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GIARDINO DELLA MEMORIA LOTTIZZAZIONE LA PALOMA

LUCIDO DESTINAZIONE AREE ONERI SCIOGLIMENTO


CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE PER
INFILTRAZIONI MAFIOSE

CASI EMBLEMATICI
Il Giardino della memoria Quarto Savona Quindici - Lottizzazione LA
PALOMA

Allinizio dellanno in corso, in vista delle cerimonie commemorative


per il trentesimo anniversario della Strage di Capaci, nella quale
rimasero uccisi i giudici Giovanni FALCONE e la moglie Francesca
MORVILLO, insieme agli uomini della scorta, lo scrivente venne
interessato dalla vedova di uno degli agenti coinvolti e dal Sindaco di
Isola delle Femmine, Omissis, ai fini della sottoscrizione di una
Convenzione per la riqualificazione del Giardino della Memoria nella
zona immediatamente sottostante il sedime autostradale dove si era
verificato lattentato. Lo scopo era quello di dar vita ad una sorta di
monumento
alla
memoria
delle
vittime,
anche
attraverso
lesposizione permanente del relitto dellautovettura coinvolta nella
strage (denominata in codice, per Lappunto, Quarto Savona
Quindici). Liniziativa, inoltre, appariva al Sindaco Omissis
particolarmente significativa della posizione di condanna
alla
criminalit organizzata assunta dalla sua amministrazione che, a
tale scopo, aveva messo a disposizione larea di propriet comunale
gi destinata a verde pubblico, sulla base di un piano
di
lottizzazione approvato dal Comune alla fine degli anni 70. Il
finanziamento per la realizzazione dellopera, quantificato
in
600.000,00 euro, era stato richiesto alla Presidenza della Regione
Siciliana ed allANAS S.p.A., che si sarebbe occupata anche della
redazione del progetto oltrech della esecuzione dei lavori.

Essendo frattanto intervenuto il decreto Ministeriale di delega per

laccesso ispettivo presso il Comune di Isola delle Femmine, Lo


scrivente ha ritenuto opportuno di non dar pi seguito alle
insistenti richieste per la sottoscrizione del citato protocollo; e stato
tuttavia richiesto alla Commissione dindagine di estendere lattivit
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di analisi anche al procedimento per la realizzazione e lattuazione


del plano di lottizzazione di quellarea, denominato LA PALOMA (dal
nome della contrada dove insiste il lotto di terreno interessato), allo
scopo di verificare
il
rispetto degli obblighi imposti
dalla
convenzione sottostante il predetto
piano,
con particolare
riguardo allavvenuto assolvimento degli oneri di urbanizzazione
da parte dei lottizzanti e della effettiva realizzazione delle opere
di urbanizzazione secondaria da parte dello stesso Comune.
La Commissione ha, pertanto, sottoposto ad analisi il carteggio
rinvenuto allinterno del fascicolo denominato LA LOTTIZZAZIONE
LA PALOMA, custodito presso lufficio urbanistica del Comune di
Isola delle Femmine.
Lesame degli atti prodromici alla realizzazione del suddetto piano di
lottizzazione, dei contenuti dellatto di convenzione e degli atti con cui
lamministrazione comunale ha rilasciato agli istanti le singole
concessioni edilizie, ha messo in luce, intanto, che si e trattato di
una grossa operazione di speculazione edilizia, caratterizzata da
successivi atti di compravendita con progressivo innalzamento dei
prezzi.
Dal punto di vista pi specificamente urbanistico, tramite il piano di
lottizzazione LA PALOMA, lamministrazione ha concesso agli
istanti la facolt di procedere ad un piano esteso di edificazione
ottenendo in cambio, a favore della collettivit: le opere di
urbanizzazione primaria, alcuni appezzamenti di terreno insieme al
versamento di contributi quali oneri per le opere di urbanizzazione
secondaria che sarebbero state realizzate in un secondo momento da
parte della stessa amministrazione.
Larea destinata alla realizzazione delle opere di urbanizzazione
secondaria era proprio quella corrispondente alla porzione di terreno
immediatamente sottostante lautostrada A29, che nel maggio 1992
sarebbe stata testimone della strage di Capaci, sulla quale il Comune
avrebbe dovuto realizzare una scuola, un parcheggio a servizio delle
villette del complesso edilizio, e curare la rimanente parte quale
verde pubblico.
In esito ad apposita indagine effettuata sulla base dei dati
catastali desumibili dagli atti dufficio emerso che per larea
interessata gli intestatari risultano essere ancora i lottizzanti
originari e non stato evidenziato alcun atto posto in essere
dallamministrazione comunale volto a modificare la titolarita della
stessa; aI riguardo, il fatto che il Comune negli anni non abbia
posto in essere gli atti finalizzati alla voltura in suo favore delle stesse
non sembra giustificabile se non con un atteggiamento di generale
disinteresse.

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Si proceduto, altres, ad un controllo a campione delle


costruzioni edificate allinterno della lottizzazione PALOMA intorno
agli armi 90, avendo quale riferimento i lotti prospicienti larea
individuata per la realizzazione del c.d. GIARDINO DELLA MEMORIA verificando anche i profili soggettivi dei concessionari ed il
regolare versamento degli oneri di urbanizzazione a loro carico. Da
tale analisi emerso un dato assai interessante che si riassume in
una generale
situazione
di
inadempienza
agli
obblighi
di
comunicazione, specie per quanto attiene lindicazione dellimpresa
esecutrice dei lavori e del direttore dei lavori; notizie che si
riscontrano invece con riferimento ai lotti pi distanti da quella zona.
Per quanto attiene, inoltre, alla verifica dellottemperanza al
versamento degli oneri di urbanizzazione, la situazione riscontrata ha
fatto registrare una condizione di generale ritardo nei pagamenti
oltrech di mancato completamento dei versamenti stessi (circostanza
che avrebbe dovuto impedire il rilascio
del
certificato
di
agibilita), a fronte del quale non risulta che lamministrazione si sia
attivata per il recupero dei suoi crediti.
Del resto, non risulta nemmeno che il Comune abbia posto in essere
alcun adempimento per la realizzazione delle opere di urbanizzazione
secondaria previste sullarea in questione: non e stata infatti
trovata alcuna traccia della volont di realizzare la scuola e larea
appare in condizioni di sostanziale abbandono. Sotto tale profilo,
non e difficile ipotizzare che, anzi, la sottoscrizione della
Convenzione
sotto
il
patrocinio
della
Prefettura,
probabilmente, avrebbe potuto consentire di realizzare quegli
interventi che nel corso di tanti anni lamministrazione non era
stata in grado di realizzare, anche in variante dello strumento
urbanistico vigente.
La vicenda rimasta priva di definizione, ma rileva la condotta
omissiva del Comune, a favore di privati (alcuni
dei
quali
controindicati) e a scapito della cosa pubblica.
Tratto da Relazione allegata al decreto di Scioglimento del Consiglio
Comunale di Isola delle Femmine Gazzetta Ufficiale 279 29 novembre 2012
a pag 65 66 67
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2012/11/relazione-prefettiziadellacommissione.html

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Mafia, Crocetta: firmata


convenzione per il parco 23
Maggio
"Fuori da ogni polemica e da ogni retorica, i lavori di riqualificazione del Giardino della
memoria 'Quarto Savona Quindici', sono stati gi definiti il 5 marzo scorso con il direttore
compartimentale dell'Anas e con il Commissario straordinario di Isola delle Femmine,
Matilde Mul". Lo dice il presidente della regione Rosario Crocetta rispondendo alla
vedova Montinaro.
"La Regione - aggiunge - avendo recuperato lo stanziamento dell'importo necessario per
detto intervento, ha pianificato con il direttore, dottor Tonti dell'Anas, le modalit di
realizzazione e la sinergia da attuare, sottoponendo altres all'attenzione degli intervenuti
la convenzione che i primi di giugno sar sottoscritta, dal presidente della Regione, dal
Comune di Isola delle Femmine, dal Prefetto di Palermo e dal direttore regionale
dell'Anas. Nel corso della riunione stato inoltre atteso l'articolo 5 della convenzione, che
l'intervento dovr essere concluso entro 90 giorni dall'affidamento dei lavori, per la
realizzazione del nuovo parco urbano "Quarto Savona Quindici".
"E' di tutta evidenza - conclde - che l'impegno e l'azione dell'amministrazione regionale e
di questo governo, vogliono restituire non soltanto il doveroso decoro ad un luogo simbolo
per tutta la Sicilia e l'Italia, ma anche conservare e rinnovare ogni giorno la memoria di
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e
tutti gli uomini uccisi barbaramente dalla mafia, dando anche il giusto riconoscimento alle
famiglie per il loro doloroso sacrificio".
In mattinata la vedova Montinaro aveva bacchettato pesantemente la politica chiedendo
di non fare "passerelle" in occasione delle celebrazioni del 23 maggio. E lo stesso
premier Renzi era intervenuto sul tema sottolineando che non sarebbe tornato in Sicilia
per non "strumentalizzare" la ricorrenza dell'eccidio.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/05/21/news/crocetta_promette_pront
a_convenzione_per_il_parco_23_maggio-86790952/

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Strage di Capaci 22 anni dopo: lattesa


per il Parco della memoria Quarto
Savona Quindici e il red carpet
dellantimafia parolaia
Chiss perch la politica, senza alcuna distinzione di colore, prova a curare le
piaghe solo quando la ferita si appresta a mandare il corpo in cancrena. Quasi mai
riesce a salvarlo.
Ancora una volta quanto accade a Palermo dove oggi una sfilza di autorit di ogni
ordine e grado dar il via alle lacrime da versare nel ricordo della strage di Capaci
che il 23 maggio 1992 port via allItalia migliore il giudice Giovanni Falcone, sua
moglie Francesca Morvillo e tre poliziotti della scorta,Antonio Montinaro, Vito
Schifani e Rocco Di Cillo.
Alcune di quelle lacrime saranno vere e sentite. Quelle dei parenti, dei cittadini
onesti. Altre saranno di circostanza, della serie se piango o mi faccio riprendere
dalle tv con la faccia scura meglio. Siamo anche in campagna elettorale,
penseranno alcuni tra i politici presenti alle manifestazioni nel ricordo e dunque
magari una lacrima sul viso porta un voto. Altre lacrime, vere o virtuali che siano,
saranno di coccodrillo e verranno da chi, per storia o tradizione, quel giorno di 22
anni fa, anzich piangere ha sorriso. No, non stupitevi. Sotto la lapide sul raccordo
per Palermo, a pochi chilometri dallaeroporto, o nelle sale dove si ricorderanno i
cinque caduti, ci saranno anche coloro che di quella razza dannata che sono i
mafiosi di Cosa nostra rappresentano la spina dorsale indispensabile. Politici,
giornalisti, sindacalisti, imprenditori, professionisti, uomini infedeli dello Stato,
massoni deviati: ma che credete che le mafie siano davvero (solo) coppola e
lupara?
In questo clima palermitano (e non solo, perch lepicentro del malessere Roma)
fanno male, malissimo, le polemiche intorno al ricordo di quella strage annunciata.
Anche quest'anno le istituzioni regionali e la classe politica siciliana si sono
contraddistinte per il manifesto disinteresse verso la memoria dei tre poliziotti morti
insieme al giudiceFalcone e a sua moglie. Ci auguriamo che, per conservare un
briciolo di coerenza e onest intellettuale, non sfoggino la solita retorica del ricordo,
buona solo a far passerella sul palcoscenico dell'antimafia parolaia: pi dura di
cos Tina Montinaro Martinez, presidente dellassociazione Quarto Savona
Quindici (dal nome in codice della Fiat Croma di scorta) e moglie di Antonio
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Montinaro, caposcorta del giudice, non poteva essere. Dal 2012 ha


spiegato Tina Montinaro Martinez si attende che partano i lavori per la
realizzazione del Parco della Memoria Quarto Savona 15, quello spazio che
doveva nascere sul tratto della A29 che collega Capaci a Palermo dove avvenuto
lattentato e in cui avrebbe potuto trovare una degna collocazione il relitto dell'auto
su cui viaggiavano mio marito Antonio, Vito e Rocco. Avevamo avuto
lassicurazione dallallora Governatore Raffaele Lombardo che ci sarebbero stati i
finanziamenti ma oggi non si trova n la delibera promessa n i finanziamenti, ai
quali avrebbe partecipato anche lAnas. Ho chiesto pi volte all'attuale presidente
della Regione siciliana, Rosario Crocetta, di incontrarmi per fare chiarezza, ma
stato tutto inutile, come vane sono state le rassicurazioni di molti politici, pronti,
solo a parole, a farsi promotori dellavvio dei lavori. Che dicano chiaramente: non
ce ne frega un accidente della memoria di quel giorno, di rendere onore al sacrificio
di cinque persone morte mentre servivano lo Stato. Sarebbe quantomeno un atto
di coraggio.
E cos anche questanno, i resti dellauto in cui viaggiava la scorta che precedeva l
macchina del giudice, raccolti in una teca di vetro e di propriet dellAssociazione,
che di solito alloggiata nell'autoparco della Polizia di Messina, sar fuori dalla
Sicilia per ricordare le vittime di quel sacrificio. Nel 2013 lauto stata ospitata a
Mozzecane, un comune in provincia di Verona ha detto Tina Montinaro
Martinez e questanno sar ospitata dalla scuola di Polizia di Peschiera del
Garda, che ha organizzato una giornata della memoria. Evidentemente in altre parti
d'Italia ci sono un'attenzione e una sensibilit ormai ignote alle istituzioni e alla
politica siciliane, troppo impegnate a rubarsi la scena dell'antimafia da parata.
Il giorno dopo questo durissimo e sacrosanto atto daccusa, lanciato da Tina
Montinaro Martinez il 20 maggio, ecco intervenire il presidente della
Regione Rosario Crocetta, pesantemente chiamato in causa. Un lancio Ansa da
Palermo del 21 maggio riporta le parole del Governatore: Fuori da ogni polemica
e da ogni retorica, i lavori di riqualificazione del Giardino della memoria Quarto
Savona Quindic, sono stati gi definiti il 5 marzo scorso con il direttore
compartimentale dellAnas e con il Commissario straordinario di Isola delle
Femmine, dott.ssa Matilde Mul. La Regione, avendo recuperato lo stanziamento
dell'importo necessario per detto intervento, ha pianificato con il direttore,
dottor Tonti dell'Anas, le modalit di realizzazione e la sinergia da attuare,
sottoponendo altres all'attenzione degli intervenuti la convenzione che i primi di
giugno sar sottoscritta, dal presidente della Regione, dal Comune di Isola delle
Femmine, dal Prefetto di Palermo e dal direttore regionale dell'Anas. Nel corso
della riunione stato inoltre attenzionato all'articolo 5 della convenzione, che
l'intervento dovr essere concluso entro 90 giorni dallaffidamento dei lavori, per la
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realizzazione del nuovo parco urbano "Quarto Savona Quindici". di tutta


evidenza che limpegno e lazione dell'amministrazione regionale e di questo
governo, vogliono restituire non soltanto il doveroso decoro ad un luogo simbolo
per tutta la Sicilia e lItalia, ma anche conservare e rinnovare ogni giorno la
memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo,
Antonio Montinaro e tutti gli uomini uccisi barbaramente dalla mafia, dando anche
il giusto riconoscimento alle famiglie per il loro doloroso sacrificio.
C da chiedersi perch bisogna arrivare alla cancrena per tentare di curare una
ferita mortale, quale quella del mancato impegno nel far vivere in Sicilia e a
Palermo in particolare un parco della memoria. Perch Crocetta (ma badate bene
che nulla sarebbe cambiato con qualunque altro politico di ogni colore, ordine e
grado) per esprimersi deve attendere lennesima dura presa di posizione di una
donna che reclama solo lattenzione alla memoria che questo Paese sta
drammaticamente perdendo? E perch un politico deve affidare ad un comunicato
stampa notizie che, verosimilmente non sono mai state comunicate, in primis, ai
diretti interessati? Perch lantimafia vera (non quella di facciata di politici parolai,
giornalisti al soldo e uomini dello Stato servitori di due padroni) deve dividere
anzich unire?
La replica di Tina Montinaro Martinez, qualche ora dopo il comunicato
di Crocetta affidato alle agenzie, stata pacata: Deduco dalle dichiarazioni del
presidente della Regione siciliana, che entro la fine del 2014 sar realizzato
il Parco della Memoria Quarto Savona 15. Se sar davvero cos, sono certa che il
23 maggio del 2015 i palermitani onesti saranno l presenti, per ricordare questi
morti ch
e sono morti di tutti, non solo delle famiglie che ancora li piangono. Qualora il
Parco non dovesse essere ancora una volta realizzato, varr lesortazione che ho
rivolto stamattina a istituzioni regionali e classe politica siciliana, di non vestirsi
della memoria delle vittime della strage di Capaci per sfoggiarla sul 'red carpet'
dell'antimafia parolaia. Voglio infine dire con chiarezza alle istituzioni e alla classe
politica che, come sa bene chi mi conosce, non voglio alcun riconoscimento
personale in quanto moglie di Antonio Montinaro. Voglio, anzi pretendo da 22
anni, che sia fatta luce sull'orrore di quel giorno e che venga onorata
concretamente, non soltanto a parole, la memoria di cinque persone morte a
servizio dello Stato.
Mi unisco nella preghiera a voi, cari lettori, allamica Tina e a quanti vivono sulla
propria pelle il ricordo di quella strage e linsegnamento perenne di quelle vite
spezzate.
r.galullo@ilsole24ore.com
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http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2014/05/23/strage-di-capaci-22-anni-dopo-lattesa-per-il-parco-della-memoriaquarto-savona-quindici-e-il-red-car/

https://www.scribd.com/doc/94956998/Giardino-Della-Memoria-Finanziamentoeuro-Delibera-72-28-Febbraio-2012
https://www.scribd.com/doc/93634153/Movimento-Politico-Giardino-DellaMemoria
https://www.scribd.com/doc/106573921/Giardino-Della-Memoria-150mila-EuroPag-5-Gazzetta-Ufficiale-39-14-Settembre-2012
https://www.scribd.com/doc/225927702/Giardino-Delle-Mamoria-QuartoSavona-Quindici-Delibera-g-m-n-32-30-Marzo-2012

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE


IL PROGETTO:
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/05/tina-montinaro-la-mafia-isola-esempre.html

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