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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Come valutare gli effetti dei programmi


comunitari ?

Il caso dei Fondi Strutturali

Torino,15 febbraio 1999

A. MAIRATE
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Indice
 Utilità e Razionalità della valutazione
 Quadro concettuale
- logica dell’intervento
- 5 concetti-chiave
- impatto lordo/netto
- il problema della causalità (nesso tra causa ed effetto)

 Metodi e tecniche di valutazione d’impatto


- requisiti di base; criteri di scelta
- valutazione micro (efficienza, efficacia)
- valutazione macro

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Indice (segue)

 Utilizzare i risultati della valutazione


- caso 1: teoria dei “public goods” applicata alla
valutazione del QCS irlandese
- caso 2: applicazione di un modello
macroeconomico complesso (Hermin)

 Alcune conclusioni : esiste una cultura “europea” della


valutazione?

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

I. Utilità e Razionalità della Valutazione


 Valutare è un termine che deriva da valore e che significa apprezzare il
valore inerente a un determinato oggetto: emettere un giudizio di valore
sull’oggetto che si sta valutando deve realizzarsi sulla base di informazioni e dati
oggettivi, che danno fondatezza alla valutazione.

 I criteri con cui è stata raccolta l’informazione di base, il suo rigore


sistematico condizionano la qualità della valutazione stessa

Per condurre una valutazione bisogna adottare delle decisioni


sul metodo della valutazione in quanto è necesario chiarire :
Cosa si valuta?
Come si valuta?
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VERSO UNA DEFINIZIONE DELLA VALUTAZIONE

Il processo di formazione di un guidizio sul valore di un programma.


Non c’è una definizione universale ma si possono individuare dei tratti
caratteristici:

La valutazione deve essere:

 analitica
 sistematica
 affidabile
 orienta ai problemi
 prescrittiva

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PROBLEMI DELLA VALUTAZIONE

 Valutazione non può essere assimilata a studi scientifici, audit e


monitoraggio
 è utile se permette di migliorare la qualità degli interventi e delle
politiche
 è necessario porre l’accento sui risultati della valutazione perchè possa
essere utile
 questa visione della valutazione, orientata all’ottenimento di resultati
utilizzabili esige vari requisiti:
che venga effettuata al momento giusto
che partecipino nella valutazione tutte le parti interessate
 una valutazione di tipo partenariale o pluralista è più complessa ma
anche più realista

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 Ordinare e selezionare accuratamente tutti gli aspetti che si desiderano


considerare nella valutazione
 Una fase chiave della valutazione è la definizione della metodologia nella quale
si devono individuare le domande cui bisogna rispondere (gli obiettivi della
valutazione)
 Una volta conosciuti gli obiettivi, si stabiliscano dei valori standard per il loro
conseguimento per elaborare sui base empirica indicatori attribuibili a un
programma o a un azione

Altri aspetti “critici”


 unità de referenza: la misurazione
 importanza del costo
 modalità di gestione
 informazioni disponibili (documenti di programmazione, risorse delle
unità di management, inddicatori di realizzazione/risultato)

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EX-ANTE MEDIO TERMINE EX-POST


(mid-term)

TEMI - * SWOT analysis * Analisi di pertinenza * Analisi di efficacia


CHIAVE * Razionalità e grado di * Efficacia / efficienza
pertinenza * Efficienza (su * Analisi di impatto
* Quantificazione degli campione di progetti) (reddito, occupa-
obiettivi * Qualità della gestione zione, etc.)
* Analisi di impatto * Benchmarking
socio-economico * “Best practices”
* Qualità dei meccanismi
gestionali

ASPETTI * Impatto ambientale Analisi funzionale Funzione di


SPECIFICI (“Strategic environmental all'allocazione di risorse “accountability” /
assessment”) “accantonate” (riserva di “learning”
* Effetti positivi in termini di “performance”)
“pari opportunità”

ELABORAZIONE CORREZIONI RENDERE CONTO


DEI PIANI “IN ITINERE” / IMPARARE
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TECNICHE DI RACCOLTA DEI DATI

DATI  quantitativi
 qualitativi
 longitudinali
 transversali
 primari/secondari

TECNICHE  indagini campionarie Cross Section Panel

 casi di studio
 testimoni privilegiati (DELPHI)
 rassegna della letteratura
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VARIABLI SISTEMICHE DELLA VALUTAZIONE

 Risorse

 Input

 Struttura

 Processo

 Output

 Impatto

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UN MODELLO SISTEMICO SEMPLIFICATO

INPUT OUTPUT
RISORSE STRUTTURA IMPATTO
PROCESSO

Feedback

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LA PROGRAMMAZIONE E LA LOGICA DELL’ INTERVENTO

Nesso logico tra input di un programma e gli output, e conseguentemente


all’ ottenimento di risultati e impatti

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Impatti
(effetti di più obiettivi
generali
lungo termine)

Effetti
Risultati
obiettivi Obiettivi del
(effetti specifici
immediati) programma

Realizzazioni
obiettivi
(beni e servizi operativi
prodotti)

Risorse
(umane, Attività del Fig. 1 Logica di intervento di un programma
tecniche programma
e finanziarie)

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5 ASPETTI CHIAVE DELLA VALUTAZIONE

Rilevanza

Efficacia

Efficienza

Utilità

Sostenibilità

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Fig. 2 Quadro d’ insieme della valutazione

Impatti
Problemi
Socio-economici
Bisogni

Risultati

Programma

Obiettivi Risorse Attività Realizzazioni

Valutazione
Pertinenza

Efficienza

Efficacia
Utilità e sostenibilità
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IMPATTO LORDO / NETTO

 Concetto di addizionalità e “deadweight” (effetti di inerzia)

 Effetti di dislocazione / sostituzione

 Altri effetti indiretti

(caso pratico)

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II. Metodi e tecniche di valutazione

Aspetti fondamentali:

 la connessione tra le azioni di un programma e le conseguenze


o effetti prodotti

 I criteri di validità delle relazioni causali che si stabiliscono tra


le differenti variabili

 come si accettano o riggettano i metodi e approcci alternativi


Quest’ultimo punto è uno dei più delicati e risulta centrale, poichè
se i criteri non sono adeguati si possono commettere errori (per
esempio supporre che la causa di un risultato è una delle azioni del
programma)

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Tipi di impatto:

a) la valutazione degli impatti microeconomici (a livello di misura


o di un’azione ): risultati in termini di efficacia o di efficienza

b) la valutazione dell’impatto macroeconomico impostata a un


livello piu’ generale . Le variabili-obiettivo sono quelle tipiche di
un approccio macro o aggregato, e cioè il livello di attività e
reddito, livello di occupazione e accumulazione di capitale.

c) la valutazione dell’impatto ambientale : sensibilità crescente ma


basi metodologiche ancora deboli e carenza e eterogeneità
dell’informazione statistica (vedi modello OCSE “pressione-stato-
risposta”)

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II.1. Metodologie per valutare risultati


microeconomici

II.1.1 Metodi per valutare l’efficacia

 L’ identificazione di obiettivi mediante tecniche di impact


mapping

 Tecniche quasi sperimentali

 Tecniche econometriche

 Metodologia input-output

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VALUTAZIONE MICROECONOMICA

Efficacia: Efficienza: rapporto


Quali effetti? tra costi e risultati

 identificazione  identificazione
 controllo  quantificazione
 quantificazione

Analisi quasi Analisi Analisi Analisi Analisi Frontiera di


sperimentale econometrico input/output costi-benefici costi-efficacia efficienza

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II.1. Metodologie per valutare risultati


microeconomici

A. Identificazione di obiettivi mediante tecniche di tipo impact mapping

Metodologia proposta dal programma Means


che si propone si colmare alcune carenze delle valutazioni dette “tradizionali”

 considera in forma esplicita le opinioni dei gestori degli interventi strutturali

 elabora indicatori di impatto, che sorgono dal consenso tra I vari gestori, e che possono
essere utilizzati tanto per l’analisi di valutabilità di un PO quanto come indicatori di
impatto intermedio nelle fasi di elaborazione delle valutazioni intermedie

Il metodo ha un origine qualitativo basato sulle opinioni dei partecipanti e si svolge


nella traduzione in indicatori quantificabili.

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II.1. Metodologie per valutare risultati


microeconomici (segue)
Il metodo si sviluppa in cinque tappe:

 conocere I punti di vista dei gestori sull’impatto di un programma

 assegnare ponderazioni a seconda dell’importanza che I gestori danno agli


obiettivi specifici nel raggiungimento dell’obiettivo globale

 stabilire relazioni esistenti tra i descrittori proposti

 analisi dell’informazione fornita nelle tappe precdenti mediante l’utilizzo di


tecniche multidimensionali (cluster analysis)

 il valutatori traducono i descrittori di impatto specifico derivati dal processo su


descritto in una batteria di indicatori, che permettono do ottenere una misura
obiettiva del grado in cui l’impatto si è effettivamente prodotto
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II.1.1 Metodi per valutare l’efficacia


B. Tecniche quasi sperimentali

 nel valutare l’effetto di una determinata azione o intervento sull’


investimento o la creazione di posti di lavoro, è necessario separare
chiaramente l’effetto concreto di tali misure da altri fattori che
possono incidere sulla probabilità di investire o di creare
occupazione

 Il confronto si deve basare sulla distinzione tra la situazione


dell’intervento ex-post e ciò che sarebbe successo in assenza di tale
intervento (situazione “counterfactual”)

E(Y*) = E (Y1 - Y0)

Problema: trovare un’approssimazione accettabile al “counterfactual”

 Possibilità di utilizzare “Gruppi di controllo” ma solo in rari casi


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II.1.1 Metodi per valutare l’efficacia


C. Tecniche non sperimentali o econometriche

 Metodo per la valutazione di interventi (per esempio, aiuti all’investimento)


che utilizza l’informazione proveniente da chi ha partecipato nei programmi
senza formare nessun “gruppo di controllo”

Per esempio, esistono delle variabili w che incidono in qualche modo sulla la
decisione di un’impresa di partecipare o mono.

Supponiamo che esiste una relazione lineare tra tali variabili e una variabile non
osservabile Z* che determina se l’impresa partecipa o meno.

Z* utilità differenziale (tra la decisione di partecipare e di non partecipare)


Z* = w + u u ~ N (0,1)
Z=1 se Z* > 0
Z=a se Z* <= 0
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Limiti

Ipotesi molto restrittive

 bisogna conoscere quale modello economico concreto determina i risultati


del programma (cambiamenti operati nel tasso di reddittività per effetto
della sovvenzione)

 il modello deve anche specificare la relazione esistente tra l’impatto del


programma e la selezione delle imprese beneficiarie

 non è precisata la direzione del nesso causale

vantaggio del metodo sperimentale: più semplice da spiegare ai decisori


(rispetto a quello econometrico) della politica regionale

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II.1.1 Metodi per valutare l’efficacia

D. Metodologia input-output

 permette di sintetizzare relazioni intersettoriali complesse che si


producono nel sistema economico, considerando un insieme di identità
contabili a un livello di disaggregazione relativemente alto

 consente di scomporre i risultati di un intervento in tre componenti :


 impatti diretti : viene considerato il valore di quelle attività economiche
nella regione oggetto di studio che vengono prodotte quale risultato diretto
dell’intervento pubblico ;

 impatti indiretti: comprende l’effetto di tutte quelle attività economiche


che si vengono prodotte al di fuori dell’intervento ma che sono attribuibili,
almeno parzialmente, all’esistenza di tale intervento.

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Metodologia input-output (segue)

 impatti indotti: effetto moltiplicatore di reddito o di occupazione (ma


bisogna prendere in considerazione il peso delle importazioni nella
regione)

L’impatto totale è la somma degli impatti diretti, indiretti e indotti.

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Metodologia input-output (segue)

Limiti :

 richiede un’informazione statistica molto dettagliata sulle


relazioni inter-settoriali che compongono la struttura produttiva di
un paese o di una regione

 modello statico

 non esiste una sostituibilità dei fattori

 ricchezza di informazione fornita dalle tavole I-O ma necessaria


prudenza sulla qualità dei dati

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II.1.2. Metodi per valutare l’efficienza

 L’ efficienza misura la relazione tra gli inputs impiegati (costi


generati) e l’output ottenuto (risultati). Le valutazioni in termini di
efficienza richiedono una combinazione dei risultati ottenuti con i
costi necessari al loro conseguimento.

 Vi sono una serie di problemi:

 quale tipo di costi bisogna prendere in considerazione e come


si misurano?

 con quali indicatori di risultato si commisurano i benefici

 efficienza minima e massima

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

(a) Analisi costi-benefici

 il metodo consiste nel calcolare da un lato I costi associati a una


determinata azione e dall’altra I benefici che essa genera

 la differenza tra I due elementi puo’ constituire un fattore di decisione


per:

 acettare o rigettare un progetto: il progetto puo’ essere


rigettato se i costi superano i benefici, cioè non raggiunge un
livello minimo di efficienza

 gerarchizzare , stabilire un ranking tra differenti azioni


alternative

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Analisi costi-benefici (segue)

 Aspetti fondamentali:

 la scelta del tasso di sconto (privato o sociale)


 definire il costo di opportunità delle risorse disponibili
 il tasso interno di rendimento (TIR)

 Indicatori associati all’ analisi costi-benefici

I progetto possono essere gerarchizzati a seconda del rapporto tra


benefici e costi e non differenza tra loro Los proyectos pueden
jerarquizarse atendiendo alla relación Beneficios/Costes y no a su
diferencia

Inoltre, occorre distinguere chiaramente il costo iniziale associato a un


progetto (Co) e I costi futuri.

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Analisi costi-benefici (segue)

un possibile indicatore associato all’ analisi costi-benefici

C0
rapporto costo / risultato =
n
Rt - Ct
Σ (1 + i)t
t=1

ove,
C0 = Costo iniziale dell’azione proposta acción propuesta
Ct = costi negli anni successivi (t) da sostenere una volta finalizzato il
progetto
Rt = benefici nell’anno t
i = tasso di sconto
n= orizzonte temporale (20-30 anni)
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

(b) Analisi costo-efficacia (cost-effectiveness)

Si tratta di una variante dell’ analisi costi-benefici in quanto il costo di


un progetto si mette in relazione con il risultato ottenuto,
indipendentemente dall’unità di misura utilizzata, e non solo con I
benefici monetari calcolati in lire o in ecu.

(per esempio, nel caso di un progetto di approviggionamento idrico, si


compara il costo di un progetto con i litri di acqua prodotti (in m³))

L’ alternativa più efficiente è quella che :

 massimizza il prodotto o il risultato a fronte di un determinato costo o


alternativamente,

 minimizza il costo di ottenimento di un determinato livello di prodotto

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Analisi costo-efficacia (segue)

Il vantaggio di questo approccio è che si considera la gamma completa di


alternative e si identifica la soluzione ottimale.

Tuttavia, i risultati debbono essere utilizzati con cautela prima di accettare


le soluzioni “ottimali”:

 criteri di aggregazione adottati?

 include la funzione obiettivo di tutti I fattori quantificabili?

 sono importanti I fattori intangibili esclusi dal modello?

 come tratta il modello il problema dell’ equità?

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

(c) Frontiere di efficienza

 La misura dell’ efficienza di ciascun intervento si ottiene dal suo


confronto con gli interventi più efficienti che configurano la
frontiera, che definisce le migliori realizzazioni osservate.

 La frontiera puo’ essere specificata come relazione parametrica


degli inputs o come relazione no parametrica .La metodologia
DEA permette di analizzare l’ efficienza tecnica in situazioni di
inputs/outputs multipli.

 Permette anche di esplorare le origini (nonchè le cause) dell’


efficienza, quantificando l’uso eccessivo di inputs e anche la
riduzione di costi.

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2. Metodi per valutare risultati


macroeconomici

Aprossimazioni a una sola equazione

 Proiezioni tendenziali
 Analisis shift-share
 Enfasi sulla funzione di produzione
 modelli di crescita e convergenza

Modelli multiequazionali

 modello Hermin
 modelli dinamici con focalizzazione regionale

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Le metodologie adottate per valutare gli impatti macroeconomici


debbono soddisfare due requisiti maggiori:
maggiori

 la validità interna esige che possa essere stabilita una connessione tra gli
strumenti utilizzati e gli obiettivi che si perseguono (assicurarsi che si tratta
bene di una relazione di causalità)

 la validità esterna è un requisito di generalità dei risultati (problema della


generalizzazione dei risultati e raccomandazioni di politica ad altri ambiti o
scenari)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.1. Aprossimazioni a una sola equazione

(a) Proiezioni tendenziali

 analizza in un’ottica di serie temporali la traiettoria que avrebbe


seguito una determinata variabile in due situazioni alternative : policy
on e policy off.

 la proiezione di questa tendenza genera il counterfactual

Inconvenienti:

si consiglia il suo utilizzo come forma molto preliminare nella


descrizione degli effetti attesi dei Fondi

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.1. Aprossimazioni a una sola equazione

(b) Analisi shift-share

L’idea di base è di scomporre il tasso di crescita regionale (misurato


in termini di occupazione o produttività) in vari componenti attribuibili
ciascuno di essi all’influenza di fattori specifici, e in particolare alla
specializzazione produttiva o alla composizione settoriale della
produzione

Applicazione pratica di questa idea non omogenea:

 da una prospettiva temporale ( generare il counterfactual)

 analisi shift-share standard (con scomposizione di una variable in vari


componenti strutturali y locali)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.1. Aprossimazioni a una sola equazione

(c) Funzione di produzione

Per esempio, si tratta di valutare l’impatto sulla produttività delle


infrastrutture pubbliche più direttamente legate al processo produttivo
(Aschauer)

yt = a + bt + c kt + dlt +egt

ove,

yt = log VAB privato; a, b = parametri; t = tendenza

kt = log stock capitale privato

lt = log occupazione privata; gt = log stock capitale pubblico; c, d, e = elasticità

A. MAIRATE
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.1. Aprossimazioni a una sola equazione

(d) Contabilità della crescita e teoria della convergenza

 misura della convergenza : convergenza sigma e convergenza beta

 indicatori di Theil (per misurare le disparità regionali)

 quantificare le fonti della crescita (Solow)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.2. Modelli a piu’ equazioni

(a) Modello Hermin

Sviluppato da Herce y Sosvilla-Rivero en España (Fedea)

 è stato specificamente concepito per la valutazione ex ante dell’


impatto dei Fondi Strutturali

 è stato utilizzato per la valutazione dei QCS

 presenta una metodologia comune con altri paesi ( Irlanda e


Portogallo)

Pochi modelli soddisfano queste esigenze.

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.2. Modelli a più equazioni

Caratteristiche generali:

 E’ un modello multiequazionale con cinque blocchi di equazioni di


comportamento:

β determinazione del prodotto e dei fattori


β salari
β prezzi
β mercado del lavoro
β equazioni di domanda

 E’ un modelo di tipo reale ( non c’è un blocco monetario)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Caratteristiche generali: (segue)

 è un modello multisettoriale, con tuttavia un livello di


disaggregazione ridotto a quattro settori : governo, settore dei beni
comercializzabili (tradable goods), settore di beni non
comercializzabili, agricoltura

 è un modello di medio- lungo termine nel quale si excludono


considerazioni di tipo congiunturale o cicliche

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

II.2.2. Modelli a piu’ equazioni

(b) Altri modelli macroeconomici

 modello input-ouput (Beutel)

 modello Wharton -UAM (Universidad de Madrid)

 modello MOISEES (Ministerio de Economia y Hacienda Spagna)

 modelli della London School of Economics (Fondo di Cohesione)

 Modelli regionali di equilibrio generale calcolabile (Venables)


 Dinamiche distributive e kernels stoccastici (Quah)
 Vettori autoregressivi (Pissarides)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Alcune riflessioni conclusive

 Le approssimazioni di tipo counterfactual sono utili come primo


passo nella quantificazione degli effetti attribuibili alla politica
economica

 Le tecniche miranti a stabilire correlazioni hanno una serie di


vantaggi, in quanto permettono di connettere variabili e a
quantificare le relazioni tra loro. Tuttavia, si pone il problema
della causalità.

 Le tecniche di modellistica (a più equazioni) hano una maggiore


ricchezza poichè prevedono interrelazioni tra agenti e settori
quali Hermin o le tavole input-output.

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

III. Presentazione di casi de studio

Caso 1: Applicazione teoria dei “public goods”


(QCS - Irlanda)

Caso 2: Modello macroeconometrico HERMIN


(Spagna, Portogullo, Irlanda)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Caso 1: Applicazione teoria “public goods”

Valutazione QCS - Irlanda

 Solleva il problema dell’efficienza allocativa delle risorse pubbliche assegnate


a un certo numero di misure

Ipotesi de base: l’intervento publico deve essere giustificato solo nel caso in cui
il mercato non funziona in modo corretto; inoltre tale intervento
non deve creare distorisioni di mercato.

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

 4 situazioni

 fornitura di “public goods” (ad es. Transporti) che non possono essere
forniti in assenza di un pubblico intervento
 introduzione di “sussidi correttivi” destinati a modificare il prezzo di beni
e servizi qualora il prezzo di mercaro non riflette in modo adeguato i
benefici sociali (es. Il eosto dei prestiti alle PMI)
 gestione di “interventi mirati” a modificare comportamenti
(ad. Es. Introduzione di nuove tecnologie)
 logiche ridistributive aiuti o sussidi de “welfare” che perseguono scopi
di “equità” sociale

 Metodo

 categorizzazione sistematica delle 166 misure con le rubriche su elencate


 comparazione delle misure all’interno di ciascuna categoria.
A. MAIRATE
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Caso 2: Modello HERMIN

Caratteristiche

 modello neo keynesiano combina aspetti di “domanda” e “offerta”

 impatto di “domanda” (include effetti de prezzo e mecanismi di reazione sul


mercaro del lavoro)

 impatto dal lato dell’ “offerta” (supply side)

 esternalità associate agli investimenti QCS

 infrastrutture (capitale pubblico)


 capitale umano
 aiuti al settore produttivo (capitale privato)

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

 Risultati positivi a lungo termine

Ad esempio, nel 2020 l’impatto addizionale del QCS è di 12 punti percentuali


in termini di crescita del PiL rispetto allo scenario di base (nel 1999, l’impatto
addizionale è di 9.3 punti percentuali)

2 problemi:

 anticipazioni degli agenti (critica di Lucas)

 misura delle “elasticità” di output (necessarie per calcolare le “esternalità”)

A. MAIRATE
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Conclusioni: Esiste una cultura “europea” della valutazione?

Progressi nella cultura della valutazione, ma modelli ed approcci diversificati

Tre modelli:  burocratico


 manageriale
 democratico (“accountability”)

Quattro sfide per il futuro:

 consolidare la prassi valutativa


 rafforzamento dei sistemi di monitoraggio, indicatori e benchmarking
 affinare metodologie e strumenti di valutazione
 promuovere scambi multilaterali di esperienze

A. MAIRATE
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Graph 2: HERMIN results - percentage (point) deviations from baseline in 2000


(permanent funding, low externalities)

%
15
10.8
8.6
10

5
2.3 2.7 GDP at factor costs
-0.4 -0.4 Unemployment rate
0
Greece Spain Ireland Portugal
-5
-5.2
-7.5
-10

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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

Graph 3: Mid-term evaluation results - percentage deviations from baseline in 1999

%
6
5.1
5 4.8
4.4
3.8
4 3.7

3.2 3.2
GDP
3 2.9 employment
2.4
2.0
2
1.5
1.0
1

0
Germany Greece Spain Ireland Italy Portugal
(Obj. 1) (Obj. 1)
Note: The employment figure for Portugal is the reduction of the unemployment rate in percentage points.
Sources: Ifo Institut (D), KEPE (EL), Quasar (E), ESRI (IRL), Ministero del tesoro (I), CISEP (P).

A. MAIRATE
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CONCETTI, METODI E TECNICHE DI VALUTAZIONE NEI FONDI STRUTTURALI

EXEMPLE D’APPLICATION DE LA METHODE DES EFFETS NETS (CAS REEL)

Mesure Soutien aux P.M.E.


Dépense totale 180 Mecu Soit environ 15% de la dépense totale du
programme
FEDER 70 Mecu Soit plus de 25% de la dépense totale
relative à la mesure
Résultat 12.000 Dans le programme précédent, 75 Mecu
P.M.E. étaient consacrés à cette mesure, et les
aidées données de suivi ont confirmé que 1500
PME avaient été aidées
Effet brut sur 9000 Les données de suivi indiquent qu’en
l’emploi moyenne trois P.M.E. aidées sur quatre
déclare avoir créé ou maintenu un emploi
équivalent temps plein
Effet d’aubaine - 1800 Les données d’évaluation ont confirmé que
20% de l’aide aux P.M.E. était sans effet,
c’est-à-dire qu’une entreprise aidée sur 5
aurait agi même en l’absence de soutien du
FEDER
Effet de - 2700 Les données d’évaluation indiquent que
déplacement 30% des effets de ce type d’aide sur
l’emploi ne font que déplacer des emplois
en provenance d’autres parties de la zone
visée par le programme.
Effet net sur 4500
l’emploi

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