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sfida : a m a r e
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da Ottobre 2004
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Indice
Capitolo 1
Come nasce l affettivit
Capitolo 6
Sessualit
Capitolo 2
L innamoramento
Capitolo 7
Comunicazione
Capitolo 3
Maschile e femminile
Capitolo 8
La coppia
Capitolo 4
L amore
Capitolo 9
L autostima
Capitolo 5
Il matrimonio
Capitolo 10
Conclusioni: il percorso fatto
insieme
-----------------------------------------------------------------------------------------------Seminario realizzato
dalla dott.ssa Imperia Luz Mezzetti
Psicologa - Psicoterapeuta
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dott.ssa Imperia Luz Mezzetti cell.338 6309472
imperialuz.mezzetti@virgilio.it - Copyleft 2004 In collaborazione con www.matrice.it sito di
Psicologia che divulga conoscenza immediatamente fruibile, gratuitamente. Rev. 1.1
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I semi delle nostre esperienze di coppia stanno nelle prime forme d apprendimento.
Nasciamo con un corredo che quello delle emozioni (paura, fame, smarrimento,
fusionalit, benessere) che ci permette di creare la prima categoria nei confronti del
mondo: la categoria del
Piacere/dispiacere.
Chi risponde ai nostri bisogni ha la facolt di agire in modo pi o meno adeguato.
Questo l inizio della nostra Comunicazione affettiva
Il primo codice mentale che ci guida alla sopravvivenza biologica e psicologica
quest emozione piacevole/spiacevole
All emozione si lega un sentimento, una colorazione positiva o negativa che, quando
include un altro d vita ad un affetto.
Emozione
Fame
sentimento
negativo
affetto
(qualit dell esperienza)
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2)
la figura del partner viene esaltata fino a divenire un ossessione senza di lui/lei
la mia vita non ha senso
la realt viene distorta, tutto in funzione di lui/lei
fondato solo sul presente, non un progetto, si alimenta
dell immediato
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
senza passare
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Esistono delle fasi di crescita che per modalit di fare esperienza sono molto simili.
Nella prima fase della vita, abbiamo visto che esiste la fase narcisistica, la simbiosi, il
pe r cor so di fa r e e spe r ie nza va ne lla dir e zione da ll I o a l Tu.
..I l
pe r cor so
che
va
da ll inna m or a m e nt o
a ll a m or e
ca r a t t e r ist iche , e va ne lla m e de sim a dir e zione da ll I o a l Tu
ha
le
st e sse
Una
de lle
pi
e sa lt a nt i
e spe r ie nze
de lla
nost r a
vit a
que lla
de ll inna m or a m e n t o, u n m om e nt o m a gico, dove t u t t o possibile , in cui il
m ondo si t r a sfor m a a i nost r i occhi pe r ch ci se nt ia m o onnipot e nt i. Possia m o,
o crediamo di poter affrontare qualsiasi cosa, ci sentiamo forti.
N e lle fia be , gli inn a m or a t i sono pe r fe t t i, be lli e buoni, t u t t i son o cont r o di
lor o. I l pr incipe dispost o a d a ffr on t a r e qua lsia si ne m ico pe r la sua
inna m or a t a , fosse a nche il pa dr e - r e , o dr a ghi, st r e ghe e d inca nt e sim i.
Ost a coli che h a n n o in com une il fa t t o di e sse r e im pr e ve dibili e sconosciut i
( com e le e m ozioni) . Le qua lit , pe r ch la fia ba a bbia u n a conclusione fe lice ,
sono spe sso que lle de lla cost a n za , de lla pa z ie nza , de ll int e llige nza , de lla
for za ne l sa pe r a spe t t a r e o soppor t a r e , e sot t o il for t e de side r io de ll union e
de i due si dispost i a soppor t a r e t ut t o. Chi im pe disce que st a m or e ?
La st r e ga o la m a t r igna : la m a dr e in t e r na che non vuole la scia r e a nda r e ; il
drago: il controllo e la vittoria sulle emozioni immediate e travolgenti;
Chi ci d la for za di a ffr ont a r e l im pr e sa ?
La fa t a : la m a dr e int e r na ch e d l indipe nde nz a ; il m a go o il sa ggio: la for z a
de l pa dr e con la sua e spe r ie nza ; gli a nim a li e la na t ur a a n t r opom or fizza t i: il
corredo del cuore e della testa da imparare ad usare insieme.
N e ll inna m or a m e n t o l uno si pr e st a a ll a lt r o pe r conosce r e il pr opr io m ondo di
emozioni, sentimenti e affetti, per scoprire in s stessi le potenzialit nei
confr on t i de lle r e la zioni um a ne : un dono che ognu no fa a ll a lt r o
inconsapevolmente.
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L innamoramento
a prezzo di scontri, di miei sensi di colpa per aver rifiutato un ruolo di madre ben
definito, di pesanti solitudini. Forse cominci quel giorno che lei torn a casa con la
faccia spaccata e tagliata per una caduta e che, guardandomi con una determinazione
e una disperazione mai pi viste, mi disse: A costo di spaccarmi tutta, d ora innanzi
uscir sempre da sola . Capii subito che era successo qualcosa d irreversibile, che
l avevo persa e salvata , nello stesso tempo. Perdevo il mio ruolo d onnipotente, la
mia giustificazione di vita, restavano i miei compagni la paura, l ansia, l incertezza e il
timore che la mia abdicazione le potesse nuocere: ma qualcosa di nuovo era
finalmente venuto a recidere l omert dietro di cui reciprocamente ci nascondevamo
da quasi vent anni.
Per alcuni giovani l ostacolo non rappresentato da un handicap fisico ma da una
difficolt esistenziale, a volte il genitore a contrastare attivamente la crescita del
figlio perch ha bisogno di lui, perch il figlio deve corrispondere ad un modello
secondo un disegno precostituito, oppure che il genitore consciamente o
inconsciamente, cerchi nel proprio figlio non soltanto compagnia ma protezione.
Pu trattarsi anche di genitori che, al momento in cui il figlio lasciasse la casa e non
dovesse pi dipendere da loro, si troverebbero a dover affrontare, loro malgrado, la
vita di coppia (ultimogenito), quando il figlio a dover fare da collante tra i genitori,
questi possono ostacolare il suo cammino verso l autonomia affettiva per non essere
costretti a fare chiarezza nel loro rapporto coniugale.
Il rapporto che si potrebbe sviluppare, quello di una donna di tipo infantile verso
un padre che la protegga dai rischi connessi con le tematiche d identificazione
femminile
Pu sembrare strano, ma molto probabilmente queste due persone, al loro primo
incontro, si sono comunicati quali erano i loro bisogni reciproci
L attenzione culturalmente indotta dalla nostra storia personale, diretta a
cogliere specifici elementi d interesse nell aspetto e nel comportamento di una
particolare persona, che si accompagna ad una disa t t e n zione altrettanto
selettiva per tutti gli elementi del suo carattere e del rapporto, che potrebbero
rendere problematica la relazione. Questa persona ci colpisce, ci piace,
desideriamo rivederla, conoscerla meglio, questa persona con le sue
caratteristiche fisiche ci attrae. Entra in gioco una capacit mentale che ha un
ruolo importante nell innamoramento, quella dell immaginazione, allora la
ripensiamo, la sua bellezza, le espressioni del viso, i movimenti, vediamo in
queste manifestazioni cose che probabilmente altri non vedono, allora
vorremmo fonderci con l altro, toccare parlare, parlare di noi stessi della nostra
storia e ascoltare quella dell altro.
La realt inizia ad essere distorta perch cerchiamo, inconsapevolmente, di far
combaciare tutto con ci che idealizziamo, per rinforzare il nostro desiderio che
sia la favola della nostra vita, uno stato di benessere.
Essere innamorato ci fa sentire bene come aver trovato qualcosa che
cercavamo da tempo. A volte ci ritroviamo a parlare con lei/lui mentalmente
quasi fosse un essere invisibile che ci segue sempre, immaginiamo di fare delle
cose con lui/lei. Come il bambino che allucina il seno materno con il ciuccio,
ricrea quella situazione di beatitudine, che poi rafforzata dalla realt. Non a
caso il primo contatto importante il bacio, la bocca per conoscere.
La figura dell altro esaltata fino a diventare un ossessione, senza di lui/lei la mia
vita non ha senso l unit data dalle due met. Da questo momento non siamo pi
noi stessi, soffriamo delle vere e proprie crisi d astinenza da dipendenza.
2) fa se de ll inca nt e simo
Entrare nella vita intima dell altro come rientrare nella fase simbiotica dell inizio
della nostra vita, lui/lei ha qualcosa di cui io non posso fare a meno, che da solo
non ha, insieme si pu affrontare tutto, (gesti estremi, letteratura,
Giulietta/Romeo)
I sentimenti d esaltazione, annullamento, ansia e felicit che accompagnano questa
fase sono caratteristici di forte investimento emotivo su una nuova relazione che
crea una sorta di sbandamento. In questo senso i sentimenti possono essere
vissuti romanticamente come uno stato di malattia , non si mangia pi, non si
dorme pi, tutto perde importanza, Si mettono a rischio i propri confini
soggettivi, l innamoramento ci fa sentire deboli e bisognosi dell altro, riporta in
primo piano il corpo, le sue sensazioni, ma anche la rappresentazione di S
incompleto, insufficiente. Si schiavi dei propri sentimenti, si perde la libert in
nome della persona amata, si perde l obiettivit e il senso della realt, che
deformata. Trasforma le caratteristiche della persona amata, vedendone solo gli
aspetti positivi, l oggetto del suo amore appare come unico, irripetibile e
straordinario.
Nei due partner avviene un gioco d identificazioni proiettive incrociate.
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INNAMORAMENTO
AMORE
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Maschile e femminile
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LE DONNE
La donna nell evoluzione ha dunque, sviluppato un tipo di comunicazione verbale e
intuitiva dei sentimenti, per questo ha affinato l intimit, l interiorit, l intuizione.
Le donne hanno bisogno di ricevere: sollecitudine, comprensione, rispetto, devozione,
rassicurazione, poich si confrontano costantemente con i fantasmi delle donne del
passato
Le maggiori richieste femminili, si espandono nel campo dell affettivit e della
tenerezza, con una richiesta di riconoscimento del proprio ruolo e dei propri diritti e
doveri. Per esserne all altezza il maschio costretto a sviluppare una maggiore
maturit psicoaffettiva rispetto al passato, e non stupisce che egli abbia perso le sue
tradizionali certezze e manifesti, soprattutto nel ruolo di partner, una profonda crisi
d identit.
L investimento emotivo e romantico delle donne nella relazione in cui sono coinvolte,
non coincide pi con una minore importanza attribuita al sesso.
Anche se si trovano meno di prima a dover fare i conti con gli st e r e ot ipi di r uolo
sessuale, tuttavia il loro grado d autostima non sembra migliorato. Le donne hanno
dubbi sul proprio valore e scarsa autostima, al contrario, un atteggiamento pi sicuro
di s e la capacit d autoaffermazione passano ancora per tipiche qualit maschili
donne con le palle . I ruoli sessuali influiscono sullo sviluppo della stima di s.
E frequente sentire una donna, che stata lasciata da poco dire:
gli ho dato gli anni migliori della mia vita, figli magnifici, una casa bella e pulita come
uno specchio, un ottima cuoca, accoglienza ai suoi amici, disponibilit sessuale . Quasi
tutte queste cose erano usate come linguaggio d amore solo trent anni fa, ma
difficile non farci i conti ancora oggi. Probabilmente vero, il dividersi i ruoli e
scegliere di dedicarsi a questi con amore per se stessi e per l altro una
manifestazione d amore, ma non basta. Non si pu perdere la propria identit, non
fa r e r ife r im e nt o a llo sca m bio dir e t t o d a m or e fa pe r de r e di vist a il pe r ch ci si
sce lt i. L educazione che negli anni passati le donne hanno ricevuto, stata quella
per cui le cose pi importanti da dare ad un uomo erano proprio quelle che questa
signora aveva dato nella sua vita al suo uomo. L errore pi grande probabilmente
stato quello di non chiedersi: Com e vor r e i e sse r e a m a t a .
Soffrono di panico, cos come di ansia e di depressione molte delle donne che nella
loro vita hanno rincorso la carriera e l autonomia, che hanno ottenuto i risultati che
volevano con estrema determinazione. In questa sfida con se stesse hanno per
dimenticato una componente inalienabile del loro modo di essere: la capacit di saper
integrare i diversi aspetti della vita
Anor e ssia e bulim ia h a n no occupa t o il post o de ll ist e r ia , conse gue nze de lle
r ichie st e socia li, la donna in ca r r ie r a ha de t e r m ina t e ca r a t t e r ist iche : que lle
maschili a discapito della femminilit.
Anche se indubbio che il lungo regno della societ patriarcale ha determinato
l affermarsi della parte maschile nel mondo, persino a livello lessicale dove dottore,
onorevole, ministro sono termini di genere maschile, una dittatura di genere dove
anche la chiesa ha fatto la sua parte riproducendo un credo nel quale ai posti di
maggior potere o prestigio sono riservati agli uomini. La donna da parte sua, ha
sviluppato alcune strategie quali la seduzione, il ricatto affettivo, il potere di
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GLI UOMINI
L uomo ha potuto sviluppare con il tempo, un attitudine mentale che le permette la
capacit di eccellere nei confronti della donna: nell orientamento spazio temporale,
nella logica, le capacit pratiche e concrete, nel collegare l effetto alla causa,
nell impegnarsi a produrre un benessere economico e sociale per s e per la sua
famiglia.
Nell affrontare i problemi con la sua compagna si sente obbligato ad offrire subito una
soluzione, per questo per sostenere un uomo non bisogna cercare di aiutarlo
risolvendo il suo problema offrendogli soluzioni.
Hanno bisogno di ricevere: fiducia, accettazione, apprezzamento ammirazione,
incoraggiamento, rispetto.
S identificano in uomini duri , individui che si costruiscono un personaggio che in
realt non li rappresenta: molto decisi, con un emotivit controllata, poco propensi ad
accettare le proprie paure, poco disponibili alle coccole, e poco al pianto o alla
manifestazione delle emozioni, con un indifferenza che apparentemente li mette al
riparo da tutto. Una soluzione per questi uomini stata quella di mettere delle
distanze emotive. In realt, sono molto pi teneri e sensibili di quanto loro stessi non
credano.
L uomo quindi agisce, trova soluzioni e strategie per il mantenimento di certi valori,
ma si mette in azione e si espone.
Nella sua storia c poca familiarit con il linguaggio dei sentimenti, e il mondo delle
sensazioni. In un rapporto generalmente cerca l accoglienza, la pace, la comprensione,
la tranquillit, l appoggio affettivo
sessuale. Considera il lavoro un impegno che
assorbe la totalit delle sue energie, sente la famiglia come il luogo deputato al riposo.
Soffrono di panico, cos come di ansia e di depressione, si isolano perdendo quei punti
di riferimento gi fragili. Quando si aggregano tra di loro si misurano, riproducendo
quella competizione che li ha uniti nel gruppo dei pari nell infanzia (partite di calcetto
del dopo-lavoro, la politica, gli sport), difficilmente usano quegli spazi per confrontarsi
nei loro aspetti pi intimi, mentre le donne approfittano di qualsiasi occasione
(parrucchiere, palestra, l attesa davanti alla scuola dei figli). Essere uomo nella societ
d oggi difficile. C un identit perduta.
Negli ultimi quarant anni, la preoccupazione principale sul tema era ritrovare e
tutelare gli spazi femminili .
Qual lo spazio dell uomo?
Lo spazio dell uomo non c pi e lui ci ha rinunciato in cambio di una lite in meno.
L uomo nasce e cresce in una famiglia tradizionale, dove accanto ad un padre potente
vive una madre docile e sottomessa ed invece, nel momento della costituzione di un
rapporto di coppia, si trova accanto una coetanea emancipata ed insofferente d ogni
subordinazione. Di fronte a questo passaggio improvviso dall una all altra figura il
maschio deve operare una difficile ridefinizione di s, della propria identit sessuale ed
una continua
e profonda ristrutturazione delle regole di convivenza.
Per gli uomini, le emozioni sono un mondo privato, ne hanno pudore e per alcuni
motivo d imbarazzo.
La gran differenza sta per nel modo in cui esprimono le emozioni. Un uomo geloso
del suo spazio intimo (quello mentale), e vive l insistenza della donna di poterne far
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parte come una prepotenza, se lo desidera sar lui a chiedere una condivisione. Il
silenzio per un uomo anche un modo per stare bene insieme, non criticare il suo
bisogno di solitudine, n interrogarlo sul suo stato d animo significa rispettarlo.
E diverso l uso della parola, Non tutto si pu tradurre a parole. Per la maggior parte
degli uomini, le dimostrazioni d amore sono azioni, fatti. (la fedelt, la dedizione),
difficilmente sono parole romantiche, apprezzamenti alla sua persona (il vestito
nuovo, il taglio dei capelli). La comunicazione maschile diretta, non ama i sottintesi,
n dover interpretare, ragionano in termini vero/falso. Non leggono i messaggi
vogliono che i pensieri siano dichiarati apertamente. Non capisce il broncio
immotivato.
Le problematiche edipiche sono all ordine del giorno nella clinica. Rari sono i casi di
pazienti che sono riusciti ad entrare in questa fase, rarissimi quelli che l hanno
superata. Nella migliore situazione perdura la tematica (coppia fissa con mamma)
anche se si sono avute molte partner, o addirittura bloccati in una fase precedente:
simbiotica-orale o narcisistica-fallica.
Gli uomini in una partner cercano:
L ascolto, ad ogni incontro non sopportano di essere angosciati con problemi, i suoi
racconti sono lineari e imperniati sulle attivit, desidera essere informato delle cose di
lei seguendo il suo stesso stile. Vuole sentirsi accettato per com era quando si sono
incontrati. Odia essere cambiato e tanto meno educato. Sentire la sua stima lo
rassicura, e se ci sono delle discrepanze sugli stili di vita solo se si sente amato, di sua
iniziativa, modificher un comportamento. Non vuole sentirsi manipolato (anche se la
sua mamma lo fa o lo ha fatto, smettere un buon motivo di cambiamento).
Am a r e significa r iconosce r e l a lt r o e d e sse r e r iconosciut i.
Le posizioni sociali contemporanee sono differenti perch uomini e donne hanno
potuto, seppure con molta confusione, far riferimento alle proprie risorse, anche per
quella parte che fino ad ora non era ritenuta caratteristica dell uno o dell altro sesso: il
mondo dei sentimenti per gli uomini, il mondo sociale per le donne.
Per far riferimento alle proprie risorse bisogna fare silenzio dentro di noi: ascoltarci,
durante questo periodo inevitabile vivere una specie di sbandamento, una
destabilizzazione, evidente nella storia recente dei ruoli.
Ma le differenze non si annullano con una manciata di anni, e i linguaggi continuano
ad essere differenti.
Proprio perch abituati ad avere a che fare con materiali diversi, nel senso d avere
pi o meno pratica nel gestire i diversi aspetti della vita.
Uomini e donne hanno bisogni emotivi uguali, ma li soddisfano in modo diverso,
Da bambini ci si prepara alla vita attraverso il gioco e gi il tipo di linguaggio, lo
scambio, il modo di stare insieme, quello che cercano attraverso il gioco e la
compagnia e quello che sperimentano, differente.
I maschi si riuniscono in gruppi organizzati gerarchicamente, con un leader che da
ordini e stabilisce regole, con vincitori e vinti, con sfide d abilit.
Le femmine s incontrano in piccoli gruppi o a coppie, tra loro il fattore chiave
l intimit, raramente il gioco prevede il trionfo di una sola.
Da equivoci e sentimenti la Schelotto:
Proviamo a pensare a due bambini, un maschio ed una femmina, che crescono
insieme da sempre, incontrandosi a casa o fuori, ripetono gli stessi giochi: si
rincorrono, si acchiappano, si avvinghiano. Col passare degli anni per, senza che se
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ne rendono conto, i loro corpi mutano e un bel giorno, il toccarsi dei giochi consueti
provoca in loro sensazioni nuove e inquietanti. Sono cresciuti, la pubert lentamente li
trasforma, e il contatto dei corpi, inaspettatamente, provoca nei ragazzini una
sconosciuta eccitazione.
Il maschietto avr una risposta fisica evidente e concreta, un erezione, e riuscir ad
assegnare un nome preciso all insieme d elettrizzanti messaggi che i sensi gli
trasmettono; penser questo sesso .
La bambina, che sta vivendo le stesse avvincenti novit, ma senza un preciso
riferimento corporeo, cercher a sua volta di riconoscere e assegnare un nome a ci
che le sta accadendo e penser questo amore .
Da adulti gli uomini sono pi preparati a parlare il linguaggio della posizione sociale e
dell indipendenza, le donne quello delle relazioni.
Di conseguenza gli uomini utilizzano il linguaggio per comunicare esclusivamente fatti
e informazioni, spesso una comunicazione dove la colorazione affettiva poco
visibile. Le donne esprimono sentimenti ed in genere usano superlativi, metafore e
generalizzazioni che gli uomini interpretano alla lettera.
Tutto ci creer, nel futuro della coppia parecchi equivoci e difficolt, non ultimo
quello della visione della realt e della sua interpretazione.
Queste differenze si riscontreranno anche nel cogliere nell altro alcuni segnali,
piuttosto che altri, es. per la donna ricevere un abbraccio, un bacio, un attenzione
giornaliera significa essere confermata ogni giorno, per l uomo il fatto di vivere con lei
una conferma costante.
Esse r e uom o o donn a a ve r e la ca pa cit di se nt ir si ne l be ne e ne l m a le ,
rimanendo fedeli a se stessi, anche se questo pu provocare dei
dolori
Nel momento in cui due persone decidono di formare una coppia, decidono
contemporaneamente di condividere un progetto di vita che impegna il corpo, il
pensiero, l affettivit, i rapporti sociali, ed ereditano inevitabilmente il conflitto fra i
sessi, ma anche la meravigliosa differenza.
Nello spazio della con-vivenza si pu trasformare il conflitto in scambio reciproco.
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L amore
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"voler bene", l'affetto che si prova per familiari, per i fratelli, per gli amici
carissimi o per compagni, per cui si ha stima e simpatia..
d) La condivisione del proprio sentire. Una forma d amore diretta verso l altro,
che tende al proprio e altrui benessere, senza attendere in cambio particolari
gratificazioni poich il viverlo d di per s la sensazione di estensione del nostro
io, n di difesa n di fusione, quello sperimentato dalle persone che dedicano
se stessi al prossimo. In questo rientra l amore che provano i religiosi, l amore
spirituale.
A questo punto potremmo chiederci, ma qual il vero amore?
Possiamo rispondere che quando un amore ci permette di sperimentare una
evoluzione personale, nostra e dell altro, nel senso che ci permette di trascendere
dai confini dei nostri bisogni individuali o delle nostre paure, questa la forma pi
elevata di tale sentimento sperimentata dagli individui. La caratteristica di base
la volont di estendere il proprio io allo scopo di favorire la propria e l altrui
crescita.
Abbiamo visto come all inizio della vita il bambino si sente fuso con la madre,
onnipotente, quindi le esperienze gli permettono di ridimensionarsi e di costruire i
propri confini. Nell innamoramento accade la stessa cosa, ma l estensione dell io
momentanea e illusoria, ci serve per sperimentare noi stessi senza considerare
l altro come entit diversa da noi. Nell amore noi raggiungiamo una maggiore
dimensione, questa volta reale e concreta. Amare quindi un atto di
autoevoluzione sia l amare noi stessi che gli altri.
Non possiamo amare gli altri se non amiamo noi stessi, non possiamo dare
qua lcosa che non a bbia m o ne a nche pe r noi. Estendere i nostri limiti significa
superarli e questo costa fatica.
Fattori costitutivi dell amore:
Attraverso noi stessi, possiamo renderci conto se siamo in grado di amare gli altri.
Provando in prima persona quali sono le cose che ci permettiamo e quali no, se
agiamo delle censure nei confronti della nostra autenticit o ci esprimiamo per
come siamo, permette a noi stessi di conoscerci, di sapere che abbiamo bisogno di
ascoltare il nostro vero s, se sappiamo sperimentarci in questo senso, il rispetto
per noi stessi implica quello degli altri.
LE COMPONENTI DELL'AMORE
L'amore ha delle componenti principali: passione, nel senso di attrazione fisica;
amicizia, intesa soprattutto come affinit di carattere; impegno, nel senso di
volont e desiderio di stare insieme; intimit: confidenza con noi stessi, che
implica i sentimenti di vicinanza, unione e legame con l altro.
Ognuna di queste componenti esercita un influenza sulle altre, per cui un
cambiamento nello schema dell impegno ha conseguenze profonde sull intimit e la
passione, cos come un forte tasso passionale, senza coltivare gli altri aspetti,
indurr a cercare gratificazioni a breve termine lasciando sullo sfondo decisioni a
lungo termine, a livello di relazione implica inevitabilmente che abbiamo tralasciato
qualcosa nella crescita personale.
Nella relazione d amore in una coppia dovrebbero esserci: passione pi amicizia pi
intimit, pi impegno
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I non detti, i sospesi mai ripresi, il passare sopra a cose che invece ci fanno male, per
amore, il sacrificarsi per sono scuse che coprono la mancanza di responsabilit
dell unione, ma significa anche rinunciare a capire, e forse a perdonare. Non riusciamo
a capire che quando ci rifiutiamo di perdonare ci carichiamo dell inutile fardello
dell odio, del dolore e della vendetta, che non ha mai fini, anzi pesa pi su di noi che
su chi ci ha fatto del male.
Cominceremo a perdonare quando saremo in grado di guardare a chi ci ha offeso
come a noi stessi, n meglio n peggio. Il perdono liberare il proprio io dal passato.
Alcune persone hanno paura della gioia, dell euforia, del piacere e di altri stati emotivi
di solito gradevoli. In molte di queste persone l essere felici provoca sensi di colpa,
vergogna e inadeguatezza.
Quando ci sentiamo allegri, euforici, felici siamo pi aperti alla vita, capaci di vedere le
cose con maggiore chiarezza e controllare le tensioni quotidiane. Tutti noi siamo stati
vittime della presunzione e abbiamo pensato di poter dominare l altro e di cambiarlo in
nome dell amore.
Il cambiamento un processo volontario. Nessuno pu cambiare gli altri, e nessun
rapporto che non rispetti l individualit e le scelte dell altro pu sopravvivere. La vera
armonia sopravviene solo quando abbiamo per i diritti, gli atteggiamenti e i sentimenti
degli altri un rispetto profondo come quello che abbiamo per i nostri.
In ogni rapporto i diritti individuali sono gli stessi di cui si godeva prima di conoscere
il partner. I diritti non si discutono, esistono e basta.
Il maggior lavoro richiesto dall amore l attenzione,
d attenzione l ascolto.
e la forma pi diffusa
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L'amore passionale non sempre resta immutato nel tempo, spesso cambia o si
modifica. In particolare, se l unione
dura a lungo, si trasforma in amore di
compartecipazione". In effetti, con il passar degli anni, ci rendiamo conto che la parola
passione acquista alcune caratteristiche e ne perde altre. Con il passare del tempo le
modalit che ci accendevano passionalmente non sono pi le stesse. Nell amore tra
coniugi anziani la passione si accende non pi dalla vista di certe caratteristiche
fisiche, ma dalla sensazione di intimit profonda e conoscenza fisica dell altro, il
sapere che nel suo corpo ritroveremo un posto che ci fa sentire bene, appagati,
eccitati.
Questo spiega anche perch le unioni arrivate ad un certo punto difficilmente si
rompono, l'amore passionale si trasformato in amore di compartecipazione, molto
pi resistente all'usura del tempo di quello passionale.
L'amore, in effetti, attraversa delle fasi. E' un'illusione pensare di poter conservare
l aspetto ardente e passionale forte dei primi tempi o dei primi mesi di convivenza, per
tutta la vita. L'amore si trasforma con il tempo. Questo dovuto anche al fatto che,
dopo l unione, di solito vengono i figli ed i figli sono degli affetti cos forti da
modificare, in meglio o in peggio, qualsiasi mnage coniugale.
Nel corso della vita in comune, in alcuni periodi l attenzione catturata dal far fronte
agli aspetti difficili della vita, alcune modalit si attenuano per riapparire pi in l, ma
ce ne sono altri a garantire la fede nell unione, diversi ma non per questo meno
profondi e importanti, se si preparati a questo, cio al fatto che l'amore non resta lo
stesso nel tempo, si eviter di rompere con facilit, come fanno molti giovani d'oggi.
Se si vuol vivere da eterni innamorati, restare per sempre nella fase della
"dell incantesimo", bisogna ricominciare sempre nuove storie con diversi partner.
LE CONSEGUENZE
Quali sono le conseguenze pratiche di tutto questo discorso? Una sola, amara, ma
inconfutabile: il mondo pieno di falsi amori. Una buona parte di essi si accontenta di
qualcosa che gli si avvicina.
Naturalmente anche in questo caso gioca il concetto di autostima. Pensiamo per
esempio di doverci accontentare, non ci permettiamo nemmeno di desiderare un
amore con la A maiuscola. C' chi sposa un uomo per la sua posizione economica, c'
chi ama sua moglie per l'ottimo carattere e per la sicurezza che le sa dare, ma non ha
verso di lei una "grandissima" attrazione sessuale ecc.. I casi sono tantissimi. Le
coppie formate ormai da diverso tempo entrano nell abitudine, quelle giovani si
rompono perch tanto fragili. La maggior parte dei matrimoni che falliscono sono
unioni nate male, amori imperfetti, a cui manca qualcosa per aspirare ad essere degli
amori con la A maiuscola.
Attualmente, nella nostra societ, pi facile metterci in discussione che in altri
tempi, questo significa che estremamente facile trovarci a fare un seminario sui
rapporti affettivi e capire che le zavorre che ci portiamo dietro non ci hanno permesso
di prendere il volo, magari non ci appartengono, ma possono appartenere a qualcuno
che nel passato stato per noi significativo, la nostra autostima fragile, ci siamo
guardati con gli occhi di qualcun altro dando spesso per scontata quell immagine, ma
non ci siamo mai guardati direttamente. Ci adeguiamo agli stereotipi proposti dalla
societ. Ma solo noi possiamo sapere quali sono le nostre capacit, i nostri desideri i
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Il matrimonio
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cure, si fa a sua volta figura di supporto e accudimento per la figura del partner, in un
rapporto simmetrico con caratteri di reciprocit.
Il pi importante contributo realizzato sullo studio dell attaccamento il classico
esperimento della Ainsw or t h de lla st r a nge sit u a t ion: consiste nell osservazione
delle reazioni di un bambino di 12 mesi al momento della separazione dalla figura di
attaccamento.
In base alle reazioni del bambino nelle varie separazioni e riunioni, sono stati definiti
dei sistemi di codificazione che distinguono innanzi tutto quattro principali tipi
d attaccamento:
- Attaccamento sicur o : il bambino sicuro pu piangere dopo la separazione dalla
madre, ma al suo ritorno cerca il contatto con lei, e riprende l interazione.
- Attaccamento a nsioso- e vit a n t e : al ritorno della madre, il bambino evita il
contatto con lei o la saluta in ritardo, pur non mostrando disturbi nel periodo della
separazione, al ritorno della madre il bambino evita il contatto con lei ed ai suoi
tentativi reagisce resistendo anche fisicamente
- Attaccamento a nsioso- r e sist e nt e : prima della separazione, il bambino rimane a
stretto contatto fisico con la madre, ma al suo ritorno ha comportamenti irritanti e
aggressivi a volte la spinge e la picchia. A volte piange e la madre non riesce a
consolarlo.
- Attaccamento disor ga nizz a t o- disor ie nt a t o : al ritorno della madre, il bambino
mostra una variet di comportamenti confusi. Il comportamento contraddittorio e
non in sintonia con quello della madre. Distoglie lo sguardo quando la madre lo prende
in braccio, e cerca il contatto quando la madre sembra non coinvolta o depressa.
Il bambino che vive una di queste modalit affettive si strutturer affettivamente di
conseguenza, proponendo a sua volta da adulto, un tipo di affettivit:
- insicuro/evitante: caratterizzato da timore dell intimit e incapacit di dipendere
dagli altri
- Sicuro: dalla capacit di vivere esperienze intime e di ricevere e chiedere aiuto.
- Ansioso/ambivalente si distingue per la preoccupazione circa l affidabilit della
figura d attaccamento e la sua disponibilit a soddisfare richieste affettive,
(dipendente).
Usando queste ricerche possibile tentare di capire le dinamiche delle relazioni
amorose, quali la scelta del partner, le origini dei diversi tipi d amore, il cambiamento
degli stili amorosi nel corso della vita o di una stessa storia, le difficolt nel formare e
mantenere legami soddisfacenti nelle relazioni adulte, o la tendenza ad evitare questa
naturale inclinazione.
Da adulti l opportunit di sperimentare in modo sufficientemente adeguato nuovi
legami, dipende dalla possibilit di prendere le distanze dai genitori, senza sensi di
colpa.
Le conseguenze del perdurare di tale legame, si riscontrano sia nella scelta del
partner, che potrebbe rappresentare un rifugio emotivo sostitutivo e vincolante al
quale si fa fare la funzione genitoriale, sia nello stile relazionale adottato dal soggetto
nel corso della storia stessa.
Cos ad esempio: gli accoppiamenti evitante-evitante e ambivalente-ambivalente sono
poco frequenti, mentre i soggetti sicuri tendono ad unirsi ad altri soggetti sicuri.
I soggetti insicuri, di tipo sia evitante .che ambivalente, tendenzialmente scelgono un
partner insicuro ma con uno stile d attaccamento diverso dal loro.
A livello pi superficiale si possono osservare, senza entrare nelle specifiche
dinamiche, tipi diversi di matrimoni
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Nelle relazioni pi simmetriche in cui entrambi sono impegnati e nel lavoro e nello
svolgimento dei ruoli parentali, l eguaglianza non significa che moglie e marito devono
assolvere gli stessi compiti negli stessi modi e nella stessa quantit. Qualsiasi sia il
tipo d accordo, ci che veramente necessario un senso di reciprocit a lungo
termine, in modo che i partner siano convinti che ciascuno si fa carico d alcune
responsabilit e che i rispettivi contributi hanno valore e fanno parte di un equilibrio
che dura nel tempo.
Uno squilibrio persistente di potere nella relazione, pu portare ad insoddisfazione e
sintomi come fatica, diminuzione del desiderio sessuale e depressione.
La famiglia una microrganizzazione basata sulla cooperazione per fini comuni:
benessere, sostegno reciproco, educazione dei figli, che ha un suo linguaggio privato,
cenni convenzionali, modi di dire, di chiamarsi, il lessico familiare alla base del mito
e attraverso questo si perpetua.
Nell attraversare le generazioni possiamo riscontrare un mito familiare che ogni
famiglia si porta dietro: la forza delle donne della famiglia, oppure le capacit
amatoriali degli uomini
Il mito, che si perpetua con i matrimoni da una generazione all altra, come in una
fiaba, viene a costruirsi su una rete d eventi, di personaggi, di ruoli, di contenuti
simbolici collegati tra loro e in cui spiccano alcuni elementi organizzatori che rivestono
un importanza particolare nel tracciare un tema o una trama.
Il terreno di sviluppo delle storie familiari si colloca soprattutto nei problemi non
risolti , storie di morti, di alcolismo, di violenze o tradimenti, che trasmettono vissuti
di perdita, separazione, abbandono, individuazione, nutrimento e deprivazione,
mentre la trama sembra seguire quel libro dei debiti e dei crediti dentro e tra le
generazioni che stabiliscono la comparsa e l evoluzione dei vari ruoli che le persone
coinvolte devono ricoprire. La nuova coppia viene inserita nella storia, ricoprendo
copioni gi attesi, che prevedono pochi gradi di libert dalla trama familiare.
Esiste una sorta di lealt familiare nei confronti di comportamenti sleali o distruttivi
vissuti nella famiglia di origine nel passato che pu essere ereditata dai pi giovani, ed
interferire nella nuova famiglia. In molte famiglie la lealt nei confronti delle famiglie
d origine continua a svolgere un ruolo prioritario, per quanto nascosto. Purtroppo, la
necessit di preservare immagini positive dei genitori, indipendentemente da quanto
possano essere stati violenti, offensivi o inadeguati, richiede lo spostamento dei
sentimenti negativi dagli oggetti primari verso altri membri della famiglia, per esempio
il coniuge e/o i figli.
Il tipo di influenza espressa dal mito familiare dipender dalla forza e dalla ricchezza
, dal livello d' individuazione e differenziazione raggiunto dalla persona interessata e
dalle sue capacit di elaborazione nei confronti del mito.
Le difficolt maggiori sono riportate da quei figli che hanno dovuto assumersi la
delega di determinate funzioni genitoriali, che difficilmente abbandonano questo ruolo,
anche quando si creano una propria famiglia.
Nel mito coesistono elementi reali ed elementi fantastici, insieme contribuiscono alla
costruzione di una realt funzionale a determinati bisogni emotivi dell uomo, primo fra
tutti, quello di dare un senso a un insieme di avvenimenti ambigui e casuali che
diventano tanto pi minacciosi quanto pi non in essi riconoscibile un intenzionalit.
La moglie che non permette nessuna critica al marito nei confronti della madre, il
marito che confonde moglie e madre.
Ma la relazione pu avere anche una finalit perversa.
La relazione sostenuta dal processo della collusione, che mantiene l equilibrio di
dinamiche spesso sconosciute anche ai protagonisti.
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I partner s impegnano in una storia comune in cui ciascuno realmente toccato dal
comportamento dell altro. Il comportamento e il benessere d A non possono pi
svilupparsi indipendentemente da B. Le decisioni importanti che determineranno il
futuro devono essere prese in due: la scelta del domicilio; il numero dei figli; il modo
di vivere (ad esempio in quale misura il denaro, la carriera, la ricerca di prestigio sono
cose importanti? Oppure preferibile una vita modesta, serena e tranquilla? meglio
una vita in citt o in campagna?); l educazione dei figli.
Il matrimonio non riguarda quindi solo i legami interpersonali tra due persone, ma
anche ogni ecosistema con il quale queste ultime d ora in avanti si troveranno ad
interagire.
Libert, scelte individuali e indipendenza sono, per definizione, ridotte nel matrimonio.
D ora in poi i partner devono prendere molte decisioni insieme, per questo litigano pi
spesso e si criticano con maggiore coinvolgimento.
L infanzia e l adolescenza sono servite per prepararsi, a sperimentarsi, ad esempio
attraverso il gioco (fare come se), a collezionare esperienze. Arriva l et in cui il
giovane adulto si sente spinto verso la realizzazione di altri aspetti di se stesso che ha
elaborato attraverso le esperienze precedenti. Quando due persone decidono che d ora
innanzi vivranno insieme, ciascuna delle due deve modificarsi internamente e
riorganizzarsi.
Questa la condizione perch possano orientare le loro forze in modo da raggiungere
meglio e il pi economicamente possibile i loro scopi. Dove per matrimonio dovremmo
intendere un modello adulto d intimit.
La caratteristica comune di tutti i matrimoni di cui abbiamo parlato in precedenza,
che i coniugi pi sono vicini, pi sono separati.
Paradossalmente se non riescono a separarsi, non possono nemmeno aumentare
l intimit. Se non possono aumentare la loro individualit non possono nemmeno
aumentare il loro stare insieme.
In poche parole: pi sei libero di stare con gli altri, specialmente con tua moglie, pi ti
senti libero con te stesso. Pi sei libero con te stesso e pi puoi essere con lei.
I requisiti principali per il buon funzionamento di una famiglia l adattabilit, la
chiarezza e la coerenza. Nella vita familiare gli imprevisti, determinate circostanze,
portano la coppia a ristabilire e rivedere il modo di stare insieme, un forte
affiatamento permette di sentirsi alleati nei confronti delle prove che la vita ci riserva.
La coesione, non fusione. Le famiglie sane riescono a trovare un equilibrio tra
vicinanza e rispetto della separazione e delle differenze individuali.
La comunicazione deve avere il requisito dell attendibilit, della fiducia, del rispetto.
L espressione delle emozioni, pu sembrare strano, ma altrettanto importante
l accordo su come si esprimono reciprocamente i sentimenti di amore, affetto e cura.
Le dimostrazioni d affetto devono appartenere allo stesso linguaggio, capita che in una
coppia quando uno dei due si esprime verbalmente l altro risponde con la
comunicazione del corpo e viceversa, i due non s incontrano.
La capacit di affrontare e risolvere le difficolt che insorgono nel corso della vita
insieme, cadere nella trappola di chi ha ragione e chi ha torto facilissimo, in questo
modo per non si risolvono i problemi si cerca semplicemente il colpevole.
Il matrimonio pi che una cerimonia pubblica, con l attenzione alle apparenze, al rito,
deve essere, prima d ogni altra cosa, un patto privato che non deve prevedere
l indissolubilit della coppia, ma la seriet e l impegno con il quale s inizia un cammino
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Sessualit
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Interrogarsi sulla propria identit nell adolescenza, significa soprattutto porsi delle
domande sull essere maschio o femmina, in altre parole sulla propria identit
sessuale. I ragazzi giocano a misurarsi reciprocamente la lunghezza del pene, si
masturbano o si fanno masturbare dai compagni o inventano giochi sessuali. In
questo periodo, infatti, l'immagine corporea, a causa dei cambiamenti fisiologici, si
modifica cos rapidamente da richiedere continui adattamenti nella ricerca di una
nuova identit personale. Le ragazze, misurano il grado di sviluppo dei caratteri
sessuali secondari, il seno, la peluria, si accarezzano, si toccano.
Tutte queste pratiche devono essere considerate come assolutamente normali, poich
si tratta di una serie di prove sulla propria sessualit futura.
Fattori educativi
La fa m iglia il fondamentale portatore di fattori che dirigono lo sviluppo del
programma sessuale poich oltre a fornire materiale genetico, propone modelli
comportamentali e altri segnali di riferimento per la crescita del nostro s sessuato
attraverso un piccolo t e a t r o dove ognuno impara a recitare il suo ruolo maschile e
femminile.
L educazione svolge un ruolo importante, pi per il clima generale che effettivamente
si vive in casa intorno al fenomeno affettivo, piuttosto che su cosa ci viene detto o
non detto a proposito della sessualit. Una madre e un padre che sanno vivere la loro
sessualit in modo tranquillo e sereno, come una componente importante della loro
unione, inevitabilmente passeranno ai figli, la fiducia nei confronti delle emozioni che il
loro corpo registra, a conoscere ed interpretare i suoi segnali come indicatori di
piacere o dispiacere, ad usarli per comunicare con il mondo.
Mentre una donna e un uomo che vivono la sessualit come un istinto che produce
una tensione fisica e chimica nel corpo e che va ridotta attraverso l atto sessuale,
passeranno ai figli che la sessualit localizzata negli organi genitali, sono in genere
quelle coppie che usano i figli per non avere intimit, (figli nel letto dei genitori).
Questi genitori per i maschi, passeranno che un esperienza prettamente fisica
rispetto alla sua genitalit, e che ne pu avere dimestichezza perch a portata di
mano , e pu gestirsela .
Alla femmina passeranno il silenzio, e sar pi un esperienza emozionale, poich
conosce meno gli aspetti fisici del suo organo genitale, dato che interno, e quindi
non imparer neanche la sua fisicit, se non attraverso impressioni e sensazioni, non
sempre precise, sulla sua eccitazione e il suo orgasmo, ma imparer anche che le
donne possono vivere senza il sesso, privilegiando i sentimenti.
Per capire l importanza delle manifestazioni fisiche dell affettivit basti sapere che
nelle prime fasi della vita, se topi neonati non sono accarezzati dalle loro madri, non si
sviluppano come dovrebbero, e molti di loro si ammalano e muoiono. Lo stesso vale
per i bambini piccoli che non vengono presi in braccio e che non possono sperimentare
il contatto corporeo con altri, hanno bisogno di essere tenuti in braccio e accarezzati.
Il contatto fisico necessario per produrre bambini sani, svegli e vigorosi, e pi tardi
nella vita necessario per sostenere queste qualit.
La comunicazione corporea, le carezze, gli abbracci sono trasmessi attraverso
l educazione dei genitori, determinano quindi nella vita di ognuno di noi,
un importanza straordinaria per quella che la vita sessuale.
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Corso
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vere e proprie tragedie, s inizier a parlare finalmente, della verginit e del suo valore
per ci che significa per ciascun individuo (indipendentemente dal sesso
d'appartenenza), m isur a ndo le dim e nsioni de ll'im pa t t o psicoe m ot ivo che h a
com incia r e a vive r e la se ssua lit da " gr a ndi" , e non quelle dei millimetri di
mucosa che si modificano nel corpo, o quelle del pene come se fossero importanti o
segno di capacit amatorie.
Tutto il nostro modo d essere permeato dalla nostra sessualit che non si esprime
solo con l'atto sessuale, ma riflette le caratteristiche personali, la storia e la cultura di
ciascuno. Essere in armonia con il proprio corpo, avvicinarsi a lui scoprendo
progressivamente le sensazioni che pu dare, significa soprattutto riconoscersi nelle
pr opr ie e m ozioni e ne i pr opr i de side r i. Il corpo non mente, un amico-nemico.
Cerca di coprire i veri problemi attraverso crampi muscolari, problemi estetici,
problemi colitici, i sogni, gli incubi ecc, ma allo stesso tempo li sta esprimendo.
La m a sturbazione, che nell adolescenza passa attraverso un normale processo
coatto, ma in una maturazione sana, la ripetizione coatta poi si placa perch
sostituita con altre forme di sessualit, spesso presentata come qualcosa d infantile,
d immaturo. In realt, essa rappresenta una normale componente del repertorio
sessuale dell'individuo e della coppia, utile a far conoscere il proprio corpo, e le donne,
al pari degli uomini, possono trarne piacere.
Come sappiamo, la nostra cultura tende a far coincidere il sesso essenzialmente con il
rapporto sessuale e con la penetrazione; invece importante scoprire anche i mille
modi di cui dispone il nostro corpo per creare un'intimit e un'armonia fisica con il
partner. Non a caso le coppie che non hanno pi niente da dirsi, preferiscono il coito al
bacio. Quando una coppia va in crisi il bacio sparisce prima del coito, poich implica
la necessit di guardarsi in faccia intimamente in senso reale e metaforico.
Se consideriamo altre esperienze piacevoli, non sessuali riscontriamo il carattere
percettivo della coscienza, il piacere di prendere il sole per esempio, anche se
accompagnato da una percezione riferita all epidermide sentito come un vissuto, non
inteso come piacere della pelle. Cos il piacere di ascoltare la musica, non riferito
all orecchio. Nel coito invece, il piacere riferito, ai genitali, come fosse una
percezione specifica. La qualit erotica non determinata dal recettore sensoriale. E
determinata invece da un elaborazione, da una codifica, per la quale acquista un
significato psichico condizionato dalle nostre precedenti esperienze.
E un atto di comunicazione, pieno di significato, questa caratteristica si pu vedere
bene in quella fase dell adolescenza nella quale si vive l innamoramento. Questo,
come abbiamo gi visto, coinvolge tutti i sensi. E importante la vista, l olfatto, il tatto,
la sessualit un evento psicosomatico evidente nel rossore del viso di chi sta
vivendo un eccitazione.
E quindi un linguaggio, quello del corpo, per comunicare cose che non si possono dire
altrimenti.
L intimit psico-corporea, soprattutto conoscenza di s e della propria sfera intima e
si raggiunge attraverso i contatti con le proprie sensazioni e con il proprio corpo.
Solo il r a ggiu ngim e nt o de ll int im it con se st e ssi r e nde il pr opr io cor po
disponibile a lle r e la zioni con l a lt r o.
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La sessualit comprende il corpo e la mente, quello che noi facciamo di solito, cio il
dividere la mente dal corpo un artificio verbale che ci serve per poterci spiegare, noi
siamo un processo e come tale delle strutture anatomiche si modificano in ogni istante
per permetterci la funzionalit del corpo in tutte le sue parti, la fantasia un processo
chimico che avviene per mezzo di strutture anatomiche. Nel coinvolgimento sessuale
relazionale, tutto l individuo in una dimensione d eccitazione, di sensibilizzazione nei
confronti del corpo e delle proprie emozioni, dei propri pensieri.
Ma l esercizio della soggettivit nella gestione dell intimit pu nascondere dei pericoli.
L uso sogge t t ivo de ll ogge t t o , dove per oggetto s intende anche l altro. La
definizione di normalit, come capita spesso nei confronti delle peculiarit umane
difficile. Nella sessualit lo ancora di pi. Spesso nella coppia si contrappongono idee
diverse di nor m a lit se ssua le Quando l atto erotico utilizzato per evitare una
relazione emotivamente intima con un altra persona, il fallimento relazionale, quindi
l utilizzazione dell altro come oggetto che permette di mantenere la distanza emotiva
a produrre una perversione. La pe r ve r sione un a st r a t e gia pe r dife nde r si
da ll int im it e pr e se r va r e la pr opr ia ide nt it .
La sessualit pu trasformarsi in uno strumento di potere per esercitare dominio sul
partner o in una reciproca dipendenza, delle volte le disfunzioni sessuali possono
essere il tradimento della sessualit
Il tipo di sessualit vissuta all interno della coppia un aspetto rappresentativo del
modello della relazione. Il sesso fornisce un linguaggio molto chiaro all interno del
quale possono trovare posto molti altri aspetti della coppia come il piacere,
l eccitazione, la paura, il potere sull altro, l essere usati dall altro, la giocosit,
l avventura, l intimit, la libert, il legame ecc.. non quindi un solo atto di piacere
reciproco: carico invece di significati simbolici imposti dall educazione, dalla cultura,
dai propri bisogni, dalle proprie aspettative.
Il sesso pu assumere delle funzioni non sessuali, infatti anche il mezzo per
soddisfare svariati bisogni: sesso al servizio dell identit come conferma di s stessi;
al servizio della comunicazione: il fare pace con o al servizio della socializzazione; pu
essere il pretesto per conflitti di coppia, commercializzato nella pubblicit e nella
prostituzione, antidepressivo o sonnifero.
L intimit sessuale coinvolge la testa, il cuore e la pancia. E un gioco pi che una
necessit.
I l pi pot e nt e or ga no se ssua le ne lla t e st a , la fa n t a sia la zon a e r oge na pe r
eccellenza
I legami tra int im it e d e r ot ism o, e, tra intimit e tenerezza dipendono dalle
caratteristiche di personalit. Per alcuni la tenerezza il sentimento principale, il
motore dell erotismo. Un gesto affettuoso pu portare facilmente ad un contatto
sessuale pi intimo. Per altri, invece, la tenerezza un dolce sonnifero. L immaginario
erotico ha un potere intimo di r e cipr ocit . I n t e r e sse e r ispe t t o r e cipr oco Esistono
tanti modi di esprimerci quanti per ascoltare
Per fare all amore bisogna essere in due, il rapporto sessuale non una
masturbazione a due, ma avere piacere nel dare e ricevere piacere all altro. E un
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Problemi di erezione possono essere attribuiti a cause di natura psicologica, uno stato
che si rileva soprattutto in soggetti di giovane et o nelle personalit ansiose, insicure
e nevrotiche. Spesso situazioni di vita stressanti, un femminile invadente nella vita,
timore di fallimento od attese elevate nei confronti dell'appuntamento sessuale o
problemi della coppia sono all'origine di questo disturbo. O ancora dell eiaculazione
precoce. Possono derivare da prime esperienze sessuali traumatiche.
Cos per le donne nella maggior parte delle difficolt o totale impossibilit di arrivare
all orgasmo o ancora nel caso del vaginismo, si pu parlare di somatizzazioni dell ansia
derivando quindi da problemi di tipo psicologico che generalmente risalgono a traumi
infantili, oppure a schemi educativi troppo rigidi e repressivi. Purtroppo molte donne
tacciono il loro problema, a causa di falsi pudori e di una serie di pregiudizi culturali.
Sia per la donna sia per l uomo parlare della propria vita sessuale ancora molto
difficile.
I l va ginism o si manifesta con una contrazione involontaria della muscolatura
dell organo genitale femminile tale da impedire la penetrazione. In rari casi d origine
organica. Frequentemente, il partner della donna che soffre di vaginismo ha un
atteggiamento problematico nei confronti della sessualit e sostiene il sintomo della
compagna.
Omosessualit
E solo dal 1974 che l omossessualit esclusa dal DSM ed considerata un modo di
essere nel mondo. Omosessuale colui che ha un attrazione erotica predominante
verso altri individui dello stesso sesso . L omosessuale non disorientato nel ruolo, n
nel genere.
L inclinazione dell interesse sessuale verso individui appartenenti allo stesso sesso pu
avere origine biologica nella corrispondenza tra sesso cromosomico e quello anatomico
e origine psicologica.
Ci occupiamo dell origine psicologia dell omosessualit: in molti casi l arrivo di un figlio
ad una madre che ha grossi problemi di relazione con il marito, pu portare al
riversare sul piccolo tutte le frustrazioni che sta vivendo la coppia. Altro caso che di
frequente fa sorgere problemi, la nascita di un maschio/femmina ad una coppia che
avrebbe preferito avere una femmina/maschio. La relazione stretta che intercorre fra
madre e figlio implica inevitabilmente l apprendimento di forme di condotta che sono
impartite dalla madre. A volte per proteggerlo dal mondo violento, da giochi che
potrebbero ferirlo, la madre sottomette il figlio alla sua personalit femminile.
L omosessuale generalmente cresce in una famiglia in cui la madre esercita un forte
dominio e controllo, o perch ha un carattere particolarmente forte o perch utilizza
l ansia o la malattia come motivo di ricatto affettivo. Il padre generalmente, una
figura poco significativa: ha una personalit debole, spesso assente da casa o ha un
brutto carattere che provoca una relazione depressiva o ansiosa nella madre. La
madre, funziona cos da modello per gli atteggiamenti del figlio e finisce per sostituire
la personalit del figlio con la propria; tutto questo succede per il forte desiderio che il
figlio non acquisisca gli stessi comportamenti e atteggiamenti del padre.
All arrivo della pubert, il ragazzo o la ragazza possono avere esperienze omosessuali,
queste provocano un misto di piacere e d ansia. Sperimentano la relazione
omosessuale e persistono nella stessa, non confrontandosi con soggetti del sesso
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Le emozioni sono cos importanti perch le sperimentiamo fin dalla nascita, mentre
dobbiamo attendere anni prima di poter assegnare loro un nome attraverso il
linguaggio.
Metacomunicare
La metacomunicazione, oltre a significare i vari canali di comunicazione, fa riferimento
al discutere intorno alla comunicazione. E un elemento importante per una buona
comunicazione t i h o de t t o que lle cose pe r ch e r o a r r a bbia t o con t e
Con la metacomunicazione ci si colloca su un piano superiore: si commentano i ruoli, il
modo di porsi, di essere, di comunicare.
Comunicare sulle comunicazioni spesso l'unica possibilit per portare alla luce
strutture d organizzazione dei ruoli, delle gerarchie.
Pensare in termini di gioco genera un nuovo linguaggio, la metafora del gioco serve
a semplificare la comprensione...
Infatti nell idea di gioco convenzionale sono gi intuitivamente evidenti: il principio
dell alternanza dei turni, poich il gioco come il dialogo si struttura nell alternanza dei
singoli interventi. Nell accettazione da parte dei giocatori delle regole che lo governano
allo scopo di ridurre l incertezza delle mosse.
La patologia della comunicazione pu avere origine in una qualsiasi dei tre assiomi
della comunicazione.
TRE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE:
1) E im possibile non com unica r e
Ogni comportamento umano ha un va lor e com unica t ivo e siccome impossibile
non avere un comportamento impossibile non comunicare, l immobilit o il mutismo
assoluti sono anch essi dei comportamenti.
Le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio, perch influenzano gli altri i
quali, a loro volta, non possono non rispondere a queste comunicazioni. La
com unica zione ve r ba le se m pr e a ccom pa gn a t a da lla com unica zione n on
ve r ba le ( m e t a lingua ggi) . Viceversa, la com unica zione non ve r ba le e sist e
indipe nde nt e m e n t e da que lla ve r ba le . Pensate all'espressione " la pr im a
impressione" da dove arriva, e cosa colpisce? la "prima impressione" il frutto di un
insieme di stimoli comunicativi che sono percepiti, a livello conscio ed inconscio: la
somma dei gesti, delle posture, dei movimenti, dei modi, degli atteggiamenti, ed
infine, del linguaggio verbale. Essa comunica ci che sia m o, indipe nde n t e m e nt e
da ci che vogliamo.
L'immagine non tutto, ma certo molto importante. Essa influisce sugli altri, ma
anche su noi stessi. innaturale un'immagine forzata, artificiosa, che risponda a
stereotipi, ma anche quella comunicazione, i gruppi di adolescenti che si riconoscono
l un l altro attraverso l abbigliamento.
Anche la comunicazione per eccellenza, quella verbale, oltre alle parole tiene conto del
timbro della voce, del tono, della dizione, dell intensit, del ritmo, dei suoni,
dell intercalare.
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Ecco perch non sempre le reazioni ed i risultati che otteniamo sono quelli che ci
aspettiamo se ci focalizziamo solo sulle parole. Sebbene, nell'interagire consueto con
gli altri non siamo consapevoli della nostra comunicazione non verbale, proprio
questa che colpisce per prima il nostro interlocutore, e che favorisce, o indebolisce, il
nostro messaggio.
2 ) Ogni com unica z ione ha u n a spe t t o di cont e nu t o e u no di r e la zione , e d il
secondo classifica il primo.
Una comunicazione non soltanto trasmette informazione ma, al tempo stesso, impone
un comportamento coerente. Ogni comunicazione comportamento, ma anche ogni
comportamento comunicazione.
La comunicazione umana
qualsiasi comunicazione non-verbale, in cui sono
compresi i movimenti del corpo, i gesti, l espressione del viso, l abbigliamento, il tono
di voce, ecc L aspetto di contenuto della comunicazione espresso normalmente dal
linguaggio pi preciso e strutturato, l aspetto di relazione dal linguaggio, pi efficace
per trasmettere la relazione, ma inevitabilmente pi impreciso e difficile da
interpretare.
Per esempio fare un regalo una comunicazione che pu significare affetto ma che
pu essere tradotta in diversi modi, secondo la persona cui destinato:
l innamorato si sente amato e vi vedr un gesto di tenerezza;
l innamorato abbandonato lo considerer un elemosina;
l innamorato geloso, il bisogno di farsi perdonare. In questo caso per esempio, pi la
persona amata tenter con carezze attenzioni e slanci di rassicurare il partner e pi
l altro tradurr questo comportamento in termini di rimorsi di coscienza
una buona comunicazione deve essere coerenti nella forma e nel contenuto
Dichiarare il proprio amore in linguaggio digitale porta a dire
ti amo ,
quest espressione in se stessa non per sufficiente, per convincere l altro dovr
accompagnarsi ad una comunicazione analogica coerente: tremito delle mani, o della
voce, sguardo intenso, ma anche questa potrebbe non bastare.
Quando si scambiano dei messaggi, si comunica quindi a due livelli differenti: quello
del contenuto e quello della relazione. Pu nascere confusione su questi due livelli.
E il caso di quelle discussioni interminabili in cui gli interlocutori sembrano opporsi al
contenuto, ma di fatto cercano di avere l ultima parola, e quindi discutono su chi ha
ragione, ma di fatto si stanno contendendo il potere, quando vi incompatibilit tra di
loro sul modo con cui definiscono rispettivamente la loro relazione e la loro immagine
di s: c allora rigetto o diniego dell altro:
- due sposi avevano un amico in comune molto apprezzato da entrambi. Un giorno in
assenza della moglie, l amico telefona per dire che di passaggio nella regione. Il
marito prende allora l iniziativa di invitarlo a venirli a trovare, pensando che sua
moglie sarebbe stata contenta quanto lui di questa visita. Quando lei ritorna a casa, il
marito le annuncia la buona notizia , ma, invece della gioia attesa, scoppia un
violento litigio fra i coniugi a proposito di questa visita. In terapia entrambi
convengono sulla legittimit di quest invito e sul rispettivo piacere nel ricevere l amico.
Il loro disaccordo non proveniva dal contenuto degli scambi, ma dalla loro relazione: il
marito si giudicava in diritto di valutare quel che sarebbe potuto piacere o no a sua
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moglie e la moglie non ammetteva che uno dei due potesse prendere l iniziativa che
riguardasse la coppia senza consultare l altro. Nella loro discussione avevano preso in
considerazione solo l evento e non la loro relazione.
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pe r sona , m e glio
de vono
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sfogo chiedono consigli, ma chiaro che si tratta solo di un contentino per voi, infatti
non ne mettono mai in pratica uno.
Un eloquio pacato attenua i blocchi emotivi, consente di riordinare i pensieri e gli
argomenti, l interlocutore non si sente aggredito da una valanga di parole, tenere a
mente che ci che si sta perseguendo non imporre la propria ragione, ma far capire
all altro, trovare una mediazione. Spesso l impazienza, la fretta di precisare il proprio
pensiero sono tra i pi comuni ostacoli al dialogo, che trasformato in polemica. E
importante rispettare le pause, prepararsi ad avere risposta, lasciare la palla
all altro. Un atteggiamento ricettivo fondamentale per una buona comunicazione.
Molte persone non ascoltano per intero le risposte dell altro perch, sotto sotto,
temono di perdere il controllo del dialogo, temono una risposta imprevedibile che li
spiazzi e li costringa a ridiscutere il loro pensiero. Al contrario se ascoltate fino in
fondo, l interlocutore si sente preso in considerazione.
Accettiamo di contraddirci. E la cosa pi difficile da fare perch si tende a credere che
sia sintomo d incoerenza o debolezza di carattere. Accettare di cambiare idea invece
la base stessa dell evoluzione del pensiero, anche scientifico, poich naturale che
attraverso la comunicazione si ricavi una maggiore quantit d informazioni. E quindi
indice di una natura flessibile, intelligente e soprattutto onesta con se stessa cambiare
idea quando cambiano le informazioni a vostra disposizione.
Spesso si usa una comunicazione tediosa, lamentosa, oppure si tende a piacere per
forza o ancora si sta nella pretesa che l altro accolga il nostro stargli addosso. E
importante riconoscere se si sta usando l altro per problematiche personali. In
questo caso la comunicazione la risposta a difficolt d altro genere. In una
normale comunicazione invadere lo spazio vitale recepito dall inconscio come
un aggressione fisica.
Ave r for m a t o u na coppia st a bile non significa a ve r t r ova t o u n a polt r on a a lla
propria vita
Dire spesso ti amo con le parole, con i gesti e le azioni. Non pensando che l altro lo
sappia gi.
Lodare per un lavoro ben fatto e rassicurare se l altro non riesce, non dare per
scontato ci che l altro fa per te, apprezzare e sostenere.
Far sapere quando ci si sente soli o incompresi: far sapere all altro che ha il potere di
confortarci lo render pi forte. I sentimenti non tradotti possono diventare distruttivi.
Ancora non siamo capaci di leggere nel pensiero.
Dare valore alle esperienze dell altro, prestare attenzione al suo modo di vedere il
mondo, ci arricchisce.
Ascoltare senza giudizi e preconcetti. Ascoltare, come vedere fondamentale
Toccare, tenere, abbracciare, la comunicazione non verbale d forza e conferma
l altro.
Rispettare i silenzi.
Amare pubblicamente il regalo d amore pi bello che si possa fare al partner,
affermare e riconoscere l altro.
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La coppia
Quando una coppia si forma possiamo interrogarci sull uso fatto della relazione,
rispetto alla funzione di crescita e autoregolazione, se essa sia nella direzione di
una possibilit di riparazione ed evoluzione, d integrazione ed espansione delle
proprie esperienze passate, o se tende a suggerire una costante negativa.
Purtroppo raro arrivare alla coppia avendo alle spalle un rapporto risolto con i
nostri genitori, il che significa che affettivamente siamo ancora nella fase di
bambini facile dunque che la maggiore funzione che richiediamo al nostro partner
quella genitoriali, per consolarci e proteggerci.
La nostra vita affettiva, amorosa non ha uno scopo finch non gliene diamo uno.
La nostra affettivit cambia con il crescere e ci permette di evolvere
psicologicamente. Se al momento della scelta del partner, la relazione non avr
uno scopo scelto consapevolmente, la nostra vita amorosa sar in balia delle
informazioni, utilizzate inconsciamente, basate sul condizionamento represso, su
ci che non abbiamo risolto o superato, dal punto in di sviluppo in cui siamo al
momento della scelta di vita in due. Sar allora basata, sul soddisfacimento di
bisogni piuttosto che sulla realizzazione di desideri.
Benefici provenienti dallo scoprire lo scopo della nostra vita affettiva
Capiremo perch e come desideriamo una vita affettiva e cosa desideriamo trarne;
invieremo un messaggio alla nostra mente inconscia su quello che vogliamo,
saremo in grado di riconoscere molto pi rapidamente le persone che vogliamo e
quelle che non vogliamo, valorizzeremo quello che abbiamo anzich continuare a
desiderare di essere diversi; concentreremo la nostra attenzione sulle cose che gi
ci piacciono di noi.
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Tutto quanto, dal ciclo delle stagioni, i cicli dei pianeti, le maree, al ciclo delle
nostre onde cerebrali alle contrazioni del muscolo cardiaco, al ciclo digestivo a
quello del sonno, il ciclo della vita e della morte, tutto cadenzato da ritmi.
Inevitabilmente perch si possano realizzare a pieno le potenzialit implicite in ogni
ciclo o fase della vita, necessario lasciare il tempo allo svolgersi naturale di ogni
processo di crescita. Ognuno di questi ci prepara e ci permette di arrivare ad un
altro pi completo.
Il bambino dipendente, ha bisogno di protezione, un adulto indipendente sa
proteggersi, un genitore indipendente sa darsi e dare protezione. Ognuno di noi
ha dentro di s potenzialmente queste tre figure di se stesso. Potenzialmente nel
senso che nell arco di una vita possibile arrivare a sperimentarle tutte, essere
adulti nell et ma bambini affettivamente, avere dei figli ma non essere pronti
psicologicamente ad essere genitori.
La societ agisce su ognuno di noi delle pressioni attraverso chi ci circonda, amici,
parenti, modelli ideali di coppia o famiglia, ci propongono dei percorsi ideali che
non corrispondono alla realt del quotidiano, sono piuttosto storie di romanzi e film
che incarnano un ideale fantastico, mal riprodotto all interno di istituzioni alle quali
diamo la motivazione del loro formarsi all amore. Quando ci accingiamo, come
protagonisti, a dare vita ad una forma dello stare insieme ci misuriamo con ci che
immaginiamo, con ci che fantastichiamo e con ci che siamo.
Per fare un esempio, quando una coppia aspetta un figlio fa delle previsioni,
immagina il figlio che pu nascere da questa coppia: se, ad esempio la statura dei
genitori e quella delle famiglie di origine si aggira sul metro e sessanta,
immaginer un figlio mediamente della stessa altezza, ma fantastica un figlio
alto (perch per la nostra societ alto bello ) un metro e ottanta. In queste
previsioni bisogna per lasciare spazio al figlio reale, in altre parole libero da
proiezioni. Allo stesso modo la costituzione di una coppia e della vita insieme
sottoposta alle stesse considerazioni.
Iniziamo allora a responsabilizzarci sugli strumenti che abbiamo e ad utilizzarli,
poich sono sufficienti, la percezione sincera di noi stessi e degli altri, e la
diminuzione del divario tra la coppia che siamo e quella che ci viene proposta dalla
cultura commerciale, la coppia in divenire ha un livello di aspirazione pi realistico
si possono raggiungere obiettivi veri, autentici e comunque unici, aspettative pi
adeguate. Il rispetto della nostra individualit, del nostro essere unici e allo stesso
tempo la necessit dell altro.
L a m or e pe r la vit a a t t r a ve r so l a m or e pe r noi st e ssi la chiave di lettura
migliore per costruire sane e utili relazioni. La costruzione della nostra vita
dovrebbe essere interpretata come la creazione di un opera d arte, unica, dove i
materiali sono le emozioni, i sentimenti, i pensieri, le relazioni, i nostri ritmi e il
loro rispetto, le azioni e motivazioni. Ci sono artisti che creano con materiali usati,
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materiali di scarto, opere di gran valore, la metafora : non mai tardi per fare
della propria vita un capolavoro, e l amore, uno dei materiali principali, ha scopi pi
importanti che assicurarci la tranquillit. La nozione secondo la quale pu esistere
un momento migliore o pi opportuno per amare costata a molti un intera vita di
rimpianto.
La vit a di coppia oscilla tra un livello ottimo d integrazione e arricchimento
reciproco, e un livello di misconoscimento, evacuazione e controllo reciproco
d aspetti aggressivi o d esasperata accentuazione d idealizzazioni, collusioni.
In realt l amore crea noi senza distruggere me , perch necessario tra lui e
lei uno spazio che permetta di vedersi, se si sta troppo vicini non si riesce a
vedersi, cos come se si sta troppo lontani.
Sulla relazione di coppia possono essere scaricate tante preoccupazioni sul
concetto di noi stessi, ridimensionandole, sdrammatizzandole, poich l incontro con
l altro un atto creativo che ci permette di riformulare i nostri valori e ci d
l opportunit di ridefinirci, ma allo stesso tempo si possono scaricare molte delle
patologie della vita quotidiana , creando cos coppie nevrotiche.
Le coppie si creano in base a diverse caratteristiche, quelle di pi facile formazione,
per la nostra cultura, sono quelle che nascono su una condivisione implicita di ruoli
di potere, in base ai bisogni non soddisfatti dell infanzia, e quindi in base al livello
della propria autostima. Le dinamiche psicologiche di potere e dell impotenza, sono
talmente
onnipresenti nella nostra cultura, che ci sentiamo autorizzati ad
esercitarle attraverso molti comportamenti apparentemente innocui. E abbastanza
facile cogliere nelle relazioni la ricerca narcisistica dell autoaffermazione, della
pretesa che l altro soddisfi il proprio bisogno che si mettono in atto giochi di
coercizione travestiti nelle pi disparate forme: sollecitando sensi di colpa, ricatti
emotivi, fraintendimenti ambigui e ambivalenti, sentimenti di sacrificio e
autocommiserazione.
Pi semplicemente l incapacit ad indagare dentro di noi, proprio l dove noi stessi
recitiamo uno di quei ruoli, quale esso sia vittima o aggressore, c incastra in
labirinti nei quali rischiamo di rimanere tutta la vita. Perch?
La crescita psico-affettiva che v dal bambino all adulto al genitore, consiste nel
passare da una condizione di dipendenza ad una di autosufficienza ad una
condizione di dedizione.
Le coppie nevrotiche:
Se lui/lei affettivamente un bambino, quindi non autosufficiente, dipendente, ha
paure e bisogni, cercher in lei/lui un genitore che lo accudisca, lo rassicuri. E
incapace di tollerare le frustrazioni, non responsabile e di solito nei momenti di
difficolt cercher il colpevole della situazione, perch sempre qualcun altro che
risolve i suoi problemi.
-
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La coppia sana quella di due persone che sono psico-affettivamente mature, che
possono condividere e scambiarsi i ruoli, essere vicendevolmente complementari
con le loro competenze: sanno giocare come bambini, e come bambini qualche
volta chiedono protezione e conforto all altro che come un genitore offre conforto e
sicurezza, s incontrano attraverso l erotismo e la sessualit come due adulti,
rispettano ognuno lo spazio psicologico dell altro condividendo attraverso una
comunicazione intima e unica le loro esperienze ed i loro pensieri sulla vita.
Una volta formata la coppia le ridefinizioni avvengono attraverso momenti
particolari che chiamiamo cr isi .
Si definiscono genericamente cr isi de lla coppia diversi tipi di conflitti che
riguardano lo sviluppo dell affettivit interpersonale. Si tratta di situazioni critiche,
che vanno da semplici problemi di disadattamento, ad una crescita diseguale della
persona nei confronti del proprio partner, a cambiamenti nel modo di pensare, fino
a situazioni quali delusione, noia, voglia di fuggire o necessit di rompere.
Le avventure extraconiugali ad esempio sono il sintomo classico che nella relazione
c qualcosa che non va. A livello inconscio lo sappiamo tutti che questa una delle
ragioni per cui, quando si cerca di porre fine ad un rapporto ma non si sa come
fare, spesso si ricorre a un avventura affinch sia questa a trasmettere le reali
intenzioni, intenzioni che magari risultano ancora poco chiare o che si teme di
comunicare in maniera diretta. Le storie di tradimenti colpiscono nei punti pi
profondi e vulnerabili. Si tende ad utilizzarle come riflessione sul carattere della
persona che tradisce. In effetti, chi tradisce pu essere effettivamente un egoista,
una persona apparentemente leggera, ma ci che pi importa che i tradimenti
non sono tanto una dimostrazione del carattere di chi le vive, quanto della qualit
del rapporto sul quale inevitabilmente si ripercuotono.
Le cr isi sono ne ce ssa r ie . Ogni vita affettiva e individuale ha bisogno di crisi per
la propria crescita ed evoluzione, uno dei problemi pi gravi della vita di coppia la
tendenza a volerle evitare, ad intraprendere la vita in comune come una corsa ad
ostacoli, in cui la cosa pi importante evitare le situazioni di confronto, al fine di
evitare la comparsa di una crisi. Ci neghiamo un evoluzione, una fase rigeneratrice
di vita, s inibisce il dialogo e si finisce per produrre una situazione di totale
mancanza di comunicazione.
La prima comunicazione che viene a mancare, quando si persegue una vita senza
scontri e confronti quella individuale, si tende a non parlare pi con noi stessi per
paura di scoprirci insoddisfatti, e di dover mettere tutto in discussione.
Il concetto di energia ci aiuta a capire cosa succede in questi casi: queste crisi si
esprimono, come tutto il nostro mondo, con la produzione d energia; la produzione
di pensieri energia, le emozioni sono energia; amare e odiare produzione di
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energia, o permettiamo che quest energia sia al servizio positivo del nostro
benessere o la incanaliamo in forme perverse (nel senso di direzione errata), di
somatizzazioni. Le insoddisfazioni, i rospi ingoiati, il lo faccio per il quieto vivere ,
incistano l energia soffocata in qualche parte del nostro corpo promuovendo
malattie.
All inizio incontrando una persona che c interessa siamo disposti a mentire, pu
accadere che seduttivamente si dica quello che l altro farebbe piacere sentire.
Quando la relazione si formata e non abbiamo pi paura di perdere l altro, ci
troviamo a voler essere pi autentici ma cos facendo dovremmo svelare la
seduzione messa in atto e magari chi siamo in realt, questo ci produce
insoddisfazione e rabbia.
Accade a questo punto che: si tende ad incolpare all altro per la nostra mancanza
di sincerit, proiettando l aggressivit magari con pretesti banali e sproporzionati.
Oppure la rivolgiamo verso noi stessi procurandoci qualche malattia socialmente
accettabile in modo che possiamo socialmente lamentarci, in questo caso
mettiamo in atto tutta una serie di rituali: passando da un medico all altro, in
rassegna tutti i vari apparati e organi del nostro corpo, sottoponendoci ad indagini
mediche ed esami clinici, ingoiando farmaci di ultima generazione, insieme alle
nostre segrete verit .
In questo caso la relazione diventa noiosa, un circolo vizioso. E necessaria in
queste condizioni una maggiore distanza da noi stessi, perch non si prendono sul
serio i propri sentimenti.
Purtroppo la maggior parte delle volte gli individui si mettono in coppia per essere
amati e non per amare, e per essere amati siamo disposti a lottare
Cr isi ge ne r a t r ici di vit a Queste crisi di formazione nelle coppie non consolidate
costituiscono un elemento generatore di un nuovo tipo di vita.
La crisi della coppia varia in funzione dei periodi, a seconda che siano di
formazione, d instaurazione o di consolidamento.
La crisi di formazione
Dopo l innamoramento, momento culminante dell attrazione e dell impulso dell uno
verso l altro, si produce un assimilazione che d luogo ad una cristallizzazione
dell affettivit. L innamoramento stimola il rapporto e genera una serie di decisioni
e di progetti, che a volte, l analisi successiva, pi fredda e razionale, comincia a
mettere in dubbio. Siamo portati a ripetere ogni situazione che sia piacevole, di qui
la logica tendenza a stabilire vincoli sempre pi stretti: all inizio si fissano
appuntamenti per i giorni successivi e poi sempre pi ravvicinati.. Quindi si tende
progressivamente a formulare il desiderio di un rapporto stabile.
Il momento del dubbio
Quando il rapporto affettivo si stabilizzato, possibile che inizino le analisi pi
razionali e i sensi di dubbio sulla positivit del rapporto. Il dubbio, parte
integrante del comportamento umano e la risposta di fronte a lui varia in funzione
dell intensit con cui si presenta e della capacit di decisione.
La vita in comune
La maggior parte delle volte i dubbi hanno meno importanza e potere della forza
che deriva dall entusiasmo e dall amore. Questa fase di stabilizzazione della coppia
si allunga e si entra in un periodo che serve per la trasformazione a forme di
condivisione pi profonde di conoscenza reciproca, e alla voglia di formulare un
progetto comune, che rispetti la realizzazione individuale e della coppia. Oppure in
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legame tra due persone, la paura di una rottura da entrambe le parti e pertanto
il continuo occultamento delle situazioni che potrebbero produrre tensioni o crisi.
Altri mutamenti nell orientamento della personalit, avvengono quando una
persona decide che il lavoro o i figli non costituiscono pi l unico obiettivo della sua
vita. Cambiamenti all interno del lavoro, o del proprio atteggiamento di fronte ad
esso. Se tali cambiamenti non sono adeguatamente comunicati e spiegati al
proprio partner, tutto ci pu provocare una crisi.
Evoluzione personale diversa
Quando un uomo o una donna decidono di vivere insieme la propria vita, lo fanno
perch sono giunti ad una determinata evoluzione personale. In un certo
momento, infatti, hanno condiviso una serie d opinioni, di progetti e prospettive
per il futuro. Ma, con il passare del tempo, tali obiettivi comuni non
necessariamente sono mantenuti. Non raro che uno dei due tenda ad una
stabilizzazione o ad un precoce accomodamento della propria vita, cercando la
sicurezza e fuggendo le inquietudini, qualche volta si tende a limitare i propri
progetti sulla realt, abbassando il livello dei propri interessi, infatti, ci si
preoccupa esclusivamente della situazione economica o dei problemi quotidiani pi
immediati, smettendo di aspirare al proprio arricchimento personale.
Non raro che l arricchimento personale della coppia avvenga in modo diseguale.
Tutto ci pu accadere anche se entrambi hanno condiviso i propri obiettivi per un
lungo periodo. Tuttavia sono evoluti in modo diverso, il che li ha portati in posizioni
diverse. Questa situazione favorita da una mancanza di dialogo. La co-evoluzione
non un processo continuo, ma il prodotto della soluzione convergente di tensioni,
conflitti, crisi.
Se i cambiamenti che si verificano intimamente rientrano nel normale dialogo della
coppia, questo costituisce un motivo di grande arricchimento, altrimenti si
producono antagonismi che possono insorgere dopo lunghi silenzi, allora si apre tra
i due un vero e proprio abisso.
Una situazione che favorisce questo tipo di crisi si produce quando ogni membro
della coppia conduce un tipo di vita completamente diverso. Per esempio quando,
per necessit economiche, l uomo passa la maggior parte del tempo lavorando
fuori casa, mentre la donna rimane sola, prendendosi cura dei figli. Quando giunge
il fine-settimana: mentre l uomo desidera stare a casa, la donna vive la casa come
una prigione in cui stata chiusa per l intera settimana e ha bisogno di uscire. E
importante che fin dall inizio della vita in comune, quale che siano gli interessi
individuali nel mondo sociale, o i differenti compiti all interno della famiglia,
importante che i due si riservino sempre uno spazio tutto loro, nel quale
riaffermare la scelta di stare insieme, il loro amore. La mancanza di questo spazio,
gli interessi diversi, fa in modo che gli stimoli che ricevono siano totalmente
estranei l uno all altro. Se in questi momenti non c comunicazione, e non c la
capacit di mediare le necessit reciproche, entrambi cercheranno una propria
compensazione. Un evoluzione cos diversa porta la coppia all incapacit di
riconoscersi e identificarsi.
Una delle possibilit di risoluzione della crisi di coppia la rottura. Di fatto, questa
possibilit implicita nella personale relazione affettiva, nella misura in cui i
sentimenti non hanno ragione d essere durevoli o eterni.
Vi una forte tradizione, d origine religiosa, che non concepisce altra forma di
separazione che la morte. Vi un altra forte tradizione, d origine romantica, che
spinge a sentire l amore vero come qualcosa d eterno, che va oltre la morte.
Secondo queste due concezioni la rottura della coppia una vera eresia o una
sorta d attentato all ordine naturale della vita. Senza dubbio, la realt pi difficile
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L autostima
Inoltre nella costruzione attiva del nostro essere maneggiamo, modelliamo, facciamo
nostri alcuni aspetti di altri, li misceliamo con il nostro essere unici, ma in questo
modo sperimentiamo e rischiamo Se non abbiamo acquisito fiducia in noi stessi,
possiamo non avere il coraggio di esporci per quello che sentiamo di essere e
preferiamo adottare bello e fatto un modello culturalmente confezionato gi pronto
per avere successo e sedurre. Adottiamo cos comportamenti, atteggiamenti per
conquistare essere accettati, non deludere che poco ci somiglia. Abbandonare il
nostro Vero s, adottare un Falso s.
La stima di s stessi origina dal confronto tra l'immagine che ciascuno ha di se stesso
- ossia il "s percepito" - e l'immagine di ci che si vorrebbe essere, "s ideale". In
questo senso, tanto pi il "s percepito" lontano e di meno valore o soddisfazione
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proprio passato per evolvere, dimenticando per di imparare dalle esperienze passate.
Diversamente approfittando di queste crisi possiamo raggiungere la consapevolezza di
noi stessi e l autocoscienza che responsabilizza nei confronti di noi stessi e degli altri.
Permettendoci di alleggerire queste difese, e di non restare ancorati al passato.
Ciascuno di noi verifica quotidianamente, nella vita di coppia e nel mondo del lavoro,
quanto importante sia il proprio valore, l essere centrati e presenti a se stessi. Noi ci
riconosciamo, gli altri ci riconoscono. L a cce t t a zione di ci che sentiamo di essere
permette una convivenza meno conflittuale con noi stessi e con gli altri, soprattutto
una maggiore serenit nel presentarci al mondo per quello che siamo "Nessuno pu
farci sentire inferiori senza il nostro assenso".
L essere seduttivi, il desiderio di piacere e la capacit di suscitare l'attenzione altrui, a
tutti i costi che si realizza con il corpo e la psiche, il linguaggio, i gesti, lo sguardo,
serve per scongiurare la solitudine e la depressione, a chi non sa percepire da solo il
proprio valore, ed dipendente dagli altri. N on possibile pia ce r e a t u t t i, a n oi
pia cciono t ut t i?
Quando la nostra immagine costruita, l'insieme di atteggiamenti e delle performance
che siamo abituati a mostrare, al posto dei nostri pi veri sentimenti, ci danno
l'illusione di proteggerci, di farci sentire pi forti e inattaccabili, e anche di migliorare
la nostra autostima. Ma non cos. Ci dividono, invece, dal nostro Vero S, sono una
di corazza difensiva: il Falso S, falsit e rigidit, e sono accompagnate dal timore di
venir "smascherati".
Spesso l immagine di un s di successo, equivale ad una sopravvivenza psicologica ed
vissuta come un traguardo da conquistare anche a costo di sacrificare la propria
individualit, adottando valori e comportamenti insistentemente proposti dai media,
allora diventa fonte di stress e frustrazione, una vera e propria ossessione che
ostacola il raggiungimento della maturit psichica, soprattutto in amore.
Il narcisista pu essere valutato come dotato di forte autostima? Il narcisista, in
realt, vede male s e ci che lo circonda. Cos pu capitare che chi non in grado di
sostenere l'immagine di 'vincente' cerchi aiuto nella cocaina, chi si sente esclusa da
una felicit identificata con la bellezza fisica si autopunisca con l'obesit, chi non riesce
a vivere nella realt il proprio repertorio di fantasie erotiche si limiti a sussurrarle al
telefono a donne sconosciute. Oppure, quei lunghi elenchi di conquiste che alcune
persone con il titolo di conquistatori collezionano. Chi passa da un oggetto d'amore
all'altro in realt solo in cerca della novit. La novit il surrogato dell'amore, con le
sue sensazioni immediate, ma passeggere, a volte forti, ma transitorie. Chi ricerca la
novit (o la moda del momento!) non sta amando, cerca solo di riempire la propria
vita con qualche sensazione; cos facendo apre le porte all'insoddisfazione esistenziale
che scatta quando non si riesce a trovare qualcosa di forte che ci scuota dalla noia
della routine quotidiana.
Pu sembrare ovvio, ma non c amore dove c superficialit. Ci sono persone che si
occupano di tutto e scambiano la conoscenza con una banale comprensione degli
aspetti pi importanti dell oggetto.
Nell amore alla conoscenza si lega la curiosit, l approfondimento diventa intrigante
capire e scoprire. Diventare esperti di ci che si ama e imparare a conoscere la
persona a cui si vuole bene, diventa un gioco piacevolissimo.
La coppia che si ama curiosa. In realt chi ama apprezza i dettagli, le finezze, i
continui miglioramenti che pu dare solo una partecipazione intensa a ci che si sta
vivendo. Chi ama diventa un esperto di ci che ama, non gli basta accontentarsi di
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una sommaria conoscenza. Del resto se amiamo una persona non desideriamo forse
conoscerla a fondo?
Storie di convivenze tristi, l'insoddisfazione di coppie sposate che rimangono unite
senza amore, bens per esigenze economiche, paura della solitudine, paura di creare
traumi ai figli coppie infelici che magari avviano relazioni parallele con altri partner.
Queste storie fanno sperimentare livelli molto bassi di autostima, modificarle sembra
cos difficile, faticoso, in queste situazioni si disinveste affettivamente dal mondo e da
se stessi. Molti problemi psicologici hanno alla base rapporti sentimentali malsani tra
genitori e figli, tra partner, ecc
Non sono poche le persone che avvertono un senso di disagio e di malessere, oppure
che hanno delle paure che le bloccano, dei sensi di colpa che le perseguitano, o dei
pensieri intrusivi e fastidiosi che non riescono ad arrestare. Sono insicure, ansiose,
hanno paura di essere giudicate o criticate dagli altri. Queste persone hanno una
bassa autostima.
M a pe r ch si ha u na ba ssa a u t ost im a ? La risposta ci data dall'apprendimento
che ci influenza fin dall'inizio della nostra vita: se ci comportiamo bene, nessuno ci
gratifica perch abbiamo fatto il nostro dovere; se sbagliamo, ci danno attenzione
sottolineando il nostro errore, difetto, mancanza. Paradossalmente, essendo
l'attenzione un fondamentale bisogno umano, finiamo per comportarci male, per
irritare gli altri pur di essere notati!
A causa di questo condizionamento, siamo portati a dare per scontate le nostre
qualit, i nostri pregi e quelli altrui, mentre siamo attenti ai difetti, alle mancanze ed
agli errori nostri e delle persone che ci circondano.Oppure troviamo persone che si
esaltano, che "sanno tutto loro...che non sbagliano mai" e pensiamo erroneamente:
"Quella persona s che si stima!" In realt, una persona cos ha una bassa autostima
che tende disperatamente a mascherare. Come si potrebbe definire questo aspetto
della personalit e quali sono gli elementi per determinarla?
Per cercare di chiarire, partendo dall'etimologia, troviamo il verbo stimare derivante
dal latino "aestimare" che significa "valutare" nella duplice accezione di: "determinare
il valore di" e "avere un'opinione su". Da questo punto di vista il concetto di stima di
s racchiude:
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favorevoli, agisce come una sorta di sistema immunitario dello spirito, che consente di
affrontare in modo efficace quanto la vita ci propone e di attingere a capacit di
ripresa qualora ci si confronti anche con gli inevitabili insuccessi; viceversa, una
considerazione negativa di se stessi pu determinare un maggior timore nell'affrontare
i problemi e le circostanze della vita e una minore capacit di recupero di fronte agli
insuccessi.
L'individuo che si st im a con osce i suoi pr e gi e d a m m e t t e se r e na m e nt e i suoi
limiti cercando di migliorare ci che nelle sue possibilit.
E' capace di amarsi comunque e in sua compagnia si sta bene, accetta la propria
natura, di aderenza tra ci che e ci che mostra di essere. Niente pi ruoli da
sostenere: semplicemente essere, con la sensazione che quel che siamo va bene
E' importante sapere che una conoscenza adeguata di se stessi e delle proprie
convinzioni aiuta e facilita la relazione di coppia
La persona che si vuole bene, che si accetta non ha paura di sbagliare, stabilisce
buone relazioni con gli altri, sa affrontare meglio le difficolt e gli insuccessi della vita,
non dipende dal giudizio altrui, sa farsi rispettare, sviluppa le sue potenzialit
Sicuramente credere nel proprio valore e sentirsi intimamente sicuri, aiuta a
rispondere adeguatamente a sfide e opportunit, viceversa se non crediamo in noi
stessi e nelle nostre capacit e nel nostro essere degni d'amore e di stima
affronteremo la vita con pi difficolt . Quanto pi alta la stima di noi stessi, tanto
pi tendiamo a essere ambiziosi, Viceversa, pi bassa la stima di noi stessi, pi i
nostri obiettivi sono limitati e addirittura pi difficile diventa raggiungerli. Entrambe
queste posizioni tendono a rafforzarsi e a perpetuarsi: come in una profezia che si
autodetermina, pi ci stimiamo pi sentiamo il bisogno di esprimere la nostra
ricchezza interiore e di confrontarci con gli altri quando invece ci sottovalutiamo
diventa pi difficile portare avanti le proprie idee, esprimere i propri sentimenti e in
ultima analisi entrare in relazione con gli altri
L aspetto pi importante che la stima che abbiamo di noi, non dipende dal giudizio o
dall'approvazione degli altri. la stima di s un qualcosa che tocca gli aspetti pi
profondi e intimi della nostra persona, come abbiamo visto, la sua formazione si
colloca agli inizi della vita e dalle esperienze vissute nei momenti pi delicati e
complessi della nostra crescita.
Caratteristica importante della stima di s la mancanza di legame diretto tra le
qualit obiettive di una persona e il suo sentirsi soddisfatta di se stessa: alcuni uomini
mediocri possono essere dotati di una sicurezza presuntuosa e incrollabile, mentre
altri, per quanto capaci di riuscire pienamente nella vita e stimati da tutti, diffidano
costantemente delle proprie qualit e possibilit.
In questo senso, alcuni autori francesi ritengono che gli ingredienti che permettono a
ciascuno di sentirsi persone competenti e degne d'amore, sono:
- l a m or e di s
- la visione di s
- la fiducia in se stessi
L'amore di s: ci che ci consente di apprezzarci nonostante i nostri limiti e difetti. E
un attenzione benevola per noi stessi indipendentemente dalle nostre prestazioni, anzi
ci consente di far fronte alle avversit e di riprenderci dopo aver mancato un obiettivo
che ci eravamo prefissati. In caso di difficolt non impedisce n la sofferenza n il
dubbio, ma protegge dalla disperazione. L'amore di s dipende in buona parte
dall'amore che la nostra famiglia ci ha fatto percepire quando eravamo bambini e dal
"nutrimento affettivo" che abbiamo ricevuto. Amare se stessi il fondamento della
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Pensare che si la causa della crisi relazionale e che nessuno soprattutto il tuo
partner vuole fare qualcosa per cambiare
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Siamo tutti impegnare nel diventare, o nel cercare di diventare noi stessi. Desideriamo
crescere, conquistarci un indipendenza, avere una tranquillit economica, istruirci.
Obiettivi legati al processo di sviluppo psicologico, dove gli obiettivi sono finalizzati
alla soluzione di problemi d ordine emotivo che possono riguardare, ad esempio, la
sessualit, la condizione di donna o uomo, la forza personale, la creativit,
l autonomia. avere un amore o pi di uno, risolvere i nostri problemi di dipendenza,
migliorare il senso di autostima, assecondare i nostri interessi.
Le relazioni cominciano e finiscono, noi scegliamo e veniamo scelti attraverso questi
processi di incontri e separazioni che arriviamo a definire noi stessi.
Abbiamo iniziato descrivendo le prime forme attraverso le quali ogni uomo
intraprende il proprio cammino verso la vita: quelle del piacere/dispiacere
per tutti.
Un mondo simile tra gli individui, e allo stesso momento profondamente diverso.
Ci che i nostri sensi captano, ancora prima della nascita, costituisce l alimento del
nostro apparato psichico. Non sempre le nostre percezioni sono nitide, n tanto
oggettivamente vere come sembrano. La somma degli stimoli che i nostri sensi
registrano, si organizzano su una base affettivo-soggettiva individuale.
La percezione, non dunque un fenomeno puro, ma modificata da un certo numero
d aspetti. Uno stesso oggetto non visto nella stessa forma da persone diverse che lo
guardano nello stesso momento.
L attenzione che poniamo verso l ambiente modificata da m ot ivi e m ot iva zioni: se
abbiamo fame, gli stimoli associati al motivo della fame, diventeranno il fuoco della
nostra percezione e i ristoranti attireranno la nostra attenzione, molto di pi di quando
abbiamo appena terminato di mangiare, tali motivazioni rendono la nostra attenzione
selettiva. Influenzati da int e r e ssi e va lor i diamo maggior importanza a quegli
aspetti del mondo che pi si relazionano con la nostra area d interessi attraverso una
disposizione preparatoria, un bambino sicuro, che esplora il mondo sar attratto dalle
novit, un bambino preoccupato affettivamente cercher conferme nelle cose
conosciute.
La nostra memoria, la valigia che ci portiamo dietro da sempre, nella quale riponiamo
le cose che riteniamo pi care o pi importanti, piena di ricordi che hanno un
significato affettivo, positivo o negativo. (il cestino dell asilo, i banchi di scuola, le
vacanze estive, un vestito, una delusione)
Ci che si cerca di tutelare con quest atteggiamento, quello dell attenzione selettiva,
l organizzazione affettiva, l affetto la motivazione principale che nasce dall istinto di
sopravvivenza, che va incontro a ripetute trasformazioni, e rappresenta una delle pi
importanti fonti della costanza del S, dando continuit alla nostra esperienza,
nonostante tutti i nostri cambiamenti. La prima figura affettiva; il nostro primo
oggetto d amore ci fa conoscere il mondo attraverso i suoi occhi, le sue braccia, le
sue parole, ci passa quindi, inevitabilmente, la sua soggettivit, su come si vive .
Questa sua visione pu renderci liberi, avere la possibilit di entrare in contatto con gli
altri seguendo la nostra spontaneit (per quanto possibile), lasciando libero il nostro
vero s, o prigionieri d esperienze non nostre e costringerci a vedere le cose del
mondo con un paio d occhiali che non sono nostri, e sviluppare un falso s. Nei primi
anni di vita sperimentiamo noi stessi attraverso un gioco complicato di vicinanza e
allontanamento dalla nostra base sicura .
Nell adolescenza riviviamo questa fase, per fare esperienza dall Io al Tu.
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Infatti, nell innamorato, ricerchiamo elementi familiari od opposti alle prime figure
d amore. In nome del primo innamoramento siamo disposti a tutto, anche a
rinegoziare l indipendenza che ci siamo conquistati con fatica fino a quel momento.
Abbiamo visto che mettiamo in atto dei meccanismi sofisticati per selezionare la
persona attraverso la quale vivere noi stessi, il gioco tra idealizzazione e
identificazione, c intrappola nel ruolo di uno che ci somiglia poco, agiamo come il
predatore con la preda, ci mimetizziamo con i modelli proposti socialmente e
culturalmente.
L innamoramento il momento di riattivazione molto forte a tanti livelli: affettivo,
mentale e fisico. I sentimenti d esaltazione, annullamento, ansia e felicit che
accompagnano l innamoramento sono, infatti, caratteristici di una situazione di forte
investimento emotivo su una nuova relazione che crea una sorta di sbandamento.
In questo cammino in due non ci rendiamo conto che femminile e maschile parlano
linguaggi diversi culturalmente sostenuti, attribuiscono al mondo dei significati affettivi
e costruzioni di senso che ci sviano dall incontro.
Dobbiamo allora rinegoziare tutto ed entrare nell ottica che essere uomo o donna
avere la capacit di sentirsi, riconoscere le differenze ed apprezzarle.
Il passaggio dall innamoramento all amore, avviene per una scelta consapevole,
quando ascoltando il nostro vero s, riusciamo a vedere anche i nostri limiti e quindi
anche quelli dell altro.
Nel passaggio rinunciamo a quegli aspetti d eccezionalit dell innamoramento, ma
acquisiamo la capacit di condividerci con l altro, sperimentando i vissuti di una
relazione armoniosa e di un legame intenso.
Crisi: dal greco separazione, scelta, giudizio
Vivere una crisi un opportunit e come tale deve essere utile, produttiva,
l occasione per farci sentire a pieno le risorse di cui disponiamo, per riorganizzare la
nostra vita. Stare male deve servire per stare bene.
Ci si ritrova spesso ad affrontare il matrimonio come una sorta di rapporto terapeutico
naturale, spesso proponendo i sospesi delle prime relazioni oggettuali irrisolte. Il
matrimonio la forma d elezione delle relazione umane e assume degli aspetti di
unicit nella condivisione del perseguire obiettivi psicologici. Quello che comunemente
chiamiamo amore il vincolo psico-affettivo, che lega le persone tra loro e che il pi
delle volte una forma di mutua assistenza. Questo legame nasce per la necessit di
trovare un interlocutore valido e stabile, allo scopo di condividere le varie esperienze
autorealizzanti.
Ci non deve essere interpretato necessariamente come espressione di patologia, ma
come necessit di trovare un contenitore idoneo a quei nuclei non risolti in ognuno di
noi. L amore quindi ci che alimenta l unione di due o pi persone, il risultato della
gratificazione reciproca che deriva dal soddisfacimento dei propri bisogni e desideri.
Lo sviluppo della tecnologia, ci ha dato esempio, ormai da tanto tempo, di come
l uomo costruisce attorno a s, macchinari sofisticati basandosi sul funzionamento
umano. Sono macchinari complicati, efficienti, che devono tentare di riprodurre
l umano il pi possibile, tranne che per una caratteristica: la vulnerabilit.
Per l uomo, invece, perch possa realizzare nell arco di una vita il progetto con il
quale viene al mondo, la vulnerabilit una caratteristica importante, che gli permette
di scegliere, in base al proprio sentire, e a quello degli altri, provando e sbagliando,
ma riprovando e aggiustando il tiro ed avere la possibilit di crearsi una vita che gli
somigli, rispettando i propri tempi, imparando ad ascoltarsi. La vita ci fornisce la
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