le censuazioni, e le riconcessioni, per essere merciale .
definitive , debbono essere approvale dal Luogotenente
Quando questa parte di rendita non basti a pagare
la fondiaria del bosco , essa graviter sulle altre ren
generale .
18. Le terre demaniali addette all'uso civico di pa
dite del Comune, senza che mai possa ripartirsene l'e
scolo , dovranno essere sempre riservate a questo uso , quivalente tra i cittadini che vi esercitano usi essenziali .
a cui non potr iu verun caso derogarsi colla vendila
22. Si dicono usi essenziali quelli che riguardano
in. massa dell' erba .
lo stretto uso personale necessario al mantenimento dei
Su queste terre compete al Comune il dritto di fida , cittadini cio di pascere, di acquare, pernottare , colti
sia per supplire alle spese comunali , sia per pagare la vare con una corrisposta al padrone, legnare per lo stretto
uso del fuoco e degli strumenti rurali , per edifici cavar
fondiaria imposta sulle terre medesime , colle modifica
pietre o fossili di prima necessit, occupare suoli per
zioni descritte nei seguenti articoli ().
abitazioni .
23. Tutti gli altri cespiti comunali che non saran
(a) Leggasi il seguente reale rescritto:
1 Da S.E. il Ministro Segretario di Slato dogli affari no censiti , debbono essere affittati a cura e diligenza
a interni mi stalo comunicalo il seguente rescrit- del Siudaco. L' affilio non pu conchiudersi altrimenti
> to Eccellenza Ilo fallo presente al Re il che col mezzo dell' asla pubblica , come prescritto dai
t dubbio elevalo da V. E. con rapporlo de' '6 sel- regolamenti.
Quando circostanze straordinarie esigessero la di
s tembre scorso 1 carico num. 335 7 sulla intcllia gonza dell' art. 2o3 dello statuto amministrativo spensa di questa forma , o 1' abbreviazione de' suoi ter
( di colesti reali domini resa incerta dalla locuzione mini , il Luogotenente generale pu accordarla sull' av
a dell'articolo 18 delle istruzioni de' 10 novembre viso motivalo del Consiglio d' Intendenza.
24. La durata degli affini delle rendile comunali ,
t 18 19 che vi fau seguito, in quanto al potersi dal( 1' E. V. autorizzare il Ctlo de' fondi rustici cooiu- salvo ci che sar detto in seguilo sulle privative volonS nali addetti ad uso di pascolo in mancanza di
c altre risorse, e ci sul proposito di una delibeaccordala al Luogo tenen le generale pe' casi par
1 razione del Decurionato del Comune di Conlessa
ticolari di eccezione contemplala nell'articolo 2o3
f in cui si proposto il Cito di uu fondo rustico
dello statuto pel Ctlo de' fondi rustici comunali
C della estensione di salme quarantaquattro addetto
riservati ad usi civili, quale ripetizione per allro
f ad uso di pascolo , onde occorrere iu deficienza
non era necessaria avvegnach ivi si parlava ei di altri mezzi allo sbilancio di quella comunale
sclusivamente agli amministratori comunali, e non,
amministrazione.
altro dovea inculcarsi che la impreteribile esecu
( La M. S. previo avviso della Consulla di colesti
zione delio statuto.
t reali domini ha considerato, che le istruzioni qua
In queste considerazioni pertanto non che sul rigHarli esse sieno annesse alle leggi , ed a' sovrani de
do di non restare al Comune di Contessa altra
creti sono essenzialmente dirette a supplire i det
risorta nella sua povert fuorch quella proposta
tagli, ovvero ad apprestare delle delucidazioni ai
dal Decurionato nel Ctlo del sopraindicato fondo
prenominati atti fondamentali di cui essi non for
riservato ad uso di pascolo, la iodata M. S. nel
mano che gli accessori e non mai gli atli di aConsiglio di Stato de' 19 stante si degnala ri
brogazione, e che, ne' casi di dubbiezza o contrad
solvere che sulla indicata relativa deliberazione
dizione fra gli uni e le al Ire , la regola e la in
di esso Decurionato possa impartirsi dall' E. V.
telligenza a seguirsi quella unicamente esser dee
la conveniente approvazione, non formando a ci
che dallo atto legislativo risulla. Ila considera
legale ostacolo 1' art. 18 di sopra enuncialo.
to altres la M.S. pel caso in proposito clu? dalla
Nel reni nome partecipo ec.
espressione dell' art. 18 delle suddette istruzioni
jSajwli 2.4. ottobre iS*g.
non altro a buon dritto havvi a giudicare se non
Ed io lo comunico ec.
E che siasi ivi preterito di ripetere 1' autorizzazione
Palermo 2S novembre Ssg.

Urie e temporanee (a) , non pu eccedere i periodi qui


2o. L' anno dell' affilio pe' fondi rustici comincer
appresso determinati.
dal 1 di settembre , e terminer a 3i d'agosto. Quello
Pe' dazi di consumo anni due.
delle altre rendile comunali, comincer dal 1 di gennaPe proventi giurisdizionali , anni quattro.
Per le terre addette al solo pascolo, anni tre,
II. * Eccellenza Ho rassegnalo al Re il rapporto di
Pe'terreni coltivati, oli-veti, vigne e simili, anni sei(^).
c vostra eccellenza de' 4 geuuaro ultimo primo
Per gli edilizi urbani e per le macchine d'ogni spe- I
( carico, num. 7, per dichiararsi titolo autentico,
( ed esecutorio 1' atto di aggiudicazione a' termini
eie. anni otto.
Pe' boschi cedui o selve cedue, un numero di anni
c della legge de' 12 dicembre 18 16 ne' contralti 00uguale al numero delle porzioni , in cui sar diviso il
1 ninnali , e la M. S. nel Consiglio ordinario di
fondo. I fondi di questa natura saranno divisi in tante
1 Stato de' 16 del corrente si degnata prescrivere
porzioni uguali, per quanti sono gli anni necessari alla
( di adattarsi in Sicilia il sistema di far rendere ccrescenza delle piante nuove. Tali porzioni saranno de
seculori gli alti di aggiudicazione , dei quali
nominate ia3 ec., ed in ogni anno non potr inci
questione, da' Presidenti de' Tribunali civili delle
dersi, che quella sola che viene indicala dal numero di
c rispettive Valli,
ordine. 11 totale di lle porzioni determina il massimo tem
c Nel real nome ec. Napoli 26 maggio 827.
po da potarsi stabilire 1' affilio (e).
III. f In data del 6 andante partecipai agl'Intendenti il
(a) V. V art. 4f i queste istruzioni.
I sovrano rescritto del 26 maggio relativo al metoC do da serbarsi circa alla intitolazione degli alti
(b) V. il seguente reale rescritto;
r di aggiudicazione degli arrendamenti de cespiti
i Eccellenza Ho rassegnato a S. M. il rapporto di I
II comunali.
C V. E. de' 12 ottobre scorso, interno, carico 2 n. I
c Or perch si conosca a fondo lo spirito dell'indica
c 8386, non che l'avviso emesso dalla Consulta dei I
c ta sovrana disposizione, e non si commettano erc reali domini oltre il Faro intorno al desiderio
c rori nella sua applicazione , reputo opportuno il
c della Societ economica di Trapani, raceomandalo
f dichiarare essere stata la medesima motivata dal
f dal reale Istituto d'incoraggiamento, che si estenc seguente quesito,
c da la durata dei fitti de' Tondi rustici posseduti
t
Per
vedute di economia fu con decreto de' i3 not da' corpi amministrati al periodo di nove anni.
(
veiabre
1821 stabilito, che per gli affitti delle
t E la M. S. nel Consiglio ordinario di Stato de' 6
t rendile, e per gli appalli delle opere comunali in
c di questo mese si degnala determinare, che,
t Sicilia non si fosse dato pi luogo alla stipolac quante volte preceda una motivala deliberazione
c zione dell' atto autentico presso Nolaro , ma ehe
c de' rispettivi amministratori sia lecito estendersi
( la conlrallazionc riguardar si avesse dovuto co a nove anni la durala de' fitti de' soli fondi ru1 me conchiusa col semplice allo del pubblico int stici non beneficati , e capaci di miglioramenti di
c canto redatto dal Cancelliere comunale.
s propriet dello Stato, e del regio demanio , e siI Questa seconda specie di alti per mancando della
t milmente de' fondi dell' indicala qualit del regio
a rituale intestazione esecutoria a differenza della
I patronato , anche pel tempo che si posseggono
t prima, mal potr godere di tulli i suoi legali eft. da' titolari; ed infine de' suindicati fondi apparte( felli ne'casi d' inadempimento, pei quali si remica
s nenti a' Comuni , a' pubblici stabilimenti , ed alle
t forza avvalersi di quei procedimeli li, che sono di
t opere di beneficenza.
c esclusiva competenza delle autorit giudiziarie, ap* Nel tempo islesso ha la M. S. , premurosa com'
t punto perch presso di esse , non pu pel codice
I del bene della Sicilia, ordinalo che s' inculchi di
( in vigore mandarsi ad elfelto alcuno al!o, se la
i censire gli slessi fondi a' nalurali de' Comuni, ai
( stessa intestazione non porli delle leggi c decreti.
c quali appartengono , o di que' nel cui perimetro I
I Aceadda infatti in qualche Comune che essendosi
t si trovano.
I
dovuto agire a carico di taluni arrendala , non
Nel real nome ec-Napoli 16 novembre iS36.
c gi con procedimenti mobiliari , ma per via di
espropiazionc forzosa dei loro immobili , espro(c) Si leggano le seguenti disposizioni:
piazione, che la legge dichiara di esclusiva comI. t Inteso il parere del regio Procuratore generale presc pelenza delle autorit giudiziarie, i Sindaci dovetl so la gran Corte de' conti sul dubbio elevalo
1 lero solfrire il ragionevole rifiuto degli uscieri
c dall' Intendente della Valle di Girgenti con rap1 dalle delle autorit dipendenti, per lo motivo che
f porto de' 24 marzo dello scorso anno , se le ipoc si rendea loro interdetto incusare gli a Iti prelit teche ehe si contraggono negli alti rogati dai
8 miliari alla espropiazionc, dacch i titoli, in for Cancellieri comunali per gli affitti delle rendile, ed
( za dei quali proceder si volea, rivestili non erano
C appalti di opere che interessano li Comuni devot delia iniitolazione inculcala dall'art, G35 della
( no avere 1* islesso valore di quelli celebrali dai
f parte lerza del codice,
t pubblici Notai ; ho io disposto che possono conc Questo ostacolo, che presentava la legge, e che pa( venirsi le ipoteche negli alti del pubblico incan< ralizzava in danno de' Comuni il eorso delle coa lo, che si stendono da' Cancellieri comunali; doc zioni immobiliari, m'impose l'obbligo d' in te res
vendo produrre gli uguali effetti di quelle stabiti sare la sovrana saggezza, onde provvedi) lo si fost lite negli alti de' pubblici Nolai , qualora sarant se con qualche disposizione al vuolo, che presen
c no iscritti nell' officio della conservazione delle
ta tava il real decreto del i3 novembre 1821 in
t ipoteche,
1 fallo di espropiazionc.
c Lo partecipo a V. S. ec.
c E S.M. interessandosi della ragionevolezza del dubbio
c Palermo 16 dicembre 1824. M. Fatare.
49

)( 386 )(
26. Ogni Comune che non ritrae rendita sufficiente
ro per quanto la natura delle rendite, gli usi locali ed
da' suoi demani e fondi patrimoniali , pu stabilirsene
il maggior -vantaggio del Comune non si opponga a que
una :
sta disposizione.
1. ne' proventi giurisdizionali r per quanto essi sienoe si degn prescrivere di adottarsi il sistema di fare adattabili alle sue circostanze ;
2. nell' imposta de' dazi di consumo;
( rendere esecutori gli alti di aggiudicazione , di
3. nella sovrimposta alla contribuzione diretta ;
I cui era quistione da' Presidenti de' Tribunali cic vili delle rispettive Valli ? ci ehe costituisce il
4. nelle privative volontarie e temporanee,
e soggetto del rescritto del 26 maggio precorso, di
CAPITOLO III.
1 cui ne fu data comunicazione sotto il 6 andante.
Proventi
giurisdizionali*
t Conosciuto per queste* verso il vero scopo della mens tovala sovrana disposizione , io spero, che gl In27. Sono proventi giurisdizionali ;
1. il prodotto delle multe pronunziate da- qualunqne
' - c tendenti potranno cou maggior- successo curarne
lo adempimento.
Tribunale o autorit per fatti di ogni competenza, com
messi sul territorio del Comune in contravvenzione alle
t Palermo n giugno 1827. M. Favarr.
leggi ed a' regolamenti di polizia- urbana e rurale ;
2. i dritti di polizia urbana, i quali si stabiliscono sul
IV. Fu da un Intendente mosso dubbio-, se ne! caso
c di agirsi contro appaltatori di dazi comunali pos- la concessione de' posti lissi e volanti a' venditori usile
c sano costoro venir citati presso il Giudice del Co- strade, piazze e mercati del Comune;
3. il dritto sul peso e la misura pubblica (a).
nume ove- esigesi il dazio locatot Argomento offre il promosso dubbio di credere, nou
per via di Notaio, la contrattazione- rester con
essersi richiesta nel contratto di gabella la elezio( ne di domicilio nel luogo stesso della esazione.
chiusa con 1' atto del pubblico incanto steso dal
Cancelliere comunale.
C Per evitare il danno del Comune , qualora fosse in
Il Direttore della real Segreteria di Stato per
a obbligo di seguire il domicilio del gabelliere , in
li nome- di S. A- R, le significo, che istruisca i
gli affari di Sicilia , ed il nostro Luogotenente ge
c Sindaci della sua Valle di mettere in lutti gli
nerale in Sicilia sono incaricali della esecuzione
t appalli la condizione 'di eleggersi il domicilio nel
del presente decreto .
a luogo stesso della percezione del dazio.
t Veduto l'altro nostro decreto del 16 agosto i83o'
S Palermo s6 maggio iS3i.
( sugli effetti delle aggiudicazioni negli appalti dei
t II Diralt. Min.Segr. di Slato Duca Sammartino
1 reali eespiti ;
t Veduto il rapporto- del nostro Consigliere di Stato
V. Paferma 18 giugno i835~.
g Ministro Segretario di Stalo presso il Conte di Si
t Perch vietato da' sacri canoni, e in se sdicevole il
te racusa nostro Luogotenente generale nei reali do
c mini oltre il Faro;
1 vedere gli ecclesiastici intrigati o interessati nella
1 Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario ec..
( amministrazione di pubblici cespiti, S. A. R. con
1 decisione di settembre i833 proib che quelli sia
( Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo ;
1 direttamente sia da fideiussori avessero parte nel1 Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
l la gabella de'dazl di altri cespiti del regio erario.
c Art. 1. Il trascritto decreto del i3 novembre 1821
C Ed io estendendo la reale disposizione pi oltre or1 rimasto- fermo per la Sicilia, non ostante il re
( dino che il divieto s osservi anche per lo apscritto del 7 luglio- i83a , col quale erasi dato vi
c palt di fondi de' dazi o altre entrate de' Comuni.
gore ed effetto di pubblico contratto- ai soli verbali
Duca Saumartino.
di aggiudicazione di fitto per introiti comunali e
di pubblica beneficenza r che nell'offerta non aves
sero oltrepassalo i ducati trenta .
VI. c Napoli b~ giugno i834*
Il beneficio accordato ai Comuni col decreto del
f e r n r n a ir d o ir. ec.
i3- novembre 1821 s'intende esteso alle opere di
t Veduto il decreto de' i3. novembre 1821 del tenor
beneficenza T che la legge considera come sezioni
. seguente i
dei Comuni.
3. I verbali di aggiudicazione nei. Cui ed appalti coFerdinando /, ec.
1 munali , e delle opere di beneficenza, avranno gli
1 Vedute le istruzioni dell' incanto pubblico da- noi
t effetti stessi , che trovansi designati nel decreta
t approvate con decreto del 20 gennaio 181 8 per
ti dei 16 agosto i83oper gli appalti de'reali cespiti
& lo adempimento del capo IV della legge sull'am< minislrazione civile della Sicilia ;
IL nostro Ministro Segretario di Stato ec.
I Visto il rapporto del nostro Luogotenente ec.
Firmilo FERDINANDO
1 Considerando che 1' atto dell' incanto pubblico assi cura ed obbliga abbastanza i con'raenli;
(a) V. la seguente ministeriale?
C Volendo disgravare i Comuni della Sicila della
1 Palermo !> giugno 1S22.
( spesa della stipolazione dello strumento pubblico
t In seguilo di un rapporto dell' Intendente di Tratt pani scrittomi in data del 5 dell' or cadulo mcf ordinato con 1 art. 46 delle istruzioni suddette ;
I Sulla proposizione ce.
t se relativamente ai proventi degli uffici di publi blico aggiustatore di pesi e delle misure , col
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ecv
( sentimento del Consiglio ho risoluto, che si ost Art. 1. Per gli affitti delle rendile, e per gli apl servi per ora il sistema di dividersi in met tra
c palti delle opere comunali in Sicilia , non avr
I le Deputazioni metriche, ed i Comuni gl' introiti
l pi luogo la stipolazione dello strumento pubblico

)( 38j
8. Lo stabilimento de' dritti enunciati ne7 nnmer
I
H e 3 dell' articolo precedente , e delle tariffe che do
vranno regolarne la riscossione, sar progettalo dal Decurionato, discusso dal Consiglio d' Intendenza , ed ap
provato dal Luogotenente generale.
29. Sar presentata alla nostra approvazione nel
corso di questo anno una istruzione secondo la quale
dovranno esser regolati gli uffizi del peso e della misu
ra pubblica. Intanto i pesi e (e misure continueranno
nello stato attuale e rimarranno pure in attivit la De-
putazione suprema e le altre Deputazioni secondarie he
si trovano stabilite, lino a che non saranno messe in os
servanza le nuove istruzioni prescritte nel presente arti
colo. Le dette Deputazioni per si asterranno da ora dal
l' esercizio di ogni giurisdizione che per le ultime leggi
si trovi attribuita al potere giudiziario , o alle autorit
dell' amministrazione civile.
CAPITOLO IV.
Dazi di consumo.
So. I dazi comunali si possono imporre su' so
li generi di consumo di ogni specie , die s' immet
tono per consumarsi o vendersi nel Comune (a) ; ec de' quali si tratta , e ci valga da oggi innanzi
c senza tener conto del passato.
Ed io partecipo ci a lei ec.
t II Luogotenente general Prijtcipb Cuto'
(a) V. il rescritto del fj giugno tSaS inserito a pag.
83, ed inoltre le cose che seguono :
I. t Eccellenza Umilialo al Re il contenuto del rapI porto dell' E. V. degli 11 novembre 1824 relalic vamcnle al dubbio se i dazi di consumo comunale
dovevano riscuotersi su i generi che si consumano
t in tutto il territorio del Comune rispettivo ; la M.
( S. udita la Consulta di cotesla parte dei suoi reali
II domini ha prescritto nel Consiglio ordinario di
t Stato del 1 corrente, che la riscossione di tali
f dazi debba restar sempre limitala a niente delc l'orticolo 3o delle istruzioni dei 10 novembre 1819
c alla consumazione dentro il Comune ; e si de gnala pertanto dichiarare che per Comune si debt ba intendere l'aggregalo delle case che lo torn
ir pongono e non mai il suo terrritorio.
c Palermo 2j settembre t$2g.M. Favare.
II. * Palermo l aprile t83o.
c Signore Nel suo rapporto del 1 febbraro scorso
t ella espose il dubbio insorto se il sovrano re
ti scritto dei 5 settembre 1827 col quale si circo( scrive la percezione dei dazi civici al consumo cnt tro l'ambito dei Comuni, modifichi le massime pre
ti cedentemente adottate che le navi da guerra deb1 ban corrispondere i dazi di consumo sopra le dcr< rate di cui fanno uso nella rada o nei Porli.
C In replica le manifesto che l'enunciato real rescritto
t dei 5 settembre 1827 vietando la percezione dei
t dazi comunali fuori l'ambilo de' Comuni, qualora
c i legni da guerra si provvedono di commestibili den
ti tro il Comune sono soggetti al pagamento de'dat zi civici. M. Favare.
III. t EccellenzaHo rassegnalo al Re il rapporto di V.
1 E. dei 28 novembre 1818 1. car. num. 33.17 re-

,i quelli che sono immessi per semplice deposito


t lalivo alla qnestione, se risulti effetto retroattivo
c dalla sovrana risoluzione del 7 giugno 1826 per
c il limite della percezione dei dazi civici dentro il
1 perimetro di un Connine , e da qual jgiorno in
c poi debba la suddetta risoluzione dichiararsi esec euliva . La M. S. intesi gli avvisi della Consulta
< di cotesti reali domini e della Consulta generale
del Regno, nel Consiglio di Slato ordinario dei 18
n del corrente si degnata determinare , che la so
ft vrana risoluzione suddetta del 7 giugno 1826 con
ti fermata sotto li 5 settembre 1827 rispetto alla in telligenza dell'art. 3o delle istruzioni del d 10
t novembre 1819 relative alla gabella del consumo
comunale , attese le collisioni delle circostanze
del tempo che ha preceduto tal decisione, debba
t valere dal primo settembre 1827 in avvenire, re
fi stando salve le cose giudicate e fuori degli eft fetti di esse , restando liberati i Comuni dalla re
ti; stitnzionc delle somme riscosse prima del giorno
t anzidetto.
c Nel real nome ec.Napoli 21 aprile i83o.
r. 1 EccellenzaIlo rassegnato al Re il rapporto di V.
ti E. del 21 gennaro scorso 1. carico num. 197 ref lativamenle alla intelligenza da darsi al sovrano
c rescritto del 7 giugno 1826 intorno alla riscossione
t dei dazi civici in Sicilia , col quale s disse che
I per Comune debba intendersi l' aggregato delle
f case che lo compongono, e non mai il suo tcrc ritorio; e la M. S. inteso l'avviso della Consulta
1 de' reali domini oltre il Faro nel Consiglio di
f Slato ordinario dei 18 slante si degnala d fobiati rare che nella parola Comune della decisione so
ft vrana del 7 giugno 1826 comprendesi non cho
l'aggregalo principale delle case da cui per Tor
ti dinario la Comune prende il suo nome , ma bens
( ogni aggiuppamento anche subalterno di case che
c costituisca parte integrale della Comune madre pa
li tria , e ne fruisca quindi i comodi e le preroc gative , quali sono i soli luoghi contigui alla Citt
e le sezioni comunali propriamente dette abben< che segregate dalla Comune, siccome i casali della
< citt di Messina . E che lutt' altre piccole ed iso( late riunioni di case comunque denominale dipen< denti da una Comune abbiansi sempre a riputare
< per presunzione di legge quai stabilimenti rurali
t non soggetti ai dazi civici sulla consumazione quant do la loro popolazione rispettiva non giunga a su( perare il numero di dugento cinquanta abitami,
< Nel real nome ec. Napoli 21 aprile i83o.
V. t Palermo $ marzo i83z.
t Signore Nel suo uffizio dei 19 dello scorso gent naro ella tratt delle prelese ventilale da taluni
c di sottrarsi al pagamento di quote di dazi eomuc nali maturate fino ad agosto 1827 per consumo
( di derrate gravate, avvenulo nel territorio di Len
ii tini . Quesi' isiesso argomento era stato anche il
t soggetto d'altro suo foglio, avanzato nel d 1
< settembre sulle istanze di certo don Salvatore Barc bagallo. Su di che il Governo pronunci la sua
t decisione dei 26 del mese anzidetto. Ed ora nel

)( 383 )(
i rassegnarsi le considerazioni per le quali giusto
C mantenere in piena osservanza i sovrani prov redimenti in materia, chiedesi efie resti dichiaralo
a dal Governo come per effetto del rial rescritto
( de' ai aprile i83o non siavi dubbio che i Comut ni abbiano il dritto di riscuotere gli arretrali dei
< dazi sul consumo territoriale lino all' epoca an nudeiata di agosto 1837; onde ai magistrati non j
c si lasci latitudine neIL' applicazione del medesimo,
t In replica sono a significarle che il- real rescritto
c dei 21 aprile i83o non ha bisogno di comeuti. E !
abbastanza chiaro che le entrate comunali valuc tale sulle basi del consuino territoriale debbon re- '
I putarsi come integre lino a<l agosto 1827. La
1 limitazione di percezione all' ambito del Comune
a incomincia dal settembre di quell'anno: e perci
t se furono liberati i Comuni dalla restituzione delle
e, somme percepite, a buon dirilto conseguiranno
quelle eh' eran rimaste a percepirsi. Con lutto
questo per qualora i debitori tergiversando , si
a lusingassero di sfuggire alla contribuzione col
c piatire innanzi i magistrati , comunque i diritti
t de' Comuni fossero inconcussi , non si potr ne gare a quelli un rimedio che la giustizia loro
8 assicura : e in tal caso converr che i Comuni
lascins tradurre in giudizio; c che insistano nei
s debiti modi per lo adempimento degli ordini so1 vrani. Duca SammabtimoN. B. Il Consiglia di questa Intendenza Jia dato
iti vari incontri delle decisioni consentanee a sif
fatta disposizione ; ma la gran Corte de' conti ha
opinato non potersi da' Comuni riscuotere ci che
Jino air epoca del sovrano rescritto non trovatasi
esatto , e lo avviso di detto Collegio in grado di
richiamo profferito nello interesse del Comune di
Leniini fu approvalo dal Governo con ministeria
le del 16 giugno tSJ4VI- a Talune dispule insorte circa il modo pratico di
c porre ad effetto il real rescritto del 5 settembre
c 1827 che circoscrive la percezione deilc imposte
a municipali all' ambilo di un Comune , diedero
s causa alla sovrana dichiarazione del 21 aprile
a i83o colla quale venne sancito d'intendersi per
a Comune non sol l' aggregato principale delle
s case, ma bens ogni gruppo di abitazioni che for mi parte integrale del primario complesso : doc vendo Uilt' ultra picciola ed isolata riunione di
t case riputarsi coni.- uno stabilimento rurale, quan
ti do 'per la popolazione non giungesse a superare
il numero di a5o abitatori.
Questa novella disposizione non bastala a troncar
1 le contese che in una materia suscettiva di tert giversazioni agitansi tra certa classe di contrit buenti e gli amministratori municipali circa la
t esenzione o soggezione alle pubbliche gravezze,
e Porg; frequente motivo a dispareri non pur la
t posizione di que^ tanti Comuni i quali non cssen1 do murali non olirono limiti definiti ; ma ben
anche la pcculiar situazione di parecchi altri Co mimi, che , quantunque cinti da antiche murat glie, veggimsi oggigiorno circondali da abitazioni,.
1 sparse vero ne' dintorni, aou per cosi- disco-

t sfe da eliminare ogni dubbio sulla esclusione di


a esse.
1 Collo scopo di dirimere quislioni di simil falla, clic
< tendono a perturbare le amministrazioni e ad imt mcrgerlc in litigi e contestazioni dispendiose e
t che riescon sovente ruinose peTsingoli istessi; intec ressai la somma intelligenza di S. A. R. il Prin cipe Luogotenente per degnarsi stabilire un si1 sterna secondo il quale determinar si possa legalI mente il perimetro de' Comuni che manchino di'
e certo confine. Laonde la R. A. S. nel Consiglio'
t del 3i dello scorso gennaio risolse, che i rispett tivi Decurionali , restando ferma 1' assoluta proic bizione di esigersi i dazi comunali di consumo
e nel territorio e nelle case in esso comprese, delic berino qual sia l' ambito del proprio Comune^
( fissandone i limiti corrispodenli, entro i quali si
( possano riscuotere i dazi di consumo comunali ( Yruole inoltre VA. S. che una tal prescrizione
t valga pure pe' Comuni formali da diversi quarc tieri & villaggi : dovendo quivi i Decurionati an( che fissar 1' ambito di que quartieri, o. villaggi la,
t di cui popolazione arriva- a 25o persone, i quali
I perci a' termini del sovrano rescritto de' 21 a( prile i83o van soggetti al pagamento de' dazi co1 mimali. E in fine il real Principe ordiu che le
deliberazioni accompagnate dalle osservazioni di-.
I fatto dell' Intendente e dall' avviso del Consigliot d' Intendenza debban trasmettersi a questo rea!)
I Ministero per 1' approvazione del Governo.
C Le comunico- ec-.
c Palei ino % febbraio lS34- D. SaimartinOi

VII. c Eccellenza Nel rescritto de' 28 gennaio sugli*


f alti del Consiglio generale di Siracusa si legget all'art. 11 quanto segue:
1 L' abolizione de' dazi comunali sul consumo rurale
(t avendo suggerito a'venditori lo espediente di alzar'
e posti. di vendila di oggetti sottoposti a tali daii dit scosti dalle Citt, il Consiglio ponendo mente come
1 venga per tal motivo a scemarsene 1' introito def. signa per opportuno compenso il riscuotersi i daK zi di consur.io svino alla distanza di un miglio da.
correre pe Comuni aperti e pe' Comuni murati
t dall'ultima porla. E S.M. si degnata approvare
t che tutte le botteghe, ed i posli di vendila a mi*c nulo cho scostando dall' abitato del Comune infra
tf il raggio di un miglio della porla quando il CoI mune cinto di mura, c dall'ultimo abitalo
i quando fosse ncll' opposto caso, offrissero in ven
t dita generi di consumo su' quali nel Comnne si
csigeno dzi.
( Ben si vede che dopo la. parola E S. M. si
I degnala approvare che ne mancano altre di
t non poca importanza, le quali sono le seguenti,1 cio non sieno esenti da dazi di consumo
f onde trascrivo qui appresso lutto l'articolo 11
con l' parole aggiunte. L'abolizione de' dazi
t comunali sul consumo rurale avendo suggeritoe a'venditori- lo espediente di alzar posli di vendita
t di oggetti sottoposti a tali dazi poco discosto dalla
f Citt, il Consiglio ponendo mente, come venga per
c tal motivo a scemarsene 1' introito designa per
1
K opportuno compenso ii' riscuotersi' i dazi- di con

p passaggio (a).

>< 389
.
. .
I >< ,oi. n
Ogni. imposizione
o variazione di dazio conni"

c suino sino alla distanza di un miglio da correre


t pe' Comuni aperti dall' ultimo abitato , e pe' Coc mun morati dall' ultima porta. E S. M. si dec guata approvare che non sicno esenti dal dazio
I di consumo tutte le botteghe, ed i posti di venf dita a minuto che scostando dall' abitato del Cot mune infra il raggio di un miglio della porta ,
quando il Comune cinto di mura, e dall' ulti mo abitato quando , forse nell* opposto caso , ofc frissero in Tendila generi di consumo su' quali
f nel Comune si esigono dazi , non compresi per
c i fondachi , le locande ed i mulini per le vendite
che fanno a' passaggieri , purch non tengano
i pubblica bottega,
c Mi fo un dovere ec.=IVapoli 2$Jebbraro lS3o,
T1II. Palermo aSJebbraro iS36.
C II 3 1 dicembre scorso per alcuni casi particolari si
C scrisse allo Intendente di Catania quanto segue :
C Signore Con vari rapporti ella ha rapprescu( lato al Governo come ad eludere il pagamento
e de' dazi di consumo in diversi luoghi di colesla
< Valle si sono aperle delle botteghe da vender
( commestibili, le quali quantunque distanti oltre
( il miglio dal proprio Comnne, pure si accoslano
c a' Comuni vicini pi di quanto permesso dai
regolamenti per godere la esenzione di quelli
I ed ivi ognuno per questo vantaggio si prowedet va del bisognevole.
Nel Consiglio de' 11 andante si e discorso questo
c caso e de' mezzi di ripararvi. E considerandosi
( che secondo il relativo sovrano rescritto qualun< que bottega che si trovi entro un miglio dall'amc bfb di un Comune debba andar soggetta al pat gamento de'dazi in guisa che mal si consigliavano
( i suddetti credendo per 1T indicato modo poterne
c andare esenti; S. E. al doppio oggetto di rcnt der pi chiara 1' intelligenza di quello ed evitare
t le frodi che si volevano commettere ha risoluto
e dichiarare, che le botteghe di cui si traila nei
cennali suoi rapporti e tutte le altre che potesf sero esistere a somiglianza di esse collocati in ni tri punti trovandosi fra la distanza di un miglio,
f sia del proprio sia dell' abitato di un altro Co mune debbano star soggette al pagamento de'daf zi che sui generi che spacciano si trovino impo sii nel Comune, cui esse appartengono.
c Stimo opportuno dare anche a Lei conoscenza ec.
i Duca S^UMAflTUiO.Ca) V. la seguenti disposizioni:
1. i Volendo conciliare per quanto possibile la' sicu( rezza della percezione de' dazi di consumo del
a Comune di Siracusa coli' agevolazione, che da un
c buon amministratore dee sempre promuoversi in
s vantaggi del- commercio , sulla considerazione
f specialmente, che pef suddetto Comune come maf rillimo, e fornito di eccellente porto pi di ogni
f altro decsi avere in particolare cura di rendere
libero il traffico lauto utile per la ricchezza degli
( amministrati,
t Visti gli articoli ig4 e 2ol5 del rcal decreto degli
(il ottobre 1817.

t Visto l' articolo 197 della legge de' i a dicembre


( 1816. Proposto l'affare in Consiglio d' Inlenden1 za, ed inteso il di Ini avviso.
Determina.
1 Art. 1. Nessuno nella immissione in Citt' , o tert ritorio de' generi di consumo su i quali graviti
e dazio civico pu essere esenle dal pagamento del*
c la ragione del dazio a norma della tarilfa auloit rizzata dalle competenti autorit , sotto per moI dificazione de' seguenti articoli.
I 2. Colui, che vuole entrare per deposilo o passagt gio un genere di consumo soggetto a dazio, deve
t pria di ogni cosa dichiarare in iscritto la sua in( tenzione , vale a dire , che lo itnmelte per uno ,
t de' sopraddetti oggetti, senza di qnale dichiara& zione il genere si avr come consumato, n si
potr mai ammettere posteriormente. Sar a cura
t de' collettori il notare tale immissione eolla avt vertenza suddetta, ed il consegnare al Cassiere la
t dichiarazione deli' imminente.
( 3. Per la sicurezza della percezione del dazio Tim
mittente , sebbene avesse come sopra dichiaralo ,
C dee depositare in denaro contante presso i suddel( ti colletiori 1' imporlo del dazio, di cui ne riport ter ricevuta che in piede avr la seguente nota,
c Salvo a restituire il suddetto preaz, verificata la
t estrazione ai termini dell' ordinanza del Sig. Int tendente de' diciolto dicembre 1819.
( Ove i collettori si permetteranno di far entrare gc( neri di tal sorta, senza il suddetto deposilo, oltre
l di essere responsabili dell' imporlo del dazio, pa1 gheranno per la prima volta una multa di dpear li sei, e per la seconda saranno remossi.
t 4> Il termine nel quale si permette il deposito dei
( suddetti generi 0 il passaggio, ridotto improroc gahilmente a mesi tre cursuri dal giorno della
t immessionc, scorsi i quali il genere si sentir con
ti stimato , senzadio 1' imminente possa essere am( messo ad eccezione alcuna.
t bv Allorch llmmiltenie suddetto vorr' infra il preI scritto termine eslracrsi il genere , deve almeno
c un giorno prima avvisare il Sindaco, perch facf eia assistere persona, che assicuri la specie e qua1 tit della estrazione , correndo a carico dello e1 slraente l' indennit dovala alla persona, che asf sister, quale non potr eccedere lari tre al giorno.
I Ove 1' estradile mancher di fare 1' avviso suddetto
c nell' estrazione , il genere si sentir consumato ,
e senzadio 1' immittente potr essere ammesso a
t pruova alcuna.
c 6. Suhitoch per estrazione sar fatta nel ler1 mine prescritto, e previo il detto avviso , la ra1 gione del dazio depositata sar dal Cassiere restic luila ali" imminente, riprendendo la ricevuta dal
t collettore rilasciala nell' immissione , e sar quec sta F unico documento di discarico pel Cassiere.
t 7. Il Sindaco , e Cassiere sono incaricati' ciascuno
c per la sua parte dell' esecuzione della presente
( ordinanza , che a cura del primo dovr pubbltc carsi nelle forme consuete , e dovr tenersi seni
a prc affissa nei posti dei collettori.
I Siracusa li 18 dicembre 18 tg.
c U Intendente P, Rebcrdo:**

( 390 )(
)
rale culla corrispondente tariffa , debb' essere preceduta dall'autorizzazione del Luogotenente generale sulla deliII. < Eccellenza Ho umiliato al Re il rapporto della
E, V. de' 12 aprile precorso , relativo pila do manda de' negozianti inglesi Dyer, Bacher, e com< pagni di non pagare il dazio civico sul vino, che
t immettono per deposilo nella loro fabbrica in Sifi racusa. La M.S. udito il Consiglio di Sialo ordinario
c con decisione emessa in Vienna li 23 maggio
scorso ba ordinato, uniformemente al parere della
i E.Y., di eseguirsi la deliberazione del Consiglio
c d' Intendenza della Valle di Siracusa de' 18 dic cembro iSig nella quale fu detto , che i generi
a di consumo, soggetti a dazio civico, immessi per
c deposito o per transilo si sentivano dopo tre me si consumati , e fu prescritto il modo, come far
ti sene la spedizione.
t Nel real pome ec. Napoli 4- gaggio iSzd,
III. Eccellenza Dal cessato Luogotenente generale
t funzionante con rapporto dei 21 febbraro i83i
c furono falle presenti le istanze di taluni negofi zianti esteri domiciliati in Catania ed in Messina,
a fin di venire prolungalo ad otto , o dieci mesi
* il termine con sovrana decisione dei 23 maggio
a 1823 cost fissato a tre mesi per la riesportazioc ne in franchigia de' dazi di consumo comunale
fi dei generi immessi dentro i Comuni per semplice
c deposito, attesoch per taluni generi dei quali non
pu farsene acquisto che nei soli mesi invernali
t in cui mal sicuro riesce d' imbarcarli, il termine
suddetto di tre mesi sia alquanto ristretlo.
> Ed essendosi dal lodato Luogotenente generale funff zionante giudicate ragionevoli le istanze suddette,
a fu dato parere che si fosse il detto termine profi lungato ad otto mesi.
f Io avendo ci rassegnato al Re, la M. S. previo lo
fi avviso della Consulta di cotesti reali domini nel
c Consiglio di Stato ordinario dei 24 del cadente
a mese si degnata determinare uniformemente al
parere del funzionante Luogotenente generale clic
( il termine di cui quistione sia prolungalo a so li otto mesi.
c Nel real nome ec. Napoli 3o maggio i832.
IV. fi
ti
c
c
c
e
(
e

t
t
c
c
&
e

(
I

Essendosi da taluno degl' Intendenti di questa par


le del Regno fatto osservare che il termi ue di
olio mesi accordatosi con rescritto de' 3o maggio
i83a per la riesportazione in franchigia de' generi immessi dentro i Comuni per semplice deposito abbia prodotto degli inconvenienti in danno
delle comunali amministrazioni per la parte della
riscossione de' dazi di consumo che vi corrispondono, e che le cauzioni fissate per 1' oggetto negli articoli 21 e 22 delle istruzioni pratiche per
la esecuzione degli stali discussi comunali del
i832 non essendo dale con firme di negozianti , o
di proprietari solvibili , oltrech fan mancare la
necessaria cautela producono altres dello stento
nello esame da farsene non che de'giudiz, e degli atti coattivi ; nel Consiglio de' 5 dd precorso
avendo tenuto presenti i premessi due articoli
delle suindicate istruzioni pratiche , ed il parere
emesso in proposito dalle Camere consultive di
commercio, eoa venuto in determinare che la cau-

fi zione enunciata ne' pennati due articoli 21 e 22


c delle suddette islruzioni debba eselusivamente dar si con biglietti di tenuta, e con cambiali scadibi li a firma di conosciuti negozianti o di proprie*
tari idonei, e che per tutto il dippi non vi siano
per ora de' provvedimenti a darsi.
4 II che partecipo a lei ec.
fi Palermo 4 settembre /8J4- P. Campofranco.
V. e. Si tennla ragione nel Consiglio del 3o ultimo
s de' vari di lei rapporti tendenti a mostrare i dan< ni che seguirebbero nelle amministrazioni dei Cofi muni , e particolarmente in quella di cotesto Ca< po-valle pel beneficio accordalo a tulli i proprie tari di poter tenere per olio mesi in deposito en
fi tro i Comuni qualunque genere di consumo sen
fi za pagarne dazio.
c E S. E. il Luogotenente generale considerando che
c la disposizione sovrana fu emessa al solo ed unifi co scopo di favorire il commercio, e che la espe( rienza ha dimostrato che una falsa applicazione
( data alla medesima ha prodotto dei mali all' anifi ministrazione de' Comuni , si degnata ordinare
t che possa prescriversi I' esatta esecuzione del so< vrano rescritto , pel quale fu elargato il termine
del deposito da tre ad otlo mesi peli' esportazioI ne in franchigia dei generi immessi ne' Comuni
( per semplice deposito; e quindi non essere applifi cabile per coloro, i quali , sebbene dichiarassero
( immettere i generi per deposilo , pure nel fallo
c non si estraggono, e si consumano ; dovendo per
fi li medesimi restar fermo il termine di tre mesi,
I Dichiara inoltre 1' E. S. che un tal benefcio pu
appartenere ai deposili de' negozianti , e propriec tari che estraggono i generi, e non a coloro che
t li consumano, dovendo i funzionari che presiedoc no all' amministrazione comunale curare, che aifi lorquando i generi dichiarati per deposito, e quin( di immessi in franchigia, nel termine di tre mesi
fi o scorsi questi nel periodo degli otlo si trovasset ro gi consumali, dovesse esigersi il dazio dovu( to senza aspettare il decorrimento del termine ,
( realizzando le cauzioni che ai termini degli stabic limenti in vigore debbono essere stale date.
e E poich si osserva , secondo i suoi rapporti , che
t molti crediti esistono di tal natura per la non
< esazione delle cauzioni , vuole 1* E. S. che si
fi prescriva a lei di fare uso di tutta la sua autofi ril per realizzarsi siffatta esazione, e per appli care nell' esame delle rispettive gestioni la re
fi sponsabilit voluta dalla legge pel rilardo di tale
< esazione , e per 1' esistenza di tanti crediti.
( Le comunico ec.
( Palermo 5 novembre iS3S. D. Smmartiho.
VI- fi Ilo rilevato dal di lei rapporto dato il di 11 dello
fi scorso mese i dubbi incontrali su ile immissioni per
( deposito de' generi soggetti a dazio, pei quali ha
fi chiesto nuovi provvedimenti dal Governo.
( E per mi occorre manifestarle che i dubbi profi mossi non trovano alcun fondamento nelle dispot sizioni precedentemente date , ma solo risultano
<t dall' impegno dei contribuenti a frodare il dazio;

)( V
aerazione decurionale e l'avviso d espedienza del Con
siglio d* Intendenza (a).

3a. E esclusa ed vietata indistintamente ogni esen

ti innalzare il valore de' dazi oltre alle tariffe sia


li bilite, pel quale illegale aumento si poi dovuto
c dappoich i sovrani rescritti del 182$ e 18J2, non
ir implorare da S. M. una sanatoria. E evidente
< che la dichiarazione fatta da questo real Governo
quanto irregolare sia una tale risorsa , e come
f a' 3o ottobre dello scorso anno chiaramente di sarebbe facile prevenire il bisogno di questo e
f mostrano che il beneficio del deposito de' tre nie1 simili rimedi , con pi di attenzione che si po
c si elargato ad otto, come massimo termine a poti nesse nel calcolare e fissare siffatte rendile,
leni estrarre i generi, stato accordalo solamene A questo fine ho diretto la presente a tutti gl* In1 te ai negocianti e proprietari che eslraggono i
t tendenti, aceiocch attentamente badino, che i
< generi , non mai a quelli che l' iromcliono per
c Decurionali per lo avvenire nel presumere i proc consumarli; e quindi qualunque dichiarazione falc dotti de' dazi che progettano si regolino colle
f ta per deposilo di estrazione non deve valere, n
E giuste norme , e non si permettano di fare au( pu ammettersi quando invece i generi si consuK mento alcuno ne7 dazi medesimi in contraddizione
c mano. In conseguenza di ci quanto da lei si proa delle leggi vigenti.M. Favare.t pone in detto rapporto non dubbio, ma sitro4 va risoluto nell' applicazione esatta di quanto
giugno 1827.
( slato ordinato , per loch dandovi esatta esecu- IL c Palermo>
Ilo pi volle richiamala l'attenzione degl'Intendenti,
1 zione si ripara al manifestato inconveniente , c
1- e de' corpi municipali, sulla necessit di doversi
( possono esigersi regolarmente i dazi comunali ,
adoperare i maggiori sforzi , ad oggetto di secont senza permettersi quanto si esposto.
darsi le benefiche sovrane intenzioni della M. S.
a In quanto poi al secondo provvedimento chiesto, di
I in pr delle amministrazioni comunali , consoli< ordinarsi cio il deposito in denaro non pu il
C dandone quanto pi sia possibile, una delle pri( medesimo aver luogo, essendo contrario ai sovrac mordiali basi , qual si quella degli stati di ni rescritti, mentre dovendo pagare il denaro non
t scussi.
1 riceverebbero i negozianti, ed i proprietari alcun
I La imperfezione in cai per necessit si han dovuto
a profitto del permesso deposito. Per altro da osit lasciare gli stati discussi sinora redalli , e l' iuopt servarsi che gl' inconvenienti della cauzione non
1 portunit del tempo in cui per lo passalo si so potrebbero aver luogo, quando gii amministratori
t no dovuti dare alle Comuni , sono state il prinl comunali s' interessassero del vantaggio del Co cipale oggetto delle mie eonsidcrazioni.
1 mune, e del bene dell'amministrazione j mentre
c Ed all' uno ed all' altro di questi inconvenienti
( escluse le cauzioni in beni fondi che sarebbero
t cotanto pregiudizievoli ad una retta amminislrac soggette ad un esame , ed ammettendo solamente
1 zione , sialo mio fermo proponimento di metter
t delle carte, cio cambiali, tengo in mio potere ,
termine.
t fogli di tenuta, o simili cautele di commercio non
Una maggiore' perfezione Begli stati discussi risul possono verificarsi delle tergiversazioni di pagaf terebbe tra le altre cose dal potersi adattare nelc mento; dappoich non pu credersi che negoziant la parte attiva dei medesimi que' dazi di cont ti, i quali stanno in commercio , proprietari che
c sumo che pi si confaieessero alle circostanze dei
* facendo tali negozi rientrano nella classe de'convC rispettivi Comuni , e di maggiore agevolezza riu( mercianli , e ricchi negozianti si negherebbero al
1 scissero nei dettagli della loro percezione. Ma
pagamento del valore delle carte dai medesimi
1 con mia circ. de' 4. dicembre dell anno' passato,
f rilasciate ; carte che essendo di commercio godoc io non lasciai di manifestare la ragione per cui
1 no quei privilegi che le leggi di eccezione cont in quel momento non si era potuto attendere nei
t cedono a tali sorte di obbligazioni.
f progetti degli siali discussi del corrente esercizio,.
Per tali considerazioni io quindi le fo osservare, che
I n alle proposizioni decurionali , n ai rilievi fat
f. i temuti inconvenienti non sussistono , e che se
ti li dagl'Intendenti su di essi, in- proposito di
k hanno avuto luogo, ci avvenuto per Li cattiva
t nuovi dazi, in. iscambio de' preesistenti. E siccoe esecuzione degli ordini T ed irregolare iuterpetraf me erano slati a ci d'impedimento la posposif zione data ai medesimi dai funzionari municipali;
c zione con cui si eran presentati i progetti, il bift e perci appartiene a lei di richiamarli al dovec sogno che vi era d' interpellare la sovrana au re , e sorvegliare che non si commettano tali at torizzazione di S. M.per la imposizione de' nuovi
( busi, i quali essendo tollerati non v' ha dubbio,
II
dazi comunali , ed il grande ritardo che perci
c che non faranno trovare appaltatori ai dazi co
1
ne
sarebbe risultalo nel restituirsi alle Comuni
te ninnali.
t
i
progetti
approvati, cosi fu mia cura di ricordare
t Palermo i settembre /S3ff. P. Campofri^co.
C agi' Intendenti , ed agli agenti municipali tutti ,
(a) Si riscontrino le disposizioni sotto segnate .
c con 1' anzidetta mia ministeriale , e colla susse< guenle del di 8 marzo scorso , i rispettivi obbliI. t Palermo 12 jebbraro iSaj*
c ghi nella formazione degli stati discussi comunali,
t Nel formare gli slati discussi comunali accaduto
c ed i periodi gi provvidamente segnati dalla M.S.
di fissarsi gl' introiti de' dazi in somme inesatte ,
i onde potersi a tempo opportuno presentare al 51i< e non corrispondenti al prodotto che questi giuc nislero di Stato.
c sta le tariffe possono dare. Ci stato cagione
a Io voglio augurarmi , che gli ordini di S. M. sieno
c di varie irregolarit, sia per lo sbilancio che ara stali questa volta esattamente eseguiti. E siccome
s reca, sia nel modo di ripararvi; essendosi alcuni
1 gi scorgo il mese di maggio in cui i Decurio
< Decurionali fatto lecito, per ripianare il vto, di

)( 392 )(
xloae dei dazi comunali , ai quali debbono essere soggette tutte le classi dei cittadini , 0 abitanti consumatori , a
qualunque slato essi appartengano (e).
nati occupar si doveaao de progetti rispettivi , e
53. La tariffa del dazia comunale sul macino non
debbo in conseguenza supporre , che g' Inten
potr oltrepassare' baiocchi trentadue per ogni salma.
denti stiano di gi occupandosi ne' Consigli d'In
Questo peso sar anche diminuito subilo che le circo
tendenza dell' esame di essi , cosi cade in accon
stanze comunali lo permetteranno.
cio di partecipare a' medesimi una recente sovra
34- Nella imposizione dei dazi di consumo saranno
na risoluzione, in proposito delle imposizioni dei sempre preferiti quei generi che servono al lusso, o al
nuovi dazi, che forse dai Decurionati saran pet maggior comodo , a quelli dei quali si fa uso nei biso
gni pi comuni ed ordinari della vita (6).
essere progettate.
Ha risoluto S. M. con real rescritto de' 26 maggio
I or caduto , che siccome per la qualit e quanti
c imposizione di nuovi dazi, c di conciliare nel
di un dazio comunale , si richiede sempre 1' ini
( tempo stesso la maggiore speditezza possibile ,
ziativa del Decurionato, appunto perch questo
( senza perder di vista la circostanza clic pel x
il corpo , cui in primo luogo commessa la tu
( del prossimo venturo agosto, i progetti degli siali
tela del Comune, e eh' pi a portata di cono
e discussi comunali , debbano tutti trovarsi rimessi
scere, e definire ci che meglio convenga all' in
c in questo Ministero di Sialo. = M. Favaue,
teresse dell' amministrazione comunale, cosi quan
do questo progetta un dazio nuovo , anche in
III. "Palermo So rjenne.ro /83a.
occasione dlio stato discusso, se questo nuovo
Merc le provvide cure di S. A. R. il Luogotenen
dazio dall' Intendente , in Consiglio d' Intendenza
ti te generale , ed un severo esame de' mezzi e de
non si trovi opportuno , debbano le osservazioni
gli obblighi delle amministrazioni municipali
contrarie farsi conoscere al Decurionato, per ve
riuscito al Governo col ridurre all' indispensabile
dere se il medesimo persista , o declini dal suo
bisogno le spese contemplale negli siali discussi
pensamento; nel primo de' quali casi si dar luo
fin' ora rassegnali all' A. S. d' ottenere una som
go alla interferenza del Governo a' termini dello
ma di risparmi in moltiplici incontri, baslcvoli a
artic. 107 dello statuto amministrativo; e nel se
sopprimere una qualche imposizione comunale o
condo il Decurionato proporr il surrogalo totale,
scemarne proporzionatamente 1' aggravio.
0 parziale a quella data imposta , che sar stata
Le utilit delle sagge massime di gi posle in pra( tica per taluni Comuni, e 1' applicazione successi
riconosciuta o illegale , o inconveniente,
r Or dovendosi nella disamina de' nuovi progetti degli
va d uguali principi a tutte le altre comunali am
ministrazioni giusto recarsi a pubblica notizia t
t stati discussi strettamente eseguire la regola enunacci le popolazioni sappiano quanto sia a cuore
( ciata di sopra, e dovendo insieme l'adempimento
di S, A. R. il sollievo delle medesime, e quanto
( di questa sovrana disposizione conciliarsi con l'albeneficio ne ridondi dalla benigna sollecitudine
c tra relativa a' termini in cui esser denno formati,
C inviati , ed esaminali gli stali discussi , riconosco
della R. A. S.
E per i Signori Intendenti disporranno , che toste*
* perci il bisogno di disporre quanto segue:
( come giugne nel Comune quel tale stato discus
1, G' Intendenti nello imprendere lo esame dei
so, ov' seguita 1' abolizione o diminuzione di un.
f progetti degli stati discussi dovranno preliminarc mente osservare se qualche proposizione di nuova
dazio, si promulghino dal Sindaco i provvedimen
c imposta in essi si annunzji.
ti del Governo, e si contesti nella cancelleria co
( 2. Essendovene, dovranno a preferenza metterla a
munale con apposito documento la cessazione del
1 discussione, e laddove degli ostacoli v' incontrino,
la imposta 0 di parte d' essa. Quest' allo ne
cessario s per legalizzare 1' epoca in cui avvie
onde apporvi la loro conforme opinione, dovranne l'alleviamento, che per presentarsi nella reddi no con motivato foglio di osservazioni prescrivere,
zione de' conti , e servir d elemento alla verifica
c che il Decurionalo , tenuto presente cotal foglio
delle somme percepite dal principio dell'anno, fi*
c torni a deliberare infra ij pi ristretto termine ,
eh' eglino medesimi designeranno , se intendano
no al giorno dell' abolizione.
o pur no persistere nella proposizione.
Tanto mi occorre manifestarle ec,
C 3. r\'el primo di questi due casi g' Intendenti , se
D. Sammautiiyo.
t non credano dal canto loro di declinare dalla loro
V. la ministeriale del to aprile 1828 riportala a
t oppposizione in vista delle repliche del Decuriopag.5o, non che la noia b pag. 61 e 'l rescritto
( nato, apporranno a quel dato articolo dello stato
del 4 dicembre 18/8 pag, lit,
( discusso le loro contrarie osservazioni con la prot posta del surrogato.
V.
il real rescritto del 16 marzo l83l riportato
00
C Nel secondo il Decurionalo sar tenuto a proporre
a pag. 3ti ed inoltre la seguente disposizione:
t il succedaneo al dazio riconosciuto inammissibile,
I Palermo z4- febbraio i834t 4- lu entrambi i casi, le deliberazioni del DecurioI Le pubbliche gravezze , mezzo necessario per vant nato dovranno essere rimesse , di unila alio slato
1 taggio generale importantissimo riscuotere a
( discusso al Governo per emettersi le convenienti
t tempo debito, e comparlire con la maggior giut risoluzioni,
t slizia. Ma disgraziatamente accade di venirsi meno
t Non mi rimane ora , che di eccitar nuovamente lo
a questi principi regolatori; quindi le doglianze
e zelo dcgl' Intendenti , onde sia loro precipua cut della ingiusta distribuzione di un dazio, la diiii( ra di dare la pi esalta osservanza alla regola
( coll di riscuoterlo dopo che col lempo si reso
s sopra cennata in, caso di difformit di avvisi per I
( grosso U debito di ogni individuo o inulala la

)( 393 )(
36. I dazi di consumo dovranno cadere indistinta
3i>. TI modo di percezione dei dazi di consumo
regolato dall' Intendente sull' avviso del Decurionalo e mente sopra tutti gli abitanti. Per coloro che non cora
del Sottintendente (a).
sua condizione, quindi la necessit di ricorrere
c a rimedi estremi , che spesso il carattere di chi
1' adopera pu rendere perniciosa , onde alla cont seguenza certa di perdersi una parte del prodotto
c e di dissestare l'amministrazione, che deve farne
s conto, si unisce un altro male, quello delle aspre
t conlese, e di dare un pretesto qualunque a' turc bolenti di spingere il mal volere ad alti insidiosi
f eh' esigono tutto il rigore.
c Io dunque non saprei abbastanza raccomandare che
( i dazi, legalmente imposti, sieno con giuste proe porzioni distribuiti imparzialmente; che si badi
bene ad esentarne coloro, che per consumo ru( rale non son tenuti ; e ci fatto , che si operi
f per la riscossione con efficacia , e soprattutto a
c tempo opportuno per non far moltiplicare i cret diti con gli anni : il quale metodo esattamente
osservato, son sicuro che giover all' amminislrac zione de' Comuni , ed a quegli slessi che devono
t soddisfare le imposte.
< Desidero dunque che g' Intendenti veglino sempre
l sulla condotta de' municipali per conseguire nella
i riscossione de' dazi i buoni effetti che ho cenna ti , e che facciano uso della loro autorit, pcr che tali prescrizioni sieno esattamente eseguile.
Inserisca questa mia ec. ? Duca Samma&ti.no.
(a) Leggami le seguenti disposizioni:
I. Palermo 26 maggio to3t.
1 Fu da un Intendente mosso dubbio , se nel caso di
1 agirsi contro appaltatori di dazi comunali possa
ti no costoro venir citali presso il Giudice del Co( munc ove esigesi il dazio localo.
I Argomento offre il promosso dubbio di credere, non
( essersi richiesta nel contralto di gabella la clczio1 ne di domicilio nel luogo stesso della esazione.
t Per evitare il danno del Comune, qualora fosse in
c obbligo di seguire il domicilio del gabelliere , in
t nome di S. A. R. le significo , che istruisca i
( Sindaci della sua Valle di mettere in lutti gli
il appalti la condizione di eleggersi il domicilio nel
( luogo slesso della percezione del dazio.
( D. Sammartiho.
II. Palermo ? aprile iS3a.
I Una contravvenzione a' dazi sulla carne scoverla in
t Palermo il di 5 aprile i832 per opera cos de
li g' impiegali finanzieri, che de'municipali ha dato
c occasione a S. A. R. di stabilire nel Consiglio degli
t 8 febbraro, sull'avviso dell' agente del contenzioso
t quanto segue. ^= In ogni caso , compreso il sudli detto, in cui gli agenti finanzieri e comunali con
ti corrono simultaneamente a sorprendere una conc travvenzionc ai dazi su quel genere , il prodotto
t della confisca scemalo di un terzo , che si accort der a' denunzienti e capienti , sar ripartito fra
1 le due amministrazioni , e per esse a' loro appatt latori con la slessa proporzione del dazio regio
t al comunale; ed il contravventore si sottoporr a
c pagare il doppio della multa per fruirne ugual1 mente le amministrazioni stesse o gli appaltatori
j rispettivi.
S Questa reale risoluzione ec. P. Campoarco.

lli. Volendosi sapere se i Decurionali nelle condizioni per


gli affitti de dazi appartenenti al Comune stabilir
potessero la condisca del genere in contravvenzione,
se ne fece oggetto di rapporto al real Governo ,
e di replica con ministeriale del 28febbraro t8<SS
fu scritto nel seguente modo:
t Signore > A dileguare il dubbio esposto dal suo
< foglio de' 3i gennaro, io dichiaro che fra le cont dizioni della gabella di dazi comunali possa stat bilirsi con giustizia quella della confisca in vant laggio del Comune del genere che si sorprende
< in conlravvenzioue. D. Samma&tino.
IV. Palermo 4 seltemlre i8341 G' impiegali municipali , ed i Decurioni per esi
li mersi rispettivamente dalla carica, hanno replit ca'.c volle adottalo il ripiego di presentarsi a'Sinf daci come olferenti o abbonatori cauzionanti dei
e cespiti comunali , e questi funzionari senza cont siderare che ci sia in urto alla legge li hanno
( ricevuti, ed iu conseguenza messi in grado d' imt pedimeulo legale per essere esentali.
t Essendosi rassegnalo quesl' incouvwiiente a S.A.R.
i nel Consiglio del 29 agosto scorso, 1' A. S. onde
f evitarlo per l'avvenire, ha disposto per massima
11 che non sia permesso agi' individui, i quali sono
proposti per Decurioni, e per impieghi nunicipac li , sin dal momento che ha luogo la proposta ,
t di presentarsi come olferenli o abbonatori cauf ziooanli a qualunque siasi appallo di cespiti eot mimali; come ugualmente, che non sia iu facolt
1 de' funzionari, che presiedono agi' incanti , di ri1 ceversi le offerte a firma di tali individui , e ci
t sotto le pene prescritte dalla legge , ed applica1 bili dagl' Intendenti, e da' Consigli d' Intendenza.
t Partecipo a lei ec. D. Sasimartiko.
V. c Palermo 8 febbraio i835.
t Per reale decisione degli 8 febbraio iS33 di clic
c feci partecipi g' luti udenti al 1 del seguente ac prile , fu stabilito, che quante volle eoncorrcsse1 ro simultaneamente gli agenti finanzieri e muni< cipali , alla sorpresa di qualche controvenzione
c a' dazi regio e comunale sulla carne ; il prodotto
1 della conlisca, scemato di un terzo eh' debito
( a' denunziami , e capienti si dovrebbe ripartire
1 fra le due amministrazioni , o a' rispettivi appalt latori con 1' i stessa proporzione , che passa tra
r le tariffe de' due dazi , obbligandosi il conlrav( venlore al pagamento del doppio delle multe per
( fruirsene le amministrazioni , o gli appaltatori
e stessi.
( Siccome questa disposizione non riguarda espres1 samenle , che il solo dazio sulla carne ; cosi da
1 un conlrobando non ha guari in Montcmaggiore
t nascendo la necessit di una nuova dichiarazione ,
( io ho avuto luogo a risolvere, che qualunque si
fosse il cespite, cio macino o carne, 1' imporc tare della contravvenzione a' dazi regi , o coniu( nali di cui si trovasse affitto, e delle multe, che
Lio

)( 39l )(
La transazione in tal caso dovr essere stabilita coti
prano a minuto i generi soggetti al dazio, la percezione
sar eseguita col mezzo della transazione per individuo ruolo proposto dal Dccurionato, discusso dal Sottintendente,
o per capo di famiglia (a).
t Per adempiere primieramente allo scopo della legge

1 non superfluo , che rappresentando i ruoli il


t ne deriveranno, sar distribuito e regolato nello
mezzo come riscuotere i dazi di consumo da co
C stesso modo stabilito da S.A.R. e sopra spiegato.
loro che consumano i propri prodotti o che
i Dica Samji_uitl"vo.
comprano i peneri all'ingrosso, non debbon com
prendersi ne' ruoli che gl'individui, i quali ab
Vii Air Intendente di Catania fu diretta la tegnente
biano una propriet, una possidenza, o tale aministeriale?
giatezza da comprare i generi per la propria faE Nel Consiglio del i3 andante trattandosi la quislio miglia all'ingrosso; da questo principio ne risulta
e ne , se il collettore del dazio sul vino in Mira
f P immancabile conseguenza che i bracciali , i giorli bella dovesse essere rimuneralo con soldo, come
c nalicri , e qualunque individuo che non sia nelle
e deliberava quel Drcurionalo , ovvero secondo lo
lassi suindicate non pu sservi compreso, e per
t avviso nel Consiglio d' Intendenza in proporzione
miglio riuscirvi dee esattamente eseguirsi la di
degli effetti dell'opera sua, S.E. il Luogolenensposizione legislativa che prescrive di doversi i
c te generale ha consideralo come sia utile agl'inruoli dividere in pi classi , nelle quali i contri
f teressi del Comune dare al collettore, per acccbuenti vengano iscritti e tassali in ragione del
(C lerare l* esigenza , un dritto a questo proporzionaproprio comodo, e del consumo presuntivo.
C lo, anzich uno stipendio (isso.
Or per potere i Signori Inleudeuli avere delle norme
e E per, disapprovando 1' insistenza del Derurionato,
( certe od invariabili resta fissato quanto appresso.
a ha consentito allo espediente proposto dal ConsiI consumatori all'ingrosso d'olio, vino cacio'
( glio sulla massima di pagarsi al suddetto impiesaranno divisi in sei classi ne'Comuni che han
* gato un tanto per cento , che potr bens rag
no uua popolazione maggiore di Cono anime,- sa
li guagliarsi i:i quella proporzione sufficiente a per
ranno dis iati in cinque elassi ne' Comuni di una
ei cepirsi dallo individuo una mercede competente
popolazione tra cinque e seimila anime; in quat
c alla fatica che presta.
tro classi ne' Comuni da tremila sino al di sotto
C La quale risoluzione comunico a lei ec.
di 5ooo anime; in (re classi ne'Comuni di una
ce Palermo 16 novembre iS36. D. Sammiitij(o.
popolazione di 1000 sino al di sotto di tremila
anime: in due sole classi ne'Comuni di una po
(a) V. le seguenti minislerialir
polazione minore di 1000 abitanti.
I. ( Palermo 5 aprile i83a.
E da osservarsi contemporaneamente , che ne' Co
l La valutazione della qualit de' principali prodotti
lt muni di oltre fiooo anime i contribuenti della
t del suolo presunti da consumarsi da coloro , i
quinta classe, attesa la modicit della loro for
t quali non se ne provvedono al mercato stato
tuna, dovranno esentarsi dalla lassa pel consumo
( sempre un soggetto di lunghe discussioni tra le
de' caci , ed i contribuenti della sesta classe per
< autorit amministrative , c di frequenti reclami
l'uguale considerazione verranno liberati dalla tassa,
t da parte de' contribuenti.
del consumo de' caci e dell' olio. Gli slessi ri
I La mancanza di una norma sicura e generale in
guardi si useranno verso le due ultime classi dei
t questa materia , cagionando incertezza , ed elecontribuenti ne' Comuni di una popolazione tra.
( vando ostacoli nella compilazione de' ruoli di
seimila, e mille abitanti. Siccome del pari nei
f transatto , ha prodotto un ritardo abituale assci
piccoli Comuni , vie a dire in quelli la cui po
c sensibile nella percezione delle quote, e consc( gtientemente un danno notabilissima alle ainmipolazione non giugne a mille anime, quante volte
circostanze particolari non consiglino per qualcu
c Distrazioni comunali..
no piuttosto uu aumento nella quantit valutabile,
c Fluttuando i principi che servir debbon di guida
ed anche nella classificazione , i ruoli verranno
e a compilatori , il Governo non pu dispensarsi
E compilati pel consumo del vino e dell'olio, riinat dal prestare la maggiore attenzione ad un oggetto
1 nendo soltanto i pastori ad esser lassali pel con
di s grave interesse.
ti suino del cacio.
C Epper raccogliendo in prima, e considerando i
tt vari clementi che costituiscono la base della vaFissalo il numero delle classi, nelle quali in ciascun
t lutazione: indi consultando i risultati otti nuli pel
< Comune saranno distribuiti i consumatori secondo
passalo, e con particolarit l'esperienza fatta nei
1 la rispettiva agiatezza, conviene regolare la quan
f. Comuni di qualche Valle di n sistema ihlrodotti til degli enunciali prodotti che deesi computaret lovi con successo pari al bene ideato disegno ;
come consumabile da' contribuenti in proporzione
ha il Governo rivolto le sue mire per rendere
e della classe, nella quale vanno compresi. Ad ovc universale una tale pratica gi sussistente in una
I viare la cou'plu azione de' ealcoli , cui si andrebbe
C parte dell' Isola , acci dettandosi tuia regola in( incontro, ove si volesse minutamente tener ragio variabile a' primi amministratori delle Valli, e
(t ne del particolare consumo c'.;e Tassi in una me
c di norma comune alle deliberazioni che debbono
li desiina famiglia da ciascun de' componenti , si
t emettere i rispettivi Dccurionati , si agevoli la for*
tt ricorse ad un coacervo delle quantit variabili .
t inazione de' ruoli , e quindi la riscossione delle
e preso prudenzialmente un tei mine medio e pro
t quote, c meulre si dirimono lo controversie, e
ti porzionale fra gli adulti ed i fanciulli, fra i
a padroni ed i famigliari, e compensando il con
si rimuove una causa di disordine tra gli ammic nistralori c pubblici funzionari.
ti suino dei!' uno col cousuino dell'altro, si ve-

ed approvato dall' Intendente , dopo clic no avr o'.tcmito


l'autorizzazione dal Luogotenente generale a cui si far
t nuto a stabilire, che la stessa quantit presunta
f consumarsi da un individuo di una data classe,
( applicabile ad ognuno <lclla sua famiglia, senza
f distinzione di et, di sesso o di condizione.
I Ci posto non risiane , che indicare le varie quani tit di vino , olio e cacio , che secondo le classi
t ne' diversi Comuni debbono imputarsi a' contri buenti. In guisa che con la semplice operazione
( di collocare i consumatori nelle proprie categorie
< si ottengono prontamente dagli amministratori lol cali i ruoli di transatto , evitandosi tutte le quis stioni nascenti dalle inviluppate valutazioni del
t consumo.
Epper saranno adottate generalmente le proporzio( ni che seguono,
t i. Ne* Comuni di oltre 6000 anime il consumo del
t vino resta fissato:
t Per un individuo della 1. classe a 2/3 di quartuct ci per giorno, ossia barili sei in un anno;
della 2 classe ad un mezzo di quartuccio per gior4 no, ossia barili 4 e 20 in un anno;
della 3 classe ad un terzo di quartuccio per giore no, ossia barili tre in un anno;
t della 4 classe ad un quarto di quartuccio per gorc no, ossia barili 2 in un anno;
t della S classe a un quinto di quartuccio per giore no , ossia barile 1 32 in un anno ;
< della 6 classe ad un sesto di quartuccio per giorno,
ossia barile 1 20 in un anno,
t II consumo dell' olio resta fissalo;
Per un individuo della 1 classe per condimento due
c once legali per giorno, o rotoli 24 in un anno;
Per una famiglia della 1 classe per lume quiuc tale 1 20 per anno;
t Per un individuo della 2 classe per condimento
f oncia una e mezza per giorno, o rotoli 18 in
un anno;
* Per una famiglia della 2 classe per lume rotoli
* go per anno;
t Per un individuo della 3 classe per condimento una
c oncia per giorno, o rotoli ia in un anno;
f Per una famiglia di 3 classe per lume rotoli 60
f per anno;
( Per un individuo della 4 classe per condimento
c 3/4 d' oncia per giorno, o rotoli 9 in un anno;
c pi per una famiglia di 4 classe per lume rotoli
f 4^ per anno;
c Per un individuo della 3 classe per condimento un
f mezzo d' oncia per giorno, o rotoli 6 in un anno;
f piti per una famiglia di 3 classe per lume rotoli
1 3o per anno;
Il consumo de' caci resta fissato:
C Per un individuo di 1 classe ad un' oncia per giorf no , o rotoli 12 in un mino;
* della 2 classe 5/4 d' oncia per giorno , o rotoli 9
c in un anno;
c della 3 classe un mezzo d'oncia per giorno, 0
rotoli 6 iu un anno;
< della 4 classe 3/8 d'oncia por giorno, o rotoli 4
c e mezzo in un anno.
( 2. J\e' Comuni di una popolazione tra cinque e sei
t mila anime, il consumo del vino sar calcolato:

rapporto ragionalo per mezzo del Ministero di Stalo.


t Per un indivduo della 1 classe a due lerzi di quar
ta tucc'o per giorno , o barili 6 per anno ;
{ della 2 mezzo quartuccio al giorno , o barili 4 >
t per anno ;
f della 3 un terzo di quartuccio per giorno , 0 ba rili tre per anno;
e della 4 u'i quarto di quartuccio per giorno, o ba<r rili due e mezzo per anno;
t della 5 classe un sesto di quartuccio per giorno ,
t o barile uno e venti per anno,
t II consumo dell' olio sar calcolato;
Per un individuo della * classe per condimento
(t once due legali per giorno, o rotoli 24 per anno;
t Per una famiglia della 1 classe per lume quin tale uno per anno;
f Per un individuo di 2 classe per condimento tft
t oncia per giorno, rotoli 18 per anno;
c Per una famiglia di 2 classe per lume rotoli 80
c per anno;
1 Per un individuo della 3 classe per condimento
t oncia una per giorno, o rotoli 12 per anno;
Per una famiglia della 3 classe per lume rotoli
1 5o per anno;
t Per un individuo della 4 classe per condimento
oncia mezza per giorno, o rotoli 6 per anno;
1 Per una famiglia della 4 classe per lume rotoli
c 3o per anno;
t II consumo de' caci sar calcolato;
c Per un individuo della prima classe un'oncia per
< giorno, o rotoli 12 per anno;
t della 2 classe 3/4 d' oncia per giorno , o rotoli 9
c per anno ;
f della 3 classe if'i oncia per giorno, o rotoli G
e per anno.
1 3 Ne'Comuni di una popolazione da 3ooo sin sotto
t a !5ooo anime il consumo del vino si stabilisce :
t Per un individuo della 1 classe 1/2 quartuccio per
giorno , o barili 4 20 per anno;
t della 2 i/3 di quartuccio per giorno o barili tre
t per anno;
1 della 3 1/4 di quartuccio per giorno, o barili
2 10 per anno;
f della 4 1/8 di quartuccio per giorno, o barile
t 1 20 per anno,
f II consumo dell'olio si stabilisce:
1 Per un individuo di 1 classe per condimento oncia
e una e 1/2 per giorno, o rotoli 18 per anno;
t Per una famiglia di 1 classe pel lume rotoli 80
c per anno ;
t Per un individuo della 2 classe per condimento
1 oncia una per giorno, o rotoli 12 per anno;
t Per una famiglia della 2 classe pel lume rotoli
c !io per anno;
1 Per un individuo della 3 classe per condimento
1 oncia 1fi per giorno , o rotoli 6 per anno;
t Per una famiglia della 3 classe per lume rotoli
1 3o per anno.
t II consumo de' caci si stabilisce:
c Per un individuo della 1 classe 3/4 d' oncia per
r, giorno, o rotoli 9 in un anno;
t della 2 classe 1/2 per giorno, o rotoli 6 in un anno,
t 4 Ne'Comuni di una popolazione da 1000 fin sotto
: a 3ooo anime il consumo dei vino si presume :

. X 3
I ruoli saranno divisi in pi classi , nelle quali oa- scuno contribuente sar descriilo 0 tassato in ragione del
c Per un individuo di 1 classe i/a quartuccio per
giorno , o barili 4- 20 Per anno ;
l di a elasse 1/4 di quartuccio per giorno, o barili
t 2 10 per anno;
c di 3 classe j/G di quartuccio per giorno, o barile
1 20 per anno.
( II consumo dell'olio si presume:
C Per un individuo di 1 classe per condimento oncia
c una per giorno, o rotoli a per anno;
< Per una famiglia di t classe per lume rotoli 15o
t per anno;
c Per un individuo di 2 classe per condimento 1/2
oncia per giorno, o rotoli 6 per anno;
C Per una famiglia di 2 classe per lume rotoli 2:1
per anno,
t II consumo de' caci si presume :
c Per un individuo di 1 classe \fi oncia per gior no, o rotoli 6 in un anno,
c 15. Ne' Comuni finalmente la di cui popolazione
n minore di 1000 abitanti il consumo del vino si
1 computer :
l Per un individuo di 1 classe 1fi di quartuccio per
giorno , o barili 3 per anno ;
t Per un individuo di 2 classe 1fG di quartuccio per
giorno , o barile 1 20 per anno.
( Ed il consumo dell' olio:
li Per un individuo di 1 classe por condimento 1/2
oncia per giorno, o rotoli G in un anno.
c Per una Jamiglia della stessa classe per lume rot Ioli 20 in un anno.
i Salvo quanto si provveduto circa il consumo dei
a caci, e circa un eventuale maggiore valutazione
ce o pi eslesa classificazione nc'Comuni contemplali
& nel presente articolo.
t I signori Intendenti adunque renderanno pubbliche
a queste disposizioni del Governo. Rivolgeranno le
1 loro particolari cure , aftinch servan di norma
comune a' Decurionati nella compilazione de'ruo i
di transatto, ed acci conoscendosi da ognuno la
t quantit de' sopra enunciali prodotti presunta conk sumabile nella propria classe, resti affatto pre
ti eluso l'adito ad un gran numero di reclami , i
( quali sin ora con la lor moltiplichi han perturt baio 1' amministrazione de' Comuni , e presen'ato
1 validi ostacoli alla riscossione di una parte abbat stanza interessante dell' entrate municipali.
I Assoluta questa prima essenziale parte di un geneoc ral regolamento in materia di presunta consuma
li zione, giova adesso tracciare le norme le pi
1 adequale per valutare lo slato estimativo e pruc denziale del prodotto di un dazio che si percepi( sca sul consumo plalcario delle vettovaglie.
f Un tale slato preventivo, il quale servir dee di
( fondamento alle offerte de' dicitori , e di rr'11tc cipio alle successive licitazioni, bisogna che sia
proporzionalo al consumo effettivo delle persone
1 con la doppia veduta e di rassicurare gli ammi
si nistralori siili' aggiustatezza delle presunzioni , e
(t salvezza de' pubbiici interessi , ed incoraggire gli
speculatori con la fiducia di non errare sugli e1 Irnienti costitutivi del calcolo de' propri sperabili
i vantaggi.
1 Copuliate le circolanze, tenute presenti le diffe-

t
K
I
t.
1

t renze del consumo individuale , esaminali con


k attenzione i risultali ottenuti in que' Comuni , nei
e quali un tal sistema da pi tempo vi prevale, e
K clic or va a diffondersi ne' Comuni di tulle Io
et Valli, viene primieramenle a stabilirsi dal Gover* no per la massa de' consumatori in generale- la
( probabilit che si consumano da ciascuno indivic duo indistintamente dodici tumoli di grano nel
r corso di un anno,
In secondo luogo avnlo riguardo alla condizione
e de' consumatori , che di giorno in giorno si prov vedono al mercato si valuter:
1. Il consumo del vino un quartuccio al giorno
1 per ogni sei individui.
2. Il consumo dell' olio un rotolo al giorno per o( gni trenta individui , ossia rotoli 12 l'anno per
oc ciascuno.
3. Il consumo de' caci un rotolo al giorno per ses1 sanla individui , ovvero rotoli sei all' anno per
.; ciascuno.
Saran per tanto anche significate alle municipalit
I quelle ulteriori valutazioni , onde servano di scorc la sicura nel fissare lo stato estimativo del pro
ci dolio , e del dazio comunale sulla molitura e
delle principali imposte che gravano sul consumo
1 plateario , quanto alla carne , al pesce , ai sa
li lumi , ed al sapone , attesa la somma variabilit
s del consumo di tali oggetti non si prescrive una
( regola comune ; ma si lascia alla diligenza ed
accortezza dei Decurionati , e dei locali amminit stratori di presumerne 1' approssimativo introito a
t seconda degli affini seguili per lo passalo, e avu
ti to riguardo alle circostanze peculiari dei propri
<t paesi ; con queste norme ben facile il ricono scere con qualche certezza quale debba essere iL
( prodotto dei dazi di consumo nei Comuni in pro
ci porzione della rispettiva tariffa annessa negli sta
ti ti discussi , ed i Signori Intendenti , ed i Consi< gli d' Intendenza potranno con maggiore serenit
( d' animo emettere il loro giudizio sui risultali
t della gestione degli amministratori dei Comuni e
ti calcolare con pi certezza la giustizia del pro6 dolio di quei dazi che si amministrano in econot mia.
Raccontando allo zelo ed alla intelligenza dei Signoic ri Intendenti di penetrarsi dello spirito delle masa sime che si sono tracciale, proenrando colla mag
ic giorc celeril che approvali gi gir stati discussi
a dell' anno corrente si realizzino le somme ammest se nei rispettivi articoli, ed arrechino ai Comuni
alla loro tutela affidati il massimo vantaggio di
t bilanciarne 1' amministrazione,
Daranno tulta la pubblicit a questa mia circolare,
1 che faranno inserire nel giornale d' Intendi nza.
( D. Sammarti.\o.

. Palermo Q maggio iS33.


Per l'are che i ruoli di transazione del dazio sul
a vino in Lcntini iu questo anno non rendano mi
ei nor somma delta stabilita; come sarebbe a temer
c seduci. do le nome della ministeriale de' 5 aprilo
k if\)2, io uniformemente al suggerimento del Conc si^lio d' Intendenza manifestalo nel suo foglio dei

suo comodo e del consumo presuntivo dei generi soggetti


a dazio, che si fa nella sua famiglia (a).
t

,
<
c
f

c
c
c E
c
c
f
t
i

3i gennaro , permetto che quelli si redigano secondo il metodo antico; ma ingiungo che si debba badare a non dar luogo ad ingiuste eccezioni
per favorire i proprietari e i consumatori allo ingrosso ; ne che vi si comprendano individui die
dalla legge ne sono esentati; dichiarando a questo
proposito personalmente responsabili i Decurioni
di quelle partite che si scrivessero nel ruolo inipropriamente o senza che potessero riscuotersi.
desidero eh' ella porli la sua vigilanza non meno sulla parte del dazio stesso che riguarda il
consumo plaleario, acciocch sia procurandone con
ogni mezzo lo appalto, sia economicamente amministrandosi renda al Comune il maggior possibile
prodotto. D. Sammartiko.

(a) V. ancora quella che segue :


i Palermo 8 aprile i83o.
f Alcuni tra gli spedienti immaginati dal Decuriona< to di Noto , onde assicurare la pereczioue del dac zio sul vino che si vende al minuto nel Comune,
< quelli vi furono di obbligare i proprietari a rivet laro la quantit del vino riposta nelle botti , di( chiarando la porzione che servisse al consumo
t nelle proprio terre , e la porzione che si destil nasse al consumo plateale , ed a render conto
t del rimanente : qualora non si giustificasse l* ec sito per consumo fuori del Comune , o per ven dite all' ingrosso il dazio sarebbe riscosso sulla
i intera quantit rivelala, meno il dieci per cento:
c concedevasi ancora a' collettori , o ai Glluari la
c facolt di visitare a lor voglia le cantine , o le
t bettole.
c Queste misure vennero approvate dall' Intendente
( sull' avviso del Consiglio d' Intendenza di Sira<t cusa. la seguito il dazio fu affilialo. L' affiltalot re si riserv 1' alternativa o di esigere il rivelo,
f o di apporre custodie ne' luoghi di entrale per
prender notameli lo del mosto immesso. Soprag giunta la vendemmia , senza che si fosse cffeltua( to il notamento , V aflllatorc chiese di avvalersi
( del mezzo della cimellazionc del vino introdotto
I nel Comune, onde conoscere la quantit esistente,
t Annu T Intendente alla domanda. I proprielat ri altri cedettero , altri si opposero alla cimel( lazione. La renitenza di quesii ultimi astrinse il
( Sindaco ad usar rigore , e lino si permise di a( prir le cantine colla forza.
l L' inconveniente cagionalo da questo procedere ,
f conseguenza immediata di un metodo che nul( la ha in se di vantaggioso, ma che indire lUimcni te pregiudica 1' industria, il commercio interno ,
i e il dirilto di propriet ; i cattivi effetti che def rivano dal sistema de' riveli , e gli abusi che net ccssariamcntc sorgono uell' esecuzione hanno at tiralo la mia attenzione su questa materia col
t doppio oggetto di prevenir la rinnovazione di di* visamenii riprovabili, e d' indicare i mezzi pi
< propri , e meno angustianli onde conseguirsi il
f fine di percepire il dazio con successo e con uli le reciproco dell' auuninislrazioue e degli amrait uistrali.

CAPITOLO V.
Sovrimposta alla contribuzione diretta.
3y. La sovrimposta addizionale alla contribuzione difi E tanto pi mi son determidato a sviluppare il
t soggetto , in quanto la pratica introdotta nel Co mune di IVolo , e forse in nso altrove , i sistemi
( ivi concep ti non sono indispensabili ; e per non
t sarebbevi ragione sufficiente per conservarli, quant do lungi dal recar giovamento vengon dal fatto
c dimostrali perniciosi.
( La legge ha stabilito in generale il modo come ri
ti scuotere i dazi civici.
( Le sue disposizioni sono letteralmente applicabili al
a dazio sul vino. Gli abitanti lutti dovendo restare
indistintamente gravati , la prima idea che nasce
I si quella di riscuotere la tassa ali' immissione
t. del genere nel perimetro dell' abitato. Sarebbe
t questo 1' unico mezzo di percezione generalmente
t adottabile , qualora ogni Ccmnne fosse murato ,
t o bench aperto , ma con pochi accessi e facili
(( a custodire. Per incontrandosene molti senza mu
li ra , ed ove per li accidenti del luogo non po
li Irebbe adottarsi quel modo tanto semplice, la stcs sa legge ha provveduto che coloro i quali noi
il comprano al mercato il genere soddisfacessero il
i dazio con un prudente transatto , laddove gli alt tri contribuirebbero consumando al minuto una
i derrata il di cui dazio si corrisponde dai pubbli( ci venditori,
t Dalle premesse ben si scorge che, ove il metodo
j dell' immissione non impedito dalla fisica posij zione del Comune, dovrebbe senza fallo istituirsi.
i Laonde in que' tali luoghi non sarebbe pi mc( sticri di ricorrere ai riveli , visite , cimellazioni ,
< come ne]) pur ve ne ha bisogno ne' Comuni ap cr( ti in cui il dazio s' introita per via di transazioI ne , e gabellando la consumazione platearia. E
I cos verrebbero da per tulio eliminati quegli spe
li dienti i quali oltre all' essere incerti , e somma mente arbitrari apprestano un vasto campo alle
controversie, ai reclami , ed ai disturbi.
f I provvedimenti necessari per l' immissione del mof sto son di una classe subalterna. E agevole fisI sar per g' imminenti il tempo del pagamento
( del dazio , come ancora la giusta deduzione della
t quantit immessa in compenso delle ordinarie perc dite nella fermentazione ; deduzione da me in
t qualche luogo approvata per un quinto, seguen< do il dettato nella tariffa doganale.
t Ma per quel che riguarda l* esportazione o il trnn sito pel Comune , quesji casi altronde non Irop( po frequenti ne' Comuni mediterranei , perch}
a quivi sovente il prodotto del territorio non supeI ra il consumo del paese , questi casi facili a rif solvere han di gi riportalo una sovrana decisio< ne col rescritto de' 4 maggio 1823 emanato in
( occasione della domanda di certi negozianti di
< Siracusa i quali iinmellcvan vino per deposito,
t Essa prescrive che i generi di consnmo soggetti
c a dazio civico immessi per deposito o per transi( to s' intendevan consumali dopo tre mesi : e scrc vir di regola nelle occorrenze. Quanlnnque ri guardo ai depositi , quando esistano nelle camt jagnc , o anche provvedendo che si teirgan fuo

rrlla facoltativa del Decurionato in ciascun Comune,


sotto l'approvazione dell' In tendente . Essa non potr ol
trepassare tre grana.
t ri lo abitalo si evita di ricorrere all' eccezioni ad
f essi relative.
Sognate queste norme dal Governo , appartiene
t g' Intendenti di applicarsi con ogni premura on de far cessare le indicate nocive pratiche ne' Cot. muni in cui per avventura si trovassero tuttora
( in uso , abbench fossero stale da me in partic colari contingenze riprovate ; e per contrario int trodurre nella percezione del dazio quella regoc laril, e semplicit che la legge inculca e eh'
t nell' interesse delle popolazioni.
t Nella presente congiuntura non posso dispensarmi
( di palesare a' Signori Intendenti di essermi avt veduto che i principi, secondo i quali debba com pilarsi il ruolo di transazione, sono in alcun luoi go o non sufficientemente inlesi, o non convenec volmenle applicati. Si suppone che la somma api provala nello slato discusso comunale come prot dolio del dazio , in iscambio di approssimativa,
t qual essa in fatti , sia inalterabile e assoluta,
f. D;i ci ne Inferiscono , che dedotto dalla slessa
somma il risultalo del consumo plateario , il ret slo convenga ripartirsi tra i proprietari con prot porzioni , e in quote necessariamente erronee pert cb fondate su di clementi inesatti. A retlificar
coleste idee ed iscansare insieme le ingiustizie
f che provvengouo dalla inosservanza di unaflogge
t positiva , la quale non avrebbe bisogno di comenf ti qualora il fatto non provasse che ancora si vaf cilla nell' esecuzione; egli c indispensabile dic chiararc che il prodotto del dazio sul consumo
c plateario affatto indipendente dal prodotto del
c dazio sul consumo all' ingrosso. La tariffa sola
, e dev' essere comune nell' una, e nell' allra
( parte della imposta. La tariffa deve costituire il
c fondamento della imposta. Ma i risultali del con( sumo plateario non debbon per alcun riguardo
( influire su i risultali del consumo all' ingrosso,
c Questi risultati vengon determinali isolatamente
c dalle circostanze peculiari de' rispellivi procedi( menti: come a dire, nel consumo plateario dal( le licitazioni e dagli affini , e ne' casi di mant canza di obblalori dalla economica amministrac zione. Nel consumo all' ingrosso dalla transaziot ne coi consumatori. La transazione per deve co minciare dal valutare il consumo probabile e
r prudenziale delle persone. E siccome general* mente si presume che un individuo consuma pi
. quanto pi agiato , quindi la legge ha dispoc sto , che i contribuenti fosser divisi in pi clatsi
I giusla le loro facoll. Ma la proporzione della
( quota, maggiore o minore secondo il presunto
( maggiore o minore consumo annuale, deve riguarc dare 1' individuo. Valutala per lai modo , o sia
transatta la quantit del genere che in un anno
c si consuma da una persona di una data classe ,
c allro non resta che semplicemente calcolare il dai rio che deve soddisfare per la derrata consuma
ti la. Sul ruolo gi distribuito tn classi sar ripor( talo il numero degl' individui consumatori che
( compongono una famiglia : e cosi ciascun pro-

38. La della sovrimposta sar riscossa su' ruoli or


dinari della contribuzione , e sar versata nella cassa co
munale a misura della esazione , ad ogni disposizione del
Sindaco (a).
c prielario , o capo di famiglia non verr pi tasc salo ad arbitrio , ed a guisa di contribuzione
( testacea , ma pagher 1' importare del dazio sul
f genere eh' egli e i suoi cllettivamenle consumino
t nel corso di un anno.
< I Signori Intendenti saran solleciti a mantenere in
t piena osservanza le disposizioni legislative sullo
c attuale argomento: e cureranno altres che ove
i gli amministratori se ne allontanino , vengan rit chiamati al dovere , uniformandosi alle spiegat zioni che da me qui si apprestano. Ed affinch
c le medesime pervengano a notizia di ognuno sa( r questa circolare inserita nel giornale dell' Int tendenza.
f Serva ci anche di riscontro a' due di lei rapporti
t del i febbraro , ed all' altro de' 4 dello slesso
c mese in proposito all' accaduto in INoto.
C M. Fawrb.
(a) opportuno leggersi Vinfrascritto provvedimento:
c Palermo z!f ottobre 1S27.
1 Volendo troncare gii ostacoli che finora si sono cp( posti alla facile riscossione della tassa addizionale
f alla fondiaria che in alcuni Comuni trovasi sta bilita, ho io risoluto come il metodo pi semplif ce e meno dispendioso di accollare la riscossione
t medesima agli agenti della finanza.
t Questo espediente olire che sia il pi vanlaggioso
per g' interessi de' surriferiti Comuni, sembra an cora naturalmente derivare dallo artic. 38 delle
t istruzioni de' 10 novembre 1819 nel quale pret mettendosi che la enunciala sopraimposta debba
< esser riscossa su' ruoli ordinari della conlribuziot ne , facilmente pu deduisi dovere gli agenti li( nanzieri, che sono i conservadori di siffatti ruoli,
c essere del pari gli csatlori della ridetla soprimf posta.
I Fondando adunque su questo principio la cui apc plieazione d' altronde confermata dall' ugual
r pratica che si osserva nell' altra parte de' reali
a domini, ho risoluto di stabilire i seguenti articoli.
1 1. Che i Percettori comunali restino incaricali di
( riscuo'ere la tassa facoltativa addizionale alla fonc diaria in qui i Comuni ove trovasi approvata 11c gli slati discussi.
I 2. I Percettori comunali riceveranno il carico della
i imposizione dagP Intendenti a' quali ne firmeran1 no le corrispondenti liberanze.
I 3. Verseranno nelle casse comunali il contingente
( alle scadenze, ed a proporzione de'pagamcnti che
sono obbligali di fare per causa della tassa re gi e provinciale sulla fondiaria.
I 4- Saranno per questo particolare conlabili verso il
Comune ove trovasi imposta la lassa additaiiva.
1 5. Goderanno sulle riscossioni della tassa additati va
c il medesimo premio che loro si accorda sulla las( sa regia, e sugli otto baiocchi del fondo comune
1 delle Valli,
t Partecipo a lei ce. M. Fatari.

)( 399 )(
C A P I T 0 1 0 VI.
2. la pigione per le ease addette alPamminisfrarione
Privative volontarie e temporanee.
comunale , alle scuole primarie , alla ruota dei proietti ,
3g. Le privative volontarie si possono stabilire sol
all' udienza dei Giudici di Circondario ed al carcere che
tanto sulla preparazione e la vendita dei commestibili . vi assegnalo, e per lutti i locali destinali per usi dei
Esse sono essenzialmente temporanee ed a vantaggio del Comuni (6)'y
Comune , esclusa ogni privativa a profitto dei particolari ,
cosi in questo, come in ogni altro genere.
non Capo-luoghi di Circondario , i quali in for
4.0. Lo stabilimento di qualunque privativa volon
za degli ordini generali del Governo provvedono
taria e temporanea debb' essere preceduto da una favo
ora al mantenimento di un carcere proprio, deb
revole deliberazione motivata dal Decurionato il quale ,
bano pur provvedere al soldo del custode ; come
come rappresentante del Comune, consenta che l'eserci
ancora se i medesimi debbano tuttavia essere ob
zio del dritto di ogni cittadino sia momentaneamente so
bligati a contribuire la rispettiva loro rata pello
speso a vantaggio esclusivo della generalit della popola
manlenimenlo, e custodia del carcere circondariale.
zione, e proponga nel tempo stesso le basi della priva
Avendo io inteso siili' oggetto lo avviso della gran
tiva da adottarsi.
e Corte de' conti , ho risoluto per misura generale
Ogni privativa volontaria c temporanea debb' essere
che ciascun Comune, compreso il Capo-luogo del
in oltre autorizzata dal Ministero presso il Luogoleneutc
Circondario, porli la spesa della pigione del cargenerale, sull'avviso di espedieuza dell'Intendente dato
eere rispettivo, e del mantenimento del proprio
custode, e che la spesa esuberante nel Comune Ca
in Consiglio d'Intendenza.
po-luogo, dedotta la parte che dee gravitare sullo
4-1. Le privative volontarie e temporanee debbono
stesso Capo-luogo consideralo come gli altri Co
essere date in appallo all'asta pubblica. La loro durala
muni, si ratizzi a carico di tulli i Comuni compo
ordinaria di un anno. Quando le circostanze di un Co
nenti il Circondario.
mune esigano che sia per pi. tempo, l'appallo non pu
Partecipo a lei ec.
eccedere il triennio.
4a. Le privative enunciate sono ordinariamente gli
Palermo li 28 febbraio 182C. 51. Favare.
ultimi mezzi a cui i Comuni possono ricorrere per sup
II. c Uno de' voli del Consiglio generale di Messina
plire alle spese civiche.
manifestato nelle sessioni del iSa3 e confermato
Esse nondimeno possono essere preferite ad ogni al
nel 182:1 fu di pregarsi S. M. perch avesse or
tro mezzo:
dinato che la spesa delle prigioni circondariali
1. ove si tratti d'industria che per la natura della
vada a carico de' Comuni Capo-luoghi di Circon
cosa , o per la posizione del luogo non potendo eserci
dario, e non a carico de' Comuni dello stesso
tarsi da ciascun cittadino', dia luogo ad una privativa
Circondario.
di fatto ;
PSell' umiliare a S.M. gli atli di quel Consiglio ras2. ove al benefcio delle rendite, che ne risulta al
1 segnai in quanto al volo suddetto, che in conforComune, vi si unisca la precisa necessit di adottarle per
a mila dell' avv:so della gran Corte de' eonti , e
assicurare l'annona;
e dell' articolo in) delle istruzioni de' 10 novembre
3. ove esse possano rimpiazzare utilmente quei pic
cioli dazi che riuscissero pi molesti alla popolazione.
18 19 uvea io disposto, che la spesa delle prigioni
circondariali ceda in quanto alla rata proporzio
nala ad un carcere comunale, a peso del Capo
TITOLO III.
luogo Circondario, ed il rimanente della spesa
Spese comunali: natura e tnisura delle medesime.
per rala sui Comuni del Circondario compreso
4.3. Le spese comunali sono ordinarie, straordina
anche il Capo-luogo.
rie ed imprevedute.
Risolvendo S. M. sopra di ci, coli' art. 12 del so
Le spese ordinarie sono;
li vrano rescritto de' 12 geunaro ultimo ha appro1. gii stipendi al Cancelliere nrchivario , agi' impie
1 vato quanto fu da me disposto, ed alla M. S.
gali nella cancelleria comunale , al cassiere, ai serventi,
t rassegnato nel modo anzidetto.
ni maestro ed alla maestra delle fanciulle , al medico ed
Ed io ne prevengo lei ec.
al cerusico , al predicatore quaresimale , al sagrestano
Palermo 20 febbraio 1828* M. Favare.
ed orgnnisla delle Chiese di padronato comunale , al re
golatore del pubblico orologio, ai guardiani per la polizia
urbana e rurale e per la custodia dei boschi comunali ,
0) Si leggano le cose che qui appresso si trascrivono:
ove sieno tali agenti stabiliti , al casermierc comunale per I. (E A liu di secondare le benefiche intenzioni di S. M.
t le quali mirano a procurarsi in tulio la maggioquei Comuni dove l'esige il bisogno, alla rieevilrice dei
c re cconoura , onde alleviarsi poi in proporzione
proietti , al custode del camposanto allorch sar stabilito
t i pesi i pi gravi , ho io consideralo , che uno
per l'inumazione dei cadaveri fuori l'abitato; la congrua
o il supplimenlo di essa ai parochi e solloparochi . do
degli articoli degli stati discussi comunali , di che
vunque si trovi stabilita questa spesa , per la quale le
si pu evitare la spesa senza mancai ne 1' ogget
to , sia la pigione delle case comunali , esistendo
cose dovranno lasciarsi per ora nello stalo in cui si tro
vano senza farsi veruna novit; il soldo al custode delle
quasi in ogni paese qualche convento , o altro
prigioni (a); il soldo al Giudice del Circondario; la sussi
stabilimento religioso , che possa ollrire un loca
stenza de' detenuti nelle prigioni circondariali;
le atto ad un tale uso. Ho quindi risoluto , che
si dimenano tutte le case prese in aflitio per le
cancellerie , e le case comunali , e che questi
(a) V. le seguenti disposizioni:
uffici sicuo collocali nel eonvenlo , o in uno dei
I. t slato promosso il dubbio dagl' Intendenti delle
conventi , che si trover pi opportuno nel ric Valli di Catania c di Trapani , se i Comuni

)( 4<>0
3. l'abbonamento alla collezione delle leggi edi ai- n
giornali d'Intendenza, quelle di scrittoio per la cancelc spellvo Comune , in modo che si ottenga il ser
ti vizio senza disturbare le pratiche religiose.
( Comunico a lei ec.
t Palermo /j febbraio tS3i. M. Nunziante.
II. a In occasione del dubbio mosso dall' Intendente di
c Girgenti , se la disposizione di dimettersi le case
i appigionate per uso di cancellerie, e case comu( uali, e collocare tali uffizi no' conventi, si estenda
( a' giudicali di Circondario : come pure intorno
c all' espediente suggerito da quel funzionario di
t potersi adottare la ugual misura per i giudicali
t d' istruzione di Girgenti e Sciacca, S. A. R. il
<t Luogotenente generale si degnata dichiarare,
e che i giudicali di Circondario, e d' istruzione non
c posson comprendersi fra le cancellerie , e case
c Comunali. Vuole poi l'A.S. , che s per gli uni,
c che per le altro, tostoch debbano collocarsi
I no' conventi; la decenza ed il giusto rispetto
I dovuto a tali case religiose richiede che una
a tal collocazione si faccia in modo, che tali, locali
da destinarsi siano assolutamente divisi dal resto
( del convento, e sia chiusa ogni comunicazione,
I ed interamente segregala ; e quindi verificandosi
c tali circostanze potr ella indagare i locali che
t siano opportuni , ed allora proporre 1' occorrente
t per l'ordinato risprmio s per le case comunali,
e che per le case de' giudicali.
e In nome dell'A. S, R. Je comunico co.
s Palermo ij marzo t83i.
III. Estratto dal rescritto del tg gennaro i83S stigli
atti del Consiglio generale di Siracusa.
t II Consiglio implor che tutt' i pubblici uffici del
l capo-Valle , e de' Comuni in esso compresi fost sero collocati ne' conventi religiosi , onde col ric sparmio della spesa necessaria per dare stanza a
t detti pubblici uffici, si trovasse modo d'istituirsi
C una scuola di agricoltura, e rendersi migliori le
i scuole del capo-Valle. S. M. ha considerato che
c sebbene la proposizione possa meritare un certo
C riguardo , pure nella esecuzione dovrebbe esser
t regolala dalle particolari circostanze per farsi uso
c di quelle stanze superflue a' religiosi ; ha perci
l ordinalo di riserbarsi a cotesto Governo sulla pro( posizione dell' Intendente di dare i suoi proyvedi( menti, intese le autorit ecclesiastiche.
IV. Palermo 12 settembre i833.
c La locazione di una casa in Misilmeri, per islabilirc vi il giudicalo del Circondario , diede origine ad
e una contestazione tra '1 Barone Rumbolo, e quel1 la municipalit , pretendendo il primo che una
c convenzione per tale oggetto passata tra lui , ed
( il Sindaco del Comune fosse valida quantunque
non autorizzata dall' Intendente.
e II Consiglio dell' Intendenza avanti di cui porlossi
e la controversia , rigett la dimanda del Barone ,
e e coudannollo alle spese. Egli per gravossi del
ti la sentenza presso la grati Corte de' conti , la
e quale applicando alla quislione principi diversi
e da que' adottati dal Consiglio, dichiar con avvi-

)(
i
leria
comunale, d stampa dei registri e carte per la conta
bilit comunale (a), escluse le carie e registri del Cassiere,
per le quali accordala una indennit, di stampa per
gli atti dello stalo civile; tali carte e registri sono esenti
da ogni esazione a titolo di dazio che potrebbe forse
imporsi (4):
( so profferito nella seduta de' 17 marzo i83o di
doversi revocare il giudizio contro di cui si era
t interposto appello , e compensare le spese fra le
parli.
I Questo avviso trasse seco varie riflessioni su' gravi
a inconvenienti a cui andrebbesi incontro, ove pot lessero i locali amministratori far contrarre a'Cod mun obbligazioni senza saputa degl' Intendenti ,
ti che ne sono i tutori immediati.
c Venne pertanto sospesa 1' approvazione dell' avviso
( della gran Corte de' couli, d' ordine di S. A. R.
c fu provocalo da S. M. il riesame delle decisioni
e impugnale,
t In seguilo di che il Signor Ministro Segretario di
C Stato per gli affari di Sicilia mi ha comunicalo
b il seguente rescritto.
Ho rassegnato al Re il rapporto di V. E. de' 10
1 maggio i832 relativo alla domanda di riesame
( della decisione di cotcsla gran Corte de' conti eI messa a favore del Barone Rumbolo circa alla
l locazione della casa di lui fatta dui Sindaco del
C Comune di Rlisilincri per uso di quel giudicalo ,
( non che l'avviso della consulta de'r. domini oltre
( il Faro. E la M. S. nel Consiglio ordinario di
e Stato de' 2!) del corrente non ha approvato la
c decisione della gran Corte de' conti di cui trai-
tasi.
( Nel real nome ec.
(a) Con ministeriale degli 8 marzo i83i fu dichiarato
che i ratizzi dovuti all' Intendenza tanto per l'un
per cento, quanto per cagione del giornale d' In
tendenza o di altre stampe , e per contingenti di
opere pubbliche provinciali riputar si debbono co
lite esiti privilegiati, e quindi da corrispondersi
alle Intendenze per conto de' Comuni , ancorch,
g' ititroiti d medesimi si fossero in nome del re
gio erario sequestrati,
(b) Sono a peso d Comuni anche F espensioni neces
sarie pe parli cesarei, laddove g' interessati sotto
sfornili de' mezzi opportuni: cccone il superiora
disposto;
c Dietro le energiche disposizioni date dal Governa
interessando lo zelo, e la religiosit delle autorit
j giudiziarie , onde nelle circostanze di parli cesa1 rei accorressero prontamente co' periti sanitari, si
( avuto luogo di rilevare , che bene spesso si
t frappone del ritardo a simili operazioni , perch
1 le parti interessate essendo povere non han meztt zi da occorrere alle spese necessarie per soddisfa
re re i periti medesimi della mercede ad esso loro
t dovuta.
t Volendo io, che questa classe d' infelici abbiano in
( queste tristi circostanze tutte le possibili agevola-
t zioni, e si occorra per quanto pi sollecitamente
c si possa alla salvezza di tante creature ; ho risp(f luto, che, quante volte si tratter di assistere per1 sonc povere, i medici ed i chirurgi comunali, che

4.. la fondiaria su' boni comunali; g' interessi dei


debiti costituiti; il mantenimento del servizio della posta
interna, allorch verr stabilito; la manutenzione de' fondi
e delle opere pubbliche comunali, come edifizi , ponti,
strade, piazze, aquidotti, camposanti fuori l'abitato e si
mili; il dritto di contabilit per la liquidazione de' conti
comunali ; le feste religiose e civili ; le messe matutine
dette pr populo ; il mantenimento delle chiese di pa
tronato comunale , dovendosi lasciare per le cose uello
stalo in cui si trovano , siccome si prescritto per la
congrue; il mantenimento delle caserme comunali perle
truppe di passaggio ed ogni altro pubblico stabilimento;
1' illuminazione notturna.
45. Sono straordinarie le spese cagionate dal paga
mento de' debitori arretrati e non costituiti ; quelle di
costruzione e restaurazione di edifci , strade , ponti ed
altre opere pubbliche comunali; quelle per 1' acquisto di
qualche fondo necessario ; per le giubilazioni agi' impie
gali comunali; il mantenimento de' proietti (); quelle per
lo scioglimento delle promiscuit e per tutto ci che
pu avervi rapporto; delle liti ; delle opere pubbliche
provinciali, che potranno essere autorizzate.
40. Si dicono imprevedute quelle spese che sono
cagionate da bisogni giornalieri ed eventuali di ciascun
Comune , che non souo specificate ne' due precedenti
articoli.
47. Le spese ordinarie c straordinarie comunali
sono regolate in ragione de' bisogni , delle risorse , e
della classificazione di ciascun Comune.
Non tulle le spese autorizzate negli articoli prece
denti dovranno farsi necessariamente in ogni Comune ,
ma potranno essere ammesse sugli stati discussi , quan
te volle le risorse comunali il permettano.
48. Le spese imprevedute sono determinate secon
do la classificazione de' Comuni , combinala con altre
ragioni presuntive che sono indicale dalle circostanze
locali di ciascun Comune. Il fondo assegnato a queste
spese diviso in due parti. Il Sindaco dispone della
prima per le spese giornaliere ed urgenti ; ma non po
tr , senza 1' autorizzazione dell' Intendente , disporre
dell' altra che rimane riservata per le spese eventuali
Straordinarie (6).
1 ne hanno il dovere si prestino gratuitamente a
t simili operazioni , e che laddove si tratti di assi1 stere gente povera , che si trovasse fuori del Coc mune, si pagasse a' medici l' indennit di viaggio
t sopra i fondi comunali: che in quei Comuni nei
quali non si trovasse medico stipendialo dal Coc mune medesimo s la indennit, qualora oecorrcsc se , come la mercede da darsi ni medico si pre1 levassero dai fondi medesimi , che perci nella
c formazione degli siali discussi si tenga ragione
delle spese che potranno occorrer per simili par
li li cesarci, e che sino a quando non saranno anc notate tali spese negli stati suddetti , si prelevino
i dai fondi delle imprevedute.
I Partecipo a lei ee.
c Palermo p arjosto i83o. M. Favarh,
(a) F. le truz. del 3o apr. iSij riportale a p. ttg.
(b) V. le tegnenti disposizioni:
1. t Palermo a/ gennaio t8a8.
t Da' dettagli delle spese imj rivedute di vari Comuni
1 giusta le note richiamate a qualche Intendente

49. La sprsa delT illuminazione notturna debb* ei*


sere eseguila necessariamente da' soli Comuni che sono
residenze delle Intendenze, o di una gran Corte civile.
1 in occasione di chiesto invertimento , ho rilevato
f che questo fondo non si amministra uniformemente
al prescritto dell'art. 48 delle istruzioni annesse
< ai real decreto de' 10 novembre 1819 col quale
( si accorda al Sindaco la facolt di disporre di
una parte del fondo per le sole spese giornaliere
ed urgenti, riserbandosi all'autorizzazione dello
Intendente l'altra parte per le spese eventuali
t straordinarie.
t Io ho dovuto osservare con dispiacere, che qualche
< Sindaco, e qualche Intendente sovente eccedono
f i limiti (jelle rispettive attribuzioni , poich veg< gonsi dal primo erogate delle somme per oggetti,
( i quali non olfrono alcun aspetto di urgenza tale
t da non potersene provocare la superiore auloriz( razione, e dal secondo si scorgono autorizzale
delle liboranze per articoli non ammessi , o ric gettati, e talvolta anche contrari alle leggi vit genti , e spesso' per somme vistose. Fermando la
c mia attenzione a queste ultime, ho detetto, che
< indipendentemente dall' autorit del Governo sof gliono imputarsi al fondo anzidetto soldi d' imc piegati comunali, oltre quelli contemplati nelle
< stato discusso , o non riconosciuti dada vigente
1 amministrazione civile; che vi si fan gravitare dei
t soprassoldi, degli assegnamenti fssi, e delle lar ghe gratificazioni in compenso di servizi ordinari,
t il di cui inadempimento costituirebbe una colpa;
c che vi si prelevano per vari articoli somme al
( di l del tangente ammesso nello stato discusso
senza un pressante bisogno ; che varie opere pub bliche sia per costruzione, sia per riatto escluse
1 dallo stato discusso, o non considerate si cseguof no sul fondo medesimo senza concorrervi una
t imperiosa necessit da non permettere il diiferit melilo, e qualche volla senza procedersi alla forc ma li l del pubblico incanto; che col fondo slesso
c si estinguono debiti arretrali non risultanti dal
< verbale di chiusura, pe* quali dovrebbe attendersi
( il nuovo progetto dolio slato discusso, o un part licolare provvedimento a termini della legge, on( d' esser soddisfatti sulla rendila straordinaria, cui
e si riferiscono.
I Analizzandone la circostanza ho conosciuto che gli
i esposti abusi prendon origine da un certo impe( gno di esaurire il fondo, quasich esso fosse de< stiualo a spendersi interamente, non ponendosi
t mente, che un vigilante amministratore deve prot curarne i maggiori possibili risparmi per 1' utile
c de' Comuni affidati alla tutela dogi' Intendenti.
1 l'er elicilo degli espressali abusi ne avviene in
( qualche Comune la eccedenza al fondo, cui provc vedendosi con l'invertimento di altro articolo,
t ne accade non di rado, che i debiti di giustizia
( rimangono posposti, e non curati per la prefec ronza, che si d agli esiti eventuali, e non pre1 visti di niun bisogno.
( Io presi occasione dallo anzidetto esame per disporre
r con la circolare de'iS novembre ultimo n. 1289
( che negli stali quadriuiestrili de' bilanci delle eas.e
1 comunali s portasse la distinta delle iniprevcdule

)( 402 )(
Ogni altro Comune non pu farla senza l' autorizzazione vaio del Consglio d'Intendenza, e por quelle che si
del Luogotenente generale, accordata sull'avviso moti- trovano gi stabilite in vari Comuni, si dovr provoca
re 1' approvazione del Luogotenente generale (a).
5o. L'onorario del medico non pu oltrepassare du
con indicarvi l'autorizzazione dello Intendente,
c ove vi sia. Ragion volle , che io mi fossi deter- cati centoventi ne' Comuni di prima classe, ducali no
e minato a tal misura , poich dandouu'si stretto vanta iu quelli di seconda, o ducali scltanladue in
( conto di tutte le varie erogazioni occorse durante quelli di terza.
L' onorario del cerusico- non pu essere maggiore
fi il quatrioiestre sul fondo in discorsa potr agedi ducali cento ne' Comuni di prima classe, di ducali
c volmente frenare gli arbitri, che in qualche Tu
fi tendenza han regnato finora. Ma d' uopo qui ottanta in quei di seconda, e di ducati sessanta in quelli
fi fare riflettere , che 1' anzidetta misura stala ri- di terza.
I medici e cerusici , mediante 1' onorario che per
conosciuta da me indispensabile per ottenersi so( pra tulio, che gli ordini del Governo sieno este- cepiscono dal Comune , debbono specialmente prestare
( samente adempiti, perocch assai scandalosa la la loro opera gratuita a' poveri nell abitalo e nel terri
t libert di ricorrersi da un Intendente alle impre- torio comunale ()
t veduto per eseguire esili, quali sebbene propot per la redazione degli stati discussi se ne dispor( sti dal Decurionalo. ed appoggiali dall' Intendente
( r a' termini dell' articolo slesso , e del rcal re
fi in Consiglio d' Intendenza, pure o per mancanza
fi scritto de' 18 giugno 1828 partecipato con minic di risorse comunali, o per altra circostanza quafi storiale de' ai luglio ultimo.
lunque sono slati esclusi, 0 rigettali nelle delerC minazioni prese shI progetto dello stalo discusso
M. FaVARE.
fi da S. M. trattandosi di Comuni maggiori, sia da
me trattandosi di Comuni minori : n io potr (a) S riscontri la seguente ministeriale .fi E avvenuto non di rado che qualche Intendente u( giammai permettere, che si tollerino nell'ammini strazionc comunale inconvenienti di silfatta natu( niformandosi alle decisioni dccurionali abbia per< alcuni Comuni proposto d' invertirsi if fondo sla< ra, i quali, essendo in opposizione diretta degli
( bilito per 1' illuminazione notturna di essi Comu( ordini sovrani o ministeriali , di mestieri , che
fi si provvegga con mezzi energici di rigore ; salve
( ni in erogazioni per altri oggetti creduti pi ne( intanto le ulteriori mie risoluzioni intorno alla
( cessar!.
e illegalit degli esiti rimarcala nelle aolc rimesset Or sebbene 1' articolo 4g delle istruzioni per la re
fi dazione degli stati discussi comunali dica che la
fi mi e da rimarcarsi in quelle, che potranno esse( spesa della illuminazione notturna debba essere
fi re richiamale a misura che il Governo lo giudic eseguila necessariamente dai soli Comuni che sofi eh era conveniente pel bene del servizio , e salvi
fi gli effetti della responsabilit di chi di dritto, sti
( no residenza dello Intendente , o di una gran
fi mo conveniente avvertirne circolarmente tutti gli
( Corte civile , pure permette che gli altri Comuni
I ne possano godere quante volle sull' avviso molifi Intendenti , perch da oggi in poi io non abbia
e a dolermi delia loro non curanza , per la quale
fi vaio del Consiglio d' Intendenza ne venga appro1 prevengo, che sar per passare alla rigorosa mi( vaio il fondo dal Luogotenente generale ; e ci
fi sura di obbligare i funzionari oseilanu a versare
( senza dubbio per la noia utilit, c maggior sicufi nelle casse comunali le somme da loro aulori/za( rezza che essa illuminazione arreca agli abitanti
t te sulle imprevedute, oltre a' limili delle loro fa( Su tal riflesso adunque io vengo a raccomandare
I colla espressamente definite dalla legge, e dai su
t a tulli g' Intendenti non solo che si eseguisca
fi periori. regolamenti in. vigore..M. Favare..
C con la massima esaltezza ! illuminazione di cui si
c traila nella Capovallc ,. na tutte le volte che le
( risorse dei Comuni la permettano a darsi opera
II. t Avendo rassegnato al Re il rapporto di V. E. efi di far godere i medesimi di tale non indifferente
c sposto ne' suoi fogli del 17 e 24 aprile ultimo ,
( beneficio ; e con maggior ragiono trovandosi il
1 sulla facolt deg' Intendenti d' invertire i fondi
a fondo a tale oggetto stabilito procurare che a
(! comunali , la M. S. nel Consiglio ordinario di
questo e non ad altro venga eon elfcllo erogalo
fi Sialo- de' ia del corrente , rivoeando il disposto
I Rendo lei consapevole ec.
(( nello art. 227 del decrelo degli 11 ottobre 1817
C si degnata risolvere r clic per cotesla parte dei
1 Palermo 26 luglio i83o. M. Favarb..
(t reali domini si adotti la medesima regola stabilita
c per questa parte de' reali domini coli' arlic. 249
(b) V. la seguenti ministeriale r
della legge de' 12 dice mbre 1816.
c Signor Intendente Relativamente alle delucidaziot Nel rea! nome ec. JSajwli t8 giugno 1828..
( ni da lei ricercate eon rapporto de' 24 dicembre
e ultimo circa il servizio , che devono prestare i
DI. c Palermo z' agosto 1S28,
( medici, ed L chirurgi stipendiali dai Comuni , io
le dico , che 1' obbligo loro di assistere iuiinefi Dalla parte del fondo delle imprevrcTute che risul1 ta da' risparmi delle spese, e degli aumenti delle
t diatamcnle lutti coloro che ne abbiano bisogno
t esigendo dai medesimi la dovuta mercede , che
fi rendite de' Comuni per approssimazione nolalc
negli stati discussi dal momento che ricever la
r in riguardo solamente degli ammalali poveri sonofi presente non. potr disporsene, che previa la mia
t essi Venuti a prestare la di loro opera graluilafi approvazione. Dell' altra fissala negli slati discust mente.
C si de' Comuni per gli oggetti contemplati nello
< Nel comunicarle ee.
t articolo 43 delle istruzioni aV 10 novembre 1819
Palermo 18 febbraio 18S0,

)( 4o3 )(
pu adottarsi, a seconda delle circostanze, la slessa re
Su A' incelici e ccrusici Comunali pu accordarsi
un supplimento d'indennit, qualora abbiano l'obbligo gola tra i Comuni del Circondario ().
60. La spesa di costruzione, restaurazione e manu
di servire in pi luoghi di un Comune riunito. Questo
tenzione delle strade comunali a carico de' rispettivi
supplimento non pu oltrepassare il terzo dell' onorario.
quante volle
52. Gli onorari stabiliti pel medico e pel cerusico Comuui a norma degli articoli 44 e
possono cumularsi in una stessa persona , quando essa non sieno tratti di strada consolare. In questo caso
presti servizio nelle due facolt. In tal caso non ha quando il tratto della consolare passi fuori l abitato , o
ne tocchi qualche punto estremo, o il Comune non ab
luogo il supplimento autorizzato dall'articolo precedente.
53. In un Comune non pu stabilirsi pi di un solo bia una popolazione maggiore di mille abitanti , il Co
mune esente da ogni spesa a tal riguardo ; quando
onorario di medico e di cerusico , salva qualche ecce
poi il detto tratto attraversi V abitato, rimanendo sempre
zione comandata da circostanze locali , in cui il Luogo
1' opera a carico della Direzione di ponti e strade , il
tenente generale pu estendere questa misura sulla pro
posta decurionale e l' avviso motivato dell' Intendente Comune concorre alla spese per la met, se abbia quattro
mila o pi abitanti, e per un quarto se ne abbia meno (e).
preso in Consiglio d'Intendenza.
54. L'onorario del predicatore quaresimale non pu
61. I Cassieri comunali, ad recezione del Comune
di Palermo pel quale sar presa una disposizione parti
oltrepassare la somma di ducati sessanta ne' Comuni di
prima classe, di ducati quaranta per quelli di seconda colare, non hanno trattamento fisso, ma un premio an
nuo che sar r. gola lo sulle seguenti basi.
classe , e di ducati trenta in quelli di terza.
I Cassieri de' Comuni che hanno una rendita di
55. La spesa delle feste religiose a carico de' Co
muni, ammessa a titolo di oblazione e di elemosina, non ducali 600, o meno, ricevono il premio del 4- per 100.
Que' de' Comuni di una rendila da 600 a 3ooo du
pu oltrepassare ducati sessanta ne' Comuni di prima
classe , ducati quaranta in quelli di seconda , e ducali cali esclusivamente , hanno un premio di ducati 36.
Tenti, in quelli di terza.
Que' de' Comuni di una rendita di ducati 3ooo a
iiooo esclusivamente, hanno un premio di ducati 5o.
E riserbato al Luogotenente generale di dispensare
Que1 de' Comuni di una reudita da 5ooo a 7000
al rigore di questa regola pe' soli Comuni di Palermo,
Catania e Messina , in seguito della dimanda motivata ducali esclusivamente , hanno un premio di ducati 90.
Quo' de' Comuni di una rendita di ducati 7000 a
del rispettivo Decurionalo e dell' avviso dell' Intendente
10000 esclusivamente, hanno un premio- di ducati no.
dato in Consiglio d' Intendenza.
Que' de' Comuni di una rendila di ducali ioojo in
5G. La spesa per le feste civili non pu oltrepas
sare ducali quaranta ne' Comuni di prima classe, ducati sopra, hanno un premio di ducati 120.
62. I Cassieri comunali hanno inoltre una inden
venticinque in quelli di seconda , e ducati quindici nei
Comuni di terza , applicandosi per a questo articolo la nit di spese calcolata al mezzo per cento, ma non po
tr essere minore di ducali 2 n maggiore di ducati 60.
modificazione autorizzata nell'articolo precedente ().
Questa indennit ne' Comuni riuniti regolata alla
57. La spesa per l'onorario de' maestri delle scuole
primarie non pu eccedere ducali cento dieci ne' Comuni slessa ragione per la rendita particolare del luogo di re
sidenza del Cassiere, ed alla ragione dell'uno e mezzo
di prima classe, ducali settanta in quelli di seconda, c
per cento per le rendile degli altri luoghi , ma il totale
ducali quaranta ne' Comuni di terza classe.
non pu oltrepassare ducati sessanta.
L'onorario delle maestre non pu oltrepassare du
03. Il premio e 1' indennit accordali ne' due pre
cali settanta ne' Comuni di prima classe , ducati qua
ranta in quelli di seconda , e ducali venticinque in cedenti articoli , saranno pagati in proporzione delle ri
scossioni elfeltuale (d).
quelli di terza.
Non si ammetter trattamento d maestra in quei
Comuni dove nei se ne trovi alcuna che sappia leggere (b) V. la nota a pag. 3gg.
e scrivere, ed abbia mezzi non volgari a poter istruire (e) Con ministeriale del 20 maggio iS34 fu risoluto
non esser la Soprintendenza generale delle strade
le fanciulle.
tenuta a pagare somma alcuna per lo manteni
Occorrendo qualche eccezione alla regola preceden
mento di tjtte' lastricati interni de' Comuni, i aitali
te , e permettendola le circostanze del Comune, il Luo
/tanno ottenuto il beneficio del passaggio di una
gotenente generale pu autorizzarla sull'avviso del Devia regia, dovendo questo essere a peso de Co
curionato e del Consiglio d' Intendenza.
muni medesimi.
58. Il salario del regolatore dell'orologio pubblico
(d) V. le seguenti ministeriali:
non pu oltrepassare ducali dodici. Quello de' guardiani
urbani, rurali e foresta ri , allorch verranno stabiliti, l, t Palermo 3 seltemre lS33.
a Vario stato il metodo , che nelle Intendenze ha
e di ogni altro salariato , sar determinalo dal Luogote
t avuto luogo finora per 1' applicazione degli arlinente generale sulla proposta del rispettivo Decurioualo
f coli 62 e 63 delle istruzioni approvale col real
e 1' avviso dell' Intendente.
f decreto de' 10 novemhre 1819 dal quale sono
5g. Nella ripartizione delle spese straordinarie per
t avvenuti g' inconvenienti , che in molti Comuni
gli edifici provinciali autorizzale in seguito di proposi
1 si sono di frequente pagate a'Cassieri delle somme
zioni do' Consigli provinciali , le Capitali ed i Capo-luo
c maggiori alla loro effettiva spettanza , e ci eh'
ghi , in cui gli edifici sono stabiliti , possono essere las
t pecgio non essendosi lieti' esame de' conti coinusati fino al quarto della spesa , in considerazione dei
t nali mantenuta uniformit di principi, sonosi dai
vantaggi che ne ritraggono.
t Consigli d' Intendenza condannati per talune somNella ripartizione delle spese per l' udienza del Giu
me per eccesso di premio ed indennit , che poi
dice di Circondario e pel carcere che vi assegnalo ,
< dalla gran Corte de' conti sono stale rivocate , o
1 ridotte in somme minori.
(a) F. I' art. 1 di queste istruzioni.

)(4o
Essi per sono esenti da ogni dritto per la discus
64 Mediante il premio e 1' indennit accordala ai fl
Cassieri comunali , le spese di scrittoio , de' rcgistui e | sione de' loro conti.
65. 11 trattamento annuo de' Cancellieri comunali
delle carte di contabilit sono a loro carico.
J
pu essere fissato in ragione di ducati venti per ogni
Volendo pertanto S. A. R. il Luogotenente gene- migliaio di abitanti , ma non potr essere minore di du
<r rale togliere tutte le anzidette variet, ed eviiare cati ventiqualtro , n oltrepassare ducati duecento.
Viene eccettuato da questa regola il Cancelliere del
I i moltiplici casi, in cui le somme esattesi nel cor so dell' anno si trovano maggiori delle spettanze, Comune di Palermo, pel quale sar presa una determi
e e ridurre ad uniformit ne' giudizi I' esame del nazione parlieolare.
c premio e delle indennit dovute a' Cassieri , nel
66. 11 trattamento degP impiegati nelle Cancellerie
Consiglio de' 3o dello scorso agosto si conipia- comunali, laddove per bisogni riconosciuti vengano au
torizzati dal Luogotenente generale, ed il salario di ogni
c ciuta ordinare le segucnli dichiarazioni:
servente addetto all' amministrazione comunale , sarannoC i. Che nel giudizio de' conti comunali, onde fissar
li si la spettanza del premi , ed indenuil dovuta fissali sul rispedivo stato discusso dal Luogotenente ge
t a' Cassieri , debba per primo termine del calcolo nerale-, a rapporto dell' Intendente preceduto da una
C tenersi presente la somma presu-nliva ammessa ne- deliberazione decurionale.
Nello- stesso modo saranno fissale lo spese delle Can
C gli slati discussi comunali sia per rendila ordina
ti ria, sia per rendila straordinaria, escludendosi pe- cellerie comunali , avuto riguardo alla popolazione dei
t r da quesl' ultima le somme esistenti in cassa, rispellivi Comuni.
( e non comprendendovi i resti a riscuotersi , che
67. riservalo alla sovrana determinazione il trat
per qualunque siasi causa sono dipendenti- da e- tamento che dee accordarsi a tutti g' impiegali nell'am
ministrazione de' Comuni di Pa-lermo, Catania e Messina.
i scrcizi precedenti.
6S. O^ni altra carica dell'amministrazione civile
C 2. Che per secondo termine del calcolo debba te
ff nersi presente la somma graduale stabilita dalla non compresa nel presente capitolo di pura onorifi
cenza, ed esclusa da ogni trattamento (a).
legge negli arl.6i e 62 delle suddette istruzioni.
69. Tutti i funzionari enunciali non possono aver
3. Che per terzo termine in fine debba tenersi predritto a' rispettivi trattamenti se non che quando avranno
c sente la somma effettivamente riscossa.
( 4 Che per valutarsi la rata del premio, e dell' in- prestalo il giuramento, a norma de' regolamenti , nelle
t dennit spettante a' Cassieri per la scossionc dei mani del loro supcriore immediato (b).
1 resti degli esercizi precedenti debbono tenersi pnet vati, i piani di economia, e le rendile invariabili
c senti le stesse nonne fissate negli articoli precet de' Comuni; e che su tale somma ridotta, tenute
li denti , e che la somma da soddisfarsi per tale
c presenti le prescrizioni contenute negli articoli
fi spettanza sia prelevala su' risparmi del premio, ed
C indennit di cui parola degli anni anteriori per
f secondo , terzo e quarto di della real decisione,
1 sia fatto 1' esame dell' effettiva spettanza del pre*( la stessa non pagata a' medesimi in proporzione
( mio ed indennit di che si tratta.
della non verificata esazione.
c Ed io lo comunico a lei ec.
C 5. Finalmente ha ordinato che non possa a' Cassie( ri in ogni quatrimestre pagarsi pi del quarto
c Palermo 3 ottobre iSJJ. D. Sahmirtmo.
dell' indennit , e premio fissato nello stato di- (a) V. gli articoli tj4 1%$ del decreto degli ti ol~
fi scusso , facendosi i pagamenti a conto, onde alla
tobve jSij pog. io.
t fine dell' anno soddisfarsi il dippi in saldo , li
ei quietandosi il credilo rispettivo con le suindicate (b-) V. il seguente real decreto:
( proporzioni.
C FERDINANDO II. ec.
s Ed io lo comunico ce.Dcba Sammartiito.
( Visto il real decreto de' 9 febbraio iSaj. , portante
II. c Elevatosi dal Procuratore generale della gran Corc il divieto di far sequestri o assegnazioni volont*( te de' conti il dubbio se per primo termine del
t rie su' soldi ed altri averi che si pagano dalle
( calcolo da doversi tenere presente, giusta gli or(t casse regie ;
c dini di S. A. R. de' 3o agosto passato enunciati
1 Volendo estendere questa misura a lutti g' impic- a 5 dello scorso settembre per fissarsi la speltan gali comunali dell' una e dell'altra parte de' nof stri reali domini;
e za del premio , ed indennit de' Cassieri , debba
( prendersi la somma ammessa ad introito sia nel< Visto il rapporto del nostro Ministro ce.
K la parie ordinaria , sia nella parte straordinaria ,
g Veduto il parere della Consulta de' nostri domini di l
l depurata dalle minoralive, che hanno potuto aver
del Faro;
( luogo per gli appalti ed economie, la prelodata
l Sulla proposizione del nostro Ministro ce.
I R. A. S. nel Consiglio de' 27 dell'anzidetto scort Edito il nostro Consiglio di Stato;
fi so mese , si benignala dichiarare, che per pri1 Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
1 mo termine ' intenda la somma ammessa negli
1 Art. 1. La insequestrabilit- de' soldi sanzionata coi
< stati discussi, la qual calcolala presuntivamente
t mentovalo real decreto de' 9 febbraro 1824 , a
sulla rendila, che costituisce il patrimonio attivo
i favore degli impiegati rcj , sar estesa a favore
s nella parte ordinaria r eh' esU>aordinaria a' lerk drgl' impiegali comunali, che ritirano il loro sol mini della summentovaU real decisione; che una
c do dalle rispettive casse comunali ; con che perc tale somma ammessa sulla rendita presuntiva ,
questa misura non debba aver luogo per gli as( debba, presentali i conti, ridursi sulla rendila eft s>:nti convenuti, e per li sequestri esistenti prime,
c feltiva, che il Cassiere avrebbe dovuto esigere ,.
t dV'IIa pubblicazione di questa nostra novella so1 tenuti presenti gji aiti di appallo , i ruoli appro1 viaua disposizione.-

)( 45 )(
70. Il decreto de' 3 di maggio 1816 sulle giubila
T I T 0 L 0 IV.
rioni e pensioni, applicabile a' funzionari ed impiegati
ned' araministraiione civile in ci che riguarda i titoli Del/iti de Comuni, condizioni necessarie per ioddisfarsi.
pr ottener la giubilazione con pensione (a).
71. I creditori de' Comuni per mutui , per censi'
s. G* Intendenti per gl' impiegati a loro soggetti ,
< ed i Sindaci per quelli che si pagane dalle casf Dopo venti anni ed un giorno, qualunque sia l'et
1 so comunali , potranno disporre , per casi estra( dell'impiegalo, avr diritto ad una pensione di
c ritiro di giustizia eguale al terzo del suo soldo;
< ordinari , ed a loro ben visti , la cessione e set Dopo venticinque anni ed un giorno alla met;
queslro della terza parte de' soldi de' loro im( Dopo trrnt' anni ed un giorno a due terzi;
f piegati.
( Dopo trentacinque anni ed nn giorno a cinque sesti;
f 3. Con la presente disposizione non s' intender def Dopo quarant' anni ed un giorno alla totalit.
rogato il real decreto de' 17 settembre 1829 , ec messo a favore di coloro che hanno diritto ad a( 4" 11 primo soldo che si percepito dallo Stato
t fissa l' epoca dalla quale si contano gli anni di
f limcnti.
C 4- Questa nostra benefica misura sar applicabile
c servizio : e 1' ultimo soldo goduto fissa la base
della pensione di ritiro , quante volle sia sialo
c agi' impiegati comunali di ambi i reali domini ;
t percepito per due anni continui , in caso diversoc 5. Il nostro Ministro Segretario di Stato ec.
t prender per base il soldo precedente.
f Napoli tS dicembre 18S2.
C 5. A lutti quelli fra gli attuali impiegati civili dello
Firmato FERDIMISD.
( Sialo, i quali appartenevano a tale classe prima
< dello stabilimento delle nuove istituzioni, e go(a) Leggami le infrascritte disposizioni.'
dono soldo sul quale si falla la ritenzione del
1. ( TERBIJISBO I. eC.
t due e mezzo per cento a seconda del real decreto
C Visto il decreto de' 27 novembre 1819 con cui fu
I de' 27 novembre rSig accordiamo la diminuzione
t di auui cinque nel calcolo degli anni di servizio,
f stabilita la ritenzione del due e mezzo per cento
e su i soldi degl' impiegati civili dello Stato in Si tal che compilo il periodo di' anni quindici po( Iranno conseguire la pensione di uu terzo del
( cilia ; la qual ritenzione trovasi in osservanza dal
t fH>li'u>, e cosi successivamente.
C di primo di gennaio 1820, e costituisce il fondo
C 6. Le vedove degl'impiegati ci>ili dello Sialo,
C pe' trattamenti di ritiro de' mentovati impiegati
t quante volle la foro vedovanza sia avvenuta dal
c civili dello Stalo, non che per le pensioni, e pei
primo di gen. 1S20 in poi, hanno diritto ad una
t sussidi delle loro vedove ed orfani,
c pensione eguale alla sesta parte del soldo de' lo
f Volendo determinare le regole da osservarsi nelle
ti ro mariti , purch sieno morii dopo venti anni
1 liquidazioni tanto de' trattamenti di ritiro iti pr
c ed un giorno di servizio con soldo.
c degl' impiegati civili dello Stato in Sicilia, quanto
C La pensione avr come sottintesa la condizione ,
1 delle pensioni e de' sussidi che dovranno essere
< durante lo sialo vedovile, e col' peso di muntet accordati alle d'i loro vedove ed orfani,
f nere i figli.
t Visto il rapporto del nostro Luogotenente ec.
1 7. Le prescrizioni contenute nell'art. 4 del presente
1 Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
f Udito il nostro Consiglio di Slato ordinario.
c decreto saranno applicabili alla liquidazione delle
c pensioni vedovili , e degli assegnamenti degli ort Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
c Art. 1. I prodotti della ritenzione del due e mezzo
c l'ani , e quante volle si tratti di vedove e di orc fani degli' impiegati contemplali nell' articolo >
( per cento su tutti i soldi che si pagano agl'indi( saranno ancora applicabili le prescrizioni in esso
t vidui dello Stato in Sicilia da quella tesoreria
< articolo 5 contenute,
c generale, tanto direttamente, quanto indiretlat 8. La condizione degli anni di servizio del defunta
c mente per mezzo delle particolari amministrazioni
f marito ai termini degli articoli 6 e 7 sar di costituiscono il fondo del monte delle vedove, o
c spensata per quelle vedove i di cui mariti sieno
( de' ritirali civili della Sicilia,
t morii per ferite ricevute nello esercizio della forza
c 9. Le somme gi versate nella tesoreria generale
( pubblica contro i malfattori, o avverso i contrab( di Sicilia dal di primo di gennaio 1820, e quella
t bandieri.
da versarsi in avvenire per eausa della rileniio1 9. Per liquidare la pensione di quelle vedove, i cui
ne formeranno no conto apparto sotto il titolo di
f monte di vedove e di ritirali. La suddetta lesoret mariti saranno morti in pensione di ritiro , si
( prender per base il soldo stesso su cui fu liquie ria generale in ogni qualrimcstre presenter al
t data la pensione del defunto.
f nostro Luogotenente generale lo slato di posizione
I 10. Allorch la vedova passer a seconde norie
< del detto monte, e questi ne rassegner a noi i
f cesser di vivere, la sua pensione sar distribuita
t risultameli ti.
1 a porzioni eguali fra i figli maschi e le femmine,
C 3. Tulli gl'impiegati civili dello Slato su' soldi dei
t a' primi sino all'et di diciolto anni, ed alle se< quali, a inente del nostro decreto de' 27 novemt conile durante lo sialo nubile. Maritandosi queste
bre 1819 avr avuto luogo la ritenzione del due
f sar loro pagata un'annata della quota della penk e mezzo per cento hanno dritlo alla pensione di
( sione di cui si troveranno godendo, oltre le rate
I ritiro sul detto monte : e la liquidazione ne sar
1 gi maturale: c la pensione rimarr estinta nella
a fatta con le seguenti proporzioni di anni di serC quota suddetta.
vizio continualo, e non interrotto per dimissione
li
c 11. Se un impiegai civile morcado lasci J
k riammessione , salvo il prescritto nel!" art. 5,

)( 4-o6
di qualunque specie , per ogni altro contralto nel qua< cui sia premorta la madre, avranno questi lo
stesso diritto alla pensione come quando la vef dova passa a seconde nozze , a' termini dell' arti colo precedente.
12. Qualora la vedova viva separatamente da' figli,
. la pensione ad essa spettante sar divisa in due
* parti eguali, di cui una si apparterr alla vedot va, e 1 altra sar divisa in capita a' figli, a'ter( mini dell'art, io del presente decreto.
c i3. Allorch un impiegato civile cesser di vivere
( lasciando superstiti la seconda moglie, e de' figli
c tanto del primo quanto del secondo letto, la pen( sione vedovile sar parimente divisa in due parti
c eguali come nell'articolo precedente; e la parie
t de' figli sar divisa per capita a quelli del primo
c e del secondo letto a' termini dell articolo io del
i presente decreto.
( 14. Le prescrizioni contenute negli articoli 10 ed 11
( tanto per lo passaggio delle figlie a marito, quanto
t per la premorienza della madre saranno adatla< bili a' casi espressi ne' due altri articoli 12 e i3
( del presente decreto.
( i5. Non saranno poste a calcolo per le pensioni
f di ritiro e vedovili le gratificazioni, rappresenc tanze, indennit, pigioni di casa, n altre pent sioni, o proventi di qualunque natura.
I Se alcuno impiegato per nostra special grazia si
trover godendo di due soldi , la pensione sar
( liquidala sul soldo maggiore.
16. Le pensioni di ritiro e vedovili sono considerate
c come puramente alimentarie e saranno esenti in
C ogni tempo e circostanza cosi dalla ritenzione del
l due e mezzo per cento, come da qualunque altra
1 imposizione e ritenzione.
I Saranno ancora esenti da sequestri ad istanza dei
1 creditori de' pensionisti - purch il credito non
( abbia causa di pigione di casa , 0 di generi di
l vitto accredenzati.
f 17. I pensionisti dello Stato detenuti per cause cic vili non perdono il diritto al pagamento della
1 pensione, lo perdono bens per cause criminali
f dal giorno in cui sieno stati condanpali.
I iS. Il Tesoriere generale quando conoscer che un
c pensionista sia detenuto per causa civile , non
f arrester il corso al pagamento della di lui penc sione : ma quando conoscer che il pensionista
c sia detenuto per causa criminale ne far rapporto
. ( al nostro Luogotenente generale da cui attender
( gli ordini della cancellazione della pensione, senza
e ritardare intanto il pagamento della stessa.
( 19. Il Luogotenente generale sul rapporto del Te( soriere prender notizia del giorno in cui il pen
te sionista detenuto per causa criminale sar stalo
< condannato, e quindi passer gli ordini per can1 celiarsi la di lui pensione.
C 20. Presso la tesoreria generale sar formato un
( ruolo di tutte le pensioni di ritiro, ed altro delle
t pensioni vedovili , c de' sussidi degli orfani con
t tutte le opportune osservazioni.
c 21. La liquidazione delle pensioni sar fatta con le
( seguenti formalit,
t I.La petizione sar indirizzata al nostro Luogotenente
s generale 3 0 verr accompagnata da' documenti

il Comune si pretenda obbligato , 0 derivanti da orc comprovanti le condizioni richieste dal presente
c decreto,
I a. Il Luogotenente generale rimetter la petizione
C e i documenti al capo dell'amministrazione, nelle
1 di cui attribuzioni 1' impiegato abbia servilo o
f star servendo, con lo incarico di fare la liquit dazione e di fissare la pensione corrispondente.
( 3. Quindi dallo stesso Luogotenente generale la pec tizione , i documenti, e la liquidazione saranno
C rimessi per mezzo del regio Procuralor generale
f alla gran Corte de' conti , la quale apporr in
C piedi della liquidazione il suo parere. Dopo ci
C il Luogotenente generale rimetter tulio l' espec diente al Ministro Segretario di Slato per gli afS fari di Sicilia presso noi residente per essere solt tomesso alla nostra sovrana approvazione. Non,
sar esatto dagl'impiegati presso l'amministraziof ne, n da quelli della gran Corte de' conti diritto
c veruno per la formazione, e "revisione della lic quidazione.
C 22. Tutte le pensioni di ritiro e vedovili ed asseC gnazioni ad orfani sin' oggi da noi concedute,
f o che sieno maggiori , o che sieno minori delle
f proporzioni stabilite eoi presente decreto , si ri( marranno come sono, e senza alcuna alterazione.
( Saranno per passale al nuovo Monte , e pagate
< colle somme che costituiscono il fondo del Monte
< medesimo a' termini deli' articolo primo del prC sente decreto.
I 23. Se i prodotti delle ritenzioni che costituiscono
f il fondo del Monte non saranno sufficienti al paI gamento delle pensioni , la generale tesoreria di
t Sicilia far dogi' impronti al conto apparte del
f Monte, e ne sar dallo stesso rimborsala allorch
( vi sar capimcnto: e quando vi fosse sopravvanzo
f se ne far rapporto al termine di ogni anno , *
( si attenderanno le nostre disposizioni.
a 24. I certificati di esistenza e lutti gli altri doeu( menti che debbono esibirsi da' pensionisti dello
< Stato per la riscossione delle loro rispettive pcn
( sioni di qualunque classe e somme esse siano ,
t saranno osculi dalla formalit del registro.
t 2D. La stessa esenzione accordala alle carte che
t saranno presentale per la riscossione degli asse( guarnenti , sussidi o soccorsi che pagausi tanto
( dalla tesoreria generale, quanto dalle amniinit slrazioni pubbliche e comunali.
e 26. I certificati di esistenza e gli altri documenti
( necessari allo assento delle pensioni presso la tec soreria generale, ed il primo pagamento saranno
e soggetti senza eccezione alla formalit del registro.
( 27. Il Consigliere Ministro di Malo ec.
c Vienna 2J gennaio iSz3.
Firmato = FERDINANDO.
II. Palermo So marzo 1826.
l La gran Corte dei conti ha tenu'o presente quanto
t trovasi prescritto ncll' articolo 21 del real decre< to dei 25 gennaro i8a3 sulle norme da osservart si nella liquidazione delle pensioni vedovili , e di
1 ritiro , ed ha fatto rilevare di averle la esperien( za (atto conoscere , che i capi dell' amministra
li zione non adempiono in modo uniforme , e re*

)( -4o7 )(
dini dal! dalle autorit amministrative debbono essere li- || quidat da' rispettivi Consigli d' Intendenza (a).
c golare quanto prcscrivesi nel num. 2 del men tovato articolo , con aver soggiunto , che alcuni
c di essi si limitano a fare un semplice rapporto
t sulla pensione con proporne la somma , e che al
ti tri fanno eseguire dai contabili loro dipendenti ,
t un cos detto foglio di liquidazione sovente sfor' t nito di appoggio per mancanza di alcun docuc mento non esibito dall' interessalo , senza che
c questo stesso foglio sia autorizzato dalla Urina , o
t dal visto del capo di amministrazione cui comt messo 1' incarico di eseguire la liquidazione con
risultare spesso da tali circostanze , che la gran
1 Corte dei conti non possa esattamente adempire
il prescritto del num. 3 dell'articolo suddetto, di
c apporre cio il suo parere in piede della liquit dazione.
c Per la qual cosa La essa gran Corte chiesto gli opt porluni schiarimenti , onde sia esattamente ademt pilo 1' articolo 21 del citato real decreto sulle
t uorme da osservarsi per l' oggetto di cui parola.
C Avendo io preso nella dovuta considerazione le osf servazioni falle sul proposito dalla detta gran Cor( te , uniformalo essendomi allo avviso della slessa,
C ad oggetto di ovviare a qualunque inconveniente
( di ritardo , che possa aver luogo nello adempiC mento delle incombenze della stessa gran Corte
c per mancanza della dovuta regolarit delle liquiC dazioni in discorso mi son determinalo a dicliia( rare, che per la esecuzione del num. 2 dell' ar1 licolo 21 del sopra citalo real decreto ciascun
c capo di amministrazione unitamente alla liquidaC zione da formarsi ai termini del succennalo real
decreto debba rimettere i pezzi di appoggio giuC stilicanti 1' elezione degl' impiegati , la cosliluzioc ne del soldo primitivo , e dell' aumento se ve ne
i fosse, il primo c 1' ultimo pagamento, ed il
1 certificato del servizio prestato senza iulerruzioC ne , ai termini del decreto medesimo.
c Partecipo quindi tutto- ci ec. Maiiciisse Favari.

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(
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K
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C

diretti D. Maria Gioacchina Mazza avesse avuto


dritto alla pensione sull* ultimo soldo del defunto, e insieme sulla gratificazione eh' ei godea per
conservar gli averi precedenti, S. M. nel Consiglio de' 2> del pa:.salo agosto volle benignamente
ripetere la massima che aveva gi stab.lito , dichiaraudo elio se taluno impiegalo per pareggiare l' ultimo suo soldo al precedente godesse indennil e gralificazione , dovrebbe su di questa
lasciare il due e mezzo per cento r e la pensione
sia di riliro, come la pensione vedovile della famiglia, calcolarsi sul totale delle somme che percepiva, in ragione sempre degli anni di servizio.
V. Eccellenza Ho- posto sotto gli occhi di S. M.
I il rapporto di V. E. del 4 del cessalo mese int terno, carico 1, num. 4378 nel quale osservan( do sul real rescritto de' i5 giugno ullimo fa co
ti noscere la praliea usala nelle liquidazioni delle
f pensioni di ritiro, o vedovili degl' impiegati del
( Comune Palermo, onde ovviare alle irregolarit che
c hanno a\n!o luogo in tali liquidazioni.
t E la M. S. nel Consiglio ordinario di Stato de' 19
1 di questo , ha creduto giusto ordinare per rego la, che nelle liquidazioni delle pensioni di riliro,
( o vedovili gli anni di servizio debbano cominciarc si a compitare dal giorno , in cui cominciata
1 a carico dell' impiegalo la ritenuta del due e
t mezzo per cento , e che nessun conto debba te( nersi di quegli anni nei quali non sicsi solfe ria
( la ritenuta anzidetta,
f Nel real nome ce.
f Napoli 24- seltcmira iS3().
(a) V. le seguenti disposizioni;
Ir 1 Nei Consiglio di Stalo de' 22 del corrente ho ras segnato a S. M. il rapporto di V. E. de' 7 del
decorso marzo nel quale ha riferito , che gV lil
le tendenti di coleste Valli dando una falsa applit cazionc all' art. 72 del real decreto de' 10 not vembre 1819 prescrivente, che i creditori de' Coc muni sienc* obbligati a presentare tra lo spazio di
III. 1 Palermo i3 giugno /SJJ.
1 Secondo gli ordini stabiliti per le pensioni di ritiro
( mesi sei i titoli dei loro ci edili, notificano per
t e vedovili l'assegnamento che spetta all'impiegato
t mezzo di avvisi tulli i creditori comunali, perch
1 giubilalo, alla vedova, ed a' figli del tuorlo si dee
( nel! anzidetto termine di sei mesi presentassero il
t ragionare sul semplice soldo. Accadendo per c!ie
( titolo originario del loro credito, ed i documenti ,
t in vigore de' quali sia pervenuto o integro o
t un pubblico impiegalo , il quale una volta godea
c soldo maggiore ne abbia al tempo della giu1 in parte nell'ultimo possessore y e ci all' oggetto
c di liquidarsi il vero debito del Comune o dichiat bilazionc, o- della morte uno minore, e goda
t la differenza a titolo di soprassoldo, S.M.provvi( rarsi estinto il dritto , qualora scorresse il lermit de il giorno 9 giugno i832 togliendone occasioc ne , senza che il creditore avesse esibilo i surrit ne da un fatto particolare che debba soffrirsi la
( ferili documenti : che dietro i reclami di molli
c degli anzidetti creditori, avendo ella incaricalo il
c ritenuta del due e mezzo per cento su' soppras( regio Procuratore generale presso la gran Corte
t soldi di questa natura, e che in tali casi la penc do' conti di dare il suo avviso su questo affare lo
f sione sia liquidala su lutti gli averi corrisponden- 11
I anzidetto magistrato venne a dimostrare ,- che il
t li al soldo goduto una volta.
f cennalo real decreto de' 10 novembre non pu,
C La qual sovrana determinazione, dovendosi comuni1 senza offendere ogni principio di buon dritto , ob care a tulle le pubbliche amministrazioni per or
c bligare i creditori dc'Comuoi alla presentazione dei
ti dine dato da S. A.R. nel Consiglio del 3o aprile
1 titoli primordiali , e che non l' abbia con effetto1 scorso, ne rendo lei consapevole, perch all'uopo
1 ordinato , e quindi port parere , che nella prcc le serva di regola.
t sentazione del titolo, si stesse a quanto uuiformec mente si prescrive nell' ultimo codice civile , coIY. 1 Palermo 28 novembre i83J.
t me nelle antiche leggi romane e proprie.
t Agitandosi se la vedova di un impiegato de' dazi in-

)( 4o8
72. I creditori sona obbligali tra lo spazio di mesi r nolato il nome del creditore, quello del Comune cen
ci di presentare i titoli de' lori crediti. A tale oggetto tro di cui si chiede la liquidazione , i documenti che si
esibiscono e V epoca in cui si presentano. Questo aelasi aprir un registro in ciascuna Intendenza , in cui sa
li In seguito di che V. E. inteso il Consiglio ha eI sposto, che all'oggetto della formazione degli sta
li ti discussi la liquidazione de' debili dei Comuni
f ordinata dal suddetto real decreto al tit.4cap. 1
non porta quella intelligenza , che gli si data
i dagl' Intendenti , cio di obbligare i creditori dei
Comuni all' esibizione del titolo originario della
II loro pertinenza, ma solamente ogni titolo legale
( quello, che in giurisprudenza si chiama la cau( sa del loro possesso, e che per questi tali credili
( giova anche per la pertinenza , non che per lo
l possesso , 1' occasione e la legittima prescrizione,
c ed ha proposto, che a tenore di questa intellic genza g' Intendenti regolino il loro esame , e la
t liquidazione ; e che qualora poi i Comuni creda1 no, che tra i crediti legittimamente posseduti, ve
l ne siano dogi' indebiti per causa di nullit , di
t inafiicienza , o d' incsperibilit , non sicno irapct diti di proporre le istanze innanzi a' magistrali
( competenti.
I La M. S. avendo preso questo affare nella dovuta
a considerazione venula ad approvare la enunciata
t di lei proposizione, ed ha ordinato e vuole , che
( la liquidazione de' debili de' Comuni a' termini
t del precitalo real decreto de' 10 novembre debba
c regolarsi co' principi , e colle indicate norme dal1 1' E. V. proposte.
t Nel real nome partecipo ec.
t Napoli z4- aprile 1822. A. Mastropaolo.

f rione del titolo, ho considerato che si fatte prc stazioni essendo obbligatorie, e non volontarie
1 dal canto degli stabilimenti , appartengono alla
t classe di que' credili pe' quali l'articolo 71 delle
t reali istruzioni de' 10 novembre 1819 richiede
t 1' anzidetta giustificazione. E riflettendo inoltre ,
( che la ragione, per la quale con real rescritto
( del 1 agosto ultimo furono esentati da questo
f obbligo gli altri legali dovuti da pii stabilimenti,
c non vale nel presente caso, dappoich in questo
( le persone che godono il legato non sono iucer< te , ed elleno per altro per ottenerne 1' assegna
ta zione bisognarono mostrare il loro titolo : ho dec terminalo di dichiarare, che gli anzidetti legati
t vitalizi qualora le persone chiamale da' testatori
c ne abbiano riportalo l' atto di elezione debbano
c star soggetti alla giustificazione ordinala dalle
c reali istruzioni de' 10 novembre 1819, e da quelle
c dei 20 maggio 1820.
C Lo comunico a lei ce.M. Favars.
V. t FRANCESCO I. ec.
C Vistele istruzioni de' 10 novembre 1819 annesse al
( real decreto degli 11 ottobre 1S17 per I* ammi1 Distrazione civile in Sicilia , colle quali al titolo
f quarto prescritto il modo come debbono liquic darsi e soddisfarsi i debiti de' Comuni e debbano
c li stessi restar prescritti.
I Visto l'art. 69 delle istruzioni de' 20 maggio 1820
c col quale prescritto , che per la liquidazione,
II. I Eccellenza Avendo rassegnalo al Re il rapporto
( per lo soddisfacimento , e per la prescrizione dei
1 di Y. E. de' 2 luglio ora spiralo 2 carico numec ro 2016 nel Consiglio ordinario di Stato de' 25
< debili de' pii stabilimeuti debbono applicarsi le di( dello stesso, uniformandosi alla di lei proposizio( sposizioni stabilite pe' debiti de' Comuni.
c ne, si degnato approvare, che gli stabilimenti
C Visto il nostro decreto de' 27 agosto 1827, emanato
( di beneficenza nel giustificare il titolo di rendila '
c pe' nostri reali domini al di qua del Faro , col
c minore di onza una a carico de' Comuni, siano
( quale disposto che il decreto de' 16 ottobre
1 esenti dalle spese di qualunque natura.
t 1809, intorno alla prescrizione de' crediti cont Nel real nome partecipo ec.
1 tro i Comuni, non applicabile quando l' ac zione di credito sia di un luogo pio in faccia
I Napoli i agosto /Szj,
f all'altro luogo pio, e che non sicno del pari
III. c Eccellenza - Avendo rassegnato al Re il dubbio
( applicabili tra luoghi pii, di cui 1' uno sia credit tore dell' altro , le disposizioni del real decreto
1 elevato se i legati dovuti dalle opere di benei1 de' 3o gennaio 1817, sull' uso de' ruoli de' pensi,
c eenza debbano essere sottoposti alla misura di
c giustificazione di titolo prescritta coli' art. 71 del
c e prestazioni di qualunque natura.
C real decreto de' 10 novembre 1819 pe' debiti co( Considerando che uguali ragioni esistono per accor( munali, ed estesa a quelli degli stabilimenti pii
( darsi a' luoghi pii della Sicilia il beneficio stesso
t accordalo a' luoghi pii di questi reali domini eoi
per effetto dell' articolo 69 delle reali istruzioni
C del 20- maggio i8ao, la M. S. in vista del rap cennalo decreto de' 27 agosto 1827.
( porlo di V. E. de' 2 luglio ora spirato nel Cout Visto il rapporto del nostro Luogotenente ec.
1 siglio ordinario di Stato de' 25 del mese stesso,
t Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo CC,
Inteso il nostro Consiglio di Stato ordinario.
c si degnata dichiarare, che non vi bisogno di
c giustificazione.
t Abbiamo risoluto di decretare, e deci eliamo ee.
c Nel real nome partecipo ec,
t Arl.i. Il nostro r. dee. de' 27 agosto 1827 emanato
pe' nostri reali domini al di qua del Faro circa
c Napoli 1 agosto 182J.
f la prescrizione de' credili , e debiti tra un luogo
IV. 1 Palermo 7 ottobre 1827.
t pio ed un altro esteso a' nostri reali domini al
1 Sulla domanda fallami dal Consiglio degji Ospizi
di l del Faro,
f di Messina se i legali vitalizi dovuti dagli slabit 2. Il nostro Ministro Segretario ec.
( lini'. nii di beneficenza in virt di testamentarie
t Napoli li ' settembre 1828.
a disposizioni debbano star solloposli alla giuslifcaFirmalo FRANCESCO,

)( 4-<>9
nwnfo sar eseguilo alla presenza del Segretrio genera
73. I Consgli d'Intendenza nel corso di un anno
le che lo firmer immediatamente dopo , senza lasciare
spaxio in bianco.
VII. t Con minisi, di
dicem. 182$ fu considerato :
t Che il Governo norl attenzione all' estensione ,
( che i Consigli d Intendenza davano all' esame
TI. I Ho rassegnalo al Re il rapporto di V.E. de' 22
< dicembre 1828 relativo alla dimanda del principe
c de' titoli , perch conobbe, che non pochi Con( di Niscemi, ond'esserc abilitato a presentare, non
1 sigli di questa parte del Regno si erano avvisali
1 ostante la perenzione del termine, il titolo legale
( forse con grave danno de' Comuni , di poter enf di due rendite dovutegli da colesia Deputazione
c trar nella conoscenza di quelle dimande, che mic di nuove gabelle , non che i vari di lei rapporti
c ravano ad ottenere un titolo , e non gi a mo1 successivi sul eonlo di varie altre dimande di sit strar la verit del preesistente : al qual secondo
mil natura. E la M.S. inleso l'avviso della Cont esame unicamente eran dalla legge in tal con< sulta di colesti reali domini, nel Consiglio di Stalo
c giuntura chiamati,
t Essendo per altro assai facile, che se non nella di( ordinario del iG stante si degnala ordinare per
t manda , nelle eccezioni almeno si fosser dedotta
norma generale.
c delle azoni, che appartener non possono, eh*
f x. Che ogni dimanda di liquidazione di credilo avf al Consiglio d' Intendenza come primo grado del verso i Comuni , e gli altri stabilimenti a quelli
4 la giurisdizione del contenzioso amministrativo ,
f assimilati , non esclusa taluna dimanda gi rc o al Tribunale civile : e potendo ancora essere
spinta dal Governo a motivo delle disposizioni
r occorso, che il Consiglio d' Intendenza di cotcsta
1 generali allora vigenti, non ostante la perenzione
( Valle non si fosse in tali casi astenuto di proce di termine stabilito nel real decreto de' 10 no vembre 1819 e seguenti, sia accolta dall' E. V.,
c der oltre, e rimandar le parli innanzi qual si
t conveniva di detti magistrati , cos ella con quella
ed inviala all'esame dell' Intendente, e del Conc maturit e diligenza, che merita un affare di
( sigilo d' Intendenza competenti , tulle le volte si
maggior momento , che forse a prima vista non
<t olfrir fondata nell'esistenza del titolo non disgiun pare , riferir se abbia trovalo delle decisioni di
i lo dal possesso di esigere, di tal che sar sempre
ammessioni di titoli, nelle quali cotesto Consiglio
respinta , ove si trovi fondala o nel solo titolo
t d' Intendenza abbia profferito in modo , die siasi
scompagnato dal possesso, o nel solo possesso,
per la sua decisione acquistato u titolo, che non
r quantunque immemorabile, scompagnato dal titolo,
si aveva.
t 2. Che 1' Intendente insieme col Consiglio d' Intenc Dovr ella per, pria di avanzarmi il corrispont denza, intese le parli interessate ma senza forme
c dente rapporto sentire il Sindaco, e il primo E( di giudizio, esamini la giustizia del titolo, e la le( lcllo di ogni Commi* contro di cui siansi fatte
c gillirait del possesso in esigere, ed insicmcmcclc
e istanze per amuiession di titoli. Si. Favare.
f l'indole del credilo, ed ogni altra cosa, che
giovi a viemeglio accertare il giudizio sulla giu( stizia del credilo slesso, e non incontrando su di Vili, c Sul dubbio se il convento de' Carmelitani di Trac pani cri ditori di un annua rendila di onze tre
( lutto ci fondato dubbio proceda altres alia cori sulla eredit di Michele Barone di Calatalimi sia
f rispondente liquidazione.
e in obbligo di giustificarne il titolo in Consiglio
( 3. Che i risultamenti dell' anzidetto esame per via
( d'Intendenza dopo il real decreto de' a settembre
1 di avviso in forma consultiva di unita a' docuf 1828, che estese alla Sicilia le disposizioni del
( menti su' quali esso si fonda , sieuo rassegnali
real decreto de' 27 agosto 1827 , cio, che la
a V. E.
prescrizione de' credili e debili tra un luogo
t 4- Allorch 1' E. V. non credesse conveniente di
t pio ed un altro non abbia luogo , si l' E.
< apporre nel real nome 1' approvazione sovrana
1 V. servila con officio de' a5 febbraro scorso, a
t sull' avviso anzidetto per motivi rilevali da ricorso
t carico num. 729 provocare i sovrani oracoli, on(L delle parti, o per ragioni nascenti dal contesto
c de dichiararsi se per luoghi pii , di cui si fa ceut dello avviso, e de' documenti che facessero sor no nei suddetti decreti , debbano intendersi qtieU
t gere nel di lei animo dubbi di gravissimo mo
1 li laicali soltanto , ovvero iudislintamenle auchc
li mento in ordine alla giustizia dell' ammissione ,
< quelli ecclesiastici,
( ovvero dell' esclusiva del credilo, trasmetter ella
f Avendo io rassegnato ci a S. M. nel Consiglio di
c 1' avviso di unita a' documenti con suo ragionato
e Stalo ordinario del 5 del corrente , si la M.
c parere alla M.S. per le sue alle determinazioni.
1 S. degnata d chiarare , che il succennalo real
( 5. Che sanzionala in fine sovranamente 1' ammrsc decreto dei 27 agosto 1827 comprende anche i
t sione del credito e la liquidazione , 1' annua
t luoghi pii ecclesiastici.
t rendita debba essere iscritta nello stalo discusso
i Nel real nome ec.
del Comune o del pubblico stabilimento debitore
1 Napoli j aprile l83o.
dell' anno prossimo seguente a quello della san* z:one sovrana, e le annualit arretrale per alt trcttanli anni successivi.
J IX, 1 Napoli il di 5 di aprile i83o.
t FRANCESCO I. et".
t 6. E che per la liquidazione de' crediti del principe
c Visto il nostro decreto de' 27 agosto 1827 emanato
( di ISiscemi avverso la Deputazione delle nuove 1
t pe'domini al di qua del Faro col quale dispoc gabelle si proci da a seconda delle disposizioni
I sto che non abbia luogo la prescrizione de' credili,
t contenute ne' numeri precedenti.
1 e debili Ira un luogo pio, ed un altro.
e Nel real nome ec.
1 Visio T ailro nostro decido de' 5 settembre 1S28
( Napoli /8 novembre 8zg.
I
5a

X 41 )(
dcLLono liquidare tuli i i crediti (le' Comuni , sentiti gli iuteressal. Della decisione de' Consigli eP Intendenza si
4 eon cui renne la suindicata disposizione estesa ai
nostri reali domini al di l del Faro.
( Tenuti presenti i dubbi insorti , se nella espressioe no dei surriferiti decreti si comprendano soilanto
i luoghi pii laicali, ovvero indistintamente anche
i luoghi pii ecclesiastici,
t Considerando che a favor di questi ultimi slatino le
te ragioni medesime per godere al pari de' primi
c dell'abilitazione di sopra indicata.
( Convenendo perci essere legalmente dichiarata la
( nostra sovrana intenzione sulla precisa intelligenza
de' mentovati decreti,
c Visto il rapporto del nostro Luogotenente ce.
a Salla proposizione del nostro Segretario ec.
a Udito il nostro Consiglio di Stalo ordinario.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
t Art. i. Il nostro real decreto de' 27 agosto 1827
c relativo alla prescrizione de' credili e debiti , tra
( un luogo pio ed un altro, comprende ancora i
t luoghi pii ecclesiastici..
2. Il nostro Ministro Segretario di Sialo ec.
In assenza di S. M. il Re mio augusto Padre e Signore
Firmato FERDINANDO Vicario Genwulb.
X. ( S. A.R. stimando nella sua saggezza esser conveC niente, che in tnlle le fi) tendenze si proceda
uniformemente nella redazione del documento da
e consegnarsi alla parte, relativo alla liquidazione
a approvata dall' A. S. di un credilo contro i CoC muni, o pubbliche opere di beneficenza agli slessi
e assimilate ; e vedendo che la forma data a siffatto
e documento dall' Intendenza di Palermo presenta
i requisiti necessari, e le opportune cautele,
a venula ad ordinare , elio si adotti il seguente si
ti sterna.
c Allor quando perverr in ciascuna Intendenza la
reale decisione dell'A. S. con cui viene approvala
<i la liquidazione del titolo de' credili di eui si tratot ta , si rediger una copia dell'avviso in proposito
del Consiglio d'Intendenza, in pie della quale
t dovr trascriversi la corrispondente reale decisio1 ne, che firmata dal capo del 3 ufficio, vidimala
dal Segretario generale d'Intendenza, e munita
della legalit del registro per mezzo dell' usciere
di essa Intendenza nel Capo-valle , o di uno dei
a servienti comunali ne' Comuni di dipendenza si
i far notificare , o a' primi Eletti , trattandosi di
amministrazione comunale , o agli altri ammini stratori , trattandosi d' opere di pubblica bene licenza.
I Ci eseguito l'usciere, redigendo dell'uno e del
ti l'altra, una copia conforme, ohe consegner alla
n parte convenula per l'uso di risulla, scriver in
a pi della prima copia il di lui verbale- di noi ili
ce ea , che far parimente munire della formalit
& del registro, e questo sar il documento, clic in
tal modo legalizzalo, si consegner alla parte in tcressata onde avere la dovuta cautela del oredi( lo , di cui inappellabilmente ne avr, ottenuta la
t liquidazione.
D'ordine della prelodala A.S. comunico a lei quet sta real decisione per l' uso corrispondente di sua

parte , ed in replica al suo rapporto sul propot silo de' 21 aprile ultimo,
t Palermo 2j giugno rSJt.
< DUCA SamMARTIMO.
XI. Palermo 24 novembre tS3t.
Fatta petizione per liquidare un credito , che il
<i convento di S. Nicoletta in Catania vantava su
c i beni della eonfrateruil del SS. Sagramenlo ,
& quel Consiglio d' Intendenza decise , che il caso non ammetteva luogo alla domandata provviden za, e si avvis cosi dal supporre che in virt del
t decreto de' 5 settembre 1828 eoi quale dalla pre
ti scrizione del termine stabilito per la liquidazione
de' credili contro i Comuni, o altri corpi morali.
furono escluse le opere pie d' altre opere simili
e: creditrici, i creditori di questi ultimi tra loroli dovessero essere esenti affatto dalla liquidazione ,c mentre falla bene attenzione a' decreti del io( novembre iSig, e posteriori, altro principio non
t pu inferirsi , che 1' obbligo non senza vantaggio
t delle parti imposto a tulli di domandare la liqui1 dazione del liiolo, e degli arretrali di un credito
( su i beni delle opere di beneficenza pe' credi
li tori particolari circoscritto ad un termine, scorso
( il quale si perde il drillo, mentre resta i lini ita
ci to in favore delle opere d'altre opere' creditrici,,
t ed ove per qualunque indugio delle medesime si
1 posporrebbe tale operazione non s' incorresse mai.
s nella preserizione..
i Definito cosi che lutti i crediti delle opere anzidette1 debbano da' Consigli d' Intendenza liquidarsi, c nata una seconda quislione per sapere se quelli
t appartenenti ad altre opere simili si eseguiranno
t di drillo, o economicamente giusta il rescritto
de' 18 novembre 1829. Ma quest'altro dopo ci
t che di sopra si spiegalo dileguasi in conside1 rare, tendendo il rescritto a riabilitare alla liquii dazione tulli que' creditori particolari che pas salo il termine avessero perduto il dritto, esso
t non pu riguardare il credilo di un' opera av verso dell' altra per le quali non valendo mai la
1 prescrizione non era d' uopo di quel particolare
s favore.
( Un rapporto della Commissione consultiva, dove pre-t sa occasione del caso particolare sono spiegale
1 le esposte quistioni, fu da me fatto presente a
a S. A. R. nel Consiglio de' 29 ottobre ultimo, on
de l'A. S. uniformandosi alla medesima si de
li guata dichiarare, che il credilo del convento di
S. TSicolella di Catania su i beni della Con fra
ti terni l del SS. Sagramento, siccome ogni allr.
simile, debba dal Consiglio d' Intendenza liquidarsi,
c e questa liquidazione si eseguir per massima ai
t termini di giustizia secondo le norme segnate
e nelle istruzioni del 10 novembre 181.9. e 20 inagr
e gio 1820.
1 Comunico a lei ec.
XII. . t
1
c
1

Dal Ministro Segret. di Slato per gli affari di


Sicilia , mi si partecipato il seguente sovrano
rescritto Eccellenza Ilo rassegnato al He
il rapporto di Y. E. degli 8 novembre ultimo ,

X 4-n ){
prt tra un mese appellare nella gran Corte de' comi ,
74- riservato al Luogotenente generale di prorrtfa quale dee pr uu mia re definitivamente ne' quattro mesi gare, ove il bisogno lo esigesse, il termine fissato nelloarticolo precedente , purch la proroga non oltrepassi
successivi (a).
sei mesi.
( i carico, mina. 364-fi relative al dubbio, se 1' obii bligo imposto a' creditori de' Comuni a far liquic dare i di loro titoli nel termine fissato, estender
mese di tempo per potere appellare delle deeisio( ni de' Consigli d' Intendenza sul conto di ammis( si dovesse anche al regio fiseo, ed alle rendite
( di regio patronato, e se debba esibirsi il titolo oc sione di titolo de' crediti avverso a' Comuni.
La strettezza di tal termine e qualche volta forse
riginario, o basti la percezione , ed il quasi pos< la poca vigilanza han prodotto il fnneslo effetto
sesso pel tempo necessario a prescrivere.
di trovarsi pi Comuni fuori il caso di presentaE la M. S. inleso il parere delta Consulta di cotec re il loro ricorso di appello contro decisioni che
c sta parte de' reali domini, nel Consiglio ordina( li han condannalo a somme assai forti , e delle
c rio di Stato de' 12 marzo di quest' anno conti
c quali lutto consigliava a domandarne rimedio.
li nuato fino a 6 aprile corrente, si degnata pre
ci scrivere di doversi liquidare infra un anno, dcNon pochi fatti mi hanno reso informato di lutto
ci ,> onile daudomi il pensiero per la carica da
* correndo dalla pubblicazione del decreto, le renS. M. confidatami di arrecar quel compenso che
1 dite fiscali , e di regio padronato dovute dalle
dalle leggi sia permesso a tante perdite de' Co4 Comuni , del pari come si sono liquidate quelle
muui ho voluto sentire la Commessione consulti
t de' particolari , in esecuzione del rcal decreto del
I 10 novembre 1819, ed ha altres la M.S. dicliiava di giustizia su varie suppliche di funzionari dei
rato, che per detta liquidazione non sia nccessacorpi amministrativi e decisioni de' Consigli di
Intendenza che avevano ammesso titoli per somme
t ria f esibizione de' titoli originari, bastando che
di gran momento e per considerazioni alle quali
t si giustiliecssc la percezione , ed il quasi possesso
valevoli risposte potevano darsi.
1 della rendita per lo tempo legittimo a prescrit verla, a' termini del r. rescr. del 24 aprile 1822.
1 La stessa consider che lo esame qualche volta si
1 riduce a vedere se il Comune sia o no decaduto
Nel rcal nome partecipo ce.
( dallo appello per essere scorso il termine dalla
Ed io nello stesso real nome ec.
( legge stabilito o se possa competergli altro riuaePalermo 6 giugno i833. P. di Campofrajco.
dio.
c Che a disbrigarsi dalla forza della cosa giudicata ,
XIII. c Napoli il d 12 giugno iS33.
la quale potrebbe opporglisi e dalla decadenza
(FERDINANDO
FERDINANDO II. OC
de' termini, molto utile l'addurre che il perio
( Veduto il decreto de' 10 novembre 1819, e le iistrudo di tempo segnato dalla legge a sottoporre a
t ziooi col medesimo approvale
pprovate per 1'I' ammini
amministrariesame la decisione del Consiglio d' Intendenza
< zione civile della Sicilia, con le quali al titolo
in linea di liquidazione di crediti avverso i Co
1 4 prescritto il modo come debbono liquidarsi
muni , non pu dirsi legalmente trascorso quanc e soddisfarsi i debili de' Comuni, e come debbono
levolle la notifica di una decisione non sia stata
c gli stessi restar prescritti :
eseguita in persona di coloro che ne' giudizi raps Volendo provvedere egualmente alla liquidazione
c presentano i Comuni.
delle rendite fiscali, e di regio patronato dovute
( Consider che a' termini degli stalliti dell' ammini da' Comuni anzidetti;
t strazioue civile spelta al primo Eletto il difeudet Veduto il rapporto del nostro Consigliere ec.
( re i dritti de' Comuni , c la citazione debba diri( Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
t gersi al medesimo per parte del Comune,
f Udito il nostro Consiglio di Malo;
t Consider clic la notifica della decisione debba farsi
t Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
t a colui che dorea esser chiamalo a comparire
Art. 1. Nel termine di un anno, decorrendo dalla
nello atto introduttivo d' istanza.
t pubblicazione del presente decreto , le rendile li< Consider del pari che il rilascio all' Intendente
t scali di regio patronato dovute da' Comuni dei
i- (ove fosse occorso) mira soltanto a far si che il
t reali domini oltre il Faro saranno liquidale del
c Comune succunibente sollecitasse il pagamento ;
t pari , come si sono liquidate quelle de' particolari
t che tal sollecitazione procede quando non vi sono
in esecuzione del succennato decreto di noverat de' molivi da doversi presso i rappresentanti dei
c bre 1819.
1 Comuni , n intendono costoro portare appello
C 2. Per eseguirsi questa liquidazione non sar necest presso i magistrali competenti ; e che gii per il
( saria l'esibizione de' titoli originari, bastando il
t decorrimento del termine non resta pi olire il
t giustificare la percezione , ed il quasi possesso
< potere di appellarne,
t della rendita per lo tempo legittimo a prescrivert Da quali principi ne deriv la Commessione con( la , a' termini della nostra sovrana determinazione
t sultiva di giustizia che ove ad altri che al primo
t de' 22 di aprile 1822.
c Eletto siasi notificala la decisione, resta il Cornu
f 11 nostro Ministro Segretario di Slato ec.
te ne nel pieno drito di portarne doglianze presso
1 Firmalo FERDINANDO.
( i Tribunali competenti,
t Saggc e alle leggi conformi ho io trovato le leorie
(a) V. le seguenti disposizioni:
e e le conseguenze che ne procedono dalla cannata
I. < Palermo g febbraro i8ag
i Commessione enunciale ed assai opportune per
:.
73
delle
istruzioni
approvate
con
real
t Per 1' artic
c liberare quei Comuni contro i quali da' Consigli
< decreto de' 10 novembre 1819 accordato un

yS. I creditori che sono in possesso ili esigere con


tinueranno ad esserlo provvisoriamente sino alla liquida
zione. Quelli poi che mancassero di questo possesso da
cinque anni a questa parie , non avran drillo a recla
mare alcun pagamento se non dopo la liquidazione de
finitiva.

I d' Intendenza si sieno ammessi titoli di debiti con


( delle decisioni delle quali non lecito appellare
t per ssere forse scorso il termine e che non sie no slate notificate al primo Eletto.
Il perch lo fo note a lei onde porti la pi accu
li rata attenzione su tutte le decisioni profferite dal
e Consiglio d' Intendenza della Valle a lei affidala;
ed ove trovi essersi notificate ad altri menoeh al
( primo Eletto , e che fosse utile provvedimenlo il
a produrre appello, dia le pi efficaci dispos'zioni
( perch sia eseguito e si rechi cos pronlamenle
compenso a tanti danni che con mio rammarico
scorgo essersi arrceati a' Comuni per elicilo di
quelle disposizioni che dalla legge intendevansi
ti dare per il loro hene.
La investigazione e lo studio clic ho portato su va
ie ri giudizi di liquidazione mi han messo al caso di
( avvedermi essere scorso il breve termine di un
mese, anche quando il Dccurionato ha deliberato
presto il meglio che ha polulo per chiedersi ri
ti medio della decisione dal Consiglio d'Intendenza
C profferita, solo perch si credula da' corpi ara( ministrativi e da' Dccurionali necessaria una sc
oi conda autorizzazione per lo appello e da qualche
S Intendente la mia approvazione giusta 1' arti e. 12
I delle istruzioni per lo adempimento dello articolo
c 244' del real decreto degli 11 ottobre 1817.
A togliere quesf altra ragione de' danni a' Comuni
avvenuti per non poche decisioni sul conio di ara
li missione di litoli ; dichiaro che il citato articolo
t parla del caso che il Dccuriouato avvisi di non
I istituire una lite, o non appellare di una dccisio ne, e 1' Intendente sia di parere contrario.
E per togliere un altro errore che sul particolare
l mi venuto di scoprire, la prevengo che per le
( nostre leggi anuninistralive, non men che per
a quelle degli altri reali domini, un Comune in
I obbligo di provvedersi di autorizzazione per islare
c iu giudizio soltanto quando trattasi di affari con
ti tenziosi cui dato conoscere all' ordine giudi
ci ziario.
Ella dunque prender in tutta la considerazione il
il contenuto di questa ministeriale , e secondando
le mie premure per lo bene de' Comuni vi si con
ti former con zelo e studio e mi far infermalo
I del numero delle decisioni che potranno cancel4 larsi pel motivo di sopra spiegato e discorso dal
li la Commessione consultiva di giustizia, ed illumi ner i corpi amministrativi e i Decurionati di ogni
e Comune onde non si facciano quelle limitazioni
e che non trovansi dalla legge stabilite. M. Favare.

II. 1 Napoli 20 marzo 1S2Q.


p n a k c e s c 0 1. ec.
Visto 1' articolo 73 delle istruzioni per la redazione
( degli stati discussi comunali de' nostri reali donii( ni al di l del Faro approvale con decreto del
( 10 novembre 1819 in cui accordato il termine

76. Sono esenti dall' obbligo della liquidazione i so


li creditori che hanno in loro favore le sentenze dei
Tribunali competenti passate in giudicato , e che sono
nell' attuale possesso di esigere.
di un mese per potere appellare a quella gran
it Corte de' conti delle decisioni de' Consigli d Int tendenza sull' ammissione de' titoli de' crediti con tro i Comuni.
Avendo 1' esperienza dimostrato- che la brevit di
1 ques'o termine torna sovente m grave danno dei
d Comuni medesimi, attesoch per le formalit he
I altronde si richiedono, onde un Comune possa.
I produrre siffatti appelli,, facilmente accade che il
a termine sia gi spirato alloreh trovisi nel caso)
1 d' appellare.
C Volendo pertanto adottare alcun provvedimento che
a per questa parte metta in salvo g' interessi dei
b Comuni suddetti non clie di tutti gli altri corpi
elle sentono i favori dell' amministrazione civile ,
t e che sono a' Comuni assimilali , e giovi altres
proporzionatamente ai privati.
( Visto il rapporto del nostro Luogotenente ce.
1 Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec..
Udito il nostro Consiglio ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1. L' articolo 73 delle istruzioni sulla redazio1 ne degli stati discussi comunali de' noslri reali
8 domini al di l del Faro approvalo con decreto
t de' 10 novembre 1819 nella parte che concerne
t il termine ad appellare contro le decisioni dai
c Consigli d' Intendenza nella liquidazione de' titoli
t di credili contro i Comuni revocato,
a 2. Il termine di cui parola nell' articolo prece< dente onde appellare innanti la gran Corte dei
I conti de' suddetti noslri domini sar 1' ordinariot di tre mesi poi privati , e di sei per i litiganti
1 fomiti di privilegio.
1 3. Il nostro Ministro Segretario ec.
< Firmalo FRANCESCO.
HI. Palermo 3 dicembre iSzg.
c accaduto che la slessa forma di giudizio prescrit-1 ta nel titolo IV delle istruzioni de' 10 novembre
< 1819 per la liquidazione de' crediti che suppon gono preesistenza di lilolo siala indistintamente
e applicala alla creazione di un titolo per liquida
li zione de' crediti senza avvertirsi che questo se
lf condo caso separalo e distinto dal primo , e
a che appartiene a quei giudizi ordinari per li
1 quali la forma di esecuzione prescritta nelloil istruzioni de' 20 gennaro 1818.
a Immaginando io con esser difficile , che lo stesso
<t inconveniente abbia potuto succedere in alcuna
t altra Intendenza con grave pregiudizio degl' in teressi de' Comuni ho voluto renderla avvisala
il affinch faccia usare le convenienti ricerche ad
(t esaminare se nella liquidazione de' crediti di cui
ti traila il lilolo 4 sopraddetto siasi tenuta presente
t la preesistenza del lilolo o siasi all'incontro crea
li to. In quale ultimo caso trattandosi di uno dei
I giudizi ordinari come ho di sopra accennalo per
i li quali il termine ad appellare spira col mese li
k die. i83o faccia appellare il Comune interessalo.
U
I E dal risultato ec. M. Favare.

)( 4':
77. Tutti i debili de' Comuni , che non saranno li
80. Il progetto dello lato discusso fallo dal Decuv
quidati nel modo prescritto per colpa de' creditori o per rionato a proposta del Sindaco , ed indi sulle osserva
mancanza di titoli , sono dichiarali estinti di dritto.
ti Foglio di manor/uzionc pratica da servire di norma
TITOLO V.
Modo e tempo per la formazione degli stali discussi.
a' Decurionati velia formazione de progetti degli
78. Ogni Comune dee avere il suo sialo discus1 stati discussi comunali del iS2g.
so che serve di norma inalterabile all' amministrazione
jJTOnME CE.NERlLI.
delle sue rendile e spese.
79. Gli stali discussi saranno formati secondo le
( Ari. 1. Il progetto dello sialo discusso sar fissalo
regole (issale negli articoli precedenti, e saranno in os
c in pieno Decurionato, previo il travaglio prcpaservanza per un solo anno , salvo a rendersi quinquen
c ratorio da commellersi ad un comitato scelto dal
nali allorch saranno bene consolidali g' introiti ed
seno dello slesso, nella di cui esecuzione esse
esili (a).
comitato verr assistito dal Cancelliere , e dallo
uffiziale del controllo del Comune, ove vi sia
tale impiegato,
(a) V. le seguenti disposizioni:
I. t Palermo >.}, aprile 1S28.
t 2. Le istruzioni annesse al real decreto de' 10 not Cou ministeriale de' a4 novembre 1820 fu partecie vembre 1819, e le determinazioni del Governo
pala la sovrana risoluzione per la quale fu pre emesse sullo stalo discusso dell' esercizio 1828
c scritto, che i Dccuriouali in questa Isola si riu serviranno di norma costante nella formazione
( niscauo per la formazione de' progetti degli stati
del progetto del 1829.
( discussi comunali la prima domenica di maggio ,
( 3. Il resto di cassa , non clic i resti ad esigersi e
( e che tali progetti sieno muniti delle osservazioni
quelli a pagarsi, saranno annoiati con distinti e
* degl' Intendenti pria di finire il mese di luglio.
c primi articoli della rendila e spesa straordinaria
e In adempimento di questa sovrana determinazione
( per massima senza specificazione di somme, sulla
t considerazione , che all' epoca della formazione
t dovranno i Sindaci de' Comuni curare solto la
c del progetto non pu conoscersi P effettivo degli
propria responsabilit, che nella prima domenica
f dell entrante maggjo sieno radunali in numero
l indicali articoli,
c 4- Alla fine dell'esercizio 1S28 figureranno ne' rcf legale , ed in seduta, permanente i rispellivi De curionati , affin di 'formare nello improrogabile
c gislri pegli accennali articoli le somme risultanti
dal verbale di chiusura de' registri precedenti ,
termine di giorni quindici i progctli degli stali
1 discussi dell'esercizio 1829. Tali progetti saranno
< ehe former parlo integrale dello sialo discusso ,
t al quale verr alligato.
* immancabilmente trasmessi alle Intendenze colla
prima posta dopo l'assegnato periodo, onde si abbia
l '5. Gli esili ad impronto falli durante il 1828 sui
il tempo sufficiente a farvisi le osservazioni in
( fondi generali di cassa per bisogni estranei al Co
ti ninne faranno addizioni a' resti da esigersi,
1 Consiglio d' Intendenza, e a rassegnarsi al Govcrt G. I erediti e i debiti arretrali liquidi riconosciuti
< no nel prefsso mese di luglio.
Perch un cos interessante servizio sia disimpegnalo
. non dipendenti dal verbale di chiusura verranno
1 con regolarit ed esattezza, e perch, si proceda
pure compresi nello stesso verbale con portarsene
t in tulli i Comuni con costante ed uuiforme
( la corrispondente distinta,
t 7. Si aggiunger altres allo slesso verbale, conio
metodo, ho giudicalo opporluno, che sia redallo
fondo , la somma giusta gli slati discussi degli
t P annesso foglio di manuduzione pratica, da ser vire di norma ai Decurionati nella formazione
t esercizi precedenti al Cassiere spellante per pre
( de' progetti in discorso. Io ne compiego num. ;o
ti mio e indennit pe' resti ad esigersi a tulio il
iSaS, salvo a farsene il pagamento in propor
* copie in istampa perch se ne rimettano due per
li zione delle riscossioni , che si elfelluirauno giusta
( ogni Comune all' oggetto di conservarsene una in
<t V articolo G3 delle istruzioni medesime,
c archivio comunale , ed altra passarsi al Decuriot S. Se P introito straordinario costituito dal resto di
1 nato, dovendo gl' Intendenti curare di farsene
k accusare la ricezione accompagnata all' alto di
( cassa , e da' credili arretrati superer gli esili
1 convocazione deeurionale per P oggetto di cui
straordinari arretrali , il sopravanzo verr addetto
t a costruzione di opere pubbliche comunali , per
parola.
f le quali si porter sempre un articolo ahnotalo
( Dall'attivit, e dalle zelo degl'Intendenti attendo
anclio per massima; e qualora per tali opere le
t che la redazione de' progetti suceennati corrispone, risorse straordinarie correnti avran permesso di
da perfettamente alle norme da me stabilite giu<t sta la legge, curandosi di correggere nella calogo< ammettersene il fondo, questo verr accresciuto
r ria delle osservazioni dell' Intendente in Consiglio dal sopravanzo anzidetto.
9. Se i resti a pagarsi desueti dal verbale di chiui d' Intendenza i difetti, c le mancanze che potranno
sura sorpasseranno i resti adivi , si supplir al
scorgervisi , talch io abbia luogo ad esternare
( disavanzo col fondo di oliere pubbliche, ed indi
i sentimenti 'di mia superiore soddisfazione verso
:.- col fondo delle ioaprevedute, se offrir risorse,
f. gl' Intendenti, ed i rispettivi Consigli d'Intendenza,
1 previa per deliberazione d' iuvcrliinenlo discussa
t Se circostanze particolari obbligheranno i Decurio1 in Consiglio d' Intendenza , ed approvala dal Mi nali ad apportare delle variazioni a qualche arti
c nislero di Stalo, ed in caso di ulteriore bisogno,
ci colo del foglio di manuduzione in discorso dovr
( o di assoluta impotenza de' due fondi anzidetti ,
< dagl' Intendenti darsene distinta ragione nelle os
si proporranno dal Decurionato i mezzi di ripiati servazioni, che saranno per apporvi,
l
1 no necessari ai bilancio, c l'atto analogo iiscuss
1 M. Favarj,

)( 44
rioni del So llin tendente, issato in Consiglio d Intendenza.

I
(

a come sopra, gara rimesso dall'Intendente aLMii ni stero per la superiore determinazione.
*o.. Il quadro portante nel foglio esterno del prot getto del,lo stato discusso la collettiva delle renc di Le e spe6e^ verr riempito nel Ministero di Stato
( su' risultali delle determinazioni emesse dal Got verno sul progetto anzidetto.
il. Le tariffe de' dazi di consumo saranno calcolate
( su' pesi e misure legali giusta il codice metrico, espri< mendosi per cadauno articolo, se la proposta tat. riffa corrisponda a quella del precedente stalo
( discusso.
i-2. Per ogni genere soggetto a dazio, si porter
a un articolo distinto , non dovendo confondersi in
unico articolo diversi generi, come si praticato
C negli stati discussi precedenti di taluni Comuni ,
a e laddove il cespite dovr riscuotersi a minuto ,
( o per ruolo di transazione, dovranno specificarsi
c le somme delle rispettive quote nello stesso art.
i3. Lo stato de' proventi , e de' dazi sar fissato o
e sugli attuali affitti , o sul fruttato economico di
t lordo dell' esercizio precedente, nell'intelligenza,
i che ove tal fruttalo sar assai al di sotto della
t somma ammessa nel vigente stato discusso, potr
t divenirsi alla minorazione legale di decima, o sec sta di essa somma asseconda de' casi.
i4. Nel progetto il Decurionato non pu ammetter,
c che qne' dazi di consumo, che si trovano aulorizc zati pe' precedenti esercizi. Ove per creda di do< versene imporre un nuovo, o aumentarsi la tat riffa idi qualche dazio esistente ne dovr fare una
c separata deliberazione motivala, la quale dit scussa in Consiglio d' Intendenza sar rimessa al
< Governo per le snperiori determinazioni.
i5. Ne' Comuni Capo-luoghi di Circondario si por teranno in un articolo di rendila ordinaria le rai te dovute dal Connine o Comuni sulfraganei per
( soldo di Giudice, e di Custode, e per pigione di
l giudicato e di carcere, salvo a portarsi ad esilo
k lo intero soldo, e la intera pigione spellante per
f gli articoli di cui parola.
16. In tulli gli articoli d' introito dovr descriversi
C la data della corrispondente maturazione , e in
t ciascun articolo d* esito quello della rispettiva
t scadenza.
17. Qualunque articolo d' esilo porter 1' espressa
a dichiarazione se esso sia come nel precedente
t stato discusso, e qualora vi sia variazione , fa di
C uopo esprimersi la somma ammessa precedei! te
li mente, e la ragione che abbia dato luogo alla
k variazione.
18. I Comuni, che contribuiscono alla spesa della
posta regia , non dovran pagare la spesa della
c posta interna a' sensi del rea! decreto de' 10 no
ie verabre 1819.
19. Pel soldo de' custodi sanitari si porter articolo
k distinto nell'esito straordinario in que' Comuni
t marittimi , che soffrivano tale spesa.
ao. Non si porter articolo pel giornale vaccinico ,
e a causa di non essere il Comune obbligalo alla
associazione, spettandogli il giornale gralujiamenle
( giusla l'articolo 17 del regolamento annesso al
mal decreto de' ip ottobre 1825.

Le rendite e le spese autorizzate saranno classifica


te in modo da escludere ogni deficit, o avanzo.
c ai. Pel .vuoto del macino regio accollato al Comu1 ne, sia che i conti siano stati decisi, sia che no
* penda la decisione per uno ,0 pi anni , si ecnt ner nell'articolo V portarsi nella spesa slraor dinaria la corrispondente distinta delle semme rit fer bili alle varie gestioni , osservandosi estesa
li mente per quest' oggetto le disposizioni di massit ma del Governo.
( 22. Le soggiogazioui dovute dal Comune saran por
ti tate sotto unico articolo ,con la corrispondente di
ti stinta o nello slesso progetto, o in un piano su( balterno , che vi sar unito. Per le ritenute lec gali da praticarsi sulle soggiogazioui anzidette sa
ie ranno osservate le disposizioni di massima emat nate dal Governo colla ministeriale de' 10 aprif le 1828.
1 Norme parziali per modo di esempio da apponi fici
c corrispondenti articoli de propelli.
( REXD1XA ORDI-N'iRIA.
oc Art. 1. Beni patrimoniali per censi.
I Per nota bene. Si riserba il Decurionato di nomi nare un comilato, da invigilare alla slipolazionc
(f degli atti rc.cognitori, ed alla formazione del lt bro di assento, e di passaggi.
I Le spese occorrenti in seguilo dell'approvazione del( l'Intendente saran prelevale dalle imprevedute,
( dovendo impinguare questo fondo i lauderai da
< esigersi a carico de' possessori traslatori giusla le
1 rispettive concessioni.
e 2. Multe.
1 Dalle multe di polizia urbana e rurale, salvi gli
< aumenti sperabili dalla esatta esecuzione della mir
I nisteriale de' 21 settembre 1826, e dalla sorve( glianza del primo Eletto generalmente su tutti gli
( ogge ti, che rientrano nelle attribuzioni della por
t lizia urbana e rurale 0117
I Nota bene. 11 Sindaco sorvegler efficacemente,
( onde non accadano frodi e occultazioni,
t 3. Pesi e misure in affitto.
t Dal dritto di pesi e misure, per intero con la lac riffa del codice metrico giusta l'affitto 0117
C N. B. La met del prodotto sar corrisposta alla Der
t pulazione metrica del Distretto, portandosene in
II corrispondenza 1' articolo d' esito nelle spese varie.
4. Delti non affittati.
1 Dal dritto di pesi e misure per intero con la taf. riffa del codice metrico salvi gli aumenti delle
subaste merc le cure del Sindaco ony
i N. B. La met del prodotto sar corrisposta alla
( Deputazione metrica del Distretto, portandosene in
1 corrispondenza l'articolo d'asilo nelle spese varie.
0. b. Dazi in economia.
1 Per nota bene. 11 Sindaco sotto la sua pi stretta
t responsabilit ne curer lo appalto ne' modi lo
ft gali , onde ottenersene un introito maggiore , ed
1 evitarsi i dannosi effetti dell'amministrazione cco1 nemica.
c 6. Dazi in economia con la distinta di plpteario
1 e ruolo.
I Per nota bene. Dovr riscuotersi da tulli i consu1 malori nei recitilo del Comune indistintamente,

)( 4i5 )(
tt. Gli stati discussi comunali sono atttoriizali dal- | l'Intendente1 m Consiglio d'Intendenza , sotto Y apprcf
*
t
c
t
t
(
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l
1
f
f

t
(
t
c
t

Per quelli eh'e comprano il genere a minuto nella


piazza, nelle case de' particolari , e nelle botteghe
di mercato, dovr dal Sindaco procurarsene sotlo
la sua responsabilit 1' arrendameli lo per pubblico incanto nelle forme legali sulla base del fissalo
estaglio di 0117
e con le condizioni , che il
Decuriouato si riserba a stabilire , da doversi approvare dall'Intendente in Consiglio d' Intendenza.
Per coloro che non comprano a minuto i generi
soggetti a dazio, la percezione della rimanente
somma di 0117
che presuntivamente si calcola potersi conseguire sulla base della proposta
tariffa, si assicurer per mezzo di un ruolo di
transazione , da formarsi dal Decurionalo , e da
approvarsi dall' Intendente ne' modi legali ove
sar calcolato per ogni capo di famiglia il consumo presuntivo de' componenti di essa in corrispondenza della rispettiva agiatezza sempre sulla
base della della landa, escludendosi per il consuino rurale a' termini del real rescritto del 5
settembre 1827.
9 RENDITA STRAOBDrNABIA
1. Resto di cassa effettiva al 3i dicembre 1828.
* Si porter nei registri sotlo questo articolo 1' cffel< tivo resto di. cassa al 3i dicembre 1828 risullant te dal verbale di chiusura dei registri di dello
c esercizio, da far parie integrale del presente stat to, alligandovi come stato disposto col inodel( lo annesso alla ministeriale dei 3 dicembre 1827.
f 8. Resti ad esigersi al 3i dicembre /82S per gli sta1 ti discussi, ove vi articolo per costruzioni di
c opere pubbliche.
* Si annoteranno anche ne* registri sotto questo artic colo i credili ad esigersi a tutto il 1828 ; da al1 tingersene lo ammontare dal verbale di chiusura
anzidetto.
e Col fondo di questo articolo , e con quello dell' efc fettivo- resto di cassa si far fronte al soddisfo
< dei debili, i quali rimarranno a pagarsi al 3i di
ti cembro suddetto giusta lo slesso verbale.
' Essendovi avanzo al di l de' resti a pagarsi , vi si
e dar il corrispondente destino in opere pubbliche
c comunali , previa deeurionale discussa ed appro vaia nei modi legali.
c Se poi verr a sperimentarsene un disavanzo per
esser* in somma maggiore i- resti passivi , vi si
i supplir a preferenza col fondo straordinario am1 messo per le opere pubbliche comunali , ed in.
> caso di ulteriore bisogno col fondo delle impre,- vedute, qualora questo oirrir risorsa, previa mit 11 istorialo autorizzazione.
t Laddove gli articoli d' opere pubbliche, ed imprc vedute non potessero supplire iu tutto, o iu par1 te, si proporranno dal Decurionalo i mezzi di ri piano necessari al bilancio, clic discussi dall' I11c tendente in Consiglio d' Intendenza saranno ras segnali al Governo per la superiore approvazione,
c formandosene degli atti un appendice al presente
- stalo.
f II Sindaco riunito in sessione con gli Eletti. Decu
te rioni collaboratori e Cassiere comunale dar in
<c ogni due mesi conto all' Intendente delle misure ||
l adottate per la riscossione degli arretrali, 0 degli ,]

c effettivi introiti otlciiuti , onde determinarsi sugli


f ulteriori espedienti a carico dei morosi, senza pec r sentirsi sciolta la responsabilit del Sindaco nel
t reddiconlo morale , c del Cassiere in quello mat lerialc.
i g. Resti ad esigersi al Sf dicembre 1828 per gli
c slati discussi senz articolo per costruzione di
1 opere pubbliche.
c Si annoteranno anche nei registri sotto questo arlic colo i crediti ad esigersi a tutto il 1828 da attin
ti gersene lo ammontare dal verbale di chiusura
1 anzidetto.
I Col fondo di questo articolo , e con quello dell' ef1 feltivo resto di cassa si far fronte al soddisfo
< dei debiti , i quali rimarranno a pagarsi al 3i
dicembre suddetto giusta lo (le?so -verbale.
c Essendovi avanzo al di l de' rcsli a pagarsi, vi si
c dar il corrispondente destino in opere pubbliche
t comunali previa deeurionale discussa , ed approb vaia nei modi legali.
t Se poi verr a sperimentarsene un disavanzo per
( essere in somma maggiore i resti passivi , vi si
1 supplir col fondo delle imprcvedule , qualora
e questo ollrir risorsa previa ministeriale autorizt zazioue , ed in caso di ulteriore bisogno si pro porranno dal Decurionalo i mezzi di ripiano nc( cessar! al bilancio , che discussi dall' Intendente
* in Consiglio d' Intendenza saran rassegnati al Go verno per la superiore approvazione , formandot sene degli atti un appendice al presente stato.
( Il Sindaco riunito in sessione cou gli Eletti, Decu rioni collaboratori , e Cassiere comunale dar in
c ogni due mesi conio all' Intendente delle misure
( adottale per la riscossione degli arretrati, e degli
( effettivi introiti otti miti, onde determinarsi su gli
< ulteriori espedienti a carico de' morosi senza per
i sentirsi sciolta la responsabilit del Sindaco nel
1 reddiconlo morale , e del Cassiere in quello inat leriale.
f 10. Avvertenza in Jnc degl' introiti.
1 I dazi di consumo si esigeranno a' termini dell' arl( colo 3G delle istruzioni annesse al real decreto
( de' io novembre 1819, e nella percezione verr
t escluso il consumo rurale giusta il real rescritto de' 5 settembre 1827.
C Lo estaglio degli appalti si far figurare di lordo
( ne' registri su' corrispondenti articoli, per esser
t del Comune l'obbligo di soddisfare i quinlisli, la
c di cui tangente s' imputer alle imprcvedule.
- SPESA ORDINARIA
11. Cassiere.
t Per premio e indennit al Cassiere come fondo ds
e erogarsi a' termini dell'art. 63 delle istruzioni au* nesse al real dccrclo de' 10 nov. 1819007
1 Saranno a carico del Cassiere tulle le spese di
stampe, e di registri di contabilit giusta I' arti colo (>4- delle citale istruzioni.
1 I pagamenti si faranno in -ogni qualrimeslre previo il
1 decouto del Controllo.
( 12. Maestro di scuola primaria.
I Al maestro di scuola primaria, da erogarsi, costane
t do 1' elezione legale, ed essendo istruito nel mec lodo stabilito dalia Commestione di pubblica istru

vazione del Luogotencute generale, per que Comuni che y hanno una rendila ordinaria minore di dueati 6000
zione, dalla quale dovr essere munito di patente,
< salvo a contestarsi il di lui servizio per la libeg ranza del soldo ony
i3. Medico o Chirurgo.
t Al Medico, 0 Chirurgo con l'obbligo della vacci( nazione, e del servizio gratuito a' poveri, a' pro( ietti , e a' detenuti ony
( i4>. Avvertenza in Jne degli stipendi.
E I sopraddetti stipendi non verranno fatti buoni se
</. non a favore di quegli impiegati, che trovansi
t legalmente eletti , e che avranno adempito alle
t proprie obbligazioni previo il certificato del rispclc livo servizio,
c i5. Pigioni.
K Per pigione della casa di
previo affilio
< nelle forme amministrative da approvarsi dallo
e Intendente.
16. Pigione del Giudicato.
t Per nota bene. Qualora nel medesimo locale vi
s l'ufficio del Giudicato, e l'abitazione del Giudi ce e del Cancelliere, la pigione ammessa sar
tt per un terzo , dovendosi gli altri due terzi corri
ti rispondere dal Giudice e dal Cancelliere, con
1 quella proporzione che converranno tra loro , an vulo riguardo alla maggiore o minore estensione,
I e comodo del locale, che ciascuno di essi occu per. Allorch poi nel locale vi abita il solo Giu
li dice, o il solo Cancelliere, la pigione ammessa
t si pagher per met , dovendo 1' altra met cor
ti rispondersi da colui che vi abita, e ci a' termini
e del real rescritto de' i3 maggio 18x8.
t 17. Spese di scrittoio.
l Fondo pe' generi di scrittoio , per le stampe della
1 Cancelleria, pe' registri e fogli dello stalo civile ,
1 e pe' registri di Cancelleria e di Controllo , da
e domandarsene l'autorizzazione dell'Intendente 07
I Graviter su questo fondo come si dello l'impor
ti tare delle slampe, che sar significalo al Comune
K sulla base dello appallo, che per le disposizioni
c di massima del Governo verr stabilito , ed in
1 proporzione de' fogli, e registri, che saranno div stribniti secondo il bisogno.
% 18. Giornale d' Intendenza , ore non sia stato for
ti malo il nuovo ratizzo.
t Fondo del giornale d'Intendenza, salve le variat zioni risultanti dal nuovo ratizzo ordinato dal
d Governo on7
I S' imputer a questo fondo la spesa , che sar cac ricala al Comune a' prezzi dell' appalto da stabi
li lirsi giusta le disposizioni di massima del Governo,
c 19. Soggiogazioni passive per qu Comuni, che noti
c hanno altre rendile, che beni patrimoniali,
K cio rendile urbane , e rusticane , o di qttalsivo glia altro nome soggette a contribuzione diretta.
a A' soggiogatari giusta le liquidazioni de' rispettivi ti1 toli on7
che depurale dalla ritenuta legale
e alla ragione del sette e mezzo per cento da ce
fi dere in vantaggio del Comune giusta il prescritto
1 nella ministeriale del d 10 aprile 1828 007
{ 20. Soggiogazioni per que' Comuni, che non posset dotto beni patrimoniali , derivando tulli i loro
fi introiti da dazi di consumo, o da altra rendila
liuti soggetta alla contribuzione diretta,

fi A' soggiogatari giusta le liquidazioni de' rispettivi


< titoli ony
che depurate dalla fondiaria prin( cipale alla ragione del 12 e mezzo per 100, dalla
lassa addizionale alla sud. fondiaria alla ragione
fi dell'uno e mezzo per conto per le strade, e dalle
t due sovrimposte addizionale c facollaliva , cio
( quella addizionale, che costituisce il fondo co
ti mune alla ragione di lari due e grana olio per
t oncia sull' importare della fondiaria principale,
( e quella facoltativa , che costituisce il fondo spe( ciale alla ragione di
per oncia sull' impor
ti tare medesimo da versarsi giusta il prescritto nella
a ministeriale de' io aprile 1828 presso l'Agente del
real tesoro di cui si far cenno neh' articolo
( seguente on7
I Si* Articolo addizionale per la contribuzione diret la ritenuta sulle soggiogazioni passive da ver<t sarsi al real tesoro.
l Al real tesoro per l'importare della fondiaria prin1 cipale, della tassa addizionale, e delle due se( vrimposte, che si sono ritenute sulle soggioga( zioni passive come nel precedente art. 007
e 22- Soggiogazioni passive per que Comuni , che hant no un patrimonio misto composto in parte di
l beni sottoposti alla contribuzione , ed in parte
t di dazi di consumo, e di altre rendite non loy
gette alla contribuzione.
t A' soggiogatari giusta le liquidazioni de' rispettivi ti
fi toli, e secondo la qui appresso distinta on7
t Divise le 0117
dovute per soggiogazioni passive
( in due quote proporzionali alle due parli , clic
( compongono le 007
dell' intera rendila or
ti dinaria del Comune, risulla la prima quota delle
suddette soggiogazioni riferibile alla parte de' fondi
( sottoposti al pagamento della contribuzione diretta
fi alla somma di 007
che depurate dalla rileti nula legale alla ragione del 7 e mezzo per 100
fi da cedere in vantaggio del Comune, sono 007
1 E la seconda quota riferibile alla parte de' dazi di
t consumo , e di altre rendite non soggette alla
( contribuzione alla somma di on7
che depu
ti rate dalla fondiaria principale alla ragione del 12
t e mezzo per 100, dalla tassa addizionale alla sud delta fondiaria alla ragione dell' 1 e mezzo per
( 100 per le strade, e dalle due sovrimposte ad
ii dizionale e facoltativa cio quella addizionale,
ti che costituisce il fondo comune alla ragione di lari
2 8 per oncia sull' importare della fondiaria prinfi cipale, e quella facollaliva, che costituisce il fon
ti do speciale alla ragione di 007
per oncia
c sull' importare medesimo da versarsi giusia il prefi scritto nella ministeriale de' io aprile 1S28 presso
ti l'Agente del real tesoro, di cui si far cenno
1 nell'articolo seguente, sono 0117
Sono le dette 007
23, Articolo addizionale per la contribuzione diretta
a. ritenuta sulla quota delle soggiogazioni passive
da versarsi al real tesoro.
I Al real tesoro per l' importare della fondiaria prin( cipale della lassa addizionale e delle due soviimI poste , che si sono ritenute sulla quota pre-pop*

)( 425
prescritto nel c. Ili lit. Vili del r. dee. degli n olt.1817.
r rispondente menzione nogli stali discussi, aweri tendo che per quei tali crediti , per cui siala
c dichiarata effettiva la responsabilit degli aramic nistratori , non debbonsi , come talora avviene ,
t inserire articoli addizionali per cagione delle signi Ccatorie spedile a costoro , altrimenti ne seguono
duplicazioni di partite, ma si lasccran sussistere
t i carichi primitivi contro i debitori diretti con ant notarvisi soltanto i nomi degli amministratori sur11 rogati nell' obbligo di soddisfare il Comune , e
qualche altra circostanza necessaria a sapersi. Coc teste distinzioni e sommarie esposizioni apposte
c negli stati discussi quinquennali, oltre di servire
t di sicura guida agli amministratori locali , giovan
non solo ai Signori Intendenti, i quali all'islant te, e senza tanto investigare possono scorgere in
& un compendio abbastanza circostanziato la varia
c natura dei credili d'un Comune, ed anche simili
c succinti ragguagli spianeranno la via a quelle di sposizioni che il Governo sollecito del pubblico
f bene , giudicher le pi conducenti a strigar que sta complicata materia,
f Passando ai mezzi da porsi in opera , il Governo
a confida pienamente nella sagacil e nel buon vo
li lere degl'Intendenti, perch si valgano di tutte
le facolt attribuite loro dagli statuti; e adottino
1 i pi energici spedienti , onde richiamare gli uffi ziali municipali alla stretta esecuzione della legge,
e ed allo esalto disimpegno delle rispettive incumc benze. N si contenleranno di esortarli , ed eccic tarli all'adempimento dei doveri, ma a brevi ine tervalli faran rendersi conto dei progressi della
n riscossione, e all'uopo incaricheranno i capi delle
e contabilit dell'Intendenza di presentar loro men
ti silmente uno specchio degl' introiti avveratisi , e
1 dei procedimenti incoati contro i debitori renitenf ti , acciocch messi per tal modo a portata di co
li noscere l'andamento delle operazioni usar possano
e con prontezza le misure pi acconce. In line se
e credan bisognare provvidenze del Governo , che
c le chieggano ; oppur se stimisi proprio di avanzar
progetti intesi ad ottener facilmente lo scopo , che
li rassegnino .
< Tanto basii per accennare i principali argomenti che
( fisseranno l'attenzione degli amministratori. Ap parterr agl'Intendenti assistili dai Consigli d' In tendenza il porre in ordine, e ben dirigere le
proposizioni dei corpi decurionali , in modo che i
t progetti di stato discusso quinquennale , assumano
una forma nitida e regolare, e non incontrino
materiali ostacoli nella sanzione che attendano dal
c Governo , raccomandandosi efficacemente che i
e progetti qui pervenganp corredali da siffatti detc tagli e distinte dimostrazioni , ed aggiuntavi la
conoscenza di tutte le circostanze necessarie a niel tere il Governo nella possibilit di potere emet tere i suoi provvedimepti senza il bisogno di ri chiedere degli altri schiarimenti , locch rilardei rebbe il corso delle dilfinitive risoluzioni. Quando
ciascuno adempir dovutamente i propri incarichi,
c il buon successo non sar dubbio , e gli cffetli
miglioreranno sensibilmente l'amministrazione co<l munale. D. Sa&uuatito,

82. In ogni prima domenica di sclt. i Decurioni so


no convocati di drillo per formare il progetto dello sla
to discusso dell' anno seguente. 11 progetto decurionale
dovr essere ultimato, e rimesso prima della fine del me
se al Sottintenderne , il quale vi appoue le sue osserva
zioni e lo spedisce allo Intendente. Questi prima della
fine di ottobre far pervenire al Ministero presso il Luo
gotenente generale, e per l'esercizio dell'anno 1820 al
pi presto che potr, i progetti degli slati discussi, per
essere approvati a norma dell'articolo precedente (a).
83. Al primo di gennaio di ciascun anno, ogni
amministrazione comunale dovr trovarsi fornita del suo
stato discusso a cura dell' Intendente, il quale ne rimet
ter pure una copia al Sottintendente. Il Sindaco ne
comunicher immediatamente una copia legale al Cassiere.
84. Nel mese di aprile il ministero presso il Luo
gotenente generale rassegner a S. M. un prospetto ge
nerale delle rendile e spese comunali autorizzale per
l' anno corrente , il quale dovr essere basato sulle
mappe analitiche che rimetteranno g' Intendenti , se
condo i modelli che verranno loro comunicati.
85. L' ordine col quale dovranno essere notate le
partite d' introito ed esilo sugli stali discussi contenuto
nel modello annesso al presente regolamento.
86. Tutte le disposizioni, decreti o leggi precedenti
-contrarie al presente regolamento sono rivocale.
Approvato: Capodimonte il d 10 di novembre 181Q.
Firmato FERDINANDO.
Ordine col quale debbono essere notate le partite di
introito ed esito sugli stati discussi comunali.
TITOLO I.
Introito.
CAPITOLO I.
Rendita ordinaria. Beni patrimoniali e demaniali.
1. Dal territorio A
7. Indicare la denomina
zione e la estensione del
fondo, se sia affittato, con
guai titolo, per quanto tem
po e con quale estaglio.
2. Dalla fida del Dema2. Indicare il fondo coaio B
me sopra, e la tariffa sta-.
bilila per la fida.
il j. Dalla censuazione del
3. Indicare il fondo co
Il
Demanio comunale divi me sopra, il numero delle
quote, il canone stabilito, ed
so in N
quote.
il titolo della censuazionc.
4. Dal bosco
B
5. Dalla selva.. ..C
6. Dalla casa
4 a 8. Le stesse indicazio'
7. Dal molino e forno ...
ni richieste pel numero 1.
8. Dal trappeto, o gual
chiera, o altro simile..
9. Dal lago o prodotto del0. Specificare la natura
le acque pubbliche
ed il titolo di questa rendila
le acque sulle quali stabi
lita, e ratto che l'autorizza.
10. Da N.N. per interesse
10. Indicare il titolo, fe
di capitale
poca della scadenza del ca
pitale, la ragione degl'inte
ressi e la scadenza de' me'
desimi.
(a) V. la minisi, del z4 apr. 1828 ins. a p. 4'3, non
che le disp.din. ir r e ri della noia precedente.
54

)( 426 )(
//. Indicare il titolo co
37. Al sagrestano.
38. AH' organista.
me sopra.
12. Da' posli delle piazze
/a e i3. Indicare il lilo
3g. Al regolatore dell'oro
logio.
fi mercati
lo che li autorizza, se sieno
j3. Dal dritto di pesi e in appalto e per (piai tern- 4.0. A' guardiani rurali.
misure
po o in amministrazione , 4-1 - A' guardiani del bosco.
42. Alla ricevitrice de' pro
e le tariffe.
ietti.
i4- Dalle multe di polizia
43. Mantenimento del sot
urbana, e rurale.
to- paroco.
Dazi di consumo.
44- Congrua o stabilimento
al parroco, o al soltoi5. Sulla carne
t$. a zi. Le stesse indica
paroco.
li. Sul pesce
zioni richieste per gli arti17. Sulla neve
coli tz e ) 3. Laddove il pro- 45. Al custode delle pri
gioni.
io. Sul vino
dotto di qualche dazio si
19. Sul macino
trovi addetto ad opere pub- 46. Soldo al regio Giudice
del Circondario.
20. SuU' olio
liche, dovr essere annove
ri. Su' salumi , salami e ,rato tra le rendite slraordiPigioni
formaggi..
narie, perch sia soppresso
o diminuito in ragione del 47. Per la casa addetta "|
bisogno .
all'amministrazione co
munale.
Grana addizionali.
48. Per la casa al mae
stro di scuola.
aa. Dalla sovrimposta di...
49. Idem alla maestra
47 a 52. Indicare gli af
grani alla contribuzione
delle fanciulle.
fitti legalmente autorizzali.
diretta
50. Per la ruota de' pro
Privative volontarie e temporanee.
ietti.
51. Per la giustizia del
a3. Dalla privativa del forz3. Indicare V autoriz
Circondario.
zo, botteghe lorde ec. . . . zazione e la durata dello
52. Pel carcere.
appalto.
11. DaN.N. per canone..

CAPITOLO

IL

Rendita straordinaria.
24- Dalla resta di cassa
degli esercizi precedenti.
s 15. Esazione de crediti evenluali civili.....
96. Simili militari
27. Dal dazio di
im
posto straordinariamente
per.... anni, per suppli
re alla spesa straordinaria
autorizzata all'art
TITOLO il.
Esilo.
CAPITOLO
Spese ordinarie.
Stipendi.
US. AI Cancelliere archivario
S9. Agl'impiegati nella can
celleria comunale
30. Al Cassiere.
31. A* servienti.
Zi. Al u.acsiro di scuola.
33. Alla maestra delle fan
ciulle.
34.. Al medico.
35. Al cerusico.
36. Al predicatore quare
simale.

Spese di amministrazione.
53. Collezione delle leggi.
54. Giornale d'Intendenza.
55. Per le spese di scrit
toio nella cancelleria co
munale.
Spese
56. Contribuzione fondiaria.
57. Per interessi alla ragione di
sul capitale
di.... a favore di
58. Per la posta interna.
59. Manutenzione di fondi
ed opere pubbliche.
60. Per dritti di contabilit.
61. Per le feste religiose.
62. Per le feste civili.
63. Per la messa malutiaa.
64. Mantenimento della
chiesa di giuspatronato
comunale.
65. Mantenimento dell' 0spedale. orfanulrofio, ed
altro stabilimento comu
nale.
66. Mantenimento de* pro
ietti.
67. Per illuminazione e
manutenzione de' river
beri.

varie.
ffj. Indicare il titolo, e
se sia slato legalmente ri
conosciuto.
Sg. Indicare i fondi, le
opere e gli appalti , se t
ne sono.

)( 4*7
Il )( aSe nella formazione dello stalo discusso si stabi
CAPITOLO II.
lita la costruzione di un' opera di riconosciuta utilii
Spese straordinarie.
e si sono particolarmente stabiliti i fondi nella rubrica
6S. Per debito arretrato
S.e6g. Indicare il ti
delle spese straordinarie, in questo caso nel dovere il
a favore di
tolo legittimo, il totale del Sindaco di far redigere la perizia dettagliata da un e69. Per declaratoria a fa debito, i pagamenti fatti sperto dell' arte.
in conto, e ci eh rimar
vore di.
Se l'opera non stala progettata, e se non si sono
r a pagarsi.
proposti fondi speciali per eseguirla, il Decurionato al
70. Per la quota delle olora prender per primo oggetto di discussione la ne
pere pubbliche provin
cessit, o il vantaggio dell' opera, ed indi al tempo slesso
ciali.
deliberer circa i mezzi da impiegarsi.
7 1 . Per costruzione e riat7/. Indicare le opere, le
Questo allo pu essere preceduio da un sommario
tazione di edilizi, strade perizie, la spesa che occor
dettaglio, o scandaglio della spesa, che a cura del Sin
ed altre opere comunali. re e gli appalli.
daco sar formalo da un perito.
72. Per lo stabilimento di
In qualunque de' due casi, il Decurionato non solo
nuovi riverberi.
deve emettere la sua opinione ragionata sul modo di e73. Per l' acquisto del fon
secuzione per appalto , o per economia , ma deve anche
do A.
proporre i componenti della Deputazione per coadiuvare
j4- Indicare V autorizza
74- Per giubilazione di
il Sindaco , se io creder espediente.
IST. N.
zione superiore richiesta
Questa deliberazione colla perizia sar sottoposta
da' regolamenti.
all' approvazione dell' Intendente.
7^. Per ispese di liti.
L' esperienza ha dimostrato , che il metodo di ap
76. Per la divisione dei
pallo pi utile per i lavori pubblici , sieno di nuova
costruzione , sieno di restaurazione , quando sono atten
demani.
tamente sorvegliati. Ma qualora circostanze particolari
Spese non prevedute.
esigeranno, che si adottasse il metodo di economia, si
rende indispensabile, che alla vigilanza del Sindaco si
11. Per le spese impreveunisse quella degli Eletti , e de' Deputati.
dule.
Le istruzioni per gli affitti de' beni de' pubblici sta
1 numeri dovranno essere in progressione conti
nua dal primo articolo d' introito all' ultimo articolo bilimenti secondo 1 articolo 218 dell' enunciato real de
creto, sono applicabili agli appalli. Quindi gli atti di
di esito. Ogni articolo dovr prendere il suo posto nu
appallo debbono redigersi uniformemente a' primi.
merario. Gli articoli notati servono per pura esempli
ficazione. I diversi stati discussi ne conterranno pi
In conseguenza si pubblicheranno gli avvisi col det
o meno secondo le differenti circostanze de' rispettivi taglio della perizia, e delle condizioni approvate. Si sot
toporranno le offerte alla mia accettazione : si osserve
Comuni.
Approvalo: Capodimonle il di 10 di novembre i8tg. ranno tutte le ritualit per lo modo e termini della li
berazione , e s' invieranno gli atti lutti in questa Inten
Firmato FERDIISAISDO.
denza per la definitiva approvazione.
Pu talvolta avvenire, che posta la perizia all'asta
non si presentino ollerte tra il termine prescritto dalla
(Num. i75) SIRACUSA 22 DICEMBRE 1819.
legge. la tal caso questa Intendnza sul rapporto del
A? SIGNORI SOTTINTENDENTI, SINDACI , ELETTI E CASSIERI Sindaco appoggiato dal certificato della deficienza di of
de' COMUNI DELLA VALLE.
ferte pernietler , che l'opera si esegua in economia.
Per le spese delle locative, e per li lavori in caso
Oggetto .
di urgenza, o per nn opera, la di cui spesa non oltre
Per la esecuzione delle opere comunali.
passa la somma di due onze , accorder volentieri la fa
Signori
colt di adottare il metodo di economia, dispensando
alla formalit della subasta.
Gli art. 229 e 23o del real decreto degli 11 otto
Per le riparazioni urgenti per ne'casi di pericolo im
bre 1817 riguardano la ritualit, che deve osservarsi per
la esecuzione delle opere pubbliche comunali. Sono essi minente, come di una trave, che minaccia di rompersi, di
un muro strapiombato, di una rottura negli alvei, che
concepiti ne' seguenti termini.
Le spese per le opere pubbliche comunali sono privi la popolazione di acqua , io rimetto alla prudenza
affidate alla vigilanza del Sindaco. V Intendente sttl- del Sindaco di erogare una somma tenue coli' intelligen
l avviso del Decurionato determina se esse si debbano za degli Eletti e Deputali collaboratori, ma colla condi
zione di rendermi conio al pi presto possibile de' mo
fare per appalto, o per economia.
L'Intendente pu formare anche sul? avviso del tivi di urgenza, che 1' hanno imperiosamente determinato
Decurionato una Deputazione per dirigerla, ed inviar/a a fare la spesa, acci possa approvarla.
In qualunque modo sempre indispensabile , che
col Sindaco alla loro esecuzione. I piani, e le perizie
preceda la perizia, e che il lavoro dal momento in cui
per tali opere sono discussi, ed approvati dall Inten
vi si d principio sino al totale compimento sia diretto
dente in Consiglio d' Intendenza.
o dal perito che ha formalo il progetto , o da altro pe
Io credo utile di prescrivere la norma per regola
rito idoneo, il quale tenuto a sorvegliare il buono im
rizzare 1' adempimento di tali disposizioni.
piego de' materiali , e delle manodopera, e 1' esatta ese
Appartiene al Decurionato di deliberare su gli affari
di pubblica utilit , e che riguardano la conservazione , cuzione di ci che viene indicalo dalla perizia.
Le liberanze perci che si faranno all' appaltatore ,
e 111 glioraiucnto delle cose del Comune.

)( 4*3 )(
che n' il Ricevitore le seguenti somme a tenore della
dovranno essere appoggialo da certificato dd perito di
rettore , e vistalo da' Deputati , che debbono assicurarsi tariffa stabilita con sovrano decreto nel modo che segue:
dell'avanzamento de' lavori ; restando sempre vietalo al
Estratto della tariffa de' dritti di Cancelleria
Assenso ad un Comune per celebrare una fiera , o
Cassiere di soddisfare alcun mandato, che riguardi costru
zione, o riattamento di opere pubbliche, che non abbia mercato.
l'appoggio del certificato del perito, e Deputali dell'o
Per un Comune di prima classe due. 10, di secon
pera , o in mancanza di questi , degli Eletti e Deputali da classe due. 6, di terza classe due. 4Per copia conforme. V uffiziale del 3 riparticollaboratori del Sindaco.
In fine poi dell'opera il perito slesso dovr distendere menio Pisani. Per copia conforme, e per l'adempi
mento. // Sottintendente di Penne in missione Jf.
la misura esalta de' lavori effettivamente eseguili, detta
gliandone minutamente le precise dimensioni , quantit e di Segretario generale Massone.
qualit , nel modo che sar indicalo , nella formazione
della perizia. In quanto a' prezzi di lavori , il perito vi
177.) SIRACUSA 2G DICEMBRE 1819.
apporr quelli convenuti coli' appalto, ed in mancanza Per (Num.
le
prestazioni
sotto titolo di scasciali riguardo ai
vi proporzioner que' prezzi , che creder giusti.
Parrochi
di
Palermo.
Questa perizia finale sar dal Sindaco rimessa ori
ginalmente a questa Intendenza di unita cogli atti di ap
ministero ee.
pallo, aggiungendovi le sue osservazioni, specialmente
Palermo S dicembre fSig.
se occorra di rivedere, e verificare i lavori eseguiti.
Dal Segretario di Stalo Ministro degli affari interni
Intanto pendente la mia approvazione non si far mi stalo partecipalo quanto segue Eccellenza
la consegna dell'opera, ed in conseguenza non seguir Rassegnai al Re i di lei rapporti sul reclamo de' Parro
il pagamento della residuale somma dovuta all'appaltatore. chi di Palermo a nome del Clero secolare c regolare ,
Data che sar l'approvazione di questa Intendenza e di tutte le comunit religiose per la sospensione
si far la consegna , e recezione in regola dell' opera delle prestazioni dette scosciati, che annualmente loro
con un atto legale tra 1' in traprenditore , ed il Sindaco si facevano da' Comuni in colesla parte de' reali domini ,
coli' intervento del perito direttore, e de' Deputali, che per equivalente delle franchigie de' dazi civici, e la M.S.
inleso il supremo Consiglio di Cancelleria, e consideran
vi hanno sorvegliato, o degli Eletti e Deputati collabo
ratori del Sindaco nella mancanza de' primi.
do che la legge sull' amministrazione civile ha abolito
Dovr costare da questo alto , che la costruzione del tulio ogni esenzione de' dazi comunali, che coli' ul
timo concordaio colla santa sede , anzieh di essersi
dell' opera stata eseguita a norma del progetto appro
valo, il giorno in cui l'appaltatore l'ha consegnala; ed abrogato, o falla alcuna eccezione da questa legge in fa
il Sindaco 1' ha ricevuta. Dopo di che sar permesso il vore degli ecclesiastici, si espressamente coli' art. 1G
confermato ; che in questa classe sono comprese le pre
pagamento finale.
Neil' allo che raccomando a lutti gli amministratori stazioni conosciute sotto la denominazione di scasciali,
i quali tengono luogo dell' antica franchigia de' dazi ci
di uniformarsi colla massima esattezza a queste disposi
vici accordata agli ecclesiastici, ed a taluni stabilimenti
zioni , mi vedo nell' obbligo di prevenirli , che in man
canza di alcune delle prescritte ritualit , gli esiti fatti ecclesiastici e laicali , che al mantenimento de' soli slaper lavori pubblici non saranno ammessi nel giudizio bilimenli laicali di beneficenza si pu supplire da' rispet
tivi Comuni con qualche assegnamento, a titolo per di
de' conti.
Dichiaro infine, che la perizia mi si deve inviare soccorso , e non di compenso del dritto dismesso , si
in doppia spedizione per mezzo de' signori Sottintendenti degnala uniformemente all' avviso della seconda camera
per i due Distretti di Noto e Modica, non che tutte le del suddetto supremo Consiglio ordinare nel Consiglio dei
altre carie, e direttamente pel primo.
23 corrente , che restino diffinitivamenle abolite le pre
tese prestazioni detle scosciati: che in favore de' soli
V Intendente P. Reburdone.
stabilimenti laicali di beneficenza , sulla deliberazione
decurionale
si potr assegnare ne' rispettivi stati discussi
(Noni. 176) SIRACUSA 24 DICEMBRE 1819.
de' Comuni un articolo di esito, a norma delle loro cir
A SIGNORI SOTTINTENDENTI, SINDACI, ED ELETTI DEL VALLE.
costanze particolari : che tale assegnamento si consideri
come ultronea sovvenzione, e non mai come un conOggetto
Su diritti di Cancelleria pe' permessi di celebrarsi penso del dritto interamente abolito. Vuole per la M.
S. , che 1' assegnamento de' Decurionati agli stabilimenti
Jiere o mercati.
laicali di beneficenza non debba intendersi perpetuo ,
S. E. il Ministro degli affari interni con ministeriale
officio de' 2 corrente 3 riparlimenlo, 2 carico, num. io4 ma sia facullativo de' rispettivi Comuni , i quali di anno
mi ha fatto conoscere la tariffa de' drilli di Cancelleria in anno potranno accordarlo, e negarlo sullo stato di
scusso a seconda delle risorse comunali, e senza che
da pagarsi al supremo Consiglio di Cancelleria , e pro
priamente presso il signor D. Francesco Valle, che n' una tale prestazione possa in verun tempo costituire ti
il Ricevitore; end' io ad intelligenza di lutti ho giudicato tolo di credilo contro de' Comuni (a).
farne il seguente
Nei real nome ec. Napoli 27 novembre iStg.
AVVISO.
Ed io nel real nome ec. M. Ferberi.
Qualora un Comune, o Comunelle ottenga da S.M.
il permesso di una fiera, o mercato, si debbono pagare (a) V. l'art. 16 del concordato con la S. Sede ripor
per ottenersi la spedizione della corrispondente copia con
tato a pag. 61, la nota 6 pag. idem, non c/ie
forme del real decreto, prima dell'esecuzione del mede
V art. So delle istruzioni pratiche del 28 luglio
simo, i dritti spellanti al supremo Consiglio di Cancelle
iS3t per la formazione degli stati discussi dei
ria, e precisamente presso il siguor D, Francesco Valle,
Comuni pag. 4^o,

X 429 )(
(S'uru. 178) SIRACUSA 28 DICEMBRE 1819.
ci di ogni anno sar terminato , al pi lardi , per la
Per la esenzione de' dazi di consumo richiesta dai fine di gennaio.
3. Il brecciame, da eslraersi come sopra, e da di
PP. Cappuccini di Palermo.
stendersi , dovr essere scevro di qualunque eterogenea
MINISTERO ec.
materia , o clic non sia atta a consolidazione ; e per ,
quaudo sar necessario, deve l' appaltatore passarlo per
Palermo 10 dicembre 1819.
Dal Segretario di Stato Ministro degli affari inlerni cannaia ; come altres deve togliervi l' appaltatore tulio
mi slato partecipato quanto segue Eccellenza quello, che trovasi pi grosso del volume cubico di on
ce due di palmo regolato, perch non allo alla conso
Avendo rassegnalo al Re il di lei rapporlto del 20 set
lidazione.
tembre circa le domande del Guardiano de' Padri Cap
A. In tutti li mesi dell'anno sar obbligo particolare
puccini di Palermo di continuarsi a quel Convento la
dell' appaltatore di mantenere sempre, e in ogni stagione,
esenzione de' dazi di consumo, la M.S. inleso il supre
mo Consiglio di Cancelleria, e considerando che la legge e di conservare il debito declivio della strada, uguaglian
del 12 dicembre 1816 sull' amministrazione civile ha done la superficie , e rendendola insieme ben compia
espressamenete abolito ogni privilegio antecedentemente nala , levigala, e scevra di qualunque menomo fosso,
scabrosit , rotaia , ed altro simile ; e far s , che non
concesso, poich vieta qualunque esenzione da' dazi ci
vi ris;edano le acque tanto piovane, che colalizie , con
vici a favore di qualsisia individuo, corporazione, o sta
supplirvi
continuamente, e quante volte necessita, quella
bilimento; che le disposizioni di questa legge sono state
quantit di brecciame, che alla perfezione di quella
solennemente confermate tanto col decreto dell' ammini
strazione civile di Sicilia, che coli' art. 16 del concordalo strada si richiede. Tale brecciame dovr essere sempre
conchiuso colla s. sede; si degnata uniformemente allo a quell'altezza necessaria, onde non sentirsi dalle vet
ture da ruota, e carrozze, e da' carri transitanti 1' urlo
avviso della seconda Camera del suddetto supremo Consi
glio ordinare nel Consiglio del 23 corrente non esser del selcialo sottoposto. A quale effetto l'appaltatore sar
tenuto mantenere in ogni miglio del suo tratto di strada
luogo alla domanda de' Padri Cappuccini di Palermo (a).
appostata la quantit di canna una cubica di brecciame
Nel real nome ec. Napoli 27 novembre l8ig.
ne' sili , che non impediscono il passaggio de' transitanti,
Ed io lo fo noto a lei ec. M. Febreri.
e che gli saranno designati ; dovendo essere qucslo brec
ciame sempre eslratto dalle cave prescriltc e stabilite in
contratto.
(Num. 179) SIRACUSA 29 DICEMBRE 1819.
5. Dovr parimente l'appaltatore per tulio il tempo
del suo estaglio mantenere li passeggiatoi in modo ,
CAriTOLI E REGOLAMENTI
Per gli appalti de' riconci e delle annuali fide delle che siano uniti al capo strada, e compianali colla stessa
declivit della strada verso i capi canali , ponendovi
vie carrozzabili di Sicilia, che sono sotto la di
sfossature la terra mancante, e togliendovi sempre
pendenza della Direzione generale delle strade e nelle
tutta
quella
terra, che vi risiede scevolata dalle colline,
de' ponti stabiliti dallo attuale Direttore generale
D. Antonio Lucchesi Palli , Campo , e Filingeri purch non ecceda in un sol punto la quantit di can
na una cubica ; ed essendo in quantit maggiore , il di
Principe di Campo/ranco.
pi di detta canna una cubica gli sar pagato secondo
il prezzo da stabilirsi dall'architetto, e dal capo mae
1. L'appaltatore, liberato che gli sar il partilo,
stro del dipartimento, approvalo dal Direttore generale.
in obbligo di assistere con l'architetto, e col capo mae
stro del dipartimento , per farsi la totale consegna del
Dovr similmente 1 appaltatore sempre, e in ogni
trailo della strada al medesimo appaltalo, annoiando in stagione togliervi tutti i cespugli, l'erbe, ed allro; ed
tale consegna la sua longitudine, e latitudine, con tutte altres tutti li roveti , li aloi volgarmente denominali
quelle opere ad esso tratto di strada inerenti. A ci ve- zammare, e li fichi d'india aggettanti su di essi pas
riGcare devonsi fare in ogni canne 5o di longitudine li seggiato!.
corrispondenti saggi del brecciame in ire punti , cio
E finalmente dovr in ogni tempo togliere latte le
nel centro, e ne' due estremi , per vedersene il risultato pietre, e tutti li massi e massotti di qualunque misura ,
dell' altezza rispettiva consolidata regolatamente. Tale
che dalle colline superiori , e per qual siasi causa si
consegna colle distinzioni e dettagli sopra enunciali , e troveranno, o cascheranno, non che su de' passeggiatoi,
firmala dall' architetto, e capo maestro del dipartimento, e capi canali , ma bensi sopra la strada.
sar stipolala agli alti di pubblico Notaio, ed inserta
7. E in obligo esso appaltatore di mantenere per
nel contralto di sua obligazione.
tulio il tempo del suo appalto tulli i parapetti , ponti
2. L'appaltatore eseguir il riconcio di questo pri
celli , aquidotti traversi e simili , con le corrispondenti
mo anno interamente ne' mesi di novembre e dicembre scarrozze; ed altres li parapctli e le scarrozze de'ponti,
1817 e gennaio 1818 ma per gli anni successivi dovr che s* incontrano lungo il suo tratto di strada per come
gli saranno conseguati , con risarcirli ogni qualvolta , 0
al pi tardi in novembre di ogni anno trovarsi amma
per qualsisia causa venissero devastati; ad esclusione
niti tutti li materiali necessari per ridurre in quella ma
niera che sar obbligato, giusta gl'infrascritti capitoli, de' muraglioni di sostegno , e de' ponti che oltrepassano
il diametro di palmi sci di luce, i quali restar devono
il suo tratto di strada , estraendo il brecciame bisogne
vole per la sua conservazione dalle cave prescritte nei a carico della Direzione generale.
Verificatosi il caso di cascare li muri di sostegno,
susseguenti capitoli . formali dall' architetto , e dal capo
maestro del dipartimento; e ci per tutto il tempo che ed ordinatasi all' appaltatore la loro rifazione, allora
perdurer il suo partilo. Il totale compimento del ricon- in obbligo di rifare i parapetti senza pretendere merce
de alcuua , per essere una tale mercede compresa nello
estaglio
(a) V. la nota precedente pag. ^28.

)( 4-3o )(
i3. Oltre alle cose anzidette obbligato eo ap
8. Qualora In Direzione generalo nel corso dell' es'.aa'.io far ricostruire, riformare, o riattare li ponti, paltatore di eseguire tulle quelle opere octasionali . che
per qualunque causa debbono, durante il tempo -del suo
ponticelli, aquidotti, traversi, muraglioni , parapetti o
tuli' altro come sopra descritto, die corrono a carico estaglio, farsi in tale tratto di strada; e ci ad arbitrio
dell' appaltatore, inguisach verranno a migliorare dallo del Direttore generale, e ne' luupi ch'egli creder
stalo , in cui sono descrittti nella prima consegna , in opportuni. Saranno pagate silfatte opere occasionali se
tal caso 1' appaltatore dovr farsi una nuova consegua condo i prezzi della infrascritta tarilfa , formala dall' ar
chitetto e dal capo maestro del dipartimento approvala
di tali cose ; e ridursi ad atto pubblico come una con
segna addilaliva , per indi alla line del suo estaglio ri
dal Direttore generale.
consegnarle nella forma della seconda consegna.
Restano pure escluse da tale obbligo di esecuzione
quelle opere occasionali , il di cui importare , giusta la
9. Il corso di tale appalto sar di anni quattro,
Per la esecuzione di tutte le cose anzidette conseguir relazione preventiva, ecceder la somma di once quattro
cento, per le quali resta in arbitrio del Direttore gene
l' infrascritta annua mercede stabilita giusta la relazione
rala di subastarle, p di farle eseguire al medesimo ap
dell' architetto , e del capo maestro del dipartimento ; e
ci in considerazione non solo delle di sopra espressate paltatore,
S' inserisca la tariffa de prezzi stabiliti, secondo
obbligazioni , ma si bene per lo primo riconcio, che do
le circostanze locali, dall' architetto del ripartimento,
vr eseguire da ogg' innanzi, per rendere pel modo
suddetto esso tratto di strada, e mantenerlo ugualmente ed approvata e vidimata dal Direttore gena a/e.
i4 Sopra lo importo di tali opere occasionali sar
per il corso degli anni quattro di sopra stabiliti. SiiTalla
mercede giusta la relazine preventiva dell'architetto per detratto il discalo convenuto in contratto , ed il 5 per
il primo anno, in cui si deve eseguire il riconcio, resta
100 di fondo di cautela come sopra, che conseguir lo
fissata e stabilita nella somma di onf
e per gli appaltatore al termine del suo eslaglio , giusta come si
anni tre susseguenti nella somma di 007
annuali;
espress nel cap. %o.
15. Sar obbligato l'appaltatore di rapportare al
quali somme cumulale importano per il corso de' delti
anni quattro ony
e per divisa suddetta somma Direttore generale tutte le usurpazioni, devastazioni, o
cumulata in anni quattro, la rata ehe la Direzione ge
altro qualunque danno, che da' limitrofi possessori, o
nerale promette corrispondere all'appaltatore del suddetto transitanti , potessero arrecarsi alla strada durante il suo
tratto di strada risulta in somma di on7
annuali ,
estaglio; e ci sotto la pena di once cinque , qualora
mancasse a questa sua obligazione, da ritenersi sul cin
da pagarsi siccome appresso si dir.
10. Conseguir esso appaltatore la mercede annuale que per cento rilascialo.
corno sopra fssala, in quanto a met nelf epoca del ri
16. Qualora 1' appaltatore mancher ad una delle
suddette obbligazioni, fatto prima distinto rapporto dallo
sarcimento, che resta stabilita in ogni anno da novem
bre a tutto gennaio , e l' altra met di mese in mese architetto e dal capo maestro del dipartimento, e riferito
pospostamente, dal mese di febbraio in poi , semprteh in pieno congresso, il Direttore generale, se lo creder
il suddetto appaltatore avr nel mese di gennaio di ogni necessario, pronunzier lo scioglimento del contralto;
ne potr 1* appaltatore reclamare, o eccepire cosa alcu
anno adempite tutte le opere, ed obbligazioni come so
pra descritte. A quale oggetto le polizze de' pagamenti na , bastando la semplice intima di notizia , che gli sa
di tale mercede saranno sempre spedite previ li corri
r data nelle debite e legali forme.
spondenti certificali dell' architetto , e del capo maestro
11 danno, che per lo inadempimento di ciascuno artic.
del dipartimento.
dclli presenti capitoli si trover nel suo tratto di strada,
Sar per ritenuto in ogni anno sopra Io intero sar ripianalo sul fondo del 5 per 100 come sopra ri
importare di tal mercede, a rate proporzionali de' paga
lasciato ; e qualora questo non fosse sufficiente , verr
menti , il cinque per cento, che rester come un fondo obbligato 1' appaltatore al supplemento , colle coerzioni
di cautela alla Direzione generale, il quale gli si dovr
reali c personali. Si fallo risarcimento di danno potr
pagare, terminati che saranno gli anni quattro dello e- farsi eseguire o in economia , o a partilo , a seconda
staglio, e fatta la riconoscenza lrgale e perfetta del delle circostanze , sempre ad arbitrio del Direttore ge
trailo della strada, siccome qui appresso si esprimer.
nerale.
11. Mancando l'appaltatore in un mese allo adem
17. L' architetto e il capo maestro del dipartimen
pimento delle sue obbligazioni , non potr conseguire la
to, terminale le opeic di ristoro de' danni apportali dal
rata del mese stesso, e sar interamente acquistala alla l'appaltatore, daranno subito la corrispondente relazione,
Direzione generale ; n potr l' appaltatore addurre in
alla quale esso appaltatore sar tenuto di slare, senza
ragione , che la spesa del mese successivo sar maggio
poter eccepire cosa alcuna , o domandarne revisione ,
re per conservare il suo tratto di strada secondo la con
allorch sar approvata dal Diretlore generale.
tratta sua obbligazione : e ci qualora la Direzione ge
18. Se l'appai a ore , data la suddetta relazione di
nerale creder dover fare continuare il medesimo nello danni , spese ed interessi , non pagher prontamente fra
appalto, e non vorr sciogliere il contralto a norma dello giorni quattro il di pi, in cui rester debitore, avuto
infraschilo capitolo di num. 16.
in considerazione lo importare del 5 per 100 dal me
12. Portandosi l'architetto e il capo maestro del desimo rilascialo , non solo si proceder contro di lui , e
dipartimento sulla faccia del luogo per verificare lo stato de' suoi fideiussori, ed obbligati in solidum colle coer
della strada, ed indi formare il corrispondente certificalo, zioni reali e personali, ma ben ancora si passer senza
qualora ritrovasse il tratto di strada in tal modo, che ordine alcuno giudiziario dal Direttore generale alla libe
non inerita 1' appaltatore il certificato positivo, ma ne
razione pr minori interesso, o travaglio in economia del
gativo ; allora esso appaltatore sar tenuto di pagare allo partito come sopra .
architetto e al ca-po maestro i diritti che gli spettano,
19. Quante volte la Direzione generale nel cor.-o
come se fosse stato fatto il certificato positivo.
dell'appallo vorr determinare un allro metodo pi con,

)( 43i )(
facente per la conservazione , e per lo mantenimento
Resta tuttavia in arbitrio del Direttore generale , a
dulie strade , diverso da quello delli presenti capitoli ,
misura delle peculiari circostanze, di obbligare l'appal
sar obbligato l'appaltatore di eseguire siccome gli sar tatore a rinnovare la fideiussione, o ad accrescerne la
ordinato dal Direttore generale , dovendo conseguire la somma; e ci non praticandosi si passer d'ordine del
mercede da stabilirsi dagli architetti, e dai capi maestri medesimo , e senza interpellare autorit giudiziaria , alla
designali da esso Direttore generale . Sar per abilitalo liberazione pr minori interesse del partito.
a dimettere il suo partito per via di atto pubblico fra il
Palermo dalla Direzione generale delle strade e dei
ponti di Sicilia li 3i ottobre 1817.
termine di otto giorni, a contare dal giorno della inti
ma, che gli sar falla, per notificargli il cambio del
Il Direttore generale P. di Cmfofrainco.
incidilo, senza poter pretendere perci compenso alcuno.
In questo caso per, in cui l'appaltatore non vorr
F 0 h H 0 li A
*
accettare il nuovo metodo , e rester in conseguenza sciol
Del certificato , che debbono fare gli architetti, capi
to il contratto, potr unicamente conseguire quanlo ap
maestri per l'esecuzione delle opere delle
presso , cio:
strade consolari.
Se il nuovo metodo sar stabilito al termine del
primo anno, allora l'appaltatore conseguir il soprappi,
DIREZIONE GERIR VLE EELLE STRADE, E De' TOJTI DI SICILIA.
che risulta dalla quota della quarta parie, come sopra
L'architetto, e il capo maestro destinati per la
fissata, alia quola come sopra dall'architetto stabilita per
strada
consolare di
10 riconcio, e per la conservazione del suddetto trailo
di strada nel primo anno.
Se la mutazione del metodo sar stabilita al termine
del secondo anno , allora si calcoler lo importare del
riconcio del primo anno , come sopra stabilito , e quello
del secondo anno, ed il resultalo fisser l'avere dello
appaltatore, da quale somma si dedurranno le due quo
te , che si sono corrisposte, giusta l'articolo 9 delli pre
sent capitoli ; e cosi si praticher per gli anni seguenti ,
fatta per sempre la deduzione del discalo offerto a be
neficio della Direzione generale. Beninteso per, che lo
appaltatore, nel caso sopraddetto, allora potr conseguire
11 pagamento, quando saranno consegnale tulle le opere,
a mente delli presenti capitoli , e lo brecciame consoli
dalo , che non sia minore in ogni punto dell' altezza di
once due di palmo consolidato, e nella maniera, che si
stabilisce nel capitolo di n. 21.
20. Quante volte l'appaltatore si trovasse crcdilorc
con la Direzione generale, per qualunqne siasi causa,
uon potr eccepire tal credito per ragione della man
canza del suo inadempimento, ma rester sempre soggetto
a quauto si sopra disposto , dovendo correre egli la
sorte di tutti gli altri creditori della Direzione generale.
21. Terminati gli anni quattro dell'appallo, dovr
l'appaltatore riconsegnare nel termine di giorni quindici
il suo tratto di strada , cio li ponti , ponticelli , aquidotli traversi, le gambitle , pialla-bande , i muraglioui,
parapetti, le scarrozze, li passeggialoi , capi-cauali, e
simili , riguardo al loro slato e forma nel modo che
gli saranno consegnati; ma sgombri di qualunque ma
teria , e perfezionati a norma della suddetta rispettiva
contratta obbligazione ; ed il brecciame dovr riconse
gnarlo esso appaltatore per tutta la estensione del suo
partito , cio dove sar nel 1' atto di consegna maggiore
dell'altezza di once due di palino consolidato, secondo
gli si era consegnato, e coli' uguale altezza consolidala,
ina compianata e levigata , senza sfossature , rotaie , fos
si , scabrosit , e simili ; e per quelle porzioni dove al
presente non vi esiste l'altezza di once due di palmo con
solidato , dovr riconsegnarlo al minimo coli' altezza di
once due di palmo consolidato in tutti i punti , o com
pianato e levigato , senza sfossature , rotaie , fossi , sca
brosit e simili come sopra.
22. L'appaltatore, tostoch avr ottenuto l'alto di
solenne liberazione , sar tenuto , infra il termine di gior
ni olio, prestare la idonea pleggcria, per la mercede
di anni due del suo eslaglio come sopra coacervato.

A Sua Eccellenza Signor Principe di Campofranco


Direttore generale delle strade, e du'ponli.
Eccellenza
Palermo
Si certifica da noi sottoscritti , come essendoci con
feriti nel passato mese di
nella strada
consolare di
ed avendo precorsa sino a
abbiamo trovalo , che il . . . trailo
della stessa , che incomincia da
e si
estende sino a
slato mantenuto c
conservato dagli appaltatori dello slesso con il brecciame
consolidalo in quell'altezza necessaria per non far sentire
alle carrozze, e ai carri transitanti l'urlo del selcialo
sottoposto , sruza fango , colmi , scabrosit , rotaie , pietre
sparse , e simili ; con i passeggiatori con il corrispondente
pendo verso i capi canali, senza pietre sparse, letame,
stabio ammonticchialo, e simili cose, che potessero in
gombrarli; con i capi-canali espurgali, e rinettati inte
ramente , in quei siti ove si trovano , e capaci a ricevere
lo scolo delle acque perenni, colalizic, e piovane; con
i ponti, ponticelli, gli acquidotti traversi, occhi, le gam
bitle , e simili sgombri di qualunque arenatura , terra ,
pietre, e di ogni altro, che potrebbe impedire il libero
passaggio delle acque ; e finalmente con i parapetti , e
tutte altre fabbriche nello stato della consegna falla agli
appaltatori. Quindi siam di parere potersi pagare agli
appaltatori dello indicato tratto di strada maestra la rata
della mercede stabilita nel contratto di loro obbligazione
corrispondente al dello mese di
Si certifica altres di non aver trovato uovit alcu
na , con cui siasi da nessun confinante recato alcun pre
giudizio ai diritti della strada medesima , nella sua lati
tudine ; e che nelle opere iu essa esistenti non si ar
recalo devastamento alcuno.
V architetto
Il capo maestro
Osservazione.
(Num. 180) SIRACUSA 3o DICEMBRE 1S19.
Decreto con cui s' ^istituiscono le Direzioni generali
di polizia.
Napoli 20 novembre 18 19.
FERDINANDO I. ec.
Veduta la nostra legge del d 12 dicembre 1S1S
P per V amministrazione civile ;

)( 43a
Vista l'aUra nostra legge del di io di gennaio 1817
sulle reali segreterie e ministeri di Slato.
Viste le nostre r. islr.de' 22 di gen. jSiysulla polizia;
Udito il nostro Consiglio di Stato;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Alt. 1. l\ ministero della polizia generale rimane
abolito in esecuzione dell'art, ji della nostra legge del
d 10 di, gennaio 1817.
2. parimente abolita la prefettura di polizia del
la Citt e Provincia di Napoli.
3. Instiluiamo, in esecuzione della citata legge del
di 10 di gennaio 1817, pe' nostri domini al di qua del
Faro una Direzione generale di polizia residente in Na
poli , la quale riunir provvisoriamente le attribuzioni
che , secondo le leggi iu vigore, sarebbero della compe
tenza cosi dell' abolito ministero di polizia generale, co
me dell'abolita prefettura della Citt e Provincia di Napoli.
4. La Direzione generale di polizia insinuila nello
articolo precedente sar dipendente dalla nostra segre
teria o ministero di Stato di grazia e giustizia, meno
ebe per quella parte di polizia amministrativa per la
quale l* abolita prefettura dipendeva dal ministero degli
affari interni ; volendo che per questa parte anche la
Direzione generale dipenda da esso ministero in quello
stesso modo che n* sinora stala dipendente 1' abolita
prefettura di polizia.
5. La nominata Direzione generale di polizia sar
amministrata da un Direttor generale di polizia, sotto
gli ordini rispettivamente, ed a termini dell articolo pre
cedente, de' nostri Segretari di Stalo Ministri di grazia
e giustizia e degli affari interni.
6. Il Direttor generale di polizia avr alla sua im
mediazione per la Citt di Napoli e sobborghi alcuni
funzionari particolari di polizia, e per le Provincie avr
g* Intendenti. Per ci che riguarda la polizia giudizia
ria, potr corrispondere co' Procuratori generali presso
le gran Corti criminali.
7. Il nominato Direttor generale di polizia avr lo
stesso rango de' Direttori generali di prima classe delle
pubbliche amministrazioni; ed oltre il soldo de' medesimi
in annui ducati tremila seicento, avr un soprassoldo di
altri annui ducati ottocento; in guisa che il suo tratta
mento risulti in annui ducali 44o.
8. Pe' nostri domini al di l del Faro instiluiamo
in esecuzione della citata legge del di 10 di gennaio 181 7
un' altra Direzione generale di polizia la quale riseder
in Palermo. La medesima riunir provvisoriamente inlle
le attribuzioni che si esercitavano dalle abolite autorit
di polizia, e che possono essere compatibili colle attri
buzioni degli ordini giudiziari ed amministrativi ultima
mente stabiliti in quella parte de' nostri domini.
9. La Direzione generale di polizia de' nostri domi
ni oltre il Faro sar dipendente dal ministero di Stato
presso il Luogotenente generale, il quale ne tratter gli
oggetti nel suo primo o terzo ripartimento ; ed occorren
do, comunicher per la risoluzione di essi col nostro mi
nistero di Slato di grazia e giustizia, o con quello degli
affari interni, secondoch gli stessi oggetti apparterranno
all' uno o all' altro de' citali ripartimenti ministeri di
Stato, a' termini della distinzione fssala pe' domini di
qua del Faro nell' art. 4 del presente decreto.
jo. La Direzione generale di polizia de' nostri do
mini oltre il Faro sar amministrata da un Direttore
generale di polizia, sotto gli ordini del ministero di Slato
presso il nostro Luogotenente generale.

11. Il Direttor genera'e di polizia de' nostri domini


oltre il Faro avr alla sua immediazione per la Citt, di
Palermo e sua campagna alcuni funzionari di polizia ; e
per le Valli corrisponder cogl' Intendenti e co' Procura
tori generali presso le gran Corti criminali , a' termini
dell' articolo 6.
12. Il Direttor generale di polizia de' nostri domini
oltre il Faro avr Io slesso rango de' Direttori generali
delle pubbliche amministrazioni stabilite iu quella parte
de' nostri domini ; ed oltre il soldo de' medesimi in an
nui ducali tremila, avr un soprassoldo di altri annui
ducali seicento ; in guisa che il suo trattameli lo risulti
in annui ducati 36oo.
13. Il nostro Segrelario di Stalo Ministro di grazia
e giustizia presenter alla nostra approvazione un rego
lamento organico delle due Direzioni generali di polizia,
il quale per la parte dipendente dal ministero degli af
fari interni sar fallo di accordo col Segretario di Sialo
Ministro di tal dipartimento.
i4- Nel modo slesso sar formato e sar presentalo
alla nostra approvazione il progetto di uno slatuto di
polizia. Approvalo da noi e promulgato tale statuto ,
tutte le leggi, decreti, ordinanze, istruzioni e regola
menti finora in vigore ia tutto il nostro llegno rimarran
no interamenli abrogali.
i5. I nostri Segretari ecFinn.FERDINANDO,
( Num. 1S1 ) SIRACUSA 3/ DICEMBRE 181 9.
TV passaporti.
Ministero ec.
In conlrovenzione del rcal decreto del 1 agosto 1817
continuando ad arrivare ne' porli de' reali domini de' fo
restieri con passaporti non vidimali da' regi agenti conso
lari residenti ne' luoghi d'onde sono essi partili, quan
tunque fosse siala replicatamene resa pubblica sillatta
prescrizione per mezzo de' consoli degli slati forestieri
accreditati presso di questa real corte, e rendendosi ogni
giorno pi necessaria la esatta osservanza della suddetta
rcal determinazione, si servito il Re di ordinare, che
per 1' avvenire la polizia debba far portare immediata
mente al confine del Regno quel forestiere di qualunque]
nazione, e condizione sia, il di cui passaporto sar man
cante della prescritta vidimazione (a).
Nel real nome lo partecipo ec.
Napoli 2 ottobre i8ig. Ih Marchese di Circello,
(a) V. il rescritto del 27 giugno t8i8 e la nota c p.
88 , non che la seguente lettera d' ujjicio diretta
a S. E. il Sig. Duca d Gualtieri.
Napoli i3 ottobre i8ig.
n Eccellenza In replica del suo pregialo fpglio dei
t 2 corrente ottobre mi fo un dovere di ripetere
a a V. E. quei tanto, che io ebbi 1' onore di scrit verle sotlo la data stessa cio che S. M. vuole
01 che i suoi reali ordini siano eseguili, e che non.
si ammettano ne' suoi slati que' forestieri che ven
ir gono con passaporti non vidimati da' regi irapie gali , qualora ve ne siano ne' luoghi , d' onde
& sono parlili.
e Quelli che vengono in questo porlo con passaporti
di tal falla si fanno passare alla frontiera scortati
da' gendarmi ; negli altri porli poi del Regno ove
e ci non possa eseguirsi, si debbano rimandare in
diclro senza alcuua eccezione, e senza permettere
a loro di sbarcare. Marchese ni Circello.

)( 433 )(
GENNARO

(Num. 182) SIRACUSA 10 GENNARO 1820.


ISTRUZIONI DA OSSERVARSI PER LE ADUNANZE De' DECURIONATI.
Conosco mollo utile ed interessante di dover pre
scrivere una norma regolare ed uniforme per le riunio
ni dccurionali , c togliere alcuni disordini , che osservo
non di rado nella discussione degli affari , con serbare
quella decenza ed esaltezza, tanto nelle proposte degli
oggetti da discutersi , quanto ne' scrutini e nella reda
zione delle deliberazioni.
Se nel corpo decurionale a' termini della legge ri
siede la rappresentanza del Comune, egli importante,
che i componenti del Decurionalo medesimo si pene
trino dell'obbligo, e del dovere che hanno di sostenere
V ordine, ed un andamento regolare nelle discussioni.
Sar perci inalterabilmente osservata la seguente
ordinanza, che far valere con tutto il rigore nelle cir
costanze, in cui i Sindaci, gli Eletti che li rimpiazzano,
o i Decurioni crederanno per poco di allontanarsene , o
per un abbandono in cui spesso si mettono, o per osci
tanza, o indifferenza nel risolvere i pubblici affari.
Uopo queste considerazioni.
Visto il capitolo VI del titolo VI del real decreto
degli 11 ottobre 181 7, e le istruzioni formale in adem
pimento dell' articolo 108 del medesimo.
l' intendente delia vaxie determina.
1. Le sessioni ordinarie, o straordinarie del Decurionato sono intimate dal Sindaco , o dall' Eletto, che lo
rimpiazza.
2. La convocazione si esrguir con un avviso, che
il Sindaco presidente , o chi ne sostiene le veci , invier
per mezzo del servente comunale a ciascun Decurione
due giorni , ed in caso di affari urgenti , almeno un
giorno prima di quello Jissato per la riunione ( Vedi
formola num. 19).
3. L'avviso sar segnato dal Sindaco, dalla cancel
leria comunale, ed esprimer il giorno , il luogo e l'o
ra della sessione.
4. Una straordinaria convocazione del Decurionalo
non polendo aver luogo che per disposiziouc dell' Inten
dente e ne' casi urgenti anche dal Sindaco, si far men
ziono nell' avviso dell' autorit che 1' ha ordinala.
5. Tulli i Decurioni sono obbligati ad intervenire
nelle sedute. Se alcuno legittimamente impedito per
malattia , o per altre imprevedule ed insuperabili circo
stanze, dovr fra dodici ore dal ricevuto avviso informar
ne il Presidente del Decurionato , acci possa provvede
re a' surrogali ne' termini dell' articolo j!5 e 16 delle
citate istruzioni (Formola num. 2),
fi. Nei casi di notoria assenza di un Decurione , il
Sindaco proceder senza bisogno di avviso al rimpiazzo
nei limili prescritti in detti articoli.
7. Nel giorno ed ora destinala per la riunione il
Presidente far leggere dal Segretario le relazioni del
servente, le scuse d'impedimenti di qualche Decurio
ne , se ve ne sieno , e le notifiche in lai caso diretle ai
rimpiazzi, e far notare tutt' i Decurioni presenti,
Di tale atto si rediger un dettaglialo processo ver
bali.' , che sar inviato per 1' organo regolare ajl' Inten

1820

denza , acci si possano applicare contro i mancanti le


punizioni dalla legge stabilite , e specialmente la multa
nella seguente proporzione.
Per ogni Decurione di Comune minore oncia una.
Per ogni Decurione di Comune maggiore di Gooo
abitanti once due.
Per ogui Decurione del Capoluogo della Valle, e dei
due Distretti once tre (Formola num. 3).
Dopo di ci il Sindaco annuncier, che la sessione
aperta se risulter , che il numero di due terzi dei
Decurioni presente. Se il numero non legale , ne
far redigere processo verbale per rimetterlo a posta
corrente all' Intendenza , e convocher per altro giorno
1' adunanza nel modo di sopra prescritto.
8. Il Segretario comincer il processo verbale della
seduta con notare i Decurioni intervenuti.
Indi dar lettura di tulle le leggi , e reali decreti ,
uon che degli atti dell' Intendenza , giunti al Comune
nell' intervallo dell' ultima riunione sino a quel giorno ,
acci il Decurionato sia alla conoscenza delle disposi
zioni del Governo.
In seguito si riporteranno le proposizioni sopra cia
scun' affare distinte e numerale.
Si esprimeranno le ragioni, che han determinalo il
Decurionato a prendere la deliberazione.
Si far menzione se stata adottala a pieni voti, o
a maggioranza , nel qual caso si dinoter il numero dei
voli pr, e contra (Formola num. 4)Ove qualche Decurione voglia, che si faccia men
zione del suo voto particolare if Segretario lo inserir
nell' atto, sia sotto la deltaltura del Decurione, sia tra
scrivendo ci che questi avr scrino.
9. Le deliberazioni saranno scritte in un libro ben
ligato , numeralo, e cifralo foglio per foglio dal Sottin
tendente del Distretto. Questo libro sar intitolato e re
gistro degli adi decurionali c porter nel primo fo
glio la seguente indicazione.
11 presente registro cifralo da noi Sottintendente del
Distretto di ... di fogli numero
( Firmalo il Sottintendente).
10. Il Segretario distender il borro della delibe
razione , finita che sar la discussione di ciascun all'are.
Indi ne dar lettura al Decurionalo, ed immediatamente
sar trascritta nel dello registro. Il Sindaco, e i Decu
rioni lutti dovranno segnarla , e per coloro , che non
sappiano scrivere , il Segretario segner nel seguente
modo a Decurione N. N. ed in sua vece per non sa
pere scrivere, sottoscritto da me Segretario del Decu
rionato di suo espresso mandato alla presenza degli
altri Decurioni I.
La seduta non si potr sciogliere , se prima non
siasi la deliberazione scritta nel registro , e segnala dai
Decurioni.
11. Ogni alto sar marcato da un numero progres
sivo. Il registro sar provveduto di un' indice , giusta
l'arlicolo ?.> delle istruzioni cilale. Il Segretario lo terr
con lulla la possibile diligenza, ed avvertir di non com
mettervi errori . cancellature , o rasure.
12. Ove si traili di seduta straordinaria si far let! tura della disposizione dell' autorit , che l'ha intimala.

)( 434 )(
i3. Nelle discussioni si osserver il massimo buon II soluta de' voli, la tema rester ferma per essi, ma vi
ordine, e la decenza. Il Sindaco far quelle proposizioni, sar bisogno di altra proposizione.
che creder utili. Ciascuno dei Decurioni cnuucier le sue "
20". Se niuno de'proposti avr ottenuta maggioranza
idee. Il Presidente potr richiamare a' termini della qui- assoluta , il diritto di proporre devoluto ai Decurioni ,
slione colui che se ne allontani cou inutili ed estranee ciascuno dei quali potr proporre un soggetto se vuole.
26. Se uno, o due de'proposti otterranno la mag
digressioni.
Quando il Presidente avr conosciuto che l'affare gioranza assoluta, rimarr ferma la proposta, ed il di
sia a sufficienza discusso , lo metter ai voti nel modo ritto di proporre il secondo, o il terzo si devolve egual
mente a ciascuno de'Decurioui.
seguente.
Enuncicr la proposizione in termini chiari , e pre
27. Tutte le volle, ehe il diritto di proporre sar
cisi, c quindi chiamer successivamente i Decurioni a devoluto ai Decurioni , si proceder ali scrutinio dei
votare secondo l'ordine prescritto dall' articolo 22 delle nuovi proposti , e sar eseguito secondo le regole indi
istruzioni. Il voto non potr essere interrotto da alcuno. cate negli articoli antecedenti.
Il Segretario terr registro di ciascun volo, indi ne
28. Allorch in seguito di questo secondo scrutinio
far lettura ed il Presidente enuncicr la deliberazione. non si ottenesse per ciascuno de'proposti la maggioranza
assoluta , si passer ad un terzo scrutinio , nei quale sa
i4- Per le proposto allo cariche municipali si os
ranno compresi quelli soltanto, che nei due precedenti
serveranno le seguenti disposizioni.
15. Il diritto di proporre alle cariche comunali avevano ottenuta la maggioranza relativa , e la terna sa
r formata e completala con qucgl' indivividui, che in que
de' Decurioni, e del Sindaco.
La proposta del Sindaco , degli Eliciti , del Cancel
st'ultimo scrutinio avranno ottenuto un numero maggio
liere archivario, e del Ca'ssiere appartiene ai Decurioni. re di voti.
Appartiene al Sindaco la proposta di ogni altro im
29. Nel verbale della elezione , che sar rimesso
piegato minore dell'amministrazione comunale giusta lo all'Intendenza verr indicato il numero de' voti, che avr
articolo i43 del decreto organico dogli 11 ottobre 1817. ottenuto ciascuno de' soggetti messo in terna.
16. Per ciascun' impiegato sar formala una terna,
30. Il Decurionalo dovr nelle sue sessioni occuparJ-i-,: affari
-n*__: di
J : pubblica utilit , e_ degli
i i.
nella quale non potranuo essere compresi , che i soli in
si esclusivamente degli
dividui notati nella lista degli clgibili , salva l'eccezione oggetti di amministrazione , che la legge gli attribuisce.
contenuta nell' art. i4-7 del detto rea! decreto , relati
I\on potr in conseguenza occuparsi degl interessi dei
vamente alla nomina del Cancelliere archivario, e del
particolari , n rilasciare certificati a favore dei privati ,
tranne il caso che sia richiesto dalle autorit amministra
Cassiere.
17. Allorch la proposizione sar fatta dal Dccurio- tive, le sole, dalle quali deve dipendere.
nalo , ciascuno de' Decurioni potr, se vuole, proporre
3x. Terminata la redazione dell'alto dccurionale,
il Segretario ne estrarr copia, che sar contrassegnala
un soggetto.
dal Sindaco , e da esso rimessa al Sotto-Intendente del
Si passer quindi allo scrutinio di tutti.
18. Se tre, o pi de' proposti avranno ottenuta una
Distretto, o all' Intendente per il primo Distretto per la
maggioranza assoluta di suffragi , saranno compresi nella approvazione. II registro sar depositato e conservato nel
terna quei tre, traessi, che avranno avuto in favor loro l'archivio comunale.
32. INon di rado avviene, che il Decurionato si oc
un maggior numero di voli.
19. Si dir maggioranza assoluta, quando il numero
cupi in una sessione di oggetti di diversa natura. In
dei voti maggiore della met del numero de' Decurio
questo caso , consegnalo il processo verbale della sessione
sul registro , il Segretario tenuto ad estrarre s ubi lo
ni votanti.
Sar maggioranza relativa, quando un soggetto pro
copia per lo adempimento dell'art. Si..
posto , o pi soggetti avranno ottenuto un numero di voli
Ad evitare per il disordine , ehe resulterebbe negli
maggiore in paragone degli altri sottoposti allo scrutinio, offici delle Sotto-Intendenze, e dell'Intendenza per la
bench non abbiano ottenuta maggioranza assoluta.
conservazione di un allo , che contiene diversi oggetti ,
20. Se nessuno avr ottenuto maggioranza assoluta, dovr il Segretario formare tanti estratti della delibera
ciascuno de' Decurioni potr proporre un' altro soggetto zione, quante sono state le proposizioni poste in discus
e si eseguir sopra i nuovi proposti un secondo scrutinio. sione ( Forinola num. i> ) (u).
ai. Se tra questi proposti uno, o due soltanto avran
Dato in Siracusa il di 1 gennaro 1820.
no ottenuta la maggioranza assoluta , restando ferma per
L'Intendente P. Reuurdo.ve.
essi l'inclusiva, saranno proposti dai Decurioni il secon
// Sottintendente ff. di Segretario generale Massone.
do, ed il terzo colle regole fissate nell'art, antecedente.
22. Se dietro il serondo scrutinio non si ottenesse
(a) Sotto il di 3o aprile /S28 fu data fuori la se
per ciascheduno degl'individui proposti la maggioranza
guente circolare.
assoluta, s* passer ad un terzo scrutinio, nel quale sa
Avendo osservato che dalla dala delle deliberazioni
ranno unicamente compresi quelli , che nei tre primi
i decurionali a quella dell' invio in questa Inlen denza si frappone quasi sempre un notabile peavranno ottenuta una maggioranza relativa.
In seguilo di che y senza procedersi a nuovi speri
s riodo di tempo, che di negligenza accusa g* im piegati, cui detto invio incombe, raccomandai con
menti, la terza sar formata, o completata con gl'indi
vidui , che in quest'ultimo, scrutinio avranno ottenuto un
circolare del 27 marzo del cessala anuo numero
maggior nomer di. voli.
a 5 7 1 S che se ne fosse curata esattamente la sol lecita spedizione, e con V altra circolare degli 8
23. Allorch la proposizione dovr esser fatta dal Sin
daco , egli former la lerna per ciascun impiegalo , e la
k marzo decorso num. 3S73 fu anche raccomandalo
proporr al Dccurioualo.
e di dover ci aver luogo colla prima posta che
24. Se li Ire proposti otterranno la maggioranza ase succede alle sedute.

)( 435
Num. i.
Forinola dell'atto di avviso.
// sig. N. N. Decurione di onesto Comune di . .
... prevenuto c/te nel giorno di . . . ad ore . .
. . . il Decurionato si riunir in ordinaria sessione
nel solito locale della casa municipale ( quando sar
riunione straordinaria si dir ) si riunir straordinaria
mente per ordine del sig. Intendente della Falle, o
Sotto-Intendente del Distretto ( e quando sar per ur
genza ) si riunir straordinariamente , per mia convo
cazione, attesa l'urgenza dell' affare. E pregalo perci
ad intervenirvi per non incorrere nella responsabilit,
e nelle pene dalla legge prescritte.
Data , e firma del Sindaco N. N.
Il Cancelliere comunale N. N.
Il serviente comunale tenuto di fare il seguente
certificato.
Ci malgrado veggo non essersi dell' intuito elimi nato si (Fatto inconveniente; e volendo provve dervi come convenga, ho disposto che in questa
t segreteria si prenda esatto conto, e si verifichi
se le deliberazioni di cui parola giungono tulle
i nell' epoca in cui dovrebbero pervenire.
A rendere poi pi spedilo questo esame vengo a
a prescrivere che di ogni seduta ducurionale mi si
a trasmetta in foglio separato, ed in doppio un es stralto contenente l'enunciazione chiara e precisa
i di tutti gli oggetti in essa trattatisi come dal moo dello segnato di num. i.
Sar contemporaneamente cura de' signori Sindaci
trasmettere anche in doppio gli estratti degli og<i gelti che si son deliberali in ogni seduta , facen
ti doli redigere separatamente sulle norme del mo
ti dello num. 2 acchiudendoli tutti entro il verbale
sopra citalo.
i Rammento in fine che la pi scrupolosa esattezza
deve tenersi nella regolare redazione di delle de
li liberazioni, o quindi di qualunque lacuna, rasa
li tura o altro che possa rinvenirvisi sar rispousa bile il Sindaco Presidente, ed il Decurione Se
ti gretario in que' gradi d' imputabilit che loro
posson attribuirsi.
i Mi si accusi la ricezione di questa circolare.
L' Infetidente Barone di Mostesero.
MODELLO NUM. I.
Comune di
t Numero d'ordine della seduta
Num. de' componenti il Decur ionato secondo la
< legge
Oggetto
Foglio della seduta ordinaria ( ovvero ) slraorc dinaria del giorno
Oggi li
Si e riunito il Decurionato di questo Comune nella
sala delle ordinarie sue sessioni, in seguito dello
avviso del signor Sindaco Presidente legalmente
intimato, come costa dalle rclate del servente co
ti munale, delle quali si preso conto iu seduta
> ordinaria ( ovvero straordinaria ).
Sono intervenuti i signori
N. N.
N. N.
.\. Ti.

)(
Io sottoscritto serviente del Comune di
certifico di aver oggi .... del mese di . . . . per ordin
'ine del sig. Sindaco , o dell' E/etto , recato avviso di
convocazione per la seduta del di .... a' seguenti
Decurioni.
Sig. D. N- N.
Sig. D. N. N.
Sig. D. N. N. personalmente
ed al Sig. N. N. al suo domicilio.
Data, e firma del serviente comunale ( quando il
serviente non sappia scrivere, l'alio sar disteso e sot
toscritto dal Cancelliere comunale ).
Num. z.
Forinola per l'avviso di surrogazione.
// Sindaco del Comune di . . . previene il signor
. . . che il Decurione sig. . . . essendo legittimamente
t
i
t
s

Sono mancali i signori


N. N.
N. N.
II Presidente avendo trovalo legale il numero dei
presenti ha dichiarato aperta la seduta.
I Indi si son proposti, e discussi i seguenti oggetti.
I ( Si cnunciino brevemente con numero progressivo
a gli oggetti di uno in uno ).
t Fatto, e chiuro in
il soprascritto giorno,
i mese , ed anno.
del Sindaco Presidente
de' Decurioni intervenuti
i Firme del Decurione Segretario anche in nome
de' Decurioni analfabeti.
MODXLLO ITC7M. 2.
i Estratto della deliberazione decisionale del d
portante il numero d' ordine
I In primo luogo ( se l' oggetto sar trattato il seconi do, si dir in secondo luogo, e cos ce. ) si
i deliberato quanto segue.
i II Segretario del Decurionato per invito del signor
i Sindaco ha fallo lettura ec.
e In seguito sulla proposizione fatla dal dello signor
i Sindaeo ( o dal Decurione signor N. N. ) si eI nuncier in termini chiari e precisi la propo sizione.
Il Decurionato
Considerando ec. ce.
( Si enunceranno i molivi e le ragioni, che fan poi
4 determinare il Decurionato).
i All' unanimit di voli ( ovvero ) a maggioranza di
i voti ha deliberato di
(cos si praticher
i per gli affari discussi in secondo, terzo, quarto
ii luogo ec. ec. ).
e Esistono le firme del Sindaco Presidente e di nui mero
Decurioni sul registro.
i Nota
(L Laddove discussosi un affare risulti disparit di sen
ti tinnenti , per cui la deliberazione sar presa a
maggioranza di suffragi, il Segretario del Decutt ritmalo dovr far rilevare tanto nell'originale,
che negli estratti i nomi de' componenti che sono
siali per 1' affermativa, ed i nomi di quegli altri
ciie hanno esternalo il loro sentimento in cont trario ; ed inserire ove essi lo vogliano per esteso
4 il voto loro.

)U36)<
impellilo slato surrogato a rimpiazzarlo momenta
Il Decurionato
neamente, attesa l'urgenza, co essersene dato conto al
Considerando ( si enuncieranno tutti i molivi , e
sig. Intendente ; pregato perci d' intervenire alla ragioni
, che han determinato il Decurionato ) ha deli
sessione, che avr luogo il d ... ad ora . . . nella berato all' unanimit di voti; ( se la deliberazione siasi
casa municipale per non incorrere nella responsabilit
presa a maggioranza di snlfragi si dir ) a maggioranza
e nelle pene della legge prescritte.
di voti deliberato di . . .
Data, e firma del Sindaco N. IV.
Si enuncieranno al modo stesso progressivamente
Il Cancelliere comunale N. N.
tutte le proposizioni motivale, o scrutini per elezioni.
Fatto , e chiuso in ... . nel soprascritto gior
Num. 3.
no , mese . ed anno.
Forinola del processo verbale
Firme
Del Sindaco
Oggi li
Voi N. N. Sindaco del Comune di . . . essendo
Noi
Dei Decurioni
ci recati nella sala delle ordinarie sessioni del DecttDel Decurione Segretario, anche per ciascuno il
ronato per presedere il medesimo convocato con av
letterato , soggiungendo , che per F affermativa sono
viso di . . . per il giorno di oggi, ad ora . . . dopo stati
i signori N. N., N. N., e quelli per il sentimento
di aver verificala la legittimit della convocazione ri
contrario
i signori N. N. , N. N.
sultante dalle relate del serviente comunale , abbiamo
atteso, che il numero de Decurioni richiesto dalla leg
Num. 5.
ge si fosse riunito per procedere alla regolare discus
Modello
per
gli
estratti
de' diversi oggetti compresi
sione degli affari; via non essendo intervenuti, che li
in
una
deliberazione
dccurionale.
sali Decurioni signori
Il Segretario del Decurionato dopo sciolta la seduta
D. N. iV.
former
copia nel seguente modo.
D. N. N.
!l
Nella prima copia inserir letteralmente tutto il
ed essendo mancati li signori
principio dell' atto , che contiene il numero dei Decu
D. N. N.
rioni intervenuti; la seguita lettura delle leggi, ed at
Z>. N. N.
ti del Governo,' e trascriver ci che si deliberato
non si potuta aprire la seduta per deficienza del nu
mero legale per deliberare. Ne abbiamo perci redatto sulla prima proposizione , e terminer la copia con
il presente processo verbale , per rimettersi al signor notare Si in questa sessione deliberato ancora su
Intendente della Valle ( o al sig. Sollinlendenle del di altri quattro affari. ( si esprimeranno brevemente gli
Distretto ) ed abbiamo disposto, che si convochi il De- oggetti ) per i quali si formano separati estratti
Trascriver la chiusura, e le firme dei Decurioni, e
curionato per il giorno . . . ad ore . . .
Fatto , e chiuso nel soprascritto giorno j mese ed dopo di averlo segnato, lo presenter al Sindaco, che
deve vistarlo , e rimetterlo al Sottintendente , o allo
anno , e segnato da noi con i Decurioni presenti.
Intendente.
Firma del Sindaco e Decurioni intervenuti.
Ciascuna delle copie , che riguardano gli oggetti
Firma del Segretario del Decurionato.
sar intitolata Estratto della deliberazione decurionale del di . . . ( si principier ) l\ella sessione del
Num. 4Decurionato legalmente riunito nel giorno. . . .
Si in secondo luogo deliberalo quanto segue
Per facilitare la redazione degli atti decurionali si
Si trascriver letteralmente , e cos in terzo , in quarto,
riporta la forinola da osservarsi.
in quinto ec.
Oggi li . . .
Si terminer Esistono le firme di tanti Decu
iS< riunito ilDecurionato di onesto Comune nel
la sala delle sue ordinarie sessioni, in seguilo dello rioni sul registro Sar sottoscritto dal Segretario
avviso del sig. Sindaco Presidente legalmente intimato, come sopra.
come costa dalle relate del serviente comunale , delle
quali si ' preso conto in ordinaria seduta ( ove sia
(Num. i83) SIRACUSA 20 GENNARO 1820.
straordinaria , si dir in seduta straordinaria per invilo
Per gli animali vaganti.
del sig.
). Sono intervenuti i sia. Decurioni.
3. ir.
MINISTERO CC.
D. N.
S. A. R. il Luogot. gen. a cui ho rassegnale un
Sono mancati i signori Decurioni
rapporto del Procurator generale esercente presso la gran
D. N.
Corte civile di Palermo, relativo ad alcuni animali erran
D. N.
Il Presidente avendo trovato legale il numero dei ti r trovatisi in vari Circondari , ha ordinato che per le
presenti ha dichiarata aperta la sessione. Indi il Se-1 vendite degli animali erranti si adoprino le diligenze si
nora osservale, pria di recarsi ad d l'etto, e che il prez
gretarvo del Decurionato ha per invito del sig. Sinda
zo- si deposili presso i Ricevitori de' Comuni. , come ha
co , fatta lettura dell* legge , o real decreto , o gior
proposto il riferilo Procuratore generale y con darci di
nale d'Intendenza (s'indicheranno le date, e gli og
getti brevemente ).
tutto confo.
Ed io Io comunico a lei por L' uso conveniente.
In seguito sulla proposizione fatta dal sig. Sin
daco-, <t> dal Decurione sig. N. N. ( si enuncier in
Palermo ti novembre iStg.
termini precisi, e chiari la proposizione).
M. Ferreii.

)( 437 )(
FEBBRARO

( Num. i84. ) SIRACUSA 6 FEBBRARO 1820.


Per lo stabilimento degli Eletti ne' Comuni riuniti.
ministero ec.
Palermo i3 gennaro 1820.
Signore L'arlicolo !>4 della legge de' 12 dicem
bre 1816 prescrive, che ne' Comuni riuniti vi debba es
sere un Klelto particolare , il quale concorra all' ammi
nistrazione sotto la dipendenza del Sindaco. Questo fun
zionario dev' essere particolarmente incaricalo della po
lizia urbana e rurale , e degli atti dello slato civile del
proprio territorio.
Dopo che i registri dello stato civile si sono dapperlulio stabiliti , diviene urgente 1* applicazione di que
sta savia disposizione della legge , ond' evitarsi gl' incon
venienti gravissimi , che potrebbero sorgere dalla man
canza di un uffiziale pronto per ricevere tutli gli atti
di tal genere.
Con queste vedute ella disporr che i Comuni riu
niti sieno subilo provveduti di un Eletto a' termini della
enunciata legge. Mi dar conto senza rilardo di tutte le
scelte, die far, onde possano essere approvate defini
tivamente, e possa io rimetterle i corrispondenti registri
dello stato civile (a).
Mentre son sicuro eh' ella porter sopra di questo
oggetto la di lei solita diligenza, aspetto, che mi riscon
tri di aver ricevuta la presente, M. Feiueri.

(Num. i85) SIRACUSA 10 FEBBRARO 1820.


Dcevto organico della Direzione generale di polizia
ne' domini oltre il Faro.
IVapoli, 21 novembre 1819.
HiDiif isvo r. ee.
Veduti gli articoli 8 ed 11 del nostro decreto del d
30 del corrente mese , portante la instituzionc della Di-

fa) V. la seguente ministeriale.


Signore Ne' due scali degli Seoglilti e S. Pieri,
< non essendovi una popolazione permanente sa
ie rebbe superflua la presenza dell' tiflziale dello
slato civile. Tutto al pi in questi due scali non
a potrebbe arrivare , che la morte di qualehc indi viduo, il quale eomunque non vi faccia la sua
residenza ordinaria , pure vi si trovasse di pasI saggio. In questo caso l'alto della morte si redige
. dall' ufiizialc dell slato civile del Comune pi
prossimo , a cui il territorio e la giurisdizione
si appartiene,
e Per regola generale infine dove non sono parocchie,
a o chiese liliali , che amministrino i sagramenti
diviene inutile 1' ufficiale dello slato civile.
k Serva ci di riscontro al di lei rapporto de' 22 del
ti 1' ultimo scorso mese.
1 Palermo 20 aprile 1820, M. Fumoir.

1820

rezione generale di polizia ne' nostri domini oltre'il Faro;


Volendo determinare la pianta organica della men
tovata Direzione generale e degli altri funzionari di po
lizia in delti nostri domini;
Udito il nostro Consiglio di Sialo ordinario.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ce.
\rl. 1. La Direzione generale di polizia ne' nostri
domini oltre il Faro avr un Segretario generale , cin
que ufliziali di prima classe , cinque ulfiziali di seconda
classe ed un numero determinato di alunni.
Questi impiegali serviranno per mantenere la corri
spondenza co' funzionari dipendenti dalla Direzione, col
ministero di Stato presso ii Luogotenente generale e con
tutti coloro co' quali sar necessario.
2. Il primo de' cinque ulfiziali di prima classe avr
il carico di vegliare, sotto la soprantendenza del Segre
tario generale , sul travaglio degli altri, e di tenere la
corrispondenza col ministero di S'.ato presso il Luogote
nente generale. I rimanenti quattro ufliziali di prima
classe, uguali nella loro graduazione, avranno i seguenti
carichi :
uno avr quello della corrispondenza per gli affari
di Palermo e sua Valle;
un altro il carico della corrispondenza per gli affa
ri delle Valli di Messina e di Siracusa;
un altro il carico della corrispondenza delle Valli
di Catania e di Caltanisselta;
ed il quarto avr il carico della corrispondenza del
le Valii di Girgenli e di Trapani.
3. I cinque ufliziali di seconda classe e gli alunni
saranno impiegati al travaglio presso il Segretario gene
rale e ne' carichi degli ulfiziali di prima classe, secondo
le determinazioni del nostro Luogoleuenle generale. Egli ci proporr sollecitamente il numero di alunni che
giudicher necessario di stabilire.
4- Il soldo annuale de' suddetti impiegali sar il
seguente :
Segretario generale; ducati 1080, pari ad once 36o:
ulfiziali di prima classe , il primo ducali Goo , pari
ad once 200, e gli altri qua Uro ducati 4-5 pari ad on
ce 80 per ciascheduno:
ufliziali di seconda classe, i due primi ducati 3Go,
pari ad once 120 per ciascuno, ed i tre altri due. 240,
pari ad once 80 per ciascheduno:
Gli alunni non avranno soldo.
5. Oltre degl' Intendenti delle Valli, de' Procurato
ri generali presso le gran Corti criminali, de' Giudici di
Circondario e degli altri agenti di polizia designati dal
le leggi , ed a' termini delle leggi stesse , la Direzione
generale di polizia de' domini oltre il Faro avr i se
guenti altri agenti ed impiegali.
6. Vi saranno in Palermo quattro Conimcssari di
polizia distribuiti ne' quattro Circondari interni della Cit
t, i quali vegleranno agli alfari di polizia cosi da' det
ti quattro Circondari interni, come dc'qualtro esterni e dei
due della campagna, che saranno ad essi rispettivamente
aggregati. 1 Conimcssari saranno presi dalla classe de' ca
valieri, dei legali, de' cosi detti causidici e di altri onesti
ed istruiti gentiluomini. Due di essi Commessari avranno il
soldo annuale di due. 1200 pari ad 07 4o per ciascuno;

)( .438 )(
ed ognuno degli altri due avr l'annuo soldo di ducati
(Num. 186) SIRACUSA i5 FEBBRARO 1820.
900, pan ad once 3oo.
7. Vi saranno ancora in Palermo sei ispettori di Pel modo onde calcolarsi le offerte di prezzo ne' casi
di spropriazione forzata.
prima classe col soldo di annui ducali 48o, pari ad on
ce 160 per ciascheduno, e sei Ispettori di seconda clas
Napoli i4 dicembre 1819.
se coli' annuo soldo di ducati 36o, pari ad once 120 per
Ferdinando 1. ec.
ciascuno.
Veduto l'art. 773 n. 5 delle leggi di procedura nei
8. Quattro degl' ispettori di prima classe , e quattro
della seconda saranno alla immediazione de' quattro Coin- giudizi civili, nel quale si promette un parlicolare regola
messari , destinando un Ispettore di prima classe ed uno mento circa il modo onde calcolarsi la offerta di prezzo
della seconda ad ogni Circondario interno della Citt ed ne' domini olire il Faro, fino a che non saranno com
a quelli degli esterni e della campagna , che saranno piuti col i calasti nuovi.
Volendo determinare provvisoriamente le norme da
rispettivamente aggregali a' Circondari interni.
seguirsi nel detto intervallo di tempo in caso di espro
9. Un Ispettore di prima classe ed un altro di se
priazioni forzale.
conda rimarranno addetti alla Direzione generale di poli
Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
zia per tutte le particolari incumbenze di cui la medesima
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
Direzione generale giudicher d'incaricarli.
Ari. 1. Fino a quando non saranno compiuti i nuo
10. Un altro Ispettore di prima classe ed uno di
vi
catasti
ne'nosri reali domini oltre il Faro , i) prezzo,
seconda rimarranno per essere destinali in quei luoghi
della Valle di Palermo , dove per gravi avvenimenti si che dee offrire il creditore istante . in caso di espropria
zione forzala , dovr essere eguale alla rendita , che tro
giudicher necessaria la loro personale assistenza.
vasi
rivelata negli attuali interini catasti , depurata dalla
11. Vi saranno in olire in Palermo due altri Ispet
tori , uno di prima e l'altro di seconda classe, i quali contribuzione fondiaria dell'anno corrente, e degli altri
sotto la dipendenza del Commessario del corrispondente pesi reali del fondo , moltiplicata venti volte pe' fondi
Circondario saranno incaricati de' giuochi di azzardo, e rustici , e tredici volle per gli edifici.
Nel caso, che il creditore non voglia fare la offerta
saran pagali dall'appalto de' giuochi.
12. Vi saranno finalmente in Palermo quattordici del prezzo calcolata nel dello modo , potr dimandare le
Ispettori soprannumerari incaricali particolarmente della apprezzo a sue proprie spese.
Lo stesso diritto avranno i creditori , che siano com
ronda notturna. Essi godranno una gratificazione annua
parsi
e capienti , ma questo diritto non potr mai com
di ducati 120, pari ad once 4 per ciascheduno; saran
petere al debitore.
no a proporzione del merito considerali in caso di ascen
2. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ec.
so , e potranno essere presi dalla classe de' notai , dei
Firmato = FERDINANDO.
conladori e de' mercanti di riconosciuta probit.
13. Vi saranno in Messina un Commessario di po
lizia con annui ducati 900, pari ad once 3oo; un Ispet
( Noni. 187. ) SIRACUSA 20 FEBBRARO 1820.
tore di prima classe con annui ducati 48o> Pai"i aa< once
160; un Ispettore di seconda classe con annui ducali Decreto sul modo di mettere in forma esecutiva le
36o, pari ad once 120; ed un Ispettore soprannumerario
sentenze profferite ne' domini oltre il Faro pria
con una gratificazione annuale di ducati 120, pari ad
che fosse in osservanza il nuovo codiceonce 4-o.
Napoli i4 dicembre 1819.
i4- Vi saranno in Calania un Ispettore di prima
classe funzionante da Commessario colf annuo soldo di
FERDINANDO I. eC.
ducati 600, pari ad once 200; un Ispettore di seconda
Veduto il nostro decreto de'21 di seltem. ultimo (li),
classe con annui ducali 3oo , pari ad once 100; ed un col quale abbiamo prescritte le norme da osservarsi per
Ispettore soprannumerario colf anima gratificazione di du
rendersi in forma esecutiva gli antichi istrumenti nota
cati 120 pari ad once 4riali ne' nostri domini al di l del Faro;
15. Gli agenti di polizia destinali co' due precedenti
Considerando che oltre agi' istrumenii notariali, po
articoli nelle eitl di Messina e di Catania , dipenderan
tranno ancora le parti interessate domandare che si
no da' rispettivi Intendenti i quali corrisponderanno col rendano in forma esecutiva le antiche sentenze proffe
Diretlor generale di polizia, come corrisponderanno col rite pria dell' aitivazjone del nuovo codice ;
medesimo lutti gli altri Intendenti.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Sialo ec.
16. Le disposizioni contenute in tutti gli articoli del
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
presente decreto, e tutte quelle contenute ne' citati arti
Art. 1. Le disposizioni contenute nell'enunciato de
coli 8 ed 11 del nostro decreto del di 19 del corrente creto de' 21 di settembre, per rendere in forma esecuti
mese () avranno esecuzione dal di primo di gennaro del va gli antichi istrumenti notariali, sono applicabili ancora
prossimo venturo anno 1820, per la qual'epoca ci riser
alle sentenze profferite pria dell' attivazione del nuovo
biamo di eleggere il Diretlor generale e tutti gli altri in
codice, e che le parti vogliano far rendere in forma
dividui che dovranno covrire le cariche enunciale nel esecutiva (e).
presente decreto; e frattanto continuer ne' nostri domi
ni olire il Faro il provvisorio sistema di polizia, che (b) Inserito a pag. 3j3.
Jrovasi attualmente siabilito.
(e) V. il seguente decreto :
17. I nostri Consiglieri e Segretari di Slato ec.
Eccellenza Ho rassegnato al Re i due fogli di
firmato FERDINANDO.
e coteslo Ministero di Stalo de'i5 e 3o dello scorso
(t ottobre contenenti l'osservazioni del Ministero di
(a) Inserito a pag. 4-31.
Stato medesimo sul modo di rivestire di forma

2. Tutti gli
decreto de' 21 di
tori degli antichi
3. Il nostro

)( 439 )(
oblighi imposti a' Notai col suddetto
'(Nu.ni. 188) SIRACUSA 22 FEBBRARO 1S20.
settembre sono applicabili ar conserva
Decreto
relativo allo stato discusso della tesoreria ge~
archivi giudiziari.
nerale
per F anno 1820.
Consigliere e Segretario di Stato ec.
FirmatoFERDINANDO.
Napoli li 20 dicembre 1819.

esecutiva gli strumenti stipolali in cotesti reali do


mini oltre il Faro, prima dell'attivazione del nuo
vo codice, S. M. si degnala d'esaminare l'af
fare nel Consiglio di Slato de' 16 del corrente ,
ed ha nella sua saviezza consideralo ehe secondo
lo spirito delle nuove leggi , la formola esecutiva
apposta in piedi di un istrumento, 0 di un atto
qualunque che ne sia suscettibile non aggiunge
cosa alcuna al valore intrinseco dell'atto medesi
mo, ma soltanto produce l' effetto che senza altro
mandato d'alcuna autorit possa l'usciere darvi
quella esecuzione che gli dovuta , e che conse
guentemente a questo principio non sia necessario
che i possessori di antichi istrumenli per far man
dare ad effetto le convenzioni in essi contenute
esigano dal Notaio una nuova spedizione dello
atto stesso in forma esecutoria, potendo essi farne
ordinare l'adempimento secondo le nuove forme
di procedura dell'autorit competente colla sem
plice esibizione dell'antica copia autentica del ti
tolo che esiste presso di loro, intese o citate le
parti interessale, cerne per altro praticavasi cost
nell'antico sistema.
Ha consideralo inoltre che qualora le parti non vo gliano adire il magistrato per far ordinare l'ese
cuzione de' contratti preferiscono a questo metodo
l'altro d'avere dal Notaio la nuova copia colla
formola esecutiva debbano indispensabilmente at
tenersi al sistema stabilito nel decreto, le cui pre
scrizioni sono analoghe a quelle che si contengono
nelle nuove leggi di procedura civile. E su tali
prescrizioni S. M. ha riflettuto non potersi rav
visare come atto di mera formalit l' ordinanza
I d'autorizzazione a citare il Notaio di cui si parla
nell'articolo 1 del decreto, giacche l'articolo stes so traila degli strumenti che possano per hgge
meritare la pronta esecuzione , e ci suppone che
l'esame d'una tale circostanza debba precidere la
a ordinanza d'autorizzazione.
Ila ancora riflettuto la M. S. che dove l'esperienza
( potesse far conoscere la necessit di conferirsi ai
Giudici di Circondario L' autorit che il decreto
II attribuisce ai Presidenti de' Tribunali civili, ci
R dovrebbe aver luogo dietro matura discussione , e
per tutta la estensione de' reali domini trattandosi
di portare una modificazione sull' indicate leggi
di procedura civile.
Per le descritte considerazioni S. M. rimasta fer
ii ma nell' idea di non doversi variare il real decreto
de' 21 settembre, ed ha ordinato che vi si dia pron ta esecuzione.
Per quanto riguarda Te osservazioni fatte sulle po
li lizze di tavola, devi mercantili di piazze , e sene tenze profferite infra 1' anno non essendo questi
alti degli strumenti notariali S. M. non trova
t luogo ad alcuna discussione appartenendo alle
autorit giudiziarie di provvedere in termini di
giustizia sulla esecuzione degli atti suinmeniovati.
Finalmente S. M. trova regolare che ncL caso di

Ferdinando 1. ec.
Visto il progetto dello stalo discusso per l* esercizio
del prossimo anno 1820 de' nostri domini al di l del
Faro, trasmesso dal Ministero di Slato presso il Luogo
tenente generale, ed a noi rassegnalo dal nostro Segre
tario di Stato Ministro delle finanze.
Considerando che 1' organizzazione del nuovo ordine
giudiziario in quella parte de' nostri domini, nel mentre
ha esonerati i nostri amatissimi sudditi dalle gravi spe
se di giustizia, ha fatto ricadere lutto il pes de' soldi
delle magistrature, e delle spese di giustizia sul pubbli
co erario^, e che il solo registro, siccome erasi prevedu
to , non sia sufficiente a supplirvi , onde ne risulla un
aumento nella parte passiva dello stato discusso.
Considerando che per ripianare un tal vuolo ogni
aumento sulle attuali contribuzioni, e specialmente sulle
dirette potrebbe riuscir gravoso.
Considerando essere della convenienza di una sag
gia amministrazione , che a peso deT litiganti esonerati
dalle gravi spese dell' antica forma di giudizi, sia trova
to il mezzo del ripianameuto delle spese necessarie del
nuovo ordine giudiziarioConsiderando che il mezzo il men gravoso siasi lo
stabilimento della carta bollata, gravata di discreto da
zio, iu quel modo medesimo che trovasi stabilito in que
sta parte de' nostri domini.
Considerando che la niezz' annata era un peso ine
rente alla feudalit , la quale essendo stala gi abolita
sia della convenienza che cessino tulle le sue dipendenze.
Considerando ehe non essendo ancora completamen
te organizzate le amministrazioni in quei nostri domini
non si possa per ora ordinare uno stalo discusso defini
tivo.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Il piano di finanze contenuto nel presente
decreto per 1' esercizio da gennaro a lutto dicembre 1S20
sar provvisorio per detto anno solamente.
2. La mezz'annata , la di cui rendila nei passali
stali discussi era stala presunta per once S3o , resta abolila.
3. Nella parte attiva dell' infrascritto piano di fi
nanze sar presunto P introito di once 42,000 dal cespi
te della carta bollala , che sar stabilito in quei nostri
domini con una legge che ci riserbiamo di emanare , e
clic avr la sua esecuzione pel di primo marzo 1S20.
4-. G' introiti da farsi dalla noslra tesoreria de' do
mini al di l del Faro nel corso dell'anno ^'-io, sono
presunti nella somma di onze 1,637,332 25.
rilasciarsi da' Notai la spedizione esecutiva degli
1 antichi strumenti, de'quali abbiano le parli pagato
1 i dritti della prima copia, non debbano i Notai rii scuoterli nuovamente per intero ; ma sar sulli( cicute che li riscuotano come copie ulteriori.
Nel real nome partecipo tutto ci a cotesto MinisleI ro di Stalo perch si serva farne 1* uso convenien
ti te Napoli 2 novembre 18 19.

)( 44o )(
5. G' introiti enunciati nell' articolo precedente sa
a farsi nel modo prescritto nelPart.t6
Tanao presuntivamente realizzati dai seguenti cespiti di del nostro decreto del di primo agosto
rendite, e dalie tasse da riscuotersi nel modo che verr
t8/j cio,
da noi qui appresso determinato (a).
1. del to per 100 sopra i canoni
di diretto dominio, ovvero su i censi di
Dal ramo de dazi diretti.
Fondiaria sopra la rendita lorda al
propriet;
selle e mezzo per 100
07
3o2,ooi i5
2. del 7 e if2 per 100 sopra le
Sopratassa provvisoria del 5 p. 100
soggiogazioni , ossicino su i censi bal
sulla stessa fondiaria uel modo che si
lali;
sta esigendo nel corrente anno sulla ren
3. del 2 e ffo per 100 sopra le
dita lorda.,
07
201,334 IO prestazioni vitalizie, sia che queste fos
Fondiaria addizionale sugli esteri
sero stale costituite mediante prezzo ,
non abitanti in Sicilia, a ragione del i5
sia per qualunque altra causa.
per 100, escluse le rate de' napolitani 07
10,000 1
Consumazione su i frumenti, orzi, e
granoni, a ragione di tari i3 12 la sal
Tanto la fondiaria in principale ,
ma ossia macino cosi civico che rurale,
guanto Faddizionale del 5 per 100, e del
compreso ancora il Comune di Palermo 07
1S per loo sugli esteri, saran pagate
Questo dazio sar riscosso secondo
terziatamenle nella Jine de mesi di aprile , di agosto, e di dicembre, colla
le istruzioni della Citt di Piazza , e
secondo le proprie costumanze per ora,
anticipazione di giorni quindici in cia
scun terzo.
e Jnch il detto consumo rurale non
sia ridotto a somma fissa , ed invaria
La sopratassa addizionale del iS
per 100 stigli esteri sar riscossa pel
bile.
solo anno 1820 ; rimanendo definitiva'
Tassa sopra la carne di qualunque
specie, ad esclusione della caccia e pol
mente abolita a contare da gemi. 1821.
leria, da riscuotersi nel decorso del nuo
Le ritenzioni da farsi dai debitori
vo anno 1820, come pel passato, a ra
sull' annualit seguiteranno, non ostan
gione di grana quattro siciliani, e con
te qualunque convenzione in contrario,
qua' metodi usali finora
07
Prendo noi ordinato de' lavori su
(a) V. il seguente decreto:
nuoti modi di amministrazione , ci
1 Napoli 5 giugno 1820.
riserbiamo di portare alla tassa sopra
i rinDiKiiDo 1, ec.
t Col nostro depreto de' 20 dicembre 1819 con cui fu la carne nell anno 1S21 una sensibile
e fissato lo slato discusso della tesoreria dei nostri minorazione, e forse anche la totale
domini al di l del Faro per lo corrente anno abolizione , polendosi compensare la
1820, ci riserbammo , in vista dei risultameli dei perdita di questo prodotto col maggior
lavori da noi ordinati sopra i nuovi sistemi di am frullalo de' dati doganali, allorch ver
ministrazione , di portare nell'anno 1821 alla tassa ranno stabiliti i nuovi sistemi ammi
sopra la carne una sensibile minorazione , e forse nistratici.
anche la totale abolizione.
Tassa su i negozianti , sborsati , e
Visto l'art. 5 del citato decreto, in cui fra i cespiti cambisti , esclusi i negozianti esteri in
e dei rami e dritti diversi, gl'introiti del registro, Messina , come si esatta per questo
l e delle iscrizioni e trascrizioni furono presumi per anno 1819
07
<t once 4 mila pari a ducali 120 mila.
Questa tassa cesser subiloch sar
Visto il rapporto del nostro Ministro delle finanze , seguila in quei nostri domini l' organiz
a col quale ci stalo rassegnalo , che dal ramo del zazione doganale , e sar messa iti os
registro , e degli offici ipotecari la tesoreria di servanza la tariffa doganale , eh' in
quei nostri domini abbia introitala per i tre pri
vigore in questa parte de' nostri domini.
mi mesi dell'anno corrente somma maggiore del
Venticinque per cento sulle pensio
la quota proporzionata dell' anzidetta di sopra ni
07
presunta.
Dal ramo dei dazi indiretti.
E Volendo noi far preventivamente sperimentare ai
Dogane, e collettorie marittime com
<c nostri amatissimi sudditi gli effetti delle nostre preso il secondo tari del nuovo impo
promesse , e godere i felici risultamenli dei nuovi sto di Palermo , il Porto-franco di Mes
<c sistemi amministrativi , a misura che questi si van
sina, 1' un per 100, ed il dritto di scaii no organizzando.
scio, che ivi si percepisce sopra gli zuc
cheri
07 iG6,4oo
Sulla proposizione dei nostri Segretari di Stalo ec.
Dritti di navigazione
<t Abbiamo risolulo di decretare c dccretitiiw ec.
I Art. i. A conlare dal 1 settembre di quest'anno, di commercio
07 i3,20Q
a in tulli i luoghi dei nostri domini al di l del
Tratte sopra i fru
a Faro la lassa sopra la carne di grani quattro si
menti, biade, e seta; ca
li ciliani , che trovasi i ni posta jn favore del pubblico ricatole portolanie. dedot
erario , sar abolita.
te le spese ed i salari 07 26, 000
l ?, Il nostro Sccrclario di Stato Ministro ce.
Tratte sugli oli, vini,
caci e salumi...,
07 19.40Q
" firmalo FFUDINAIVDO.

K42.000

92, opo
*

ri, 000

6,000

)( 44-1
fi

Per soldi , spese di scrittoio , ed al


tro per la segreteria del detto ministero
di Stato
07
Al Consigliere di Stato, principe di
2, i4<J
Culo
07
once 227,340 (
Al Marchese di Castellentini, sino a
che non si eslingua l'assegnamento , giu
Dal ramo del pubblico Demanio.
sta la nostra risoluzione
07
Cinque per 100 del
A D. Gaetano Bonanno
07
cos detto monte delle ve
Direzione generale del pubblico De
dove militari
07
38o
manio , compresi i soldi del Direttore ,
Polizze d'armi.... 07
2,000
Licenze di pesca, cac
del Segretario generale , e degl' impiega
ti, in tutto 07 10,000; senza tener conto
cia ed altro
07
6,000
di altre 07 i,56o pe' soldi degl'impiegati
Censi e salti di ac
nel ramo de' ponti e strade , e per le
qua
07
2, 000
spese di segreteria del Direttore gene
Segrezie e cespiti di
rale, che sebbene facciano parte della
versi
07 12, 000
stessa Direzione , pure devono pagarsi
Fondo de' lucri .. 07
3,070
sullo stalo discusso di detto ramo dei
ponti e strade , giusta il prescritto dal
once
25, 45o
nostro decreto del 1 novembre 1819.. 07
Dai rami e dritti diversi.
Soldi de' tre Direttori generali dei
Dritti di registro e
dazi diretti, de' dazi indiretti, e de' rami
di trascrizione.,
,07 4)o
e dritti diversi di 07 1000 per ciascuno,
Crociata , dedotte le
con un dippi di 07 200 accordate per
spese ed i salari
07 38, 000
indennit personale al Marchese D. Vin
Lotteria , dedotte le
cenzo Ferreri Direttore generale de' da
spese ed i salari
07 90,000
zi diretti, per conservargli le 07 1,200
Officio di Protome
che avea come gran Camerario
07
dico
: 07
x, 207
Carla bollala, che ci
Soldi de' tre Segretari generali delle
dette Direzioni , in ragione di 07 4*>
riserbiamo di stabilire, a
per ciascheduno
07
contare dal d primo mar
Soldi degl' impiegati nell'amministra
zo 1820
07 4-2, 000
zione della rendita pubblica secondo lo
stato attuale
07
once 211,207 <
Ai magistrali, uffiziali, ed altri giu
Dal ramo delle poste dedotte le spe
se ed i salari
07
bilati
07
, 000 1
Impiegali diversi nella zecca, e nel
Totale dell'introito 07 1,637,332 25 l'officio della cancelleria in Palermo, sol
di diversi di architetti, capo-maestri, agri
6. La spesa, ossia l'esito del prossimo nuovo anno, mensori, ed oriolai in Palermo e Messi
a cominciare dal d 1 gennaio fino a' 3i dicembre 1820 na, come pure degli alabardieri addetti
presso il Governatore di Messina
07
rimane fissata nella somma di 07 1,665, 353 10.
Impiegati diversi in Messina per la
7. Gli esiti, e le spese d'adempirsi nel detto anno,
limpidezza del porlo, per la lancia del
saranno erogale pe' seguenti oggetti.
Capitano di esso, e per tener conto dei
Debito perpetuo dello Stato
07
167,045
legni che pervengono nel medesimo
Detto temporaneo
1
i4, 5i3
A' proprietari degli offici aboliti.. 1
porlo

07
20, 000
Al principe di Campofraneo, Soprin
Assegnamento alla real Corte cio:
tendente generale di pubblica salute on
Alla n. r. persona. 07 126,000
ce 233 tt.io per soprassoldo, rimanendo
A S.A.R. il principe
il soldo di 07 666 20 a carico de' fondi
di Salerno, e per esso alia
della pubblica salute. Detto soldo e so
nostra cassa privata... 07
4,o
prassoldo compongono le 07 900 che goAlle LL.AA.RR. il
dea per 1' abolita carica di gran Came
Duca e Duchessa di Ca
rario
07
labria
07 79,000
Soldi , e gratificazioni della gran
Corte de' conti
,. 07
once
209,000 1
Soldi, soprassoldi, indennit, pen
Trattamento de' due Ministri Segre
sioni , gratificazioni personali ai compo
tari di Stato presso il Luogotenente ge
nenti le magistrature di nuova istituzio
nerale Duca di Gualtieri e Marchese
07
Ferreri
07
5, 333 et ne , e loro dipendenze
Soldi, e spese per la Polizia
07
Trattamento de' tre Direttori del mi
Per le tre compagnie d' armi delle
nistero di Stato presso l' islesso Luogote
nente generale...
07
3, 3oo te Valli e per l'altra compagnia della del
56

Decima sulle prede,


e dritti di patenti
07
Bollo sulle carie da
gioco
07

200

19,032 1
800 1
600 t
4oo 1

10,000 c

3,200 (
1,200 (

<>7>779 *
6,407 1

944

342

233 10
9,804 I

,695 I
15,000 I

Capi lati reale


07
Per le a3 compagnie d' arme di
strettuali
07
Limosine alla Pantelleria..
07
Mantenimento de' presidiar!, de' re
legati, ed in generale de' servi della pena
c de' carcerali, compresi i soldi degl'im
piegati nella vicaria di Palermo
07
Per le strade consolari e ponti... 07
Alla tesoreria de' nostri domini al
di qua del Faro , o a chi per essa , per
conto della quarta parie de' soldi e spese
necessarie pel corpo diplomatico , come
negli anni precedenti
07
Il contingente della Sicilia per lo
mantenimento dell' armata di terra e di
mare, continuando provvisoriamente co
me pel passato , resta fissato nella som
ma di
07
Questa somma sar pagata dalla
tesoreria di Palermo alla tesoreria ge
nerale di Napoli-, o a chi per essa nel
la seguente proporzione.
Per C importo della quarta parte
delle spese per la marina,
il di cui intero assegna
mento da noi Jissato a
due. 1,800,000, ossiano on
ce 600,000
07 i5o,ooo c
Per conto della 4 par
ie delle spese per la guer
ra, supplendosi il resto pel
corso del nuovo anno dalla
tesoreria di Napoli
07 $00,000 a
07 700,000
Per le spese diverse, e per quelle
straordinarie non prevedute
07
Per la quota da servire all' estinzio
ne de' debiti arretrati a tutto agosto 1816,
e da formare in seguito un fondo di am
mortizzazione del debito pubblico
07
4jjn di assicurare della sua dote
il fondo da servire di estinzione pei
dediti arretrati e di ammortizzazione
del dedito pubblico, le 07 i5o,ooo as
segnate per quesi oggetto saranno co
me pel passato prelevate dal prodotto
della fondiaria addizionale del cinque
per 100.
Per 1' imporlo delle assegnazioni da
iscriversi sul ruolo provvisorio da noi ac
cordato sulla tesoreria generale in favore
di coloro , che per effetto delle nuove
organizzazioni de' diversi rami della pub
blica amministrazione , sono restati o
resteranno privi degli attuali loro impie
ghi , e che meriteranno la nostra consi
derazione
07

)( 4ia )(
4,260 & Il
Esito
07 1,665,353 10
Introito presumibile
35,696 i I come sopra
07 1,637, 332 2^
770 (
Differ. in pi nell'esito 07
28,020 i5
4.0. 000 1
9,000 c

3o,ooo a

700,000 1

8. Per la differenza tra l'esito e l' introito in once


28,020 i5 autorizzalo il nostro Segretario di Stato
Ministro delle finanze di provvedere con impronti da
estinguersi in interessi e capitali negli anni seguenti ,
sia con cambiali, sia con altre forme di convenzioni di
debito, onde per questo anno venga supplito allo sbi
lancio nel modo che riesca il meno dannoso, volendo
che non si trascuri la soddisfazione de* pesi dello Stato,
e de' pagamenti de' soldi agi' impiegali di tutte le diverse
amministrazioni dello Stato ; al qual effetto sar usala
nelle rispettive scadenze la maggiore attivit per la ri
scossione delle rendile, e di tutte le tasse descritte nel
presente decreto.
9. In conferma delle disposizioni contenute ne' de
creti co' quali si sono da noi sanzionati gli slati discussi
degli anni precedenti , non sar pi lecito a veruno di
compensare i pesi che deve allo Stato co' crediti che vi
rappresenta, per essersi gi provveduto alla soddisfazione
del debito pubblico.
10. Il nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
(Num. 189) SIRACUSA 24, FEBBRARO 1820.
Decreto disponente che si apra nella tesoreria di Pa
lermo un ruolo provvisorio per coloro che possono
rimaner privi d'impiego nelle nuove organizzazioni.
Persano 3o dicembre 1819.

36,ooo 1

i5o, 000 1

5,ooo t

Totale dell'esito 07 1, 665, 353 10

FERDINANDO I. eC.
Considerando che le nuove organizzazioni che vanno
mano mano da noi ordinandosi ne' diversi rami della pub
blica amministrazione ne' nostri domini olire il Faro ,
possano delle volte apportar la conseguenza , che alcuni
degli attuali impiegati come superflui abbiano a rimaner
fuori de' loro impieghi;
Volendo noi che coloro di detti impiegati i quali si
trovassero nel caso indicalo , e che pe' lunghi servizi 0
per le loro qualit personali meritassero la nostra sovra
na considerazione , abbiano de' mezzi onde sussistere sin
che non sieno in altro modo convenientemente piazzati ;
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Abbiamo risoluto di decretare,- e decretiamo ec.
Art. 1. Nella tesoreria generale di Palermo sar
aperto un ruolo provvisorio in cui verranno iscritti per
delle assegnazioni coloro degl'impiegati attuali ne' nostri
domini oltre il Faro, i quali rimanendo privi de' loro
impieghi nelle nuove organizzazioni , meritassero la nostra
sovrana considerazione pe' motivi di sopra addotti. Queste
assegnazioni saranno corrispondenti a maggiore o minor
parte de' loro soldi, ed anche al soldo intero a taluni
benemeritissimi soggetti per le circostanze particolarissime
che potessero in essi concorrere.
La iscrizione nel ruolo non potr esser fatta che eoa
real decreto.
2. Per lo pagamento delle iscrizioni su questo ruolo
il Ministero di Stato presso il Luogotenente generale di
sporr che nella formazione dello stato discusso risguar

)( 443 )(
nato , che sino a nuova sovrana risoluzione debba osser
dante quei nostri domni sia riportato un capitolo a par
varsi il seguente metodo. 1. Che per la fine di ogni me
te , su cui sar da noi accordato un credilo corrispon
se si abbiano a pagare i soldi rispettivi con esibirsi dai
dente.
3. Le assegnazioni che noi faremo sul ruolo soprani Giudici de' Circondari le quietanze, ed i certificati di ser
mentovato, saranno provvisorie, e dureranno (ino a che vizio soscrilte e vistate dai Sindaci. 2. Che quante volte
coloro che vi si trovano iscritti non ottengano un impiego.
4 Sono esclusi dal beneficio di ammessione al ruolo II. c Dal Direttore della real segreteria di Stato per gli
( affari di Sicilia mi si diretto il seguente rea!
provvisorio coloro che si trovano possessori degli uffizi
<t rescritto Eccellenza Ho umiliato a S. M. nel
aboliti o da abolirsi , i quali dovranno ripetere il loro
a Consiglio di Stato de' 3i dell' or decorso dicemindennizzamento dalle disposizioni del nostro sovrano re
e bre il rapporto di V. E. de' 10 dello stesso mese
scritto de' io di marzo corrente anno.
c relativo al soldo da corrispondersi a D. Alberto
5, Il nostro Ministro Segretario di Stato ec.
1 Torrente per il tempo , che esercit la carica di
Firmato FERDINANDO.
< Giudi.ee provvisorio di Favignana, e la M. S. ha
( ordinato di liberarsi al mentovalo Torrente due
n terze parli del soldo , che spetta a quel Giudice
( Num. 190. ) SIRACUSA 26 FEBBRARO 1820.
( di Circondario , per il tempo che egli esercit
provvisoriamente 1 enunciata carica. E parimenti
Pel pagamento de' soldi a' Giudici di Circondario.
volere della M. S. che si esegua lo slesso nietoministero ec.
a do in casi simili- Nel real nome ce.
Napoli 2 gennaro 1822.
Palermo 27 gennaro 1820.
K Lo partecipo ec.
Da S. E. il Segretario di Slato Ministro Duca di
Gualtieri in data de' 18 corrente mi viene comunicato
a Palermo ig gennaro /822. P. di Cur.
quanto segue Eccellenza - S. A. R. il Duca di Ca
labria Luogotenente generale per allontanare da un lato IH. i( Palermo 4 febbraro 1828.
Ho avuto luogo di osservare per de' rapporti di lai ritardi , ed assicurare dall' altro la regolarit nel pa
Intendenti , che malgrado gli ordini emessi
1
gamento de'soldi ai Giudici de'Circondari (a) , ha determic dal Governo per norma generale varie e difforme
t sono le pratiche che si usano in quasi tutte le Val
(a) V. le seguenti disposizioni:
l li tanto sul modo come pagarsi il soldo a' Giudi
1. s Palermo 16 agosto 1821.
t ci circondariali , quanto pel trattamento da corri
1 Con real decisione de' 18 gennaro 1820 fu disposto
1 il regolamento de' soldi ai Giudici, ed ai supplen
I spondersi a' Supplenti , ed a' casi in cui un tale
ti trattamento loro dovuto.
ti ti di Circondario qualora questi ultimi avessero
Volendo io ridurre alla esatta uniformit questa in1 diritto di averne, per cui tra le altre cose fu alt teressanle parte di servizio , ed evitare che i Co
e lora prescritto di non potersi fare pagamento ai
ti mimi vengano gravati di pagamenti non dovuti ,
Supplenti senza autorizzazione dei Governo.
1 ho risoluto di riunire tutte le disposizioni di nor< Per rilevarsi le duplicazioni, che forse saranno po
t ma, che regolano questo servizio, di formarne ogli tute accadere nel fare tal: pagamenti tanto ai
< getto di circolare , ed inculcarne agi' Intendenti
Giudici , che ai Supplenti fu anche ordinato con
i la pi scrupolosa osservanza.
t la stessa decisione reale, che i Procuratori genes rali di accordo con i Procuratori regi rimettes
t Giudici titolari.
I Giudici circondariali giusta la decisione di S.A.R.
ti sero nel Ministero di Stato mese per mese uno
t il Duca di Calabria emessa sotto li 18 gennaro
t de' doppi certificati di servizio dei Giudici, inuni( 1820, allorch da Luogotenente generale reggeva
( ti delle prescritte legalit , ed osservazioni,
a questa parte de'reali domini, oggi felicemente rea La mancanza della costante rimessa di questi certifi1 gnante, devono essere pagati del soldo alia fine
cati non pu farmi rilevare se con effetto sieno
di ciascun mese sulla esibizione de' certificati di
state commesse delle duplicazioni nei pagamenti
k servizio , che dovranno essere vistati da' Sindaci
a di cui parola , per la qual cosa incarico a lei
t rispettivi. Per le quistioni che potessero sorgere
Signor Intendente di trasmettermi uno stato dei
c nella vidimazione di tali certificali le norme da
t pagamenti per questo ramo disposti sinora , e di
1 serbarsi esser devono quelle stesse mentovate nel quelli, che ha avuto ordinato di disporre a favo
(i la decisione medesima.
li re dei Supplenti di Circondario della Valle di sua
I certificali simili che dovranno poi esser rimessi in
s dipendenza.
I Ad ovviare intanto questo ed altri inconvenienti si questo Ministero per la via de' Procuratori gene1 rali non dovranno servire ad altro uso , che per
mili , credo opportuno d' inculcare a lei , ed al
< eseguire lo aggiusto de' pagamenli , dietro le os Procuratore regio, e Procuratore generale di co
servazioni che saranno rassegnate al Governo dai
li testa Valle di eseguire lilteralmente ognuno dalla
t riferiti Procuratori generali di accordo co' regi
< parte sua il contenuto della detta real decisione ,
< Procuratori , ed in ci dovr ancora tenersi per
1 a quale effetto amerei , eh' ella disponga una cir< norma la ripetuta decisione.
colare eon la quale , ricordando a chi si convifr Giudici supplenti.
ne nel ramo di sua dipendenza la esalta osser. Il trattamento dovuto a' Supplenti di sole due
vanza di quanto venne stabilito, procuri che sia
1 terze parti di soldo. Questa pratica ripete la sua
t esaltamente il lutto da ognuno eseguilo per la
( origine da ci che fu sovranamente disposto con
0 rpgolari' del servizio.
t real rescritto de' 2 gennaro 1822 per li Giudici
g // Luogotenente generale P. ni Cut.

. )( 444 )(
il Giudice non sia .stalo in residenza o comunque jmpc- | che saranno date dal Ministero per pagarsi il dippi, lad
dito all'esercizio abituale delle sue funzioni, debba il Sin
dove i Giudici abbiano ragione a reclamarlo. 4 -Che non
daco nel vistare il certificato esprimere il tempo e per si possono pagare i soldi ai Supplenti, che abbiano eser
quanto egli sappia la cagione della mancanza del servi- citate le funzioni del Giudice se non siano prima inter
rio. 3. Che i soldi esser debbono soddisfatti per la rata posti gli ordinativi dal Ministero. 5. Che debbono i Giu
corrispondente al servizio prestato salve le disposizioni , dici spedire sollecitamente al Procuratore generale della

<

s allontani dalla propria residenza per curarsi , e


c circondariali provvisori: ma l'applicazione di esso
( far costare cogli analoghi documenti la sua ine in favore de' Supplenti non si fa che ne' soli casi
e disposizione, il soldo gli dovuto per intero, ed
c di assoluta mancanza, od illegale assenza de' titoe in ci si segua quanto prescritto nell' art. 6
* lari.
e del sopra espresso real decreto de' 20 settembre
Una tale pratica, come appresso si osserver, ben
i8a4: ove si tratti per di croniche malattie le
s ragionevole e fondata , dappoich o il Giudice
t regole da serbarsi sono quelle espresse da S. E.
e si trovi in congedo, ed allora giusta il real dee creto de' 2> settembre i8a4 ollrcch ha diritto
e il Ministro di grazia e giustizia , con ministeriale
fi de' 18 agosto 1824, cio, che il soldo deve cork ad implorare a titolo di gratificazione la met del
rispondersi al titolare ed al Supplente met per
( soldo, per pu ottenere per ordine speciale di
e ciascheduno giusta il sistema che si tiene in
( S. M. 1 altra met, che dovr sempre rimanere
Napoli.
E disponibile per lutti i casi ne' quali , secondo le
e Formando tutte le sopra espresse disposizioni gli
t prescrizioni dello stesso decreto piacesse alla M.S.
k stabilimenti , che attualmente regolano questa
* di accordarla. Se il Giudice poi si trovi in corn
e parte di servizio, interesso lo zelo degl'Inter
ei messione, od assente per altri legali motivi , non
e denti perch ne dispongano il pi esalto e pronto
v' ha dubbio allora che a lui dovuto il soldo ,
c adempimento , ond' evitarsi g' inconvenienti che
( e nulla neppure rimarrebbe in questo caso die finora hanno avuto luogo per questo oggetto.
s sponibile a favore del Supplente.
e M. Favake.
Risulta da ci che la prestazione delle due rate di
e soldo a pr de' Supplenti limitata ne' soli casi,
c in cui resti disponibile il soldo medesimo : e sic- IV. e Palermo t4 agosto 8zS.
e Con rapporto de' 3i luglio scorso tratlando ella
t come questo solamente disponibile, o quando
e delle disposizioni da me date, intorno al tratiat manchi assolutamente il Giudice , o quando lo
e mento de' Giudici circondariali o titolari, o sup stesso si trovi per avventura illegalmente assente,
b pienti o provvisori , ha elevalo il dubbio, se pu
( appunto in questi casi che i Supplenti devono
e chiamarsi illegale 1' assenza de' riferiti Giudici ,
e percepire le due terze parti del soldo come un
e eh' per effetto del congedo, ancorch al di l
e giusto compenso al servizio da esso loro reso.
e del tempo accordato; e quindi ha provocato le
Quindi restando stabilito, che i Supplenti han di
e superiori disposizioni sull' oggetto.
ti ritto a percezione di soldo ne' soli casi di assolue Di riscontro la prevengo, eh' legale l'assenza del
ta mancanza , od illegale assenza de' titolari , si
t Giudice quando ne' limiti del congedo. Ed
ponga mente che ci dovr sempre aver luogo
e illegale quando eccede il termine del congedo ,
( dietroch in veduta de' certificati di servizio sar
e che non sia stato prorogalo.
e data dal Governo agi' Intendenti la debita autoli rizzazione a tenore della sopraindicata regal decie Con questa nonna si regoler ella in casi simili.
( sione de' 18 gennaro 1820.
e M. Favare.
e Giudici provvisori.
Per questa classe di Giudici si faceia attenzione , V. Palermo S febbraio iS3H.
e che ove essi sieno di quelli eletti da S. M. come Con circolare de' 4 febbraio 1828 num. 35i del 1
pete in favor de' medesimi 1' intero soldo a norE carico del riparlimeli lo di grazia e giustizia fu( ma del real rescritto de' 12 dicembre i82>. QuaE rono stabilite le norme coerenti alle precedenti
e lora poi non abbiano elezione sovrana applica
E disposizioni di massima in ordine al pagamento
ti bile per loro il sopra cennato real rescritto dei
e del servizio de' Giudici circondariali e loro supf 2 gennaro 182% che fissa a favor de' medesimi
pienti in ciascun Capoluogo.
1 il trattamento di due terze parti del soldo an- ||
E In continuazione ora di tutte le prescrizioni in delta
e nesso alla carica.
e circolare indicale, e coereii temente al contenuto
Casi di sospensioni, o di malattie de titolari.
del real decreto de' 22 febbraio i833 sul termine
Ne' casi di sospensione il real decreto de' 3 maggio
e de' funzionari, e degl' impiegati a recarsi al posto
e 1824. inscritto nella collezione delle leggi, e l ai
e provveduto dal Governo con la loro elezione o
ci Ir de' 22 marzo 1823 richiamato in osservanza
e traslocazione, debbo circolarmente avvertire agli
t in questa parte de' reali domini con decreto dei
e Intendenti, ed a' Procuratori generali di ciasc na
e Valle , perch si tenga come regola uniforme
e 18 settembre 1826 pure inscritto nella collezione
e da ciaseuno per la parte sua, che il servizio che
e delle leggi dettano le norme da eseguirsi.
G' Intendenti non dovranno dunque che conformarsi
E in caso di mancanza di titolare prestano i Sup( alle prescrizioni in essi decreti contenute, le
e pienti nel rispettivo giudicato dove essere caratE quali regolano le prestazioni da corrispondersi
e tcrizzato per legale assenza del titolare dal giorno
b s a' titolari , che a' Supplenti ce' diversi casi di
e in cui partecipata all' autori l giudiziaria dal
e sospensione de' titolari medesimi.
t Governo la destinazione dello stesso sino a quello
e iu cui lo eletto o traslocato si metta in esercizio
Ne' casi poi di malattia qualora il Giudice non si |

)( 44S )(
gran Corte criminale un altro certificato di servizio nella Tropea, Reggio, Roccella, Cutrone, Carigliano, Tarante,
forma stabilita per trasmetterli allorch saranno raccolti,
Gallipoli, Otranto, Monopoli, Malselta, Trani, Vasto ,
al primo riparlimcnlo del Ministero, e ponendosi di ac
Pescara , Giuliano e Gaeta.
cordo col Procuratore regio civile accompagnarvi le osser
Ne' nostri domini al di l del Faro , quelle stabi
vazioni che sien necessarie per 1' aggiusto de' pagamenti.
lite ne' Comuni di Marsala, Mazzara, Sciacca, Girgenti ,
G. Che qualunque equivoco fosse avvenuto sul pagarsi
Alleala, Lipari, Patti e Cefal.
le somme sar emendato su i soldi successivi , e se av
3. Saranno Deputazioni di quarta classe, quelle
venga qualche danno di cui non si possa altrimenti ot
stabilite in tutti gli altri Comuni del nostro Regno.
tenere il rimborso ne saranno responsabili i Sindaci da
4- Quando i Soprintendenti generali di salute cre
cui non siensi apposte al certificato le opportune diluci
deranno, che per delle circostanze di localit, o di can
dazioni. Ho T onore di parteciparlo all' E. Y. ec.
giamenti di sistemi doganali una Deputazione di loro
Ed io a lei lo partecipo ec. M. Ferreri.
rispettiva dipendenza debba passare da una classe ad
un altra , ne dirigeranno la domanda nelle forme re
golari al nostro Segretario di Slato Ministro degli affari
interni, da cui sar a noi sottomessa per le opportune
(Nnm. 191 ) SIRACUSA 27 FEBBRARO igao.
risoluzioni.
Decreto sulla classificazione delle Deputazioni di sa
2. Il nostro Segretario di Stato Ministro ce.
lute del Regno.
Firmato = FERDINANDO.
Persano 1 gennaro 1820.
FERDINANDO I. ec.
Visto l'art. i5 della nostra legge del 20 ottobre
1819(01), in cui dopo di aver dichiarato per Deputa
zioni di prima classe quelle stabilite ne' porli di Napoli,
Palermo, Messina e Siracusa ci siamo riserbali di prov
vedere eoa un decreto particolare, alla classilicazione di
tutte le altre.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Saranno Deputazioni di seconda classe, nei
nostri domini al di qua del Faro quelle stabilite nei
porli di Manfredonia, Barletta, Bari e Brindisi.
Ne' nostri domini al di l del Faro quelle stabilite
ne' porti di Trapani, Agosla, Catania e Milazzo.
a. Saranno Deputazioni di terza classe, ne' nostri
domini al di qua del Faro , quelle stabilite ne' Comuni
di Castellamare, Vietri, Pisciotta, Maratta, Paola, Pizzi,
< alla designatagli residenza infra il termine per
prescritto dal cennalo real decreto de' 22 febbraio
t i833.
Le partecipo ci ee. P. di Campofranco.
VI. Palermo 10. settembre 83S.
t In pari data si scritto allo Intendente di questa
t Valle quanto segue Eccellenza Con rap
ii porto de 3i dello scorso agosto ha ella diman( dato ; se pel periodo , ehe il real decreto de' 22
febbraio i833 accorda a' Giudici per recarsi in
g residenza debba pagarsi soldo, e da quale ammi nislrazionc onde servir di norma in casi simili ;
di riscontro le fo conoscere, che nella specie deb bono attendersi le risoluzioni del Governo caso
( per caso, ed in seguito delle istanze che al Go
ti verno si fanno dagP interessali arrivare , come si
a pratica per tulli generalmente , e ci per la rat gione , che non essendosi prestato servizio da' ti
fi tolari nel periodo del quale si traila, ne esistendo
1 speciale autorizzazione di massima per pagamento
e di soldo del periodo in parola, resta alla sola
t supcriore autorit il bilanciare , e determinare
ti il conveniente sulle dimando, che al Governo
sulla soggetta materia pervengono,
i 11 che fo colo ce. C, Vecchioni.
(a) Inserita a pag. 3-jg.

( Nunx. 192 ) SIRACUSA 28 FEBBRARO 1820.


Decreto sullo stabilimento e sulle tariffe delle casse,
de' diritti sanitari.
Persano 1 gennaio 1820.
FERDINANDO I. eC.
Visto 1' art. 27 della nostra legge de' 20 ottobre
1819 (b), col quale ci siamo riserbati di fissare le tariffe
de' dritti sanitari, ed i metodi di percepirli, e di ammi
nistrarli , e di stabilire i soldi degl' impiegati nelle So
printendenze generali, e ne' supremi Magistrali di salute
di Napoli e di Palermo con la indicazione de' fondi da
cai debbono essi introitarli.
Snlla proposizione de' nostri Consiglieri ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. . Le due tariffe annesse al presente decreto,
per
la esazione
de' dritti
carico Ul
di UITCIBJ
diversi unba
....
sanitari
. . ua muivu
sitimenlr, tan:o presso la Deputazione di salute di Napoli
e di Palermo, quanto presso tutte le altre Deputazioni
di salute del Regno, restano approvate.
2. I dritti de' quali si parla negli articoli 109
della tariffa per le Deputazioni di Napoli e di Palermo,
e negli art. 9 e 12 della tarilfa per le Deputazioni di
salute del Regno, saranno versali in due casse , da sta
bilirsi una presso la Soprintendenza generale di salute,
residente in Napoli , e V altra presso la Soprintendenza
generale di salute residente in Palermo.
Gli altri dritti enunciati ne' rimanenti articoli delle
tariffe andranno a beneficio degl' impiegali medesimi ,
pe' quali sono stabiliti (e).
(b) Inserita a pag. 3jg.
(c) V. il seguente reale descritto:
1 Eccellenza Col real decreto degli 11 gennaro di
( questo corrente anno, S. M. si degnata di apt provare le nuove tariffe per la percezione dei dritti
sanitari da servir di norma , tanto alle Deputazioni
i di prima classe di Napoli , e di Palermo, quanto
. a tulle le altre Deputazioni di salute del Regno.
Per mostrare maggiormente la sua sovrana benevo
li lenza verso le varie Deputazioni di cotesti suoi
reali domini, S. M. ha comandato, che oltre ai
dritti stabiliti per le medesime nelle tariffe, esse
t debbono ritenere anche a lor beneficio la quinta

)( 446 )(
5. Le Deputazioni saranno risponsabli de' versa
3. Ciascuna cassa avr un amministratore ed un
menti da farsi presso le casse.
Cassiere.
V amministratore sar scelto da noi tra i
Gli amministratori delle casse medesime vegleranno
de' supremi Magistrati di salute rispettivi (a).
attentamente sulla regolarit della percezione e sulla eIl Cassiere sar destinalo tra g' impiegati subalterni
sattezza de' versamenti ,
6. Il nostro Segretario di Stato Ministro degli affari
delle Soprintendenze generali , ne' quali concorreranno
interni , dar le opportune istruzioni per il dettaglio
i necessari requisiti.
\ . La percezione de' dritti sanitari in Napoli ed in dell' amministrazione delle due casse (6).
Palermo, sar affidata a' Cancellieri delle rispettive De
! IR . " .
(b) V. le seguenti
putazioni sotto la vigilanza de' Deputati.
ISTRUZIONI
c parte del dritto fissalo per la spedizione delle (li
1 Pel dettaglio dell' amministrazione delle casse dei
t dritti sanitari,
ft verse specie di patenti , che secondo il disposto
t Art. 1. Presso l'amministrazione delle casse dei
( nell'art. 2 dell'enunciato real decreto dee versar
a dritti vi sar un primo registro generale , in cui
li si nella cassa de' dritti sanitari. Questa determi4 saranno notati gli approdi e le partenze , che
< nazione non potr essere applicabile a' Deputati
guardiani del porto di Palermo, i quali godendo
s avvengono presso le rispettive Deputazioni di Na poli , e di Palermo una con tutte le operazioni
di un soldo fisso , debbono sempre far versare per
t sanitarie, che vi si eseguono.
c intero il connato drillo nella cassa secondo gli
( 2. In questo registro si terr notaraento separato dei
ordini generali.
I Vuole inoltre la M. S. che la tariffa de' cosi detti
( legni che approdano in pratica , e di quelli che
dritti di magazzinaggio, e di riposto approvata dal
< devono andar soggetti ad una contumacia qual' abolita generale Deputazione di salute in data
1 lunque.
del 17 dicembre i8i3 debba continuare a rima
( 3. Dalla natura del carico dei legni che approdano
nere ip vigore fino a nuova disposizione , e che
( in pratica , gli amministratori rileveranno se vi
il prodotto sia versato nella cassa di sopra indi
t sia luogo a recoguizione di generi ai termini del
regolamento generale.
cata , per tenersene un conto separato ed impie
1 Nel caso affermativo essi faran segnare di esservi a
garsi all'oggetto, cui stato finora destinato.
Per ci che riguarda i drilli da esigersi dalle De carico de' legni medesimi una partita d' introito
( pulazioni ne' casi di naufragio, di cui non si parla
( determinato dall'articolo 7 della tariffa.
1 4- Dalle dichiarazioni dei capitani o padroni dei legni
nelle nuove tariffe, S. M. ha considerato che le
norme seguite finora erano troppo vaghe ed in
( che approdano in contumacia, gli amministratori
determinate per potrsi rifondere in un nuovo si
t rileveranno di esservi a vantaggio della cassa lo
t partile d' introito indicalo nei seguenti articoli.
stema di regole giuste e permanenti. Ha ordinato
5. Se il capitano, o padrone dichiari di non voler
quindi la M. S. che cotesto Soprintendente gene prendere pratica nel luogo dell' approdo , ma di
rale di salute raccolga un maggior numero di dis
( volervi far semplicemente delle operazioni di di
ti , e tenendo presenti le circostanze della locati
la , proponga su questo oggetto delle idee , che
ti sbarco, o imbarco sotto le dovute riserve ed indi
valgano a conciliare il giusto compenso dovuto
rimettersi alla vela sotto contumacia; gli amminialle Deputazioni , ed il rispetto reclamato dalla
t stralori faranno annotare di esservi a vantaggio
umanit per degli infelici , che abbiano la sven della cassa il dritto della prima visita, il dritto
1 tura di soffrire un naufragio.
e dell' assistenza alle operazioni ed il dritto di ri
* Pei dritti finalmente che si esigevano da' legni non
ti toccata determinati dagli art. 6 8 4 della tariffa.
soggetti a contumacia , e pei quali nulla si deler6. Se il capitano , o padrone , dichiari di voler
I mina colle nuove tariffe, S. M. cousiderando che
i prendere pratica nel luogo dell'approdo, e di voler
le varie Deputazioni in colesti suoi reali domini
fare delle operazioni nel corso della contumacia,
J han sempre goduto di questa percezione , e vo
c le partite d' introito saranno allora quelle stesse
lt lendo che le medesime non ne soffrano interamenindicate nell' articolo precedente, e anche in ve
J te la perdita, ha comandalo che cotesti Soprintence del dritto di ritocca , vi sar quello della se
dente generale e Magistrato di salute , tenendo
conda visita.
31 presenti le antiche tariffe , propongano un' artiSe il capitano, o padrone, finalmente dichiari di
colo addizionale per la tariffa nuova , in cui i
non voler fare alcuna operazione e di voler at
dritti a carico dei legni non soggetti a contumatendere il giorno della pratica, allora non vi sa
j eia vengano fissati in un modo discreto , uniforranno altre partile d' introito, che i due dritti di
me e generale , e possano conciliarsi col vantag
visita, uno all' approdo, e 1' altro alla pratica del
li gio del commercio nazionale.
legno, ai termini dell' articolo 6 della tariffa.
1 Nel real nome ec. ;Napoli 11 gennaro 1820.
Se per in questo caso delle operazioni di disbarco
ti debbano farsi non per domanda del capitano , 9
(a) Con rescritto d 18 gennaro 1820 fu nominato
padrone, ma per misure sanitarie, vi sar allora
alla carica di amministratore della cassa de' di
anche la partita d'introito indicata all'articolo 8
ritti sanitari in Palermo il barone Coniglio col
della tariffa.
menstiale assegnamento di due. f', i quali cumu
In tulli i casi enunciati nei precedenti articoli
lati a' due. 60 Jissati all' art. g di questo decre
vi sar sempre contemporaneamente la parlila
to per la carica d' Ispettore portano il di lui sol
d' introito dipendente dal drillo di cancelleria s e
determinato dall' articolo 9 della tariffa.
do a due. iS al mese.

)( 447 X
TI nostro Segretario di Stato Ministro delle finanze
7. I soldi degl' impiegati della Soprintendenza gf
destiner un individuo tra g' impiegati delle tesorerie neralc, del supremo Magistrato di salute, e della Depugenerali, o della salute, per esercitarvi il controllo.
(azione del porto di Napoli, saranno i seguenti.
Al Deputato Segretario generale della Soprinten
f 9. I Cancellieri delle Deputazioni di Napoli , e di
denza ann
Due. i44
a Palermo invieranno agli amministratori rispettivi
A ciascun de' 2 Deputati guardiani del porto t 9 (io
t uno stato seltimanile dei passaggieri che abbiano
AI Deputato Ispettor generale . . . f 864
potuto imbarcarsi per l'estero, o venir dall'este
A ciascuno de' Deputati ordinari del supre
ti ro; onde gli amministratori medesimi facciano semo magistrato che hanno finora percepito emolu
gnare nei registri la partita d' introito , determi- menti
,1 720
nata dall' articolo quinto della tariffa.
Al Segretario del supremo Magistrato . . f 3Go
t 10. Presso 1' amministrazione delle casse vi sar un
A ciascuno de' due capi di ripartiremo della
s secondo registro generale di tutti gli approdi che
Soprintendenza
48o
avvengono nelle altre Deputazioni di salute del
A ciascuno de' due uffizioli di 1 classe . c 180
< Regno , in cui verranno notati separatamente i
A ciascuno de' 2 uffiziali di 2 classe . . ( j38
legni che approdano in contumacia , essendo a
A ciascuno de' 9 uffiziali di 3 classe . . t n4
< carico di questi ultimi la portata d' introito de
All' Archivario
( 168
li terminata dall' articolo 9 della tariffa per le DeAll' aiutante del medesimo
t
79
A ciascuno de' due primi uscieri
. t i38
putazioni del Regno.
I 11. Gli amministratori delle casse faranno stampare
Al secondo usciere
ioli
le patenti sanitarie , per provvederne le diverse
Al Barandiere
1 i38
a Deputazioni di salute, e le manderanno a bollare,
Al Cancelliere presso la Deputazione di pri
204
secondo il regolamento, nelle amministrazioni del ma classe
Allo Spedizioniere delle patenti . . . ( 3o6
registro e bollo.
I Le amministrazioni del bollo terranno di queste pa
Al primo aiutante
f 204
ti tenti un registro separato per servir di controllo
Al secondo uffiziale aiutante .... I 4
( in ogni fine d' anno, e verificare il numero delle
AH' usciere presso la Deputazione del porto t
patenti, che gli amministratori avranno distribuite.
AI Capitano della feluga sanitaria . . 1 204
A ciascun marinaro della feluga
t
c Le spese di stampa e di bollo andranno a carico
Al Capitano del lazzaretto di visita . . c 348
a delle casse rispettive.
Al Capo guardia di detto lazzaretto . . c I30
ia. In ogni fine di mese i Cancellieri presso le DeAl Capitano .del lazzaretto di Posillipo . 1 I20
* putazioni di Napoli e di Palermo , e le Deputa8. Tutti gli altri individui i di cui impieghi non
c zioni stesse ne Comuni dei Regno invieranno
t il conto dell' introito agli amministratori, e le som- sono compresi tra quelli indicati nell'articolo precedente
saranno considerati come al seguito del servizio sanitario,
me introitate ai Cassieri.
t i3. Gli amministratori verificheranno 1' esattezza di e continueranno a percepire i loro assegnamenti sulla
questi conti mensili, e ne daranno riscontro alle cassa de' dritti sanitari liuoch il nostro Segretario di
Deputazioni , e a' Cancellieri che li avranno loro Slato Ministro degli affari interni, non avr proposto
per essi un novello destino.
inviati.
9. I soldi degl' impiegati nella Soprintendenza ge
1 I Cassieri verseranno immediatamente nei banchi le
<r somme introitate su di una madre-fede aperta a nerale, e nel supremo Magistrato di salute residente in
t quest' oggetto, e ne invieranno riscontro di ricevo Palermo, sono i seguenti.
Al Deputato Segretario generale della Soprinten
a ai Cancellieri , ed alle Deputazioni enunciale di
denza annui
Due. 10S0
sopra.
t i4 Saranno comunicati agli amministratori , ed ai
t I Cassieri conserveranno una spedizione de' ruoli
Cassieri gli siali discussi di lutti i soldi, e le spe1 presso di essi per il loro conio di discarico , e
se che sono a carico delle casse de' dritti sanitari.
( ne invieranno l'altra agli amministratori.
( i5. Gli amministratori ne ordineranno i pagamenti,
19. Nel fine di ciaschedun anno gli amministratori ,
( e nei mandali che spediranno ai Cassieri indi- _
1 e cassieri renderanno i loro conti accompagnati
1 cheranno sempre 1' articolo dello stato discusso , |
f che autorizzi il pagamento.
||
1 dalle carte, e documenti giustificativi, e li pas1 seranno al Ministero degli affari interni per le
( 16. Gli amministratori non potranno ordinar paga
1 opportune disposizioni.
ti menti di somme non autorizzali negli slati discus( si, senza una espressa disposizione ministeriale.
1 20. I Razionali delle Soprintendenze generali sa1 ranno incaricati della tenuta de' registri indicati
( 17. I Cassieri eseguiranno i pagamenti loro ordina< ti dagli amministratori sempre con polizze di
< negli art. 1 10, dell' andamento della scrittura
( degl' introiti ed esiti, e della redazione de' corri
( banco.
ti spondenti bilanci per la reddizione del conto.
t 18. Su gli stati discussi saranno formati i ruoli in
Per l'esercizio delle indicale funzioni i Razionali di doppia spedizione , pei soldi degl' impiegali , i
i penderanno direttamente dagli amministratori ri quali dovranno essere emarginati da quest' ulti( spettivi.
1 mi, per indicare il ricevo dei soldi rispettivi.
Napoli io gennaro 1820.
I Questi ruoli saranno vistati da' Soprintendenti get nerali , i quali devono certificare in piede dei Pel Segretario di Stalo Ministro degli affari interni
il Segretario di Stato Ministro di Marina
s medesimi 1' esistenza e 1' attuale attivit di scrvii zio di tutti g' impiegali.
Firmato ISaselli.

)( 4-43 )(
A ciascun de' 2 Depulati guardiani del porto a 800 II 1' approdo, quanto nell' alto della pratica ,
Ne' porli di Napoli , e di Palermo , presso
Al Deputato Ispettor generale . . . . c 720
A ciascun degli altri tre Deputati del su
gli uffici sanitari, per ciascun Deputato ...ri.
Ne' lazzeretti di Nisita, di Posilipo, e di Pa
premo Magistrato
600
Ci riserbiamo di stabilire con una disposizione par
lermo, per ciascun Deputalo
.21
ticolare i soldi a tutti gli altri impiegali della Soprin
Questo dritto sar accresciuto di una met ,
tendenza generale , e del supremo Magistrato di salute ove trattisi di legni di bandiera estera , la cui
portala superi le 200 tonnellate.
residente in Palermo.
10. I soldi de' Soprintendenti generali, e di tutti
7. I legni non soggetti ad alcuna contumacia
gli altri impiegali di cui si parla nel presente decreto , sono esenti dal pagamento del dritto di yisila, di
egualmente che le spese varie ed imprevedute per le cui si parla nell' articolo precedente. Allorch
rispettive officine , secondo gli stati discussi da noi ap
per vi bisogno di ricognizione di generi , ai
termini dell' articolo 37 del regolamento generale
provati, saran pagati dalla cassa de' dritti sanitari indi
dovr esigersi per dritto di accesso anche da' le
cati nell' articolo 2.
11. Nel fine di ciascun anno saranno passali per gni non soggetti a contumacia;
Ne' porti di Napoli, e di Palermo presso gli
i canali corrispondenti presso le nostre tesorerie gene
rali i conti degl' introiti ed esili delle due casse : lad
uffici sanitari, per ciascun Deputato ....11
Ne' lazzeretti di IVisita, di Posilipo, e di Pa
dove i fondi percepiti non siano stati sufficienti al pa
gamento de' soldi e delle spese fissate ne' particolari
lermo, come sopra
1 t
slati discussi sar supplito dalle tesorerie medesime al
8. Per dritto di assistenza da esigersi in cia
compimento delle somme necessarie al bisogno ; se poi scuna operazione di tre ore continue, sia di di
il risultato della esazione de' dritti sanitari presenti un sbarco 0 imbarco di generi sotto contumacia, sia
avanzo, sar questo versato nelle dette tesorerie.
di discarica di generi in lazzeretto , sia di conse
Intanto i nostri Ministri degli all'ari in lenii e delle gna di generi ne' casi di sballamento , sia di ri
finanze si porranno di accordo , per far passare dalle consegna agi' interessali ;
tesorerie generali nelle due indicate casse una somma a II
Ne* porli di ISapoli , e di Palermo , per cia
titolo d' imprestilo, per potersi adempire a' necessari pa- " scun Deputato
1
gamenti , fino a che non perverranno nelle medesime
Ne' lazzeretti di Nisita, di Posilipo, e di Pa
i corrispondenti introiti.
lermo, per ciascun Deputato
21
g. Ne' casi preveduti nei tre articoli antece
Un tale imprestilo, per quanto riguarda la cassa
di Napoli, sar prelevato per T esercizio corrente nella denti , dovr anche esigersi per dritto di cancel
somma riportata nel cap. 98 dello stato discusso del leria;
Ministero degli affari interni.
Ne' porti di Napoli, e di Palermo. . . . 1
Ne' lazzeretti di Nisita, di Posilipo, e di Pa
12. I nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Firmalo FERDINANDO.
lermo
2 4
10. Per indennit di vettura da esigersi in
TARIFFA
Napoli allorch i Deputati vanno ad esercitare
Dei dritti sanitari da esigersi nelle Deputazioni
ne' lazzaretti qualcuna delle operazioni indicate
di Napoli e di Palermo',
nell' articolo precedente
1 !5o
Art. 1. Per ogni patente nuova ctc si rilascia ad
Per indennit di vettura da esigersi in Pa
un legno estero di vela quadra;
lermo allorch per lo medesimo oggetto i Depu
Se il legno della portata, che superi le 200 ton
tali devono recarsi al molo, o al lazzaretto . . 1 e
nellate
24
1 1 . Per dritto di visita da esigersi da' Me
Se il legno della portata, che non superi
dici tanto nell'ano dell' approdo de' legni soggetti
le 200 tonnellate
. . . . 1 20 a contumacia, quanto nell'atto della pratica;
2. Per ogni patente nuova , che si rilascia
Ne' porti di Napoli e di Palermo
. . . 1 e
ad un legno nazionale di vela quadra ;
Ne' lazzaretti di Nisita, di Posilipo, e di Pa
Se il legno della portala, che superi le 200
lermo
! t
tonnellate
12. Per dritto di assistenza da esigersi ra1 20
tizzalamen'.e in ciascun giorno dal Capitano del
Se il legno della portala, che non superi
le 200 tonnellate
C 60 lazzaretto;
3. Per ogni patente nuova , che si rilascia
Allorch in lazzaretto vi sono fino a tre con
ad un legno di vela latina;
tumacie , o espurghi
< 60
Se il legno di bandiera estera .... 60
Allorch il numero delle contumacie, e degli
Se il legno di bandiera nazionale . . . io espurghi pi di tre
1 I
4- Per ogni ritoccata, che a termini del re
13. Per dritto di verifica da esigersi dal ri
golamento generale di servizio sanitario marittimo
conoscitore de' generi , allorch la sua opera
viene apposta alla patente di un legno qualunque. 1 20
richiesta, a' termini del regolamento generale . 1 5o
5. Per ogni passaggiere , che a temini dello
i4- Per ogni attestato, certificato, o altro
enunciato regolamento domandi di esser segnato
documento, di cui si faccia richiesta, dovr esi
nella patente di un legno, che si dirige per l'e
gersi dal Cancelliere della Deputazione . . . " 60
stero , o che domandi di esser cancellalo dalla
i5. Per mercede giornaliera a ciascuna guar
patente di un legno, che procede dall' estero. . 1 20 dia sanitaria, allorch impiegata alla custodia
6. Per drillo di visita da esigersi da ciascun
delle contumacie, o al servizio degli espurghi . < 5o

y approvo. Finn. FERDINANDO.


legno soggetto a contumacia, tanto nell' atto del-

X 449 )(
4. Per indennit di voltura da esigersi nelle
IlRIPIi
sole Deputazioni di prima classe di Messina e di
De' dritti sanitari da esigersi in tutte le Deputazioni Siracusa allorch i Deputali vanno ad esercitare
di salute del Regno.
ne' lazzaretti qualcuna delle operazioni indicate
Art. i. Per dritto di visita da essersi da
nell' articolo precedente (b)
Co
ciascun legno soggetto a contumacia, tanto nello
t lazioni sanitarie di cotesta Valle, inculcando loro
atto dell'approdo, quanto nell'atto della pratica . 2 1
Di questo drillo una met va a beneficio
I di servirsene di norma , e regolamento ne' casi
de' Deputali, e l'altra mela a benefcio de' medici.
II che occorreranno , con prescriverle di renderne
k anche informati li rispettivi custodi per 1' esalto
2. I legni che non vanno soggetti ad alcuna
contumacia, sono esenti dal pagare il dritto di
e e scrupoloso adempimento. M. Aiiezzo.
visita, di cui si parla nell' articolo precedente.
Allorch per vi bisogno di ricognizione
II. t Palermo 27 gennaro 1S34di generi , per assicurarsi e/ie non sieno origit Signor Intendente Il Magistrato supremo in con
nari del Levante, a' termini dell' art. Z-j del re
ci linuazione della precedente sua deliberazione del
golamento generale di servizio sanitario marittimo,
10 di questo mese partecipatale con la mia cir
si esiger per dritto di accesso a beneficio di tutti
ci colare del 16 dello stesso, ha trovato convenien
i Deputali , anche da' legui non soggetti a con
ti te 1* aggiugnere di dichiararsi che nella parola
tumacia
in
1 generi e merci indicata nello articolo secondo
3. Per drillo di assistenza in ciascuna ope
( della medesima, non si dee intendere i mattoni ,
razione di tre ore continue , sia d' imbarco o di
i la calce, arena, le imbasciate, verdura , ed al tri
disbarco di generi sotto contumacia, sia di discari
e piccoli oggetti.
ca di generi in lazzaretto , sia di consegna
c Nel pregarla Signor Intendente, di manifestar ci,
di generi ne' casi di sballaraenlo, sia di riconse
c anche circolarmente alle Deputazioni sanitarie di
gna di generi agi' interessali ()
..... 1 t
1 eolesla Valle , trovo opportuno d' interessarla a
c spiegar loro a maggiore intelligenza dell' articolo
(a) Dal Soprintendente generale di salute pubblica so
t quinto della predetta deliberazione del 10 , che
c 1 esenzione del pagamento riguardar dee complesno siale partecipate le seguenti disposizioni :
i sivamenle que' legui , che partendo da un punto
I. * Palermo 16 gennaro t834.
del liltorale si conducano nel porto di residenza
t Signor Intendente = Presa occasione da alcune iti della Deputazione sanitaria, dalla quale il punto
t stanze inoltrate dal custode presso la Deputazione
del liltorale stesso dipende. M. Arezzo.
sanitaria di Messina , chiedente che tutte le bar( che, le quali, a' termini dell'articolo 26 del rcHI. c Palermo i4 giugno /834>
golaincnto , sono esentate dal portar patente , e
c Eccellenza Riferite a questo real principe col
& pur tuttavia vanno soggette al costituto , pagar
i di lei rapporto de' 24 marzo le discolpe della
a dovessero il drillo stabilito dallo articolo 3 della
a Deputazione sanitaria di Siracusa pe' procedimeli ti
e. tariffa addizionale, questo Magistrato supremo a
suoi nella presura del contrabbando di Concetta
c vulo presente un rapporto sul proposito avanzato
4 Sollecito, S. A. vedendo sostenute quelle giusti dalla succitata Deputazione di Messina , volendo
te fcazioni dal Magistrato supremo, nel Consiglio
stabilire delle nonne certe e costanti sulla geueC degli 1 1 si degnata manifestare di restarne ili
ralc applicazione ed esecuzione di ci che si pre
ci tesa, dichiarando che la Deputazione si conti scrive dalla logge, e dalle tariffe a questo riguar dotta , secondo gli ordini di V. E. comunicali
do, ha nella seduta ordinaria del 10 corrente ri< alla slessa in esecuzione del prescrilto nelle Jeg soluto di dichiararsi circolarmente :
( gi sanitarie.
1. Che l'obbligo del costituto c distinto da quello
1 La quale real decisione comunico ec. M. Arezzo.
c del pngameuto.
t 2. Che 1' articolo 3 della tariffa addizionale pe' leG) V. i seguenti reali rescritti ;
I. 1 EccellenzaHo rassegnalo al Re il rapporto del
t gni in pratica sia applicato a tulle le imbarca
l' E. V. del 6 giugno prossimo, passato sulla do
li zioni, che arrivano con carico di fruita, generi,
manda di una qualche indennit di vettura falla
a merci , c passeggicri originari da lillorali dipeli
ti denti da una Deputazione diversa dal luogo dclda taluni Deputali sanitari, i quali sono obbliga
t 1' arrivo, qualunque siasi la navigazione dal legno
ti a percorrere pel disimpegno delle loro incumbenze un lungo tratto di strada, e la M. S. uni
<t falla, e la portata.
formemente al parere dell' E. V. si degnala
c 3. Che non fossero, in qualunque caso, soggette al
prescrivere con decisione emessa li 4 corrente ,
a pagamento le barche da pesca.
ti che i Deputali delle Deputazioni sanitarie , lo
1 4- Che fossero esenti dal pagamento tulle le barquali sono distanti dal mare al di l di un mi
c che di una porlata minore di cinque tonnellate ,
glio, abbiano per lo disimpegno delle loro incum1 che arrivano vote, originarie da una distanza mibenze la indennit di vettura di un tari siciliano
e norc di venti miglia , a qualunque Deputazione
appartenga il sito dcl'a partenza.
per ogni miglio tanto n la gita, clic nel ritorno,
C !5. Finalmente, che ne fossero escuti tutti quei le
e che tale indennit debbono esigerla in una volti gii i , che partendo da un punto di littoralc , si
ta pro-rata da tutti i legui , che si presenteran
no nell' officio sanitario rispettivo.
0. conducano nel porto, da cui dipendono.
C Xel parteciparle tulio ci , Signor Intendente , la
Nel real nome lo partecipo a V. E. ec.
1 interesso a passarne conoscenza a tutte le DepuAapoli /j agosto )S2\
57

)( tfo )(
Qucslo dritto andr a beneficio de' soli De
putati.
!>. Per ogni ritoccata, che a' termini dell'e
nunciato regolamento generale viene apposta alla
patente di un legno qualunque , da esigersi a
beneficio de' soli Deputali
6. Il Cancelliere presso le Deputazioni di
firima classe di Messina e di Siracusa , e presso
e Deputazioni di seconda e terza classe, esiger
per una volta sola a suo beneficio.
Da ciascun legno di vela quadra soggetto a
contumacia (a)

(io

II. i Eccellenza Ho rassegnalo al Re il rapporto


dell' E. V. de' i6 gennaio ultimo sulla domanda
( de' medici presso le Deputazioni sanitarie in co testa Isola di una indennit di vettura per Io di simpegno delle loro incumbenze, e la M. S. udi( la la Consulta di colesla parie de' suoi reali doc mini si degnala ordinare che sia stabilita in
i favor dei medici destinati presso coleste Depula< zioni sanitarie marittime la slcssa indennit di
i vettura, che a' Deputati stata accordata eoa re
ti scritto de' 1 7 agosto dell' anno passato , quando
eseguono delle visite in luoghi distanti olire un
l miglio dall' abitato ; con che per tale indennit
( degli enunciati medici debba esigersi pro-rata
t da tutti quei legni, i quali sono soggetti a visita
medica.
t Nel real nome lo partecipo ec.
Napoli to giugno 1826.
(a) V. le disposizioni seguenti:
I. ( Palermo 28 luglio tSz'J.
1 Sig. Intendente In seguito di quesito elevalo
da talune Deputazioni sanitarie, qucslo Magistrato
( supremo nella seduta del 26 andante ha deciso,
l che qualunque legno sia estero , sia nazionale ,
portando vela quadra e latina contemporanea mente sia riguardato come di vela quadra, e sog
li getto in conseguenza a portar la patente , che
c deve rilasciarsi a' legni di vela quadra, ed a sod disfare il diritto a seconda le tariffe.
i Nel comunicarle siffatta decisione ec. M. Amzzo.
II. t Napoli li 4 agosto 182$.

7. Per drillo di assistenza al Capilano del


lazzaretto, allorch in lazzaretto vi sono delle
contumacie, o degli espurghi , da esigersi in cia
scun giorno senza alcun aumento, e qualunque
sia il numero delle contumacie . . .' . . . I 3o
8. Per mercede giornaliera a ciascuna guar
dia sanitaria, impiegata alla custodia delle contu
macie, o al servizio degli espurghi
. . . . t s5
9. Per dritto di Cancelleria da esigersi per
una sol volta da ciascun legno soggetto a con
tumacia (6)
2 (
10. Per ogni patente nuova, elie si rilascia
ad un legno estero di vela quadra:
Se il legno della portala che superi le
200 tonnellate
2 4-0
Se il legno della portata che non superi
le 200 tonnellate
1 20
11. Per ogni patente nuova che si rilascia
ad un legno nazionale di vela quadra:
Se il legno della portata che superi le
200 tonnellate
I 20
Se il legno della portata che non superi
le 200 tonnellate
a 60
12. Per ogni patente nuova, che s rilascia
ad un legno di vela latina:
Se il legno di bandiera estera
60
Se il legno di bandiera nazionale . . . ( 3o>
(b) Leggasi la seguente disposizione:
( Palermo 3o luglio 18J2.
( Signor Intendente Da qualche Deputazione sa( nitaria si promosso il dubbio se il diritto di
( cancelleria in due. 2 ammesso nell' art. 9 delle
11 tariffe sanitarie debba riscuotersi da quei legni
( che sono ammessi alla discarica , o allo imbarca
(t sotto contumacia.
( Prescrivendo il citalo articolo delle tariffe che un
( siffatto diritto debba esigersi da ciascun legno
( soggetto a contumacia, e trovandosi a tale classe
( appartenenti i legni che sono abilitati allo ini( barco, o disbarco de' generi sotto riserva, il Ma( gistrato supremo ha risoluto affermativamente il
tt dubbio proposto.
( Risultando da ci che obbligali sono a pagare il
( diritto anzidetto non solo i legni che sono aiu( messi a consumare in un porto la contumacia ;
( ma anche quei che per la loro provveguenza vi
a vanno soggetti; e che invece eseguono il disbars co , o imbarco de' generi sotto riserva, io le partt lecipo ci Sig. Intendente per sua intelligenza, e
( per degnarsi avvertirne le Deputazioni sanitarie
della di lei Valle. M. Arezzo.

(Francesco 1. ee.
( Visto il rapporto del nostro Luogotenente ec.
( Visto il parere della Consulla di que' domini met desimi ;
( Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
( Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo.
( Considerando che nelle lande sanitarie approvate
( col decreto del primo gennaio 1820 non si pre
(c) V. inoltre le seguenti disposizioni :
ti scrive qual dritto per le patenti debbano pagare
I.
TARIFFA
( le navi , che hanno un albero quadro , e 1' altro
Be' dritti sanitari da esigersi in tutte le altre De( latino;
1 pulazioni sanitarie della Sicilia su' legni non
( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
e soggetti a contumacia.
t Art. 1. Le Deputazioni sanitarie riscuoteranno per
( Art. 1. Per dritto ad esigersi su ciascun
le patenti che rilasceranno alle navi quadro -las legno estero di vela quadra ;
line il dritto prescritto dalle tariffe in vigore , in
Se il legno della portata che superi 200
met come quadre, e in met come latine.
t tonnellate
( 13 (
(. Il Ministro Segretario di Slato ec.
( Cio al Deputato di sanit tt. 2, al CusloFirmalo FRANCESCO.
H
( de tt. 2; al Cancelliere tt. 6, per depo-

)( 45i )(
.
Il
( per l'estorsione, e per i drilli abusivi, che si
c silarsi nella cassa dei drilli sanitari ti. 2,
( riscuotono dalle Deputazioni sanitarie di questa
< sono in tulio li U. ia.
( parte de' reali domini , su i legni esteri , che
Se il legno della portata che non supe( approdano in questa Isola A troncare siffatti
1 ri le 200 tonnellate. ...... c 8 t
I giusti reclami io non lascer di prendere le pi
Cio al Deputalo della sanit tt, 1, al Cuc energiche misure di rigore a carico di quelle
c stode (t. 1, al Cancelliere tt. 5, per de( Deputazioni che si saranno rese colpevoli di sic positarsi in cassa come sopra II. 1, so- fi mifi estorsioni, allorch me ne perverranno dei
no in tulio li tt. 8.
( pi precisi dettagli. Incarico frattanto V. S.
2. Per dritto da esigersi su ciascun legno
( di far conoscere a tulli gli agenti sanitari di
( nazionale di vela quadra;
t questa Isola , che si astenessero per l' avvenire
c Se il legno della portala, che superi le
l dallo riscuotere su i legni esteri, che approdano
< 200 tonnellate
l 8
c in quest' Isola il menomo diritto , che non sia
Cio al Deputato della sanit tt. 1, al Cu
t contemplato nelle tariffe in vigore; che al pi
t stode tt. 1, al Cancelliere tt. 5, alla cast leggiero reclamo che mi perverr per tale eslor1 sa dei dritti sanitari tt. 1, sono in lutto
sione, emelter le provvidenze le pi severe a
t li tt. 8.
f carico de' colpevoli, onde servano di esempio per
Se il legno della portata che non su( lo avvenire, per non commettersi degli abusi di
( peri le 200 tonnellate
6 1
( siffatta nalura, che danno luogo a giuste doglianze
a Cio al Deputalo di sanit tt. 1, al Cuslo( degl' inviali esteri e che attraversano il commer de tt. 1, al Cancelliere tt. 3, alia cassa
( ci. Io la prego, signor Intendente diramare
< de' dritti sanitari tt. i,sono in tutto litt.6.
( alle Deputazioni appartenenti alla di lei Valle
i 3. Per dritto da esigersi su ciascun legno
siffatte ministeriali prescrizioni, obbligando gli uf< di vela Ialina;
( ficiali e Deputati di sanit a rilasciare a' capitani
e Se il legno di bandiera estera ... c 4 1
e o padroni di legni una nota da loro firmata delle
Cio al Deputalo It. 1, al Custode ti. 1,
< spese lulte, e drilli soddisfatti ad oggct'.o di coc al Cancelliere tt. 2 sono ti. 4
fi noscersi- se li medesimi siano analoghi alla laa Se il legno di bandiera nazionale tt. 1
fi riffa in vigore. M. Arezzo.
I da corrispondersi al solo Custode di sa
ie nit.
IV. jil Soprintendente generale di salute pubblica fu
L' introito dei suddetti dritti stabilito per la cassa
dal Governo con ministeriale del 27 aprile 1826
e generale servir per compensare coloro i quali
scritto quanto segue:
< hanno sofferto delle perdite per effetto dei nuofi Per sua intelligenza e regolamento, partecipo a
vi regolamenti sanitari.
( V. S. , che in data de' 27 marzo ultimo si scris Napoli i3 maggio 1822.
1 se da questo Ministero al Direttore generale dei
L' approvo: Firmalo FERDINANDO,
it dazi indiretti , che pe' diritti e per le spese da
t Palermo 7 marzo 182S.
( pagarsi alle Deputazioni sanitarie , lulte le volle
fi SOPRINTENDENZA GENERALE DI SALUTE PUBBLICA.
( che esse hanno parte in un controbando , che si
( Sig. Intendente Essendosi fatto presente al Go( prende, deesi per ora praiicare come per il pas1 verno che talune Deputazioni sanitarie riscuole< sato, cio che occorrendo tali esiti a di lui ri
fi vano tuttavia de' dritti cos delti di carico, e pas
ti chiesta se ne prescriveranno le liberanze alla le
ti saggieri , con ministeriale de' 28 dello scorso
ti soreria generale, restando poi alla di lui cura
febbraio S. E. il Luogotenente generale ha riso di farne eseguire il rimborsamene , tostoch dec luto, che non essendo siffatta percezione compresa
( ciao il controbando si far la ripartizione degli
nella tariffa in vigore , debba sospendersene la
t oggetti sorpresi ; in conseguenza di ci se g' in esazioue, sino a che sar approvata la riforma
< culc ancora di riferire quanto a tal conto deesi
t della tariffa addizionale.
0 sino a questo momento soddisfare al ramo sani( Nel comunicarle siffatta determinazione, la prego
fi tario, per farne approntare la somma risultante
c sig. Intendente a diramarla a tutte le Deputa
e dalla della tesoreria generale. - M. Favare.
li zioni di cotesta Valle, inculcando la proibizione
di esigersi tale drillo a quelle, che forse in atto V. ( Portici 1 giugno 1826.
Francesco r. ec.
lo percepissero.
< Visto il rapporto del Luogotenente gen. in Sicilia;
Pel Soprintendente generale: il Deputalo del Ma Visto il parere della Consulta de' reali domini ec.
gistrato supremo. M. Mrlo.
Sulla proposizione de! nostro Consigliere ce.
I. i Palermo 23 gennaro 1826.
1 Udito il Consiglio ordinario di Stato;
I SOPRINTENBE.NZA GENERALE DI SALUTE PUBBLICA.
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ec.
k Da S.E. il Ministro Segretario di Stato Luogotenente
( Art. 1. Approviamo il qui annesso regolamento
c generale sotto li 19 corrente ripartimcnlo dello
1 provvisorio per lo servizio da eseguirsi in Sicilia
interno, carico 2 num. 2^6, mi stato scritto
i dalle Deputazioni sanitarie ne' casi di naufragio,
quanto segue Non la prima volta, che S.E.
fi 0 di arn namento, e pe' dritti spellanti a' funzioil Presidente del Consiglio de' Ministri , ed i Mi
nari, e agi' impiegali che sono chiamati a disiinnistri de' riparlimenti in Napoli ini danno con
1 pegnarlo.
,
tezza de' continui reclami, clic vendono loro por
t 2. Il Ministro Segrelario di Slato ec.
tati da' vari rappreseli lauti delle Potenze , colle
Firmato FRANCESCO.
quali il Re ( N. S. ) in amichevole relazione

)( 452 )(
C nEGOLAMENTO
E provvisorio per lo servizio da eseguirsi dalle Depulaa zioni sanitarie ne casi di naufragio o di arena
li mento, e dritti spellanti a funzionari, ed agli
I impiegali che sono chiamati a disimpegnarlo.
f I. Ne' casi di naufragio, o di arenamento de' legni
( di qualunque procedenza essi sieno , debbano le
t Deputazioni locali accorrere subito, ed esaltamen
ti le eseguire ci che prescritto negli art. 1S9 e
5 seguenti di servizio sanitario marittimo.
e 2. Uno de* Deputali locali trattandosi di legni sog
li getti a contumacia , o a riliuto deve sempre ri( manere nella spiaggia , onde sorvegliare le guar die sanitarie , e regolare la esecuzione delle leggi
e lo adempimento delle misure di precauzione
particolarmente in tali circostanze cslraordinarie
( adottate.
( 3. Trattandosi di legni soggetti a rifiuto, o a pe
li riodo contumaciale di giorni trenta e quaranta ,
f debbano anche accorrervi le parlile sanitarie delle
Deputazioni di prima e seconda classe.
( 4" Le partite anzidette debbano al loro arrivo esa
li minare le misure di custodia disposte dalla Depu fazione locale. Prescrivere che occorrendo delle
ir nuove cautele, c stabilendo un sicuro e perfetto
1 modo di custodia, debbano subito recedere, e
e tutto affidare alla sorveglianza della Deputazione
* locale, e particolarmente di quel Depnialo che
a notte e giorno deve rimanere nella spiaggia. Le
1 parlile sanitarie delle Depnlnzioni di prima e sc conda classe eseguiranno ci nel pi breve ter( mine possibile. 11 tempo che debbano esse impicc garvi sar di tre a cinque giorni , oltre quelli
che dovr impiegare per lo accesso e recesso.
5. G' individui che devono comporre le partite delle
Deputazioni anzidette di prima e seconda classe
di accorrere ne' soli casi che il legno sia di ri fiuto, o soggetto a giorni trenta c quaranta di
t contumacia, sono le seguenti.
* Un Deputato ed un Commesso, che far le funzioni
1 di Cancelliere per le Deputazioni di prima classe.
ti Un Depnialo ed il Cancelliere per le Deputazioni
di seconda classe.
1 Ambi i suddetti Deputati si faranno aecompagnare
da una battuglia di gendarmeria , e di compagnia
d'arine composta da un caporale, e quattro co
ti mimi , e questa forza la richiederanno le Depu
ti fazioni dal capo militare , o dal capo locale di
( polizia.
( Pe naufragi o arenamenti di legni , che non sono
soggetti a rifiuto, o che vanno sottoposti ad una
contumacia minore di giorni trenta e quaranta
non c necessario lo accesso delle partile de' Ca poluoghi; ma rester a cura delle Deputazioni
locali la esecuzione dille leggi e delle disposizio( ni particolari che saranno ad esse comunicate
dagl' Intendenti , o da questo Magistrato supret mo prescritte.
a 6. I dritti spettanti alle parlile sanitarie delle De
li pulazioni di prima classe di Messina e Siracusa ,
c ed a quella di seconda classe, e Deputazioni lof cali , saranno i seguenti.

c Partite sanitarie de' Capoluoghi,


t Al Deputato oncia una e tari sei al giorno, incluso
( il diritto di vettura.
( Al Commesso delle Deputazioni di prima classe tari
a otto al giorno, compreso anche il diritto di vettura.
( Deputazioni locali.
t Al Deputato lari dodici al giorno, incluso il diritto
f di vettura.
f II medico della Deputazione locale sar obbligato
t di accedere unitamente al Deputato locale nel
t luogo al primo avviso, che ricever la Deputa
li zione del naufragio, o dell' arenamento accaduto,
( ove il legno sia soggetto a contumacia vi acceder
t nell' atto della pratica. Vi acceder pure all' art rivo della partita sanitaria del Capoluogo, ove
t sar credulo necessario dal capo di essa, se la
< salute di qualunque individuo lo richieda, o altro
c incidente non avvenga. Esiger per detti tre act cessi il diritto di visita e la indennit di vettura,
a che si trova stabilito dalle tariffe sanitarie in
t vigore.
t 7. Potendo finalmente occorrere tali avvenimenti
nelle spiagge appartenenti alle Deputazioni di
e prima classe di Messina e Siracusa e presso
i quelle di seconda classe , ed in quella di terzu
s classe di Girgenti , e non essendo in conseguenza
c necessario lo accesso in delti luoghi della partita,
( in tal caso la esecuzione degli articoli lSg e set gucntide'regolamenli di servizio sanitario marittimo,
( rester affidata alla Deputazione locale, e ad un
( solo Deputalo assistiti da un Commesso che far
c le funzioni di Cancelliere , la sorveglianza delle
( misure di cautela adottate. Il Deputalo rimarr
e notte e giorno nel luogo del naufragio; egli esi( ger in tal caso il dritto di un oncia al giorno,
compreso il diritto di vettura , e di lari otto al
c giorno il Commesso , compresa la indennit di
vettura.
1 Oltre ai prescritti diritti non debba esigersi altra
t somma, che quella per la paga delle guardie net cessarie , e dei custodi sanitari, che faranno in
( tali casi le funzioni di Capitani di lazzaretto. La
I mercede ad essi dovuta sar quella, che trovasi
prescritta nelle tariffe sanitarie in vigore.
t Portici 1 giugno 1826.
< L'approvo Firmato FERDINANDO.
VI. c Palermo a4 settembre iSaj.
a La Deputazione di salute di Trapani nella circo
li stanza di essersi ivi sorpresi alcuni controbandi
e con infrazione sanitaria, chiese da quale amminit slrazionc debbano esser sul momento anticipale le
( spese urgenti, che in tal rincontro occorreranno,
t e che giusta la ministeriale dei 27 marzo 1826
ne spetta al tesoro la liberanza.
I L' Intendente di della Valle avendo sul proposito
(i provocato le risoluzioni del Governo , ho io pre scritto che ove bisognino delle spese sanitarie urc genti per l'oggetto indicalo, si anticipino queste
dalla cassa sanitaria, la quale ne sar tosto rini
ti borsata dal tesoro.
I Partecipo a lei ce. M. Favaiie.

)( 4S3

VII. Con sovrano rescritto del 7 agosto 83o si com


piacete S. M. risolvere che fino a che non sar
sanzionata uri apposita tariffa pei diritti di ma
gazzinaggio nel lazzaretto di Siracusa la percezio
ne di tali diritti venga regolata giusta a guanto
trovasi autorizzato pel lazzaretto di Palermo col
sovrano rescritto del 2 feraro f82o, e che ri
manesse in vigore la tariffa formata dalla dismes
sa suprema Deputazione di salute pubblica sotto
li i3 dicembre i8zS. Si trascrivono quindi tanto
il real rescritto del 2 febbraro 1820, quanto la
tariffa di cui parola.
(MINISTERO ec.
a Riparlimenlo Nura.
jt A. S. E. il sig. Principe di Campo/ranco Soprat intendente generale di pubblica salute.
t Eccellenza Dal Segretario di Stalo Ministro degli
( affari interni, in data degli 11 gennaro ultimo
mi slato comunicato il seguente real rescritto.
Col real decreto del 1 gennaro di questo corrente
anno S. M. si degnata di approvare le nuove
tariffe per la percezione de' dritti sanitari da ser vir di norma tanto alle Deputazioni di 1 classe di
l Napoli e di Palermo, quanto a tulle le altre
a Deputazioni di salute del Regno.
I Per mostrare maggiormente la sua sovrana benevo
le lenza verso le varie Deputazioni di colesti suoi
s reali domini, S. M. ha comandalo, clic, olire ai
dritti stabiliti per le medesime nelle tariffe, esse
<r debbono ritenere anche a lor beneficio la quinta
parte del dritto fissato per la spedizione delle di verse specie di patenti , che secondo il disposio
1 nell'art. 2 dell'enunciato real decreto, deve ver sarsi nella cassa de' dritti sanitari. Questa deler minazione non potr essere applicabile a'Dopiilali
guardiani del porto di Palermo , i quali godendo
di un soldo fisso, debbono sempre far versare per
a intero il cennato drillo nella cassa, secondo gli
ordini generali.
t Vuole in olire la M. S. che la tariffa de' cosi delli
dritti di magazzinaggio e di riposto pel lazzae retlo di Palermo, approvala dall' abolita general
t Deputazione di salute in data de' 17 dicembre i8i3,
debba continuare a rimanere in vigore sino a 11110k va disposizione , c che il prodotto sia versato nella
K cassa di sopra indicala per tenersene un conto
k separato, ed impiegarsi all'oggetto, cui stalo
finora destinato.
I Per ci che riguarda i dritti da esigersi dalle Dcpu< (azioni ne' casi di naufragio di cui non si parla
I nelle nuove tariffe, S. M. ha considerato che le
norme seguite finora erano troppo vaghe, ed in determinale per potersi rifondere in un nuovo si
li stema di regole giuste e permanenti. Ila ordinalo
a quindi la M. S. che cotesto Soprantcndente ge
li nerale di salute raccolga un maggior numero di
1 dati, e tenendo presenti le circostanze delle loca
li lit , proponga su questo oggetto delle idee , che
valgano a conciliare il giusto compenso dovuto |
il alle Deputazioni, ed il rispetto reclamato dalla
umanit per qoegl' infelici che abbiano la sven
ti tura di soffrire un naufragio,
I

c Pe' dritti finalmente che si esigono da' legni non


t soggetti a contumacia , e pei quali nulla si deter mina colle nuove tariffe, S. M. considerando che
4 le varie Deputazioni in cotesti suoi reali domini
han sempre goduto di questa percezione, e volent do, che le medesime non ne soprano interamente
< la perdita , ha comandato che cotesto Soprantcns dente generale e Magistrato di salule , tenendo
< presenti le auliche tariffe, propongano un arlicolo
t addizionale per la tariffa nuova, in cui i dritti a
e carico de' legni non soggetti a contumacia venga
li no fissali in un modo discreto , uniforme e ge
li nerale , e possano conciliarsi col vantaggio del
commercio nazionale.
t Nel real nome partecipo a cotesto Ministero queste
11 sovrane determinazioni pel corrispondente adem pimento.
t Ed io nel real nome partecipo tutto ci a V. E.
a pel corrisponderne adempimento,
n Palermo 2 febbbraro tS2o.
M. FcnnERi.
e ISTRUZIONI E REGOLAMENTI
t della suprema generale Deputazione di salute.
s Volendo il Sonalo di questa Capitale dar pronto ri1 paro agl'inconvenienti ed abusi introdotti iusen1 sihilmente in questo lazzaretto tanto in pregiudi zio della pubblica salule, che in discapito dei pri vali interessi di tulli coloro , che depongono in
contumacia le proprie mercanzie , ha creduto suo
indispensabile dovere , previo il parere e decreto
di tutta la generale Deputazione, pubblicare le sc gucnli istruzioni , che serviranno di norma, e di
< legge invariabile fino a nuova disposizione.
1. \on potr il Capitano del lazzaretto ammettere
t in contumacia n persone ne merci di sorla alv cuna, senza l'ordine in iscritto dell'illustre Prcc lore qual capo della Deputazione di salute e del
Senato.
c 2. Il trasporlo delle mercanzie, e persone sar ese guito sopra battelli propri de' bastimenti in eim tumacia , o con allrc barche , ed altri facchini ,
a con dover restar in contumacia per tutto il lem po designalo al bastimento ed alle merci, e detto
( trasporlo sempre coli' assistenza del guardiano di
sanit , essendo tenuti i marinari di riporre le
1 merci nel luogo designato dal Capitano del laz zaretlo, e far diretto ed immediato ritorno al Io
li ro imbarco sulla scorta del medesimo guardiano.
c 3. Lo scrivano far una distinta, ed esatta nota di
1 tutte le mercanzie introdotte (in lazzaretto , per
e. eslrarnc dal suo libro de' conti due simili, cio
.- una da rimettersi immediatamente al Capitano
t del bastimento, coi medesimi marinari del bullclt lo, acci si confronti a tempo opportuno collo po lizze di carico, per indi evitare ogni controversia
n nella riconsegna delle mercanzie ; e 1' altra fu
ll mata tanto dallo scrivano , che dal Capitano del
c lazzaretto, sar destinala pel signor Pretore , per
e indi poler verificare i dritti da pagarsi secondo
t la seguente tariffa.
4-- La rispettiva quarantena comincier a correre
per i bastimenti, ed equipaggi dal giorno in cui

)( 4-54 )(
c termina il discarico delle merci in lazzaretto. E
t per le merci dal giorno in cui le medesime ter mineranno di essere disballale nel lazzaretto.
( 5. Le porle del lazzaretto in tempo di contumacia
( si apriranno dopo uscito il sole, e si chiuderanno
t pria che tramonti , dovendo gelosamente conser( var le chiavi il Capitano del lazzaretto , a cui
ft affidala 1* esecuzione di tal legge.
I 6. Viene proibito a qualunque persona in lazzarel to tener cani, e gatti o altri animali , e saranno
subilo uccisi quando mai vi fossero , sotlerrandoc li, o bruciandoli colle dovute e solite cautele di
( sanit,
( 7. Il Capitano del lazzaretto tenuto visitar le stan
ti ze, ed i magazzini due volte al giorno , all' og0 getto d' invigilare sull' salta osservanza delle qua
li rantinc , c sul proprio dovere de' facchini desli nati allo svaporamento, e ventilazione delle mer1 canzie; curer che i medesimi usino tulle le pos
ti sibili cautele tanto per 1' accerto della pubblica
s salute, che dei particolari interessi nel maneggiare
1 tanti differenti articoli.
I 8. Essendo principalmente affidalo il maneggio delf le mercanzie in contumacia alla coscienza di
a una compagnia di guardiani, bisogna conoscere a
fondo le rispettive qualit morali pria che se ne
s faccia l' individuale scelta; non potranno essere
<t ammessi al tempo istesso due fratelli, n un pa
li dre, ed un figlio. E vietato a tali facchini di tec nere osteria , o fare altro negozio colle persone
t di contumacia, n tampoco ricevere dalle medesime
cosa alcuna sotto qualsivoglia pretesto, o di dona
li zione , o di straordinario servizio restando soggetti
0 i controventori, oltre la perdita dell'impiego, alla
1 pena di anni 3 di carcerazione; il num. e la scel
ti ta rimessa alla prudenza , ed arbitrio del sig.
c Pretore, e se mai ogni rispettivo proprietario vork r a sue spese aggiungervi una persona di sua
e fiducia , possa ci farlo previo il permesso in i scritto del suddetto signor Pretore.
I 9. IVon potendosi interamente pubblicare tutto ci
( che particolarmente si ricerca per mettere al co
ti vcrto la pubblica salute, il Deputalo ivi presente
e sapr supplire tutto il rimanente sulla scorta di
quei saggi provvedimenti, che trovami pienament te stabiliti negli statuti di sanit.
I 10. Per i dritti da pagarsi in lazzaretto dai rispet
ti tivi proprietari delle mercanzie ivi disbarcate , si
c fa sapere che la suprema generale Deputazione
( li ha fissati giusta la seguente tariffa, da esigersi
dal Senato per ragion di magazzinaggio , e ripo
ti sto; regolamento diretto dalla massima dolcezza ,
t e con preventiva riflessione, di evitare nel tempo
ti istesso lo apprezzo solito farsi anticipatamente ,
t il quale porta seco oltre la lunghezza del tempo
e la deteriorazione delle mercanzie.
t In riguardo poi agli uffiziali e persone necessarie ,
u ed assistenti il Senato appalesa di aver gi da og gi innanzi assegnali, e sino a nuova disposizione,
t i corrispondenti soldi per suo conto al signor abf baie D. Vincenzo Lena, all' attilantc D. Mariano
<. Milone, allo scrivano D. Paolo Leonardi, al cont testabile D. Francesco Leonardi. Tutti gli altri
c quali sono il Custode di sanit , il Procuratore

1
t

4 fiscale , il Capitauo del lazzaretto , il medico a


i medici . le guardie tutte dovranno pagarsi da' rii spettivi proprietari delle mercanzie, giusta lo staf bilimento degli statuti nei capitoli i34, 201, 202
e e ao3, come meglio qui sotto.
Per i dritti spettanti al Custode di sanit si leggae no li capitoli 54 , fino al capitolo G3 inclusive ,
t degli statuti, come anche il capitolo yj che per
c brevit tralasciamo.
11. Avvicinandosi il termine della contumacia , il
t proprietario delle mercanzie curer estrarsi conto
a esalto dal libro dello scrivano , acci depositi in
t tavola , o da un Cassiere designando dal Prcto re, i dritti corrispondenti secondo la tariffa, por( tandone fede del pagamento al detto illustre sit gnor Pretore , che dar in seguilo il permesso
t in iscritto per I' estrazione delle merci dal lazza-
t retto.
ia. Le mercanzie non suscettibili d'infezione, o che
1 abbiano soltanto bisogno di rivedersi e di pagart sene le casse , botti , o altro inviluppo esterno ,
( non saranno soggetti a dritto alcuno.
i3. Verificandosi il caso che s' introducano nel laza zarrllo degli articoli non menzionati nella presta( te tariii , il Deputato di salute ivi presente , in
i ogni giorno potr prudenzialmente assegnarne un
regolare drillo, tenendo presente il catalogo del
ti le merci, che trovatisi nelle istruzioni di altri lazt; zarclli e proporzionalo alla descritta tarlila.
1 i . Gli ufliziali destinali per giornaliera assistenza
f son tenuti trovarsi in lazzaretto alle ore otto del
ti la mattina, e restar sino al mezzo-giorno , e per
il dopo pranzo dall'ore 20 e 1/2 sino alle ore
t 23 e 1/2.
*
1 ;>. IVon potr sbarcarsi mercanzia alcuna in lazzat retto dopo le ore 23 e 1/2, e quella in pratica u1 scire sino alle ore 22 e 1/2.
iG. Non potr entrare in lazzaretto carrozza, o pcr( sona alcuna , senza il preventivo permesso del
Pretore , o del Deputalo , ed in loro mancanza
t del Capitano del lazzaretto.
17. Dcvesi assegnare per ogni 4<> colli un guardiac no nelle merci in contumacia per la ventilazione
ti e due guardiani sorpassando li 4 colli da pa
ti garsi oltre li dritti della tariffa dalli proprietari
( a II. 3 il giorno, secondo gli statuti di sanit.
18. Li passaggicri che vorran consumare a lazzaret
ti to la contumacia , non potranno condurre nella
< loro abitazione n merci n veruna sorta di ari mi, ma semplice robe usuali.
E per la camera assegnata per consumar la quac ranteua pagheranno al Senato tt. 4 al giorno.
STABILIMENTI DECLI STATUTI DI SAJUTa'
per tutti gli uffizioli, e persone del lazzaretto.
CAP.

1o.'i.

e Per l'assistenza del disbarco, o imbarco succitato ,


non possa esigere il Procuratore fiscale pi di II.
t 10, oltre del comodo di carrozza, o allro essendo
ti il luogo distante dalla Casina di sanit ; a condi
ti zione per di dover assistere per tre ore contic ime. lauto se si faccia la mattina, quanto il do

)( 455 )(
c
<
c
t
t

po pranzo. Non possa il medico pretendere pi | <i Cuoia .


. per numero cento di America
di tt. 12, s per drillo della relazione , come se
pelosi
07
10 1
venisse chiamato ad intervenire nel detto imbar- 1 Detti . . per numero cento di Barbarla
co, o disbarco colle stesse coedizioni sopra esprespiccoli
07
6 1
Delti... . . per numero cento conciati in
sale.
CAP. 201.
tieri
07
16 1
Detti... . . per numero conto detti in
t II Capitano del lazzaretto, che in forza del suo obmozzine
07
t bligo dee permanere di notte, e di giorno nel
Danti. . . . una pelle grossa .... 07
medesimo durante qualsivoglia quarantena ed cDetti... . . una della piccola .... 07
i spurgo, non possa esigere pi di tt. 6 al giorno:
Fazzoletti . una cassa di bambagia d'ogni
i ed essendovi nello stesso tempo pi quarantene ,
sorta
. 07
t debba il dritto esigersi similmente pro-rata. Nel
20 1
Lana... . una balla di ogni sorta e qua
< caso per , che nel detto lazzaretto fossero molle
lit
07
14 3
le quarantene , che oltrepassassero il n liniero vii
Lino... . una balla idem idem
07
14 3
Ire, possaegli esigere tt. io al giorno rispetto alla
Libani ... una dozzina .
07
3 1
i molta fatica , che deve fare , ratizzandosi nella
Marocchi.. una dozzina
* stessa maniera li tt. io al giorno sopra tutte le
6
"7
Mussolini. una cassa , o balla di ogni
riferite quarantene. Questo capitolo conforme
sorla e qualit ... 07
28
t a quanto venne disposto nella real pandetta del
Mussolinone una balla idem idem
07
ti 1' anno 17S1 al 5 e fu ultimamente da S. M.
14 1
Maglione... una botte in bambagia o lana
t confermato col suddetto real dispaccio del i4 noidem idem .... 07
( vembre 1 771 .
1 5
Detto...
una
cassa dotta idem idem, 07
20 ))
CAP. 202.
Panni .
una balla fini, ed ordinari di
1 Per le guardie di sanit, che si appongono alla cu
ogni sorta .... 07
IO a
stodia del lazzaretto si sono gi sopra stabilite le
Pelli...
per numero cento pelosi
07
3 )
opportune istruzioni, che sono obbligate d' invio
Dette .
per numero cento ili agnello 07
3
:;
labilmente osservare , non potendo esigere pi di
Dette .
per numero cento di coniglio 07
* 18
Dette .
tt. 3 al giorno per mercede della loro fatica, ed
per numero cento di gatti di
assistenza.
montagna.
07
s
Dette .
CAP. 2oS.
por numero cento di volpe, 07
> 18
Dette .
per numero cento di martore 07
6 >
t II medico, oltre il dritto della prima visita di salu
Dette .
per numero cento alacene . 07
j l
ti te, che si stabilita nei capitoli antecedenti, lau
Delle .
per una dozzina di cerviolti 07
)
ti to peli' ultima alla fine della contumacia, quanto
4
Pope. .
un sacco
07
per le altre , non pi di tt. 16, cio it. 4 per
4
Placche
una botte d'ogni sorta e qua
comodo dello accesso sino al lazzaretto , e ti. 12
lit
*
07
:>
1 per le sue fatiche , per le relazioni che gli vert
Detto
uetto
.
.
.
una
cassa
idem
idem.
.
il
07
t ranno ricercale , colle stesse clausole e condiziot Scia grrzza una balla
24
c ni di sopra disposte.
7
1 Detta lavo
rala in
r TARIFFA
drappi, una libbra
c per la esazione de' drilli del lazzaretto di Palermo
7
t Tabacco bra
sile. . uno rollo
Caff .
07
1 Tabacco in
. . . . 07 3 4
Cacao . . . sacco uno
foglia, una balla fasciala in cuoio
Camomo . .
07
4
Calicol . . . una cassa d' ogni qualit 07 1 24
1 Detto ... in piccoli rolli

7
Calze di co
.; Detto rap, una botte in bastone di ogni
tone . . una cassa idem idem
qualit
20
07
s
07
Caoibrick . una cassa idem idem
t Detto.. . . una cassa dolli idem idem
24
07
4
7
Cannella . . una balla di dnc ciurli .
ti Detto in fo
07
2L
Cappelli . una cassa di pelo, seta, paglia 07
glia... legato in ispago .... 07
ao
7
1 Dello lodrino una bo!te in carole di cinque
Carta . . . una balla da scrivere, o bian
ca di ogni sorta ... 07
quantit
07
7
8
Dotta . . . una balla stampala oda straccio 07
Oggi li '7 dicembre tSi3.
4
Chincaglia . una bolle d' ogni sorlc, e qua
Per copia conforme = M. Arezzo.
'i>
lit
07
c Delta . . . una cassa idem idem . . 07
IO Vili. Palermo 26" agosto tS3o.
China China una cassa 0 zurrone con cuoio 07
i4
Detta ... in cassate o zurroue. . . 07
i S. E. il Luogotenente generale nell' allo, che volle
7
Cotone filalo una balla
07
ifi
t infliggere un' esemplare castigo alla Deputazione
Detto . . . una balla dello in natura . 07
t sanitaria di Ccfal col destituire i suoi eompoiion8
i Cordovani . Per ogni cento di qualunque
i ti, che osavano commettere delle estorsioni a dausorta, e qualit ... 07
1 no de' padroni dei legni , ordino che ad evitare

)( 456 )(
II
I tutti i disordini le Deputazioni sanitarie di questi
< ella mi partecip con 1' ufficio del 3 corrente
reali domini debbano tenere affissa innanzi l'uffi< num.24.1b ho rilevato le repliche che ha creduI ci rispettivo una tabella indicant i diritti , che
1 to fare, la prima alle doglianze del Capitan Gaa giusta i regolamenti debbano soltanto pagarsi dai
c latiolo per eccesso di spese sanitarie , alle quali
f fu sottoposto al suo approdo cost in provegnen( naviganti.
Essendo necessario, che a lale provvida disposizione
8 za da Trieste.
I si dia il sollecito ed esatto adempimento, la pre
I Sarebbe giusto di far considerare alla Depulazione,
I go signor Intendente di farne inlese le Deputa
t che qualunque peso vogliasi far soffrire, sui detti zioni tutte di cotesta Valle per loro norma c re
1 lami gi delle tariffe , ad un' imbarcazione , egli
ti golamento, = M. Arezzo.
< sempre ci riferibile a quelle operazioni effelli1 ve e di commercio, che compiano lo scopo dello
I approdo di un legno in qualche porto, in guitat. f Palermo 8 ottobre 1832.
t che ove un bastimento si rechi in esso per ispee Da S. E. il Ministro Segretario di Slato mi stato
( culazione di commercio, e per una ragione a lui
<i scritto quanto segue:
I non incolpevole, ne venga poi discacciato, non
Eccellenza In occasione d' essersi negato il Capi
( conveniente che si sottoponga al pagamento di
li lano del legno inglese Palmer a soddisfare le spe tutte quelle spese, che riguardano operazioni, delt se della contumacia si domandalo al Ministro
t le quali non ha tiralo il menomo vantaggio.
1 degli affari interni qual pratica si tenesse in INat Egli vero , che la disposizione del riliuto per le
poli in questi casi.
1 II Ministro ha risposto, che quivi in un caso simile,
1 provvrgnenzc da Trieste dovea dalla Deputazione
(t ove le spese non fossero state pagate, g' interca
eseguirsi , ma essa dovea tener presente , che i
t generi del legno del Capitan Galatioto erano stali sali vi sarebbero stali obbligati , presentandosi a
( ritirare le patenti per partire , le quali patenti
e ti gi disbarcali a lazzaretto, e che non era giuc sarebbero stale lor date dopo d' aver soddisfallo
(I sto di prec'pitar la misura di farli ricaricare sul
legno dopoch tanti giorni erano scorsi , dacch
( i dritti sanitari.
( la discarica avea avuto lungo.
(t Ha soggiunto, che in conseguenza si dovrebbero da
A quale proposilo bene che sappia la Deputazioti re le patenti, dopo d'essersi fallo il pagamento ,
s ne di dovere in qualche caso simile non gi past e che niente ottenendo con questo mezzo, sareb be montabile la perdita de' dritti sanitari, ove non
( sare ad una disposizione di ugual natura, ma pro1 vocare in vece ogni volta le determinazioni del
a si potesse ottenere di fare obbligare per via dei
Ministri delle Potenze , alle quali i legni appar
c Magistrato supremo, il quale non lascer , cornei
t avrebbe fatto pel Capitan Galatioto di adottare
ii tengono , i capitani a rispettare le leggi in vigoa quel temperamento alle circostanze pi confa
re ne' reali domini.
ti cenle.
( Partecipo ec. M. Arezzo.
t Deca Sammartiino.
. t Palermo 4 Jebbraro i833.
1 Da S. E. il Ministro Segretario di Slato con mini
XII. 1 Palermo zS agosto i83S.
li steriale del 3i gennaro scorso vi viene scritto
k Ilo riferito a S. E. il Luogolenente generale il rap
e quanto segue. Prendendo a trattar 1* alfarc
ii porto dell' E. V. dalo li 23 maggio ultimo nu
della mercede delle guardie sanitarie, che per tre
5 mero 1024 e la precedente deliberazione del su
6 giorni custodirono in questo porto lo sciabecco
premo Magistrato del 22 dicembre i835 che tratit da rifiuto di rais Marroch al cui pagamento neA lano de' dritti da percepirsi dal riconoscitore delle
t garonsi il rais , ed il Console agente ottomano ,
merci nel lazzaretto di Messina ne' casi di rico io ho considerato, che la somma sa tenue , au gnizione. E l' E. S. nel Consiglio de' 19 andante
1 torizzo V. E. a pagar le once due dovute alle
1 veduto 1' art. 3y del regolamento sanitario non
dette guardie sulle imprevedute dello stalo discust che l'art. i3 della tariffa, e tenuto presente il
c so della amministrazione sanitaria.
rescritto de' 22 giugno 1825 pel detto riconosci
1 Per tulli i casi simili , voglio per che V. E. ed i
ti lore, e il decreto del 1 giugno i836 per quella
e Deputati del porto usino tutta 1' attenzione ed et di Siracusa ha dichiarato , che il Riconoscitore
k seguir quanto ha soggiunto sul proposilo S. E.
delle merci iu Messina abbia la facolt di riscuos il Ministro dell'interno, cio di trattenersi le Car
( tere il dritto della ricognizione delle merci fissata
li te sanitarie, e la patente del legno, e non ricon
dalla tarilfa in tari cinque siciliani ne' casi che
ti segnarle , se prima non avesse soddisfatto tulli i
ha luogo tale ricognizione; ha inoltre S. E. die!) iati drilli, e le spese legittime della custodia , e con
rato, che questa a' termini dell' art. 87 non deve
ti lumacia , affinch con questo coercitivo si assicuI praticarsi quando i generi sebbene originari dal
t ri, senz' alcun dubbio il rimborso delle spese, il
l JLcvaute costi dal certificato di espurgo di essere
qual modo S. E. il Ministro dell' interno ha det
1 siati disinfettali in qualche estero lazzaretto, net
ti lo essersi adottalo in Napoli al lazzaretto di ISi quale caso debbe 1' imbarcazione ricevere il trat
sita, ed aver sortito il suo pieno eirello.
ti tamento dell' ultima provvenienza.
; Le partecipo ci ec. M. Arezzo.
i; Conni 11 ieo questa risoluzione ec.
1 he partecipo ci ec.
. c Palermo 21 marzo i83G.
e M. Arezzo.
e Signor Intendente Da quanto colesla Dcrulazio ne a lei scrisse sotto li 20, dello stor-o mese ed

)( 4-57 )(
MARZO

(Num. i93 ) SIRACUSA 2 MARZO 1S20.


REGOLAMENTO GENERALE
di servizio sanitario inferno (a).
Titolo preliminare.
Art. 1. La salute pubblica pu venir compromessa
nell' interno del Regno;
1. dalla respirazione delle arie mal sane;
2. dall' uso de' cibi, delle bevande e de' farmaci nocivi;
3. dal contatto con generi, e con persone, o con ani
mali di gi attaccati da un contagio qualunque.
2. IL servizio sanitario interno stabilito per cono
scere lutti g' inconvenienti che possono dipendere dalle
tre cause indicate nello articolo precedente ed apportar
vi gli analoghi provvedimenti.
TITOLO I.
Belle arie mal sane.
3. Le arie o sono mal sane di lor natura, 0 lo di
ventano per fatto dell' uomo.
4- Le arie mal sane di lor natura che possono essere
oggetto di pubblica amministrazione, son quelle dipen
denti da' ristagni di acque, in forma di laghi chiusi, o
in forma di paludi , a' quali non sia strettamente impos
sibile di darsi uno scolo qualunque.
Allorch questi ristagni influiscono colle loro esala
zioni ad alterar la salubrit dell' aria de' vicini abitali ,
gli ufliziali municipali corrispondenti devono provotarne,
in lutto o in parte il disseccamento , nel modo pi ana
logo alle circostanze de' luoghi.
A questa veduta di utilit generale devono assolu
tamente cedere tulle le considerazioni di particolar van
taggio, che taluni rami d' industria possano mai ricavare
dagl" indicati ristagni , e che possano dar pretesto a far
continuare ad esistere g' inconvenienti a danno della
salute pubblica.
5. Le arie diventano mal sane per fatto dell' uomo
allorch si lasciano alterare dalle esalazioni nocive , dij>eudenti:
x. dalla coltivazione del riso,
2. dalla macerazione de' lini e de' canapi ,
.">. dalle stalle ,
4. dalle pubbliche sepolture,
K. dalle prigioni, e dagli stabilimenti pubblici,
(3. dalle case nuove, o di fresco rinnovate,
7. dagli stabilimenti e fabbriche d'industria,
8. da' depositi di generi guasti,
c). dalle fogne,
io. dagli accumulamenti delle immondezze, e delle
acque guaste in mezzo agli abitati.
Per allontanare g' inconvenienti che possono dipen
dere da tutti g' indicati oggetti vi si debbono osservare
rigorosamente ed inalterabilmente le regolo stabilite nei
seguenti articoli.
G. La coltivazione del riso non dev' essere permessa

1820

fuorch ad una distanza in linea retta non minore di


due miglia lan!o da' Comuni quanto dalle strade conso
lari di passaggio.
Allorch tra i terreni addetti a questa specie di col
tura, e i Comuni o le strade -pi vicine, si frammezzino
larghe vallate con fiumi o con eorsi perenni di
acqua , o monti sollevati ed eminenti , merc i quali re
sta impedito alle esalazioni nocive di espandersi fin dentro
gli abitati o sulle suddellc strade, potr allora derogarsi
in parte alla regola indicata di sopra, e permettersi la
coltivazione del riso anche ad una distanza minore di
due miglia (b).
(b) V. le seguenti disposizioni 1
I.

II11SII15BO

1.

ce.

t Considerando che 1' abusiva coltivazione de' risi nei


nostri reali domini al di l del Faro contro il
f disposto dagli statuti sanitari in quell'Isola in vi1 gore , sia una causa permanente della malsana
degli abitanti nel cui territorio una tale coltiva
li zione vicn praticala;
t Sulla proposizione del nostro Segretario di Stalo ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Art. 1 . Le risaie ne' nostri reali domini al di l del
< Faro, seguita la ricolta del corrente anno 1820,
f non possono farsi che alla distanza di tre miglia
( da qualunque popolazione , sia collcttala o no ,
sotto la risnonsabilit de' rispettivi Intendenti.
r 2. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
a Napoli il di 7 di marzo 1820.
Firmalo = FERDINANDO.
II. a Palermo iJt novembre 182&.
i S. M. nello statuto sanitario interno prescrisse, che
1 la coltivazione del riso , e la immersione de' cac napi, e de' lini non dovesse praticarsi , che alla
t disianza in linea retta non minore di due miglia
t da' Comuni , e dalle strade consolari. Postcrior( mente considerando la prelodala M. S. che 1* c1 sprcssionc non minore di due miglia potea indur1 re a praticarsi tali coltivazioni, ed immersioni in
t siti, ore anche interposta siffatta distanza divenic va nocevolc alla salute pubblica, volle con suo
1 particolare rescritto che tale distanza non fosse mit nore di tre miglia. Modificalo in cotal guisa l'ar< ticolo dello statuto sanitario interno, partecipo ci
* a V. S. in continuazione della mia circolare dei
t 26 luglio prossimo passato , perch non faccia
l praticare le anzidette coltivazioni, ed immersioni,
che esclusivamente alla distanza non minore di
( tre miglia; riguardando bens come strade consoc lari le regie irazzere , finch quelle non sieno
r costruite. M. Favabb.

1 III. Il marchese Salvo di Termini produsse non ha gua(,1) Col rescritto del 2/ ottobre 1S1S insevilo a pag.
t ri de' reclami per essergli stata vietala da quel
c Sindaco la semina del riso in un territorio , che
l3g fu stabilito c/ie 'l servizio sanitario interno
non trovasi alla distanza di tre miglia dalla slradelie rimaner sempre distinto da quello marit
I
t da. che dn Termini conduce a Cefai.
timo.
53

)( 4-58 )(
/v
. . .
"7. La macerazione de' lini e de' canapi, che si fa in le restrizioni e condizioni prescritte nell artcolo prece
acqua non corrente non deve essere permessa che sotto dente per la coltivazione del riso; salvi sempre i casi in
< Siffatti ridami del marchese Salvo diedero luogo ad
un rapporto del Soprintendente generale della
pubblica salute sul di cui contenuto ho io consi aerato, che il decreto de' 7 marzo 1820, che e larg a tre miglia la distanza di due miglia pre cedentemente stabilita dagli art. 6 e 7 del rego lamento pel servizio sanitario interno contempla
soltanto le popolazioni , siano o no collcttate , e
a non parla all'alto di strade, resta quindi in isiato
di dubbio se per la distanza delie strade valga
la elargaiione prescritta nel decreto suddetto , o
c pure sia rimasta in vigore la prescrizione cou te
ff nula negli statuti sanitari.
J Ravvisata la cosa sotto questo aspetto mi son fatto
a provocare per modo di regola le sovrane dichiat razioni di S. M. , ed ho imploralo del pari le
* reali determinazioni per definirsi altres quali
sono le strade regie, e le regie trazzere , che al
presente debbono riputarsi da tener luogo alle
( consolari di passaggio di cui si fa cenno , nello
f articolo 6 del regolamento suddetto.
f Non volendo io pertanto aggiungere pi forti vin
ti coli alla industria de' proprietari , e volendo 1 i to
te Talmente eseguire il real decreto de' 7 marzo 1820
( dopo di avere di gi emanalo le mie determina( rioni per lo caso parlicolare del marchese Salvo ,
t vengo ora a prescrivere , che per questo anno e
< sino alle diffinilive sovrane deliberazioni sia pert messa, come per lo passato, la coltivazione a riso
( ili tutti quei territori , i quali si troveranno alla
r distanza maggiore di tre miglia da qualunque pot polazione , ed alla distanza maggiore di due mi
te glia dalle strade regie, e dalle regie trazzere, che
stanno in luogo delle consolari da costruirsi.
Partecipo tutto ci a lei ec.
t Palermo a<S febbraro 182S. M. Favare.
IV. fi Nella mia circolare de' 28 febbraro ultimo rclali1 va a' territori destinati a cultura di riso fu pre( scritto che per quest' anno e sino alle diffinilive
( sovrane deliberazioni fosse permessa come per lo
t passato la coltivazione a riso in tutti quei terri( tori , i quali si troveranno alla distanza maggio re di tre miglia da qualunque popolazione , ed
alla distanza maggiore di due miglia dalle strade
regie, e dalle regie trazzere, che stanno in luoc go delle consolari da costruirsi.
I Essendosi pertanto domandati sul proposito dei nuovi
e schiarimenti dal Soprintendente generale di pub blica salute, e dall' Intendente di Palermo precisae mente per definirsi quali sieno le regie strade, e le
regie trazzere, che stanno in luogo delle consolari
c da costruirsi, iocredo utile di aggiungere ormai per
c la maggiore intelligenza della suddetta mia circ.
c che provvisoriamente, e fino al ricapilo delle so
ie vrane risoluzioni , le disposizioni contenute nella
1 circolare medesima, le quali in sostanza sono pert lettamente consentanee alle lederai! prescrizioni
c e degli statuti sanitari , e del decreto de' 7 mari zo 1820 , riguardano le strade regie e le re( gie trazzere che stanuo in luogo delle strade con
ti tempiale ncll' articolo 3 del regal decreto de' 10

1 agosto 1824 portante 1' organizzazione della Sof printcndenza generale delle strade e ponti in Si cilia , vale a dire in luogo delle strade regie da
t costruirsi dalla Capitale a Messina, Catania, Girc genti , Siracusa e Trapani.
1 Partecipo ci a lei ec.
1 Palermo /4 marzo 182'J. M. Favare.
V. 1 Palermo 21 aprile 182!/.
1 II real decreto de' 7 marzo 1820 ha fissalo, eh e la
( coltivazione del riso non deve essere permessa
t fuorch ad una distanza di due miglia dai Co( muni, e dalle strade consolari di passaggio.
1 Questa legge da S. M. emanata fu comune tanto
1 per Napoli che per Sicilia ; ma una posteriore
( sovrana disposizione emanala per questa parte
( dei reali domini appositamente , avendo elargato
1 tale distanza a tre miglia , chiaro , ehe devesi
1 intendere per miglio siciliano e non napolitano.
t Ritenga ci in riscontro ec.
t // Deputalo del Magistrato supremo Segretario
c generale esercente le veci di Soprintendente get iterale M. Merlo.
VI. t Eccellenza Ilo rassegnato al Re il rapporto dclc la E.V. dei a4- febbr. del corrente anno su i due
( dubbi relativi alla coltivazione del riso, uno cio
t se la distanza per la semina del medesimo fissala
f dall' art. 6 degli statuii sanitari a due miglia dai
e Comuni, e dalle strade consolari di passaggio, e
1 indi dal decreto dei 7 mano 1820 estesa pei Co( muni di cotesta Isola a tre miglia debba pariment ti estendersi- per le strade; e 1' altro se per stra( de consolari, mentre non esistono quelle prescrit( te dal decreto dei 10 agosto i824> debbano ric guarsi le regie trazzere.
1 La M.S. udita la Consulla di cotesta parte dei suoi
reali domini ha prescritto nel Consiglio di Stalo
f ordinario de' 21 andante che la disposizione del
( real decreto del 7 marzo 1820 non si estenda
1 alle strade consolari, e che perci possa cohivar1 si il riso alla disianza di due miglia dalle stesse
f giusta 1' articolo 6 dello statuto sanitario; che per
t strade consolari debbano unicamente riguardarsi
t quelle da Palermo a Messina, Catania, Girgenti ,
( Siracusa e Trapani quando per saranno trac ciale e rese rotabili , e che da Palermo a Mes
te sina si debba riguardare per strada consolare soc lamente quella cos detta per le montagne eli
c va a rendersi rotabile.
t Nel real nome ec. Napoli 2] agosto 1820.
VII. Palermo 20 luglio iS35.
t Una delle cause costanti di malsania in varie con
te trade di questa Isola appunto la coltura del ri( so eseguila ad insufficiente disianza dagli abitati.
1 Sono pochi i Comuni presso ai quali suolsi prac licare questa industria micidiale che non riscuo( tono perennemente le funeste tracce dei miasmi
t che 1 accompagnano.
I Sorgono da ci i reclami in ogni tempo avanzati
i dalle popolazioni , e le misure con che si pr

K 459 )(
l delle due miglia , per circostanze particolari di loca
cui una lunga esperienza abbia dimostrato che la mace
razioni suddetta altera la salubrit dell' aria anche al di li l (a).
t curato di occorrere a' mali da tanto abuso pro dotti. Ma siccome i ripari han seguito sempre lo
c inconveniente, cos non si potuto che in parte
t ovviare alle tristi conseguenze della coltivazione
c del riso nei modi che tuttora prescrive un' anc tica ma barbara costumanza,
t II Magistrato supremo si ha applicato ad impedire
t questo male reputando esser prudenza il prevet nirlo anzich ricorrere a tante lunghe e spesso
c inefficaci disposizioni. Esso ha perci avvisalo di
1 richiamare da una parte a rigorosa osservanza il
1 divieto di seminar riso a distanza minore di quelf la fissata dai pi recenti ordini dal Governo, vai
t quanto a dire di miglia tre dall' abitato, e dalla
c allra prescrivere che a nessuno sia permesso di
t coltivare nuovi campi a riso senza averne pria
1 ottenuto il regolare permesso ; ci che non avr
( luogo se a somiglianza di quanto osservasi per le
t miniere di zolfo , 1' autorit municipale non far
( verificare la distanza , e le peculiari circostanze
t dei luoghi.
e Sono queste Signor Intendente le disposizioni che
t giusta la deliberazione del Magistrato supremo io
z la interesso ad emettere circolarmente in cotesta
i Valle , e dalle quali sperabile che ottener si
c debbano degli utili risultati a pr della salute
1 pubblica. = M. Arezzo.
Vili, t Palermo 3o luglio i83S.
c La cultura del riso fatta ad una distanza dall' abic tato proibita dal Governo causa continua di
t malsane esalazioni , e di micidiali malattie. Gli
( Intendenti, cui affidala la custodia del prezioso
f deposito della salute del popolo , mestieri che
t tutta impieghino 1' attenzione e lo zelo a far s
( che le superiori disposizioni per guarantirla sieno
rigorosamente osservate.
( So che il Soprintendente generale di pubblica sa1 Iute ha diretto loro una circolare per vietarsi la
f semina del riso a distanza minore di miglia (re
* da' luoghi abitati, e per impedirsi di coltivar nuot vi campi a riso se prima non si accuratamente
t verificalo che le circostanze locali possan per mellerlo.
( Per dar quindi maggior forza alle disposizioni sud< dette, aggiungo dalla mia parte elle sieno g' I111 tendenti solleciti di eseguirle con ogni cura.
t D. Saumartino.
IX. t Napoli ig settembre iS3G.
FERDINANDO II. CO.
Veduto il real decreto de' 7 marzo 1820 ; con cui
t la distanza da' Comuni per la coltivazione del r:1 so fu stabilita a miglia tre.
t Veduto il rapporto del nostro Consigliere ec.
1 Considerando , che per gli esperimenti ed i princi pi della scienza vi ha una altezza, cui non giun1 gono i miasmi , che partano da una determinala
distanza.
1 Sulla proposizione del nostro Consigliere ce.
c lTdilo il nostro Consiglio di Slato ordinario,
a Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.

t Art. 1. Quando un Comune situato a trecento


i canne di altezza da una risaia , la quale ne sia
distante due miglia, e canne quattrocento trenta-,
z tre; tale altezza supplisce al difetto della dislau( za rettilinea,
I a. Il nostro Ministro Segretario di Sialo ec.
Firmalo FERDINANDO.
(a) Leggansi inoltre le cose che seguono :
I. t Palermo /j ottobre 1822.
1 II Governo con ministeriale del giorno 8 corrente
I si degnalo manifestarmi lo che segue = Con
rapporto del 3o del passato agosto l'. V. fe cof noscere di avere stabilito, che a tenore dell'art. 7
( de' regolamenti di servizio sanitario interno, e del
t real decreto de' 7 marzo 1820 si deve fare la
t immersione de'lini alla distanza di Ire miglia dalt l'abitato , e che questa operazione si potesse fare
1 dal i5 agosto in poi a seconda pralicavasi nel
* passalo sistema sanitario. Ed io avendo letto lo
anzidetto rapporto nel Consiglio de' 5 corrente, h
t risoluto col parere conforme del Direttore di ma* niTestarle che ne resto inteso con approvazione.
I Io mi rendo sollecito di comunicare a lei sig. In* tendente la sopraddetta ministeriale perch si coral piaccia rendere inlesi li Comuni tutti del di lei
Valle, con inculcarne lo esalto adempimento.
* // Presidente del Magistrato supremo Soprinten1 dente generale. D. di Belmuhqo.
II. ( Palermo 2S luglio 1824,
1 Signor Marchese Ammirando il di lei zelo nel
( disimpegno della sua carica approvo quant'ella
c mi fa considerare con rapporto degli otto correut te , relativamente alla distanza , che secondo la
( legge deve conservarsi tra' luoghi ove s' immer1 gono lini e canapi , e gli abitati e le strade re1 gic e ri gie trazzere , le quali, finche non vi sat ranno strade consolari debbono per ci- che con1 cerne il servizio sanilario riguardarsi come lali.
c M. Favare.
c All' Intendente di Siracusa.
III. ( Napoli 2 novembre i8%!>.
f FRANCESCO I. CC.
I Visio l'ari. 7 del regolamento del servizio sanilario
c interno sovranamente approvalo il 1 gnnnaro 1820
( nel quale si prescrive che la macerazione de'lini
( e de' canapi , che si fa in acqua non corrente non
t debba essere permessa che solto le restrizioni
1 condizioni imposte per la coltivazione del riso;
c Visto il real derreto de' 7 narzo i8ao, con cui fu
t ordinato che le risaie in Sicilia non si possano
c fare che alla distanza di tre miglia da qualunque
z popolazione, sia collcttata o no , sotto la respont sabilit degl'Intendenti delle Valli;
c Visio il rapporto del nostro Luogotenente generale
f in quell'Isola;
f Visto il parere della Consulla di que' nostri reali
t domini ;
t Sulla proposizione del Ministro di Stato ec.
Udito il Consiglio di Slato ordinario;
t Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo ce.

)( 4-60 )(
Nella Citt di Napoli rester in vigore Io antico
8. Le Stalle per gli animali .la tiro o da soma che
stabilimento col quale vietalo a coloro che guidano i sogliono aversi nelle Citt,
itl, devono esser mantenute dai
carri di lini e di canapi, tanlo nella loro gita al lago loro rispettivi padroni colla massima nettezza onde la sa
di Agnano, quanto nel loro ritorno, di far altre strade lubrit dell'aria circostante non resti punto alterata dalle
che quelle indicale in dello regolamento, 6 di attraversar esalazioni risultanti dall' ammonticchiamenlo de' letami.
A niuno per deve essere permesso di aver dentro
la Citt prima della mezza notte.
gli abitali delle stalle permanenti ad uso d' intieri ar
Art. 1. Il real decreto de' 7 marzo 1820 perla eol- menti di pecore, di capre o di altra specie di animali
gregari che eccedono il numero di Ironia (a).
( tivazione de' risi in Sicilia si estenda alla macera
9. Le sepolture pubbliche devono essere in tulio
li none de' lini e de'canapi che col si fa in acqua
regolate secondo il disposto n.'lla legge degli 11 marzo
a non corrente.
181 7 e nell'analogo regolamento di esecuzione, dato
3. Il Ministro Segretario di Slato ec.
all'uopo dal Ministro degli altari interni, sulla costru
1 Firmato FRANCESCO.
zione e polizia de' cimiteri (b).
e AVVISO TELEGRAHCO
IV.
Non si pu permettere la immersione del canape ,
00 Si riscontri la seguente ministeriale:
Palermo 2.3 gennaro iS3a.
f e del lino prima del di quindici di agosto, a norIlo letto il suo rapporto de' 3i de lo scorso mese
t ma della ministeriale del d 8 ottohre 1822.
c nel quale si proposta la deliberazione del DeDalla Soprintendenza generale di salute di Palermo.
t curionato di Lenlini per confiscarsi in favore del
Al Signor Intendente della Valle di Siracusa.
< Comune i neri vaganti per le strade di quel CoPalermo 2f luglio 1829 ad ore 21.
mime, onde ripararsi all' inconveniente delle imJJ Aspirante del telegrafo Michele de Luna.
1 mondezze che le ingombrano.
Io per non ho creduto di permettere la proposta
V. t Palermo 3o luglio l8zg.
confisca, ma vengo a determinare che i contrav
( In riscontro al di lei foglio del 20 andante minieventori alla disposizione sieno soggetti alle pene
ro 12681 le manifesto che l'epoca prescritta per
stabilite ncll' articolo 3G e seguenti al codice par
k la macerazione dei canapi e lini deve con
te seconda.
t gior diligenza osservarsi, ove si esegue in acque
s correnti , per la ragione che possano gli uomini
D. SAiiMAnri.ro.
t guardarsi di far uso delle acque vicine alla ma
il cerazionc. M. Arezzo.
0) Eccone il contenuto :
I FERDINANDO I. CC.
Il costume di seppellire i cadaveri umani in sepol
VI. 1 Palermo 11 ottobre i832.
ti ture stabilite dentro, o vicino i luoghi abitati, au Nel determinare un limile entro il quale la maccc Indilo fra le pi colle nazioni , non potrebbe us
1 razione de' lini e dei canapi , la coltivazione dei
ti sere ulteriormente tollerato nel nostro Regno,
risi, e simili recar possono del danno alla salute
(t senza grave pregiudizio della salute pubblica.
pubblica , la legge ha supposto il caso che lulto
Volendo noi rettificare questo ramo di polizia sani1 ci si esegua col mezzo dell' acqua non corrente.
c taria, e secondare nel tempo stesso il voto espresPer una inversa illazione perci si ritiene, che tali
c processi eseguiti con acqua scorrente non sono
so a tal riguardo da' Consigli provinciali de' no* soggetti a limitazione veruna.
c stri domini al di qua del Faro.
Sulla proposizione del nostro Segretario di Stato ee.
E da riflettere per che la macerazione de' lini , e
t canapi, se forse non eseguibile lungo una mas
Udito il nostro Consiglio di Stalo;
sa di acqua che scorra, si pratica almeno costan
Abbiamo risoluto di sanzionare, e sanzioniamo ec.
temente in certi punti, ove questo elemento viene
Art. 1. In ogni Comune de' nostri reali domini al
c di qua del Faro sar stabilito un camposanto
serrato e ristrello appositamente dalla mano del
l' uomo in una specie di serbatoi, dove s' immer
t fuori dell' abitato per la inumazione de' cadaveri
ge il canape o il lino. Quindi, sebbene la mace
umani.
razione proceda da una aequa , ' che avrebbe la
2. La coslruzione de' camposanti sar regolala in
fluenza sua naturale pure non pu accadere, che
& modo da servire ad un tempo a garentiro la sa
succeda lo sfibramelo di quell* erba senzadio la
lute pubblica, ad ispirare il religioso rispetto do
acqua non restasse per alcun tempo imprigiona
vuto alle spoglie umane, ed a conservare le me
ta, dal che ne segue ohe s' imputridisce , e si fa
morie onorifiche degli uomini illustri.
nociva alla salute dell' uomo ; ragion per cui la
La costruzione de camposanti sar cominciata
legge ha espressamente fissata una distanza non
nel corrente anno , e dovr trovarsi ultimala in
minore di tre miglia tra' luoghi ove si pratica
tutto il Regno per la line del mille ottocento
tale immersione, detti volgarmente gurne o bonaventi.
c/ie, e gli abitali.
La spesa di quest' opera a carico de' Comuni ri( Consistendo dunque in tale esame tutta la cura che
spettivi. G' Intendenti potranno eccitare i ricchi
i funzionari, cui spetta, debbon prendere , acci
c proprielar, i Prelati, il clero e le congregazioni
la macerazione , della quale parola, non rechi
a concorrere con oblazioni volontarie ad accelenocumento alla salute pubblica , ella riterr ci
rare il compimenlo di un' opera lauto interessan
in riscontro al quesito fattomi col pregevol foglio
ti te la salute pubblica.
del j corrente jtum. 170,34.
4. I Comuni potranno stabilire i camposanti in qua
li lunque fondo di propriet pubblica o privala ,
( M. Arezzo.

)( 4.6* )(
io Perch nelle prigioni, e negli stabilimenti pub- D
i a far che si evitino gli affollamenti , e che in ciablici le arie non diventino mal sane , si deve attendere scuna stanza non sia rinchiuso fuorch un discreto nu
mero d'individui, onde la respirazione non si renda difcolla pi scrupolosa esaltezza;
( che sia riconosciuto allo a tale destinazione. Se
I il fondo apparterr allo Stalo o a corporazioni e
i stabilimenti pubblici indistintamente,il Comune l'oct cuper, senza accordare verun compenso; se poi
sia di propriet privata , il Comune ne pagher
* al proprietario un canone corrispondente.
t Ogni quistione che potr elevarsi a tal riguardo sai r definitivamente risoluta dall'Intendente in Cont siglio d' Intendenza.
1 5. In quei Comuni dor si trova costruito il cam( posanto , o tosloch la costruzione ne sar ullic mala in ciascun Comune, se ne pubblicher l'at pertura: e da quel giorno in poi vietalo gene( Talmente, e senza veruna eccezione, di seppellire
( i cadaveri umani in qualsisia altro luogo, dentro
f o fuori 1' abitato. Tutte le sepolture esislenti sa
ie ranno allora indistintamente colmate e chiuse in
modo che non possano mai pi aprirsi. Questa
operazione sar eseguita a diligenza del Sindaco
( e degli Elelli, in loro presenza , e solto la loro
( responsabilit. Essi ne formeranno un alto, che
* faranno pubblicare nel Comune nelle forme cont suele, e di cui una copia col certificalo della sa( guila pubblicazione, a cura del Sindaco, sar deC posilata nell'archivio comunale, ed un' altra in
et quello dell' Intendenza.
f 6. Chiunque dopo 1' apertura del camposanto sepf pellir, o far seppellir un cadavere umano nelI 1' abitato, o in ogni altro luogo diverso dal cam( posanto, sar inquisito, e punito correzionalmente
come infraltore delle leggi di polizia sanitaria.
7. Tulio ci eh' relativo alla estensione , forma
e custodia de' camposanti , al modo d' inumare i
cadaveri umani, a' monumenti privati da polervi( si stabilire , ed in generale alla polizia di tali
f stabilimenti , sar fissato con un regolamento del
* nostro Ministro degli affari interni.
Vogliamo e comandiamo ec.
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno ec.
* Napoli il di t2 marzo tSfj.
c Firmalo FERDINANDO.
REGOLAMENTO
C dato dal Ministro degli affari interni per la esccut zione della legge degli 11 marzo 'S/j , intorno
t alla costruzione, ed alla polizia de' camposanti.
t Art. i.Il seppellimento de' cadaveri umani ne' camt posanti prescritti da S. M. con legge dell' 11
<t marzo 1817, dovr esser fatto per inumazione.,
t ossia interrimento, non gi per tumulazione, os
ti sia dentro sepolture. Quindi un camposanto di
nuova costruzione altro non sar , che una e slensionc di terra nuda, ben dissodala, inlerauien te spogliata di alberi , arbusti e piante perenni
ti di qualuuque specie , circondata di mura all' al
ti tezza di palmi uudici fuori della terra, non coni
ti preso in questa misura uno spigone da cui il
muro sar terminalo, per rendere il camposanto
II inaccessibile agli animali voraci , e lasciarvi la
c necessaria ventilazione.
& a. La figura del camposanto sar un quadrato , 0

f un parallelogrammo , o almeno la pi appassi


te mante a tali figure. Avr una sola porta d'in
ai gresso chiusa da un forle rastello di ferro , o di
c legno , cosi stretto, che gli animali non possano
( penetrare a traverso di esso.
t La maggiore semplicit possibile sar usata nella
1; costruzione del camposanto. Vi sar costruita una
( cappella per esercitarvi gli uffizi religiosi. Aoc. canto alla porta del camposanto potr costruirsi
C ancora una casella pel seppellitore , qualora le
( circostanze locali ne facciano senlirc la necessit.
I 3. La posizione del camposanto sar scella in un
1 sito circa un quarlo di miglio lontano dall' abita
ci lo, o anche di pi , quando le circostanze locali
1 lo esigano, nella direzione de' venli sclleutriona( li, ili modo tale clic le sue esalazioni non possa< no essere spinto verso 1' abitato da' delti venti, o
f d' altra corrente d' aria abiluale detcrminata dalc la vicinanza de' monti, dalla loro posizione, o da
t altre locali circostanze. Similmente non sar pot sto il camposanto a fianco al pubblico cammino;
c si avr cura per l'opposto che sia quanto pi si
( po!r lontano da ogni via battuta , c soprailullo
t dalle pi frequentate.
t 4-. Qualora in uu Comune si trovi fuori l'abitato
f o in sito opportuno una chiesa o cappella , il
( camposanto sar costruito in preferenza in un
t sito adiacente, onde risparmiare le costruzioni int dicate all' articolo 2. Quante volte esistono opc porluuamcnte giardini murati adiacenti ai locali di
monisleri soppressi , sia che si trovino conceduti
t ai Comuni . sia che restino ancora iu demanio ,
( vi sar giubililo in preferenza il camposanto per
* la stessa ragione.
I >. La estensione di (erra da destinarsi a camposan
ti lo sar proporzionata alla popolazione del Comut ne. I calcoli statistici dimostrando , che di ogni
( 3i abitanti ne muore uno in un anno, e che in
f conseguenza di ogni mille ne muoiono ordinariat mente iu un anno 3a o 33, bisogna per una po polazionc di mille abitami assegnare uno spazio
t al camposanto , capace di contenere per dieci anc ni tutt i cadaveri umani clic possono esservi ia
1 questo periodo di tempo; giacche non si dee tocc care che dopo dieci anni il solco dove un cadac vere sialo inumalo. Questo termine di rigore;
t ma quando un solco, in cui 1' inumazione ha a* vuto luogo , possa lasciarsi iutalto per un tempo
( maggiore di dicci anni, sar ancora meglio.
c 6. Alla inumazione de' cadaveri si dee proceder
-* nel modo che segue;
( Da uno de' lati del camposanto si comincia ad ac prire un solco in linea rella, sette palmi profoni do, e duo palmi largo. Quando situalo in esso
< il cadavere , si ricopre della stessa lerra che se
< ne era cavala, senza comprimerla, ed avvertendo
e ad appianare la superficie, onde le acque piova1 ne non possano fcrmarvisi. Affin che questa terf ra non si smotti dal lato del fosso, si far soste nere da una tavola larga palmi due , e lunga
< palmi selle , che si terr puntellata ncll' interno

)( 46a )(
Celle e perniciosa per gli aliti di coloro ce ti dimorano;
pavimenti delle stame e nei luoghi immondi, non meno
a a far mantenere la massima nettezza e propriet nei che nei letti, nelle biancherie e negli abiti di tutti colo
ro che t soggiornano a qualunque litolo;
( del fosso. I cadaveri si situeranno cos lungo il
t fosso, in modo che la testa dell' uno sia a canto
una piccola croce , a pie di cui sar scritto il
c a' piedi dell' altro. Quando il primo solco sar in
nome del defunto.
c tal modo riempito , se ne aprir un secondo ad
1. Per ogni camposanto vi sar un custode, scel
i esso paralllo. Fra gli orli estremi de' due fossi
lo nel modo prescrii lo per gli altri serventi co
c interceder la distanza di un mezzo palmo circa,
munali , e pagalo sullo slato discusso del Comu
< Allo slesso modo dopo il secondo si far il terne. Ne' piccoli Comuni il servente comunale po
( zo solco , e poi il quarto e quinto e cos di sctr essere anche incaricato di questo servizio. Il
c guito,
custode particolarmente incaricato d' invigilare
c 7, Siegue da' dati premessi nell' articolo precedenalla esecuzione delle regole prescritte sul modo
c te, che un moggio napolitano di 900 passi quadella inumazione.
e drati. ciascun passo di palmi 7 ed un terzo una
i saranno inoltre uno o pi seppellitori , secondo
c estensione pi che sufficiente al camposanto di
il bisogno, scelli nel modo sopra indicato, i qua
t una popolazione di ottomila abitanti , sebbene rili verranno ugualmente pagali dal Comune. Il
1 gorosamente potrebbe bastare anche per novemisalario di questi, come del custode, sar fissato ,
t la. Sar quindi proporzionata a ciascuna poposull' avviso del Dccurionato , nel modo stabilito
t lazione la estensione corrispondente , potendosi
per gli altri salariati comunali.
1 accrescere alcun poco ne' luoghi ove le terre non
I proibito a' seppellitori di ricevere alcuna merce
sono scarse.
de da' parenti de' defunti o da qualunque altro,
1 8. Nella scelta del luogo del camposanto, oltre le
pel tristo uffizio che riempiono verso di essi,
( condizioni indicate negli articoli precedenti, conloro proibito del pari 1' appropriarsi di alcuna
t viene altres por mente alla qualit del terreno,
spoglia o veslimeulo, che si trovasse su i cada
t Sono da evitarsi assolutamente le terre argillose,
veri.
t e troppo tenaci , del pari che le terre ghiaiose ,
a. I custodi terranno un registro di date, numeri,
t e troppo leggiere ; come pure bisogna evitare le
e nomi , secondo il modello annesso al presente
f terre troppo umide , e che abbiano dell' acqua a
regolamento. 1 numeri del registro corrisponde
t piccola profondit. Ogni altro terreno , che non
ranno ad altrettanti numeri, che sopra mattoni ,
presenti g' indicali inconvenienti, buono, pero tavolette inverniciale saran fissati in ciascun
( che atto a favorire 1' insensibile decomposizione
solco, e sopra ogni cadavere. Ci servir per in
t dt' cadaveri.
dicare il nome, ed il numero de' cadaveri conte
1 9. Sar vietata severamente qualunque coltivazione
nuti in ogni solco, e l'epoca in cui vi sono slati
t nel recinto del camposanto , come pure il farvi
deposti , per la norma da seguire nel riaprirsi i
f pascolare alcun animale. Sar per permesso di
solchi dopo il decennio, e per ogni altra notizia,
( piantare all' ingresso , o soltanto lungo le mura ,
che possa occorrere.
de' cipressi e qualche Core , affin di rendere il
3. In ogni Comune sar fissato un luogo chiuso
* luogo men disgustoso , e conciliargli quella reli?
in una chiesa o cappella , dove i cadaveri do
giosa tristezza che tocca il cuore , e richiama alvranno essere depositati dopo che avranno rice
la memoria ulili considerazioni morali.
vuto gli ultimi uffizi religiosi. Da questo deposito
C 10. Sar proibito di covrire il fosso, ove inuma
saranno estratti da' seppellitori nella notte succes
ti to un cadavere, di pietre sepolcrali, monumenti
siva, e trasportati senza veruno accompagnamento
ce, che intercettando 1' aria libera esteriore . riin una bara coverta, o in una carrella coverta,
tarderebbero la decomposizione de' cadaveri. Sar
al camposanto, dove l'inumazione si far allo
solo permesso d' infiggere nelle mura interne del
spumar del giorno. L'amminislranone comunale
( camposanto inscrizioni , bassi rilievi ec. , quante
provyeder a questi mezzi , del pari che a tulli
* volle ne sia accordata V autorizzazione dal Siiulagl' istrumenti necessari alla inumazione.
t co, sull' avviso del Decurionalo.
4- Le Deputazioni sanitarie di ogni Comune, c gli
I Sar permesso pure di dividere il muro, ebc forma
Eletti di polizia sono particolarmente incaricati di
f il recinto interno del camposanto , in un delerinvigilare, sotto la loro pi stretta risponsabilit,
1 minato numero di sezioni, e di ornarle con archi
alla esalta esecuzione de' regolamenti sulla inuma
t coverti a forma di portico. Potr ciascuna seziozione, e sulla polizia de' camposanti. Le une, e
ne essere acquistata , per un preizo da delcrniigli altri visiteranno almeno una volta al mese i
narsi a favore del Comune, da una famiglia, che
rispettivi camposanti , e reprimeranno ogni abuso
avr il diritto di onorarla con mezzi busti , bassi
che si trovasse introdotto.
rilievi ed altri monumenti , che potranno esservi
5. Un solo camposanto sufficiente per ogni Co
: ancora trasportati dalle cappelle gentilizie , per
mune del Regno, eccello la Capitale, ed i Comuni
conscnar le memorie onorifiche de' trapassati.
riuniti. Per la prima, l'Intendente, inteso il cor
Mentre per sar permesso a ciascuna famiglia
po di Citt, propori il numero ed il silo dei
di serbare simili monumenti nella sezione che acamposanti necessari. Per i secondi , si procurer
vr acquistata, il cadavere non sar esente dalla
di stabilire il camposanto in un sito centrale, ed
* legge generale della inumazione, e potr solo ser-^
a comoda portala di ciascuno. Ma laddove tra es
barsi memoria del sito ov' stato deposto , per |
so, ed i paesi riuniti interceda una distanza ec
l raccoglierne le ossa dopo il decennio . mediante j
cessiva , ed assai incomoda al trasporto de' cada-

S a far serbare nelle stanze la pi libera ventilazione

j
t

i veri , in tal caso si potranno costruire pi camt posanti in siti opportuni , a seconda del positivo
c bisogno , e s* indicheranno i paesi , o le parrocc chie a cui ciascun camposanto appartenga. Gli
( Intendenti determineranno questo bisoguo in Conc siglio d' Intendenza ; ed avranno cura di non molt liplicare il numero de' camposanti senza una net cessila assoluta,
16. Gl'Intendenti formeranno in ogni Comune, sullo
< avviso del Decurionato, una Deputazione di sog getti intelligenti c zelanti per la costruzione dei
camposanti. Essi ne faranno fare il piano e la
t perizia da persone di arte, lo discuteranno in
Consiglio d'Intendenza, inteso l'avviso dell' Inge cnere de' ponti e strade, ed indi proporranno al
* Ministro degli affari interni per V approvazione
f lo stato della spesa , con i mezzi onde supplirvi.
Gl'Intendenti per non moltiplicare la loro corrispont denza a tal riguardo , non manderanno al Minic slro meno di dieci di questi stati per volta.
17. Essendo espressa volont di Sua Maest, che i
t camposanti siano aperti al pi presto possibile ,
c onde assicurare da questo lato la salute pubblica,
c g' Intendenti useranno la massima diligenza in
< promovere , ed accelerare la costruzione di questi
t stabilimenti. Alla line di ogni semestre, essi daran
c conto al Ministro degli all'ari interni dello stato
c di questo lavoro nella loro Provincia, e de'cam( posanti che si saranno aperti nel corso del semec sire , affinch il Ministro possa rassegnarlo, come
t deve, alla Maest Sua.
Napoli, 2/ marzo tSij.
< Firmato Marchesi: Tommasi.

Modello del registro prescritto all'art. 12.


c Registro de cadaveri inumati nel camposanto di.
1 DATA
!
della
1 inumazione
1
181S
S 1 gennaro
| id. 3 detto

KUM.
del
del
solco cadavere

I
I

1
2

NOMI
del
cadavere

l
c
eu

Giuseppe Farta
Antonio Moro

i N. B. La progressione numerica sar continua, so


li pra Io stesso volume, o sopra pi volumi succes sivi , secondo il bisogno , durante un decennio, e
c fino a che non sar esaurito il terreno del cam posanto, in modo che debba riaprirsi il primo
a solco. Allora si comincer la nuova serie numerica.
Vcggansi inoltre le seguenti disposizioni:
I. a Palermo 2<? aprile t'Jo.
e La pubblica salute , oggetto primario delle solleci
ti lndini del Governo , onde poter mantenersi in flo rido slato esige imperiosamente che 1' atmosfera
delle Citt ed altri Comuni venga purgala dalle
maligne esalazioni che sviluppansi dagli umani
t cadaveri, i quali per una perniciosa costumanza
in moltissime parli , per non dir quasi ogni dove, *

possibile, sia per mezzo di finestre situate a riscontro, sia


* sono inumati nelle chiese esistenti nell'interno dei
luoghi abitati.
t La necessit di fondar nelle campagne i cimiteri
* stata da gran tempo sentila. La Capitale appret sto gi da lunghi anni un lodevole esempio da i mitare, che infelicemente non fu seguilo come lo
t interesse delle popolazioni sembrava promettere.
( L' oblio di un mezzo cos giovevole e pressoch
indispensabile non polca sfuggire alla provvidenza
e del Governo. In fatti le disposizioni della legge dei
f 17 marzo 181 7 e del regolamento annessovi il qual
c porla la data de'21 dello slesso mese ed anno,
* chiamata in osservanza in questa parte de' reali
1 domini in vigor dell' articolo 9 del regolamento
t generale del servizio sanitario interno-, prescrivono
che si stabilisse per ciascun Comune un campo santo fuori l'abitalo per la inumazione de' cadaveri
c umani ; indicano i mezzi come effettuar siffatta
1 sovrana sanzione ; moslran dove e come destinar
c il sito del cimitero, quanta ne debba esser l'et stensione, quali pratiche osservare nell' inumaziot ne , i registri da mantenere: segnano in line ogni
( norma opportuna onde conseguire uno scopo co( tanto desiderato e di s grande utilit.
c Dopo la pubblicazione delle nuove leggi sanitarie
( giustamente supponevasi che le municipalit ga* reggiaio avessero di zelo in porre ad effetto i saggi
t provvedimenti clic risguardano i cimiteri ; tanto
i pi che vari Consigli generali delle Valli in alcuna
delle loro sessioni trattando di quest'oggetto rasf segnavano al Re non solo le rispettose loro pie( mure onde adempirsi le sovrane ordinanze ; ma
* ben anche supplicavano la M. S. a compiacersi
f assegnare un termine straordinario entro cui dot vesse ogni Comune fondare il rispettivo cainpo( santo fuori il proprio recinto.
c Non ho potuto adunque scorgere che con positivo
c rincrescimento tuttora pressoch daperlulto neglet( la un'opera cos salutare. Uno de' primi doveri
c delle autorit amministrative quello si e di vegliar
1 sulla pubblica sanit; una delle prime loro solf lecitudini dev' essere il rimuovere i pericoli d'in< fezione nell'atmosfera de' Comuni: una delle pri( ine loro occupazioni sar il provvedere alla pronta
t costruzione de' cimiteri fuori dell'abitato.
1 G* Intendenti sono invitati ad eccitar lo zelo delle
i municipalit acci si esegua la legge in una mit teria tanto delicata ed importante. Eglino adollci ranno gli spedicnti i pi efficaci ad agevolar l'int trapresa ; metteranno a profitto qualunque risorsa
:. che offrau le amministrazioni municipali ; solleci( teranno il compimento de' lavori ; e si adopreranno
< in modo che in un brevissimo periodo i Comuni
< restili forniti di cimitero fuori dell'ambito.
c lo prevedo per che non lutti i Comuni trovimi in
. islalo da potere nel momento sostener la spesa
t della fondazione del camposanto esattamente sct condo le norme stabilite nel regolamento enuncialo
t de'21 marzo 181 7. Questi Comuni, attese le auc gustic delle loro entrate, formeranno un eccezione
< alia regola generale. Laonde a fine di conciliare
t l'interesse delia pubblica salute colle difficolt di

)( m )(
per mezzo dei ventilatori di Hales, onde l'aria vi resti con- | tinuamente recentata per la maggior facilit e salubrit

c quelle tali amministrazioni sar osservata la se


ti guenlc ordinanza,
i. Fino a che le circostanze non permettano a qual che Comune la costruzione del camposanto sar
destinala dal Sindaco con approvazione dell'Inlen dente una chiesa rurale convenientemente discosta
dall'abitato, nelle adiacenze della quale potessero
( seppellirsi i cadaveri umani colle norme stabilite
r nel regolamento de' 21 marzo 181 7. Il sito che
c si addir all'inumazione verr circondalo da un
muricciuolo in secco.
2. Ne' Comuni nelle di cui vicinanze non si trovasse
1 una chiosa rurale in luogo opportuno , verr pro
li curato dal Sindaco con approvazione superiore un
1 sito che possa adattarsi ali uso dell'inumazione dei
( cadaveri : ed ivi sar costruita una chiesetta o
cappella ; circondando il sito istcsso di un muric ciuolo in secco.
Debbo per avvenir gl'Intendenti che resta assolu
ti tinnente vietala la inumazione dentro il recinto
( dell' abiiato : menoch in qualche Comune, lo che
( sembra d.fficile non vi fosse qualche chiesa rurale
c in cui possano inumarsi i cadaveri , per quali Cot muDi nel termine al pi di tre mesi deve formarsi
( la cappella ed il luogo di sepoltura come di sopra
si detto onde potersi sotterrare i cadaveri , e
t torsi il gravissimo inconveniente di seppellirsi nello
1 abitato; inconveniente pernicioso ollremodo alla
1 salute pubblica e riprovato ed abolito presso tutte
c le colte nazioni.
Queste disposizioni saranno adempite sotto la pi
stretta responsabilit de' Sindaci tosto come ne
1 vengano istruiti. I sig. Intendenti al tempo slesso
( non solo faran rendersi esalto conto de'risultati; ma
t terranno eziandio informato il Governo della pun
ti tualil con cui vengano eseguite le presenti im portanti provvidenze M. Favars.

II. ( Palermo 10 maggio tSJo.


t Ricercando in qual modo potessero prevenirsi le ma lallie , che sin da qualche tempo si sono sparse
t olire il solito in qualche Comune di questa Isola,
( la facolt medipa presso il Magistrato supremo
* di salute ha creduto che tali infermit fossero slate
t in parte prodotte dalle esalazioni de' cadaveri con
t poca cura seppelliti , e senza le cautele necessarie ;
dalle acque ristagnanti ; letamai , ed altri luoghi
1 immondi.
E La facolt suddetta ha quindi raccomandalo, che si
scansi di seppellire i cadaveri dentro l'abitato, che
si scavino profondamente le fosse , e vi si sparga
della calce ; e che si badi con diligenza a tener
nelle le strade, e a togliere le altre cagioni della
insalubrit dell'aria che sopra si sono accennale.
1 Ilo io voluto palesare ci a' signori Intendenti, per
ii che mostrino alle autorit municipali quanto danno
e produca il trascurare queste precauzioni di pub1 hlica igiene; e le ammoniscano quindi ad eseguire
( con esattezza i replicali provvedimenti dati dal
d Governo pe' camposanti, e per la pulitezza delle
k strade, ed altri luoghi, e ad usare ancora nelle
sepolture quelle pratiche che la facolt medita
l ha suggerite M. Favare.

III. t Palermo 21 ottobre i83o.


l Dopo di avere esaminalo il quadro de' lavori per la
1 costruzione de' camposanti comunali del Distretto
f di Siracusa, vengo a rispondere al di lei rapporto
( de'aG agosto ultimo con cui l'ho ricevuto.
I Comunque il decreto de' 12 dicembre 182S non sia
c stato emanalo che pe' domini continentali, luttaf volta contenendo una derogazione o addizione ad
( una legge obbligatoria per questi domini deve
1 servir di norma in ogni congiuntura. Colla quale;
spiegazione potr ella risolvere molti dubbi e non
f pochi ostacoli allontanare che si sono incontrali
t e di cui si fa menzione nel detto quadro. Inoltre
( le dico che ove per questo alfare scorger poco
c buona disposizione ne'DecurionaLi deve por mente
c alle circostanze economiche del Comune, perch
( tenutele principalmente presenti possa conoscere
1 se vi sia luogo a provvedere per un camposanto
t stabile o provvisorio: dell'uno o dell'altro non.
c dovendo mai permettere che uu Comune, piccolo
t che sia, resti privo. Finalmente le fo osservare che
t la tumulazione essendo vietala dalla legge allo
1 articolo 1 del regolamento de' 21 marzo 1817 non
potr tollerarsi che pe'camposanli provvisori.
< La stessa misura della tumulazione pu adoperarsi
( nelle sepolture gentilizie in vista del decreto de'ia
t dicembre 1828 ma in queslo caso ella avr cura
( che sieno prese tutte !e precauzioni necessarie perf che non soffra alcuno inconveniente ia pubblica
c salute, che lo scopo principale a cui devesi mif rare M. Favare.
IV. i Napoli 12 dicembre 1828.
(

1
t

(
(

(FRANCESCO I. eC.
Volendo che 1' opera de' camposanti sia ultimata cori
t rimuovere gli ostacoli che l'hanno ritardata finora,
( e dare ad essi quella forma ed imponenza religiosa
t che debbono avere in un paese cattolico ;
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Udito il nostro Consiglio ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. La legge del d 11 di marzo 1817 per le*
i stabilimento de' camposanti fuori dell' abiiato di}
( ogni Comune, ed il regolamento del d 21 dello,
t stesso mese ed anno dato dal Ministro degli affari
( interni per adempimento dell'articolo 7 della detta,
t legge, avranno piena ed intera esecuzione in quaa lo non viene derogato co' seguenti articoli.
2. permesso a lutti i Comuni di stabilire i cam< posami , o per inumazione o per tumulazione ,
( dove non si trovino ancora costruiti interamente.
3. Ove non sieno fatti i camposanti de' Comuni, po( Iranno parimenti stabilirsi uniti o attaccali a chiese
rurali, le quali serviranno per cappelle de'medet simi , purch si trovino alla distanza dall' abitalo
almeno di passi cento in circa.
4- La corrispondente deliberazione del Dccurionaio
per la scella del silo del camposanto , e del mc lodo della tumulazione o della inumazione, sai-i
sottoposta all' approvazione dell' Intendente nel ino
li do prescritto dalla legge.
5, Vi sar in ogni camposanto un silo distinto . Q

)( 4-65 )(
||
il. Le case costruite di pianta non possono essere
abitate da chicchessia se non dopo il decorso di un'anno
una particolare sepoltura riserbala esclusivamente intero, a contare dal giorno iu cui sono slate terminate
per gl'individui del clero secolare.
. Sar permesso alle congregazioni di acquistare
c di sua propriet fuori dell'abitalo, potr stabilirvi
per apprezzo , come per opera pubblica , e collo
< una sepoltura o tomba per la propria famiglia e
aumento del decimo su ci che sar valutato, lun
( parenti.
go il recinto del muro di cinta del camposanto
117. Gli ordinari nelle rispettive Diocesi procureranno
una competente porzione di suolo, per costruire
f di coadiuvare dal loro canto la esecuzione delle
in esso a proprie spese una eappella che avr il
< disposizioni contenute nel presente decreto , e vesuo ingresso dalla parte interna del camposanto ,
c glicranno perci che riguarda la parte religiosa.
colle corrispondenti sepolture; e di seppellire in esse
c 18. Pel di primo di gennaro dell'anno 1SJ1 dovrani propri confratelli , o quelli che assoderanno per
t no essere completali tutti i camposanti comunali,
tali in punto di morte, colla facolt di andare a
c e nel tempo medesimo chiuse tutte le sepolture
celebrare in tale cappella gli anniversari, ed ogni
c non autorizzate col presente decreto.
ajtra sacra funziono funebre , quando vorranno.
t 19. Ogni precedente disposizione contraria a quelle
. E accordato alle particolari famiglie , quando
4 sanzionate col presente decreto, abrogata.
vogliano assumerne la spesa, la facolt di acqui
1 so. Il nostro Consigliere Ministro di Slato ec.
stare dal Comune una porzione del terreno del
Firmato FRANCESCO.
camposanto, lungo la parte interna del muro che
lo circonda, purch ne olir la latitudine; e di V. t Palermo 3o gennaro i83-[.
c Di riscontro al di lei rapporlo del 16 giugno ultistabilirvi una sepoltura familiare colla corrispon
c mo ufficio 1 cnr. 3 num. Syog , che tratta dello
dente inscrizione sulla lapide.
s uso della sepoltura del Parroco di Francofonle iu
;. Le costruzioni che si faranno dalle congregazioni,
f
favore de' suoi, le fo osservare rhe non basta la
o da' privati in virt de' due precedenti articoli,
c iscrizione sulla lapide a pruovare 1' estensione di
non dovranno deturpare 1' ordine e la simmetria
c una sepoltura gentilizia in benefcio de' parenti ;
del camposanto. Dovranno perci essere eseguite
t e per incarico lei a farsi dal Parroco presensotto la direzione e vigilanza dell'autorit ammi
z
tare le carte autentiche dell' acquisto della senistrativa , e secondo il diseguo dalla medesima
i pollra, e riferire nuovamente col parere.
approvato.
1 Dl'ca Sahmartiko.
. Ogni camposanto sar aperto per la prima Tolta
con una solennit religiosa , e colla benedizione
prescritta dal rituale. Il Sindaco inviter a tal uopo (a) V. le seguenti disposizioni:
tutto il clero, e v'interverr colle altre autorit I. c Napoli i3 giugno 182S.
a Eccellenza
Il Ministro degli affari interni mi ha
amministrative.
z
partecipato
che
i detenuti infermi posti in libert
0. I camposanti colle rispettive cappelle saranno
1 portano sovente seco loro il germe pernicioso di
aperti ogni giorno dall'ora nella quale sar finita
< malattie carcerarie, le quali comprometter possono
la inumazione o tumulazione sino al tramontar del
c la pubblica salute. Informala di ci S. E. nel
sole , e sar permesso a' fedeli di andarvi a fare
a Consiglio ordinario di Stato de' 9 febbraro di quele preghiere col debito buon ordine.
c sfanno, si degn ordinare che se qualche detenuto
1. IV ci giorno della commemorazione de' morti sar
c ottenesse ordine di escarcerazione e si trovasse iucelebrato nella cappella di ogni camposanto un
1 fermo , non si mandasse via se non perfettamente
ufficio con messa solenne , coli' assoluzione e be
c
guarito , richiedendolo non solo la circostanza di
nedizione del sepolcreto. Tale sacra funzione sar
t evitare la propagazione dell'infermila , ma beu aneseguita da uno dogli ecclesiastici il pi gradualo
c che l'umanit. Con allra sovrana delerminazioue
in dignit.
< presa nel di 36 maggio scorso da Milano , circa
2. Sar permessa la sepoltura nelle proprie chiese
t le somministrazioni da farsi ai detenuti infermi,
agli Arcivescovi, Vescovi ed a'eompouenti i capi
c
dopo dati gli ordini di loro escarcerazione, la M.S.
toli tanto cattedrali che collegiali , come anche ai
si benignala disporre , che si continuino ai riParochi.
feriti individui le somministrazioni solite ai detenuti
3. A tutti i conventi e monasteri de' due sessi sari
c infermi , finche non siano fuori del carcere, e che
permesso di far seppellire gl'individui delle rispet
f l'importo delle medesime abbia a gravitare sul fontive famiglie religiose nelle proprie chiese.
<
do stesso delle prigioni , da riportarsi come si sta
4. Sar inoltre permessa la sepoltura nelle chiese

praticando nel registro dei detenuti , fino alla loro


di tutti quo' conventi religiosi che sono situati ad
c
guarigione,
in una rubrica separata, e ci anche
una distanza non minore di cento passi dall' abi
c sul riflesso che tale contabilit viene vistata dallo
tato di ciascun Comune, mediante una retribuzione
c Intendente, e dal Procuratore generale presso la
che ad ogni congregazione , o particolare famiglia
t G. C. Criminale.
riuscir di stabilire co' religiosi medesimi.
c
Comunico
tutto ci all'. V. ec.
5. Sar permessa la tumulazione nelle sepolture
gentilizie attualmente esistenti pe'soli individui di
IL 1 Palermo zg giugno iS2g.
quelle famiglie che hanno il padronato sia delle
1 Sonosi non ha guari sviluppate in varie prigioni
cappelle con sepolture, sia di queste ultime sol< centrali di quest' Isola delle malattie , le quali ,
r tanto.
quantunque diverse fra di loro , non hanno lajfi. Chiunque abbia una chiesa, o cappella rurale il
t sciato pero di presentare de' caratteri epidemici ,
59

della respirazione (a).

d' intonaco; perch 1' umido e le esalazioni della calce


fresca riescono incomode e nocive alla economia animale.
Se sia costruita di pianta, non l'intera casa, ma un
solo piano o una sola stanza alla medesima appartenente,
deve valer la slessa regola per il piano c per la stanza di
fresco costruita.

hi guisa che ne souo stati affetti non pochi de< tenuti.


Una serie di osservazioni ha dimostrato, che le stes
ti se traggono origine dall' affollamento de' detenuti
4 e da' cattivi miasmi, figli della sucidume , i qua
le li, alterando la salubrit dell' aria, nociva la rena dono alla respirazione.
Ammaestrati da tali osservazioni , sonosi propor zionale le opportune provvidenze per impedirne
la propagazione. Sono slati a tal uopo creali dec gli spedali provvisori pella cura dogi infermi, so
li no state periodicamente praticale nelle carceri
t delle fumigazioni disinfettanti, si provveduto, che
ti le medesime fossero tenute nello stato della mas
ti sima nettezza, sono slate somministrate a1 detenu
ti ti poveri, ed ignudi delle vestimenla ; ed in fine
si inculcato di usarsi la maggiore attenzione ,
perch gli alimenti d* apprestarsi ai detenuti fos
ti sero di buona condizione , mentre gli stessi non
poeo contribuiscono al loro ben essere,
Tali provvedimenti sono stati, nella massima parte,
coronati da un felice successo dappoich in aleu
te ne prigioni sono state totalmente estinte le cen nate malattie ; ed in altre , aquislando di giorno
in giorno un indole pi mite, sonosi mano mano
diminuite in guisa che si spera la loro totale e( stinzione.
I vantaggi per finora ricavati dalle dette disposi
li zioni non devono far perdere di mira un cos Lu
ti teressanle oggetto , che trascurato potrebbe pro
ti durre delle conseguenze funeste alla salute pub blica; lo che non ha lasciato di eccitare de'timo ri, per altro non mal fondati nella presente esti va stagione , di potersi sviluppare nelle carceri
de' Comuni delle epidemiche malattie.
Volendo io quindi prevenire qualunque inconvenien
te te sul proposito , credo indispensabili le seguenti
disposizioni.
I Giudici di Circondario ed i Sindaei , ed in loro
( mancanza coloro che sono chiamati dalla legge
ti a farne le funzioni , dovranno di giorno in gior no, sotto la propria responsabilit, praticare una
a accurata visita nelle prigioni per verificare, se le
stesse sono mantenute nella conveniente nettezza;
prenderanno quindi esatto conto dello stato di sa
li Iute de' detenuti, e qualora osserveranno, che ve
c ne siano degli affetti da morbi , che presentano
a de' caratteri equivoci, disporranno, che i medesi mi fossero trasferiti in locali separati onde curarI si, impedendo in tal modo , che il male potesse
t propagarsi. Cureranno che le carceri fossero manct tenute nello stato della conveniente nettezza, fac cendo praticarvi delle fumigaiioni disinfettanti.
k Se vi saranno de' detenuti sprovveduti di vestif menta , i Sindaci faranno provvederli del necest sario. Porteranno in fine la massima attenzione ,
t perch gli alimenti da somministrarsi a' detenuti
c fossero di buona condizione.

Le case, piani o stanze, non costruite di pianta, ma


semplicemente rislaurale di tetti, di pavimenti, d' intonaco
ec. non possono essere abitate se non dopo il decorso di
sei mesi, a contare dal giorno iu cui son terminale le
ristaurazioni.
,
12. Gli stabilimenti e fabbriche d'industria possono
alterare la salubrit dell' aria per due diverse cause;
i per 1' acque o altri materiali guasti che risultano
dall' esercizio dell' industria, e che danno delle esalazioni
nocive alla respirazione, come avviene nelle concerie di
diverse specie, nelle fabbriche dell' amido e della polvere
di cipro, uei macelli (a), nei magazzini ove si tengono ad
c I Sindaci , non che i Giudici di Circondario , sono
a tenuti a fare di giorno in giorno un' esatto rap porto della visita eseguita nelle carceri , i primi
t agi' Intendenti, ed i secondi ai Procuratori genc< rali , facendo conoscere a' medesimi quelle provi videnze, che per la urgenza del momento avrani no dato; e provocalo quelle altre, che credermic no necessarie.
f I Procuratori generali , e g' Intendenti faranno di
( otto in otto giorni pervenire in questo Ministero
di Stato un dettagliato rapporto sullo stato delle
ti prigioni della Valle.
& Se occorreranno delle spese , s per la cura degli
< infermi, come anche pella somministrazione delle
vestimenla ai carcerati ignudi, e per tutti gli al
ci tri oggetti , che saranno riputati indispensabili ,
a saranno prelevale dallo articolo delle spese im~
a prevedute del rispettivo Comune.
t G' Intendenti per porteranno la massima attenzio( ne pere' tali erogazioni fossero fatte col magt gior possibile risparmio.
ti Mi auguro, che ciascun funzionario sar per coopec rare con tutto lo zelo , ed attivit allo esatto a( dempimento di tali disposizioni nella parte che
t potr riguardarlo. M. Fayaiu'.
(a) Si riscontri la seguente circolare:
t Con ministeriale del di 8 novembre 1837 interno r
( carico , unni. 554-8 da me partecipata a 23 detto
a mese per mezzo del giornale d'Intendenza fu emesf sa la dichiarazione di rimaner vietato ognuno di
c macellare , e vendere carne in luoghi distanti dal1 l'abitato, ove si verifichi che ci arrechi detrimento
< al dazio della carne. Altro inconveniente intanto
c si viene da sperimentare, ed quello che per la
c mancanza d'un locale pubblico, i carnezzieri ma
li celiano nelle proprie botteghe. Questo sistema aa gevela le frodi, e difficile rende la sorvegliala
( per l'accerto de' dazi sulla carne di conto regio e
k comunale , oltrech grave pregiudizio reca alla
1 salute pubblica. Sugl'inviti quindi del sig. Diret
ti tore generale dei rami , e diritti diversi contenuti
( in un di lui foglio del G di questo mese, numet ro 1873 ho risoluto di disporre, che sia vietala
t la macellazione della carne nelle botteghe dc'becti cai , o nelle case de' particolari , dovendo la stessa
< aver luogo in un pubblico macello. Ed in quei
t Comuni , ove questo manca , incarico i rispettivi
Sindaci a proporre subito 1" occorrente , inteso il
t primo Eletto, per provvedersi al suo stabilimento
( iu un locale all' uopo adatto.
( V Intendente Barone di Moimcnnto.

)( 4<37 )(
ammollir baccalari ec.ec. Questi slabilimenli debbono esse
Nella citt di Napoli quest'interramento continuer
re sempre situati in luoghi segregati e distinti dall' abitato, a farsi nel solito sito presso al ponte della Maddalena.
debbono esser tutti provveduti di condotti sotterranei
della corrispondente capacit per incanalarvi le ac<jue o
TITOLO II.
altri materiali guasti risultanti dall' esercizio dell' indu
De' cibi , delle bevande e de*farmaci nocivi.
stria ; debbono finalmente contener delle fontane o ci
sterne convenevoli, donde attinger l'acqua necessaria per
16. S* intendono per nocivi alla salute;
recentar con frequenza quella delle vasche inservienti
i i cibi immaturi , che 1' avidit del guadagno fa call' industria , non meno che per lavare i pavimenti e sporre in vendita prima della stagione;
mantener negli stabilimenti la massima nettezza o pro
a i cibi guasti, come sono le carni imputridite (b), i
priet;
2 per lo sviluppo di certi particolari gas dipendenti
C 5. Detto luogo sar indicato da quattro pilicri , che
dalla liquefazione di alcuni metalli, come avviene p. e,
f ne descriveranno l'estensione, ed i confini.
C 6. Il proprietario sar obligato a far ivi cavare una
nelle officine degli ottonari ; o dalle decomposizioni che
danno soslanze fetide, come avviene ne' laboratori chimi*
c fossata alla profondit di quattro palmi , c postovi
" il cadavere, farla al momento stesso ricovrire di
ci. Questi slabi'imcnti devono essere diligentemente prov
veduti di fornelli con cappe c lunghi cammini, superio
terra , e spine.
ri alle circonvicine abitazioni , ed atti a portare i sud
. Questa disposizione procede anche per quelli, che
detti gas al pi alto che sia possibile per farli disper
fanno sotterrare i cadaveri ne' fondi propri.
dere dai venti neutralizzare dall' aria atmosferica.
. Persone destinale dalla polizia avranno cura di
i3. I deposili di generi guasti , ed in fermentazio
far trasportare i cadaveri degli animali, de' quali
ne, di qualunque natura essi sicno, devono essere stret
s'ignora il proprietario.
tamente proibiti senza alcuna eccezione o riserva.
. La pena per i coniroventori sar di giorni tre di
i4" Si avr tutta la cura , onde ciascun edilzio
detenzione, e l'ammenda di ducati sci.
pubblico o privato abbia le sue fogne coi corrisponden
t io. Della pena sar di giorni ventinove di detenzione
ti condotti ben chiusi e profondamente costruiti , per
a con l'ammenda di ducali sei contro tutti quelli,
ch non si veggano le materie immonde gittar per mez
a che negheranno di essere proprietari degli animali
zo l'abitato, e divenir nocive ed immonde alla respira
c morii , quando sar provalo , che lo siano,
c ii. Olire alle pene prescritte le persone destinale
zione.
i5. Si avr parimenti cura, perch le strade degli
i dalla polizia per il trasporlo degli animali , clic
abitati sien selciate e mantenute colla massima nettezza,
t si sono lasciati dissotterrati, o posti in fossate di
vietandovisi rigorosamente che vi si accumulino immondez
ti verse da quelle dalla presente ordinanza prescrilze, calcinacci, rottami e sfrabbricature , e che vi si gitl te, e con le cautele enunciale, saranno pagali dai
proprietari degli animali,
lino delle acque lorde, incomode o nocive alla respira
c I Commcssari di polizia sono incaricati della esecuzione.
Deve esser soprattutto proibito che in mezzo alle
c zione della presente ordinanza,
strade sien gi itali cadaveri di animali grossi e piccioli.
i Palermo ti settembre 1S22.
Questi devono mandarsi ad interrare iu campagna ad
a II Direttore generale M. delle Favare.
una precisa distanza c ad una competente profondii(a).
(b) Il Soprintendente generale di salute pubblica sot
to il di zS novembre l8aa fece la circolare se'
(a) Leggasi la seguente ordinanza:
attente:
t II Sindaco di Partiaico ha scritto all' Intendente di
C DIREZIONE GENERALE DI POLIZIA
a questa Valle, che da D. Giuseppe Marcantonio,
li IL DIRETTORE CEXERAIE
s e Praia studente di Chirurgia in Castellammare
t ebbe notizia che arrivati in quest'ultimo Comune
3 Per mantenere la salubrit dell' aria , che interessa
c numero venti individui da Scopello si cibarono di
<t essenzialmente la salute, visto V art. z' del lia circa due rotoli di carne di un bove morto , che
c ro 3 Ut. t cap. i del codice p. 2.
!. produsse loro dei sintomi di colera, corpo fredC ORDINA
c dissimo, mancanza di polso, e gran sete con mi
ti naccia di morie.
C i. I cadaveri di animali debbono essere gettati fuori
c Uno di loro con efletto mori e fatta la sccazione del
la citt in fossate ricoperte di terra , e di spine
e cadavere si trovato il fegato con principio di
t per allontanarne gli animali domestici.
f gangrena ; nel ventricolo, e nella corda intesti a. Ogni proprietario di animali dovr far sotterrare
c naie la parte interna supporala, e l'esterna infaina fuori dell'abitato, e nel luogo a quest'oggetto ap1 mala e lutto il corpo sparso di macchie livide.
presso designando, gli animali morii, che gli apc L9 Intendente mi previene di aver preso al momento
k partengono nel corso della giornata , ed alla pro
e le misure convenienti per Partinico. Io vado a
ci l'ondila di quattro palmi.
proporre l'occorso al Magistrato supremo per cC 3. Qualunque luogo distante dall'abitato sar adatto
( mettere allo assunto le sue risoluzioni ; prego in( a quest' oggetto , purch la propriet di dello Ino
c tanto lei sig. Intendente ad ordinare da una mano
li go si appartenga al padrone dell'animale morto.
r a tutti i Sindaci della di lei Valle , che non perC 4- Il locale destinalo per lutti i padroni di animali
t mettano di rondurre al macello , se non animali
morti , che non hanno fondo propro il cosi
f riconosciuti evidentemente per sani , e di prendere
t detto antica via de' Cavallucci nella conlrada ili
< S. Giovanni de' Leprosi.
< stretto conio dall' altra se vi possano essere dei

grani infradiciali, i pesci freschi o salati che hall subito


va periodo di fermentazione, ed altri simili.
3. i cibi adulterati, come il pane a cui per og
getto di guadagno si mischino delle sostanze eterogenee
e perniciose.
4" I cibi infetti , come sono le carni di animali morti
di una malattia qualunque.
17. S'intendono per nocive alla salute.
1 le bevande adulterate, come sono i vini(a), i liquori,
le tinture per uso di rinfreschi , a cui siansi mischiate
dulie sostanze metalliche , deleterie o velenose di qualun
que natura, per dar loro uu certo dato sapore o colore.
t sospetti che qualche animale di tal classe sia stato
c assalito da epizoozia.
a In caso affermativo poi la interesso ad inculcare ,
( che sia esattamente eseguito ci che trovasi dispo
ti sto negli articoli 29 e seguenti de' regolamenti per
lo servizio sanitario interno.
c Per il Soprintendente generale il Deputato Ispett tor generale Barone Coniglio.
Ed il Direttor generale de1 rami e diritti diversi con
officio del i4 Jebbraro tS36 scrisse cosi :
a Sulle quistioni sorte fra il Protomedico sostituto di
< Noto e quel secondo Eletto circa la sorveglianza
c sulla carne morticcia io ho l'onore farle osservare
( che dalle costituzioni protomedicali il Protomedico
chiamato a prender esatta cura di quanto riir guarda la pubblica salute, e quindi sebbene la
t carne sia un genere che direttamente dipende dalle
attribuzioni municipali , tuttavia per la influenza
1 ch'essa esercita sulla salute degli uomini, essendo
c guasta e corrotta, dicevole che il Protomedico
( intervenga nelle relative perizie, e che a far tan to sia egli con officio invitato dal Sindaco o dal
di lui rappresentante , affin di ovviare agli equi<c voci ed all' etichette avvenute tra i delti Protome dico e secondo Eletto a cagion degl' inviti di coc stui direttigli per via del serviente comunale, sic( come sorge dal di lei pregevole foglio del 3o u< glio ultimo di num. 9793.
La prego perci servirsi disporre il convenevole, on( de tutto in proposito si inetta in regola.
( P. di Altomonte.
(a) Dallo stesso Soprintendente generale di salute pub
blica Ju con officio del 28 settembre i83S dispo
sto auanto segue;
e Sopra uno abuso che costantemente si riproduce in
l vari Comuni di questa Isola , e con pi ragione
( forse nella Capitale, stata richiamata l'attenzio0 ne di questo Magistrato supremo. Esso appun
ti to lo smercio del vino mosto, che suolsi mescola
ta re comunemente , non ancor quasi terminata la
c vendemmia , nel vino che si vende pel pubblico.
t II Magistrato avendo riconosciuto quanto pernicioso
( riesca alla salute umana il far uso di un liquore
1 cosi maliziosamente preparato, desidera che si vcc gli con tutta 1' attenzione , acci ne sia affatto
proibito lo spaccio.
C perci che a nome dello stesso la prego Sig. Ins tendente di diramare gli ordini pi energici ai
c Sindaci dei rispettivi Comuni di cotesta Valle, ac ci su questo particolare spieghino la pi attiva,
( ed efficace lor vigilanza. M. Ajuzio,
B

2. le bevande guaste, come sono le acqua delle pub


bliche cisterne , che le lave delle pioggie impetuose o il
corso delle fogne alterano talvolta col trasporto di mate
rie immonde, putride e fermentabili.
18. Si considerano come farmaci nocivi quelli di
occulta composizione che i cosi detti segretisti vanno spar
gendo per ingannare il volgo a danno della salute pub
blica (b).
(b) V. le seguenti disposizioni:
I. c Palermo a6 settembre tS33.
I Dal Governo con miuisteriale del i5 aprile ultimo
t di numero
mi slato scritto quanto segue.
( Ho sottoposto alle risoluzioni di S. A. R. le ra< gioni esposte da cotesta Commessione nel rappor
ti to de' 10 luglio dell' anno scorso in opposizione
( al regolamento della Direzione generale de* rac mi e dritti diversi , per cui coloro , che provisti
t del privilegio d' aromatario rilasciato da una del
ti le Lniversit di studi , chiedono il permesso di
1 aprire spezieria , debbono pria d' accordarsi sift fatto permesso , subire un esame pratico da tre
t approvali farmacisti.
S. A. R. applicando alla quislione il sovrano ret scitto de 7 agosto i83o ha trovato esalte le ra
ti gioni dalla Commessione esposte , e degno di di< sapprovazione il regolamento enunciato , perch
f contrario alle chiare espressioni contenute nel
c mentovalo rescritto. Ed a togliere la quistione ,
1 nel Consiglio de' 12 corrente, si degnata ordi( nare , che i farmacisti debbono eseguire il corso
t farmaceutico in una delle due Universit di stu1 di, e subito 1' esame a norma de' regolamenti doI vranno ricevere dalle Universit i rispettivi privic legi, dopo che non si potr dal Protomedico ge( nerale ne da' Protomedici particolari ordinare un
f secondo esame su' medesimi. Ma a' termini del
f rescritto medesimo il Protomedico generale ed i
t Protomedici particolari , dopo che i farmacisti ac vranno ottenuto il privilegio , debbano , senta
c altro esame , riconoscere la legalit delle paa tenti ottenute ad oggetto di rilasciare loro il
a permesso dell' aperiatur; e possono solamente ric pigliare 1' esercizio pratico della loro professione
1 con le ispezioni sulle preparazioni farmaceutiche,
f restando fermo quanto si trova prescritto da' vi< genti regolamenti pel versamento de' diritti , che
1 sono dovuti all' amministrazione regia protomet dicale.
c Ed io partecipo tutto ci a lei ec.
( // Presidente P. w Maxvcm.
. t Palermo 3o gennaro i834( Lagnanze generali de' farmachi di Palermo , Messina
1 e Caltanissetta son pervenute al Governo, perch
1 i droghieri , e inercieri si permettono di veudere
( farmaci composti o in polvere, arrogandosi cosi
* una facolt esclusiva de' ricorrenti col possibile no cumento della salute pubblica.
t Portatesi da me all' intelligenza di S. A. R. e datole
pieno conto del favorevole parere delle autorit
1 chiamate a riferire, e delle proposizioni fattesi per
1 togliersi un abuso tanto nocevole al eomunc iutet resse, l'A. S. accogliendole, si degnata presen
ti vere nel Consiglio de* a4 di questo mese, che si

)(4*9 )(
tg. L'uso de' cib! e delle bevande nome, di cui si mente vietato senza alcuna eccezione o riserva. Per non
parla nei precedenti articoli 16 e 17 deve esser severa- esporsi per a far mancar di acqua una popolazione col
vietar l' uso di quelle rese guaste dalle lave delle piogge
c eseguano esattamente le costituzioni protomedicali, impetuose, deve attendersi scrupolosamente a far mante
c onde ovviarsi a tale abuso , ed ha ordinato in con- nere gli acquidolti pubblici nella massima nettezza, e tener
t seguenza espressamente;
l 1. Che si permetta a' droghieri , e mereiai la vendita
c 4- Che sia inibito a qualunque, che non fosse de degli oggetti di loro industria tale quale li ricevoc bitaraente legalizzalo , lo smercio di qualsivoglia
t specie di medicamento.
no dal commercio in grosso, e non a minuto, e
c senza veruno apparecchio farmaceutico.
c 5. Che sieno ritirate tutte le patenti de' protomedici,
1. Che possano vendere solamente all'ingrosso ed a
t ch'esistessero in contraddizione de' vigenti regolaf minalo nelle forme, sotto le quali s'impiegano gli
c menti , e che venissero in opposizione a quanto
* oggetti comuni agli usi domestici con le arti e
c ora si prescrive , e di cui potessero trovarsi prov1 veduti coloro, i quali, non esercenti la farmacia,
(
c 3. Che sotto titolo di vendita a minuto s' intenda
e vendessero in forza di tali permessi de'mcdica una dose di droghe non oltrepassante il peso di II
c menti.
t G. Che in caso d'inadempimento abbia luogo per li
un'oncia.
||
4 Che s'inibisca a chiunque non fosse debitamente
< contravventori l'applicazione dell'articolo 401 delle
< autorizzato lo smercio d ogni qualsivoglia speeie
c leggi penali.
C 7. Finalmente che per l'esalta esecuzione di quanto
f di medicamenti.
c 5. Che si ritirino tutte le patenti de' protomedici ,
si prescritto restassero incaricati gl'Intendenti,
< che possano esistere in contraddizione de' vigenti
c il Protomedico generale, i particolari protomedici,
c regolamenti, e che vengano in opposizione a quanto
c i sostituti , ed ogni altra autorit competente a
f si prescrive in quest' ordine dell' A. S. e delle
t sorvegliarne l'adempimento.
c quali si possati trovare provveduti coloro, i quali,
s E la M. S. nel Consiglio ordinario di Stato de' 27
( dell' or passato mese , si degnata di approvare
( non esercenti la farmacia, vendono in forza di
t le disposizioni date da S. A. R. il Luogotenente
tali permessi de' medicamenti.
( generale.
f 6. Che in caso d' inadempimento abbia luogo per li
Nel real nome lo partecipo all'. V. ec.
s contravventori l'applicazione dell'articolo 4 1 del
t Napoli 5 marzo i834ie le leggi penali.
c 7. Che per l'esatta esecuzione di quanto si prescrive
< REAL SEGRETERIA E MIMSTERO ni STATO
restino incaricati g' Intendenti , il Protomedico IV.
generale, ed i particolari Protomedici, i sostituti,
t
per gli affari di SiciliaEccellenza.
t ed ogni altra autorit competente a sorvegliarne
t l'adempimento.
1 Con rap. dei 18 agosto ultimo, int. z car. n. b"3oo
c In esecuzione degli ordini del real Principe ec.
c V. L. fece note le contese insorte tra' droghieri
c e i farmacisti sul dritto di vendere il solfato di
i D. Sammarti.no.
chinina , e la corticc; in polvere ; e nel citare il
( sovrano rescritto de' 5 marzo i834 con cui dietro
III. c Eccellenza = Ho umiliato al Re il rapporto di
le istanze di taluni farmacisti di proibirsi a'droghicc V. E. de'3o gennaro scorso, a carico, num. 397
t ri e mereiai la vendila de' medicamenti composti
< nel quale ha ella dato conto , che S. A. 11. il
e in polvere , fu ordinato di eseguirsi le costiluc Luogotenente generale in veduta delle istanze pre zioni protomedicali , ha manifestato il suo avviso
sentale dai farmacisti di Palermo, Messina, e Cal sul proposilo intesi il Protomedico di Palermo ,
t tanissetta per impedirsi a' droghieri, e mereiai di
l 1* Amministratore dell' officio di protomedico gec vendere farmaci composti in polvere , tenuti pre( nerale, la Commissione di pubblica istruzione , e
senti i rapporti degl' Intendenti , lo avviso di cc( quella consultiva.
c testa Commessone di pubblica istruzione , e della
Rassegnato al Re ( N. S. ) il contenuto del citalo
c Commessione consultiva, non che le sovrane dispoc rapporto nel Consiglio ordinario di Slato de' 3 di
l sizioui adottate sul proposito per questa parte del
1 questo mese, la M. S. si degnata risolvere, che
l Regno, col rescritto de xa giugno 1829, a fine di
restando fermi i provvedimenti del suddetto rel ovviare agli abusi introdoltisi a danno della salute
( scritto de' 5 marzo i834 i droghieri debbansi uc pubblica, abbia l'A. S. R. prescritto d'eseguirsi
a niformare alle regole gi fissate , che la 'vendila
c esattamente le costituzioni protomedicali, e di di1 del chinino resti alle farmacie, e quella del corc chiararsi espressamente.
tice in polvere si possa fare da' droghieri in quaC 1. Che sia permessa a' droghieri e mereiai la vendita
degli oggetti di loro industria tali quali li ricevono
f lunque quantit promiscuamente co' farmacisti >
dal commercio in grosso, e non a minuto, e senc come si praticalo per 1' addietro , rimanendo
c vietata assolutamente a' mcrciaiuoli ed a quanti
c za veruno apparecchio farmaceutico.
altri vadano in giro per le fiere ; ed in ultimo
s 2. Che possono solamente vendersi allo ingrosso ,
< che per gli oggetti di trailieo de' droghieri ne sia
c ed a minuto nelle forme sotto le quali s impie permessa a costoro la vendila tanto all' ingrosso
1 gano gli oggetti comuni agli usi domestici con le
t quanto a minuto.
c arti e mestieri.
1 Nel real nome lo comunico a Y. E. ec.
1 3. Che sotto titolo di vendita a minuto debba inc tendersi una dose di droghe non oltrepassanti il
C Napoli S ottobre tSJS.
1 Firmato Aaxojqho Fjukco,
e peso di un' oncia.

)( 4-70 )(
le pubbliche cisterne provvedute sempre di ben costruite uffiziali municipali ne dirgeranno le analoghe rimostran
couserve per il preventivo depuramento delle acque che ze ai Sottointcndenti , ed agi' Intendenti delle Provincie
o Valli rispettive, i quali o comunicheranno loro i prov
vi si possano raccogliere.
Lo spaccio de' farmaci nocivi, di cui i parla nello vedimenti opportuni , o ne provocheranno dai supremi
art. 18 dove esser vietato sino a che le autorit corri
Magistrati ne' casi indicati dalla legge, le opportune ri
spondenti di Napoli e di Palermo non ne dichiarano lo soluzioni (Jj).
uso o innocente o proficuo,
(b) V. inoltre la seguente ministeriale:
titolo m.
Palermo f4 aprile 182!).
Del contatto con generi, persone o animali di gi at
C
Essendo insorti dei dubbi al Soprantendcnle generale
taccati da un contagio qualunque.
l della pubblica salute , circa alla giurisdizione di
20. Il contatto con generi, persone o animali di gi
c regolare il servizio sanitario interno affidalo dagli
attaccati da un contagio qualunque deve esser severamente
c statuti sanitari alla cura degl' Intendenti ho rileproibito, e considerato come oggetto immediato di pub
c vato che gli articoli sui quali tali dubbi si vertono
blica amministrazione:
a sono i seguenti.
1. allor che i generi, le persone o gli animali sieno
c 1. Se il Soprantendcnle generale della pubblica saattaccali da un contagio non originario de' nostri climi,
e Iute abbia una assoluta sorveglianza , sopra il ra
come sono la peste, la febbre gialla ec;
ce mo sanitario interno.
2. allor che le persone o gli animali sieno attaccati
t 2. Se questi siano obbligati a dargli conto di tutte
da idrofobia*
( le operazioni sanitarie che eseguono anche nei casi
21. 11 conlatto con generi, persone o animali attac
1 non dubbi.
cati da un contagio ordinario, proprio ed originario dei
I 3. Se le parti interessate nelle determinazioni degli
nostri climi , non deve formare oggetto di pubblica am
t Intendenti possono appellarsi al supremo Magistraministrazione , e rimaner proibito severamente , se non
to di salute , e se la determinazione di quest' ulnel solo caso che il contagio vada a prendere un carat
c timo vaglia a render nulla quella degl' Intendenti,
tere generale ed espansivo , e siesi manifestato in vari
( e dia vigore alla propria.
punti , come avviene nelle epidemie e nelle epizootie di
c 4- Se tutto ci che si pratica in Palermo , ove ridiverso genere , prodotte specialmente da cause melereot siede il Soprantendcnle generale ed il supremo
logiche, da scarsezza o mal qualit di alimenti ec.
( Magistrato di salute abbia luogo egualmente pelle
altre Valli.
T I T 0 L 0 IV.
I 5. Se consultato dagl'Intendenti il Magistrato supreDisposizioni generali.
c mo nei casi dubbi , generali e straordinari , pos
ti sono g' Intendenti appaltarsi dall'avviso del Ma22. Gli uffiziali municipali sono i funzionari pub
( gistrato o debbano esattamente uniformarvisi nelle
blici chiamati dalla legge ad esercitare la loro pi strofa
1 loro determinazioni.
vigilanza su tutti gli oggetti di cui si parla nel presente
c 6. Finalmente se nei casi urgenti di servizio sanitario
regolamento, ed a garentir l'adempimento delle disposi
c interno possa il Magistrato supremo dar le oppor
zioni che in esso si contengono , e delle particolari de
le tunc risoluzioni, 0 debba sollecitare i provvedimenti
cisioni che ne' casi occorrenti possono emettersi dalle cor
t degl' Intendenti.
rispondenti autorit (a).
t Consultatosi da me sull' esposte difficolt quanto praSotto questo aspetto il loro primo e pi importante
incarico quello di farsi innanzi ai disordini che pos
c ticasi in Napoli , ove osservansi gli stessi statuti
sanitari , ho rilevato:
sano compromettere la salute pubblica, e prevenirli con
tutti i mezzi che 1' amministrazion civile mette in lor po
1 . Che il Soprantendente generale di salute non esertere.
< cila col una assoluta sorveglianza sul servizio
t sanitario interno, ma che lo slesso esclusivamente
23. Laddove circostanze di localit, contestazioni di
parti, o altri incidenti di simil natura, oppongano degli
diretto dagl' Intendenti.
( 2. Che gl'Inlendenti delle Provincie di Napoli, non
ostacoli alla regolarit del servizio sanitario interno, gli
t consultano il Soprantendente generale della pubc blica salute che nei soli casi dubbi generali, ed
(a) Si legga la seguente ministeriale:
t estraordinari.
s Palermo 21 luglio 182S.
( 3. Che le parti interessate delle decisioni degl'Intena II Soprintendente generale della pubblica salute, e
c denti per lo ramo sanitario interno possono appel vari Intendenti han promosso il dubbio quale inc larsi non gi al supremo Magistrato , ma al Mis dennit debba corrispondersi ai componenti le
c nislro Segretario di Stato negli affari interni.
Commessioni di servizio sanitario interno allorch
( 4- Che nelle Provincie tutte del Regno di Napoli circa
e si dovranno portare fuori residenza per adempire
alla direzione del cennato servizio g' Intendenti
* incarichi loro affidati.
t sieguono la stessa norma che quello di Napoli.
B A risolvere siffatto dubbio io vengo a manifestare
f 5. Che gl'Intendenti, qualora consulteranno nei casi
1 che potendo i componenti le Commessioni anzi dubbi , generali ed estraordinari il supremo Ma( dette esser destinati fuori residenza, o come me( gistrato , non possono in tale caso appaltarsi dallo
t dici o come periti debbano godere le stesse in dennit, che sono accordate a coloro, i quali con
c avviso dello stesso.
l' ugual carattere sono destinali dalle autorit
1 6. Finalmente che la direzione del servizio sanitario
c giudiziarie.
interno anche in casi urgenti si appartiene agli
f Partecipo ci a V. S. ec. = M. Favare.
k Intendenti , che il supremo Magistrato non pu

)( 47* )(
daranno conoscenza al Ministro degli affari interni , ed
2_i> Per ci che riguarda depositi di generi gua
Sti, di cui si parla nell'art. i3 del presente regolamento, ai Soprintendenti generali rispettivi per le misure ulte
allor che gli uffiziali municipali avranno notizia di esister
riori da prescriversi dai supremi Magistrati di salute
ne in qualche luogo, debbono farne risultare la verit corrispondenti.
merc una perizia formale da eseguirsi , colla di loro
29. Gli uffiziali municipali devono vegliare attenta
personale assistenza, da due professori di medicina, e da mente alle epizootie che possono svilupparsi tra gli ani
mali, specialmente di quelli che sogliono essere traspor
due esperti probi ed intelligenti, i quali debbono forma
tali ai macelli.
re un' atto giurato e sottoscritto.
IVei casi di epizootie contagiose, gli stessi proprietari
Verificandosi dalla perizia che i suddetti generi sien
degli animali che ne sono slati affetti, sono obbligati di
realmente guasti ed in fermentazione, gli uffiziali muni
cipali, dietro le debite superiori autorizzazioni , debbono farne la rivela agli uffiziali municipali corrispondenti (a).
30. Giugnendo a notizia, sia direttamente , sia per
farli dare immediatamente alle fiamme , o interrare ad
mezzo delle rivele de' proprietari, esservi degli animali
una competente profondit , o gittare in mare , ov'
contaminali, gli uffiziali municipali devono accorrere su
possibile, ad una proporzionata distanza dal lido.
Questa misura ha il doppio oggetto di preservar la bito , ed obbligare i rispettivi proprietari a separare gli
aria ircostante dalle esalazioni dipendenti dal deposito animali infetti dai sani , ed applicare a questi ultimi il
de' generi guasti , e d' impedir Io spaccio de' medesimi trattamento veterinario corrispondente.
31. Gli animali morti di epizoozia devono essere
secondo il divieto espresso nell' art. 19 di questo rego
bruciati , senza permettersi ad alcuno di servirsi delle
lamento.
cuoia o della carne.
a5. Allorch giunge a notizia degli uffiziali muni
cipali, che de' farmaci nocivi vengono somministrati alla
32. In tempo di epizootie dev' essere vietato ;
1 di far pascolare gli animali sani negli erbaggi ove
popolazione , essi devono impedirne provvisoriamente lo
spaccio , e darne circostanziato rapporto agi' Intendenti abbiano dimoralo gli animali infetti.
2 di farli abbeverare della medesima acqua attinta c
rispettivi, i quali daranno le analoghe disposizioni.
raccolta ad arte , in cui si sieno abbeverali gli animali
26. Gli uffiziali municipali devono vegliare all' in
dole delle malattie che possano svilupparsi nei Comuni infetti;
3 di farli dimorare nelle medesime stalle o mandre di
di loro amministrazione , ed obbligare i medici locali a
animali infetti , qualora non ne sia precedentemente im
fornir loro su quest' oggetto le convenienti notizie.
perata la disinfettazione.
37. Allor che i medici locali assicurino, che il ca
33. ISon deve essere permesso di condurre al macelli)
rattere di una malattia sia equivoco, e non proprio dei
se non animali riconosciuti evidentemente per sani ; e
nostri climi, gli uffiziali municipali devono darne imme
diata conoscenza ai Sottintendenti, e agi' Intendenti delle nei casi di epizootie , gli stessi proprietari che vorranno
portare al macello qualche animale , devono avvisarne
Provincie o Valli rispettive.
precedentemente le autorit municipali , acci vadano a
G' Intendenti spediranno in questo caso un espres
riconoscerne le condizioni.
so ai Soprintendenti generali corrispondenti cogli analo
34- Ne' casi preveduti dai cinque precedenti artico
ghi riscontri, e per le misure provvisorie da adottarsi da
loro cauto terranno presenti le disposizioni contenute nel li gli uffiziali municipali devono riferire tutto ai Sottin
cap. 5 del tit. 3 del regolamento generale di servizio tendenti, ed agi' Intendenti rispettivi, e questi a' Soprin
tendenti generali corrispondenti , per le disposizioni da
sanitario marittimo , ove trattasi degl' incidenti di malat
emettersi dai supremi Magistrati di salute secondo la na
tie contagiose sviluppale nei lazzaretti.
28. Quando una malattia di carattere ordinario e tura de' casi e delle circostanze.
35. Per lo pi facile disimpegno del servizio sani
proprio de' nostri climi si diffonda a pi individui sotto
tario interno , ciascun Intendente di Provincia o Valle
i medesimi sintomi , gli uffiziali municipali debbono ac
si far cooperare da una Commessione composta da quat
correre a renderne gli effetti meno micidiali che sia pos
sibile, adoprando i necessari mezzi di segregazione e di tro individui, una met de' quali sar da lui scelta dal
la classe de' medici pi accreditati.
soccorso nella classe dei poveri, e facendo impedire col
GP incarichi di questa Commessione saranno quelli
la dovuta prudenza il troppo contatto nella classe degli
di esaminar diligentemente la corrispondenza dei Sottin
agiati.
In questi casi essi invicranno agi' Intendenti delle tendenti de' Distretti e degli uffiziali comunali , relativa
ad oggetti di servizio sanitario interno , e proporre agli
Provincie o Valli rispettive uno sialo sctlimanile indi
Intendenti rispettivi quel che convenga farsi coerente
cante il numero degl' infermi, l' indole specifica della ma
lattia, ed i metodi curativi ed amministrativi che si sono mente alle leggi ed al presente regolamento.
impiegali per impedirne la diffusione. G' Intendenti ne
Approvato da S. M.

1 A
(

ingerirvisi , senza uno espresso incarico del Governo ed uno invito degl' Intendenti.
dirimere quindi qualunque questione possa ulleriormente insorgere, circa alla sorveglianza ed alla
direzione del servizio sanitario interno V. S. regoler le sue attribuzioni colle norme di sopra
citate, osservate dagl' Intendenti, c dal Soprantendente generale pella pubblica salute del Regno
di Napoli II. Favare.

Versano il di 1 gennaro 1820.


Pel Segretario di Sialo Ministro degli a/fari interni
Il Segretario di Stato Ministro di marimi.
Firmato = Diego Naselli.

(a) Quanto all' epizootie vedi il regolamento del 2J


ottobre
riportato a pag. i3g.

(lSTum. ig4) SIRACUSA 6 MARZO 1S20.


HJKJOLAMENTO GENPUl*
di sei-vizio sanitario marittimo
Titolo preliminare.
Art. i. La salute pubblica pu venir compromessa
per via di mare;
i dagli approdi de' bastimenti di varia specie ,
a dai naufragi ehe possono avvenir sulle coste,
3 dalle cose che sop gettate a lido dalle onde.
2. Il servizio sanitario marittimo stabilito per co
noscer le condizioni degli approdi, de' naufragi, e delle
cose gittate a lido dal mare, e per applicarvi 1' analogo
trattamento a Un di evitare i pericoli di un contagio.
TITOLO I.
Delle condizioni degli approdi.
3. Le condizioni dell'approdo di un bastimento
vengono determinate,
1 dalla sua provegnenza,
2 dalla identit e qualit del suo carico ,
3 dallo stato dell' equipaggio e de' passeggieri che
possono esservi imbarcati ,
4 dalje circostanze della navigazione eseguita.
CAPO

I.

Della provegnenza.
4" La provegnenza di un bastimento viene indicala
dal luogo, dond' esso partito in libera pratica.
5. I luoghi donde i bastimenti provengono possono
essere o infetti, o sospetti, o sospesi, o liberi.
Si chiamano infetti i luoghi, ove regna in atto la
peste, o altra simile malattia contagiosa.
Si chiamano sospetti quei, che per una data esten
sione di territorio confinano cogV infetti ; o quei presso
i quali un' imbarcazione infetta, o provegnente in prati
ca da luogo infetto , abbia avuto libera comunicazione
senza alcuna delle riserve sanitarie richieste dalla cir
costanza,
Si chiamano sospesi i luoghi , che situati in mag
gior distanza dagl' infetti, confinano per una data esten
sione di territorio coi sospetti, o quei che per delle cir
costanze di commercio o di localit si trovano esposti a
de' maggiori pericoli.
Si ehiamano liberi luoghi ove si vive senz* alcun
sospetto di mal contagioso, e che non fan temere di al
cun pericolo s per la loro distanza dai luoghi infetti o
sospetti, come per la esalta disciplina sanitaria che vi si
osserva.
6. I supremi Magistrali di sanit formano periodi
camente in ogni principio d' anno il quadro generale ,
in cui i diversi luoghi vengono classificati nel modo in
dicato nell'articolo precedente, secondo le officiali noti
zie che si hanno dello stato di salute che ivi rispettiva
mente si gode , e della specie di servizio sanitario che
vi si stabilita,
L' estensione del territorio , entro cui devono com
prendersi i luoghi sospetti e sospesi , vien fissata dai
Magistrati medesimi secondo le circostanze de' tempi , e
la pi o men grande energia delle misure preservative
che le nazioni adottano allor che jn poca distanza da es
se esiste il contagio.

I Soprintendenti generali fanno pervenir questo


quadro per mezzo degl' Intendenti delle Provincie o Val
li a tutte le Deputazioni di salute che da loro dipendo
no, ed alle autorit sanitarie estere eoo cui trovansi in
corrispondenza.
Ciascuna Deputazione ha 1' obbligo di tenerne affis
sa una copia innanzi alla porta dell' officio , per intelli
genza di coloro i quali possono prendervi interesse.
I cangiamenti che nel corso dell' anno i Magistrali
credono di apportare nella suddetta classificazione dei
luoghi, sono dagli stessi Soprintendenti generali comuni
cati come sopra alle diverse Deputazioni , e da queste
segnati al margine del quadro generale , colla data del
giorno in cui stato detcrminato il cangiamento.
7, Si considerano come perpetuamente sospetti ,
1 i luoghi dove una malattia contagiosa vi indige
na e periodica , quantunque in taluni tempi non vi esi
sta, come la peste ncll' Egitto, e la febbre gialla nel
le Anlille;
2 i luoghi dove non vi alcun servizio sanitario per
garantirsi dalla introduzione e dal ripullulamento de'contagi come sono le coste dell' Affrica, il Levante ottoma
no, ed in generale tutti i punti soggetti al dominio turco.
8. In conseguenza dell' esservi de' luoghi perpetua
mente sospetti, debbono considerarsi come perpetuamen
te sospesi quei che confinano coi primi, come sono, p,
e. gli Stati della Dalmazia austriaca limitrofa ai domini
ottomani, ed altri simili,
capo n.
Della identit e qualit del carico.
g. Vi identit nel carico di un bastimento, allo*
quando i generi componenti il carico si trovano di esse-i
re identicamente quelli che in realt vi furono imbar
cati.
La mancanza d' identit nel carico di un bastimen
to altera subito le condizioni particolari del suo approdo.
10. La qualit del carico di un bastimento vien dei
terminata dalla natura de' generi che vi sono imbarcali*
i quali si distingono in suscettibili, ed in insuscettibili^
secondo 1' altitudine che loro si attribuisce di poter coni
cepire o non concepire il contagio.
11. Si considerano come generi di lor natura su
scettibili;
i 1' uomo, e tutti gli altri animali pelosi, pennuti , e
lanuti;
a la lana, il cotone, il canape , il lino , la seta , il
calamo, la stoppa, i crini, i capelli , i peli di animali ,
e tutte le manifatture risultanti da queste diverse mate
rie come sono panni, tele, stoffe, seterie, feltri, tappeti,
cappelli ec. ec. ;
3 le spugne, la carta, i libri, le pergamene, le penne;
4 i marroccliini, le cordovane, le basane , e tutte le
specie di pelle e di cuoia.
12. Si considerano come generi per accidente su
scettibili;
1 le candele di sego e di cera per ragion della barn*
bagia che vi unita;
2 il pane allor eh' caldo ;
3 i metalli , $ien semplici , sien manifatturati , sica
monetati, per ragion della ruggine , che possono conte
nere, dell' untume che naturalmente concepiscono nello
essere maneggiati, e delle carte o altre materie suscetu-
bili in cui possono trovarsi avvolti;

)( 473 )(
4. i tabacchi, la crusca, la cera vergine, il zaffrone ,
i3. Tutti gli altri generi non classificati noi due
il zafferano, e tutte le biade e granaglie, per ragion dei articoli precedenti si considerano come insuscettibili(b).
fili, sterpi , ed altre materie suscettibili che possano es
CAPO III.
servi frammischiali;
Dell'equipaggio
di
un bastimento e de passeggieri che
5 i Cori freschi e secchi, le piante ed i frutti che ab
possono
frotarvisi imbarcati.
biano sterpi secchi , o pure sien legali con filo , o sien
coperti di lanugine al di fuori, come il dinamo, e co
i S,. CI' individui che compongono 1' equipaggio d>
me sono le mandorle, i datteri ed i pistacchi con la cor
un bastimento, e quelli che vi sono imbarcati a titolo di
teccia, non meno che i legumi col baccello o guscio^).
passeggieri, devono presentar sempre:
1 integrit di numero;
2 identit di persone ;
(a) Leggansi le seguenti disposizioni:
3 ottimo stalo di salute.
J. Palermo zi luglio t8o4< Parziali decisioni trovasi in ogni tempo d' avere eQuindi restano alterate le condizioni di un approdo
e messo questo Magistrato supremo allo arrivo dei per ragion di delti individui ;
( legni carichi di carbon fossile procedenti da luo1 quando se ne osservi accresciuto o diminuito il nu
mero ; perch nel primo caso l' individuo che si trova
ghi soggetti a contumacia,
c Questo minerale sebbene fosse per sua natura in- di pi, pu essere stato preso in luoghi sospetti, ed an
c suscettibile , pure contener puole dei suscettibili che dal bordo di qualche bastimento sospetto; e nel se
t mischiati allo stesso; ed in questo caso necessarie condo caso, l' individuo che si trova di meno, pu esser
c sono delle riserbe adatte a tutelare la salute pub- perito di malattia equivoca e contagiosa durante il viag
gio , ed averne contaminalo il resto dell' imbarcazione;
blica.
2 quando alcun di essi non si trova di essere identi
Volendo dare quindi un sistema uniforme a questa
fi parie di servizio , il Magistrato supremo con sua camente quello che in realt vi fu imbarcato ; perch
allora questo scambio di persone pu essere staio fatto
c apposita deliberazione del 18 corrente ha defer
ti minato, che la contumacia di tali legni , quando in qualche luogo sospetto, ed ance in mare dal bordo
t non abbiano altro a bordo , che carbon fossile , di qualche bastimento sospetto;
e cominci dal giorno dell' arrivo; se per nella di
ti scarica si trovasse qualche suscettibile , allora il
< si recano con carico di suscettibili a fornirsi di
t trattamento deve cominciare dal giorno della di
( un certificato, il quale contesti di essere stalo il
( detto carico nel luogo della partenza levato , c
ti scarica.
( precedentemente espurgato. E per tal documento
c Una siffatta decisione del Magistrato supremo io ho
( un diritto d somma arbitraria si percepito dai
( Cancellieri.
( Ad evitare, che prosegua una tale pratica affatto
pi
( non risultante dalla legge io la interesso Signor
c to adempimento. M, Arezzo,
( Intendente a prescrivere alle Deputazioni di colefi sta Vaile, che non si debbano in conto alcuno
II. s Palermo g novembre i83'.
t obbligare, i capitani dei bastimenti, e costringere a
a Si dovuto conoscere, che alcune barche da pesca
i trapanesi recansi ad eseguirla non solo nei mari
< munirsi del certificato apzidetto.
( Laddove poi questo documento venga qualche volta
di Tunisi, ma nell' Isola altres della Calila, ove
( richiesto, ma espressamente dai particolari, allora
e bolliscono le cos appellate ragoste e salano dei
( essendo un servizio al quale i Cancellieri non soe pesci , che in seguito liberamente introducono al
tt no dalla legge obbligati, potranno essi riscuotere
k loro ritorno , come pesci presi nelle acque del
( uno emolumento, che non ecceda i tari quatti o.
a Mareltimo, e Favignana.
Questa pratica pu essere assai pericolosa per la
( M. Arezzo.
c salute pubblica , dapoich sapendosi bene , che
& nella lsoletla succennata recausi pure, e frequen
(b) V. il seguente real rescritto;
ti temente, legni proyegnenli da Bona , e sue adia( Eccellenza = L' esperienza de' teajpi , e le osserva( cenze per prendervi acqua, non difficile, che i
( zioni mediche ban fatto conoscere, che gli oggete pescatori trapanesi abbiano delle volte contatto
t ti di legname , bench siano di lor natura insut colla gente dei detti legni, e cos trasportare in* gcetlibili di contagio , ci non ostante lo possono
cautamente il flagello, che in quella Citt e Pro( divenire per accidente, sia per 1' untume che nat turalmente acquista nell' esser maneggiato , sia
fi vincie limitrofe al presente infierisce.
fi per le fila, o altre materie , che possono trovart A prevenire le dolorose conseguenze , che da ci
( potrebbero derivare, il Magistrato supremo ha de( visi , come osserva nei palischermi , e nelle bar ciso , che approdando delle pescarecce con dei
fi che. L sotto questo punto di veduta , che negli
t artic. 88 e 126 del regolamento generale di ser pesci cotti, o salati non si ammettano a pratica
( vizio sanitario marittimo, si prescrive un metodo
a sino allo arrivo' delle disposizioni, che preslament di espurgo disinfettante.
te chiederanno da questo Magistrato supremo.
( Per queste considerazioni io nel real nome riscone Ci, che le partecipo ep. M. Arezzo.
t tro al dubbio proposto nell'officio de' i5 stante,
t che gii oggetti di legname sono soggetti allo eJII. i Palermo a febbraro t83q.
spurgo per Te circostanze particolari che gli rente Un abuso stalo introdotto presso qualche Pepufi dono suscettibili di contagio.
( tazione di salute di obbligare cio i Capitani dei
% legni , che dall' uno all' altro punto del Regno
* Napoli i moggio 1820.
60

3 quando uno o pi di essi sieno attaccali da malat


tie equivoche , perch allora bisogna attender 1' esilo
della malattia, onde assicurarsi eh' essa sia d' indole or
dinaria e non contagiosa.
CAPO IV.
Delle circostanze della navigazione eseguila.
15. Un bastimento pu nel corso della sua naviga
zione :
1 essere obbligalo dalla forza de' venti o d' altre im
periose eventualit a toccar de' luoghi sottoposti ad un
trattamento sauilario pi rigoroso di quello a cui sot
toposto il luogo dond' partilo;
2 pu imbattersi in degli altri bastimenti infetti, o da
origine ignota , che si trovano percorrendo i medesimi
mari .
Queste due circostanze della navigazione eseguila
da un bastimento alterauo subito le condizioni del suo
approdo , quando esso abbia avuto ii menomo contatto
coi suddetti luoghi toccati di passaggio , o coi suddetti
bastimenti incontrati a caso.
titolo n.
Del modo di conoscere le condizioni di un approdo.
16. Si prende conoscenza delle condizioni di un
approdo;
1 per mezzo della patente;
2 per mezzo del costituto;
3 per mezzo della visita.
CAPO

1 la data del giorno in cui vien rilasciala ;


2 il nome , 1' el , e la filiazione del capitano 0 del
padrone di bastimento a cui si rilascia;
3 la denominazione del bastimento , e la bandiera di
cui coverto;
4 i nomi , le et , e le filiazioni di tulli gli altri in
dividui che vi sono imbarcati, sia come formanti l'equi
paggio, sia come passaggieri ;
5 la specificazione del luogo per cui diretto;
6 la circostanza se esso sia vuoto o carico; ed in quesl' ultimo caso qual sia la natura delle merci di cui il
carico si compone.
21. Non devono ammettersi patenti in lingua gre
ca , per la facilit onde i capitaui o padroni di basti
menti possono farsene foggiare negli scali del Levante,
ove non essendo riconosciuto alcun servizio sanitario ,
non supponibile che le patenti sieno mai rilasciate da
alcuna pubblica autorit costituita all' oggetto.
22. Le patenti non devono esser manoscritte , ma
in istam pa, n devono aver raschiature, cassature, o al
tra specie d' irregolarit, che ispirino il dubbio di esse
re state falsificate o in qualunque modo alterate.
23. Le patenti che si rilasciano dalle Deputazioni
di salute del Regno delle due Sicilie saranno di una edizione uniforme ed invariabile , secondo il modello an
nesso al presente regolamento.
Per evitar le falsificazioni e le frodi , le patenti sa
ranno stampate sotto la particolar vigilanza delle Soprin
tendenze generali di salute, si faranno bollare nelle ri
spettive amministrazioni generali del registro e del bol
lo , e saranno munite di una cifra delle Soprintendenze
medesime, che ne garentisca da per tutto l'autenticit (<z),

T.

Della patente.
17. La patente una carta autentica che le auto
rit sanitarie muniscono delle loro firme , e di tutte le
indicazioni, di cui si parler ne' seguenti articoli, ed in
di rilasciano ai capitani o padroni di bastimenti , allor
che essi son per partire da un dato luogo.
iS. La patente dee prima di ogni altro contenere
1' indicazione del luogo donde i bastimenti partono , con
una espressa e distinta dichiarazione dello stato di salu
te che ivi si gode, affinch ci serva di notizia officiale,
ovunque essi vanno ad esercitare il loro traffico
19. Iu conseguenza di ci che prescritto nell' ar
ticolo precedente, la patente di quattro specie , giusta
la quadruplice classificazione de' luoghi, enunciata nello
articolo 5 del presente regolamento.
Si chiama patente sporca quella che rilasciata in
luogo infello porta la dichiarazione che ivi esista in at
to la peste, o altra simile malattia contagiosa.
Si chiama patente tocca quella che rilasciata in luo
go sospetto, porla la dichiarazione che ivi sia approdato
qualche legno infetto, o provegnente in pratica da luo
go infetto, o pure che si sia sviluppata la pesle in qual
che vicino territorio.
Si chiama patenle netta quella che rilasciala in luo
ghi sospesi , porta la dichiarazione che ivi si gode per
fettissima salute.
Si chiama patente libera quella che rilasciata in
luoghi liberi, porla la dichiarazione che ivi si gode per
fettissima salute.
20. Oltre alla dichiarazione di cui si parla ne' due
precedenti articoli, la patente deve indicare;

(a) V. le seguenti disposizioni:


I. t Eccellenza Il Signor Ministro Segretario di
Stalo degli affari esteri mi fece conoscere , aver
li gli riferito il regio Console generale in Lisbona
c che per disposizione di qnel Governo le patenti
1 sanitarie de' bastimenti di reni bandiera i quali
c approdano col , debbano essere munite del visto
e di questo Console portoghese , di modo che
ir proibito a' legni mancanti di tale formalit di es
ci sere ammessi in quei porti. La Camera consultiva
di commercio di Napoli interrogata su di ci, o* pino di essere necessario adottarsi per reciprocit
<t le stesse disposizioni de' legni portoghesi che ap prodassero nei nostri porti. Inoltre dallo slesso
Signor Ministro mi fu partecipato che la Giunta
a suprema di sanit in Cadice aveva per e[fello
( della sovrana disposizione prescritto che i legni
x stranieri i quali approderanno in quel porlo e in
quelli della Penisola debbano portare le patenti
di sanit legalizzale da' Consoli , e vice-Consoli
a spalinoli sotto pena di dugenlo reali viglioui ,
1 pari a ducati 12 |o di nostra moneta in caso di
a inadempimento a questa formalit.
e Avendo rassegnato il tutto al Re ( IV. S. ) nel
t C onsiglio di Slato ordinario de' 17 del corrente si
t degnata la M.S. di risolvere, che per le prov.! venienze dal Portogallo, e dalle Spagne si prati
li chi lo stesso allorch approdano ne' porti de'suoi
< reali domini.
a Nel real nome partecipo ci all' E. V. ce.
1 Napoli zi agosto i83o.

)( 475 )(
24" Le Deputazioni di salute si devono dirigere provvedute di un dato numero di patenti in bianco, che
alle Soprintendenze generali da cui dipendono per esser poi riempiendo delle corrispondenti firme e solennit ,
II. c Eccellenza = Il Ministro Segretario di Slato degli
t affari interni , al quale comunicai il tenore del
pregiato officio direttomi da cotesta real Segretefi ria e Ministero di Stato colla data de' dicembre
ultimo nutn. 5447? non ha mancato di rassegna re al Re N. S. i dubbi elevati intorno alle sot vrane disposizioni gi emesse verso i legni profi venienti dal Portogallo , e dalla Spagna le cui
t patenti sanitarie non fossero munite del visto di
i quei regi Consoli.
< E la M. S. si servita approvare la intelligenza ,
che cotesto Soprintendente generale di salute ha
t credulo di dare a tali dubbi , cio che le dispo( sizioni qui adottate fondandosi sul principio di una
<t perfetta reciprocit , non colpiscono , che i soli
bastimenti portoghesi e spagnuolj, provvedenti da
quei Regni , prescrivendo che i primi pon fossefi ro ammessi ne' reali domini , senza che le loro
c patenti si trovassero munite del visto di quel regio
( Console, e che i secondi in caso d' inadempiment to alla consimile formalit , venissero sottoposti
ad una multa pari a quella, che si esige in Is spagna di 200 reali viglioni.
c Nel real nome le partecipo tal sovrana determina( zione per di lei intelligenza, e regolamento; sog giungendole ad un tempo, che siccome il Minifi stro degli affari interni non ha interloquito sopra
( uno degli oggetti del precitalo ufficio risguardan te 1' uso , che abbia a farsi delle multe , che si
fi potrebbero riscuotere , io 1' ho pregato perch si
( fosse compiaciuto di passare direttamente a V.E.
fi le convenienti istruzioni in proposito.
fi Napoli 7 aprile i83i.
Hi. c Palermo 16 maggio i83u
1 Signor Intendente In continuazione della lettera
a circolare sotto il 28 aprile scorso direttale numefi ro 3o3 debbo ora manifestarle, che S. E. il Mifi nistro degli affari interni in proposito delle mul* te che si possono riscuotere da' legni spagnuoli ,
ledi cui patenti non fossero vistale da'regi Consoli,
* ha scritto che le multe da riscuotersi in tale cir costanza debbonsi depositare presso la Ricevitoria
della Valle, nella quale succede 1* arrivo del le gno, e che di questo danaro debba tenersi un
conto a parte.
c Nel partecipare ec. = M. Arezzo.
IV. it Palermo 16 gennaro i834 Signor Intendente Presa occasione d' alcuno i& stanze inoltrale dal custode presso la Deputazione
< sanitaria di Messina , chiedente che tutte le barfi che, le quali, a' termini dell'articolo 26 del re
fi golamento, sono esentate dal portar patente, e pur
tuttavia vanno soggette al costituto, pagar doves sero il diritto stabilito dallo artic. 3 della tariffa
addizionale, questo Magistrato supremo avuto prefi sente un rapporto sul proposilo avanzato dalla
succitata Deputazione di Messina , volendo slabic lire delle norme certe e costanti sulla generale
e applicazione ed esecuzione di ci che si prescrive
& dalla legge, e dalle tariffe * questo riguardo, ha

fi

t
fi

t nella seduta ordinaria del 10 corrente risolut di


( dichiararsi circolarmente:
1. Che l'obbligo del costituto distinto da quello
( del pagamento.
2. Che 1' articolo 3 della tariffa addizionale pe' let gni in pratica sia applicato a tulle le irabarcazio( ni, cha arrivano con carico di frutta, generi, nert ci e passeggeri originari da littorali dipendenti
da una Deputazione diversa dal luogo dell' arris vo, qualunque siasi la navigazione del legno fat
te ta, e la portata.
3. Che non fossero, in qualunque caso, soggette al
pagamento le barche da pesca.
4- Che fossero esenti dal pagamento tutte le bars che di una portala minore di cinque tonnellate ,
t che arrivano vote, originarie da una distanza mifi nore di vinti miglia , a qualunque Deputazione
t appartenga il silo della partenza.
5. Finalmente, che ne fossero esenti tulli quei let gni , che partendo da un punto di I inorale , si
< conducono nel porto, da cui dipendono.
Nel parteciparle ec. M. Arezzo.

V. ( Eccellenza S. M. cui ho rassegnalo il rappor to di V. E. de' 20 dello scorso ottobre riparli1 mento delle finanze 2 carico , si degnala nel
( Consiglio ordinario di Stato dei 16 dello andante
( approvare che le multe pe' capitani de' legni di
real bandiera , che procedendo da Malta non si
c muniscono del certificalo di quel regio Console
sia nella somma di ducali cinquanta.
< Napoli 28 novembre iSJJ.
VI. utile in questa occasione leggersi il seguente de
creto relativo alla facolt de' sudditi delle due Si
cilie rivestiti delle qualit di agenti consolari di
estere nazioni.
Napoli 20 aprile /8/j.
I lEESIIAIfDO I. ec.
( Volendo determinare stabilmente le facolt che in( tendiamo di accordare a que' nostri sudditi che
t sono stali e saranno nominati vice -Consoli, o an genti consolari di nazioni estere ne' reali domini,
( onde porre un termine alle domande di privilegi
t c di esenzioni, che da' medesimi ci sono frequen1 temente presentate.
1 Sulla proposizione del nostro Segretario di Slato ec.
< Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
c Art. 1. Permettiamo a' nostri sudditi nominati vicefi Consoli o agenti consolari di nazioni estere nei
e porti del nostro Regno delle due Sicilie, di pot ter attendere all' esercizio delle funzioni loro affic date per tutto ci pu riguardare la navigazione
tei' assistenza della gente di mare , e de' increa
ti tanti della nazione , di cui sono dichiarali vicefi Consoli, o agenti consolari.
( 2. Questo permesso per non s'intende accordalo, se
( non quando la patente di vice-Console o di agent le consolare rilasciata a taluni de' nostri sudditi
( da un Governo estero per mezzo del proprio Con
fi sole sia stata munita del regio exequatur e sia

)( 4
Le Deputazioni sono risponsabili che alcuna paten
possono rilasciare nelle occorrenze ai capitani o padro
te in bianco non sia involata , ond' evitare che qualche
ni di bastimenti che ne domandano (a).
navigante se ne serva frodolentemente, dopo averla riem
c stala in seguito presentala da colui che Y ha ot- pila di firme e d' indicazioni false.
tenuta alle autorit locali per esser riconosciuto
a5. I capitani o padroni di bastimenti debbono
provvedersi indispensabilmente della patente di salute ,
( nella qualit enunciata nella patente slessa.
custodirla gelosamente , come il primo legai documento
c 3. La forinola dell' exequatur da impartirsi dal nodella regolarit della loro navigazione , ed esibirla alle
f stro Segretario di Stato Ministro degli affari este
autorit sanitarie allor che ne vengono richiesti al loro
ti ri in dorso alle patenti di vice-Consoli o agenti
( consolari esteri rilasciate a' nostri sudditi sar la I prkno approdo in un porto (b).
seguente :
|
t ho veduto che a giudizio dell' E. V. la Deputa( Per ordine di S. M. il Re , si prende registro di |
t zione sanitaria di Licata non abbia colpa nei
t questa patente nel real Ministero di Stalo degli
t clandestino imbarco per Malta di Giuseppe Licata,
e alfari esteri; affinch abbia pieno vigore ne' reali
I come non ebbe in quello del Marchese Donnino,
domini senza pregiudizio delle leggi ne' medesimi
1 e di un suo nipote, de' quali in Licata era domcc in vigore.
( stico. Io voglio per che V. E. ammonisca quella
c Napoli
c Deputazione ad esser pi diligente in avvenire ,
e // Segretario di Staio
c e non permettere la partenza d' individui sospetti
t Ministro degli affari esteri
( sotto mentiti nomi; che comunichi circolarmente a
( Registrato fol
num. . .
t tutte le Deputazioni sanitarie siifalli avvenimenti ,
( 4 Fino a che la patente non sia munita del sud e vegli per 1' osservanza de' medesimi per casli< detto exequatur e 1' individuo cui appartiene non
1 garsi i Deputali che mancassero a' propri doveri.
< 1' abbia presentata alle autorit locali per far ricoi noscere la qualit della quale con essa rivesti(b) V. le seguenti disposizioni:
( to , non potr egli prendere veruna ingerenza ,
t n produrre alcun reclamo presso le autorit cc- I. t Palermo it marzo t83o.
c stituite per gli affari di qualunque natura riguari danti la nazione, di cui sar stalo nominato vicet Dal sign. Ministro Segretario di Stato delle finanze
t Console o agente consolare. Contravvenendo a
( in data de' 27 dello scorso febbraio mi stato
( questa disposizione potr esser sottoposto ad un
( scritto quanto segue Avendo V.E. disposto in
i castigo proporzionalo alle circostanze.
f seguito della mia ministeriale de'sS febbraio i8ar>
c 5. Uniformemente a' principi del dritto pubblico, ed
( num. 5o4 che gli agenti della salute concorrano
t agli usi generalmente riconosciuti , nostra in< con quelli della dogana alla domanda dell' esibi tenzione che quelli tra i nostri sudditi eh' esercit zione della patente sanitaria, che questi ultimi per
t tano le funzioni di vice-Consoli o agenti consolat effetto della legge doganale sono obbligati di fare
l ri di nazione estere , o che vi saranno nominati
e i capitani di bastimento, quando anche si annun1 ziassero approdati per circostanza imperiosa : dec in appresso, non ' intendono per tal qualit sot
ti tratti in nulla nel senso il pi esleso, tanto nella
t gli altri dubbi osservo dal pregevolissimo officio
loro persona , quanto nei loro beni , alla nostra
( di V. E. de' la dello scorso gennaio 2 carico
a sovranit e giustizia territoriale , n dispensali di
c num. 32i essersi costi elevati, cio se si possa uc alcuna delle cariche regie , o municipali , e da
< sarc la forza contro que' bastimenti approdati per
que' servigi a cui sono obbligati lutti gli altri not imperiosa circostanza , i di cui capitani si negasc Uri sudditi.
c sero all' esibizione della patente, e volessero ostit G. Non essendo destinali i vice-Consoli o agenti conc natamente mettersi alla vela, e se costando, che
c il bastimento non provenga da' luoghi di rifiuto ,
I solari di nazioni estero, se non che a prestare la
I loro assistenza a' sudditi del Governo da cui sono
( si possa farvi montare a bordo le guardie doga nali, per 1' adempimento delle formalit prescritta
( stali nominati in conformit degli enunciati prinl cipi, continuer ad esser loro vietato di esercita( dalla legge doganale. V. E. nel manifestare i dif re verun alto di giurisdizione ne' nostri domini,
( visamenli delle autorit, che hanno interloquito
t Le autorit locali dovranno invigilare che non si
f sulla materia, si particolarmente attenuta a
( quella del supremo Magistrato di salute, il cui
I commetta veruna contravvenzione a quanto vien
( prescritto nel presente articolo.
c avviso sialo in questi termini cio:
t 7. Sar permesso a' nostri sudditi legittimamente
1 1. Che negandosi i capitani de' legni ad esibire la
C riconosciuti vice-Consoli o agenti consolari di na patente, debbano le autorit sanitarie e doganali y
t zioni estere di poter far uso dell' uniforme corrit limitare le loro incombenze alla redazione di un
f spondenle alle rispettive loro funzioni, purch pe( processo verbale, e darne indi conoscenza a tulle
( r non abbia alcun distintivo militare che rimac le corporazioni d' ambo le dipendenze ne' diversi
ne assolutamente vietato.
( punti del Regno, onde assicurare la riscossione
( della multa in caso di altri arrivi del legno slesso.
I 8. Tutti i nostri Segretari di Stato ec
C a. Che stabilito per massima, che in tutti i casi,
( Firmalo FERDINANDO,
(a) Perch non aia permessa a chicchessia la partenza
e qualunque ne sia la provvenienza, la negativa
< della patente fa riguardare il legno come di ritotto nomi mentiti, il Governo con minist. del 26
t fiuto , nessun commescolamento in conseguenza
gennaio >SJa scrisse al Soprantendente generale
dell'art. 4-8 della legge sanitaria, e dell'art. 4-1*
di salute pubblica tocchi segue:
1 della legge doganale possano aver eoa lo s esso
t Eccellenza Dal di lei rapporto del 22 dicembre I

26. Sono dispensati di portar patente sanitaria i


padroni delle piccole barche , che fanno la pesca o al
tra specie di traffico giornaliero sulle coste medesime del
Regno delle due Sicilie, ma in una navigazione che non
oltrepassi 1' estensione di 20 miglia (a).
Per rispetto ai legni da guerra , saranno conserrati
sistemi generali che sono attualmente in rigore.
legno le persene in pratica, n molto meno mon tarri a bordo le guardie della dogana.
c Concorrendo anche io nello stesso parere di V. E.
che l' anzidetto divisamente del supremo Magistrato
c di salute sia sensatissimo , non saprei trovare al
te cuna difficolt perch la V. E. ne possa dare gli
1 ordini corrispondenti.
C Lochi: partecipo a lei ec. M. Favark Al So< printendente generale d salute pubblica.
II. * Palermo t aprile i8J3.
t Col foglio del 21 marzo ora scorso mi ha fatto ella
c conoscere il dubbio eleratosi da cotesta Deputa
li zione per le disposizioni di considerarsi come di
a rifiuto quo' legni , i di cui capitani si negano a
c consegnare la patente di sanit.
c Io le manifesto in riscontro, che siffatte disposizioni
sono analoghe al rescritto ministeriale di S. E. il
t Ministro delle finanze partecipato da questo Goc verno sotto gli 11 marzo i83o, per lo quale tra
< le altre cose a ci relative fu determinato , che
e la negativa di esibir la patente, qualunque sia la
( provvegnenza del legno , dee far riguardare quef sto come soggetto a rifiuto , e vietare perci ogni
c commescolamento , o qualunque altra specie di
c operazione con le persone in pratica, a termini
c dell' art. 4-8 della legge sanitaria, e dell' articolo
1 4-72 di quella doganale, e quindi limitarsi alla
c redazione di un verbale, ed a darne conoscenza
c alle corporazioni d' ambo le dipendenze , onde
assicurare la riscossione della multa in caso di
( altro approdo del legno stesso.
t Lo spirito poi della legge pare che si avvicini pi
propriamente all' idea, che la patente debba es
ci sere realmente consegnala, e non mostrata sol1 tanto da lungi.
c La ragione per la quale si vuole l' esibizione 0 qua
li lunque siasi presentala di tal documento, ap punto quella di dover conoscere pi precisamente
f le condizioni dell' approdo tanto inculcale dall'al
ti ticolo 1 del regolamento sanitario , e nessuna
spiegazione della parola esibizione calza meglio
c della formale consegna, onde ottenere la conofi scenza pi estesa delle circostanze dell' approdo.
c La prego , signor Intendente , dilucidare in questi
< sensi i dubbi elevali sul proposito da quella Dec putazione, e di raccomandare alla medesima, che
1 ne curi il corrispondente adempimento Arezzo.
(a) Leggami le risoluzioni qui appresso trascritte:
I. t Eccellenza = Fatti presenti a S.M. nel Consiglio
f ordinario di Stato del 18 agosto , e 1 dicembre
i ultimi 3 carico num. 2170 e a!)6g riguardanti la
proposizione del Direttore generale dei dazi indi
ti retti di esentarsi le barche doganali autorizzate
( col sovrano rescritto del \ giugno 1825 dalla cc sjbizione della, patente sanitaria , e le difficolt a

CAPO ir.
Del costituto.
97. Il costituto un atto legala , con cui il Capi*
tano o Padrone di un bastimento obbligato a deporre
t tal proposizione incontrate da cotesto Soprintent dente generale di salute; S. M. si degnata de terminare che a similitudine di quanto trovasi sia
ti bilito in questa parte de' reali domini le barche
doganali sieno dispensate dall' obbligo della pa
li tente sanitaria per le navigazioni che non ollre1 passino venti miglia dalla costa.
c Oltre a questa distanza si sottopongano a tutte le
( misure sanitarie in vigore.
c Nel real nome ec.
t Napoli 28 gennaro 1826.
II. Eccellenza = S.M. nel Consiglio di Stalo ordina
ti rio de' 2 gennaro p. p. ha ordinato che le caee slandelle doganali di questa parte de' reali domi
ti ni , perch addette ad un servizio stazionario su
f di una determinata estensione di littorale non
tt maggiore di venti miglia fossero considerate apte partenenti alla classe delle barche enunciate nel
le lo articolo 26 del regolamento sanitario, e quindi
( esenti dall' obbligo di munirsi di patenti. Esse
t per qualora oltrepassino i limiti della particolac re loro destinazione giusta lo stabilimento debba( no far ritorno al loro posto senza prender prati
le ca in quel sito ove la eventualit del tempo obt bligasse di estendersi.
t Per la castandella doganale per destinata alla cu
ti slodia del lido enuncialo nel!' art. 3 del titolo 4<
t del regolamento annesso al real decreto degli S
c marzo 1824, vuole la M. S. che renga eccettua
li la da siffatta regola qualora passi nuli' opposto
1 littorale di Messina , giacche tra questa e quella
1 localit intercede una distanza minore di venti
miglia, e sono esse situale una a vista dell'altra.
c Nel real nome ec.
1 Napoli
marzo 1826.
II. 1 Palermo 21 settembre 1826.
<e Signor Intendente Neil' applicazione del real re
te scritto del 28 gennaro di questo anno sulla eli
ti spensa della patente sanitaria, accordata alle bar( che doganali , era sorto il dubbio se la distanza
t di venti miglia debba intendersi per le medesime
i da un punto all' altro della costa , o dal luogo ,
e dal quale si dipartono , sino ad allontanarsi ad
( alto mare.
< Con venerala ministeriale del 18 corrente S. E. il
t Luogotenente generale venuto a prescrivere che
c la distanza di venti miglia dalla costa , distanza
t infra la quale sono esentate le golette doganali
( dall' obbligo di provvedersi di patente sanitaria
( debba calcolarsi dal punto , dal quale la barca
< si parie ad allontanarsi in alto mare , e non gi
< da un punto ad un altro della costa.
t Quindi io lo partecipo ec. = M. Arezzo.
IV. 1 Palermo 6 novembre 1826.
I Signor Intendente = A mia insinuazione il Diretto
ti re de' dazi indiretti ha scritto ai Direttori pro
ti rinculi , ed all' agente generale della rega iute

innanzi alle autorit sanitarie, giusta le interrogazioni che

gli vengono fatte, su tulle le circostanze della navigazio-

e reisata nelle dogane della Sicilia, di dare gli or


c dini pi efficaci , e rigorosi , onde i comandanti
delle barche doganali pon occultino pe' costituti ,
I se nel eorso della loro navigazione senza patente
c sanitaria abbiano per misura estraordinaria avut lo contallo con legni provvenienti dall' estero,
t Io partecipo a lei ec. M. Arizzo.

t doganali di questa parte de' reali domini, perch


addette ad un servizio stazionario su di una dc1 terminata estensione di littorale non maggiore di
c 20 miglia , fossero considerate appartenenti alla
( classe delle barche enunciale nello articolo 26
( del regolamento sanitario , e quindi esenti dallo
t obbligo di munirsi di patente. Qualora per des( se oltrepasserebbero i limili della particolare lo( ro destinazione doyessero far ritorno ni loro pot sto senza prendere pratica in quel sito dove la
0 eventualit del servizio le avesse obbligale di e( stendersi.
t Da tutto ci sembra, che quanto saggiamente 1' E.
c V.ha divisato sul dubbio elevatole da cotesto Sit gnor Direttore generale di polizia , coincida cou
t quanto qui si osserva, e colla prefata sovrana ri
ti soluzione. Prego J' E. V. a tener ci in riscontro
( alla prelodata di lei ministeriale di num. 717, 5
f carico, ripartimento di grazia e giustizia.
( Comunico a lei questa ministeriale ec.= M. Favare,
( Al Soprintendente generale di salute pubblica.

V. t Palermo 14 dicembre 1826,


t Signor Intendente ss Sulle richieste da me Fatte al
t Governo circa la inlorpetrazione del real rescritto
* del 18 gennarp di questo anno , relativo alla c senzione di portar patente accordala da S. M.
e alle golene doganali, mi avea partecipato S. E.
t il Luogotenente generale con minislenale del 18
e seltembre ultimo, che una tale distanza coniar do( veasi dal punto della spiaggia ad allontanarsi in
c alto mare, disposizione cho era stala da me circot larmenle comunicala.
I Un secondo disposto mi partecipa ora la prelodata
t E. S. con ministeriale degli 11 correnl , colla
e quale soggiunge , che le venti miglia di cui
a parola debbano non solo calcolarsi dalla spiag
li gi in allo mare, ma bens da un punto all' altro
t della costa, ci che costituisce i limili della de( stinazione delle barche delle quali parola.
I Mi affretto adunque a rendere lei intesa ec.
a SI. Arezzo.
VI. t Palermo ti giugno 1827.
c Da S. E. il Ministro Segretario di Stalo di polizia
( generale in data del ai maggio ultimo mi stalo
1 scritto quanto segue:
( Eccellenza = La di lei pregiatissima ministeriale
del 5 dello scorso aprile num. 717 riguardante
K il dubbio sorto sulla mossa delle barche doga
li nali di guardia del littorale, infra le venti miglia
s dal loro posto , non slata fin oggi riscontrata,
se non perch mi stato d' uopo prender pria
I conto d> ci che in questa parte de' reali domini
t si pratica sul proposito. Dalle informazioni prese
risulta , che qui il servizio doganale nel littorale
( si esegue dalle cosi dette castandelle , e golette
doganali.
c Le castandelle quando nel giro che fanno non ol trepassano le venti miglia sono esentate dall' ob( bligo di patente sanitaria, ed anche dal ruolo di
II polizia; ne'casi per che per particolare incarico,
o circostanza qualunque oltrepassar possano le 20
miglia sono obbligate di munirsi delle corrispon( denti spedizioni sanitarie , e di polizia secondo i
c casi precedentemente indicati. Le goleite poi so
ft no sempre esentate dagli accennali obblighi , anI corch toccasse loro in sorte di oltrepassare le
( 20 miglia; perch, comandate sempre le stesse dai
piloti graduali della rea! marina , i quali sono
n ammessi da' regolamenti a dar la loro parola di
t onore , essendo assimilati al grado di ufRziali di
t marina, una sovrana decisione finalmente presasi
k da S. M. nel Consiglio ordinario di Stato de' 2
II gennaro 1826 dietro rapporto del mio signor col
li lega degli affari interni, riguardante questa parc te de' reali domini , prescrive, che le castandelle

VII. 1 Palermo 10 settembre iSsg.


1 Signor Intendente Col mio foglio del 20 agosto
t p. p. num. 27^6 le comunicai la decisione di
1 questo Magistrato supremo per ammettersi a pral tica la barchetta sorpresa in cotesto porto piccot lo col carico di tavole, barili, e pozzolana , non
1 che li tre ragazzi che erano imbarcati sulla slest sa essendosi' conteslato che procedeva da Avola
infra la distanza di 20 miglia.
t Nel confermarle quindi 1' anzidetto in riscontro a
t quanto mi ha scritto , debbo aggiungerle che i
c padroni delle piccole barche, le quali sono esen( ti di munirsi di patente giusta lo art. 26 del ret golamento sanitario debbono al loro arrivo prec sentarsi alle autorit sanitarie giusta quanto si
1 osserva in questo porto. M. Arezzo.
Vili, a Palermo 28 settembre i82g.
1 Signor Intendente Rassegnatesi a S. E. il Minit stro dell' interno le contestazioni insorte tra talu( ne Deputazioni sanitarie , ed i Comandanti delle
t barche doganali per la redazione del costituto ,
f quando ritornano da una crociera a distanza mic nore di venti miglia dalle proprie stazioni, ha la
c prelodata E. S. dichiarato che la pratica vigente
c nell' altra parte de' reali domini quella che le
c cennate barche o scorridoie esercitando la custo( dia e sorveglianza nel littorale loro assegnato delt la estensione non maggiore di venti miglia sono
c esenti dal portar patente, e dal dare il costituto,
< quante volte per non abbiano in mare praticato
k con alcuno; giacch in (ale caso sono nel dovere
( presentarsi alle autorit sanitarie, dalle quali de1 ve riconoscersi se debba imporlcsi qualche riserva,
( o dichiararle in pralica.
I Avendo questa Commessione di Governo con rnini( steriale del 21 andante ripartimento dell' interno,
( 2 carico num. 3i25 ordinato di osservarsi le nor1 me sopra prescritte, lo partecipo a lei Signor Iat tendente ec.
c M. Arezzo,

ne eseguita lai momento della sua partenza in pratica

"da un luogn, sino a quello dell' approdo nel luogo, ove

IX. e Palermo 6 maggio tS3o.


e Da S. E. il Luogotenente generale con ministeriale
e del 5 aprile p. p. stato comunicato quanto segue:
( Dal sig. Ministro delle finanze in data del i \ del pas
ti sato mese di marzo mi stato scritto quanto segue.
i Eccellenza Di riscontro al pregiatissimo ufficio
e di V.E. del i dello andante a carico num. io65
relativo alla facolt da darsi alle Commessioni ma
il rittime di potere accordare sulla richiesta della
<i regia il comando de' suoi legni ad individui non
muniti di patente di patroni, mi reco a dovere di
manifestarle che questo Direttore generale ve
ce nulo con officio ad informarmi, ehe i piloti della
< regia navigano con patente del Direttore gene ralc della dogana, il quale prender dee cognizio ne dalla polizia riguardante la condotta del sog
li getto proposto dalla rega per pilota , e di tutti
e i marinari della barca comandata dallo stesso,
la quale naviga con tal patente senza alcuna carta.
e Cou questa intelligenza potr V. E. servirsi dar
E quelle disposizioni che giudicher convenienti.
e Non dovendo quindi nella partenza de' legni doga
li nali richiedersi altre carte di navigazione se non
* la sola patente di questa Direzione generale dei
e dazi indiretti, ne la prevengo ec, AL Arezzo.

t nuova patente sanitaria quando oltrepassano la


s navigazione di venti miglia , facendosi invece ri"
( toccare la primitiva patente di venti in venti giorni,
c avendo mi medesimo tempo l'. V. fatto conoscere
e esser pan-re di S.A.R. il Luogotenente generale,
E inteso cotesto Magistrato supremo di salute , di
e potersi dispensare i soli legni dell'amministrazione
generale de' dazi indiretti, senza comprendervisi i
c legni della re^a, dall' obbligo di munirsi in ogui
E venti giorni di una nuova patente, facendosi in
< vece riloccare la primitiva paterne durante per
t il tempo dell' attuale crociera, e delle precauzioni
e esistenti pel colera morbus.
1 E la M. S. nella conferenza de' 9 del corrente si
e degnata approvare, l' avviso della prelodala A. S.R.
E Nel real nome ce. Napoli j4 luglio i83z.

X. e Palermo zt giugno iS3o.


k Signor Intendente Il Direttore generale de' dazi
e indiretti ha fatto conoscere le lagnanze del Con
te troloro doganale in visita , attualmente in Sira cusa, sul sistema che pratica tuttora cotesta Dei putazione sanitaria di assoggettare ad ogni costo
t i piloti de' lenii iu crociera a munirsi del pczzi no sanitario, ed a pagare per questo il diritto di
un tari siciliano. Quindi ha insistito, perch ve< nissc subito fatta partecipazione alla Deputazione
t anzidetta della ministeriale emessa dal Governo
sotto il d 28 settembre 1829.
s Io la prego sig. Intendente a comunicare con effet
ti lo la test cennala disposizione del Governo con
1 inculcarne lo esatto adempimento. M. Arezzo.
XI. e Palermo 27 ottobre iS3i.
t Una disposizione di massima slata adottata pe' le gni della crociera, ehe oltrepassando una navigae zionc di venti miglia, si creduto sottoporre al 1' obbligo di portar patente.
c Su questo proposilo dunque io le manifesto, che fin
e quando i legni anzidetti percorrono il trailo di
( mare assegnalo alla loro crociera , qualunque sia
E la estensione di esso, non sono affatto obbligati a
e fornirsi di quel documento. Se poi per molivi d
c servizio sono costretti ad uscire da questo limile,
i allora , anche senz' essere provveduti di patente
f potrauno toccare qualunque porlo vicino, ma sen za esservi ammesso a libera pratica.
a Ho il vantaggio ec. M. AnEzzo.
XII. 11 Eccellenza Ho rassegnalo al Re il rapporto
di V. E. de' i-i giugno scorso, 2 carico, numet ro 2969 sulla proposta di cotesto Dircttor genek ralc de' dazi indiretti , affinch i legni doganali
dispensali venissero dall' obbligo di munirsi di

XIII. Palermo ij luglio fS3^..


e Signor Intendente Dal Governo con ministeriale
11 del 1 j. andanle mi stalo scritto quanto segue.
E Cessato il cordone di sanit pel quale questo real
E principe Luogotenente generale era condisceso a
E permetter, che le barche doganali e di rega ad
ii dette a quello in vece di rinnovar le loro patenti
e sanitarie le facessero riloccare di 20 in 20 miglia,
la lodata A.S. viste le domande del Direttor gcnet( rale de' dazi indiretti per continuarsi quella pra
ti tica, e le deliberazioni del Magistrato supremo di
e salute per mettervi fine, ha ordinalo nel Consiglio
* del 4 che senza farsi eccezione alla legge, e con
fi forme alla pratica tenuta nell'altra parte de' reali
e domini cessi la eccezione di non doversi munir
e di patente le barche doganali e di regia, allorch
1 navighino oltre le 20 miglia; e per conseguenza
e dt'bbau s le une che le altre barche provvedersi
e della patente sanitaria, con la eccezione, che alle
1 prime soltanto cio alle doganali debbon darsi le
e patenti gratuitamente, e senza il pagamento del
e dritto, e che le seconde continuar debbano a
e soddisfarlo.
e La qual real decisione comunico ec.
e Ed io ho il pregio ec. M. Arezzo.
XIV. e Eccellenza Con rapporto de' i4 scllcmbre.
e scorso ha fatto conoscere, che per lunga consuee tudine le barche addette in Sicilia alla pesca , le
e quali intraprendono una navigazione al di l di
s 20 miglia non si sicno fornite di patente sanilae ria, come il dovrebbero per 1' art. 26 del regoe lamento sanitario marittimo, ed ha portato avviso
e uniformemente a quello del Magistrato supremo
e di salute , che la classe de' pescatori numerosa u
povera venga prole. la , senzadio si trasgredisca
e la legge.
t Rassegnato ci da me al Re N. S. nel Consiglio
e ordinario di Slato de' i3 del corrente la M.S. si
e degnata dichiarare , che trattandosi di barche
a pescarecce, le quali sebbene si allontanino dalla
e propria marina pi di 20 miglia , pure toccano
e sempre qualche punto di lillorale infra siffatta
e distanza, non sia necessario, che si muniscano di
e panile sanitaria.
|
e Nel n.al nome ce. Napoli i] otfore lS35.

)( 48o )(
28. Il costituto deve stendersi in forma di domande
e di risposte, e con le necessarie dichiarazioni sulle leg
gi punitive dei costituti falsi.
XV. i Palermo 26 maggio i836.
29, Il costituto deve esser convalidato da giuramen
i Sig. Intendente Colla mia lettera circolare del 10
t novembre ultimo num. 3o23 le partecipai il real to , e sottoscritto dal capitano 0 padrone che si chiama
e rescritto, con cui S. M. erasi degnata dichiarare a deporre,
f per le barche addette alla pesca, che sebbene queQuando il capitano o padrone nn sappia scrivere ,
t ste neir esercitare la loro industria si allontanino e non vi sia tra 1' equipaggio del bastimento altro indi
c dalla propria marina pi di venti miglia , pure viduo che possa fare in ci le sue veci, le corrisponden
a toccando sempre qualche punto di littorale infra 11 ti11 autorit
automa sanitarie
sani
ne faranno espressa menzione al
*
: dell'atto
( siffatta distanza, non sia necessario, che si mun- H termine
1 scano di patente sanitaria,
sanitaria.
\
3o. Quando nel costituto del capitano o padrone
Up ricorso intanto slato a me presentato a nome di un bastimento si scovra dell' equivoco , o della con
e del ceto de* pescatori di Termini, i quali si dolgono traddizione coi fatti indicali nella patente , si debbono
c di non aver potuto fruire di questa sovrana di- separatamente chiamare a deporre tutti g' iudividui deU
t chiarazione, avvenendo che le Deputazioni sanita- 1' equipaggio, ed anche i passeggieri ohe possono esservi
c rie ignare tuttavia del citato real rescritto, obbli- imbarcati.
Sono eccettuati da questa regola i legni da guerra
( ghino gli stessi a munirsi di patente , laddove in
t lontani luoghi siano essi obbligali ad esercitare pe' quali dee darsi il costituto, secondo il disposto nei
( questo ramo d' industria, In vista di ci ho ere- due precedenti articoli , ma dal solo comandante, o da
fi dulo opportuno reiterare la partecipazione della colui che ne sostiene le veci (6).
fi anzidetta mia circolare del 19 novembre i83!5,
e pregandola di parteciparla a' collegi sanitari della
c macia pon potendo per le leggi sanitarie aver li
c di lei Valle, inculcandone ad essi il pi esalto e
( bera comunicazione sono inabilitati ad eseguire
fi pronto adempimento. M. Arezzo.
1 il rapporto del loro viaggio prescritto dall' arti-?
( colo a3o delle mentovale leggi di eccezione nel
c termine di ventiquattro ore dal loro arrivo, seconV. gli articoli /j e f8 della legge doganale del
t do che nello articolo stesso indicato.
tg giugno 1826 ed inoltre le seguenti disposizioni:
dis,
I, Palermo 6 marxo 1826.
fi Considerando che per ci sia d' uopo adottare alcun
E In seguito della circolare comunicata sotto li 17 no
( provvedimento , onde porre in armonia la esecu zione di questo rapporto con le leggi sanitarie.
li vembre ultimo 58 ha avuto luogo una corrisponfi Veduto il rapporto del nostro Consigliere ce.
t denta col Direttore generale de1 dazi indiretti per
t Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
fi conciliarsi questi tre punti.
fi Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo.
( 1. Sul modo di prendere il costituto gli agenti saj Abb<amo risoluto di decretare e decretiamo ee.
c nitri insieme con quelli doganali.
e 2. Circa la rivisiope, che occorre fare alle Deputa
fi Art. 1. I capitni de'legni mercantili provvedenti
le zioni di salute delle carte, che si trovassero trat da luoghi o da viaggi soggetti a contumacia see smesse alla dogana.
fi pondo 1 regolamenti sanitari faranno il rapporto
e 3. In ordine alla conservazione della patente reale
( prescritto dall' art. 23o delle leggi di eccezione
( per gli affari di commercio innanzi al Deputato
( per il passato non affumigala, ma posta in depo sito prsso il bur di navigazione.
fi di servizio ed al Cancelliere della Deputazione di
pubblica spinte tra le ore ventiquattro del loro
t Portati questi oggetti alla conoscenza di S.E. i{ Mi< nistro Segretario di Stalo Luogotenente generale,
( arrivo.
e con ministeriale del 1 andante , ripartimento fi
( 2. Il Deputalo invier un estratto di tale rapporto
li nanze 3 carico num. 1160 , si compiaciuta su
( al Direttore de' dazi indiretti , ed un' altro alla.
fi periormente stabilire.
,
( cancelleria del Tribunale di commercio , e nei
( 1. Che successivamente si scriyessero i costjtuli per
< luoghi ove nop risiede Tribunale, al Giudice del
<t indi confrontarsi ed accertarsi cos 1' operazione
( Circondario.
e di controllo , e 1' ordinato metodo di prendersi
fi 3. I capitani tra le ventiquattro ore, da che sono
c insieme il costituto.
<; stali ammessi a pratica, dovranno notificare il pri( mo rapporto, e la ratifica, e ne faranno sollecilaC 2. Che potendo servire alle Deputazioni di salute
t qualche caria di quelle , che passano alla doga
( mente lo invio al Presidente del Tribunale di
li ria si potesse ricercare dagl' impiegali sanitari per
< commercio della Provincia o Valle.
(i eseguire i notamenti bisognevoli, e poi restituirla.
t 4" I nostri Consiglieri e Segretari di Stato ec.
I 3. Che si possa dal bur di navigazione conservare
i Firmato FRANCESCO .
la patente reale giusta 1' osservanza del passalo
sistema.
(b) V. le seguenti disposizioni:
l. fi Eccellenza Comunicato al Re nel Consiglio dS
c Lo comunico ec. n- M, Arezzo.
( ieri il rapporto di V. E. de' 3o gennaio scorso
II. t Portici 12 ottobre tSsj.
c di venir cost comunicate direttamente da* regi,
t Consoli , e dagli agenti consolari dell' estero lu
1 iimcEsco 1. ec.
( Veduti gli art. a3o e 23 1 delle leggi di eccezione,
notizie commerciali , la M. S. in vista della g\u<t per gli affari di commercio,
t stizia della dimanda volendo provvedere alle ope Considerando che i capitani de'legni mercantili provt porlupe facilitazioni pel commercio della Sicilia ,
s veniepti da luoghi, e da viaggi soggclti a conlu& non che al bisogno di farsi con la magcior prou
se gli domanda il costituto (a).

Si )(

II. 1 In un rescritto comunicato dal Ministro Segretario


t di Stato per gli affari di Sicilia per 1' uso conve niente con la data de' 28 novembre ultimo si legl ge tra le altre cose la seguente sovrana determic nazione = Eccellenza == S. M. cui ho rasscgna< to il rapporto di V. E. dei 20 dello scorso olto bre, ripariimento delle finanze 2 carico, si dc< gnata nel Consiglio ordinario di Slato dei iG dels lo andante approvare che le multe pei capitani
c dei legni di real bandiera che procedendo da Mal
ti ta non si muniscano del certificalo di quel regio
c Console sia nella somma di ducati cinquanta.
t Comunico ci a lei ec.
t Palermo $ gennaro t83S. ^= P. Campo-fra?. co.

33. I Dcpulali si assicurano dello slato di salute di


detti individui , facendoli visitare un per uno alla loro
presenza dal medico 0 chirurgo sanitario a ci partico
larmente destinato.
Trattandosi di un legno provegnenle da luogo so
spetto, e non contentandosi il medico di aver osservato
g' individui dal loro semplice aspetto, sar in pua libert
di farli denudare, specialmente per vedere se nell'ingui
ne 0 sotto le ascelle vi fosse qualche tumore , o altra
equivoca indicazione morbosa.
Quando tra i medesimi individui vi fossero delle
donne, che il medico anche credesse di doversi osservare
a nudo, allora la visita si far in modo che non. restino
violate le leggi della decenza.
34< Il medico, appena eseguita la visita, deve sten
derne una fede giurala , indicando in essa minutamente
tutte le circostanze osservate nella salute degl'individui
Trovandone qualcheduno infermo di malattia equi
voca, egli deve immediatamente aprirvi un giornale pa
tologico, e descrivere in esso giorno per giorno, secondo
le regole ed il linguaggio dell' arte, caratteri e le fasi
della malattia, ed il metodo di cura che avr giudicato
opportuno di applicarvi.
33, Pe' bastimenti soggetti a riserva , quando non
vi sia alcun caso di malattia fra g' individui che vi so
no imbarcati , le visite del medico devono esser sempre
due , una al cominciamento e 1' altra al termine della
contumacia.
36. I Deputali si assicurano della natura ed identit
delle merci , di cui un bastimento si annunzia carico ,
per mezzo delle guardie sanitarie che si fan montare a
bordo del bastimento.
Le guardie, dopo aver praticalo le pi esalte ricer
che in tutte le parti del legno, faran sbito conoscere
il risultato della loro visita a' corrispondenti Deputati di
salute.
37. Allor che trattasi di merci che possono essere
originarie del Levante ottomano, come sono le lane , i
cotoni, le pelli ec, i Deputati debbono farne eseguire
la ricognizione per mezzo di periti, onde assicurarsi se
esse fossero veramente originarie del Levante, e nel caso
affermativo , se sieno slate precedentemente espurgate
presso qualche estero lazzeretto a peste.
Quest' ultima circostanza pu rilevarsi dalle fedi di
espurgo, e altri simili documenti, di cui ne' suddetti casi
i capitani o padroni di bastimenti debbono andar prov
veduti.

III. t Palermo fi giugno i83$.


A torre qualunque equivoco, che si incontralo 0t gni qualvolta sieno arrivali legni da Malta che
( in vece del certificato del Console di S. M. in dicantc il carico o la negativa di averne , siano
forniti dello attestato in tali sensi del Soprintent dente delle quarantine, il Magistrato supremo nel la seduta del 9 corrente ha deciso di dichiararsi
t a tutte le Deputazioni di salute , che qualora i
legni esteri procedenti dall' Isola succennala ven gono muniti del secondo in vece del primo cers liticato, si riguardi un tal documento valido dello
stesso modo come se fosse rilasciato dal Console
c di S.M., dovendo soltanto i legni coverti di real
bandiera provvedersi del certificalo del Console
di S. M.
C Locch la prego ec, M. Arezzo,

(a) Si leggano le cose che seguono:


I. 1 Palermo i3 gennaro i83%.
a Signor Intendente = Informato il Magistrato suprot mo ufficialmente , che in Marsiglia si ammettono
( a giorni dieci d' osservazione i legni provenienti
da locali infetti dal colera , nella seduta ordinac ria del dieci corrente ha deciso che le proceden1 ze tutte della Francia si assoggettino alla contu0 macia di giorni dicci di osservazione. Ha altres
t determinato il Magistrato, che tutte le imbarca1 zioni portanti de' generi originari da luoghi int fetti, qualunque sia la loro procedenza , qualora
( non fossero stati espurgati in altri luoghi , si asf soggettino al trattamento dell'originaria derivazio< ne ; beninteso che dovranno considerarsi com' e< spurgati , quando ci si conlesti col certificato
c consolare, 0 di essere stato presuntivamente fallo

CAPO III.
Della visita.
31. La visita ha per oggetto di assicurarsi;
1. della integrit di numero, della identit di perso
na, e dello stato di salute di tutti gl'individui che sono
a bordo di un bastimento;
2. della natura ed identit di generi, di cui il basti
mento carico.
32. I Deputati di salute si assicurano della integrit
di numero e della identit di persona degl' individui che
sono a bordo di un bastimento, chiamandoli tutti a ras
segna innanzi ad essi , e confrontandoli coi nomi e colle
filiazioni indicate nella patente.
Si assicurano inoltre della integrit di numero dei
suddetti individui, facendo montare a bordo del basti
mento una guardia sanitaria, per verificare se vi sia na
scosto qualche individuo di pi non descritto nella pa
tente.
i lezza pervenire cost le notizie riguardanti la sa Iute pubblica si degnata ordinare , che i regi
Consoli , e gli agenti consolari presso 1' estero
t debbano senza indugio comunicare all' E.V. tutte
f le notizie di salute pubblica e di commercio, del* le rispettive loro dipendenze, senza che tralasci
la real Segreteria di Stalo per gli affari esteri di
a partecipare le notizie stesse a questa real Segre
ti teria di Stato per gli affari di Sicilia , onde pre
ti venire qualsisia intoppo.
t Nel real nome partecipo ec.
t Napoli 7 febbraio 1822.

)( 48a )(
38. I capitani o padroni di bastimenti sono obbli4-0. I legni da guerra non vanno soggetti ad alcu
ali di prestarsi alle visite ne' casi preveduti e richiesti na specie di visita. Il comandante deve assicurare sulla
sua parola di onore della integrit di numero e della ial presente regolamento.
3g. La visita, per quel che riguarda 1' integrit di dentit di persona degl' individui imbarcati sul legno di
numero e 1' identit di persona dogi' individui che sono suo comando; deve manifestar le alterazioni che possono
a bordo di un legno, e per quel che riguarda la natura esservi avvenute; dee far conoscere la natura de' generi,
ed identit de' generi che possono esservi imbarcati, dee II che abbian potuto esser presi nel luogo dond' partito.
considerarsi come una verifica di ci che nella patente " Se tra i suoi individui ve ne sia qualcheduno infermo,
deve indicare a' Deputati 1' indole della malattia, merc
e nel costituto detto su questo particolare. Quindi ai
tar ehe la visita offre de' dati in opposizione a quelli una fede giurala del medico o chirurgo di marina che
dichiarati nella patente e nel costituto, i Deputali ne egli tiene imbarcalo: e non avendo alcun medico o chi
debbono stender subito un atto in forma di processo rurgo di marina, dee far visitare 1' infermo dal medico
sanitario.
verbale.
E finalmente, se il legno da guerra derivi da luogo
a un tal espurgo, ove sar legalmente comprovato, infetto o sospetto, senza aver praticalo, il Comandante
t di essere usciti i generi dalla dogana dell' ultima dee far visitare da persona di sua fiducia , in sua pre
senza o in presenza di un uffiziale da lui incaricato,
procedenza. M. Abezzo.
tutti i bagagli degl' individui del suo equipaggio e dei
II. t Palermo fj maggio 1824..
passeggici che possono esservi imbarcati , a fin di assi
1 Signor Intendente L' articolo Zi dei regolamenti curarsi che non vi sia alcun oggetto suscettibile, preso
sanitari prescrive, che allorch trattasi di merci ,
nascostamente ne' luoghi dond' partito, e quindi accer
che possono essere originarie dal Levante ottoma- tarne i Deputati di salute corrispondenti (a).
no, come sono le lane, i cotoni, le pelli ec. debbono
TITOLO III.
s i Deputati farne eseguire la ricognizione per mez zo de' periti onde assicurarsi se fossero originarie Del trattamento sanitario relativamente agli approdi.
* dal Levante.
4.1. Il trattamento saniiario relativamente agli ap
( Insorto il dubbio se i generi al margine notali (gra
prodi il complesso delle disposizioni che si applicano
ti no omo caff cera tabacco droghe- a' bastimenti di varia specie , secondo le particolari con
( rie ) debbono assoggettarsi anche alla revisio- dizioni del loro approdo.
c ne, domandai i necessari schiarimenti a S. E. il
Queste disposizioni si distinguono in cinque classi ,
c Soprintendente generale di salute in Napoli per e riguardano
,
< sapere quale sia il sistema adottalo nell'altra par
ti te de' reali domini.
c ordinario di Stato de' 17 del corrente, si la
e In riscontro la prelodala Eccellenza Sua mi ha
( prelodata M. S. degnata ordinare , die la misura
t fatto conoscere , che vengono col assoggettate
( di ricognizione prescritta dall'art. 37 del vigente
1 alla rieognizione le cuoia di ogni genere , la
< regolamento generale di servizio sanitario mani
lana , il cotone , i peli di camelli , ed ogni alci timo in via ordinaria non colpisce le merci , che
1 tro suscettibile , che potrebbe essere originario dal
0; possono essere originarie dal Levante ottomano,
c Levante. Alla slessa formalit viene anche sollopoe quando esse provengono in libera pratica da al<c sta la cera grezza, che ordinariamente conliene
( cuna parte del Regno, e che quindi molto meno
1 dei sfili, e pu essere indigena della stessa localit.
t
vanno le medesime soggette al pagamento de'dritti
E Tutti i generi insuscettibili poi sono esenti dall' in(
corrispondenti alla ricognizione fissati ne'numer
dicala ricognizione, non esclusi quelli espressi al
a 7 e 2 delle tariffe sanitarie annesse al real dec margine , poich o derivando da luoghi soggetti
t crelo del 1 gennaro 1820.
( a riserbe stabilite, o da localit di rifiuto, nelle
c
Nel
real nome ec. Napoli 2/ ottobre 1826.
<c eguali non vi sia in atto il contagio, se ne pratica
c 1 ammissione , previo espurgo di separazione. Pei
(a) V. il seguente real rescritto:
k stessi generi, che venissero da' luoghi di libera
1 Eccellenza Ho rassegnalo al Re i rapporti di V.
( pratica nessuna formalit in vigore, tranne quelf E. de' 12 febbraro e i3 aprile andati, ri parti ment la di assicurarsi della loro identit.
t to interno, carico 2, num. 763 e 3g4.i che trat
t Dovendo il servizio progredire sulle stesse basi an
ti tano della convenienza di addirsi un legno di
te che in questa parte dei reali domini , la prego
( guerra alle Deputazioni sanitarie di prima, e sea sig. Intendente di comunicare siffatte norme alle
<
conda classe di cotesti reali domini. E la M. S.
c Deputazioni di 1 e 2 classe di cotesla Yalle per
1 nel Consiglio ordinario di Stato de' 29 del cadu( lo esatto adempimento.
(o giugno si degnata ordinare, che ove esistano
C II Presidente del Magistrato supremo Soprinttn( Deputazioni sanitarie, i legni di guerra della real
t dente generale. P. di Malvagit.
( marina, i legni dell'amministrazione, e regia do
ti ganale, e gli altri legni nazionali , che si trovasIII. 1 Eccellenza S. M. cui ho rassegnato il rapporto
1 sero nel porto , fossero obbligati nel caso di biso1 di V. E. del i5 dicembre dell anno scorso, 2
t carico num. 6679 circa il dubbio se le navi pro1 gno delle Deputazioni di prestarsi al suo invilo y
( perch venissero eseguiti gli ordini dati relativi
c venienti in cabotaggio , con generi , che possono
g alla sicurezza della salute pubblica da chi 1x10c essere originari dal Levante, come lana,cotone, ec.
t devono pagare i diritti sanitari prescritti negli art strasse non volerli ubbidire.
c ticoli 7 e a delle tariffe vigenti ; udito il parere
1 Nel real nome lo comunico a V, E. ec.
c della Consulta generale del Regno, nel Consiglio
E Napoli l luglio 18SS.

483 )(
1.
2.
3.
4..
5.

il rifiuto,
la contumacia,
1* espurgo ,
la pratica ,
le misure straordinarie ne' casi di peste.
4a. I supremi Magistrati di salute formano periodi
camente in ogni principio d' anno il quadro del tratta
mento sanitario, a cui convien sottoporre le diverse im
barcazioni , per le quali possa precedentemente pronun
ziarsi in via di disposizione generale.
Questo quadro, una con tulli i cangiamenti, che
nel corso dell anno possono esservi apportali, dee restar
situato a fronte di quello sulla classificazione de' luoghi,
li cui si parla nell art. 5 del presente regolamento, ed
Aver le medesime diramazioni e pubblicit.
CAPO I.
Del rifiuto.
43. Il rifiuto un atto con cui dalle autorit sani
tarie s' intima e si obbliga il capitano o padrone di un
dato bastimento a doversi allontanar subito dal luogo,
ov' giunto , non potendo esservi ricevuto per le condi
zioni particolari del suo approdo.
44. Van soggetti alla legge del rifiuto,
1. i bastimenti infetti, o provegnenti in pratica da
luoghi infetti;
2. quei che nel viaggio abbiano avuto contatto con
altri bastimenti infetti o provegnenti da luoghi infetti ;
3. que' bastimenti, i di cui capitani o padroni viaggia
no sforniti di patenti sanitarie , salvo il caso preveduto
nell' art. 26 del presente regolamento ; o que' che aven
dole, ricusino di esibirle, per nasconder le vere condi
zioni del loro approdo;
4>. que' bastimenti i di cui capitani o padroni ricusino
di dare il costituto, o di assoggettarsi alle visite ne' ca
si richiesti dal presente regolamento.
45. Quando un bastimento contenga in atto l'infe- zione a bordo , non basta d' imporglisi semplicemente il
rifiuto, ma dee farsi scortare da un legno armato sino
a qualche estero lazzeretto a peste , ond' evitare eh' esso
allontanandosi da un punto, non vada ad approdare in
un altro punto dello stesso Regno.
46. Se un bastimento a cui si imposto il rifiuto,
non possa mettersi subito alla vela per cagion de' venti
contrari, dee farsi vigilar rigorosamente a iin d' impedi
re ogni qualunque specie di comunicazione colla terra(a).
(a) V. le seguenti disposizioni:
1. ( Palermo So agosto 1824..
1 Da S. E. il Luogotenente generale con ministeriale
del 26 del cadente mese mi stato partecipalo
( il seguente real rescritto V. E. prendendo oc casione dell' ostinata negativa del capitano di un
a legno pervenuto in Messina pel passato febbraro
ti ad allontanarsi da quel porlo secondo Io sfratto
che gli si era imposto per la sua procedenza, ha
proposto col rapporto del 26 luglio caduto, unic formeraente al parere di cotesto supremo Magi
ci strato di salute le misure d' adottarsi per sistema
in casi simili. Avendo io elevalo alla sovrana in telligenza siffatto rapporto dell' E. V. la M. S.
nel Consiglio ordinario di Stato degli 11 correnc te si degnata approvare quanto 1' E.V. ha proc posto , cio , che se fra il termine di un' ora il

4-7. Se un bastimento soggetto a rifiuto abbia sof


ferto de' danni , per cui non possa continuar con sicu
rezza la sua navigazione, dee permettersene il riattamento,
da eseguirsi per mezzo del suo medesimo equipaggio , e
colle dovute regole sanitarie, ond' impedire che ripren
dendo il viaggio pon si apra, e vada a naufragarsi su
qualche cosla.
( capitano di un legno, che dee sfrattarsi non vo1 glia ubbidire alle notificazioni dei Deputali sanilat ri, n prestarsi alle insinuazioni, che gli saranno
li fatte dal Console di sua nazione debba allora fart si uso della forza, ed obbligarlo col cannone alla
c partenza. Nel real nome ho il vantaggio di par
ti teciparlo a V. E. perch si serva farne 1' uso
t conveniente,
t Io le comunico ci Sig. Intendente ec.
( // Presidente del Magistrato supremo Soprinlen dente generale .= P. ni Malvagna.
II. t Palermo 1 gennaro f82j.
jt II Ministro Segretario di Slato degli affari interni
e in Napoli , nel d 16 dicembre or passalo mi l a
scritto quanto segue Eccellenza Si serv V. E.
a con rapporto de 20 novembre scorso 2 carico nut mero 3289 manifestare il dubbio cost promosso;
se per effetto dell'articolo 46 del vigente regola
ti mento di servizio sanitario marittimo, prescrivente,
a che i legni di riliuto che approdano nei reali dot mini , quando non possono porsi alla vela pei
< venti contrari , devono essere rigorosamente cu
li stoditi , debbano obbligarsi alla partenza i detti
t legni allorch spirano venti favorevoli al loro al
ti lontanamene dal punto ove sono custoditi, o so1 lamente allor quando siano propri i venti per con1 durli al luogo ove sono i medesimi diretti.
( In seguito di ci credei di sentire all'uopo il Soprin tendente generale di salute, per dire come pratica
s il supremo Magistrato di Napoli , il quale in ris scontro mi ha manifestato , che ove spiri un ve&Hf
1 favorevole per fare allontanare il legno di rifiuto,
c tanto dal punto in cui trovasi ancorato per con1 trariet de' venti quanto di tutti gli altri apparle( ncnti ai reali domini , conviene obbligarli a par1 tire , ancorch il vento non spiri favorevole , per
1 andare al luogo ov' diretto; in caso poi , che
fosse soltanto favorevole il vento per uscire dallo
i ancoraggio preso , ma continuasse ad essere cons trario ad una navigazione alta , che lo allontani
l dalle altre cosle del legno, meglio trattenerlo
t ond' evitare , che prenda altro porto , o si getti
( in qualche spiaggia , ove non gli si possa prati
li care quella rigorosa custodia , che alle procedenze
t dai luoghi di rifiuto dovuta , per la sicurezza
della pubblica salute.
( Io mi faccio un dovere di manifestare all' E. V.
1 quanto questo Soprintendente generale ha riferito,
1 che olire di averlo io trovalo regolare , altres
( uniforme a ci che praticasi dal supremo Magic strato di salute di Napoli.
1 Le partecipo lutto ci in riscontro al rapporto dei
26 ottobre dell'anno scorso per sua intelligenza,
1 ed uso che convenga.
1 Firmato = M. Fatare,

k m )(
Se il medesimo lia bisogno di viveri, se gli debbano
01. La durala della contumacia che s' impone per
ragion de' luoghi da cui un bastimento proviene , o per
somministrare sotto le pi rigorose cautele sanitarie, on
de evitare che per mancanra di alimenti la gente non ragion de' mari ch'esso attraversa navigando, pu dai
si gitti per disperazione su qualche spiaggia , ed a qua- supremi Magistrati stabilirsi precedentemente in via di
disposizione generale, tenendosi presente la seguente re
lunque rischio vi si metta a contatto.
48. AH' infuori delle misure di soccorso prescritte gola:
Pe' legni provegnenli da luoghi sospesi, la contu
nel r articolo precedente, le quali sono nel tempo stesso ||
macia non deve essere n minore di giorni quattordici,
reclamate dalle leggi dell' umanit , resta severamente
n maggiore di giorni venlotto.
proibito di farsi con bastimenii di rifiuto qualunque spe
Pe' legni provegnenli da luoghi sospetti, non deve
cie di operazione , o commescolamenlo di persone in
esser ne minore di giorni ventuno, n maggiore di gior
pratica.
Allor che un bastimento di rifiuto non contenga ni quaranta.
Pe' legni che attraversano de' mari soggetti a riserve,
in atto l'infezione, potr permettersi il disbarco de' ge
non deve esser n minore di giorni selle , n maggiore
neri insuscettibili sotto le pi rigorose riserve sanitarie ,
ma solamente presso le Deputazioni di prima classe, che di giorni ventuno.
52. La durala della contumacia che s' impone per
abbiano lazzeretto.
l'alterazione che si trova nel numero, o nella identit,
CAPO II.
o nello stato di salute degl' individui di un legno , nou
Della contumacia.
pu fissarsi precedentemente in via di disposizione gene
49. La contumacia un esperimento di alcuni gior
rale. Essa dee venire volta per volta determinata dai
ni, a cui si sottopongono g' individui di un bastimento, supremi Magistrali secondo la natura de' casi e delle
circostanze.
a fin di assicurarsi se su di essi si sviluppi qualche ma
lattia d' indole contagiosa, o per meglio verificare le cir
Lo slesso dee dirsi relalivameule alla durata della
contumacia che s' impone a' legni per ragion delle irre
costanze della sua navigazione.
golarit osservate nella patente, o della contraddizione
50. Questo esperimento s' impone principalmente,
in cui la patente si trova co' costituti e collo visite.
1. per ragion de' luoghi da cui un bastimento pro
viene, allor che questi son classificati tra i sospetti o i
53. ISel cominciamenlo della contumacia, che s' im
pone per ragion de'luoghi, donde i leg
sospesi ; e prende allora il nome di contumacia di lo
legni provengono, si
deve aver sempre riguardo a' generi,
ri, di cui il legno pu
calit (a).
2. per ragion de' mari che un bastimento attraversa esser carico.
navigando , allor che questi son dichiarati in osservazio
Se i generi sono suscettibili , l' esperimento degl' in
dividui non comincia se non dal giorno, in cui essi si
ne, perch frequentali da legni infetti o sospetti ; e pren
sono separali da' generi suddetti , i quali devono intro
de allora il nome di contumacia di navigazione.
dursi in lazzeretto per farsene 1' espurgo, nel modo che
L' esperimento medesimo s' impone inoltre straordi
sar indicalo nel cap. seguente. Volendo gl'individui renariamente ;
1 . per ragion degl' individui che si trovano imbarcali slare uniti a' generi, il loro esperimento comincia e ter
su di un bastimento , allor che se ne vede alterato il mina nel giorno medesimo, in cui comincia e termina Io
numero, la identit e Io stalo di salute;
espnrgo.
2. per ragion delle irregolarit della patente , allor
Se i generi sono tutti insuscettibili, o pure se il ba
che qucsla non rivestila delle forme, della integrit stimento vuo'.o, 1' esperimento comincia dal giorno me
ed autenticit richieste dagli articoli 18 a 24 del pre
desimo dell' approdo.
sente regolamento ;
>4- Nel cominciamenlo della contumacia, che s' im
3. per ragion della contraddizione in cui la patente pone per ragion de' mari che i legni attraversano navi
si trova col costituto e colle visite.
gando, si deve aver sempre riguardo alla identit de' ge
neri, di cui il legno pu esser carico.
Se nei generi non vi alcun difetto d'identit, l'e
(a) Leggasi la seguente disposizione:
t Palermo 12 dicembre i833.
sperimento comincia dal giorno medesimo dell' approdo-,
t Signor Intendente La contumacia di ossertazio- salvi i casi preveduti negli articoli 56 e 57 di questo titolo.
ne una misura, che il Magistrato supremo ha
Se poi vi difetto d' identit, i supremi Magistrati
adottato, e che tende ad eliminare qualunque so
decidono in via straordinaria, e secondo la natura dei
spetto , che alcune imbarcazioni destar potessero casi, a qual trattamento dee sottoporsi l'imbarcazione.
per ragion de' luoghi d' onde procedono. stala,
55. I legni da guerra van soggetti alle contumacie
e sar per sistema applicala prima di ammettere locali: ma essi son dispensati dalle contumacie di navi
a libera pratica le derivazioni da quei porti, per gazione, allor che i comandanti rispettivi assicurano sulla
li quali una ordinaria contumacia di localit tro
loro parola d' onore di non aver avuto alcuna specie di
vasi preesistente,
comunicazione con altri legni o luoghi durante il viaggio.
c Dovendosi quindi anch'essa considerare come conta56. Approdando un legno , che per la sua provec macia locale, ma senza lo espurgo di merci, io pre- gnenza non andrebbe soggetto ad alcuna specie di ri
( go lei Signor Intendente a degnarsi di ci av- serva, o andrebbe soggetto ad una riserva di poco rigo
( verlire le Deputazioni sanitarie della di lei Valle re; e scovrendosi di aver esso avuta comunicazione in
t e prevenire anche le medesime , che Io esperi- mare con un altro legno, il quale approdando audrebbe
( mento suddetto , caratterizzato sotto il nome di soggetto a de' maggiori riguardi, deve sempre imporsi
e contumacia di osservazione non pu consumarsi al primo lo stesso trattameuto sanitario, che si sarebbe
c che presso le Deputazioni di prima , seconda , e imposto al secondo, nel caso che vi fosse unitamente
& terza classe solamente s= M, Arezzo,
approdalo.

)( 4-85 )(
der individuo in contumacia con cui si e posto a conDeve poi considerarsi ed esser trattato come prove
gnciiza da luogo sospetto un legno che avesse avuto co
tatto.
municazione in mare con altro legno, di cui s' ignorano
Deve anche severamente evitarsi . che individui ap
le condizioni e 1' origine.
partenenti a contumacie diverse , o a contumacie comin
57. Se un legno provegncnlc da luogo libero, o
ciale in epoca diversa, abbiano tra di loro la menoma
soggetto a picciola riserva , porli de' generi suscettibili
comunicazione di contatto. Quando ci per accidente ac
chiusi in balle, o stivati nel legno, presi da luogo sog
cada, gl'individui che avrebbero terminato pi presto il
loro esperimento, devono seguir la contumacia ed il de
getto a riserva di maggior rigore, e non aperti e spur
gati nel luogo, donde il legno ultimamente proviene, es
stino di coloro il di cui esperimento sarebbe terminalo
so dee considerarsi come una provegnenza diretta dal
pi tardi., (c).
luogo donde prese il carico de' suddetti generi, ed esservi
60. proibito su i bastimenti in contumacia di te
quindi sottoposto al corrispondente trattamento sanitario.
ner liberi per lo bordo de' volatili, di spennar de' volatili
Lo slesso dee dirsi nel caso che i generi fossero senza alcuna cautela, facendone cader le piume al di
slati presi dal bordo di un altro bastimento soggetto a
fuori; di gitlar delle carte, delle fila o altre picciole
riserva di maggior rigore, dovendo allora considerarsi i materie suscettibili , che possono andar molto lungi , c
generi come direttamente provegnenli dal luogo, ove il sconcertare il corso dell' esperimento che altri legni stiesuddetto bastimento li avea presi.
110 consumando, o contaminar de' legni o altri sili di
Le disposizioni contenute in questo , e nel prece
terra che sieno in pratica. ,
dente articolo, sono strettamente applicabili tanto a' le
61. E proibito agi' individui in contumacia di andar
gni mercantili, quanto a quelli da guerra (a).
vagando colle lance , 0 di bagnarsi e andar nuotando
5S. La contumacia pu consumarsi 0 sul medesimo presso al bordo del loro bastimento, potendo dar ci pre
bastimento, o ne' recinti del lazzeretto.
testo a delle infrazioni gravissime.
IVel primo e nel secondo caso tutti g' individui in
62. Trattandosi di contumacia locale, gl'individui
contumacia devono esser custoditi e vigilati col massimo che si ammettono a consumarla in lazzeretto > devono
rigore , non essendo loro permesso di scender dal basti
scendervi colle loro sole robe usuali , essendo proibito
mento , o uscir da' recinti del lazzeretto , e di aver la di portarvi generi suscelt bili nuovi non mai usali , che
menoma comunicazione colla genie in pratica. (//).
devono introdursi in lazzeretto separatamente; salvo sem
59. Se un individuo in pratica si pone a contatto pre il caso , in cui g' individui domandino di rimanere
uniti a' generi , secondo il disposto nell' articolo i>3 del
con un individuo in contumacia , o con oggelti suscetti
bili al medesimo appartenenti, deve egli rimaner sottopo
presente regolamento.
sto alla contumacia istessa, e correr lo slesso destino
Similmente coloro a' quali si permeile di scontar
1
ia
la suuueua
suddetta comuiudcia
contumacia locale sui
sul meacsimo
medesimo Da!
bastimento,
(a) // Soprintendente generale di salute pubblica tcris- non possono ritenervi che le sole robe suscettibili usuali,
ha quanto
M./infn segue.
esistisi
rlfVAmln
Pili* (1discendere
1 ennn A ora in lazzeretto
lnv/onnl Ia tutti
filili gli
evll oggelti
i-> it
dovendo far
su
se
scettibili nuovi, che non mai siano stati usati.
Palermo 3 ottobre l833.
Signor Intendente i> L' articolo 57 dello statuto sa63. Durante la contumacia pu permettersi, nel
c nitario prescrive , che ove un legno soggetto a modo che sar indicato in seguilo, il disbarco de' generi
piccola, ed anche a nessuna coniumaria porli dei insuscettibili, di cui un bastimento pu esser carico, e
teneri suscettibili presi da luogo soggetto a riserve l'imbarco di qualunque altro genere, sia suscettibile,
i maggior rigore , e non espurgali nel luogo da sia insuscettibile , che il capitano 0 padrone del basti
onde il bastimento ultimamente provenga , esso mento cerchi di prender da terra.
dee considerarsi , come una derivazione diretta dal
luogo, nel quale prese il carico de'suddetli generi.
(c) V. la seguente disposizione :
11 Magistrato supremo avendo lenuta presente silTalla
0 Palermo 22 novembre i83z.
t prescrizione , e conoscendo da una deliberazione
1 Per la giusta agevolazione che merita il commercio,
e precisamente quello che si esercita giornalmente
del Magistrato supremo di Napoli la necessit di
< tra l' una, e l'altra parie de' reali domini, slato
espressamente ordinare l'osservanza, afln d'im
a in Napoli adottato il sistema, che arrivando nei
pedire la immissione in questi reali domini di ge
f porti di quei reali domini sul Jonio, e 1' Adriatico
neri originari dall'Inghilterra , senza che abbiano
t de' legni derivanti da qualche porto della Sicilia
subito un debito espurgo , ha deciso nella seduta
ordinaria del primo corrente , che arrivando dei
aventi a bordo una guardia di sanit fattavi imbastimenti da' porli di Genova, Livorno, e Civi'.at barcare per disposizione di quella Soprintendenza
vecchia , i quali recassero generi originari dalla
c generale , debbano gli stessi essere al momento
Inghilterra , e non coslasse di essere stali espur
ricevuti in libera pratica.
gali, pe' luoghi intermedi , debbono le Deputazioni
1 Per una doverosa reuiprocanza , e per apprestare la
sanitarie sospendere a tali bastimenti la pratica ,
stessa facilitazione al commercio , questo Magistra
e provocare volta per volta le determinazioni del
to supremo ha deliberato , che arrivando nei porli
di questa Isola delle barche provegnenti dall'altra
Magistrato.
parte dei reali domini sili nei delti due mari , e
Le partecipo ci, Signor Intendente ce.
perci soggetti alla contumacia di navigazione ,
( M. Arezzo.
recando a bordo una guardia sanitaria col intri
gatavi , e che assicuri di non avere il legno avuto
(b) Per un ufficio del Soprintendente generale di sa
nel viaggio il menomo contalto con l'altre imbar
lute pubblica del 12 luglio t834 vietato a' legni
cazioni , siano tosto ammesse liberamente.
soggetti a contumacia di tirare a terra onde far
< Le partecipo ce, M, Arezzo,
operazioni di carica e discarica.

4-86 )(
R4-. L' imbarco ed il disbarco de' generi dee fars
in nio(io che non accada la menoma comunicazione di
coniano tra i contumacisli e la gente in pratica.
Quindi nel disbarco debbono i contumacisli colloca
re in un silo isolato, designato loro dalle autorit sanilane , i generi suscettibili , usando la massima cautela
perch non vi resti unita alcuna materia suscettibile; e
quando i contumacisli se ne sono allontanati , debbono
allora appressatisi le persone in pratica destinate dagl' interessati coli' intelligenza delle autorit sanitarie, e
rilevare i generi per farne 1' uso conveniente.
Neil' imbarco poi debbono g' individui in pratica
collocare nel suddetto sito isolato i generi chiesti dal ca
pitano o padrone del bastimento in contumacia, il quale
mander la sua gente a rilevar detti generi da terra ,
dopo che si saranno allontanali g' individui in pratica
che ne han fatto il trasporto.
65. Le operazioni d' hnbarco e di disbarco sotto
contumacia devono sempre farsi colla personale assisten
za de' Deputati di salute corrispondenti, i quali debbono
aver la cura d' impedir gli affollamenti, allontanando dal
luogo, ove dette operazioni si eseguono, lutti coloro che
non vi hanno interesse.
66. I bastimenti in contumacia devono esser prov
veduti di acqua e di viveri nello stesso modo e colle
stesse precauzioni indicate ne' precedenti articoli.
67. Occorrendo di dover portar de' viveri fin sotto
al bordo di un bastimento, come convien di fare allor
che trattasi di provvederne qualche legno di rifiuto, al
lora i Deputati debbono far collocar questi generi su di
una barchetta sfornila di qualunque materia suscettibile ,
e colla loro assistenza devono far rimurchiar la medesi
ma da un' altra barca fin sotto al bordo del bastimento
in contumacia, donde dopo di essersi essi allontanati con
tutta la gente in pratica, il capitano o padrone del le
gno disporr che i generi sien rilevati , abbandonando
in seguilo la barchetta che ne ha fatto il trasporto; la
quale ripresa da'Depulali colle regole sanitarie, dee ve
nir sottoposta ad espurgo nel modo che sar indicato
nel cap. seguente.
68. Tulle le operazioni relative a legni in contu
macia debbono farsi di pieno giorno , o sia dal levare
al tramontar del sole, restando severamente proibita qua
lunque operazione durante la notte.
69. Tutti i legni in contumacia debbono tenere a
prua una piccola bandiera gialla, che indichi di trovarsi
essi sottoposti a delle riserve sanitarie.
70. Senza il permesso de' Deputati di salute proi
bito alla gente in pratica di parlar co' contumacisli, sien
questi a bordo del bastimento, sien ne'recinli del lazzeretto.
Un individuo in pratica che abbia avuto il permes
so di parlare ad un contumacista , deve situarsi sempre
sopravvento , rimanersi ad una competente distanza , ed
essere a vista di una delle guardie addette alla custodia
de' contumacisli , la quale per impedire il contatto deve
situarsi in distanza tra l'individuo in contumacia e l'in
dividuo in pratica.
71. Se un contumacista dee trasferirsi da un luogo
in un allro per qualsivoglia oggetto, deve esservi accom
pagnalo dalle guardie di custodia, precedente permesso
de' Deputati di salute.
72. Avvenendo qualche nascila fra individui Irovantisi in contumacia ne' recinti de' lazzeretti, i Deputati di
salute debbono, per la regolarit degli alti dello sialo
civile; attenersi al disposto neli' art. 62 del codice civile.

Se la medesima avvenga tra individui che sono in


contumacia su qualche bastimento nazionale, allora l'im
barcazione si considera come tuttora in viaggio, e per la
regolarit degli a'ii dello stato civile, deve arrendersi al
prescritto negli articoli 63, 64, e 65 dpi codice suddetto.
Qualora il neonato appartenga a genitori cattolici
il professore o la levatrice che si saranno immischiali
nella contumacia per assistere al parlo, gli daranno il
battesimo secondo le forme conosciute dalla Chiesa ; e
sar riserbato di far solennizzare le funzioni del Sagramemo al termine della contumacia.
73. Allor che un individuo ip contumacia cade in
fermo, le guardie di custodia devono subito avvertirne
i Deputali, acci il medico sanitario accorra a visitarlo.
Il medico deve allora aprire il suo giornale patolo
gico , a' termini di ci che indicalo nell' ari. 34 del
presente regolamento , qualora la malattia sia d'indole
grave ed equivoca.
74. Se il contumacista infermo, o chiunque altro vi
abbia interesse, desidera un allro medico che lo assista
unitamente al medico sanitario, i Deputali di salute deb
bono aderirvi.
75. Ogni accidente di malattia, sia che si (rovi svi
luppato all'approdo di un legno, sia che si sviluppi in
seguito durante la contumacia, prolunga sempre il corso
delle riserve, sino a che la vita dell' infermo non si as
sicuri , e che non resti veggentemente riconosciuto di
esser la sua malattia d'indole ordinaria e non contagiosa.
Il prolungamento delie riserve vien determinato se
condo le circostanze da' supremi Magistrati di salute cor
rispondenti.
76. Se 1' infermo si aggrava, non deve trascurarsi
di fargli apprestare i corrispondenti uffizi di religione
dal cappellano del lazzeretto, 0 in di lui mancanza dal
parroco del luogo, il tutto per sollo la direzione dei
Deputati di salute , acci le regole sanitarie vi sien ri
gorosamente serbate.
Quando la malattia sia assicuratamente d' indole or
dinaria, si pu permettere, a richiesta dell'infermo, o
di qualunque altro vi abbia interesse, che il medico non
meno che il cappellano s' immischino nella contumacia ,
e vi rimangano anch' essi sottoposti , ad oggetto di pre
stare all'infermo un'assistenza pi assidua e pi libera.
77. Pe' contumacisli infermi che desiderino di far
testamento, dee serbarsi la seguente norma:
1 . se l' infermo in contumacia ne' recinti del laz
zeretto, allora il testamento deve esser fallo secondo il
disposto negli articoli 911,912, e 924 del codice civile^
se non che in vece del Giudice del Circondario e degli
ufficiali municipali , il testamento pu esser ricevuto da
uno de' Deputati di salute, o anche dal capitano del
lazzeretto, alla presenza di due testimoni.
Il testamento fatto in questo modo non polr conte
nere alcuna disposizione a favore de' Deputati di salute ,
o di qualunque altro agente sanitario addetto ai servizio
de) lazzeretto , qualora per essi non sieno parenti del
testatore.
Subito che la contumacia terminala , e 1' infermo
ristabilito ammesso a pratica, son d'allora applicabili
al testamento da lui fallo le disposizioni contenute nello
articolo 91 3 del codice suddetto.
2. se 1* infermo in contumacia a bordo di un ba
stimento nazionale, allora il bastimento, bench si trovi
ancoralo in un porlo, pur tuttavia, per la riserva a cui
sottoposto, dee considerarsi come trovantesi sul mare

)( 4.87 )(
il testamento
Se il defonlo non ha in lazzeretto alcuna roba
nel corso di un viaggio; e quindi
.
... deve J.
esser rivestito delle forme prescritte negli articoli 9*4 che gli appartenga, ci dee farsi costare per mezzo di
oi5, 916, Q23, e 924 del codice civile.
I un processo verbale da stendersi secondo le medesime
questo
. caso non deve
1
* - al
_t *_
. 1
In
aversi alcun _*
riguardo
forme richieste di sopra per l' inventario , e da farsene
disposto nell' articolo 920 del suddetto codice, come ine
il medesimo uso.
seguibile per la circostanza della contumacia del bastimento.
81. Se la morte sia avvenuta tra individui che sono
Subito che il bastimento ammesso a pratica , dee a scontar la contumacia sul medesimo bastimento, deve
considerarsi, per rapporto al testamento anzidetto , come sotto le regole sanitarie farsi trasportar nudo a terra il
allora approdato in quel porto , e quindi son d' allora cadavere del defonto, onde applicarvi le disposizioni con
applicabili al testamento medesimo le disposizioni conte* tenute nell'art, precedente, all' infuori dell'inventario,
nule negli articoli 917, 918, 919, 921 e 922 del codi* delle robe di cui i Deputati non potrebbero incaricarsi.
ce civile.
78. Se su di un bastimento qualunque in ontuCAPO III.
macia si sviluppi qualche accidente di peste, gli si deb
Dell' espurgo.
bono immediatamente applicare le disposizioni indicate
nell* articolo 45 del presente regolamento.
8a. L' espurgo il complesso delle operazioni sani
79. Se un accidente di peste si sviluppi ira g* in
tarie che si applicano a' generi suscettibili sospetti d'in
dividui che trovansi in contumacia in qualcuno de' laz
fezione, onde rimetterli in commercio senza alcun peri
zeretti di osservazioni del Regno debbono allora adottar
colo per la salute pubblica.
si le misure straordinarie , di cui sar parlalo nel capi- H
83. L' espurgo di tre diverse specie , cio o di
tolo 5 di questo titolo.
IlI disinfet(azione, o di separazione, o di cimento.
80. Se un individuo affetto da malattia riputata orSi chiama espurgo di disinfettazione , quando un
dinaria cessi di vivere durante la sua contumacia in Iaz- genere suscettibile si sottopone a de' metodi , che anche
zero ilo, esso non deve essere altrimenti seppellito che nel nel caso che contenga l' infezione, ne lo rendono libero
seguente modo.
e depurato.
Il defunto dee farsi pria di ogni altro denudare 0
Si chiama espurgo di separazione, quando un ge
dagli spurgalori , se ve ne sono , o dai compagni della nere di sua natura insuscettibile vien diligentemente spo
medesima imbarcazione e contumacia. Il medico sanitario gliato e segregato di ogni materia suscettibile, che per
alla presenza dei Deputati , dee visitare il cadavere , e accidente possa trovarvisi unita.
stendere un atto di ci che abbia o non abbia potuto
Si chiama espurgo di cimento , quando un genere
osservare sulla sua superfcie. Se l' individuo morto in suscettibile si mette appositamente a contatto con degli
seguito di una infermit equivoca, quest' atto dev' essere individui, onde assicurarsi che non conlaminandone al
1' ultimo pezzo del giornale patologico che il medico vi | cuno per un esperimento di un dato numero di giorni,
avr compilato , a' termini dell' articolo 34 del presente " non contenga veruna infezione.
regolamento. Se l' individuo morto repentinamente, il
84- L' espurgo di disinfettazione si fa o per scio
medico dopo di essersi informalo di tutte le circostanze rino, o per profumazione, o per immersione in taluni
che abbian potuto di poco precedere o accompagnare la liquidi, come sono l'aceto, lo spirito di vino, l'acqua
suddetta morte , emetter il suo parere sulle cagioni e di mare, la saponata calda, il Iissivio, ec. ec.
l' indole di tale accidente.
85. Lo sciorino si opera esponendo i generi suscet
Eseguita questa visita , i Deputati devono passar lo tibili all' aria aperta, e sovra tutto nelle prime ore della
avviso della morte avvenuta
all' uflziale manina, e facendoli ventilare ed imbevere per un dato
ila nel lazzeretto ali
dello stalo civile del luogo, secondo le disposizioni dello numero di giorni di aria atmosferica , che dee conside
rarsi come uno de' primi reaitivi disinfettanti a cagion,
articolo 85 del codice civile.
Dopo queste prime formalit, deve farsi scavare nel dell' ossigeno che contiene.
Lo sciorino si opera principalmente sulle varie spe
terreno a fianco del lazzeretto, o in altra localit oppor
tuna, una fossa alla profondit di otto palmi, spargervi cie di cuoia e di pelli sciolte , e su tutti i suscettibili ,
allor che son tratti dagl' involti o dalle balle in cui pos
uno strato di calce viva, ed indi farvisi riporre il cada
vere nudo, covrendolo interamente della medesima calce, sono venir rinchiusi.
L' esperimento dello sciorino dee per essere sem
e gitlandovi dell'acqua in una quantit da farne opera
re la subbollizione. Quando la calce si pienamente pre accompagnato dall' espurgo di cimento, come il pi
fusa coli' acqua, dee farsi riempir la fossa di terreno.
proprio a verificare la gi compiuta disinfettazione del
In seguito di ci , i Deputali debbono formare un genere.
distinto inventario in doppio originale delle robe del
86. La profumazione si applica sovraltulto alle carte
defonto, coli' intervento di due individui della medesima nel seguente modo.
Il contumacisla gilta la caria in un recipiente di
contumacia, tra i quali il capitano 0 padrone del legno,
se vi presente ; o in mancanza di altri contumacisti , ferro filato , che la guardia sanitaria gli presenta alla
coli' intervento di tre probi testimoni che sappiano scri
punta di una lunga asta. La guardia fa cader la carta
vere. Una copia dell' inventario dee restar negli atti su di un sito sfornito di qualunque materia suscettibile;
della Deputazione di salute. L' altra copia dee passarsi la spiega diligentemente per mezzo di lunghe forbici, ta
al capitano o padrone suddetto, o a chiunque vi abbia gliandone il suggello, se una lettera chiusa ; ed indi
un maggiore interesse, insieme con tutte le robe nello con mollette di ferro la prende, la espone al fumo della
paglia umettata o dello zolfo , e ve la tiene sino a che
inventario descritte, dopo che saranno state spurgate se
il fumo abbia penetrato in tutte le parli della carta. II
condo le norme prescritte nel cap. seguente, e le parti
colari analoghe indicazioni de' supremi Magistrati di sa
contumacisla pu anche spiegar egli medesimo la carta ,
prima di consegnarla alla guardia, ed allora egli stesso
lute corrispondenti.

)( 488
dee siluarla alla punta della molletta di ferro, e cos la della carta ; e basta l' immersione di pochi minuli per
poterli mettere in commercio senza alcun pericolo.
guardia la espone immediatamente al fumo.
In questo modo si riceyno ed espurgano le patenti
In questo medesimo modo devono espurgarsi i pli
sanitarie o altre carte di navigazione: il costituto che si chi , i quali ancorch sicn giunti su bastimenti soggetti
d a sottoscrivere a' capitani o padroni de' legni , a' ter
a picciole riserve, vengono diretti riservatamente al Go
mini dell'articolo 29 del presente regolamento; e final
verno , per cui non conviene dissuggellarli per farne la
mente le lettere e i plichi che i capitani o padroni , o profumazione.
altri oontumacisti possono portare per consegnarli a chi
Quando per i plichi sien voluminosi in modo che
son diretti, o che possono essi medesimi scrivere a qual
l' incisione non pu se non riuscire imperfetta, e quindi
impedire al liquido di penetrare in tutte le parli della
che loro corrispondente durante la contumacia.
87. La profumazione anche si applica per disinfet
caria, allora i plichi suddetti devono necessariamente a?
tar le stanze del lazzeretto, ove sieno stali de' molli in- prirsi per operarsene 1' espurgo.
fermi, ancorch di malattie ordinarie,- e si applica non
90. Quando un legno sia carico di hotti contenenti
meno a disinfettar le robe usuali che appartengono , o || vino, spirito di vino, olio ec. ec, e i cerchi di queste
di cui si son serviti degl' individui sottoposti a contuma
botti sien legati con dello spago, o altre materie filar
mentose suscettibili, allora lo spago o le suddette materie
cie di rigore, che han sofferto delle malattie in laz
attaccate a' cerchi, devono farsi diligentemente aspergere
zeretto.
In questi casi si praticano le fumigazioni nitriche 0 ed imbevere di aceto , o anche di semplice acqua di
muriatiche , secondo i metodi chimici conosciuti , dopo mare ; ed indi purch si facciano incatramar tutte le
legature bagnate nel modo anzidetto, le botti devono re
essersi sospese a delle corde le robe che si vogliono pro
fumare, e chiuse ermeticamente le stanze che si vogliono putarsi come espurgate per immersione.
disinfettar separatamente, o in cui son riposte le sud
91. L' espurgo di separazione si fa segregando ac-?
curatamente da' generi di lor natura insuscettibili tulle
dette robe.
le materie suscettibili che possono esservi frammischiate,
83. L1'aspurgo disinfettante per immersione si usa:
Per le monete, facendole gillar da' contumacisti in o in qualunque modo unite.
Questa specie di espurgo si usa principalmente per
una vasca piena di aceto, o di spirito di vino, o anche
di acqua di mare, ohe loro si lascia in distanza, ed indi le granaglie , le quali si disbarcano dai legni in contu->
dopo pochi minuti facendole da una guardia sanitaria macia nel seguente modo.
trar fuori del liquido e mettere in commercio.
Si attacca ad un de' fianchi del bastimento un gros
so canale di legno intersecalo di reti di ferro filalo , e
Per le barche o altri legni che prescritto di espur
di l si fa cadere il grano in delle sottoposte barchette,
garsi , facendole bucare al di sotto , ed affondar nel ma
re, e ritenendovele per un dato numero di giorni, al acci passando per le muraglie delle reti ti si spogli di
tulli i fili , sterpi ed altre materie suscettibili che natu
termine de' quali si possono far rimettere a galla, e ria
ralmente vi son mischiate. Una guardia sanitaria deve
bilitare a pratica.
Per la cera vergine, le spugne, le botti vuote, i esser situata presso il canale, a fin di accogliere con del
le lunghe mollette di ferro, o altro simile strumento un
sacchi vuoti , le vele ed altri attrezzi di bastimento , fa
cendoli rimanere immerse nelle acque del mare per un cinato , tutto ci che si arresta presso alle suddette reli
dato numero di giorni.
di ferro , o che vi scappa unitamente al grano , e che
Per gli animali a pelo raso, come sono cavalli, neri, dev' esser dato alle fiamme 0 affondalo nel mare.
bovi ec. ec, facendoli per pi volte tuffare e lavar dili
Lo stesso metodo di espurgo si applica ai legumi 4
gentemente nelle acque del mare, a fin di astergere lutto al caff, al cacao, alla vallouea, al pepe, ed altri simi-.
ci che di conlaminante possono aver sulla di loro pelle; li oggetti.
_
salvo sempre il caso, in cui olire il suddetto espurgo
92. L' espurgo di separazione si opera anche su
per immersione, il supremo Magistrato decida di doversi tabacchi in foglia , che vengono legali a mazzetti con
tener sottoposti i eennati animali ad una riserva contu
dello spago , o altre legature di pelo, non meno che sui
maciale nelle forme , onde assicurarsi se fra di essi si tutti gli oggetti insuscettibili, che vengono involti e uni
sviluppi qualche epizoozia d' indole grave e contagiosa.
ti a carte, tele, fili, o altre materie suscettibili.
Finalmente per le telerie ed altre materie suscetti
93. Sar in libert degl' interessali di domandare
bili grezze, o manufatlurale, e per le biancherie usuali ,
che taluni generi, per non farsi restar danneggiati cogli
specialmente che hanno appartenuto a degl'individui am
espurghi di disinfetlazione o di separazione, sien pipttoi
malati o morii durante la contumacia; facendole immer
sto assoggettati all' espurgo di cimento.
gere nelle acque del mare, o in delle vasche piene di
I supremi Magistrati rispettivi ammetteranno o rw
saponata calda o lissivio, e ritenendole per un dato nu
getteranno la domanda secondo la natura de' casi e delle
mero di giorni.
circostanze.
,
,
8g. Relativamente alle carte che si prendono da ba
g4 In generale lutti g* insuscettibili depurati delle
stimenti altamente sospetti, dee preferirsi V espurgo per materie suscettibili per mezzo dell' espurgo di separazio
immersione nell' aceto o nello spirito di vino all' espurgo ne, e tulli i suscettibili su i quali siesi operato l'espur
per profumazione, essendo il primo pi proprio a pene
go di disinfetlazione, possono mettersi immediatamente in
trare in tutti i punti della carta ed operarne la disin- libero commercio , ancorch duri tuttavia la contumacia
feilazionc.
degl' individui del bastimento da cui detti generi sono,
In questo caso., allor che trattasi di espurgar delle slati sbarcali.
ledere o de' piccioli plichi senza dissuggellarli , deye ag5. L' espurgo di cimento si fa con immischiar nel
versi precedentemente la cura d' inciderli in due o tre la contumacia uno o pi individui addetti alla Deputa
sili con una lunga forbice o con uno scalpello, onde il zione di salute , e metterli a contatto coi generi che si
liquido pi facilmente possa introdursi nella parte iuterna vogliono spurgare.

Quest'individui prendono allora il nome di espurgatori.


96. Gli espurgatori devono rimuovere e maneggiar
continuamente per un dato numero di giorni i suddetti
generi trasportandoli da un punto all' altro del magazzi
no, in cui sono riposti.
Trattandosi di lane, cotoni, seterie, picciole pelli,
ed altri oggetti che vengono chiuse in balle, 1* espurgatore deve scucir la balla da un lato lino a che giunga
a poter introdurre le sue braccia ignude presso al cen
tro dell' involto e meltervisi a coniano. Alla met del
periodo stabilito , 1' espurgatore ricucendo il lato aperto
della balla, e volgendola dal lato opposto, dee farvi una
simile apertura per introdurvi le braccia ignudo, e mettervisi come sopra a contatto.
Trattandosi di panni, telerie, feltri, ed altre simili
manifatture a pezze , che vengono egualmente rinchiuse
in balle, 1' espurgatore dee sciogliere interamente la bal
la per cacciarne fuori le pezze , esporle all' aria ne' ma
gazzini del lazzeretto, e maneggiarle c rimuoverle conti
nuamente da un sito all' altro.
Nello stesso modo si espurgano i cappelli, le piume,
i nastri, ed altri simili lavori dopo averli tratti dai loro
involti; non meno che i libri, le pergamene , le carte ,
che g' interessati non vogliono far sottoporre ad un
spurgo di disinfellazione.
97. Neil' espurgo di cimento l'esperimento comincia
a decorrere dal giorno , in cui terminata interamente
1' apertura delle balle, o altra specie d' involti ; nel mo
do indicato nell'articolo precedente.
Allor che le operazioni di espurgo son cominciale ,
debbono portarsi al loro termine senza alcuna interru
zione.
98. Il numero de' giorni assegnalo all' espurgo di
cimento deve esser sempre maggiore del numero de'giorni che si assegnano per la contumacia degl' individui
del bastimento, su cui sono stati trasportali i generi che
si assoggettano al suddetto espurgo.
99. vietalo di portare alcuna diminuzione sul nu
mero de' giorni assegnati all' espurgo di cimento, i qua
li devono terminare interamente per intendersi compiuto
regolarmente 1' espurgo.
CAPO IV.
Della pratica.
100. La pratica la libera comunicazione a cui si
ammettono i bastimenti , e loro carichi quando per le
condizioni del loro approdo non van soggetti ad alcuna
specie di trattamento sanitario, o quando sia regolarmeli- |j
te compiuto quello che per disposizione generale o par
ticolare fu loro da prima applicato.
101. Niun bastimento dee considerarsi in pratica ,
se non dopo che stato dichiaralo formalmente lale dai
Deputati di salute corrispondenti, ad eccezione delle bar
che da pesca e da piccol traffico , di eui si parla nello
articolo 26 del presente regolamento.
ioa. I bastimenti che provengono da luogo libero
con patente libera e regolare , si ammettono a pratica
iiell' alto slesso in cui sono riconosciute le favorevoli
condizioni del loro approdo.
io3. I bastimenli che han gi consumala una con
tumacia di navigazione, si ammettono a pratica , pre
cedente la visita del medico sanitario, dalla quale si ri
levi che gl'individui imbarcali sul bastimento, e mante
nuti tuttavia di giusto numero, godono tulli della pi
perfetta salute.
Onesta disposizione applicabile ai bastimenti, che

quantunque soggetti a contumacia locale, o sono appro


dati vuoti, o pure han fatto regolarmente la discarica dei
suscettibili in lazzeretto , o quella degl' insuscettibili sotto
contumacia, ed han percorso il periodo del loro esperi
mento , dopo aver ricevuto la visita delle guardie sanita
rie, secondo il disposto nell'articolo 36 del presente re
golamento (a).
Se nella suddetta visita delle guardie qualche genere
suscettibile si fosse rinvenuto , dee sospendersi la pratica
al bastimento, non potendo esso considerarsi di aver esau
rito il periodo di esperimento che gli fu imposto.
io_j. Gl'individui che han consumala la loro contu
macia nei recinti del lazzeretto , si ammettono a pratica
dopo la visita del medico, nel modo indicato nell'articolo
precedente.
I generi su i quali si operato l' espurgo di cimento^
si ammettono a pratica dopo che il medico ha fatto la
medesima visita agli espurgatori , o altri individui che
sieno stati a contano eoi generi medesimi.
ioli. I Deputati di salute devono stendere un alto
della pratica accordata ad una imbarcazione qualunque,
segnando in esso l'ora ed il giorno in cui la pratica si
data , e facendovi menzione di essersi precedentemente
adempito a tutte le disposizioni generali richieste dal pre
sente regolamento , o particolarmente prescritte dalle au
torit superiori, e di non esservi alcun sinistro emergente
da dar motivo a qualche misura sospensiva.
CAPO V.
Misure slraodinarie per gli accidenti di peste nei
lazzeretti di osservazione.
106. Quando in un lazzeretto di osservazione si svi
luppi qualche accidente di peste , il primo incarico dei
Deputali di salute quello di accrescere la custodia del
lazzeretto, organizzandola in forma di cordone, ed invi
tando le autorit amministrative e militari del Comune a
(a) V. la seguente ministeriale diretta al Soprinten
dente generale di salute pubblica :
t Palermo 18 gennaio iSz-].
1 Stabilita la massima che giusta la legge in vigore
( possano g' impiegali de' dazi indiretti salire a
( bordo de' legni in conlumacia, onde custodire nel
1 corso de' caricamenti di generi indigeni i reali
( interessi, e che terminalo il caricamento debbano
c usarsi verso i medesimi quelle misure sanitarie ,
( che gli statuti vigenti prescrivono per coloro che
( abbiano contatto con persone , o oggetti in con0 tumacia ; era rimasto il dubbio se le spese che
t fanno le Deputazioni sanitarie per lo ritorno der. g' impiegati salili a bordo de' legni in contuma1 eia vessero potuto gravitare sull'amministrazione
f doganale, 0 soddisfarsi dal ramo sanitario.
t Or pervenute le opportune dilucidazioni del Minic slro delle finanze sul proposilo, ho rilevato, che
1 in quella parte de' reali domini, il pagamento
( de' diritti alle Deputazioni di salute, del quale
t quistione, si esegue dall'Amministrazione generaf le de' dazi indiretti nel solo caso che un basli( mento in conlumacia , sul quale salgono g' indi
ci vidui del servizio attivo debba partire durante la
e stessa conlumacia , e debbano i delti individui
1 purgarla.
i Avendo io quindi risoluto , che in Sicilia si adotti
1 questa stessa pratica , ne rendo lei consapevole
f per sua intelligenza. = M. Favare.
62

prestar braccio forle e tutta la possibile coopcrazione in


11 4.. In tempo di notte debbono esservi da passo in
passo sulla linea del cordone de' fuochi o delle fiaccole
un oggetto di servizio straordinario di pubblico interesse.
107. Assicurata la custodia del lazzeretto nel modo per tener avvertite le sentinelle del loro dovere.
indicato nell'articolo precedente, debbono esaurirsi tutti
11 5. Allor che le autorit sanitari han bisogno di
i mezzi possibili per inviar sollecitamente i contumacisti parlare a qualcuno dei contumacisti , Io faranno appres
in un estero lazzeretto a peste, facendoli imbarcare coi sare al bordo del fossato che guarda il lazzeretto. Le
loro soli generi usuali , o sul medesimo bastimento col lettere che qualche contumacista cerchi d'inviare ai suoi
quale approdarono , qualora esso sia tuttora nel porto , corrispondenti, devono riceversi colle regole conosciute,
o su di una barca qualunque appositamente noleggiata, e farsi espurgare non altrimenti che per immersione nel
l'aceto o nello spirilo di vino.
la quale provveduta de'viveri necessari dee farsi accom
pagnare da un'altra barca armata, diretta da una guar
116. I contumacisti che sono in lazzeretto devono
dia sanitaria , onde fra di esse non accada la menoma esser soccorsi con tulli i mezzi che l' umanit reclama in
lor favore.
comunicazione di contatto.
Quest' imbarco deve eseguirsi sotto le pi r'gorose
Quell i sui quali si gi sviluppalo il contagio ,
riserve sanitarie , in mezzo ad una fila di guardie armate, debbono separarsi da quelli che mostrano tuttavia di con
servarsi sani , applicando agi' infermi i metodi curativi
che in competente distanza facciano ala ai contumacisti ,
che P arte medica prescrive in simili casi , e tenendo i
impediscano l'affollamento ed il disordine, e curino so
pra tutto che pel luogo ove i delti contumacisti passano sani in osservazione in luogo segregato e distinto per
per imbarcarsi , non vi sia alcuna materia suscettibile , non esporli ad infettarsi.
Se il lazzeretto troppo angusto , e non offre delle
che possa rimaner contaminata dal loro contatto.
comode divisioni per il distinto trattamento de' contuma
Eseguilo l'imbarco, il tratto di strada per cui i con
tumacisti son passali deve esser diligentemente spazzalo , cisti , vi si dee supplire con delle baracche, ed altre
e data alle fiamme l'immondezza raccolta. Il lazzeretto simili separazioni artificiali , da costruirsi alla meglio in
faccia ai muri laterali del lazzeretto.
rimasto vuoto deve esser sottoposto ad espurgo straordi
117. I generi suscettibili non usuali ehe possano tro
nario nel modo che sar indicato in seguilo.
varsi introdotti in lazzeretto , appartenenti al legno fra i
108. Quando o per la natura de' casi che non pos
di cui individui si sviluppato il contagio, debbono
sono prevedersi , o per le circostanze di talune partico
lari stagioni e localit, i supremi Magistrali di salute farsi trasportare colle pi strette riserve innanzi allo spiaz
corrispondenti, sulle ragionate rimostranze delle autorit zalo del lazzeretto , e darsi tutti immediatamente alle
fiamme.
locali, riconoscono assolutamente ineseguibile o pericolo
Se qualche guardia sanitaria fosse gi precedente
so l'imbarco e rifiuto de' contumacisti , tra i quali si
manifestalo il contagio nei recinti del lazzeretto, debbono mente stata immischiata con questi generi per operarne
l' espurgo , essa deve esser sottoposta al medesimo rigo
allora mettersi prontamente in esecuzione le misure straor
roso trattamento di tutti gli altri individui , fra i quali
dinarie espresse nei seguenti articoli.
si manifest il contagio.
109. Alla distanza di 3o passi dal lazzeretto dee sca
118. Il Capitano del lazzeretlo, o qualunque altro
varsi in giro un fossato della profondit e larghezza di
sei palmi. Esso non deve avere che un solo passaggio agente sanitario in sua vece , assistito da un medico o
fallo di tavole, a guisa di ponte levatoio, nella stessa chirurgo sanitario, da un infermiere e da un dato nu
linea e direzione della porta del lazzeretlo. Il ponte non mero di guardie, dee vegliare e mantenere il buon or
deve abbassarsi se non quando vi bisogno d'introdurre dine dello stabilimento, ed a farvi eseguire i regolamenti.
in lazzeretlo de' comestibili , e tu lt' altro che possa occor
Essi dimoreranno lutti in luogo distinto e separato
rere ai contumacisti.
dai contumacisti : ma debbono rimanere entro i recinti
110. Alla distanza di dieci passi dal fossato, di cui del fossato , e considerarsi come soltoposti essi medesimi
si parla nell'articolo precedente , deve cavarsi in giro un ad una contumacia di osservazione.
solco di demarcazione a fine di situarvi il cordone di custodia.
ng. Allor che gl'impiegati di sanit indicali nello
In quel punto del solco che corrisponde al passag
articolo precedente son di visita o di servizio fuori il silo
gio del fossato, deve stabilisi un picchetto di guardia destinato alla loro dimora , devono esser coverti di una
fissa , ed una baracca per le autorit sanitarie e militari. || sopravveste di taffett incerala , con cappuccio , maschera
in. Le sentinelle del cordone devono essere a poca e pantaloni della medesima roba. Essi sarati calzati di
distanza 1' una dall' altra. Esse non devono mai passare zoccoli di legno, e non si permetteranno mai di toccar
il solco , ove si trovano stabilite , per appressarsi al fos
n gl'infermi, n le loro robe , n i loro letti , n qua
sato ; e devono far fuoco su qualunque animale da peli lunque altro contumacista. A qnest' oggetto porteranno
o da piume che sorpassasse il fossato dall' interno del sempre in mano un bastone con punta di ferro uncinalo,
ad oggetto di scovrire gli ammalati quando occorre di
lazzeretto in fuori, ed al contrario.
112. Le sentinelle non devono permettere che alcun osservarli , e far si che niuno se li avvicini. L'infermiere
individuo dalla parte della Cilt o delle vicine campagne' e le guardie di servizio avranno in vece del bastone ,
si appressi per un tiro di fucile alla linea del cordone, delle lunghe mollette di ferro, onde somministrare agli
infermi i cibi e i medicamenti prescritti, e raccogliere
all' in Cuori di coloro che sono addetti al servizio.
per terra gli stracci , i fili , le carte , e darli immediata
Le guardie sanitarie porteranno allora un segno ,
onde non esser comprese nel divieto.
mente alle fiamme.
n3. Se qualche contumacista del lazzeretto ardisse di
120. Gl'impiegati sanitari del lazzeretto , prima e
appressarsi al fossato , sar avvertito dalla sentinella di dopo le visite che pi volte al giorno faranno ai contu
allontanarsi; e se malgrado un tale avviso osasse di sal
macisti, debbono lavarsi le mani ed il viso con acqua
tare il fossato per innoltrarsi fino al solco del cordone, mista ad are'o antisettico, e replicar queste lozioni fre
se gli dovr al momento tirar sopra col fucile.
quentemente.

E loro espressamente vietato d coricarsi a due nel


medesimo letto , dovendosi evitare al pi possibile i mezzi
di contatto.
121. Tutte le sale abitate del lazzeretto , non esclusa
quella in cui dimorano gl'impiegati sanitari devono pro
fumarsi ogni mattina con delle fumigazioni nitriche di
preferenza alle muriatiche, essendo pi adattate alla cir
costanza e meno incomode alla respirazione.
Nelle ore pomeridiane devono aspergersi i pavimenti
di aceto antisettico.
122. Se un infermo viene a morte, devono darsi
subilo alle fiamme tutte le sue robe usuali , non escluso
il letto su cui giaciuto. Il cadavere preso con degli
uncini di ferro , e trasportato in una bara a lunghe ma
niche, dee farsi seppellir nudo nel modo indicalo nello
articolo 80 del presente regolamento.
123. Le circostanze straordinarie, di cui quisiione
in questo capitolo, esigono imperiosamente che i Deputati
di salute si tengano istruiti di tutte le misure di tratta
mento sanitario contenute negli articoli 109 a 122, e col
concorso delle altre autorit del Comune, e poi braccio
dell' Intendente della Provincia o Valle , ne dispongano
subilo 1' adempimento , dovendosi cominciar sempre da
quelle per opporre pn primo argine alla diffusione del
morbo. I supremi Magistrali di salute corrispondenti po
tranno aggiungerne delle altre, e dovranno in seguito
dirigere la continuazione del trattamento suddetto , pre
scrivendo tutto ci che col parere delle loro facolt me
diche saranno per credere opportuno, ed applicando con
de' maggiori sviluppi le seguenti regole generali, di cui
anche conviene tener precedentemente istruite Je autorit
chiamate ad eseguirle.
ia4" Se un infermo ha la fortuna di guarirsi, se
gli debbono far recidere da lui medesimo i capelli ed i
peli di tutte le parti del corpo , eccetto il ciglio ed il
sopracciglio. Indi si dee far passare in una sala di con
valescenza, ed ivi obbligare a lavarsi diligentemente con
un bagno tepido. Dopo uscito dal bagno e prosciugalo ,
se gli dee dar dell'olio tepido, acci se ne unga per
tutta la superficie del corpo, compresa la faccia e la te
sta. Finalmente dee farsi vestire con degli abiti nuovi ,
e rimaner col in osservazione per 4-Q giorni , separata
mente da quei che han continuato sempre a conservarsi
sani.
125. Se per lo spazio di 4-0 giorni non vi sia slato
alcun accidente di peste fra i contumacisli lenu.i sepa
ratamente in osservazione, essi devono farsi bagnate,
unger d'olio, e vestirsi a nuovo, nel modo indicato nel1* articolo precedenteP
Dopo questa operazione , dee cominciar per essi un
altro esperimento di 4 giorni , terminalo il quale senza
alcun sinistro emergente, possono farsi ni ischio re coi con
valescenti , che abbiano anche regolarmente terminali i
loro 4o giorni di esperimento, e rimaner sottoposti in
sieme ad un altro periodo di riserve , in luogo distinto
da quello in cui avranno sin allora diinorato.
Durante quest' ultima riserva , le sale del lazzeretto
gi sgombrate dai diversi contumacisti , devono soltoporsi
ad un espurgo generale nel modo che vien indicalo nei
seguenti articoli.
ia6. Tuli' i mobili, i letti e le biancherie, che si
rinvengono nella sala degl'infermi, tranne le su pel lettili
di vetro, di metallo, o di legno assoluto, devono pren
dersi con degli uncini di ferro, trasporlarsi innanzi allo
spiazzalo del lazzeretto , e darsi immediatamente alle Cam-

49' )(
me. Van soggette a questa misura anche le tele o in
cartale che possano mai rivestir la soffitta. Indi con delle
scope devono pulirsi i pavimenti c le pare'l , e darsi di
ligentemente alle fiamme tutte le immondezze che se ne
saranno raccolte. Gli utensili metallici . o di assoluto le
gno , devono , insieme colle porte e le vetrate , lavarsi
due volte con saponata calda, badandosi a staccarne la
untume e la polvere, non che a distrugger gl'insetti che
possano esservi annidali.
Debbono farsi in seguito imbiancar le pareti e le
scale, se ve ne sono, tre volte con acqua di calce, e
raschiare e stropicciare i pavimenti con piccola quantit
di arena o di segatura di legno bagnata. I residui di
questa lavatura debbono farsi interrare.
Oliando la sala bene asciugata, deve assoggettarsi
per tre giorni a delle abbondanti fumigazioni di gas acido
muriatico ossigenato , tenendosene ben chiuse le porle.
Scorso questo tei mine, la sala deve riaprirsi, tenersi
esposta per io giorni consecutivi alla corrente dell'aria,
dell' umidit e della luce , e farvisi bruciar finalmente
una certa quantit di zolfo, di polvere da schioppo, e
di minutaglie di pece.
127. Le sale di osservazione e di convalescenza de
vono esser sottoposte alle medesime imbiancature, lava
ture, e suffumigi, indicati per la sala degl'infermi. Se non
che i letti , le biancherie , ed altri mobili di simil natu
ra , in vece di esser bruciali , devono esser sottoposti allo
sciorino al sole per tre giorni , ed indi lavati con sapo
nata calda e lissivio.
Tutto il recinto del lazzeretto, compreso nel giro
del fossato, dee farsi egualmente spazzare, e dar diligen
temente alle fi.'.mrae tutta l'immondezza, che se ne avr
poluto raccogliere.
J28. Verso la met dell'ultima riserva tutti i con
tumacisli ed altri individui del lazzeretto, compresi gli
impiegati sanilar, devono lavarsi uu' altra volta general
mente con de' bagni caldi, ungersi d'olio tepido tutte le
parti del corpo, e vestirsi di biancherie e di abili ripu
liti , facendo sottoporre a delle corrispondenti lavature le
biancherie e gli abiti che si torranno allora da dosso.
Terminala l'ultima riserva senza alcun equivoco in
cidente, faranno appianati il solco ed il fossato, abolite
le misure, e riabilitalo a pratica tutto il lazzeretto.
TITOLO IV.
Degli sbarchi furtivi , e del loro
trattamento sanitario.
129. Trovandosi per legge stabiliti de' posti di servi
zio sanitario lungo tulle le marine del Regno, vien carat
terizzala di sbarco furtivo, eseguilo in frode della legge,
ogni operazione, che si fa da una barca o bastimento
qualunque, in luogo diverso da quello ove i posti sani
tari sono stabiliti, e senza l'intervento e la personale
assistenza delle autorit sanitarie corrispondenti.
Formando gli sbarchi furtivi una eccezione alla re
gola generale degli approdi , vi si devono per la garentia
della salute pubblica applicar le disposizioni indicate nei
seguenti articoli , indipendentemente dalle pene dovute
ai loro autori.
130. Appena giugne a notizia de'Depulati di salute
di essersi tentato uno sbarco furtivo in qualche punto
della marina di loro giurisdizione, essi devono immedia
tamente avvisarne gli agenti della dogana, ed accorrere
uniti a farne la sorpresa.

)( 4-92 )(
individui indicali fin presso al lido, ed applicar loro la
131. Quando le persone, che han tcnlalo, esegui
to, o ilalo mano allo sbarco furtivo, siau tultora sulla disposizioni contenute ne'prccedeiili articoli.
marina, i Deputati devono in nome della legge dichia
Qualora il luogo della sorpresa sia mollo distante
rarli tutti in contumacia, e prender da essi un rigoroso dal mare, i Deputati devono tener ivi ristretti e vigilati
i contumacisli coi loro generi , ed attendere gli ordini
costituto individuale per conoscer le condizioni dell'ap
de' rispettivi Soprintendenti generali di salute per le nor
prodo del legno, donde fu eseguito il disbarco.
Assicurata col costituto, per quanto possibile, la me da osservarsi nella circostanza (b).
verit de' fatti, i Deputati devono far imbarcare i conlumacisli coi loro generi , o sulla medesima barca , donde
(b) Sulle norme da tenersi ne' casi che un genere sorson discesi , qualora questa si trovi tuttavia sul lido , o
su di una barca appositamente noleggiata, ed inviarli
preso in contrabbando si fosse gi immesso nello
interno dell' Isola il Magistrato supremo nella se
sotto la scorta di un'altra barca armata presso quello of
ficio sanitario , sia di propria , sia d' altrui competenza ,
duta ordinaria del 5 marzo i83i deliberava, che
ove a termini del disposto negli articoli i64 e i65 del
essendo il genere chiuso in balle, 0 allro qualun
presente regolamento, avrebbe solamente potuto esser ri
que siasi involto , tuttoch gi introdotto in guai
cevuta la suddetta imbarcazione, nel caso che vi fosse
che parte dell' interno deblesi affatto sottopor
re all' espurgo. Questa misura , aggiunse , venir
regolarmente approdata.
reclamata dalla tutela della salute pubblica , e
Le persone che da terra si sieno immischiale ed ab
biano avuto contatto cogl' individui o cogli oggetti sbar
determinata almeno ad un punto certo la sicurez
za, o il timore che inspirar dee l' oggetto gi ca
cati furtivamente , debbono restar con essi in contumacia,
e correre il medesimo destino (a).
duto in confiscazione. Laonde dispose dover le
Deputazioni porre sotto custodia sanitaria tali
132. Ancorch i Deputati, dopo aver dichiara'a la
generi, e farne immediatamente rapporto al So
contumacia degl'individui sorpresi, a termini del dispo
sto nell'articolo precedente , si accorgano per mezzo del
printendente generale, onde provocare le sollecite
costituto, o di altri indizi che debbono accuraiamente
deliberazioni dell' anzidetto Magistrato supremo.
Avvenuta quindi in Siracusa la sorpresa di alcuni
rintracciare, che lo sbarco furtivo fu eseguilo da un le
gno non soggetto ad alcuna riserva sanitaria , pur tu itatessuti sforniti di bollo in casa di Concelta Sol
volta essi debbono ritenere g' individui suddetti in con
lecito la Deputazione sanitaria si cred auto
tumacia, unitamente ai generi loro ppartenenli , ed at
rizzata trasportarli a lazzeretto , assoggettandoli
tendere dagli ordini dei Soprin tendenti generali di salute
a riserve contumaciali.
rispettivi la decisione di ci che convenga farsi sul loro
Jl Direttore provinciale de' dazi indiretti produsse
conto.
per le vie regolari i suoi reclami al Governo , e
dimostr che siffatta misura era inutile, ed inop133. Quando sulla marina si trovino solamente dei
generi , come abbandonali dalle persone , che per non
porlima , mentre i generi da molto tempo erano
farsi sorprendere ban potuto darsi alla fuga, i Deputali
stali posti in commercio, lo che per allro non edevono pria d'ogni allro assicurarsi , se delti generi sono
ra sfuggito alla sua vigilanza.
insuscellibili , o pur suscettibili.
E S. A. li. il Luogotenente generale, a cui nel Con
Nel primo caso , devono ammetterli a pratica , e
siglio del 25 novembre fu rassegnato ? accaduto,
consegnarli agli agenti della dogana, i quali ne rispon
sulle considerazioni, eh' essendo poste in commer
deranno a chi di dritto.
cio le mercanzie, le operazioni della Deputazione
Nel secondo caso , dovendo considerarsi i generi co
non poteano essere inlese alla garenzia della sa
me sospetti, perch d'ignota provegnenza, i Deputati de
lute pubblica , le dichiar irregolari , ordinando
vono farli trasportar per mare al pi prossimo luogo di
che i tessuti fossero stali subito rimessi in doga
lazzeretto, affinch sieno ivi assoggellali al trattamento
na, senza che gli agenti sanitari si avessero mer
sanitario corrispondente.
cede alcuna.
I Deputali non devono tralasciare in quest' incontro
Poscia con ministeriale del li luglio i836 fu dal
d indagar diligentemente, e di raccoglier tutti gl'indizi
Governo scritto all' anzidetto Soprintendente ge
possibili per sapere dove abbian potnto ricoverarsi gl'in
nerale quanto segue:
dividui che hanno eseguito o dato mano allo sbarco clan
* Eccellenza = Si sono avute le notizie solla pratica
destino, a fin di potersi sottoporre a tutte quelle precau
1 tenuta in Napoli circa lo intervento degli agenti
zioni ebe i regolamenti prescrivono per la garenlia della
sanitari alla sorpresa de' generi in controbando
salute pubblica.
per terminarsi la quislione insorta , quando si
1 traili di merci gi sfuse, e messe in circolazione,
104. Quando gli oggelli o gl'individui furtivamente
sbarcati non sono pi sulla marina , essendo gi slati in
a II Magislato supremo di salute in Napoli ripor
trodotti dentro terra, allora se il luogo, dove se ne fa
ti landosi a quanto avea manifestato a V. E. ha ri
la sorpresa poco distante dal mare, i Deputati devono
petuto che quando si sorprendono generi lungo
far passare colle dovute regole sanitarie gli cggetli ed
il lido comunque si trovino , niuno pu meltervisi a contatto, dovendosi pria praticare quauto
(a) Con ministeriale del tS settembre iS34 il Governo
prescritto dai regolamenti sanitari. Se poi tali
generi si rinvengono nascosti ad una certa distanza
ordin che si fossero avvertite le Deputazioni sa
dal mare allora il Collegio pronunzia di ammet
nitarie onde prestarsi sollecitamente agl'inviti
degli agenti doganali, ove accadessero sorprese di
tersi in libera pratica il genere, ovvero di soltoporsi a contumacia in vista delle circostanze, che
controbandi , affinch badino alla salute pubblica
a accompagnano il reperto, tenendo conto della uasenza che si rechi pregiudizio agi' interessi della
1 tura, e dello slato degeneri, della distanza preciamministrazione de dazi indiretti.

V 493 )(
135. Nei casi di sbarco furtivo, Deputati di salute
i38. Nei casi di sbarco furtivo , tutti i drilli e spese
corrispondenti devono compilar sempre un, distinto pro
sanitarie , a norma delle tariffe , devono esser prelevati
cesso verbale , invitando gli agenti della dogana a con
corrervi colle loro firme, e descrivendo in esso i generi
obbligare g' impiegali da lui dipendenti ad esee le persone che sono state sorprese , una con tutti i
( guire le prescrizioni della legge su quei controfatti che possono avervi rapporto.
bandi, ne' quali possa esservi infrazione sanitaria136. Gli autori di uno sbarco furtivo, e loro com
c Scrivo a V. E. di ci affinch ne sia intesa , e lo
plici, devono sempre, dopo lo sconto delle riserve sani
< ritenga in riscontro allo accennalo rapporto.
tarie , rimanere custoditi nel luogo medesimo ove sono
< Le partecipo ec. = M. Arezzo.
Mali situati , o in qualunque altro luogo che si creda
pi conveniente , per il giudizio da aprirsi contro di essi
II. <t Palermo 2S aprile iS3o.
come infratlori delle leggi , e delle discipline di salute
& Signor Intendente = Erequcnti dispareri son corsi
1 tra gli agenti dei due servigi sanitario e doganale
pubblica.
137. E proibito agli agenti della dogana, alla gen
I in quei casi che un controbando sia slato sorpreso
darmeria, ed a qualunque altra pubblica autorit, non
t in locali distanti dalle spiagge del mare: opinanmeno che a de' semplici particolari , di mettersi a contatto
( do gli ultimi , che 1' intervento degl' impiegali di
con generi o persone furtivamente sbarcate , anche sotto
t sanit sia superfluo ed ozioso , ove la eontravla veduta di assicurar la flagranza del delitto.
t venzione abbia gi varcali i litorali , e siasi sparQuando uno sbarco furtivo giunga prima a notizia
sa, o per entro paese, o nelle abitazioni, ed anche
di qualcuno de' suddetti funzionari essi devono custodire
( sulle pubbliche fiere,
in competente distanza il corpo del delitto una cogli -au
c Io volli interessare su questo importante argomento
tori o complici del delitto medesimo , ed invitare i De
f il Direttore generale de' dazi indiretti, che col pi
lodevole zelo venne a secondare le vedute, di asputali di salute pi vicini , ai quali compete di regolar
le operazioni secondo le cautele sanitarie prescritte dai
1 sicurare in tali casi la salute pubblica.
( Se non che elevali dei dubbi sulla diversit de' ca
regolamenti (a).
li si d tal natura, portatosi 1' affare agli esami del
1 Magistrato supremo lo stesso ha sul? uopo proir sa del luogo della sorpresa dal mare, e quali so( uunziato ; che debbano sempre gli agenti sanitari
spelli possono esservi intorno alla loro proceden esser chiamati quando si sorprendono de' contro za , ed al legno da cui hanno potuto esser di
c bandi dagl' impiegali doganali , o di regia. Qua
ti sbarcali. Tutto ci soggiunto quel Magistrato ,
lora poi gli adenti sanitari trovassero de' ceneri
sul riflesso die trattandosi di generi chiusi in bai
ti le. quel pericolo che non si corso, essendo la
slusi, o messi in circolazione si ritireranno senza
prendervi altra ingerenza; ma quando rinvenisse
a balla chiusa, lo si potrebbe nell' aprirsi la stessa,
t Ci posto non parlando quel Magistrato dell' al
ro de' generi chiusi in balla, colli, o in qualun
ti tro caso , che forma il soggetto della quistione ,
que altro recipiente, qualunque sia il luogo, ove
ti sembra che lo abbia col fatto escluso dagli ogsi trovassero, cio nelle fiore , nelle Citt , nello
case, sulle pubbliche strade ec, dovranno allora
c getti di competenza delle autorit sanitarie , perc che trattandosi di generi gi messi in circolaziofarli trasportare ne' locali opportuni , o in lazze
retto pel competente espurgo secondo le decisioni
t. ne , non potrebbe aver pi luogo la misura che
del Magistrato supremo.
( precede il disbarco , di non farvi , cio, mettere
Perch queste massime gi significate al Direttore
( persona alcuna in conlatto , se prima non si li
i generale servano di norma costante e generale
ti dempiano le formalit sanitarie, essendo gi sen
per tulle le Deputazioni sanitarie della Sicilia, io
ti za di queste seguilo il contatto. Comunico tutto
a la prego Signor Intendente ce, M. Arezzo.
k ci a V. E. per sua intelligenza, e regolamento,
e e di risposta ai suoi rapporti sul proposito, V ul1 timo dei quali dato il 4 andante mini. 1342.
li!. 1 Palermo io dicembre t83J.
Ha fatto osservare il Direttore generale dei dazi in D. Sammartiko.
s diretti, che quando le prov.'gucnze da Malta vaa
t soggette, come in questo momento, ad uu perio(a) V. le seguenti disposizioni:
i do contumaciale, le speronare , o altri legni che
I. t Palermo ig gennaro i83.
1 da l si recano in Sicilia per caricar dei prodotti
t Signor Intendente j II Governo con ministeriale del
c sotto le riserve di sanit, usano di tirare a terra
t i5 corrente mi ha scritto quanto segue. Eccel
entro lo steccalo, o altri simili locali che apposili lenza Sul rapporto di V. E. del 20 ottobre
( tamente trovansi destinali in alcuni punti del li
i dello scorso anno concernente il controbando sorti (orale , e quivi le guardie doganali della rega ,
s preso dagl'impiegati doganali sull'avanzata del
( e della salute, restando al di fuori per sorve( Castello di Trapani si dal Governo provveduto
t gliarle.
con fare inteso il Direttore generale de' dazi io diretti come quasi costantemente dagl' impiegati
Ora la custodia di tali legni cos disposta , non ha
1 anzidetti si pratica , con grave rischio della pub perfettamente assicurato le vedute di quell' amc blica salute , di porsi in contatto con gli oggetti
c ministrazione , giacch i tentativi di coulrobando
contravvenuti senza badare n punto , n poco
< non cessali giammai, ed uno vi stato test sor
ti preso dentro lo steccalo medesimo agli Scoglitti
alla loro provvenienza. E perch a tali abusi si
< sul paralizzilo di un tal padrone Cancella.
< ponga finalmente un termine, si al cennalo fon
A riparare tali inconvenienti, che oltre allo interi is
ti zionario prescritto, che dia pe' casi avvenire quei
t provvedimenti; che giudicher convenevoli] onde
ti se finanziere, esser possono ancora di grave pe

)( 4-94 )(
dal valore de' generi sorpresi, allor che questi sono per [j
TITOLO V.
consegnarsi a chi di diri Uo (a).
De' naufragi e del loro trattamento sanitario.
ricolo per la salute pubblica, si chiesto, che si
i3p,. Accadendo il naufragio di qualche legno, il
permetta alle guardie delle predette amministra- primo incarico de'Depula'i di salute corrispondenti quelt zioni doganale, e di regia il poter essere iulriga- Io di occorrere sul luogo con una competente forza pub
f te, allorch il domandino , entro siffatti locali di blica , eh essi debbono chiedere alle autorit municipali,
t contumacia , e poi laddove i legni entrativi per militari e doganali del Comune , onde custodire colle do
f caricare partano , senz' avere avuto la pratica, vute riserve il legno naufragalo , ed evitare che alcuno
i terminare esse guardie il periodo di riserba , per vi si ponga a contallo (b).
c riottenere la libera ammissione.
Conoscendo che le osservazioni del succennato func dita de* generi, non pu pretendersi che ij pagai zionario, sono degne di peso, e che contribuisco
( mento di tali spese abbia luogo pria che sia seno altres al maggiore accerto della salute pub
( guita la vendita de' generi medesimi , i quali in
blica, io la interesso Signor Intendente a dispor
f conseguenza, purgata che sar la contumacia ,
re, che ove gli agenti della Direzione concepisca
t debbono restituirsi alla dogana senza che preceda
no dei sospetti verso colali legni derivanti da Rial
< il soddisfacimento delle spese sanitarie.
ta , per prender carico , si permetta loro di fare
t Or siccome per assicurare il soddisfacimento dello
intrigare le guardie doganali e di rega. Che se
( ammontare delle spese sanitarie si domanda , che
il legno partisse in contumacia , allora le delle
c dall'uffiziale doganale, cui incombe, fosse rilasciaguardie dovranno consumare il corrispondente pe
f to un bono di pagamento allo impiegato di sanit
riodo contumaciale, dentro lo sleccato , dove po
c nella somma equivalente al legale credito del laztranno per loro ricovero costruirsi un pagliaro.
1 zcretto, da soddisfarsi tosto che la dogana abbia
f venduti i generi , ha trovalo S. A. R. plausibile
I Del che far intese ec.
M. Abezzo.
t tal temperamento , e solo ha osservalo in conlra(a) Si leggano le seguenti ministeriali:
1 rio circa la forma della carta che si domanda,
1
che un bono di pagamento non pu dall'uffiziale
I. c Palermo 11 febbraio t83o.
c
doganale
rilasciarsi col nome proprio, perch
I Le spese sanitarie , phe occorrono nel caso che sia
f noti pu essere a ci tenuto, e non pu n an sorpreso un contrabbando con infrazione de' rego( clic rilasciarsi nella qualit d' impiegato, giacche
i lamenti di pubblica salute, li anticipano atlualmena sulle casse delle rispettive amministrazioni non si
f te dalla cassa de' dritti sanitari.
1 ammettono giusla i regolamenti in vigore, degli
I Si per veduto , che ci difficilmente pu avere
t esili parziali , al che ridurrebbesi in sostanza i{
t esecuzione , dappoich oltre di essere g' introiti
e rilascio del bono.
t tanto scarsi, che appena possono pagarsi i soldi
I A conciliar quindi il tulio 1A.S.R. nel Consiglio
( degl'impiegati di pubblica salute, spesso pure
c del 28 del caduto novembre si degnala prescri( avviene, che le Deputazioni sanitarie non si trot vere per massima , che i generi della classe di
l vano delle somme per conto della cassa , colle
1 cui parola, purgata la contumacia, sieno reslit quali fare le spese sopra enunciate.
t tu iti alla dogana per farsene la vendita, e che
( Per evitare quindi qualche inconveniente che poc su i prodotti della vendila debbano le prime prcr
t trebbe nascere per la mancanza de' mezzi , io dii levarsi le spese sanitarie , la somma delle quali
I spongo, che le anticipazioni di tali spese si faccia
1 verr annunziala nel verbale di consegna, che si
* dalle casse comunali, o sulle imprevr dille , o so1 far de' generi dalla sanit alla dogana , con eI pra altri fondi, che ne saranno rimborsati dalla
sprimersi nel verbale medesimo che tal somma
amministrazione de' dazi indiretti , tostoch sa1 debba esser la prima prelevata dal prodotto della
ran venduti i generi presi in contrabbando.
<
vendila.
i Partecipo ci ce. M. Favare.
e Comunico a lei ec. Duca Sammartijjo.
II. i Palermo zg gennaio i835.
Una quislione insorta tra le amministrazioni dogat naie e sanitaria di Messina , cio se gli oggetti
c soggetti a contumacia che dal capitano di un let gno sieno siali o per assenza o per ignoranza del
consegnatario dichiarali all' ordine, spirato il lert mine contumaciale, possano, o no, ritirarsi dalla
( amministrazione comunale, senza essersi pria pa( gaio il diritto e le spese dovute al real lazzeretto
t per ragione di quelle mercanzie.
* Umiliata a S. A. II. il Luogotenente generale tal
i quislione c le eccezioni rispettivamente dedotte
( dalle cennate due amministrazioni, l'A.S.It. niun
( dubbio ha sapulo vedere che le spese sanitarie
l debbano essere soddisfatte , e niuu dubbio che
c debbano esserle in preferenza , ma che dovendosi
t ritrarre le somme all' uopo bisognevoli dalia ven-

(b) V. il decreto del 1 giugno 1826 riportalo a pa


gina A^ii ed inoltre le seguenti disposizioni;
I. e Palermo 8 giugno 1820.
1 Dal ministero di Stato sotto il giorno 3 corrente mi
t stalo comunicato quanto segue.
1 Eccellenza Dal Segretario di Stato Ministro de< gli all'ari interni mi viene scritto quanto segue.
c Riflessi importanti, per la pubblica salute, soslenf cono 1' opinione portata da cotesto supremo Ma gistrato di sanila , che ne' casi di naufragio deb bano occorrere le Deputazioni di prima e seconda
c classe, inclusa anche quella di terza di Gii gemi.
E bene nulladimeno , che in tali avvenimenti si
t faccia osservare da' funzionari tutta l'economia
( nelle spese che decorrono, e la maggior celeril
1 nei disimpegno delle operazioni. Riscontro cosi

)( 4-9^
i|o. Se il legno ha tuttavia degl'indivdui a bordo ||
i Deputali devono farsi consegnare colle solite cautele la
patente , e altre carte di navigazione, ad oggetto di as
sicurarsi delle condizioni del suo approdo.
Quando le carte suddette sien tutte perdute nel nau
fragio, vi si dee supplire con un rigoroso separato co
stituto da prendersi da tulli g' individui dell' equipag
gio che si son salvati (a).
t nel resi nome l'ufficio de' i5 dell'andante , che
< verte sull' assunto. Ed io nel real nome ec.
Partecipo a lei sig. Intendente ec.
// Presidente del Magistrato supremo Soprinlenf dente generale P. di GiMPOFiuitco.
II. I Palermo s4 novembre Szj.
i II Magistrato supremo di salute volendo adottare un
( sistema provvisorio in riguardo a' naufragi , ed
c alla destinazione delle partile sanitarie sino a che
c perverranno le difEnilive risoluzioni del Governo
c su i rapporti avanzati , ha risoluto , che per ora
li continui ad osservare tutto, e quanto slato
c prescritto su questo particolare , nienoch per il
< tempo della dimora della partita , che dev' essere
f da tre a cinque giorni, e non pi, oltre il temi po necessario per 1' accesso, e recesso dal luogo.
c La prego sig. Intendente ec. M. Aaszzo.
III. f Palermo 12 dicembre 182$.
< Con reale rescritlo de' 3o giugno 1820 fu ordinalo
che ne' casi di naufragi o di arenamenti di lo
ft gni nelle coste della Sicilia le Deputazioni sani tarie di prima e seconda classe e quella di Girt genti di terza classe devono sollecitamente aceor( rere per esercitarvi quelle incombenze che la
c legge le affida.
( Essendo quindi indispensabile per stabilirsi quale
tratto di litorale appartenga a ciascuna delle
c connate Deputazioni una esalta divisione del lic torale della Sicilia, io incarico V.S. ad occuparsi
( sollecitamente di ci stabilendo quali Deputazioni
di rango inferiore esistenti nella di lei Valle do( vranno far parte del litorale appartenente alle
( Deputazioni connate nel sopradetto real rescritto,
t trasmettendo i risultali di siffatto lavoro al So
li prinlendente generale della pubblica salute , per
f formarsi dallo slesso un regolamento per i nau
ti fragi e gli arreuamenti. M. I'ivakk.
(a)

V. le seguenti determinazioni del Soprantendente


generale di salute pubblica.
I. c Palermo i3 marzo 1S2S.
1 Elevatosi il dubbio circa all'autorit presso la quale
( i capitani de' legni debbono fare i loro rapporti ,
f in caso di naufragio, arenamento e simili, S. E.
t il Luogotenente generale uniformandosi al parere
t di questo Magistrato supremo, si degnata con
t ministeriale del 10 andante, ripartimento dell' in terno, 2 carico, num. 764 approvare, che si esec gua dal Console rispettivo nel pi breve tempo
( possibile il corrispondente verbale pe' legui di
c rifiuto alla presenza del Deputato di salute , e
dopo essere terminale le preventive iucouibcnxe
t sanitarie.
1 Le comunico quindi ec. M. Arezzo,

i4-r. Se dalle carte, dal costituto, o da altri sicuri


indizi si rilevi che il legno naufragato proviene da luogo
libero , seni' alcuna equivoca circostanza di navigazione,
i Deputali devono ammetterlo immediatamente a pratica
nel modo indicato nel cap. 4 del titolo terzo , onde i
naufraghi possano trovar da loro medesimi il modo di
salvare gli avanzi del naufragio.
II. 1 Palermo /j aprile 1828.
l Di riscontro al pregevole di lei foglio del 7 di que< sto mese num. 5i6i relativo al verbale che si
t ordinato redigersi ne' cast di arenamento, o nau< fragio di legni, ho il bene di palesare, che in
que porti, ove non esistono Consoli delle estere
nazioni , dovr per tali casi proseguire il sistema
( finora praticalo. M. Abezzo.
in. I Palermo 3i ottobre i836.
1 Quoslo real Governo con ministeriale del 24 cort rente, riparlimenio dell' interno, 2 carico, numec ro 7097 mi ha scrino la seguente risoluzione.
f La ministeriale de' 22 luglio i833 comunicata al
Direttore generale de' dazi indiretti pel riparli(1 mento delle finanze, della quale V.E. ha chiesto
f la partecipazione con rapporto de' 5 settembre ul1 timo ripartiuicnlo 1 sez'one, 1 ufficio, num. i8g5
t la seguente. In data de' 22 luglio i833 fu
partecipala al Direttore generale de' dazi indiretti
la seguente decisione.
( Dopo le lagnanze falle dallo invialo di Austria in
( Napoli, e dal Console di quel Governo in Paler1 mo por essersi eslese anche agli approdi nelle
f dogaue di 1 classe le prescrizioni della ministe rialc del 9 marzo 1829 colla quale fu imposto
c a' capitani di legni approdati in luoghi proibiti
per causa imperiosa, l'obbligo di presentar la
t patente, onde potersi eseguire la fotmalit per
t 1' < ggetlo prescritto dalla legge doganale, e dopo
t di essersi da quegli agenti diplomatici domandato
t che la ministeriale suddetta non venga eslesa anc che agli approdi nelle dogane di I classe, e che
t per gli approdi ne' luoghi proibiti vengano esec gnile gratis lutle le formalit , ella con rappor:o
( de' 3o dello scofso giugno ha fatto osservare in
( quanto alla prima di tali domande, che la pref seutazione di manifesti a' termini dell' articolo 35
t della legge doganale deve aver luogo in qualun< que dogana , non escluse quelle di 1 classe , e
1 che in conseguenza si sono ben regolati gli a1 genti doganali ripetendo per qualunque approdo
lo adempitiseli lo degli obblighi imposti colla mi( uistcrialc suddetta, ci che ha avuto luogo non
solo pe' legni austriaci , ma benanco per quelli
( di ogni altra nazione.
t Sulla seconda domanda poi riguardante alle spese
1 ha ella manifestalo, che ove non si tratta di o1 pera? ioni (la eseguirsi al di l di un miglio dalla
( dogana non luogo a pagamento di spese , sogc giungendo in fine, che ove si tratta d'illecite
i esazioni da parte dogi' impiegati doganali , o sai nilar, dovrebbero farsi noli i nomi de' primi per
< essere puniti come concussionari, o darsi in quanto
( agli altri le disposizioni convenienti.
f Essendosi intanto tutto ci riferito da me a S.A.R.
1 Luogotenente generale nel Consiglio de' 10 di

)( 4-96 )(
i4a. Se si riconosce che il legno naufragalo pr
i4-3. Se si riconosce che il legno naufragalo pro
Tiene da luogo sospeso o sospetto , o che merita una viene da luogo infetto , o esso medesimo attualmente
contumacia di rigore per delle circostanze di navigazione, infetto, convien pria d'ogni altro assicurarsi per mezzo
de'periti, se trabalzando su di un'altra barca, apposita
esso deve esser sottoposto alle riserve prescritte nei ca
mente noleggiala, i generi di cui pu esser carico, ad
pitoli 2 e 5 del titolo terzo.
oggetto di alleggerirlo , possa farsi riattare senza rischio
In questo caso devono farsi immischiare nella con
tumacia una o pi guardie sanitarie , che aiutino a trarre ed in breve tempo dal suo medesimo equipaggio.
Nel caso affermativo, si devono esaurir lutti i mezzi
fuori del legno i generi che possano non essersi per
duti , ed a raccoglierli tutti in un sito, onde mettersi per renderlo un' altra volta atto alla navigazione , ondq
rimarcalo l'equipaggio, ed i generi , se ne abbia , e prov
in pratica colle cautele conosciute , se sono insuscettibi
li, o sottoporsi ad espurgo se sono suscettibili, secondo veduto di viveri (b) possa inviarsi sotto sicura scorta in
un estero lazzeretto a peste.
le particolari indicazioni che saran dettale dai supremi
Magistrati di salute corrispondenti , cui si chiederanno
Nel caso negativo , debbono inviarsi scortati in un
per gli organi regolari i provvedimenti opportuni ().
estero lazzeretto a pesle i generi e 1' equipaggio su di
un'altra barca; ed il legno arrenato dee spurgarsi per
immersione nell'acqua del mare, o pure bruciarsi , quan?
( questo mese l'A. S. ha considerato, che n la
do l'operazione dell' espurgo riuscisse impossibile 0 peri
l legge de' 19 giugno i8a6, n la ministeriale dei
1 9 marzo 1829 contengono punto le parole, e la colosa.
1 intelligenza, che vi si vogliono attribuire; giacch
i44- Ne' casi preveduti dai due articoli antecedenti,
tt ne' luoghi in cui stabilita una dogana di pri- olire alla rigorosa custodia del silo ove avvenuto il
1 ma classe a' capitani de' legni non imposto che naufragio , deve anche farsi vigilare da un cordone sa
t il debito di dare un manifesto nelle ore 24 del nitario tutta la circostante marina , affinch venendo cac
loro arrivo, e la ministeriale diretta unicamente ciato fuori dal mare degli oggetti appartenenti al legno
e a far concorrere gli agenti sanitari nelle operazioni
c di naufragio si soccorrano in tut i modi consit da eseguirsi al giungere de' legni da' luoghi vie
ti tati, al che ad onla della legge essi ricusatisi.
< gliati dall' arte gli uomini buttati a spiaggia dalle
C Ha riflettuto inoltre l'A. S., che non potrebbe aft onde, che potessero avere tuttavia un resto di vita,
c fallo immedesimarsi l' obbligo del manifesto con
t ma per guarautigia della pubblica salute, le per4 sone le quali occorrano all'aiuto, e si mettano ir:
( quelli derivanti dallo arrivo de' bastimenti nei
a coatallo co' corpi e con le robe , debbono essere
t luoghi vietati ; giacch sebbene dopo il manifeslo
c trattali per misura sanitaria, nel modo stesso co( gli agenti doganali potessero procedere alle visite |
i me si farebbe verso i naufraghi, sia per la pra
* non ne segue , che per necessaria conseguenza
ti tica, sia per la contumacia, o per lo rifiuto.
dovessero praticarle come interviene ne' luoghi
( La prego quindi ec. M. Arezzo.
ne' quali dogane di 1 classe non esistono. E molto
meno vale 1' altra ragione , che la pratica , della
quale si reclama, siasi osservala non solo pe' ba
(b) V il seguente reale rescritto:
1 Eccellenza
Negli uffici di cotesto ministero del
stimenti Austriaci, ma eziandio per ogni altro,
"
non esclusi gli stessi legni nazionali, dopoch ri
di 21 gennaio, del 1 e 3 del corrente, si Boa
conosciuta illegittima non meno, che a concludere
a provocate le determinazioni sovrane, sulla do.
1' abuso generale, e non parziale.
c manda del Soprintendente generale di salute per
Poste le quali cose la sullodata A. S. si degnata
( indennizzarsi le spese sanitarie occorse per il naut di dichiararmi, che il volere assimilare l'approdo
t fragio di alcuni legni Spagnuoli ed Austriaci, e
( de' legni ne' luoghi vietali , a quello in altri luot per stabilirsi una regola , da serbarsi in casi so ghi, ove sianvi dogane di prima classe come che
t migliami per non compromettere la pubblica sanon destinate specialmente per al numero di esse,
( Iute. Il sistema che praticasi in questa parte dei
I reali domini, allorch tali avvenimenti succedono,
sia un volere confondere cose affatto diverse, do
c quello di somministrarsi i viveri agi' individui ,
vendosi per l'uno approdo, e per l'altro stare
alle prescrizioni della legge, ed ha intanto ordi
c che debbono purgare la contumacia , e di ese( guirsi senza remora tutte le altre spese, che posnato , eh' ella metta in opera tutto il suo cono
sciuto zelo per impedire ogni esazione abusiva
sono occorrere per preservar la pubblica salute,
e non dovuta, vegliandovi attentamente per quelli
prelevandosi i mezzi su i fondi de' Comuni , ove
di sua dipendenza.
t il caso avvenuto, o su di qualunque altro rama
Ne la prevengo quindi d'ordine dell' A. S. ec.
a disponibile dall' amministrazione civile. Quindi si
c Io comunico ci a V. E. ec.
I formano le noie ben dettagliate di tali spese , e
s Partecipo ci a lei ec. M. Aeezzo.
se ne chiede il rimborso a' Consoli delle rispettive
c nazioni. Laddove costoro ricusino di pagare,
( si passano i corrispondenti uffici per mezzo del
(a) V. la seguente disposinone:
II ministero degli affari esteri agli Ambaspialori dei
. Palermo 4 maggio i835.
( rispettivi Governi, onde facciano disporre la soddi Questo Magistrato supremo di salute in seguito di
( un espresso incarico del Governo ha pronunzialo
< sfazione delle somme dovute. Volendo dunque
t il suo parere circa le precauzioni sanitarie da a( S. M. che altrettanto si pratichi in colesta parte
(t dottarsi verso coloro , che apprestassero de' soct de' suoi reali domini , io nel suo real nome lo
1 corsi a degl' infelici che han subito naufragio
t partecipo a cotesto ministero , in riscontro dei
t uniformemenle a tale parere dal Governo anche
e cennali uffici, e per l'uso conveniente.
t approvalo, si statuisce la massima, che ne' casi
1 Napoli 12 febbraio iSo.

)( l97 )(
naufragato, niuno vi si ponga a contatto, e vadano essi
i\6. Se il naufragio avvenuto in un silo mollo
soggetti al trattamento sanitaiio medesimo che si impo
distante dal lazzcretlo , dee trovarsi il modo pi facile da
ricovrare i naufraghi, facendosi, in mancanza di altra
sto al legno,
i45. I Deputati di salute debbono prestar tutti i soc
abitazione , costruir ivi delle baracche di legname , qua
lora essi devono andar sottoposti a contumacia locale, o
corsi che 1' umanit reclama in favore di una imbarca
tone naufragata , che non possa mettersi immediatamen
delle semplici tende di tela , qualora debbono sottoporsi
a contumacia di navigazione.
te a pratica {a).
In ogni modo per il sito dove i naufraghi si rac
colgono, dee considerarsi come un lazzeretto provvisorio,
(a) 5 riscontrino le seguenti disposizioni :
ed esser nello stesso modo lialtalo e custodito.
}r Palermo 7 aprile 182$.
I Occorre bene spesso , che lungo le spiagge di que147. Le disposizioui indicale di sopra pei casi di
t sta Isola, per la contrariet dei tempi vanno ad naufragio, sono tulle strettameli le applicabili ai legni che
( investire delle imbarcazioni , i di cui equipaggi avesser la disgrazia di dare a secco.
* per salvarsi la vita si ricovrano nel lido il pi
148. Nei giorni di burrasca, ogni Deputazione di
t vicino. L' umanit non meno che le leggi sanila- salute deve star vigilante, ed informarsi se in qualche
$. rie comandano in tali casi di apprestare agi' in- punto della marina di sua giurisdizione sia avvenuta qual
felici sottratti dal naufragio tutti quei soccorsi di che disgrazia di naufragio 0 di arrenamento, ad oggetlo
e che son capaci, senza che venga compromessa in di accorrervi ed esercitarvi il proprio incarico.
modo alcuno la pubblica salute. Ad ottenere quet sto doppio oggetto son necessarie al momento delTITOLO VI,
c le somme, e le Deputazioni di sanit, cui incorar
Delle
cose
che
son gittate a lido dalle onde,
be 1' applicazione delle misure tendenti ad assie
del
loro
trattamento sanitario.
1 curare il servizio, in simili circostanze, si fan le cito di prelevare tutte le spese dalle somme esi
i4-9- Giungendo a notizia de' Deputati di saluto che
li slenti per conto di questa generale amminislra- il mare abbia gillalo a lido qualche oggetlo, debbono
zione.
immediatamente accorrervi, onde prenderne conoscenza
Essendo queste appartenenti al regio erario, e non oculare, mettervi una guardia di custodia, ed applicarvi il
( dovendosi perci invertire in altri usi al di l di trattamento sanitario , a norma di ci che viene indicato
( quelli prescritti dal Governo, io la prego Signor ne' seguenti articoli.
Intendente, per evitare tale inconveniente, ad oriiio. Se 1 generi gitlali a Udo dalle onde sono in dinare per via di misura generale a tutte le De- suscettibili, devono ammettersi immediatamente a pratica,
c pu (azioni sanitarie del ,di lei Valle, che nelle oc- e conservarsi nell'officio della Deputazione, o darsi in
correnze di naufragi , per cui si ricercano delle deposilo a persona idonea, onde restituirsi a chi potesse
l spese, lungi di occorrere co'fondi sanitari provo- reclamarne in seguilo la propriet.
( chino la esecuzione esatta di quanto si dispoSe sono suscettibili , e nel tempo stesso d'ignota o( sto dallo articolo 187 de' regolamenti in vigore,.
riginc , debbono darsi immediatamente alle fiamme , evi
C // Deputato Segretario generale esercente le veci tando che alcuno vi abbia la menoma comunicazione di
t di Soprintendente generale. M. Mioilo.
conlatto.
Quest'ultima disposizione applicabile anche al caso,
II. t Palermo iS novembre iS3o.
in cui sia gillalo fuori dalle onde un bastimento d'ignota
t Ad evitare le giuste rimostranze , che inoltrar si proyegnepza.
c possano , quando vengano negati 0 ritardati i
idi. Se l'oggetto gittato al lido dal mare sia qual
c soccorsi che si chiedono da' comandanti de' legni che barchetta o palischermo abbandonalo dal suo equi
s di rifiuto, e che sieno in pericolo di .naufragare, paggio per qualsivoglia causa , e sfornilo d' attrezzi ed
C il Governo ha ordinato con ministeriale degli 8 altre materie suscettibili , esso deve espurgarsi per immer
corrente, che si avvertano le Deputazioni tutte di sione in acqua di mare , ed indi consegnarsi agli agenti
t questa parte de' reali domini, perch ne' casi, ove della real marina, perch sia dai medesimi conservalo
c i capitani di tali legni domandino l' opera di e restituito a chi potesse in seguito reclamarne la pro
< qualche individuo, o altro soccorso per salvarsi priet {!>).
da un imminente pericolo, debbansi a ci pre
ti stare pria di ogni altra misura.
Abezzo.
t in conlatlo co' corpi, e con le robe, debbono csc sere trattati per misura sanitaria, nel modo stesso
t come si farebbe verso i naufraghi , sia per la
III. t Palermo 4 maggio f835.
Questo Magistrato supremo di salute in seguito di
1 pratica, sia per la contumacia, o per il rifiuto.
un espresso incarico del Governo ha pronunziato
I La prego quindi ec. Arezzo.
c il suo parere circa le precauzioni sanitarie da
adottarsi verso coloro , che apprestassero de' soc- (b) V. il seguente real rescritto.
c corsi a degl' infelici, che han subito naufragio,
1 Suole avvenire di trovarsi al lido delle piccole bar( che abbandonale. Per questo caso sebbene fosse
uniformemente a tale parere, dal Govcr,1 anche
prescritto all'art. i5i del regolamento sanitario
c approvato, si statuisce la massima, che ne' casi di
c marittimo di conservarsi delti piccoli legni dagli
naufragio si soccorrano in tutti i modi consigliati
t agcnli della real marina per restituirsi poi a chi
e dall' arte gli uomini buttati a spiaggia dalle on potrebbe reclamarne la propriet , nulla si dice
1 de, che potessero avere tuttavia un resto di vita,
1 ma per guarantigia della pubblica salute , le per( del lerniine nel quale i proprietari possono chie1 acre le barche ; il perch trattenute per lungo
t sono , le quali occorrano all' aiuto , e si mettano
63

.
.
)( 493 )(
in ogni giorno immancabilmente all'officio sanitario ai lor
1D2. Se il mare abbia cacciato a lido qualche ca
competenza, a liti di prender conto di tutto ci che possa
davere umano di persona ignota, i Deputati debbono far
ne praticar la visita dal medico , ed indi farlo seppellir avere il menomo rapporto coi gelosi incarichi che sono
secondo le norme prescritte nell'articolo 80 del presente loro affidali (a).
loro espressamente vietalo di farsi mai sostituir
regolamento.
Se poi si riconoscesse che il cadavere appartiene a da alcuno sotto qualunque pretesto , dovendo considerarsi
qualche individuo in pratica , se gli dee far dar sepoltura il loro impiego come una delegazione strettamente attac
cala alla persona, essi non possono di propria autorit
ne' cimiteri ordinari senz' alcuna riserva.
suddclegare in tulio o in parie a chicchessia.
Nell'uno e nell'altro caso per i Deputati non deb
bono trascurare di darne immediatamente parte agli agenti
i5(3. All'entrar di un bastimento in un dato porlo,
il primo incarico de' Deputati di salute quello di recarsi
di polizia del Comune , onde questi possano far la rico
gnizione del cadavere in disimpegno de' loro particolari immediatamente ad incontrarlo, e non potendo ci ese
guirsi , di far venire il capitano o padrone alla spiaggia
incarichi.
i53. I Deputali di salute debbono stendere un cir
prossima all'officio sanitario, ad oggetto di conoscere le
costanziato processo verbale delle operazioni da essi fatte coudizioni particolari del suo approdo.
I Deputali di prima classe si faranno in ci assister
relativamente a degli oggetti gitlali a lido dalle onde.
sempre dal Cancelliere.
TITOLO VII.
I Deputali debbono avanzar delle prime doman
de generali al capitano o padrone del legno , senza fargli
Disposizioni particolari per lo buon ordine del
metter piedi a terra , onde scorgere se le condizioni del
servizio presso le Deputazioni di salute.
suo approdo non sica tali da farlo andar soggetto a ri
io4. Alle regole generali di servizio sanitario ma
nfililo ; nel qual caso, senza permettersi la menoma ope
rittimo, espresse nei titoli precedenti , devono agg;ugnersi
razione , debbono attenersi al prescritto negli articoli 45
le seguenti regole particolari, le quali determinando pi 46 e 47 del presente regolamento.
specificamente i doveri ed i modi di condotta di ciascun
il)8. Allor che dalle prime domande generali i De
impiegato addetto alle Deputazioni, riuniscono sotto al
putali
si sono accorli di non esservi caso a rifiuto, deb
cuni punti di veduta principali tutti gli ordini di questo
bono farsi consegnar la patente colle cautele sanitarie ,
interessante ramo di servizio pubblio , e ne rendono nei
a fui di osservare le dichiarazioni che vi souo espresse ,
vari casi pi facile e pi sicuro l'adempimento.
e 1' autenticit e regolarit di cui rivestila. Indi deb
bono prendere il costituto, ed adempiere alle visite nei
CAPO I.
modi e ne' casi richiesti dal presente regolamento.
Dei Deputati di saltile.
ii>(). Quando dal complesso degli alti indicali nello
iS5. I Deputati di salute devono attendere al loro articolo precedente i Deputati si assicurano che il legno
approdalo non va soggetto ad alcuna riserva sanitaria ,
impiego con la massima energia ed assiduit, rendendosi
debbono accordargli immediatamente la pratica, a' termini
c tempo rendonsi inutili e non possono pi vendersi; del disposto nell' ari. 102 del presente regolamento.
I Deputali devono star vigilanti nell' applicar questa
c onde i Comuni che pel citato regolamento sono
obbligati ad anticipare il denaro delle spese, non disposizione alle navi di allo bordo , o di vela quadra ,
( sono pi in istalo di venirne ristorali : il caso c- le quali facendo un'alta navigazione, possono pi facil
c sposto di sopra, avvenuto gi nella marina di mente aver avuto degl' incontri con legni del Levante,
Palli, avendo dato occasione all' Intenderne di Mes- ed esservisi posti a contatto. E le Dcputazoni stabilite
sina di proporre, che si stabilisse un termine per nel golfo di Napoli e nel Distretto di Palermo devono
la vendila di quelle barche, V. E. ne fece rap- sempre, per la loro vicinanza al luogo ove risiedono i
t porto per le sovrane provvidenze ; locchc riferito Soprintendenti generali , sospender la pratica alle sud
t a S. M. il Re ( n. s. ) nel Consiglio ordinario di dette navi , e provocar da' Soprintendenti medesimi gli
1 Stalo del 17 di questo mese la M. S. si de- analoghi provvedimenti.
160. Quando per qualcuna delle circostanze indica
1 gnala approvare, di stabilirsi ne' casi in discorso
1 il termine di 4-0 giorni per trattenersi dagli agenti te nell'art. 5o del presente regolamento, i Deputati veg
e della real marina le barche abbandonate al lido, gono che il legno approdato va soggetto a delle riserve,
t Scorso il quale u presentandosi alcuno a recla- debbono dichiararlo in contumacia, ed assegnarvi una
( marne la propriet possano gli agenti stessi essere o pi guardie di custodia, che ne vigilino le operazioni
abilitati ad eseguirne la vendita nelle forme rego- e i movimenti.
161. Sino a che i Deputali non han compiutamente
t lari per rimborsare sul prezzo i Comuni di tutte
le spese falle per la tutela della pubblica salute, esaurite le prime operazioni sanitarie indicale ne' cinque
t Pagali indi il dazio, le spese dovute alla dogana, precedenti articoli, vietato a qualunque individuo, sia
c il dippi del prezzo si terr in deposilo a favore privalo, sia rivestilo di pubblico impiego, e specialmente
< di coloro, che possano reclamare la propriet:
presentandosi per il proprietario a giustificarla
(a) In varie congiuntine il Soprintendente generale di
infra il termine di 4<> giorni non potranno gli
salute pubblica ha fatto manifesto die ne casi in,
agenti della real marina restituirgli la barca se
cui per contrariet de venti o per altro imperioso
prima non abbia egli soddisfatto le spese a' Comotivo una imbarcazione approdi negli scali di
( mun dovute per la causa suddetta, e il dazio, e
stanti da' Cornimi, non necessario lo accesso del
( le spese spellanti alla dogana per effetto della
la intera Deputazione , essendo sufficiente che vi
( tariti'a in vigore,
si conferisca il solo Deputato di turno, ond' esau
c Nel real nome ce. Napoli si maggio i836.
rirne le incumlenzt.

)( 499
162. Il divieto espresso nel precedente articolo
agli agenti consolari delle nazioni estere, a' rarcomandalari de' legni, negozianti, sensali ed interpreti, di recarsi reciproco anche pe' capitani o padroni di bastimenti. Essi
a parlar co' capitani o padroni, o altri individui appar
tenenti a' legni medesimi, qualunque possa esserne l'oggetto. II. t Palermo 26 agosto iS3o.
A' soli agenti della dogana pu permettersi di esser
t 11 Direttore generale di polizia mi ha fallo osservapresenti alle suddette prime operazioni de' Depula'i di
1 re, che qualche Depulazione sanitaria nelle alluasalute, non per mischiarvisi o farvi delle operazioni con
c li circostanze abbia impedito, clic la polizia allo
temporanee, ma per trovarsi i primi ad esercitare i loro
c arrivo de' legni possa contemporaneamente ai
-incarichi finanzieri, subilo dopo che i Deputati hanno
( Deputati di salute occuparsi dello adempimento
adempito a' loro disimpegni sanitari (a).
t delle proprie incombenze, c che qualcuno di tali
t Deputati siasi fallo lecito di ricercare notizie ai
comandanti de' legni circa gli avvenimenti, ed al(a) V. le seguenti disposizioni :
le novit politiche, che possano essere accadute
1. Palermo S marzo i83o,
i S. E. il Luogotenente generale con ministeriale de
nell' estero.
li gli il andante mi ha scritto locch segue. Sit Quantunque a' termini dell'articolo 161 del rego
li lamento sanitario marittimo ai soli agenti della
t gnore Dal Signor Ministro Segretario di Stato
t delle finanze in data de' 27 dello scorso febraro
dogana permesso di essere presenti alle prime
1 mi stalo scritto quanto segue. = Avendo V.E.
e operazioni, che dtbbouo fare i Deputali di salute,
r, pure av:ndo riguardo alle attuali circostanze si
t disposto in seguito della mia ministeriale de' a5
( compiaccia ordinare alle Deputazioni della di lei
1 fehbraro 1829 uum. J)o4, che gli agenti della sat Valle di non impedire che la polizia assista con( Iute concorrano con quelli della dogana alla dot temporaneamente a questa parte di pubblico ser manda dell' esibizione della patente sanitaria, che
t vizio , per occuparsi dello esercizio delle sue int questi ultimi per effetto della legge doganale so( comheuze immediatamente , dopo che saranno e1 no obligati di fare ai capitani di bastimento, quant sauritc quelle sanitarie.
t do anche si annunziassero approdati per circo1 Inculcher poi strettamente ai Deputati di astenersi
stanza imperiosa ; degli altri dubbi osservo dal
f di fare ai comandanti de' legni interrogazioni e pregevolissimo ufficio di V. E. de' 21 dello scort slranee alle loro attribuzioni , invigilando allo c* so gennaro, 2 carico num.32i, essersi costi elet satto adempimento. M. Aiiezzo.
t vati, cio se si possa usar la forza contro quei
t bastimenti approdali per imperiosa circostanza, i
1 di cui capitani si negassero all' esibizione della III. t Palermo fj novembre iS36.
t Con ministeriale del i4 andante riparlimelo inler* patente , e volessero ostinatamente mettersi alla
no 2 carico numero 7818 mi stalo scritto cos:
vela , e se costando , che il bastimento non prot Eccellenza Sulle non poche controversie, che
( venga da' luoghi di rifiuto, si possa farvi montat hanno avuto luogo finora tra gli agenti sauita( re a bordo le guardie doganali per lo adempii ri, ed il ramo doganale intorno al loro inlervenf mento delle formalit prescritte dalla legge dogat lo ne' casi di conlrobandi sorpresi, sono slate dal
1 naie.
t Governo date le norme per sapersi in qual cir- ( V. E. nel manifestare i divisamenti delle autorit ,
f costanza debbano gli agenti di sanit con quelli
( che hanno interloquito sulla materia , si parlii della dogana essere i primi ad accorrere per e colarmente attenuto a quello del supremo Magi1 seguire le proprie incumbenze. Ma se queste dit strato di salute , il cui avviso sialo in questi
( sposizioni possono praticarsi in tempi ordinari ,
t termini cio :
t nei quali la pubblica salute non da vicino mi' 1 1. Che negandosi i capitani de' legni ad esibire la
( nacciata da particolari pericoli, negli attuali mo patente, debbano le autorit sanitarie, e dogana1 menti in cui un morbo desolalore ci spaventa si
( li limitare le loro incumbenze alla redazione di
f da presso, in cui un timor salutare deve ispirarf un processo verbale , e darne indi conoscenza a
1 ci tutti i consigli della massima cautela ogni alt tutte le corporazioni <V ambo le dipendenze nei
r. tro riguardo deve cedere, e tutto sacrificarsi de1 diversi punti del Regno , onde assicurare la rit ve alla necessit pi imperiosa, quale quella di
ci scossione della multa in caso di altri arrivi del
c custodire la vita di una intera popolazione,
t legno stesso.
c Prendendo quindi occasione dal controbando di tele
i 2. Che stabilito per massima , che in tutti i casi ,
c sorpreso di recente in Trapani nella casa di D.
qualunque ne sia la provvenienza , la negativa
t Antonino Amato , nella quale circostanza si mic della patente fa riguardare il legno come di ric scro gli agenti doganali a contatto colle merci ,
fi liuto , nessun commescolamenlo in conseguenza
c e convenendo perci dare energici provvedimenti,
t dell' art. 48 della legge sanitaria, e dell' art. 472
che possan togliere qualunque siasi sospetto , e
c della legge doganale possano aver con lo stesso
t dubbio di contatto, e di comunicazione di generi
legno le persone in pratica, n mollo meno mon1 sorpresi in controvenzionc , qualunque sia la na tarvi a bordo le guardie della dogana.
f tura del conlrobando, delle circostanze locali , e
Concorrendo anche io nello stesso parere di V.E.,
1 lo stato iu cui irovansi le merci sorprese, ho ri1 che l' anzidetto divisamento del supremo Magi soluto, che per misura straordinaria rimangan so strato di salute sia sensatissimo > non saprei tro
c spese tuli' altre disposizioni sinora dale sopra sill vare alcuna difficolt , perch 1' E. V. ne possa
i mili quislioni, e che in ogni caso di sorpresa di
dare gli ordini corrispondenti.
I
c merci in coutrobaudo si aslengauo gli agenti dot Locch partecipo a lei ec.
t ganali di mettersi a contatto colle stesse , doven
i-Ed io lo partecipo a lei ec. M. Aaxzzo.

non devono permettersi di parlar con alcuno, n di far


la menoma operazione, senza la precedente ricognizione
de' Deputati di salute, a' quali devono presentarsi esclu
sivamente al loro appressarsi in un porto. Sopra tutto
loro strettamente proibito di aver comunicazione con delle
barche da pesca che possono incontrar nella rada, co
vrendosi sotto il facile pretesto di comprar del pesce.
i63. I bastimenti che non van soggetti ad alcuna
specie di riserva, o che van soggetti ad una semplice
contumacia di navigazione, possono esser ricevuti in tutte
le Deputazioni di salute, qualunque sia la classe alla
quale esse appartengono; salve sempre le limitazioni che
su quest' oggetto possono prescriversi per de' riguardi fi
nanzieri.
i64- I bastimenti che van soggetti a contumacia lo
cale , e portano generi suscettibili , non possono essere
altrove ricevuti che nelle Deputazioni di prima e di se
conda clasc.
In questo caso, allor che i Deputati dichiarano la
contumacia del legno, a termini di ci che prescritto
uell' art. 160 di questo titolo , possono contemporanea
mente permettere la discarica de suscettibili in lazzeretto
per farvi cominciar 1' espurgo. Ma tanto la discarica ,
quanto Io sballamenlo de' generi, allor che vi ha luogo,
dee farsi per ordine de' Deputali, e colla loro personale
assistenza.
I supremi Magistrati di salute corrispondenti posso
no permettere, ove le circostanze Io esigano , che basti
menti soggetti a contumacia locale, i quali approdano
vuoti o con soli generi insuscettibili , sieno ricevuti anche
presso qualche Deputazione che non sia di prima o di
seconda classe.
i6d. Dopo che i Deputali han dichiaralo un basti
mento in contumacia, e ne' casi preveduti dall'articolo
precederne han gi disposto di eseguirsi 1' introduzione ,
de' generi in lazzeretto, debbono riunire la patente, il
costituto e gli atti di visita , ed accompagnati da una
loro relazione , mandarli originalmente ai ris-peltivi So
printendenti generali di salute , da cui devono attendere
gli ordini corrispondenti per 1' assegnazione della durata
della contumacia e dello espurgo, e per ogni altra ri
serva che i supremi Magistrati crederanno di dover im
porre seconda i casi straordinari degli approdi.
Una simile relazione, con tutte le carte che pos
sibile di raccogliere, devono egualmente i Deputati invia
re ai Soprintendenti generali nei casi di naufragi, di ar^
renamenli, e di sbarchi furtivi, de' quali si parla ne' ti
toli quarto e quinto del presente regolamento (a).
I do pria di tutto accorrere gli agenti sanitari per
c eseguire nei modi voluti dalla legge, con tutte le
< cautele che gli attuali momenti esigono le loro
c incumbenze, e praticarsi in seguito, e dopo falle
( le necessarie operazioni sanitarie, ci che sia cont veniente.
c Comunico quindi ci a lei ce. M. Arezzo.
(a) Leggasi il seguente decreto t
i Portici tu ottobre t82j.
Francesco i. ec.
i Veduti gli articoli 23o e 23 1 delle leggi di ecce*
zione per gli affari di commercio.
( Considerando che i capitani de'legui mercantili provi vegnenti da luoghi, o da viaggi soggetti a conluc macia , non polendo per le leggi sanitarie aver

166. Per le Deputazioni di prima e di seconda clasv


se , le disposizioni contenute nel precedente articolo re
stano modificate nel seguente modo.
1. Le Deputazioni di prima classe , sono abilitate ad
assegnar da se medesime la durata a quelle contumacie
ed a quegli espurghi che si trovano gi precedentemen
te determinali in via di disposizione generale dai supre
mi Magistrati di salute corrispondenti. Quindi esse non
debbono inviar volta per volta ai Soprintendenti genera
li rispettivi le carie di cui si parla nell' articolo antece
dente, bastando di dare indicazione delle misure adotta
te nel rapporto giornaliero o setlimanile, eh' esse debbo
no fare, e di cui sar parlalo in seguilo.
2. Le Deputazioni di seconda classe sono abilitate ad
assegnar da se medesime la durata alle sole contumacie
che non oltrepassano il periodo di quattordici giorni , e
che sien precedentemente determinate in via di disposi
zione generale dai supremi Magistrati di salute corri
spondenti. I Magistrati medesimi possono estendere ed
accordare questa facolt , anche a delle Deputazioni d
terza e quarta classe , che per ragion della loro lonta
nanza dal luogo ove risedono le autorit superiori, non
sarebbero al caso di attenderne gli ordini , senza veder
prolungate le contumacie olire il dovere. In questi casi
per esse debbono sempre inviar le carie suddette ai So
printendenti generali , colla differenza che non le in vieranno nel momento che dichiarano il legno in conili maeia, ma bens dopo di averlo ammesso a pratica ; e ci
a fin di far conoscere la regolarit delle loro operazioni
sull' oggetto.

(
i
a
(
t
t

t libera comunicazione, sono inabilitati ad eseguire


( il rapporto del loro viaggio prescritto dallo arti( colo 23o delle mentovale leggi di eccezione nel
e termine di ventiquattro ore dal loro arrivo , se coudochc nello articolo slesso indicato.
Considerando che per ci sia d'uopo adottare alcun
( provvedimento , onde porre in armonia la esecu< zione di questo rapporto , con le leggi sanitarie
Veduto il rapporto del nostro Consigliere ee.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato,
Abb'amo risoluto di decretare e decretiamo ee.
Art. i. I capitani de'legni mercantili provvenienti da
luoghi, e da viaggi soggetti a contumacia secondo
t i regolamenti sanitari faranno il rapporto pvescrit to dallo art. 23o delle leggi di eccezione per gli
affari di commercio innanzi al Deputalo di servi zio ed al Cancelliere della Deputazione di pub( blica salute tra le ore ventiquattro dal loro arrivo.
2. Il Deputalo invier un estrallo di tale rapporto
al Direttore dei dazi indiretti, ed un altro alla
* cancelleria del Tribunale di commercio e ne' luo glii ove non risiede il Tribunale , al Giudice del
c Circondario,
3. I capitani tra le ventiquattro ore da che sono
e siali ammessi a pratica dovranno ratificare il prii ino rapporto nella cancelleria del Tribunale di
commercio, e del giudicato regio,
4" I Giudici di Circondario nel ricevere il rappor
ti to , e la ratifica ne faranno sollecitamente lo iu( vio al Presidente del Tribunal di commercio del
ti la Provincia o Valle,
5. I nostri Consiglieri Ministri di Stato ec.
t Firmato FRANCESCO.

)( Sol )(
167. Non in facolt de' Deputati di salute, qua
170. Allor che all'approdo di un legno soggetto a
lunque sia la classe a cui essi appartengono, di decidere contumacia locale, il capitano o padrone dichiari di es
su gl'incidenti che mai possano aver luogo nel corso delle ser diretto altrove, ma di voler fare un imbarco di generi
contumacie e degli espurghi. Essi devono riferirne al sotto contumacia, le sole Deputazioni di 1 2 e 3 classe
Soprintendente generale, sospendendo intanto la pratica possono aderirvi.
a quelle tali contumacie ed espurghi, ancorch gli espe
Quando poi il suddetto capitano o padrone dichiari
rimenti sicn compiuti, o prossimi a compire , fino a che di voler fare un disbarco di generi sotto contumacia,
non pervengano loro gli ordini convenienti sul modo di conviene osservare se i generi sono suscettibili o pure
regolarsi nella circostanza.
insuscettibili. Nel primo caso non potranno permettere
168. Le relazioni che i Deputati dirigono a' Soprin
il disbarco che le sole Deputazioni di 1 e di 2 classe ,
tendenti generali, devono contenere un semplice racconto che abbiano lazzeretto. Nel secondo caso potranno per
delle operazioni da essi falle per rapporto a qualche le
metterlo anche le Deputazioni di 3 classe; salva sempre
gno approdato, con un transunto delle carte che s' in
la limitazione espressa nell' artic. 48 del presente regola
viano unite alla relazione.
mento , in ordine al disbarco degl' insuscettibili che si
169. Allor che all'approdo di un legno, il capitano permettono farsi da' legni di rifiuto {/>)
o padrone dichiara di essere stato spinto in quel porto
dalla forza de' venti, e per conseguenza dovendo dirigersi
live alle autorit sanitarie , e costituiscono una
altrove, ricusi di consegnar la patente, i Deputati non
legge comune all' uua ed all'altra amministrazio
debbono obbligamelo , purch egli non pretenda di esene; che quelle dei succennati art. 11 e seguenti
ir ivi alcuna specie di operazione , n vi si trattenga
272 e 2/3, della suddetta legge sono venuti im
uori bisogno coli' animo di sostenere qualche corrispon
flK
plicitamente a derogare il disposto nello articolo
denza clandestina. Lo faranno solamente custodire a vi
Cg del regolamento sanitario : e che in fine il
sta dalle guardie sanitarie lino al momento della par
pretendere contro la disposizione di tali articoli ,
tenza (a).
che i capitani nel supposto caso siano obbligati a
presentar la patente, per nulla comprometterebbe
(a) Con ministeriale del g marzo i$2g il Governo scris
gl'interessi preziosissimi della salute, anzi servireb
se al Soprintendente generale di salute pubblica
be a meglio garentirli. Per locch e sialo d'avvi
ne' seguenti termini :
so uniforme a quello da lei rassegnalo, cio che
t Con questa stessa da la ho scritto quanto segue al
inculcar si debbe agli agenti della salute, e della
Direttore generale de' dazi indiretti Signore
dogana la osservanza della legge del 19 giugno
t Avviene con qualche frequenza, che alcuni capi1826 con tutte quelle precauzioni che dalla me
( tani dei legni esteri, approdando per causa impedesima e dal regolamento sanitario sono prescritte
t riosa , com' eglino asseriscono, in taluni punti di
senz' alcun bisogno di stabilire una penale di pro
t questi reali domini, ricusino di accettar la prati
posilo contro i capitani, che ricusasseso di esibir
ci ca , dicendo di dover ripartire al primo buon
la patente , poich polendosi allora impedire la
partenza dei legni , ed imprendere ogn' altra mi
c tempo.
c Per cautela degF interessi doganali P asserta causa
sura dalla legge autorizzala e prescritta , salvo
c imperiosa in virt degli articoli 11 a 17 272 e
rimarrebbe ogn' interesse dell'amministrazione do
c 273 della legge doganale del 19 giugno 1826 esganale.
ser dovrebbe legalmente contestata mediante verDi accordo poi al Signor Ministro delle finanze ho
s baie delle autorit riunite della dogana, della sa( osservalo inoltre che se la salute ha creduto nea Iute , e della marina, le quali dovrebbero occorgl' interessi della sua amministrazione di non do
c rervi a questo effetto: ma lo adempimento di tal
versi obbligare alla esibizione della patente sani
formalit vien col fatto attraversalo , mentre la
taria i capitani, allorch dichiarino di non voler
Soprintendenza generale di salute attenendosi allo
prendere pratica, ci non pu impedire che do
0 articolo 169 del regolamento sanitario del 1819;
vendosi in forza di un' altra legge adempire per
con cui vietalo ai Deputati sanitari di forzare
parte di un' allr' amministrazione a delle formali
alla esibizione della patente sanitaria i capitani ,
t , le qnali esigono la esibizione della patente ,
1 che dichiarano di essere slati spinti all' approdo
la salute vi si debba prestare com' esecutrice an
t dalla forza dei venti si limita in tal caso a consicor essa della legge riguardante i dazi indiretti ,
e dcrarc come rifiutati la' legni : ci che produce
avuto presente che senza la esibizione delle carte
che gP impiegali doganali, e della regia non posrichieste dagli articoli sopraccitati della legge do
sono salire a bordo per esercitarvi le incumbenganale i capitani incorrerebbero in tutte quelle
ze che risultano dai sopraccennati articoli della
pene combinate per la mancanza di tal esibizione,
i Premesso tutto P anzidetto , io trovando al par di
c Or informalo io delle ragioni rispettivamente addotte
f S. E. il Ministro delle finanze plausibile, c fon sulla materia da lei, coi due rapporti del 1 sett dato sopra giuste considerazioni il cernuto avviso
( tembre e 20 ottobre 1828, e dal Soprintendente
dell' agente del contenzioso , mi vi sono perfetlac generale di pubblica salute a 12 dello stesso seit mente uniformalo, ed ho in conseguenza autorizt tembre credei domandare il parere dello agente
zato le disposizioni che ne risultano , di che la
t del contenzioso. E costui sotlo il 3 gennaro ultic prevengo per lo adempimento di sua parte,
mo ha riflettuto, che le disposizioni contenute nelt Partecipo ci a lei ec. M. Fayare.
la nuova legge doganale in tutto ci che serve (b) V< le seguenti disposizioni :
c a combinare gl' interessi della salute pubblica con I, Palermo 12 luglio t8a4t quelli della dogana sono anc'.ie dirette, c preceta 11 Magistrato supremo La dovu'.o conoscere
che

)< 5o2 )(
iji. Le Deputazioni di 4 classe possono permettere
173. Allor che le operazioni indicale negli articoli
1' imbarco de* generi sotto contumacia pe' legni soggetti
170 e 171 saranno compiute, e il legno vorr mettersi
a contumacia di semplice navigazione; ma non possono alla vela, i Deputati devono restituire al capitano o pa
permetlerue il disbarco senza un'autorizzazione superiore.
drone la medesima patente che ne aveano ricevuta, e
172. Le Deputazioni che secondo il disposto ne' due che a quesl' oggetto han presso di essi originalmente con
precedenti articoli permettono un imbarco o disbarco di servata.
generi sotto contumacia, debbono aver cura di darne po
Essi per devono prima apporre in dorso alla pa
steriormente conto nei loro rapporti periodici a' rispettivi tente suddetta una dichiarazione, colla quale si manifesti
il genere di operazioni eseguile su quel bastimento in
Soprip tendenti generali.
contumacia , la circostanza di non aver preso pratica in
t presso qualche Deputazione sanitaria di questa I- quel porlo, e la data del giorno s del suo approdo che
c sola si permette a' legni soggetti a contumacia di della sua partenza.
consumare i periodi, e fare operazioni di carico,
Questa dichiarazione prende allora il nome di ri
e e discarico tirando a terra i bastimenti.
toccata.
C Ad eliminare il grave pericolo che nascer potrebbe
174. La ritoccata , oltre al dover esser sottoscritta
< con una pratica affatto contraria allo stabilimento da' Deputati che la fanno , deve, per esser pienamente
( dell' articolo 58 de' regolamenti sanitari , ha il autentica , munirsi del rcal suggello colla leggenda De
il Magistrato medesimo deciso di proibirsi assolula- putazione d salute del porto di
o del
< mente, ove esista, un tal sistema, e di vegliarsi su
Comune di
1 la esecuzione esatta del citalo articolo 58 della
175. Allor che un bastimento prende pratica in un
1 legge di salute pubblica.
porlo, ed indi per tornare a partire, non deve pi
( Io lo partecipo a lei ec,
restituirsi al capitano o padrone la stessa patente da lui
l // Presidente del Magistrato supremo Soprinten- consegnata a' Deputati di salute nell'alto dell'approdo;
( dente generale P. di Malvagit.
ma deve esser da questi provveduto indispensabilmente
di patente nuova.
II, t Palermo 26 settembre 182S.
176. Allor che un bastimento per partire da un
1 II Governo con foglio ministeriale del 21 andante
dato
porto, sia in pratica, sia in contumacia, i Deputati
mi ha scritto quanto segue :
di
salute
non devono rilasciar la patente ne' casi preve
I Tenuti present 1 due rapporti degli 8 e ir del
duti
da'
tre
precedenti articoli, se non dopo che il capi
corrente con i quali reclama contro le disposizio
tano
o
padrone
sia stato munito de' soliti biglietti di spe
I ni emesse di non permettersi nei Comuni maritti
dizione
dagli
agenti
della dogana, del porto, e dell' ascri
<f mi ov' esistono dogane di seconda classe di cari
zione marittima; e pe' legni esteri, anche dagli agenti
carsi
de'
generi
indigeni
in
contumacia
,
e
della
l
consolari delle nazioni estere , per 1' adempimento degli
inlima fatta dagli agenti doganali alle autorit
incarichi rispettivamente affidali a questi diversi funzionari.
sanitarie
di
sfrattare
tutte
le
barche
Maltesi
,
l
177. Le Deputazioni di 1 classe di Napoli e di Pa
r che approdano in Scoglitti per prendere nel lo
lermo devono far pervenire a' Soprintendenti generali ri
cale
del
lazzeretto
de'
viveri
in
contumacia.
Conc
un rapporto giornaliero di lutti gli approdi che
siderando che siffatte disposizioni si oppongono a- spettivi
avvengono ne' loro porli rispettivi , il quale sar un e gli artic. 170 171 del regolamento sanitario ma
slratto del Giornale degli approdi di cui si parla nel
rittimo da S. M. approvalo, sono divenuto a di
seguento art. 190.
che
qualunque
disposizione
emessa
in
h

,
f chiarare,
. '
. 1
,. rr 1 ,1 .
,
Per le altre Demi azioni di prima
classe
questo meonposizione ai surrilenti articoli debba riguardar, .
. deve
, 1 esser setlimauile.
..
1
1
i _:rt,
D
II desimo
rapporto
e si come nulla,
178. Le Deputazioni di seconda, terza e quarta
t Partecipo ci a V. S. ec.
classe devono far pervenire a' Soprintendenti medesimi
f Ed io nel partecipare a lei ec. M. Arezzo.
uno stato mensile di tutti gli approdi che avvengono nei
loro porli rispettivi nel corso del mese , il quale sar
III. s Palermo 22 dicembre i836.
1 Sulla proposizione del Direttore generale de' dazi anch' esso un estratto del Giornale degli approdi di cui
(t indiretti relativa alle guardie doganali , che cu
si parla nell'art. 190 (a).
ti stodir devono i legni in contumacia provegnenti
(a) Si riscontri il seguente provvedimento:
c da Malta, questo Magistrato supremo nella sedu
ti' ta del 21 corrente ha deciso di aderirsi di dare
a Palermo 6 gennaro iS$4b I giornali degli approdi e partenze che si verifica il carico sotto contumacia ai legni procedenti da
< no in tutti i porti , e scali di questa Isola sono
e Malta, che arrivano vti in Riposto, Terranova ,
c dei documenti cos interessanti per la parte animia e Scoglitti , semprech il regissore della dogana
( nislrativa di questo servizio, che non pu soffrirc vi destini a bordo una guardia per custodia esalc si senza positivo dissesto lo allrasso della loro ri
ta del legno , dovendo per alla partenza rimat nere in contumacia in un locale segregato, e ben
ti messa.
t Egli perci che il Deputato amministratore della
custodito da due guardie per iscontare il periodo
t cassa generale di sanit fatte su tal proposito
a vigente di giorni quattordici. Con che per la
( le pi efficaci premure , e dovendole io scconz spesa della costruzione della baracca, dove dovr
< dare per lo accerto degl' interessi dell' ammini rimanere in contumacia 1' individuo della regia ,
e la mercede delle due guardie sanitarie addette
1 strazioue, e per la regolare tenuta della scrittura
( alla custodia di esso individuo dovr andare a
1 di questa contabilit , mi dirigo a lei perch s
k carico della stessa rega.
e compiaccia inculcare a tutte le Deputazioni di coc testa Valle la pi esalta trasmissione di tali giorI Le partecipo ci ec. = M. Arezzo.

)( 5o3 X
179. Ne' casi di naufragio, di arenamenti, di sbarchi de' Deputati, ed accorrer subilo all' officio sanitario per
furtivi, di peste o altre malattie equivoche sviluppate nei visitare i contumacisli tutte le volte che vi vengono chia
lazzeretti di osservazione, ed in tutti gli altri casi di ser
mati.
vizio straordinario ed urgente, i Deputati di salute non
CAPO III.
solo devono darne sollecito conto a' rispettivi SoprinleuDegli offici sanitari, e d lazzeretti in generale.
dcnli generali per chieder le norme da regolarsi, ma nel
tempo stesso devono riferirne all' Intendente della Pro
i83. L'officio sanitario il luogo, ove solamente
vincia, o Valle corsispondente , per le determinazioni di lecito alle Deputazioni di salute di riunirsi per atten
urgenza, e per tutta la possibile cooperazione nell'adem
dere a' gelosi disimpegni loro particolarmente affidati.
11 lazzeretto il luogo, ove solamente permesso
pimento delle misure.
jNe' suddetti casi tutte le autorit civili e militari alle Deputazioni medesime di far consumare i prescritti
de' Comuni rispellivi son chiamate a prestarsi agi' inviti
esperimenti di contumacie e di espurghi.
de' Deputati di salute per assicurare un ramo di servizio
i84- Ciascuna Deputazione deve aver sulla marina,
di ragion pubblica che interessa tutta la nazione. Ma le in silo separato e distinto dall'abitato e dalle vie di pas
Deputazioni debbono principalmente dirigere le loro ri
saggio, un officio provveduto di tulli gli oggetti neces
mostranze agi' Intendenti , essendo essi le prime autorit sari, richiesti dal presente regolamento per la esalta csanitarie nelle loro rispettive Provincie o Valli , e rien
sccuzione di un si importante servigio.
trando 1* incolumit della salute pubblica in una delle
185. Olire M'officio di cui si parla nell'articolo
cure pi essenziali dell' amministrazione civile.
precedente, le Deputazioni di prima e di seconda classe
Gl'Intendenti presteranno il loro braccio, daranno devono aver un lazzeretto di osservazione costruito nelle
delle disposizioni provvisorie in conformit del presente regole, e provveduto di tulli gli oggetti necessari per lo
regolamento, ed esauriranno tutti i mezzi che sono in adempimento del servizio che vi si deve eseguire, a nor
lor potere, per garenlire la regolarit del servizio, pro
ma del disposto nel presente regolamento.
ponendo a' Soprintendenti generali le loro idee relativa
186. Le spese ehe si richiedono per costruire i sudmente alle circostanze di localit, di cui devono supporsi delti offici e lazzeretti di osservazione, presso le Deputa
zioni di 2 3 e 4 classe, che ne sono sfornili, e per re
pi di ogni altro istruiti.
I Soprintendenti generali faranno allora, se occorre, golarizzarli e manutencili, ove gi ne esistono; e le spese
passare gli ordini convenienti alle Deputazioni per mezzo che si richiedono per corredare i medesimi di lutti gli
degf Intendenti, essendo incarico di questi ultimi di di
oggetti necessari all'esecuzione del servizio, devono an
sporne , cooperarne e farne vegliare 1' adempimento.
dare a carico de' Comuni rispettivi , e regolarsi secondo
180. La duplice corrispondenza col Soprintendente 1' importanza della classe a cui le divcise Deputazioni
appartengono.
generale, e coli' Intendente non necessaria nelle De
putazioni di Aapoli e di Palermo, trovandosi esse nella
G' Intendenti delle Provincie o Valli, sulle doman
medesima residenza dell' amministrazione suprema, di cui de che ne riceveranno da' Soprintendenti generali di sa
fanno parte, e potendo nelle circostanze provocar diret
lute corrispondenti, devono imporre a' rispettivi Decuriotamente ed immediatamente dal Soprintendente medesimo nati di volar subito i fondi per provvedervi (a).
gli ordini corrispondenti.
187. Sono egualmente a carico de' Comuni tulle le
spese che si richiedono per assicurare il servizio ne' casi
straordinari di naufragi, di arenamenti, di cose gittate a
CAPO II.
lido dalle onde , di pesto sviluppata ne' lazzeretti di os
De medici addetti alle Deputazioni di salute.
servazione , o su i legni dimoranti nel porlo, di sosten
181. I medici addetti alle Deputazioni di salute di tamento a' contumacisli poveri , che sono slati lasciati a
prima classe hanno 1' obbligo per giro di rendersi in o- terra da qualche legno , ed a' quali non dee darsi una
gni giorno all'officio sanitario, a fin di esercitarvi le sovvenzione minore di un carlino al giorno per ogni in
dividuo, ce. ce. Salvo sempre di far indennizzare i Co
visite che sono di loro incarico.
muni , allorch possibile , di quelle tali spese che si
Essi debbono inoltre prestarsi a tulli g' invili even
tuali, che possono far loro i Deputati , allor che vi creder di doversi far gravitare su i capitani o padroni
de' legni, pe' quali si sono impiegati de' mezzi straordi
bisogno della loro opera per delle visite straordinarie.
182. 1 medici o chirurgi addetti alle Deputazioni nari di servigio ; o di doversi ripetere da' Consoli delle
delle altre classi, son tenuti a rendersi in ogni giorno nazioni estere, a cui i legni o i contumacisli possono ap
all' officio sanitario, quando vi sia affollamento e molti- partenere.
188. Quando le spese di cui si parla ne' due pre
plieit di approdi. All' infuori di questo caso, essi non
debbono che tenersi solamente pronti a qualunque invilo cedenti articoli, sien tali che superino le forze di un
Comune, si provocheranno gli ordini superiori per farle
( nali mese per mese, avvertendo ad esse di farli andare a carico dell' intera Provincia o Valle.
sempre munire della firma del Capitano del por
ti lo, in quei Comuni ove esistono , e ci ad ccce- (a) V. il seguente reale rescritto:
1 Eccellenza = S. M. cui ho rassegnalo il rapporto
1 zione della Deputazione di cotesto Capo-valle che
dell' E. V. de' 2<j novembre dell' anno passato
t deve rimetterli scllimanilmenle.
1 confermando la sovrana risoluzione de" 4 maggio
1 Sar compiacente altres di prescrivere alle mcntoc 1820 ha prescritto di non farsi per ora alcuna
vale Deputazioni , che nei detti giornali airgiun( novit relativamente alle spese pel mantenimento
t gano anche in manoscritto ove le slampe si Iro( degl'impiegati sanitari, che attualmente trovatisi
1 vassero di gi eseguile, la rubrica di vela rjua< ne' Comuni marittimi di cotesta Isola.
1 dra , che potr compenelrarsi con quella della
1 Nel real nome ec. = liajjoli iA settembre tSaS.
c bandiera. = M. Ahezio.

5o4)(
igr. Se qualche funzionario pubblico domandi dello
C A P 0 IV.
* Il
I notizie relative a certi tali approdi o partenze, i DepuDella cancelleria degli offici sanitari,
tali debbono prestarsi a fornircele , purch per il fun
i8g. CiascuDa Deputazione deve aver la sua can
zionario suddetto vada da se , o mandi persona di sua
celleria , e mantenere un esalto registro degli atti e do
fiducia a prender le indicate notizie nella cancelleria deU
l' officio sanitario , senza pretendere dai Deputali una
cumenti che occorre di ricevere o di formare ne' casi di
lor competenza.
corrispondenza in iscritto, che per quest'oggetto non so
no obbligati di mantenere.
Ciascuna Deputazione deve quindi avere ;
1. un libro col titolo di giornale degli approdi, se
t continuo nella Casina di sanit, e quello di Pa
condo il modello annesso al presente regolamento;
2. un registro in cui si notano le patenti che si ri
1 lermo vi dovr restare anche la notte, come per
cevono, colle loro date , indicazioni e dichiarazioni ; ed
t 1' addietro ha sempre praticalo.
in cui si trascrivono per intero i costituti presi , e gli
( 3. Devono rapportare subito alla Deputazione locale
atti di visita e di pratica eseguili , che devono inviarsi
t tutto ci , che sar per accadere nel corso della
originalmente a' Soprintendenti generali di salute ;
( notte, ed in quelle ore del giorno, nelle quali
1 il Deputato di turno sar obbligato , per qualche
3. un registro delle patenti nuove che si rilasciano alle
imbarcazioni che partono in pratica, e delle ritoccate
c inopinala causa , allontanarsi dalla Casina di sache si appongono in dorso alle patenti delle imbarca
( nit ; al di lui ritorno deve il custode dargli mizioni che partono solto contumacia ;
I nuto conio di tulio ci, che sia accaduto nella di
f lui assenza, ed in caso straordinario renderne an4- un registro degli ordini che vengono comunicati
dai Soprintendenti generali rispettivi nelle diverse circo
( che subito conto agli altri Deputali , perch da
stanze.
t quesli si diano opportuni ripari.
I 4- Essendo i bastimenti ad una certa distanza del
190. Nelle Deputazioni di prima e di seconda classe
la tenuta di questi libri e registri affiliata al Cancellie
< porto, ove non creda il Deputalo di trasferirvisi ,
re , sotlo la direzione e vigilanza de' Deputati , che de
a il custode con la lancia di sanit si accoster da
vono solo rispondere della regolarit de' medesimi.
( sopravento ad una certa distanza, e prendendo
IVelle Deputazioni di quarta classe , che non hanno
( le notizie della provrgnenza, e dello stalo di salute
Cancelliere, la tenuta de' libri affidata a quel Deputato
( dell' equipaggio, ne far immediatamente rapporto
che ne sostiene le funzioni (a).
< al Deputalo per eseguirsi dal medesimo ci, che
( vicn disposto negli stabilimenti sanitari dallo art
(a) V. il seguente decreto:
< i56 in poi.
t 5. Sar anche in obbligo de' custodi lo istruir ben a,
f Napoli tj luglio 1S21.
I nelle sanitarie leggi , e nello esercizio de' propri
( doveri tulli i guardiani di sanit, che, verranno)
C CIUDI N A H D O I. ec.
K Vista la legge de' ao ottobre 1819 sulla pubblica
t successivamente elelli.
( salute.
e C. Nel loro ufficio dovranno sempre tenere affissa
1 nel luogo consueto il ruolo de nominati guarl Visto il nostro reale rescritto de' i5 aprile 1820,
e diaui, ed invigilare attenlamenle , che sia con e( col quale per la Sicilia sono slati compresi nel
i sallezza , e senza la menoma parzialit, eseguitq
nuovo piano di servizio sanitario i custodi di saf nit , salva sempre la dipendenza nelP esercizio
c T ordino successivo del loro servizio,
t delle loro funzioni dalle rispettive Deputazioni di
t 7. Nello eseguire la seconda visita di salute ad uif
* salute.
t legno contumacisla , e prima di essere ammesso^
Visto il rapporto del nostro Luogotenente ec.
4 alla libera pratica , sar a cura de'custodi Io esa-t
t Sulla proposizione del Direttore della real Segrete( minare se la guardia eh' salita sul bordo di detto!
t ria di Stato per gli affari della Sicilia ;
( legno, abbia adempito gli obblighi presentii dalle*
1 Udito il nostro Consiglio di Stato;
t leggi in vigore.
tT
( Abbiamo risoluto di decretare, c decretiamo ec.
1 8. I custodi medesimi dovranno scortare con la lancia
Art. 1. Sono approvali i due regolamenti per i cu
1 i contumacisli. che dal bordo di qualche basti-'S
ce stodi di sanit della Sicilia, annessi al presente
( mento vorran passare al lazzeretto, per consumarv
s decreto, uno per i custodi delle Deputazioni di
1 l' imposto periodo contumaciale.
( 9. Devono vegliare di continuo su gli andamenti)
l prima e seconda classe, e l'altro pe' custodi di
( de' guardiani di sanit apposti di custodia a' legni
terza e quarta classe, e di tutti gli spali coni coniumacisti , e sullo esatto adempimento de' lorcr
c spondenli.
c doveri. In caso della menoma mancanza, o tra
I 2. Il Direttore della real Segreteria di Slato c.
f sgrcssioue, da parte delle suinmentovale guardie,
I Firmalo FERDINANDO.
e daranno essi a' momento quelle provvidenze, che
ISTRUZIONI
1 la tutela della salute pubblica esige. Ne rendo*
Per i custodi delle Deputazioni di sanit di prima
ranno quindi subilo informati i Deputali.
e seconda classe in Sicilia.
et 10. E loro obligo di curare, che i legni in contui macia tengano alla prora una piccola bandiera
t Art. 1. I custodi delle Deputaz. sanit. di prima e
gialla per indicare di essere tali bastimenti sotlo* di seconda classe , saranno gli agenti immediati
delle Deputazioni medesime, e saranno da queste
posti a delle riserve sanitarie,
c 11. Con la lancia della sanit gireranpo essi di con ultime incaricati di tulto ci, che sar conducente
c tinuo il porlo, per conoscere se i legni in conluit all' esattezza del servizio.
t macia sono situali a seconda prescrivono le regole
t 2. Sar poi un loro obbligo preciso il dimorare di

)( 5 oS ){
2. Non permettere che negli spiazzati e cortili del laz
CAPO V.
zeretto vi si pianti o semini nulla , dovendo anzi farvi
Della polizia interna de" lazzeretti.
192. La polizia interna de' lazzeretti affidala ai radere le erbe che naturalmente vi possono nascere, e
Capitani di lazzeretto corrispondeBti , sotto la partieolar tener sempre propri quei siti , ad oggetto di spandervi
le cuoia ed altri simili suscettibili per lo sciorino;
direzione de' Deputati dj salute,
193. Gli obblighi del Capitano del lazzeretto sono
3. Non permettere che in lazzeretto vi sieno cani, gal
li , volatili , ed altri simili animali . all' infuori del caso
i seguenti ;
1. Far mantenere la massima nettezza nei magazzini,
in cui questi appartenessero a de' contumacisti dovendo
allora farli tener legati o chiusi in gabbie, acci non
stanze , spiazzati e cortili del lazzeretto , facendovi scopar
sempre, specialmente al termine delle contumacie e de
vadano vagando pel lazzeretto, e confondendo col loro
gli espurghi, c dare alle fiamme tutto ci che di fili,
contatto i diversi ordini di contumacie:
stracci, carte, o altre picciole materie suscettibili vi si
4- Far serbare il massimo buon ordine fra i contuma
cisti , vietando fin di essi i giuochi ed i tripudi, che
possono raccogliere;
t sanitari. Osserveranno se le guardie tanto quelle
t sul bordo, che nelle barchette, siano vigilanti, ed
< occupate con esattezza al loro rispettivo servizio,
1 Daranno i prowe.dimenti del momento ove saranc no necessari. Riferiranno a' Deputati g' inconve nienti, che avranno in tal loro ispezione rilevalo,
e per indi diramarsi da' Deputati suddetti le opport tune provvidenze,
c 12. Se nel corso della notte approder qualche lec gno di rifiuto, o di stretta contumacia, il custode
0 dovr subito imbarcarsi su la lancia. Curer perc che il legno, di cui si fa parola, butti le ancore
c in luogo- remoto, e distante da tulli gli altri ba
li stimanti di qualunque natura, che si ritrovino nel
c porlo. Disporr, che i lancionj , i quali potranno
1 ritrovarsi addetti al servizio sanitario, e le guardie
c di sanit vegliassero su tutti gli andamenti del
tt nominato legno. Non mancher quindi di darne
c notizia a' Deputati , per essi proporzionarvi V at nalogo trattamento.
s i3. Per tulli gli espressati obblighi, vietato a' en
fi stodi di farsi mai sostituire d'alcuno, o di comI mettere ad altri le loro incombenze. Il loro ime piego, come a quello de' Deputati, considerato
e per una delegazione attaccata alla persona , ed
t ove saranno per legittima causa impediti, dovrant no renderne informali i Deputali per le opporlu( ne provvidenze.
H i4- Sar inoltre una delle incumbenze del custode
c il sorvegliare su i marinari della feluga sanitaria,
c prendere esalto conto della buona tenuta de' ma
li rinari medesimi, e delle lancie, e degli attrezzi.
e i5. La casina della sanit sar anche alla loro cura
affidata, e baderanno essi, che i mobili , e tulio
( ci che vi esiste non soffra alcun detrimento.
e 16. quindi della facolt del Soprainlendente ge( nerale il confermare , o cambiare quei custodi
delle peputazioni di seconda classe, e degli scali
a corrispondenti, che han servito nel passato sistec ma, e che trovansi in attuale esercizio ; giacch
c per quelli di prima classe come impiegali di quelfi le Deputazioni la M. S. giusta 1' articolo ai delc la legge organica ha dichiarato esserne a se rifi servala la nomina ; e se confirmali trasgrediranc no in lo avvenire la menoma parte delle presen
ti ti istruzioni , e gli oblighi loro affidati anche
t dell'autorit del Soprinten. gen, il poterli rimuo vare , e il far rimpiazzare il loro posto ad altri
c soggetti pi idonei, e di maggior probit.
( Napoli /j luglio 1821.
% L' approvo FERDINANDO.

istrijziohi
Par i custodi delle Deputazioni sanitarie di 3 e 4 classe
e quelli anche degli scali esistenti nella Sicilia.
( 1, I custodi dulie Deputazioni di 3 c 4 classe, e
fi quelli anche degli scali saranno gli agenti ininic( diali ddle Deputazioni suddette di sanit , e sa
li ranno da queste ultime incaricali di lutto ci che
f sar conducente alla esaltezza del servizio,
t 2. Sar poi un loro obbligo preciso il dimorare di
( continuo tanto di giorno che di notte nello scalo
11 ad essi affidato ed il percorrere anche diariamente
fi tulli i punti del loro litorale.
( 3. AH' immedialo arrivo di qualunque barea o legno
( ne daranno subito avviso alla Deputazione, e lo
( tratterranno guardalo in contumacia sino all' ar( rivo del Deputato di sanit,
t 4" Avranno 1* obbligo di rendere al momento avvifi sali i Deputati ili lutto ci , che avranno notizia
i essere accaduto nel tempo di notte, tanto nello
scalo quanto nel litorale di loro custodia.
( 5. Sono nell' indispensabile dovere d' istruire nei
t propri obblighi i guardiani di sanit, che saranno
( apposti sulle barche o legni in contumacia, che
1 secondo la legge e gli ordini del Magistrato su
fi premo possono purgarsi nelle suddette Deputazioni
* e sorvegliare di continuo sulle loro operazioni.
I 6. Ad ogni menoma mancanza, o admissione di quet ste guardie, ne faranno subito rapporto alla Dec putazioue per darsi dalla medesima le sollecite
( convenevoli provvidenze,
c 7. Pria d'ammettersi a pratica qualunque barca, o
t legno, e scontati che saranno i periodi conluma1 ciati, ed eseguile le visite sanitarie, ove credano
1 i Deputati , che le guardie di sanit non fossero
< sufficientemente istruite, devono i custodi salire
fi sulla barca, visitare tutti i nascondigli di essa,
( esaminare attentamente se 1' equipaggio ed il ca
li rico corrispoudono a quelli descritti nella patente,
i e dar quindi di lutto esatto e minuto conto al
1 Deputalo.
1 8. Se troveranno per delle circostanze per le quali
( essi medesimi conoscano, che dovrebbesi alla barca
( impedire la pratica, resteranno essi sequestrati in
i contumacia sulla barca medesima , e ne faranno
( dal bordo della stessa rapporto al Deputalo , per
( le ulteriori provvidenze,
t 9. Essendo lo scalo distante dal Comune potranno
c anche i custodi ammettere a pratica le barche
( pescareccie, e quelle di piccolo traffico provegnenli
c da luoghi infra le 20 miglia di quell'Isola mede
64

)( b'o6
possono dar causa a delle risse ; e non permeltendo che [] i contumacisti , per prender conto del loro sialo di sa
lute ; e i magazzini ove si stanno espurgando i generi ,
alcuno di essi tenga presso di se armi di qualunque na
tura , che il Capilauo dee farsi consegnare colle regole per osservare se gli espurghi si eseguono secondo le re
sanitarie al cominciamento della contumacia, per iudi gole indicale ;
8. Non permettere che le stanze ed i magazzini del
restituirle al giorno della pratica ;
5. Impedire che individui di diversa contumacia, o di lazzeretto si aprano, se non dal levare al tramontar del
una contumacia cominciata in epoca diversa , abbiano sole , dovendo essere rigorosamente proibito che i contu
il menomo commescolamento fra di loro , o con persone macisti e gli espurgatori stieno per poco , e sotto qualsi
in pratica; non far penetrare alcuno in lazzeretto senza voglia prelesto, fuori delle loro dimore nelle ore della
uno speciale permesso dei Deputali di salute; e non mai notte ;
g. Vigilare le guardie di custodia, acci adempiano ai
permettere che s' immischino nella contumacia mogli,
figli, o altri parenti di qualcuno degl'individui che vi loro doveri ; non permettere che costoro si facciano venir
le mogli, i figli o altri parenti in lazzeretto, e rifeiir
sono sottoposti ;
subito ai Deputali tutte le novit , anche le pi indiffe
6. Impedire che gli espurghi di diverso ordine e du
rala si confondano tra di loro ;
renti , che possono accader nel lazzeretto medesimo ;
7. Visitar pi volte al giorno le stanze ove dimorano
io. Vegliare alla introduzione de' viveri ed altri oggetti
per uso de'contumacisli.
iq4. Allor che s'introducono de' generi in lazzeret
t sima , e che si possono ammettere senza patente ,
c esaurite per prima le diligenze sanitarie. Nel ca- to, il Capitano dee prenderne la consegna , e rilasciarne
t so poi che incontreranno qualche dubbio sospen- un ricevo agl'interessati, essendo suo obbligo di rispon
c deranno l' ammissione , e daranno di ci parte derne al termine dell' espurgo , come di uu deposito af
c a' Deputati.
fidato alle sue cure.
I io. E loro soprattutto vietalo di ammettere a pratica
Nel tempo slesso dee rilasciare agli agenti della do
qualunque altra barca, o legno, che non sia della gana un notameli lo , da lui sottosci ilio , de' generi im
c natura indicata nell'articolo precedente, apparte- messi in lazzeretto , acci essi possano al termine dello
i nendo ci direttamente a' Deputati di sanit.
espurgo , procedere agli atti necessari per la riscossione
C li. Se viene tentato alcun disbarco furtivo in qual- de' dazi. ,
c che punto del litorale di loro dipendenza, appehj.'k in libert degli agenti della dogana di esser
c na ne riceveranno la notizia dovranno subilo ren- presenti ed assistere al disbarco ed introduzione de' ge
t derne consapevoli i Deputati, e frattanto con quelli neri in lazzeretto , prendendone nolamenlo separato. E
c mezzi, che crederanno pi opportuni, impediranno quando trattasi di generi che possano esser sottoposti a
t che g' individui s' inoltrassero dentro terra, o lun- peso, e gli agenti della dogana domandino che i mede
( go la spiaggia, custodiranno in competente dislan- simi sien pesati prima d'introdursi nei magazzini destinati
za il corpo del delitto una cogli agenti, o com- M'espurgo, il Capitano del lazzeretto deve aderire alla
c plici, e ci invilo all' arrivo de' Deputati.
domanda, facendovi serbare le regole sanitarie (a).
f ia. Le uguali misure useranno accadendo il nau( fragio di qualche legno.
(a) V. le seguenti disposizioni:
( i3. IV e' giorni di burrasca devono star vigilanti, ed I. 1 Palermo 24- dicembre i83st.
( informarsi se in qualche punto della marina di
1 Sulle replicale insistenze del Direttore generale dei
( loro custodia sia accaduto un qualche naufragio, o
t dazi indiretti il Governo ha credulo conveniente
e arenamento per istruirne sollecitamente i Deputati.
t d' inculcare la esatta , e letterale esecuzione di
f i4. Giungendo a loro notizia, che le onde abbiano
t ci , che prescrivono gli articoli ig4 e 195 delt gitlato sul lido uu qualche oggetto, debbono imt lo statuto sanitario circa alla nota de' generi ,
( mediatamente occorrervi onde prenderne conoscent che s' immettono in lazzeretto, da rilasciarsi agli
( za, e darne anche conto a' Deputati.
agenti doganali dal Capitano del detto slabilimonlo.
C iS. Per tulli gli espressati obblighi vietato a' cu( Interesso quindi lei Signor Intendente d' inculcare
( stodi di sanit di farsi mai sostituire di alcuno, e
t a cotesla Deputazione sanitaria , ed a quella di
c di commettere ad altri le loro incombenze. Il loro
t Agosta lo stretto adempimento di quest' ordine ,
f impiego come a quello de' Deputati , considec ed a curare , che la operazione anzidetta ordinac rato per una delegazione attaccata alla persona ,
1 ta dal Governo fosse sempre eseguita con la perc ed ove saranno per legit ima causa impediti allora
f sonale assistenza del Deputato di turno a termini
( dovranno renderne informate le Deputazioni per
( della legge , con fare altres invitare la dogana,
c le opportune provvidenze.
e la regia , e g* interessati ad esser pure presenti
C i6. E finalmente della facolt del Soprintendente
t ove lo vogliono. M. Arczzo.
t generale il confermare , o cambiare que' custodi
( delle Deputazioni di 3 e 4 classe, e di tutti i II. t Palermo tg giugno i834
< scali che han servito nel passato sistema, e che
t L' anno scorso diverse conteslazioni ebbero luogo
( trovansi in attuale esercizio , e se confermati trae fra gli agenti doganali , e la Deputazione saluta
* sgrediranno in avvenire la menoma parte delle
li ria di Messina circa al nolamento dei generi che
( istruzioni, e gli obblighi soprattutto loro affidati,
e s' immettono nel lazzeretto da rilasciarsi dal Capi anche dell' autorit del Soprintendente generale
1 (ano dello slabilimcnto agli agenti suddetti della
< il poterli rimuovere e il far rimpiazzare il loro
t dogana.
* posto di altri soggetti idonei e di maggior probit,
t In seguilo dei rapporti delle autorit rispettive rasf Napoli ij luglio /#/.
c segnati al Governo, S. A. H. il Luogotenente get L'approvo, firmato FERDINANDO.
t ueralc con real decisione del 9 dicembre i833

)(5o7)(
196. AHor che gli agenti della dogana penetrano
197, Se al cominciamento dell'espurgo qualcuno denei recinti del lazzeretto , non devono permettersi di an
gl' interessali domandi di voler osservare il modo onde
darlo percorrendo liberamente e senza oggetto; ma de
sono stali situati i generi ne' magazzini , il Capitano deve
vono attendere ai loro incarichi con tutte le cautele sa
chiederne il permesso ai Deputati di salute , ed indi acnitarie che sono indicale loro dai Deputati di salute o dal compagnarvelo egli medesimo, affinch le regole sanitarie
Capitano, acci npn succeda alcun poinmeseolameuto colle vi sieu rigorosamente serbate.
contumacie.
198. Se qualcuno degl'interessati domandi d'immi
schiarsi , 0 di far immischiare persona di sua fiducia nello
i degnossi fissare la massima da tenersi in casi si- espurgo de' generi, ad oggetto di assistere ehe i medesimi
t miti .
non vengano danneggiati dalle operazioni degli espurga
1 Con altra reale decisione presa Pel Consiglio del 6
tori , il Capitano dee far conoscere una tal dimanda ai
( corrente, ed a me partecipata con foglio ministe- Deputati, e prendere il di loro permesso per aderirvi.
t riale del giorpo 12 la prelodata A. S. 11. si
1 degnata prescrivere, c e si osservi in tutti i lazt naie di quinta classe, io commetto di pi al Ma( ceretti della Sicilia, quanto fu ordinato per quelt gistrato supremo di dir su questi progetti il suo
t lo di Messina.
( parere. M. Arezzo,
f Aggiungesi per nella ministeriale anzidetta , che I
t nell' estendersi questo provvedimento si ricordi di " III. Neil' eseguite tale provvedimento il Capitano del
f restar fermo ci che trovasi prescritto pei casi ,
lazzetetto di Trapani elev il seguente dubbio, se
c e pel modo in cui un impiegato doganale esser
in caso di r/cversijare /' es/nirgo di generi sorpresi
1 possa chiamato nei lazzeretti per la esatta esecuin controbando, e dei quali ignorasi in conseguenza
f zione degli articoli 194 e ig5 degli statuti sauila condizione, e la provegnenza, ed il ragguaglio
f lari.
di quanto si trovi ue' colli, o nelle botti serrate^
I Affinch possa ella estesamente conoscere la precie non polendo esistere n dichiarazione del pro
prietario , n certificato della dogana dove i ge
f tata rcal decisione del 9 dicembre scorso a me
neri furono imbarcati , che ne indichi la qualit
( partecipala sotto il 7 aprile del corrente anno io
e quantit, debba il capitano rilasciare agli agen
( vado qui appresso a trascriverla, e la prego quin
ti della dogana ricevo distinto di tutti i capi di
ti di a disporre, che fosse la medesima esattamente
roba, che trovami dentro % colli o nelle bottifa
t eseguita nei lazzeretti di cotcsta Valle.
cendone la conta di tino in uno in presenza degli
Il d 9 dicembre i833 fu scritta al Direttore geneimpiegati della dogana , come da loro si preten
(t rale dei dazi indiretti una ministeriale di questo
deva, o pure debba attenersi strettamente a quan
c tenore. Sulle difficolt poste in veduta ed appogto nella stpra citata real decisione si prescrive.
giate dal Soprintendente generale di pubblica saElevalo un tal dubbio al Soprintendente generala
c Iute di darsi con distinzione del Capitauo del lazper V analoga soluzione, con ufficio de' 2 aprile
C zeretto di Messina a quella dogana i nolamenti
i83!S egli scrisse a quell'Intendente locch segue :
1 dei generi che s' immettono nel lazzeretto medec Signor Intendente Il caso preveduto dal Capitano
1 simo; io in vista delle osservazioni rispettivamente
t d cotesto lazzeretto circa al nolamento da rila*
a fatte dal suddetto Soprintendente generale, dai llesciarsi alla dogana pei generi sorpresi in contrav( gissore delle dogane , e dal Direttore provinciale
venzion ', non essendo stato letteralmente contem
t de' dazi indiretti in Messina, ed in conformit del
plato ne lla recente disposizione di massima , am
1 di loro, e del di lei corcorde parere, mi son demette un. necessario sviluppo a seconda di una
terminalo ad ordinare , che la pratica da osserdelle due circostanze che accompagnar possano il
varsi sull' oggetto sia quella stessa che si tiene nel
fatto.
a lazzeretto di frisila , e in conseguenza il riferito
Se delle merci sorprese, delle quali si fa la immes( Capitano debba fare ricevo indicante solo, e com( sione nel lazzeretto per lo espurgo corrispondente
c plessivarnen le il numero de' colli , o balle che si
siasi precedentemente fallo verbale col dettaglio
c immettono in quello stabilimento, ed ove sorger
specifico delle merci , in tale supposizione stale
c potessero dei dubbi agi' impiegati doganali , o dj
maneggiate dagli aggressori , allora il Capitano
1 rega per qualche bolle o balla possano gl'impiedel lazzeretto non pu negarsi, avendosi consegna
( gali medesimi di accordo chiedere ai Deputati
te su tal verbale le merci a rilasciarne specifica
t guardiani del porto sempre che il Capitano del
to il notameli 10 ai doganali.
t lazzeretto possa negarsi sotto la di Ini pi stretta
Nel caso coutrario cio quando nessun verbale siasi
c responsabilit, e qualora non giustificasse in una
ancora redatto dalla forza capiente del controbanc maniera soddisfacente e chiara il suo rifiuto di
do , o pure che desso aecenni in massa gli og
( farsi approssimativamente la conia degli oggetti
getti arrestati , il capitano non deve che stendere
t contenuti nella balla, o botte sospetta; i coloni, le
un secondo verbale della riconsegna de' medesimi
t seterie, chincaglierie , e bisciotlerie , la cannella,
di accordo cogli agenti della dogana, apponendo
( la cocciniglia , e l' indaco saranno sottoposte al
vi la sua firma per contestare l'alto della esegui
peso.
ta rimessa in potere dell' autorit della Direzione.
1 Comunico ci a V. E. per 1' uso conveniente.
La prego di ritenere ci in riscontro al di lei pre( E perch il Direttore generale dei dazi indiretti di
t accordo col Regissore ha proposto di estendersi i|
i gcvol foglio del 23 marzo or caduto , e di farne
1 partecipazione alla Deputazione onde renderne in questa misura, come utile anzi necessaria aeii al- J
teso l'accennato Capitano del lazzeretto per oppor
( tri lazzeretti, e massime a quello di Palermo; di- ,j
li; luna sua nonna, e regolamento. M. Ar.wo.
c stillando di pi in quest' ulimo un commesso don . '

)( S?8 )(
Questo' divieto e strettamente applicabile anche ai
199. I lazzeretti devono esser inaccessibili ad ogni
classe d'individui, sien privati, sicn rivestili di pubblici Deputali di salute , ed a tutti gli altri agenti ed indivi*
impieghi. Coloro che hanno alcun legittimo interesse di dui addetti al servizio delle Deputazioni.
207. Ancorch sien terminati regolarmente i giorni
penetrarvi , devono chiederne regolarmente il permesso
destinali alle contumacie ed agli espurghi, il Capitano
ai Deputati di salute corrispondenti.
E per la slessa ragione proibito di andar vagando del lazzeretto non dee permettersi di accordar pratica
colle lance , o di andar pescando nei mari circostanti ai ad alcun genere o individuo, essendo ci riserbato ai
lazzeretti. I Capitani rispettivi sono personalmente rispon- soli Deputati di salute.
208. Quando i con in macisti abbiano fatto de' guasti
sabili della stretta osservanza di questo divieto.
200. Occorrendo delle funi per il servizio interno nelle stanze ove han dimorato, il Capitano, come il con
servatore di tulli gli oggetti appartenenti al lazzeretto,
da' lazzeretti , i Capitani vigileranno che non vi sieno im
di cui egli solo risponde , dee farne avvertili i Deputali
piegate se non delle funi di sparto , o di canape inca
prima della pratica , acci i medesimi obblighino i con
tramato.
Qor. Il capitano del lazzeretto deve avere un primo lumacisli alla rifazione de' danni.
209. Se fra i dieci giorni dopo di essersi accordata
libro di registro , per notarvi diligentemente ;
i. la qualit, quantit e provegnenza de' generi che la pratica ai generi , gli interessali , ai quali se ne sar
data conoscenza , non curino di rilirare i generi del laz
s'introducono in lazzeretto per farsene l' espurgo;
a. il nome del bastimento , donde i suddetti generi zeretto, il Capitano deve avvertirne i Deputati, i quali
possono farli trasportare e depositare in testa di essi me
sono stati sbarcali ;
desimi nelP officio della dogana, d'accordo cogli agenti
3. la data del giorno, in cui i generi sono stati im
messi in lazzeretto , e di quello in cui si comincialo della dogana medesima, acci ivi non sieno consegnati
a chi di dritto senza il loro consenso che essi daranno
l'esperimento dell' espurgo ;
4- i nomi degli espurgatori che vi sono slati destinati. dopo di essere slati soddisfalli delle spese di trasporto.
210. Il Capitano non deve dimorare fuori del laz
302. Quando l'espurgo sia terminato, e i Deputati,
zeretto specialmente allor che vi sono delle contumacie
dopo averne fatti avvertili gli agenti della dogana , ab
o degli espurghi, e deve usar la massima diligenza per
biano disposto di ammettersi a pratica i generi , il Ca
pitano dee farne la consegna agi' interessali , e ritirare non immischiarsi in alcuna contumacia , il che lo por
rebbe nelP inattitudine di poter pi adempiere ai suoi di
il ricevo che ne avea rilasciato.
Il Capitano dee sempre far costare nel suddetto li- simpegni.
ro di registro l'alto della consegua e della pratica dei
CAPO VI.
generi regolarmente eseguila , coli' intelligenza degli aDelle guardie addette al servizio delle
genti della dogana.
Deputazioni di salute.
2o3. Oltre al registro, di cui si parla nei due pre
211. Le guardie sanitarie debbono essere impiegale
cedenti articoli , il Capitano del lazzeretto dee tenere un
per giro;
secondo libro di registro per notarvi ;
1. alla custodia de' bastimenti in contumacia, o de
1. i nomi di tulli gl'individui che sono ammessi a pur
gl'individui che sono in contumacia nei recinti del laz
gar la loro contumacia in lazzeretto, colla data del giorno, zeretto ;
in cui vi sono entrati;
2. alle visite de' bastimenti ;
2. il nome del bastimento, donde i suddetti individui
3. all'espurgo e sdorino de' generi.
sono stali sbarcali;
212. Perch le guardie possano scrupolosamente at
3. gli accidenti di malattia o di morte che possono
aver luogo fra i conlumacisli , colla indicazione degli alti tendere a questi gelosissimi disimpegni , sar cura dei
che possono esservi occorsi, a termini del disposto nel Deputati rispettivi d'istruirle di tutte le disposizioni con
tenute nel presente regolamento, e specialmente di tutto
presente regolamento.
ci che ha rapporto al buon ordine delle contumacie ,
204.. 11 Capitano deve scrivere i registri tulli di suo
esattezza delle visite e degli espurghi.
carattere, e non permettersi alcuna cifra in abbaco, n ed alla
21
li.
Le guardie destinale alla custodia delle contu
alcuna raschiatura, cassatura, abbreviatura, o altra simile
irregolarit , che nelle occorrenze possa far reputare i macie, non debbono mai abbandonare il loro posto, per
qualunque causa, ancorch urgentissima.
suoi libri dolosamente alterati.
Esse debbono mandare ad avvenire i Deputali di
so5. Allor che i due suddetti libri di registro sono tutte le novit che possono aver laogo nel corso degli
interamente riempiti , il Capitano dee mandarli a depo
esperimenti , e delle domande che possono esser falle dai
sitare nella cancelleria della Deputazione corrispondente , conlumacisli per qualsivoglia oggetto.
ed aprirne de'nuovi.
2i4- Le guardie che non sieno occupate in alcuno
I Deputati devono allora stendere un processo ver
degl'incarichi indicati nei precedenti articoli, devono
bale del suddetto deposito di libri, fallo dal Capitano vegliare al movimento giornaliero de' porti, dando cono
del lazzeretto , indicando il numero delle pagine, di cui scnza ai Deputati di tutti i legni clic vi son per appro
ciascun libro composto , e rilasciando al Capitano una
dare o per partire.
copia autentica del verbale.
2ia. Le guardie devono dipendere dai Deputati in
ao6. E proibito ai Capitani di lazzeretto di eserci
tutte le operazioni di loro incarico , senza potersi arbi
tare alcuna specie di mercatura , di aver la menoma parte trare in nulla che sia estraneo agli ordini comunicali
nel traffico di bastimenti mercantili, di comprar generi loro dai Deputali medesimi.
immessi nel lazzeretto o esistenti su de' legni in contu
macia , di trattar finalmente, nel corso degli esperimenti
TITOLO VAL
sanitari qualunque aliare che possa mettere i loro inte
Delle tariffe sanitarie.
ressi in opposizione della delicatezza de' loro doveri.
21G. Tutte le spese di spedizioni , contumacie, espur

. )(S9)(
ghi , assistenze , custodia , e simili , vanno a carico dei
La posizione da assegnarsi al suddetto comandante
medesimi capitani e padroni di bastimenti o altri interessati,
sar, per quanto possibile, la centrale.
secondo le tariffe stabilite col real decreto del i gen*
Egli avr specialmente 1' incarico d' invigilare allo
adempimento degli obblighi ingiunti ai capiposti.
naro i8ao (a).
217. Ciascuna Deputazione obbligata di tenere af
2'j6. Per ogni tre distaccamenti , di sei posti l'uno,
fissa alla porta dell'orcio sanitario una copia in istampa vi sar un Soito-ispettore , che anche deve avere una
delle tariffe, per norma ed intelligenza di tutti coloro i situazione centrale.
quali possono avervi interesse.
Il suo incarico quello d' invigilare alla regolarit
del servizio de' tre distaccamenti che compongono la sua
ai8. Allorch le contumacie e gli espurghi son com
piuti , i Deputati devono rilasciare agl'interessati una nota sotto-ispezione.
delle spese sanitarie, da essi sottoscritta, rimanendo i
227. In ogni Distretto vi sar uno o pi Ispettori,
secondo l'estensione delle spiagge del Distretto, che de
medesimi personalmente risponsabili , che non si facciano
vono vegliare al buon ordine del servizio de' cordoni nei
delle concussioni, e nulla si esiga al di l del disposto
Distretti rispedivi.
nelle tariffe , sotto qualunque consideratone o presieste.
228. Tra tulli i capi del cordone vi deve essere una
corrispondenza giornaliera ed esatta, onde si rilevi il mo
TITOLO ULTIMO
do con cui si attende al servizio , e le novit che possono
De1 cordoni sanitari marittimi.
219. I cordoni sanitari marittimi sono de* sistemi
avervi luogo.
straordinari di custodia , che in circostanze di contagio
Affinch la corrispondenza suddetta proceda colla
sviluppato in un luogo, i rispettivi supremi Magistrati massima regolarit, e nel modo pi celere i capi posti
decidono di doversi stabilire lungo i litorali , che ne son devono corrispondere coi rispettivi comandanti di distac
pi prossimi, a fin di garentirsi in una maniera stabile camento, questi Col Sotto-ispettore , il Sotto-ispettore, collo
Ispettore, l'Ispettore contemporaneamente coll'Iutendente,
e generale dai legni provegnenti da quel silo infetto.
I termini, fra i quali deve esser rinchiusa la linea e Comandante militare della Provincia o Valle.
di un cordone , vengono determinali dagli stessi supremi
Da siifalla regola sono eccettuati i casi di seria con
siderazione , nei quali olire del rapporto regolare da pas
Magistrati di salute.
220. Allor che i Soprintendenti generali di salute sarsi col cennalo metodo, i Comandanti di distaccamento
comunicano le decisioni dei supremi Magistrali per lo sono autorizzali di far rapporto straordinario, e spedirlo
stabilimento di un cordone marittimo, g' Intendenti delle con espresso all'Intendente ed al Comandante della Pro
Provincie o Valli devono scegliere immediatamente de'pe- vincia o Valle.
229. Gli obblighi di tutti g' individui destinati a
riti per fissare i posti di guardia su tu Ila 1' estensione
formare il cordone , si riduccuo generalmente ad impe
della linea.
dir nelle spiagge l'approdo di qualsivoglia legno, qua
I periti devono indicare in preferenza , per Io sta
bilimento di ciascun posto, i sili , ove vi sieno delle torri lunque ne sia la provegnenza , obbligandolo a dirigersi
ne' punti pi vicini, ove risiede una Deputazione di salute.
o altre abitazioni. Qualora i sili sien deserti, vi si deb
2J0. Nei casi di burrasca, i legni amici o nemici
bono far costruire delle baracche.
221. La distanza tra un posto e l'altro dev'esser possono , quando il naufragio quasi sicuro , farsi ap
prodare nelle spiagge, impiegando all'uopo tutte le cau
tale, che l'uno sia sempre a vista dell'altro.
222. Quando in Una Provincia o Valle vi sieno delle tele di custodia, ed un rigoroso cordone parziale, sino
coste inaccessibili , per le quali vi ha bisogno di poca o a che non accorrono i Deputali di salute corrispondcn'i
per applicarvi l'analogo trattamento sanitario.
niuna custodia , 1' Intendente deve impiegare questo ri
sparmio di forze del cordone per assicurare le spiagge
b3i. Se qualche posto fosse minacciato da gente
che volessero disbarcare a viva forza , ed alla quale non
aperte, ed i sili pi esposti a degli sbarchi furtivi.
223. In ogni posto devono montar di guardia tre potesse resistere , il capo-posto deve innalzare una ban
individui ed un basso uifiziale , che far le l'unzioni di diera di convenzione , ed a questo segnale deve accorrere
subilo la forza de' posti limitrofi.
capo posto.
Avvenendo questo caso in tempo di notte , il segnale
Quando le spiagge sieno aperte ed esposte in modo
che non bastino a custodirle i quattro individui destinali per aver soccorso sar di due fuochi consecutivi.
per ciascun posto , pu allora aumentarsene il numero a
232. In ogni posto devono farsi , durante notte, dei
fuochi convenuti di corrispondenza , a fin di assicurarsi
seconda del bisogno e delle circostanze.
della vigilanza de' posti limitrofi.
224. La guardia dee recarsi al suo posto la mattina ,
ed esserne rilevata l' indomani alla stess' ora , durante
a33. Nei tempi di cordone l'esercizio della pesca
non pi libero. Le barche pescarecce possono uscir
qual tempo vietalo agl'individui che la compongono,
di potersi appartare dal posto sotto qualunque pretesto.
dal levare al tramontar del soie , ed in questo periodo
anche proibito loro di allontanarsi dal lido oltre le quat
II capo posto dee rimaner (isso per un intera setti
tro miglia (li).
mana , ad oggetto di conoscer bene le consegne e tra
smetterle, e di conoscere i segnali c le pratiche da os
1 padroni di queste barche devono essere allora mu
servarsi. Egli ha 1' obbligo particolare d invigilar sulla
niti di uua bolletta , che i Deputali di salute corrispon
denti devono loro vistare giorno per giorno.
condotta de' suoi subalterni.
234. Oli agenti del cordone devono i primi dar lo
22!). Per ogni sei posti vi sar un ufluial coman
esempio di una disciplina intemerata , c garantire da
dante, che dee rimaner distaccato per l'intera settimana,
e tener presso di se una o pi persone a cavallo per la
sollecita diramazione degli ordini.
(0 V. il sovrano rescritto del 2f ottobre 181S ripor
talo a pag. 44g<
(a) Inserito a pag. 44$,

)( 5io )(
onesti e probi cittadini la salute pubblica del loro paese. timenti, di tutte le officine, la cui polizia loro infe
ramente affidata. Sqnp quindi incaricati dell'ordine, della
quindi vietato sotto le pene pi rigorose che al
cuno di essi s'introduca, sotto qualunque prelesto, nelle custodia, della spedizione e de* registri delle carte; della
distribuzione de' lavori a'diversi uffizali; d' invigilare allo
propriet contigue ai posti , e vi faccia de guasti.
235. I cordoni sanitari marinimi possono anche sta
adempimento delle disposizioni de' Soprintendenti gene
rali, e di richiamare 1' attenzione de' medesimi su i di
bilirsi per mezzo, di altrettante crociere d> barche armate,
sordini che vedessero introdursi sia nell'interno delle of
applicatosi a queste, sotto certe tali necessarie modifi
ficine, sia nel servizio delle Deputazioni e degli stabili
cazioni , (e norme di sopra indicate per la distribuzione,
il servigio e la dipendenza de' posti situati a terra su i menti sanitari locali.
Essi contrassegnano le firme de' Soprintendenti ge
litorali,
nerali negli ordini che si spediscono alle diverse Depu
Approvato da S. M.
tazioni, e nelle patenti di nomina; ed autenticano colle
Penano prima gennaro /820.
loro firme, e co' suggelli delle Soprintendenze, di cui
Firmato D. Naselli.
sono essi i depositari, le copie degli alti che si eslraggono dagli archivi corrispondenti.
8. I Segretari de' supremi Magistrali assisteranno
(Num, jg5) SIRACUSA 10 MARZO 1820.
alle sessioni, stenderanno le decisioni che vi sieno prese,
REGOLAMENTO
e .le sottoporranno alle firme de' votanti.
Per P ordine inferno del servizio delle due Soprinten
Terminale le sessioni, essi passeranno a' Segretariati
denze generali, e de' due supremi Magistrati di generali delle rispettive Soprintendenze lulte le carte re
salute del Eegno, formato dal Segretario di Stato lative a ciascun oggetto risoluto, con una copia conforme
Ministro degli affari interni , in esecuzione dello delle decisioni che vi corrispondono. Essi conserveranno
art. ?4 della legge de' 20 ottobre iS/g (a).
le decisioni originali, tenendone separalo registro, fino a
Art. 1. I Soprintendenti generali di salute, a' quali che non saran depositate in archivio.
9. La facolt medica assister alle sessioni del Ma
appartiene la corrispondenza colle Deputazioni locali, coi
funzionari pubblici del Regno, e colle autorit sanitarie gistrato corrispondente, e dar voto consultivo in tutti
estere, disporranno preventivamente che sien preparali i gli oggetti su i quali verr interpellala. L' architetto ed
materiali per la proposta di tulli gli oggetti che debbono il chimico non vi assisteranno se non quando vi sieno
specificatamente chiamali.
portarsi alla deliberazione de' supremi Magistrali rispetti
vi , a termini della legge.
A richiesta de' Soprintendenti generali , lanlo i pro
2. I Soprintendenti generali, nella lor qualit di fessori della facolt medica, quanto 1' archilcllo ed il
Presidenti de' supremi Magistrali , regoleranno 1* ordine chimico, emetteranno il loro parere anche sopra oggetti
delle sessioni ; e per ciascun oggetto su cui i Magistrati di servizio esecutivo, ed eseguiranno le perizie che dai
medesimi sono chiamati a deliberare , le decisioni saran
medesimi potranno venir loro indicate.
no sempre prese a maggioranza di voli, ed emesse in
Napoli io gennaio tno. Firmalo, Naselli
nome di S. M. secondo la forinola usala dalle corpora
zioni giudiziarie.
3. I supremi Magistrali potranno anche emettere
( Num. ioj5 ) SIRACUSA jA MARZO 1820.
de' voti interlocutori, e provocare da' Soprintendenti ge
nerali rispettivi i provvedimenti necessari per aversi delle
Decreto che Jissa il numero de'jpatrocinatori presso a*
altre notizie, o degli altri documenti, su cui possa pog
collegi giudiziari de' domini oltre il Faro.
giarsi una decisione definitiva.
Napoli 11 gennaro 1S20.
4- I Soprintendenti generali disporranno 1* adempi
mento delle decisioni de' supremi Magistrati rispettivi, ap
FERDINANDO I. eC.
plicandole a' casi richiesti , e prescrivendone 1 osservanza
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
con tutti i mezzi di esecuzione che sono in lor potere.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Essi parteciperanno al ministero degli affari interni
Art. 1. Il numero de' patrocinatori presso i collegi
quelle decisioni de' supremi Magistrati che riguardano og
giudiziari ne' reali domini oltre il Faro fissato nel se
getti importanti, o stabilimento di misure generali, ac
guente modo:
compagnandole , quando lo reputino necessario , di tulle
presso la Corte suprema di giustizia in Palermo ,
le osservazioni che potranno credervi opportune.
sessanta
60
presso la gran Corte civile in Palermo dugenio 200
5. Nel seno de' supremi Magistrati i Soprintendenti
generali formeranno delle Conimessioni per gli all'ari che
presso la gran Corte civile in Messina settanta . 70
richieggano un esame preparatorio , e che ammettano
presso la gran Corte civile in Catania, settanta . 70
dilazione.
presso la gran Corte criminale in Girgenti ,
6. L' officina de' Segretari generali delle Soprinten
trenlasei
36
denze sar distinta in due ripartimenli, il primo de' quali
presso la gran Corte criminale in Siracusa ,
avr il carico del servizio sanitario marittimo, ed il se
trentasei
*
36
condo quello del servizio sanitario interno.
presso la gran Corte criminale in Trapani, tren
7. I Segretari generali sono gli organi immediati dei lasei
36
Soprintendenti generali rispettivi, per tutto ci che riguar
presso la gran Corte criminale in Caltanisselta,
da la parte esecutiva ed amministrativa del servizio.
trentasei .
,
.
36
Essi sono i direttori e i capi degli archivi, de' riparpresso il Tribunale civile in Palermo, dugento. 200
presso il Tribunale civile in Messina, quaranta .
4-0
(a) Inserita a pag. 3-jg.
presso il Tribunale civile in Catania, quaranta.
Aq

Bit )(
presso il Tribunale civile in Girgenti, trenta . Se- 11
3. Colle nuove istituzioni doganali da stabilirsi in
presso il Tribunale civile in Siracusa, trenta . 3o quo' nostri domini, dovendo esser esente da ogni paga
presso il Tribunale civile in Trapani , trenta . 3o mento di dazio il trasporlo de' generi da un luogo al
presso il Tribunale civile in Caltanissetla trenta. 3o l'altro de' nostri domini, le disposizioni contenute nei
2. Ci riserbiamo di aumentare in vista del parere due articoli precedenti non riguarderanno che l'aboli
dei rispettivi Collegi il numero de' patrocinatori fissalo zione delle franchigie pe' generi che s' immettono e si
ncH' articolo precedente , qualora la qualit degli all'ari spediscono per 1' estero.
presso un Collegio lo esiga, e vi sieno delle persone eResteranno perci in vigore quelle sole franchigie
ligibili a tali funzioni.
che sono state solite di godersi pe' generi che dal Co
Tutti coloro che sono stati da noi eletti patrocinato
mune ove si celebra la fiera, durante la medesima, si
ri presso i Collegi suddetti, saranno conservati, ancorch spediscono in un altro Comune di que' nostri domini.
ne' rispettivi Collegi il numero de' patrocinatori risulti
Parimente resteranno in vigore quelle franchigie fi
maggiore di quello stabilito nel presente decreto.
nora godute su' generi, che provegneuti da qualche luo
Le piazze de' patrocinatori che potranno vacare, non go deila Sicilia , s' immettono nel Comune ove si cele
saranno provvedute fino a quando il loro numero non bra la fiera.
sar ridotto a quello stabilito nelP artic. precedente (a).
2. Il nostro Ministro Segretario di Stato ec.
3. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
Firmato FERDINANDO.
Firmato FERDINANDO.

(Num.
Decreto che
tazione
Comuni

197) SIRACUSA t8 MARZO 1820.


abolisce la franchigia de' diritti d' impor
ed esportazione, che godevasi da alcuni
de' domini oltre il Faro.

Napoli 3i gennnaio 1S20.


FERDINANDO I. ec.
Considerando di esser contrarie agli stabilimenti in
Tigore le franchigie doganali ;
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. Le franchigie de' dritti doganali d'importa*
zione dall' estero e di esportazione per 1' estero , clic si
son godute e tuttavia si godono in diversi Comuni dei
nostri domini al di l del Faro nel tempo delle rispet
tive fiere, sono abolite.
2. In conseguenza su tutte le mercanzie provegnenli
dall' estero, o che si spediscono per 1' estero ne' giorni
di fiera , saranno riscossi i dazi in vigore in quel modo
medesimo che si riscuotono in tutti gli altri giorni dello
anno.
(a) V. il seguente decreto:
1 Napoli sg aprile 1820.
f E a n 1 n a N n n I. FC.
ti Considerando il bisogno di delerminare il vestimento
(t degli avvocali e de' patrocinatori presso i Collegi
t giudiziari de' nostri domini oltre il Faro;
I Volendo rendere uniforme questo vestimento a quello
1 stabilito per gli avvocali e pe' patrocinatori presso
1 i Collegi giudiziari de' nostri domini al di qua del
t Faro;
c Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Gli avvocati ed i patrocinatori presso i Col< leg giudiziari de' domini oltre il Faro nelle pubt bliche udienze della Corle suprema di giustizia,
delle gran Corti e de' Tribunali vestiranno lo
abito dottorale solilo adoperarsi nel conferimento
c delle lauree.
1 Essi porteranno in Citt, quando sieno di cerimonia,
( l'alilo nero completo.
2. Il nostro Segrelario di Stalo Ministro ec.
1 FermatoFERDINANDO.

( Num. 198 ) SIRACUSA 22 MARZO 1820.


Decreto perch l' assistenza che si presta da alcune
congregazioni a condannati a morte, venga esercitata da soli ecclesiastici.
Napoli, 1 febbraro 1820.
FERDINANDO I. ec.
Essendo stati informati che in vari Comuni de' nostri
reali domini esistono delle congregazioni composte di ecclesiaslici e di laici , che o per loro originaria istituzione,
o per volontario impegno posteriormente contratto, sono
dedicate all'assistenza de' condannati a morte;
Volendo che un'opera tutta religiosa, qual quella
di prestare gli spirituali aiuti a' condannali ali ultimo sup
plizio, sia esercitata da' soli ecclesiastici;
Sulla proposizione de' nostri Consiglieri ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Nelle congregazioni composte di laici e di
ecclesiali 'ci per 1' assistenza de' condannati a morte, che
esistono in Palermo , in Torre del Greco , in Somma ,
in Capoa, in Aversa, in Gaeta, in Sessa, in Nola, in
Salerno, in Aquila, in Lecce , in Lucer , in Foggia ed
in tutti gli altri Comuni de' nostri reali domini al di qua
e al di l del Faro, l'opera di assistere i condannati a
morte sar esercitala unicamente dagli ecclesiastici senza
alcuna miscela di laici di qualunque condizione essi sieno.
2. I nostri Segretari di Stato Ministri ec.
Firmato FERDINANDO.
(Num. 199. ) SIRACUSA 28 MARZO 1820.
Decreto risguardante gl'impiegati del servizio telegra*
Jico, che a carico della Soprintendenza di *Iute, ne' domini oltre il Faro.
Napoli 12 febbraio 1S20.
FERDINANDO I. t'C.
Sulla proposizione del nostro Segretario ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Ari. 1. Gl'impiegati del servizio telegrafico deila
linea a carico della Soprintendenza generale di salute
ne' reali domini oltre il Faro, pagando su' loro soldi il
due e mezzo per cento a norma del decreto de' 3 di
inaggio 18 16 sulle pensioni di ritiro, han dritto al go
dimento de' benefici conceduti col decreto medesimo.
2. I nostri Segretari di Slato Ministri ec.
Firmalo = FERDINANDO.

K 5,12 )(
( Num, 201 ) SIRACUSA 3i MARZO 1820.
( Nura. aoo ) SIRACUSA 3o MARZO 1820,
Decreto conlenente h istruzioni pel servizio de' ponti Decreto portante nuovi provvedimenti circa il premio
e strade ne' domini oltre il l'aro.
concesso pe' legni di recente costruzione.
Napoli , 26 febbraro 1820.
Napoli , 2S febbraro 1820.
FERDINANDO I. PO.
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
FERDINANDO I. OC.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le istruzioni contenute ne' seguenti articoli
Veduto il nostro decret de' 27 luglio dello scorsa
relativi al servizio de* ponti e strade, che sono in vigore anno (a) col quale fu da noi stabilito pe' bastimenti di
ne' nostri domini di qua del Faro, saranno provvisoria
nuova costruzione di dugenlo o pi tonnellate un pre
mente iu osservanza ne' nostri domini oltre il Faro sino mio consistente nella bonifica del dazio corrispondente
alla pubblicazione de' regolamenti generali sulla slessa a ducati sei a tonnellata , sopra i due primi carichi di
materia.
generi indigeni , che i nuovi legni trasporteranno allq
a. Ogni appaltatore che all'epoca fissata nel con
estero, senza potersi pretendere da' proprietari di essi sup->
tratto di appallo non avr approvvigionala e deposta sulla
plimento p compenso alcuno nel caso che l'ammontare
strada la quantit convenuta di materiali , sar tenuto ad del dazio sopra ciascuno de'detti carichi dovuto risultasse
un'ammenda pagabile a profitto dello Stalo, del terzo minore della proporzione di ducati sei a tonnellata;
del valore de materiali che avrebbero dovuto trovarsi
Considerando che fra' generi indigeni de' nostri do
ammaniti : e ci indipendentemente dal rimpiazzo a spese mini ve ne sieno di quelli che , malgrado fossero gravati
dell'appaltatore di tutti i materiali non forniti.
di leggieri dazi , pure se ne sperimenta difficile 1 eslrar
L Intendente nel Consiglio <T Intendenza e sul rap
regnazione.
porto dell'ingegnere del dipartimento pronunzier, se vi
Considerando che le attuali circostanze del commer
ha luogo, contro gli appaltatori una tale ammenda.
cio esigano incoraggiamento e particolari provvedimenti
3. Qualsivoglia mancanza di adempimento agli ob
atti a promuover l'esportazione e la navigazione nier-r
blighi stipulati da un appaltatore debitamente provata ,
cantile ;
potr portare la rescissiope del contratto. Sar in oltre
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
eseguilp dall'amministrazione a spese dell'appaltatore tut
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
to ci che egli era tenuto di fare.
Art. 1. Il premio da noi conceduto col citato de
4-. La rescissione de' contratti sar pronunziata dallo creto de' 27 di luglio 1819 pe'legni di nuova eostruzione
Intendente ed approvata dal nostro Ministro degli affari
di 'dugento o pi tonnellate , mediante la bonifica de'dainterni tuli' avviso del nostro Direltor generale di ponti zi di esportazione sopra i due primi carichi di generi in?
e strade.
digeni del nostro Regno , potr essere esaurito anche con
Tutte le doglienze e richiami contro le rescissioni
pi di due carichi, quante yolte l'ammontare del detto
decontratti saranno dirizzati al nostro Direttor generale
dazio di esportazione dovuto sopra i due primi carichi dei
di ponti e strade , per esservi pronuziato sul suo avviso nuovi legni fosse minore della proporzione di ducati sei
a tonnellata sopra ciascuno de' suddetti due primi carichi.
dal nominato Ministro.
5. In ogni caso in cui un appaltatore di lavori di
2. Le disposizioni contenute nell'articolo precedente,
mantenimento non avr eseguito le riparazioni alle quali
essendo transitrie, avranno esecuzione soltanto per le
era tenuto , g' ingegneri ordinari sul rapporto de' sotto- esportazioni di generi indigeni , che i suddetti nuovi le-
ingegneri dimanderanno l'autorizzazione di farle eseguire
gni faranno per tutto il di 3i di dicembre del corrente}
a spese degli appaltatori. Fra il corso di tre giorni sar anno 1820.
su questa domanda deliberalo da' Sottintendenti i quali
3. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ce.
renderanno conto agl'Intendenti delle loro decisioni.
Firmato FERDINANDO,
6. Allorch vi sar luogo a provocare la rescissione
di un contratto di appalto, l'ingegnere del dipartimento
ne far la domanda all'Intendente con un rapporto det
tagliato al quale unir tutti i documenti necessari , per
(a) Riportato a pag, 3it.
poter essere pronunziata la rescissione a' termini dell'ar
ticolo 4*
1, II nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.

)( 5>3 )(
APRILE

( Num. 202) SIRACUSA 2 APRILE 1820.


Decreto relativo alla nomenclatura monetaria ne' domifi oltre il Faro.
Napoli, 6 marzo 1820
FERDINANDO I. ec.
Vista la nostra legge de' 20 di aprile 1818(9), colla
quale stabilimmo per tutto il nostro Rgno delle due
Sicilie 1' unit monetaria nel ducato, la divisione del du
cato in cento parti col nome di grana, e la divisione di
ciascun grano, o sia centesimo di ducqto, in dieci parli
col nome di cavalli, volgarmente calli;
Considerando che in questa parte de' nostri domini
la moneta di cont, o sia la denominazione in numera
rio de' prezzi e di ogni specie di valutazione di cui si
fa uso ne' contratti e nelle scritture , si esprime colla
medesima unit e divisione monetaria stabilita colla sud
detta nostra legge, vale a dire co' nomi di ducati, gra
tta e cavalli.
Considerando che ne' nostri domini al di l del Fa
ro la moneta di conio abbia per unit l'oncia; che
.ciascuna oucia si divida in trenta tari, che ciascun tari
pi divida in venti grana, e ciascun grano in sei piccioli;
Considerando che l' espressione della moneta di con
to in ducato colle sue corrispondenti divisioni e suddivi
sioni in centesimi e decimi sia da preferirsi a qualunque
altra , si per la maggior semplicit di calcolare che of
fre il metodo decimale, e si perch si conferma al siste
ma monetario del Regno ;
Considerando in line che la diversit della moneta
di conto fra una parte e l'altra de' nostri domini sia di
impedimento al commercio, e produca sovente degli er
rori ;
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. A contare dal d 1 di gennaro 1821, lutti
i registri e conti di valute monetarie pel servizio pub
blico de' nostri domini al di l del Faro non potranno
esser enunciali che in ducati, grana e cavalli. In con
seguenza gli slati discussi delle nostre tesorerie, e quelli
delle rendite e spese provinciali e comunali , le imposte ,
le tasse ed i dritti di ogni natura, i soldi de' funzionari
ed impiegali pubblici, le pensioni, i capitali e le annua
lit del debito dello Stato, come pure le rendite e le
spese di ogni stabilimento pubblico saranno calcolati ed
espressi in ducati , grana e cavalli, giusta il ragguaglio
di cui si far parola nelP articolo 6.
2. La stessa disposizione avr luogo rispetto a tutti
gli atti giudiziari e notariali. Similmente in lutti gli atti
di scrittura privata le valute monetarie saranno eslimate
ed espresse in ducati.
3. Occorrendo di esprimere, sia nelle ricevute, sia
ne' registri delle pubbliche amministrazioni , che in qua.
lunque altro alto o scrittura valute monetarie originaria
mente costituite in once, si dovr dopo l'indicazione della
valuta primitiva esprimere la riduzione in ducati . grana
e cavalli, colla espressione paria ducali
grana..,..
calli
(a) Inserita a pag. 77.

1820

4. I Cancellieri , i patrocinatori , i notai , g' inge


gneri , i razionali , e gli altri uffiziali pubblici i quali
contravvenissero nell'esercizio delle rispettive professioni
o cariche alle disposizioni contenute negli articoli prece
denti , saranno puniti per la prima volta con una multa
di ducati tre, ed in caso di recidiva con una multa di
ducati sei.
5. Le voci e le assise pel solo anno 1821 saranno
regolale ad once , ma vi si aggiunger la loro valutazione
in ducati.
6. Il ragguaglio della moneta della nuova e vecchia
nomenclatura sar il seguente :
un'oncia corrisponde a tre ducali;
un tari siciliano , a grana dieci , o sia sarlino na
politano.
un grano siciliano, a cavali; cinque, o sia tornese
napolitano ;
un picciolo siciliano, ad un cavallo napolitano ().
7. Tutti i nostri Ministri ec.
'
FirmatoFERDINANDO.

(Num. 2o3 ) SIRACUSA 4- APRILE 1820.


Sulla esposizione del ritratto di S. M. e /' uso del
tassello.
MINISTERO ec.
Dal Signor Marchese Cappelli, Segretario di Slato,
di casa reale, e degli ordini cavallereschi in data dei 18
di questo spirante mese mi stato partecipalo il seguen
te sovrano rescritto Eccellenza r Ho dato conto al Re
dell' officio di V. E. de' 6 stante in rapporto ad alcuni
(b) V. la seguente ministeriale:
a Palermo 1 agosto iS33.
1 Signore Nell'esame, che si fa in questo Minisle( ro di Stalo de' reclami avverso le determinazioni
c degl' Intendenti su' conti morali, intervenuto di
t osservare, che i Consigli d'Intendenza nel dare
c il loro avviso sul merito de' medesimi reclami ab Lia no alcune volte omesso di verificare la legati
li t de' documenti , e di liquidare qualche couleg( gio , ed istruire gli articoli di fatto , di inodoch
c sieno ottenuti a dare un parere che non pu is sere se non inesatto , ond stato il Governo obc bligato a rimettere l'alfarc a nuova istruzione.
e Per ovviare nell'avvenire a quest'inconveniente, veng go ad incaricarla di farlo notare a cotesto Consi& glio , onde sia portata quell' esattezza che si ri<< chiede a mettere il Governo alla portata di pro
ti nunciare una deffiniliva determinazione.
c In questa circostanza uou lascio d' inculcare 1' uni
ti formit del conteggio che parte si trova in ducati ,
c e parte in once tanto nei conti materiali , che nei
t conti morali.
f Io voglio che da ogg' innanzi sia portato il conleggio
i in once, lari, grana, e piccoli. Ella dunque far
ci circolarmente conoscere a tutti i Sindaci , ed
I a tulli i Cassieri per l' adempimento.
t D. Sammantino.
65

)( 5 a )(
dubbi insorti per 1' esposizione nei giorni di solenne ga
tenga alle autorit giudiziarie senza che possano posses
la del ritratto della M. S., e per 1' uso del tossello: e sori avvalersi di altri mezzi esecutivi , se non quelli che
son permessi dalle at'uali leggi di procedura.
S. M. ba manifestato, che gradisce il rispetto di chi vo
glia, per allo di ossequio, tenere privatamente in casa il
Palermo ig febbraro 1820 D. di Gualtieri.
ritratto della M. S. , ina senza tossello. E proibisce a
qualunque persona di qualunque grado, ed a qualunque
(Num. 206) SIRACUSA i5 APRILE 1820.
stabilimento , di esporlo in pubblico , o con tossello , o
Pe" custodi de' dazi.
senza. Nel real nome ce. Napoli ec.
Palermo i3 marzo i8ao.
Ed io di sovrano comando ec.
Dal sig. Duca di Gualtieri in data degli 8 del cor
Palermo 3o dicembre i8ig. = M. Ferberi.
rente mese mi stala comunicala la seguente real deci
sione Eccellenza In veduta di quanto ha 1' eser
cente le funzioni di regio Procuralore gen. presso la gran
(Num. 204.. ) SIRACUSA 8 APRILE 1820.
Corte civile di Palermo rassegnalo con foglio del G cor
Divieto agli ex-feudatari di tenere squadre di armgeri.
rente per evitarsi gli sconcerti che accadono ne' Comuni
della Valle, in ordine delle persone . che di notte tem
m 1 n'i s t a r o ec.
S. A. R. il Duca di Calabria, Luogotenente generale po camminano armate, sotto pretesto di essere persone
apparlenenti agli arrendalar de' dazi come custodi di
ha determinato , che sino a nuovi sovrani ordini sia proi
essi, S. A. R. il Luogotenente generale uniformemente
bito al Principe di Paterno, al Conte di Modica , al Prin
cipe di Butera , al Duca di Ferrandiua , al Duca di Ter- al di Ini parere ha risoluto, che gli arrendalar de' dazi
raauova , ed a qualunque altro proprietario , ancorch trasmettano a' Sindaci una noia specificando le persone,
fosse corpo morale, di riunire gli armigeri, campieri, che sono addette alla custodia de' medesimi coll'obbligo,
che se nelle circostanze vogliano cambiare detti indivi
ed altre persone armate sotto qualunque pretesto di scor
ta , o custodia senza il permesso in iscritto dei Procuratori dui, ci abbia luogo facendone pria inteso il Sindaco,
generali esercenti presso le gran Corti criminali , i quali come agente di polizia amministrativa.
D' ordine dell' A. S. 11. comunico all' E. V. ec.
sieno autorizzati ad accordarli ne' casi di precisa urgenza ,
Ed io lo partecipo a lei ec. M. Ferreri.
e straordinaria, con tutte le precauzioni dirette a preve
nirne l'abuso, che con queste misure interine non s'in
tenda vietato 1' uso di uno , o pi armigeri , o campieri
( Num. 207 ) SIRACUSA 20 APRILE 1S20.
isolali per custodire i rispettivi territori in proporzione
FERDINANDO I. ec.
della estensione degli slessi , e che in verun caso possano
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
i Giudici di Circondario valersi di questa forza per l'ese
Veduto il parere del supremo Consiglio di Cancelleria;
cuzione degli atti della giustizia civile (a).
Udito il nostro Consiglio di Slato ;
Palermo 5 gennaro 1820 D. di Gualtieri.
Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
Art. 1. Lo saluto penale per le infrazioni delle
leggi e deregolamenti sanitari, qui annesso approvato.
(Num. 2ob') SIRACUSA 10 APRILE 1820.
2. Il medesimo avr esecuzione dal di 1 maggio d:l
corrente anno 1820 in tutti i nostri reali domini.
Divieto agli ex-feudatari di far esazione di dazi 0 ga
Vogliamo e comandiamo ce.
belle con mezzi arbitrari ed illegali.
Il nostro Ministro Cancelliere del Regno ec.
ministero ec.
Napoli il d i3 di marzo 1820.
Firmalo FERDINANDO.
S. A. R. il Duca di Calabria, Luogotenente gene
rale, per osservanza delle sovrane risoluzioni de' 9 an
STATUTO PEKALE
dante, ha determinalo che in caso di controversia sulla per le infrazioni delle leggi e de-regolamenti sanitari.
appartenenza di dazi , o gabelle , di cui si trovano in
TITOLO I.
possesso gli exfendatari , od altri privati , e soprattutto
Infrazioni di leggi e discipline sanitarie.
nelle dispule circa i modi di esazione, l'esame si apparArt. 1. I colpevoli, sia in qualit di autori princi
pali, sia in qualit di complici , di aver falsificata una
(a) V. la seguente disposizione:
patente sanitaria, aggiugnendovi di propria autorit del
t MINISTERO eC.
( S. A. R. il Duca di Calabria, Luogotenente gene- le dichiarazioni nuove , o cancellandovi, o alterandovi
quelle che gli agenli sanitari vi aveano inserito, soggia
c rale per osservanza delle sovrane risoluzioni dei
( 9 andante, ha determinato, che sieno sciolte le ceranno alla pena di morte, se la falsit cade su di una
( squadre mantenute dal Principe di Paterno, dal
patente sporca ; alla pena dell' ergastolo, se cade su di
una patente tocca; alla pena del primo al secondo gra
c Conte di Modica, dal Principe di Butera, dal
do de' ferri , se cade su di una patente netta o libera.
Duca di Terranuova, e dal Duca di Ferrandina;
( che niun proprietario , 0 corpo morale possa riu2. Chiamasi patente sporca quella che rilasciala iu
t nire sotto qualunque pretesto armigeri , campieri,
luogo infello, porla la dichiarazione, che ivi esista in at
< od altre persone armale ; che per " accompagna- to la peste, o altra simile malattia contagiosa.
1 mento di danaro, o persone, potranno soltanto
Chiamasi patente tocca quella che rilasciala in luo
( valersi de' mezzi medesimi, di cui si vale ogni altro go sospetto, porla la dichiarazione, che ivi sia approdala
c cittadino , ed affiliarsi ancora alle compagnie di un' imbarcazione da qualche luogo infetto, o provegncn( armi dislrelluali nel giro che fanno per la raccolta le in pratica da luogo infetto , o pure che siasi svilup
( del denaro pubblico.
pala la pesle in qualche vicino territorio.
t Palermo 19 febbraro 1820 D, di Gualtieri.
Chiamasi palcnlc netta quella che rilasciala in -luo

)( 5*5 )(
mposta la contumacia , vada a meltersl a coniano con
chi sospesi porla la dichiarazione, che ivi si gode per
delle persone in pratica , o dia loro clandestinamente
fetta saltile.
Chiamasi patente libera quella che rilasciata in luo
qualche oggetto suscettibile di contagio.
2. quando un' individuo in pratica vada furtivamente
ghi liberi, porta la dichiarazione, che ivi si gode perfet
tissima salute,
ad immischiarsi con delle persone ehe trovansi , o che
.3. Si chiamano infetti i luoghi, ove regna in alto debbono considerarsi in contumacia, ed indi torni a co
la peste o altra simile maialila contagiosa.
municar liberamente colla gente in pratica.
Si chiamano sospetti quelli , che per una dala e10. S' intende anche rotta una contumacia, quando
Stensione di territorio confinano con g' infetti ; o quelli un individuo appartenente ad una imbarcazione, che non
presso i quali un' imbarcazione infella, o provegnente in ancora si presentala alle autorit sanitarie corrispon
pratica da luogo infetto , abbia avuto libera comunica- denti, si permetta di scender furtivamente a terra, e met
z one senz' alcuna delle riserve sanitarie richieste dalla tersi a contatto con persone in pratica.
circostanza.
In questo caso il colpevole sar soggetto alla pena
Si chiamano sospesi i luoghi , che situali in mag
di morte , dell' ergastolo , o del primo al secondo grado
gior distanza dagF infetti, confinano per una data esten
de' ferri, secondo che l' imbarcazione, donde egli furti
sione di territorio coi sospetti ; o quelli che per circo
vamente disceso , proviene , o si considera provenire da
stanze di commercio o di localit si trovano esposti a luogo infetto , sospetto , o sospeso. Se disceso da un
bastimento provegnente, o consideralo come provegnen-'
maggiori pericoli.
Si chiamano liberi i luoghi, ove si vive senz' alcun
te da luogo libero, la pena sar del primo al secondo
sospetto di mal contagioso, e che non fan temere di alcun grado di prigionia,
pericolo si per la loro disianza da' luoghi infetti o so
fi. Il controbando anche un'infrazione delle leg
spetti, come per la esatta disciplina sanitaria, che vi si gi di salute pubblica, subilo che gli oggetti del contrab
bando sono stati presi dal bordo di un bastimento, che
osserva.
4-. I colpevoli di aver esibita una patente foggiala gli agenti sanitari corrispondenti non aveano precedente
mente dichiarato in pratica.
da essi , o d' altri in qualunque modo scientemente pro
Quindi gli autori del contrabbando e loro complici,
curata, soggiaceranno alle medesime pene indicate nello
soggiaceranno alla pena di morte, dell* ergastolo , o del
articolo 1 , secondoch si verificher essere la provegnen
primo al secondo grado de' ferri , secondo che il basti
za da luogo infetto, sospetto, sospeso o libero.
mento, da cui gli oggetti del conlrobando furono sbarca
5. I colpevoli di aver nel costituto sanitario asseri
to il falso, nascondendo, o alterando le circostanze della ti, proviene, o si considera provenire da luogo infetto,
navigazione eseguita , soggiaceranno alle medesime pene sospetto , o sospeso. Se gli oggetti del contrabbando fu
rono sbarcati da un bastimento che proviene , o si con
indicate nell'articolo 1 secondo che le suddette circostan
ze nascoste o alterale importerebbero il trattamento di sidera provenire da luogo libero , la pena sar del pri
mo al secondo grado di prigionia, computata in esso la
provegnenza da luogo infetto, sospetto , o sospeso.
pena del contrabbando comune.
,6. I colpevoli di aver nella visita delle guardie sa
nitarie nascosto sul bastimento persone , o animali , 0
Si riguardano anche come provegnenti da luogo
altri oggetti suscettibili di contagio, non rilevati nel co
sospetto gli oggetti di un contrabbando sbarcali da un
stituto, n giustificati da carte sanitarie soggiaceranno bastimento, di cui s' ignorino le condizioni, e 1' origine;
alle medesime pene indicate nelf articolo 1 , secondo che salvo il caso in cui gli oggetti del contrabbando sono
si verificher essere slati tali oggetti presi in luogo in
insuscettibili di contagio , o che essendo suscettibili sa
fetto , sospetto , o sospeso, ovvero in mare dal bordo di ranno riconosciuti da' periti come originari da luoghi
liberi o semplicemente sospesi , nel qual caso avranno
un altro bastimento provegnente da luogo infetto , so
luogo solo le pene comminate ai contrabbandi comuni.
spetto, o sospeso.
12. Chi rubi o tolga oggetti suscettibili di contagio
7. I nostri sudditi che approdando nel nostro Re
gno ricuseranno di esibir la patente, di dare il costituto depositati in lazzeretto per ragioni sanitarie , e non
ancora dichiarati in pratica, sar punito col quarto
o di prestarsi alle visite , a norma de' regolamenti sani
tari , andranno soggetti alla legge del rifiuto per una grado de* ferri , se gli oggetti medesimi furono sbarcali
da un bastimento provegnente da luogo sospetto. Sar
misura di precauzione. Indi soggiaceranno al di loro ri
punito col terzo grado de' ferri , se gli oggetti furono
torno nel Regno alla pena del primo grado di prigionia.
sbarcati da un bastimento provegnenle da luogo sospeso;
8. I colpevoli di aver dolosamente rotta una contu
macia soggiaceranno alla pena del secondo grado dei salvo in amendue i casi le pene maggiori contenute nelle
leegi penali per li furti qualificali. Chi rubi o tolga og
ferri, se trattasi di contumacia imposta ad una imbarca
getti suscettibili di contagio depositati nel lazzeretto sporco
zione per ragion della sua provegnenza da luogo sospet
per misure sanitarie, e non ancora dichiarati in pratica,
to. Soggiaceranno alla pena del primo grado de' ferri ,
se trattasi di contumacia imposta ad un'imbarcazione sia sar punito colla morte.
13. Tutte le altre contravvenzioni che turbano l'or
per ragion della sua provegnenza da luogo sospeso , sia
per ragion della navigazione dalla medesima eseguita a dine delle discipline sanitarie stabilite ne' regolamenti per
le contumacie, per gli espurghi, per le pratiche ed altre
traverso de' mari soggetti a riserve.
Soggiaceranno alle medesime pene i colpevoli di a- simili operazioni, saranno secondo la gravezza de' casi
ver rotte le altre specie di contumacie le quali possono punite colla detenzione, o col primo grado di prigionia.
assomigliarsi pe' loro effetti alle gi indicate , bench si
14. I naufragi dolosamente procurali sono anche
trovino imposte ad una imbarcazione per delle ragioni una infrazione delle leggi di salute pubblica, subito che
i legni, che si fanno ad arte naufragare debbono andar
eventuali e straordinarie.
9. S' intende rotta una contumacia ;
soggetti a riserve sanitarie.
Quindi gli autori di un naufragio procurato, ed i
1. quando alcuno degl'individui, ai quali stala gi

)( s'<3 )(
loro complici Soggiaceranno alla pena di morte, dell' er
23. I Deputati di salute, che non vegliano sn la
gastolo, o del primo al secondo grado de' ferri, secondo condotta de' loro subalterni , e non danno immediatache il legno naufragato proviene direttamente, o per cir
mente parte alle autorit superiori delle concussioni, che
costanze straordinarie si considera provenire da luogo i subalterni medesimi si permettano di fare, o della loro
corruzione ed irregolarit, ne saran puniti come complici.
infetto, sospetto, o sospeso.
i5. fte' casi di naufragio casuale o procurato, co
24.. Que' Deputati di salute, che contra le disposi
loro i quali anzich avvisarne le corrispondenti autorit zioni de' regolamenti ammettessero a pratica, o spedissero
sanitarie, si mettono a contatto con individui o generi fede libera a bastimenti che provengono, o si conside
appartenenti al legno naufragato , soggiaceranno alla rano provenire da luogo infetto, saran ponili colla mor
ie. Saran puniti coli' ergastolo se contra le disposizioni
pena del primo al secondo grado di prigionia.
de' regolamenti ammettessero a pratica, o spedissero fede
Coloro che dopo essersi messi a conlatto coli' imbar
cazione naufragata, tornano a comunicare colla gente in libera a' bastimenti che provengono, o si considerano
pratica, portando seco loro degli oggetti suscettibili di provenire da luogo sospetto senza prima sottoporli alle
contagio tolti dal naufragio, soggiaceranno alla pena di contumacie negli stessi regolamenti stabilite, o che noci
morte, dell' ergastolo, o del primo al secondo grado dei facessero interamente consumare tali contumacie; e sa
ferri, secondo che il legmo naufragalo proviene, o si ran puniti col primo al secondo grado de' ferri se i ba
considera provenire da luogo infetto, sospetto, o sospeso. stimenti provengano o si considerano provenire da luo
j6. Coloro che si mettono a contatto o trasportano go sospeso.
25. I padroni di bastimento , o quelle persone che
seco degli oggetti suscettibili di contagio giltati al lido
dalle onde, soggiaceranno alla pena dell'ergastolo, in di loro vece avessero procurata la facilitazione indi
del primo al secondo grado de' ferri, o della reclusione, cata nell'articolo precedente a favore de' bastimenti prosecondo che si verificher essere tali oggetti venuti a vegnenti , o considerati come provegnenli da luogo in
fetto; saranno egualmente puniti colla morte. Saranno
lido da un legno, che proviene , o si considera prove
puniti coli' ergastolo , se i bastimenti, a favore de' quali
nire da luogo infetto, sospetto, o sospeso.
17. La violazione de cordoni sanitari eseguila con si procurata la facilitazione , provengono , o si consi
derano provenire da luogo sospetto ; e saran puniti col
resistenza alla forza pubblica ne' tempi in cui questi si
primo al secondo grado de' ferri, se i bastimenti proven
stemi generali di custodia si trovano stabiliti su tutti, 0 su
gono, o si considerano provenire da luogo sospeso.
di una parte de' litorali del Regno, sar punita colla morte.
La violazione eseguila con inganno , e senza resi
26. Tutte le altre mancanze degli agenti sanitari
stenza alla forza pubblica sar punita colla morte, se le nell' adempimento de' loro gelosi incarichi , saran punite
persone che han commessa la violazione provengono, 0 eolla sospensione , o anche colla destituzione del loro
si considerano provenire da luogo infetto; sar punita impiego ; salvo il caso in cui si sieno essi renduli com
plici di qualche infrazione di leggi o discipline sanitarie,
coli' ergastolo, se tali persone provengano, o si conside
dovendo allora andar soggetti alla pena medesima degli
rino provenire da luogo sospetto; e sar punita col pri
mo ni secondo grado de' ferri, se provengono, o si con
autori principali dell' infrazione (e).
27. Ogni resistenza commessa a mano armala con
siderino provenire da luogo sospeso, o libero.
tra gli agenti sanitari per oggetti relativi al servizio,
18. S intende violato il cordone, quando in uno
sar punita in tempo di cordone coli' ergastolo ; nei
de' modi indicali ncll' articolo precedente si facciano di
tempi ordinari sar punita seeondo le disposizioni della
sbarcare degl' individui , o de' generi in un punto della
linea del cordone diverso da quello, ove stabilito l'ufleggi penali contenuto nel lib. 2 lit. 4 cap. 2.
izio sanitario, e senza che le autorit sanitarie corri
La resistenza commessa senz' armi contra gli agenti
spondenti li abbiano precedentemente dichiarali in pratica. sanitari per lo slesso oggetto sar punita in tempo di
cordone col primo grado de' ferri ; ed in tempi ordinari
19. La diserzione delle guardie destinate alla cu
stodia de' cordoni sanitari commessa mentre si era in secondo le disposizioni delle lcgqi penali lib. 2 Ut. 4- cap. 2.
28. I colpevoli di aver rendalo co' gesti o con pa
sentinella, sar punita colla morte.
role qualche oltraggio alle autorit sanitarie nell' eserci
Le altre specie di diserzioni saran punite col pri
zio delle loro funzioni , saran puniti secondo le stessa
mo grado de' ferri.
Tutte le altre mancanze delle guardie del cordone leggi penali, lib. 2 tit. 4 cap. 2.
nell' adempimento de' doveri , che sono loro prescritti
ne' regolameuli generali, saran punite col primo al se
(a) V. la seguente disposizione:
condo grado di prigionia.
e Palermo 2j gennaio '832.
20. Le guardie sanitarie, che essendo assegnate alla
custodia delle contumacie, abbandonano il loro posto
a II Governo con ministeriale dei 26 del corrente, C4sotto qualunque pretesto, saran punite col primo grado
c rico 2 num. 4^3 mi ha scritto locch segue
de' ferri.
( Eccellenza Avendo riferito a S. A.lt. il di lei
ai. Soggiaceranno alla pena della reclusione, e di
1 rapporto sul dubbio se i Deputali sanitari debbano
una ammenda di sei a duecento ducali tulli gli agenti
( godere della gareuzia per le imputazioni in oftisanitari, qualunque sia il loro grado 0 la condizione;
t ci; S. A. uniformemente all'avviso della Corache facciano delle concussioni , esigendo de' drilli non
( messione consultiva die si in proposilo interes
autorizzati dalle ta:iffe, 0 alterandoli.
si sala nel Consiglio del 10 di questo mese si de
22. La stessa pena indicata nell'articolo precedente
li gnala di dichiarare, che i Deputali di salute, cosar data agli agenti sanitari, che ricevati doni o pro
1 me qualunque altro funzionario chiamato dalla
messe per adempiere agli atti del loro uffizio, o s' inge
c legge godono la gareuzia per le imputazioni , q
riscano in affari , o commerci , che i regolamenti gene
* delitti in ufficio. Le comunico ci ec.
rali dichiarano incompatibili con la loro qualit.
f Ed io lo comunico a lei ce. M. Arezzo.

)( S17 )(
( Num. 208 ) SIRACUSA 25 APRILE 1820.
TITOLO IL
Disposizioni generali.
ftg. Nelle infrazioni di leggi e discipline sanitarie Decreto sul modo di dar la sovrana approvazione alle
decisioni delle gran Corti de' conti in materia di
il reato mancato secondo la definizione contenuta nello
contenzioso
amministrativo .
articolo 69 delle leggi penali , sar punito con un gra
do meno della pena stabilita nel presente statuto per
Napoli, i3 marzo 1820.
1* infrazione consumata.
FERDiiTAitno
1. ec.
Il reato tentato secondo la definizione fattane nello
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancelleria.
articolo 70 delle stesse leggi penali , sar punito con
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
uno a due gradi meno della pena stabilita nel presente
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
statuto per l' infrazione consumata.
30. La recidiva nelle infrazioni di leggi e discipli
Art. 1. Nel presentarsi a noi per la nostra sovrana
approvazione le decisioni della Camera del contenzioso
ne sanitarie sar punita con un grado di pi della pena,
che avrebbe meritala la seconda infrazione, qualora fosse amministrativo della gran Corte de' conti esistente ne' no
stri domini al di qua del Faro, quando per molivi rile
stata la prima. Questo aumento per non potr mai
vali da ricorso delle parli o per ragioni nascenti dal
portare alla pena di morte.
contesto della decisione sorgessero nel nostro real animo
31. Per lo passaggio da una pena ad un'altra nei
dubbi di gravissimo momento, perch sembrasse che fos
casi preveduti negli articoli precedenti servir di norma
sero slate violate le forme 0 che si fosse manifeslamenle
la gradazione stabilita nell' art. 55 delle leggi penali.
contravvenuto alla legge, sia in danno delle parti, sia in
32. Coloro che avendo notizia di una infrazione di
pregiudizio de' principi regolatori dell' amministrazione ,
leggi sanitarie, sia consumata, sia mancata, sia tentata,
saranno per nostro sovrano comando prese tutte quelle
non la rivelino subito alle autorit competenti , soggia
dilucidazioni ed indagini che stimeremo opportune , a
ceranno alle pene stabilite nelle leggi penali, libro se
norma di un regolamento da noi comunicato a'nostri Mi
condo cap. 3 (a).
nistri Segretari di Stato.
Approvalo. Napoli il di i3 marzo 1820.
2. Se dopo essersi adempito a qnanlo prescritto
Firmato FERDINANDO.
nell* articolo 1, non sar' da noi creduto conveniente lo
accordare la nostra sovrana approvazione senza un nuovo
(a) V, il seguente decreto:
esame, con real rescritto dichiareremo sospesa l' appro
1 Napoli ig settembre 1826.
vazione della decisione, e commetteremo al supremo Con
siglio di Caneelleria preseduto dal Reggente pi aulico
K FRANCESCO I. eC.
il riesame dell' affare colle forme usale nell' esame dei
c Volendo meglio provvedere alla sicurezza della sa( Iute pubblica con aggiungere talune altre dispo- gravami elle la legge accorda contro le decisioni delle
gran Corti de' comi profferite in prima istanza.
sizioni legislative allo statuto penale per le infra
3. Allorch nel presentarsi al Luogotenente gene
l rioni delle leggi, ede'regolamenti sanitari approvalo
dall' augusto nostro genitore di gloriosa memoria. rale ne' nostri domini di l del Faro le decisioni di
quella gran Corte de' conti in materia di contenzioso am
t Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
ministrativo, non credesse egli conveniente po' molivi
c Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario.
espressi nell' articolo primo del presente decreto di ap
c Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Chiunque avr notizia di generi gittati al porvi I' approvazione in nostro nome , richieder gli atti
( lido dalle onde dovr immediatamente renderne a quella gran Corte de' conti, e li trasmetter di unita
consapevole la Deputazione di salute, sotto pena alla decisione a quel ministero di Stato presso di noi ,
dell'ammenda correzionale non maggiore di ducali cui per ragion di materia 1' affare appartiene.
Nel proporsi quindi a noi per la nostra sovrana ap
< cjnquanta.
2. E vietato di aver contatto, e trasportare gli e- provazione, sar osservato ci che negli art. 1 e 2 del
nunciali generi, che a norma delle leggi debbono presente decreto abbiamo detcrminato per le decisioni
a esser sottoposti dalla Deputazione di salute a trat
ti tamento sanitario. Al trasgressore sar applicata
t
t la pena, che a seconda de' casi determinata nei
1 5. Se per non sappiasi il legno da cui i generi
1 suscettibili di contagio sono venuti a lido, o s' i seguenti articoli: salve le disposizioni di legge,
1 gnorino le circostanze della sua navigazione, la
1 ove in forza delle medesime , il trasporlo e 1 ap< pena sar dal primo al secondo grado di prigio( propriazione de'gcneri portassero a pena maggiore.
e 3. Se i generi gittati al lido dalle onde sono insu* nia nel caso di semplice contatto, e del primo
1 scettibiti di contagio il semplice contatto si pu1 grado di ferri nel caso di trasporto.
( nini con pene di polizia uniformemente all' arti( C. Se i generi suscettibili di contagio vengano da
a colo 4^4 delle leggi penali..- ed il trasporto col
luogo libero, e con legno proveniente, o che si
c primo al secondo grado di prigionia , o coli' am considera provenire anche da luogo libero, il con1 tatto si punir coli' ammenda correzionale non
menda correzionale.
C 4- Se i generi sono suscettibili di contagio , e si
f maggiore di ducali cinquanta; ed inoltre potr
( applicarsi la detenzione. ISel caso di trasporto la
t verificher, che sien venuti al lido da un legno,
a pena sar del secondo al terzo grado di prigionia,
c che proviene, o si considera di provenire da un
t luogo infetto , sospetto , o sospeso , la punizione
( e dell' ammenda correzionale non maggiore di
( ducati cento.
sar quella determinata dall'art. 16 dello statuto
1 7. Il nostro Consigliere Ministro di Stato ec.
< penale per le infrazioni delle leggi e de' regola Firmato FRANCESCO.
t incuti sanitari.

)( 5x8
della gran Corte de' conti esistente in questa parte dei
Ed io lo comunico a lei per l'uso di risulta.
nostri domini (a).
Il
// Segretario di Stato Ministro presso il Luogo*
4- Tutti i nostri Segretari di Stato Ministri ec.
tenente generale.
Firmalo FERDINANDO,
t D. DI GUALTIEBI,
(Num, 209) SIRACUSA 3o APRILE 1820.
Sul metodo da tenersi per le testimonianze cui son
chiamati i Sindaci.
Palermo 20 marzo 1820.
Signore Dal Segretario di Slato Ministro di gra
fia e giustizia mi stala partecipata la seguente lettera
di officio Napoli 1 marzo 1820 Eccellenza Ho di
rizzato colla data da' 26 febbraro scorso una circolare del
tenor seguente ai Procuratori generali presso le gran
Corti criminali di questa parte de' reali domini al di qua
del Faro,
f I Sindaci comunali quando son chiamali a far testi
monianza negli affari penali devono esser citati come ogni altro testimonio, ed in caso di non comparsa avran
luogo contro di essi le misure designate nell' art. 82 e
seguenti delle leggi di procedura penale.
( Ad oggetto per , che V assenza di questi funzionari
dal Comune non apporti danno all' amministrazione ci
vile , di bene , che nel caso in cui son chiamati fuori
del Distretto, e si pu antivedere che la loro assenza dal
Comune durasse per moltj giorni oltre la citazione spe
dila direttamente a' Sindaci se ne passi ancora l'avviso
all' Intendente , o Sottintendente del rispettivo Distretto
per quei provvedimenti, che crederanno dare sull'econo
mia comunale. Questo avviso per non sospende gli ef
fetti della citazione 1 .
Convenendo al bene del servizio di rendere comuni
in cotesti reali domini le disposizioni contenute nella sur
riferita circolare io poi sono recato a vantaggio di farne
consapevole cotesto Ministero di Slato, affinch abbia la
compiacenza di parteciparla , per la conveniente esecu
zione a' Procuratori generali esercenti presso le gran
Corti criminali di questi reali domini (6),
(a) V. la nota b par/. 213.
(b) V. le seguenti disposizioni:
I. 1 Palermo g luglio 1827.
( Signore Con rapporto de' 2!) giugno ultimo mi
e ha ella sulla proposizione falla dal Direttore pro
li vinciate di Girgenti provocate le superiori risolu1 zioni, perch quella gran Corte pria di spedire
(t le cedole di assegnazione i Ricevitori del regic Siro, ne dasse notizia a quel Direttore provinciale,
t affinch il medesimo provvedesse, onde non man0 casse il servizio per lo allontanamento dal luogo
della sua residenza del Ricevitore cedolato,
t In veduta di ci io quindi mi son determinato a far
e conoscere al Procuralor generale di Girgenti che
la legge ha provveduto al riparo di siffatto incon veniente, ed in fatti lo art. 555 delle leggi di
t procedura penale prescrive , che tutti gli uffizioli
1 pubblici abbandonar non possono la loro residenza
senza special permesso del Governo , ma esser
e debbono esaminati nella istruzione dal Giudice
et istruttore, o da uno degli uffiziali della polizia
c giudiziaria del luogo ove risieggono , al quale
C debbono presentarsi ad ogni richiesta.
( Allorch poi trattasi di deposizione in pubblica di( scussioue, dee la gran Corte deliberare, se basii

t la sola lettura della dichiarazione precedentemente


f data dal funzionario innanli al Giudice istruttore,
I e se sia necessario V intervento del testimone, ed
< in tal caso per uscire il funzionario dalla sua
c residenza, fa d' uopo, che il Governo interponga
( pria la sua superiore autorizzazione. Da siffatte
c disposizioni d> legge risulla, che i funzionari , o
t impiegati soggetti a residenza, come sono i RieeI vilori del registro, non debbono uscir mai dalla
t slessa per dare le loro dichiarazioni , poich la
< legge gli abilita a darle allo ufficiale di polizia
del luogo dove essi risiedono. Nelle pubbliche
t discussioni pu la gran Corte deliberare di senI lire la loro deposizione orale, ma non pu ci
< aver luogo senza l' autorizzazione del Governo ,
c il quale nell' accordarla pu impartire le dispoc sizioni per non mancare il servizio.
a In veduta di tali disposizioni legislative, che finora
t sono state esattamente osservale, non ho creduto
t io quipdi esservi luogo ad impartire un nuovo
<r provvedimento, ma a fare eseguire quello di gi
esistente , per cui ho inculcato al detto Procura lor generale in Girgenti di confermarsi espressa1 mente a quanto sul proposito prescrive la legge,
C Partecipo lutto ci a lei ec. M. Favare.
II, Palermo i3 settembre i8sj.
t Signore Relativamente alle di lei doglianze, ma( nifestatemi con rapporto de' 3o dello scorso ago1 sto, in ordine agi' inconvenienti che si sperimen< lano in colesla Valle, per Io allontanamento dalla
c propria residenza degl? impiegali amministrativi
c chiamali da' funzionari dell' ordine giudiziario, le
1 fo conoscere, per sua intelligenza, di avere in
( pari data informato il Procuralor generale presso
( eotesta gran Corte di quanto ella si fatta ad
* espormij e di avergli fallo osservare, che allorch
e nel corso della is'ruzione de' processi dee sentirsi
e la dichiarazione di un funzionario, non dee costui
c allontanarsi dalla sua residenza, ma deesi rimettere
c il foglio di posizione, su cui deve essere esami.;
<c nato dal Giudice del luogo in cui il funzionario
1 risiede, ad oggetto di ricevere la sua dichiara
li zione. Nella pubblica discussione poi deve darsi
< lettura di tale dichiarazione , e se la gran Corte
1 crede di essere bisognevole di sentire la dichiarac zione orale del funzionario, allora deve fare la
c espressa deliberazine, che dee essere rimessa al
( Governo , il quale potr ordinare che il funzio nario si allontani a quesl' oggetto dalla residenza.
1 Queste sono le norme, ho io soggiunto al cennato
t Procuralor generale, che traccia ia vigente legge
( e che se le stesse fossero stale eseguile non ac vrebbero avulo luogo i giusti di lei reclami.
( Finalmente gli ho inculcalo di conformarsi esalla mente al prescritto della legge, onde non aceak dano delle violazioni cos chiare, e precise della
et attuale legislazione , che non ammettono alcun
( dubbio.
i M. Favahe.

)( 5ig )(
MAGGIO

( Num. 210 ) SIRACUSA 2 MAGGIO 1820.


|1
Decreto sul modo (T impugnare nel supremo Consiglio
di Cancelleria le decisioni delle gran Corti dei conti.
Napoli, 1 3 marzo 1820.
FERDINANDO I. <C.
Veduto il parere del supremo Consiglio di cancelleria;
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le decisioni delle gran Corti de' conti tanto
de' nostri domini al di qua, che de' domini al di l del
Faro, delle quali si parla negli art. i {, 19 e 22 della
nostra legge de'29 di maggio 1817 c nell'art. 9 dell'al
tra nostra legge de' 7 di gennaio 1818, potranno essere
impugnate avanti il supremo Consiglio di cancelleria nel
caso in cui le parti interessate o il pubblico ministero
credessero essere del loro interesse il farlo.
2. I ricorsi saranno diretti al Segretario di Slato
Ministro Cancelliere ed a' Consiglieri del supremo Consi
glio di cancelleria , e conterranno i motivi di fatto e di
drillo, pe' quali si chiede la ri vocazione delle mentovale
decisioni delle gran Corti de' conti.
3. I ricorsi saranno notificati alle parti per mezzo
di atto di citazione intimato a persona o a domicilio : il
quale alto conterr, oltre l' inserzione del ricorso ,
1. la data del giorno, del mese, dell' anno; il nome,
il cognome, la professione ed il domicilio del ricorrente
ad istanza di cui l'usciere affermer d'intimare il ricorso;
2. il nome , il cognome ed il domicilio dell' usciere
colla designazione del Tribunale o del Giudice cui egli
addetto; il nome, il cognome e l'abitazione del reo
colla menzione della persona a cui sar lasciala copia del
ricorso e del detto atto, al quale potranno unirsi le co
pie di ogni altro documento che il ricorrente stimi di
dover produrre in sostegno del ricorso.
4. Se nella intimazione siavi accaduto qualche di
fello, il supremo Consiglio di cancelleria vedr se il ri
corso debba intimarsi di nuovo; eccetto se, mancando
la data, sieno scorsi i fatali, come si dir nell'articolo
seguente , ovvero se il ricorso sia intimato da usciere
cui dalle leggi di procedura e proibito di fare intimazioni
nel luogo o alle persone che debbono essere intimate.
:>. Il ricorso dovr intimarsi alla parte fra 'i ter
mine di tre mesi da decorrere dallo slcsso giorno della
intimazione della decisione diflinitira della gran Corte ,
falla a persona o a domicilio, sotto pena di decadenza ;
eccetto i casi contenuti negli art. 5o8, 5og, 5io, Su e
iii2 delle leggi della procedura ne' giudizi civili.
6. Nello slesso termine e collo slesso ricorso che
si produce contro le decisioni difliuilive, pu prodursi
querela anche conlra le decisioni preparatorie ed inter
locutorie, giusta l'articolo 5i5 delle leggi della proce
dura ne1 giudizi civili.
7. Il termine suddetto , se la decisione diffniliva
stata profferita in contumacia , decorrer scorsi gli 8
giorni ne' quali alle parti permesso di produrre la
opposizione.
8. La parte inlimata potr in qualunque sialo della
causa, ed anche dopo aver notificata la sentenza senza
alcuna protesta, interporre ineidentemente il ricorso,
quantunque sia stata la semenza eseguita.

1820

9. Tra un mese a contare dal giorno della intima


zione del ricorso, il ricorrente principale dovr esibire
il ricorso con tulli i documenti notificati alla parte,
presso il segretario della gran Corle de' conti pe' domini
al di qua del Faro , e presso il Cancelliere della mede
sima gran Corle de' conti pe' domini al di l del Faro ,
sotto pena di decadenza.
10. Il Segretario generale della gran Corte de' conti
in Napoli ed il Cancelliere della gran Corte de' conti
in Palermo terranno un registro nel quale noteranno il
giorno in cui i ricorsi ed i documenti de' quali si parla
nell' articolo precedente, e le risposte a' ricorsi di cui si
parla nell'articolo 12, saranno presentali.
Gli cslralli di questi registri faranno fede del tem
po in cui il ricorso o la risposta sar siala presentata.
11. Dovr il ricorrente di unita al ricorso esibire
copia legale della decisione impugnata.
12. Sar in libert della parie inlimata di notifica
re ncll' indicato secondo termine una risposta al ricorso
con que' documenti che crede. Questa risposta sar del
pari depositata nella rispediva segreteria o cancelleria
della gran Corle de' conti.
13. Ciascuna delle parli avr dritto di chiedere un
alto della presentazione del ricorso, o della risposta al
ricorso esibita nella segreteria o cancelleria , dal Segre
tario o Cancelliere di quella gran Corte de' conti.
i4- Terminato il quarto mese , o anche prima se le
parti abbian prima di dello termine prodotto nelle can
cellerie i ricorsi e le risposle , il rispettivo Procurator
generale presso la gran Corte de' conti invier immedia
tamente al nostro Segretario di Stalo Miuistro Cancelliere
tutte le carte.
Lo stesso Procurator generale potr rimettere sepa
ratamente le sue osservazioni , senza che per altro ci
possa rilardare la trasmessane delle carte.
15. Occorrendo che una delle parti abbia ad esibire
nuovi documenti , potr , dopo averli prima intimati alla
parte , esibirli al Segretario generale del supremo Consi
glio di cancelleria.
16. Ne'ricorsi non potranno prodursi nuove doman
de, meno che pe'casi indicali nell'articolo 528 delle leggi
della procedura ne'giudizi civili.
17. Potr con particolar ricorso intervenire in causa
chiunque abbia dritto di formare opposizione di terzo.
18. Il supremo Consiglio di cancelleria nelle due,
camere di giustizia e degli affari ecclesiastici, e dell' in
tero e finanze, senza l'intervento de' Consiglieri aggiunti
della camera di guerra e marina , esaminer nel merito
i ricorsi delle parti e ci rassegner il suo avviso, a' ter
mini della legge de'22 di dicembre 1816; e noi, udiio
il nostro Consiglio di Slato, decideremo su' prodotti ricorsi.
19. Il nostro Segretario di Stalo Ministro Cancellie
re comunicher al supremo Consiglio di cancelleria la
nostra sovrana risoluzione : ed il Segretario geuerale delle*
slesso Consiglio ne dar a chi di dritto le spedizioni da
lui firmate. Queste spedizioni saranno esecutive (a).
20. Tulli i nostri .Ministri Segretari di Sialo oc.
Firmalo FERDINANDO.
(a)

la nota h pag. ai3.

)( 5ao )(
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
(Num. ari ) SIRACUSA 6 MAGGIO 1820.
Art. 1, I dritti di pennello, di stracquature , di
Decreto per la libera immessione ed estrazione di ani
agliandra e luppina , dello schiavo, ed in generale di
mali da' domini oltre il Faro,
tulli gli altri dritti almiranlici o altrimenti detti di miNapoli i3 marzo 1820.
raglia, che si riscuotono dall'erario ne'nostri domini al
Ferdinando 1. ec.
di l del Faro lauto sulle barche da commercio e su' ge
I Consigli generali delle Valli di Messina e di Tra
neri nelle stesse imbarcati , quanto sulle barche da pesca
pani ci han rassegnato il voto di permettersi ne' nostri e sulla pesca de' tonni nello lounaie, restano tutti senza
domini oltre il Faro la libera immessione, ed immune dai
eccezione aboliti.
dazi , delle pecore merinos e delle belle razze di Puglia,
2. I drilli almiranlici dovuti all'erario sulle tonnaie,
onde migliorarsi le lane di Sicilia.
che consistevano nella prestazione di alcuni tonni e delle
Volendo non solo aderire a'voti de' mentovali Copsi- teste de' pesci-spada, s'intendono parimenti aboliti, an
fli , ma benanche render pienamente libero il commercio corch per alcune tonnaie fossero slati transatti , in luogo
egli animali in Sicilia , in quel modo che pel bene dejla di prestazioni in genere , in prestazioni in danaro, dalie
coltura e delle industrie trovasi stabilito in questa parte qualj le anzidette tonnaie si debbano avere benanche co
de' nostri domini;
me pienamente esonerate.
Sulla proposizione del nostrq Segretario ec.
3. Per esecuzione degli articoli precedenti sar vie
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
tato , a contare dalla pesca di questo anno e per l'avve
Art. 1. L'estrazione degli animali di qualunque spe
rtire , di obbligarsi i possessori di tonnaie a fare la solila
cie da' nostri domini oltre il Faro colla destinazione tanto prestazione de tonni e delle teste de' pesci-spada ed ogni
per altri luoghi del nostro Regno, quanto per l'estero, altra prestazione che riconosca per causa l'abolito dritto
sar libera ed esente dal pagamento di ogni dazio.
di miraglia, tanto se queste prestazioni consistessero in
2. Sar parimente libera ed esente da ogni paga
generi , quanto se in forza di transazione fossero stale
mento di dazio l' immessione in quei nostri domini degli ponvertite in danaro.
animali di ogni specie, qualunque sia la loro provegnenza.
4. L'abolizione de'drilli almiranlici sar pura e sem
3. Il nostro Ministro Segretario di Slato ec.
plice, senza che da' contribuenti di tali drilli fosse dovuto
Firmato -r FERDINANDO.
alcun compenso all'erario.
i). Le prestazioni della decima, delle cosi delle gra
na , delle cps dette tre maggio e quattro di giugno, e
le altre prestazioni che talune corporazioni religiose o
( Num 2j2 ) SIRACUSA 10 MAGGIO 1820.
Decreto per abolire i diritti di ammiragliato ne do- secolari , o taluni particolari riscuotono sulla pesca e
mattanze de' tonni, proseguiranno per le prossime pe
mini al di l del Faro.
sche di questo anno soltanto ad essere in vigore , in quel
Napoli , i3 marzo 1820.
modo medesimo che si praticato nelle pesche dello scor
FERDINANDO, I. eCf
Considerando che, sospeso per disposizione dell'au
gusto Carlo III l' officio del grande ammiraglio di Sicilia,
i dritti e gli emolumenti annessi al detto officio furono
incorporali all'erario;
Considerando che dopo la legge degli 8 di dicem
bre 1816 il delto officio da riputarsi abolito;
Considerando in oltre che i suoi dritti e gli emolu
menti che ora fan parte del pubblico erario , o si appar
tengono alla classe degli antichi dritti di navigazione di
gi aboliti colla legge de' 3i di luglio 1818; o si ap
partengono alla classse de' dazi doganali che verranno
ben anche aboliti dietro la pubblicazione delle nuove lariffe , colle quali la percezione doganale finora scissa in
tanti diversi drilli sar richiamata all'unit del dazio; o
finalmente sono di una natura incompatibile collo spirito
che anima la riforma di tulli gli ordini amministrativi del
nostro Regno delle due Sicilie:
Nell'esame delle diverse qualit de' dritti almiranlici
che fin oggi si sono esatti sulle tonnaie , la poslra atten
zione stala richiamata all'altro non meno importante,
esame- della gravezza di molte altre prestazioni che sulle
stesse tonnaie si percepiscono da taluni corpi morali ed
anche da particolari. Abbiamo quindi veduto che .quando
ancora le anzidette prestazioni avessero legai fondamento,
sieno in opposizione col principio delle nuove istituzioni
diretto a render libere per quanto sia possibile le pro
priet e le industrie, dopo soddisfatte le pubbliche impo
ste, da ogni ahra specie di altrui soccezione;
Sulla proposizione drl nostro Ministro ce.
Ldjlo il noslro Consiglio ce.

so anno.
6. Terminate le pesche de' tonni di questo anno,
tutte le prestazioni fin oggi in vigore sulle tonnaie , di
cui si e parlato nell' articolo precedente , per gli anni
avvenire restano abolite. I possessori di tali prestazioni,
phe giustificheranno la giustizia de' loro titoli, sono con
servati ne' lpro dritti per un giusto compenso a peso dei
proprietari delle tonnaie , secondo le regole che verran
no prescritte cogli articoli seguenti.
7. Le mentovate prestazioni riconoscendo per la mag
gior parie una dipendenza dagli antichi ordini ammini
slralivi , i possessori delle medesime saranno tenuti per
tutto settembre dell'anno corrente, a pena di decadimento
da ogni loro dritto, di far la domanda del compenso
nella Iu tendenza di quella Valle ove trovasi la lonnaia
stabilita.
5. I titoli che esibiranno, verrannp esaminati e di
scussi da' Consigli delle Intendenze in contraddizione dei
proprietari delle tonnaie. Nel caso che i Consigli d' In
tendenza trovino giusti i titoli da' quali risultasse il dritto
a' concessionari di esser mantenuti nel possesso, le pre
stazioni in genere saranno parimente abolite ; e le me
desime verranno tutte convertite in danaro.
9. La liquidazione in denaro delle prestazioni , in
seguito dell'esame ed ammessione de' titoli , verr fatta
sul calcolo del coacervo dell'ultimo ventennio dallo slesso
Consiglio d'Intendenza (a).
(a) V,. le istruzioni relative alla indenniszamenio do
vuto a coloro che han perduto impieghi eU uffici
pubblici, riportate a pag. igo.

)( Sai )(
10. Qualora o prima o dopo l'esame e l'ammessiooe all'epoca della somministrazione del battesimo, polendo
questa sacra cerimonia adempirsi nel corso o dopo de' 3
de' titoli le parti interessate di accordo convenissero di
voler proseguire le prestazioni in genere , in questo caso giorni consecutivi al parlo stabiliti dalla legge per ter
mine allo adempimento della dichiarazione di nascila allo
i Consigli d" Intendenza sospenderanno le liquidazioni in
denaro, e lasceranno in facolt de' proprietari delle ton unuiale dello stato civile.
Frattanto per assicurare vieppi lo adempimento denaie e de' possessori delle pres'.azioni di continuare in ge
| gli alti dello stato civile dopoch sia falla la gommini*
nere le somministrazioni.
11. Se fra' proprietari delle tonnaie ed i possessori " slrazione del battesimo, S. M. ha ordinato, che i Par
rochi subitoch avranno somministrato il battesimo a qua
delle prestazioni vi sia dissenso sul modo delle prestazioni
in denaro o in genere, in questo caso si ammetter la lunque siasi fanciullo ne dovranno passare le convenienti
notizie agli ufficiali dello stato civile i quali saranno ob
domanda di colui che chiede la commutazione in denaro;
bligati di riferire al regio Procuratore presso il Tribunalt
ed il Consiglio d'Intendenza proceder alla liquidazione,
Civile della Valle rispettiva tulli qnei fanciulli , che sono
secondo la regola stabilita nell'articolo 9.
slati battezzali, e non iscritti ne' registri di nascita dello
12. Se la lonnaia sia di propriet di pi condomini,
stato civile nel termine prcscrillo di tre giorni , onde lo
alcuni de' quali sieno di accordo co' concessionari di far
stesso Procuratore regio possa fare le parti convenienti
rimanere le prestazioni in generi, ed altri dissentano:
del suo pubblico ministero per lo castigo de' contravven
se la rata de' drilli de' condomini dissenzienti sia mag
tori , che possono supporsi rei di soppressione di stalo
giore di quella de' condomini consensienti , avr luogo
de' fanciulli non iscrilti(a). Nel real nome partecipo ci a
la regola della commutazione in prestazione in denaro :
se la rata de'dritli de'condomiui consensienti sar maggiore cotesto Ministero d: Stalo , perch si serva farne 1' uso
conveniente Napoli i5 marzo 1820.
avr luogo l'eccezione della continuazione della sommi
Ed io nel rcal nome lo partecipo a lei ec.
nistrazione in genere: se le rate de' consensienti e dei
Palermo g aprile J820 M. Febrxki.
disscnsienti sieno eguali, avr luogo la regola della com
mutazione della prestazione in denaro.
13. Se prima o dopo 1' ammessione del titolo si tro
(Num. 214.) SIRACUSA 20 MAGGIO 1820.
vasse che la corrispondente prestazione fosse slata gi
Sul reimpiego de" capitali e per gli alti di pennuta,
convertila in denaro per transazione o convenzione pas
sata fra il possessore della prestazione ed il proprietario censuazioni , transazioni , ed alienazioni che si fanno
della lonnaia , in questo caso , se ambe le parli dichia
dalle chiese, o dai luoghi pii (l>).
rino di volere slare a' termini della transazione fra loro
m ri 1 s 1 1 i\ 0 ec.
passata, non sar fatta nuova liquidazione : ma se alcuna
Dal
Scgrelario
di Stato Ministro degli affari eccle
di esse dissenta, il Consiglio d'Intendenza proceder alla
liquidazione della somma corrispondente al titolo che sar siastici mi si comunicalo il seguente reale rescritto.
Eccellenza Essendosi promosso dubbio sulle forslato ammesso.
i4- Le deliberazioni die i Consigli d' Intendenza
(a) V. il seguente rescritto:
pronunzieranno tanto sulla giustizia de' titoli, quanto sul
c Eccellenza V. E. con rapporto de' 23 gennaro,
calcolo delle prestazioni in denaro e sulle altre quislioni
f e con altri susseguenti ha fatto conoscere l'esteso
che potessero insorgere , saran soggette al solilo ricorso
< numero d' individui , che in parecchi Comuni di
nella gran Corte de' conti, qualora le parti volessero far
< cotesla parte de' reali domini sono incorsi nella
l'esperimento di questo rimedio.
t pena sanzionala dall' art. 347 delle legqi penali
i5. Le prestazioni in danaro risultanti dalle liquidazio !|
c per non avere adempito alle dichiarazioni di nani saranno corrisposte in quelle medesime epoche e cir
*
scila nel termine dalle leggi civili prescritto.
costanze in cui si sarebbero esalte le prestazioni in genere.
L'
E. V. nel far conoscere questo avvenimento, ha
In conseguenza le dette prestazioni in danaro rimar
<
aggiunto
altres essere dalla sovrana clemenza aeranno a carico delle slesse tonnaie sulle quali conserve
c cordala la condonazione di questa pena ai conlroranno quel medesimo privilegio di dominio o d' ipoteca,
venlori, e ci Ira per lo loro numero, come per
che in forza di titoli avrebbero avuto drillo di sperimen
t altri particolari, che ha rilevalo concorrere nella
tare quando eran fatte in genere.
c
specie.
iG. Il nostro Segretario di Sialo Ministro ec.
S. M. alla quale ho rassegnato questi rapporti d
Firmato = FERDINANDO.
( V. E. ncll' ordinario Consiglio di Stalo de' 4 Iti
f corrente mese si degnata accordare per questa
(Num. 2i3) SIRACUSA i5 MAGGIO 1820.
1 sola volta, e senza che passi per esempio a tutti
Sulla formazione degli alti dello stato civile riguardo
t coloro, che in cotesti reali domini sino a lutto lo
alle nascite.
t scorso anno 1827 nbbian trasgredito lo adempiDal Segretario di Stato Ministro di grazia e giustizia
f mento delle obligazioni imposte negli art. $7 e
li comunicalo a questo Ministero di Stato il seguente
t 58 delle leggi civili , la condonazione della pena
rcal rescritto Eccellenza Ho rassegnato al Re l'uf
t sanzionala a loro carico ncll' ari. 347 delle leggi
ficio di cotesto Ministero di Stalo de' 3 febbraro scorso
c penali.
sul dubbio cost elevato se la religiosa cerimonia del bat
Nel real nome ec. Napoli i3 febbraro iSaS.
tesimo di un fanciullo possa 0 no precedere la dichiara
zione di nascita agli uffiziali dello slato civile; S. M. 0) V. il seguente rescritto :
nel Consiglio di Stalo 6e'i3 andante ha trovalo ben fon
I. Eccellenza Nel Consiglio del di 12 del corrente
date le osservazioni fatte da cotesto Ministero di Stato, c
. ottobre ho fallo presente al Re la domanda di
concretamente all'avviso del Ministero di Stalo medesimo,
1 cotesto Ministero di Stalo per la norma da lenerlia, dichiarato, che non vi luogo a porre vincolo alcuno
1 si dopo l' istallazione de' nuovi Tribuna. 1 nelle a66

)( 522 )(
dare dietro l'avviso della delta prima camera del supremo
inalila da osservarsi in occasione che debbano le cinese,
Consiglio di cancelleria, e che ove i capitali da reimpie
o luoghi pii reimpiegare de' capitali di loro pertinenza ,
S. M. dopo di avere inteso l'avviso della prima camera garsi sieno di somma maggiore di ducati mille , si osservi
del supremo Consiglio di cancelleria , ha ordinalo che la stessa procedura che trovasi stabilita per i casi di per
pe' reimpieghi dei capitali delle chiese, e de' luoghi pii, mute , censuazioni , transazioni , ed alienazioni , che si
fanno dalle delle chiese, o luoghi pii; cio interponi ,
che non eccedono la somma di ducati mille , dopo la de
liberazione del corpo ecclesiastico presa nelle legittime dopo sentilo il Vescovo rispettivo, dai Tribunali civili la
forme, e l'approvazione dell' Ordinario, debba dimandarsi omologazione al contratto fatto dal corpo ecclesiastico ra
dunato nelle forme legittime , e previo il consenso del
la sovrana autorizzazione, ohe S. M. si riserva di accor
ci lienazioni de' beni liberi, e patrimoniali delle chiec se, monasteri, e luoghi ecclesiastici di cotesla par
ie te de' reali domini. E S. M. si degnata ordi nare, che ne' casi di vendila, censuazione, per
ii muta, ed alienazione di qualunque natura dei dic visati beni ecclesiastici , e religiosi , si osservi lo
c stesso metodo , che si sta osservando in questa
( parte de' reali domini , cio che alle alienazioni
delle quali si tratta , devono precedere la risolu
ti zione de' titolari delle chiese e corporazioni eccle siastiche, o religiose presa capitolarmele, il pa
li rere dell'Ordinario diocesano, 1' omologazione del
( Tribunale civile della Provincia e 1' approvazione
della M. S.; inleso il supremo Consiglio di can
ti celleria; il che nel real nome partecipo a V. E.
perch si serva farne 1' uso che convenga,
c Napoli 20 ottobre /8/g. M. Tommasi.
II. f FERDINANDO II. ec.
t Vedute le sovrane risoluzioni de' 29 di marzo 1820
( e de' 17 di aprile 1826 riguardante il metodo da
8 doversi tenere nelle alienazioni de' beni immobili.
nelle transazioni e nel reimpiego de' capitali aps partcnenli alle mense vescovili, alle badie , ed a
qualunque beneficio, del pari che alle corpora( zioni religiose;
( Volendo che disposizioni dirette a ben tutelare il
f patrimonio della chiesa e de' poveri abbiano lut
ti ta quella estensione che si conviene , e che abt biano ancora esecuzione ne' nostri reali domini al
c di l del Faro;
t Sulla proposizione de' nostri Ministri Segretari ec.
t Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato;
( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Non saranno valide senza la nostra sovrana
approvazione le permute, le censuazioni , e qua
li lunque altra alienazione di beni immobili appar
ii tenenti a corporazioni ecclesiastiche, a mense ve( scovili, a badie, ed a benefici. Lo stesso dee aver
e luogo per le transazioni delle delle chiese, e dei
t luoghi pii succennati.
t 2. Prima di rassegnarsi 1' affare alla nostra sovrana
e approvazione, dovr formarsi il progetto del cont tratto dal corpo ecclesiastico radunato nelle legit( lime forme ; o , trattandosi di benefici soggetti a
e patronato, dovr precedere l'assenso del patrono,
ed al progetto stesso dovr, previo 1' avviso dello
Ordinario diocesano, impartirsi l'omologazione del
( Tribunale civile della Provincia ove sono sili i
beni , e darsi il parere dalla Consulta de' reali
* domini.
t 3. Presso i Tribunali civili, prima d' impartirsi la
e omologazione al progetto , dovranno eseguirsi le
t subaste colle formalit prescritte dalle leggi di ..
t procedura ne' giudizi civili, per la vendita dei *

( beni immobili de' minori , e salvi gli addiiamenli


i di decima e di sesta che dovranno essere precet duti da nuovi manifesti, coli' iutervallo di cinque
giorni prima di celebrarsi la subasta in grado
c de' delti addilamenti. Nelle subaste dovr sempre
t apporsi la espressa riserva di non produrre verini
c elfetlo , se non quando vi acceder la nostra apt prorazione, e qualora a noi piacer di accordar
ti la. Dalla formalit delle subaste saranno esenti
i le transazioni e le permute.
( 4" Ci riserbiamo in qualche caso di urgenza o di
t evidente utilit dispensare nelle alienazioni dc'be1 ni ecclesiastici alla formalit delle subaste, in vit sta del parere favorevole dato alla unanimit dal( la Consulta de' reali domini, ed inteso il nostro
< Consiglio ordinario di Stato.
t 5. Le stesse disposizioni, eccello quelle che riguar1 dano la formalit delle subaste , dovranno ese< guirsi nel reimpiego de' capitali che si restitu*
( scono da' debitori delle dette chiese e corporazio( ni religiose, quando ecWdono la somma de' dut cali mille. Per quelli capitali che sono al di sotc to di questa somma , dopo la deliberazione del
1 corpo ecclesiastico presa nelle legittime forme, e
1 V approvazione dell ordinario , dovr dimandarsi
f la nostra sovrana autorizzazione, che ci riserbi( ino di accordare dietro il parere della Consulta
1 de' nostri reali domini al di qua del Faro. I det bitori per nel pagamento de' capitali di qualun< que somma dovranno apporre la condizione del
1 reimpiego, sotto pena di doppio pagamento a fa( vore del corpo morale creditore.
6. Ne' nostri reali domini al di l del Faro resta
t nel suo pieno vigore il sovrano rescritto del di 5
1 di settembre 1821 , con cui fu risoluto che pei
c beni de' regolari, in vece di seutirsi il parere delt 1' Ordinario, dee sentirsi quello del Giudice della
t regia Monarchia.
( 7. Pe' beni ecclesiastici di nostro regio patronato ,
ne' suddetti reali domini al di l del Faro debs bono rimanere in vigore i sovrani stabilimenti e
c 1' osservanze che si sono finora mantenute secont do i principi e nell' interesse della suprema re
ti galia e del regio patronato,
c 8. Per le disposizioni contenute nel presente deerpc to non ' intendono pure derogate le facolt da
noi deferite al Conte di Siracusa nostro Luogotett nenie generale in Sicilia per 1' approvazione delt le censuazioni , permute, transazioni ed altri cont tratti delle corporazioni o de' litolari ecclesiastici
< dopo adempite le formalit preseritte da' regola
K menti.
I 9. I nostri Ministri Segretari di Slato ce.
t Napoli il d 1 dicembre i833.
1 Firmalo FERDINANDO.

)( 5*3 )(
patrono e si tratti di benefici soggetti a patronato , e di medesimi se sono nelle Provincie 0 Valli : ed a misura
poi munirsi del reale assenso, preredente 1' avviso della dlle circostanze e dello stato della causa, mettendosi di
accordo co' rispettivi Direttori generali , e per mezzo lo
detta p-ima camera del supremo Consiglio di cancelleria,
ro , dar: le disposizioni convenienti s perch i giudizi
II che nel real nome ce. Napoli 29 marzo 1820.
sieno spinti avanti, come anche perch sia rettificalo il
Io di sovrano comando lo partecipo a lei ec.
modo di difesa qualora se ne conosca il bisogno.
Palermo z3 aprile 1820. M Fprrerj.
4- Ore 1' asente del contenzioso giudicasse utile ed
opporiuno per 1 amministrazione il promuover qualche
(Num. 2i5) SIRACUSA 25 MAGGIO 1820.
transazione , polr di accordo co' Direttori generali pra
Decreto che approva un regolamento 1 elativo a'giudizi
ticarlo; e fissate le basi della transazione, ne far det
delle amministrazioni finanziere.
tagliato rapporto per la ruperiore approvazione.
5. Allorch 1 Direttori generali per oggetti rilevan
Napoli , 21 aprile 1820.
ti che interessano le rispettive amministrazioni, credesse
FERDINANDO I. eC.
ro di doversi istituire de* giudizi , passeranno all' agente
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
del contenzioso tulle le notizie relative all' affare , una
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
co' titoli e documenti necessari : quindi, mettendosi tra
Art. 1. Il regolamento annesso al pr sente decreto,
loro di accordo, esamineranno se sia o no espediente lo
relativo a' giudizi delle amministrazioni finanziere del no
istituirsi il giudizio. Ove 1' agente del contenzioso ed il
stro Regno delle due Sicilie, da noi approvato.
Diretlor generale saranno per l'affermativa, destineran
2. Il detto regolamento avr la sua esecuzione nei
no 1' avvocalo e '1 patrocinatore , co' quali stabiliranno
domini al di qua del Faro a contare dal giorno della
la norma da tenersi. Qualora fossero tra loro discordi ,
pubblicazione del presente decreto.
ciascuno far motivato rapporto al Ministro delle finanze,
3. Ne' domini oltre il Faro sar sospesa la esecu
se trattasi delle amministrazioni de' domini di qua del
zione fino a clic non verr diOinitivamente organizzata la
Faro, o al Ministero assistente presso il Luogotenente
tesoreria generale di Palermo (a).
generale in Palermo, se trattasi di affari di que' domini,
4. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
per attendere le risoluzioni,
Firmato FERDLNANDO.
6. Allorch alcuna delle amministrazioni finanziere
fosse convenula in giudizio per oggetti rilevanti, il Di
REGOLAMENTO
retlor generale nel ricevere la prima intimazione la inda osservarsi per tutti i giudizi attivi e passivi delle vier subilo all' agente del contenzioso; c nel tempo stes
diverse amministrazioni finanziere de reali domi
so lo istruir del fallo e di tutte le notizie e documenti
ni di qua e di l del Faro.
che riguardano 1' affare. Questi due funzionari destine
ranno di accordo 1' avvocalo e '1 patrocinatore che deb
Art. 1. I giudizi attivi e passivi delle amministra
zioni finanziere de' reali domini di qua e di l del Faro bono assumere la difesa dell' amministrazione, e stabili
continueranno ad essere a cura de' rispettivi Direttori ranno il modo in cui la difesa dovr esser portala.
7. Tutte le volte che l'amministrazione del dema
generali.
Essendo le dette amministrazioni tanti rami della nio pubblico verr citata, come rappresentante lo stalo,
a comparire innanzi le autorit giudiziarie o amministra
tesoreria generale cui particolarmente addetto un agen
te del contenzioso, questo funzionario sar inteso ed a- tive, il Dircltor generale passer subito le citazioni e le
vr anch' esso una suprema ispezione su tulli i giudizi carie corrispondenti all' agente del contenzioso , il quale
attivi e passivi riguardanti le amministrazioni finanziere.
prender una particolar cura per la difesa dei dritti del
lo Stato; sceglier l'avvocato ed il patrocinatore che cre
A qual effetto l' agente del contenzioso , sempre di ac
der opportuno a tale oggetto; e regoler l'andamento
cordo co' rispettivi Direttori generali negli oggetti di mo
dell' aliare nel modo che creder pi conducente , sen
mento , ne regoler l' istituzione, il loro andamento , il
tendosela col Dircltor generale.
modo di difesa ed il disbrigo, in guisa che il contenzio
8. L' agente del contenzioso terr di tulli i giudizi
so relativo alla finanza sia riunito sotto una sorveglianza
un registro esalto, distinto per ciascuna amministrazione
generale.
nel quale sar in breve indicalo :
2. In conseguenza dell' articolo precedente, i Diret
1. la natura del giudizio ;
tori generali di ciascuna amministrazione passeranno al
2. il Tribunale presso di cui si agita;
suddetto agente del conlcnzioso un notamento di tulli i
3. i nomi dell' avvocato e del patrocinatore incaricati
giudizi introdotti, sicno attivi, skno passivi, nel quale
della difesa.
debbono essere indicali :
0. Sar a carico dell' agente del contenzioso di
1. le parti interessate nel giudizio;
prender cura di tratto in trailo dell' andamento e dello
2. l'oggetto del giudizio s lesso ;
stato de' giudizi, sollecitando i rispettivi avroca ti e patro
3. il magistrato presso di cui si trova introdotto ;
cinatori per lo sollecito disbrigo. Ci per non esonere
4 . lo stato in cui il giudizio si trova ;
5. finalmente l' avvocato c '1 patrocinatore cui ne r i Direttori generali dal prenderne anch' essi tutta la
cura c tenerne corrispondenza coli' agente del contenzio
affidata la difesa.
3. L" agente del contenzioso, a misura che ricever so, onde g' interessi dell' amministrazione non rimanga
tali notamenti, procurer di prendere tulle le notizie op
no o lesi o trascurali.
portune , chiamando a se i rispettivi avvocali e patroci
10. I giudizi di semplici contrabbandi, come anco
natori se sono in Napoli o in Palermo , o scrivendo ai
ra quelli di contravvenzioni alle Ieg^i del registro e del
bollo, ed alla leggo forestale, continueranno ^d essere
(a) La real tesoreria di Sicilia fu organizzata con attivali a cura soltanto de' rispettivi Direttori generali
nel modo finora praticato. Quante volle per alcuno di
decreto del 10 gennaro iSa^,

)( 524 )(
essi i Direttori generali credessero opportuna la coadiuI rimanenti cinque uffiziali di seconda classe , 0 cin
vazione dell' agente del contenzioso, potranno richiedere que uffiziali soprannumerari saranno distribuiti dal nostro
Luogotenente generale ne' caricii de' cinque uffiziali di
al medesimo la sua cooperazione.
Approvato = Napoli il d zi di aprile 1820. prima classe, assegnando a ciascun carico un uffiziale di
Firmato FERDINA3 DO .
seconda classe ed un uffiziale soprannumerario.
3. Vi saranno di pi in Palermo un Ispettore di se
conda classe ed un Ispettore aggiunto della stessa classe,
col soldo entrambi di ducali irecenlosessanla annuali per
( Num. 216 ) SIRACUSA 3o MAGGIO 1820.
ciascuno ; e due altri Ispettori soprannumerari colla gra
Decreto con cui viene aumentato il numero de'Junziotificazione annuale di ducati centoventi per ognuno.
nar nella Direzione generale di polizia de1 domini
Vi saranno di pi in Messina un ailro Ispettore di
oltre il Faro.
seconda classe col soldo di ducati trecentosessanla annua
Napoli, i5 maggio 1820.
li , ed un altro Ispettore soprannumerario colla gratifica
zione annuale di ducati centoventi.
FERDINANDO I. CO.
Veduti gli articoli 8 ed 11 del nostro decreto de' 20
4-. Gl'Ispettori di seconda classe e g' Ispettori so
di novembre 1819 (a) portante la istituzione della Dire
prannumerari di cui si fa menzione nell' articolo prece
zione generale di polizia ne' nostri domini oltre il Faro; dente per Palermo e per Messina , sono destinali al ser
Veduto l'altro nostro decreto de' 21 dello stesso mese vizio di polizia del ramo marittimo nelle due suddetta
ed anno , col quale abbiamo fissalo la pianta organica Citt.
In Palermo dipenderanno dal Commessario del ridella mentovata Direzione generale e degli altri funzio
partimfnto che comprende la parte marittima della Citt,
nari di polizia ne' delti nostri domini;
Volendo maggiormente assicurare questo importante ed in Messina da quell'unico Commessario.
ramo di pubblico servizio e dare agli ailari un andamento
5. Presso eiascuno de' Commessari di polizia in Pa
pi facile e pi spedilo con aumentare il numero dei lermo ed in Messina, e presso l'Ispettore di prima classe
funzionante da Commessario in Catania vi saranno un
funzionari del ramo medesimo;
Cancelliere , nn Vicecancelliere ed un commesso di can
Sulla proposizione del nostro Ministro ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
celleria.
Art. 1. La Direzione generale di polizia ne' nostri
Vi saranno inoltre in Palermo due altri Vicecanceldomini oltre il Faro avr due altri uffiziali di seconda licfi , l'uno presso l'agente di polizia addetto alla casa
classe , col soldo di ducati dugcnlo quaranta annui per de'giuocbi di azzardo, e l'altro presso l'Ispettore addetto
al servizio marittimo.
ognuno.
Ciascuno di questi due Vicecanceltieri avr pure un
In vece degli alunni avr scile uffiziali soprannume
commesso alla sua immediazione.
rari. I primi due di quesli uffiziali soprannumerari go
Vi saranno parimente in Messina un Vicecancellierc?
dranno il soldo di ducali centoventi annuali , e gli altri
cinque il soldo di ducali novantasci annuali per ciascuno. ed un commesso presso l' Ispettore addetto al servizio ma
La stessa Direzione generale di polizia avr in oltre rittimo.
G. Il Soldo annuale de' Cancellieri , de' Vicecancsllieri
due portieri , il primo col soldo di ducati cento quaran
taquattro annuali, c l'altro col soldo di ducali centoventi e de' commessi sar il seguente:
Cancellieri ducati eeuto quarantaquattro per ciasche
annuali.
Questi portieri saranno eletti dal nostro Luogotenente duno ;
generale, sulla proposta che ne far il Direltor generale
Vicecancellieri ducati centoventi per ciascuno ;
di polizia fra gli amichi impiegali di polizia non ancor
Commessi ducati novanta sei perciascuno.
provveduti.
7. 11 nostro Luogotenente generale distribuir i Can
2. Un uffiziale di seconda classe ed un uffiziale so
cellieri , i Vicecaneellieri ed i commessi di cancelleria in
prannumerario della Direzione generale di polizia sono Palermo presso ciascuno de' quattro Commessari.
destinali presso il Segretario generale. Un altro uffiziale
8. I soldi e le gratificazioni stabilite col presente
di seconda classe ed un altro uffiziale soprannumerario decreto e coli' altro precedente de' 21 di novembre 1819
ono destinati presso il primo degli uffiziali di prima clas
a pr de' funzionari e dcgl' impiegali di polizia ne' reali
se , che ha il carico della corrispondenza col Ministero domini oltre il Faro, saranno pagate in rate mcnsuali
di Stato.
dalla tesoreria generale di Palermo.
9. I nostri Segretari di Stato Ministri ec.
(a) Riportato a pag. 43i.
Firmato FERDINANDO.

)( 5*5 )(
GIUGNO

(Nura. 217) SIRACUSA 2 GIUGNO 1820.


Per la nomina de' Parrochi di giuspalronato comunale.
ministero ec.
Dal Segretario di Stato Ministro degli affari interni
in data del 27 novembre dello scorso anno stato parpartecipato il seguente real rescritto Eccellenza Ho
rassegnato al Re i di lei rapporti del a agosto , 5 ottobre,
ed 8 novembre 1819 relativi alla facolt di eleggere i
parroch di Palermo onde risolversi se questa facolt at
tribuita al Comune per le parrocchie di patronato comu
nale , debba esercitarsi dal Senato , o Sindaco , oppure
dal Decurionalo. La M. S. inleso il supremo Consiglio
di cancelleria , e considerando , che sebbene il Senato di
Palermo in forza di pi bolle pontifcie abbia esercitato
il dritto di patronato per la presentazione de'parrochi,
pure questa facolt non gli veniva attribuita , che come
rappresentante del Comune, a cui per antichi stabilimenti
ne apparteneva il possesso : che la legge amministrativa
avendo tolta al Senato questa rappresentanza , gli ha tolto
egualmente tutti i dritti, che ne derivano, e tra gli altri
quello della elezione dei parrochi , che areva il Comune
esercente il dritto di patronato particolare : che S. A. R.
il Luogotenente generale in colesta parte de' reali domini
con saggissimo divisamento , nel mentre ha nel caso par
ticolare determinato, che la presentazione all'ordinario si
dovesse fare dall'Intendente in seguilo della proposta che
gli sarebbe fatta dal Comune, ha riserbato a S. M. la
risoluzione del dubbio, e la misura da adottarsi in ge
nerale, che nell'art. g3 del decreto degli 11 ottobre 1817
suU' amministrazione civile dei domini oltre il Faro ,
chiaramente espresso che il Decurionato il corpo in
cui risiede la rappresentanza del Comune, e nell'art. 11
del concordalo ultimamente conchiuso colla santa sede
detto che nelle parrocchie di giuspatronalo laicale
il vescovo istituir il presentato cio quel parroco ,
che sar nominato da chi ne ha la facolt , si degnata
risolvere per punto generale nel Consiglio de' 23 corren
te, uniformemente all'avviso della seconda camera del
suddetto supremo Consiglio di appartenere la nomina dei
parrochi di giuspalronato del Comune al Decurionalo, il
quale per mezzo del Pretore , o Sindaco rispettivo , la
parteciper all'Intendente, da cui sar comunicato allo
Ordinario (a).
(a) I. A 2g aprile i83o fu diretta al Vescovo di Si
racusa la seguente ministeriale:
c Illmo e Rcvmo Signore = Elevatasi controversia
1 circa il diritto elettivo del Vicario curato del Co mundio di Portopalo dipendenza del Comnne di
Pachino , ella s' impegn col suo rapporto del d
( 7 dicembre ultimo, e carte annessevi, a dimoslrac re , che un tal diritto spetti esclusivamente , ed
f in modo libero , ed assoluto al Vescovo diocesaI no , tanto in virt delle prescrizioni delle leggi
t canoniche , c dei reali stabilimenti per modo di
t regola, quanto ancora in forza del non interrotto
s possessorio; e nel tempo stesso ella si dolse delle
k disposizioni datesi dall' Intendente della Valle di

1820

Nel real nome fo noto all'. V. la suddetta sovrana


'minazionc per lo adempimento.
Napoli 2j novembre i8ig.
Ed io nel real nome Io comunico a lei ec.
Palermo 8 maggio 1820 M. Febreri.
c Siracusa per non soddisfarsi dall'anzidetto Corout ne 1' assegnazione fssala nello sialo discusso , s
t per le spese del cullo divino , come per il sostec nimento del surriferito Vicario curalo, in seguilo
< della elezione da lei fattasene in persona del Sa1 ccrdole D. Carmelo Conigliene, ed approvata dal
( Governo, statale per contrastala dal succennalo
( Intendente; onde implor gli ordini opportuni del
e Governo, perch il detto Intenderne desistesse
t dalle sue pretese , e fosse eseguito il pagamento
( della enunciala assegnazione.
1 AH' opposto l' Intendente stesso con rapporto del di
c 4 del precorso gennaro pretese sostenere, che il
e diritto di fare la proposta in terna del Vicario
curato , di cui parola , appartenga al Decuriot nato del Comune, ed il drillo di farne la eleziot ne spelli a lui per effetto delle leggi amminislra( tive attualmente in vigore dove prescritto di dof versi eligere nel modo suindicato tulli g' impiec gali comunali , che ricevono soldo, o assegnaziof ne dal Comune.
t Sulla descritta controversia io volli, pria di ogni
t allro, sentire 1' avviso del regio Procuratore prest so il Tribunale civile della Valle per la parte ,
che in questo affare potesse riguardare la supre< ma rrgalia della corona; il quale funzionario at vendoiui riscontralo sotto il di primo del passato
< marzo, con dettagliato, e documentato rapporto,
t io stimai opportuno di rimettere alla Commissio( ne consultiva di giustizia i surriferiti Ire rapport ti, cio quello da lei direttomi, l'altro dell'Inten denle della Valle , ed il terzo del suddetto regio
t Procuralore con le carte acchiusevi , perch csac minato 1' affare sotto tutti gli aspelli , e special mente nello interesse della regalia, avesse riferi C to 1' occorrente col suo parere.
1 La detta Commissione , sodisfacendo all' incarico at vuto con rapporto del di i3 dello scorso marzo,
f e pervenutomi con officio del Procurator generala
( della suprema Corte di giustizia del d 17 del
( corrente mese , ha in primo luogo esposto i fatti
( occorsi sin dalla origine non molto antica della
1 Borgata di Portopalo, circa la elezione del Vi cario curato di quella popolazione , dai quali
risulla , che 1' cx-llarone del luogo non fece mai
fondazione alcuna del detto officio , n mai escrc cit sul medesimo alcun diritto di patronato , o
< elettivo sebbene avesse per molti anni sommini1 slratc le necessarie prestazioni per il mantenimento
1 del cullo divino, e del Vicario curalo; e che il
Vescovo diocesano facendo uso della potest ordi1 naria ha eletto sempre iure proprio il ridetto Vi< cario curalo , onde non pu sul medesimo aver
1 luogo la devoluzione alla real eoroua per aou aye

(Num. 218) SIRACUSA A GIUGNO 1S20.


Sulle attribuzioni degli uffizioli di polizia, e sul modo
da osservarsi nella (oro corrispondenza.
Palermo 18 maggio 182
La sapienza del nostro augusto legislatore chiama il
reggimento di questa parte de'suoi domini a principi quan
to semplici altrettanto adattati al bene de'suoi popoli ed
a' lumi del secolo. Su queste basi l'amministrazione della
Eolizia ordinaria , segregandosi dalla giudiziaria , c serando solamente con questa i rapporti naturali ad ambi
re quell'ex-Barone curato di provocare 1' analoga
( dichiarazione del Tribunale civile della Valle, giuc sta il real decreto de' 20 luglio 1818, e di sucecs> sivi sovrani decreti, e rescritti circa la reintegra
li zione dei patronati ex-rfeudali alle supreme regalie;
( quindi fatto considerare , in riguardo alla cont traversia presente che , sebbene lo stipendio del
Vicario curato di Portopalo , e le spese per il culto
s divino in quella chiesa, fossero attualmente ap(t prestate da quel Comune , tuttavia da ci non ri sulta a favor del medesimo alcun diritto di pat tronalo, o elettivo sul detto officio curato , mentre
il dritto di eligere gli stipendiati del Comune
attribuito al Dccurioualo soltanto per gli uffiziali
k laici, non gi per gli ecclesiastici addetti alla cura
delle anime , la elezione dei quali appartiene allo
c Ordinario, che deve conospere la sufficienza , e
e tutte le altre doli bisognevoli , per quei ministri,
i quali devono amministrare i sacramenti; ed ha
1 soggiunto, chela semplice prestazione della con
ti grua non da se sola un titolo sufficiente allo
* acquisto del patronato, come fu dichiaralo per
modo di regola col real dispaccio de' 20 ottobre
1787, dove soltanto furono da tale prescrizione
eccettuati quei Comuni , i quali si trovarono in
possesso della presentazione pria dell'anno 1784,
circostanza , che nella specie non concorre , co stando che sino dalla prima istallazione del Vicario
< curato in discorso, l'Ordinario diocesano ha con
* libert proceduto alla elezione. Quindi ha conchiue so di meritare disapprovazione le disposizioni imt. peditive la percezione della congrua.
* Per siffatte ragioni la Commessione consultiva di
k giustizia stata di avviso , che la elezione del Yi cario curato di Portopalo si appartiene al Vescovo,
il quale per altro si trova in possesso; e che il
r Comune debba corrispondere la congrua ai termini
t dello stato discusso, senzacb abbia luogo 1 esat me se il dello officio sia , o no ex-feudale , non
t essendo stato mai soggetto a patronato.
t- Ed io uniformandomi al parere dell' anzidetta Com<f missione , vengo a disapprovare le disposizioni daf tesi dall' Intendente di cotesta Valle , che hanno
t impedito la percezione della congrua al Vicario
<: curalo di Portopalo Sac. D. Carmelo Coniglione
da lei eletto in virt delle proprie pastorali fa
ti colta, e riconosciuto dal Governo eon minisleriale
t de'i3 ottobre iS28.
* Le partecipo ci per sua intelligenza, ed uso corri sconciente , prevenendola , che di questa mia der cisodc vado a lare partecipazione all' Intendente
c di cotesta Valle M. Lavare.

e (
i rami , anima e costituisce la Direzione generale di po
lizia. I decreti de' 20 e 21 novembre 18 19 segnano una
epoca di riconoscenza per i popoli della Sicilia.
Elevato dalla generosit del nostro Mornaca per mez
zo di decreto del di 24 del prossimo scorso mese alla ca
rica di Direttore generale di tale amm'nistrazione , e bra
mando di dare alla novella macchina movimenti spedili
nel tempo slesso e precisi, fa mestieri fissare alcuni prinII. // Decurionato di Palermo, nella occasione che i
Parrochi dalle due chiese suburbane di S. Nicol
di Bari e di Maredolce facevano vive istanze per
ottenere l'elezione nelle parrocchie interne di Pa
lermo , portava opinione, che le deliberazioni su
questo oggetto, atteso che si trattava dell' esercir
zio di dritti di patronato , non dovevano essere
approvale dall' Intendente , ed in conseguenza si
era ricusalo a riproporre le sue idee sulle istanze
enunciate in vista delle nuove osservazioni, che
si erano palesate dall' Intendente, su di una pri
ma deliberazione negativa. Rassegnala la quislione al Governo, ed elevalo il dubbio se le delibe
razioni decurionali di tal sorla potessero mai
godere di una eccezione alla legge , 5. A. R. il
Luogotenente generale diede fuori la seguente ri
soluzione a quello Intendente indirizzala:
1 Eccellenza Nel Consiglio degli 8 andante ho
f esposto a S. A. R. i fatti e le considerazioni che
c ella con la scoria della legge aveva narralo nel
t foglio de' 29 novembre, perch nella sua saggezza
( avesse ponderato, se ragionevolmente questo De curionalo lasciando di deliberare come era suo
I debito una seconda volta sulle istanze falle dai
c Parrochi delle chiese suburbane per ascendere in
c virl di vantali drilli a' parrocali interni delia
1 Citt, siasi dato a sostenere a maggioranza di vof ti , che i suoi atti riguardanti lo esercizio del
1 patroualo del Comune, in cui compresa la uo1 mina de' Parrochi , siano da considerarsi come
t amministrativi , e per non soggetti ad alcuua
c delle operazioni, di cui 1' Intendente per Je sue
e facolt pu reputarli suscettibili .
I E S.A.R. visti gli articoli 106 e 107 del decreto
1 di ottobre 181 7, che non danno luogo a dubbia
c interpetrazione, considerando che sia strana la.
t distinzione che intende fare il maggior numero
c del Decurionalo circa le deliberazioni, che riguarT
l dano il patronato comunale , e che esso iniprof priamentc invochi in sostegno della sua pretesa
c 1 sovrani rescritti che non sono applicabili alla
c presente quistione ; si degnata dichiarare che
t le due deliberazioni a maggiorit di voti emesse
i da questo Decurionalo nelle sedule de' 22 sette iua bre c 27 ottobre i832, sono in opposizione agli
t enunciati due articoli della legge, e perci non
l meritevoli di approvazione. E quindi ordina , die
c il Decurionalo medesimo debba a' termini del ri( peluto articolo 107 deliberare nuovamente sai
< merito dello articolo in questione circa al driito
e che pretendono i Parrochi delle chiese suburbane,
1 tenendo presenti le osservazioni che sul proposilo
ella gli comunic con i suoi uffici de' 2 aprile
1 e 18 ottobre dello stesso auno.
c Tanto le fo noto di real ordine ec.
Palermo 11 marzo
= P. Cajipotraitco.

)(S7)(
,
,.
.
cip! perch le autorit chiamate dalla legge a travagliare |
2. vigilanza sugi; esteri;
con ine, possano, ne' rapporti della loro gerarchia , aver
3. su movimenti de' porli , per la parte che interessa
Dorma sicura , relativa agli oggetti principali delle loro la polizia;
cure , ed alla corrispondenza tra esse e la Direzione ge
4. sicurezza e nettezza delle prigioni , delle case di
nerale, come centro dell' amministrazione.
forza e di correzione;
i. Prevenire i reati, aweuuli scovrirne gli autori,
5. esecuzione de' regolamenti sulle locande e su gli
e consegnarli alla giustizia punitrice; prevenire le pub
alberghi di ogni sorla;
bliche calamit , accadute arrestarne i progressi ; vegliare
6. vigilanza sulle case di piacere ;
sopra ogni genere di abuso ; guidare in certa guisa lo
7. esecuzione de' regolamenti sulla stampa e sulle li
spirito pubblico , costituiscono i naturali elementi della brerie, per ci che appartiene alla pubblica morale;
polizia generalmente detta.
8. vigilanza su' teatri, sulle feste pubbliche, sugli spet
s. Quando questa diretta allo scovrimcnlo dei reali tacoli in generale , per quello che riguarda la pubblica
e degli autori di essi, prende il nome di polizia giudi
e la privala sic urezza, e su' giuochi di azzardo;
ziaria.
9. prevenire 0 spegnere g' incendi:
3. Allorch si occupa della prevenzione dei reati
10. vigilare su magazzini di combust bili ;
relativi alla semplice sicurezza privata, chiamasi polizia
11. sulle pubbliche strade, w* monumenti , e sugli eordinaria.
difiz pubblici, affinch non soffrano danno 0 alterazione;
Dirigendosi alla prevenzione di quelli che attaccano :i
12. sulla sicurezza, propriet, e nettezza delle strade,
la tranquillit pubblica , si denomina alla polizia.
N e sulla illuminazione;
Prevenendo finalmente le pubbliche calamit , ed ac
i3. sul corso de' cavalli e delle vetture;
cadute arrestandone gli effetti , polizia amministrativa
i4- sulla salubrit delle Citt e de' borghi ;
si appella.
io. sulla bont de' commestibili e delle medicine;
4. La polizia giudiziaria comincia dal punto in cui
16. assicurare il commercio;
cessano gli effetti della polizia preventrice : ma da questo
17. vegliare su' pubblici bagni; sulle scuole di nuota
punto di contatto ambe cospirano allo stesso scopo e si tori, su' marinari e pescatori.
prestano scambievoli aiuto, la prima assoggettando la pruo10. Questi oggetti in generale, onde tanti partico
va dei reali e degli autori di essi a forme certe , la se
lari rami dipendono , costituiscono il vastissimo campo
conda somministrando co'molliplici suoi mezzi gli clementi della polizia amministrativa. Quindi 1' origine de' mollidella pruova, e snidando dai loro asili g* incolpati.
plici regolamenti.
5. Gli agenti della polizia giudiziaria, le di loro fa
11. Inutili intanto sarebbero le cure delle autorit
colt, vengono determinate dagli articoli 8 9 e seguenti di polizia senza una corrispondenza che fissi invariabil
cod. 4 parte delle leggi di procedura ne giudizipenali. mente i rapporti tra tutte le molle di questa macchina.
Le stesse disposizioni de' citati articoli , e la legge
12. Tali rapporti sono indicati da' citati decreti dei
organica della Direzione generale dimostrano in quali so e 21 novembre 1S19.
agenti si trovi pienamente cumulata la polizia giudiziaria,
La serie quindi delle autorit di polizia comincia
ordinaria, ed amministrativa.
ordinariamente da' Sindaci, progredisce a' Giudici di Cir
6. La polizia ordinaria sotto i rapporti indicati nel condario, a' sotto-Intendenti, agi' Intendenti, e finisce nel
paragrafo 3 volge principalmente le mire;
Direttore generale.
1 . su' vagabondi;
Ma siccome la polizia ha pel suo sviluppo partico
2. su' disertori di ogni arma, o su' prigionieri di guerra; lari agenti in Palermo, Messina, e Catania, cosi in que
3. su' detenuti o condauuati evasi da luoghi di custo
ste Citt la calenu de' rapporti parte dagl' Ispettori, pro
gredisce a' Commessa o Ispettori commessari , c finisce
dia 0 di forza;
4- sulle bande de' malfattori che infestino per avven Inegl' Intendenti nel Direttore generale.
tura le campagne o i Comuni;
Dall' altro lato nella Valle di Palermo , e ne' Di
5. sugi' incolpati di ogni genere contro di cui esistono stretti delle capitali di Valle , trovandosi riuniti nel Di
mandati di deposilo o di arresto delle autorit compe
rettore generale i doveri annessi ad ogu' lutcndeutc , e
negl' Intendenti quelli particolari ad ogni sotto-Inten
tenti;
6. su' condannati in contumacia.
dente , i rapporti ordinari di sopra enunciati prendono
7. Le forze de' Capitani di arme , quelle pnftvviso- diversa connessione (a).
ramente addette a' Circondari dipendono per questi og
getti dall' amministrazione di polizia.
(a) V. le seguenti disposizioni:
8. L' alla polizia risguartlata come nel paragrafo 3
I. I Napoli 3 ottobre 1822.
si occupa in ^ftierale a prevenire o scovrire;
FERDINANDO I. ce.
1. i reati che attaccano lo Slato;
Volendo stabilire un piano organico della polizia in
2. le riunioni settarie;
1 Sicilia adatto alle attuali circostante, e facilitare
3. le fazioni allorch possono compromettere la tran
si mpre pi l'andamento degli affari in questo
quillit di uno o pi Comuni;
1 interessante ramo di servizio;
9. La polizia amministrativa abbraccia una infinit
Sulla proposizione del nostro Ministro ce.
di oggetti , e pu sotto questo aspetto riguardarsi come
Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario;
l'elemento che circonda tutte le amministrazioni , e ne
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
seconda ed afforza i movimenti. Alcuni ne accenner
come cardini principali , su cui le cure di tale ammini
t T I T 0 L O I.
strazione versano e si aggirano;
e De' funzionari di polizia.
li la spedizione de' passaporti , e delle licenze di de
tenzione ed asportazione d' armi;
i Art. 1. Vi sar pe' reali domini al di l del Faro

i3. L' amministrazione intanto della polizia , sicco


me si osservato nel 4, avendo naturali punti di con
tallo colla polizia giudiziaria , nasce quindi il bisogno

della corrispondenza colle autorit iu cui risiede 1' esercizio di questa , e particolarmente co' regi Procuratori
generali presso le gran Corti criminali. E questa l'intel-

i un Direttor generale di polizia ed un Segretario


( generale.
i 2. All' immediazione del Direttor generale vi sar
i una segreteria. Essa sar divisa in cinque caric chi.
I 3. Gli uffiziali di delta segreteria resteranno nello
t stesso numero che trovasi (issato nel piano orgaf nico de'ai di novembre i8ig e nel real decreto
c de'i5 di maggio 1820.
e 4- Saranno destinati in oltre alla immediazione del
I Direttor gcn. per qualunque servizio che potr
straordinariamente occorrere, tanto per la Citt ,
* che fuori di essa ; e per le Valli ;
e un Commissario;
s un Ispettore di prima classe;
r un Ispettore di seconda classe ;
s un Cancelliere ;
e un vice-Cancelliere.
( 5. Vi saranno di pi per servizio della polizia
t di Palermo ;
1 un medico ;
e due chirurgi ;
un interpelre di lingue ;
e un architetto ;
1 un perito muratore ;
1 un perito falegname ;
t un guardaportone ;
due uscieri ;
quattro ordinanze.
e 6. La Citt di Palermo , ove attualmente esistono
t quattro commessariati , non ne avr che due, cias scun con un Commessario, a' quali saranno assec gnati i circondari interni ed esterni , il porto e
e marina, e le prigioni,
e 7. Uno de' Commissari avr i circondari interni di
t Caslellamarc e Monte di piet, gli esterni del Mo lo , S. Lorenzo e Baida , ed il porto e marina ;
tei' altro i circondari interni di palazzo reale e
Tribunali, gli esterni de'Porrazzi, Ortobolanico
b e Bagaria, e le prigioni. Nella Bagaria vi sar un
Ispettore di seconda classe ed un vice-Cancelliere.
c 8. Assisteranno a' teatri Carolino e S. Cecilia i duo
1 Commessari a vicenda ; ed un Ispettore assister
agli altri due di S. Ferdinando e Burattini.
R 9. Ad ogni commessariato saranno addetti;
t un Ispettore di prima classe ;
r due Ispettori di seconda classe ;
c un Cancelliere ;
r un vice-Cancelliere.
10. In quel commessariato ove aggregato si trovi il
t porto e marina, vi saranno per questo servizio;
t due Ispettori di seconda classe ;
1 un vice-Cancelliere;
t. un Commesso ;
una lancia con quattro marinari ed un capolancicre.
t 11. La distinzione dello classi de' funzionari di pot lizia enunciali negli articoli antecedenti non sar
di ostacolo perch nelle occasioni di promozione
fi possa preferirsi il pi meritevole, senza attendersi
c strettamente alla classe cui ciascuno di essi op( parlenga.

c 12. La nomina de'Commessari e di tulli gli altri im( piegali di polizia, tanto di Palermo, che delle
t altre Cill de' reali domini olire il Faro, si far
( dal Direttor generale di polizia al Luogotenente
a generale per umiliarsi a noi.
I G' Ispettori di seconda classe ed i vice-Cancellieri
r potranno essere rimossi dagl' impieghi dal Diretc tor generale di polizia, quando conoscesse di non
t condursi bene.
t i3. Restano aboliti lutti gl'Ispettori cos delli sopran1 numeri.
1 i4> Gl'impiegati attuali nella polizia che per effetto
t della presente riforma resteranno esclusi, avendo
t servilo bene potranno essere a preferenza nomi<t nati per uffiziali di polizia in tutte le altre piazze
< che giusta il presente piano dovranno provvedersi.
1 iS. G' Intendenti delle Valli ed i Sottintendenti
c eserciteranno la polizia ordinaria , sotto la dipen( denza del Diretlor generale di polizia; meno che
t per la Citt di Palermo e sua Valle , in cui ri
t siede il Direttor generale. La polizia nella Valle
( di Palermo interamente affidala al Diretlor ge
li nerale di polizia , senza che vi prenda alcuna int gerenza 1' Intenderne ; e quindi i Sollintendcnli
( de' Distretti di Termini , Cefal e Corleone do*
c vranno unicamente corrispondere col Diretlor ge-*
t nerale per ci che riguarda la polizia.
1 iG. Nella citt di Messina vi saranno i seguenti ni
f fiziali di polizia :
c un Commessario di polizia ;
un Ispettore di prima classe ;
t un Ispettore di seconda classe ;
t un Cancelliere ;
( un vice-Cancelliere ;
c un Commesso.
1 Pel porto e marina di detta Cill vi saranno;
t un Ispettore di seconda classe ;
< un vice-Cancelliere.
l 17. In Catania, Girgenti, Siracusa, Trapani e Cai
t lanissetla, ove risedono g' Intendenti , in cadaut no di questi capi delle Valli vi saranno i seguea-%
< ti uffiziali di polizia :
1 un Ispetlor Commessario;
( un Ispettore di seconda classe;
f un Cancelliere;
t un vice-Cancelliere.
1 In Catania vi sar altro Ispettore.
t 18. Per ogni Capo-luogo di Distretto , ove vi i|
t Sottintendente , vi saranno i seguenti uffiziali:
e in Ispettore di seconda classe;

t un Ispettore supplente;
c un vice-Cancelliere.
I 19. In ogni Circondario il Giudice del medesimo
i eserciter le funzioui di polizia ordinaria, corri. spondendo coli' Intendente e Soltiutendcnle ric spcttivo.
e 20. In tuli' i Comuni ne' quali non risiede Giudic ce di Circondario, il Sindaco locale eserciter le
t funzioni di polizia ordinaria, corrispondendo col
c Giudice del Circondario.
t 21. Tutte le materie di polizia ordinaria saranno

)( 5*9 )(
1. La corrispondenza dc'Commessari di polizia di Pa
ligenza da darsi agli arlic. n e 6 del suddetto decreto
lermo col Direttore generale, quella del Commessalo in
de' 20 novembre 1819.
i4- Spiegali e fissati i rapporti di corrispondenza e Messina, e dell'Ispettore funzionante da Commessario in
Catania co'rispeltivi Intendenti giornaliera.
la connessione tra le autorit che costituiscono la mac
Un regolamento particolare fisser circostanziatamen
china dell' amministrazione di polizia necessario , per
te questo ramo di servizio nella citt di Palermo.
rendere i movimenti uniformi, stabilire alcune regole.

a
1

C portale e riferite da' rispettivi funzionari della


t slessa agi' Intendenti ; fermo sempre che tutti gli
< atti relativi saranno da costoro confirmati.
Da ci s' intende sempre escluso 1' Intendente delt la Valle di Palermo, presso cui non risiede la
t polizia ordinaria , mentre essa affidata al Dic reltor generale.
22. La corrispondenza col Diretlor generale di poI tizia apparterr agi' Intendenti e Sottintendenti ,
t essendo i funzionari di polizia presso le rispettit ve Intendenze e Soltinlendenze altrettanti capi di
( officio della slessa polizia.
23. Malgrado per il disposto ne' due precedenti
c articoli , i funzionari di polizia dovranno dar part te al Diretlor generale degli oggetti riferiti e pro
ci posti all' Intendente c Sotlin tendente rispedivo eoi
tt metodo e nel modo che ad esso loro sar pre
te scritto dal Diretlor generale di polizia medesima.
24. I regolamenti e le instruzioni per l'amministra
te zione generale e parziale della polizia pe' reali
1 domini al di l del Faro , saranno dal Direltor
e generale proposti al Luogotenente generale per
c essere a noi rassegnali.
tTITOLO II.
Delle attribuzioni annesse a' rispettivi cinque co
ti ric/ii in cui divisa la segreteria presso la JDit rezione generale in Palermo.
t PRIMO CARICO.
25. Le attribuzioni annesse al medesimo sono:
Vigilanza su' travagli degli altri carichi , registro
I di tutte le carte che pervengono alla Direzione
generale , e diramazione di esse a' carichi cui
( appartengono : custodia de' decreti regali comunit cali alla Direzione generale dalla rcal Segreteria
presso il Luogotenente generale , di cui si passa
c copia conforme a' rispettivi carichi contrassegnata
t dal Segretario generale , o in sua mancanza dal
a primo de' cinque uffiziali di prima classe: registro
tt e vigilanza sul personale di tulle le amministrac zioni : compilazione di luti' i rapporti giornalieri
e settimanali che s' inviano alla real segreteria
presso il Luogotenente gener : corrispondenza colc I* indicala real segreteria , col Comando generale
<c delle armi c col Comandante della divisione lerrif toriale : disbrigo degli affari non appartenenti a
e nessun carico, e di quelli che il Diretlor generale
tt stima di richiamare al carico del primo de' cinque
t uffiziali di prima classe, sotto la immediata direc zione del Segretario generale : conlabilit della
( Direzione generale: conto per le somme che per( vengono tanto dalla tesoreria , quanto da' partico
la lari cespiti addetti alla Direzione generale: regi Siro segreto delle persone sospette o condannale
a per oggetti di alla polizia : vigilanza per osservarsi
<t luti* regolamenti ili polizia amministrativa si per
t la Valle di Palermo e suoi Distretti , che per le
t altre Valli,

SECONDO CARICO.
c Spirito, costume e sicurezza pubblica , lanlo per la
t Valle di Palermo , che per le altre Valli : aduf nanze illecite: richieste della forza armata: spe
li dizioni di ordini di arresto contro i disertori , servi
< di pena fuggitivi, vagabondi, improbi, mondici,
t trasgressori agli ordini di domicilio assegnato dalle
( autorit: persone sfornile di passaporto in regola,
( e che suscitano sospetti di loro condotta : individui
i chiamati al servizio militare , che vi si rifiutano :
( imputali per reit di Stato : riunioni settarie e
( fazioni che compromettono la quiete di uno o pi
t Comuni : esecuzione di alti e mandati delle aulot ri l giudlziaiie: esecuzione di condanne capitali
t e disposizioni per le medesime : processi iniziativi
t per ogni reato e loro trasmessione alle autorit
( competenti: registro de' detenuti, de' condannali ,
1 de' processati, e di tult'i reati commessi nel corso
c dell'anno: vigilanza sugli amnistiali, su' vagabondi
t e mondici jC su' servi di pena che hanno espiato la
t loro condanna : sicurezza delle pubbliche strade :
c coscrizioni , per ci che riguarda il rintracciamento
c degl'individui ad esse soggetti : permessi di diven
ti zione ed asportazione di armi : posti di guardia ,
( servizio di economia nelle forze dipendenti dalia
t amministrazione di polizia.
TERZO CARICO,
c Vigilanza sulla sicurezza e nettezza delle prigioni ,
1 case di forze e di correzione si nella Valle di
tt Palermo, che nelle altre Valli: spedizione dei
c passaporti e delle carte di soggiorno : registro dct gli esteri e de' regnicoli che pervengono in Paler1 ino , e che ne partono: vigilanza sulle locande c
i case mobiliate per uso di ltio , e registro delle
( medesime : registro de' servitori di piazza : permessi
1 di esercizio per le botteghe di caff , per le trat( lorie , bigliardi ed altri simili esercenti: inscrizioni
< sulle botteghe: corso pubblico, e registro delle
c vetture da nolo e delle carrello, e delle portantine:
t vigilanza su' cocchieri : prevenzioni d'incendi, e
< misure per occorrere a simili disastri : vigilanza
c su' magazzini e depositi di materie combustibili.
QUARTO CARICO,
t Teatri e pubblici spettacoli , per ci che appartiene
t alla polizia ed al buon ordine : revisione delle
c rappresentanze teatrali : permessi della stampa del
ti le cosi delle brochures e delle opere periodiche,
c come gazzette , giornali , affissioni , a tenore dei
c regolamenti : vigilanza sulle librerie : licenze di
c maestri di scuola privata , di accordo col Presi
ti dente di pubblica istruzione : illuminazione della
t Citt: spazzamento ed inaffiamento delle strade,
t bagni pubblici, feste religiose e profane, per ci
t che concorre al buon ordine ed agli oggetti di
i polizia: caso e ridotti di giuochi di azzardo: le
& precauzioni per gli edilzi crollanti e per le strade
67

)< 53o )(
15. E inutile il replicare che gli oggetti de* rapporti
9. La corrispondenza de' Giudici di Circondario delle
capitali di Valli co' rispellivi Inlendenti, de' Giudici di de' funzionari di polizia abbracciano tuli i doveri spiegati
ne' 2 e 9.
Circondario de' capo-luoghi di Distretto co'sotto-Iutendenli,
Le circolari che seguiranno, svilupperanno gradata
e de' Sindaci co' Giudici di Circondario, del pari gior
mente e pi minutamente tali oggetti.
naliera.
16. In appresso far conoscere i registri necessari
3. La corrispondenza degli altri Giudici di Circondario
de'Distrelti appartenente alle capitali di Valli co' rispettivi affinch la corrispondenza sia animala e conservata da
ordini uniformi.
Intendenti , e quella degli altri Giudici coi rispellivi sotlo17. Fa mestieri intanto osservare che l'attivit, la
Inlendenti e settimanile.
prudenza, la fermezza, e l'inviolabilit del segreto for
Ne' casi urgenti si debbono adoperare corrieri , e la
mano i caratteri principali del funzionario di polizia ; e
corrispondenza in tale rincontro immediata.
che ove questi maiuhiuo, la macchina di polizia non avr
4 La corrispondenza finalmente tra'sotto-Intendenti ed
mai movimento cerio, non produrr mai effi-ui felici.
Intendenti , Intendenti e Direttore generale del pari
Io prego i Sig. Intendenti e sotto-Intendenti di di
settimanile.
ramare questa circolare alle autoril da essi rispettiva
Ne' casi urgenti sar serbala la regola de' corrieri ,
mente dipendenti, e di procurarne l'esalta esecuzione.
ne' meno urgenti il doppio corso della posta.
Sono intanto sicuro che io zelo che lutti ci anima
5. Queste regole ordinarie non tolgono a niun agente
pel bene del pubblico servizio , far in modo che la no
di polizia, nelle circostanze imperiose, di riferire nel tempo
vella amministrazione si sviluppi , progredisca rapidamen
slesso itile autorit immediatamente superiori ed a quelle
te, e riempia gli alti voleri del nostro savissimo monarca.
che formano gli ultimi anelli della gerarchia , come In
tendenti e Direttore generale.
M. Fava.be.
c sconciate, per quella parte che riguarda la po< lizia.
QUINTO CARICO.
c Oggetti relativi al ramo della polizia marittima , tant to per la Valle di Palermo , quanto per le altre
t Valli : contrabbandi, mercanzie vietate, polizze di
( cambi , verificazioni di pesi e misure : vigilanza
c sul marchio agli oggetti di oro e di argento ,
mercati e circolazione libera della sussistenza: po( sii fissi e volanti di venditori di ogni genere : cibi
( e bevande malsane : vigilanza sulle farmacie, sui
* medici e cerusici , e sulle levatrici : pubblica sa( Iute, per la parte che riguarda la polizia: fosse,
veterinaria, luoghi immondi : ramo meretricio:
t ospedale per le donne infette.

it
c
c
t
(
I

(
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1
i
t

i t i t o l o nr.
t Du soldi annuali degl impiegati di polizia
i in Palermo.
26. II Diretlor generale once millcdugenlo...
II Segretario generale once quatlrocenlocin1 quanta
G impiegali nella segreteria conserveranno
< gli stessi soldi che trovatisi stabiliti,
II Commessario destinato nella Direzione ge
li neralc once quattrocento
I due Commcssar , per ciascuno di essi once
f treccntoquaranta
Gl'Ispettori di prima classe, quelli di secon( da classe, i Cancellieri, i vice-Cancellieri
( ed il Commesso destinato al servizio del
porto e marina, godranno quello slesso solc do che attualmente trovasi ad essi asse
ti gnato.
Il medico once ventiquattro
I due chirurgi , per cadauno di essi once
t diciolto
L'interpetre once trentasei
L'architetto once dodici
I periti muratore e falegname saranno pagati
nelle occorrenze.
II guardaportone once quarantadue
I due uscieri, le ordinanze e gli altri bassi

t
1
1
c
1

t
c
1
f
t
t
1

1200
4^0

4
34o

24
18
36
12
42

c
(
1

impiegati che saranno adibiti pel servizio


della casa di direzione e de' commessariati,
e perla custodia de' cancelli, avranno un
soldo corrispondente che si assegner loro
dal Diretlor generale sulle spese ordinarie,
t In Messina,
27. d'impiegali della polizia in Messina conservec ranno quegli slessi soldi che trovatisi stabiliti,
Ne' capoluoghi delle altre cinque Falli, cio Ca1 lania , Girgenti, Siracusa, Trapani, e Calla nisscila.
28. Gl'Ispettori Commissari once dugenlo...
200
Gl'Ispettori di seconda classe once cento....
joo
I Cancellieri once quarantotto
48
I vice-Cancellieri once quaranta
4-0
s Ne' capoluoghi de' Distretti.
29. Gl'Ispettori di seconda classe once otlanta( quatlro
,
84
G' Ispettori supplenti once quarantotto
48
I vice-Cancellieri once Irenlasei
36
3o. Il nostro Consigliere Ministro di Stalo ec.
c FilmaloFEBDIAAJVDO.

II. c Portici tj giugno iSv8.


crnANCEsco 1. ec.
t; Essendoci slato proposto dal nostro Consigliere Mi< nislro di Stato Ministro Segretario di Stalo dello
( finanze lo slato discusso della tesoreria generale
t de' nostri domini oltre il Faro, il di cui esame
( avendo fatto emergere la necessit di una niino1 razione degli esiti che sulla medesima gravitano,
( e volendo noi per quanto sia possibile provvec dervi ;
t Veduto il rapporto del nostro Consigliere ec.
a Sulla proposizione del nostro Ministro ce.
c Udito il nostro Consiglio di Stalo ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
1 Art. 1. Restano abolite in lutti i Capoluoghi di Di
ti stretto ne' nostri reali domini olire il Faro le ca( riche d'Ispellor di polizia di seconda classe, d'I
c speltor supplente e di vice-Cancelliere.
1 2. 11 nostro Segretario di Slato Ministro ec.
Firmalo FRANCESCO .
1

)( 53. )(
( Num. 219 ) SIRACUSA 27 GIUGNO 1820
slizia slato comunicato a questo Ministero di Stato il
Per gli errori che avvengono nella formazione degli seguente real rescrittoEccellenzaS.M. volendo prov
vedere alla regolare esecuzione dell'art. i65 delle leggi
atti dello stato civile.
civili ne'suoi reali domini oltre il Faro si degnala di
MINISTERO ce.
sporre.
1. Che tutte le dimando dirette ad ottenere dispense
Palermo 23 giugno 1820.
al consenso di un ascendente al matrimonio di un figlio
Dal Segretario di Slato , Ministro di grazia e giu
stizia , mi stato comunicalo il seguente rcal rescritto minore pc' motivi espressi nel cennato art. i6;5 siano ri
Eccellenza Con, officio del 1 andatile cotesto Ministero
messe al regio Procuratore del Tribunale civile della
Valle nella quale domiciliato 1* ascendente che nega
di Slato ha esposto, che l'ufficiale dello stato civile in
il consenso al matrimonio del suo figlio o nipote.
Spaccaforno , dopo di avere disteso in un registro uno
alto di nascita trascur per mera inavvertenza di ripor
2. Che questo Magistrato ed il Presidente dello stes
so Tribunale esaminino slragiudmalmente le parli, rice
tarlo nell'altro registro per farne il doppio, ed ha pro
vendo dalle medesime, in iscritto, qualura vogliono farlo,
vocalo le sovrane determinazioni per supplirsi a tal man
le rispettive domande e risposte, raccolgano tutte le ragio
canza.
ni, e lutti i documenti su i quali le medesime son fondale.
Avendo io umilialo a S. M. un tale ufficio, la M. S.
si degnala ordinare le seguenti cose.
3. Che venga iu seguito disteso un esatto processo
verbale delle cose rispettivamente esposte dalle parti ,
1. Che il Giudice del Circondario, e l'uffiziale dello
slato civile assistili dal Cancelliere comunale debbano pria documenti, o carte che saranno state presentale.
d'ogni altro conoscere la mancanza della trascrizione dello
4. Che questo processo verbale sia trasmesso origi
allo di nascila in uno de' due registri.
nalmente al Segretario di Slato Ministro Luogot. geu.
2. Che riconosciuta una tale mancanza debba lo corredato dalle osservazioni de' magistrali suddetti , o
atto di nasci'a, riportarsi al foglio corrente del registro, delle dimande e carte pocanzi enunciale, non che di tut
te le altre dilucidazioni che avranno potuto raccogliersi
nel quale stalo omesso, nel modo che inserito nello
sull' oggetto.
altro registro.
In veduta di lutto ci il Segretario di Stato Mini3. Che eseguita una tale trascrizione debba la me
desima essere vidimata dal Giudice del Circondario , dallo slro Luogotenen'e generale diriger i suoi uffici al Segretario di S ato Ministro di grazia e giustizia per provo
u Ilizial e dello stato civile, e dal Cancelliere comunale.
carsi le sovrane determinazioni di S. M.
4. Che nel foglio del registro nel quale dovea in
Nel real nome ec. = Napoli tj giugno 1820.
serirsi 1' allo omesso sia fatta menzione del foglio dello
Ed io nel real nome ec. = D. Gualtieri.
stesso registro nel quale riportato.
5. Che il Giudice di Circondario, e l'uffiziale dello
stato civile assistili dal Cancelliere comunale debbano
redigere un verbale nel quale saranno esaltamente descrit
( Num. 221 ) SIRACUSA 3o GIUGNO 1820.
te le osservazioni prescritte ne' precedenti numeri.
Decreto concernente i depositi giudiziari e volontari
C. Che questo processo verbale sia redatto in dop
ne' domini oltre il Faro.
pio originale. Una copia sar inviata al Procuratore regio
del Tribunale civile della Valle, e l'altra copia sar
Napoli 9 giugno 1820.
alligala al volume de' documenti secondo la dala corrente.
FERDINANDO I. PC.
7. Che menzione sommaria di questo processo ver
Volendo stabilire un sistema per la esecuzione e per
bale sia falla in pie dell'alio di nascita trascritto nel re
gistro nel quale era slato omesso. Ivi dovr indicarsi il la restituzione de' depositi giudiziari ed amministrativi o
numero del foglio del volume de' documenti , ove stato volontari ne'noslri domini oltre il Faro, sino a quando
non sar ivi stabilita una cassa di ammortizzazione;
alligalo.
Sulla proposizione de' nostri Ministri Segretari ec.
8. Che all'epoca del deposito de' registri dello slato
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
civile nella cancelleria del Tribunale civile , sia ivi de
Art. 1. I depositi giudiziari ed amministativi o vo
positalo quello de' due registri degli atti di nascila, nel
quale esiste l'atto trascritto a norma del numero secondo. li Ionia ri pc' domini oltre il Faro saranno fatti nelle casse
Ha ordinato inoltre S. M. che per questa sola volla de'Riccvitori del registro e bollo del luogo ove risiede la
si condoni la multa in cui caduto l'uffiziale dello slato autorit giudiziaria che dee giudicare.
In Palermo ed in Messina i depositi suddetti saranno
civile, avendo riguardo all'assicurazione di cotesto Mini
fatti nel banco, e le polizze di credilo, o sia partite di
stero di Stato ch'egli sia incorso nell' enunciala mancan
tavola , saranno poi versate nella cassa del Ricevitore del
za per mera inavvertenza.
Nel real nome partecipo tutto ci a cotesto Ministero registro.
2. I Ricevitori del registro e bollo faranno introito
di Stalo, perch si serva farne l' uso conveniente.
di queste somme sopra registro particolare , e ne daranno
Napoli 21 giugno 1820.
conio nc'bilanci di ogni mese.
Ed io nel real nome ec.
Questo registro particolare sar fornito dalla Dire
D. di GciLTimr.
zione generale de' rami e dritti diversi, cifrato dal Direttor generale. Esso sar formalo in doppia colonna , di
(Num. 220) SIRACUSA 3o GIUGNO 1820.
cui la matrice rester presso il Ricevitore presso il quale
Sulle domande dirette ad ottenere dispense al consen
so d1 un ascendente al matrimonio di un figlio si fa il deposito, ed il ricevo a tallone verr rilasciato
alla parte depositante per sua cautela.
minor:
3. I Ricevitori del registro verseranno nelle casse de
Palermo 26 giugno 1820.
Dal Segretario di Stalo Ministro di grazia e gi- ll gii agenti della tesoreria generale 1' importo de' deposili

)( 55a )(
10. Le quietanze de'deposlt restituiti saranno versa
nello stesso modo e colle stesse regole fissale per lo ver
samento di ogni altro prodotto affidato alla loro perce
te da'Ricevitori del Registro come coniatili nelle casse de
zione; rilevandone per la provegnenza con indicazione gli agenti della tesoreria generale.
11. Se i Ricevitori del registro non avranno fondi
particolare e separata da ogn' altro introito.
per la restituzione de' deposili al momento in cui sar loro
Gli agenti della tesoreria generale tenendo conto se
parato di questa classe d'introiti, faranno pervenirne le esibito il mandalo dell' autorit giudiziaria, c se non con
somme nel banco di Palermo nel modo e colle regole verr alla parte interessata di aspettare la percezione di
stabilite per gli altri introiti fiscali , tranne l'agente della ulteriori introiti , i Ricevitori medesimi rilasceranno alla
tesoreria generale in Messina , che ne far il versamento slessa parte un verbale di rifiuto accompagnato da loro
uffizio all'agente distrettuale della tesoreria generale; e
nel banco. di quella Citt.
4. La tesoreria generale terr 1' amministrazione di visteranno I estratto della sentenza o decisione , attestando
tutte le somme de' depositi, finch non sar stabilita nei la verit del seguito deposilo. Una copia del verbale di
rifiuto sar spedila dal Ricevitore al Direttore della Valle.
domini oltre il Faro la cassa di ammortizzazione.
19. La parte interessata esibir il verbale di rifiuto
5. Sar bonificato dalla tesoreria generale a'Ricevilori del registro, sullo stesso prodotto de' depositi, il dritto e gli altri documenti dell' agente distrettuale della teso
di ritenuta alla ragione del mezzo per cento sulle somme reria generale, il quale confrontando la somma del de
posito col versamento fattone dal Ricevitore del registro
depositate.
Pe' depositi che si fanno direttamente ne' banchi di | riliuianle, ne eseguir immedialamenle il pagamento, ri
Palermo, o di Messina , non sar bonificato alcun dri:lo tirando la quietanza nel modo sopra stabilito.
Questo esito sar notalo nel conto separato dalla
di riteuula a'rispettivi Ricevitori del registro, nelle di cui
casse sono versale le polizze di credilo a' termini dello tesoreria generale pel ramo de' depositi, nello stesso mo
do col quale dovranno esservi notali i mandali soddi
articolo i del presente decreto.
6. Per facilitare la sollecita restituzione de' depositi sfatti da' Ricevitori del registro , versali come contanti
di picciole somme, dipendenti da' giudizi presso i Giudici nella tesoreria.
i3. I Direttori di ogni Valle faranno immediata
di Circondario, i Ricevitori del reg. riterranno presso di
loro i depositi di somme sino a cento ducati , senza farne mente pervenire al Direttor geo. de'r. e d. diversi, colla
loro osservazioni le copie de verbali di rifiuto a loro ri
versamento nelle casse degli agenti della tesoreria gene
rale. In tal caso il dritto di ritenuta andr a carico delle messe da' Ricevitori, onde potesse pronunciarsi sulla re
golarit de' medesimi , ed adottarsi gli espedienti che lo
parti interessate.
circostanze potrebbero rendere necessari.
I depositi sino a sci durati ne'giudizi presso i Con
Ove i Ricevitori si ricuseranno al pronto pagamen
ciliatori si faranno presso i Cassieri comunali, i quali ne
to, o a fare immediatamente il verbale di rifiuto, le
terranno conto e rilasceranno una ricevuta alla parte.
parli si dirigeranno al Direttor della Valle , il quale in
7. In fine di ogni mese il Dircllor generale de' ra
mi e drilli diversi passer al tesoriere generale un estratto veduta dell' estratto della sentenza disporr immediata
de' conli de'Riccvilori per lo ramo de depositi; ed il Te- mente il pagamento o sopra la cassa del Ricevitore pres
sorier generale far eseguirne il confronto sugli stati di so cui stato eseguito il deposito, o sopra qualunque
altra cassa de' Ricevitori della Valle a lui soggetti ; di
introito pervenutigli per mezzo de' suoi agenti.
8. I deposili saranno restituiti dagli stessi Ricevitori sponendo a carico del Ricevitore che si negato, le mi
del registro e bollo , che gli avranno ricevuti , previo il sure convenienti , con darne conto alla Direzione gene
mandalo dell' autorit giudiziaria competente : salvo il pre
rale.
scritto nell'articolo i4.
i4- I depositi fatti nel banco di Palermo e in quel
A lai effetto l'estratto esecutivo della parte disposi
lo di Messina si restituiranno per banco colle formalit,
tiva della sentenza o decisione che avr prescritto la li- prescrille nell' art. 8. I pagamenti per si disporranno
beranza del deposito , sar esibito dalle parli interessate in Palermo dal Tesoriere generale , ed in Messina dal
al regio Procuratore presso il Tribunale civile o al Giu
Direttore della Valle.
dice di Circondario, secondo i termini della rispettiva
i5. Tutte le somme provegnenli da' depositi espres
competenza; e l'uno o l'altro con loro uffizio invieranno si nell'articolo 1, e ehe trovansi esistenti presso qua
per mezzo delle stesse parli tale estratto al Ricevitore del lunque siasi depositario dovranno passarsi nel termine
registro per eseguire il pagamento. I Cassieri comunali di due mesi dall' attuai depositario al Ricevitore del re
restituiranno parimente i depositi presso loro pervenuti gistro del Circondario del suo domicilio , con un doppio'termini dell'articolo C in vista dell'uffizio del Concilia
inventario da esso redatto ed a sua cura vistato dal re
tore , che esibir la parte , accompagnalo dall' cslralto gio Procuratore del Tribunale civile della Valle ; eccet
della sentenza del Conciliatore medesimo.
to Palermo e Messina ove tali depositi si passeranno nei
9. Il Ricevitore del registro, in vista dell'uffizio di rispettivi banchi secondo le norme stabilito nell' art. 1 .
cui si parla nell' articolo precedente , verificato il depo
Uno drgl' inventari colla quietanza del Ricevitore
sito , ne eseguir subilo il pagamento a preferenza di sar dato all' attuale depositario per suo discarico; c lo
ogni altro esito sulle somme che per qualsiasi ramo lro
altro colla copia della quietanza sar rimesso dal Rice
vinai presso di se ; ritirando la quietanza in regola dalla vitore al Direttore della Valle, e da costui alla Direzio
parte prendente, che sar falla in piedi dell' estratto della ne generale all' appoggio del suo bilancio mensuale, do
sentenza o decisione per mano del notaio certificatore del po averne fatta scrittura nel modo prescritto dall' art. 2.
Distretto o di altro pubblico uffiziale autorizzato a farne
6. I regi Procuratori passeranno a' Direttori di ofirovvisoriamente le veci , ove si traili del Comune capo- gni Valle colla massima sollecitudine uno stato dimostra
uogo del Distretto in cui risiede il notaio certificatore : tivo degl' inventari vistati, onde i Direttori medesimi pos
Begli altri Comuni si far per mano di un pubblico no
sano esercitare la loro vigilauza sulla condotta de l\icctaio.
V vitori.

)( 533 X
ij. Tulli gli attuali depositari che non facciano la
consegna de' depositi nel modo e nel termine prescritto
< che i Ricevitori del registro ritenessero presso di
lalf art.iS, saranno colpevoli di dolosa appropriazione,
< se i deposili di somme sino a cento ducali senza
e verranno puniti a nonna delle leggi.
( farne versamento nelle casse della Tesoreria gu18. Le disposizioni del presente decreto saranno sot
( nerale , da noi ri vocilo.
toposte a tutte le modificazioni che la creazione di una
2. I Ricevitori del registro, presso cui, in esecuziocassa di ammortizzazione ne' nostri domini oltre il Faro
t ne del sopraddetto decreto, sono siali e saranno
far riconoscere necessarie (a).
fatti de' depositi , qualunque ne sia la somma ,
ig. I nostri Ministri Segretari di Stato ec.
( non potranno presso loro ritenerla, ma saranno
Firmato = FERDINANDO.
tenuti versarla nelle casse degli agenti della Te( soreria nello stesso modo e colle stesse regole
(a) V. le seguenti disposizioni:
I per lo versamento di ogni altro procollo affidalo
I. ( Palermo iS luglio 1824.
{ alla loro percezione, rilevandone per la provve1 Ho letto 1' avviso emesso dalla Comraessione consult nienza coli' indicazione particolare e separala da
< liva di giustizia sul rapporto del regio Procuratore
< ogni altro introito.
c presso il Tribunale civile di Trapani relativo alla
l 3. Quando sia poi ordinata la restituzione di tali
s intelligenza da darsi all' art. 79 delle leggi di
t depositi, sar eseguilo il disposto negli articoli 8,
procedura ne' giudizi civili, che tratta del depoC 11, 12 del detto decreto de' 9 di giugno 1820.
t sito del prezzo sopra imposto nella nuova offerta
f 4" Il nostro Consigliere Ministro Segretario ce.
( nel caso di aggiudicazione diffiniliva.
t Napoli, il d 10 di gennaio 1S2'.
( Io ho considerato , che la disposizione particolare
1 Firmalo FRANCESCO( del codice relativa alla nuova offerta in seguilo
< di aggiudicazione difBnitiva forma eccezione alla III. 1 Palermo 3' novembre iSaj.
( regola generale stabilita presso noi col rcal de1 Signore Il Direllor generale de' rami e dritti dif creto de' 9 giugno 1820 perch ha voluto la
( versi supponendo, che nel decreto de' 9 giugno
legge che simultaneamente all' offerla segua il
e 1820 concernente i deposili giudiziari fosse corsa
deposilo del prezzo sopra imposto, e siccome la
t una ouicssione relativamente a' depositi eseguiti
prima dee farsi nella cancelleria del Tribunale,
per ordine dille autorit amministrative, provoc
c cos ha prescritto, che si faecia il secondo presso
c le superiori determinazioni per dichiararsi, che si
t il Cancelliere onde sia facile e pronto lo adems dovesser questi restituire previo il mandato non
c pimento. Ho rifhltuto inoltre, che la legge dei
t gi delle autorit giudiziarie, ma di quella stessa
depositi giudiziari quantunque messa fra noi in
autorit amministrativa, o di quel Giudice, 0 Col
esecuzione col decreto de' 9 giugno 1820, pure
ti legio del contenzioso amministrativo , che ne ha
non pu dirsi che sia posteriore al codice , per
t ordinato il deposilo, ed in riguardo a' deposili
ii ciocch in Napoli si trovava esistente sin dal 1
c volontari distinguendo il Direttore quelli fatti da
c gennaio 181 7 colla nuova istituzione della cassa
1 uua sola persona, e senza controversia, da quelli
( di ammortizzazione, ed il crunalo decreto non
1 eseguili da pi persone, propose, che i primi si
fece che surrogare in Sicilia le casse de' Ricevi< restituissero a volont della parte depositante, ed
t lori del registro a quella di ammortizzazione che
( i secondi precederne alto di contentamento dello
vi manca.
t parli.
( In veduta di tulio ci uniformandomi all'avviso della
t Essendosi ci fatto presente a S.E. il Ministro delle
l Comraessione consultiva ho deciso, che nel caso
finanze, f E. S. con ministeriale de' 3 novembre
a designato dall' art. 794 delle leggi di procedura
c 1824 fece osservare, che il real decreto de' 9
( civile il deposito del prezzo sopra imposto nella
( giugno 1820 non. tratta de' depositi fatti d'ordino
( nuova offerta debba farsi presso il Cancelliere del
t delle autorit amministrative ina di quegli eseguiti
( Tribunale civile del luogo, in cui si falla l'ag per disposizione delle autorit giudiziarie ; che
t giudicazionc , non restando derogalo l'art. 795 di
i quaniunque sul principio del real decreto si parli
delle leggi dal real decreto de' 9 giugno 1820.
t di depositi amministrativi , o volontari , tuttavia
t Le partecipo ci ec. M. Favahe.
nel senso della legge per depositi amministrativi
non debbono intendersi quelli ordinali dalle autoII. I P R A M C E S C O I. CC.
1 ril amministrative, ma quelli eseguiti amminislra Visto il decreto de' 9 di giugno 1820 relativo al sic ti vainoli le , o volontariamente offerti alle autorit
( sterna per la esecuzione e restiluzionc de' deposili
t giudiziarie.
1 giudiziari ed amministrativi o volontari da doversi
1 Con questa intelligenza dichiar, che lungi di supt provvisoriamente osservare ne' nostri domini oltre
1 porsi una omessione nel real decreto de' 9 giugno
f il Faro sino a quando non sar ivi stabilita una
e 1820 polea provocarsi da S.M. un provvedimento
( cassa di ammortizzazione.
f particolare pe' depositi di competenza delle aulot Veduto il rapporto del nostro Luogotenente ec.
4 ril, o de' collegi amministrativi.
< Sulla proposizione del nostro Consigliere ee.
f Fece poi osservare, che in Napoli anche i depositi
e Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato.
t ordinali dalle autorit amministrative, o volonta( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
c riamente offerti uou si restituiscono alle parli che
( Art. 1. L'art. 6 del decreto de' 9 di giugno 1820
1 in vista di mandalo delle autorit giudiziaria; e
( con cui , ad oggetto di facilitare la restituzione
< che quando in questa parte de' reali domini vo( de' deposili di piccole somme dipendenti da' giu1 lesse adottarsi una pratica diversa , non essendo
1 dizi presso i Giudici di Circondario, fu disposto
e tutte le autorit ammiuistrativc rivestite di giuri

)( 534- )(
c dizione sul contenzioso amministrativo, e risieden
ti do questa solamente presso i Consigli d' Inten( deuza, e la gran Corte de' conti , verrebbe a rifi stillarne, che ove la giurisdizione amministrativa
c potesse dirigere 1* officio al Ricevitore per la re
fi stituzione de' depositi da essa disposti , non poc Irebbe tale facolt attribuirsi a tutti gli altri fun< zionar amministrativi che non hanno esercizio di
c giurisdizione, dal che ne avverrebbe, che i depoc siti ordinati da un Sindaco , o da un Intendente
c dovrebbero regolarmente restituirsi con mandato
I del Consiglio d'Intendenza, il che non lascerebbe
c di recar danno, attesa la perdita del tempo, che
C dovrebbe necessariamente sperimentarsi risedendo
i il Consiglio d' Intendenza nel Capoluogo della
f Valle.
( Fece finalmente considerare il Ministro delle finani zc, che i deposili volontariamente offerti alle
c autorit amministrative sono per lo pi legati , e
t connessi con qualche proposito contenzioso, come
( per evitare la molestia del creditore, o per preC venire una disposizione giudiziaria, c perci non
c dovrebbero restituirsi se non precedente mandato
t de' Giudici del contenzioso amministrativo nella
f guisa stessa, che i depositi volontariamente offerti
( alle autorit giudiziarie non si restituiscono , che
( a mandato de' Giudici del contenzioso giudiziario;
t c quindi insinu a me, che richiamati i rapporti
c del mio predecessore , e tenendo presenti il real
( decreto degli n ottob. 1817 sull'amministrazione
( civile, il succennalo decreto de' 9 giugno 1820,
t e ci, che offre il codice. nella soggetta materia,
proponendo 1' occorrente provocassi le sovrane
t determinazioni,
C Intanto in un rapporto del Consultore del Governo
fi rassegnatomi sull' oggetto , due progetti trovansi
t inseriti l'uno del Procurator generale funzionante
della gran Corte de' conti e 1' altro del Direltor
t generale de' rami e dritti diversi,
t II primo di essi , cio il Procurator generale della
e gran Corte de' conti sulla opinione, che il decreto
e de' 9 giugno 1820 non tratta che de' soli depositi
giudiziari ha proposto un regolamento pe' depo siti dipendenti dalle autorit amministrative, comc prendendovi tanto il modo di farli, che quello di
restituirli.
m
e II Diretlor generale de* rami e dritti diversi deduce
1 dall'art. 8 del real decreto de' 9 giugno 1820
t che il decreto stesso s' incarica de'deposili soltanto
fi riferibili a' Tribunali civili ed a' Giudici di Cirt condario , e non di quei , che potrebbero riguart dare i Tribunali di commercio, le gran Corti civili,
e la gran Corte de' conti , e la suprema Corte di
c giustizia; e sostenendo, che un sistema uniforme
e dovrebbe adottarsi per questi depositi, ha proposto,
1 che i depositi, i quali riguardassero le gran Coiti
t civili, ed i Tribunali di commercio, siccome deb bono farsi presso i Ricevitori della "V alle ove gli
t anzidetti Magistrati risiedono, menoch per Paler( mo, e Messina dove i depositi devono eseguirsi
* nel rispettivo banco, cos ordinata la restituzione
( de' depositi dalla gran Corte, debba essere a cura
( delle parti interessate di presentare al regio Profi curator generale l' estratto esecutivo della parte

1
1

fi

C dispositiva della decisione prescrivente la liberanra,


t del deposito, ed il riferito Procurator generale
1 dovr inviare detto estratto per mezzo delle stesse
t parti al Ricevitore del registro per eseguirne il
1 pagamento, e che pe' Tribunali di commercio
t presso i quali non esiste regio Procuratore 1' e( stratto della sentenza potr presentarsi al Presit dente, da cui sar fallo l'officio corrispondente
t a' Ricevitori.
Finalmente pe' deposili a titolo di multa che si fanno
( per l' ammissione de' ricorsi per annullamento
t presso la Corte suprema di giustizia, siccome quet sii possono solamente effettuirsi nel banco di PaI lermo, perch qui la suprema Corte risiede , cosi
1 ha proposto il metodo da osservarsi ad oggetto
t di stabilirsi una norma fissa tanto per la esecuf zione de' deposili di tal natura quanto sul modo
1 di restituirsi, onde allontanar per l'avvenire qua( Iunque inconveniente ed abuso.
Or essendosi rassegnate a me tanlo le proposte del
c Procurator generale della gran Corte de' conti ,
fi quanto del Diretlor generale de' rami e diritti diI versi, unitamente al parere dato sulle stesse dal
fi Consultore del Governo, adattandomi a quanto ha
1 fallo conoscere il Ministro delle finanze sul sistcf ma, che si pratica in Napoli di eseguirsi per
f mandati delle autorit giudiziarie anche la restif tuzione de' depositi ordinati dalle autorit ammi1 nistralive, ho dichiarato in data de' 28 maggio ulf limo di non trovar luogo a provocarsi su questo
f proposito nuove sovrane determinazioni , potendo
e benissimo la restituzione de' depositi fatti per orr
( dine delle autorit amministrative, eseguirsi eoa
1 le norme prescritte dal sovrano decreto de' 9 giu( gno 1820 per la restituzione de'deposili giudiziari.
Non ho (rovaio poi fondata la mancanza supposta
1 dal Direttor generale de' rami e drilli diversi nel
t real decreto de' 9 giugno 1820.
L' art. 8 di questo decreto prescrive, che i depositi
( saranno restituiti dagli stessi Ricevitori del regil stro e bollo, che l'avranno ricevuto, previo il
t mandato dell'autorit giudiziaria corrispondente,
t e sotto questa espressione va compreso non solo
I il mandato del Tribunal civile, e de' Giudici ciri condariali, ma quello ancora di qualunque altro
c magistrato giudiziario, quali sarebbono le gran.
1 Corti civili, i Tribunali di commercio, e la suprec ma Corte di giustizia; sebbene poi sia determinalo
i nel decreto, che 1' estrado esecutivo della parte
t dispositiva della sentenza o decisione, che avr
( prescritto la liberanza del deposito sar esibito
1 dalle parti interessati al r. Procuratore presso il
t Tribunale civ. o al Giudice di Circondario, e non
1 si faccia motto de' Procuratori generali presso le
1 gran Corti civili , e presso la suprema Corte , e
t molto meno de' Tribunali di commercio, pure ci
c non esclude , che lo stesso possa praticarsi con
( gli esercenti il pubblico ministero presso le altre
c Corti, o Tribunaji.
La lfgge nel prescrivere che lo estratto esecutivo
t della parte dispositiva della sentenza, o decisane
( che avr prescritto la liberanza del deposilo, sar
t esibilo dalle parti interessale al regio Procuratore
1 presso il Tribunal civile, o al Giudice del Circoa

)( 535 )(
t darlo, volle manifestare un regolamento come ese( guirsi la restituzione de' depositi , e cred suffif ciente additare ci che dovea praticarsi co' regi
t Procuratori presso i Tribunali civili, e co' Giuf dici di Circondario, per essere adottato dalle altre
t Corti o Tribunali,
t Finalmente riguardo al metodo che ha proposto di
adottarsi il Dirctlor generale de' rami e dritti dic Tersi, sulla esecuzione e restituzione de' depositi ,
( pe' banchi di Palermo e Messiua, ho considerato ,
t che il real decreto de' 9 giugno 1820 negli artif coli 1 a 3 4 e 5 prescrive il modo come eseguirsi
t tali depositi, e ci che dee praticarsi da' Ricevit tori del registro , o dagli agenti della Tesoreria
generale; che l'art. 5 dispone, che pe' depositi
( che si fanno direttamente ne' banchi di Palermo
e di Messina non sar bonificato alcun dritto di
ritenuta a' rispettivi Ricevitori del registro, nelle
f cui casse sono versate le polizze di credito, e che
all' art. i4 prescrive il modo come restituirsi le
( somme depositate ne' banchi di Palermo e di
< Messina.
t Per tutte queste ragioni in conseguenza trovandosi
* dalla legge stabilita la regola per la esecuzione
e restituzione de' depositi, e dovendo la medesima
( servire di norma, ho dichiaralo, che non occorre
( proporsi nuovi regolamenti per 1' assunto.
( Or nell' esecuzione di questa ministeriale disposizione
essendo risorti degli altri dubbi al riferito Dirctlor
1 generale de' rami e dritti diversi , il medesimo ha
( proposto alla soluzione del Governo i seguenti
( quesiti.
t 1. A' termini dell' art. 8 del real dee. de' 9 giugno
( 1820 dee dalle parti interessate esibirsi lo estratto
e esecutivo della parie dispositiva della sentenza , o
( decisione, che ordini la liberanza del deposito,
c Ha qui promosso il dubbio il Direttore suddetto,
J se trattandosi di depositi fatti d' ordine di una
( autorit amministrativa, e che un ordine della
stessa ne prescrive la restituzione, non potendo
t in questo caso aver luogo l'estratto della sentenza
t di cui parla il citato articolo, dtbbano adire le
1 parti 1' autorit giudiziaria competerne per ollct nere un'ordinanza esecutiva.
k 2. Potendo accadere che pe1 depositi volontari , o
1 falli d' ordine di una autorit giudiziaria le parli
( si concordassero tra di loro, e ne convenissero la
c restituzione , non potendo in questo caso esibirsi
( 1' estratto della sentenza o decisione voluia dallo
c articolo 8 del citato decreto, ha dimandato sapere,
t se 1' allo di contentamento delle parti da presen
ti: tarsi all' autorit giudiziaria competente fosse ba1 stevole per riportare 1' ordinanza esecutiva al pari
< di ci eh' egli propose di sopra pe' deposili amf ministrativi.
1 Si nel primo , che nel secondo caso il Direttore ha
( chiesto sapere se 1' estratto dell' ordinanza csccua tiva possa equivalere a quello della sentenza , o
decisione.
C 3. Dovendo la restituzione de' deposili eseguirsi ai
t termini dell' articolo 8 del ripetuto real decreto
f previo ufficio del Proeurator regio o del Giudice
a circondariale secondo i termini della rispettiva
( competenza, ha domandalo sapere qual fosse prc-

( cisamente la competenza fissata per ognuno.


C 4- Trattando finalmente il predetto Direttore dei
f depositi che si fanno per annullamento di sentenza,
( o decisione presso la suprema Corte di giustizia ,
< ha fatto osservare, che molli depositi si eseguono
t presso i Ricevitori del registro, e bene spesso con
c erronee intestazioni, mentre a tenore del riferito
I real decreto dovrebbero farsi in Palermo dove ri1 siede la Corte decidente , ed ha provocate sopra
ci le disposizioni del Governo.
C Essendosi da me preso in considerazione quanto ha
c fatto presente il riferito Diretlor generale, e falla
( matura attenzione a ci che dal Consultore del
( Governo stato sull' oggetto rassegnato, ho risof luto a togliere ogni dubbiet sull'esecuzione della
precalendata ministeriale de' 28 maggio, di cmet terc le seguenti disposizioni.
( 1. Che fermo restando quanto fu da me disposto
nella succennata ministeriale , quante volte non
( avvi sentenza, che ordini la restituzione de' depct sili amministrativi . ma una semplice deliberazione
c delle autorit amministrative, questa stia in luogo
4 di sentenza; e possano sulla medesima il Procut ratore regio, ed il Giudice circondariale secondo
t la loro rispettiva competenza, con loro rispettivo
< ufficio inviarla da loro slessi vidimata al Ricevif lorc del registro per eseguirne il pagamento.
( 2. Che lo slesso debba procedere ove con alto di
c contentamento dalle parti interessate si convenga
1 la restituzione de' depositi , polendosi l' allo di
e contentamento, o dal regio Procuratore, o dal
c Giudice del Circondario trasmetter con officio al
( Ricevitore per restituir la somma depositata.
1 3. Che la competenza de' Giudici di Circondario nei
( casi de' quali trattasi , quella prescritta dalla
< legge organica giudiziaria.
f 4" Che intorno a' provvedimenti implorati per ese1 guirsi nel pubblico banco di Palermo i depositi
t prescritti dalla legge pe' ricorsi di annullamento
( presso la Corte suprema di giustizia non vi
( luogo a disposizione alcuna, essendo abbastanza
c provveduto all' art. 1 del real decreto de' 9 giut gno 1820.
t Partecipo tulio ci a lei ce. M. Favare.
IV. f Palermo 28 febbraro fS28.
t Signore In data del 18 presente mese ho scritto
1 al Direttore generale de' rami e drilli diversi, ed
( alle autorit giudiziarie civili quanto segue:
1 Signore Mi stalo riferito dal Direttore genet ra'e de' rami e drilli diversi, che la Duchessa di
Fcrrandina in seguilo di un giudizio per contrik buio avendo ottenuto dal Cancelliere del Tribu1 naie civile di Girgenli in conformit dell'articolo
( 7H3 del codice parie terza un ordine per lo pa p; inculo di alquante somme sopra un deposilo
esistente presso il Ricevitore del registro di Bivo( na ; costui malgrado che un tal ordine fosse slato
t esibito con l'uffizio del regio Procuratore del sud1 dello Tribunale civile, negossi alla rcsliiuzione
a delle somme, come pure alla redazione del cor< risponderne verbale di rifililo, sulla ragione di
( non essere sialo al medesimo presentalo lo estratto
1 esecutivo della parte dispositiva della sentenza clic

)( 536 )(
avesse ordinalo la restituzione a' termini dell' art ticolo 8 del real decreto de' 9 giugno 1820 su i
( deposili giudiziari,
c Avendo io su di questo fatto inteso l' agente del
0 contenzioso, ho avuto luogo di osservare, che
t trattandosi di somme a spendersi per effetto di un
c giudizio di distribuzione per contributo secondo
t la disposizione dell' articolo 753 della terza parte
t del codice, non si richiede altro per lo paga
li mento di tali somme che l'ordine del Cancelliere:
ch 1' articolo 81)5 della stessa parte di codice ha
c dichiarato esecutivo lo estratto del grado assegnato
ad ogni creditore, che il Cancelliere obbligato
t pure di rilasciare : e che perci la legge ne' due
c casi di distribuzione per contributo e di gradua
ci zione ha riputalo esecutivo 1' ordine del Cancel
li liere nel primo , e l' estratto del grado eh' egli
e deve rilasciare nel secondo.
1 Quindi avendo io trovalo regolare il parere emesso
c dal mentovato ageute del contenzioso, ho risoluto
t di dichiarare che nel caso contemplato nel sudc detto art. 7! 3 della parte terza del codice 1' or( dine, che rilascia il Cancelliere deve riputarsi ee quipollcnte all'estratto esecutivo della sentenza ric chiesto dal menzionalo articolo 8 del real deerc to de' 9 giugno 1820 per ottenere la restituzione
t d' un deposito.
c Partecipo a lei ec. M.Favare.
V. Palermo 6 marzo 1828.
Signore In data de' 7 dello scorso mese ho scritto
al Direttore generale de' rami e dritti diversi ed
( alle autorit giudiziarie civili di questa parie dei
e reali domini quanto seguo L'articolo 8 del rea le decreto de' 9 giugno 1820 intorno alla restituc zione de' deposili giudiziari , prescrive che lai dec positi debbano restituirsi dagli slessi Ricevitori del
t registro, che le avranno ricevuti, previo il man dato dell' autorit giudiziaria ; e le formalit allo
c uopo stabilite sono che lo estratto esecutivo della
parte dispositiva della sentenza , o decisione che
K avr prescritto la liberanza del deposilo debba
esibirsi dalle parti interessale all'autorit giudiziac ria competente , la quale con suo officio invier
te per mezzo delle stesse parti tale estratto al Riceli vitore del registro per eseguire il pagamento , e
( quindi ordinalo all'articolo 9 dello slesso decreto
che il Ricevitore in veduta dell'officio sopra en un
ti ciato debba subito eseguire il pagamento.
4 Or si fatto supporre che forse dopo siffatte dispo
ni sizioni nuli' altro dovere per la restituzione de' de
li positi di cui si tratta incombe al Ricevitore , o a
e chi restituir deve il deposito se non che di ripe tere lo estratto della parie dispositiva della sene tenza o decisione, che l'abbia ordinato nei modi
dal detto real decreto prescritti, per lo che stalo
promosso il dubbio se in virt del ripetuto decreto
si fosse derogato agli articoli 638 C3g e 64-0 della
parte 3 del codice , nei quali prescritto che
non possa darsi esecuzione ad uu giudicato, che
1 ordinasse un dissequestro, una cancellazione di qualc sivoglia inscrizione d' ipoteca , un pagamento , o
t qualunque altra cosa , che debba far uu terzo o
I che debba farsi a di lui pregiudizio, se non. die-

f tro un certificato del patrocinatore della parie


( instante che dichiari la data della notificazione
c della sentenza falla al domicilio della parie con( dannata , e sopra un attestalo del Cancelliere il
c quale affermi che non esiste n opposizione, n
( appello contro la sentenza medesima ; avendo io
1 all'uopo inleso il parere dell agente del conlen zioso . e quello del Consultore del Governo ,
( ho consideralo che 1' abrogazione di una legge
t pu soltanto ripetersi, o da una disposizione esprcs( sa in una legge posteriore, o da una iuconciliaf bilit della legge posteriore con le antecedenti :
< che ove le leggi antecedenti non sono stato esprcsc samente rivocate , o possono le medesime cou le
f leggi posteriori conciliarsi , allora restando le pre-r
t cedenti in vigore devono avere la loro esecuzione ;
f che nel caso particolare nessuna abrogazione de( gli articoli 638 e seguenti della terza parie del
c codice si vede espressa nel citato real decreto dei
t 9 giugno 1820 come neppure alcuna inconcilia( bilit si presenta , poich compatibilissima la
c esibizione della sentenza con la presentazione dei
t certificati richiesti da' citali articoli del codice] c
( che finalmente quanto si prescrive nei mentovali
articoli non semplice formalit , ina bens ri* guarda la sostanza della materia perche potrebbe
f avvenire un danno positivo ai terzi i quali rivo( cata in via d'opposizione, o di appello la senlenc za , o decisione prescrivente la restituzione del det posilo, non troverebbero pi esistente il denaro
( depositalo, perch restiluilo, in vigor della prima
t sentenza.
1 Quindi , tenendo presente quanto prescrivesi nel cia tato articolo 640, cio che i sequestrala, i con< servatori, e tutti gli altri incaricati di simili offici
( sono obbligali a dare esecuzione alla sentenza ia
t virt del certificalo, che nel registro non esiste
t alcuna opposizione, ed appello, ho risoluto dic chiarare che per le disposizioni del real decreto
c dei 9 giuguo 1820 e del successivo regolamento
c relativi alla restituzione de' deposili , non stato
c affatto derogato a quelle de' mentovati articoli 638
f 63g e 64-0 della parte terza del codice, e che la
t reale tesoreria, i Ricevitori del registro, e lutti
c coloro ai quali commesso il pagamento, o la
I restituzione de' depositi giudiziari non debbano pre( slarvisi, se non previa, secondo i casi, la esibi( zione de' certificati de' quali parola al riferila
t articolo 638.
( Partecipo ci a lei ec. = M. Favahe.
VI. c Palermo e ottobre 1828.
c Nella circostanza di doversi eseguire dal Ricevitore
t del registro di Mussomeli la restituzione di ua
c deposito dipendente da un giudizio penale si
incontrato l' ostacolo , che forse lo estratto prec sentalo ai termini dell' art. 8 del real decreto
e de' 9 giugno 1820 della decisione emessa dalla
t gran Corte criminale di Callanissella non era re( so in forma esecutiva, perch mancante della clau sola ordiniamo e comandiamo ammessa dalla lcg( ge nelle sentenze, o decisioni in linea civile,
c II Direttore generale dei rami e dritti diversi , e Iq
t agente del contenzioso hanno, interessato il Go

)( 537 )(

f
I

c Terno sul proposto dubbio, ed hanno rispettivat mente implorato i provvedimenti per modo di re< gola.
Avendo all' uopo interpellato lo avviso del Consuli tore del Governo ho avuto luogo di rilevare che
f lo esposto caso non mena ad alcuna conseguenza.
Le decisioni delle gran Corti criminali per disposii rione di legge sopo munite di una clausola diveri sa da quelle, phe si emettono dai magistrati cit vili, ed in vece dell' ordiniamo e comandiamo ,
< la parte dispositiva di esse che la esecuzione
c resta affidata al Procuratore generale.
Se dunque con tal clausola tali decisioni sono cset eulive per la condanna, o liberazione degl'incol( pali sembra , che per l' ugual ragione debbono
essere esecutive ove oltre la dispositiva della pe* na o della liberazione prescrivono restituzione di
( deposilo, e ci senza bisogno di altra ordinanza,
t come avea propo3lo il Tesoriere generale,
La difficolt potrebbe soltanto versarsi nel caso in
I cui nella decisione emessa dalla gran Corte cri( minale non si facesse menzione della restituzione
della somma depositata.
E siccome per eseguirsi tale restituzione necessario
i di esibirsi ai termini dell' articolo 8 del real de crelo de' 9 giugno 1S20 lo estratto esecutivo del
giudicato, che ne lo prescriva potrebbe nel caso
f in questione supplirsi con un ordinanza di quella
(t slessa giurisdizione che abbia pronunziato sul priul cipale giudizio penale , e la ordinanza allora poc Irebbe considerarsi come un appendice alla deci< sione medesima.
In veduta di tulio ci uniformandomi io allo avviso
t concordemente espresso dallo agente del con len
ii zioso, e dal Consultore del Governo ho risoluto
t di dichiarare a modo di regola, che la dove nel1 le decisioni penali siasi ordinata la resliluzionc di
( un deposito, non sia mestieri di nuova ordinanza:
e ma che questa debba solo inlerporsi semprech
f nulla essendosi nelle suddette decisioni statuito in
t quanto alla restituzione medesima sia d' uopo di
t nuovo speciale decreto di magistrato.
II che io le partecipo ec. = M. Favare.

yil. f Palermo so ottobre 1828.


1 Si elevato il dubbio se nella restituzione de' dec positi provvenienli dalle cauzioni per libert provc visoria debba richiedersi la sentenza del Giudice,
f giusta l'art. 8 del real decreto de' 9 giugno 1820,
( o se pur sia sufficiente un' ordinanza del Giudice
c istesso. Sul proposilo avendo io inleso lo agente
t del contenzioso , ed il Consultore del Governo ho
f avuto luogo di riflettere , che si la resliluzionc ,
t come il deposilo di tali somme nella cassa delle
( ammende dovrebbero essere regolali come ogni
< altro esilo che dalla cassa medesima far si dot vrebbe. talch mal potrebbero tali esili regolarsi
1 a rigore con le disposizioni dei real decreto de' 9
giugno 1820, phe non essendosi tuttora or^aniz( zata l'amministrazione della cassa delle ammende,
c n data alcuna provvisoria disposizione sul modo
c di resliluzionc di tali somme non sarebbe impro1 prio di seguire per analogia le tracce delle dit sposizioni della parie quarta del codice al titolo

c degli oggetti che pervengono presso gli alti dei


c giudizi penali, in cui all'art. 586 e 887 viene
statuito, che le restituzioni debbon eseguirsi previa
1 deliberazione della gran Corte, udito il pubblico
t ministero, e gl'interessati, o de' Giudici circonda1 riali per gli oggelli che pervengono presso gli
c atti de' giudizi penali di loro competenza.
t Ilo rilevato inoltre, che un tal sistema lungi di op porsi alle prescrizioni del real decreto de' 9 giut gno 1820 in gran parte vi si conferma, e cont duce allo stesso effetto , dacch 1' ordiuanza che
e farebbe il Giudice debitamente spedita , equivart rebbe a queir estratto esecutivo di che parla lo
articolo 8 del dello real decreto.
t Premesse queste idee, uniformandomi io allo avviso
e concordemente manifestalo dallo agente del Cont tenzioso e dal Consultore del Governo, ho riso1 luto, c!ie sino a tanto non sar debitamente or1 ganizzata la cassa delle ammende, e date non
t sieno delle istruzioni al proposito dovr richiedersi
( per la restituzione de' depositi, di cui si tratta la
t deliberazione del Giudice nel modo di sopra inf dicalo, in conformit dell'articolo suddetto 186
( della quarta parte del codice.
1 II che io le partecipo ec. M. Favari.
Vili, t Palermo 12 marzo 1820.
( Signore In data de' 12 febbraro scrissi al Diret( tore generale de' rami e dritti diversi quanto see gue Signore t Ha formalo oggetto del pi ac curalo esame la circolare eh' ella avea disposto
( spedire a' Direttori provinciali di sua dipendenza
1 e di cui ella mi rimise il progetto con rapporio
t de' 28 novembre scorso intorno alla restituzione
f de' deposili giudiziari, amministrativi o volontari,
t Essa diretta a riunire con saggio accorgimento
t tulle le disposizioni che formano norma sulla ma teria e ad allontanare tutti quegli ostacoli che po
( tessero mai insorgere nello adempimento di quet sta interessante parte di servizio,
c Essendo colesta Direzione generale chiamata per efc fetto delio articolo i3 del real decreto de' 9 giugno
t 1820 ad interloquire sulla regolarit de' verbali
( di rifiuto che devono redigersi da'Ricevilori di re1 gistro a' termini dello articolo 11 dello stesso de( creto, a loreh non esistano presso loro fondi per
( la resliluzionc de' deposili, e le parli non vogliano
1 a'tendere la provenienza di ulteriori introiti; print cipale scopo di essa circolare stalo quello di
1 segnare delle regole conformi alle prescrizioni del
< riferito decreto per la loro esalta redazione.
1 Proposito pure si tenuto de' modi come restituirsi
1 i depositi in conseguenza di sentenze rese dai
t giudicali circondariali, o da' Tribunali di comi mcrcio ne' quali potendo le parli rappresentarsi
1 da loro medesime senza il ministero di palrocinat tori, non potrebbe per la restituzione de' deposili
c esibirsi il certificato di patrocinatore gusla 1' ar1 ticolo 638 del codice parte terza che dichiari la
1 data della notifica della sentenza fatta al domicit Jio della parie condannata : su di che versa la
1 ministeriale de' 7 febbraio del passalo anno.
( Si tien cento inoltre se debbono o no ripetersi cer1 liticati di opposizione, ove la sentenza o decisione
68

)( 538 )(

I venisse resa in contraddizione delle parti , come


t pure se lo stesso certiGcato di opposizione debba
( ricercarsi per que' giudizi definiti in grado di
t contumacia riunita pe' quali a mente dell'articolo
247 codice parte terza non vi diritto ad oppo( sizione: come ugualmente se certificalo di appello
( debba richiedersi ove si domandi la restituzione
( di un deposito in veduta di una sentenza che conc tenga la clausola di eseguirsi provvisionalmente.
E finalmente quali modi debbono serbarsi nelle ret stiluzioni de' depositi che non eccedono i ducati
c venti ordinate con sentenze di Giudici circonda( riali che a' termini dell'art. 120 della slessa parte
(.del codice sono inappellabili: quali allorch il
valore delle sentenze non eccede i ducali cento
t che a norma dello stesso articolo di legge devo1 no eseguirsi non ostante appello e senza cauzione:
( e quali regole debbano infine tenersi quando si
( domandi la restituzione di depositi per elicilo di
( un giudizio diffinitivo in gran Corte, o per elicilo
di un giudizio di distribuzione per contributo di
( cui tratta la ministeriale de' 18 febbraio dello
scorso anno. Ora avendo io inteso quanto sialo
( riferito dall' agente del conleuzioso intorno al
t dubbio a lei insorto se debbono o no ripetersi
certificati di non esservi opposizione o appello
( nelle sentenze munite della clausola provvisionale
* ed avendo insieme tenuto presente il parere del
( Consultore del Governo non che sull'esposto dubt bio ma eziandio sull' intero progetto della circo4: lare, ho risoluto di regolare ed approvare i diversi
articoli di essa nel seguente modo.
i.Che i Ricevitori di registro laddove si tratti di restit dizione di deposili in conseguenza di sentenze rese
da' Giudici di Circondario o da' Tribunali di com( mercio presso i quali le parli sono dalle leggi a( bililate a rappresentarsi da loro medesimi si con
te tentino che fosse loro esibila la sentenza con la
K inlima in piedi scrittavi dall' usciere , e che nei
c verbali di rifiuto che in seguilo potrebbero redigere
t indichino che la sentenza fu emessa da un giudi calo di Circondario o dal Tribunale di commer( ci, e che la stessa sia siala notificata alla coutrot parte.
2. Che non si ricerchino certificali di opposizione
( allorquando il giudizio sia slato definito in contrad( dizione delle parti o in grado di contumacia riul nita ma che solo si ripetano ove la sentenza o deciC sione siasi emessa in grado di contumacia semplice:
e che quindi ne' verbali di rifiuto che essi dovesi sero redigere in conseguenza di sentenze , e decic sioni emesse con la contraddizione delle parli o in
t grado di contumacia Via nita facciano conoscere
t tali circonstanze distintamente per osservarsi che
( a dritto corticali di opposizione non furono esibiti.
3. Che il certificato di appello, ove questo abbia luo1 go, debba rilasciarsi dal Cancelliere presso la gin( risdizione di prima istanza : del quale documento
( dovr farsi menzione in ogni caso di verbale di
( rifiuto.
4- Che intorno al dubbio eccitalo se per la resliluI zione de' depositi in seguilo di senlenze le quali
f contengono la clausola di eseguirsi provvisionalc mente debbono ripetersi certificati di opposizione

c
1

(ed! appello si attendano le ulteriori risoluzioni


del Governo.
5. Che per le restituzioni di depositi infra i ducati
t venti ordinate da'Giudici di Circondario non si ri( pelano certificati di appello essendo tali sentenze
c inappellabili giusta l'articolo 120 codice parte 3.
6. Che per le restituzioni di depositi che non ecce dano i ducati cento ordinate da'Giudici circonda riali le cui relativo sentenze a' termini del detto
articolo 120 eseguir si devono non ostante appello
e e senza cauzione si attendano le risoluzioni del
1 Governo intorno al dubbio mosso se debbono o
t no ripetersi certificati di opposizioni o di appello
t a norma di quanto sta espresso nello articolo 47. Che pe' giudizi definiti presso le gran Corti non.
( si ripeta certificato del Cancelliere della Corte suc prema di giustizia.
8. Che i riferiti certificali di opposizione e di api pello non si ricerchino a mente della circolare dei
C 18 febbraro 1828 per le restituzioni de* depositi
< in seguito di giudizio di distribuzione per contric buio.
9. Che ne' verbali di rifiuto, i quali redigonsi in set guilo di una deliberazione di una autorit animi
ti nis'rativa a mente della ministeriale de'i) noveinc bre 1827, si esprima che una tale deliberazione
sia pervenuta al Ricevitore munita del visto del
< Giudice del Circondario o del Procuradore del Ile
1 che l'abbiano inviata al Ricevitore medesimo.
10. Che di simile formalit dovendo essere rivestiti
t gli atti di contentamento che dieno luogo a resli1 tuzione di deposito a mente della ministeriale stesa sa de' 5 novembre 1827 si esprima distintamente
( una tale circostanza ne' riferiti verbali allorch aa vesser luogo per difetto di danaro.
11. Che negli stessi s'indichi con chiarezza se con
( gli estratti esecutivi delle senlenze o decisioni, o
colle deliberazioni delle autorit amministrativo
t prescriventi restituzioni di deposili o con gli alti
di contentamento sieno pervenuti i corrispondenti
I offici de' Giudici circondariali e di tulli coloro
c che esercitano funzioni di pubblico ministero nei
i rispettivi collegi.
12. Che i delti verbali di rifiuto sieno muniti di
et gratuita registrazione a mente dell'art. 17 del
c num. 3 della legge de' 21 giugno 1819.
i3. Che negli slessi s' indichi da' Ricevitori non soc lo di non esistere presso loro fondi ma benanco
a che le parti non abbiano voluto attendere la pro
ci venienza di ulteriori introiti a seconda dello arli1 colo 11 del real decreto de' 9 giugno 1820.
i4- Che non si formino verbali di rifiuto ove le
t carie non sieno regolari, ma le stesse debbano ria gettarsi da poich i verbali di rifiuto escludendo
( la idea della esistenza de' fondi nella cassa del
s Ricevitore includono all'incontro quella della rei golarit delle carte e quindi potrebbero dar luoi go ad una erronea restituzione di depositi presso
1 le dipendenze del rcal tesoro.
io. Che i Direttori provinciali sotto la loro respont sabilit subito che loro perverranno tali verbali
c redatti da' Ricevitori delle rispettive Valli portino
ir su di essi la dovuta attenzione a fin di conoscere
< se le disposizioni del rcal decreto de' 9 giugno

)( 53g )(
t 1820 0 le allre successivameD le emanate, non che
c quelle contenute in questa ministeriale siensi con
e esaltezza adempite in modo che possano restar si
ti curi di essere stali a buon dritto formati i verba
le li de' quali si tratta per effetto di questa disposit zione, perci i verbali regolarmente redatti paran
ti no sollecitamente restituiti da' Direttori proviucia li a' Ricevitori che le avran formali facendo loro
c conoscere lo equivoco in cui sieno incorsi, e sar
1 pur loro principal cura dirigersi subilo agli a( genti del tesoro clic potrebbero restituire i depo siti cui sono relativi siffatti verbali perch non
tt riconoscessero i medesimi tali verbali irregolart mente formali come documenti a potere ripetere
c la restituzione de' depositi. I Direttori provinciali
laddove per mancanza di dovute osservazioni o di
1 opportuni provvedimenti fossero rcs'iluiti deposili
in seguilo d'irregolari verbali di riliuto rimborse ranno le casse del regio erario della somma re
ti stiluila, salvo il regresso che potessero avere con
ti tro le parti che hanno ottenuto il pagamento di
<; una somma a cui per la irregolarit delle carte
e esibite non aveano drillo alcuno.
c iG. Che i Direttori provinciali rimettendo alla Dic rezione generale tali verbali non trascurino il prek scritto dallo articolo i3 del real decreto soprai mentovato intorno alle rispettive osservazioni delle
(. quali esser devono accompagnali i riferiti verba< li: essendo contrario alla legge, che gli slessi ven1 gano spediti sterilmente , pel quale semplice
t; meccanismo non sarebbe necessaria l'opera di uno
impiegato superiore nelle Valli.
c 17. Siccome avviene spesso che taluni ricorsi per
* annullamento alla Corte suprema di giustizia son
1: dichiarati irricellibili dalla Corte medesima senza
che per nelle relative decisioni siensi prescritte
d le libcranze de' depositi a tale oggetto eseguili e
(! taluni di questi si sono erroneamente fatti nelle
k casse de' Ricevitori del registro contro il disposto
<; dello art. 1 del decreto surriferito, rcslano preir vernili i Ricevitori che possono restituire tali dck posili a chi si appartengano in vista di un' ordi1 nanza del Presidente della Corte suprema per la
t restituzione del deposito munita del visto del re
ti gio Procuratore generale presso la slessa, la quale
ti deve considerarsi come un appendice a siffatta de
li cisione.
e 18. Che i Ricevitori del regisiro per le restituzioni
( de' deposili chiesto in seguilo di decisioni delle
gran Corti e in seguito di sentenze dei giudicati
( di Circondario o di altri Collegi per le quali
pu avvenire che non possono dalle parli esibir( si n gli estratti esecutivi voluti dallo articolo 8
del decreto perch non han potuto ottenersi, n
f. le relative spedizioni che per allre ragioni loro
ti potessero servire, si contentino dell' estratto ese cutivo di un' altra sentenza o decisione emessa
t per la liberanza di deposito dalla giurisdizione met desima che ha deliberalo sul giudizio, e che per
f. le restituzioni che si ricercano in seguilo di de
li cisioni della gran Corte de' conti, laddove questo
e Magistrato decida in prima istanza, i Ricevitori si
t contentino di una deliberazione clic in seguilo
. della decisione sar per emettersi dalla gran Cor-

( te medcs'raa per la restituzione di deposito senza


ricercare certilcato di appello : deliberazione cui
non potr negarsi la gran Corte de' conti poich
avverso le sue decisioni non compete il solo ap< pcllo devolutivo: che ne' casi in cui la gran Cor
ti te decide in seconda istanza non essendo che de< volulivo lo appello si abbia riguardo alla decisio ne emessa da' primi decidenti , e lo estratto di
0 questa senza il certificato di appello sar suffie ciente per restituirsi il deposito, ma in lutti quei
e casi per ne'quali la decisione della g. Corte dei
t conti non potr eseguirsi senza precedervi 1' ap4 provazione del Governo anche la restituzione dei
t deposili dalla medesima ordinata non potr eset guirsi che previa 1' approvazione superiore della
t emessa decisione.
t Partecipo luito ci a lei ec. M. Favaue.
IX. 1 Palermo 27 aprile 1S2Q.
Signore In data dei G del corrente ho scritto al
ti Direttore generale de' rami e dritti diversi quanto
k segue. Agli articoli 4 e 6 delia ministeriale
de' 19 febbraro scorso num. 36p, che tratta della
1 restituzione di depositi amministrativi , o volonla ri fu dello di attendersi le ulteriori risoluzioni
K intorno al dubbio eccitalo, se per la restituzione
de'deposili in seguito di sentenze, le quali conlenc gono la clausola di eseguirsi provvisionalmente ,
dovessero ripeterai certificati di opposizione 0 di
(t appello.
Essendomi per quest' oggetto messo di accordo con
S. E. il Ministro di grazia, e giustizia ho risolu
ti lo di dichiarare, che per le sentenze, le quali
contengono la clausola suddetta e prescrivono re
ti sliluzione di deposito non si richiede per eseguir
ti si la restituzione, che la sola intimazione della
<r sentenza medesima , ma che laddove in esse sen
ti lenze bench munite della clausola provvisionale
1 si contenga 1' ordine di fornirsi prima di cauzio
ni ne, i Ricevitori di registro non si prestino alla
( mentovata restituzione dei depositi , se loro non
k si presenti una carta legale, che contesti di os
ti sersi legalmente fornita Ja prescritta mallcvaria
presso il Cancelliere di quel giudicato o Tribu
ti naie, che ha emessa la sentenza.
i Comunico ci a lei ce. = M. Favare.
X. 1 Palermo 27 luglio iS2g.
Signore In data de' i3 andante scrissi la seguen< le circolare alle autorit giudiziarie di procedi
ci mento civile, al Direttore generale de' rami e di ritli diversi , e allo agente del contenzioso In
1 materia di reslituzione di depositi giudiziari si
<t promosso dubbio.
1. Se dietro le prescrizioni dell'art. 11 della mi
ti nisterialc de' 12 febbraro di questo anno gli ct stratti esecutivi delle deliberazioni rese dalle auc torit amininislralive o delle decisioni de' Consi<c gli d' Intendenza trattandosi di restituzione di der positi debbano farsi pervenire al Ricevitore del
i registro o in caso di deposili pubblici in banchi
1 al Tesoriere generale per mezzo del rispettivo
t Intendente.
c 2. Se per le restituzioni di depositi di questa natut ra debbano ripetersi certificali di appello.

)( Ho )(
e Avendo inleso sopra entrambi le questioni il Conc sultore del Governo e l'agente del contenzioso,
t ho avuto luogo di rilevare esser pi consentaneo
ai principi che regolano il servizio della restitu
ii zione de' depositi e pi utile e tendente all' unic t del sistema, che gli atti ordinanti restituzione
c de' depositi amministrativi vengano rimessi dallo
Intendente, mollo pi eh' essendo questo un frin
ii zionario che legalizzar suole gli atti amminislrali( vi per garentirne l'autenticit tanto meglio verrebbe
( questa accertata quandogliestraltidelledecisionidei
t Consigli d' Intendenza , e delle deliberazioni rese
dalle autorit amministrative alle quali l'Intendente
presiede da lui si trasmettessero. Quanto al se condo articolo ho io riflettuto, che laddove i giu dicali abbiano da legge pronta eseguibilit non of stante il richiamo alla giurisdizione supcriore, il
f quale in questo caso non sarebbe the devolutivo,
( o la ripelano da espressa clausola della giurisdiI zione che ha deciso, inutile sarebbe V esibizione
t de' certificati negativi d'appello o d'altro ullerio( re rimedio, ehe lanto le deliberazioni delle autoc ril amministrative come le decisioni de' Consigli
I d* Intendenza , ripetono per principio di legge
c pronto adempimento e sono unicamente soggetti
< a rimedio dopo 1' esecuzione: disposizione che rit ina irebbe priva di effetto laddove per le resti luc zioni di depositi si volessero ripetere certificati di
appello. In veduta quindi delle sopraddette ed al
le tre osservazioni rassegnate lanto dal Consultore,
s che dallo agente del contenzioso ho risoluto di
disporre.
* i. Che gli estralli delle decisioni dei Consigli d' In( tendenza ordinanti restituzione dei depositi in mat teria di loro competenza si trasmettano ai RiceC vitori del registro o al Tesoriere generale sccon( do i casi per via e con officio degf Intendenti rie spettivi.
2. Che 1' uguale sistema si tenga per le restituzioni
I che occorressero eseguirsi per effetto di delibera( zione amministrativa in quei casi ne' quali non
t essendo luogo a niuna controversia giuridica le
t autorit prettamente amministrative non aventi
( giurisdizione possano e le abbiano ordinate.
< 3. Finalmente, che per le restituzioni da farsi in
c esecuzione di deliberazioni delle autorit ammini< slrative o de' Consigli d' Intendenza che siano
i prontamente eseguibili non ostante il richiamo de
li volutivo non faccia mestieri di certificalo negativo
c del reclamo.
* Comunico ci a lei ec. M. Fava*e.

<
t

t emesse dai Giudici di Circondario riguardanti


s somme che non eccedono i due. ioo e prescrii vcnli del pari restituzioni di depositi le quali nei
I termini dell' articolo 120 della 3 parte del codic ce sono eseguibili non ostante appello , e sema
( mallevarla debbano, malgrado non portino espres sa una tal clausola, eseguirsi scuza ripetersi cer( tificato negativo di appello.
Io ho osservato die sebbene nelle calendate rainic steriali non si sia letteralmente tenuto conio di
C simili questioni, tutta volta, se si rifletta allo spif rito delle risoluzioni emesse, ben si detegge elio
f trattandosi di sentenze suscettive d' opposizione sia
< necessario per la restituzione dei deposili H cer( tificato delle opposizioni, coin necessario il cerli1 ficaio d' appello per le cause che van soggette ad
1 appellazioni capaci di sospendere l'adempimento,
f e che per la resliluzione de' depositi l' esecuzione
c di sentenze emesse da' Giudici di Circondario non
1 eccedenti nel loro interesse la somma di due. 100
siccome queste debbono eseguirsi non ostante che
c espressa non ne portino la clausola altro non sa( rebbe necessario che la sola intimazione della sen tenza.
Poste siffatte considerazioni io vengo a rescriverle
t di risultar chiaro precisamente dalla ministeriale
c de' 6 aprile.
1. Che por la restituzione de' depositi ordinali da
c sentenza contumaciale contenente la sola clausola
c d' esecuzione non ostante appello non basii ripef terc la sola intimazione delia sentenza ma debba
t anche ricercarsi il certificalo negativo d' opposit zione.
2. Che le sentenze de' Giudici circondariali risguart danti somme non eccedenti i due. 100 debbono
i ai termini dell'articolo 120 del codice relati va( mente alla restituzione de' depositi eseguirsi senza
1 ripetere certificalo negativo d' appello.
Comunico ci a lei ec. M. F.avare.

XII.
ministero ec.
( Perche i Direttori provinciali de' rami e dritti di< versi alla cui responsabilit fu addossato con la
4 ministeriale de' ia febbraio 1829, se per man
ti canza di dovute osservazioni, e di opportuni provi vediinenli fossero restituiti depositi, in seguilo di
( irregolari verbali di rifiuto, possano esercitare gli
c cileni della loro sorveglianza, onde impedire presso
t gli agenti della real tesoreria la restituzione dei
1 depositi in seguito di tali verbali irregolarmente
redatti; ho risoluto che i Ricevitori distrettuali
c non si prestino alla restituzione de'depositi, se prii ma non pervenga loro un ufficio dal Direttore
c provinciale, che lo assicuri della regolarit del
t corrispondente verbale.
k II che io le partecipo ec.
( Palermo 11 gennaio i83o. ML Favrb.

r r Palermo sg agosto i8zg.


C Signore =s In data del io andante scrissi al Diret< tore generale de' rami e dritti diversi quanto seI gue. = Dietro le prescrizioni emesse colle minic sleriali de' ia febbraro, e 6 aprile ultimo intorno
alle regole da tenersi per le restiluzioui de' de< positi giudiziari, amministrativi e volontari, nuo- XIII. d Palermo 26 aprile iS3o.
( vi dubbi ha ella elevato, cio, se per le sentenze
t Signore Da S. E. il Ministro di grazia c giustik contumaciali munite di clausola provvisionale, e
zia mi stato scritto quanto segueEccellenza
t prescriventi tali restituzioni debba ripetersi cerlit II suo pregiato ufficio de' 28 gennaro ultimo nu beato negativo d'opposizione, ovvero basii la sola
( mero 208 versa sul dubbio elevatosi circa la reI intimazione della sentenza; e se per le seulenze i

)( M
( \um. zza ) SIRACUSA 3o GroGNO 1820.
Ptr le formalit dello stato civile.
Palermo 6 marzo 1820.
Dal Segretario di Stalo Ministro Signor Duca di
Gualtieri mi slato scritto quanto segue Eccellenza
In data del 26 del cadente mese fu da me partecipata
all' Intendente di Catania la seguente real decisione di
S. A. R. il Luogotenente generale. Sul dubbio insorto
se debbano per gli atti di nascita adempirsi prima le
formalit dello stalo civile e poi la cerimonia religiosa
del battesimo, S. A. R. il Luogotenente ha considerato,
che 1' articolo 37 delle leggi civili soltanto prescrive di
doversi fra tre giorni consecutivi al parto dichiarare le na
scite ; che negli articoli 81 e 82 si contiene all'opposto
il divieto ai l'arroch di celebrare i matrimoni, e di sepellire i cadaveri se prima non siansi adempiti gli atti
e le formalit dello slato civile; che sembra quindi ma
nifesta la diversit de' casi, e l' intelligenza di non esse
re comune il divieto agli alti di nascita. Ha consideralo
inollre che ai termini dell'art. i5i le formalit civili
nulla hau di comune colle cerimonie ecclesiastiche, e
che siano le une indipendenti dalle allre, che le spieghe
o moderazioni, cui sottoposta la massima in taluni ca
si non possono agli altri applicarsi, perch non vi con
corre la menoma identit di bisogno, o ragione; che col
supporre di dover precedere la dichiarazione di nascila
all' alto battesimale ne deriverebbe anzi il disordine di
t soluzione de' depositi giudiziari in conseguenza di
consenso delle parti , e non di sentenza di Magit stialo.
c Di riscontro io mi do l'onore di manifestare all',
f V. che per effetto di sistema sanzionato dal de( crcto degli 11 febbraro i8i3 provvisoriamente in
< vigore per la restituzione de' deposili giudiziari in
f questa parte de' reali domini , quando anche le
e parti sono d'accordo, adiscono secondo le rispet( ti ve competenze i Giudici di Circondario, o il
f Tribunale civile i quali emettono sentenza, o ort dinanza, a norma de' diversi casi, dando allo alla
t dimanda avanzata di accordo delle parti, ed ordi
re
c nando la restituzione de' deposili medesimi.
c Queste sentenze poi o ordinanze vengono dal regio
c Procuratore trasmesse al Direttore della cassa di
( ammortizzazione, senza richiedersi -clausola provvif sionale, intimazione, o certificato del Cancelliere,
c e del patrocinatore, che sono necessari in linea
t contenziosa, o di giurisdizione volontaria.
1 Comunico ci a lei ce. M. Favaue.

abbreviarsi indirettamente il termine de' tre giorni a di


chiarare, e che per posporre il battesimo non vi sareb
be altro fine se non quello di prevenire l'omissione del
l' atto di nascita, e che a questo bisogno ban provvedu
to le leggi penali con soinmeltere a non lievi pene i
contravventori. Perci Sua Altezza Reale ha determi
nato , che fino a quando non sieno interposte da Sua
Maest le definitive risoluzioni sul dubbio promosso, pos
sa eseguirsi il battesimo prima che sia dichiarala la na
scita all' uffiziale dello sla:o civile. Lo comunico a lei
per sua intelligenza in riscontro del rapporto del 17 an
dante nella prevenzione che si sono partecipati gli ordi
ni al Procuratore regio esercente presso colosio Tribu
nale per diramarli agli uffiziali dello sialo civile (a).
Partecipo io quindi ci ce. M. Feureri,

(a) V. il seguente rescritto:


1 Eccellenza Ho rassegnalo al Re 1' uffizio di co1 testo Ministero di Stalo de' 3 febbraro scorso, che
e versa sul dubbio cost elevalo se la religiosa cel riraonia del battesimo di un fanciullo possa o no
t precedere la dichiarazione di nascita all' uffiziale
c dello slato civile.
( S. M. nel Consiglio di Stalo de' i3 Andante ha ir< vato ben fondate le osservazioni fatte da cotesto
I Ministero di Sialo , e coerentemente all' avviso
emesso dallo Ministero di Slato medesimo ha di
te chiarato, che non vi luogo a porre vincolo al cuuo intorno all' epoca della somministrazione del
1 battesimo , polendo questa sacra cerimonia adem pirsi nel corso, o dopo dei tre giorni consecutivi
< al parto stabiliti dalla legge per termine all' a1 dcmpimenlo della dichiarazione di nascita all' ufc fiziale dello stato civile.
Frattanto per assicurare vieppi 1' adempimento def gli atti dello stato civile dopoch sia falla la somc miuislrazione del battesimo, S. M. ha ordinato,
1 che li Parrochi subitoch avranno somministralo
1 il battesimo a qualunque siasi fanciullo ne dof vranno passare le convenienti notizie agli uffiziali
1 dello stato civile, i quali saranno obbligali di rit ferire al regio Procuratore presso il Tribunale
( civile della Valle rispettiva tutti quei fanciulli ,
f che sono stati battezzati , e non iscritti ne' regit stri di nascila dello slato civile nel termine pre1 scritto dei tre giorni , onde lo stesso Procuratore
1 regio possa fare le parti convenienti del suo pub( blico ministero per lo castigo dei controvenlori ,
( che possono supporsi rei di soppressione di slato
( de' fanciulli non iscritti.
1 Nel real nome ce. Napoli 10 marzo 1S20.

P mesi da luglio 18io a mano 1821 non vi fii giornale.

)( $4* )(
APRILE

( Num. 223 ) SIRACUSA 10 APRILE 1821.


Perch T amministrazione civile rientri ne principi pre~
scritti dalla legge degli 11 ottobre tStj.
ministero ec.
Palermo 5 aprile 1821.
Per gli avvenimenti che hanno avuto luogo dal pri
mo luglio ultimo in poi , 1' amministrazione civile ha ri
cevuto le pi grandi scosse che questa opera , di cui
una lunga esperienza ha fatto conoscere P utilit, cadeva
in mina. Rolla l'unit del sistema, e la vigilanza, che
il corpo dell'amministrazione portava sopra di lutti i suoi
rami , i Comuni non aveano pi regole stabili , ed il loro
patrimonio, che tanto avea prosperalo, correva verso
tutti quei disordhfi , che trae seco una economia mal re
golala. Penetrata S. M. da queste considerazioni, e vo
lendo veramente il bene reale de' suoi amatissimi sudditi,
Jia ordinato , che l'amministrazione civile debba rientrare
ne' principi prescritti dalla legge degli 11 ottobre 181 7,
e dalle regole, che vi emanano, dovendo considerarsi
come non avvenuto tulio ci che si fallo dal primo lu
glio ultimo sin' oggi. Cosi il personale delle amministra
zioni dei Comuni deve essere lo stesso, ch'esisteva avanti
l'epoca sopra indicata, ed i medesimi individui ne deb]>ano assumere l'esercizio. poi affidata alla prudenza
degl' Intendenti una savia applicazione di questa regola,
)a quale subordinata all'idea del bene, idea, che for
ma la base unica di tulle le determinazioni paterne del
He. Se vi fossero funzionari comunali , che o hanno per
corso il periodo fissato per l'esercizio della loro carica,
0 che per qualunque ragione meritassero di esser cam
biali , g' Intendenti si uniformeranno a quanto la legge
degli 11 ollobre prescrive a questo riguardo.
L'economia de' Comuni deve attirare tutte le parti
colari cure degl' Intendenti di essere riportala a quella
severit di principi che ne aveva formala la prosperit.
Siccome per l'anno amministrativo e gi avanzalo,
c la formazione dei nuovi slati di variazione esigerebbe
un tempo, che non conciliabile coi bisogni immediati
dei Comuni, cosi per questo esercizio resteranno in ri
gore gli slati di variazione, che furono approvali nello
anno scorso avanti al primo luglio , salvi quei cangia
menti, che gl'Intendenti giudicheranno necessari, e che
saranno proposti caso per caso.
d una, eguale importanza di definirsi gli slati di
scussi delle Provincie, e quelli delle opere pubbliche per
1 quali non concorrono gli stessi ostacoli, che s'incon
trano nella redazione dei primi. G' Intendenti ne rimet
teranno perci colla pi grande celerit, e se fosse pos
sibile col primo corriere i progetti per essere presentali
alla sovrana sanzione. Le basi , sulle quali tali progetti
debbano essere fondati , saranno quelli stessi , che servi
rono pel medesimo lavoro dell'anno scorso.
Conviene del pari mettere in attivit i Consigli di
Intendenza, affinch si acceleri la spedizione di tulli gli
alfari , che fossero ristagnati. Sopra tutto ella invigiler
perch i conti comunali siano regolarmente esibiti, e di
scussi nel modo solito , non obbliando alla line di ogni
mese la rimessa dei solili slatini.

1821

S. M. sicura che lo zelo degl' Inlendonii , e la


loro costante energia , seconder le sue benefiche inten
zioni per rimettere l'ordine turbalo, e dare all'ammini
strazione quell' impulsioni , e quell' audamento regolare
che le necessario.
// Luogotenente generale
Pietro Cardinal Gravina Arcivescovo.
(Num. 224) SIRACUSA i4 APRILE 1821.
Divieto delle associazioni segrete.
direzione generale di tolizia.
manifesto
Gli avvenimenti seguili nell'una, e 1' altra Sicilia
mandarono in dimenticanza molle leggi, e massimamente
quelle , le quali vietavano le associazioni segrete, qualun
que si fosse la loro denominazione, il numero decompo
nenti, e l'oggetto delle loro istituzioni.
Tale inosservanza fe si, che molti vi s'introdussero,
ma con vario spirito, e differente risultalo. Taluni per
genio d'innovare, altri per trovarvi il di loro interesse,
pi di quel della patria, altri in fine, che pi cauli e
zelanti , non potendo tulio ad un tratto trattenere il corso
di tanto male, vi s'introdussero, o vi si fecero iutrodurre
col sano progetto di arrestarne le conseguenze.
A prevenire intanto, che questa, ed ogni alfra as
sociazione segreta potesse arrecare degli ulteriori disordi
ni, S. E. l'eminentissimo Cardinal Gravina Luogotenente
generale in Sicilia col parere della giunta di Governo,
ha imposto di manifestare al pubblico, per mezzo del
presente manifesto, che tulte le leggi de' nuovi codici
debbono esattamente eseguirsi da ogg' innanzi, massima
mente gli articoli 3og 3io 3n e 3i2 delle leggi penali
cod. pari. 3 le quali proibiscono tulle le associazioni se
grete.
E quindi si fa nolo ad ogni cittadino , che dal giorno
dell'affissione del presente, le leggi suddette vengono ri
chiamale nella debita osservanza, e che tutte le aulorit
giudiziarie e di polizia procederanno contro i componenti
qualunque associazione segreta, e contro de' loro capi,
direttori ed amministratori , e parimenti avverso coloro,
che le favoriranno ed agevoleranno in qualsivoglia mo
do, o conserveranno emblemi, carte, libri o altri di
stintivi alle medesime appartenenti.
E perch non possa allegarsene ignoranza , si pre
viene il pubblico, che i controventori da questo momento
in poi saranno senza verun riguardo assoggettati al rii
gore delle leggi.
Palermo 8 aprile i82t.

(Num. 225) SIRACUSA iS APRILE 1821.


Decreto che determina le indennit di viaggio dovute
a serventi comunali.
Napoli , 5 giugno 1820.
FERDINANDO I. PC.
Vcdulo l'articolo 2 della tariffa de' diritti degli atti
giudiziari deT3i di agosto' 181 9;

)( 543 )(
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
n
6. le persone indicate nelle mappe suddette, che do
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
veano presentare il loro rispettivo conto al gran camera
Art. i. I serventi comunali, allorch per atti della rio del ripartimento a'3i di ottobre, cio due mesi dopo
, _
- r~
giurisdizione de'Conciliatori debbono portarsi alla disianza la seguita amministrazione, lo presenteranno
al rispettivo
al di l di un miglio fuori 1' abitato del Comune , rice
ex-gran camerario fi a due mesi da correre come sopra,
veranno una indennit di viaggio di grana due a miglio.
quantunque si trovi promosso ad altra carica; e questi
Non sar mai dovuta pi di una sola indennit di
dovr passarlo alla gran Corte dopo altri due mesi im
viaggio , qnalunque sia il numero degli alti che il ser
mediatamente :
vente eseguir in un medesimo luogo ad istanza di una
7. i Luogotenenti delle regie poste di Palermo c di
slessa persona.
Messina , che giusta le anzidette mappe doveano presen
2. Il nostro Segretario di Stalo Ministro ec.
tare il rispettivo conio all' Ispettore a' 3 1 di ottobre, cio
due
mesi dopo la seguila amministrazione , dovrauno pre
Firmalo FERDINANDO.
sentarlo al Ditello)- generale delle poste fra due mesi da
correre come sopra ; e costui sar tenulo di passarlo alla
gran Corte dopo un mese immediatamente decorrendo:
( Num. 226 ) SIRACUSA 22 APRILE 182 1.
8. i Deputali delle regie chiese di Calascibelta , che
Decreto riguardante la presentazione de conti nella
doveano giusta le mappe presentare al Vicario del Cap
gran Corte de conti di Palermo.
pellano maggiore , e poi al gran camerario il loro conto
Napoli, 12 giugno 1820.
a' 3i di ollobre , cio due mesi dopo la Unita amministra
zione, dovranno presentarlo agli stessi fra due mesi da
iiiDiKiiiDO 1. ec.
correre come sopra ; e quindi 1* ex-gran camerario lo pas
Visio il noslro decreto de' 21 di seti. 1S1S (a) rela
ser alla gran Corte dopo due mesi immedialamenle de
tivo al rendimento de'conti nella gran Corte di Palermo.
correndi.
Visla la nostra legge degli 11 di nov. 1818 () ,
2. Tulle le persone come sopra indicale, quantun
colla quale fu abolila ne' nostri domini al di l del Faro que con diverso nome amministrino la rendila pubblica ,
la computazione indizionalc da settembre ad agosto;
secondo la nuova amministrazione finanziera, saran tenute
alla formazione, presentazione, osservazioni, sottoscrizioni
Sulla proposizione del noslro Consigliere ec.
ed altri obblighi relativi a' conti dello Sialo, imposti nel
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. Tulli coloro i quali sono obbligati, a' ter
noslro decreto de' 21 settembre 1818; saranno rispettiva
mini dell'articolo 1 titolo 1 del rcal decreto de' 21 di
mente tenuti di presentare c passare alla gran Corte il
settembre 1818, alla formazione e presentazione de'conti conto del quadrimestre corso da settembre 1819 a dicem
da rendersi alla gran Corte, saranno rispettivamente te
bre dello stesso anno , con assegnarsi l1 ugual corso di
nuti di formare e presentare alla gran Corte dirctlamente,
tempo che si dato per la formazione e presentazione
o per via delle rispettive autorit superiori , il conto del
del conto dell'anno corso da settembre 1818 ad agosto
l'anno scorso da settembre 18 18 ad agosto 181 9 ne' se
1S19, da dover correre immediatamente dopo la scaden
guenti termini , cio :
za de' termini assegnati pel dello conto dell' anno corso
da settembre 1818 ad agosto 1819.
1. le persone indicate nella mappa num. 1 per le am
ministrazioni descritte ne'numeri 4 9 e 10, ed in quella
3. Finalmente tutte le persone che , giusta l'artico
di num. 2 nel numero 8 dovranno presentarlo alla gran lo r titolo 1 del real decreto de' 21 di settembre 1S18,
Corte fra due mesi a contare dalla pubblicazione del pre
sono obbligali a rendere i loro conti alla gran Corte, e
specificatamente le persone medesime che dovranno dare
sente decreto :
il conio del quadrimestre anzidetto, dovranno rispettiva
2. le persone indicale nella slessa mappa di num. 1
nel numero 4<> ed in quella di num. 2 nel numero 2S mente presentare e passare alla gran Corte il conto del
l'anno 1820 ne'tertnini rispettivamente stabiliti nelle map
dovranno presentarlo all' ex-gran- camerario del riparti
meli lo rispettivo , non ostante che ritrovasi oggi promosso pe annesse al real decreto dc'21 di settembre 1 S 1 S con
ad altra carica , fra due mesi da correre come sopra ; dover decorrere per per quello del 1S20 da gennaro
ed indi fra altri due mesi immedialamenle decorrendi do
1821 , e cos proseguire di anno in anno per tutti gli
vr l' ex-gran camerario passarlo alla gran Corte:
anni avvenire.

3. le persone indicate nelle mappe suddette, le quali


4- Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
doveano presentare alla gran Corte i rispettivi conti a' 3o
Firmato PERDINAN DO.
di novembre, cio tre mesi dopo la finita amministrazione,
dovranno presentarlo fra tre mesi da correre come sopra:
4. le persone indicate nelle stesse mappe , le quali do
(Num. 227) SIRACUSA 26 APRILE iSar.
veano presentare alla gran Corte il rispettivo conto a'3i
Decreto che approva tin regolamento per classificazio
di dicembre, cio quattro mesi dopo la finita amministra
ne e dimensione delle strade del Beijno.
zione , dovranno presentarlo fra quattro mesi da decor
Belvedere , 27 giugno 1820.
rere come sopra :
ferdinanoo
1. ce.
5. 1' ex-gran camerario amministratore de' caricatori e
porlolanie , che giusta le mappe anzidette dovea presen
Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
tare alla gran Corte il suo conto a' 28 di febbraro, cio
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
sci mesi dopo la finita amministrazione , dovr presentarlo
Art. 1. La classificazione delle strade del Regno 0
fra sci mesi da correre come sopra :
la rispettiva dimensione delle medesime stabilita a nor
ma del regolamento annesso al presente decreto.
(a) Inserito a pag. ito.
2. Il nostro Segretario di Stalo ce.
(b) Idem a pag. t4g.
Firmalo FERDINANDO.

)( 544 )(
REGOLAMENTO

( Num. 229 ) SIRACUSA 3o APRILE i8ar.

per la distribuzione delle strade in elassi, e per la de


terminazione delle di loro dimensioni.

Su' Capitani de' porti e Sindaci marittimi che sono


chiamati a far parte delle Deputazioni di salute.
Palermo il) giugno 1S20.
Con ministeriale de' 10 cqrrcnte num. 2190 mi
Stato comunicalo un reale rescritto del tenore seguente:
Eccellenxa Dal Segretaiio di Stato Ministro
degli affari interni mi sialo comunicato il seguente r.
rescritto Eccellenza Alcune Deputazioni sanitarie di
questa parte de' reali domini han promosso il dubbio ,
se colle nuove leggi da S. M. sanzionate pel servizio di
pubblica salute debba intendersi abolito l'articolo 18 del
real decreto de' 23 aprile 1817, con cui i Capitani dei
Eorli , e Sindaci marittimi son chiamali a far parte delle
leputazioni di salute, ove essi dimorano.
Essendosi ordinato alle Deputazioni suddette, che il
rammentato articolo dee rimanere nel suo pieno vigore,
io nel real nome lo partecipo a cotesto Ministero per Io
uso corrispondente.
Napoli 3 giugno 1820.
Ed io nel real nome ec.
Partecipo quindi 1' anzidetto a lei ec.

Art. I. Tulle le strade del Regno, sieno regie sie


no provinciali, son distribuite in quattro classi.
a. Sono considerate come strade di prima classe
quelle che mettono in comunicazione la capitale di que
sti reali domini colle principali Citt de' paesi stranieri ,
o co' reali domini al di l del Faro.
3. Appartengono alla seconda classe quelle per mez
zo delle quali dalla Citt di Napoli e di Palermo si co
munica co' capoluoghi delle Provincie o delle Valli, e
co' porti di Manfredonia e di Castellammare di Stabia.
4. Costituiscono la terza classe le strade che mettono
comunicazione tra' capoluoghi delle Provincie o Valli, o
che partendo da' grandi Comuni delle Provincie o Valli,
menano ad alcuna delle strade di prima classe.
5. La quarta classe finalmente contiene tutte le al
tre strade che non appartengono ad alcuna delle classi
precedenti.
6. Le strade di prima classe avranno cinquanta pal
mi di larghezza telale, non comprese le fossate, di cui
ciascuna sar larga quattro palmi. La suddetta larghezza
sar distribuita tra' marciapiedi o passeggialo!* , ciascuno
de' quali ne avr quindici palmi , e la pietrata o capostrada che ne avr venti.
7. Le strade di seconda classe avranno 4<> palmi di
larghezza totale, non comprese le fossate che avranno le
dimensioni stesse della classe precedente. La larghezza
suddetta sar distribuita tra' marciapiedi , ciascuno dei
quali avr la larghezza di palmi undici, ed il capostrada
che ne avr dieciolto.
8. Per le strada della terza classe la larghezza to
tale sar di palmi trenlasei , non compresa quella dei
fossi, ciascuno de' quali avr Ire palmi; ciascuno de' pas
seggiato! sar largo dicci palmi ; ed il capostrada sedici.
9. Tutte le altre strade che non potranno apparte
nere ad alcuna delle precedenti classi, avranno ciascuno
de' fossi laterali della larghezza di palmi tre; ciascuno
de' passeggialo! di palmi sei ed il capostrada di palmi
quattordici.
10. Le dimensioni prescritte negli articoli precedenti
saranno osservate inalterabilmente nella costruzione delle
strade del Regno, in rapporto alla classe cui apparter
ranno.
Sono eccettuate le strade che attraversano i luoghi
montuosi, per le quali la larghezza totale potr essere
ridotta a palmi ventiquattro , compresa la spessezza del
parapetto di palmi due; ricoprendo per i rimanenti
palmi ventidue interamente di brecciaio, e regolando gli
scoli laterali giudiziosamente.
Sono eccettuati egualmente nella costruzione delle
nuore strade tutti que' tratti che mai s' incontrassero o
di antiche strade, p pure limitati dalle mura di contigui
poderi, pe' quali non potrebbero esser conservate le di
mensioni sopra stabilite senza una spesa troppo forte.
In questo caso le strade, per que' tratti solamente,
avranno la larghezza non minore di palmi ventidue ,
messa per intero ad ossatura e brecciaio ; e gli scoli sa
ranno praticati a traverso de' muri de' contigui poderi.
Approvato: Belvedere, il di 27 di giugno 1820.
Firmato FERDINANDO.

// Presidente del Magistrato supremo Soprinten


dente generale P. di Campoi'hasco.

(Num- 228) SIRACUSA 3o APRILE 1821.


Elezione d'una giunta provvisoria di Governo.
S.M. il Re si degnata di eleggermi Luogotencnta
generale in Sicilia. La M. S. mi ha dato inoltre la fa
colt di eleggere nel suo real nome una giunta provviso
ria di governo, per assistermi. Di accordo con essa do
vr io risolvere a maggioranza di voti quegli affari, che
interessando l'amministrazione generale della Sicilia. non
ammettano alcuna dilazione, e ne dovr dar conto a S.
M.; degli altri dovrp fare rapporto alla M. S. co'corrispondenti pareri ed attenderne le decisioni. pure vo
lere di S. M. come cosa molto utile per lo bene del
servizio, che io mi ponga in una semplice corrisponden
za col Marchese di Circcllo Presidente di un Consiglia
provvisorio di Stalo stabilito in Napoli. Per la pronta esecuzione di questo sovrano comando , io mi son messo
di gi in esercizio della carica di Luogotenente generale
ed ho eletto in nome del Re, per comporre la giunta
provvisoria di governo li Signori Principe di Trabia ,
Marchese D. Gioacchino Ferrcri, Tenente generale Mar
chese Nunziante, Retro-ammiraglio D. Ruggiero Settimo,
Principe di Torrebruna, Principe di Pandolfina, Procurator generale presso la gran Corte dei conti D. Caspare Leone.
Nel real nome ec. = Palermo 3 aprile 1821.
Il Luogotenente general*
Pietro C ardirai. Grayixa.

)( 54$ )(
MAGGIO

(Num. 229 ) SIRACUSA 2 MAGGIO iSzt.


Lettera di S.M. il Re a S.J.R. il principi reggente.
Lubiana, 28 gennaio 1821.
IISSIK1RDO I. ec.
Figlio carissimo
Voi ben conoscele i sentimenti che mi animano per
ia felicit de' miei popoli, ed i molivi pe' quali solamente
ho intrapreso ad onta della mia et e della stagione un
cosi lungo e penoso viaggio. Ho riconosciuto che il no
stro paese era minacciato da nuovi disastri , ed ho cre
duto perci che nessuna considerazione dovesse impedirmi
di fare il tentativo che mi veniva dettato da' pi sacri
doveri.
Fin da' miei primi abboccamenti con i Sovrani ed
in seguito delle comunicazioni che mi furono fatte delle
deliberazioni che hanno avuto luogo dalla parte de' ga
binetti riuniti a Troppau , non mi restalo pi dubbio
alcuno sulla maniera colla quale le potenze giudicano
gli avvenimenti accaduti in Napoli dal di 2 di luglio fi
no a questo giorno.
Le ho trovale irrevocabilmente determinate a non
ammettere Io stato di cose che risultato da tali avve
nimenti, n ci che potrebbe risultarne, e riguardarlo
come incompatibile colla tranquillit del mio Regno e
colla sicurezza degli Stati vicini, ed a combatterlo piut
tosto colla forza delle armi , qualora la forza della per
suasione non ne producesse la cessazione immediata.
Questa la dichiarazione che tanto i Sovrani, quanto
i plenipotenziari rispettivi mi hanno fallo, ed alla quale
nulla, pu indurli a rinunciare.
E al di sopra del mio potere, e credo di ogni pos
sibilit umana, di ottenere un altro risultato. INon vi
dunque incertezza alcuna sull' alternativa nella quale
siamo messi, n sull' unico mezzo che ci resta per pre
servare il mio Regno dal flagello della guerra.
Nel caso che tale condizione sulla quale i Sovrani
insistono sia accettala, le misure che ne saranno la con
seguenza, non verranno regolate se non che colla mia
intervenzione. Debbo per avvertirvi che i monarchi esi
gono alcune garenlie giudicate momentaneamente neces
sarie per assicurare la tranquillit degli Stali vicini.
In quanto al sistema che dee succedere all' attuale
stato di cose, i Sovrani mi hanno fatto conoscere il punto
di vista generale sotto cui essi riguardano tal quistione.
Essi considerano come un oggetto della pi alla im
portanza per la sicurezza e tranquillit dogli Stali vicini
al mio Regno, per conseguenza dell'Europa intera, le
misure che adotter per dare al mio Governo la Stabilit
della quale ha bisogno , senza voler restringere la mia
libert nella scelta di queste misure. Essi desiderano sin*
cerameli to che, circondalo dagli uomini i pi probi ed i
pi savi fra' miei sudditi, io consulti i veri e permanenti
interessi de' miei popoli , senza perder di vista quel che
esige il mantenimento della pace generale, e che risulti
dalle mie sollecitudini e da' miei sforzi un sistema di go
verno alto a garcnlire per sempre il ripeso e la prospe
rit del mio tlegno , e tale da render sicuri nel tempo
stesso gli altri Stati d'Italia, togliendo tulli que' molivi
\

1821

d' inquietudine che gli ultimi avvenimenti del nostro


paese aveano loro cagionalo.
E mio desiderio, carissimo figlio, che voi diate alla
presente lettera tutta la pubblicit che dee avere , affin
ch nessuno possa ingannarsi sulla pericolosa situazione
nella quale ci troviamo. Se questa lettera produce 1' ef
fetto che mi permettono di aspettarne tanto la coscienza
delle mie paterne intenzioni , quanto la fiducia ne' vostri
lumi e nel retto giudizio e lealt de' miei popoli, tocche
r a voi a mantenere frattanto 1' ordine pubblico finche
io possa farvi conoscere la mia volont in una maniera
pi esplicita per lo riordinamento dell' amministrazione.
Di tutto cuore intanto vi abbraccio, e benedicendovi
mi confermo il vostro
Affezionatiss. padre firmato FERDINANDO.

(Num. 23o) SIRACUSA 12 MAGGIO 1821.


Si d conoscenza di un manifesto emesso da Sua Em.
il Cardinal Gravina Luogotenenti generale in
Sicilia.
manifesto
Col pachelfo arrivalo ieri sera S. M, il Re mi ha
fatto giungere il duplicato di una lettera circolare dalla
M. S. data in Laybach il di 28 dello scorso gennaro
1821, e diretta a' suoi popoli della Sicilia, coli' ordine
espresso di pubblicarla subito per tutta l'Isola, affinch
tutti conoscano le paterne intenzioni della M. S. a loro
riguardo espresse in quella circolare. Essa del seguen
te tenore.
CIRCOLARE
Dalla comunicazione che ho falla al mio diletto fi
glio il Duca di Calabria in data d'oggi , e di mio ordine
pubblicala , si rileveranno le determinazioni , che di co
mune accordo dai sovrani alleali si sono prese in con
gresso relativamente agli affari del mio Regno. Ancorch
io abbia antiche pruovc della rettitudine dei sentimenti
della maggior parte degli amati miei siciliani , pure il
mio cuore paterno crudelmente ulcerato dalle calamit ,
che hanno di recente travagliato cotesto bel paese, non
pu nelle presenti circostanze rimanere in silenzio, e mi
a! fretto di far loro giungere quei salutari avvertimenti ,
che mi delta la mia paterna sollecitudine, Ho disposto
perci, che sia immediatamente comunicata la presente
circolare a tulle le autorit politiche, ecclesiastiche, e
militari di cotesti miei domini affinch esse, alle quali
incombe l'immediata cura dei miei popoli, come interpetri dei miei sentimenti, assicurino i siciliani , che quello
stesso amore, che pel bene generale dei miei sudditi nel
le ultime perigliose circostanze mi ha fatto superare tutti
gli ostacoli, che mi presentavano la mia avanzata et, la
rigidezza della stagione , ed un lungo e disastroso viag
gio ; questo stesso mio amore sapr farne mettere a cai-
colo il vero bene, e vantaggio futuro della Sicilia, per
dirigere ad esso tulli i miei pensieri, tutti i miei sforzi,
e per stabilirlo in quel modo, che sia del pari soddisfa
cente alle brame ragionevoli dei miei diletti siciliani , e
che possa nel tempo slesso esser conciliabile colla sicu
rezza , 0 cogf interessi del resto dei miei sudditi , degli
altri Siali d Italia , e dell'Europa tutta. Gli ultimi infe-

)( S46 )(
liei avvenimenti dj colesta Isola hanno fallo ben conoscere
Una lunga esperienza durante sessantanni di Regno
a' miei buoni sudditi le perverse intenzioni di pochi scon
ci ha insegnalo a conoscere 1' indole ed i veri bisogni
sigliali, ed a questi u'iimi ancora tutta la stravaganza de' nostri sudditi. Noi confidiamo nella loro rclla inten
delle loro fallaci idee. Sono perci persuaso, che la pub
zione, e sapremo coli' aiuto di Dio soddisfare a que' bi
blica tranquillit non sar ora certamente compromessa, sogni stessi in un modo giusto e durevole.
che non si renderanno necessarie certe misure sempre di
Dichiariamo in conseguenza che 1' armata, la quale
lor natura gravose , e severe per ristabilirla , e per man
s' avanza verso il nostro Regno, debbe essere riguardata
tenerla, che gl'impiegati del Governo sapranno lutti a da' nostri fedeli sudditi non gi come nemica , ma come
gara custodire , e difendere i buoni dai mali intenziona
solamente destinala a proteggerli , contribuendo essa a
ti , e che i miei amati siciliani , fermi nei loro antichi consolidare l'ordine necessario per mantenere la pace
sentimenti di onore e fedelt , sapranno con avvedutezza interna ed esterna del Regno,
resister a qualche velenoso alito, che tentasse mai di
Ordiniamo alla nostra propria armata di terra e di
attirare nuovi, e pi calamitosi disastri su tanti innocenti. mare di considerare ed accogliere quella de' nostri au
cosi aggiungeranno cogli antichi nuovi titoli alla mia gusti alleali come una forza che agisce soltanto pel vero
paterna ali'ezione . e riconoscenza.
interesse del nostro Regno, e che lungi dall'essere in
Laybach %8 gennaro tSz/.FERDINANDO B.
viata per sottoporlo al flagello di una inutile guerra,
al contrario diretta a riunire i suoi sforzi per assicurare
Palermo 16 aprile 1821.
la trauquillil, e per proteggere gli amici veri del bene
Il Luogotenente generale
Cardinae Pietro Gravina Arcivescovo.
e della patria, quali sono i fedeli sudditi del loro Re.
Firmato = FERDINANDO.
( Num. a3i ) SIRACUSA 20 MAGGIO 1821.
Proclamazione di S.l. il Re a1 popoli del suo Regno.
(Num. 232 ) SIRACUSA 28 MAGGIO 1821.
Lubiana, 23 febbraio 1821.
Decreto in forza del quale resta annullato quanta
FERDINANDO I. eC.
si

fatto
dal di J di luglio 1820 fino d 23 di marzo
La sollecitudine dell' animo nostro espressa nella
tSzi.
lettera da noi scritta in data de' 28 di gennaio al dilet
Napoli, 6 aprile 1821.
tissimo nostro figlio il Duca di Calabria, e la dichia
razione uniforme fatta nel tempo stesso da' rappresentanti
FERDINANDO I. ce .
de' monarchi nostri alleati , non bau potuto lasciar dub
Il Governo provvisorio in esecuzione degli ordini
bio alcuno ne' nostri popoli sullo conseguenze alle qoali
di S. M venuto a decretare e decreta quanto segue.
i deplorabili avvenimenti del mese di luglio ultimo ed i
Art. 1. Tutto ci che da' 5 i luglio 1820 sino ai
loro effetti progressivi espongono oggi il nostro Regno
23 di marzo 1S21 inclusivo si fallo o stabilito , resta
Il paterno nostro cuore nutriva la pi ferma spe
annullalo.
ranza, che le nostre premurose esortazioni avrebbero fatto
2. Restano parimente annullale tulle le ammissioni
prevalere i consigli della prudenza e della moderazione,
di qualunque classe, niuna eccettuala, gl'impieghi e
e che un cicco fanatismo non avrebbe attirato sul nostro graduazioni accordate nella citata epoca ; dovendo ognu
no ritornare nello slesso impiego o grado che avea a' 4
Regno que' mali che ci siamo costantemente occupali di
di luglio 1820
evitare.
Unicamente affidali a questa speranza , abbiamo cre
3. Ugualmente i soldi ed averi mensuali accorda i
duto di dover prolungare il nostro soggiorno nel luogo nell'epoca indicala 0 che tuli' ora si percepiscono, re
ove si trovano riuniti i nostri polenti alleati, ad oggetto I stano aboliti ; dovendo ognuno percepire que' soldi ed
di poter fare fino all' ultimo momento, secondo le deter- | averi cl.c percepiva nel suddetto di 4 di luglio 1820
minazioni che si sarebbero prese a Napoli , lutti i nostri
4-. INon sono compresi ne' due precedenti artico/i i
sforzi onde pervenire allo scopo a cui tendevano i nostri destini d'imbarco, o altri che si disimprgnano pel turno
voti pi ardenti , come conciliatore e come pacificatore; di servizio, ed i soldi ed averi a' medesimi assegnali ; i
sola consolazione che nella nostra et avanzata poteva quali destini dovranno cambiarsi all' epoca fissala dalle
compensare le nostre angnstie , i disagi del rigor della ordinanze della rcal marina in vigore, o con particolari
stagione, e quelli di un lungo e penoso viaggio
superiori disposizioni
Ma gli uomini che hanno momentaneamente eserci
5. Non avranno luogo tulle le decorazioni ed ono
talo il potere a Napoli, sopraffatti dalla perversila di un rificenze accordate in della epoca sotto qualunque titolo,
piccolo numero, sono stali sordi alla nostra voce. Essi incluse in ci le graduazioni di brigadiure e sollobrigavolendo affascinare gli animi de' nostri popoli, hanno diere per la guardia -marina.
tentato d'indurii in una supposizione altrettanto erronea,
C. Gli aggregati, ritirati, e coloro che erano in atquanto ingiuriosa a' grandi monarchi , quella cio che lenzione della pensione di ritiro, che nei;lla cilala epoca
noi ci trovassimo qui in islato di coazione. Il fatto ri
sono stati richiamali nell'attivit di servizio, ritorneranno
sponder a questa vana e colpevole imputazione.
alle classi in cui si trovavano nel d 4. di luglio.
Ora che per 1* effetto di perniciose suggestioni il
7. Finalmente rester annullata ogni allra disposi
nostro soggiorno in mezzo ' Sovrani nostri al. cali non zione o stabilimento di qualunque natura, che nell'epoca
ha pi per oggetto l'utilit da prima sperata, ci porre
indicata si fosse emanala direttamente dal Ministero di
mo iramedialamcnlc in viaggio per ritornare ne' nostri marina.
Stali.
8. I Direttori delle reali segreterie ec.
In questa posizione di cose , consideriamo essere un
In assenza di S. Al. il Re
dovere verso noi stessi e verso i nostri popoli quello di
Il Presidente del Governo provvisorio
far loro giungere la manifestazione de' nostri reali e pa
Seg. di Stato Ministro degli affari esteri
t: ni sentimenti.
Firmato Marchese di Ciuccilo,

)( 54-7 )(
GIUGNO

(Num. a33) SIRACUSA 2 GIUGNO 1S21.


Decreto che applica agi' individui del treno che diser
tassero con muli o altri animali di pertinenza del
Governo le pene sanzionate dallo Stallilo penale
militare contro gl' individui dell' armata i quali
disertando portassero via il proprio o l'altrui
^avallo.
Napoli, 17 aprile 1821.
FIRDINAIYDO I. ec.
Considerando che ncll' arlic. 4?9 de'.lo stallilo pe
nale militare essendosi stabili la la pena del secondo gra
do de' ferri contro gl'individui dell'armala, che diser
tando portassero via il proprio o l'alimi cavallo, non
fu preveduto il caso in cui disertando dogi' individui del
treno, porlassero via muli o altri animali del Governo;
Considerando che non esistendo pi i battaglioni
provvisori, nel servizio de' quali, giusta il n. 2 e 41' articolo 3Go dello statuto penale militare , si commu
tavano le pene di prigionia, del coiilino, e dell'esilio
pe' soldati e soltuffiziali ;
Considerando che ne' casi di reali di competenza mili
tare commessi in complicit da individui dell armala di ter
ra e da individui di quella di mare, ovvi bisogno di convo
carsi de' Consigli di guerra misti : ed essendo necessario
di regolare la convocazione di tali Consigli in aggiunta
a quanto pe' Consigli che si convocano in ciascuna di
delle armale trovasi disposto nello statuto penale mili
tale e nello statuto di marina.
Sulla proposizione del Direttore della rcal Segrete
ria della guerra ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. L' arlicolo 4^9 dello statuto penale mili
tare s' intender applicabile ancora agi' individui del tre
no, che disertando portassero via muli o altri animali
del Governo.
2. La pena della prigionia pe' soldati e soltuffiziali,
di cui parla il num. 2 dell' art. 36o dello slalulo pe
nale militare , qualunque ne sia la durata, verr com
mutata da' Consigli di guerra in servizi ignobili sino al
termine della condanna.
Il confino e l'esilio lerriloriale, o sia correzionale,
di cui si tratta nel num. 4 dell' art. 3Go dello statuto
penale militare pe' soldati e soltuffiziali , verranno com
mutati in servizi ignobili fino al termine della condanna.
3. Il Consiglio di guerra mislo di guarnigione o di
divisione sar composto, oltre il Presidente assistito da
un Commessario del Re, da sette Giudici scelti nelle due
armate di terra e di mare, secondo le norme che pei
gradi de' prevenuti trovansi prescritto nello stallilo pe
nale militare.
Il Presidente sar alternativamente preso dall'armata
di terra e da quella di mare in ogni mese, comincian
dosi da quella di terra come la pi numerosa: ed in
questa alternativa si dovr sempre osservare che quando
il Presidente appartiene all'armata di terra, quattro
Giudici ed il Commessario del Re saranno presi < 1 : i I
ulliziali di marina, e tre Giudici tra quelli di lorr.' ; c !
quando il Presidente ed i Ire Giudici saranno presi tra li
gli ulliziali di marina, quattro Giudici ed il Corninola- Il

1821

rio del Re saranno presi Ira gli ulliziali dell' armata di


terra.
I giudizi principiali in un mese, debbono essere ul
timati da quel medesimo Presidente e Commessario del
Re , che hanno istruito il processo.
4. I nostri Direttori delle reali Segreterie ec.
In assenza di S. M.
Il Presidente del Governo provvisorio
Seg. di Stato Ministro degli affari esteri
Firmato Marchese di Cikcello.

(Num. 234) SIRACUSA 16 GIUGNO 1821.


Decreto che contiene varie disposizioni di legislazione
penale.
Napoli, 7 maggio 1821.
iiRoniituo 1. ec.
Giacch il bisogno a mantener 1' ordine pubblico e
la tranquillit de' popoli tuttavia manifesta convenirgli
altre misure e sanzioni penali;
Sul rapporto del nostro Segretario di Slato ce.
Abbiamo decretalo, e decretiamo quanto segue.
Art. 1. Confermando sempre pi tutte le disposi
zioni antecedenti per lo associazioni illecite, e che inclu
dono promossa o vincolo di segreto, costituendo qualsi
voglia specie di sette, qualunque sia la sua denomina
zione, 1' oggetto ed il numero de' suoi componenti ; la
pena di morie fulminala indiscriminatamente coutra di
tutti , sar eseguila pe' capi , direttori e tesorieri della
setta tendente allo sconvolgitnento dello Stato, come so
pra , col laccio sulle forche, 0 con altra specie di morte
adattabile alla sua condizione, secondo il codice penale
in vigore, comech tali giudizi spedili fossero da Corti
marziali.
2. Chiunque scientemente conserver emblemi, car
te, libri, o altri distintivi delle sette indicate nelP arli
colo precedente, sar per questo solo fatto punito collo
esilio dal Regno di dieci anni. Chi ppi asportasse tali
oggetti sar punito non solo col dello esilio, ma si bene
colia frusta, o con altro simile pubblico esempio, pro
porzionato alla sua condizione.
3. I maliziosi venditori o distributori di tali oggetti,
ove sicno indipcndenli dalle scile, saranno puniti col me
desimo esilio di anni dicci,
4. A coloro che scientemente avranno conceduto o
permesso l'uso della di loro casa di abitazione, o di altro
luogo di loro pertinenza per la unione o riunione delle
selle, per questo solo fallo ancora verr irrogata la pe
na di anni dicci di reclusione, precedente frusta, secondo
le circostanze di sopra espresse, e colla multa di due. 5o
fino a ducali duemila, a misura della diversa condizione
(ielle persone. Laddove poi essi facciano parie delle sette,
saranno castigali colle disposizioni dell' articolo primo.
5. Cliiunque sappia la unione, ed in qualsivoglia
luogo, e non lo riveli alla polizia' fra tre giorni, avr
la medesima pena di anni dieci di reclusione. Se non
che debba essere occultato il suo nome al pubblico per
evitare qualunque idea di disdecoro, che in tali casi

suole indebitamente concepirsi, e che tante volte traltiene


g' individui all' azione.
6. La slessa pena dell' articolo precedente sar do
vuta a colui che scientemente e di sua libera volont
riceva in casa, sia urbana o rustica, ovvero in altro luo
go di sua pertinenza, uno o pi individui delle medesi
me sette, che sieno perseguitati dalle autorit, alfine di
involarli all' occhio della giustizia.
7. Rimangono vietate le unioni in campagna, quan
do sieno al di sopra di cinque persone e che non sieno
della stessa famiglia, o collegale in eonsanguineit^o af
finit riconosciuta dalla legge, senza la intelligenxa del
Commessane) di polizia che vi corrisponde , sotto pena
della detenzione in carcere per un mese. Qualora poi
la gita in campagna comprenda 1' oggello , ed in qualsi
voglia modo 1' esercizio delle funzioui che riflettono le
lette, le pene pe' colpevoli saranno regolale col primo
articolo .
8. Rimanendo ferme le antecedenti disposizioni sul
conto degli asportatori delle armi, sia delle attribuzioni
del solo Ministro di polizia di adattare altro castigo a
quella classe di asportatori i quali sia per el , sia per
qualche difetto di facolt morale , sia per altre equipol
lenti circostanze, meritino tratti di economia.
9. Sono vietali lutti i libri velenosi che trattano ex
professo contro la religione, la morale, e i rispettivi
Governi ; e molto pi quei fogli , oggetto de' quali sia
promuovere 1' insubordinazione e l'anarchia; lutto le pit
ture oscene, e lutti gli altri oggetti che conducono ad
immoralit. Quindi tanto gli autori, quanto i venditori
ed i compratori, non che i semplici detentori saranno
puniti colla reclusione da uno fino a' dieci anni, e eon
una multa di dueati cinquanta (ino a duemila , secondo
il grado delle persone. Sono esclusi i cupi d' opera del
l' arte quando concorrere possa alla loro perfezione; pur
ch sieno tenuti coperti con quella debita decenza che
la morale prescrive.
10. Restino ferme tutte le disposizioni conlenutc nel
codice attuale, su de' reati contro il rispetto dovuto alla
religione/ salvo i seguenti casi; chiunque involi la sacra
pisside, o 1' ostensorio colle ostie cousagrale, sar punito
colla morte naturale sulle forche. Quando poi tale involamcnto succeda senza le ostie consagrate, il colpevole
avr la pena dell' ergastolo a vita.
11. La bestemmia, o sia l'empia esecrazione del
nome di Dio o de' Santi, profferita in chiese aperte ai
pubblico culto, o in altri luoghi in alto di sagre o pub
bliche funzioni, sar punita col terzo grado di ferri.
Senza tali circostanze la bestemmia in luogo pubblico
avr la .pena del primo grado di ferri. Nel primo caso
con frusta precedente.
12. Ogni altro atto scandaloso che turbi, o impe
disca, o offenda il libero e tranquillo esercizio del cullo
divino nelle chiese o luoghi pubblici, sar punito col
primo al secondo grado di ferri.
13. Ogui allo poi che turbi, o impedisca, o offenda
il libero e tranquillo esercizio ne' teatri o altri spettacoli
in luoghi pubblici, sar punito colla prigionia di uno a
cinque anni.
i4- I nostri Direttori delle reali Segreterie ec.
In assenza di S. M. il Re
// Presidente del Governo provvisorio
Seg. di Slato Ministro deyli affari esteri
Firmato, MMcajESJi si Cikcsuo,

' * ( Num. 235 ) SIRACUSA 19 GIUGNO i8ar.


Proclamazione di S. M. il Re nel d della stia entrata
nella Capitale.
Napoli, i5 maggio 1821.
FERDINANDO I. eC.
Il momento in cui la provvidenza ci accorda d
rientrare nel nostro Regno , dopo il felice ristabilimento
della pubblica tranquillit, un momento troppo caro
e prezioso al nostro cuore. Saranno paghi tulli i nostri
voti se questo giorno fissi il principio di uu' epoca di
soddisfazione e felicit pe' nostri popoli.
Le calamit ed i delitti che hanno avuto luogo ,
sono stati molti ed enormi. Essi non hanno prodotto in
noi, che una profonda afflizione per la rovina totale che
han cagionata a tutti i rami della prosperit generale,
e per que' mali e disagi che han fatto sperimentare alla
immensa maggiorit de' nostri fedeli sudditi interamente
innocenti delle triste catastrofi. Nessun personale risen
timento ha avuto n avr mai luogo ne'noslri dispiaceri^
Il solo pensiero di cui ci occupiamo, quello di far di
menticare co' giorni di calma e di prosperit i disastrosi
traviamenti co quali alcuni colpevoli hanno deturpata
qaeslo trailo della nostra storia.
La prima delle nostre cure sar quella di provve
dere alla riorganizzazione de' diversi rami della legisla
zione e dell'amministrazione del Regno. Noi nomineremo
a tale oggetto un Consiglio composto di soggetti scelti
tra i pi integri, i pi inslituili ed i pi illuminati dalla
riflessione e dalla esperienza. Se il successo corrisponde
r alle nostre giuste aspettazioni, le leggi fondamentali
che saranno stabilile iu questo Consiglio, produrranno
nello spirito de' miei fedeli sudditi la consolazione, la
confidenza , il pegno di un avvenire felice ; c cancellan
do dalla loro memoria chimerici progetti che non pote
vano produr loro che amari dispiaceri e lunghe sciagure,
assicureranno loro tutti que' beni reali che un Governo
saggio e paterno dee proccurare , ma che un attacca
meli lo inviolabile alla nostra sacrosanta religione, alla
pratica delle virt pubbliche e private, a' dritti della le
gittima sovranit, ed all'esalto mantenimento dell'ordine
di cose legalmente stabilito il solo che possa garan
tirne il godimento e la durata.
Intanto, cosi per rassicurare i buoni ed i traviali,
che per contenersi i perversi, ci riserbiamo di manife
stare le nostre sovrane intenzioni , onde rimanga la giu
stizia bea combinala colla nostra innata clemenza.
Firmato FERDINANDO.
(Num. 236) SIRACUSA 20 GIUGNO 1821.
Decreto con cui vengono stabilite le nuove basi dei
Governo p reali domini di qua e di l del Faro.
Napoli, 26 maggio 1821.
FERDINANDO I. CC.
Consultando i veri e permanenti interessi de' popoli
dalla divina provvidenza affidati alle nostre cure, e vo
lendo dar loro uno stabile governo atto a garentire per
sempre il riposo e la prosperit dl nostro Regno; in
teso il parere di probi , saggi ed illuminali soggetti per
dottrina e per esperienza;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1, Vi sar un Consiglio ordinario di Stalo com
posto di uu numero non minore di sei Ministri di Stalo

)(
Senza dipartimento, nel qual Consiglio i Segretari di Stato,
o Direttori con referenda c firma, faranno a noi rap
porto degli affari appartenenti al loro dipartimento.
2. Questo Consiglio sar da noi preseduto, ed in
nostra assenza dal nostro amato figlio il Duca di Cala
bria ; ed in assenza di esso , da colui tra i Ministri che
destineremo a tal oggetto.
3. L'amministrazione di Sicilia sar separata da
quella de' nostri domini al di qua del Faro. Sar perci
regolata da un nostro Luogotenente , che verr assistito
da un Consiglio composto dal Direi, del dipart. dell'inter
no e degli aifari ecclesiastici, da quello del dipartimento
degli all'ari di grazia e giustizia, e da quello del diparti
mento delle finanze. Questo Consiglio sar preseduto dal
nostro Luogotenente. Gli affari di Sicilia che esigeranno
la nostra decisione, ci saranno riferiti dallo stesso Luo
gotenente col parere del Consiglio di Sicilia ; e da un
Segretario di Malo siciliano che risieder presso di noi ,
se ne far rapporto nel nostro Consiglio ordinario di Slato.
4. Saranno da noi creali due corpi solto la deno
minazione di Consulle di Stalo : la prima composta al
meno di trenta membri riseder in Napoli, e si occuper
degli affari de' domini al di qua del Faro ; 1' altra al
meno di dieciotto riseder in. Palermo , e si occuper
degli affari della Sicilia.
5. Lo scopo e le attribuzioni delle Consulte di Sta
to saranno :
1. di dare il loro parere sopra tulti i progetti di legge ,
e regolamenti generali , i quali dopo essere stati proposti
nel nostro Consiglio di Sialo, saranno da noi rimandali
all'esame delle Consulle. Tali progetti saranno sviluppali
nella Consulta di Napoli da quel Segretario di Slato che
incaricheremo di questa commissione , e nella Consulta
di Sicilia dal Direltore del dipartimento cui essi appar
tengono :
a. di dare similmente il loro parere sugli stati discussi
d'introito e di esito, che saranno loro diretti, uno per
le Provincie al di qua , e 1' altro per le Provincie al di
l del Faro :
3. sull'amministrazione ed ammortizzazione del debito
pubblico :
4.. sull'alienazione, sul cambiamento , o sopra ogni al
tro contrailo a lungo termine concernente i beni patri
moniali , o pubblici.
6. Saranno nominate delle commissioni composte di
membri della stessa Consulta per esaminare i progetti di
legge , e quelli ancora riguardanti oggctli amministrativi ,
per farne rapporto alla Consulla.
7. Il parere della Consulla sar formato a maggio
ranza , ed a noi rassegnato con un processo verbale della
deliberazione : nel quale processo verbale saranno ugual
mente inseriti i voti della minorit.
8. In caso che il parere della maggiorit della Con
sulta fosse in opposizione colla proposizione emanata dal
nostro Consiglio di Stato, questo parere sar preso in
considerazione, e discusso nel detto Consiglio di Stalo per
potere far conoscere la nostra decisione , o pure rinviar
l'affare alla Consulla per essere nuovamente discusso. Se
dopo questa seconda discussione noi giudicheremo la que
stione abbastanza rischiarata, e l'affare di natura da dover
passare all'esecuzione, faltonc un allro esame in Consi
glio, sar trasmessa la nostra determinazione colle consi
derazioni alla Consulla per essere registrala ne' suoi atti.
9. Ogni Consulla avr un Presidente, che sar da
sci scello tra i membri delle rispettive Consulle,

)(
10. Saranno da noi nominate le persone che com
porranno le Consulte, scegliendole tra i principali pro
prietari delle diverse Provincie e delle differenti classi ,
e tra quelli che esercitano eminenti funzioni nell'ordine
amministrativo , ecclesiastico , giudiziario , e militare. E
desiderando noi che i veri bisogni ed interessi di lulte le
parti del nostro Regno sicno interamente a noi noti, e da
noi esaminati, incaricheremo il nostro Consiglio di Stato
a proporci un regolamento, sul quale saranuo intese le
Consulle, e col quale si determiner il modo con cui un.
membro delle Consulte sar nominato in ciascuna pro
vincia.
ir. Ci riserbiamo di accordare a' membri delle Con
sulte, dopo cinque annidi funzione, il titolo e gli onori
di Consultore di Sialo a vila. Quelli che si troveranno in
questo caso, cessando di aver parie attiva nelle Consulle,
potranno essere ammessi ad una competente pensione di
ritiro, da determinarsi con un regolamento speciale.
12. Vi sar nel corso di ogni anno un periodo di va
canze per le Consulle. La durata di queste vacanze sar
da noi determinala-, visto il bisogno del servizio.
13. La forinola che si adotter nella pubblicazione
delle leggi , sar la seguente // Re , dietro il parere
del suo Consiglio di Stato, ed inlesa la Consulta or
dina ec.
i4- Vi sar in ogni Provincia del Regno un Consi
glio provinciale, che in certi mesi dell'anno si riunir
nel capoluogo della Provincia per ripartire tra i Comuni
il contingente d' imposizione diretta assegnato a ciascuna
Provincia, sino alla formazione di un catasto generale;
e per deliberare ugualmente su di altri oggetti interes
santi l'intera Provincia, o gli stabilimenti pubblici e di
piet.
I membri de' Consigli provinciali ed il numero di
essi saranno da noi nominati per due anni tra i princi
pali proprietari di ogni Provincia : -Dalvo a determinare
per 1 avvenire , a tenore di un regolamento che col pa
rere delle Consulte ci sar proposto dal nostro Consiglio
di Stato per regolar la nomina de' membri de' dotti Con
sigli provinciali , la durala delle loro funzioni , e la na
tura e i limiti delle loro attribuzioni.
15. Volendo noi confidare agli stessi Comuni l'am
ministrazione de' loro beni , ed accordare loro la facolt
di deliberare sulla contribuzione annuale destinata alle
spese comunali, e sull'impiego del prodotto di questa
contribuzione ( per quanto per sia compatibile col potere
tutelare riservato sempre al Governo per la conscrvazioue
del patrimonio de' Comuni), sar pubblicato un regola
mento sull'amministrazione comunale, nel quale verranno
determinale le condizioni di propriet, o allri requisiti,
per essere ammessi a' Cousigli comunali, il modo di ele
zione de' loro membri, il numero di essi e le loro attri
buzioni.
16. Con altri nostri decreti nomineremo i soggetti
che dovranno comporre il 'nostro Consiglio ordinario di
Stalo e la Consulta di Stalo residente in Napoli, il Luo
gotenente e la Consulta di Stalo residente in Palermo, del
pari che i Segretari di Stato, o Direttori de' dipartimenti
per l' esecuzione del presente decreto.
Firmato FERDINANDO.

)( 55o )(
LUGLIO

( Num. a37 ) SIRACUSA 2 LUGLIO 1821.


Pel regio exequatur alle carte della Corfe di Roma.
FERDINANDO I, eC,
Vista la nostra determinazione data da Firenze li z\.
marzo ultimo, per l'abolizione del supremo Consiglio di
cancelleria ;
Visto il nostro decreto de' 26 maggio di quest'anno,
col quale abbiamo stabilito, che l'amministrazione della
Sicilia sia separata da quella de' nostri domini di qua del
Faro;
Conoscendo il bisogno di destinare in Sicilia un'au
torit per la interposizione, e spedizione de' regi exequa
tur sulle carte della Corte di Roma, da munirsi di tal
solennit ;
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Le cario della Corte di Roma, e relative
alla Sicilia, da munirai del regio exequatur; il quale
per lo innanzi veniva impartito dal supremo Consiglio di
cancelleria, si spediranno per ora, e sino a nuova nostra
disposizione dal Procuratore generale presso la gran Cor
te de'conti residente in Palermo.
2. Il Segretario di Stato ec.
Napoli 6 giugno 1821.
Firmalo FERDINANDO.

1821

(Num. 240) SIRACUSA a-i LUGLIO iSar.


Decreto risguardante la formazione del Governo di
Sicilia.
Napoli, 07 maggio 1821.
FERDINANDO I. tC.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. Il Governo di Sicilia sar formalo dal Luo
gotenente Principe di Culo D. Niccolo Filangieri, e
da' Consiglieri cavalier D. Francesco Pasqualini , Diret
tore pel dipartimento dell' interno e degli affari eccle
siastici , D. Giovambattista Finoccharo Direttore pel
dipartimento degli alfari di giustizia , D. Francesco Cu
poni Direttore pel dipartimento delle finanze.
2. 11 Consigliere di Slato ce.
Firmalo FERDINANDO.

(Num. 24.1 ) SIRACUSA 28 LUGLIO 1821.


Decreto che abolisce V ascrizione marittima ne domini
di qua del Faro e V allhlamenlo marittimo in quel
li al di l , e prescrive il nuovo stilema da ser
barsi relativamente alla parte politica ed ammi
nistrativa della navigazione di commercio.
Napoli, 28 maggio 1821.
(Num. a38) SIRACUSA 10 LUGLIO 1821.
FERDINANDO I. CC
L'ascrizione marittima ne' nostri domini al di qua del
Decreto che prescrive il modo onde abbiano a giudi
carsi le ordinarie cause de siciliani, giusta le Faro, e l'allistamento in quelli al di l, decretali in data
de' 5 di marzo e 1 di agosto 1816, e le istruzioni del
disposizioni della legge del d 1 ' di dicembre 1816.
Napoli, 26 maggio 1821.
di 7 d'agosto 1818 annesse alla legge de' 3o di lugKo
dello per la nostra armala di mare distogliendo una gran
FERDINANDO I. ec.
Avendo fissato con real decreto di questa data, fra
parte de' nostri amatissimi sudditi da' propri mestieri ; e
le altre nostre sovrane provvidenze, la segregazione am
volendo noi dar loro un segno del nostro paterno amore
ministrativa di qua e di l del Faro ; per confermare la onde continuassero pacificamente le rispettive occupazioni;
reciproca indipendenza giudiziaria di questi nostri amatis
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
simi sudditi;
Art. 1. L'ascrizione marittima ne' nostri domini di
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
qua del Faro, e l'allislamento marittimo in quelli al di
Art. 1. Le cause ordinarie de' siciliani continue
l , sono aboliti.
ranno ad essere giudicale sino all'ultimo appello da'Tri2. Gli uflziali superiori e particolari , e gV individui
bunali di Sicilia, come quelle de' napolitani da' Tribunali
delle diverse classi della real marina , compresi quelli
di Napoli , giusta le nostre precedenti determinazioni ema
dell' amministrazione della medesima , i quali si trovano
nale il d 11 di dicembre 1816.
impiegali nel ramo dell'ascrizione e dell'allistamenlo, sono
richiamati nel dipartimento generale per attendere desti
2. Resta in Palermo la suprema Corte di giustizia
eguale e colle medesime facolt da noi concedute alla su
no. I Sindaci marittimi, o altri impiegali pagani, tanto
prema Corte di giustizia residente in Napoli.
nell'ascrizione, quanto nelf allistamento , sono esonerali
3, I Segretari di Slato ec.
dalle loro cariche.
3. Le matricole, i fogli, di allistamenlo , e tulio
Firmato FERDINANDO.
' altro registro relativo alla parte amministrativa dell'ascri
zione marittima e dell'allistamenlo, del pari che i simili
(Num. 23q) SIRACUSA 18 LUGLIO 1821.
Decreto con cui si nomina il Principe di Culo Luogo
oggetti esistenti presso i Solto-direllori e comandanti di
Distretto in qucsli reali domini, e presso l' ufficiale inca
tenente della Sicilia.
ricalo in capo dell' allistamenlo , e funzionari nelle Valli
Napoli, 27 maggio 1821.
minori de' nostri domini oltre il Faro, saranno riuniti e
FERDINANDO I. ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
conservali nell'archivio della real marina.
Art. Il Principe di Culo D. Aiccola Filangieri
Le matricole e i fogli di allistamenlo esistenti presso
nominato Luogotenente della Sicilia.
i Sindaci marinimi in questi reali domini , e presso i dc2. Il Consigliere di Stato ec.
8 legali ne' domini oltre il Faro, consegnali saranno a' ri
spettivi Sindaci comunali . i quali cureranno di tenere i
Firmalo FERDINANDO. .

K 55i )(
registri e fogli suddetti al corrente di tutte le notizie che la prosperit della medesima , che tanfo ci a cuore.
Il Retro-ammiraglio LeUieri continuer a conseguire
Concernono la gente di mare , onde regolare con accerto
la formazione de' ruoli di equipaggio de' legni mercantili. gli averi finora conseguiti, come Direttore generale del
l'ascrizione mariltima (a).
4- Un altro nostro decreto hsser il modo come for
g. I nostri Direttori delle segreterie ec.
nirsi il personale del corpo de' marinari cannonieri, c gli
Firmato FERDINANDO.
equipaggi de'nostri bastimenti da guerra.
>. La formazione de' ruoli di equipaggio de' legni
mercantili affidata a'Sindaci comunali, a seconda delle () V. il seguente regolamento per la esecuzione del
real decreto de 28 di maggio 1821 relativo alla
domande de' capitani o padroni de' medesimi legai, ed ai
navigazione di commercio.
termini del real decreto del d 1 di agosto j8i6 risguardante la navigazione di commercio , nella parte relativa
1 Art. r. Non potendo i Sindaci comunali delle Cill
al numero di equipaggio ed identit delle persone che
c di Napoli e di Palermo incaricarsi del servizio di
t cui tratta l'articolo 3 del sopraddetto real decreto
debbono comporlo.
I Capitani di porto , oltre la verifica de' ruoli sud de' 28 di maggio del corrente anno, i rispettivi
delti per la identit delle persone che vi sono ascritte,
Capitani de' porli saranno incaricati pe' Comuni
te indicati tanto di riceversi la consegna delle ma
Uniranno a' loro doveri quello della vigilanza sullo stivag
gio, caricamento, attrezzi, vele, gomene ed armi, di cui
il tricolc e de' registri della gente di mare, quanto
debbono essere forniti i legni mercantili, a norma del
t di tuli' altro che relativo a tal servizio affidato
a'Sindaci comunali del Regno, a tenore dolio
prescritto ne' corrispondenti articoli del precitato decreto
enuncialo real decreto.
del d 1 di agos!o.
2. I Sindaci ed i delegali marinimi, a norma dello
I Consoli e Viceconsoli nell'estero continueranno co
e articolo 3 di detto real decreto, consegneranno
me al presente a verificare la identit degl'individui iscritti
a' Sindaci comunali del luogo di loro residenza
Ue'ruoli di equipaggio, e quanto altro all'oggetlo mede
t le matricole, i fogli di allislamento e tuli' altra
simo prescritto loro nel succennato decreto del d 1 di
C caria relativa a' registri degli uomini di mare;
agosto 1816.
f meno che per Napoli e Palermo , dovendo darsi
II Retro-ammiraglio D. Carlo Vienna ispezioner
t in detti luoghi la consegna a' rispettivi Capitani
questa parte di servizio, ed assumer l'altra di membro
f de' porti.
della Direzione generale della navigazione di commercio :
a qual fine gli si addicono due sententi da scegliersi tra
c La consegna dovr eseguirsi previo un processo
1 verbale firmato dallo parli rispellive, del quale
que' che han servito nella Direzione generale dell'ascri
e si faranno tre copie eoli' assistenza de' Sindaci e
zione marittima.
Saranno al medesimo Retro-ammiraglio consegnate
t delegati marinimi. Una di delle copie rester
tutte le carte e tulli i registri , ed altri fogli relativi alla
presso il Sindaco comunale, o del Capitano del
corrispondenza della parte militare tanto della Direzione
1 porto di Napoli e di Palermo, 1' allra sar pasgenerale suddetta, quanto delle sotto-direzioni, comant sata all' Ispettore Retro-ammiraglio Viciina, c la
danze di Distrelto, e de' sindacati marittimi.
<i terza si rimetter alla Coraandauza generale della
Per tali incarichi il Retro-ammiraglio D. Carlo Vi
I real marina,
enna conserver gli averi de'quali ha finora goduto come
3. Seguita una tale consegna, il Sindaco comunale
Ispettore dell'ascrizione mariitima.
t o il Capitano del porto che l'avr ricevuta, do
6. Tutte le volte che un uomo di mare domanda di
li vr esliarre dalla matricola o dal foglio di alliessere eletto capitano, padrone, o pilota di bastimento
stamento tanti annoiamenti, per quauli sono i
mercantile , il Retro-ammiraglio Vienna preseder una
t Comuni cui gli uomini ascritti o allistati appar
ir tengono; e muniti questi della propria firma e
Commcssione composta di uffiziali e piloti della real ma
(( del suggello del proprio Comune o del proprio
rina, nominati dal Comandante generale della medesima,
(1 uffizio, se Capitano del porlo, li passer ai
per esaminare la idoneit del pelizionario , a norma delle
prescrizioni contenute nel dello decreto del d 1 di agosto
( Sindaci de' rispettivi Comuni a' quali i notamenti
1816. Comprovata la idoneit , verr rilasciato allo slesso
appartengono, affinch ognuno abbia registro degli
un foglio di abililazionc allo esercizio delle richieste fun
uomini che gli appartengono.
zioni , firmato da tulli i componenti la Commcssione , e
La delta operazione sar eseguita coli' assistenza
vistato dal Relro-aminiraglio Presidente.
c personale de' Sindaci o delegali marittimi, per c7. I Capitani di porlo , ed ove questi non esistano ,
vilarsi gli errori che si potrebbero commettere.
i Sindaci comunali funzioneranno da membri delle Com
I 4< Ci eseguilo, ogni Sindaco comunale dovr rilamissioni marittime in vece de' Sollodiretlori e comandanti
sciare a ciascuno degli ascritti o desi allistati
di Distretto in questi reali domini , e do' funzionari di
* compresi nel notameuto ricevuto, un foglio di rimarina nelle Valli minori de' domini oltre il Faro.
( cognizione in istampa, a norma dell' annesso moIn vece de' Sindaci marittimi in Napoli , e de' dele
( dello num. I, il quale verr corredalo della di
gati di marina in Sicilia , che vengono soppressi con que
lui firma e del suggello comunale.
sto decreto , la parte che essi disimprgnavano nella na
1 In Napoli ed in Palermo eseguiranno lo stesso i
vigazione di commercio, affidata a' rispettivi Sindaci co*
rispellivi Capitani de' porti , apponendovi il sugmuuali.
( gello delle loro officine.
8. Il Retro-ammiraglio D. Emmamiele LeMitri sino
( 5. Ogni uomo di mare dovr esser munito di detto
a che non sar chiamalo ad altro incarico, dar tutti i
a foglio di ricognizione, in vigor del quale sar
lumi necessari al Retro-ammiraglio D. Carlo Violina, e
unicamente riconosciuto come uomo di mare in
cooperer perch il nuovo andamento di cose concernente
t qualunque parte del Regno, ed anche nell' estero,
la parte politica delia navigazione di commercio produca 8
< ed imbarcalo a bordo de'l'gni nazionali mercanti

( 552 )
( Num. a4a ) SIRACUSA 3i LUGLIO 1821
considerati clie dopo l'epoca degli 8 d luglio dello scorso
anno, o coartali dalla forza, o indotti dal timore, dalla,
Decreto contenente un amnistia accordata da S. M. re
seduzione, o altra causa escusanle, si ascrissero alla cip.
lativamente agli avvenimenti di luglio 1820.
bonaria o ad altre societ segrete proscritte dalla santa
nostra religione e dalle leggi antiche , tanto che nuove ;
Napoli, 3o maggio 1821.
Consultando la nostra real clemenza , abbiamo riso
VERDIKAKDO I. ec,
luto di decretare , e decretiamo ec.
Considerando esser tutto proprio del nostro cuore
Art. 1. Tutti coloro che dopo il d 8 di luglio dello
paterno il tranquillizzare gli animi esitanti di quegl' in- scorso anno sino al giorno ad. di marzo inclusivo si ascrist li 0 da guerra; mentre nel foglio enuncialo vengo- Il
t no espressi i connotati risultanti dalle matricole
f o da' fogli di allislamento,
C 6. Per gli alunni, o sieno mozzi, dovr rilasciarsi
( il foglio di ricognizione senza il divisamente dei
C connotati, poich sono gli alunni di et crescente:
c e solamente quando passano alla elasse di maric nari dovr esser loro stabilito il foglio di ricoc gnizione eguale a' primi , il che non potr ac ver luogo per essi prima dell' et di anni sedici
c compiti.
C7-I Sindaci comunali dovranno registrare tanto quei
( che sono ascritti o allislati , quanto coloro che
< nel tratto successivo si applicano al mestiere del
c mare. Lo stesso registro saranno obbligati tenore
t i Capitani de' porti di Napoli e di Palermo; nella
f intelligenza che questi non potranno scrivervi alc cuno senza che presenter la propria fede di batc tesimo, ed in oltre, per Napoli, senza 1' attestato
K della polizia, e per Palermo senza il certificato
c del Comune , nel quale dovr specificarsi la quac lil dell' individuo, o la sua volont di esercitare
il mestiere del mare,
K 8. I Sindaci comunali , ed i Capitani del porlo di
I Napoli e di Palermo sono incaricati di formare
c e ritoccare i ruoli a' padroni e capitani do' basti
ti menti non solo per g' imbarcali e disbareati delc 1' equipaggio, ma benanche per le verifiche nello
approdo de' legni ; non povendo per esiger dic ritlo tanto per la formazione de' ruoli , quanto
< per la ritoccata de' medesimi, dovendo rilasciarsi
c il tutto gratis,
1 Delti ruoli dovranno esser muniti delle loro firme
t e dei suggelli de' Comuni, o delle capitarne dei
C porti per que' di Napoli e di Palermo.
f 9. Il numero di ciaschedun equipaggio di bastimenc to non dovr essere minore di quello stabilito ||
f dall' articolo 29 del real decreto del d primo di
c agosto 1816 risguardante la navigazione di coinf mercio.
t 10. La formazione de' ruoli dovr eseguirsi su di foc gli bollali e stampati secondo il modello nura. 2.
< Di tali fogli l'amministrazione del registro e bollo
f pe' reali domini al di qua del Faro, e la Direzione
de' rami e dirilli diversi pe' reali domini al di l
( del Paro, dovranno rimelterne un certo numero
k a ciascheduno de'rispellivi Sindaci comunali delle
t coste del Regno ove non esistono botteghini desti* nati per vendere la caria bollala-onde darne conto
in seguilo delle distribuzioni all' amministrazione
t suddetta. Il diritto del bollo si pagher da ciascun
f padrone o capitano di bastimento a cui sar data
<c la carta suddetta.
C ir. Tanto l'amministrazione del registro e bollo pei
1 reali domini al di qua del Faro , quanto la Dire- I

I zione generale de' rami e dritti diversi pe' reali do( mini al di l del Faro, rimetteranno egualmente
( a' rispettivi Sindaci comunali ove non vi sono botf teghini , un numero di fogli bollali per uso di
( libri di giornali, a forma del modello num. 3,
( affinch i padroni o capitani de' legni possano
c provvedersene con facilit; dovendo detti Sindaci
comunali corredarli delle dovute formalit. I Sin( daci comunali suddetti esigeranno da' padroni g
c capitani de' legni il solo diritto del bollo di detti
t fogli per giornali , e ne daranno conio alla rispet1 tiva Amministrazione o Direzione sopraddetta , a
f norma della distribuzione. In Napoli ed in Palert mo si praticher da' Capitani de' porti lo stesso che
f si prescritto nel sopraddetto articolo 10.
12. Per facilitar l'andamento del servizio marittimo
della navigazione di commercio affidato a' Sindaci
C comunali, ed affinch sia diretto il tutto da uoc mini del mestiere, sar riconosciuto col carattere
c d'Ispettore della parte, marittima della navigazione
t di commercio il Retro-ammiraglio incaricato di
c queslo servizio, ed avr esso alla sua immediazione
c un tenente di vascello. Ne' domini al -di qua del
c Faro saranno destinati due uffiziali della real ma1 rina per aver la corrispondenza co' Sindaci comu( nali per lo andamento del servizio della parte
C marittima della navigazione di commercio, i quali
( dipenderanno dall' Ispettore Relro-ammiraglio so
( praddelto.
i3. Uno de' delti uffiziali far la sua residenza in
t Catanzaro , luogo centrale per conservare pi spet- dita la corrispondenza delle coste marittime del
K Tirreno e del Jonio: l'altro riseder in Mariella,
t luogo centrale delle coste dell'Adriatico.
i4~ Il Capitano del porlo di Napoli per lo servizio
t della parte marittima della navigazione di cui
t incaricalo , ed i Sindaci comunali del primo Cirt condario avranno la corrispondenza direttamente
f coll'Ispcltore.
i5. Ne' reali domini olire il Faro il Capitano del
porto di Palermo avr la corrispondenza immediata
f co' Sindaci comunali per lutto ci che riguarda la
t parte di servizio marittimo della navigazione di
t commercio , dandone parie al Relro-ammiraglio
t Ispettore.
16. L'articolo 6 del real decreto de'eS di maggio,
e che parla degli esami de' padroni e de' piloti , sar,
t applicabile agli uomini di mare di questi reali
( domini , che vorranno essere abilitati per la navi( gazione di altura e di gran cabotaggio : e per la
t pesca rester autorizzato l' Ispettore d'incaricare i
( due uffiziali da lui dipendenti , ed anche i CapirC fani de' porti del Regno, di esaminarli a noriua
( della legge, passando il risultaxento dell'esame
( ad esso Ispettore per ispedire loro il corrispondente

(
sero alle societ segrete e proscrille , o presero parte ne
gli altri avvenimenti politici, purch non sieno nel nu
mero de' cospiratori o imputali di misfatti comuni, go
dranno una piena amnistia.
2. In conseguenza della concessa amnistia, coman
diamo che non possa contro i suddetti aver luogo qua
lunque inquisizione.
3. La riferita grazia che loro accordiamo, si estende
solo a considerare g' imputati esenti e liberi da qualsivo
glia di quelle pene corporali che contro tali delitti ven
gono fulminate dal codice penale.
4-. La sopraccennata grazia non dee avere alcuna re
lazione con quanto stato da noi prescritto circa le ca
riche e nostre beneficenze, delle quali potessero eglino
godere per la continuazione; del che ci troviamo aver
manifestata la nostra volont nelle istruzioni che abbiam
fqtto passare alle diverse Giunte di scrutinio.
9. I nostri Segretari di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.

(Num. a43) SIRACUSA 3i LUGLIO i8ai.


Decreto risguardante la censura e lo spaccio de libri,
delle stampe e di tutti gli oggettifigurati, che vo
gliano introdursi o che gi esistono nel Regno, e
la rivela di quei che vi si sono impressi dal di
22 di maggio iSiit in poi, del pari che i catalo
ghi di tutte le opere esistenti nelle botteghe e nei
piag azzini,
Napoli 2 giugno 1821.
VIKDIIfAKDO I. CC.
L' esperienza ha dimostrato che le pi gravi ferite
alla pubblica morale sieno state prodotte dalla lettura
de' libri perniciosi, e che questi diffusi tra le inesperte
inani di giovani superficialmente istruiti, divennero fata
li alla tranquillit ed all'onore di parecchie eulte na
zioni. Quindi e che volendo mandare ad elfcllo il dispo
sto nell' articolo 9 del nostro real decreto de' 7 dello
scorso mese di maggio;

l foglio di abilitazione , a norma del real decreto


( de 28 di maggio : quale foglio sar uniforme al( 1' annesso modello num. IV, il quale sar rilascialo
t alla parte corroborato della firma degli esaminatori
( e del visto dell'Ispettore. Questo modello servir
1 benanche pe'fogli di abilitazione che dovranno ri1 lasciarsi agl'individui ascritti o allistali elicsi tro
ll Tano gi per padroni o piloti di altura e di gran
c cabotaggio ; e tali fogli sar sufficiente che sien
( firmati soltanto dal Retro-ammiraglio Ispettore.
C 17. Ne* domini oltre il Faro i Capitani de' porli di
c Palermo e di Messina presederanno le Commessiot ni di esame pe' padroni e piloti di altura e di gran
c cabotaggio , che verranno composte da quegli ufc fiziali e piloti che nomineranno a lai uopo i cok mandanti de' rispettivi dipartimenti. Essi spediranno
( i risultamenti di tali esami all'Ispettore, onde rit metta i corrispoudrnli fogli di abilitazione. Detti
g Capitani de' porli in oltre eseguiranno benanche
t gli esami de' padroni di piccolo cabotaggio e di

A proposiz'one del Direttore della real segreteria


degli affari interni, ed inteso il Consiglio di Slato.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. I libri proibiti, le stampe indecenti e tulli
gli oggetti figurali, che sembrano contrari alla religione
ed alla morale ( provegnenti dall' estero, sia per terra ,
sia per mare) saranno arrestali nella regia dogana, mal
grado qualunque pretesto di transito, o pure di proprie
t particolare.
2. La Giunta di scrutinio per la pubblica istruzione
intesi i revisori da noi approvali , dar il suo giudizio
sulla qualit degli anzidetti oggetti; e qualora creda che
non debba permettersene la circolazione , ne far rap
porto ragionalo per attendere le nostre sovrane determi
nazioni.
3. Estendendo lo stesso divieto a' libri stampati nel
Regno, prescriviamo che gli stampatori cosi della Capitale,
che delle Provincie, nel termine di un mese dalla pub
blicazione del presente decreto, debbono trasmettere al
l' anzidetta Giunta non solo le minute autografe, ma eziandio un esemplare di tutte le stampe eseguile nelle
loro tipografie dal giorno 22 di maggio 181D in poi, I
contravventori saranno paniti colla chiusura delle loro
botteghe.
4. Resta vietalo lo spaccio de' libri per mezzo dei
venditori a mano, e di quei che hanno botteghino nelle
pubbliche strade, senza un permesso della menzionala
Giunta col visto della polizia. Il permesso verr prece
duto da una malleveria di pubblico conosciuto libraio, il
quale in caso di contravvenzione soggett ad una mul
ta da cinquanta fino a duemila ducati,
!>. Tulli i pubblici librai, e direttori de* gabinetti
di lettura dovrapno fra lo spazio di otto giorni presen
tare in essa Giunta i cataloghi de' libri esistenti non
meno nelle botteghe , che nei magazzini di loro perti
nenza, sotto pena di chiudersi le officine di vendita o
lettura , confiscando il non rivelato.
6. Oltre i libri notoriamente perniciosi, la Giunta
former nuovo indice delle produzioni degne del fuoco ,
tenendo presente tanto 1' indice che ha per titolo Index
lirorttm prohibilorum solidissimi domini nostri Pii
VII, quanto l'opera del Sig. Peignot intitolata Dictionaire crifioue, litleraire , et bibliographiqut des
t pesca, e ne rimetteranno egualmente i risultamenti
t all' Ispettore per la spedizione del corrispondente
1 foglio di abilitazione,
c II detto Ispettore avr cura di rimettere pe' canali
f corrispondenti agi' interessali colla maggior sollc1 citudine, e senza obbligarli a pagamento alcuno,
c i delti fog'i di abilitazione, onde non venga in
t menoma parte attrassalo il commercio,
t 18. Il tenente di vascello che sar destinalo alla im
t mediazione del Retro-ammiraglio Ispettore della
t navigazione di commercio, ed i due uflz<ali che
t saranno incaricati della corrispondenza co' Sindaci
t comunali, percepiranno tutto il soldo e soprassol( do della loro classe ; e pi , il primo la gratifc cazionc assegnala agli uffiziali addetti all'arsenale
1 e gli altri due la gratificazione mensuale di ducati
1 venticinque per ciascuno , per indennit di desti( no, alloggio e gasli di scrittoio.
t Approvalo Napoli, il d io di luglio 182/.
i Firmato FERDINANDO.
?

)( 554 )(
(Num. 24.D) SIRACUSA 3i LUGLIO 1821.
principaux livres condamns etti feti, suppnms , ou
censurs.
7. Se mai la Giunta avesse notizia di opere in i- Decreto che stabilisce il metodo da adottarsi onde
stampa contrarie alla nostra sacrosanta religione, o alla
mantenere al completo la nuova armala di terra.
monarchia, ovvero alla morale de' popoli, presso de' di
visati librai o direttori de' gabinetti, cercando il braccio
Napoli, 11 giugno 1821.
forte della polizia , disporr la sorpresa merc le visite
domiciliari ne' magazzini e nelle botteghe di essi.
FERDINANDO I. eC.
8. I venditori, o detentori di siffatte merci moral
mente contagiose, saranno puniti colla reclusione da uno
Visto il decreto de' 26 dello scorso mese di maggio,
sino a dieci anni , e colla multa soprindicata di ducati con cui rimane abolita la coscrizione militare ne' nostri
cinquanta sino a duemila , in esecuzione dell' articolo 9 reali domini;
del succennato real decreto de' 7 di maggio 1821.
Considerando essere indispensabile di adottare un
9. Riserbiamo a noi soli la facolt di permettere nuovo metodo per rinforzare la nostra armala ;
1' incetto di la' libri a qualche persona di nostra partiSul rapporto del nostro Segretario di Stalo ec.
colar fiducia, che volesse intraprenderne la confutazio
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ne: ben inteso che la persona da noi abilitata non pos
Ari. 1. La nostra nuova armata di terra sar da
sa esporli giammai alla curiosit del pubblico e de' gio
ora innanzi mantenuta al completo per mezzo degl' in
gaggi e degli arrotamenti volontari.
vani studenti
2. Sar formata una Giunta che dovr incaricarsi
10. Il Segretario
diFinnal0
Stato ec.
s*S
_ FERDINANDO.
di quanto relativo agi' ingaggi.
3. Questa Giunta verr composta dal maresciallo di
campo D. Lattanzio Sergardi, dal maresciallo ordina
tore D. Antonio Manuel e Arriola , e dal colonnello
(Num. 244) SIRACUSA 3i LUGLIO 1821.
ritiralo D. Lodovico Minichini.
4- Dessa fisser il premio da darsi ad ogni indivi
Decreto che sospende dall'esercizio delle rispettive pro
duo, in ragione degli anni pe' quali s' impegna di ser
fessioni e sottopone ad un nuovo esame tulli co
vire , delle sue qualit personali , e de' certificati che
loro i quali ottennero diplomi o altre carte auto
presenter sulla sua condotta e su i servizi che avr
rizzanti dalla regia Universit degli studi dal di potuto rendere precedentemente.
5. Il termine dell' ingaggio rimane stabilito ad anni
7 di luglio /S20 fino al di 23 di marzo 1821.
sei per la fanteria, e ad otto per la cavalleria , pel tre
Napoli, 11 giugno 1821.
no e per le armi facoltative.
6. Il prezzo massimo dell' ingaggio non potr oltre
passare la somma di ducati dodici , che dovr pagarsi
FERDINANDO I. Ce.
direttamente dalla Giunla in una sola volta allorch lo
Allorch Tu da noi conceduta alla regia Universit
individuo contrae impegno.
degli studi la facolt di spedire i diplomi ed altre carie
7. Tulli coloro che per elTello della medaglia d
autorizzanti , inculcammo che fussero solo e rigorosa
bronzo, o del premio de' cinque carlini annui, si tro
mente accordale a' soggetti di sana morale , e con mag- vassero di gi impegnati al servizio per un determinalo
;ior precauzione ove si trattasse delle arti salutari , o tempo, potranno ringaggiarsi secondo le norme dello
.ella professione legale.
articolo 5.
Informati ora che nelle passate vicende non fu sem
8. G' individui che desiderano d' ingaggiarsi , si
pre osservata quella esaltezza che gravemente richiedono presenteranno a' corpi De' quali vogliono servire.
la salute e le fortune de' nostri amatissimi sudditi , mal
g. I capi di questi li faranno presentare con uno
comporta il nostro real animo, c'ie conservino l'ottenuto stato nominativo alla Giunla indicata noli' art. 2.
carattere coloro che non ne son degni. Laonde a propo
10. Allro notamento sar nello slesso modo trasmes
sizione del Direltore della real Segreteria di Stalo degli
so per tulli g' individui che bramano di ringaggiarsi.
Sar questo accompagnato dal dettaglio de' servizi resi ,
all'ari interni , ed inteso il Consiglio di Stato ;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
e dalle note particolari che potranno risultare sul conio
Art. 1. Tanto que' che dal d 7 di luglio 1820 al di ognuno.
d 23 di marzo 1821 ottennero la laurea nelle facolt di
1 1 . La summentovata Giunta passer notamento a'eorp
medicina e di giurisprudenza , quanto i farmacisti che degli uomini ingaggiali e de' riugaggiati , indicando per
per avventura ebbero la cedola di approvazione, o la li
ciascuno di essi il numero di anni che dee servire , ed
cenza nella suddivisala epoca, saranno sospesi dall' eser
il premio ricevuto nel momento della convenzione. Un
cizio delle loro professioni, e sottoposti ad un nuovo esame. duplicalo di esso sar dalla Giunta rimesso al Ministero
2. Qualora in questo nuovo esame si troveranno di Stalo della guerra.
idonei , otterranno il nuovo diploma senza pagare altri
12. Il Direttore delle reali finanze disporr d una
drilli: se saranno riprovati, verr loro restituito il da
somma di ducati quarantamila in favor della ripetuta
Giunta, onde prendersi le quote secondo il bisogno.
naro pagato per la spedizione della laurea.
3. Non sottoponendosi al riesame, o pure non otte
13. Questa spesa sar in seguito regolarizzala sulla
nendo la rinnovazione della laurea, resteranno inabilitati
terza classe dello sialo discusso della guerra.
14. I noslri Segretari di Sialo Direttori ec.
all' esercizio delle loro professioni.
4. Il Direttore della real Segreteria di Stalo ec.
Firmalo FERDINANDO.
Firmato FERDINANDO.

)( 555 )(
AGOSTO

(Num. 24.6) SIRACUSA 2 AGOSTO 1821.


Decreto che vieta agli uffizioli degli aboliti reggimenti
di milizie provinciali di far uso dell'uniforme, ec
cettuandone i colonnelli e coloro ai quali era stato
da S. M. concesso un grado qualunque anterior
mente al di S luglio 1820.
Napoli 12 giugno 1821.
FERDINANDO f. CC.
Visio il decreto del 2 dello scorso mese di aprile ,
sull'abolizione de'reggimenli di milizie provinciali. Consi
derando, che per la soppressione di tali corpi risultano
inutili gli uffiziali, che anteriormente all'epoca del 5 lu
glio 1820, furono in essi provvisoriamente nominati, e
che in virt del succennato decreto de' 2 aprile decorso
conservano, fino a nuova nostra disposizione l'onore dello
uniforme del rispettivo grado.
Sulla proposizione del Direttore della real segreteria
di Stato della guerra.
Inteso il Consiglio di Stato.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Gli uffizioli provvisoriamente nominati negli
aboliti reggimenti di milizie provinciali anteriormente alla
epoca del 5 luglio 1820, i quali in forza dell'articolo 2
del decreto del 2 aprile decorso , hanno conservato fino
a nostra ulteriore disposizione l'onore dell'uniforme del
rispettivo grado, rientrano nella loro condizione di paga
ni, e non potranno pi far uso dell'uniforme suddetto.
Art. 2. Sono eccettuati da tale disposizione i Co
lonnelli di milizie nominati da noi con decreto prima
del 5 luglio , i quali potranno continuare a far uso del
l'uniforme, co' distintivi del loro grado, purch non siano
risultati colpevoli dallo scrutinio , e non occupino impie
ghi civili.
3. Sono pure eccettuati que' soggetti , che anterior
mente alla epoca suddetta, occupavano impieghi d'Inten
denti delle Provincie , e di Sotto Intendenti di Distretti,
e che ora continuano a servire negli stessi impieghi.
Costoro conserveranno 1' onoriGcenza del grado di
Colonnello i primi, e di Tenente Colonnello i secondi,
purch abbiano nostra nomina, mancando loro tale nomi
na di Colonnelli , 0 Tenenti Colonnelli , ed avessero no
mina di gradi inferiori ne potranno far uso.
4. Da ogg' innanzi sar osservata la massima di
non concedersi onorificenze di grado , o uniformi militari
agl'impiegati del ramo civile, ed amministrativo.
Il Direttore della real segreteria di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.
(Num. 24.7) SIRACUSA 10 AGOSTO 1821.
Decreto per centralizzare nella real segreteria di
Stato di gasa reale e degli ordini cavallereschi
tutte le attribuzioni che jormano parte integrale
degli oggetti ad essa confidati.
Napoli, 20 giugno 182L
FERDINANDO I. eC.
Esigendo la regolarit del nostro real servizio, che
sieno centralizzate nella nostra real segreteria di Stato
di casa reale e degli ordini cavallereschi tutte quelle attribuzioui che formano una parte integrale degli oggetti

1821

che le sono confidati, c che fin dalla sua primitiva isti


tuzione erano alla medesima annesse;
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. La real segreteria di Stato di casa reale
e degli ordini cavallereschi riunir tra le sue attribu
zioni, secondo le leggi veglianli , tutti gli affari ed im
pieghi della real Corte, della real casa, e di tutte le
loro dipendenze.
2. Saranno in conseguenza compresi nel suo dipar
timento i siti reali colle rispettive dipendenze, le reali
cacce, 1' ufficio del caccialor maggiore colle sue dipen
denze, il cappellano maggiore e quanto concerne le reali
cappelle palatine di Napoli e di Palermo, e le cappelle
de' siti reali e loro dipendenze.
3. Formeranno ugualmente parte delle attribuzioni
della medesima real segreteria di Stato i beni farnesiani,
che sono slati finora sotto la dipendenza della segreteria
di Stato degli affari esteri , la contea di Mascali come
nostra particolar pertinenza, i reali palazzi colle rispet
tive adiacenze, tanto in Napoli, che in Sicilia, come
ancora ne' reali siti posti nell' una e nell' altra parte dei
nostri reali domini; tutti gli edilizi di conto una volta
dell' amministrazione de' beni riservati ed aggregati alla
nostra real casa con decreto de' 18 del passato maggio;
come pure tutti i beni aggregati alla stessa real casa non
solo col suddetto decreto, ma ben anche coli' altro pre
cedente de' 17 dello slesso mese di maggio.
4. Tutti gli ordini cavallereschi, cio di S. Ferdi
nando e del Merito, di S. Gennaro, di S, Giorgio o
Costantiniano, e di S. Giorgio della Riunione; il per
messo esclusivo di domandare o far uso di Ordini o di
decorazioni estere, ed il permesso di poter far uso dello
stemma reale, apparterranno al dipartimento della real
segreteria di Sialo di casa reale.
5. Sono riuniti , come prima, alle attribuzioni della
medesima real segreteria di Slato la biblioteca borbonica,
il deposito de' quadri , quello delle statue , de* bronzi e
de' vasi etruschi , il museo ercolanese colla officina dei
papiri, il palazzo detto de' regi studi co' locali e proprie
t annesse , gli scavi di Pompei colle sue pertinenze ,
quelli di Ercolano , e di lutti i luoghi del Regno , le
scuole delle belle arti , quella dei pensionali in Roma ,
ed il lavoratorio delle pietre dure.
6. Apparterr parimenti alla slessa real segreteria
tutto ci che riguarda acquisto ed associazioni de' libri
per la biblioteca borbonica, e la compra di lutti gli og
getti di arie antichi e moderni per ornare il museo ed
i rispettivi depositi.
7. Dipenderanno similmente dalla real segreteria
medesima gli alti dello stato civile della real famiglia,
tutte le etichette della real Corte, le ammissioni a' reali
baciamani ed alle feste di Corte , ed i permessi di visi
tare i reali palazzi, i siti reali ed i musei,
8. Formando parte delle nostre reali propriet Io
edilizio del teatro di S. Carlo con i suoi aggregati, alla
di cui manutenzione si trovano destinati i fondi nello
stato discusso della real segreteria di Stato degli affari
interni , niuna novit o disposizione potr aver effetto
nel locale medesimo senza la nostra sovrana approvazio
ne, che sar provocala dal nostro Segretario di Stato di

)( 536 )(
casa reale, dopo di essersi messo di accordo con quello
Napoli , 6 luglio 1821.
degli affari interni.
La pubblicazione di taluni scritti che, trattando di
9. Oltre alle attribuzioni gi dichiarate , lutto ci
relazioni tra napolitani e siciliani , attaccano o pur sosten
che direttamente o indirettamente pu riguardare g' in
teressi della real Corte e famiglia, de' siti reali e delle gono 1' indipendenza degli uni dagli altri , riguarda un
loro dipendenze, sar compreso nel ripartimento della oggetto che lungi di dar luogo a privale discussioui ,
riserbato unicamente alla sovranit che noi riconosciamo
nostra segreteria di Stalo di casa reale.
da Dio. Volendo in oltre che le diverse classi de' nostri
10. Per eifetlo delle disposizioni contenute nel pre
sente decreto , tutti i fondi ammessi negli stati discussi amatissimi sudditi non serbino altra rivalit, che quella
delle segreterie di Stato degli affari esteri e degli affari riposta nella gloria di obbedirci e nel piacere di scam
bievolmente amarsi ;
interni non solo per mantenimento e dolaz one del per
A proposizione del Direttore della real segreteria ce.
sonale e materiale degli stabilimenti indicali ne' prece
Inteso il nostro Consiglio di Slato;
denti articoli, ma ancora per acquisto di libri della bi
Abbiamo, risoluto di decretare e decretiamo ec.
blioteca borbonica ed oggetti di arte; come pure tulle le
Art. 1. E proibita da ora in avanti qualunque pro
somme che dalla Direzione de' beni riservali souo slati
finora ordinariamente e straordinariamente erogate per duzione letteraria che tratti degl' interessi e delle rela
la manutenzione e prosieguo delle fabbriche de'palazzi e zioni fra i popoli a noi egualmente soggetti e devoti.
2. Chiunque de' napolitani o siciliani scrivendo fo
degli edilzi aggregali alla nostra real casa col suddetto
real decreto de' 18 di maggio ultimo, verranno dal di ment la malintesa gara , curer di ritirare le stampe
date fuori, e di rendersi lodevole con una condotta ten
primo del prossimo entrante mese di luglio dedotte dai
dente alla sincera e reciproca slima degli uni cogli altri-.
suddetti stati discussi degli affari esteri e degli affari in
terni , del pari che della Direzione de' beni riservati , e
3. Se dopo le disposizioni contenute nel presente
posti a credito della dipendenza della nostra real casa real decreto uscisse in luce qualsivoglia carta che vi si
a di cui favore saranno dalla nostra real tesoreria gene
opponga, sar questa pubblicamente bruciata , e gli au
rale di Napoli liberati per dodicesimi, senza formalit di
tori sottoposti alle pene statuite nel codice criminale.
ordinativi, ed indirizzati i pagamenti al nostro Segretario
L. Il Segretario di Stato ec. Finn. FERDINANDO.
di Stato di casa reale , il quale ne disporr secondo le
forme prescritte nel nuovo regolamento della delta real
(Num. 249) SIRACUSA 3o AGOSTO i8r.
Sono stali aggregali ai riparlimenti del Ministero
casa de 16 di maggio 1820.
dell' interno il ramo degli affari esteri, di guer
Tutte le somme poi che la tesoreria generale di Pa
ra e marina , e quello di casa reale.
lermo somministra a quella nostra cappella palatina a
Napoli 11 luglio 1821.
qualunque titolo, o che alla medesima pervengono da
FEROIHNOO I. CC.
altri rami e da particolari sue propriet, continueranno
Visto il nostro decreto dei 26 maggio 1821 portante
ad esigersi ed amministrarsi provvisoriamente nel modo
lo stabilimento del Consiglio di Sicilia presedulo dal no
che sta in oggi praticandosi; riserbandoci di stabilire un
regolamento particolare, in vigor del quale verranno ri
stro Luogotenente e composto dal Direttore del diparliconcentrati nelle dipendenze della nostra real casa tutti raento dell'interno e degli affari ecclesiastici, da quello del
g' introiti e gli esiti relativi alla suddetta nostra cappel
dipartimento di grazia e giustizia f e da quello dello ri
partimento delle finanze.
la palatina di Palermo.
Visto l'altro nostro decreto dei 5 del corrente mese
11. A questo effetto il nostro Segretario di Stalo di
casa reale si porr di accordo col Segretario di Stalo di luglio col quale abbiamo risoluto, che gli affari di po
degli affari esteri e co' Direttori delle reali segreterie di lizia della Sicilia debbono trattarsi dal Direttore del ripar
Stato degli affari ecclesiastici , delle finanze , degli affari timento di grazia e giustizia.
Considerando , che oltre i mentovati affari il Consfinterni, e degli affari di Sicilia, per liquidare 1' importo
de' fondi e delle spese che parzialmente si erogavano glio di Sicilia dovr occuparsi degli altri oggetti relativi
dalle rispettive segreterie ed amministrazioni per tutti al ramo degli affari esteri , ed al servizio di guerra , e
gli oggetti relativi agi' indicali stabilimenti, palazzi ed e- della real marina.
Considerando , che il nostro Luogolenente generale
difizi dipendenti in oggi dalla real segreteria di Stato
dovr ancora tenere corrispondenza con il nostro Segre
di casa reale,
12. Le disposizioni del nuovo regolamento organico tario di Sialo della casa reale e degli ordini cavallereschi
di rasa reale tanto per lo impiego ed amministrazione per gli affari appartencnli alle attribuzioni di quest'ultimo.
Voleudo ripartire questi al tri all'ari della real segre
de' fondi, quanto pel modo di rendere i conti, sono ap
teria di Slato per gli affari di Sicilia presso noi residente.
plicabili agli stabilimenti che in forza del presente de
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
creto vengono aggregali al dipartimento della real se
Art. 1 . Gli oggetti relativi al ramo degli affari esteri
greteria di Slato di casa reale. In conseguenza non av ranno pi vigore, rispetto gli stabilimenti medesimi, le saranno trattati nel ripartimento delle finanze , c quelli
regole e le disposizioni finanziere che sono in uso per lo relativi al servizio di guerra e della real manna , sa
impiego de' fondi addetti alle altre amministr. dello Stato. ranno trattali nel riparlimcnlo degli all'ari interni.
13. I nostri Segretari ec.Firmato=FERDINANDO.
2. La corrispondenza del nostro Luogolenente ge
nerale in Sicilia col nostro Segretario di Stalo della
casa reale, e degli ordini cavallereschi sugli affari appar
( Num. 24.8 (SIRACUSA 20 AGOSTO 1821.
Decreto che vieta a sudditi d'ambi i domini di pubbli
tenenti alle attribuzioni di quest'ultimo sar eseguita per
care scritti riguardanti le loro politiche relazio
mezzo del riparlimcnlo di grazia e giustizia.
ni , e prescrive a coloro che han dato fuori delle
3. Il Direttore della real segreteria di Slato ec.
stampe , di ritirarle.
Firmato FERDINANDO.

)( **1 )(
SETTEMBRE

(Num. 2S0) SIRACUSA 2 SETTEMBRE 1821.


Decreto contenente delle disposizioni relative all' im
barco di persone o di oggetti su de' reali pacchetti.
Napoli 24 luglio 1821.
PEnDiKANDO 1. ec.
Sulla proposizione del nostro Direttore ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Non e permesso imbarco franco su de'reali
pacchetti s di persone, che di oggetto qualunque, senza
un ordine espresso da emanarsi per mezzo della real se
greteria di Stato della marina.
2. Le autorit de' diversi rami tanto amministrativi,
quanto militari, potranno far imbarcare su de' reali pac
chetti individui ed oggetti; previo per il pagamento cor
rispondente , a tenore delle tariffe in vigore pe' reali
pacchetti.
3. Tutti i Segretari di Stalo ec.
Firmato = FERDINANDO.

(Num. a5i ) SIRACUSA 8 SETTEMBRE 1821.


Decreto per la persecuzione de malviventi.
Napoli 22 agosto 1821.
FERDINANDO I. ec.
Essendo slati informati che la tranquillit della Si
cilia turbata da diverse comitive armate di malfattori,
che hanno sinora sfuggito la persecuzione della forza pub
blica , e che si abbandonano ad ogni specie di misfatto,
spargendo da per tutto il terrore , e le desolazione ;
Volendo provvedere alla sicurezza delle propriet ,
e delle persone de' nostri amatissimi siciliani, coli' adot
tare le pi efficaci misure per la distruzione , e per lo
estenuimi) delle comitive suddette;
Visto il rapporto del nostro Luogotenente generale ec.
Sulla proposizione del Direttore ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. In ciascuna delle sette Valli minori di Pa
lermo , di Messina , di Catania , di Girgenti , di Siracusa,
di Trapani , e di Caltanisselta stabilita una Commissio
ne composta dall' Intendente , dal nostro Procuratore ge
nerale presso la rispettiva gran Corte, e dal Comandante
militare della Valle.
2. Queste Commissioni sono incaricale di formar su
bito nella rispettiva Valle i notnmenti degl'individui delle
classi in seguito descritte , i quali individui potranno far
farle delle liste di fuorbando, di cui si avr ragione nelarticolo 6 del presente decreto.
Saranno iscritti in tali nolamcnti :
1. gl'individui, che in numero non minore di tre, dei
quali due sien portatori di armi proprie , vadano scor
rendo le pubbliche strade, o le campagne con animo di
andar commettendo misfatti, o delitti; e che compongo
no le comitive armate a' termini dell'articolo
delle
1 cggi penali :
a. gl'individui evasi da' luoghi di detenzione, e gi
co ndannati a pena di morte per qualunque misfatto,

1821

3. Questi nolamenti saranno pubblicali in tulli i Co


muni delle sette Valli .
4- Dopo tale pubblicazione i congiunti , o gli amici
degl' individui iscritti ne' nolamenti , i quali sieno della
classe indicala nel num. 1 dell'articolo precedente, po
tranno presentare fra otto giorni alla Commissione creala
coli' articolo 1 le scuse dell'assenza di tali individui.
5. Discusse le cause di assenza, ove la Commissione
le trovi ammessibili , far cassare il nome dell' individuo
da' notamenti ; se le scuse saranno inammessibili , le regeltcr con un verbale, che sar unito agli altri alti.
6. Scorso il termine di otto giorni fissalo nell'art. 4
i nolamenti saranno riformati , con deli-arsene i nomi di
coloro per li quali sieno slate ammesse le scuse di assen
za : saranno tolti gli affissi di tali notamenti , e verranno
immediatamente formate , e pubblicale in tutti i Comuni
delle sette Valli le liste di fuorbando. G' individui iscritti
in queste liste saranno considerati fuorbanditi.
Di mese in mese si faranno novelli notamenti , e
quindi nuove liste di fuorbando a' termini degli articoli
precedenti ; e ci a misura , che la Commissione sapr
di essersi , altri individui riuniti alle comitive esistenti ,
o di aver formato comitive novelle.
7. Per effetto del fuorbando g' individui iscritti
sulle liste sono dichiarati rei di morie, e possono essere
dalla forza pubblica , e da chiunque impunemente uccisi.
8. I fuorbanditi, che cadranno vivi in potere della
giustizia saran giudicali , e condannati a morte da una
Commissione militare , sulla sola prova della identit
della persona.
9. I fuorbanditi , che si presenteranno spontanea
mente in carcere saranno giudicati dal Tribunale com
petente colla procedura in vigore, e secondo le leggi
ordinarie.
Coloro tra questi fuorbanditi , che si presenteranno
nel termine di otto giorni , a contare dal d della pub
blicazione delle liste di fuorbando, se apparterranno alla
classe dei rei gi condannali a morte, ed evasi da' luoghi
di detenzione, godranno la seguente commutazione, cio,
se le condanne a morte siano divenute esecutive, questa
pena sar commutata in quella dell'ergastolo; e se le
condanne non sieno divenule esecutive tanto pe' rimedi
ordinari quanto per quelle di grazia, la pena di morte
sar commutata in quella del terzo grado de' ferri al
maximum.
Se poi apparterranno alla classe de' rei gi condan
nati a pene temporanee, sar condonata la quarta parte
del tempo della primitiva condanna , che resta loro ad
espiare.
Pe' reati per, che i delti condannati avranno com
messo dopo I' evasione da' luoghi di detenzione, allorch
si presenteranno spontaneamente in carcere, godranno il
beneficio di essere giudicati dai Tribunali competenti ,
secondo le leggi ordinarie, e colla procedura in vigore.
Sar pubblicato in ogni Comune unitamente alle li
ste di fuorbando un avviso che prevenga, ed invili tutti
i fuorbanditi a presentarsi per poter godere dei rispetti
vi benefici indicati nel presente articolo.
10. Gli assassini , ossia scorridori di campagna ar
mali , bench non iscritti tulle liste di fuorbando ; nei

X 558 )(
caso , che seno presi ncll' allo che si battono contro la tal caso gl'individui saranno rimessi alla rispettiva gran
forza pubblica , essendo considerali come nemici dello Corte , la quale essendovi luogo proceder pe' reali [co
Stalo, saranno condannati alla pena di morte da una muni , che avran potuto commettere g' individui medesi
Commissione militare , che sar convocala al momento mi ; e quanto ai condannali a morte evasi disporr ci,
medesimo nella Yalle in cui seguir 1' arresto,
che sar regolare per la esecuzione di giustizia. Nel ca
n. Oltre i casi espressi nell'articolo precedente, e so , che non concorrano cinque voti sulla competenza, o
Dell' art, 8 le Commissioni militari saranno anche com
sull'applicazione della pena , prevarr il parere pi mite.
petenti a procedere ne' seguenti casi:
19. I giudizi delle Commissioni militari saranno ese
i. contro coloro, i quali scorroro armati la campagna, guili fra le ventiquattr' ore dopo la loro emanazione a
commettendo reali contro le persone, p le propriet quan* cura , e diligenza del relatore; salva l'eccezione i adirata
nell'art. del presente decreto.
do sono presi colle armi alla mano;
a. contro coloro, che compongono un'associazione di
20. I Comandanti delle Valli sono incaricati della
malfattori , o sia una comitiva armata , a' termini dello persecuzione de' malfattori compresi nel presente decreto,
art. i54 delle leggi penali, quando sono presi colle ar
e sono autorizzati a creare le Commissioni militari , e tra
mi alla mano, o nella flagranza dell'associazione;
durli coloro fra' malfattori medesimi, che cadranno in
3. contro coloro, che sono prevenuti di uno de' mi
potere della forza pubblica per essere giudicati secondo
sfatti contenuti pella sezione 2 cap. a lit. a delle leggi le norme, e ne'casi enunciati negli articoli precedenti.
penali , quando sono presi colle armi alla mano , o nella
ai. Tanto gl'individui della forza pubblica, quanto
i privali, clic si distingueranno nella persecuzione degli
flagranza di tali misfatti;
4. contro coloro, che sono presi nella flagranza di assassini , o sia scorridori di campagna armati . e mag
giormente coloro, che avranno consegualo vivo, o inciso
clamori , o di fatti commessi ne luoghi pubblici ad og
getto di eccitare il popolo alla rivolta contra il Governo. qualche fuorbandilo , avranno drillo alla considerazione
del Governo. Il nostro Luogotenente generale per mezzo
12, Le Commissioni militari procederanno egualmen
te contro coloro , che volontariamente ricetteranno del Direttore della rcal segreteria- di Stato per gli affari
gl'individui iscritti sulle liste , o pure gli assassini, o sia di Sicilia, presso noi residente, ci far conoscere indi
scorridori di campagna, e procederanno ancora contro vidualmente i loro nomi , la natura de'servizi prestali , e
coloro, che manterranno corrispondenza co'detli individui tutte le circostanze, che concorrono in favor di essi.
iscritti, o cogli scorridori di campagna, o che sommini
Per lo arresto, o per la uccisione di un capo di co-?
streranno ad essi in qualunque modo notizie de' movimenti miliva armala sar liberato a chi render questo servizio,
un premio di ducati dugento nei caso dell'arresto, e di
della forza pubblipa, o pure aiuti , viveri, armi , e mu
ducati cenlo nel caso della uccisione.
nizioni,
13. Le Commissioni militari procederanno in fine
Per lo arresto , o per la uccisione di ogni altro in
contro coloro, i quali sebbene non siano fuorbanditi, n dividuo della comitiva, che non sia capo, il premio sar
presi nell'alto, che si battono contro la forza pubblica, di ducati cento nel primo caso, e di ducali cinquanta
pure abbiano scorsa la campagna facendo parte di una nel secondo.
La qualit di capo di comitiva sar dichiarata dalla
comitiva armata , o si siano momentaneamente uniti alla
Commissione militare , in seguito dell' esame , che essa
medesima per commettere reali.
Per tutti gl'individui compresi nel presente articolo, ne far ; e cos rester definita la somma del premio da
e nell'articolo precedente le Commissioni militari dopo i liberarsi.
giudizi sospenderanno la esecuzione delle sentenze , e ne
22. I Comandanti delle Valli promuoveranno colla
faranno rapporto al nostro Luogotenente generale, da cui massima energia e celerit , le misure opportune allo
saranno provocati i nostri ordini per mezzo del Direttore adempimento dell'incarico loro dato col presente decreto.
della rea! segreteria di Stalo per gli affari di Sicilia presso
E' nella loro responsabilit la distruzione delle comi
noi residente,
tive armale nella rispediva Valle nel termine di due mesi,
23. 1 Comandanti delle Valli, per tutto ci che ha
i4 Le Commissioni militari saranno composte da
sette Giudici votanti , da un Relatore , il quale eserciter riguardo all' incarico loro affidalo col presente decreto ,
le funzioni del ministero pubblico , e nou avr voto , e corrisponderanno col nostro Luogotenente generale , e
riceveranno dal medesimo gli ordini opportuni. Essi da
da un Cancelliere.
ranno nel tempo slesso avviso di tulio al Comandante g*
15. I Giudici , ed il Relatore saranno militari. Pos
sono essere sceitj in qualunque arma , ma debbono avere nerale delle armi in Palermo.
almeno il grado di Sottotenente.
24. Il Direttore della real segreteria di Stato ec.
Firmalo = FERDINANDO.
16. Quando le Commissioni militari si riuniscono
nella residepza di una gran Corte , il nostro Procuratore
generale presso la medesima interverr ne' loro giudizi;
non avr voto, ma dar il suo avviso come uomo di legge.
(Num. 252) SIRACUSA 12 SETTEMBRE 1821.
17. Le Commissioni militari giudicheranno prelimi
narmente, se esse sono competenti a procedere contro lo
Si delega il Luogotenente generale in Sicilia per cli~<
individuo tradotto al loro giudizio : nel caso , che si di
spensare al termine prescritto per le notificazioni
chiareranno incompetenti , il reo sar rimesso alla gran
de' matrimoni.
Corte della Valle rispettiva.
Napoli 22 agosto 1821.
18. Ne' giudizi delle Commissioni militari debbono
Ferdinando 1. ec.
concorrere almeno cinqne voti uniformi per la dichiara
zione della reit dello accusato tre voli , che dichiarino
Veduto 1' art. 68 delle leggi civili col quale sta
la non convinzione, escludono gli effetti del fuorbaudo,
bilito il termine di quindici giorni per la notificazione
ed anche la competenza della Commissione militare. In
de' matrimoni.

)( 559
Veduto V art. 178 delle stesse leggi col quale a
\ Num. 254) SIRACUSA so SETTEMBRE 1821.
noi attribuita la facolt di dispensare al tempo chiesto
Per la vigilanza da tenersi su' forestieri che alberga
dall'articolo 68 per la notificazione.
no nelle locande-, ne' conventi, e nelle case de' par'
Considerando , che i nostri sudditi della Sicilia do
ticolari, non che su' vagabondi.
vendo far pervenire a noi direttamente le loro dimande
per tali dispense non potrebbero affatto godere del be
DIREZIONE GENERALE DI FOLIZIA.
neficio delle dispense medesime; perciocch il corso re
Il Direttore generale di polizia
golare della posta maggiore del termine di 1 5 giorni
di cui potr richiedersi la dispensa.
ORDINA
Sulla proposizione del Direttore ec.
Art. 1. A datare dalla pubblicazione del presente
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
regolamento tutte le persone, che tengono locande , ap
Art. 1. La facolt di dispensare per giuste cause
partamenti o stanze con mobili per uso di affitto nella
al tempo richiesto dall' articolo G8 delle leggi civili per estensione de' conimessariali di polizia della Citt di Pa
la notificazione sar esercitata nella Sicilia dal nostro lermo ne faranno fra otto giorni dalla pubblicazione del
Luogotenente generale in Palermo.
presente regolamento dichiarazione alla Direzione gene
2. Il Direttore della real Segreteria di Slato ec.
rale di polizia.
Firmato FERDINANDO.
Quelle , che esercitano tale industria nei giudicali di
Circondario del Distretto di Palermo non compresi nella
giurisdizione de' commissariati di polizia , eseguiranno la
loro dichiarazione presso i rispettivi Giudici di Circon
(Num. 2!>3) SIRACUSA 16 SETTEMBRE 1821.
dario.
instUuita in Palermo una Commessione provvisoria
Quelle che l'esercitano nelle Capitali delle altre Valli
per esaminare la natura delle fondazioni chiesia- presso le rispettive Intendenze.
stiche , e de' benefzi in Sicilia.
Quelle uei Capiluoghi di Distretto presso le rispet
tive Soltintendenze.
Napoli 22 agosto 1S21.
Quelle finalmente nei giudicali di Circondario di
Distretti presso i rispettivi Giudici.
FERDINANDO I. eC.
Visto il rapporto del nostro Luogotenente generale
2. Tale dichiarazione conterr il nome , il cognome,
l'et, la patria del proprietario, l'indirizzo, e la qualit
in Sicilia.
delle locande , delle stanze , o degli appartamenti con
Sulla proposizione del Direttore ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
mobili , che si danno in fido.
Art. E insinuila in Palermo una Commessione prov
3. Tulle le persone , che da oggi intenderanno aprir
visoria , per esaminare, previo incarico del Governo, la nuove locande , 0 dare in fitto stanze , o appartamenti
natura delle fondazioni chiesiastiche e de' benefizi in Si
con mobili , saranno tenute di fare prcvenlivamenle la
cilia : questa Commessione sar composta dal Presidente dichiarazione prescritta nell'articolo 1 presso le autorit
della gran Corte suprema di giustizia, dal Presidente della ivi indicate.
gran Corte dei conti , e dal Presidente della gran Corte
4-. Tanto le persone comprese nell'articolo 1 quanto
civile in Palermo. Interverr in essa il regio Procurator quelle nell'articolo 3 non potranno tener locande, n
generale presso la gran Corte dei conti per sostenervi i dare in affilio stanze, ed appartamenti con mobili senza
diritti della regalia , e vi far le funzioni di Segretario
il Procuratore regio presso il Tribunale civile iu Pa
a per esaminare la natura delle fondazioni eccle1 siastiche e de' benefici in Sicilia far anche provlermo.
2. La Commessione istituita coli' art. 1 dar i suoi
c visoriamente, e per incarico del Governo, lo esaavvisi in termini consultivi al nostro Luogotenente gene
( me dei seguenti altri affari,
rale , e questi ne far rapporto a noi , e provocher le
f 1 . le domande di autorizzazione per 1' accettazione
nostre sovrane deliberazioni (a).
1 de' decreti , donazioni , legati , ed altri lascili , in
3. Il Direttore della real segreteria di Slato per gli
t pr de' corpi morali , a termini dell' articolo 826
affari di Sicilia ed il nostro Luogotenente generale in
delle leggi civili.
Sicilia sono incaricati della esecuzione del presente de
c 2. le domande di approvazione sui contraili di acreto.
lienazione, concessioni , iranzazioni , permute , ed
Firmato FERDINANDO.
1 altre convenzioni , di comparazioni religiose fra
( loro, e con particolari a' termini dello slabilimen(a) V. il seguente decreto :
( lo de' 20 ottobre 1819.
Napoli z ottobre iSzt.
f 3. le domande di naturalizzazioni degli stranieri, ai
( FERDINANDO I. eC.
< termini della legge de' 17 dicembre 181 7.
c Visto il rapporto del nostro Luogolenente generale
( 2. Sugli affari descritti neli' articolo precedente , la
t iu Sicilia.
t Commessione dar i suoi avvisi in termini consulc Visto il decreto de' 22 agosto , col quale abbiamo
( tivi al nostro Luogolenenle generale, e questi ne
1 istituito in Palermo una Commissione provvisoria,
( far rapporto a noi col suo parere, e provocher
c per esaminare la natura delle fondazioni ccclc( le nostre sovrane deliberazioni.
t siasliche, e dei benefici in Sicilia.
i 3. Il Procuratore regio presso il Tribunale civile
C Sulla proposizione del Direttore ec.
t in Palermo eserciter presso la Commessione le
c Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
funzioni di Segretario.
C Art. 1. La Commessione provvisoria da noi istituita
1 4- 11 Direttore della real Segreteria di Stai ce.
1 in Palermo, col nostro decreto de'22 agosto 1821
t Firmato FERDINANDO.

)(56o)(
special permesso del Direltore generale nella Citt e Di
17. Dovranno fare immediatamente rapporto agi' indi
stretto di Palermo, degl' Intendenti nelle Cilt Capitali
cali funzionari di polizia di qualunque avvenimento stra
di Valle e ne' Distretti annessi , e de' sollo-Inlendenli ordinario, che possa aver luogo nelle loro locande o case.
iS. Ogni altro individuo, non esclusi i capi di so
in tutti gli altri Distretti.
ciet religiose ed i padroni di bastimenti, che allogger,
1). Il permesso conterr la dichiarazione fatta dal
proprietario , e 1' autorizzazione , che si dar , giudican
persona qualunque, sar tenuto fra ore ventiquattro delI arrivo di essa di farne dichiarazione al funzionario di
dosi a proposilo, dalle autorit indicate nell'articolo pre
polizia, specificando le circostanze descritte nell'art. 9,
cedente.
6. Saranno i locandieri obbligali di avere al di sopra Si uniformer parimenti alle disposizioni prescritte negli
della porta delle di loro case in un luogo apparente una articoli 10 e 14
tabella in cui si descriver il mestiere eh' esercitano.
19. I contravventori saranno puniti con un'ammenda
7. Tulli i locandieri , e coloro che hanno stanze , di carlini cinquanlanove per lo conlrovenzioni agli artico
o appartamenti con mobili per uso di affi ito , terranno li 3 4 7 O 18, di carlini 3o per quelle agli art. 168
9 16 e 17, e di carlini dieci per le altre agli articoli 10
un registro, in cui iscriveranno, nel modo qui appres
so , le persone , che vi si portano ad alloggiare.
II i3 e 21 : oltracci, saranno civilmente responsabili ai
termini delle leggi de' disordini 0 reali commessi da co
8. Tale registro sar cifralo in ogni pagina dai ri
spettivi Commissari di polizia nella Cilt di Palermo di loro , che aleggeranno.
Messina e di Catania , ed in tulli gli altri Circondari delle
20. I locandieri , o padroni di case con mobili per
uso di affitto soggiaceranno in caso di recidiva al doppio
Valli non esclusi quelli delle Capitali di Valli e dei Ca
poluoghi di Distretto dai rispettivi Giudici di Circondario.
dell'ammenda ed alla interdizione della loro industria, il
9. Noteranno in esso giorno per giorno senza inter
tulio a tenore delle disposizioni delle leggi penali.
ruzione 0 vlo bianco nel mezzo i nomi , i cognomi , la
ai. Terranno essi affsso nelle sale delle loro locando
et, la patria, la qualit, i controsegni, il domicilio a- o case cop;a del presente regolamento , affinch ogni per
bituale , e la data dell' entrala ed uscita delle persone sona , che vi arriva ne abbia cognizione.
che alloggino anche pel corso di una sola notte.
22. G' Intendenti, i Sottintendenti , i Commessar
10. Sar cura de' locandieri di non albergare va
di polizia, i Giudici di Circondario, ed i Sindaci sono ini
caricati della esecuzione del presente regolamento.
gabondi, mendicanti, o persone sospette.
I Comandanti militari sono riihesli di far loro pre
Qualora si presentassero di tali persone saranno i
stare mano forte in caso di bisogno.
locandieri ed i proprietari di case per uso di fitto ob
bligati di riferirlo al pi vicino funzionario di polizia per
Palermo 3{ maggio 1821 *- 31. Favare.
darsi le provvidenze all' uopo.
11. I locandieri, ed i proprietari di stanze ed ap
partamenti con mobili per uso di affitto saranno tenuti
( Num. 25' ) SIRACUSA 24 SETTEMBRE 1821.
di presentare copia da essi sottoscritta di ci che hanno
Nuove sanzioni penali sulla estirpazione delle selle*
segnato nel loro registro nel corso della giornata.
Tale copia sar in carta semplice. Sar inviata pel
Napoli 2r settembre 1821.
mattino del giorno seguente ai rispettivi Commessali di
polizia nella Cilt di Palermo di Messina e di Catania ;
FERnisANno 1. ec.
alle rispettive Intendenze e Soltintendcnze nelle Capitali
Considerando , che per assicurare in Sicilia la con
delle Valli , e nei capiluoghi de' Distretti ; nei Comuni
servazione dell' ordine pubblico , e della pubblica sicu
capoluoghi di Circondario ai Giudici; negli altri Comu
rezza, e per estirpare qualunque idea di setta, siano ne
ni a' Sindaci.
cessarie nelle attuali circostanze delle nuove sanzioni pe-
12. Saranno essi tenuti di esibire i loro registri nali.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ogni qualvolta ne siano richiesti dal funzionario di poli
Art. 1. Sar punito colla pena di morte, qual reo
zia del Circondario il quale vi apporr il suo visto.
13. Rimetteranno giornalmente prima di mezzogiorno di alto tradimento, chiunque, dopo la pubblicazione del
presente decreto , si ascrivesse ad associazioni illecite, o
presso i rispettivi uffizi delle autorit accennate nell'ar
ticolo 12 nota de' passaporti di tutti i forestieri arrivali siano sette, o a societ carbonarie, e chiunque degli anel giorno precedente, e nella mattina stessa in cui si scritti per lo innanzi, si riunisse segretamente nelle com
spedisce la suddetta nota indicando tulle le circostanze briccole, conosciute sotto nome di vendite carbonarie , o
di qualunque altro nome di societ vietale.
descritte nel passaporto.
2. Alla slessa pena di morte saranno soggetti lutti
Essi avvertiranno gli esteri dell' obbligo di presen
tarsi fra tre giorni dal loro arrivo presso gli uffici test quelli, i quali ancorch non carbonari, n appartenenti
indicali , portando seco i loro passaporti.
ad altre associazioni illecite, si trovassero nella flagranza
i4 Gli esteri prima che scorrano tre giorni dal loro di unioni , intese allo sconvolgimento dell' ordine pub
arrivo dovranno farsi conoscere dai Ministri esistenti nel blico.
3. Saran puniti con eslraordinaria pena di prigio
luogo incaricati , Consoli , o vice-Consoli delle potenze
cui appartengono.
nia da tre a dieci anni lutti quelli, i quali, sapendo il
luogo di Citt, o di campagna, in cui si uniscono gli
15. Niuno potr permettersi di ritenere presso di
se quell' estero, che dopo tre giorni del suo arrivo non
anzidetti forsennati, non vadano subito a denunziarli al
abbia esibito il suo passaporto al funzionario di polizia.
la polizia.
4. Chiunque scientemente conserver emblemi, car
16. I locandieri, ed i padroni di case con mobili
per uso di affitto sono obbligali di rimettere ogni mese te, libri, o altri distintivi delle sette indicale nell'articolo
al funzionario di polizia del Circondario lo stato nomi
primo, sar per questo solo fallo punito con 1' esilio di
dieci anni. Chi poi apportasse tali oggetti sar punii
nativo dei domestici addelli al servizio della loro industria.

)( 56i
non solo col letto esilio, ma ancora colla frusta, o con
altro pubblico esempio proporzionato alla sua condizione.
5. Li venditori , distributori di tali ogget.i, ove
siano indipendenti dalle sette, saranno puniti col mede
simo esilio di anni dicci.
6. A coloro, che scientemente avranno conceduto,
o permesso 1' uso della di loro casa di abitazione, o di
altro luogo di loro pertinenza; per 1' unione delle sette ,
per questo solo fatto ancora verr inflitta la pena di
anni dieci di reclusione, precedente frusta, secondo le
circostanze di sopra cspress'e, e colla multa di ducati
cinquanta sino a due mila, a misura della diversa con
dizione delle persone. Laddove poi essi facciano parte
delle sette, saranno castigali cojle disposizioni dell' arti
colo primo.
7. Colla stessa pena di dieci anni di reclusione sar
punito colui, che scientemente, e di sua libera volont
riceva iu casa sia urbana o rustica, ovvero in altro
luogo di sua pertinenza uno, o pi individui delle sette,
che siano perseguitati dall' autorit , aitine d' involarli
dall' occhio della giustizia.
8. Qualunque persona appartenente alle suddette
sette, o combriccole, se pentita scopre alla polizia i mem
bri e le mire de' complottanti, godr l' impunit. Il suo
nome non sar giammai conosciuto, n sar registrato
in alcuna carta.
9. Le gran Corti speciali di ciascuna Valle sono de
stinate a procedere contro g' individui appartenenti pile
classi enunciale negli articoli 1 2 4 5 e (5 del presente
decreto.
Le condanne che le gran Corti speciali profferiran
no ne' casi sopra mentovati saranno subito eseguite; n
vi sar luogo a raccomandazione alcuna a pr de' con
dannali , restando per questa specie di misfatti assoluta
mente vietalo l'esercizio della facolt accordala alle stes
se gran Corti speciali dall' articolo 107 della legge or
ganica giudiziaria de' 7 giugno 1819, e dall' articolo 4-36
delle leggi di procedura ne' giudizi penali.
Contro gli altri individui che appartengono alle al
tre classi comprese in questo decreto, procederanno le
autorit giudiziarie competenti in conformit delle leggi in
vigore, applicando le pene in esso decreto prcscritle().
10. Il Direttore della rcal Segreteria di Stato ce.
Firmato FERDINANDO.
(a) V. il dee. del 7 maggio 182 i riportato a p. &4-J ,
non che il seguente manifesto :
e DIREZIONE GENERALE DI TOLIZIA.
t MANIFESTO
c Gli avvenimenti seguili nell'una, e l'altra Sicilia
t mandarono in dimenticanza molte leggi , e massir inamente quelle, le quali vietavano le associazioni
c scerete, qualunque si fosse la loro denominazione,
( il numero de' componenti , e 1' oggetto delle loro
< istituzioni.
Tale inosservanza fe'si, che molti vi s'introdussero,
t ma con vario spirilo , e dilferente risultalo. Ta* limi per genio d' innovare , altri per trovarvi il
di loro interesse, pi di quel della patria; altri
in fine, che pi cauti, e zelanti, non potendo
tutto ad un Irallo trattenere il corso di tanto male,
t vi s'introdussero, o vi si fecero introdurre col sano
e progetto di arrestarne le conseguenze.
{ A prevenire intanto, che questa, ed ogni altra ast sociazionc segreta potesse arrecare degli ulteriori

(Num. 256) SIRACUSA 3o SETTEMBRE 1821.


Per 1' abolizione del dazio comunale sul macino.
Avendo avuto luogo di osservare, che talune popo
lazioni mentre si sono rassegnale alla disposta ripristinazione dpllo intero regio dazio sul macino, non abbiali
lasciato di risentirsi per l'altro dazio comunale, che gra
vita sul macino islesso , inteso il parere del Consiglio
onde provvedere in modo, che meno pesante si renda
la regia contribuzione del macino, e facilitarsene mag
giormente la percezione, ho determinato, che generalmen
te si abolissero i dazi comunali sul macino, e che i Decurionati dovessero proporre altri dazi di uguale rendila
che non tocchino la fondiaria : con che per 1' abolizio
ne di cui si traila debba eseguirsi dal giorno , ch avr
effetto la imposizione di nuovi dazi da surrogarsi, e che
g' Intendenti dovessero curare , che sia sollecitamente
eseguita la nuova imposizione (b).
Io quindi partecipo a lei ec.
Palermo 20 settembre 1821. s= P. di Cit.
1 disordini, S. E. l' Emincnlissimo Cardinale Gra
ti vina Luogotenente generale in Sicilia col parere
c della Giunta di Governo ha imposto di manifestare
t al pubblico, per mezzo del presente manifesto,
c che tulle le leggi de' nuovi codici debbono esat
ti tamente eseguirsi da ogg' innanzi , e massimamente
c gli articoli 309 3io 3 11 e 3 12 delle leggi penali
1 cod. p. 3, le quali proibiscono tutte le associaziot ni segrete.
t E quindi si fa nolo ad ogni cittadino, che dal giorc 110 dell' affissione del presente , le leggi suddette
a vengono richiamate nella d bila osservanza, e che
in tulle le autorit giudiziarie e di polizia procede raupo contro decomponenti qualunque associazioc ne segreta , e coulro dei loro capi , Direttori , ed
k Amministratori, e parimenti avverso coloro, che
c le favoriranno , ed agevoleranno in qualsivoglia
1 modo , o conserveranno emblemi , carte , libri , o
< altri distintivi alle medesime appartenenti.
1 E perch non possa allegarsene ignoranza , si pre
ti viene il pubblico , che i contravventori da questo
1 momento in poi , saranno senza verun riguardo
e assoggettiti al rigore delle leggi.
e Palermo 8 aprile 1821. = M. Favare.
(b) V. la seguente ministeriale:
t Dai reclami prodotti da molti Comuni , ho avuto
t luogo di rilevare, che non si trovino per ora dei
c mezzi come rimpiazzare il dazio comunale sul
c macino gi abolito con risoluzione del 20 dello
f scorso settembre, e che si voglia dai medesimi, a
c preferenza la continuazione dell' indicalo dazio.
C Io avendo preso iu considerazione siffatti reclami, e
a volendo sempre concorrere al bene delle Comuni
i onde non arrecarsi alcun disquilibrio nel loro pat trimonio attivo, col sentimento del Consiglio di Sta
li lo, ho risoluto, che il dazio comunale sul maci< no , qualora non si abbia potuto rimpiazzare con
( altri mezzi, sia ripristinato non al dippi di gra
ti na quattro a lumolo secondo la tariffa approvala
c nell art. 33 delle istruzioni del 10 novembre 1819
t restando quindi a cura de' rispellivi Decurionali
c il procurare altri mi zzi per lo dippi, che possa
8 mancare al compimento del rispedivo patrimonio.
t Palermo 8 novembre 1821. P, Cit.
7*

)( $6a )(
OTTOBRE

1821

sentano difficolt, che impediscano il corso all' esecuzione)


delle leggi.
La scossione de' credili comunali avverso de' debitori
In quanto a' secondi sembra necessario osservare ,
morosi dee farsi per mezzo di piantoni.
che ove l' incendio accadde nelle sole cancellerie comu
nali , possono essere obbligali allo rendimento de' conti
Palermo 10 settembre 1821.
tulli coloro, che lo aveano forse presentato, giacche pres
Dalla real segretera pegli affari di Sicilia in Na
so di loro sempre presumibile che debbono esistere i
poli mi slato partecipato locch segue Eccellenza duplicati ; dal che ne avverrebbe , che avendosi i conti
Ho rassegnato al Re nel Consiglio degli 8 del corrente materiali
francamente potrebbonsi foggiare i conti morali
il rapporto di V. E. de* 20 luglio scorso, nel quale im
colPaiuto degli slati discussi, i duplicali de' quali potreb
plora la sovrana approvazione per la disposizione da lei bero da questo Ministero di Slato somministrarsi a quei
data in considerazione delle attuali circostanze de' Comu
Comuni che n'ebbero la perdita coni' elementi per la for
ni della Sicilia di riscuotersi dai Sindaci col mezzo dei mazione de' coati, e per l' andamento di tutta l'ammini
piantoni i crediti de' Comuni suddetti contro i debitori strazione.
morosi, a condizione per di avvalersi dei volontari sici
E per ho disposto :
liani, di non dovere altrassare il soldo de' detti volontari
X. Che da' Comuni le di cui cancellerie furono esenti
in tari uno , e grana dicci al giorno moneta di Sicilia ,
da incendio ella richiami sollecitamente i conti con tutte
di dovere questo soldo andare a carico de' debitori, e di
le cautele, che debbono esistere presso i Cassieri, 0 uflimitarsi ad un sol piantone per ogni fondo urbano, o
Cziali comunali ; e laddove precedentemente fossero siali
rusticano, e la M. S. si degnata dichiarare di annui jj rimessi all'Intendenza, e presso di questa fossero state
re alla suddetta disposizione.
li colle altre carte brugiati, ne domandi i duplicati nelle
Nel real nome lo partecipo a V. E. ec.
forme legali per farsene dal Consiglio d'Intendenza il de
Napoli it agosto 1821.
bito esame, e la corrispondente liquidazione a norma
Ed io Io partecipo a lei per sua intelligenza ec.
delle leggi.
Pel Luogotenente generale // Direttore dell' in
2. Che dove le cancellerie comunali fossero slate
terno e dell' ecclesiastico Firmalo Pasqualiuo.
incendiate, prenda ella conto di ci, che manchi per
poter formare , o far nuovamente i conti tanto morali ,
che materiali ; e secondo le particolari circostanze pro
porzioni le provvidenze al riparo.
(Num. 258) SIRACUSA ro OTTOBRE 1821.
i. Che nello eseguire quanto si contiene nel pre
Per le difficolt sorte nel rendimento de' conti comunali. messo articolo 2 tenga ella per massima , che dove la
spesa della formazione o rifazione del conto potesse esser
ministero ec.
maggiore o dello interesse del conto slesso , o della uti
lit che potrebbe ricavarsi dallo esame da farsene, debPalermo 25 settembre 1821.
Avendo avolo conoscenza delle difficolt incontrale basi rinunziare alla domanda del conio, per non oppri
in vari Comuni per la reddizione de* conti comunali a mere i Comuni con eccessive spese , nell' atto che pei
passati disordini , e per altre cause trovansi abbastanza
causa degl'incendi che ne' passali disordini ebbero luogo
nelle rispettive cancellerie , non che in qualcuna delle sbilanciali.
4-. Che dove potesse con facilit, e senza grave di
case d'Intendenza, e volendo provvedere nel miglior mo
do possibile a si importante vto , vengo a manifestarle spendio aversi il conto materiale, ossia quello d'introito
ed esilo, eh' obbligato di rendere il Cassiere comunale,
quanto segue.
ed all'incontro vi fossero ostacoli legittimi in modo che
Ho considerato primieramente ch'essendo sempre va
riabile qualunque metodo, che voglia adottarsi per la senza una eccessiva spesa non potesse ottenersi ; in questoreddizione de' conti de' Comuni ove le carte elementari caso richiami ella soltanto il conto materiale per farsi
di questo solo lo esame , e la liquidazione a norma delle
sono state consumate dalle fiamme non altro se ne deb
ba adottare fuorch quello di affidare alla prudenza , legS'5. Finalmente che per quei Comuni ove le costasse
allo zelo , alla euergia , ed alla onest degl' Intendenti
la cura d'investigare i mezzi, onde supplire per quanto, di essere stati incendiati gli archivi , e pe' quali perci
riconoscesse necessario lo invio di duplicali delti stati di
possibile a questo vlo, di calcolare pria se le spese oc
scussi , ne faccia ella fra 8 giorni improrogabili la ri
correnti all' oggetto siano maggiori dell'utile, che si po
trebbe ricavare dallo rendimento de' conti, e di riulrac- chiesta a questo Ministero di Stato.
Mi giova quindi, sig. Intendente, attendere dalla
ciare con metodo meno incerto gli elementi de* conti
di lei conosciuta energia , e dal di lei sperimentalo fcelo
brugiati.
A somministrare inlanto una base su cui possano lutto lo adempimento delle premesse disposizioni ; a quale
poggiare le premesse idee, d' uopo distinguere i conti, oggetto la interesso, dopo clic avr ella terminate le oche riguardano i Comuni, ove non accadde incendio, da perazioni , che pel disposto si richiedono , a farmi cono
scere in uno stalo lo risultamenlo delle operazioni stesse
quelli de' Comuni ove le cancellerie furono brugiate.
In quanto a' primi sembra di non occorrere alcuna per le ulteriori provvidenze Pel Luogotenente impe
dito // Direttore per gli affari interni., ecclesiastici t
provvidenza particolare , poich essendo le cose nello sla
di guerra , e marina Firmalo Pasoualiso..
to in cui erano prima delle scorse vicende , non si pre
(Num. a57 ) SIRACUSA 4 OTTOBRE 1821.

( 563 )
(Nam. 260) SIRACUSA 3r OTTOBRE 1821.
(Num. 259) SIRACUSA 20 OTTOBRE 1821.
Ordinanza sulle meretrici.
Ter le copie delle stampe ed opere letterarie e scien
DIREZIONE
GENERALE DI POLIZIA
tifiche da consegnarsi dagli autori.
Direttore gen. ad impedire per quanto possibile
ministero ec.
la propagazione di un male, che attacca nel suo
germe
la costituzione fisica dell' uomo, e che tan
Palermo 3 ottobre 1821.
ti danni arreca alle oneste, ed innocentifamiglie.
Essendo di assoluta necessit per porsi in circolaORDINI.
una piena conoscenza delle
rione i lumi , e per aversi
, che

-j
--11opere letterarie e scientifiche
si producono
colle
TITOLO I.
slampe nelle diverse Citt dell' Isola , che se ne deposi
Belle meretrici.
tasse almeno una copia nella biblioteca del Comune , o
Art. r. Gl'Ispettori incaricati del ramo meretricio
del capoluogo della Valle, ove si stampano , perch ivi
fossero lette da chicc!>esia, e conoscendo altres essere sono autorizzati a segnare sul ruolo delle meretrici li noutile di fissare una biblioteca pubblica che fosse quasi mi'di quelle donne, che si prostituiscono pubblicamente,
un generale deposito di tutte le opere , che escono da istruendo le medesime de' seguenti doveri:
penne siciliane, le prescrivo primo a non tralasciar di
( biblioteche, e rimanerne alcune per uso della
inculcare agli autori di cotesla sua Valle a far per di
c real segreteria.
lei mezzo la consegna di ogni loro produzione letteraria
6. Nella rivisione delle opere o fogli da stamparsi
o scientifica nella biblioteca del Comune o del capovalle ; secondo di spedirmene per di lei canale altre due
1 cureranno con ogni scrupolosa diligenza i riviso
copie, una per conservarsi nella biblioteca pubblica co
c ri, che non si contengano proposizioni contrarie
munale di Palermo, e l'altra nella particolare libreria
1 ai dogmi della religione cattolica, che offendano
di questa real segreteria di Safo secondo gli ordini reali.
1 il buon costume, e che possano io qualunque mo
Faccia ella quindi conoscere per istampa a tutti i
c do essere di scandalo alla religiosa piet de' fe
f deli.
Comuni a lei soggetti questa mia volont, e ne puri esatlamente la esecuzione.
7- Baderanno inoltre che non vi sieno massime ten
1 denti a turbare 1' ordine pubblico, scemare il ri
// Luogotenente generale = P. Cri.
1 spetto dovuto alle pubbliche autorit, e contrarie
c in qualsivoglia modo al Governo,
(a) V. le cose seguenti:
C 8. Si dovr finalmente avere sollecito riguardo al
I. c Regolamenti per la rivisione de' libri e stampe,
e decoro delle famiglie, e delle persone, non esclut tanto di quelli che si vogliono dare alla luce
c dendo le ingiurie personali , ed i libelli infamac 1 Sicilia, guanto di quelli che si vogliono in( tori.
t trodurre dall' estero.
t I rivisori saranno direttamente responsabili al Goe Art. r. Non potr darsi alla luce un opera quac verno delle disposizioni contenute negli articoli 6
t lunque , se precedentemente non se ne sia ottc 7 e 8.
f nula 1' espressa autorizzazione del Governo.
e 9. La elezione de* rivisori dovr farsi dal Governo.
I 2. Il medesimo permesso sar necessario per intra< 10. Non potr introdursi qualunque spedizione di
f prendere la slampa di qualunque giornale e fot libri o slampe, che venga da fuori senza un lec glio periodico; per gli avvisi o fogli volanti ba( gale certificato di essersi praticata la dovuta revif ster il permesso della polizia,
c sione. La trasgressione di questa legge sar put 3. Compiuta la slampa delle opere autorizzale dal
1 nila con la perdila de' libri, e con quella ammen( Governo non potr farsene la pubblicazione senza
t da che giudicher il Governo di dovere inlligc il permesso in iscritto , ossia il pulicetur della
c gere.
f polizia che dovr recuperarsi dallo stampatore; n
t 11, L'uffizio doganale ove arriver una spedizione
c si accorder questo permesso dalla polizia senza
t di libri , sar noli' obbligo di darne avviso alle
t un certificalo de' rivisori , che attesti l' identit
f autorit di polizia con indicare il proprietario a
dell' originale con gli esemplari stampati.
1 cui diretta la spedizione, per provocarsi dalla
I 4" I giornali o fogli periodici autorizzali dal Goverf suddetta autorit la designazione del rivisore, che
t no dovranno essere costantemente sottoposti allo
c deve esaminarli prima di permettersene la inlroi esame dei rivisori, prima che siano muniti del put duzione.
c blicetur della polizia,
< 12. La rivisione non dovr mai eseguirsi nella stest Gli stampatori resteranno responsabili dell' osscrvant sa dogana, ma in un locale a quest'oggetto de< za delle disposizioni contenute ne' precedenti arlii stinato , o nell' officio della polizia o nella casa
1 coli, ed in caso di trasgressione saranno puniti
t dell' Intendenza.
c secondo le leggi vigenti.
c j3. I libri e le stampe da rivedersi si dovranno de( 5. Gli stampatori saranno nell'obbligo di presenla< posi lare nel locale accennato nel precedente artit re agl'Intendenti nelle altre Valli, e al Direttoi colo , e se ne far consegna al custode che sar
t re generale di polizia in Palermo undici copie di
c destinalo per quest' uffizio.
tulle le opere, fogli periodici ed altro che potranI
i4- Nel giorno designalo alla rivisione il custode sa1 no stampare,
t r nell'obbligo di cstrarrc dalle casse 0 dalle balle
c G' Intendenti rimetteranno tali copie alla Direzione
t tutti i libri e tutte le stampe per esporli dirctla generale di polizia , la quale ne riterr tre solai mente all' osservazione dei rivisori.
f niente per suo uso, e le otto rimanenti rimetter
c i5. Dovr intervenire nella rivisione il proprietario
1 al Governo, per essere distribuite alle pubbliche

)( 564
i . che vivano colla maggior decenza esteriore :
TITOLO II.
a. che non diano disturbi ai vicini abitami:
Belle matrone.
3. che non ricevano pi persone simultaneamente , e
2. Le matrone sono anch' esse soggetto a tulli li
di notte non ammettano alcuno dopo le ore tre d'Italia:
doveri imposti alle meretrici. Saranno soltanto esenti dalla
4-- che si assoggettino ogni dicci giorni alla visita ce- visita cerusica nel solo caso , .che la di loro et avanzala
rusica .
le renda incapaci di prostituirsi.
5. finalmente, che non cambino di abitazione , se non
3. Le matrone hanno inoltre l'obbligo di far cono
dopo averne avvertilo l'Ispettore incaricato.
scere all' Ispettore incaricato i nomi di tutte le mere
trici, che ricevono in di loro casa.
c de' libri, o qualunque suo rappresentante, il qua le dovr esibire la nota de* libri o delle stampe
TITOLO III.
c da rivedersi segnata della propria Crina.
Delle visite cerusic/te.
A i6. Eseguita con ogni diligenza la rivisione, dietro
il rapporto de' rivisori il Direttore generale di pohf Le visite cerusiche alle meretrici si csegnono
tt lizia in Palermo, o gl'Intendenti nelle altre Cit- nella Direzione generale in un locale espressamente de
t l daranno la licenza di potersi mettere in circo- stinato a quest'uso. Tulle le meretrici sono obbligate ad
intervenirvi. Per coloro, che hanno la visita in. casa,
t lazionc i libri e le stampe rivedute.
17. Gl'Intendenti rimetteranno al Direttore gencra- debbono pagare la visita al chirurgo.
b. Le visite si eseguono dai chirurgi ordinari della
( le di polizia in Palermo una noia distinta in dopDirezione generale Dr. D. Girolamo Carpina , Dr. D.
pia copia de' libri riveduti, ed ammessi, come al
ci tres delle stampe. Le suddette copie saranno fir- Giuseppe Verardi, ed in mancanza di uno di essi, sia il
A mate da' rivisori che ne avranno fallo 1' esame , di loro supplente il Dr. D. Luigi Salenii.
6. L'Ispettore, che ha il ramo meretricio in ciascun
1 e il Direttore generale ne rimeltcr una al Go< verno, ritenendo l'altra presso di se, e lo stesso quarliere , dovr anch' egli intervenire alla visita , per
a praticher per le rivisioni, che si faranno nella segnare sul registro lo stalo di salute di ciascuna donna.
Direzione generale di suo carico.
7. Le meretrici, che alla visita risulteranno sane
i 18. Quando i regi rivisori incoi) trassero dubbio per in salute , anderanno via.
< la introduzione di qualche stampa o libro; o non
8. Le infette saranno spedile al momento all' ospe
& potrebbe la stessa permettersi, sia per le islruzio- dale per esservi curale.
( ni, sia per le particolari vedute della polizia, do
9. L'Ispettore incaricato sar obbligato a dar in noia
li vr subito per le vie gerarchiche darsene conto qualche donna , che a motivo d' indisposizione di salute
c al Governo, ed attendere le sue superiori risolu
non potr recarsi alla visita. Uno de' chirurgi ordinari
della Direzione ander a visitarla in casa. Qualora l'in
te zioni.
C 19. INelIa rivisiono de' libri da immettersi sar di disposizione della donna sar trovata mentita, sar inviala
( norma ai rivisori ci che si detcrminato negli
c articoli 6708 per le opere , o fogli da stani
e Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ti parsi, a cui dovranno esattamente uniformarsi.
c Art. 1. I capitani de' bastimenti che approdano nei
1 porti de' nostri domini al di qua ed al di l del
a 20. Per la introduzione delle stampe servir di nore Faro, saranno ncll' obbligo di manifestare se por<i ma ai rivisori il rispetto dovuto al pubblico buon
a costume', ed il decoro della morale cosi cristiana
I tano libri si ligati che sciolti, tanto se essi siano
a che sociale, vietandosi di ammettere le slampe in
c destinali pel luogo dello arrivo, che per altri.
t qualunque modo lascive, o irreligiose. Delle siamC Al momento che prendono pratica saranno nell'ob
c pe ammesse si far la nota in doppia copia come
li bligo di fare immediatamente disbarcare in dogat na tulli i libri , non esclusi quelli dichiarati per
si prescrive nell'articolo 17.
c 21. IVon si potr eseguire rivisione di libri o stani
c transito.
t 2. Qualora dopo la pratica , e dopo di essersi dili pe da immettersi, che nelle Citt, le quali siano
t sbarcati i libri se ne trovassero altri a bordo ,
1 capoluogo d' Intendenza,
a questi saranno sottoposti alla confisca , ed il ca
K 22. Tutti i librai dovranno presentare nel mese di
li pitano assoggettato ad una multa non minore di
t gennaro di ogn' anno agi' Intendenti nelle altre
c Valli e alla Direzione generale nella Valle di
II ducati venti, n maggiore di ducati cento.
1 Palermo la nota de' libri, che sono esposti in ven& 3. Tulli i libri subiranno 1' esame de' ririsori , gftl dita nel loro negozio. Queste note saranno tutte
g sta le disposizioni in vigore; e de' libri dichiarali
t trasmesse alla Direzione generale in doppia copia;
t per transito da' capitani non saranno restituiti per
( una delle quali sar dalla medesima rassegnata
< la riesporlazione ne' casi permessi dalla legge,
a che que'soli che verranno rilasciati dalla censura.
f al Governo.
c 23. Il Direttore generale di polizia in Palermo, e
1 4. 1 negozianti di libri ed i particolari ancora nel
t g' Intendenti nelle altre Valli minori presederauc dare la dichiarazione in dettaglio dovranno prc( cisare la classifica delle opere che compongono i
( no ai rivisori, e vegleranno all' esatta osservanza
volami da essi dichiarati.
<t de' regolamenti.
C Palermo 3i ottobre i82g.
e La mancanza della classifica delle opere sar consi4 dcrala come una mancanza di dichiarazione in
1 II Direttore generale = D. Cumu.
a dettaglio.
II. r FRANCESCO i. ec.
c 5. Il nostro Segretario di Stato Ministro ec.
( Sulla proposizione del nostro Segretario ec.
t Quisisana il d sg di agosto iS3o.
t Udito il nostro Consiglio di Stalo ;
Firmalo FRANCESCO.

)( 565 )(
in carcere , per restarvi per un lermine , che non oltre
rani sporgenti alla strada , c loro similmente vietalo
passi li giorni ventinove.
di avere botteghe da tabacco, di acquavite, e di altri
io. Le visite ccrusiche saranno eseguite tre volte generi , che servono a crescere la concorrenza degli av
al mese nei seguenti giorni , cio i io e 20 Castellani'
venlori.
mare 2 11 e 21 Monte di Piet, 3 12 e 22 Tribunali,
23. Sulli riclami degli abitanti del vicinato , c per
le molestie , e disturbi , ai quali sono esposti per cagiono
4 i3 e 23 Palazzo reale.
1 1 . Terminala in ciascuno di detti giorni la visita ,
di qualche meretrice , dopo essersi verificato 1' esposto ,
si scriver ai Commissari de' quartieri rispettivi per l'ar
si ordiner l'espulsione della donna da quell' abitazione.
resto di tutte le meretrici , che hanno mancato di venire
Quest'ordine non sar dato, ehe dal solo Direttore. Que
sta misura diretla al doppio scopo, di garenlirc il de
alla visita.
TITOLO IV. '
coro, e la tranquillit delle oneste famiglie, ed a con
culcare per quanto sar possibile tulle le meretrici ia
De cangiamenti di abitazione , e
alcune determinale strade.
delle partenze.
Il Commessane di polizia, e gl'Ispettori di guar
12. Ogni meretrice , che vorr passare in altra casa dia si24.
presteranno efficacemente a garantire le meretrici
situata nello stesso quartiere , potr farlo liberamente , contro
gl'insulti de' perturbatori.
purch nella giornata ne avverta l'Ispettore incaricalo.
I Commissari sollo la loro pi stretta responsa
13. Una meretrice, che desidera passare ad abitare bilit 25.
invigileranno alla esatta esecuzione del presente re
in una casa situata in altro quartiere, dovr presentarsi golamento.
all'Ispettore incaricato, il quale inviter l'altro Ispettore
26. Per tulla la Valle di Palermo, i sotto-Intendenti ,
del nuovo quartiere , in cui ha presa abitazione per darle
i Giudici di Circondario, ed i Sindaci dovranno curare
il nuovo numero d'ordine, osservandosi sul registro pro
all'esalto adempimento delle suddette istruzioni, adattai
veniente dal quartiere , ove aveva il numero.
do
le medesime ai locali di loro dipendenza.
1 Qualunque meretrice desidera partire dalla Cit
t , dovr soggiacere ad una visita cerusica straordinaria
T I T 0-L 0 VIII.
nella Direzione. Trovandosi libera d' infezione , le sar
Disposizioni particolari per le altre
permesso di partire, ma in qualunque tempo ritorner,
sei Valli del Regno.
dovr prontamente presentarsi per essere nuovamente
messa in regola.
Gl'Intendenti, li sollo-Tntendenti , i Giudici del Cir
TITOLO V.
condario, ed i Sindaci sono incaricati di far eseguire li
Della cessazione dello stato di meretrice.
descritti regolamenti per lutti i luoghi di loro dipendenza
15. Una meretrice cessa di essere sottoposta a' re
colle seguenti diversit;
golamenti di polizia , allorch costa che abbia cessalo di
1. il locale per le visite de' cerusici , in esecuzione
esser tale, e abbia altri onesti mezzi di sussistenza , o che
dell'art. 4> sar designalo dai rispellivi Intendenti nel
venga collocala in un ritiro; essa quindi si diriger al luogo di loro residenza, e dalle altre autorit di polizia
Direttore generale di polizia per le disposizioni di giu
amministrativa negli altri luoghi ;
2. per l' esecuzione dell' art. 5 i chirurgi saranno de
stizia.
TITOLO VI.
stinali dagl' Intendenti per tutta la Valle alla loro giuri
sdizione soggct'n;
Penali per le trasgressioni.
3. per 1' esecuzione dell'art. 6 in vece dell' Ispct'.ore,
16. Una meretrice, che manchi alla visita cerusica,
che
deve assistere alla visita, tolto Catania, e Messina,
sar punita colla detenzione di giorni ventinove, o me
ove vi sono gl' Ispettori , sar incaricalo in tutti gli altri
no. Per le fuggitive saranno esse soggette al maximum luoghi un ufliziale appartenente all'amministrazione, o al
della detenzione.
l'autorit, di cui sar l'esecuzione de' delti regolamenti:
17. Una prostituta, che dopo aver mancato alla vi
4- nelle Citt , ove non vi siano spedali , sar desi
sita si presenti volontariamente, sar detenuta per un
gnalo
un luogo dall' Intendente , o sar proposto altro
termine pi breve di quella , che sar stala arrestata per
espediente adalto all' oggetto indicato , e ci per 1* ese
della mancanza.
18. Le meretiici da strade, che trovansi la sera cuzione dell'art. 8 ;
5. i giorni per le visite de' chirurgi saranno designati
vaganti , subiranno venlinove giorni di carcerazione.
dagl'Intendenti,
e cia seconda delle peculiari circostanze
19. Le prostitute , che, trascorsi due giorni, non
dei rispettivi Comuni. E questo per l* esecuzione dello
avranno fatto uso del passo, saranno punite con quin
art. 10.
dici giorni di detenzione.
6. Per ci che riguarda le pene prescritle in lutto
20. Una meretrice parlila legttimamente, e che al
il
titolo G sono le slesse indille nel cenuato regolamen
ritorno avr trascuralo di presentarsi alla polizia , per
to; si osserver per riguardo all' ammenda la differenza
essere nuovamente messa in regola , soggiacer alla de
tra la Citt di Palermo, Messina, e Catania, con gli al
tenzione coi limili indicati.
21. Le matrone, che avranno mancato d'indicare tri paesi , come si prescrive nel codice penale capii, 3 ,
artic. 3o.
li nomi delle meretrici , che dimorano in loro casa , sa
Gl'Intendenti, i solto-Inlcndcnli , i Cominessari ili
ranno punite con venti giorni di detenzione, e con una
polizia , i Giudici di Circondario, ed i Sindaci sono in
ammenda di ducati sei , qualora la donna non in re
caricali dell' esecuzione del presente regolamento.
gola, o che risulter infetta di lue sifilitica.
I Comandanti militari sono invitati di prestare mano
TITOLO VII.
forte.
'
Disposizioni generali.
Palermo t ottobre iS>i.
22. E proibito alle meretrici di abitare in locali lerIl Direttore generale M. Fatue,

)( $66 )(
NOVEMBRE

(Num. 261 ) SIRACUSA % NOVEMBRE 1821.


Pe' conflitti di giurisdizione tra le autorit giudiziarie
ed amministrative,
Napoli 1 ottobre 1821.
FEIIDIWANDO I. CC.
Visto l'art. i4 delle istruzioni per gl'Intendenti del
la Sicilia da noi approvale in data de' 20 gcnnaro 1818
Bulla facolt del Luogotenente generale di decidere i con
flitti di giurisdizione , ed amministrative.
Visto il rapporto del nostro Luogotenente generale
in Sicilia.
Volendo determinare il modo da tenersi per ora nella
decisione di tali conflitti.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
Art. 1. Nei casi di conflitto di giurisdizione tra le
autorit giudiziarie , ed amministrative in Sicilia , il no
stro Luogot. gen. sentir l'avviso della Commissione prov
visoria da noi istituita con altro decreto di questa data
per lo esame, e- per la impugnazione delle decisioni di
quella gran Corte de' conti.
2. La Commissione, esaminate le carte relative al
conflitto , dar il suo avviso in termini consultivi al Luo
gotenente generale, e questo, discusso 1' affare nel Con
siglio di Sicilia, emetter la sua decisione (a).
3. Il Direttore della real segreteria di Slato per gli
affari di Sicilia, ed il nostro Luogotenente generale per
la Sicilia sono incaricati della esecuzione del presente
decreto,
Firmato FERDINANDO.

( Num. a6a ) SIRACUSA 8 NOVEMBRE 1821.


Per r asportazione e detenzione delle armi.
FERDINANDO I. ec.
Visto H nostro decreto di questa data diretto alla
conservazione dell'ordine pubblico, e della pubblica si
curezza di Sicilia, ed alla distruzione delle sette , o so
ciet carbonaric, e di ogni illecita associazione sotto qua
lunque altro nome.
Considerando, che 1' abuso dell' armi favorisce mol
tissimo i pravi disegni di tali societ , e compromette la
pubblica sicurezza; e che per troncarlo siano necessarie
nelle attuali circostanze delle nuove sanzioni penali.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. 1. Sono armi proibite le pistole, le carabine
con pala stoccata o ferma, e i tromboni; le quali armi
siano alle, e pronte a maleficio; gli stili, i pugnali, i
coltelli e le colteli me, cos detti di sacca; gli stocchi nei
bastoni: e i cangiarri, e i palossi col ferro di lunghezza
inferiore di due palmi.
2. Gli asporlalori delle armi proibite descritte nello
articolo precedente , qualora dopo la pubblicazione del
presente decreto saranno sorpresi con una o pi d'esse,
saraB puniti colla pena di morte come assassini.
3. I minori, e coloro che avran notorio difetto di
(a) V, nota a pag, s.',c

1821

mente saran puniti con pene eorreziona'.S e d polizia.


4-. Uopo otto giorni della pubblicazione del presen
te decreto, i detentori delle armi proibite descritte nello
articolo 1 , ossia colpro che conservino nelle case , o in
altri luoghi di propria abitazione una , o pi di tali ar
mi, saranno puniti colla prigionia di cinque mesi, e col1' ammenda di ducati cinquanta per ciaseun arma rinve
nuta. Se per il contravventore per la sua indigenza non
potesse pagare l' intiera ammenda, allora la pena della
prigionia sar aumentala di (anli mesi per quante deci
ne di ducati meno egli soddisfer sul conto dell' ammenda.
5, Le pene slabi lite nelP articolo precedente saran
no precisamente applicabili anche a coloro che, dopo la
pubblicazione del presente decreto, fabricasscro, o ven
dessero armi proibite senza il permesso della polizia.
C. Il Direttore generale di polizia autorizzalo ad
accordare il permesso di detenzione, ed asportazione del
l' armi proibite agi' individui della polizia, e della forza
armata della giustizia.
7. Sono abilitati i pacifici citladini a poter conserva
re, ed asporlare fucili da caccia, e la cosi delta scarcina col ferro non meno lungo di palmi due e mezzo ,
previo il permesso della polizia.
Nel caso dell' asportazione dovranno tenere addosso
l' indicato permesso , e rendere apparente e visibile la
scarcina.
Non ottenuto il permesso, e non portandolo addos
so nell'atto dell'asportazione, e portando nascosta la
scarcina, saranno soggetti alle pene stabilite nell' art. 4-?
8. Potranno tenersi in casa dai cittadini pacifici pi
fucili da caccia, purch ne sia discreto il numero, e pro
porzionato alle rispettive circostanze; tale numero di fu
cili dovr essere indicalo nel permesso della polizia : e
saranno soggetti alle pene prescritte nell' articolo 4- co
loro, in di cui casa si trovassero fucili in numero mag
giore del permesso.
9. I cittadini di condizione nobile, o civile potran
no liberamente cingere la spada per compimento di ve
stito. ,
E autorizzato il Direttore generale di polizia ad ac
cordare il permesso ai cittadini distinti e probi , di por
tare le pistole innanti cavallo , parimenti di poter con
servare nella casa di propria abitazione 1' armi antiche ,
e quelle di lusso: far uso di tale facolt con la dovuta
circospezione, descrivendo nel permesso il numero, e la
qualit delle armi.
10. I citladini pacifici, che volessero godere della
abilitazione espressa negli articoli 7 ed 8 per la detenzio
ne, ed asportazione de'fucili di caccia, e della scarcina,
dovranno provvedersi del permesso della polizia nel ter
mine d' un mese a contare dal d della pubblicazione
del presente decreto.
11. I permessi d'asportazione e di detenzione, ai
termini dell' articolo precedente, saranno firmati dal Di
rettore generale di polizia, e distribuiti nel modo pre
scritto nel regolamento vigente de' 3 aprile 1820. La
loro durata sar a tutto dicembre dell' anno corrente ;
dopo qual epoca sar rinnovalo di sei in sei mesi.
12. I permessi d' asportazione, e detenzione saranno
rilasciati dopo che U richiedente avr esibite le ledi di

)( % )(
perquisizione, le quali contestino non essere il medesimo
19. Le gran Corti speciali d! ciascuna Yalle sono
destinale a procedere contro g' individui appartenenti
prevenuto di reati da un decennio indietro.
alla classe enunciata nell' articolo 2 del presente decre
Per tali fedi di perquisizione non potr riscuotersi
altro emolumento che un solo tari siciliano per ogni
to. Contro gli altri individui di polizia(a) former il corrispondente processo verbale in doppia spedizione, di
fede.
cui rimetter una copia alla giustizia ordinaria per pro
G' impiegati di polizia non potranno esigere som
cedere agli atli ulteriori, ed infliggere le pene stabilita
ma alcuna a qualsivoglia titolo.
nel presente decreto (b).
Se g' incaricati della spedizione delle fedi di per
quisizione, estorqucssero danaro, oltre Y emolumento fis
ao. Il Direttore del real segreteria ce.
sato, o rilardassero con pretesti tale spedizione, e se gli
Napoli il settembre 1S21.
impiegali di polizia commettessero estorsioni per lo di
Firmato = FERDINANDO.
sbrigo de' permessi, saranno gli uni, e l'altri privali di
(a) V. il seguente avviso.
impiego, e puniti col rigor delle leggi.
i3. Non si dovranno accordare permessi, ne d' aI DIREZIONE CENEnJlE DI POL1ZIJ.
sporlazione, n di detenzione di fucili da caccia , e di
AVVISO
S. E. il Luogotenente generale con ministeriale dei
scarcina.
A' fuggitivi da luoghi penali, o dalle carceri.
( 10 dell' andante mese ha comunicalo a questa
A coloro che siano usciti di pena dopo condanna
t Direzione generale di polizia quanto segue.
Dal Direttore della real segreteria di Sialo per gli
per reati infamanti, o per omicidi.
A' rubricati, o siano prevenuti di reati da un de
" affari di Sicilia mi stata partecipala la seguen
te ministeriale. Napoli 1 dicembre 1821 Ec
cennio indietro.
cellenza L' arlico'o 19 del real decreto degli
A' malviventi , a' diffamali, a' vagabondi ed a coloro
11 settembre sull' asportazione, e detenzione della
che sono senza arie, o mestiere.
i4- Oltre 1' armi proibite descritte nell' articolo pri
armi compreso nel seguente modo Le gran
Corti speciali di ciascuna Valle sono destinate a
mo di questo decreto; e quelle le quali saranno permessibili a' termini degli articoli 7 ed 8, e seguenti: qua
procedere conlro g' individui appartenenti alla
classe enunciata nell'art. 2 del presente decreto.
lunque altra arma propria , si dichiara come arma vie
Contro gli altri individui , la Polizia former il
tata ad asportarsi: e quindi 1' asportatore in contravven
corrispondente processo verbale in doppia spedi
zione resta soggetto alle pene prescritte nell' articolo 4
zione, di cui rimetter una copia alla giustizia
del presente decreto.
ordinaria, per procedere agli alti ulteriori, ed
15. L'armi di (ulti coloro che cadranno in con
infliggere le pene stabilite nel presente decreto.
travvenzione degli articoli del presente decreto , saranno
Frattanto nelle copie stampale di dello reale decreconfiscate.
( to, il soprinserlo articolo si legge nella seguente
16. Fra il termine di olio giorni a con lare dalla
pubblicazione del presente decreto qualsivoglia cittadino
f guisa.
il quale' tenga presso di se armi militari , o qualunque
Le g. C. speciali di ciascuna Valle sono destinate
arma involala dalle reali armerie, dai castelli, o da altri
( a procedere contro g' individui appartenenti alla
luoghi militari, sar obbligalo consegnarle alle rispettive
classe < nunciala nell' art. 2 del presente decreto.
autorit di polizia. I cittadini che si mostreranno pronti
Conlro gli altri individui di Polizia former il
alla consegna di tali armi , saranno tenuti presenti dal
corrispondente processo verbale in doppia spedi
zione , d> cui rimetter una copia alla giustizia
Governo per queslo servizio.
ordinaria per procedere agli alti ulteriori, ed iiiI contravventori all' opposlo saranno riputati come
fliggere le pene stabilite nel presente decreto.
colpevoli di furio, e puniti col maximum del secondo
Nelle copie stampale dunque corso il seguente
grado di prigionia, e coli' ammenda di ducati sessanta
errore: Laddove nel testo si dice: contro gli
per ciascuna arma. Se per il contravventore per la sua
c altri individui la Polizia, nelle delte copie slamindigenza non potesse pagare 1* intera ammenda , allora
( pale si scritto erroneamente : contro gli altri
la pena della prigionia sar aumentata di tanti mesi per
t individui di Polizia.
quante decine di ducati meno egli soddisfer sul conto
Io prego quindi V. E. a servirsi disporre , che con
dell' ammenda.
un avviso si manifesti al pubblico l' indicato er
17. L'armi consegnate in esecuzione dell'articolo
precedente saranno restituite, per mezzo del Direttore ge
rore corso nelle copio stampale ( il quale induce
nerale di polizia, a' lunghi donde furono involate, fatto
uu senso diverso ) e s' inserisca ancora il soprin
sene pria esatto inventario, ed adempite le corrisponden
serlo ari. 19 a seconda del lesto, ossia purgato
dall' enunciato errore. Prego ancora 1' L. V. a
ti cautele.
servirsi di comunicar ci alle autorit incaricate
18. Gli agenti della polizia, e della giustizia ordi
della esecuzione del reale decreto in discorso,
naria , sono incaricali vegliare per la scoperta di qua
previene quindi il pubblico dell' errore suddetto
lunque contravvenzione; e tanto essi, quanto i denun
corso nell'art. 19 del riferito reale decreto, lad
ciami saranno gratificati sul valore dell'ammende, che
si riscuoteranno a carico de' contravventori , nel modo
dove si dice c conlro gli altri individui di Po
lizia quando deve dire 1 contro gli altri indi
seguente.
vidui la Polizia former il corrispondente pro
D' ogni ammenda riscossa una quarta parte sar
cesso verbale.
data ai denuncianti, ed altra quarta agli agenti suddetti;
Palermo ig dicembre 182 1.
qualora non vi siano denuncianti, ne avranno gli agenti.1
Il Direttore generale M. Favare,
la met , c 1' altra met in ambibue casi sar versataa
V. il decreto del 2g novembre 1821,
nella cassa delle spese di polizia, di cui si terr ragiouc r

)( 568 )(
*

DICEMBRE

(Num. aG3) SIRACUSA la DICEMBRE 1821.


Per lo riesame delle decisioni della gran Corte dei
conli non approvale dal Luogotenente generale.
Napoli, a ollobre 1821.
FERDINANDO I. ec.
Visio il decreto de' i3 di marzo 1820 (a) sul mo
do d' interporsi dal nostro Luogotenente generale della
Sicilia F approvazione nel nostro real nome alle decisio
ni di quella gran Corte de* conli in materia di conten
zioso amministrativo.
Visto F altro decreto della stessa data sul modo di
impugnarsi le altre decisioni della detta gran Corte dei
conli, delle quali si parla nell' articolo 9 della legge or
ganica di essa gran Corte de' 7 di gennaro 181 8 (6).
Sulla proposizione del Direttore ec.
Abbiamoi risoluto di decretare e decretiamo ec.
Ari. 1. E istituita in Palermo una Commissione
provvisoria composta del vice-Presidente della Corle su
prema di giustizia D. Bonaventura Rossi; del Consigliere
della detla Corte suprema D. Cesare Raimondi ; e dei
Giudici della gran Corle civile in Palermo D. Giambat
tista Baldi , D. Matteo Longo , D. Giovanni Mancuso.
Questo ultimo far ancora le funzioni di Segretario.
2. La Commessione istituita nell'articolo precedente
eseguir , per incarico del nostro Luogotenente generale
in Sicilia , il riesame delle decisioni di quella gran Corte
de' conli in materia di contenzioso amministrativo , alle
Suali esso Luogotenente generale pei motivi espressi nel
ecreto de'i3 marzo 1820 non creder di apporre l'ap
provazione nel nostro real nome.
3. Le altre decisioni della gran Corte de' conti, delle
quali si porla nell'art. 9 della mentovala legge do' 7 di
gennaro 1818 potranno essere impugnate avanti la Com
messione istiluila coli' articolo primo del presenle decre
to , nel caso in cui le parli interessale , o il pubblico
ministero credessero loro interesse di farlo.
4- I ricorsi per la impugnazione , della quale si
parla nell' articolo precedente, saranno dirette alla Com
messione nel modo stabilito dall' art. 2 del decreto de'i3
marzo 1820 relativo alla impugnazione medesima.
5. Tutte le formalit stabilite nel mentovalo decre
to de' i3 marzo 1820 relativo alla impugnazione, dallo
art. 3 all'art. 17 inclusivamente , saranno adempite csallamente; colle seguenti variazioni cio:
1. che la Commessione vedr se il ricorso debba in
timarsi di nuovo nel caso di essersi incorso in qualche
diletto nella prima intimazione: salvo il dippi che si
prescrive nell' art. 4 del summentovato decreto;
2. che tulle le carte riunite nella cancelleria della
gran Corle de' conli siano al tempo debito , dal regio
Procurator generale presso la medesima, inviate al Luo
gotenente generale, dal quale saranno passale alla Com
messione ; salvo al dello regio Procurator generale di
accompagnarvi lo sue osservazioni a' termini della 2 par
te dell' art. 14 del ridetto decido;
(a) Inserito a pag. 3ij.
(b) inserita a pag. 4$,

1831

3. e che nel caso che una delle parli debba esibire


nuovi documenti , dopo che 1' aliare sar sialo rimesso
alla Commessione, potr, dopo averli ultimati alla parie,
esibirli al componente della Commessione medesima in
caricalo delle funzioni di Segretario.
(5. La Commessione esaminer le decisioni impugna
te, e dar il suo avviso al noslro Luogotenente genera'
le, il quale, udito il Consiglio di Sicilia, ne far rap-.
porlo a noi col suo parere, ed attender le nostre so
vrane deliberazioni.
7. Il Direttore della real Segreteria di Stalo ec.
Firmato FERDINANDO.

( Num. 264 ) SIRACUSA 18 DICEMBRE 1S21.


Napoli 29 novembre 1821.
FERDINANDO I. CC.
Visti i nostri reali decreti del 22 agosto, 0 11 set
tembre decorsi.
Volendo impartire delle disposizioni efficaci per la
esalta e pronta esecuzione dei medesimi, e per assodare
la pubblica sicurezza, e tranquillit in Sicilia.
Sulla proposizione del Diretlore ce.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Ari. 1. In ciascuna delle tre Valli maggiori della
Sicilia vi sar un Commissario dei Re.
L'incombenza di costoro sar quella d' invigilare al
sollecito , ed esatto adempimento del nostro real decreta
degli 11 settembre decorso.
Sar anche loro cura la persecuzione , e lo arresta
de' malfattori compresi nell'altro nostro real decreto dei'
22 agosto spiralo , con trasmetterle alle Commissioni mi
litari , e darne avviso ai rispettivi Comandanti militari
delle Valli.
2. Per il Val di Mazzara eleggiamo il Conlrammi-.
raglio D. Ignazio Staili , per il Val di Noto il Maresciallo;
Conte D. Giovanni Stalella; e per il Valdemone il Maresciai lo D. Giuseppe Clary.
3. Nel caso che scovrissero unioni settarie, assu
mendo essi le funzioni di polizia giudiziaria, raccoglieran-
110 istantaneamente le prove, ed assicureranno alla Giuntai
i colpevoli , con passarli assieme cogli alti ammanili alle
gran Corti speciali , affinch le slesse sollecitamente pro
cedessero ai termini del precitalo real dpcreto degli ij;
settembre (c).
1
(c) V. il seguente avviso.'
e L' arlic. terzo del real decreto de' 29 del decorso
(t novembre portante la istituzione di un Commis
te sario del Re in ciascuna delle tre Valli maggiori
e della Sicilia, fu pubblicato colle stampe ne' ses guenli termini Nel caso che scovrissero unioni
<c settarie assumendo essi le funzioni di polizia giut diziaria, raccoglieranno islantaneamenle le prove,
t ed assicureranno alla Giunta i colpevoli, con pas
ti tarli assieme cogli atti ammanili alle g. C. specia
li li, affinch le stesse sollecitamente procedessero
t a' termini del precitato real decreto degli 11 set
ti tembre
Ed essendosi ora osservalo di esser cor>

)( 569 )(
4- I Commissari del Re manifesteranno al noslro
REGOLAMENTO
Luogotenente generale, per questi farli conoscere a noi,
circa
alf
esercizio
delle attribuzioni deferite a tre Com
lutti quei funzionari giudiziari, o amministrativi, i quali si
missari del Re islluili in Sicilia con real decreto
distingueranno in esattezza e zelo in materia cosi impor
del 2g novembre tSa/.
tante, e contribuiranno efficacemente allo esatto adempi
mento delle disposizioni contenute ne'cennati reali decreti.
Volendo S. M. provvedere i suoi Commissari creati
Noi prenderemo in considerazione i distinti servizi dei col predetto real decreto de' mezzi necessari a compiere
funzionari suddetti.
l'importante oggetto della loro missione si determinalo
I Commissari mentovati manifesteranno ugualmente quanto segue.
al noslro Luogotenente generale, per la nostra sovrana
Art. 1. I Commissari del Re per soddisfare ai loro
intelligenza, e disposizioni ulteriori, il nome di quelli obblighi di vegliare al sollecito ed esalto adempimento
che si mostreranno inesatti allo adempimento de' loro do
del real decreto degli 1 1 settembre decorso , c di curare
veri , ed a seconda de' casi provocheranno con rapporto
motivato le superiori deliberazioni.
venlori , raccoglieranno istantaneamente le prove,
5. G' Intendenti, i Procuratori generali, i Giudici
e passeranno i colpevoli e gli alti istruiti o alle
regi , i loro Supplenti nei Comuni non capoluoghi dei
gran Corti speciali , o alle altre autorit compe
Circondari ed anche i Sottintendenti ai rapporti soliti atenti a seconda de' differenti casi indicali nello
vranno l'obbligo di aggiungerne un altro per li Commis
slesso real decreto degli 1 1 settembre.
sari del Re , per quanto concerne la loro commissione.
Corrisponderanno essi per gli oggetti relativi a
G. 11 regolamento da noi approvato , eh' annesso
siffatta incombenza co' Comandanti militari delle
al presente decreto, servir di norma circa allo eserci
Valli , col Direttor generale di polizia , cogl' In
zio delle indicate attribuzioni da noi deferite ai cennati
tendenti , co' regi Procuratori generali presso le
tre Commissari.
gran Corti criminali, e con tutte le altre autorit
7. Queste disposizioni transitorie saranno da noi ri
giudiziarie amministrative, e militari.
lucale al cessar del bisogno (a).
Le autorit, di cui parola dovranno presfarsi con
8. Il Direttore della real segreteria di Stalo ec.
1 zelo alle disposizioni de' sopraddetti Commessar ,
Firmalo FERDINANDO.
t ai quali ne faran conoscere con loro rapporto lo
c adempimento , o i motivi che l'avranno impedito:
so colla stampa un errore nel dello articolo, im
f frattanto rimane alle medesime autorit inculcata
perocch in vece di dirsi ed assicureranno alla
e la esatta esecuzione degl'incarichi loro rispediva
giunta i colpevoli , deve leggersi ed assicureranno
mente affidati col real decrelo degli 1 1 settembre,
alla giustizia i colpevoli; perci si previene il pub
t e colle istruzioni analoghe, per la quale esecublico dell'errore suddetto per tulli gli effetti che
t zione si metteranno in corrispondenza co' Cotune potranno seguire.
c ine ssa ri.
4. I Commissari daranno conio al noslro Luogotc(a) V. le seguenti disposizioni:
- nenie generale de' risultamenli delle loro opera
J. t Napoli 4 dicembre 182*.
zioni in conseguenza della nuova attribuzione ad
p e B d i w a k n o 1. ce.
essi deferita col presente decreto.
i Visto il noslro real decreto degli 1 1 dello scorso
I Comraessari slessi faran conoscere al noslro
c settembre, portante delle nuove sanzioni penali a ,,
Luogotenente quelli funzionari pubblici ed impie
e carico degli asportatoci c detentori delle armi in V
gati , che si distingueranno in zelo ed esattezza
et Sicilia;
"
all'adempimento dell' enuncialo real decrelo degli
f Visio 1' altro nostro real decreto de' 29 dell' or ca
11 settembre e quegli altri , che trascureranno
ci duto novembre, con cui fu istituito un Cotumesdi soddisfare i propri doveri in questa interessan
sario del Re in ciascuna delle tre Valli maggiori
te materia.
della medesima, ad oggelto di assodarvi l'ordine
Luogotenente ne far rapporto a noi per la noc pubblico , e la comune sicurezza ;
e slra intelligenza, e sovrana disposizione.
( Considerando di esser molto conducente allo aderti
6. Un particolare regolamento stabilir altri oppor
li pimento del predetto nostro real decreto sull' atuni dettagli per assicurare maggiormente l' adem
c sportazione e detenzione delle armi 1' addossarne
pimento del real decrelo degli u settembre 1821
t la vigilanza sull'esecuzione a' cennati Commissari
sull'asportazione e detenzione delle armi. Intanto
f per essere gli stessi muniti de' mezzi e facolt op- Il
i Commissari si metteranno subilo in esercizio del
t portune all' oggetto.
l' attribuzione loro deferita col presente decrelo,
c Sulla proposizione del Direttore ec.
I Direttori ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t Firmato -, FERDINANDO.
1 Art. I Commcssari del Re istituiti col precitato real
u decreto de' 29 dell'or caduto novembre, oltre delle II. 1 Napoli 18 dicembre 1821.
1 attribuzioni loro deferite nel decreto medesimo ,
i f e n n 1 k a k d 0 1. ec.
c avranno anche quella di sorvegliare ciascuno nella
Visio il rapporto del nostro Luogotenente generale
t rispettiva Valle alla esatta e sollecita esecuzione
delie disposizioni contenute nell'altro real decreto
i in Sicilia.
,
Visto l'articolo 11 del noslro real decreto dell'ir
( degli 11 del passalo settembre a carico degli ne settembre 1821 con cui fu stabilita per tutto il
r sportatori e detentori delle armi.
t corrente dicembre la durata de' permessi di conC 2. Assumendo essi le funzioni di polizia giudiziaria
t servanone j ed asportazione de' fucili da caccia ,
f procederanno ad assicurare alla giustizia i con trav7a

la persecuzione ed arresto de' malfattori indicati nell'altro


real decreto del 22 dello spiralo agosto; mettendoli a
disposizione delle Commissioni militari , e passandone no
tizia ai Comandanti militari rispellivi delle Valli , si ca
leranno delle facolt e mezzi determinati col presente
regolamento.
a. I Commissari del Re corrisponderanno per gli
oggetti della loro missione coi Comandanti militari delle

Valli , e con tutte le autorit giudiziarie, amministrative,


e militari delle Valli medesime , in cui dovranno rispet
tivamente esercitare le loro attribuzioni. Le autorit , di
cui parola , dovranno sotto la propria responsabilit
prestarsi con zelo alle disposizioni de' sopraddetti Com
missari , ai quali ne faran conoscere con loro rapporto
l'adempimento, o i motivi che l'avranno impedito. In
quest' ultimo caso proporranno i mezzi che essi crederanno

t e delle scarcine , e ne fu prescritta dopo quella


t epoca la rinnovazione.
Volendo elargare questo termine fissato per detta
K rinnovazione , affinch preparandosi con maggiore
maturit i lavori necessari , possa la slessa ese<t guirsi con pi regolarit , e cou uu metodo pi
e esalto ;
Sulla proposizione del Direttore ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
Art. i. La durala de' permessi accordati per la con servazione , ed asportazione de' fucili da caccia,
e delle scarcine , ai termini degli articoli 7 8
10 ed 11 del precitalo nostro real decreto degli
(cu settembre, prorogata a tulio 1' entrante mese
di gennaro.
2. La rinnovazione de' permessi medesimi dovr aver
t luogo dal primo del vegnente febbraro in poi.
3. Il Direttore ec.
c Firmato FERDINANDO.

1 gran Corti speciali a carico de' settari , e degli


t asporlatori e de'detenlori di armi,
t 5. Oltre delle enunciale Corti marziali ordinarie rett sidenti ne' Capi-luoghi delle selle Valli minori del( la Sicilia , sar senza indugio istallala ed eletta
una Corle marziale straordinaria in ciascuna delle
(c tre Valli maggiori della medesima,
t I rispettivi Corainessari del Re faran subilo la pro
ti posla de* membri che dovran comporlo , i quali
< saranno della loro fiducia e soddisfazione , ed
f esenti di ogni macchia nella condotta tenuta nelle
t passate vicende , e ci sotto la propria loro re
ti sponsabilit.' Il nostro Luogotenente generale
autorizzato ad approvarla provvisoriamente con
t darne conto per le nostre sovrane risoluzioni,
t 6. La composizione organica di queste Corti marziali
1 straordinarie sar uguale?, quella delle Corti mar
ti ziali ordinarie stabilita nell'articolo 2 del presente
tt decreto.
1 7. Le Corti marziali straordinarie eserciteranno le
c stesse attribuzioni deferite alle Corti marziali or
ti dinaric nell'articolo 4 di questo decreto tulle le
e volte che ne avranno speciale commessione dal
t Commcssario del Re della rispettiva Valle mag giore.
8.1 Commissari del Re nel dare 1* enunciala spet ciale commessione alle dette Corti marziali straorc dinarie designeranno alle stesse la residenza in
tt cui dovrauuo eseguirla,
c 9. Passeranno essi subito la notizia di ciascuna coni
ti messionc che daranno a quella Corte marziale
( ordinaria, cui competerebbe il giudizio del rea
ti lo , ad oggetto che la slessa si astenga di pren derne cognizione.
t 10. Le delle Corti marziali ordinarie, ed estraordik narie procederanno a guisa de' Consigli militari
te subitanei , e conchiuderanno alla maggioranza as
ti soluta de* voti. Avverso le loro decisioni nou com
ic peler alcun rimedio, o reclamo , e saranno cse guite entro ventiquattro ore.
tr Esse per dopo che avran pronunziato le loro de<r cisioni a carico di coloro che volontariamente han
ti ricettato gl'individui iscritti nelle liste di fuorbanr do, 0 pure gli assassini, o scorridori di campa
ti gna, a carico di quelli che han somministrato a
c loro in qualunque modo notizie de*moimenli della
c forza pubblica , aiuti , viveri , armi , e munizioni ,
( e finalmente a carico di coloro che sebbene nou
e sieno fuoi banditi , ne presi neII' allo che si bat
ti tono con la forza pubblica , pure abbiano scorso
t la campagna facendo parte di una comitiva ar( mata , o si sieno momentaneamente uniti alla me
le desima per commettere reati , dovranno sospendere
c l'esecuzione delle sentenze, e farne rapporto al
nostro Luogotenente generale, da cui saranno
( provocati i nostri ordini per mezzo del Direttore

(
te

III. Napoli 18 dicembre 182 r.


(t FERDINANDO I. OC
( Visto il nostro decreto de' 29 dell'or decorso novemt bre 1S21.C011 cui fu istituito un nostro Commes sario in ciascuna delle tre Valli maggiori della
t Sicilia, ad oggetto di assicurarvi l'ordine pubbli( co , e la comune tranquillit;
c Volendo adottare delle misure efficaci onde agevolare
c lo esercizio delle loro attribuzioni, e specialmente
( quella della sorveglianza sulle autorit , le quali
c devono procedere a carico de' perturbatori dello
ordine sociale ;
f Sulla proposizione del Direttore ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
e Art. 1. In ciascuna delle sette Valli minori della
t Sicilia sar senza indugio istallata ed eletta una
c Corte marziale ordinaria , che dovr risedere nel
c Comune Capovalle.
<t 2. Ciascuna di delle Corti marziali" sar composta di
e sette Giudici , uno de' quali, che sar ufliziale di
grado superiore , eserciter le funzioni di Presi
li dente ; gli altri saranno della classe de' Capitan*
c e subalterni; da un relatore, il quale eserciter
c il pubblico Ministero, e sar ancora della stessa
t classe de'Capilani e subalterni , e da un CancelC liere che sar un sotto ufliziale.
t 3- La elezione de' componenti le dette Corti marziali
c sar fatta senza indugio dal Direttore della real
e segreteria di Siato di guerra.
e /{ Le cennate Corti marziali ordinarie eserciteranno
1 le attribuzioni che col nostro decreto del 22 agot sto 1821 furono deferite alle Commessioni militari
c a carico de'fuorbanditi , e degli altri rei di gravi
C misfatti in delio decreto indicati, ed eserciteranno
c ancora le attribuzioni che co' due nostri decreti
c degli 11 settembre 1821 furono accordate alle

1 V )
4. La forza pubblica inoltre stabilita nelle rispet
opportuni a remuovere gli ostacoli, che avranno incon
tive Valli dipender dagli ordini de' Commissari del Re,
tralo.
3. Il Luogotenente generale si metter di accordo ed eseguir quanto sar da essi disposto, onde pervenire
allo scopo della loro missione. Al proposito i cenuati Com
col Comandante generale delle armi in Sicilia, per prov
vedere ciascuno de ire Commessar di una proporzionata
missari corrisponderanno coi Comandanti mililari delle
Valli.
forza disponibile , che sar loro necessaria per l' adem
>. Per la esecuzione delle disposizioni conlenute nei
pimento delle loro incombenze,
della real Segreteria di Stato per gli affari di
( Dopo che le Commessioni mililari avranno definite
Sicilia , giusta quanto era slato prescritto per le
le dette cause pendenti resteranno disciolte,
e Commessioni militari peli' articolo j3 del nostro
a 16. I Direttori delle reali segreterie di Stato ec.
Firmato FERDINANDO.
c decreto de' 22 agosto.
tu. I Commessar del Re dovranno invigilare,
dirigere , e soprintendere alle Corti marziali ordi- IV. i Regolamento circa alla rinnovazione e conces
t nane ed straordinarie della rispettiva Valle,
si sione delle licenze di asportazione e detenzione
c 12. Il Commessario del Re del Val di Mazzara non
t delle armi ai termini degli articoli 7 8 e l3
t potr esercitare in Palermo , e nel suo Distretto
del real decreto degli li settembre 1821, eh'
1 uno degli oggetti su cui devono invigilare i
<c le facolt attribuite ai Commessar del Re.
t Commes.ari del Re stabiliti in Sicilia.
c Potr bens nel Distretto di Palermo , fuori per
t S. M. nel dello real dee. degli 11 settembre 1821
della Citt e territorio, far arrestare, e mettere
nell' atto eh' eman delle nuove sanzioni penali ,
t a disposizione della Corte marziale ordinaria co onde torre agl'individui malvagi il mezzod nuo
loro che si troveranno armati senza la necessaria
licenza , come pure i seltari colti nella flagranza,
ti cere i buoni, e di turbare l'ordine pubblico colt o quasi flagranza, e potr ancora far uso della
( 1' uso delle armi, prescrisse nel tempo stesso col
I facolt attribuita a' Commessa del Re nell' artiei 1' art. 7 del decreto medesimo che i pacifici cit ladini siano abilitali a poter conservare ed asporc colo 2 del regolamento di questa slessa data sulle
( tare fucili da caccia, e la cos detta scarcina col
i licenze di armi.
( ferro non meno lungo di palmi due e mezzo pret Nel saso di procedimento per li reati preveduti nei
t vio permesso della polizia, e nell' articolo 8 perf sovrani decreti de' 22 agosto , e negli altri due
( mise la M. S. che potessero tenersi in casa dei
I degli 11 settembre 1821 ed accaduti nella Citt
f cittadini pacifici pi fucili da caccia purch ne sia
c di Palermo e suo Distretto , la Corle marziale or
( discreto il numero, e proporzionato alle rispettive
ti dinaria residente in Palermo dipender immedia
t circostanze : quale numero di fucili dovr essere
ti tauienle dagli ordini del Governo.^
< indicato nel permesso della polizia, e saranno
( i3. In caso di malattia o impedimento legittimo
1 soggetti alle pene prescritte nell'articolo 4 colo1 di uno de' membri delle Corti marziali slraordinac ro , in di cui casa si trovassero fucili in numero
rie , o per altro urgente motivo, i ComtnessarJ
( maggiore del permesso, o non di caccia.
e anzidetti proporranno colui che dee rimpiazzarlo
t Ad oggetto che s falli permessi fossero accordali
c al nostro Luogotenente generale, il quale fac a' soli cittadini pacifici , e non gi a coloro che
coltalo ad istallare provvisoriamente il soggetto
( potessero abusarne, ordin la M. S. nell' arlicot proposto , con darne subilo conto a noi per le
lo i3 del decreto slesso, che non potessero gli
t nostre sovrane risoluzioni , e negli uguali casi per
( indicali permessi accordarsi a' fuggitivi da' luoghi
c le Corti marziali ordinarie faranno la proposta al
( penali e dalle carceri , a coloro che siano usciti
( Luogotenente , il quale anche autorizzato ad
di pena dopo condanna per reati infamanti , o
0 approvarla provvisoriamente, con farne rapporto
c per omicidi o rubricati, ossiano prevenuti da'rea1 per le ulteriori disposizioni.
( ti un decennio indietro, a malviventi e diffamati,
t i4- Gli stessi Commissari dopo la esecuzione rimet o vagabondi , ed a coloro che sono senz' arte o
< teranno al nostro Luogotenente generale le copie
1 mestiere.
conformi delle decisioni delle Corti marziali or( dinarie e straordinarie , poste rispettivamente sotto
l Or per assicurarsi lo esalto e scrupoloso adempic la loro sorveglianza e direzione, salva l' eccezione
i mento di questa sovrana prescrizione si deter prescritta nell'articolo 10 del presente decreto.
t minato quanto segue:
c i5. Le Commessioni militari attualmente esistenti
I Art. 1. Dovendosi rinnovare a' termini del sovrano
k nelle sette Valli minori della Sicilia , e le gran ||
t decreto di questa slessa data dal d 1 del ve Corti speciali proseguiranno ad esercitare le aliriI gneule febbraro 1822 in poi i permessi sull' a buzioni loro rispettivamente deferite dal precitalo
i sporlazione e detenzione de' fucili da caccia , e
1 nostro decreto de' 22 agosto, e dagli altri due
f delle cosi delle scorcine , nel distribuirsi siffatti
1 degli 11 settembre sino che non saranno istallate,
t permessi a datare da quell' epoca, ferme restando
e e messe in attivit le Corti marziali ordinarie. Da
( le norme prescritte nel regolamento de* 9 aprile
quel momento cesseranno le attribuzioni enunciate
1 1820, e nelle istruzioni annesse al real decreto
f dalle Connnessioui militari, e resleran sospese quel( degli 1 1 settembre, si eseguir quanto altro qui
< le delle gran Corti speciali.
f appresso stabilito.
t Tanto per le Commissioni mililari , quanto le gran
1 Le autorit incaricate nella Sicilia in forza dell' in( Corti speciali dovran decidere le cause che iro( dicalo regolamento de' 3 aprile 1820 delle dislrit vansi presso loro pendenti , lo che praticheranno II
buzioni delle licenze di asportazione e delenzioue
t con la massima sollecitudine.
SI
1 de' fucili da caccia, c delle scarcine dovran man

duo precedenti artcoli , il Direttore della rcal segreteria


di Slato della guerra dar subito gli ordini corrispon
denti al Comandante generale delle armi in Sicilia , e
diriger ancora i convenienti uffici al General Coman
dante in capo della truppa Austriaca residente nel Regno.
6. In caso di preciso bisogno i Commissari del Re,
oltre dell' indicata forza , potranno anche richiamare

<

C
,V.

l dare in ogni settimana a' Commessarl del Re del< la rispettiva Valle le note di tutte le licenze che
< avran rilasciate.
2. I Commissari del Re se troveranno che sicnsi
c accordate delle licenze in controvenzione degli arc ticoli 7 8 e li del real decreto degli n seltemc bre daranno le disposizioni , onde siano ritirate
c le stesse licenze , le quali rimarranno inefficaci ,
c e siano assicurate le armi , che asporteranno o
c deterranno g* individui a' quali le licenze medec sime erano stale rilasciate , e ne daranno avviso
t al Direttore generale di polizia per sua notizia ,
t con farne anche rapporto al Luogotenente gef nerale.
3. Il Commessario del Re del Val di Mazzara non
t potr far uso delle facolt, di cui parola nello
( articolo precedente, nella Citt di Palermo e suo
e territorio.
II Direttore generale di polizia per dovr trasmet( (ere al ridetto Commissario del Re il notamento
t di tutte le licenze che ha accordalo, ed inoltre
c una nota setlimanile di quelle che andr spedent do per la di lui intelligenza.
4- I Commissari del Re dovran far conoscere al Luoc golenente generale quelli funzionari che avranno
k accordalo le indicale licenze in contravvenzione
t de' mentovati articoli 7 8, e i3 del real decreto
f degli 11 settembre.
5. I Commessari del Re daranno anche conoscenza
< al Luogotenente generale di lutti g' impiegati
c eh' eslorquessero delle spese, o commettessero alC tre estorsioni nella spedizione delle delle licenze,
c affinch il Luogotenente generale adotti contro
t gli stessi le misure prescritte nell' arlic. xa del
c precitato real decreto degli 11 settembre.
Napoli lS dicembre 1821.
t L' approvoFirmaloFERDINANDO.

e r e r d 1 n a n d o i. ec.
I Volendo prevenire con mezzi efficaci ogni disordine,
c provvedere alla sicurezza dello Stato , e garentire
c stabilmente a' nostri amatissimi sudditi la tranquilt lil pubblica ;
c Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
c Abbiamo risoluto di sanzionare e sanzioniamo ec.
t Art. 1. L'ordinanza del di 28 marzo 1821 e le di
te sposizioni contenute negli articoli 4 5 6 7 ed 8,
C del decreto del d g di aprile 1821 , e negli art ticoli 1 2 3 4- 5 6 e 7 dell' altro decreto del d
1 7 di maggio 1821, cesseranno di aver vigore.
c 2. Cesseranno parimente di aver vigore le sanzioni
( penali contenute nel capitolo II titolo IV libro II
1 della seconda parte del nostro codice per lo Regno
C delle due Sicilie. Le disposizioni da ogg' innanzi
I vegliami intorno alla classe de' reati compresa nel
c citato capitolo , saranno le seguenti.
c 3. h illecita qualunque associazione organizzata in

1 )(
quella delle compagnie d'armi ordinarie e di Capitanreale, restando alla loro prudenza affidata la cura di
disporre che non manchi il servizio , a cui sono addetti
le stesse , e specialmente quello dell' esazione della ren
dila pubblica.
Potranno anche richiamare la forza delle compagnia
d' armi distrettuali , purch in ciascun Dislrello rimanga
( corpo, il di cui line sia di riunirsi in tutti i gior( ni. o in certi giorni determinati, per occuparsi,
senza promessa o vincolo di segreto , di oggetti
f sieno religiosi , sieno letterari , sieno politici , o
c simili; quante volte sia formata senza permesso
f dell' autorit pubblica , 0 non vi si osservino le
1 condizioni dall'autorit pubblica ordinate.
t . t)gn' associazione illecita definita nell* articolo
( precedente, verr immedialamcnle disciolla; ed i
* capi , direttori o amministratori di essa verranno
( puniti colla pena del terzo grado di prigionia e
t con una multa da cento a cinquecento ducati. I
componenti semplici della stessa soggiaceranno al la pena del primo grado di prigionia.
( 5. Se gl'individui di associazioni illecite gi disciolte
tornino a riunirsi , saranno considerali come rcil loratori o recidivi , secondo le circostanze , e puf nili come tali, a' termini degli articoli 78 e sct guenti delle leggi penali del mentovalo nostro
codice.
1 6. Chiuuquc senza permesso dell' autorit pubblica
f abbia accousenlilo o accordato che si usi della sua
( casa , o di altro suo locale qualunque per la unioft ne di membri di un'associazione illecita, sar pu
ff nito col secondo grado di prigionia e con una
f multa da cinquanta a dugencinquanta ducati,
c 7. La competenza per gli reali espressali negli ar ticoli precedenti sar delle gran Corti criminali,
t 8. Tutte le disposizioni de' precedenti articoli 3 4>
5 6 e 7 avranno luogo per lo periodo di cinque
e anni a contare dalla pubblicazione della presente
e legge; elasso il qual periodo, ritorneranno ad
t essere in vigore, per gli reati contemplali in dell
c articoli 3 4 > 6 e 7 le sanzioni penali contenute
nel citato capitolo II titolo VI libro l della set conda parte del nostro codice per lo Regno dello
f due Sicilie.
c 9. Quante volte l'associazione illecita organizzata m
t corpo , o comunque altrimenti formata , contenga
t promessa o vincolo di segreto, costituendo qualt sivoglia speeie di setta ( qualunque ne sia la dec nominazione, l'oggetto, la forma ed il numero
de' suoi componenti , o comunque venga arlala( mente combinata per comunicazioni ambulanti e
l senza determinazione fissa di luoghi , di giorni o
( di persone), i rispettivi componenti di essa sarai. f no puniti col terzo grado di ferri e con una multa
t da cinquecento a duemila ducati. I capi , direlf tori , amministratori o graduati della stessa , sat ranno puniti colla pena di morte col laccio sulle
t forche , e con una multa da mille a quattromila
c ducati.
c 10. Chiunque scientemente conserver emblemi, carc te, libri o altri distintivi dulia setta preveduta nelt l' articolo precedente , sar per questo solo fallo
a punito colla pena della relegazione. Coloro che
i scientemente fabbricheranno, venderanno o distri

)( S73
quel numero d'individui delle anzidette compagnie d'ar
mi , che necessario per la custodia del rispettivo Di
stretto , e per lo servizio dell' esazione del denaro dello
erario ai termini delle istruzioni formate per lo regola
mento delle compagnie medesime.

)(
7. Potranno suddetti Commissari valersi degli esploratori delle comitive di malviventi , ad oggetto di agevolare la sorpresa e l' esterminio.
8. I Commissari del Re faran pervenire in ogni set
timana al Luogotenente generale un rapporto sullo slato

c nostre leggi. Questa disposizione avr luogo per


c buiranno tali oggetti , saranno puniti per questo
t solo fatto col primo grado di ferri. Ove essi fac lo periodo di cinque anni a contare dalla pubbli
ci cazionc della presente legge. Elasso un tale pett ciano parte della setta , se saranno semplici mem. 1 riodo , il giudizio de' suddetti reati , ferme rima
bri della stessa , saranno puniti colla pena stabi
te nendo le sanzioni penali contenute ne' riferiti ar
li lita per essi membri , escluso il minimum del
tempo per la pena , ed il minimum della quan
ti ticoli 9 10 ed 11 ritorner alle competenze fissate
C pe' giudizi penali nel II e III libro della parie
ti tit per la multa : se saranno capi , direttori ,
amministratori o graduati della setta , saranno
c quarta del citato nostro codice per lo Regno delle
t puniti colla pena di morte col laccio sulle forche,
f due Sicilie.
a Vogliamo e comandiamo ec.
t e con una multa da mille dugentocinquanta a
< Il nostro Consigliere Ministro di Stalo ec.
( cinquemila ducati.
( Napoli, il d 28 di settembre 1822.
C il. Quelli che scientemente avranno conceduto o
permesso 1' uso della loro casa , abitazione , o di
t Firmalo FERDINANDO.
altro loro locale qualunque per la riunione della
t setta , saranno per questo solo fatto puniti colla VI. 1 Napoli 3 ottobre 1822.
pena del primo grado di ferri e colla multa da
FERDINANDO I. PC.
cento a cinquecento ducali. Ove essi facciano parte
1 Sulla proposizione del Consigliere ec.
c Udito il nostro Consiglio ordinario di Stato.
della setta , se saranno semplici membri della stes Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
sa, saranno puniti col terzo grado di ferri, escluso
c Art. 1. II dritto su' permessi di armi viene stabilito
il minimum del tempo, e con una multa da
1 nella somma di lari dieci per semestre ; e ci a
mille a tremila ducali : se saranno capi , diret
ti tori , amministratori o graduali della setta , sa1 parte del dritto dovuto sulle licenze da caccia.
c ranno puniti colla pena di morte col laccio sulle
( a. Il nostro Consigliere di Stato ec.
<c forche, e con una multa da millecinquecento a
Firmato = FERDINANDO,
seimila ducati.
'I 12. Dopo l'espiazione penale della relegazione, e VII. ( Napoli $ ottobre 1822.
< del primo e terzo grado di ferri ne' casi preveduti
FERDINANDO I. CC.
ne' precedenti art. 9 io e li, avr sempre luogo
t Visto il nostro decreto de' 22 agosto 1821 circa la
( la malleveria, a' termini degli art. 3i e 34 delle
1 destinazione delle Commissioni militari per procet cilate leggi penali del nostro codice per lo Regno
( dere nei nostri domini al di l del Faro a ca
delle due Sicilie.
li rico de' fuorbanditi , c dei rei di altri gravi mi
ti sfatti nello stesso decreto indicati.
K i3. Tutti gl'individui che saranno colpiti dalle di( sposizioni contenute ne' mentovati articoli 9 io e
( Visto P altro noslro decreto de' 18 dicembre 1821
11 della presente legge, se incorreranno nuova circa la istituzione delle Corti marziali nei delti
mente nello slesso misfatto , saranno puniti come
t nostri domini, alle quali fu attribuita non solo la
t reiteralori o recidivi , a' termini de'citati articoli ,
< indicata competenza delle Commissioni militari,
a ma ben' anche la competenza pei giudizi contro
1 78 e seguenti delle suddette nostre leggi penali,
c i settari, e gli asportatori di armi vietate,
C 14. I reali previsti negli articoli 9 10 e 11 della
t Sulla proposizione del noslro Consigliere ec.
presente legge sono considerali come reali contro
Udito il nostro Consiglio di Slato ordinario;
( lo Stalo, ed in conseguenza soggetti alle disposi Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t zioni contenute nel cap. Ili sezione III tit. II lit Art. 1. Sono annullati i suddetti nostri decreti del
( bro II delle leggi penali del nostro codice per lo
c Regno delle due Sicilie risguardanti il rivelamento
t di 22 agoslo, e de' 18 dicembre 1S2T.
de' reati contro lo Stato.
i 2. Il nostro decreto del di 3 del corrente mese re
C i5. Tulle le pene sanzionate nella presente legge
ti lalivo all' abolizione delle Corti marziali , ed alla
( sono applicabili a' complici , a' termini degli arli( reprislinazione delle Commessioni militari pubblit coli 74 e 70 delle leggi penali del eilato noslro
I cato per questi nostri domini sar interamente cc seguito ne nostri domini al di l del Faro.
a codice.
e 16. Le disposizioni contenute in tutti gli articoli del1 3. Il noslro Consigliere Ministro di Stalo ec.
c la presente legge non escludono l' applicazione
Firmato=FERDlNAXEK>.
delle pene maggiori, a' termini delle leggi vigenti,
nel caso di reali pi gravi , e particolarmente di
Napoli 3 ottobre 1S22.
c reati contro la sicurezza interna ed esterna dello
FERDINANDO I. CC.
Stato, a' termini de' capitoli I e II del titolo II
c libro l delle leggi penali del mentovalo noslro
1 Considerando che per la celere punizione di alcuni
c codice.
c misfatti i quali minacciano pi direttamente, e pi
c i7. Il giudizio de' reati definiti ne' precedenti artil frequentemente 1' ordine pubblico, furono stabilite
1 coli 9 10 ed 11 saranno della competenza esclut col decreto de' 17 luglio 1817 le Commissioni mi
1 siva delle Comniessioni militari riconosciute dalle
ti litari, conservale poi con quello de' 3i dicembre

)( 574 )(
delle Valli rispettive, sulle operazioni eseguite per ga
agpslo, 11 settembre, e 29 novembre 1821; come anche
ranlirvi la pubblica tranquillila, sul modo in cui le au
nel presente regolamento ; affinch il Luogotenente ne
torit giudiziarie, amministrative, e militari soddisferanno faccia i corrispondenti rapporti a S. M. per le sue so
agli obblighi loro ingiunti ne' citali reali decreti del 2a vrane disposizioni.
c 1818 e ritornate in vigore in forza del decreto
t 10. Tutte le disposizioni contrarie al presente dec crelo sono abolite,
de' 6 aprile 1821,
t Volendo ritenere temporaneamente questa giurisdif 11. Il Consigliere di Stato ec.
c cione , onde provvedere alla garentia dell'ordine
Firmato FERDINANDO.
e pubblico , ed alla tranquillit de' nostri amatissi mi sudditi;
Vili c Napoli 5 ottobre 1822.
l Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
FERDINANDO I. ec.
c Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario.
( Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
f Volendo dare a' nostri sudditi traviati dalle passale
1 Art. 1. Le Corti marziali creale in forza de' decreti
( turbolenze politiche ne' nostri domini al di l del
t de' 9 aprile e 3o agosto 1821 sono abolite.
t Faro un nuovo, e pi benefico contrassegno delia
( 2. Competer alle Commissioni militari di procede nostra sovrana clemenza.
c re per la punizione de' reali, pe' quali col cilato
t Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
decreto dal d 3o agosto 1821 ne fu data la com Udito il nostro Consiglio di Sialo ordinario.
petenza alle abolite corti marziali, e pei reati de
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
ci finiii negli articoli 9 10 ed 11 della nostra legc Art. 1. Concediamo amnistia, e generale indulto a
le del d 28 settembre ultimo, e nell' articolo 1
t tulli g' individui ascritti alle vietate societ se
c del nostro decreto di questo slesso giorno.
ti grete, e settarie nei nostri domini oltre il Faro,
( 3. Le disposi/ Oni contenute nel nostro decreto dei
ed a tulli gl'individui colpevoli degli avvenimen( 17 luglio 1817 circa la composizione, il giudizio
c ti politici, ed allentati commessi ne' detti nostri
( delle Comniessioni militari, e l'esecuzione delle
c domini contro lo Slato, e la nostra real corona
e loro decisioni, rimangono inleramenle in vigore.
( anteriormente all' epoca del d 24 marzo 1821
I 4. I Comandanti militari delle Provincie sono aulo< inclusivamente , per i quali rimane abolita ogni
rizzati a creare nel bisogno le Lommess'oni mili
c azione penale.
ti lari, e tradurvi g' individui, che cadranno in poI 2. Sono esclusi soltanto dall'amnistia enunciala nel tere della forza pubblica, e che saranno giudi
1 1' articolo precederne Gaetano Abela, ex-Generale
ce eabili dalle medesime.
1 Giuseppe Rousscrol , ex-Colonnello Emmanuele
( Requcsens, Principe di S. Cataldo, Padre Gioa 5. Finche per saranno conservati i nostri Corn
( chino Vaglica, Conte Pachino, ex-Tenente Sca
ei: messar stabiliti nelle Provincie al di qua del Fa
fi mardi, ex-Tenente Colonnello Calogero di Maria,
ll ro , competer provvisoriamente a' medesimi 1' ec Barone Liborio Alliotla , Emmanuele Guzzaniti ,
sercizio della facolt di creare le Commissioni
militari , attribuita col precedente articolo a' Cok Cesare Santoro, Francesco Santoro, Girolamo
c Battaglia , Barone Sabuci , e g' imputati present mandanti delle Provincie.
t ti o assenti nei giudizi pendenti contro Abela, e
K 6. Tutte le carte che si riferiscono a' misfatti di n
contro Rousserol , e loro complici rispellivi per i
t competenza delle Commissioni militari, e che alla II
pubblicazione del presente decreto si trovano pres
f misfatti indicati nell' articolo 123 delle leggi pete so le abolite Corti marziali, si faran con celeril
< nali.
c 3. Non sono compresi nella presente amnistia i mif pervenire al nostro Coramessario, stabilito nel ri< sfattile delitti comuni per qualunque fine, ed
f speltivo riparlimento. Sar a di lui cura rimellc- !
u re tali carte alla Commissione militare, eh' egli
oggetto commessi.
e convocher pel giudizio degli additati misfatti.
c 4- Gf individui , i quali si trovano confinati nelle
Isole, o altrove per misura di pubblica sicurezza
f 7. Nel caso che alla pubblicazione del presente de seguiteranno ad essere sottoposti a tale misura fit crelo , qualche Corte marziale avesse cominciata
(t la discussione pubblica pei reati giudicabili dalle
t no a nuova nostra disposizione.
a 5. Coloro che trovausi fuori de' nostri domini per
e Commissioni militari continuer a procedere fino 11
( cagion delle passate turbolenze politiche, non -po
alla decisione definitiva , e sua esecuzione per ef- ||
ti Iranno ritornarvi senza nostro particolare per
c fetto di nostra speciale delegazione, che in que sto solo caso intendiamo accordarle.
ii messo.
a S. Le Commissioni militari saran convocate nel so
f 6. Sono abolite le Giunte di scrutinio.
7. L espressamente vietato a tulle le autorit giuft lo caso, che debbano giudicare i delinquenti sot
diziaric, ed amministrative di ricevere e dar corti toposti alla loro giurisdizione. Subitoch le raede< so alle denunzie anonime tranne i soli casi di fla
sime avran profferito il giudizio pel quale sono
ti granza , o di fatto permanente ai termini dello
a stale convocate, rimarranno sciolte di drillo.
* 9. Le disposizioni del presente decreto avran vigo( articolo 28 delle nostre leggi di procedura nei
re per anni cinque , a contare della sua pubbliti giudizi penali.
cazione. Dopo queslo periodo il giudizio pe' mi
Ogni altra disposizione in contrario rivocala.
ti sfatti indicati nell' articolo 2 di questo decreto ,
k Per le denunzie solloscrilte si proceder a norma
<t ritorner alla competenza fissala pe' giudizi pena
f delle slesse leggi di procedura ne' giudizi penali,
ci li nel 2 e 3 lib. della parte 4 del nostro codice
s II nostro Consigliere ec.
e per lo Regno delle due Sicilie.
Firmato FERDINANDO.

)(575
9. Se T ispezione oculare far conoscere agli anzi
' ' (Num. 265 ) SIRACUSA 24, DICEMBRE 1821.
detti Commissari il bisogno di altre misure, oltre quelle
S1 instituiscono Giudici supplenti ne' Comuni non
determinale coi connati sovrani decreti , e con questo re
Capo-luoghi di Circondario per gli affari penali.
golamento , ne daranno conoscenza al Luogotenente ge
nerale, per provocarsi dallo stesso le sovrane disposizioni.
Napoli 17 ottobre 1821.
Napoli 2g novembre 1821.
FERDINANDO
I. eC.
Approvalo Firmato FERDINANDO.
Visti gli articoli 9 n. 6 399 e 4oo delle leggi di
procedura ne' giudizi penali.
IX. Napoli 7 di ottobre 1822.
Considerando , che per il sollecito andamento della
FERDINANDO I. PC.
Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
giustizia penale, necessario l' istantaneo procodimonlo
Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato;
di una autoril locale in ciascun Comune, la quale con
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
testi subito la prova generica de' reati , ne raccolga rat Art. 1. Le disposizioni contenute nel decreto degli P idamente le tracce fuggitive, che col tempo si disper
11 settembre 1821, emanalo ne' nostri domini al d erebbero, ed assicuri tantosto i malfattori, i quali po
c di l del Faro, circa i reali di associazioni selta- trebbero sottrarsi alla mano della giustizia.
1 rie, e nel decreto de'18 dicembre 1821 per ci
Considerando, che i Giudici di Circondario, ai quali
( riguarda la competenza de' giudizi pe' reali di u- la legge deferisce molle attribuzioni , non possono spedire
f nioni settarie data alle Corti marziali , cesseranno colla conveniente solleciludine i giudizi delle contravven
zioni di polizia, e de' delitti accaduti nei riferiti Comuni
e di aver vigore.
K 2. La nostra legge de' 28 di settembre di questo non Capoluoghi del Circondario.
v anno, che contiene le nuove sanzioni penali sulVolendo istituire provvisoriamente una locale auto
( le associazioni illecite e settarie pubblicala il d rit giudiziaria in tutti i Comuni per ci che riguarda
<t 29 dello stesso mese comincer ad avere esecu- per ora la giustizia penale;
c zione ne' domini oltre il Faro dal d 28 del corSulla proposizione del Direttore ec.
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
t rente mese di ottobre.
1 3. Il nostro Consigliere Ministro di Sialo ec.
Art. 1. Ogni Giudice di Circondario, oltre il sup
plente r?l Comune della sua residenza avr in ciascun
1 Firmato FERDIXANO,
Comune non Capo'uogo un altro supplente, il quale sar
anche di nostra elezione , e che eserciter a termini delle
X. t Napoli 7 ottobre 1822.
leggi della procedura ne' giudizi penali , e nella dipen
FERDINANDO I. eC.
( Visto il nostro decreto degli 11 settembre 1821 che denza del Giudice di Circondario, le seguenti funzioni;
stabili tra 1' altre la pena di morie contro gli a1. di Ufficiale di polizia giudiziaria;
a sportatori di armi vietate colti nella flagranza.
2. di Giudice delle contravvenzioni di polizia;
I Volendo adottare temporaneamente per le trasgres3. di Giudice de' delitti.
c sioni in materia di armi , le pene pi analoghe
2. Rosta affidato alla prudenza de' regi Procuratori
( alla qualit del reato ed alle attuali circostanze generali presso le gran Corti criminali delle rispettive
Vaili il commettere ai Giudici di Circondario qualche
de' tempi.
t Sulla proposizione del nostro Consigliere ec.
causa correzionale per delitti avvenuti ne' connati Comuni
f Udito il nostro Consiglio di Sialo ordinario.
non Capoluoghi de' Circondari , quante volle o per im
* Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ce.
portanza della causa istossa , o por altre peculiari circo
c Art. 1. L'asportazione di armi violate, senza lieon- stanze , lo credessero necessario all'accerto della giustizia.
< za per iscritto della polizia, sar punita eoi pri3. Presso i dotti supplenti le funzioni dol pubblico
Ministero si eserciteranno dal primo Eletto ; in caso di
mo grado de' ferri.
c Potr il Giudice, a seconda de' casi, disporre che suo legittimo impedimento, dal secondo Eletto ; od in caso
t questa pena sia espiala nel presidio.
d'impedimento di quest'ultimo da uno de'Dccurioni, che
sar nominato dal nostro Luogotenente generale.
f 2. Il giudizio di asportazioni di armi vietale compe
ti ter alle Commissioni militari.
4. Le funzioni di Cancelliere, e di usciere presso
r 3. La fabricazione , o lo spaccio di armi vietale, i cennati supplenti , saranno esercitale rispettivamente
I senza che il fabricante , o il venditore ne abbia dal Cancelliere, e dal serviente comunale.
a ottenuto la facolt per iscritto dalla polizia sar
5. I mentovati supplenti per le materie penali, clic
< punita col terzo grado di prigionia, e con 1' aiu
sono di loro competenza , terranno i registri islessi, che
giusta le leggi, ed i regolamenti, sono a carico de'Giuti menda correzionale.
c 4- La detenzione di armi vietate in casa, senza li
dici di Circondario.
ti cenza per iscritto della polizia, sar punila anche
6. Immetteranno essi a questi ultimi in ogni setti
i col terzo grado di prigionia , e con 1' ammenda mana la copia dogi' indicati loro registri, affinch i Giu
correzionale.
li s;;ressioni, di cui l'alta parola po' procedenti ar( 5. Olire le pene sanzionate nel precedenle articolo
le armi in contravvenzione sarau conliscalc, ed i
t ticoli. le determinazioni contenute rispettivamente
colpevoli potranno essere sottoposti alla malle( nella II e IV parte del nostro codice por lo Ite
ti gno delle due Sicilie.
t veria.
c 6. Le disposizioni del presente decreto avran vigore
c 7. Tutte le disposizioni contrarie al presente decrct pel periodo di anni cinque, a conlare dalia sua
( lo sono abolite,
c pubblicazione. Dopo questo periodo saranno os
i 8. Il nostro Consigliere Ministro di Stalo ec.
ti servate, per la pena , e pel giudizio delle trad Firmato
FERDINANDO.

)( w
dici di Circondario potessero lenere loro registri esatti,
( Num. 266 ) SIRACUSA 3o DICEMBRE i82r.
e completi sulla giustizia pepale per tutta l'estensione del
Si accordano a' Supplenti comunali delle attribuzioni
territorio del loro Circondario, e dagli slessi potessero
in affari civili,
ritrarre i rapporti, e stati periodici, che son tenuti ad
Napoli j3 novembre 1821.
inviare ai regi Procuratori generali, ed ai Giudici istrut
FERDINANDO I. CO.
tori (a).
7. II Direttore della real Segreteria di Stalo ec.
Visto il nostro decreto de* 17 dello scorso ottobre
Firmato FERDINANDO.
portante la istituzione de' Supplenti ai Giudici di Circon
dario ne' Comuni non Capoluoghi della Sicilia, ad oggetto
di accelerare Io esercizio della giustizia penale,
(a) V. le seguenti disposizioni :
Considerando, che le circostanze locali della Sicilia
I. ( Palermo 3 settembre 1827.
c Mi si sono domandate delle provvidente per fornirsi esigono , ohe in tu'.li i Comuni esista ancora una auto
( li giudicati , e specialmente quelli di supplenza in rit locale rivestila di alcune attribuzioni civili, onde siano
( alcune delle Valli degli articoli, che sono neces- definite sollecitamente , scpza dispendio , e diffalicameulo
t sari al rispettivo uso , come registri , scanzie , e le controversie urgenti, e di non grave interesse;
t mobili. Io ho dato paratamente le opportune diVisto il rapporto del nostro Luogotenente generale in
t sposizioni agi' Intendenti ed a' Procuratori regi che Sicilia ;
f me ne hanno fatto le domande.
Stilla proposizione del Direttore ec.
I E per convenendo, che si comunichino agli altri,
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo ec.
( onde si tolga ogni equivoco , e si conosca da tutti
Art. 1. I Giudici di Circondario proseguiranno ad
( quali sono gli obblighi de' Comuni verso i giudi- esercitare nei Comuni Capoluoghi del Circondario tutte
1 cali di Circondario , e di supplenza , la prevengo le attribuzioni loro deferite dalla legge.
(t per sua nonna che questi tali giudicati debbono cs2. Negli altri Comuni dipendi nti da' Circondari le
( sere forniti a carico de' Comuni rispettivi, di casa attribuzioni deferite ai Giudici di Circondario dall'artico
1 di mobili di prima messa, e di primi registri, e che lo 24 della nostra legge organica dell'ordine giudiziario
( Io rimpiazzo di essi mobili debbe ancora andare de'7 giugno 1819 reslano nel seguente modo regolale:
( a carico de' delti Comuni purch costi del loro
1 Supplenti istituiti col nostro real decreto de' 17
effettivo consumo e non sieno stali involali , e che ottobre 1821 ne' Comuni non Capoluoghi conosceranno,
f il rimpiazzo poi de' registri debbe andare a peso e giudicheranno , ne' limili territoriali del rispettivo Co
1 de'Cancellieri.
mune le cause di azioni reali, e personali inappellabil
mente sitto al valore di once sei e tari venti , ed ap
K II Ministro Segretario di Sialo ec.
pellabilmente sino al valore di once venti. I Giudici di
Firmato M. Favare.
Circondario cqnosceranno, e giudicheranno nei sopraddetti.
II. ( Stabilito con ministeriale dei 24 luglio 1823 2 ca- Comuni non Capoluoghi le cause del valore, che eccede
( rico di grazia c giustizia n. S91 che i supplenti le once venti, e non oltrepassa le once cento.
3. I delti Supplenti nei limili territoriali del rispet
c comunali esercitassero la giustizia nella propria
e casa, apprestando per conseguenza il luogo per tivo Comune conosceranno , e giudicheranno inappellabil
la cancelleria, e per la conservazione dei registri, mente sino al valore di once sei e lari venti , ed ap
( processi , ed altro , accade non di rado che inan- pellabilmente , qualunque sia il valore delle cose contro
t cando il Supplente per caso di assenza, od altro verse, sulle azioni indicate nei numeri 3 4 5 7 12 16
c impedimento, il Cancelliere che quello comunale dell'articolo 25 della precitala legge organica.
ci costretto con sommo stento, e pericolo di diLe altre azioni mentovate negli altri numeri di que
fi spersionc a portare le carte ora dal Sindaco, ed sto articolo 25 saranno conosciute e giudicate dai Sup
r ora dal 1 Eletto, che ne devono fare le veci ; come plenti inappellabilmente sino al valore di once sei e tari
v. accade del pari che i Supplenti non abbiano nella venti , ed appellabilmente sino ad once venti ; ed allorch
t propria casa stanze sufficienti ad apprestarle sia oltrepasseranno questa somma , saranno conosciute e
(1 per la cancelleria , sia per l' amministrazione della giudicale appellabilmente dai Giudici di Circondario sino
* giustizia.
a qualunque valore.
c Ad evitare un tale rimarchevole inconveniente , e
4. L appello avverso le sentenze che i riferiti sup
t coll'occasione di esserne avvenuti nel Comune di plenti pronunzieranno appellabilmente ai termini de' due
k Valguarnera , l' Intendente della Yalle di Calta- precedenti articoli, sar prodotto innanzi il Tribunale ci
c nissctla propose che le supplenzie venissero stabi- vile della Valle rispettiva.
1 lite in una slanza delle case comunali , potendosi
5. I detti Supplenti rilasceranno ne' limiti del loro
a cos conservare tulle le carte che al giudicato si territorio per qualunque somma gli ordini di sequestro'
e. appartengono.
di cose mbili , di credili , ed altri effetti , che potessero
c S. A. R. il Luogotenente generale , cui bo umiliato deteriorare, perire, essere nascosti, o in qualunque modo
e tutlo ci , sulla considerazione ebe non possibile sottraili al creditore.
t di adattare a tulli i Comuni la disposizione pro
6. Competer a' Supplenti medesimi, o a' Giudici di
ci posta dal dello Intendente di Caltanissetta , perch Circondario ue' termini della rispettiva competenza fissata
assai spesso incontrerebbe ostacolo peli' angustia nello articolo 2 del presente decreto il giudicare sulla
delle case comunali nel consiglio dei 23 andante
t gennaro ha ordinalo che, dove non si opponga una
t D'ordine dell' A. S. R. lo partecipo a lei ec.
t tale difficolt, sia assegnala nella casa del Comune
c Palermo 2g gennaro tS3!>.
e al supplente una stanza, quante volte i Comuni
1 Pel Consigliere di Slato Ministro Segretario di
I pon siano gravati di spese maggiori.
'
c Stato C. Yjeccmone.

)( 5
va 1 1 il 1 1 A o liquidazione del sequestro, o sulla sussistenza
del credilo.
7. Apparterr a' supplenti nella circoscrizione ter
ritoriale de' loro comuni lo apporre , il riconoscere , c
Levare i suggelli ne' casi determinali dalla legge ; ma
la cognizione delle vertenze , che potranno insorgere o
dopo f apposizione , o nel l' allo della ricognizione dei
suggelli sar esclusivamente del Tribunale civile,
S. I delti supplenti saranno rimpiazzali in caso di
loro sospensione , o di altro impedimento da' Sindaci ,
ed in caso di loro mancanza da' decurioni , che saran
no destinati dal noslro Luogotenente generale.
9. Le ricuse degli stessi supplenti saranno giudica
te da' Tribunali civili , allorch riguardano giudizi ci
vili , e delle G. C. criminali , se concernano giudizi
penali.
10. I Cancellieri , ed serventi comunali esercite
ranno rispettivamente le funzioni di Cancellieri , e di
l scieri presso i delti supplenti nelle cause civili.
11. 1 Cancellieri comunali avranno de' sostituti ,
ehe saranno scelti nella slessa forma prescritta pei so
stituti de' Cancellieri presso i Giudici di Circondario ai
termini dell' articolo 204 della legge organica giudi
ziaria.
12. Qualora per lo servizio della giustizia ne' vari
comuni non sar bastevole l' opera del servente comu
nale abilitalo all' esercizio del ministero di usciere , o
pure se il servente comunale non sar idoneo al di
simpegno di questo ufficio , il nostro Luogotenente ge
nerale resta autorizzalo a destinare provvisoriamente de
gli uscieri con darne conto per le nostre sovrane deter
minazioni.
|
13. I cennati supplenti manterranno col regio Pro
curatore del Tribunale civile della rispettiva valle la
istcssn dipendenza che hanno i Giudici di circondario.
i4- Le disposizioni transitorie contenute nel presen
te decreto, e nclP altro de' 17 dello spiralo ottobre
saranno provvisoriamente in vigore sino al'e nostre diffiuilivc determinazioni sulla organizzazione dell' ordine
giudiziario in Sicilia.
i5. Il Direttore della rral Segreteria di Stalo per
gli afrari di Sicilia in Napoli , ed il nostro Luogotenen
te generalo in Sicilia sono incaricati della esecuzione
del presente decreto.
FirmaloFERDINANDO.

Considerando, ehe nel tempo, in cui i Notai ac


cudiscono nel Capoluogo della Valle per la visita dei
loro protocolli , restar possono sospese in alcuni Comu
ni le contrattazioni de' particolari; il quale attrasso pos
sa esser maggiore in quei Comuni , ne' quali esiste un
sol Notaio.
Volendo dar riparo a siffatti inconvenienti , ed in
sieme assicurare la visita necessaria dei protocolli No
tarili.
Visto il rapporto del nostro Luogotenente generale
in Sicilia ;
Sulla proposizione del Direttore della rcal Segrete
ria di Stalo per gli all'ari di Sicilia.
' Abbiamo risoluto di decretare 3 e decreliamo quan
to segue.
Art. 1. L' articolo 3o della legge del 23 novembre
1819 sul Notariato resta nella seguente guisa modificato.
Ciascuna Camera Notarile nel mese di febbraro di
ogni anno proporr uno de' suoi membri , il quale il
di primo del mese di aprile muover dalla sua residen
za, per recarsi negli altri Comuni della Valle, ad og
getto di esaminare i protocolli di ciascun Notare
2. Tal proposta sar inviata al Regio Procuratore
del Tribunale Civile della Valle , il quale col suo av
viso la trasmetter al nostro Luogotenente generale per
1' approvazione ; ed indi lo stesso Regio Procuratore
former le istruzioni per regolamento del Visitatore.
3. Se il Visitatore trover in regola i protocolli
de' Nolai , vi apporr qual Delegato delki Camera No
tarile , la corrispondente dichiarazione. Se per dalla
visita resulteranno de' carichi , che diano luogo a mul
ta assicurer il protocollo con suggello , e former il
processo verbale comprovante 1' irregolarit, che ha tro
vata. In tal caso il protocollo suggellato, ed il verbale
saran rimessi alla Camera Notarile per praticare le do
vute incumbenze.
4- Il dritto, che percepir il Visitatore, sar di
ducati due per la visita di ciascun protocollo Notarile :
egli lo esiger a titolo d' indennit, e senza pretendere
ad altra prestazione. Cesser quindi il pagamento del
drillo di ducato uno stabilito dall' articolo 1 i v. numero
8 della legge sul Notariato a favore della Camera No
tarile per la visila de' protocolli de' Notai.
5. Il Direttore della Real Segreteria di Stalo per
gli altari di Sicilia, ed il nostro Luogotenente generale
in Sicilia sono incaricati della esecuzione del presente
decreto (a).
Firmato FERDINANDO.

Napoli 17 ottobre 1S21.


FERDINANDO I. ce.
Visio 1' articolo 3o della legge del 23 novembre
JS19 sul Notariato.
Considerando, che 1" obbligo imposto ai Nolai di
dover presentare alla Camera Notariale ne' primi due
niesi di ogni anno il protocollo degli alti celebrati nel
corso dell' anno precedente, non solo riesce ai medesi
mi dispendioso , ed incoinmodo , ma compromelle anco
ra la sicurezza dei volumi, che si trasportano potendo
esser sottraili violentemente nel viaggio da taluno, ai
di cui interessi nuoccia qualche atto , o pure restar
sommersi ne' fiumi , che devono valicarsi nel tempo del
la pi rigorosa stagione.

(a) Si legga il seguente reale rescritto.


Napoli 12 novembre 1828.
1 Eccellenza Ilo rassegnalo a Sua Maest il rapt porlo di V. E. de' 19 di giugno di questo anno,
1 3 carico , niiin. 2291 , riguardante il dubbio ,
f se la visita de' protocolli de' nolai residenti
t ne' Comuni non Capo-luoghi di valle , non
eseguita dal notaio visitatore , delegalo a' termic ni del rcal decreto de' 17 ottobre 1S21 , terni ic naia la di costui delegazione , possa eseguirsi
( dalla Camera notarile ; e, nella nigaliva , se la
1 sospensione pronunziala dalla Irpge sul notariato,
C con tra il notaio inadempiente alla esibizione del
f protocol io , debba essere protratta lino alla visita
4 del nuovo visitatore ; E la M. S. , nel di G
73

5?8X
bligazione per tali soccorsi, non che per il mezzo dei
pubblici strumenti , ma pure per via di libri burgensaliei , taglie , o qualunque altra scrittura privata ; quali
tulli debbano riportare l' antica via esecutiva, senza che
vi fosse necessit di essere tali titoli di credilo regi
strali.
3. Che si eseguano le convenzioni stabilite fra i
contraenti per la restituzione delle semenze e soccorsi ,
con I' aumento di tumoli due o pi , secondo il costu
me , o pure secondo la mela, c la valuta; c lilialmen
te con ragionarsi il prezzo dei frumenti per semenze e
soccorsi al tempo della consegna , da redimirsi co' frul
li al sette per cento al tempo della raccolta , secondoche trovasi disposto nel circolare del 181 1.
4- Che per la scossione di tali crediti possa il cre
ditore sequestrare i frutti del fondo che si trova , coi
soccorsi dati, coltivato; e che non possano quelli altro
ve trasportarsi , se non sar soddisfatto il credito ; che
a tal uopo il creditore abbia il diritto di apporre delle
guardie per la custodia a spese del debitore , quando
si trovasse il debito gi maturo ; o pure a spese del
creditore , finche ander a verificarsi il maturo.
5. Che sopra i prodotti nascenti del fondo, per ui
si son date le semenze o soccorsi, sia tal creditore pre
ferito a qualunque altro, ancorch privilegiato credito
re , e finanche al padrone del suolo.
6. Finalmente, che lo sperimento di tali credili di
qualunque somma fossero , si facesse presso il Giudice
del Circondario , o suo supplente , e ne' luoghi ove non
vi sia Giudice di Circondario , presso il Giudice conci
liatore del luogo , ed in sua mancanza , da chi lo rap
presenta : elargando per questa sola volta la giurisdi
zione di 07 due a tulio ci che concerne questi crediti
di soccorsi , e semenze.
Or falla discussione in Consiglio intorno alle cose
dalla Commessione proposte , si trovato coerente alle
mire benigne del Re , alla conservazione dello Slato, e
della sussistenza pubblica , di doversi momentaneamente
adottare , e di ordinarne lo adempimento , fino a tacilo,
che riformandosi la intera procedura , possano quesle
stesse misure formar parte del sistema generale.
Io quindi comunico a tulle le Autorit le disposi
zioni suddette, affinch vi diano pronta ed esalta esecu
zione per la loro parte ; ed ho al tempo stesso disposto,
che se ne faccia pubblicazione formale , per essere alla
intelligenza di tulli gli abitanti della Sicilia (a).
l'alermo 18 ottobre /Sai.
< corrente novembre , si degnala di manifestare
i che il citalo rcal decreto de' 17 oltobre 1821 ,
Il Luogotenente generale
t emesso per maggiormente facilitare la visita dei
P. DI Cl'T.
e protocolli , non toglie allo rispet ive Camere no
ti tarili la naturale loro attribuzione di eseguire la
( visita nelle forme prescritte dalla legge de' 23
(a) Lcggansi le seguenti determinazioni.
e novembre 1819. Nel rcal nome partecipo a
M'MSTERO DI STATO PRESSO IL LOOGOTEXEMTK GEfJEc V. E. questa sovrana risoluzione per 1' uso con
RALE
ti veniente.
1 Palermo 16 novembre 1821.
Non si qui trascritta la legge del z3 novembre
s Signore Nel di lei ufficio de' 10 del corrente
iStg sul notariato , attese le numerose variazio
1 ho ricevuto inclusi i rapporti del Sindaco di Ca
ni cui subita ; il che renduto avesse volumino
li lascibetia, e di Pielraperzia, nei quali ho ossersa di troppo questa raccolta , non potendosi la
t vaio che alcuni individui mostrano pronta condisciare da costa le disposizioni che le fan seguito
1 scendeuza a somministrare agli enfiteuli di quel
senza allontanarci dallo scopo prefisso.
c Comune i frumenti per uso di semenze , e che
Per identit di ragioni non fan parte dell' opera le
1 altri si sono negati ed ho rilevalo aliresi i mezii
istruzioni degli stabilimenti di beneficenza del so
c da lei adibiti per lo adempimento delle disposi
maggio 1S20.
li zioni del Governo per agevolare in questa parte

FERDINANDO I. te.
GOVERNO 1)1 SICILIA
EDITTO
Le provvide e salutari intenzioni del Re per lo be
ne della Sicilia sarebbero rimaste vote di effetto se pron
tamente , e senza il menomo ritardo non si fosse prov
veduto al pi urgente de' bisogni di questo paese agri
cola, la cui sussistenza quasi interamente appoggiala
alla coltura delle sue terre, ed alle agevolazioni che il
commercio per questo ramo ha avuto in luti' i tempi.
Le nuove istituzioni nate in luoghi , dove la natu
ra , e le abitudini, unite alla molliphcil delle risorse,
non prcseniauo le stesse circostanze della Sicilia , aveano qui inceppato 1' agricoltura in modo , che lo squal
lore erasi sparso nelle campagne ; la miseria aveva op
presso il colono ; e eli ostacoli opposti alla facile scossione de' credili , aveano disanimato i proprietari. In
fatti da qualche tempo non pi appreslavansi i soccorsi
in semenze, eh' erano la base dell' economia agraria
di Sicilia ; e se in questo momento non si pensasse a
porgere i ripari opportuni a' mali, per cui una tale
somministrazione venula meno , verrebbe a mancare
nello entrante anno la semina ; ed aumentandosi perci
la pubblica indigenza, non saremmo pi in grado di
sperimentare a pieno gli effetti de' benefizi , che la ma
no del Re sia preparando a questi suoi sudditi.
Avendo io dunque inteso i reclami giustissimi su
questo interessante oggetto, non ho tardato un islanle
T incaricare la Coramessione eretta per la riforma del
la procedura civile, di occuparsene con preferenza , e
senza differimento ; ed essa penetrata dalla gravila del
lo affare , e dalla necessit di solleciti , ed opportuni
ripieghi per impedire quei danni , le cui conseguenze
fatali sarebbero, ed irreparabili; avendo seguila la nor
ma ad essa- da S. M. prescritta, di conciliare lutto il
buono delle antiche e delle moderne leggi , venula a
proporre all' oggetto le seguenti misure.
Art. i. Che i Sindaci dovessero nei luoghi del lo
ro dipartimento con luti' i mezzi che crederanno pi
adatli , insinuare e prestare tutta la loro opera , onde
si abilitassero i coltivatori alla semina , facendo che i
proprietari dessero i soliti soccorsi di generi e denaro ,
sull' assicurazione che saranno agevolati per Io rimbor
so dei loro credili.
2. Che si contragga il vincolo di azione , ed ob-

)( 579 )(
rale della Sicilia sono incaricali della esecuzione dei
Napoli i3 novembre 1821
presente decreto (a).
(HDiitiKDo 1. ec.
FirmatoFERDINANDO.
Vedute le istruzioni dell' incanto pubblico appro
vale con decreto de' 20 gennaro 1818 per Io adempi
V. le seguenti sovrane risoluzioni.
mento del capo 4 della legge sull' amministrazioue ci
i Quisisana 16 agosto i83o.
vile di Sicilia.
FRANCESCO I. ec. .
Visto il rapporto del nostro Luogotenente generale
Visio V articolo 4 della nostra legge del 18 di oldella Sicilia.
lobre 1819 sull' amministrazione delle acque e
Considerando , che 1' atto dell' incanto pubblico
foreste e del pubblico demanio lascialo in osser
assicura ed obbliga abbastanza i contraenti.
vanza dall' ultimo nostro decreto organico del d
Volendo disgravare i Comuni della Sicilia della
16 di luglio 1827 col quale articolo 4 fu pre
spesa per la stipulazione dello strumento pubblico ordi
scritto che il processo verbale di aggiudicazione
nalo coli' articolo 46 delle istruzioni suddette.
sar riputato titolo autentico ed esecutivo e co
Sulla proposizione del Direttore della real Segre
me tale avr in giudizio pronta e parata esecu
teria di Stalo per gli affari di Sicilia :
zione , del pari che ogni solenne contralto sti
Abbiamo risoluto di decretare , e decretiamo quan
pulato per mano di pubblico notaio.
Visio il rapporto del nostro Consigliere di Stato
to segue.
Art. 1. Per gli afflili delle rendite , e per gli ap
c Luogotenente generale in Sicilia ;
palli delle opere comunali in Sicilia non avr pi luo
Volendo noi applicare della disposizione per tutti
go la slipulazione dello strumento pubblico per via di
11 gli appalli de' reali crspili ;
Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di
notaio.
La con Ira nazione rester conchiusa coli' atto del
Stalo delle finanze ;
pubblico incanto steso dal Cancelliere comunale.
Udito il nostro Consiglio ordinario di Slato ;
a. Il Diretlore della real segreteria di Slato per
Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo quanto
gli affari della Sicilia , ed il nostro Luogotenente gene( segue :
Art. 1. I verbali di aggiudicazione negli appalti
1' agricoltura. Io coniando sul suo zelo le fo
I di reali cespiti potranno ritenersi per tulli gli
premura di non [stancarsi di usare ogni mezzo di
effetti come titoli autentici ed esecutivi , ugual
persuasione verso i proprietari de' grani per lo
mente che i contraili stipulati per mano di pub
blico uolaio, purch i verbali slessi siano soscritoggetto di siffatta prestazione , prevenendola , che
ti da' funzionari che intervengono agi' incanti ,
ella far bene di riferirmi i nomi di coloro , che
del pari che dalle parli interessale o da' loro
si saranno prestali ad un servizio si benefico per
proecuralori speciali a ci autorizzati per atto au
farli pubblicare ne' giornali.
tentico innanzi notaio.
Questa ministeriale stata diretta air Intendente
2. Il nostro Ministro Segretario ec.
di Caltanissetla.
1 FirmaloFRANCESCO.
t Eccellenza Nel Consiglio di Slato di ieri sera
t ho portato alla sovrana intelligenza il rapporto di
1 Napoli 7 luglio
.&. i832.
( V. E. de' 18 dello spirante ottobre circa alle
t Ministero uegli affari interni
disposizioni da lei momentaneamente imprese , aft In qualche provincia di questi reali domini erasi
t fin di evitare la calamit di rimanere inseminati
t introdotto il sistema di non redigere pi istrumen1 i terreni della Sicilia a causa della difficolt che
d ti pubblici per gli affitti de' cespiti comunali, ucl incontravano i proprietari ad apprestare le se
c la idea che bastar potessero i soli processi vert bali di aggiudicazione per la vicendevole cautela
ti, menze, e i soccorsi a' coloni.
1 delle parti , e ci ha menato agi' inconvenienti,
La M. S. venuta ad approvare le sopradelte mi1 che presane illegalmente la iscrizione ipotecaria
c sure da V. E. momentaneamente adottate per
t ( giacche la legge non riconosce ipoteca conveni occorrere ad un s urgente bisogno ; ha ordina1 zionale , che co' soli titoli autentici ) gli appal
( to per nel tempo islesso ebe debbasi tener rati latori de' cespiti comunali hanno sovente prodol1 gione di siffatti oggetti nel progetto sulla riforma
i della procedura civile , ed articoli relativi di leg1 to delle eccezioni cui van soggette le carte pric ge , affinch la M. S. nella sua saviezza stabili
t vate.
ti sca def.nitivamente su questo proposilo quanto sia
c Osservato altronde che 1' obbligo di solennizzare il
t pi giusto , e pi confacente ai bisogni , e cirt pubblico istrumcnto menava ad altri danni, prin(t costanze locali della Sicilia , allorch sar per
f cipalmenle perch mal si soffriva dagli appalla determinare il sistema , e 1' ordine generale ,
t tori stessi una non lieve spesa per la slipulazio che dovranno avere i giudizi civili.
t ne di affitti di poco momento 0 per cui facilmenc te se ne allontanavano , fu proposto perci , che
c Comunico a V. E. di sovrano comando questa reac ad esempio di altre pubbliche amministrazioni ,
( le determinazione per servirsi di farne 1' uso con
ti veniente.
fra le quali la cassa di ammortizzazione e pnb( blico demanio fosse adottato nelle ainministrazioc Napoli 3i ottobre iSzt.
t ni comunali che i cennati processi verbali sicna
1 Antonio Mastropaolo.
Questo rescritto stato comunicato da S. E. il
qual beali istrumenli.
JLuogottnente generale il d zi nownirt tSat.
i La Cjn^ulta de' reali domini di qua del l'aro, cui

)( 58o )(
C la proposizione fu d' ordino sovrano passata per
vate con decreto de' 20 gennaro 1818 per lo
t la discussione , dietro valide considerazioni ha
( adempimento del capo 4 della legge siili' ammic opinato Che le disposizioni dell' art. 3p, del
lustrazione civile di Sicilia.
c real decreto de' 3o gennaro 1817 , si estendano
1 Visio il rapporto del nostro Luogotenente generale
a favore de' beni comunali , limitatamente per
t della Sicilia.
agli affitti , che nella offerta non oltrepassano
1 Considerando , che 1' allo dell' incanto pubblico as
c sicura ed obbliga abbastanza i contraenti.
t ducati trenta , comunque possa poi crescere a
t maggior somma nel calore delle liei 'azioni ; e riC Volendo disgravare i Comuni della Sicilia della spcf guardo a' contralti che trovansi gi aggiudicati
( sa per la stipulazione dello strumento pubblico
1 incaricarsi g' Intendenti, che prudenzialmente, ed
ordinato coli' articolo \C delle istruzioni suddetto.
i a spese de' comuni ne facciano ridurr*; a pubblici
1 Sulla proposizione del Direttore della real Scgrctc<t ria di Sialo per gli all'ari di Sicilia :
c istrumenti que' soli , per gli affini de' cespi li che
t sopra } pe' quali riconosceranno la ulilil della slif \bbiaino risoluto di decretare, e decretiamo cjiiant pulazionc ed iscrizione , perch non fossero assit lo segue.
t curati abbastanza g' interassi relativi de' comuni.
r Alt. 1. JVr gli affini delle rendite , o per gli npt p.illi delle ijiere comunali in Sicilia non avr
I S. M, quindi , cui nel Consiglio ordinario di Slat lo de' 25 del prossimo scorso mese di giugno cb- ,
s pi Iiiojto la stipulazione dello strumento pubbli hi 1' onore di rassegnare tulio ci , trovando che
1 co per via di notaio.
t questa misura riuscir infin itameli t<- giovevole alla
1 La contrattazione rester conchiusa coli' allo del
amministrazione civile , si degnata sovranameupubblico incanto steso dal Cancelliere comunale.
1 te approvare l* avviso della Consulta , dichiarau a. Il Direttore della real segreteria di Stato ce.
t do che la misura slessa debba estendersi anche
e Veduto 1' altro nostro decreto del 16 di agosto
1 alle amministrazioni della pubblica beneficenza ,
1 iS3o sugli effetti delle aggiudicazioni negli ap( che la legge considera come sezioni de' comuni,
t palli de' reali cespiti ;
1 e che sia adottabile ancora a quelle de' reali doc Veduto il rapporto del nostro Consigliere di Stato ec.
t mini oltre il Faro.
Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario
1 Nel rcal nome cp.
N. Santngelo.
1 di Stato per gli all'uri di Sicilia presso la nostra
t Napoli 3i luglio ib3a.
real persona ;
c Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo ,
t FERDINANDO II. ec.
f Volendo che ne' nostri reali domini al di qua ed
t Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo quanto
( al di l del Faro gli affitti de' cespiti comunali
t segue :
j Art. 1. Il trascritto decreto del i3 di novembre
( e di pubblica beneficenza di non notabili somme
( 1821 rimasto fermo per la Sicilia, non ostau procedano con pi celerit e minore dispendio,
1 le il rescritto de' 7 di luglio 1802 eoi quale e e le relaiive aggiudicazioni possano godere la si( rasi dato vigore ed effetto di pubblico contratto
f curezza ipotecaria.
a' soli verbali di aggiudicazione di ftto per io
Veduto l'articolo 3g del nostro real decreto dei 3o di
li troili comunali e di pubblica beneficenza che nefe gennaro 1 Si 7 in cui stabilito clic il processo ver baie di aggiudicazione per gli affitti dei fondi det la offerta non avessero oltrepassato i ducati Ironia.
( 2. Il benefcio accordato ai Comuni col decreto del
t mainali tiene luogo di titolo autentico ed esecutorio;
( i3 di novembre 1821 s' intende esleso alle opoI Veduto il parere della Cousuila de' nostri reali do( re di beneficenza che la legge considera come
( knini al di qua del Faro ;
t Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di
r sezioni de* Comuni.
C 3. I verbali di aggiudicazione ne' ftti ed appalti cnt Stato degli affari interni ;
t miniali e delle opere di beneficenza avranno gli of1 Udito il nostro Consiglio ordinario di Stalo ;
1 felli stessi che trovansi designali nel decreto del
c Abbiamo risoluto di decretare e decret. quanto segue;
r 16 agosto iS3o per gli appalli de' reali cespiti.
Art 1. Le disposizioni dell'articolo 3g del cennato
( 4- 11 nostro Ministro Segretario ec.
t real decreto del 3o di gennaro 181 7 souo eslese ae FirmatoFERDINANDO.
J gli affitti de' cespiti comunali e di pubblica benefiSei/lene in altro luogo di questo libro trovasi inserito
t cenza, quando Dell' offerta non oltrepassino ducati
/' anzidetto rcal decreto pure ci partito opportu
f trenta , comunque possa poi crescere il prezzo a
no qui riportarlo per mettere a vinta in un sol pittit maggiore somma nel calore delle licitazioni.
I ], 1 nostri Ministri Segretari di Stalo ec.
to le disposizioni che l' indicato oggetto risguardano., e conservare altres il metodo proposto di riu
C Firmato FERDINANDO.
nirsi tutto quanto riferibile alla stessa materia ,
1 Napoli 6 giugno i834.
seguendo l ordine delle comunicazioni officiali.
1 FERDINANDO II. ec.
c Veduto il decreto de' i3 di novembre 1821 del fcLcggansi le note b pag. 61 e 'S? di questo volume,
non che la noia a pag. 160 , e quella in seguito
nor seguente :
del real rescritto del 22 agosto tS3S pag, 1C1
Feudihando I. ec. ec.
Vedute le istruzioni dell' incanto pubblico approvoi. furzo che Imitano su questo oggetto.

FINE DEL PRIMO VOLUME.

DELLE
LEGGI , DEI REALI DECRETI SOVRANI RESCRITTI REGOLAMENTI E DELLE MINISTERIALI
INSERITI 0 INDICATI IN QUESTO PRIMO VOLUME

Decreto sulle spese di giustizia . .


Decreto che abolisce 1' amministrazio
ne della registratura, e del demanio
e crea in vece quella del registro e
bollo
Legge sullo stabilimento de' campisanti
Regolamento sanitario
Legge che regola 1* andamento degli
affari nei Ministeri di Stato ed il
trattamento da darsi agi' Intendenti.
Decreto sulle facolt dei sudditi del
regno delle due Sicilie nelle qualit
di agenti consolari di estere nazioni
Istruzioni sul mantenimento dei proietti
Ministeriale che approva i modelli dei
mandati e delle specifiche pelle spe
se di giustizia
Ministeriale prescrivente il modo da
tenersi nel caso di mancanza di fon
di presso il Ricevitore per le spese
di giustizia
Decreto che regola 1' ammissione de
gli esteri per la via di mare . . .
Rescritto sulle spese di giustizia .
Ministeriale che autorizza la spesa per
lo trasporlo degli oggetti di convin
zione
Decreto sullo stato intermedio delle
antiche l'orme e 1' iutroduzione delle
nuove risguardanti 1' amministrazione
civile in Sicilia
Rescritto sulla tenuta del registro del
le spese correzionali distinto da quel
le sulle criminali presso le regie
Procure generali
Ministeriale sulle spese di trasporlo de
gli oggetti di convinzione ....
Decreto prescrivente che il Comuncllo
di Priolo faccia parte del distretto
di Siracusa
Legge sulla naturalizzazione degli esteri

3n

1818
9 Genn

3k)

11 detto

4-Co
46i

i3 detto

Sa
e 39

i5 detto

475
120

18 detto

36G

19 detto
20 detto

3a6
83
322
320

367
320

' dello

19
6.)

a3 Fcbb.
24 dello

Legge sul sistema organico della G.


C. de' conti
Di croio sulle Funzioni degli agenti del
la polizia ordinaria di .Napoli . . .

4'>
3i7

2 Marzo

Decreto intorno alla organizzazione del


ta real Segreteria , e Ministero di
Stalo presso il Luogotenente gene
rale in Sicilia
Decreto con cui vengono istallate le
Intendenze
Decreto permettente la eslraregnazione
degli ol mediante il pagamento dei
dazi , del quale ne stabilisce il mo
do come effettuarsi ......
Decreto perch il Comune di Pacco
formi parte del Distretto di Trapani,
e si porli la popolazione di Calatafi mi per 10,000 anime
Decreto con cui viene disciolta 1' ar
mata rosi della de' volontari sicilia
ni , e si organizzano odo reggimen
ti di milizia provinciale ....
Decreto portante le istruzioni sul me
desimo oggello
Decreto che approva le seguenti istru
zioni
Istruzioni degl' Intendenti ....
Istruzioni de' Segretari generali delle
Intendenze, delle loro segreterie e di
quelle deile Sollinlendenze
Istruzioni del Consiglio d' Intendenza
Istruzioni de' Decurionali ....
Istruzioni delle elezioni rimozioni e sospenzioni degli uflziali amministrativi
Istruzioni delle obbligazioni, e della
garenlia di detti ulliziali ....
Istruzioni dell' incanto pubblico .
Istruzioni sulla facolt de' Comuni di
contrarre e litigare
Istruzioni sul modo di procedere bre
ve e sommario innanzi i Consigli di
Intendenza
Decreto che rettfica i reali suggelli
pe' Ministeri di Stalo , per le Ammi
nistrazioni e pe' Comuni ....
Decreto per non essere in corso nel
regno le monete estere di oro
Decreto su' notari aggiunti alle ca
mere notariali e loro incombenze
Decreto intorno al modo con cui deb
bono estinguersi i debiti della real
Tesoreria

II
DATA

OGQETTO

l8l8
6 Marzo Legge sulla coscrizione
dello Decreto pe' solto-uffiziali 0 soldati, che
dopo aver compiuto il servizio s' im
pegnano a continuarlo
detto
Decreto sul modo come regolarsi il co
mando delle piazze di 4- e classe
11 dello Decrelo con cui vicn aggiunto al Di
stretto di Catania il Comuue di Radriusa , ed in quello di Callanissetla il
Comune di Marianopoli ....
ai dello Legge per la esecuzione ed osservan
za del Concordato fallo in Tcrraeiua
add 16 ft bl) raro anno medesimo con
S. S. Pio VII intorno a diverse ma
terie religiose ed ecclesiastiche , e in
seguito di essa inserito- ....
23 dello Ministeriale sull' apertura dell' Inten
denza
24 dello Decreto portante le seguenti istruzioni
Istruzioni sulle liste degli eligihili alle
cariche amministrative
Istruzioni sul modo di cliggere gli uf
ficiali dipendenti dalle sudelte liste .
3o dello Ministeriale perch 1* esito per la fran
chigia del Clero conosciuto sotto il
nome di Scoscialo si considera come
avanzo disponibile con autorizzane
del Governo
Legge prescrivente la osservanza ed
detto
esecuzione de' trattali di commercio,
e di navigazione del 26 settembre
1816, 28 febhraro 1817 ib" agosto
1817 conchiusi con la Gran Bretta
gna , la Francia , e la Spagna di
seguito inseriti
6 Aprile Decielo che regola la interposizione del
regio exequatur su* brevi e sulle bol
le spedite dalla S. Sede ....
Decrelo che abolisce il decimo doganale
detto
8 dello Ministeriale stili' indennit dovuta agli
uscieri spediti come corrieri . .
xo dello Ministeriale con cui vicn riprovala la
dimanda de' PP. Riformali di S. An
tonio di Padova per essere esenti dal
dazio sul macino , e sugli animali
stante 1* abolizione delle franchigie .
x3 detto Decreto sull' abolizione dillo tariffe
delle monete estere escluse le pezze
di Spagna
i5 detto Rescritto pel mantenimento de' milita
ri infermi negli ospizi civili .
20 detto Legge prescrivente il sistema moneta
rio del Regno
28 dello Decreto che determina il luogo e la
forma de' testimoniali
3o dello Decreto che dichiara il forte Pozzallo
piazza di 5. classe
5 Magg, Decreto per dichiararsi a t Li di com
mercio le compre e vendile di parti
te descritte sul grau libro ....

PAGI
NA
55
S8
58

*9
44
<4
64
67

61

7
63
76
338

76

So
80

82

DATA
1818
8 Magg

OGGETTO

Decreto con cui si dichiara non essersi


aboliti i privilegi del Tribunale della
Monarchia di Sicilia con 1' articolo
22 del Concordato del 16 febbraro
1818 conchiuso con S. Sant l . .
detto
Ordinanza ministeriale sul sistema mo
netario
16 dello Rescritto intorno alla indennit da cor
rispondersi a taluni funzionari pubbli
ci per le testimonianze fuori residenza
18 dello Decreto che incarica g' Intendenti a
compilare le prove di coloro che vo
gliono ottenere la naturalizzazione .
20 detto Rescritto sulla precedenza tra l' Inten
dente di Siracusa e i due Generali
ivi residenti
2 Giug. Ministeriale perch nella nuova stampa
de' contralti, ed altre carte risguardanti le bolle della Crociata , invece
de' Giurati si faceva menzione delle
autorit che loro sonosi costituite .
3 dello Ministeriale che accorda agi' Inten
denti la facolt di autorizzare gli
sponsali a' solto-uffiziali , e soldati
peozionati
Decreto in cui si dispone che i credidetto
lori e debitori dell' Erario per som
me ritardate sino ad agoslo 1816 sie
ro ammessi a compensarle e in qual
modo
4 detto Ministeriale intorno alla precedenza
tra 1' Intendente di Siracusa e i due
Generali ivi residenti
5 dctlo Circolare dell' Intendente di Siracusa
con cui viene partecipata una mini
steriale del 28 maggio esso anno per
le nuove formazioni delle carceri , e
loro custodi ne' Comuni ....
6 dello Ministeriale sulla triplice spedizione del
le specifiche de' Giudici istruttori . .
8 dello Decreto circa a' membri di Ordini ca
vallereschi condannali a pene capi
tali o ad altre minori
17 Giug. Rescritto eh' esenta a qualunque dazio
doganale di estrazione e di tratta i
generi inservienti alle mense de' le
gni di guerra di nazioni amiche, che
solo soggeta a 'drilli di consumazione
iS dello Ministeriale con cui viene affidala agli
Intendenti rispetlivi la ispezione e vi
gilanza digli ospedali .
27 detto j Rescritto per doversi in Palermo fir
mare i passaporti dall' Avvocalo fi
scale fino alla organizzazione della
Polizia generale , e nelle altre Val
li dagl' Intendenti
29 dello Ministeriale che d talune disposizioni
per le contestazioni sorte tra g' In
tendenti , e le Commissioni di pub
blica istruzione ed educazione . .
I

PACIHA
I

i8i8
6 Lugl,

Decreto portante il regolamento e la


pianta dogi' impiegali presso la Can
celleria della G. C. de' Conti
Decreto sulle forme da osservarsi quan
dello
do si prestano le garenlie in favore
dell' Erario
8 dello Ministeriale circa le indennit dovute
a' becchini ed altri operai nel sepelli mento de' cadaveri
. .
z5 dello Ministeriale per farsi nella casa della
Intendenza , ed in quella del Sottin
tendente i congressi delle Deputazio
ni locali di pesi e misure
. . .
20 dello Ministeriale su' tagli de' boschi . .
Decreto che abolisce i patronati feu
dello
dali sopra i benefici ecclesiastici .
21 detto Circolare dell' Intendente di Siracusa
per la formazione degli scandagli sul
pane
27 dello Rescritto sulle indennit dovute a' medi
ci , chirurgi ed altre persone adibi
te nelle istruzioni do' processi . .
So detto Legge di navigazione .....
2 Agos. Legge aboliliva delle sostituzioni fidecommissarje .

3 dello Legge che regola la successione uri


beni ex-feudali, e del godimento del
le cos delle vite milizie , e doli di
paraggio . . . . .
5 dello Legge sulla sostituzione de' maioraschi
Decreto portante il regolamento sullo
dello
stesso oggetto,
io detto Decreto che dichiara libera la cstraregnazione degli ol
12 dello Decreto intorno V esercizio del diritto
di albinaggio
13 dello Ministeriale all' oggetto di continuarsi
a far uso degli stati discussi formati
dalla Commissione
4 dello Decreto che fissa la indennit dovuta
a' Capitani di porto per le spese di
uffizio
17 dello Rescritto sul!' indennit de' Cancellie
ri presso i Giudici d' istruzione per
contribuire alle spese di scrittoio . .
19 detto Ministeriale sul meJesimo oggetto . .
20 detto Ministeriale per non potersi simulta
neamente esercitare pi di un impie
go tr godere pi d' un soldo . .
Decreto che faculla di esigere un' al
detto
tra cauzione dagl' iutraprenditori di
appalti militari olire quella determi
nala dal decreto de' i3 marzo 181 8
Decreto perch rimanesse in vigore a
detto
lutlo dicembre 1S18 lo stato discus
so della finanza dilla indizione sesta
1817 e 1818
25 dello Decreto portatile le seguenti istruzioni
Istruzioni de' Congigli provinciali . .
Istruzioni de' Consigli distrettuali , ,

Istruzione del Sindaco e degli Eletti .


Istruzioni de' Senati di Palermo, Mes
sina e Catania
39 1
Ministeriale sulle indennit degli U5 Self,
scieri presso i Giudici istruttori .
Ministeriale pel rimborso delle spese
detto
9
del giudizio per ottenere il condan
nato la libert
337 | 9 detto Rescritto sulla distinzione delle' attri
buzioni del Magistrato supremo di sa
lute e degl' Intendenti nel ramo sa
nitario
88 1 12 detto Ministeriale sullo stesso oggetto di
quella degli 8 luglio anno medesimo
88
Ministeriale circa alla materia slessa
detto
contenuta in quella del 19 agosto
9'
detto anuo
i4 detto Ministeriale che comunica la circoscri
zione delle nuove Diocesi .
87
Ministeriale circa il sistema da osser
detto
varsi per le provviste delle cattedre ,
e scuole comunali
336
Norme del supremo generale Magistra
192
dello
to di salute onde preservarsi gli ani
mali vaccini dalla cosi della epizolia
93
carbonosa
19 dello Ministeriale sull' oggetto medesimo in
dicato nel real rescritto de* 16 maggio
95
21 dello Decreto pel rendimento de1 conti di
coloro che amministrano i beni dello
95
Stato e ne riscuotono la rendita . .
Regolamento sul medesimo oggetto .
detto
96
Regolamento per la ripartizione del
detto
fondo di gratificazione da farsi a Ra
100
zionali
Decreto sul modo di esecuzione delle
detto
98
condanne alle spese di giustizia dopo
espiata la pena
V. pure .
9a
a5 dello Decreto che dichiara libera ed esente
da ogni dazio , e sovrimposta la im
portazione degli ol dall' estero sino
100
a lutto marzo 1S19
28 dello Ministeriale per provvedersi del passa
porto che sar spedilo in Palermo
34.0
chiunque voglia portarsi all' estero .
34o
Avviso della Soprintendenza generale
detto
per la conservazione delle strade e
de' ponti dell' Isola
93
29 detto Decreto che fatuit per giusto motivo
il cambiamento di cognome , e ne
annulla il regolamento
100
a Ollob, Ministeriale in cui si partecipano agli
Intendenti talune dichiarazioni in ri-,
guardo alla spedizione de' passaporti
7 detto Ministeriale sul dubbio se le spese di un
giudizio penale debbano sempre ver
100
sarsi nella cassa del Ricevitore del
IDI
registro e del bollo, o pagarsi alle
101
persone cui sono dovute ....
102

IV
DATA.
1818
io Oli.
dello
12 dello
16 detto

19 detto
dello
so dello
dello
Si detto
dello
E 7 dello

28 detto

ft Nov.

dello

0 dello

3i dello
detto

fletto

OGGETTO

Rescritto in cui vien ordinalo rilasciar


si i passaporti dagl' Intendenti eccet
tuale la ci U. e provincia di Palermo
Ministeriale per la esenzione delle con
danne alle spese di giustizia . . .
Ministeriale portante de' regolamenti
e delle istruzioni sul mantenimento
de' bambiui proietti
Decreto perch il Minislero di Sialo
composto de* Segretari di Slato si
gnori Marchese Fcrreri , e Duca di
Gualtieri esercitino provvisoriamente
le funzioni di Luogotenente generale
in Sicilia stante 1' assenza del Duca
di Calabria
Decreto che regola la spedizione dei
passaporti
Legge pe' reati in officio commessi dai
pubblici funzionari
Decreto con cui vengono istituite le
Commissioni di vaccinazione .
Decreto che stabilisce una Camera
consultiva di commercio in Messina .
Rescritto sulla distinzione del servizio
sanitario interno dal servizio sanitario
marittimo
Rescrilto intorno alle spese del servi
zio straordinario di salute pubblica .
Norme del supremo generale Magi
strato di salute onde preservarsi gli
animali vaccini dalla cosi della epizotia carbonosa
Rescritto che risolve taluni dubbi in
sorti sugli articoli X. e XI del con
cordato relativi alla provvista di be
nefici ecclesiastici di libera collazione
Rescritto perch i generi inservienti
alle truppe sicno sottoposti a' dazi
doganali e civici
( Per errore si disse 4- dicembre in
vece di 4 novembre. V. pure . .
n. (a). )
Rescritto prescrivente che negli affini
comunali debbano strettamente osser
varsi le reali istruzioni date in se
guito del decr. degli 11 ottobre 1817
Decreto che determina le regole da
osservarsi eirca la riscossione de' da
zi d' importazione , e di esportazione
su' bastimenti
Decreto intorno al modo di prestarsi
le malloverie dagli amministratori dei
fondi e dazi dell' Erario ....
Decreto che ordina il prosieguo dello
sialo discusso per tulio il nuovo an
no 1819 ; prescrive alcui:e norme
sulle soggiocazioni , ed abolisce tulli
i dritti di giustizia
Legge che abolisce il computo indiziuuale
.

PAGIWA

HATA
1818
II Nov.

118
19 detto
365
detto
9
23 detto
10 Die.
i4i
14.2

12 detto
19 detto

i43
22 dello
145
23 dello
i46
i3g
i49

i39

i46
x4-i
392

142

1 4.7
i47

148
i4-9

OGGETTO

Decreto sulla chiusura de' registri te


nuti dalle amministrazioni con le re
gole indizionali
Ministeriale che vieta la spedizione
de' passaporti per Malia a persone
sfornite di mezzi di sussistenza .
Ministeriale sulla forma e su' colori
della bandiera de' legni prussiani .
Rescritto intorno a coloro conlro i
quali non si pu agire per lo ricupero
delle spese di giustizia
Ministeriale che dichiara d' appartene
re la precedenza al Consigliere d' Iutentlenza pi aulico in ordina di no
mina
Ministeria'e siili' oggello medesimo
Ministeriale circa la mancanza de' fon
di nella cassa del Ricevitore per Io
pagamento delle spese di giustizia .
Legge per 1' abolizione de' poteri giu
diziari in Sicilia
Ministeriale siili' oggello conlenulo in
r/uclla del 10 mese ed anno mede
simo

1819
1 Geun. Decreto che vieta la estrazione degli
oli a tutto gingno anno medesimo .
dello
Legge sulla creazione dell' ordine San
Giorgio
dello
Decreto che abolisce distintivi dello
Ordine delle due Sicilie ....
detto
Ministeriale sul modo di trovare la
distanza de' Comuni
12 dello Decreto che autorizza il Pubblico Mi
nistero ad avvalersi de' procuratori
fiscali
dello
Decreto che autorizza il primo Eletto
a far da Ministero pubblico presso il
Giudice civile
detto
Decreto perch la G. C. continui a
decidere le cause dell' Erario
detto
Decreto che destina i supplenti a' Giu
dici civili
dello
Decreto sullo stabilimento di una Commessionc consultiva in Palermo .
i3 dello Decreto che ordina la continuazione
de' Giudici deputati sino al compi
mento delle loro incombenze .
28 dello Rescritto che vieta di proporsi alle ca
riche comunali g' impiegati degli ex
Baroni
3o dello Legge che approva lo statuto penale
militare
27 Febb. Decreto sulle condizioni per Io imbar
co di pilota pratico
28 detto Rescrilto pei Collegi Gesuitici .
7 Marzo Istruzioni per lo indennizzamento a
coloro che han perduto impieghi
2' dello Circolare per la formazione delle mer
curiali

PACI
NI

1819 |
2D Marzo Decreto sul numero e provvista dei
Razionali e pro-Razionali della G. C.
de' Conti
|
26 dello Decreto che fissa l'epoca in cui comin
cia ad essere in vigore il codice per
lo regno delle due Sicilie.
. |
Decreto che stabilisce in Palermo una
dello
Comraessione per 1' esame di alcune
cause penali
|
3o dello Decreto che determina qual sia V edi
zione ufficiale del codice e della col
lezione delle leggi
]
1 Aprile! Circolare per l'abolizione delle cosi del
le mostre nell' apposizione delle mele
5 dello Ministeriale per lo stabilimento delle
officine postali
Ministeriale circa i danneggiamenti re
dello
cali dagli animali nelle campagne .
Decreto che fissa il fondo di gratifica
dello
zione dei Razionali della G. C. dei
Conti
8 dello Ministeriale su' regolamenti di Polizia
amministrativa
i4 dello Rescritto intorno alla privativa per la
vendila del codice , leggi ec. . .
16 dello Legge che fissa i circondari di Sicilia
s4 detto Regolamento per le Depu!azioni delle
case di educazione
26 dello Rescritto sui trattamenti de' funzionari
deli' amministrazione civile che assu
mono le funzioni di grado superiore
27 detto Decreto che rettifica l' articolo 234
della prima parte del codice . . .
29 dello Ministeriale sul divieto di proporsi al
le cariche comunali gli agenti degli
ex-feudatari
6 Magg. Rescritto porlanle una noia del Mini
stro di Francia che riguarda i pa
droni corallari di lutto il regno . .
j8 detto Decreto sulle cerimonie pubbliche . .
1 <j ing. Decreto soli' istituzione d' un Consi
glio di finanze in Sicilia ....
7 dello Legge organica dell' ordine giudiziario
Decreto che desina intcrinamente a
dello
far da supplente nella suprema Corte
di Giustizia il Presidente ed il Procurator generale presso la G. C. dei
Conti
9 dello Ministeriale che faculla i Magistrati a
chiamare i testimoni ed i periti della
stessa residenza con citazioni scritte.
6 dello Ministeriale che d le norme alle Au
torit militari per la chiamata de' te
stimoni e de' periti
17 dello Decreto su' Tribunali di commercio .
dello
Pecrclo sulle cause relative alla mer
catura della citt di Messina . . .
21 dello Decreto sull' amministrazione de' regi
caricaloi

1819
21 Giug.
196
197
1 c)8
1 98
i93
193
196

199
197
197
199
193
197
21 a
iSS
212
212
218
219

| 237
| 337
337
228
sjo
230

Decreto sull' immissione ed estrazione


de' cereali
2)i
Legge sul Registro ed Ipoteche . . 253
dello
Decreto portante alcune disposizioni
dello
transitorie relative alle ipoteche . . 288
Decreto riguardante il Registro e l'I
detto
poteche degli atti anteriori alle nuo
ve leggi
289
Rescritto sulla precedenza nelle ceri
dello
monie pubbliche tra' Direttori pro
vinciali delle diverse amministrazioni 2i5
22 dello Decreto sulla competenza de' Giudici di
circondario sulle materie commerciali 2S9
23 detto Decreto sui piloti pratici addetti al
Faro di Messina
290
Decreto sullo stabilimento della su
dello
prema Deputazione di salute . . . 290
29 detlo Decreto culle multe per eontrovenzioni sul Registro ed Ipoteche . . . 290
So dello Legge che approva gli statuii penali
per 1' armala di mare e pei forzali
e loro custodi
291
Lugli Decreto sui dritti di Cancelleria dei
Tribunali civili ed altre corti . . . 3oa
( Si avverte che in questo decreto
per dimenticanza manca la data )
19 dello Decreto sull' amministrazione del Re
gistro ed Ipoleche
I 3o5
20 detlo Regolamento pel servizio interno della
segreteria presso il Luogotenente ge
nerale
| 48
Decreto sull' abolizione dell' officio di
detto
Protonolaro
3o6
Decreto sull' organico della segreteria
detlo
presso il Luogotenente generale . . 3o6
Decreto che approva il regolamento
detto
sull' organico della segreteria presso
il Luogotenente generale .... 307
26 dello Decreto per le case necessarie ai Giu
dicali d' Istruzione
249
27 dello Decreto sul drillo di bollette per la
Camera di commercio di Messina . aia
29 dello Decreto che accorda un premio per
la costruzione de' nuovi bastimenti . 3 ri
5 Agost. Ministeriale sulle patenti da rilasciar
si ai Capitani di bastimenti mercantili 378
9 dello Decreto sullo stabilimento di una
Coinmcssione consultiva in Palermo . 3 12
10 dello Decreto che dichiara incompatibili le
funzioni giudiziarie con quelle di Con
siglieri distrettuali e provinciali . . 246
Decreto sulla cifra de' registri dello
dello
stata civile
3i3
12 dello Decreto che determina il numero de
gli uscieri per le Corli e Tribunali . 236
Decreto sul modo di trattare le cause
dello
civili sino a lutlo dello mese ed anno 247
Decreto sull' epoca in cui debba ese
dello
guirsi il nuovo codice
31 3

VI
DATA
l8l9
12 i*g)S.
detto
16 dello
s7 dello
detto
dello
rg detto
PO detto
a3 dello
25 dello
26 detto
30 dello
31 dello
dello
dcltj
dello
9 Seller
dclto
i-i dello
i5 dello

ai dello
p8 dpuo
9 P^ob,
6 ftf'o

OGGETTO

Decreto che fissa il numero degli uscie


ri per le Corli e Tribunali .
Decreto sulle cause pendei) li sino al
Si agosto 18 19
Decreto che chiama in esecuzione in
Sicilia quello del i3 gennaro 1817
sulle spese di giustizia
Decreto con cui si sopprimono gli uf
fizi di Polizia.
Decreto che provvede al provvisorio
esercizio de' Cancellieri de' Giudici
istruttori
Decreto sulle attribuzioni e doveri de
gli uscieri ........
Decreto sul modo di eligere il Can
celliere sostituto presso il Giudice di
Circondario
.
Decreto che d delle norme agli uscie
ri giudiziari nella formazione dei
loro atti
Decreto sulla tassa dell' indennit dei
Nolari
Decreto prescrivente la continuazione
provvisoria delle disposizioni sul No
tariato
Ministeriale per la forza pubblica sog
getta alle nuove autorit ....
Miuisleriale sulla continuazione della
immissione de' vini eslralerri toriate
in Siracusa
Decreto sull* indennit a* Magistrali
pei loro accessi
Decreto sull' assegnamento delle som
me poi soldi degl' impiegati negli
uffizi de' Collegi giudiziari. . . .
Decreto sulla indennit dovuta ai Ma
gistrali in servizio fuori residenza .
Decreto sulla tarlila degli atti giudi
ziari nelle materie civili ....
Decreto che fa delle aggiunzioni agli
Statuti penali per 1' armala di mare
e forzati
Decrelo sulla modifica all' articolo 4-28
della procedura penale
Decrelo che affida ai Sindaci le fun
zioni di ufficiali dello sialo civile
Regolamento sulle norme per compro
vare le azioni della gendarmeria on
de venir onorata dell' ordine di S.
Giorgio
Decreto che stabilisce il modo di met
tere iu forma esecutiva g'i atli pub
blici
Decreto che abolisce la classe di gran
Baudierali dell' Ordine di S, Giorr
gio
Rescritto sulla vidimazione de' pas
saporti
pepreto su' Giudici supplenti de' Tri
bunali di commercio .....

rAGI
R

DATA
1819
9 Ollob

3l3
x3 dello
i4 dello
3i7 B lS dello
3i6

dello
20 dello

3i5
367

dello
detto

e4-i
21 dello
a36
2 Nov.
369
4 dello
3jo
8 dello
377
3n
10 delto
44
dello
l4 dello
H
371
37i

20 dello

297
21 dello
37i
372

delto
27 dello
dello

iS3

dello
detlo

373
2 Die.
l52
10 delto
43a
i4 dello
22 8

OGGETTO

PAGI
NA

Rescritto sulla franchigia delle spese


nelle cause civili
3 19
Ministeriale sulla vidimazione de' pas
saporti .......... 43a
Miuisteriale sulle attribuzioni del Se
gretario generale d' Intendenza . ,
22
Rescritto transitorio che regola il dis
brigo degli affari pendenti. , . , 3i4
Decrelo organico delle amministrazioni
del pubblico Demanio
374
Rescritto sull' obbligo di sotloporsi a
registro gli alti di giuramento degli
impiegati
, . . 2y4
Legge sulla pubblica salute . . , 379
Rescritto sul modo da servarsi da' Ma
gistrali giudiziari nelle alienazioni dei
beni delle chiese e corpi ecclesiastici 522
Ministeriale sul passaggio e consegna
della corte degli archivi de' Collegi
giudiziari
3i5
Rescritto sul modo di rendersi in for
ma esecutiva gli strumenti formali
solfo 1' impero delle antiche leggi , 4%
Officio della Commessione di pubblica
istruzione sulle feste dejle scuole . 378
Decreto per tenersi provvisoriamente
in osservanza il metodo di coazioni
sulla percezione do' pubblici dazi si
no alla completa organizzazione delle
amministrazioni finanziere . . . . | 38o
Decrelo portante 1' amministrazione ge
nerale delle poste
| aiS
Decrelo con cui si approvano le istru
zioni per gli stati discussi ....
Decreto che accorda al vice- Presidente
ed al sosliluto Procuralor generale
della G. C. civile di Palermo 1' in
dennit di once cento
| 244
Ministeriale sull' obbligo di presentar
si da' Nolari il repertorio in ogni
mese al visto del Ricevitore ancorch
non avessero rogato alcun alto . . 269
Decreto organico sulla Polizia di Sici
lia .... .
4-31
Decreto sullo stesso oggetto. . . . 437
Rescritto per la esecuzione del Con
cordato
Co
Rescritto sulle prcslazioni a titolo di
scosciato
4-28
Rescritto sulla esenzione de' dazi di
consumo richiesta da' PP. Cappuccini 429
Rescritto sulla nomina de' Parrochi di
patronato comunale
5a5
Ministeriale sulla tariffa de' drilli' di
Cancelleria pei permessi delle fiere
e mercati
42
Rescritto circa la esattezza, de' vocabo
li per riguardo a' funzionari . . . 233
Decrelo sull' asecuziooc delle sentenze
profferite pria del nuovo codice . . 219

VII
DATA
1819
i4 Die.
dello
dello
dello
18 dello
20 dello
aa dello
3o detto
1820
1 Genn.
detto
detto
detto
5 detto

detto
10 detto
detto
11 detto
detto

la detto
i3 detto
18 dello
19 detto
30 detto

OGGETTO

Decreto sulle funzioni de' supplenti


presso le G. C. civili
Decreto intorno al modo di supplire
alla mancanza de* Giudici della G.
C. civile di Palermo
Decreto sul modo come calcolarsi il
il prezzo nella spropria forzata .
Decreto sul modo di mettere in forma
esecutiva le sentenze profferite pria
delle nuove leggi
Ordinanza dell' Intendente di Siracusa
sulla percezione de' dazi di consumo
Decreto che approva lo slato discusso
della Tesoreria generale . . . .
Circolare dell' Intendente di Siracusa
sulle opere comunali
Decreto prescrivente che si apra nella
Tesoreria un ruolo provvisorio per
coloro che sono rimasti senza impiego
Decreto che porla la classificazione
delle Deputazioni sanitarie
Decreto sullo stabilimento delle ta
riffe de' diritti sanitari
Regolamento generale pel servizio sa
nitario interno
Regolamento generale sul servizio sa
nitario marittimo
Rescritto che provvede al caso che
possano contemporaneamente essere
impediti il Giudice del Circondario
e il suo supplente negli affari ci
vili
Rescritto con cui si dispone il sospen
sivo degli armigeri che soleano man
tenere ai loro servizi i Baroni
Istruzioni per 1' amministrazione delle
casse de' drilli sanitari
Istruzioni per le adunanze de' Decurionali
Decreto che permeile vestir la toga ai
supplenti del Tribunale di commercio
Rescritto che fa delle aggiunzioni a
quanto slato disposto con decreto
del 1 gennaro pelle tariffe de' dirit
ti sanitari
Rescritto sul modo di compiere il nu
mero de' votanti nella Gran Corte di
Palermo , Messina e Catania .
Ministeriale sullo stabilimento degli Eletli nei Comuni riuniti ....
Rescritto con cui venne nominato am
ministratore della cassa de' drilli sa
nitari il Barone Consiglio. . . .
Rescritto riguardo alla prestazione dei
giuramenti de' Presidenti e regi Pro
curatori
'.
Decreto che proroga la facolt d'iscri
vere i dritti d' ipoteca sino al 3o
giugno anno medesimo. . . , .

PAGI
NA

DATA

OGGETTO

PAGI
NA

182O
2g detto

Rescritto intorno al trattamento dovuto


al Cassiere de' fondi provinciali e
delle opere pubbliche
3 Febb. Rescritto sui detenuti pei reati antichi
o nuovi che avessero espialo la pena
a3o
e non soddisfatto le spese ed altro
all' Erario o a' Comuni ....
4-38
7 dello Rescritto sul dritto del registro per le
apoc'ie de recepto
g detto Rescritto con cui si accettano le scu
438
se di due Conciliatori di Palermo e
si ordina clic non sieno ammessi ad
389
altri impiaghi
439
12 detto Ministeriale sull' interpelrazione dello
articolo 167 della legge di procedu
ra ne' giudizi penali
4.27
Ministeriale sull iudennil per la spe
detto
dizione degli uscieri come corrieri ne
gli affari penali
44a
Ministeriale sull' indennit degli uscie
detto
ri che portano seco i Giudici Istrut
tori per la compilazione de' processi
445
fuori residenza
Rescritto che d delle norme sulle
dello
445
spese da farsi nei casi di naufragio
de' legni esteri
457
i4 detto Rescritto sull1 unicit degl' impieghi .
19 detto Rescritto pello scioglimento degli ar
472
migeri de' Baroni
26 dello Decreto contenente le istruzioni pel
servizio di ponti e strade ....
28 detto Decreto portante nuovi provvedimen
ti poi legni di recente costruzione .
a4i
6 Marzo! Decreto relativo alla nomenclatura
monetaria
Ministeriale per la formalit dello sta
detto
5i4
to civile
7 dello Decreto sulla coltivazione de' risi . .
446
11 detto Rescritto sull' intelligenza dell' artico
lo 294 delle leggi di procedura pe
433
nale
13 detto Decreto che approva lo statuto penale
347
per le infrazioni delle leggi sanita
rie
Decreto sul modo di dar 1' approva
dello
zione alle decisioni della G. C. dei
445 I
Conti
Decreto che prescrive il modo come im
detto
pugnarsi le decisioni della G. C. dei
a38
Conti
.
437
Decreto che abolisce i drilli dt ammi
dello
ragliato
14 detto Rescritto che scioglie il dubbio sulla
indennit de' supplenti de' Giudici di
446
Circondario , loro Cancellieri ed Uscicri negli accessi fuori il Comune
219 I i5 detto Rescritto riguardo all' epoca della som
ministrazione del Battesimo per ci
che concerne la dichiarazione allo
288
uflziale dello stalo civile , . , ,
a3o

11

365
27!

220
338
239

a39
496
5i4
5l3
b'ia
3i3
b'3t
45 7
245
b'14
5i7
5ig
520

344

54l

Vili
DATA

OGGETTO

PAGI-1
VA

iSao
so Marzo Decret sul numero e forma de' regi
stri da tenersi nella Conservazione
delle Ipoteche
detto | Rescritto che d le norme per chia
marsi gli nlii/.iali comunali a far da
testimoni
i Aprile) Rescritto sulla quislione se a' compo
nenti de' corpi giudiziari militari si
dovessero su' fondi delle spese di
giustizia le indennit di pcrnollazione come si pratica pei magistrali
pagani
9 dello | Rescritto sulla formazione degli alti
dello stalo civile
i6 dello | Rescritto sull' indennit de' Giudici di
Circondario nel!' eseguire la visita
triinestrilc

20 detto Ministeriale che dichiara inutile l'uffziale dello stato civile negli scari
di Scoglitti e Sampieri
ai detto Decreto che approva il regolamento
relativo ai giudizi dell' amministra
zione finanziera
i5 Magg. Decreto con cui si aumenta il nume
ro de' funzionari nella Direzione ge
nerale di Polizia in Sicilia
18 dett Circo'are di regola per gli affari di
Polizia
2o detto Istruzioni sull' amministrazione degli
stabilimenti di beneficenza.
24 dello Rescritto che scioglie il dubbio so gli
oggetti di legname sono suscettibili
di contagio e se debbono espurgar
si
3o dello Decreto su' congedi
1) Giug. Decreto clic accorda un altro sostituto
al regio Procuralor generale presso
la G. C. di Palermo
dello
Decreto che abolisce il dazio sulla car
ne dal i settembre detto anno in
poi
dello
Decret sulla tariffa de' dritti per gli
alti dei Conciliatori
0 dello Decreto cQucerneule i deposili giudi
ziari
10 dello Rescritto che proibisce g' informi orali
che ricevono i Giudici nelle loro case
12 dello Decreto per la presentazione de' conti
alla G. C. de' Conti in Palermo
iy detto Decreto sulla ricusa dell' iutiero Tri
bunale di commercio di Messina .
e3 dello llppcrillo sugli errori che avvengono
nella formazione degli atti dello sla
to civile
gO detto Rescritto sulle domande per le dispen
se al consenso d' un ascendente al
matrimonio di un figlio minore .
ay dello | Decreto che approva il Regolamento
per la classificazione delle strade del
regno , , ,

DATA

OGGETTO

PAGI
NA

1821
28 Genn. Lettera di S. M. il Re Nostro Signo
re da Lubiana a S. A. R. il Duca
di Calabria Principe Reggente sul si
280
stema di Governo del regno delle
due Sicilie
| 'j.'r'S
Lettera di S. M. da Laybak diretta ai
dello
suoi popoli della Sicilia pubblicala
dal Cardinale Gravina Arcivescovo
di Pa'ermo
| 545
23 Febb. Proclamazione di S. M. il Re ai po
poli del suo regno
| 546
345
5 Aprilt Ministeriale che fa rientrare Dei suoi
principi 1' amministrazione civile do
po gli avvenimenti del 1S20 . . . | l'>]i
Sai
Rescritto che porta la elezione di una
dello
Giunta provvisoria di Governo . . | 544
344
6 dello Decret che annulla quanto si fatto
dal di 5 di luglio 1820 sino a 23
maggio 1821
| s47
437
S dello Manifesto della Direzione generale di
Polizia cou cui si vietano le associa
zioni segrete
| 54*
Manifesto della Direzione generale di
dello
Polizia per talune procedure contro
i componenti le societ scerete . . I 56i
5 24 fl 17 detto Decreto che applica agi' individui del
treno , che disertassero con animali,
le pene sanzionate dallo statuto pe
$26
nale
| 547
Si II 19 detto Officio della Direzione generale dei
rami e drilli diversi sulle spese di j
giustizia
I 329
7 Magg Decreto che contiene varie disposizio
473
ni di legislazione penale . . . . | 547
| i5 dello Proclamazione di S. M. il Re nel d
della sua entrata in IVapoli . . . | 548
26 detto Decreto con cui vengono stabilite le
nuove basi del Governo pei domini
237
di qu c di l del Faro . . . . | 54S
Decreto che prescrive il modo come
detto
giudicarsi le cause dei siciliani giu
44o
sta la legge degli 11 dicembre 1 8 1 G | 55o>
27 detto Decreto con cui si nomina il Principe
543
di Culo Luogotenente generale in
Sicilia . . T
I 55o
53
I
dello
Decreto risguardanlc la formazione del
Governo in Sicilia
I 55o
245
28 dello Decreto che abolisce l' ascrizione ma
rittima e prescrive il nuovo sistema
1543
da serbarsi relativamente alla parte
240
politica ed ammiuislraliva della na
vigazione di commercio.
30 dello Decreto contenente un amnistia accoidala da S. M. relalivamcnie agli av
53i
venimenti di luglio 1S20 . .
. I 55a
31 de Ito Ordinanza della Direzione generale d
Polizia sulla vigilanza degli stra
53 1
nicri
| 559
2 Giug. Decreto per la censura dei libri stam
543
pe ed oggetti figurali
I 553

IX
DATA

OGGETTO

l82I
6 Giug.l Decreto con cui si d I* incarico del
regio exequalur per Je carte di Ro
ma al Procuratore generale della
Gran Corte dei Conti in Palermo .
(ti detto | Decreto risguardante le lauree di giu
risprudenza e medicina ec. ottenute
dal d 7 luglio 1820 sino al a3 mar
zo 1821
. .
detto I Decreto sulla nuova armata di terra .
sa detto | Decreto che vieta agli uffiziali degli
aboliti reggimenti .provinciali di far
uso di uniforme
20 detto I Decreto per centralizzare nella real
Segreteria di Casa reale tutto ci che
forma parte integrale degli oggetti
, ad essa affidali
26 detto | Officio della Direzione generale dei ra
mi e dritti diversi con cui si danno
delle norme per le spese bisognevoli
nei casi di morte violenta accaduta
in campagna ........
6 Luglio Decreto che vieta la pubblicazione de
gli scritti tra napolitani e siciliani .
it detto Decreto che aggrega ai riparliinenli
del Ministero dell' interno il ramo
degli affari esteri , di guerra e ma
rina , e quello di casa reale . . .
19 detto I Regolamento per la esecuzione del de
creto del 28 maggio sulla navigazio
ne di commercio.
a4 detto | Decreto contenente talune disposizioni
suU' imbarco di persone e di oggetti
su dei reali pachetli
a5 detto | Ministeriale per ovviare taluni incon
venienti intorno ai procedimenti per
la scossione di pigioni , affitti ec. .
S Agost.] Decreto che prescrive 1' unione della
Isola di Pantelleria alla Valle di
Trapani .........
11 detto | Rescritto che autorizza di astringersi i
debitori dei Comuni per via di' pian
toni
32 detto I Decreto per la persecuzione dei mal
viventi
detto | Decreto con cui si delega S. E. il
Luogotenente generale per dispensare
al termine per le notificazioni di ma
trimoni
detto 1 Decreto con cui si istituisce in Paler
mo una Commissione per esaminare
le fondazioni ecclesiastiche e dei be
nefizi di Sicilia
10 Selt. | R. rescritto che abilita 1' apposizione
dei piantoni contro i debitori morosi
dei Comuni
11 detto Decreto per la asportazione delle armi
20 detto Ministeriale che abolisce il dazio pel
macino comunale

PAGI
NA

DATA
l82X
21 Seti.
25 detto

55o
27 dello
554
554

Ottob.

555

1 detto
detto
2 dello

555
detto

334

3 dello

556
17 dello

556

detto

55 1

18 detto
3i detto

557
8 Nov.
i3 detto
19
iS

detto

557
if> detto

29 detto
detto
55g
4 Die.
56a
567
iS detto
56 1

OGGETTO

Decreto portante nuove sanzioni pena


li sulla estirpazione delle sette .
Ministeriale che toglie le difficolt che
frappongonsi al rendimento dei con
ti per le vicende del 1S20
Officio della Direzione generale dei
rami e drilli diversi sulle spese di
giustizia
Ministeriale sulla registratura della
spedizione delle sentenze ....
Decreto pei conflitti di giurisdizione .
Ordinanza della Direzione generale di
Polizia portante il regolamento sulle
meretrici
Decreto sul riesame delle decisioni
della Gran Corte dei Conti .
Decreto con cui si danno altre ini umbenze alla Commissione provvisoria
creata in Palermo con decreto del
Ministeriale che ordina di depositarsi
talune copie di ogni opera che si
stampa in Sicilia ......
Decreto con cui s' istituiscono i Giudici
supplenti nei Comuni non capi-luoghi
d circondario per gli affari penali
Decreto che modifica 1' articolo 3o del
la legge sul Notariato del a3 novem
bre 1019
Editto con cui si stabiliscono alcune nor
me pei soccorsi che si danno ai coloni
Rescritto con cui si approva 1' editto
del Luogotenente geuerale sui soc
corsi ai coloni
Ministeriale con cui si permette la riprislinazione del dazio sul macino co
munale non pi di grana 4 a lumolo
Decreto col quale si accordano ai
supplenti isliiuili con decreto del 17
ottobre 1S21 delle attribuzioni negli
affari civili
Decreto prescrivente che per gli appalti
delle rendile ed opere comunali non
bisogna lo strumento notarile
Ministeriale che approva alcune dispo
sizioni per la somministrazione dei
frumenti agli enfiteuli dei Comuni di
Calasc betta a Pietraperzia . . . .
Decreto che istituisce tre Commissari
del Re in Sicilia
Regolamento sulle facolt dei Commis
sari del Re istituiti io Sicilia con
decreto del 29 novembre 1821 .
Decreto che d nuove facolt ai Com
missari del Re istituiti col decreto
del 29 novembre 1821
Decreto sulla durala dei permessi di con
servazione ed asportazione delle armi

Dille disposizioni date da luglio 1820 a marzo 1821 non si tenuto conto in rues'a raccolta.
*

X
DATA

OGGETTO

l822
7 GennJ Ministeriale con cai si ordina che i
Presidenti dei Consigli provinciali
debbono rimettere al Governo i ver
bali di ogni seduta
iS dello Rescritto prescrivente che la durata
delle sessioni dei Consigli provinciali
dee computarsi dal giorno in cui i vo
lanti sono in numero legale . . .
19 detto Rescritto con cui in massima si accor
dano duo terzi di soldo ai Giudici
destinati provvisoriamente ....
7 Febb. Rescritto con cui si ordina di comu
nicarsi direttamente dagli Agenti con
solari dell' estero a S. E. il Luogo
tenente generale le notizie risguardanli la pubblica salute ....
a7 detto Rescritto prescrivente il modo di sup
plirsi la mancanza dei volanti nei
Collegi giudiziari
27 Marzo Rescritto che permette di poter inter
venire un Giudice della G. C. Cri
minale nel Tribunale civile per sup
plire al numero dei votanti mancante
8 Aprile, Decreto sulla importazione degli oli .
17 detto Rescritto con cui si scioglie un dubbio
nato dalla esecuzione dell'art. io4 della
legge organica dell' ordine giudiziario
6 Magg, Decreto sulla importazione degli ol .
a 8 detto Tariffa pei dritti sanitari ....
4 Giug. Decreto sulla istituzione del Consiglio
di Stato <
5 detto Ministeriale relativa ai proventi degli
affici di pubblico aggiustatore . .
9 Luglio Minist.sulle spese per le morti repentine
3i dello Rescritto sulla interpetrazione di alcu
ni articoli del Concordato del 1818.
4 Agost Rescritto nella interpetrazione di talu
ni articoli del Concordaio del 1818.
i4 detto Rescritto che d le norme nella de
stinazione dei supplenti ai Consiglie
ri provinciali impediti
28 Sett. Decreto che stabilisce le pene per le
societ segrete
Decreto risguardante il piano organi
3 Ott.
co della Polizia
Decreto che stabilisce a tari dieci il
detto
dritto per la licenza delle armi . .
Decreto sullo stabilimento delle Com
detto
missioni militari .......
5 detto Decreto per le Commissioni militari .
Decreto con cui si concede amnistia
detto
generale pegli avvenimenti del 1820
Decreto che ordina di non aver pi
7 detto
vigore le disposizioni contenute nei
decreti degli 11 settembre e 18 dicem
bre 1821 circa' le associazioni .settarie,
e la legge del 28 settembre 1822
che contiene le sanzioni penali pelle
associazioni illecite dee avere esecu
zione dal d 2'3 ottobre di dello anno

PAGI
NA

DATA
1023
7 Ott.

101

17 detto
dello

101
detto
443
10 Nov.
25 detto
48o
11 Die.
237
23 detto

23g
100
238
100
45o
4o
386
334
61
61
69
573
b*27
573
573
573
574

575

O0QETTQ

Decreto che modifica l'altro degli 11


settembre 1821 pella asportazione
delle armi vietate
Rescritto sull'abolizione de'fidecommessi
Officio del Soprain tendente della Depu
tazione di salute sulla esecuzione dello
articolo 6 del regolamento sanitario in
terno e del decreto del 7 marzo 1820
Decreto sulla istituzione dei supplenti
nei Comuni non capiluoghi di cir
condario per gli affari penali. . .
Rescritto con cui viene elargato a due
mesi il termine di giorni otto per le
liquidazioni dei titoli contro i Comuni
Officio del Soprain tendente di pubbli
ca salute con cui si danno delle nor
me sulla macellazione degli animali.
Rescritto risguardante il visto al re
pertorio dei Notari
Decreto sul modo pratico nella esecuzio
ne dell'articolo 2046 del Codice civile

1823
1 Genn. Rescritto sui dazi di consumo in Pa
lermo
a4 detto Decreto con cui venne aggiunta una
seconda Camera neUa G. C. dei Conti
25 detto Decreto sul trattamento di ritiro da
darsi agi' impiegali ......
28 Febb. Decreto pella importazione degli oli .
22 Marzo Decreto pel trattamento da darsi agli
impiegati civili in prigione
4 Magg. Rescritto relativo al dazio di consu
mo da pagarsi dai negozianti . . .
27 detto Ministeriale risguardante il registro
dei conti delle tutele
Decreto per la riattivazione degli uffi
detto
ci delle ipoteche
3o detto Decreto peli' esecuzione dell' art. 108
della legge del 21 giugno 1819 este
so alla Sicilia
5 Giug. Rescritto sulla riapertura degli offici
delle ipoteche
8 detto Ministeriale risguardante la registratura
degli offici e degli appalti dei beni
comunali
24 Lugl. Ministeriale sui locali da servire per
la giustizia de' Supplenti ....
Decreto esleso alla Sicilia sul modo di
16 Sclt.
supplire la mancanza del Giudice e
Supplente nei Comuni Capi-luoghi di
Circondario
Ministeriale per lo passaggio delle
2 Ott.
carte dai vecchi archivi nelle Can
cellerie comunali
5 Nov. Rescritto con cui si dispone di doversi
rimettere alla fine di febbraro le pro
poste dei Consiglieri provinciali .
Rescritto che non si possono nomina
3 Die.
re Consiglieri provinciali g' impiega
li nelle Intendenze

PAGI
NA

XI
OGGETTO

Eescritto che prescriTe come si anderanao istallando i Supplenti nei


Comuni non Capi-luoghi di Circonda
rio cessar debbano i Conciliatori di
giudicare sulle convenzioni riguardo
a sementi e soccorsi ...
. .
Decreto peli' uniforme degl' Intenden
ti e Segretari generali .....
Officio dei Sopraintendente di salute
Subblica peli' esecuzione dell' art- 37
e! regolamento di servizio sanitario
marittimo
Ministeriale peli' indennit spettante
agli uffiziali della polizia ordinaria
quando funzionano da uffiziali della
polizia giudiziaria
Rescritto prescrivente che mancando i
fondi al Recivilore del registro del
capo-Valle per le spese di giustizia
debba approntarle il Conservatore
delle ipoteche
Decreto che abolisce le due Direzioni
generali dei dazi diretti e del dema
nio pubblico
Decreto sul rilascio dei cupponi ai mu
tuanti per lo sconto dello sborso per
le strade
Officio del Sopraintendente di salute
pubblica che d delle norme sulla
contumacia dei legni
Ministeriale pella intelligenza dell' ar
ticolo 794 della procedura civile. .
Ministeriale pella distanza tra i luoghi
ove s* immergono i canapi e le strade
Rescritto sui fidecommessi ....
Rescritto che scioglie taluni dubbi sul
la sospicione del Pubblico Ministero
quando parte principale. . . .
Rescritto che conserva la Commissione
di giustizia istituita in Palermo con de
creto del 9 agosto 181 9 ed abolisce
le altre Commissioni istituite nel 1821
Reale risoluzione in riguardo ai generi
sorpresi in contrabbando sulla esecu
zione del decreto del 3o marzo 181S
Decreto che d delle regole pella ri
scossione de' dazi d' importazione dei
generi esteri
Rescritto prescrivente che se fra il ter
mine d' un ora il Capitano di un
legno che dee sfrattarsi non voglia
ubbidire alle notificazioni dei Depu
tati sanitari si facci uso della forza.
Circolare sul modo delle proposte. .
Rescritto per la nnturalizzazione dpgli
stranieri
Decreto che dichiara d* intendersi per
peso fondiario tanto i beni che si
posseggono quanto i capitalisti e pos
sessori di canoni

PAGISiti

B2I

4.82

344

327
217
258

5oi
533
4.5o
94
b33

Sia
70
252

483
8a

107

OGGETTO

l824
5 Ottob. Decreto prescrivente la ritenuta del 10
per 100 sui soldi degl' impiegati civili
7 detto Ministeriale sulla registratura delle mi
nute delle sentenze
i4 detto Ministeriale sulla rifazione dei mobili
dei giudicati di circondario . . .
18 detto Decreto che prescrive di appartenere
alla Consulta del regno 1' appello
delle decisioni della G. C. dei Conti
Decreto sulle forme da serbarsi nella
detto
revisione delle decisioni della G. C.
dei Conti
1 Nov. Decreto sul diritto di trascrizione che
debbono pagare gli usufruttuari . .
i4 detto Rescritto con cui si dichiara qual deb
ba essere la distanza per la semina
del riso dallo abitato
28 detto Avviso pella conservazione delle stra
de regie
3o detto Decreto con cui sono approvate le ta
riffe doganali
Decreto che stabilisce il nuovo meto
detto
do sulla finanza
Ministeriale sulle ipoteghe degli atti
16 Die.
dei Cancellieri
18 detto Ministeriale che dichiara di non potersi
fare assegni dal Senato ai padri onu
sti appartenendo ci al Decurionato
i8a5
5 Genn. Circolare della Direzione generale dei
Dazi indiretti per esercitare i Sinda
ci le incombenze di Visitatori doganali
10 detto Decreto sul sistema della restituzione
de' depositi
17 detto Decreto pei matrimoni de' militari
25 detto Decreto sulla estinguibilit delle an
tiche soggiogazioni
7 Febb Decreto che determina il trattamento
da darsi agli impiegati in carcere .
Ministeriale che inculca la stretta os
detto
servanza dell' art. 175 della legge
organica giudiziaria del 7 giugno
1819 ..........
28 detto Ministeriale sulla semina del riso . .
7 Marzo Ministeriale sul divieto dell' esazione
dei dritti cosi detti di carico e passaggieri
8 detto Decreto che minora soldi degl' In
tendenti e de' Segretari generali. .
Decreto con cui si dichiara che uno
detto
degl' Intendenti e uno de' Segretari
generali sono di prima classe e gli
altri di seconda
9 Marzo Decreto pei matrimoni de' militari che
vivono in concubinato
i4 delto Ministeriale che dichiara quali sieno
le strade e le regie trazzere che stan
no in luogo delle consolari . .
21 detto Regolamento per lo servizio delle De
putazioni provinciali .....

PAGI
NA

ETTO

IrAGIHA

1S2S .
a4 Marzo Ministeriale che prescrive di assumersi
da' Sindaci le funzioni di Commissari
di guerra in mancanza dei titolari . io4
29 detto Legge che approva lo statuto penale
pei reati dei presidiar! e loro custodi 298
t3 Aprile Ministeriale sulle spese per lo tra
sporlo dei detenuti
35j
4 detto Ministeriale che d delle norme circa
la giurisdizione per lo servizio sani
tario interno
ai dello Ministeriale riguardante lo vetture per 470
lo trasporlo de' detenuti ....
detto
Officio del supremo Magistrato di sa
lute che dichiara che per miglio devesi intendere il miglio siciliano e
non napolitano
6 Magg Ministeriale sulla sospensione de' Con
ciliatori
f
23 Giug. Ministeriale perch i Giudici istruttori
segnino di proprio carattere la som*
ma tassata per le spese di giustizia .
18 Log!, Ministeriale che ragiona sugli articoli
i38 e seguenti del decreto degli 11
ottobre 1817
ai detto Ministeriale stili' indennit de' Depu
tati sanitari fuori residenza .
28 dello Officio del Presidente del Magistrato di
salute prescrivente la esazioue di al
cuni drilti su' legni di vela quadra
dalle Deputazioni sanitarie. . . .
4 Agost Decreto che permeile la riscossione
de' dritti alla Deputazione sanitaria
sulle patenti
detto
Decreto con cui fu accordato agli ex
baroni di Sicilia un ultimo termine
per la presentazione de' titoli de' pa>
tremali sulle parrocchie ....
99
i3 dello Ministeriale che prescrive di non pren
I
dere ingerenza gli uscieri giudiziari
negli all'ari amministrativi ....
a2
dello
Ministeriale con cui si daono delle
norme sul servizio degi uscieri giu
diziari in affari amministrativi
17 dello Decreto siili' epoca in cui debbono 367
rendersi i conti di taluni Agenti fi
nanzieri
no
dello
Regolamento prescrivente clic i Depu
tali sanitari distanti dal mare al di
l di ua miglio abbiaao dritto alla
indennit di vettura
so dello Rescritto pel numero de' volanti nella
Suprema Corte di giustizia .
B7 dello Rescritto sulla indennit ebe compete
ai Notari quando presentino delle
carte ai Magistrati giudiziari .
detto
Rescritto che stabilisce quali sieno le
strade che debbono essere distanti dai
llioglii ne' quali s'immergono i canapi
1 Self. Ministeriale pelia spesa della stampa
delle decisioni delle Coni militari ,

DATA
182S
1 Seti
7 detto

0O0BTT0

PAGI
NA

Ministeriale sul computo iodizionale .


0
Istruzioni sulla reddizione ed esame
de' conti comunali
14
9 detto Decreto che d le norme nel caso che
manchi il Presidente di un Tribuna
le civile di quattro volanti. . . .
239
| 11 detto Decreto sullo scioglimento delle pro
miscuit
is
12 detto Ministeriale sul computo indizionale .
9
16 detto Rescritto che dichiara le disposizioni
del decreto del 20 gennaro 1825 . 278
Rescritto sulle iscrizioni de' credili na
scenti dai contralti dolali .... 285
Ministeriale con cui si vieta di cari
carsi i generi indigeni in contuma
cia nelle dogane di 2. classe . . . boa
Rescritto sulla garan'.ia de* Sindaci pei
reali come uffiziali dello stalo civile. 373
Ministeriale sul rimedio degli atti ese
cutivi degli agenti municipali. . .
16
Decreto con cui si stabilisce clte il
conflitto di attribuzioni pu elevarsi
pendente il ricorso per annullamento
ai
27 dello Decreto con cui si prescrive che i Pro-'
curatori del Re presso i Collegi giu
diziari saran parie principale ne' gi
dizi de' diritti di regalia ....
9*
Decreto sul divieto della macerazione
de' canapi e lini
4$9
Decreto sugli atli de' Cancellieri in
materia di cauzione
9'
Decreto che vieta ai cicchi d" essere
giudici
246
Decreto che acsoggetla le compagnie
sedentanee ed i Comandanti de? bagni
alle decisioni da' Consigli di marina
e di corpo
a97
17 deltp Min istoriale sulla esecuzione dell' art.
11 j delia procedura civile . . . 272
23 dello Rescritto che scioglie il dubbio se le
carte pei concorsi ai legali finn bi
sogno di registro
261
12 Die.
Ministeriale sullo stabilimento del liltorale appartenente alle Deputazioni
sauilarie
495
19 detto Ministeriale che prescrive di pagarsi
dalla cassa del registro le spese dello
istruzioni spellanti agli agenti di Po
lizia ordinaria quando funzionano da
agenti di Polizia giudiziaria . . . 335
20 detto Ministeriale che dichiara di compren
dersi ogni spesa pei matrimoni delle
proielle nclla'franchigia ordinata dal
l' art, 33 del regolamento del 3o
aprile 181 7
, 125
22 detto Ministeriale con cui si dichiara che per
alti emanati dalle autorit del conten
zioso giudiziario sian da considerar
si quelli che dai Giudici si sono
spltoscrjtli t f r , f , f .
7*

XIII
DATA

OGGETTO

1826
ig Genn.l Ministeriale sul rimborso delle spese
sofferte dall' Erario per 1* abusiva
impressione delle decisioni delle Conirnessioni militari
,
23 detto | Rescritto sull' estorsioni che commet
(onsi dagli agenti sanitari ....
2> detto | Rescritto circa il rito da osservarsi
dalle Consulte del regno nella revi
sione delle decisioni della G. C. dei
Conti
28 dello | Rescritto sull' esibizione delle patenti
-per la barche doganali
20 Febb.| Ministeriale sulle spese per lo traspor
to de' detenuti
28 dello | Ministeriale sul pagamento del soldo
del custode del carcere circondaria
le ...
.
6 Marzo Officio del Presidente del Magistrato
di salute sul confronto da farsi nei
costituti
8 detto Rescritto che prescrive di non poter
assumere simultaneamente g* impie
gati comunali il servizio sanitario .
jS dello Rescritto sulla distanza minore di 20
miglia dalla costa doganale .
20 detto Avviso sulla conservazione delle stra
de rpgie
3o detto
Min-sleriale sulle norme nella liqui
dazione delle pensioni vedovili e di
ritiro
io Apr. Officio della Commissione di pubblica
istruzione per farsi i concorsi innan
zi i Sindaci
l4 dello Decreto portante l' istituzione della ca
rica di Avvocalo generale nel a G.
C. de' Comi
19 detto Rescritto sui monti di famiglia
27 detto Ministeriale su' drilli e spese da pagarsi
alle deputazioni sanitarie tutte le volle
che hanno parte in un conlrobando
1 Giug. Decreto sulle incumbenze dei primi
Eleni
dello
Decreto che approva il regolamento
p:>r lo servizio delle Depulazioci sasanitarie in caso di naufragio . .
detto
Decreto che i Sindaci mancanti o im
pediti restano rappresentali da' De
curioni pi anziani iu mancanza de
gli Eletti
dello | Decreto sul rimpiazzo del Sindaco e
del secondo Eletto contemporanea
mente mancanti
io dello I Rescritto che stabilisce le indennit
Ide' medici sanitari
Let-ge doganale
Ministeriale prescrivente di non pren
dere la sua antichit un impiegalo
che ne rimpiazza i>n altro,
dello I Decreto sulla esecuzione dell' art. 56
della legge del 21 giugno 1819 . .

PAGI
NA

DATA

OGGETTO

PAGI
NA

1826
19 Giug.

Decreto relativo alla trascrizione del


le sentenze su' fondi dati in patri
monio sacro
356 22 dello Rescritto sull'indennit dell' Intenden
te e Segretario generale tanto in re
sidenza che fuori
45i
8 Lugl. Rescritto pelle tasse delle spese di
giustizia ed altro a ci relativo . .
21 detto Decreto con cui venne aggregalo il
Comune di Monlaperto a G rgenti .
n5
20 Agost. Rescritto sulla esecuzione deli' articolo
i5o della legge organica giudiziaria
477
del 7 giugno 1S19
21 dello Legge forestale
347
Decido con cui Bagheria fu crealo
. dello
Comune nel Distretto di Palermo
Decreto con cui vari quartieri della
detto
399
provincia di Catania furono riuniti
sotto il nome di Zaffarana.
2 Seti. Decreto sull' obbligo della residenza
480
degli uffiziali amministrativi . . .
19 detto Decreto con cui si aggiungono talune
disposizioni legislative allo Statuto
69
penale sanitario
21 detto Ministeriale sulla distanza sopra la
477
quale sono esentate le godette doga
nali di portar patente
i56
Ministeriale sulla franchigia delle spe
2 Oli.
se e sul modo di rilasciarsi i certi li
citi di povert
4o6
21 dello Rescritto riguardante 1' indennit degl' Intendenti e Segretari generali
tanto in residenza che fuori . . .
99
Rescritto che prescrive di non accor
dello
darsi indennit agi' Intendenti allor
ch abitano la propria casa . . .
90
Rescritto sull* applicazione dell' art.
detto
94
37 del regolamento di servizio sani
tario 11 ari iti ino
25 dello Ministeriale prescrivente che le Depu
pi
tazioni metriche distrettuali debbano
riunirsi due volte al mese nel palaz
6
zo deli' Intendenza
6 Nov. Officio del Presidente del Magistrato
di salute pubblica onde i Comandan
4!>i
ti delle barche doganali non occulti
no ne' costituti se nel corso della
navigazione abbiano avuto contatto
con legni esteri
372
i4 dello Decreto che modifica 1' ari. 12 della
legge giudiziaria del 7 giugno 181 9.
io5
3o detto Decreto per le cauzioni de' Ricevitori
generali e distrettuali
Ministeriale sull' interpelrazione del
45o
i4 Die.
real rescritto del 18 geunaro detto
104
anno relativo all' esenzione di por
tar patente
26
20 dc;to Legge che d le facolt di giudicare
le violazioni a' regolamenti pei dazi
indiretti a' Giudici speciali . . .
273 1

285

IO
320
9

88
>7
18
8
5i 1

bll
3a3
io
10
48 a

88

477
220

4-78
224

XIV
DATA

OGGETTO

PiGI1CA

1826
ai Die.

Decreto che approva il regolamento


per le spese della esecuzione delle
sentenze di morte
(senz.data Rescritto sulle indennit de' Compo
nenti le Commissioni militari . . .
x Geno. Ministeriale che ne comunica un' altra
del Ministero degli affari interni del
16 dicembre 1826 su quanto debba
praticarsi nel caso in cui i legni di
rifiuto non possono porsi alla vela per
vento contrario
10 detto Decreto sulla composizione del Consi
glio di guerra di guarnigione che si
elever in Commissione militare pel
giudizio d' un pagano , ovvero di
un pagano e di un militare insie
me
iS detto Ministeriale che partecipa delle istru
zioni su' Conciliatori
17 detto Rescritto che risolve non appartenere
alloggio agi' Intendenti in visita . .
a 8 dello Ministeriale sul dubbio se le spese che
fanno le Deputazioni sanitarie per lo
ritorno degl' impiegali saliti a bordo
de' legni in contumacia avessero po
tuto gravitare sull' amministrazione
doganale o soddisfarsi dal ramo sa
nitario
5 Febb. Ministeriale in cui si prescrive che le
autorit municipali non prendano in
gerenza nelle botteghe di commesti
bili eh' esistono ne' quartieri , nelle
fortezze- e ne' reali palagi ....
xs detto Ministeriale perch nel formarsi gli
stali discussi comunali non si fissino
g' introiti de* dazi in somme inesat
te e non corrispondenti al prodotto
che possono dare
3 detto Ministeriale sulla residenza degl' im
piegati dell' amministrazione civile .
>4 detto Rescritto sul taglio de' boschi . .
l5 dello Ministeriale relativa alla sostituzione
del primo detto in mancanza del
secondo
36 dello Officio del Direttore generale de' ra
mi e dritti diversi sulla redazione dei
mensuali siali di nura. 6 che deve
praticarsi dagl' Ispettori in materia
di spese di giustizia
5 Marzo Ministeriale sul modo come regolarsi
i Giudici ordinatori di spese di giu
stizia nella redazione de' correlativi
mandati
dello
Circolare della Direzione generale dei
rami e dritti diversi su' cerlilcati dei
Sindaci per contestare le distanze
de' Comuni non compresi sui quadri
formali dagl' intendenti e la verit
delle fatiche degli uscieri ....

DATA
!!

352
345

483

i58
220
21

4?9

i5

3gi
8
83
ioj

362

33i

338

OGGETTO

1827
12 Marzo Ministeriale circa le spese necessarie
all' esecuzione delle condanne di
morte
[3 detto Rescritto con cui si dichiara che il Se
gretario generale vien supplito di
dritto dal Consigliere d' Intendenza
di pi recente elezione per la Commessione inslituita per le eccedenze
che si commettono da' detenuti nelle
prigioni centrali non che per la pu
nizione de' perturbatori dell' ordine
pubblico
i4 dello Ministeriale in cui si determina che gli
atti formati dalle Commessioni per lo
scioglimento delle promiscuit vanno
soggetti a tutte le formalit prescrit
te dall'art. 11 della legge sul regi
stro
26 detto Decreto eh' estende per la Sicilia la
legge forestale del 21 agosto 1826 .
29 detto Ministeriale che raccomanda agi' Inten
denti di far in guisa che le proposte
degli uffizioli amministrativi fossero
rimesse al Governo immancabilmente
ne' primi giorni di settembre . .
5 AprileJ Ministeriale che sviluppa le norme da
praticarsi ne' casi di reati in offi
cio commessi dagl' impiegali finanzie
ri
Officio del Direttore generale de' ra
detto
mi e dritti diversi su' mandati pei
mezzi di trasporto da prestarsi a' con
dannati infermi
Ministeriale per la pubblicazione bidetto
meslrile degli estratti di condanne a
pene criminali
11 detto Rescritto che determina nulla spella
re agi' impiegati che g' Intendenti
seco conducono in visita ....
19 detto Ministeriale per le spese de' giudizi
presso le Commissioni militari. .
30 detto Ministeriale sul non obbligo de' Rice
vitori de' Capovalli di far cassa net
ta in ogni decade onde occorrere al
le indennit di viaggio dovute ai te
stimoni di materia penale ....
Ministeriale perch sia a carico del
detto
rispettivo Comune il trasporto del
cadavere d' una persona interfetta
rinvenuta sulla pubblica strada . .
Ministeriale sul modo come debbano
detto
spedirsi i mandali pel pagamento di
spese urgenti di giustizia per la sus
sistenza e mezzi di trasporto de' de
tenuti
7 Magg Ministeriale sul rimedio contro gli
atti di giurisdizione esecutiva eser
citata dagl' Intendenti Sindaci ed Elelli

PAGI
NA

354

i3

a55
88

68

144

34S
356
ai
343

327

33

34S

16

XV
DATA

OGGETTO

1827
19 Magg. Rescritto che determina da chi debba
pagarsi la indennit di dimora ai
testimoni chiamati in materia penale
e che sono messi in carcere in linea
di esperimento
ai dello Ministeriale che dichiara non essere
obbligati a tenere repertorio lutti gli
impiegati sanitari non nominati nello
art. 33 della legge sul registro dei
21 giugno 1819
Ministeriale che risolve di stabilirsi in
detto
ogni anno dal Luogotenente genera
le il calendario per le udienze del
Consiglio d' Intendenza ....
b6 detto Rescritto che approva un regolamento
riguardo ai mobili della casa di abi
tazione dell' Intendente e della Se
greteria d' Intendenza . . . ...
Rescritto soli' intitolazione degli alti
detto
di aggiudicazione de' cespiti de' Co
muni
Rescritto per rendersi esecutori gli
detto
alti di aggiudicazione de' cespiti co
munali
11 Giug. Ministeriale sull' intitolazione degli atti
di aggiudicazione de' cespiti comu
nali
Rescritto sull' intitolazione degli alti
detto
di aggiudicazione degli arrendameli ti
comunali .........
Ministeriale in cui ne partecipa una
detto
altra del Ministro della Polizia gene
rale del ai maggio detto anno sulla
mossa delle barche doganali di guar
dia del litlorale infra le 20 miglia
del loro posto
l4 dello Officio del Direttore generale de' ra
mi e dritti diversi che partecipa una
ministeriale del i3 maggio dello an
no relativa all' anticipo delle spese
inservienti al movimento de' condan
nati
,
20 dello Decreto sull' interrogatorio delle per
sone di cui si dimandata la inter
dizione
Decreto circa 1* esecuzione di condan
dello
na ad ameni nda profferita come per
pena accessoria ne' giudizi penali .
(senz.dala' Ministeriale sulla disamina de' nuovi
progetti degli stali discussi . . -,
21 dello Ministeriale che partecipa un rescrit
to del 19 maggio detto anno sulle
indennit di viaggio e dimora dovu
te al regio Procuratore ed al Can celliere nell' eseguire la visita dille
Cancellerie circondariali della rispet
tiva Valle
4 Lugl. Rescritto sul lag io de' boschi . . .
Ministeriale intorno alle deposizioni
de' funzionati fuori residenza. . .
g detto

PAGIITA

DATA

OGGETTO

PAGI
NA

1027
16 Lugl.

33i

268

36

io
3i
385
3i
385

478

348
3b'7
3G6
391

34-i
88
33o

Decreto sull' organizzazione dell' am


ministrazione de' rami e dritti diversi
dello
Ministeriale sul pagamento delle in
dennit di scrittoio stabilita pei Ca
pitani relatori e pei cancellieri delle
Commissioni militari
Ministeriale per darsi lettura nel rispet
dello
tivo Collegio delle decisioni della
Corte suprema
iS detto Decreto che concede onore della
mezza toga a' supplenti de' Giudici
di circondario residenti ne' capoluo
ghi
detto
Decreto intorno gli uscieri che omet
teranno per tutto il giorno dieci di
ciascun mese di esibire i loro reper
tori al visto de' Ricevitori del regi
stro
dello
Decreto per gli alti notarili slipolali
dal 16 luglio 1820 a lutto il marzo
1821

1 Agos. Rescritto onde gli stabilimenti di be
neficenza nel giustificare il titolo di
rendita minore di onza una a carico
de' Comuni sieno esenti da qualun
que spesa
Rescritto perch non sieno sottoposti
detto
alla giustificazione di titolo i legati
dovuti dalle opere di beneficenza
2 dello Ministeriale perch g' Intendenti ri
mettessero al Governo immancabil
mente ne' primi giorni di settembre
le proposte de' Corpi amministrativi
Ministeriale che determina di servire
3 Seti.
i Giudicati e specialmente quelli di
supplenzia, di casa, di mobili di pri
ma massa e de' primi^Kislri a ca
rico de' Comuni . . 5? ....
5 detto Rescritto che circoscrive la percezione
de' dazi comunicativi entro 1' ambito
del Comune
6 detto Ministeriale con cui , in occasione di
essersi verificata la mancanza dell' Eleito di Puzzai lo , vien autorizzato lo
In 'elidente a destinarvi un supplente
sulla lista degli eligibili ....
i3 dello Ministeriale sul modo come debbano
g' impiegati amministrativi far le lo
ro deposizioni da testimoni negli af
fari penali
20 dello Ministeriale sulla tassa delle indennit
di pernotlazione ai testimoni .
24 detto Rescritto sulla proibizione d' intestarsi
a' secondogeniti delle famiglie o di
alienarsi a favore dei collaterali o di
altri senza un espresso regio assenso
Miuislerialc che determina doversi an
dello
ticipare dalla cassa sanitaria le spese
urgenti per la sorpresa de' eontrobaudi con infrazione sanitaria . . .

3o5

343
23l

247

270
373

4o8
4oS

70

576
83

329

4)a

XVI
0 aoxt t o

DATA

PAGIITA

DATA

OGGETTO

i 1 1 1
1827
26 Seti.

x Ott.
7 Olt.
detto

io dello

detto
28 detto
&4 dello
detto
S5 dello

29 dello

5 IYov.
10 dello

detto

12 detto

dello

2o dello

Ministeriale perch tutti g' individui


addetti ad uffici comunali partecipino
de' vantaggi e delle obbligazioni degl* impiegali municipali . . .
Decreto con cui Bagni Canicatll vicu eretlo a Comune e separato da Siracusa
Ministeriale su' certificati d' indigenza
Ministeriale per soggettarsi in taluni
casi alla giustificazione del titolo i
legali vitalizi dovuti dagli stabilimen
ti di beneficenza in virt di testa
mentarie disposizioni .....
Decreto sul rapporto che debbano fa
re i Capitani de' legni mercantili
provvedenti da luoghi o viaggi sog
getti a contumacia
Decreto su' Giudici di circondario. .
Decr.che abolisce i Consigli distrettuali
Rescritto che ordina limitarsi ad un
solo triennio la conferma de' Sindaci
ed Eletti
Rescritto che apporta delle modificazio
ni e riduzioni a taluni articoli di spe
se di giustizia
Ministeriale che prescrive delle norme
per la facile riscossione della tassa
addizionale alla fondiaria stabilita in
alcuni Comuni
Ministeriale sul modo come pagarsi i
soldi dei Capi di Ufficio , de viceCapi , e luti' altri impiegati nelle
segreterie delle Intendenze . . .
Ministeriale sulla restituzione de' de
posili amministrativi
Rescritto con cui vien dichiarato che
i Sindaci e primi Eletti i quali si
rendono meritevoli della sovrana
attenzione debbano manifestarsi al
la M. S. affin di tenerli presenti nella
provvista degl' impieghi dello Slato .
Ministeriale che dichiara non esser
soggetti alla ritenuta del due e mez
zo per cento i soldi de' Capi di Uf
ficio, dei vice-Capi e tuli' altri im
piegati nelle segreterie generali di
Intendenze
Ministeriale sull' obbligo de' medici e
delle levatrici di dar avviso a' Giu
dici di circondario de' parti cesarci
occorrenti
Ministeriale sulla indennit dovuta allo
lspcltor Commissario ed al Cancellie
re di Polizia di Girgenli per la com
pilazione di no processo a carico di
alcuni sediziosi
Rescritto che dichiara esser compresa
nelle facolt de' Consigli d' Inten
denza quella di pronunziare lo arre
sto personale avverso i debito i dei
Comuni

i8a7
26 Nov.
IO
i3 Die.
322
20 dello
4o8
detto
480
219
6
70

dello
26 dello
1828
5 Gcnn

336

398

7 detto
533
9 dello
10 dello
21 detto
23 detto
4
3i detto
126

34.6

16

Ministeriale che ne partecipa un' al


tra del 10 esso mese ed anno intor
no alla firma de' mandali per ispese
di giustizia
Ministeriale intorno ai procedimenti
di giustizia da praticarsi ne' casi di
morte qualunque , accaduta con se
gni o indizi di morte violenta . .
Decreto ch'estende agli adottivi la proi
bizione di poter essere membri dello
stesso Decurionato gli ascendenti e
discendenti in linea retta , lo zio ed
il nipote o due fratelli. ....
Decreto sullo scioglimento delle pro
miscuit
Decreto con cui il Comunello S. Pao
lo Solarino viene diviso da Siracusa
Legge sulla garenzia degl' individui
della Gendarmeria incolpali di reali
commessi in servizio
Rescritto sulla competenza della G. C.
de' conti a decidere definitivamente,
anche noli' inesistenza de' gravami,
i conti de' Cassieri di quei Comuni
che hanno uno stalo discusso la cui
rendila ordinaria di oa-j 2000. o
pi malgrado che tale sialo discusso
oggi pi non faccia parie di quel
li riservali alla sovrana approvazio
ne
Ministeriale sugli eccessi che si com
mettono nella tassa delle miglia per
pagamento di spese di giustizia . .
Rescritto sullo scioglimento delle pro
miscuit
Ministeriale sulla liquidazione delle
spese che si anticipano per lo tra
sporto de' condannali
Ministeriale per le somme che eccessi
vamente si autorizzano sulle imprevcdule
Rescritto che dichiara appartenersi al
le autorit amministrative la decisio
ne della contravvenzione a' regola
menti di polizia urbaua ....
Ministeriale che provvede al modo on
de occorrersi alla liquidazione dei
conti de' Comuni per tulio 1' anno
1824 e stabilisce la massima che dal
la metta dell' un per 100 gi desti
nala con rescritto del 23 novembre
iSz' alle spese anzidette , 1' ultima
terza parte sar considerala come
fondo intangibile messo a dispo
sizione del Governo per impiegarlo
provvedendo alle circostanze inopi
nale della liquidazione che possa
no meritare la superiore conside
razione ..........

PAGIITA

XVII
DATA
i88
3i Gen.

OGGETTO

FACI- I DATA
NA

Ministeriale concernente la rendita or


dinaria di taluni stati discussi comunali
i3
4 Febb.J Ministeriale che riunisce delle dispo
si/ioni di norma sul modo come pa
garsi il soldo a' Giudici circonda
riali quanto pel trattamento da cor
rispondersi a' supplenti ed i casi in
cui loro dovuto
443
l3 detto Rescritto che a coloro i quali sino a
tulio 1' anno 1827 non abbiano adempito a fare nel termine dalla leg
ge prescritto le dichiarazioni di na
scila , condona la pena sanzionala
dall' art. 34-7 delle leggi penali . . Sai
i4 detto Ministeriale pei certificali scritti dagli
uscieri appi degli avvisi per gli ap
palti de' cespiti regi
a5 detto Rescritto che determina contro chi ce
der debba la spesa delle prigioni
399
circondariali
Ministeriale che dichiara soggeiti a re
detto
gistro gratuito gli atti che si fanno
ad istanza del pubblico Ministero co
261
me parte principale
Ministeriale in cui ne partecipa un' al
detto
tra del Ministero di grazia e giusti
zia del g detto mese ed anno concer
nente la regislrazioue degli alti giu
diziari ad istanza del pubblico Mini
stero come parte principale . . . 358
88 detto Ministeriale in cui vien dichiarato che
il Sindaco non membro delle fidecommissarie particolari
6
Ministeriale circa 1' ordine che s ri
detto
lascia dal Cancelliere del Tribunale
civile per la restituzione di un depo
sito presso il Ricevitore .... 535
6 Mano Ministeriale prescrivente che non pos
sa aver luogo la restituzione de' de
positi giudiziari se non previa la esibizione de' certificali de' quali pa
536
rola nell' ari. G38 p. 3
i3 detto Officio del Soprintendente generale di
saluto di Palermo circa all' autorit
presso la quale i capitani de' legni
debbano fare i loro rapporti in caso
di naufragio , arenamento e simili . 495
ao detto Ministeriale con cui si dichiara che le
casse delle percezioni pubbliche sono
eccettuate dal sequestro ....
37
24 dello Rescritto circa alla istituzione de' ma95
ioraschi
Officio del Direttore generale de' ra
detto
mi e drilli diversi sulle indennit do
vute al regio Procuratore ed al Can
celliere nell' eseguite le visite delle
rispettive Cancellerie circondariali
342
3 Aprile Ministeriale intorno alla spesa per la
esecuzione di tutte le condanne afflit
tive che ha luogo in Palermo .
355

1828
7 Apr.
7 detto
16 detto
17 detto

detto

detto

24 detto

detto
detto

3o detto

9 Magg.
10 detto
29 detto
6 Giug.

10 detto

12 detto

OGGETTO

Decreto per la tutela degli esposti e


de' minori ammessi negli ospizi . .
Decreto sui ricorsi alla Corte suprema
circa il sospensivo delle sentenze o
decisioni impugnale
Rescritto sul modo da osservarsi per
le reintegre delle usurpazioni di co
se pubbliche
Ministeriale in cui vien risoluto che
ad un Commesso giuralo di una can
celleria di G. C. destinato ad assi
stere un Giudice di G. C. per la
istruzione di qualche processo spetta
no le indennit come Cancelliere di
G. C. criminale
Ministeriale sul trattamento da darsi
a' condannati i quali dopo 1' ottenu
ta liberatoria dimoreranno ne' luoghi
penali ond' essere tradotti per lo pa
gamento delle spese di giustizia nei
capo-Valli ove fu pronunziata la lo
ro condanna
Officio del Soprintendente generale di
salute di Palermo relativo al verbale
da redigersi ne' casi di arenamento
o naufragio di legni
Ministeriale sulla formazione de' pro
getti degli slati discussi del 1829
con la rimessa di un foglio di manoduzione pratica da servire di nor
ma a' decurionali
Rescritto tendente a conservare il lu
stro della nobilt nel regno . . .
Regolamento del Soprintendente gene
rale di ponti e strade su quanto debbe tenersi presente dalle Deputazio
ni locali
Circolare dell' Intendente di Siracusa,
oggi Noto , per la sollecita rimessa
e regolare redazione delle delibera
zioni decurionali .......
Decreto per la registratura delle apo
che de recepto
Rescritto sul rango di precedenza dei
Consigli di guerra di guarnigione
nelle cerimonie pubbliche ....
Ministeriale sull'introduzione degli stra
nieri in Sicilia
Decreto che indica le operazioni del
la gendarmeria reale che fan loro
competere la medaglia d' oro e di
argento del real Ordine di S. Gior
gio
Decreto per le coazioni da praticarsi
contro gli uffziali pubblici renitenti
alla soddisfazione delle multe dovute
per contravvenzioni alle leggi sul re
gistro e sul bollo
Decreto con cui viene abolita la Valle
di Girgenli, . , .
. . .

PAGI
NA

iaS
a3i
i5

34a

364

4g5

4i3
95

i55

434
275
2l3
88

i5a

270

XVIII
DATA
1828
ia Giug.

dello
dello

dello

i4 dello
detto
detto

16 dello
>7 delto
detto

18 dello
delto

detto
delto

detto
2 Lugl,

7 detto

OGGETTO

PAGI
NA

DATA

1828
3i Lugl.
Decreto che stabilisce le norme da se
guirsi nella tassa e nel pagamento
delle spese nelle materie civili dei
dello
giudizi del contenzioso amministrati
vo e dell' amministrazione comunale.
II
Decreto che aggrega Joppolo ad Aragona
9
i4 Agost
Rescritto che dichiara potersi per cir
costanze particolari prorogare dal
Luogotenente generale il termine di
due mesi del giudizio innanzi il Con
siglio d' Intendenza cursuro dal gior
36
18 detto
no della petizione costata ....
Decreto riguardante le mete annuali
sulle derrate che produconsi nel ter
ritorio di ciascun Comune, e che
25 dello
costituiscono il principale commercio
io5
del medesimo
Rescritto su' conlabili fallili
7
Rescritto sullo scioglimento delle pro
miscuit
19
dello
Rescritto sul procedimento d' aver luo
go a carico del Cassiere del Coinudello
ue ne' casi di malversazione 0 appro
priazione di sommo
iS
Ministeriale che vieta di somministrar
5 Seti,
si cibaria a' testimoni messi in car
cere in linea di espirimeli lo . . , 332
delto
Decreto circa al ramo della polizia .
4
Decreto che abolisce in tutti i capidelto
luoghi di distretto le cariclie d' Ispet
tore di Polizia di seconda classe, di
Ispettore supplente e di vice-Cancel
53o
liere
Rescritto su talune attribuzioni del
Consiglio provinciale
5 |
dello
Rescritto sullo esame del conto mate
riale che si presenta dall' Intendente,
o dalla Deputazione alle opere pub
11 0 12 dello
bliche provinciali
Rescritto sul modello de' conti morali
che si rendono al Consiglio provin
detto
ciale
11
Rescritto che revoca il disposto dello
ari. 227 del decreto degli 11 otto
20 delto
bre 1 81 7 e determina di adottarsi in
Sicilia la regola stabilita nell' art.
249 della legge del 12 dicembre
i3 H
detto
1816
Rescritto sulle facolt dcgl' Intendenti
d' invertire i fondi comunali . . . 402
Rescritto che ordina di non farsi al
cuna novit intorno alla giurisdizio
ne di taluni Giudici di circondario e
24 delto
Supplenti comunali della Valle di
Girgenli
222
Ministeriale sul modo come debbano
fare il versamento i Hicevilori del
Registro onde occorrere a delle spe
se di giustizia
327

OGGETTO

Decreto circa all' estinzione de' debili


della real Tesoreria
Ministeriale per la gratuita registra
zione delle decisioni de* Consigli di
Intendenza sui conti del dazio regio
sulla macinatura accollata ai Comu
ni
Ministeriale che dichiara esser legale
1' assenza del Giudice quando nei
limiti del congedo, ed illegale quan
do eccede il termine del congedo che
non siisi prorogato
Decreto eh' esenta dal Registro le pro
cure che in cause di commercio fannosi in pi dell' originale o della
copia della citazione
Ministeriale per pagare con puntualit
e speditezza le indennit dovute ai
testimoni messi in carcere in linea
di esperimento
Ministeriale sulla superiore approvazio
ne necessaria per disporsi della par
te del fondo delle imprevedute .
Ministeriale che {issa delle norme co
me disporsi delle iinprcvedule . ,
Decreto sullo scioglimento delle pro
miscuit . ,
Decreto che aggrega S. Elisabetta ad
Aragona
Decreto per dirigersi le notificazioni
a' rispettivi amministratori quando
trattasi di azione che riguarda i be
ni della real casa , i sili reali , ed i
beni riservati alla sovrana disposi
zione
Decreto che estende alla Sicilia il de
creto de' 27 agosto 1827 circa la
prescrizione de' credili e debiti tra
un luogo pio ed un altro. . . .
Decreto sulle ricuse de' Consiglieri
della Corte suprema di Napoli e di
Palermo
Decreto sul numero de' votanti con
cui debbono pronunziarsi le senten
ze de' Tribunali civili
Rescritto su 11' esame e discussione dei
conti morali che si rendono al Con
siglio provinciale
Rescritto in cui vien dichiarato che i
componenti delle seconde camere
presso i Consigli d' Intendenza cmech gratuiti sono le loro funzioni,
debbono esser tenuti preseuti nelle
provviste d' impieghi
Rescritto in cui vien dichiaralo che il
Giudice Istruttore promosso a Giudi
ce di G. C. criminale ha la facolt
di volare nelle cause in cui prima
della sua promozione abbia procedu
to ad alti d' istruzione . . . . .

PAGI
NA

11

22S

1828
38 Sett.

2 Oli.

detto

so detto
detto

27 detto
detto
ia Nor.
1 Die.

4 detto

12 detto
l5 dello

16 detto
detto

17 detto

18 detto

Ministeriale che partecipa il rescritto


del 24 detto mese ed anno in cui
vien risoluto che il Giudice Istrutto
re promosso a Giudice di G. G. cri
minale ha la facolt di votare nelle
cause in cui prima della sua pro
mozione abbia proceduto ad atti di
istruzione
Ministeriale che dichiara non essere di
mestieri di nuova ordinanza per la
restituzione di un deposito laddove
siasi ordinata nelle decisioni pena
li
Ministeriale sul modo come debbano
rilasciarsi i certificati d' indigenza per
g' individui, condannati al rimborso
delle spese di giustizia
Ministeriale sulla restituzione de' de{(ositi provvedenti dalle cauzioni per
ibert provvisoria
Ministeriale perch sieno registrale
fratuitamenie le spedizioui de' verali e degli atti di giuramento di co
loro che non godono trattamento .
Ministeriale sulle dimande per franchi
gia di spese nei giudizi civili. . .
Rescritto circa talune attribuzioni del
primo Eletto
Rescritto che scioglie il dubbio propo
sto sulla visita dei protocolli de' notai
Rescritto sulla competenza de' Sindaci
e primi Eletti nell* infliggere le mul
te per le controvvenzioni sorprese in
flagranti
Ministeriale che raccomanda agi' In
tendenti di vegliare affinch nelle
proposte de' Decurioni sieno prefe
riti i pi possidenti
Decreto su' Camposanti
Rescritto sulla domanda di vari Con
sigli provinciali di stabilirsi in cia
scun Comune gli uffici di registra
tura
Decreto che revoca 1* altro del ia
giugno detto anno portante 1' aboli
zione della Valle di Girgenti . .
Ministeriale che risolve di doversi tras
mettere mensualincnlc alla Deputa
zione suprema le copie de' verbali
delle sedute ordinarie ed estraordi
narie delle Deputazioni metriche di
strettuali
Officio della Direzione generale di Po
lizia con cui vien partecipalo un re
scritto del 5 novembre detto anno
intorno alla registratura delle con
trattazioni dell' Erario
Ministeriale per la registrazione delle
decisioni dei Consigli d' Inteudenza
sui coati comunali ......

1828
29 Die.

detto
detto
228

Ministeriale riguardo alla validit dei


cerliGcali di quietanza rilasciali dallo
abolito Tribunale del real Patrimo
nio come pure da' Consigli civici
Legge sulla legittima successione de
gli esposti
Decreto sulla garenlia che godono i
Cancellieri de' , Commissari di Polizia
pei soli reali commessi nell' esercizio
delle funzioni di polizia giudiziaria

1829
5 Genn. Ministeriale in cui s dispone che agli
impiegali sottoposti a de' procedimen
336
ti penali non altre prestazioni deb
bono farsi che quelle stabilite dal
decreto del 22 marzo 1823 . . .
3a3 |
detto
Ministeriale per assicurare il maggior
risparmio di spese di giustizia ne casi
di morte repentina o senza sagramenti
7 detto Rescritto onde non farsi innovazioni
337
riguardo all' unicit del Cassiere dei
fondi provinciali , e delle opere pub
bliche
262
aa detto Rescritto sul rango di precedenza dei
Consigli di guerra di guarnigione
nelle cerimonie pubbliche ....
3aS
a4 detto Rescritto relativo a' passaporti . . .
1 Febb. Ministeriale per le citazioni qualora il
6
reo convenuto assente ....
557
5 detto Ministeriale con cui si proibisce che
qualunque Consigliere di Valle im
piegato nelf Intendenza potesse in
tervenire nelle sessioni del Consiglio
Provinciale
g Febb. Ministeriale per P approvazione degli
stati discussi
19 detto Ministeriale circa il termine per pote
re appellare delle decisioni de' Con
8
sigli d' Intendenza sul conto di am
464
missione di titolo de' crediti avverso
i Comuni
detto
Ministeriale dichiarante che 1' autoriz
zazione del Consiglio d' Intendenza
s54
previo esame necessaria soltanto per
le azioni da promuoversi innanzi i
Magistrali giudiziari
5 Marzo Decreto circa la rinnovazione delle
iscrizioni ipotecarie
9 detto Ministeriale per la esibizione della pa
tente da farsi da' Capitani di legni
esteri che ricusino di prender pra
tica
* .
88
12 detto
Ministeriale sulle dichiarazioni di do
micilio clic produconsi per ottenersi
la csoncrazione della carica di De
curione
Ministeriale che riunisce delle disposi
273
detto
zioni diverse intorno alla restituzio
ne de' depositi giudiziari , ed ammi
nistrativi
a63

XX
DATA
1S29 ,
tg Marzo Ministeriale sulle iscrizioni che si ricer
cano dal pubblico Ministero a' ter
mini delle leggi penali . . . . 3jS
Ministeriale che dichiara di prendersi
detto
a credito le iscrizioni che si ricerca
no dal pubblico Ministero a' termini
delle leggi penali
20 detto Decreto che stabilisce a tre mesi pei
privali , ed a sei mesi per le pubbli
che amministrazioni il termine al ri
corso contro le decisioni de' Consi
l6
gli d' Intendenza
Decreto sul termine da produrre i ri
dello
corsi avverso le decisioni delle auto
90
rit inferiori
Decreto eh' elarga il termine ad ap
detto
pellare contro le decisioni de' Con
sigli d' Intendenza nella liquidr.zionc
de' titoli de' credili contro i Comu
ni
6 Aprile Ministeriale per la registrazione delle
decisioni de' Consigli d' Intendenza
su' conti comunali
23 detto Ministeriale che ne comunica un altra
del Ministro delle finanze degli 11
detto mese ed anno per non pren
dersi iscrizioni ipotecarie contro i
condannati a morte , ai ferri in vita
ed al terzo grado di ferri i quali
Siena poveri
3b'g
97 detto Ministeriale intorno ni dubbio se per
la restituzione dei depositi in seguito
di sentenze portanti la clausola di
eseguirsi provvisionalmcule dovessero
ripetersi certificati di opposizione o
di appello
539
Circolare del Direttore generale dei
detto
rami e drilli diversi perch i Con
servatori non possono ripetere i loro
salari per iscrizioni prese contro i de
bitori di spese di giustizia nel caso
di loro insolvibilit
382
Ministeriale sul pagamento dille in
detto
dennit dovute al Procuratore gene
rale del Re presso la G. C. civile di
Palermo e ad un Giudice della Cor
te medesima per gli eccessi seguili
nelle prigioni della quinta casa e
dell' arsenale come nella contrada
dell' Ingerra per la istruzione di va
346
ri processi
3o detto Circolare del Direttore generale de' ra
mi e dritti diversi per le iscrizioni
ipotecarie da prendersi sopra i beni
de' condannati ancorch dichiarali
283
poveri all'' epoca della condanna.
0 Magg Rescritto sulle indennit accordate ai
Sindaci relativamente alla eonirollazione dcgl' iutroili dello stralcio del
le reali finanze .......
II

OGGETTO

1829 |
i4 Magg.' Ministeriale sulla destinazione de' Con
siglieri supplenti nel Consiglio gene
rale di Siracusa onde completare il
numero legale de' volanti in caso di
necessario impedimento de' Consiglie
ri titolari
Ministeriale relativa al giorno d' onde
detto
comincia a correre il periodo di due
anni per la esazione delle multe in
materia di registro
12 Giug. Decreto con cui Pozzallo vien segre
gato da Modica ed cretto a Comu
ne
. .
b5 dello Ministeriale sulla vidimazione degli originali delle citazioni ehe si rilascia
no ai funzionari ne' giudizi presso i
Consigli d' Intendenza .....
29 dello Rescritto su' reclami avverso le deci
sioni contumaciali de' Consigli d' In
tendenza . , .
Ministeriale siili' indennit di grana
detto
dicci dovuta ai Cancellieri di circon
dario per ciascuna dichiarazione . .
Ministeriale in cui si raccomanda la
dello
nettezza delle prigioni
1 Lugl. Rescritto che approva le tariffe del
dazio di pedaggio da pagarsi nelle
barriere allogale nelle strade conso
lari
Lugl. Sulla liquidazione de' titoli di crediti
avverso i Comuni
25 detto Avviso del Soprintendente genera'e di
salute di Palermo perch non si pos
sa permettere la immersione del ca
nape e del lino prima del quindici
agosto . ,
27 dello Ministeriale che risolve diversi dubbi
sulla restituzione de' deposili .
3o dello Officio del Soprintendente generale di
salute di Palermo per osservarsi con
maggior diligenza 1' epoca prescritta
per la macerazione de' canapi e lini
ove si esegue in acque correnti . ,
i3 Agost Ministeriale che dichiara non essere
obbligali a tenere repertorio tulli gli
impiegali sanitari non nominali nello
articolo 33 della legge del registro
del 21 giugno 1 8 1 9
27 dello Decreto pei misfatti commessi all' estcro
Decreto sullo slesso oggetto. . . .
detto
29 dello Ministeriale pei casi in cui non debba
richiedersi certificalo di appello o di
opposizione nella resliiu/.ione de' de
posili
2 Selt. Rescritto che ordina di s'arsi stretta
mente a quanto disposto nel decre
to del 18 maggio j S 1 9 che fissa
1' ordine e la precedenza nelle ceri
monie pubbliehe.

tPAQI1 WA-

XXT
DATA
1829
io Sett.

OGGETTO

PACINA

Officio del Soprintendente generale di


salute di Palermo per presentarsi al
le autorit sanitarie i padroni delle
piccole barche subito arrivali . . . 478
7 detto Decreto sull* aumento del personale
della G. C. de' Conli
118
ai detto Officio del Direttore generale de' rami
e dritti diversi sul modo come deb
bano notarsi ne' mandati le indenni
t non urgenti
3b'9
3 detto Decreto che rende comuni alla Sicilia
le disposizioni del real decreto del 16
dicembre 1823 sul modo come sup
plirsi le funzioni del Giudice e Sup
plenti del Capoluogo di un circon
dario in caso di contemporanea mancauza :.......*. 24.1
17 detto Rescritto per la riscossione de' dazi di
consumo su' soli generi che si consu
mano entro il Comune
3S7
28 detto Ministeriale per la circolazione nel com
mercio della moneta di rame sebbebene in qualche p:ccola parte logora
maltrattala o monca
79
b8 Sott. Decreto sull' abolizione della classe
de' gran bandierai! ...... i5a
Officio del Soprintendente generale di
. detto
salute di Palermo intorno alle conte
stazioni insorte tra talune Deputazio
ni sanitarie ed i Comandanti delle
barche doganali per la redazione del
costituto quando ritornano da una
crociera a distanza di meno venti mi
glia dalle proprie stazioni .... 478
Rescritto in cui si dichiara che i Giu
l Ott.
dici supplenti ne* Comuni non capo
luoghi de' circondari non debbano
avere nelle pubbliche cerimonie la
precedenza sui Sindaci degli stessi
212
Comuni
18 detto Decreto sulla esibizione del repertorio
a' Ricevitori del Registro cui sono tenuli 1 serventi comunali . - . .
&4 detto Rescritto per 1' intelligenza dell' ar
ticolo 2o3 del decreto degli 11 ot
tobre 1817 sull' amministrazione co
munale
12
Rescritto che dichiara non poterei mai
detto
citare 1' Intendente innanzi il Consi
glio d' Intendenza salvo per fatti di
33
suo privalo interesse personale .
Rescritto sull' intelligenza dell' art. 2o3
detto
dello Statuto amministrativo di que
sta parte de' reali domini .... 384
Si dello Regolamento del Direttore generale di
Polizia per la rivisione di libri e
stampe
b'63
Decreio sulla trascrizione sui registri
3 Nov.
della conservazione delle ipoteche di
ogni alto traslativo di propriet . . 286

DATA
1829
16 Nov.
18 detto
23 detto

detto

2 Die.
3 dello
10 dclt

i4 detto

(senz.dala

OGGETTO

[PAGINA

Ministeriale riguardo alle copie delle


carie delle Cancellerie comunali . . | 27
Rescritto sulle dimando di liquidazio
ne di credito avverso i Comuni e gli
altri stabilimenti a quelli assimilati . | 4.09
Ministeriale sulle facolt esecutive che
hanno i Sindaci nella percezione del
dazio regia sulla macinatura dato in
accollo a' Comuni
I iS
Ministeriale che comunica il rescritto
del 24 ottobre dello anno per la in
telligenza dell' art. 2o3 dello Statu
to amminis'.rativo di questi domini
oltre il Faro
I 384
Regolamento giudiziario
| 23o
Ministeriale che incarica di farsi sp
ellare i Comuni interessali per le
iquidazioni de' (itoli di credito . . | 4l&
Ministeriale che risolve taluni dubbi
sulle indennit dovute a' Capitani re
latori e Cancellieri delle Commissio
ni militari
| 343
Ministeriale riguardo alla validit dei
certificati di quietanza rilasciati dallo
abolito tribunale del real Patrimonio
come pure da' Consigli civici . . . | i4
Ministeriale intorno agli esami e de
cisioni di ammessami di titoli presso
i Consigli d' Intendenza . . . . j 409

i83o
io Gea.

Decreto sulle norme da serbarsi dai


Conservatori delle ipoteche nella for
mazione de' certificati che si richieg
gono per le iscrizioni prese ne' loro
uffici
|
11 dello Officio del Direttore generale de' rami
e drilli diversi con cui partecipa i
sensi d' una miuisteriale del 23 no
vembre 1829 per non darsi indenni
t alcuna ai relegati che sono chia
mati per testimonianza o per altre
legittime cause
|
Miuisteriale per la restituzione de' de
detto
positi presso i Ricevitori distrclluali j
11 Febb. Ministeriale sull' anticipazione delle
spese occorrenti nella sorpresa di un
controllando con infrazione dei rego
lamenti di pubblica salute. . . . j
iS dello Ministeriale che risolve una conlesa
di precedenza nelle pubbliche ceri
monie tra il Procurator generale del
la G. C. criminale di Siracusa ( og
gi Noto ) e quel Comandante del
Valle . . . . . . . . . . |
18 dello Ministeriale circa il servizio che devo
no prestare i medici c chirurgi sti
pendiali da' Comuni
j
23 dello Ministeriale sul modo come farsi il cer
tificalo medico per accordarsi l' inden
nit di trasporlo a' condannati infermi J

280

333
54o

494

2i4
4-oa
349

XXII
DATA

00GXT TO

i83o
li Marzol Ministeriale che d delle prescrizioni
ne' casi in cui i Capitani de' legni
si neghino ad esibire la palcnlc sa
nitaria
l5 dello Circolare del Soprintendente generale
di salute con cui partecipa una minisleriale degli 1 1 dello mese ed an
no sulle misure d* adottarsi allorch
i Capitani de' legni approdati per imEeriosa circostanza si negano ad esiire la patente sanitaria ....
%S detto Ministeriale circa la destinazione fatta
di due chirurgi per visitare i con
dannali infermi onde traslocarsi al
loro destino

4- Aprile] Decreto su* mezzi ond' estendersi la
vigilanza dei Consigli generali degli
ospizi per Io adempimento delle di
sposizioni in favore degli stabilimen
ti di beneficenza e simili ....
S detto Decreto eh' estende alla Sicilia il de
creto del 27 agoslo 1827 riguardan
te la prescrizione de' credili e debili
tra un luogo pio ed un altro
7 detto Rescritto in cui si dichiara che il de
creto del 27 agosto 18*7 relativo al
la prescrizione de' credili e debiti tra
un luogo pio ed un' altro compren
de anche i luoghi pii ecclesiastici .
8 detto Ministeriale che d delle norme co
me compilarsi il ruolo di transalto .
i5 dello Ministeriale che dichiara essere sog
getti i legni da guerra al pagamen
to de' dazi civici qualora si provveda
no di commestibili dentro il Comu
ne
: . .
detto
Ministeriale in cui vien prescritto che
qualora i legni da guerra si provve
dano di commestibili dentro il Co
mune sono soggetti al pagamento
de' dazi civici
ig detto Ministeriale per 1' assistenza de* Can
cellieri di circondario nelle visite tri
mestrali
Ministeriale in cui si dichiara che i
detto
Cancellieri de' Giudicali circondaria
li sono tenuti a seguire i Giudici
nelle visite trimestrali , e si determi
na le indennit loro dovute . . .
ai detto Rescritto circa le tariffe del dazio di
pedaggio da pagarsi nelle barriere
allogate nelle strade consolari . .
detto
Rescritto per valere dal primo settem
bre 1827 la sovrana risoluzione del
1 giugno 1826 circa il limite della
percezione de' dazi civici dentro il
perimetro di un Comune ....
detto
Rescritto siili' intelligenza da darsi al
la parola Comune della cennata de
cisione sovrana del 7 giugno 1826 .

PAGI- I
HA

DATA

OGGETTO

i83o
26 Aprile Ministeriale relativa alla restituzione
de' deposili giudiziari
29 dello Ministeriale circa il diritto elettivo del
476
Vicario Curalo del Comunello di Portopalo
Ministeriale per la costruzione de' eamdetto
pisanli e la inumazione de' cadaveri
fuori 1' abitato
a Magg Decreto sul modo come debbano rila
sciarsi da' Conservatori delle ipoteche
i certificali delle iscrizioni prese nei
4.99
loro ufiizj , e de' movimenti che que
ste abbiano sofferto
6 detto Circolare del Soprintendente generale
35o
di salute che partecipa una ministe
riale del 5 aprile dello anno relati
va alle carte che debbano richiedersi
nella partenza dei legni doganali
io_detto Ministeriale che raccomanda delle pre
cauzioni per la pubblica igiene e
61
particolarmente circa il modo di sepel lire i cadaveri
17 detto Decreto sulle spese di giustizia nei
giudizi per delitti ......
409
7 Giug- Ministeriale che risolve negativamente
il dubbio se sono cscnli dalla ritenu
ta del 10 per 100 i salari degVt ese
cutori di giustizia , e la gratificazione fissala per la tenuta del soppres
409
so registro delle spese di giustizia .
21 detto Ministeriale che vieta di presiedere il
397
Sindaco in Decurioua'o quando si
tratta dell' esame de' conti de' Sin
daci precedenti
detto
Officio del Soprintendente generale di
salute per non assoggettare i piloti
387
de' legni doganali in crociera a mu
nirsi del pczzino sanitario ....
ia Lugl. Ministeriale che prescrive il modo co
me comprovarsi la povert de' con
dannali al rimborso delle spese di
83
giustizia e degli imputati o accusali
che dovrebbero anticiparle. . . .
22!) I 26 detto Ministeriale che raccomauda agi' In
tendenti f illuminazione notturna nel
Capo va Ile e di farla godere a quei
Comuni di cui le risorse il permet
tano
2 Agost Decreto su' casi in cui pu proceder
34 1
si in virt di un alto pria d' essere
registralo
7 dello Rescritto intorno al modo come rego
larsi la percezione de' drilli di ma
gazzinaggio nel lazzaretto di Siracu
sa
dello
Rescritto che risolve di non esser tenuli i Cassieri comunali a prestazio
3S7
ne di giuramento
Rescritto sulle terne per le cariche
dello
di Deputali sanitari
3S7

XXIII
OOG1TTO

Ministeriale per farsi da' Comuni le


spese necessarie per la esecuzione
de' tagli cesarei essendo povere le
parti interessale .......
Ministeriale perch sieno a peso dei
Comuni le espensioni necessarie pei
parti- cesarei laddove g' interessati
sono sfornili di mezzi opportuni . .
Decreto sugli alti di liberazione pei
cespiti comunali
Decreto per la redazione e pel regi
stro e bollo degli alti di giuramento
Rescritto che dichiara dimissionario vo
lontario il Consigliere provinciale che
si astiene dall'esercizio delle sue fun
zioni senza farne costare la legittimit
Rescritto che appresta le norme come
rilasciarsi le seconde copie esecutive
delle decisioni de' Consigli d' Inten
denza
.
Rescritto circa il modo come debbono
essere legalizzate le patenti sanitarie
de' legni provenienti dal Portogallo
e dalle Spagne

Officio del Soprintendente generale di


salute per assistere la polizia all' ar
rivo de legni insieme coi Deputali
di salute
Circolare del Soprintendente generale
di salute per tenersi affissa nelle of
ficine sanitarie una tabella indicante
i drilli che debbono soltanto pagarsi
da' naviganti .
Decreto sulle funzioni nelle cause
commerciali che il Procuratore regio
di un Tribunale civile assume nelle
Valli in cui non si trova stabilito al
cun Tribunale di commercio . . .
Decreto relativo a' libri che si porta
no da' Capitani su' loro bastimenti .
Ministeriale che determina i casi in
cui il Decurione pi anziano debba
disimpognare le funzioni di IJffiziale
dello stalo civile. .<...
Ministeriale circa il rimedio contro gli
atti di giurisdizione esecutiva . . .
Ministeriale riguardo a' diritti spettan
ti agli uscieri per la notifica delle
signifcatorie della Gran Corte dei
Conti
Decreto sulle multe che pu pronun
ziare la G. C. de' Conti a carico dei
Conlabili contumaci al rendimento
de' conti ed alla presentazione dei
documenti analoghi
Rcal decisione sulla corrispondenza
de' bilanci e registri per la contabi
lit comunale .......
Ministeriale circa i Camposanti e la
tumulazione de' cadaveri ....

PAGIMA

nATA
i83o
27 Olt.

126
28 dello
4oo
Si

i5 Nov.

262
26 dello
28 dello

57

BQ dello
3 Die.

4t4
6 detto
499 I 21 detto

455

227
504

372
16

1 14

112
14
464 I

OGGETTO

Ministeriale sulla registratura delle in


time degli uscieri scritte in piedi del
le ordinanze de' Sindaci pel paga
mento delle multe contro i Decu
rioni
Ministeriale circa a' casi ed al termi
ne in cui pu esser riveduto un con
to precludente dalla Gran Corte dei
Conti
Officio del Soprintendente generale
di salute per gli aiuti da prestarsi
a' legni di rifiuto che sono in peri
colo di naufragare
Rescritto su' congedi drgl' impiegati
amministrativi
Minis!e<'iale che d le norme da se
guirsi ne' casi d' impedimento o as
senza degl' impiegati della segreteria
d' Intendenza. .......
Ministeriale che dichiara quando ed a
chi debbano g' Intendi n ti dar co
municazione de' conflitti elevati . .
Ministeriale per aver corso diverse
tprcie di monete d' argento . . .
Deliberazione della G. C. de' Conti sul
modo di eseguire le decisioni dalla
stessa profferite
Rescritto sulle tariffe del dazio di pe
daggio che debba pagarsi nelle bar
riere situale nelle strade consolari .

i83i
3 Genn. Ministeriale sul caso in cui i Segre
tari delle amministrazioni sono esen
tati di provvedersi di repertorio .
26 detto Real Ordinanza m litare
8 Marzo Ministeriale riguardante i ratizzi dovu
ti all' Intendenza
10 detto Ministeriale che vieta ai Decurioni di
nominare se stessi alle cariche mu
nicipali
12 detto Rescritto circa la dimanda di stabilir
si in ciascun Comune gli uffici di re
gistratura
15 dello Determinazione del Magistrato supre
mo di salute sulle norme da tenersi
ne' casi che un genere sorpreso in
controbando si fosse gi immesso
nello interno dell' Isola ....
16 detto Rescritto che non ammette la diman
da di taluni proprietari del Comune
di Siracusa onde restar vietata la iramissione del vino d alieno territorio
por la consumazione nel Comune
medesimo
17 detto Min's eriale sul dubbio se la dispostone
di collocare le case e le cancellerie
comunali ne' conventi debba esten
dersi ai giudicati di circondario e di
istruzione

XXIV
ATA

OGGETTO

l83l
a3 Marzo Rescritto che riduce a due anni la du
rata delle liste degli eligibili . . ,
Rcscrillo con cui si dichiara essere uno
detto
allo dipendente dalle facolt econo
miche dell' Intendente la disamina e
T approvazione o condanna de' con
ti morali degli amministratori dei
Comuni
Rescritto sulle patenti sanitarie delle
7 Apr.
provvenienze dal Portogallo c dalle
Spagne .........
18 dello Ministeriale sulla rimessa al Governo
delle proposte o elezioni fuori terna
de' Sindaci ed Eletti
Bi detto Ministeriale per le ordinanze o delibe
razioni che si dan fuori dagli agenti
municipali io riguardo alle contrav
venzioni sui regolamenti di pesi e
misure
37 detto Decreto pel nuovo conio delle monete
iti Magg. Circolare del Soprintendente generale
di salute con cui partecipa una mi
nisteriale del 28 aprile esso anno re
lativa al deposito delle mu'te che si
esigono dai legni spagnuoli ...
Ministeriale riguardo alla registratura
detto
degli alti coattivi avverso i debitori
de' Comuni . . . ,
26 detto Ministeriale in cui si determina che
negli atti di affitto di rendile comu
nali debbe eleggersi dai gabelloti il
domicilio nel luogo della percezione
del dazio
Ministeriale onde mettersi in lutti gli
dello
appalli comunali la condizione di elegersi domicilio nel luogo stesso della
percezione del dazio
* Giug. Ministeriale che destina de' Consiglieri
supplenti nel Consiglio generale di
Siracusa ... 9 detto Ministeriale circa gli atti degli stazio
nari delle strade
16 dello Ministeriale eh' esenta da' drilli di re
gistro gli alti riguardanti 1' esazione
delle rendite de' beni patrimoniali
de' Comuni
B7 dello Real decisione di S. A. R. sul meto
do da seguirsi nella redazione del
documento da consegnarsi alla parte
relativo alla liquidazione approvata
dall' A. S. di un credito contro i
Comuni o 'pubbliche opere di bene
ficenza agli slessi assimilale . .
28 Lugl. Ministeriale che trasmette le istruzioni
pratiche per la formazione degli slati
discussi comunali dell'esercizio i83a
2a Agost. Ministeriale che facilita ridursi alla som
ma di tari quindici al mese la spesa
pel manlenimenlo dei proietti eccetto
ia Palermo, Messina e Catania . .

PAGI
NA

i5
475

70

2^7
79

475

386
69
257

257

4xo
4i8

122

data

OGGETTO

i83i
22 AgOSl. Ministeriale eh' esenta dalla formalit
del registro le decisioni de' Consigli
d' Intendenza su' conti degli ammi
nistratori delle proviucie de' distret
ti, de' comuni e de' pubblici stabili
menti , come le scritture che ne ser
vono di fondamento.
24 detto Rescritto che viela alle Commessioni
amministrative comunali di prendere
ingerenza nell' amminislrazione dei
fondi addetti al manlenimenlo dei
proietti
3 Selt.
Rescritto inlorno alla dimanda di sta
bilirsi gli uffici di registratura in ogni Comune
4 Olt.
Decrelo pel caso in cui si vogliono
estrarrc delle copie dalle copie degli
atti privali che Irovansi depositale
sia nel grande archivio , sia negli
archivi provinciali
27 dello Ministeriale che partecipa il real re
scritto del 22 agosto detto anno il
quale determina di appartenersi alle
autorit comunali ed agi' Intendenti
esclusivamente 1' amministrazione del
le assegnazioni de' proietti.
Officio del Soprintendente generale di
dello
salute sul caso in cui i legni della
crociera sono obbligati a portar pa
tente
29 detto Rescritto su' dritti di cancelleria e di
archivio per le G. C. criminali .
24 Nov. Real decisione di S. A. R. per liqui
darsi dal Consiglio d' Intendenza il
credito del convento di S. Nicoletta
di Catania su' beni della Confralernil del SSmo Sagramento , sicco
me ogni altro simile
Rescritto sul registro degli atti da
3 Die.
esibirsi in giudizio per rettificazione
di allo di morie in occasione di ma
trimonio
30 dello Decreto che fssa il dritto delle iscri
zioni prese daila moglie a Carico del
marito quando la dole non passa nel
di costui dominio
i83a
9 Genn Ministeriale sul termine del richiamo
avverso le decisioni dei Consigli di
Intendenza
16 detto Decisione di S. A. R. sugli atti eco
nomici dell' Intendente. ....
18 dello Rescritto su' modi da osservarsi per le
reinlegrazioni delle usurpazioni di
cose pubbliche
23 dello Ministeriale sull' amministrazione dei
fondi de' proietti
Ministeriale su' neri vaganti per le
detto
strade e le pene cui sono soggetti i
conlrovYcnlori

P-iGIHA

xxv

i83a
i83a
23 Apr.
26 Genn. Ministeriale sulla garenzia accordata
ai Deputali sanitari per reali in officio i43
Ministeriale perch non sia permessa
dello
a chicchessia la partenza sotto nomi
mentiti
26 dello
476
27 de Ito Circolare del Soprintendente generale
con cui comunica una ministeriale
aa Magg
del 26 esso mese ed anno che risol
ve affermativamente il dubbio se i
Deputati sanitari godano la garenlia
per reati in officio .
5i6
detto
So detto Ministeriale per recarsi subito a pub
blica notizia 1* abolizione o diminu
zione di un dazio ...... 39>
x Febb. Rescritto sull' esame de' contratti pres
so il contenzioso amministrativo .
16
6 detto Regolamento su' congedi dogi' impie
gati amministrativi
8
12 detto Decreto che tratta dell' appello alle
So detto
sentenze correzionali ...... 232
22 detto Rescritto sulla scelta del Cassiere e
Cancelliere comunale
7
Rescritto sull' oggetto medesimo . .
detto
7
Rescritto riguardante la nomina dei
6 Giug.
detto
70
Cassieri comunali
27 detto Ministeriale sulla misura presa pel
Decurione D. Santo Zivillica di Si
detto
racusa renitcnde a prender possesso.
28
5 Marzo Ministeriale sulle prelese di alcuni
onde sottrarsi al pagamento di quo
12 dello
te de' dazi comunali maturali Uno ad
agosto 1827 per consumo di derrate
dello
gravate avvenuto nel territorio di
Lentini
387
28 dello
8
18 dello Rescritto su' congedi degl* impiegali
19 detto Ministeriale sui bilanci e registri del
1 Lugl.
la contabilit comunale ....
i4
20 dello Decreto relativo alla Legge organica
della G. C. de' Conti . . ...
45
7 detto
27 dello Decreto che abolisce ne' Comuni non
Capoluoghi di Valle il dazio regio
della carne
217
g dello
1 Apr. Ministeriale che partecipa una risolu
zione di S. A. R. degli 8 febbraro
anno medesimo circa il modo come
dividersi il prodotto della confisca
i4 detto
per contravvenzioni a' dazi sulla car
ne e la multa cui debbe sotloporsi
il conlroventore ....... 393
3o detto
5 dello Ministeriale che prescrive delle massi
me e norme per la compilazione dei
ruoli di transatto
394
9 detto Ministeriale per la registratura degli
alti riguardanti la riscossione delle
1 3i detto
rendile appartenenti alla Soprinten
denza generale delle strade , ai Co
muni ed ai pubblici stabilimenti . . 258
G .Agos.
Decreto in cui vien disposta la conia
dello
zione di alcune specie di monete di
rame , t
78 1 12 dello

Rescritto relativo alla reclusione ed al


mantenimento de' proietti al finire
degli alimenti loro somministrati dai
Comuni nella prima et ....
Ministeriale sull' esecuzione de' rego
lamenti di polizia amministrativa.
Decreto per la sospensione della con
danna sui conti morali degli ammi
nistratori do' Comuni che si impu
gnala con reclamo
Decreto sulla registratura degli alti
privali formati ne' domini continen
tali , e sul dritto d* iscrizione per
cred lo nascente da titoli anteriori al
primo settembre 1819 che dopo es
sere iscritti ne' reali domini al di l
del Faro si vogliono inscrivere in
questa al di qu del Faro . . .
Rescritto che prolunga a soli otto me
si il termine per la riesportazionc in
franchigia de' dazi di consumo co
munale de' generi immessi dentro i
Comuni per semplice deposito
Decreto sul richiamo presso il Consi
glio d' Intendenza in caso di contu
macia
Decreto circa 1' opposizione del terzo
avverso le decisioni del Consiglio di
Intendenza
Istruzioni sulla concessione delle ter
re comunali
Istruzioni per la concessione de' fondi
rustici comunali
Rescritto sulla Direzione generale dei
rami e dritti diversi. . . ' . . .
Decreto portante un regolamento sui
diritti e le competenze degli archivi
notariali che sono obbligali i Nolari
di versare presso i Ricevitori . . .
Ministeriale sulle aggiudicazioni de
gli affitti de' despiti comunali, .
Decisione di S. A. R. intorno alla
risponsabilil del Sindaco che man
chi di vigilanza per la riscossione
delle rendite comunali
Rescritto che dispensa i legni doga
nali dall' obbligo di munirsi in ogni
venti giorni di una nuova patente .
Officio del Soprintendente generale di
salute sul dubbio se il diritto di can
celleria debba riscuotersi da quei le
gni che sono ammessi alla discarica
o all' imbarco sotto contumacia .
Decreto sulla stipula degli alti di arrendamenlo de' cespiti comunali pres
so i pubblici Notari
Decreto per gli aspiranti a cariche
giudiziarie portante il regolamento
analogo
. .
Decreto su' maioraschi . . . , .

120
x5

sx

274

390
sa
38
la
38i
218

264
579

473

45o
3*
246
96

XXVI
OGGETTO

FACIITA

DATA

i832
Decreto sulle iscrizioni e gli estratti
22 NOV.
esecutori di condanne per lo ricupe
ro Ielle spese di giustizia. . . . 364
Decisione di S. A. R. intorno alla
responsabilit del Sindaco che manchi
7 Die.
di vigilanza per la riscossione delle
rendile comunali. ......
i3
Decreto che aggiunge il villaggio di
Regargiofoli e quello di Roccapalum18 detto
ba pe' rami di civile amministra
301
zione
24 detto
Ministeriale che risolve negativamente
il dnbbio se nella somma di lari i5
mensili destinata al mantenimento di
ogni proietto debbe comprendersi la
spesa de' pannolini ...... 122 y
Decreto su' titoli di nobilt. . . .
q5 I
i833
Ministeriale su' congedi degl' impiega
3 Genn.
ti amministrativi
, .
8 "
Rescritto sul modo come completarsi il
numero de* votami quando vien ri
cusalo 1' In'endentc
36.
Ministeriale che comunica un rescritto
7 detto
del 9 giugno anno medesimo sul
dritto di registro pei verbali di giu
ramento che si depositano presso il
x4 detto
Governo
262
"Decreto che stabilisce il nuovo siste
ma da tenersi pei saggi delle mone
te d' argento
,
79
Circolare del Soprintendente generale
di salute con cui partecipa una mi
17 detto
nisteriale sul pagamento delle spese
della contumacia
4-56
Regolamento sulla estirpazione delle
cavallette
detto
i5
Circolare del Soprintendente generale
di salute per la macerazione de' ca
napi e lini
, .
46o Si detto
Decreto che permette a* Cancellieri
de' Comuni di esigere grana cinque
napolitani per ogni copia estratta
dallo stato civile
372
Rescritto che proroga sino a* 1 6 set
4 Febb.
tembre dello stesso anno il comin
ciarsi ad esigere la tara di due quar
ti a salma su' frumenti che s im
mettono ne' regi caricatoi . . . . 25 1
Officio del Direttore generale de" ra
28 detto
mi e dritti diversi per riscuotersi il
dazio corrispondente sulla carne sa
lata immessa e da immettersi in Si
racusa per uso della real marina in
4 Marzo
crociera
83
Ministeriale che inibisce al Sindaco di
indagare e d* interpetrare se gli or*
8 dello
dini dell' Intendente promanino o no
dal Governo dovendo solamente ese
io4
guirli

OGGETTO

Officio del Soprintendente generale di


salute per le barche provegnenti dalla
altra parte de' reali domini sili nei
mari del Jonio e dell' Adriatico . .
Decreto che abolisce le Commissioni
militari attribuendo alle G. C. spe
ciali le cognizioni de* misfatti di cui
quelle giudicavano
Decreto sulla insequestrabilit de' sol
di che si pagano agi' impiegali co
munali
Officio del Soprintendente generale di
salute circa alla nota de' generi che
s' immettono in lazzaretto da rila
sciarsi agli agenti doganali dal Ca
pitano del dello stabilimento . .. .
Ministeriale sulle facolt esecutive che
hanno gl' Intendenti per la condan
na delle multe sulle contravvenzioni
ai regolamenti per la estirpazione
delle cavallette
Ministeriale che faculta a' Consiglieri
d' Intendenza di scrivere il proprio
volo in un registro nei casi di diffe
renza di opinioni
,
Ministeriale su' limili giurisdizionali
degl' Intendenti e del Direttore ge
nerale de' dazi indiretti per le con
lese sulla riscossione del dazio regio
sulla macinatura
,
Ministeriale onde agirsi anche sugli
immobili per la esazione delle multe
cui sono condannali gli uffiziali am
ministrativi
r
Ministeriale sulle spese in riguardo ai
periti e testimoni nelle cause di usur
pazioni di terreno pubblico . . .
Ministeriale circa le variazioni che
potrebbero proporsi agli slati di
scussi dell' anno i832 per adattarsi
durante la gestione di esso anno
i833
Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica sulle misure da adoltarsi pel pagamento dei dritti e
delle spese di custodia e contumacia
de' legni di rifiuto
Ministeriale che faculta di stabilirsi
anche la confisca de' generi sorpresi
in contravvenzione nelle gabelle dei
dazi comunali
Ministeriale eh' estende a' cognati il
divieto d' essere membri dello stesso
Decurionato
Risoluzione di S. A. R. in cui si
dichiara che il Conciliatore pu
intervenire pelle cerimonie pubbli
che
f t

456

8*3

XXVII
DITA

00OXTTO

i833
il Marzo! Risoluzione di S. A. R. sul dubbio se
le deliberazioni del Decurionato di
Palermo per le istanze de' Parrochi
delle due chiese suburbane di S. Ni
col di Bari e di Maredolce , onde
ottenere 1' elezione nelle parrocchie
in'erne di Palermo dovevano appro
varsi dall' Intendente
iS dello Ministeriale circa la gratuita registra
zione alla quale van sottoposti i ver
bali di coazioni negative de' Cassieri
comunali
21 detto Ministeriale del Direttore generale dei
rami e dritti diversi sul servizio della
Conservazione d* ipoteche ....
s3 detto Decreto sui titoli di nobilt . . .
So detto Decreto sui supplenti comunali . .
i Apr. Officio del Soprintendente generale di
salute pubblica sul dubbio elevatosi
per le disposizioni di considerarsi co
me di rifiuto quei legai , i cui Capi
tani si negano a consegnare le pa
tenti di sanit
ia detto Ministeriale che stabilisce il principio
e la durala della responsabilit di
un impiegalo
9t detto Risoluzione di S. A. R. sul modo co
me debbano eseguirsi le locazioni e
gli appalti delle opere di beneficen
za , o quelle amministrate da' parti
colari fidecomm issar!
9 Magg- Ministeriale per la redazione de' ruoli
di transatto del dazio sul vino del
Comune di Lentini in esso anno .
i5 detto Rescritto che pel bisogno permette allo
Intendente di Cai tallisse Ita di eleg
gere un Prete a Cassiere del Comu
ne di Buonpensiere
ai detto Decreto portante un regolamento sul
la nobilt
Decreto circa il pagamento delle mul
detto
te per controvvenzioni alle leggi di
registro e bollo , e le misure da adottarsi per la ritardata esibizione
de' repertori
So detto Ministeriale su' contabili falliti . . .
3 Giug. Ministeriale intorno alla facolt data
ai Decurionati di aggiungere ne' progelli d' istruzione di Polizia urbana
e rurale la pena dell' arresto perso
nale sino a tre giorni avverso i controvventori a' regolamenti annona
ri
5 dello Rescritto sulla competenza delle auto
rit amministrative nell' esecuzione
dell' arresto personale . . . . .
Rescritto che accorda al Senato di Ca
detto
tania il titolo di Eccellenza . . .
Decreto sulla sospensione e ricusa dei
detto
Consiglieri d' Intendenza . . . .

PAOI1U

DATA
j833
Giug.

12 detto
5*6

13 detto

2S9
270
27 detto
219
4 Lugl.
8 detto
4-77
l4 dello
8
17 detto
268

detto

396

18 detto

70

detto

95
1 Agost,

271
6

detto
8 detto
dello

i5
detto
i5
41
35

21 detto
26 dello

OGOSTT0

Ministeriale che partecipa un rescrit


to sul termine e modo con cui deb
bono liquidarsi le rendile fiscali e di
regio patronato dovute dalle Comuni
Decreto che provvede alla liquidazio
ne delle rendile fiscali e di regio
patronato dovu'.e dai Comuni . .
Ministeriale con cui si partecipa un
rescritto del 9 giugno i832 sul mo
do come debbano liquidarsi le pen8:oni di ritiro 0 vedovili nel caso in
cui si abbia avuto un soldo maggio
re e poi un minore col godimento
della differenza a titolo di soprasol
do
Ministeriale riguardo a' pagamenti sul
le rendite comunali da farsi dai Cas
sieri
Ministeriale sulla cauzione de' Conser
vatori delle ipoteche e de' Ricevitori
Risoluzione di S. A. R. intorno alla
radiazione delle iscrizioni prese a fa
vore de' Comuni
Ministeriale per riunirsi il Consiglio
d* Intendenza in altri giorni non de
signali nel calendario a giudizio e
prudenza dell' Intendente ....
Ministeriale che permette di cadere la
scelta del Cassiere sopra un Decu
rione
Miuisleriale che permette ai Decurio
ni a nominare se stessi alla carica
di Cassiere
Ministeriale per prestarsi in numerario
o in crediti sullo Sialo le cauzioni
non date da' Contabili finanzieri o
provvisionalmente prestate ....
Ministeriale intorno alla cauzione dei
Conservatori delle ipoteche e de' Ri
cevitori
Ministeriale circa la nomenclatura mo
netaria in Sicilia e le regole da te
nersi ne' registri , ne' conti e nelle
scritture pubbliche
Ministeriale su' reclami avverso le de
terminazioni degl' Intendenti su' con
ti morali
Ministeriale per le indennit de' Con
siglieri d' Intendenza
Officio del Direttore generale de' ra
mi e dritti diversi per addizionarsi
le copie de' repertori pria che si
presentino al Ricevitore
. .
Decreto sulle cauzioni de' Conservato
ri d' ipoteche e de' Ricevitori .
Rescritto per le indennit de' testimoni
Circolare del Direttore generale dei ra
mi e drilli diversi per provvedersi di
repertorio i Segretari delle partico
lari amministrazioni, , . . . .

PiGI
RA

4io
4.1^

407

4
3o6
277

a5

9
69

9*
3o6

79
5i3
10

269
3o6
34

168

XXVIII
DATA
iS33
a6 Agost
a Se.
5 detto
7 dello
9 detto
xa de Ito

19 detto
26 dello

2 Olt.

3 dello

i4 Not.
28 delto
dello

X Die.

e dello

OGGETTO

Ministeriale che prescrive delle norme


per la compilazione degli stati discus
si dell' esercizio dello slesso anno
Ministeriale in quanto alla competen
za dell' autorit amministrativa nella
esecuzione dell' arresto personale
Risoluzione di S. A. R. per la valu
tazione dei premi e delie indennit
dovute ai Cassieri Comuuali. . .
Ministeriale per mantenersi col fondo
delle spese di giustizia i detenuti
transitanti
Ministeriale per la cauzione cui sono
tenuti i Conservatori delle ipoteche
ed i Ricevitori
Rescritto circa la contestazione nata
tra il Barouello Rumbolo ed il Sin
daco di Misilmeri per la validit del
la locazione di una casa onde slabilire il Giudicato di circondario senza
autorizzazione dell' Intendente
Ministeriale eh' esclude gli ecclesiasti
ci a prendere ingerenza negli arre
damenti delle cose pubbliche . .
Circolare del Presidente della Com
missione di pubblica istruzione iu cui
partecipa una risoluzione di S. A. R.
del 1 l'i aprile esso anno intorno ai
farmacisti
Ministeriale con cui si partecipa un
rescritto del 9 giugno iS3a sul mo
do come debbano liquidarsi le pen
sioni di ritiro o vedovili nel caso in
cui si abbia avuto un soldo maggio
re c poi minore col godimento della
differenza a titolo di soprnsoldo .
Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica sulle misure da
adottarsi pc* legni provvenienli dai
porli di Genova Livorno e Civitavec
chia e che recassero generi origina
ri dall' Inghilterra
Ministeriale che riguarda la nomina
de' Cancellieri comunali ....
Miuislerialc eh' esclude dalla lista de
gli eligibili i fideiussori e soci degli
arrendieri di cose pubbliche .
Rescritto per liquidarsi le pensioni ve
dovili o di ritiro sul totale delle som
me che si sono percepite in ragione
sempre degli anni di servizio . .
Decreto per le alienazioni de' beni im
mobili , le transazioni e rimpiego dei
capitali appartenenti alle mense ve
scovili , alle badie ed a qualunque
benelicio 0 corporazione religiosa
Ministeriale che dichiara esservi in
compatibilit tra due fratelli cognati
a sedere e volare insieme nel SenaIo di Palermo .

PAGI1U

DATA
i833
12 Die.

422
16
4o3
35o
3o6

4oo
So

468

407

485
7
65

407

522

108

detto
19 det'o

oaaatto

Ministeriale che ordina di tradursi nel


Capovai le e dimorarvi sino a nuovi
provvedimenti un Decurione di S.
Ninfa renitente a prender possesso
della carica . .
Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica circa la contuma
cia di osservazione
Ministeriale che riguarda la nomina
dei Cancellieri comunali ....

i834
C Genn, Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica per la sollecita ri
messa de' giornali degli approdi e
partenze che si verificano ne' porti
e scari dell' Isola
13 detto Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica circa 1' osserva
zione e V espurgo cui debbano sog
gettarsi i legni provenienti da Fran
cia o da luoghi infetti ....
16 detto Circolare del suddetto funzionario che
prescrive delle norme circa le barche
esentale dal portar patente c sogget
te al costituto ed il dritto che sono
tenntc a pagare
27 delto Circolare dello slesso Soprintendente
generale di salute che spiega il giu
sto senso da darsi all' articolo secon
do della deliberazione del Magistrato
supremo del 10 dello slesso mese ed
anno
3o detto Risoluzione di S. A. R. eirea a' far
maci semplici o composti che si ven
dono da' rocrcicri o droghieri . .
7 Feib. Risoluzione di S. A. R. per fissarsi
1* ambilo dei Comuni onde non in
sorgessero delle dispule per 1* esazio
ne delle imposte municipali . .
10 delto Ministeriale che vieta a' suoceri e ge
neri di essere membri dello stesso
Decurionalo
14 detto Ministeriale che raccomanda di riscuo
tere i dazi a tempo debito e com
partirli con la maggiore giustizia . .
26 delto Rescritto in cui vien dichiarato che il
giuramento degli impiegati dee pre
cedere il possesso e che I* aumento
degli averi per lo passaggio da una
classe alt' altra il quale non altera
le funzioni , non esige prestazione di
nuovo giuramento
3 Marzo Ministeriale circa la vigilanza che deb
bano usare i rispettivi Parrochi o
Cappellani sulle nudrici dei proietti
5 delto Rescritto che stabilisce quali generi e
droghe si possano vendere da' dro
ghieri e mereiai
Decreto eh' eleva il Comune di Canidello
calli a circondario di seconda classe

XXIX
DATA

OGGETTO

i834
30 Marzo] Rescritto sulle Deputazioni provinciali
a4 dello Decreto portante un regolamento sulla
estinzione de' debili della real Teso
reria
Si dello Ministeriale in quanto alle copie delle
carte delle Cancellerie comunali . .
Ministeriale che dispensa i Segretari
3 Apr.
delle amministrazioni pubbliche co
munali di tenere repertorio . . .
Ministeriale che rigetta le istanze del
dello
Baronetto D. Giusto Runibolo per es
ser privati dalla garanlia i gi Sin
daci e Cassiere di Musulmeri. . .
i4 dello Ministeriale per la cauzione de' Con
servatori d' ipoteche e de' Ricevitori
17 dello Risoluzione di S. A. R. che ordina di
essere bastanti i certificali de' medici
addetti alle prigioni per giustificare
la infermit de' detenuti . . . .
18 dello Ministeriale circa 1' estinzione dei de
bili della real Tesoreria . . . .
2 Magg.j Decreto sul modo d' intervenire in
Tribunale civile i Giudici di circon
dario quando ve ne sieno due o pi
nella slessa residenza
Decreto sullo cauzioni de* Conserva
dello
tori d* ipoteche e de' Ricevitori . .
29 dello Ministeriale per essere a peso de' Co
muni rispellivi il mantenimento di
quei lastricati interni che hanno ot
tenuto il beneficio del passaggio da
una via regia
5 Gipg. Risoluzione di S. A. R. ebe risolve
affermativamente il dubbio se i Se
gretari delle particolari amministra
zioni sieno obbligati a provvedersi
di repertorio ........
Risoluzione di S. A. R. sulle precau
dello
zioni da adottarsi perch fosse accor
dala )a vettura a' detenuti ammalati
che passano da un Comune all'altro
6 dello Decreto sulle aggiudicazioni de' cespi
ti ed appalli delie opere comunali .
dello
Decreto per la stipolazione degli alti
degl' incanii pubblici di rendile co
munali
, . . . .
Decreto sugli effetti de' verbali di ag
detlo
giudicazione ne' fitti ed appalli co
munali e delle opere di beneficen
za
, . . .
Decreto sulle norme da serbarsi dai
dello
Conservatori delle ipoteche nella for
mazione de' certificati che si richie
dono per le iscrizioni prese nei loro
offici ..........
l4 detto Officio del Soprintendente generale di
salute pubblica sulle discolpe della
Deputazione sanitaria di Siracusa pei
suoi procedimenti nella presura del
conlrqbando di Conceda Sollecito .

TAGIKA

DATA
1834.
iC Giug.

OGGETTO

Ministeriale sul pagamento di talune


Suole di dazi comunali per consumo
i derrate gravale avvenuto ucl ter
ritorio di Lentini
53
17 detto Rescritto sulla cauzione de' Conservalori d' ipolcche e de' Ricevitori .
7
19 detto Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica circa al notamen268
lo do' generi che s' immettono nel
lazzaretto da rilasciarsi al Capitano
di esso stabilimento agli Agenti do
ganali
12 Lugl, Officio del Soprinlcndcute generale di
salute pubblica che vieta ai legni
3o6
soggetti a contumacia di tirare a
terra onde far operazione di carica
e discarica
17 detlo Circolare del cennalo funzionario con
la quale comunica una risoluzione di
35o
S. A. R. del 4 detto mese ed anno
suli' obbligo delle barche doganali
53
o di rega di munirsi di patente che
navighino oltre le venti miglia . .
21 detto Circolare del suddetto Soprintendente
generale circa i legni carichi di car240
bon fossile
Ministeriale che comunica un rescritto
3oC II
dello
sulle competenze de' Giudici del con
tenzioso amministrativo per talune
azioni
Ministeriale che partecipa un rescritto
dello
su' reclami de' privali avverso le ope
4o3
razioni delle pubbliche amministra
zioni
e8 detto Ministeriale che comunica un rescrit
to portante delle norme sulla presta
268
zione del giuramento
Ministeriale per gli alti degli incauti
detto
pubblici di rendite comunali .
81 detlo Risoluzione di S. A. R. per registrar
si con pagamento di dritto gli atti
33o
relativi al ricupero delle rendite dei
Comuni
58o
7 Agost. Decreto sullo stabilimento di tre reali
ospizi di beneficenza in Sicilia per lo
mantenimento de' proietti ....
Si
4 Seti. Risoluzione di S. A. R. che vieta ai
Decurioni e agli altri impiegati mu
nicipali di prendere interesse negli
arrendamene'
delle cose pubbliche .
356 I
Ministeriale sul modo di obbligare al
detlo
rendimento de' conti gli eredi degli
amministratori comunali trapassali .
Ministeriale sul modo come darsi le
detto
cauzioni pe' generi immessi uel Co
281
mune per semplice deposilo . . .
Risoluzione di S. A. 11. che inibisce
detlo
agi' impiegali municipali ed a' De
curioni d presentarsi come offerenti
o abonalori de' cespiti comunali . .
449 i
11

rAGiKA

XXX
DATA
i834
i3 Oli.
23 dello
So dello

3 Nov.
19 dello

li Die.

i5 dello
sa detto

OGGETTO

Decreto sulle cauzioni de' Conservato


ri d' ipoteche e de' Ricevitori
Resrrillo circa i pagamenti da farsi
dal Cassiere sulle rendile comunali .
Minisleriale che partecipa il rescritto
degli 8 esso mese ed anno per con
servarsi a' Vescovi nelle pubbliche
cerimonie il posto prima de' Mare
scialli , Brigadieri e Comandanti di
Provincia
Decreto eh* eleva a seconda classe il
circondario di Chiaramonle
Rescritto in cui si dichiara che Io an
noiamento delle decisioni di G. C.
criminale eslingue la sua giurisdi
zione sulla causa e sul rcalo relali vi alla decisione annullata . . . .
Officio della Commissione de' credili
antiquati del Regio Erario sulla no
tifica delle copie degli arresti gene
rali della G. C. de' Conti da rila
sciarsi a' Conlabili condannati . .
Decreto che abolisce i Giudicati d* islruzione nei distretti che nou con
tengono i Comuni Capovalle .
Decreto pe' misfatti commessi all' estero
Decreto sullo stesso oggetto. . . .

dello
i835
io Geno. Rescritto sul modo di facilitare a' Co
muni lo adempimento delle formalit
del registro
g detto Rescritto sugli alti del Consiglio Pro
vinciale di Siracusa oggi Noto . .
Circolare del Soprintendente generale
detto
di salute pubblica in cui si parteci
pa una ministeriale del i5 esso me
se ed anno per eseguirsi le prescri
zioni della legge su que* controban
di ne' quali possa esservi infrazione
sanitaria
fig dello Risoluzione di S. A. R. sul dubbio se
i generi soggetti a contumacia che
dal Capitano di un legno sieno sta
li dichiarati all' ordine , spirato il
termine contumaciale possano ritirar
si dall' amministrazione comunale sen
za pagarsi il drillo e le spese dovu
te al rcal lazzaretto
Risoluzione di S. A. R. onde , laddo
dello
ve non si trovi ostacolo nell' angu
stia delle case del Comune vi si as
segni una stanza al Supplente co
munale
5 Fcbb. Minisleriale sul servizio che in caso
di mancanza del titolare prestano i
Supplenti nel rispettivo giudicalo
8 detto Ministeriale circa la ripartizione delle
controveuzioni a' dazi regi sulla car
ne o sul macino

PAGI- R
HA 1

DA r a

3o6

l835
ia Febb.
23 detto

i4

2l4
209

23o

n3
226
239
245

254
4oo

493

4g4

576

444
393

OGGETTO

Ministeriale su' passaporti


. , .
Minisleriale in cui si determina che
negli esami degli aspiranti ad impie
ghi presso la Segreteria d' Intenden
za si far intervenire per terzo un al
tro Consigliere che tenga le veci di
Segretario generale -. . . . .
5 detto Rescritto che determina fino e quale
distanza dal Comune devono pagarsi
i dazi di consumo ttft tutte le botte
ghe ed i posti di vendila ....
3 Marzo Ministeriale per le controversie sui
danni commessi verso i privati dagli
appaltatori di opere pubbliche
5 delto Risoluzione di S. A. R. che determi
na provvedersi di repertorio i Segre
tari delle amministrazioni finanziere .
9 dello Risoluzione di S. A. R. per adottarsi
un modello per li mandali delle spe
se di giustzia non urgenti
16 detto Ministeriale circa il modo di procede
re 8ull' applicazione delle multe.
detto
Ministeriale eh' esclude gli ecclesiasti
ci a prendere interesse negli arren
daracBli delle cose pubbliche .
19 detto Ministeriale che faculia di procedere
esecutivamente avverso i debitori dei
Comuni e delle opere di beneficenza
in forzo di un allo autentico senza
che fosse intitolato
2 Aprile^ Officio del Soprintendente generale
di salute pubblica sul notamente da
rilasciarsi alla Dogana pei generi sor
presi in contravvenzione dal Capita
no del Lazzaretto
15 dello Minisleriale su* rimedi per darsi soccor
so agli asfittici ed annegali . . .
a3 dello Minisleriale per procedersi con P ar
resto personale a carico de' Cassieri
in caso di malversazione ....
Circolare del Soprintendente generale
delto
di salute pubblica perch siano sem
pre chiamati gli agenti sanitari nel
la sorpresa de' controbandi . .
27 dello Ministeriale che grava su' fondi pro
vinciali la spesa degli scaffali per la
conservazione de' registri dello sialo
civile nelle regie Procure ....
4 Magg Circolare del Soprintendente ger/erale
di salute pubblica circa le precauzio
ni sanitarie da adottarsi verso coloro
che aiutassero g' infelici che han
subito naufragio
detto
Decreto eh' eleva a seconda classe il
circondario di Santa Margarita .
i4 detto Minisleriale per tenersi sempre in cor
rente da' Comuni le nutrici de' Pro
ietti
16 detto Rescritto circa la cauzione de' Rice
vitori

ocaiiTo

Rescritto sulla eslraregnazione degli ol


Rescritto per la cauzione de' Conser
vatori d' ipoteche e de' Ricevitori .
Ministeriale su' Contabili falliti. . .
Decreto che aggrega il Villaggio di
Rrgargioibli a quello di Rocca paluraba
Rescritto per 1 indennit dovuta a
favore degli Uffizinli pubblici obbli
gati a registrare nel Capoluogo del
circondario gli atti del lor ministero
Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica per riguardarsi
come Valido il certificato del Soprin
tendente delle quarantine che pre
sentano i legni arrivali da Malta . .
Decreto sul modo come supplirsi il
numero legale de' votanti presso la
Corte suprema
Ministeriale perch sieno esclusi gli
ecclesiastici a prendere interesse nel
le cose pubbliche
Ministeriale che vieia agli ecclesiastici
d' intrigarsi nel!' appallo de fondi
de' dazi , o al ire entrale de' Comuni
Rescritto perch lutti i legni nazionali
di qualunque classe fossero obbligati
trovandosi nel posto di prestarsi allo
invilo delle Deputazioni ....
Ministeriale che ordina di richiedersi
le risoluzioni del Governo per li so. slituti ove sieno sospetti i Consiglie
ri d' Intendenza per gli esami degli
aspiranti, ad impieghi presso la Se
greteria di essa Intendenza . . .
Decreto che inibisce di rifiutarsi la ri
nunzia all' istanza privala quando il
querelante e V. imputalo sono poveri
Decreto sulla pena per guasto c dan
no commesso nei boschi nel concor
so di attruppamento di persone . .
Ministeriale per ammettersi negli ospi
zi civili anche gl' invalidi e g' in
dividui degli equipaggi della real
marina infermi .......
Ministeriale sul modo da praticarsi cir
ca la sussistenza ed i mezzi di tra
sporlo occorrenti pe' servi di pena
che si ammalano durante il passag
gio da un bagno all' altro . . .
Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica intorno alla semi
na del riso
Ministeriale intorno alla competenza
cui serbala la elezione de' Cancel
lieri comunali o loro aiutanti. . .
Ministeriale circa la semina del riso .
Circolare con cui vien proibita la ma
cellazione della carne nelle botteghe
de' beccai , o nelle case de' parti
colari ..........

IMGIHA
100
3e6
6
aoi

55

48i
236
3
386

48s

4
3a5
88

77

35i
458
221
459

4G6

nATA

eae11to

i835
3i Agost. Officio del Direttore generale de' ra
mi e dritti diversi per he somministra
zioni di sussidio a' detenuti transitanti
Ministeriale per mantenersi col fondo
7 Sett.
delle spese di giustizia i detenuti tran
sitanti
10 detto Ministeriale sul dubbio se nel periodo
che il rral decreto del 22 febbraro
1 833 accorda a* Giudici per recarsi
in residenza debba pagarsi soldo e
da quale amministrazione ....
s6 dette Rescritto circa la distribuzione ad en
fiteusi delle terre comunali . . .
Rescritto circa la concessione delle
detto
terre comunali e la garanlia da pre
starsi dall' cu li leu la
27 detto Decreto sulle cauzioni de' Conservato
ri e Ricevitori .......
28 detto Ministeriale per alimentarsi da' Comu
ni i fanciulli orfani e senza mezzi .
Officio del Soprintendente generale di
letto
salute pubblica sullo smercio del vi
no mosto che suole mescolarsi nel
vino che si vende al pubblico . .
Ministeriale in cui si dichiara il dub
8 Ott.
bio che nel caso di mancanza di vo
tanti il tempo scorso durante tale
impedimento non pu comprendersi
nel termine de' due mesi stabilito
per la durata de' giudizi innanzi i
Consigli d' Intendenza
17 detto Rescritto eh' esenta le barche pescarecce di munirsi di patente sanitaria
19 detto Ministeriale per ammettersi negli ospi
zi civili anche gl' invalidi e gl' in
dividui degli equipaggi della real
marina infermi
Ministeriale intorno al termine in cui
5 Not.
debba limitarsi il deposilo de' generi
immessi in un Comune c le misure
d' adottarsi su tal riguardo . . .
8 detto Decreto per la rinnovazione delle iscri
zioni legali in favore della moglie ,
de' minori e -degl' interdetti cui so
no tenuti i Conservatori ....
12 detto Ministeriale per ammettersi negli ospi
zi civili anche gl* invalidi e gl' in
dividui degli equipaggi della real
marina infermi .......
19 detto Circolare del Soprintendente generale
di salute pubblica circa i legni cari
chi di carbon fossile
28 detto Rescritto che fissa a ducali 5o la mul
ta de' Capitani de' legni di real ban
diera che provedendo da Malia non
si muniscono del certificalo di quel
regio Console
Circolare del Soprintendente gen. di
10 D!1C.
salute pubblica sulle misure da adot
tarsi pc' legni provvedenti da Malta

PIGI
HA

3b'o
35o

445
383
a
3tf6
i*3

468

38
4-79

77

284

71
47S

435

4g3

XXXII
PAIA
i835
i3 Die.

s3 detto

PAGI
NA

OGGETTO

Decreto sulle pene dovute per intro


duzione e detenzione d' armi ne' luo
ghi di espiazione de' ferri e dell' er
gastolo
Rescritto su' nuovi stati discussi del
venturo anno i836 ......

i836
x4 Febb.j Officio del Direttore generale de' rami
e dritti diversi che dirime le quislioni tra il Protomedico sostituto di
Noto e quel secondo Eletto circa la
sorveglianza sulla carne morliccia .
22 detto Officio del Presidente del supremo Ma
gistrato di salute sul modo con cui
debbono regolarsi le guardie doganali
nel dare il carico ai legni in contu
macia ..........
o Marzo] -Ministeriale che faculta i Sindaci a
vidimare la cassa del Ricevitore del
registro dove mancasse il Giudice ed
il Supplente
It detto Ministeriale sulle facolt delle Depu
tazioni di salute nei casi di rifiuto
delle barche
4 Aprile] Officio della Direzione di Polizia sui
certificati di impossidenza che deb
bono rilasciare i Percettori comunali
pei condannali oggetti al rimborso
delle spese di giustizia
il detto Ministeriale sulle facolt dei Sindaci
nell' esercizio delle funzioni di uffiziali dello slato civile
l4 detto Rescritto sul mantenimento dei proietti
ai Magg. Rescritto che dichiara 1' articolo i5i
del regolamento sanitario marittimo
So detto Officio del Direttore generale dei rami
e dritti diversi sul modo da rilasciar
si i certificali per le distanze dei Co
muni onde tassarsi le indenuil .
2 Giug. Ministeriale sulla formazione degli sta
li discussi .........
23 dello Ministeriale sui certificati da rilasciar
si nei casi di malattia dei condan
nali , 0 detenuti transitanti . . .

DATA
i336
i4 LugI,

289
4aa

468

5oa

aS6
456

3a5
iofi
"9
497

329
4a3
35i

OGGETTO

Ministeriale circa 1' intervento degli


agenti sanitari nella sorpresa dei
controbandi
a5 Agost. Officio del Soprintendente generale di
salute pubblica sulle facolt del Ri
conoscitore delle merci in Messina .
1 Seti, Ministeriale sul dazio dei generi im
messi per deposito
ig detto Decreto sulla distanza che si richiede
per la coltivazione de' risi dal Comune
24 detto Rescritto sulla liquidazione de' credili
contro i Comuni
5 Oli.
Rescritto sulla vendita del Acinino nel
le farmacie
3i detto Ministeriale che dichiara di non po
tersi assimilare 1' approdo de' legni
nei luoghi vietali a quelli in altri
luoghi
16 Not. Rescritto sulla durata degli affitti dei
fondi rustici
17 detto Ministeriale che dirime le controversie
tra gli agenti sanitari ed il ramo do
ganale intorno al loro intervento nel
la sorpresa de' controbandi . . .
837
So Genn, Ministeriale sulle sepolture gentilzie .
ai Agost. Decreto prescrivente che la citt di
Siracusa cessi d' esser Capoluogo d'i
Provincia .
Decreto che abolisce le Compagnie
i4 ott.
d' armi in Sicilia
,
Si detta Decreto che ripristina le Sottintenden
te in Sicilia ........
i838
3 Febb. Decreto eoo cui viene elevala la cit
t di Aci-Reale a Capoluogo di di
stretto
7 Magg. Decreto che che chiama in osservan
za in Sicilia le leggi del 12 dicem
bre 1816, ai e 25 marzo 1S17.
ea Agost. Rescritto su le aggiudicazioni che si
fanno dai Cancellieri comunali . .
Decreto che dichiara la citt di Sira
5 Ott.
cusa Capoluogo di distretto . . .

FINE DELL' INDICE,

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