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Capitolo terzo

La societa come realta soggett iva

L'!NTERJORJZZAZJONE DELLA REALTA ,

A. La socializzazione primoria.
Poiche Ia realtii esiste come realtA sia oggettiva che
soggeniva, per averne una comprensione teoretica adeguata e necessaria integrare ambedue questi aspetti. Come
abbiamo gia mostrato, essi ricevono un adeguato riconoscimento se Ia societA viene compresa nei termini eli un
incessante processo dialettico che si compone dei tre
momenti dell'esteriorizz.az.ione, dell'oggenivazione e dell'interiori%za2ione. Per quel che riguarda il fenomeno societario, non si deve pensare a questi momenti come a
fasi di una successione cronologica. Piuttosto, Ia societa
e ogni sua parte sono simultaneamente cnratterizure da
quesri rre sradi, cosi che ogni analisi che isoli uno o
due di essi e insufficieote. La stessa cosa e vera per il
membra iodividuale della societa, che simuhaneameote
esteriorizza il proprio essere nel mondo sociale e lo interiorizza come una realtil oggettiva. In altre parole, esscrc nella societa e partecipare della sua dialenica.
L'individuo tuttavia non nasce membra della societi.
Egli nasce con una predisposizione alia socialita, e diventa un membro della societa. Nella vita di ogni individuo
quindi c'e effettivameote una successione tcmporale, nel
corso della quale egli viene introdotto alia panecipazione

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La reallil come coslmzio11c sociale

della dialerrica societaria. II punto di panenza di questo


processo e l'interiorizzazione: Ia percezione o l'interpretazione immediata di un evento oggettivo come esprimente
un significate, cioe come una mani.festazione di processi
soggenivi di un alrro che cosi diventa soggetrivamenre si
gnificarivo per me stesso. Questo non signifies cbe io capi
sea l'altro in modo adeguaro. Io posso anzi sbagliarmi completamente sui suo como: egli ride in un accesso isterico,
ma io imerpreto la sua risata come un'espressione di alle
gria. Ma nonostante cio la sua soggettivit~ mi e oggettivamente accessibile, e diviene significativa per me, che ci sia
o no congruenza tra i suoi e i miei processi soggettivi. La
piena congruenza dei due significati soggettivi e Ia conosccnza reciproca di essa presuppongono Ia significazione,
come si e sopra spiegato. Comunque, l'interiorizzazione
nel senso generale qtti usato e alla base tanto della si
gnificazione che delle sue forme piu complesse. Piu pre
cisamente, l'interiorizzazione in questo senso generale e
Ia base in primo luogo di una comprensione dei propri
simili, e in secondo luogo della percezione del mondo
come una realta significativa e sociale 1
Questa pcrcezione non e il risulrato di auronome
creazioni di significate da parte di individui isolari, ma
ha inizio quando l'individuo subenrra nel mondo in
cui gi~ altri vivono. Certo, questo subentrare ,. e di
per se, in un cerro senso, un processo originale per ogni
organismo umano, e il mondo, una volta che vi si sia
subentrati , puo in effetti essere creativamente mo
dificato o anche (meno probabilmenre) ricreato. In ogni
caso, nelln forma complessa dell'intcriorizzazione, io ca
pisco ,. non solo i processi soggettivi momentanei dell'altro, ma il moDdo in cui vive, e que! mondo diventa
1

Lo DOitra oona::OOoc: ddJa comprensione dcU"aluo


si d.s W<b<r ch< d.s Scmia.

e dcrivata

La sociela come reallii soggettiva

195

il mio. Questo presuppone che ltti e io stiamo insieme in


un modo non fuggevole, e in una prospettiva comples
siva, che collega intersoggertivameme successioni di si
tuazioni. Ora noi non solo comprendiamo l'uno nei
riguardi dell'altro le definizioni di situazioni che abbia
mo in comune, ma le definiamo reciprocameme. Un nesso di motivazioni si stabilisce rra not e si esteDde nel
futuro. Que! che piu imports, c'e ora una continua iden
rificazione reciproca tra noi: DOD solo viviamo nello stes
so mondo, ma partecipiamo !'uno dell'esistenza dell'altro.
L'individuo e un membro della societa solo quando h
completato questo grado di interiorizzazione. II processo
ontogenetico attraverso cui cio avvieDe e Ia socinlizzazione,
che puo dunque essere definita l'insedirunento, complete
e coerentc, di un individuo nel mondo oggettivo di una
societa o di un suo settore. La sociali.zzazione primaria e
Ia prima socializzazione che un individuo intraprende nel
l'iofanzia, amaverso Ia quale diventa un membro della
societa Socialinazione secoDdaria e ogni ptoee!;SO SUCCCS
sivo che introduce un individuo gi3 socializzato in nuovi
settori del moDdo oggenivo della sua societa. Possiamo
qtti lasciar da parte Ia questione particolare dell'acquisizione della conoscenza del mondo oggettivo di societ3 diverse da quella di ctti siamo prima divenuti membri e
iJ proccsso di interiorizzazione di questo mondo come
realta - un processo che riveste, almeno superficial
mente, certe analogie sia con la socializzazione primaria
che con quella secondaria, ma non e identico struttural
mente nc aU'una ne all'altra '.
: subito evidente che Ia sociali.zzazione primaria e solitarnente Ia piu importante per l'individuo, e che Ia
struttura fondamenta!e di ogni socializzazione secondaria
2 La aonra definjziooe della socializzaliooe e cki suoi due tottotipi
segue da \icino l"uso corren~ neUe scieau toe:iali. Noi abbiamo solo
~ttto l'n-prcuione all.a DO$rr:J sttuttuta leoric.a cocnplmha.

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La reo/to come costmzio11c socialc

deve assomigliare a quella della socializzazione primaria.


Ogni individuo nasce in una srrurrura sociale oggertiva
entro cui inconrra le persone che hanno cura della sua
socialiuaziooe . Queste persone per lui importanti gli
sono imposte e le loro definizioni della sua situazione
sono per lui realta oggettiva. Egli nasce cosi noo solo
in una struttura sociale oggettiva, rna anche in un mondo
sociale oggettivo. Le persooe che gli mediano questo
mondo lo modificano nd corso della mediazione, in quanro sdez.ionano aspetti di qud mondo in conformitA con
Ia !oro collocazione nella struttura sociale, e anche in
virtU delle loro ieliosincrasie individuali, fissate dall'espericnza. II mondo sociale viene filtrate per l'individuo
attraverso questa doppia sdettivitil. Cosi un bambino
della classe lavoratrice non solo assorbe il modo di vedere il mondo sociale proprio della classe a cui appartiene, ma lo assorbe nella colorazione particolare che gli
hanno dato i suoi genirori (o qualunque altra persona
incaricata della sua socializzazione primaria). La stessa
visione del mondo tipica della classe lavoratrice pub indurre uno spirito di adattamcnto, di rassegnazione, di
aspro risentimento, o di violcnta ribellione. Di conseguen.za, il bambino della classe lavoratrice non solo abitecl un moodo moho diverso da quello di uo bambino
di una classe superiore, ma potrA farlo in un modo del
rutto diverse da quello del bambino della classe lavoratrice che sta alia porta accanto '.
f: superfluo aggiungere cbe In socinlizz.azione primaria
implica piu che un apprendimento puramente conoscitivo, poich(! avviene in circostanze cariche di componenti
emotive. C'e ami buona ragiooe di credere che senza un
J La nost.ra d~riz.ione qui, romt ovvio, dipende quasi toualmcnte
da.l.la Leoria mcadi:a.na deUa soc:ializzazione.
11 001\CCUO di media:tione It e derivnto da Sartre, a quale, perO.
non elabora un'adepc.a troria della sodtlizuzione.

La socicta come real/a

so~elliva

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simile attaccamento emotive aile persone che influiscono


sui bambino il processo eli apprendimenro sarebbc diffici.
le se non impossibile . II bambino si identifies con le persene che inluiscono su di lui in una varietii eli modi emotivi emozionali. Qualunque cosa essi siano, l'interiorizzazione avviene solo quando avviene l'ideotificazione: il
bambino assume i ruoli e gli atteggiamenti delle persone
per lui importanti, cioe li interiorizza e li rende propri.
E grazie a questa ideotificazione con le persooe cbe si
curano di lui che il bambino diventa capace di idcntificare se stesso, di acquistare un'idcntitii soggettivamente
coerenre e plnusibile. In altre parole, l'io e un'entitii riflessa, cbe riflette gli atteggiame.nti degli altri nei suoi
confronti ; l'individuo eliventn cio cbe lo chiamano le
persone pet lui importanti. Questo non e un processo
unilaterale, meccanico, ma comports una dialettica tra
l'identificazione da parte degli altri e l'autoidentificazione, tra l'identitii oggettivamente assegnata e quella sog
gettivameote fatta propria. La elialettica, che e presente
ogni momento in cui l'individuo si identifica con le persene che lo influenzano, e, per cosi dire, Ia patticolarizzazione nella vita individuale della elinlettica generale del
Ia societA cbe abbiamo gia discusso. Anche se i dettagli
di questa elialettica sono, naruralmente, di grande importanza per Ia psicologia sociale, eccederemmo i limiri del
nostro discorso se tentassimo di indagare a fondo sulle
sue implicauoni per Ia teorin socio-psicologica 7 Quello
s La dirncnsione 11fEeuiva dell'apprenWmento dci primi anni C ~t:na
messa in riliC\'0 soprattutto dalla pslcoloaU infllDrile freudlan.a. au. tncbe akunc sooperte delh tc:oria c;omportamentU:tia dell'apprendlmeato
tendooo confermad.a. n nosuo discono qui non implia un'acxt:nauone d<i presupposti leorici di DCS$Wll ddle due scuole psicolop:he.
La oostrt eotXeZione del c:arattc:re riOesso ddl'io e derivato Jia
da Cooley chc: d.a Mead. Le sue radici &i pos:sono rrovarc nella anahsi
dell' io sociale di Wil.tWn ]3lllco (Prin<rpltl of Psycho/ofl1).
7 .-\i:lchc se non era PQ$Sibile trattare piU a foodo l'a.rgomento, abbimo forsc dcuo Abbastanza pet indicare Ia possibili(~ di una sociologia p.SiCQlogk~ acnuin-amcme dialettk:a. Quen'uhima sa.tebbc: uaual-

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La rca/til come coslruzionc social!!

che piu coma per le nostre presenti considerazioni e il


fmo che l'individuo non solo assume i ruoli e gli atteggiomenti degli altri, ma nella stesso processo si appropria
anche del !oro mondo. In effetti l'identita viene oggettivamente definita come collocazione in un certo mondo
e puo essere fatta propria soggettivamente solo insteme a
que! mondo. In altre parole, rutte le identificazioni avvengono entro orizzonti che implicano uno specifico mondo
sociale. II bambino impara che lui c veramenre quello
che lo chiamano. Ogni nome implica una nomenclarura,
che n sua volta rimanda a una collocazione sociale designata . II farro che mi venga asscgnata un'idcntit.'t signifies che mi viene assegnato un po;to specifico nel mando. Come questa identita viene soggcttivamente farra
propria dnl bambino ( lo so no John Smith ,. ) cos! lo e
anche il mondo che questa idemita indica. L'appropriazione soggerriva dell'identita e l'appropriazione soggettiva del mondo sociale sono semplicemente due diversi
asperti dello susso processo di interioriuazione, mediato dalle slesse persone per me importanti.
La socializzazione primaria crea nella coscienza del
bambino una progressiva astrazione dai ruoli e dagli atteggiamenri degli altri in particolare ai ruoli e agli atteggiamenti in genera/e. Per esempio, nell'interiorizzazione
delle norme c'e una progressione da La mamma e in
collera con me ora a La mamma e in collera con me
ltl/le le voile che rovescio Ia minesrra . Via via che lc
alt.rc persone importanti per il bambino (padre, nonna,
me1\te imponantc per J'anttopologia filo:sof.ica e pU Ia sociolo~tll. Per
chc ri.guarcbl I;~ seco:ld.l. una p!icoJogi sociale di queno genere
Uondama:u1lmeme rneadiana nd suo oritn.t.&mtnto. m1 con l'tggiunlll eli
importattti dementi presi c:b :l!ttc cortt:nti delle: scienzt sad:ali). ren<krd>bc: llJpcrflui i tenutivi eli all<2nU intostenibili 1 livcUo tcoriro
('00 It p&icologit fmldil!l2 o con qucU.. <OCDJXltWI>"'tistb.
Su1la nomenc:b:rura. v. Oaude I.b.,.Smuu, 11 ~"sino stlt'3&gio,
t.lllano, II SagiJtore, 1964, pp. 2}8 ss.

qu~l

l..a socictii come realta soggelliva

199

sorella maggiore e cosi via) appoggiano l'atteggiamento


negativo della madre verso il figlio cbe rovescia Ia minesrra, Ia generalita della norma viene soggettivamenre allargata. II passo dedsivo viene compiuto quando il bambino riconosce che tutti sono contrari a che si rovesci Ia
minestra, e Ia norma viene generaliuata e divenra c Non
si rovescia Ia minestra " in cui il c si ,. e riferito a se
sresso come parre di una generalita che include, in linea
di principia, tutta Ia societa nei lirniti in cui e significativa per il bambino. Quesra astrazione dai ruoli e dagli
atteggiamemi delle concrere persone a lui vicine viene
chiamnta I' altro generalizzato 9 La sua formazione nella coscienza signifies che l'individuo ora si identifica non
solo con gli altri concreti rna con una generalitlt di altri,
cine con una sociecil. Solo in virtU di questa identificazione generalizzata Ia sua autoidentificazione acquisra srabilita c continuita. Egli ora non solo possiede un'idemita
di frome a questa o quella persona per lui importame,
ma un'idenrira in generale, che nella percezione soggettiva rimane Ia sressa non importa quali altre persone, importanti per lui o no, incontri. Questa identitil divenuta
coerente incorpora in se stessa rutti i vari ruoli e atteggiamenti interiorizzati - inclusa, fra l'alrro, l'identificazione di se sresso come individuo che non rovescia Ia
minesrra .
La formazione dell'altro generaliuaro nella coscienza
segM una fase decisiva della socinlizzazionc. Implica l'interiorizzazione della societa in quanto tale e della realta
oggettiva ivi istimita, e, allo stesso tempo, l'nffermazione soggettiva di un'identita coerente e continua. La societa, l'identitil e Ia realta vengono soggettivamente cristallizzate nella stesso processo di interiorizzazione. Anzi,
t

II con:eno ddl" aJuo gcnualizzato C. w.ato qui in

Ji-

KntO ~

200

La ualla

com~

cotlruuone tociale

per le ragioni che abbiamo chiarito neJJe nostre precedenti


osservazioni sui linguaggio, il linguaggio costituisce sia il
contenuto che lo mumento piu importante della socializzazione.
Quando l'altro generalizzato e ormai cristallizzato nella coscieru:a, si insraura un rapporto simmetrico tra realm
soggettiva e realto oggettiva. Cia che e vero fuori corrisponde a do che e vero dentro . La realta oggettiva puo venire prontamente tradotta in realta soggettiva e viccversa. II lingunggio, ovviamente, e il principale
veicolo di qucsto continuo processo di traduzione in entrambi i sc.nsi. :t: ncccssario pcro sottolineare che la simmetria tra realtu soggettiva e realta oggettiva non puo
essere veramente completn. Le due realta si corrispondono tra !oro, ma non coincidono. C'e sempre piu realta
oggettiva accessibile di quanta non venga effettivamente interiori.zzata in ogni coscienza individuale, semplicemente perche i contenuti deJJa socializzazione sono determinati dall.~ dlstribuzione sociale della conoscenza. Nessun indlviduo interiori.zza Ia totalita di cia che viene oggettivato come realta nella sua societa, nemmeno se Ia
sua societa e il suo mondo sono relativamente semplici.
D'altra parte, ci sono sempre elementi di realta soggettiva che non derivano dalla socializzazione, come Ia consapevolezza del proprio corpo che si acquisra prima e indipendentemente da ogn.i percezione di esso socialmente
appresa. La biografia soggettiva non e del tutto sociale.
L'indlviduo percepisce se stesso come un essere che si
trova sia dentro che fuori della societa "- Questo implies che la simmetria tra realtii soggettiva e oggertiva non
e mai una cosa statics, stabilit.a una volta per rune; deve
essere invece sempre prodotta e riprodotta in actu. In
JO C&. Gcora Simmcl rolla autopc:rcc:z.ione delluomo come intemo e,
allo staso 1cmpo, cstcrno alit 50Cic-tl. JJ conocno di c tcet:ntricitl di
Plc;ssncr d interc:ss.t anchc ques1o propos.ito.

La sociela come reoltd soggelllva

201

altre parole, Ia relazione rra l'indlviduo e il mondo sociale oggettivo e come un continuo aggiungere pesi e contrappesi sulla bilancia per manrenere !'equilibria. Le radlci antropologiche di quesro fenomeno sono, naruralmente, le stesse che abbiamo discusso a proposiro della
particolare posizione dell'uomo nel regno animale.
Nella sociali7.za7ione primaria non c'e un problema
dl identificazione. L'individuo non ha Ia possibilita dl
scegliere le persone per lui imporranti. La societii metre
davanti al candidato aUa socializzazione un gruppo predefiniro di persone che influiranno su di lui, che egli
deve accettare come tali, senza alcuna possibilita di optare per una situnzione diversa. Hie Rhodus, hie salta. Ci
si deve arrangiare con i genitori che Ia sorte ci ha dato.
Questo ingiusro svantaggio inerente alla siruazione dl
essere bambino hn l'ovvia conseguenza che, sebbene il
bambino non sin semplicemenre passivo nel processo della propria socializzazione, sono gli adulri che stabiliscono le regole del gioco. 11 bambino puo partecipare al
gioco con entusiasmo oppure di malavoglia e renendo il
broncio, rna, ahime, non c'c nessun altro gioco a portata
dl mano. Questo ha un importante corollario: dato che
il bambino non ha alcuna scelta nella selezione deJJe persone che hanno valore per lui, Ia sua identificazione con
!oro e quasi automatics. Per Ia stessa ragione, Ia sua interiorizuz.ione deJJa !oro panicolare realta e quasi inevitabile. 11 bambino non interiorizza il mondo delle persone per lui importanti come uno dei molti mondi possibili: lo interiorizza come il mondo, l'unico mondo esistente e concepibile, il mondo tout court. Per questo il
mondo interiori.zzato neJJa socializzazione primaria e tanto piu saldamenre radicato nella coscienza dl quanta lo
siano i moodl interiorizzari nelle sodaliz:zazioni secondarie. Anche sc l'originario senso di inevirabilitii viene indebolito dalle >ucce>slve disillu;ioni, il ricordo di una cer-

202

La reo/tO

com~

costruzione sociale

rezza irripetibile - Ia cerrezza della prima alba della


reah3 - continua ad aderire sempre al prima mondo
dell'infanzia. La socializzazione primaria meue cosi in
atto quella che (col senna del poi, naruralmeme) si puo
considerare Ia piu grossa truffa che Ia sociera faccia ai
danni dell'individuo: far apparire come necessirii cio che
in realtn altro non e che un insieme di farti contingenti,
e re.nder cosi significative l'incidente della sua nascita.
I contenuti specifici che vengono interiorizzati nella
socializzazione primaria variano, evidentememe, da societa a societa. Alcuni si trovano ovunque. t;: il linguaggio che piu di ogn.i altra cosa e necessaria imeriorizzare.
Con il Iinguaggio, e per mezzo di esso, vari scherni motivazionali e inte.rprctativi vengono interiorizzati come istimzionnlmeme definiti: desiderare di essere un bambino
coraggioso, per esempio, e presupporre che i bambini
siano namralmente divisi in coraggiosi e vigliaccbi. Quesri schemi forniscono al bambino dei programmi per Ia
vila di tutti i giorni, alcuni che possono essere adonati
immediatamente, altri che anticipano una condotra socialmente definita per una fase biografica successiva: iJ coraggio che gli permettera di arrivare aiJa fine di una giornara piena di prove di volontn con gli alrri bambini e coo
ogoi sorra di altre persone, e anche il coraggio che gli
occorrera piu avanti, quando sara iniziaro come guerriero,
per esempio, oppure quando potrA essere cbiamato dal
dio. Questi programmi, sia quello immcdiatameme realizzabilc che quello amicipatorio, differenziano Ia propria
identitil da quella degli altri, come per esempio quella
delle bambine, dei bambini scbiavi o dei bambini di un
alr.ro dan. Infine, c'e l'interiotizzaziooe di almena i rudimenti dell'apparato legittimante; iJ bambino impara peri prog.ramrni sono cosi. Si deve essere coraggiosi percbe si vuole diventare dei veri uomini; si devono compiere i riti perche altrimenti gli dei vanno in collera; si

me ,.

L<r societa come rea(ta soggettiv11

203

deve essere fedeli al capo perche solo se si e fedeli gli


dei ci aiuteranno nei momenti di pericolo; e via di seguito.
Nella socializzazione primaria viene duoque costruito
iJ prima mondo dell'individuo. 11 suo particolare caranere di stabilita si puo spiegare, almena in parte, con l'inevitabiliri\ della relazione dell'individuo con le primissime persone che influiscono su di lui. II mondo dell'infaruda, nella sua lurninosa realtl\, tcnde a creare Ia fiducia
non solo nelle persooe importanti, ma anche nelle !oro
definizioni della simazione. II mondo dell'infanzia e massicciamente e indiscutibilmeme reale 11 Probabilmeme
Ia situazione non potrebbe essere diversa a questa stadia
della sviluppo della cosdenza. Solo piu avanri l'individuo potril permettersi il lusso di almena un granello di
dubbio. Del resro, probabilmente, Ia necessita di un protorealismo nella percezione del mondo e sia filogeneticamente
che onrogeneticamente importance 12 In ogni caso, il mondo
dell'infanzia e formato in modo da inculcare nell'individuo
una struttura convenzionale all'intemo della quale egli puo
essere sicuro che va rutto bene ,. - .rase, questa, cbe
~ forse quella piu spesso riperuta dalle madri ai bambini
che piangono. La scoperta, piu tardi, che alcuoe cose vanno rutt'altro cl:e bene puo essere uno choc piu o meno
forte, a seconda delle circostanze biografiche, rna in ogni
caso e probabile che i1 mondo dell'infanzia conservi Ia
sua particolare realtii nella retrospczionc. Esso rimane
sempre il mondo di casa mia , anchc se pill tardi
chiunque se ne puo allontanare per andare a vivere in
rcgioni dove non si sentira affatto a casa propria.
La socializzazione primaria compacta una succession Clt. Pt.get sull:.t anitvdine infantik t credere ret.le il proprio
mondo.
" ar. Uvr-Bruhl sui coocetto di Wcs<n<uco, simile a qudlo eli

rnlismo inhntile di Pioget.

204

La rea/ttl come costruzione sociale

ne nell'apprendimento che e socialmente defini!a: all'et/1 A il bambino dovrebbe imparare X, all'etii B egli
dovrebbe imparare Y, e cosi via. Ogni programma di quesro genere implica un qualche riconoscimento sociale dello s\iluppo e della differenzi<~Zione biologics. Cos! ogni
programma in ogni societa devc riconoscere che a un
bambino di un anno non si puo chiedere di imparare
quello che puo imparare uno di tre anni. Inoltre Ia maggior parre dei prograrnmi definisce l'isrruzione in maniera
diversa per i bambini e per le bambine. Un tale riconoscimcnto minimo e naturalmente imposro alia societa dai
fatti biologici. AI di la di questo, pcro, c'c una grande
variabilitii socio-storica nella definizione degli stadi della
successione dell'apptendimento: quello che in una societa
viene ancora definito inanzia, in un'altra gi:l appaniene
alia vita adulta. E le implicazioni sociali dell'inanzia
possono variare notevolmente da una socieu\ all'altra: per
esempio, in termini eli qualita emotive, di responsabilitii
morale o di capacitil inrellettuale La civilta occidentale
contemporanea (almeno prima del movimemo freudiano)
tendeva a considerare i bambini naturalmenre c innocenti e c carini ; altre societii li consideravano impuri e malvagi ,. per natura, e diversi dagli adulri solo
in termini di forza e di capacita intellettuali. Variazioni
analoghe sono avvenute nell'opinione sulla loro disponibilita a un'attivita sessuale, sulla !oro responsabilita criminale, sulla !oro intuizione divina, e cos[ via. Queste variazioni nella definizione sociale dell'inanzia c delle sue
asi ovviamenre influiscono sui programma d'istruzione "
II carauere della socializzazionc primaria e influenzato
anchc dalle esigenze del bagaglio comune di conoscenza
che deve essere uasmesso. Certe legittimazioni possono rin \'. Philippe Aries, C<nturits oJ CbiJJbooJ, New York, Knopf,
1962, tnd. h-. PJdrt t Jrglr n&Europ~ m~Jua,M~ ~ modtnr~. Bsri, La-

ce:m, 1968.

La societ/1 come reafta soggettfva

205

chiedere un piu alto grado di complessira linguistica di


altre per esscre capite. Possiamo supporre, per esempio,
che un bambino abbia bisogno eli meno parole per capite
che non deve mastuibarsi pcrche questo fa arrabbiare il
suo angelo custode che per capite che Ia masturbazione
potd ostacolare il suo fururo adattamento sessuale. Le
esigenze dell'ordine isrituzionale complessivo influiscono
anch'esse sulla socializzazione primaria. Le capacira richieste a una certa eta sono diverse a seconda della societlt o anche dei vari settori eli una stessa sociern. L'era
in cui, in una societa, si ritiene opportuno che un ragazzo
impari a guidare !'automobile puo essere, in un'altra societlt, l'etlt in cui deve aver giii ucciso il suo primo nemico. Un bambino proveniente dalle classi ricche puc imparare il ~ mistero della vita alia sressa etlt in cui un
bambino delle classi povere e gia padrone degli elementi
foodamentali della tecnica dell'aborto. Oppure, un bambino ricco puo provare il primo fremito di emozione pattiouica alla stessa eta in cui il bambino povero comincia a odiare Ia polizia e tutto cio che essa rappresenta.
La socializzazione primaria termina quando il concerto de.ll'altro generalizzato (e tutto quello che va di pari
passo con esso) ~ ormai instaurato nella coscienza dell'individuo, che a quesro punto e un membro effettivo
della societa e ha il possesso soggettivo di un'identita e
di un mondo. Ma questa imeriorizzazione della societa,
dell'identitil e deUa realta non e un atto che si compie
una volta per tutte: Ia socializzazione non ~ mal torale e
non e mai compiuta. Questo ci metre di fronre a due
nuovl problemi: primo, come Ia realta interiorizzata nella socializzazione primarla venga mantenuta nella coscienza, secoodo, come le ulteriori interiorizzazioni - o socializzazioni secondarie - avvengano nella biografia successiva dell'individuo. Affronteremo questi due problemi cominciando dal secondo.

"

206

La real/a come costruziolle sociale

B. 1A soci4liu.atione secondari4.

:t: possibilc immaginnrc una socicru in cui non avven


ga alcuna altra socializzazione dopo Ia ptimaria: sarebbe.
naruralmeme, una societil fornita di un bagaglio moho
semplice di conoscenze. Tuna Ia conoscenza interesse
rebbe a rutti, e gli individui varierebbero solo nel !oro
punto di visra su di essa. Questa concezione e utile per
postulate un case limite, ma nessuna delle sociera che
conosciamo non ha almena un certo grade di divisione
del lavoro e quindi di distribuzione sociale della conoscenza; non appena si presenta questa siruazione, la socializzazione sccondaria diventa necessaria.
La socializzazione secondaria e l'interiorizzazione di
sottomondi ,. istituzionali o fondati su istituzioni. La
sua porrata e il suo carauere sono perci~ dctcrminati
dalla complessirii della divisione del lavoro e della con
corniranre distribuzione sociale della conoscenza. Naturo.l
mente anche la conoscenza valida per rutti puo essere
distribuira socialmente, per esempio in forma di ver
sioni diverse da classe a classe, ma quello che abbiamo
in mente qui e Ia distribu1ione sociale della conoscenza
speciale , quella che trae origine dalla divisione del ]a.
voro e i cui porratori sono socialmente dcfiniti. Di
menticando per un memento le altre sue dimensioni, po
uemmo dire cbe Ia socialinazione secondaria e l'acquisi
zione della conoscenza legar.a a un ruolo; i ruoli a !oro
volta sono direttamente o indiretramente connessi alla di
visiooe dellavoro. Una definizione cos! risrretta non mao
ca di qualche giunificazione; ma Ia questione e assai piu
complessa. La sociali7.zazione secondaria richiede l'acquisi
ziooe di vocabolari legati ni ruoli, il che significa, tanto
per cominciare, l'interiorizzazione di campi semantici cbe
strutturano le interpretazioni e la condotta di routine a].
!'interne di un'area istiruziooale. Allo sresso tempo si

La societa come realtn sogJ?,cllivo

207

acquisiscono le c tacite intese ,., i valori e le colorazioni


affertive di questi campi semantici. I sottomondi in
teriorizzati nella socializzaziooe secoodaria sono In genere
realra parziali in contrasto con il c mondo-base ,. acqui
siro nella socializzazione primaria. Eppure anch'essi sono
realta piu o meoo dorare di coesione, caratterizzate da
compooenti normative ed affettive oltre che cognitive.
Inoltre, ancbe i sonomondi " richiedono o.lmeno i
rudimenti di un apparato legittimanre, spesso accoropagnaro da simboli rituali o materiali. Per esempio, puo
comparire una differenziaziooe rra soldati di fanteria e
soldati di eavalleria: questi uhimi dovranno avere un ad
destramento speciale, che probabilmente comporrera qual
cosa di piu dell'apprendimenro dell'abilitil puramenre fi.
sica, necessaria per trattare con i cavalli rnilitari. ll lin
guaggio della cavalleria divenrera del rutto diverse da
quello della fanteria. Si formera una terminologia riguar
dante i eavalli, le !oro qualiril, i !oro usi, e le siruazioni
che nella vira si presenrano nella cavalleria, e questa
terminologia non ioreressera affatto al soldaro di anteria. La cavalleria si servid di un linguaggio diverse in un
sense ooo solo suumenrale. Un fante incollerito impreca
alludendo ai propri piedi doloranti, mentre il soldaro di
cavalleria probabilmeote nominera il dererano del proprio
cavallo. In altre parole, viene a formarsi un insieme di
immagini e di allegorie sulla base strumeorale del Jin.
guaggio della cavalleria. Questa linguaggio legato a un
ruolo vieoe ioteriorizzato in toto dall'individuo mentre
vieoe addestrato per il combattimemo a cavallo, ed egli
diventa uo soldato di cavalleria non solo acquistando le
capacita richieste ma anche imparando a comprendere e
e usare questa linguaggio. Egli puo allora comunicare coo
i suoi colleghi per mezzo di allusioni ricche di significate
per !oro rna del tutto incompreosibili per un fame. Non
c'e bisogoo di dire che il processo di inreriorizzaziooe

208

La rea/ta

COlli~ COSITIIZiOIIC

sociale

compona un'identificazione soggettiva con il roolo e le


sue norme appropriate: c Io sono un soldato di cavallerin " c Un soldato di cavnlleria non permerre mai al
nemico di vedere Ia coda del suo cavnllo ,., c Mai far
dimenticare a una donna il rocco degli speroni " c Cavaliere veloce in guerra, cavaliere vdoce al gioco ,., e cos( via. Via via che se ne presenta Ia necessita, quesro
corpo di significaci verra sostenuto da legittimazioni, dalle semplici massime come quelle che abbiamo citato aile
elaborate costruzioni mirologicbe. Infine, ci pull essere
tutta una varietii di cerimonie rappresentative e di oggetti
fisici, come, per esempio, Ia cclcbrazione annualc della festa del clio dei cavalli durante Ia qua!e tutti i pasti vengono consumati a cavallo e i cavalieri appena iniziati ricevono gli amuleti fatti con code di cavallo che essi
porteranno a! collo da ora in poi.
II carauere di questa socializzazione secondaria dipende dallo srato del corpo di conoscenza in questione nell'universo simbolico complessivo. Un addestramento e necessaria per imparare a far tirare una carreua di concime a un cavallo o a farlo combauere in una banaglia;
ma e poco probabile che una societa che limira il proprio
uso dei cavalli a! tiro dei carretti di concime nobiliti questa mivitii con elaborati riti o feticci, ed e poco probabile che gli individui addetti a questo compito si identiichino in maniera profonda con il proprio ruolo; le legirrimazioni, se ve ne saranno, saranno phi probabilmeme di
un tipo compensativo. Cos! c'e moltn variabilitil sociostorica neUe rappresentazioni legate nlla socializzazione
secondaria. Nella maggior8Jl2JI delle sociera, comunque, alcuni riri accompagnano Ia rransizione daUa socializzazione
prim aria a quella secondaria ".

... a-r qui le analisi culrurali-2ntropOiogt<ne c:ki ._ riti dtl pusau;io.


l<pti ttlla puberti

La

soci~lil

come real/a soggettiua

209

I processi formali della socializzazione secondaria sono determinati dal suo problema fondamcntale: essa presuppone sempre un processo precedcme di socializzazio
ne primaria, vale a dire, deve sempre tratlare con un io
giii formaro e un mondo gii\ interiorizzaro. Non puo costroire dal nulla una real!;\ soggettiva. Quesro cosriruisce un problema percbe Ia realti\ giii interiorizzara rende
a persistere. Ogni nuovo conrenuto da inreriorizzare deve
in qualche modo essere sovrapposto a questa realtl gia
presente. C'e, quindi, un problema di coerenza rra l'interiorizzazione originaria e quella nuova, e questo problema
puo essere piu o meno difficile da risolvere a seconda
dei casi. Dopo che si e imparato che Ia pulizia e una virtU per que! cbe riguarda Ia propria persona, non e difficile trasferire Ia stessa virtU a! proprio cavallo. Ma dopo
cce si e imparato che cerro linguaggio osceno e biasimevole in un bambino comune, ci vorra qualche spiegazione per convincersi cbe e invece di rigore ora che e
membro della cavnlleria. Per stabilire e conservare Ia coerenz.a, Ia socializzazione secondaria presuppone procedimenti concettuali cbe integrano differenti corpi di conoscenza.
Nella socializzazione secondaria, i Jimiti biologici diventano sempre meno imporranti per Ia successione dell'apprendimento, che ora viene a essere srabilita nei termini delle proprietii intrinseche della conoscenza da acquisire; vnle a dire, nei termini della struttura fondamcntalc
di essa. Per esempio, per imparare certe tecniche venatorie occorre prima imparare a far dell'alpinismo, oppure
per imparare il calcolo si deve prima impnrare !'algebra.
Le successioni dell'apprendimento possono anche vertire
manipolate nei termini degli interessi costiruiti della classe insegnante. Per esempio, si puo srabilire che si deve
imparare Ia divinazione dnlle interiors di animali prima
di quella del volo degli uccelli, oppure cbe occorre con-

210

Lz rea/Ji come costruziolle sociale

seguire il diploma liccale prima di poter enttase in una


scuola per imbalsamatori, o che bisogna superase un
esame di gadico prima di essere idonei a ottenere un posro come funzionari statali in Irlanda. Quesre stipula
zioni sono estrinseche alia coooscenza pragmaticamenre
richiesta per lo svolgimento dei ruoli di divinatore, imbalsamatore o funzionario sratale irlaodese; esse vengono
stabilite isriruzionalmenre per accrescere il prestigio dei
ruoli in questione o per soddisfare alrri inreressi ideologici. Un'educazione elemenrare puo essere perfettamente
sufficiente per diventare padroni delle nozioni impartite
in una scuola d'imbalsamazione, e i funzionari statali irlandesi normalmeote svolgono i !oro compiti in inglese.
Puo anche capitare che le successioni d'appreodimenro cosf manipolate siano pragmaticamente non funzionali. Per
esempio, si puo stabilire che un background universitario
di cultura generale debba precedere I'addestramento
dei sociologi ricercatori, mentre in realta le !oro attivira
potrebbero essere svelte piu agevolmente senza il peso
di una culrura " di questa genere.
Menue Ia socializzazione primasia non puo aver luogo
senza una idcntificazione emotivamente intensa del bambino con le persone per lui importanti, Ia socializzazione
secondaria per lo piu puo fare a meno di questa genere di
idenrificazionc e andare avaoti effkacemente aocbe solo
con que! grado di reciproca identificazione che entra in
ogni comunicazione tra esseri wnani. In parole povere,
e necessaria amare Ia propria madre, rna non Ia propria
maestra. La socializzazione nella vita adulta comincia
normalmente ad assumere una colorazione affettiva che
ricorda l'infanzia quando si tratta di rrasformare radicalmente Ia realtil soggettiva dell'individuo. Questa postula
problemi parricolari che analizzeremo piu avaoti.
Nella sociali22a1ione primaria il bambino non percepisce le persone per lui importanti come funzionari isti-

La

socr~ta com~ r~altil

snggtllrva

211

ruzionali, rna come mediatori della rcalt3 tout court; il


bambino interiorizza il mondo dei suoi genitori come il
mondo, e non come il mondo apparteneote a uno specifico conresto istituzionalc. Alcune delle crisi che avvengono dopo Ia socializzazione primaria sono infatti causate
dal fatto di dover riconoscere che il mondo dei propri
genitori IIOtz e l'unico esistenre, ma ha una collocazione
sociale molto precisa, magari anche con un'implicita colorirura peggiorativa. Per esempio, il bambino giii grande arriva a riconoscere che il mondo rappresentato dai
suoi gcnitori, lo stesso mondo che prima aveva dato per
scontato come realtll inevitabile, e il mondo di un gruppo
di mcridionali di basso ccto, campagnoli e privi di isrruzione. Nella socinlizzazione secondaria di solito il contesro
istimzionale vicne percepito; inutile dire che questa non
comporta necessariamente una raffinata comprensione di
tutte le implicazioni del comesto sociale. Tuttavia il ragazzo del Sud, per conrinuare con l'esempio precedenre,
effcttivamcntc percepisce il suo insegnaote come un funzionario istituzionale, come non ha mai fauo con i suoi
genitori, e vedc il ruolo dell'insegnante come qualcosa
che rappresenta significati istituzionalmeme specifici: per
esempio, queUi della nazione rispetto alia regionc, della
classe media nazionale rispeuo alia dasse lavoratrice del
suo ambiente natio, della ciua rispeuo alia campagna.
Quindi l'inrerazione sociale tra insegnaoti e allievi puo
acquistare un carattere di ufficialita. Non occorre che gli
insegnanti entrino nd gruppo delle persone importanti
per il ragazzo, in ogni sc:nso della parola: essi sono funzionari istiruzionali che hanno il compito ufficiale di trasmeuere una specifica conoscenu. I ruoli della socializzazione secondaria sono carauerizzati da un alto grado
di anonimia; cioe sono facilmente staccabili da coloro che
li compiono. La conoscen7a inscgnata da un maestro potrebbe benissimo venire insegnata da un altro; ogni fun-

212

LA ualta come costrurio11e sociale

zionario di questo ripo potrebbe inscgnare le stesse nozioni. I funzionari individuali possono, naruralmente, differenziarsi soggertivamente in vari modi {come piu o meno coogeniali, piu o meno bravi a insegoare l'aritmetica,
e cosf via), rna in linea di principio essi sono intercambiabili.
Questa ufficialit:\ e anooimia sooo, naturalmente,
collegate al carattere ~ffetrivo delle relaziooi sociali nella
socinlizzazione secondoria. La !oro cooseguenza piu im
portanre, comunque, ~ che il contenuto di cio che si impara
acquisra un grado moho minore di inevitabilita soggeni
va rispetto ol contenuto della socializzaziooe primaria.
Percio l'accenro di realti\ della conoscenza interiorizzata
nella socializzazione secondaria viene piu facilmeote messo
tra parentesi {vale a dire, il senso soggcttivo della realta
di queste interiorizzazioni e piu transitorio ). Occorre un
grave choc biogrnfico per disintegrare Ia massiccia realta
interiorizzata nella prima infanzia; basta moho meno per
distruggere Ia realta interiorizzata piu tardi. Oltre a
questo, e relativamente facile mettere da una parte Ia
realt3 delle socializzazioni secondarie: il bambino, che gli
piaccia o no, e costretto a vivere nel mondo come viene
definito dai suoi genirori, rna puo lasciarsi dierro allegramenre il mondo dell'aritmctica non appena esce di
classe.
Questo fa sf che sia possibile staccare una parte dell'io
e Ia sua realr.a concomirante e coosiderarla pertinente
solo alia siruaz.ione legata a uo ruolo. L'individuo quin
di crea una dista.nza tra il suo io rotale e Ia sua realta
da una parte, e l'io parzialc legato a un ruolo e Ia sua
realta dall'altra " Questa importante operazione e posu ll conceuo di c allonr.m;amcnro daJ ruolo ~ stato sviJuppato
d.t
Goffmn. sopr.uuuo in As,.lums, G.tden City, N. Y., Dou
bleday-AncllOr, 1961, tfl':ld. it., A11lums. Le Wttuuom /otJs: 1 mutani
sm: t!di.J esdusion'- ,. Jcl/11 t.tiolcnu. Torino, Einaudi, 1968. La ncr

En>""

LA societa come rea/til

soggtllivo~

213

sibile solo dopo che Ia socializzazione primaria e Stata


completata. Per dirla ancora una volta in maniera brutale, e piu facile per il bambino nascondersi " all'inse
gnante che alla madre. Inverrendo i termini, si puo dire
che lo sviluppo di questa capacita di nascondersi e
un aspetto importante del processo di crescere e diven
tare adulti.
La convinzione che Ia conosceoza interiorizzata nella
socializzaziooe primaria sia Ia realta si attua quasi
automaticamente; nella social.izzazione secondaria invece
e necessatio rafforzarla coo parricolari recniche pedagogiche per rendcrla convinceme a!l'individuo *. Qucste
manovre sono rcsc necessarie dal fatto cl:e c'e gia una
real til interiorizzata, che ostacola continuamente le ouove interiorizzazioni. D grado e il cararrere preciso di queste tecniche pedagogiche puo variare a seconda dei moventi che spingono l'individuo ad acquistare Ia nuova co
noscenza.
Piu queste tecoiche rendooo soggettivamente plausibile una continuita tra gli elemeoti originari di conostra anallii succeriscc: chc un 'imile duliCC'O C po551bilc sofunto oei
confronri di reahi intcriorizzate ndt. socilinazione secooda.tia. Se
C$$1 abbracx::ia anc:he lc reahl interioriz:utc ndh coci'innione primaria, siamo nd compo eli quclla che b psicbattia americana cbiama c psi.
copatia . che impl.ica un'insulfidcote fotiDaZiooc: dcU'idcutiti. Un fat
to molto intereswue rilcv1to d.al.la oostra anai.Ui riauarda i limiti sr.rutrurali enuo cui un c moddJo aoffnw1iaoo d.i iotcruione JOciale puO
es5CI'e viWe: \ale a dire. IOCictl struttuntc in !XIOdo talc cbc clemeoti
dccisivi ddla realti oaenivlfa 1000 inttriorizzati nci proo::$Sl di $()o
cioli=ziooc S<COil<btia. Questa ~. w dctto per inciso,
dovrcbb. indwci a stare: aucnri a ooo cqw- il c modc1Jo eli Goff.
man (che e molto utik, biqna ~- per l"analisi di imponanti
csrottttistiche ddb ,_jcma IIO<lc<l i.ndusuialc) con un c modollo
dnurunari<o lOUt COIITI, Ci JODO Sttti alui dttmmi. dopo tutto, oftre
a qu~ dd contemporaneo uomo ddl'orpn.i.zzazione intento a
m!'l!lipob.re le U:npr~ioni .
ln inglese, per esprimerc qucsto coocctto, c'~ una cspressionc:,
to brin& homt, che ~ moho SUJACStiva, ~ signilica anche c portarc:
a au U c asa -., tppunto, ~ la rcalt~ or::iginuia ddJ'infan.zi.a. Cosi
a scuoh il macsuo cuca di far a pi~, di c portare a casa-. i contenuti
chc imp:utiS<t (N J T.).

214

1.4 ualtiJ <ome costruuo;:e sociale

scenza e quelli nuovi, piu ~ facile per questi ultirni acquisrare un accenro di reald. Si impara una seconda lingua
appoggiandosi alla realtil sconrata dclla propria c lingua
madre . Per molro tempo, si ritraducono continuamente nclla lingua originaria tutti gli dementi della nuova
lingua che si sra imparando. Solo cosi Ia nuova lingua
puo cominciare ad avere una sua realtii. Via via che
questa realta viene affermnndosi come autonoma, si puo
gradualroente abb3ndonare Ia traduzione; infatti col tempo si diventa capnci di pensare ,. nella nuova lingua.
Nondimeno e raro che una lingua appresa dopo l'infanzia arrivi ad averc In realta inevitabile e Jampante di
quella impnrata nell'infanzin. Da qucsto derivano, naturalmenre, le cnratterisriche affettivc della lingua madre. Mutatis mulmtdis, lo sresso procedimento di costruire sulla base della realta natia , di collegarsi ad
essa via via che si va avanti e di staccarsene solo molto
gradualmenre, si manifesto :mche in altre successioni di
apprendimenro nella socializzazionc secondaria.
II fatto che i processi di socializzazione secondaria
non presuppongano un alto grado di idenrificazione e che
i suoi contenuti non abbiano carattere di inevitabilitil
puo essere pragmnricamenre urile perch<! pesmette successioni di apprendimento che sono razionali e emotivamente conrrollare. Ma poiche i conrenuri di questo tipo
di interiorizzazione hanno una realt~ soggettiva fragile e
insrabile, in confronro aile interiorizzaz.ioni della socializzazione primaria, in eerti casi e necessaria menere a
punto speciali tecniche che producano qucl grado di
identificazione e di inevitabilit~ che sembra necessaria.
La necessitii di simili recniche puo essere intrinseca nei
termini dell'apprendimento e della applicazione dei contenuti dell'interiorizzazione, oppure puo essere postulata a vanraggio degli interessi cosdtuiti dd personale che
regola il processo di sociilizzazione in questione. Pet

L4 soctetls come rea/til soggelttta

215

eseropio, un individuo che desideri diventare un musicista preparato deve imrnergersi nclla sua materia in una
misura che sarebbe del tutto eccessiva pes uno che studia per diventare ingegnerc. Gli srudi di ingcgneria possono svolgersi eon efficienza tramite processi ufficiali, altamente razionali ed emotivamenre neutri; l'educazione musicale, invece, in genere esige una identificazione molto
piu accenrunta con il maestro e un'immersione moho
piu profonda nella rcaltlt musicale. Cio dipende dalle
inrrinseche differenze rra Ia conoseenza musicale e quella
dell'ingcgneria, c rra i modi di vita in cui questi due
corpi di conoscenza vengono applicati nella pratica. Anche un rivoluzionario di professione ha bisogno di un
grado di identificazione e di inevitabilit:\ incommensurabilmenre superiore a quello che occorre a un ingegnere. Ma qui Ia necessit:\ dcriva non dalle proprieta
inrrinseche della conoscenza stessa, che puo avere un
conrenuto moho semplice e limitato, rna dall'impegno
personale richiesto a un rivoluzionario nei termini degli
interessi eostituiti del movimenro rivoluzionario. Qualche
volta Ia necessira di recnichc intensificatrici puo derivare da fanori sia inuinseci chc esrrinseci. La socializzazione dei religiosi e un esempio.
Le tecniche applicate in questi casi sono designate
per inrensific:tre Ia carica affettiva del processo di socializzaz.ione. Normalmenre comportano l'istituz.ionalizzazione di un eomplicato processo di iniziaz.ione, un noviziato, nel eorso del quale l'individuo arriva ad abbandonarsi completamenre alia realril che sta interiorizzando. Quando il proccsso richtede una vera e propria rrasformazione della realtii natia ,. deU'individuo, esso finisce
coll'imirare il piu fedelmemc possibile il carattere della
socializzazione primaria, come vedremo piu avanti. Ma,
anche a prescindere da una simile trasfotmaz.ione, Ia socializzazione secondarin diventn a tal punro carica di emo-

216

La

r~alta com~ costruzion~

soci4/e

nvua che l'immersione e 1'impegno nella nuova realtii


vengono istiruzionalmente definiti necessari. ll rapporto
dell'individuo con Ia propria comunita diventa in conseguenza carico di valore ,., cioe i membti della comunitii
diventano persone importanti per l'individuo che viene
socializzato. L'individuo allora si abbandona in maniera
completa alia nuova realta: si da,. alia musica, alia ri
voluzione, alia fede, non in maniera parziale, ma con
quells che soggettivamente e Ia totalita della sua vita.
L'esser pronri a sacrificnre se stessi ~ naturalmente Ia conseguenza finale di questo tipo di socializzazione.
Una circostanza importantc che pub postulare Ia ne
cessitii di una simile intensificazionc e una competiziooe
tra coloro che forniscono le definizioni della realta di
diverse istituzioni. Nel caso dell'apprendistato rivoluzio
nario il problema intrinseco e la socializzazione dell'in
dividuo in una conrrodefinizione della realra: una defi.
nizione, cioe, contrnria a queUe dei legittimatori uf
ficiali della societa. Ma ci dovra anche essere un'intensificazione nella socializzazione del musicista in una societii che presents una forte divergenza nei confronti dei
valori esterici della musica. Per esempio, si pub supporre che nell'America contemporanea uno srudente di
musics debba dedicarsi ad essa con un'intensita emotiva
che non sarebbe stata necessaria nella Vienna del diciannovesimo secolo, proprio perche nella siruazione americana c'e una massiccia concorrenza da parte di quella
che si presents soggettivamente come la culrura mate
rialistica ,. e di massa della frettolosa civilta modems. Analogameme, l'educazione religiosa in una siruazione pluralisrica posrula Ia necessitii di tecniche arti
ficiali ,. di accenruazione della realta di cui non c'e bisogno in una siruazione dominata da un monopolio re
ligioso. A Roms, diventare prete e ancora narusale ,
rna in America non lo e altrettanto. Di conseguenza, i

La socida

com~

rultti sou,tllivll

217

seminari teologici americani devono affromare il problema di una realta che sfuggc e creare tecniche per
fissare,. quella realta. Fauo per niente sorprendeme,
essi hanno scelro per l'appunto l'ovvio espedieme di
mandare i !oro srudenti piu promeuenti a Roma per un
po' di tempo.
Variazioni di questo genere possono esistere all'in
terno di un unico comesto istituzionale, a scconda dei
compiti assegnati aile diverse categoric. Cosi il grado
di dedizione all'eserdto richiesto agli ufficiali di carriera
e ben diverso dn quello richiesto aile redute, fatto che
si rifleue chiaramcmc nei rispettivi proccssi di addestra
memo. Analogamente, un diverso impegno nei confromi
della realtn isrituzionnle e richiesto da un impicgato a
livello direttivo e da uno di categoria inieriore, da uno
psicanalista e da un assistente sociale psichiatrico, e cos!
via. Un dirigente deve essere politicamente a posto in
un modo che non e indispen~abile per il sorvegliante
delle dattilografe, e una analisi didattica viene imposts allo psicanalista, ma solo suggcrita all'assistente so
ciale, e cos! via. Ci sono quindi nelle istituzioni complesse, sistemi di socializzazione altamente differenziati,
qualche volra adarrati in maniera molto precisa aile dif
ferenti esigenze delle varie categoric di personale isti
ruzionale 16
La disrribuz.ione isriruz.ionalizzata dei compiti tra la
socializzazione primaria e quella secondaria varia a seconda della complessira della disrribuzione sociale della conoscenza. Finehe questa e relarivamente poco complicara,
lo stesso agente istituzionale che si e ocrupato della sociali=ione primaria puo passare a quella secondaria portan
done a compimento una parte considerevole. Nei casi in
16 Gli studi di sodolos:i delle ocxupexioni, $0pr.am1Uo rome sono
stati svilupp:ui d2 Evcren Hughe-s, offrono matcrialc interessante su
qutsto llrgomemo.

218

La

r~altii com~ costrutiom~

sociale

cui c'e una complessita moho notevole, puo darsi che si


debbano creare degli agenti specializzati per Ia socializ:zaUone secondaria, con un personale 3 pieno tempo specialmente addesrraro per i compiti educativi in questione.
AI di sono di questa grado di specializzazione, ci puo
essere una succcssione di agenti socializunti cbe svolgono
questa compito di pari passo con altri. In quest'ulrimo
caso, per esempio, puo essere stabilito che 3 una certa
eta un ragazzo venga trasferito dalla C3panna della madre
aile baracche dei guerrieri, dove imparera ad andare a
cavallo. Questa non richiede necessariamente un pe.rso
nale che lavori o pieno tempo. Gli esperti di cavalli piu
vecchi potranno inscgnnre ni ragazzi. Lo sviluppo della
educazione moderna e naturalmente il migliore esempio
di una socializzazione secondaria che avviene sotto gli
auspici di individui specializzati. Jl conseguente decline
della posizione della famiglia per que! che riguarda !a
socializzazione secondaria e troppo noto per richiedere
un'ulteriore trattazione in questa sede "

C. Conurvazione e /r.Js/om;azione della rea/tit soggettiva.


Dal momcnro che Ia socializzazione non e mai completa e che i conrenuti interiorizuti per mezzo di essa
devono affronrare continue minacce alia !oro realtil soggettiva, ogni societ8 vitale deve sviluppare procedimenti
di preservaziooe della rcalta per salvaguardare una certa
misura di simmetria tra realt:\ oggertiva e realta soggetriva. Abbiamo gia discusso questa problema a proposito
della leginim~zione. La nostra artenzione ora vercl concentrata sulla difes~ della realtil soggettiva piuttosto che
di quella oggeniva, dell~ realtil com'e percepita dalla co17 Cfr. Talcott Ptrsons, Ess9s in SoctolotiCill Tbeqry, Pure and Ap.
pl.-d, Chicaao, Free Pras, 1949, pp. 233 .,

La tOt:ittd comt mzltli toggtlliva

219

scienza individuale piuttosto che dalla rea!ta isriruzionalmenre definita.


La socializz.uione primaria interiorizza una realta cbe
vicne percepita come inc,itabilc. Questa interiorizzazione
si considers riuscita se i1 M:nso di inevitabilita e presenre
Ia maggior parte del tempo, almena quando l'individuo
e anivo nel mondo quotidiano. Ma anche quando questa
mondo conserva In sua realt~ massiccia e accettata come
scontara in actu, esso e minacciato dalle situazioni marginali dell'esperienza umnna che non possono essere messe
del tutto tra parenresi nell'ottivit~ di tutti i giorni. C'e
sempre la presenza angosciosn delle metamorfosi, quelle
effettivamcnte ricordate e queUe solo intuite come una
sinistra possibilit~. C'c and:e Ia piu diretta minaccia delle
definizioni rivali della realta con cui si puo venire in
contatto nella socieca. Altro e che un brav'uomo di famiglia sogni orge inenarrabili nella solitudine della notte;
altro e chc veda questi sogni messi empiricamente in pra
rica da una colonia libertaria a pochi passi da casa sua.
E piu facile menere i sogni in quarantena nella coscienza
definendoli assurdita " da ricacciare con una alzata di
spalle o aberrazioni mentali di cui ci si deve pentire in
silenzio; essi conservano il carattere di fantasmi di rome
alia realta della vita quotidians. Un'esperienza diretta si
impone alia coscienza in maniera molto piu clamorosa.
Puo darsi che occorra disrruggerla nei fani prima di poterla affrontare nella mente. In ogni caso, non e possibile
negarla come si puo almena cercare di negare le metamorfosi delle siruazioni marginali.
I! carartere piu ~rrificiale della socializzazione secondaria rendc Ia realta soggettiva delle sue interiorizzazioni ancora piu vulnerabile di fronte aile definizioni
rivali della rea!ra, non percb6 le interiorizzazioni non vengano dare per sconrate o percepite come meno che reali
nella vita quotidiana, ma perch6 Ia !oro realta e meno

220

L.l rc.JtJ come cosfrutione soci.Je

profondamente radicata nella coscienza e quindi puo pili


facilmente essere destituita di importanza. Per esempio,
sia Ia proibizionc della nudita, che e legata al sense di
pudore e interiorizzata nella socializzazione primaria, sia
le regale sui modi di vestire appropriati aile diverse circostanze sociali, che vengono apprese come interiorizzazioni secondarie, vengono date per scontate nella vita di
tutti i giorni. Finchc non vengono socialmente sfidate,
non costituiscono ncssunn delle due un problema per
l'individuo. Comunque, Ia sfidn dovrebbe essere molto
piu forte nel primo cnso che nel secondo per potersi
cristallizznre come una minaccia alia realta scontata delle
rot1tines in questione. Una modifica relativamente poco
imporranre alia definizione soggettiva della realta potrebbe bnstare nll'individuo per fargli accettare come scontato
che si possa andnre in ufficio scnza cravatta; occorrerebbe
invece una modifica molro pili dsastica per farcelo andare
con narurale?.7.a rurro nudo. La prima modifica potrebbe
essere socialmente mediata anche solo da un cambiamento
di lavoro: mertiamo, da una univcrsitil in provincia a una
universitil in una grande ciua. La seconda invece comporterebbe una rivoluzione sociale nell'ambiente dell'individuo, e verrebbe percepita soggetrivamente come una
profonda conversione, precedura probabilmente da una
resistenza inizialmente molto forte.
La realtli delle interiorizzazioni secondarie e meno
minacciata dalle situazioni marginali, perche di solito non
ha rapporto con esse. Qud che pub accadere e che questa
realta sia vista come banale proprio percbe viene messa
in luce Ia sua non funziooalit~ alia situazione marginale.
Cosi si pub dire che l'immioenza della motte minaccia
profondamente Ia realtil delle mie precedenti autoidentiHcazioni come uomo, come essere morale, come cristiano;
Ia mia amoidenrificazione come vicedirettore del reparto
calze per signora dei grundi magazzini non e tanto minac-

La sodeta come realtd souelltlta

221

ciata quaoro resa meschina nella stessa siruaziooe. lovertendo i termini si pub sosteoere che Ia conservazione delle
interiorizzazioni primarie eli fronte alle situazioni marginali e una buona misura della !oro realra soggettiva. La
stessa prova sarebbe del tutto priva di interesse se applicata alia maggior parte delle socializzazioni secondarie.
Morire da uomo ba un sense; non si puo dire che ne
abbia uno morire da vicedircttorc del reparto calze da
signora dei grandi magazzini. Aocbe qui, nei casi in cui
~ socialmente opportune che Jc interiorizzaziooi secoodarie abbiano questa capacitil di conservarsi reali di fronte
alle situazioni marginali, i procedimeoti concomitanti di
socializzazione dovranno essere rinforzati e intensificati
nella maniera che nbbiamo discusso poco sopra; anche
qui potremmo citare come esempi i processi di socializzazionc religiosa e militate.
E opporruno qui distinguere tra due tipi generali di
preservazione della realtil: quella comuoe e quella di
emergenza. La prima e designata a conservare Ia realta
interiorizzata nella vita quotidians, Ia secunda nei momenti di crisi. I due tipi comportano processi sociali che
sono foodamenralmente gli sressi, anche se si possono
norare delle differenze.
Come abbiamo visro, Ia realtA della vita di tutti i
giorni si salvaguarda da sola incarnaodosi in ro11tines;
e questa l'essenza dell'istiruzionalizzazione. Oltre a questo,
pero, Ia realtil ddla vita quotidians viene incessantemente
riafferrruua daU'interazione deU'individuo con gli altti.
Precisamenre come Ia realti viene origioariamente interiorizzata mediante un processo sociale, cosi essa viene
conservata nella coscienza da processi sociali. Questi ultimi non sono drasticamente diversi da quelli dell'interiorizzazione originaria, e riflettnoo anche il fatro fondamentale che Ia realtil soggertiva deve essere in rapporto
con una realra obiettiva socialmente definita.

IS

222

La real/a come costru:ione sociafr

Nel processo socialc di conservazione della realti e


possibile distinguere tra persone importanti per un individuo e personc meno imporranti " In un qualche modo,
turri, o almeno Ia maggior parte degli alrri che l'individuo
inconrra nella vita quotidiana, servono a riaffermare Ia
sua realta soggettiva. Qucsto avviene <111che in una situn
zionc non importante " come trovarsi sui treno che si
prendc tutti i giorni per andare in ufficio in citti. L'individuo puo non conoscerc alcuna persona sui treno e
non parlare con akuno; ma, nonostante tutto, Ia folia
degli alrri che vanno al lavoro riafferma Ia struttura basitare della viro quotidiana. Con Ia !oro condoua complessiva gli nltri viaggiatori tirano fuori l'individuo dalla te
nue realta deUo stordimenro del primo manino e gli
proclamano in maniera chiara e decisa chc il mondo e
fatto di uomini seri che vanno allavoro, di responsabilita
e programmi, della linea ferroviatia di New Haven e del
Times di New York. Quest'ultimo, naturalmente, riafferma le piu larghe coordinate della realt3 dell'individuo.
Dal bollettino meteorologico aile offerte di impiego esso
gli assicura che si trO\'a dnvvero nel mondo piu reale
che sia possibile. Di pari passo, lo rassicura sullo stato di
inferiorira rispetto al reale degli man.i incubi che ha provato prima della colazione : l'aspetto insolito degli oggetti
considerati familiari a! momento del risveglio dopo un
sogno inquietante, lo stupore di non riconoscere Ia propria faccia nello specchio del bagno, l'inesprimibile so
spetto, piu tardi, che Ia propria moglie e i propri bambini siano degli cstranei misteriosi. La maggior parte degli
1~

tL1ns H. Gerth e C. Wright Mills, in Char11cter qnJ Social StrliC


New York, H2rcoun, Brace ond Co., 19,.3, suggeri.scono I'C$prcs
siooe ,U a!rri intimi per le pd'S()nc: importa..1.ti chc promUO\ono
l.a prt'SC:t'Vaz:ione della ro.hi oclla viu ddl'aduho. Noi preferismo non
usare qucsu espressionc per la sua somiglia,nu a1 tennine Inlimrpbart,
che ~ $C11to moho ustUo nella receme sociologia d1 lingua tedescn
c che h.J una: ronnotiUione notc\olmeme c.livena

lur~.

La societd come

ret~lta

soggelliva

223

individui soggetti a paurc di que.to genere riesce ad


esorcizzarli in una cerra misura nel corso dei suoi riti
mattutini che svolgc molto metodicamcntc, in modo che
Ia realta della vita quotidiana sia instaurata, anche solo
in maniera incerta, al momento in cui esce di casa. Ma Ia
tealta comincia a essere abbastanza salda solo nell'ano
nima comun.ita del treno dei " pendolari Divenra massiccia quando il treno entra in sta:ione: ergo sum, l'individuo puo ora mormorare a se stesso, e recarsi in uHicio ben sveglio e sicuro di sc.
Sarebbe dunque un errore supporre che solo le persone importanti per l'individuo senano a mantenere Ia
sua realt~ soggettiva. Esse occupano cffettivamcnte un
posto centrale nell'economia della preservazione della
realta; sono particolarmente importanti per Ia continua
conferma di quell'elemento cruciale della realta che chiamiamo idcntita. Per conservare Ia sicure2za di essere davvero quello che crede di essere, l'individuo richiede non
solo l'implicita conferma di questa identita che anche i
passeggeri contatti quotidiani possono dare, ma anche Ia
conferma esplicita e carica di emotivitn che gli danno
le persone che hanno un valore per lui Nel nostro esempio precedenre, e probabile che i1 nost.ro impiegato suburbano si rivolga alia famiglin e ad altri legami privati
nell'ambiente familiare {vicinato, parrocchia, circolo, ecc. )
per avere una conferma di questo genere, sebbene anche
i collegbi piu stretti possano svolgere questa fun~ione. Se
per giunta va a letto con Ia segretaria, Ia sua identita
viene allo stesso tempo confermata e ampliata. Questo
presuppone che all'individuo piaccia che Ia sua identitil
vcnga cunfermata; lo stesso processo pero vale anche per
le conferme di identita non grndite all'individuo. Cos!
pure gli incomri occasional.i possono confeunare Ia identificazionc di se stesso come tm fallito senza speranza, rna
Ia moglie, i bambini e Ia segrcraria Ia attesteranno in una

224

!_a rra/la come costr111:ionr sociole

maniera definitiva e indiscutibile. II passaggio dalla defi.


nizione oggeniva della realra alia preservazione soggeniva
di essa e lo sresso in ambedue i casi.
Le persone importanti nella vita dell'individuo sono
i principnli ngenti per Ia preservazione della sua realta
soggertiva. Lc persone meno significative funzionano come
una specie di coro. Moglie, bambini e segrerarin riaffermano solennemente ogni gioroo che si e un uomo innpor
taote, oppure che si e un falliro; rie nubili, cuoche e
addetti all'ascensore appoggiano in misure diverse questa
affermazione. Naruralmenre e possibile che vi sia qualche
divergenza rrn queste persone. L'individuo allora deve
affrontare un problema di coerenza, cbe puo, nei casi ripici, risolvere modificando o Ia propria realtii o le proprie
relazioni conservarrici della realta. Puo avere insomma
l'alternativa ua acceuare Ia propria identita di fallito da
uoa parte o licenziare Ia segretaria e divorziare dalla
moglie dall'alrra. Ha ancbe Ia possibilira di retroeedere
alcune di queste persone dal )oro rango di persone importanti per lui e rivolgersi ad altri per ottenere le con
ferme significative della realri\: al suo psicanalisra, met
riamo, o ai veccbi amici al bar. Ci sono molte complesse
possibilira in questa organizzazione delle relazioni preservatrici della realrii, soprauutto in una socierA molto
mobile e con ruoli forremenre differenriati ".
La relazione tra le persone significative e il coro
nella preservazione della realra e dialeaica: vale a dire,
essi inrcragiscono tra loro oltre che con Ia realra soggettiva
che servono a confermare. Un'identificazione massiccia
mente ncgariva da parte dell'ambiente nel suo complesso
puo a un cerro momenro influire sull'identificazione data
dalle persone imporranti: quando perfino l'adderro all'ascensore rralascia di cbiamarlo signore, Ia moglie
'9

An<."hc: qui. v. Gofftnin, ohrc c-he David Rie1m:an.

Lz sociela come reo/to soggelliva

225

puo smettere di considerate il mariro un uomo imporrante. Viceversa le persone importanti possono prima o poi
influire sull'ambienre: una moglie devota ,. puo essere
di aiuto in piu modi quando un individuo cerca di costruirsi una cerra identita agli occhi dei colleghi. La prcscrvazione della realtil e la sua confcrma coinvolgono cos
Ia rotalitii della siruazione sociale dell'individuo, anche
se le persone per lui importanti occupano una posizione
privilegiara in questi processi.
La relativa importanza delle persone significative e
del coro " puo essere vista piu chiaramenre se si considerano i casi in cui la realta soggcrtiva viene negata.
Un atto di negazione della realt~, compiuro dalla moglie,
ha da solo un peso molto maggiore di un atto simile
compiuto da un semplice conoscente occasionale. Un alto
di quest'ultimo deve verificarsi di frequenre per uguagliare l'efficacia di un alto della moglie. Se il mio migliore
amico afferma ripetutamente che i giornali non danno
notizia di cerri importanti sviluppi che stanno avvenendo
di nascosto, c probabile cbe dia piu ascolto a lui cbe al
mio barbiere che dice Ia sressa cosa. Pero se dieci conoscenti occasionali esprinnono la sressa opinione l'uno dopo
l'altro, potranno averla vinta sui mio migliore amico che
sostiene il conrrario. La crisrallizzazione soggertivamenre
raggiunta come risultato di quesre diverse definaioni
della realta dererminerii il modo in cui reagiremo alia
vista del nostro rreno del martino affollaro da una schiero
innumerevole di cinesi seri, silenziosi. ognuno con Ia sua
cartdla; cioe, dererminetil il peso che si dara al fenomeno
nella propria definizione della realtii . Per fare un altro
esempio, se uno e un cattolico credenre Ia realta della
propria fede non verra minacciata dai colleghi non credenti; rna e moho probabile cbe venga messa in crisi
da una rnoglie non credente. In una sociera pluralisrica,
quindi, e logico che la cbiesa canolica roUeri un'ampia

l.J real/a come cos/ruvone socrale

226

varietil di legami misti nella vita politica ed economica,


ma che conrinui a disapprovare i matrimoni misti. In
linea generale, nelle siruazioni in cui c'e una competizione
trn diversi agenti ddinitori della realta, ogni sorta di
rdazioni del gruppo secondario con i competitori puo
essere tollerara, finche ci sono delle solide rdazioni del
gruppo primario, in cui una realta viene continuamente
rinffermata conrro i suoi oppositori "'. La maniera in cui
Ia chiesa carrolicn si e adarrata alia siruazione pluralisrica
in America nc e un orrimo esempio.
II veicolo piu importante della preservazione della
realm e Ia conversazione. Si puo vedere Ia vita quotidiana
dell'individuo nci termini del funzionamento di un appa
rato di conversazione che mantiene, modifica e ricostruisce in continuazione Ia sua realta soggettiva ". Conversa
zione significa sopratturro, com'e ovvio, che le persone
parlano tra !oro; questo tuttavia non nega la ricca atmO
sfera di comunicazione non verbale che circonda Ia con
versazione. Nondimeno il discorso conserva una posizione
privilegiara nell'appararo rorale della conversazione ed e
imporranre mettere in rilievo cbe Ia maggior parte della
preservazione della realta che avviene per mezzo della
conversazione 1: implicita, non esplicita. La conversazione per lo piu non si preoccupa di dare una definizione
della narura del mondo, rna avviene piuttosto sullo sfon
do di un mondo che viene racitamente dato per sconraro. Cosi uno scambio come Be', ~ ora che vada alia
stazione ,., Ciao, resoro, spero cbe avrai una buona
giomata in ufficio " implica un intero mondo all'illlemo
[ ronc:eui di JUUPP"> primario c dj c gtuppo sccond..uio sono
derivari d:a Cooley. Noi squi2mo qu.i l'uso corrente ddla sociologia
.uneriCII!la
11 Sui conceuo dJ app;trtro ddb conversuionc: cfr. Peter. L.
Berger e Hansfritd Kellner, Marri4~~ 4nJ th~ Construction of R~ality,
Di~n~ 46 (1964), pp. I ss. Fr1cdne:b Tcnbruck, op. cit., discutc in

maniera abbas111nza pul.icolartgilt.a Ia (um.ione ddlc rcti di comunica

zione

nell:~ prtiervll7tC'Ine

della rcaha comune.

La 1ocietti come rta/Ji SOU.tllit'a

227

del quale quesrc proposizioni apparentemente semplici


hanno un senso. In virtU di questa implicazione tale
scambio di barrute conferma Ia realta soggettiva di questo mondo.
Se si comprende cio, e facile rendersi conto cbe Ia
maggior parte, se non Ia rotalita, della conversazione quoridiana preservn Ia realta soggeuiva. Anzi, il suo carat.
rere massiccio e otrenuco grazie all'accumulazione e alia
coerenza della conversazione noncurante, Ia quale puo
permellcrsi di esure noncurante proprio percl:e si rife.
risce aile routines di un mondo dato per scontato. La
scomparsa deUa noncuranzn e i1 segno di un'interruzione
delle routines e, nlmeno in potenzn, una minaccia alia
realta accettnta. Cosl, si puo immaginare chc effetto
avrebbe sulla noncuranza uno scambio che si svolgesse in
questi termini: Be', cora che vnda alia sta~ione " Ciao,
1esoro, non dimenticnre il fucilc .
L'apparato della convcrsazione, mentre preserva con
tinuameme la realta, allo stesso tempo Ia modifica continuameme. Alcuni elementi vengono eliminati, altri ven
gono aggiunti, indebolendo alcuni settori di cio che si
da per scomato e rafforzandone alrri. Cos! la realta sog
gettiva di una cosa di cui non si parla mai a poco a poco
diventa vacillanre. Altra rosa ~ avventurarsi in un atto
sessuale imbarazzante, alrra rosa ~ parlame prima o dopo.
Viceversa, Ia conversazione dA uo conromo netto aile
rose che in precedenu sono state percepite in maniera
fuggevole e poco chiar3. Si possono avere dei dubbi sulla
propria religione; questi dubbi diventano reali in tutt'al
rra maniera se li si discure con qualcuoo. Parlando, ci si
convince ,. dei propri dubbi; essi vengono oggettivati
come realta nella coscienza. In generale l'apparato della
conversazione mantiene Ia realtA discutendo a fondo i vari
dementi della esperienza e assegnando !oro un posto ben
preciso nel mondo reale.

228
Qu~ra

1.4 utJlta

com~ costruvon~

socitJle

capaciril della convcrsazione di genera.re realtii


fauo dell'oggeuivazione linguistica. Abbiamo visro come il linguaggio oggertiva il mondo, trasformando il pan/a rei dell'esperienza in un ordine coerente.
Con l'instaurazione di questo ordine il linguaggio realiua
un mondo, nel doppio senso di percepirlo e di produrlo.
La conversazionc e l'attuazionc di questa efficacia realizzatrice del linguaggio neUe situazioni di contarto diretto
tra individui. Nella conversazione le oggettivazioni dellinguaggio diventano gli oggetti della coscienza individualc.
Cosi il fatto fondamentale della preservazione della realta
e l'uso continuato dello stesso linguaggio pet oggettivare
l'esperienza biografica in atto. Nel senso ph! ampio, tutti
coloro che fanno uso di questo linguaggio svolgono Ia funzione di preservatori della realtli di fronte all'individuo.
n significaro di cio puo essere ulteriormente differenziato nei termini di quello che comunemente si intende
per linguaggio comune : dal linguaggio proprio di un
gruppo primario, ai dialetti regionali o di classe, alia comunita nazionale che si definisce in termini di linguagg.io. Rirorni alia realtil " vengono vissuti dall'individuo
che ritorna ai pochi individui che capiscono le sue allusioni Iegare alia vita del gruppo, dell'individuo che rirorna alia regione cui appartiene il suo accento, o alia phi
ampia collerdvira che idendfica se sr~sa con una particolare r:radizione linguistica. in ordine inverso, mettiamo,
un riromo negli Stati Uniri, a Brooklyn, e ra i vecchi
compagni che hanno frequentaro Ia sr~sa scuola.
Per poter pr~ervare efficientemente Ia realta soggetriva, l'appamto della comersazione deve ~sere continuo
e coerente. Le fratrure nella continuita o nella coerenza
ipso /acto costituiscono unn minaccia alia realta soggettiva in questione. Abbiamo gia discusso gli espedienti
cui l'individuo puo ricorrere per affrontare Ia minaccia
dell'incoerenza. Sono disponibili varie recniche per ron-

e g.ia data nel

1.4

soci~tii com~ r~alta sou~ttna

229

teggiare Ia minaccia di discontinuita: l'uso della corrispondenza epistolare per continuare una conversazione significadva nonostante Ia separazione fisica c un buon
esempio n. Le diverse conversazioni possono venire p3l'l'lgonate nei termini della consistenza delia realta che producono o conservano. In genere Ia frequeoza della conversazione accresce Ia sua capaciril di generare una realra,
rna Ia scarsa frequenza puo essere cootrobilanciata dalla
intensita della conversazione quando ha luogo. Si puo incontrnre il proprio amnnte solo una volta al mesc, ma )a
conversazione che si ha quella volta e sufficientemente
intensa da compensnre Ia sua scarsa frequenza. Cerre con
versazioni poi possono essere esplicitameote definite e
leginimate come detentrici di uno stato privilegiato: per
esempio, le conversazioni con il confessore, lo psicanalisra o altra persona autorevole. L' auroritii qui consiste
nello srato cognitivamente e normativamente supetiore
che viene assegnato a queste conversazioni.
La realta soggettiva dipende dunque sempre da precise strurrure di plausibilita, cioe dalla particolare base
sociale e dai processi sociali richiesti per Ia sua preservazione. Si puo mantenere Ia propria auroidendficazione
come uomo importanre solo in un ambiente che confermi
questa idenrita; si puo conservare Ia propria fede catrolica
solo se si conserva Ia propria relazione significativa con
Ia comunit/i cattolica; e CO>i via. Una fratrura nella conversazione significativa con i mediatori delle rispetrive
strutrure di plausibilita minaccia le realta soggettive tn
qu~tione. Come ci mostra l'~empio della corrispondenza
epistolare, l'individuo puo ricorrere a diverse tecniche
di conservazione della realtll anche in mancanza di una
vera e propria conversazione, ma Ia capacita di queste teeniche di generare reah.~ e notevolmeote inferiore a quells
" Sulla corrispondenzo, v. Geol'l Simmcl, Soziologtt, pp. 287 "'

230

1..4 realta come

costmtion~

sodalc

delle convcrS<tzioni direuc cl:e sono destinate a sostituire.


Piu c lungo il periodo di isolamento dalle conferme della
conversazione direua, meoo e probabile che queste tecniche conservioo il !oro accento di realta. L'individuo cl:e
vive per molti anoi trn genre di fede diversa e tngliato fuori
da quelli che condividono Ia sua fede puo conrinuare a
identificare se stcsso come, mettiamo, un cattolico; con
le preghiere, gli csercizi religiosi e altre tecnicbe del genere la sua vecchin realtil cattolica puo continuare a essere
soggettivnmeme valida e, come minimo, le tecnichc possono sostenere Ia cominuita della sua autoidentificazione
come eattolico. Queste tecniche pero diventeranno soggettivamente privc di una realtA vivente se non verranno rivimli:zzate dai contatti sociali con altri cattolici. Cerro un individuo di solito ricorda le realta del
proprio passa10; rna l'unico modo di " rinfrescare questi
ricordi e di conversare con chi condivide questo interesse u.
La Struttura di plausibilitil e aoche Ia base sociale per
quella panicolare sospensione del dubbio senza Ia quale
la definizione della realtA in questione non puo essere
mantenuta nella coscienza. Qui specifiche sanziooi sociali
contro simili dubbi disintegratori della realra sono state
interiorizzate e vengono cominuamente riaffermate. II
ridicolo e una di quesre sanzioni. Finche rimane all'inrerno della struuura di plausibilita, l'individuo si sente
ridicolo rune le volte che gli nascono dubbi soggertivi
sulla realta in questione; sa che g1i alrri riderebbero se
lui ne parlasse. Pull sorridere di se stesso in silenzio,
scrollare mentalmeore le spalle e continuare a esistere nel
moodo accettato da tutti . . inutile dire che questo procedimento di autoterapia sam moho piu difficile se la
15 11 co~uo di gtu_pj)O di riJtrimtnto ~ interessante a questo
proposlto. ar. l'an<.11iJi di Merton in TJrit~ t struuura sodalt.

1..4

soct~lii

come rea/tii soutllita

231

struttura di plausibilita non 1: piu disponibile come sua


matrice sociale. 11 sorriso diventera forzato e prima o poi
e probabile che venga sostituito da un'espressione pensosa.
Nelle situazioni di crisi il procedimento e lo stesso
che per Ia conservazione di routme, solo che Je conferme
della realra devono essere esplicite e intense. Spesso entrano in gioco recniche ri tuali. Mentre l'individuo puo
improvvisare procedimenri di preservazione della realta
di frame a una ctisi, la societ3 stessa crea specifici procedimenti per lc situazioni in cui si ravvisa il rischio di
un crollo della realtil. Frn queste situazioni predefinite
ci sono cerre situazioni marginali, di cui la morte e di
gran lunga Ia piu importanre. Crisi della realril possono
peri> avvenire in un numcro di casi moho piu ampio di
quello delle situazioni marginali; possono essere sia collettive che individuali, a seconda del carattere della sfida
alia realrii socialmente defioita. Per esempio, si possono
istituzionalizzare riti collettivi di preservazione della realta
per i momenri di catastrofe naturale, e riti individuali
per i momenti di disgrazia personale. Oppure, per prendere un altro esempio, si possono istituire procedimenti
specifici di preservaziooe della realt~ per tener testa agli
stranieri e alla loro potenziale minaccia della realra ufficiale . L'individuo puo essere obbligato a eseguire un elaboraro riro di purificazione dopo un cootatto con uno
srraniero: l'abluzione viene interiorizzara come un annullamenro soggerrivo della realta alternativa rappreseorara
dallo srraniero. I tabu, gli esorcismi e le maledizioni
contra gli stranieri, gli eretici o i pazzi servono analogamente d preservare I'" igiene men tale individuale. La
violenza di quesri provvedimeoti difensivi sara proporzionale alia gravita chc si amibuisce alia minaccia. Se i
contani con la realta alteroativa diventano frequenti, i
procedimenti difensivi possono naturalmente perdere il
!oro caranere srraordinnrio c di,cnrare anch'essi una rou-

232

La

r~altit com~

costrulione

socidl~

tine. Ogni volta che si incontra uno straniero, mettiamo,


bisogna sputarc tre volte ... e non pensarci phi.
Tutto cio che si e deuo finora suUa socializzzione
implica Ia possibilita che Ia realtil soggettiva sia suscettibile di essere rrnsformata. Esistere nella societ:\ gia di
per se comporra un continuo processo di moclifica della
realtlt soggettiva. Un discorso sulla trasformazione implica
quindi una discussiooe sui diversi gradi della modifica.
Concentreremo qui Ia nostra auenzione sul caso estremo,
in cui c'e una trasformazione quasi totale; cioe il caso
dell'individuo che cambia mondo . Quando avremo chiariro i processi legati nl caso estremo, saril phi facile comprendere queIIi dei casi me no estremi.
Generalmente, Ia trnsformazionc viene soggettivamente
percepita come totale; questo, pero, e un po' inesatto: dato
che Ia realtil soggerriva non e llllli rotalmente socializzata,
non puo essere totalmente trasformata da processi sociali.
L'individuo trasformato continued come minimo ad avere
lo sresso corpo e a vivere nello stesso universo fisico.
Nondimeno, ci sono casi di trasformazione che sembrano
totali in confronto a cambiamenti di minore entita: queste trasformazioni noi le chiametemo ristrutturazioni "
La ristrutturazione richiede processi di risocializzazione,
i quali somigliano alla sociali=zione primaria, perche
devono ridistribuire radicalmente i valoti di realtil e quindi riprodurre in misura norevole l'identificazione fortemente affettiva che univa l'individuo con l'ambiente familiare. Quesri processi si differell%iano dalla socializzazione
primaria in quanto non panono da zero, e quiodi devono
risolvere il problema di demolire e disintegrate Ia precedente strutrura convenzionale della realta soggettiva. Come
si riesce a fare rutto questo?

SOCi~/Q COm~ Tt'3ftti SOU<IIlL'tr

233

La c ricetta " di una ristrutturazione riuscira richiede


cerre condizioni sia sociali chc concetruali: quelle sociali,
naruralmente, servono come matrici di quelle concettuali.
La condizione sociale piu imporrante e Ia disponibilita di
un'efficace strutrura di plausibilira, cioe di una base sociale
che serva da laboratorio per Ia rrasformazione. Que.
sta srrutrura di plausibilita sara mediata all'individuo da
persone significative, con cui dovr:l stabilire un'identifica%ione forremente affetriva. Nessuna trasformazione radicale della realrii (indusa naruralmenre l'identita) e possibile scnza una simile identiicnzione, che inevitabilmente
riproduce le esperienze infanrili di dipendenza emoriva
dalle persone imporranri ". Esse sono le guide della nuova
realtil e rapprescntano Ia muttura di plausibilira nei ruoli
che svolgono di fronre nll'individuo (ruoli che nci casi
ripici sono definiti espliciramente nei termini della )oro
fW12ione risocializzante) e mediano iJ nuovo mondo aJ.
l'individuo. II mondo dell'individuo trova ora il suo
centro cognitivo e affeuivo nella struttura di plausibilira
in questione. 0:. un punro di vista sociale, quesro signifies un 'inrensa concenrrazione di tutta l'interazione significariva sui gruppo che incarna Ia strutrura di plausibilitil
e in particolare su coloro cbe provvedono alla risocializzazione.
ll prototipo srorico di ristrutrurazione e Ia conversione religiosa. Le osservazioni di cui sopra possono es
sere applicate a questo coso dicendo extra ecd~:;iam nulfa
sa/us. Con salt1s intendiamo qui (chiedendo scusa ai teologi che a\evano ben alrro in mente quando coniarono
l!! Il concerto pJJanoduico cia utrufcrc si riferistt proprio a
queso frnom<t>O. Qutllo che &li 110icanalisti che se "" sen-ono non
c.1pilcono, narurlllmcntc, ~ che il lmomcno ti manifest& in qualsiasi
risoci.:~li.zuzioM con Ia risultantt identificciooc ooo le pe:rsone im
portanti che ne sono incariaue, per cui non si po$5000 tra.rtt: d.cllc
oondusioni sulla vallditi cosni,lva delle c intuirioni.. cbe avvengono
nt:lltt siruuiont psk;~nali1ic:t
4

Or. Peter L. Berger, lnvtliztion to Soctolov, Garden Ciry, N.Y.,


Doubleday-Anchor, 1963, trul. it., lnvUo .Jill sociologi11, Vicenu, M.arilio, 1967, pp. 19 .,
24

23-t

f.J mzltJ COf'l<' COSITIIUOn~ SOCio/t>

Ia frase) l'anuaziooe empiricameote ben riusci!Jl della


cooversione. Solo all'interoo della comunita rdigiosa,
l'ecclesia, Ia conversione puo mantenere i1 suo valore. Con
questo non vogliamo negare che Ia conversione possa essere amecedenre all'affiliazione alia comunita: Saulo eli
Tarso si rero nella comunitil cristiana dopo Ia sua esperienza di Damasco . Questo pero non 1: l'importante.
Fare l'esperienza di una conversione non e poi una gran
cosa: il difficile e essere copaci di continua.re a prenderlu
sui serio, di conservare il senso della sua plausibilita.
E qui che intervicnc Ia comunira religiosa; essa fornisce
l'indispensabile strutrura di plausibilitil per Ia nuova realtiL In altre parole, Saulo puo essere diventato Paolo nella
solirudine dell'estasi religiosa, ma ha potuto cotllinttare a
essere Paolo solo nel contesto della comunitil cristiana
che lo riconosceva come tale e confermava il nuovo
essere in cui ora collocava questa identitii. Questa relazione tra conversione e comunita non ~ un fenomeno tipicamente cristiano {nonostante Ia fisionomia storicamente
particolarc dcl!'ecclesia cristiana). Non si puo rimanere
musulmani fuori dell' 'umma dell'Islam, buddisti fuori
dd Sangha e probabilmente non si puo rirnanere indu in
qualsiasi posto che non sia !'India. La religione ricbiede
una comuniril religiosa, e Ia vita in un mondo religioso
richiede l'affiliazione a quella comunita " Le strutture
di plausibiliril della conversione religiosa sono state imitate anche in ambienri secolari. I migliori esempi si trovano nei campi dell'indottrinamento politico e della psicorerapia n.
Durkhtim ti ri!tri\a a qunto ndLa su.a :uu.lisi dd cantterc
inevitabilmcnt< social< delb reliaioO<. Noi non vog!Wno p<r0 usan: il
suo rermine c china per Ia comuoitl morale della rcfjgionc. per~
cb~ ~ 11pproprUco soJt.anto a un caso scorialmente spccifico dcll'istiru
rionalizzuione ckllt relia,ionc.
71
Gli slUdi Nlle tecnichc comuniste cinesi di lavasutio del r
vello sono rhel:uori t 2_roposho dd modelli basilati della ristruttu
razion~. V. per C1Cmpio, Edward tlunu:r. BrllmU"ttlhing m Rt-d ChittJJ,

La socintl com,. ,,.a/tit IOU<'IIiva

235

La strutrura di plausibilita devc divcotarc il mondo


dell'individuo, soppiantando tutti gli altri, soprattutto
quello in cui l'individuo abitava ,. prima del cambiamemo. Questo richicde Ia segrega:tione dell'individuo dagli
abitanri di altri mondi, soprattutto dai coabitanti ,.
del mondo che ha appena lasciato. L'ideale sarebbe una
segregazione fisica; se questa non e possibile per qualsiasi ragione, b segregazione viene postulata per definizione, vale a dire, per mezzo di una definizione degli
altri che li annichilisce. L'individuo in cui avviene l'avvi
cendamento si stacca dal suo mondo precedente e dalla
struttura di plausibilira che lo sostcneva, fisicamente sc
e possibile, se no menralmente. In ambedue i casi egli
non e piu incatenato a dei miscredenti e cosf e protetto daUn !oro influenza potenzialmente distru ttrice della
realra. Una simile segregazione e particolarmente importante nei primi sradi delta ristrutturazione (Ia fase di
noviziaro ). Dopo che Ia nuova realta si e formata, si
puo eli nuovo emrarc con circospezione in rapporto con
profani, ma quelli che una volta erano stati importanti
nella vita preccdenre sono ancora pericolosi. Sono !oro
che eliranno Smettila, Saulo , e potranno esserci momenti in cui Ia vecchia realra che essi evocano prende
la forma di tenrazione.
La risrrutturazione implica dunque una riorganizzazione dell'apparato della conversaziooe: i compagni della
conversazione significativa cambiano, e in essa attraverso
nuovi rapporti Ia realtl soggettiva viene trasformata. La
realra viene conservata da un continuo scambio di idee
coi vari membri della comunita: in parole povere, questo
significa che bisogna ora stare molto auenti aile persone
con cui si parla. Le persone e le idee in elisaccordo con
New York, Vangu3.rd Press, 19'1. Coffman. in Asylums, arriva quasi
a stabilir~ un paralldo con i mctodi della psicotcnpi"' di gruppo in
Amt!ric:e.

236

La rea/til

.-om~

costruzione

soctal~

le nuove definizioni della realta sono da evitare sistema


ticamente ". Dal momento che e difficile che si riescn del
tutto a farlo, Ia nuova struttura di plausibilitii in genere
fornisce vari procedimenti terapeutici per curare le tendenze alia ricaduta nell'errore . Questi procedimenti
seguono le linee generali della terapia, che abbiamo discusso in precedenza.
II requisito conccttuale piu importante per Ia ristrut
turazione e la elisponibilita eli un apparato legiuimante
per l'intera successione della rrasformazione. Quello che
deve essere legittimato non solo Ia nuova realra, ma gli
stadi in cui viene appresa e mantenuta, e il ripudio o abbandono di ogni soluz.ione alternativa. L'aspetto annichilante del meccanismo concetruale e particolarmentc imponante in vista del problema eli smantellamento che deve
essere risolto. La vecchia realt:a, oltre aile colleuivit~ e
aile persone significative che in precedenza Ia mediavano
all'individuo, devono venire reinterpretate all'intemo dell'apparato legittimante del nuovo moodo. Questa reinterpretazione provoca una frattura nella biografia soggettiva
dcll'individuo, in termini eli "a.C. e eli d.C. , di
pre-Damasco ,. e di post-Damasco Tuuo quello che
precede Ia risrrutrurazione e ora visto come qualcosa che
tendeva verso di essa (come un Antico Testamento ,
per cos{ dire, o una praeparatio eva11gelii), rutto cio che
lo segue deriva dalla sua nuova realta. Questo comporta
una re.interpretaz.ione della vita passata in toto, secondo
Ia formula Allora credevo ... ora 10 Spesso quesro
include I~ retroiezione nel passato di schemi interpretativi del presente (Ia formula di quesro e Sapevo gin
allora, ma in maniera non chiara ... ) e eli moventi che
non erano soggettivamenre presenti ma cbe sono ora ne-

a Anche qui~ v. Fest.inaer su cotne venaono evitate le definWoni


discn:panci della realcl.

La societa

com~

realtlt souettiva

237

cessari per Ia reinterpretnzione di quello che avvenne allora


(secondo Ia formula In realtil lo faccvo perche ... ). La
vita del periodo precedente Ia ristrutturazione viene tipicamente Qllnichilita in toto ponendola in una categoria
negativa che occupa una posizione srrategica nel nuovo
apparato leg,ittimante: Quando vivevo da peccatore ,
Quando ero ancora inviscbiato nella coscienza borghese , << Quando ero ancora spinto da queste inconsce necessita nevrotiche '" La fratrura biografiea viene cos! a
essere identificata con una separaz.ione cognitiva rra oscu
rita e luce.
Oltre a questa reinterpretazione i11 toto ci devono essere parricolari interpretnzioni di avveoimenti passati e
eli persone cbe in passato sono state importanti. L'inelividuo in lase di risrrutturazione si uoverebbe meglio, naturalmente, se potesse dimemicare alcune di queste: ma
si sa che rumenticare completamente ~ molto difficile.
Quello che occorre, allora, e una raelicale reintcrpretazione del significato eli questi nvvenimenti o di queste pcrsone nella propria vita. Dato che e rdativdmente piu facile inventare cose che non sono mai successe che dimenticare quelle che sono davvero suocesse, l'individuo pub
cosrruire e inserire avvenimenti dove siano necessari per
armonizzru:e il passato ricordato con quello reinterpretato.
Dal momento che e Ia nuova realra piuttosto cbe Ia vecchia a sembrargli preponderanremente plausibile, egli pub
essere perfettamenre sincero ,. in questo procedimento:
soggettivamente, egli non sta mentendo sui passato ma
soltanto mertendolo in linea con Ia veritii che, necessariamente, nbbraccia sia il passaro che il presente. Questo
fatto, sia detto per inciso, e molto importante se si desidera comprendere adeguatamente i moventi che sono alia
base delle alsiicazioni e delle contraffazioni, storicamente ricorrenti, eli documenti religiosi. Anche le persone,
soprattutto le persone significative, vengono reinterpretate

..

238

lA rultiJ comt costruziont

social~

in questa rn3niera. Queste ultime ora divemano !oro mal


grado partecipi di un d.ramma i1 cui signilicato e nttessariamente incomprensibile per !oro; e, fatto non sorprendeme, in genere esse rifiutano questo ruolo. Questa e !a
ragione per cui i profeti, di solito, si trovano molto male
nel !oro paese natio, e in questo contesto si puo capi.re
l'afferma2ione di Gesu cbe i suoi seguaci dovevano lasciarsi dietro il padre e !a madre.
Non e difficile ora proporre una prescrizione specifica per i1 rinnovamento in ogni realtil concepibile, non
importa quanto poco plausibile possn apparire agli occhi del
profano. E possibile prescrivere procedimenti specifici
per, metciamo, convincere gli individui che si puo comunicare con creature extraterrestri a patto che si segua con
COstanza una rigorosa dieta a base di pesce crudo. Possiamo lasciare nll'immaginazione del lettore i1 compito, se
ne ha voglia, di progctrare i dettagli di una simile setta di
irtiosofisri. La prescrizione,. comporterebbe !a costruzione di una struttura di riferimento ittiosofista, adeguatamente segrcgata dal resto del mondo e dotata delle
tecniche nttessarie per conservarsi; l'elaborazione di un
corpo di conosecnza ittiosofista, abbastanza complesso da
riuscire a spiegare perchc l'evideme nesso tra i1 pesce
crudo e Ia relep3tia galattica non sia mai stato scoperto
prima; e le neccssarie legittimazioni e annichila2ioni che
diano un senso a! viaggio dell'individuo verso Ia grande
verira. Se questi procedimenti vengono seguiti con cura,
ci san! un'alta probabilita di successo dopo che un individuo sara stato attirato o portato con !a forza in un isti
ruro ittiosofisto di lavaggio del cervello.
In pratica ci sono, naturalmente, molti tipi intermedi
tra Ia risocializzazione che abbiamo appena discussa e Ia
sociali22azione secondaria che continua a costruire sulla
base delle interiorizzazioni primarie. In questi tipi intermedi ci sono trasformazioni partiali della rcalti\ soggettiva

La socittil conu:

r~altil sou,~ttit,

239

o di particolari settori di essa. Trasformazioni paniali di


questa genere sono comuni nella societa contemporanea
in connessione con !a mobilira sociale dell'individuo e con
l'addestramento professionale 21 Qui la trasformazione della realta soggettiva pu~ essere considerevole, mentre l'individuo viene tramutato in un tipo accettabile di alto
borghese o in un medico passabile, e memre interiorizza
gli aspetti sttondari della sociera in cui vive. Ma queste
trasformazioni in genere non raggiungono del tutto !'en
tita di una risocializzazione: esse costruiscono suUa base
delle interiorizuzioni primorie e in genere evitano le bru
sche fratture nell'esperienza soggertiva dell'individuo. Ne
segue che devono far fronte al problema di mantenere Ia
coerenza tra i primi elementi e quelli successivi della rea].
tii soggettiva. Questo problema, non presente in questa
forma nella risocializzazlone, che provoca una frattura nel
soggetto e reinterprets il passato anziche creare una cor
relazione fro esso e il preseme, diventa tanto piu grave
quanto la socializznzione SttOndaria piu si avvicina alia
risocializzazione senza diventare effettivaniente tale. La
risocialiuazione taglia i1 nodo gordiano del problema della
coerenza, abbandonando !a rice~ di essa e ricostruendo
de novo Ia realta.
I procedimenri che mirano a conservare la coerenza
implicano anch'essi una certa reinterpretazione del passato, ma meno radiale: Ia cosa e resa necessaria dal fatto
che in questi casi continuano a esistere le relazioni con le
persone che prima erano significative. Queste ultime cOn
tinuano a essere vicine, possono protestare se ci sono
reinterpreta2ioni noppo famasiose, ed e ntteSsario convincere anche !oro che le trasformazioni che sono avvenute sono giustificate. Per esempio, nel caso delle tra" CU. Thomas LudcmM e Per L. 8e11!<f. So<ial Mobility and
Pmona/ ld<ntiry, Eu10pean Journal of Soc:iolotiY , V (1964), pp.
JJI ss.

240

La realta tome costru1.ione sociale

sformazioni che avvengono in connessionc con La mobilita


sociale, ci sono schemi interpretativi prcfabbricati che
spiegano allc persone interessatc cbe cosa ~ succcsso senxa
postulare una totale metamorfosi dell'individuo in quesrionc. Cosi i genitori di un individuo in ascesa sociale
acceneranno certi cambiamenti nell'attegg.iamcnto e nel
modo di comportarsi di quest'ulrimo come una conseguen:t.~ necessaria, magari anche mile, della sua nuova
posizionc nella vita. Ccrto ,. diranno,
giusto che
Irving metta meno in rilievo il fatto di essere ebreo ora
che e un medico affermato e vive fuori citra; cerro,. si
vcste e parla in maniera diversa; cerro ora vota repubblicano; certo ha sposato una ragaua di buona
famiglia; e forse si convinceranno enche che giusto che
venga di rado a trovare i genitori. Questi schemi interpretalivi, che si trovano prefabbricati in una societa caratterizzata da una forte mobilita verso l'aho e che l'individuo inrerioriua prima ancora di cssere cgli stesso mobile, garantiscono Ia ~ntinuitll biografica e Jppianano lc
incomparibilita via via che si preseotano "
Procedimeoti di quesro genere si svolgono in situa
zioni in cui le trasformazioni sono abbastanza radicali
rna per definizione di durata temporanea: pe.r esempio,
nell'addesrramento per il servizio militare di breve durata
o nei casi di breve degenza in ospedalc ". Qui la differenza rra questi e la vera e propria risocializzaz.ione e parricolarmente facile da vedere: basta paragonarla a quella
che avviene nell'addestramento per il servizio milirare di
carriera o nella socializzazione dei malati cronici. Nei primi casi, Ia coerenza con la realtll e l'idenritil preeedenti

.10

lJ concctto di Riesma.o di ttaodireriont e qudlo di Merton

dt soc;,unnione anticipawria .. sono imponanti 1 quato proposito.


" C!r. 1
sulla sociologia media di Eliot Frticbon, Thcodor
). Litman ~ A. Rom in Ht<m"" &hdo.,.
Son.J Procmu,
a cura di Arnold Rose

tl

La socic/J come real/a soggellita

241

(Ia vita come borghesi o come persone sane) gia postulata dalla supposizione che prima o poi si ritornen\ a esse.
In linea generale, si puo dire che i procedimenti coinvolti sooo di eeratrere opposto. Nella risocializzazione il
passato viene reinterpretato per adartarlo alia realra preseme, e c'e la tendenza a retroiettare nel passaro vari
elementi cbe a1 momenta non erano soggettivamente disponibili. Nella socializzaz.ione secoodaria il presence viene interpretato in modo da porlo in un rapporto continuo
con il passato, e c'e Ia tendenza a minimizzare le trasformazioni che sono effetrivamente avvenute. In alrri termini, Ia base di realra della risocializzazione iJ presente,
della socializzazione secondaria e il passato.

2. lNTtRtORLZZAZIONE E STRUTTURA SOCIAL.

La socializzazione avviene sempre nel contcs1o di una


precisa slruttura sociale. Non solo il suo <f>Dlenuto ma
anche il suo esito piu o meno favorevole ,. hanno condizioni e conseguenze socio-strunurali. Tn altre parole,
l'analisi microsociologica o socio-psicologica dei fenomeni
dell'inreriorizzaziooe deve sempre avvenirc sullo sfondo
di una comprensione macrosociologica dei !oro aspeui
srrutturali -".
Allivello dell'analisi reorica che abbinmo tentato qui,
non possiamo entrare in una discussione parricolareggiata
delle dilferenti relazioni empiriche rra i conrenuri della
socinlizzazione e le configurazioni socio-srruuurali u. PosJ! 11 nostro discorso 1mplica la Jlecessiti di un barllfound mi('T()o
10Ciologit'O pu lc analisi ddl'interlorizzuiooe, b nt:Ssir dot di una
comprensiooe del.la strullu.rg sociale aU'imemo della quaJe 1\'\'tt:nc J'iatc
riorizz:.u:lonc L'auuaJc psjcoJogia SOC":i.sle amtriwu riscnte moho della
rotalc mancanu di UD sunile l>duormd.
" Cfr. Certh e Milh, op. <it. CJr. >nche Tcnbruck, op m. che
di un posro di prima ptaoo aile basi suuuurali ~lb pcnoa.alul ndla
~~ ripologia delle socicti primi~c~ tndiziooali e modcrnc.

242

LA rtalti'z

~om~

costruuoue sociale

siamo comunque fare alcune osser\'azioni generali sugli


aspetti socio.struuurali della " riuscita della socialiua
zione. Con " socializzazione riuscita ,. intcndiamo l'instau
razione di un alto grade di simmetria tra realta oggetti\'a
e realti\ soggettivn (e identita, naturalmente). Viceversa,
una socializzazione non riuscita " deve essere vista in
termini di asimmetria tra realta oggettiva e soggettiva.
Come abbiamo visto, una socializzazione totalmente riu
scita e nntropologicamente impossibile. Una socializzazione totalmentc fnllita ~. come minimo, estrcmamentc rara,
e limitata ai cnsi di soggetti con cui anche una socializza
zione minima fallisce a causa di una condizione organica
estremamente pntologicn. La nostra analisi deve quindi
occuparsi delle gradazioni dl una realta i cui poli estremi
non sono empiricamente disponibili. L'utilita di una si
mile analisi consiste nel fatto che permette alcune affer
mazioni generali sulle condizioni e le consegueoze della
socialiuazione riuscita.
.E. probabile che Ia socializzazione ottenga il massimo
del successo nelle societa in cui c'c una divisione del lavoro moho semplice e una distribuzione minima della
conoscenza. In condizioni di questo genere Ia socializzazione produce identitil socialmente predefinite e con una
fisionomia molto ben delineata. Dal momento che ogni
individuo si trova davanri un programma istituzionale es
senzi~lmente identico per Ia sua vita nella societa, Ia
forza totale dell'ordine istiruzionale esercita una pressione phi o meno uguale su ogni persona, rendendo massic
cia e irresisribile Ia rcalta oggettiva da interiorizzare.
L'identira quindi ha una fisionomia mo!to neua in quanta rappresenta pienamente Ia realta oggettiva in cui i:
collocata. In parole semplici, tutti sono piu o meno quello
che devono essere. In una simile societa le identita sono
facilmente riconoscibili, sia soggettivamente che oggetti
vamente. Ognuno sa chi sono tutti gli altri e chi e lui

La socreti'z come

r~Jita sogg~llita

243

stesso. Un cavaliere e un cavaliere e un contadino e un


contadino, per gli altri oltre che per se stesso. Non esiste
quindi alcun problema di identita. : difficile che Ia domandn Chi sono io? " affiori nella coscienza, dato che
Ia risposta socialmente predefinita e massicciamente reale
da un punto di vista soggettivo e coerentemente confer
mata in ogni interazione socialc sigoificativa. Questo non
implica assoluramente che l'individuo sia felice della pro
pria identita. Per esempio, non deve mai csser stato moho
piacevole essere un con tadino. Esse rio compottava problemi di ogni genere, soggettivnmeote reali, pressanti, e
ben lungi dall'esser capaci di produrre Ia felicita; rna non
comportava il problema dell'identita. Si era un contadino
miserabile, magari anche ribelle, rna si era un contadino.
: poco probabile che persone formate in simili condizioni concepiscano se stesse in termini di realtA inconsce in sense psicologico. L'io in superficie e quello
sotto In superficie si differenziano soltant,o nei termini
della portara della reahll soggettiva presente ilia coscienza
in ogni dato memento, non nei termini di una differenziazione permancnte degli strati " dell'io. Per esempio,
il conradino percepi~ se stesso in un ruolo mentre pic
chia Ia moglie e in un alrro mentre trema di fronte al suo
signore. In ambedue i casi, l'altro ruolo e sotto Ia su
perficie " , cioe non si presta attenzione a esso nella sua
coscienza. Ma nessuno dci due ruoli e posrulato come un
io c piu profondo ,. o c piu reate " Jn altre parole, l'individuo in una societa di questo genere non solo e que!
che deve essere, ma lo ~ in un modo unificato, non
stratific3tO ,. ".
In condizioni di questo genere una socializzazione non
lol Questo implia fatto important.: - chc loa mat.Slor _p3nc dci
modelli psiCQlo~ki, inclusi quelli dclL:t psicol~ia sdentjfica contem~
une:1. hanno un1 applic:11bilitl socio-storic:a Jimitata. lmplia ancbc

che un~ psirolo,:ia sodofoaica devc esscre o.Uo &tc:sso tempo mche una

psicolo;,i.J stouu.

244

La realta come costruzione socialc

riuscira capita soltanto come risultato eli un incidente biografico, o biologico o sociale. Per esempio, Ia socializzazione primaria di un bambino puo essere danneggiata da
una deformita fisica socialmente stigrnatizzata o da un
marchio d'infamia basaro su definiz.ioni sociali " Lo srorpio e il bastardo sono prororipi dei due casi. C'e anche Ia
possibilim che Ia socializzazione venga intrinsecamente
impedita da uno svantaggio biologico, come nel caso di
un'estrema deficienza memale. Tutti questi casi hanno
carattere di disgrazia personale, e non forniscono il terreno per l'istituz.ionalizzazione di conrro-identita e di contro-realtil. Quesro fatto ci da appunto Ia m.isura della
sfortuna presente in simili condizioni. In una societa di
questo genere, l'individuo storpio o bastardo praticamen
re non ha alcuna difesa contro l'identita stigmarica assegnatagli. ! quello che deve essere, per se sresso come
per le persone per lui importanti e per Ia comunita nel
suo complesso. Cerro puo reagite a questa sorte con ama
rezza 0 con collera, ma e in quanlo essere inferiore che
egli e amareggiato o incollerito. La sua amarezza e Ia sua
collera possono anche servire come ratifica decisiva della
sua idenrita socialmente definita eli individuo inferiore,
dal momento che gli individui migliori eli lui sono per
definizione al di sopra di queste emozioni bestiali. Egli
e imprigionaro nella realm oggettiva della sun societii, ancl:e se quella realta gli e soggettivamente preseme in una
manie.ra estranea e incompleta. In un individuo come
quesro Ia socializzazione sara non riuscitn, cioe, ci sara
un alto grado eli asimmetria tra Ja realti\ socinlmente definita in cui e de facto invischiato, come in un mondo
estraneo, e Ia sua propria realtii soggeniva, che riflette
moho limitaramenre i1 mondo. Questa asimmerria, co V. En-ina Coffman, Slif.1'14, Eoalowood Oilfs, N l;~. P=UceHall, 1963. V. anche A. Kardiner e L. O.esey, TIN Mnlt <>/ vpprmi01f,
New York, Norton, 19Sl.

Lo socictil come rcalta soggelliva

245

munque, non avril conseguenze strutturali cumulative pcrche le manca una base sociale in cui crisralli:aarsi in un
contromondo con il suo gruppo isrituzionaliz:zaro di contro-idemita. L'individuo Ia cui socializ:zazione non i! riuscita viene egli stesso predefiniro socialmeote come un
tipo preciso: lo stotpio, il basrardo, l'idiota, e cosi via.
Di conseguenza, ogni autoidentificazione contraria che
possa in cerci momenti affiorare nella sua coscienza manca
di quella creelibilita che possa trasformarla in qualco~a
di piu che una effimera fantasia.
Conrrodefinizioni incipienti della realtil e dcll'identira
sono presenri non appena individui di questo genere si
rnccolgono in gruppi socialmente durevoli. Quesro dii il
via a un processo eli innovazione che introdu.rril una piu
complessa distribuzione della conoscenza. Una controrealtil puo ora cominciare a essere oggertivara nel gruppo
marginale dei non integrati. A quesro punro, naruralmenre, il gruppo istirui.ri i propri processi di socializ:zaz.ione. Per esempio, i lebbrosi e i figli dei lebbrosi possono essere stigmari=ti in una societil. Un marchio di
questo genere puo essere limitato a coloro che sono fisicamenre afflitti dalla malattia, oppure puo includere .Urri
per definizione sociale: mettiamo, tutti coloro che sono
nati durante un rerremoto. Cosf alcuni individui possono
essere definiti lebbrosi dalla nascita, e questa definizione
puo influire gravemenre sulla !oro socializzazione primaria, che avverrii, mertiamo, sotto gli auspici di una vecchia pazza che li tiene fisicamente in vita a! di Iii dei
confini della comunitil e trasmette !oro il minimo indispensabile delle tradizioni istituzionali eli essa. Fintanto
che questi individui, anche se il loro numero non e proprio esiguo, non formano una comunitil loro propria, sia
le !oro identita oggettive che quelle soggettive saranno
predefinite secondo il programma istituzionale fissaro dalla comunita per !oro. Essi saranno lebbrosi e nient'alrro.

246

La rea/Iii come costmtiOIIC sociale

La situazione cominda a cambiare quando c'e una


colonia di lebbrosi abbastanza numerosa e durevole da
service come strutrura d.i plausibilita per delle controdefinizioni della reallll - e della sorte di essere lebbrosi.
Essere lebbrosi, nei termini d.i una cond.izione sia biologica che sociale, puo essere ora visto come u segno speciale
dell'elezione divina. Gli ind.ividui che non hanno potuto
imeriorizzare pienamente la realta della comunita possono
ora essere socializzati nella conttorealta della colonia dei
lebbrosi; doe, la socializzazione non riuscita in un mondo
sociale puo essere accoropagnata da una socializzazione
riuscita in un altro mondo. A ogni stadio iniziale di un
simile processo di innovazione Ia cristallizzazione della
controrcaltA c della controidentita puc essere nascosta e
sconosciuta alia comunita phi larga, che continua a predefinite e idemilicare questi individui come lebbrosi e
nient'ahro, non sapendo che in realta essi sono i
figli pred.iletti degli dei. A questo punto l'ind.ividuo appartenente alia categoria dei lebbrosi puo scoprire in se
stcsso delle profond.ira nascoste La domanda c Chi
sono io diventa possibile semplic:emente perc~ due risposte in cooflirto sono socialmente disponibili: quella
della vecchia pazza ( Sei un lebbroso ,. ) e quella delle
persone significative della c61onia ( Sei un figlio di
d.io ). Quando l'individuo comincia ad assegnare uno
state aile definizioni della colonia, un rango privilegiato
nella sua coscienza, avviene una frattui'B tra Ia sua condottn visibile nella comunita maggiore e Ia sua autoreidemiicazione invisibile come una persona assai d.ive.rsa. In nitre parole, compare una spaccatura tra l' apparenza ,. e Ia realta nell'autopercezione dell'individuo: egli non e piu cic che deve essere. Si comporta come
un lebbroso, menrre e un figlio d.i d.io. Se spingiamo ancora avanti il nostro esempio, fino al punto in cui questa
frattura divema nota alia comunita non-lebbrosa, non sa-

u1

.wcielii come realta soggelliva

247

d d.ifficile vedere come anche ]a rcalta di quest'ultima ne


sara mod.ificara. Come minimo, non sara piu tanto facile
riconoscere l'identita d.i quelli che sono definiti lebbrosi:
non si potrii piu essere sicuri se un ind.ividuo cos( definite
identifichi o no se stesso nella stessa maniera. Come massima, non sacl piu facile riconosc:ere l'identita di nessuno: perche se i lebbrosi possono rifiutarsi di essere cio
che devono essere, possono arlo anche gli altri; magari
posse farlo anch'io. Se questo processo a prima . vista
scmbra fantasioso, si pensi a! bellissimo esempio della
desigoa1.ione di Gandbi d.i hari;ans, figli di Dio , per
i fuori casta dell'induismo.
Quando invece c'e una distribuzione piu complessa
della conosccnza in una sociera, una socializzazione non
riuscita puo esserc il risultato del fatto che diverse persene significative mediano diverse realta oggenive all'ind.ividuo. In altri termini, Ia socializzazione non riuscita
puo essere dovuta a un'eterogeneita del personale socializzante. Questo puc avvenire in modi d.iversi: ci possono
essere situazioni in cui rutte le persone significative della
socializzazione primaria med.iano una comune realra, ma
da punti di vista considerevolmente d.ifferenti. In una
certa misura, naturalmente, ogni persona signJicativa ha
un punto di vista diverso sulla comune realta per il seroplice fatto di essere un particolare ind.ividuo con una particolarc biografia. Ma le conseguenze che vogliamo esaminarc avvcngono solo quando le differenze tra le personc
significative riguardano il !oro tipo sociale piuttosto che
le !oro idiosincrasie individuali. Per esempio, gli uomini
e le donne possono abitare in mond.i sociali considerevolmeme diversi in una societ/i. Se tanto gli uomini
quanta le donne funzionano come persone importanti nella socializzazione primaria, essi mediano a! bambino queste reaha in modo diverso. Questo fatto in ~ non solleva
Ia minaccia di una socializzazione mal riusdta: Ia versione

2-t8

1..4 uttltli

com~ costruzirm~

social<'

maschile e queUa femminile deUa realta sono socialmente


riconosciure c anche qucsto riconoscimento viene trasmcsso nella socinlizza2ionc primaria. Cos! pet il maschio c'e
un predominio predefinito della versione mascbile e per
Ia femmina quello della versione femminile. II bambino
conoscera Ia vcrsione nppartenente all'altro sesso, nella
misura in cui gli ~ stnta mediata dalle persone significative dell'altro sesso, mn non si identifichera con essa. An
che una distribuzione minima deUa conoscenza postula
giurisdizioni specifiche per lc differenti versioni della
realta comunc. Ncl cnso di cui sopra Ia versione femminile per definizionc socinle non ha giurisdizione sui bambino maschio. Normalmcnte, questa definizione del po
sto appropriate della rcaltil dell'altro sesso viene inte
riorizzata dal bambino, che si identifica appropriata
mente con Ia realtA cui e state assegnato.
Comunque I' enormalitll ,. diventa possibile se esiste
una certa rivalita tra le diverse definizioni della realtil cbe
apre Ia possibilita di una scelta tra esse. Per rutta una
serie di ragioni biografiche il bambino puo fare Ia scelta
sbagliara " Per esempio, un maschio puo interiorizzare
elemenri non appropriati del mondo femminile perche
il padre e assenre durante il periodo cruciale della socializzazione prima ria e quest 'ultima gli viene impartira solramo daUa madre e dalle tre sorelle maggiori. Esse posseno mediare le definizioni giurisdizionali appropriate ,.
al bambino in modo che egli sappia che non deve vivere
nel mondo delle doone: rna nonostante questo egli puo
identificarsi con esse. L'c effenainate:z:za,. che ne risulted ponii cssere sia visibile ,. che invisibile " In
ambedue i casi, ci sara un'asimmetria rra l'identita assegnatagli dalla societa e Ia sua identitit soggeuivameme
reale ".
Cfr. Donald W Cory, Th~ HomostXII.JI m llmtriu, New \"ork,

Gretnbers 19,1,

L4

sod~til com~

ualtiz

sou~lli.tt

249

Ovviamenre Ia sociera forniri. delle terapic che curine


questi casi c anormali " Non c'~ bisogno di ripet~re qui
quello che e giil Stato deuo sulla terapia; basted solo
metterc in ri)jevo iJ fauo cbe Ia necessita di strumenti
terapeutici aumenra in propor2ione con la potenzialira
strutturalmente data che avvengano casi di noo-socializza2ione. Nell'esempio che abbiamo appena discusso, come
minimo i bambini Ia cui socializzazione e riuscita eserciteranno delle pressioni sui bambini sbagliati . Fincbe
non c'e un conflitto fondamentale tta le dcinizioni mediate della realt~, ma ci sono soltanto delle dierenze, ci
sono buonc probabilltil che Ia terapia abbia un buon esito.
Una socializzazione mal riuscita puo anche essere il
risultato della media~ione di mondi fortemente divergenti
da parte delle persone importanti durante Ia socializza.
zione primaria. Quando Ia distribuzione della conoscenza
diventa piu complessa, mondi divergenti diventano accessibili e possono essere mediati da diverse persone importanti nel corso della socializzazione primaria. Questo e un
caso meno frequente di quello che abbiamo discusso sopra, in cui versioni diverse delle stesso comune mondo
sono distribuite tra il personate socializzante, perche se
un gruppo di individui (per esempio, una coppia di coniugi) e abbastanza unite da potersi assumere il compito
della socializza2ione primaria e molto probabile che si sia
create un mondo comune. 1:: un case che avviene, comunque, e ha un notevole interesse teorico.
Per esempio, un bambino puo essere allevato non solo
dai genitori, ma anche da una bambinaia presa da un
altro gruppo etnico o da una diversa classe sociale. I ge
nitori mediano al bambino, mettiamo, il mondo di un'aristocra2ia conquistatrice di una certa razza; Ia bambinaia
gli media il mondo di una classe contadina asservita e di
un'altra razza. 1:: aoche possibile che per le due media2ioni
vengano impiegate due lingue completamente diverse, che

2.50

LA realtti come costmtione sociale

il bambino impara contemporaneamenre ma che i genitori e Ia bnmbinaia trovano reciprocamente incomprensibilL In un caso simile, naruralmente, il mondo dei genitori predominera quasi di necessita; il bambino verra
riconosciuto da turte le persone interessate e da se stesso
come appartenente al gruppo dei genirori e non a quello
della bambinaia. Nondimeno, Ia definizione delle rispettive giurisdizioni delle due realta puo essere sconvolta da
vari incidenti biografici, proprio come nella prima situazione che abbiamo discusso, solo che ora una socializzazionc non riuscira significa !a possibilit3 di cnmbiamenri
intedorizzati come carattedstica permanente della auropercezione soggettiva dell'individuo. La scelta potenzialmente
disponibile a! bambino e ora piu chiaramente delineara,
e coinvolge mondi diversi piuttosto che versioni alternative dello stesso mondo. f,: inutile precisare che ci saranno molte gradazioni tra le siruazioni del primo tipo e
queUe del secondo.
Quando mondi nettamente divergenti sono mediati
nella socialinazione primaria, l'individuo si trova davanri
una scelta di identitil ben delineate che vengono percepite da lui come autentiche possibilita di vita. Egli puo
diventare un uomo come viene inteso dalla razza A o
come viene inreso dalla razza B. Questo e il caso in cui
compare Ia possibilitii di una identita veramenre nascosta
e non facilmeme riconoscibile per mezzo delle tipizzazioni oggettivameme fruibili. In altrc parole, ci puo essere
una nsimmetria socialmente nascosta tra In vita pubblica e quella privata. Per que! che riguardn i genitori, il bambino e ora pronto a cominciare In preparazione
per essere creato cavaliere; rna, a !oro insaputa, con l'ap
poggio della struttura di plausibilita fornita dalla sottosocieta cui appartiene Ia sua bambinaia, il rag1122o sta
soltanto c recitando questa parte, mentre c in realta
si sta preparando per l'iniziazione ai piu alti misteri reli

LA

soci~lt)

come rea/to soggelliva

2.51

giosi del gruppo sottomesso. Discrepanze di questo generc capirano nella societa contemporanea tro il processo
di socializzazione nella famiglia e quello nel gruppo dei
coetanei. Per que! che riguarda Ia famiglia, il ragazzo e
pronto ad affrontare l'esame di licenza media; per que!
che riguarda il gruppo dei coetanei, e pronto per Ia sua
prima importante prova di coraggio consistente nel rubare una automobile. Non c'e bisogno di aggiungere che
una simile siruazione favorisce enormemenre l'insorgere
di un senso di colpa c di conflitti interni d'ogni genere.
Presumibilmente tutti gli uomini, una volta socializ.
zati, sono potenziali << traditori di se stessi . II problema
interno di un simile tradimento , comunque, diventa
molto piu complicate se coinvolge anche il problema di
quale io venga tradito in un cerro momento, un problema
, che viene posro non appena l'identificazione con diverse
persone importanti comporta l'esistenza di piu di un
alrro generalizzato ll bambino rradisce i genitori mentre si prepua per i misteri e tradisce Ia bambinaia mentre
si prepara per diventare cavaliere, proprio come rradisce
il gruppo dei coetanei quando fa l'alunno c perbene" e
i genitori quando ruba un'automobile, e ogni tradimento
~ allo sresso tempo un tradimento di se stesso nella
misura in cui egli si e identificato con i due mondi divergenti. Nella nostra precedence analisi della ristrutturazione abbiamo discusso le diverse scelte chc gli sono
possibili, anche se sara chino cbe queste scclte hnnno
una divcrsa rcalta soggettiva quando sono gia state interiorizzate nella socializzazione primuia. Possiamo senza
dubbio affermare che le ristrutturazioni sono una grave
minaccia per Ia vita psichica dell'individuo una volta che
ne sia data Ia possibilitii nella socializzazione primaria
stessa.
La possibilita dell' individualismo" (cioe di una scelra persooale Ira realtil e identitii discrepanti) e diretta-

252

l.J

r~altJ

come roslrution~ sociale

mente legara alia possibilitl di una socializzazione non


riuscita. Abbiamo soscenu1o che una socializzazione non
riuscita solleva Ia domanda Chi sono io? ,., Nel comes1o
socio-srrunurale in cui una socializzazione non riuscica
viene cos! riconosc.iuca, Ia s1essa domanda si presenta all'individuo In cui socializzazione e riuscita in seguito aile
sue rilessioni su coloro che non si sono integrati. L'indi
viduo prima o poi vern\ in contatto con persone che banno un' identita segreca , con j rraditori , coloro che
hanno compiuto o s1anno compiendo un salto tra due
mondi divergenti. Di raflesso, Ia domanda puo finire con
l'essere riferita n se sressi, prima secondo Ia formula,
Cosr, se Dio non mi aiuta, potrei finire anch'io , piu
rardi magari secondo Ia formula Se lo fanno !oro, perche non dovrei anch'io? . Questo apre un vaso di Pandora di scelre individualistiche , che prima o poi divemano generalizzace senza riguardo al fauo che lo svoJ.
gimento della vica dell'individuo sia stato determinat<O da
scelte giusce,. o sbagliate . L' individualists,. emer
ge come uno specifico tipo sociale che ha almeno il porenziale necessario per cambiare tra un certo numero di
mondi disponibill e che si ~ deliberatamente e consape
volmeme costruico un io col maceriale ,. fornico da un
cerro numero di identitl disponibili.
Una terza impone~me situazione che provoca l'insuccesso della socializzazione si presenta quando ci sono divergenze tra Ia socializzazione primaria e quella secondsria. L'uni1a della socializzazione primaria viene conservata,
rna in quells secondaria le realra e le idenrira alternative
sono viste come scelce soggeuive. Le scelte sono, naruralmente, limitate dal contesto socio-strutrurale del soggeuo. Per esempio, egll puo desiderare di diventare un
cavaliere, ma Ia sua posizione sociale rende assurda e
sciocca questa sua ambizione. Quando Ia socializzazione
secondaria e differenziata al pumo da rendere possibile

La socittit come rtaltit soutttlta

253

una disidentificazione soggettiva dal proprio posto giusro ,. nella societa, e quando allo sresso tempo Ia strutlura sociale non permeue Ia realizzazione dell'identita
soggenivamenre prescelta, avviene un fenomeno interessante. Essa diventa un'identit3 dell'immaginazione, oggettivara nella coscienza dell'individuo come il suo vero
io . Si puo supporre che runi abbiano dei sogoi in cui
vengono realizzati i desideri impossibili; Ia pecullarita eli
questa particolare fantasia sta nell'oggettivazionc, a livello
dell'immaginazione, di una identitil diversa da quella oggettivamente assegnata e precedentemente interiorizzata
nella socializzazionc primaria. t ovvio che ogni maggiore
diffusione di questo fenomeno introdun~ tensiooi e irre
quietezza nella suuttura sociale, minacciando i program
mi istituzionali e la !oro realtil scontala.
Un'altra importante conseguenza della discrepanza tra
socializzazione primaria e secondaria e Ia possihilita che
l'individuo possa avere con i mondi divcrgenti una rela
zionc qualitarivameme diversa da queUe trattate in pre
cedenza. Se nella socializzazione primarin appaiono mondi
divergenti, l'individuo ha Ia possibilita di identificarsi
con uno eli essi contrapponendolo agli altri, e questo processo, poiche avviene nella socializzazione primaria, avril
una forte colorirura affettiva. L'identificazione, Ia disidentificazione e Ia ristrutturazione saranno rutte accompagnate da crisi affective, dato che dipenderanno invariabilmeme dalla mediazione delle persone imponanti. La
comparsa di mondi divergenti nella socializzazione secondaria produce una configurazione del tutto diversa. Nella
socializzazione secondaria non e affano necessario che l'interiorizzazione sia accompagnata da una identificazione
con le persone importaoti che coinvolga intensarnente gli
affetti; l'individuo puo interiorizzare realtl differenti senza affatto idenrificarsi con esse. Percio, se nella socializzazione secondaria appare un mondo alternativo, l'indivi-

17

254

La real/a come coslruzione sociale

La societo come realtii soggeniva

255

Que! c~.e vorremmo sottolineare e cbe una situazione di


questo genere non puo essere compresa se non Ia si pone
continuamcnrc in relazione con il suo contc:sto sociostrutturale, che deriva logicamente dalla necessaria relaz.ione ua Ia divisione sociale del lavoro (con le sue conseguenze per Ia strunura sociale) e la d.isuibuzione sociale
della conoscenza (con le sue conseguenze per l'oggertivazione sociale della realt:a). Nella situazione conremporanea
questo comporra l'analisi sia del pluralismo delle realta
che di quello delle identita, con riferimento alia dinamica
strutrurale dell'industrialismo, sopratturto alia dinamica
della stratificazione sociale da esso prodotta ".

duo puo optare per esso in mnniera calcolata. Si potrebbe


parlare qui d.i cambiamento a freddo L'ind.ividuo interiorizza Ia nuova realta, ma questa, invece di essere Ia
sua realt/1, e solo usata da lui per scopi precisi. Poiche
questo comporta lo svolgimento d.i certi ruoli, egli conserva un d.istacco soggettivo d.i rome a essi: li recita
deliberatameme e intenzionalmente. Se questo fenomeno
diventa molto d.iffuso, l'ord.ine istituzionale nel suo complesso comincia ad assumere il carattere di una rete d.i
reciprochc manipolazioni 17
Una societa in cui mondi divergenti sono disponibili
a rutd su una base d.i mercato porta l'individuo a recirare
diversi ruoli. Ci sara un aumento della consnpevolezza
generale della relativira d.i tulli i mond.i, incluso il proprio, che viene percepito soggettivamente come un moodo ,. piunosto che come if mondo ,., Ne derivn che Ia
propria condom. istituzionale puo essere vista come un
ruolo ,. da cui ci si puo staccare nella propria cosciema,
e cbe si puo " recitare ,. controllandolo e manipolandolo.
Per esempio, I'aristocratico non e semplicemenre un aristocratico, mn recita Ia parte dell'arisrocrarico, e cos! via.
Questa siruazione, quind.i, ha conseguenze moho piu profonde che quella degli ind.ividui che fingono di essere cio
che non dovrcbbero. Essi fingono d.i essere cio che dovrebbero essere: e tutta un'altra cosa. t> una situazione
sempre piu caraueristica della societa industriale contemporanea, rna owiamente eccederemmo i limiti della nostra trattazione se d addentrassimo piu oltre in una analisi di questo settore d.i ricerca dal punro d.i vista della
sociologi<~ della conoscenza e della psicologia sociale ".

L'idemita e, naturalmeme, un elemento chiave della


rcaltA soggettiva, e, come rutta Ia realta >Oggc:ttiva, e in
rapporro dialettico con la societa. L'identirA e fomma da
processi sociali; una volta cristallizzata, viene mantenuta,
mod.ificata o anche rimodellata dalle relazioni sociali. I
processi sociali implicari sia nella formazione che nella
preservazione dell'idendta sono determinati dalla struttura
sociale. D'altra parte le identita prodotte dall'a>ione reciproca di organismo, cosdenza individuale e st.ruttura sociale a loro volta si ripercuotono sulla struttura sociale,
conservandola, modificandola o anche rimodellandola completamenre. Le societa hanno una storia nel corso della
quale specifiche idendta si affermano; queste Storie, pero,
sono determinate da uomini con una specifics identitil.
Se si tiene preseme questa dialettica si puo evitarc il

n \'orttmli'IO sonolmeare cui ancora UN. volu le condi.Zioni sociomuuuroli per l'appliotbilitii di un modello l(llfawUano eli anilisi.
" Helmut Sc:hd.sky ba coniato Ia .suuativa cspn:ssione riflasionc pmnanonte (DJuerre/l<luion) ptt l'analotto COIIC"IIO psicoJoajco del
contcmporanco 41 meratO di moodi , c ]5t clic Dauttrdklction instirutionali.sierbsr? , Z~ilschrift jiir ~r:mgdische Etbi.k, 19n. II bKkground

tcorico del di<rso di Sc:hdsky e Ia tcoria gcocnlc eli Gthltn della


soggcm,iz:zazione netb societi IDOdcma L"~to ~ sr.to uheriormcrue pDf'Ofondito nei termini deiJa $0clo&Qai~ cklla Rl.igione COO
cia Lucla!wln, op. cit.
Cfr luck!"!'l2nn c Berger. loc. d!

.3.

TtORI SULI. 'I01\TITA.

'""'W"'na

2~6

La realtO come

CfJSirllliOJte

sOciale

conceno ingannevole eli identita collettiva ,. senza dover


ricorrere all'unicitii, sub specie aetermtatis, dell'esistenza
individuale .,_ Le speciliche strutture sociali storicbe producono lipi eli identitii, che sono riconoscibili nei casi individuali. In questo senso si puo affermare che un americano ha un'idemira diversa da quella di un francese, uno
di New York ne ha una eliversa da uno dd Middle West,
un elirigentc ne ha una eliversa da un barbone, e cosi via.
Come abbiamo visto, l'oricntamcnto e Ia condotta nella
vita quotidians dipendono da queste tipizzazioni. Questo
signifies che i ripi di idenritii possono essere notati nella
vita quotidians e che le affermazioni come quells chc abbiamo fntto sopra possono essere verificate (o confutate)
da uomini orelinari dotati di buonsenso. L'americano che
m~ue in dubbio che i franccsi siano diversi puo andare in
Francia e farsi un parere per con to suo. !2 chiaro che lo
Stato di queste tipizzazioni non e paragonabiJe a quello
delle analisi delle scienze sociali, e che Ia verifies e Ia
confutazionc non scguono i canoni del metodo scientilico.
Dobbiamo lasciare da parte il problema metodologiro eli
quale sia precisamente Ia relazione tra le tipizzazioni della
vita quotidians e le ipotesi scicntifiche (un puritano sapeva di essere un puritano e come tale veniva riconosciuto,
meniamo, da un anglicano, senza che occorresse molta riflessione; lo scienziato sociale che vuole verificare Ia tesi
di Max Weber sull'etica puritana deve invece seguire
procedimenti alquanto divcrsi e piu complessi per riconoscerc" i referenti empirici del tipo ideale weberiano).
II fat to interessante in questo contesto e chc i tipi di ideo40 soonsigli11bilc: parbre di idc:ndrii collctuva causa del

peticolo di un:a l:.tl.sa (c: reifiC3lltc) ipostatiu.uiooc. II caso limhe di


una lpo&tat.innion~ dd gene:re C: Ia socioi()_Ji01 tcdcsca c hqdiana degli

onni '20 e '.lO ( per esempio !'open di Othmar Sponn) II pericolo


praenfe in ~~ o minor grado in varic opere della scuola di Durkbeim e nells scuob di c ru1rurs c personalit~ dcUa antropolocia roJ..
turale amaK.uu.

La socirtii come rroltii soggrttiva

257

tita sono osservabili,. e verificabili nell'esperienza


preteorica, e quindi prescientifica.
L'identita c un fenomeno che nasce dalla elialeuica tra
individuo e sociera. I tipi eli identita, d'altra parte, sono
prodoni sociali tout court, dementi rdarivamente stabili
della realta sociale oggeuiva (il grado eli stabilitA, naturalmente, e anch'esso socialmente determinate). Come tali,
essi sono l'argomento di una qualche forma di teorizzazione in ogni societa, anche se sono stabili e se Ia formazione di identiul inelividuali e relativamente non proble
matica. Le teorie sull'identitii sono sempre inserite in una
piu generale interpretazione della realta; sono incorporate nell'universo simbolico e nelle sue legittimazioni teoretiche e variano ron il carattere di quest'ultimo. L'identita
rimane inintelligibile se non Ia si situa in Wl mondo. Ogni
reorizzazione sull'idemira (e sui suoi tipi specifici) deve
percio avvenire all'interno della struttura delle inrerpre-tazioni teoretiche in cui l'identitii e i tipi di identita sono
situati. Torneremo su questo argomento pill avanri.
. necessario sonolineare ancora una volta che ci riferiamo qui aile teorie sull'identitii come a un fenomeno sodale; senza pregiudizio, perO, sulla !oro accettabilita per
Ia scicnza moderna. Anzi, ci riferiremo a queste reorie chiamandole psicologie " e includeremo in questa definizione
ogni teoria sull'identita che tenti di spiegare il fenomeno
empirico in una maniera esauriente, non imporra se esso
sia o no valido " per la elisciplina sdentifica contemporanea che porta que) nome.
Se lc teorie sull'identita sono sempre inseritc nelle piu
estese teorie sulla realtil, cio deve essere visto nei termini
della logica che sta alia base di queste ultime. Per esempio, una psicologia che interprets certi fenomeni empirici
come possesso da pane di esseri demoniaci ha come rnatrice una teoria mitologica del cosmo, e sarebbe scorretto
interpretarla in una struttura non mitologica. Analogamen-

La realta contt costrur.ione sociale

258

te, una psicologia che interpreta gli stessi fenomeni in termini di disturbi eleurici del cervello ha come sfondo una
teoria scientifica globale della realta, sia umana che non
umaM, e Ia sua coerenza deriva daUa logica che giustifica
questa teoria. In parole poverc, Ia psicologia presuppone
sempre una cosmologia.
Possiamo illustrate molto bene questa affermaz.ione
richiamandoci alia definizione, molto usata in psicbiatria,
di oriemato alia realt/i ". Uno psicbiatra cl:e cerca
di formare una diagnosi su un individuo Ia cui condizione psicologica e incerta gli rivolge delle domande allo
scopo di accertare iJ grndo del suo orientamento alla
realta . Questo e del rutto logico; da un punto di vista
psichiatrico c'c ovvinmente qualcosa di problematico in
un individuo che non sa che giorno della settimana e o
che ammette senr.a esitazione di avere avuto dei collaqui con le nnime dei defunti. Effettivamente in un contesto di questo genere, l'espressione orientato alla realta puo essere davvero utile. II sociologo, pero, si deve
porre una domanda in piu: Quale realt3? " Sia detto
per inciso, questa aggiunta non manca di importanza da
un punro di vista psicbiatrico. Lo psicbiatra certamente
ne terra como, quando un individuo non sa cbe giomo
della setrimana e, se quello e appena arrivato per aviogeno da un altro conrinenre. Puo darsi cbe egli non sappia che giomo e semplicemeore percbe e rimasto a un
alrro tempo: a quello di Calcutta, mettiamo, anziche a
quello dell'Europa Centrale. Se lo psicbiatra ha una qualche sensibiliti\ a! comesto socio-culturale delle condizioni
psicologiche, arriveril anche a diverse diagnosi sull'individuo che con versa con i morti, a seconda del fauo che
provenga, meniamo, da Ne,v York o dalla campagna di
41

Qui, n.'lturalmemc,

pio della rtilhi"' freudi11no.

aouiniC:SJ una crhic:a sociologica at princi

L4 socteta come rlta sogg<ll"'"

259

Haiti. L'individuo potrebbe essere c in un'altra realt3 ,.


nello stesso senso socialmente oggettivo in cui l'altro era
in un altro tempo In altre parole, i problerni di
stato psicologico non possono essere risolti senza riconoscere le deinizioni della realtl cbe vengono date per
sconrare nella sirunzione sociale dell'individuo. Per dido
in modo piu conciso, lo stato psicologico e relativo aile
definizioni sociali della realt~ ed e esso stesso definito
socialmente ".
La comparsa di psicologie introduce un'ulteriore relazione dialettica tra identit~ e societn: la relazione tra
Ia teoria psicologica e quegli elementi della realta soggettiva che essa ha Ia pretesa di definite e spiegare. II
livello di una teorizzazionc di questo gcnere puo, naturalmeme, variare molto, come avviene anche per rutte
le legittimazioni teowiche. Quello che abbiamo detto in
precedenza sulle origini e le fasi della legittiroar.ione vale
ancbe qui, rna con una differenza moho importante. Lc
psicologie appartengono a una dimensione della realt3 che
riveste il massimo e piu continuo interesse soggettivo
per tutti gli individui. Percio !a dialettica tta teoria e
realt3 si ripercuote sui soggetto in una maniera vistosa
mente diretta e intensa.
Quando le teorie psicologiche raggiungono un alto
grado di complessiul intellettuale, possono essere appli
cate solo da persone altamente specializzate. Quale che
sia l'organizzazione sociale di questi specialisti, Je teoric psicologiche rientrano nella vita quotidiana graz.ie
al fatto che sono esse a fornire gli schemi interpretativi
per la soluzione dei casi problematici. I problerni cbe
nascono dalla dialettica tra l'identit/t soggettiva e Je as
segnar.ioni sociali dell'identita, oppure tra l'identita e il
f:!

Cfr Peter L. Ber_Ber, Tou;.:rJs o Soctologrc4l Unti~slt~ndmg of


SocW Research (prim.tvera 1965), pp. 26 ss.

PsychoJnJJysis, c

260

La rcaltti come costruziout JOcio/e

suo substrato biologico (su cui torneremo piu avanti)


possono ve.nire classificati secondo certi paradigrni - il
che, naturalrnenre, e il presupposto di ogni terapia. Le
teorie psicologiche possono allora servire a legiuimare il
procedimemo eli conservazione e eli ricostruzione dell'identita instaurato nella sociera, fomendo l'anello di congiunzione ua identita e mondo, poiche questi ultimi sono sia
socialmeme definiti che soggettivameme farti propri.
Le reorie psicologiche possono essere empiricarnenre
efficaci o no; con questo non vogliamo alludere a un'adeguarezza nei termini dei canoni metodologici della scien
zn cmpirica, ma piuttosto agli schemi inrerprerarivi ap
pUcabili dall'esperto o dal profano ai fenorneni empi
rici nella vira quorieliana. Per esempio, e poco probabile che una reoria psicologica che postula il possesso dernoniaco sin adatta a interpretare i problemi di identita
degli imellertuali ebrei borghesi di New York. Queste
persone semplicemeDte DOD hanno un'idenritll capace eli
produrre fenorneni che si prestino a una simile inter
prerazione: i demoni, se ve ne soDo, sembrano evitarli.
D'alrra parte, e poco probabile che Ia psicanalisi riesca a
interpretare i problemi di identita degli abitami della
earnpagna di Hairi, mentre una sorta di psicologia vudu
potrebbe fornire schemi inrerpretativi douui di un alto
grado di accurar=a empirica. Le due psicologie elimo
srrano Ia !oro efficacia ernpirica secondo il !oro grado di
applicabilitil nella terapia, rna nessuna delle due puo
cos! dimostrare Ia vaUelita delle sue categoric. Ne gli
dei vudu n~ l'energia libielica possono csistere a! di fuori
del mondo definito dai rispettivi comesti socinli. Ma in
questi contesti essi esistono davvero, in virtu della definizione socia.le, e vengono inreriorizzati come rea.lta nd
corso della socializzazione. I contadini haitiani sono dav
vero posseduti e gli intellettuaU nuovayorckesi sono dav
vero nevrorici. n possesso e Ia nevrosi sono cos! compo-

La socittil come rea/til soggeltiva

261

nenti sia della reaha oggettiva che di quella soggettiva


in quuti contesti. Questa realta e ernpiricamente accessibile nella esperienza quotieliana. Le rispettive teorie psicologiche sono empiricameme adeguare nello stesso senso. Non occorre che ci occupiamo qui del problema di
se e come si potrebbero elaborare reorie psicologiche che
trascendessero la relativici socio-storica.
Nella misura in cui le reorie psicologiche sono ade
guate in questo senso, esse sono suscettibili di veriliche
empiriche. Anche qui, non si tratta di una verifica in sen
so scientiico, rna eli una prova nella esperienza della
vita quotidians. Per esempio, si puo avanzare Ia resi
che e probabile che gli individui nati in certi giorni del
mese siano posseduri, oppure che gli individui che hanno
una madre autoritaria siano nevrotici. Affermazioni di
questo genere sono empiricamente verificabili nella mi
sura in cui appartengono a reorie adeguate, ne1 senso di
cui abbiamo parlato sopra. Questa verifica puo essere
compiuta da partecipanri oltre cbe da osservarori esremi
della siruazione sociale in quesrione. Un emologo hairiano puo scoprire empiricameme la nevrosi del cirtadino eli
New York, proprio come un emologo ameri.cano puo
empiricamente scoprire il possesso vuduista. II presupposto di queste scoperte e semplicernente che l'osservatore esterno sia elisposro a servirsi del meccanismo concerruale della psicologia indigena per Ia sua indagine.
Che egli sin o no disposto a dare a quella psicologia una
validit~ cpistemologica piu generale non ha alcuna im
portanza per l'immediata investigazione empirica.
Un altro modo eli dire che le teorie psicologiche sono valide e affermare cbe rifleuono Ia realta psicologi
ca che si propongono di spiegare. Se fosse rutto qui,
Ia relazione tra teoria e realta non sarebbe elialertica;
invece grazie alia capacita eli ualizzazione delle reorie
psicologiche si tratta di una vera e propria diale~rica.

262

La rea/tO come costrutioue sociale

Poiche le teorie psicologiche sooo eleme.nti della definizione sociale della reaha, Ia loro capacitil di generare
realta c una caratteristica che hanno in comune con
alue teorie legittimanti; comunque, la !oro capacitii di
rea.li.zzazione e particolarmente grande perche e arruata
da processi di formazione di identitil fortemente carichi
di emorivita. Se una psicologia diventa socialmente af.
fermata (cioe viene da tutti riconosciuta come un'inter
terpretazione adeguata della realtil oggettiva), essa tende
a realizzare se stessa con forza nci fenomeni che pre
tende di spiegare. La sua intetiori7.zazione e resa piu
veloce dal fatto che appartiene alia rea!ta interiore, cos!
che l'individuo Ia rende reale nell'atto stesso di interio
rizzarla. Anche in questo caso, poiche In psicologia per
definizione appartiene all'identitii, e probabile che Ia
interiorizzazione sia accompagnata dnll'idenrificazione, da
cui, ipso facio, deriva che forma l'identitii. In questa
stretto nesso tra interiorizzazione e identificaziooe, le
teorie psicologiche differiscono considerevolmente dagli
alui tipi di reoria. Dato che i problemi della socilinaziooe non riuscita sono quelli che piu portano a questa
genere di teoriuazione, non c'e da meravigliarsi che le
tcorie psicologiche siano piu portate ad avere efferri socialiuanti. Questo non equivale ad affermare che le
psicologie siano autovcrif:icanti. Come abbiamo notato,
In vcrifica avviene con il confronto ua le teorie psicologiche e Ia realta psicolog.ica empiricamentc disponibile.
Le psicologie producono una realta, cbe a sua volta serve da base per Ia !oro veriica: in altre parole, noi qui
stiamo trattando di una dialettica, non di una tautologia.
11 contadino haitiano che interiori.zzn Ia psicologia
vuduisra diventera posseduto non appena scoprici c~ri
scgni ben definiri. Analogamente, l'intel!ettuale nuovayorchese che interiorizza Ia psicologia freudiana diventera
nevrorico non appena diagnostichera certi sintomi ben

La sodetii come realta soggelliva

..263

noti. Anzi e possibile cbe, dato un cerro cootesto biografico, i segni o i sintomi vengaoo prodotti dall'indi
viduo stesso. In quesro caso lo haitiano produrrii non
sintomi di nevrosi rna segni di possesso, menue il nuovayorchese costruira Ia propria nevrosi in conformitii con
Ia sintomato!ogia riconosciuta. Questo non ba niente a
che vedere con I' isterismo di massa e meno ancora con
Ia simulazione di malattia, rna riguarda piuttosro l'impronta dei tipi societari di identita sulla realra soggeu:iva
delle persone comuni. II grado di identificazione varia
a seconda delle condizioni dell'interiorizzazione, come
abbiamo gia spiegaro, e dipende, per esempio, dal fat
to cbe avvenga nella socialiuazione primaria o in quella
secondaria. L'affermazione sociale della psicologia, che
comporta anche la concessione di certi ruoli sociali ai
teorici che Ia applicano, dipende naturalmenre da rutta
una varieta di circosranze socio-storiche ~. Ma phi essa
e affermara socialmente, piu ampia e Ia gamma di fenomeni che essa serve a interpretare.
Se posruliamo Ia possibilitii che eerte psicologie arrivino a divemare efficaci nel corso di un processo di
realizzazione, ci rroviamo di fronte a! problema di perche
in primo luogo nascano teorie non ancora efficaci (poiche
tali dovrebbero essere neUe prime fasi di questa processo). Per farla breve, perche una psicologia dovrebbe sostituirne un'altra nella storia? La risposta che viene data
piu comunemente e che questi mutamenti nvvengono
quando l'identita, per qualunque rngione, si presenta come uo problema. II problema pub nascere dalla d.ialettica
delb realtil psicologica e dell:! struttura sociale. Muta
meoti radicali nella struttura sociale (come, per esempio,
quelli che furono provocati dalla rivoluzione industriale)
possono causare concomiranri mutamenti nella realra psi-

.\ a r.

ibide"f.

26-1

U rtalid

com~

coJiru;irmt sodale

cologica. In questa caso, possono sorgerc nuove teorie


psicologiche perch~ queUe vecchie non sono piu in grado
di spiegare in maniera soddisfacente i fenomeni empi
rici che si hanno souo gli occhi. La teorizzazione sui
l'idenritii cercherii allora di prendere atto delle trasfor
rnazioni di quesra che sono gia avvenute, e verra essa
stessa rrasformata in questa pr!Xesso. D'alrra parte, l'iden
titil puo diventarc problematica al livello della teoria
stessa, cioe in seguito a sviluppi teoretici intrinseci. In
questo caso, le reoric psicologiche si consumano, per cos[
dire, prima del fatto . Una deliberata manipolazione
ideologica da parte di gruppi politicamente interessati e
una delle molte possibilitil sroriche che giustificano il
!oro perdurare anche quando esse sono superate; questo,
naruralmente, puo avvenire solamente se i teorici sono
d'accordo.

4.

0.RGANISMO E IDENTITA.

Abbiamo discusso moho prima i presupposti e i limiti


propri deU'organismo umano presenti nella costruzione
sociale della realra. P. importante sonolineare a questo
punto che l'organismo continua a influire su ogni fase
della arrivitii urnana di costruzione della realt3 e che esso
e, a sua volta, influenzato da questa atti\ita. Per dirla
in maniera un po' rozza, l'animalita dell'uomo e trasfor
mara nella socializzazione, ma non annullata. Cosf lo stomaco continua a borbottare per conro suo menrre l'uomo
e inrenro a costruire il mondo; viceversa, le rose che
avvengono nel mondo prodono daU'uorno, possono far
borbottare di piu, o di meno, o in maniera diversa, il suo
sromaco. L'uomo e anche capace di mangiare e di reoriz
zare allo stesso momenta. La continua coesistenza tra
l'animalitll e Ia socialir~ nell'uomo puo essere vantaggio-

La socitta come

T<~f1a sou.enha

265

sameme osservara in ogni conversazione che si svolge a


tavola.
1:: possibilc pularc di una dialettic:t tra natura e societii ... Questa dialettica e un dato della condizione
umana e si manifesta nuovamente in ogni individuo
umano. Per l'individuo, naruralmente, essa si svolge in
una sirua2ione socio-srorica gia strutrurata. C'e una con
tinua dialeuica, chc nasce con le primissime fasi della
socializzazione c continua a operare per tutto il periodo
dell'esisrenza dell'individuo nella socieri'l, tra ogni ani
male urnano e Ia sua situazionc socio-storica. Esterior
mente, e una dialeuica tra l'nnimale individuale e il
mondo sociale; inreriormente, e una dialettica tra il
substrata biologico dell 'individuo c Ia sua identita socialmente prodotta.
Per quamo riguarda I' aspetto esteriore e ancora pos
sibile affermare che l'organismo postula dei limiti a cio
che e socialmenre possibile. Come hanno detto dei costi
ruzionalisri inglesi, il parlamemo puo fare tutto, fuorchc
far parrorire gli uomini. Sc il parlamento ci provasse,
il suo progeno rroverebbe un ostacolo insormontabile
nella cosriruzione fisiologica dell'uomo. I fattori biologici lirnitano Ia porrata delle possibilita sociali dell'individuo, rna il rnondo sociale, cbe, risperro al singolo, e
preesisrenre, a sua volta impone dd li.miti a cio cbe e
biologicamente possibile all'organismo. La dialettica si
manifesto dunque nella rtcipr!Xa restrizione tra orga
nismo e societil.
..... U &alcnko~ 1u n.atura c tocict~ qui tnalin.ata ooo va assolu~
mente c:quipuata alia di.alettia della natura S\iluppata da Engels
e c:W t,rdo muxismo. La prima .ouol.lna chc la rdaxionc ddl'uomo
con iJ proprio corpo (e con t.. natu.ra in acnctc) C una rdarionc spccificame:nte um:;~na La 50nda, tnveu, proieua fenon:ta1i specificamente
wn.1ni nella natura non umana e quindj p.a..l a dcumanizzare tcorctia.
mente l'uomo col conJidenrlo nienc'aluo che l'oggctto di forzc n:atu

rali o leui di muuriJ

266

LI rraltil come costruzione sociale

Un esempio evideme dei limiti imposti daUa societil


alle possibilitil biologiche dell'organismo e il caso della
durata della vita, che varia, infatti, a seconda della posizione sociale. Anche nell'America contemporanea c'e
una considerevole differenza tra Ia durata della vita degli
individui del cera media e quella degli individui del ceto
superiore. Inoltre, gli individui delle classi povere sono
piu spesso malati di quelli delle classi abbienti, e per
di piu hanna malattie diverse. In allri termini, Ia societ11 determina per quanta tempo e in che modo vivra
l'orgnnismo urnano. Questa decisione pu~ cssere istiruzionalmeme programmata sia per mezzo dei controlli sociali, sia per mezzo della Iegge. La societii puc mutilare e
uccidere; anzi, e proprio nel suo potere di vita e di
morte che si manifesta il suo definitive controllo su1l'individuo.
La societa peoetra direttamente ncll'organismo anche
oel suo funzionamento, soprattutto per que! che riguarda
la sessualitil e Ia alirnenrazione. Sc da una pme ambedue queste funzioni sono fondate su impulsi biologici,
d'altra parte questi ulrimi sono estremameme malleabili
nell'uomo. L'uomo e spinto dalla sua cosrituzione biologics a cercare uno sfogo sessuale e a nutrirsi; rna essa
non gli dice dove cercare l'appagame.nto sessuale e che
cosa mangiare. Abbandonato a se stesso, l'uomo potrebbe
unirsi sessualmente pressoche a qualsiasi cosa o persona
ed e pcrfcttamcnte capace di mangiare cose che Ia uccidono. La sessualita e la nutrizione sono incanalate in
direzioni specifiche socialmente piuttosto che biologicamente, e questa incanalamento non solo impone dei limiti a queste attivit3, rna influisce direttamente su1le
funzioni dell'organismo. Cosi l'individuo Ia cui socializzazione e riuscita bene e incapace di funzionare sessualmente con un partner sbagliato ,. e magari vomira se
gli si offre un cibo sbagliato " Come abbiamo visto,

LI socictil come realta soggetti11a

267

l'incanalamento sociale dell'attivita c l'essenza dell'istituzionalizzazione, che e il fondarnento della cosrruzione


sociale della realta. Si puo dire aUora che Ia realta sodale derermina non solo l'artivita e Ia coscienza, rna, in
un grado notevole, anche il funzionamento dell'organisrno. Cosi, funzioni intrinsecarnente biologiche come l'orgasrno e Ia digestione sono condizionate dalla srruttura
della sociera, che determina anche il modo in cui l'organismo viene usato nell'attivicl: l'espressivita, il portamenta e i gesti sono socialmente strurturati. Non occorre che ci occupiamo della possibilita, che qui si intravede, di una sociologia del corpo " Quello che ci interessa
e che Ia societa pone dei limiti all'orgnnismo, come l'organismo pone dei !imiti alia societa.
Per que! che riguarda l'aspetto interno, la dialertica
si mnnifesta come Ia resistenza del substrata biologico
all':u.ione della sociera su di esso *. Questa, naturalmente,
e ovvio sopratruuo nel processo della socializzazione primaria. Le difficolti\ che si presentano nella primissima socializzazione del bambino non possono essere spiegate
semplicemente nei termini dei problemi intrinseci dell'apprendimento. ll piccolo animale Iotta per difendersi,
per cos! dire. II fatto che sia destinate a perdere Ia battaglia non elimina Ia resistenza della sua animalira all'influenza sempre piu penetrante del mondo sociale.
Per csempio, il bambino resiste all'imposizione della
.U Per questa possibilit~ di una discip1ina di sociosomatica , v.
~rg SimmeJ, op. cit., pp. 483 ss. (il Ja8iio suU:1 sociologia dei
sensi ); J!.1arcd Mauss. Sociologie tl tJnJbropolog11, Paris, Presses Uni
vcnitaircs de France, 1950, pp. 3-6.5 ss., tr:~d. it., Ttot iil t.t nerttlt della
'"~Jti<~, Torino, Ein~udi, 1965. D saggio Mle recnic:hc del c:orpo sf

tron a p. JS' < " Edward T. lUll, Tbt S1ltnt ungut . Garden Ci
ty, N. Y., Dooblc:day, 19,9. L'oan.alisi sociol"'!i<ll ddlo II<SS1l.tliti prob:tbilmtort fomirebbe il m~ueriale empitico piU. ricco per una disciplin.a
cJi -5(0 d'tlC.
le Ql;-.to .,.. moho ben <OIDJll<SO nel ~tto di Fmod di social.izzaz:ione. Slato moho sonovalut~~to nqli adattamenli fumioo:ali$ti
dJ Freud. ds .\Winowski iD poL

268

La

r~altii com~ coJtruvon~ social~

strutrura remporale della societa sulla naturale tempo


ralira del suo organismo "'. Resiste all'obbligo di man
giare e di dormire secondo un orario piuttosto che secondo le esigenze biologicameme date del suo organismo.
Questa resistenza viene progressivamente piegata nel
corso della socializzazione, rna si perpetua come frustra
zione in ogni occasione in cui Ia societa proibisce all'in
dividuo affamato di mangiare e all'individuo assonnaro
di andare a letto. La socializzazione comporta inevitabilmente questo tipo di frustrazione. La vita sociale dipende dalla continua sottomissione della resistenza di
origine biologica nell'individuo, iJ che comporta una
legittimazione oltre che una istiruzionalizzaziooe. Cos!
Ia societa gli fornisce varie spiegazioni su perche deve
maogiare rre volte al giorno a112iche ogni volta che ha
fame, e spiegazioni ancora piu perentorie su perche non
deve andare a Ierro con Ia sorella. Problemi analoghi di
adattamemo deU'orgaoismo al moodo socialmeote costrui
to esistooo aocbe nella soc;alizzazione secondaria, anche
se, naruralmente, iJ grado di frustrazione biologics e probabilmente molto minore.
Nell'individuo pienameme socializzato c'~ una con
tinua dialettica interna tra l'identita e iJ suo substrato
biologico 4 L'individuo continua a far esperie112a di
se sresso come organismo, indipendentemeote dal suo essere sociale, e qualche volta in contrapposizione con
esso. Spesso questa dialenica e percepita come una Iotta
tra l'io superiore e quello c inferiore ,., rispettiva
mente ideotificati con l'ideorita sociale e con l'animalitii
presociale, o magari addirittura antisociale. L'io su
periore deve riperutamente affermare iJ suo predomi
nio sull'io inferiore , qualche volta in prove critiche

Lr sodettl come rulta souettiva

269

di forza: per esempio, un uomo deve vincere Ia propria


istimiva paura della morte mostrandosi coraggioso in
battaglia. L'io inferiore viene qui sconfitto e sot
romesso da quello superiore , e questa affermazione
di predoroinio sui substrata biologico e necessaria per iJ
manteoimemo, sia soggettivo che oggettivo, dell'ideotitil
sociale di guerriero. Analogamente, un uomo pub costringere se stesso a compiere un arto sessuale vincendo
l'inerte resistenza della sazieta fisiologica, allo scopo di
conservare Ia propria identita di uomo particolarmente
virile. Anche qui, l'io inferiore e asservito a quello
superiore . La vittoria sulla paura e quella sulla stan
chezza sessuale illustrano entrambe il modo in cui il sub
strato biologico rcsiste ed e vinto dall'io sociale. : inutile dire che ci sono molte vittorie di minore entita che
vengono accenat~ come qualcosa di abiruale nella vita
di tutti i gioroi, come in effetti ci sono anche sconfine
minori e maggiori.
L'uomo e biologicamente predestinato a costruire un
mondo e ad abitarvi in comune con gli altri. Questo
mondo diventa per lui Ia realtii dominante e definitiva.
I suoi limiti sono posti dalla natura, rna, unn volta
cosrruito, esso influisce a sua volta sulla natura. Nella
dialettica tra Ia natura e iJ mondo socialmente costruito
lo stesso organismo umano viene trasformato e in questo
modo l'uomo produce Ia realtil e se stesso.

n Cfr. qui Henri Bergson (sopratruno la sua teoti.t ddl1 durara),


Medeau-Ponty. Allred Schua e Jean Piaget.
ar. qui sio Durkhdm c:t.: Pl.,..ncr, ohre <be Fm~d

Mauri~

..

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